MaM
Messaggio del 2 luglio 2009:Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso. Di cuori non appesantiti dalla vanità. Di cuori che sono pronti ad amare come ha amato mio Figlio, che sono pronti a sacrificarsi come si è sacrificato mio Figlio. Ho bisogno di voi. Per poter venire con me, perdonate voi stessi, perdonate gli altri e adorate mio Figlio. Adoratelo anche per coloro che non l’hanno conosciuto, che non lo amano. Per questo ho bisogno di voi, per questo vi chiamo. Vi ringrazio.

Don Gabriele Amorth: C’è bisogno di riconoscimento ufficiale?

?
E’ stato chiesto a Don Amorth che cosa pensa la Chiesa su queste lacrimazioni di statue e se non gli pare eccessivo il riserbo dei nostri prelati.

D.Amorth: Per me non è necessario che l’autorità ecclesiastica intervenga. Ha ragione il Card. Ratzinger a dire che questi fatti non aggiungono niente alla fede, perché la nostra fede non è basata sulle Madonne che piangono, ma sulla Parola di Dio. Questa è la verità. Però è anche vero che esistono i miracoli, e Gesù ne ha sempre compiuti nella storia della Chiesa, come conferma della Parola di Dio: anche oggi i santi vengono canonizzati (e quanti ce ne sono ora!) perché hanno compiuto dei miracoli. Io sono d’accordo con l’indirizzo della Chiesa dei primi secoli, quando le apparizioni mariane e i fatti miracolosi non ricevevano nessun riconoscimento ufficiale: era il popolo che, con il suo culto, dava valore a quel fatto.

Per esempio le apparizioni di Monte Berico a Vicenza non hanno mai avuto l’approvazione, eppure da secoli tutto il popolo va a pregare la Madonna. Così dicasi di Caravaggio; però anche lì tutto il popolo va a pregare. Neanche per l’apparizione della Madonna alle Tre Fontane (1947) il Vicariato di Roma ha istituito commissioni per stabilire i fatti. Non si è mai preoccupato, però ha visto che la gente andava a pregare in quel luogo e vi ha messo dei sacerdoti che guidassero la preghiera. E sono andati lì a celebrare la Messa tanti Vescovi e Cardinali: ecco, l’approvazione è venuta di per sé.

A me sembra un buon sistema: noi ci siamo troppo abituati a volere l’approvazione ufficiale: a mio parere non è necessaria... Così è successo anche al Divino Amore, dove un uomo salvato dai cani rabbiosi per intercessione di Maria, ha dato origine a una continua preghiera in quel luogo, al punto che è diventato il Santuario mariano più noto nei dintorni di Roma: ecco, la sensibilità del popolo di Dio ha il suo peso. E le Madonne che lacrimano? C’è d’aver paura? No, la Mamma ci chiama solo e sempre alla conversione. E’ un preannuncio di avvenimenti dolorosi? No, è un metterci in guardia per evitarli... La fede del popolo di Dio è una prova di infallibilità. Oggi siamo troppo razionalisti

Altra domanda: Perché questo non lo pensano anche i nostri prelati?

Don Amorth: Anche qui non generalizziamo. Come vedete, Mons. Grillo ha pressoché autenticato le lacrime di sangue , disponendo che la Madonnina venisse esposta al pubblico e protetta [ciò che poi non fu fatto per il sequestro, ecc.]... Credo che sia giusto dare importanza all’iniziativa del popolo di Dio, perché anche questa è una strada di infallibilità, come ci ricorda anche il Concilio. Naturalmente con l’espressione “popolo di Dio” intendo dire tutti, anche i sacerdoti e i Vescovi. Ecco, questa è una via attraverso la quale parla lo Spirito Santo. Si dice che il razionalismo sia entrato troppo nelle alte sfere della Chiesa: purtroppo è vero! Ci dobbiamo scuotere da questo razionalismo e ritornare alla semplicità del Vangelo e dei primi cristiani che pregavano così: Signore, stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome di Gesù in maniera che si creda (cfr At 4,29-30). Così pregava il primo popolo cristiano. Non aveva paura dei miracoli o delle apparizioni - adesso sembra quasi che diano fastidio! - No, li chiedeva a conferma però della Parola di Dio.

Oggi la Chiesa è prudente, forse esagerando, perché ha paura che la gente, inclina al sensazionale, guardi al fatto con un senso di curiosità, ma non con lo spirito di conversione e di preghiera. (Al gruppo Regina della Pace, Roma 25.03.’95) Apertura, non scetticismo - “...Io mi sento in sintonia con la pietà popolare. Il popolo è scandalizzato di fronte allo scetticismo diffuso, anche di qualche teologo. Se Dio ci manda sua Madre e noi ci voltiamo dall’altra parte, questo è disprezzo per le più tenere attenzioni di Dio verso l’umanità. No, se noi ci chiudessimo di fronte a questi segni, mostreremmo insensibilità a una possibile rivelazione di Dio... Dobbiamo ritenere che Maria voglia dirci che nella Chiesa e nel mondo c’è qualche cosa di intollerabile: perché sia scossa la coscienza cristiana. E’ una forma di profezia: la Vergine vuol preparare la Chiesa alle difficoltà del futuro

Fonte: P.Stefano De Fiores, presidente Associazione mariologica in Avvenire 28 marzo 1995