La preghiera è felice incontro con Dio, il quale ha
sempre tempo per noi e ci aspetta. Questo è un piacevole
colloquio tra l'uomo e Dio. Ogni persona desidera incontrarsi con
Dio, unirsi a lui nell'amore, in lui trovare la pace, felicità
e gioia di vivere. Per questo la preghiera è felice
ricongiungimento tra l'uomo e Dio nella luce della fede, della
speranza e dell'amore. La preghiera era e rimane espressione della
manifestazione dei bisogni più profondi dell'anima, la quale
proprio per sua natura cerca il Dio Creatore per potersi inchinare,
per dimostrare la sua stima, devozione ed amore, per ringraziarlo per
il bene che ci dà e per riparare i peccati. Pregare vuoi dire
essere cosciente della propria limitatezza e debolezza, insicurezza e
incertezza. Perciò si chiede aiuto al Padre Onnipotente.
Questo vuoi dire "creare la luce", nella quale chiederemo a
Dio la forza che ci illumina e purifica, ci rafforza e incoraggia per
sostenerci nella nostra vita quotidiana. Pregare vuoi dire staccarsi
da tutto quello che ci faceva dipendenti. Trovare il tempo stare a tu
per tu con Dio. Con lui parlare come con il Padre che ci ama e
aspetta con ansia, che ci consola e rende felici. Questa è
quella bella unione con Dio nell'amore e nella fiducia. Pregare vuoi
dire essere cosciente e credere che con Dio si può parlare,
unirsi a lui ed essere nell'unione del suo amore. Ci può
essere qualcosa di più bello e più utile, più
necessario, più salutare, più umano, dell'uomo che
inginocchiato, con le mani congiunte espone al Padre Creatore la
propria fedeltà e lealtà, amore e riconoscenza per le
grazie ricevute? Questo vuoi dire pregare e nella preghiera sentire
grande gioia e felicità! Un vero credente sa che senza
preghiera la sua anima non può vivere. Per questo non è
necessario parlare del bisogno della preghiera. Si pone la domanda:
come pregare oggi? Bisogna pregare con il cuore. Così ci
insegna la Madonna da più di seimilacinquecento giorni. Ma
cosa vuoi dire? Non pregare per abitudine! Pregare con il cuore vuol
dire prima di tutto pregare con amore e con umiltà. Vuol dire
pregare con tutto il proprio essere: con il corpo e con l'anima, con
il cuore puro. Vuol dire aprirsi completamente a Dio. A lui donare il
primo posto nella propria vita. Donarsi completamente a lui. Avere
così tanta fiducia in lui e da lui aspettare solo il bene.
Questo vuol dire pregare raccolto e umile, con dedizione e fiducia,
costantemente e con devozione. Secondo gli insegnamenti ed i messaggi
della Madonna, pregare con il cuore vuoi dire sperimentare la
preghiera come un incontro con Dio. Tutto ciò significa unirsi
con Gesù in modo da sentire e sperimentare la bellezza e la
grandezza della grazia che Dio ci dà. Anche questo significa
ricevere grandi grazie. Pregare con il cuore significa permettere a
Dio di eliminare ogni impedimento. Alcuni di questi messaggi ce lo
mostrano con la massima chiarezza: "Cari figli! Vi invito
alla preghiera sincera del cuore, così che la vostra preghiera
sia un incontro con il Signore. Date al Signore il primo posto nel
lavoro e nella vita quotidiana!" (25.12.1987). "Cari
figli! Oggi vi invito alla preghiera del cuore. Durante questo tempo
di grazia, desidero che ognuno di voi si unisca a Gesù. Senza
la preghiera incessante, non poteter sentire la bellezza e la
grandezza che Dio vi offre. Perciò, figlioli, tutto il tempo,
riempite il vostro cuore anche con le piccole preghiere. lo sono con
voi e veglio incessantemente su ogni cuore che si dona a me!"
(25.2.1989). "Vi invito nuovamente alla preghiera del cuore.
Che la preghiera, o cari figli, sia nutrimento quotidiano per voi,
soprattutto in questi giorni, in cui il lavoro dei campi vi affatica
a tal punto da non poter pregare col cuore. Pregate, e così
potrete superare ogni stanchezza. La preghiera sarà per voi
gioia e riposo!" (30.5.1985). "Oggi vi invito alla
preghiera fatta con il cuore, e non per abitudine. Alcuni vengono, ma
non desiderano progredire nella preghiera. Perciò voglio
ammonirvi quale mamma: pregate affinché in ogni istante la
preghiera prenda i lsopravvento nei vostri cuori" (25.5.1985).
