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Messaggio del 23 giugno 1985:Figli miei! La preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato è questa: “O mio Dio, questo ammalato che è qui davanti a te, è venuto a chiederti ciò che desidera e che ritiene essere la cosa più importante per lui. Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza che è importante innanzitutto essere sani nell’anima! O Signore, sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto! Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute. Ma se la tua volontà è diversa, fa’ che questo ammalato possa portare la sua croce con serena accettazione. Ti prego anche per noi che intercediamo per lui: purifica i nostri cuori per renderci degni di donare la tua santa misericordia. O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene. Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome.”. Dopo la preghiera, recitate tre volte il Gloria al Padre. Questa preghiera la consiglia anche Gesù: egli desidera che l’ammalato e colui che intercede per la preghiera siano completamente abbandonati a Dio.

Da Priabona: Gioia di cuori per l’Assunta entrano in comunità nuovi fratelli

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Una grande tenda bianca sulla cima del colle dietro la casa continua ad accogliere i fratelli e le sorelle, e tutti gli amici che ad essi si uniscono per le liturgie pubbliche, perché la chiesa è ancora chiusa. Il 15 agosto c’è l’aria festosa delle grandi occasioni, ma il gaudio spirituale che si respira è frutto di una lunga preparazione dei cuori che hanno atteso la sposa. Nell’omelia della Messa abbiamo colto, trall'altro, queste parole di P. Gianni: “.... è la festa della Madre... e di noi tutti! Lei ci ha preceduti,.. in Lei siamo già, nella fede, assunti tutti noi! Questo significa: il Cielo non è lontano, noi siamo già con Lei spostati in Cielo! Potesse Maria ottenerci subito questa certezza!ll Cielo è la Terra Promessa che già possediamo Con Maria! Questa solidarietà nella assunzione è la festa di tutti i suoi figli! Il Signore vuole che tutto il nostro corpo sia rivestito di Cielo. Le quotidiane visite della Madonna ... sono una breccia del Cielo su questa terra: viene a ripeterci la meravigliosa realtà che noi siamo esseri celesti! E non possiamo quindi, come cristiani, prescindere da questo invito... Oggi quattro fratelli entrano nella Comunità e sei fratelli prendono la veste di Maria. Una scelta di fede... che ricopre tutte le altre scelte! E' necessario che in questo mondo torni a risuonare la Gloria di Dio! Desiderano essere assunti in Cielo! Siamo nel mondo ma non li apparteniamo. Siamo, spazi non imprigionabili dalle cose di questa terra....dal Principe di questo mondo. Il Signore quando si permette che la Sua Gloria risuoni,.. fa risplendere la pace in tutti i cuori degli uomini! A te si chiede soltanto che canti la Gloria di Dio, e poi sarai assunto In Cielo! Robert dalla Nuova Zelanda va in Australia a cercare l’oro nel deserto, e si imbatte in un monastero isolato dove sente parlare di Medjugorje. E il Signore, gli da l’oro vero..., della fede. I quattro, fratelli che oggi entrano nella Comunità sono: Robert della Nuova Zelanda, Claire del Belgio, Mansueto e Angelina, una coppia di sposi di Priabona.

Inoltre i sei fratelli avevano iniziato il noviziato nel mese di giugno, oggi vengono rivestiti dell’abito della Madonna. Sono: Antonello Maria di Gesù Misericordioso, dl Cagliari; -Peter Davenin della Slovenia; Lorenzo Maria del Cuore Trafitto di Gesù, di Udine; Maria Benedetta di Gesù Risorto, di Bastia (Padova); Maria Diletta della SS. Trinità, di Pesaro; Stefano Maria della Riconciliazione, di Legnago. Questo abito che oggi vestono rappresenta - la consacrazione, ma anche la protezione che la Madonna concede ai suoi figli contro ogni assalto del male. Quando mi -fu richiesto dai superiori di scrivere un piano di vita sentii forte questo testo paolino:” rivestitevi della armatura di Dio per resistere nel giorno della lotta e combattere....(Ef-.6,10) e ho trovato riscontro a queste parole in S. Luigi M. Grignon de Monfort: le due armi degli ultimi tempi sono la Croce e il Rosario! Avere con sè la sicurezza che Dio salva l’uomo! L’abito significa: Maria mi possiede. Io dono la mia liberta a Maria, il mantello bianco è il segno di appartenenza al Signore: ricorda il gesto del profeta Eliseo. Ricevi la cintura della verità. Ricevi il velo dell’umiltà e l’anello come segno di appartenenza alla Regina della Pace. La croce, già consegnata all’inizio del noviziato viene ora benedetta assieme al rosario e riconsegnata. Maria, piena di Grazia oggi espande su di noi le Sue grazie...

Carlo Fontana - Riva del Garda

Fonte: Eco di Maria nr.56