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Messaggio del 7 agosto 1986:Cari figli, sapete che vi ho promesso un'oasi di pace, ma sapete che accanto all'oasi esiste il deserto, dove satana sta in agguato e cerca di tentare ciascuno di voi. Cari figli, solo tramite la preghiera potrete vincere ogni influenza di satana nel luogo in cui vivete. Io sono con voi, ma non posso privarvi della vostra libertà. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Quell’urlo silenzioso del feto ucciso nel grembo

17/12/2004    2096     Vita Cristiana    Aborto 
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Riportiamo l’articolo di Antonio Ferretti «Quell’urlo silenzioso del feto ucciso nel grembo» apparso nel giornale «Il Gazzettino» di giovedì 24 gennaio 1985, pagina. 7.
«Nostro servizio - NEW YORK - Lo hanno definito subito un documento “straziante, allucinante, terribile”. Si tratta di un video-tape che mostra l’esecuzione di una pratica abortiva fumata dal dott. Bernard Nathanson, un medico che agli inizi era stato uno dei principali attivisti della “libera scelta”, ma che poi è passato nel movimento del “diritto alla vita”.
il Video-Tape, realizzato con una speciale telecamera ultrasuoni e consegnato al Presidente Reagan prima che per le strade di Washington si svolgesse la marcia degli antiabortisti, rivela con estrema drammaticità quel che accade nell’utero della donna dal momento cui viene introdotto il mezzo per farla abortire.
Il feto — che nella fattispecie aveva solo 12 settimane di vita — alla prima intrusione di esso si ritrae cercando rifugio nella parte sinistra della placenta e muovendosi rapidamente nel liquido che lo circonda.
- Quando poi il ferro del chirurgo gli si avvicina e cerca di raggiungerlo, il piccolo esserino informe sembra quasi - impazzire: si dimena e fugge in tutte le direzioni in cerca di riparo. A un tratto, quando infine il ferro lo raggiunge, si scorge il feto spalancare la bocca in formazione muoverla ripetutamente quasi volesse lanciare delle grida strazianti.
Il video-tape, che è stato subito battezzato «The silent scream» cioè «L’urlo silenzioso», ha raggiunto la Casa Bianca nella tarda mattinata di ieri con una raccomandazione, oltre che del dott. Nathanson, soprattutto della signora Nellie Gray, la fondatrice del movimento del «diritto alla vita» che da dodici anni effettua regolarmente una marcia per le strade della capitale americana onde protestare contro la decisione della Corte Suprema Americana, la quale (appunto dodici anni or sono) dichiarò perfettamente legale la pratica abortista. Il Presidente americano, dopo aver visto il filmato, ha indirizzato un messaggio ai partecipanti alla marcia per la vita che, nonostante il freddo pungente abbattutosi su Washington, si erano assiepati lungo la Pensylvanja Avenue.
Nell’indirizzo di adesione, Reagan ha espresso tutto il suo appoggio ai circa 71 mila convenuti, andando oltre quello che aveva affermato alcuni mesi addietro» quando cioè aveva asserito che l’aborto avrebbe potuto essere praticato nel caso si fosse dovuto scegliere tra la salvezza della donna e quella del nascituro.
È stata la prima volta che un Presidente americano ha preso posizione sul problema dell’interruzione della maternità e in termini così decisi. Le sue parole si sono fatte lancinanti specialmente quando ha specificato che avrebbe inviato il filmato a tutti i membri del Congresso, sia cioè ai Senatori che ai Rappresentanti della Camera.
Marce collaterali di sostegno agli attivisti del movimento del “diritto alla vita” di Washington si sono svolte ieri in tutte le più grandi città degli Stati Uniti. Fortunatamente non si sono lamentati incidenti: nelle settimane scorse infatti erano stati compiti ben 28 attentati con bombe contro altrettante cliniche che praticano l’aborto».