Intervista di Mauro Harsch
Padre Livio Fanzaga, nato nel 1940 a Sforzatica (Bergamo), primo
di otto figli, a quattordici anni entra tra gli scolopi col desiderio
di diventare missionario. Si laurea in Teologia all’Università
Gregoriana a Roma e in Filosofia alla Cattolica di Milano. È
ordinato Sacerdote nel 1966. Durante un’esperienza missionaria
in Africa, si ammala gravemente e ritorna a Milano, dove per 17 anni
svolge il suo ministero dedicandosi soprattutto ai giovani. Nel 1987
è chiamato ad assumere la direzione di Radio Maria, emittente
d’ispirazione cattolico-mariana che, negli ultimi anni, ha
ottenuto unanimi consensi a livello internazionale.
Mi trovo a Medjugorje, in compagnia di Padre Livio che,
gentilmente, risponde ad alcune domande per la nostra rivista.
Sono venuto a Medjugorje per la prima volta nel 1985 e da allora
ho sempre trascorso qui le mie vacanze. Durante i primi anni, ho
imparato il croato e questo mi ha permesso di aiutare Marija e Vicka
(che allora non parlavano bene l’italiano) nelle traduzioni
delle loro testimonianze ai pellegrini, in varie lingue. La vicinanza
ai veggenti mi ha permesso di conoscere a fondo Medjugorje. Vivendo
nelle loro case, mi sono reso conto dell’autenticità
delle apparizioni, di quanto tutto fosse vero. Sono rimasto
impressionato dalle loro famiglie: mai una volta che perdessero la
pazienza o che venisse meno la disponibilità nei confronti dei
pellegrini che giungevano nelle loro case. Un atteggiamento di
autentica generosità nei confronti della Madonna.
Cosa ha rappresentato per lei Medjugorje?
Ha rappresentato un grande svolta nella mia vita, perché
anch’io ho ricevuto una Grazia, proprio in occasione della mia
prima venuta qui a Medjugorje, nel 1985. Era una sera di marzo,
fredda e piovosa. Concelebrando, durante la Messa serale, ho
percepito una luce interiore che suonava così: qui c’è
la Madonna, quindi il Cristianesimo è l’unica religione
vera. Cosa che già sapevo, con la mente… (ride
divertito). È stata come un’illuminazione del cuore, una
certezza che mi ha spinto a dar tutto me stesso nella testimonianza.
Cosa direbbe a coloro che arricciano il naso di fronte alle
apparizioni di Medjugorje….
Le apparizioni non dicono nulla di nuovo, ma rendono VIVE le
persone del Vangelo. Qui c’è la Madonna viva, oggi, dopo
2000 anni. È questo il fatto straordinario. Noi crediamo che
Cristo è presente nell’Eucaristia, che la Madonna
esiste, ma un conto è credere con la mente, altra cosa è
fare un’esperienza vitale che tocca il cuore e cambia la vita.
La Madonna è venuta per risvegliare la fede. Le apparizioni
portano alla contemporaneità del cristianesimo, ci conducono
ad un incontro vivo con Gesù Cristo. Questo cambia la vita!
Medjugorje è la manifestazione dell’amore e
della misericordia di Dio che ama questa generazione che vive nelle
tenebre. La ama al punto tale da donarci la Madonna per vent’anni,
come Madre e Maestra di preghiera, avvenimento che mai si era
verificato in 2000 anni di cristianesimo. Dobbiamo essere consapevoli
che nessuna generazione ha avuto questo privilegio. Maria si è
affiancata a Giovanni Paolo II: il 13 maggio 1981 il Papa è
stato vittima dell’attentato in Piazza San Pietro; la Madonna
lo ha salvato e il mese successivo (24 giugno ’81) è
apparsa a Medjugorje affiancando il suo pontificato. Il nostro è
un tempo di grazia che dobbiamo sfruttare.
Radio Maria – che un certo senso è nata a
Medjugorje – è attualmente il primo network privato del
mondo. Qual è il segreto di questo straordinario successo?
Radio Maria è un dono di Maria, Regina della Pace; non si
spiegherebbe altrimenti un tale successo. Ho iniziato la mia attività
a Radio Maria nel 1987. Allora era una piccola radio parrocchiale;
adesso è un network presente in 26 nazioni, a cui tra breve se
ne aggiungeranno altre dieci. Tutto è basato sul volontariato
e sulle offerte della gente. È un’opera davvero
meravigliosa in cui si vede il dito di Maria. Il segreto di Radio
Maria è da attribuire al carisma che la Madonna le ha donato.
