Se vuoi vedere Vicka, recati al Campo della vita, dove sembra che lei abbia stabile dimora nella comunità. La trovi facilmente in cucina ad aiutare i giovani con la sua esperienza di cuoca, o nella sala d’accoglienza, che è anche refettorio, sempre prorompente in schiette risate e sorrisi che contagiano l’ambiente. Tutto qui parla della Regina della Pace: se cerchi le sue sembianze vieni qui. I giovani della comunità mi hanno invitato a pranzo, riservandomi con sorpresa il posto vicino a Vicka. Sedendo a gomito a gomito con lei, si è sviluppata tra noi una conversazione spontanea, che cerco di riassumere come meglio ricordo, naturalmente senza la revisione dell’interessata.
D. Tu hai sempre le apparizioni?
R. Sì, tutti i giorni al solito orario.
D. E dove?
R. In casa, oppure dove mi trovo, qui o dai malati quando faccio
loro visita.
D. E’ sempre uguale, ora come all’inizio?
R. Sempre uguale, ma l’incontro con Lei è sempre
nuovo, non si può descrivere con parole e non si può
paragonare ad altri incontri, fosse anche la madre o l’amica
più buona.
D. Una guida spirituale di veggenti in Italia si meraviglia
come i veggenti di Medjugorje non parlino mai di una Madonna che
piange o che è triste.
R. No, spesso La vedo triste perché le cose nel mondo non
vanno bene. Io l’ho detto che in certi periodi la Madonna era
molto triste . Ha pianto i primi giorni dicendo: Pace, pace, pace!,
ma ha pianto anche perché gli uomini vivono in peccato, o non
capiscono la Santa Messa o non accolgono la Parola di Dio. Ma, anche
se è triste, Lei sempre non vuole che guardiamo al male, ma dà
fiducia nel futuro: per questo ci richiama alla preghiera e al
digiuno che tutto può.
D. E che cosa fa la Madonna quando appare?
R. Prega con me o dice qualche parola.
D. Per esempio?
R. Dice i suoi desideri, raccomanda di pregare per la pace, per i
giovani, di vivere i suoi messaggi per vincere satana che cerca di
ingannare tutti su ciò che non vale; di pregare perché
si realizzino i suoi piani, chiede di leggere e di meditare ogni
giorno un passo della Bibbia...
D. Non dice nulla per te personalmente?
R. Quello che dice per tutti lo dice pure per me.
D. E non chiedi nulla per te?
R. Questa è l’ultima cosa a cui penso.
D. Quando pubblicherai il racconto che la Madonna ti ha fatto
della sua vita?
R. Tutto è già pronto e sarà pubblicato solo
quando lo dirà Lei.
D. Ma tu vai a Messa tutti i giorni?
R. Certo, è la cosa più importante. A volte vado in
chiesa alla mattina, a volte qui, a volte viene in casa mia qualche
sacerdote e lì celebra davanti a poche persone.
D. Ora ho sentito che forse andrai in Africa con Padre Slavko:
o preferisci stare a casa?
R. Io non preferisco niente. Sono indifferente ad andare o a
restare. Per me vale quello che vorrà il Signore, uguale
essere qui o essere là. (E qui con tutta la foga del suo dire
condito di sorriso, ci tiene a far capire che le preme andare dove
vuole Dio).
D. Ora stai bene?
R. Benissimo -risponde- (e difatti le si nota un bell’aspetto
fisico). Il braccio è guarito, non sento più alcun
male. (E dopo aver gustato un buon piatto tipico bergamasco... e un
bel pesce arrostito, va a dare una mano in cucina dove c’è
da fare... per l’allegra brigata di 60 commensali, tra giovani
e ospiti).
D. La Madonna dona le stesse grazie oggi come all’inizio?
R. Sì, tutto sta che noi siamo aperti a ricevere quello che
Lei ci vuol dare. Quando non abbiamo problemi, ci dimentichiamo di
pregare. Quando invece ci sono problemi ricorriamo a Lei per ottenere
aiuto e per risolverli. Ma anzitutto dobbiamo attenderci quello che
Lei desidera darci; dopo, Le diremo quello di cui abbiamo bisogno.
Che vale è la realizzazione dei suoi piani, che sono quelli di
Dio, non le nostre intenzioni.
D. Che dici dei giovani che sentono il vuoto e l’assurdità
totale della loro vita?
R. E perché hanno messo in secondo piano ciò che ha
un vero senso. Devono cambiare e riservare a Gesù il primo
posto nella loro vita. Quanto tempo sprecano al bar o alla discoteca!
Se trovassero mezz’ora per pregare, il vuoto cesserebbe.
D. Ma come fare a dare il primo posto a Gesù?
R. Cominciare dalla preghiera per imparare a conoscere Gesù
come persona. Non basta dire: crediamo in Dio, in Gesù, che si
trovano da qualche parte o di là delle nuvole. Dobbiamo
chiedere a Gesù che ci dia la forza di incontrarlo nel nostro
cuore perché entri nella nostra vita e ci guidi in tutto
quello che facciamo. Poi progredire nella preghiera.
D. Perché tu parli sempre della Croce?
R. Una volta Maria è venuta col suo Figlio crocefisso.
Basta vedere una volta a qual punto ha sofferto per noi! Ma noi non
lo vediamo e continuiamo ogni giorno a offenderlo. La Croce è
qualcosa di grande anche per noi, se l’accettiamo. Ciascuno ha
la sua croce. Quando la si accetta, è come se scomparisse e
allora si percepisce fino a che punto Gesù ci ama e quale
prezzo ha pagato per noi. Anche la sofferenza è un dono tanto
grande, di cui dobbiamo essere grati a Dio. Egli sa il perché
ce l’ha data e anche quando ce la toglierà: chiede la
nostra pazienza. Non dire: perché proprio a me? Noi non
conosciamo il valore della sofferenza davanti a Dio: chiediamo la
forza di accettarla con amore. La nostra Madre celeste ci indica una
strada materna: la sua scuola è una scuola di Madre, e non si
può essere madre che essendo semplice.
Fonte: Eco di Medjugorje 119 aprile/maggio 95
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