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Messaggio del 1 dicembre 1983:La cosa più importante è entrare nella profondità della preghiera: tutto il resto poi diventerà facile.

Commento al Messaggio del 25 marzo 1994

Commento del messaggio del 25 marzo 1994

Cari figli, oggi gioisco con voi. Vi invito ad aprirvi a me, a diventare uno strumento nelle mie mani per la salvezza del mondo. Desidero, figlioli, che voi tutti che avete sentito l'odore della santità tramite i messaggi che vi do, la portiate in questo mondo affamato di Dio e d'amore di Dio. Io ringrazio tutti voi che avete risposto in tale numero e vi benedico tutti con la mia materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Medjugorje comincia a risvegliarsi e sempre più pellegrini stanno arrivando da tutti i continenti. Nelle ultime settimane abbiamo notato l'arrivo di molti croati. Speriamo che il popolo croato riesca a ricevere la grazia e la forza di riconciliarsi venendo in questo luogo di riconciliazione. Ora tutti i veggenti sono riuniti a Medjugorje. Marija è arrivata dall'italia il 25 e pensa di rimanere per la Pasqua. Per quattro di loro le apparizioni continuano su base quotidiana e non sappiamo quanto ancora dureranno. La cosa importante è che restiamo aperti a qualsiasi possibilità. Vorrei dire soprattutto che l'Annunciazione ha assunto la dimensione di una vera festa per noi di Medjugorje e la liturgia serale ha visto la partecipazione di 5 mila persone. Per noi è stato un grande giorno perché questa settimana sono venuti a stare con noi tre vescovi: monsignor Franic, l'ex arcivescovo di Split, che è stato sempre un vero amico di Medjugorje e ne ci ha aiutato molto, il vescovo Paolo Hnilica, spesso soprannominato il braccio destro del Papa, che è rimasto con noi per una settimana, e il vescovo Nicholas d'Antonio di New Orleans, in Louìsìana. E stato su invito di monsignor Hnilica che gli altri due sono venuti, allo scopo di rispondere al desiderio del Papa di rinnovare la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria già avvenuta nel 1984: la Consacrazione della Russia e di tutto il mondo. Molti vescovi hanno risposto che avrebbero desiderato venire, ma che avevano già precedenti impegni. Franic e D'Antonio, invece, sono venuti personalmente. Alle ore 14.00 abbiamo recitato il Rosario sul Podbrdo, assieme a una folla di gente. Sul Podbrdo, proprio nel punto in cui i veggenti videro Nostra Signora per la prima volta, abbiamo pregato sette Padre Nostro e poi monsignor Hnilica ha spiegato brevemente la Consacrazione e il significato del rinnovamento decennale voluto dal Papa. Prima ha parlato in italiano e poi il suo discorso è stato tradotto in croato, francese, tedesco e inglese. Il vescovo ha parlato anche in lingua ceca per i 150 cechi e slovacchi presenti. Poi abbiamo recitato la formula di Consacrazione in queste sei lingue e il vescovo ha benedetto tutti i presenti. Infine ci siamo recati in chiesa per la Messa serale di fronte a 5 mila persone. Dopodiché abbiamo rifatto il rinnovamento della Consacrazione. E stata una vera festa e siamo stati molto grati a Dio che ha fatto in modo che questo accadesse nonostante la guerra. Ora invito tutti gli amici di Medjugorje e i gruppi di preghiera che ancora non hanno compiuto la Consacrazione a Nostra Signora di farlo, non dimenticando mai che dobbiamo pregare per questo per il resto dell'anno. Preparatevi bene a questa Consacrazione; con una Santa Messa, altre preghiere o con il Sacramento della Confessione. Poi scegliete una preghiera di Consacrazione e andate avanti. Consacrare se stessi significa semplicemente decidersi dì avvicinarsi a Dio assieme a Maria e di avvicinarsi a Maria pregando e digiunando. Quindi consacrarsi non significa solo decidere di condurre la propria vita seguendo la via di Maria, ma anche essere pronti a fare qualcosa per gli altri.

