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Messaggio del 28 aprile 1986:Vi dono quanto di meglio posso dare: me stessa e mio figlio!

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Madonnina delle Lacrime di Civitavecchia

«Come non può piangere la Mamma Celeste per tutte le atrocità del mondo?»

Lo ha detto l’ordinario diocesano di Civitavecchia, Gianrico Ruzza nell’omelia notturna dello scorso 1° febbraio. Dopo la lunga pausa per la pandemia sono ripresi i Rosari nel giardino dei Gregori, la famiglia testimone diretta dei prodigi del 1995 e di altri successivi legati a una seconda effigie della Regina della Pace, donata loro da san Giovanni Paolo II. Il Papa polacco credette alle parole di monsignor Grillo e volle venerare la prima Madonnina nel Palazzo apostolico, incoronandola con le sue mani e controfirmando un documento in cui si attesta tutto ciò. Chiarita la vicenda del motociclista che dichiarò in tv a Porta a porta che fu lui ad aver macchiato col suo sangue il simulacro con la conferma della compagna: dal verbale della polizia la loro testimonianza risulta «non veritiera».

Civitavecchia: cosa accadde nel 1995

Un libro di frate Flavio Uboldi recentemente apparso per i tipi Ares (con la prefazione di Riccardo Caniato) porta alla conoscenza del grande pubblico alcuni dettagli sulla vicenda della Madonnina che più volte, e anche in presenza di testimoni insospettabili, pianse lacrime di sangue. Giovanni Paolo II volle venire in segreto a pregare davanti all’effigie mariana, ed emergono dal libro anche fini tratti psicologici della famiglia Gregori, cui apparì la Vergine.

Una rosa unisce Civitavecchia a Medjugorje

Nell'ultimo messaggio di Medjugorje la Madonna dice: «Non posso non essere lì dove sento il profumo delle rose». Un riferimento anche a Civitavecchia dove la Madonnina in occasione di alcune festività trasuda un profumo del mistico fiore e il giardino e la casa dei Gregori divengono segni della presenza oggettiva di Cristo, e pertanto di sua Madre, fra noi.

MADONNINA DI CIVITAVECCHIA, PORTA A PORTA: È VERO SCOOP?

Un uomo dice di aver sporcato lui di sangue la statuina delle presunte lacrimazioni del ‘95. Intervistato da una giornalista che sta per pubblicare un libro sulle sue rivelazioni, sostiene che, tagliatosi col filo del gas della sua moto, accarezzò l’ effigie e la sporcò. Ma la sua testimonianza resa dopo 20 anni presenta molte incongruenze. E soprattutto non collima con quelle rilasciate subito da chi era presente le volte (14) che la Vergine pianse

Civitavecchia, venticinque anni dopo: “Figli miei, piango ma voi non mi ascoltate”

Dal 2 al 6 febbraio 1995, una Madonnina di gesso, proveniente da Medjugorje, per tredici volte piange sangue nel giardino privato della famiglia Gregori, in località Sant’Agostino, nella periferia Nord di Civitavecchia. Il 15 marzo successivo il fenomeno si ripete nelle mani del vescovo della città, Girolamo Grillo. Il 10 aprile, il cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, fraterno amico di Giovanni Paolo II, dona ai Gregori a nome del Papa una statuina del tutto identica alla precedente che da allora fino a oggi, in determinate feste liturgiche o in presenza di gente che prega, essuda un’essenza, un olio profumato; e questo fenomeno coinvolge talvolta anche la grotticina della Vergine, le foglie dell’edera e la natura circostante. Dal 2 luglio 1995 al 16 maggio 1996, infine, la famiglia Gregori testimonia un ciclo di oltre novanta apparizioni mariane apportatrici di messaggi per la Chiesa e il mondo intero.

Madonnina di Civitavecchia: Papà, papà, la Madonnina piange

Papà, papà, la Madonnina piange!” Così 25 anni fa una bambina stupefatta e addolorata chiamava il papà a vedere quello che per prima aveva visto. “Come fa una statuina di gesso a piangere?” Rispose subito il papà. Un adulto, di fronte a un fatto che non rientra nelle cose ritenute possibili, anzitutto non prende sul serio l’imprevisto.