"Cari figli! Questa parrocchia che ho scelto, è una
parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io do grandi
grazie a tutti quelli che pregano con il cuore."
(6.2.1986). "Cari figli! Oggi vi invito a pregare con tutto
il cuore e a cambiare in giorno la vostra vita." (13.11
1986). "Cari figli !... Volgete i vostri cuori alla
preghiera e chiedete che lo Spirito Santo si effonda su di voi."
(9.5.1986). "Cari figli!... In questo tempo la pace é
minacciata in un modo particolare e chiedo da voi di rinnovare il
digiuno e la preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, io desidero
che voi capiate la serietà della situazione e che molto di
quello che accadrò dipende dalla vostra preghiera".
(25.7.1991).
Dio esaudisce ogni preghiera. Non è una
rarità sentire qualcuno che dice. "Ho chiesto a Dio
qualcosa e non ha esaudito la mia preghiera". Ho pregato per la
salute di mia madre, di mio padre, di un figlio e non ho ricevuto la
grazia che avevo chiesto.. Ho pregato di passare un esame e invece
non l'ho passato. Allora se Dio ha sentito la mia preghiera, perché
non mi ha dato nessuna risposta positiva...? Se Dio è "il
Dio dell'amore e della grazia" perché non lo dimostra e
non esaudisce il mio desiderio? Lamentele di questo genere le
possiamo sentire ovunque. Che cosa possiamo dire su ciò? Molti
pensano che Dio sia sempre al nostro servizio come se fosse un pronto
soccorso e ogni volta che chiediamo qualcosa pretendiamo che sia
subito esaudito. Noi diciamo un'Ave Maria, un Padre Nostro o facciamo
celebrare una S.Messa e in cambio Dio dovrebbe restituirci subito il
favore. Come se fosse uno scambio di merci. Ci siamo mai chiesti,
perché Dio non ha esaudito la nostra preghiera? Forse ci
ricordiamo di Dio solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando
siamo ammalati, quando le nostre forze ci tradiscono, e non possiamo
ottenere ciò che desideriamo. Quando stiamo bene ci
dimentichiamo di Dio e di pregare. Ci siamo mai chiesti : "Se
quello che chiediamo a Dio, sia veramente per il nostro bene, per il
bene della nostra anima? Forse questo non fa bene a noi perché
ci porterebbe alla nostra condanna; poiché Dio sa di che cosa
abbiamo bisogno". Forse abbiamo pregato in stato di peccato
mortale, umilmente o con superbia? Forse Dio non ci ha dato quello
che abbiamo chiesto, però ci ha dato qualcos'altro. Quanta
gente prega per la salute, però Dio non le dà la
guarigione ma le dà la forza per sopportare il dolore. Forse
Dio non esaudisce le nostre preghiere perché pretendiamo che
Dio faccia la nostra volontà e non la sua. Quando preghiamo
Dio per qualsiasi necessità allora la nostra preghiera deve
essere umile in modo che alla fine di ogni preghiera si dica "sia
fatta la tua volontà e non la mia". Solo allora anche se
le nostre preghiere non sono state esaudite, in realtà sono
state esaudite, perché era la volontà di Dio e non la
nostra. Se non ci ha dato quello che abbiamo chiesto, lo ha fatto per
via della nostra salvezza spirituale.
Quali sono le condizioni
affinché Dio esaudisca le nostre preghiere? Per capirci, è
chiaro che Dio è sempre pronto a sentire la nostra preghiera.
Anche prima di chiederlo, egli sa di cosa abbiamo bisogno. La Sacra
scrittura conferma questo: "Chiamami ed io ti risponderò
e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non
conosci", (Ger. 33,3) dice il Signore. "Chiedete e vi sarà
dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto." (Mt
7,78) Ma è necessario ricordare che Dio è onnipotente e
onnisciente. Egli sa tutto e tutto può. La sua potenza, la
sottolinea anche san Paolo: "A colui che per la forza che opera
in noi, ha potere di fare molto di più di quanto chiediamo o
immaginiamo" (Ef 3.20). Affinché le preghiere vengano
esaudite, è necessario adempiere a delle condizioni
specifiche. Prima di tutto è necessario avere una forte fede.