Ancora una volta, per il giorno del suo compleanno, il 18 marzo, Mirjana ha avuto un incontro con Nostra Signora. L'apparizione è durata 6 minuti e Mirjana alla fine ha trasmesso il messaggio. Mirjana dice che Nostra Signora non le ha detto nulla riguardo ai segreti. È la seconda volta che non ne parla dal 1983. "Se ho pianto", ha detto Mìrjana "l'ho fatto solo per esprimere la mia gioia". lì messaggio è il seguente:

"Cari figli, oggi il mio cuore è pieno di gioia. Vorrei che ogni giorno trovaste voi stessi nella preghiera come oggi, in questo grande giorno di preghiera; soltanto cost si raggiunge la felicità riempiendo l'anima e il corpo. Io, come vostra madre, desidero aiutarvi in questo: lasciatemelo fare! Di nuovo vi dico di aprirmi i vostri cuori e di lasciare che io vi guidi: la mia strada porta a Dio. Vi invito a pregare insieme, perché così potete vedere che con le nostre preghiere tutti i mali vengono distrutti. Preghiamo e speriamo".

Poi, la sera del 25 marzo, anche ivan ha avuto la sua apparizione sul Podbrdo, dove pregava assieme al suo gruppo e molte altre persone.
Durante l'apparizione, Nostra Signora ha detto che dovremmo pregare in particolare per i giovani. Questo perchè è evidente che proprio i giovani si trovano in maggior pericolo. Se preghiamo possiamo essere ispirati a fare qualcosa per aiutare i giovani. Con l'amore e attraverso l'amore, a tutti giungerà certamente l'ispirazione e sapranno cosa fare - prima in seno alla propria famiglia, poi con i parenti e poi anche con gli altri. E speriamo che in questo modo aumenti il nostro impegno in questo senso, per mano di Maria, così che ogni bambino, ogni giovane riceva davvero il suo amore materno, la sua guida e la sua protezione.
A questo proposito, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno adottato un orfano a distanza tramite versamenti mensili da 50 a 70 dollari, fornendo così ai nostri bambini i mezzi dì sussistenza. Non possiamo sostituirci all'amore dei loro genitori, ma il nostro aiuto materiale concreto è un chiaro segno del fatto che non sono stati dimenticati. Se qualcuno di voi volesse fare altrettanto, può rivolgersi al nostro ufficio parrocchiale. Ci impegniamo anche per il sostentamento delle famiglie con quattro o più figli e chiunque desideri contribuire a questa nostra iniziativa sarà ben accetto. E già passato un mese dalla firma dell'accordo del “cessate il fuoco” in Bosnia Erzegovina fra croati e musulmani. Sia ringraziato Dio! Speriamo che continui e non venga infranto come tanti altri accordi di pace contratti negli ultimi 2 anni. Possiamo essere grati che nel suo mes saggio dì febbraio, Nostra Signora ci abbia ringraziato per averla aiutata a far sì che questa guerra cessasse il più presto possibile. All'epoca potevamo solo sperare che sarebbe andata così e in questo ultimo mese le nostre speranze non sono state disattese.
Dobbiamo ringraziare Dio e continuare a sperare e pregare che questa riconciliazione non abbia fine. Quando parlo di riconciliazione penso che sia più facile giungere a un accordo di cessate il fuoco che non raggiungere la riconciliazione dei cuori. Questo perché si sa che ogni guerra, ogni conflitto comincia nel cuore, nel cuore che non è capace di perdonare, che odia, che non accetta il perdono. E il processo di riconciliazione in cui speriamo, nel fatto che si radichi nel profondo delle anime. Le ferite nell'anima di tutti i popoli coinvolti in questa guerra - croati, musulmani, serbi - sono profonde, ma con la preghiera e il digiuno speriamo che la vera pace - un pace interiore ed esterna, possa avverarsi.