«Le lacrime della Madonnina di Civitavecchia non furono un inganno. Ecco perché»

A 25 anni dall’ evento che scosse l’ Italia e divise la Chiesa, parla uno degli “investigatori” che ha fatto parte della Commissione d’ inchiesta diocesana, padre Flavio Ubodi: «Ci siamo dovuti arrendere all’ inspiegabilità dell’ evento. Giovanni Paolo II credette fin da subito tanto da voler venerare quella statuina ma in Vaticano qualcuno ostacolò il riconoscimento ufficiale»

Civitavecchia, la Madonna è veramente apparsa

Cosa è accaduto veramente a Civitavecchia? La mariofania della statuetta che ha pianto sangue è stata approvata o no dalla Chiesa? Perché occorre credere alla Madonna che è apparsa alle porte di Roma? Padre Flavio Ubodi, teologo cappuccino tra i massimi esperti del caso, risponde, punto su punto, a tutti gli interrogativi circa uno dei fenomeni soprannaturali più dibattuti di sempre. E ci svela alcuni retroscena decisivi, come quelli sul rapporto esclusivo di san Giovanni Paolo II con Civitavecchia...

È morto Grillo, il vescovo a cui la Madonna pianse in mano (di Riccardo Caniato)

È morto mons. Girolamo Grillo, il vescovo della Madonnina delle lacrime di Civitavecchia. È successo ieri, nel giorno di Maria Regina. E in questo chi lo ha conosciuto potrà leggerci una carezza, quasi una firma del Cielo nel momento del distacco e del dolore, perché dice molto di lui e della vicenda in cui è stato coinvolto. A Civitavecchia, non tutti sanno, all’evento delle lacrimazioni fece seguito, negli anni 1995 e 1996, un ciclo di apparizioni della Vergine presso la famiglia Gregori, proprietaria della statua, su cui la Chiesa ancora indaga, ma avvalorate, come a breve vedremo dallo stesso ordinario diocesano... Orbene la Madonna si è qui presentata nei titoli di «Regina della Chiesa» e di «Regina della Famiglia», e lo stesso vescovo Grillo, nel 2011, introduceva con queste parole il libro testimonianza dedicato ai misteriosi eventi verificatesi nella sua diocesi: «Sarà questo il mio testamento spirituale: un vero atto di amore alla celeste Regina che ha voluto coinvolgermi in una storia lunga e, per qualche verso drammatica».

La Madonna di Civitavecchia e i messaggi alla famiglia

16 luglio 1995, ore 6: «Da voi, cari figli, dovrà partire un cammino di evangelizzazione della Parola di Dio, nostro Padre, non solo nella preghiera, ma anche nell’unione massima di amore della famiglia (…). Il cammino non sarà facile, perché Satana vuole distruggere le famiglie».

La Madonnina di Civitavecchia

L’afflusso dei pellegrini che si recano ogni giorno alla chiesa di Sant’Agostino di Civitavecchia per pregare davanti alla statuetta della Madonna di Medjugorje che tre anni fa, secondo la testimonianza di molti, ha versato lacrime di sangue, è in continuo aumento. Come è noto, la Chiesa non ha ancora preso delle decisioni. Il caso è quindi aperto. Ma una prima valutazione dei fatti, data da una commissione teologica diocesana è positiva. La commissione ha preso in esame le testimonianze giurate delle persone che hanno assistito al fatto, gli innumerevoli controlli scientifici cui la statuetta è stata sottoposta, l’esame delle lacrime di sangue da essa versate ed ha concluso che si deve escludere ogni sospetto di imbroglio, e che quindi le lacrimazioni sono autentiche e realmente avvenute.

Cosa è accaduto sabato scorso alla Madonnina di Civitavecchia…

Proprio alle porte di Roma, il giorno precedente la canonizzazione dei due papi, sabato 26 aprile, è accaduto uno strano incidente alla statuetta della Madonna di Civitavecchia, quella che (fra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995) per 14 volte lacrimò sangue e che è custodita nella chiesetta di Pantano. Sono stato informato da alcuni amici che erano presenti e immediatamente hanno temuto che la cosa venisse interpretata in modo superstizioso, come è avvenuto per altri episodi recenti, ritenuti da qualcuno (perlopiù dai mass media laici) dei cupi segni del Cielo, specialmente per il papato di Francesco.