"E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera,
l'otterrete" (Mt 21,22). Dobbiamo credere che Dio può
esaudire tutto quello che chiediamo. "Senza fede è
impossibile piacere a Dio. Chi si avvicina a Dio deve credere che
egli esiste ed è giusto con quelli che lo cercano" (Ger.
11,6). E' necessario pregare con il cuore puro. Questa è una
condizione molto importante. Quando siamo in peccato grave, Dio non
sente le nostre preghiere, poiché con il peccato abbiamo
interrotto il legame con Lui. Inoltre non abbiamo alcun merito
davanti a Dio. Perché Dio possa sentire la nostra preghiera, è
necessario togliere gli ostacoli. E' assolutamente necessario
pentirci completamente dei nostri peccati e riconoscerli in
confessione. E poi, quando in seguito decidiamo di proteggerci dai
peccati, Dio volentieri ci perdona e ci dà di nuovo la grazia,
che abbiamo perso peccando. E' necessario vivere nella comunione con
Dio. La comunione si manifesta nella ricerca e nell'adempimento della
volontà di Dio. Volontà di Dio è permettere allo
Spirito Santo di guidarci e dentro di noi realizzare l'opera della
salvezza. Gesù dice: "E quanto chiederete nel mio nome lo
farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio"
(Giovanni 15,7). Gesù nel Getsemani ha pregato: "Padre
mio, se è possibile passi da me questo calice. Però non
come voglio io, ma come vuoi tu." (Mt 26,39) Fidarsi di Dio e
pregare che sia fatta la sua volontà sia con noi sia con
coloro per i quali preghiamo, è la condizione migliore perché
Dio esaudisca la nostra preghiera. E' necessario essere grati a Dio
per tutto, ed allora egli esaudisce la nostra preghiera. Signore, ti
ringrazio per la grazia che mi hai dato, di poter pregare per quello
di cui ho bisogno. Tu sai bene, cosa è meglio per me e per la
salvezza eterna, idem per i mie fratelli e sorelle. "Non
angustiatevi in nulla, ma in ogni necessità, con la supplica e
con la preghiera di ringraziamento, manifestate le vostre richieste a
Dio!" (Fil 4,6). E' necessario avere pazienza. Quando chiediamo
a Dio qualcosa, noi desideriamo che Dio ce la dia subito.
Dimentichiamo sempre che non possiamo sapere cosa in un determinato
momento è meglio per noi. Per questo è necessario aver
pazienza e lasciare che Dio decida quando ci regalerà
qualcosa. Se Dio dovesse esaudire tutte le nostre richieste, nel
momento in cui le chiediamo, sicuramente saremmo delusi. Noi in fondo
siamo molto limitati per quello che riguarda il futuro. Per questo è
meglio lasciare fare a Dio. Tutto quello che chiediamo, lo chiediamo
in nome di Cristo. "Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, io
lo farò:' (Gv 14,1314). Sempre nella preghiera ringraziamo
Dio, lo glorifichiamo, chiediamo giustizia, amore, pace, e più
precisamente il regno di Dio e la Sua gloria; in altre parole, la
volontà di Dio. Allora da Dio riceveremo tutto quello che
chiediamo. Dio, in effetti, non può rifiutare la nostra
richiesta in quanto abbiamo adempiuto tutte le condizione richieste.
Abbiamo quasi dimenticato di dire cosa ci insegna la Madonna, cioè
che Dio esaudirà ogni nostra preghiera se preghiamo con amore
e con il cuore.
Dio esaudisce le preghiere del cuore.
Branimir è un convinto credente. Questo fatto non lo ha mai
nascosto. Quando parlava con la gente, ha sempre richiamato
l'attenzione sulle cose più importanti della vita. Una volta
era in viaggio, alloggiava in un albergo. Quando a una giovane che lo
serviva chiese se avesse tempo, ogni giorno, per la preghiera.
