MaM
Messaggio del 2 dicembre 2013:Cari figli, con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento. Per questo sono con voi. Desidero anzitutto, aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre celeste. Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce. Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla. Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste. Camminerete con mio Figlio e con me. Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto. Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra il pensiero umano e, sempre ed in tutto, cerchiate nuovamente il pensiero di Dio. Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Benedetto XVI, nella messa di mezzanotte di Natale, quest’anno, ha pronunciato un’omelia tutta incentrata su san Francesco per la sua meravigliosa “invenzione” del presepio, a Greccio, nell’anno 1223. Spiegando che quell’umile rappresentazione coglie il cuore del cristianesimo. Incredibilmente, proprio quest’anno, il vescovo di Rieti, che è il vescovo di Greccio – cioè del luogo dove Francesco inventò il presepio – ha deciso: niente più storico presepio nella cattedrale.
Sta suscitando l’attenzione dei media la recente pubblicazione dei risultati di alcune ricerche scientifiche condotte sulla Sindone tra il 2005 e il 2010 dai ricercatori dell’Enea, l'Ente nazionale italiano per le nuove tecnologie e le energie alternative. Ricerche ed esperimenti che hanno tentato di riprodurre la colorazione sindonica su tessuti, attraverso avanzatissime tecniche laser. Tentativi sostanzialmente non riusciti, che fanno in certo modo compiere alla ricerca scientifica sul Telo un passo in avanti sulla dibattuta questione della sua autenticità. Alessandro De Carolis ne ha parlato con padre Rafael Pascual direttore dell’Istituto Scienza e Fede all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, che dall’ottobre scorso ha attivato un corso di studi sulla Sindone.
Situazione economica spinosa anche per la Spagna. Il 2011 terminerà con un deficit pubblico pari all’8%, superiore di due punti rispetto alle stime fatte dal precedente governo Zapatero. Ad annunciarlo è stato il nuovo esecutivo di centro-destra guidato da Mariano Rajoy, che ha presentato ieri il primo pacchetto di misure per riordinare i conti pubblici. Intanto, una voce di speranza giunge dalla Chiesa iberica. E alle famiglie spagnole è arrivato il messaggio di incoraggiamento del Papa.
Anche nel corso di quest’anno, in Bulgaria, si sono verificati attacchi di gruppi nazionalisti contro i i gruppi religiosi. Il 17 aprile, ad esempio, sessanta uomini del partito politico VMRO - riferisce il sito dei Testimoni di Geova - ha interrotto la cerimonia religiosa della comunità di Burgas, gettando pietre contro i Testimoni che erano all’entrata dell’edificio. Al momento dell’aggressione, che ha causato dei feriti, c’erano più di cento persone all’interno della sala.
Negli ultimi mesi si è riacceso in Italia il dibattito attorno alla massonerie e sulla sua influenza sui poteri politici ed economici. Per orientarsi, pubblichiamo un approfondimento di Massimo Introvigne ..
In Egitto, cresce l’allarme attentati in vista del Natale ortodosso, che il prossimo 7 gennaio verrà celebrato anche dai cristiani copti. Lo scorso anno, ad Alessandria, 21 fedeli sono morti a causa di un attacco kamikaze compiuto a capodanno. Organizzazioni islamiche e diversi musulmani hanno annunciato che, durante questi giorni di festa, presidieranno le chiese cristiane, istituendo delle “ronde” per difendere i fedeli copti.
La Chiesa festeggia oggi la Santa Famiglia di Nazareth, modello per tutte le coppie cristiane. “La famiglia – ha detto il Papa nell’ultima udienza generale di quest’anno – è Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera”. Alla bellezza della famiglia e alla centralità della sua testimonianza per una rinnovata evangelizzazione, il Papa ha dedicato numerose riflessioni in questo anno che si va chiudendo.
Tre sono accaduti il 28 dicembre in zone diverse dello Stato, il quarto la sera del 25. Con questi incidenti sale a 49 il numero di aggressioni in Karnataka, solo nel 2011. Sajan George: “I radicali indù violano la dignità di esseri umani della popolazione cristiana”.
Mons. Giacomo Su Zhimin, 80anni, ha subito finora 40 di prigionia; mons. Cosma Shi Enxiang, 90 anni, ha passato 50 anni in carcere. Di loro nessuno parla e il governo cinese dice che “non sa dove essi siano”. Si teme che vengano uccisi sotto tortura, come è avvenuto per altri vescovi. Il Vaticano dovrebbe chiedere la loro liberazione come condizione per ogni dialogo. Una campagna a loro favore per il 2012.
“Perché le vittime dei disastri naturali ricevano il conforto spirituale e materiale necessario per ricostruire la loro vita”: è l’intenzione generale di preghiera del Papa per il mese di gennaio. Sull’importanza del binomio spirituale-materiale nelle situazioni di emergenza umanitaria, Alessandro Gisotti ha intervistato Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale di Caritas Italia.
Sopravvissute all’onda anomala che l’11 marzo ha piegato il Paese, 3mila copie della Bibbia tradotte nel dialetto locale sono tornate in vendita. Danno una risposta a chi ha sofferto e aiuteranno la casa editrice a rimettersi in piedi.
Su segnalazione di una lettrice, vado a vedere il sito Giornalettismo.com del 27 dicembre 2011 e scopro che un centro sociale bergamasco, detto Paci’Paciana (boh) ha allestito un presepe «provocatorio» (e te pareva…) con due San Giuseppe attorno al bambino e niente Madonna.
In questi giorni il mondo intero ha assistito alle infinite manifestazioni di dolore e disperazione del popolo della Corea del Nord per la morte del dittatore Kim Jong Il. La teatralità dei gesti e delle lacrime ha lasciato ammutolita la gran parte dei commentatori, si direbbe imbarazzata di fronte all’apparente illogicità di comportamenti tanto plateali, trattandosi di un leader che ha rinsaldato le catene di una nazione-carcere, perpetuando arresti, vessazioni e carestie, in un paese le cui esportazioni più lucrose sono tuttora i missili di era sovietica e le banconote false da $100, dove si mangia a sazietà solo nella capitale mentre dalle altre parti si soffre la fame, e i cittadini sono obbligati a contribuire per dare da mangiare all’esercito, ma si fanno test nucleari sotterranei e si sta costruendo un impianto tecnologicamente avanzato per l’arricchimento dell’uranio.
Siamo giunti alla fine dell’Anno del Signore 2011, e come sempre gli uomini festeggiano: fuochi d’artificio, cenoni, balli, tappi di spumante che saltano, lenticchie e zampone, fino a giungere a certi eccessi che il tacere è bello.
La repubblica d’Irlanda è il nuovo presidente di turno dell’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, e in questa veste - com’è suo diritto - ha nominato, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, il nuovo Rappresentante per la lotta al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza e discriminazione contro i cristiani e i seguaci di altre religioni.
La celebrazione sinfonico-catechetica “La sofferenza degli Innocenti” presentata martedì scorso a Betlemme per la comunità arabo-cristiana, ieri sera ha avuto un seguito a Gerusalemme per il mondo ebraico. L’evento – con la sinfonia composta da Kiko Arguello, uno degli iniziatori del Cammino Neocatecumenale – si è tenuto al Teatro della Municipalità della Città Santa alla presenza di oltre 600 persone tra cui molti esponenti religiosi e civili del mondo ebraico. Kiko ha presentato la sua opera sul dolore della Vergine Maria e di Gesù nel Getsemani, che termina con il “trionfo musicale” del Resurrexit.
Il ministro della Giustiia Leila de Lima ha dichiarato oggi che il responsabile dell’uccisione del sacerdote a Mindanao, un uomo di Arakan, Jimmy Ato, e suo fratello, Robert sono stati arrestati dopo un conflitto a fuoco.
Abeti addobbati da metà settembre, candele accese e decorazioni dorate quando il termometro segna 17 gradi, luci alle finestre ben prima della festa di Halloween, un’intera città che festeggia il Natale tutti i giorni per quasi tre mesi , tutto questo per far vivere la festa più bella ad un bambino malato di leucemia. E anche se questo da poco è diventata la trama di un film, la storia è straordinariamente autentica.
«La decisione di rinunciare allo storico presepe della Cattedrale (…) è anche un invito a rinnovare lo sguardo anche sulle tradizioni più ovvie, a superare ciò che l’uso ci ha indotto a dare per scontato, a rinunciare a quello che ci sembra necessario per concentrarci su quello che è davvero essenziale». Inizia così sull’ultimo numero del settimanale diocesano di Rieti l’articolo che dovrebbe spiegare ai fedeli perché quest’anno non hanno trovato il presepe nella cattedrale. Eh sì, proprio così: nella diocesi dove è ubicata Greccio, il luogo dove San Francesco ha voluto creare il primo presepe, si è deciso di eliminarlo dalla cattedrale, per richiamare all’essenziale. Così via il presepe storico, quest’anno è restato «solo, sui gradini del presbiterio, il Bambino Gesù avvolto nei lini bianchi».
Che le organizzazioni internazionali e, in particolare, l’intero apparato delle Nazioni Unite, con le sue varie articolazioni, abbiano promosso e favorito, negli ultimi decenni, l’interruzione di gravidanza, in nome della cosiddetta salute riproduttiva e della pianificazione familiare, è provato da innumerevoli documenti pubblici, da resoconti di riunioni e da testimonianze.
All’udienza generale del 28 dicembre Benedetto XVI è tornato sul tema del Natale. Non si tratta, ha detto il Papa, d’interrompere la sua «scuola della preghiera» del mercoledì per parlare delle festività in corso, ma di continuare questa scuola riflettendo «su come la preghiera faccia parte della vita della Santa Famiglia di Nazaret. La casa di Nazaret, infatti, è una scuola di preghiera, dove si impara ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato profondo della manifestazione del Figlio di Dio, traendo esempio da Maria, Giuseppe e Gesù».
Quelli che dicono tutto l’anno che lo Stato è laico, anzi laicissimo e che la religione non deve mettere becco negli affari sociali dovrebbero andare a lavorare a Natale, dato che festa più religiosa non c’è. Quelli che sono per l’aborto-eutanasia-fivet-contraccezione-divorzio-omosessualità-via-i-crocefissi-dalle-scuole non dovrebbero fare un solo augurio a Natale, perché è appropriazione indebita.
Di certo il modo migliore per affrontare una crisi è agire su più fronti e predisporre una pluralità di interventi. Deve essere in quest’ottica che nel 2011 l’Unione Europea ha deciso di incoraggiare un radicale cambiamento nelle abitudini alimentari, in particolare nei Paesi industrializzati. Si tratta di assicurare all’organismo umano l’apporto ottimale di proteine animali mangiando insetti, vermi e ragni invece che carne di manzo, maiale, pollo e altri mammiferi.
In Nigeria, anche la comunità islamica ha fermamente condannato gli attentati di Natale contro la comunità cristiana. Gli attacchi contro tre chiese cristiane del Paese, rivendicati dal gruppo fondamentalista islamico Boko Haram, hanno provocato almeno 40 morti e numerosi feriti. Il dramma della violenza, in Nigeria, è un vero e proprio cancro da estirpare.
Anche il 2011 è stato un anno molto intenso per Benedetto XVI. Con il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi tracciamo un primo bilancio di quest’anno a partire dai viaggi internazionali.
Rehmat Masih era stato arrestato il 19 giugno 2010. Egli aveva difeso gli interessi dei cristiani in una lite con un leader musulmano su alcuni terreni. Il 28 novembre scorso il tribunale lo ha rilasciato per insufficienza di prove.
Mentre la Corea del Nord si piega dal dolore (obbligatorio), continuano le manovre interne al regime per la piena successione del potere. Sul tavolo ci sono anche le 10 bombe atomiche a disposizione del dittatore: “Lui non le controlla e non controlla il Partito. Ma conosce bene la propaganda, e sta usando le esequie per accreditarsi con i soldati”.
La preghiera nella Santa Famiglia di Nazaret al centro dell’ultima udienza generale dell’anno. “I bambini fin dalla più tenera età, possono imparare a percepire il senso di Dio, grazie all’insegnamento e all’esempio dei genitori, vivere in un'atmosfera della presenza di Dio”.
Lo afferma il card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana, nella festa dei Santi innocenti martiri. Feticidi e infanticidi femminili, persecuzioni anticristiane e corruzione distruggono Cristo e la vita umana.
Mons. Pezzi parla del senso del Natale nella comunità russa, in un momento di grandi cambiamenti sociali, fa il punto sul dialogo ecumenico con la Chiesa ortodossa e invia i suoi auguri ai fratelli ortodossi.
Per la seconda volta Boko Haram, il gruppo terrorista islamico legato ad al Qaeda che dal 2002 si batte per imporre in tutta la Nigeria la legge coranica, ha fatto strage di cristiani nel giorno di Natale e in quelli precedenti compiendo una serie di attentati. Lo scorso anno le sue vittime erano state 41 e quasi 100 i feriti. Il bilancio di quest’anno purtroppo è molto più grave: almeno 110 morti e la cifra potrebbe salire perché numerosi sono anche i feriti gravi. Inoltre lo scorso anno gli attentati erano stati compiuti nel nord islamico, a Maiduguri, roccaforte del movimento e capitale dello stato settentrionale di Borno, e a Jos, capitale dello stato di Plateau, uno degli stati centrali spesso teatro di scontri etnici e religiosi in ragione della coesistenza di etnie tradizionalmente antagoniste.
Nell’ultimo libro di Paolo Brosio, già bestseller (Viaggio a Medjugorje, Piemme), oltre ai nuovi miracoli di Medjugorje e una ricca dotazione di foto, c’è un capitolo finale in cui si riporta un documento che svela parte del complotto organizzato dai servizi segreti comunisti per screditare il fenomeno delle apparizioni e il clero locale.
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Quella che Benedetto XVI presiederà domattina alle 10.30, in Aula Paolo VI, sarà la 45.ma e ultima udienza generale del 2011. In questi dodici mesi, circa 400 mila persone hanno partecipato agli incontri del mercoledì per ascoltare le catechesi del Papa, contrassegnate da una grande varietà di argomenti. Dopo aver terminato nella prima parte dell’anno la rassegna sulle grandi figure di Santi e Sante del 16.mo e 17.mo secolo, Benedetto XVI ha sviluppato un’ampia riflessione sul rapporto tra l’uomo e la preghiera, per poi proseguire in questi ultimi mesi con una serie di meditazioni su alcuni Salmi.
Berlino, città simbolo per tutti coloro che cercano di oltrepassare muri di separazione per diffondere la fiducia, accoglierà da domani e fino al prossimo primo gennaio oltre 30 mila giovani - provenienti da diversi Paesi - per il “Pellegrinaggio di fiducia”, il raduno animato dalla Comunità ecumenica di Taizé. Sono molteplici i messaggi indirizzati ai partecipanti all’incontro di Berlino. Benedetto XVI incoraggia i giovani ad “approfondire le sorgenti della fiducia”, ad “aprire percorsi di fiducia in tutto il mondo”.
I genitori ripensano alla loro decisione, dopo che padre Nike si impegna a comprare per il bambino quanto serve.
È stato, come di consueto, molto interessante e profondo il tradizionale discorso di Benedetto XVI alla Curia per la presentazione degli auguri natalizi. Il Papa ha per esempio sottolineato che in Africa la Chiesa vive un momento di slancio, mentre l’Europa è attanagliata da un grave crisi di fede: «Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede. Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all’incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme [della Chiesa] rimarranno inefficaci».
Le notizie arrivate a Natale dalla Nigeria, con la serie di attentati contro le chiese cristiane che hanno provocato decine di morti, sono come un pugno nello stomaco per noi cattolici italiani che abbiamo come orizzonte natalizio una tranquilla messa della Veglia – se non siamo troppo stanchi sennò andiamo a quella del mattino –, il pranzo di famiglia e il predicozzo contro il consumismo che ci mette a posto la coscienza. Sono come un pugno nello stomaco perché ci ricordano che in molte parti del mondo c’è poco da scherzare, si rischia la vita soltanto per l’intenzione di celebrare la messa. E non è piacevole sentirselo ricordare mentre si sta addentando una fetta di panettone o di qualche altro dolce tipico.
Negli interventi per il Natale, particolarmente nell’omelia della Messa di mezzanotte, Benedetto XVI è voluto tornare sul vero senso del Natale, già oggetto dell’udienza generale del 21 dicembre. Nell’omelia, il Papa ha usato quattro immagini molto significative. La prima è quella della «apparizione» di Gesù nella storia, un’espressione che si ritrova nella lettera di San Paolo a Tito e che va correttamente intesa. «Apparuit – “è apparso”. È questa una parola programmatica con cui la Chiesa, in modo riassuntivo, vuole esprimere l’essenza del Natale».
Per l’Europa, il 2011 è stato un anno fortemente segnato dalla crisi economica che ha portato anche a forti tensioni sociali ed imponenti manifestazioni di piazza, in particolare in Grecia e Spagna. Sulle radici di questa crisi e il messaggio di speranza che i cristiani sono chiamati a dare, soprattutto in questo tempo forte del Natale, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa.
“Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”: la celebre affermazione di Tertulliano risuona ancora più forte, oggi, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la figura di Santo Stefano primo martire. Il martirio, del resto, è una dimensione che appartiene alla natura stessa della testimonianza cristiana. Sulle persecuzioni dei cristiani nel nostro tempo, Alessandro Gisotti ha intervistato Massimo Introvigne, rappresentante Osce per le discriminazioni verso i cristiani.
All’indomani degli attentati alle chiese cristiane in Nigeria che hanno provocato almeno 40 morti e decine di feriti, il governo del Paese africano ha annunciato un vertice speciale sulla sicurezza nazionale all'inizio del 2012. Intanto, si registra la ferma la condanna da parte del presidente nigeriano Jonathan e di tutta la comunità internazionale. Ma come ha reagito la comunità cristiana a questa nuova catena di violenze, rivendicata dal gruppo fondamentalista islamico 'Boko Haram'? Marco Guerra lo ha chiesto all’arcivescovo di Abuja, mons. John Olorunfemi Onayekan, raggiunto telefonicamente durante la visita alla chiesa di Santa Teresa a Madalla, teatro del più sanguinoso degli attacchi di ieri.
Stasera su Rai Due ore 22:55 Trasmissione - Medjugorje - I messaggi di Maria
All’Angelus del giorno dedicato al primo martire, Benedetto XVI dice che “il Papa non dimentica” i cristiani perseguitati. Il “sangue innocente” sparso negli attentati in Nigeria. “La violenza è una via che conduce solamente al dolore, alla distruzione e alla morte; il rispetto, la riconciliazione e l’amore sono la via per giungere alla pace”.
“Una manifestazione della crudeltà e di un odio cieco, assurdo, che non ha alcun rispetto per la vita umana e che cerca di suscitare e alimentare altro odio e confusione”: questo il commento del direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, alla notizia degli attentati contro tre chiese in Nigeria, che hanno provocato almeno 39 morti. Stamattina, nelle città di Abuja, Jos e Gadaka, tre ordigni sono stati fatti esplodere presso altrettante parrocchie dove erano in corso le messe natalizie.
Da duemila anni, credenti, atei, santi o peccatori, ci volgiamo all’umile giaciglio su cui riposa quel Bimbo, circondato dall’affetto premuroso di Maria e di Giuseppe e riscaldato da povera paglia, dal calore del bue e dell’asinello. Il mondo si ferma, almeno per qualche istante, e trattiene il respiro dinanzi al mistero del Presepe. Ma poi riprende il suo abituale cammino, la sua danza, la sua triste “via crucis” quotidiana. La cronaca non risparmia, neppure il 25 dicembre, violenza, conflitti e tensioni. Alla fragile tregua di un momento, subentra la realtà fatta di mille incertezze, di piccole o grandi angosce e dei soliti problemi, personali o sociali, da affrontare ogni giorno.
Natale di sangue in Nigeria. Prima un'esplosione ha squarciato una chiesa cattolica ad Abuja, capitale del paese, durante la messa di Natale uccidendo almeno 25 persone. C'è poi stata una seconda esplosione a Jos, infine una terza doppia esplosione a Damaturu. Non c'è stata finora alcuna rivendicazione, ma le tre esplosioni odierne arrivano proprio nel mezzo di un'ondata di attentati che hanno già causato almeno 465 morti, e che sono stati attribuiti alla setta estremista islamica Boko Haram. Solo negli ultimi giorni nei combattimenti tra la setta e le forze di sicurezza sono morte 61 persone.
“Cristo è nato per noi” “per salvarci soprattutto dal male profondo” “che è la separazione da Dio”: Benedetto XVI lo ha ricordato in questo Natale al mondo intero nel suo tradizionale messaggio, invocando il soccorso divino per le popolazioni più sofferenti in questo periodo per carestie, conflitti sociali, guerre. Ha quindi rivolto i suoi auguri nella varie lingue prima di impartire la Benedizione apostolica Urbi et Orbi. Migliaia le persone giunte da ogni luogo del Pianeta, tante le famiglie e i bambini, raccolte in Piazza S. Pietro, in questa assolata domenica romana, per ascoltare - insieme a milioni di fedeli collegati attraverso radio, tv ed internet - la parola del Papa affacciato dalla Loggia esterna alla Basilica di S. Pietro.
“Sono nel magazzino, con i miei collaboratori, per scegliere i vestiti da distribuire ai bambini il giorno di Natale” dice all’Agenzia Fides padre Luciano Verdoscia, missionario comboniano che opera da anni a Mansheya, il quartiere dei raccoglitori d’immondizia (chiamati “Zabbaleen”).
Sappiamo che era un lavoratore come milioni di uomini in tutto il mondo; esercitava li mestiere faticoso e umile che Dio, prendendo la nostra carne e volendo vivere per trent'anni come uno qualunque tra di noi, aveva scelto per sé. La Sacra Scrittura dice che Giuseppe era artigiano.
Nella messa della vigilia e nel messaggio di Natale Benedetto XVI dice che la nascita di Gesù è la risposta di Dio al “vieni a salvarci” degli uomini. “In questo nostro tempo, in questo nostro mondo, fa’ che i bastoni dell’aguzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali rimbombanti dei soldati vengano bruciati, così che la Tua pace vinca in questo nostro mondo”.
La festa di Betlemme, il 24 dicembre, inizia la mattina presto. Per le strade della Città Vecchia lo stupore dei pellegrini che passano il Natale qui per la prima volta si mischia alla gioia e all’orgoglio delle famiglie locali. Tutti si salutano, tutti si conoscono in questa cittadina di 38mila abitanti dove i cristiani rappresentano non più del 15 per cento della popolazione, a maggioranza musulmana. Nel 1948 i cristiani qui erano quasi l’80 per cento, in questi anni l’emigrazione è stata lenta e costante, a causa delle difficoltà sociali ed economiche e delle restrizioni imposte dal governo israeliano, e chi rimane non nasconde la preoccupazione. Come Dima, che studia in Italia ma è tornata a casa per Natale “nel posto più bello del mondo – dice –, quello dove è nato Gesù e dove è nato il cristianesimo. È importante che i cristiani restino qui, che trovino sostegno per poter continuare ad abitare questa terra”.
Alle ore 22, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa della Notte per la Solennità del Natale del Signore 2011. Nel corso della celebrazione eucaristica, dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa ha tenuto la seguente omelia.
Pomeriggio di musica e preghiera quello di oggi in Piazza San Pietro. Alle 16.45 inizia la cerimonia di inaugurazione del Presepe, una tradizione iniziata nel 1982 per volere di Papa Wojtyla e affidata al Governatorato della Città del Vaticano. Nell’anno della Beatificazione di Giovanni Paolo II, il Papa del “Totus Tuus”, la grande Natività, nei suoi quadri laterali, si ispira in particolare alla vita di Maria. La cerimonia si concluderà con una preghiera guidata dal cardinale Angelo Comastri e alle 18.00 con l’accensione, da parte del Papa, del lume della pace posto sul davanzale della finestra del suo studio privato. Ad animare la cerimonia sarà l’omaggio musicale, intitolato “La Chiarastella”, offerto dall’Orchestra popolare dell’Auditorium Parco della musica di Roma diretta dal maestro Ambrogio Sparagna. Oltre 100 voci, tra cui 60 bambini, accompagnate da strumenti tradizionali d’Italia e del mondo in una rassegna di melodie popolari natalizie.
In Iraq la situazione resta tesa dopo gli attentati che, due giorni fa, hanno provocato decine di morti, nel pieno anche di una crisi politica che coinvolge i principali partiti sciiti e sunniti. Una particolare preoccupazione attraversa la comunità cristiana, oggetto di diversi attacchi nelle scorse settimane. Per ragioni di sicurezza, dunque, in alcune delle principali città del Paese non avrà luogo la Messa di Mezzanotte. Per parlare della situazione, Davide Maggiore ha raggiunto telefonicamente mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale caldeo di Baghdad.
La Chiesa si appresta a celebrare la Solennità del Natale del Signore. Benedetto XVI - che ieri ha avuto un colloquio telefonico col presidente Napolitano per un cordiale scambio di auguri - presiederà, stasera alle 22, nella Basilica Vaticana la Santa Messa della Notte. Domani, alle 12, dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro, il Papa rivolgerà il tradizionale Messaggio natalizio e impartirà la Benedizione Urbi et Orbi cui è legata l’indulgenza plenaria.
Dolci tipici, case decorate con poesie di Natale e canti “porta a porta” per una settimana. Così i cristiani nei villaggi bangladeshi accolgono l’arrivo di Gesù. Insieme con i musulmani (religione di maggioranza), per i quali il 25 è festa nazionale.
L’evangelista Luca, cominciando il racconto della nascita - povera e umile - di Gesù a Betlemme, evoca addirittura il celebre e potente imperatore di Roma: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra» (Lc 2,1). La terra aveva dunque un padrone; un padrone che un bel giorno decide di contare gli uomini di sua proprietà. L’impero – come si vede – era popolato di sudditi, sui quali uno solo da Roma signoreggiava e dava ordini. Ma proprio allora, tra quei sudditi ed entro quell’impero, nasce un uomo libero. La nascita di un uomo veramente e interamente libero è un prodigio così grande da riempire il cielo di gloria divina e la terra di una promessa di pace: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace per gli uomini che egli ama» (Lc 2,14).
Forse, non c’è poesia sul Natale che meglio descriva la mancanza di attesa nel mondo contemporaneo di fronte alla nascita di Gesù di quella scritta dalla fondatrice del Monastero Mater ecclesiae dell’Isola di san Giulio Anna Maria Cànopi (1931) intitolata «Altro Natale». Recita così: «Altro Natale:/ culle insanguinate/ senza lacrime di madri,/ pianti sconsolati di fame/ senza latte, senza pace,/ senza ninne nanne.// Altro Natale/ non con il piccolo presepe/ tra gente semplice, fedele,/ ma su strade d’asfalto,/ tra l’urlo dei motori/ nel brivido della morte violenta.// Altro Natale/ senza compassione/ dove Tu, Dio,/ vuoi nascere ancora/ per amare con cuore d’uomo./ Vieni, non mancare,/ perché c’è sempre Lei ad aspettarti/ in mezzo a noi:/ la Povera,/ la Vergine,/ la Madre».
«Se viviamo pur conoscendo l’inevitabilità della morte, e viviamo come uomini, cioè in modo degno e pieno di significato, ciò è possibile solo grazie alla salda esperienza interiore di un orizzonte assoluto dell’essere che in noi è stato destato proprio dalla coscienza della morte». Così scriveva Václav Havel, scomparso a 75 anni il 18 dicembre, alla prima moglie Olga dal carcere, nell’ottobre 1981.
Auguri di un Santo Natale a tutti voi!!!!!!!!!!!!!
A Pyongyang si preparano le esequie del dittatore defunto e Kim Jong-un, “grande successore”, prepara la lista degli invitati e i posti in cui siederanno. L’attenzione è puntata sui suoi numerosi fratelli, distrutti dalla follia della famiglia e dalla competizione sfrenata per un ruolo che forse nessuno di loro ha mai davvero voluto.
Monsignor Louis Sako, arcivescovo cattolico-caldeo di Kirkuk, nel Nord dell’Iraq, ha dichiarato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre che i cristiani sono spaventati dai recenti attacchi. Il presule ha detto che non sarà possibile celebrare la Messa di mezzanotte a causa dell’alto rischio per l’incolumità dei fedeli (tutte le liturgie del tempo natalizio saranno celebrate nelle ore diurne) e che i cristiani non mostreranno decorazioni di Natale fuori delle loro case.
In uno studio condotto da Augusto Pessina, del Dipartimento di Sanità Pubblica, Microbiologia, Virologia dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Giulio Alessandri, del Laboratorio di Neurobiologia, Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano diretto da Eugenio Parati, e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, pubblicato sulla rivista scientifica PloS ONE, è stato dimostrato, per la prima volta, che cellule mesenchimali umane isolate da midollo osseo, possono essere ‘caricate in vitro’ con farmaci chemioterapici e successivamente utilizzate con efficacia per il trattamento dei tumori. Queste cellule possono così divenire un nuovo dispositivo/farmaco (Cellpharm ®) in direzione di una cura sempre più mirata ed in grado di diminuire/eliminare alcuni effetti collaterali.
“Il Natale è l’inizio di un’avventura che non è altro che quella della grazia nelle nostre vite”. Ad offrire ai lettori di ZENIT questa lettura del “Mistero di Natale” e della sua attualità oggi, alla scuola di Edith Stein, la santa carmelitana convertita dall’ebraismo, martirizzata ad Auschwitz nel 1942, è Eric de Rus, professore associato di Filosofia nell’insegnamento cattolico (a Rueil Malmaison, un comune nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine). Lo scrittore ha pubblicato due raccolte di poesie nonché saggi dedicati al pensiero di Edith Stein e al suo metodo artistico.
Nella sua quarta predica di Avvento, pronunciata stamane dinanzi al Pontefice Bendetto XVI, Padre Raniero Cantalamessa ha spiegato come riaccendere la fede nel cuore degli uomini ed ha indicato i laici come i protagonisti della Nuova Evangelizzazione Di fronte al mondo occidentale secolarizzato e per certi versi post-cristiano, il Predicatore della Casa Pontifica si è chiesto: “Chissà che la fede cristiana non debba tornare di nuovo in Europa dai paesi da essa un tempo evangelizzati; questa volta però non dal Nord, come dopo le invasioni barbariche, ma dal Sud”.
Questo libro propone per ogni giorno dell’anno un messaggio annunciato da Maria a Medjugorje, un brano della parola di Dio e un proposito per vivere cristianamente la giornata. Si tratta del lavoro di Piero Carletti, un avvocato alla prima esperienza come autore, che ha letto, meditato e raccolto tutti i messaggi della Madonna nelle apparizioni a Medjugorje. L’autore li ha ordinati in modo da offrire al lettore uno spunto di preghiera e riflessione, ogni giorno dell’anno. Ai sei veggenti di Merjugorje la Madonna ha affidato delle intenzioni di preghiera: per i malati, per i non credenti, per le anime del purgatorio, per le famiglie, per i sacerdoti e per i giovani. In appendice la preghiera del Rosario, la preghiera a San Giuseppe e le litanie lauretane.
“Il nocciolo crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede”. Un antidoto a questa crisi sono le Gmg, vera “medicina contro la stanchezza del credere”. È quanto scaturisce dalla lunga riflessione di Benedetto XVI, offerta questa mattina alla Curia Romana nella tradizionale udienza prenatalizia. Il Papa ha ripercorso le tappe salienti dell’anno, concentrandosi in particolare sul tema della rievangelizzazione del Vecchio continente e individuando nelle Giornate mondiali della gioventù “cinque punti” per ringiovanire, ha detto, il “modo di essere cristiani”.
Il Vicario apostolico di Tripoli sottolinea che nel Paese vi sono tutt’ora delle vendette fra ribelli e fedelissimi della famiglia Gheddafi. Per motivi di sicurezza le celebrazioni natalizie si terranno nel tardo pomeriggio. La visita ai cattolici filippini di Misurata, gli unici stranieri rimasti in Libia per tutto il periodo della guerra.
«Padre, mi benedica!». Ancora oggi non è raro sentirsi chiedere da un fedele una benedizione o richiederla per il proprio bambino o per un oggetto di devozione. Cosa significa benedire? Già dal verbo latino si può avere un’idea chiara: bene-dicere, dire bene di qualcuno o qualcosa, invocare il bene da Dio. É una lode di Dio per ottenere aiuto e protezione ed è anche una benedizione che sale dalla terra per benedire Lui che è l’Amore sommo: «Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode» (Salmo 66,8). San Paolo, unisce le due benedizioni, ascendente e discendente, all’inizio della Lettera agli Efesini: «Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo» (1,3).
L’annunzio della incarnazione di Dio in Gesù Cristo ci coglie in un momento complesso e contraddittorio. Da un lato l’esperienza dell’uomo di oggi sembra destinata a un inesorabile e definitivo fallimento. «E’ possibile che l’uomo muoia», diceva sant’Ireneo tanti secoli fa. «E’ possibile che l’uomo, nella sua umanità, muoia», ricordava spesso il papa Giovanni Paolo II. Una vita senza più nessun punto di riferimento sostanziale, dal punto di vista teorico e pratico. Un individualismo proteso all’affermazione di sé come perseguimento del proprio benessere ad ogni costo. Una violenza che dilaga in tutti gli strati della vita sociale, affermata e vissuta come soluzione di problemi che sembrano impossibili a risolversi se non con la violenza. Violenza di omicidi, e spesso anche di suicidi conseguenti.
Per Benedetto XVI da qualche anno l'incontro annuale con la Curia Romana per gli auguri di Natale è l'occasione per un riassunto dei temi centrali del suo Magistero nell'anno trascorso. Questi discorsi costituiscono ormai un vero e proprio nuovo genere letterario, utilissimo a chi vuole seguire sistematicamente il Magistero.
Per Paolo Brosio Medjugorje significa trasformazione interiore, profonda rinascita nella fede. Dal primo pellegrinaggio compiuto in Bosnia-Erzegovina all'inizio del 2009 la sua vita è radicalmente cambiata. Lo ha raccontato nei due primi libri: "A un passo dal baratro" e "Profumo di lavanda". Paolo è instancabile. Tiene centinaia di incontri in parrocchie, santuari e associazioni in ogni parte d'Italia, partecipa a dibattiti televisivi in programmi RAI e Mediaset e continua ad accompagnare pellegrini desiderosi di vivere l'incontro con la Madonna. Con i viaggi a Medjugorje continua a raccogliere fondi per il progetto "Nonni e Nipoti", l'orfanotrofio di suor Kornelya in fase di ultimazione, e per il progetto "Bravi ma Poveri", borse di studio a studenti meritevoli che i frati francescani destinano a giovani della Bosnia-Erzegovina. Medjugorje ha un significato tutto particolare in questo 2011, anno in cui si celebra il trentesimo anniversario dall'inizio delle apparizioni della "Gospa". Paolo non poteva mancare all'appuntamento e, con la verve giornalistica che lo caratterizza, racconta i principali avvenimenti di un pellegrinaggio straordinario da Forte dei Marmi a Medjugorje. L'incontro in Italia con il vescovo di Loreto, la visita a padre Jozo in un'isoletta croata, l'incontro con i veggenti sono solo alcuni degli episodi che si intrecciano alle testimonianze di conversioni e guarigioni miracolose, al ricordo delle celebrazioni dell'anniversario, il 25 giugno, fino al Festival dei Giovani.
In Terra Santa, sono tante le iniziative per vivere le festività di Natale. Ad esempio sul lago di Tiberiade presso il Centro internazionale Domus Galilaeae, gestito dal Cammino Neocatecumenale, si terrà, come ogni anno, una rappresentazione dal vivo con i re Magi. Sempre nel periodo natalizio, a Betlemme e a Gerusalemme sarà eseguita la sinfonia sulla Sofferenza degli Innocenti, composta da Kiko Arguello, uno degli iniziatori del Cammino Neocatecumenale. Momenti importanti di incontro con le persone che vivono in Israele. Su queste iniziative, Debora Donnini ha intervistato padre Francesco Voltaggio, rettore del Seminario diocesano "Redemptoris Mater" che ha sede in una parte riservata della Domus Galilaeae.
Grazie alla famiglia cristiana siamo nati noi giovani”: al grido di questo slogan i giovani e le famiglie del Cammino Neocatecumenale ‘invaderanno’ Madrid con la loro consueta allegria, il prossimo 30 dicembre, per la Festa della Sacra Famiglia di Nazareth. Si tratta di un secondo appuntamento nella capitale spagnola per i giovani neocatecumenali, che già, lo scorso agosto, hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù insieme al Santo Padre, e che ora ritornano per esprimere la propria gratitudine per la vita ricevuta. L’incontro, che segna la IV edizione della Festa delle famiglie, si svolge a distanza di due anni da quella celebrata il 27 dicembre 2009, che, sempre a Madrid, ha visto la partecipazione di circa 700mila persone tra cui anche Cardinali, Vescovi ed esponenti di numerose altre realtà ecclesiali.
Se è vero che i simboli parlano, il giuramento del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri spagnolo, Mariano Rajoy è una dichiarazione di intenti: il crocifisso torna a presidiare la vita pubblica in Spagna. Rajoy ha giurato stamattina nel palazzo della Zarzuela, residenza abituale dei re di Spagna, con la mano destra sulla Bibbia e un esemplare della Costituzione del 1978. Sul tavolo, ben visibile davanti alle macchine fotografiche, un testimone muto ma eloquente: il crocifisso.
Asia Bibi, la donna cristiana accusata di blasfemia nei confronti di Maometto e condannata alla pena di morte nel novembre 2010, ha bisogno di urgenti cure mediche per scongiurare l'insorgere di disturbi mentali. A lanciare l'allarme sulla sua situazione è l'agenzia Fides (20 dicembre), che ha raccolto le ultime dichiarazioni del direttore della Masihi Foundation (MF), Haroon Barkat Masih, la cui associazione offre assistenza legale e materiale alla donna, dietro le sbarre dal 9 giugno 2010. Secondo quanto riferito da Fides, Asia Bibi ha bisogno di “un check-up medico completo”.
Gli sfollati di Mindanao, colpiti dal tifone Sendong, non passeranno Natale da soli, nei centri allestiti per i profughi. Saranno invece ospiti di altre famiglie, in aree risparmiate dal disastro, in una atmosfera di condivisione e solidarietà: è quanto riferisce all’agenzia Fides l’arcivescovo di Cagayan de Oro, mons. Antonio J. Ledesma, raccontando l’iniziativa della Chiesa locale chiamata “Adotta una famiglia”, “per alleviare il dolore, consolare le persone che hanno perso i propri cari, la casa, la speranza”.
Si rinnova come ogni a Roma la tradizione del Presepe dei Netturbini. E’ stato stamane il cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero, su mandato del Santo Padre, a presiedere la Messa nel 40.mo anniversario di questo ormai storico presidio della fede, collocato nella sede Ama di via dei Cavalleggeri, a due passi dalla Città del Vaticano, visitabile durante tutto l’anno, oltre che nel periodo natalizio. Presente alla cerimonia il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
In Pakistan, sono sempre più gravi le condizioni psico-fisiche di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, in carcere dal 9 giugno del 2010. Una situazione drammatica che, purtroppo, riguarda tanti altri cristiani pakistani dimenticati.
Con un chirografo in latino firmato personalmente, lo scorso 12 dicembre il Papa ha elevato l’Opera cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre a Fondazione di diritto pontificio. Benedetto XVI ha posto la sede della neo nata Fondazione nello Stato della Città del Vaticano, lasciando l’ufficio internazionale a Königstein in Germania, affidandone la Presidenza al cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, il quale ha a sua volta nominato Johannes Freiherr Heereman von Zuydtwyck Presidente Esecutivo.
Il reverendo anglicano Glynn Cardy, di Auckland (Nuova Zelanda) deve aver frequentato la scuola del nostro Oliviero Toscani, il fotografo che ha inventato i poster «che fanno discutere». Dice il Corsera.it del 20 dicembre 2011 che ci aveva già provato due anni fa, appendendo in bella vista fuori della sua chiesa un’immagine di San Giuseppe a letto con Maria e la scritta «Povero Giuseppe, è duro seguire Dio». Visto che la «provocazione» non aveva sortito alcun aumento dei frequentatori della sua chiesa, ora ci ha riprovato con un poster in cui la Madonna legge il test di gravidanza e scopre con stupore di essere incinta.
Come nel celebre racconto di Stephen King, a volte ritornano e ancora una volta si torna ad attaccare l’obiezione di coscienza dei medici all’aborto.
Dicono in tanti che è importante imparare a dire dei «no» ai nostri figli. Un genitore, padre o madre che sia, deve imparare a porre delle regole e a essere categorico su quanto non è giusto che il figlio faccia. Devo confessare che questa impostazione mi soddisfa solo parzialmente. Com’è bello poter dire dei «sì» a richieste poste dai figli! È più bello poter dire che c’è una strada bella da percorrere piuttosto che raccomandare le strade da evitare! Del resto per giungere alla cima della montagna non basta sapere che esistono i precipizi, è necessario anche conoscere il sentiero giusto che ci permetta poi di inerpicarsi verso la meta.
Udienza generale dedicata all’approssimarsi dell’Incarnazione. Gli aspetti esteriori, pure belli e importanti, non assorbano il significato di una festa che celebra “il mistero che ha segnato e continua a segnare la storia dell’uomo: Dio si è fatto uomo ed è venuto in mezzo a noi”. E c’è ancora oggi. In questi giorni non ci si dimentichi dei più bisognosi.
Un sacerdote ha visitato i carcerati di Balliguda (Khandamal, epicentro delle violenze anticristiane). Un prigioniero indù, in lacrime, ha confessato: “Ero solo e disperato. Ora so e sento che Dio è con me e non mi abbandona”.
La denuncia da una fonte di AsiaNews al confine con la Cina: “I militari stanno mettendo nelle caserme tutto quello che riescono a trovare. La gente muore di fame, perché qui si vive soltanto con un fucile e qualcosa da mangiare”. Intanto entra nel vivo la lotta per la successione al trono del defunto leader.
Quasi un terzo della popolazione (2,18 miliardi di persone) è qualificata “cristiana” da una ricerca del The Pew Forum. Tra loro, i cattolici rappresentano il 50,1%. In cento anni i seguaci di Gesù sono quadruplicati, ma la crescita della popolazione ha lasciato quasi uguale la loro percentuale sulla popolazione mondiale. Aumenti significativi in Asia-Pacifico, dove sono anche i Paesi con le minoranze più numerose, Cina e India.
Domenica 18 dicembre 2011 il Parco di Veio (Castenuovo di Porto - Roma), per l'interessamento della guida Gianfraco Marchetti e in collaborazione con Domenico Salmaso conduttore di questo gruppo escursionistico e con la presenza dell'assesore all'ambiente Renzo Boni e il parroco di Castelnuovo Don Paolo, ha dedicato uno dei suoi bellisimi sentieri il n° 16 che parte dalla stazione ferroviaria di Castenuovo di Porto conduce a Sacrofano a Chiara Luce Badano. Lungo il percorso le testimonianze storiche si fondono con un paesaggio naturale unico e in gran parte sconosciuto. Si può ammirare un paesaggio collinare, su un vasto e panoramico altopiano considerato una delle emergenze naturalistiche piu’ spettacolari della campagna romana.
Fonti di AsiaNews spiegano che il dolore trasmesso con grande rilievo alla televisione nazionale “non è collegato alla morte del dittatore ma alla fame, all’arrivo dell’inverno e alla paura per il futuro. La gente vuole pace, vuole uscire da questa epoca molto buia”.
Anche dopo l’arresto del presunto aggressore, si infittisce il giallo attorno all’attentato compiuto contro monsignor Giuseppe Betori lo scorso 4 novembre. Nel frattempo l’arcivescovo di Firenze ha espresso parole di perdono. “Il perdono appartiene alla sfera della coscienza ed è già stato offerto e non ha bisogno di conferme”, ha dichiarato Betori. Il presule ha comunque ricordato che “l’accertamento della verità in ordine alla giustizia attiene al percorso della società e va sempre intrapreso”. “Fin dal primo momento abbiamo seguito con stima e gratitudine il lavoro svolto con cura e professionalità dagli inquirenti”, ha aggiunto Betori a margine della presentazione di alcune opere di Giotto alla Galleria Tretiakov di Mosca.
Le celebrazioni pontificie presiedute da papa Benedetto XVI per il tempo liturgico del Natale seguiranno i consueti canoni. Si inizierà sabato 24 dicembre, alle ore 22, presso la Cappella Papale della Basilica Vaticana, con la Santa Messa della Notte nella Solennità del Natale del Signore. La Celebrazione Eucaristica sarà preceduta dalla preghiera dell’Ufficio delle Letture e dal canto della Kalenda, con inizio alle ore 21.
La Conferenza Episcopale Italiana si mobilita per le Filippine alluvionate. In risposta all’appello del Santo Padre, durante l’Angelus di domenica scorsa, la CEI ha invitato a pregare e a sostenere le iniziate di solidarietà promosse dalla Caritas.
La nota icona mariana della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è una copia della Salus Populi Romani (Salvezza del popolo romano), molto venerata dagli abitanti della Città Eterna, custodita nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Tuttavia, per volontà del beato Giovanni Paolo II, Maria accompagna i giovani universitari del mondo in un pellegrinaggio simile, ma non sempre coincidente, con quella della GMG in un'altra invocazione, quella della Sedes Sapientiae (Sede della Sapienza), un’icona moderna, realizzata da Marko Rupnik, S.I.
Può sembrare strano e fors’anche inopportuno parlare di un libro del genere sotto Natale, seppure in un Natale di crisi. E invece anche nel momento in cui celebriamo l’irruzione di Dio nella nostra storia, l’Onnipotente che si fa piccolo e fragile come ogni bambino, l’incarnazione del Figlio e la sua nascita nella grotta di Betlemme, non possiamo dimenticare la grande battaglia che è in atto. Quella tra il serpente e Maria, che gli schiaccerà definitivamente la testa. Oggi il diavolo è scomparso del tutto dalla predicazione nelle nostre chiese, e finiamo spesso per ricordarlo soltanto quando gravi fatti di cronaca ci parlano dei suoi adoratori. Ma anche in quel caso non avvertiamo la sua minaccia come un pericolo che ci riguarda. A richiamarci alla drammaticità di quella minaccia è il libro L’azione del maligno. Come riconoscerla e liberarsene (Edizioni Fede e Cultura, pagg. 178, euro 10,50). L’agile volume, è stato scritto esto e altro ha scritto da padre Gabriele Amorth, l’esorcista italiano più conosciuto e più tradotto nel mondo. Il saggio contiene anche i contributi dottrinali di altri autori: don Gabriele Fabris, Presidente dell’Associazione Biblica Italiana; don Gustavo Sanchèz, esorcista; Tonino Cantelmi, Presidente dell’Associazione Psichiatri e Psicologi cattolici; Angela Musolesi, specializzata nel ministero di liberazione; Chiara Zanasi, antropologa.
Bizantini giochi diplomatici, iniziative tese a guadagnare tempo e fughe in avanti per anticipare le azioni degli avversari. La crisi siriana con i suoi crescenti sviluppi internazionali riassume tutti i molteplici interessi in gioco nella cosiddetta “primavera araba”.
Sono circolate negli ultimi giorni molte notizie di stampa sul rapporto della Commissione d'inchiesta sugli abusi di minori affidati alle responsabilità di istituzioni e parrocchie cattoliche in Olanda, pubblicato la settimana scorsa. Palesemente, molti di coloro che ne parlano non hanno letto il rapporto. Se n'è lamentata in Olanda la stessa Commissione. Che cosa è veramente successo? A fronte di campagne di stampa, nel 2010 la Conferenza episcopale olandese e la Conferenza dei religiosi olandesi hanno creato una Commissione d'inchiesta indipendente composta da docenti universitari cattolici - alcuni dei quali piuttosto «progressisti» - e non cattolici, incaricandola di raccogliere e analizzare dati nell'arco di tempo che va dal 1945 al 2010. Questa Commissione ha ora reso il suo rapporto.
Il Natale è fatto a strati, e a strati è atteso e desiderato. C’è il Natale della vacanza dal lavoro e dalla scuola. Chi non lo desidera? Il tepore della casa e il dolce far nulla si riempiono di cose e di affetti. C’è il Natale della gita di un giorno, della settimana in montagna, del viaggio verso spiagge esotiche. C’è il Natale delle strade e dei negozi, delle luci e delle compere, con l’ansia e la gioia dei regali da fare e da ricevere. Il Natale delle festicciole con i bambini delle Scuole materne ed elementari (se ne fanno ancora?). Il Natale delle musiche in piazza e nelle chiese e delle iniziative di beneficenza, delle visite ai parenti e alla casa di riposo.
Dal vangelo secondo Giovanni [In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.] Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. [Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. ] Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Zhu Weiqun, vicepresidente del Fronte Unito si scaglia contro le conversioni religiose all’interno del Partito comunista cinese. Almeno un terzo dei quadri crede in qualche “superstizione religiosa” perché deluso dalla corruzione e dalla mancanza di ideali dell’ideologia comunista. La riedizione di toni maoisti è segno di una lotta di potere all’interno della leadership nell’imminenza del cambio al vertice di Hu Jintao e Wen Jiabao.
HA ANCORA tatuato il simbolo dell’Insomnia sulla spalla sinistra. Sì perché lui è stato uno tra i più assidui frequentatori di quella che fu ribattezzata la “discoacropoli d’Italia”, la nota discoteca delle Melorie, a Ponsacco, in provincia di Pisa, super in voga dalla fine degli anni ’80 fino a tutti gli anni ’90. E purtroppo protagonista sulle cronache per drammatici episodi legati al consumo di droghe anche pesanti. Ecco, tra i più fedeli appassionati del “viaggio psichedelico”, consumatore e venditore dello sballo, c’era anche lui, Roberto Dichiera, di Tavolaia, Santa Maria a Monte, classe ’74, ex parrucchiere per donna. Oggi sacerdote a Roma. Ma andiamo per gradi.
Durante una solenne eucaristia celebrata nella cattedrale di Santa María la Real de la Almudena, nel cuore di Madrid, sono stati proclamati ieri a mezzogiorno 23 nuovi beati, tutti martiri uccisi “in odio alla fede” dai miliziani durante la Guerra civile (1936-1939). L'atto è stato presieduto dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che rappresentava Papa Benedetto XVI.
Pubblichiamo la seconda parte dell’Intervista fatta al Professore don Salvatore Vitiello Coordinatore del Master in Architettura, arti sacre e Liturgia dell’Università Europea di Roma e del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum. In merito alla storia ed alla rilevanza nella storia della salvezza di San Giuseppe.
A pochi giorni dal Natale uno speciale elogio è stato rivolto da papa Benedetto XVI ai giovani dell’Azione Cattolica, per l’iniziativa di Pace 2012. Per l’occasione una delegazione di Azione Cattolica Ragazzi (ACR) è stata ricevuta stamattina in Udienza dal Pontefice. Il progetto di pace illustrato da ACR a Benedetto XVI, prevede, durante il mese di gennaio, l’impegno di numerosi bambini e ragazzi nella raccolta di fondi per la realizzazione di una biblioteca, di uno spazio di animazione e di un asilo nido all’interno del Centro pilota Qalauma nella località di El Alto in Bolivia.
Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto Sua Eminenza il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in un’Udienza privata nel corso della quale il Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i nuovi Decreti.
La Polonia è un paese all’avanguardia in ambito pro-life a livello europeo. Ne abbiamo parlato con Katarzyna Urban, 34 anni, residente a Cracovia, economista con diploma MBA, editrice ma, soprattutto attivista pro-vita. Da anni Katarzyna scrive dell’argomento su numerosi giornali cattolici polacchi. Dal 1999 è membro del Consiglio dell'Associazione polacca dei difensori della vita umana, mentre dal 2005 è membro del Consiglio della Federazione polacca dei movimenti per la vita.
Nel pomeriggio di giovedì 15 dicembre si è svolto nella basilica vaticana l'ormai tradizionale incontro del Pontefice con gli studenti delle università romane in preparazione al Natale. Stavolta a caratterizzare l'incontro è stata la consegna dell'icona di Maria Sedes Sapientiae – donata dal Beato Papa Giovanni Paolo II agli universitari del mondo – dagli studenti spagnoli a quelli dell'università romana La Sapienza. L'icona è tornata a Roma dopo aver compiuto un pellegrinaggio per tutta la Spagna in preparazione alla GMG 2011. Durante questa permanenza in terra spagnola, ha fatto il giro di varie università.
La donna appare fragile, in precarie condizioni di salute. Ringrazia per le preghiere e chiede aiuto e sostegno, perché possa tornare presto a riabbracciare il marito e le figlie. Nonostante le sofferenze, Asia ha perdonato le sue aguzzine e si chiede quante vittime cristiane mieterà ancora in futuro la “legge nera”.
Ci sono Paesi in cui la vicenda di Trento non si sarebbe conclusa così. Quello della coercizione all’aborto è un fenomeno strisciante di cui non si parla, ma che è diventato una delle cause principali di interruzione volontaria (?) della gravidanza. Donne costrette. Da cosa? Da fortissime e sibilline pressioni psicologiche e a volte addirittura esplicite di genitori, nel caso di minorenni, di fidanzati, di medici distratti o superficiali in caso di diagnosi di malformazioni più o meno gravi, ma anche di assistenti sociali, tutori nominati dai tribunali dei minori e addirittura datori di lavoro.
«Anche se questo tipo di terapia [che fa uso di cellule staminali embrionali] non è ancora stato sperimentato completamente potrebbe aiutare a salvare delle vite umane o, al peggio, spingere in avanti la ricerca scientifica». Così parlava Ian Wilmut, papà della pecora clonata di nome Dolly, dalle colonne del giornale The Scotsman nel gennaio del 2006. Ed aggiungeva: «Se aspettiamo ancora che tutti gli elementi siano sperimentati e testati potremmo ritardare molto la messa a punto di trattamenti efficaci». Passano quasi sei anni e lo stesso Wimut fa dietro-front e al Daily Telegraph qualche giorno fa ha dichiarato: «Create staminali senza embrioni. Scelgo questa strada».
Dopo la distruzione della biblioteca di Alessandria con molta probabilità su ordine del secondo califfo Omar, l’Egitto assiste a un altro rogo che porta via con sé parte della storia d’Egitto degli ultimi due secoli. L’Institut d’Egypte al Cairo è andato in fiamme. Più di duecentomila volumi compromessi. Il fatto grave è che l’incendio è doloso. Due giorni fa alcuni manifestanti hanno raggiunto l’Institut, situato tra via Kasr al-Aini e via Shaykh Rihan, ovvero tra il Parlamento e piazza Tahrir, e hanno appiccato il fuoco allo storico immobile. Così facendo hanno distrutto un patrimonio culturale immenso, ma soprattutto hanno distrutto una porzione di memoria del proprio paese.
Se si eccettua una stucchevole ripresa della polemica contro le scuole cattoliche da parte di «Repubblica», ha suscitato poche reazioni sulla stampa italiana il Messaggio per la XLV Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1 gennaio 2012, formalmente datato 8 dicembre 2011 e reso pubblico da Benedetto XVI nello scorso weekend.
La “successione" al “trono” di Pyongyang tra Kim Jong Il, stroncato sabato da un infarto, e il terzogenito Kim Jong Un [nella foto] preoccupa la comunità internazionale e al tempo stesso alimenta le speranze di cambiamento all’interno dell’ultima roccaforte stalinista. Se non si possono escludere sviluppi politici all’interno di una rigida dittatura comunista che guida dal 1945 il Paese più isolato del mondo è però evidente che a destare timori sono soprattutto le scarse informazioni disponibili sul nuovo leader che avrà nelle sue mani anche la gestione dell’arsenale nucleare e missilistico.
La gioia dell’amicizia con il Signore è stata al centro dell’udienza di Benedetto XVI a una delegazione dell’Acr, l’Azione Cattolica Italiana Ragazzi, ricevuta in Vaticano per gli auguri natalizi. Il Papa ha invitato i giovani del sodalizio cattolico a portare anche ai loro coetanei la bellezza del Vangelo e li ha incoraggiati a impegnarsi con generosità in favore dei bambini meno fortunati.
Sarà presto canonizzata la prima “pellerossa” d’America. Caterina Tekakwitha è una delle prossime quattro Sante delle quali Benedetto XVI ha riconosciuto l’intercessione di un miracolo. Con loro, il Papa ha firmato questa mattina i decreti riguardanti tre nuovi Santi e la Beatificazione di cinque Venerabili servi di Dio. Con loro, anche un folto gruppo di martiri sarà elevato agli altari, mentre di sette Servi e Serve di Dio sono state riconosciute le virtù eroiche.
«I medici ci dissero che aveva un tumore e metastasi in tutto il corpo, non aveva die pochi giorni di vita, ma quando tornammo dal pellegrinaggio a Medjugorje la massa tumorale si era ridotta da sette a poco più di tre centimetri e il resto era scomparso. Oggi possiamo dire che è guarito definitivamente». Elisabetta De Venere non ha dubbi: suo tiglio Joshua De Nicolò, nato con un tumore che gli è stato diagnosticato soltanto 22 mesi più tardi, è un miracolato.
Facendo seguito alla vicenda della sedicenne di Trento costretta ad abortire dai suoi genitori che, allo scopo, si erano anche rivolti al giudice, ospitiamo l'intervento-appello del vice presidente nazionale del Movimento per la Vita. Amarissima la vicenda accaduta nel mio Trentino, dove una minorenne incinta, decisamente intenzionata ad accogliere suo figlio, alla fine ha abortito.
Un recentissimo sondaggio dell’IPSOS mostra che i cattolici italiani, nonostante il governo tecnico, hanno ancora voglia di politica e sarebbero interessati a offerte politiche coerenti con i loro valori, di cui tuttavia riscontrano la mancanza, e che oltre il quaranta per cento degli italiani – cattolici o non – segue con interesse il dibattito sulla politica all’interno dell’associazionismo cattolico. Ma chi sono, quanti sono, dove sono i cattolici in Italia? Risponde ora adeguatamente a questa domanda una ricchissima ricerca del sociologo torinese Franco Garelli, uscita dal Mulino con il titolo Religione all’italiana. L’anima del paese messa a nudo: un volume che verosimilmente definirà il campo della sociologia delle religioni in Italia per parecchi anni a venire.
L’incontro di ieri mattina tra Benedetto XVI e i carcerati di Rebibbia è una delle pagine più luminose e commoventi del pontificato ratzingeriano. Il Papa ha risposto a braccio alle domande che gli sono state poste. Una di queste, è stata quella di Omar. «Santo Padre vorrei domandarle un milione di cose, che ho sempre pensato di chiederti, ma oggi che posso mi rimane difficile farti una domanda. Sono emozionato per l’evento, la tua visita qui in carcere è un fatto molto forte per noi detenuti cristiani cattolici, e perciò più che una domanda preferisco chiederti di permetterci di aggrapparci con te con la nostra sofferenza e quella dei nostri familiari, come un cavo elettrico che comunichi con il Signore Nostro. Ti voglio bene».
Santità, non posso nascondere di essere profondamente commossa nel rivolgerLe il mio più sentito benvenuto in questo luogo di profonda sofferenza”. Sono le parole con cui il ministro della Giustizia, l’On. Paola Severino, ha accolto, questa mattina, Benedetto XVI, nella Cappella “Padre Nostro” del carcere di Rebibbia. La visita pastorale del Pontefice, a pochi giorni dal Santo Natale, ha dichiarato il ministro, “costituisce per noi un motivo di rinnovata riflessione sulla situazione carceraria e sulle condizioni di vita delle persone che si trovano ristrette negli Istituti penitenziari”.
La Elledici ‘editrice nel segno di don Bosco’ ha compiuto 70 anni. È nata nel 1941 come «Libreria della Dottrina Cristiana (Ldc)» su iniziativa di don Pietro Ricaldone, in quel momento Rettore maggiore della Congregazione Salesiana. E oggi come allora, continua a essere attiva nel campo della catechesi, dell’insegnamento della Religione, dell’educazione e dell’evangelizzazione, rivolgendosi con particolare riguardo ai giovani e ai loro educatori secondo lo spirito e gli insegnamenti di san Giovanni Bosco. Il suo catalogo è composto da più di 3mila titoli, che comprendono sussidi e testi scientifici e culturali per le persone impegnate nel campo della crescita umana, ecclesiale e sociale in tutte le sue dimensioni. A questi si aggiungono dieci periodici, tra i quali due riviste di attualità destinate al mondo giovanile, due catechistiche e due per l’insegnamento della Religione.
New York - 1942. Steve Rogers è un ragazzo di Brooklin, mingherlino e affetto da asma che vuole fare il suo dovere di patriota arruolandosi per combattere i nazisti in Europa. Per cinque volte si reca in un ufficio di reclutamento e per cinque volte viene respinto. Si accorge di lui il dott. Erskine che nota le sue alte qualità umane e lo ingaggia per un progetto speciale che farà di lui un uomo dalle capacità atletiche eccezionali. Captain America non è solo un grande patriota: è generoso verso i suoi compagni e cerca l'amore vero, quello per tutta la vita
Conta centinaia di milioni di devoti al mondo. Sono milioni i bambini e le bambine che portano il suo nome. E’ ben presente nel Vangelo, nel Presepio e nelle Chiese, ma la sua vicenda umana e la sua rilevanza nella storia della salvezza sono poco conosciute. Stiamo parlando di San Giuseppe, sposo di Maria e padre adottivo di Gesù. Per saperne di più ZENIT ha intervistato il reverendo Professore don Salvatore Vitiello Coordinatore del Master in Architettura, arti sacre e Liturgia dell’Università Europea di Roma e del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum
In India, il periodo di Avvento è segnato da nuove violenze contro la comunità cristiana. L’ultimo episodio è avvenuto ieri nel distretto di Kandhamal, nello Stato di Orissa, dove è stato ucciso un catechista cattolico, Rabindra Rarichaa. Sono in corso indagini da parte della polizia per individuare i responsabili dell’omicidio.
Visitando stamani il carcere di Rebibbia, Benedetto XVI ha ricordato che "dovunque c’è un affamato, uno straniero, un ammalato, un carcerato, lì c’è Cristo stesso che attende la nostra visita e il nostro aiuto". Di seguito il testo del discorso del Santo Padre ...
Benedetto XVI ha visitato i detenuti di un carcere romano. La dignità della persona darispettare comunque. Il significato per la fede della verginità di Maria. La preghiera per le vittime della tempesta che ha colpito le Filippine.
Il mondo non Lo conosce, ma Lui è in mezzo a noi con la sua Presenza e opera il cambiamento dei nostri cuori e dei nostri volti. A scuola si sta preparando l’Accademia di Natale. Assisto alle prove. Ogni classe del Liceo deve preparare una rappresentazione che metta a tema il messaggio del Natale. Una classe rappresenta una famiglia in cui non si crede più alla magia di Babbo Natale e dei regali. Allora chiedo ai ragazzi quale sia il messaggio della festa. Mi arrivano tante risposte: la bellezza di trovarsi insieme, i regali che vengono fatti, la famiglia riunita attorno ad una tavola. Qualcuno mi chiede se vada bene il messaggio comunicato. Allora replico: «Perché dovete ricorrere a metafore o a riduzioni? È così semplice raccontare la buona notizia, quella di un Dio che si è fatto bambino per condividere la condizione umana, si è fatto dono e compagnia. Lui è il dono più grande del Natale».
In occasione del IX pellegrinaggio degli universitari della Diocesi di Roma ad Assisi, don Fabio Rosini, responsabile dell'ufficio di pastorale vocazionale in Diocesi, si è occupato del tema del pellegrinaggio "Il tuo volto, Signore, io cerco".
Guardate con speranza al futuro, nonostante le difficoltà: è l’incoraggiamento di Benedetto XVI ai giovani di tutto il mondo, contenuto nel Messaggio per la 45.ma Giornata Mondiale della Pace pubblicato oggi e che si celebrerà, come da tradizione, il prossimo primo gennaio. Tema del documento, presentato stamani in Sala Stampa vaticana, è: “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”. Il Papa ribadisce l’importanza della famiglia e dell’educazione per la costruzione di una pace autentica. E mette in guardia dal relativismo che rappresenta una minaccia al retto uso della libertà.
Benedetto XVI, ricevendo stamani la delegazione ucraina per la consegna dell’albero di Natale - proveniente quest’anno dalla provincia della Transcarpazia - ha ricordato che l’abete è anche un segno della “religiosità popolare” e delle “radici cristiane della cultura” dell’Ucraina. L’albero di Natale, posto in Piazza San Pietro accanto al presepe, è alto oltre 30 metri e pesa più di 5 tonnellate. Il legno, come ogni anno, verrà donato ad associazioni per la lavorazione a scopi di beneficenza.
“Non siamo soli a costruire la storia, Dio non è lontano dall’uomo ma si è chinato su di lui e si è fatto carne”. Così il Papa ieri sera, durante i Vespri in San Pietro con gli oltre 10 mila studenti degli Atenei romani. Benedetto XVI ha ricordato il dramma delle ideologie, di quanti hanno tentato di costruire il mondo senza Dio, finendo per distruggere l'uomo. L’incontro è giunto al culmine delle cerimonie per il ventennale della Pastorale Universitaria, istituita da Giovanni Paolo II. Per l’occasione anche la consegna dell’Icona di Maria Sedes Sapientiae, dagli universitari spagnoli a quelli romani dell’Università La Sapienza.
Padre Raniero Cantalamessa ha tenuto stamani, nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, la sua terza Predica d’Avvento alla presenza del Papa e della Famiglia Pontificia. Il religioso cappuccino ha preso lo spunto dalla prima evangelizzazione del continente americano.
Chi si troverà a passare per il sentiero n.16 del Parco romano di Veio che da Castel Nuovo di Porto conduce a Sacrofano, da domenica 18 dicembre avrà una sorpresa: una targa con descrizione, foto e numero del sentiero dedicato a Chiara Luce Badano.
Benedetto XVI riceve un gruppo di ambasciatori, tra i quali quelli di Thailandia, Pakistan, Kyrgyzistan e Sri Lanka. L’obiettivo dell’umanità di oggi è lo sviluppo umano integrale. La solidarietà intergenerazionale. Il pluralismo di fedi e culture non si oppone alla comune ricerca del vero, del bene e del bello.
Nell’ostello per ragazze madri gestito dalle Missionarie della Carità nessuna attività illegale. La National Child Protection Authority (Ncpa), principale responsabile dell’arresto della religiosa, dovrà restituire registri e documenti dell’orfanotrofio.
L’attacco vandalico è avvenuto questa notte a Sendang Pawitra (arcidiocesi di Semarang), nella piccola cappella dedicata alla Madonna. Rubata la croce e distrutti gli arredi sacri. L’appello del arcivescovo per la difesa dei cristiani durante il periodo natalizio.
Rabindra Parichaa, un attivista cristiano molto noto nella regione del Kandhamal, teatro di violente aggressioni nel recente passato, è stato trovato morto in circostanze misteriose. E’ il terzo leader cristiano ucciso quest’anno. La polizia, connivente con i radicali, cerca di far passare gli assassini come incidenti, ma è smentita in tribunale.
Il “bosone di Higgs” è l’unica particella, tra quelle teorizzate dai fisici nel più accreditato modello che cerca di spiegare “il come” dell’Universo (detto “Modello Standard”), a non essere stata ancora osservata sperimentalmente. Scrivo “a non essere stata ancora osservata” perché la notizia della sua scoperta, diffusa da molti mass-media, non è ancora certa. Per ora si tratta di “tracce” che dovranno essere confermate entro il prossimo anno, inoltre sarà importante conoscere l’eventuale “esatta” misura della sua massa, infatti se questa risulterà sensibilmente diversa dall’aspettata ciò causerà un notevole aggiornamento della teoria. La prudenza in scoperte scientifiche di tale portata non è mai troppa.
Il 15 dicembre si è tenuta la seduta del tribunale che doveva considerare le accuse contro Sr. Mary Elisha, delle Missionarie della Carità (le Suore di Madre Teresa). Sr. Mary Elisha era stata arrestata prima della fine di novembre, e rilasciata su cauzione qualche giorno dopo, in attesa di giudizio. L'accusa era che l'istituto di cui è responsabile, Prem Nivasa, fosse coinvolto in traffico di bambini. L'istituto ospita ragazze madri che spesso abbandonano i loro bambini. Questi minori vengono presto dati in adozione a coppie del paese, e qualche volta anche all'estero, sempre ed esclusivamente tramite il tribunale minorile.
L’aborto in Italia diminuisce davvero? Il ministero della Salute ogni anno rende noti i numeri ufficiali, che assommano gli interventi praticati negli ospedali per “interrompere la gravidanza”, secondo la formula coniata dall’antilingua per occultare la verità. E così, ogni anno si assiste alla solita celebrazione laica sui giornali: il numero assoluto di IVG è più basso rispetto a quello dell’anno precedente, e dunque la legge 194 ha funzionato. Ma basta aprire gli occhi e ragionare senza pregiudizi, per accorgersi che la realtà è un’altra.
Twitter, Facebook, blog, siti internet e via dicendo: secondo alcuni, tra cui il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la Cultura del Vaticano (in pratica, il ministro della Cultura della Santa Sede), tutti i nuovi strumenti della rete rappresentano, oggi, una tra le modalità decisive di comunicare l’annuncio cristiano. La fede, attraverso il web. Il vaticanista Sandro Magister, interpellato da ilSussidiario.net, ci dice la sua sull’utilità delle nuove tecnologie.
Girano voci su mailing list su Medjugorje, siti e altro che Jelena di Medjugorje (incinta del 5° figlio) ha avuto un ictus e sta ricoverata in un ospedale della capitale. Jelena ha avuto un'altro malore e non un inctus, ora sta benissimo. Preghiamo sempre per lei.
Domani giovedì 15 dicembre 2011, alle ore 20.30 presso l'Auditorium Parco della Musica si terrà l'evento Canto di Natale dedicato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che dal 1869, ogni giorno, compie un atto d’amore verso i bimbi meno fortunati.
C’è grande attesa per la visita del Papa domenica prossima nella casa circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia. Benedetto XVI incontrerà i detenuti alle 10, nella chiesa centrale del “Padre Nostro”, e risponderà alle loro domande. Terminato l’incontro, il Pontefice benedirà un albero piantato a ricordo della sua seconda visita in un carcere. Si tratta di un evento che in tanti vedono come un segno di speranza in una situazione spesso drammatica.
E' lutto cittadino a Firenze per la strage in piazza Dalmazia. Ieri Luca Casseri, militante di estrema desta, prima di togliersi la vita ha ucciso due venditori ambulanti senegalesi e ne ha feriti tre. L’arcivescovo della città mons. Betori ha parlato di “profondo dolore e severa riprovazione per quanto accaduto”. Netta la condanna del gesto criminale da parte del presidente della Repubblica, Napolitano, e del sindaco di Firenze, Renzi, i quali ribadiscono il “no” ad ogni forma di violenza ed intolleranza.
“La nuova Haiti di cui tanto sogniamo non ci verrà data in regalo, ma sarà frutto dell’unione dei nostri sforzi”: Tornano ad invocare la sovranità nazionale i vescovi di Haiti in un messaggio in vista delle celebrazioni natalizie, ripreso dall'agenzia Misna. “Rari sono coloro che, alla maniera del Signore, danno tutto senza aspettarsi nulla in ritorno. Vi esortiamo – lanciano i presuli al popolo e ai governanti nazionali – a non attendere continuamente che vi sia dato. Strade e ponti in regalo, scuole e palazzi amministrativi o religiosi, ospedali in regalo, alloggi e viveri, forze di sicurezza in regalo. Non c’è nulla di male ad accettare di essere aiutati e accompagnati.
“Un regalo di Natale che fa un mondo di differenza”: si legge così nell’appello lanciato, in vista del Natale, dalla Caritas Internationalis per invitare tutte le persone di buona volontà a sostenere il suo operato attraverso donazioni spontanee. “Per gli operatori Caritas – scrive in una lettera il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente dell’organismo – il Natale non è un evento da rievocare una volta l’anno, a dicembre. Essi lo vivono sempre, tutti i giorni”, quando “portano conforto ai più deboli e sollievo a coloro che si trovano nei luoghi a rischio di catastrofi”.
Negli ultimi sei mesi la situazione degli sfollati interni di etnia kachin, nelle diocesi di Myitkyina e Banmaw (nel nord del Myanmar), si è aggravata, colpendo soprattutto donne e bambini. I profughi sono aumentati continuamente e attualmente sono circa 50mila. La Chiesa cattolica (tramite “Karuna”, la Caritas locale) e la Chiesa Battista, con grande sforzo e impegno di risorse, hanno organizzato campi e assicurato il sostentamento per 26mila sfollati, mentre altri 3.000 sono accolti in monasteri buddisti. E’ quanto afferma un dettagliato Rapporto inviato all’agenzia Fides dalla Caritas della diocesi di Banmaw, in prima linea nel monitoraggio della situazione e nell’assistenza.
Sono una coppia di medici insieme a tecnici e infermiere di un ospedale di Haryana. Secondo il censimento 2011, la sex ratio (rapporto tra numero di nascite femminili e maschili) è in media di 940 donne ogni 1.000 uomini e peggiora nelle città rispetto alle aree rurali. Secondo un membro della Pontificia accademia per la vita, tra 20 anni gli uomini saranno il 20% in più delle donne.
E’ l’insegnamento che Benedetto XVI trae dall’atteggiamento di Gesù nella sua azione guaritrice. La preghiera “apre la porta a Dio”, al suo amore e al tempo stesso “ci rende capaci di farci vicino agli altri, specialmente nei momenti di prova, per portare speranza, consolazione e luce”.
Adnan Elia Jakmakji e Raghad al Tawil, commercianti, sono stati freddati a colpi di arma da fuoco nella serata di ieri. Sopravvissuti i due figli, che hanno riportato ferite. La famiglia si trovava a bordo della loro auto ed è caduta in una vera e propria imboscata. Fonte di AsiaNews: cristiani preoccupati in vista del Natale.
Nguyen Van Lia, 71 anni, e Tran Hoai An dovranno scontare una pena di cinque e tre anni di prigione. I due esponenti della chiesa Hoa Hoa avrebbero “messo in pericolo lo Stato” e “abusato” delle libertà democratiche. I familiari impossibilitati ad assistere al processo. Human Rights Watch: sentenza inaccettabile.
All’udienza generale del 14 dicembre, proseguendo nella sua «scuola della preghiera» su Gesù, Benedetto XVI ha parlato della relazione fra la preghiera e la «prodigiosa azione guaritrice» del Signore. «Si tratta – ha detto il Papa – di una preghiera che, ancora una volta, manifesta il rapporto unico di conoscenza e di comunione con il Padre, mentre Gesù si lascia coinvolgere con grande partecipazione umana nel disagio dei suoi amici, per esempio di Lazzaro e della sua famiglia, o dei tanti poveri e malati che Egli vuole aiutare concretamente».
Era giusto un anno fa, si era in piena bufera “preti pedofili”: uno scandalo purtroppo vero, ma usato come pretesto per colpire la Chiesa, come conferma il diverso trattamento usato dalla stampa per il caso degli ebrei ortodossi pedofili di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi. Ebbene, proprio in quel clima un conoscente molto al dentro di certi ambienti usi a muoversi dietro le quinte, mi diceva: “Vedrai, appena si esaurirà il tema pedofilia, cominceranno ad attaccare la Chiesa sui soldi”. E’ una “profezia” che mi è tornata in mente in questi giorni osservando questa ondata di menzogne contro la Chiesa che dura ormai da mesi: prima, timidamente, sull’8 per mille, poi una valanga sull’esenzione dall’Ici, ora l’accusa al Vaticano di speculare sui Rosari fatti a mano da povere donne albanesi che vivono come schiave (vedi articolo in primo piano). E chissà cos’altro ancora ci aspetta prossimamente.
Lo scoop è riportato da Repubblica con un titolo in equivocabile :“Il businness dei Rosari”. Questo il sottotitolo: «Da Skutari, Albania, al Vaticano. Dal Vaticano all'entroterra di Rimini. A seguire la filiera dell'oggetto-simbolo della devozione cristiana si trovano, in tempi di globalizzazione e delocalizzazione, sorprese amare. Come, ad esempio, che donne albanesi imprigionate in casa dal codice Kanun guadagnano sette centesimi per assemblare una corona che nelle botteghe romane viene rivenduta a venti euro». Come dire, il rosario non è etico. Per costruirlo viene sfruttata la manodopera a bassissimo costo di lavoratrici straniere che vivono in condizioni di povertà, e il Vaticano è in qualche modo complice di tutto questo.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Domenica prossima, ultima di Avvento, il Papa si recherà in visita alla casa circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia. Nella struttura detentiva alla periferia di Roma, l’incontro con i detenuti avverrà nella chiesa del Padre Nostro. Nell’occasione, il Papa risponderà alle loro domande e al termine benedirà un albero piantato davanti alla chiesa a ricordo della visita.
A trent’anni di distanza dallo “stato di guerra” che il generale Jaruzelski impose alla Polonia il 13 dicembre 1981, migliaia di polacchi hanno manifestato per ricordare una delle pagine più drammatiche della storia recente della nazione. Nel tentativo di soffocare l’opposizione guidata da Solidarność, per un anno e mezzo il regime comunista di Varsavia isolò il Paese, procedendo ad arresti e uccisioni indiscriminate. Un periodo duro, che vide tra i suoi massimi protagonisti – nello sforzo di riportare la pace e denunciare le violenze – il giovane Giovanni Paolo II.
I giovani della Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata a Madrid lo scorso agosto, saranno i protagonisti della Festa della Sacra Famiglia che si svolgerà nella capitale spagnola il prossimo 30 dicembre dalle ore 14.30 alle ore 17.00. Scenario della celebrazione eucaristica sarà Plaza de Colón che quattro mesi fa, durante la Gmg, accolse lo svolgimento della Via Crucis.
Ancora focolai di tensione nelle Molucche, da tempo teatro di scontri interconfessionali. La polizia ha sequestrato armi fra cui bombe Molotov, frecce e machete. Il 12 dicembre altre due persone ferite in un agguato. Il governo centrale condanna gli episodi e chiede il rispetto della legge. Per il capo dell’esercito la situazione è “sotto controllo”.
P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, non crede alle recenti dichiarazioni in favore dei cristiani espresse dai leader del movimento islamico. I continui cambi di posizione dei Fratelli musulmani dall’inizio della rivoluzione dei Gelsomini al dopo elezioni.
Troppo pochi i fedeli in chiesa, meglio trasformarla in un mercato ortofrutticolo. Succede a Bruxelles dove il Comune è proprietario di un tempio dedicato a Santa Caterina nel cuore della capitale belga. Ai poveri cristiani di Budapest nel ’56 andò meglio: le chiese vennero trasformate in magazzini di vettovaglie, grano e rifornimenti per la rivoluzione comunista alle porte. All’eroica spedizione della Dc italiana, capitanata da don Mario Prandi, la sola inviata dall’Europa per portare aiuti agli insorti ungheresi, non parve vero di vedere la casa del Signore trasformata nell’evangelico mercato. Così, il combattivo sacerdote, sfidando i carri armati dell’Armata Rossa, entrava, imprecava contro il sacrilegio ed estraeva dal taschino della talare l’aspersorio: due colpi di acqua benedetta, un parternoster e poi via, di corsa contro blocco sovietico.
La vicenda del rogo della Continassa è una di quelle che lasciano senza parole. Una ragazzina di sedici anni inventa uno stupro per coprire il suo primo rapporto sessuale, consumato in un garage con un ragazzo maggiorenne da un pezzo, proveniente da “una famiglia con problemi”. Accusa due rom che risiedono in una vecchia cascina abbandonata, la Continassa. Solo che la sua bugia mette in moto un “corteo di solidarietà”, dal quale si staccano alcuni personaggi che incendiano la cascina Continassa, fortunatamente evacuata dalle famiglie che vi abitavano.
Fino all’altro ieri l’aborto era un delitto, ieri una condotta da tollerare, oggi un diritto. E domani? Per scrutare il futuro in modo scientifico cosa c’è di meglio che chiederlo ad un matematico come Piergiorgio Odifreddi? Questi preconizza che l’aborto debba diventare un dovere; sì, un dovere sociale. In un post del 9 dicembre pubblicato nel suo blog, il quale si chiama con ottimismo “Il non-senso della vita”, il professore ha messo sotto la lente di ingrandimento il caso della ragazzina di Trento costretta ad abortire dai genitori. Il docente nativo di Cuneo si rammarica del fatto che “il giudice ha negato l’imposizione dell’intervento, perché per la nostra legislazione l’aborto è un diritto (limitato), ma non un dovere”.
Il fatto è questo: in ottobre una maestra con trent’anni di esperienza si è vista sollevare dall’incarico perché durante una lezione avrebbe turbato una bambina di prima elementare. È successo a Bologna (Il Resto del Carlino, 26 novembre 2011). La maestra in questione, insegnando religione cattolica, ha parlato del brano dell’Apocalisse in cui si tratta della caduta degli angeli ribelli e della punizione dei malvagi. E ha illustrato il tutto mostrando foto dei quadri di Guido Reni [nella foto], il famoso pittore seicentesco. Una bimba si è spaventata e l’ha detto alla mamma, la quale ha fatto un esposto al responsabile del circolo didattico competente.
La data ufficiale della prossima Giornata Mondiale della Gioventù è stata decisa durante un incontro tra il Pontificio Consiglio per i Laici e il Comitato Organizzatore Locale (COL/Rio). La GMG di Rio de Janeiro 2013 si svolgerà dunque dal 23 al 28 luglio 2013. A dare l’informazione è stato il settore delle comunicazioni per la GMG RIO 2013.
Solidarietà, accoglienza, interculturalità. Sono questi i presupposti valoriali che caratterizzano Miracolo a Le Havre, pellicola diretta dal regista finlandese Aki Kaurismäki. Nelle sale dal 25 novembre scorso, il film verrà proiettato in esclusiva presso l’Aula Magna Benedetto XVI della Pontificia Università Lateranense domani, mercoledì 14 dicembre, alle 16.30.
Domenica prossima papa Benedetto XVI colloquierà con i detenuti di Rebibbia e benedirà l’albero di Natale piantato davanti alla cappella del carcere. Mancano cinque giorni alla visita del Santo Padre alla casa circondariale romana, all’interno della quale fervono l’attesa e i preparativi. Il cappellano di Rebibbia, don Pier Sandro Spriano, in un’intervista rilasciata a Radio Vaticana, ha dichiarato che la venuta del Papa assume un significato “estremamente importante” in quanto potrà dare una scossa al disinteresse delle istituzioni nei confronti delle condizioni dei detenuti.
Quarantanove giovani diaconi Legionari di Cristo sono stati ordinati sacerdoti ieri mattina presso la basilica di San Giovanni in Laterano. A presiedere il rito è stato il cardinale Velasio de Paolis, delegato pontificio per la Legione di Cristo. I novelli presbiteri sono di età compresa tra i 29 e i 35 anni e provengono da sette paesi differenti: Stati Uniti, Messico, Brasile, Colombia, Ungheria, Spagna e Italia. I 49 nuovi presbiteri appena ordinati si vanno ad aggiungere agli 880 sacerdoti legionari che attualmente esercitano il loro ministero in 21 paesi, in differenti campi, dalla catechesi, all’aiuto umanitario, nel mondo della cultura, della formazione sacerdotale, dei mezzi di comunicazione e, in modo particolare, dell’insegnamento presso scuole, collegi, licei e università della congregazione che ospitano un totale di 130mila allievi e studenti.
I giovani soldati britannici di stanza nelle zone di guerra in Afghanistan stanno scoprendo la loro fede cattolica, grazie ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS). Lo scrive John Newton sul sito dell’associazione, ACN News (12 dicembre). In risposta ad una richiesta del cappellano militare britannico, padre David Smith, l’associazione ha distribuito libri sulla fede cattolica e cartoline con preghiere per dare una mano nell’assistenza pastorale di un contingente di 400 uomini.
La crisi che ha colpito il mondo è di natura finanziaria. Per sconfiggerla non si dovevano salvare i giganti della finanza, ma puntare sulla produzione interna e sulla creazione di un mercato interno. Pechino e Washington sono divise su molti punti, ma hanno compiuto lo stesso errore, che va sanato prima che sia troppo tardi. L’analisi del grande dissidente.
Respinto un nuovo tentativo della difesa di Murat Altun, di affermare che al momento dell’uccisione del vescovo l’uomo era incapace di intendere e di volere. Ora il processo dovrebbe poter andare avanti. La prossima udienza è prevista il 22 febbraio.
In concomitanza con la Giornata universale per i diritti umani, celebrata il 10 dicembre, oltre 150 persone hanno aderito a una marcia di sensibilizzazione. In tutto il Pakistan si sono tenuti incontri, mostre, seminari per veicolare un messaggio di “uguaglianza” e “unità nella diversità”. Attivista: la discriminazione alla radice di tutti i conflitti.
Relazione di Padre Gabriele Amorth del 26 novembre 2011.
Nel contesto del dibattito su come reperire i fondi per pagare il debito della Stato, alcuni mezzi di comunicazione e forze politiche hanno proposto di far pagare di più alla Chiesa cattolica e ad i suoi membri. Così il Comune di Bologna ha pensato di tassare anche le Suore di clausura, consegnando cartelle esattoriali per centinaia di migliaia di euro ai monasteri di appartenenza. Si tratta di tasse per lo smaltimento rifiuti urbani (TARSU) comprese tra il 2010 e il 2011, che si configurano come vere e proprie imposte patrimoniali perché calcolate non sul servizio reso, ma sulla metratura degli immobili occupati.
Benedetto XVI ha fatto l’annuncio durante una messa solenne in San Pietro dedicata alla Vergine di Guadalupe e al bicentenario dell’indipendenza di alcuni Paesi latino americani. Il regime comunista di Cuba, che ha come partner principale la Cina popolare, cerca l’appoggio della Chiesa per un piano di riforme di grande impatto sociale.
Bhubaneswar – Un tribunale indipendente chiamato a giudicare le ingiustificate violenze anticristiane verificatesi nel 2008 nello Stato federato dell’Orissa, nell’India orientale, ovvero il Tribunale popolare nazionale (Tpn), ha denunciato con durezza l’incapacità del governo locale di proteggere i cristiani durante la caccia all’uomo scatenatasi nel remoto diretto di Kandhamal, immerso nella giungla, a 300 chilometri da Bhubaneswar, capitale di quello Stato. «Durante le violenze», si è lamentato il Tribunale, «i funzionari [governativi] hanno giocato un buon numero di ruoli negativi, che vanno dall’essere rimasti spettatori silenziosi ma anche fiancheggiatori di quei massacri brutali sino al rifiuto di proteggere o di assistere le vittime e i sopravvissuti…».
L’incontro con un ragazzo che, dopo aver trascorso molta parte della propria vita comportandosi da omosessuale, ha deciso di guardarsi dentro, ha ricevuto una forte motivazione religiosa e ha cambiato stile di vita è, evidentemente, un messaggio troppo forte da accettare. Così, l’ennesima conferenza di Luca (che "era gay e adesso sta con lei"), a Ferrara la settimana scorsa, ha ancora una volta sollevato il problema del cambiamento radicale da omosessuale a eterosessuale, ricevendo una tanto accesa contestazione da suscitare almeno alcuni “perché?”. Perché non è possibile ascoltare senza polemiche il racconto di una conversione? Perché non sopire i toni contestatori e smettere di negare un fatto solo perché è in contrasto con la propria vita? Perché c’è sempre qualcuno che parla di sopruso e discriminazione verso gli omosessuali, quando la prima cosa che si dichiara è che il rispetto verso le singole persone è pieno e sincero?
Che le batoste arrivassero, potevamo anche aspettarcelo. Che il governo colpisse le pensioni, pure. Infatti una società in cui le aspettative di vita aumentano sempre di più, e, soprattutto, in cui gli anziani sono in continua crescita, non ha la forza di pagare pensioni troppo a lungo. Dove mancano i figli, cioè i giovani, mancano anche i soldi per mantenere chi è uscito dal mondo del lavoro. Niente figli, perché non desiderati, perché abortiti, e così via: insomma, niente pensioni.
85 indagati e 117 bambini molestati in tre anni scoperti da una delle più grandi operazioni anti-pedofilia della storia criminale americana, che ha colpito a Brooklyn una comunità religiosa, accusata di preferire una «gestione interna» della crisi senza coinvolgere le autorità secolari. La solita parrocchia cattolica? No: questa volta si tratta della comunità ebrea ortodossa, numerosa e spesso anche decisiva elettoralmente a New York e dintorni. Non si può non notare anzitutto il curioso e provinciale atteggiamento della grande stampa italiana, che ha dedicato alla notizia solo qualche trafiletto. Non è difficile immaginare che cosa sarebbe successo se a Brooklyn fossero stati fermati 85 preti cattolici accusati di pedofilia. La disparità di trattamento è così clamorosa da richiedere un commento.
Non si è mai finito di conoscere e ammirare i personaggi e le innumerevoli iniziative che nascono dalla fede in Cristo e nella Chiesa. Sabato scorso 3 dicembre, al “Circolo della Stampa”, ritrovo abituale dei giornalisti di corso Venezia 48 a Milano, ho conosciuto la signora Paola Marozzi Bonzi, fondatrice e direttrice del Centro di Aiuto alla Vita (CAV) della clinica Mangiagalli di Milano, che in 27 anni ha salvato 13mila bambini dall’aborto.
Il premio Natale UCSI 2011 a Verona celebra una firma storica del giornalismo italiano. Nella XVII edizione Piero Gheddo, giornalista missionario di fama internazionale, conquista il premio speciale “Giornalisti & Società” - la professione giornalistica a servizio dell'uomo. Padre Gheddo, 82 anni, è una vera istituzione nel mondo missionario italiano: direttore dell'Ufficio storico del Pontificio Istituto Missioni Estere a Roma, tra i fondatori di Emi (Editrice Missionaria Italiana), Mani Tese e Asia News, da quasi 60 anni in viaggio nelle missioni di ogni continente con all'attivo più di 90 volumi pubblicati e 35 anni da direttore del mensile del Pime Mondo e Missione.
La ricerca sulle cellule staminali embrionali non è più brevettabile, è eticamente controversa ed è un campo di ricerca non condiviso tra gli Stati membri e i cittadini dell’Unione europea (UE ). È inoltre sempre meno promettente dal punto di vista clinico. Perciò, i vescovi del continente chiedono che vengano riviste le politiche comunitarie in materia.
Compiacimento per i buoni rapporti tra la Santa Sede e la repubblica caucasica. Il presidente Sargsyan ha fatto dono a Benedetto XVI di una statua che raffigura un episodio del genocidio, “una storia molto commovente”.
“Quando si esige che anche il Vaticano paghi l’Ici sui luoghi di culto, ci si dimentica del fatto che le chiese non sono di proprietà della Santa Sede. Molte appartengono allo Stato italiano e ai Comuni, oppure a parrocchie, diocesi, ordini religiosi, associazioni, privati ed enti pubblici”. Lo sottolinea Giuseppe Dalla Torre, presidente del Tribunale dello Stato della Chiesa, nel corso di un’intervista a Ilsussidiario.net.
Il numero delle convivenze come alternativa o come passo preliminare al matrimonio continua a crescere. Almeno secondo i dati pubblicati questa settimana dal British Office for National Statistics for England and Wales. Nel 2010 il 48,2% della popolazione adulta di Inghilterra e Galles ha contratto il matrimonio. Il 35,6% è rimasto single, il 9,3% è divorziato, e il 7% è vedovo. Il Rapporto sostiene che "La crescita del numero delle convivenze è dovuta alla riduzione della popolazione sposata e l'aumento dei single”.
È andato alla memoria di Chiara Lubich il Premio Europeo per la Vita “Madre Teresa di Calcutta”. La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri sera nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza di autorità del mondo politico, culturale ed ecclesiale, nel giorno del 63° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. L’accostamento di queste due straordinarie figure femminili – Chiara Lubich (1920-2008) e la Beata Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) – non è casuale. Sia la fondatrice del Movimento dei Focolari, sia la fondatrice delle Missionarie della Carità, sono state infatti paladine di un nuovo modo di intendere la fede nella seconda metà del XX secolo e di un nuovo approccio della donna alla Chiesa Cattolica e all’evangelizzazione.
All’Angelus per la benedizione dei “Bambinelli”, Benedetto XVI chiede ai piccoli: “ricordatevi di me”, davanti al presepe. Oltre i messaggi commerciali e le luci, Cristo è la vera luce del mondo. La vera gioia non sta nel divertirsi, “nell’esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità”, ma nel rapporto con Dio. Ai membri europei del Movimento per la vita: “Il primo fra tutti i diritti è quello alla vita”.
«Il 7 Dicembre 2011, una ventina di musulmani radicali ha attaccato un evento con i due musulmani riformisti, Irshad Manji e Tofik Dibi, ad Amsterdam. Gli estremisti hanno più volte gridato "takfir", ordinando così l'esecuzione di Manji e Dibi. Dopo aver minacciato di spezzare il collo della Manji, hanno chiesto che l'evento, patrocinato dalla European Foundation for Democracy, venisse interrotto.
A Trento, come in tante città d’Italia, venire concepiti è sempre più un rischio ed una colpa. Che si paga con la morte. Ne hanno parlato anche i quotidiani nazionali. Una giovane ragazza trentina di sedici anni, incinta, è stata spinta dai genitori ad abortire. Nonostante fosse fortemente determinata a tenere il bambino. Nonostante fosse, secondo i quotidiani locali, molto “innamorata” del suo fidanzato.
144.000 indios coinvolti. Una trentina di villaggi-modello, su un’area vasta più dell’Italia, retti da un sistema democratico. Grazie all’opera grandiosa dei gesuiti. Questo il fenomeno delle reducciones, durato circa due secoli. Che ebbe fine per colpa della propaganda protestante e illuminista.
Quanto è distante da noi la figura di Maometto. La sua è una religione senza libertà, che non tiene conto della ragione e del cuore dell'uomo. Il contrario del cristianesimo.
Il governo ha fatto le sue scuse “ufficiose”, ma la Chiesa vuole un comunicato ufficiale che ritiri ogni accusa contro suor Eliza e l’ostello per ragazze madri. Il prossimo 15 dicembre ci sarà la prima udienza.
La campagna sull’ “Ici della Chiesa” è stata lanciata dai radicali per anticlericalismo, ma gli ecclesiastici hanno dato una risposta così disastrosa che alla fine la Chiesa – oltre a doversi piegare sull’Ici – ne ha ricavato pure un grande danno di immagine e di credibilità. Parlavo di faziosità radicale. Scrive Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che la scorsa estate i radicali presentarono un emendamento alla manovra-bis che voleva colpire esclusivamente “gli enti religiosi cattolici”. In modo da negare “soltanto ad essi i benefici stabiliti dalla legge” per le opere “senza fini di lucro. Neanche citati tutti gli altri soggetti (altre religioni, associazioni laiche, patronati, realtà politiche e sindacali)”. Questo, dice Tarquinio, dimostra che i radicali sono mossi da ostilità discriminatoria contro la Chiesa.
Il 15 novembre 1848 era stato assassinato Pellegrino Rossi, capo del governo dello Stato Pontificio. Il suo nome era stato suggerito al b. Pio IX dal b. Antonio Rosmini. Un congiura vera e propria, seguita da cortei di liberali trionfanti che giravano per la città cantando «Benedetta quella mano che oggi il Rossi pugnalò». E andarono a cantare perfino sotto le finestre della povera vedova e dei suoi figli. La giornalista americana Margaret Fuller, inviata speciale del New York Tribune in Europa, mandò al suo giornale una corrispondenza entusiastica. La Fuller nel 1844 aveva pubblicato Women in the Nineteenth Century, «uno dei testi fondamentali del femminismo statunitense».
In curva c’è la Madonna. E non si tocca. Nessuna squadra al mondo può vantare un “ultrà” di questo livello. E i dirigenti e i tifosi del Vasco da Gama non hanno nessuna intenzione di privarsene. La società bianconera di Rio de Janeiro, che si definisce con orgoglio “il club calcistico più cattolico del Brasile”, conserva gelosamente all’interno dello stadio São Januario, una cappella dedicata con beneaugurante orgoglio a Nostra Signora delle Vittorie. Una vera chiesetta collocata proprio dietro una porta. Un progetto edilizio vorrebbe ora demolirla per consentire un ampliamento dei posti della curva e quindi nuovi introiti. Non se ne parla neppure: il consiglio direttivo della società ha respinto all’unanimità la proposta. La storia non si cancella.
Non c’è nulla di bello e di vero che si incontri nella vita che non vada condiviso. Non è una legge morale, ma è una legge della realtà, un impeto del nostro cuore. Nessun dono che ci venga fatto conserva la sua natura di dono se noi non avessimo qualcuno a cui poterlo raccontare. Nessuna felicità è veramente tale, se non è condivisa. Nessun fatto capitatoci, quando è un evento, può rimanere solo nella nostra memoria. L’esperienza ce lo insegna. Quando ci accade qualcosa di davvero sorprendente, vogliamo investire tutti quelli che incontriamo con questa notizia. Questo è stato raccontato nei Vangeli in cui gli evangelisti hanno sentito l’urgenza di raccontare la buona novella perché tutti la conoscessero. Questo accade a noi tutti i giorni quando incontriamo volti rigenerati e cambiati dall’incontro con Cristo. Non è retorica. Dobbiamo verificarlo nella nostra vita.
Le opere di John R.R. Tolkien hanno conosciuto una diffusione di massa, anche in Italia, soprattutto dopo le riduzioni cinematografiche della trilogia del Signore degli anelli. Relativamente meno nota è la vicenda umana intellettuale del loro autore che, a livello critico-accademico, ha sempre avuto una letteratura piuttosto esigua nel nostro paese. Un recente significativo contributo è tuttavia quello di Greta Bertani, 41 anni, modenese, che ha recentemente pubblicato Le radici profonde. Tolkien e le Sacre Scritture (Il Cerchio, 2011), suo primo saggio interamente dedicato allo scrittore britannico.
Non ci pensava minimamente Costanza Miriano a sottomettersi al marito il giorno del suo matrimonio, nonostante il velo. A febbraio ha pubblicato un libro "Sposati e sii sottomessa", un successo, 15mila copie vendute i primi mesi e ora in ristampa, edito da Vallecchi. La giornalista del tg3, 40enne madre di quattro figli, spiega il suo successo in un'intervista a Zenit. "Mi sono resa conto che l'unica via per un matrimonio felice è la sottomissione della sposa al marito. Nel senso che la donna nella famiglia è il sostegno che accoglie, fa star bene, aiuta. E' la base su cui poi si regge tutto".
Ecco un interrogativo che ricorre fra le persone colte e la stampa di paesi non cristiani: perchè il mondo moderno è nato nell'Occidente cristiano e non, ad esempio, nell'Oriente buddhista o indù o islamico oppure nel profondo dell’Africa nera? La risposta è questa: Dio ha rivelato se stesso mandando il proprio Figlio Gesù Cristo come Messia (salvatore) e l’ha fatto nascere nel popolo ebraico, che aveva lungamente preparato ad accoglierlo. Dopo la sua morte in Croce e la sua Risurrezione, Cristo ha fondato la comunità dei suoi credenti (la Chiesa) mandandola in tutto il mondo a dare la “Buona Notizia” del Vangelo, che ha rivoluzionato la storia dell’umanità. Gli Apostoli e i loro successori hanno iniziato a diffondere la Chiesa fra i popoli del Mediterraneo, a quel tempo unificati nell’Impero romano e con un ambiente filosofico-culturale adatto, in cui la verità di Cristo poteva inculturarsi meglio che altrove, grazie alla razionalità della filosofia greca, al diritto e al senso della storia dell’impero romano.
“Ogni anno, il ‘Dalit Liberation Sunday’ è un’occasione per l’intera comunità cristiana per rinnovare il proprio impegno in favore delle sorelle e dei fratelli di origine Dalit che vivono nell’arretratezza sociale, economica ed educativa a causa della loro tradizionale intoccabilità”: si apre con queste parole la lettera del presidente della Commissione per i Dalit e i Tribali del Consiglio dei vescovi del Tamil Nadu, in India, mons. Anthonisamy Neethinathan, scritta in occasione della Domenica della Liberazione dei Dalit, che sarà celebrata l’11 dicembre.
Lunedì scorso, la Santa Sede è entrata a far parte dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni come Stato membro. Un evento di grande significato che sottolinea il rinnovato impegno della Chiesa in favore dei migranti e sul quale si sofferma il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per "Octava Dies", il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
Domani mattina il Papa si reca in visita pastorale alla Parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie a Casal Boccone. Benedetto XVI, dopo aver salutato i giovani e i bambini, presiederà alle 9.30 la Messa nella terza Domenica di Avvento. La chiesa, consacrata l’anno scorso, sorge in Via della Bufalotta, nei pressi del Raccordo anulare, nella zona nord-est di Roma.
Bisogna coniugare finanza, politica, tecnologia ed etica. Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha celebrato stamani la Messa nella Basilica di San Pietro per i partecipanti al Congresso del Credito Cooperativo, ricordando il valore di questa forma di impresa, in linea con la Dottrina sociale della Chiesa. Nel pomeriggio al Congresso interverrà, tra gli altri, il ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi.
“In linea di principio, la normativa vigente è giusta, in quanto riconosce il valore sociale delle attività svolte da una pluralità di enti non profit e, fra questi, degli enti ecclesiastici. Questo è il motivo che giustifica e al tempo stesso delimita la previsione di una norma di esenzione”. Con queste parole, il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, (Conferenza Episcopale Italiana) è intervenuto oggi a Genova a margine di un incontro promosso dal gruppo ligure dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) sul tema Elite di potere ed etica.
La natura umana di Maria si staglia nella sua perfezione sin dal concepimento: essa proclama la redenzione di Cristo in un modo molto più perfetto che per tutti gli altri redenti. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Vaticana, il mariologo padre Stefano De Fiores, sacerdote monfortano. “Maria fa parte della comunità dei salvati – ha aggiunto il religioso - in quanto non è Immacolata per forze proprie, ma per un dono che viene da Gesù Cristo, il quale ha due modi per poter diventare e mostrarsi mediatore: o liberando dal peccato l’umanità che vi era incorsa o preservando dal peccato con una forza ancora superiore, che impedisce addirittura a Maria di cadere nel peccato, per poi essere liberata e risollevata”.
Nella sua seconda predica di Avvento Padre Raniero Cantalamessa ha raccontato come hanno fatto i monaci a convertire i barbari e sottolineato l’importanza della vita contemplativa in vista dell’evangelizzazione: Parlando della seconda grande ondata di evangelizzazione nella storia della Chiesa, quella che seguì al crollo dell’impero romano e al rimescolamento di popoli provocato dalle invasioni barbariche, il Predicatore della Casa Pontificia ha sottolineato che di fronte alla smarrimento per la fine dell’impero romano S. Leone Magno ebbe chiara la consapevolezza che la Roma cristiana sarebbe sopravvissuta alla Roma pagana e anzi “presiederà con la sua religione divina più ampiamente di quanto avesse fatto questa con la sua dominazione terrena”.
Iuxta Crucem Tecum stare (“Stare sotto la Croce con Te Maria”) è stato il motto delle Missioni evangelizzatrici, realizzate nell’Arcidiocesi di Czestochowa, su iniziativa dell’Arcivescovo, monsignor Stanislaw Nowak nell’Anno Pastorale 2010/2011. Durante le Missioni, secondo le statistiche presentate da don Marian Duda, Presidente del Comitato per le Missioni evangelizzatrici e la Peregrinatio della Croce, sono state predicate circa 6000 catechesi missionarie dedicate alla Bibbia, ai Sacramenti della Chiesa e alla Croce, a cui hanno partecipato circa 600mila fedeli.
A pochi giorni dalla festa patronale della Madonna di Guadalupe, il sacerdote legionario padre Nicola Tovagliari, in un’intervista concessa a Zenit, definisce Maria di Guadalupe il “modello della Nuova Evangelizzazione”. La patrona d’America fu infatti cruciale nella prima evangelizzazione del Nuovo Continente e aiutò a radicare il messaggio cristiano nelle culture autoctone americane. L’intervista a padre Nicola Tovagliari LC, è stata realizzata a margine della conferenza La Madonna di Guadalupe: sfida alla scienza, richiamo alla fede, organizzata dal Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dove padre Tovagliari è professore assistente.
Benedetto XVI si recherà nell’isola, di cui la Cina costituisce il primo partner commerciale, e con cui i rapporti politici, economici e diplomatici si stanno rafforzando in maniera molto intensa. Il viaggio si svolgerà a marzo, in occasione delle celebrazioni della Virgen de la Caridad del Cobre, la protettrice di Cuba.
Notizia dal Corsera.it del 6 dicembre 2011: le inglesi troveranno sotto l’albero di natale una confezione gratuita della pillola del giorno dopo, gentilmente offerta dal Bpas (British pregnancy advisory board), l’organo consultivo in materia di gravidanza. Che dovrebbe chiamarsi di non-gravidanza, ma si sa, l’eufemismo è l’anima della political correctness.
Le autorità dello Sri Lanka potranno vantare un triste primato: il primo arresto al mondo di una religiosa delle Missionarie della Carità, il benemerito ordine fondato dalla Beata Madre Teresa di Calcutta, premio Nobel per la Pace. La notizia circola da qualche tempo sul web. Ecco i fatti. Il 23 novembre scorso ufficiali governativi del National Child Protection Authority (NCPA, un'ente di sorveglianza sulle condizioni dei minori, alle dirette dipendenze della Presidenza della Repubblica) si sono presentati a Prem Nivasa, un istituto delle Missionarie della Carità, per accertamenti. A detta di tali ufficiali, il raid era stato condotto dopo aver ricevuto una segnalazione telefonica anonima che asseriva il coinvolgimento di Prem Nivasa nel traffico di bambini. L'istituto, secondo tale segnalazione, avrebbe “venduto” bambini a coppie straniere.
Breaking Dawn. Prima parte, il film che sta realizzando incassi record in tutto il mondo, è il quarto della serie tratto dalla saga Twilight della scrittrice americana Stephanie Meyer. Com'è avvenuto per Harry Potter, a ogni romanzo corrisponde una trasposizione cinematografica ma il quarto volume ha generato due film, il che significa naturalmente anche due incassi. La formula generale di Twilight è nota, e non è nuova: ragazza s'innamora di vampiro, seguono complicazioni. Da quando Lucy Westenra s'innamora del conte Dracula nel romanzo del 1897 di Bram Stoker (1847-1912) la formula non è mai passata di moda. Almeno due serie televisive tuttora in corso e note anche in Italia, True Blood e The Vampire Diaries, ne esplorano tutte le varie sfaccettature.
«Ho passato anni della mia infanzia a fantasticare su di lui. Costruivo castelli sulle poche cose che sapevo: capelli biondi, occhi azzurri, laureato. Giorni frenetici e notti insonni passate a immaginare il suo carattere, le sue passioni. “Forse era un musicista, come me”, mi dicevo, “forse era un’artista squattrinato, per questo l’ha fatto, aveva bisogno di soldi”. Poi ho scoperto che il donatore numero 81 era un professionista affermato, un medico che si definisce credente. Il mio padre biologico». 24 anni, newyorkese, Alana Stewart è quello che in gergo tecnico si chiama a donor-conceived adult, ossia un adulto concepito da donatore. La sua è una delle vicende raccontate nel documentario Anonymous father’s day (giornata del padre anonimo) che per la prima volta dà voce a un popolo che ogni anno nei soli Stati Uniti conta dai 30mila ai 60mila nuovi nati. Tanti sono infatti i bimbi che vengono al mondo grazie alla donazione di sperma da parte di padri rigidamente protetti dal più totale anonimato.
Ci mancava anche il ministro Riccardi ad aggiungere un po’ di confusione sul tema Ici e Chiesa. E’ vero, le sue parole pronunciate durante un’intervista in un programma tv della Rai sono state volutamente forzate: non ha detto “la Chiesa paghi l’Ici”, come hanno titolato alcuni giornali online; ha detto che gli edifici ecclesiastici adibiti ad attività commerciali già pagano l’Ici, e che se ci sono abusi tocca ai Comuni vigilare. Ma non c’è dubbio che le parole di Riccardi restano ambigue e fonte di ulteriore confusione, in un momento in cui è stato rilanciato il tormentone dell’Ici per attaccare la Chiesa.
«Nessuno deve temere la vittoria dei Fratelli musulmani alle elezioni: il nostro credo politico è l’alternanza e siamo pronti a ripresentarci tra uno o due anni per farci giudicare di nuovo dagli elettori». Abdel Fattah Hasan, esponente di spicco del Partito Libertà e Giustizia, espressione dei Fratelli musulmani, commenta così la vittoria elettorale in Egitto. Ben 34 su 52 i seggi conquistati nel voto di primo livello, relativo a un terzo delle circoscrizioni nazionali. Come rivela Fattah a Ilsussidiario.net, «l’unica modifica all’architettura dello Stato che intendiamo introdurre è la trasformazione del regime presidenziale in Repubblica parlamentare». E aggiunge: «Ora il nostro partito è in grado di garantire che la polizia non ripeta mai più i massacri dei cristiani come quello avvenuto il 9 ottobre scorso».
A tre anni dalle violenze contro i cristiani del Kandhamal, suor Meena Barwa si definisce una creatura nuova. Le sofferenze e i dolori di questi anni sono state un cammino verso Cristo. Il processo contro gli stupratori e la loro condanna è fondamentale per dare giustizia a tutte le vittime dei pogrom.
All’atto di venerazione della statua della Vergine in piazza di Spagna, Benedetto XVI spiega i simboli della Donna dell’Apocalisse (e dell’Immacolata): “vestita di sole”; con “la luna sotto i suoi piedi”; con la “corona di dodici stelle”. “La Chiesa soffre persecuzione, ma risulta vincitrice”. “L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri”.
In un momento difficile per l’Italia, per l’Europa e per il mondo, è sempre Maria a salvare l’umanità dal peccato e dall’autodistruzione. Lo ha ricordato papa Benedetto XVI durante il tradizionale Atto di Venerazione all’Immacolata a Piazza di Spagna. Durante il percorso dal Vaticano fino alla celebre piazza romana, il Santo Padre ha compiuto una breve sosta davanti alla Chiesa della Santissima Trinità, dove ha ricevuto l’omaggio dell’Associazione Commercianti di Via Condotti.
La “pienezza di grazia” di Maria Santissima è un attributo che non stanca di stupire e di fare riflettere i santi e i teologi di ogni epoca. Su questo punto papa Benedetto XVI ha articolato la propria riflessione durante l’Angelus della solennità dell’Immacolata Concezione. Il Papa ha ricordato che il dogma dell’Immacolata Concezione è abbastanza recente, essendo stato proclamato nel 1854 dal Beato Pio IX, nella lettera apostolica Ineffabilis Deus, tuttavia tale “verità di fede” è già contenuta nelle parole dell’Arcangelo Gabriele: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28).
La solennità dell’Immacolata “ci ricorda la singolare adesione di Maria al progetto salvifico di Dio”. Lo ha detto papa Benedetto XVI al termine dell’Udienza Generale di ieri, durante i saluti ai pellegrini di lingua italiana.
Gv 1, 6-8. 19-28:
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Come già accaduto in passato, è scoppiata nuovamente la polemica sull'inesistente pagamento dell'Ici sugli immobili di proprietà della Chiesa. Il motivo è il ritorno dell'Ici, la tassa sulla prima casa (ora chiamata Imu), voluto dalla manovra del governo Monti. Si parla di un'evidente ingiustizia e favoreggiamento dello Stato nei confronti della Chiesa che in tal modo sfrutterebbe i cittadini italiani costretti a pagare una tassa a cui essa può comodamente fare a meno. Una campagna portata avanti da quotidiani come Il Fatto Quotidiano, il Partito radicale e gruppi che raccolgono su Facebook il sostegno di migliaia di partecipanti dietro a slogan come "Non sai come pagare l'Ici? Venditi una casa e comprati una chiesa" oppure "Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria". IlSussidiario.net ha parlato con la dottoressa Chiara Minelli, Professore straordinario di diritto canonico e diritto ecclesiastico alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Brescia.
All’interno del santuario di Loreto si trovano i muri della Santa Casa, ovvero il luogo dove probabilmente avvenne l’Immacolata Concezione e dove nove mesi nacque Maria. Dopo altri 15 anni fu la volta dell’Annunciazione; Nazareth è la località dove abitò per quasi trent’anni anni la Sacra famiglia, dal suo ritorno dall’Egitto all’inizio della vita pubblica di Gesù.
Prosegue la campagna abortista; l’ultima iniziativa in ordine di tempo è il recapito di sacchi contenenti scatole di RU 486 al governatore del Piemonte che si era impegnato ad ostacolare la diffusione dell’aborto chimico nella sua regione. Per dare colore a tale iniziativa alcuni Radicali, tra cui il ginecologo Silvio Viale, hanno pensato di recapitare “i doni” travestendosi da Babbi Natale.
Improvvise escalation e minacce reciproche alternate a nascosti ma percepibili atteggiamenti distensivi. La partita a scacchi tra l’Iran e gli Stati Uniti, con i loro rispettivi alleati, continua a svilupparsi in modo tutt’altro che lineare dove i colpi di scena sono quasi all’ordine del giorno. L’inasprimento delle sanzioni petrolifere rischia di risultare vano dal momento che Teheran potrebbe compensare il mancato export verso l’Occidente accentuando, anche con prezzi vantaggiosi, le forniture di greggio verso i mercati asiatici, Cina in testa. I tentennamenti della Ue europei circa le iniziative da assumere ha permesso poi al ministro del Petrolio iraniano, Rostam Qasemi, di mostrare i muscoli dichiarando a Doha che «gli europei sono molto saggi e dubito che rinunceranno al greggio iraniano».
L’inizio di ogni inizio è una donna. Prima di essere cacciati dal giardino delle delizie, quando la bellezza della vita sgorgata dalle dita di Dio si trovò incrinata dal male, Adamo ed Eva si trovarono investiti da un castigo e da una promessa. Il castigo fu una maternità di dolore e un lavoro di sudore, la promessa fu l’annuncio di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente tentatore. Come un rivolo d’acqua pura la promessa ha percorso lunghi tratti nel grembo della terra germinando le voci dei profeti; finalmente è sgorgata in un chiaro ruscello attraverso Maria, la ragazza di Nazaret, ‘piena di grazia’, come la salutò l’Angelo.
Un incontro interculturale tra rappresentanti di diverse confessioni provenienti da tutto il mondo. Per rispondere ad una semplice domanda: si può uccidere in nome della religione? L’idea è ambiziosa, ma è l’unico modo per onorare il primo anniversario del sacrificio di Shahbaz Bhatti, cattolico, ministro per le minoranze religiose del Pakistan ucciso il 2 marzo scorso. E per la riuscita di quello che è a tutti gli effetti il primo congresso di portata internazionale sul tema della libertà religiosa a Islamabad, la città dove Bhatti fu ucciso, in un paese dove la legge sulla blasfemia sta mietendo vittime oggi più che 20 anni fa, il neo ministro federale per l’Armonia e fratello del martire cristiano Paul Bhatti, è deciso a coinvolgere la comunità internazionale. Manca solo la data, verso febbraio 2012, i relatori Bhatti li sta contattando in occidente perché è il confronto tra questi due mondi che può fecondare. Ci saranno il cardinale Tauran e l’arcivescovo di Canterbury. Più rappresentanti degli indù e di altre confessioni che si trovano a convivere con gli islamici. «Lo faccio per dare una risposta alla domanda che mi sono fatto il giorno del funerale di mio fratello», spiega Paul Bhatti in questa intervista alla bussolaquotidiana.it.
Un lettore mi ha segnalato che sul blog Apple Caffè è apparsa una notizia curiosa: qualcuno, sul suo iPhone 4s, ha chiesto a SIRI (una sorta di assistente virtuale) dov’era la più vicina struttura per aborti. Si vede che l’utente aveva una certa urgenza. Ma l’A.I. (intelligenza artificiale) non ha proferito verbo. L’interrogante (che chiameremo Josephine, perché questo è il nome che compare nella foto sul blog di cui sopra), insospettita, ha domandato: non sarai mica antiabortista? E il robot questa volta ha risposto, lapidario: I am, Josephine. Io lo sono. La stessa frase, secca, con cui Gesù rispose al Gran Sacerdote nel Sinedrio. Naturalmente, la cosa ha fatto il giro della rete e ha scatenato su Apple l’ira degli abortisti, utenti e non. La ditta si è scusata e ha promesso che provvederà. È, naturalmente, anche imbarazzata, perché il suo robot non era programmato per avere idee sociali, religiose o politiche. Non fatichiamo a crederlo. E poi, qui, non è di questo che vogliamo parlare. C’è pure chi dice che SIRI abbia addirittura fornito l’indirizzo di un consultorio pro-life, nel qual caso c’è da pensare che qualche programmatore burlone abbia architettato la beffa. Le indagini interne della Apple chiariranno l’inghippo. Se c’è.
«Ci vuole subito una convenzione internazionale per proteggere i luoghi di culto». È questo l’accorato appello lanciato dal sociologo Massimo Introvigne - rappresentante dell’OSCE per la lotta al razzismo, alla xenofobia e alla discriminazione contro i cristiani e i seguaci di altre religioni nonché collaboratore di spicco de La Bussola Quotidiana - durante un incontro con le organizzazioni della società civile - che ha coinvolto esponenti di Paesi che non fanno parte dell'OSCE, fra cui per la prima volta la Libia - svoltosi al vertice dei 56 ministri degli Esteri dei paesi membri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa che si conclude oggi a Vilnius, capitale della Lituania.
E meno male che ci sarebbe stato l’ordine di non parlare nelle trasmissioni Rai dei profilattici come strumento di prevenzione dell’Aids. L’altra sera lo showman Fiorello, durante il suo seguitissimo programma su Rai1– che ha raggiunto ascolti record – ha dedicato una gag alla promozione del preservativo: ha fatto dire in coro “profilattico” a tutto il pubblico, ha affermato che usandolo “non si prendono le malattie e non si prende l’AIDS. Salva la vita come il Beghelli”, ha proposto di piazzare un enorme profilattico al posto del cavallo di viale Mazzini (sede della Rai), per concludere: “L’importante è che lo usiate”.
In un’intervista ad AsiaNews, Ram Puniyani, organizzatore del National People’s Tribunal (Npt), spiega il valore del rapporto sui pogrom anticristiani in Orissa pubblicato dal Npt. Secondo il docente in pensione, alla base delle violenze del 2008 non c’è un problema religioso, ma lo sfruttamente da parte dei fondamentalisti indù della miseria di adivasi (indù) e dalit (cristiani).
L’agenzia di rating avverte della possibile abbassamento del livello del credito per 15 Paesi, fra cui Germania e Francia. Eppure l’economia europea è cresciuta in questi tre mesi. S&P sembra interessarsi meno alla crisi di Usa e Giappone. Le banche europee svendono euro.
In un’intervista ad AsiaNews, Ram Puniyani, organizzatore del National People’s Tribunal (Npt), spiega il valore del rapporto sui pogrom anticristiani in Orissa pubblicato dal Npt. Secondo il docente in pensione, alla base delle violenze del 2008 non c’è un problema religioso, ma lo sfruttamente da parte dei fondamentalisti indù della miseria di adivasi (indù) e dalit (cristiani).
È di 30 morti il bilancio di tre diversi attacchi, a Hilla e Baghdad, contro la comunità sciita che celebra la festa dell’Ashura. Fra le vittime diverse donne e bambini. Ancora attacchi contro attività cristiane nel nord. Lettere minatorie ai commercianti di Baghdad. Fonti di AsiaNews: campagna che colpisce quanto “è contrario alla shariah”.
Padre Paolo Ciceri è un missionario del Pime in Bangladesh da quarant’anni, in vacanza in Italia. Gli chiedo di dirmi come e perché i suoi tribali santal si convertono a Cristo. Racconta: «Nel giugno di quest’anno ho inaugurato in un villaggio vicino a Rajshahi, novanta casette in muratura fatte per i miei cristiani. Prima vivevano in capanne di paglia e fango,per loro è stato un grande balzo in avanti nelle loro condizioni di vita. Abbiamo lavorato forte per finire prima che venissero le piogge del monsone. Abbiamo anticipato la scuola dalle 6 alle 11 del mattino, poi i bambini andavano con un cestino nei campi di patate appena raccolte. Anche in Bangladesh seguono la legge dell’Antico Testamento, nei raccolti lasciano indietro alcune patate per i poveri. I bambini venivano a casa con 6-7 chili di patate raccolte nei campi, che erano la paga della loro giornata. Uomini e donne e io stesso ci siamo impegnati allo spasimo. Molti mi dicevano che le case costavano troppo, ma il Signore mi ha aiutato attraverso tanti amici e benefattori».
Alla vigilia delle elezioni parlamentari in Russia i sociologi parlavano di un paese demotivato, sfiduciato nella possibilità di cambiamento, e soprattutto disunito, dove il cittadino medio non si fida delle amministrazioni locali, dei media, della polizia, dei vicini, ma solo della ristretta cerchia familiare. E dicevano anche che il cittadino medio continua invece a sperare nel presidente, ma come istituzione astratta, chiunque egli sia. Alla vigilia delle elezioni qualcun altro, sulla stampa, invocava il diritto di "votare contro tutti" perché nessuno dei partiti in lizza lo rappresentava. Nel complesso un quadro di disagio e immobilismo.
Per quale ragione i beni non negoziabili – cioè la vita, la famiglia, la libertà di educazione e la libertà religiosa – devono essere considerati gerarchicamente preminenti rispetto ad altri beni come la giustizia sociale, l’eliminazione della povertà, la solidarietà, l’accoglienza degli stranieri, la pace, ecc.?
La RU486 gode di ottima salute. La Nordic Pharma, azienda che produce questo preparato abortivo, ci informa che quasi una donna su quattro che decide di sopprimere il proprio bambino prima delle sette settimane usa questa pillola. Circa 6.700 sono le confezioni vendute in Italia nel solo periodo gennaio-novembre 2011. Da quando è stato dato il via libera alla commercializzazione nell’aprile 2010 il numero di confezioni acquistate dagli ospedali tocca la soglia di 11.000, ma l’azienda si dice fiduciosa: a Natale possiamo arrivare a 12.300. Un bel record che cadrà proprio nella festa che celebra una Natività.
Commento di padre Livio da Radio Maria al messaggio di Medjugorje alla veggente Mirjana del 2 Dicembre 2011.
Un gruppo fondamentalista si appella al governo locale, per ottenere la chiusura dei luoghi di culto. Secondo le accuse, i fedeli non dispongono del permesso di costruzione (Imb). In realtà è il governo locale che non rilascia il documento, nonostante il nulla osta delle autorità provinciali. Minacce colpiscono anche nove chiese nel West Java.
Come riferito dall'agenzia Fides (2 dicembre), una ragazza cattolica appena diciottenne uccisa il 27 novembre scorso da un musulmano che voleva sposarla, è stata definita "una martire della fede" dai cattolici del Pakistan. Il caso ricorda quello delle numerose donne della Chiesa dei primi secoli che preferirono morire invece di abiurare la loro fede. Per la martoriata comunità cattolica del Paese asiatico a stragrande maggioranza islamica, ci sono comunque anche motivi per gioire: a Karachi è stata inaugurata infatti una nuova chiesa.
Inaugurato giusto un anno fa (cfr Roma diventa ancora più pro-life. Nasce un nuovo Centro di Aiuto alla Vita, “Cav Palatino”, 3 dicembre 2010), il terzo CAV della Capitale, ha dato appuntamento ieri, 3 dicembre, a simpatizzanti ed amici nella sua sede di Piazza Santa Anastasia 1, per festeggiare il suo primo anno di attività.
La Recente Nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace insieme alla protesta che si è scatenata in diverse città del mondo, hanno fatto riflettere circa i limiti del capitalismo, e sollevato nuovamente la questione su che cosa esattamente insegna la Chiesa cattolica sulle questioni di economia e Dottrina Sociale.. La pubblicazione in Australia del libro "Entrepreneurship in the Catholic Tradition" edito da Connor Court; (già pubblicato negli Stati Uniti dalla Lexington Books), costituisce un buon contributo al dibattito su questi argomenti.
La Novena dell’Immacolata, iniziata il 29 novembre, presso la Basilica dei SS. XII Apostoli che quest’anno ha per tema “Maria, madre e discepola del Figlio e icona della Chiesa”, è un’iniziativa per avvicinare la figura di Maria ai giovani. “Un messaggio – dice Padre Mario Peruzzo Parroco della Basilica – per il giovane in ricerca e per il giovane che crede…” Come servizio di approfondimento spirituale e formativo pubblichiamo di seguito l’intervento di Padre Giancarlo Corsini, Ministro Provinciale delle Marche e Predicatore per la Novena, sui giovani e Maria.
Un tempo silenzioso, di raccoglimento interiore, in attesa della gioia dell’arrivo del Signore nelle nostre vite. Così ha riflettuto papa Benedetto XVI al termine della visione del film Dal cielo in terra - Avvento e Natale nelle Prealpi Bavaresi. La pellicola, diretta da Sigrid Esslinger, prodotto dalla Radiotelevisione bavarese Bayerischer Rundfunk, è stata proiettata venerdì pomeriggio nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, nell’ambito di un “Oratorio natalizio delle Alpi” con musiche e canzoni del compositore bavarese Hans Berger, eseguite dal suo Ensemble e dal “Coro Montini”.
La Ruta Mariana, un cammino di pellegrinaggio che unisce i quattro celebri santuari di Pilar, Torreciudad, Monserrat e Lourdes, è stato presentata questa settimana a Roma. Si tratta di un itinerario culturale e religioso che si aggiunge a un forte fenomeno in crescita, chiamato, forse non appropriatamente “turismo religioso”, il quale trova le sue radici nelle motivazioni religiose che, attraverso i secoli, hanno portato gli uomini ai pellegrinaggi.
C'è una lobby internazionale che dissemina attivisti a tutte le latitudini per inculturare la domanda di eutanasia come se essa sorgesse spontanea dalla società e dalla legge naturale. Per riuscirci gioca con le parole e predispone le notizie in modo tale da suscitare nelle masse l’emulazione e l’assuefazione. Contando sull’emulazione si dà ad intendere ad un’opinione pubblica, assordata da una fiumana di notizie le più disparate, che il proprio Paese sarebbe uno degli ultimi retrogradi a non riconoscere il “diritto umano” all’”autodeterminazione”, evitando il più a lungo possibile l’uso della parola eutanasia. Contando sull’assuefazione si procede per piccoli passi, un oltraggio alla volta, a inculturare una visione dell’essere umano sempre più materiale, meccanico e privo di valore intrinseco.
Venerdì scorso Il Fatto quotidiano ha ospitato un botta e risposta sul suicidio assistito in relazione al gesto di Lucio Magri, che è andato in Svizzera per sottoporsi all’eutanasia. A confrontarsi sono stati il direttore della rivista MicroMega, Paolo Flores d’Arcais e il giornalista Marco Travaglio. Il contributo di quest’ultimo, intitolato «Il medico salva, non uccide», è particolarmente interessante.
Da qualche settimana vengono inanellate numerose ragioni per situare l’anno di nascita di Gesù nel 2 a.C. ed altre La Bussola Quotidiana ne sottoporrà all’attenzione dei lettori. L’approssimarsi della festa dell’Immacolata Concezione suggerisce di aprire una parentesi mariana, ricavando dalle informazioni raccolte su Gesù un indizio circa questo fondamentale episodio della vita di sua (e nostra) madre.
Il rapporto 2011 di Amnesty International, sottolinea come, nel contesto di un’incessante repressione sulle Chiese protestanti, i cristiani, comprese persone convertite, sono incorsi in Algeria in procedimenti giudiziari per aver “praticato riti religiosi senza autorizzazione”, ai sensi dell’Ordinanza 06-03 che regolamenta le fedi religiose diverse dall’islam. A gennaio 2010, una chiesa protestante di Tizi Ouzou è stata saccheggiata; le autorità non hanno provveduto a svolgere indagini. Ad agosto, nella città di Al-Arba’a Nath Irathen è iniziato il processo a carico di Mahmoud Yahou, che all’inizio dell’anno aveva fondato una chiesa protestante nella provincia di Tizi Ouzou, e di altri tre convertiti al Cristianesimo. Essi sono stati accusati di infrazioni all’Ordinanza 06-03. La chiesa non era stata registrata, a quanto pare, a causa del rifiuto opposto dalle autorità a costituire una qualsiasi nuova chiesa protestante. A dicembre, i quattro sono stati condannati al carcere con sospensione della pena e sono stati multati.
C’è qualcosa di sorprendente – per me, cattolico – nel silenzio della Chiesa di fronte a quello che sta accadendo in Italia e in Europa (come di fronte alla sanguinosa guerra alla Libia o ai tamburi di guerra che arrivano dal Medio Oriente attorno alle armi nucleari iraniane). I vescovi e la Santa Sede ci hanno abituato a un grande interventismo (per molti perfino esagerato). E’ dunque strano che da settimane non si sia sentita una parola su una crisi che rischia di travolgere l’Europa e il mondo intero e che ha come epicentro l’Italia. Eppure è la più grave crisi dalla seconda guerra mondiale (nemmeno l’invito – che mi ero permesso di fare – a un’iniziativa di preghiera per l’Italia è stata raccolta).
La sobrietà come stile di vita e la conversione del cuore: al centro delle parole del Papa che all’Angelus, partendo dall’odierna liturgia, ricorda la figura e l’esempio di Giovanni Battista nel particolare tempo di Avvento. Poi il appello forte di Benedetto XVI alla solidarietà con chi deve abbandonare il proprio Paese, ricordando che nei prossimi giorni si celebrano i 50 anni dall’istituzione dell’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni, il 60esimo della Convenzione sullo status di rifugiati, il 50esimo della Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidìa.
Clima familiare ieri sera per il Papa, nella Sala Clementina in Vaticano, dove la Televisione bavarese “Bayerischer Rundfunk” ha offerto un’iniziativa artistica natalizia dal titolo “Avvento e Natale nelle Prealpi bavaresi – Da cielo in terra”.
La Chiesa cattolica pakistana la definisce “una martire della fede”: Mariah Manisha era una ragazza cattolica di Faisalabad uccisa una settimana fa da un uomo musulmano che l’ha sequestrata e che intendeva sposarla. Il parroco cattolico di Khushpur, dove vive la famiglia della diciottenne Mariah, ha riferito all’agenzia Fides che “la ragazza ha resistito, non ha voluto convertirsi all’islam e non ha sposato quell’uomo, che per questo l’ha uccisa”. D'altro canto, come denunciato dalle comunità cristiane del Punjab, non si contano le violenze contro le donne cristiane, perpetrate nel silenzio e nell'ingiustizia.
“Vi porto il saluto del Santo Padre che benedice questa iniziativa. Questa sera abbiamo avuto un’iniezione di speranza che dobbiamo portare avanti per il bene dei piccoli”: così il cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone ha salutato i presenti all’evento “La luce dei bambini” promosso dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che si è svolto ieri sera nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Obiettivo della serata, la raccolta fondi per la costruzione del Centro di ricerche Pediatriche d’Europa che sorgerà a Roma entro l’anno prossimo.
All’Angelus Benedetto XVI commenta lafigura di Giovanni Battista. Un invito alla solidarietà verso “quanti, spesso forzatamente, debbono lasciare il proprio Paese, o sono privi di nazionalità”.
L'inizio e la fine della vita terrena di Maria, pur non avendo nessun riscontro nei vangeli, corrispondono al compimento del progetto che Dio ha sull'umanità. Creati a immagine e somiglianza di Dio (Gen 2,26), e chiamati a diventare suoi figli (Gv 1,12), gli uomini realizzano questa somiglianza nella vita terrena mediante la pratica di un amore che somigli a quello del Padre (Lc 6,35), e proseguono presso il Signore la loro esistenza oltrepassando la soglia della morte (Gv 11,25-26).
In collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, Mark Riedemann ha intervistato per Where God Weeps (Dove Dio piange) Claudette Habesch, segretario generale della Caritas di Gerusalemme.
Ancora oggi, a 17 anni dalla sua scomparsa, “non ci resta che piangere”, verrebbe da dire parafrasando un suo indimenticabile film. Perché il vuoto lasciato dal grande Massimo Troisi, resta incolmabile nel mondo dello spettacolo italiano. Eppure la lezione dell’ultimo vero erede di Eduardo De Filippo e di Totò non può cadere nell’oblio.
Non ricordo di aver studiato al liceo o all’università neppure una poesia dedicata alla nascita di Gesù. Devo ritornare con la memoria agli anni delle elementari, quando ai maestri piace tanto raccontare le storie. Iniziava così la poesia: «- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!/ Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei./ Presso quell'osteria potremo riposare,/ ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.// Il campanile scocca/ lentamente le sei.// - Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?/ Un po' di posto per me e per Giuseppe?/ - Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;/ son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe». La poesia si intitola «La notte santa».
Da qualche settimana vengono inanellate numerose ragioni per situare l’anno di nascita di Gesù nel 2 a.C. ed altre La Bussola Quotidiana ne sottoporrà all’attenzione dei lettori. L’approssimarsi della festa dell’Immacolata Concezione suggerisce di aprire una parentesi mariana, ricavando dalle informazioni raccolte su Gesù un indizio circa questo fondamentale episodio della vita di sua (e nostra) madre.
A Trieste nasce qualcosa di nuovo nel campo della formazione dei cattolici all’impegno politico. L’arcivescovo Giampaolo Crepaldi ha annunciato oggi la prossima esperienza del “Laboratorio Trieste”. Lo ha fatto stamattina durante il Convegno di presentazione del Terzo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo curato dall’Osservatorio cardinale Van Thuân di cui mons. Crepaldi è presidente. Lo ha fatto in un salone gremito dello splendido Palazzo Diana, recentemente restaurato.
La Masihi Foundation ha organizzato una giornata di preghiera e di svago, con giochi e dolciumi. Presente anche un attivista per i diritti umani musulmano, che chiede maggiore “integrazione” per le minoranze nella comunità pakistana. Sacerdote cattolico sottolinea l’importanza dell’istruzione come mezzo di riscatto sociale.
Le giovani provengono da diversi Paesi del Sud-est asiatico, fra cui Vietnam, Myanmar e Laos. Attirate con la promessa di un lavoro da gruppi criminali, vengono avviate alla prostituzione o vendute in mogli. Il fenomeno è frutto della politica del figlio unico imposta da Pechino, che ha causato enormi sproporzioni di genere.
In un video su YouTube le immagini dell’assalto avvenuto ieri nel Kurdistan irakeno, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Le violenze iniziate al termine della preghiera del venerdì e innescate dal sermone dell’imam. Personalità cristiane: con la primavera araba, l’islam estremista è “più pericoloso”.
La salma del cooperante è atterrata nel tardo pomeriggio all'aeroporto della Malpensa Il funerale sarà alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Cerea Nei prossimi giorni i familiari saranno ricevuti dal vescovo
Leggo sui giornali “la scelta cosciente di darsi la morte” di Lucio Magri, uno dei fondatori del “Manifesto” nel 1969, che è andato da Roma in Svizzera per poter realizzare la sua “morte assistita” in modo legale. Soffriva di “un depressione vera, incurabile. Un lento scivolare nel buio provocato da un intreccio di ragioni pubbliche e private”. Aveva 79 anni. Ho pregato per lui: “L’eterno riposo dona a Lucio Magri, o Signore, splenda a lui la luce perpetua, riposi in pace. Amen”.
Rispondendo all’appello del Sommo Pontefice per un rinnovato impegno di evangelizzazione, padre P. Raniero Cantalamessa, OFM cap, nella Sua Prima Predica di Avvento ha spiegato le ragioni che hanno permesso al Cristianesimo di diventare la religione più diffusa al mondo. Il cristianesimo dei primi secoli è cresciuto con la forza delle proprie convinzioni.
Papa Benedetto XVI ha benedetto un ritratto del Santo Curato d’Ars, al secolo Jean Marie Baptiste Vianney, donato dal vescovo della diocesi di Belley-Ars, monsignor Guy Bagnard, nella mattinata di ieri, mercoledì 30 novembre, in occasione dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI, in Vaticano. “Cari pellegrini di lingua francese - ha detto Benedetto XVI dopo la sua catechesi francofona - sono lieto di accogliere e salutare il Pontificio Seminario Francese di Roma e la delegazione della diocesi di Belley-Ars, accompagnata dal vescovo, monsignor Guy Bagnard, venuta per offrire alla Basilica Vaticana un ritratto del Santo Curato d’Ars, in commemorazione dell’Anno Sacerdotale”.
On November 25th Mirjana Dragicevic-Soldo became the third visionary to be questioned by the Vatican Commission, a major Croatian newspaper writes. Vecernji List claims no knowledge of the contents of Mirjana’s testimony but reports the Commission to be interested in the general circumstances when the apparitions began.
La Nuova evangelizzazione avrà successo se la Chiesa “saprà ridestare nei cristiani la certezza intima della verità di quello che annunciano”. Lo ha affermato padre Raniero Cantalamessa a conclusione della prima predica di Avvento, tenuta questa mattina in Vaticano alla presenza di Benedetto XVI e della Curia Romana. Il predicatore pontificio ha analizzato le ragioni della diffusione del cristianesimo nei primi tre secoli di vita, invitando ad avere oggi lo stesso coraggio apostolico dei primi cristiani.
I fedeli hanno bisogno di teologi che lavorino in comunione con la Chiesa: è quanto sottolineato, stamani, da Benedetto XVI nell’udienza ai membri della Commissione teologica internazionale, ricevuti in Vaticano in occasione della loro plenaria. Il Papa ha ribadito l’importanza di un’armonia tra fede e ragione contro ogni fanatismo. Infine, il Pontefice si è soffermato sull’impegno sociale della Chiesa che, ha osservato, non è mai solo teoria ma soprattuto testimonianza evangelica.
Amaria Masih è stata assassinata a colpi di pistola perché si è opposta alla violenza. L’autore un 28enne musulmano di nome Arif Gujjar, tossicodipendente e figlio di un ricco proprietario terriero. La polizia ha arrestato l’uomo e collabora con la famiglia. La solidarietà della comunità musulmana che cerca “riconciliazione”.
Con un messaggio al mondo affinché denunci apertamente e senza indugi la persecuzione contro i cristiani - un’emergenza mondiale, addirittura umanitaria, che coinvolge un milione di vittime, con oltre 100mila morti all’anno come da tempo pubblicamente noto - si è conclusa ieri, 1° dicembre, a Mosca la "Conferenza internazionale sulla discriminazione e persecuzione dei cristiani" organizzata dal Patriarcato di Mosca, suggellata da un intervento del patriarca Kirill e ampiamente riecheggiata dai media russi.
