MaM
Messaggio del 25 aprile 2013:Cari figli! Pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro cuore si apra alla fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole. Questo è il tempo di grazia che Dio vi da attraverso la mia presenza e voi siete lontani dal mio cuore. Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. La Sacra scrittura sia sempre l’esortazione per voi. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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La Divina Misericordia

Promesse di Gesù Misericordioso

Il 22 febbraio 1931 Gesù apparve, in Polonia, a Suor Faustina Kowalska e le affidò il messaggio della Devozione alla Divina Misericordia. Lei stessa così descrisse l’apparizione: Mi trovavo nella mia cella, quando vidi il Signore vestito di candida veste. Aveva una mano alzata in atto di benedire; con l’altra toccava la tunica bianca sul petto, dal quale uscivano due raggi: uno rosso e l’altro bianco. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un quadro secondo il modello che vedi, e scrivici sotto: Gesù, io confido in Te! Desidero, inoltre che questa immagine sia venerata nella vostra Cappella e in tutto il mondo. I raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua che sgorgarono quando il mio Cuore fu trafitto dalla lancia, sulla Croce. Il raggio bianco rappresenta l’acqua che purifica le anime; quello rosso, il sangue che è la vita delle anime. In un’altra apparizione Gesù le chiese l’istituzione della festa della Divina Misericordia, esprimendosi così: Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la festa della mia Misericordia. L’anima, che in quel giorno si confesserà e si comunicherà, otterrà piena remissione delle colpe e delle pene. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa.

Discorso al Santuario della Divina Misericordia di Papa Giovanni Paolo II

Ecco vengo in questo santuario come pellegrino per inserirmi nel canto ininterrotto in onore della Divina Misericordia. L'aveva intonato il Salmista del Signore, esprimendo quanto tutte le generazioni conservavano e conserveranno, come preziosissimo frutto della fede. Di nulla l'uomo ha bisogno quanto della Divina Misericordia - di quell'amore che vuol bene, che compatisce, che innalza l'uomo sopra la sua debolezza verso le infinite altezze della santità di Dio. In questo luogo ci rendiamo conto di questo in modo particolare. Da qui infatti è partito il Messaggio della Divina Misericordia che Cristo stesso volle trasmettere alla nostra generazione tramite la beata Faustina. Ed è un messaggio chiaro e leggibile per ciascuno. Ciascuno può venire qui, guardare questo quadro di Gesù Misericordioso, il suo Cuore che irradia le grazie, e udire nel profondo del suo animo quanto udì la Beata: "Non aver paura di nulla. Io sono sempre con te" (Diario, q. II). E se risponderà con cuore sincero: "Gesù, confido in Te!", troverà conforto in ogni sua angoscia e in ogni paura. In questo dialogo di abbandono, si stabilisce tra l'uomo e Cristo un particolare legame che sprigiona amore. E "nell'amore non c'è timore - scrive san Giovanni - al contrario l'amore perfetto scaccia il timore" (1 Gv 4, 18).

Celebriamo la Divina Misericordia

La prima Canonizzazione del Grande Giubileo dell’Anno 2000 è stata quella di Suor Faustina Kowalska, l’umile figlia della Polonia e grande apostola della Divina Misericordia. Suor Faustina nacque nel 1905 e morì nel 1938 nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Nel convento conduceva una vita silenziosa, piena di lavoro, di preghiera e di sacrificio. Ricevette molti doni soprannaturali, come rivelazioni, visioni, (il dono delle stigmate e della profezia). I grandi doni sono stati accompagnati anche da grandi sofferenze. A questa donna modesta, sconosciuta, senza alcuna preparazione scientifica che lavorava come cuoca, giardiniera, portinaia, Gesù rivolse il suo messaggio per il nostro secolo con parole che stupiscono: “Nell’Antico Testamento Dio Padre inviò al mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi a tutta l’umanità mando te come la mia misericordia. Non voglio punire l’umanità dolente, ma voglio guarire, stringendola al mio Cuore misericordioso… Figlia mia, non fermarti nell’annunziare la mia misericordia…Parla al mondo intero della mia misericordia…” E lei parlava. Il suo messaggio contiene tre compiti...