"Sapete, qui c'è cosi tanto da fare che trovo appena il
tempo per mangiare, come posso allora trovare il tempo per la
preghiera?" "Se mi permette le insegno una preghiera che ha
solo due parole: Gesù, salvami!" Questa preghiera la
troviamo nella Sacra scrittura, Matteo 4,30. "Prova a dirla,
pregando una volta il mattino e una volta la sera!". La ragazza
promise di pregare. Qualche mese dopo, il nostro amico, di nuovo
alloggia nello stesso albergo. Ha saputo che la ragazza ha
abbandonato il lavoro, ha chiesto il suo indirizzo ed ha trovato il
tempo per andarla a trovare. "Oh, amico", ha esclamato la
ragazza riconoscendolo, "sapete cosa ha fatto la vostra
preghiera?! Per quindici giorni ho ripetuto ogni mattina e ogni sera
la preghiera come avevo promesso. Poi mi sono chiesta: cosa vuoi dire
tutto questo? Voi mi avete detto che questa preghiera si trova nella
Sacra Scrittura e cosi me la sono procurata. Leggendo ho imparato due
cose: prima di tutto che veramente ho bisogno della salvezza, e poi
che Gesù ha realizzato la salvezza. Adesso non devo più
ripetere quella preghiera in quanto è stata esaudita. Ogni
giorno e ogni momento dico: "Signore, grazie in quanto mi hai
ascoltato!" E ancora, continuo a ringraziare il Signore in
quanto l'ha mandata da me. Abbiamo tempo per pregare e leggere la
Parola di Dio? Forse non sentiamo il bisogno, in quanto non ci
sentiamo colpevoli. E' necessario pregare Dio ogni giorno e così
egli ci farà conoscere la nostra situazione peccaminosa. Egli
questo lo farà sicuramente. Certamente potremo vivere ciò
che ha vissuto questa ragazza. "Chiedete e vi sarà dato;
cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Infatti chi
chiede riceve; che cerca trova; a chi bussa sarà aperto."
(Mt 7,78). Anche questo esempio ci conferma quanto continua a dire la
Madonna, e ci insegna che Dio esaudisce ogni nostra preghiera, se
preghiamo con amore e con il cuore. Confessatevi ogni mese! La
confessione è il sacramento nel quale Dio ci perdona tutti i
nostri peccati dei quali ci pentiamo, e decidiamo con l'aiuto di Dio
di non peccare più. La confessione é il sacramento
della grazia e della salvezza. Può essere come una
resurrezione spirituale. È un gioioso incontro del piccolo
uomo peccatore col grande fratello misericordioso Gesù Cristo,
presente nella sua Chiesa. Il cristiano si accosta alla confessione
perché, alla luce della fede, consapevole delle proprie
azioni, o almeno delle sue intenzioni, sa di non essersi accostato
come un fratello né a Dio, né al Padre. Cosciente
quindi di aver violato l'amore, si accosta alla confessione perché
si duole del proprio comportamento e desidera, con la grazia, il
perdono e l'assoluzione, riconquistare l'amicizia di Dio in Cristo.
Nel sacramento della penitenza, il cristiano in un certo senso
rinasce e acquisisce nuovamente la santità battesimale più
o meno distrutta dal peccato. Chi si salva tra i cristiani,
generalmente lo fa grazie a questo sacramento. Chi invece cade, lo fa
perché cade in questo sacramento. La confessione è una
grande grazia, un prezioso dono del Risorto ai suoi discepoli. Dio ci
richiama sempre a sé e quando noi decidiamo di tornare a lui,
pentendoci dei nostri peccati, egli ci perdona volentieri e ci guida
all'incontro eterno. "Siamo tutti peccatori e siamo tutti feriti
dal peccato. Le ferite hanno bisogno di cure e medicine, il malato
deve guarire. Questa è la confessione, è la medicina e
la convalescenza che guarisce il nostro cuore ferito. Il Signore Dio
è il medico e guaritore e l'intermediario è il
sacerdote, il confessore (P Jakov Bubalo). Il nostro Salvatore ha
posto la confessione come condizione del perdono. Il pentimento è
la condizione fondamentale della confessione. Ma cos'è?
