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Messaggio del 4 dicembre 2021:Cari figli, in questo tempo di grandi grazie, ma nello stesso momento di grandi prove per tutti coloro che desiderano seguire la via della pace, anche oggi vi invito: pregate, pregate cari figli, non soltanto con le parole, ma con il cuore. Vivete i miei messaggi e convertitevi! Pregate per la conversione di tutti quei miei figli che sono lontani da mio Figlio Gesù. Cari figli, siate coscienti del dono che Dio mi ha permesso di stare con voi. Io vi porto la pace e voi portatela nei vostri cuori e donatela agli altri. Vostra Madre prega per tutti voi e intercede presso suo Figlio per ciascuno di voi. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Venuti dall'aldilà: «Qual è il tuo posto in cielo?»

09/12/2004    2599     Venuti dall'aldilà    Aldilà  Paradiso 
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Verso la fine dell'anno 1413, mentre in Roma la signora Francesca de' Ponziani passava quasi l'intera notte in preghiera, come faceva non di rado, una luce straordinaria si diffuse nella camera e improvvisamente le apparve il figlio novenne Giovanni Evangelista, morto santamente da poco tempo.
«Aveva il medesimo abito, la medesima statura, gli stessi atteggiamenti, la medesima fisionomia di lui vivo, ma - rilevano tutti gli storici - era di una bellezza incomparabilmente superiore. Evangelista non era solo. Un altro giovanetto della medesima età, benché di un aspetto ancor più risplendente, gli stava al fianco...».
Il suo primo moto fu quello di abbracciare il figlio e rivolgergli domande: «Stai bene, caro figlio? Qual è il tuo posto in cielo? Che fai? Ti ricordi di tua madre?».
Stese le braccia per stringerlo, ed egli non si sottrasse alla sua tenerezza. Guardandola con sorriso dolce le disse: «La nostra unica occupazione è di contemplare l'abisso infinito della bontà divina, di lodare e benedire sua Maestà (Dio) con un profondo rispetto, una viva gioia e un perfetto amore. Essendo tutti assorti in Dio [...] non possiamo avere nessun dolore, godiamo di una pace eterna, non possiamo volere e non vogliamo che quello che sappiamo gradito a Dio, che è tutta la nostra beatitudine».
Poi le disse di trovarsi nel coro della gerarchia meno elevato, nel coro degli arcangeli, e che il compagno comparso con lui era un arcangelo, che Dio lo mandava a lei per sua consolazione, perché rimanesse con lei per tutto il resto della sua vita, sempre visibile agli occhi del corpo.
Dopo circa un'ora di colloquio, Evangelista scomparve e l'angelo rimase.

Fonte: Berthem-Bonto, Santa Francesca Romana e il suo tempo, SEI, Torino 1943, pp. 135-137.