La storia che riportiamo qui di seguito è emblematica della barbarie in cui sta precipitando la nostra società. In estrema sintesi, la Cassazione ha condannato l'Università La Sapienza a risarcire una coppia perché un esame non aveva scoperto che il loro bambino sarebbe nato down. Doppio risarcimento: patrimoniale per i soldi spesi nell'assistenza di questo bambino e morale per la sofferenza di avere un figlio handicappato. Leggerete tutti i dettagli in questo articolo, ma la gravità della sentenza unita all'indifferenza con cui è stata accolta sui media, fanno capire l'urgenza di una battaglia culturale contro l'aborto quale quella che abbiamo iniziato e di cui parleremo domani, 3 dicembre, nell'incontro a Milano in cui si festeggia anche il primo anno di vita de La Bussola Quotidiana.Contrariamente a quanto previsto, non sarà con noi Giuliano Ferrara, per motivi di salute. Ci dispiace ovviamente per questa assenza, ma ciò non toglie nulla all'importanza e alla deterrminazione in questa battaglia, che ha due scopi essenziali: affermare la realtà (della vita umana) contro l'ideologia (che la vorrebbe sopprimere); porre le basi per costruire una società giusta e pacifica. Ne parleremo domani, ma ci torneremo ancora nei prossimi giorni su La Bussola Quotidiana. (R.Cas.)
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Ebbene, per quanto riguarda i risultati delle elezioni legislative egiziane la sottoscritta ho pensato male, ma non ha indovinato. Doveva pensare peggio.
Il 1° dicembre Benedetto XVI ha ricevuto in un'udienza conclusiva dei loro lavori i partecipanti alla XX Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che era iniziata il 29 novembre per celebrare il duplice trentesimo anniversario dell’Esortazione apostolica «Familiaris consortio» e dell’istituzione del Dicastero da parte del beato Giovanni Paolo II (1920-2005) con il Motu Proprio «Familia a Deo instituta».
Il primo giorno della novena alla Madonna dei Miracoli di Caacupé, il 28 novembre, la Conferenza Episcopale del Paraguay (CEP) ha presentato la Lettera Pastorale sulla Famiglia, che apre i 3 anni dedicati alla Famiglia. La presentazione – riferisce l’Agenzia Fides - è stata curata da mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo di San Pedro Apostol e segretario generale della CEP, che ha detto: “La Famiglia è patrimonio del nostro popolo e fondamento del nuovo Paraguay. Il futuro dell'umanità si costruisce nella famiglia! I vescovi del Paraguay consegnano questa lettera pastorale sulla famiglia a sacerdoti, diaconi, religiosi, fedeli laici e a tutte le persone di buona volontà.”
E’ arrivato oggi in Piazza San Pietro l’Albero di Natale: quest’anno è stato donato dall’Ucraina. Si tratta di un abete rosso di 60 anni, alto oltre 30 metri, di 5 tonnellate, proveniente dalle foreste della provincia occidentale della Transcarpazia. L’albero sarà innalzato il prossimo 5 dicembre accanto al tradizionale presepe in allestimento in Piazza San Pietro.
La famiglia via della Chiesa: è quanto affermato stamani da Benedetto XVI ricevendo, in Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in occasione del 30.mo di fondazione del dicastero e dell’Esortazione apostolica “Familiaris Consortio” del Beato Karol Wojtyla. Il Papa ha sottolineato che è “urgente” un nuovo “protagonismo delle famiglie cristiane”. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal cardinale presidente Ennio Antonelli.
La Giornata Mondiale per la lotta contro l’AIDS “deve costituire una nuova occasione per promuovere l’accesso universale alle terapie da parte dei contagiati, l’impedimento della trasmissione materno-infantile nonché l’educazione a stili di vita che comprendano anche un approccio realmente corretto e responsabile alla sessualità”: è quanto scrive in un messaggio l’arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari. Il presule afferma che questo è “un momento privilegiato per rilanciare inoltre la lotta al pregiudizio sociale e per riaffermare la necessità di vicinanza morale, spirituale e, per quanto possibile, materiale a chi ha contratto l’infezione ed ai suoi familiari”.
Il consigliere speciale del premier per l’Armonia nazionale ha incontrato gli alunni dell’Istituto Santa Maria a Rawalpindi. Egli ha invitato i giovani a lavorare per la pace, l’armonia interreligiosa e la crescita economia della società. Il dossier di AsiaNews sull’educazione nel Paese.
La nuova evangelizzazione è inseparabile dalla famiglia cristiana, vi sono ambiti, come l’educazione dei bambini e degli adolescenti all’amore e la preparazione al matrimonio, nei quali è necessario il suo protagonismo, in collaborazione con i sacerdoti e sotto la guida dei vescovi.
Il porporato di Hong Kong esprime amarezza per la partecipazione del vescovo scomunicato all’ordinazione di Yibin e delusione per il comportamento del vescovo ordinato, forse troppo timoroso o confuso. La massa di poliziotti è segno della paura del governo, ma anche il trionfo del controllo di Pechino sulla Chiesa. Vescovo di Taipei: Agli occhi della Cina, la Chiesa vale meno di un ufficio commerciale.
Conclusosi il mese di novembre, dedicato alla preghiera per i fedeli defunti, vorrei condividere un tesoro della spiritualità e della mistica cattolica. Si tratta del Trattato del Purgatorio della mistica santa Caterina Fieschi Adorno, nobildonna genovese, vissuta a cavallo tra il XV ed il XVI secolo.
Con l'udienza del 30 novembre Benedetto XVI ha ripreso la sua «scuola della preghiera». Dopo avere concluso la sua rassegna di esempi di preghiera nell’Antico Testamento, il Papa inizia «a guardare a Gesù, alla sua preghiera, che attraversa tutta la sua vita, come un canale segreto che irriga l’esistenza, le relazioni, i gesti e che lo guida, con progressiva fermezza, al dono totale di sé, secondo il progetto di amore di Dio Padre». Gesù infatti «è il maestro anche delle nostre preghiere, anzi Egli è il sostegno attivo e fraterno di ogni nostro rivolgerci al Padre». La prima preghiera di Gesù su cui il Pontefice invita a meditare è quella che segue il battesimo cui il Signore si sottopone nel fiume Giordano: «Mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo» (Lc 3,21-22).
Un recente rapporto dell'Agenzia europea per l’ambiente ha analizzato gli effetti prodotti da sostanze come gli ossidi di azoto, l'anidride solforosa, i metalli pesanti, le polveri sottili e l'anidride carbonica. L’Italia risulta essere il quinto paese più inquinante in Europa dopo Germania, Polonia, Francia e Regno Unito. Se si considera il rapporto tra inquinamento e Pil, emerge come ci siano nazioni più piccole e meno inquinanti in valore assoluto che però, proporzionalmente, causano molti più danni. Questo elenco ha un nuovo ordine: Bulgaria, Romania, Estonia, Polonia e Repubblica Ceca.
Anders Behring Breivik, l’autore degli enormi massacri di Oslo e Utoya che il 22 luglio ha ucciso 77 persone, ferito altre 151 e sconvolto un intero paese è stato considerato incapace di intendere e di volere da una perizia psichiatrica. Molto probabilmente eviterà il carcere e trascorrerà il resto della sua vita in un manicomio.
Il cinema, ma soprattutto il piccolo schermo sono da una parte specchio della realtà sociale e dall’altro anticipano mode, costumi e idee. Quindi da una parte mimano il vero e dall’altro lo preconizzano. La fortunata serie Tv Grey’s Anatomy forse insiste più sul primo aspetto, esasperandolo però non poco. Questo serial, nato negli States nel matrzo 2005, ha ricevuto molti prestigiosi premi ed è approdato da noi nel dicembre dello stesso anno su Fox Life, Italia 1 e sul digitale terrestre di La5. Si tratta di un medical drama dove il personaggio principale, Meredith Grey, è una giovane dottoressa che svolge il suo tirocinio presso l’immaginario Seattle Grace Hospital. Le puntate si snodano tra operazioni di routine, patologie bizzarre, amorazzi, liti furiose e melense rappacificazioni.
Il presidente è stato mons. Chen Shizhong. Ma alla cerimonia ha preso parte anche Lei Shiyin, vescovo scomunicato di Leshan, la diocesi vicina. Controllo serrato della polizia in allerta: metal detector: vietate foto e filmati; siti internet bloccati.
Dichiarazione del direttore della Sala stampa, padre Federico Lombardi, che sottolinea come il vescovo scomunicato abbia aggravato la sua posizione canonica. Quanto agli altri presuli che hanno partecipato, decisioni saranno prese dopo ulteriori informazioni.
La piccola isola, abitata in prevalenza da cristiani e cattolici, è rimasta vittima delle piogge torrenziali. Una frana gigantesca ha spazzato via decine di case all’improvviso. Nel 2004 e nel 2005 tsunami e terremoto avevano provocato quasi duemila morti, e costretto gli abitanti ad abbandonare l’isola.
Vangelo Mc 1, 1-8 Raddrizzate le vie del Signore.

Dal vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
A parlare non è un dissidente o un analista internazionale ma Larry Lang, titolare della cattedra di Studi finanziari all’Università cinese di Hong Kong e noto opinionista della televisione nazionale della Cina continentale. In una lezione a porte chiuse spiega: “Il regime ci impone di dire bugie. La verità è che ogni provincia cinese ha i conti simili a quelli della Grecia”. L’audio della lezione in cui, in 5 punti, spiega perché la Cina collasserà presto.
L’Unità d’Italia è stato, nonostante tutto, un fatto anche profondamente cattolico. Per rivisitare la nostra storia sotto una luce diversa, la Pontificia Università Lateranense ha inaugurato lo scorso 9 novembre Le radici cristiane dell’Italia unita, esposizione di libri antichi e moderni promossa dalla biblioteca Beato Pio IX della Lateranense, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia.
Con tre straordinarie conferenze di Mons. Gian Franco Poli, teologo, filosofo e psicoterapeuta e formatore per le dinamiche nella vita consacrata, con l’applauditissimo spettacolo teatrale e musicale “Il tempo è la tua nave”, realizzato dal maestro Michele Casella e soprattutto con una solenne concelebrazione che ha avuto luogo domenica 27 novembre 2011 nella cappella della Casa generalizia delle Suore Riparatrici del S. Cuore in Via Gregorio XI, si è concluso l’Anno Isabelliano, finalizzato a ricordare il centenario della morte, avvenuta l’11 agosto 1911 a Napoli, della Venerabile Madre Isabella De Rosis, fondatrice nel 1875 della Congregazione delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore che ha come obiettivo l’impegno sistematico a riparare le offese fatte al Cuore di Gesù, ad accogliere orfani, bisognosi e poveri, a educare la gioventù attraverso la formazione scolastica senza mai stancarsi di annunciare il Vangelo, a diffondere la conoscenza del catechismo nelle campagne, nelle parrocchie e nelle contrade abbandonate.
“Quando un uomo e una donna
 diventano uno nel matrimonio
 non appaiono più come creature terrestri
, ma sono l'immagine stessa di Dio”. Mai ci fu un’incarnazione più vera di queste parole di San Giovanni Crisostomo, della coppia di coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, i primi sposi proclamati beati nella storia della Chiesa. Beati non “malgrado” il matrimonio, ma proprio in virtù di esso. La coppia, infatti, fu elevata agli onori degli altari non perché fondò congregazioni o partì missionaria, ma semplicemente perché visse il matrimonio nella concretezza di un cammino verso la santità e verso Dio.
Benedetto XVI, al termine dell’udienza generale, ha salutato le delegazioni di vari Paesi partecipanti all’incontro promosso dalla Comunità di Sant'Egidio sul tema “Non c’è giustizia senza vita”. Il Santo Padre ha auspicato che "questo evento incoraggi le iniziative politiche e legislative, promosse in un crescente numero di Paesi, per eliminare la pena di morte e per rafforzare il progresso raggiunto nel conformare la legge penale sia alla dignità umana dei detenuti sia ad un efficace mantenimento dell’ordine pubblico". Auspici che si aggiungono a quelli dell'iniziativa "Cities for Life", "Città per la vita".
La preghiera è un dono, ma esige impegno e costanza da parte nostra: è quanto sottolineato da Benedetto XVI all’udienza generale in Aula Paolo VI, incentrata sulla preghiera nella vita di Gesù. Il Papa ha esortato i cristiani ad essere testimoni di preghiera e speranza, specie in un mondo spesso chiuso all’incontro con Dio.
World-famous Medjugorje priest Fr. Jozo Zovko relocates from Austria to Croatia. From December or early next year he will live in the Franciscan monastery in Zagreb. Fr. Jozo has all the usual rights of a priest but has accepted not to talk about Medjugorje in public until the Vatican Commission has finished its work.
La costituzione di un centro pilota per le malattie genetiche e la costituzione della prima rete cattolica italiana, assistenziale e scientifica, per la lotta alle malattie rare, quali il linfedema primitivo, le lipodistrofie, i lipedemi e le malformazioni venose. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato il 29 novembre, a Roma, tra l’Ospedale San Giovanni Battista, dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Ordine di Malta, e la MAGI non-profit Human Medical Genetics Institute.
Quando uno ha già qualche anno, non necessariamente più di trenta, è preso talvolta dai ricordi. Il volto di un amico non più frequentato, un gioco, un passatempo, un’avventura dolorosa o felice, risalgono dal pozzo della memoria sino alla superficie, con un gusto agrodolce: ciò che è stato non è più, eppure è ancora nostro. Ciò che è stato non possiamo più riprenderlo, purtroppo, e ci sfugge via. Però non è finito per sempre, in verità, perché ha contribuito a renderci ciò che siamo. Ogni esperienza vissuta si imprime più o meno fortemente in noi, nel nostro animo e nel nostro corpo.
Di fronte al caso di Lucio Magri, che è andato a morire in Svizzera con un suicidio assistito, vorremmo dire tre cose.
Suor Valsa John, la missionaria uccisa in India due settimane fa (leggi articolo correlato: http://www.zenit.org/article-28686?l=italian) è stata omaggiata dall’arcivescovo di Bombay. Il Cardinale Oswald Gracias, che è anche presidente della Conferenza Episcopale Indiana, ha descritto suor Valsa come una persona “senza paura”, dotata di “coraggio e fede, che ha donato la propria vita al servizio del Vangelo”.
Domani, mercoledì 30 novembre, è prevista un'ordinazione episcopale nella provincia del Sichuan (Cina sud-occidentale), la prima dopo le scomuniche latae sententiae (nei fatti) della scorsa estate. Ad annunciarlo è il sito Eglises d'Asie (EDA, 24 novembre). Secondo quanto riferito dall'agenzia di informazione delle Missioni Estere di Parigi, il giorno della ricorrenza liturgica di Sant’Andrea – mercoledì 30 novembre - la diocesi di Yibin avrà assegnato un nuovo vescovo coadiutore nella persona di padre Peter Luo Xuegang, 47 anni. Riceverà l'ordinazione nella cattedrale del Santissimo Sacramento della città di Yibin dalle mani del vescovo locale, monsignor John Chen Shizhong, 95 anni.
L’8 di dicembre si celebra in tutto il mondo cattolico la festività dell’Immacolata concezione di Maria, ma chi era Maria? perchè i cattolici la venerano così tanto? E perchè è così importante la sua verginità? ZENIT ha rivolto queste ed altre domanda a Padre Stefano Cecchin, dell’Ordine Francescano dei Frati Minori (O.F.M.), Segretario della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.
Per onorare il 100mo compleanno del “presidente eterno” Kim Il-sung, il dittatore nordcoreano ha ordinato di costruire “100mila case” in meno di un anno nella capitale Pyongyang. Richiamati studenti e operai improvvisati, che muoiono come mosche nei cantieri edili.
Suor Eliza, Missionaria della Carità, ha dovuto cambiare convento, consegnare il suo passaporto e ha il divieto di uscire dal Paese. Una telefonata anonima accusava la religiosa di traffico illegale di bambini nel suo ostello per ragazze madri.
Leggiamo sul Gazzettino.it del 22 novembre 2011 che la Ulss 12 di Venezia ha sospeso per tre giorni, e senza stipendio, il dipendente che, in occasione della visita del Papa a Venezia nel maggio scorso, si adoperò affinché colleghi e degenti potessero vedere in diretta la messa celebrata da Benedetto XVI.
Venerdì 25 novembre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla XXV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che si è svolta a Roma dal 24 al 26 novembre sul tema «La questione di Dio oggi. Non dobbiamo forse nuovamente ricominciare da Dio?», e ha pronunciato un importante discorso sulle radici della crisi contemporanea, che non è soltanto economica.
Chi non muore si rivede. Per la Regione Veneto questa espressione non è un modo di dire ma una verità scientifica. Infatti, dubbiosa che la prorompente vitalità dei suoi conterranei non si estingua al momento del trapasso, ha pensato bene di emettere lo scorso 8 novembre questa delibera: “la casa funeraria” deve essere dotata “di apparecchiature di rilevazione e segnalazione a distanza per la sorveglianza del cadavere, anche ai fini del rilevamento di eventuali manifestazioni di vita”.
“CON la perseveranza salverete la vostra vita”. Andrea Mazzi, 45 anni (nella foto), una moglie e due figli, ingegnere della multiutility di Modena e si definisce "obiettore fiscale" perché non vuole “che lo Stato finanzi l'aborto con i miei soldi”, ha preso la frase evangelica e l’ha fatta propria. Però ci ha aggiunto qualcosa: “... Salverete anche la vita degli altri, specie se a rischio di non nascere”. Come? Seguendo alla lettera una frase profetica del suo padre spirituale, don Oreste Benzi. Eccola: «Ho trovato il modo per far cessare gli aborti in tutta Italia: andare a pregare di fronte agli ospedali». Mazzi racconta che quando nel 1998 il sacerdote riminese propose la cosa ai “ragazzi” della comunità Papa Giovanni XXIII era già chiaro fin da subito che per quell’intuizione profetica serviva principalmente la faccia tosta di chi sa di perdere tutto per trovare tutto. Così ogni lunedì a Modena e in altri giorni in altre 6 città (Rimini, Ancona, Faenza, Forlì, Bologna e Madrid) il servizio “Maternità difficile e vita” della comunità si ritrova da quasi 13 anni davanti agli ospedali per recitare il Rosario. L’ora è improba: alle 6.45.
“In Pakistan le minoranze sono sempre state svantaggiate, ma mai come in questo momento”. Lo sfogo, raccolto dall’organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), è del presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, monsignor Joseph Coutts. Come informa un comunicato stampa pubblicato oggi dalla nota associazione, il vescovo di Faisalabad (nella provincia del Punjab) si dichiara molto preoccupato per il crescente estremismo e la maggiore intolleranza nei confronti della comunità cristiana nel suo Paese.
È da tre decenni missionario in Siria e ora rischia l’espulsione dal paese in quanto “persona non gradita”. Padre Paolo dall’Oglio, S.I., da anni è impegnato in un’intensa attività di pace e di dialogo interreligioso e per il suo coraggio ha ricevuto un messaggio di solidarietà da parte dell’UNITALSI e dei suoi volontari.
Quello libanese è un territorio di cruciale importanza per le sorti della pace in Medio Oriente e del resto del mondo. E' questo uno degli aspetti più rilevanti emersi dal colloquio tra papa Benedetto XVI e il premier di Beirut, Najib Mikati. L'incontro è avvenuto stamattina nel Palazzo Apostolico, dove il Santo Padre ha ricevuto in Udienza il Presidente del Consiglio dei Ministri del Libano.
La tradizionale esposizione di Natale dei “100 presepi”, organizzata ogni anno a Roma dal 1975, è stata inaugurata venerdì scorso dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, presso la Sala del Bramante a piazza del Popolo. Aperta ai visitatori fino all’8 gennaio, l’esposizione raggruppa circa 180 presepi realizzati secondo diverse tecniche e stili, in differenti forme e materiali, destinati a “riaffermare una tradizione tipicamente italiana” e a “promuovere la pace e la fraternità”, in un momento particolare dell’anno, sottolineano gli organizzatori.
Missione di Kiremba, provincia di Ngozi, Burundi del Nord. Ieri sera verso le ore 21 un gruppo armato di guerriglieri ha fatto irruzione nella casa convento dove vivono alcune religiose che prestano il loro servizio nel vicino ospedale di Kiremba. Un episodio tragico, violento: i guerriglieri ammazzano una suora di nazionalità croata, suor Ludovica, ne rapiscono un'altra, suor Carla, originaria della provincia di Brescia insieme a un volontario della provincia di Verona, Francesco Bazzani. Le suore, che avevano appena finito di cenare prima dell'irruzione, erano rimaste senza luce e avevano chiesto aiuto a Francesco, economo della missione.
A documentary from 1957 shows the people of Medjugorje struggling to cultivate a land full of stones. What kept them going was faith but but since the film was captured during the reign of communism, neither Cross Mountain nor the old parish church are being shown. Poetic speaks and artful black & white photography add to a document of historical value.
È la prima Missionaria della Carità a essere imprigionata. L’accusa sarebbe stata fatta da una telefonata anonima. Suor Eliza gestisce un ostello per ragazze madri. Confusione intorno all’arresto. Secondo le consorelle sarebbe colpa di incongruenze nei registri della casa, non ancora aggiornati.
Dove sono finiti tutti i mistici dell’euro – economisti, giornalisti, politici, intellettuali – che dieci anni fa imperversavano su tutti i pulpiti per decantare le virtù taumaturgiche della moneta unica e “le magnifiche sorti e progressive” dell’Italia nell’euro?
Leggiamo sul Gazzettino.it del 22 novembre 2011 che la Ulss 12 di Venezia ha sospeso per tre giorni, e senza stipendio, il dipendente che, in occasione della visita del Papa a Venezia nel maggio scorso, si adoperò affinché colleghi e degenti potessero vedere in diretta la messa celebrata da Benedetto XVI. L’uomo, Bernardino Mason, dice che il direttore generale ha inteso così tutelare l’«immagine laica» dell’azienda. Quest’ultima replica che la sanzione disciplinare è dovuta a eccesso di zelo da parte del Mason, «perché con una sua email il dipendente aveva sollecitato il personale ospedaliero a seguire la messa del Pontefice durante l'orario di servizio». Il Mason non ci sta e ha annunciato un presidio alla fermata del bus davanti all’ospedale, nonché uno sciopero della fame. In effetti, l’8 maggio, giorno del papa, nell’Ospedale all’Angelo era stato posto un maxischermo per seguire l’evento, schermo collegato via cavo all’altro ospedale, quello di San Giovanni e Paolo.
La contrarietà della Chiesa all’aborto – così come al divorzio e alla fecondazione assistita – è un problema confessionale che non può essere imposto a chi credente non è. Così argomenta Corrado Augias, rispondendo a un lettore nella sua solita rubrica su “La Repubblica”, il 25 novembre. Al proposito Augias parla di “leggi che riposano su un dogma di fede e quindi escludono o confliggono con la coscienza di chi a quella fede non appartiene”.
Anche i cani hanno bisogno dell’amore di Dio. Ne è convinto il reverendo Tom Eggebeen, pastore della chiesa presbiteriana di Los Angeles, che dal settembre del 2009 ha dato vita ad uno speciale apostolato dedicato agli amici a quattro zampe: nella sua chiesa organizza infatti settimanalmente funzioni aperte ai cani con tanto di croccantini distribuiti durante l’offertorio.
Pubblichiamo la testimonianza di Isabella, 19 anni, studentessa di Infermieristica, rimasta incinta dopo una relazione con un coetaneo che l'ha lasciata, dicendole che non vuole essere padre. Isabella coraggiosamente ha deciso di raccontare la sua storia, non una favoletta dal lieto fine scontato, ma la toccante esperienza di una ragazza come tante che d'improvviso viene scaraventata fuori dalla sua comoda normalità, una vicenda non priva di dubbi, incertezze, paure e proprio per questo straordinariamente autentica.
Un “tempo stupendo in cui si risveglia nei cuori l’attesa del ritorno di Cristo e la memoria della sua prima venuta, quando si spogliò della sua gloria divina per assumere la nostra carne mortale”. Così papa Benedetto XVI ha salutato l’inizio del Tempo dell’Avvento e del nuovo Anno liturgico, introducendo l’Angelus domenicale. Il messaggio di Gesù – che nel Vangelo odierno ci esorta: “Vegliate!” (Mt, 13,37) – è “un richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha solo la dimensione terrena, ma è proiettata verso un ‘oltre’, come una pianticella che germoglia dalla terra e si apre verso il cielo”, ha detto il Papa.
Le testimonianze sulle manifestazioni uditive dei feti umani risalgono come minimo ai tempi biblici. In Luca 1:39-44, si legge: In questi giorni Maria si pose in viaggio e andò in fretta in una regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata in casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel seno ed Elisabetta […] ad alta voce esclamò: «… appena il suono del tuo saluto mi è giunto agli orecchi, il bambino m’è balzato per giubilo nel seno».
E’ noto che molti giovani smettono di essere attivi frequentatori della Chiesa. Nel libro "You Lost Me: Why Young Christians are Leaving the Church ... and Rethinking Faith," (Baker Books), è stata esaminata un'ampia ricerca statistica effettuata dal Gruppo Barna per scoprire quali sono le ragioni che allontanano i giovani dalla Chiesa.
All’Angelus Benedetto XVI spiega il senso dell’Avvento che dà inizio al nuovo anno liturgico. Nel mondo di oggi, nelle città anonime, Dio sembra essersi ritirato e l’uomo sembra essere padrone di tutto. Dio non è “padrone”, ma “Padre e amico”. Un appello per i lavori della Commissione Onu sul clima.
Ha inizio oggi per la Chiesa l’Avvento, il cammino liturgico che conduce al Natale, la festività che celebra la nascita di Cristo. E’ un periodo che invita a meditare l’incarnazione di Dio, che in Gesù si rivela all’uomo ed entra nel mondo per mostrargli la via della Salvezza. Ma nell’annuale ciclicità di questo tempo liturgico, quale novità cogliere e vivere? Tiziana Campisi lo ha chiesto a padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia.
Durante il mio soggiorno a Parigi, la Gospa non aveva previsto di lasciarmi riposare. Appena arrivata, vengo a conoscenza di un racconto, ancora segreto, di quello che aveva appena fatto... Impossibile non raccontarlo! Era il gennaio scorso: 'la Superiora delle Suore di Carità stacca il telefono. Una voce d'uomo suona alle sue orecchie, una voce che viene da lontano con un forte accento straniero. Un messaggio urgente dell'arcivescovo di Recife in Brasile. Da quando è superiora alla Rue du Bac, dovrebbe essere abituata a questo genere di chiamate, ma ancora una volta il suo cuore sobbalza e lei deve riprendere il fiato per rispondere all'arcivescovo che dice di avere tutte le prove in mano, tutti i documenti e di garantire la veridicità della stona... La storia? Tutto comincia tre settimane prima. ...
Quella delle apparizioni mariane di Medjugorje è una storia di cui si parla molto di più tra fedeli comuni, che non nei mezzi di comunicazione o nell’ambito delle gerarchie ecclesiastiche. Non sono nemmeno tantissime le inchieste o i dossier svolti sulla vicenda. Uno dei reportage più qualificati sul tema è il documentario I segreti di Medjugorje, diretto da Elisabetta Castana ed uscito lo scorso gennaio su Raidue nell’ambito della trasmissione La storia siamo noi a cura di Giovanni Minoli.
Vengono presentate in questo capitolo delle domande atte a stimolare una verifica sull’attuazione odierna nelle comunità cristiane di tutto il complesso liturgico previsto oggi dalla Chiesa. In particolare si tratta di valutare il carattere “sacro” della liturgia, dimensione che non può essere assolutamente assente da celebrazioni che vogliano essere all’altezza del Mistero che contengono e che devono comunicare. Alcune di queste domande sono intercalate da osservazioni critiche su aspetti mancanti o erronei in vari settori della concreta celebrazione liturgica.
Gibuti, situata nel Golfo di Aden, confina a nord con l’Eritrea, a ovest con l’Etiopia e a sud con la Somalia, mentre a est è bagnata dal Mar Rosso. Fa parte, insieme alla Somalia, all’Etiopia e al Kenya, del Corno d’Africa, dove vivono 13 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Si sa, gli uomini preferiscono le tenebre alla luce. Infatti, molte limpide verità del cristianesimo sono state in passato e sono tutt’ora travisate dagli infedeli e dai cristiani stessi. La storia delle eresie e delle loro tracce nel pensiero moderno offre molti esempi di verità parziali o di vere e proprie menzogne che hanno lasciato il segno nel corpo della Chiesa, talvolta provocando rotture e scismi. O come minimo trasformatesi in luoghi comuni pigramente accettati.
Benedetto XVI addita il papa polacco che nella sua debolezza fisica e spogliato di tutto, è divenuto “come il suo unico Maestro e Signore, che dalla Croce è diventato punto di attrazione e di salvezza per l’umanità”. “Il mistero del dolore sembra offuscare il volto di Dio additandolo quale responsabile del soffrire umano, ma gli occhi della fede sono capaci di guardare in profondità questo mistero ”.
Benedetto XVI ha ricordato “le sofferenze delle vittime” e “gli sforzi coscienziosi della Chiesa” per affrontare il problema degli abusi sessuali. Ma ha ricordato soprattutto l’urgenza della missione profetica della Chiesa di fronte alla secolarizzazione che sta distruggendo le “basi intellettuali, culturali e morali della vita sociale”. L’attenzione alle università cattoliche e ai giovani.
Nessuna svolta significativa nelle indagini, ma le ricerche proseguono. Gruppi cattolici e protestanti organizzano un pellegrinaggio interreligioso (26-29 novembre) in memoria di p. Fausto.
Rabia Saleem ha strappato un cartellone contenente frasi offensive verso la minoranza religiosa. Un movimento legato al fondamentalismo islamico ha fabbricato false accuse, per cacciarla dal campus. I vertici dell’istituto coprono gli abusi degli estremisti, silenzio sulla vicenda dal ministero dell’Istruzione. Sacerdote cattolico denuncia l’inerzia delle autorità.
Parallels to Medjugorje were obvious and many when visionary Ivan Dragicevic’s apparition on November 21 took place on a mountain with a Cross on top of it. But Ivan was in Palestrina, Italy, whose local parish priest likened the experience to the Transfiguration of Jesus on Mount Tabor. Two messages to Ivan both call to Christmas preparations.
n piazzale Loreto, a Milano, da moltissimo tempo non esiste più il distributore di benzina alla cui tettoia furono appesi per i piedi Mussolini, Claretta Petacci, i gerarchi fucilati a Dongo e, alla fine, anche Achille Starace che passava di lì per caso, essendo ormai da anni al di fuori della politica ed essendo finito, tra l’altro, nelle carceri della Repubblica Sociale. Non c’è alcuna traccia del luogo che fu trasformato in «una macelleria messicana», come lo definì lo stesso Sandro Pertini, che ha sempre assicurato di essere stato contrario a quella esibizione di cadaveri. In quel nodo di traffico convulso ben più che piazza, un monumento comunque c’è: ed è quello dedicato ai diciassette milanesi fucilati dai tedeschi il 9 e il 10 agosto del 1944. Ogni anno, nella deserta città estiva, il Comune procede a una commemorazione ufficiale dell’eccidio. Il fatto spiega perchè i partigiani in arrivo dal lago di Como con il camion carico di morti fascisti abbiano deciso di esporli proprio in quel luogo.
Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), la settimana scorsa, si è concluso il percorso italiano per la commercializzazione della “pillola dei cinque giorni dopo”, la EllaOne, che sarà in vendita nelle nostre farmacie fra 4-5 mesi. Una pillola controversa, perché pur funzionando in modo del tutto analogo a quella abortiva Ru486 è stata registrata in Europa come contraccettivo, nella categoria bugiarda della “contraccezione d’emergenza”, un’espressione ambigua che nasconde aborti possibili, ma mai verificabili. In base a un parere positivo dell’Ema (l’agenzia di farmacovigilanza europea), la Commissione europea ne ha consentito la diffusione nei 27 paesi dell’Ue, attraverso la procedura centralizzata, che non prevede un esame del farmaco da parte delle singole nazioni, che hanno potuto decidere solamente le modalità di accesso al prodotto.
Ormai ha un nome: "movimento cattolico di riforma". Il dissenso che sta attanagliando la Chiesa cattolica austriaca non va scemando, al contrario, cresce col tempo e sta prendendo sempre più le caratteristiche di un movimento scismatico. Dove aver raggiunto e superato le trecento adesioni tra i sacerdoti, l'"Iniziativa dei parroci", guidata da Helmut Schüller [nella foto], già vicario generale del cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn, si è data una giornata di riflessione lo scorso 6 novembre, a Linz, nella diocesi nella quale due anni fa una violenta campagna mediatica (sostenuta anche da alcuni vescovi) ha impedito a mons. Gerhard Wagner, il vescovo ausiliare designato da Benedetto XVI, di assumere il proprio mandato perché “tradizionalista”.
Non ne fanno mistero: gli antiproibizionisti vicini alle lobby farmaceutiche vorrebbero reintrodurre nella nostra società arcaici riti di passaggio giacché giudicano la religione cristiana inadatta a gestire i momenti cruciali della vita. Stiamo parlando di una galassia di associazioni, riviste, fondazioni, think-tank, che operano anche in ambito accademico per legittimare l’uso di droghe non più a scopo ricreativo ma medico o enteogenico (“rivelatrici del divino”). Farmaci dell’anima da usare con giudizio, dicono, all’interno di setting tanto sicuri da poter coinvolgere minori. Persino bambini.
L’individualismo dei nostri giorni chiede capacità di ascolto e apertura verso chi è nel bisogno. “Un’opera di carità parla di Dio, annuncia una speranza, induce a porsi domande”. La Chiesa non vuole sostituire né assopire la coscienza civile. “Le si affianca con spirito di sincera collaborazione, nella dovuta autonomia e nella piena coscienza della sussidiarietà”.
In una intervista concessa a ZENIT, Martin Schlag, docente di diritto costituzionale all’università di Innsbruck e ora di teologia morale all’università della Santa Croce a Roma, ha difeso l’economia “buona”: “Solo con le virtù possiamo salvarci dalla crisi. L’efficienza fine a se stessa porta alla catastrofe”. Secondo Schlag, che è nato a New York e ha vissuto a Londra a Vienna e ora a Roma, non ci sarà ripresa senza virtù. E soprattutto senza virtù “non c’è libero mercato”.
L’immagine della barca ha un fortissimo potere evocativo nella storia del cristianesimo. In particolare con riferimento all’attività di pescatore nel Mare di Galilea di San Pietro, il principe degli Apostoli. Non è da escludere che abbia pensato proprio alle origini della Chiesa, padre Piotr Ghennadij quando, ormai più di dieci anni fa, ha costruito un vero e proprio edificio sacro a bordo di un battello, girando poi in lungo e in largo sulle acque del Volga e del Don e portando ogni anno la fede cristiana in centinaia di villaggi sulle sponde dei due imponenti fiumi russi.
E’ stata presentata oggi 24 novembre nella Sala Stampa della Santa Sede la mostra «Gaudí e La Sagrada Família de Barcelona. Arte, scienza e spiritualità». L’affascinante esposizione che illustra il rapporto tra l’arte, l’architettura e la trascendenza, presente nell’opera di Antoni Gaudí, è stata organizzata e prodotta dalla Junta Constructora del Temple de la Sagrada Família, Barcelona; dalla Fundació Joan Maragall, Barcelona e dalla C/E Acción Cultural Española.
Un cattolico praticante, sposato e padre di 4 figli, è stato assassinato ieri sera in Pakistan, da un gruppo legato alla “mafia delle terre”. Lo ha riferito Radio Vaticana. Akram Masih era residente a Renala Khurd, nel distretto di Okara, una regione dalle terre particolarmente fertili, nella provincia del Punjab. Secondo Asia News, la vittima era impegnata nella lotta sociale, specie in favore dei diritti delle minoranze. In particolare aveva lanciato una campagna contro i ricchi proprietari terrieri che confiscano arbitrariamente i terreni ai contadini cattolici.
Ai sei veggenti di Medjugorje la Madonna ha affidato delle intenzioni di preghiera: per i malati, per i non credenti, per le anime del purgatorio, per le famiglie, per i sacerdoti e per i giovani. Questo libro si propone come compagno quotidiano per chi desidera approfondire i contenuti del messaggio di Medjugorje. Per ogni giorno dell’anno viene offerto un brano della parola di Dio, un messaggio di Maria e viene suggerita una proposta concreta per vivere la giornata in sint-nia con quanto letto e meditato. Si tratta di un libro tascabile che può essere portato ovunque e che offre una proposta semplice per tradurre in concreto gli ideali del Vangelo che Maria, la Madre di Gesù, ha vissuto in modo radicale.
Il tanto atteso incontro con il veggente di Medjugorje Ivan Dragicevic si è avuto nella giornata di lunedi 21 sulla sommità del monte scalambra ad oltre 1400 metri di altezza. Davanti ad un pubblico in religioso silenzio c’è stata la trasfigurazione del volto dell’uomo in stato di contemplazione e subito dopo la recita della seconda parte del santo rosario, i suoi occhi si sono illuminati d’immenso mentre sulle sue labbra è apparso il sorriso mentre la Madonna gli parlava.
Chi è il diavolo? Qual è il suo vero nome? Quanto è potente? Come si manifesta la sua opera distruttrice sulla vita degli uomini? A questi e ad altri interrogativi simili ha risposto padre Gabriele Amorth, il più celebre esorcista italiano, in una video-intervista proiettata ieri sera durante l’Umbria International Film Fest, poco prima della visione del film Il rito di Mikael Håfström, avente ad oggetto proprio le pratiche esorcistiche. Il diavolo, ha spiegato padre Amorth è innanzitutto “un puro spirito creato da Dio come angelo”. Come gli uomini anche gli angeli sono stati sottoposti ad una prova di obbedienza, cui Satana – che era il più splendente tra gli spiriti celesti – si ribellò.
“Dobbiamo rimettere al centro la relazione, sull’esempio di Dio che in Cristo ci ha incontrato nel nostro dolore, nelle molte fragilità della vita e nelle stesse gioie, facendo sentire che nessuno è solo, e che assolutamente nessuno sarà abbandonato” (card. A. Bagnasco, VIII Convegno Nazionale di “Scienza e Vita”, 18 novembre 2011). Questo autorevole richiamo a ravvivare le nostre relazioni personali, ad imitazione del Verbo fatto carne, sintetizza bene il messaggio generale del Tempo liturgico dell’Avvento, centrato in questa prima Domenica sul tema della vigilanza cristiana: “vegliate!” (Mc 13,37).
The apparition lasted more than 13 minutes when visionary Vicka Ivankovic-Mijatovic came back to the public after almost five months with a shoulder injury. The video of Vicka’s encounter in Corridonia, Italy, is the longest lasting recent documentation of an apparition to Vicka whose public apparitions are rare.
Doveva avere un radioso avvenire di sviluppo economico e democrazia grazie anche al sostegno alla stabilizzazione della comunità internazionale. Invece, a poche settimane dalle visite trionfali a Tripoli e Bengasi di Nicolas Sarkozy, David Cameron, Recep Erdogan e Anders Fogh Rasmussen, la Libia sembra aver perso interesse per la comunità internazionale.
Per molti fedeli, a quanto pare, è diventato il momento più temuto della messa. L’omelia del sacerdote produce sempre più scenari disarmanti. I più tenaci guardano l’orologio. Altri invece si arrendono facilmente al gruppo di teste ciondolanti tra i banchi. Una vera penitenza sembra suggerire uno spassosissimo quanto interessante libretto dal titolo esplicito: Avete finito di farci la predica? Riflessioni laicali sulle omelie (Effatà) di Claudio Dalla Costa. Ma al di là della vena ironica, il volume esprime una condivisibile preoccupazione per lo stato di salute dell’omelia.
Pubblichiamo qui sotto un articolo tratto dall'ultimo numero del mensile "Fogli" in merito all'importanza del cinema per la famiglia. A tal proposito stasera alle 18,30 presso lo Spazio Oberdan di Milano (viale Vittorio Veneto, 2) si svolgerà la tavola rotonda "Cinema, famiglia, scuola: nemici o alleati?" in occasione dell’uscita del libro "Scegliere un film 2011" (Ares). Interverranno: Luisa Cotta Ramosino, sceneggiatrice e curatrice del volume; Giovanni De Marchi, presidente dell’Associazione Faes; Armando Fumagalli, direttore del Master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema presso l’Università Cattolica di Milano e curatore del volume.
«La carità è il bene fondamentale che nessuno può mancare di mettere a frutto e senza il quale ogni altro dono è vano» ha detto Benedetto XVI, domenica 13 novembre prima dell’Angelus, al termine del quale il Papa ha anche salutato i volontari della Giornata nazionale della Colletta alimentare che si terrà il 26 novembre.
Più di 500 cristiani, fra cui decine di suore, hanno preso parte all’incontro di preghiera e di protesta che, guidato dall’arcivescovo Vincent Concessao, ha avuto luogo il 18 novembre davanti alla cattedrale del Sacro Cuore di Nuova Delhi in reazione al brutale assassinio di una suora cattolica. La 53enne Valsa John, delle Suore di Carità di Gesù e Maria, è stata uccisa a colpi di ascia il 15 novembre perché si prendeva cura dei poverissimi clan tribali dello stato federale di Jharkhand, nell’India nordorientale, sfruttati dall’industria mineraria.
Nell'udienza generale del 23 novembre Benedetto XVI ha voluto tornare sul viaggio apostolico in Bénin dello scorso fine settimana: forse anche un antidoto allo scarso interesse con cui - a differenza di quella africana, e certo almeno con l'eccezione de La Bussola Quotidiana - la stampa europea, distratta dalla crisi economica, ha seguito il viaggio. Nell'udienza il Papa ha voluto insistere sulla grande speranza per la Chiesa che l'Africa rappresenta, e contemporaneamente sul fatto che questa speranza rappresenta una potenzialità: perché dia frutto, occorre un grande sforzo della Chiesa africana, nella fedele adesione al Magistero e nello zelo delle opere.
Nei giorni scorsi il sito Vatican Insider ha pubblicato la notizia di una proposta del Cardinal Malcolm Ranjith di Colombo, Sri Lanka. La proposta è che venga costituito un “comitato inter-religioso tra cristiani e buddisti per affrontare insieme il proselitismo iperattivo e sregolato dei gruppi d’ascendenza nord-americana”, principalmente di tipo evangelico pentecostale. Occorre conoscere il retroterra, accennato brevemente nell'articolo menzionato.
La storia della Medicina non è soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici. E' anche la storia di uomini che hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre. Medici, ma anche infermieri, o altre figure che fin dall'antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l'arte del guarire. E’ quanto sostiene Paolo Gulisano nel volume “L’arte del guarire. Storia della medicina attraverso i santi” (Ancora Editrice). Paolo Gulisano, è medico e saggista, studioso di Storia della Medicina, collaboratore di diverse riviste e siti web su temi e questioni biomediche, autore anche di volumi storici e letterari.
A tre giorni dalla conclusione del suo viaggio apostolico in Benin, papa Benedetto XVI ha raccontato ai fedeli accorsi in Aula Paolo VI per l’Udienza Generale, il significato più profondo di quella visita. Rivolti i propri ringraziamenti al Signore per avergli permesso di visitare il paese africano proprio nel 150° anniversario dell’evangelizzazione e nel 40° dell’avvio delle relazioni diplomatiche con il Vaticano, il Santo Padre ha ribadito riconoscenza nei confronti di tutte le autorità civili e religiose che hanno reso possibile il viaggio.
Alla diocesi californiana di Orange - al decimo posto nella classifica delle più popolose diocesi americane - è stata offerta l’opportunità di acquistare la Crystal Cathedral, progettata dal celebre architetto statunitense Philip Johnson per il telepredicatore Robert Schuller. L’acquisto della struttura costerà appena la metà, rispetto alla costruzione di una nuova cattedrale, di cui la diocesi ha bisogno. La Cattedrale di Cristallo, che è situata a Garden Grove, nella Contea di Orange, ed ospita fra gli altri anche un campus scolastico, è stata oggetto di una complessa procedura fallimentare presentata dalla congregazione fondata da Schuller, Crystal Cathedral Ministries (CCM).
La sottocommissione per la Chiesa in America Latina della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha approvato il finanziamento di 174 progetti, per un valore di circa 2,7 milioni di dollari, provenienti da donazioni, per sostenere il lavoro pastorale della Chiesa in 19 paesi del continente. La selezione dei progetti è avvenuta il 12 novembre scorso. “Decidere come utilizzare il denaro donato dai parrocchiani in una colletta per aiutare la Chiesa è un lavoro serio ed importante. Abbiamo discusso molto durante la revisione e l’approvazione dei progetti pastorali più importanti, che devono essere finanziati per sostenere la Chiesa in America Latina”, ha detto l’arcivescovo di Los Angeles e presidente della sottocommissione, monsignor Jose Gomez.
Stop alle violenze e alle intimidazioni contro i cristiani del Vietnam. È quanto chiedono i Redentoristi e i fedeli della parrocchia di Thai Ha di Hanoi. Lo scorso 10 novembre la Federazione della Stampa Cattolica Vietnamita ha denunciato la situazione alla comunità internazionale e ha condannato la propaganda anti-cristiana del governo e le ripetute aggressioni da parte della polizia e delle bande contro le comunità cristiane del paese asiatico.
«Sono qui per incontrare questi bambini e per dire grazie ai pediatri e a quei ‘nasi rossi’ che rendono più umana una puntura o una medicazione. Ridare il sorriso a un bambino ricoverato è rendere la nostra città più accogliente». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo nel corso della visita ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici del Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’. Con lui, il Direttore Sanitario dell’ospedale, Dott. Andrea Cambieri, il Direttore del Dipartimento di Scienze Pediatriche, Prof. Costantino Romagnoli, e la Presidente dell’Associazione ‘Andrea Tudisco ONLUS’, Fiorella Tosoni.
Benedetto XVI, all’udienza generale di stamani nell’Aula Paolo VI in Vaticano, ha ripercorso le tappe principali del suo viaggio apostolico in Benin, dal 18 al 20 novembre scorsi. La gioia e l’ardore apostolico riscontrato tra i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i laici – ha detto il Papa – “costituisce un segno di sicura speranza per il futuro della Chiesa in Benin”.
Il 18 dicembre prossimo, quarta Domenica di Avvento, Benedetto XVI si recherà in visita pastorale alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia a Roma. Alle ore 10, nella chiesa centrale del carcere dedicata al “Padre Nostro”, il Papa incontra i detenuti e risponde alle loro domande. Prima di lasciare - alle ore 11.30 - la Casa Circondariale e far ritorno in Vaticano per la recita dell’Angelus, il Pontefice benedice un albero che verrà piantato a ricordo della visita.
Il caso è chiuso: la parola Gesù Cristo potrà essere scritta negli sms inviati dai cellulari pakistani perché cancellata definitivamente dall’elenco dei nomi proibiti che a breve sarà distribuito alle compagnie telefoniche del Paese. Decisivo in questo senso è stato l’intervento del ministro dell’Armonia, il cattolico Akram Gill, che ne ha parlato direttamente con il presidente dell’Autorità pakistana per le Telecomunicazioni, sottolineando come la misura avrebbe danneggiato la costruzione di un clima di serena convivenza interreligiosa in Pakistan.
C’è chi ti parla al cuore e chi alla testa. Fabio Cavallari, giornalista e scrittore, sceglie una terza via: i suoi libri ti prendono allo stomaco, per poi infiammarti il cuore ed illuminarti il pensiero. Cavallari nei suoi scritti usa la penna per dar voce a uomini e donne che hanno già fatto della loro vita un romanzo: lui racconta “solo”. Storie di vita segnate dal dolore, dalla prova, dalle lacrime (pensiamo a Vivi – storie di uomini e donne più forti della malattia; Enrico Zanotti – la politica che lascia il segno; Volti e stupore – uomini feriti dalla bellezza). Ma sotto questo strato di sofferenza palpita la bellezza di vivere, anzi è proprio il dolore il prisma attraverso cui il gusto di vivere risplende.
Nei giorni scorsi il sito Vatican Insider ha pubblicato la notizia di una proposta del Cardinal Malcolm Ranjith di Colombo, Sri Lanka. La proposta è che venga costituito un “comitato inter-religioso tra cristiani e buddisti per affrontare insieme il proselitismo iperattivo e sregolato dei gruppi d’ascendenza nord-americana”, principalmente di tipo evangelico pentecostale. Occorre conoscere il retroterra, accennato brevemente nell'articolo menzionato.
La mossa più ardita è stata stoppata. All’inizio doveva essere una barca, al centro della quale stava un albero stilizzato. Ribaltate il tutto e otterrete una croce. Chiaro? Sì, per il suo autore, lo schintoista giapponese Hidetoschi Nagasawa e così pure per il comitato per i restauri, presieduto dal vescovo Adriano Caprioli, che ha chiuso con il restauro del Duomo di Reggio Emilia il suo mandato di 13 anni in diocesi. No invece, per buona parte dei fedeli reggiani, che si sono opposti con ogni forza all’innovativa croce senza crocifisso che avrebbe dovuto fare bella mostra di sè sul presbiterio della Cattedrale sulla quale, al termine dei restauri durati un decennio, è piombata come una scure la parola magica per la quale i liturgisti più à la page ora impazziscono: adeguamento liturgico. Il vescovo aveva approvato i bozzetti dell’opera, salvo poi fare marcia indietro dopo che la barca crociata o l’albero barcato, insomma, quella cosa lì, era finita sulle prime pagine dei quotidiani locali, facendo insorgere i fedeli.
Le circostanze che hanno portato alla formazione del governo Monti hanno rilanciato il dibattito sulle «teorie del complotto». Si tratta di un tema non nuovo, di cui la storia e la sociologia si sono spesso occupate. Se anche non si vogliono evocare gli studi di un secolo fa dell’illustre sociologo tedesco Georg Simmel (1858-1918), i lavori più recenti – di fama internazionale – dello storico italiano Zeffiro Ciuffoletti e quelli del politologo statunitense Michael Barkun – con cui ho avuto spesso occasione di confrontarmi in occasione di congressi e convegni – hanno aperto più di uno spiraglio su come nascono e si affermano queste teorie.
La seconda giornata dell’Umbria International Film Fest si è chiusa ieri sera sul tema della devozione mariana. Presso il Cityplex Politeama è stato infatti proiettato il film Lourdes di Jessica Hausner, preceduto dalla testimonianza di Claudia Koll. L’attrice ha spiegato che, alla base della sua conversione, avvenuta una decina di anni fa, c’è proprio la Vergine Maria. Lourdes e Fatima, in particolare, hanno giocato un ruolo decisivo nella vita spirituale della Koll che è cresciuta in una famiglia particolarmente devota alla Madonna. L'infanzia di Claudia Koll non è stata una delle più facili: l’attrice ha raccontato di essere stata cresciuta da una nonna non vedente ma fervente cattolica che, per non perdere mai il contatto con la nipotina, era solita legarla al polso da un filo di lana.
Per aiutare gli educatori ad attrezzarsi di fronte alla difficile emergenza affettiva, specifico ambito della più vasta emergenza educativa, la Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità (CICRNF) ha organizzato a Verona, dal 18 al 20 novembre 2011, l’Evento formativo “Quale orizzonte per la sessualità? Mappe, bussola, strumenti e metodi nella via dell’amore”.
“Nel popolo ambrosiano ho potuto cogliere la presenza attuale del Signore”. Lo ha dichiarato il cardinale Angelo Scola, in un’intervista ad Avvenire, a due mesi dal suo insediamento come Arcivescovo di Milano. Ereditata dal cardinale Dionigi Tettamanzi la più popolosa, ricca e, per molti versi, prestigiosa diocesi d’Europa, il porporato ha detto che, per essere all’altezza del proprio compito, bisogna non dimenticare mai “la contemporaneità di Cristo”.
Vangelo Mc 13, 33-37
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.


Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Chi scrive ha accettato di partecipare al Governo Monti come ministro della Cooperazione internazionale e dell’integrazione. Finora ho preferito lavorare da dentro la società italiana e nelle relazioni tra i popoli, tra Nord e Sud. Tuttavia, sino alla fine della legislatura corrente, ho accettato la proposta che mi è stata fatta. In un tempo di emergenza, ho sentito di dover dare il mio modesto contributo nel quadro di un Governo di responsabilità nazionale. Sono convinto che, nell’attuale situazione, non ci si possa tirare indietro. È una situazione di crisi del Paese, che tocca in profondità anche l’Unione europea e gli equilibri internazionali.
Medjugorje visionary Ivan Dragicevic’s live streamed apparition on November 17 was followed by viewers in more than 100 countries. 231,200 stayed connected to MaryTV whose website got more than two million hits and transmitted 16 times as many data than during the streaming of Ivan’s apparition last year in Vienna.
Giovedì 24 Novembre si compiranno undici anni dalla morte di fra Slavko Barbarić. Fra Slavko è nato l’11 Marzo 1946 a Dragićina ed ha frequentato la scuola a Čerin, Visoko e a Sarajevo. Ha conseguito il Magistero a Graz ed il Dottorato a Friburgo. E’ stato ordinato sacerdote nel 1971 ed in seguito ha operato in diverse parrocchie dell’Erzegovina.
La fecondazione artificiale è una roulette russa. Il più delle volte ci va di mezzo il figlio, altre volte anche la madre. Per il bambino concepito tramite Fivet gli ostacoli compaiono sin da subito: solo il 6% dei concepiti vedrà la luce. Ad esempio il Dipartimento della Salute inglese informa che per un bambino in braccio nato tramite Fivet vengono sacrificati 30 suoi fratellini. Dal 1991 ad oggi sono stati utilizzati 3milioni di embrioni per avere solo 100.000 nascite. Di quei tre milioni quasi la metà non è arrivato al traguardo del parto a causa delle procedure tecniche assai fallaci, l’altra metà è stata volutamente distrutta perché eccedente e circa 100.000 piccoli esseri umani sono stati invece usati per la ricerca come cavie (ovviamente anche questi non ce l’hanno fatta).
«Oramai è da tempo che lo dico: dobbiamo uscirne […] non si può essere proprietari di un’impresa che diffonde cose così dozzinali e un tale lerciume». Ha detto così il cardinale Joachm Meisner, arcivescovo di Colonia, in un’intervista rilasciata a Welt Online, il sito d’informazione che di recente ha rilanciato la scandola questione di Weltbild, ovvero il colosso dei media e delle vendite online con sede in Augsburg, di proprietà di 12 diocesi tedesche, dell’Unione delle Diocesi di Germania e dell’Ufficio d’Assistenza Spirituale ai Soldati di Berlino, accusato ormai da alcuni anni di diffondere libri di contenuto erotico, pornografico e perfino anticattolico e satanico solo per la necessità di tenere testa, con i 775 titoli disponibili, alla concorrenza di Amazon.
Alfano, Bersani, Casini: l’ABC della politica nostrana era presente all’assemblea nazionale di Scienza e Vita, il 18 novembre a Roma. Alfano, Bersani e Casini parlano di etica sociale e questo è in sé bene. Alfano, Bersani e Casini e Scienza e Vita: un colloquio in cui è chiaro che la società vuole etica e che loro lo capiscono; che per rendere etica una società si passa anche dalle leggi, e che tutti mostrano di aver capito la importanza della figura del Santo Padre.
“Possano gli africani vivere riconciliati nella pace e nella giustizia!”: con questo auspicio il Papa ha concluso ieri il suo viaggio apostolico in Benin. Tre giorni intensi, caratterizzati dall’accoglienza straordinaria del popolo beninese. La cerimonia di congedo, ieri pomeriggio, all’aeroporto internazionale “Cardinale Bernardin Gantin” di Cotonou. In serata il rientro del Papa in Vaticano.
“La roccia si sfalda”: il grido di allarme arriva dalla Grotta di Nazareth, a lanciarlo è padre Ricardo Bustos, frate minore della Custodia di Terra Santa, Superiore della Basilica dell’Annunciazione.
La Chiesa celebra, oggi, l’annuale Giornata Pro Orantibus, che invita a pregare per le religiose e i religiosi di clausura e vuole far conoscere le comunità monastiche sparse in tutto il mondo. Istituita da Pio XII, la Giornata è legata alla memoria liturgica della Presentazione di Maria al Tempio, perché nell’offerta radicale della Vergine di Nazaret a Dio si riconosce pienamente l'ideale della vita consacrata e invita anche alla preghiera per i monasteri con particolari necessità. A Roma, il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, mons. João Braz de Aviz, presiede alle 16.30 una Messa alla Villa della Meditazione, una casa di accoglienza per le monache di passaggio nella capitale. Ma ascoltiamo, al microfono di Tiziana Campisi, la testimonianza di suor Maria Francesca Padovan, monaca visitandina, attualmente nel Monastero "Mater Ecclesiae", in Vaticano, dove ogni tre anni un ordine religioso dà vita ad una comunità internazionale che offre la propria preghiera in particolare per il Papa.
La piccola Nohora Valentina Muñoz, rapita il 29 ottobre in Colombia dai terroristi e liberata dopo 18 giorni, incontrerà a Roma il Pontefice Benedetto XVI nel corso della celebrazione Eucaristica in onore della Madonna di Guadalupe. La messa si terrà il 12 dicembre a San Pietro, e Nohora Valentina Muñoz porterà la bandiera del suo Paese rappresentando la speranza delle nuove generazioni. Lo ha confermato questo venerdì 18 l’ambasciatore di Colombia presso la Santa Sede, Cesar Mauricio Velasquez, promotore dell’iniziativa. Nel corso di un intervista concessa a ZENIT poco dopo il suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino, l’ambasciatore ha manifestato il suo interessamento per aprire il processo di canonizzazione del vescovo di Arauca, Mons. Jaramillo, rapito e ucciso dalla guerriglia.
La vita del missionario del Pime padre Fausto Tentorio (martirizzato il 17 ottobre scorso nell’isola di Mindanao, Filippine), è ben ambientata da questo articolo scritto da lui stesso e pubblicato dal bollettino “Mondo e Dintorni” (del “Laboratorio missionario” di Lecco) nel dicembre 2001. Un testo fortemente significativo dell’ambiente in cui padre Fausto ha vissuto i suoi trent’anni di missione fra i tribali “Manobo”. Si può leggere anche nelle scuole ai nostri ragazzi,per dar loro l’idea di quanto essi sono tra i giovani più privilegiati dall’umanità. L’11 novembre 2011 padre Fausto ha ricevuto la Medaglia d’Oro alla Memoria dalla Regione Lombardia.
Secondo il report annuale dello “Status della missione globale,” realizzato nel 2011, la Chiesa cattolica raccoglie un miliardo e 160 milioni di fedeli in tutto il mondo e ogni giorno ne entrano a far parte 34 mila persone.
Intervistato da ZENIT il professor Rafael Navarro Valls ha fornito un quadro sull'attuale panorama morale della Spagna e su un possibile cambiamento legislativo in merito alle questioni che attengono ai valori cristiani. Rafael Navarro-Valls, docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Complutense di Madrid e segretario generale della Reale Accademia di Spagna di Giurisprudenza e Legislazione, collabora su base regolare con ZENIT per quanto riguarda le questioni legate ai diritti umani e il rapporto con l'antropologia e la fede cristiana, in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa. In questa intervista il giurista affronta in concreto le nuove prospettive giuridiche in materia di tutela del nascituro, il cosiddetto "matrimonio tra persone dello stesso sesso", la caduta di governi nel mondo a causa della crisi economica senza ricorrere alle urne, il possibile deficit di democrazia, e la domanda di come rimediare all'erosione del sistema ecologico morale di un paese.
Sono diecimila gli studenti delle scuole d’Italia che, aderendo al Progetto “ambientiamoci a scuola” promosso dalla Fondazione “Sorella Natura” parteciperanno il 28 novembre ad un’Udienza speciale con il Santo Padre in Sala Nervi, “aula Paolo VI”. Grande è l’emozione dell’attesa che vedrà ancora una volta il Santo Padre tra i ragazzi, vero maestro educatore e premierà il loro impegno di “difensori e custodi del creato”.
Chi ha inventato il Presepe?, Perchè lo ha fatto? Che c’entra San Francesco con la storia del presepe? Che significato ha? Perchè una tale tradizione resiste nel tempo? Per conoscere e aporofon dire la storia del Presepe e la sua attualità anche nle mondo moder dell’oggi, ZENIT ha intervistato Padre Pietro Messa Preside della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum.
Al momento del congedo, all’aeroporto internazionale di Cotonou, papa Benedetto XVI ha avuto parole di gratitudine verso le autorità civili e religiose del Benin che hanno reso possibile la sua visita apostolica. “Ho desiderato visitare di nuovo il Continente africano per il quale ho una stima ed un affetto particolari, perché ho l’intima convinzione che è una terra di speranza”, ha affermato il Pontefice. L’Africa è un continente verso il quale il Papa nutre “stima” ed “affetto particolari”, ricco di “autentici valori, capaci di ammaestrare il mondo”.
Ermanno Olmi a Venezia presenta il suo ultimo film, Il villaggio di cartone, e accusa la fede di essere di intralcio alle opere. Una suora missionaria ad Haiti risponde: «Io aiuto gli altri per portare lo sguardo di Cristo, non per fare assistenza sociale».
Due intere puntate appena andate in onda su Rai Uno (Preferisco il paradiso con Gigi Proietti), per mostrarci una specie di don Mazzi (con tutto il rispetto) del XVI secolo. La stessa cosa fecero con la fiction su don Bosco, ridotto, anche lui, a un pretino politicamente corretto. Invece, come don Bosco, s. Filippo Neri era un gigante, e sarebbe bastato raccontarne la vita per fare spettacolo. Basti solo dire che quando il re di Francia, Enrico IV di Navarra, si fece cattolico da ugonotto che era, il papa Clemente VIII non credeva alla sincerità di questa conversione; ebbene, quel re mandò il duca di Nevers a Roma proprio da Filippo Neri perchè intercedesse.
«A Bukchang la vita delle mosche ha più valore di quella degli uomini». Spiega così Kim Hye Sook, scappata dalla Corea del nord nel 2009 verso la Corea del sud, a un'audizione davanti alla commissione statunitense degli Affari esteri della Camera dei rappresentanti, riunitasi il 20 settembre per ascoltare le storie di chi è riuscito a sfuggire ai campi di concentramento nordcoreani, i gulag come quello di Bukchang appunto.
In Pakistan è vietato scrivere il nome di “Gesù Cristo” nei messaggi di testo Sms, inviati tramite telefoni cellulari. Lo ha stabilito l’Autorità delle Telecomunicazioni del Pakistan con un provvedimento che ordina alle società di telefonia mobile di bloccare i messaggi di testo con alcune parole ritenute volgari, oscene o nocive al senso del pudore. Fra le oltre 1.600 parole bandite, segnala a Fides una fonte locale, vi sono anche “Gesù Cristo” e “Satana”.
La reliquia, tra le più venerate del mondo ortodosso, termina nella cattedrale di Cristo Salvatore il suo tour della Russia. In migliaia hanno atteso fino a 18 ore per vederla.
L’azione di un uomo in divisa, nell’indifferenza dei poliziotti. Spavento tra i numerosi bambini che erano alla celebrazione settimanale per i gruppi eucaristici. Timori che il gesto sia il preludio di ulteriori attività terroristiche.
La celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Alberto Maria Careggio, concelebrata da alcuni sacerdoti della Diocesi oltre a don Emanuele Brusati, fratello del direttore dell’evento Marco Brusati.
Anche nella prova più ardua, la malattia, la giovane beata di Sassello continuò a vivere il momento presente. Un aspetto che ci raccontano a più voci l'autore e i genitori per il terzo appuntametno della rubrica con "In viaggio con i Badano" di Città Nuova.
L'apparizione è avvenuta davanti ai cinquemila del PalaWhirlpool: la Vergine è apparsa su una nuvola, sorridente. Ha benedetto i fedeli intervenuti. E così il miracolo di Medjugorje si è compiuto anche questo pomeriggio a Varese. Un miracolo che è una «intuizione personale e irripetibile» di qualcosa di vero, di buono, di bello. Infatti «non ci solo le vie cognitive e razionali per confermare la fede», precisa monsignor Giacomo Martinella, delegato della Pontificia Accademia dell'Immacolata. Anche lui oggi è stato ospite al palazzetto di Masnago con la "Varese che incontra Medjugorje".
Ieri alle 17.40 Marija Pavlovic, una delle veggenti a cui dal 1981 appare la Madonna, al PalaWhirlpool ha avuto il suo incontro quotidiano con la Vergine. Un momento di particolare intensità condiviso in una profonda comunione spirituale con tutti i fedeli che affollavano il palazzetto. Ad attenderlo ieri al PalaWhirpool circa 5.000 persone che hanno partecipato alla giornata di preghiera organizzata dall’Associazione Amici di Medjugorje di Varese in collaborazione con il gruppo «Insieme nel futuro onlus» di Besozzo. L’incontro è stata scandito da momenti diversi, la recita del Rosario, la santa messa, i canti devozionali, le testimonianze di fede, in un palazzetto al completo, con gente di tutte le età, giovani, adulti, anziani e tanti genitori con i loro bambini.
Dal 18 al 20 novembre 2011 Benedetto XVI si è recato nella Repubblica del Bénin – il Paese africano fino al 1975 noto come Repubblica del Dahomey – per un viaggio apostolico che ha avuto quale primo scopo, come il Papa ha detto al suo arrivo, «consegnare in terra africana l’Esortazione apostolica post-sinodale Africae munus», datata 19 novembre 2011 e successiva alla II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, tenuta a Roma dal 4 al 25 ottobre 2009.
Sacerdote cattolico esprime riconoscenza alla comunità musulmana, che ha svolto "indagini approfondite" prima di emettere la condanna. E auspica che "la cultura della pace e dell'armonia religiosa" possa sempre prevalere. Protagonista della vicenda una donna cristiana, incriminata in base alla legge nera nel corso di una controversia legale.
“Da quasi trent’anni, le vocazioni stanno aumentando in modo impressionante” in Benin. Così ha esclamato con gioia il vescovo di Natitingou, monsignor Pascal N’Koué, il quale ha aggiunto: “Lo Spirito Santo soffia abbondantemente su questo paese”. Ricevendo ieri, sabato 19 novembre, papa Benedetto XVI nel Seminario di San Gallo, ad Ouidah, il presule si è dichiarato fiducioso riguardo alla formazione dei sacerdoti e dei consacrati nel suo Paese. Mons. N’Koué, che è responsabile della formazione sacerdotale, ha voluto smentire l’affermazione secondo la quale la fioritura di vocazioni sarebbe l’effetto di una “sicurezza lavorativa per giovani di scarso talento”.
La visita di Benedetto XVI in Benin si è conclusa con l’invocazione alla Vergine Maria, “Nostra Signora d’Africa”, perché “accompagni il futuro di questa evangelizzazione dell’intera Africa e particolarmente quella di queste terra del Benin”. Con queste parole il Papa ha introdotto l’Angelus, poco dopo la consegna dell’Esortazione apostolica post-sinodale Africae munus ai vescovi africani.
“Lasciate venire a me i piccoli”. Con queste parole di Gesù si potrebbe riassumere l’incontro di Papa Benedetto XVI ieri con i bambini, svoltosi all’insegna della semplicità e dell’entusiasmo. Per la prima volta nella storia dei viaggi pontifici, Benedetto XVI ha riservato ieri, sabato 19 novembre, un incontro ai bambini a Cotonou. Il Santo Padre ha presieduto prima una celebrazione nel foyer “Pace e Gioia”, gestito dalle Missionarie della Carità, per poi proseguire la visita nell’adiacente parrocchia di Santa Rita. Arrivato intorno alle 17.20, il corteo papale è passato attraverso una folla entusiasta e sotto striscioni con i colori vaticani, appesi da un lato all’altro della strada.
Sul velivolo viaggiava padre Piotr Chyla: portava con sè un'ampolla con il sangue del Pontefice. Sul sito vaticano che riceve le testimonianze di fedeli circa grazie e miracoli del predecessore di Benedetto XVI, sono migliaia i messaggi.
Always famous for the long lines of people waiting to go to confession, Medjugorje is now building 36 more outdoor confessionals to facilitate more privacy and fewer open air confessions. When construction is finished, there will be confessionals both north and south of St. James’ Church.
Il terzo appuntamento per papa Benedetto XVI, durante la giornata di ieri, è stata la firma dell’Esortazione post-sinodale Africae munus. L’atto solenne della sottoscrizione è avvenuto dopo mezzogiorno nella Basilica dell’Immacolata Concezione di Maria a Ouidah, alla presenza dei membri del Consiglio Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, tenutosi a Roma nell’ottobre 2009 sul tema La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra... Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13.14).
Alle ore 8.15 di stamane, Benedetto XVI ha lasciato la Nunziatura Apostolica di Cotonou per trasferirsi in auto panoramica e allo Stade de l’Amitié, dove alle 9, è iniziata la celebrazione della Santa messa in occasione della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Africae munus della II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi.
In collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, Mark Riedemann ha intervistato per Where God Weeps, l’arcivescovo di Algeri (Algeria), monsignor Ghaleb Moussa Abdallah Bader, originario della Giordania.
La preghiera è un grido d’amore lanciato verso Dio: è quanto ha detto il Papa ieri pomeriggio incontrando i bambini nella Parrocchia di Santa Rita a Cotonou dopo aver fatto visita al Foyer “Pace e Gioia” delle Missionarie della Carità. Le Suore di Madre Teresa si trovano alle spalle della chiesa, con la quale lavora in stretto contatto aiutando bambini poveri, abbandonati e malati.
“Siate sale e luce di Cristo nella terra africana”. E’ il mandato missionario affidato da Benedetto XVI e ricevuto con entusiasmo nello “Stadio dell’Amicizia” di Cotonou, dove il Papa ha presieduto la Santa Messa per la consegna, a tutti i vescovi del Continente, dell’Esortazione post-sinodale “Africae munus”. Nella Solennità di Cristo Re dell’Universo, Benedetto XVI ha invitato con forza ad ascoltare il grido dei poveri e dei deboli.
Al termine della sua visita in Benin, Benedetto XVI consegna ai vescovi del continente l’esortazione apostolica “Africae Munus - L'impegno dell'Africa”. “La Chiesa esiste per annunciare la Buona Novella! E tale compito è sempre urgente”. Nel documento papale si chiede la difesa di famiglie, donne, bambini e vita. Per i malati di Aids, rispetto e cure, ma anche un cambiamento di stili di vita. Centrale il dialogo con le altre fedi, anche con l’islam, nel rispetto della libertà religiosa.
La Repubblica Socialista del Vietnam vive la tragedia dei Degar. Circa un milione, in maggioranza cristiani. I cattolici sono circa 200mila. L’11 novembre scorso, nel villaggio di Ploi Kret Krot, nella provincia di Gia Lai, ai confini con la Cambogia, dove eventi simili erano già accaduti due volte nei paesi di Ploi Kuk Kong e Ploi Kuk Dak - riferisce Asia News - centinaia di agenti vietnamiti hanno attaccato un centinaio di cattolici Degar, riuniti in preghiera. Ventidue i feriti. I fedeli erano riuniti in preghiera all'aperto, quando agenti di polizia hanno ingiunto loro di andarsene. Alla replica che essi non stavano commettendo alcun crimine, la polizia li ha attaccati, picchiando uomini, donne e bambini con bastoni, anche elettrici, e sequestrando croci, immagini della Madonna e altri oggetti religiosi. Chi ha potuto è fuggito nella foresta. Tra i 22 feriti, nove erano svenuti. Un uomo, A Bom, di 50 anni, è rimasto storpio. Gli agenti hanno anche minacciato di arrestare gli abitanti se avessero riferito l'accaduto a media stranieri. Coloro che sono fuggiti restano nascosti, mentre la polizia dà loro la caccia, pattuglia il villaggio e impone agli abitanti di restare in casa.
Molto opportunamente, diversi organi di stampa cattolici - da La Civiltà Cattolica ad Avvenire - hanno ricordato il centenario della nascita e il ventennale della morte del padre gesuita viennese Gustav Andreas Wetter (1911-1993), da molti considerato il maggiore conoscitore delle opere filosofiche di Karl Marx (1818-1883) e di Vladimir Il’ic Lenin (1870-1924) nel secolo XX. Il fatto che il nome di padre Wetter sia oggi noto solo a pochi addetti ai lavori è una prova dello scarso interesse per i contemporanei non dei suoi lavori, ma del marxismo filosofico, che appare oggi fuori moda e lontanissimo. Ma non era così nel 1947, quando l’allora giovane gesuita pubblicò, in Germania e in Italia, il suo capolavoro, Il materialismo dialettico sovietico (Einaudi, Torino 1947).
E così dopo essersi azzuffati per anni sugli schermi televisivi, il prete e il sindaco più famosi d’Italia se le suonano ora tra le nuvole di un fumetto. Don Camillo e Peppone e i personaggi della straordinaria saga di Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi rivivono grazie all’iniziativa di una giovane casa editrice milanese, la ReNoir Comics.
La seconda giornata di Benedetto XVI in Benin è iniziata al Palazzo presidenziale di Cotonou, dove ha incontrato il presidente e i responsabili politici e religiosi del Paese. Il Papa ha pronunciato un vibrante discorso, tutto incentrato sulla speranza, ricordando la spinta verso la libertà espressa negli ultimi mesi anche da tanti popoli africani. Quindi, ha rivolto un appello ai leader politici del mondo affinché combattano scandali e ingiustizie e non privino i loro popoli della speranza. Nella sala dell’incontro erano presenti circa 2500 persone, tra cui gli ex presidenti Émile Zinsou, Mathieu Kérékou, Nicé-phore Soglo. A margine dell’incontro con la società civile beninese, il Papa ha avuto un colloquio privato con il presidente della Repubblica, Thomas Yayi Boni.
Tutti gli appelli denunciano il legame “spudorato” tra le potenti compagnie del carbone e lo Stato. P. Cedric Prakash, direttore del Centro per la giustizia e la pace Prashant di Ahmedabad: “Il martirio di suor Valsa è una sfida per la Chiesa in India”. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Il governo, guidato da estremisti indù, è il vero responsabile”.
L’assemblea biennale dei prelati delle Chiese orientali si è conclusa ieri a Bkerke, Libano. Era iniziata lo scorso 14 novembre. L’impegno dei vescovi a proseguire sulla strada dell’ecumenismo fra cattolici e ortodossi riunificando le date della Pasqua. L’invito a tutti i cattolici a impegnarsi nella politica e a coinvolgersi nella società sulla base dei valori cristiani, unica strada per portare la pace in Medio Oriente.
Benedetto XVI è in Benin, meta del suo 22mo viaggio internazionale, nel corso del quale consegnerà l’Esortazione apostolica “Africae munus” che contiene le conclusioni del Papa sul Sinodo per l’Africa. Evitare “scogli” come la sottomissione incondizionata alle leggi del mercato o della finanza, la politicizzazione estrema delle tensioni interreligiose a scapito del bene comune, o infine la disgregazione dei valori umani, culturali, etici e religiosi.
Dal Benin appello di Benedetto XVI ad “un approccio etico delle responsabilità” dei governanti. “Nessuna religione, nessuna cultura può giustificare l’appello o il ricorso all’intolleranza e alla violenza”. Il dialogo interreligioso presuppone “conoscenza, approfondimento e pratica della propria religione”, vuole che si chieda a Dio “di vedere nell’altro un fratello da amare, e nella tradizione che egli vive un riflesso della verità che illumina tutti gli uomini”, che ci si ponga davanti all’altro “in verità” per evitare “confusione o sincretismo”.
All continents were represented via online live stream when the Cathedral in Vienna was turned into a little Medjugorje for a day. Before his 8 minutes long apparition, visionary Ivan Dragicevic said that the Virgin Mary has come to bring hope to a world without hope because God has been abandoned.
Two British and about 15 Italian pilgrims were in for a surprise on August 15 in Medjugorje. When they looked to the moon, they saw it change shape into several recognizable figures. A pilgrim leader from London grabbed for his camera and took photos of the moon resembling a Cross, a heart, a figure, and a foetus.
Il cardinale Christoph Schönborn ha celebrato una messa nella cattedrale Viennese di Santo Stefano il 17 novembre come parte di un evento ripreso dalla televisione che includeva una testimonianza di un veggente di Medjugorje, che aveva promesso un'apparizione della vergine Maria immediatamente prima della messa.
Previste migliaia di persone alla giornata di preghiera organizzata al palazzetto, che prevede la presenza di veggente Marija Pavlovic, e del delegato della Pontificia Accademia dell'Immacolata Mons. Giacomo Martinelli
Ancora protagonista il 95enne don Giuseppe Lando, sacerdote della Basilica dell’Olmo, scrittore e saggista religioso. Venerdì 18 novembre sarà presentata presso la Basilica dell’Olmo la sua quinta pubblicazione, “La grande catechesi di Medjugorje”. Un saggio dal respiro internazionale, nato da un contatto diretto e personale con la realtà di Medjugorje. I proventi del libro saranno destinati al completamento della rete idrica in terra slava...
“Gli oltre 1500 nuovi martiri e confessori innalzati sugli altari dalla Chiesa russa costituiscono solo una briciola della schiera di santi ortodossi che hanno permesso il trionfo storico spirituale della Chiesa in mezzo a persecuzioni comuniste senza precedenti per crudeltà e sacrilegio”. Lo ha affermato Georgij Mitrofanov docente di storia all’Accademia teologica ortodossa di Pietroburgo, intervenendo al convegno internazionale realizzato dalla Fondazione Russia Cristiana, dal titolo “Crisi dell’umano e desiderio di felicità. Che cos’ha da dire la Chiesa oggi?”.
Si concluderà domenica prossima, 20 novembre, la fase diocesana di beatificazione di tre giovani sacerdoti emiliani, martirizzati durante la Resistenza. Lo riferisce un comunicato dell’Arcidiocesi di Bologna. La celebrazione sarà presieduta dal card. Carlo Caffarra nella cattedrale di San Petronio a Bologna, alle 16.45. Seguirà la Santa Messa presieduta dal Vicario Generale della diocesi, monsignor Giovanni Silvagni.
Siate generosi e pregate per l’Africa. Questo è il nuovo appello lanciato da Benedetto XVI a favore del continente, che lo accoglierà da domani, venerdì 18, a domenica 20 novembre. Al termine della sua catechesi in lingua francese, nel corso dell’Udienza generale di mercoledì 16 novembre, il Papa ha lanciato da piazza San Pietro il seguente appello: “Dopo domani, visiterò il continente africano. Non dimenticatelo nelle vostre preghiere e nella vostra generosità! Che Dio vi benedica!”.
Gli anglicani residenti negli Stati Uniti che desiderano rientrare in piena comunione con la Chiesa Cattolica, riceveranno un ordinariato il prossimo 1 gennaio. Lo ha annunciato martedì 15 novembre, il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington DC, durante l’incontro plenario autunnale della Conferenza Episcopale statunitense, tenutosi a Baltimora.
I detenuti di fede cristiana nelle prigioni pakistane subiscono gravi discriminazioni. A richiamare l’attenzione sulla loro sorte è l’avvocato cattolico, Moazzam Aslam Bhatti, la cui testimonianza è stata raccolta dall’organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN), che segue vari progetti caritatevoli nel Paese asiatico. Secondo il legale, che lavora a Faisalabad (nella provincia del Punjab), i cristiani sono vittime del diffuso pregiudizio anti-cristiano. Vengono emarginati in tutti i settori della società pakistana, ma nelle carceri la situazione è “particolarmente precaria”.
Oggi inzia la Novena alla Medaglia Miracolosa.
Inizia oggi la visita dal Papa in Benin. Dal libro "Meno male che Cristo c'è. Vangelo, sviluppo e felicità dell'uomo" (Lindau, pp.336, euro 19) di Piero Gheddo con Gerolamo Fazzini, pubblichiamo qui sotto il capitolo su "Il contributo della Chiesa allo sviluppo dell’Africa". Il volume sarà presentato sabato 3 dicembre in occasione del nostro compleanno "Un anno di Bussola" presso il Circolo della stampa - Palazzo Bocconi di Milano.
Qual è la verità sulle nuove Linee Guida in materia di fecondazione artificiale? I radicali strillano sostenendo che si tratta di un ultimo colpo di coda del Governo Berlusconi, e contestano alcune restrizioni contenute nel documento. Dal mondo cattolico si risponde difendendo l’operato dell’ex sottosegretario Eugenia Roccella, la quale avrebbe semplicemente rispettato i canoni imposti dalla legge 40 del 2004.
«Di fatto, per la donna sana con un matrimonio felice, l’aborto è più spesso veramente terapeutico». Con questa frase il dottor Malcolm Potts a pagina 227 del suo saggio scientifico dedicato all’aborto pubblicato per le edizioni dell’Università di Cambridge nel 1977, "demitizzava" il presunto danno per la madre derivante dall’aborto volontario. Chi era il dottor Potts? Si può rispondere che per decenni, assieme a Christopher Tietze, Mary Calderone, Alan Guttmacher, egli abbia costituito la punta di lancia dello schieramento militante di medici abortisti, risultato determinante per la legalizzazione dell’aborto in America e nell’occidente. Fondatore della prima clinica per la contraccezione giovanile a Cambridge, primo uomo ad operare alla clinica per aborti londinese Marie Stopes, primo direttore medico di una delle maggiori organizzazioni abortiste, la International Planned Parenthood Federation, ancora oggi dalla cattedra dell’Università di Berkley il professor Potts è attivo promotore di iniziative volte alla diffusione del controllo delle nascite e all’espansione dell’accesso all’aborto. Difficile immaginare qualcosa di diverso, se si è convinti che abortire faccia bene alla salute delle donne.
An overwhelming interest from all over Italy forced organizers to state that a prayer meeting with Medjugorje seer Vicka Ivankovic-Mijatovic had technical problems. But on November 13 the meeting in Corridonia was held according to schedule, and Vicka’s first arrangement for almost five months included a rare public apparition.
Con l'udienza del 16 novembre Benedetto XVI ha concluso la sua «scuola della preghiera» dedicata ai Salmi, proponendo una meditazione su quello che ha definito «uno dei più famosi "Salmi regali", un Salmo che Gesù stesso ha citato e che gli autori del Nuovo Testamento hanno ampiamente ripreso e letto in riferimento al Messia, a Cristo»: il Salmo 110 secondo la tradizione ebraica, 109 secondo quella greco-latina.
L’ultima "provocazione" di Benetton: megafotomontaggi di primissimi piani, in uno il Papa bacia sulla bocca un imam, un altro mostra un bacione, sempre alla russa, tra Barack Obama e il presidente cinese Hu Jintao. Prima o poi uscirà l’album fotografico, o magari quello per la raccolta-figurine. La serie è ormai abbondante, infatti, e la misura è colma (almeno si spera). Abbiamo la monta equina, l’anoressica nuda, l’appena morto di aids, il prete diocesano che bacia la suora vincenziana… Tutta roba coloratissima, come i maglioni e le magliette della premiata fabbrica Benetton. L’idea non è peregrina e senz’altro la suggeriamo alla sullodata ditta. Venda le figurine delle sue «campagne» nelle edicole, in bustina: farà un sacco di soldi, allieterà i pargoli e sarà veramente democratica, perché le bustine le comprerà chi vuole, mentre tutti gli altri non saranno costretti a camminare col paraocchi per non vedere i megaposter «provocatori».
«Il martirio di Rolando Rivi riscrive la storia. Quella storia nella quale tanta parte di cultura cattolica ha preferito non entrare». Il vescovo di San Marino mons. Luigi Negri spiega il significato dell’ormai imminente beatificazione del seminarista di Castellarano (Reggio Emilia), ucciso il 13 aprile 1945 a soli 14 anni in odium fidei da due partigiani comunisti. Nel suo ruolo di presidente del Comitato Amici di Rolando Rivi, che da 6 anni promuove la causa di beatificazione del seminarista di San Valentino, Negri parla di Rolando come di un martire, il cui sacrificio è in grado di dare verità storica ad una pagina oscura della nostra storia.
Il Papa parte domani mattina per il Benin, per il suo 22.mo viaggio apostolico internazionale. Ieri, durante l'udienza generale, Benedetto XVI ha chiesto ai fedeli di accompagnarlo con la preghiera. Il Benin è un Paese dell’Africa Occidentale di circa 7 milioni di abitanti che in maggioranza seguono le religioni tradizionali; i cattolici sono circa il 17%, i musulmani il 15%. Benedetto XVI nell’occasione consegnerà l’Esortazione apostolica che raccoglie quanto emerso nel secondo Sinodo per l’Africa. La visita del Papa giunge nel ventesimo anniversario dell’arrivo in Benin dei Francescani dell’Immacolata. Ad Allada, nel Sud del Paese, hanno dato origine al Centro Mariano dell’arcidiocesi di Cotonou, con la realizzazione di un santuario mariano dedicato alla “Madre della Divina Misericordia”, e creato il network radiofonico “Radio Immaculée Conception”. Nel Nord del Benin, a Bembereké, oltre alla casa di formazione, l’istituto sta anche avviando un’importante opera sociale di aiuto agli studenti più poveri.
Il 14 ottobre 1978, l’allora Karol Wojtyla andò in pellegrinaggio al santuario laziale della Mentorella, per poi fermarsi a pranzare in un’osteria nei paraggi. Una volta in viaggio, rimase bloccato nell’auto in panne. Scese allora per chiedere l’autostop fino a quando un autista dell’Acotral, Candido Nardi, lo prese a bordo del suo autobus nei pressi di Guadagnolo, un borgo a 50 km da Roma. Poiché quello che gli sembrava un semplice sacerdote gli aveva spiegato che doveva arrivare in Vaticano prima delle 13.30 (all’epoca il Conclave era “sigillato”, chi non giungeva in tempo restava irrimediabilmente fuori), fu costretto a saltare tutte le fermate, fino a Palestrina, dove venne intercettata la corriera diretta alla Capitale. Un miracolo fece giungere Wojtyla in tempo sulla soglia della Sistina, dalla quale sarebbe uscito, due giorni dopo, con la talare papale, grazie all’ispirazione dello Spirito Santo, ai voti dei cardinali, e all’aiuto provvidenziale di un conducente di bus pubblici, partecipe inconsapevolmente della genesi di un pontificato.
Una religiosa cattolica, che si batteva per il riconoscimento dei diritti degli indigeni è stata assassinata nello stato indiano del Jharkhand. Lo segnala Eglises d’Asie, l’agenzia di Missioni all’estero di Parigi. Suor Valsa John, 53 anni, è stata colpita a morte, nella notte tra martedì e mercoledì, da persone non identificate, a Pachwara, nel distretto di Pakur, nel nord-est dell’India.
Il fotomontaggio apparso nella giornata di oggi a pochi passi dal Vaticano “è un uso improprio dell’immagine del Santo Padre”. Lo ha dichiarato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana.
La Commissione Episcopale per la Famiglie e l’Infanzia della Conferenza Episcopale venezuelana ha dichiarato attraverso un comunicato stampa reso noto lo scorso lunedì, che la cosiddetta pillola contraccettiva d’emergenza è in realtà abortiva e che contravviene alle leggi venezuelane. “Allarmati per la grave confusione che può provocare nell’opinione pubblica la promozione, attraverso alcuni mezzi di comunicazione sociale, della cosiddetta ‘pillola anticoncezionale d’emergenza’ – affermano i vescovi venezuelani – ci sentiamo obbligati ad allertare tutta la società venezuelana ed in particolare il popolo cattolico”.
La ricerca della verità è una strada da percorrere “insieme”. Così ha affermato Benedetto XVI, esprimendo parole di augurio e di incoraggiamento per l'incontro del “Cortile dei Gentili”, che si è svolto dal 14 al 15 novembre a Tirana, in Albania.
Nei giorni scorsi, durante la sua tappa nell’arcidiocesi di Tijuana (nello Stato messicano della Bassa California), la reliquia del Beato Giovanni Paolo II è stata venerata da circa 80.000 persone nelle tre città che costituiscono la giurisdizione ecclesiastica locale, cioè Playas de Rosarito, Tecate e Tijuana. Il Papa pellegrino continua quindi ad ispirare fervore in Messico, dove la gente viene in massa a salutare l'urna e dove le sue visite pastorali portarono una grande allegria.
Il compitino che mi è stato assegnato dal direttore della «Bussola» si è rivelato più gravoso del previsto. Si trattava di visionare un «corto» di 42 minuti: «Addio a Dio». Così presentato: «Il film è stato tratto completamente e fedelmente dai Vangeli; insieme a studiosi teologi la ricerca ha portato alle conclusioni che sentirete seguendone il processo. Tutte le immagini hanno un significato stretto con i testi che quindi vi consigliamo di seguire con attenzione». Già la sintassi avrebbe dovuto mettermi in guardia. Infatti, è vero l’esatto contrario di quel che si annuncia. Se vi piacciono i film di Ciprì & Maresco, accomodatevi sul web. Mi spiace solo che, così facendo, aumenterete il numero dei «contatti» (come, ahimè, ho dovuto fare io, ignaro) e gli autori del papocchio se ne vanteranno. Infatti, l’unico antidoto contro ‘sta roba consiste nel non avvicinarcisi nemmeno.
Una volta c’era quella che si chiamava sovranità nazionale. Uno Stato si dava delle regole di convivenza e nessun altro stato poteva metterci becco. Poi arrivò l’ONU e la Comunità Europea (oggi UE) e questa regola aurea iniziò a scricchiolare. Una riprova l’abbiamo avuta di recente e riguarda l’Irlanda. Nel report del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu d’inizio ottobre contenuto nell’Universal Periodic Review i signori delle Nazioni Unite vedono di buon occhio le prossime riforme costituzionali irlandesi che, se passeranno, permetteranno il “matrimonio” omosessuale e la depenalizzazione del reato di blasfemia. E incoraggiano il governo a far presto nel novellare la Costituzione secondo queste direttrici. Ma ecco un secondo caso di pressione indebita negli affari interni di una nazione da parte di un organismo sovranazionale.
Dal 18 al 20 novembre Papa Benedetto XVI sarà in Benin, Africa Occidentale, per una visita apostolica durante la quale consegnerà ai vescovi africani l’”Esortazione apostolica post-sinodale” frutto del Secondo Sinodo per l’Africa, svoltosi nel 2009 sul tema “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace”. In attesa dell’evento, merita ripensare le parole del Pontefice rivolte ai vescovi dell’Angola lo scorso 29 ottobre durante la loro visita ad limina: in particolare quelle dedicate al tema del “tribalismo etnico” nei cui residui Benedetto XVI ha individuato uno tra i maggiori ostacoli, insieme alle religioni tradizionali e alla diffusione del concubinato, al cammino della fede e allo sviluppo umano in Africa.
Teatri e chiese piene per Jubilmusic 2011: 400 giovani delle scuole superiori, 1800 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, tutti accompagnati dai loro docenti: è in questo “tutto esaurito” la straordinaria risposta del mondo della scuola ai primi due meeting di Jubilmusic 2011, che si terranno giovedì 17 al Teatro del Casinò e venerdì 18 al Teatro Ariston.
Dal 1999 a oggi 2.496 casi di attacchi portati con l’acido, secondo dati della Acid Survivors Foundation (Asf). Nel 2010 il 72% dei casi è di bambine e donne tra i 18 e i 34 anni. Crescono gli attacchi contro gli uomini, per vendette legate alla proprietà.
Benedetto XVI all’udienza generale illustra il Salmo 110 col quale conclude il ciclo di catechesi dedicate a tali preghiere bibliche. Nella tradizione della Chiesa viene letto come testo messianico fondamentale. Gesù, “sacerdote perenne, santo, innocente, senza macchia, può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio”.
Dal 4 al 6 novembre si è tenuto, nella Chiesa di San Lorenzo a Firenze il XXXI Convegno nazionale dei “Centri di aiuto alla vita”, associazioni di volontari, di ispirazione cattolica, che si propongono di aiutare le donne in difficoltà di fronte a una gravidanza difficile o indesiderata per evitare il ricorso all’interruzione della maternità. Nel dare il benvenuto ai convegnisti, l’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori e monsignor Angiolo Livi, priore di San Lorenzo, hanno ricordato che il primo di quei centri venne fondato proprio in quella chiesa il 12 dicembre 1975. Venne fondato dal professor Enrico Ogier, che era primario di oste­tricia e ginecologia all’Ospedale Careggi e docente di patologia ostetrica all'università di Firenze, e da sua moglie Gina, con alcuni giovani medici cattolici. Il Centro fu intitolato a Maria Cristina, figlia dei coniugi Ogier, morta nel 1973 a 19 anni, perché in realtà era stata lei la vera ispiratrice di quel movimento.
L’ex primo ministro libanese Fouad Siniora è stato ricevuto ieri in Vaticano da monsignor Dominique Mamberti, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati. Interpellato dalla Radio Vaticana in lingua francese, Mamberti ha sottolineato “il messaggio di convivenza incarnato dal Libano”. Siniora è giunto in Vaticano accompagnato dall’ex ministro Tarek Mitri, cristiano greco-ortodosso, e da Mohammed Sammak, segretario generale del Comitato nazionale per il dialogo islamo-cristiano, docente universitario e scrittore.
"Immenso sguardo" è lo sguardo che i giovani rivolgono al mondo che li circonda. Uno sguardo d'amore, d'impegno, di fiducia, d'entusiasmo, di giustizia, di speranza nel domani. Uno sguardo che non conosce confini e che sa volare oltre l’infinito. E' questo il tema del nuovo libro di Carlo Climati: Immenso sguardo. I mondi dei giovani”, pubblicato dall'Editrice Rogate.
Il cardinale Kurt Koch ha invitato a “recuperare la serietà della fede cristiana”. Il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha presieduto domenica 13 novembre una Messa nella cattedrale di Minsk, capitale della Bielorussia dove, su invito del Patriarcato di Mosca, ha partecipato ad una conferenza ecumenica. L’incontro, che ha riunito cristiani dell'Europa dell'Est e dell'Ovest, si è concluso martedì sera.
«No, non siamo difronte a un episodio di fanatismo religioso o peggio ancora di isterismo collettivo legato a suggestioni. Al palazzetto dello sport erano migliaia i fedeli che hanno pregato hanno cantato senza dar luogo a scene di isterismo religioso. La vera forza che unisce è la fede che arriva anche dai messaggi della Madonna di Medjugorje». Don Matteo Graziola, insegnante di religione al liceo Rosmini e di filosofia in seminario, è stato il celebrante della messa durante l'incontro con Marija Pavlovic Lunetti, la veggente di Medjugorje che ha estasiato quattromila fedeli arrivati da tutta la provincia a pregare con lei.
VangeloMt 25,31-46 Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri. Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
La nascita di una vocazione è la conseguenza diretta di uno straordinario incontro con Gesù Cristo. Spesso, questo risultato è raggiunto grazie all’aiuto di percorsi di fede come, ad esempio, i movimenti interni alla Chiesa. Ma la vocazione non è solo una splendida chiamata del Signore, ma un frutto da coltivare e curare costantemente. Riportiamo di seguito la seconda parte dell’intervista di Zenit a don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni al Vicariato di Roma.
Nove anni di studi, ricerche e attesa: parte finalmente la sperimentazione clinica di staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. Dietro a questo importante progetto, il direttore scientifico della casa Sollievo della Sofferenza di san Pio di san Giovanni Rotondo, Angelo Vescovi. L'annuncio è arrivato in concomitanza con la conferenza sulle staminali adulte che si è svolta in Vaticano. A questo proposito, Benedetto XVI ha voluto ribadire il no all'uso delle staminali da embrioni: "La distruzione anche di una sola vita umana non può mai giustificarsi in termini di beneficio che può plausibilmente portare a un'altra".
“Vocare” in latino significa “chiamare”. Ora quando noi diciamo ad esempio ad un amico: “Ti chiamo domani”, è chiaro che intendiamo informarlo che domani gli telefoneremo. E allora perché stupirsi che una chiamata vocazionale possa giungere al destinatario tramite cellulare? Forse a questo ha pensato la Conferenza Episcopale d'Irlanda quando ha messo a punto la Vocations App per gli smart-phone. L’applicazione presentata nelle scorse settimane da mons.Donal McKeown, vescovo ausiliare della Diocesi di Down e Connor, presidente della Commissione della Conferenza Episcopale per le Vocazioni. In cosa consiste questa applicazione scaricabile dall’Apple Store? L’intento è quello di “aiutare le generazioni attuali e future che vogliono indagare e trovare informazioni sulle vocazioni al sacerdozio diocesano in Irlanda”, ha precisato la Conferenza Episcopale in una nota. Nell’applicazione si trovano informazioni sulle Diocesi d’Irlanda, contatti utili, ma soprattutto risposte alle domande più frequenti quali: “Che cosa fa un sacerdote ogni giorno?”, “Quanto tempo deve studiare?”.
“Militanti nel cuore, accoglienti nei fatti”. Così Paola Bonzi, fondatrice e presidente del Centro di Aiuto alla Vita della Clinica Mangiagalli a Milano, descrive nell’intervista che pubblichiamo in primo piano, il punto di partenza di una battaglia culturale contro l’aborto o, meglio, per la vita. E’ una battaglia che La Bussola Quotidiana combatte dalla sua nascita, giusto un anno fa.
Quando in redazione è nata l’idea di promuovere una grande campagna culturale contro l’aborto, immediatamente abbiamo pensato a Paola Bonzi. 68 anni, madre, nonna, fondatrice e direttrice del Centro di Aiuto alla Vita della clinica Mangiagalli di Milano, in 27 anni di attività ha salvato più di 11.000 bambini offrendo alle loro madri un'alternativa all'aborto. «La donna giusta per la nostra battaglia» abbiamo pensato, e siamo andati a trovarla. E' bastato entrare nel suo studio però, scala B della clinica che negli anni 70 – 80 era considerata l’emblema delle interruzioni volontarie di gravidanza, per respirare immediatamente la sensazione di essere ben lontani da qualunque “battaglia” o “campagna contro” qualcosa. Paola Bonzi non è armata che del suo sorriso accogliente, non combatte perché le donne cambino idea e non solo salva i bambini, fa innanzitutto nascere le loro mamme.
Attivisti ultranazionalisti indù del Bajrang Dal accusavano i cristiani (ancora in prigione) di conversioni forzate. Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Attacchi deliberati e ben pianificati. Evidente collusione tra governo ed estremisti indù”. Salgono a 40 gli episodi di violenza anticristiana in Karnataka, quest’anno.
Per l’ex Primo ministro del Cnt, il rais sapeva troppi segreti. La sua morte ha fatto comodo a molti Paesi stranieri interessati a portare avanti i propri interessi economici. I movimenti estremisti islamici sostenuti dal Qatar minacciano il futuro democratico del Paese. L’educazione dei giovani unica strada credibile per la ricostruzione della Libia.
Inaugurato lo scorso 12 novembre, l’istituto Navodaya è stato realizzato con i soldi delle comunità cattoliche locali e straniere. La scuola è rivolta alla popolazione dei Chepang, la più povera fra le tribù indigene del Paese. Tasso di abbandono della scuola pari al 70%.
Dall’inizio di novembre è in libreria il volume “Meno male che Cristo c’è” (Editrice Lindau, Torino, pagg. 330), scritto in collaborazione con Gerolamo Fazzini, che mi ha provocato con le sue domande. La tesi è nel sottotitolo: ”Vangelo, sviluppo e felicità dell’uomo”, come sostengo da almeno 50 anni. Negli anni sessanta e poi in seguito, visitando le missioni in paesi poveri, sentivo spesso ripetere da missionari, fratelli e suore: “Qui ci vorrebbe il Vangelo” e mi spiegavano perché. Il beato Clemente Vismara scriveva: “Qui c’è da rifare tutto l’uomo”.
Dal 18 al 20 novembre prossimi, papa Benedetto XVI farà il suo secondo viaggio in Africa e visiterà il Benin, dove firmerà e pubblicherà l'Esortazione Apostolica dell'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi del 2009. L'Africa non è mai stata così importante come oggi per la Chiesa cattolica. Mentre il numero di cattolici praticanti è in declino nel mondo sviluppato, nel Continente nero il numero di cattolici sta esplodendo. I cattolici erano circa 2 milioni nel 1900, ora sono più di 140 milioni. In collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN), Mark Riedemann ha intervistato per "Where God Weeps" padre Gérard Chabanon, dei Missionari d'Africa (M.Afr.). Padre Chabanon è stato missionario in Tanzania fino al 1996. Dal 2004 al 2010, è stato il superiore generale dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi) e vice rettore del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI) di Roma.
Intervista a don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni al Vicariato di Roma.
"Che questa iniziativa contribuisca a suscitare nei partecipanti rinnovati proposti di adesione a Cristo, e una generosa testimonianza evangelica" Così Benedetto XVI tramite telegramma, ha voluto essere presente anche lui al IX Pellegrinaggio degli universitari e accoglienza delle matricole, organizzato dall' Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, che si è svolto ieri ad Assisi. E sono stati oltre 4000 gli universitari romani che hanno partecipato alla giornata che ha avuto come filo conduttore il tema "Il tuo volto Signore io cerco".
Il dolore, il rapporto con Chiara Lubich e la santità. Tre aspetti a cui ci rispondono i genitori tra le pagine del libro In viaggio con i Badano per il secondo appuntamento della rubica e lo stesso autore che abbiamo intervistato durante la presentazione del 12 novembre a Loppiano (Fi).
Mercoledì 9 novembre la "Carta di San José" - questa la dizione italiana usata per indicare il documento - è stata presentata alla Camera per iniziativa di Luca Volontè, deputato dell’Udc e presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo al Consiglio d’Europa, coadiuvato da Giuseppe Benagiano, già Segretario Generale dell’International Federation of Gynecology and Obstetrics, per affermare la dignità della persona umana e negare che a livello internazioanle possa esistere il diritto di aborto. «Nelle condizioni date, cioè l’attuale situazione politica italiana e la concomitanza di diverse riunioni di molti gruppi parlamentari, la presentazione è andata molto bene», dice l’on. Volontè a La Bussola Quotidiana. «Erano infatti presenti più di una ventina di deputati appartenenti a diverse forze politiche e i media hanno diffuso la notizia in modo adeguato».
Il rapporto 2011 di Amnesty International descrive, in sintesi, la gravissima situazione della Bielorussia, unico paese europeo dov’è tuttora applicata la pena di morte: dall’indipendenza, avvenuta nel 1991, sarebbero più di 400 le persone messe a morte. L’uso della pena di morte in Bielorussia è aggravato da un sistema di giustizia penale difettoso ed esistono prove attendibili di “confessioni” estorte sotto tortura e maltrattamenti, utilizzate poi durante il processo per la condanna. Ai prigionieri nel braccio della morte non viene comunicata l’imminente esecuzione se non pochi istanti prima che avvenga. Sono uccisi da un singolo colpo di proiettile dietro la testa; anche se qualche volta è necessario più di un proiettile.
L'uscita nelle nostre sale del film di Steven Spielberg «Le avventure di Tintin. il segreto dell'unicorno» ha rilanciato il dibattito sulle origini e il significato - se ce n'è uno - delle storie di Tintin. Anche L'Osservatore Romano è intervenuto nella discussione, ricordando le origini cattoliche del personaggio, i riferimenti espliciti allo scoutismo cattolico belga e alle missioni, e quelli impliciti ai valori della cavalleria medioevale che affascinavano il suo creatore e gli ambienti che frequentava.
Sabato 12 novembre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla conferenza Internazionale organizzata dal Pontificio Consiglio per la Cultura sul tema «Cellule staminali adulte: la scienza e il futuro dell’uomo e della cultura». A loro ha espresso «l’apprezzamento della Santa Sede per tutta l’opera svolta da varie istituzioni per promuovere iniziative culturali e formative volte a sostenere una ricerca di massimo livello sulle cellule staminali adulte e a studiare le implicazioni culturali, etiche e antropologiche del loro uso».
L’Office of Migration and Refugee Services è un ente gestito dalla Conferenza Episcopale statunitense che dal 2006, grazie alla capillare presenza sul territorio delle parrocchie e delle associazioni cattoliche, dà ospitalità ai rifugiati. Non solo fa questo, ma combatte anche la prostituzione delle donne immigrate e il commercio di organi (spesso l’immigrato paga in natura il suo viaggio verso il paradiso americano). L’impegno non è di poco conto: ben il 28% dei rifugiati sono stati gestiti dalla chiesa cattolica statunitense. A motivo di questo sforzo e dei successi ottenuti il governo ha sempre appoggiato anche economicamente questa istituzione, dato che va a coprire un ambito che lo Stato non potrebbe di certo gestire da solo. Quindi giusto aiutare finanziariamente chi svolge un servizio pubblico.
È durata l’intera giornata di sabato la visita a Roma di Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio d’Europa. In mattinata Van Rompuy è stato ricevuto in Udienza da papa Benedetto XVI, intraprendendo con il Pontefice un colloquio durato una ventina di minuti. “Viviamo un periodo di crisi”, ha esordito il papa nel suo discorso all’eurodirigente belga. “L’Europa ha grandi problemi”, ha aggiunto il Santo Padre, con riferimento particolare alla crisi economica. Successivamente Van Rompuy ha presentato la moglie e il resto della sua delegazione al Papa.
Una delle sei veggenti di Medjugorje, Marija Pavlovic Lunetti, è attesa domani al palazzetto dello sport che, per l'occasione, sarà trasformato in una immensa sala di preghiera. Gli organizzatori (Serenella onlus e Spagnolli-Bazzoni) prevedono un afflusso da concerto rock. Sono attese dalle 2-3mila persone. Per il maxi afflusso sono stati allestiti parcheggi in più, al liceo e in via San Giovanni Bosco. L'arrivo della veggente è stato possibile grazie allo scalatore Giuliano Stenghel.
L’America sta perdendo il senso della libertà religiosa, secondo quanto affermato dall’arcivescovo coadiutore di Los Angeles, José H. Gomez, in un recente articolo. Scrivendo il 25 ottobre nella sezione On the Square del sito Internet della rivista First Things, monsignor Gomez ha osservato che sia i tribunali che gli enti pubblici trascurano sempre di più i diritti di coscienza, a fronte di altri diritti o libertà ritenuti più importanti.
La chiesa austriaca ha un nuovo beato: è il sacerdote e martire Carl Lampert, vittima della ferocia nazista. Accusato di spionaggio, fu catturato dalle SS e decapitato a Halle sur Saale, in Sassonia, il 13 novembre 1944. Durante l’Angelus di stamattina, Benedetto XVI ha ricordato la figura del padre Lampert nel suo saluto ai pellegrini di lingua tedesca. Nel “tempo oscuro del nazionalsocialismo” egli seppe vedere “con chiarezza il significato della parola di San Paolo: Noi non apparteniamo né alla notte, né alle tenebre (1Ts, 5,5)”, ha detto il Papa.
Le staminali del cordone ombelicale stanno portando negli ultimi mesi ad eccezionali risultati sperimentali nella cura di un vasto numero di neoplasie di diverso tipo, in svariati organi. Il Glioma, il più comune tumore del cervello ed il meno curabile, derivato dalle cellule della glia, è uno dei primi, per il quale si sono ottenuti significativi risultati con questa specifica terapia cellulare.
“Geografia dell'Italia Cattolica” di Roberto Cartocci edito da Il Mulino a luglio di quest’anno, è uno di quei libri che lasciano stupiti per come i numeri e i grafici riescano a far comprendere immediatamente la realtà, ben oltre la razionalità e complessità dei metodi statistici sottostanti. L'autore analizza, partendo dai dati provinciali, quattro indicatori: i) l'incidenza di matrimoni civili sul totale dei matrimoni (anno 2006); ii) l'incidenza dei nati fuori dal matrimonio sul totale dei nati (anno 2006); iii) l'incidenza degli studenti non avvalentisi dell'Insegnamento della Religione Cattolica (anno 2006/07); iv) le scelte dell'otto per mille a favore di soggetti diversi dalla Chiesa cattolica (anno 2004).
I luoghi di preghiera violano le nuove leggi sulla libertà religiosa. Proibita la preghiera nei luoghi pubblici. Il servizio nelle carceri è gestito dalla comunità musulmana e dalla Chiesa russo-ortodossa.
Dio consegna a tutti dei talenti e una missione da compiere. Occorre custodire la carità in ogni azione da compiere, amando gli amici e i nemici. Un saluto a un folto gruppo di pellegrini filippini. La beatificazione di p. Carl Lampert, martire sotto il nazismo.
Il dolore e la tristezza entrano in classe. Ma con la speranza di esaltare la vita e i valori dell'amicizia e della condivisione. Su questo binario il Centro di formazione professionale (Cfp) di Albino ha proposto nella mattinata di sabato, a sette classi del settore amministrativo e dell'acconciatura, la testimonianza di Sara e Antonio, genitori di Giulia Gabrieli, la quattordicenne morta di tumore lo scorso 19 agosto, dopo due anni di malattia, nella sua casa nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla «Giornata mondiale della gioventù» di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani.
I leader religiosi si impegnino con coraggio a promuovere la pace in Terra Santa: è l’appello di Benedetto XVI, che stamani ha ricevuto in udienza in Vaticano una delegazione del Consiglio dei capi religiosi di Israele. Un’occasione per ribadire, dopo il grande incontro di Assisi, la responsabilità che gli uomini di fede hanno nella costruzione di una pace giusta e duratura per il Medio Oriente e il resto del mondo.
La chiesa di Aghia Sofia a Nicea (Izmit), in cui si tenne il Concilio del 787, era usata come museo. Una discussa decisione della Direzione generale degli Affari religiosi la trasforma in luogo di culto musulmano. Erdogan accontenta i settori islamici della società.
Sabato 19/11/2011 dalle ore 15,00 alle 19,00 circa luogo: Parrocchia di S. Maurelio - Lavezzola (RA) Piazza Caduti - Lavezzola di Conselice - 48021 (RA) Come arrivare: la chiesa si trova al centro della frazione di Lavezzola di Conselice. Parcheggi nelle vie circostanti. tel. 0545 86225 - Parroco Don Pietro Zorza.
Medjugorje visionary Ivan Dragicevic’s apparition on November 17 in the Cathedral of Vienna will be live-streamed. According to Ivan, the Virgin Mary will bless all online viewers who pray along and follow the apparition, as if they had been physically present. Religious items brought next to the computer will also be blessed.
Una volta si cantava “Only you”. Ora è passato di moda a meno che non si voglia tradurre il ritornello di quella celebre canzone anni ’60 con “Solo voi” al posto del corretto “Solo tu”. E sì perché le nuove frontiere dell’amore non hanno davvero più confini. Un dì c’era il grande piccolo universo della coppia, sfera privatissima di affetto a due. Ora Schengen è entrato anche nell’innamoramento, abbattendo ogni dogana affettiva, e l’amore travalica gli stretti confini della coppia: non si divide o si moltiplica più per due, bensì per tre, quattro o più. Si chiama poliamore, bizzarro neologismo coniato da più soggetti tra cui Diana Moore (in arte Morning Glory Zell), Jennifer Wesp e Françoise Simpère, donne che in vita hanno fatto un po’ di tutto: femministe, poetesse, sacerdotesse, sciamane, newagers.
William Taylor, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, ha di recente dichiarato che, qualora i Fratelli musulmani vincessero le prossime elezioni in Egitto, gli Stati Uniti avrebbero accettato di buon grado (l’espressione usata è “will be pleased”). D’altronde anche il Segretario di Stato americano Hillary Clinton lo scorso giugno aveva affermato di volere ripristinare il dialogo con il movimento fondato da Hasan al-Banna. Il tutto confermato lo scorso ottobre da un incontro a porte di chiuse tra funzionari del Dipartimento di Stato e alti dirigenti del Partito della Libertà e della Giustizia, ufficialmente legato alla Fratellanza.
«Weltbild è un’impresa nel settore dei media e della vendita online che in ogni ambito d’attività è orientata secondo i principi cristiani. I libri ed altri media possono contribuire a rendere più comprensibile il mondo. […] Il soci del gruppo editoriale Weltbild sono 12 diocesi cattoliche, l’Unione delle Diocesi di Germania e l’Ufficio d’Assistenza Spirituale ai Soldati di Berlino. "Weltbild deve lavorare con efficienza senza perdere di vista gli obiettivi ideali", dice il presidente del consiglio d’amministrazione, Carel Halff». Così si presenta, sul proprio sito, Weltbild GmbH, il gruppo editoriale messo all’indice nei giorni scorsi dal giornale online Welt.de perché propositore di letteratura erotica, pornografica e perfino nemica della chiesa cattolica. «Da trent’anni la chiesa traffica con Weltbild», ha scritto l’autore dell’articolo, Bernhard Müller, «un flirt con il denaro e con il potere che dura da un trentennio. In spregio agli obblighi etici e teologico-morali, la Chiesa ha trasformato il proprio gruppo in un major player nel settore dei media». Del resto già nell’articolo di fondo del mensile che dirige, PUR lo stesso Müller aveva titolato "Vescovi produttori di pornografia?".
Benedetto XVI potrebbe recarsi nella prossima primavera in Messico e a Cuba. È stato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ad annunciare questa mattina la possibilità di questa doppia visita apostolica.
Benedetto XVI ha ricevuto oggi una delegazione dei leader delle diverse religioni che sono a Gerusalemme. Di fronte alla violenza in nome di Dio e a quella che nasce dalla negazione di Dio, le religioni sono chiamate a riaffermare che una giusta vita di rapporto dell’uomo con Dio è una forza di pace.
Oggi ricorre il 24mo anniversario dell’assassinio di p. Michael Rodrigo, Oblato di Maria Immacolata. In un’intervista, Anton Meemana, giovane docente cattolico, ricorda la missione e la vita di p. Mike, per molti srilankesi “discepolo di Gesù per eccellenza”.
Responsabile regionale del Pime sottolinea che le indagini vanno a rilento per la mancanza di testimoni. Continuano le iniziative e le veglie di preghiera in memoria del sacerdote ucciso il 17 ottobre scorso. Il prossimo 27 novembre a Kidapawan e Manila le messe celebrate secondo la tradizione locale a 40 giorni dalla morte. Si attendono migliaia di persone.
Varese si prepara ad accogliere i fedeli della Madonna: nella giornata di domenica 20 Novembre dalle 8.30 alle 21, il palazzo dello sport di Masnago ospiterà una dei sei veggenti di Medjugorje: Marija Pavlovic Lunetti. La donna bosniaca, dice di essere in costante contatto con la Madonna dal 24 Giugno 1981, quando una figura luminosa vestita di azzurro, dell'età apparente di 18-20 anni, è apparsa con in braccio un bambino: il giorno seguente la ragazza, rivelò loro di essere la Beata Vergine Maria, e cominciò a comunicare loro il suo messaggio d'amore, di pace e di preghiera.
Era un custode della memoria storica della diocesi. Don Massimo Astrua, nato a Milano il 2 gennaio 1924, è morto pochi giorni fa a Pessano (i funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale). Rimarrà a farci compagnia con i suoi libri e soprattutto con la Mimep-Docete, la casa editrice da lui fondata con don Angelo Albani e ormai dal 1980 affidata alle suore loretane benedettine fondate nel 1920 a Varsavia dal beato Ignazio Klopotowski (1866-1931), un uomo molto simile a don Giacomo Alberione (1884-1971), il fondatore della Compagnia di San Paolo, che nella Polonia a cavallo del secolo XX fondò una congregazione di suore dedicata all’apostolato per mezzo della stampa: “il libro è il cibo dell’anima. Dovete regalarlo agli altri” soleva dire come per riassumere il carisma della congregazione.
La notizia ha fatto il giro del mondo: ad Assisi, nella Basilica Superiore, Giotto avrebbe dipinto un demone nascosto tra le nuvole dell’affresco che ritrae la morte e il transito in cielo di San Francesco. E nessuno se ne era mai accorto. A scoprire quel volto dai tratti molto marcati è stata la storica Chiara Frugoni, specialista francescana e autrice di importanti libri sull’iconografia medievale. Subito sono partite le ipotesi sul perché quel profilo di demone stia lì. La spiegazione attualmente più accreditata è quella che descrive la stessa Frugoni: «Nel Medioevo si credeva che anche nel cielo abitassero i demoni che ostacolavano la salita delle anime: è un significato ancora da approfondire, ma che sembra destinato a dare buoni frutti». Raffaele Iannuzzi, sulle pagine de Il Tempo, approfondisce il tema e vede nel dipinto di Giotto un “esorcismo per via estetica”. Padre Enzo Fortunato, responsabile della sala stampa del Sacro Convento, suggerisce che «questa scoperta può farci comprendere a livello catechetico l’importanza di oggettivare il male per non accoglierlo nella propria vita. Il bene e il male, gli angeli e i demoni sono presenti nella vita di ogni uomo e richiedono sempre un attento discernimento».
Il prossimo 17 dicembre, nella cattedrale della Almudena a Madrid, saranno beatificati ventidue religiosi oblati, fucilati tra il luglio e il novembre 1936 durante la guerra civile spagnola. I ventidue martiri appartenevano alla congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI), che si era stabilito nel quartiere della Stazione di Pozuelo de Alarcon, a Madrid, nel 1929. I frati esercitavano il proprio ministero come cappellani in tre comunità di religiose e collaboravano con le parrocchie vicine.
"In viaggio con i Badano", nuovo libro di Franz Coriasco per Città Nuova, è un'intervista ai genitori della beata. Un brano tratto dal libro ci raccontano qulacosa in più di lei e della sua vita per il primo appuntamento delle rubrica
Al termine dell’udienza generale, nell’auletta dell’Aula Paolo VI, è stata conferita a Benedetto XVI la cittadinanza onoraria di Natz-Schabs, piccolo comune altoatesino, nella provincia autonoma di Bolzano. Un riconoscimento dalla dimensione familiare e non solo istituzionale: in questo paese, infatti, nacquero Maria Tauber e Maria Tauber-Peintner, rispettivamente bisnonna e nonna materna di Jospeh Ratzinger. In un breve discorso di ringraziamento, pronunciato a braccio, il Papa è tornato a ritroso con la memoria, quando in casa si raccontava della bellezza della terra tirolese.
La legge di Dio non chiede di essere seguita con l’obbedienza di un servo, ma con l’ascolto di un figlio. Lo ha affermato Benedetto XVI commentando all’udienza generale di questa mattina in Piazza San Pietro il Salmo 119. Nella sua riflessione, il Papa ha anche invitato i sacerdoti a riscoprire “la bellezza e la forza” del celibato.
Praveen Togadia, segretario generale del movimento estremista indù Vishwa Hindu Parishad (Vhp), ha chiesto anche una nuova Costituzione. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Tentativi simili favoriscono le tensioni sociali, al solo scopo di ottenere potere politico ed economico”.
L’incontro fra i leader delle comunità è avvenuto nei giorni scorsi. Rappresentanti dell’università islamica di Al- Azhar e comunità copta ortodossa premono per il riconoscimento dei luoghi di culto già in uso, costruiti anche senza permesso. Per loro, la nuova legge proposta in giugno dal governo è inadeguata e piena di lacune.
Appello di Benedetto XVI che cita sudest asiatico e America latina. Nel discorso per l’udienza generale commenta il Salmo 119: tutti siamo chiamati a fare di Dio il centro della nostra esistenza. I sacerdoti riscoprano la bellezza e la pienezza del celibato.
Basta un click e il matrimonio non c’è più. Con l’aiuto di un computer e di una connessione Internet, standosene comodamente seduti in casa propria, moglie e marito potranno mettere la parola fine alla loro vita insieme. L’idea è del governo britannico del “conservatore” David Cameron: dopo mesi di consultazioni, il ministero della giustizia ha messo a punto una proposta che prevede la possibilità di divorziare on line, facendo a meno dell’avvocato e senza passare dal tribunale.
Lo chiamano il "Solzenicyn cinese" perché del suo Paese e del suo popolo - la Cina, martirizzata dal comunismo come lo fu la Russia - simboleggia la coscienza critica, la voglia di riscatto, la dignità più profonda. Il suo nome è Harry Wu - in cinese Wu Hongda -, è nato a Shangai nel 1937, è cattolico e per 19 incredibili anni è stato rinchiuso nei campi di lavoro forzato dell'"arcipelago laogai", il corrispettivo cinese del Gulag sovietico. Tutto iniziò nel 1956 quando si permise di criticare l’URSS che schiacciava l’Ungheria nel sangue e finì nel 1960 in carcere.
Forse si tratta dell’ennesimo “fuoco di paglia” appiccato per indurre Teheran a rinunciare al suo programma nucleare. Oppure, a differenza degli allarmi lanciati negli anni scorsi dai media internazionali, questa volta gli israeliani e forse anche gli anglo-americani fanno sul serio e si apprestano davvero a scatenare raids aerei e missilistici contro i siti atomici iraniani. Dopo le indiscrezioni trapelate alla stampa circa la preparazione di un attacco militare (imminente per gli israeliani, entro un anno al massimo per gli anglo-americani) gli analisti tendono a valutare più attendibile la prima ipotesi tesa a sostenere con la minaccia militare il Rapporto sul programma atomico degli ayatollah che l'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha appena reso noto.
La Chiesa dello Sri Lanka vive il quarto centenario della morte del suo Apostolo, il Beato Giuseppe Vaz, passato alla ricompensa eterna il 16 gennaio 1711 a Kandy, nel centro del paese. Questa figura di appassionato amante del Vangelo è rilevante nel presente contesto in cui così spesso si sente parlare di violazioni della libertà religiosa e di persecuzioni – così spesso volutamente ignorate – contro i cristiani.
Il quotidiano Avvenire il 5 novembre ha pubblicato un articolo dal titolo “Il meteorologo: colpa del clima cambiato. Alluvioni-lampo peggiori degli uragani”, a firma di Lucia Bellaspiga. Stavolta ad essere intervistato non è più Luca Mercalli (di cui già abbiamo scritto), ma il volto noto della RAI Francesco Laurenzi: comun denominatore dei due meteorologi la passione per il farfallino e per l’imminente catastrofe climatica.
Presidente del partito cattolico indonesiano durante il regime di Sukarno, Joseph Kasimo è da ieri una delle sei figure più importanti del Paese. Morto nel 1986 è stato per oltre 30 anni uno dei pochi leader ad opporsi al tentativo di regime comunista del dittatore.
“Bisognerà rivedere i programmi che hanno un forte carattere autoreferenziale” perchè “la Chiesa deve continuamente parlare di Gesù e far accedere gli uomini a Lui”. Lo ha detto monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare di Milano, intervenendo alla 51° Assemblea Nazionale della Cism (Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori) che si sta svolgendo a Firenze sul tema Confronti e Aspettative sul futuro della chiesa In Italia. Secondo il prelato l’agire della Chiesa è “ministeriale”, cioè “totalmente relativo a Gesù, ma ciò può avvenire solo nella forma di una ‘testimonianza’, che è il prodigioso incontro tra la grazia dello Spirito e l’azione ecclesiale”.
Ad un anno di distanza dalla condanna a morte di Asia Bibi – la donna cristiana accusata di blasfemia - il presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan ha denunciato la crescita dell’estremismo islamico nel suo Paese. Da parte sua, il giornale della Santa Sede – L’Osservatore Romano – ha richiamato oggi l’attenzione su vari casi di conversioni forzate di donne all’islam, riportati da una ONG. Mentre “l’estremismo islamico è cresciuto fortemente negli ultimi anni e condiziona la vita sociale e politica del Paese”, “le minoranze religiose in Pakistan subiscono discriminazioni nel silenzio del governo e delle istituzioni”. Lo ha detto a Fides (7 novembre) monsignor Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad e presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan (PCBC), in occasione del primo anniversario della sentenza capitale inflitta a Asia Bibi, la madre cristiana accusata ingiustamente di blasfemia e condannata dal tribunale di Sheikupura l’8 novembre 2010.
Secondo le stime delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale ha raggiunto nei giorni scorsi quota 7 miliardi, un fatto che in certi ambienti ha suscitato qualche preoccupazione. Molto diversa è stata la reazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I. Nel suo editoriale per il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano (CTV), Octava Dies, il gesuita ha dato un caloroso benvenuto al bimbo in questione, che ha definito unico e speciale, un dono meraviglioso, un miracolo.
Il caso di Sharon Porter, curata con le cellule staminali adulte, dimostra l’efficacia della terapia contro la sclerodermia, una rara malattia cronica ed autoimmune. La testimonianza della donna statunitense è stata raccontata oggi durante la presentazione in Vaticano del convegno Adult Stem Cells: Science and the Future of Man and Culture. Altre guarigioni sono state menzionate durante la conferenza stampa.
Affinché i sacerdoti possano crescere in conformità con Gesù, secondo papa Benedetto XVI, devono essere rispettate almeno tre condizioni: la prima è quella di essere affascinati da Lui, dalle Sue parole, dai Suoi gesti e dalla Sua stessa persona. Il Pontefice ha fornito i tre suggerimenti o consigli durante i Vespri celebrati venerdì 4 novembre in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico delle Università Pontificie. Ricordando il 70° anniversario dell’istituzione, da parte di Pio XII, della Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, Benedetto XVI ha incentrato la sua riflessione sul ministero sacerdotale, osservando però che le sue parole sono applicabili anche ad altri, dal momento che è “importante per tutti, infatti, imparare sempre di più a ‘rimanere’ con il Signore”.
[ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. ] Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. [ Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.] Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
L’8 novembre 2010 veniva emessa la sentenza a carico della 45enne cristiana, madre di 5 figli. La fede in Cristo e l’appello del Papa per la sua liberazione, fonte di speranza e di forza per continuare a lottare. Vescovo di Islamabad contro l’inerzia dei giudici, che non hanno ancora fissato i tempi dell’appello.
Salma Emmanuel, al quinto mese, è ricoverata in condizioni critiche in ospedale. Il marito è stato accusato di un furto commesso nella casa in cui la giovane lavorava come domestica. I ladri hanno rubato anche 100 grammi di oro che Salma aveva affidato alla padrona musulmana, perché li conservasse fino al matrimonio del fratello.
Secondo le stime oltre un milione di indiani vive nei Paesi del Golfo. Spesso i datori di lavoro sequestrano loro documenti e permesso di soggiorno, facendoli vivere come clandestini. Ogni anno migliaia di migranti vengono dati per dispersi. Televisione del Kerala denuncia i casi di sfruttamento e aiuta le famiglie a ricongiungersi con i parenti.
Il Festival Biblico diventa «capitale mondiale» della ricerca sull’archeologia, la storia, il turismo religioso nelle terre della Bibbia. Dal 18 al 27 maggio 2012, infatti, la rassegna promossa dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, promuoverà un Simposio internazionale, su iniziativa dell’Ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, dedicato all’archeologia, allo studio e all’interpretazione della Bibbia e al turismo religioso in Medio Oriente.
Alluvioni e disastri materiali (due in dieci giorni) si sommano a alluvioni e disastri economici e finanziari e tutti insieme, proprio nelle stesse ore, sconvolgono questa povera Italia, “nave senza nocchiero in gran tempesta”, facendo dilagare insicurezza, angoscia, paura del futuro, smarrimento. Possibile che proprio nel 150° anniversario della costruzione dello stato unitario degli italiani si debba rischiare il baratro quando tutti sanno, nel mondo, che la nostra è un’economia forte? I disastri naturali arrivano esattamente nei giorni più cupi ad alimentare smarrimento e depressione. Fra i flutti minacciosi del mare in tempesta, tutti cerchiamo la stella polare per ritrovare la rotta e tutti guardiamo al timone, che sembra abbandonato a se stesso. Ma soprattutto tutti ci chiediamo cosa ognuno di noi possa fare, perché di certo ognuno di noi può fare qualcosa, anche senza rimetterci un euro.
Il Gran muftì ha convocato il rev. Khanna della Church of North India a un tribunale della Shari’a per spiegare presunte conversioni forzate di giovani musulmani. Le proteste del vescovo Samantaroy e del presidente del Global Council of Indian Christians, Sajan K George: una richiesta “non appropriata, è incostituzionale e anche umiliante per la Costituzione del nostro Paese”.
Ormai si può ben dire che sia questione di giorni se non di ore. L’attuale governo Berlusconi, dopo lenta e dolorosa agonia, si sta spegnendo. Malgrado la tenace volontà di resistenza del presidente del Consiglio, quello che appariva chiaro già da molte settimane si sta verificando. A Berlusconi il demerito di non aver provveduto in tempo a trovare una via d’uscita politica, cercando almeno di salvare la maggioranza. Ha preferito invece un braccio di ferro che – paralizzando l’azione di governo - ha contribuito ad alimentare gli attacchi finanziari contro il nostro paese, che ci hanno portato in questi giorni a una sorta di commissariamento da parte di UE e Fondo Monetario Internazionale. Ma il problema dell’Italia non è – e non è mai stato – Berlusconi, e c’è poco da essere soddisfatti per la sua uscita di scena. Perché quelli che hanno raggiunto lo scopo della sua fine politica, si sono dimostrati – al di là dei partiti, delle procure e delle ideologie che rappresentano – ben peggiori, non esitando a gettare più fango possibile sull’Italia pur di far fuori l’odiato nemico. Una classe politica – salvo poche eccezioni - inetta e incapace di vedere oltre il proprio interesse immediato, guidata dai peggiori avanzi della Prima Repubblica. Il massimo che hanno saputo proporre in questi mesi è un’ammucchiata di governo che, più che un modo per gestire la crisi, suona come il tentativo di spartirsi quel che resta, infischiandosene della volontà espressa dal popolo tre anni fa e del bene comune.
Many southern states were represented when Medjugorje visionary Ivan Dragicevic talked and had a public apparition on November 5 in Metairie, New Orleans. Lasting just about 10 minutes, Ivan’s apparition was among the longer ones, and seven minutes longer than Marija Pavlovic-Lunetti’s public apparition a few hours earlier.
Per gli islamici nepalesi l’invito alla solidarietà e alla non violenza pronunciato dal Papa ad Assisi è la strada da seguire. In Nepal è urgente un dialogo fra le varie fedi per evitare il dilagare dell’estremismo.
Hatice era una giovane donna, una giovane madre di quattro figli. La vediamo nelle fotografie con il suo chador scuro, bel volto, bei tratti. E’ diventata famosa, Hatice, un simbolo di pace per il suo paese. Perché è morta, salvando la vita, pare, a tante persone, anzitutto ai suoi ragazzi. E’ accaduto in una cittadina a est della Turchia: era appena uscita da un centro commerciale, c’era da sistemare il guardaroba dei ragazzi, crescono così in fretta. Vede una donna, come lei vestita di nero, che si affaccenda con gesti strani. Un lampo, le pare di capire, di scorgere nel suo sguardo, o nel suo atteggiamento, il segno della follia suicida. Si getta su di lei, lotta, la supplica: aveva ragione. È una bomba umana, vuole fare una strage. E lo preme, quel maledetto pulsante, esplodono insieme, le due donne, un boato di schegge e sangue e dolore. Una ventina di feriti, e anche quei ragazzi sconvolti, che cercano la mamma, dopo l’esplosione, e non la vedono più. Ma capiscono, ci sono testimoni. Il suo coraggio ha attutito la violenza dell’ordigno, il suo corpo ha fatto da scudo, ha assorbito la prima furia del male. I figli di Hatice sono salvi. E piangono, di dolore e di orgoglio.
Nelle scorse settimane i ginecologi abortisti, termine qui usato per indicare gli operatori dell'aborto, si sono riuniti a convegno. L'oggetto, pare, delle loro accorate lamentele, il responsabile principale di ogni frustrazione, l'essere che proditoriamente lavorando nell'ombra tenta di privare la società di un diritto fondamentale quale sarebbe quello di abortire, é stato infine individuato in modo implacabile: si tratta dell'obiettore di coscienza.
Questo è un elogio folle. Parlare di opportunità che nascano dalla crisi può risultare perfino cinico. Un papà che non trova lavoro è una tragedia; così come una badante senza più la vecchietta da accudire e quindi senza possibilità di spedire rimesse al suo Paese; o il giovane senza lavoro che si sbatte da un bar all’altro con strani amici, o quell’altro che si chiude in casa. Se risulta impossibile accendere un mutuo nella banca che pretende garanzie blindate e fa sfumare il progetto di un nuovo lavoro, allora incombe il rischio della disperazione.
E’ di alcuni giorni fa la notizia di un dispositivo, nel disegno di legge del governo al vaglio del parlamento (Legge di stabilità), mirante a "tagliare" le poltrone di preside e, se la legge verrà approvata così com'è, verranno tagliati, in un triennio, un terzo dei posti dei dirigenti scolastici attuali (presidi).
Eid al-Adha, la grande festa islamica che celebra il sacrifico di Isacco, quest’anno vede scorrere il sangue dei fedeli, non soltanto quello degli agnelli sgozzati ritualmente. Un attentato ha funestato il primo giorno della ricorrenza, il 6 novembre, in Afghanistan, dove un terrorista si è fatto esplodere in una moschea uccidendo sette persone e ferendone 17, e in Iraq, dove tre ordigni esplosivi hanno seminato la morte in un mercato affollato.
Benedetto XVI si è pronunciato contro la discriminazione sessuale delle donne, durante un suo discorso per la consegna delle credenziali del nuovo ambasciatore tedesco presso la Santa Sede, Reinhard Schweppe. Secondo un dispaccio di Radio Vaticana, il papa ha affermato che “una società è veramente umana solo quando rispetta la dignità di ogni persona, dal concepimento alla morte naturale”.
35 fedeli dell'Opus Dei hanno ricevuto sabato 5 novembre l'ordinazione diaconale dalle mani di Mons. Javier Echevarría. La cerimonia si è tenuta nella basilica di Sant'Eugenio (Roma) dove, fra sei mesi, sarano ordinati sacerdoti. I nuovi diaconi provengono dai seguenti Paesi: Argentina, Benin, Bolivia, Brasile, Colombia, Filippine, Italia, Kenya, Messico, Perù, Polonia, Spagna e Svizzera.
Con il titolo Confronti e Aspettative sul futuro della chiesa In Italia. Quale compito dei Religiosi? è iniziata lunedì 7 novembre a Firenze presso il Grand Hotel Mediterraneo, la 51esima Assemblea Nazionale della Cism (Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori). Nella sua relazione il Presidente Nazionale Don Alberto Lorenzelli, sdb, ha esordito spiegando che “il cristianesimo non era soltanto una buona notizia” perchè “il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita”.
E’ iniziata oggi in Vaticano, la visita della nuova presidenza della Conferenza episcopale brasiliana, eletta lo scorso maggio. Momento culminante della visita sarà l’udienza da Benedetto XVI. Sull’importanza di questa visita e le prossime sfide per la Chiesa brasiliana, Silvonei Protz ha intervistato il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente dell’episcopato brasiliano.
In Nigeria sono almeno 150 le vittime degli attacchi lanciati in questi giorni nella parte nord-orientale del Paese, anche contro diverse chiese cristiane. Ieri, all’Angelus, Benedetto XVI ha espresso dolore per questi tragici episodi ed ha lanciato un accorato appello esortando tutti a “porre fine ad ogni violenza”. Un appello che l’arcivescovo di Jos, mons. Ignatius Ayau Kaigama, auspica possa spronare il governo ad agire in fretta. Gli attacchi sono stati rivendicati da un gruppo fondamentalista islamico, denominato “Boko Haram”, la cui traduzione letterale è “l’educazione occidentale è peccato”.
La Chiesa non difende i propri interessi, ma la dignità dell’uomo: così, Benedetto XVI nell’udienza al nuovo ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede, Reinhard Schweppe, ricevuto stamani in Vaticano per la presentazione delle Lettere Credenziali. Il Papa ha rammentato il suo recente viaggio apostolico nella sua terra natale per offrire poi una riflessione sul contributo che il Cristianesimo può dare ad una società pluralista come quella tedesca.
Il più importante centro di studi islamici del subcontinente indiano, e uno dei più famosi al mondo, condanna la celebrazione dei compleanni: “Un tradizione dei Paesi occidentali”, contraria alla Shari’a.
Anticipazioni del rapporto dell’Agenzia dell’Onu per il nucleare, che sarà ufficializzato in settimana. Per l’Iran è un complotto americano, sono documenti “fabbricati”. Israele: “più probabile” un attacco contro le istallazioni iraniane. Da Russia e Francia inviti a cercare soluzioni per via diplomatica.
Fra i detenuti, cristiani e musulmani, vi sono anche giovani di soli 16 anni. Essi sono accusati di aver attaccato le forze di sicurezza durante la manifestazione dei copti del 9 ottobre. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana, giudica assurda la mossa dei militari che di fatto si auto-giudicano. A tutt’oggi l’esercito rifiuta le accuse che lo vedono responsabile della morte di 27 persone e oltre duecento feriti.
Davanti al civico 77 di via Fares, dove abita la famiglia Anania , c’è un furgone bianco parcheggiato. Comode, possono viaggiare 9 persone. Un buon numero, ma non sufficiente per gli Anania che sono 17. E non si tratta di una famiglia allargata. Con papà Aurelio e mamma Rita vivono ben 15 figli. La prima, Marta, è nata quasi 17 anni fa. L’ultima, Domitilla, ha appena 3 mesi. In mezzo ci sono Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore e Bruno. Quando ci aprono la porta di casa li troviamo, quasi tutti, seduti attorno al lungo tavolo della cucina: quaderni e libri aperti perché è l’ora dello studio. Sarà a causa della presenza estranea che c’è un silenzio inaspettato.
Il ministero dell’Istruzione non permette agli studenti cattolici e cristiani di iscriversi all’esame di religione in lingua inglese, ma solo in sinhala e tamil. Le richieste dell’arcivescovo di Colombo, il card. Ranjith, e del presidente Rajapaksa non sono state prese in considerazione dal Ministero.
Nomen omen. A volte nel nome è per davvero inciso il nostro destino. Giampietro Steccato, morto il 30 ottobre scorso a 62 anni, era immobilizzato, appunto “steccato” nel suo stesso corpo dalla “sindrome del lucchetto”, conosciuta anche come sindrome “locked in”. Quattordici anni in cui pian piano il suo fisico diventava di marmo, come una statua. Tanto che negli ultimi anni riusciva a muovere solo una palpebra e un angolo della bocca. Dal 2005 anche la vista lo abbandonò, ma lui invece non abbandonò mai la voglia di vivere e di comunicare. La moglie compitava le singole lettere dell’alfabeto e lui con un cenno della palpebra indicava quale consonante o vocale gli serviva per andare a completare la parola e poi la frase che aveva in animo di trasmettere agli altri. Un lento esercizio di grammatica dove ogni parola era veramente scritta e scelta con il cuore, cesellata con fatica e attenzione. Un dialogo tra sposi intessuto quasi nel silenzio.
