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Messaggio del 26 giugno 1981:«Io sono la Beata Vergine Maria». Comparendo nuovamente alla sola Marija, la Madonna dice: «Pace. Pace. Pace. Riconciliatevi. Riconciliatevi con Dio e tra di voi. E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi».

Padre Slavko: che cosa attende la commissione prima di decidere

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D. A che punto sono i lavori della Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava che deve dare il giudizio definitivo sui fatti di Medjugorje?

R. La domanda dovrebbe essere rivolta alla Commissione, ma io guardando dal di fuori posso dire che i lavori continuano, che i componenti della Commissione mantengono il massimo riserbo e che spesso vengono qui come è avvenuto la settimana scorsa. Sono venuti due componenti della Commissione che hanno parlato con i veggenti, con i frati e che hanno osservato attentamente i momenti più importanti della liturgia che si svolge nella nostra parrocchia. E si sono messi anche a disposizione per le confessioni. Quando vengono ascoltano le novità, vogliono sapere tutto quello che noi sappiamo e poi vanno via senza dire nulla. Io non posso prevedere quale sarà il giudizio finale della Commissione e quando sarà espresso.

D. Forse la Commissione attende la conclusione delle apparizioni...?

R. Sì, la Commissione potrebbe attendere la fine delle apparizioni quotidiane o la pubblicazione di diversi scritti come la ‘vita della Madonna o quelli sulla vita della Chiesa e del mondo affidati a Ivanka. O forse la Commissione vuole attendere che si realizzi qualche seno o qualche profezia. O forse, e questa è anche una possibilità, la Commissione, mentre perdurano i fenomeni che si svolgono ora ordinariamente, pur nella loro straordinarietà, potrebbe attendere qualcosa di forte che sarebbe così chiaro da non ammettere discussioni...

D. E il Vescovo di Mostar Mons. Zanié mantiene la posizione di sempre?

R. Lui è sempre contrario personalmente, ma ormai non e più l’unico responsabile. Per la prima volta nella storia, la Chiesa non ha accettato la posizione del Vescovo locale e ha dato molto spazio alla seconda Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava. E questo è stato un aiuto anche per il Vescovo,che io non giudico perché ha agito sempre nella sua libertà e nella sua responsabilità.

Il ruolo determinante dei pellegrini italiani

D. E’ vero che c’è stato un calo dei pellegrini italiani?

R. C’è stato un calo dei pellegrini ma non un calo dell’interesse. Io guardo soprattutto ai gruppi di preghiera e so che in Italia stanno crescendo e mi risulta anche che c’è molta gente che vuole continuare a vivere i messaggi di Medjugorje Fino al 1986 solo gli italiani venivano qui e poi c’era qualche gruppo di tedeschi, francesi e inglesi. L’importante però non e venire, e vivere i messaggi.

D. Lei P. Slavko segue da anni i fenomeni spirituali di Medjugorje C’è stato un ruolo speciale dei pellegrini italiani?

R. I pellegrini italiani con la loro massiccia presenza ci hanno aiutato in maniera incredibile. Posso dire che se gli italiani non fossero venuti, oggi non avremmo quello che abbiamo. Ed anche la posizione della Chiesa non sarebbe la stessa. Oggi non ci attacca più nessuno...

D. I pellegrini italiani sono stati quindi determinanti...

R. Direi di sì. Gli italiani, sia per il loro temperamento che per la posizione geografica del loro paese, avevano il dovere, secondo me, di dare una testimonianza, che poi hanno effettivamente dato con la loro massiccia presenza qui a Medjugorje fino al 1986. Io ricordo sempre il 1984 quando la nostra Conferenza Episcopale proibì i pellegrinaggi a Medjugorje ci fu uno stop che sembrava definitivo. Io pensai: se questa volta le cose andranno comunque avanti, non ci saranno più ostacoli. Pensi che dopo la proibizione dei Vescovi qui erano rimasti soltanto i veggenti e alcuni frati che credevano alle apparizioni. Gli altri erano tutti contro, dal Vescovo, alla Provincia francescana, allo Stato. Parlando, sempre nel 1984, a un gruppo di pellegrini italiani ho detto: “Se vi accadesse di non poter più venire, non dimenticate le intenzioni della Madonna sulla pace. Non vi invito a Medjugorje, non c'è bisogno di venire. Andate a casa e dite che Dio vi invita alla pace”. Una donna del popolo, proprio come dice il Vangelo, disse: “Padre, noi vogliamo pregare e nessuno può proibircelo”. Gli italiani sono venuti lo stesso ed io ho visto da allora l’importanza della loro presenza. Ora questa presenza e diminuita, ma aspettiamo gli altri. I tedeschi, ad esempio, hanno aspettato fino al 1986 ed ora vengono qui in gran numero; e così quelli di lingua inglese e delle altre nazioni.

D. E il governo iugoslavo? Medjugorje è irriconoscibile. Ci sono case, alberghi, ristoranti, strade nuove. Lo Stato vede anche un evento di carattere economico...

R. Sì. Hanno detto che il 90% dei turisti che sono a Dubrovnik vengono a causa di Medjugorje.... Le autorità non disturbano ma sono disorientate. Non sanno che cosa fare. Chi viene qui può fare invece quello che vuole. Ma la Madonna è venuta per aiutarci a capire la verità e non è possibile un altro cammino. Noi siamo come siamo e la Madonna ci accetta così. Ci conosciamo anche nei conflitti e nel disorientamento. Se avessimo guidato noi le cose, già saremmo in una via senza uscita..,

D. P. Slavko, molti si meravigliano per la frequenza delle apparizioni, per il mutamento anche del luogo. Prima nel convento, poi nella sagrestia, poi nella cantoria...

R. Da fuori può sembrare quasi un gioco. Ma nessuno ricorda le parole di Gesù: “Se non vi accettano da una parte, andate dall’altra parte”. Le apparizioni sono cominciate sulla collina, ma poi dopo qualche tempo il Governo ha proibito di andare lassù. Poi i veggenti sono venuti nella chiesa, ma dalla chiesa il Vescovo li ha scacciati. Abbiamo aperto la canonica ed anche da lì siamo dovuti andare via. Da questi fatti ho capito come sia vera la parola di Gesù: “Dove sono due o più riuniti nel mio nome io sono in mezzo ad essi”. La Madonna non ci lascia e vedo in Lei tanta dolcezza e tenerezza. Se avesse detto: Io appaio qui e basta, venite anche se vi perseguitano, forse si sarebbero creati altri conflitti.

D. Ma le promesse di Medjugorje non si stanno già concretando? La Russia che potrebbe presto convertirsi, i fatti della Polonia e dell’Ungheria, la stessa Jugoslavia, dove sta nascendo una forte democrazia. Lei che ne pensa?

R. E’ difficile dire. Non vorrei assolutamente che da Medjugorje uscissero considerazioni definitive. Dico soltanto che gli anni che sono venuti dal 1981 in poi sono molto importanti per il mondo. Sono i dolori del parto,ma tutto sta diventando chiaro. E’ difficile però parlare dei risultati. Da otto anni, cioè 96 mesi, tremila giorni la parrocchia di Medjugorje e un luogo continuo per la preghiera. Tutte le sere si prega almeno tre ore per la pace, per le intenzioni della Madonna. Io credo nella forza della preghiera e forse un giorno potremo trarre delle conclusioni.

Fonte: 15.6.89 a cura di G. Verna - Pescara