MaM
Messaggio del 25 ottobre 2005:Figlioli, credete, pregate e amate e Dio vi sarà vicino. Vi donerà tutte le grazie che da Lui cercate. Io sono per voi dono, poiché Dio mi permette di essere con voi di giorno in giorno e amare ognuno di voi con amore infinito. Perciò, figlioli, nella preghiera e nell’umiltà aprite i vostri cuori e siate testimoni della mia presenza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Un giornalista a Medjugorje quasi deserta: ma con bande serbe e montenegrine non lontane

10/09/2010    2375     Vicka Ivankovic    Guerra  Testimonianze  Vicka 
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Vicka sta lavando i panni, ma viene subito da noi sorridente e ci tende la mano bagnata. Una ragazza di campagna, paffuta, in maglietta estiva e jeans. Ma con quel sorriso incancellabile, con quell'aria di amicizia immediata verso lo straniero sconosciuto. “Chiedimi quello che vuoi sapere”, dice.

Vicka, 26 anni, è una delle veggenti di Medjugorje. Quella, si dice, che riceve dalla Vergine i messaggi sul futuro. Ed io le chiedo del futuro del suo paese. La Jugoslavia in guerra. Per venire fin qui, ho dovuto prendere una via secondaria tra la bosecaglia e le rocce, guardata da mitragliatrici croate; la strada principale passa pre Capljna, e a Capljna l'armata comunista ha mandato centinaia di “riservisti” serbi e monteegrini che saccheggiano, si ubriacano, minacciano gli abitanti e i forestieri.

“Ma la Madonna non parla di guerra” dice Vicka col suo sorriso senza ombre, in quel suo italiano stentato: “Solo lei dice, che prega per pace, e vuole anche noi pregare”. E non dice altro, la Regina della Pace? “Dice che il suo primo messaggio, dieci anni fa,era su pace: e noi allora non credavamo, perchè ci sembrava nessun pericolo. Ora invece siamo preoccupati, e lei dice: lasciate preoccupazione, pregate per pace di cuori e di famiglie, e dopo arriva pace per tutto il mondo”. Ma è davvero così semplice il messaggio di Maria? “Lei dice: se pregate per la pace nel mondo, ma non c'è pace nel vostro cuore, è inutile la preghiera”, sorride Vicka. Ma' non domandate qualcosa di più? Non volete sapere come andrà a finire? Vicka scuote il capo e sorride ancora: “Nessuna domanda. Lei parla, noi solo ascoltiamo”.

Dice “noi”, ma Vicka è rimasta sola a Medjugorje, (con Ivanka) dei veggenti. Ivan è negli Stati Uniti invitato a parlare della Vergine, Jakov in Italia, Marija in Germania. Anche il fiume di pellegrini e fedeli di tutto il mondo è diventato un rigagnolo: nella grande chiesa di Medjugorje abbiamo visto solo una ventina di americani, alcuni di origine filippina, con il Rosario al collo, arrivati fin qui coraggiosamente. Il calo dei turisti religiosi preoccupa i molti che le apparizioni di Medjugorje hanno arricchito, come dimostrano le troppe brutte case nuove nate come i funghi, i negozietti di souvenir e i ristoranti. Non Vicka, che abita ancora nella casa dei suoi genitori, una casetta di pietra da pastori, appartata nel luogo che la gente chiama Podbrdo “ai piedi del monte”.

Le strade della Dalmazia sono insicure. A 90 chilometri da qui, Dubrovnik, perla della costa, è assediata dall'Armata jugoslava come lo fu per secoli dai turchi. I suoi 60 mila abitanti soffrono la sete, si lavano nel mare, e il cibo è razionato. Ancora una volta l'altro ieri l'armata ha rimandato indietro il traghetto “Marina”, che da Curzola cercava di arrivare a Dubrovnik con soccorsi alimentari, medicine, e 60 mamme di bambini bosniaci, che si trovano in un ospedale di Dubrovnik e di cui non si sa più nulla. I generali dicono di aver tolto il blocco navale alla città. Ma quando la nave “Marina” è stata in vista di Dubrovnik, due motovedetta l'hanno fermata. Hanno ingiunto al capitano di attendere in mare, perchè “il giorno dopo” avrebbero cominciato a controllare la nave. Un pretesto. Alle 2 di notte, il comandante del traghetto, Robert Marosic, ha preferito rientrare a Curzola: minacciava tempesta.

Ma la Madonna non è preoccupata della guerra? “Il suo viso è preoccupato”, risponde Vicka, “ma lei dice solo: pregate per la pace dei cuori”. E vuole che legga il messaggio del 25 dicembre 1990: “Cari figli! Oggi vi invito a pregare in modo speciale per la pace... Pregate il Signore della Pace perchè vi protegga sotto il Suo manto. Pregate, perchè satana desidera distruggere i miei progetti di pace. Riconciliatevi gli uni con gli altri e con la vostra vita, per far regnare la pace su tutta la terra”. (...) E Vicka parla di come le apparve la Vergine il 25 dicembre dell'anno scorso, mentre diceva quel messaggio premonitore: “Era vestita d'oro, come sempre nelle grandi feste. Ma di solito porta una veste grigia e un velo bianco. Ha i capelli neri”. Accanto a me l'ascolta il mio accompagnatore: Aldo, un ex campione di calcio jugoslavo di Pola che ora, con la guerra, fa da interprete e guida i giornalisti nei luoghi più pericolosi, e intanto traffica di contrabbando. Può procurare di tutto. Ma ora è turbato. Chiede a Vicka di pregare per lui. Mentre saliamo in macchina dice convinto: “L'ha vista davvero. Ha una veste grigia, è bruna. L'ha vista davvero”. E io, che non ho la sua sicurezza, per la prima volta lo invidio.

Fonte: Maurizio Blondet da Avvenire 17 ottobre 1991