Nei vespri di venerdì 4 novembre per l’inizio dell’anno accademico delle Università Pontificie di Roma, Benedetto XVI – che in analoghe occasioni in passato aveva parlato di cultura e di università – ha scelto di tornare con grande vigore sui temi dell’Anno Sacerdotale e del ruolo del sacerdote. L’occasione – per un Pontefice estremamente sensibile agli anniversari, specie dei documenti del Magistero, che così ha modo di riproporre all’attenzione di tutta la Chiesa, mentre di solito i testi più antichi sono facilmente dimenticati – sono stati i settant’anni da quando il venerabile Pio XII (1876-1958), con il motu proprio «Cum Nobis» del 1941, istituiva la Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali. Certamente, ha ricordato Benedetto XVI, il motu proprio del venerabile Pio XII aveva lo scopo di «promuovere le vocazioni presbiterali», ma non si trattava soltanto di questo: più in generale, Papa Pacelli pensava a un’istituzione che potesse «diffondere la conoscenza della dignità e della necessità del ministero ordinato» e incoraggiare la preghiera dei fedeli per sacerdoti. E in effetti, ha ricordato il Pontefice, il motu proprio «Cum Nobis» «rappresentò l’inizio di un vasto movimento di iniziative di preghiera e di attività pastorali», tra cui il Papa ha voluto citare il Serra Club, «fondato da alcuni imprenditori degli Stati Uniti e intitolato a Padre Junípero Serra [1713-1784],
Nelle scorse settimane i ginecologi abortisti, termine qui usato per indicare gli operatori dell'aborto, si sono riuniti a convegno. L'oggetto, pare, delle loro accorate lamentele, il responsabile principale di ogni frustrazione, l'essere che proditoriamente lavorando nell'ombra tenta di privare la società di un diritto fondamentale quale sarebbe quello di abortire, é stato infine individuato in modo implacabile: si tratta dell'obiettore di coscienza.
La sentenza pronunciata il 18 ottobre 2011 dalla Corte Europea di Giustizia, nella causa C-34/10 Oliver Brustle vs Greenpeace e V. merita di essere conosciuta per il suo contenuto e le sue implicazioni. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulla definizione di “embrione umano” ed essa ha risposto che “Costituisce un embrione umano qualunque ovulo umano fin dalla fecondazione, qualunque ovulo umano non fecondato in cui sia impiantato il nucleo di una cellula umana matura e qualunque ovulo umano non fecondato che, attraverso partenogenesi, sia indotto a dividersi e a svilupparsi”. “Nessun brevetto può essere concesso – ha continuato la decisione – a procedure che utilizzino embrioni umani o che comunque ne presuppongano la preventiva distruzione”. Dunque: viene accolto un concetto ampio di embrione umano e non riduttivo. Si faccia attenzione: tale nozione ampia è accompagnata dalla considerazione che manca a livello europeo una “definizione uniforme” della nozione di embrione. Pertanto la Corte, le cui pronunce fanno testo a livello di diritto europeo e non entro i confini del singolo Stato che l’ha interpellata, ha inteso chiarire per tutti gli Stati dell’UE cosa debba intendersi per “embrione umano”, nel contesto della materia dei brevetti.
Mentre cresce il numero delle donne che ricorre alle tecniche di fecondazione in vitro (FIV), continuano ad emergere elementi che confermano i risvolti negativi di queste pratiche. Il medico canadese John Barrett ha sostenuto che ciò che lui definisce come l’“epidemia delle gravidanze multiple è in gran parte conseguenza della FIV”, secondo quanto riferito dal quotidiano National Post del 22 settembre. “L’industria della FIV sta creando una popolazione di bambini malati (...) con conseguenze per l’intera società”, ha affermato.
Accoglienza, ascolto, cura psicologica e spirituale: questo è quanto i Centri di Aiuto alla Vita vogliono offrire alle mamme traumatizzate dal post-aborto. Nel corso del XXXI convegno nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita (CAV) che si svolgendo a Firenze, il vicepresidente del movimento per la Vita, Roberto Bennati, ha raccontato che “sono sempre di più le donne che hanno abortito che cercano consolazione nei nostri CAV”.
Sul destino dell’uomo dopo la morte “è netta la differenza tra chi crede e chi non crede”, come pure tra “chi spera e chi non spera”. Lo ha detto stamattina Benedetto XVI in occasione dell’Angelus domenicale. Il papa, soffermandosi sulle letture odierne, ha proseguito le riflessioni sulla vita eterna iniziate mercoledì scorso con la Commemorazione dei fedeli defunti.
“Porre fine ad ogni violenza”: è il pressante appello di Benedetto XVI che, all’Angelus in Piazza San Pietro, rivolge il pensiero alla Nigeria, sconvolta in questi giorni da attacchi terroristici che, nell’area settentrionale del Paese, hanno provocato oltre cento morti. Il Papa esprime inoltre vicinanza alla popolazione genovese, colpita duramente dall’alluvione. Prima delle parole sul maltempo nel Nord Italia e la drammatica situazione in Nigeria, il Papa ha offerto una riflessione sulla vita eterna. “Chi crede in Dio-Amore – ha affermato – porta in sé una speranza invincibile”.
Il tema scelto da Benedetto XVI per la 98.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in programma il 15 gennaio 2012, è “Migrazioni e nuova evangelizzazione”. Nel messaggio pubblicato per l’occasione, il Papa spiega in che modo l’odierno fenomeno migratorio, che porta ad una mescolanza di persone e di popoli, può diventare un’opportunità provvidenziale per l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo. Fabio Colagrande ne ha parlato con l’arcivescovo Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.
All’Angelus, Benedetto XVI lancia un appello per la fine delle violenze in Nigeria, dove attacchi contro i cristiani hanno provocato oltre 150 morti. Se togliamo Dio, “il mondo ripiomba nel vuoto e nel buio. E questo trova riscontro anche nelle espressioni del nichilismo contemporaneo, un nichilismo spesso inconsapevole che contagia purtroppo tanti giovani”. Invito alla preghiera per le vittime dell’alluvione di Genova.
Cinquemila al Palasport per ascoltare la veggente di Medjugorje, che ha parlato di rispetto della persona e dell'ambiente. L'apparizione è durata tre minuti Accuse contro la corruzione nella politica e nella chiesa: «Non abbiamo più uomini retti, funziona solo il dare per avere. Ma si può avere un vita nuova».
In Tanzania, uno dei paesi più poveri del mondo, i cristiani sono stimati in oltre 12 milioni, il 53,2% della popolazione. I musulmani, che costituiscono il 31,6% della popolazione, convivono con i cristiani senza particolari problemi. Laddove, però – come nell’arcipelago di Zanzibar e nelle zone costiere – vi è un’alta presenza di musulmani (circa il 98%), si vivono situazioni molto gravi. Il 18 marzo 2009, a Dodoma, la polizia ha arrestato 2 cristiani evangelici che leggevano passi del Corano durante una funzione all’aperto. I due sono stati poi rilasciati, con l’ammonimento di non leggere di nuovo il Corano durante il loro sermone, per il timore che la comunità islamica potesse ritenerlo irrispettoso con conseguente rischio di disordini pubblici.
Libertino, affabulatore, animale da palcoscenico – fu lui ad inventare il concerto pianista-centrico tutt’ora in voga – viveur, presenzialista nei principali salotti bene dell’epoca e pure in quelli equivoci. Il soggetto in questione è il pianista-compositore ungherese Franz Liszt, nato esattamente due secoli fa (22 Ottobre 1811). Nell’immaginario collettivo dei musicologi però non c’è posto per la qualifica di credente cattolico, anzi di cattolico teo-con tanto che chiuse gli occhi per sempre nella condizione di abate fiero difensore dell’ortodossia cattolica. E sì, perché la parabola di questo eccezionale artista iniziò tra amorazzi ed eccessi ma si concluse nel silenzio del Convento della Madonna del Rosario a Monte Mario. Lassù lo andò a trovare anche Pio IX che lo chiamava “il mio Palestrina”. Dopo otto giorni di esercizi spirituali il 25 aprile 1865 ricevette la tonsura in Vaticano, il 30 agosto gli ordini minori dall’elemosiniere del Pontefice e divenne così abate pur non vestendone mai l’abito. In genere l’afflato religioso del Nostro viene liquidato anche dalla più occhiuta esegesi storiografica come approdo ultimo di un bizzarro viaggiatore delle esperienze che la vita può offrire. Un’eccentricità tra le molte.
Prima che Gesù abitasse la terra, gli uomini contavano già gli anni, chi seguendo i cicli lunari e chi osservando i movimenti del sole e le stagioni (solstizi ed equinozi). L’ateniese Metone già nel V secolo avanti Cristo vide che 235 cicli lunari corrispondevano (quasi) a 19 anni solari. Quando fu introdotto ed accettato il calendario giuliano (dal 45 a.C.), si appurò che ogni 28 anni solari la successione dei giorni della settimana torna a corrispondere con quella dei giorni del mese.
Il 16 marzo 2011, su RadioMaria, Roberto De Mattei ricordò che talvolta le calamità naturali sono castighi di Dio. E’ noto che un padre corregge i figli discoli perché vuol loro bene; segno che non se ne disinteressa (tutta la Bibbia è piena della sollecitudine, anche con mano pesante, di Dio nei confronti del suo popolo). Ma, poiché viviamo nell’epoca della «morte del padre», De Mattei fu subissato di improperi dal laicume nazionale, anche quello sedicente «moderato». Il 20 aprile De Mattei, sempre via radio, si spiegò meglio e ribadì il concetto.
Momenti di panico in serata alla Curia di Firenze. Un clochard sui 70 anni si è introdotto intorno alle 19.30 nel palazzo dell’Arcivescovado esplodendo un colpo di pistola che ha ferito don Paolo Brogi, 42 anni, segretario dell’arcivescovo, monsignor Giuseppe Betori. L’aggressione sarebbe avvenuta quando monsignor Betori e don Brogi scendevano dalla vettura che li aveva appena riaccompagnati al palazzo arcivescovile e che si era appena introdotta nell’ingresso posteriore dell’edificio curiale.
Si è aperto ieri 4 novembre, nella splendida cornice della Chiesa di San Lorenzo a Firenze, il XXXI Convegno nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita (CAV). Come ha ricordato l’Arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, il 12 dicembre del 1975, fu proprio nei pressi di questa Chiesa rinascimentale che venne fondato il primo CAV d’Italia. Monsignor Angiolo Livi, priore di San Lorenzo, ha narrato che ci fu un gruppo di giovani medici e volontari, tra cui il dott. Ogier e sua moglie che preoccupati dalle campagna a favore dell’aborto, decisero di non scendere in polemica con l’ideologia del tempo, ma vollero dare una testimonianza concreta, aiutando le mamme in difficoltà.
Alcuni giovani hanno distrutto una statua del Cristo, distrutto oggetti di culto e rovinato una Bibbia. Uno dei vandali ha anche indossato i paramenti sacri. Per mons. Mukkuzhy l’incidente ha “ferito la sensibilità dei fedeli”. Attivista cristiano punta il dito contro il governo dello Stato, che copre le violenze estremiste.
Il fine era trovare e uccidere Amanat Masih, un cristiano accusato ingiustamente di blasfemia, arrestato ma poi liberato da un tribunale che ha accertato la falsità delle accuse. Per questo un gruppo di militanti integralisti islamici, guidati da un imam, ha rapito Shahzad Masih, 23 anni, figlio di Amanat Masih, e sua moglie Rukhsana Bibi, 20 anni. Li hanno sequestrati il 26 ottobre scorso nel loro villaggio natio, Farooqabad, nei pressi di Sheikhpura, nella provincia del Punjab. Li hanno percossi - riporta l'agenzia Fides - e costretti a recitare le preghiere islamiche, sotto minaccia di morte.
Riconciliazione tra le varie anime del Paese e trasparenza nella gestione interna: sono le principali esortazioni che Benedetto XVI ha rivolto ai responsabili della cosa pubblica in Costa d’Avorio, attraverso il neo ambasciatore ivoriano presso la Santa Sede, Joseph Tebah-Klah. Il Papa lo ha ricevuto questa mattina in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali, nell’anno in cui si ricorda il 40.mo anniversario dall’avvio delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Costa d’Avorio.
L’Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in America ha fornito vari spunti per i lavori della XVI Riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi (27-28 ottobre 2011). Secondo quanto riferisce un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, mons. Nikola Eterovic, ha esordito con un riferimento al dialogo interreligioso nel nuovo continente, in particolare alla luce della Giornata della Pace di Assisi dello scorso 27 ottobre.
Sabato 29 ottobre ore 16,30 a Sassello, la messa del giorno della Memoria celebrata nella Chiesa parrocchiale. La messa presieduta dal Vescovo Mons. Pier Giorgio Micchiardi e concelebrata da Mons. Livio Maritano, dal parroco, don Albino Bazzano, e da numerosi sacerdoti anche di fuori diocesi, ha visto una grande partecipazione di fedeli. Domenica 30 ottobre la solennità è ritornata ad Acqui. Alle ore 10,30 nella Chiesa Cattedrale è stata celebrata la messa solenne ancora presieduta da Mons. Micchiardi, con Mons. Maritano, Padre Florio, cappuccino postulatore della Causa di beatificazione di Chiara, don Giancarlo Falletti responsabile del movimento dei focolari, e altri sacerdoti. Erano presenti anche i genitori della Beata in un duomo pieno. La celebrazione è stata resa ancor più solenne dai canti guidati da un gruppo di focolarini di varie parti. Una celebrazione molto sentita e partecipata che ha avuto un prologo pieno di tensione: pochi minuti prima della messa un black out totale della luce è stato risolto grazie all'opera di due focolarini presenti alla messa... Al termine della messa tutti i convenuti si sono spostati di alcune centinaia di metri per recarsi nella via che unisce Via Cappuccini con via De Gasperi per la cerimonia di intitolazione della via alla beata.
Si è letto, nei giorni scorsi che l’Olanda starebbe per interrompere la sua lunga tolleranza nei confronti del consumo di cannabis. È vero in parte. Lo scorso 6 ottobre il ministro olandese Maxime Verhagen ha annunciato una modifica della bedoogbeleid (la politica della tolleranza) nei confronti dei cannabinoidi. È noto che sin dal 1976, soprattutto ad Amsterdam, il commercio al dettaglio (fino a 5 grammi) è consentito nei cosiddetti coffee-shop. Va però chiarito che, di fatto, la tolleranza non viene abolita. Già il governo di centro destra del 2009 decise di limitare la vendita di cannabis ai soli consumatori locali introducendo una restrizione per quelli stranieri; di riconsiderare la distinzione tra droghe pesanti e leggere e d’innalzare il limite di età per il consumo ai 18 anni. Fu allora insiediata una commissione presieduta dal cristiano-democratico Wim van de Donk che esordì chiarendo di non voler abolire la bedoogbeleid.
Diventa sempre più difficile celebrare degnamente il 4 novembre, la festa delle Forze Armate che rischia di anno in anno di venire soffocata dalla manovra a tenaglia scatenata dalla retorica e dal linguaggio politicamente corretto. Elementi indispensabili a quanto pare nella nostra società ma che rischiano di snaturare il significato del 4 novembre che è prima di tutto il giorno della "Vittoria". Già, forse lo abbiamo dimenticato offuscati come siamo dalla rimozione di una parola necessariamente legata alla "guerra" (altro concetto che abbiamo rimosso dalle nostre coscienze sostituendolo con ridicole espressioni quali "missione di pace" o addirittura "operazioni a protezione della popolazione" come ha fatto la Nato nel recente intervento i Libia) ma oggi si ricordano i 93 anni dalla vittoria dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Un conflitto nel quale le perdite italiane raggiunsero le 650mila unità, quasi tutti soldati. Per capirci oltre 200mila in più dei morti italiani registrati nel conflitto del 1940-45 dove morirono 313mila militari e 130mila civili.
In riferimento al discorso del card. Angelo Bagnasco al Forum dei cattolici in politica a Todi (Perugia) il 17 ottobre scorso, un amico mi telefona per chiedermi di spiegare quali sono e perché la Chiesa insiste nel proclamare i suoi “valori irrinunziabili”. Ecco in breve.
L’attentato che mercoledì ha colpito la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo costringe per l’ennesima volta a una riflessione sul rapporto tra islam e satira, ma soprattutto sul concetto di islamofobia. Ieri sarebbe dovuto uscire un numero della rivista incentrato sul risultato delle recenti elezioni tunisine che hanno visto la vittoria del partito islamista di Al-Nahdha, legato ai Fratelli musulmani. Il numero avrebbe avuto eccezionalmente come titolo della testata "Sharia Hebdo" e altrettanto straordinariamente il direttore editoriale del numero sarebbe stato Maometto. Provocazione? Ebbene, le copertine di Charlie Hebdo non hanno mai risparmiato nessuno, nemmeno il Pontefice. La posizione anti-clericale del settimanale francese è nota a tutti. Resta da domandarsi perché sia scesa agli onori della cronaca solo quando ha toccato l’islam.
Celebrando il 3 novembre la Messa in suffragio dei cardinali morti nell'ultimo anno, Benedetto XVI ha completato le riflessioni proposte il 2 novembre sulla morte, commentando un brano del Vecchio Testamento. Si tratta del Libro del profeta Osea, e in particolare del versetto 2: «Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza».
Il digiuno è iniziato lo scorso 2 novembre nella capitale. Cristiani, musulmani e Kirati denunciano l’inerzia del governo che vieta loro di avere cimiteri.
Nei giorni 9-11 novembre si terrà a Roma un Convegno Internazionale sulla Teologia del Corpo di Giovanni Paolo II organizzato dalle facoltà di Teologia, di Filosofia e di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma (APRA). Per conoscerne i contenuti e le finalità ZENIT ha intervistato uno degli ideatori e promotori del convegno, Padre Pedro Barrajón, L.C., Rettore dell’APRA.
Una suora belga è stata proclamata "Giusta tra le Nazioni" presso il memoriale dell'Olocausto "Yad Vashem" a Gerusalemme. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi il vicariato del Patriarcato Latino per i cattolici di lingua ebraica in Israele. Suor Marie-Véronique (al secolo Philomène Smeers) - così si chiamava la religiosa - è stata dal 1929 al 1951 superiore del convento delle Suore del Sacro Cuore di Maria, a La Hulpe (Terhulpen), nella periferia sudorientale di Bruxelles. Durante l'occupazione tedesca, Madre Marie-Véronique nascose nel suo convento giovani ragazze ebree, salvandole dalla deportazione verso i campi di sterminio.
Vorrei esordire con due affermazioni preliminari di principio. a) La Chiesa non è, né potrebbe mai trasformarsi in un soggetto politico. Come afferma il Santo Padre Benedetto XVI, «perderebbe la sua indipendenza ed autorità morale identificandosi con un’unica via politica e con posizioni parziali e opinabili» (1). b) La Chiesa non è chiamata alla formazione di partiti: si trasformerebbe in una religione civile. La Comunità cristiana, invece, è chiamata a formare in Cristo uomini nuovi, capaci di fare nuova anche la politica; uomini e donne dal cuore nuovo, capaci di fare nuovo il cuore delle istituzioni politiche. Se «il Verbo si è fatto carne» (2), questa “legge dell’amore” vale anche per la politica e incombe sulla nostra coscienza di laici cristiani; ci spinge a ridire con nuovo amore la nostra fede nei contesti sociali in cui Cristo manca, è trascurato o è offeso.
La strada di Paolo è il titolo di uno degli speciali della VI edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, presentato in anteprima ieri sera al Palazzo delle Esposizioni. Il film racconta il viaggio, l’esperienza personale di un autotrasportatore che, dalla Puglia, va in Terra Santa. La pellicola, diretta da Salvatore Nocita, è stata prodotta da FAI Service (Federazione Autotrasportatori Italiani), in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura e Rai Cinema e con la partnership di Fondazione Ente dello Spettacolo.
La nonna e la bisnonna materne di Benedetto VI furono altoatesine. Nacquero entrambe a Naz-Sciaves (o Natz-Schabs in tedesco), la cittadina dell'Alto Adige che ha conferito la cittadinanza onoraria a Papa Ratzinger. Durante l'udienza generale di mercoledì prossimo, 9 novembre, una delegazione di Naz-Sciaves, in pellegrinaggio a Roma, consegnerà l'atto ufficiale al Pontefice.
La Chiesa in Iraq ha avviato la raccolta di informazioni per un eventuale processo di canonizzazione dei due sacerdoti massacrati insieme a 44 fedeli e sette membri delle forze dell’ordine lo scorso anno nella cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Nella stessa cattedrale si è svolta una toccante cerimonia, protetta da ingenti misure di sicurezza. Secondo la pagina Internet del Patriarcato maronita, il vescovo di Baghdad Jean Benjamin Sleiman ha presentato al patriarca Yousef III Younan, della Chiesa siro-cattolica, il dossier con le informazioni raccolte per la canonizzazione dei due sacerdoti, considerati martiri.
Ascoltate il commento al messaggio di Medjugorje alla veggente Mirjana del 2 Novembre 2011 di padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Multati per aver detto messa in una sala regolarmente presa in affitto. E' successo a un gruppo di cattolici appartenenti all'associazione non profit En Route Foundation di Montreal, nel Canada: la sala affittata è infatti risultata di proprietà del comune che vieta l'utilizzo dei propri edifici per pratiche religiose.
Alla mezzanotte di lunedì 31 ottobre ha chiuso i battenti, dopo 7 mesi, l’Operazione Unified Protector che nel linguaggio politically correct che l’Occidente utilizza quando fa la guerra avrebbe dovuto “proteggere i civili libici”. In realtà i 26.500 raid aerei per un terzo da attacco sono riusciti a piegare le forze del regime e a consentire ai ribelli di uccidere Muammar Gheddafi e il figlio del Mutassim, ma non hanno mai protetto i civili. Non sono stati abbastanza incisivi e soprattutto non sono stati accompagnati dallo sforzo terrestre necessario, nella primavera-estate scorsa, a spezzare in tempi rapidi l’assedio dei lealisti a Misurata. Zliten e altre città che erano insorte contro il regime. Negli ultimi tre mesi, inoltre, i jet alleati hanno colpito città la cui popolazione era in parte o del tutto schierata con il colonnello: Tripoli e poi Bani Walid, Sebha e Sirte con incursioni che hanno richiesto di colpire postazioni nemiche nei centri urbani dal momento che le improvvisate brigate del Consiglio Nazionale di Transizione non sono mai state in grado di espugnare neppure una sola trincea senza il fuoco d’appoggio dei velivoli della Nato.
L'ideologia di genere è uscita dall'accademia e riguarda la vita di tutti noi. Spesso anche dei nostri bimbi. Qualche giorno fa ci siamo occupati della storia di Tommy/Tammy Lobel; sempre dagli Stati Uniti giunge nuovamente una ulteriore situazione che stimola riflessioni. Bobby Montoya ha sette anni, e fin da quando ne ha due, così dicono le fonti, preferisce indumenti femminili. Certo, è un po' difficile pensare ad un bambino di due anni che autonomamente sceglie e indossa abiti femminili senza l'aiuto della mamma; comunque la genitrice ci assicura che Bobby è felice quando si veste da ragazza. Del resto, Bobby ha un legame molto forte, quasi simbiotico con la sua mamma. A scuola i suoi compagni lo prendevano in giro per i suoi abiti femminili (e la cosa, a dire la verità, non ci stupisce così tanto: l'ideologia di genere solitamente ha presa sulle persone più istruite, mentre i più semplici ancora credono che uomini e donne siano diversi), e lui dice che questa cosa feriva molto entrambi, sia lui che la sua mamma.
Non vi è mai capitato facendo zapping notturno di incappare in quelle televendite dove l’imbonitore tenta di vendervi di tutto? L’invito a volte è accompagnato dalla garanzia che potrete provare a casa vostra per un mese la cyclette o l’aspirapolvere e persino il quadro che avrete acquistato e se non sarete soddisfatti del prodotto potrete restituirlo senza problemi. Bene ora si può fare anche con il matrimonio.
Nell'udienza generale del 2 novembre Papa Benedetto XVI, a partire dalla commemorazione dei fedeli defunti, ha proposto una riflessione molto profonda sulla morte, a partire non solo dalla teologia ma anche dalle scienze umane e da uno sguardo su come entrano in relazione con la morte gli uomini e le donne della nostra Europa postcristiana.
Fare l’agiografia. Come modo di dire non è un gran complimento, visto che nel linguaggio comune significa cantare le glorie di qualcuno come se fosse senza difetti e comunque con scarso spirito critico... Eppure padre Antonio Sicari è riuscito nell’intento di essere agiografo senza perciò perdere la dignità e nemmeno la statura di studioso, anzi acquistando un’ottima fama come autore di vite dei santi (pubblicate da Jaca Book in una serie di successo giunta ormai al dodicesimo volume): oltre un centinaio di storie, da san Giuseppe al martire polacco padre Jerzy Popieluszko. Merito della capacità del sacerdote carmelitano nel ricostruire le vicende dei personaggi, certamente, ma anche di un chiarissimo quadro di riferimento teologico, che non dimentica mai quali siano le vere radici del culto dei santi.
Dieci anni fa, il 4 novembre 2001, Giovanni Paolo II beatificava padre Paolo Manna, del PIME, la coscienza missionaria della Chiesa del ventesimo secolo. Nato ad Avellino il 16 gennaio 1872, padre Manna morì del “suo” seminario missionario di Trentola Ducenta (Caserta) il 15 settembre 1952. Padre Manna ha scosso tutta la Chiesa del suo tempo e ha messo i segni profetici per un futuro intensamente missionario.
“I cristiani in Egitto stanno vivendo il momento più difficile degli ultimi secoli”. Lo ha dichiarato parlando con l'organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) il vescovo copto-ortodosso della diocesi di Beba, monsignor Stephanos. “I cristiani vengono uccisi sotto gli occhi dei media internazionali, la polizia non interviene e nessuno viene punito”, così ha spiegato con amarezza il presule, che durante una visita alla sede internazionale della nota organizzazione ha voluto ricordare il numero crescente di attacchi contro luoghi di culto nel più grande Paese arabo. Nel corso degli ultimi mesi, varie chiese sono infatti state rase al suolo o andate distrutte in Egitto.
In vista del terzo centenario della canonizzazione di Santa Caterina di Bologna (1712-2012) è imminente una giornata di studi per commemorare la ricorrenza. L’appuntamento è sabato prossimo, 5 novembre, dalle 9 alle 18, a Ferrara. L’iniziativa, denominata Osservanza francescana al femminile VI. Santa Caterina Vigri, è promossa dal Monastero Corpus Domini di Ferrara – che ospiterà l’evento - in collaborazione con il Monastero Santa Lucia di Foligno e con la Scuola Superiore di Studi Medioevali e Francescani della Pontificia Università Antonianum di Roma.
Quando migliaia di giovani pellegrini si recheranno in Brasile, nel 2013, per la Giornata mondiale della gioventù, troveranno una Chiesa in pieno rinnovamento, nonostante le grandi difficoltà. José Correa, direttore dell’ufficio brasiliano dell’organizzazione caritativa internazionale cattolica Aiuto alla Chiesa che soffre, è stato intervistato dal programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, sulla realtà attuale della Chiesa cattolica in Brasile.
Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
È salito a 427 morti il bilancio delle vittime delle inondazioni che hanno colpito la Thailandia. A Bangkok è ancora emergenza: sono numerosi i quartieri allagati mentre si attende una nuova alluvione per metà novembre. Nella capitale, intanto, aumentano le proteste dei cittadini e i contrasti politici tra governo centrale e governo locale sulla scelta di salvare dall’acqua alcune zone rispetto ad altre.
Nell’ambito dell’udienza generale il Papa ha rivolto il pensiero alla crisi dell’economia globale e ha lanciato un appello ai Paesi del G20 che si riuniranno domani e dopodomani a Cannes in Francia.
Appello di Benedetto XVI al G20: aiutare a superare le difficoltà che, a livello mondiale, ostacolano la promozione di uno sviluppo autenticamente umano e integrale. Nel discorso per l’udienza generale “alcune riflessioni sulla realtà della morte”, il cui pensiero la cultura moderna tende a rimuovere. Nella convinzione che di ogni realtà serva una conoscenza sperimentale, si finisce col cadere in forme di spiritismo. Le “paure” legate alla morte. Ma chi crede sa che Dio è “uscito dalla sua lontananza”, ha conosciuto e vinto la morte, anche per noi.
Having recovered from a painful shoulder injury for almost five months, visionary Vicka Ivankovic-Mijatovic will return to the public eye for a prayer meeting in Corridonia, Italy, on November 13. Vicka has gone through therapy since a pilgrim accidentally injured her shoulder in June.
Ignoring the apparitions in Medjugorje is unforgivable for Christians, says Rome’s leading exorcist who shakes his head at those who wait until the Church has ruled. Speaking of “betrayal” Fr. Gabriele Amorth also lashes out at bishops and priests for being indifferent to the fruits of Medjugorje.
Questa pagina del Vangelo è certamente chiarificatrice sulla modalità della preghiera. Molti intendono la preghiera come uno stato euforico o esaltato che mette assoluto benessere interiore e poi magari si vola in alto con lo spirito… si mettono le ali… Molti non hanno compreso bene il significato della preghiera che invece deve condurci all’umiltà, come spiega Gesù. Anche la Madonna a Medjugorje ha sempre e solo parlato di umiltà, non di esaltazione. Chi medita e vive i messaggi della Madonna viene portato gradualmente ad abbandonare la mentalità umana ed ingannevole, a non cercare più quello che piace ai sensi ma quello che è volontà di Dio.
Seimila particole per Medjugorje. Già pronte le ostie per la messa, di domenica 20 novembre, nella giornata dedicata alla Madonna al palazzetto dello sport. Il tempio della pallacanestro nostrana si trasformerà in tempio di preghiera, accogliendo i fedeli della Regina della Pace da tutto il Nord Italia. Fulcro del fitto programma, la presenza di una delle veggenti, Marija Pavlovic, che quotidianamente ancora riceve le apparizioni mariane. La seconda edizione di un evento che l'anno scorso, in una giornata di maltempo, complicato dalla neve, aveva raccolto cinquemila fedeli al PalaWhirlpool.
E' spuntato fuori da un mese circa un nuovo canale satellitare dedicato a Medjugorje. Fino a poco tempo fa trasmetteva televendite, ieri ho visto che ha iniziato a trasmettere programmi su Medjugorje. Vi do le informazioni per aggiungerlo al vostro decoder:
Satellite: hotbird
Frequenza: 11178 H 27500

Non so se trasmette anche su digitale terrestre.
Il Fronte di difesa islamico, un’organizzazione radicale, ha lanciato un appello alla distruzione delle statue “non islamiche”, come il gran dragone cinese, Buddha, o immagini cristiane se sono collocate in un luogo pubblico e non all’interno dei luoghi di culto.
Ieri è stato il giorno della bambina 7 miliardi, secondo la scelta convenzionale fatta dall’Onu. A parte la grottesca battaglia tra Filippine e India – innescata sempre dall’Onu - per aggiudicarsi il titolo di paese della “fortunata” nascita (c’era un premio economico), rispetto al passato è sembrato che la data sia stata celebrata con una certa stanchezza. Probabilmente si sta diffondendo la consapevolezza che non funziona più il vecchio slogan “Siamo troppi”, finalizzato a sostenere politiche di controllo delle nascite. In 60 anni i tassi di fertilità sono crollati da una media globale di 6 figli per donna a circa 2,5 e la tendenza è all’ulteriore diminuzione. E anche se la popolazione continuerà ad aumentare ancora per un po’ (le ultime stime parlano di circa 10 miliardi per la fine del secolo) appare sempre più evidente che non sarà per via dell’eccesso di nascite, ma casomai dall'aumento dell'aspettativa di vita e dalla diminuita mortalità infantile.
Con la liturgia di oggi la Chiesa prega per i defunti. Per il nostro mondo che in tutti i modi cerca di rimuovere i pensieri "fastidiosi" e "scomodi" il solo por mente alla morte dà scandalo. Contribuire a vincere questi falsi tabù è dunque già opera di opportuna nuova evangelizzazione.
Da lunedì per l'Unesco la Palestina è uno Stato a pieno titolo. Con una votazione andata decisamente di traverso a Israele e all'amministrazione Obama, l'organismo Onu responsabile per l'educazione e la salvaguardia delle culture ha elevato il rango della rappresentanza dell'Autorità nazionale palestinese. Un punto a favore per Abu Mazen, dunque, nella partita a scacchi diplomatica che si sta giocando intorno al Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove da qualche settimana pende un'analoga richiesta, ma in quel caso con la spada di Damocle del diritto di veto che gli Stati Uniti sembrano avere tutta l'intenzione di utilizzare.
L'ultima biografia di un santo che ho letto è stata quella di Chiara Luce Badano, una giovane che per lunghi tratti della sua breve vita ha vissuto in Liguria, la mia regione di origine. Ho avuto la gioia di partecipare alla sua beatificazione, alla presenza dei genitori nel santuario della Madonna del Divino Amore, il 25 settembre 2010, a Roma.
“La santità è l’originaria vocazione di ogni battezzato”: così il Papa nella Solennità di Tutti i Santi ribadisce che ci sono diverse vie di santità. Poi il pensiero alla giornata di domani dedicata ai defunti, al “dolore del distacco terreno” e alla “certezza della risurrezione”.
All’Angelus Benedetto XVI ricorda che tutti sono chiaati alla santità. Guardare la Chiesa non nel suo aspetto temporale ed umano, segnato dalla fragilità, ma come Cristo l’ha voluta, cioè «comunione dei santi».
ono ritornata da qualche ora da Medjugorje e mi ritrovo catapultata a Venezia per la missione di strada di evangelizzazione dove ci troviamo, io ed altri ottanta fratellini, a testimoniare e portare Gesù a chi non ha conosciuto il Suo Amore!
Domenica 20 novembre al PalaWhirlpool di Piazzale Gramsci si terrà l'incontro di preghiera "Varese incontra Medjugorje" alla presenza della veggente Marija Pavlovic e con il Monsignor Giacomo Martinelli
Una bambina di 14 anni accecata dalla madre con la candeggina per liberarla da visioni demoniache, un bambino di 12 anni ucciso dal padre che gli ha iniettato nello stomaco della soluzione acida per batterie convinto che il piccolo fosse uno stregone, un altro dodicenne salvato all’ultimo momento dalla furia di parenti e di vicini che stavano per annegarlo in un fiume, dopo averlo torturato, credendolo uno stregone e colpevole di aver assassinato il proprio padre, morto per cause non chiarite dai medici: è capitato in Angola dove non passa giorno senza che un bambino subisca abusi e torture o venga abbandonato dai parenti oppure ucciso perché ritenuto uno stregone.
L’ospitalità monastica, per secoli la più organizzata ed influente, fu promossa soprattutto da Basilio, in Oriente, da Cassiodoro (ca. 485-580) e da san Benedetto da Norcia (480-547), in Occidente. Di San Basilio (329-379) si è già ricordato che fu il fondatore del primo e più grande ospedale in Oriente. In esso trovavano rifugio poveri, lebbrosi, bambini abbandonati…
Le parole del cardinal Sandri alla messa celebrata a Roma per commemorare l’uccisione di oltre 40 persone. Oggi nella capitale irachena una concelebrazione dell’arcivescovo di Baghdad con i patriarchi delle Chiese siro-cattolico e maronita.
Halloween, la festa che ha soppiantato, un po’ ovunque e sempre di più, la nostra celebrazione dei Santi, ha chiamato a raccolta decine di migliaia di giovani italiani che si sono travestiti da elfi, zombie, streghe, folletti o vampiri per trascorrere una serata emulando i propri coetanei oltreoceano. Per molti il fenomeno è inquietante. Ad di là dell’aspetto horror. Un riflesso di quella cultura relativista che si dirige verso una sempre maggiore affermazione. Esprimendosi in merito alla questione, ieri, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha parlato di una «brutta resa al relativismo dilagante» mentre l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, l’ha definita una festa che, oltre a non aver nulla a che fare con la concezione cristiana dei morti, data la sua vicinanza con Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti rischia di estirparne il senso.
“La Chiesa e il mondo non possono e non devono dimenticare. Dobbiamo ricordare, sì, certamente, ma per offrire il perdono e poi per implorare la pace per i vivi e i defunti”, lo ha detto il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, durante la sua omelia nella messa celebrata ieri, da mons. Michaele Al Jameel, accreditato del patriarcato siro-cattolico presso la Santa Sede, nella chiesa siro-cattolica a Roma nel primo anniversario della strage avvenuta nella cattedrale di “Nostra Signora del Perpetuo Soccorso” di Bagdad, nella quale sono morti due sacerdoti e più di 40 fedeli durante la Messa serale della domenica, 31 ottobre dello scorso anno.
Grande festa in Spagna per la Beatificazione di Madre María Catalina Irigoyen Echegaray, suora professa della Congregazione delle Serve di Maria Ministre degli Infermi nata a Pamplona, in Navarra, nel 1848. La cerimonia, presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi in rappresentanza del Santo Padre, si è svolta nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena a Madrid, città dove trascorse la sua vita da consacrata.
Lo Stato rispetti la dimensione pubblica della religione: così, Benedetto XVI nell’udienza al nuovo ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede, Almir Franco de Sá Barbuda, ricevuto stamani in Vaticano per la presentazione delle Lettere credenziali. L’intervento del Papa si è incentrato sul tema della “sana laicità” e in particolare sull’insegnamento della religione a scuola. Benedetto XVI ha ricordato l’“indimenticabile” visita in terra brasiliana nel 2007 ed ha ringraziato le autorità civili per il sostegno alla prossima Gmg, in programma a Rio de Janeiro nel 2013.
Domani la Chiesa celebra la Solennità di Tutti i Santi. Benedetto XVI, come di consueto, si affaccerà a mezzogiorno dalla finestra del suo studio privato per recitare con i fedeli radunati in Piazza San Pietro la preghiera dell’Angelus.
Incontro di preghiera il 5 novembre al Palasport. È tra i sei testimoni delle apparizioni di Medjugorje. Sarà celebrata una messa e recitato il rosario
Che Halloween, benché a ridosso di due feste cristiane - Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti – di cristiano non abbia alcunché, è noto. Ma è un caso la sua collocazione? Intanto, il giudizio del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, e di quello di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, è netto: il primo ha parlato di una «brutta resa al relativismo dilagante» mentre, per il secondo, «Halloween fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore». Paolo Gulisano, scrittore ed esperto di letteratura e cultura anglosassone, spiega a ilSussidiario.net l’operazione culturale che è avvenuta.
La terapia del cancro rappresenta uno dei settori della ricerca in cui le staminali del cordone ombelicale umano già in passato avevano portato ad importanti risultati dalle leucemie ai linfomi, dal glioma al mieloma. Però ultimamente le ricerche coronate da successo si susseguono l' una all' altra; sono diventate numerosissime: neoplasie dei polmoni e dei bronchi, pancreas, carcinoma della cervice uterina, melanoma, metastasi, tumori delle ovaie, della prostata e del seno.
I “Giovani di Betania” sono ragazzi e ragazze di diverse fasce di età (dalla I media agli studenti universitari) che vivono la loro esperienza di fede nella grande famiglia della Fraternità Francescana di Betania, una congregazione religiosa mista, fondata poco più di 25 anni fa, che vive il carisma francescano con particolare attenzione alla preghiera, alla vita fraterna, all’accoglienza, diffusa in tutta Italia, Svizzera, Germania, Brasile.
“Io, cristiano libanese, vi spiego perché la Chiesa siriana non deve avere paura di scaricare il presidente Assad, seguendo l’esempio di Papa Benedetto XVI e del Vaticano”. Camille Eid, giornalista di Avvenire e docente di Lingua araba in Università Cattolica, contattato da Ilsussidiario.net commenta così l’intervista a Bashar Assad pubblicata ieri dal Sunday Telegraph. Per l’esperto, “i vescovi siriani temono l’ascesa al potere dei sunniti, ma la loro non è una scelta lungimirante. La caduta di Assad presto o tardi è inevitabile. Appoggiarlo rischia solo di creare dei rancori nei confronti dei cristiani, il cui compito dovrebbe essere invece di costituire un elemento di coesione all’interno della società”.
Questa volta l’acqua alta non c’entra. I canali di Venezia in questi giorni sono invasi da strani gondolieri. Sono i Cavalieri della Luce della Comunità Nuovi Orizzonti, circa duecento giovani impegnati come ogni anno a trasformare la notte lugubre e commerciale di Halloween (del 31 ottobre) in un’occasione per scoprire la vita felice e senza maschere dei Santi (ricordati proprio il 1 novembre). “Canali di gioia per te” è il titolo dell’iniziativa che sta portando nelle scuole, nei pub, nelle discoteche e nei luoghi di aggregazione giovanile della città lagunare l’annuncio torrenziale di un’altra vita che già su questa terra ti assicura il centuplo della felicità e che non finisce. E Venezia è solo capofila di altre città toccate da questo fiume di giovani testimoni del Vangelo.
Ricevendo in Vaticano i partecipanti all'incontro di Assisi il Papa il 28 ottobre ha avuto ancora l'occasione di chiarire il senso dell'evento. A credere ai vaticanisti, Benedetto XVI legge quotidianamente una rassegna stampa, e se lo ha fatto dopo Assisi deve essere rimasto piuttosto depresso. Ci sono molte benemerite eccezioni, ma un certo tipo di stampa - parte di un circuito dove tutti si conoscono, da «Repubblica» al «New York Times» - ha dato rilievo quasi solo alla «vergogna» espressa dal Papa per il contributo che anche i cristiani hanno talora dato nella storia all'uso della violenza giustificata dalla religione. È normale che i giornali laicisti non conoscano la differenza nella dottrina sociale della Chiesa fra la forza, che in certe condizioni è lecito e perfino doveroso per il cristiano utilizzare, e la violenza, che è per definizione uso ingiustificato o sproporzionato della forza, come tale peccaminoso.
Le cronache di questi giorni propongono moltissime riflessioni sulla tragica fine del giovane campione di motociclismo Marco Simoncelli, ma soprattutto chi frequenta il web può costatare come la sua morte ha veramente commosso tanta gente, specie i giovani. Non tutti i commenti che abbiamo letto forse sono appropriati, ma anche le reazioni più ciniche non riescono a dissimulare lo smarrimento. Alcuni hanno osservato che l’ingranaggio spietato dei mediaogni giorno ci mette davanti agli occhi la morte di migliaia di persone, spesso in forme molto più terribili di quella toccata a Simoncelli, senza che questo susciti la benché minima reazione. Noi sacerdoti però non ci sorprendiamo più di tanto. A tutti ci è toccato celebrare i funerali di qualche giovane, con la chiesa oltremodo gremita di gente. La morte di un giovane è fuori degli schemi, impone a tutti di interrogarsi seriamente.
In molti Paesi del mondo le forze favorevoli all’eutanasia continuano a fare pressione per la legalizzazione del suicidio assistito. In Australia, il dottor Philip Nitschke ha di recente violato la legge distribuendo, a Sydney, copie del suo libro The Peaceful Pill. Il volume era infatti stato vietato dalle autorità nel 2007, secondo quanto riferito dal Sydney Morning Herald del 2 ottobre.
Il progetto Bana ya Poveda (Bambini di Poveda), ispirato alla pedagogia del fondatore dell'Istituzione Teresiana, ha iniziato il corso con 71 minori. Questi bambini di strada di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, si sono autodenominati così conoscendo la vita di San Pedro Poveda, che iniziò la sua attività socio-educativa con i bambini dei quartieri poveri di Guadix, in Spagna, all'inizio del XX secolo.
"La persona di don Luigi Giussani per noi è indimenticabile; ricordiamo questi 25 anni di amicizia con grande ricchezza". Così il professor e reverendo Shodo Habukawa, monaco buddista della Scuola Shingon, abate del monastero del Monte Koya, ha salutato le persone presenti, oltre un centinaio, al primo appuntamento del convegno di cinque giorni Tradizione e globalizzazione. Cristianesimo e Buddhismo di fronte alla sfida della modernità, inserito nella rassegna “Italia in Giappone”, presso la residenza dell' Ambasciatore Vincenzo Petrone, che ha fatto gli onori di casa ospitando la serata inaugurale.
“Il primo e specifico contributo della Chiesa ai popoli d’Africa è la proclamazione del Vangelo di Cristo. Siamo perciò impegnati a continuare vigorosamente la proclamazione del Vangelo ai popoli d’ Africa, perché la vita in Cristo è il primo e principale fattore di sviluppo”. E’ quanto ha detto il Papa incontrando stamani i membri della Conferenza episcopale di Angola e Sao Tomé. Non si tratta - ha detto - di annunciare “una parola consolatoria, ma dirompente, che chiama a conversione”. Una Parola che “rende accessibile l’incontro con il Signore”. Benedetto XVI ha quindi ricordato con gioia il viaggio compiuto in Angola nel marzo 2009 e la prossima visita in Benin dal 18 al 20 novembre quando consegnerà al Popolo di Dio l'Esortazione apostolica, frutto del secondo Sinodo per l'Africa.
“La buona dottrina va accolta, ma rischia di essere smentita da una condotta incoerente”: sono parole del Papa che all’Angelus ha parlato di coerenza e verità di insegnamenti ricordando che Cristo “pratica per primo il comandamento dell’amore, che insegna a tutti”. Benedetto XVI, ha rivolto un pensiero a quanti in Thailandia e in Italia sono stati colpiti in questi giorni dalle alluvioni e ha invitato tutti a confidare in Maria per seguire il cammino del Vangelo, ricordando che si conclude domani il mese del Rosario.
L’arcidiocesi di Bangalore è la prima nel Paese ad avere una chiesa dedicata a papa Wojtyla. La statua, fusa in Thailandia, è stata scoperta dal nunzio a Delhi, mons. Salvatore Pennacchio, alla presenza di tutti i vescovi del Karnataka.
All’Angelus Benedetto XVI esprie la sua vicinanza alle popolazioni della Thailandia e dell’Italia colpite dalle inondazioni. Un invito a pregare “in particolare per quanti nella comunità cristiana sono chiamati al ministero dell’insegnamento, affinché possano sempre testimoniare con le opere le verità che trasmettono con la parola”.
L’arcidiocesi di Bangalore è la prima nel Paese ad avere una chiesa dedicata a papa Wojtyla. La statua, fusa in Thailandia, è stata scoperta dal nunzio a Delhi, mons. Salvatore Pennacchio, alla presenza di tutti i vescovi del Karnataka.
29 ottobre: ricorrenza della festa liturgica di Chiara Luce Badano. A un anno dalla sua beatificazione, molti giovani vogliono conoscerla di più ed imitarla.
Anticipiamo qui sotto l'intervento di Pigi Colognesi al Convegno internazionale promosso da Russia Cristiana che si svolge questo week end tra Milano e Seriate (Bg) dal titolo: "Crisi dell'umano e desiderio di felicità. Che cosa ha da dire la Chiesa oggi?".
Nativo di Modica nel ragusano, Salvatore Quasimodo (1901-1968) rappresenta un poeta atipico. Se il suo percorso scolastico è di natura tecnica, la sua formazione umanistica da autodidatta sarà tale che il poeta conseguirà una cultura classica di grande respiro e sarà in grado di tradurre i lirici greci con grande perizia e sensibilità linguistica e ancor giovane, nel 1929, entrerà negli ambienti letterari fiorentini. È senz’altro bene ricordare che a questo accesso, forse, non poco gli giova la parentela con Elio Vittorini di cui diventa cognato. La sua traduzione Lirici greci (1940) ottiene, poi, un notevole successo che gli permetterà di essere nominato professore di Letteratura italiana al conservatorio di Milano (1941).
Di anno in anno aumenta in Messico il numero delle vittime della guerra in corso del narcotraffico: nel 2007 erano 2.826, nell’intero 2010 se ne sono contate 15.273.
Nel settembre 2009 il Papa ha visitato la Repubblica Ceca, che il comunismo ha lasciato come uno dei Paesi più atei al mondo, dal momento che appena un quarto della sua popolazione si dichiara credente. Nella capitale, Praga, si venera il famoso Bambino, la cui statua miracolosa è da sempre affidata ai carmelitani. Si trova nella chiesa di Santa Maria della Vittoria (eretta dopo la vittoria dei cattolici sui protestanti nella battaglia della Montagna Bianca) nel quartiere praghese di Malá Strana dal 1628. I carmelitani hanno diffuso la devozione al Bambino di Praga in tutto il mondo (specialmente in India vi sono diversi santuari) e ogni anno quasi un milione di pellegrini si recano a venerarlo a Praga.
Chi segue La Bussola Quotidiana (BQ) sa che la promozione della cultura della vita è da sempre in cima alle nostre preoccupazioni. A questo tema abbiamo dedicato molti articoli: denunce sul massacro silenzioso che si sta compiendo, ma anche la proposta di storie positive di accoglienza della vita e di eventi messi in piedi dal "popolo della vita" che, seppure ignorato dai grandi media, esiste e opera in tutto il mondo.
“Mille anni ante oculos tuos tamquam dies hesterna, quae praeteriit” (ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri, che è trascorso. Salmo 89).Tutto trascorre e scivola via per sempre, lasciando solo le vestigia delle epoche precedenti, con i loro monumenti e la testimonianza di un mondo che non esiste più, se non nella faticosa ricostruzione dei posteri.
Partirà domani, 29 ottobre, la 35a Conferenza Nazionale Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) sul tema Pregate perché la Parola del Signore corra. A ritrovarsi presso il Palacongressi di Rimini, dopo il rinnovo degli Organi pastorali di servizio per il quadriennio 2011-2014, saranno quattromila tra responsabili e animatori, desiderosi di dare al Movimento un nuovo slancio di fede carismatica, aggiornando le sfide che il tempo propone anche alla luce degli Orientamenti pastorali della CEI per il prossimo decennio 2010-2020 “Educare alla vita buona del Vangelo”.
Quando la morte si prende una ragazza, vittima di un male atroce, la disperazione entra nelle case. Jessica Mariuzzi, di Muzzana del Turgnano (Udine), stroncata a 17 anni da un tumore che ha combattuto con la forza della fede, ha chiuso gli occhi ieri, su un letto dell'ospedale di Latisana dove era stata ricoverata domenica.
The Virgin Mary weeps and suffers greatly because of abortion, Medjugorje visionary Marija Pavlovic-Lunetti told 3000 people in Mexico City on October 20. She also called the Mexicans to pray the Rosary to heal their families and solve the problems of armed drugs traffic and youth crime.
«L’abito non fa il monaco», si dice. Vero, anche se indubbiamente l’abito, del monaco, dice molto. Figuriamoci quando non si tratta di un monaco ma di un uomo, o di una donna, magari cattolica.
Un uomo che fa a meno di Dio, uno Stato che diventa totalitario, un odio sfrenato verso la religione cattolica e la monarchia, l'annientamento del passato e il culto della dea ragione: questi i capisaldi dell'evento preso a simbolo della nascita del mondo moderno.
Chi ha visto il film di Ridley Scott Le crociate è stato confermato nell'idea che dall'Illuminismo in poi l'Occidente ha sul tema: a) i crociati erano rozzi e crudeli, mentre gli islamici erano raffinati e tolleranti; c) l'imperialismo europeo attaccò senza provocazione i pacifici musulmani; d) Saladino era un galantuomo e i crociati dei farabutti; d) da allora i musulmani ci odiano con ragione. Questo mucchio di corbellerie è ribaltato ...
L’esercito filippino sostiene che il sacerdote, ucciso lo scorso 17 ottobre, era sospettato di avere legami con i ribelli del New People’s Army. In un articolo i maoisti lo elogiano come un “vero comunista”. Fonti di AsiaNews: “P. Fausto era innanzitutto un sacerdote. La sua vita era stare con i poveri incurante di strumentalizzazioni politiche”.
I fratelli Masih lavoravano in un terreno di proprietà dei Dogar. I musulmani si ubriacavano e picchiavano senza motivo i contadini. Quando Asif e Khadim hanno deciso di abbandonare il lavoro, sono stati rapiti e dal settembre scorso non si hanno più notizie. Le autorità non indagano perché uno dei musulmani è un poliziotto.
Il 21° rapporto annuale Caritas sull’immigrazione è stato presentato questo giovedì al teatro Don Orione di Roma. Si tratta di oltre 500 pagine di dati che tranquillizzano sull'integrazione di quel 7% della popolazione che Benedetto XVI, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante, ha invitato ad avvicinare al Vangelo. Con il leitmotiv “Oltre la crisi insieme”, indica che gli immigranti sono cinque milioni, il 10% del totale dei lavoratori, e producono quasi il 20% del PIL, tendono a rimanere, pagano le tasse, mandano i figli a scuola e prendono mutui.
Domenica 30 ottobre, alle 15.30, verrà presentato presso il Santuario di San Damiano di Assisi il libro “I Passi e il silenzio. A piedi, sulle strade di Chiara d’Assisi”. Alla presentazione del testo, edito dalle Edizioni Porziuncola, saranno presenti gli autori, Monica Cardarelli e Francesco Gallo. “I Passi e il silenzio” rappresenta la prima guida a piedi sulle strade di Santa Chiara.
Tutelare la presenza del crocifisso negli spazi pubblici. Questo è l'obiettivo di una campagna lanciata dal più diffuso settimanale cattolico della Polonia, Niedziela, con sede a Czestochowa, la città a nord-ovest di Cracovia che ospita il noto santuario della Madonna Nera. La testata, che si rivolge non solo ai suoi numerosi lettori, ha avviato una raccolta di firme per difendere l'esposizione della croce nei luoghi pubblici. Il testo della petizione è stato pubblicato non solo nell'edizione cartacea del settimanale ma anche sulla sua pagina di Facebook (http://www.facebook.com/#!/tkniedziela).
Visto che tanti di voi faranno il ponte, vi anticipo gli auguri per una delle feste più importanti, la festa dei Santi. Cliccate sul link qui sopra ...
Neanche un mese fa un esercito di passeggini vuoti aveva cominciato a schierarsi davanti Montecitorio per dire no ai tagli effettuati dal governo alle famiglie con più figli. A guidare la protesta davanti alla Camera dei Deputati, l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, formata da decine e decine di mamme e papà provenienti da tutta Italia con indosso magliette bianche con le scritte “Articolo 31, adesso basta”, “Se colpite i figli, colpite il futuro” e “Famiglie in via di estinzione”. A sostenere la causa dei manifestanti anche l'Assessore alla Famiglia di Roma Capitale Gianluigi De Palo che neanche un mese fa si era incatenato davanti il Parlamento: «Mi sono incatenato a Montecitorio affinché anche il governo nazionale si renda conto che non si può insistere a vessare quotidianamente le famiglie che sono il presente, il passato e il futuro di questo paese e non possono pagare le scelte della politica.
E’ sempre più chiaro come l’azione sociale svolta dalle associazioni non profit sortisca effetti benefici che vanno ben al di là dell’azione solidale in sé. Dar da mangiare ai poveri diventa, per la città, un’esigenza i cui benefici, se soddisfatta, si riflettono su tutta la comunità. A patto, tuttavia, che anche nel mondo della solidarietà si abbia la lungimiranza di scegliere l’eccellenza. Marco Lucchini, direttore della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ci spiega come, nella realtà romana, è stato declinato un tale concetto.
Al centro dell'evento di Assisi del 27 ottobre Benedetto XVI ha voluto porre un memorabile discorso, pronunciato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, che dà il senso dell'intero incontro.
E’ accaduto a Ercis, uno dei centri più colpiti dal sisma che fino ad oggi ha fatto 523 vittime accertate, e oltre 1600 feriti. Poche ore prima un uomo era stato salvato dai detriti di una palazzina. Neve e pioggia ostacolano i soccorsi.
Tutti i leader religiosi che hanno partecipato questo giovedì alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo promossa ad Assisi da Papa Benedetto XVI hanno lodato l'iniziativa e hanno rimarcato nei loro interventi l'importanza di pregare per la pace e di dialogare. Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha affermato che il dialogo deve portare a "considerare l’altro come soggetto di relazione e non più come oggetto d’indifferenza”, “perché è dall’indifferenza che nasce l’odio, è dall’indifferenza che nasce il conflitto, è dall’indifferenza che nasce la violenza".
Per i pellegrini di tutte le confessioni giunti ad Assisi per la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, sul tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, il giudizio è unanime: è un “evento storico” e di “enorme importanza”. Una folla composta e pacifica ha iniziato a radunarsi sin dalle prime ore di una mattinata umida e fredda davanti a Santa Maria degli Angeli. Le forze dell’ordine e i volontari sono particolarmente rigorosi nella gestione dei flussi ma non c’è nessuno che si lamenti delle attese o della fatica. Il Santo Padre arriva intorno alle 10.30 e il tripudio è unanime. Si levano grida di gioia e qualcuno intona l’ormai celebre “esta es la juventud del Papa”, divenuto popolare durante l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid.
La religione è una forza di pace, e la violenza spesso compiuta in nome delle convinzioni religiose in realtà le travisa e ne provoca la distruzione. Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questo giovedì nel discorso che ha pronunciato nella Basilica di S. Maria degli Angeli ad Assisi aprendo la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, sul tema “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”. “A che punto è oggi la causa della pace?”, si è chiesto ricordando che 25 anni fa il beato Papa Giovanni Paolo II invitò per la prima volta i rappresentanti delle religioni del mondo ad Assisi per pregare a questo scopo.
Cristina Fernández, la Presidente argentina, è stata rieletta domenica scorsa con il 53% dei voti, un fatto storico. Si tratta del più grande sostegno popolare ottenuto in una elezione presidenziale dal ritorno della democrazia in Argentina. Mons. Jorge Eduardo Lozano, vescovo di Gualeguaychú e membro della Commissione episcopale della Pastorale sociale, in un articolo pubblicato da un giornale della capitale, ha ricordato che "i legislatori e i governanti ricevono un riconoscimento e un mandato.
Per la prima volta sarà installato in Vaticano un albero di Natale proveniente dall’Ucraina, che sarà consegnato in dono a Benedetto XVI dalla Transcarpazia, mentre gli alberi per il Palazzo Apostolico proverranno dalla regione di Leopoli.
“Sono convinto che l’incontro di Assisi fra i leader religiosi del mondo sia molto utile come esperienza simbolica e concreta: è la testimonianza che i leader religiosi possono unire e non dividere, per contribuire insieme a un fine comune, che è la pace e la convivenza.
Le religioni non possono mai essere motivo di violenza. Le fedi e il dialogo interreligioso sono e devono essere alla base della pace. E’ il richiamo che Benedetto XVI ha lanciato oggi ad Assisi davanti agli esponenti di tutte le religioni del mondo, e a un gruppo di non credenti, in occasione di una nuova Giornata mondiale di preghiera e di riflessione per la pace, a 25 anni dallo storico incontro voluto da Giovanni Paolo II. Il Papa e i circa 300 partecipanti all’appuntamento “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, sono giunti questa mattina nella città di San Francesco a bordo di un treno che questa sera riporterà tutti a Roma.
Inizia la Giornata “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Insieme al pontefice, 300 delegati da oltre 50 Paesi del mondo. Almeno 100 vengono dall’Asia; le presenze musulmane sono in crescita. A differenza dall’Assisi 1986, questa volta vi sono anche rappresentanti non appartenenti a nessuna religione, ma “alla ricerca della verità”. Nessuna preghiera comune. L’arrivo ad Assisi previsto per le 9.45.
Alla vigilia della giornata di Assisi, Benedetto XVI invita a pregare perché “in un mondo ancora lacerato da odio, divisioni, egoismo, guerre”, essa “favorisca il dialogo tra persone di diversa rappartenenza religiosa e porti un raggio di luce capace di illuminare la mente e il cuore di tutti gli uomini, perché il rancore ceda posto al perdono, la divisione alla riconciliazione, l'odio all'amore, la violenza alla mitezza, e nel mondo regni la pace”.
Il primo di Novembre la Chiesa cattolica festeggia la festa di Ognissanti. Per una grazia singolare, la Chiesa custodisce la stessa freschezza di 2000 anni fa. La santità è la giovinezza della Chiesa, che non esige condizioni storiche, sociali o psicologiche speciali per realizzarsi. Si incarna in ogni epoca, attraverso il cuore di chi la accoglie; irradia di luce il mondo, feconda i solchi aridi della terra, produce, dovunque passi, il frutto dolcissimo della carità.
Domani, giovedì 27 ottobre, Papa Benedetto XVI si recherà ad Assisi per la "Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo", che lo stesso Pontefice ha annunciato a sorpresa quasi un anno fa, il 1° gennaio scorso. Il nuovo evento - già battezzato "Assisi III" - avviene 25 anni dopo il primo grande incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nella città di San Francesco (il 27 ottobre 1986) e quasi dieci anni dopo quello svoltosi sempre ad Assisi nel gennaio 2002, e sta suscitando varie reazioni nella stampa internazionali, in particolare in quella tedesca.
Incontro di preghiera con Ivan domenica 20 novembre, palazzetto dello sport Casale Monferrato.
“Di Famiglia non si può parlare solo in un posto e una volta all’anno. Bisogna essere presenti con eventi Family Festival in tutta Italia e durante tutto l’anno per unire le famiglie in modo continuativo sia nel tempo che nello spazio”. La presidente della tradizionale kermesse, Antonella Bevere Astrei, nell’annunciare sostanziali anticipazioni della prossima quinta edizione dell’FFF, ha spiegato che “dal 2012 le attività del Festival si moltiplicheranno in eventi satelliti nei luoghi dove verremo chiamati a realizzare momenti di festa e di incontro per famiglie all’insegna dell’arte audiovisiva. Stiamo vagliando, con soddisfazione, molte richieste che ci gratificano e già sono in corso trattative con diversi comuni e provincie, tra cui anche l Umbria, regione da sempre particolarmente attiva nell’entertainment culturale di livello. Già in programma invece un evento collaterale che si svolgerà a Bergamo”.
Con più di 50 libri alle spalle, Suor Margherita Marchione è la maggiore biografa vivente di papa Pio XII. Venuta dagli Stati Uniti d’America, alla veneranda età di 90 anni, suor Margherita è in questi giorni a Roma per presentare l’Atto Costitutivo, redatto di suo pugno, del Museo su Pio XII, e per partecipare al convegno “Papa Pio XII – Defensor Civitatis”, previsto oggi pomeriggio nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini di Roma. Zenit l’ha intervistata per ascoltare la sua testimonianza.
Un operaio cattolico filippino è stato arrestato in Arabia Saudita con l’accusa di blasfemia. È quanto ha riferito all'agenzia Fides l’organizzazione “Fratellanza in Medio Oriente”, che si occupa dei migranti filippini nei Paesi a maggioranza islamica. L’uomo è stato arrestato il 14 ottobre dalla polizia religiosa di Ryad per un presunto disegno offensivo verso Maometto. L’arresto è avvenuto in seguito alla denuncia del suo supervisore. Secondo l’organizzazione, l’accusa potrebbe essere falsa e strumentale, perché “l’uomo e il suo superiore avevano avuto una discussione nel corso di un incarico di lavoro”.
Circa 4 milioni di persone sono ancora a rischio fame in Somalia, di queste 3 milioni si trovano nella Somalia meridionale. Lo afferma il quarto “Situation Report” di Caritas Somalia, inviato all’agenzia Fides. “Un milione e 800.000 persone si trovano in stato di emergenza umanitaria e 830.000 in stato di crisi alimentare acuta sia in aree urbane che rurali. 750.000 persone continuano a vivere in condizioni di carestia, inclusi 260.000 sfollati interni e 450.000 residenti in aree rurali” afferma il rapporto. “La tanto necessaria pioggia ha cominciato a rovesciarsi in gran parte della Somalia ma il rendimento del raccolto della stagione non sarà sufficiente a sostenere tutta la popolazione del Paese” prosegue il documento. Le piogge inoltre stanno paradossalmente aggravando la grave situazione umanitaria.
Sidra, Tina, Samina, Shazia... La lista è spaventosamente lunga. Ogni anno si aggiungono 700 nuove caselle in cui si susseguono i nomi, i luoghi, le date. Episodi diversi, intrecciati dallo stesso orrore. Queste donne – si legge nell'articolo pubblicato dal quotidiano “Avvenire” - hanno in comune un’esperienza tremenda: il rapimento, lo stupro selvaggio, l’intento di “normalizzare l’abuso” con un matrimonio forzato. E chi evita quest’ultimo sopruso, deve affrontare la tragedia di vivere nello stesso villaggio col suo aggressore: quasi mai il responsabile viene arrestato e condannato. In Pakistan, gli abusi contro i cristiani – specie se donne – da parte dei musulmani sono un crimine “invisibile”.
“Faccio appello ai mass-media perché, d’ora in poi, adottino un silenzio-stampa sul caso di Asia Bibi. E’ necessario non per voler nascondere la verità o tacitare i mezzi di informazione, ma per poter agire realmente per la salvezza della donna, lontano dai riflettori e dalle attenzioni dei gruppi fondamentalisti. Mi rivolgo alla coscienza e alla responsabilità di tutti”: è l’appello lanciato, tramite l’agenzia Fides, da Paul Bhatti, fratello del ministro ucciso, Shabhaz Bhatti, e Consigliere speciale del Primo Ministro per gli affari delle Minoranze religiose.
I cristiani non cedano mai alla tentazione “di diventare lupi tra i lupi”: è il monito di Benedetto XVI, alla Liturgia della Parola svoltasi stamani in Aula Paolo VI, in preparazione all’incontro interreligioso per la pace di domani ad Assisi. All’evento, che è stato introdotto dal cardinale vicario Agostino Vallini, hanno partecipato i fedeli della diocesi di Roma, oltre a gruppi di pellegrini di tutto il mondo. Il Papa ha auspicato che i cristiani siano strumenti di pace in un mondo lacerato dalle guerre e dagli egoismi. Prima del momento di preghiera, il Pontefice si era recato nella Basilica di San Pietro, dove ha salutato le migliaia di fedeli che non avevano trovato posto in Aula Paolo VI. Il maltempo ha, infatti, costretto a spostare l’udienza generale inizialmente programmata in Piazza San Pietro, come avviene tradizionalmente il mercoledì.
Centinaia di persone, italiani e filippini, e centinaia di sacerdoti hanno partecipato alla messa in S. Maria degli Angeli e dei Martiri per onorare la morte del missionario Pime ucciso nelle Filippine. In lui è stata colpita "la spina dorsale di Dio". Contro ogni tentativo di riduzione del suo impegno a “attivismo sociale”, p. Tentorio è anzitutto uno che “ha seguito Gesù”.
Vescovi, sacerdoti, suore e laici impegnati nella raccolta e distribuzione di cibo, disinfettanti per l’acqua e materiale da campo. La popolazione è sotto “stress”, ma continuano le testimonianze di solidarietà “senza distinzioni di fede o censo”. Danni per miliardi di dollari nel settore industriale; distrutti 1,4 milioni di ettari di campi coltivati.
Il governo turco ha aperto agli aiuti stranieri, ma non a squadre di soccorso dall’estero. Israele fra i primi a inviare soccorsi, nel tentativo di migliorare le relazioni molto tese con Ankara. Due persone estratte vive dalle macerie a quasi tre giorni dal sisma.
Manifestazioni quotidiane, incertezza economica, caos politico. Il massacro dei copti e la fine di Gheddafi. E poi l’aumento del potere dei fondamentalisti islamici, che si avviano verso il 50 % dei seggi del prossimo Parlamento. Sono tutti fattori di instabilità e di preoccupazione per un Paese sulla strada della democrazia. Al voto di novembre partecipano anche gli egiziani all'estero.
Alla vigilia della giornata di Assisi, Benedetto XVI invita a pregare perché “in un mondo ancora lacerato da odio, divisioni, egoismo, guerre”, essa “favorisca il dialogo tra persone di diversa rappartenenza religiosa e porti un raggio di luce capace di illuminare la mente e il cuore di tutti gli uomini, perché il rancore ceda posto al perdono, la divisione alla riconciliazione, l'odio all'amore, la violenza alla mitezza, e nel mondo regni la pace”.
Il blog ufficiale di Giulia Gabrieli ....
Il ragazzo, “grazie alla fede” si è liberato “dai lacci dell’omosessualità e della pornografia”. Il caso ha riportato in auge le teorie che vedono in un diverso orientamento sessuale una patologia curabile, ma in rete scoppia la querelle perché, come sostiene la comunità scientifica, sono prive di fondamento.
Un quotidiano nazionale ha pubblicato la testimonianza di una donna che confessa di aver fatto un culto in una setta satanica e mette in guardia dai pericoli di celebrare Halloween o notte delle streghe. Il quotidiano "El Norte", riporta le dichiarazioni di Cristina Kneer Vidal, ex occultista, ex satanista e spiritista di origine americana che vive a Hermosillo, Sonora, che si dice molto preoccupata del fatto che ogni 31 ottobre e decine di giovani e bambini vengono uccisi in tutto il Messico dalle sette sataniche. Cristina Kneer Vidal ha chiesto alle famiglie di prendersi cura dei loro figli, nel paese vi sarebbero circa 1.500 "adoratori di Satana", che sono distribuiti principalmente in città come Guadalajara, Monterrey, Messico. Dice Cristina: "Non voglio spaventare nessuno, ognuno è libero di credere a quello che vuole, ma le mie parole devono essere prese in considerazione, almeno vi chiedo di ascoltarmi, ragionare e decidere ". Secondo la Kneer, "migliaia di persone hanno inconsapevolmente adottato una pratica satanica [Halloween] e quindi stanno propiziando la crescita del satanismo in Messico, soprattutto nelle grandi città come Guadalajara e Monterrey."
When economy and security seem to collapse, it is ideal to go to the Virgin Mary for help, visionary Marija Pavlovic-Lunetti told a crowd of 3000 in Miami, Florida, on October 24. She also stressed the ephemeral nature of our time on earth, and that each person’s behavior will decide where eternity is going to be spent.
Sister Lucia of Fatima believed in Medjugorje and prayed for the visionaries there says Archduchess whose aunt was personal secretary for the seer of the Church-approved apparitions in 1917. The cloistered nun Sister Lucia was worried because the Medjugorje visionaries are very much exposed to the world.
10 years old Italian girl Chiara Zoccante suffered from a pituitary tumor when she attended visionary Mirjana Dragicevic-Soldo’s apparition on January 2nd 2006. Afterwards Mirjana told Chiara’s parents that the Virgin Mary had put her hands on their girl. One month later doctors discovered that the tumor was gone.
Sono ancora migliaia i nostri connazionali pronti a rischiare la propria pelle per portare il Vangelo nei cinque continenti. Ma i missionari italiani diminuiscono inesorabilmente. L’ultimo dossier rilanciato in questi giorni dalla fondazione Missio – organismo della Conferenza episcopale italiana – presenta cifre impietose: se negli anni Novanta i nostri missionari (sacerdoti di istituti missionari, preti fidei donum, religiosi, suore e laici) hanno raggiunto la quota record di 20 mila unità, oggi il loro numero è quasi dimezzato, 10 mila appena. Con un’età media che si attesta sui 63 anni. Ma padre Piero Gheddo, decano dei missionari italiani, non è affatto sorpreso.
Lo avevamo già detto la scorsa settimana, ma è giusto ripetersi: bisogna dare merito a Giuliano Ferrara di tenere viva l’attenzione sul dramma dell’aborto con una decisione e una energia sconosciute a gran parte del mondo cattolico. E così facendo mostra anche tutta la menzogna di quella propaganda che vorrebbe ridurre la questione dell’aborto a uno scontro laici contro cattolici. Non è necessario essere cattolici per comprendere tutta la barbarie di questa eliminazione sistematica dei soggetti più deboli e vulnerabili della società. Basta l’uso della ragione.
Fin dalle origini la Chiesa ha ravvisato, nella figura di Giovanni -il “discepolo amato”- i tratti distintivi di ogni discepolo del Signore, a cui il Maestro, quale ultimo dono di amore, consegnava dalla Croce sua Madre. Il reciproco “affidamento”, di Giovanni a Maria e del discepolo alla Madre, suggellato dal sangue di Cristo e dalla solennità di “quell’ora” (cfr. Gv 19,25-27), è stato spesso considerato quale fondamento della autentica devozione mariana e della “consacrazione a Maria” (richiesta dalla Vergine stessa nelle sue apparizioni e, ultimamente, in modo assai esplicito, a Fatima).
L’incontro interreligioso che si svolgerà ad Assisi il prossimo 27 ottobre non è in contrapposizione con i precedenti. L’ecumenismo che ha lo scopo di trovare l’unità tra le confessioni cristiane è un cammino irreversibile. Assisi è inoltre un incontro con le altre religioni. Ma non è il sincretismo la via che sta percorrendo la Chiesa cattolica.
Secondo la Caritas, la scarsa risposta della comunità internazionale alle inondazioni che hanno flagellato il Pakistan quest'anno sta mettendo in pericolo la vita di molte persone. La rete di aiuto cattolica esorta i donatori a offrire più risorse per fornire cibo, alloggi e acqua pulita a milioni di persone in stato di necessità. Le grandi piogge monsoniche hanno iniziato a inondare ampie aree del Pakistan del sud alla fine di luglio. Con il passare del tempo, le inondazioni hanno sommerso i villaggi nella provincia di Sindh. Secondo le Nazioni Unite, le persone colpite sono più di cinque milioni.
Pellegrini della verità, pellegrini della pace: è questa la motivazione che spinge papa Benedetto XVI a recarsi ad Assisi il 27 ottobre 2011 a venticinque anni dall’incontro di pellegrinaggio, digiuno e preghiera voluto dal beato Giovanni Paolo II nel 1986. Per una maggior comprensione e approfondimento di questo gesto risulta altamente significativa la vicenda di Caritas Pirckheimer, suora clarissa nata nel 1467 e morta nel 1532 a Norimberga. Sorella di Willibad – uno degli umanisti più celebri della Germania, amico di Erasmo da Rotterdam e del pittore e incisore Albretch Dürer – visse la movimentata vicenda dell’inizio della Riforma protestante. Infatti nel 1524 Norimberga vi aderì, i frati Minori furono espulsi, fu vietata l’accoglienza di novizi e novizie, interdetto l’accesso a sacerdoti cattolici. Le clarisse dovevano ascoltare ogni giorno dei sermoni secondo la Riforma. Ma esse trovarono un sostegno proprio nel discepolo di Martin Lutero, Filippo Melantone che le incontrò e vi rimase affascinato.
Questo fine settimana è stato festeggiato l'oltre mezzo secolo di presenza delle missionarie comboniane in Spagna. Il 22 ottobre 1960 sono giunte dall'Italia le prime tre religiose dell'Istituto di Missionarie Comboniane, fondato da San Daniele Comboni nel 1872.
E’ un lavoro contro il tempo: la nuova traduzione entrerà in vigore ufficialmente il 27 novembre, prima domenica di Avvento. Un messaggio dell’arcivescovo esorta allo studio: “La nuova traduzione è volutamente più vicina all’originale latino, così che possa cogliere più pienamente il significato teologico e spirituale del testo”.
Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Rischia di perdere la fede chi arriva nell’occidente scristianizzato o in Paesi ove la maggioranza è di un’altra religione. Il contatto con chi lascia la propria terra è occasione di evangelizzazione, come può esserlo anche la testimonianza degli stessi migranti. Ai rifugiati gli Stati diano asilo ed evitino discriminazioni.
Giovedì 27 ottobre, ad Assisi si ripeterà uno dei più grandi eventi spirituali del nostro tempo: l’incontro dei rappresentanti religiosi del mondo per pregare insieme per la pace. È un’iniziativa ideata da Giovanni Paolo II nel 1986, 25 anni fa. E il primo di gennaio di quest’anno, annunciando di volerla ripetere, Papa Benedetto XVI disse: “Mi recherò pellegrino nella città di San Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà”.
In una società che esalta la solitudine dell’io, l’egoismo di una relatività storica e sociale centrata sugli interessi del singolo, la parola gratitudine suona quasi come una stonatura. Essa ha invece una mirabile armonia che esalta lo spirito e lo rende libero e gioioso nel saper dire un sincero “grazie” per quanto abbiamo ricevuto in dono, senza alcun merito. Commentando il salmo 136 , grande inno di lode che “celebra il Signore nelle molteplici, ripetute manifestazioni della sua bontà lungo la storia degli uomini”, Benedetto XVI nella catechesi del mercoledì ha tracciato le linee portanti del vivere cristiano. La lode al Signore, essendo stati da Lui creati e a Lui destinati, e l’amore ai fratelli nella generosità e nell’amore che si fa dono.
“Hai Facebook? “. “Certo che ce l’ho. Mio figlio è Facebook”. Il verbo “essere” non è un refuso di stampa ma è la vera e propria notizia. Nel giro di pochi mesi due coppie hanno chiamato il proprio figlio Facebook (qualche tempo fa nacque un bimbo di nome Yahoo). La prima coppia è egiziana: si tratta di un omaggio al social network più famoso al mondo il quale ha reso possibile la coordinazione on line tra i vari gruppi di rivoltosi che hanno rovesciato il governo di Mubarak.
“Secondo una breve analisi realizzata per il Programma sulla violenza di genere (Gbv) a Dadaab, stupro e violenza sessuale sono i problemi più sentiti dalle donne e dalle ragazze fuggite dalla Somalia, e continuano ad esserlo, anche se in misura minore, nei campi”. E’ quanto si legge in una nota del responsabile del Gbv del Comitato internazionale di soccorso (Irc) a Dadaab, pervenuta all’agenzia Fides.
Circa 300 i membri e gli amici della Fondazione Giovanni Paolo II - accompagnati dai cardinali polacchi Stanisław Dziwisz e Stanisław Ryłko - hanno affollato stamani la Sala Clementina in Vaticano per incontrare Benedetto XVI. L'incontro si è svolto in occasione della chiusura del trentesimo anniversario di questa Istituzione, voluta da Karol Wojtyla, con l’obiettivo di offrire supporto materiale, e di altro tipo, ad iniziative di natura religiosa, culturale, pastorale e caritativa, collegate al suo pontificato.
Ashiq Masih ha incontrato la moglie in prigione: è debole nel fisico, ma il morale “resta alto”. Sospesa una guardia perché “ha insultato” Asia; rafforzati i controlli e le misure di sicurezza. La famiglia continua a sperare nella liberazione, ma la magistratura vive sotto la minaccia degli estremisti islamici. Pakistan in lutto per la morte di Begum Nusrat Bhutto.
I prelati criticano il clima di impunità presente nel Paese e pregano per i missionari stranieri. Accompagnata da un corteo di persone a piedi, auto, furgoni e pullman, la salma del sacerdote ucciso giunge a Kidapawan. Domani i funerali.
In riferimento al discorso del card. Angelo Bagnasco al Forum dei cattolici in politica a Todi (Perugia) il 17 ottobre scorso, un amico mi telefona per chiedermi di spiegare quali sono e perché la Chiesa insiste nel proclamare i suoi “valori irrinunziabili”. Ecco in breve ...
Alcune settimane fa c'è stata in Messico una storica vittoria della vita nascente che può rappresentare un precedente per altri Paesi. La Suprema Corte di Giustizia della Nazione ha infatti dichiarato valide le riforme costituzionali di 18 Stati messicani, riconoscendo i diritti del nascituro. La Conferenza Episcopale Messicana (CEM) ha reso pubblico il 30 settembre un comunicato in cui ricorda la posizione dei Vescovi messicani.
Pubblichiamo una testimonianza di monsignor Joannes Zakaria, vescovo dei Copti Cattolici di Luxor, sulla situazione dei cristiani in Egitto Paese, scritta in seguito all'uccisione di 27 copti, avvenuta domenica 10 ottobre 2011 nella capitale Il Cairo. Il testo è indirizzato al responsabile del nostro servizio in lingua araba, Robert Cheaib.
L'ultima immagine del caleidoscopio offertaci dagli scontri di Roma è quella del padre di “er pelliccia” che dichiara: “Io pensavo che mio figlio stava all'università” (psicologia, per la cronaca). Invece lanciava estintori alle forze dell'ordine. Lo “studente” dice di essersi “lasciato trascinare dagli avvenimenti” (sai com'è, vedi qualcuno che incendia un blindato e ti parte di mano un estintore...), confermando l'immagine di “bravo ragazzo” fornita dal papà. Un “bravo ragazzo”, di buona famiglia, con qualche precedente per droga.
Tutto passa e probabilmente lo shock generato dalla vista delle immagini relative alla morte di Muammar Gheddafi ha già lasciato il posto nel nostro immaginario ad altre sensazioni. Ma quello che è successo, mediaticamente parlando, giovedì scorso – quando il dittatore libico è stato ucciso – e nei giorni immediatamente successivi non può essere archiviato sbrigativamente. La fine del Colonnello era nell’aria da qualche giorno e i media non aspettavano altro che di poterla raccontare al mondo. Ma c’è modo e modo e quello esibito dalla televisione in questa circostanza è stato eccessivo sotto tutti i punti di vista.
Il terremoto ha sconvolto la zona di Van, nel sud est del Paese, una delle più arretrate. Immediata offerta di aiuti internazionali, fra cui quello di Israele. Ankara ha rifiutato ma senza usare toni duri.
Anche se non ancora clinicamente disponibile per malattie del cervello, si prevede che la tecnologia delle cellule staminali del cordone ombelicale evolverà in uno dei più potenti strumenti per la gestione biologica di complessi disturbi del sistema nervoso centrale e periferico. Per molti di essi oggi le opzioni terapeutiche tradizionali risultano ancora limitate.
La rivista Terrasanta ha celebrato i suoi 90 anni (1921-2011), con un convegno svoltosi il 21 e 22 ottobre alla Pontificia Università Antonianum. Il mensile si è trasformato in uno strumento per parlare di archeologia, ma anche un mezzo di informazione sui Luoghi Santi, e un motivo per favorire il dialogo interreligioso. Alla due giorni hanno partecipato il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa ofm, il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo; il sacerdote francescano Giovanni Bottini, decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; il prof. Danilo Mazzoleni, docente e decano del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; mons. David Maria Jaeger ofm, Prelato uditore del Tribunale della Rota romana, il dott. Paolo Pieraccini, esperto di relazioni internazionali. L’incontro è stato moderato dai giornalisti Giuseppe Caffulli e Paolo Politi.
Alcuni libri pubblicati di recente contengono interessanti riflessioni sullo stato attuale della religione negli Stati Uniti e su ciò che ci possiamo aspettare dai giovani che stanno diventando adulti. Il primo libro, dal titolo Future Cast: What Today's Trends Mean for Tomorrow's World (Barna Books), è scritto da George Barna, autore prolifico e fondatore del Barna Research Group. Il libro, basato su numerosi sondaggi, fa il punto della situazione della società di oggi su una serie di questioni sociali. Tre capitoli sono dedicati alla fede e alla pratica religiosa. L’autoidentificazione religiosa risulta essere rimasta stabile, con un 85% della gente che si dice cristiana nel 2010, rispetto all’84% del 1991. Tuttavia, Barna osserva che molti si dicono credenti, ma lo sono più in teoria che in pratica.
Mi chiamano missionario. Dopo quasi vent'anni mi ci sono così abituato che qualche volta lo dico anch'io, se non c'è tempo per le distinzioni. Eppure lo dico ancora con un certo disagio. Generalmente si pensa al missionario come a un sacerdote che va in Paesi in via di sviluppo per aiutare i poveri a cavarsela meglio. L'eventuale lavoro in diocesi, parrocchie o seminari viene visto in prospettiva del servizio ai poveri. In questo senso credo di non usurpare la qualifica.
Domenica 23 settembre Benedetto XVI proclamerà santo Guido Maria Conforti, indicandolo alla chiesa universale come modello da imitare. «Monsignor Conforti - ha scritto Padre Guglielmo Camera, il postulatore della sua causa di canonizzazione - offre un esempio di una santità che non consiste in opere spettacolari, ma nell'umile, fedele, costante adempimento della volontà di Dio in ogni momento della vita. (...) In questo nostro tempo - scrive sempre il postulatore in un breve scritto apparso nel giornale "Missionari Saveriani" - nel quale la fede è continuamente insidiata dal razionalismo, dal secolarismo, dal materialismo e dal narcisismo».
Cattolico o non cattolico, questo è il problema, verrebbe da dire parafrasando il suo Amleto. In realtà la tesi che da anni ormai vuole il grande William Shakespeare (1564-1616) fedele della Chiesa di Roma oggi è molto più di un’ipotesi. La conferma arriva da un sorprendente numero di libri pubblicati di recente. E se perfino un popolare autore laico inglese come Peter Ackroyd lo ammette nel suo Shakespeare. Una biografia (Neri Pozza), convincente e ben ponderato è l’ultimo volume dell’anglista Elisabetta Sala L’enigma di Shakespeare. Cortigiano o dissidente? (Ares). L’autrice che già in Elisabetta la Sanguinaria (Ares) aveva brillantemente smascherato la propaganda che circonda l’epoca elisabettiana, mette in luce la dissidenza del drammaturgo e i suoi rapporti con i cattolici perseguitati dalla regina.
I video mostrano che il rais ha subito un linciaggio e l’esecuzione. Oggi l’autopsia, mentre centinaia visitano la cella frigorifera dove è deposto. La tribù di Gheddafi ne chiede la salma per seppellirla secondo i canoni dell’islam. Ma il governo di transizione è indeciso se sbarazzarsi del corpo o seppellirlo in un luogo segreto. La Nato: la morte di Gheddafi non è mai stata un nostro obbiettivo. Le critiche della Russia.
Benedetto XVI ha canonizzato mons. Guido Maria Conforti, fondatore dell’istituto dei Missionari saveriani; don Luigi Guanella, fondatore dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, al servizio dei disabili; Bonifacia Rodriguez de Castro, fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe. Tutti e tre hanno testimoniato “amore appassionato verso Dio e verso il prossimo”. Prima dell'Angelus, il pontefice ha chiesto a tutti di pregare per l'incontro di Assisi il 27 ottobre prossimo.
Ieri la Chiesa ha celebrato per la prima volta la memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II. A Roma il Servizio diocesano per la pastorale giovanile e quello per le vocazioni hanno proposto ai giovani una veglia di preghiera sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano. L’incontro è cominciato nel pomeriggio ed è proseguito alle 19 con la Messa dedicata al nuovo Beato celebrata dal cardinale vicario, Agostino Vallini. Ma come Beato, quali insegnamenti offre oggi Giovanni Paolo II? Tiziana Campisi lo ha chiesto a don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma, che ha tenuto le meditazioni della veglia di ieri.
La protesta degli “indignados” a Roma, riportata dalla cronaca sui tutti i giornali del mondo, segnata da numerosi atti vandalici ha registrato lo sfondamento e l’ingresso all’interno della chiesa fondata nel IV secolo e dedicata ai santi Marcellino e Pietro, in via Labicana, con la distruzione di una statua della Madonna e di un crocifisso.
Quando questa domenica Papa Benedetto XVI proclamerà tre nuovi santi della Chiesa cattolica, ci sarà in Piazza San Pietro una folta delegazione proveniente da Parma. Saranno infatti in circa 500 - anticipa La Gazzetta di Parma (16 ottobre) – a celebrare la canonizzazione del beato e indimenticato Vescovo del capoluogo emiliano, monsignor Guido Maria Conforti, fondatore della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere.
La libertà è minacciata nel mondo sia da limitazioni legali che dalla mentalità anti-religiosa che esiste all'interno di alcune società, ha affermato Benedetto XVI questo venerdì ricevendo il nuovo ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede. Nel suo discorso in occasione della presentazione delle lettere credenziali di Joseph Weterings, il Papa si è mostrato incoraggiato dall'intenzione del Governo olandese di promuovere la libertà religiosa, “una questione di particolare interesse per la Santa Sede in questo momento”.
Il 31 ottobre è l'ultimo giorno di iscrizioni per chi desidera partecipare al concorso che sceglierà il logotipo ufficiale della GMG RIO 2013, il grande incontro dei giovani con Papa Benedetto XVI a Rio de Janeiro tra due anni. I primi lavori sono già giunti al Comitato Organizzatore Locale (COL/Rio). Alla campagna hanno aderito persone di tutto il mondo.
La messa avviene nello stesso giorno in cui si celebra il suo funerale nelle Filippine. Sarà presente anche p. Luciano Benedetti, per molto tempo collaboratore di p. Tentorio. Nel ’98 p. Benedetti è stato rapito da un gruppo di ribelli islamici e poi rilasciato dopo mesi di prigionia.
All’incontro dei fedeli di Medjugorje è stata scattata una foto che ha già fatto il giro del mondograzie a internet. In Vaticano c'è ancora molta diffidenza riguardo al fenomeno Medjugorje, figuriamoci di fronte a questo caso di Jesolo.
Nebbia e tenebre fitte attorno ai cattolici in questi giorni. Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza. In queste ore c’era una vera notizia, importante, che riguardava la Chiesa: la proclamazione dell’Anno della fede fatta da Benedetto XVI. Ebbene, è stata alquanto snobbata dai mass media, impegnati com’erano a farsi regalare un titolo di politica (contro il governo) dalla piccola e confusa conventicola di Todi.
Lui e lui hanno rispettivamente 42 e 30 anni, si sono sposati in Spagna. Ora, anche se uno è precario e l’altro disoccupato, hanno deciso che si vive meglio in Italia. Ma nel nostro Paese il matrimonio tra omosessuali non è riconosciuto. E qualcuno dovrà pensarci.
Sono numerose le iniziative programmate in occasione della canonizzazione di Luigi Guanella, il sacerdote nato nel 1842 a Fraciscio di Campodolcino, località di montagna in provincia di Sondrio. L'appuntamento è a Roma domenica 23 ottobre, nello stesso giorno durante il quale la Chiesa proclama altri due Santi: Guido Maria Conforti, fondatore dei missionari Saveriani e madre Bonifacia Rodríguez de Castro, spagnola, fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe.
Il sito del TgCom del 19 ottobre 2011 (ore 15,57 per la precisione) ha riportato una notizia apparsa sul Quotidiano della Calabria. Pare che il parroco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) faccia suonare a morto le campane della sua chiesa, dedicata a Santa Lucia, ogniqualvolta nell’ospedale cittadino viene praticato un aborto. Dice il lancio, testuale: «È la protesta personale che da qualche tempo il parroco sta conducendo contro le interruzioni di gravidanza che secondo lui vanno contro il dettame della Chiesa Cattolica». Notare quel «secondo lui». L’assenza di una virgola strategica impedisce di capire se il parroco in questione sia contrario a tutte le interruzioni di gravidanza o solo a quelle che «vanno contro il dettame della Chiesa». Noi sappiamo che a) la Chiesa vieta tutti gli aborti artificiali; b) il parroco, essendo un prete, non può interpretare a modo suo questa norma; c) per fare i giornalisti non c’è bisogno di conoscere la sintassi italiana né, figurarsi, la dottrina della Chiesa. Ma torniamo a don Emilio Salatino, il parroco campanaro.
È deceduta una delle due donne europee rapite da uomini provenienti dalla Somalia mentre soggiornavano sulle coste del Kenya. Si tratta della cittadina francese Marie Dedieu, sequestrata il 1° ottobre nella propria abitazione nell’arcipelago di Lamu e trasportata via mare oltre confine. Era gravemente ammalata e la mancanza di cure in pochi giorni l’ha uccisa. La sua morte è parte della tragedia umana di proporzioni apocalittiche che si sta consumando in Somalia, un Paese in rovina, in cui il disprezzo per la vita e l’irrilevanza attribuita alle sofferenze umane sembrano essere diventati sentimenti pressoché universali. Come la povera Marie, decine, anzi centinaia di altre persone del tutto inermi e indifese, che dovrebbero ispirare soltanto compassione e rispetto, ogni giorno muoiono di stenti, violenze e disperazione sotto gli occhi e nell’indifferenza di chi dovrebbe prendersene cura e che invece lascia al resto del mondo il compito di provvedere.
“È con sorpresa e grande gioia e gratitudine che abbiamo accolto l’annuncio del prossimo “Anno della fede” indetto da Papa Benedetto XVI. E ancor più la sua lettera apostolica “Porta fidei”, con cui egli indice tale anno, che avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II”. Lo ha dichiarato la presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce.
di Stefano Zamagni Un paradosso, tra i tanti, connota di sé la società italiana di questa fase storica. Mentre è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza del ruolo decisivo che la famiglia svolge come soggetto sociale e come produttore di grandi esternalità positive a beneficio dell’intera società, non procede con pari consapevolezza la messa in cantiere di provvedimenti e di misure volti alla attuazione di una politica della famiglia in sostituzione delle inadeguate politiche per la famiglia. Detto in altro modo, non procedono allo stesso ritmo il riconoscimento da un lato e la valorizzazione dall’altro che la politica “deve” alla famiglia per la mole di funzioni sociali che nessuno Stato, nessun mercato, nessuna agenzia pubblica possono surrogare in modo equivalente. Ad onor del vero, il divario qui denunciato riguarda un po’ tutta l’Europa, anche se per l’Italia esso assume un’ampiezza particolarmente preoccupante.
Il pellegrinaggio serve a ricordare ai fedeli la loro vera meta, il cielo. Papa Benedetto XVI lo ha affermato ieri pomeriggio inaugurando a Roma il centro di accoglienza per pellegrini australiani Domus Australia, sito in Via Cernaia, nei pressi delle Terme di Diocleziano. L'inaugurazione della struttura, ha spiegato il Pontefice, “parla in modo eloquente dei frutti degli sforzi missionari, per mezzo dei quali il Vangelo si è diffuso perfino nelle regioni più remote del mondo, vi si è radicato e ha dato vita a una comunità cristiana viva e prospera”.
Sarà inaugurato sabato prossimo, 22 ottobre, il mosaico dedicato a Giovanni Paolo II al Santuario del Divino Amore. L’opera sarà accolta da una solenne celebrazione eucaristica, alle ore 17, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro. All’evento saranno presenti i vescovi ordinari militari di tutto il mondo. Seguirà il Concerto della Banda del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, presso l’Auditorium del Santuario. Il mosaico viene posto in ricordo della prima visita di Papa Wojtyla al Santuario del Divino Amore (1 maggio 1979) e della sua beatificazione (1 maggio 2011).
In 5 anni sono aumentati di 4mila unità. Boom di iscrizioni ai corsi di catechismo. Indù e buddisti presenti alla messa del sabato eguagliano il numero dei cattolici.
Messaggio del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso in occasione della festa di Diwali. “Sebbene l’esercizio di questo diritto comprenda la libertà di ogni persona di professare, praticare e diffondere la propria religione o fede, sia in pubblico che in privato, individualmente o comunitariamente, esso implica anche un serio obbligo, da parte delle autorità civili, degli individui e dei gruppi, di rispettare la libertà degli altri”.
Dal 2005 il porporato ha ricevuto dal magnate Jimmy Lai 20 milioni di dollari di Hong Kong. La lunga lista degli aiuti a studenti cinesi all’estero, della Chiesa ufficiale e sotterranea; a sacerdoti e suore, a diocesi in difficoltà, a carcerati e poveri, per traduzioni in cinese di libri e documenti della Chiesa. Le polemiche contro il card. Zen proprio mentre lui ha iniziato lo sciopero della fame. I partiti filo-cinesi non vogliono rivelare chi li finanzia.
Benedetto XVI chiede che nelle Filippine “si rinunci alla violenza e si costruisca una società pacifica in cui tutti possano vivere in armonia”. P. Fausto, “sacerdote fedele e buono, che per molti anni ha servito il popolo filippino in modo instancabile e coraggioso”. Ogni giorno ad Arakan, 2mila persone visitano la salma, dopo aver compiuto viaggi di 5-12 ore. Alle veglie funebri della sera, le testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Nel mese dedicato al Rosario, i cattolici sono invitati a vincere la logica che guarda solo al denaro e ai beni materiali. Vescovi e sacerdoti testimoni della solidarietà della Chiesa verso gli emarginati. I fedeli in festa per la quarta visita, in pochi mesi, del rappresentante pontificio mons. Girelli.
La piccola investita da una vettura, non è stata soccorsa nemmeno dai passanti. Un altro veicolo le ha rotto le gambe, gettandola in coma. Il video della sua tragedia ha scatenato milioni di commenti sulla immoralità e il materialismo che dominano la Cina di oggi.
Nell’udienza del 19 ottobre, proseguendo la sua «scuola della preghiera» dedicata ai Salmi, Benedetto XVI ha guidato i fedeli a meditare sul Salmo 136 – o 135 secondo la tradizione greco-latina. La sua riflessione prosegue idealmente i discorsi dello scorso week-end in tema di nuova evangelizzazione, nel corso dei quali ha invitato a riflettere sul fatto che la storia non avanza in modo puramente irrazionale ma può e deve essere letta tramite una teologia. La memoria è la radice della speranza.
Il ritmo della preghiera dei salmi procede con cadenza lentissima, distendendosi ad occupare un largo spazio di tempo. Sembra che gli otto monaci camaldolesi non abbiano altro da fare, altro cui dedicarsi. E’ sorprendente guardare questi uomini, uno o due anziani, gli altri in florida età o decisamente giovani, che hanno come prima occupazione la preghiera, dedicando ad essa sette grandi momenti della giornata – sette ‘ore’.
L’embrione è un essere umano? Questa è la vera domanda che sta alla base della vicenda giudiziale che ha coinvolto la Corte di Giustizia dell’Unione Europea e che si è conclusa ieri. Ma procediamo per gradi. Il professor Oliver Brustle nel ’97 aveva brevettato una cura per il morbo di Parkinson frutto del prelievo di cellule staminali embrionali. Tali cellule non sono altro che quella manciata di cellule di cui è composto l’embrione nello stadio di blastocisti, cioè quando ha 4-14 giorni di vita. Prelevare queste cellule comporta la morte dell’embrione stesso.
na relazione del direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, su donne e lavoro lamenta tra l’altro l’arretratezza dell’Italia in fatto di occupazione femminile. Gli ultimi dati Istat dicono infatti che il tasso di attività femminile è addirittura in calo – 46,1% nel 2010 contro il 47% del 2008 -, ben lontano dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea che chiedevano per il 2010 un tasso del 60%. Ci sarebbe molto da dire sul fatto di identificare automaticamente il tasso di attività femminile con il progresso della società, ma qui ci interessa riprendere questo dato per un’altra osservazione. Non può infatti sfuggire che a un basso tasso di attività femminile in Italia corrispondano tassi di fertilità tra i più bassi d’Europa. Sono due dati in aperta contraddizione con un’idea largamente diffusa secondo cui si mettono al mondo pochi figli per la difficoltà delle donne di conciliare il lavoro con la famiglia. Tanto è vero che è proprio su questo principio che si fondano le politiche sociali dell’Unione Europea che chiedono maggiore flessibilità nel lavoro, maggiore disponibilità di servizi (vedi asilo nido) e via di questo passo.
Rispondere alla “chiamata” in questi giorni diventa più facile, e in modo sorprendente. Quanti desiderano più informazioni sul sacerdozio cattolico non devono fare altro che guardare il proprio smart-phone. La Conferenza Episcopale d'Irlanda sta infatti promuovendo la sua nuova Vocations App. L'applicazione è stata presentata questo lunedì dal Vescovo ausiliare Donal McKeown della Diocesi di Down e Connor, presidente della Commissione della Conferenza Episcopale per le Vocazioni.
La Chiesa cattolica sta intensificando la sua presenza a Pemba, la seconda isola dell'arcipelago tanzaniano di Zanzibar, attraverso la sua azione educativa e di promozione del dialogo interreligioso. L'espansione dell'azione ecclesiale, favorita dalla costruzione di una nuova chiesa e di un centro pastorale, avrà un impatto consistente sulla società della Tanzania, Paese africano a maggioranza musulmana. Il sacerdote spiritano padre Apolinarius Msaky lo ha riferito all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) durante il suo viaggio in Irlanda per ringraziare le organizzazioni che hanno reso possibile la costruzione dei nuovi edifici.
A seguito delle stragi dei giorni scorsi, la comunità egiziana copta ha ricevuto le condoglianze da parte della Casa della Famiglia Egiziana, organismo interconfessionale che raduna tutte le confessioni religiose del paese. "Quando il sole della rivoluzione egiziana pacifica si levò dalla piazza della liberazione il 25 di gennaio di questo anno (2011) tutto il popolo egiziano vide la nascita di uno nuovo spirito", ha esordito nel suo messaggio Ahmad Mouhammad Al-Tib, presidente della Casa.
“Libertà e Politica in S. Caterina da Siena” è il tema del libro di Maria Francesca Carnea che verrà presentato questo giovedì, 20 ottobre, alle 17.00 nel Teatro S. Chiara di Roma (Piazza S. Chiara, 14). La presentazione è organizzata da C3 International - Associazione dei Calabresi nel Mondo e dal suo presidente, l'on. Peppino Accroglianò, sulla scia ormai consolidata di progetti dediti alla promozione e al riconoscimento di giovani talenti.
Nel 2011 Barlassina in provincia di Milano (circa 6.000 abitanti) celebra il centenario della nascita di tre bambini che sono diventati missionari del Pime. Una celebrazione sentita dalla gente e solennizzata da un piccolo libro, una ricca mostra fotografica dei tre missionari, alcune cerimonie religiose e una conferenza nel teatro dell’oratorio maschile, con circa 300 ascoltatori compresa la signora sindaco del paese, il parroco don Sandro Chiesa e altri tre sacerdoti. Il 15 ottobre ho tenuto la conferenza, illustrando brevemente i tre padri, che ho visto tutti e tre all’opera: Luigi Galbusera in Birmania, Luigi Pozzoli in India e Luigi Roncoroni in Brasile (negli anni ottanta è stato al Centro missionario Pime di Milano).
L’omicidio di padre Fausto Tentorio, è stato commissionato e compiuto da killer professionisti. E’ quanto affermano le autorità di polizia, responsabili delle indagini sul delitto. Come l’agenzia Fides apprende da fonti locali, dopo i rilievi della polizia scientifica e conclusa l’autopsia, gli inquirenti hanno concluso che, dalle modalità, dalle armi di precisione e dalle munizioni utilizzate, “si deduce che l’omicidio è stato opera di criminali professionisti, killer di un certo livello, e non di delinquenti improvvisati”.
All’udienza generale, Benedetto XVI ha dedicato la propria catechesi al Salmo 136 – 135 secondo la numerazione greco-latina – che celebra il Signore “nelle molteplici, ripetute manifestazioni della sua bontà”. Il Salmo, conosciuto come il “Grande Hallel”, ripercorre le “tappe più importanti della storia della salvezza, fino a giungere al mistero pasquale in cui l’azione salvifica di Dio arriva al suo culmine”.
P. Cornelio, missionario Pime, racconta gli anni vissuti con p. Tentorio fra i tribali di Mindanao. Per il sacerdote, P. Fausto ha ridato speranza ai poveri e alle famiglie, donando tutta la sua vita a Cristo, fino al martirio.
Il confratello era umile, prudente ma coraggioso nel suo apostolato fra i poveri e gli emarginati. Appello di mons. Quevedo, arcivescovo di Cotabato, perché gli autori del delitto siano consegnati alla giustizia. I funerali del missionario si terranno il 25 ottobre nella cattedrale di Kidapawan.
All’udienza generale Benedetto XVI commenta il Salmo 136, che è un rendimento di grazie per gli interventi di Dio nella storia e nella vita di ognuno. Il Dio che “dopo il periodo oscuro della persecuzione nazista e comunista” ci ha liberati è “fedele” e vuole la salvezza di tutte le sue creature.
Il porporato contesta la decisione della Corte suprema che con i controlli governativi (e della Cina) rischia di distruggere il sistema educativo del territorio, considerato fra i migliori. Il card. Zen prenderà solo acqua e farà la comunione tutti i giorni. Le rivelazioni sulle donazioni da lui ricevute, per gettare sospetti sul loro uso. La lunga lista degli aiuti da lui forniti: borse di studio, donazioni a diocesi disastrate, traduzioni di documenti e testi teologici della Chiesa.
Domenica scorsa, su queste colonne, ho spiegato come fosse in corso – al convegno delle associazioni cattoliche a Todi – un tentativo di “colonizzazione” del mondo cristiano da parte degli ambienti del “Corriere”, presenti in forze a quel simposio non solo col direttore Ferruccio de Bortoli, ma pure con il banchiere-editore Corrado Passera e con l’editorialista Galli della Loggia. In quell’articolo ho messo in guardia i movimenti cattolici e la Chiesa italiana dal rischio di una rovinosa subalternità culturale e politica a strategie e ambienti – quelli del Corriere – che negli ultimi anni sono stati i più viscerali avversari della Chiesa italiana guidata dal cardinale Ruini sulla via tracciata da papa Wojtyla e papa Ratzinger.
Basta prendere un aereo per la Romania e spendere 1500 euro. La coppia stipula un contratto di affitto di tre mesi, che serve per ottenere la residenza, e a quel punto avere il certificato di divorzio dal tribunale rumeno è un gioco da ragazzi. E’ il divorzio “low cost”, cui anche le coppie italiane possono accedere sfruttando le norme europee, che rendono il documento valido in tutti i Paesi che aderiscono all’Unione. Ovviamente la stampa laica e illuminata, Corrierone in testa, gongola: è tutto un elogio per le magnifiche sorti e progressive del divorzio rapido nella terra del Conte Dracula. Ed è insieme un grido di dolore per i tempi “lunghissimi” che invece tocca attendere in Italia per disfare un matrimonio. Perché un Paese è tanto più civile quanto più in fretta riesce a cancellare il vincolo matrimoniale.
Il dolore per la morte del missionario ucciso; la riconoscenza per gli amici che esprimono solidarietà; la preghiera per i parenti di p. Tentorio, per i missionari e per gli uccisori di p. Fausto. Il comunicato della Direzione generale del Pontificio Istituto Missioni Estere
Il Vescovo di Matagalpa, monsignor Rolando Álvarez, ha denunciato lunedì scorso di aver ricevuto minacce anonime per telefono, così come altri due sacerdoti del Nicaragua, e ha avvertito del fatto che nel Paese non esiste “un ambiente pacifico”. Lunedì 10 ottobre, alle 13.30, uno dei familiari del Vescovo Álvarez ha ricevuto una chiamata telefonica. Una voce maschile ha detto: “Quello stupido parroco, se non lo mettono a tacere lo faremo tacere noi”. Il presule ha segnalato che queste minacce sono dovute alla missione profetica che i Vescovi della Conferenza Episcopale del Nicaragua realizzano alla luce del Vangelo.
Saranno 176 gli esponenti delle diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche che parteciperanno all’incontro interreligioso di Assisi il prossimo 27 ottobre. I numeri dell’imminente Giornata di Riflessione, Dialogo e Preghiera per la Pace e la Giustizia nel Mondo “Pellegrini della Verità, Pellegrini della Pace” sono stati illustrati questa mattina in Sala Stampa Vaticana, da monsignor Pier Luigi Celata, segretario del Pontificio consiglio per il Dialogo Interreligioso. Dei 76 leader che hanno confermato la presenza, 4 sono in rappresentanza delle religioni tradizionali di India, Africa e America.
“8 milioni e 272mila italiani in situazione di povertà relativa, equivalenti al 13,8% dell’intera popolazione”. È questo il primo dato preoccupante emerso dal Rapporto 2011 su Povertà ed esclusione sociale in Italia, presentato ieri, lunedì 17 ottobre, da Caritas Italiana e Fondazione Zancan, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il rapporto, dal titolo Poveri di diritti, realizzato in occasione della Giornata mondiale della povertà, ha posto in luce dati peggiorativi rispetto al precedente rapporto, oltre a prospettive preoccupanti, tra cui quella di un futuro per i giovani sempre più difficile da costruire.
Dopo i gravi episodi di teppismo che sabato scorso hanno devastato Roma, nell'area di San Giovanni, il cardinale vicario Agostino Vallini ha guidato ieri sera una veglia di preghiera di riparazione, presso la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. La parrocchia, situata ad angolo tra via Labicana e via Merulana, è stata presa d'assalto dai black-block che hanno profanato ed infranto un Crocefisso e una statuetta della Vergine Maria: l'immagine dell'icona distrutta ha fatto il giro del mondo.
Ha suscitato ancora grande commozione la toccante vicenda umana di Giulia Gabrieli raccontata lo scorso sabato pomeriggio nel corso della trasmissione televisiva di Rai Uno «A sua immagine». Giulia, come molti ricorderanno, è la 14enne bergamasca malata di tumore scomparsa la sera dello scorso 19 agosto, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, proprio mentre a Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani che hanno preso parte alla Giornata mondiale della Gioventù.
Una settimana di veglie funebri alla parrocchia del missionario ucciso. Il 25 ottobre ci saranno i funerali solenni nella cattedrale di Kidapawan. P. Tentorio sarà sepolto affianco al p. Tullio Favali, un altro martire del Pime. Aperto il testamento con indicazioni sulla sepoltura. Un’inchiesta autonoma parallela a quella ufficiale.
È l’opera di p. Anthony Le Duc, sacerdote statunitense di origini vietnamite, in una parrocchia nel nord-est del Paese. La cura di malati di Hiv e bambini orfani, per colmare il divario sociale. Messe e liturgie in molte lingue, perché “siamo una piccola comunità” che è “parte della Chiesa universale”.
“La vita dei missionari nell’isola di Mindanao è sempre precaria e in pericolo. Proprio ad Arakan, la valle nella quale è stato ucciso padre Fausto Tentorio, nel 1985 le milizie paramilitari del governo hanno assassinato un altro missionario del Pime, il modenese Tullio Favali”. Sono le prime parole di padre Piero Gheddo, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, dopo avere saputo dell’omicidio del quale è rimasto vittima padre Tentorio, presente nelle Filippine da oltre 32 anni. Come osserva Gheddo, “nel 1992, nella parte musulmana di Mindanao, i terroristi islamici hanno trucidato padre Salvatore Carzedda. Diversi altri missionari del Pime sull’isola delle Filippine, dopo avere subito ripetute minacce di morte, sono stati costretti a ritornare in Italia: tra gli altri padre Paolo Nicelli e padre Sebastiano D’Ambra”.
Non fare di ogni erba un fascio, saper distinguere, discernere, non generalizzare. Sui giornali di domenica e di oggi non si fa altro che leggere queste espressioni conciliatorie sugli scontri avvenuti sabato scorso a Roma. E’ una musica già sentita: c’è qualcuno che manifesta ed altri che si danno alla devastazione di blindati delle forze dell’ordine, di auto, di vetrine di negozi, di banche, di Mc Donalds (un controsenso: è l’unico luogo sulla terra in cui con meno di 7 euro anche il barbone di strada può mangiare, alla faccia di chi lotta per i poveri), di statue della Madonna (è accaduto sabato), infierendo su zigomi, teste e omeri di carabinieri e polizia.
Padre Fausto Tentorio, missionario del Pontificio Istituto Missione Estere (PIME) nelle Filippine, è stato ucciso il 17 ottobre alle ore 8 locali nella cittadina di Arakan, nell’isola meridionale di Mindanao. Con lui, sono 19 i missionari del Pime che hanno subito una morte violenta in missione. Aveva appena finito di celebrare la Messa nella chiesa parrocchiale di Arakan e stava entrando in macchina, quando due uomini mascherati in moto gli hanno sparato. Soccorso dai fedeli, è stato subito portato al più vicino ospedale, distante 30 chilometri, ma inutilmente. Padre Fausto aveva 59 anni ed era originario del lecchese.
Il 17 ottobre è stata resa pubblica la lettera apostolica di Papa Benedetto XVI in forma di Motu proprio «Porta fidei», formalmente datata 11 ottobre, con la quale s'indice l'Anno della fede come grande «anno di grazia». Questa lettera parte dal dato di fatto che la fede è in crisi, non solo all'esterno ma perfino all'interno della Chiesa Cattolica, e propone per tornare alla fede un percorso di nuova evangelizzazione che ha al suo centro il Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato nel 1992 e di cui come il Papa ricorda nel 2012 cade il ventennale.
Quando lo scrittore Luca Doninelli gli ha chiesto che cosa significa aver incontrato Cristo nella pietra, lo scultore giapponese Etsuro Sotoo ha risposto: «La pietra è un materiale, mi ha portato in Europa. Sono giunto in Spagna alla ricerca della pietra, sono arrivato alla Sagrada Familia senza sapere cosa fosse. La pietra non si muove, per questo mi sono mosso io. Come diventa madre una donna? Sono i bambini che fanno diventare madre le donne. I bambini non sanno parlare, ma le mamme cercano di capirli. Le pietre mi hanno fatto scultore. Per scolpire le pietre bisogna amare gli strumenti, poi la pietra. La pietra non parla, ma ha il potere, come i bambini, di cambiare il mondo, come ha cambiato me. Questa è la base della fede. Se tu cerchi la verità, qualsiasi materiale può portarti dove devi andare. La pietra mi ha aiutato ad arrivare in Europa, ma quello che cercavo io era la verità».
L'ultimo numero del settimanale Vanity Fair propone un lungo articolo intitolato “Kirk, morto perché giocava con le bambole”. L'articolo racconta le storie di quattro persone che si sono sottoposte a trattamenti medici che, a detta del magazine, avrebbero avuto l'obiettivo di modificare un orientamento omosessuale predefinito e avrebbero invece avuto un tragico epilogo. Nell'inchiesta abbiamo riscontrato, oltre che un pregiudizio di fondo, diverse inesattezze fattuali, che abbiamo chiesto di contestualizzare ad un addetto ai lavori.
Sarebbe davvero un peccato se il tanto atteso incontro di Todi, organizzato dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, si risolvesse soltanto nella richiesta di un governo di unità nazionale. Perché in effetti questo è il titolo di tutti i giornali e tg, questo è – inevitabilmente – il messaggio unico che arriva da Todi, perché tale auspicio è stato espresso nella conferenza stampa finale dal segretario della Cisl Bonanni, dopo una giornata di lavori a porte chiuse. In effetti dietro quelle porte sembra che ci sia stato un momento importante di confronto tra le diverse associazioni cattoliche impegnate nel sociale, che potrà dare più importanti frutti in futuro. Associazioni che hanno diverse sensibilità ma che cercano di trovare un punto d’unità su alcuni temi importanti per il futuro della società.
“Rendi visibile il cambiamento”: è il titolo del Meeting annuale dei giovani per un mondo unito dei Focolari, della regione a nord di San Paolo del Brasile. Non solo uno slogan. Ieri, al Centro Congressi della cittadella dei focolari di Vargem Grande Paulista, i giovani lo hanno mostrato con i fatti, col linguaggio e la creatività loro tipica: canzoni impegnate, coreografie, tante testimonianze, in un dialogo vivo tra palco e sala.
La situazione dei cristiani in Iraq resta ancora molto difficile ed è essenziale che il ritiro delle ultime truppe americane nei prossimi mesi sia accompagnato da un piano che garantisca una transizione pacifica senza nuove violenze. È quanto hanno affermato mons. George Murry, segretario della Conferenza episcopale statunitense (Usccb) , e mons. Gerald Kicanas, presidente dei Catholic Relief Services (Crs) al rientro da una recente visita di quattro giorni a Baghdad su invito dei vescovi iracheni. Durante la visita, i due presuli americani hanno incontrato le quattro comunità cattoliche della capitale irachena: la caldea, la latina, l’armena e la siro-cattolica.
La morte del missionario del Pime in contemporanea con l’annuncio dell’Anno della Fede, voluto da Benedetto XVI per riscoprire la fede cristiana e imparare a trasmetterla a tutto il mondo. La vita del sacerdote ucciso è segno del “bene che non fa rumore”, ma fa crescere frutti di fede e di amore. Un’alternativa ai black bloc.
Il missionario era tornato in Italia un anno e mezzo fa, assicurando che a Kidapawan non c’erano problemi. La vita di p. Fausto raccontata da suo nipote: povertà, amicizia con i tribali, impegno per fermare le compagnie minerarie. Questa sera alle 20.30 messa a S. Maria di Rovagnate.
“Ogni persona, oggi e non domani, abbia accesso alle risorse alimentari necessarie”, auspica Papa Benedetto XVI nel messaggio che ha indirizzato al direttore generale della FAO, Jacques Diouf, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Nel testo, letto questo lunedì nella sede della FAO a Roma dall'osservatore permanente della Santa Sede presso l'organizzazione, monsignor Luigi Travaglino, il Pontefice sottolinea che la Giornata vuole “ricordare la fondazione della FAO e il suo impegno a favore dello sviluppo agricolo per combattere la fame e la malnutrizione”, ma “è anche occasione per sottolineare la situazione di tanti nostri fratelli e sorelle che mancano del pane quotidiano”.
Ieri 16 ottobre a Roma è stata ricordata la razzia che i nazisti fecero nel ghetto ebraico. Un'azione barbara e disumana. Erano le cinque e mezza di una mattina piovosa del 16 ottobre 1943, quando i nazisti entrarono con forza nelle abitazioni per deportare uomini, bambini, donne e anziani. Più di mille ebrei vennero presi, destinati insieme a tanti altri in Europa ad essere eliminati.
Riguardo a San Gabriele, il Papa Pio XII il 12 gennaio 1951 con un breve apostolico nominò l’arcangelo patrono delle telecomunicazioni ed affermò che: “Ogni dono eccellente, ogni grazia perfetta discende dall’alto, dal Padre delle luci”. Inoltre il Pontefice sottolineò: “E’ per questo che bisogna ammirare la divina saggezza che ha permesso agli uomini, grazie alle numerose invenzioni nate dal genio della nostra epoca, di potere, per mezzo dell’elettricità, telegrafare agli assenti con una meravigliosa rapidità, telefonare a delle distanze straordinarie, inviare dei messaggi con le onde aeree ed infine contemplare la visione delle cose e dei fatti che si trovano lontanissimi dai luoghi in cui abitano. Questi strumenti, costruiti secondo le regole dell’arte, possono essere molto nocivi se sono impiegati con cattive intenzioni, ma al contrario, possono aiutare potentemente allo sviluppo ed al riaffermarsi delle relazioni fraterne tra gli uomini, al progresso della civilizzazione, alla propagazione illuminata delle arti e delle scienze, ed anche all’insegnamento dei precetti della religione, alla trasmissione della parola del supremo Pastore dalla Sede di Pietro a tutte le nazioni, ed all’ammirabile unione di tutti i cuori per dirigere verso la Maestà divina delle pubbliche preghiere fatte con questo mezzo in tutto l’universo.
Il ruolo dei cristiani in politica e nella società è stato l’oggetto dell’intervento di apertura del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, in occasione del Forum del Mondo del Lavoro. “Che dei cristiani si incontrino per ragionare insieme sulla società portando nel cuore la realtà della gente e i criteri della Dottrina sociale della Chiesa, è qualcosa di cui tutti dovrebbero semplicemente rallegrarsi”, ha esordito Bagnasco. La Dottrina Sociale riporta i cristiani alle origini, ovvero alla vocazione di Pietro “chiamato ad attraversare il mare del tempo, a camminare sulle acque fidandosi di Cristo senza mai distogliere gli occhi da Lui”.
La struttura è gestita dalle suore francescane di Maria e accoglie pazienti di ogni genere, senza guardare alla fede professata o all’etnia. Nel 2006 premiata dal presidente Musharraf per il lavoro svolto. Essa dispone di 60 posti letto e accoglie ogni giorno fino a 300 pazienti. Cure e trattamenti sono gratuiti.
Parleremo a lungo dei disordini, o meglio della guerriglia, che ha sconvolto le strade del centro della capitale sabato pomeriggio. Strade di un quartiere antico, segnato da monumenti cari al popolo della città, dalle rovine imperiali alle basiliche della cristianità. Strade di un quartiere nuovo. Coacervo di etnie e religioni e povertà. Che convivono faticosamente e avrebbero pure ragioni di lamentela e di rabbia.
Il lungo weekend del Papa - che all'Angelus di domenica 16 ottobre ha ripetuto l'annuncio, già anticipato in mattinata nella Messa, di un Anno della Fede, che avrà inizio l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e si concluderà il 24 novembre 2013, festa di Cristo Re - si è concentrato sul tema della nuova evangelizzazione, oggetto di un importante convegno a Roma, ma è idealmente iniziato venerdì 14 ottobre con un incontro con i Prefetti italiani, proprio in un momento di tumulti e disordini nel nostro Paese.
Non si può fare a meno di notare la strana coincidenza che si è verificata sabato 15 ottobre a Roma. Nelle stesse ore in cui circa 2mila giovani mettevano a ferro e fuoco la capitale, qualche altro migliaio di giovani, nella stessa capitale, si trovava a poca distanza per rispondere all’appello per una nuova evangelizzazione: facendo festa, ascoltando testimonianze di religiosi e laici e infine accogliendo con un grandissimo calore le parole del papa Benedetto XVI, una cui sintesi potete leggere nell’articolo di Massimo Introvigne in primo piano. Certo, su giornali e tv ci sono finiti i primi, ma non ci deve scandalizzare: sappiamo da sempre che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Eppure quella coincidenza è già un giudizio netto.
Le parole di mons. Tony Anatrella, sabato 15 0ttobre a Brescia, meritano di essere ricordate a lungo. «Non abbiate paura di combattere l’ideologia del gender, che sarà il tormentone del secolo, anche se troverete opposizioni e ostilità, e soprattutto timore anche all’interno della Chiesa. Siate una minoranza profetica, che fa proprie le parole del beato Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato, nel 1978, quando appunto invitò a non avere paura di Cristo».
Sappiamo tutti bene le difficoltà che i cristiani del Medio Oriente stanno vivendo in queste ore. Proprio per questo - però - forse mai come oggi vale la pena di dare voce anche a un piccolo segno di speranza che proprio in uno dei Paesi cruciali del mondo arabo sta per vivere il suo esordio. Oggi infatti, 17 ottobre, sarà il primo giorno di lezioni all'American University of Madaba, cioè alla prima università cattolica della Giordania (nonché l'unica cristiana del Paese). Si tratta della struttura della quale il Papa - poco più di due anni fa, durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa - aveva benedetto la prima pietra, proprio durante la tappa giordana del suo viaggio. A volere fortemente l'ateneo è stato il patriarcato latino di Gerusalemme, che in Giordania ha una lunga tradizione educativa: è dal 1849 che le sue scuole aperte a tutti offrono in questa regione un servizio prezioso. Oggi sono circa un centinaio e sono frequentate da 70mila studenti.
Domani, sabato 15 ottobre, si svolge la giornata internazionale di mobilitazione degli "indignaods", e la manifestazione di Roma sarà il suo fulcro in Italia. Ma chi sono gli "indignados" che scendono in piazza in Spagna, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Italia e la cui protesta sembra inarrestabile? Il nome viene da un libretto pubblicato nel 2010 in Francia da un piccolo editore (Indigène éditions di Montpellier) che si è trasformato in successo mondiale, Indignez-vous ! (Pour une insurrection pacifique) - trad. it., Indignatevi!, Add editore, Torino 2011 -, del vecchio (novantatré anni) ex militante della Resistenza francese, ambasciatore e uomo politico Stéphane Hessel. Questo nuovo "libretto rosso" di una rivoluzione fai da te è ampiamente sopravvalutato. Hessel attacca quella che in Italia siamo abituati a chiamare la "casta" - politici, industriali, Chiesa - ma i suoi critici fanno notare che ne ha sempre fatto parte. E il suo legame politico con Dominique Strauss-Kahn è diventato fonte d'imbarazzo dopo gli incidenti a sfondo sessuale che hanno coinvolto l'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale.
P. Fausto Tentorio è stato assassinato davanti alla parrocchia di Arakan. Da oltre 32 anni nelle Filippine, il missionario lavorava a stretto contatto con gli indigeni, minacciati dalla crescente industria mineraria. P. Tentorio è il terzo missionario del Pime ad essere ucciso a Mindanao.
Trentatrè rappresentanti delle Conferenze Episcopali, 400 rappresentanti di 115 realtà ecclesiali impegnate nell'evangelizzazione, 10.000 giovani pronti a svolgere la missione: questi i numeri delle prima ondata di evangelizzatori che ha risposto all’appello del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Nella mattinata di questo sabato, monsignor Rino Fisichella, Presidente del dicastero vaticano, ha spiegato come la secolarizzazione e il relativo indebolimento della fede abbiano confuso gli uomini generando una vera e propria crisi antropologica.
Vicka Ivankovic-Mijatovic became the second visionary to be questioned by the Vatican Commission that examines Medjugorje, a Bosnian online media reports. According to Otvoreno, the Commission also heard Fr. Jozo Zovko, parish priest in Medjugorje by the time the apparitions began.
L’Anno della Fede “inizierà l’11 ottobre 2012, nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Cristo Re dell’Universo”. Benedetto XVI preparerà una apposita Lettera apostolica per spiegarne il valore, quello di “rafforzare la nostra fede in Lui e per annunciarLo con gioia all’uomo del nostro tempo”. Nuova evangelizzazione e missione ad gentes sono in armonia. Alcune piste da percorrere: una teologia della storia, “dopo la nefasta stagione degli imperi totalitari del XX secolo”; la “forza dello Spirito”; non ridurre l’impegno della Chiesa al solo ambito politico. Una pedana mobile per la processione in san Pietro.
Pronta la Lettera apostolica che spiega motivazioni, finalità e direttrici dell’Anno della Fede, che sarà pubblicata nei prossimi giorni, a quasi 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. Come per il papa polacco, nuova evangelizzazione e missione ad gentes vanno insieme, e sono “aspetti dell’unica missione della Chiesa”. Paolo VI ha indetto un “Anno della Fede” nel 1967.
Benedetto XVI saluta i partecipanti all’incontro voluto dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Nel mondo contemporaneo vi è “chiusura e rifiuto”, indifferenza e perfino ostilità verso la Parola di Dio, ma vi è sempre anche “terreno buono” che porta frutto. I nuovi evangelizzatori devono essere uomini “che parlino a Dio per parlare di Dio”.
La riduzione del numero dei bambini e delle coppie sposate produrrà un impatto significativo sulla crescita economica e sulla sostenibilità delle politiche previdenziali e assistenziali. È l’avvertimento contenuto in un recente rapporto dal titolo “The Sustainable Demographic Dividend: What Do Marriage & Fertility Have To Do With the Economy?”. Il documento è stato pubblicato dal Social Trends Institute e finanziato anche da una serie di organizzazioni di famiglie e di università. Il Social Trends Institute è un ente di ricerca non-profit, con sede a Barcellona (Spagna) e a New York, e si dedica a quattro tematiche: famiglia, bioetica, cultura e stili di vita, governance societaria.
Nel 2006, il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Vrhbosna, Sarajevo, intervistato da Radici Cristiane, affermava che “I cattolici sono potuti rientrare nella Federazione grazie ai nostri sacerdoti che sono tornati qui per primi e hanno iniziato la ricostruzione. Rimane purtroppo il problema di come far valere i propri diritti, problema che è presente nelle grandi città dove vivevano in maggioranza i musulmani. Ed è proprio qui che i cattolici ottengono con molta difficoltà i permessi per la costruzione delle case, non riescono a trovare lavoro e viene messa a rischio la loro sicurezza”. Il Cardinale sottolineava le provocazioni che i cattolici subiscono: “sistematicamente - diceva - rubano negli appartamenti della parrocchia e della chiesa, mentre la polizia sta a guardare senza intervenire, tanto da creare paura tra la gente, come a voler dire ‘qui non c’è posto per voi’. A Sarajevo hanno distrutto anche le nostre tombe, sono entrati nelle case private, e per quanto noi sappiamo chi è stato, la polizia non reagisce. La Comunità internazionale non ritiene importante proteggere un popolo di minoranza”.
I risultati delle autopsie saranno diffusi il 27 ottobre. Ma da ora vi è una campagna dell’esercito egiziano a tacere, manipolare la verità e accusare i copti di violenza, contro tutte le testimonianze oculari e i video. Shenouda III si schiera contro la versione dei militari. Anche Obama suppone che i copti siano stati violenti. Per non dimenticare, AsiaNews pubblica alcune immagini del massacro, inviateci da organizzazioni copte.
Emmanuel Kelly, salvato dalle Missionarie della Carità durante il conflitto, e adottato con il fratellino da una cattolica australiana, porta sul corpo le tracce della guerra chimica. La sua audizione in un popolare reality australiano ha commosso il pubblico: cinque milioni di contatti su Youtube.
I risultati delle autopsie saranno diffusi il 27 ottobre. Ma da ora vi è una campagna dell’esercito egiziano a tacere, manipolare la verità e accusare i copti di violenza, contro tutte le testimonianze oculari e i video. Shenouda III si schiera contro la versione dei militari. Anche Obama suppone che i copti siano stati violenti. Per non dimenticare, AsiaNews pubblica alcune immagini del massacro, inviateci da organizzazioni copte.
Il titolo può sembrare strano. Ma non è così. Ho appena letto un libro che racconta, in modo documentato, come nella storia dell’umanità gli ospedali sono nati dalla Chiesa cattolica e dai cristiani, animati dalla parola di Gesù (“Curate infirmos”, Luca 9, 2) e dal comandamento evangelico di amare il prossimo come noi stessi. Un volume interessante che si legge come un romanzo ed è autentica storia, da non dimenticare dato che c’è ancora chi non vuol riconoscere le radici cristiane dell’Europa (e le università non sono nate anch’esse dalla Chiesa?): Francesco Agnoli, “Case di Dio, ospedali degli uomini – Perché, come e dove sono nati gli ospedali – Con prefazione di Giancarlo Cesana”, Fede e Cultura, Verona 2011, pagg. 121.
Il XXVII Colloquio Internazionale di Mariologia si è tenuto quest'anno nelle Marche, presso la Cattedrale di Ascoli Piceno, dal 6 all’8 ottobre, sul tema “Maria Icona del Vangelo e della Grazia”. Questa tre giorni di incontri è stata un momento importante per tutti i fedeli e gli studiosi, poiché la figura della Vergine Maria è stata esaminata in tutte le sue forme: spirituali, teologiche, antropologiche, letterarie, storiche ed artistiche. Per cercare di conoscere meglio la Vergine Maria, ZENIT ha intervistato il prof. Stefano De Fiores, presidente dell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana.
Una suora missionaria cattolica dedita alla prevenzione dell'Hiv/Aids in Africa ha condannato la visione ampiamente diffusa per cui il bando dei preservativi da parte della Chiesa sarebbe responsabile della diffusione del virus. Suor Luzia Wetzel, coordinatrice del programma di prevenzione dell'Hiv/Aids Youth Alive nello Zambia, ha riferito all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) che l'efficacia dei preservativi nella lotta alla diffusione del virus è ampiamente sopravvalutata.
La prossima uscita sul grande schermo americano di alcuni film a soggetto religioso giustifica l’idea che a Hollywood monti un nuovo business della religiosità, magari sull’onda della crisi economica (quando tutto crolla, non ci si attacca per disperazione a qualsiasi cosa?).
È giunta anche in Italia l’eco di un rapporto dell’associazione statunitense National Religious Broadcasters (NRB), che rappresenta la maggior parte dei media cristiani, intitolato «Un esame del rischio di censura anti-cristiana e di discriminazione di punti di vista alternativi da parte dei nuovi media». La lettura integrale del rapporto mostra che i cristiani, in effetti, hanno di che lamentarsi. Eppure, alcune delle analisi lasciano perplessi.
La strage di 25 copti durante la manifestazione che domenica scorsa la comunità cristiana aveva indetto al Cairo per protestare contro la distruzione di una chiesa ad Assuan, ha rappresentato il momento di più alta tensione in Egitto dalla rivoluzione del 25 gennaio 2011. La dinamica degli eventi sembra avvolta nell’oscurità ed è forse destinata a rimanere tale: nei momenti di transizione, d’altra parte, attribuire responsabilità può apparire estremamente rischioso. La tv di Stato ha accusato i copti di essere giunti alla manifestazione dotati di armi e di aver inaugurato la violenza. Per parte sua la comunità cristiana afferma di essere stata attaccata già durante la marcia che conduceva al luogo prescelto per la manifestazione, il quartiere Maspero, sulle sponde del Nilo, a due passi da piazza Tahrir. Sulla degenerazione degli eventi c’è poi l’ombra dei salafiti, estremisti dell’Islam sunnita, che hanno probabilmente raggiunto il corteo per attaccare i copti, storicamente bersaglio delle loro manifestazioni di violenza e da molti ritenuti responsabili anche della bomba che la notte di Capodanno scorso è esplosa in una chiesa di Alessandria d’Egitto durante la messa di mezzanotte.
La Commissione per la Sanità del Senato del Cile ha approvato il mese scorso tre progetti di legge per depenalizzare il reato di aborto nel caso di violenza sessuale, di rischio per la vita della madre e di malformazioni del nascituro. Il Presidente Sebastián Piñera porrà il veto – così come era accaduto in Uruguay nel 2008 con il presidente Tabaré Vázquez – perchè “uno dei compiti più importanti di un Presidente è lottare per la vita, la dignità e la famiglia di tutti e di ciascuno dei cileni, dal concepimento fino alla morte naturale”. La stessa Costituzione all’art. 19 parla chiaro: “La legge difende la vita di colui che ancora deve nascere”. Dello stesso tenore il Codice Sanitario che in merito alle pratiche abortive le definisce come “puri e semplici delitti contro l'ordine delle famiglie, la moralità pubblica e l'integrità sessuale”.
Quando il giornalista Riccardo Caniato lo intervista sulla nascita dell’associazione Fraternità, il presidente don Mauro Inzoli racconta: «Se penso al caos totale che ha fatto seguito alla risposta spontanea e generosa degli inizi, mi rendo conto che siamo stati graziati. In quella disponibilità che non aveva limiti c’era anche tanta sconsideratezza: insieme con i minori abbiamo accolto, infatti, prostitute, ragazze madri, tossicodipendenti; persone che hanno messo a repentaglio l’incolumità delle famiglie stesse, creando problemi talvolta davvero drammatici. Attraverso queste difficoltà abbiamo preso via via coscienza che dovevamo semplicemente obbedire all’intuizione originale, alla scintilla che aveva incendiato le nostre esistenze». Qual è la genesi, dunque la scintilla, da cui nasce quest’opera?
«Nel nome di Dio Clemente, Misericordioso, alla sorella Tawakkul 'Abd al-Salam Karman [nella foto], presidente dell’organizzazione "Giornaliste senza catene", membro del Consiglio direttivo del Raggruppamento yemenita per la Riforma, saluti e stima. Con immensa gioia abbiamo ricevuto, in seno al Raggruppamento yemenita per la Riforma, l’annuncio del conferimento alla vostra persona del Premio Nobel per la Pace come prima donna araba che riceve questa onoreficenza e prima personalità yemenita a godere di questo attestato di stima internazionale. Ci congratuliamo per questo raggiungimento storico e riteniamo che questa vittoria sia di sostegno alla rivoluzione pacifica yemenita e alla donna yemenita che combatte e che è consapevole della propria capacità di vincere nonostante gli ostacoli dell’arretratezza e il retaggio della tirannide che separano il nostro popolo dal progresso».
All'udienza generale del 12 ottobre - oltre a rivolgere un toccante appello a favore della comunità copta egiziana - Benedetto XVI ha proseguito nella parte della sua «scuola della preghiera» dedicata ai Salmi, passando dallo scenario tragico dei testi commentati nelle settimane precedenti a «un Salmo dalle note festose, una preghiera che, nella gioia, canta le meraviglie di Dio». Si tratta del Salmo 126 - secondo la numerazione greco-latina 125 -, che celebra l'opera meravigliosa del Signore sia nella storia d'Israele sia nella storia personale di ogni credente.
Appello di Benedetto XVI “profondamente rattristato” dagli avvenimenti del Cairo, “tentativi di minare la coesistenza pacifica”. Sostegno agli sforzi delle autorità “civili e religiose” per una società basata sulla giustizia. Nel discorso per l’udienza generale, commentando il Salmo 126, ha invitato a ricordare che, anche nel dolore, “Dio è sempre presente”.
Il ministro delle Finanze ha già presentato le sue dimissioni, invitando il resto dell’esercito a prendersi le sue responsabilità. Tv di Stato accusata di aver incitato il popolo all’attacco contro i cristiani diffondendo false informazioni. Testimoni oculari degli scontri del 9 ottobre raccontano di corpi martoriati dai blindati dell’esercito. Intellettuali e leader religiosi preoccupati per il clima di repressione che minaccia il futuro del Paese.
Una bambina cristiana di 12 anni del Pakistan è stata rapita e stuprata per otto mesi da una banda di militanti islamici, quindi convertita e costretta al matrimonio islamico. Riportando la notizia dell'agghiacciante vicenda, l'agenzia vaticana Fides spiega che la situazione della piccola vittima “è simile a quella di circa 700, fra bambine e ragazze cristiane, e almeno 250 indù che ogni anno subiscono terribili violenze e abusi in Pakistan”. I musulmani, riferiscono fonti di Fides nel Punjab impegnate nella loro assistenza, “le considerano oggetti, merce, le trattano come bestie”.
Nel mese di ottobre, tradizionalmente dedicato al Rosario, Papa Benedetto XVI ha invitato a dedicarsi maggiormente alla recita di questa preghiera mariana. “Questo mese di ottobre ci invita a perseverare nella recita quotidiana del Rosario”, ha ricordato nel suo saluto ai fedeli e ai pellegrini di lingua portoghese. “In questo modo, le vostre famiglie si riuniscano con la nostra Madre Celeste, per cooperare pienamente ai disegni di salvezza che Dio ha su di voi”, ha auspicato.
Il comitato organizzatore dell'Incontro Mondiale delle Famiglie (IMF) ha rivolto un appello ai giovani di ogni nazionalità che vogliano iscriversi come volontari all'evento, che si celebrerà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 a Milano. Il momento culminante sarà l'incontro con il Papa. L'invito è rivolto a maggiorenni “disponibili a dedicare del tempo a servizio dell'organizzazione” di questo incontro mondiale. Il volontario deve essere “fortemente motivato rispetto all'evento e all'esperienza del servizio”.
Give witness to your faith everywhere with anyone, Medjugorje visionary Marija Pavlovic-Lunetti admonished a predominantly young audience in Rome before moving on to Desio where a star parade of Medjugorje witnesses drew about 15,000 people this weekend.
Venerdì 7 Ottobre 2011, presso il Palaghiaccio di Marino si è tenuto un incontro di preghiera - che ha visto tra gli altri, la partecipazione della veggente di Medjugorje Marija Pavlovic - chiamato “Festeggiamo Maria”. La scelta del giorno non è stata casuale, il 7 Ottobre infatti, si festeggia secondo il Calendario Liturgico, la Beata Vergine Maria del Rosario. La festa celebra la vittoria della Lega Santa contro i Turchi del 1571; quando l'allora “esercito cristiano” guidato da Don Giovanni d'Austria - in netta inferiorità numerica - affrontò e vinse il nemico nella Battaglia (navale) di Lepanto, grazie alla preghiera incessante delle varie confraternite del Rosario e dei semplici fedeli, oltre all'affidamento dei soldati cristiani a Dio, prima della tenzone.