GIOISCO CON VOI, VI INVITO AD APRIRVI A ME
Questo significa semplicemente: “Signore, sia fatta la tua volontà!”. L'apertura di Maria è stata la condizione per la quale Gesù si è fatto uomo e quindi anche la nostra apertura è la condizione per la quale Egli può venire a noi. Aprirci significa permettere a Gesù di entrare in noi e quindi di farsi uomo in noi. Questo è certamente quello che Maria desidera per noi e per questo ci ha spesso esortato ad aprirci. Molte volte nei suoi messaggi ci ha chiesto di osservare come la natura sboccia al sole e allo stesso modo anche noi dovremmo aprirci a Lei. Dobbiamo pregare per aprire il cuore a Dio. Specialmente in questa Stagione di Quaresima dovremmo chiederci cosa chiude i nostri cuori. Forse è perché abbiamo paura o perché non abbiamo fiducia o perché ascoltiamo la parola di Dio solo con le orecchie e non con il cuore. Se fosse così, allora dovremmo chiederci il perché. Se preghiamo e digiuniamo il nostro cuore si aprirà. Anche se non sappiamo quando o come accadrà, comunque succederà se facciamo le cose che Lei ci ha suggerito.

A DIVENTARE UNO STRUMENTO NELLE MIE MANI PER LA SALVEZZA DEL MONDO
Sì, Lei ha dato la luce al nostro Salvatore e quindi possiamo dire che Lei è stata, diciamo così, la co-salvatrice facendo da mediatrice delle grazie. lì suo "sì" non ha solo cambiato il suo rapporto con Dio, ma anche con l'uomo, che ha bisogno di essere salvato e che quindi ha bisogno di Lei per esserlo. Lei è diventata nostra madre quando Gesù sulla croce ha detto al suo discepolo prediletto: "Ecco tua madre" e a Maria "Ecco tuo figlio". Maria si sente responsabile come madre, come profetessa, come corredentrice e come dispensatrice di tutte le grazie. E’ bello sapere che anche noi possiamo fare qualcosa per il mondo. Quindi, il nostro "sì" a Dio non èsolo una promessa fra noi e Dio, ma anche fra noi e il nostro prossimo in questo mondo. Noi possiamo portare la salvezza anche agli altri. Ecco come Maria lo spiega.

