MaM
Messaggio del 7 novembre 1983:Non confessatevi per abitudine, per rimanere come prima, senza alcun cambiamento. No, così non va bene. La confessione deve dare un impulso alla vostra vita, alla vostra fede. Deve stimolarvi ad avvicinarvi a Gesù. Se per voi la confessione non significa questo, in verità vi convertirete molto difficilmente.

Un messaggio ad alta quota

01/12/2008    1965     Altri documenti su Medjugorje     Medjugorje  Sacerdote  Satana 
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Cari amici,
Medjugorje significa "tra i monti". In effetti, tutti avete perfettamente in mente la configurazione di questo villaggio, diventato meta mondiale con le sue colline e il suo alto monte con la croce. Ma anche il messaggio che di lì raggiunge i cuori è un messaggio d'alta quota, perché il percorso della conversione è un sentiero in salita verso la vetta che è Cristo. Mentre mi accingevo a raccogliere alcuni pensieri per il primo numero di Medjugorje-Torino del 2008, si affollavano nella mia mente un grande numero di volti amici, fra i quali tanti confratelli sacerdoti, che in diverse occasioni di incontro, o anche per iscritto, mi hanno fatto sapere il loro apprezzamento e anche l'incoraggiamento a continuare a riflettere su Medjugorje e sull'invito di Maria. Così che, mentre scrivo, mi pare quasi di dialogare e di cercare con voi l'attualità e l'urgenza del messaggio della Regina della Pace.

Tre argomenti mi stanno particolarmente a cuore e anche mi sono stati richiesti: il male del nostro tempo e il Maligno di ogni tempo; il digiuno e i gruppi di preghiera.

"Satana è forte"

In tante occasioni la Regina della Pace ha messo all'erta tutti noi, perché non ci lasciamo ingannare da concezioni banalizzanti e superficiali circa il Male: Satana esiste, Satana è forte, è astuto e intraprendente, è il regista delle falsità che entrano in tutti i piani dell'agire umano, dall'ambito del pensiero a quello della volontà e degli affetti fino a quello operativo, dove il fine del benessere legittimo è sostituito dall'accaparramento e dal potere, espressione e frutto di un egoismo che ha destituito Dio. O, ancora, è l'artefice delle paure che paralizzano la persona e inducono al pessimismo e alla disperazione. Satana ti mostra il male come se fosse il bene, ti seduce per poi, subito, accusarti ed eventualmente convincerti che il bene non è possibile e che Dio è un tiranno.

Nei Vangeli è citato moltissime volte: 14 volte compare il termine diavolo, che etimologicamente significa "divisore", al contrario di Dio che è comunione che unisce; 16 volte Satana, cioè avversario, nemico, oppositore; Beelzebùl, che vuol dire il malvagio, ritorna 7 volte. Contro il principe di questo mondo, come viene chiamato nel vangelo di Giovanni (12,31; 14,30; 16,11), ha combattuto il Figlio dell'Uomo, che l'ha vinto sulla croce. Così ogni battezzato ha nel Cristo pasquale la forza di vincere con la fede e l'amore la battaglia contro il male, illuminato in questo dalla virtù teologale della speranza che sorregge il suo vittorioso cammino.

In un mondo come il nostro, in cui il delitto viene sancito come un diritto (come nel caso dell'aborto procurato, segno di una civiltà che sta regredendo e di un degrado sociale veramente profondo), è necessario e urgente un grande amore, un amore superiore, diffuso e immenso, a cui sono chiamati tutti gli uomini di buona volontà attraverso le proprie personali capacità.

Digiunate”

A Medjugorje la Madonna fa emergere una parola chiave a questo proposito: "Digiunate". "Digiunate due volte alla settimana, il Mercoledì e il Venerdì, a pane ed acqua" Messaggio veramente sorprendente, altissimo, d'alta quota davvero, messaggio per persone forti, per "alpinisti dello spirito", che vogliono ascendere e raggiungere la vetta della generosità e dell'amore. Il messaggio del digiuno è una parola che va controcorrente, soprattutto nel nostro mondo occidentale, stordito e snervato dal consumismo. Con il digiuno Maria va, per così dire, a stanare negli ambiti profondi della volontà e del cuore la forza nativa del bene per una conversione reale.

Mi ha sempre impressionato tanto questo messaggio e mi pare di fatto il più moderno e attuale. Molte volte ho tentato dei piccoli tragitti su questo sentiero, soprattutto sospinto da necessità spirituali e di vita mia personale o di persone vicine e amate, trovandovi ogni volta a sorpresa la consolazione e l'efficacia. La cosa ancora più stupefacente (e forse è questo il grande miracolo di Medjugorje) è che migliaia e migliaia di fratelli e sorelle, laici e consacrati, hanno accolto il messaggio della Regina della Pace e hanno imparato a digiunare costantemente, da lungo tempo, per amore, per puro amore all'appello della Madre di Dio, per vincere l'odio e le guerre, per nutrire d'amore un'umanità sfinita. Il digiuno alla scuola di Maria non può essere disgiunto dalla preghiera. Il digiuno, anzi. diventa preghiera. E come ho ascoltato dire in una confidenza: "Quando vivo il digiuno, vedo la mia preghiera".

Ci sono diversi modi di digiunare: c'è il digiuno della fame, prodotto dalla povertà e dal disagio, un digiuno forzato ed ingiusto, da combattere da parte nostra; c'è poi il digiuno per stare meglio con se stessi: quello spesso finalizzato ad imitare modelli banali di comportamento; c'è infine il digiuno dell'atleta dello spirito, che combatte con la forza dell' amore e della preghiera le forze del male, si allena a vincere i propri vizi, nella consapevolezza che il nutrimento vero è la presenza di Dio ed è pronto a condividere con chi ha di meno.

Così ha fatto Gesù nel deserto, così insegna da sempre la Chiesa, così ha indicato a Medjugorje Maria.

"Pregate con il cuore"

I gruppi di preghiera sono, infine, il frutto più esteso nel mondo. A formare questi gruppi sono uomini e donne, giovani e anziani, sani e ammalati, persone di ogni ceto e di ogni cultura. Molti vivono da sempre la vita cristiana con autenticità e fervore, altri vi arrivano da lontano e per motivi diversi. Tutti sono convinti di aver scoperto il significato profondo della vita e dell' amore. Tutti hanno incontrato Maria, come Madre e come guida a Dio. Non tutti conoscono la Chiesa nella sua identità e nella sua universalità, non conoscono la sua complessità e la sua immensa ricchezza spirituale. Hanno bisogno di essere introdotti nella vita ecclesiale e pastorale e scoprire così che nessun bene si può improvvisare, tanto meno l' opera delicatissima dell'evangelizzazione e della missione. Sono perciò necessarie guide spirituali sapienti e prudenti, perché il popolo di Medjugorje scopra sempre più la propria consapevolezza e la sua identità ecclesiale, portando nella comunità cristiana la preziosa testimonianza della fede e dell'impegno.

Buon lavoro e buon cammino a tutti voi con la Regina della Pace in questo 2008!

don Maurizio Gagliardini

Fonte: Medjugorje Torino n. 139 Periodico del gruppo di preghiera Regina Pacis di Torino www.medjugorje.it