Tommy Lebel ha undici anni e vive in California con due mamme, Pauline Moreno e Debra Lobel. Pauline e Debra sono due lesbiche, si sono "sposate" nel 1990 presso la locale sinagoga e hanno adottato Tommy quando era molto piccolo. Ora Tommy viene chiamato Tammy; da tre anni prende ormoni che gli hanno bloccato lo sviluppo sessuale e in questo modo (dicono le due mamme) potrà decidere se diventare una ragazza (in tal caso si procederà con le operazioni di rito) o crescere come un ragazzo.
Dove sono finiti i cristiani? In chiesa quando c’è un bel matrimonio, ma quando si parla di diritti di chi non ha voce… “La religione non viene negata, ma pensata con un suo ruolo ben delimitato; interviene solo in parte e marginalmente nel giudizio etico e nei comportamenti.” E’ quanto ha afferma mons Rino Fisichella, (Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione) in un intervento svolto alcuni giorni fa a Tirana.
L’animalismo, si sa, vede l’uomo come se fosse un animale come tanti altri. E a volte ci azzecca proprio. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) qualche giorno fa ha infatti denunciato in una nota che la pratica della zoorastia – avere rapporti sessuali con animali – sta crescendo: sarebbero 4mila gli annunci on line ogni anno di persone che offrono e cercano rapporti sessuali di natura zoofila. Aumenta anche il business intorno a questa pratica abominevole: 50 milioni di euro all’anno il volume di affari prodotto da video hard. Infine il numero dei siti che offrono questo particolare tipo di materiale pornografico si aggirerebbe sui 15mila.
L'autore, noto intellettuale egiziano amante della libertà vera per tutti, è da sempre uno dei più strenui difensori della minoranza copta. Questo suo testo, scritto originariamente nel 2007, è ancora attualissimo. E profetico.
Uno studio condotto in Africa e pubblicato sulla rivista scientifica britannica The Lancet mostra che l’uso di contraccettivi ormonali – soprattutto quelli iniettabili – può raddoppiare il rischio di contrarre il virus Hiv. Questa la notizia rilanciata alcuni giorni fa dalle agenzie, ma che poco spazio ha ottenuto su giornali e tv. E sembrerebbe strano, visto che periodicamente esplodono polemiche sul divieto della Chiesa all'uso del preservativo, per le presunte conseguenze che avrebbe sulla diffusione dell’Aids. Con la differenza che se quelle sul preservativo sono accuse ideologiche e smentite dai fatti, diverso è il caso della ricerca appena pubblicata: si tratta di uno studio su 3.790 coppie eterosessuali, in cui un solo partner è infetto da Hiv; le coppie scelte provengono da sette paesi africani ad alta densità di infezioni Hiv: Botswana, Kenya, Ruanda, Sudafrica, Tanzania, Uganda e Zimbabwe. Le donne che usano contraccettivi ormonali – pillole e iniettabili – registrano il doppio delle probabilità di rimanere infette, ma quasi il totale delle infezioni è dovuto ai contraccettivi iniettabili. Dato confermato dal fatto che tra le donne che erano sieropositive all’inizio dello studio, quelle che usavano contraccettivi iniettabili hanno trasmesso il virus al loro partner maschile in numero doppio rispetto alle altre.
Un'ideologia che vede qualsiasi struttura o sistema etico come “nemico della libertà umana” è alla base della mossa scozzese verso il “matrimonio” omosessuale, sostiene l'Arcivescovo di Glasgow. In una dichiarazione diffusa questa domenica, l'Arcivescovo Mario Conti ha spiegato l'opposizione della Chiesa al “matrimonio” dello stesso sesso. La sua dichiarazione è parte di una campagna nazionale in difesa del matrimonio lanciata nelle 500 parrocchie cattoliche della Scozia.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a frequenti violazioni dei luoghi di culto e cimiteri, che sono stati bruciati e profanati (...); condanniamo questi atti e invitiamo tutte le istituzioni, in particolare lo Stato, ad assumersi la responsabilità”. Lo segnala l'assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa in un comunicato diffuso questo sabato.
In questo elenco sono presenti alcune delle sedi d’Italia di cui conosciamo le attività relative al percorso “Le 10 Parole” aggiornate a Settembre 2011.
“La sua opera è di Dio. E' santa, è buona”, disse Papa Paolo VI nel 1964 quando beatificò Luigi Guanella (1842 – 1915), fondatore dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. La “famiglia guanelliana”, come viene definito l'insieme di laici e religiosi che seguono i suoi insegnamenti e la sua spiritualità, è diffusa in 15 Paesi: Italia, Argentina, Cile, Paraguay, Brasile, Colombia, Guatemala, Messico, Spagna, India, Filippine, Stati Uniti, Nigeria, Congo e Ghana. Per parlare della vita di don Guanella, ZENIT ha intervistato Cristina Siccardi, coautrice, insieme a suor Michela Carrozzino, di “Accordò la terra con il Cielo. Luigi Guanella Santo” (San Paolo, Cinisello Balsamo 2011).
Papa Benedetto XVI darà un impulso decisivo alla nuova evangelizzazione: questo sabato, 15 ottobre, riceverà nell'Aula Paolo VI del Vaticano i partecipanti al congresso per la nuova evangelizzazione organizzato dal dicastero ad hoc. Il giorno dopo, domenica 16 ottobre, il Papa presiederà la Messa per i “nuovi evangelizzatori” nella Basilica vaticana (alle 9.30). E' prevedibile che parli di questo nell'Angelus domenicale.
Il caso più conosciuto, grazie a diversi giornali di area cattolica e non solo, è quello di Giulia Gabrielli: una quattordicenne bergamasca, malata di tumore, morta lo scorso 19 agosto. Nel vivere la malattia aveva preso ad esempio la beata Chiara Luce Badano: «Lei è morta, però ha saputo vivere questa esperienza in modo luminoso e solare, abbandonandosi alla volontà del Signore. Voglio imparare a seguirla, a fare quello che lei è riuscita a fare». Ma, a un anno dalla beatificazione della ragazza di Sassello, avvenuta il 25 settembre 2010, non è questo l’unico germoglio sbocciato. E non stiamo parlando “solo” dei quasi 40 mila fan su Facebook, degli spettacoli andati in scena in tanti Paesi, o dei molti appuntamenti dei genitori, di chi segue la “causa” (la cosiddetta Postulazione) o dei Focolari per diffondere la sua storia. Che dopo quella data è circolata molto più velocemente di prima, travalicando i confini del movimento – oltre che quelli nazionali – ed entrando nel quotidiano di tanti.
E’ in corso, in questi giorni, in Vaticano la visita ad Limina”dei vescovi dell’Australia. Un Paese immenso, il sesto al mondo per estensione, ma scarsamente popolato. Dei 22 milioni di abitanti, molti dei quali immigrati, il 25% è di religione cattolica. La Chiesa australiana comprende sette province ecclesiastiche con in tutto 31 tra arcidiocesi, diocesi ed eparchie. Benedetto XVI ha visitato il Paese nel 2008, in occasione della Gmg di Sydney.
Ignote le cause dell’omicidio. Dopo aver ucciso il rev. Jiban Masi Munda, Manomani Tappo, l’assassino, è fuggito via. Gli abitanti del villaggio lo hanno inseguito, raggiunto, legato a un albero e picchiato fino alla morte. Alla polizia le persone hanno però dichiarato che l’uomo si è suicidato.
La folla ha percorso il tratto fra l’ospedale e la cattedrale del Cairo incitando all’unità fra musulmani e cristiani. L’esercito dà il via alle indagini sugli scontri costati 25 morti e 500 feriti.
Durante il mio soggiorno a Parigi, la Gospa non aveva previsto di lasciarmi riposare. Appena arrivata, vengo a conoscenza di un racconto, ancora segreto, di quello che aveva appena fatto... Impossibile non raccontarlo! Era il gennaio scorso: 'la Superiora delle Suore di Carità stacca il telefono. Una voce d'uomo suona alle sue orecchie, una voce che viene da lontano con un forte accento straniero. Un messaggio urgente dell'arcivescovo di Recife in Brasile. Da quando è superiora alla Rue du Bac, dovrebbe essere abituata a questo genere di chiamate, ma ancora una volta il suo cuore sobbalza e lei deve riprendere il fiato per rispondere all'arcivescovo che dice di avere tutte le prove in mano, tutti i documenti e di garantire la veridicità della stona... La storia? Tutto comincia tre settimane prima. ..
-Fino a ieri continuava a brillare negli occhi della gioventù araba l’immagine degli egiziani – musulmani e cristiani – riuniti insieme in un gemito, presto diventato grido, che ha risvegliato alcuni tra i desideri più nobili nell'uomo: il desiderio della libertà, il desiderio della giustizia, il desiderio della speranza in un futuro migliore. Fino a ieri… perché le immagini dei carri blindati che schiacciavano in modo barbaro i manifestanti inermi soffocano i sogni e spalancano gli occhi su un orizzonte cupo che turba gli ideali della primavera araba. Il sogno – i cui protagonisti erano i musulmani e i cristiani d’Egitto convenuti come un solo popolo a Piazza Al-Tahrir – svanisce sotto la macchina della violenza e diventa un incubo dallo scenario imprevedibile.
Il più diffuso settimanale cattolico in Polonia, "Niedziela", con sede a Częstochowa, ha pubblicato in questi giorni sul suo sito Internet (www.niedziela.pl) un sondaggio sulla presenza della preghiera del Rosario nella vita quotidiana dei cattolici. Secondo i risultati, il 36,11% dei lettori del settimanale recita il Rosario ogni giorno. Il 24,72% lo recita spesso, il 29,16% nei momenti speciali e in occasioni particolari della vita. Secondo i risultati del sondaggio, solo il 10% degli intervistati non recita il Santo Rosario.
Dopo le elezioni politiche di domenica, tutto in Polonia sembra incerto tranne due cose. La prima è che c’è molto da fare, la seconda che molto è da rifare. Perché da un lato, in un quadro generale in cui meno della metà dei cittadini polacchi aventi diritto al voto si è recato alle urne, tutti i partiti sono arretrati (e alcuni assai vistosamente, in specie a sinistra) e ogni maggioranza parlamentare avrà comunque numeri risicatissimi, il partito liberale-liberal Platforma Obywatelska (PO, Piattaforma Civica), su cui erano puntati gli occhi del mondo, vince ma non convince. Dall’altro perché il mondo cattolico patisce una delusione cocente.
Equality Italia è un’associazione che secondo statuto “si adopera per il superamento di ogni discriminazione e disparità”. Tanto per non discriminare tra le discriminazioni, Equality stila una serie ampia di ragioni che potrebbero essere motivo di trattamenti non equi: età, sesso, religione, etnia, etc. Ma il più importante riguarda “l’orientamento sessuale e identità di genere”. Diciamo che è la sua bandiera, tanto che lo slogan più citato nel sito è “La nostra identità di genere? Umana”.
Ha 11 anni, ma per il Tribunale dei minori può essere perfettamente in grado di decidere autonomamente se è abortire o no. La storia arriva da Reggio Emilia. Una bambina di appena 11 anni, un contesto famigliare di degrado e solitudine, che l'aveva spinta a cercare aiuto presso i servizi sociali di zona. Poi, all'inizio dell'estate, la piccola resta incinta del fidanzato appena maggiorenne. Che fare? Si rivolge al consultorio per ricevere informazioni. E qui incomincia un iter drammatico. Intervengono i servizi sociali, che ottengono l'allontanamento della bambina dalla casa d'origine. Destinazione: una casa famiglia.
Per la prima volta Benedetto XVI si è recato in Calabria, domenica 9 ottobre, visitando Lamezia Terme e la Certosa di Serra San Bruno. Il tema centrale del suo viaggio è stato il tempo: il mondo postmoderno che non ha più tempo per Dio e la testimonianza dei cristiani, dei santi, dei monaci che richiamano a impostare diversamente il rapporto con il tempo. A Lamezia, il Papa ha celebrato la Messa nella zona industriale ex-Sir, commentando la parabola, tratta dal Vangelo della domenica, del banchetto di nozze cui molti sono invitati, ma non tutti accettano l'invito né a tutti è poi chiesto di rimanere. Anche la prima lettura, tratta dal libro di Isaia, prepara questo tema - ha detto il Pontefice - perché parla del banchetto di Dio. È un’immagine - quella del banchetto - usata spesso nelle Scritture per indicare la gioia nella comunione e nell’abbondanza dei doni del Signore, e lascia intuire qualcosa della festa di Dio con l’umanità. Così la descrive Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande... di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati» (Is 25,6).
L’Egitto teatro in queste ore di una sanguinosa sommossa che ha coinvolto cristiani copti, mussulmani e l’esercito. Sono almeno 24 le persone morte in queste ore. Il ministro degli esteri italiano Frattini riferisce di un fortissimo esodo di cristiani dal paese; preoccupazione e sgomento dai leader religiosi, unanime la condanna dell’Unione Europea e dell'Onu.
In alcune isole indonesiane in cui i cristiani rappresentano la maggioranza della popolazione l'islamizzazione sta aumentando, ha affermato un presule. Il Vescovo Hubertus Leteng di Ruteng ha espresso le proprie preoccupazioni sul crescente estremismo musulmano parlando con l'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che sostiene i cristiani perseguitati e sofferenti. Nel corso di una visita al quartier generale di ACS a Königstein (Germania), il presule ha affermato che “in alcuni luoghi il potere politico dei musulmani sta aumentando perché sempre più posizioni di rilievo a livello di politica locale vengono occupate da islamici”.
Un cattolico indiano di 30 anni, Shijo Kokkattu, è stato incarcerato nelle Maldive perché aveva in casa una Bibbia e un rosario. Nelle Maldive la religione di Stato è l'islam e non c'è libertà di culto. Kokkattu, riferisce AsiaNews, è originario dello Stato indiano del Kerala e insegna da due anni nella scuola Raafainu a Raa Attol, un atollo dell'arcipelago maldiviano.
-“Tristissimo!” mi fa, con un’aria ancora più triste. Daniela è arrivata a Londra da qualche giorno e mi descrive così il panorama italiano. Non quello fisico-geografico che resta pur sempre splendido. Ma quello degli animi, delle mentalità, delle situazioni sociali. E dalle sue parole avverti un certo nascosto senso di tragedia. Antonella di Andria ritorna per la seconda volta a Londra, dopo avervi fatto un master tempo fa, è qui per ritentare la fortuna: in Italia non ha attecchito. Il Sud? “Un deserto!” ti risponde immediatamente. “Si è perfino stanchi di cercare lavoro, tanto non lo si trova. Non c’è nulla. Si lavora al nero, anzi - calcando il tono - un nero che più nero non c’è.” Accenna anche allo scadimento di valori: le ragazzine ormai desiderano fare le veline, i ragazzi i calciatori. E viene in sintonia, ti precisa, anche un vuoto culturale. “Ciononostante - mi fa con un’impennata di orgoglio meridionale - “no, non sono tutti così. C’è gente che vale, laggiù!”.
Nelle nostre Chiese millenarie abbiamo perso l’entusiasmo della fede dei primi tempi dopo Cristo. Anche nei buoni fedeli che frequentano le nostre parrocchie ci sono molti valori e virtù, ma non viviamo più la fede con lo stupore e la commozione che hanno i neofiti là dove la Chiesa sta nascendo adesso. Ad esempio nella lontana Papua Nuova Guinea, da cui viene mons. Cesare Bonivento, missionario del Pime e Vescovo di Vanimo dal 1992 (vedi il Blog del 2 ottobre scorso). Bonivento mi dice: “Un aspetto tipico e sorprendente della PNG è l’entusiasmo della fede in chi si converte a Cristo e la voglia di parlare, di comunicare la fede, l’amore a Cristo”.
L'Associazione Revaloria.org, senza scopo di lucro per diffondere valori via Internet, e TREI.es - Tu Reputación en Internet S.L., organizzano il primo congresso internazionale “Credo in Internet”. L'evento avrà luogo a Madrid (Spagna) l'11 novembre e ospiterà tavole rotonde e interventi di esperti delle comunicazioni in Internet, reti sociali, SEO (posizionamento nei motori di ricerca), gestione di crisi, educazione e difesa dei minori su Internet...
«Ritengo che la strage di oggi rappresenti l’inizio inevitabile della penetrazione della minaccia di al Qaeda in Egitto… si tratta in ogni caso di un fortunato passo in avanti!». «Consiglio Supremo militare che cosa ci hai fatto, hai gettato contro i noi i terroristi liberandoli dalle prigioni e scagliandoli contro di noi, ora non riuscirai a fermarli e ora che cosa dirai a noi copti?». Kamal Ghobrial, intellettuale egiziano copto di Alessandria, non riesce a trattenere la rabbia e la disperazione innanzi all’ennesima strage di copti in Egitto. Ventitré morti e più di duecento feriti negli scontri di ieri sera davanti alla sede della televisione egiziana. Ghobrial chiede urgentemente l’istituzione di una Commissione d’inchiesta presso le Nazione Unite per accertare le responsabilità.
Una manifestazione pacifica è stata attaccata da malviventi e dall’esercito. Una camionetta ha perfino investito e schiacciato alcuni dimostranti. Cristiani e musulmani moderati accusano l’esercito di assecondare i fondamentalisti. Nella notte è stato imposto il coprifuoco. Le violenze anticristiane sono una “pubblicità” per gli estremisti che si preparano alle elezioni politiche del 28 novembre.
Militari incapaci di affrontare la situazione. Appello del portavoce della Chiesa cattolica egiziana ai governi occidentali per evitare il crollo del Paese e una deriva fondamentalista.
Fino al 1986, solo sette persone incriminate per aver profanato il Corano o ingiuriato il nome di Maometto. Dall’introduzione della legge nera si sono registrati oltre 4mila casi, la maggior parte negli ultimi cinque anni. La protesta di cristiani e membri della società civile. La norma “protegge gli assassini” e chi "fomenta violenze di piazza”.
Beni Asri ha confessato di essere stato “battezzato” con il “baiat”, una forma di giuramento particolare, da Abu Bakar Baasyr, un controverso leader religioso del Paese. Suo compagno di “baiat” un altro giovane, morto in un attentato suicida contro la polizia.
Secondo l’arcivescovo di Mosca le motivazioni sarebbero ingiuste e denuncia una “deliberata discriminazione della comunità cattolica locale”.
Il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il Cardinale Angelo Amato, ha beatificato a nome di Papa Benedetto XVI Ana María Janer Anglarill, fondatrice della Congregazione della Sacra Famiglia di Urgell, questo sabato a La Seu d’Urgell (Spagna). Circa 4.000 persone hanno gremito il tendone allestito per l'occasione in questa città dei Pirenei in cui Madre Janer fondò, nel 1859, l'Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell e in cui riposano i suoi resti. Sono attualmente 300 le religiose di questo istituto, presente in undici Paesi di tre continenti e dedito soprattutto all'insegnamento e all'assistenza a malati, anziani e bisognosi.
Il comitato di Oslo ha deciso. Nell'anno del centenario del prestigioso premio, il Nobel per la Pace 2011 è stato assegnato venerdì 7 ottobre ad un trio completamente al femminile. Si tratta di tre donne africane, delle quali due provenienti dall'Africa subsahariana e la terza dalla penisola arabica. Sono la quasi settantatreenne presidentessa uscente della Liberia, Ellen Johnson-Sirleaf, la sua connazionale trentanovenne Leymah Gbowee e la trentaduenne yemenita Tawakkul Karman.
In questi giorni mi sono sentito chiedere da più parti, amici imprenditori e non, che cosa mi fosse rimasto maggiormente impresso dell’incontro che l’Arcivescovo Angelo Scola ha tenuto con il mondo del lavoro, dell’economia e dell’impresa. Non ho alcun dubbio in merito, come credo non abbiano dubbi i tanti uomini e donne che sono entrati in contatto con il Cardinale. E sono pronto a scommettere anche su quelli che lo incontreranno prossimamente, a partire da coloro che hanno responsabilità politica. Mi ha colpito soprattutto la sua capacità di ascolto e di condivisione.
Sulla questione dei cattolici in politica esistono tuttora molti nodi irrisolti. Una nuova collocazione politica, una nuova classe politica, nuovi partiti politici non si improvvisano e non è sufficiente che si creino dei vuoti politici o che si aprano dei periodi di transizione per rendere più facile la presenza dei cattolici in politica. Nell’attuale fase ricorre continuamente l’idea che oggi i cattolici italiani siano più uniti di un tempo. Il fatto che siano nate numerose iniziative di associazioni e movimenti cattolici in rete viene interpretato come un fenomeno nuovo: fino a ieri non ci parlavamo nemmeno, ora almeno ci parliamo. Ma le cose sono più complesse.
Per la prima volta Benedetto XVI si è recato in Calabria, domenica 9 ottobre, visitando Lamezia Terme e la Certosa di Serra San Bruno. Il tema centrale del suo viaggio è stato il tempo: il mondo postmoderno che non ha più tempo per Dio e la testimonianza dei cristiani, dei santi, dei monaci che richiamano a impostare diversamente il rapporto con il tempo. A Lamezia, il Papa ha celebrato la Messa nella zona industriale ex-Sir, commentando la parabola, tratta dal Vangelo della domenica, del banchetto di nozze cui molti sono invitati, ma non tutti accettano l'invito né a tutti è poi chiesto di rimanere. Anche la prima lettura, tratta dal libro di Isaia, prepara questo tema - ha detto il Pontefice - perché parla del banchetto di Dio. È un’immagine - quella del banchetto - usata spesso nelle Scritture per indicare la gioia nella comunione e nell’abbondanza dei doni del Signore, e lascia intuire qualcosa della festa di Dio con l’umanità. Così la descrive Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande... di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati» (Is 25,6).
Rivolgendo questa domenica pomeriggio il proprio saluto alla popolazione di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, prima di visitare la Certosa situata nella città, il Papa ha sottolineato la funzione “indispensabile” svolta dai monasteri nel mondo. Il Pontefice ha incontrato gli abitanti di Serra San Bruno nel piazzale antistante la Certosa, struttura che ha definito “'cittadella' dello spirito”.
“La fecondazione in vitro (Fiv) ha strette regole, che lasciano le donne fisicamente ed emotivamente esauste. Alienate e frustrate, molte si rivolgono ai forum su internet per cercare informazione e supporto”. È quanto scrive l’ultimo numero della rivista scientifica “HEC Forum”, analizzando i forum in rete di donne olandesi e greche, che spesso non sanno capacitarsi di come quello che era stato prospettato come una panacea, si traduca talora in tanta ansia e stress.
I partecipanti al II Congresso Mondiale della Divina Misericordia, celebrato a Cracovia-Lagiewniki (Polonia) dal 1° al 5 ottobre, hanno proposto al Papa di fare dell'“apostolato della Divina Misericordia un cammino privilegiato della nuova evangelizzazione”. Lo ha annunciato l'Arcivescovo di Vienna (Austria), il Cardinale Christoph Schönborn, attraverso “Radio Espérance”, che ha coperto tutto il Congresso in diretta.
Introducendo la recita della preghiera mariana dell'Angelus a Lamezia Terme, meta con Serra San Bruno della sua visita pastorale in Calabria di questa domenica, Papa Benedetto XVI ha affidato alla Vergine Maria le difficoltà della regione e ha chiesto ai fedeli di essere fonte di rinnovamento per la loro società. Al termine della celebrazione eucaristica che ha presieduto nella Zona ex Sir, nella periferia industriale di Lamezia, il Pontefice ha esortato a rivolgersi “con filiale devozione alla Vergine Maria, che in questo mese di ottobre veneriamo in particolare col titolo di Regina del Santo Rosario”.
Riportiamo l'intervento pronunciato dal Papa questa domenica a Lamezia Terme (Catanzaro), in occasione della visita pastorale in Calabria, introducendo la preghiera mariana dell'Angelus al termine della celebrazione eucaristica nella Zona ex Sir.
“Non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede!”, ha esclamato questa domenica Papa Benedetto XVI nella celebrazione eucaristica che ha presieduto a Lamezia Terme (Catanzaro) durante la sua visita pastorale di un giorno in Calabria, che include anche Serra San Bruno e la sua Certosa. Nell'omelia della Messa, celebrata nella Zona ex Sir, nella periferia industriale di Lamezia Terme, il Papa ha confessato di essersi recato in Calabria per condividere con i fedeli “gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni”.
Un rapporto commissionato dalla National Religious Broadcasters (NRB), con sede in Virginia (USA), rivela come le nuove piattaforme mediatiche di comunicazione trattino la religione in modo sostanzialmente problematico. Il rapporto, dal titolo “True Liberty in a New Media Age: An Examination of the Threat of Anti-Christian Censorship and Other Viewpoint Discrimination on New Media Platforms”, esamina le principali società, quali Google, Apple, Facebook e Twitter. Secondo la descrizione riportata sul suo sito Internet, la NRB è un’associazione apartitica di comunicatori cristiani. Se è vero che i nuovi mezzi di comunicazione basati su Internet hanno aperto molte possibilità per lo scambio di idee e opinioni, allo stesso tempo – secondo il rapporto – preoccupa l’esiguo numero di società che dominano il settore.
“Ehi, prof., ma lei ci crede agli angeli?”. La domanda fatta da un ragazzo di III liceo sembra provocatoria, ma in verità nasconde due elementi importanti. Primo, il ragazzo un po’ scanzonato e sempre annoiato, in verità ha sentito del recente discorso del Papa Benedetto XVI sugli angeli custodi e dell’eco stampa che questo ha suscitato quindi legge i giornali (il che è veramente raro); secondo, è pronto a discutere della cosa, non si chiude in un rifiuto pregiudiziale, e quindi è bene dargli retta.
Il rifiuto del permesso di costruire una chiesa cattolica a Pskov, in Russia, ha suscitato la protesta dell'Arcivescovo della Diocesi della Madre di Dio a Mosca, monsignor Paolo Pezzi. Monsignor Pezzi ha lamentato questa “discriminazione intenzionale della comunità cattolica di Pskov” in una dichiarazione diffusa questo martedì, ha reso noto la “Radio Vaticana”.
Un altro sacerdote cattolico è stato ucciso, questa volta a Nairobi, capitale del Kenya. La vittima è padre James Awuor Kisero, fratello dell’Arcivescovo della città kenyota di Kisumu, monsignor Zacchaeus Okoth. Padre James, riferisce Fides, è stato aggredito lunedì sera da quattro uomini e ucciso in un quartiere povero di Nairobi. Era tornato da pochi giorni in Kenya dopo un periodo di studi in Italia.
Il libro “Volere e Volare”, scritto da Carlo Bellieni e Luigi Vittorio Berliri e pubblicato da Cantagalli, è un canto alla vita, all’accoglienza, al rispetto dell’altro ben oltre, anzi in contrapposizione, alla semplice tolleranza. Un canto a due voci molto diverse come sensibilità, esperienza professionale e anche come forma letteraria, che però trova una efficace unitarietà e incisività nel messaggio, così sintetizzato dai due autori: “una sfida al comodo pensare che la diversità sia da integrare, che la parola magica sia tolleranza, come se il diverso fosse un extraterrestre o un delinquente”. Berliri offre una serie di testimonianze a partire dai rapporti vissuti con persone affette da varie disabilità o difficoltà di integrazione, inserendo nel testo ricordi personali, scambi epistolari, profili di personaggi e resoconti di situazioni difficili, tutti accomunati da profonda attenzione per la persona e per il mistero che racchiude.
“È necessario che la comunità internazionale e i suoi organismi, tra cui l’ONU, si attivino per una soluzione alla mancanza di uno Stato in Somalia”. Monsignor Giorgio Bertin, che del martoriato Paese africano è Amministratore apostolico, lancia un appello affinché si faccia qualcosa, ora, per risolvere la drammatica crisi politica, sociale, economica e umanitaria in cui versa il Corno d'Africa. Secondo le ultime stime dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), i conflitti e la più grave siccità degli ultimi 60 anni stanno infatti affamando circa 13 milioni di persone tra Somalia, Kenia, Etiopia, Gibuti e la regione Karamoja dell’Uganda.
E’ nata una nuova religione: la Chiesa catodica. Che non rivela il senso della vita, ma vi priva del senso del ridicolo. Questa chiesa si è scelta come suo (involontario) messia (provvisorio, in base ai gusti del mercato) il povero Steve Jobs. A sua insaputa.
Fervono gli ultimi preparativi a Lamezia Terme e Serra San Bruno, in Calabria, dove il Papa si recherà in visita domenica prossima. Si tratta del 25.mo viaggio pastorale di Benedetto XVI in Italia. E a tre giorni dall’arrivo del Santo Padre, la Certosa di Serra San Bruno festeggia il suo fondatore, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica.
Il Papa arriverà a Serra San Bruno, nel pomeriggio di domenica prossima, dopo aver passato la mattina a Lamezia Terme. Ad accoglierlo, tra gli altri, sarà anche il priore della Certosa di Serra San Bruno.
Il nuovo appello del Papa, ieri all’udienza generale, per la soluzione dell’emergenza umanitaria nella regione del Corno d’Africa colpita da siccità e carestia rappresenta uno stimolo ulteriore per la comunità internazionale a moltiplicare gli impegni per salvare tante vite umane. La macchina degli aiuti è già in moto da mesi, ma non è sufficiente a frenare questa catastrofe che sta avvenendo quasi nel silenzio. E domani mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, sull’intervento umanitario nel Corno d’Africa, si terrà una conferenza stampa promossa dal Pontificio Consiglio Cor Unum. Interverranno, tra gli altri, il presidente del dicastero, cardinale Robert Sarah e mons. Giorgio Bertin, amministratore apostolico di Mogadiscio.
Il prossimo 22 ottobre, verrà celebrata per la prima volta la memoria del Beato Karol Wojtyla e per l’occasione si terrà un pellegrinaggio nel centro di Roma, promosso dal Servizio di Pastorale Giovanile del Vicariato e dall’Ufficio Vocazioni. Alle ore 15, in Piazza San Pietro il cardinale Angelo Comastri introdurrà il cammino che si snoderà poi lungo le vie del centro storico della città per concludersi a San Giovanni in Laterano, dove il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà la Santa Messa alle ore 19.
In modo molto discreto, si è tenuta ieri la prima seduta del processo contro l’assassino di mons. Luigi Padovese. Il presule è stato ucciso il 3 giugno 2010 dal suo autista, il giovane Murat Altun. La seduta di ieri - riferisce l'agenzia AsiaNews - è durata circa 20 minuti ed è stata aggiornata al 30 novembre prossimo. Il procuratore ha letto i capi di accusa e poi ha chiesto a Murat Altun:"Vuoi dire qualcosa?". Murat ha detto di non sentirsi bene e che aveva bisogno del medico. Non è la prima volta che Altun fa mostra della sua malattia. Secondo uno schema applicato anche nel caso di padre Andrea Santoro (ucciso nel 2006 a Trabzon), dopo l’uccisione, alcuni dottori hanno provveduto un certificato di insanità mentale per Altun che rischiava di non essere nemmeno processato e liberato. Ma lo scorso giugno una Commissione di medici di Istanbul, a cui era giunta tutta la documentazione su Altun, ha stabilito che egli è sano di mente e perciò può essere processato.
E’ stato rapito nelle prime ore di lunedì, ma la notizia sta trapelando solo da ieri, il parroco della chiesa cattolica di San Bernardo, a Eguaholo, nello Stato di Edo, nel sud della Nigeria. La notizia - riferisce l'agenzia Misna - è stata riferita ai media locali da due assistenti del parroco secondo cui una decina di uomini armati ha fatto irruzione nella casa del sacerdote conducendolo via.
Poco prima di morire, S. Luigi Maria de Montfort pronunciò a mo’ di testamento queste paro¬le: «Vi prego vivamente, per l'amore che vi porto in Gesù e Maria, di recitare il Rosario tutti i giorni, perché al momento della vostra morte, benedirete il giorno e l'ora in cui m'avrete creduto, e dopo aver seminato nelle benedizioni di Gesù e Maria, raccoglierete benedizioni eterne in cielo». Il Rosario, preghiera diffusa dai certosini fin dal XII secolo, che il mese di ottobre celebra solennemente, salterio dei poveri, “compendio di tutto il vangelo” per usare le parole di Pio XII, non è solo la preghiera più amata, ma anche quella che sta maggiormente a cuore alla Madonna se a Lourdes e a Fatima è apparsa con il Rosario in mano chiedendone la recita. A Fatima, poi, nel 1917, la madre di Gesù arrivò addirittura a dettare a suor Lucia la preghiera da recitare fra una decina e l’altra, “Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno...”.
«Sempre più discriminate le famiglie a vantaggio delle coppie di fatto. E' evidente che il patto tra lo Stato e il cittadino si è rotto: tanto vale sposarsi in chiesa e per il resto arrangiarsi. Come? Semplice, con una normalissima e vantaggiosissima convivenza». La provocazione arriva dall'Emilia Romagna ed è di quelle che fanno rumore. Il presidente del Forumfamiglie Emilio Ricchetti, avvocato ed esperto di diritto famigliare, è furibondo. Colpa dell'ultima trovata della Regione che, per adeguare il rincaro dei ticket sanitari alle disposizioni del Governo, ha pensato di applicare il sistema di calcolo più discriminatorio che ci sia. Cumulare i redditi degli sposati e inserirli nelle fasce più alte. Mentre per i conviventi no, per loro ognuno per sé. Così si risparmia e si finisce nella fascia dei meno abbienti.
Gli imprenditori alle prime armi spesso emulano quelli più famosi come Bill Gates, Steve Jobs, o “l’Oracolo di Omaha” Warren Buffett, nella ricerca del loro successo commerciale. Ma che dire del beato Giovanni Paolo II come modello di leader? Per l’ex guardia svizzera, che è diventato un imprenditore di successo, Andreas Widmer, la vita del grande Pontefice, che pure non ha mai gestito una società, costituisce un modello per chi è impegnato a mettere su un’impresa, a entrare nel mondo del commercio o per che dirige una qualsiasi società. Sulla base della propria conoscenza di Giovanni Paolo II e della sua esperienza diretta di quando faceva parte della Guardia svizzera negli anni Ottanta, Widmer ha scritto un entusiasmante libro dal titolo “The Pope and the CEO” [Il Papa e l’AD, n.d.t.]. Il libro, molto leggibile e pieno di saggi consigli e di aneddoti del suo periodo trascorso nel palazzo apostolico, è diretto agli imprenditori e agli studenti interessati al collegamento tra affari e fede, tra affari ed etica, e a lezioni di leadership tratte da Giovanni Paolo II.
C'è un angolo di Iraq in cui i cristiani sono triplicati negli ultimi quindici anni, sostiene un Vescovo alle prese con un consistente afflusso di persone che sfuggono a persecuzione e oppressione. I cristiani di Ankawa, un sobborgo della capitale curda Erbil, sono passati da più di 8.500 alla metà degli anni Novanta agli oltre 25.500 di oggi. Di questi, 1.500 sono arrivati nel corso dell'ultimo anno. Molti di loro sono fuggiti dopo l'attacco del 31 ottobre 2010 alla Cattedrale siro-cattolica di Baghdad, nel quale 58 persone sono state uccise e più di 70 sono rimaste ferite in un attacco durante la Messa della domenica sera.
Sono soprattutto tre i grandi messaggi che questo straordinario uomo ci lascia.
Nell’enciclica Redemptoris Mater Giovanni Paolo II scrive che “la femminilità si trova in una relazione singolare con la Madre del Redentore […]. Si può, pertanto, affermare che la donna, guardando a Maria, trova in lei il segreto per vivere degnamente la sua femminilità ed attuare la sua vera promozione. Alla luce di Maria, la Chiesa legge sul volto della donna i riflessi di una bellezza che è specchio dei più alti sentimenti di cui è capace il cuore umano: la totalità oblativa dell’amore; la forza che sa resistere ai più grandi dolori; la fedeltà illimitata e l’operosità infaticabile; la capacità di coniugare l’intuizione penetrante con la parola di sostegno e di incoraggiamento”.
Questa domenica, la Conferenza Politica del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) ha confermato che includerà nel suo programma elettorale il disegno di “Legge di regolamentazione dei diritti della persona di fronte al processo finale della vita”, promosso dall'attuale Governo Rodríguez Zapatero.
Migliaia di bambini si riuniranno nella Basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione a Washington, D.C. (Stati Uniti), questo mese per offrire alla Madonna una “Rosa d'Oro” e pregare davanti all'Eucaristia. I bambini parteciperanno il 7 ottobre alla 9ª edizione della celebrazione annuale dell'Ora Santa Eucaristica Mondiale dei Bambini, che verrà ritrasmessa in diretta e in tutto il mondo attraverso la Eternal World Television Network (EWTN) e tradotta per i Paesi di lingua spagnola.
Questo venerdì, 7 ottobre, si celebra la festa di Nostra Signora del Rosario, nel mese dedicato anche a questa devozione spirituale. Nel Santuario di Fatima, uno dei più visitati al mondo, dove la madre di Gesù chiese di estendere questa devozione, l'attività ferve. Il 12 settembre scorso, il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha parlato del segreto di Fatima: “Questa sera con Maria possiamo rinnovare la nostra fede nello Spirito del Risorto che guida la storia: il segreto di Fatima è una visione consolatrice”.
Non esiste il diritto internazionale all’aborto. Nei trattati delel Nazioni Unite non c'è. C’è solo nelle parole del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon e nelle voglie della potente lobby neomalthusiana internazionale che sul punto gli dà corda. Per questo oggi, 6 ottobre, al Dag Hammarskjold Auditorium del Palazzo di Vetro, a New York, viene presentato un documento di capitale importanza che riafferma e proclama il diritto alla vita di ogni essere umano in qualsiasi parte del mondo sia destinato a nascere così come sancito proprio dall'organismo che li riunisce tutti.
Il Rapporto sulla demografia presentato dal Progetto culturale della Cei ci dice una cosa molto importante, oltre ai numeri allarmanti sulle conseguenze del crollo della natalità (potete leggere i contenuti del Rapporto nel Focus che presentiamo oggi). Ci dice il profondo nesso tra stabilità della famiglia e natalità e delle perverse conseguenze che il calo demografico ha sull’economia e sulla società nel suo insieme. E quindi quanto l’una o l’altra politica sociale possa influenzare sia la solidità della famiglia sia la natalità.
Nel nostro paese la popolazione invecchia. Ogni anno nascono meno di 600 mila bambini, nel 2010 i neonati sono stati 561.944 contro i quasi 900 mila degli anni Settanta, ovvero circa 150mila in meno di quanto sarebbe teoricamente necessario per mantenere l’attuale dimensione demografica. La popolazione degli ultra sessantacinquenni supera già adesso di oltre mezzo milione quella con meno di 20 anni, ma al 2031 potrebbe superarla di ben sei milioni e persino il sorpasso numerico della popolazione ultraottantenne sulla popolazione con meno di dieci anni sembra prospettarsi in tempi relativamente brevi.
“Che cosa ha seminato tra i suoi parrocchiani?”. Questo viene da pensare leggendo il contratto che il parroco della Chiesa-Convento Maria santissima della Croce dei frati minori devoti a San Francesco, a Francavilla Fontana - in provincia di Brindisi - vorrebbe sottoporre alla firma degli sposi prima della celebrazione del Sacramento del Matrimonio.
Nell'udienza del 5 ottobre la «scuola della preghiera» cui Benedetto XVI dedica da qualche mese le udienze del mercoledì ha continuato a occuparsi dei Salmi, e in particolare di un Salmo che tutti conoscono e magari cantano in chiesa alla domenica, ma che commentato dal Papa rivela profondità insospettate. Si tratta del Salmo 23 - secondo la datazione greco-latina, 22 - che inizia con le famose parole «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla». Benedetto XVI richiama anzitutto il contesto storico, che sarà evocato di nuovo più volte anche da Gesù: «l'ambiente nomade della pastorizia e l’esperienza di conoscenza reciproca che si stabilisce tra il pastore e le pecore che compongono il suo piccolo gregge. L’immagine richiama un’atmosfera di confidenza, intimità, tenerezza: il pastore conosce le sue pecorelle una per una, le chiama per nome ed esse lo seguono perché lo riconoscono e si fidano di lui (cfr Gv 10,2-4)».
Venerdì 7 ottobre, presso l’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), dalle 10.30 alle 17.00, si terrà la giornata di studio “Dieci anni di ‘Per leggere’. I generi della lettura”. Questa giornata di studio, a cura della prof.ssa Isabella Becherucci dell’Università Europea di Roma, intende festeggiare il decennale della giovane rivista di letteratura italiana “Per leggere” che, con i suoi venti numeri pubblicati, offre un panorama ricco e aggiornato degli studi scientifici dell’italianistica.
Al termine dell'udienza generale di questo mercoledì, Papa Benedetto XVI ha rivolto un nuovo appello alla comunità internazionale perché accorra in aiuto delle popolazioni del Corno d'Africa. Alla fine dei saluti nelle varie lingue, il Pontefice si è riferito alle “drammatiche notizie” che continuano a giungere sulla carestia che colpisce la regione. “Rinnovo il mio accorato invito alla Comunità Internazionale perché continui il suo impegno verso quei popoli e invito tutti a offrire preghiere e aiuto concreto per tanti fratelli e sorelle così duramente provati”, ha affermato.
“Per quanto difficili, tortuosi o lunghi possano apparire i percorsi della nostra vita, spesso anche in zone desertiche spiritualmente, senza acqua e con un sole di razionalismo cocente, sotto la guida del pastore buono, Cristo, siamo certi di andare sulle strade ‘giuste’ e che il Signore ci guida”. Lo ha detto Benedetto XVI all'Udienza generale del mercoledì dedicata alla meditazione del celebre Salmo 23, legato alla figura del “Buon Pastore”.
“Ottant’anni della Radio del Papa” (Libreria Editrice Vaticana): è questo il titolo dei volumi presentati questo martedì 4 ottobre nell’aula magna dell’Università Lumsa, a Roma, che racchiudono gli 80 anni di vita dell'emittente pontificia voluta da Pio XI e realizzata da Guglielmo Marconi. Oltre 700 pagine divise in due tomi: il primo volume scritto nel 1981 da Fernando Bea e riedito per l'occasione, Qui Radio Vaticana. Mezzo secolo della Radio del Papa (Città del Vaticano, Edizioni Radio Vaticana, 1981), traccia i primi 50 anni e cioè dagli albori della "Statio radiophonica vaticana" fino agli esordi del pontificato di Giovanni Paolo II; il secondo, opera di Alessandro De Carolis, parte dal 16 ottobre 1978 per arrivare al pontificato di Benedetto XVI.
Qualche giorno fa, nell'ambito dell'incontro che il neo arcivescovo di Milano Angelo Scola ha avuto con il mondo della comunicazione e della cultura, tra i vari interventi ce n'è stato anche uno davvero particolare. E' stato quello del noto comico e attore Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che come rappresentante del mondo dello spettacolo e della cultura si è rivolto a Angelo Scola con un discorso toccante e divertente allo stesso tempo. Sembra che l'arcivescovo abbia trovato di suo gradimento le parole di Poretti, a giudicare dai sorrisi rilasciati durante le sue parole. Il quale ha cominciato il suo intervento raccontando in questo modo: "Due cose sono state fondamentali per la mia vita: Milano e i preti. Tra me e Milano è stato un amore a prima vista. Con i preti invece… ci ho messo un po’ di più".
Mentre proseguono le proteste e le manovre dei gruppi islamici radicali in favore di Mumtaz Qadri – l’assassino del governare del Punjab, reo di aver difeso Asia Bibi e messo in discussione la legge sulla blasfemia – vescovi e leader religiosi islamici sostengono legalità, stato di diritto, laicità dello Stato, rispetto della giustizia, in un delicato momento politico per il Paese, segnato da crisi di governo e instabilità sociale. E si uniscono alla “Masihi Foudation” in un accorato appello per salvare la vita di Asia Bibi, donna cristiana condannata a morte per blasfemia. Mons. Rufin Anthony, vescovo di Islamabad-Rawalpindi, dice all'agenzia Fides che bisogna “tenere la barra a dritta”: “Come il caso di Mumtaz Qadri mostra chiaramente, Stato e religione dovrebbero essere separati. Chi difende Qadri si appiglia ai difetti esistenti nella Costituzione pakistana, che si basa su una religione specifica e ammette la legge sulla blasfemia.
“Far entrare nell’intero corpo sociale la consapevolezza della sfida demografica con cui l’Italia deve inevitabilmente misurarsi”. E’ questo l’obiettivo del rapporto, curato dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale italiana (Cei), e intitolato: “Il cambiamento demografico. Rapporto-proposta sul futuro dell’Italia”. Secondo l'Istat il tasso di crescita della popolazione è di circa lo 0,40%, dato in positivo grazie ai flussi migratori: infatti le nascite sono di poco inferiori ai decessi. Lo studio verrà presentato nel pomeriggio a Roma, presso la sede della Casa editrice Laterza. All’incontro interverranno, tra gli altri, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e il cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato per il progetto culturale della Cei.
In Egitto, in questo delicato periodo prima delle elezioni di novembre e successivo alla rivoluzione che ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak, prosegue la fuga di cristiani dal Paese. Secondo alcune fonti, non verificabili, sarebbero oltre 100 mila i copti che hanno già lasciato l’Egitto.
Si è concluso oggi a Cracovia il secondo Congresso mondiale della Divina Misericordia. “Guardando la folla dei pellegrini che frequentano il Santuario della Divina Misericordia a Lagiewniki - sottolinea il messaggio finale del Congresso - ci siamo resi conto che ci troviamo in un posto speciale. Qui avvertiamo tangibilmente un certo addensamento delle faccende umane più difficili, della sofferenza, delle tragedie personali e familiari. Qui si concentra come in una lente l’invocazione della Misericordia di Dio e della speranza per l'uomo e per il mondo.
“Quando Dio apre la sua tenda per accoglierci, nulla può farci del male”. È un messaggio di assoluta fiducia quello che Benedetto XVI ricava dalla meditazione del celebre Salmo 23, quello del “Buon Pastore”. Il Papa ne ha parlato all’udienza generale di questa mattina, in Piazza San Pietro, affermando che la presenza di Dio è certa anche nel “deserto del razionalismo”. Benedetto XVI ha poi concluso ricordando la prossima festa della Madonna del Rosario e invitando i cristiani a “riscoprire” questa preghiera mariana.
Il Papa, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo appello per le popolazioni del Corno d’Africa, dove circa 12 milioni di persone sono colpite dalla fame: a rischio soprattutto i bambini. Centinaia di migliaia gli sfollati e i profughi in cerca di acqua e di cibo.
Secondo Coldiretti finiscono in discarica ogni anno dieci milioni di tonnellate di alimenti. La cosiddetta legge “del pasto buono”, ad esempio, permette a un padre di famiglia di recarsi presso la rosticceria vicino a casa ottenendo gratuitamente un pollo invenduto e portandolo a casa per sfamare sé e la sua famiglia.
Il Depo Provera, utilizzato massicciamente in Africa per la pervicace volontà dell'Oms, deprime le difese immunitarie e raddoppia il rischio di contrarre l'Aids. Ma è usato per la sua praticità: si inietta una volta ogni tre mesi, dopo la cessazione delle iniezioni ci vogliono dai 9 ai 18 mesi prima che la donna torni ad essere feconda.
Non poteva mancare. Nell’orgia mediatica che si è consumata intorno al processo per l’uccisione di Meredith Kercher, non poteva mancare qualcuno che tirasse in ballo la Chiesa. “La natura delle accuse contro Amanda Knox erano quasi esclusivamente di natura sessuale. L’Italia cattolica condanna lo stile di vita e un clichè adoperato ad hoc, non il fatto – mai dimostrato – che abbia ucciso”. Così afferma in un’intervista al Corriere della Sera (notare anche il giornalista compiacente) lo scrittore-avvocato americano Scott Turow, che aggiunge: “L’aver dipinto sin dal primo istante la Knox come una giovane americana viziosa, promiscua e drogata, giunta in Italia dalla capitale degli hippy Seattle solo per divertirsi, ha consolidato uno stereotipo con grande presa sulla vostra opinione pubblica".
Non è facile capire davvero quanto sta succedendo in Siria. Da settimane - ormai - ogni venerdì i notiziari ci ripetono lo stesso schema: le manifestazioni contro il presidente Bashar al-Assad, i morti negli scontri (purtroppo ormai tanti) e le dichiarazioni di qualche leader occidentale sull'insostenibilità di questa situazione. Ma appena si prova a guardare dentro un po' meglio a questa grave crisi, si scopre che non tutti i conti tornano: a scombinare le carte ci sono soprattutto le voci dei cristiani siriani, preoccupatissimi per la piega che potrebbe prendere il Paese una volta caduto Assad. Come leggere, allora, questa lunga stagione calda di Damasco?
Detenuti in 24 da oltre due mesi per aver oltrepassato i limiti delle acque territoriali. Dieci sono liberi dal 1mo ottobre scorso; altri nove (di cui cinque cristiani) dal 3 ottobre. Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar: “Guardate al futuro con speranza”. Per gli ultimi cinque prigionieri ancora qualche mese di attesa.
I 17 Paesi membri della zona euro hanno potuto tirare un piccolo ma breve sospiro di sollievo: nei giorni scorsi, due altri Paesi hanno ratificato infatti il potenziamento del cosiddetto "fondo salva-Stati" (noto con l'acronimo inglese EFSF). Giovedì 29 settembre, il Bundestag (cioè la Camera bassa del Parlamento tedesco) ha approvato con una netta maggioranza - 523 voti contro 85 e 3 astensioni - l'ampliamento del fondo, che ha incassato il giorno successivo, venerdì 30 settembre, anche il "sì" da parte del Bundesrat (la seconda Camera, quella delle regioni o "Länder"). Sempre venerdì, anche il Parlamento austriaco ha dato il via libera, facendo salire il numero dei Paesi che hanno ratificato la riforma a 14.
E' stato reso pubblico in Nicaragua il fatto che vari parroci sono stati minacciati, un dato preoccupante dopo il recente omicidio del parroco di La Concepción, Marlon Pupiro. Il Paese vive un delicato momento politico, con elezioni alle porte e il Presidente Daniel Ortega deciso a restare al potere, situazione denunciata dalla Chiesa cattolica, accanto alla corruzione e ad altri mali che colpiscono il Nicaragua. Il segretario della Conferenza Episcopale e Vescovo della Diocesi di Chontales y Río San Juan, monsignor Sócrates René Sándigo Jirón, ha affermato – secondo quanto riportato il 1° ottobre da “El Nuevo Diario” di Managua – che c'è preoccupazione nella Chiesa cattolica per la mancanza di indagini approfondite sull'assassinio di padre Pupiro e le minacce contro alcuni parroci.
Santa Faustina Kowalska potrebbe essere il primo dottore della Chiesa del terzo millennio: i Cardinali e i Vescovi riuniti a Cracovia-Lagiewniki per il II Congresso Mondiale della Divina Misericordia hanno indirizzato una lettera a Benedetto XVI chiedendo l'apertura del dossier. La notizia è stata diffusa in diretta questa domenica, 2 ottobre, dopo l'Angelus del Papa da Radio Espérance, che trasmette il Congresso con le sue emittenti, il satellite WorldSpace e via Internet. La santa polacca Faustina Kowalska sarebbe la quarta donna ad essere proclamata dottore della Chiesa, dopo la carmelitana spagnola Teresa d'Avila e la domenicana italiana Caterina da Siena, proclamate da Paolo VI, e la carmelitana francese Teresa di Lisieux, proclamata da Giovanni Paolo II. Il suo insegnamento è ritenuto particolarmente importante per il terzo millennio, ed è conosciuto nel mondo intero grazie al suo “Diario”.
Paul Jacob Bhatti, fratello del ministro per le Minoranze religiose crivellato il 2 marzo scorso da alcuni sicari, interviene sulla sentenza del Tribunale anti-terrorismo del Pakistan che ha condannato a morte Mumtaz Qadri, l'assassino del governatore Salman Taseer che aveva preso le difese di Asia Bibi. Bhatti racconta a Ilsussidiario.net perché ha deciso di opporsi ai fondamentalisti islamici che tengono in scacco il Paese. E anche sulle persone che hanno ucciso suo fratello osserva: “Non mi importa che siano puniti gli esecutori materiali, quello che voglio è poter guardare negli occhi i loro mandanti”.
Proseguono a New York, al Palazzo di Vetro, i lavori della 66a Assemblea Generale delle Nazioni Unite e, come di consueto, l’Occidente riceve la sua parte di rimproveri mentre si susseguono gli interventi dei capi di stato e di governo del Sud del mondo. In prima fila anche quest’anno tra coloro che puntano il dito contro gli Stati Uniti e i loro alleati spicca Hugo Chavez, il presidente del Venezuela, che ha denunciato tra l’altro, chiamando in causa anche l’ONU, il "fallimento storico" nella lotta alla fame nel Corno d’Africa: come se le carestie ricorrenti in quella regione e nel resto del continente africano non fossero dovute ai decenni di malgoverno e di mancato sviluppo a partire dalla fine della colonizzazione europea.
Nel giorno dedicato a San Francesco d’Assisi al Senato viene presentato un importante disegno di legge che punta a completare la cosiddetta legge “del buon Samaritano” che ha consentito, per finalità di tipo sociale e solidaristico, il recupero degli alimenti da supermercati e mense. A distanza di anni, alcuni parlamentari, guidati dal senatore Luigi Grillo (Pdl), hanno pensato di proporre nuovi accorgimenti, poiché quell’importante legge ha mostrato difficoltà di applicazione nelle micro realtà, per evitare ciò che di più odioso possa esserci: lo spreco di cibo, soprattutto se il fenomeno di impoverimento della popolazione non accenna ad arrestarsi.
Benedetto XVI, nel suo discorso tenuto a Ratisbona nel settembre del 2006, ha tessuto uno splendido elogio della ragione, quella ragione che fonda la civiltà occidentale. O forse dovrei dire “fondava”, viste le reazioni che questo chiaro discorso ha suscitato non solo in oriente, ma anche in occidente, basandosi su una citazione e trascurando completamente il senso del discorso. Dovrei dire “fondava” anche perché ho l'impressione che ciò che permette di confrontarsi sul terreno della ragione, la logica di fondamento aristotelico e il metodo scientifico, stanno diventando sempre più due ospiti ingombranti ed indesiderati proprio in quel mondo occidentale che su di essi è stato costruito. Un esempio recente? Il 28 settembre scorso il Parlamento Europeo ha approvato una “risoluzione” (nientepopòdimenoche) “sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite”.
«Continuiamo a piegare san Francesco alle mode della cultura moderna, ecco perché viene presentato come contestatore, hippie, ecologista… E come frati francescani non siamo esenti da questa deriva». Già in un libro illuminante Nostro fratello di Assisi (Edizioni Messaggero Padova, pp. 368, euro 20) scritto ormai più di vent’anni fa, padre Ignacio Larrañaga, frate cappuccino spagnolo, aveva messo in guardia da coloro che riducono san Francesco a «una marionetta senza Dio». Un rischio tanto più concreto oggi, secondo il religioso, perché «l’uomo moderno ha sostituito Dio con il proprio ego». Sacerdote francescano, Larrañaga, nel 1984 ha fondato i Laboratori di Preghiera e Vita, un servizio ecclesiale diffuso in più di 40 Paesi del mondo, ed è autore di numerosi best-seller di spiritualità. Da vero innamorato di san Francesco è impegnato da anni a far emergere il volto profondo del Poverello, la novità del carisma francescano che viene fuori per esempio dai lavori imprescindibili del medievista Raoul Manselli (San Francesco d’Assisi e I primi cento anni di storia francescana entrambi pubblicati dalla San Paolo). E l’originalità di un Santo che come ha detto Chesterton in un mirabile ritratto controcorrente (ripubblicato di recente da Lindau) è l’esatto contrario di un sognatore, «un uomo d’azione» che non può certo diventare «un protagonista di storie graziose».
Occorre cercare nuove strade per l’evangelizzazione. Lo ha detto Benedetto XVI in un messaggio, a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, indirizzato al Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), il Cardinale Péter Erdő, in occasione dell’assemblea plenaria del CCEE riunito a Tirana fino al 2 ottobre, nel 40° della sua nascita.
I familiari di una donna inglese di 52 anni hanno perso una battaglia legale nella quale stavano cercando di ottenere il permesso di porre fine alla vita della parente smettendo di darle cibo e acqua. La donna, alla quale durante il processo ci si è riferiti come M, ha una coscienza molto ridotta, uno stato ritenuto un passo al di sopra del cosiddetto stato vegetativo persistente. Ha subito dei danni cerebrali a causa di un'encefalite virale otto anni fa. Il giudice dell'Alta Corte Scott Baker ha dichiarato mercoledì scorso nella sua sentenza che il fattore che ha avuto un “peso sostanziale” nella sua decisione “è la conservazione della vita”.
La Sierra Leone è un piccolo Paese della costa occidentale dell’Africa, con una popolazione di 5 milioni di abitanti e ricco di risorse naturali, tra cui diamanti, oro, bauxite e ferro. La nazione è recentemente emersa da un decennio di guerra civile, ma è ancora alle prese con le sfide della riconciliazione e della ricostruzione. Il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha raggiunto l’arcivescovo Edward Tamba Charles di Freetown, che gli ha concesso la seguente intervista.
Due membri della comunità cristiana di Kirkuk, nel nord dell'Iraq, sono stati assassinati a colpi di arma da fuoco questo fine settimana. Il cattolico Bassam Isho è morto per mano di un gruppo armato questa domenica nel quartiere di Muthana, mentre sabato è stato trovato a Baghdad il corpo senza vita di Emmanuele Hanna Polos, ha reso noto l'agenzia AsiaNews. Bassam Isho, di 30 anni, lavorava in un ristorante del quartiere di Muthana. I suoi resti mortali riposeranno a Telkef.
“Il Rosario, un tesoro da riscoprire” è stato il tema del Congresso del Rosario dell’arcidiocesi di Czestochowa, dedicato al Beato Giovanni Paolo II, che si è svolto il 1° ottobre presso il Santuario della Madonna del Santo Rosario a Myszków Mrzyglód. Secondo quanto riporta l’agenzia Fides, al Congresso hanno partecipato i gruppi del Rosario Vivente e i diversi gruppi del Rosario Missionario. Era presente anche don Bogdan Michalski, segretario nazionale della Pontificia Opera per la Propagazione della Fede e della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo.
L’annuncio del Vangelo favorisce sempre lo sviluppo dei popoli perché crea solidarietà. È uno dei concetti che l’arcivescovo Fernando Filoni ha espresso in questi giorni parlando, in alcune interviste del mese missionario. Il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli aveva inaugurato sabato scorso il mese dedicato alle missioni ricordandone, nel corso di una celebrazione liturgica, la Santa Patrona, Teresa del Bambino Gesù.
Al secondo Congresso Mondiale della Divina Misericordia, in corso da Cracovia, è cominciato il tempo delle testimonianze. I partecipanti visitano anche l’ex campo di concentramento tedesco Auschwitz, per pregare per la pace e la misericordia divina per il mondo.
“Riflessiva e pratica, attratta dai grandi ideali e insieme concreta”: le parole del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, per delineare la personalità di madre Antonia Maria Verna, beatificata ieri pomeriggio nella natia diocesi di Ivrea, in Piemonte. Il rito, presieduto dal porporato in rappresentanza del Santo Padre, si è svolto nella cattedrale di Maria Assunta, presenti il vescovo locale mons. Arrigo Miglio, autorità ecclesiali e civili, oltre che le figlie spirituali della nuova Beata, fondatrice nella prima metà dell’800 delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea.
Ieri nel quartiere di Muthana un gruppo armato ha assassinato il 30enne cattolico Bassam Isho. Il primo ottobre è stato ritrovato ai margini della strada diretta a Baghdad Emmanuele Hanna Polos, anch’egli freddato a colpi di pistola. Fonti cristiane a Kirkuk: “gli attacchi continuano, nel silenzio più totale del mondo”.
Gli ospedali libici sono al collasso. La gente muore per la mancanza di ossigeno e i continui black-out. Oltre 10mila i profughi fuggiti da Sirte e Bani Walid, ultime roccaforti del regime. Il vescovo di Tripoli chiede che i Paesi stranieri accolgano migliaia di feriti.
Wu Jinglian, l’economista più ascoltato e stimato dai vertici comunisti, attacca il governo: “Se non mettete in pratica delle vere riforme, politiche ed economiche, rischiamo il collasso”.
Il capo-villaggio di Mekargalih, insieme a esponenti del Fronte di difesa islamico, ha cacciato i fedeli perché colpevoli di “attività di proselitismo” in un’area a maggioranza musulmana. Donna cristiana denuncia: “la polizia non ha il coraggio di affrontare i gruppi radicali”. Violati i principi sanciti nel Pancasila.
Sempre meno riti nuziali e sempre più riti processuali per divorzio in Spagna. Lo dice un rapporto dell’Istituto di Politica Familiare spagnola (IPF). Nel 2010 si registravano 4 matrimoni contro 3 separazioni. Negli ultimi vent’anni i matrimoni sono scesi da 220mila a 170mila e di contro i divorzi aumentano. Ciò accade per molte ragioni secondo il presidente dell’IPF Eduardo Hertfelder. In primis per motivi di ordine culturale: “Ci è stata trasmessa l’idea – afferma Hertfelder all’agenzia Zenit - che la fedeltà e l’indissolubilità sono un’utopia, che il matrimonio è una questione esclusivamente di affetto e che quando questo si esaurisce posso cambiare, che è un contratto che in un dato momento posso annullare”.
Il buon cristiano è chiamato ad essere anche un buon cittadino, e quindi la fede arricchisce la patria. Il Cardinale Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo (Brasile), lo ha ricordato in un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo” in cui riconosce che anche se “come persone di fede siamo consapevoli del fatto che non abbiamo qui una 'città permanente', ma siamo in cammino verso la patria che deve venire”, “abbiamo anche chiara coscienza di essere cittadini di questo mondo, con una patria che ci accoglie e ci fa da casa”.
Domenica 23 ottobre si celebra in tutto il mondo cattolico la Giornata missionaria mondiale. Nelle missioni nasce la Chiesa, lo Spirito Santo è sempre all’opera ed a volte si manifesta in modo imprevisto. Parlo a Milano col mio confratello mons. Cesare Bonivento, vescovo di Vanimo in Papua Nuova Guinea, che mi racconta la sua ultima avventura in quel grande paese dell’Oceania. “Ho inaugurato, mi dice, una parrocchia della quale non sapevo nulla”. Gli chiedo perché e dice: “I miei cristiani sono giovani ed entusiasti della fede, la mia diocesi è molto grande, montagnosa e forestale, con poche strade.Èsuccesso che un gruppo di battezzati, nell’interno del territorio non ancora del tutto esplorato, ha costruito la sua parrocchia e poi mi ha chiamato a inaugurarla. Allora dico a chi è venuto ad invitarmi: come mai avete fatto una parrocchia senza dirlo al vescovo?”. E mi ha raccontato la storia.
Una clip di 30 secondi su don Luigi Guanella verrà trasmessa nel circuito TV della metropolitana di Roma dal 16 al 22 ottobre per 50 passaggi al giorno. “L’idea – spiega don Wladimiro Bogoni, responsabile del Centro di Comunicazione dell’Opera don Guanella – nasce per condividere con i romani e i turisti la gioia e il motivo della canonizzazione del fondatore, che avrà luogo a piazza San Pietro il prossimo 23 ottobre”.
Organizzate dal 7 al 9 ottobre a Loreto dai Missionari Monfortani, le Giornate di spiritualità mariana vedranno anche quest'anno la partecipazione di 200 tra laici e religiosi/e, accomunati dall’esperienza della consacrazione a Gesù per Maria proposta dal Santo di Montfort. Il percorso tematico scelto per l'edizione 2011 - “Il cammino spirituale con Maria” - è stato suggerito dagli orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il decennio 2010-2020, raccolti nel documento “Educare alla vita buona del Vangelo”.
“Are you aware, brothers, that the Mother of God was with us? Each of us should ask himself: Are you worthy of this?”, Medjugorje visionary Mirjana Dragicevic-Soldo said after today’s apparition when the Virgin Mary warned of creating families and societies that are not resting on God.
Il week-end ci ha portato un buon numero di polemiche sterili, specie in Germania (ma non solo), a proposito di Martin Lutero (1483-1546) e dei due discorsi che il Papa gli ha dedicato visitando il 23 settembre l’ex-convento agostiniano di Erfurt, dove Lutero fu ordinato sacerdote nel 1507. A Erfurt Benedetto XVI ha proposto ai cattolici un nuovo «incontro con Martin Lutero», affermando che la domanda sul ruolo della fede e sul peccato, «questa scottante domanda di Martin Lutero deve diventare di nuovo, e certamente in forma nuova, anche la nostra domanda».
“In campo di sospensione delle cure vitali, di diagnosi prenatale e di manipolazione della vita molti cristiani non sentono più né l’ingiustizia morale, né i richiami dei dati scientifici”. Questa denuncia è stata fatta da L’Osservatore Romano nell’edizione del 1° ottobre con un articolo in prima pagina a firma di Carlo Bellieni. Il bioeticista presentava una serie di dati scientifici per dimostrare che le pratiche di fecondazione in vitro, aborto farmacologico e uso delle droghe leggere sono molto pericolose per la salute oltre che moralmente inaccettabili e che l’unico motivo per cui sono state introdotte è economico. “Il positivismo – nella forma dell’utilitarismo — sembra prevalere”, dice Bellieni. E non solo tra i laici: “Ormai certe pratiche sono routine, digerite, assorbite e soprattutto «normalizzate» anche tra molti credenti, medici e non medici”.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso. Per lui la legge che tutela come unico possibile il matrimonio tra un uomo e una donna è incostituzionale. Ma si sbaglia di grosso, dice Timothy M. Dolan, arcivescovo cattolico di New York e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che il 20 settembre ha inviato una vibrante lettera di protesta alla Casa Bianca. Un fatto più unico che raro, questo - soprattutto per i toni forti e da ultimatum utilizzati dal presule -, che evidenzia come la questione sia oramai ai ferri corti. Nella sostanza, un vero scontro "istituzionale".
Il Rettore del seminario maggiore del nord dell'Uganda ha rivelato che i seminaristi del Paese sono stati duramente colpiti dalla grave crisi economica e dall'inflazione galoppante. Monsignor Cosmas Alule, Rettore del seminario maggiore Alokolum Major, ha riferito che i problemi finanziari nel Paese hanno provocato gravi difficoltà all'istituzione. Parlando durante una visita al quartier generale dell'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) a Königstein, in Germania, il presule ha affermato che la situazione economica ostacola anche altri seminari in questo Paese dell'Africa orientale.
Nei saluti che ha rivolto ai fedeli questa domenica al termine della recita dell'Angelus, Benedetto XVI ha segnalato l'inizio della missione “Gesù al centro”, che ricorderà nella sue preghiere. “Anche quest’anno all’inizio di ottobre, mese missionario, il Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma promuove la missione chiamata 'Gesù al Centro'”, ha affermato. “Assicuro la mia preghiera per questa iniziativa, che si rivolgerà in particolare ai numerosi ragazzi e ragazze che frequentano la zona di Ponte Milvio”.
Riportiamo le parole pronunciate questa domenica da Papa Benedetto XVI affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione in Piazza San Pietro in Vaticano.
Anche quest'anno, il Monastero di San Pietro di Sorres di Borutta (Sassari) organizza dal mese di ottobre le Giornate di Spiritualità, la seconda e l'ultima domenica di ogni mese con due incontri previsti alle 9.30 e alle 15.00. Le Giornate saranno guidate dall'Abate Antonio Musi osb e da padre Ugo Puggioni osb. Importante sarà il tema della missione, che caratterizzerà per tutto l’anno la pastorale della Chiesa diocesana di Sassari.
È stato aperto, ieri, in Pakistan, l’Anno della missione, che porterà l’esigua minoranza cristiana del Paese, circa il 2% della popolazione tra cui un milione di cattolici, a riflettere sul tema “Duc in altum”. “La chiamata a essere missionari ci tocca da vicino”, sono state le parole riportate dall'agenzia Fides di mons. Max John Rodrigues, vescovo di Hyderabad e presidente della Commissione per la missione nata in seno alla Conferenza episcopale pakistana.
Come ricordato dal Papa all'Angelus, oggi pomeriggio il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, a nome del Santo Padre, presiederà ad Ivrea la cerimonia di Beatificazione della venerabile Antonia Maria Verna, fondatrice dell’Istituto delle Suore della carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea. La nuova Beata nasce il 12 giugno 1773 a Pasquaro, in provincia di Torino, in una povera famiglia di contadini, e muore il giorno di Natale del 1838, lasciando tante sue consorelle in “piena disponibilità all’opera della salvezza a immagine di Maria Immacolata”, come recita la Regola della Congregazione. Una Congregazione pensata per la carità, l’istruzione e l’educazione cristiana, in un’epoca storica in cui protestantesimo, filosofia laicista, massoneria penetravano nella civiltà europea.
Cari fratelli e sorelle! Il Vangelo di questa domenica si chiude con un monito di Gesù, particolarmente severo, rivolto ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: “A voi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad un popolo che ne produca i frutti” (Mt 21,43). Sono parole che fanno pensare alla grande responsabilità di chi, in ogni epoca, è chiamato a lavorare nella vigna del Signore, specialmente con ruolo di autorità, e spingono a rinnovare la piena fedeltà a Cristo. ...
All’Angelus Benedetto XVI sottolinea la responsabilità dei pastori della Chiesa, specialmente di chi vi ha “ruolo di autorità”. Un invito ai docenti a preoccuparsi della formazione della persona alla persona e alla verità, “in modo che possa discernere dove si trova la verità e possa compiere delle scelte libere”.
DOPO quarant’anni di sordità all’improvviso ha ricominciato a sentire e ora non ha più bisogno di ausili acustici. A Villa Chiaviche di Cesena si parla già di miracolo per ciò che è accaduto nella serata di martedì scorso a Medjugorje, durante la messa, a Domenico Mascheri, 87 anni portati egregiamente.
SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI da pregare oggi a mezzogiorno.
NOTIFICAZIONE DELLA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA PER LA FEDE a proposito degli scritti e dell'attività della signora Vassula Ryden.
Lo ha dichiarato il governatore generale Gholam-Ali Rezvani. Pronta la smentita dell’avvocato di Yusef Nadarkhani: “In tribunale i giudici hanno parlato di apostasia dell’islam”. Il pastore evangelico si era convertito al cristianesimo a 19 anni. È stato arrestato nel 2009. Lo scorso luglio la Corte suprema aveva ribaltato la sentenza.
Il Tribunale antiterrorismo (Atc) pakistano ha emesso oggi la sentenza contro, definendo l’omicidio “un crimine efferato” e “ingiustificabile”. La difesa di Qadri ha sostenuto la “inevitabilità” dell’assassinio, provocato dalle “dichiarazioni disdicevoli” di Taseer sulla legge sulla blasfemia. Proteste fuori della prigione. Vescovo di Islamabad: “Sentenza coraggiosa, ora lavoriamo insieme per una società tollerante ”.
Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi (Is 5,1-7).
Tiziano Terzani, come si sa, è morto, e ai morti si deve sempre un certo rispetto, specie se hanno affrontato, con dignità, come fece lui, una fine brutta e dolorosa (morì di cancro). Eppure, qualcosa bisognerà pur dirla, visto che i suoi libri continuano a vendere, i suoi articoli vengono periodicamente ripubblicati su grandi giornali e i suoi fans ufficiali, sull’apposito sito, sono oltre 21 mila (molti più di quelli di Manzoni, che erano 25).
La Costituzione serba prevede la piena libertà religiosa, ma nella pratica la legge pone dei limiti, operando discriminazioni tra le comunità e negando ad alcune comunità lo status legale. I gruppi maggiormente discriminati sono quelli minoritari, danneggiati dalla richiesta di lunghe e invasive procedure per la registrazione, che ne ritardano il riconoscimento legale. Durante la visita effettuata nel Paese lo scorso anno, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione, Asma Jahangir, ha raccomandato che tali procedure vengano snellite e semplificate. Il Ministero della religione ha affermato che la legge non fa altro che rispecchiare una società in transizione e che comunque il governo focalizza i suoi sforzi nel monitoraggio dell’efficace applicazione della legge.
Nel mondo ogni anno quasi 8 milioni di bambini continuano a morire prima di aver compiuto 5 anni, circa 1 ogni 4 secondi, la maggior parte per cause facilmente prevenibili e curabili. E’ quanto ricorda Save the Children in vista della sua campagna “Every One”, giunta alla terza edizione, che si terrà martedì 4 ottobre nella sala della Protomoteca del Comune di Roma alle ore 10.30.
“Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale”, del prossimo 23 ottobre, “accresca nel Popolo di Dio la passione per l’evangelizzazione e il sostegno all’attività missionaria con la preghiera e l’aiuto economico alle Chiese più povere”. E’ questa l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di ottobre. Un tema, quello dell’annuncio del Vangelo, a cui il Papa ha dedicato numerosi interventi.
Misericordia – sorgente di speranza”: è questo il tema del secondo Congresso Mondiale della Divina Misericordia che si terrà da domani al 5 ottobre a Cracovia, in Polonia, presso il Santuario di Łagiewniki, dove Santa Faustina Kowalska, l'apostola della Divina Misericordia, trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il programma del Congresso - oltre a momenti di preghiera, conferenze e una preghiera ecumenica con l'intercessione del Beato Giovanni Paolo II, il Papa che ha istituito la Domenica della Divina Misericordia - prevede anche una marcia del silenzio per la pace presso il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Tra quanti hanno promosso l'organizzazione di questi Congressi, è il cardinale Camillo Ruini.
Oggi, alla plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa in corso a Tirana, è intervenuto anche l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione: il presule ha sottolineato che la secolarizzazione rappresenta una sfida in positivo per i cristiani, chiamati a portare un messaggio di speranza all’umanità in crisi. Sergio Centofanti ha chiesto a mons. Fisichella una riflessione sull’invito di Benedetto XVI a cercare nuove strade di evangelizzazione.
L’opinionista libanese Élie Fayad si interroga sulle prospettive politiche della primavera araba e sui timori cristiani di una deriva radicale islamica: “Non è giunto il tempo in oriente di dare una possibilità alla democrazia sunnita?”.
Chiedo scusa, purtroppo ieri ho pubblicato un video intitolato I messaggi segreti della Madonna, pieno di inesattezze. Mi sono fatto ingannare dal titolo ed essendo un pò lungo non ho avuto il tempo di visionarlo per intero. Purtroppo il sito Gloria.tv non fa adeguati controlli e ogni tanto ci scappa la schifezza, cercherò di stare più attento. Grazie.
“Il cristianesimo è una condizione obbligatoria per comprendere coerentemente storia e attualità dei nostri Paesi”. Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, lo ha affermato questo venerdì mattina intervenendo all'Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), in svolgimento a Tirana (Albania) da questo giovedì a domenica 2 ottobre.
"Con un nuovo governo, la situazione dei cristiani in Siria potrebbe peggiorare". E' preoccupato per l’evoluzione politica in questa Repubblica Araba, monsignor Samir Mazloum del Patriarcato maronita di Antiochia. "La Chiesa ha sempre guardato con apprensione a quanto accadeva nei Paesi vicini – ha dichiarato il Vescovo ad Aiuto alla Chiesa che Soffre – perché è possibile che un nuovo regime possa essere anche più dittatoriale ed estremista di quello di Assad". In particolare, monsignor Mazloum è particolarmente preoccupato dal Partito dei Fratelli Musulmani, "molto forte e ben preparato a prendere il potere". Un’eventualità questa che il presule teme possa comportare l’introduzione della legge coranica come unica fonte di diritto applicata anche ai cristiani. "Una tale scelta renderebbe i cristiani cittadini di seconda categoria, ai quali sarebbero negati l’uguaglianza giuridica e il diritto a una vita normale".
La campanella ha ricominciato a squillare dopo le vacanze estive e le altalene del giardino sono tornate a riempirsi di bambini i cui colori sfidano quelli delle superbe bounganvillee rosse e arancioni. A Biserta, a nordovest della capitale Tunisi, la "scuola delle suore" c'è sempre stata. L'hanno fondata le suore di Sion nel 1880 e adesso ad animarla ci sono le suore del Verbo incarnato che gestiscono 870 alunni della scuola primaria, dai 4 ai 12 anni, e 60 dipendenti tra personale docente e non docente. Ogni anno, nonostante la retta di 900 dinari per gli studenti più grandi, sono costrette a rifiutare almeno 150 nuovi alunni.
Benedetto XVI ha espresso la propria riconoscenza a tutte le persone che hanno reso possibile la “festa della fede” della Giornata Mondiale della Gioventù di agosto. “Li porto con gioia nel cuore”, ha confessato. Lo ha fatto in una lettera indirizzata all'Arcivescovo di Madrid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), il Cardinale Antonio María Rouco, datata 22 agosto e pubblicata questo giovedì dalla CEE. “Tornando a Roma dopo gli indimenticabili giorni della mia Visita Pastorale a Madrid per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, vorrei manifestare a Sua Eminenza la mia più cordiale riconoscenza per le innumerevoli dimostrazioni di ospitalità e le continue attenzioni che mi ha dispensato durante la mia recente permanenza in Spagna”, ha scritto il Papa.
Le Suore di Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea sono in festa per la beatificazione della loro fondatrice, Madre Antonia Maria Verna (1773 – 1838). ZENIT ha intervistato al riguardo Cristina Siccardi, esperta nello estudio di figure della Storia della Chiesa e in particolare dei santi e beati piemontesi, soprattutto di quanti, come la futura beata, sono nati o cresciuti nel XIX secolo.
Una petizione del Global Council of Indian Christians alla Commissione nazionale per i diritti umani stila un lungo elenco di crimini, ingiustizie e complicità dell’amministrazione locale e dello Stato a danno delle vittime dei pogrom anticristiani del 2008. I radicali indù continuano a perseguitare cattolici e pentecostali, aiutati dalla polizia.
Un centinaio di attivisti del Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss, gruppo ultranazionalista indù) li ha accusati di conversioni forzate, poi ha indotto la polizia ad arrestarli. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Cristiani senza tregua, il sistema è corrotto”. Oggi in Orissa una marcia per ricordare le violenze anticristiane del 2008.
Il 22 settembre la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da 5 coppie di genitori tedeschi cristiani battisti che, per essersi rifiutati di mandare i propri figli, frequentanti le elementari, al corso di "educazione" sessuale previsto obbligatoriamente dall’ordinamento scolastico ma da loro ritenuto immorale anche per l’uso di immagini e situazioni giudicate pornografiche, erano stati multati e trascinati in tribunale. Fortunati, del resto, rispetto a quegli altri genitori, molti, che, per le medesime ragioni, sono invece finiti addirittura in carcere, in alcuni casi persino per diverse settimane. La decisione presa dalla CEDU è del resto definitiva, ovvero - Strasburgo locuta, causa finita - il caso è chiuso, con sconfitta totale dei genitori.
«Stette attento, e riconobbe uno scampanare a festa lontano; e dopo qualche momento, sentì anche l’eco del monte, che ogni tanto ripeteva languidamente il concento, e si confondeva con esso. Di lì a poco, sente un altro scampanio più vicino, anche quello a festa; poi un altro. – Che allegria c’è? cos’hanno di bello tutti costoro?». Qualche lettore attento avrà riconosciuto la citazione tratta dal capitolo XXI de I promessi sposi. A suggello della notte che lo porterà alla conversione, l’Innominato ode suonare le campane all’alba per salutare l’arrivo del cardinale Federigo Borromeo. Ora, a parte conversioni e santi, la questione è un’altra: che livello di decibel raggiungeva quello scampanio? Forse il volume era eccessivo, anche per celebrare un così lieto evento. Forse era un poco disturbante alle orecchie di qualche ateo od agnostico lombardo.
Cappuccetto Rosso non aveva riconosciuto il lupo cattivo ed erroneamente credeva di aver di fronte a sé la mite e buona nonnina di sempre. Come ben sappiamo, il lupo fu così bravo a travestirsi che riuscì a divorare la povera bambina. In modo analogo vi sono vicende di bioetica che abilmente vengono camuffate da nonnine innocue ma in realtà nascondono feroci verità che fanno a pungi con i più elementari principi di morale naturale. La conseguenza è che uno stuolo di lettori poco accorti finisce facile preda di queste notizie all’apparenza dolci come confetti rosa.
La guerra in corso in Libia ripropone ancora il tema delle relazioni tra l’Europa e il “Continente nero”. I rapporti tra le due sponde del mar Mediterraneo sono stati spesso difficili, ma non mancano significative eccezioni, spesso nate grazie all’azione della Chiesa. Un’esperienza che meriterebbe di essere conosciuta è quella dei cosiddetti Padri Bianchi, una congregazione religiosa dedita all’evangelizzazione dell’Africa fondata alla metà del XIX secolo dal cardinale Charles Lavigerie. Vescovo di Nancy e titolare della diocesi di Algeri (città in cui era stato personalmente come missionario), Lavigerie lanciò un ambizioso progetto al fine di dare vita a forme di evangelizzazione dell’intera Africa, con una serie di proposte ed iniziative che andavano quindi ben oltre i confini della propria diocesi.
Arriverà presto il momento in cui alla dogana di un paese straniero alla domanda: “Qualcosa da dichiarare?” dovremmo rispondere: “Sono maschio!”. Eh sì, perché ormai nulla è più certo nemmeno il nostro aspetto fisico che sino a ieri era rivelatore anche del nostro sesso. Infatti, e ormai da tempo, c’è chi viaggia per il mondo e nel frattempo intraprende ben altri viaggi che lo condurranno a “cambiar sesso” (le virgolette sono d’obbligo dato che i geni che determinano il nostro sesso almeno per il momento non si cambiano).
Il 27 settembre è stata pubblicata una lettera apostolica in forma di motu proprio di Benedetto XVI formalmente datata 30 agosto 2011 e chiamata "Quaerit semper". La lettera - la cui portata è stata definita storica dai canonisti - trasferisce alla Rota Romana, che è il tribunale d'appello della Santa Sede, la competenza relativa a due materie in precedenza trattate dalla Congregazione per il culto divino. La prima materia riguarda la nullità dell'ordinazione sacerdotale. Come il matrimonio, infatti, anche l'ordinazione dei sacerdoti può essere nulla, a causa di vizi di materia e di forma, di consenso e di intenzione, sia da parte dell'ordinante sia dell'ordinato. Un caso evidente, ancora recentemente chiarito dalla Santa Sede, è la nullità dell'ordinazione conferita alla donna, anche nel caso in cui l'ordinante, per ipotesi, non sia a conoscenza del sesso femminile di chi si presenta a ricevere l'ordinazione e inganna il vescovo celando il suo vero sesso, Ma può anche darsi che nell'ordinato non si formi un valido consenso o manchi una precisa intenzione di diventare sacerdote. In questi casi la Chiesa dichiara che non c'è mai stato un valido conferimento del sacramento dell'ordine. I casi vanno dunque distinti dalla dimissione o dispensa dallo stato clericale di persone validamente ordinate.
Nel mese di ottobre che sta per iniziare, Papa Benedetto XVI chiede ai fedeli di pregare per i malati terminali. E' la proposta che rivolge nelle intenzioni contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita in tutto il mondo da circa 50 milioni di persone.
Fino a novembre, il Papa realizzerà un viaggio in Italia – in Calabria, a Lamezia Terme – il 9 ottobre e un viaggio internazionale in Benin con la pubblicazione della sua Esortazione Apostolica sulla Chiesa in Africa, dal 18 al 20 novembre, e celebrerà la giornata di preghiera per la pace ad Assisi il 27 ottobre. L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso pubblico il programma degli eventi del Papa per i mesi di ottobre e novembre.
Nel mese di settembre l’Arcidiocesi di Czestochowa celebra il 150° anniversario della nascita della Serva di Dio Aniela Róża Godecka, fondatrice, insieme al Beato Onorato Koźmiński, della Congregazione delle Piccole Suore del Cuore Immacolato di Maria. Aniela Róża Godecka visse tra il 1861 e il 1937. Gran parte della sua vita ha coinciso con il periodo di dominazione straniera in Polonia e di persecuzione del cattolicesimo, e si è svolta in quella parte di Polonia dominata dalla Russia di religione ortodossa. La patria, saccheggiata da tre potenze straniere, riacquistò la libertà soltanto nel 1918. La vita e l’opera apostolica della Serva di Dio sono state legate alle vicende della Polonia centrale, detta Masovia (Varsavia, Zakroczym, Nowe Miasto sul fiume Pilica e Częstochowa).
L’aborto procurato aumenta nella donna il rischio di sviluppare problemi di salute mentale? La domanda è stata posta ripetutamente negli ultimi decenni, con dozzine di ricerche che indicano una correlazione positiva [1], mentre solo alcuni studi, ma ben pubblicizzati, giungono alla conclusione opposta.
Uno studio pubblicato su Lancet Oncology spiega che i soldi spesi per curare i malati di cancro sono troppi. Meglio sarebbe quindi ridurre le spese. A rendere ancora più esplicite le conseguenze del ragionamento ci pensa oggi sulla Stampa il professore Umberto Veronesi .
“Il Papa è ecologista”, hanno titolato e commentato molti giornali nei giorni scorsi a proposito di un passaggio del discorso di Benedetto XVI la scorsa settimana al Bundestag, il Parlamento tedesco. In effetti il Papa ha parlato del movimento dei Verdi e ha sottolineato l’importanza della questione ecologica, ma le parole che ha detto sono lontane mille miglia dall’adesione all’ideologia ecologista, come invece si è voluto far credere. Affronteremo più a fondo questo tema nel Magazine del fine settimana, ma intanto è bene chiarire brevemente almeno due questioni.
Non è stato certo dei più comodi l’approdo ad Haiti nel 2005 di suor Marcella Catozza, Missionaria Francescana della Carità. Per sapere dove svolgere la sua missione, la suora, presentatasi all’allora arcivescovo di Port-au-Prince, Serge Miot, che morirà sotto le macerie del terremoto, si è sentita rispondere: “Porta Cristo e la Chiesa a Waf Jeremie!”. «Certo, come battezzata potevo farlo. Peccato però -racconta suor Marcella- che Waf Jeremie non era soltanto la bidonville della capitale, ma anche un posto dove perfino la polizia si rifiutava di entrare, tanto alto è il tasso di criminalità».
Una corsa in macchina al di là di uno dei check point che separano in due il territorio di Cipro. Dalla Nicosia greco–cipriota verso l’altra parte della città e parte dei territori abitati dalla comunità turco-cipriota, fino a Famagosta. Un veloce, banale passamano di passaporti, che i militari delle due zone esaminano piuttosto stancamente, chiusi nei loro container, a distanza ravvicinata. Pochi minuti di attesa all’una all’altra frontiera, due passi a piedi e un cambio di taxi.
Le solite forzature dei media tedeschi al discorso di Benedetto al Bundestag. Con qualche eccezione. Con i 17 discorsi offerti loro durante la recente visita in patria Papa Benedetto XVI ha lasciato ai suoi connazionali, non solo cattolici, e a tutti noi, un bel patrimonio su cui riflettere a lungo. Com’era da aspettarsi, è stato rispetto a quello tenuto al Bundestag il 22 settembre che media e commentatori di lingua tedesca hanno fatto a gara per farne risaltare aspetti parziali a scapito dei passaggi sostanziali del testo. Diciamolo subito: non tutti, se è vero che la Frankfurter Allgemeine, dopo aver ascoltato Benedetto XVI, si è chiesta attraverso Georg Paul Hefty «come mai l’evento del papa oratore in parlamento avesse sollevato a priori così tanti rifiuti». Ed è lo stesso editorialista a tentare una risposta: «In realtà non si è trattato di nulla di sorprendente, visto che questo è il paese del protestantesimo religioso e politico come anche del largamente diffuso individualismo».
Il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) si riunisce a Tirana, in Albania, da domani, 29 settembre, al 2 ottobre per la propria plenaria annuale, che sarà prevalentemente dedicata all’elezione della presidenza del Consiglio per il quinquennio 2011-2015 e alla nuova evangelizzazione nel Vecchio Continente. L’approfondimento di quest’ultima tematica si colloca nell’ambito del contributo degli Episcopati al prossimo Sinodo dell’ottobre 2012 convocato dal Santo Padre sul tema “La Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”. Ma cosa significa per la Chiesa d’Albania questa plenaria dei presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa?
A Jolo, Marawi e Basilan i cristiani hanno paura a manifestare la propria fede. A causa dei continui attacchi e rapimenti le chiese sono chiuse e vi si accede solo da entrate secondarie sorvegliate 24h su 24. L’esperienza di dialogo islamo-cristiano proposta da Silsilah.
Benedetto XVI in Germania ha trovato una Chiesa dal “volto giovane” e a tutto il popolo tedesco ha voluto rivolgere un messaggio di incoraggiamento a guardare con fiducia al futuro perché “Dov’è Dio, là c’è futuro”. È questo il senso del recente viaggio apostolico del Papa nella sua terra natale, i cui momenti più significativi sono stati rivissuti nell’Udienza generale di mercoledì. In piazza San Pietro il Pontefice ha ripercorso i passi delle “intense e stupende giornate” trascorse a Berlino, Erfurt, Etzelsbach e Friburgo, in un viaggio “dal nord al sud, dall’est all’ovest”. Momenti considerati “un prezioso dono che ci ha fatto percepire di nuovo come sia Dio a dare alla nostra vita il senso più profondo, la vera pienezza, anzi, che solo Lui dona a noi, dona a tutti un futuro”.
Lo Stato africano del Benin sarà la meta della 22ma visita apostolica internazionale del pontificato di Benedetto XVI, che si svolgerà dal 18 al 20 novembre. La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato questo mercoledì il programma del viaggio, che avverrà in occasione della firma e della pubblicazione dell'Esortazione Apostolica Post-Sinodale della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi di due anni fa. Il Papa partirà dall'aeroporto romano di Fiumicino per Cotonou, capitale del Benin, alle 9.00 di venerdì 18 novembre.
Nella notte sono arrivati, nella notte se ne sono andati con venti mila euro. I ladri sapevano, dovevano almeno immaginare che all’interno degli uffici della cooperativa Chiara Luce, nella struttura del santuario della Madonna della Guardia a Ceranesi, vi fosse una cifra così alta. Incassi, offerte. Tutto quello che aveva in quel momento nella cassetta di sicurezza l’associazione intitolata a Chiara Luce Badano, la ragazza di Sassello morta a 19 anni dopo aver lottato con la malattia, beatificata nel 2010. Un furto che è anche uno sfregio alla memoria di quella ragazza. Simbolo, per migliaia di fedeli, di chi ha saputo tenere testa alla malattia, di chi nella fede ha trovato un modo per ribaltare la sua condizione. Chiara Luce Badano è morta nel 1990 e ora in Vaticano si discute della sua santificazione.
All’udienza generale Benedetto XVI ripercorre le tappe della sua visita in Germania. Dio non è un pericolo per la democrazia e la libertà. Come la religione ha bisogno della libertà, così la libertà ha bisogno della religione. Al Bundestag ha esposto “il fondamento del diritto e del libero Stato di diritto, cioè la misura di ogni diritto, inscritto dal Creatore nell’essere stesso della sua creazione”.
All’inaugurazione della statua della Beata, l’arcivescovo cattolico ricorda il valore del lavoro delle Missionarie della Carità e avverte di non ripetere gli errori dell’epoca sovietica. Nunzio in Russia: “Dovere morale” aiutare le suore a trovare un nuovo edificio.
“La Bibbia è un grande codice dell’identità dell’Europa di oggi, certo non l’unico, ma sicuramente imprescindibile”. Così il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, cardinale Gianfranco Ravasi, ha parlato ieri a Strasburgo davanti alla platea del Parlamento europeo.
Il Papa ha tenuto l’udienza generale di stamane in Piazza San Pietro ricordando le “intense e stupende giornate trascorse” in Germania. Ha sottolineato di aver attraversato la Germania dal nord al sud e dall’est all’ovest: dalla capitale Berlino ad Erfurt e all’Eichsfeld e infine a Freiburg, città vicina al confine con la Francia e la Svizzera.
Non c’è fine al politicamente cor­­retto, come purtroppo non c’è fi­ne alla stupidità umana. Ormai tutti (o quasi) si sono arresi a cer­te forme, anche quelle linguisti­camente più assurde: in italiano non c’era niente di sprezzante nel dire «negro», ma ci siamo uniformati al «nero», per segui­re l’americano «black» (politica­mente corretto), che sostituì lo scorrettissimo, perché voluta­mente offensivo, «nigger». E pa­zienza. Pazienza anche se ogni volta bisogna riflettere una fra­zione di secondo per capire che un «operatore ecologico» è il vecchio, caro, spazzino. L’ultima trovata della Bbc, fino a ieri celebre per gusto e intelli­genza, è che non sia più opportu­no usare le espressioni «avanti Cristo» e «dopo Cristo», che tra­scineranno nella loro caduta an­che gli acronimi bC e aD, ovvero, in inglese bC (before Christ) e aD (anno Domini). Motivo, il solito. Ormai troppo solito: non offen­dere chi non si riconosce nel cri­stianesimo.
Riuniscono centinaia e spesso migliaia di persone, giovani, anziani e pure intere famiglie. Sono gli incontri mariani organizzati in Italia ispirati dalle apparizioni della Madonna di Medjugorje (apparizioni che non sono ricponosciute ufficialmente). Visto il peso del fenomeno delle apparizioni che dura da più di trent'anni, dallo scorso anno è stata istituita una Commissione internazione in Vaticano presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del Cardinale Camillo Ruini, con lo scopo di studiare i fatti legati a questo piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina.
Un piccolo errore di scrittura, uno di quelli che le zampe di gallina dei ragazzini delle elementari disseminano a profusione su qualunque foglio capiti loro a tiro. Un banale errore di scrittura così costa adesso l’accusa di blasfemia alla piccola Faryal Bhatti, figlia di un’infermiera, cristiana lei come cristiana è tutta la sua famiglia, accusata di bestemmiare l’islam in base a quanto stabilisce quella sciagurata legge che finge di tutelare le religioni di tutti dagli improperi gratuiti e che invece serve solo a regolare conti personali di bassa lega colpendo nel frattempo - perché in casi così non ci si fa mai mancare niente - le minoranze religiose in genere e i cristiani in specie. Per intenderci, è per effetto di questa legge terribile che un alterco sciocco ha sbattuto in carcere con una condanna a morte che le pende sul capo la cattolica Asia Bibi, madre di cinque figli.
L’ultimo ritrovato del mondo politicamemte corretto è il bollino “gay friendly”. Un’etichetta destinata a comparire sulle insegne delle strutture turistiche e delle località enogastronomiche. Per capire di che cosa si tratta esattamente ci rifacciamo al Consorzio di promozione turistica di Padova, che negli ultimi mesi ha lavorato all’ideazione della certificazione. «L’idea è quella di creare un marchio da esporre nei locali in grado di garantire una certo livello di ospitalità anche alla clientela omosessuale» spiega Etta Andreella, del Consorzio. Gli fa eco Alessandro Zan, assessore comunale di Sinistra e libertà con delega all’Ambiente «Padova già da tempo ospita manifestazioni ed eventi legati all’importanza dei diritti civili e alle comunità gay e lesbiche. Ho grande fiducia in questa iniziativa perché, è evidente, l’accoglienza e il rispetto è ormai nel dna dei padovani». L’assessore, che è anche segretario regionale di Arcigay, spiega inoltre che verranno realizzate pagine ad hoc nei principali siti del turismo padovano, dove verranno suggeriti itinerari, locali, divertimenti per gli omosessuali in città.
Il bilancio dei morti è salito a 18 vittime; 35 persone risultano disperse. Un milione di persone nell’isola di Luzon sono ancora senza energia elettrica. Le onde hanno infranto per la prima volta la diga marittima, allagando vaste aree interne.
Si è svolto in una villa rinascimentale di Paganica un convegno internazionale di collezionisti di immaginette, meglio conosciute come santini. Il 23 e 24 settembre, a Villa Dragonetti a Paganica, (L’Aquila Est) l'Associazione "L'Aquila Siamo noi", insieme all'Associazione HC International (Holy Cards Association), ha organizzato una mostra sui “Santi protettore dei Paesi europei”, un convegno internazionale per collezionisti, un concerto e la consegna del Premio Spamer speciale a Gianni Letta,Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, per il suo impegno a favore della ricostruzione de L'Aquila.
Le monache benedettine di Tyburn, nel Regno Unito, hanno presentato giovedì Tyburn Convent Gloria Deo, un documentario sui monasteri che l'Ordine ha aperto negli ultimi 30 anni in America e in altri Paesi. Il monastero Gloria Deo di Tyburn ha presentato ufficialmente la pellicola a Tyburn, presso Londra. Hanno assistito la Madre generale dell'Ordine, M. Xavier McMonagle, e il regista Michael Lucas Davies. La Madre generale si è detta certa che il film “interesserà non solo i cattolici”, ma tutti coloro che “hanno interesse a sapere di più su come vivono effettivamente le suore benedettine di clausura e su come il loro carisma di preghiera, adorazione eucaristica e ospitalità guidi una vasta comunità cattolica e cristiana”.
San Gabriele è l’angelo dell’Annunciazione. Colui che ha portato a una ragazzina ebrea di nome Maria, la più grande notizia che mai sia stata fatta: l’Unigenito figlio di Dio si sarebbe incarnato per redimere l’umanità dal tradimento di Adamo. Fin dal suo inizio, la Radio Vaticana hascelto questo angelo come proprio protettore perché il suo compito specifico ed unico è quello di continuare a diffondere nel mondo, attraverso le parole del Papa e le notizie della Chiesa, quell’incredibile messaggio. Giovedì 29 settembre, igiornalisti, i tecnici, i corrispondenti che costituiscono la grande famiglia della Radio Vaticana si riuniranno, insieme al direttore generale il gesuita padre Federico Lombardi, nella sede della loro emittente, a Palazzo Pio, a Roma, per partecipare insieme a una Santa Messa in ringraziamento per il lavoro compiuto e per trascorrere alcune ore in fraterna amicizia.
“Gli africani hanno fame e sete anche della Parola di Dio”. Durante una recente visita alla Sede internazionale di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” padre Moïse Adekambi ha comunicato con orgoglio il cospicuo aumento della richiesta di Sacra Scrittura nel Continente nero. Il sacerdote cattolico è il direttore del “Bicam” (www.bicam-cebam.org), il Centro Biblico istituito nel 1981 dal Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (CEBAM), al fine di coordinare distribuzione e pubblicazione di Bibbie in inglese, portoghese e francese nelle nazioni africane; dal 2004 la Sede è ad Accra, capitale del Ghana.
I direttori dei Santuari d'Europa si sono incontrati in uno dei più antichi Santuari mariani d'Inghilterra questo lunedì per discutere della popolarità delle mete di pellegrinaggi religiosi. Direttori provenienti da Germania, Slovenia, Romania, Inghilterra, Polonia, Francia, Irlanda e Portogallo saranno riuniti fino a venerdì nel Santuario Nazionale di Walsingham, nella contea di Norfolk. Il tema dell'incontro è “Evangelizzazione e gesti di pietà popolare”. Quest'anno il Santuario celebra il suo 950° anniversario, e ha vissuto una delle sue stagioni più affollate, ricevendo circa 100.000 pellegrini.
Un vero bagno di folla e un lunghissimo applauso hanno accolto questa domenica il Cardinale Angelo Scola in occasione della sua presa di possesso dell'Arcidiocesi di Milano. Il Duomo della città era gremito, e per festeggiare il nuovo Pastore della Diocesi ambrosiana erano giunti anche quattro pullman da Malgrate, sua città natale, due da Venezia – della quale il Cardinale era Patriarca fino a questo momento – e uno da Lorentino. Il nuovo Arcivescovo di Milano è stato accolto sul sagrato dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, suo immediato predecessore.
E’ stata firmata questo martedì dal direttore della Caritas, mons. Enrico Feroci, e dal Rettore dell’Università Europea di Roma, Padre Paolo Scarafoni LC, una convenzione che consentirà agli studenti dell’università di svolgere attività di responsabilità sociale presso alcuni centri Caritas di Roma impegnati nei settori dell’ascolto e dell’accoglienza, dell’immigrazione e dell’A.I.D.S.
Il mese tradizionalmente dedicato al Santo Rosario è ormai alle porte. A partire da sabato 1 ottobre, tutta la comunità pompeiana e i numerosi pellegrini, che quotidianamente riempiono la basilica mariana, potranno partecipare alle celebrazioni, ai momenti di preghiera, di riflessione e di comunione che si terranno in santuario.Il primo appuntamento della giornata sarà, come ogni anno, il “Buongiorno a Maria”. Alle 6.30 si reciterà la preghiera rivolta alla Madonna, che si svolgerà, poi, tutti i giorni del mese, escluso la domenica. In serata, alle 20.00, inizierà la veglia di preghiera animata dalla Pastorale Giovanile e da quella Familiare, che accompagnerà i fedeli fino alle 24.00, quando avrà inizio la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo e delegato pontificio di Pompei, mons. Carlo Liberati. Durante la notte e fino alle prime ore del mattino, si susseguiranno diversi momenti di preghiera, che culmineranno, domenica 2 ottobre, nella celebrazione della Supplica.
Il Papa ha scelto l’incontro con i cattolici impegnati nella Chiesa e nella società, al Konzerthaus di Friburgo, ultima tappa del suo viaggio in Germania, per svolgere un discorso molto intenso sulla missione e l’identità della Chiesa. L’evento è stato aperto da una breve esecuzione musicale dell’Orchestra Filarmonica di Friburgo.
I mass media di tutto il mondo continuano a commentare il viaggio del Papa in Germania. Lo storico discorso al Bundestag è tra gli eventi che suscita più riflessioni.
Un viaggio apostolico in Africa e una visita pastorale in Italia, oltre ad altre importanti cerimonie liturgiche. Sono questi gli impegni già fissati nell’agenda di Benedetto XVI per i mesi di ottobre e novembre 2011. Il calendario delle prossime scadenze papali è stato reso noto oggi da mons. Guido Marini, maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
La Chiesa celebra, oggi, la memoria di San Vincenzo de’ Paoli, apostolo della carità, fondatore della Congregazione della Missione e delle Figlie della Carità. Benedetto XVI ha più volte dedicato riflessioni a questo Santo che Leone XIII proclamò “patrono universale di tutte le opere di carità sparse nel mondo”.
Faryal Bhatti ha scritto male una parola in urdu riferita a Maometto, e questo ha provocato reazioni incredibili da parte degli insegnanti e degli ulema. Espulsa dalla scuola, e sua madre, infermiera, costretta ad abbandonare il lavoro. Mons. Anthony: “La società sta diventando così intollerante che un errore minuscolo ottiene una grande attenzione”.
La polizia di Ambon ha scoperto le bombe anche nella locale stazione degli autobus. Si ipotizza la mano di estremisti islamici provenienti da altre zone del Paese. Il ritrovamento avviene dopo gli scontri fra cristiani e musulmani dello scorso 11 settembre. Paura per nuovi scontri interreligiosi.
L’ambasciatore della Repubblica irachena presso la Santa Sede giustifica la prudenza dei cristiani arabi nei confronti delle rivolte che stanno travagliando il Medio Oriente e invita a “non dare importanza ad accuse infondate; sono nostri compatrioti, hanno tutto in comune con noi, patria, scopo e destino”.
The parish of Medjugorje is chosen and meant to be a role-model for the entire world. But the parishioners have not fully answered this call, and materialism is a latent danger, three of the visionaries agree in a new book. Mirjana calls for closed shops and silence during the daily apparition, and for meatless Fridays in Medjugorje’s restaurants, while Ivan sees the need to remind local people “who might have forgotten” that there are still daily apparitions in Medjugorje.
In 30 anni la Cina ha eliminato 400 milioni di bambini ancora nel grembo materno. Per decisione ideologica e volontà politica, in tre decenni la Cina ha eliminato un numero di bimbi superiore (di parecchio) alla popolazione attuale degli Stati Uniti d’America. E a rivelarlo è un esponente dello stesso regime cinese. È la famigerata "politica del figlio unico", quella con cui il regime comunista di Pechino impone per legge l’aborto di Stato alle coppie cinesi dopo la nascita del loro primogenito - alias unicogenito -, nonché pene severe, comprensive di multe e di qualche sganassone, per le famiglie che pensassero di fare le furbe, parenti e congiunti compresi.
Durante l’omelia pronunciata domenica mattina (durante la messa celebrata a Friburgo, nell’ultimo giorno del suo viaggio in Germania) Benedetto XVI ha toccato, sia pur brevemente, il problema terribilmente inquietante del male e del suo rapporto con Dio. Se Dio c’è, perché esiste il male? Soprattutto, perché esiste la sofferenza dell’innocente? È una domanda drammatica che da sempre travaglia la coscienza umana, tanto che il male è la più grande e frequente contestazione all’esistenza di Dio.
La Chiesa cattolica del Pakistan lancia l’allarme sulla crescita dell’intolleranza nel Paese asiatico pubblicando un quadro completo delle condizioni in cui versano e delle sofferenze in cui vivono i cittadini appartenenti a minoranza religiose, lo Human Rights Monitor 2011. «Il Pakistan sta rapidamente diventando uno Stato che presto sarà abitato solo dagli estremisti», afferma il rapporto diffuso dalla Commissione Nazionale per la Giustizia e la Pace (CNGP) della Conferenza Episcopale Cattolica locale il 13 settembre, che evidenzia come «per i settari solo i musulmani (e solo loro possono dire chi lo è e chi no) hanno diritto a vivere in questo Paese mentre tutti i non-musulmani sono degli infedeli che meritano di essere uccisi».
Secondo quanto riferito dall'agenzia Fides (23 settembre), il National Advisory Council (NCA) dell'India - l'organismo guidato da Sonia Gandhi, leader del Partito del Congresso e della United Progressive Alliance (UPA, la coalizione di centro-sinistra attualmente al governo) - ha pubblicato una nuova bozza di un progetto di legge che mira a prevenire la violenza settaria e tutelare i diritti delle numerose minoranze etniche e religiose nell'enorme Paese, offrendo ad esempio più poteri al governo federale per intervenire quando l'azione dei singoli Stati risulta insufficiente. I governi statali sono in passato stati accusati di inazione e di collusione con gli estremisti.
Un terrorista suicida ha fatto esplodere una bomba questa domenica all'uscita di una cerimonia religiosa in una chiesa cristiana di Kepunton (Solo, Giava Centrale), provocando la propria morte e quella di almeno un'altra persona e una ventina di feriti. Leader religiosi e il Governo dell'Indonesia hanno condannato l'attentato, perpetrato contro la chiesa protestante della Bethel Christian Indonesia Church.
“In un’indagine condotta durante la Giornata Mondiale della Gioventù, nove giovani su dieci avrebbero dichiarato di attendersi un grande cambiamento nella loro vita in seguito a quella esperienza. È interessante che da questi giovani il cambiamento non sia temuto ma cercato, e noi adulti abbiamo a prendere sul serio questo loro desiderio”. Così il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha affrontato il tema dei cambiamenti generazionali che si stanno verificando in più parti del mondo. Nel corso della sua prolusione al Consiglio Permanente della CEI, svolta a Roma lunedì 26 settembre, l’Arcivescovo di Genova ha ricordato che alla GMG di Madrid (16 - 21 agosto) erano presenti quasi due milioni di giovani, età media 22 anni, provenienti da 193 Paesi, tanti quanti sono quelli rappresentati alle Nazioni Unite (ONU).
Per il leader dei Vescovi degli Stati Uniti, il Governo federale non dovrebbe presumere che la maggior parte dei suoi cittadini sia moralmente cieca. L'Arcivescovo Timothy Dolan di New York, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Sati Uniti, lo ha affermato in una lettera al Presidente Obama inviata martedì e riferita alla mossa dell'Amministrazione di attaccare la costituzionalità del Defense of Marriage Act (DOMA).
La Custodia di Terra Santa, in occasione dei 90 anni della propria rivista (“Terrasanta”, 1921-2011) promuove a Roma, il 21 ottobre prossimo, presso l'Auditorium della Pontificia Università Antonianum, un convegno dedicato all’informazione sui Luoghi Santi: le grandi scoperte archeologiche, le ricerche condotte dagli archeologi della Custodia nel corso degli ultimi decenni, l’attualità della questione israelo-palestinese e i passi diplomatici nei rapporti tra Santa Sede e Israele.
“Fiducioso per il futuro del cristianesimo in Germania”. Così il Papa nel discorso di congedo dalla Germania a conclusione del suo 21.mo viaggio apostolico. A salutare il Benedetto XVI in partenza dall’aeroporto di Lahr, il presidente della Repubblica federale Christian Wulff, nel suo indirizzo di saluto ha definito il viaggio del Papa un evento che ha “dato speranza” e costruito dei “ponti”.
All’incontro settimanale del Vangelo ci si confronta con il no e il sì dei due fratelli di cui parla il Vangelo della domenica. “Il cristianesimo è fatica” – nota uno dei presenti, subito aggiungendo che ci aspetta come ricompensa il premio del paradiso. Il dialogo saltella qua e là, fino a che esce l’osservazione: vivere da cristiani è conveniente anche per questa vita, questa nostra vita umana, questa nostra vicenda terrena. Certo, la parola ‘conveniente’ ha un che di commerciale e di contrattuale e qualcuno vorrebbe sostituirla con altra più nobile. E’ stato conveniente per il figlio piegare il suo no in un sì, agire da figlio; è stato conveniente per Zaccheo e per Matteo lasciare il banco pieno di imbrogli dei pubblicani, per Maddalena e compagne lasciare la strada e seguire Gesù; è stato conveniente per Pietro e gli altri apostoli lasciare casa e barca. Questa ‘convenienza’ riscatta l’inevitabile sacrificio del primo passo. Lo ricordava bene S.Ignazio di Loyola, quando notava che le letture futili che faceva quand’era in ospedale per la ferita alla gamba gli davano subito una soddisfazione che poi si cambiava in tristezza, mentre le imprese dei santi apparivano dapprima faticose ma poi lasciavano una gioia grande.
Il portavoce della Santa Sede ritiene che non abbiano alcun fondamento le voci diffuse questa domenica in base alle quali Benedetto XVI starebbe pensando a presentare le proprie dimissioni al compimento dell'85° anno di età, nell'aprile prossimo. Di fronte alle domande dei giornalisti che accompagnavano il Pontefice a Friburgo, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato che “la resistenza del Papa in questo viaggio di per sé è molto eloquente della sua capacità di affrontare impegni molto gravosi”. Nella sua edizione di questa domenica, il quotidiano milanese “Libero” ha pubblicato un articolo di Antonio Socci che riferisce di voci di una futura dimissione del Papa senza offrire alcuna fonte o dati più concreti.
Commento al messaggio del 25 settembre 2011 di Padre Livio da Radio Maria e da Marija Pavlovic.
«Anch’io ho fatto il chierichetto da bambino. Ho cominciato in seconda elementare. C’erano turni molto rigidi. Ricordo che la mia mamma, abbastanza decisa e dura, mi buttava giù dal letto per andare alla prima Messa del mattino». L’ingresso in diocesi del nuovo arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, non è cominciato con il bagno di folla e gli applausi in pazza Duomo, con la banda musicale e le autorità civili e militari schierate al gran completo. Ha avuto inizio qualche ora prima, nella chiesa di San Leonardo, nel paese natale di Malgrate, alle porte di Lecco. Qui ha risposto alle domande dei ragazzi, con semplicità, dando subito la misura della sua fede e della sua umanità. «Ricordo, della mia esperienza di chierichetto, un episodio particolare», ha detto il nuovo arcivescovo. «Con i miei amici cercavamo sempre un modo per restare inginocchiati meno tempo possibile, perché era faticoso. Poi, un giorno - io ero piccolino - durante la visita pastorale in parrocchia del cardinale Schuster, lo vidi stare in ginocchio per un’ora intera in adorazione davanti al Sacramento, immobile. È stato allora che ho capito cosa volesse dire la presenza e l’importanza di Dio nella nostra vita e la vicinanza nell’affetto a Cristo».
Ormai ne sono convinti tutti (o quasi). Il nodo di fondo dell’Italia è innanzitutto quello della crescita, la madre di tutti i problemi. Una crescita almeno superiore al 2% renderebbe maggiormente sostenibile il debito pubblico, aiuterebbe a creare posti di lavoro, farebbe aumentare i consumi interni e quindi la produzione, darebbe più spazi di manovra per la politica fiscale.
Nelle ultime due giornate del suo viaggio in Germania - sabato 24 e domenica 25 settembre - Benedetto XVI si è concentrato su come i cristiani possono, in concreto, rendere pubblica testimonianza alla verità e alla fede. Se giovedì 22 il Pontefice aveva richiamato la politica e le leggi al diritto naturale, evocando - come ha detto lasciando la Germania - «i fondamenti intellettuali dello Stato», se venerdì 23 aveva messo in guardia il dialogo interreligioso ed ecumenico dalla tentazione di «annacquare» la verità nell'illusione di farsi accettare dal relativismo dominante, nel week-end il Papa si è chiesto che cosa possono fare i cristiani in una società «in cui non poche persone vogliono, per così dire, "liberare" la vita pubblica da Dio». Sono parole che il Papa ha rivolto ai rappresentanti delle Chiese Ortodosse, le più vicine - ha ricordato - in un cammino ecumenico che il Papa ha incoraggiato le Chiese d'Oriente a percorrere anche riunendosi fra loro in un concilio pan-ortodosso.
“Ogni cinque minuti un cristiano viene ucciso dovuto alla sua fede. Ogni anno 105 mila cristiani nel mondo sono condannati al martirio. Un vero olocausto sul quale purtroppo si parla poco”. Sono questi solo alcuni dei dati emersi sabato durante il convegno a Roma intitolato “I buoni saranno martirizzati. Le persecuzioni ai cristiani nel secolo XXI”. L'incontro si è svolto presso la Pontificia Università Lateranense, in occasione del ventennale della nascita a Roma di Luci sull’Est, una associazione di volontariato laico di ispirazione cattolica che dopo la caduta dell’Unione Sovietica iniziò a inviare libri, rosari e altri materiali religiosi nei Paesi ex sovietici. I relatori sono stati: il Vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Luigi Negri; l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam; il direttore di Asia News, padre Bernardo Cervellera; e il rappresentante dell'OSCE per la lotta alla discriminazione contro i cristiani e direttore del Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur), Massimo Introvigne. L’incontro è stato moderato dal giornalista Julio Loredo.
Papa Benedetto XVI ha esortato questa domenica i cattolici tedeschi a un rinnovamento spirituale affinché la Chiesa in questo Paese possa superare “le grandi sfide” attuali, obiettivo che potrà raggiungere rimanendo “unita” al Successore di Pietro. In una mattina assolata, nella spianata dell'aeroporto turistico di Friburgo e alla presenza dei Vescovi delle 27 Diocesi della Repubblica Federale, Benedetto XVI ha parlato alle migliaia di fedeli riuniti per la Messa della necessità di una “fede rinnovata” e di una “conversione”. “La Chiesa in Germania supererà le grandi sfide del presente e del futuro e rimarrà lievito nella società se i sacerdoti, le persone consacrate e i laici credenti in Cristo, in fedeltà alla propria vocazione specifica, collaborano in unità”, ha affermato.
Con una crisi economica di cui non si scorge la fine e i mercati finanziari sempre più volatili, sembra arrivato il momento giusto per verificare eventuali carenze nella teoria economica. John D. Mueller ha fatto proprio questo in un libro pubblicato alla fine dell’anno scorso dal titolo “Redeeming Economics: Rediscovering the Missing Element” (ISI Books). Egli sostiene che Adam Smith abbia compiuto un errore fondamentale nella sua teoria economica, rendendola incompleta e incapace di spiegare esaustivamente il comportamento umano. Mueller, attuale direttore dell'Economics and Ethics Program presso l’Ethics and Public Policy Center, inizia ripercorrendo le principali evoluzioni della teoria economica. Secondo Mueller, Tommaso d’Aquino è stato rivoluzionario nel sintetizzare le idee di Aristotele e Sant’Agostino.
Non abbiate paura di percorre la via della santità consumati dal fuoco di Cristo: è questa l'incoraggiamento di Benedetto XVI risuonato questo sabato sera durante la veglia serale di preghiera nel piazzale esterno della Fiera di Friburgo, che ha riunito ragazzi e giovani adulti provenienti da diverse diocesi tedesche. Pista di riflessione per la Veglia il mandato affidato da Gesù ai suoi discepoli ad essere la luce del mondo. Per questo dopo le parole di benvenuto rivolte dall'Arcivescovo di Friburgo, mons. Robert Zollitsch, nove giovani hanno testimoniano davanti al Papa e ai loro coetanei il loro vitale rapporto con la fede ed hanno parlato di alcuni santi, uomini e donne, che hanno diffuso la luce di Cristo nel mondo.
La vera crisi della Chiesa nel mondo occidentale è una crisi di fede. Se non arriveremo ad un vero rinnovamento nella fede, tutta la riforma strutturale resterà inefficace”. E' questa la cruda analisi fatta da Benedetto XVI nell'incontrarsi questo sabato con il Consiglio del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZDK) nella Hörsaal del Seminario di Friburgo. Nel discorso rivolto ai presenti, il Pontefice ha espresso all'inizio il desiderio che anche in Germania possano avere luogo i cosiddetti exposure destinati da anni ai Paesi in via di sviluppo e in base ai quali “persone responsabili della politica, dell’economia e della Chiesa vivono, per un certo tempo, con i poveri in Africa, Asia o America Latina e condividono la loro vita concreta quotidiana”. In questo modo venendo a vivere in Germania oltre ad ammirare “il benessere, l’ordine e l’efficienza”, ha osservato, potrebbero constatare “anche tanta povertà: povertà per quanto riguarda le relazioni umane e povertà nell’ambito religioso”.
In Dio troviamo il senso della vita e una garanzia per il futuro. Così Benedetto XVI ha voluto dare inizio all'ultima tappa del suo viaggio apostolico in Germania, visitando la Cattedrale gotica di Friburgo in Brisgovia, dedicata a Maria “Nostra Signora”. La cerimonia ha avuto luogo a Münsterplatz, nella piazza antistante il transetto destro della Cattedrale, edificata in un arco temporale di circa 350 anni, dal 1200 alla metà del XVI secolo, e la cui torre campanaria è alta ben 116 metri.
Per ora è una voce (un’ipotesi personale di Joseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione. In breve: il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni, ovvero nell’aprile del prossimo anno. Che Ratzinger ritenga possibile questa scelta è noto almeno dal 2002, quando si dovette studiare l’eventualità con l’aggravarsi della malattia di Giovanni Paolo II. Ma Ratzinger è tornato sull’argomento anche da Papa. Nel libro intervista “Luce del mondo”, uscito nel 2010, interpellato dal giornalista Peter Seewald, ha dichiarato: “Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi”.
L'anno prossimo, 2012, si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si annunciano, in tutto il mondo, decine di convegni e di pubblicazioni, dei più diversi orientamenti. Don Pietro Cantoni, teologo ben noto ai lettori del mensile di apologetica cattolica Il Timone e che da anni riflette sul Concilio, anticipa l'anniversario e arriva tra i primi in libreria con Riforma nella continuità. Riflessioni sul Vaticano II e sull'anti-conciliarismo (Sugarco, Milano 2011).
Rami ricchi di foglie che partono dalla bocca di volti stilizzati intrecciandosi in un rigoglioso fregio vegetale: è questo, giusto quanto si può ammirare sull’ambone romanico della chiesa di San Giulio sul Lago d’Orta. Un modo eloquente per esprimere che dall’annuncio cristiano scaturiscono parole di vita, parole che fanno crescere e portano frutto.
Durante e dopo i giorni delle elezioni presidenziali nigeriane, che si sono svolte nel mese di aprile di quest’anno - alle quali hanno anche assistito osservatori internazionali - l’associazione evangelica Porte Aperte ha contato, nel nord del Paese la distruzione di 283 Chiese e l’uccisione di 257 cristiani. Quando si è capito che il candidato cristiano aveva vinto, i sostenitori del candidato musulmano sono scesi in piazza per tre giorni nei dodici Stati governati dalla sharia, gridando che, secondo loro, i risultati erano stati manipolati. Hanno aggredito i leader musulmani tradizionali del partito al governo, i cristiani e i membri delle tribù meridionali. I giornali locali hanno parlato di 400 musulmani uccisi nella parte meridionale: per Porte Aperte, «è chiaro che vi sia una frangia violenta che non tollera né i cristiani né i musulmani moderati: la sharia e l’islam radicale sono l’unico obiettivo ammesso e destabilizzare il paese attraverso attacchi indiscriminati è una delle strategie».
Una donna di 32 anni e madre di cinque figli è stata rapita e violentata a turno da tre uomini. Minacce al marito per costringerlo a ritirare la denuncia. Funzionari di polizia coprono il crimine, stilando un rapporto pieno di lacune. Sacerdote a Lahore: le violenze contro donne cristiane fenomeno diffuso e scandaloso.
Le società di costruzione cinesi offrono prezzi più bassi e condizioni più vantaggiose. Il paradosso di un Paese dove la libertà religiosa è negata, che costruisce altrove edifici di culto, e stampa Bibbie, per i cristiani a cui nei suoi confini non permetterebbe di praticare la fede.
Benedetto XVI intreccia sensibilità artistica e teologia, davanti alla statua miracolosa della Madre di Dio che porta in grembo il Figlio morto. La storia di una piccola minoranza cattolica che ha subito la persecuzione nazista e comunista.
Denunciati 13 nuovi casi da parte della “Women’s Rights Without Frontiers”. Aborti praticati fino a otto mesi e mezzo di gravidanza. Donne rapite dalla polizia per subire la sterilizzazione. Mariti con la testa fracassata; parenti puniti con multe e demolizioni delle case. Il caso di Chen Guangcheng, l’attivista cieco, agli arresti domiciliari per aver denunciato aborti forzati e sterilizzazioni nell’Henan.
Ecco che cosa ha detto ieri il Papa al Bundestag, Berlino ...
La notizia degli spari esplosi ai margini della Messa celebrata dal Papa Benedetto XVI in Germania ha fatto il giro del mondo in un secondo. Il pensiero è subito corso al drammatico attentato che si è consumato ai danni del precedente Papa, Giovanni Paolo II ad opera di Ali Agca il 13 maggio del 1981, ma fortunatamente i dettagli che si aggiungono con il passare dei minuti allontanano scenari di paura e pericolo per l'incolumità dei fedeli o del Pontefice. All'indomani della dichiarazioni concilianti rilasciate pubblicamente dal capo del consiglio centrale dei musulmani tedeschi Aiman Mazyek la tensione con una delle più grandi comunità islamiche europee che si era considerata offesa dal discorso del Papa a Ratisbona sembrava giustamente stemperata.
L’Associazione apostoli della Divina Misericordia organizza, domani al PalaSavelli, il II Congresso Interdiocesano. E’ stato presentato ieri da Maura Marinozzi, responsabile stampa dell’associazione. Anche il 1° congresso si svolse al PalaSavelli, il 19 settembre dell’anno scorso. In quell’occasione furono distribuite 6 mila comunioni e valutate in 8 mila i partecipanti. Giunsero una trentina di pullman e migliaia di auto. Quest’anno si prevede un afflusso simile: sono già 22 i pullman prenotatisi provenienti da tutte le partiti d’Italia: dal Veneto alla Sicilia. Numerosi ed importanti gli ospiti, non solo religiosi ma anche del mondo dello spettacolo, come l’attrice Claudia Koll e il cantante Nek, i quali testimonieranno la propria esperienza di fede. Questi i temi trattati: “L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà con fiducia alla mia Misericordia” e "Consacrazione al Cuore Immacolato e Misericordioso di Maria”.
Seeing the Virgin Mary’s deep sadness because of humanity’s lack of response to her presence and graces made Medjugorje seer Mirjana Dragicevic-Soldo think she would not survive an apparition in 2007. Afterwards Mirjana was ill for three days, constantly seeing the Virgin’s face before her eyes and strongly feeling her pain, she reveals in a new book.
Gli arrivi continuano, qui nei campi profughi di Dadaab. I ritmi sono rallentati, si contano un migliaio di persone al giorno. I nuovi arrivi vengono rilocati nel nuovo campo di Kambi Oos, che dista circa 7 km dall’area abitata più vicina, il campo di Hagadera. Sono quelli che vivono nella condizione peggiore. Un senso di precarietà dato non solo dalle tende utilizzate come case, ma dalla mancanza di spazio, di servizi, di sicurezza...
Testimonianze e immagini di uomini e donne che per 50 anni hanno conosciuto, amato e venerato il religioso cappuccino di San Giovanni Rotondo.
Le mamme lavoratrici, le donne multitasking, le amanti del cinema e le fan di Sara Jessica Parker sono in fibrillazione per l’arrivo, questa sera, nelle sale italiane di Ma come fa a far tutto?, lungometraggio che vede la protagonista di Sex and the City vestire i panni di una donna manager in bilico tra lavoro e carriera. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Allison Pearson, in Italia pubblicato dalla Mondadori, in cui la giornalista del Telgraph fornisce una sorta di manuale di sopravvivenza per mamme che lavorano. Il film, regia di Douglas McGrath, vede Sara Jessica Parker interpretare Kate Reddy, una donna con un’avviata carriera nel mondo della finanza e mamma di due bambini e si snoda sui tentativi, a tratti rocamboleschi, a tratti romantici, di conciliare e rendere perfetto l’equilibrio tra vita professionale e menage familiare.
Il discorso pronunciato ieri pomeriggio da Benedetto XVI davanti al Bundestag, il Parlamento federale della Germania, è stato interamente scritto di proprio pugno dal Papa. Contiene un messaggio drammaticamente attuale che il vescovo di Roma rivolge alle nostre società, chiedendoci di non rinchiuderci in «edifici di cemento armato senza finestre», nei quali ci «diamo il clima e la luce da soli e non vogliamo più ricevere ambedue le cose dal mondo vasto di Dio». È un’immagine evocativa, quella che il Papa usa per descrivere l’idea di ragione oggi vigente. Il concetto «positivista di natura e ragione, la visione positivista del mondo» è importante e «non dobbiamo assolutamente» rinunciarvi perché «è nel suo insieme una parte grandiosa della conoscenza umana e della capacità umana».
Nel suo incontro con il parlamento tedesco, Benedetto XVI suggerisce le piste per un rinnovamento della politica e della vita sociale nel mondo intero. Le strettoie della ragione positivista emarginano l’etica e la cultura dalla politica e dalla società.
Papa Benedetto XVI ha sorpreso questo giovedì i politici riuniti nel Bundestag con la proposta di lanciare un dibattito sull'ipotesi che esista davvero o no un ordine morale oggettivo nella natura e nell'uomo, che possa considerarsi fondamento delle leggi. Il Pontefice ha voluto aprire il dibattito sull'esistenza o meno di una legge morale naturale, concetto accettato universalmente fino ad alcuni decenni fa e che oggi, ha riconosciuto, è considerato “una dottrina cattolica piuttosto singolare, su cui non varrebbe la pena discutere al di fuori dell’ambito cattolico, così che quasi ci si vergogna di menzionarne anche soltanto il termine”.
Papa Benedetto XVI ha pronunciato questo giovedì uno dei discorsi più attesi e difficili della sua visita pastorale in Germania, di fronte al Parlamento Federale tedesco, invitato dal presidente, Norbert Lambert. La presenza del Papa al Bundestag era stata oggetto di polemiche da parte di alcuni gruppi politici, e infatti circa un centinaio di deputati (un sesto del totale) aveva rifiutato di assistere al suo discorso. Dopo il benvenuto del presidente del Bundestag, in cui sono state ricordate le origini cristiane della stessa Legge Fondamentale Tedesca, il Papa si è diretto al grande leggio al centro dell'aula e ha iniziato il suo discorso, sottolineando che la politica “deve essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace”.
La Chiesa non è “una delle tante organizzazioni in una società democratica”, ma il Corpo stesso di Cristo, e appartenere al Corpo di Cristo rappresenta una decisione “seria” che ciascuno deve prendere. “Alcuni guardano la Chiesa fermandosi al suo aspetto esteriore”, ha constatato il Papa, e così “la Chiesa appare solo come una delle tante organizzazioni in una società democratica, secondo le cui norme e leggi, poi, deve essere giudicata e trattata anche una figura così difficile da comprendere come la 'Chiesa'”. Se a questo “si aggiunge ancora l'esperienza dolorosa che nella Chiesa ci sono pesci buoni e cattivi, grano e zizzania, e se lo sguardo resta fisso sulle cose negative, allora non si schiude più il mistero grande e profondo della Chiesa”.
Gli immigrati possono essere una risorsa importante anche a livello di fede, divenendo linfa per le parrocchie, hanno sottolineato i Vescovi della Commissione episcopale per le migrazioni (CEMI) e della Fondazione Migrantes. In un comunicato diffuso al termine della loro riunione di questo martedì, i presuli ricordano che il 2011 “è stato segnato dall’arrivo in Italia di oltre 60.000 immigrati in fuga dal Nord Africa” a seguito della cosiddetta “rivoluzione dei gelsomini”. “L’arrivo massiccio, che continua in questi giorni, ha richiesto uno sforzo importante all’isola di Lampedusa anzitutto per la prima accoglienza e anche alle nostre comunità nella costruzione della seconda accoglienza”, riconoscono, rivolgendo “una parola di riconoscenza” “alle città e regioni che si sono prontamente aperte all’accoglienza, nonostante le difficoltà e la crisi”.
Benedetto XVI ha constatato gli abbandoni nella Chiesa per gli scandali dei sacerdoti, ma allo stesso tempo ritiene che questa crisi servirà per approfondire il suo carattere di “popolo di Dio”, “la rete” di Cristo. Sono queste le parole sincere con cui il Pontefice ha risposto questo giovedì mattina a una delle domande dei giornalisti che lo accompagnavano sul volo Roma-Berlino, relativa ai casi di abbandono che si sono verificati nella Chiesa in Germania venendo a conoscenza dei crimini di abusi commessi da chierici.
Intervenendo alle 18ma sessione del Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra, l'Osservatore Permanente presso gli uffici ONU nella città svizzera, monsignor Silvano Tomasi, ha espresso il totale rifiuto da parte della Santa Sede della promozione dell'“aborto sicuro” nei Paesi poveri. “La mia delegazione ritiene inaccettabile qualsiasi tentativo di sviare le risorse economiche, così necessarie, dagli efficaci interventi salvavita verso programmi più ampi di anticoncezionali e aborto volti a limitare la procreazione di una nuova vita o a distruggere la vita di un bambino”, ha sottolineato il presule nel suo intervento di giovedì scorso.
C’è inquietudine nella Chiesa del Ghana circa il futuro della tolleranza religiosa che caratterizza questo piccolo Paese dell’Africa occidentale, finora uno degli esempi più positivi di convivenza interreligiosa nel tormentato continente africano. L’ha espressa ad Auto alla Chiesa che Soffre (ACS) monsignor Philip Naameh, arcivescovo di Tamale nel Nord del Paese, il quale ha parlato di come alcuni gruppi di estremisti potrebbero compromettere il delicato equilibrio che attualmente caratterizza i rapporti con la comunità musulmana. "Il mio timore – ha dichiarato il presule – è che i fondamentalisti riescano a mettere a rischio la cooperazione interreligiosa, creando problemi nelle diocesi, come anche quella di Tamale, in cui l’islam è religione di maggioranza".
Dal 23 al 25 settembre a Mosca, le celebrazioni per l’anniversario della cattedrale dell’Immacolata Concezione, definita dal Papa “simbolo luminoso della forza della fede”. La chiesa subì 50 anni di deturpazioni e repressioni. Alle celebrazioni, con l’arcivescovo Pezzi, anche l’inviato vaticano card. Tomko.
La città di Padova celebrerà con una solenne cerimonia questo sabato, 24 settembre, nella storica sala del Palazzo della Ragione i cento anni di intensa attività scolastico-formativa dell'Istituto “Don Bosco”, delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Durante la cerimonia, il Sindaco della città, Flavio Zanonato, consegnerà alla Superiora delle Suore Salesiane, Yvonne Reungoat, un riconoscimento ai meriti di persone e istituzioni che hanno contribuito in modo significativo alla crescita morale e materiale della società padovana.
Il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha esortato i suoi confratelli Vescovi a portare alla ribalta lo “scandalo” della povertà e della disoccupazione. L'Arcivescovo Timothy Dolan di New York ha rivolto il suo appello in una lettera inviata il 15 settembre a tutti i Vescovi, nella quale confessa di sperare che si possano “usare le opportunità come pastori, insegnanti e leader per far concentrare l'opinione pubblica sullo scandalo della diffusa povertà e della grande mancanza di lavoro nella nostra società”. Il presule ha affermato che la sua lettera arriva in risposta a una richiesta del comitato amministrativo dei Vescovi, che ha riferito che 46 milioni di persone (il 15% della popolazione) vivono in condizioni di povertà negli Stati Uniti.
Benedetto XVI ha inviato i suoi saluti ai cattolici di Inghilterra e Galles – che hanno festeggiato il primo anniversario del suo viaggio nel Regno Unito – incoraggiandoli ad essere testimoni della verità del Vangelo. Lo ha fatto in un messaggio inviato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in occasione di una Messa nazionale di ringraziamento celebrata nella Cattedrale di Westminster a Londra. La Messa, concelebrata dai Vescovi di Inghilterra e Galles, ha segnato l'anniversario della visita di Stato svoltasi dal 16 al 19 settembre 2010.
In Spagna, nel 2010, si registravano tre separazioni ogni quattro matrimoni. L’Istituto di politica familiare ha recentemente ammonito che se dovesse proseguire la tendenza all’aumento del numero delle separazioni familiari e alla diminuzione del numero delle celebrazioni matrimoniali, presto si avranno tante separazioni quanti sono i matrimoni. Il presidente della sede spagnola dell’Istituto, Eduardo Hertfelder, in questa intervista rilasciata a ZENIT, avverte che il Paese sta andando verso una “società egoista e individualista”. “Famiglie forti e stabili implicano una società forte e stabile; famiglia senza futuro è società senza futuro”, afferma.
Il Papa domani pomeriggio parlerà davanti al Bundestag, a Berlino. Un evento storico ma che sarà disertato da alcune decine di deputati in segno di protesta. Gudrun Sailer ha chiesto al presidente del Parlamento federale tedesco, Norbert Lammert, con quali sentimenti accolga il Papa e come guarda a queste polemiche.
La sfida della secolarizzazione, lo scandalo della pedofilia, l’impegno per l’ecumenismo, la gioia della visita nella sua terra natale: sono alcuni dei temi forti affrontati da Benedetto XVI sull’aereo papale in volo verso Berlino, nella tradizionale conversazione con i giornalisti al seguito.
Nel primo discorso, pronunciato al Castello di Bellevue, nel cuore di Berlino, Benedetto XVI ha subito dichiarato gli intenti principali del suo terzo ritorno in patria. "Non sono venuto qui - ha detto - per perseguire determinati obiettivi politici o economici, come fanno giustamente altri uomini di stato, ma per incontrare la gente e parlare di Dio".
Il viaggiatore che atterri a Larnaca e prosegua in auto verso nord per Nicosia sarà attirato da una strana visione: davanti a lui, sulla montagna distante chilometri, si evidenzierà il gigantesco disegno di una bandiera. Di sera il disegno si illumina e l’effetto è insieme tremendamente kitsch e vagamente inquietante. La bandiera è quella turca e il viaggiatore è atterrato nell’isola di Cipro. E dopo che il viaggiatore farà un po’ di domande capirà: il messaggio dell’opera è destinato non ai visitatori stranieri, ma ai “nemici”, che sono poi gli abitanti della Repubblica di Cipro, quella riconosciuta internazionalmente, membro a tutti gli effetti dell’Unione europea, della quale anzi prenderà la presidenza di turno nel 2012, pienamente democratica e pluralista. Ma non sovrana sull’integralità del suo territorio. Ecco il perché del monito inciso sulla montagna e visibile da molto lontano. Ricorda ai ciprioti che lassù a nord comanda qualcun altro.
In quale Germania arriva il Papa? Ascoltando l’intervento diffuso domenica nella trasmissione Wort zum Sonntag della televisione pubblica tedesca ARD si ha l’impressione che Papa Benedetto XVI abbia letto il saggio del sociologo e giornalista Andreas Püttman Gesellschaft ohne Gott. Risiken und Nebenwirkungen der Entchristlichung Deutschlands ("Società senza Dio. Rischi ed effetti collaterali della scristianizzazione della Germania, GerthMedien", Asslar 2010), che mette insieme una serie di statistiche impietose sullo stato del cristianesimo in Germania.
Oramai siamo tutti al corrente del polverone sollevato dalle recenti dichiarazioni di D’Alema sul matrimonio omosessuale, oltre che dalle sue successive immediate scuse per la presunta “rozzezza” della sua interpretazione dell’art. 29 della Costituzione. Sorvoliamo un attimo sul comportamento ambivalente dell’uomo politico e sulla impressionante “capacità di fuoco” delle lobby omosessuali (…e poi ci vengono a criticare per l’Inquisizione di qualche secolo orsono!), concentriamoci piuttosto sulla presunta “rozzezza” dell’interpretazione secondo cui l’art. 29 della Costituzione impedirebbe il matrimonio tra omosessuali.
Un giorno, quando le ideologie antioccidentali, e in particolare il terzomondismo, avranno smesso di contaminare le scienze politiche e sociali, si capirà che l’Occidente non è l’unico e nemmeno il maggiore responsabile di come sono andate le cose in Africa dopo la fine dell’epoca coloniale europea: semmai vanno considerate le colpe di singoli soggetti politici ed economici. Piuttosto è proprio al terzomondismo che va attribuita una grave responsabilità: quella di aver assecondato per decenni, dopo le indipendenze, le tesi dei leader africani, e degli intellettuali al loro servizio, che attribuiscono all’ingerenza europea ogni male di cui l’Africa ha sofferto nei secoli a partire dal primo impatto con l’Europa. Questo ha rallentato la già difficile presa di coscienza da parte delle popolazioni africane del comportamento deplorevole di tanti loro governi, con il risultato che intere generazioni hanno guardato con fiducia ai loro capi o, se non altro, li hanno accettati, convinti che alla povertà si rimedia attingendo alle ricchezze dei paesi ricchi del Nord del mondo e ribellandosi alla loro insaziabile avidità.