AVETE SENTITO L'ODORE DELLA SANTITÀ... PORTATELA IN QUESTO MONDO AFFAMATO DI DIO E D'AMORE DI DIO
Il mondo cerca Dio e si apre a Dio, ma noi abbiamo bisogno che qualcuno ci guidi a Dio, ed è la missione che Maria ha deciso di compiere. Questa è la ragione profonda della sua venuta e delle sue apparizioni. Questo significa che non solo dobbiamo cambiare vita e incamminarci sulla strada della conversione, ma anche che dobbiamo sapere che tutto quello che facciamo quando cresciamo nell'amore, nella pace, nella speranza e nella fede lo facciamo anche per il mondo. E bene rendersi conto che Maria pensa a questo mondo. Sa bene che questo mondo ha fame di qualcuno che gli offra Dio e l'amore di Dio. Maria vede tutti i nostri problemi, tutte le sofferenze delle famiglie, la distruzione in ogni singolo individuo, tutti i conflitti e le guerre, tutti gli innocenti che soffrono ma anche coloro che sono causa di sofferenza. Non ci chiede di giudicare il mondo o di allontanarcene, ma di offrirlo a Dio e all'amore di Dio.
Quindi è per una ragione più profonda che il male e la distruzione delle famiglie minano le famiglie; non perché in esse c'è il male o la volontà di distruzione, ma piuttosto perché hanno fame di Dio. Proprio come quando proviamo la fame fisica o quando a causa di essa rischiamo di morire, siamo spinti ad agire in modo disumano verso noi stessi e verso gli altri.
Lo stesso accade quando abbiamo una fame spirituale inappagata. Il male si è fatto spazio nelle anime non perché le anime cercano il male, ma piuttosto perché la loro fame è inappagata e non si sono lasciate colmare dalla bontà, restando aperte alle influenze negative. Lo spirito non può restare vuoto, dev'essere riempito; sfortunatamente, però, il male ci viene spesso offerto sotto mentite spoglie. E così che tanti si perdono e intraprendono la via della distruzione. Invece di giudicare e allontanarci dal mondo, cosa che non abbiamo il diritto di fare, siamo chiamati ad offrirlo a Dio e al suo amore, proprio come fa Maria stessa. Vorrei a questo punto ringraziare tutti i pellegrini che hanno dimostrato in questi anni molta comprensione per le nostre sofferenze e che ci hanno aiutati spiritualmente e fisicamente.
Vi ringrazio, ma vi chiedo anche di aprire gli occhi, le orecchie e il cuore a coloro che vi stanno accanto e alle vostre famiglie, e dì offrire loro consapevolmente tutte quelle opere spirituali e non cui Maria ci chiama. E questo certamente il senso del rinnovato appello del Santo Padre ad una nuova evangelizzazione dell'Europa e del mondo intero. Sicuramente, Medjugorje può fare molto in questo senso. Ringraziamo Dio che molti di quelli che sono venuti qui sì sono poi fatti testimoni delle esperienze che vi hanno vissuto. Molti hanno formato gruppi dì preghiera e molti giovani si sono dati al sacerdozio, agli ordini o si sono messi al servizio della comunità, volendo in tal modo fare qualcosa dì buono per questo mondo assieme a Maria. In questo modo offrono il mondo all'amore di Dio. Prego sinceramente che nel farlo nessuno si stanchi mai e che ottenga sempre un rinnovato coraggio.

RINGRAZIO TUTTI VOI CHE AVETE RISPOSTO IN TAL NUMERO E VI BENEDICO TUTTI CON LA MIA MATERNA BENEDIZIONE
Ed è stata davvero una moltitudine! Nostra Signora ci benedice con la sua benedizione materna. Questo ci rivela il suo amore e la sua protezione. Ci dice che Maria continua a condurci avanti e desidera farci crescere. La benedizione materna significa che nostra madre è con noi. La sua stessa presenza è una benedizione in ogni sua parola, in ogni cosa che fa e in ogni consiglio che ci dà. Tutto questo è una benedizione e quindi la benedizione non è solo una buona parola o un pio desiderio, ma una vera e propria opera portata avanti e compiuta con amore.

Siamo nella Settimana Santa e ieri sera, 27 marzo, ho cominciato una settimana di preghiera, di silenzio e di digiuno con un gruppo di una quarantina di persone. Abbiamo traduttori in tedesco, in francese e in inglese e vi ricorderemo tutti nelle nostre preghiere. Preghiamo per tutti voi, affinché diventiate degli strumenti nelle mani di Nostra Signora per la salvezza del mondo. Vi auguro una bellissima preparazione alla Pasqua.

Che Dio ci conceda un tempo di purificazione e di guarigione interiore e che tutti noi, specie coloro che hanno sofferto molto a causa della guerra e che soffrono nel mondo in questo momento, possiamo sentire e desiderare di sentire l'augurio che Dio ci rivolge: "La pace sia con voi". Che il Signore faccia si che questo augurio pasquale riempia i cuori con una pace profonda. Che questa pace sia una pace attiva, come è stata per gli Apostoli e poi per i discepoli e Maria Maddalena.
Che questa pace ci esorti tutti a farci testimoni, come accadde ad essi quando incontrarono Gesù. Che il buon Dio, il Signore Risorto vi benedica e vi conceda la Sua pace e che Maria dia a tutti voi la sua benedizione materna. Dio vi benedica!

Medjugorje, 29 marzo 1994