Pianto? Spargimento di lacrime? Sospirare? No, tutto ciò non
conta. L'essenza della confessione è innanzitutto la
convinzione che il peccato ci allontana da Dio, ci fa perdere una
vita di grazia, ci allontana dalla strada della salvezza e offende la
bontà divina. Quest'ammissione deve portare ad un rammarico
nel cuore, ad un pentimento nel vero senso della parola; esso può
essere duplice a seconda del nostro pentimento. È perfetto,
quando ci pentiamo per aver infinitamente violato la bontà del
Padre e tradito l'amore col quale siamo stati amati. Questo
pentimento consente un'immediato perdono del peccato e per questo
viene definito perfetto. Quello imperfetto è il pentimento
derivante dalla paura della punizione divina o del diavolo. Il vero
pentimento è impensabile senza la volontà e la ferma
decisione di abbandonare il peccato. La decisione è parte
integrante del pentimento ed è un suo essenziale fattore.
L'astensione dal peccato nella volontà, intenzione e
decisione, deve essere radicale. Alcuni non lo comprendono e dicono
che questo gesto non può essere compiuto perché sono
sicuri di commettere nuovamente peccato. Si conoscono perché
hanno promesso molte volte, ma hanno sbagliato di nuovo. Capiamo! Non
si vuole la certezza di non cadere mai più, ma la promessa di
lottare contro il peccato, la disponibilità a fuggire le
occasioni che conducono regolarmente al peccato. Questa volontà
deve essere visibile nella confessione. Il sacerdote deve vederla:
questo sarà sufficiente per una confessione valida e Dio ci
darà quindi la forza per lottare. Se ci opponiamo, cadremo di
nuovo. Ma, nel momento della confessione la volontà c'è
stata, e questo vuol dire che ci siamo confessati correttamente.
Alcuni dicono: non mi confesso perché non mi voglio illudere.
Ho promesso tante volte e sono ricaduto nel peccato. Questo è
completamente sbagliato. Chi si pente sinceramente, non si inganna.
Le cadute sono lo specchio della nostra debolezza e della nostra
natura fragile. La confessione quindi serve a rafforzare il nostro
spirito e illude solo quanti non si pentono realmente. Chi invece lo
fa, merita sempre il perdono. Siatene convinti! Alcuni si confessano
sacrilegamente. Questo è tremendo, meglio allora non
confessarsi, piuttosto che farlo in questo modo. Si commette
sacrilegio quando alcuni peccati gravi vengono volontariamente
taciuti durante la confessione, quando non vengono ammessi e
riconosciuti pur avendoli commessi. Basterà ricordare che
nulla può essere taciuto a Dio perché egli conosce
tutti i nostri peccati, meglio di noi stessi. L'esame di coscienza
possiamo seguirlo così: Sono in pace con tutti...? Vivo con
qualcuno nel litigio... Perché...? Perdono al prossimo come
Dio perdona a me...? Chi è per me Dio...? Credo in Dio
fortemente...? Dubbio, discredenza, incredenza... L'idololatria, la
pratica dell'occultismo e della magia e un grande peccato... Lo
stesso sono la bestemmia, il giuramento e il nominare il nome di Dio
invano...Amo Dio più di tutto e il mio prossimo più di
me stesso..? Lavoro di domenica e nei giorni festivi...? Tralascio
facilmente la Santa Messa e la preghiera quotidiana...? Mi confesso
almeno due volte all'anno...? Faccio digiuno...? Rispetto i genitori
e gli anziani...? Ho picchiato o ucciso qualcuno...? Ho chiacchierato
di qualcuno...? Ho parlato male di qualcuno. . . Ho rubato oppure ho
mentito, ho testimoniato falso...? Ho spinto un altro al peccato...?
Ho imbrogliato qualcuno oppure sono rimasto debitore di qualcuno...?
Mi ubriaco, fumo troppo, danneggio alla mia salute...? Ho commesso
atti impuri? Ho parlato di queste cose...? Sono peccati gravi anche i
discorsi, gli sguardi, i pensieri e i desideri impuri… ?
Masturbazione, L'aborto...? Ho letto i libri pornografici. . guardo i
film porno....? Sono prepotente, invidioso, tirchio...? Sono geloso,
cattivo, lazzarone e irresponsabile al lavoro. ..? Mi arrabbio
facilmente...? Quale è il mio difetto principale...? Lo
combatto...? Sono distratto quando prego...? Amo me stesso...? Amo
Dio...? Credo che Lui mi vuole bene . .? Mi prendo cura dei miei
bambini...? Leggo la stampa religiosa e i buoni libri...?
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