La signora Maria ci accoglie cantando. Ha perso la facoltà di parlare, ma riesce ad esprimere la sua espansività col canto. Siamo al Villaggio Amico di Gerenzano (Varese), un nuovo centro all’avanguardia nell’assistenza delle persone colpite dall’Alzheimer, malattia di cui oggi si celebra la Giornata mondiale. La signora Maria è una tra i 40 malati ospiti di questa struttura che fronteggia una patologia con cui tutti i Paesi più ricchi dovranno sempre più fare i conti.
I Salesiani presenti in Etiopia, impegnati nell’attività di coordinamento degli aiuti per i rifugiati provenienti dalla Somalia e per la popolazione locale, accusano la comunità internazionale di essersi mossa troppo tardi per la carestia che affligge il Corno d’Africa e i cui segni erano già evidenti nel dicembre dell’anno scorso.
Una chiesa attaccata e danneggiata in Karnataka due giorni fa; un incontro di preghiera interrotto e impedito da estremisti in Madhya Pradesh; 7 cristiani arrestati in Andhra Pradesh e un Pastore protestante arrestato in Uttar Pradesh, con la falsa accusa di “conversioni forzate”: sono gli ultimi episodi che fonti nella comunità cristiana indiana riferiscono all’agenzia Fides, notando che gli episodi di violenza perpetrati da gruppi radicali indù nei confronti dei cristiani continuano. Secondo un Rapporto inviato a Fides dal “Global Council of Indian Christians” (Gcic) – organismo ecumenico che monitora la condizione dei fedeli nel Paese – nel 2011 si sono verificati almeno 55 gravi casi di violenze, dei quali 35 in Karnataka e 20 in Orissa.
“La centralità del lavoro umano per l'economia sociale di mercato europea”. Questo il titolo di un simposio sull’’enciclica sociale “Laborem exercens” di Giovanni Paolo II, che si è svolto ieri a Bruxelles in occasione del 30° anniversario del documento pontificio dedicata al lavoro.
AsiaNews pubblica la testimonianza di mons. Stephen Lepcha, vescovo di Darjeeling, una delle aree più colpite dal terremoto del 18 settembre. Per il prelato, una “data che non sarà mai dimenticata”. Associazioni e volontari cattolici impegnati nella stima dei danni e nell’assistenza della popolazione.
Benedetto XVI ha imposto il pallio all'Arcivescovo metropolita di Milano, il Cardinale Angelo Scola, questo mercoledì nella cappella dell'appartamento privato del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Durante la cerimonia, il Papa ha spiegato che le cose quotidiane e quelle materiali non vanno bene se non sono penetrate dalla luce di Dio, informa “L'Osservatore Romano”. Il Pontefice ha anche auspicato che la metropoli ambrosiana, importante centro industriale ed economico, non perda di vista Dio o i valori della fede. Milano deve, quindi, sentire la responsabilità di questo compito e avere lo sguardo fisso su Gesù Cristo, ha sottolineato.
La "maternità surrogata" viene spesso descritta in termini positivi. La surrogazione (come viene anche chiamata) sarebbe un atto di altruismo, in cui una donna porta a termine una gravidanza per un'altra donna che non può concepire. Vista in questa luce, si tende a dimenticare che si tratta di una tecnica la quale pone molti interrogativi etici e che spesso finisce in situazioni sconcertanti. Per questo motivo, Paesi come Italia e Francia vietano il ricorso alle "madri portatrici". Che il rischio di derive sia reale lo dimostra una notizia proveniente dal Canada, dove la pratica della surrogazione è autorizzata e regolamentata dalla Assisted Human Reproduction Act (AHRA) del 2004. A far aggrottare più di un sopracciglio è la vicenda di una giovane donna di Bathurst, nella provincia del Nuovo Brunswick, che incinta di due gemellini ha visto saltare alla ventisettesima settimana della sua gravidanza il "contratto" che aveva stipulato con un coppia inglese.
“I Francescani e l'Unità d'Italia” è il titolo della giornata di studio che si svolgerà questo sabato, 24 settembre, presso il Convento San Francesco di Firenze. L'evento è organizzato dalla Provincia Toscana di S. Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori e dalla Scuola Superiore Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum di Roma. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, segnalano gli organizzatori, i Francescani sono stati ricordati soprattutto a motivo di padre Giacomo da Poirino (1808-1885), dei Frati Minori Riformati, che il 5 giugno 1861 amministrò in punto di morte i sacramenti al conte Camillo Benso di Cavour. “A motivo delle possibili strumentalizzazioni di tale gesto il padre Giacomo fu sospeso a divinis da Pio IX e riammesso all’esercizio del ministero sacerdotale da Leone XIII solo in prossimità della morte”.
Il commercio degli ovuli femminili è una attività che ha raggiunto un bilancio di molti miliardi di dollari. Negli Stati Uniti viene considerata una vera e propria industria. Cominciano a comparire però storie di donne che sono state sfruttate e che stanno rischiando la vita in seguito ai danni subiti dalla iperstimolazione e dall’asportazione di ovuli. Emergono così i lati oscuri, segreti e controversi di questo commercio. Appaiono annunci in tutto il mondo in cui le giovani donne sono sollecitate a vendere i propri ovuli per decine di migliaia di dollari.
Messaggi telefonici avvertono di attacchi contro chiese cattoliche e protestanti, ma si rivelano infondati. La polizia indaga ma non chiarisce se si tratta di propaganda politica o di uno scontro a sfondo religioso. Sacerdote nelle Sulawesi invita “i concittadini” a non farsi trascinare “da sentimenti di odio”.
La storia del diritto, nel corso del suo lungo divenire, ha raccolto alcune curiosità giuridiche. Mi riferisco a situazioni anomale che sono solitamente rubricate tra quei casi che rendono, talvolta, il diritto una “missione impossibile”; ciò che è stato acutamente chiamato “iustopia”. Molte sono di natura processuale, probabilmente perché i sentieri del giurista sono così vari che non di rado alcuni approdano a strade senza uscita. Temo che tra questi rientri anche il percorso scelto dai consiglieri giuridici di alcune vittime di quel gravissimo delitto che è la pedofilia, con il ricorso presentato dall’organizzazione SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests) – la più grande associazione delle vittime degli abusi commessi dai preti – contro il Papa Benedetto XVI e diversi Cardinali della Chiesa cattolica.
Piaccia o meno, il crescente ruolo della Turchia come player di primo piano nei più importanti scacchieri dal Mediterraneo all'Asia Centrale costituisce una delle maggiori novità di questi anni. La leadership del premier Recep Tayyip Erdogan ha impostato il ruolo di Ankara sul doppio binario di un islamismo moderato (ma certo più marcato rispetto alla laicità che aveva caratterizzato la politica turca da Ataturk in poi) e di un protagonismo nazionale nelle più importanti aeree di crisi (Libia, Afghanistan, Caucaso, Gaza) frutto di una strategia messa a punto dal ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu e rafforzato dal modello democratico di cui la Turchia è portatrice.
"Non credo che Ratzinger sia un grande filosofo, né un grande teologo, anche se generalmente viene rappresentato come tale". Parola di Umberto Eco, intervistato dal quotidiano tedesco Berliner Zeitung.
La signora Maria ci accoglie cantando. Ha perso la facoltà di parlare, ma riesce ad esprimere la sua espansività col canto. Siamo al Villaggio Amico di Gerenzano (Varese), un nuovo centro all’avanguardia nell’assistenza delle persone colpite dall’Alzheimer, malattia di cui oggi si celebra la Giornata mondiale. La signora Maria è una tra i 40 malati ospiti di questa struttura che fronteggia una patologia con cui tutti i Paesi più ricchi dovranno sempre più fare i conti.
Nel supplemento Tuttoscienze, allegato al quotidiano La Stampa di Torino del 14 settembre scorso, un sedicente scienziato straparla di scimmie, di evoluzione e di morale, e rilancia al grande pubblico il vecchio messaggio neopositivistico: la morale e la religione sono momenti di un’evoluzione delle specie destinati fatalmente a essere superati, sia nella coscienza che nel comportamento pratico. Addirittura l’articolo sfiora il ridicolo quando afferma che «la morale è anteriore alla religione, anzi è anteriore anche all’uomo».
La Stampa di Torino è il giornale più risorgimentale d’Italia. Tutti i giorni ci delizia con le gesta di Camillo Cavour (1810-1861). Lo abbiamo trovato meno attento di altri quotidiani - anche se non è mancato qualche cenno - a rievocare anche i centocinquant’anni delle atrocità perpetrate dalle truppe italiane nel Sud conquistato, a cominciare dalla strage di Pontelandolfo, in provincia di Benevento, dove il 14 agosto 1861 i bersaglieri massacrarono quattrocento civili, compresa una bambina di nove anni morta mentre i soldati la inseguivano cercando di violentarla. Una strage per cui Giuliano Amato, presidente del comitato per le celebrazioni del centocinquantenario, è salito a Pontelandolfo il 14 agosto 2011, porgendo agli abitanti di quella che ha definito «città martire» le scuse dell’Italia.
Una ragazza arriva in un Pronto soccorso in cattive condizioni di salute e - nonostante le cure - muore. Gli esami indicano quale causa del decesso un’infezione da escherichia coli. Il batterio deriva da un’insalata coltivata da una multinazionale che irrigava i campi con acqua contaminata da escrementi bovini. Anche il fidanzato della giovane si ammala e muore. In questo secondo caso, però, il killer non è un batterio ma un mais geneticamente modificato. La ricostruzione degli esperti porta a ritenere che nell’impianto di un gene batterico nel masi è stato inserito anche un gene del botulinom che ha prodotto la relativa tossina. Lo scontro finale fra investigatori e manager dell’azienda è il pretesto per semplificazioni interpretative sull’eventuale pericolosità degli ogm.
La comunità internazionale ha reagito troppo tardi ai sintomi di una grande carestia nel Corno d'Africa, che sta mettendo in ginocchio Somalia, Kenya, Etiopia, Gibuti, Eritrea, Sud Sudan, Uganda e Tanzania. Lo affermano i Salesiani di Don Bosco in Etiopia, che stanno coordinando gli aiuti per i rifugiati provenienti dalla Somalia e per la popolazione locale e sottolineano come già nel dicembre 2010 si fosse lanciato un allarme per una possibile catastrofe. All'epoca, tuttavia, “nessuno ha voluto ascoltarlo”, ha dichiarato all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) Mattia Grandi, uno dei coordinatori sul posto del progetto.
La santità è “l'obiettivo fondamentale di ogni cristiano”, ha ricordato monsignor Orani João Tempesta, Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile). In un articolo, il presule ha riconosciuto che la Chiesa “è santa e peccatrice: santa in quanto istituita da Cristo e perché ha tutti i mezzi per la salvezza di tutti, peccatrice nei suoi membri, che ancora camminano nella penombra e non si sono convertiti”. Il concetto di Chiesa “santa ma composta da membri peccatori” significa anche che “l'intera comunità ecclesiale tende alla perfezione e aspira costantemente alla santità”, ha indicato l'Arcivescovo, segnalando che per raggiungerla “esistono i mezzi della grazia, e in particolare i sacramenti”. In virtù della vocazione comune di tutti i battezzati alla santità, ha proseguito, “tutti sono chiamati al pentimento e alla rinuncia al peccato”, obiettivi da conseguire “con la preghiera, le risorse spirituali che abbiamo e di cui disponiamo, il dono della grazia presente nei sacramenti, in particolare nella Penitenza e nell'Eucaristia, ma anche con la capacità di stabilire comunione e solidarietà tra noi”.
Il rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta alla discriminazione contro i cristiani vede errori d’informazione in alcuni media che suscitano discriminazioni nei confronti dell’Opus Dei in Francia. Massimo Introvigne mostra, in un’intervista concessa a ZENIT, come la denuncia di una donna contro una scuola alberghiera venga usata strumentalmente per lanciare una campagna mediatica contro questa Prelatura personale e, più in generale, contro la Chiesa cattolica. “L’Opus Dei nel cuore di un processo inedito a settembre a Parigi” è il titolo di alcuni articoli pubblicati dalla stampa per far riferimento all’ultima tappa di questo processodavanti al tribunale correzionale di Parigi,che avrà luogoil 22 e il 23 settembre prossimi.
Da pochi giorni è uscita in libreria una piccola antologia, curata da Lucio Coco, che presenta una selezione di testi di Benedetto XVI sul dialogo interreligioso dal titolo Pensieri sul dialogo interreligioso (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2011, pagine 62, euro 7). L'opera, che riunisce una sessantina di brani tratti dal magistero del Papa, giunge alla vigilia del pellegrinaggio che Benedetto XVI compirà ad Assisi il 27 ottobre, nel 25° anniversario dello storico incontro convocato dalbeato Giovanni Paolo II.
Un giovane amico di Torino, Claudio Dalla Costa, che svolge un’intensa attività professionale in un campo molto diverso, ha avuto l’idea di, come dire, monitorare le omelie domenicali nelle chiese della sua città. Per sei anni, scrive, si è spostato da una parrocchia all’altra “per rendermi conto di persona dello stato di salute dell’omelia. Il mio viaggio è stato, salvo rare eccezioni, piuttosto deludente. Incoraggiato da varie persone, ho pensato di buttar giù qualche pensiero che, a mio parere, potrebbe risultare utile a tutti coloro che ogni domenica si cimentano con questo importante compito”. E’ il volume “Avete finito di farci la predica. Riflessioni laicali sulle omelie” (Effatà Editrice, Cantalupa (Torino) 2011, pagg. 160).
Circa 100.000 giovani hanno accolto questa domenica a San Paolo (Brasile) la Croce e l'Icona della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Il grande evento, intitolato “Bote Fé”, si è svolto nell'aeroporto Campo de Marte, nella zona nord della città, ed è stato allietato da musica e momenti di preghiera e fraternità. Dalle 9.00 alle 21.00, giovani, famiglie, religiosi e Vescovi hanno vissuto un'anticipazione di quella che sarà la GMG di Rio de Janeiro, nel 2013.
el 1795 il marchese Donatien Alphonse François de Sade (1740-1814) pubblicò un romanzo licenzioso dal titolo La filosofia del boudoir. All'interno di questo romanzo, l'autore inserì uno scritto intitolato "Francesi, ancora uno sforzo se volete essere Repubblicani". In esso, De Sade afferma che la Rivoluzione Francese non può definirsi compiuta finché non giunge alle sue naturali conseguenze: l'eliminazione della religione e di ogni norma morale. Così, dopo aver tolto di mezzo la religione (“No, non assassinate, non deportate. [...] Condanniamo allo scherno, al ridicolo, al fango, in tutte le maggiori piazze delle maggiori città di Francia, il primo di questi ciarlatani benedetti che verrà ancora a parlarci di Dio o di religione; e chi cadrà due volte nella stessa colpa sia punito con la prigionia perpetua. Siano poi pienamente autorizzate le bestemmie più insultanti e le opere atee, allo scopo di estirpare definitivamente dal cuore e dalla memoria degli uomini questi terribili balocchi della nostra infanzia”), De Sade incita alla prostituzione, all'adulterio, all'incesto, alla pedofilia e alla sodomia, all'omicidio ed al suicidio.
«Se sei una donna alta, attraente, di età compresa tra 20 e 29 anni, contattaci. Potrai guadagnare molto, facendo del bene al prossimo». Coi tempi che corrono, qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo, o all’ennesima trovata sarcastica che ha per oggetto giovani di belle speranze disposte a tutto per un assaggio di notorietà. Invece – ahinoi - la questione è molto più seria, molto più scomoda e forse per questo sapientemente lontana da prime pagine e riflettori. L’annuncio è infatti il tipico spot delle cosiddette “cliniche per la fertilità” che, per garantire alle 50-60enni il sacrosanto diritto di avere un figlio biologico, sono alla spasmodica e costante ricerca di ovuli freschi e pronti per essere reimpiantati e riutilizzati in un mercato che, da qualunque parte lo si analizzi, fa rabbrividire.
Con il 52,3% di “no” e il 47,7% di "sì”, domenica 18 settembre i cittadini del Liechtenstein hanno bocciato il referendum in cui si chiedeva la depenalizzazione dell’aborto. Nonostante una campagna internazionale a favore dell’aborto e i sondaggi che prevedevano una vittoria del fronte favorevole alla liberalizzazione della interruzione volontaria di gravidanza, i cittadini del Liechtenstein si sono opposti in maggioranza. Attualmente nel Principato l'aborto è vietato ed è punibile con una pena fino ad un anno di detenzione, anche se praticato all'estero. Da anni non ci sono state condanne.
Per affrontare la carestia che ha colpito la regione del Corno d'Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, servirà “uno sforzo eccezionale” nel prossimo anno, ha confessato Bruno Geddo, rappresentante per la Somalia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). La siccità ha colpito duramente Somalia, Kenya, Etiopia, Gibuti ed Eritrea, ma anche Sud Sudan, Uganda e Tanzania. Si calcola che le persone interessate dalla tragedia siano circa 13 milioni. Questa domenica, in tutta Italia si è svolta una colletta promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) a favore delle popolazioni sofferenti della zona. “E’ un’iniziativa di grande generosità, una cosa bellissima che mi ha molto commosso e sono sicuro che abbia avuto molto successo”, ha commentato Geddo.
Quarantacinque anni, scrittore prolifico e teologo fine. Con una intensissima attività culturale, fondatore del progetto di scrittura creativa “Bomba carta”. Curatore della collana di poesia L'Oblò delle edizioni Ancora, docente del Centro Interdisciplinare di Comunicazione Sociale (CICS) della Pontificia Università Gregoriana. Capo del Comitato scientifico "La sfida e l'esperienza" che raccoglie docenti e manager interessati ai temi della spiritualità e dell'innovazione. Molto attivo in rete, Wikipedia lo ha chiamato il “gesuita 2.0”, cura un sito personale e due blog: uno dedicato alla CyberTeologia e uno dedicato alla scrittrice statunitense Flannery O'Connor. Stiamo parlando di padre Antonio Spadaro, che il 6 settembre scorso è stato nominato dal Padre Generale della Compagnia di Gesù quale nuovo Direttore de “La Civiltà Cattolica”, la più antica e autorevole rivista italiana .
Inizierà da Malgrate, paese natale del Cardinale Angelo Scola, nuovo Arcivescovo di Milano, il suo solenne ingresso nella diocesi ambrosiana domenica 25 settembre prossimo. Nella chiesa parrocchiale di S. Leonardo, nella quale è stato battezzato, l'Arcivescovo sosterà alle 14.00 per un momento di riflessione e raccoglimento. Alle ore 16.00 il Cardinale Scola giungerà Milano alla Basilica di Sant’Eustorgio in accordo con la tradizione che prevede l’ingresso degli Arcivescovi in Milano proprio a partire da questa chiesa nel cui territorio sono stati evangelizzati e battezzati i primi milanesi. Qui sarà accolto dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e dal Vicario episcopale della città. A S. Eustorgio è previsto un momento di preghiera con circa 200 catecumeni, giovani e adulti che si stanno preparando al battesimo, provenienti da diverse parti della diocesi.
Rivolgendosi questo lunedì al sesto gruppo di Vescovi indiani di rito latino, Papa Benedetto XVI ha sottolineato che l'accoglienza ai poveri è un ingrediente fondamentale della testimonianza cristiana in India. Il Pontefice ha ricevuto a Castel Gandolfo un gruppo di Vescovi provenienti da Agra, Nuova Delhi, Bhopal e dal Vicariato Apostolico del Nepal, guidati da monsignor Vincent Concessao, Arcivescovo di Delhi. Nel suo discorso, il Papa ha alluso alle questioni che deve affrontare la Chiesa nel Paese: l'azione sociale, soprattutto nei confronti dei poveri e delle caste inferiori, e la crescente intolleranza verso i cristiani in alcune zone del Paese.
La chiesa di Santa Caterina, la prima parrocchia di San Pietroburgo, è testimone della rinascita della fede in Russia. I cattolici nel Paese sono una minoranza, che però cresce ogni anno. Questa chiesa, nel viale principale della città degli zar, conserva al suo interno le tracce di una fede provata fino al martirio. Su entrambi i lati dell'altare maggiore si trovano i resti marmorei dell'antica costruzione, come se fossero due reliquiari del martirio subito da quanti appartenevano a questa comunità. A destra, un Cristo crocifisso, sui resti dell'altare, salvato a rischio della propria vita da una parrocchiana e custodito nella sua casa, è testimone della tragica storia della fede in Russia. Incendi, saccheggi, distruzione, magazzino di verdure e altri articoli e poi sala da concerti: questo il destino della chiesa di Santa Caterina fino al suo recente recupero al culto.
Benedetto XVI ha ricevuto stamani, a Castel Gandolfo, un gruppo di astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta degli astronauti con i quali il Pontefice aveva dialogato nello storico collegamento con lo spazio, avvenuto lo scorso maggio. In particolare, il Papa ha incontrato gli astronauti Roberto Vittori e Paolo Nespoli che gli hanno restituito una medaglia d’argento raffigurante la Creazione dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina e che era stata portata sulla Stazione spaziale.
La testimonianza del vescovo di Darjeeling, Steven Lepcha, sull’impegno dei cristiani nell’emergenza, senza distinzioni di credo o casta. Crollata la scuola di St. Francis, due studenti ancora intrappolati fra le macerie.
Ricevendo un grupo di vescovi indiani di rito latino. Benedetto XVI ricorda il mandato di Gesù a diffondere il Vangelo. “Prego perché la Chiesa in India continui ad accogliere chiunque, prima di tutto i poveri, e ad essere un ponte esemplare tra gli uomini e Dio”.
La primavera araba e le trasformazioni nel Medio oriente alimentano il fondamentalismo e rischiano di distruggere il pluralismo culturale millenario di quei Paesi. Per mons. Sako, i cristiani in oriente devono dialogare con coraggio e sincerità con fondamentalisti, Fratelli musulmani, salafiti, autorità sunnite e sciite. È importante mettere a fuoco “le nostre paure e le nostre speranze”.
Martedì 13 settembre, gli Arcivescovi iracheni Bashar Warda di Erbil e Amil Nona di Mosul hanno incontrato il Presidente del Consiglio Europeo, Hermann Van Rompuy. Nel colloquio, i due presuli di rito caldeo hanno ricordato le sofferenze dei cristiani in Iraq, dicendo che nel Paese non c'è libertà religiosa e sottolineando la necessità che i fedeli ricevano aiuti per costruire scuole, frequentate al 90% da allievi musulmani. “L'istruzione aiuterebbe a sviluppare una nuova cultura e la libertà di religione, aprendo nuove prospettive per i giovani”, ha indicato l'Arcivescovo Warda.
In preparazione al suo viaggio in Germania (22-25 settembre) Benedetto XVI ha registrato un intervento diffuso domenica 18 settembre nella trasmissione "Wort zum Sonntag" della televisione pubblica tedesca ARD. Si tratta di un intervento notevole, che tiene conto certamente delle preoccupanti statistiche diffuse sulla crescita in Germania di quella nuova forma di ateismo che non è ideologica, ma si esprime nell'indifferentismo e nel disinteresse per tutto quanto riguarda Dio e la religione. A questa Germania scristianizzata il Papa viene a ricordare che Dio esiste, agisce nella storia e - Lui solo - può dare la vera felicità. Il viaggio dunque, ha detto Benedetto XVI rispondendo implicitamente anche a contestazioni che si sono manifestate in settori della cultura e della politica tedesca, «non è turismo religioso, e meno ancora uno "show". Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: "Dove c’è Dio, là c’è futuro". Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno».
Un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito ieri la un’ampia area della catena montuosa. Il bilancio delle vittime e dei danni è destinato a crescere, perché alcune zone sono difficili da raggiungere. In Nepal danneggiati due monasteri buddisti di grande importanza.
Venerdì 16 settembre è stato presentato alla Pontificia Università della Santa Croce, a Roma, un documentario sulla vita di san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, intitolato “Inspired to love”. Nel documentario il giovane regista argentino Juan Martín Ezratty presenta in 27 minuti un mosaico di testimonianze di 22 persone, usando come leitmotiv il racconto di una mamma finlandese, non cattolica, che racconta come suo figlio si è avvicinato all’Opus Dei. Congo, Finlandia, India, Inghilterra, Italia, Canada e Argentina sono alcuni dei paesi che fanno da sfondo alle interviste del regista. Alle testimonianze si alternano poi alcuni filmati del santo spagnolo in lingua spagnola e con sottotitoli anche in italiano, girati in diversi incontri con un pubblico eterogeneo proveniente dall’Europa e dall’America.
Benedetto XVI ha incoraggiato il Cardinale Jozef Tomko, Inviato speciale alla celebrazione per il centenario di consacrazione della Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Mosca, a rafforzare nei fedeli cattolici russi la devozione a Maria. E' quanto si legge nella lettera in latino inviata dal Papa al Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in vista della celebrazione che si terrà domenica 25 settembre. Per l'occasione il porporato sarà accompagnato da una missione composta da don Viktor Jakubov, direttore nazionale per le Pontificie Opere Missionarie in Slovacchia e già direttore spirituale e prefetto del seminario interdiocesano Regina degli Apostoli a San Pietroburgo, e da don Josif Zanevsky, s.d.b., parroco della Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Mosca.
“Dove c’è Dio, là c’è futuro”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI in un videomessaggio al popolo tedesco, trasmesso ieri sera a pochi giorni dal viaggio apostolico in Germania. Il Pontefice si è detto molto contento di questa visita nella sua terra natale e si è soffermato sull’esigenza di lasciare entrare nelle nostre vite la luce di Dio.
“Oggi viviamo in un’epoca di nuova evangelizzazione”: così il Papa all’Angelus a CastelGandolfo invita “persone, famiglie, comunità” che hanno scoperto la bellezza della fede a “lavorare nella Vigna del Signore”. Poi riflessioni sulla scuola con un appello a rispettare il diritto allo studio per tutti. Parole di gioia per l'imminente viaggio in Germania. E il ricordo di mons. Francesco Paleari, della Società dei Sacerdoti di San Giuseppe Cottolengo, proclamato Beato ieri a Torino.
Benedetto XVI parla con meraviglia dei “protagonisti” della nuova evangelizzazione: uomini e donne, persone consacrate e laici, singoli e famiglie, “operai umili e generosi”. Il Vangelo cambia il mondo “come un fiume che irriga un immenso campo”.
Il 16 settembre, giorno in cui ha compiuto 104 anni, la religiosa spagnola cistercense suor Teresita ha ricevuto una lettera speciale da parte di Benedetto XVI, in cui il Papa ha ricordato il loro incontro nella Nunziatura di Madrid del 20 agosto scorso. Era la seconda volta che la religiosa usciva dalla clausura dopo averlo fatto, obbligata dalle drammatiche circostanze, nel corso della Guerra civile spagnola (1936-1939). Secondo quanto riportato da “Il sismografo”, la religiosa, che fra le claustrali di tutto il mondo ha il record della maggiore permanenza nel suo convento - ormai 85 anni - poco prima del viaggio del Papa a Madrid, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, aveva manifestato il desiderio di incontrare il Santo Padre.
Durante il suoviaggio apostolico in Germania, Benedetto XVI mostrerà che dal primato di Dio nelle nostre vite dipende il futuro dell’uomo. E' quanto ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. “Viviamo in tempi di preoccupazioni per il futuro – ha esordito il gesuita –: futuro del pianeta Terra e della vita su di esso, futuro dell’economia mondiale e della pace fra i popoli, futuro dell’Europa e delle nazioni che ne fanno parte, futuro dei giovani e dei bimbi che si affacciano alla vita”. “Recandosi nel suo Paese, la Germania, da molti vista soprattutto come potenza trainante nel vecchio continente, ma dove la fede cristiana appare in rapida diminuzione, il Papa ha scelto per il suo viaggio il motto: 'Dove c’è Dio, là c’è futuro'”.
Il Cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, raramente interviene nel dibattito pubblico. Rifugge, infatti, ogni demagogia e presenzialismo ed è noto come uomo di silente e indefesso lavoro nonché efficace osservazione di tutti i fenomeni che solcano la cultura contemporanea. Ci ha straordinariamente concesso questa intervista su temi “scottanti”, in un clima di rara cordialità, mostrando quella creatività pastorale che sempre ci si attende da un autentico e fedele Pastore della Chiesa.
In cinquemila per pregare con Marija Pavlovic: e il paese si scopre orgoglioso Il sindaco Ridolfi: «Un evento da elogiare, organizzazione perfetta» Don Silvano: «Queste cose permettono all'uomo di riscoprire Dio»
Una folla incredibile alla celebrazione con la donna croata che, dal 1981, sostiene di avere apparizioni Il parroco: «O qui ci sono 5mila deficienti che non hanno di meglio da fare, o è per un altro motivo che stanno in ginocchio a pregare»
Le apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje sono per tutta l'umanità. Ma l'umanità ha risposto alla grazia come dovrebbe? Il veggente Ivan Dragicevic pone questa ed altre domande, ma lascia la risposta aperta, in un discorso in chiave retrospettiva per il trentesimo anniversario delle apparizioni. Ivan annuncia anche "cambiamenti fisici nel mondo" e dice che l'umanità si trova ad un grande crocevia prima di un nuovo futuro. Il veggente di Medjugorje Ivan Dragicevic Il veggente Ivan Dragicevic si è discostato dal suo stile abituale di testimonianza, mentre metteva in evidenza il trentesimo anniversario delle apparizioni della Vergine Maria in una conferenza tenutasi questo venerdì. Mentre si soffermava sul grado di accoglienza dei messaggi della Madonna, un tema ricorrente nei suoi interventi, diventava anche insolitamente profetico: "Queste apparizioni della Madonna sono un grande crocevia per l'umanità, una nuova chiamata, un modo nuovo, un futuro nuovo per l'umanità. Ma quale consapevolezza abbiamo dei messaggi? Arrivano al nostro cuore? Li viviamo? Per trent'anni abbiamo avuto un messaggio - si può dire - quotidiano dalla Madonna. Possiamo vivere questi messaggi nel corso di una vita?", ha detto Ivan. "Per alcuni anni abbiamo avuto un messaggio ogni giovedì e in seguito una volta al mese. Perché? La Madonna ci stava dando altro tempo per capire ogni messaggio. È importante usare bene il nostro tempo per vivere i messaggi". Precisando che quello che stava per dire non si riferiva ai dieci segreti affidati dalla Vergine Maria ad ogni veggente, Ivan ha proseguito dicendo: "Molti pellegrini, anche sacerdoti, non capiscono perché la Madonna sta venendo ogni giorno, cosa ha mai da dirmi e cosa io ho da dire a lei tutti i giorni. Devo dirvi che parliamo molto! Un giorno, quando le cose verranno rivelate, capirete, i vostri occhi si apriranno. Quando vedremo i cambiamenti fisici che accadranno nel mondo, capiremo perché lei veniva ogni giorno". "Il tempo che abbiamo innanzi è di grande responsabilità. Ognuno è responsabile. Ogni famiglia è responsabile. Dobbiamo guidare le nostre famiglie spiritualmente e basare la nostra vita sulle cose sante del Vangelo. Dobbiamo mettere in pratica ciò che il Vangelo insegna. Questo è il messaggio di tutti questi trent'anni. Non è una novità, lo sappiamo dalla Chiesa. Ma noi non lo viviamo. La Madonna ci invita ad essere responsabili".
C'è il popolo di Medjugorje e c'è quello che si mette a disposizione: è grande lo sforzo a Tregnago, in particolare quello del mondo del volontariato, per accogliere oggi i pellegrini che parteciperanno alla veglia prima e all'incontro poi con Marija Pavlovic, una dei sei veggenti di Medjugorje. La macchina organizzativa ha coinvolto molte associazioni: ci sono i gruppi di Protezione civile e dei carabinieri in congedo di Tregnago e Badia Calavena, gli Scout del paese, il Cai, gli Alpini e l'Acat, il personale del Ceod oltre a medici e infermieri presenti per scelta, e tante altre persone che hanno scelto di mettersi a disposizione dei pellegrini. L'evento (inizio alle 16 nella chiesa parrocchiale con l'adorazione eucaristica, alle 17 la messa, alle 18 il rosario seguito dall'apparizione a Marija alle 18.40 e poi da una testimonianza della veggente), è stato messo in cantiere da alcuni tregnaghesi, in primis Alfredo Corradini e Mario Zampedri, che condividono la devozione mariana alla Vergine dei Balcani.
Giuseppe Capodiferro, come ogni giorno, si reca al lavoro. Ha sessanta anni ed è ancor pieno di energia, in famiglia il suo contributo è indispensabile. L’agilità di giovane carpentiere, ora che è alle soglie della pensione, è sostituita dall’esperienza, non teme l’altezza né ha mai sofferto di vertigini. Alle 7.30 un incidente cambia il corso della sua vita. Cade dall’impalcatura su cui è salito per lavorare ed è vittima di un triplice trauma cranico che lo porterà su una sedia a rotelle. Il calvario ha inizio! Non è facile accettare ed affrontare la realtà di dover convivere per sempre con una così grave e devastante infermità, soprattutto se non vi è speranza di guarigione, se si è l’unica fonte di reddito per la famiglia e i figli, con le loro famiglie, vivono lontano da casa.
I due sospettati sarebbero ex cristiani convertiti all’islam, in conflitto con la famiglia Bhatti a causa di alcune proprietà. Vescovo di Islamabad: “Le dichiarazioni della polizia sono assurde”. Personalità cristiane e musulmane accusano il depistaggio e domandano una nuova commissione d’inchiesta.
L’abside di una chiesa è la parete che non chiude. È il monte abbassato. Il burrone riempito. Il sentiero raddrizzato. È lo spazio aperto da Cristo, dall’avvento di «colui che è, che era e che viene» (Ap 1,8). Quelle pietre che a semicerchio fuoriescono dalle mura squadrate ricordano che ogni celebrazione della liturgia è cammino verso il ritorno di Cristo. Attestano la speranza nella parusia. Cristo, infatti, è il veniente per eccellenza, o erchòmenos, colui che è in atto di venire (Mc 11,9). Anche ora, in questo momento. Ci sarà il momento in cui tutto sarà palese, quando il cosmo intero sarà giunto al traguardo e si aprirà il tempo della nuova terra e del nuovo cielo, il tempo della nuova Gerusalemme, della città che non ha più bisogno né del sole né della luna, perché la gloria di Dio stesso la illumina (Ap 21,23). Ma tutto questo non è ancora. Anche se è già visibile agli occhi della fede. Perché in Cristo «tutto è compiuto» (Gv 19,30). E nei sacramenti l’eschaton, ciò che sarà, è già presente e in atto. «Se uno è in Cristo – scrive San Paolo – è una creazione nuova: il mondo vecchio è passato, ecco tutto si è fatto nuovo» (2Cor 5,17).
« Versa sangue chi rifiuta il salario all’operaio »; il durissimo ammonimento non proviene dal furore utopistico del sindacalismo del XIX secolo; né tanto meno dalle agguerrite rivendicazioni di qualche esponente di un partito rivoluzionario socialista del XX secolo; né da uno dei nuovi guru della finanza etica così di moda oggi; sono alcune delle più severe parole della tradizione cristiana contenute nella Bibbia nel libro di Siracide ( 34,22 ). Dunque, la speciosa critica di quanti pretendono di insegnare alla Chiesa come gestire il danaro che essa riceve nei più svariati modi ( otto per mille, donazioni, eredità, offerte, lasciti, ecc ) potrebbe essere chiusa ancor prima di affrontarla profondamente, ricordando semplicemente che la dottrina cristiana, precedentemente al socialismo e meglio di ogni altra forma di moralismo storicistico, ha insegnato all’uomo il giusto rapporto con la ricchezza e con la povertà. Ma si può affermare che il problema proprio in ciò consista.
Poeta, drammaturgo, romanziere e pittore milanese, Giovanni Testori (1923-1993) è un autore scomodo, spesso escluso dalle antologie scolastiche sul Novecento. È giunto il momento di allargare quei ristretti canoni letterari che, talvolta, chiudono il secolo scorso con lo studio di Calvino e di Gadda, tralasciando, guarda caso, proprio grandi autori cattolici. La sua produzione è sterminata e indice di grande versatilità nei diversi generi letterari, dal romanzo Il ponte della Ghisolfa (da cui Visconti ricava il film Rocco e i suoi fratelli) al ciclo di romanzi I segreti di Milano (ispirato ai cicli ottocenteschi francesi), dalle raccolte di poesie (L’amore e Per sempre) ai drammi teatrali che comprendono, ad esempio, rivisitazioni di Shakespeare (Ambleto, Macbetto) e la trilogia che consacra la conversione cattolica di Testori: Conversazione con la morte (scritta nel 1978 in seguito alla morte della madre), Interrogatorio a Maria (1979) e Factum est (1981). L’autore milanese affronta, spesso, nella sua vasta produzione anche temi di profonda attualità, che pochi hanno il coraggio di trattare, con un linguaggio forte, carnale e deliberatamente provocatorio.
Nella Repubblica Cecena, nota anche come Cecenia – dove il 31 agosto scorso, a conclusione del Ramadan, a seguito di un duplice attentato suicida a Grozny, sette persone sono rimaste uccise – vivono poco più di 1 milione e centomila abitanti, compreso un centinaio di cristiani indigeni, in base al rapporto dell’Associazione Evangelica “Porte Aperte”. La maggior parte dei cristiani russi ha lasciato il paese a causa della guerra. Oggi, la Cecenia è una Repubblica autonoma della Federazione Russa. Sin dal XVII secolo ci fu nella zona un movimento di resistenza, che rigettava l’influenza colonizzatrice della Russia e lottava per uno Stato islamico. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, nel 1991 nacque in quel territorio un vero e proprio movimento indipendentista che entrò in conflitto con la Russia, non disposta a riconoscere la secessione della Cecenia. Tra i motivi dell'opposizione russa vi sono anche la produzione petrolifera locale e soprattutto il passaggio sul territorio ceceno di oleodotti e gasdotti.
La mistica carmelitana possiede una chiave che, “solo di per sé, spezza la pseudo-mistica della New Age: il nesso intrinseco tra la Trinità e tutti gli altri misteri umani”. Lo ha affermato il Vescovo di Ciudad Rodrigo (Spagna), monsignor Raúl Berzosa, intervenendo al II Congresso Internazionale Teresiano, il 4 settembre. “Nel cristianesimo, nella mistica carmelitana, non si può applicare il termine 'autorealizzazione', perché neanche l'uomo e la donna più sviluppati nella loro esistenza possono raggiungere da se stessi la pienezza. Tutto è dono e compito, grazia e libertà”, ha sottolineato.
In una “Nota pastorale“ della CEI (marzo 2007) si legge (pagg. 7-8): “Desideriamo che l’attività missionaria italiana si caratterizzi sempre più come comunione-scambio tra Chiese, attraverso la quale, mentre offriamo la ricchezza di una tradizione millenaria di vita cristiana, riceviamo l’entusiasmo con cui la fede è vissuta in altri continenti. Non solo quelle Chiese hanno bisogno della nostra cooperazione, ma noi abbiamo bisogno di loro per crescere nell’universalità e nella cattolicità…. Abbiamo molto da imparare alla scuola della missione. Chiediamo pertanto ai Centri missionari diocesani di far sì che la missionarietà pervada tutti gli ambiti della pastorale e della vita cristiana”. Parole forti e chiare, ma che non è facile applicare nella vita ecclesiale italiana. Bisogna “leggere il libro della missione”, ascoltare i testimoni. Eccone uno.
Il Vescovo William Shomali, ausiliare di Gerusalemme e vicario del Patriarcato Latino per Gerusalemme e i Territori Palestinesi, ha chiesto preghiere per la Terra Santa e ha esortato i cristiani di tutto il mondo a rimanere vicini alla regione e alla sua popolazione. Il presule ha parlato con un gruppo di rappresentanti dell'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) che stava compiendo un viaggio in Terra Santa e ha ricordato loro che “il Signore ci ha detto di pregare per la pace. Gerusalemme otterrà la pace attraverso il potere di Dio, e non solo attraverso gli atti dei politici”. La preghiera è ancor più importante in un momento in cui si temono ulteriori episodi di violenza la prossima settimana, visto che l'Autorità Palestinese vuole trasformare il suo status attuale di osservatore senza diritto di voto in quello di pieno membro delle Nazioni Unite.
Un itinerario in minibus con audioguida in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco permetterà d'ora in poi di visitare i Giardini Vaticani, che occupano un terzo dei quarantaquattro ettari che compongono lo Stato della Città del Vaticano. Si tratta di un'iniziativa dell'Opera Romana Pellegrinaggi (ORP) nell'ambito del progetto “Roma Cristiana”, in collaborazione con il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Il Presidente uscente del Governatorato, il Cardinale Giovanni Lajolo, ha osservato che i punti di forza dei Giardini sono “le componenti ideali che lo costituiscono, ovvero la storia, l’arte, la scienza, la tecnica e la botanica”, nonché “il carattere religioso per via delle immagini di santi e delle numerose icone della Vergine, che potrebbero far definire l’area come giardini mariani”.
Nel 1974, una Trabant – una vecchia automobile della Germania dell'Est – sobbalzava nelle campagne della Turingia, una provincia della Repubblica Democratica Tedesca (RDT) comunista. Sul sedile accanto al guidatore sedeva il professor Joseph Ratzinger, e al volante padre Joachim Wanke, allora assistente del seminario locale, l'unico nella RDT. I due sacerdoti, scrive Rainer Erice, un giornalista della radio tedesca Mitteldeutsche Rundfunk Thüringen (MDR), stavano facendo un'escursione nelle storiche città di Jena e Weimar. Era un momento di relax durante la breve visita di padre Ratzinger nella Germania Est, il cui proposito era quello di pronunciare una serie di interventi di fronte agli studenti e ai teologi di Erfurt, capitale della Turingia.
Ad Edmonton, in Canada, la giudice Joanne Veit, della Court of Queens' Bench della provincia dell'Alberta, ha pronunciato venerdì 9 settembre un verdetto che conferma tutti i peggiori timori dei movimenti per la vita, ovvero che la legalizzazione dell'aborto e l'assuefazione alla pratica portano inevitabilmente all'accettazione dell'infanticidio. La giudice Veit ha condannato una giovane infanticida di Wetaskiwin (una cittadina a sud del capoluogo Edmonton), la venticinquenne Katrina Effert, a tre anni con la sospensione della pena. La Effert dovrà seguire però una consulenza psicologica, scontare inoltre 100 ore di lavoro socialmente utili ed infine informare le autorità giudiziarie se rimarrà nuovamente incinta.
La Caritas italiana compie 40 anni. L’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha voluto ricordare questa data non con una particolare celebrazione, ma con una serie di incontri di ascolto e riflessioni destinati a capire meglio quanto operato e ciò che si dovrà fare in futuro. Ciò è particolarmente importante in un’Italia in cui le politiche sociali, “crisi o non crisi, stanno portando a impoverire da un punto di vista solidale i nostri territori”, ha indicato il direttore della Caritas Italiana, don Vittorio Nozza, rimarcando la differenza con gli anni '70 e '80, quando “c’era un mondo di politiche sociali molto ricco”.
William Shakespeare, il più grande scrittore in lingua inglese, era cattolico? Secondo il libro “L’Enigma di Shakespeare. Cortigiano o dissidente?” appena pubblicato da Ares, sono ormai copiosi gli indizi e le prove che confermano la fede cattolica del drammaturgo e poeta inglese. Ma cosa cambia sapere che Shakespeare fosse cattolico? Secondo Elisabetta Sala, autrice del libro in questione, la cattolicità del poeta britannico “potrebbe ricordare agli inglesi che, forse, la vera anima del loro Paese non è quella che fu redatta a tavolino dalla minoranza che stava al governo”. Bisogna infatti ricordare che William Shakespeare è vissuto in un periodo storico in cui manifestare il proprio essere cattolici significava venire pesantemente discriminati in ambito sociale a rischio della vita. Tanto è che i suoi stessi parenti, amici e vicini di casa furono uccisi perché cattolici e fedeli al Papa.
Il terzo viaggio nel suo Paese natale - dopo Colonia nel 2005 e la Baviera nel 2006 - il ventunesimo internazionale e il quindicesimo in Europa, quattro giornate ricche e intense, con un programma molto intenso e ricco di incontri - ben diciotto discorsi e tre grandi Messe pubbliche – che lo porteranno in tre diocesi della Repubblica Federale di Germania: la capitale Berlino, Erfurt e Friburgo. Questo venerdì il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha illustrato ai giornalisti presenti nella Sala Stampa della Santa Sede gli aspetti salienti del prossimo viaggio pastorale di Benedetto XVI in programma dal 22 al 25 settembre. Durante il briefing, padre Lombardi ha fatto riferimento al motto della visita “Dove c’è Dio, là c’è futuro” (Wo Gott ist, da ist Zukunft) - ripreso dall’omelia pronunciata dal Papa al santuario mariano di Mariazell in Austria nel 2007 -, spiegando che in esso si evidenzia l’essenza del ministero di Benedetto XVI incentrato sul primato di Dio e sul suo desiderio di parlare a tutti gli uomini.
L’Italia ha 150 anni e li dimostra tutti. Infatti ad andare a leggere il report stilato dall’Istat sulla natalità e fecondità nel Bel Paese e pubblicato mercoledì scorso, ci si rende conto che la nostra nazione sta diventando un geronconomio con sempre meno biberon e sempre più capelli bianchi. I dati non lasciano spazi a dubbi. Innanzitutto c’è da registrare un calo nelle nascite: nel 2009 i nati erano 568.857, nel 2010 siamo scesi a 561.944. Rispetto poi al 2008 c’è un decremento di quasi 15.000 unità. Nel 1995 si era toccato il minimo storico con 526.064 nati, poi c’era stata la ripresa, ma negli ultimi anni si è verificato un cambio di rotta e il grafico della natalità sta di nuovo precipitando. Attualmente il tasso di natalità è fermo a 1,4 bambini per donna.
Illustrare la Costituzione a fumetti per far conoscere i valori della Carta è da sempre una delle ambizioni di molte amministrazioni pubbliche. Questa volta però la Regione Emilia Romagna ha superato ogni limite: omissioni, libere ricostruzioni e addirittura alcune immagini che richiamano alla pornografia, in una pubblicazione destinata ai bambini. Un consigliere regionale del PdL - Fabio Filippi - ha denunciato la vicenda. «La Regione cancella la famiglia», ha tuonato. I fatti partono dalla pubblicazione di un opuscolo, a spese dei contribuenti, per “interpretare” in modo libero (sic!) gli articoli che compongono la Costituzione. E per l’occasione non si sono fatti mancare i migliori vignettisti e fumettisti sulla piazza: da Altan a Daniele Luttazzi.
In molti sperano che Pechino comprerà il debito sovrano di Italia ed Europa. Ma l’economia cinese ha problemi simili a quelli di tutto il mondo: sovrapproduzione, banche sovresposte, dipendenza dalle esportazioni e dagli investimenti stranieri… In più vi è un valore artificiale dello yuan e una manodopera schiavizzata. Per Cina ed Europa è meglio seguire l’insegnamento di Benedetto XVI: centralità dell’uomo nell’economia (e non il massimo profitto) e responsabilità.
L’annuncio del governo del distretto di Kandhamal. Ma l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. John Barwa, avverte: “I funzionari locali continuano a tormentare i cristiani”. Una preghiera alla Madonna Addolorata, di cui oggi si celebra la festa.
Jiang Tianyong, 41 anni, è “colpevole” di aver difeso attivisti, membri del Falun Gong e malati di Aids. Per due mesi è stato sottoposto a violenze, umiliazioni e minacce. Altri avvocati per i diritti umani sono stati infettati di tubercolosi, o trattati con psicofarmaci per far perdere la memoria.
L’Organizzazione pubblica un filmato in cui si vede la disperata situazione alimentare della Corea del Nord. Una fonte spiega ad AsiaNews: “Nulla di nuovo per chi lavora con loro, ma Pyongyang deve essere proprio disperata se ha permesso tutto questo”.
“Se vivi a Baghdad non puoi pensare al futuro. Avere aspettative è impossibile”. Padre Robert Jarjis è il parroco di “Santa Maria Assunta in Cielo”, nel quartiere di Mansur a Bagdad. Nel 2003 era in Iraq quando è scoppiata la guerra, poi nel 2004 si è trasferito a Roma per studiare. È tornato nella capitale irachena il primo aprile di quest’anno. “Nel 2006 e nel 2007 qui c’è stato l’inferno e tutto si è fermato. Solo nel 2008 – ha raccontato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) il sacerdote cattolico di rito siro-caldeo – alcune Chiese hanno potuto riprendere le attività pastorali”. Ma dopo il 31 ottobre, con la strage nella Chiesa di Nostra Signora della Salvezza, tutto si è fermato di nuovo. Nei suoi pochi mesi da parroco, padre Jarjis è riuscito a ripristinare un ciclo d’incontri di fraternità per ultra quarantenni, attivo dal giugno scorso. L’intenzione è di poter riprendere il catechismo il prossimo ottobre, ma il sacerdote non nutre troppe speranze al riguardo.
La presenza della Chiesa nella società giapponese, pur essendo limitato il numero dei battezzati (400.000 su 126 milioni), è significativa. Le comunità cristiane testimoniano una vita diversa che è ammirata, anche se la conversione a Cristo non è facile. Padre Alberto Di Bello, missionario del Pime da 40 anni in Giappone e parroco nella città di Shizuoka non lontana da Tokyo, mi dice: “Nel dopoguerra c’è stato un vero boom di conversioni, poi sono diminuite. Ma oggi la Chiesa è molto più conosciuta di quanto si potrebbe pensare, data la nostra piccolezza numerica. I giornali parlano spesso del cristianesimo, citano le idee, i costumi cristiani e i vescovi quando fanno qualche intervento; le scuole cattoliche sono molto frequentate e stimate. Poi c’è il Papa e altri personaggi cristiani che fanno notizia. In Giappone attirano i matrimoni e i funerali che facciamo e vengono anche persone estranee che poi ne parlano ad altri, a volte chiedono qualche spiegazione e mi dicono: 'Anch’io vorrei studiare il cristianesimo' e si incomincia un contatto”.
È un momento cruciale quello che sta vivendo in questo momento la Fraternità San Pio X fondata da monsignor Marcel Lefebvre. Dopo la conclusione dei colloqui dottrinali che si sono svolti tra l’ottobre 2009 e l’aprile di quest’anno, la Santa Sede ha presentato al vescovo Bernard Fellay un breve documento, un «preambolo dottrinale» di due pagine, chiedendo ai lefebvriani di valutarlo e di decidere in merito in un tempo non troppo lungo.
Anche quel giorno si presentò ai sicari della mafia a testa alta. «Me l’aspettavo» disse prima che venisse freddato, regalando ai killer il suo ultimo sorriso. Così il 15 settembre di 18 anni fa veniva ucciso nel quartiere Brancaccio di Palermo padre Pino Puglisi (1937-1993), il sacerdote più temuto dai boss mafiosi. La sua fierezza rivive oggi nell’opera che lui stesso mise in piedi proprio vent’anni fa: il Centro di accoglienza Padre Nostro guidato sin da allora da Maurizio Artale, il presidente. «Proprio in questi giorni di commemorazione – racconta raggiante – abbiamo inaugurato altri nuovi spazi per i ragazzi disagiati. Ma è dura, le istituzioni non solo non ci aiutano: ci ostacolano».
Il 15 settembre a Castel Gandolfo il Papa ha ricevuto i vescovi di recente nomina partecipanti al corso promosso dalla Congregazione per i Vescovi, una iniziativa organizzata regolarmente ormai da dieci anni dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per le Chiese Orientali per rispondere alle esigenze di formazione che, anche per chi è stato chiamato al ministero episcopale, non vanno date per scontate. Benedetto XVI ha insistito sulla necessità che i vescovi, beninteso senza rinunciare al necessario discernimento, accolgano i carismi delle nuove famiglie religiose e dei movimenti laicali. In effetti, studi sociologici sulla disastrosa situazione della pratica religiosa in alcuni Paesi – in particolare in Francia – hanno richiamato l’attenzione sugli effetti negativi del tentativo di alcuni vescovi di mantenere un vecchio modello di «civilisation paroissiale», dove tutto doveva per forza essere ricondotto alla parrocchia. Naturalmente – il Papa lo ha detto molte volte – non c’è nulla di male, e molto di bene, nel difendere la centralità delle parrocchie: i problemi cominciano quando, in nome di questa centralità, ci si mostra ostili ai movimenti e agli altri nuovi carismi che lo Spirito suscita nella Chiesa.
el processo di comprensione di quanto avvenuto l’11 settembre 2001 è un errore dalle conseguenze fatali non rendersi conto che un ruolo importante è stato svolto dai soggetti e dagli organismi che approfittano di qualsiasi occasione per alimentare disprezzo e risentimento nei confronti della civiltà cristiano-occidentale, di cui peraltro fanno parte. Vale a dire che ci sono state, e ci sono, chiavi di lettura del terrorismo che compromettono valori, identità, immagine e sicurezza della nostra civiltà. E in prima linea in Italia figurano ampi settori del mondo missionario e del volontariato. All’indomani dell’11 settembre, passato il primo momento di sbigottimento, è proprio in questi ambienti che è maturata una spiegazione di quanto accaduto che in certi casi somiglia molto a una giustificazione. L’attentato al World Trade Center – spiegava il 14 settembre 2001 Antonio Raimondi, allora presidente del VIS, l’organizzazione di volontariato per lo sviluppo della famiglia salesiana – è stato “un attacco al cuore dell’impero e a tutti coloro che credono di vivere in isole felici” (agenzia di stampa missionaria MISNA).
Medjugorje «trasloca» a Tregnago e il paese si appresta ad accogliere migliaia di pellegrini. È esausto ma felice Mario Zampedri, in cabina di regia, col parroco don Silvano Cantù, di quello che si annuncia come un appuntamento mariano imperdibile: domani dalle 16 i devoti della Madonna vivranno infatti un pomeriggio di grande spiritualità perché la vergine di Medjugorje farà capolino proprio tra le colline della Val d'Illasi. Ci sarà, per chi crede, perché ci sarà Marija Pavlovic, la ragazza che con altre cinque persone vide la vergine per la prima volta 30 anni fa sul Podbrdo e che da allora la incontra tutti i giorni, nel corso dell'apparizione quotidiana delle 18.40.
Questo mercoledì a Cosenza è stata proclamata beata suor Elena Aiello (1865-1961), originaria di un piccolo paese, Montalto Uffugo, e fondatrice delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, che morì all'età di 66 anni dopo essersi completamente spesa al servizio del Signore, nelle sofferenze più atroci. “Subito dopo il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona – ha detto questo mercoledì Benedetto XVI al termine dell'Udienza generale in piazza San Pietro ,– la Chiesa che è in Italia gioisce per l’elevazione alla gloria degli altari di un’anima eminentemente eucaristica”.
E' paradossale la decisione di rivolgersi alla Corte dell'Aja per far processare Benedetto XVI e i vertici della Curia romana per “crimini contro l'umanità”, soprattutto perché fu proprio l'Aja a non accettare il ricorso contro il partito pedofilo olandese dell'Amore Fraterno, della Libertà e della Diversità. E' indignato don Fortunato Di Noto, pioniere nella lotta per la tutela dell'infanzia violata e fondatore dell'Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org), che fin dalla sua costituzione nel 2006 aveva avviato una campagna contro questo partito scioltosi dopo 4 anni, e che aveva tra i suoi obiettivi la liberalizzazione della pornografia infantile e i rapporti sessuali fra adulti e bambini.
Venerdì 16 la Sala Stampa del Vaticano ospiterà una conferenza per presentare ai giornalisti il viaggio di Benedetto XVI in Germania, in programma dal 22 al 25 settembre e che prevede diversi eventi pubblici. Soltanto a Berlino saranno cinque, e poi il viaggio proseguirà facendo tappa in Turingia e Friburgo. Finora si sono registrate oltre 245.000 persone, di queste circa 70.000 riempiranno lo Stadio Olimpico di Berlino (seimila provengono dall’estero). In Germania circa un terzo della popolazione è protestante, un altro terzo cattolico, e il terzo rimanente ateo con una piccola percentuale musulmana.
Sarà consegnata domani giovedì 15 settembre, alle ore 11.45 ad Isola Maggiore, la medaglia di “Giusto fra le Nazioni” alla memoria, a don Ottavio Posta, che nel giugno del 1944, mettendo a repentaglio la propria vita con l’aiuto di quindici pescatori con cinque barche salvò 30 ebrei internati nel Castello Guglielmi, e li consegnò alle truppe alleate che erano giunte sull’altra sponda del Lago Trasimeno a S. Arcangelo. La storia di don Ottavio sarebbe rimasta tra quelle degli eroi sconosciuti se la dott.ssa Isabella Farinelli, direttrice dell’Archivio storico diocesano di Perugia, non avesse scoperto una serie di documenti in cui alcuni degli ebrei scampati alla deportazione raccontavano della provvidenziale assistenza del parroco d’Isola Maggiore.
Il lamento dell’uomo è un grido che spezza “il silenzio di Dio” e “dischiude i cieli”. Lo ha detto questo mercoledì Benedetto XVI all'Udienza generale in piazza San Pietro, richiamando l’immagine del Salmo 22 che presenta in toni drammatici la figura di un innocente perseguitato e circondato da avversari che ne vogliono la morte. Un testo dalle forti implicazioni cristologiche – ha affermato il Papa –; “di una densità umana e una ricchezza teologica che ne fanno uno tra i Salmi più pregati e studiati di tutto il Salterio” e che c’invita a non perdere la fiducia anche quando Dio sembra assente. Nella preghiera dell'innocente perseguitato ha detto il Papa si alternano “la realtà angosciante del presente” e la “memoria consolante del passato”. Il suo grido è un appello rivolto a un Dio che appare lontano, che “sembra averlo abbandonato”.
Insultati, picchiati, denunciati e arrestati. E’ quanto accaduto lunedì scorso nello Stato del Mahya Pradesh, in India, a quattro pastori pentecostali e ad 11 persone che avrebbero ricevuto il battesimo. I pastori sono stati accusati di praticare conversioni forzate. Ai fedeli è stato chiesto di sporgere denuncia ma si sono rifiutati. Hanno anche ribadito di voler essere battezzati perchè credenti in Cristo. Dopo una notte passata in cella, sono tornati in libertà su cauzione. Si tratta dell’ennesimo episodio di aggressione da parte di estremisti indù.
La prossima settimana all’Onu si parlerà della drammatica situazione in Somalia. In questi giorni proprio le Nazioni Unite confermano che il numero di persone colpite dalla carestia è arrivato a 750.000, il doppio rispetto a luglio. Sul piano politico interno, dopo la lunga 'transizione' politica logorante e pericolosa, le autorità hanno annunciato una 'road map' che dovrebbe portare ad una nuova Costituzione e ad elezioni entro un anno. Intanto purtroppo spesso avvengono disordini durante la distribuzione degli aiuti, che non è facile.
Beatificazione - ieri pomeriggio nella città di Cosenza – di Elena Aiello, fondatrice delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Migliaia le persone giunte dall’Italia e dall’estero per assistere - nello stadio comunale di San Vito - alla celebrazione presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione della Cause dei Santi, insieme all’arcivescovo cittadino Salvatore Nunnari e al nunzio apostolico in Turchia Antonio Lucibello. “La Chiesa che è in Italia gioisce – ha detto stamane il Papa durante l’Udienza generale – per l’elevazione alla gloria degli altari di un’anima eminentemente eucaristica”.
Il Papa ha dedicato l’udienza generale di stamani nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, al Salmo 22 che presenta in toni drammatici la figura dell’innocente perseguitato. Un Salmo dalle forti implicazioni cristologiche – ha affermato Benedetto XVI – che c’invita a non perdere la fiducia anche quando Dio sembra assente.
In effetti, non deve essere facile dividersi tra due coerenze. Non di rado, infatti, accade che una coerenza confligga con un’altra e allora bisogna scegliere. Nel caso di Anna Paola Concia, il soggetto ha già scelto. E insiste. Vengo e mi spiego. La brava collega Romana Liuzzo tiene su il Giornale una rubrica quotidiana di gossip politico, Chiacchiere da Camera. Nella puntata del 14 settembre 2011 un tassello riguardava la deputata Paola Concia, del Pd nonché omosessuale dichiarata, e sempre pronta a combattere per i "diritti" della sua categoria (quella dei gay; e anche quella partitica ma, a quanto pare, in subordine). Infatti, l’abbiamo vista in primissima fila nella battaglia (persa) per introdurre nel codice penale l’aggravante dell’omofobia. Cioè, se io ti do una pedata e tu per caso sei gay, pago il doppio. Il parlamento ha correttamente giudicato che la pedata è già punita nel codice e non si vede perché discriminare tra calciati. Anche perché le categorie protette cominciano a essere talmente tante da star vanificando, di fatto, il famoso motto «la legge è uguale per tutti».
“Il matrimonio com’è previsto dalla Costituzione del nostro Paese, se non la si cambia, è l’unione tra persone di sesso diverso. Finalizzata alla procreazione. Tra l’uomo e la donna”. Così disse Massimo D’Alema alla festa del Pd di Ostia. Ed è venuto giù il mondo: associazioni di omosessuali, l’onnipresente Paola Concia, politici del Pd, tutti a sparare sul povero D’Alema, reo di aver leso i diritti degli omosessuali, di aver pronunciato “affermazioni talmente rozze da risultare incredibili” (Arcigay), e via di questo passo. Al punto che dopo poche ore, lo stesso D’Alema è tornato sui suoi passi chiedendo “scusa se ci sono stati riferimenti rozzi al dettato costituzionale” e negando di sostenere che “la Costituzione proibisce il matrimonio tra omosessuali, cosa che peraltro non urta la mia sensibilità”.
Appena due mesi fa il cardinale di Vienna Christoph Schönborn si è ritrovato nel duomo di Santo Stefano a celebrare il funerale di Ottone d’Asburgo, l’ultimo appartenente all’antica famiglia imperiale. Non pochi hanno voluto vedere in quella cerimonia la fine del glorioso cattolicesimo austriaco. Nella capitale governata da decenni da amministratori di stampo socialista, Schönborn, l’allievo ed amico di Ratzinger, discendente di un’antica famiglia aristocratica, è da giugno sotto pressione a causa di una “Iniziativa per la disubbidienza”, che vede protagonisti ormai più di trecento sacerdoti austriaci. Guidati da Helmut Schüller, già uomo di fiducia e vicario generale del cardinale, sempre più uomini di chiesa azzardano un’opposizione al sistema di governo ecclesiastico che loro definiscono come “rifiuto romano ad effettuare una riforma da tempo necessaria”. Schüller era stato rimosso dal proprio incarico dallo stesso Schönborn nel 1999 e da allora è assistente spirituale in università e parroco a Probstdorf. Attraverso la sua faccia, ben sfruttata dai media, da giugno quello che prima veniva descritto come malessere serpeggiante tra le fila del clero austriaco è diventato ormai un vero e proprio stato d’animo dominante. Con l’eclatante appello alla coscienza personale di sacerdoti e fedeli lanciato da Schüller nessuno si sente più di escludere che possa accadere a breve un vero e proprio scisma: nell’odierna Austria c’è davvero aria di luteranizzazione.
Che Emma Bonino parli molto di Chiesa è noto, ovviamente sempre per attaccarla. Ma che adesso si improvvisi anche teologa è davvero una novità. Lo ha fatto qualche giorno fa sul giornale online Il Post, all’interno di un articolo che, tanto per cambiare, aveva a tema i presunti privilegi fiscali della Chiesa. Secondo la Bonino quella radicale non è una battaglia da nemici della Chiesa, anzi veramente “anticristiano” è solo “l’uso del denaro a fini del potere. Quel potere che rende meno libera la stessa comunità religiosa rispetto alla sua reale vocazione. Se questo significa essere nemici della Chiesa, allora lo era anche San Francesco. Non a caso nessun Papa ha mai scelto di chiamarsi con il suo nome”.
Nell’udienza generale del 14 settembre Benedetto XVI ha proseguito la sua appassionante «scuola della preghiera» che, come i lettori della Bussola Quotidiana ricorderanno, in queste settimane sta insegnando a pregare partendo dai Salmi. Stavolta la catechesi si è concentrata su «un Salmo dalle forti implicazioni cristologiche, che continuamente affiora nei racconti della passione di Gesù, con la sua duplice dimensione di umiliazione e di gloria, di morte e di vita. È il Salmo 22, secondo la tradizione ebraica, 21 secondo la tradizione greco-latina, una preghiera accorata e toccante, di una densità umana e una ricchezza teologica che ne fanno uno tra i Salmi più pregati e studiati di tutto il Salterio». Il Papa si è concentrato soprattutto sulla sua prima parte, per proseguire il discorso affrontato la settimana scorsa a proposito del Salmo 3 e della supplica che sale a Dio nel momento della più grave difficoltà.
Il Vescovo di Viseu (Portogallo), monsignor Ilídio Pinto Leandro, ha ricordato questa domenica a Fatima gli attentati dell'11 settembre 2001 nel contesto del loro decimo anniversario. “Non sono i gesti che hanno origine nell'11 settembre di dieci anni fa e che hanno caratterizzato le relazioni tra i popoli e tra le Nazioni a far progredire il mondo”, ha spiegato. “Questi seminano paura, vendetta, terrorismo, dividono il mondo in sottomondi e in blocchi antagonistici e fanno del mondo una giungla, in cui ciascuno ha paura dell'altro, sia nelle relazioni private che in quelle professionali”. Il Vescovo ha parlato dell'anniversario degli attacchi terroristici nell'omelia della Messa domenicale, rivolgendosi in particolare alle varie centinaia di giovani che partecipavano al 38mo pellegrinaggio del Movimento dei Convivi Fraterni, ha reso noto il Santuario di Fatima.
Il Vescovo ausiliare di San Salvador, monsignor Gregorio Rosa Chávez, ha detto che il recente articolo del quotidiano “Co Latino” sull'assassino di monsignor Romero, del quale è in corso il processo di beatificazione, può essere un altro dato per indagare in modo approfondito sull'omicidio dell'Arcivescovo, ucciso mentre celebrava l'Eucaristia nella capitale salvadoregna il 24 marzo 1980. “Ho letto con grande interesse quelle due pagine del 'Co Latino'. E' un tema su cui ho indagato da quando monsignor Romero è stato assassinato, e sono stato in contatto con inquirenti della Commissione della Verità. Alcuni investigatori peruviani mi hanno detto che era quasi tutto chiaro, tranne il nome di colui che ha sparato”, ha dichiarato il presule.
Papa Benedetto XVI ha approvato che la beatificazione della religiosa messicana María Inés Teresa Arias, fondatrice delle Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento, si celebri nella Basilica di Guadalupe il 21 aprile prossimo. E' stato annunciato il 6 settembre con una lettera firmata a Roma dalla Superiora Generale della Congregazione, la missionaria clarissa Julia Meijueiro Morosini.
Il parroco di Nostra Signora del Carmelo di Capurganá, Gualberto Oviedo Arrieta, è stato assassinato con un colpo di machete alla testa nel suo domicilio di questa comunità rurale del nord-ovest della Colombia. All'alba di questo martedì, la Chiesa di Apartadó (Diocesi alla quale appartiene Capurganá) ha ricevuto la notizia con “molta tristezza” e “con indignazione”, ha reso noto il Vescovo, monsignor Luís Adriano Piedrahita. Non è ancora noto il movente dell'assassinio di questo sacerdote di 34 anni che si dedicava al servizio dei più poveri nella regione di Urabá, descritto da monsignor Piedrahita come un “giovane di talento, molto dedito allo sviluppo personale per il beneficio della Diocesi”.
La violenza rende l’uomo “come una bestia, la violenza ha qualcosa di bestiale e solo l’intervento salvifico di Dio può restituire all’uomo la sua umanità”. All’udienza generale, Benedetto XVI commenta il salmo 22, preghiera di forti implicazioni cristologiche, che inizia con “Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?”.
Alla 23ma Settimana europea sulla storia religiosa euro-mediterranea, una serie di interventi mostra la grande epopea delle Chiese antiochene, fra martirio, deportazioni, ma anche appassionata evangelizzazione e dialogo culturale e interreligioso. La comunicazione del direttore di AsiaNews sulla attuale situazione delle Chiese del Vicino oriente alle prese con l’islamismo radicale.
I crimini di odio si nutrono dell’ambiente in cui la libertà religiosa non è pienamente rispettata e la religione viene discriminata”. Lo ha detto l’arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati, intervenendo lunedì al summit organizzato a Roma dall'Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (Osce) sul tema “Prevenzione e risposta ai crimini d’odio contro i cristiani”. “C’è una strada scivolosa che dall’intolleranza conduce alla discriminazione e da questa ai crimini d’odio”, ha detto aprendo i lavori Massimo Introvigne, rappresentante personale per la lotta all’intolleranza e alla discriminazione nei confronti dei cristiani dell’attuale Presidente Osce, il lituano Audronius Aubalis.
Nello Sri Lanka, la Chiesa ha chiesto al Governo di indagare sulla scomparsa di sacerdoti e laici cattolici durante la guerra civile. Lo ha reso noto Eglises d'Asie, l'agenzia delle Missioni estere di Parigi. I responsabili cristiani e i familiari di numerosi sacerdoti e membri della Chiesa scomparsi durante l'ultima fase della guerra civile tra le forze dello Sri Lanka e le Tigri Tamil hanno chiesto al Governo di Colombo di “fare finalmente giustizia” indagando su questi casi irrisolti. Anche se nel maggio 2009 è terminata la guerra civile che ha diviso il Paese per oltre un trentennio, migliaia di sparizioni continuano a rimanere senza spiegazione. La Chiesa cattolica, che ha pagato un alto prezzo nel conflitto con numerosi sacerdoti e laici assassinati mentre lavoravano al servizio delle proprie comunità, ribadisce regolarmente la sua richiesta di spiegazioni sulla scomparsa, in circostanze poco chiare, di sei sacerdoti e di un numero imprecisato di laici cristiani.
Nel 1975 Sylvester Stallone era disperato. Stava tentando di entrare nel mondo del cinema, a parte qualche piccola parte, non riusciva a rimediare niente. Aveva deciso di giocarsi un'ultima carta come sceneggiatore, ma la storia che sognava, una storia fatta di “eroismo, grande amore, dignità e coraggio” non voleva prendere forma. Il 24 marzo di quell'anno si tenne l'incontro di pugilato tra il campione nero Muhammad Alì ed un bianco semisconosciuto, Chuck Wepner. Sulla carta l'incontro non valeva niente, talmente scontata era la vittoria di Alì. Tuttavia Wepner, con il volto ridotto ad una maschera di sangue dopo pochi minuti, continuava ad avanzare e a sfidare il campione. Addirittura, al nono round, lo fece cadere a terra, e fu una delle poche volte in cui Alì toccò il tappeto. Alzatosi, Alì cominciò a colpire furiosamente Wepner, ma il bianco continuava a resistere e ad avanzare, mostrando una tenacia ed un coraggio che conquistarono il cuore del pubblico, ormai dalla sua parte. L'arbitro fermò l'incontro all'ultimo round, il quindicesimo, a diciannove secondi dalla conclusione naturale del match. Il pubblico, profondamente impressionato e conquistato dal coraggio indomito di Wepner, inveì contro l'arbitro, che aveva privato Wepner dell'onore di concludere in piedi il match con Alì. Tra il pubblico c'era Sylvester Stallone.
Una donna extracomunitaria, cristiana, finisce di scontare la sua pena in prigione in Italia e rischia l’espulsione nel proprio paese d’origine, la Nigeria, di cui si sente parlare soltanto in occasione di scontri e di rapimenti di lavoratori stranieri del settore petrolifero. Se tornerà nel suo paese andrà incontro alla lapidazione, un supplizio tremendo prima di trovare la morte, perché dieci anni fa rifiutò di sposare un vecchio uomo musulmano che voleva anche convertirla all’islam. Gli ingredienti di una bella storia ci sono tutti: il paese ricco ma chiuso nei confronti degli stranieri, un paese povero e insicuro, vecchie leggi tribali, una povera cristiana contro arroganti islamici, anche il probabile errore giudiziario in Italia, dove ha scontato quasi 5 anni per detenzione di droga che lei dice essere delle sue coinquiline. E c’è anche l’eroe solitario italiano che sfida tutto e tutti per portare in salvo la vittima predestinata.
Il giornalista ed eurodeputato Magdi Cristiano Allam interviene a Radio Tempi e commenta l'assalto da parte di centinaia di egiziani all'ambasciata israeliana: «Il riconoscimento del diritto di Israele all’esistenza come Stato del popolo ebraico è la questione cruciale su cui noi possiamo con grande certezza verificare l’affidabilità dei nostri interlocutori»
Domenica è terminato il Congresso eucaristico nazionale di Ancona. Papa Benedetto XVI, nell'omelia, ha dichiarato: «L'uomo confonde la libertà con l'assenza di vincoli, con la convinzione di poter fare senza Dio. Ma questa è un'illusione» perché «dopo aver messo da parte Dio, certe ideologie hanno puntato a costruire la società sulla forza del potere e dell'economia»
nizieranno giovedì 15 settembre alle 18 i festeggiamenti del santuario della Madonna del Bosco con un momento di preghiera molto intenso: Marja Pavlovic, veggente di Medjugorje, accompagnerà i presenti nella recita del santo rosario e assisterà alla messa. Alle 21, moderato dal giornalista Riccardo Caniato, si terrà l’incontro con la veggente che parlerà della propria esperienza nel XXX anniversario delle apparizioni.
Sono cristiani tre quarti delle persone perseguitate e discriminate per la loro fede nel mondo. Questo dato statistico, ricordato di recente anche dal Papa, ha fatto da sfondo il 12 settembre a Roma al vertice dell'OSCE, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, sul tema "Prevenire e rispondere agli incidenti e ai crimini di odio contro i cristiani" che si è svolto al Centro De Gasperi del Ministero dell'Interno. Da quando sono stato nominato, il 5 gennaio 2011, Rappresentante dell'OSCE per la lotta all'intolleranza e alle discriminazioni contro i cristiani, ho pensato e promosso questa iniziativa, fortemente sostenuta dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, dalla Santa Sede e dalla presidenza di turno, lituana, dell'OSCE. Quest'anno l'OSCE ha organizzato un analogo vertice a Praga sull'antisemitismo e ne ha in programma uno a Vienna sulle discriminazioni di cui sono vittima in alcune regioni del mondo i musulmani.
Al bar il maschio parla solo di calcio, donne e politica, dal barbiere lasciamo perdere, ma se vuoi vendere le tue mercanzie è Gesù che devi sbattere in pubblicità.
Forse non basterà nemmeno questo ennesimo studio a far aprire gli occhi a chi rivendica la bontà dell'aborto come atto di autodeterminazione della donna. Ma tant'è, la realtà va raccontata senza troppi accomodamenti, con buona pace di chi ancora si ostina a brandire il vessillo della liberazione femminile dalla schiavitù della procreazione. La notizia arriva dall'Inghilterra, quindi non da un Paese propriamente cattolico: l'autorevole rivista scientifica “British Journal of Psychiatry” nel suo ultimo numero uscito l'1 settembre ha pubblicato uno studio su “Aborto e salute mentale”, condotto dalla dottoressa Priscilla Coleman della Bowling Green State University dell'Ohio (Usa). Le conclusioni a cui è giunta la ricercatrice sono impressionanti: nelle donne che si sono sottoposte all'aborto la probabilità che si manifestino tendenze al suicidio aumenta del 155 per cento.
Il 12 settembre di trent'anni fa moriva Eugenio Montale (1896-1981). Pubblichiamo qui sotto la cronaca dell'ultimo saluto al poeta firmata da Cesare Cavalleri, direttore di Studi Cattolici, uscita sul mensile cattolico all'indomani della scomparsa del vate genovese.
La Chiesa in Albania ha sofferto persecuzioni violente e massicce, da parte del dittatore comunista Enver Hoxa. Ma il comunismo – diversamente dal secolarismo – non è riuscito a sradicare Dio dal cuore delle persone, secondo un esponente del Vaticano che ha iniziato il suo ministero sacerdotale in Albania. Monsignor Segundo Tejado Muñoz, sottosegretario del Pontificio Consiglio Cor Unum ricorda il suo primo incarico da sacerdote in Albania come il periodo più bello della sua vita. Ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, su cosa un sacerdote deve imparare quando svolge il suo ministero nei confronti di persone che hanno rischiato la vita per la fede.
Mercoledì 14 settembre alle 11 nella Biblioteca Centro ELIS di Roma (via Sandro Sandri, 71) si terrà la conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'indagine ELIS commissionata a Format per comprendere se e quanto i genitori italiani siano consapevoli dei pericoli di Internet e se proteggono opportunamente i propri figli durante la navigazione in rete. Per l'occasione sarà presente la Polizia Postale e delle Comunicazioni, lo psichiatra Federico Tonioni - autore del libro “Quando Internet diventa una droga”, e coordinatore dell'Ambulatorio del Policlinico Gemelli sulle patologie da dipendenza da Internet -, Michele Crudele direttore del portale ELIS www.ilFiltro.it sulla difesa dei minori, e Pierluigi Ascani, presidente dell’Istituto di ricerca Format di Roma. Sono invitati i giornalisti ed in particolare i docenti delle scuole primarie di Roma per affrontare con consapevolezza la tutela dei loro alunni dai rischi di Internet.
I Vescovi di Inghilterra e Galles hanno messo in guardia contro la discriminazione religiosa indiretta che può avvenire sul luogo di lavoro quando si applicano misura sproporzionate come il licenziamento perché si porta un crocifisso al collo. Lo hanno fatto attraverso un dettagliato documento pubblicato lunedì scorso dal Dipartimento per la Responsabilità Cristiana e la Cittadinanza della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles. Tra gli altri casi, hanno analizzato e valutato le decisioni giudiziarie che hanno interessato due cristiane che hanno perso il lavoro perché portavano una piccola croce, una funzionaria municipale che ha rifiutato di partecipare a “nozze gay” e un terapeuta che non ha voluto offrire terapia sessuale a coppie omosessuali.
Sedici lavoratori dei cantieri di Ancona e di imprese delle Marche che in questo momento sono senza lavoro o assistiti dalla Caritas hanno pranzato questa domenica con Benedetto XVI e i Vescovi italiani. Il Papa ha trascorso dieci ore intense ad Ancona in occasione della chiusura del XXV Congresso Eucaristico Nazionale italiano. Nel 2005 aveva chiuso il Congresso Eucaristico a Bari. Come ha ricordato nella sua omelia, fu il suo primo viaggio apostolico. In questi momenti di crisi economica e sociale, il Pontefice ha compiuto questo gesto significativo in sintonia con il suo insegnamento sulla carità come stimolo dell'economia. L'incontro ha avuto luogo alle 13.30 nel centro pastorale di Colle Ameno.
La cristiana pakistana Asia Bibi ha scritto, in collaborazione con una giornalista, un libro sulla sua storia, segnata dalla condanna a morte per l'intolleranza religiosa in Pakistan. La coautrice, la giornalista francese Anne-Isabelle Tollet, ha presentato “Blasfemia. Condannata a morte per un bicchier d'acqua” mercoledì a Lisbona, ha reso noto l'associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che collabora all'edizione. Si tratta di “un racconto impressionante di questa pakistana che attende da due anni l'ordine di impiccagione semplicemente per aver osato condividere un bicchier d'acqua con altre donne”, sottolinea un comunicato di ACS.
Mi trovo impacciato a rispondere a chi mi domanda come è stata la celebrazione dell’Eucaristia nella basilica di San Marco con il saluto del patriarca Scola in partenza per Milano, nel dolce vespero di mercoledì 7 settembre. Cosa dire? Bellissima, intensa, umana. Bastano queste parole? La cronaca può raccontare i particolari e riferire le parole pronunciate e i gesti compiuti. Ma questa è una delle circostanze in cui si sperimenta che l’essere presenti di persona non ha paragoni rispetto ad altri canali informativi. E’ pur vero che qualcuno dice di non essere riuscito a staccarsi nemmeno dalla ‘diretta’ televisiva.
Il solito quotidiano la Repubblica, seguito da molta stampa italiana e da una parte della politica di centro-sinistra, ha lanciato una campagna contro la RAI, colpevole di avere omesso di trasmettere - nella programmazione in corso, al mattino, del telefilm Un ciclone in convento - l'episodio Romeo e Romeo, che mostra il matrimonio tra due omosessuali celebrato dal sindaco dell'immaginario paese bavarese di Kaltental nella cappella del locale convento di suore. Una premessa: seguo da molti anni la serie Un ciclone in convento, arrivata con l'episodio incriminato alla decima stagione, mentre in Germania è già in corso l'undicesima. Prodotta dalla TV di Stato tedesca, nel Paese di origine è un fenomeno di culto che raccoglie per ogni puntata da cinque a dieci milioni di spettatori. È tra le poche serie televisive - con Don Matteo in Italia e I racconti di Padre Dowling negli Stati Uniti - a mettere in scena preti e suore. Come li tratta? In genere, con molto rispetto. La lunghissima serie vive della contrapposizione fra le suore e il sindaco di Kaltental, il tipico politico maneggione che vuole impadronirsi dello storico convento per i suoi affari. Alcolista e donnaiolo, il sindaco ha però un fondo di umanità e di bontà e, quando è a un passo dal compiere azioni davvero cattive, finisce sempre per farsi convincere dalle suore e per fare, più o meno controvoglia, del bene.
Il 20 settembre la Corte costituzionale italiana sarà chiamata a giudicare la costituzionalità del comma 3 dell’articolo 4 della legge 40/2004, che vieta la fecondazione eterologa con ovuli venduti, o come si ama dire, “donati”, da terzi. E’ allora opportuno ricordare quali sono i motivi che hanno portato il Legislatore, forte anche delle esperienze di altri paesi, a questa decisione. La fecondazione eterologa prevede che una donna venda i suoi ovuli che serviranno ad un’altra al fine di concepire. Così dovrebbe essere andata, per esempio, nel caso della cantante Gianna Nannini, impossibilitata, causa l’età, ad un concepimento autonomo, con ovulo proprio. La prima domanda da porsi è questa: cosa accade alla venditrice? Si tratta di una vendita qualsiasi, come quella di un oggetto esterno, che non è parte della persona, o di qualcosa di profondamente diverso?
Nel 2005 Benedetto XVI, nel suo primo viaggio apostolico in Italia, andò a Bari per il Congresso Eucaristico. L'11 settembre 2011 è tornato a un Congresso Eucaristico italiano, ad Ancona, e ha proposto una serie di meditazioni che indicano il regno di Gesù Cristo sui cuori e sulle società come regno eucaristico. Il Papa ha ricordato nell'omelia al Cantiere Navale di Ancona che «la bimillenaria storia della Chiesa è costellata di santi e sante, la cui esistenza è segno eloquente di come proprio dalla comunione con il Signore, dall’Eucaristia nasca una nuova e intensa assunzione di responsabilità a tutti i livelli della vita comunitaria, nasca quindi uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona».
A innescare le violenze la morte – per incidente – di un tassista musulmano ad Ambon. Nella comunità islamica si è sparsa la voce che egli era stato attaccato da cristiani. L’intervento della polizia ha riportato la calma, ma alcuni proiettili vaganti hanno ucciso due persone. Incendiate case e proprietà della minoranza religiosa.
Sono milioni ogni anno i pellegrini che si recano a San Giovanni Rotondo. E negli ultimi tempi si trovano davanti a sorprese che lasciano sconcertati, nel nuovo edificio di Renzo Piano dove è stato portato il corpo di san Pio. Per esempio i mosaici (che a me non piacciono) realizzati da Marko Rupnik proprio per il sepolcro del Padre. In tutto il ciclo delle raffigurazioni c’è una testata giornalistica italiana che viene mostrata e di conseguenza viene – per così dire – pubblicizzata. Una sola: “l’Unità”. E’davvero molto sorprendente perché nel mosaico si vede padre Pio che addirittura benedice una tizia che ha in mano appunto “l’organo del Partito comunista italiano”. Il messaggio inequivocabile è quello di una benedizione alla stessa “Unità” e all’appartenenza comunista. O comunque di una sua irrilevanza agli occhi di padre Pio. La didascalia – come vedremo – fornisce proprio questa interpretazione. Bisogna tenere presente cosa era l’Unità e cosa era il Pci di Togliatti e Stalin ai tempi di padre Pio.
Incontrando questa domenica pomeriggio i giovani fidanzati in Piazza del Plebiscito ad Ancona, in occasione della sua visita pastorale alla città marchigiana per chiudere il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, Benedetto XVI li ha esortati a considerare il periodo del fidanzamento “un itinerario di fede” e a non aver paura di assumersi le responsabilità che implica il matrimonio. Il Papa si è detto lieto di concludere con questo incontro, sul tema “Ti fidanzerò a me” (Os 2,22), la giornata, “quasi a voler affidare l’eredità di questo evento di grazia alle vostre giovani vite”.
Con una schiacciante maggioranza di 368 voti contro 118, la Camera dei Comuni del Parlamento di Londra ha respinto mercoledì 7 settembre un emendamento allo Health and Social Care Bill 2011, che mirava a garantire alle donne che pensano a un aborto di ricevere una consulenza "indipendente". Se fosse stata approvata, l'iniziativa sarebbe stata il primo piccolo passo avanti nella difesa della vita non ancora nata dal 1990, quando il Parlamento abbassò il limite legale per abortire dalla 28ma alla 24ma settimana della gravidanza. A presentare l'emendamento sono stati il deputato laburista Frank Field, il quale ha ritirato però il suo appoggio, e la sua collega del Partito conservatore (Tories) per il collegio elettorale del Mid Bedfordshire (a nord di Londra) Nadine Dorries, che come ex infermiera si batte per ridurre in Gran Bretagna l'elevato numero di aborti (circa 200.000 all'anno). Durante la sua carriera professionale, la Dorries ha assistito a due aborti falliti, un'esperienza che ha segnato profondamente la sua vita.
Uno dei motivi che stanno dietro le recenti sommosse in Inghilterra, secondo molti osservatori, è il fallimento del matrimonio e della famiglia. Se questo è vero, allora le conclusioni riportate da un recente studio sul matrimonio presentano una situazione preoccupante. Il mese scorso, il Brookings Institute di Washington D.C. ha pubblicato uno studio dal titolo “The Marginalization of Marriage in Middle America”, che prende in esame lo status coniugale del 51% delle persone tra i 25 e i 34 anni che hanno completato gli studi scolastici ma non quelli universitari. Il matrimonio va bene nel gruppo degli americani laureati e benestanti, che generalmente si sposano prima della nascita del primo figlio. Secondo il rapporto, infatti, i tassi di divorzio in questa fascia di popolazione sono scesi a livelli paragonabili a quelli dei primi anni Settanta. Secondo gli autori dello studio, W. Bradford Wilcox e Andrew J. Cherlin, la situazione è diversa per le persone meno istruite, che mostrano alti livelli di convivenza e di divorzio. “L’allontanamento della Nazione dal matrimonio, iniziato negli anni Sessanta e Settanta nelle comunità a basso reddito, si è ora esteso alla classe media americana”, afferma il rapporto.
Il pellegrinaggio internazionale anniversario di settembre al santuario di Fatima, il 12 e il 13 di questo mese, sarà presieduto dal Cardinale Dionigi Tettamanzi. “Chiamati dallo Spirito di Dio” è il tema che riunirà i pellegrini nel Santuario. Fino a questo momento, 34 gruppi organizzati si sono annunciati al Servizio dei Pellegrini di Fatima come partecipanti alla Messa internazionale del 13 settembre.
Riportiamo le parole pronunciate questa domenica mattina da Papa Benedetto XVI introducendo la recita della preghiera mariana dell'Angelus al termine della Messa a conclusione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale italiano ad Ancona.
La confessione è una “mano tesa” verso la conversione e l’Eucaristia è il sigillo della “ineguagliabile amicizia” con Gesù. E' quanto ha detto in un'intervista a ZENIT monsignor Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei. Sul mistero dell’Eucaristia e non solo, monsignor Echevarría ha pubblicato il libro “Vivere la Santa Messa” (edizioni Ares)
Come sottolinea il rapporto 2010 dell’Associazione Evangelica “Porte Aperte”, Il Tagikistan è il paese più povero e uno dei paesi più fragili fra gli Stati centro-asiatici. Circa il 40 % della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, che favorisce il fiorente narcotraffico e provvede un terreno potenzialmente fertile per i gruppi di militanti islamici o di altri estremisti. Si stima che la disoccupazione nel paese sia al di sopra del 48% (benché ufficialmente sia al 2,1%), ma la corruzione dilagante mina le iniziative di migliorare i livelli di vita e la stabilità. Fino a poco tempo fa circa 1,5 milioni di tagiki stava lavorando all’estero. Con la crisi economica, la possibilità di trovare lavoro in Russia e in Kazakistan è pressoché sparita e ora gli operai tornano in Tagikistan. Non mandano più soldi in patria e questo, insieme all’aumento della disoccupazione, crea una sfida ulteriore per questo popolo. Infatti, i soldi mandati dagli operai dall’estero costituivano circa il 36 % del prodotto interno lordo.
In unaq lettera all’arcivescovo di New York, Timothy Dolan, in occasione del decimo anniversario degli attentati alle Twin towers, Benedetto XVI eleva la sua “fervente preghiera” affinché “un fermo impegno per la giustizia e una cultura globale di solidarietà contribuisca a liberare il mondo delle rivendicazioni che così spesso danno luogo ad atti di violenza”.
Ad Ancona per la conclusione del Congresso eucaristico italiano, Benedetto XVI dice che la spiritualità eucaristica “è vero antidoto all’individualismo e all’egoismo”, “porta alla riscoperta della gratuità, della centralità delle relazioni, a partire dalla famiglia”, “è via per restituire dignità ai giorni dell’uomo e quindi al suo lavoro”. Da essa “trarrà vigore una rinnovata capacità educativa, attenta a testimoniare i valori fondamentali dell’esistenza, del sapere, del patrimonio spirituale e culturale; la sua vitalità ci farà abitare la città degli uomini con la disponibilità a spenderci nell’orizzonte del bene comune per la costruzione di una società più equa e fraterna”.
Resi pubblici i documenti ufficiali in cui le forze dell'ordine definivano le apparizioni «uno strumento dell'azione nemica controrivoluzionaria» e organizzava atti per «rendere passivi i veggenti». Intanto continua il lavoro della commissione vaticana istituita da Benedetto XVI che dovrà esprimersi sulle apparizioni della Vergine Maria.
Mentre ad Ancona è in corso di svolgimento il Congresso Eucaristico Nazionale, intervistato da ZENIT don Alberto Pacini, Rettore della Chiesa di Sant'Anastasia al Palatino di Roma, propone l’adorazione eucaristica come pratica per incrementare confessioni ed Eucarestia.
Una grande spinta alla diffusione e alla pratica dell’Eucaristia è stata data dai movimenti ecclesiali. A questo proposito, ed in concomitanza con il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, ZENIT ha intervistato Cristina Negro e CorradoMartino, membri del Consiglio generale del movimento dei Focolari.
I Congressi Eucaristici sono grandi feste che celebrano una delle Verità più sconvolgenti della Fede cristiana: la presenza di Gesù nell’Eucaristia. Solenni cerimonie, incontri, discorsi, convegni, partecipazione corale di popolo esaltano la grandezza del mistero. Ma fanno anche riemergere nella mente episodi minori, situazioni precarie, avventurose e a volte assai tristi. Come per esempio la “solitudine dell’Eucaristia”.
E’ ora di iniziare a costruire davvero il nuovo Iraq. Questo è quanto emerso dall’incontro avvenuto al parlamento europeo nei giorni scorsi con Monsignor Emil Shimoun Nona, Arcivescovo di Mosul e Monsignor Bashir Matti Warda, Arcivescovo di Erbil in Iraq. Credo sia giunto il momento che le istituzioni europee contribuiscano ad accelerare il processo per una costituzione che risponda appieno all’esigenza di libertà e democrazia presente nel paese.
Dietro le crisi di questi tempi si nascondono cose importanti, forse troppo importanti perché se ne parli nei grandi media. Innanzitutto è in gioco il significato e il ruolo della democrazia nell’età della globalizzazione. Questa crisi, infatti, è la prima grande crisi dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione: i mercati ormai da un paio di decenni ragionano e si muovono su scala mondiale, e con tempi rapidissimi. È il mondo lo scenario della nuova economia finanziaria, mentre la politica e la democrazia hanno come orizzonte ancora gli Stati Nazione (è anche questa una delle cause di fragilità dell’Europa).
Ricevendo questo giovedì mattina a Castel Gandolfo il 5° gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale Indiana in occasione della loro visita ad limina apostolorum, Benedetto XVI li ha esortati ad assicurarsi che le scuole gestite dalla Chiesa siano “autenticamente cattoliche” e prestino particolare attenzione alla qualità dell'istruzione che offrono. Nel suo discorso, il Papa ha ricordato che la Chiesa in India è “benedetta da una moltitudine di istituzioni destinate a essere espressione dell’amore di Dio per l’umanità attraverso la carità e l’esempio del clero, dei religiosi e dei laici che le gestiscono”.
Le autorità di Berlino hanno bloccato i tentativi di un'organizzazione cattolica di usare grandi cartelloni nel centro storico per dare il benvenuto a Papa Benedetto XVI nella sua visita di fine mese. Il gruppo no-profit Credo ha proposto di riutilizzare i cartelloni della campagna del Cancelliere Angela Merkel predisposti per le elezioni regionali del 18 settembre. Il Santo Padre arriverà a Berlino quattro giorni dopo, il 22. Martedì, tuttavia, un tribunale amministrativo si è espresso contro la proposta, dichiarando che i cartelloni sarebbero sgradevoli e distrarrebbero i guidatori, il che provocherebbe incidenti, secondo quanto ha riferito l'agenzia France-Press.
In vista del primo anniversario della visita di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito, svoltasi dal 16 al 19 settembre dello scorso anno, l'Arcivescovo Vincent Nichols invita i fedeli a condividere i propri ricordi del viaggio in un “Pope Benedict party”. Un videomessaggio diffuso questo martedì in occasione dell'anniversario della visita e della Home Mission Sunday, che si svolgerà il 18 settembre, invita i cattolici a partecipare a un fine settimana di festeggiamenti. “Spero che troverete tempo come famiglia o come gruppo di amici o di giovani per riunirvi e ricordare quel weekend”, ha affermato il presule di Westminster.
Sunil Masih, 25 anni, si è allontanato dal gruppo in viaggio verso Mariamabad e non ha più fatto ritorno. Il cadavere presentava segni di ferite. Smentita l’ipotesi di un investimento accidentale da parte di un camion. Ancora ignota l’identità degli autori dell’omicidio. Il dolore della famiglia, che ha perso l’unico figlio.
Nel giugno 2009 l’ambasciata statunitense a Varsavia inviava al proprio superiore a Washington, il Segretario di Stato, nella fattispecie Hillary Clinton, una nota di lamentela per il fatto che «sull’aborto vige in Polonia una delle leggi più restrittive di tutta l’Europa», e questo nonostante le forti pressioni in tema sia di aborto sia di contraccezione esercitate dalle Nazioni Unite. Il cablogramma informava della situazione i vertici della diplomazia e degli affari esteri di un’Amministrazione Obama ai primi passi (eletta nel novembre 2008, era entrata in carica solo nel gennaio 2009), citando espressamente gli sforzi compiuti da Anand Grover, inviato speciale dell’ONU su questioni riguardanti la salute, per operare un mutamento che ancora stentava però a mostrarsi.
Il 20 settembre la Corte costituzionale italiana sarà chiamata a giudicare la costituzionalità del comma 3 dell’articolo 4 della legge 40/2004, che vieta la fecondazione eterologa con ovuli venduti, o come si ama dire, “donati”, da terzi. E’ allora opportuno ricordare quali sono i motivi che hanno portato il Legislatore, forte anche delle esperienze di altri paesi, a questa decisione. La fecondazione eterologa prevede che una donna venda i suoi ovuli che serviranno ad un’altra al fine di concepire. Così dovrebbe essere andata, per esempio, nel caso della cantante Gianna Nannini, impossibilitata, causa l’età, ad un concepimento autonomo, con ovulo proprio. La prima domanda da porsi è questa: cosa accade alla venditrice? Si tratta di una vendita qualsiasi, come quella di un oggetto esterno, che non è parte della persona, o di qualcosa di profondamente diverso?
SU UN COLLE che domina la valle dell’Ombrone e scruta l’orizzonte senza ostacoli, il monastero di Siloe a Poggi del Sasso è aperto all’accoglienza di visitatori e pellegrini. Ma capita che qualche settimana di riposo, di rigenerazione spirituale, possa essere l’inizio di un cammino inaspettato. Come è successo all’infermiere dell’ospedale di Correggio, Alcide Casani che lo scorso mese a 44 anni ha preso i voti definitivi. Immerso nel bosco, lontano dalla quotidianità rumorosa ma inserito a pieno nel mondo anche grazie alle moderne tecnologie, il monastero accoglierà oggi il primo maremmano, l’avvocato Flavio Pellegrini, che stamani farà la professione semplice di fede alla presenza del vescovo di Grosseto, Franco Agostinelli. Il trentaquattrenne di Borgo Santa Rita, quindi, dopo un anno di noviziato indosserà l’abito dei benedettini e vestirà una vita di preghiera e di lavoro, secondo la regola «Ora et labora».
La Chiesa Ordinariato militare ha partecipato questo mercoledì al XXV Congresso Eucaristico Nazionale in svolgimento ad Ancona con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Ordinario militare, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, nel Duomo della città. Nella sua omelia, il presule ha sottolineato che “Cristo vuole darsi a noi, diventare sostanza e forza della nostra vita. E non in senso simbolico, bensì reale: vera carne, vero sangue, vero cibo e bevanda”. “Alimentarsi di Gesù Cristo significa associare la propria vita alla sua, così che diventi un’unica vita insieme con la sua”.
Un nuovo impegno nella comunione e nella testimonianza al Vangelo è quanto auspica Papa Benedetto XVI nel saluto che ha inviato a quanti stanno partecipando al XIX Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa, organizzato dal Monastero di Bose in collaborazione con le Chiese ortodosse. L'incontro, sul tema “La Parola di Dio nella vita spirituale”, è in svolgimento da questo mercoledì al 10 settembre presso il Monastero, situato in provincia di Biella.
Dio risponde sempre al grido di aiuto dell'uomo. Lo ha detto questo mercoledì Benedetto XVI commentando il Salmo 3 durante l’Udienza generale in piazza San Pietro. Giunto in elicottero da Castel Gandolfo, il Pontefice ha proposto ai numerosi fedeli presenti all’incontro la prima di una serie di riflessioni dedicata al libro dei Salmi, in cui il Signore si manifesta come “aiuto, difesa, salvezza” e “come scudo protegge chi si affida a Lui, e gli fa sollevare la testa, nel gesto di trionfo e di vittoria”. In particolare il Papa si è soffermato sul testo che la tradizione ebraica attribuisce a Davide nel momento in cui usurpato del trono dal figlio Assalonne fugge da Gerusalemme in cerca di scampo, ma è tallonato da un manipolo di aggressori.
Portavoce dell’arcidiocesi di Mumbai: “Far coincidere la Giornata della bambina con la festa per la nascita della Vergine ci ricorda che Maria era speciale perché normale”. In India aborti selettivi, infanticidi femminili, spose bambine, abusi e prostituzione minorile sono ancora diffusissimi.
“La capacità di presentare la verità con delicatezza, ma con fermezza è un compito che va fatto crescere specialmente tra coloro che insegnano negli istituti cattolici di grado più elevato e coloro che sono incaricati del compito ecclesiale di educare i eminaristi, i religiosi o i fedeli laici”.
La baraccopoli di tende che si vede arrivando con l’aereo a Dadaab è immensa e fa impressione, soprattutto a chi l’ha vista nascere. Più di 17.000 persone trasferite nell’ultimo campo attrezzato dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) negli ultimi tre mesi, altre 800 nel campo più recente, ancora immerso nella scomoda boscaglia semidesertica che circonda Dadaab. Qua mancano ancora le connessioni dell’acqua, non c’è nulla. Vento e sterpaglia. È un posto desolato dove le precarie condizioni di chi ci vive emergono in maniera potente e devastante. Non c’è ancora un ospedale attrezzato, solo una tenda che accoglie un presidio medico di prima assistenza.
La Conferenza episcopale indiana stigmatizza il gesto: “odioso atto di terrore”. Polemiche sulla capacità delle forze di sicurezza di affrontare la sfida del terrorismo. La National Investigation Agency ha arrestato tre persone dopo la rivendicazione di UhJi, un’organizzazione pakistana legata ad Al Qaeda.
Pare ci sia qualcuno che lanci appelli per spegnere la radio di Marco Pannella. O almeno così devono aver pensato i lettori di Avvenire leggendo ieri le parole del direttore Marco Tarquinio in risposta a un lettore che lo interroga sul “caso Radio Radicale”.
Proseguendo la sua impegnativa «scuola della preghiera», cui da alcuni mesi dedica le catechesi del mercoledì, Benedetto XVI ha proposto il 7 settembre una profonda meditazione sul Salmo 3, «un Salmo di lamento e di supplica pervaso di profonda fiducia, in cui la certezza della presenza di Dio fonda la preghiera che scaturisce da una condizione di estrema difficoltà in cui si trova l’orante». Il Salmo presenta la preghiera come arma divina di battaglia, con riferimento sia alle battaglie spirituali sia a quelle della vita sociale e politica delle nazioni.
«Scola: cristiani e vita pubblica, più coraggio». Così venerdì scorso Avvenire titolava efficacemente una sintesi dell’intervista rilasciata di recente ad alcune testate dal cardinal Scola, l’unica concessa dopo che il Papa lo ha nominato a Milano. Per il neo successore di Ambrogio – che il 9 settembre, tramite un procuratore, prenderà possesso canonico dell’arcidiocesi, con una celebrazione che si terrà in Duomo – «Nel prossimo decennio la questione dell’impegno politico dei cristiani e della dimensione sociale della vita di fede, sul piano personale e comunitario, sarà bruciante» e «Bisognerebbe che i cristiani si interrogassero molto di più sulla modalità con cui attuare la dimensione pubblica della fede. […] Penso ai temi scottanti della nascita, della morte, della bioetica in generale, dell’educazione, della giustizia sociale e altri».
“La Chiesa dovrebbe essere una casa che accoglie, non deve domandare se una persona è credente o no. I cattolici dovrebbero ricordarsi di essere cristiani. Non bisogna inginocchiarsi davanti al crocifisso, che è solo un simulacro di cartone, ma verso chi soffre come gli extracomunitari”. A parlare è Ermanno Olmi, soi disant regista cattolico, che in questi giorni è al Festival del Cinema di Venezia per presentare il suo film Il Villaggio di cartone.
Tornato in piazza san Pietro per l’udienza generale, Benedetto XVI commenta il salmo 3. David, in uno dei momenti più drammatici della sua vita chiede aiuto. E’ una preghiera nella quale ogni uomo può riconoscere i sentimenti di dolore, di amarezza e insieme di fiducia in Dio, che “risponde”, “ma bisogna saper riconoscere la sua presenza e accettare le sue vie”.
Anche in Giappone la Chiesa avverte il problema che preoccupa i vescovi e tutti noi credenti italiani: la mancanza di preti. Il milanese padre Alberto Di Bello, missionario del Pime in Giappone da 40 anni, è parroco di due parrocchie nella città di Shizuoka, vicina a Tokyo (diocesi di Yokohama). Gli abitanti di Shizuoka sono 750.000, di cui 150.000 nelle due parrocchie di padre Alberto, i cattolici 500 in una e 250 nell’altra. “In Giappone noi siamo la minoranza delle minoranze – dice - però questa piccola minoranza è fedele, viene in chiesa quasi tutte le domeniche, nonostante le distanze a volte notevoli dalla parrocchia. Abbiamo circa il 25% di frequenza domenicale: 150-200 nella mia parrocchia maggiore, 70-80 nell’altra. Siamo in una società diversa dalla nostra, i giovani ad esempio sono sempre impegnati anche la domenica, per lo studio e altre attività di gruppo specialmente sportive. Anche da noi vengono fino alla Cresima e poi non si vedono più. Ma anni dopo in genere riprendono, perché il senso di identità cristiana e di appartenenza alla Chiesa è molto forte”.
La Chiesa in Sudan ha bisogno dei fondi necessari per far fronte all’emergenza umanitaria riaperta dalle violenze in corso nello Stato del Nilo Azzurro, al confine con il neo-indipendente Sud-Sudan. A lanciare l'appello attraverso Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) – storica sostenitrice della pastorale della Chiesa in Sudan, beneficiata negli ultimi 5 anni con oltre 4 milioni di euro – è stato il Vescovo ausiliare di Karthoum, monsignor Daniel Adwok.
Sul piano esistenziale il vissuto della sofferenza è fondamentalmente diverso tra il credente e il non credente. La Fede è un dono che Dio gratuitamente fa all’uomo. Chi la accoglie – il credente -, la vive e trova in essa la “via” per scoprire il senso e il valore del soffrire; coloro che la ripudiano – i non credenti - come afferma S. Paolo nella Prima lettera a Timoteo (1,18-19) “hanno fatto naufragio nella fede”, non riusciranno a comprendere il significato del soffrire e percorreranno la via della “disperazione”. Frankl[1] afferma che «la sofferenza non distrugge l’uomo; lo distrugge una sofferenza senza senso». Si comprende come, sia per l’individuo fragile sofferente sia per l’operatore, il problema sta nella ricerca di come dare senso, trovando il valore alla sofferenza.
I due religiosi chiedono – secondo la legge - il ritorno di due proprietà un tempo appartenute alla Chiesa di Kungding. Ma la prima è stata demolita per fare posto a un’industria privata, e nella seconda dormono i dirigenti del governo locale. La suora è ancora in ospedale con ferite gravi alla testa e al tronco. La persecuzione è anche di natura economica.
Cappella papale stamane per le esequie del cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, presidente emerito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, spentosi sabato scorso a Roma all’età di 87 anni. Il rito funebre è stato officiato dal cardinale decano Angelo Sodano presso l’Altare della Cattedra in San Pietro.
Il Papa ha ripreso oggi le udienze generali in Piazza San Pietro tornando al ciclo di catechesi sulla preghiera iniziato il 4 maggio scorso. Stamani ha cominciato le meditazioni su alcuni Salmi, che, come aveva detto nel giugno scorso, formano il “libro di preghiera” per eccellenza. Il primo su cui si è soffermato “è un Salmo di lamento e di supplica pervaso di profonda fiducia, in cui la certezza della presenza di Dio fonda la preghiera che scaturisce da una condizione di estrema difficoltà in cui si trova l’orante. Si tratta del Salmo 3, riferito dalla tradizione ebraica a Davide nel momento in cui fugge dal figlio Assalonne (cfr v. 1): è uno degli episodi più drammatici e sofferti nella vita del re, quando suo figlio usurpa il trono regale e lo costringe a lasciare Gerusalemme per salvarsi la vita (cfr 2Sam 15ss). La situazione di pericolo e di angoscia sperimentata da Davide - prosegue il Papa - fa dunque da sottofondo a questa preghiera e aiuta a comprenderla, presentandosi come la situazione tipica in cui un tale Salmo può essere recitato. Nel grido del Salmista, ogni uomo può riconoscere quei sentimenti di dolore, di amarezza e insieme di fiducia in Dio che, secondo la narrazione biblica, avevano accompagnato la fuga di Davide dalla sua città.
Il miglior giocatore di pallanuoto al mondo, il 24nne Alex Giorgetti, è andato a Medjugorje. Viene da Savona in Italia, è attaccante della Pro-Recco ed anche membro della nazionale Italiana maschile di pallanuoto, quest’anno campione del mondo. Il giovane Alex ha incontrato in primo luogo Fra Miljenko Šteko, capo dell’ufficio Informazioni di Medjugorje al quale ha consegnato la palla firmata da tutti i giocatori della squadra italiana. Successivamente ha condiviso la sua esperienza di vita con il giornalista della stazione radiofonica “MIR” Medjugorje. Ha raccontato della sua conversione sperimentata un anno fa quando ha incontrato Gesù e Maria e di come sia davvero molto felice dopo aver completamente cambiato vita.
Dovrebbe ottenere l’asilo politico e restare in Italia la giovane nigeriana Kate Omoregbe, che rischia nel suo Paese la lapidazione per essersi convertita al cristianesimo e non aver voluto sposare un ricco musulmano, molto più anziano di lei. Ad affermarlo è il ministro italiano degli Esteri, Franco Frattini. La donna è uscita ieri dal carcere di Castrovillari, in Calabria, dove era stata rinchiusa per spaccio di droga. Commentando la notizia della liberazione della donna, l’arcivescovo di Cosenza - Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, si è associato agli appelli per “la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato” in modo da “evitare alla donna la condanna a morte nel Paese di provenienza”. Il presule ha anche ricordato “l’inviolabilità della vita umana, il dovere dell’accoglienza e della difesa dei profughi, provenienti da Paesi dove la dignità dell’uomo non è sempre rispettata e compresa come valore primario umano e divino”. A seguire da vicino la vicenda è anche la Comunità di Sant’Egidio.
«Bisogna esser franchi: scientificamente è impossibile dire, osservando un feto da ecografia, che il bimbo sarà sicuramente sanissimo o avrà dei problemi molto gravi. Impossibile dire che le cose saranno tutte nella norma, oppure che non lo saranno, o in che misura. Possiamo avere delle proiezioni, bisogna essere onesti e dire queste cose: dall’ecografia non possiamo in alcun modo avere certezze di quello che sarà». Non usa mezze misure Bernard Dan, neurologo pediatrico, capo del dipartimento di neurologia e direttore medico associato del Hôpital Universitaire des Enfants Reine Fabiola, nonché professore ordinario di neurologia e neurofisica dello sviluppo all’Université Libre de Bruxelles. «Questo non significa che non sia utile conoscere le proiezioni – ha sottolineato il professore intervenendo ad un incontro all’ultima edizione del Meeting di Rimini a fine agosto – è sempre funzionale farsi un’idea, per capire cosa possiamo aspettarci, ma l’avvenire non lo conosciamo realmente se non quando ci si presenta, e le condizioni di un bambino le conosciamo realmente solo quando nasce».
Mille zloty di multa a testa, quasi 240 euro. È questa la pena inflitta a 15 parlamentari polacchi che hanno disobbedito all’ordine di votare contro la cancellazione della legge sull’aborto. Lo hanno stabilito i vertici del Platforma Obywatelska ("Piattaforma Civica"), la maggiore delle due formazioni politiche che compongono la coalizione di governo, quella che esprime il primo ministro, Donald Tusk, e pure il presidente della repubblica, Bronislaw Komoriwski, per colpire chi ha osato infrangere il diktat imposto dal partito con una rigidità senza precedenti e uno zelo certamente degno di miglior causa. E i parlamentari dissidenti hanno pagato subito volentieri.
Il dottor John Hass, direttore del Centro nazionale cattolico di bioetica negli Stati Uniti e membro eminente dell’Istituto internazionale per la cultura, è stato incaricato di avviare la seconda edizione del Master in bioetica impartito dal Centro di ricerca sociale avanzata (Centro de Investigación Social Avanzada – CISAV), nella sua nuova sede a Querétaro. La conferenza inaugurale di questo importantissimo master del CISAV è stata svolta dal dottor Hass sul tema dei rischi per l’umanità derivanti dalla clonazione.
Un “Pastore buono e generoso” che ha offerto la sua vita per il bene della Chiesa. Così il Cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, ha ricordato il Cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, morto sabato a Roma e i cui funerali sono stati celebrati questo martedì mattina presso l'Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro. Il porporato aveva 87 anni, gli ultimi 33 dei quali vissuti su una sedia a rotelle dopo che un ictus lo aveva colpito il 13 ottobre 1978, appena tre giorni prima dell'elezione al soglio pontificio del suo grande amico Karol Wojtyła.
In due separate votazioni, la Camera bassa del parlamento della Polonia - il Sejm - ha deciso mercoledì 31 agosto di mantenere lo "status quo" e di non cambiare l'attuale legge sull'aborto. Introdotta nel 1993, cioè dopo la caduta del regime comunista, la normativa depenalizza l'interruzione della gravidanza entro la dodicesima settimana di gestazione soltanto in tre condizioni "eccezionali", ovvero quando il feto presenta gravi malformazioni, quando la madre è stata vittima di uno stupro o di incesto, e quando la vita della futura madre è in pericolo.
Il sacerdote José Reinel Restrepo Idárraga è statao assassianto giovedì 1° settembre a Belén de Umbría, nel dipartimento di Risaralda, nella zona occidentale della Colombia. Il presbitero, parroco della città mineraria di Marmato, stava viaggiando su una motocicletta quando è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco. In seguito la polizia ha localizzato i malviventi e ha recuperato il portafogli e due valigette della vittima, che aveva 36 anni.
Sono iniziate questo martedì le iscrizioni al Corso base di formazione al volontariato promosso dalla Caritas diocesana di Roma. Il corso, dieci incontri strutturati in moduli base e in approfondimenti, inizierà il 17 ottobre per concludersi il 2 dicembre prossimo. La formazione offerta dalla Caritas è indirizzata non solo a quanti vogliono svolgere un servizio nei centri della propria organizzazione, ma anche a coloro interessati ad approfondire le tematiche e gli aspetti del volontariato.
Preoccupazione e sconcerto sono le reazioni all'attacco e alla devastazione subiti da una chiesa cattolica nella Diocesi di Quilon, nel sud dello Stato indiano del Kerala. Questa domenica sera, circa venti uomini a volto coperto si sono introdotti nel tempio, dedicato a Nostra Signora di Vailankanni, nel villaggio di Kottenkulangara, forzando porte e finestre, riferisce l'agenzia vaticana Fides. I malviventi hanno distrutto l'altare, gli arredi sacri e i confessionali, cacciando e minacciando poi i fedeli che erano accorsi sul posto dopo aver sentito dei rumori.
Renzo Puccetti, membro dell'unità di ricerca della European medical association, ha firmato insieme ad altri 20 medici un documento contro la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) per tutte le falistà messe in circolo sul conto della EllaOne, la pillola dei cinque giorni dopo. Dati scientifici alla mano, spiega a Tempi.it come funziona e a che cosa serve davvero.
La polizia ancora non ha individuato i vandali, probabilmente estremisti indù, una ventina a volto mascherato, hanno forzato le porte e rotto le finestre, distrutto altare e confessionali, luci e arredi sacri, dissacrando anche l’edificio sacro. I cattolici che, insospettiti dai rumori, sono accorsi, sono stati minacciati.
Si svolgeranno domani alle 11.30, nella Basilica di San Pietro, i funerali del cardinale polacco Andrzei Maria Deskur, scomparso sabato scorso a Roma all’età di 87 anni. Il rito sarà officiato dal cardinale decano Angelo Sodano, presso l’Altare della Cattedra. Una vita quella del cardinale Deskur, tra i “figli più illustri” della comunità diocesana di Cracovia, “spesa nell’adesione coerente e generosa alla propria vocazione”, ha sottolineato Benedetto XVI nel suo messaggio di cordoglio. Chiamato a Roma, all’inizio degli anni ’50, teologo conciliare, dedicato allo studio dei moderni mezzi di comunicazione, il cardinale Deskur veniva colpito a soli 54 anni da una grave malattia invalidante.
La celebrazione della Santa Messa e l’adorazione eucaristica in diverse località delle Marche hanno scandito, stamani, l’odierna Giornata del XXV Congresso eucaristico nazionale italiano, in programma fino al prossimo 11 settembre ad Ancona e nelle diocesi della metropolia. Si tratta di un evento di comunione per l’intera Chiesa italiana, che in questi giorni vede convergere nel capoluogo marchigiano migliaia di fedeli. Momento culminante del Congresso - incentrato sul tema “Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana” - sarà la solenne celebrazione, in programma domenica prossima, presieduta da Benedetto XVI nell’area del cantiere navale di Ancona.
L’assessore del Pd Majorino presenta ai bambini degli asili milanesi il libro sulle avventure di Piccolo Uovo, un volume sui "diversi tipi di famiglia" dove due pin­guini maschi fanno da mamma e papà. E la famiglia tra­dizionale, quella tra un uomo e una donna, finisce per diventa­re la vera trasgressione.
Per me il 14 febbraio è sempre un giorno speciale. E’ San Valentino, che prima di essere il patrono degli innamorati, è il santo patrono della mia città natale, Terni. E anche se ormai da moltissimi anni vivo a Monza, quel giorno ha sempre un sapore particolare: il ricordo della visita alla Basilica del Santo, sempre affollatissima in quel giorno malgrado Terni sia una città dove i cattolici sono piccola minoranza; la fiera che si snoda nelle vie intorno con quel profumo di porchetta che rende i pensieri ancora più celestiali; ma soprattutto San Valentino, quel giorno, è parte della mia identità. Ma non solo mia: in San Valentino tutta la città si riconosce, credenti e non credenti, e intorno a lui – in un modo misterioso - ci riconosciamo tutti uniti, e quel giorno, il 14 febbraio, è un modo per riscoprire e rinnovare quel riconoscersi parte di una comunità. Vi chiederete: perché parlarci oggi, 6 settembre, di San Valentino? In fondo questa è storia comune a tutte le città e paesi italiani, che pure hanno un loro santo patrono. Appunto per questo: scopro infatti che è lui uno dei principali responsabili della crisi economica e che solo abolendo la sua festività riusciremo a superare questi brutti momenti. Ho detto uno dei responsabili, con lui ci sono le centinaia di altri santi patroni delle città italiane la cui festività verrà abolita con la nuova manovra finanziaria.
Esce oggi in libreria «Il futuro e la speranza», la biografia del cardinale Angelo Scola, nuovo arcivescovo di Milano, scritto da Andrea Tornielli (edizioni Piemme, pag. 190, 14,50 euro). Presentiamo un brano del capitolo dedicato all'incontro di Scola con don Giussani.
Prima sulla Repubblica, poi sul Corriere della Sera, i più noti filosofi italiani hanno discusso di un possibile ritorno della filosofia al realismo, nel senso di un abbandono dell’esasperato soggettivismo moderno, che ha portato alla negazione di ogni realtà alla quale la conoscenza dell’uomo debba adeguarsi, con la conseguenza che la cultura di oggi non ammette più alcun valore morale oggettivo e assoluto, e tanto meno l’esistenza di un Dio creatore e trascendente. A favore di questo ritorno al realismo ? che rappresenterebbe una svolta epocale nella storia della filosofia contemporanea ? si sono pronunciati Umberto Eco (che non è nuovo a ripensamenti del genere, e che iniziò la carriera accademica con un bel libro sulla metafisica della bellezza in Tommaso d’Aquino) e Maurizio Ferraris (che negli ultimi anni, con la sua proposta di una sistematica «ontologia formale», ha mostrato la necessità di ammettere la consistenza metafisica degli oggetti del pensiero). Si è invece mostrato contrario Gianni Vattimo, amico-nemico di Ferraris all’Università di Torino, oramai cristallizzato nella difesa del suo (peraltro indifendibile) «pensiero debole», che è la sintesi di tutte le forme di anti-realismo e di scetticismo presenti nel pensiero contemporaneo (Nietzsche, Heidegger, Gadamer).
L'Eucaristia in quanto fonte e culmine della vita della Chiesa ha contribuito a plasmare l'identità del popolo italiano ancora prima che raggiungesse l'unità nazionale. Lo ha detto questo sabato il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo Metropolita di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), durante l'incontro al Teatro delle Muse di Ancona. “Nell’anno in cui il nostro Paese fa memoria dei suoi 150 di unificazione nazionale – ha affermato il Presidente della CEI –, è importante esplicitare la forza rigenerante dell’Eucaristia, che ha contribuito a plasmare l’identità profonda del nostro popolo ben prima della sua stessa identità politica”.
Il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria), ha risposto all'“appello alla disobbedienza” lanciato da alcuni sacerdoti che non condividono la teologia e la disciplina della Chiesa con un “appello all'unità”. Il porporato, teologo di fama, ha risposto in molti modi alla “Pfarrer-Iniciative”, un manifesto pubblicato il 19 giugno e firmato da più di 300 dei 2.000 sacerdoti dell'Austria. Nel testo, i presbiteri rivolgono un “appello alla disobbedienza”, visto che il Papa e i Vescovi non hanno accolto le loro rivendicazioni. Tra queste figurano l'ordinazione sacerdotale di donne, l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati nella Chiesa di rito latino, la comunione per i divorziati e la possibilità che ci sia un presidente laico alla guida delle parrocchie.
“Anche per la società di oggi, segnata da tanto egoismo, da speculazioni sfrenate, da tensioni e contrasti, da violenze, l’Eucaristia è richiamo all’apertura verso gli altri, al saper amare, al saper perdonare”. E' quanto ha detto il Cardinale Giovanni Battista Re, inviato speciale di Benedetto XVI, nell’aprire ufficialmente, domenica mattina, nell’area della Fincantieri ad Ancona il XXV Congresso eucaristico nazionale. L'Eucaristia, ha continuato il porporato, “è invito alla solidarietà e all’impegno per i poveri, per i sofferenti, per i piccoli, per gli emarginati”; “è luce per riconoscere il volto di Cristo nel volto dei fratelli. Riconoscere Cristo nell’ostia santa infatti porta a saperlo vedere anche nei fratelli ed apre il nostro cuore a venire incontro ad ogni povertà”. Per questo, ha continuato, “l’Eucaristia è luce anche per il servizio al bene comune e per il contributo che i cristiani devono apportare alla vita sociale e politica, che oggi ha bisogno più che mai di un colpo d’ala, che porti ad un reale rinnovamento nell’onestà, nella rettitudine morale, nella giustizia e nella solidarietà”.
“Molte cose stanno cambiando e viviamo una primavera della fede”, ha affermato l'Arcivescovo dell'Avana, il Cardinale Jaime Ortega, questa domenica nel villaggio di Madruga, a 65 chilometri dalla capitale cubana. Il porporato vi ha presieduto la cerimonia di accoglienza della Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, che sta peregrinando in tutta l'isola in preparazione al 400° anniversario del suo ritrovamento. Tra le acclamazioni e i canti di migliaia di fedeli, la Vergine, in un'urna di cristallo, è entrata in questo villaggio di contadini sul tetto di un camion, scortata da motociclette della polizia che suonavano il clacson. Molti fedeli agitavano fiori, striscioni e bandierine. “Questo pellegrinaggio ha un grande significato – ha sottolineato il Cardinale –: quello di essere un momento di dialogo e riconciliazione”.
Dopo l'uscita della pellicola, Hollywood mi ha chiuso le porte in faccia: Mel Gibson mi aveva avvertito, ma non sono pentito, anzi, quella pellicola ha rafforzato la mia fede.
C’è un certo grado di “corresponsabilità” nella vita cristiana, che contempla gli aspetti della correzione fraterna e della preghiera comune e concorde. È quanto ha sottolineato questa mattina Benedetto XVI all’Angelus presieduto nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Al termine, il Papa ha benedetto l’apertura del Congresso eucaristico nazionale di Ancona, dove si recherà di persona domenica prossima, per presiederne alle fasi conclusive.
La Bussola Quotidiana mi chiede cosa penso di questa dichiarazione di don Antonio Mazzi alla festa nazionale del PD a Pesaro (cito da “Il Giornale”): "Le risposte della Chiesa in merito ai casi di pedofilia che sono emersi in questi ultimi tempi, non mi hanno convinto. Andrebbero aboliti i seminari minori. L'errore inizia da lì", dice don Mazzi secondo cui l'istituzione cattolica in cui i ragazzi in età da liceo studiano e si preparano a diventare sacerdoti "è un luogo che castra, non è un luogo naturale". La provocazione riguarda soprattutto i seminari minori (distinti da quelli maggiori in cui studiano i ragazzi che già frequentano l'università). "La preparazione non va fatta nei seminari. La formula da allevamento nel pollaio - critica don Mazzi - non è al passo coi tempi. Chi vuole diventare prete, deve studiare da casa facendo di tanto in tanto verifiche con il proprio direttore spirituale. Bisogna trovare un iter più aderente alla realtà per chi vuole diventare prete, così che fino a 19/20 anni si possa vivere anche l'aspetto affettivo e sessuale". Del resto, confessa il fondatore di Exodus "io non sono andato e se ci fossi stato non sarei mai diventato prete".
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha partecipato ieri pomeriggio a Frascati alla Summerr School promossa dalla fondazione Magna Carta e dall’associazione Italia Protagonista. Questo è un brano della sua lectio magistralis dedicato all'impegno politico dei cattolici.
Sabato 3 settembre il sotto-segretario vaticano ai rapporti con gli Stati, mons. Ettore Balestrero – che ha molto operato per la soluzione di questa crisi – ha consegnato all’incaricata d’affari irlandesi la risposta della Santa Sede al governo dell’Irlanda a proposito del rapporto sugli abusi di minori da parte del clero della diocesi di Cloyne, pubblicato il 13 luglio scorso. Come ricorderanno i lettori de La Bussola Quotidiana – dove la crisi tra Irlanda e Santa Sede è stata seguita passo per passo, nel suo inizio e nei suoi sviluppi – il 20 luglio il primo ministro irlandese Enda Kenny ha commentato in parlamento il rapporto su Cloyne in un discorso durissimo, mentre due ministri annunciavano la presentazione di un disegno di legge che obbligherebbe i sacerdoti, sotto pena di cinque anni di prigione, a rivelare anche notizie di abusi su minori apprese in confessione. Il 25 luglio la Santa Sede ha richiamato il nunzio apostolico in Irlanda per consultazioni. Il 27 luglio il Parlamento irlandese ha approvato una mozione che censura la Santa Sede in relazione alla vicenda dei preti pedofili.
Il 5 settembre si celebrerà il 14mo anniversario della sua morte. L’arrivo della religiosa a Calcutta; il suo lavoro tra i più poveri dei poveri; l’esorcismo dopo che aveva subito un’operazione al cuore. Un’intervista all’arcivescovo emerito di Calcutta, amico della beata per oltre 35 anni.
La Santa Sede respinge come infondate le accuse secondo cui le autorità vaticane avrebbero cercato di ostacolare le inchieste sugli abusi sessuali contro minori ad opera del clero, avvenuti nella Diocesi irlandese di Cloyne. E' quanto si legge nella risposta in inglese, di venti pagine, indirizzata dalla Santa Sede all’on. Eamon Gilmore, il vice Primo Ministro d’Irlanda (Tánaiste) e Ministro degli Esteri e del Commercio, a riguardo del rapporto della commissione d’inchiesta sulla diocesi di Cloyne (Cloyne Report), pubblicato il 14 luglio scorso.
Le prese di posizione dei credenti in ambito pubblico su temi sensibili riguardanti la visione etica cristiana non sono frutto di scelte confessionali ma poggiano sulla ragione e mirano alla difesa dell’uomo. E' quanto ha detto questa domenica sera il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, nella lectio magistralis svolta a Frascati alla summer school promossa dalla fondazione Magna Carta e dall'associazione Italia Protagonista. “Si potrebbe pensare – ha dichiarato il porporato - che nell’epoca del pluralismo culturale sia arrogante giudicare gli eventi della storia con la verità del Vangelo, che sia un atteggiamento di intellettuale fondamentalismo, specialmente in politica. Ci si chiede se la verità morale, legata a una scelta religiosa, possa ispirare l’ordinamento civile valido per tutti”.
Benedetto XVI ha espresso dolore nell'apprendere la notizia della morte, all'età di 87 anni, del Cardinale Andrzej Maria Deskur, presidente emerito del Pontificio consiglio delle Comunicazioni Sociali e amico di tutta una vita di Karol Wojtyla. In un telegramma inviato al Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, il Papa lo ricorda come uno dei “figli più illustri” della comunità diocesana di Cracovia, ma soprattutto coome un uomo che ha servito la Chiesa dedicandosi in modo particolare “all’animazione cristiana nel campo dei mezzi della comunicazione sociale”.
Neppure tre mesi dopo l'approvazione dal Bundestag (la Camera bassa del Parlamento federale di Berlino) di un disegno di legge che autorizza il ricorso alla diagnostica genetica preimpianto o PID - era il 7 luglio scorso -, la Germania è tornata nei giorni scorsi a discutere sui test prenatali. Ad aprire il dibattito è stata la notizia che dal 1 aprile al 31 dicembre 2010 il ministero federale per la Ricerca scientifica - il Bundesforschungsministerium (BMBF) - ha sponsorizzato con fondi pubblici (230.000 euro) un programma pilota con un nuovo test diagnostico, che permette di individuare già nel primo trimestre della gravidanza la presenza nel nascituro della sindrome di Down o trisomia 21.
Nel periodo di tre anni conclusosi a metà del 2009 si è registrato un significativo inasprimento delle restrizioni sulle religioni in molti Paesi. È questa la conclusione di un recente rapporto pubblicato dal Forum sulla religione e la vita pubblica, del Pew Research Center. Lo studio prende in esame la situazione di 198 Paesi e ne da una valutazione sulla base di 33 indicatori. Le fonti d’informazione utilizzate variano da rapporti di agenzie USA, di centri di ricerca privati e di organizzazioni per i diritti umani. Tra la metà del 2006 e la metà del 2009 le restrizioni sono aumentate in 23 Paesi. In 12 Paesi sono diminuite, mentre per il resto vi sono state scarse variazioni.
Uno studio del National Center for Health Statistics (NCHS, Data BriefNumber 68, August 2011 Childbearing Differences Among Three Generations of U.S. Women) riporta allarmato i dati del calo demografico USA rispetto agli anni ’60 e le conseguenze sociali negative: dato inaspettato, in un mondo che viene terrorizzato dai media sul rischio della sovrappopolazione. Anche recenti indagini ISTAT mostrano che il 26% delle donne italiane vorrebbe 3 figli o più e finisce con averne meno della metà. Non è la prima volta nella storia che diminuisce il tasso di fertilità: già all’inizio del secolo scorso negli USA, in concomitanza con la crisi economica si era vissuto un fatto simile; ma è la prima volta che non aver figli è vissuto senza apparente rimpianto, ma come un “must” sociale. Lo dimostra il fatto che la denatalità è iniziata negli USA ben prima dell’attuale crisi, secondo il rapporto suddetto, e che l’età media per fare il primo figlio che è ormai fissata dai 30 in su per ricchi e per poveri; e lo dimostra lo sguardo di sospetto che segue sia le famiglie numerose, sia chi fa figli a 20 anni. Il Wall Street Journal del 4 agosto sottolinea che anche le stime di una parziale frenata al calo demografico fatte dall’ONU possono non essere veritiere e il mondo essere a rischio di denatalità, proprio il fenomeno opposto a quello di un’impossibile sovrappopolazione verso cui viene surrettiziamente creato il panico.
Monsignor Giorgio Bertin - dal 2001 vescovo di Gibuti e amministratore apostolico della diocesi di Mogadiscio - lo scorso 22 luglio scorso è stato intervistato dall'Aiuto alla Chiesa che Soffre sulla situazione somala. «Riconosco l’emergenza umanitaria - ha detto - ma non dobbiamo dimenticarci dell’urgenza di restaurare uno Stato somalo, altrimenti tapperemo momentaneamente delle falle, senza risolvere i problemi alla radice». I pochi cristiani somali devono nascondersi per non esporsi alle violenze degli estremisti, come il Gruppo armato islamista al-Shabab - "La Gioventù [nella foto] - che si è sviluppato a seguito della sconfitta dell'Unione delle Corti Islamiche (UCI) per opera del Governo Federale di Transizione (GFT) e dei suoi sostenitori. Uno degli obiettivi primari del Gruppo è l’introduzione della Shari’a nel sistema legislativo. Simbolo della situazione dei cristiani, è la cattedrale di Mogadiscio, completamente distrutta e adoperata come alloggio per gli sfollati.
La natura non fa vino. Fa aceto. Solo il lavoro dell’uomo è capace di sospendere il tempo dell’uva quando schiuma e trattenerlo nel vino, breve anticipo di eterno che allieta il cuore. La natura, da sola, non fa il pane. È il lavoro dell’uomo che raccoglie il frumento, ne trae il pane vigoroso e, spezzandolo, lo ritrova in molti giorni, lungo il tempo delle generazioni. La natura attende l’opera dell’uomo. E l’opera dell’uomo cerca di trattenere il tempo. Ma per quanto insista non riesce. La creazione è sottomessa alla caducità (Rm 20,8). Ogni uomo ha nel cuore la nozione dell’eternità, ma non la capacità di abbracciarne l’inizio e la fine (Qo 1,11). Questa verità appare persino frustrante. C’è infatti chi ne deduce che tutto si risolva nel giro immutabile degli anni e delle stagioni. Come un eterno ritorno, come una giostra che torna sempre allo stesso punto, senza alcuna novità da attendere. C’è invece chi risponde che cercare di inseguire l’eterno e di stringere l’infinito, è sicuramente sforzo vano. A meno che non sia l’eterno ad abbreviarsi e non sia l’infinito ad abbassarsi. A meno che non si lasci spazio all’azione di Dio.
Il male può cancellare il bene? O meglio, il male può vincere sul bene? Il male tirannico, sanguinario, feroce, oppressivo, può eclissare definitivamente il bene? La storia assicura di no. Essa attesta, infatti, che è sempre il bene a sopravanzare sul male, per quanto questo possa essere cruento e buio. Il secolo XX non rappresenta, forse, la più lampante prova di questa dinamica? Non è stato sconfitto il darwinismo sociale, messo in pratica su larga scala dal nazionalsocialismo? Non è stato abbattuto il socialismo reale? Non è stata evitata, nonostante più volte sfiorata, la guerra atomica? Non si è ricostruito tutto ciò che prima era stato distrutto? Se si riconosce, e non si potrebbe evitare di farlo se non si desiderasse entrare in contraddizione con la realtà, questa dinamica della storia, la si dovrà applicare a ogni situazione, con coerenza. Anche alla Chiesa, dunque.
Molte organizzazioni della società civile sono contrari alla nuova base navale perché contaminerebbe l’ecologia dell’isola, famosa per la sua bellezza. Contrario anche il presidente della Conferenza episcopale coreana. Quest’oggi un “aeroplano della pace” e 20 “bus della pace” terranno ancora manifestazioni con “mezzi non violenti e pacifici”.
Un giorno, conversando con amici, Ratzinger (ancora cardinale) se ne uscì con una battuta: “Per me una conferma della divinità della fede viene dal fatto che sopravvive a qualche milione di omelie ogni domenica”. Se ne sentono infatti di tutti i colori. Non c’è solo il prete che – è notizia di ieri – in una basilica della Brianza diffonde una preghiera islamica in cui si inneggia ad Allah. Ci sono quelli che consigliano la lettura di Mancuso o Augias… E si trovano “installazioni” di arte contemporanea nelle cattedrali che fanno accapponare la pelle. D’altra parte pure i cardinali di Milano hanno dato sfogo alla “creatività”. Leggo dal sito di Sandro Magister: “Nel 2005, l’11 maggio, per introdurre un ciclo dedicato al libro di Giobbe è stato chiamato a parlare in Duomo il professor Massimo Cacciari: oltre che sindaco di Venezia, filosofo ‘non credente’ come altri che in anni precedenti avevano preso parte a incontri promossi dal cardinale Martini col titolo, appunto, di ‘Cattedra dei non credenti’. Cacciari ha tessuto l’elogio del vivere senza fede e senza certezze”.
Nel mondo contemporaneo, spesso “distratto” e “insensibile” nei riguardi del Vangelo, c’è tuttavia una “profonda nostalgia di Dio” e cattolici e ortodossi possono offrire assieme una grande testimonianza di fede. Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio inviato al 12.mo Simposio Intercristiano che oggi si è concluso a Salonicco. L’incontro ecumenico, iniziato il 30 agosto, è stato promosso dall’Istituto Francescano di Spiritualità dell’Antonianum e dalla Facoltà teologica ortodossa dell’Università Aristoteles di Salonicco.
“Mi sembra che il mondo virtuoso delle cooperative, un mondo da apprezzare e che in tempi di crisi ha dato segni straordinari di lavoro e solidarietà, meriti un trattamento migliore di quello che gli è stato riservato nella recente manovra economica del governo italiano”. Lo ha affermato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, durante l’incontro di studi delle Acli “Il lavoro scomposto. Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione” in corso a Castel Gandolfo. “Non condividiamo – gli ha fatto eco il presidente delle Acli, Andrea Olivero - la parte della manovra che prevede la riduzione dei vantaggi fiscali per le cooperative”. “Vengono colpiti ingiustamente – ha proseguito il presidente delle Acli che nell’intervento di apertura del 1° settembre aveva sottolineato la necessità di provvedimenti economici a favore dei giovani e delle famiglie – proprio quei soggetti che tanto hanno fatto non solo per l’occupazione, ma anche e soprattutto per generare socialità e coesione”.
A New York la pubblicità è un'arte. In ogni via, venditori, pannelli luminosi e vetrine attirano i passanti con cibo, tecnologia e qualsiasi prodotto si possa desiderare. Dovrebbe allora sorprendere un grande striscione rosso in una chiesa cattolica che annuncia confessioni? Francamente sono rimasta esterrefatta. Correndo dal museo alla biblioteca, per cenare con gli amici, l'ultima cosa alla quale pensavo era il sacramento della riconciliazione. La parrocchia di Sant'Agnese è un'elegante chiesa al numero 143 E della 43rd Street, che l'ex Sindaco di New York, Ed Koch, definì “la strada più transitata al mondo”. La chiesa offre tre ore di confessioni e sette Messe al giorno. Incuriosita, sono andata a visitarla. Sono stata ricevuta da Anna Megan, che amministra la chiesa e ha voluto per prima cosa sottolineare l'importante localizzazione del tempio. “A mezzo isolato dalla stazione Grand Central Terminal e dall'altro lato della strada rispetto al Chrysler Building, Sant'Agnese è al centro delle rotte di viaggiatori e turisti”.
Le storie incredibili di tante donne che in America hanno venduto per soldi i loro ovuli alle società che praticano la fecondazione eterologa. La stimolazione ovarica necessaria per produrre grandi quantità di ovuli ha provocato loro tumori, emorragie, sofferenze enormi e in alcuni casi anche la morte. In anteprima, una sintesi sottotitolata di "Eggsploitation", documentario sulla pericolosità, nascosta dai medici, del giro di miliardi che ruota intorno alla donazione di ovuli.
Oggi, quando tutti gareggiano a improvvisarsi sacerdoti dell’economia e profeti del diritto, solertissimi nel censurare severamente ogni tentativo di sistemare i nostri conti pubblici; oggi, quando tutti si dimostrano prontissimi a sciorinare idee “geniali” per colpire qualcun altro che non sia il proprio, intoccabile, gruppo di interessi; oggi, quando assistiamo allibiti a tutto questo, si alza anche la voce di chi sostiene che la Chiesa dovrebbe fare la sua parte e contribuire a portare, oltre al peso della croce, anche quello dei tagli. Vengono quindi presi di mira l’agevolazione Ici (e la futura Imu) e l’8 per mille.
