Mistero Medjugorje: intervista ad Antonio Socci
Che cosa accadde in realtà il 24 giugno 1981 a Medjugorje? Antonio Socci, giornalista, saggista, editorialista, polemista e… cattolico, già vicedirettore di Rai Due, ideatore e conduttore di Excalibur, ha voluto indagare su questo “mistero” che resiste da 20 anni e lascia ancora perplessi molti, Chiesa compresa. Ne ha fatto un libro.
Che cosa accadde in realtà il 24 giugno 1981 a Medjugorje? Antonio Socci, giornalista, saggista, editorialista, polemista e… cattolico, già vicedirettore di Rai Due, ideatore e conduttore di Excalibur, ha voluto indagare su questo “mistero” che resiste da 20 anni e lascia ancora perplessi molti, Chiesa compresa. Ne ha fatto un libro.
I fatti sono noti perché più che storia Medjugorje è
ancora cronaca. Molti se ne sono occupati, e presumibilmente molti se
ne occuperanno ancora. Scrive Socci: “Tutta l’aria che si
respira [lì] parla – in positivo – di conversione,
di pace, di riconciliazione, di preghiera, di letizia. Nulla dunque
di terrorizzante e millenaristico…”. Ci è
sembrato uno spunto buono per un’intervista all’autore,
ben noto al gran pubblico, le cui indagini giornalistiche e la cui
profonda fede scomodano più di uno.
Leggendo il suo libro, sembra che lei sia convinto che credere
ai fatti di Medjugorje aumenti la fede…
Certo. Purché siano apparizioni credibili dal punto di
vista umano, e non in contrasto con la ragione.
Lei paragona Fatima e Medjugorje, mettendo in corrispondenza
date e richiami… Non le sembra un po’ macchinoso?
Perché mai? Provo a spiegarle. Prenda il terzo segreto di
Fatima, rivelato dallo stesso papa Wojtyla. Parla di un attentato a
un uomo dalla veste bianca, profetizza la rivoluzione russa, adombra
genocidi pazzeschi e la seconda guerra mondiale. Tutto regolarmente
avvenuto. Dice anche che alla fine l’amore che la Vergine nutre
per l’umanità avrà la meglio. E, come lei sa, il
mostro ideologico leninista è crollato su se stesso nel 1991,
guarda caso proprio il giorno dell’Immacolata, l’8
dicembre… Non è poi così macchinoso mettere
insieme queste date e fatti…
Ma Medjugorje?
La Vergine ha adombrato la possibilità della guerra in
Jugoslavia nella terza apparizione, il 26 giugno 1981, quando è
apparsa in lacrime, implorando “Pace! Pace! Pace!”. In
quel momento nessuno capì che cosa volesse dire, perché
a tutto si poteva pensare fuorché alla guerra. Poi,
esattamente 10 anni dopo, e – sarà una coincidenza, ma
ti fa riflettere – precisamente il 26 giugno scoppia la guerra
in quelle terre, la prima in Europa dopo il 1945… Anche qui
dov’è la macchinosità?
Sì, ma non era così chiaro il riferimento alla
guerra.
Certo. Mica la Madonna fa il politico! Ed è anche vero che
la vera pace da Lei invocata è quella con Dio, è la
pace di cui parla il Vangelo, è la pace che si realizza in
tanti pellegrini che vanno a Medjugorje e ritrovano se stessi. Ovvio,
questa è una lettura religiosa della pace, non certo politica.
Non è difficile convincersi che le più terribili guerre
che dilaniano l’umanità derivino in primo luogo dal
fatto che non c’è pace nel cuore dell’uomo.
Quale interpretazione dà al fatto che le varie
apparizioni sono avvenute quasi esclusivamente dell’Otto/Novecento?…
Il secolo scorso è stato il peggiore della storia, e
l’Ottocento gli sta a ruota… Ma mi permetta di
correggere l’affermazione: di fenomeni mistici è
costellata la storia della Chiesa in tutti i secoli. Tuttavia dalla
Rivoluzione Francese in poi la lotta contro di essa si è
acutizzata, voglio dire che è diventata a tratti feroce. Non
per nulla il Novecento – a detta degli storici – è
il secolo che ha visto più martiri cristiani in assoluto: si
parla di 45 milioni di vittime per la fede. Pensi anche alla capacità
di autodistruzione senza precedenti di cui si è dotato l’uomo…
A questo punto credo che si possa immaginare un soccorso speciale
della Vergine in un momento in cui l’umanità e la storia
vivono pericoli tali che neanche riusciamo a immaginare. Non nego che
si possa liquidare tutto con un sorriso. Si può, insomma,
essere scettici, e la cosa appare perfino logica, ma… se fosse
vero? Non è un interrogativo legittimo?
Lei afferma nel suo volume che le apparizioni avvengono sempre
per scendere in soccorso dell’umanità sofferente e in
pericolo…
È vero. Nel mio libro riporto un’intervista
all’allora cardinale Ratzinger che ricordava come fin
dall’antichità la Vergine è vista come
profetessa… anche le parole del Magnificat sono profetiche.
Quando dice che il Signore “abbatte i potenti e innalza gli
umili”… così è accaduto per gli imperatori
romani allora, e per l’impero sovietico nel secolo appena
trascorso. È vero tuttavia che nel linguaggio cristiano
profezia non è indovinare il futuro ma parlare con le parole
di Dio. In questo senso i motivi degli interventi di Maria possono
essere letti come la sua cura materna verso l’umanità
perché Gesù torni a essere il punto di riferimento.
Ma la Chiesa non si pronuncia su Medjugorje…
È vero anche questo. La Chiesa non si pronuncia finché
i fenomeni sono ancora in corso. E in pratica a Medjugorje lo sono
ancora. I veggenti sono vivi, le manifestazioni continuano e, come
avrà potuto notare, la Chiesa non è intervenuta
ufficialmente per diffidare i fedeli dal recarsi sul luogo delle
apparizioni. Tant’è vero che le associazioni
ecclesiastiche continuano a organizzare pellegrinaggi e Medjugorje è
diventato un luogo della fede
Che ne dice del fatto che molti dei pellegrini affermano di
vedere anche loro la Madonna durante le apparizioni?
La mia è stata un’indagine giornalistica, basata su
fatti certi e provati. Le stesse prove sui veggenti sono state
eseguite da scienziati. Non mi pronuncio invece su ciò che non
è oggettivamente dimostrabile e che potrebbe essere frutto di
esaltazione.
Nel suo libro sembra anche favorevole ai fenomeni di
Civitavecchia della Madonna che piange…
Nel libro dico solo ciò che è avvenuto: una
statuetta della Madonna che ha lacrimato anche nelle mani del
Vescovo, peraltro allora molto scettico sul caso. Le indagini hanno
escluso trucchi o artifici. È un evidente mistero. Questo
dico.
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