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Messaggio del 25 giugno 2022:Figlioli,pregate,pregate,pregate.

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La Beata Anna Caterina Emmerick

Beata Anna Caterina Emmerick: La Festa dell’Angelo Custode

Nell’anno 1820, nella festa dell’Angelo custode, Anna Katharina Emmerich ricevè la grazia delle visioni sugli Angeli buoni e cattivi e sulla loro attività. Vidi una chiesa terrena piena di persone da me conosciute. Molte altre chiese si stagliavano, su questa, come sui piani di una torre, ed ognuna aveva un Coro diverso di Angeli. In cima a tutti i piani c’era la S. Vergine Maria, cinta dal sublime Ordine, era dinanzi al trono della Santissima Trinità. In alto si stendeva un cielo pieno di Angeli e c’era un ordine e una vita indescrivibilmente meravigliosa mentre sotto, nella Chiesa, tutto era oltre misura sonnolento e trascurato. Questo si poteva notare particolarmente perché era la festa dell’Angelo, e ogni parola che il prete pronunciava durante la santa Messa, in modo diffuso, gli Angeli la presentavano a Dio, così tutta quella pigrizia era rigenerata per la gloria di Dio. Io vidi ancora in questa Chiesa come gli Angeli custodi esercitano il loro ufficio: scacciano dagli uomini gli spiriti cattivi, suscitando in essi pensieri migliori; in questo modo gli uomini possono concepire immagini serene. Gli Angeli custodi aspirano a servire e ad eseguire il comando di Dio; la preghiera dei loro protetti li rende ancor più fervidi d’amore verso l’Onnipotente».

Beata Anna Caterina Emmerick: Il Santo Arcangelo Michele

Il 29 settembre 1820 Anna Katharina Emmerich così raccontava: Ebbi molte visioni meravigliose sulle apparizioni e celebrazioni del Santo Arcangelo Michele. Mi trovai in molti posti del mondo e vidi una sua chiesa in Francia, su uno scoglio del mare (monte St. Michel), divenne Patrono della Francia. Vidi poi come re Luigi, il Pio, venne aiutato a conseguire la vittoria. In seguito ad un’apparizione della Madre di Dio si era rivolto all’Arcangelo Michele, e poi per la devozione a quest’ultimo, volle imprimere la sua immagine sulla bandiera e fondò un ordine cavalleresco in suo onore. Mi apparirono una serie di immagini diverse dell’Arcangelo: una sua apparizione a Costantinopoli e qualche altra che non ricordo più. Vidi anche il miracolo della Chiesa di Michele sulle montagne del Gargano, durante una grande celebrazione: giungevano molti pellegrini stranieri con il bastone ornato e l’Angelo serviva sull’altare con gli altri. Fui poi con lui a Roma dove una chiesa era stata eretta al suo culto, credo da papa Bonifacio, in seguito all’apparizione della Madre di Dio.

Beata Anna Caterina Emmerick: La Chiesa trionfante e quella militante

La Comunità della Chiesa trionfante e quella militante. Il bilancio. Il duro lavoro del Cardo. Il lavoro prezioso della S. Vergine Maria per l’equilibrio della Chiesa militante. I sette Mistici devoti. Il sangue dei Martiri. L’Angelo consolatore delle povere anime. Il Purgatorio e l’inferno.

Beata Anna Caterina Emmerick: La chiesa trionfante

Il 1 novembre 1819 così raccontava Anna Katharina Emmerich: «Ho fatto un grande viaggio con la mia guida: sono andata tranquilla con lei nei luoghi più diversi, ho guardato e sono stata felice, se domandavo ricevevo una risposta e se non la ricevevo ero lo stesso contenta.

Beata Anna Caterina Emmerick: La Chiesa sofferente

Anna Kathariria Emmerich coltivò in tutta la sua vita una profonda compassione per le povere anime, e aveva sempre presente come poco vengono ricordate e commemorate dai mortali. Essa era tanto preoccupata per le povere anime e pregava per loro senza pausa praticando ogni specie di sacrificio devozionale e suffragi.

Beata Anna Caterina Emmerick: La Chiesa militante

Chiesa militante si aprono con un’immagine particolarmente significativa: le venne mostrata la e il mistero del Regno di Dio sulla terra, il e la via della salvezza.

Beata Anna Caterina Emmerick: Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

Queste visioni ci danno un’immagine della terribile lotta guidata dai nemici di Dio contro la santa Chiesa di Gesù Cristo, ma anche della vittoria finale sui suoi oppressori, i senza Dio, per merito della grazia di Dio e dell’intercessione della Immacolata Concezione della Santa Vergine.

Beata Anna Caterina Emmerick: IL SACRIFICIO DELLA SANTA MESSA, SACERDOZIO, SACRAMENTALI

Nella seconda metà del mese di agosto del 1820, Anna Katharina ebbe visioni sui misteri del sacrificio della santa Messa. In queste, ella ricevé immagini dei tempi antichi e sul significato delle reliquie sull’altare, ma anche sulla tiepidezza e l’indifferenza con la quale viene trattato spesso il santissimo Sacramento dai preti e dai laici.

Beata Anna Caterina Emmerick: La preghiera

La forza della preghiera è assai grande. La preghiera è l’unico mezzo per raggiungere Dio e poter ricevere la sua benedizione. Con l’uso costante della preghiera si può ritrovare la nostra identità e la grazia di Dio, il conforto di aprire il nostro cuore a Dio e salire con l’animo a Lui.

Beata Anna Caterina Emmerick: Ricompensa e punizioni nell'altra vita

Nelle Visioni che seguono Anna Katharina Emmerich fu guidata dal beato Nicola di Flùe . Nell’anno 1819, nella notte precedente la 9 domenica, dopo Pentecoste, ricorrendo la narrazione del Vangelo relativa al banchetto nuziale.

Beata Anna Caterina Emmerick: La casa delle nozze

Nel novembre del 1820 Anna Katharina Emmerich così si espresse: ‘Sono trascorsi venti anni dal momento in cui il mio sposo mi portò nella “casa delle nozze” e mi pose sul duro letto matrimoniale delle sofferenze e dei dolori, dove sono tuttora distesa».

Beata Anna Caterina Emmerick: ESPIAZIONI PER IL SANTISSIMO SACRAMENTO

Nelle occasioni delle celebrazioni festive, Anna Katharina Emmerich con il suo compito espiatorio, veniva guidata nei suoi viaggi spirituali dal suo Angelo in diverse chiese della sua patria e dappertutto fino ai confini del globo terrestre del cattolicesimo. Essa doveva espiare, con la sofferenza e la preghiera, le ingiustizie che venivano compiute a causa della tiepidezza e l’indifferenza dei cristiani di questi luoghi. Tale indifferenza arreca un grave e permanente danno ai “Sacramenti dell’amore”. Appena Anna Katharina iniziò a rendersi conto di quest’espiazione fu assalita senza interruzioni dalle più penose malattie e sofferenze corporali.