Violentissimi scontri tra cristiani e musulmani hanno accompagnato a Jos, nella Nigeria centrale, la fine del digiuno islamico o ramadan. Secondo le ultime informazioni, i disordini nella capitale dello Stato di Plateau hanno provocato lunedì 29 agosto almeno una ventina di morti ed una cinquantina di feriti, a cui si sarebbero aggiunte martedì 30 agosto almeno altre dieci vittime. Anche decine di auto, case e negozi sono state distrutte ed incendiate.
Pubblichiamo di seguito un articolo a firma di mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, apparso sull'ultimo numero de “La Società” (www.fondazionetoniolo.it/lasocieta), la rivista di studi e documentazione della Fondazione Toniolo sulla Dottrina sociale della Chiesa.
“Solo Gesù è la nostra risposta, solo Gesù può curare i nostri mali fisici e mentali”. Il Cardinale Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo (Sri Lanka), si è rivolto con queste parole alle migliaia di disabili accorse questa domenica al santuario di Nostra Signora di Lanka, della Basilica nazionale di Tewatta, in occasione della benedizione dei malati. Il porporato ha presieduto insieme al Cardinale Bernard Francis Law, Arciprete della Basilica romana di Santa Maria Maggiore, un'affollata liturgia alla quale hanno partecipato cattolici e non.
Non c'è nulla da temere in Terra Santa e non c'è ragione per sospendere i pellegrinaggi. E' questo il messaggio lanciato dal Custode francescano di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, attraverso i microfoni della “Radio Vaticana”. Padre Pizzaballa ha espresso questo mercoledì all'emittente vaticana la preoccupazione dei cristiani di Terra Santa di fronte al brusco calo del numero di pellegrini negli ultimi quattro mesi, perché l'economia delle comunità cristiane locali dipende in larga misura dai pellegrinaggi. Per il Custode, le ragioni vanno ricercate nella crisi internazionale, ma soprattutto nell'instabilità politica che si vive nei Paesi arabi.
La Giornata mondiale della gioventù (GMG) che si è appena conclusa – e che guarda già alla prossima che si terrà a Rio de Janeiro nel 2013 – ha avuto come protagonista una semplice parola, che ha diviso gli spiriti per secoli: “verità”. In ogni discorso di Benedetto XVI, in un modo o in un altro, è stata citata. Basti ricordare che è proprio il disprezzo della verità che ha portato Cristo sulla croce, quella croce che i giovani hanno portato sulla Via Crucis celebrata in via Castellana a Madrid. Di fronte alla domanda di Pilato: “Cos’è la verità?”, Benedetto XVI ricorda nel suo “Gesù di Nazareth” che il procuratore romano non è stato “l’unico ad aver lasciato a margine tale questione, considerandola irrisolvibile e, per i suoi propositi, impraticabile. Anche oggi è considerata fastidiosa, tanto nel confronto politico, quando nella discussione sulla formazione del diritto”.
Ci risiamo. Il solito prete-spettacolo si presenta su un palcoscenico e spara contro la Chiesa. Il prete è don Antonio Mazzi, il palcoscenico scelto stavolta è la Festa nazionale del Partito Democratico, a Pesaro. Non si discute il luogo: si può andare ovunque se lo scopo è annunciare il Vangelo. Ma lo scopo, per certi preti, è quello di essere simpatici, accettati dal mondo, raccogliere un applauso, così si va alla festa del Pd per dire la solita parola maligna contro la Chiesa, contro il Papa e anche contro i propri confratelli, come spiega in altro articolo in questa pagina padre Piero Gheddo. Stavolta il tema è quello dei preti pedofili e don Mazzi dice che è tutta colpa dei seminari, quelli minori anzitutto. Lui si vanta di essere diventato prete senza essere stato in seminario, eppure se c’è un solo argomento in difesa dei seminari questo è proprio don Mazzi: se senza si diventa così, meglio tenerli aperti. Ma a parte questo, colpisce davvero come il sacerdote si metta a disquisire dei seminari davanti a una platea molto attenta, che poi alla fine si lascia andare a un grande applauso. Tutto ci aspettavamo meno che la base del Pd fosse così interessata al dibattito sulla formazione nei seminari, argomento che invece fatica a trovare audience nel mondo cattolico.
Domani, sabato 3 settembre, si apre nelle Marche il XXV Congresso nazionale eucaristico a 120 anni dalla prima edizione, avvenuta a Napoli nel 1891. Per comprendere l’assoluta importanza di questo evento, che consiste nel mettere al centro della vita della Chiesa e della nazione l’Eucarestia, cioè la Presenza reale del Signore Gesù nell’Ostia consacrata durante il sacrificio della Messa, può essere utile ritornare al clima culturale e religioso della seconda metà dell’Ottocento, quando nasce la volontà della Chiesa di promuovere i Congressi eucaristici, prima internazionali e poi anche nazionali. Oggi si sta recuperando felicemente una centralità eucaristica, soprattutto con l’abitudine dell’ora di adorazione in quasi tutte le chiese italiane, grazie anche all’attenzione del Magistero pontificio su questo punto, soprattutto dopo l’ultima enciclica del beato Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia del 2003, ma forse ancora abbastanza deve essere fatto per ricordare, a noi stessi anzitutto, che l’Eucarestia è un bene in sé, il bene, potremmo dire, che precede e supera le sue diverse declinazioni sociali, culturali, politiche, economiche.
Il 3 settembre si apre ad Ancona il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, che durerà fino all'11 settembre, giorno in cui è prevista anche la presenza del Papa. Il tema scelto per questa edizione è: "Signore, da chi andremo?". Abbiamo chiesto a suor Maria Gloria Riva, fondatrice di una Comunità monastica dedita all'Adorazione eucaristica, di introdurci al tema di questo Congresso. Il XXV Congresso Eucaristico si apre con una mostra dal titolo: Alla mensa del Signore: Capolavori della pittura europea Raffaello e Tiepolo. Non è un caso. Non è neppure pura formalità, ma scelta precisa, quella di dare all’Eucaristia il suo contesto naturale che è la Bellezza. Non è neppure un caso che proprio alle soglie dell’apertura del Congresso il Santo Padre ci spalanchi, nel corso dei suoi interventi del mercoledì, un orizzonte vastissimo sulla via pulchritudinis, la via della Bellezza.
Ad oltre un anno e mezzo dal devastante terremoto che ha provocato più di 200 mila morti, ad Haiti è ancora emergenza umanitaria. Particolarmente gravi le condizioni degli sfollati, costretti a vivere in campi profughi dove sono quasi inesistenti le strutture igienico-sanitarie. Di qui la diffusione del colera, che ogni giorno fa registrare 300 ricoveri.
A Cantù (Como) un parroco ha distribuito salmi coranici ai fedeli per solidarietà con chi festeggiava la fine del digiuno. Ma chi legittima Maometto nega Gesù.
Veramente la GMG non è finita a Madrid, ma l'esperienza di fede profondamente condivisa in terra spagnola continua a risplendere negli animi dei giovani. Radicati in Cristo, saldi nella fede. Le esperienze di Dio non muoiono. Come quella vissuta da Giulia Gabrieli nell'affrontare la malattia ben salda al suo "gancio in mezzo al cielo". Oggi (30.08.2011) L'eco di Bergamo dedica due ampie pagine alla scia di luce che questa "scintilla di vita" ha lasciato attorno a sè.
Un “gesto intimidatorio, frutto di vigliaccheria da parte di persone che non sanno o non vogliono affrontare i problemi attraverso il confronto e il dialogo civile”: è la ferma condanna espressa mercoledì dal Vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Morosini, e dai sacerdoti della diocesi dopo l’atto intimidatorio ai danni di don Giuseppe Campisano, parroco della chiesa di San Rocco a Gioiosa Ionica (Rc), noto per il suo impegno contro la mafia. Nella notte tra il 29 e il 30 agosto, alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni sono stati esplosi a Gioiosa Ionica contro la vettura di don Campisano, di 59 anni, che già alcuni anni fa aveva ricevuto minacce telefoniche e lettere contenenti proiettili. Non è comunque la prima volta che il parroco, impegnato da anni contro la criminalità organizzata e vicino all’associazione “Libera” di don Luigi Ciotti, è vittima di ritorsioni.
“Ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”: è questo l'appello contenuto nel Messaggio della CEI dal titolo “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza” per la VI Giornata per la salvaguardia del creato, che si celebra il 1° settembre. Nel testo, firmato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e dalla Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, si legge: “Accogliendo l’intero creato come dono gratuito di Dio e agendo in esso nello stile della gratuità l’uomo diviene egli stesso autentico spazio di ospitalità: finalmente idoneo e capace di accogliere ogni altro essere umano come un fratello, perché l’amore di Dio effuso dallo Spirito nel suo cuore lo rende capace di amore e di perdono, di rinuncia a se stesso, ‘di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace’ (Benedetto XVI, Caritas in veritate, n. 79)”.
Nelle Filippine, la Crociata del Rosario in Famiglia sta dirigendo una campagna per far sì che un milione di filippini reciti un milione di rosari in 200 giorni per tutte le Nazioni del mondo. L'iniziativa esorta i filippini di tutto il mondo a offrire un rosario quotidiano per un Paese in particolare dal prossimo 7 ottobre, festa di Nostra Signora del Rosario, al 31 maggio, festa di Nostra Signora di Tutte le Nazioni, ha reso noto la Conferenza Episcopale Filippina sulla sua pagina web. Da questo giovedì e per tutto il mese di settembre si celebreranno incontri speciali di preghiera in tutte le Diocesi delle Filippine per preparare la campagna “Un milione di rosari per il mondo: filippini in preghiera, pace per tutte le Nazioni”. La campagna del rosario sarà accompagnata da catechesi.
Bangalore. Il 23 agosto le chiese e le strutture cristiane dell’inquieto distretto di Kandhamal, nello Stato dell’Orissa, nell’India orientale, hanno tirato un respiro di sollievo dopo che il gigantesco raduno organizzato dai fondamentalisti indù in occasione del terzo anniversario dell’uccisione del loro leader si è svolto senza incidenti. «La situazione era tesa, ma nulla di spiacevole è accaduto», ha detto a La Bussola Quotidiana don Matthew Puthyadam. Parroco a Phulbani, capoluogo del Kandhamal, al termine di quella manifestazione, durata cinque ore, a cui hanno partecipato 4mila dimostranti indù.
La carestia che ha colpito il Corno d’Africa piegando regioni del continente già critiche e accanendosi in prima battuta sui i bambini sotto i cinque anni di età, potrebbe ulteriormente espandersi in tutta la Somalia fino a toccare la regione di Juba nel neonato Sud Sudan. Questo è quanto ha affermato in questo fine agosto Mark Bowden, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Somalia, a cui fa eco il vice-segretario generale dell’ONU Asha-Rose Migiro affermando che “Il futuro di un’intera generazione si trova in bilico”. L’Onu ha dichiarato che in questa carestia il 20% delle famiglie deve far fronte a una grave carenza di cibo: il tasso di malnutrizione acuta investe più del 30% delle persone, e la mortalità giornaliera è prossima a circa 2 morti ogni 10.000 individui.
Come ha scritto ieri sulla Bussola Quotidiana Massimo Introvigne, l’interpretazione della modernità svolta da Del Noce pur essendo acuta, non è condivisa in tutti i suoi aspetti. Ma un punto su cui questo notevole pensatore è stato davvero illuminante e profetico è l’interpretazione del marxismo e la previsione della sua parabola. Del Noce svolse infatti una profonda critica del pensiero di Marx e ne preconizzò inoltre l’esito futuro. A più di vent’anni dalla sua morte (avvenuta nel 1989) la storia ha confermato la lucidità delle analisi delnociane, per cui si è giustamente parlato, in proposito, di una sua visione “profetica” della storia contemporanea.
Le immagini di potenza e devastazione dei cicloni che si sono abbattuti sugli USA e le Filippine, possono far capire perché nella mitologia maya Huracan - il nome è all'origine della parola "uragano" - era il dio del fuoco, del vento e delle tempeste. Divinità di alto rango, Huracan aveva sembianze zoomorfe, era rappresentato con la testa di serpente o comunque con aspetto rettiloide. Il vento impauriva le persone creando rispetto e paura per la divinità. Era lo stesso vento la cui intensità per gli antichi non fu misurabile, almeno fino al 1805 quando, grazie all'ammiraglio britannico Francis Beaufort (1774-1857), si adottò una scala contenente dei criteri relativamente precisi per quantificare il vento in mare e permettere in tal modo la diffusione di informazioni affidabili e universalmente comprese sulle condizioni di navigazione. Proprio la difficoltà nel quantificare, “fotografare” il vento, l’aveva fatto associare nell’antichità all’anima. Al soffio di Dio che rende persona. Radice che ancora oggi ritroviamo nel nome dello strumento per la misura dell’intensità del vento: l’anemometro.
Medjugorje.altervista.org oggi spegne ben 11 candeline. Questo news porta alla prima versione.
Sarà sicuramente un caso, una curiosa coincidenza, ma l’offensiva sui giornali e in Parlamento contro i presunti privilegi della Chiesa cattolica in fatto di fisco è scattata subito dopo la discesa in campo della Massoneria. Accade infatti che il 19 agosto Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, si lanci in dichiarazioni piene di struggimento per il popolo italiano costretto a gravi sacrifici a causa della crisi economica. Ragion per cui non possono più essere ammesse “esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”. E chi sarebbe a godere di esenzioni feudali e privilegi di casta? All’inizio il Gran Maestro cita politici e calciatori, ma si capisce subito che è soltanto un paravento perché poi il comunicato punta dritto sul vero obiettivo: la Chiesa cattolica, a cui va tolta l’esenzione dall’Ici “per i beni immobili non destinati al culto”, e inoltre va congelato “l’8 per mille per tre anni fino al raggiungimento del pareggio di bilancio”. “Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero - quasi si scusa Raffi – né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.
All’udienza generale, Benedetto XVI evidenzia come davanti a una scultura, un quadro, una poesia o un brano musicale si possa percepire che di fronte a noi non c’è solo materia, “ma qualcosa di più grande, qualcosa che parla, capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l'animo”. “Quante volte allora le espressioni artistiche possono essere occasioni per ricordarci di Dio, per aiutare la nostra preghiera o per la conversione del cuore”.
Nel mese di settembre, Papa Benedetto XVI invita i cristiani a pregare per i docenti e per le comunità cristiane in Asia, informa l'Apostolato della Preghiera. L'intenzione di preghiera universale del Papa per il mese che inizia è la seguente: “Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l'amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali”. Il Pontefice propone anche questa intenzione missionaria per la Chiesa in Asia: “Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede”.
“Ancora una volta un dissapore tra due gruppi è sfociato in violenze e questo è preoccupante, triste e pure imbarazzante”. Con queste parole mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos, esprime in un colloquio con l’agenzia Fides, tutta l’amarezza per le nuove violenze che hanno colpito la sua città ieri sera. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, un gruppo di musulmani che si apprestava a celebrare la fine del Ramadan è stato attaccato da alcuni giovani cristiani in un quartiere della città della Nigeria centrale. Secondo l'agenzia Misna, gli scontri avrebbero causato almeno 20 morti e 50 feriti.
“Venite in Terra Santa, non c’è nessun pericolo, Gerusalemme aspetta sempre i suoi figli”: è l’appello della Custodia di Terra Santa dopo il netto calo di pellegrini registrato negli ultimi quattro mesi. All’origine di questa diminuzione dei pellegrinaggi ci sarebbero la crisi economica e soprattutto l’instabilità della regione mediorientale. Tuttavia, "per i pellegrini non c’è nulla da temere": è quanto sottolinea il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa.
Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte: «Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio». Giulia era fatta così: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievità dei suoi 14 anni. Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Una domanda sorge spontanea di fronte alle ripetute esternazioni estive sulla lotta all’evasione fiscale e l’obbligo morale di pagare le imposte, provenienti non soltanto dalle più alte cariche dello Stato ma anche dal mondo cattolico. La domanda è questa: è legittimo fare pressioni morali e psicologiche sul contribuente affinché paghi le imposte senza contemporaneamente ricordare l’ingiustizia di uno Stato che chiede allo stesso contribuente la metà dei propri guadagni (il 48, 6% secondo il Corriere della Sera del 28 agosto)? E ancora: è giusto affermare che il contribuente è così tartassato dal fisco perché molti suoi concittadini (in particolare i lavoratori autonomi) non pagano le tasse e contemporaneamente non ricordare che se lo Stato uscisse dagli ambiti che non gli competono (RAI, Poste, Ferrovie, scuola, università) non avrebbe bisogno di così tante entrate? La domanda mi sembra fondata per ogni cittadino e in modo particolare per i cattolici tenuti ad accogliere i criteri di giudizio della dottrina sociale della Chiesa, soprattutto il principio di sussidiarietà che vieta alle società maggiori, in particolare allo Stato, di invadere il campo delle realtà più piccole (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1883).
La pedofilia? Un fatto "normale", che siccome la nostra società "retrograda" ancora non percepisce come tale va "normalizzato" a tutti i costi. Convinti di questo e convocati dalla B4U-ACT - una organizzazione pro-pedofilia che agisce dietro la maschera della cura dell’igiene mentale -, il 17 agosto a Baltimora, nel Maryland, si sono dati convegno un nugolo di ricercatori provenienti da uno stuolo di università statunitensi per ascoltare e applaudire la star riconosciuta di tutta la materia, il sessuologo Frederick S. Berlin, fondatore del National Institute for the Study, Prevention and Treatment of Sexual Trauma e della Clinica per i disordini sessuali dell’ospedale universitario Johns Hopkins. Chi vi ha partecipato in veste critica ne dà resoconti scioccanti, per esempio Matt Barber, vicepresidente del Liberty Counsel Action e corettore della Liberty University School of Law, un ateneo evangelicale di Lynchburg in Viginia (preziosa anche la testimonianza di Bon Hamer, ex agente dell’FBI che per tre anni ha frequentato sotto copertura ambienti pedofili e che oggi illustra adeguatamente l’ideologia della B4U-ACT).
Otto Neubauer, direttore dell'Accademia per l'Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna, ha parlato sabato scorso alla presenza di Papa Benedetto XVI all'incontro del “Ratzinger Schülerkreis” delle difficoltà nel processo di apprendimento che la Comunità Emmanuel ha affrontato nel suo impegno per la nuova evangelizzazione. Proprio il tema della nuova evangelizzazione, al centro del convegno tenutosi in questa occasione a Castel Gandolfo e che ogni anno dal 1978 riunisce gli ex allieviche con il Papa ottennero il dottorato o l'abilitazione nelle università di Bonn, Münster, Tubinga e Ratisbona, guiderà le riflessioni della XIII Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi in programma per l'​​ottobre del prossimo anno. Già quest'anno, tuttavia, il Papa si incontrerà con i rappresentanti della Chiesa che operano nell'ambito della nuova evangelizzazione in Occidente.
Dal 23 al 25 settembre, Reggio Emilia, città in cui è nato il tricolore, festeggerà il patrono d'Italia, San Francesco d'Assisi. “Difficilmente si potrebbe trovare un’altra figura che incarni in sé in modo altrettanto ricco e armonioso le caratteristiche proprie del genio italico”, disse il beato Papa Giovanni Paolo II sul Santo umbro. La terza edizione del Festival Francescano, promossa e organizzata dal Movimento Francescano dell’Emilia Romagna, “declina attraverso conferenze, spettacoli e attività per bambini il modo in cui il francescanesimo ha contribuito a costruire i valori di riferimento della cultura italiana”, spiegano gli organizzatori in un comunicato. Lo scorso anno, il Festival ha registrato 25.000 presenze.
La Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale preparano una dichiarazione comune sulla Riforma in vista del quinto centenario della pubblicazione delle 95 tesi di Lutero nel 2017, ha sottolineato la “Radio Vaticana” questo lunedì. Il Papa ha voluto dare una dimensione ecumenica al suo prossimo viaggio in Germania. Il Presidente del dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch, lo ha annunciato in un'intervista concessa all'agenzia cattolica tedesca KNA. Il testo dovrebbe analizzare la Riforma alla luce dei 2000 anni di cristianesimo, indica l'emittente pontificia, aggiungendo che la commemorazione comune di questo anniversario potrebbe essere l'occasione di un mea culpa reciproco. Per il Cardinale Koch, serve “una purificazione comune della memoria”.
«Vostro figlio è autistico. Ha già dato tutto quello che poteva dare». Il pugno allo stomaco arriva di Gina Codovilli nel pieno fiorire della sua vita. 40 anni, sposata felicemente con Walter e orgogliosamente mamma di Simone e Gicomo, rimane impietrita di fronte al neuropsichiatra infantile che freddamente esamina il suo terzogenito, Andrea, di appena pochi mesi, e pronuncia una sentenza di morte, “ha già dato tutto”. Per questa madre è l’inizio del baratro. La disperazione e l’angoscia le tolgono il respiro e le offuscano i pensieri e prima ancora di capire cosa sta realmente accadendo al suo bambino, sente su di lei impietoso arrivare un grosso castigo, una punizione terribile e si chiede «Perché? Cosa ho fatto per meritare tutto questo?».
«Per noi cattolici egiziani la cosa più importante è che il regime di Mubarak sia finito, anche se la situazione oggi è confusa e sul futuro pesa la minaccia integralista. In ogni caso invitiamo i nostri giovani a partecipare alla battaglia politica per una società civile e democratica». Il cardinale Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti, che incontriamo a Rimini dove ha partecipato al Meeting di Cl, appare diviso tra due sentimenti. Il sorriso bonario e la serenità con cui ci racconta dell’Egitto mostrano un certo ottimismo e fiducia nel futuro, ma sotto sotto si capisce la forte preoccupazione per l’emergere di forze integraliste che potrebbero trasformare il sogno di un Egitto libero e democratico in un incubo.
Quanti Meeting di Rimini esistono? Trentadue nella successione del tempo, avendo preso avvio – significativamente – a un anno dall’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II. Ma ogni volta il Meeting di Rimini, chiusosi sabato scorso, presenta una così vasta gamma di iniziative, che ciascun visitatore ne può saggiare solo una piccola parte, ritagliandosi un suo personale catalogo. I padiglioni della Fiera sono immensi, le cose da vedere e da sentire, innumerevoli.
“Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede”: è questa l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di settembre. Il Papa si sofferma dunque sull’importanza dell’evangelizzazione nel continente asiatico.
Da due giorni non si hanno più notizie di Sharoon Daniel. Testimoni e telecamere lo hanno visto entrare nell’edificio, poi si sono perse le tracce. La famiglia chiede di pregare per il suo rilascio. La polizia non ha elementi utili al ritrovamento. A Faisalabad studenti coranici aggrediscono una 64enne domestica cristiana.
Imprenditrice italiana racconta che per la città si aggirano bambini di 9 anni armati fino ai denti dai ribelli. Necessarie forze di polizia per riportare la sicurezza per le strade e impedire le vendette fra lealisti e ribelli. Gheddafi scappa con i figli maggiori a sud-est di Tripoli e manda la moglie e la figlia in Algeria.
Il Papa ha nominato il Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il Cardinale Jozef Tomko, suo inviato speciale alle celebrazioni conclusive dell'anno giubilare per il sesto centenario del “miracolo eucaristico di Ludbreg”, che si celebrerà nell'omonimo santuario, nella Diocesi croata di Varazdin, il 4 settembre. In una lettera al Cardinale Tomko, scritta in latino e diffusa questo sabato dalla Sala Stampa della Santa Sede, Benedetto XVI ricorda che “senza l’Eucaristia non possiamo essere veri cristiani e la stessa Chiesa non può edificarsi per la salvezza degli uomini”. 600 anni fa, nel 1411, un sacerdote vide il vino trasformarsi in sangue mentre celebrava la Messa dubitando della verità della transustanziazione.
Negli istituti missionari italiani impegnati in Giappone, come il Pime e i Saveriani, si discute sulla missione nel Paese del Sol Levante: è proprio necessario continuare a mandare missionari in un paese dove la Chiesa è ormai fondata e ha un buon numero di vocazioni alla vita consacrata? Domanda interessante, alla quale i missionari che sono in Giappone rispondono dicendo che la missione giapponese è, come dire, profetica per il nostro Occidente e in tutto il mondo, che sarà sempre più secolarizzato e laicizzato. Chiedo a padre Alberto Di Bello (40 anni in Giappone intervistato a Milano due mesi fa) se pensa che il Giappone ha ancora bisogno di Gesù Cristo. Risponde: “Il giapponese è un grande popolo,lavoratore, unito, obbediente alle autorità. E’ un popolo religioso, che crede in Dio, ma non lo conosce. Lo immagina come un qualcosa di vago, inafferrabile, inconoscibile, che è nella natura, nel bello, nell’armonia delle cose. Ha bisogno della fede che Dio è persona, che si è rivelato in Gesù Cristo. Capiscono bene il comandamento di amare il prossimo, non capiscono quello di amare Dio. I cristiani, a poco a poco, entrano in questa visione, ma è un messaggio difficile da fare accettare. Per loro tutto è divinità e poi magari niente è divinità”.
Nel 2011, i cristiani dello Stato indiano dell'Orissa hanno continuato ad essere presi di mira e perseguitati, sottolinea un nuovo rapporto. A tre anni dalla serie di attacchi ai cristiani dell'agosto 2008, che hanno provocato 18.000 feriti, 50.000 sfollati e decine o centinaia di vittime, l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha ricevuto un documento che testimonia la continua discriminazione e gli attacchi contro i cristiani dell'Orissa. Nel testo, l'avvocato cristiano K. J. Markose ha descritto l'assassinio di ministri cristiani e le difficoltà poste alla ricostruzione delle case distrutte durante le violenze di tre anni fa.
Sono trascorsi dieci anni da quando gli Stati Uniti hanno vissuto uno dei momenti più difficili e traumatici della loro storia con gli attentati dell'11 settembre 2001. In occasione del decimo anniversario di quella tragedia, la Chiesa nel Paese ha voluto commemorare l'evento con una serie di riflessioni, messaggi di sacerdoti che hanno assistito le famiglie delle vittime, risorse liturgiche per le parrocchie, dichiarazioni dei Vescovi e celebrazioni diocesane, messe a disposizione attraverso Internet.
Secondo la polizia facevano proselitismo tra i dalit e gli indù poveri. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians: “La situazione è allarmante. I dalit si rinfrancano con la preghiera cristiana e gli indù hanno paura di questo”.
Dopo aver parlato di ICI e Chiesa cattolica, eccoci ad affrontare il tema ancora più delicato di 8xMille e Chiesa cattolica. È il cavallo di battaglia per eccellenza dei nostri amici "anticlericali": potremmo quasi dire che non ci si può definire autentici cattolici se non si è ricevuta almeno una critica su tale argomento... Il tema è delicato, perché investe nozioni di storia, di diritto, di laicità, di libertà religiosa. Ne vogliamo parlare senza, ovviamente, pretesa di esaustività: ma un punto chiaro della situazione può aiutare a fornire qualche risposta per i nostri interlocutori e, soprattutto, per “riconciliarci” con la nostra Chiesa su un punto che ci ha fatto sempre, diciamo la verità, sentire in difetto. Non si può del resto comprendere appieno l’8xMille se non si esamina la storia, del tutto peculiare a livello internazionale, dei rapporti tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano.
Lungo i secoli del Cristianesimo, Maria è apparsa varie volte, di tanto in tanto, quasi ad accompagnare l’umanità, che gli fu affidata da Gesù sulla Croce, nel cammino faticoso della vita di ognuno e delle Nazioni. Le apparizioni più conosciute e riconosciute dalla Chiesa, sono quella di Guadalupe in Messico all’indio Juan Diego nel 1548; quella del 1830 a Parigi, alla suora Figlia della Carità s. Caterina Labouré; quella di La Salette in Francia nel settembre 1846, ai due pastorelli Maximin Giraud e Mélanie Calvat; quella di Lourdes nel 1858 all’umile Bernadetta Soubirous, quella di Castelpetroso (Isernia) nel 1888, alle due contadine Serafina e Bibiana; quella di Fatima nel 1917 a tre pastorelli Lucia Dos Santos, Giacinta e Francesco Marto. E man mano in tempi più vicini ed in attesa della conferma ufficiale della Chiesa, a Medjugorje in Bosnia nel 1981 a sei veggenti e la recente lacrimazione di una statuetta a Civitavecchia. Fra tutte queste apparizioni e manifestazioni prodigiose, bisogna inserire la lacrimazione della Madonna a Siracusa, avvenuta nel 1953. Non c’era ancora la televisione, ma la radio, i cinegiornali e la stampa, diedero molto risalto al prodigio miracoloso, diffondendolo in tutta Italia e nel mondo. Raccontiamo in breve ciò che accadde. Due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti, sposatisi il 21 marzo del 1953, abitavano in una modesta casa in Via degli orti di S. Giorgio a Siracusa. ...
Diversi giornali europei, compresi alcuni italiani, hanno dato rilievo nei giorni scorsi a uno studio pubblicato il 18 agosto dall'Hudson Institute di New York, il quale documenterebbe il sorpasso dei musulmani sui cattolici praticanti in Francia. Secondo lo studio, la pratica domenicale cattolica è scesa in Francia al 4,5% di coloro - il 64% - che si dichiarano cattolici, cioè in ogni weekend si recano a Messa un milione e novecentomila francesi, il 2,9% della popolazione totale. Per contro si dichiara "praticante" il 41% dei sei milioni di musulmani "etnici" presenti in Francia - dei quali il 75% si proclama "credente" - il che consentirebbe di stimare gli islamici praticanti a due milioni e mezzo, dunque ben di più dei cattolici che dichiarano di andare a Messa tutte le domeniche.
A proposito dell'articolo Dai radicali la ricetta per evitare la ricetta" di Tommaso Scandroglio, desidero intervenire sul terzultimo capoverso, che riconduce il diritto del medico a non prescrivere la pillola del giorno dopo alla obiezione di coscienza prevista dalla 194. Lo riporto integralmente: «Torniamo a ciò che hanno detto i radicali: perché sostenere poi che la ricetta viene negata illegittimamente? La 194 permette al medico che solleva obiezione di coscienza di astenersi non solo dagli atti che provocano direttamente l’aborto, ma altresì da tutte quelle condotte che sono d’ausilio a tal fine. Appare evidente che scrivere la ricetta per la pillola del giorno dopo configura una collaborazione ad un potenziale atto abortivo e quindi rientra perfettamente e dunque legittimamente nell’ombrello di protezione giuridica previsto dall’istituto dell’obiezione di coscienza».
“Il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce”: è quanto ha detto oggi il Papa all’Angelus, a Castel Gandolfo. Grande l'entusiasmo dei pellegrini presenti.
Sono ancora molto difficili le condizioni di vita degli haitiani, colpiti dal terremoto nel gennaio 2010. Le agenzie umanitarie continuano a denunciare la mancanza di fondi ai quali si attribuisce la mancanza dei servizi sanitari primari nei campi per gli sfollati, che fa crescere la sfiducia e lo sconforto nelle persone. Secondo fonti locali, riporta l’agenzia Fides, in un campo usufruiscono in media 112 persone di una latrina e soltanto il 18 % delle strutture dispone di lavandini per lavare mani e faccia, e il 29% di un sistema di smaltimento dei rifiuti solidi.
Il Vietnam continua ad usare il pugno duro contro chi critica il regime e il partito unico. Come riferito dalle fonti, fra cui il sito Églises d'Asie (19 agosto), l'ultima ondata repressiva non ha risparmiato le Chiese. La polizia ha arrestato infatti nelle ultime settimane una quarantina di persone, tra cui due giovani protestanti e una decina di giovani cattolici. Questi ultimi sono quasi tutti originari della Diocesi di Vinh, una delle più attive del Paese.
La dura realtà della disoccupazione e della povertà non è solo un problema economico, ma anche una sfida morale e un test per la fede, sostengono i Vescovi degli Stati Uniti. Il Vescovo Stephen Blaire di Stockton, in California, lo ha affermato in “Costi Umani e Sfide Morali di un'Economia in Crisi”, la dichiarazione annuale per il Labor Day della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), diffusa mercoledì. Per il presule, presidente del Comitato dei Vescovi statunitensi per la Giustizia Interna e lo Sviluppo Umano, “la nostra fede ci dà un modo particolare di guardare a questa economia in crisi”.
“Pensare secondo il mondo è mettere da parte Dio, non accettare il suo progetto di amore, quasi impedirgli di compiere il suo sapiente volere”. Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questa domenica, affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini che erano giunti per l'occasione. Per il suo intervento, il Pontefice ha tratto spunto dal Vangelo del giorno, in cui Gesù spiega ai suoi discepoli che dovrà “andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno” (Mt 16,21).
Pubblichiamo l'intervento pronunciato da Papa Benedetto XVI questa domenica affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare la preghiera mariana dell'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione.
13 incontri, 321 relatori, 10 mostre, 26 spettacoli, grazie al contributo di quasi 4000 volontari (di cui 140 stranieri). Con il risultato di quasi 800mila visitatori di 38 nazionalità diverse. Sono i numeri dell’ultima edizione del Meeting dell’amicizia tra i Popoli, conclusasi questo sabato a Rimini sul tema “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”. Il Meeting è stato aperto dal messaggio di Papa Benedetto XVI ai partecipanti, in cui il Santo Padre ha ricordato che “l’uomo non può vivere senza una certezza sul proprio destino”. All’inaugurazione dell’evento, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato la necessità di incoraggiare i giovani “a parlare il linguaggio della verità”, anche in tempi di crisi.
Un saggio dalla lunga gestazione che la scorsa primavera ha visto finalmente la luce e che venerdì scorso è stato presentato all’ultima edizione del Meeting di Rimini. In “Guerra contro Gesù” (Rizzoli, 2011), Antonio Socci mette in luce tutte le più recenti conferme della storicità e divinità di Cristo e tutti i tentativi di rimozione delle stesse da parte dei nemici del cristianesimo e della Chiesa. Presso il Caffè letterario Eni del Meeting, l’intervento di Socci è stato presentato dal giornalista Camillo Fornasieri e anticipato dal commento di Massimo Borghesi, professore ordinario di Filosofia morale all’Università di Perugia e docente in alcune università pontificie.
All’Angelus, Benedetto XVI mette in luce la “divergenza” fra “il disegno d’amore del Padre che giunge fino al dono del Figlio Unigenito sulla croce per salvare l’umanità” e “le attese, i desideri, i progetti dei discepoli”. Quando la vita “è orientata solamente al successo sociale, al benessere fisico ed economico, non si ragiona più secondo Dio, ma secondo gli uomini”. I saluti entusiasti dei giovani reduci dalla Gmg.
Le parrocchie del Sacro Cuore e di San Gennaro di Benevento organizzano per venerdì 9 settembre, nel 30° anniversario delle apparizioni, una giornata di spiritualità e testimonianza sul tema “I segreti di Medjugorje” con la presenza in città di Padre Petar Ljubicic da Medjugorje, il frate francescano che rivelerà al mondo i dieci segreti della Regina della Pace. L'articolato programma prenderà il via alle ore 18:00 con un convegno al Cinema San Marco, dal titolo: “La Regina della Pace rivela il futuro del mondo”. Ad esso interverranno appunto il padre francescano Petar Ljubicic, da Medjugorje, ed il professor Diego Manetti, collaboratore di Radio Maria. Alle ore 21:00, invece, presso la Chiesa del Sacro Cuore Adorazione Eucaristica con padre Petar ed alle ore 22:00 la Processione aux flambeaux con l’immagine della Regina della Pace verso la Chiesa San Gennaro. Infine, alle ore 22:30 padre Petar inaugura il nuovo Auditorium San Gennaro e presiede la Celebrazione Eucaristica e la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
“Successo assoluto”, “gente sana”, “energia positiva”, “ritorno ai valori”. Si esprime con queste parole decise in questa intervista David Hatchwell, vicepresidente della Comunità Ebraica di Madrid (www.cjmadrid.org), interpellato sulla Giornata Mondiale della Gioventù 2011.
“La guerra non è finita e i ribelli continuano a minacciarci”, ha confessato Madre Petronella Nkaza, Priora della Congregazione delle Figlie della Resurrezione, descrivendo all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) la situazione nella Diocesi di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. Alla fine di luglio, i ribelli hanno distrutto le finestre di alcuni dei loro conventi, e le religiose si sono viste costrette a cercare rifugio in altre comunità.
La XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è riuscita, tra i suoi tanti frutti, a salvare una vita umana, visto che alcuni pellegrini giunti a Madrid per l'evento sono riusciti a dissuadere una coppia dall'aborto. Il 19 agosto scorso, un gruppo di pellegrini pro-vita irlandesi si è messo a pregare davanti alla chiesa di San Martino di Tours, dove si trova un'importante clinica abortista, ha reso noto a ZENIT il Centro Internazionale per la Difesa della Vita Umana (CIDEVIDA). Una coppia è giunta sul posto con l'intenzione di abortire, e i giovani le sono andati incontro spiegando le ragioni per le quali non avrebbero dovuto farlo. Una volontaria di CIDEVIDA, organizzazione che aveva predisposto una mostra nel chiostro di questa centrale chiesa madrilena, si è aggiunta al gruppo e ha messo la coppia in contatto con la fondazione di sostegno, consulenza e aiuto alla donna incinta Red Madre. La rete si è impegnata a prestare sostegno per la nascita del figlio della coppia, che ha così deciso di non abortire.
È il secondo caso in pochi giorni contro una chiesa di Malankara, dopo l’assalto a Pune. Nel mirino degli estremisti la parrocchia di Mother Mary a Secundrabad. I fedeli hanno sporto denuncia, ma la polizia non ha ancora individuato i colpevoli. Quattro anni fa lo stesso edificio preso di mira dagli estremisti indù.
Nel presentare l’incontro “Giovanni Paolo II: quell’uomo afferrato da Cristo” Alberto Savorana, portavoce di Comunione e Liberazione ha detto: “Papa Wojtyla ci ha testimoniato con la sua vita che cosa può diventare un uomo se si lascia trascinare, afferrare dall’incontro cristiano”. Testimone d’eccezione all’incontro, che si è svolto al Meeting di Rimini il 22 agosto, è stato Josef Dabrowski, presidente nazionale dei ferrovieri cattolici in Polonia. Dabrowski ha raccontato di come ha conosciuto Wojtyla, dell’amicizia che lo ha legato a quell’uomo che sarebbe diventato Pontefice e di come questi gli ha cambiato la vita.
Il suo nome è Giulia, ha 8 anni ed è luce degli occhi di mamma e papà. Eppure, poco prima della sua nascita, a causa di una diagnosi di microcefalia e polimicrogiria, i medici avevano consigliato ai suoi genitori di non farla nascere. La storia di Giulia è stata raccontata mercoledì al Meeting di Rimini, dai suoi genitori, Riccardo Ribera d’Alcalà e Mariangela Fontanini, e da Bernard Dan, il neurologo che l’ha in cura. Sono intervenuti all’incontro i giornalisti Davide Perillo, direttore di Tracce, in qualità di moderatore, e Fabio Cavallari, collaboratore di Tempi. Mariangela e Riccardo hanno spiegato come la diagnosi della malattia sul feto di Giulia, non li abbia scoraggiati nemmeno per un minuto dal far nascere la loro terzogenita. La famiglia Ribera d’Alcalà, che da più di dieci anni risiede a Bruxelles, essendo entrambi i coniugi funzionari del Parlamento Europeo, ha rifiutato di vedere nella malattia della figlia una disgrazia, accogliendola – per usare le parole del filosofo Emmanuel Mounier – come “la visita di Qualcuno di molto grande”.
In quel tempo Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: “Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai”. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Va dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sua azioni” (Mt 16,21-27).
Migliaia di giovani hanno espresso pubblicamente questo lunedì la propria disposizione a consacrarsi a Cristo nel sacerdozio o nella vita religiosa, durante un incontro vocazionale del Cammino Neocatecumenale celebrato in Plaza de Cibeles a Madrid. Rispondevano all'invito dell'iniziatore del Cammino, Kiko Argüello, che nel momento culminante dell'incontro ha lanciato ai presenti l'invito a donare la propria vita a Cristo. Argüello ha quindi sottolineato la necessità di vocazioni per evangelizzare il continente asiatico: “Bisogna preparare 20.000 sacerdoti per la Cina! Dobbiamo rievangelizzare l'Europa e bisogna evangelizzare l'Asia”.
Il sacerdote è amministratore diocesano della comunità, non ufficiale. Al processo non sono stati ammessi parenti o amici, ma una fonte cattolica dice ad AsiaNews: “Condannato per la sua fermezza nel rifiutare l’iscrizione all’Associazione patriottica”. La comunità chiede alla Chiesa universale e alla Santa Sede di pregare per lui e fare di tutto per ottenerne il rilascio. Intanto, è stato liberato il gruppo di 30 fedeli di Tianshui.
«Vogliamo essere una presenza di qualità. Non importa quanti siamo, quello che conta è che diventiamo sale della terra, vivendo con stile cristiano nella società civile». Sono le parole di Jean-Gabriel Diarra, Presidente della Conferenza Episcopale del Mali, in questi giorni al Meeting di Rimini dove ha partecipato ad un dibattito sul sostegno a distanza. «Le statistiche dicono che i cattolici sono circa il 2-3% della popolazione del Mali, che conta 12 milioni di abitanti. Io dico che il dato è leggermente sottostimato, è sempre difficile avere statistiche attendibili. In ogni caso quello che conta non è il numero, siamo comunque sempre una piccola comunità che vive in un paese in gran parte islamico, quello che ci sta a cuore al momento non è invertire la proporzione, ma fare della nostra presenza, piccola, una presenza di qualità ed è quello su cui lavoriamo ogni giorno».
Nuova Delhi. La Chiesa cattolica dell’India si è unita al crescente coro di voci che chiedono ardentemente all’attivista Anna Hazare d’interrompere lo sciopero della fame messo in atto da diversi giorni per costringere il governo a varare severe leggi che contrastino la corruzione che dilaga nel Paese. «Il digiuno di Hazare ha ottenuto il suo scopo. Ora l’attivista dovrebbe ascoltare i consigli del parlamento e del primo ministro che lo invitano a smettere», ha detto ieri a La Bussola Quotidiana don Babu Joseph, portavoce della Conferenza episcopale cattolica dell’India. Don Joseph ha così chiarito la posizione assunta dalla Chiesa dopo la relazione svolta in parlamento dal primo ministro Manmohan Singh, il quale ha pure riconosciuto il ruolo catalizzante svolto da Hazare nel risvegliare la nazione davanti alla sfida della corruzione.
Sono oltre 3.6 milioni i kenioti che hanno urgente bisogno di cibo. Secondo la Croce Rossa keniota (KRCS), gli agricoltori, che hanno un esubero di produzione alimentare, si sono organizzati per donare cibo ai propri compatrioti più sfortunati della Rift Valley Province. Non disponendo di denaro né di mezzi di trasporto con i quali inviare cibo – riferisce l’agenzia Fides - hanno finora donato oltre 500 sacchi di patate e diversi carichi di cavoli, carote e semi di zucca, che sono stati consegnati nel distretto settentrionale di East Pokot.
La comunità cristiana dell'India può tirare un piccolo sospiro di sollievo. La cosiddetta giornata di "Protezione della fede", annunciata dai fondamentalisti induisti per ricordare il terzo anniversario della morte violenta dello swami Laksamananda Saraswati, 85 anni, è trascorsa in una relativa calma. Fino a quest'ora non sono giunte notizie di gravi incidenti o di attacchi di massa contro obiettivi cristiani. Il capo induista, membro del movimento radicale Vishwa Hindu Parishad (VHP) e noto per la sua forte opposizione al cristianesimo, era stato ucciso assieme ad alcuni seguaci nell'Ashram Jalespta la sera di sabato 23 agosto 2008 da un commando armato nel distretto di Kandhamal, nello Stato nordorientale dell'Orissa.
La nuova evangelizzazione è il tema centrale sul quale Papa Benedetto XVI e i suoi ex allievi dibattono da questo giovedì mattina fino a domenica a Castel Gandolfo. Com'è abitudine da quattro anni, gli ex allievi del professor Ratzinger, il “Ratzinger Schülerkreis”, si sono riuniti con il loro docente nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. All'incontro partecipano 40 persone, tra cui il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, monsignor Hans-Jochen Jaschke, Vescovo ausiliare di Amburgo, e monsignor Barthélémy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Il 26 agosto ricorre il compleanno della beata madre Teresa di Calcutta. Quest’anno non ci sono ragioni speciali per festeggiarlo, come lo scorso anno che si celebrava il centenario della nascita. Ma è una ricorrenza da non dimenticare mai, perché quella piccola donna, insieme a Giovanni Paolo II e a padre Pio ha segnato profondamente la storia religiosa del nostro tempo. Ci ha lasciato insegnamenti preziosissimi, di una forza e di una attualità sconcertante, ha tracciato sentieri che guardano al futuro. E’ un esempio e una guida solidi come la roccia.
La Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro del 2013 non solo porterà Papa Benedetto XVI in Brasile per la seconda volta, ma lascerà anche un'importante eredità alla città. “L'emozione di sapere che Rio è stata scelta per un altro grande evento è totale, siamo in festa. Il Papa e i milioni di giovani delle varie parti del mondo sono i benvenuti”, ha affermato padre Omar Raposo de Souza, consulente arcidiocesano per i grandi eventi, secondo quanto ha reso noto l'Arcidiocesi di Rio. “Prepareremo la città, le chiese, le famiglie e i cuori perché possiamo accogliere tutti a braccia aperte, come il Cristo Redentore. Avremo l'opportunità di vivere un meraviglioso momento di fede, cultura e allegria”, ha detto.
In estate ritornano a Milano alcuni missionari per un po’ di vacanza. Si incontrano personaggi interessanti. Nel luglio scorso ho intervistato a lungo il padre Alberto Di Bello, in Giappone da quarant’anni, parroco di Shizuoka nella diocesi di Yokohama poco distante da Tokyo. La nostra crisi economico-finanziaria e la prospettiva, per il popolo italiano, di una vita più austera, più povera, mi spinge a chiedergli come vive il popolo giapponese questa stessa crisi. Padre Alberto dice che “c’è molta differenza fra il tenore di vita in Italia e quello in Giappone. Il giapponese è un popolo forte, unito, gran lavoratore. Sebbene il Giappone sia un paese più ricco dell’Italia, il loro livello di vita è inferiore al nostro”.
La consacrazione dei giovani al Cuore di Gesù realizzata da Benedetto XVI durante la veglia di Cuatro Vientos sabato 20 agosto a Madrid è stata il momento culminante della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Lo segnala in questa intervista a ZENIT monsignor José Ignacio Munilla, il Vescovo responsabile – insieme a quello di Solsona, monsignor Xavier Novell – del dipartimento di pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Spagnola. Il Vescovo di San Sebastián sottolinea l'imprevedibile mobilitazione dei giovani spagnoli per la GMG, favorita all'ultimo momento dalla testimonianza dei giovani stranieri durante le Giornate nelle Diocesi che hanno preceduto il grande incontro di Madrid. Il presule invita ora a rileggere tutti i discorsi che il Papa ha pronunciato – e quello che non ha pronunciato – durante la GMG e a cercare una guida spirituale come aiuto nella sequela di Cristo.
Alla fine di agosto Medjugorje è stracolmo di pellegrini provenienti da ogni dove. Numerosi sono i gruppi registrati presso l'Ufficio Informazioni provenienti da: Terra Santa, Corea, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Germania, Austria e, naturalmente, da Croazia e Bosnia-Herzegovina. Fra Pat O'Hagan è venuto dalla California dopo aver sentito parlare di Medjugorje molti anni fa. "Sono profondamente impressionato dall'entusiasmo e dalla religiosità di tutta la gente che viene qui e davvero amo questo posto. Ho visto che la fede è davvero forte, ed è ciò che mi aspettavo."
“Pochi istanti fa è stato identificato il corpo senza vita del sacerdote Marlon de Jesús García, che era scomparso da sabato. Il corpo è stato riconosciuto dagli studenti del Seminario La Purísima”. Lo ha reso noto alle 11.48 ore locali di Managua (Nicaragua) di questo martedì il quotidiano “La Prensa”, nella sua edizione Internet. “García – ha aggiunto il quotidiano –, della parrocchia Signora di Monserrat a La Concha, Masaya, è stato rinvenuto questa mattina al chilometro 16 della strada vecchia a León, in un secchio della spazzatura e avvolto in sacchi neri”.
Questa domenica, i giovani brasiliani hanno ricevuto a Madrid la Croce pellegrina e l'Icona della Madonna dalle mani dei giovani spagnoli in occasione della chiusura della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Il Brasile ospiterà la prossima edizione dell'evento, nel 2013. La Croce, di legno e alta poco più di 3,5 metri, è stata consegnata ai giovani da Papa Giovanni Paolo II nel 1984, e dal 1994 peregrina nei Paesi che accolgono la GMG un anno prima di questa occasione.
I pellegrini riuniti intorno alla sigla MAGIS, convocati dai Gesuiti a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, sono tornati nei loro Paesi d'origine, stanchi ma molto felici. Il grosso dei tremila pellegrini è stato alloggiato nella scuola gesuita Nuestra Señora del Recuerdo – rende noto la Compagnia di Gesù in Spagna –, e ha iniziato la sua intensa esperienza il 5 agosto a Loyola. I giovani hanno partecipato a molte delle attività culturali e pastorali offerte dalla GMG. Li hanno colpiti in particolare le catechesi dei Vescovi, la visita all'esposizione delle Reducciones del Paraguay, la preghiera di Taizé e quel po' di turismo che sono riusciti a fare, come visitare il museo del Prado.
“La sua profonda coscienza che Dio l’aveva creato per un servizio preciso, uno scopo preciso, una missione, fanno di John Henry Newman un beato universale”. Così Javier Prades Lopez, direttore del dipartimento di teologia dogmatica e Preside della facoltà di San Damaso di Madrid, ha introdotto l’incontro “Cor ad Cor Loquitur. La Certezza di Newman, coscienza e realtà”, che si è svolto al Meeting di Rimini lunedì 22 agosto. All’incontro ha partecipato anche padre Edoardo Cerrato, dal 1994 Procuratore generale della Confoederatio Oratorii Sancti Philippi Neri, il quale ha spiegato che “per Newman San Filippo Neri è un ‘vir prisci temporis’, uomo del tempo antico. Un uomo, un santo in cui torna a farsi presente con evidenza l’origine del cristianesimo”. In merito al carisma oratoriano di san Filippo Neri, praticato dal beato Newman, ZENIT ha intervistato padre Edoardo Aldo Cerrato.
«Per dirla con una parola, è un casino». Così ha commentato un esperto giuridico interrogato dal giornale Glas Istre sulla disputa tra i benedettini di Praglia da una parte e la diocesi di Parenzo-Pola e la parrocchia di Daila dall’altra. L’estemporanea decisione del Ministro della giustizia croato Bosnjakovic di decretare nulle le delibere della Regione istriana emesse dal 1999 al 2002 che avevano sancito la restituzione dei beni alla diocesi istriana, con la motivazione, tra l’altro, che l’indennizzo ricevuto dai benedettini in applicazione dei Trattati di Osimo e di Roma rende nulla la restituzione, non solo non ha portato chiarezza, ma ha reso la situazione, se mai possibile, ancora più intricata. In primo luogo, il decreto del ministro non è esecutivo, ma dovrà seguire il normale iter procedurale presso il Tribunale Municipale di Buie dopo che saranno esaurite le altre cause in corso sulla questione; inoltre su tale decreto le parti in causa, se insoddisfatte, potranno aprire un contenzioso amministrativo della durata imprevedibile. Naturalmente si dovrà tenere conto anche del parere dell’Unione Europea, la quale, è opinione diffusa, boccerà questo provvedimento e costringerà il governo croato a una nuova e imbarazzante marcia indietro.
Non solo è egiziano e di cultura islamica. Abdel-Fattah Hasan è pure un convinto fedele di Allah, un imam che ogni venerdì tiene il suo sermone in una moschea del Cairo, un ex parlamentare del partito "Giustizia e libertà", il braccio politico dei Fratelli usulmani. Ecco, un personaggio che fa parte di quell'organizzazione che gli esperti indicano come l'origine dell'ultraintegralismo islamico di stampo wahabita ha fatto capolino al Meeting di Cl di Rimini riscuotendo un certo successo. Il motivo? Hasan - che è docente di Letteratura italiana all'Università del Cairo e ha fatto un dottorato su L'Orlando furioso di Ludovico Ariosto - ha tradotto in arabo uno dei più famosi saggi di don Luigi Giussani, Il rischio educativo, e lo ha fatto dopo aver essersi trovato quasi per caso nell'ottobre 2010 al Meeting del Cairo, dove all'ultimo minuto serviva un traduttore e spuntò lui, peraltro già collega e amico di Wael Farouq, l'organizzatore della manifestazione egiziana.
Altro che omofobia e leggi connesse. Oggi i discriminati sono i cattolici che non si piegano ai diktat delle lobby omosessualiste. Una sentenza del giudice federale John Schmidt, del distretto giudiziario della contea di Sagamon, ha stabilito che lo Stato dell’Illinois può disinvoltamente rifiutarsi di rinnovare le convenzioni e i permessi concessi alle strutture cattoliche che si occupano di adozioni giacché per motivi etici e religiosi si rifiutano di affidare bambini eventualmente anche a coppie di conviventi omosessuali.
Il Fronte Unito vuole prevenire l’elezione di un vescovo che provenga dalla comunità sotterranea. Tre amministratori apostolici sotterranei sono sotto il controllo della polizia. La Chiesa di Tianshui lancia una campagna di preghiere per la liberazione dei loro sacerdoti e fedeli.
Tra i quotidiani spagnoli che nei giorni scorsi hanno criticato maggiormente la visita di Benedetto XVI in Spagna c'è “El País”, che questo lunedì ha pubblicato un editoriale in cui ha definito la terza visita di questo Pontefice alla Nazione “un successo di partecipazione come si può vedere raramente”. Il quotidiano spagnolo più distribuito ratifica le sue differenze con le posizioni della Chiesa in questioni morali, ma riconosce che il Pontefice ha compiuto un'autentica “visita pastorale”. Se questo è il bilancio di uno dei quotidiani più critici nei confronti della Chiesa in Spagna, la gran parte ha sottolineato non solo la massiccia partecipazione (i quotidiani più timidi parlano di 1,5 milioni di partecipanti, altri ne registrano due milioni), ma soprattutto la qualità, descritta in generale con la formula “festa di fede”.
Dalle ricerche svolte da Giovanni Preziosi risulta che anche La Società del Sacro Cuore, situata al Gianicolo a Roma, nascose e protesse famiglie ebree, su diretta sollecitazione e indicazione di Pio XII. In un articolo pubblicato da L’Osservatore Romano lo scorso 11 maggio, Giovanni Preziosi ha raccontato di aver svolto una accurata ricerca nell’archivio Generale della Società del Sacro Cuore, dove ha rinvenuto dei documenti rimasti finora nascosti. Si tratta del Giornale della Casa ‘Villa Lante’, nel quale le religiose annotavano tutti gli avvenimenti che di giorno in giorno riguardavano l’istituto, a quel tempo sotto la guida spirituale della superiora generale di origini ispaniche Manuela Vicente, coadiuvata dalla madre vicaria Giulia Datti. Le due suore si occuparono degli aspetti logistico-organizzativi per facilitare l’ospitalità ai rifugiati ebrei e a molti altri antifascisti.
Come ogni anno al Meeting di Rimini si presentano personaggi sconosciuti ai più, ma la cui capacità di compiere opere di bene è molto vicina all’eroismo. Guido Piccarolo, per esempio, arrivato negli Stati Uniti dieci anni fa con una laurea in economia e commercio conseguita all’Università cattolica di Milano, è stato assunto dalla Walt Disney, ma dopo aver visitato una cooperativa di disabili, sognava di mettere insieme una no-profit per aiutare disabili e persone in difficoltà. Così desideroso di dedicarsi alla cura dei più disagiati, si è licenziato dalla Walt Disney e insieme alla collega Nancy Albin ha iniziato a prendersi cura dei reduci di guerra con disturbi da stress post traumatico e da lesioni al cervello.
Il riflesso pavloviano è inevitabile. Dici Giornata Mondiale della Gioventù e ti vengono in mente ragazzotti e fanciulle in braghette corte, t-shirt e foulard con il logo della GMG che festanti e ridenti camminano cantando sotto il solleone. Nell’immagine stereotipata - ma gli stereotipi sono tali perché hanno sempre un fondo di verità - non c’è mai posto per chi in realtà e alla guida di questi gruppi di giovani, cioè i sacerdoti. Forse perché spesso con abile mimetismo nell’abbigliamento questi ultimi si confondono tra i ragazzi e non è facile distinguerli. Anche loro però vivono appieno la GMG e viene da domandarsi cosa mai si porteranno a casa, meglio: in parrocchia, da questa esperienza madrilena. Ecco, il punto sta proprio in questa parola: "esperienza".
Una mostra che parla della crisi attuale, della necessità di ricominciare, della sete di speranza. Attraverso la vicenda dell’esilio babilonese del popolo di Israele "...E rivivrai. Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza” cerca di offrire all’uomo di oggi la spunta giusta per la rinascita. Nel cuore del Meeting di Rimini (padiglione A5), fino al 27 agosto, l’esposizione è curata da don Jonah Lynch insieme ad un gruppo di seminaristi della Fraternità di San Carlo. Si tratta della settima mostra realizzata per il Meeting dalla fraternità sacerdotale fondata da don Massimo Camisasca.
È di oltre 600 morti e di quasi mille feriti il bilancio degli scontri avvenuti nei giorni scorsi in Sud Sudan, lo Stato africano indipendente da meno di due mesi. Lo scenario in questo caso non sono le regioni di confine con il Sudan - Sud Kordofan, Abyei, Unity, Blue Nile - contese per le loro ricchezze petrolifere e ora presidiate dai caschi blu della missione ONU di peace-keeping Unmis per evitare il ripetersi dei gravissimi episodi di violenza ai danni della popolazione civile verificatisi nelle scorse settimane. Non si tratta neanche di un nuovo conflitto tra l’esercito e una delle bande - in certi casi dei veri e propri eserciti - guidate da ex comandanti Spla (il movimento che ha condotto per 20 anni la lotta contro Khartoum) ora divenuti leader dell’opposizione armata al governo sud-sudanese.
La proposta di legge del Ministero del Lavoro della Slovacchia, «definita a favore delle comunità svantaggiate» - stimate in 700, pari ad oltre 200mila persone - ha al suo centro il programma di sterilizzazione, in questo caso volontaria, delle donne, in particolare quelle appartenenti all’etnia rom. La notizia è comparsa sui giornali di tutto il mondo ed è stata definita scioccante. In realtà, come hanno documentato negli anni passati fonti autorevoli - l’Associated Press, per esempio - sono dozzine i casi di sterilizzazioni avvenute tra il 1979 e il 2001 nell’allora Repubblica Ceca, «senza che vi fosse stato consenso formale ed esplicito», quindi in modo forzato e molte donne romni hanno portato i loro casi in tribunale, senza peraltro vedere riconosciuti i loro diritti.
Benedetta crisi delle pensioni, verrebbe quasi da dire. Perché sembra che solo questa crisi abbia avuto il potere di aprire gli occhi ai politici sulla gravità dello squilibrio demografico provocata da quaranta anni di tassi di fertilità bel al di sotto del livello di sostituzione. Peraltro non ci voleva molto a capire che il crollo delle nascite, unito all’aumento della vita media, avrebbe portato nel giro di pochi anni a un rapporto insostenibile tra persone in età produttiva e pensionati. Ma , si sa, in un paese ubriaco di ideologie, guardare la realtà è un esercizio eroico.
Dopo i toccanti giorni della Giornata mondiale della Gioventù, ieri Plaza de Cibeles, a Madrid, si è nuovamente riempita dell’allegria e della fede dei giovani: circa 200 mila ragazzi del Camino neocatecumenale si sono riuniti per un incontro vocazionale, presieduto dal cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Maria Rouco Varela. Presenti altri cinque cardinali e circa 59 vescovi. A intervenire anche gli iniziatori del Cammino, Kiko Arguello e Carmen Hernandez, assime a padre Mario Pezzi.
Ancora tasse. E’ il refrain di moda adesso. Il governo, da una parte, propone una stretta sulle cooperative; il capo dell’opposizione, Pierluigi Bersani, dall’altra suggerisce di far pagare l’Ici agli enti ecclesiastici che svolgono attività commerciale. Un’idea balzana, quest’ultima: «Bersani dimostra di non conoscere la legislazione fiscale in merito, dato che gli enti ecclesiastici che svolgono prevalentemente attività commerciale pagano già l’Ici» commenta Stefano Zamagni interpellato da ilSussidiario.net.
L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, Jonh Barwa, afferma che quegli eventi non furono “maledizione”. “Ci da' coraggio pensare che ora Kandhamal dà speranza alla Chiesa perseguitata in tutto il mondo. Dove c’è prova a persecuzione c’è anche luce”.
Mons. Giovanni Martinelli prevede vi sarà una forte resistenza della città contro i ribelli. Per portare la pace nel Paese , è necessario il dialogo, anche all’ultimo momento. Sulla Nato: E’ orribile vantarsi di aver bombardato per 6 mesi la popolazione civile. Centinaia di cristiane filippine, e un sacerdote, avevano tentato un’evacuazione via mare, ma l’insicurezza delle strade, dove si spara, ha reso impossibile la fuga. La chiesa di Tripoli è chiusa da giorni per sicurezza.
«La cosa da fare è considerare la nostra inadeguatezza nell’afferrare la Verità e la Divinità come una dimostrazione della grandezza di questa Verità, non di una sua debolezza. Questa è stata una delle svolte decisive nella mia vita». Andrew Davison, teologo anglicano docente a Cambridge, parla in questa intervista a ilsussidiario.net del suo particolare percorso di fede.
Il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, ospite della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si è appena conclusa, ha rivelato questa domenica che Papa Benedetto XVI “si è emozionato quasi fino alle lacrime” in alcuni momenti della Giornata. In alcune dichiarazioni a COPE, l'emittente di proprietà della Conferenza Episcopale Spagnola, il porporato ha affermato che per il Pontefice uno dei momenti più emozionanti è stata la Via Crucis. “Sapendo che era stata adottata questa formula della Via Crucis con la tradizione delle stazioni a partire dai 'pasos' della Settimana Santa, con l'insieme dei canti e della preghiera della Via Crucis, si è entusiasmato”, ha affermato.
Una petizione europea affinché tutte le bambine e i bambini concepiti abbiano il diritto a nascere. Un milione di firme per convincere la Commissione Europea a emettere un atto giuridico che garantisca la vita fin dal concepimento. Una mobilitazione europea, che sarebbe la prima di democrazia diretta, è stata lanciata al Meeting di Rimini, dall’onorevole Carlo Casini, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo. Nel corso della presentazione di due libri “Sì alla vita. Storia e prospettive del movimento per la Vita” e “Non storie, ma storie vere. Vite al bivio” svoltesi al Meeting di Rimini domenica 21 agosto, Casini ha annunciato che nei prossimi mesi milioni di cittadini europei chiederanno che venga inserito nella Carta europea dei diritti fondamentali il riconoscimento del concepimento come inizio del diritto alla vita.
A tre anni dalla violenza che si è scatenata contro i cristiani nello Stato indiano dell'Orissa, i fedeli subiscono ancora vessazioni, e le autorità non permettono loro di ricostruire le chiese danneggiate negli attacchi. In questo contesto sempre più difficile, ricorda l'agenzia vaticana Fides, il 24 agosto, giornata commemorativa dei massacri del 2008, i cristiani dell'Orissa pregheranno e si riuniranno per ricordare le vittime e levare la voce contro le ingiustizie che continuano a subire. Fonti di Fides nella Diocesi di Cuttak- Bhubaneswar hanno infatti riferito che il Governo locale sta violando la libertà religiosa dei fedeli cristiani impedendo loro di ricostruire le chiese demolite durante le violenze o di costruirne di nuove nelle “colonie” cristiane nate dopo i massacri.
Da tempo l'avv. Marco Ciamei diffonde attraverso Facebook questa proficua riflessione su un tema di grande importanza che, visto il suo continuo ritorno di attualità, desideriamo, con il consenso dell'autore, proporre anche ai lettori de La Bussola Quotidiana.
L'uso corretto della libertà e la pratica del bene sono gli strumenti con i quali si può combattere il male, di fronte al quale il cristiano non può semplicemente rassegnarsi. Monsignor Murilo S.R. Krieger, scj, Arcivescovo di São Salvador da Bahia (Brasile), lo ha affermato in un articolo in cui riconosce che “il male, la sofferenza e la malattia fanno parte del nostro quotidiano. Le ingiustizie, la fame e il dolore sono così frequenti nel nostro mondo da sembrare normali e obbligatorie”.
Un fiume di pellegrini scaligeri verso la Bosnia-Erzegovina: già 60 pullman in agosto Si organizza e si ritrova quasi sempre con il passaparola, le telefonate lo scambio di informazioni.
Un'enorme ovazione dei giovani brasiliani presenti a Cuatro Vientos ha accolto l'annuncio ufficiale con cui Papa Benedetto XVI ha reso noto che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo nel loro Paese nel 2013. Il Papa, che allora avrà 86 anni, parlando poi in portoghese ha detto loro: “Spero di potervi incontrare fra due anni (...) a Rio de Janeiro”. I ragazzi e le ragazze brasiliani ballavano mentre ascoltavano queste parole.
Questa domenica, due ore prima di prendere il volo per far ritorno a Roma, Benedetto XVI ha avuto un breve incontro con i circa 12.000 giovani volontari della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Il Papa ha voluto ringraziare personalmente i volontari, sottolineando soprattutto l'importanza del gesto di servire gli altri: “Con il vostro servizio avete dato alla Giornata Mondiale della Gioventù il volto dell’amabilità, della simpatia e della premura per gli altri”. Il servizio svolto da questi giovani, ha affermato, ha implicato l'aver “dovuto rinunciare a prendere parte in modo diretto nei vari atti, perché occupati in altri compiti dell’organizzazione”. Tuttavia, questa rinuncia “ha arricchito tutti nella vostra vita cristiana, che è fondamentalmente un servizio di amore”.
-Nella cerimonia di congedo tenutasi questa domenica all’aeroporto internazionale "Barajas" di Madrid, Benedetto XVI ha confessato di essersi sentito “molto bene in Spagna”. Il Pontefice è giunto in un'auto coperta all'aeroporto, dove era atteso dai Reali di Spagna, Juan Carlos I e Sofía – che avevano preso parte anche alla cerimonia di benvenuto – e alcuni rappresentanti del governo spagnolo. Benedetto XVI è apparso sorridente e non particolarmente stanco, nonostante la maratona di atti pubblici e le poche ore di sonno. Nelle sue parole di congedo, don Juan Carlos I ha rinnovato le dimostrazioni di "meritato affetto" che Benedetto XVI ha ricevuto costantemente durante la sua permanenza di quattro giorni nella capitale spagnola.
Mentre ancora si combatte a Tripoli, si può cominciare a disegnare una mappa di chi ha vinto e chi ha perso in Libia, e di come sarà il Paese nordafricano dopo Gheddafi. Si sa chi ha perso: Gheddafi, i suoi familiari e la sia cerchia immediata. Un mese fa, quando le sorti della guerra sembravano ancora in dubbio e i Paesi della NATO, colpiti dalla crisi economica, davano segni di stanchezza, il colonnello avrebbe potuto ottenere una soluzione negoziata a lui favorevole. Non ha preso in considerazione questa alternativa, ritenendo - erroneamente - con il suo orgoglio beduino di potere resistere per sempre a bombardamenti quotidiani di alcune fra le maggiori aviazioni mondiali, che alla lunga non potevano che fiaccarne le difese.
«Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede», è stato il motto della Giornata mondiale della Gioventù di Madrid, che si è conclusa ieri. «L’uomo non può vivere senza una certezza sul proprio destino», è il cuore del messaggio che Benedetto XVI, attraverso il Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato al Meeting di Rimini, che si è aperto ieri pomeriggio.
Gli inglesi lo chiamano “slippery slope”, cioè tradotto in italiano: “se gli dai il dito ti prendono il braccio” o “effetto valanga”. In bioetica questo fenomeno è all’ordine del giorno: avuta la fecondazione artificiale omologa ci si batte per quella eterologa; imposto un limite alla “produzione” di embrioni per ogni ciclo di Fivet si è riusciti nell’intento di abbattere questo limite; non ancora tagliato del tutto il traguardo di una legge sulle DAT già si vocifera la possibilità di un referendum abrogativo per arrivare alla meta dell’eutanasia libera per tutti, e ottenuto l’aborto chirurgico-ospedaliero il fronte pro-choice ha portato a casa la vittoria di quello chimico-domiciliare. Tale ultimo obiettivo si è lucrato grazie alla commercializzazione con benedizione statale della RU486, domani della EllaOne (la pillola dei cinque giorni dopo), e della pillola del giorno dopo, preparato che, lo ricordiamo, può avere effetti sia contraccettivi che abortivi.
Alla messa conclusiva della Gmg, Benedetto XVI propone ai giovani di entrare in relazione personale con Cristo, di scoprirlo sempre più nella Chiesa, di andare in tutto il mondo a testimoniarlo. La comunione non viene distribuita a tutti i partecipanti a causa dei danni provocati dal temporale della sera prima. La prossima Gmg mondiale sarà a Rio de Janeiro.
Pomeriggio di preghiera il 16 settembre, nella parrocchiale, con una delle donne bosniache che affermano di aver visto la Madonna Marija Pavlovic racconta di apparizioni quotidiane Dopo un iniziale scetticismo, nel 2010 la Chiesa ha creato una commissione d'indagine sui fatti
“Dio vi premierà con il cento per uno”. Con queste parole Papa Benedetto XVI ha ringraziato i membri dei Comitati organizzatori della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che ha incontrato questo sabato pomeriggio nella Nunziatura Apostolica di Madrid. Il Pontefice ha ricordato che, “dal momento che è stata resa pubblica la notizia che la Arcidiocesi di Madrid era stata eletta come sede di questa iniziativa, il Signor Cardinale Antonio María Rouco Varela avviò i lavori del Comitato Organizzatore Locale, nel quale, con un profondo senso ecclesiale e con straordinario affetto verso il Vicario di Cristo, hanno collaborato i responsabili dei diversi ambiti coinvolti in un evento di tale grandezza, coordinati da Mons. César Augusto Franco Martínez”.
Anche se vi disprezzano non lasciatevi intimorire. Una vita radicata in Cristo attrae coloro che cercano Dio. Così in sintesi Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata questa mattina nella Cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena, per i giovani seminaristi, sempre nell’ambito della Giornata mondiale della Gioventù. All’interno della cattedrale oltre mille seminaristi; altre migliaia da tutto il mondo hanno seguito l’Eucaristia all’esterno. Al termine Benedetto XVI ha annunciato che prossimamente dichiarerà il sacerdote San Juan de Avila Dottore della Chiesa. E all’uscita dalla sagrestia ha avuto un breve colloquio privato con Mariano Rajoy Brey, presidente del Partito Popolare, maggiore formazione dell’opposizione in Spagna; ieri pomeriggio si era svolto l'incontro col premier spagnolo Josè L. Rodriguez Zapatero. Quindi il pranzo con i cardinali spagnoli, i vescovi di Madrid e il seguito papale nella residenza del cardinale arcivescovo Antonio Maria Rouco Varela che proprio oggi festeggia il suo 75.mo compleanno.
Il Papa, prima di recarsi alla Veglia, ha visitato La Fondazione “Istituto S. José”, è stato accolto dal Superiore Fr. Rafael M Martinez e i dirigenti dell’istituto, presenti circa 200 bambini disabili. Dopo un canto di accoglienza, il caloroso benvenuto del Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ed il saluto di un giovane, il discorso del Papa. Poi la preghiera di benedizione, l’offerta di alcuni doni ed il saluto personale di Benedetto XVI a 10 bambini disabili. Quindi la firma del Libro d’Oro della Fondazione. "La misura dell’umanità - ha detto il Papa - si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente (…) Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente, è una società crudele e disumana".
Due milioni di giovani hanno partecipato ieri sera alla Veglia di preghiera del Papa con i giovani all’aeroporto di Cuatro Vientos, uno dei momenti centrali della Gmg assieme alla Messa di questa mattina. Il forte vento e la pioggia hanno causato l'interruzione dell’omelia di Benedetto XVI. Poi il Papa ha ripreso il proprio discorso acclamato dai giovani: “grazie per la vostra resistenza – ha detto - La nostra forza è più grande della pioggia”. Incontenibile la gioia dei ragazzi che applaudivano e scandinavano il nome di Benedetto XVI. Ma ancora più impressionante è stato il silenzio assoluto di due milioni di persone quando è stato il momento di adorare Gesù Eucaristia. Nella notte piena di luci di Cuatro Vientos quando è entrato il Santissimo Sacramento la folla di fedeli si è posta in ginocchio in profondo raccoglimento e preghiera.
In una veglia resa difficile da un temporale, Benedetto XVI chiede ai giovani di essere testimoni della Verità nella cultura relativista, essere “fari di libertà, di riconciliazione e di pace per il mondo intero”. Per il temporale il papa ha dovuto tagliare il discorso. I giovani felici sotto la pioggia, ma in silenzio e in ginocchio davanti all'eucaristia.
"La Germania è il Paese più povero di bambini dell'Europa" (Welt Online, 3 agosto). A fare questa preoccupante affermazione è stato mercoledì 3 agosto a Berlino il direttore dell'Ufficio Federale per la Statistica (Statistisches Bundesamt o Destatis), Roderich Egeler, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'ultimo microcensimento, Mikrozensus 2010. Dai dati dell'inchiesta, ripresi dai maggiori quotidiani tedeschi e contenuti in parte nel comunicato stampa pubblicato dall'organismo federale, emerge infatti che nel periodo 2000-2010 il numero di bambini e minorenni nel Paese ha fatto registrare un calo del 14%. Mentre nel 2000 erano ancora circa 15,2 milioni, l'anno scorso la cifra era scesa a circa 13,1 milioni, vale a dire ben 2,1 milioni in meno in appeno un decennio.
Si sono seduti intorno allo stesso tavolo: il Papa circondato da 12 giovani, in rappresentanza dei cinque continenti e due ragazzi a nome della Spagna, Paese ospitante della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). “I 12 ragazzi sono tutti volontari della Giornata Mondiale della Gioventù e sono stati sorteggiati, non c'è stata alcuna raccomandazione”, ha detto sorridendo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, raccontando durante una conferenza stampa il pranzo di Benedetto XVI con i giovani. Sorteggiati sono anche i tre ragazzi che sabato mattina verranno confessati dal Papa, nel Parco del Retiro.
Il dialogo tra fede e ragione consiste nel tornare a proporre e accreditare la fede cristiana di fronte all'intelligenza degli uomini, facendo dell'Università un luogo privilegiato di questo confronto. Papa Benedetto XVI ha descritto così giovedì, parlando ai giovani docenti universitari incontrati nel Monastero di El Escorial a Madrid, in cosa consiste questo dialogo e qual è il ruolo che interpella i cristiani. Anche se i tempi sono cambianti, ha spiegato il Papa, “le questioni essenziali dell’essere umano continuano a reclamare la nostra attenzione e ci spingono ad andare avanti”.
Siate “apostoli con Cristo e come Cristo, per essere compagni di viaggi e servitori degli uomini”, mostrando la carità verso tutti “senza escludere lontani e peccatori”: è questa la consegna lasciata da Benedetto XVI agli oltre mille giovani seminaristi riuniti questo sabato nella cattedrale di "Santa María La Real de La Almudena" La cattedrale dell'arcidiocesi di Madrid, la cui costruzione è cominciata nel 1883 e che nel 1993 è stata dedicata dal beato Giovanni Paolo II, si trova nella centrale piazza de la Armería, di fronte al Palazzo Reale, e come ricordato dal nome è dedicata alla Patrona della città madrilena, la “Virgen de La Almudena”.
Papa Benedetto XVI ha annunciato questo sabato la prossima proclamazione dello spagnolo San Giovanni d'Avila, patrono del clero spagnolo, come dottore della Chiesa. Lo ha fatto al termine della Messa con i seminaristi di tutto il mondo nella Cattedrale dell'Almudena, nel contesto degli atti della Giornata Mondiale della Gioventù e alla presenza di praticamente tutti i Vescovi spagnoli. “Nel rendere pubblica questa notizia qui, desidero che la parola e l’esempio di questo esimio Pastore illumini i sacerdoti e coloro che si preparano con gioia e speranza a ricevere, un giorno, la Sacra Ordinazione”, ha detto il Papa ai presenti.
Il Vescovo Joseph Coutts di Faisalabad, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan, ha espresso il proprio disappunto per la decisione del Governo del Paese di creare la figura del Ministro per l'Armonia Nazionale, incarico per il quale è stato nominato Akram Masih Gill. Il presule ha descritto il fatto come un “passo indietro” per i cristiani e quanti insieme a loro sono sempre più preoccupati per le minacce alla libertà religiosa nel Paese. Parlando con l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il Vescovo Coutts ha sottolineato come il ruolo di Gill sia inferiore a quello di Shahbaz Bhatti, assassinato nel marzo scorso quando era Ministro federale per le Minoranze.
Non si esauriscono le polemiche sulle esenzioni fiscali per la Chiesa. Dopo l’attacco di alcuni esponenti radicali e socialisti, e alcuni interventi sulla stampa è la volta della rete. Il gruppo nato su Facebook “Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria” ha già raggiunto, in poco più di 48 ore, oltre 40 mila adesioni. Centinaia i messaggi degli utenti inferociti. Chiedono di cancellare l’esenzione dall’Ici e dall’Ires, di eliminare l’8Xmille, di abolire, con un tratto di penna, i patti Lateranensi, rinfacciano al Vaticano di possedere il 22 per cento del patrimonio immobiliare italiano e, soprattutto, contestano l’intervento di Bagnasco. Il presidente della Cei, infatti, aveva ammonito: le tasse vanno pagate. Immediato il commento, rintracciabile anche sui forum di altri quotidiani online e, inaugurato da Mario Staderini, Segretario dei Radicali Italiani: «da che pulpito!». Qualcuno lancia proposte di manifestazioni e volantinaggi per far conoscere alla gente la verità.
L’isola di Cipro si trova nel Mediterraneo orientale, a sud della Turchia. La Repubblica di Cipro – nell’Unione europea dal 2004 – occupa i due terzi del territorio. La parte restante, quella settentrionale, è occupato dalla Repubblica Turca di Cipro Nord, che così si autoproclamò dopo l’intervento turco del 1974. I greci di religione ortodossa rappresentano oltre l'80% della popolazione dell'isola (oltre 700.000 abitanti). Le altre minoranze sono costituite dai turchi (18% della popolazione, di religione musulmana), i quali risiedono per la maggioranza nella parte dell'isola il cui controllo è stato assunto dalla Turchia nel 1974. Sono inoltre presenti una minoranza armeno-cattolica, una maronita (Arcieparchia di Cipro), oltre ai cattolici di rito latino. I cattolici ciprioti ammontano a circa 25.000
Tra gli eventi della Giornata mondiale della gioventù, il musical sulla vita di questa giovane beata. Più di 5 mila gli spettatori all'auditorium Pilar García Peña.
Per un primo bilancio della Giornata mondiale della gioventù ascoltiamo le impressioni di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana.
Centinaia di migliaia di giovani si recheranno nelle prossime ore, con zaino in spalla, nella zona dell’aeroporto “Cuatro Vientos”, grande quanto 48 campi di calcio, per partecipare stasera, a partire dalle ore 20.30, alla Veglia di preghiera con il Papa. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, nel briefing con i giornalisti ha reso noto che alcuni rappresentanti della delegazione norvegese alla Gmg incontreranno Benedetto XVI questa sera in occasione della Veglia. Questo incontro – ha detto padre Lombardi - indica anche “la partecipazione del Papa al momento drammatico vissuto dalla gioventù norvegese, dopo gli attentati del 22 luglio sull’isola di Utoya”.
Le famiglie cristiane di Nandagiri, ricollocate in quel luogo dopo i pogrom del 2008, hanno ricevuto un ordine di demolizione per la chiesetta che stanno costruendo, con i propri mezzi. Il Global Council of India Christians ha rivolto un appello alla Corte suprema contro la decisione del governo locale.
Benedetto XVI celebra una messa coi seminaristi di tutto il mondo presenti alla Gmg ed esalta la vocazione sacerdotale, “radicata in Cristo”. Alle migliaia di giovani chierici presenti chiede di essere grati a Cristo per questo “gesto di predilezione verso ciascuno di voi”. Imitare Cristo e testimoniare di fronte al mondo “senza complessi e senza meschinità”. San Giovanni d’Avila patrono del clero spagnolo, sarà proclamato dottore della Chiesa universale. Il papa confessa alcuni ragazzi della Gmg.
“La giovinezza è la scoperta del corpo e dello spirito… è lo stupore e il desiderio del proprio corpo e lo stupore e il desiderio della propria anima che arde di domande su di sé, sulla vita, la morte, l’amore e Dio. Ma è l’anima, lo spirito, che esplode verso l’infinito desiderio. Il corpo cerca solo, arrancando di stargli dietro”. Mi folgora così Alessandro D’Avenia. Invece la mentalità dominante vede, esalta e amplifica solo i desideri della carne fino a renderli ossessivi, alla fine malati perché non appagano. Perché anche il piacere più sublime, lascia alla fine insoddisfatti e soli. L’uomo è l’unica creatura sulla terra che non trovi in natura ciò che esaudisce totalmente il suo desiderio e la sua attesa. Così bisogna vedere le immagini di quel milione di giovani che sono andati a Madrid per ascoltare il papa, a ferragosto. O quelli che la settimana prossima andranno al Meeting di Rimini.
Benedetto XVI partecipa alla Via Crucis, uno dei gesti più sentiti della Gmg. Esposti alcuni preziosi gruppi scultorei tipici della devozione spagnola della Settimana santa. Ricordate le sofferenze dei giovani della Terra santa, dei perseguitati, dei senza lavoro, dei poveri. Una preghiera a María Santísima de Regla, la Madonna Addolorata venerata a Siviglia.
Benedetto XVI ha inaugurato la sua presenza alla Giornata Mondiale della Gioventù con un forte avvertimento contro la tentazione del relativismo morale, contro una fede che non si fa vita nella persona. E' necessaria, ha avvertito i giovani, una fede nella libertà e nella responsabilità di fronte agli uomini e a Dio, perché i cristiani si possano presentare come “un'alternativa valida” di fronte al disorientamento morale attuale. Dopo la cerimonia di accoglienza alla Porta di Alcalá, il Papa si è diretto alla Plaza de Cibeles, circa 200 metri più avanti, dove, dopo un saluto e una breve liturgia della Parola, ha rivolto il suo primo discorso ai giovani, parlando loro dell'importanza del fatto che la fede si radichi nella vita. Il Pontefice ha parlato ai giovani di due questioni: il modo di vivere la fede che deve distinguerli e il pericolo del relativismo morale che devono evitare.
"La ribellione dei giovani è una espressione di angoscia e frustrazione da essi subita". E’ quanto ha detto questo venerdì il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez, che ha visitato la sede della Procura "Misiones Salesianas" di Madrid , approfittando del passaggio nella capitale della Spagna per la Giornata Mondiale della Gioventù. Per questo, ha spiegato don Chávez, “il primo messaggio di questa GMG è la necessità di credere nei giovani d'oggi".
No ai tagli alle spese per le famiglie e le missioni all'estero: è questo l’appello lanciato dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, in un'intervista alla trasmissione “Radio Anch'io” rilasciata da Madrid, dove sta partecipando alla Giornata Mondiale della Gioventù. "Quello della famiglia - ha spiegato il porporato parlando della manovra da 45,5 miliardi - è un punto centrale: è stata in questa crisi una valvola di sicurezza enorme e sarebbe miope e dannoso non considerarla e come un ganglio vitale. Non perdiamo questo patrimonio, questo punto fermo, se la famiglia non è al centro della politica, la società non va da nessuna parte".
Perché i giovani vanno alla Giornata Mondiale della Gioventù?, si chiede l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer. “Perché vanno? Vanno per incontrarsi, è vero, ma potrebbero farlo anche nei propri Paesi. Vanno a conoscere la Spagna e a fare i turisti? Sicuramente approfitteranno di questi giorni anche per assorbire qualcosa dell'immensa ricchezza culturale e turistica della Spagna. Il programma intenso e tutto organizzato, con metodi e obiettivi già stabiliti, non sarà però propriamente turistico”.
Io Giovanni Paolo,…successore di Pietro nella sede di Roma e Pastore della Chiesa universale, da Santiago grido con amore a te vecchia Europa: ritrova te stessa, riscopri le tue origini, ravviva le tue radici, torna a vivere dei valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti…tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo". Mai come oggi le parole gridate ventidue anni fa da Giovanni Paolo II a Finis Terrae, il lembo estremo del continente europeo, suonano attuali in questi giorni. L’Europa sembra sperduta, in preda ad una crisi profonda.
I cristiani iracheni non hanno pace, e in due settimane le loro chiese sono state l'obiettivo di ben tre attacchi, l'ultimo dei quali è avvenuto il 15 agosto, festa dell'Assunzione. In questa occasione, padre Gewargis Elias, di Kirkuk, è riuscito a salvarsi dopo che lo staff di sicurezza aveva individuato un veicolo che trasportava apparecchiature sospette e gli ha ordinato di abbandonare la sua chiesa siro-ortodossa di Sant'Efrem pochi minuti prima di una forte esplosione. Riferendo l'accaduto, l'Arcivescovo Louis Sako di Kirkuk ha detto all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS): “Oggi hanno attaccato la chiesa. Chi lo sa se domani attaccheranno il clero o il popolo?”.
I grandi cimiteri sotto la luna ormai dobbiamo scordarceli. Il solito Sartori, che ogni ferragosto ci rammenta che siamo troppi, dovrebbe preoccuparsi invece del caro estinto. Ci sono megalopoli, come Londra, che non sanno più dove mettere i morti. E meno male che la vita (pardon, la vecchiaia) si è allungata, dandoci un po’ di tempo per riflettere. Dice il «New Scientist» che a Londra, appunto, hanno cominciato a cavar di tomba quelli morti da più di un secolo e metterli in una fossa comune, per far posto alle new entry.
Nel secondo giorno della sua permanenza in Spagna, dopo la grande festa di accoglienza che ieri sera si è tenuta a piazza Cibeles, Benedetto XVI ha tenuto un grande discorso sull'università, un'istituzione che "non a caso", ha spiegato, "la Chiesa ha promosso".
La Giornata Mondiale della Gioventù, la GMG, è «una cascata di luce» su un mondo caratterizzato dalla persecuzione dei cristiani e da una crisi al cui centro stanno la corruzione morale e il relativismo. Questa la sintesi degli interventi di Benedetto XVI nella prima giornata della sua visita a Madrid, dal consueto colloquio in aereo con i giornalisti fino al saluto e al discorso nella festa di accoglienza con i giovani in Plaza de Cibeles, passando per la cerimonia di benvenuto con i Reali di Spagna all’aeroporto.
Solo una suora. Ma che suora Rosalina Ravasio! Capace, con la Comunità di recupero da lei fondata e pronta a festeggiare i primi 25 anni di vita, di abbattere tutti i cliché che circondano la cura da tossicodipendenza e alcol. Programmi, dinamiche, relazioni, è proprio tutto diverso nella Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio, nel bresciano. A cominciare dal tasso di recupero degli ospiti, che qui si attesta intorno al 90%. Più alto, e di molto, rispetto alla media nazionale.
Al suo arrivo in Spagna, Benedetto XVI saluta i reali e spiega i motivi del suo essere a Madrid e il perché i giovani sono là. “É per me un’immensa gioia ascoltarli”. La Gmg, un aiuto economico al Paese, ma soprattutto “un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo”. Costruire una società nel rispetto e nella tolleranza.
Il presidente Zardari presenta una lista di 185 funzionari, ma non compare il nome del ministro cattolico assassinato dagli estremisti islamici. Presente, invece, il governatore del Punjab Salman Taseer. Vescovo di Islamabad: decisione “sorprendente”, Bhatti “ha sacrificato la propria vita” per le minoranze e il Paese.
Mentre tutto il mondo cattolico, ma anche ateo, è concentrato su Madrid e la giornata mondiale della gioventù, gli spagnoli cosa fanno? Meglio: la stampa, la radio, la televisione spagnoli, come introducono e commentano l'evento dell'estate 2011, l'evento positivo, l'evento buono, non quello angosciante della distruzione di ricchezza finanziaria e di perdita di certezze professionali, economiche e sociali? Come preparano, dicevo, quel fatto mondiale che mostra la speranza di tanti giovani, giovani che seguono un Papa anziano nella convinzione di ascoltare, attraverso di lui, una parola di amore che viene direttamente da Dio? I media spagnoli hanno preparato la GMG centrati su una preoccupazione. Su una concreta e apparentemente giusta attenzione alle pubbliche finanze: quanto costerà ai contribuenti questa invasione di cavallette cattoliche provenienti da ogni parte del pianeta?
La gioventù è “l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. [...] È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande”: sono parole del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Gioventù. La prima cosa che voglio sottolineare è che nessuno mi ha mai descritto in questo modo. Il Papa sa quello che desidero meglio di me: sento una vicinanza sorprendente tra ciò che dice e la mia esperienza e questo è un fatto che non posso ignorare. Cinque anni fa ho trovato un posto, la Chiesa, in cui l’unica pretesa che si ha nei miei confronti è che io sia più uomo, che possa fare un cammino nella mia vita. E questo mi interessa.
Al suo arrivo in Spagna, Benedetto XVI saluta i reali e spiega i motivi del suo essere a Madrid e il perché i giovani sono là. “É per me un’immensa gioia ascoltarli”. La Gmg, un aiuto economico al Paese, ma soprattutto “un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo”. Costruire una società nel rispetto e nella tolleranza.
Ho trascorso cinque ore sotto il sole, al «Parque del retiro» di Madrid, dove è stato montato il più grande confessionale del mondo all’aria aperta e dove una parte del mezzo milione di giovani che hanno invaso le strade di Madrid si è rifugiata per cercare un po’ di ristoro nelle ore più calde. La vigilia dell’arrivo del Papa alla GMG è stata una giornata impegnativa: le catechesi dei vescovi hanno impegnato tutta la mattinata. Non ho seguito quelle – i testi peraltro sono online – perché La Stampa mi ha chiesto di intervistare una decina di giovani, facendo loro qualche domanda sul futuro, sull’incertezza globale a cui ci ha ormai abituati questa crisi che non passa e che anzi assume contorni sempre più inquietanti.
In Italia, come è noto, vivono milioni di esperti di calcio. Loquaci commissari tecnici spuntano soprattutto nelle fasi calde dei mondiali di football, tutti con la loro invincibile formazione, i loro bravi schemi. In questi giorni di grave crisi economica invece si stanno moltiplicando gli economisti improvvisati. Ognuno ha la sua ricetta per sanare i conti pubblici: taglia di qua, privatizza di là, tassa su e giù. In questo concerto un poco stonato non poteva mancare la voce del razionalismo italico. O almeno di quelli che pretendono di rappresentarlo.
Hanno percorso più di metà Giappone, dal sud di Oita e Fukuoka sino al nord di Tokyo, passando per Hiroshima, Takamatsu ed Osaka. Mentre l'autobus ingoiava i chilometri e accoglieva i cento giovani diretti alla GMG di Madrid, è stato come raccogliere, idealmente, centimetro dopo centimetro, ansie, dolori e speranze di un intero popolo. Gli zaini già stipati dell'occorrente per il pellegrinaggio, si sono riempiti dei sentimenti di quanti, oggi, in Giappone, ancora non conoscono Cristo. Cento ambasciatori per centoventi milioni di persone. Così è iniziato il pellegrinaggio dei ragazzi che, per un autentico miracolo, parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid.
«Molti giovani hanno intrapreso un cammino di fede nel contesto della Giornata mondiale della gioventù, ritrovando Cristo e la Chiesa». È un fatto, questo, che schianta ogni polemica ideologica, come quella dei gruppi più radicali che non perdono l’occasione per andare contro la Chiesa e il papa, come El País, che ha parlato di «saldi di fine agosto» a proposito della facoltà, concessa ai confessori dal vescovo di Madrid card. Antonio María Rouco Varela, di assolvere le giovani che hanno praticato l’aborto. «La vera caratteristica del momento attuale è che in qualche modo le minoranze radicali, che ormai fanno parte della storia della Spagna, sono ben viste dal governo» dice a ilsussidiario.net José Miguel García, teologo, delegato per la Cultura nell’organizzazione della Gmg. Tutte le iniziative culturali della Giornata, spiega García, sono state pensate con lo scopo di offrire una «testimonianza della fede, proprio per far vedere che la fede è il vero senso della vita».
La crisi economica globale ha messo a nudo i problemi strutturali dell’economia cinese, in mano ai capitalisti sostenuti dalla violenza del regime comunista. Le piccole e medie imprese, vero motore dell’economia, chiudono mentre i fondi statali vanno alle imprese statali. Che le usano per speculare e peggiorare ancora di più la vita della popolazione. L’analisi del grande dissidente.
Venerdì 26 agosto si aprirà a Lourdes (Francia) l'ormai tradizionale pellegrinaggio della Diocesi di Roma sul luogo in cui la Vergine Maria apparve per la prima volta l'11 febbraio 1858 alla giovane Bernadette Soubirous. Il pellegrinaggio sarà presieduto dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario di Papa Benedetto XVI per la Diocesi di Roma, e vedrà i pellegrini arrivare con 7 aerei, un treno e una nave.
In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, la Santa Sede ha lanciato un social network fotografico, attraverso il quale i milioni di giovani presenti in questi giorni a Madrid potranno dire (o meglio far vedere) il loro: "Io c'ero". "Living World Faces" (http://www.pope2you.net/livingworldfaces/) è il nome del nuovo servizio del portale Vaticano Pope2you.net del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, realizzato con la promozione della Conferenza Episcopale Italiana.
La chiesa di Santa Maria a Malankara è stata dissacrata da ignoti lo scorso 15 agosto. È il primo attacco contro la comunità siro-malankarese di Poona, nel Mahrashtra. Una cerimonia di purificazione celebrata il 16 agosto. Violenze anticristiane in Kerala.
A Madrid, sono dunque iniziate le catechesi dei vescovi, suddivisi per gruppi linguistici: segno dell’universalità della Chiesa che riunisce persone di lingue e nazioni diverse. Debora Donnini ha intervistato don Niccolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale della pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana.
All'udienza generale del 17 agosto a Castel Gandolfo Benedetto XVI ha ricordato che ci troviamo ancora nella Festa dell'Assunta: una festa che da una parte ci ricorda che Maria è arrivata in Cielo in anima e corpo, dall'altra induce a riflettere su «come Maria vi è arrivata». La risposta del Papa è che «si è affidata a Dio, è entrata con la sua nella volontà del Signore e così era proprio nella via direttissima, nella strada verso il Paradiso. Credere, affidarsi al Signore, entrare nella sua volontà: questo è l'indirizzo essenziale».
Che futuro può avere una quattordicenne cresciuta in una famiglia poverissima della periferia di Bangkok, barattata dalla famiglia per mille dollari e condotta nella capitale tailandese per prostituirsi? Come potrà sopravvivere nella giungla della lussuria e nello squallore di una città di 8 milioni di abitanti, parlando solo il dialetto, umiliata nel corpo e nell'anima, ridotta schiava e completamente sola? Potrà mai sperare di avere una vita felice?
La prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) avrà luogo a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013, ha rivelato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi S.J. In un incontro con i giornalisti avvenuto venerdì, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che l'annuncio verrà fatto solennemente da Papa Benedetto XVI domenica 21 agosto al termine della GMG di Madrid. L'edizione a Rio de Janeiro si svolgerà con un anno di anticipo, nel 2013 anziché nel 2014, per evitare che coincida con la Coppa del Mondo di Calcio, che si disputerà nel Paese proprio nel 2014.
Più di 130.000 giovani di tutto il mondo sono giunti in Spagna, prima dell'inizio a Madrid della Giornata Mondiale della Gioventù, per trascorrere giornate di convivenza con giovani spagnoli nelle Diocesi, 65 delle quali – incluse Gibilterra e la francese Bayonne – hanno accolto i pellegrini di 137 Paesi dei cinque continenti. Il programma di queste giornate è variato da un luogo all'altro. I pellegrini francesi accolti nella Diocesi di Oviedo hanno visitato il santuario di Covadonga. La delegazione italiana ha visitato questo santuario mariano e anche Santiago de Compostela. A Valladolid si sono svolte attività spirituali, di volontariato sociale e gastronomiche. Oltre a iniziare alla degustazione di “tapas” pellegrini provenienti da Tanzania, Filippine, India e Canada, tra gli altri Paesi, è stata offerta ai presenti una Via Crucis organizzata dai giovani di Fresno del Viejo.
Psicologa e psicoterapeuta della Svizzera, dove risiede, e docente universitario in Spagna, Mercedes Palet de Fritschi è un deciso difensore degli apporti del tomismo alla psicologia. Nel suo ultimo soggiorno spagnolo in occasione dei corsi estivi presso l'Università Abat Oliba CEU (www.uao.es), abbiamo chiesto di poter conversare con questa psicologa di fama sui ragazzi che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). La Palet de Fritschi riconosce che “in base alla pratica della psicologia è fonte di speranza poter aiutare i giovani a comprendere chi sono e perché o per chi vivono”.
Con un'affollatissima Messa nella Plaza de Cibeles, che sarà anche il teatro dell'accoglienza a Benedetto XVI giovedì, il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid, ha inaugurato questo martedì la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) alla presenza di centinaia di migliaia di giovani. La Messa è stata concelebrata da circa 800 Vescovi e Cardinali provenienti da tutto il mondo e da 8.000 sacerdoti.
I giovani, giunti a Madrid da tutto il mondo, hanno avuto nei mesi passati un valido strumento per approfondire il significato della Gmg: il messaggio di Benedetto XVI, pubblicato nell’agosto dell’anno scorso. Un documento che sviluppa il tema scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, tratto da un passo della Lettera di San Paolo ai Colossesi. Riproponiamo alcuni passaggi del Messaggio, su cui il Papa si è soffermato all’Angelus del 5 settembre scorso.
Prende oggi ufficialmente il via la Giornata mondiale della gioventù di Madrid, con la Messa celebrata questa sera a Piazza Cibeles dal cardinale arcivescovo Antonio María Rouco Varela, dedicata al beato Giovanni Paolo II, uno dei 10 patroni della Gmg assieme ad altri nove Santi. Migliaia di giovani provenienti da ben 137 Paesi del mondo sono già arrivati e molti altri stanno arrivando.
Sono state arrestate nel marzo scorso, anche se la conversione sembra risalire ad almeno dieci anni fa. Finora in Iran non è mai stata eseguita una condanna a morte con questa motivazione. Le autorità temono una diffusione del cristianesimo: sequestrate 6500 bibbie.
Protesta dei fedeli contro il giro di vite imposto dal governo, che nelle ultime settimane ha causato oltre 40 fermi. Una messa per ricordare i raid compiuti dalla polizia nelle diocesi di Vinh e Thanh Hóa. Sacerdote a Saigon: alle preghiere partecipano anche non cattolici. Per i vietnamiti è “finito il tempo dell’omertà”.
Si apre oggi a Madrid la Giornata Mondiale della Gioventù dal tema «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (cfr. Col 2,7). 440 mila i giovani che parteciperanno insieme a 14mila sacerdoti e 744 vescovi. Ma il numero dei partecipanti potrebbe toccare il milione di persone in occasione della Veglia di sabato sera e la messa di domenica mattina, all’areodromo di Cuatro Vientos.
Domenica 14 agosto Pontelandolfo, in provincia di Benevento, ha ricordato con una solenne cerimonia i centocinquant'anni dalla strage del 14 agosto 1861, forse la pagina più nera del Risorgimento. Il 7 agosto 1861 - forse animati dalla falsa notizia di uno sbarco dei Borboni - un folto gruppo di "briganti" - un epiteto su cui oggi molto si discute - della "banda" dell'ex capitano borbonico Cosimo Giordano (1839-1888) s'impadroniscono dei comuni di Casalduni e Pontelandolfo, nel Beneventano, uccidendo quattro "galantuomini" favorevoli al governo di Torino e cinque carabinieri. L'11 agosto i bersaglieri tentano di riprendere il controllo di Pontelandolfo: ma cadono in un'imboscata, e quaranta di loro sono condotti a Casalduni e uccisi. Sull'episodio gli storici non sono concordi: non manca una tesi " complottista" - ma non incredibile - secondo cui le false voci sarebbero state diffuse da "galantuomini", proprietari terrieri intenzionati ad alimentare il conflitto per profittare poi della successiva, inevitabile repressione.
La manovra finanziaria, in difesa e a sostegno della famiglia, non ha previsto praticamente alcuna misura. Anzi: le spese a carico dei nuclei familiari e per il ceto medio – hanno denunciato i Vescovi italiani – aumenteranno. Ed ecco far seguito alla denuncia il riemergere di antichi furori laici: «Senza la quota non dovuta dell'8 per mille e introducendo l'obbligo anche per la Chiesa di pagare l'ICI sugli immobili commerciali si recupererebbero almeno 8 miliardi di ero all'anno», denuncia Roberto Biscardini, segretario provinciale del PSI e consigliere Comunale a Milano. Gli fa eco il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini, secondo il quale, eliminando esenzioni fiscali e 8 per mille si recupererebbero 3 miliardi l’anno.
In cammino verso Madrid. “La fiesta della fe” – la festa della fede – sta per cominciare. Migliaia di pellegrini arriveranno fra oggi e domani dal resto della Spagna. Sono i ragazzi di tutto il mondo, che hanno partecipato alle Giornate delle diocesi, sparsi in 63 punti del Paese iberico: da Barcellona a Saragozza, da Toledo a Siviglia. Domani inizia ufficialmente la 26.ma Giornata mondiale della gioventù: alle otto di sera, nella grande piazza di Cibeles – il cuore del paeseo della Castellana – sarà celebrata la Messa inaugurale. Da mercoledì mattina cominceranno le catechesi nelle chiese, nelle scuole, nelle palestre e nei palazzetti dello sport di tutta la capitale spagnola: vi parteciperanno centinaia di vescovi provenienti da tutto il pianeta. Giovedì il grande giorno dell’arrivo del Pontefice. A mezzogiorno, quando atterrerà l’aereo papale, le campane di tutte le chiese della regione madrilena suoneranno a festa. L’incontro del Papa con i giovani terminerà domenica mattina, con la Messa di chiusura all’aerodromo di “Cuatro Vientos”. Transenne, impalcature, lavori un po’ ovunque. Madrid si prepara. E cambia colore. Bianchi e rossi: sono i manifesti con il simbolo della Gmg, che hanno invaso la capitale spagnola. Bianchi e gialli: sono i fiori che illuminano la Porta di Alcalà, dalla quale giovedì sera entrerà simbolicamente Benedetto XVI. Bianchi: i 200 confessionali a forma di vela, installati nel Parco del Retiro. Verde è invece il colore delle magliette dei 30.000 volontari che accompagneranno, informeranno, aiuteranno i pellegrini. Sono circa 500.000 gli iscritti alla Gmg. Ma secondo gli organizzatori, potrebbero arrivare oltre un milione di persone. In questi giorni 10.000 agenti fra polizia, Guardia civil ed esercito, garantiranno la sicurezza della città.
Sul significato della Festa dell’Assunzione ascoltiamo padre Ermanno Toniolo, dell'Ordine dei Servi di Maria, direttore del Centro di Cultura Mariana.
Maria “non è un personaggio di altri tempi”, ma è “una persona viva, che si trova nel presente di Dio. In lei si manifesta il progetto eterno del Creatore, di redimere l’uomo intero – anima e corpo – e di rinnovarlo”. Così il Papa, oggi a Castel Gandolfo, nell’odierna Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Benedetto XVI ha presieduto, stamani alle 8.00, la Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova e poi, a mezzogiorno, l’Angelus nel cortile del Palazzo apostolico.
L’ordigno è scoppiato nella notte, verso l’1.30. Non ci sono vittime, ma i danni alla chiesa sono enormi. Altri attentati contro i cristiani a Kirkuk sono avvenuti all’inizio di agosto.
Benedetto XVI, nella festa dell’Assunta, sottolinea la vittoria di Cristo sulla “morte interiore e fisica”. Anche noi cerchiamo “di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene”. Cristiani d’oriente e d’occidente uniti dalla celebrazione.
Contrordine compagni, la storia si è voltata indietro: una inversione a u. Dal 1989-1991 si racconta questa favola: il comunismo è sparito dal mondo e trionfa la liberaldemocrazia in tutto il globo. Fine della storia, decretò un politologo americano facilone. Ebbene, venti anni dopo ci si sveglia bruscamente dal sonno: nella realtà la storia si è rimessa in moto e corre all’indietro. I sistemi liberaldemocratici sono alla frutta (in certi casi alla grappa) e trionfa invece la superpotenza cinese: un regime comunista che si appresta a diventare la prima potenza economica mondiale.
La Gmg e Cuba nel cuore di Benedetto XVI. All’Angelus, a Castel Gandolfo, il Papa ha rivolto un pensiero speciale, in più lingue, ai tanti giovani che stanno convergendo a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù che prenderà il via martedì prossimo. Quindi, il Papa ha salutato con particolare affetto un gruppo di una trentina di fedeli cubani in pellegrinaggio a Roma, guidati dal cardinale arcivescovo dell’Avana, Jaime Ortega, che sarà presente anche alla Gmg di Madrid. Dopo l'Angelus, il porporato cubano assieme a tre sacerdoti, che accompagnano i pellegrini, hanno salutato personalmente il Pontefice. Sempre all'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra il 70.mo della morte di San Massimiliano Kolbe, ucciso dai nazisti nel lager di Auschwitz.
Alla Gmg di Madrid, ormai imminente, sarà presente anche una rappresentanza del Parlamento Universale della Gioventù (Pug). Si tratta di un foro permanente dove tutti i giovani, senza distinzione di credo, razza o nazionalità, possono dibattere i temi che sono oggetto della loro attenzione. Con l’associazione “Gioventù Idente”, parteciperà alla Giornata Mondiale della Gioventù presentando un’esposizione multimediale, intitolata “Cristo, pietra angolare di una nuova civiltà”.
All’Angelus Benedetto XVI domanda in diverse lingue il sostegno per il suo viaggio in Spagna e per i buoni frutti della Giornata mondiale della gioventù. “Ogni giorno il nostro cuore deve vivere l’esperienza della conversione, passare dall’uomo ripiegato su stesso, all’uomo aperto al’azione di Dio”. Per la prima volta, presente un gruppo di pellegrini da Cuba.
“La Chiesa è giovane. Essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro”: era il 24 aprile del 2005, quando Benedetto XVI pronunciava in Piazza San Pietro queste parole nella Messa di inizio Pontificato. Da allora, il Papa ha intessuto un rapporto speciale con i giovani, in continuità con il suo amato predecessore. Colonia, Sydney, ora Madrid - mancano appena tre giorni - e all’orizzonte Rio de Janeiro, le Gmg di Benedetto XVI che in ogni suo viaggio, internazionale o italiano, ha voluto riservare uno spazio all’incontro con la gioventù.
Grazie al missionario cattolico, scomparso nel 2010, Mayen e Deng possono studiare in Corea del Sud. Il loro obiettivo è diventare medico e ingegnere civile, per tornare nella loro terra e contribuire allo sviluppo. La passione e l’impegno del sacerdote e medico coreano per la popolazione sud-sudanese raccontate in un documentario.
La Madonna con in braccio il bambino Gesù: è un’immagine diffusa, difficile non trovarla in una chiesa; è un’immagine familiare, che si fa vicina al saluto, alle suppliche, al respiro di chi le va incontro. Un’immagine che non restituisce solo un momento di tenerezza o di regalità. Sulle sue ginocchia, infatti, «la vita si è fatta visibile» (1Gv 1,2). Nel particolare si rivela l’intero. In lei ha preso carne Colui che è fin dal principio. Il grembo di Maria ha contenuto l’incontenibile. Inni antichi cantano: «hai portato nella stretta stanza dei tuoi fianchi colui che i cieli non sanno contenere».
La conoscenza di san Massimiliano Kolbe, per moltissima gente, purtroppo, si limita ai soli 100 giorni dei suoi 47 anni di vita, cioè al suo ultimo atto sublime che l’ha reso noto al mondo intero, ma che lo ha anche rinchiuso in quel bunker freddo e scuro di Auschwitz. Per chi si è fermato alla cronaca e al racconto drammatico e struggente concluso il 14 agosto 1941, padre Massimiliano Kolbe è e sarà sempre il “martire di Auschwitz”, cioè colui che ha dato spontaneamente la vita per salvare un prigioniero condannato a morte, riconosciuto santo dalla Chiesa. Non andare oltre però si perde l’opportunità di conoscere la sua anima e l’influsso che ha avuto nel solco della storia recente, fino ad essere definito dal beato Giovanni Paolo II “patrono del nostro difficile secolo”. Ha posto, infatti, un sigillo indelebile nel secolo ventesimo, partecipando intensamente e direttamente al fascino del progresso e al dramma di cui è stato vittima e protagonista.
La popolazione attuale della Repubblica delle Maldive discende da popoli di religione buddhista migrate dall'India meridionale e dallo Sri Lanka intorno ai secoli IV e V. Quando gli arabi iniziarono a percorrere frequentemente le rotte commerciali verso il sud-est asiatico, le Maldive divennero un importante punto di scalo. I commercianti arabi esercitarono una forte influenza culturale sulla popolazione locale, che a partire dall'XI secolo si convertì gradualmente all'Islam. Nel 1153, le Maldive divennero un sultanato. Nel XVI, secolo le potenze europee iniziarono a minacciare le Maldive. I primi a conquistare l'arcipelago furono i portoghesi, che vi crearono un insediamento nel 1558. Questi furono però cacciati nel 1573 dai Devehi, guidati da Muhammad Thakurufar Al-Azam. Il sultanato rimase poi indipendente fino al 1887, anno in cui fu dichiarato protettorato britannico.
Nell’Ottocento tra le tante iniziative di riscossa cattolica bisogna annoverare le opere di assistenza del beato Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei, ai figli dei carcerati. Nel 1885 il Longo si era incontrato con don Bosco, che gli aveva suggerito di diffondere il suo periodico Il Rosario e la Nuova Pompei con lo stesso sistema usato dal Bollettino salesiano: a tutti, anche a quelli che non pagavano. Riguardo all’iniziativa carceraria del Longo, «gli scienziati positivisti della Scuola antropologica criminale sostenevano l’”impossibilità di educare i nati delinquenti” e lo accusarono di creare a Pompei “un covo di belve”, usando per di più metodi educativi inadeguati, se non addirittura dannosi».
I disordini di Londra non possono esser spiegati esclusivamente con la crisi del modello multietnico. Forse il tutto è partito da un innesco di questo tipo, ma ora le immagini ci mostrano adolescenti e giovani bianchi che arraffano tutto quello che possono dalle vetrine infrante.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi ha tenuto stamani un briefing per illustrare il programma del Viaggio Apostolico del Papa a Madrid, in occasione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Si tratta del 20.mo viaggio internazionale di Benedetto XVI, il terzo in terra spagnola, ma il primo nella capitale Madrid.
Il Papa continua a seguire da vicino la drammatica situazione delle popolazioni del Corno d’Africa colpite dalla carestia: attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha inviato un sostanzioso aiuto ad alcune diocesi dell’area, dove i civili continuano a fuggire non solo spinti dalla fame ma anche dalla guerra. Sul nuovo intervento di Benedetto XVI ascoltiamo mons. Giovanni Pietro Dal Toso, segretario di Cor Unum, al microfono di Sergio Centofanti.
La struttura, legata al Cammino Neocatecumenale, sorge sul Monte delle Beatitudini e riceve ogni anno molte migliaia di famiglie ebraiche.
In Spagna sale l'attesa per la Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid il 18 agosto 2011. Quel giorno arriverà in un paese cattolico, anche se sempre più secolarizzato, il Santo Padre, Papa Benedetto XVI. Questo appuntamento vede tradizionalmente una larghissima presenza di giovani provenienti da tutto il mondo. Un esodo pacifico di giovani in preghiera che non ha mai creato problemi di ordine pubblico, al massimo qualche disagio organizzativo dovuto alla getione di un numero così alto di persone.
Il teologo don Alberto Cozzi spiega perché il nuovo libro di Paolo Flores d'Arcais, "Gesù - L'invenzione del Dio cristiano", cercando "un Gesù contro la Chiesa" è "un’operazione ideologica e di cattivo gusto, che parte dal sospetto che i discepoli di Gesù siano stati tutti stupidi o tutti maliziosi nel mistificare ciò che poteva fondare la loro vita"
“La modernità non consiste certo solo di negatività. Se così fosse, non potrebbe durare a lungo. Essa ha in sé grandi valori morali che vengono proprio dal cristianesimo, che solo grazie al cristianesimo, in quanto valori, sono entrati nella coscienza dell’umanità”. Estrapolato dal suo contesto, l’elogio dell’anima buona che si nasconde nelle pieghe profonde della modernità figlia della tradizione europea potrebbe sembrare a qualcuno un po’ romantico ed eccessivamente ottimistico: eppure è impregnato del sano realismo che sta alla base del giudizio storico-culturale elaborato da Joseph Ratzinger/Benedetto XVI in quanto sistematizzatore della posizione cristiana di fronte alle sfide del nostro contesto contemporaneo.
Una ventina di morti: tante sono state le vittime in Malawi della repressione delle manifestazioni antigovernative organizzate a luglio nella capitale Lilongwe, a Blantyre e in altre città. La deriva autoritaria del governo e le crescenti, ormai insostenibili difficoltà economiche patite dalla maggior parte della popolazione sono all’origine dello scontento popolare, sfociato il 20 luglio in un “Red day” di protesta: così chiamato perché i promotori dell’iniziativa avevano invitato i partecipanti a indossare per l’occasione una maglia rossa. Le forze dell’ordine hanno reagito duramente e per due giorni i maggiori centri urbani sono stati teatro di scontri violenti tra dimostranti e polizia accompagnati da saccheggi e devastazioni.
Gli “indignados” spagnoli non vogliono la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) a casa loro, perché risulta scandaloso uno spreco così grande di soldi pubblici per un festival giovanile che interessa soltanto i cristiani, in un paese sull'orlo del fallimento economico. Perciò è stata annunciata una grande marcia di protesta nel centro di Madrid alla vigilia dell’incontro del Papa con i giovani, la settimana prossima. Ovviamente l’iniziativa avrà una grande eco mediatica nel mondo. Non c'é da stupirsi: ormai dove Benedetto XVI mette i piedi ci sono i soliti gruppi che ne approfittano per servire le polemiche: basta uno sguardo veloce nelle emeroteche. Non importa la causa o la scusa: un viaggio di questo Papa verrà preceduto, come nei grandi film, da una grande operazione di marketing, ma alla rovescia.
Un terzo della popolazione mondiale non gode di libertà religiosa: è quanto emerge dall’ultimo rapporto del centro studi di Washington dedicato alle religioni, che si chiama Pew Research Center's Forum on Religion and Public Life. Il rapporto, che prende in considerazione il periodo 2006-2009, denuncia la tendenza dei governi ad adottare normative sempre più restrittive e il crescente numero dei fenomeni di violenza o ostilità nei confronti dei credenti, soprattutto cristiani. Risultano coinvolti 2 miliardi di persone, per le quali non è facile praticare una religione. Fausta Speranza ne ha parlato con il sociologo Massimo Introvigne, rappresentante dell’Osce per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un'attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.
Islamabad ha consegnato l’estremista islamico, autore degli attacchi alle chiese alla vigilia di Natale del 2000. Il trasferimento atteso da mesi; ora è rinchiuso nel quartier generale delle forze speciali a Depok, nel West Java. Per la polizia “coopera”, ma va verificata l’attendibilità delle sue parole.
Il Papa ha concesso il dono dell’Indulgenza plenaria a quanti si recheranno in spirito di pellegrinaggio a Madrid in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù in programma dal 16 al 21 agosto. Oggi la Penitenzieria Apostolica ha pubblicato il relativo Decreto in cui si stabilisce anche che “potranno conseguire l’Indulgenza parziale tutti coloro che, ovunque si trovino, pregheranno per i propositi spirituali di questo incontro e per il suo felice esito”. Per ottenere l’Indulgenza occorre confessarsi, ricevere la Comunione e pregare secondo le intenzioni del Papa con la volontà di non peccare più.
Oggi la Chiesa celebra la memoria di Santa Chiara d’Assisi. Il Papa – nell’udienza generale del 15 settembre dell’anno scorso l’ha definita “una delle Sante più amate”: “la sua testimonianza – ha affermato Benedetto XVI – ci mostra quanto la Chiesa tutta sia debitrice a donne coraggiose e ricche di fede come lei, capaci di dare un decisivo impulso per il rinnovamento”.
Un’imprenditrice italiana racconta: “La gente è in difficoltà estrema: acqua, luce, gas e benzina scarseggiano”. Ma la Nato nega le accuse. Intanto, il Consiglio nazionale di transizione ha chiesto il rimpasto dell’esecutivo. Per la donna è “solo una lotta interna per la leadership”.
Mancano sei giorni all’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Oggi pomeriggio 7mila giovani della diocesi di Roma partono per la Spagna.
“Dio parla nel silenzio, ma bisogna saperlo ascoltare”: così, Benedetto XVI nell’udienza generale di stamani, svoltasi nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa si è soffermato sull’importanza dei monasteri, oasi dello spirito in cui Dio parla all’umanità.
Non si ferma la mobilitazione per il Corno d’Africa, per la Somalia soprattutto, dove la peggiore carestia degli ultimi 60 anni sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone. La Tanzania oggi ha deciso l’invio di 300 tonnellate di mais. Per varare misure urgenti il 17 agosto a Istanbul si riuniranno i 57 Paesi della Conferenza Islamica, mentre il giorno dopo sarà la volta, a Roma, dei ministri dell’Agricoltura dei 191 Paesi membri della Fao. La sopravvivenza di circa quattro milioni di somali è messa a rischio anche dai ribelli Shabaab che controllano le zone meridionali del Paese. Il Cesvi, assieme al consorzio Agire, opera nel campo di Dadaab, al confine tra Somalia e Kenya, dove ogni settimana arrivano 10 mila profughi. Le condizioni di vita non sono più sostenibili e il tasso di malnutrizione acuta supera il 25%. Per offrire aiuto bastano solo due euro, inviando un sms al numero 45500. Francesca Sabatinelli ha raggiunto telefonicamente a Dadaab, Lorena D’Ayala Valva, responsabile delle attività per le emergenze del Cesvi.
Perché l'artiglieria nordcoreana si è messa a sparare sulla Corea del Sud, e i servizi sudcoreani hanno denunciato un complotto dei loro omologhi del Nord per assassinare il ministro della Difesa di Seoul, Kim Kwan Jin, e tutto questo proprio mentre - per uno dei tanti paradossi dell'ONU - la Corea del Nord funge da presidente di turno della Conferenza delle Nazioni Unite per il disarmo? Per capire che cosa succede occorre sollevare il velo su un Paese di cui si parla pochissimo, e da cui filtrano scarsissime notizie. Si tratta dell'unico Paese al mondo da cui non esca nulla via Facebook, Twitter, SMS o E-mail, perché tutti questi strumenti sono vietati al normale cittadino nordcoreano. E tuttavia qualcosa si sa. In questi giorni si parla molto, e giustamente, dei tumulti in Gran Bretagna. Ma è da gennaio che rivolte popolari, represse nel sangue, si succedono in Corea del Nord non perché la gente assalti negozi alla ricerca di vestiti di marca - che in quel Paese non si vendono - ma perché, semplicemente, non ha da mangiare. La crisi economica ha colpito duramente, in uno dei Paesi più poveri del mondo.
Ha destato scalpore nelle scorse settimane il fatto che la Missione archeologica Italiana diretta da Francesco D'Andria ha annunciato di avere riportato alla luce a Pamukkale, l'antica Hierapolis, nella Turchia occidentale, la tomba di San Filippo, uno dei dodici Apostoli. Originario della Galilea, Filippo partì per evangelizzare l'Asia Minore, finendo però lapidato e poi crocifisso dai Romani a Hierapolis. Nel 2008 l'equipe italiana aveva già rinvenuto la strada processionale percorsa dai pellegrini per raggiungere il sepolcro dell’apostolo. Adesso le ultime acquisizioni dimostrerebbero che la tomba apparterrebbe proprio a san Filippo. La tomba per ora non è stata aperta. «Un giorno forse lo sarà», ha spiegato D'Andria.
«Chi-mi-ca pisce è bravo», scrive Vasco Rossi sulla sua pagina di facebook, annunciando che «assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici, vitamine e altro, studiato da un equipe di medici che mi mantiene in questo 'equilibrio' accettabile». Il messaggio è rivolto ai giovani suoi fans, per far loro conoscere direttamente le ragioni del suo ricovero in ospedale. «Se sono vivo – aggiunge - lo devo a loro e a tutta questa valanga di chimica che assumo. Non avrei superato tutte le consapevolezze le sofferenze e la profonda depressione nella quale ero sprofondato nel 2001». In molti, nei giorni scorsi, hanno esaltato questo messaggio. Ad esempio, il professor Giovanni De Plato, che insegna Psichiatria all'Università di Bologna, ha commentato così a Repubblica: «Vasco Rossi ha lanciato un messaggio dal forte contenuto pedagogico ed educativo. Molte persone colpite da questo tipo di disturbi si vergognano a dirlo. Spesso si sentono sole, emarginate e faticano a rivolgersi ai servizi pubblici. Il fatto che una rockstar abbia esternato quelle emozioni, serve da esempio».
Ha dedicato 48 anni della sua vita alla pastorale e alla cura di poveri, lebbrosi, montagnard, bambini abbandonati, ragazze madri, studenti. Era divenuto il prete più famoso del Paese, conosciuto da tutti i diseredati. Ha passato anche 10 anni nei lager vietnamiti. Dal 2006 era stato direttore della Caritas Saigon. L’ultima sua invenzione: il mercatino del cibo, delle mense per i poveri segnati dalla crisi economica.
La denuncia della stampa coreana: gli ospedali della provincia di Jilin usano i resti umani per confezionare pillole da inviare in Corea del Sud. Qui sarebbero usate per curare patologie al momento incurabili. Seoul e Pechino annunciano indagini, ma questa aberrazione è frutto della politica del figlio unico e della violenza operata dal regime in nome della pianificazione familiare.
Il silenzio e la bellezza del creato sono condizioni “che rimandano alla meditazione e a Dio”, ha detto Benedetto XVI nell’udienza generale di Castel Gandolfo. In un’ottica spirituale quei luoghi “sono una struttura portante del mondo”. Molti i pellegrini ispanofoni, che accompagneranno Benedetto XVI alla Gmg di Madrid la prossima settimana.
Il mullah Abdul Aziz accusa il governo di aver “corrotto” il Paese e di aver attirato “la collera di Allah”. E aggiunge: pronti 5mila soldati per creare uno Stato islamico. Nel 2007 la Lal Masjid già teatro di violenti scontri fra esercito ed estremisti. La “grande preoccupazione” di analisti e cristiani, che domani celebrano il “Black Day”.
E’ il generale Daud Rajha, greco-ortodosso, praticante. Il mondo cristiano ha valutazioni diverse sulla scelta del presidente. Intanto continua la violenza nel Paese. Assad ribadisce dopo l’incontro con il ministro degli Esteri turco Davutoglu: le forze di sicurezza “non smetteranno di perseguire i gruppi terroristici”.
Il governo di transizione somalo ha offerto un’amnistia ai miliziani islamici, Shabaab, che negli ultimi giorni, hanno deciso di abbandonare i quartieri nord-orientali di Mogadiscio. Intanto, mentre la popolazione del Corno d’Africa è allo stremo per la carestia, ieri è atterrato nella capitale somala il primo volo d'emergenza organizzato dall'Acnur, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Sugli ultimi sviluppi, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio.
La vicenda ha avuto un certo rilievo sulla stampa alcuni giorni fa: un uomo malato, in fase terminale, vende a un magnate del web l’esclusiva del momento della sua morte, per eutanasia in una clinica svizzera. Ovvio clamore e boom di accessi per assistere allo “spettacolo” della morte. La storia di Nikolai Ivanisovich, 62enne russo malato di tumore al cervello, che vende le immagini della propria morte al miliardario inglese Alki David, proprietario di un sito internet specializzato in immagini shock riprese in diretta, in realtà si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto, un modo per fare pubblicità al sito. Lo stesso David ha spiegato che Ivanisovich è in realtà il capitano del suo yacht.
Di questi giorni la notizia che l’asl di Puglia e Toscana usano la cannabis a scopo terapeutico. Il governatore della Puglia Vendola sta addirittura facendo un campo regionale per la coltivazione della cannabis. Si ripetono le solite sparate, la solita superficialità. Dopo trent’anni di esperienza* con i tossicodipendenti non riesco proprio a classificare alcune droghe come “leggere”. Se per droghe leggere si intendono le sostanze cannabiche (hashish e marijuana) occorre spiegare ai giovani e adulti che cosa si intende per “leggere”. Uno sbaglio, ormai diffuso, consiste nel classificare come “leggere” le sostanze con le quali si può convivere. L’alcool, ad esempio, è sempre stato considerato compatibile o comunque accettabile per ottenere quella necessaria euforia in famiglia, nelle feste, nei ritrovi. Ora assistiamo a giovanissimi consumatori di sostanze etiliche con manifestazioni comportamentali confuse, aggressive, di pericolo personale o pubblico. Similmente si procede nel pubblicizzare l’uso delle sostanze cannabiche. Si assicura l’opinione pubblica che tali sostanze non fanno male, che occorre permettere l’uso. Autorevoli personaggi fanno conoscere la loro opinione in merito, che il più delle volte suona come una sentenza o peggio, invito alla trasgressione.
«San Lorenzo, perché tanto di stelle per l’aere turchino arde e cade?». Così inizia la poesia del Pascoli X agosto, e io, scolaro elementare, mentre, costretto, la imparavo a memoria, mi chiedevo che cosa significasse quella «x». Solo alle medie avrei saputo che non era una lettera ma il numero romano che sta per 10. Il poeta aveva i suoi motivi (l’omicidio del padre) per collegare le festa di San Lorenzo al «pianto di stelle», ma il martire del III secolo non c’entrava con le meteore che si incendiano brevemente entrando nell’atmosfera. Io le ricordo, bisognava guardare in direzione delle Pleiadi, di notte e in campagna, attorno, appunto, al 10 agosto. Ma tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando l’inquinamento, anche quello luminoso, rendeva i cieli notturni del Sud letteralmente tempestati di stelle.
Una ragionevole pratica del digiuno è da sempre raccomandata dalle religioni, dall’ascetismo morale e dalla cura della salute fisica. Intendo qui per “digiuno” una moderata, volontaria, periodica e metodica astensione dagli alimenti, soprattutto quelli più pesanti per la salute, pratica finalizzata ad un perfezionamento della vita morale sotto le tre suddette angolature: religiosa, in quanto esso rappresenta un sacrificio cultuale e quindi avvicina a Dio; morale, in quanto, mediante un saggio dominio dell’appetito del cibo, modera le passioni, rafforza la volontà e favorisce la vita intellettuale; sanitaria, in quanto evita di affaticare le funzioni digestive, snellisce e irrobustisce l’agilità del corpo, allunga la vita.
L’incubo che in Siria si ripeta una situazione simile a quella irachena spiega perché molti leader cristiani sembrano appoggiare il regime del presidente Assad. L’appello di Benedetto XVI al dialogo e alla rinuncia alla violenza da entrambe le parti non è stato riportato dai media siriani.
La denuncia di un avvocato e politico cattolico, che segue le indagini sulla morte del ministro per le Minoranze. Egli esclude “dispute familiari” e conferma la pista iniziale: “forze della morte” vicine all’estremismo islamico. L’11 agosto, Giornata per le minoranze religiose, in Pakistan e nel mondo messe e preghiere per Bhatti.
Alla Giornata mondiale della gioventù (16-21 agosto) è atteso un milione di persone. Di questi, 1.732 sono gli iscritti ufficiali per l’India. La testimonianza di un giovane cattolico indiano, “entusiasta di poter essere ambasciatore della nostra nazione” per “ricordare sempre le nostre radici cristiane”. Per lui è il primo viaggio internazionale.
La Chiesa celebra oggi la Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, compatrona d’Europa. Filosofa ebrea tedesca si convertì al cristianesimo nel 1921, dopo aver letto l’autobiografia di Santa Teresa d’Avila. Nel 1942 morì ad Auschwitz assieme alla sorella Rosa. Più volte Benedetto XVI si è soffermato, nelle sue catechesi, su questa straordinaria figura di martire. Toccanti le parole che il Papa pronunciò su Edith Stein, in occasione della visita al campo di sterminio nazista di Auschwitz nel maggio del 2006.
“Vivere nell’unità” per cercare una “comunione tra tutti i battezzati”. Ad una settimana dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, Frère Alois, priore della comunità di Taizé, in Francia, esprime, al microfono di Giorgia Innocenti, un sincero augurio per la Gmg, ricordando ai giovani l’importanza di ritrovare il coraggio di impegnarsi nella Chiesa e nella società.
“Mi chiedo se quella di Al-Shabaab sia una ritirata strategica per far confluire a Mogadiscio gli aiuti umanitari, per poi di colpo ritornare e prenderne una parte, oppure se la loro dirigenza abbia invece avvertito la fortissima pressione internazionale, in particolare da parte dei mass-media, che presentano gli Shabab come nemici del proprio popolo, ed ha quindi deciso di lasciare temporaneamente la scena della capitale somala”.
Due giovani iraniani convertiti al cristianesimo, Vahid Rofegar e Reza Kohnamuii, sono stati arrestati due settimane fa dalle forze di polizia nella piccola città di Kalibr. La notizia è stata resa nota solo oggi dal sito d'informazione attivo nell'ambito dei diritti umani 'Herana'. Secondo testimoni oculari i due, prima dell'arresto, sono stati fermati in una delle vie principali di Kalibr e percossi violentemente dagli agenti. Stando al sito, le famiglie dei due non hanno alcuna notizia sul loro luogo di detenzione. Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni, soprattutto dei giovani, dall'Islam ad altre religioni quali il cristianesimo, il zoroastrismo e la fede bahai, suscitando le dure reazioni delle autorità politico-religiose della Repubblica islamica.
“Con Maria sulle strade del mondo” si intitola l’opera del missionario del Pime. Sarà presentato in Indonesia in un tour che toccherà Jakarta, Java e Bali dal 10 al 13 agosto. Il libro è stato tradotto in indonesiano da Yohana Halimah, responsabile della Comunità missionaria Giovanni Paolo II.
Un solo cuore e un unico fegato: è questa la condizione di Lucia e Rebecca, le due sorelline gemelle siamesi nate più di un mese fa e attualmente ospiti al Policlinico Universitario di Bologna. Tra l’altro il loro unico cuore è affetto da una grave malformazione, hanno anche un tratto di intestino in comune. Le loro condizioni generali di salute sono buone: stanno crescendo e aumentano di peso di giorno in giorno. Sono circondate dall’amore della loro famiglia e dalla competenza altamente professionale dell’equipe medica guidata dal prof. Lima.
Il 27 maggio 2001 Giovanni Paolo II divulgò un messaggio in occasione della 35a Giornata delle Comunicazione Sociali. In questo messaggio il pontefice invitava i cattolici a non “aver paura di lasciare aperte le porte delle comunicazioni sociali a Cristo affinché la Sua Buona Novella possa essere udita dai tetti del mondo!“. Eppure questa fiducia non può essere cieca, perché “il rapporto fra la realtà e i mezzi di comunicazione sociale è divenuto sempre più intricato”. Uno studioso dei media, il cattolico Marshall McLuhan scrisse a questo proposito una frase ad effetto che divenne molto nota: “Il medium è il messaggio”. Ossia il mezzo di comunicazione stesso comunica, di più: plasma la nostra mente, dà ad essa una forma, in due parole: ci cambia. L'aformisma di McLuhan sembra aver trovato oggi una conferma più che mai attuale.
I giovani sono merce appetibile. Inutile negarlo: tutto quello che deve essere venduto, dagli abiti ai telefonini, dall’alcool alla droga, è confezionato perché possano esserne, i giovani, il volano per tutte le altre fasce d’età. Chi ha ormai valicato gli anta si affanna a fermare il tempo diventando, spesso, una ridicola caricatura di un giovanilismo che farebbe ridere se non facesse, in realtà, piangere. D’altro canto il tempo scorre e allora ecco che si apre l’altra grande fetta di mercato: quella dei vecchi (ma guai a chiamarli così… la vecchiaia non esiste più): pillole e carrucole per prolungare una improbabile virilità per illudersi di essere, ancora, giovani. Questi sono appetibili al mercato e dato che nel tempo del relativismo l’unico dio restato in piedi sembra essere questo, essere giovani significa diventare merce di scambio per altri beni di scambio.
“Auguri e figli maschi! E se non son maschi potranno diventarlo”. Tale augurio potrebbe presto diventare di uso comune in India. Infatti nella patria di Gandhi è da tempo diffusa una pratica a dir poco ripugnante: la genitoplastica in tenera età. Cioè la modificazione chirurgica degli apparati genitali a danno, nella quasi totalità dei casi, di bambine da 1 a 5 anni che così diventano “bambini” (ovviamente solo all’apparenza dato che il loro Dna rimarrà femminile). Insomma in India i fiocchi rosa se si vuole possono diventare azzurri.
Il Ventiduesimo Incontro Internazionale di preghiera dei giovani – Mladifest – che era iniziato a Medjugorje Lunedi' primo Agosto 2011 col tema „Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola“, e' terminato Sabato 6 Agosto con la Santa Messa di ringraziamento delle ore 5 del mattino sul Križevac presieduta da fra Danko Perutina, coordinatore del Festival. La sera precedente, il 5 Agosto, fra Petar Vlašić, Parroco di Medjugorje, in quanto padrone di casa, ha invitato i giovani al successivo Ventitreesimo Festival dei Giovani, che si svolgera' a Medjugorje nell'Agostodel 2012.
Mancano otto giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Madrid dal 16 al 21 agosto. Cresce l’attesa dei fedeli, in particolare per l’arrivo di Benedetto XVI, il 18 agosto. In questi ultimi giorni di preparativi, la Spagna è pronta ad accogliere la visita dei giovani nelle 68 diocesi del Paese e le catechesi di preparazione che saranno tenute da 270 vescovi di tutto il mondo, in 30 lingue diverse. La GMG di Madrid si preannuncia quindi come “una sorta di Pentecoste”: lo conferma, al microfono di Isabella Piro, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
Autorità cristiane del Paese pensano che le parole di Benedetto XVI all’Angelus saranno un contributo al dialogo. Ancora scontri e morti ieri a Deir ez Zor e altre città. L’Arabia saudita richiama il suo ambasciatore. La preoccupazione dell’arcivescovo melchita Jeanbart: “L’opposizione è un’opposizione irosa e fanatica, di fondamentalisti musulmani, e tutto quello che vuole è affondare il regime”.
Arnold Archie Dass è stato freddato da un commando armato. L’agguato è avvenuto in un’area un tempo a maggioranza cristiana. Da tempo i musulmani hanno espropriato case e terreni, relegando i cristiani ai margini. Karachi, la metropoli più violenta: uccise 800 persone nei primi sette mesi del 2011.
Avevano scritto “Gesù ci salva” vicino a un tempio indù. Per Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), l’apatia delle autorità incoraggia gli estremisti indù ad aggredire la minoranza cristiana. È il terzo caso dall’inizio di giugno in Andhra Pradesh.
Il 75enne sacerdote pakistano ha guidato per tre anni l’organismo cattolico, restituendo ordine e continuità nel lavoro. Egli invita a potenziare il lavoro di formazione dei giovani asiatici e auspica finanziamenti e personale competente per continuare i progetti. Un appello ai vescovi perché garantiscano il loro sostegno e un auspicio: il successore sia un laico.
Kenya, Etiopia, Gibuti, Somalia. Gli affamati da assistere in questi quattro paesi aumentano di giorno in giorno e hanno ormai ampiamente superato i 12 milioni. Da un corrispondente che vive a Eldoret, Kenya, proprio ai margini di una delle regioni più colpite dalla siccità, giunge la conferma che i kenyani in attesa di assistenza sono saliti a quattro milioni, quasi il doppio rispetto al mese di marzo. Nel solo nord est, una delle zone meno popolate del paese, 720.000 persone necessitano aiuto con estrema urgenza e già si sono registrati numerosi decessi per inedia. L’emergenza umanitaria interessa persino i distretti costieri di Kilifi, Magarini e Kwale, benché benedetti da una redditizia industria turistica in piena espansione. Nell’immediato entroterra le tribù agricole Mijikenda hanno perso molti raccolti e rischiano di perdere tutto il bestiame, ucciso dalla siccità, o di doverlo abbattere per cibarsene.
Il ministro della Salute Fazio, con la consueta relazione annuale al Parlamento, ha reso noto i dati sul numero di aborti avvenuti nel 2010 che ammontano a più di 115.000. Si registra una flessione del 2,7% rispetto al 2009 e del 50% rispetto al 1982, anno in cui le italiane abortirono di più in assoluto. C’è da rimaner contenti dunque? Di primo acchito verrebbe da dire di sì, dato che gli aborti negli ospedali diminuiscono.
La Chiesa in Orissa saluta con favore, la decisione dell’Alta Corte dello Stato indiano di riaprire un’inchiesta imparziale sull’assassinio del leader (swami) estremista indù Laxmanananda Saraswati avvenuto tre anni fa nel distretto di Kandhamal. Nonostante fosse stato inizialmente rivendicato dai ribelli maoisti, l’assassinio era stato attribuito dai fondamentalisti indù ai cristiani, scatenando i sanguinosi pogrom dell’estate 2008. Per l’omicidio sono stati citati in giudizio 14 persone. Giovedì la notizia della riapertura delle indagini decisa dalla suprema corte dell’Orissa. Una decisione giudicata positivamente dalla Chiesa locale.
Oggi la Chiesa celebra la Festa della Trasfigurazione del Signore. Un evento – ha affermato Benedetto XVI – che ci ricorda come "le gioie seminate da Dio nella vita" non siano "punti di arrivo", ma "luci che Egli ci dona nel pellegrinaggio terreno", perché solo Gesù sia "il criterio che guida la nostra esistenza".