La forza di RM è la forza della fede, la preghiera e la
catechesi con speciale attenzione ai problemi esistenziali. Nella
scelta dei conduttori – tra cui ci sono anche molte persone con
formazione universitaria – cerco sempre persone di grande fede.
La grande sfida del nostro tempo è la sfida della fede, che è
la luce della vita, capace di rispondere alle domande fondamentali
dell’esistenza umana: perché vivo, chi sono, da dove
vengo, dove vado, perché il dolore, perché il male,
perché la morte, come uscire dalla solitudine, cosa c’è
dopo la vita terrena. Il mondo ha bisogno di una testimonianza di
fede in Dio, in Cristo, nella vita eterna.
Qual è il carisma di Radio Maria?
Durante un convegno internazionale, con tutti i direttori di Radio
Maria nel mondo, ci siamo posti questa domanda e dopo approfondite
riflessioni siamo giunti alla conclusione che il carisma di RM
consiste nel far sì che la Madonna sia VIVA nella radio. Ecco
il legame con Medjugorje, con la Madonna che abbiamo incontrato viva
a Medjugorje.
RM ha comunque un regolamento che vieta di parlare
di apparizioni non ancora approvate dalla Chiesa. L’unica
eccezione viene fatta per Medjugorje (esclusivamente per Radio Maria
Italia), considerato il legame storico che intercorre tra la radio e
la parrocchia di Medjugorje. Da anni, infatti, RMI trasmette i
messaggi che la Madonna da (attualmente ogni mese) al mondo intero.
In radio parlo solamente io, quale persona informata, assumendomi
ogni responsabilità. Questa disciplina mi ha permesso di
trasmettere il mio libro “Perché credo a Medjugorje”
con tante repliche, senza alcun problema con la gerarchia
ecclesiastica. Noi diamo una testimonianza di fede, alle approvazioni
delle apparizioni pensa la Chiesa.
Lei ha scritto un altro bestseller “Il falsario”.
Cosa vorrebbe dire a coloro che sorridono sentendo parlare del
diavolo, o ai religiosi che dicono: “Si, satana esiste, ma è
meglio non parlarne troppo.”?
Il falsario ha riscosso ancora più successo di “Perché
credo a Medjugorje”. È un’opera che mi è
nata dentro e che ha basi bibliche. Il sottotitolo è molto
istruttivo: “La lotta quotidiana contro satana”. Nella
maggior parte del libro parlo della tentazione. L’Antico
Testamento inizia con una tentazione e così pure il Nuovo
Testamento: il primo Adamo e il secondo Adamo. Ho cercato di mostrare
come la tentazione sia una condizione esistenziale della vita, come
la seduzione demoniaca sia una componente della vita umana su cui
bisogna essere molto vigilanti, perché si rischia la
perdizione eterna. Oggi la gente vuole vedere satana nei fenomeni
strani o nelle possessioni diaboliche del corpo (dove satana non è
pericoloso) e non lo vede nella tentazione, nella seduzione o nei
vizi capitali. Per esempio, la Madonna, qui a Medjugorje, ha detto
“satana vuole la guerra”. Bisogna mostrare satana dove è,
dove si nasconde, per scoprirlo.
Qual è il segreto della felicità?
Io dico sempre a tutti, ai giovani in modo particolare, che il
primo passo è scoprire Maria come Madre, perché noi
abbiamo Lei come Madre che ci vuole bene e che ci segue Il secondo
passo lo fa la Madonna stessa, facendoci scoprire Dio come Padre e
Gesù come nostro salvatore, amico e fratello. È il tema
di fondo di Medjugorje: la Madonna ci chiama “cari figli”,
quindi è Madre, come del resto ha definito il Concilio
Vaticano II, Madre della Chiesa. Come a Lourdes, la Madonna ha
confermato il dogma dell’Immacolata Concezione, così a
Medjugorje ribadisce una verità di fede: Madre della Chiesa.
Spesso si sente dire “Io mi rivolgo a Dio direttamente,
senza intermediari …”
Queste persone non hanno ancora compreso il ruolo che Dio ha
assegnato alla Madonna: Lei ci ha dato Gesù e Lei ci porta a
Gesù.
La nostra Fondazione, come Lei sa, è nata a Medjugorje.
Vuole dare un breve messaggio ai nostri amici e benefattori?
Certo. Io credo che questa vostra opera a favore dei bambini sia
il prolungamento della maternità della Madonna. Voi, in questo
modo, avete il cuore materno, gli occhi e le mani della Madonna per
questi bambini.
Grazie Padre Livio e a presto!
Medjugorje, 7 agosto 2001
Fonte: Ml Informazioni da Medjugorje
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