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Messaggio del 2 luglio 2016:Cari figli la mia presenza reale e vivente in mezzo a voi deve rendervi felici, perché questo è il grande amore di mio Figlio. Egli mi manda in mezzo a voi affinché, con materno amore, io vi dia sicurezza; affinché comprendiate che dolore e gioia, sofferenza e amore fanno sì che la vostra anima viva intensamente; affinché vi inviti nuovamente a celebrare il Cuore di Gesù, il cuore della fede: l’Eucaristia. Mio Figlio, di giorno in giorno, nei secoli ritorna vivente in mezzo a voi: ritorna a voi, anche se non vi ha mai abbandonato. Quando uno di voi, miei figli, ritorna a lui, il mio Cuore materno sussulta di felicità. Perciò, figli miei, ritornate all’Eucaristia, a mio Figlio. La strada verso mio Figlio è difficile e piena di rinunce ma, alla fine, c’è sempre la luce. Io capisco i vostri dolori e le vostre sofferenze e, con materno amore, asciugo le vostre lacrime. Confidate in mio Figlio, poiché Egli farà per voi quello che non sapreste nemmeno chiedere. Voi, figli miei, voi dovete preoccuparvi soltanto per la vostra anima, perché essa è l’unica cosa che vi appartiene sulla terra. Sudicia o pura, la porterete davanti al Padre Celeste. Ricordate: la fede nell’amore di mio Figlio viene sempre ricompensata. Vi chiedo di pregare in modo particolare per coloro che mio Figlio ha chiamato a vivere secondo lui e ad amare il loro gregge. Vi ringrazio.

Sacra Bibbia C.E.I.


Atti degli Apostoli - 6

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1In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana.2Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense.3Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico.4Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola".5Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiòchia.6Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
7Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede.

8Stefano intanto, pieno di grazia e di fortezza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo.9Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei "liberti" comprendente anche i Cirenei, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano,10ma non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava.11Perciò sobillarono alcuni che dissero: "Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio".12E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio.13Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: "Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge.14Lo abbiamo udito dichiarare che Gesù il Nazareno distruggerà questo luogo e sovvertirà i costumi tramandatici da Mosè".
15E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.