Benedetto XVI domanda preghiera dei cattolici e impegno del governo e della popolazione siriani “perché si ristabilisca quanto prima la pacifica convivenza e si risponda adeguatamente alle legittime aspirazioni dei cittadini”. In Libia è importante “il dialogo costruttivo”, dato che “la forza delle armi non ha risolto la situazione”. “In mezzo a tante preoccupazioni, problemi, difficoltà che agitano il mare della nostra vita, risuoni nel cuore la parola rassicurante di Gesù: Coraggio, sono io, non abbiate paura!, e cresca la nostra fede in Lui”.
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha riferito sull'apparizione avuta da Ivan ieri sera, 5 Agosto 2011, sul Podbrdo alle ore 23.00: La Madonna è venuta molto molto gioiosa e felice, è venuta con tre angeli. Appena arrivata ci ha salutato tutti col suo materno saluto: Sia lodato Gesù, cari figli miei! Poi ha detto:
"Cari figli, anche oggi in questa mia grande gioia quando vi vedo in tale numero, desidero invitare voi ed invitare tutti i giovani a partecipare oggi all'evangelizzazione del mondo, a partecipare all'evangelizzazione delle famiglie. Cari figli, pregate, pregate, pregate. La Madre prega insieme a voi ed intercede presso Suo Figlio. Pregate, cari figli. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata".
Poi la Madonna ha pregato su tutti noi con le mani distese, in particolare sui malati presenti, ci ha benedetto con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che abbiamo portato per la benedizione. Poi Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in particolare i malati. Poi la Madonna ha pregato in particolare sui giovani presenti. Poi se n'è andata in questa preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: andate in pace, cari figli miei! Ivan alla fine ha detto che la Madonna invita tutti noi e tutti i giovani a partecipare all'evangelizzazione, a diffondere la Parola di Cristo e a portarla oggi nel mondo.
Negli scorsi giorni, l’associazione evangelica “Porte Aperte”, ha dato la notizia della liberazione, dopo due anni e mezzo di prigionia, del pastore evangelico William Reyes. Il 25 settembre 2008, venne rapito da uno dei gruppi armati fuorilegge che operano nella regione di Guajira, nel nord della Colombia. Sparì senza lasciare tracce. Dopo essere stato rilasciato dai suoi rapitori, il pastore William ha deciso di attendere prima di tornare dalla moglie e dai figli, poiché grande era la paura di essere costantemente seguito e sorvegliato: tornare immediatamente a casa avrebbe potuto rappresentare un pericolo per i suoi cari. La sua scelta di stare nell’ombra per proteggere i suoi, lo ha costretto alla latitanza per un po’, fino a quando, passato sufficiente tempo, non si è definitivamente riunito con la famiglia.
Trentacinque anni dopo la sua fine, la rivoluzione culturale in Cina (1966-1976) è rievocata a Vienna in una grande mostra al Museum für Völkerkunde, che resta aperta fino al 19 settembre. La mostra non fa sconti alla sinistra radicale europea, di cui si documenta la lunga complicità con la propaganda di Mao Tse-tung (1893-1976), continuata anche quando era ormai ovvio che il comunismo cinese aveva fatto più morti di ogni altro regime della storia.
Il cartello “Pericolo: campo minato” non è esattamente ciò che ti aspetti di trovare in un luogo di pellegrinaggi. Ma è un elemento essenziale per capire Qasr al-Yahud, il luogo del Battesimo di Gesù da poche settimane tornato accessibile in Israele per i cristiani che si recano in Terra Santa. Nell'era dell'archeologia spettacolo le nuove scoperte sono da prendere sempre con le molle: ad esempio sull'ultima presentata con grande enfasi a Gerusalemme dall'Israel Antiquities Authority - una campanella di duemila anni fa che avrebbe fatto parte dell'ornamento del Sommo Sacerdote - ci sono archeologi che hanno espresso grosse perplessità. Eppure, a poche settimane dal rinvenimento, il suono di questo “frammento del Tempio” è già ascoltabile sul web
Mariam Gill è stata rapita mentre si trovava al mercato. Il padre e il fratello hanno sporto denuncia, ma la polizia non è intervenuta perché il rapitore “è un rispettabile uomo d’affari musulmano”. Leader islamico: ha agito secondo la Shariah, gesto nobile. Vescovo di Islamabad: “crescita allarmante” delle conversioni forzate.
I sacerdoti stavano tenendo un ritiro spirituale per preti. Sono tenuti in isolamento nella prigione di Dongming, senza acqua, né cibo. La pubblica sicurezza e l’Ufficio affari religiosi vuole costringerli ad aderire all’Associazione patriottica, che cerca di costruire una Chiesa indipendente dal papa. I cattolici sotterranei domandano l’aiuto della Santa Sede e della Chiesa universale per la loro liberazione.
Mancano 11 giorni all’atteso appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù. In Italia, in particolare, non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cresce la trepidazione per questo evento, in programma dal 16 al 21 agosto a Madrid.
Stamani a Roma nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, nel giorno in cui si ricorda la sua Dedicazione, si è svolta la Messa Pontificale con la tradizionale pioggia di fiori in ricordo del miracolo della neve. Il Papa, il 26 maggio scorso, vi ha presieduto il Rosario per i 150 anni dell’Unità d’Italia ricordando che si tratta del più antico santuario d'Occidente dedicato alla Madre di Dio. I
La Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha lanciato oggi un nuovo appello alla comunità internazionale affinché s’intensifichino gli aiuti per le popolazioni del Corno d’Africa. La carestia che si è abbattuta sulla regione - afferma l'agenzia Onu - ha già provocato decine di migliaia di morti, ma gli stanziamenti promessi dagli Stati affluiscono con il contagocce e le stesse organizzazioni regionali come l’Unione Africana non riescono ad intervenire efficacemente. Sul pericolo che la carestia possa ulteriormente aggravarsi colpendo aree sempre più vaste del Corno d’Africa Stefano Leszczynski ha sentito Filippo Ortolani, coordinatore nella regione dei programmi umanitari dell’Ong internazionale Oxfam.RealAudio
Ha subito isolamento e fame. Per vincere la solitudine e l’abbandono, ha disegnato un’immagine del Santissimo sacramento sul muro della sua cella, pregando per molto tempo. Il governo vuole costringere lui e altri sacerdoti a farsi registrare e iscriversi all’Ap, che vuole costruire una Chiesa indipendente dal papa.
Era il mattino del 5 agosto 358 quando il colle romano Esquilino fu coperto dalla “neve”. Fu lì che Papa Liberio (352-360) volle una cappella in seguito al cosiddetto “miracolo della nevicata”, tramandato per tradizione e confermato per iscritto da Fra Bartolomeo da Trento (1250). La struttura della chiesa fu ingrandita da Papa Sisto III (432-444) e con qualche modifica effettuata nel corso dei secoli è giunta fino ad oggi, realizzando così la nota basilica di Santa Maria Maggiore dedicata alla Madonna. I mosaici all’interno della basilica ricordano la storia del miracolo. Fu la Madonna premonitrice ad apparire in sogno a Papa Liberio dicendogli di erigere una chiesa, la stessa notte la Madonna apparve in sogno anche al Patrizio Giovanni Romano ed alla moglie suggerendogli il posto dove edificare la chiesa, che loro desideravano offrire, annunciando un miracolo il 5 agosto. La mattina del 5 agosto avvenne la straordinaria nevicata, ed in seguito a questa Patrizio Giovanni parlò con Papa Liberio e fu deciso di costruire lì la cappella.
I giudici non sono che la "bouche de la lois", la bocca della legge, diceva Montesquieu. A leggere invece un decreto del magistrato civile Clarice di Tullio pare che la legge debba trovare altre bocche per farsi ascoltare. Ma veniamo ai fatti avvenuti nel mese di gennaio, resi noti però solo di recente. Una donna del trevigiano di 48 anni, testimone di Geova e malata di sclerosi multipla, paventando nel futuro di perdere la capacità di intendere e volere ha espressamente dichiarato al giudice quanto segue mettendolo nero su bianco: “Voglio che mio marito possa negare il consenso alle emotrasfusioni e ad altre terapie volte a protrarre artificiosamente la mia vita laddove i medici ritengano che la mia situazione sanitaria sia senza speranza”. Insomma se non potrò decidere io per il rifiuto delle cure che possa farlo mio marito.
Mandando un sms al 45500 doniamo 2€ per l'emergenza siccità Africa Orientale. E' una piccola goccia, se siamo in tanto possiamo formare un oceano.
«Il disegno di legge sul biotestamento non entra nel merito di casi come quello della donna di Treviso. Chi lega questa vicenda con la legge che in settembre tornerà al Senato, lo fa per confondere le acque e cercare di introdurre l’eutanasia in Italia». Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, a proposito della sentenza del giudice di Treviso, che ha dato ragione a una 48enne con una malattia rara appartenente ai Testimoni di Geova, che aveva chiesto di non essere curata nel caso in cui si fosse in condizioni di salute disperate.
Abiba è poco più di una bambina. Una bambina madre di due figli, di cui il secondo nato nel campo di Ifo. È arrivata qui da noi tre mesi fa, dopo aver lasciato Salgale, in Somalia, senza dire nulla al marito, un nomade impossibile da rintracciare da mesi. È partita con la mamma, una figlia di sette anni e uno nel pancione. Per il viaggio si era organizzata. Aveva una macchina, dei viveri e persino la benzina, ma è stata assalita dai banditi prima ancora di arrivare al confine: le hanno portato via tutto. Ha camminato due giorni prima di trovare un’altra macchina che l’accompagnasse alla frontiera. Da qui ha proseguito ancora a piedi, impiegando due giorni per arrivare al campo di Dadaab. Oggi vive con la mamma e i figli, senza avere notizie del marito. La sua storia è una delle tante. Noi di Avsi continuiamo a lavorare nel campo su input della Cooperazione Italiana insieme a Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, responsabile del campo in cooperazione con il governo keniota. Gli arrivi sono incessanti, è difficile far fronte a tutto e stare di fronte alle storie dolorose che ci raccontano.
Pensieri sparsi di questa mattina prima del mio solito caffè all’alba: «Oggi è il compleanno di Mamma. Sì, oggi Mamma Maria compie 2027 anni». «Sono i veggenti di Medjugorje che ce l’hanno detto appena Lei glielo ha rivelato». «Cielo, come vorrei poter assistere a un’apparizione di Marja oggi: Mamma ama ricevere gli auguri per il suo compleanno e scambiare veri e propri abbracci…». «Oggi è il mio turno a egoiaisia… A dire la verità, non mi sento proprio all’altezza di formulare gli auguri alla nostra madre celeste…». Dopo il caffè: «E se provassi a mettermi nei panni di una madre qualunque per cercare di capire col cuore la grandezza di chi è Mamma di tutti?».
Allarme del Comitato media e minori: l’Italia sta smantellando il sistema di protezione dei minori da pornografia e violenza in tv. Due i passi pericolosi compiuti dall’Agcom. Il primo è il via libera ai film vietati ai minori di 14 anni anche in orario diurno per i canali con <+corsivo>parental control<+tondo>, cioè su digitale terrestre. La seconda è la decisione di non applicare la legge che permette i film porno solo su canali a pagamento e di notte, con un codice di accesso sicuro. Codice tecnicamente impossibile sul 70% dei televisori. Ma l’Agcom ha deciso che si può fare lo stesso.
Sarà annunciato la prossima settimana il piano operativo della rete internazionale Caritas per aiutare il Corno d’Africa colpito dalla siccità e dalla carestia. Subirà probabilmente modifiche entro fine mese, poiché la drammatica situazione di milioni di persone allo stremo, data la carenza di precipitazioni in primavera e la scarsità di cibo, rischia di peggiorare ulteriormente. Il primo intervento di emergenza durerà fino al 30 settembre, costerà 20 milioni di euro e aiuterà almeno 300mila persone avviando anche interventi strutturali per il rifornimento di acqua potabile e la salvezza del bestiame sopravvissuto. Caritas italiana contribuirà con 300mila euro in attesa della colletta nazionale del prossimo 18 settembre. A Nairobi, due giorni fa, le Caritas dei Paesi colpiti e quelle europee (inclusa quella italiana) hanno tracciato il quadro della drammatica situazione in ogni Stato e definito le linee guida dell’intervento. Ecco come si muoverà la Caritas nei prossimi 55 giorni.
«Lascio tutto. E seguo il Signore». Mariachiara Ferrari, 28 anni, si presenta all’incontro sul piazzale di un ospedale di Roma col camice bianco. Lo indosserà di sicuro ancora per qualche mese: il tempo di finire il 3° anno della Scuola di specializzazione in Medicina interna. In futuro chissà. Proprio lei — considerata tra le migliori specializzande dell’Università di Modena (e appena trasferita al Policlinico Gemelli per poter conciliare convento e corsia) — è disposta ad abbandonare il sogno di diventare medico: «Sono pronta a giocarmi tutto, nonostante la paura che spesso mi toglie il respiro, per realizzare il desiderio più profondo che ho nel cuore. Vivere sui passi di Dio!».
Nel castello di La Cour, presso Annecy (Francia), da pochi mesi era nato un bambino. Il piccolo, venendo in questo mondo, trovò una sorellina di tre anni, che fu subito assai gelosa verso di lui. Non le piaceva proprio quel “marmocchio” che ora riceveva tutte le attenzioni della mamma e del papà e di altri ancora. E un giorno la bambina gli sferrò un calcio in testa. Un’altra volta, gli gettò una manciata di sabbia negli occhi. Per la festa del 1º compleanno del piccolo, la sorella doveva offrirgli un mazzetto di fiori. Giunto il momento, lo buttò per terra e lo calpestò tenendo solo una rosa per se stessa, per farsi fotografare con lo sguardo sdegnato. Una vera peste questa bambina. Si chiamava Anna De Guigné ed era nata, figlia di conti, il 25 luglio 1911. Oltre a essere collerica, si rivelò ben presto intelligente, vivace, ardente. Ma proprio non sembrava chiamata a farsi santa. Invece... Dio compie meraviglie.
Non ho fatto in tempo a mettermi alla tastiera per un commento sulla morte del ventunenne lombardo ucciso a Mikonos da una bottigliata in discoteca che mi raggiunge la notizia di una ventenne precipitata dal balcone dell'albergo a Maiorca. La memoria va alla ventunenne uccisa l'anno scorso a Lloret de Mar, o al ventiseienne morto per un “tuffo dal balcone” a Ibiza, sempre l'anno scorso. Tutti giovanissimi, tutti morti nei “paradisi dello sballo” dove abbondano musica, alcol e droga.
Niente handicappati, siamo inglesi. In Gran Bretagna si abortiscono i bambini “difettosi” con sempre maggiore leggerezza, anche per futili motivi. Lo si è appreso nei giorni scorsi, quando sono stati finalmente resi pubblici i dati sugli aborti tardivi legati a malattie del feto. Tra le patologie che spingono le madri ad abortire spiccano la spina bifida e la sindrome di Down, ma anche difetti rimediabili come il labbro leporino: solo nel 2010 sono stati registrati sette casi di questa malformazione al palato, che hanno comportato l’eliminazione di altrettanti nascituri. Un aborto praticato ben oltre il limite di ventiquattro settimane, che in Inghilterra è il tempo gestazionale entro il quale l’intervento abortivo non ha limitazioni: basta chiederlo per “motivi sociali” e lo si ottiene. Proprio come accade in Italia entro i primi 90 giorni, a norma della legge 194.
Un diplomatico statunitense alle Nazioni Unite ha definito ieri "grottesca" la posizione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla Siria. Non si è riusciti a ottenere dal Consiglio di Sicurezza neppure una risoluzione di condanna del regime, ma ci si è dovuti accontentare di una semplice "dichiarazione", l'equivalente diplomatico di un buffetto sulla guancia. Nel frattempo, le vittime della repressione del regime secondo gli Stati Uniti hanno superato il numero di duemila.
Quel politico è cattolico, non deve diventare presidente della commissione pari opportunità. Se qualcuno aveva dubbi sulla deriva zapateriana di alcune amministrazioni ecco che la vicenda della Regione Emilia Romagna ci offre l’ennesimo spunto di riflessione. Bologna. La giunta di centro-sinistra guidata da Vasco Errani e il consiglio regionale erano praticamente pronti per votare il presidente della commissione Pari Opportunità. Il candidato prescelto, Silvia Noè, capogruppo dell’Udc, aveva ottenuto il placet di tutti, o quasi, governatore compreso. Una scelta politica per un ruolo di garanzia, per il quale servono esperienza, competenza e imparzialità. Ma qualcosa, all’approssimarsi del voto è andato storto.
Leggo su Repubblica del 3 agosto 2011 un bell’articolo sulla toponomastica, stimolato dalla notizia che il municipio di Aberdeen, stato americano di Washington, ha respinto la proposta di intitolare un ponte a Kurt Cobain, il musicista della band dei Nirvana che ha onorato la «maledizione del 27» suicidandosi a 27 anni come altri grandi nomi del rock. I quali sono diventati «icone» proprio per l’epilogo (ultima, Amy Winehouse). Il municipio ha ritenuto, saggiamente, che un tossicodipendente non è l’esempio che si vuole dare ai giovani. In effetti, un bambino che leggesse la targa «Ponte K. Cobain» potrebbe chiedere al papà: chi era? E il papà dovrebbe rispondere, imbarazzato: be’, non era proprio Biancaneve…
Dal voto favorevole, espresso il 2 agosto dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, al disegno di legge che proibisce il burqa, esce sconfitto più il cattolicesimo democratico che il fondamentalismo islamico. Vale la pena di ripercorrere il dibattito che sul tema si svolge da qualche anno, se non altro allo scopo di ricostruire la genesi di un provvedimento che rischierebbe seriamente di essere tacciato di islamofobia, se la relatrice non fosse invero Souad Sbai, una parlamentare del PdL di origini arabe, che da anni combatte, assieme a tante altre, nei tribunali per la difesa delle donne. È lei stessa a spiegare chi l’ha ostacolata, commentando la vittoria che, nell’attesa di un’approvazione da parte dell’aula di Montecitorio, «dovrebbe far riflettere qualcuno sulla sua posizione falsamente multiculturale e sulla sua insostenibile concezione dei diritti di libertà, dalla quale, ringraziando il cielo, non abbiamo mai avuto nulla da imparare».
Una folla di almeno 100 persone ha assalito e dato alle fiamme un centro di preghiera della Christian Batak Synod (Hkbp). In precedenza avevano attaccato un altro edificio cristiano a cinque km di distanza. Le violenze sono avvenute il primo giorno del mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani.
Messaggio del 1 agosto 1984
Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?
Perdono, pace, riconciliazione. Sono le tre parole-chiave che la Chiesa cattolica degli Stati Uniti sta portando avanti in vista del decimo anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre. Per commemorare nel modo migliore le migliaia di vittime dei quattro attentati compiuti dagli uomini di Al Qaeda, la Conferenza episcopale americana ha creato una sezione apposita sul proprio sito Internet, contenente sussidi liturgici e suggerimenti pratici per le celebrazioni di tale anniversario. “9/11. La Chiesa cattolica ricorda”, si intitola la sezione web, che si apre con una riflessione spicciola: “911. Per anni, questi numeri hanno significato semplicemente una chiamata al Pronto Intervento. Ora, essi ci ricordano anche l’11 settembre 2001, la data del peggior attacco terroristico agli Stati Uniti d’America ed uno dei giorni più tristi per la nazione americana”.
Fiorisce la comunità cristiana in Nepal, dove aumentano le conversioni e i battesimi degli adulti che vengono celebrati nel corso di cerimonie pubbliche. Il Nepal, infatti, dopo la caduta della monarchia, è diventato uno Stato laico, ma ora una parte della classe dirigente vorrebbe reintrodurre l’induismo come religione di Stato, come accadeva prima del 1990, per porre un freno al dilagare delle conversioni. “Quando sono arrivato per la prima volta in Nepal, nel 1976, c’erano solo tre laici, tutti stranieri, che partecipavano alla Messa domenicale – è la testimonianza rilasciata ad AsiaNews del superiore regionale dei Gesuiti, padre Lawrence Maniyar – oggi, dopo 60 anni di presenza della Chiesa, ci sono circa ottomila cattolici”.
«I siti sono quasi tutti allocati in USA, Germania, Russia, Brasile… I contenuti della violenza sono di una gravità tale che non riusciamo a descrivere. Speriamo nell’azione tempestiva e mirata delle forze dell’ordine. A volte, caro don, siamo preoccupati per la vastità del fenomeno dello sfruttamento che non si riesce ad arginare. Stasera pregheremo di più». È questa la nota commossa che gli operatori di Meter hanno lasciato sul tavolo di presidenza e di lavoro di don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter onlus.
Avevano garantito di poter prendere Tripoli in poche settimane invece le truppe lealiste hanno dimostrato di poter colpire il cuore di Bengasi, la capitale dei ribelli. Questi ultimi, insieme alla Nato che ha lanciato raids aerei mirati, avrebbero dovuto uccidere Muammar Gheddafi, invece hanno cominciato a uccidersi tra loro con l'esecuzione di Abdel Fattah Younes, ex Ministro degli interni del regime schieratosi con i ribelli, dei quali era diventato il capo militare.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
Il 24 giugno scorso il Parlamento dello stato di New York ha approvato il matrimonio omosessuale, 33 voti a 29, facendo di New York il Sesto stato, su cinquanta, ad emettere la licenza matrimoniale a coppie dello stesso sesso. La stampa di tutto il mondo si è occupata di questa vittoria della lobby gay, anzi LGBT, l’acronimo ormai universalmente riconosciuto per i generi “lesbiche, gay, bisex, trans”, dando l’impressione che il matrimonio gay sia entrato nella cultura americana e che per questo ormai sia ormai solo questione di tempo prima che venga riconosciuto in tutto il Paese.
A Castel Gandolfo il 3 agosto Benedetto XVI ha ripreso le udienze del mercoledì interrotte nel mese di luglio. Come si ricorderà, nelle ultime udienze prima della pausa il Papa aveva iniziato quella che promette di essere una lunga “scuola di preghiera”, affrontando alcune “pagine difficili” del Vecchio Testamento da cui di volta in volta aveva ricavato insegnamenti per la vita interiore, la meditazione e la spiritualità.
Oltre quattro milioni di firme in favore della vita e contro l’aborto in Colombia. È il risultato dell’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale del paese che intende favorire l’emendamento all’articolo II della Costituzione ed impedire, così, «tutte le possibilità di aborto e di eutanasia» La bomba esplose nel 2009 quando a Medellín – per i colombiani “la ciudad de la eterna primavera”, per gli europei semplicemente la capitale del narcotraffico mondiale, balzata agli onori delle cronache negli anni '80, complice il famigerato “cartel” di Pablo Escobar – qualcuno ebbe l'iniziativa di dare vita a una “Clinica della donna” votata alla diffusione di ideologie femministe.
L’iniziatore del cammino neocatecumenale diede una testimonianza sulla sua conversione il 1/11/1996 ad Assisi, durante l’incontro con centinaia di giovani non tutti appartenenti al cammino neocatecumenale. Per la forza della sua testimonianza riproponiamo integralmente le sue parole: “Sono figlio di una famiglia normale, borghese, di Madrid. Mio padre era avvocato. Una famiglia agiata. Sono primogenito di quattro fratelli. I miei genitori erano cattolici. Dopo avere finito la scuola, andando all’università, entrai in crisi con la mia famiglia e con me stesso, soprattutto per l’ambiente nella facoltà di Belle Arti di Madrid che era completamente ateo, marxista. Subito mi resi conto che la formazione che io avevo ricevuto, tanto nella famiglia come nella scuola, non mi serviva a niente per rispondere ai problemi di ogni tipo che avevo (affettivi, psicologici, di identità). Mi domandavo: chi sono io?, perché esiste l’ingiustizia nel mondo?, perché le guerre?, eccetera… Mi allontanai dalla Chiesa fino ad abbandonarla totalmente. Ero entrato in una crisi profonda cercando il senso della mia vita. Alle Belle Arti feci teatro, conobbi il teatro di Sartre e militai un po’ in questa linea atea. Mi dedicai alla pittura, a esporre…
Sono 13 milioni le persone colpite da siccità e carestia nel Corno d’Africa. Gli ultimi drammatici dati sono stati diffusi dal Programma Alimentare Mondiale, che ha iniziato la distribuzione di aiuti umanitari nell’area. E intanto, gli Stati Uniti, hanno annunciato l’intenzione di allentare le sanzioni imposte contro le milizie al-Shabaab per garantire l’arrivo dei generi di prima necessità in Somalia. Sulla situazione nel Corno d’Africa, Salvatore Sabatino ha intervistato Mario Raffaelli, presidente di Amref Italia, da oltre 50 anni presente nei Paesi colpiti da questa carestia.
Benedetto XVI offre dei “consigli per le vacanze”: leggere i libri poco noti della sacra Scrittura (quello di Tobia, Ester, Rut), o quelli più impegnativi come Giobbe, Qoelet, il Cantico dei Cantici.“Non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere”, e per “alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera”.
Sabato scorso la notizia: il sito del magnate inglese Alki David avrebbe trasmesso in diretta l’eutanasia di Nikolai Ivanisovich, malato terminale di cancro al cervello che, vendendo i diritti a riprendere la propria morte, avrebbe assicurato un futuro economico tranquillo alla propria famiglia. Eutanasia in diretta, quindi, da una clinica svizzera segreta nella quale il sessantaduenne russo in fin di vita avrebbe deciso di farsi uccidere legalmente.
In estate, tempo di relax, scoprite quanto sia bello leggere la Bibbia: è l’invito di Benedetto XVI durante l’udienza generale di stamani a Castel Gandolfo, la prima dopo la pausa di luglio. Rivolgendosi ai fedeli raccolti nella piazza antistante il Palazzo apostolico, il Papa ha messo l’accento sull’arricchimento spirituale e culturale che possiamo trarre dalla lettura anche di singoli libri della Bibbia. Al termine della catechesi, il Papa è andato a salutare personalmente i malati e i fedeli in prima fila dietro le transenne.
Dal 2007 il centro di riabilitazione ha dovuto sacrificare il dormitorio per poveri e senzatetto, perché il governo non ha rinnovato l’affitto su tutti i terreni. Alla fine di luglio, la religiosa ha rischiato di dover lasciare l’India, dove lavora da 29 anni.
«Roma locuta, causa finita». Questa citazione dai Sermones di Sant’Agostino un tempo significava che dopo una decisione presa dalla Santa Sede su una particolare questione, essa doveva considerarsi definitivamente chiusa. Nella Chiesa di oggi questo non vale più, neppure presso un episcopato, quale quello croato, in passato considerato tra i più fedeli al Santo Padre. Protagonista di questa storia di aperta ribellione al Papa è il vescovo di Parenzo-Pola, Istria, mons. Ivan Milovan. Questi non ha accettato la decisione della Santa Sede, frutto dei lavori di una Commissione composta da tre membri cui faceva parte anche l'arcivescovo di Zagabria, cardinal Josip Bozanic, di risolvere in favore dei benedettini di Praglia (Padova) una disputa tra questi ultimi e la diocesi di Parenzo-Pola circa la proprietà dell'ex-abbazia benedettina e di 380 ettari circostanti siti nei comuni della parrocchia di Daila, tra Cittanova e Verteneglio. Il vescovo non ha voluto controfirmare il provvedimento, obbligando il Papa a sospenderlo temporaneamente dalle sue funzioni e ad affidare la firma al vescovo spagnolo Santos Abril y Castello, ex nunzio apostolico in Serbia e Slovenia, attualmente vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Il 27 luglio, con un giorno di ritardo, dovuto – e ha dell’incredibile! – all’insorgere di “problemi doganali”, è iniziato il ponte aereo da Nairobi, Kenya, a Mogadiscio, Somalia, deciso con urgenza dalla comunità internazionale per assistere le popolazioni colpite dalla carestia che da mesi interessa tutto il Corno d’Africa a causa di una protratta siccità.
Ma che fine fanno i nostri animali domestici? È una domanda che avrà assalito senz’altro chi ha visto morire il proprio cane o il proprio gatto. Esisterà anche per loro un Paradiso? Hanno o non hanno un’anima? Questioni spinose a cui non si sottrae il teologo domenicano, Angelo Bellon.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
Sabato 30 luglio «Castel Gandolfo è diventato un villaggio bavarese». Lo ha detto Benedetto XVI ricevendo una delegazione del comune di Traunstein, in Baviera, dove nel 1951 celebrò la sua prima Messa, in un discorso di cui la Sala Stampa vaticana ha ora diffuso la traduzione italiana.
L’ordigno ha colpito la chiesa siro-cattolica, che ha subito molti danni. Fra i feriti diversi bambini e sacerdoti; un giovane versa in gravi condizioni. Una seconda autobomba era pronta per colpire una chiesa evangelica. Arcivescovo di Kirkuk: presi di mira “un luogo sacro e persone innocenti”.
A tre mesi esatti dalla sua Beatificazione, e nell’anno in cui ricorre il decennale della sua storica visita in Romania (nel maggio 1999, su invito del Patriarca Teoctist), la città di Bucarest ha dedicato un busto a Giovanni Paolo II, che è stato scoperto ieri.
“La croce è simbolo di consolazione e di conforto per coloro che hanno perso i propri cari, ma è stata anche speranza e sostegno per i sopravvissuti e specialmente per coloro che sono stati impegnati nei soccorsi, per i vigili del fuoco, per i poliziotti e per gli operai addetti alla ricostruzione e per molti altri”. Così, padre Brian Jordan, religioso francescano, risponde alla denuncia portata avanti dall’associazione che promuove la difesa dei diritti degli atei degli Stati Uniti, l’American Atheist, contro la World Trade Center Cross, la croce alta sei metri che la comunità cristiana di New York ha voluto trasferire presso il National September 11 Memorial and Museum a partire dal prossimo anno.
Nuovo attacco contro la comunità cristiana irachena: stamani, un’autobomba è esplosa nei pressi della chiesa siro-cattolica della “Sacra Famiglia” a Kirkuk, provocando almeno 20 feriti e ingenti danni materiali. Tra i feriti anche bambini e una suora. Altre due bombe sono state disinnescate dalla polizia. E’ la prima volta che questa chiesa della città nord irachena viene presa di mira dai terroristi.
“Perché i cristiani dell’Occidente, docili all’azione dello Spirito Santo, ritrovino la freschezza e l’entusiasmo della loro fede”: è questa l’intenzione missionaria di preghiera del Papa per il mese di agosto. Un tema, quello della nuova evangelizzazione dell’Occidente, particolarmente caro a Benedetto XVI che proprio per affrontare questa sfida dei nostri tempi ha voluto istituire un nuovo dicastero vaticano.
Le straordinarie immagini di Maria che l'arte popolare ha saputo rendere nella loro maternità regale. La "grande mostra" riminese.
Cinque miliardi di dollari da Iran e Iraq per finanziare il regime siriano e tre «nemici» storici come Iran, Arabia Saudita e Israele uniti dal timore di una caduta di Assad. Una vittoria dei ribelli libererebbe infatti i due terzi dei siriani, cioè la maggioranza sunnita, dal predominio di una piccola setta, gli alawiti, con effetti destabilizzanti sull’intera regione. E con la creazione di una situazione molto simile a quella irakena per i cristiani siriani, che rappresentano il 10% della popolazione del Paese. E’ l’interpretazione del generale Carlo Jean, intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net dopo i bombardamenti di Hama costati la vita a centinaia di manifestanti inermi.
Alcune notizie sui veggenti Vicka, Ivan e Ivanka che si è recata in Vaticano per parlare con la Commissione Vaticana su Medjugorje.
Ad Assisi, presso la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, sono iniziate le celebrazioni per la solennità del Perdono che, come ogni anno, si ricorda domani, 2 agosto. Migliaia i pellegrini giunti per ricevere l’indulgenza plenaria chiesta ed ottenuta nel 1216 da San Francesco.
Quindici anni fa, il primo agosto del 1996, veniva ucciso in Algeria mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano, domenicano, vittima a 58 anni - insieme al suo autista musulmano - di un attentato mentre rientrava in auto, alla sera, nella sua residenza. La tragica morte del presule avveniva 70 giorni dopo quella di sette Frati trappisti, rapiti nella comunità di Tibhirine, vicino Medea, ed uccisi dopo inutili trattative il 21 maggio. Diciannove le vittime cattoliche del terrorismo in Algeria tra il ’94 e il ’96, sulle quali è stato aperto il processo di Beatificazione. Roberta Gisotti ha intervistato fra Bernardino Prella, predicatore domenicano, socio del Maestro dell’Ordine per l’Italia e la penisola Iberica.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
E’ entrato nella chiesa dove celebra messa da 40 anni e ha trovato un pope ortodosso che smantellava le statue dei santi. Alla richiesta di spiegazioni, il religioso rumeno non ha fatto altro che allargare le braccia e invitarlo a rivolgersi in curia. Succede a Reggio Emilia nella chiesa del Cristo, piccolo santuario dove da 40 anni tutte le mattine il rettore don Luigi Veratti celebra la messa delle 9.30 di fronte ad un nutrito gruppo, circa 50, di fedeli.
Quando essere anticomunisti era considerato un reato. La viltà di chi ha voluto nascondere le vere dimensioni della persecuzione comunista. L’incomprensione della natura ideologica del marxismo-leninismo.
3 milioni di somali rischiano di morire di fame. O divorati dalle bestie feroci mentre tentano la fuga. Don Alfonso Poppi, missonario in Kenya e Leo Capobianco, responsabile Avsi, spiegano a Tempi le forti contraddizioni di una crisi che minaccia di decimare la Somalia.
All'Università di Stanford, negli Stati Uniti, ci hanno dedicato anche un corso di studio. Si chiama "Progetto perdono". Altre due università americane, quella del Michigan e quella del Tennessee, hanno invece annunciato dopo uno studio approfondito che perdonare fa bene alla salute: abbassa lo stress, diluisce la rabbia, abbassa la pressione sanguigna. Tutto molto bello, ma i recenti fatti di cronaca, con tragedie scaturite da assurde banalità come una lite al semaforo o, peggio, la follia che ha portato alla morte di oltre settanta ragazzi, istintivamente tengono molto lontani dalla parola perdono. Una parola che si sente sempre più raramente, quando la vita mette davanti a fatti così devastanti che il perdono sembra proprio l'ultima possibilità. IlSussidiario.net ha chiesto alla professoressa Silvia Vegetti Finzi, psicanalista e docente presso l'Università di Pavia, che cosa può permetterci di perdonare, anche di fronte al male. Vegetti Finzi ha partecipato attivamente al Movimento femminista, collaborando con la "Università delle donne Virginia Woolf "di Roma e con il Centro Documentazione Donne di Firenze. Nel 1990 è tra i fondatori della Consulta (laica) di Bioetica.
Il Ministero per la tutela delle minoranze religiose torna in vita ma si chiamerà Ministero per l’armonia nazionale e sarà guidato da un politico cattolico, Akram Gill. Era guidato, in passato, dal ministro cattolico, Shahbaz Bhatti, assassinato lo scorso mese di marzo da estremisti islamici.
Vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e assetati: così il Papa all’Angelus torna a rivolgere l’attenzione alle popolazioni del Corno d’Africa. Nella domenica in cui il Vangelo parla del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Benedetto XVI ricorda che Cristo, “attento al bisogno materiale incoraggia a dividere il pane con i bisognosi”. Il Papa ricorda Sant’Ignazio di Loyola di cui oggi la Chiesa fa memoria.
Concerto per il Papa, sabato pomeriggio, nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo: ad offrire l’omaggio musicale a Benedetto XVI in occasione dei suoi 60 anni di sacerdozio, è stata una delegazione di Traunstein, cittadina della Baviera meridionale dove il Papa ha celebrato la sua Prima Messa l’8 luglio 1951. Al Pontefice è stato anche consegnato "l’anello d’onore” del distretto di Traunstein, una speciale onorificenza istituita nel 1969 per quelle persone il cui operato ha contribuito al beneficio della comunità locale.
Tutto cominciò una notte del 1216. Mentre Francesco d’Assisi era immerso in preghiera alla Porziuncola vide, in una luce molto forte, Cristo e alla sua destra la Madonna con gli Angeli. Gli fu chiesto che cosa desiderasse per la salvezza delle anime e lui senza esitazione rispose: «Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe».
Le tragiche notizie provenienti dalla Siria unite alla sconcertante situazione di stallo in Libia dovrebbero spingere i responsabili della politica estera europea, come minimo, a pubbliche scuse per aver raggirato l’opinione pubblica e per aver fatto perdere qualsiasi credibilità alla diplomazia dei paesi dell’Unione Europea.
Un articolo di Scott Stewart pubblicato il 7 luglio sul sito internazionale di intelligence Stratfor parte dai recenti attentati in Afghanistan, portando l’attenzione in particolare su quello del 28 giugno all'Hotel Intercontinental, per riproporre un vecchio quesito: a che cosa serve il terrorismo suicida? In una logica puramente militare si dovrebbe concludere che serve a poco. Né i talebani né al-Qa'ida negli ultimi anni hanno colpito obiettivi di rilievo, e i loro attentati non hanno cambiato le sorti di guerre in corso. Dal momento che le organizzazioni terroristiche sono composte sì da criminali, ma non da sprovveduti, Stewart suggerisce che lo scopo degli attentati vada cercato al di fuori delle valutazioni strettamente militari, analizzando i benefici che i terroristi possono ottenere sul piano propagandistico e simbolico.
All’Angelus, Benedetto XVI commenta il brano della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Cristo è attento al bisogno materiale, ma vuole donare di più, perché l’uomo è sempre affamato di qualcosa di più, ha bisogno di qualcosa di più”.
Persone di tutte le età sono esortate a recitare il rosario ogni sabato in vista della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si svolgerà dal 16 al 21 agosto a Madrid (Spagna). La campagna del rosario “Firm in the Faith with Mary” (Saldi nella fede con Maria), organizzata dal Family Rosary International in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre e altre organizzazioni cattoliche, sta chiedendo alla gente di recitare il rosario per la conversione, l'approfondimento della fede e l'impegno a seguire Cristo di quanti assisteranno alla GMG.
Anche quest'anno, la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola accoglierà migliaia di pellegrini giunti da ogni luogo per celebrare la festa del Perdono. Un comunicato dei Frati minori della Basilica ricorda le parole di Papa Benedetto XVI a proposito del luogo: “La Porziuncola è anzitutto un luogo, ma grazie a Francesco d’Assisi è divenuto una realtà dello spirito e della fede, che proprio qui si fa sensibile e diventa un luogo concreto in cui possiamo entrare, ma grazie al quale possiamo anche accedere alla storia della fede e alla sua forza sempre efficace”.
Nel mese di giugno, molti hanno appreso pubblicamente, attraverso i mezzi di informazione, che un gruppo evangelico pentecostale aveva individuato il momento del giudizio finale e il “rapimento” dei cristiani nel giorno 21 maggio 2011 alle ore 18.00. Grazie a Dio non è avvenuto alcun cataclisma o qualsivoglia disastro di grandi proporzioni, interpretabile da questo gruppo statunitense - denominato “Family radio” e creato da Harold Egbert Camping - come un segnale dell’inizio dell’apocalisse. D’altra parte, questa tendenza non è una novità. Nel corso del tempo diversi gruppi fondamentalisti biblici hanno pronosticato la fine dei tempi e la separazione dei giusti (il rapimento) dalla terra che sarebbe stata distrutta. Gli avventisti l’avevano prevista per il 21 marzo 1843, il 21 marzo 1844, il 22 ottobre 1844, e nel 1874 i Testimoni di Geova. Pat Robertson, un tele-evangelista, aveva annunciato la seconda venuta di Cristo per il decennio degli anni Ottanta.
Papa Benedetto XVI ha chiesto le preghiere dei credenti nel mese di agosto per la Giornata Mondiale della Gioventù. E' la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da quasi 50 milioni di persone nei cinque continenti.
Alla fine dello scorso mese di giugno, è stata pronunciata dalla Corte Suprema iraniana la condanna a morte per apostasia del pastore evangelico Youcef Nadarkhani, convertito al cristianesimo, poi annullata – come ha riferito Asia News - a condizione del suo ritorno all’islam. La legge civile iraniana non prevede il reato di apostasia, anche se da tempo si discute per varare una legge sul tema. Nel caso del pastore Nadarkhani, che è stato descritto come “falsato” e “extragiudiziale”, sembra che ci sia stata una pressione politica sui magistrati, che si sarebbero divisi sulla condanna. La corte avrebbe fatto uso dell’art. 167 della Costituzione iraniana, che stabilisce che se i giudicanti non trovano le basi per una decisione nella legge civile devono “citare fonti islamiche attendibili o una fatwa valida da cui hanno tratto giudizio così da emanare un verdetto”. Il pastore Youcef Nadarkhani, membro della Chiesa d’Iran, è stato arrestato il 13 ottobre 2009 nella città di Rasht mentre cercava di registrar legalmente la sua chiesa. Si pensa che il suo arresto sia stato causato dalla sua posizione, critica del monopolio islamico nell’istruzione religiosa dei bambini. Inizialmente, è stato accusato di proteste, ma in seguito le accuse sono state cambiate in quella di apostasia e di evangelizzazione di musulmani.
Nel Continente americano bisogna proseguire con fervore l’opera di evangelizzazione facendo risplendere i frutti della fede e dell'apostolato. E’ quanto scrive Benedetto XVI nella lettera inviata al cardinale Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, inviato speciale dal 7 al 9 agosto prossimi alle celebrazioni per la chiusura dell’anno giubilare nel 500.mo anniversario dell’erezione canonica delle prime circoscrizioni ecclesiastiche delle Americhe, Santo Domingo e La Vega nella Repubblica Domenicana e San Juan a Porto Rico.
Tutte le informazioni sulla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto, sono da oggi disponibili in una nuova originale applicazione per cellulari e dispositivi di ultima generazione, come iPhone, iPod e iPad. L’applicazione voluta dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, e approvata dal Pontificio Consiglio per i Laici, è stata realizzata in cinque lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese), dalla Futurtech & Adv Production. Il costo del dispositivo, di soli 3,99 Euro, servirà a finanziare il viaggio dei giovani provenienti dai Paesi più lontani. Alla presentazione dell'applicazione, stamani presso la Sala Stampa della Santa Sede, è intervenuto Marcello Bedeschi, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, che al microfono di Claudia Di Lorenzi spiega come nasce l’iniziativa.
"Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di agosto. Il Papa dunque richiama tutti i fedeli a pregare per i giovani che parteciperanno alla Gmg. Su questa intenzione di preghiera,
I giorni dopo la tragedia nel racconto di p. Marco Villa, del Pime. L’impegno immediato dei cattolici. I soccorsi, l’opera paziente dei volontari; dakka rimozione delle macerie all’ascolto dei sopravvissuti. L’eroicità delle maestre della zona intorno a Fukushima, che cercano di tenere allegri i bambini, ma pensano ai loro figli ed elaborano menu senza, carne, pesce, uova, verdure.
Un professore cristiano ha fondato la All Pakistan Christian League (Apcl), per un Pakistan liberale e a garanzia delle minoranze. Critiche e scetticismo dell’arcivescovo emerito di Lahore: troppi partiti in passato, ma hanno avuto vita breve. Per il prelato manca la fiducia “nel sistema democratico” e la situazione resta “disperata”.
Le politiche delle Nazioni Unite sulla gioventù dovrebbero rispettare il diritto dei genitori di educare i propri figli, anche nel campo della sessualità umana e della “salute riproduttiva”. L'Arcivescovo Francis Chullikatt, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, lo ha osservato questo giovedì intervenendo al meeting di alto livello dell'ONU sulla gioventù. “Ogni giovane dovrebbe poter essere allevato in un ambiente in cui possa crescere e imparare, ovvero in una comunità e in una società caratterizzate da pace e armonia, libere da qualsiasi violenza e discordia. Ogni bambino, per lo sviluppo pieno e armonioso della sua personalità, dovrebbe crescere in un ambiente familiare, in un'atmosfera di felicità, amore e comprensione”, ha dichiarato l'Arcivescovo.
Ci sono persone che vivono nel fango, nel dolore, nella vergogna, e ci sono angeli che cercano e portano il bene proprio in questi luoghi di disperazione. Uno di questi angeli si chiama Francesca Bassi, una suora della Carità che appartiene alla Congregazione fondata da Santa Giovanna Antida Thouret. Suor Francesca ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, soprattutto dei più bisognosi, e ora ha deciso di raccontare la sua esperienza. Quarantadue storie raccolte in un volume edito da Cantagalli con il titolo “Non storie, ma storie vere, vite al bivio”.
Lavoro e impresa da un lato e famiglia e maternità dall’altro non dovranno essere più avversarie in futuro. Quello che è l’auspicio di tante mamme e famiglie in alcuni contesti è già una concreta realtà. È il caso di Happy Child, nata nel 2002 come rete di strutture per la prima infanzia. Oggi questo network conta oltre 50 strutture in tutta Italia, tra asili nido, scuole materne e ludoteche. L’idea di Rita Zecchel, fondatrice e presidente di Happy Child, è quella di sostenere le donne lavoratrici in un processo virtuoso che non le penalizzi sul piano economico e le preservi dai pregiudizi di cui spesso sono vittime, secondo i quali una donna con figli in azienda non è una lavoratrice affidabile, in quanto troppo distratta dalle esigenze familiari. Nulla di più falso. Come dimostra l’esperienza messa in piedi dalla Zecchel, le imprese possono sostenere in modo agevole la maternità e, al tempo stesso, le giovani mamme non saranno mai di impaccio per la produttività: al contrario, possono diventare una vera risorsa e mettere in gioco doti, esperienza e sensibilità di cui gli uomini e le donne senza figli non dispongono.
Sembra un secolo, e invece sono passati solo poco più di quattro mesi dallo tsunami che ha sconvolto il Giappone e il mondo. Tra i tanti problemi che affliggono questo Paese ci sono però anche tanta speranza e ottimismo. C’è lo splendore di Cristo che brilla sui volti dei cento ragazzi che, da molti mesi, sognano di partire dal Giappone per andare a Madrid e partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Così, a distanza di quattro mesi, riaffiora l'autenticità di un evento che non ha mai smesso d'essere attuale. Un terremoto è un'occasione, una scossa dell'anima, una chiamata a conversione, un fascio di luce sulla serietà della vita. E, per quel mistero che si chiama Incarnazione, proprio e solo la drammaticità della vita apparsa nella vicenda di Cristo innesca l'unico possibile ottimismo; il paradosso che spalanca un sepolcro di morte su un'alba eterna di resurrezione e di vita.
“Così dice il Signore: “O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti”.(Is 55,1-3) “Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla; perché vada nel villaggi a comprarsi da mangiare”. Ma Gesù disse loro: “Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”. Gli risposero: “Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!”. Ed egli disse: “Portatemeli qui”. E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.”(Mt 14,13-21)
Per monsignor Juan del Río Martín, Arcivescovo castrense di Spagna, “ci sono due modi di vivere le vacanze”: “quello più potenziato dalla cultura edonista dominante è il 'dolce far niente'”, “l'altro modo è quello che propone Benedetto XVI di mettere il Vangelo nella valigia, che vuol dire diventare padroni delle nostre vacanze, saperle valorizzare ma non mitizzarle mai e scoprire i valori che racchiude questo periodo dell'anno”. Per queste ragioni, il presule indica dieci punti per vivere delle vacanze realmente cristiane, il primo dei quali è “il riposo”.
Prodotto in 70.000 copie, arriva il “Vademecum del pellegrino italiano”, predisposto dal Servizio Nazionale per la pastorale giovanile per i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid, che si svolgerà dal 16 al 21 agosto. La GMG, ha spiegato il responsabile del Servizio, don Nicolò Anselmi, “è un pellegrinaggio, ed ogni pellegrinaggio è caratterizzato da momenti comunitari e momenti personali, di fraternità con gli amici e di intimità con Dio: la nostra speranza è che questo Vademecum possa essere utile in ambedue i momenti, sia quando i giovani saranno in mezzo a tanta gente, a cantare, a ridere, a pregare, sia quando torneranno a casa e da soli, con Dio, ne ascolteranno la voce o parleranno con lui”.
apri pdf Degna sepoltura per i bimbi non nati Degna sepoltura per i bimbi non nati di Francesco Agnoli 29-07-2011 La notizia non è nuova, ma ha ora un certo rilievo sui grandi media: a Caserta, l’associazione Difendere la vita con Maria, fondata e presieduta da don Maurizio Gagliardini, ha siglato un protocollo di intesa, approvato con delibera del 22 luglio 2011, con l'Azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano, per promuove il seppellimento dei «bambini non nati». Il sindaco della città ha dato la propria disponibilità a concedere un apposito spazio nel cimitero cittadino, ma, come sempe in questi casi, si è levata, violenta e intollerante, la voce di alcuni protestatari - rappresentati dal sindacato medico Fp-Cgil Medici - che sono divenuti, per il Corriere della Sera, "i medici" tout court. Il che non dovrebbe essere, dal momento che nel nostro Paese la maggioranza dei ginecologi sono obiettori e quindi ritengono l’aborto quantomeno qualcosa di negativo. Secondo il sindacato di sinistra, si tratterebbe di «violenza psicologica sulle donne da fermare».
Adesso, che sia io a difendere l'importanza, il valore, la sacralità del nome è davvero surreale. Io i nomi me li dimentico qualche decimo di secondo dopo averli sentiti, senza battere ciglio. A volte non li sento neanche mentre me li stanno dicendo, tutta presa come sono dall'osservare le facce, per cercare di carpire i segreti più profondi – sarà felice? - da una piega della palpebra, dalla postura. Non mi ricordo un generale, un presidente, una città neanche se mi pagano; attraverso sale piene di gente con un sottile senso di panico, studiando formule generiche e il più possibile vaghe – “eh, che bello, era tanto che mi chiedevo come stessi”; “ti ho pensata” - per prendere tempo nella speranza di ricordarmi come cavolo si chiama quella persona che lo so, ne sono certa, io conosco bene, benissimo.
Nessuna meraviglia, purtroppo, se vi è oggi la tendenza a mettere gli animali sullo stesso piano dell’uomo e non di rado al di sopra, almeno per quanto riguarda i loro diritti: leone, lupo ecc. possono – da carnivori – mangiare le carni delle loro prede. L’uomo, per contro, pur essendo onnivoro-carnivoro, deve diventare vegetariano come nella sostanza sembra affermare Enzo Bianchi nel suo saggio accolto nell'antologia di autori diversi Animalia (Rizzoli). Presentando il libro, il curatore Ivano Dionigi pare fornire una visione equilibrata nel rapporto uomo-animale. La stessa cosa non si può però dire dire del titolo complessivo con cui Avvenire del 21 luglio ha offerto stralci degl'interventi degli stessi Bianchi e Dionigi: Gli animali in paradiso?
Un Marco Pannella che diventi Presidente della Repubblica è incubo che per fortuna appartiene solo a una brutta notte in una cattiva locanda dopo una pessima cena. Però la realtà ci ha riservato in queste ore uno spettacolo non meno inquietante: il Presidente della Repubblica che va a rendere omaggio a Pannella, alle sue idee e alla sua creatura, il Partito Radicale.
La vera domanda che tutti si dovrebbero porre quando si tratta di rifinanziare le missioni dei militari italiani all’estero è: che cosa ci stanno a fare dei militari in Afghanistan? Per prendere come esempio il Paese dove in questo momento i nostri soldati sono più esposti.
Il Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente del 2010 è stato considerato un successo per molti aspetti, afferma il Vescovo copto cattolico di Luxor. Mons. Youhannes Zakaria, 61 anni, ha detto a ZENIT che questo avvenimento ecclesiale non ha solo permesso a tutti i Vescovi cattolici del Medio Oriente di incontrarsi per la prima volta col Santo Padre a Roma per discutere sulla situazione della Chiesa in questa regione, ma ha anche portato alle luci della ribalta questo angolo di mondo. In questa seconda parte dell'intervista mons. Zakaria parla delle conversioni forzate all'Islam, dei frutti dell'Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo di Vescovi e delle relazioni tra musulmani e cristiani.
Un nuovo atteggiamento di speranza serpeggia tra i cristiani d’Egitto, secondo il Vescovo copto cattolico di Luxor. Mons. Youhannes Zakaria, 61 anni, ha detto a ZENIT che se dalla Rivoluzione egiziana del 1952 il silenzio e la negatività avevano permeato la maggior parte degli egiziani cristiani, quanto accaduto all’inizio di quest'anno, con le rivolte di popolo che hanno portato alla deposizione del Presidente Hosni Mubarak dopo 30 anni di governo, ha reso la presenza dei cristiani nel paese più viva e vegeta che mai. In questa lunga intervista il Vescovo parla della situazione attuale in Egitto dopo i venti della Rivoluzione scoppiata il 25 gennaio scorso.
È stata probabilmente ritrovata la tomba dell’apostolo Filippo. Il ritrovamento è avvenuto a Pamukkale, l’antica Hierapolis, in Anatolia Occidentale (Turchia), città in cui Filippo, dopo aver predicato in Grecia e Asia Minore, morì. La scoperta si deve alla missione archeologica italiana avviata già nel 1957 e composta oggi da un’équipe internazionale diretta dal 2000 da Francesco D’Andria, docente all’Università del Salento. Un risultato importante nella ricerca della tomba di San Filippo, ricorda “L'Osservatore Romano”, era già stato raggiunto nel 2008, quando l’équipe riportò alla luce la strada processionale percorsa dai pellegrini per raggiungere il sepolcro dell’apostolo, e ora è arrivato questo nuovo e importante traguardo.
Vari gruppi di giovani di diverse nazionalità che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid (dal 16 al 21 agosto) hanno inserito nel proprio itinerario un pellegrinaggio al Santuario di Fatima, in Portogallo. Secondo quanto ha reso noto il servizio stampa del Santuario, alcuni gruppi prevedono di passare per Fatima prima di partecipare alla GMG, altri hanno programmato la visita in Portogallo dopo l'incontro. “Fino a questo momento si sono fatti annunciare 64 gruppi di giovani, che indicano di voler partecipare anche alla GMG. Di questi, 45 verranno prima della Giornata, 19 dopo”, ha reso noto Natalina Ferreira, direttrice del Servizio per i Pellegrini (SEPE) del Santuario di Fatima.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Madrid (Spagna) dal 16 al 21 agosto prossimi, il Brasile sarà rappresentato da più di 13.000 giovani. In un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”, il Cardinale brasiliano Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo, commenta il tema dell'incontro, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, che definisce “profondo e molto attuale”. La frase è tratta dalla Lettera ai Colossesi, e San Paolo esorta i fedeli a non vacillare nella propria fede in Cristo. Il tema della GMG, osserva il Cardinale, “sottolinea un aspetto centrale nella vita cristiana: il nostro riferimento e la nostra relazione con Cristo”.
C’è una via per non cadere vittime passive dei programmi televisivi, né della cultura nichilista proiettata nei film, né della furia paralizzante dei video della playstation, ed è quella di utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per incrementare la capacità di relazioni umane come praticata dalla famiglia. Questo è quanto propone il Fiuggi Family Festival (FFF) giunto alla sua quarta edizione. Nel corso della conferenza di presentazione Antonella Bevere Astrei, Presidente del FFF, ha spiegato l’importanza delle relazioni familiari a fronte della fragilità che caratterizza gli esseri umani.
Il frate francescano e Vescovo passato alla storia come l'“oratore” della Costituzione argentina del 1853, Mamerto de la Ascensión Esquiú (1826-1883), potrebbe essere presto beatificato, secondo quanto ha rivelato il vicepostulatore della sua causa. Padre Jorge Martínez OFM, in risposta alle “insistenti richieste circa lo stato di questa causa”, ha rivelato che “il processo è già quasi terminato”. In una breve nota pubblicata sulla rivista “Nuestro Tiempo”, della quale è direttore responsabile, afferma che “dopo più di 80 anni di avanti e indietro e di arduo lavoro, il 16 dicembre 2006 Benedetto XVI ha approvato l'eroicità delle virtù di Esquiú e lo ha dichiarato 'venerabile', la definizione che precede quella di 'beato'”.
Si terrà a Squillace (Catanzaro) presso il Centro Congressi “Porto Rhoca” nei giorni 1-6 agosto il 26° Life Happening dei giovani del Movimento per la Vita Italiano (MpV), dal titolo “Vita, speranza infinita”, dedicato alla memoria di Vittoria Quarenghi, prima segretaria del Movimento per la Vita Italiano. Il Life Happening vedrà radunarsi nella cittadina costiera calabrese oltre 250 giovani e giovani famiglie, che vivranno una settimana di formazione, condivisione e vacanza.
«Non manchi a queste popolazioni sofferenti - ha chiesto Benedetto XVI - la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà». Il riferimento è alla carestia nel Corno d’Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone – soprattutto bambini – in Etiopia, Eritrea, Somalia, Kenya. A rischio anche l’Uganda, soprattutto il Nord, la Tanzania e il Sud Sudan. Caritas Italiana da anni è impegnata nel Corno d’Africa, in collaborazione con le Chiese locali, in ambiti diversi: la salute, la lotta all’esclusione sociale, l’istruzione. Quasi 20 anni fa lanciò una campagna di sensibilizzazione sulla situazione del Paese che purtroppo è ancora drammaticamente attuale. In occasione di questa nuova emergenza ha lanciato subito un appello e ha messo a disposizione 300.000 euro restando in costante contatto con le Caritas africane attive nei paesi colpiti dalla siccità. Nel contempo ha invitato a riflettere cause strutturali di queste sofferenze. La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 1 milione di euro, invitando a pregare per le comunità colpite e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana.
“Il regno dei Cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano via”, “raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo”. E’ questo un passo del Vangelo odierno, tratto da Matteo, che invita i fedeli a soffermarsi sulla realtà del Giudizio finale. Una riflessione che si fa ancor più pressante, di fronte a realtà sconvolgenti quali la carestia nel Corno d’Africa che sta uccidendo migliaia di innocenti nell’indifferenza dell’opinione pubblica. Sulla realtà ultima del Giudizio e in particolare sul suo criterio, l’amore, Benedetto XVI ha svolto diverse riflessioni a partire dalla sua Enciclica, “Spe Salvi”.
Un movimento di persone che seguono Cristo in India ma non sono battezzate potrebbe arrivare a 50.000 membri, secondo alcuni sacerdoti che lavorano a stretto contatto con loro. I presbiteri che operano nella capitale spirituale induista di Varanasi (Benares), nel nord dell'India, hanno riferito che i Khrist Bhaktas - letteralmente i “Devoti di Cristo” - sono aumentati a livello sia di numero che di impegno religioso.
Scomparso nei giorni scorsi, Micael Digal è stato ritrovato morto questa notte vicino al villaggio di Mdikia. La polizia ha subito archiviato il caso come morte accidentale. Presidente del Global Council of India Christian denuncia polizia e autorità che da anni coprono i delitti dei radicali indù.
Il ferimento della donna ha scatenato uno scontro fra cristiani e musulmani del piccolo villaggio di Ezbet Jacob Bebawi. Il bilancio è di sei feriti. L’uomo era contrario all’installazione della campana della locale chiesa copta. Fonte di AsiaNews lamenta l’assenza di polizia e l’aumento delle violenze contro i cristiani dopo la caduta di Mubarak.
Tra Santa Sede e Irlanda, il clima non volge al sereno. Riassunto delle puntate precedenti: il 13 luglio è stato pubblicato il rapporto sugli abusi di minori da parte del clero della diocesi di Cloyne. Il 20 luglio il primo ministro Enda Kenny [nella foto] lo ha commentato in parlamento in un discorso durissimo, mentre due ministri annunciavano la presentazione di un disegno di legge che obbligherebbe i sacerdoti, sotto pena di cinque anni di prigione, a rivelare anche notizie di abusi su minori apprese in confessione. Di questi avvenimenti abbiamo dato notizia su La Bussola Quotidiana, esprimendo nello stesso tempo comprensione per la reazioni irlandesi a quelli che lo stesso Pontefice, nella sua Lettera ai cattolici dell’Irlanda del 19 marzo 2010, ha definito «atti peccaminosi e criminali» e ferma riprovazione per ogni ipotesi di attacco al segreto della confessione, che – tranne l’Albania comunista di Enver Hoxha (1908-1985) – neppure i peggiori regimi totalitari europei hanno mai osato toccare.
Non si è mai parlato tanto di costi della politica come in questi giorni. Anni di sprechi passati misteriosamente sotto silenzio, all'improvviso, sono entrati nel mirino dei cittadini che oggettivamente hanno ragione da vendere quando protestano contro la "casta". Di qui, il divampare seriale di inchieste giornalistiche e di pubblicazioni volte a svelare agli elettori le malefatte dei loro rappresentanti politici.
Fra tutte le montagne, le Dolomiti sono le più belle. Vette frastagliate che salgono al cielo, si dice siano fatte di carbonio e di roccia vulcanica che nei millenni si è sciolta facendole emergere dal fondo del mare. Girando lo sguardo nell’anfiteatro dei monti che avvolge un’immensa radura verde, improvvisamente nasce la percezione di trovarsi al centro del mondo. O forse già al centro della propria anima. Si ritrova l’essenziale da cui nasce la vita: terra, cielo, sole, acqua, e le persone che percorrono i sentieri.
Non è vero che non ci siano mai “buone notizie” nella nostra Italia di oggi, così malandata da tanti punti di vista. La nuova bocciatura, il 26 luglio, del progetto di legge (293 sì contro 250 no e 21 astenuti) che prevedeva un’aggravante per i reati di omofobia e transfobia è una buona notizia. Per diversi motivi.
Ha una parte del corpo paralizzata. Ha patito tre infarti e gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. In carcere ha già trascorso quindici anni della sua vita. Eppure il suo nome continua a far paura al regime comunista vietnamita. Per il temerario padre Nguyen Van Ly il calvario continua. Il sacerdote, che ha ormai 65 anni, dal marzo 2010 era agli arresti domiciliari per le gravi condizioni di salute. Ma le autorità marxiste vietnamite, incuranti del suo stato fisico, hanno deciso di rimandarlo dietro le sbarre confermando l’ultima condanna inflitta al religioso nel 2007. Otto anni di reclusione per «attentato alla sicurezza nazionale e propaganda di opposizione alla Repubblica socialista del Vietnam».
La situazione in Corea del Nord “peggiora di giorno in giorno. Noi sappiamo che non si deve aiutare il regime, ma come cattolici ed esseri umani non possiamo rimanere a guardare mentre i nostri fratelli al di là del confine muoiono di fame. Ecco perché abbiamo deciso l’invio di 100 tonnellate di farina, che distribuiremo direttamente nelle mani degli abitanti”. Lo dice all'agenzia AsiaNews una fonte cattolica della Corea del Sud per spiegare l’invio di un carico di aiuti oltre confine.
Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato che è partito oggi pomeriggio il primo ponte aereo di aiuti alimentari destinati alla Somalia, il Paese del Corno d'Africa più colpito dalla carestia. Da parte sua, la commissaria Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva, di ritorno dalla missione in Kenya e Somalia, ha definito la situazione una crisi “senza precedenti”. Per questo Bruxelles ha deciso di sbloccare immediatamente aiuti per 27,8 milioni di euro, a cui seguiranno altri 60 milioni che saranno resi disponibili in seguito oltre ai 70 già stanziati. La rappresentante europea ha riferito come a Daadab, in Kenya, "oltre 400mila persone vivono in un campo previsto per accogliere solo 90mila rifugiati", mentre ogni giorno più di 3mila somali fuggono dal loro Paese alla ricerca di cibo e sicurezza. Intanto l’organizzazione non governativa italiana Medici con l'Africa Cuamm ha affermato che in Uganda e in Etiopia si registra il più alto tasso di malnutrizione infantile dell'Africa sub-Sahariana, cioè il 48% dei bambini al di sotto dei 5 anni. Il direttore, don Dante Carraro, spiega che presso l'ospedale di Matany nella regione ugandese di Karamoja e presso l'ospedale di Wolisso in Etiopia nel febbraio 2010 è stato inaugurato proprio un reparto dedicato alla cura dei bambini malnutriti che in questi giorni è sottoposto ad un enorme carico di richieste di aiuto. Nel Corno d'Africa la carestia, la peggiore degli ultimi 60 anni, colpisce circa 12 milioni di persone, soprattutto bambini. Oggi a Nairobi è prevista la Conferenza dei Paesi donatori. Ma come interrogarsi da cristiani di fronte a simili tragedie?
Qasr al-Yahud, è rimasto chiuso per vari decenni. Ora sono completati lo sminamento, e i restauri. E’ un luogo particolarmente caro agli ortodossi. Ma sulla riva orientale c’è al-Maghtas, un sito visitato da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e che ha più probabilità di essere il vero luogo del battesimo di Cristo.
Se parliamo di gioventù e di sette, pensiero magico, New Age, ecc., dobbiamo approfondire le attività che svolgono i giovani. A volte noi adulti dimentichiamo che i giovani non utilizzano il tempo libero come noi. In generale, in tutti i sondaggi e in tutti i Paesi (ci riferiamo sempre al Primo Mondo), i giovani hanno come prima attività (1) uscire con gli amici, mentre la seconda (2) è ascoltare musica. A partire da questo dato si producono le variazioni, perché i maschi puntano in terzo luogo (3) sullo sport, che è in genere preferibilmente di gruppo. L'attività successiva più realizzata dai giovani (4) è il consumo di televisione, Internet e giochi virtuali (console o computer). Gli ultimi posti sono occupati dalla lettura (5) e dal non far nulla (6) (che non è un'attività frivola e inutile, perché nel giovane, e per lo sviluppo particolare che sta vivendo, il tempo che dedica a se stesso, sia al riposo che a pensare a sé, è di importanza fondamentale per capire se stesso e il processo adolescenziale e di maturazione che sta vivendo). Questi dati si riscontrano in tutti i Paesi europei e del continente americano, così come nell'Asia sviluppata, con variazioni in base a proprie particolarità.
C’è ancora molto da conoscere sulla storia e sull’anima di Joseph Ratzinger. E solo una persona conosce questi aspetti così personali: suo fratello Georg. Prossimamente tutto ciò sarà rivelato nel libro “Mein Bruder, der Papst” (Mio fratello il Papa), un’intervista con monsignor Georg Ratzinger rilasciata a Michael Hesemann. Il più anziano Ratzinger si è intrattenuto con lo storico a Ratisbona e la loro conversazione copre le 256 pagine del libro che sarà pubblicato, completo di fotografie di famiglia, a Monaco, da Herbig, nel mese di settembre, poco prima del viaggio del Santo Padre nella sua terra natia.
La situazione dei cristiani in Iraq è delle più difficili. Alcune frange estremiste vogliono eliminare la loro presenza nel Paese, mentre altri approfittano delle violenze per arricchirsi. E’ quanto ha detto padre Amir Jaje, nuovo superiore dei domenicani di Bagdad e vicario provinciale per il suo Ordine nel mondo arabo – che conta due conventi in Iraq, uno al Cairo, uno ad Algeri e un confratello in Libano – ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), l’Opera di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, che nel solo 2010 ha sostenuto la Chiesa locale con iniziative per 500mila euro.
Milioni di libri sulla Madonna di Fatima distribuiti in tutto il mondo, altrettanti rosari ed immagini della Vergine diffusi nei paesi da poco usciti dal totalitarismo comunista, pellegrinaggi mariani nei paesi dell’Est, convegni. Sono solo alcune delle iniziative intraprese dall’Associazione Luci sull’Est in venti anni della sua attività, iniziata nel 1991, con l’obiettivo di soddisfare la sete di Vangelo di quei paesi dell’Est, soffocati per decenni dall’ateismo comunista.
I Vescovi Cattolici Nordici definiscono gli attentati terroristici che hanno provocato 76 morti in Norvegia “un'espressione di assurda violenza”. I presuli lo hanno affermato in una dichiarazione diffusa lunedì in cui trasmettono la loro “grande tristezza e costernazione” per le notizie dell'attentato esplosivo e della sparatoria che hanno avuto luogo a Oslo e nell'isola di Utoya.
A Lassa, vicino a Jbeil, gli sciiti impediscono con le armi i rilievi catastali per impadronirsi di appezzamenti di terreno della Chiesa maronita. Un incontro al patriarcato di Bkerke per risolvere pacificamente il problema. La forza trionferà sulla giustizia?
Agli occhi di uno studioso dei fenomeni religiosi l’Italia affascina e delude. Troppo spesso alle immagini delle devozioni, ai consensi di massa legati alla figura del Pontefice, agli spettacolari raduni nazionali si aggiunge la sensazione di una dimensione religiosa parziale dove, anche tra il 32% di quanti dichiarano di frequentare regolarmente la messa domenicale, i principi sono scelti in modo selettivo secondo il tribunale ultimo della propria coscienza, l’etica viene ridotta a principi di buon vicinato, mentre il messaggio di salvezza viene usato in funzione meramente consolatoria e di rassicurazione. Una religione ridotta a pratiche superficiali e incostanti, che supporta un insieme di credenze incerte, dove l’avvenimento vertiginoso di un Dio incarnato sembra sfociare in una generica morale del rispetto universale è, di fatto, qualcosa di significativamente riduttivo e, per molti versi, di preoccupante (almeno sotto il profilo pastorale).
Nel campo profughi di Dadaab, in Kenya, continua l’afflusso inarrestabile di persone, per lo più somale, che giungono in condizioni disperate per trovare riparo e cibo. I bambini, quando sopravvivono agli attacchi di iene e leoni, arrivano malnutriti. Gli adulti sono stremati dalla fame. Sono ormai decine di migliaia le persone che lasciano la propria terra, costrette dalla tremenda siccità che tre anni ha colpito la Somalia. Arrivano al ritmo di 1400-1500 al giorno per cercare rifugio nel nostro campo, dichiarato saturo già nel 2008, dove stiamo operando in accordo con l’agenzia ONU per i rifugiati e in cooperazione con il governo locale.
Da questo lunedì a mercoledì 27 luglio, migliaia di “dalit”, la casta degli “intoccabili”, stanno svolgendo un digiuno di massa nelle vie della capitale indiana, Nuova Delhi, in segno di protesta verso le discriminazioni di cui sono oggetto. Anche se la Costituzione indiana riconosce uguaglianza di diritti ai cittadini, i “dalit” continuano ad essere discriminati nelle pratiche sociali. Le difficoltà, poi, aumentano se questi si dichiarano cristiani o musulmani.
“Benedetto sei tu, Signore, per il nuovo giorno che ci fai vivere nel tuo amore. Dà la tua forza ai cristiani nel mondo, che non possono professare la loro fede!”. Un’intenzione di preghiera semplice, a mezza voce, di suor Suzanne del Mali apre le lodi della domenica, dopo un lungo silenzio. Già in questo appare una nota caratteristica della Chiesa del Marocco: umiltà e universalità. Con altre tre suore del Mali vive a Notre Dame de la paix la disponibilità e il servizio di una casa diocesana di accoglienza nel quartiere europeo di Agdal.
Recentemente un giornalista mi ha chiesto se la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si terrà tra meno di un mese a Madrid, possa essere considerata come un antidoto o una forma di prevenzione rispetto al fenomeno delle sette e delle nuove religiosità. La mia risposta affermativa è stata semplice, ma penso che una domanda così intelligente e profonda come questa meriti una risposta più estesa, che vorrei dare qui in qualche modo. Nell’agosto del 2010, Papa Benedetto XVI, principale promotore di questo evento ecclesiale, ha pubblicato un lungo messaggio per invitare i giovani di tutto il mondo alla GMG di agosto del 2010. Questo documento può darci un’idea del perché la GMG può rappresentare un buon elemento di prevenzione (e guarigione) di fronte alla realtà delle sette.
La società narcisista in cui viviamo valorizza l'efficacia e rende culto a ciò che è giovane e bello. La vecchiaia è un controvalore e non viene stimata la “saggezza del cuore” rappresentata dagli anni. A causa di questa cultura e di altri fattori sociali, a volte gli anziani sono per alcuni figli un peso che ci si passa dagli uni agli altri, e molti finiscono per essere abbandonati. In questa stessa società, tuttavia, i nonni sono più protagonisti di quanto sembra, perché non pochi di loro sono attualmente un aiuto imprescindibile per quelle coppie giovani che, visto che sia il marito che la moglie lavorano fuori casa, vedono nei genitori la migliore assicurazione dell'educazione dei propri figli.
Un cospiratore capace e astuto che ha fondato una potente organizzazione cattolica? No, un prete con una profonda umanità che ha fatto del perdono, della compassione, della bontà, la sua missione e la sua testimonianza. Questo è quanto emerge da “There Be Dragons” una pellicola sul fondatore dell'Opus Dei, che verrà presentata in anteprima il 30 luglio prossimo al Fiuggi Family Festival. Il film diretto da Roland Joffé, già regista di “Mission” e “Urla del silenzio”, narra la storia di san Josemaría Escrivá de Balaguer nel contesto della guerra civile spagnola.
l Servizio Gesuita per i Rifugiati (Jesuit Refugee Service, JRS) ha chiesto aiuto per portare avanti un progetto di estensione dei servizi che realizza attualmente con i rifugiati somali in Etiopia e Kenya. In un comunicato, il direttore del JRS per l'Africa Orientale, padre Frido Pflueger, spiega che il progetto concreto d'azione consiste nell'estendere l'assistenza ai rifugiati del campo di Dollo Ado, in Etiopia. Per questo, il JRS “si sta accordando con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNCHR) per iniziare a fornire servizi psicosociali ed educativi nel campo”.
Le vite cambiano. Nel 1999, Paolo Vigevano – storico editore di Radio Radicale e, insieme a Sergio Stanzani, costruttore principe dell’«impresa radicale» per conto di Pannella – vince più di un terno al lotto. Gli viene presentato un mecenate, il cui intervento, in termini di apporti economici, può evitare di rendere fallimentare la situazione debitoria in cui versano i radicali: sono circa 30 i miliardi di vecchie lire da pagare ai fornitori delle iniziative dell’ultimo anno volute da Pannella.
Proprio ieri si rifletteva su queste colonne a proposito dei fermenti nel mondo cattolico e dei pensieri su una eventuale aggregazione politica. E allo stesso tempo si registrava una certa qual confusione tra i politici cattolici – ma anche tra i vescovi – sui criteri di una tale eventuale aggregazione. Si chiariva allora che nulla c’è da inventare perché il Magistero ha già indicato molto chiaramente i princìpi non negoziabili – vita, famiglia, libertà di educazione – quale fondamento di ogni serio impegno politico per l’edificazione del bene comune.
Due (anzi, una coppia di) omosessuali palestinesi hanno ottenuto lo status di rifugiati in Italia, il bengodi dell’accoglienza. Dice l’Ansa (26 luglio 2011) che il Tribunale di Roma, «dopo numerose udienze», ha riconosciuto la «particolarità» del caso di due «omosessuali visibili in un contesto di guerra e occupazione militare». I due, attraverso la Germania, avevano cercato di raggiungere il Nord Europa. Nel 2005. Però, «bloccati», erano stati «dirottati su Verona». Qui avevano fatto la loro prima richiesta di asilo politico. Richiesta respinta. Ma non avevano demorso e, finalmente, ce l’hanno fatta. La cosa è riferita dal Circolo Pink di Verona e da Antagonismo Gay di Bologna. Fin qui la notizia. Ma diverse domande sorgono spontanee.
E’ insopportabile che, per superficialità o frettolosità, si sia fatto passare il folle assassino norvegese per un “cristiano”. Cristiane semmai sono le sue vittime (“non potevo nuotare, i vestiti mi trascinavano… ho pregato, pregato, pregato” ha riferito Roset, uno studente liceale). In odio all’Islam peraltro ha ucciso dei cristiani. Non si può e non si deve uccidere nessuno, chiunque esso sia. Questa è la base del cristianesimo. Non ci voleva tanto a capire che l’universo spirituale e morale di Anders Breivik è all’opposto del cristianesimo. Perché mai dunque definirlo “cristiano”? Perché lui si definiva “cristiano culturale”? Beivik si diceva anche “massone”, essendo affiliato – a quanto pare – a una loggia di Oslo (del resto ricava dalla letteratura esoterica i suoi deliranti riferimenti a templari e cose simili).
Dai manuali scolastici abbiamo appreso che, mentre l'Europa gemeva nell'oscura barbarie, la civiltà araba era nello splendore. Dai numeri "arabi" ai logaritmi, tutto quel che comincia per al- (algebra, alchimia, alcool, albicocca...) lo dobbiamo all'islam. Non solo: dato il millenario contrasto tra Roma e Bisanzio, gli europei poterono conoscere l'antica sapienza greca solo ritraducendola dall'arabo. Ora, però, un libro di Sylvain Gouguenheim, docente di storia medievale all'Ecole Normale Supérieure di Lione (Aristote au mont Saint-Michel: les racines grecques de l'Europe chrétienne, ed. Seuil), ribalta tutto: fu la presa di Costantinopoli nel 1453 da parte dei turchi a far fuggire in Europa una valanga di intellettuali greci, che fecero conoscere i classici al mondo latino. Il libro ha creato scalpore, perché fa passare dall'idea che si debba moltissimo all'islam all'idea che non gli si debba proprio niente.
Il processo alla radicale per procurato aborto non si è mai celebrato. Si fece eleggere in Parlamento e fu salvata dall'immunità. Ecco il racconto di una vicenda che si vuole dimenticare.
Il vescovo emerito di Hong Kong commenta la recente dichiarazione dell’Ufficio affari religiosi. Autorità non credenti che vogliono guidare evangelizzazione e pastorale. Vogliono creare uno scisma, si trovino un Lutero o un Enrico VIII. Ma il rigido inverno finirà.
Shi Enhao è stato arrestato settimane fa per avere praticato la sua fede anche contro i divieti della legge. E’ stato condannato senza processo e senza difesa. In Cina è in atto una durissima repressione contro tutti i cristiani “non ufficiali”, che non aderiscono alla Chiesa statale.
Il sacerdote, tra i fondatori di un movimento per la democrazia, che chiede la fine del partito unico, deve scontare una condanna a 8 anni di prigione. Era stato rilasciato lo scorso anno per le sue gravi condizioni di salute.
Chen Guangcheng, classe 1971, è un coraggioso pro-lifer cinese, cieco, che il regime di Pechino detesta come pochi. E, dal suo punto di vista, a ragione. Dal settembre 2005 al marzo 2006 Chen è finito in carcere per aver raccontato alla rivista Time la triste e perfettamente attiva (nonostante le smentite di comodo) politica del figlio unico che il regime neopostcomunista impone alle coppie attraverso l’aborto obbligatorio, pena ritorsioni anche feroci sulle famiglie e sui parenti. A Time Guangcheng aveva illustrato in modo specifico la situazione in cui versa la prefettura di Linyi, nella provincia di Shadong, da lui scrupolosamente monitorata, accusando le autorità governative di essersi macchiate della soppressione in un solo anno di almeno 130mila non-nati nonché della sterilizzazione forzata di un numero enorme di donne. Nel giugno del 2006 la polizia lo ha quindi arrestato nuovamente con l’accusa di aver organizzato manifestazioni di piazza che hanno intralciato il traffico automobilistico. Durante il processo che ne è seguito, agli avvocati di Chen è stato però impedito di presenziare in tribunale e così il pro-lifer si è trovato solo, impossibilitato a vedere, e senza riferimenti, conforti e supporti davanti alla corte. Risultato, il 24 agosto 2006 è stato condannato a quattro anni e tre mesi di detenzioni per danni al patrimonio e disturbo del traffico.
La figura dell’eroico poliziotto Trond Berntsen che affronta disarmato il pluriomicida Anders Behring Breivik per impedirgli di continuare il massacro dei giovani socialdemocratici partecipanti al raduno estivo sull’isola di Utöya diventa il simbolo della Norvegia, questa nazione ai limiti del polo, così arcana e felice, popolata di gente operosa, silenziosa e benestante, appartata ma ugualmente partecipe degli impegni comuni del mondo occidentale, tranquilla, ma coraggiosa mediatrice in sede internazionale, dove la “società aperta”, garantita da una solida democrazia, rifiuta di trincerarsi dietro barricate antiterroristiche e cordoni di polizia armati fino ai denti.
Abolire l’aborto dall’ordinamento giuridico di un Paese qualsiasi è possibile, e il farlo non viola affatto le norme del diritto internazionale, anche se il solo ipotizzarlo cozza contro il pensiero che oggi va per la maggiore praticamente in tutte le istituzioni del mondo occidentale. Lo afferma e lo dimostra con uno studio dettagliato e approfondito l’avvocato Grégor Puppinck che a Strasburgo dirige lo European Centre for Law and Justice - una organizzazione non governativa internazionale dedita alla promozione e alla protezione dei diritti umani in Europa e nel mondo intero - partendo dal caso polacco.
Dodici milioni di persone hanno bisogno di aiuti urgenti in tutto il Corno d'Africa colpito dalla carestia. Nella sola Somalia sono a rischio oltre 3 milioni e mezzo di persone. Per questo la Fao, l'agenzia Onu per l'alimentazione e l'agricoltura, ha ospitato oggi a Roma un’importante riunione ministeriale, che ha visto la presenza dei 121 Paesi membri della Fao e di numerose Ong. Durante l’evento il ministro dell'Agricoltura francese, Bruno Le Maire, promotore dell’iniziativa, ha inoltre annunciato una Conferenza dei donatori ''tra due giorni a Nairobi''.
Si sprecano su internet i messaggi di cordoglio delle star del Rock per la morte di Amy Winehouse. Per non parlare dell’immediato arruolamento compiuto dai media nel cosiddetto Club dei 27, una serie di grandi rocker morti a quell’età, che comprende Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Brian Jones dei Rolling Stones e, padre di tutti loro e mai citato in questi giorni, il grande bluesman Robert Johnson. Altri più o meno alla stessa età sono stati presi per i capelli e tirati fuori a forza (leggi Eric Clapton) e alcuni hanno perso per sempre la via di casa (Syd Barrett dopo aver fondato i Pink Floyd e Peter Green, anima dei primi Fletwood Mac).
Dunque, se ho capito bene, sono circa ottomila le famiglie che hanno usufruito del «bonus bebé» nel 2005-2006 e ora devono restituirlo per «autocertificazione mendace». Ricordate? Erano mille euro per ogni pargolo nato o adottato, Berlusconi in persona aveva spedito la lettera apposita alla creatura, felicitandosi e indicando l’ufficio postale in cui ritirare l’assegno.
Un po’ di poker per tutti. Nei giorni scorsi un decreto del governo ha stabilito che si possono puntare soldi – e soldi veri, non quelli del Monopoli – giocando a poker sulla rete internet. E insieme al poker, arrivano anche altri giochi d’azzardo. Come tutti i provvedimenti che liberalizzano il male, anche in questo caso lo Stato ostenta il suo lato materno dettando qualche limite: c’è un tetto alla cifra che ogni utente può lasciare sul tavolo. Ma, a parte questa pietosa pecetta, resta la svolta epocale: incoraggiare la gente a spendere tempo e denaro nel gioco d’azzardo, cavandoci sopra dei soldi attraverso le tasse.
Lo scontro in corso fra Irlanda e Santa Sede dopo la pubblicazione, il 13 luglio, del rapporto sugli abusi di minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne non ha precedenti nella storia europea recente. Il primo ministro Enda Kenny ha attaccato la Santa Sede in Parlamento in modo durissimo. Il nunzio apostolico è stato convocato dal governo. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano The Irish Independent, non solo la maggioranza dei parlamentari ma il 72% della popolazione sarebbe favorevole alla rottura delle relazioni diplomatiche con il Vaticano. L'aspetto più grave della vicenda è un progetto di legge che, se approvato, obbligherebbe i sacerdoti a riferire notizie su abusi di minori anche se apprese in confessione: se non lo facessero, rischierebbero cinque anni di prigione.
Lucia e Rebecca hanno un cuore solo. Un cuore solo e fegato e intestino fusi insieme. Due persone in un corpo solo. La vicenda delle piccole gemelline siamesi nate qualche giorno fa all’ospdale Sant’Orsola di Bologna ha suscitato non solo profonda commozione tra medici, operatori sanitari e gente comune, ma anche complicati dilemmi etici. Che fare? Intervenire per dividerle oppure lasciarle unite finché morte - è proprio il caso di dirlo - non le separi? Un rebus ma che forse si può risolvere. Il caso è complesso e qui vogliamo solo offrire qualche criterio di giudizio senza la pretesa di fornire una risposta a quesiti prima accennati che potesse fregiarsi del crisma della verità. Avviciniamoci ora al caso delle due gemelline per gradi, illustrando vari scenari possibili e le relative soluzioni eticamente percorribili.
In base alla documentazione scoperta di recente dagli storici, l'azione diretta di Papa Pio XII salvò la vita di più di 11.000 ebrei a Roma durante la II Guerra Mondiale. Il rappresentante per la Germania della Pave the Way Foundation, lo storico e ricercatore Michael Hesemann, ha scoperto molti documenti originali di grande importanza nella sua ricerca negli archivi della chiesa di Santa Maria dell'Anima, la chiesa nazionale della Germania a Roma. La Fondazione Pave the Way, con base negli Stati Uniti, fondata dall'ebreo Gary Krupp, ha annunciato il ritrovamento dei documenti in una dichiarazione inviata a ZENIT. “Molti hanno criticato Pio XII per essere rimasto in silenzio durante gli arresti e quando i treni lasciarono Roma con 1.007 ebrei che vennero mandati al campo di concentramento di Auschwitz”, ha dichiarato Krupp. “I critici non riconoscono neanche l'intervento diretto di Pio XII per porre fine agli arresti del 16 ottobre 1943”.
La Compagnia di Gesù e la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) lavorano insieme da mesi a una mostra sulle “Reducciones” (Missioni) Gesuitiche del Paraguay. L'esposizione parla del passato e del presente, di come i gesuiti sono stati e sono “inviati alle frontiere, sotto il Romano Pontefice”. Le “reducciones” del Paraguay (1609-1769) erano insediamenti di indios guaraní promossi dai padri della Compagnia di Gesù nelle terre conquistate dal Portogallo e dalla Spagna, con il desiderio di salvaguardare la loro identità di persone e di vassalli della Corona. Gli indios, che vivevano in base ai loro antichi costumi, sulle montagne, in piccoli gruppi molto distanti tra loro, si riunirono per iniziativa dei gesuiti per formare degli insediamenti di circa 5.000 persone ciascuno.
Molti nigeriani sono in grado di citare la Bibbia a memoria, ma non perché si sono messi lì, con il Vangelo, a fissarsi delle parole nella testa. In una popolazione in cui solo il 68% non è analfabeta, non è quello il modo per memorizzare. Allora dove imparano la Bibbia i nigeriani? A Messa. Hanno ascoltato la parola di Dio proclamata nelle loro chiese e l’hanno custodita nei loro cuori. C’è fame della parola di Dio in Africa, afferma padre Mose Adekambi, sacerdote diocesano della diocesi di Porto Nuvue nel Benin.
Una manciata di tende tra la sabbia e il cielo infuocato di luglio della Tunisia: è questo il campo profughi di Shousha affidato all’Unhcr (Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite), uno dei tre allestiti a poca distanza dal confine libico per far fronte alla massa di fuggiaschi generata dal conflitto nel paese del colonnello Gheddafi. Allo scoppio della rivolta, dal confine con la Libia si sono riversati in Tunisia circa 330 mila profughi, in maggioranza cittadini di altri stati africani che lavoravano nel Paese, a cui bisogna aggiungere i 120 mila libici che hanno lasciato le proprie case in attesa di tempi migliori e per i quali le frontiere sono aperte grazie ad un accordo di libera circolazione tra i paesi del Maghreb.
Il traffico illegale di armi ha contribuito a numerose situazioni di sofferenza umana, ed è necessaria una serie di regolamentazioni globali, afferma la Santa Sede. In una dichiarazione preparata per il Terzo Comitato Preparatorio per la Conferenza ONU sul Trattato sul Commercio delle Armi, che ha avuto luogo a New York dall'11 al 15 luglio, la Missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite ha espresso sostegno a “una serie di standard concordati a livello internazionale”, che verrà discussa nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sul Trattato sul Commercio delle Armi del prossimo anno.
Oggi la Chiesa celebra la festa di San Giacomo il Maggiore: figlio di Zebedeo e fratello di San Giovanni Evangelista, è il primo degli Apostoli a morire martire. Il Papa ne ha parlato nell’udienza generale del 21 giugno 2006.
L’Aministrazione statale per gli affari religiosi difende l’integrità dei due vescovi scomunicati (di Leshan e Shantou) e scimmiotta il Vaticano dicendo che il gesto della Santa Sede porta “ferite” e “tristezza” fra i cattolici in Cina. Si riafferma la decisione di andare avanti con le ordinazioni senza mandato del papa, ma la “resistenza” di fedeli, sacerdoti e vescovi al loro strapotere è in aumento. Hu Jintao e Wen Jiabao dovrebbero mettere le mani sulle violazioni alla “società armoniosa” e sulla corruzione dei rappresentanti responsabili della politica religiosa.
Una cristiana di 24 anni rapita, costretta a convertirsi all’islam e a sposare il suo rapitore. In tribunale ha dichiarato di averlo seguito volontariamente, per proteggere la sua famiglia di origine. Centinaia di casi simili accadono ogni anno in Pakistan, denuncia la commissione Giustizia e pace.
Cinque ragazze e cinque ragazzi francesi sono venuti a Kirkuk per testimoniare vicinanza e solidarietà alle famiglie cristiane del luogo, con le quali trascorrono la giornata di oggi. Ieri hanno partecipato alla messa celebrata dal vescovo, hanno cantato insieme alla corale e cenato con i loro coetanei. Un’occasione di forte comunione ecclesiale.
Sr. Jean: “Un peso sul cuore, è una perdita per me ma soprattutto per le migliaia di malati di lebbra”. P. George Kannanthanam, direttore dell’associazione per cui lavorava la religiosa: “Professionalità, compassione e tenerezza leggendarie”. Il governo le ha negato il rinnovo del visto, senza fornire alcuna spiegazione. ha un mese di tempo prima di tornare in Inghilterra.
L'Onu ha decretato che la Somalia è in stato di carestia. Le tribù fondamentaliste hanno riaperto le frontiere alla comunità internazionale dopo un anno e mezzo. Spiega a Tempi.it p. Piero Gheddo: «La situazione del paese è sconosciuta a tutti. Forse più che le Ong dovrebbero rientrare gli eserciti. Temo che mandare ora i civili in Somalia resti rischioso».
L'Italia e il Vaticano erano tra gli obiettivi del mostro di Oslo, Anders Behring Breivik, l'uomo che ha ucciso quasi cento ragazzi in una orribile strage. Il Papa: un codardo e un corrotto; quasi tutti i partiti politici del nostro Paese, definiti "cultural-marxisti". Ma anche le raffinerie di petrolio tra i suoi obbiettivi in Italia
Se non verrà approvata la riforma fiscale e assistenziale, la finanziaria, approvata dieci giorni fa dal Parlamento, dispone tagli a deduzioni e agevolazioni fiscali. Chi ha scritto la manovra avrebbe forse dovuto prendere bene in considerazione questi “bonus”, visto che valgono 160 miliardi di euro; invece si è optato per un loro taglio lineare percentuale. La “sborficiata” scatterà dal 2013 e il rischio, nel caso che non venga varata la riforma fiscale e assistenziale, è di vedere ridotte tutte le 483 agevolazioni in vigore, comprese quelle sulla famiglia. Diminuiranno quindi anche quelle sui figli a carico, sulle spese sanitarie e di istruzione, sui redditi da lavoro dipendente, sugli asili nido e a favore degli studenti universitari. Scenderanno anche i bonus per le ristrutturazioni edilizie, il Terzo settore, le Onlus, l’Iva, le accise e i crediti d’imposta. L’obiettivo è quello di recuperare 4 miliardi di euro nel 2013 e 20 miliardi di euro nel 2014. Ma, dato che le voci di agevolazione fiscale previste attualmente dall’ordinamento valgono 160 miliardi, un loro taglio del 20% comporterebbe risparmi per 32 miliardi.
La terribile strage di Oslo e dell’isola Utoya induce a molte riflessioni. Ma ce n’è una che riguarda davvero in modo radicale i credenti e il vero nemico della fede “alla fine dei tempi”. Chi è questo giovane attentatore norvegese? Un fondamentalista cristiano o un massone? Molti giornali italiani sottolineano il suo essere cristiano, pochi altri la sua appartenenza alla Massoneria. Certo è che nel suo sito Facebook campeggia una foto con il grembiulino e la “divisa” massonica. Si studiano le sue passioni e le sue farneticazioni religiose, e insieme neo naziste. La cultura contemporanea non può ammettere qualcosa che purtroppo è sempre più evidente dalla caduta del Muro di Berlino: ciò che domina davvero il Potere mondiale post comunista e post freudiano è l’Umanitarismo, la Religione della Massoneria. Scriveva Augusto Del Noce, recensendo su Il Sabato il libro di Benson, Il Padrone del Mondo: “Oggi che il marxismo è in un declino irreversibile, sino al punto che si rischia di essere ingiusti rispetto alla sua reale potenza filosofica, e che la rivoluzione sessuale e la combinazione marx-freudiana segnano il passo, la lotta contro il cattolicesimo avviene proprio sotto il segno dell’umanitarismo”.
Fuori il sole è ancora alto, ma le strade alle otto sono già semideserte. Theater Strasse 29, un vecchio palazzo appena ristrutturato che sa ancora di calce fresca. Delle famiglie neocatecumenali a Chemnitz ciò che più ti colpisce, quando le vedi insieme come questa sera, sono i figli: sei coppie, ciascuna con nove o dodici o anche quattordici ragazzi. In tutto sono una settantina, adolescenti o da poco sposati. E guardi le loro facce, i loro occhi lucenti, e pensi: che meraviglia, e che ricchezza abbiamo perso noi, europei del figlio unico (mentre da una stanza accanto arriva perentorio lo strillo di uno dei primi nipoti). Commuove, la piccola folla di ragazzi cristiani stasera a Chemnitz, ex Karl-Marx-Stadt. Perché in quest’angolo di ex Ddr la civiltà nacque, nell’anno 1136, da un pugno di monaci benedettini, che fondarono un’abbazia; e si erano portati dietro delle famiglie cristiane che vivevano attorno al convento e disboscavano le foreste, per farne terra da coltivare; e anche quelle famiglie avevano dieci figli ciascuna. Che la storia possa ricominciare, quando sembra finita? Te lo domandi in questa città silenziosa e spenta, dove un abitante su quattro è vecchio, e spesso solo, e soli sono i figli unici di famiglie disfatte. La gente di qui si volta, se una famiglia neocatecumenale esce con anche solo una metà dei suoi figli. E se un compagno di scuola capita a casa a pranzo, incredulo fotografa con il cellulare la lunga tavolata.
L’orribile tragedia di Oslo chiede anzitutto rispetto e preghiera per le vittime, quindi una riflessione sulle misure di vigilanza che anche società, come quelle scandinave, che tengono al loro carattere "aperto", oggi non possono mancare di adottare a fronte delle numerose e molteplici forme di terrorismo. Tra queste misure, però, non ci può e non ci dev’essere una stigmatizzazione dei "fondamentalisti cristiani", dipinti come criminali e potenziali terroristi. È veramente sfortunato che la polizia norvegese, subito ripresa dai media di tutto il mondo, abbia inizialmente presentato l’attentatore, Anders Behring Breivik, come un cristiano fondamentalista, e che in Italia alcuni media lo abbiano definito perfino - falsamente - un cattolico.
C’è un volto di bambina con degli orecchini e un piccolo crocifisso al collo. La fanciulla guarda qualcuno fuori campo, con espressione seria e interrogativa. Sopra la foto si legge: “Perché mi perseguiti?”. Il sottotitolo recita: “Libertà religiosa negata. Luoghi e oppressori, testimoni e vittime”. E’ l’eloquente copertina dell’annuale (e sempre drammatico) rapporto – per il 2010 – dell’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Quest’anno è stato pubblicato in collaborazione con le edizioni Lindau. E’ un’agghiacciante finestra spalancata su uno scenario pressoché sconosciuto e certamente ignorato dall’opinione pubblica e dai mass media. Ma è questo il mondo in cui viviamo. Basti dire che il “Pew Forum on Religion e Public Life” di Washington, che ha analizzato la situazione di 198 Paesi, è arrivato alla conclusione che, sul pianeta, oggi, sono circa 5 miliardi gli esseri umani che vedono repressa, negata o limitata la loro libertà di coscienza e di religione. Si tratta quindi del 70 per cento della popolazione mondiale (oggi quantificata in 6,8 miliardi di persone).
Per godere appieno delle vacanze, Benedetto XVI raccomanda di coltivare l'amicizia con Dio e gli altri e ammirare la natura e l'arte. Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha raccolto i consigli che il Papa ha lasciato nelle ultime domeniche, in occasione dell'Angelus, a quanti possono godere in questa estate boreale di un periodo di vacanza. Il Pontefice ha invitato in primo luogo “a cercare di usare questi giorni per vivere in un modo nuovo le relazioni con gli altri e con Dio. Se si può interrompere il ritmo quotidiano frenetico o affannoso, è bene prendere un po’ di tempo da dedicare agli altri e al Signore”.
Nove giovani su dieci tra quelli che parteciperanno alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) credono che la loro vita cambierà a causa di questo evento. E' una delle conclusioni di uno studio d'opinione realizzato tra giovani iscritti alla GMG di Madrid e reso pubblico dall'organizzazione. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 1.800 giovani di vari Paesi e ha un margine d'errore del 3,2%. Il progetto è stato diretto dal sociologo Gonzalo González Sanz e realizzato dal Gabinetto di Analisi Demoscopica (GAD). I risultati sono di due tipi: da un lato si analizzano le motivazioni dei giovani per partecipare alla GMG, dall'altro le aspettative che suscita in loro questa partecipazione.
Monsignor José Ignacio Munilla, Vescovo di San Sebastián (Spagna), afferma che il contatto della Chiesa con il giovane deve essere più discreto, a causa dell'impatto profondo sulla persona del processo di secolarizzazione. “Dire che le cose vanno bene nella trasmissione della fede sarebbe ridicolo. Ci preoccupa molto l'evangelizzazione nel tempo in cui la secolarizzazione è un grande tsunami”, ha affermato il presule basco durante il suo intervento al corso estivo “I giovani e la Chiesa” presso l'Università Re Juan Carlos. “L'evangelizzazione dei giovani si fa con grande rispetto e affetto, ma non bisogna mai idolatrare la gioventù, perché dobbiamo avere come meta la maturità, non la gioventù permanente”, ha sottolineato monsignor Munilla.
Nelle parole che ha rivolto ai fedeli e ai pellegrini giunti questa domenica a Castel Gandolfo per recitare insieme a lui la preghiera mariana dell'Angelus, Benedetto XVI ha proposto di interrogarsi su cosa significhi avere “un cuore docile”. A questo proposito, ha tratto spunto dalla liturgia del giorno, la cui prima lettura presentava la figura del re Salomone, figlio e successore di Davide, all’inizio del suo regno. “Per prima cosa egli offrì a Dio un solenne sacrificio – 'mille olocausti', dice la Bibbia”, ha spiegato il Papa. “Allora il Signore gli apparve in visione notturna e promise di concedergli ciò che avrebbe domandato nella preghiera”.
Pubblichiamo le parole che Papa Benedetto XVI ha pronunciato questa domenica affacciandosi al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione.
I fautori dell’eutanasia continuano a fare pressioni per la loro causa nonostante abbiano recentemente subito diverse sconfitte, tra cui la votazione del gennaio scorso del Senato francese contro una proposta di legalizzazione dell’eutanasia. Questa e altre battute d’arresto non hanno attenuato la pressione, come ha avvertito il procuratore Hugh Scher nel suo intervento al Terzo simposio internazionale sull’eutanasia e il suicidio assistito svoltosi a Vancouver, in Canada. Il 4 giugno, Scher, che è il consulente legale della Euthanasia Prevention Coalition, ha parlato di alcuni procedimenti giudiziari in Canada, secondo quanto riferito dal settimanale B.C. Catholic il 16 giugno.
Ricordando l’esempio di re Salomone, all’Angelus Benedetto XVI sottolinea l’esigenza di riconoscere il bene dal male. Quanti hanno responsabilità politica hanno particolare bisogno dell’aiuto di Dio.
Dal 16 al 21 agosto appuntamento a Madrid per centinaia di migliaia di giovani arrivati da tutto il mondo per partecipare alla 11° GMG. Strade, auditorium, piazze, collegi, scuole, musei, teatri, parchi della città ospiteranno concerti, mostre, visite guidate, spettacoli ecc.. Un programma culturale sotto il titolo “Festival della Gioventù”. Tra tutte c’è un’attività speciale, come dimostra il grande interesse dell’organizzazione stessa. Si tratta della presentazione della figura di Chiara Badano – una giovane italiana, recentemente beatificata, più conosciuta come Chiara Luce – con uno spettacolo che intreccerà musica, teatro, recitazione e coreografie. Sarà il 17 agosto, alle ore 22, nell’Auditorium Pilar García Peña, situato nel Parco Pinar del Rey. 3.000 persone previste.
«Luca era gay e adesso sta con lei / Luca parla con il cuore in mano / Luca dice sono un altro uomo». Quando il 17 febbraio 2009 sentì questi versi al Festival di Sanremo, Luca Di Tolve ebbe un sussulto: sul palco del teatro Ariston, Giuseppe Povia stava cantando la storia della sua vita. Luca era gay e adesso non lo è più. Lo è stato dai 13 ai 31 anni e si sentiva considerato niente più che «un bel pezzo di carne». Se gli chiedi il numero dei partner che ha cambiato in quel periodo, ti risponde, abbassando gli occhi, «almeno due a settimana», cioè poco meno di 1.900, il che lo pone una spanna al di sopra del cantautore Franco Califano, recordman dell’acchiappo, che ha cominciato anche lui a 13 anni e che mi ha confessato d’aver avuto nella sua vita 1.500 donne. Solo che quando il Califfo ha improvvisato questo calcolo era prossimo alla settantina e ancora si applicava di buona lena, mentre Di Tolve ha smesso per sempre di andare a uomini da quasi un decennio.
E’ il trionfo dell’ingiustizia e “il fallimento dello stato di diritto” – dicono i fedeli locali – quello che sta avvenendo in Orissa, mentre si avvicina il terzo anniversario dei massacri anticristiani del 2008. Il 24 agosto, il giorno simbolo prescelto, i cristiani dell’Orissa pregheranno e si riuniranno in assemblee per ricordare le vittime e per alzare la loro voce, chiedendo giustizia. Un tribunale locale ha appena condannato ai lavori forzati nove uomini, accusati di violenze, incendi e assemblee illegali, durante l’ondata di persecuzione che colpì i fedeli nel distretto di Khandamal nel 2008. La sentenza del tribunale è giudicata dalla comunità cristiana “troppo morbida e del tutto inadeguata”. Una fonte di Fides in Khandamal spiega: “La situazione nei tribunali è allarmante e non si mette bene per i cristiani, soprattutto perché i testimoni vengono intimiditi, si sentono insicuri e hanno paura.
"La gravidanza non è una malattia, e la fertilità non è una condizione patologica. La gravidanza e la fertilità non possono essere soppresse con qualsiasi mezzo tecnicamente possibile". Lo ha ricordato il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston e presidente della Commissione episcopale sulle attività della vita, a nome dei vescovi degli Stati Uniti, i quali ribadiscono con forza la loro opposizione - insieme con i gruppi American United for Life - a una proposta legislativa, approvata dal Governo federale, che prevede la copertura finanziaria per la sterilizzazione chirurgica e il controllo nascite nei piani di assicurazione privata a livello nazionale.
La Chiesa ricorda oggi nella liturgia la compatrona d’Europa, Santa Brigida di Svezia. Moglie e madre, e poi vedova e mistica, Brigida di Svezia è vissuta lungo l’arco del 1300, in un periodo in cui si annoverano le pagine tra le più difficili del Papato, quelle della “cattività avignonese”. La Santa scandinava fu una delle donne che con fervore e determinazione si batté per l’unità della Chiesa e per restituire dignità al ruolo del Successore di Pietro. A lei, Benedetto XVI ha dedicato lo scorso anno un intenso ritratto.
Nella chiesa, percorrendo la navata fin dove inizia il presbiterio, giunti al punto che introduce all’altare dove pane e vino diventano corpo e sangue di Cristo, ci si ferma. Questa soglia è paragonata a quella che accedeva al sancta sanctorum, la stanza più interna del tempio di Gerusalemme, dove era posta l'arca dell’alleanza con le tavole della legge. Quello spazio più recondito dell’edificio era considerato il trono di Dio, il luogo dove era custodito il suo nome impronunciabile, il luogo della sua presenza, la shekhinah. Un velo, prezioso e finemente lavorato, lo separava dal resto. Questa soglia interna la oltrepassava «solamente il sommo sacerdote, una volta all’anno e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati involontari del popolo» (Eb 9,7).
In Zimbabwe, nonostante la Costituzione preveda la libertà religiosa, resta in vigore una legge del 2002 sull’Ordine pubblico e la Sicurezza che pone limiti molto gravi alla libertà di riunirsi, di esprimersi e di associarsi e che spesso viene invocata dal governo per interferire anche nelle attività delle organizzazioni religiose. I gruppi religiosi non hanno bisogno di registrarsi. Devono, però, farlo le organizzazioni che gestiscono istituzioni scolastiche e sanitarie. Le scuole cristiane costituiscono circa un terzo di tutte le scuole del Paese; specialmente nelle grandi città, ci sono anche scuole islamiche, indù ed ebree. Le attività missionarie sono considerate con sospetto, per timore che abbiano finalità politiche. In questo caso, la polizia interviene ad impedire ogni attività, persino nella distribuzione di viveri e vestiti o in altre operazioni di assistenza umanitaria. L’Istituto di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”, riferisce nel suo rapporto che i gruppi cristiani sono piuttosto critici verso il governo, “accusato di continui abusi contro i diritti umani e di una politica economica fallimentare che ha portato il Paese letteralmente alla fame. Il governo non accetta queste critiche e colpisce i gruppi religiosi con diffamazioni e intimidazioni, soprusi e violenze”.
Asia Bibi langue in carcere in Pakistan, il suo Paese, dal 2009. Asia Bibi è cristiana, e nel suo Paese già questo è un reato. In Pakistan, nel suo Paese, Asia Bibi, cristiana, cattolica, attende in carcere l’esecuzione della sentenza capitale a cui è stata condannata per "blasfemia". Perché nel suo Paese, il Pakistan, vige una "legge contro la bestemmia" che serve per colpire arbitrariamente e severamente tutti coloro che in un modo qualsiasi vengano ritenuti “nemici” dell’islam. Un giorno del giugno 2009 Asia lavorava come ogni altro giorno alla fattoria del villaggio di Ittan Wali, nel distretto di Sheikhupura, in quel Punjab i cui governatori vengono ammazzati dalle proprie guardie del corpo poiché non fanatici pur se musulmani come Salmaan Taseer (1944-2011).
La Amazon, la più grande società mondiale di vendita di libri online, ha ripubblicato per il lettore elettronico Kindle un bel libro da anni difficile da trovare, Batavia’s Graveyard ("Il cimitero del Batavia", Crown, New York), del giornalista e storico di Cambridge Mike Dash. Il libro si può leggere come la ricostruzione di un’avventura molto nota agli olandesi e oggetto anche di film, ma interessa ai cattolici e a chi si occupa di religioni come spunto per una riflessione sul millenarismo, cioè su quell’insieme di dottrine che non solo prospettano un’imminente fine del mondo ma credono anche di conoscerne modalità e date precise.
“E’ scandaloso l’accanimento sulle famiglie e il disinteresse per i poveri che emerge da questa manovra economica”. E' quanto ha dichiarato questo venerdì il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, nel tornare a commentare la manovra finanziaria in corso di approvazione per la correzione dei conti pubblici. Le critiche del presidente nazionale delle Acli arrivano nel giorno in cui l’Istat, a proposito del 2010, ha denunciato la presenza in Italia di 1 milione e 156 mila famiglie in condizioni di povertà assoluta (il 4,6% della popolazione), per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2%), mentre sono 2 milioni e 734 mila le famiglie povere relative(l'11%), quelle cioè che non riescono a spendere più di 992,46 euro al mese ogni due componenti.
“Solo Cristo ci salverà”. In queste quattro parole il Cardinale Antonio Cañizares ha sintetizzato l'eredità spirituale lasciata da Papa Giovanni Paolo II. Il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha chiuso con questo messaggio il Congresso Teologico Pastorale “Giovanni Paolo II, testimone di speranza”, organizzato dall'Arcivescovado di Arequipa, in Perù. Il Cardinal Cañizares ha affermato che le sfide che ha affrontato Giovanni Paolo II continuano ad essere quelle che la Chiesa affronta anche oggi e che sono state esposte nel suo ultimo libro, “Alzatevi, andiamo!” (2004). “Ha detto a tutti noi, con lo sguardo fisso in Cristo sostenuto dalla speranza che non delude, di camminare insieme per le vie del nuovo millennio”, ha spiegato il porporato spagnolo.
E' stata presentata a Cotonou, la capitale del Benin, la visita di Benedetto XVI nel Paese, che avrà luogo dal 18 al 20 novembre, per esporre la “road map” della Chiesa in Africa. Il primo obiettivo del viaggio sarà la pubblicazione dell'esortazione apostolica in cui il Pontefice raccoglie le conclusioni del Sinodo dei Vescovi del continente africano, che egli stesso ha presieduto in Vaticano nell'ottobre 2009. Martedì 19 luglio, l'incaricato del comitato organizzatore della visita papale, monsignor Eugene Houdekon, ha offerto una conferenza stampa per ricordare che si tratta della terza visita di un Papa nel Benin, dopo quelle compiute da Giovanni Paolo II nel 1982 e nel 1993.
“Risvegliare l'anima cristiana e umana” nel mondo dell'educazione e della cultura per “la promozione integrale della persona”: è questo l'invito fatto da Benedetto XVI all’Istituzione Teresiana a cento anni dalla sua nascita. Inaugurate l’11 gennaio scorso nell'87° anniversario dell’approvazione pontificia dell’Opera, avvenuta l’11 gennaio del 1924 ad opera del papa Pio XI, le celebrazioni si chiuderanno il 15 agosto del 2012. In un messaggio a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, letto durante la plenaria dell’Istituzione in corso nei pressi di Madrid, il Papa ricorda con gratitudine i buoni frutti raccolti da questa associazione internazionale di laici fondata da san Pedro Poveda, quando era canonico della Basilica di Santa Maria di Covadonga, nelle Asturie (Spagna del Nord).
Secondo alcuni non cè alternativa al dolore, meglio morire. Molti altri invece sostengono che è proprio nei momenti di massima sofferenza che Dio è più vicino. Monsignor Luigi Ginami è così convinto di questa seconda ipotesi al punto da scrivere tre libri sulla vicenda che ha colpito sua madre Santina Zucchinelli: Roccia del mio cuore è Dio (Piemme 2005), La Speranza non delude (Paoline 2008) e Quando sono debole è allora che sono forte (edizioni Velar 2011). La signora Santina Zucchinelli nel 2005 è stata ricoverata agli Ospedali Riuniti di Bergamo per un difficile intervento chirurgico al cuore e per la successiva lunga degenza in Terapia Intensiva. Un lungo itinerario di paure e di dolore che mostra però come dalla sofferenza possano nascere i doni più grandi e come la debolezza delluomo sia la forza di Dio.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo: un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile ad una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”. Ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,44-52).
I giovani cattolici di tutto il mondo si stanno preparando ad incontrare il Papa a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù. Prima di arrivare all’incontro, i ragazzi del Cammino neocatecumenale che verranno dai diversi continenti, annunceranno il Vangelo nelle città dell’Europa invitando la gente a partecipare all’appuntamento. Daniel Calabuig, giovane spagnolo di 26 anni, di Valencia, ha partecipato a diverse Giornate mondiali della Gioventù e andrà anche quest’anno.
Il mondo si sta mobilitando per soccorrere il Corno d’Africa ancora una volta colpito da carestia, questa volta a causa di una persistente siccità, e intanto si interroga sulle cause di una catastrofe di tali proporzioni: colpa dei cambiamenti climatici – si legge di frequente sulla stampa italiana e internazionale – con l’aggravante di una domanda crescente di alcuni raccolti – ad esempio, quelli utilizzati per la produzione di biocarburante – che ne fa lievitare i prezzi sui mercati internazionali. In più c’è la crisi internazionale che oltre tutto rende “avari” i governi dei paesi industrializzati: avevano promesso aiuti ai paesi poveri e adesso non sono in grado di mantenere fede agli impegni. Questi e tutti gli altri fattori ritenuti responsabili della crisi in corso non vanno però alla radice del problema di cui costituiscono soltanto un’aggravante.
In questi giorni di riposo, Benedetto XVI prepara il suo nuovo libro su Gesù, i viaggi apostolici in Spagna e Germania e il 50° anniversario dell'inaugurazione del Concilio Vaticano II. Il Pontefice trascorre le vacanze estive per il secondo anno consecutivo a Castel Gandolfo, la residenza pontificia situata a circa 30 chilometri a sud di Roma, perché lì può contare su un ambiente noto e adatto alle passioni della sua vita: lo studio e la scrittura su questioni di teologia. Il Papa ha portato molti libri e documenti dal Vaticano per la preparazione dei suoi viaggi a Madrid, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (dal 18 al 21 agosto), e nella sua terra natale, dove visiterà dal 22 al 25 settembre Berlino, Erfurt, Etzelsbach e Friburgo. “L'Osservatore Romano” conferma che in queste vacanze il suo “impegno prioritario è rivolto alla preparazione e alla scrittura della conclusione dell'opera su Gesù di Nazaret, dedicata a un'analisi dei Vangeli dell'infanzia”. Si tratta del terzo volume di questa serie di grande successo editoriale, dopo i due presentati nell'aprile 2007 e nel marzo 2011.
Nei giorni del G8 di Genova del luglio 2001 a manifestare per un mondo più equo c'erano anche i cattolici. Dal 19 al 22 luglio di dieci anni fa, in concomitanza con lo svolgimento dell'incontro dei Capi di Governo degli Stati più industrializzati, si svolsero numerose manifestazioni di protesta da parte di vari gruppi, alcuni dei quali violenti, che suscitarono le reazioni delle forze dell'ordine. “Noi cattolici volevamo essere presenti – ha affermato alla “Radio Vaticana” il Vescovo Domenico Sigalini, assistente generale dell'Azione Cattolica Italiana –, ma sapevamo che le manifestazioni sarebbero state strumentalizzate dai più violenti”. “Per questo, con un po' di anticipo, organizzammo a Genova una sorta di G8 cattolico per dire la nostra sui temi della globalizzazione. Sapevamo che durante i cortei successivi non avremmo avuto la possibilità di far emergere il nostro pensiero in termini dialogici e culturali”. “I cattolici che scesero in piazza nel luglio 2001 furono un po' imprudenti”, ha commentato il presule.
Per evangelizzare i giovani, la Chiesa ha bisogno di comprendere la loro cultura, in cui la libertà e la scienza sono valori dominanti, sostiene l'Arcivescovo Rino Fisichella. Non si può parlare di Cristo ai giovani, ricorda il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, “senza parlare della libertà, perché il giovane di oggi l'ha collocata nella sua cultura, ma la libertà deve essere sempre in relazione con la verità, perché è la Verità che produce la libertà”. Allo stesso tempo, “non si può parlare di Dio ai giovani senza conoscere la cultura dei giovani di oggi, che è quella scientifica. La cultura odierna, il suo contenuto, è piena di assiomi scientifici”.
“Giusto chiedere più severità, ma giù le mani dal segreto della confessione”. E' quanto ha detto questo giovedì a Vienna Massimo Introvigne, Rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta alla discriminazione contro i cristiani. Il sociologo italiano è intervenuto così sul tema della crisi diplomatica tra Irlanda e Santa Sede dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi di minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne, con minacce di rotture delle relazioni diplomatiche e un progetto di legge che, se approvato, obbligherebbe i sacerdoti a riferire notizie su abusi di minori anche se apprese in confessione. Nel corso di un dibattito parlamentare sul Rapporto Cloyne, il premier irlandese Enda Kenny ha infatti attaccato duramente il Vaticano, accusandolo di non aver preso misure adeguate per fermare gli abusi sessuali dei preti cattolici sui minori.
“Un mondo senza armi nucleari non solo è possibile, ma è ora diventato urgente”. L'Arcivescovo Francis Chullikatt, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, lo ha affermato il 1° luglio intervenendo sul tema “La questione nucleare: l'insegnamento della Chiesa e la situazione attuale” presso il Centro Cattolico della Diocesi di Kansas City-St. Joseph (Stati Uniti). “La 'questione nucleare' è allo stesso tempo complessa e semplice”, ha dichiarato il presule, ricordando che “per più di 60 anni, dall'alba dell'era nucleare, il mondo, e particolarmente la Chiesa, ha dovuto affrontare il ruolo delle armi nucleari, la legalità di queste e le implicazioni morali della loro produzione e del loro dispiegamento e utilizzo”.
“La rivoluzione è il passaggio del Mar Rosso, la manifestazione del desiderio di libertà, di giustizia e di pace. Il dopo rivoluzione è la traversata del deserto, un periodo lungo e duro, caratterizzato dal prendere in mano la propria storia”. Definisce così la fase di transizione che interessa la Tunisia mons. Maroun Lahham, arcivescovo di Tunisi. Nella lettera pastorale “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” – che sarà diffusa il prossimo 24 luglio e anticipata ad alcuni giornalisti italiani durante un incontro a Tunisi insieme a Caritas italiana – Lahham si sofferma sulla lettura da dare ai recenti avvenimenti alla luce della Parola di Dio.
A una conferenza stampa che si è tenuta martedì scorso a Cotonou, il vice-presidente del Comitato organizzativo, mons. Eugène Houndekon, ha illustrato i tre obiettivi centrali della visita di Benedetto XVI in Benin a novembre – la terza di un Papa nel Paese africano dopo quelle del 1982 e del 1993 di Giovanni Paolo II - sottolineandone il carattere pastorale: la consegna dell’Esortazione apostolica post-sinodale frutto del secondo Sinodo per l’Africa del 2009; la celebrazione con il Santo Padre del “Giubileo dei 150 anni dell’evangelizzazionedel Benin” e, infine, la commemorazione del compianto cardinale beninese Bernardin Gantin.
Nessun sussidio alle giovani vedove, diritti di proprietà revocati, intimidazioni: i cristiani del Kandhamal, epicentro dei pogrom in Orissa del 2008, continuano a subire angherie d’ogni tipo, ora anche dalle autorità del distretto. Mithun Digal, cristiano del villaggio di Beladadi, non può registrarsi all’ufficio di collocamento del distretto di Kandhamal, perché l’ufficio competente della stazione di polizia di G. Udayagiri gli nega i certificati di residenza, casta e reddito.
Una coppia composta da un cristiano e da una musulmana è costretta a vivere nascondendosi: la società condanna il loro amore, che per uno studioso islamico “è passibile di morte”. Il vescovo di Islamabad: “Lo Stato li difenda, o scomparirà presto”.
“Il Vangelo ci dice che noi siamo 'luce del mondo', e non 'lampadine di noi stessi'”. E' quanto ha detto questo giovedì il teologo padre Luis Alfonso Orozco, LC,intervenendo al corso estivo per suoreche si sta svolgendo in questi giorni a Roma sul tema “Psicologia, pedagogia e formazione per la vita consacrata”, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il corso, che si concluderà sabato 23 luglio, ha come obiettivo quello di creare le condizioni per una vita religiosa completa in ogni sua dimensione: umana, formativa, spirituale, psicologica e pedagogica.
È un’onda gay quella scatenatasi contro Michele Bachmann, l’astro nascente dei Repubblicani, ma è un gay pentito che la difende. Nei giorni scorsi i media negli USA - riecheggiati da quelli italiani solo in piccolissima parte - si sono stracciati le vesti perché la candidata alle primarie del Partito Repubblicano, eroina del movimento dei "Tea Party" e notoria pro-lifer, è proprietaria, assieme al marito Marcus, Ph.D. in psicologia clinica, di un centro di ascolto, dichiaratamente cristiano, dove gli omosessuali vengono trattati da persone e persino invitati a confrontarsi con la natura, le sue leggi, la morale e addirittura il Padreterno. Uno "scandalo", insomma, che però un ex omosessuale come Greg Quinlan definisce invece una benedizione.
Dettagli inediti della vocazione di Joseph Ratzinger sono rivelati nel libro “Mein Bruder, der Papst” (“Mio fratello, il Papa”), intervista concessa da monsignor Georg Ratzinger al giornalista e scrittore tedesco Michael Hesemann. L'opera ha 256 pagine, che raccolgono una serie di conversazioni avute alla fine della primavera di quest'anno a Ratisbona, durante le quali il fratello maggiore di Benedetto XVI ha raccontato al suo interlocutore i ricordi di una vita. Il volume, pubblicato a Monaco da Herbig e accompagnato da una quarantina di fotografie, sarà nelle librerie il 12 settembre, alla vigilia della visita che il Pontefice realizzerà in Germania.
Si susseguono i ricordi pieni di gratitudine nei confronti del Vescovo Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek, nel Sud Sudan, morto sabato 16 luglio dopo un malore che lo ha colto mentre celebrava la Messa. Monsignor Mazzolari, di 74 anni, era stato nominato per la Diocesi di Rumbek nel mezzo della guerra civile che ha flagellato il Sudan per più di due decenni, provocando oltre 2,5 milioni di morti e costringendo milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Mentre Rumbek e la zona circostante si trovavano sotto continui bombardamenti aerei, il Vescovo, missionario comboniano, ha rischiato la propria vita, venendo anche rapito dai ribelli per 24 ore.
Le parrocchie europee si trovano sempre più di fronte alla stessa sfida: l'indifferenza religiosa, ha constatato Josep Taberner Vilar, catalano, uno dei due copresidenti del Colloquio europeo delle parrocchie (Cep), all'inaugurazione a Nyíregyháza (Ungheria) della ventiseiesima edizione. L'incontro è dedicato quest'anno al tema “Parrocchie, luoghi di speranza. Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”. Duecento i partecipanti, provenienti da 17 Paesi europei, che fino a questo venerdì hanno l'occasione di approfondire la riflessione, ascoltare testimonianze, visitare le Chiese locali e vivere incontri ecumenici.
Fuori il sole è ancora alto, ma le strade alle otto sono già semideserte. Theater Strasse 29, un vecchio palazzo appena ristrutturato che sa ancora di calce fresca. Delle famiglie neocatecumenali a Chemnitz ciò che più ti colpisce, quando le vedi insieme come questa sera, sono i figli: sei coppie, ciascuna con nove o dodici o anche quattordici ragazzi. In tutto sono una settantina, adolescenti o da poco sposati. E guardi le loro facce, i loro occhi lucenti, e pensi: che meraviglia, e che ricchezza abbiamo perso noi, europei del figlio unico (mentre da una stanza accanto arriva perentorio lo strillo di uno dei primi nipoti).
Con l’aiuto di amici e lettori, AsiaNews ha raccolto la somma necessaria per aiutare 15 giovani cattolici cinesi a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Nel loro ringraziamento, il desiderio di essere “la nuova generazione cattolica della Chiesa in Cina”, in “comunione con il Santo Padre e con la Chiesa universale”.
Il gruppo israeliano per i diritti umani critica il governo perché mette in carcere bambini palestinesi perché tirano pietre contro i soldati in Cisgiordania. Fra il 2005 e il 2010, 835 ragazzini sono stati portati in tribunale: uno solo giudicato innocente, tutti gli altri condannati alla prigione.
Cresce la preoccupazione internazionale per l'emergenza siccità nel Corno d'Africa, dove oltre 10 milioni di persone stanno soffrendo la fame e la sete. Le Nazioni Unite hanno ufficialmente dichiarato lo stato di carestia per due regioni della Somalia controllate dai ribelli: si tratta di Bakool e di Lower Shabelle. Sull’emergenza somala, Amedeo Lomonaco ha intervistato l’africanista del quotidiano ‘La Stampa’, Domenico Quirico, da poco rientrato dal Paese africano.
La Sala Stampa vaticana ha reso noto oggi il programma ufficiale della visita apostolica di Benedetto XVI in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi.
Venti morti a Hotan, nello Xinjang, è il bilancio di quello che le autorità di Pechino chiamano “attacco terroristico organizzato” e il Congresso Mondiale degli Uiguri, un’organizzazione di esuli con sede in Germania, parla di “repressione” della polizia che avrebbe sparato su una folla di pacifici manifestanti. La notizia – oscurata in Cina, dove come di consueto il regime ha bloccato l’accesso ai siti Internet internazionali e perfino le ricerche su Google con le parole “Hotan” o “disordini nello Xinjang” – ha richiamato ancora una volta l’attenzione della stampa internazionale sulla questione dello Xinjang, una parola un tempo trascritta in Occidente nella forma “Sinkiang” e il cui stesso uso è oggi contestato.
L’ONU "catechizza" i giovani per farne degli «avvocati del sesso». E il braccio operativo di cui si servono le Nazioni Unite è l’International Planned Parenthood Federation (IPPF), cioè il più famoso e famigerato, nonché potente e danaroso abortificio del mondo. Così denuncia del Catholic Family & Human Rights Institute di Washington.
Prima c'era l'infanticidio o l'abbandono di bambine, poi è arrivato l'aborto selettivo di feti di sesso femminile, tuttora diffusissimo (anche se proibito). Ma nell'India della tradizionale preferenza per il figlio maschio sembra farsi strada un'altra tecnica che alle coppie che vogliono ad ogni costo un maschietto consentirebbe di realizzare questo desiderio: l'intervento chirurgico di "genitoplastica".
Nonostante la secolarizzazione c’è un fenomeno che stupisce sociologi e studiosi della religione. Si tratta della devozione mariana, che sembra resistere a tutto. Centinaia di milioni di fedeli pregano ogni giorno il rosario e alimentano i gruppi di preghiera ed i pellegrinaggi mariani. I santuari mariani sono sempre più frequentati, e moltissime vocazioni provengono dai gruppi di devozione mariana. Il fervore mariano cresce particolarmente nei momenti di crisi. Per cercare di capire e di discernere un fenomeno così vivo nella Chiesa cattolica, ZENIT ha intervistato monsignor Nicola Bux,teologo e liturgistaconsultore dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.
Le autorità cinesi hanno annunciato che le ordinazioni illecite di Vescovi, senza mandato del Papa, continueranno, anche se il 16 luglio la Santa Sede ha confermato la scomunica dell'ultimo Vescovo ordinato in queste circostanze. Dopo le tre ordinazioni illegali degli ultimi tre mesi, un nuovo Vescovo illegittimo “ufficiale” - riconosciuto dall'Associazione Patriottica dei cattolici cinesi – dovrebbe essere ordinato nei prossimi giorni nella Diocesi di Harbin, il cui territorio copre la provincia di Heilongjiang, nel nord del Paese, secondo quanto ha reso noto “Églises d'Asie”.
La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha stanziato un milione di euro per aiutare le popolazioni colpite dalla siccità nel Corno d’Africa, rispondendo così all’appello lanciato dal Papa durante l’Angelus di domenica. La somma proviene dai fondi raccolti attraverso l’otto per mille.
“La situazione dei giovani in Spagna non è affatto facile, né esente da sofferenze”, ha affermato questo lunedì il Cardinale Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, durante una conferenza in Spagna. Il porporato sta partecipando al Corso estivo “I giovani e la Chiesa cattolica” presso l'Università Re Juan Carlos. Nel suo intervento, ha riflettuto sulla delicata situazione che sta provocando l'alto livello di disoccupazione in Spagna, sottolineando che la mancanza di posti di lavoro e di un orizzonte lavorativo stabile è preoccupante per lo sviluppo delle persone e delle loro famiglie.
Dieci anni fa (20-22 luglio 2001) si svolgeva a Genova il G8. Gli otto Grandi del mondo si riunivano per discutere su come, nel tempo della globalizzazione, aiutare i “paesi in via di sviluppo”, specialmente quelli dell’Africa nera. Però in quei giorni vennero alla ribalta non i poveri che soffrono la fame, ma i “No Global” che manifestavano contro gli 8 Grandi e nelle frange estreme mettevano a ferro e fuoco la città di Genova. Nel movimento No Global, circa il 60% dei 200.000 manifestanti erano cattolici, venivano da parrocchie e associazioni cattoliche. Le guide, Vittorio Agnoletto, Luca Casarini e altri si proclamavano cattolici, ma l’ideologia che i No Global esprimevano non era certamente ispirata dalla fede.
“Internet fa sì che miliardi di immagini appaiano su milioni di schermi di computer in tutto il pianeta. Da questa galassia di immagini e suoni emergerà il volto di Cristo e si sentirà la sua voce?”. Lo ha chiesto il direttore del Segretariato Nazionale delle Comunicazioni del Patriarcato di Lisbona (Portogallo), padre António Rego, che mercoledì ha presentato il tema “Persona digitale: trasformazioni antropologiche nella società dell'informazione” nel I Seminario di Comunicazione per i Vescovi del Brasile, svoltosi fino a sabato a Rio de Janeiro. Secondo il sacerdote, promuovere la visione del volto di Cristo in Internet favorirà il fatto di fare di questo spazio qualcosa di autenticamente umano, “perché se non c'è posto per Cristo non ci sarà posto per l'uomo”.
Nell’intenzione di preghiera missionaria di luglio, Benedetto XVI invita i fedeli a pregare “per le religiose che operano nei territori di missione, affinché siano testimoni della gioia del Vangelo e segno vivente dell’amore di Cristo”. Le religiose professe – che nel mondo in base ai dati dell’Annuario Pontificio del 2011 sono oltre 729 mila – sono chiamate a testimoniare l’amore di Dio per ogni uomo, attraverso un carità che si manifesta in azioni concrete. E’ quanto sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco, la presidente dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (Usmi), madre Viviana Ballarin, già priora generale delle Domenicane di Santa Caterina da Siena.
Madrid si prepara ad accogliere il Papa e i giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù. Manca ormai meno di un mese all’inizio dell’evento, il 16 agosto a Madrid. I momenti centrali della visita del Papa saranno celebrati nell'aerodromo di Cuatro Vientos, dove il Pontefice presiederà una Veglia, Sabato 20, e la Messa nella mattinata di domenica. Protagonista anche l’area di piazza Cibeles dove si terrà la Messa inaugurale il 16, l’accoglienza del Papa che arriverà il 18 e la Via Crucis il 19 agosto. Il numero dei volontari è stato aumentato a circa 30 mila, ha spiegato intanto il direttore esecutivo della Gmg di Madrid, Yago de la Cierva. Ieri sera, nella Cattedrale della capitale spagnola sono state accolte la Croce e l’Icona della Gmg e si è celebrata una Veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela.
Patriarcato di Mosca: i nostri fedeli all’estero crescono anche grazie all’aiuto della Chiesa cattolica, che ci ospita nelle sue strutture. Aumenta il numero di chiese ortodosse oltre confine: oggi sono oltre 400.
La famiglia Beckham è una famiglia irresponsabile che dà il cattivo esempio. E’ quanto hanno denunciato diversi studiosi inglesi saputo che il calciatore e la ex Spice Girl avevano dato alla luce un quarto figlio. In un mondo che tra pochi decenni sarà sovra affollato, dicono costoro, famiglie di persone che sono in vista come le celebrità non dovrebbero dare tale cattivo esempio. Quattro figli sono troppi, in sostanza. Secondo il professor Blangiardo, intervistato da Ilsussidiario.net, è invece l’opposto: “Quando parliamo di un caso come quello della famiglia Beckham, stiamo parlando del caso di una famiglia ricca con quattro figli, che diffonde benessere nella società, altro che famiglia irresponsabile. Quando uno fa quattro figli dà un contributo alla continuazione della società con il pagamento delle pensioni grazie ai figli e a tutto ciò che farà futuro”. Gian Carl Blangiardo, professore ordinario alla facoltà di scienze statistiche all’università Bicocca di Milano, dà poi a Ilsussidiario un’anticipazione in esclusiva: “A ottobre la Cei pubblica un libro documento proprio su questo tema, la crescita demografica. Si tratta de Il rapporto proposta della Cei sulla demografia, dà indicazioni su come agire se si vogliono modificare le conseguenze di quanto sta accadendo a livello demografico e soprattutto sottolinea come, piaccia o non piaccia, la famiglia svolgerà sempre un ruolo centrale in un paese come l’Italia”.
Preceduto da un servizio intitolato “Pedofilia: che cosa sapeva il Papa”, il canale di Sky “Current” ha mandato in onda in prima serata, il 14 luglio, il primo episodio del film-documentario “The Vatican Insider - Il denaro in nome di Dio”. Presentato come un documento dal respiro internazionale, che “si propone di raccontare la realtà della Chiesa cattolica in maniera esaustiva, chiara, indipendente. Un viaggio senza precedenti tra i misteri dello Stato più piccolo e segreto del mondo”, in realtà si è trattato di un delirio, durante il quale alla Chiesa – da che pulpito, poi – è stata insegnata la morale.
A partire dal gennaio 2012 nelle scuole pubbliche della California il «ruolo e il contributo» dato al Paese e al mondo da personaggi storici nazionali di orientamento omosessuale sarà materia d’insegnamento. Obbligatorio. (Si cercheranno così con il lanternino “padri della patria” ed eroi "diversamente americani" e, non trovandoli, andrà a finire che si applicherà il criterio opposto: non grandi personaggi gay, ma gay grandi personaggi.) Al contempo occorrerà far sparire qualsiasi affermazione o sussurro che possa anche solo lontanamente indurre a valutare criticamente gli omosessuali in ragione del loro comportamento sessuale. Per questo i libri di testo andranno tutti aggiornati, riveduti, messi in pari.
Fuori i volontari pro life dai consultori pubblici. Lo ha stabilito il Tar del Piemonte, che è intervenuto a piedi uniti sulla decisione del Governatore della Regione, Roberto Cota, il quale - insieme alla maggioranza sostenuta da Lega e Partito della Libertà - aveva invece aperto le porte alla collaborazione con la Federazione piemontese del Movimento per la Vita, guidata da Marisa Orecchia. La sentenza del Tar ha un forte significato politico. I giudici amministrativi, infatti, hanno cancellato un “esperimento” che poteva avere una straordinaria rilevanza innovativa anche a livello nazionale, perché vedeva una regione italiana riconoscere ai volontari antiabortisti un ruolo attivo all’interno delle strutture dello stato. Strutture nelle quali abitualmente prevale la logica della mera certificazione della volontà della donna, al punto che certi consultori si meritano l’appellativo di “abortifici”.
Mons. Cosma Hoang Van Dat guida da tre anni la diocesi di Bac Ninh, distrutta dai bombardamenti americani e sotto il tallone dei comunisti dopo la fine della guerra. Il presule ha ridato fiducia alla popolazione e sta combattendo con coraggio le sfide che ha davanti.
Sebbene l’esodo dei cristiani dall’Iraq sia in atto da diversi anni, la comunità internazionale è ancora troppo poco sensibile a tale questione che rischia di contribuire alla conflittualità in atto nell’intera regione. Ad affermarlo è Joseph Kassab, direttore della Chaldean Federation of America. Kassab ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, sulla piaga dei cristiani iracheni e su ciò che si deve fare per assisterli.
La stessa Commissione “Murphy” che ha portato alla luce tre rapporti in cui documentava i casi di abusi sessuali in Irlanda ha reso pubblico un quarto rapporto, questa volta sulla copertura di casi di abusi sessuali nella Diocesi di Cloyne. Nel rapporto, diffuso mercoledì, si dimostra che monsignor John Magee, Vescovo di Cloyne, che si è dimesso nel 2010, ha ignorato le direttrici sulle norme di protezione infantile del 1996 della Conferenza Episcopale Irlandese non informando su almeno 9 denunce su 15 relative ad abusi sessuali, anche risalenti a tre anni fa. Il rapporto di più di 400 pagine elaborato dal giudice Yvonne Murphy, che ha indagato su accuse contro 19 sacerdoti, è stato completato alla fine dello scorso anno e si riferisce al periodo che va dal 1996 al 2009.
I cattolici pakistani, che in genere vengono alla ribalta perché vittime di discriminazioni o fatti violenti a causa della propria fede, spiccano questa volta per un'iniziativa lodevole per combattere il lavoro minorile. Per far fronte a questa piaga, la comunità cattolica di Faisalabad, nel Punjab, con l'aiuto della Caritas nazionale ha infatti messo a disposizione un prestito di circa 230 euro per le famiglie più povere della Diocesi, riferisce “L'Osservatore Romano”. “Si tratta di una cifra modesta ma sufficiente al nucleo familiare per avviare una piccola impresa ed evitare che i bambini siano costretti a interrompere la scuola per essere sfruttati come manovalanza minorile”, spiega il quotidiano vaticano.
“È sempre più chiaro che il Paese ha bisogno di un soprassalto di coscienza civica, soprattutto in questi tempi di grave crisi economico-finanziaria”. E' quanto ha detto domenica il Cardinale Angelo Scola, Amministratore apostolico del patriarcato di Venezia nonché Arcivescovo eletto di Milano, nel tradizionale “discorso del Redentore”. Dal 2003, in occasione della festa del Santissimo Redentore, che cade nella terza domenica di luglio, il Cardinale Scola ha proposto di anno in anno alcune riflessioni su temi diversi di particolare rilevanza ecclesiale sociale, civile e antropologica per la città di Venezia e non solo. Quella del Redentore è una festa molto sentita dai veneziani e viene celebrata a memoria del pericolo scampato di una pestilenza che colpì la città nel 1575.
La Caritas italiana, in risposta anche all’appello pronunciato domenica da Benedetto XVI all’Angelus, ha già provveduto a mettere a disposizione 300.000 euro per l’emergenza che ha colpito i Paesi del Corno d’Africa. Sono circa 10 milioni le persone colpite da siccità e carestia che stanno affliggendo il Corno d’Africa per la scarsità delle precipitazioni degli ultimi 2 anni e il conseguente innalzamento del prezzo di cibo e acqua. Secondo i dati Onu riportati in una nota della Caritas si tratta della peggiore siccità degli ultimi 60 anni e coinvolge 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia, 117mila a Gibuti, ed anche parte della popolazione in Eritrea.
Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, nella neonata repubblica del Sudan del Sud, è scomparso il 16 luglio all'età di 74 anni. Sacerdote comboniano, a lungo apostolo tra i messicani e i neri degli dell'America Settentrionale impegnati nei lavori di miniera, giunse in Sudan nel 1981, prima nella diocesi di Tombura-Yambio, quindi nell'arcidiocesi di Juba nel territorio dell'attuale Sud Sudan. La Bussola Quotidiana lo intervistò il1° febbraio scorso, all'indomani del referendum popolare che decretò la nascita del nuovo Stato africano. Domani si svolgeranno le esequie. Pubblichiamo di seguito l'Invocazione per la celebrazione dell'indipendenza della Repubblica del Sud Sudan, ultimo scritto del presule.