Che potere le benedizioni!

Che cosa disse Gesù a Teresa Neuman, la stigmatizzata tedesca che viveva solo dell'Eucaristia "Cara figlia, voglio insegnarti a ricevere la mia Benedizione con fervore. Cerca di capire che qualcosa di grande ha luogo quando ricevi la benedizione di un mio sacerdote. La benedizione è uno straripamento della mia Divina Santità. Apri la tua anima e lascia che diventi santa attraverso la mia benedizione. Essa è rugiada celestiale per l'anima, attraverso la quale tutto ciò che viene fatto può essere fruttuoso. Tramite il potere di benedire, ho dato al sacerdote il potere di aprire il tesoro del mio Cuore e di riversare una pioggia di grazie sulle anime.

Corriamo alla fonte della Misericordia!

Il S. Padre ha indicato tre mete spirituali a cui puntare nel prossimo Giubileo ...

Un apostolo della Misericordia:San Leopoldo Mandic

Questo cappuccino croato incarnò nella sua vita la parabola del Padre misericordioso che attende il "figlio prodigo". Per questo il richiamo del Papa alla confessione nell'Anno Santo trova in lui un modello eccezionale del ministero in cui il Padre vuol far scoprire ai figli peccatori il suo Cuore.

La Divina Misericordia rivelazione antica e sempre nuova

Esiste un profondo legame tra il culto della Divina Misericordia, che contrassegna in modo speciale questo secolo, e la chiamata della Regina della Pace che, accolta in pienezza, ne rappresenta, a nostro avviso, il culmine e l'espressione più alta e compiuta.

Nella Misericordia di Gesù è la nostra salvezza

II parlare soltanto dell'inferno e della divina Giustizia potrebbe farci cadere nella disperazione di poterci salvare.

Quindici minuti ...

Non è necessario, figlio mio, sapere molto per farmi piacere. Basta che tu abbia fede e che ami con fervore. Se vuoi farmi piacere ancora di più, confida in me di più, se vuoi farmi piacere immensamente, confida in me immensamente. Allora parlami come parleresti con il più intimo dei tuoi amici, come parleresti con tua madre o tuo fratello.

Perché il dolore

Perché il mondo di adesso non è quello voluto da Dio, ma quello rovinato dal peccato. Dio creò l'uomo per far lo partecipe della sua felicità infinita ed eterna. L'uomo doveva godere sempre senza morire mai. Questo però era subordinato alla riuscita della prova alla quale Dio avrebbe sottoposto l'uomo. Purtroppo Adamo si ribellò a Dio mangiando il frutto dell'albero proibito. Commise il primo peccato grave di superbia e ribellione, chiamato «peccato originale» perché Adamo è il capostipite, l'origine dell'umanità. Con questo peccato egli rovinò se stesso e tutta l'umanità con la condanna alla sofferenza e alla morte. La terra da valle di pace e di gioia si cambiò in valle di lacrime. Perciò il dolore e la morte sono conseguenze del peccato originale, aggravate dai peccati personali di ogni uomo (Gen. 3, 17-19) AM. 5, 12). Questo ci spiega perché la sofferenza e la morte ci ripugnano, appunto perché Dio ci ha creati per la felicità e l'immortalità.

Confidenza nella Bontà misericordiosa di Gesù

Una delle tentazioni più terribili che assale tanti è quel la dello scoraggiamento e della sfiducia, per cui il demonio presenta Dio come un padrone austero, un giudice senza pietà che tiene sempre in mano la spada della sua giustizia inesorabile, pronto a far cadere su di loro i fulmini della sua giustizia.