Insieme al premier Razak, sua moglie, rappresentanti musulmani e l’arcivescovo di Kuala Lumpur. Sottolineata l’importanza del dialogo interculturale e interreligioso. Nella Malaysia, a maggioranza musulmana, vi sono ingiustizie verso le etnie indiana e cinese e verso cristiani e indù. La polemica sull’uso della parola Allah. La questione dei diritti umani e delle elezioni “pulite” dopo la manifestazione del Bersih 2, in cui il governo ha arrestato 1600 persone.
In una strada polverosa e popolarissima della vecchia medina con negozietti, scrivani pubblici e continuo viavai di donne musulmane in jellaba e i bambini per mano, al n. 51 ci si imbatte con sorpresa in una croce. È l’entrata del Centro sant’Antonio dei francescani a Meknes, rue Driba. Umilissima e spaziosa la casa, costruita da secoli e aggrappata alle antiche mura della città: dalla sua terrazza tra i merli di cinta si ammirano sotto i vecchi quartieri di Meknes. Panni stesi e paraboliche, disseminati ovunque su poveri tetti: miseria e modernità insieme composte con tolleranza. E simbolo eloquente di un Paese uscito dal medioevo e lanciato nell’attualità. Qui dall’alto, al primo mattino, è anche un incantevole luogo di preghiera meditativa sulla città, mentre il sole apre un occhio sul filo dell’orizzonte. “Che la tua presenza, Signore, apporti la gioia ai suoi abitanti!”, senti mormorare sottovoce un giovane frate, Pietro, così sensibile a questo mondo musulmano e qui ormai da sette anni.
Il collaboratore della Caritas Jorge Herrera, contadino di Montelíbano, è stato assassinato dopo essere stato sottratto alla sua comunità da un gruppo armato che opera al margine della legge in quella zona rurale della Colombia. La Pastorale Sociale (Caritas) della Diocesi di Montelíbano, con cui Herrera collaborava, “lamenta e rifiuta questo fatto che attenta contro la dignità della persona umana e contro il dono più sacro che Dio ha fatto all'essere umano: la vita”. Come segnala la Caritas locale in una nota, questo episodio di violenza, che ha avuto luogo il 2 luglio, si somma ai tanti avvenimenti di questo tipo che hanno subito negli ultimi anni le comunità urbane e rurali dei 7 municipi del sud di Córdoba, animate e accompagnate dalla Pastorale Sociale della Colombia.
Dieci storie vere di mamme che si dibattono se accettare la gravidanza o interromperla, raccontate in un libro. Si tratta del saggio “L'amore cambia tutte le cose” scritto da Antonella Diegoli, presidente di Federvita dell’Emilia Romagna, e appena pubblicato dalle edizioni Interlinea Arricchito dalle note di Gianni Mussini ed Eugenia Roccella, il ricavato dei diritti d’autore del libro della Diegoli verrà devoluto al Progetto Gemma (http://www.mpv.org/pls/mpv/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=44), un servizio per l'adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà. Attraverso questo servizio e con un contributo minimo mensile, si può adottare per 18 mesi una mamma e aiutare così il suo bambino a nascere. Finora il progetto Progetto Gemma ha aiutato a nascere circa 14.000 tra bambini e bambine. Per meglio conoscere il contenuto e le finalità del libro, ZENIT ha intervistato l’autrice Antonella Diegoli.
Fedeli e sacerdoti hanno fermato il “rapimento” di mons. Pei, designato a presiedere l’ordinazione illecita di Shantou. Ieri nelle diocesi del Guangdong è stata diffusa la dichiarazione della Santa Sede, accolta da applausi. Ad Harbin da mesi i sacerdoti resistono all’ordinazione illecita del vescovo. Membri della Chiesa sotterranea chiedono al Vaticano di procedere con ordinazioni episcopali per le loro comunità.
Mons. Cosma Hoang Van Dat guida da tre anni la diocesi di Bac Ninh, distrutta dai bombardamenti americani e sotto il tallone dei comunisti dopo la fine della guerra. Il presule ha ridato fiducia alla popolazione e sta combattendo con coraggio le sfide che ha davanti.
Un comunicato diffuso da rappresentanti della Santa Sede rende noto che l'Unione Cattolica Internazionale della Stampa (UCIP) non può più utilizzare l'aggettivo “cattolica” a causa della grave crisi di gestione che sperimenta da anni. Il Pontificio Consiglio per i Laici e il Pontificio Consiglio della Comunicazioni Sociali, in un comunicato congiunto, lamenta la decisione degli attuali gestori dell'organizzazione, che senza il dovuto permesso hanno adottato un nuovo nome che mantiene l'aggettivo “cattolico”: Organizzazione Cattolica Internazionale dei Media (ICOM). La nota, firmata dai Presidenti degli organismi vaticani, il Cardinale Stanisław Ryłko e l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, riconosce che l'UCIP, “dopo decadi di valido servizio all’evangelizzazione attraverso la stampa, negli ultimi anni ha vissuto una progressiva crisi di gestione”.
Mi continuano ad arrivare richieste di preghiera dallo spazio Contatta il webmaster. Inviarle a me serve ma a poco, pregherò solo io per voi. Vi invito a pubblicarle nello spazio Richieste di preghiera in questo sito oppure nel forum (iscrizione necessaria). Vi ricordo che nel sito Rosario on line all'inizio di ogni coroncina o rosario (clicca su questa news per vederlo) è presente un altro spazio per pubblicare le richieste di preghiera. Grazie.
La crisi economica e l’impasse politica riaprono la stagione dei “manifesti”: anche sulla scia di un riassetto dello scacchiere politico e di scadenze elettorali forse non lontane. Il Presidente della Repubblica in persona ha dato la sua adesione a nove impegni elencati da Il Sole 24 Ore: meno tasse sulle imprese, acceleratore sulle liberalizzazioni e sulle privatizzazioni locali, taglio ai costi della politica. Ma lo stesso Napolitano invita a guardarsi dai dibattiti “troppo generici”: il “manifesto” vero, in fondo, resta fatto dalle scelte del Governo in carica, partorite dal confronto parlamentare con l’opposizione. Dove non sempre contano i temi di merito: serve a poco discutere l’abolizione l’ordine degli avvocati se non si affronta il problema di cosa fanno 250.000 avvocati in Italia, dell’auto-produzione di milioni di cause fasulle e del loro costo. Le “caste” non sono fatte solo di politici e funzionari pubblici.
Vi regalo, qui sotto, la prefazione che ho scritto al libro di Alberto Reggiori, “La ragazza che guardava il cielo” (Rizzoli, pp. 210, euro 18). E’ una storia vera. E’ un grande libro. Leggetelo questa estate. Vi appassionerà e vi commuoverà… Vi cambierà! Vi farà vedere – in questo mondo di palloni gonfiati, celebrati dai media – dove sono e chi sono i veri eroi sconosciuti del nostro tempo.
L’Africa orientale è dunque in agonia per la peggiore siccità degli ultimi 60 anni che ha colpito in particolare la Somalia, ma anche Kenya, Etiopia e Gibuti. L’emergenza non è finita, mentre alcune zone sono ora devastate da piogge torrenziali che si abbattono sui campi profughi, ormai allo stremo. La Chiesa si è attivata fin da subito, attraverso l’invio dei primi aiuti economici e mediante il supporto delle tante associazioni presenti sul posto. Tra queste, la rete Caritas, che sta predisponendo un programma globale di aiuti d’urgenza per l’intero Corno d’Africa.
Una “mobilitazione internazionale” per salvare la Somalia dalla “tremenda carestia” e dalla “gravissima siccità” che la stanno devastando, uccidendo o costringendo alla fuga innumerevoli persone. È l’appello lanciato questa mattina da Benedetto XVI dopo la preghiera dell’Angelus, recitata dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. In precedenza, il Papa aveva offerto una breve riflessione sul senso delle parabole evangeliche, che mettono in risalto la bontà di Dio e l’invito per l’uomo a imitarla.
Benedetto XVI chiede a tutta la comunità internazionale soccorsi tempestivi per le popolazioni che fuggono “in cerca di cibo e aiuti”. Il seme del Regno di Dio ha “un’insopprimibile forza vitale” e matura “malgrado tutti gli ostacoli”.
OGGI INIZIA LA NOVENA AI SANTI GIOACCHINO E ANNA GENITORI DELLA B.V. MARIA (dal 17 al 25 luglio).
Geografia dell’Italia Cattolica del sociologo Roberto Cartocci (il Mulino, Bologna 2011) è un libro importante, che fornisce dati statistici interessanti sullo stato della religione cattolica nel nostro Paese, cui non hanno peraltro giovato alcune recensioni frettolose, fra cui spicca il tentativo del quotidiano la Repubblica, che il 7 luglio gli ha dedicato ben tre pagine, di presentarlo in chiave polemica nei confronti della Chiesa.
Come ha riferito l’”Agenzia Misna” lo scorso 6 giugno, “Amnesty International” ha chiesto al Governo ruandese, in suo recente rapporto, di rivedere le leggi sull’”ideologia genocida” e sul “settarismo”, la cui formulazione vaga permette di utilizzarle per criminalizzare le critiche nei confronti del governo e il legittimo dissenso di oppositori politici, attivisti per i diritti umani e giornalisti. “Difensori dei diritti umani, giornalisti e oppositori politici non sono liberi di formulare apertamente critiche nei confronti del governo senza rischiare un processo o il carcere” scrive Amnesty, citando in particolare i casi del’oppositore Bernard Ntaganda, agli arresti dall’11 febbraio scorso, delle giornaliste Agnes Nkusi Uwimana e Saisati Mukabibi, condannate sempre a febbrai a lunghe pene detentive, e... dell’uccisione il 24 giugno scorso di Jean-Leonard Rugambage, responsabile del giornale ‘Umuvuzigi’, che stava indagando sul tentato omicidio del generale dissidente Kayumba Nyamwasa in Sudafrica. Altri oppositori sono in carcere in Rwanda, come Victoire Ingabire Umuhoza e Deogratias Mushayidi, quest’ultimo estradato dal Burundi lo scorso marzo, mentre diversi militari, già alleati di Kagame, si sono dissociati scegliendo in diversi casi la strada dell’esilio.
La tua forza, infatti, è il principio della giustizia, e il fatto che sei il padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti. Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché quando vuoi, tu eserciti il potere. Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento (Sap 12,16-19).
Roberto Marchini, il militare ucciso in Afghanistan il 12 luglio, aveva compreso bene la lezione di Gesù: “non si raggiungono grandi realizzazioni umane e spirituali senza fatica, dedizione, sacrificio”. L'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, lo ha ricordato questo giovedì pomeriggio presiedendo, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, le esequie del Caporal maggiore, caduto a seguito di un'esplosione a Bakwa, nella zona sud-occidentale dell'Afghanistan. Seguendo l'esempio di Gesù, “maestro della vita”, il militare “accoglieva tutti alla mensa del cuore, non aspettando il contraccambio, sempre disposto a quella espropriazione che lo svuotava di ogni possesso permettendogli di posare sui più piccoli, sui semplici, uno sguardo attento”.
Presto turisti e pellegrini potranno visitare i Giardini Vaticani a bordo di pulmini open ecologici a metano. E mentre vengono testati i percorsi di prova, alla fine di luglio ci sarà l’annuncio ufficiale e fra qualche mese sarà una realtà con audioguide in cinque lingue per tutti coloro che possiedono la card “Omnia”. Lo ha detto questo venerdì a ZENIT l’amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi (ORP), padre Cesare Atuire, a margine della presentazione della “Omnia Vatican & Rome”, uno strumento che permetterà ai visitatori di avvicinarsi ai tesori artistici e storici della Capitale, frutto di un progetto che ha unito insieme l'ORP - un'attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede – e il Comune di Roma.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione e dei sentimenti di solidarietà con i quali Benedetto XVI sta seguendo la grave situazione in cui versa la Somalia, ha disposto l’invio, a nome del Papa, di 50 mila euro. La somma – secondo quanto rivelato da Radio Vaticana – è stata affidata da questo dicastero vaticano, che proprio oggi festeggia i 40 anni dalla sua fondazione ad opera di Paolo VI, al Vescovo di Gibuti e Amministratore apostolico di Mogadiscio, mons. Giorgio Bertin.
E' uscito un nuovo rapporto della Food and Drugs Administration: negli Usa 14 donne sono morte per avere assunto la pillola abortiva. Ma solo nove casi sono stati denunciati. La Ru486 ha già fatto 38 vittime accertate. Non esiste un rapporto ufficiale in Europa. Non solo: una donna su 8 che ha assunto la pillola è stata ricoverata, il 33% ha dovuto ricorrere a una successiva operazione.
La Conferenza Episcopale del Bénin ha deciso di affidare a Papa Benedetto XVI la chiusura dell’anno giubilare, aperto il 18 aprile del 2010 per ricordare i 150 anni dell’evangelizzazione del Paese. Essa si terrà, quindi, tra il 18 e il 20 novembre, giorni in cui il Papa sarà a Cotonou per consegnare all’Africa il testo dell’Esortazione del secondo Sinodo della Chiesa per l’Africa sul tema: ”La Chiesa in Africa al servizio della giustizia, della riconciliazione e della pace”. Il frutto più confortante di questi anni è senz’altro “l’indigenizzazione” della Chiesa locale di cui fa parte il 23% della popolazione (8 milioni di abitanti), distribuita in 10 diocesi e 312 parrocchie, guidata da 11 vescovi e da circa mille sacerdoti diocesani, 224 dei quali impegnati all’estero.
L’avevano pubblicizzata come la forma di aborto meno traumatico, ma ora, dati della Food and Drug administration alla mano, che ha pubblicato un rapporto nel giugno scorso, aggiornato all’aprile 2011, dovranno rimettere in discussione il concetto stesso di aborto farmacologico, quello che più di tutti abbandona le donne a se stesse. Dalla commercializzazione della Ru 486 negli Stati Uniti nel 2000, infatti, riferisce il rapporto della Fda citato dal quotidiano Avvenire, 14 donne sono morte nel Paese a causa della pillola, più di una all’anno; 38 nel mondo.
‘Il linguaggio sintetico e incisivo di Twitter può insegnare molto alla comunicazione religiosa’. Con questa convinzione, dal 20 giugno scorso, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha cominciato a ‘twittare’ quotidianamente e cioè ad inviare ogni giorno una citazione biblica attraverso il social-network Twitter. Lo stesso Benedetto XVI, il 28 giugno scorso, aveva utilizzato Twitter per lanciare il nuovo portale informativo della Santa Sede news.va, a conferma del crescente impegno della Chiesa nel promuovere l’informazione e l’evangelizzazione attraverso il web.
Sulla drammatica situazione umanitaria che sta colpendo milioni di somali ascoltiamo la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione e dei sentimenti di solidarietà con i quali Benedetto XVI sta seguendo la grave situazione in cui versa la Somalia, ha disposto l’invio, a nome del Papa, di un primo, piccolo aiuto di 50 mila euro. La somma è stata affidata al vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, Giorgio Bertin. La notizia è stata comunicata dallo stesso dicastero vaticano, che proprio oggi festeggia i 40 anni dalla sua fondazione, ad opera di Paolo VI.
La Cina è il maggior investitore del governo americano: oltre 1100 miliardi di dollari sono nelle sue casse. Ma lo spettro del default si avvicina, e se la Casa Bianca non trova un accordo con l’opposizione si rischia il vero crollo dell’economia mondiale.
I prelati accusati di ricevere regali dai politici, chiedono perdono, dopo le pressioni della Conferenza episcopale. Lo scandalo delle auto di lusso frutto di un attacco mediatico per screditare la Chiesa nella sua lotta contro il controllo delle nascite. Fonti di AsiaNews sottolineano la grandezza della Chiesa in grado di portare ordine e chiarezza nonostante le divisioni.
P. John Maxwell ha fondato la St. John Education System, una scuola d’inglese per ragazzi di strada. Cinque anni fa, l’incontro con Daud, un bambino venditore di giornali. Il racconto del sacerdote su come tutto è iniziato.
L’organizzazione per i diritti umani “Hammurabi” registra 92 assassinati e 47 feriti. Negli ultimi sette anni le vittime cristiane sono state 822; di queste 629 uccise per la loro appartenenza alla minoranza cristiana. L’esortazione di Benedetto XVI a non abbandonare il Paese, e i segni di vitalità della comunità cristiana.
Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt, libricino che supera a mala pena le novanta pagine, non potrà essere trascinato e trattato come il classico romanzone da ficcare sotto l’obrellone tra palette e biglie, perché una volta che lo aprirete in circa un ora di lettura l’avrete esaurito. E in tutto questo vi sarete dimenticati anche di andarci, in spiaggia. Il problema della morte e del senso della vita sono domande che si tende ad evitare, soprattutto in periodo di vacanze, rotocalchi e abbronzature varie. La letteratura diventa mero intrattenimento. In questo racconto Smith ci mostra con delicatezza ed ironia la vita di Oscar, ragazzino malato di cancro, e gli ultimi giorni di degenza nell’ospedale. Attraverso una serie di lettere che invierà direttamente a Dio sotto consiglio di Nonna Rosa, infermiera più anziana, ed ex lottatrice di catch almeno all’apparenza nei suoi racconti funambolici.
Questo venerdì compie 40 anni il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, istituito da Papa Paolo VI il 15 luglio 1971. In un articolo su “L'Osservatore Romano”, il Cardinale Robert Sarah, Presidente del dicastero vaticano, commenta l'anniversario ricordando che Paolo VI volle il Pontificio Consiglio “in una fase di grande cambiamento nella Chiesa e nel mondo”, quando a livello ecclesiale si riscontrava “un’attenzione sempre maggiore alle questioni sociali”. In questo contesto, “Cor Unum” “avrebbe dovuto favorire la testimonianza di carità nella Chiesa, creando, presso la Sede Apostolica, un luogo di incontro, di dialogo e di coordinamento tra i tanti organismi di carità della Chiesa”.
Soffia in Europa un vento che viene dell’Est, un vento che guarda alla vita e che con coraggio sfida la storia, la cultura dominante, la politica dei governi e soprattutto quell’atteggiamento socioculturale di indifferenza verso il destino ultimo dell’uomo che oggi pare trionfare ovunque. Questo vento dell’Est che soffia gagliardo interroga in particolare le coscienze tiepide e irresolute, invitandole, esortandole a spendersi con decisone per quel grande ideale di verità e di giustizia reale che è la preziosità della vita umana. Il governo russo si sta attivando, a vari livelli, per cercare di contrastare l’enorme numero di interruzioni volontarie di gravidanza che, come tutti sanno, non ha risolto il problema dell’aborto clandestino.
Le piogge troppo abbondanti creano da settimane seri problemi in Africa Occidentale e in altre parti del continente africano. In particolare, si registrano vittime, sfollati e ingenti perdite - raccolti compromessi, bestiame disperso e ucciso dalle esondazioni, abitazioni e infrastrutture danneggiate - in Nigeria, Costa d’Avorio, Benin, Togo e Namibia. Ma il peggio si sta verificando dove la tanto attesa stagione delle piogge invece non è arrivata o ha portato precipitazioni scarsissime. La siccità interessa quest’anno soprattutto i paesi del Corno d’Africa: ed è carestia per almeno dieci milioni di persone. In Etiopia necessitano di aiuti alimentari urgenti 4,5 milioni di abitanti, 1,3 milioni in più rispetto allo scorso anno. A Gibuti le persone in difficoltà sono circa 120.000, pari a oltre un sesto dalle popolazione del piccolo stato. In Kenya, dove il governo ha dichiarato lo stato di disastro nazionale, le persone in pericolo, soprattutto nell’arido nord, ma anche sulla costa e altrove, sono più di tre milioni. Ad aggravare la situazione del Kenya è l’incessante afflusso di disperati dai paesi limitrofi, spinti dalla fame verso i campi per profughi situati nel nord del paese. Il più affollato, Daadab, era nato per accogliere 90.000 persone, ma ne ospita ormai 370.000 che, di questo passo, diventeranno 500.000 entro poche settimane. Per la maggior parte si tratta di somali che in patria non sono in grado di sopravvivere alla carestia e, a causa della guerra in corso, non possono contare su regolari e sufficienti aiuti esterni. In Somalia il 50% dei bambini è affetto da malnutrizione acuta. Ogni giorno circa 800 minori somali varcano il confine con il Kenya in cerca di aiuto.
Settimana scorsa il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha snocciolato i dati sullo stato di attuazione per l’anno 2009 della legge 40, legge che disciplina l’accesso alle pratiche di fecondazione artificiale. Veniamo ai numeri nudi e crudi. Innanzitutto c’è un incremento di coppie che passano dalla provetta per tentare di avere un bambino: superiamo le 63mila coppie, con un +4,666 rispetto al 2008. Il numero di nati tramite Fivet è 10.819: tale numero, confrontato con quello prima indicato, fa subito comprendere che sono ben poche le coppie che, entrate in clinica, ne escono con il loro tanto desiderato bebè in braccio poiché non tutti i cicli si concludono felicemente.
Domenica 17 luglio si chiude negli Stati Uniti la prima settimana di una massiccia campagna di sensibilizzazione antipornografica. L’iniziativa si chiama Be Aware: Porn Harms (“Sappilo: il porno fa male”) e si articola in quattro tranche a tema monografico. La prima ha affrontato l’argomento base della dipendenza dalla pornografia; la seconda (18-24 luglio) esaminerà i danni prodotti dal porno sui bambini; la terza (25-31 luglio) evidenzierà i legami che la questione ha con il traffico sessuale; e l’ultima (1-9 agosto) tratterà della violenza sulle donne. Gestita dalla crème delle associazioni a difesa della famiglia naturale, della morale e della decenza pubblica, la campagna è organizzata da Morality in Media. Presieduta oggi dall’avvocato, cattolico, Patrick A. Trueman (sembra uno pseudonimo da Capitan America della morale, ma è il suo vero nome), Morality in Media è stata fondata nel 1962 a New York dal padre gesuita Morton A. Hill, dal rabbino Julius Neumann e dal pastore luterano Robert Wiltenburg, a cui si unì subito padre Constantine Volaitis della Chiesa ortodossa greca.
Il Tour de France ritorna a Lourdes e chissà che non sia ancora una volta una tappa provvidenziale. Viste le tante cadute che stanno funestando questa edizione della grande corsa ciclistica a tappe sembrerebbe quasi una deviazione obbligata dell’ultim’ora. In realtà gli organizzatori avevano messo in calendario da tempo questo “omaggio”. Il 15 luglio, la carovana dei corridori approderà nella cittadina transalpina famosa per le apparizioni della Madonna alla giovanissima Bernadette Soubirous. Ma già dalla sera prima ci sarà un inconsueto fuori programma: i 180 ciclisti saranno al via della caratteristica processione “aux flambeaux” con tutti i pellegrini. E a seguire parteciperanno alla messa per loro presso la Grotta di Massabielle. Una nottata in preghiera per ritornare l’indomani a scalare ancora le vette pirenaiche nella tappa Pau-Lourdes che sancisce il ritorno nel luogo benedetto. Solo una volta infatti il Tour nella sua storia aveva posto il suo arrivo qui e non è un caso se si trattò di un evento destinato a lasciare il segno.
A me stupisce ascoltare Alberto quando racconta di queste situazioni di povertà assoluta, perché dà sempre la sensazione di non essere sopraffatto dall’enormità dei problemi e si vede in lui una forza calma che sorprende e una luce che vince ogni tenebra. Per esempio, del Sudan dice: “E' un territorio selvaggio circondato da montagne che esce da 30 anni di guerra civile (arabi contro neri cristiani) e che è spaventosamente arretrato (la gente dei villaggi vive ancora quasi nuda e nelle capanne), ma che ha anche un grande fascino, perché è possibile incontrare persone inaspettate e condividere con loro quanto abbiamo di caro. Io seguo l'aspetto sanitario insieme ad altri medici italiani ed africani che lavorano là”.
Chiesa cattolica e Benedetto XVI ancora sotto l'attacco di New York Times e Spiegel. Il quotidiano americano e il settimanale tedesco prendono spunto da due notizie per accusare l'allora arcivescovo di Monaco Joseph Ratzinger di sapere tutto su padre H., il prete abusatore proveniente da Essen, e di non aver fatto niente per impedire i reati. Gli organi di informazione preparano il campo per la terza visita pastorale del Pontefice in Germania dal 22 al 25 settembre
Mons. Martinelli: “Il lavoro dei cattolici resterà una della pagine più eroiche della testimonianza della Chiesa in Libia”. Oltre 2mila fra infermieri e medici filippini rimasti nel Paese per servire la popolazione, nonostante la guerra.
La dichiarazione del direttore della Sala stampa vaticana sulla ordinazione illecita di Shantou. “Un atto contrario all’unità della Chiesa universale”. Ma nella Chiesa si prega troppo poco per la Cina; presidenti e segretari di Stato tacciono sulle violazioni ai diritti umani; l’economia vince su tutto. Ma con questa miopia si prepara per la Cina un enorme e violento scontro sociale.
Il Presidente emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sostiene che nel dibattito sull'aborto bisognerebbe parlare chiaro. Il Cardinale Francis Arinze lo ha affermato sabato scorso durante una conferenza sulla bioetica ospitata dal Christendom College di Front Royal alla quale hanno partecipato, oltre al porporato, anche il Vescovo Robert Morlino di Madison (Wisconsin), l'autrice Janet Smith e padre Tadeusz Pacholczyk. Il Cardinal Arinze ha osservato quanto i diritti umani fondamentali siano inviolabili perché sono dati da Dio e sono inerenti alla persona umana.
C’è uno strano volume che si aggira per le librerie della Germania, un’autobiografia corposa, ma mai così corpulenta quanto il suo protagonista, Carlo Pedersoli, al secolo scorso e questo che stiamo vivendo, semplicemente Bud Spencer. In Italia quello stesso libro, uscito l’anno scorso con il titolo tratto da uno dei suoi oltre 60 film "Altrimenti mi arrabbio" (Aliberti), era passato quasi inosservato. Da Berlino a Lipsia, invece Mein Leben, Meine Filme (“La mia vita, i miei film”) uscito per le edizioni Schwarzkopf und Schwarzkopf, è diventato un bestseller che sta scalando la classifica, piazzandosi al primo posto nelle ultime settimane e avviandosi alle 100 mila copie vendute. Un successo che non coglie affatto impreparato l’inossidabile Bud Spencer che a 82 anni sente che questo è solo l’inizio di una nuova primavera di grandi progetti. «Me lo aspettavo, perché in Germania mi conoscono molto bene, già da prima della caduta del muro di Berlino.
È la prima dopo la scomunica ufficiale del vescovo illecito di Leshan. Alla cerimonia hanno partecipato solo 1500 persone, su 140 mila cattolici. Alcuni vescovi partecipanti hanno confessato di essere stati costretti al gesto. Mons. Pei Junmin, precettato per la cerimonia, è riuscito a non andarvi, grazie ai suoi sacerdoti.
Il cardinale chiede a Hu Jintao e a Wen Jiabao di fermare i “funzionari canaglia” che fanno violenza alla Chiesa e alla coscienza dei fedeli; mons. Tong chiede a tutti i fedeli della diocesi di pregare perché si rafforzi la fede dei cristiani in Cina. Giustizia e pace diffonde 60 mila copie di un giornale sulle ordinazioni illecite, la libertà religiosa e i sacerdoti imprigionati in Cina, oltre a brani della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi.
A poco meno di un mese dal suo inizio, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid è già quella che ha ricevuto il maggior numero di iscrizioni da parte dei giovani. Un buon augurio per ciò che sarà questa Giornata che si svolge a 28 anni dalla prima giornata realizzata a Roma. È curioso che, allora, l’attenzione dei media era incentrata sul rischio di devastazione delle zone verdi, ad opera della “orda dei giovani” che sarebbe avanzata su Roma: uno di quegli scoop catastrofici che a volte la stampa tira fuori per poi sospirare sollevata nel constatare che tutto si è risolto in una “pacifica invasione” che ha rallegrato il cuore dei romani e rispettato le scarse zone verdi di Roma.
L'ambasciatrice della Polonia presso la Santa Sede, Hanna Suchocka, ha espresso il desiderio che il beato Giovanni Paolo II diventi il patrono di un'Europa finalmente unita. Il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, ha presieduto questo martedì mattina nella Basilica di San Pietro una Messa per la Polonia e per il futuro dell'Europa, alla presenza degli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. L'Eucaristia ha avuto luogo su iniziativa dell'ambasciatrice polacca, ha reso noto la “Radio Vaticana”. La Polonia ha iniziato il 1° luglio la sua presidenza dell'Unione Europea.
La popolazione e le istituzioni ungheresi sono molto preoccupate dall’altissimo numero di interruzioni volontarie di gravidanza praticate nel Paese e per questo hanno sostenuto la campagna a favore dell’adozione. L’Ungheria ha una delle percentuali di interruzioni volontarie di gravidanza tra le più alte d’Europa, e per questo la campagna decisa dal governo di affiggere manifesti con l’immagine di un bambino non ancora nato accompagnata dalla scritta: “Lo capisco che non sei pronta per me, ma ti prego: dammi in adozione. Fammi vivere”, ha trovato il gradimento della popolazione. Manifesto che però non è piaciuto alla Vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reding, la quale ha dichiarato che “gli Stati membri non possono usare fondi UE per campagne contro l’aborto”.
I cristiani sono troppi discriminati; anzi, sono i più discriminati. Lo afferma la Commissione britannica per l’eguaglianza e per i diritti umani che quindi d’ora in poi vuole intervenire in loro favore nei casi riguardanti la libertà religiosa che finiranno davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. A nome della Commissione, John Wadham ha detto: «Il nostro intervento in questi casi incoraggerà i giudici a interpretare la legge meno strettamente e più chiaramente a beneficio di chi è religioso e di chi non lo è. L’idea di apportare degli aggiustamenti ragionevoli che possano andare incontro ai bisogni di una persona ha per decenni servito bene la causa della legge contro la discriminazione dei disabili. Pare dunque ragionevole adottare un concetto analogo per consentire a qualcuno di manifestare il proprio credo religioso».
Settimana scorsa il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha snocciolato i dati sullo stato di attuazione per l’anno 2009 della legge 40, legge che disciplina l’accesso alle pratiche di fecondazione artificiale. Veniamo ai numeri nudi e crudi. Innanzitutto c’è un incremento di coppie che passano dalla provetta per tentare di avere un bambino: superiamo le 63mila coppie, con un +4,666 rispetto al 2008. Il numero di nati tramite Fivet è 10.819: tale numero, confrontato con quello prima indicato, fa subito comprendere che sono ben poche le coppie che, entrate in clinica, ne escono con il loro tanto desiderato bebè in braccio poiché non tutti i cicli si concludono felicemente.
Un recente ciclo di catechesi che ha impegnato nei mesi scorsi Benedetto XVI, durante i mercoledì dell’udienza generale, ha riguardato la descrizione della vita e dell’opera di alcune grandi Sante del Medioevo. Dal settembre 2010 alla fine del gennaio 2011, il Papa ha offerto una galleria di ritratti di santità femminile che hanno segnato in modo indelebile il percorso del cristianesimo nell’Europa e nel mondo.
Sarà una processione aux flambeaux particolarmente suggestiva quella che si svolgerà domani sera, alle ore 21.00, presso il santuario mariano di Lourdes, in Francia. In prima fila, infatti, ci saranno anche 180 ciclisti che partecipano al Tour de France. I corridori arriveranno al Santuario mentre sarà in corso la 13.ma tappa della gara, quella che va da Pau a Lourdes, lunga 152,5 km. Bicicletta alla mano e in tenuta sportiva, i 180 ciclisti apriranno la processione non appena tutti gli altri corridori avranno raggiunto i Pirenei; quindi, si disporranno intorno alla statua della Beata Vergine Maria.
700mila franchi: a tanto ammontano gli aiuti immediati messi a disposizione dalla Caritas Svizzera per l’Etiopia e la Somalia, colpite da una grave siccità. In una nota diffusa ieri, l’organizzazione umanitaria cattolica ricorda che, negli ultimi sei mesi, 135mila somali sono rimasti vittime della situazione e sono fuggiti verso il Kenya e l’Etiopia. “Dopo numerose settimane di marcia – si legge nella nota – queste persone sono totalmente esauste. Soprattutto i bambini sono malnutriti e molti di loro rischiano di morire di fame”. Drammatica anche la situazione nei campi-profughi: nella sola struttura di Dadaab, in Kenya, ci sono 382mila persone ed il flusso dei nuovi arrivi non accenna a diminuire.
Una catastrofe umanitaria: è quanto si sta verificando in Somalia, colpita da una devastante siccità che sta colpendo milioni di persone. Centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini, stanno fuggendo nei Paesi vicini in cerca di acqua e di cibo, mentre nel mondo continuano senza pietà le speculazioni che fanno alzare i prezzi dei generi alimentari. Quattrocentomila somali sono ammassati nel solo campo profughi di Dadaab in Kenya. Tardano gli aiuti umanitari. Secondo l'Unicef sono circa 10 milioni le persone ad avere urgente bisogno di soccorsi. Su questa situazione drammatica Sergio Centofanti ha sentito l’amministratore apostolico di Mogadiscio e vescovo di Gibuti, mons. Giorgio Bertin
La legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, o biotestamento, approvata dalla Camera passa al Senato. Inevitabili le polemiche: la legge è per Livia Turco "autoritaria, per Nichi Vendola "violenta", per Ignazio Marino "inaccettabile". Per il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini: «Ci rubano anche la morte». Ma a rubarci la morte sono loro: facendone l'oggetto di una decisione umana, le strappano tutto il potenziale di rivelazione che essa potrebbe avere per noi.
Con 287 voti favorevoli, 205 voti contrari e 7 astenuti è passata il 12 luglio alla Camera dei Deputati la legge sul fine vita. Ora la legge torna al Senato per l’approvazione definitiva. Le prime reazioni al voto sono arrivate dal Movimento per la Vita, dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’associazione Scienza & Vita. “Esprimo la mia piena soddisfazione per l'approvazione di questa legge” ha affermato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita (MpV).
La comunità cattolica greca si divide in quattro grandi arcivescovadi: Atene, Corfù, isola di Santorini (che comprende la grande diocesi dell’isola di Creta) nonché isole Cicladi e Mar Egeo. Quest’ultimo comprende in tutto otto isole: Naxos, Tinos, Mikonos, Andros e Paros, più Chio, Samo e Lesbo. Da 17 anni Nikolaos Printezis è il titolare di questo arcidiocesi enorme, non tanto territorialmente, ma quanto a distanze e difficoltà di comunicazioni, specie nei periodi invernali quando raggiungerne tutti gli anfratti con i traghetti di linea è davvero arduo. «Fino a quindici anni fa», afferma l’arcivescovo «in tutta la Grecia si potevano contare non più di 50mila cattolici. Oggi, a causa della grande immigrazione di albanesi e filippini che vengono a cercar lavoro da noi, siamo arrivati a 300mila anime. E le nostre possibilità di accoglienza sono invariate, con il numero dei sacerdoti che diminuisce. Non riusciamo cioè a servire tutti i fedeli posti sotto la nostra cura, e questo soprattutto in estate quando arrivano i turisti e i greci emigrati all’estero tornano a casa».
Facebook è una delle tante realtà che incrementano il frastuono di fondo (e il logorio) della vita moderna. Come YouTube e le mille altre isteriche invenzioni che hanno l’inutilità qual comune denominatore. Le cose inutili di solito sono anche dannose (vedi per esempio, le pagine di bestemmie e i fotomontaggi porno della Madonna: non so se ci sono ancora; non oso guardare per non aumentare i "contatti") ma talvolta nel bailamme qualcosa d’interessante c’è, non si può negare. Il "CorSera" del 3 luglio 2011 ha riportato la confessione amara di Enrico Galmozzi [nella foto], affidata appunto a Facebook e data in pasto ai "commenti". Galmozzi ha giustamente attirato l’attenzione dell’articolista Paolo Foschini perché non è uno dei tanti anonimi che cercano di ritagliarsi il loro "quarto d’ora di celebrità" tramite un social network. No, Galmozzi è stato uno dei fondatori di Prima Linea, insieme a nomi quali sergio Segio (oggi al fianco di don Mario Ciotti), Sergio D’Elia (poi parlamentare), Roberto Sandalo (di nuovo arrestato perché incapace di "reinserimento" alla grande come gli altri).
È ufficiale: la Francia, che l'ha voluta, e la NATO, che l'ha appoggiata, stanno perdendo la guerra in Libia. Una fitta coltre di propaganda nasconde questa verità, ma per dissiparla è sufficiente chiederei quali erano - rispettivamente - l'obiettivo dichiarato e quello reale della guerra. L'obiettivo dichiarato - proteggere la popolazione civile - è fallito fin dai primi giorni. Una guerra-lampo dove l'intervento della NATO avesse posto fine rapidamente a quella che era a tutti gli effetti una guerra civile tra libici avrebbe potuto in effetti limitare il numero delle vittime, che in questi casi più durano i conflitti, più aumentano. Parecchi mesi di bombardamenti senza esiti hanno fatto invece aumentare, non diminuire i civili colpiti perché le bombe, per "intelligenti" che siano, aggiungono sempre morti a morti.
Qualche giorno or sono il neosindaco di Milano Giuliano Pisapia ha affermato: «A differenza degli altri, io mantengo gli impegni presi in campagna elettorale. Istituiremo il registro delle unioni civili». A dire il vero è uno di quei rari casi in cui una promessa politica non mantenuta avrebbe di certo suscitato il plauso di molti. L’incoerenza a volte è una virtù. La decisione venne annunciata da Pisapia con straordinario tempismo laicista il 26 giugno scorso, proprio il giorno in cui mons. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo del capoluogo lombardo, beatificava tre religiosi. Ma, al di questo, la vera notizia è che sotto la Madonnina nascerà un registro per le coppie di fatto, etero e omosex.
La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli spiega cause ed effetti della scomunica di p. Lei Shiyin, ordinato senza il mandato del papa lo scorso 29 giugno. Egli non può celebrare riti cattolici e non può governare la diocesi. La possibile cancellazione della scomunica e il perdono della Santa Sede non lo rendono automaticamente vescovo. I vescovi che hanno partecipato all’ordinazione sono ritenuti scomunicati a meno che non provino in modo evidente di essere stati costretti o forzati al gesto. Un appello alla preghiera per i vescovi alla vigilia di un’altra ordinazione episcopale illecita a Shantou.
Una manifestazione questa mattina davanti agli uffici del governo centrale cinese a Hong Kong. I cattolici chiedono il rispetto della libertà personale e religiosa dei vescovi e la liberazione dei prelati sequestrati dalle autorità.
Armati di bastoni e coltelli gli studenti stanno impedendo alla polizia di entrare nell’edificio. Sospetti sul coinvolgimento dei terroristi islamici della Jemaah Anshorut Tauhid. Allerta su possibili attentati del gruppo dopo la condanna a 15 anni del loro leader Abu Bakar Bashir.
La Suprema corte non ha cancellato la condanna capitale; avrebbe solo evidenziato errori procedurali nel caso di Youcef Nadarkhani. Il fascicolo è stato rimandato al tribunale inferiore; probabile il riesame in autunno.
Sarà l’Alta Corte di Multan a giudicare e ad appurare la verità sul caso di Farah Hatim, la ragazza cattolica rapita, islamizzata e costretta a sposare un uomo musulmano nella città di Rahim Yar Khan, nel sud Punjab. E’ quanto l’agenzia Fides apprende da Paul Bhatti, consigliere speciale del Primo Ministro per gli Affari della Minoranze religiose in Pakistan e leader dell’Apma (All Pakistan Minorities Alliance). L’Apma aveva tentato nei giorni scorsi una mediazione, chiedendo alla famiglia musulmana presso cui oggi Farah si trova, di incontrare la ragazza, ribadendo la richiesta ufficialmente a un giudice del tribunale di primo grado a Rahim Yar Khan.
Internet offre sempre maggiori opportunità di informarsi, stabilire relazioni e apprendere. Ma presenta anche numerose insidie. In particolare, sulla rete si stanno diffondendo, sempre più rapidamente, siti legati al mondo dell’occulto e del satanismo. Proliferano spazi web dedicati al maligno e sui social network sono in aumento gruppi di discussione a sfondo demoniaco. Su questo preoccupante fenomeno, che colpisce soprattutto i giovani e anche i minori, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco, don Aldo Buonaiuto, responsabile del Servizio anti-sette della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi.
Ci sono già 175 mila prenotazioni per le celebrazioni che scandiranno il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. Ieri pomeriggio, a Berlino, la Conferenza episcopale tedesca ha fatto il punto sullo stato dei preparativi della visita apostolica.
Si chiamerà “Missione Metropoli” la nuova iniziativa pastorale per la nuova evangelizzazione che coinvolgerà contemporaneamente nella Quaresima del 2012, alcune delle maggiori città europee. E’ quanto è emerso dalla riunione promossa dal presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione mons. Rino Fisichella, che ha convocato ieri in Vaticano, nella sede del nuovo dicastero, cardinali e vescovi di Barcellona, Esztergom-Budapest, Mechelen-Bruxelles, Dublino,Colonia, Lisbona, Liverpool, Parigi, Torino, Varsavia e Vienna.
Benedetto XVI invita i fedeli a pregare per il mese di luglio affinché "i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei Paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids": è questa l’intenzione generale affidata per questo mese dal Papa all’Apostolato della preghiera. La questione dell’Hiv ha un aspetto paradossale: dal punto di vista dei fatti, la Chiesa, attraverso le sue strutture, si prende cura del 25% dei malati di Aids in tutto il mondo. In alcune zone africane la percentuale arriva anche al 100%. Ma sul fronte mediatico, la comunità cattolica riceve spesso molte accuse, nonostante la Chiesa in questo campo – ha ricordato con decisione Benedetto XVI – faccia "più di tutti gli altri".
Pubblichiamo di seguito un articolo di don Enrico Finotti, parroco di S. Maria del Carmine in Rovereto (TN), che apparirà prossimamente sulla rivista formativa Liturgia “culmen et fons”.
Il 13 luglio grande festa a Budrie, frazione di san Giovanni in Persiceto vicino a Bologna. Si ricorda la morte di santa Clelia Barbieri, avvenuta il 13 luglio 1870, quando Clelia aveva 23 anni. Era una ragazza del popolo. Nata e vissuta alle Budrie, apparteneva a una famiglia che era forse la più povera della zona, ma la più ricca di amore. Il matrimonio dei genitori di Clelia era stato molto contrastato e aveva fatto scandalo. Giuseppe Barbieri, 20 anni, faceva il garzone presso i Nanetti, nobili e i più ricchi della zona. In quella casa c’era una ragazza, Giacinta, 28 anni, molto bella, e Giuseppe si innamorò di lei. Amore subito ricambiato. Ma si trattava di una storia impossibile, secondo i costumi del tempo. Giacinta doveva sposare un nobile e non certo un povero garzone analfabeta. Tutta la famiglia Nanetti insorse, scandalizzata. In particolare uno zio di Giacinta, Zefferino, medico. Giuseppe venne perseguitato, cacciato dal lavoro e Giacinta chiusa a chiave in casa. Ma i due innamorati non cambiarono idea e alla fine fu concesso che si sposassero, ma a crudeli condizioni: Giacinta, venne cacciata di casa e diseredata. Da ricca che era, per amore divenne poverissima. Un anno dopo il matrimonio, divenne mamma di Clelia e in seguito ebbe anche una seconda figlia, Ernestina. Nel 1878 il suo sposo, Giuseppe, colpito da colera morì a solo 33 anni. Per Giacinta le condizioni di povertà si aggravarono. Dovette affrontare enormi sacrifici per crescere le due figlie. Così Clelia ebbe una esistenza durissima, illuminata, però, da grande fede e da grande amore.
Offrire speranza all'Egitto è l'obiettivo di cinque progetti che l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sta sovvenzionando. L'ufficio britannico dell'associazione lo ha annunciato parlando di un pacchetto di programmi per le comunità cattoliche di molti Paesi, dall'India all'Uganda. In Egitto, ACS fornisce in primo luogo aiuto economico alle suore che lavorano nella Diocesi di Assiut, dove le comunità religiose offrono educazione cristiana e aiutano a gestire i dispensari nelle zone più povere dell'Alto Egitto, a sud della capitale Il Cairo. Nella stessa zona, ACS Gran Bretagna sovvenziona la formazione di 15 seminaristi della Diocesi di Minya, che avviene nel monastero di San Leone Magno, nel sobborgo cairota di Maadi.
Ma l’Italia è ancora un paese cattolico? Forse fino a cinquant’anni fa era ancora innegabile la permanenza di una sorta di sentimento comune, o meglio “maggioritario”, di appartenenza a una certa storia familiare e sociale, a certi “valori” veicolati dalle istituzioni e dalle pratiche del cattolicesimo diffuso nella nostra nazione, percepiti ancora, poco o tanto, come essenziali alla nostra cultura (la famiglia, il lavoro, l’onestà, la generosità, la solidarietà ecc.). E questo, naturalmente, a prescindere dal fatto che tali riferimenti costituissero ancora, o piuttosto non costituissero più, il contenuto di un’esperienza personale di fede. Che cosa è successo da cinquant’anni a questa parte? Tali riferimenti non sono spariti, è vero; essi rappresentano come un’eredità che non si nega, anche perché per molti essa ha coinciso (e continua a coincidere) con un segmento importante della propria biografia - quello dell’adolescenza -, ma è come se essi avessero perso la loro funzione operativa nel determinare la mentalità e le azioni delle persone, e conservassero un peso residuale, ridotto ad una serie di regole di comportamento che ci si deve sforzare di realizzare.
Blasfema e sacrilega? Probabilmente no. Irriverente e forzata? Certamente sì. La nuova pubblicità per la campagna abbonamenti 2011/2012 di Sky, visibile sui giornali e in televisione, gioca sul potere miracolistico dello sport, usando come testimonial d’eccezione alcuni campioni d’Italia. Lo slogan è esplicito: “Solo su Sky lo sport fa miracoli”. Il claim finale è altrettanto chiaro: “Beato chi si abbona”. Fra i protagonisti, la parte del leone è riservata – poteva essere altrimenti? – ai calciatori. Pirlo (Juventus) riesce con un tiro di precisione riesce a far suonare le campane, Ambrosini (Milan) e Mauri (Lazio) gettano in acqua una rete e raccolgono un numero spropositato di palloni da calcio, Eto’o (Inter) resta sospeso a mezz’aria durante una rovesciata grazie alla funzione “pausa”, Piqué (Barcellona) elargisce a un’anziana signora il dono del palleggio funambolico, la statua di Totti (Roma) stilla una goccia di sudore visibile soltanto in alta definizione. Ma ci sono anche noti campioni di altri sport: il cestista Gallinari genera una pioggia di palloni da basket prontamente raccolti dal popolo “affamato” di Nba, il rugbista Castrogiovanni sfonda un muro di folla e solleva un passante nel gesto della “touche”, la nuotatrice Pellegrini compie al contrario il gesto di Mosè e ricongiunge due ali d’acqua per riempire una piscina vuota.
Lo slogan sta invadendo tutta la pubblicistica cattolica: i giovani d’oggi sono la prima generazione incredula. Questo accade dopo anni di catechismo parrocchiale e di insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Come può essere successo? E tuttavia non è una novità degli ultimi tempi. Una cinquantina di anni fa – e quindi ancor prima della cesura del ’68 - don Luigi Giussani era partito proprio dalla constatazione di cristianesimo solamente di facciata praticato dai giovani del suo tempo. Li aveva incontrati in treno e li incontrava a scuola: bravi ragazzi che frequentavano preti e oratorio, ma in scuola sparivano nel nulla. Evidentemente lo scollamento tra la generazione dei padri e quella dei figli ha radici profonde, che tuttavia ora emergono in superficie con una fioritura impressionante, manifestata dal palese allontanamento della gioventù dalla Chiesa.
unque, nella nuova manovra finanziaria è prevista una tassa sul divorzio. Sono 37 euro per le separazioni consensuali e 85 per quelle conflittuali che comportano questioni giuridiche relative a beni e figli, quindi l’intervento del giudice. La novità è contenuta nel capitolo Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie», dove viene modificato l’elenco dei procedimenti da affrontare in tribunale che ora sono a costo zero. Secondo una stima resa nota dal quotidiano economico Il Sole-24 Ore, visto che nel 2010 le separazioni sono state circa 114mila separazioni e i divorzi oltre 66mila (nel 70% consensuali), la nuova tassa sul divorzio dovrebbe portare all’erario un gettito di circa 10 milioni e mezzo.
La Comunità Cenacolo, dedita alla riabilitazione dei tossicodipendenti, ha aperto la sua prima casa in Spagna, nella rettoria della parrocchia di Fogars de Montclús, in provincia di Barcellona. Monsignor Josep Àngel Sáiz, Vescovo di Terrassa, ha presieduto il 2 luglio una Messa nella parrocchia della piccola località in occasione dell'inaugurazione della casa, che in questi primi tempi accoglie dodici residenti. Nella sua omelia, il presule ha parlato dei pilastri della Comunità: la preghiera, il lavoro e l'amicizia. Ha quindi ringraziato la Comunità per la sua presenza nella Diocesi e si è riferito al Cuore Immacolato di Maria, che si celebrava quel giorno, sottolineando la fermezza della Vergine e la sua risposta generosa alla chiamata di Dio.
In un passaggio del Vangelo secondo Giovanni, Gesù disse a Nicodemo: “Dio, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,16-18). E per salvare gli umani che cadono per la loro fragilità, la Chiesa ha il sacramento della confessione. Un sacramento la cui pratica è centrale per l’opera di conversione, e che sta tornando al centro dell’attenzione di fedeli e teologi. A questo proposito don Andrea Mardegan, cappellano del collegio universitario Torriana di Milano, ha pubblicato per le edizioni Paoline il libro "Il sacramento della gioia" in cui presenta brani evangelici che hanno un legame immediato con i temi della conversione, della richiesta di perdono, della confessione e della riconciliazione.
“Bisogna avere comprensione per i giovani che scelgono di costruirsi una vita parallela su internet, a volte anche indossando maschere, creando falsi profili sui social network o pseudo-identità nelle chat”. E’ il messaggio lanciato l'11 luglio dallo scrittore Carlo Climati, autore di saggi sul mondo giovanile, intervenuto al corso dal titolo “La suora nell’epoca digitale”, organizzato a Roma dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il corso, che si concluderà il 13 luglio, si rivolge a tutte le religiose che desiderano approfondire l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, per la vita personale e per l’apostolato.
Il 27 dicembre 1660 nacque santa Veronica Giuliani. Il 350° centenario della sua nascita che si sta celebrando è caratterizzato da numerosi interventi volti a illustrare la vita e spiritualità di questa santa clarissa cappuccina. Di seguito un interessante ritratto della santa scritto dalle clarisse suor Marie Colette Roussey e suor Marie Pascale Gounon.
Mi avventuro in un discorso che potrà sembrare dell'altro mondo, visti i tempi. Ma provate a leggere e rileggere senza pregiudizi o ideologie prima di considerarmi un pazzo totale. Allora: quindici giorni fa, nelle Marche, sono andato a trovare un caro amico malato di Sla, costretto a vivere in un piccolo appartamento insieme alla adorata moglie. Moglie che lo scorso dicembre, al momento del trasloco, ha dovuto rinunciare a tutti i ricordi della sua vita: dell'infanzia, del matrimonio, dei figli. Nel nuovo appartamento non ci stanno. E i soldi per rimanere nel vecchio appartamento non c'erano. E fossero solo quelli i problemi. Macchè, c'è di peggio; ogni giorno ne spuntano di nuovi. E' una lotta continua, quotidiana, per ottenere dalle istituzioni quei materiali curanti indispensabili per una persona; dalle garze alle bende, alle cannule, ai mille altri marchingegni che non sono benefit, ma in qualche modo dei veri e propri salvavita, a meno che non vogliamo che questo mio amico viva come un animale. O a meno che non si ritenga che la vita del mio amico non sia più degna di essere vissuta (a me questi discorsi di sapore nazista fanno terrore).
Ci chiediamo: veramente possiamo continuare a non vedere la forza economica, mediatica e quindi alla fine anche politica che hanno le associazioni e la lobby gay? Alcune notizie dal mondo messe in serie lasciano davvero esterrefatti. La decisione dello Stato di New York di permettere i matrimoni omosessuali, l'attrice Whoopi Goldberg che raccoglie fondi per Obama e sostiene la promozione del matrimonio gay. Umberto Veronesi rilascia incredibili affermazioni che sostengono che l’amore omosessuale è più puro di quello eterosessuale. Esemplare la storia della blogger Amina, siriana lesbica che tutti davano per scomparsa perché perseguitata dal regime per i suoi comportamenti sessuali; in verità non era scomparsa ma non era neanche una donna, era un signore americano di 40 anni che non aggiornava il blog da 10 giorni perché in vacanza in Turchia.
Il Vescovo della Diocesi spagnola di Orihuela-Alicante, monsignor Rafael Palmero, ha diffuso una lettera pastorale sul progetto della “Legge regolatrice dei diritti della persona nel processo del fine vita”, che il Governo vuole portare avanti. Monsignor Palmero afferma nel suo messaggio che “aspettarsi dalle sfere legislative o giudiziarie la soluzione di un problema assistenziale può finire per rivoltarsi contro i pazienti che si vogliono beneficiare”.
Numerose sono le sperimentazioni portate a termine negli ultimi anni, basandosi sulle eccezionali potenzialità delle staminali del cordone ombelicale, nella terapia delle patologie del sistema nervoso centrale, dalle malattie degenerative all'ictus, dalla paralisi al morbo di Parkinson. Anche per le lesioni traumatiche del cervello si dischiudono interessanti prospettive per la medicina rigenerativa delle staminali cordonali, sintetizzate in recenti studi, molto approfonditi, come quello del dottorHamad Ali dell'Institute of Human Genetics, nell'International Centre for Life, presso la Newcastle University (Gran Bretagna), e del dottor Hussain Bahbahani del Department of Pathology, nel College of Medicine, presso la Kuwait University, e delKuwait Institute for Scientific Research (KISR).
Il Codice Callistino, un'opera del XII secolo di valore incalcolabile, è scomparso dalla Cattedrale di Santiago de Compostela. Il Codice è uno degli elementi più preziosi del patrimonio storico e artistico della Spagna. La sua assenza è stata scoperta martedì pomeriggio, anche se secondo fonti della Polizia il furto deve essere avvenuto la settimana scorsa. Il decano José María Díaz ha informato mercoledì il Capitolo della Cattedrale e l'Arcivescovo Julián Barrio della scomparsa del Codice – promosso da Papa Callisto II, dal quale prende il nome –, e questo giovedì ha reso noto l'accaduto alla stampa.
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid terminerà nel fine settimana del 20-21 agosto con una grande festa. Lo scenario sarà l'aerodromo di Cuatro Vientos, una base aerea la cui estensione – che equivale a 48 stadi di calcio – permetterà di accogliere più di un milione di persone, numero previsto per l'incontro con Papa Benedetto XVI. L'aerodromo aprirà le sue porte sabato 20 alle 12.00 per accogliere i giovani che inizieranno ad arrivare per partecipare alla celebrazione finale della GMG. Dalle 14.00 comincerà l'animazione dello scenario principale, in fase di costruzione sul posto.
Per l'Arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, il sacerdote deve incarnare 3 “M”, essendo missionario, mediatore e martire. Il segretario della Congregazione vaticana per l'Evangelizzazione dei Popoli lo ha affermato questo sabato pomeriggio presiedendo l'ordinazione sacerdotale di un frate francescano nella basilica romana di Santa Maria in Aracoeli, situata accanto al Campidoglio.
In Inghilterra una donna su tre prende psicofarmaci contro la depressione. Prozac e Cipramil vanno via come acqua fresca. Lo riferisce il quotidiano britannico The Independent, citando studi medici. Ora, non vorrei entrare con la mia rinomata delicatezza da elefante in un ambito tanto privato e delicato come la salute mentale, ma qualche domanda vorrei farmela. Perché le donne? Perché con una frequenza che ha indotto il ministero della salute a parlare di “crisi nazionale”? E perché in un paese che è stato ed è all’avanguardia nella battaglia per l’emancipazione, per la parità dei ruoli di uomo e donna?
Di sentenza in sentenza, si legittima il principio che nel nostro Paese possano essere consentiti comportamenti o atti, configurati dall’ordinamento come reati, che non sono considerati tali solo perché commessi da immigrati o da appartenenti ad etnie specifiche. Esemplare al proposito la sentenza nei giorni scorsi della Corte d’Appello di Bologna che ha respinto la richiesta della Procura dei minori che chiedeva l’affidamento coatto ai servizi sociali di una bambina rom di dodici anni per consentirle di frequentare con regolarità la scuola dell’obbligo.
È una bambina rom: il fatto che non vada a scuola non costituisce un pregiudizio nei suoi confronti, fa parte del suo normale modo di vita. Fa discutere una sentenza della Corte d’Appello di Bologna in risposta alla Procura dei minori che ha chiesto l’affidamento di una bambina dodicenne ai servizi sociali. La bambina, che vive in un campo rom ed è di etnia rom, secondo la Procura si recava a scuola un giorno sì e un giorno no. Assistenti sociali e polizia si sono recati nel campo dove vive la sua famiglia e hanno potuto accertare anche quelle che sono state definite “pessime condizioni igieniche”. La richiesta di affidare la bambina ai servizi, sottraendola così alla famiglia, è stata fatta in base alle norme che tutelano i minori di 18 anni, citando anche la convenzione di New York e il codice penale. Ma per la Corte di Bologna “la condizione nomade e la stessa cultura di provenienza non induce a ritenere la sussistenza di elementi di pregiudizio per la minore”.
Varcando la soglia della chiesa, si accede alla navata. Questo termine, che designa l’aula nella quale si raccoglie la comunità di fedeli, viene solitamente fatto derivare da “nave”. Le alte mura con le travi del tetto e gli spioventi di legno, visibili in molte chiese e in tutto simili a una chiglia rovesciata, devono aver suggerito fin dall’inizio l’immagine della nave.
Solo per le elezioni dello scorso mese di aprile, il Governo della Malesia ha autorizzato la stampa delle Bibbie in tutte le lingue, compreso il malese. Come ha riferito nel marzo scorso l'agenzia AsiaNews, la comunità cristiana della Malesia ha criticato aspramente la decisione delle autorità del Paese asiatico di porre il sigillo ufficiale del Ministero degli Interni su circa 5.100 esemplari della Bibbia in lingua malay, importati dall'Indonesia per conto della Società Biblica della Malesia (BSM) e bloccati dal 20 marzo 2009 nel porto di Klang, nello Stato di Selangor (Malesia Occidentale o Peninsulare).
Gli attivisti copti denunciano oltre 150 rapimenti dal 1993, ma spesso non portano prove sufficienti a dimostrare i fatti. Molte ragazze cristiane fuggono da casa per sposarsi contro il volere della famiglia. Capo redattore dell’Arab-West report sottolinea la sbrigativa interpretazione dei casi e la confusione fra problemi di natura sociale e religiosa.
Cristo “rispetta la nostra libertà”. Primo Angelus da Castel Gandolfo, dove il pontefice passerà il suo periodo di riposo estivo. Un ricordo ai marinai rapiti dai pirati, nella “Domenica del Mare”. Imparare da san Benedetto, patrono d’Europa, per “dare a Dio il posto che Gli spetta, il primo posto, offrendo a Lui, con la preghiera del mattino e della sera, le attività quotidiane”.
Don Biagio Amata sdb è stato per circa trent’anni docente all’Università Pontificia Salesiana nella Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche, della quale è stato anche preside per più di un decennio. Conoscendo il suo attaccamento al latino liturgico, ZENIT lo ha intervistato in merito all’Istruzione della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, del 30 aprile 2011, sull’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, in particolare sul forte riferimento al sacerdos idoneus (n. 20-23), cioè al sacerdote ritenuto idoneo a celebrare la forma extraordinaria del Rito Romano.
La discriminazione sessuale non è limitata al mondo del lavoro. In molti Paesi del mondo, si procede all’individuazione degli embrioni femminili per eliminarli. La giornalista Mara Hvistendahl racconta le origini di questo fenomeno nel libro “Unnatural Selection: Choosing Boys Over Girls, And the Consequences of a World Full of Men” (Public Affairs). Nel mondo nascono in media 105 maschi per ogni 100 femmine. I maschi hanno maggiore probabilità di morire in età più giovane, cosa che riporta in equilibrio la lieve sproporzione alla nascita. Tuttavia la drammatica situazione in Cina e in India, illustrata dai dati citati nel libro, è tale per cui l’attuale livello delle nascite maschili si attesta rispettivamente a 121 e 112 per 100 femmine.
Da oggi il sud del Sudan è finalmente uno stato libero e indipendente (se non verrà strozzato nella culla). Lì è stato perpetrato l’ultimo genocidio del Novecento, ma un genocidio ignorato dai media e dal “partito umanitario” nostrano. Forse perché le vittime non erano “politically correct”, trattandosi di neri cristiani e animisti. Autore di quell’orrore è stato il regime arabo- musulmano del nord che ospitò negli anni novanta anche Osama bin Laden e che, da qualche anno, è in combutta con la Cina comunista interessata al petrolio sudanese. I media si sono occupati del Sudan solo di recente, quando è scoppiata l’emergenza Darfur, che derivava da un conflitto non religioso (erano tutti musulmani). Invece per la Jihad – la guerra santa islamica – che per decenni ha sterminato il Sud cristiano e animista non hanno avuto tempo. Eppure le cifre sono terrificanti: due milioni di vittime, tre milioni di profughi, migliaia di donne e bambini catturati e venduti come schiavi nel Nord islamico del Paese.
Stasera la Madonna è venuta gioiosa e felice. Appena arrivata ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha pregato su tutti noi con le mani distese per un lungo periodo di tempo. Ha pregato in particolare sui Sacerdoti presenti e sui malati presenti. Ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Poi la Madonna ha pregato in particolare per i Sacerdoti, i Vescovi, il Santo Padre e per le vocazioni nella Chiesa. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo qui insieme a noi. Ivan ha poi raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in particolare i malati. Poi è seguita una breve conversazione tra la Madonna e lui e, dopo di essa, Lei se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”. Ivan ha poi nuovamente sottolineato che la Madonna ha pregato un lungo periodo di tempo per le intenzioni dei Sacerdoti, dei Vescovi, del Santo Padre e per le vocazioni nella Chiesa.
Un incontro sul tema “Conseguenze etiche della crisi economica” si è svolto mercoledì sera all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, con l’intervento dell’on. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati, del prof. Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, del dott. Stefano Boccadoro, amministratore delegato della Santander Private Banking, e dell’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, che ha introdotto i relatori. Parlando della crisi, l'ambasciatore italiano ha indicato un esempio classico nel rapporto tra etica ed economia: il mercato dei beni alimentari. “E' indubbio che trattare il cibo alla stregua di qualsiasi altra merce, così come succede con molte industrie dell'agrobussines, che guarda alla massimizzazione del profitto, porti a un'emergenza come quella che stiamo vivendo in scala planetaria. Si tratta quindi di riaffermare anche in questo caso il primato della persona umana sugli affari”.
Presentato oggi un nuovo appello contro la condanna a morte. Marito e figlie in carcere: “È fragile e parla a malapena, ma ha fede in Dio e non ha perso la speranza”. Un esperto legale: “Troppo forti le pressioni di fondamentalisti e imam, solo un miracolo può salvarla”.
Un pastore pentecostale è stato accusato di conversioni forzate. Nel distretto di Belgaum, esponenti del Bjp hanno attaccato una scuola religiosa femminile, minacciando di distruggerla, perché aveva rifiutato l’iscrizione di due ragazze indù.
Lo ha deciso nei giorni scorsi la Corte suprema egiziana. Sui documenti si potrà cancellare la dicitura “ex musulmano”, causa di discriminazioni. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana: “Per avere dei risultati sarà necessario verificare la reale applicazione della legge”.
La Chiesa in India condanna fermamente le operazioni chirurgiche eseguite su neonate per far cambiare loro sesso, su richiesta dei genitori che privilegiano i figli maschi. Il fenomeno, riporta l'agenzia Fides, si sta diffondendo nello Stato del Madhya Pradesh, nell'India centrale, dove il Governo ha avviato un'indagine ufficiale per bloccare la pratica, nota come “genitoplastica”. Nella città di Indore sono già 300 i casi di bambine di meno di un anno operate per cambiare sesso. L'intervento costa circa 3.200 dollari, e nella città stanno arrivando famiglie provenienti da altre zone, come Nuova Delhi e Mumbai.
Suora del Punjab parla a Fides della drammatica situazione delle donne in Pakistan, raccontata proprio sul numero 27 di Tempi dal 7 luglio in edicola: «Le donne cristiane portano lo stigma di appartenere a una minoranza religiosa, subiscono abusi, maltrattamenti, stupri e debbono restare in silenzio, pena altre violenze contro la loro famiglia»
l prossimo 8 luglio andrà in onda alle 23.30 su canale 5 uno speciale su Marija Judina. Per ricordare chi è la pianista che riuscì a commuovere Stalin, ripubblichiamo l'intervista di Caterina Giojelli a Giovanna Parravicini, ricercatrice di Russia Cristiana, il centro fondato da padre Romano Scalfi nel 1957 a Milano come ponte fra le tradizioni cristiane di Oriente e Occidente.
Il Papa “esorta i coltivatori diretti ad offrire il proprio specifico contributo per il progresso integrale della società, fondato sulla centralità della persona umana, sulla tutela della famiglia, sulla crescita economica improntata alla solidarietà e posta al servizio della collettività, seguendo il fondamentale insegnamento proposto dalla Dottrina sociale della Chiesa": è quanto si legge nel messaggio inviato a nome di Benedetto XVI dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone al presidente della Coldiretti, Sergio Marini, in occasione dell'assemblea annuale in corso a Roma. Il Pontefice incoraggia i membri della Coldiretti “a proseguire generosamente nella testimonianza dei valori del mondo rurale, animati dalla lunga e radicata tradizione di fede e di civiltà cristiana".
enedetto XVI ha lasciato ieri pomeriggio il Vaticano per trasferirsi in elicottero nella residenza estiva di Castel Gandolfo, dove è giunto verso le 18.00: qui trascorrerà un periodo di riposo. Il Papa si è affacciato dal balcone che dà sulla piazzetta di Castel Gandolfo per salutare i fedeli radunatisi per dargli il benvenuto: Grazie. Cari amici, auguro a tutti voi una buona sera. Sono arrivato in questo momento per cominciare le mie vacanze e qui trovo tutto: montagna, lago, mare, una chiesa bella con una facciata rinnovata e gente buona. E così sono felice di essere qui. Speriamo che il Signore ci dia buone vacanze. Imparto a tutti voi con tutto il cuore la mia benedizione. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Buona sera. Grazie.
Dopo l’approvazione degli articoli 1 e 2 della Legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), avvenuta mercoledì, l’aula della Camera ha approvato il 7 luglio due emendamenti all’articolo 3 – presentati da Paola Binetti (Udc) e Lucio Barani (Pdl) – che prevedono di poter indicare nel testamento biologico solo i trattamenti terapeutici cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza e non quelli a cui invece non si vuole essere sottoposti. Un altro “paletto” importante che si aggiunge ai primi due articoli che escludono qualsiasi forma di eutanasia e prevedono l’obbligo del consenso informato. Per avere una prima valutazione su quanto sta avvenendo in Parlamento abbiamo chiesto un parere al professor Adriano Pessina, docente di Filosofia Morale all’Università Cattolica di Milano e noto esperto di bioetica, nonché membro della Pontificia Accademia della Vita.
In Inghilterra una donna su tre prende psicofarmaci contro la depressione. Prozac e Cipramil vanno via come acqua fresca. Lo riferisce il quotidiano britannico The Independent, citando studi medici. Ora, non vorrei entrare con la mia rinomata delicatezza da elefante in un ambito tanto privato e delicato come la salute mentale, ma qualche domanda vorrei farmela. Perché le donne? Perché con una frequenza che ha indotto il ministero della salute a parlare di “crisi nazionale”? E perché in un paese che è stato ed è all’avanguardia nella battaglia per l’emancipazione, per la parità dei ruoli di uomo e donna? Se trentatré donne su cento, che è una cifra esorbitante, devono prendere antidepressivi per andare avanti, siamo autorizzati a pensare che sia un fatto culturale, sociale, di identità collettiva, e non di malattia, perché nessuna malattia può avere un’incidenza tanto alta.
In Gran Bretagna, dove la lobby della "dolce morte" mira alla depenalizzazione dell'eutanasia e del suicidio detto "medicalmente assistito", la BBC ha mandato in onda il 13 giugno scorso il discusso documentario dal titolo "Choosing to Die". Il filmato, realizzato dal noto scrittore Sir Terry Pratchett, ha mostrato gli ultimi istanti della vita del 71enne milionario e proprietario di alberghi Peter Medley, che affetto da SLA (sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come malattia del motoneurone o morbo di Gehrig) ha scelto nel dicembre 2010 il suicidio assistito in una "clinica" della controversa associazione svizzera Dignitas di Ludwig Minelli.
Dopo la 24 ore di euforia per la rasoiata che il raggiunto quorum referendario ha dato a Berlusconi e al suo governo, vorrei provare a spiegare perché, all’indomani del trionfo dei quattro “sì” referendari, i cattolici dovrebbero essere attraversati da un brivido di inquietudine piuttosto che accomodarsi con serenità sulla “macchina delle sberle” (per dirla con la bella espressione coniata dall’amico e direttore di Avvenire Marco Tarquinio) e rallegrarsi di una vittoria che, a parer mio, come cercherò qui di seguito di argomentare, mortifica la ragione e, sì, oso provare a dimostrarlo, la stessa dottrina sociale della chiesa.
Il 5 luglio si è svolta in Vaticano l’inaugurazione della mostra ''Lo splendore della verità, la bellezza della carità”, omaggio di 60 artisti - tra pittori, scultori, musicisti, cineasti, fotografi - a Benedetto XVI per il 60° di sacerdozio. In questa occasione il Pontefice ha rivolto agli artisti presenti un discorso centrato sul rapporto tra bellezza, verità e carità. Ne estrapoliamo un passaggio: “Cari amici vorrei rinnovare a voi e a tutti gli artisti un amichevole e appassionato appello: non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità; fate risplendere la verità nelle vostre opere e fate in modo che la loro bellezza susciti nello sguardo e nel cuore di chi le ammira il desiderio e il bisogno di rendere bella e vera l'esistenza, ogni esistenza, arricchendola di quel tesoro che non viene mai meno, che fa della vita un capolavoro e di ogni uomo uno straordinario artista: la carità, l'amore''.
L’ennesimo ammazzamento per futili motivi fa la gioia dei talkshow di cronaca nera, ultimo grido nella caccia all’audience. Molte golose carriere salutano con esultanza ogni nuovo «caso», specialmente se è di quelli atti a tirarla lunga. Avetrana, la teen ginnasta, la prova del dna che riapre i cold case, Garlasco, Meredith e il sesso a tre… Nuove professioni emergono, con gran vantaggio dell’occupazione. C’è l’assalto ai corsi di laurea in criminologia e a quelli di sgomitologia, atti a insegnare a coloro che porgono il microfono al p.m, alla p.r., a Ruby, a Samantha come avvicinare il più possibile lo strumento di lavoro alla bocca di uno o una che entra o esce da una Procura, in contemporanea con decine di altri intervistatori che cercano di fare lo stesso. I più deludenti tra i casi di nera sono quelli in cui si sa subito chi è il colpevole e perché. Infatti, è roba da redazione, che li tira via quotidianamente e l’indomani più non se ne parla.
Un gruppo di 50 militanti di gruppi indù radicali ha fatto irruzione nella scuola San Giuseppe, delle suore Canossiane a Belgaum, per imporre alle religiose di iscrivere nella loro scuola due ragazzi, figli di un leader radicale indù. E’ accaduto in Karnataka (India sudoccidentale), dove la Chiesa locale riferisce all’agenzia Fides il verificarsi di un paradosso: gli indù radicali vogliono costringere le scuole cattoliche ad istruire i loro figli. “E’ assurdo, in quanto i gruppi estremisti indù criticano e combattono con ogni mezzo possibile l’impegno della Chiesa nel campo dell’istruzione e del servizio sociale” commenta una fonte nella Chiesa locale.
Da lunedì 11 luglio sarà in onda il nuovo palinsesto di Tv2000, l’emittente dei cattolici italiani. Si tratta di un nuovo contenitore giornalistico che conterrà tutti i programmi diurni della tv. Una svolta giornalistica già iniziata con il nuovo Tg delle 19.40 e il nuovo TgTg, la trasmissione di recensione dei maggiori telegiornali nazionali, in onda alle 20.45. E il direttore di Tv2000, Dino Boffo, già direttore di Avvenire, tornerà a dialogare con i telespettatori tutte le sere, prima del telegiornale.
Il 7 luglio di due anni fa, in un’affollatissima Sala Stampa vaticana, i cardinali Renato Raffaele Martino e Paul Josef Cordes presentavano ai media internazionali la prima Enciclica sociale di Benedetto XVI, la Caritas in veritate. Immediate furono le reazioni in tutto il mondo per un documento che, nel solco della Populorum Progressio di Paolo VI, enunciava, uno ad uno, i grandi principi necessari a uno sviluppo solidale dell’umanità agli inizi del 21.mo secolo. Il giorno dopo, un mercoledì, Benedetto XVI dedicava l’intera catechesi dell’udienza generale alla spiegazione della sua Enciclica.
Lo riferisce il “padre del nucleare pakistano”, Abdul Qadir Kahn, che avrebbe fatto da intermediario nella transazione. Islamabad nega, mentre diversi analisti occidentali ritengono che sia tutto vero. Ci sarebbe anche un documento ufficiale che lo prova.
La “liberazione” di Ai Weiwei è uno specchietto per le allodole occidentali. La verità è che la repressione in Cina continua e, anzi, peggiora. Complici le grandi multinazionali, che per il denaro hanno svenduto i diritti umani della popolazione cinese e i loro stessi valori. La denuncia del grande dissidente cinese.
Il Cardinale José Policarpo, Patriarca di Lisbona (Portogallo), ha diffuso una lettera in cui chiarisce che sull'ordinazione sacerdotale di donne è “in comunione con il Papa”. Il Patriarca ha voluto far fronte alla polemica suscitata da alcune sue dichiarazioni sul tema apparse in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero della rivista portoghese “Ordem dos Advogados”. Nell'intervista, interpellato sulla questione, il porporato affermava che a suo avviso “non esiste alcun ostacolo teologico fondamentale” all'ordinazione di donne, anche se sottolineava che “non c'è alcun Papa che abbia potere a questo proposito. Ciò porterebbe a tensioni, e avverrà solo se Dio vorrà che accada e se rientrerà nei Suoi progetti”.
La Commissione per la dottrina della Conferenza Episcopale Canadese (CECC) ha pubblicato il 27 giugno una lettera sul ministero pasorale con giovani che provano attrazione per persone dello stesso sesso. “Mentre gli atti omosessuali sono sempre oggettivamente sbagliati, le inclinazioni non costituscono di per sé un peccato o una mancanza morale”, indicano i Vescovi. “Per molta gente l'attrazione omosessuale è una prova – continuano –. I pastori devono quindi avvicinarsi con molta prudenza e carità”. Le persone che provano un'attrazione erotica e affettiva per persone dello stesso sesso in modo predominante e non solo episodico “devono essere accolte con rispetto, misericordia e delicatezza”, sottolinea il testo, evitando qualsiasi “discriminazione ingiusta”.
Il primo passo verso l’auspicata svolta storica la Polonia lo ha compiuto. La sua legislazione che, seppur a certe condizioni, consente l’aborto è ora un po’ meno impenetrabile. Come peraltro ci si attendeva, venerdì 1° luglio il Sejm, la "Camera bassa" del parlamento di Varsavia, ha votato la proposta di legge d’iniziativa popolare presentata all’aula il giorno precedente che, forte di 600mila firme raccolte dalla Fundacja PRO con l’appoggio dell’associazione civica Piotr Skarga, mire alla cancellazione totale e senza eccezioni dall’ordinamento giuridico polacco dell’interruzione volontaria della gravidanza. Per sostenere la decisione dell’aula, 40 deputati di diversi partiti hanno scelto di rendere alcune testimonianze davvero commoventi, in qualche caso persino personali.
“Il settore nucleare può rappresentare una grande opportunità per il futuro. Ciò spiega il «rinascimento nucleare» a livello mondiale. Questo rinascimento sembra schiudere orizzonti di sviluppo e prosperità.”[…] “Tutti sono coinvolti in questo progetto ambizioso e indispensabile, sia all’interno sia all’esterno del settore nucleare ed energetico, sia nel settore pubblico sia in quello privato, a livello sia governativo sia non governativo”. L’argomento energia nucleare, dopo i referendum, sui mass media suscita lo stesso interesse dell’inquinamento della città di Pechino dopo la fine delle Olimpiadi. Sarebbe comunque interessante sapere quanti, dopo quello che si è scritto sui quotidiani a proposito della presunta contrarietà del Vaticano all’energia nucleare, penserebbero che le frasi citate in apertura siano estratte dal recente intervento della Santa Sede alla conferenza ministeriale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) il 21 giugno scorso.
Colpo di mano in Pakistan. Sparisce quel ministero per le Minoranze religiose che ha coinciso con l’apostolato cristiano del martire Shabhaz Bhatti (1968-2011) - ne sta partendo il processo di canonizzazione - e che pure gli è costato la vita. Quel Ministero fu dapprima istituito di fatto obtorto collo, una volta scomparso Bhatti il governo di Islamabad ci ha lesinato sopra, quindi ha pensato bene di gettare fumo negli occhi a tutti e alla fine, mentre il mondo guardava altrove, lo ha eliminato. «È una cosa gravissima», dice a La Bussola Quotidiana Shahid Mobeen, pakistano, classe 1975, docente incaricato di Pensiero e religione islamica nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense. «In questo modo il Paese torna indietro di un quarantennio. Le minoranze religiose non hanno più la benché minima tutela giuridica, anche perché la nostra Costituzione, che in teoria garantisce la libertà di espressione e di culto per tutti, contiene mille contraddizioni in termini che costantemente penalizzano i non-musulmani. E in special modo i cristiani, che restano soli».
La Santa Sede ha sottolineato la necessità di adottare una serie di iniziative pastorali concrete per favorire il dialogo interculturale nei viaggi turistici e approfittare del patrimonio culturale al servizio dell'evangelizzazione. Lo ha fatto nel Messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà il 27 settembre sul tema “Turismo e avvicinamento delle culture”.
Benedetto XVI ha visitato questo mercoledì la mostra dedicata a Giovanni Paolo II allestita nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano in occasione della sua beatificazione. L'esposizione ripercorre per immagini la vita e il pontificato di Karol Wojtyła dall’infanzia al processo canonico che lo ha portato alliscrizione nell'albo dei beati. L’allestimento è stato curato da Barbara Jatta, curatore delle stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Roberto Pulitani, della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato. La mostra – come ricorda L'Osservatore Romano – permette di vedere il kayak che, negli anni Sessanta Karol Wojtyła, già ausiliare di Cracovia, usava per fare canottaggio; oppure le scarpe che indossava con gli sci; ma anche un sasso delle cave di pietra di Zakrzówek e una divisa da operaio della Solvay, dove il giovane Wojtyła lavorò durante la seconda guerra mondiale; così come la riproduzione di un manifesto di una serata letteraria a cui partecipò.
Pochi sanno che Bernardino da Siena non fu solo un santo padre dell'Ordine dei Frati Minori e che dalle sue prediche volgari traspare un messaggio civile, politico ed economico di valore eccelso. Dal libro “San Bernardino da Siena. Antologia delle prediche volgari” curato da Flavio Felice e Mario Fochesato ed edito dalla Cantagalli, emerge che l’amore di Cristo, insieme alla carità che ne scaturisce, sono i fondamenti di ogni possibile agire politico ed economico. E’ impressionante scoprire l’attualità, la saggezza e la lungimiranza delle prediche volgari di san Bernardino da Siena.
Benedetto XVI si prepara a lasciare Roma per raggiungere Castel Gandolfo, dove trascorrerà un periodo di riposo. Giovedì pomeriggio, il Papa si trasferirà nella sua residenza estiva ai Castelli Romani. Dunque, a partire da oggi e per tutto il mese di luglio, sono sospese le Udienze generali del mercoledì, che riprenderanno dal prossimo 3 agosto.
Un 18enne racconta al New York Times del senso di angoscia e mancamento che prova nell'essere nato e cresciuto senza sapere chi sia il padre: «Non si può comprendere il vuoto che molti bambini, nati tramite fecondazione assistita, sperimentano. Chi nasce ha il diritto di sapere chi siano i propri genitori. Io sono uno di quelli e voglio sapere chi è mio padre»
Ci siamo già occupati sulla Bussola, lo scorso 9 maggio, dell’immondo commercio dei corpi dei bambini a fini sessuali. La novità in questa materia è rappresentata dal testo di una petizione, firmata da 2,3 milioni di persone, presentata nei giorni scorsi da due organizzazioni internazionali – “ECPAT International” e “The Body Shop” – al commissario europeo Cecilia Malmstrom. ECPAT International” è una rete globale composta da organizzazioni indipendenti, che operano in 75 paesi nel mondo per combattere lo sfruttamento sessuale. La rete “The Body Shop” opera in 64 paesi. Pur essendoci una direttiva europea che vuole prevenire il traffico di bambini, perseguire i criminali con più rigore ed efficacia, per assicurare che i bambini vittime del traffico ricevano un adeguato supporto, assistenza e protezione che riguarda la prevenzione e la lotta alla tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime, gli Stati dell’Unione europea, tranne la Danimarca, non l’hanno ancora recepita nei loro ordinamenti. Non esistono metodi standardizzati che rivelino, all’interno dell’Unione europea, i dati sul traffico di bambini. ECPAT sostiene che “sembra chiaro che ogni anno un numero significativo di bambini siano resi vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, sfruttamento del lavoro o per altri lavori degradanti".
Un giornale unico che aiuta i fedeli a valutare i segni dei tempi con la speranza della fede: così, Benedetto XVI ha definito “L’Osservatore Romano”, nella visita al quotidiano della Santa Sede, avvenuta stamani. Occasione dell’avvenimento, il 150.mo di fondazione del giornale, celebrato lo scorso primo luglio. Il Pontefice, che ha parlato quasi interamente a braccio, ha espresso riconoscenza a quanti “fanno” questo giornale “con passione umana e cristiana e con professionalità”. Un lavoro definito “prezioso e qualificato, al servizio della Santa Sede”. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal direttore, il prof. Giovanni Maria Vian.
Lo prevede un disegno di legge approvato alla Duma. Il governo continua a combattere contro il calo demografico: ogni anno oltre 1,5 milioni di interruzioni di gravidanza.
L'Archivio Segreto del Vaticano sarà oggetto di un'esposizione ai Musei Capitolini nel febbraio 2012, intitolata “Lux in Arcana”. Per il pontificato di Pio XII bisognerà aspettare ancora qualche anno prima della sua apertura ai ricercatori, ma è prevista l'esposizione di documenti importanti sul massacro degli armeni. L'esposizione è stata presentata questo martedì mattina in Vaticano dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, dall'Archivista Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, il Cardinale Raffaele Farina, da monsignor Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall'Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale Dino Gasperini e dal Sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale, Umberto Broccoli.
Il 4 Luglio è il giorno più glamour degli Stati Uniti, quello cui le bandiere garriscono al vento, così pure le maniche delle t-shirt e le gambe delle brache, l’aria è un tripudio di fanfare che suonano inni e musiche patriottiche, il cielo si colora di mille fuochi di artificio e ogni famiglia-cuore non rinuncerebbe nemmeno per tutto l’oro del mondo al tradizionale pic-nic a base di hamburger e hot-dog. Quest’anno, però, gli atei uniti d’America hanno pensato di farne la giornata dell’orgoglio ateo, buona per un colossale outing da parte di tutti coloro che sono convinti che per essere buoni patrioti non solo non serve essere cristiani ma occorre proprio mandare Dio in soffitta. «Il 4 luglio», ha infatti detto Roy Speckhardt, direttore esecutivo dell’American Humanist Association, «offre agli americani non-teisti una grande opportunità di “uscire dallo sgabuzzino” e farsi apertamente riconoscere».
Franz Josef Otto von Habsburg, noto in Italia come Otto d'Asburgo, nato il 20 novembre 1912, è morto il 4 luglio all'età di 98 anni. Capo della Casa imperiale d’Asburgo dal 1922 al 2007, anno in cui ha abdicato in favore del figlio Carlo d’Asburgo-Lorena, era figlio del beato Carlo I, imperatore austriaco e re d’Ungheria, e della serva di Dio Zita di Borbone-Parma. Essendo stato imperatore titolare (cioè non regnante) dal 1922 al 2007, Otto ha incarnato un primato storico assoluto: è stato il capo di Stato più longevo della storia, forte di 85 anni di carica.
Le carte che saranno raccolte in un volume sono tratte dall’Archivio segreto. L’annuncio in occasione della presentazione di una mostra che sarà aperta l’anno prossimo a Roma. Entro du o tre anni completata la sistemazione delle carte relative alla Seconda guerra mondiale e al pontificato di Pio XII.
Praveen D’Souza avrebbe aiutato un adolescente indù scappato di casa. La denuncia dei radicali indù con la complicità della polizia. Sajan K George: “Classico esempio di accuse infondate e costruite ad arte”. Il cristiano è ancora in carcere.
Nonostante il devastante crollo della nascite che colpisce l’Europa, le istituzioni comunitarie continuano a professare e praticare un'ideologia contraria alla vita nascente, al punto che gli Stati facenti parte dell'Unione Europea non possono utilizzare i fondi comunitari per campagne che cercano di limitare gli aborti. Il caso in discussione riguarda l’Ungheria, dove sono stati affissi manifesti con l’immagine di un bambino non ancora nato accompagnata dalla scritta: “lo capisco che non sei pronta per me, ma ti prego: dammi in adozione. Fammi vivere”. L’iniziativa è cofinanziata da “Progetto Progress”, che fa parte della “Agenda sociale europea”.
Si sente spesso dire che il progresso della scienza porta nuovi problemi e incertezze morali. Non nego la validità di questa affermazione, ma dovremmo anche concentrarci su quei problemi che si risolvono semplicemente perché la scienza e la tecnica progrediscono. E dichiaro fermamente che è Dio stesso ad accompagnare i loro progressi. In tempi precedenti ai farmaci contro la tubercolosi si poteva discutere, ad esempio, chiedendosi se tagliare a una persona quasi la metà inferiore del corpo, eliminando i fianchi e tutte e due le gambe nel caso di una grave tubercolosi pelvica, fosse un accanimento terapeutico, ma oggi il dibattito non esiste più grazie ai progressi farmaceutici. Il problema è svanito. E sono convinto che Dio e sua Madre non abbiano trascurato le suppliche di tante generazioni di malati di tubercolosi. Pensiamo che moltissimi miracoli di Lourdes sono guarigioni di persone affette da questa malattia in tempi in cui la medicina poteva fare molto poco al riguardo.
- Visitando questo martedì mattina la sede de “L'Osservatore Romano”, il quotidiano vaticano, Papa Benedetto XVI ha sottolineato l'importanza di informare in modo autenticamente umano, indicando che ciò si può conseguire avendo come linee guida la giustizia e la speranza. Il Pontefice si è recato nella sede del quotidiano in occasione di quello che ha definito il “notevole traguardo” del 150° anniversario della sua fondazione, celebrato il 1° luglio. “Vorrei dirvi di vero cuore come si fa in casa: buon compleanno!”, ha detto nel saluto che ha rivolto ai presenti. La ricorrenza “suscita sentimenti di gratitudine e di legittima fierezza”, ha spiegato, affermando che la sua visita era motivata dalla volontà di esprimere la sua riconoscenza “a ciascuno di coloro che il giornale concretamente lo 'fanno', con passione umana e cristiana e con professionalità”. Il “modo moderno” di realizzazione del quotidiano, ha proseguito il Papa, “esige molta più, diciamo, creatività umana che lavoro tecnico”. Per questo, l'“officina” in cui nasce “L'Osservatore Romano” “è certamente dedicata al fare, ma prima, soprattutto, al conoscere, al pensare, al giudicare, al riflettere”.
Celebrando questo martedì mattina il funerale del Caporal Maggiore Scelto Gaetano Tuccillo, ucciso sabato in Afghanistan, l'Ordinario militare per l'Italia, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, ha ricordato che la pace per la quale si impegnano le missioni italiane all'estero “prima che traguardo è cammino”, “e per giunta cammino in salita”. In una gremita Basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma, il presule ha ricordato che “l’amore è lotta e la persona non raggiunge la sua piena maturità se non quando fa scelte di fedeltà che valgono più della vita”. Gaetano Tuccillo, ha ricordato, era un “uomo ricco di quella pace che illumina gli occhi e rapisce il cuore”, un “ragazzo tranquillo, discreto e sorridente” che “fa parte di quella lunga schiera di persone che partono perché vogliono proteggere la Patria e il bene comune”.
La celebrazione nella capitale della Spagna della XXVI edizione della Giornata Mondiale della Gioventù è il motivo dell'emissione congiunta di un francobollo commemorativo tra la Spagna e la Città del Vaticano. I francobolli di entrambi i Paesi riproducono il logotipo ufficiale dell'evento. La data di emissione è il 1° luglio 2011, con stampa in offset e base fosforescente. Il francobollo misura 28,8 mm x 40,9 mm, e il suo valore è di 0,80 €. La tiratura non è limitata. Nel 1984, durante il pontificato di Giovanni Paolo II – spiega l'ufficio virtuale delle Poste spagnole –, nacque l'idea di celebrare periodicamente una riunione internazionale di giovani cattolici di tutto il mondo per incentivare la loro partecipazione alla Chiesa cattolica.
Lo ha detto nell’omelia della messa per celebrare il 60mo anniversario del sacerdozio del papa. Oltre alla liturgia, l’arcidiocesi di Colombo e la Nunziatura apostolica hanno organizzato la premiazione di un concorso artistico e un piccolo concerto. Più di 800 bambini tamil e singalesi hanno partecipato, da tutto il Paese.
Un gruppo di musulmani ha tentato di impadronirsi con la forza dell’ospedale cristiano di Taxila, a 32 km dalla capitale Islamabad, presentando false accuse alla polizia. L’intervento dei leader cristiani e del vescovo Rufin Anthony ha sventato la minaccia.
L'ospedale di Taxila, aperto nel 1922 da un gruppo di missionari della Chiesa presbiteriana, è stato vittima di un tentativo di esproprio illegale da parte di alcuni islamici. Un gruppo di influenti e potenti musulmani della zona, con l'appoggio di esponenti del partito islamico PML-N ha depositato una accusa, dimostratasi poi completamente inventata, secondo la quale l'ospedale era stato venduto a loro e il contratto non rispettato. I personaggi hanno anche accampato accuse di blasfemia nei confronti del personale medico, accusa che però non è stata aggiunta all'esposto presentato all'autorità giudiziaria. Senza porre in atto alcuna verifica, uomini della polizia si sono recati nell'ospedale arrestando quattro dirigenti.
C'era anche il bustocco Raffaele Nappi, con la moglie Cristina, tra i pellegrini di Medjugorje intervistati, nel 30° anno di apparizioni della Madonna, dalla troupe del programma di Rai 2 “Sulla via di Damasco”, presentato da monsignor Giovanni D'Ercole e andato in onda l'altra mattina. I due coniugi, che hanno partecipato al 1° Meeting internazionale dei Cavalieri della luce, hanno descritto Medjugorje come un luogo importante per la loro vita personale e familiare. «E' stato Raffaele a portarmi a Medjugorje l'anno scorso ad agosto - ha raccontato Cristina davanti alle telecamere - l'anno scorso siamo venuti per un corso per fidanzati e quest'anno ci torniamo da sposati».
Una minoranza tollerata, più che accettata da una società una volta esempio di armonia etnica e religiosa in cui la guerra ha fatto prevalere la logica dell’appartenenza identitaria dell’etnia e della religione. È la fotografia della comunità cattolica in Bosnia-Erzegovina oggi, quale emerge da una lunga intervista dell’agenzia Apic al cardinale Vinko Puljic. Nel colloquio, l’arcivescovo di Sarajevo, elevato al cardinalato da Giovanni Paolo II nel 1994 nel pieno dei bombardamenti della capitale bosniaca, traccia un quadro con luci e molte ombre ancora, in cui non mancano accenti critici anche alla comunità internazionale e in particolare all’Europa. La guerra – spiega - ha profondamente modificato gli equilibri etnico-religiosi nel Paese balcanico a vantaggio della comunità musulmana e a scapito soprattutto dei cattolici, per lo più croati, a cui è stato impedito di tornare nelle proprie terre.
Guardando le reazioni della stampa alla nomina del patriarca Angelo Scola a Milano viene da domandarsi quanto il marchio di Comunione e Liberazione (CL) abbia segnato la sua figura nelle paginate che i quotidiani gli hanno dedicato. Sembrano emergere due principali chiavi di lettura. Da una parte c’è chi afferma che la sua formazione ciellina è una sorta di peccato originale: anche quando viene cancellato dal battesimo, le conseguenze restano; ciellino sei, ciellino resterai. Dall’altra parte c’è chi afferma che il patriarca Scola, soprattutto nei nove anni trascorsi a Venezia, ha dimostrato di aver ben superato la sua origine ciellina, aprendosi a un orizzonte assai più vasto di quello suggerito dalla precedente appartenenza fino a sorprendere veneziani e non veneziani. Che pensare di queste valutazioni?
Il 2 luglio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti a un pellegrinaggio della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, cui ha dedicato un discorso sulla natura della Chiesa e sulla corretta interpretazione dell’espressione «popolo di Dio» privilegiata dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Non bisogna mai perdere di vista, ha detto il Papa, che la «Chiesa [è] comunità pellegrina nella storia verso il suo compimento escatologico in Dio». Questo significa «riconoscere che la Chiesa non possiede in se stessa il principio vitale, ma dipende da Cristo, di cui è segno e strumento efficace». La Chiesa opera nella storia perché anche chi non è vissuto in Palestina duemila anni fa possa incontrare il Signore. «Nella relazione con il Signore Gesù essa trova la propria identità più profonda: essere dono di Dio all’umanità, prolungando la presenza e l’opera di salvezza del Figlio di Dio per mezzo dello Spirito Santo». La Chiesa è dunque un mistero: «è essenzialmente un mistero d’amore a servizio dell’umanità in vista della sua santificazione».
Il vescovo era stato rapito dalla polizia poco prima della sua ordinazione, voluta dal papa. I due sacerdoti sono scomparsi dopo un dialogo coi rappresentanti governativi dell’Ufficio affari religiosi.
Il vescovo di Baoding (Hebei) ha compiuto 80 anni. Dal ’97 è scomparso nelle mani della polizia. Per il governo è il prelato “più reazionario” perché non si piega a rompere i legami con il papa; per i fedeli egli “è il più grande e il più famoso vescovo cinese per la sua fedeltà alla Santa Sede”.
“La politica cinese del figlio unico provoca più violenza contro le donne e le bambine di ogni altra politica sulla terra, di ogni politica ufficiale nella storia mondiale”. Queste sono le parole appassionate di Reggie Littlejohn, un avvocato statunitense, fondatrice di Women's Rights Without Frontiers, un’associazione internazionale che lotta contro l’aborto forzato e la schiavitù sessuale in Cina. Californiana, in gioventù ha lavorato accanto a Madre Teresa nei bassifondi di Calcutta. Littlejohn ha avuto i primi contatti con questa politica quando ha rappresentato dei rifugiati cinesi che chiedevano asilo politico negli Stati Uniti negli anni Novanta. “Sono stati prima perseguitati per essere cristiani e poi forzatamente sterilizzati”, ha ricordato. “Questo mi ha aperto gli occhi a una realtà che non conoscevo”.
“Non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità”. E' quanto ha detto questo lunedì Benedetto XVI nell’atrio dell’Aula Paolo VI, dove gli è stata presentata in anteprima la mostra “Lo splendore della verità, la bellezza della carità”, che nel pomeriggio è stata aperta al pubblico. La mostra, che potrà essere visitata per due mesi, fino al prossimo 4 settembre, riunisce le opere di sessanta artisti, credenti e non - sei architetti, sette fotografi, cinque poeti, sei musicisti, sei orafi, diciotto pittori e dodici scultori -, che hanno presentato personalmente la loro creazione a Benedetto XVI.
Nel 2011, più della metà delle ordinazioni negli Stati Uniti riguarderà giovani con un'età compresa tra i 25 e i 34 anni. La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha pubblicato le statistiche di quest'anno, riferendo del quinto anno consecutivo in cui aumentano le ordinazioni di sacerdoti giovani. Sono stati intervistati circa 333 ordinandi su un totale di 480, ordinati nelle Diocesi o per gli ordini religiosi durante quest'anno.
“La politica cinese del figlio unico provoca più violenza contro le donne e le bambine di ogni altra politica sulla terra, di ogni politica ufficiale nella storia mondiale”. Queste sono le parole appassionate di Reggie Littlejohn, un avvocato statunitense, fondatrice di Women's Rights Without Frontiers, un’associazione internazionale che lotta contro l’aborto forzato e la schiavitù sessuale in Cina. Californiana, in gioventù ha lavorato accanto a Madre Teresa nei bassifondi di Calcutta. Littlejohn ha avuto i primi contatti con questa politica quando ha rappresentato dei rifugiati cinesi che chiedevano asilo politico negli Stati Uniti negli anni Novanta.
I Vescovi cattolici dell'America Centrale e del Nord e del Caribe hanno espresso profonda preoccupazione di fronte alla svalutazione che ha subito negli ultimi tempi la vita dei migranti. I presuli che si occupano della cura pastorale dei migranti nei rispettivi Paesi si sono riuniti a San José (Costa Rica) a giugno per analizzare la situazione. Il 30 giugno hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui raccolgono le conclusioni dell'incontro. I Vescovi presenti, in rappresentanza delle Conferenze Episcopali di Stati Uniti, Messico, Costa Rica, Panama, Honduras e Guatemala, così come del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) e di Caritas Internationalis, si sono incontrati per esprimere la loro solidarietà e preoccupazione per la situazione dei migranti nell'emisfero. Erano accompagnati da esperti in questioni migratorie, religiosi e laici.
L’aborto è segno di un qualcosa di pervasivo e profondamente radicato nella società: la perdita della identità dell’uomo, in cui gli uomini e le donne non si riconoscono più come esseri chiamati a partecipare del potere creativo di Dio. Questa è l’osservazione espressa da padre Robert Gahl, professore associato di etica presso la Pontificia Università della Santa Croce. Al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, padre Gahl ha parlato della storia dell’aborto e di cosa implichi per il futuro.
È ufficialmente il «promotore di giustizia» della Congregazione per la dottrina della fede. Di fatto monsignor Charles J. Scicluna è il braccio destro di Joseph Ratzinger nella lotta contro la pedofilia nella Chiesa. In un’intervista rilasciata a Vatican Insider, a firma di Andrea Tornielli, monsignor Scicluna ha usato parole dure per stigmatizzare i casi di abusi che uccidono la fede quando vengono commessi da sacerdoti: «È vero – ha detto il prelato di origini maltesi – esiste una differenza specifica tra l’abuso perpetuato da un laico e quello di un sacerdote. Il prete si permette di commettere questi atti in quanto prete, su vittime che confidano di incontrare in lui il “buon pastore”». E ha aggiunto: «Se l’abuso l’ha commesso un sacerdote, la traccia nella vittima rimane ancora più grande, c’è una fiducia spirituale che viene distrutta, una fede che viene uccisa».
Un sacerdote diocesano messicano, don Marco Antonio Durán Romero, è rimasto ucciso venerdì 2 luglio. Lo riferisce l'agenzia vaticana Fides, spiegando che il presbitero è morto durante un conflitto a fuoco tra militari e un gruppo armato nello Stato di Tamaulipas, al confine con gli Stati Uniti. La Diocesi di Matamoros ha riferito in un comunicato a Fides che nel primo pomeriggio di venerdì padre Marco Antonio era a bordo della sua auto, nei pressi della sua parrocchia di San Roberto Bellarmino, quando si è trovato in mezzo a una sparatoria.
In una Dichiarazione resa nota oggi, si afferma che il Vaticano non riconosce il nuovo vescovo, che egli non può amministrare la diocesi e che è scomunicato. Voci a Leshan dicono che il nuovo vescovo abbia due figli. Il Vaticano aveva comunicato da tempo che egli non poteva essere accettato come candidato “per motivi gravi”. Avvertimento anche ai vescovi che hanno partecipato all’ordinazione. Timori che il governo voglia creare uno scisma di fatto, ordinando decine di altri vescovi senza il mandato papale.
Il 1° maggio 2011 è stato beatificato Giovanni Paolo II, la cui biografia riserva ancora molti aspetti profetici. Ad esempio questo aneddoto che si trova nel volume del postulatore della causa di beatificazione di Papa Wojtyla: Slawomir Oder, "Perché è santo” (BUR extra, 2011, pag. 37) non aggiunge niente alla santità del grande Pontefice, ma può aiutare noi tutti a non perdere mai la fiducia nell'amore e nella misericordia di Dio.
“La Chiesa non è un’organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte: essa è la comunità di Dio”. E' quanto ha detto Benedetto XVI nell'incontrare sabato mattina, nell'Aula Paolo VI, i fedeli di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, impegnati nel primo Sinodo pastorale diocesano. Rivolgendosi alle più di 7000 persone partite dalla Murgia per prendere parte all'udienza, il Papa ha ricordato che la Chiesa “è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e apre le 'vele' al soffio dello Spirito Santo, e per questo è una Comunità capace di evangelizzare e di umanizzare”.
Al termine del tradizionale Angelus domenicale Benedetto XVI ha rivolto il suo pensiero al Vescovo János Scheffler (1887-1952) beatificato questa domenica a Satu Mare, in Romania, in una cerimonia concelebrata dall’Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, il Cardinale Péter Erdő e alla presenza del Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Papa. “Cari fratelli e sorelle – ha detto il Pontefice –, mi unisco alla gioia della Chiesa in Romania, in particolare della Comunità di Satu Mare, dove oggi viene proclamato Beato János Scheffler, che fu Vescovo di quella Diocesi e morì martire nel 1952. La sua testimonianza sostenga sempre la fede di quanti lo ricordano con affetto e delle nuove generazioni”.
“Lo splendore della verità, la bellezza della carità” è il tema della mostra che verrà inaugurata il 4 luglio, a Roma, nell’atrio dell’Aula Paolo VI dove sono state allestite le opere di 60 artisti, uno per ogni anno di sacerdozio di Benedetto XVI. Unico cineasta tra gli artisti scelti dal Pontificio Consiglio per la cultura per realizzare questo nuovo incontro tra il mondo dell’arte e il Santo Padre dopo l’“arrivederci” con il quale si era concluso quello del 21 novembre 2009 nella Cappella Sistina è il regista italiano Pupi Avati, intervistato da ZENIT.
Yousef Nadarkhani, giovane cristiano residente a Rasht, è stato giudicato colpevole di apostasia. Il ragazzo è nato in una famiglia musulmana ma ha dichiarato di non essere mai stato islamico, mentre avrebbe abbracciato il cristianesimo a 19 anni.
Il 1° luglio Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla 37ma Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e ha rivolto loro un discorso sulla situazione attuale dell'agricoltura - di cui spesso si parla troppo poco - alla luce della dottrina sociale della Chiesa. L'agricoltura, infatti, ha una diretta relazione con l'alimentazione e quindi con il problema della fame, che non può essere affrontato né con affermazioni meramente retoriche né in una chiave soltanto tecnica, che rischia facilmente di diventare tecnocratica. Il discorso costituisce una sorta di aggiornamento dei temi dell'enciclica del 2009 «Caritas in veritate», alla luce dell'attuale crisi dei mercati alimentari che sta colpendo, oltre all'Africa dove il problema è endemico, oggi in particolare l'Asia e si manifesta anche in Paesi a economia solida e prospera.
Cronaca locale di un giorno a caso, il 3 luglio 2011. Milano: mamma 46enne accoltellata in una frazione dell’hinterland, è grave. Il fatto: la donna vede un uomo orinare coram populo nel piccolo parco dove giocano i bambini, lo rimprovera e quello la pugnala cinque volte. E’ un macellaio salvadoregno che va in giro con un lungo arnese del mestiere alla cintura. Fatto due, in centro città, ore 22,45: due immigrati molestano pesantemente un prostituta romena che passeggia in attesa di clienti; un tale vede le scena e interviene a difesa della ragazza; riesce ad allontanare i molestatori sfoderando una pistola giocattolo ma commette l’errore di attardarsi a rimproverare la romena per il suo abbigliamento. Il quale è senz’altro ai limiti dell’osceno, come non fatichiamo a immaginare. L’errore è questo: qualcuno ha visto e chiamato la polizia, che denuncia il “moralista” (così il Corsera) per minacce a ignoti.
Vito Mancuso è un tipo minuto dall’aria dimessa e stropicciata. E’ uno dei figli spirituali del cardinal Martini e oggi è approdato a scrivere per Repubblica. Commentando la nomina del cardinale Scola a Milano, ha spiegato che “la questione è politica” (curioso modo di considerare la Chiesa): siccome la Curia di Milano è stata per trent’anni nell’orbita di Martini e della sua corrente, secondo Mancuso tale doveva restare. Invece con Scola il “cattolicesimo democratico” avrebbe subito – a suo dire – “un’umiliazione pesante” perché avrebbe perso “l’unico punto di riferimento nazionale”. Benedetto XVI – afferma l’intellettuale di Repubblica – scegliendo Scola ha scelto di “contrastare frontalmente” quella linea “cattolico democratica”.
La fedeltà trasparente e intima a Gesù è la cifra stilistica che caratterizza la vocazione di Benedetto XVI. E' quanto ha detto padre Federico Lombardi nel suo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano, riflettendo sui 60 anni di sacerdozio del Papa, celebrati il 29 giugno scorso. “Nel giorno anniversario della sua ordinazione sacerdotale – ha detto il portavoce vaticano –, solennità dei Santi Pietro e Paolo, l’omelia che il Papa ha pronunciato è stata un’intensa testimonianza della sua spiritualità sacerdotale.” “Ciò che più colpisce – ha continuato il gesuita – è l’insistenza sul rapporto personale con Gesù, che nel momento dell’ordinazione si è rivolto a lui e lo ha accolto nella cerchia di coloro a cui si era rivolto nel Cenacolo”.
La possibilità di sostituire tessuto alterato o difettoso con normale per mezzo del trapianto di cellule staminali cordonali è stato proposto come un approccio terapeutico per molte malattie, comprese le distrofie muscolari. Molti esperimenti in vivo ed in vitro sono stati attuati, prima di iniziare un vero e proprio trattamento sui pazienti colpiti da queste patologie. Infatti la comprensione della biologia di queste cellule staminali è fondamentale per la loro utilizzazione a scopo terapeutico. Il 14 Gennaio 2009 il Journal of Traslational Medicine ha pubblicato un importante studio della Professoressa Tatiana Jazedje sulle potenzialità rigenerative delle staminali del cordone ombelicale per il tessuto muscolare. La ricerca è stata condotta con la sua equipe delDepartment of Biology, presso Human Genome Research Center, e del Fetal Medicine Institute, a San Paolo (Brasile).
All’Angelus Benedetto XVI dice che “nei rapporti umani, interpersonali, sociali, la regola del rispetto e della non violenza, cioè la forza della verità contro ogni sopruso, è quella che può assicurare un futuro degno dell’uomo”.
Sarà celebrata domani mattina a Satu Mare, in Romania, la cerimonia di Beatificazione del servo di Dio Giovanni Scheffler, vescovo della diocesi dal 1942 al 1952. Il rito sarà concelebrato dall’arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, Péter Erdő, alla presenza di molti presuli e nel nunzio apostolico in Romania. In rappresentanza del Papa, vi sarà il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato.
In Venezuela, nei 12 anni di egemonia di Hugo Chàvez, l'inflazione è arrivata al 733%, ogni fine settimana vengono uccise oltre 300 persone. Per far fronte al suo fallimento il dittatore permette attacchi contro la comunità ebraica e cristiana, urla in televisione "a morte lo stato di Israele" e cerca di dividere la Chiesa. Per rimanere lui l'unico dio della patria.
“Cari figli, oggi, per la vostra unione con mio Figlio, vi invito ad un passo difficile e doloroso. Vi invito al riconoscimento completo ed alla confessione dei peccati, alla purificazione. Un cuore impuro non può essere in mio Figlio e con mio Figlio. Un cuore impuro non può dare un frutto d’amore e di unità. Un cuore impuro non può compiere cose rette e giuste, non è un esempio della bellezza dell’Amore di Dio per coloro che gli stanno attorno e che non l’hanno conosciuto. Voi, figli miei, vi riunite attorno a me pieni di entusiasmo, di desideri e di aspettative, ma io prego il Padre Buono di mettere, per mezzo dello Spirito Santo del mio Figlio, la fede nei vostri cuori purificati. Figli miei, ascoltatemi, incamminatevi con me”.

Mentre se ne andava, la Madonna ha mostrato sul lato sinistro la tenebra e sul destro una croce come in una luce dorata. Mirjana ritiene che la Madonna abbia voluto mostrare la differenza tra un cuore purificato ed uno non purificato.
La situazione sociale del Kenia è ben descritta in un testo inviato e diffuso di recente dall’Agenzia Fides da padre Daniele Moschetti, missionario comboniano che opera da molti anni nel Paese. «Korogocho - spiega Padre Moschetti - è una delle baraccopoli tra gli oltre 200 slums esistenti a Nairobi. Nairobi conta più di 4 milioni di abitanti di cui 2,5 milioni vivono negli slums, in meno del 5% del territorio della città. L’80% dei baraccati paga l’affitto per vivere in una baracca che non hanno costruito loro. Un apartheid economico e sociale e un'ingiustizia assurda dove il profitto disumano calpesta la dignità dell’uomo, in vari ambiti della sua vita, di chi vive in questi inferni illegali resi legali dall’indifferenza generale».
Quando si entra in una chiesa, capita, e neanche troppo di rado, di trovarsi davanti a un fatto che in un primo momento può apparire incomprensibile e che può anche provocare un effetto di delusione: ci sono opere d'arte collocate in posizioni tali da essere viste con difficoltà.
Quaranta candeline: sono quelle che si appresta a spegnere idealmente Caritas italiana domani per festeggiare i 40 anni dalla sua istituzione, il 2 luglio del 1971. Voluta da Paolo VI nello spirito del rinnovamento determinato dal Concilio Vaticano II, fu istituita con decreto dell’allora presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Antonio Poma mentre ad un Comitato promotore, coordinato da mons. Giovanni Nervo, fu affidato il compito di stabilire il rapporto con le diocesi e promuovere l’elezione dei delegati regionali che avrebbero costituito il Consiglio nazionale in attuazione dello Statuto provvisorio.
Una manovra con “troppe incognite sul futuro”. La scelta di rimandare ai prossimi due anni il grosso del risanamento dei conti lascia “perplesse e preoccupate” le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), che hanno commentato così il decreto varato giovedì dal Consiglio dei ministri per ridurre notevolmente il debito dell’Italia, fino ad arrivare al deficit zero nel 2014. “Molti annunci e troppi rinvii generano inevitabilmente confusione e inquietudine. Sia per quanto riguarda i tagli che le riforme”. Per il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, “la manovra non sembra dare al Paese le certezze di cui ha bisogno. Ci sono i tagli preoccupanti agli enti locali, che mettono definitivamente a repentaglio i già scarsi servizi sociali, oltre a pregiudicare lo stesso sviluppo del federalismo. Mentre la riduzione dei costi della politica appare poco più di una generica dichiarazione di intenti. Il tema dell’abolizione delle province non è neppure accennato. Ma il Paese ha bisogno di riforme almeno quanto ha bisogno di conti a posto”.
Occorre impegnarsi con ogni mezzo per sconfiggere il dramma della fame non soltanto però in chiave tecnica, perché la povertà è spesso “il risultato di atteggiamenti egoistici” che si manifestano “nell’agire sociale, negli scambi economici, nelle condizioni di mercato, nel mancato accesso al cibo”. Lo ha detto Benedetto XVI nel ricevere questo venerdì in Vaticano i partecipanti alla 37.ma Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), proseguendo così una lunga tradizione iniziata sessanta anni fa con l’insediamento della FAO a Roma.
O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il Tuo amore verso di noi. La fiamma del Tuo cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi ti amiamo tanto.
Imprimi nei nostri cuori il vero amore così da avere un continuo desiderio di te. O Maria umile e mite di cuore ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci per mezzo del tuo Cuore Immacolato la salute spirituale.
Fa che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo cuore. Amen.
Suor Teresita è la monaca di clausura che vive da più tempo in un monastero: 84 anni, un vero record. Ha 103 anni e continua a vivere nel convento in cui ha trascorso tutta la vita, a Buenafuente del Sistal (Guadalajara, Spagna). Appartiene all'Ordine cistercense ed è stata per più di 20 anni superiora della sua comunità religiosa. Spagnola nata a Foronda (Álava), ha collaborato con altre nove monache di clausura a un libro intitolato “¿Qué hace una chica como tú en un sitio como éste?” (“Che cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo?”, LibrosLibres) per spiegare la ricchezza interiore e la felicità che comporta vita contemplativa.
In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo, infatti, è dolce, e il mio peso leggero” (Mt 11,25-30).
La missione della Chiesa deve essere più consapevole e più motivata dalla misericordia di Dio, ha affermato il segretario generale di un Congresso mondiale in programma a ottobre in Polonia. Padre Patrice Chocholski ha parlato con ZENIT del II Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia (WACOM), definendolo “una risposta di tutta la Chiesa ad una chiamata universale alla Misericordia di Dio, indirizzataci tramite i Vangeli”.
L'Arcivescovo di San Paolo, il Cardinale Odilo Scherer, ha definito “infelice e irrispettosa” la collocazione di cartelloni con immagini di santi cattolici in alcuni punti dell'Avenida Paulista durante la “Parata Gay” svoltasi domenica a San Paolo (Brasile). In un'intervista concessa al quotidiano “O Estado de S. Paulo”, il porporato ha affermato che l'“uso strumentale” delle immagini da parte dell'organizzazione dell'evento “offende il sentimento della Chiesa cattolica”. “A mio avviso, l'associazione delle immagini di santi a questa manifestazione della Parata Gay è stata infelice e irrispettosa. E' un modo scorretto di usare le immagini dei santi, che per noi meritano tutto il rispetto”, ha sottolineato.
Pubblichiamo un intervento del vescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, apparso su Vita cattolica, rivista diocesana, che critica la posizione assunta da tanti cattolici in occasione del referendum sull'acqua: "Il raggiungimento del quorum non sarebbe stato possibile senza le parrocchie. Durante la campagna molti cattolici hanno abusato di citazioni bibliche ed evangeliche. Perché una così diffusa mobilitazione per una questione pratica e invece una scarsissima o addirittura inesistente mobilitazione per la vita? Molti cattolici penseranno di avere 'vinto', in realtà hanno fatto vincere il vento del mondo, e ad un prezzo piuttosto alto"
Pubblicato il Rapporto Annuale 2010 dell’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs), fondata da padre Werenfried van Straaten nel 1947: nell’anno 2010 Acs ha raccolto un totale di donazioni mai raggiunto in 63 anni, con un incremento delle offerte del 13,5% rispetto al 2009.
Il Governo del Gujarat, stato dell’India occidentale, ha ammesso che tutte le prove relative ai massacri del 2002 – quando persero la vita circa 2.000 cittadini musulmani, attaccati da migliaia di militanti radicali indù – sono state distrutte: tutti i file e rapporti di intelligence sono stati eliminati “secondo le procedure vigenti” che permettono di distruggere “documenti di indagine irrilevanti”. La notizia ha creato sconcerto e indignazione fra i legali delle vittime e nella società civile, anche perché molti dei processi ai presunti responsabili sono ancora pendenti.
“Certo non sono contento dell’abolizione, ma i cristiani pakistani hanno bisogno di appoggio e di aiuti concreti, al di là dell’esistenza di un ministero o meno”: così Paul Bhatti, fratello di Shabhaz, e Consigliere speciale del primo Ministro sulle questioni delle minoranze religiose, commenta oggi in una intervista all'agenzia Sir, l’abolizione in Pakistan del Ministero federale per le minoranze religiose.
La comunità internazionale si impegni senza indugio a sconfiggere la fame, contrastando le speculazioni sul cibo: è il vibrante appello levato stamani da Benedetto XVI. L’occasione è stata offerta al Papa dall’udienza, in Vaticano, ai partecipanti alla 37.ma Conferenza della Fao. Nel suo intervento, il Pontefice si è soffermato sull’importanza di un modello di sviluppo che rispetti la dignità della persona umana e non ceda allo sfruttamento frenetico delle risorse naturali. Il Papa ha ringraziato il direttore generale uscente Jacques Diouf ed ha rivolto un caloroso augurio al neo direttore della Fao, il brasiliano José Graziano da Silva.
Parlando ai partecipanti alla 37ma conferenza della Fao, Benedetto XVI sottolinea l’urgenza di un modello di sviluppo che a fianco dei problemi economici e delle soluzioni tecniche ponga la dimensione umana e quindi il principio di solidarietà. L’attenzione dovuta ai giovani e la tutela delle famiglie rurali.
“Un lungo e significativo cammino ricco di gioie, di difficoltà, di impegno, di soddisfazioni, di grazia”. Così Papa Benedetto XVI definisce i 150 anni di vita de “L'Osservatore Romano” in un Messaggio che ha inviato al Direttore del quotidiano, Giovanni Maria Vian, per l'anniversario di fondazione. La ricorrenza, ha spiegato, “è innanzitutto motivo di ringraziamento a Dio pro universis beneficiis suis: per tutto quello, cioè, che la sua Provvidenza ha disposto in questo secolo e mezzo, durante il quale il mondo è cambiato profondamente, e per quanto dispone oggi, quando i cambiamenti sono continui e sempre più rapidi, soprattutto nell’ambito della comunicazione e dell’informazione”.
Celebrando questo mercoledì nella Basilica di San Pietro la Messa nella festa dei Santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ricordato a 41 nuovi Arcivescovi che il giogo di Cristo è d'amicizia, ma è anche esigente e “plasma”. Ogni anno, in questa festa, i nuovi Arcivescovi della Chiesa (o coloro che erano già Arcivescovi ma che sono stati designati a nuove Arcidiocesi) ricevono il pallio, una fascia circolare che porteranno sulle spalle, segno di comunione con il Papa. Questo mercoledì la celebrazione è stata ancora più importante visto che il Pontefice celebrava il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Nel mese di luglio ormai alle porte, il Papa chiede ai fedeli di pregare per i malati di Aids, soprattutto nei Paesi poveri. E' questa la proposta che rivolge nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita in tutto il mondo da circa 50 milioni di persone. Ogni mese, il Pontefice affida due intenzioni, una generale e una missionaria.
In occasione della consegna del “Premio Ratzinger”, Benedetto XVI parla del ruolo della “scienza della fede”, ossia della ricerca da parte della ragione umana del Volto di Dio. C’è il “dispotismo della ragione” che vuole essere giudice di tutto e “la sete” di conoscere sempre meglio l’oggetto del proprio amore.
Le tre giornate della beatificazione di padre Clemente Vismara (25-26-27 giugno) sono state segnate dalla commozione e dalla gioia, come dice l’inno al Beato: “Clemente di Dio, tu parli alla gente, invitando alla gioia (Ritornello) L’uomo è sicuro se teme il suo Dio, se a lui si affida imitando il suo amore. Iddio soltanto può rendere felici, ma noi siamo tutti strumenti del suo amore. La vita è radiosa se spesa per gli altri, se la sete di amare ci spinge lontano. Alleviare il dolore di chiunque si incontri, è questo il segreto per essere felici. La gioia è nel cuore dell’uomo che ama, dell’uomo che vive donandosi ai fratelli. Al mondo vi è solo una grande tristezza: non sapersi donare, non essere santi. Non c’è mai tristezza per chi vive in missione, per chi perde se stesso per amore di Dio”.
-E’ stato presentato, recentemente, presso la Chiesa della Commenda a Piazza Armerina, il libro “L’identità in pericolo. Le credenze religiose nella Sicilia Centrale” (Edizioni Lussografica) scritto da Massimo Introvigne e Pier Luigi Zoccatelli. Insieme agli autori è intervenuto anche il Vescovo di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi. A moderare l’incontro, Alberto Maira responsabile del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni) di Sicilia.
Ma quale oppio dei popoli. Marx si sbagliava di grosso sulla religione. «Il vero oppio del popolo è credere nel nulla dopo la morte. Dà un sollievo enorme l’idea che per le nostre infamie, misfatti, vigliaccherie e assassinii non saremo giudicati». Così scriveva Czeslaw Milosz, poeta e saggista polacco, nato in Lituania proprio il 30 giugno del 1911 e morto a Cracovia nel 2004. A cent’anni dalla nascita rimane drammaticamente attuale la lezione di un testimone come pochi dei disastri delle ideologie del Novecento, premio Nobel per la letteratura nel 1980. Milosz ammoniva di non cadere nell’illusione che non ci possa essere un giudizio divino sulle nostre azioni, Una condizione per cui ogni cosa diventa lecita. Una profezia sin troppo chiara dell’odierno relativismo, per il quale non contano più i confini tra bene e male. Del resto per lui che aveva visto con i suoi occhi la barbarie ideologica, fu sempre chiaro che «gli orrori di nazismo e comunismo sono figli dell’assenza di Dio».
In Olanda la richiesta di eutanasia cresce di anno in anno. I casi di morte procurata sono infatti aumentati ti da 2500 nel 2009 a 2700 nel 2010, ma c’è una novità relativa al tipo di eutanasia praticata. Infatti lo scorso anno 21 persone affette dai sintomi iniziali di patologie legate alla demenza sono stati eutanasiazzati, nonostante fossero in condizioni di generale buona salute. "Omidici pietosi", li chiamano.
Il 29 giugno, nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e nella ricorrenza del sessantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, Benedetto XVI ha presieduto la concelebrazione con quarantuno Arcivescovi Metropoliti ai quali ha imposto come di consueto il pallio. Oltre a insistere sul significato del pallio come legame speciale dei Metropoliti con il Vescovo di Roma, il Pontefice ha proposto una commovente riflessione sui suoi sessant'anni di sacerdozio e su che cosa significa per lui, e per tutti i sacerdoti, essere prete, incentrata sulla nozione di amicizia con Dio.
Le modalità dell'attacco terroristico all'Hotel Intercontinentali di Kabul sono tecnicamente molto interessanti. L'azione è stata compiuta da due commando, uno di terroristi suicidi - probabilmente sei - e l'altro di armati che hanno fatto irruzione nell'albergo dopo l'azione suicida del primo gruppo. Il secondo commando era composto da talebani afghani, che hanno pure rivendicato l'attacco. Ma chi erano esattamente i componenti del primo commando? Per quanto si cerchi sulla stampa internazionale, non si trovano identificazioni, e le notizie sono piuttosto contraddittorie. Ci si può legittimamente chiedere se si sia trattato davvero di afghani.
La Polonia sta vivendo la vigilia di una decisione storica. La "Camera bassa" del suo parlamento prende visione oggi di una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede a gran voce l’abolizione totale di ogni e qualsiasi possibilità di praticare l’aborto. La Polonia porta insomma in giudizio l’élite che la rappresenta al parlamento nazionale e che ne guida i destini politici. Secondo quanto richiesto dalla legge polacca, per portare sul desco dei parlamentari una proposta così serve l’appoggio di 100mila firme popolari. Ne sono state raccolte sei volte tanto.
La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico oggi il programma del Viaggio Apostolico di Benedetto XVI a Madrid (Spagna), in occasione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (18-21 agosto). Il Santo Padre partirà alle 9:30 di giovedì 18 agosto, dall’aeroporto romano di Ciampino ed atterrerà alle ore 12:00 all’Aeroporto Internazionale di Barajas, dove avrà luogo la cerimonia di benvenuto. Alle 19:15 è in programma il passaggio del Santo Padre, con alcuni giovani, della Puerta de Alcalá, nella Plaza de Independencia di Madrid. Successivamente avrà luogo la festa di accoglienza dei giovani nella Plaza de Cibeles di Madrid ed il discorso del Santo Padre.
Si chiama Egalia (uguaglianza), l'asilo svedese dove i bambini non possono essere né maschi né femmine. Nell'asilo è vietato a maestri e inservienti di rivolgersi ai piccoli usando il pronome lui o lei. Ovviamente divieto assoluto per grembiuli rosa o azzurri mentre i giochi sono di tutti i tipi: bambole, trenini, piccole cucine. Chi ha visitato l'asilo fa anche notare che le bambole sono tutte rigorosamente di colore, cioè nere. Ma soprattutto fa scalpore che i bambini vengano chiamati e definiti con il pronome neutro svedese "hen" (che è inesistente nel vocabolario svedese ma è stato inventato dalle femministe e dai circoli omosessuali) in modo che i piccoli crescano senza quelli che gli educatori definiscono pregiudizi sessuali: non devono cioè sapere se sono maschi o femmine, ma semplicemente bambini neutri.
La Chiesa non condanna mai le persone con orientamenti omosessuali, “che di per sé non sono né un peccato né una colpa morale”, bensì la pratica dell’omosessualità in quanto comportamento “obiettivamente disordinato”. È quanto ribadiscono i vescovi canadesi nella Lettera “Il ministero pastorale con i giovani che hanno attrazioni sessuali verso persone dello stesso sesso”. Il documento, preparato dalla Commissione per la Dottrina della Fede della Conferenza episcopale (Cecc/Cccb), è rivolto ai sacerdoti, ai genitori, agli educatori e agli stessi giovani omosessuali ai quali si propone di offrire un sostegno e un orientamento pastorale alla luce dell’insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana. In questo senso esso non affronta il dibattito sulle origini e le cause dell’omosessualità, la cui genesi psichica – come evidenzia il Catechismo della Chiesa cattolica - resta in gran parte inspiegabile, quanto piuttosto come vivere cristianamente questa condizione e come la Chiesa nel suo insieme debba accogliere le persone omosessuali.
Lo sviluppo della tecnologia nucleare ha bisogno di uno sviluppo parallelo di una “cultura di sicurezza e incolumità”, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche “nella coscienza pubblica in generale”. È quanto ha affermato il rappresentante vaticano intervenuto alla Conferenza ministeriale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica, svoltasi nei giorni scorsi a Vienna.
All’Angelus, Benedetto XVI, ricorda la festa di san Pietro e Paolo e il 60mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Un grazie per le preghiere ricevute da molti luoghi, che lo aiutano ad “accrescere la forza e la libertà di annunciare il Vangelo”. Un saluto anche alla delegazione del Patriarcato di Costantinopoli, “auspicio” di unità fra i cristiani
Parlando a lungo dell’anniversario della sua ordinazione, il papa ha voluto dedicare “una parola di speranza incoraggiamento” a fedeli, vescovi e sacerdoti sul senso dell’essere “amici non servi” di Gesù Cristo. Durante la celebrazione, 40 arcivescovi hanno ricevuto il pallio, simbolo del “giogo dolce di Cristo che ci viene posto sulle spalle”, “il giogo di introdurre altri nell’amicizia con Cristo e di essere a disposizione degli altri, di prenderci come Pastori cura di loro”.
“Il Papa è bene informato e segue i lavori di preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid”, ha confidato il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo della capitale spagnola, ai giornalisti presenti nella Sala Stampa del Vaticano nel corso della presentazione delle indicazioni aggiuntive sulla GMG, che inizierà fra 47 giorni e alla quale si calcola parteciperà oltre un milione di giovani.
“La guerra deve finire immediatamente. C'è grande sofferenza tra la popolazione. La comunità internazionale deve fare tutto ciò che è in suo potere per sostenere un ritorno a un accordo di pace negoziato”. Il Vescovo coadiutore Michael Didi Adgum Mangoria di El Obeid, la cui Diocesi copre le aree più colpite dagli scontri che flagellano il Sudan, ha riferito alla Caritas che la gente fugge dalle proprie case cercando di allontanarsi dal conflitto.
Ascoltate il commento al Vangelo di domenica prossima 3 luglio 2011, 14° domenica del tempo ordinario.
Sabato 25 Giugno Medjugorje ha celebrato il 30° anniversario delle apparizioni della Madonna, che è stato anche quello frequentato dal maggior numero di pellegrini. Stando ai dati dell’Ufficio informazioni, quel giorno erano presenti a Medjugorje pellegrini da tutti i continenti. Oltre a numerosi pellegrini provenienti dalla Croazia e dalla Bosnia Erzegovina, i gruppi organizzati più numerosi sono stati quelli registrati come provenienti dall’Austria, dalla Germania, dagli USA, dall’Irlanda, dal Messico, dalla Slovenia, dalla Lituania, dall’Italia, dall’Olanda, dalla Slovacchia, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Romania, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dal Belgio, dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Corea, dall’Ucraina, dal Canada, dalla Costa d’Avorio e dal Libano. Oltre a diversi gruppi di pellegrini provenienti dalla Corea, per questo anniversario sono giunti in modo organizzato anche gruppi dalla Cina e dalla Nuova Zelanda. Nel corso di quella giornata nella Chiesa parrocchiale e nella Cappella dell’Adorazione sono state celebrate ventidue Sante Messe.
Gian Guido Vecchi, vaticanista del Corriere della Sera, spiega a Tempi perché la nomina di Scola non ha precedenti: «E' il nome che il Papa aveva in mente fin dall'inizio ma mai un patriarca se ne è andato da Venezia per diventare arcivescovo di Milano. Per le scelte cruciali del suo pontificato Benedetto XVI sceglie solo persone che conosce di persona e stima»
Ancora scontri tra Unione Europea e Ungheria. Il paese, che ha di recente modificato la Costituzione, ha lanciato una campagna che invita a non abortire. Ma l'iniziativa non piace all'Europa, che minaccia sanzioni se non verranno tolti i cartelloni. In più, intellettuali fanno un appello contro il governo, colpevole di aver cambiato nome a piazza Roosevelt.
La nomina del patriarca di Venezia Angelo Scola ad arcivescovo di Milano, annunciata ufficialmente oggi, è destinata a chiudere per sempre un’epoca fin troppo lunga nella storia recente della Chiesa. Quella che ha visto contrapporsi la Chiesa come istituzione ai nuovi movimenti sorti negli ultimi decenni; quella della contrapposizione tra l’associazionismo tradizionale, rappresentato dall’Azione Cattolica, e il «movimentismo» di Comunione e Liberazione, Neocatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, etc. etc.
La causa principale di tensione in Nigeria non è legata ai conflitti tra cristiani e musulmani, ma tra ricchi e poveri, secondo l’Arcivescovo di Abuja. Parlando al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, mons. John Onaiyekan ha spiegato che il pericolo più grande per la pace in Nigeria “è l’ingiustizia sociale relativa alla terra”. L’Arcivescovo è stato presidente della Conferenza episcopale africana. Ora si dedica a promuovere una maggiore comprensione e un miglior dialogo tra le comunità musulmana e cristiana in Nigeria. Ha anche fatto appello ad una maggiore responsabilità dei media nel riferire sulle tensioni tra queste due comunità.
Il leader conservatore si inginocchia a un raduno cristiano di preghiera, e le immagini vengono trasmesse in tutto il Paese. “Sdegno” persino dei media conservatori, mentre per i buddisti il gesto è “imperdonabile”.
L'Europa si troverà a dover fronteggiare una vera e propria emergenza sociale il prossimo anno, quando i tagli imposti al PEAD (Programma Europeo di aiuti alimentari) faranno sentire i loro effetti eliminando in un colpo solo l'80 per cento del cibo che veniva destinato ai più poveri. Il che vuole semplicemente dire che i 15 milioni di indigenti che nel continente usufruivano del programma rimarranno senza cibo. Il PEAD, in situazioni diverse ma tutte di estrema gravità, ha potuto mostrare nella concreta realtà di risultati la sua efficacia nel risolvere un bisogno primario, quello dell’alimentazione, donando un pasto quotidiano a molte persone che, prima, non l’avevano con certezza.
Venerdì 24 giugno sera il Senato dello Stato di New York ha legalizzato il "matrimonio" omosessuale (33 voti contro 29), il governatore Democratico Andrew Cuomo, cattolico, ha firmato la legge e così dal 24 luglio i gay di quelle latitudini potranno "sposarsi". Non tutto lo Stato di New York coincide con la cultura arrivista e liberal, materialista e arrogante della città di New York, ma che nella Grande Mela si contino oggi 45mila coppie di gay conviventi per le quali si sta in tutta fretta aumentando il numero dei giudici disponibili a celebrarne i "matrimoni" qualora un buon numero di esse li domandassero è un dato enorme, che fa riflettere. La battaglia che ha preceduto il voto è stata infatti serratissima, ha visto mescolarsi clamorosamente i fronti e ha chiamato in causa praticamente tutti, tra i primi la Chiesa cattolica capitanata dall’arcivescovo di New York Timothy M. Dolan e alcuni testimonial importanti.
Secondo il primo rapporto dello European Center for Diseases Prevention and Control (Ecdc), denominato “Infezioni sessualmente trasmissibili in Europa: 1990-2009”, il virus della Clamidia nel 2009 ha contagiato 334mila persone. In 10 anni il contagio si è più che raddoppiato e riguarda nel 75% dei casi giovani tra 15 e 24 anni. Per quanto riguarda altre infezioni come sifilide, gonorrea e linfogranuloma venereo, la prima cresce le altre diminuiscono di poco, eccetto in alcuni paesi dove si registra un incremento. Ma il direttore dell'Ecdc Marc Sprenger frena gli entusiasmi: "In realtà i numeri sono sicuramente più alti per tutte queste patologie perché non tutti i casi sono riportati correttamente dalle autorità, e perché le infezioni asintomatiche non sono state individuate anche se contribuiscono all'epidemia”. Eccetto per la clamidia, queste malattie tra il 25 e il 98% dei casi interessano omosessuali maschi, questo a riprova che sono le condotte sessuali e non gli strumenti di prevenzione a determinare la diffusione della malattie veneree. Il dato che potrebbe sorprendere maggiormente è il seguente: gli aumenti più vertiginosi sono registrati in quei paesi dove si fa più informazione sessuale, dove il contraccettivo pensiero è diffusissimo così come i corsi di prevenzione per le malattie veneree.
News.va, il nuovo portale su Internet per trovare in modo facile le informazioni dei vari mezzi di comunicazione del Vaticano, è stato presentato questo lunedì nella Sala Stampa della Santa Sede. Il Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, ha affermato durante la conferenza stampa che stiamo entrando in un nuovo momento della comunicazione grazie a un Papa non mediatico che ha portato la comunicazione vaticana a compiere passi enormi. Spiegando l'ingresso del Vaticano in Facebook e in altre reti sociali, il presule ha ricordato che Benedetto XVI ha detto di voler essere presente laddove si trovano gli uomini.
E' stato finalmente reso noto il testo del disegno di legge che regola i diritti della persona di fronte alla fase finale della vita, che il Governo spagnolo ha inoltrato alle Cortes senza renderne pubblico il contenuto. Il testo passa alla commissione Sanità e Consumo della Camera dei Deputati e potrà essere modificato mediante emendamenti fino al 6 settembre prossimo. La novità più importante del nuovo testo rispetto al pre-disegno di legge approvato il 13 maggio dal Governo è che nell'Esposizione delle Motivazioni si indica espressamente che non si include l'eutanasia tra i diritti dei pazienti.
Papa Benedetto XVI ha autorizzato questo lunedì la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare decreti riguardanti miracoli, martirio e virtù eroiche. Lo ha fatto ricevendo in udienza privata il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione, ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede.
Domani l'annuncio ufficiale, ma la notizia sta già circolando: è Mons. Angelo Scola, attualmente patriarca di Venezia, il nuovo arcivescovo di Milano. La notizia è stata riportata dal sito http://vaticaninsider.lastampa.it. E' il successore di Dionigi Tettamanzi che lascia il suo ruolo per sopraggiunti limiti di età. L'annuncio ufficiale è previsto per mezzogiorno di domani, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo. Lo daranno in contemporanea il bollettino della sala stampa vaticana e le curie di Milano e Venezia.
Il caso è avvenuto lo scorso 25 giugno nel villaggio di Awlad Khalaf (Suhaj). Oltre 200 estremisti islamici hanno assaltato le abitazioni della locale comunità cristiana accusata di voler costruire una chiesa senza il permesso delle autorità. In aumento anche i casi di rapimento di giovani copte costrette a convertirsi all’islam. Attivisti per i diritti umani denunciano la poca sicurezza nelle aree più povere del Paese dopo la caduta di Mubarak.
È noto come molto spesso apparenti coincidenze di date rappresentino in realtà messaggi e segni che il Signore vuole dare all’umanità – basti pensare alla morte del Beato Giovanni Paolo II la vigilia della Festa della Divina Misericordia da lui istituita. Sabato 25 giugno si è ricordato il trentesimo anniversario della prima apparizione della Madonna a Medjugorje, e possiamo notare interessanti “coincidenze” legate a tale data e al 5 agosto, oggetto di un particolare messaggio rivelato a Medjugorje. Desidero sottolineare che le mie parole hanno solamente il valore di testimonianza e di meditazione personale, e non intendono in alcun modo anticipare il giudizio della Chiesa, al quale pienamente mi sottometto.
Novità multimediali in Vaticano. Presentato stamani, nella Sala stampa della Santa Sede, il nuovo portale “news.va”, che sarà on line a partire dal prossimo 29 giugno: sarà il Papa a dare il primo click. Ne hanno parlato con i giornalisti mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, padre Federico Lombardi, direttore generale della Radio Vaticana e Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano.
Benedetto XVI, nel ricevere in udienza questa mattina il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha firmato i decreti riguardanti il riconoscimento del miracolo per quattro futuri Beati e, analogamente, anche per un gruppo di martiri del Novecento, in gran parte della Guerra civile spagnola. Inoltre, il Papa ha approvato il riconoscimento delle virtù eroiche per un Beato del Cinquecento e per altri sette tra Servi e Serve di Dio.
Fatima! Per la prima e unica volta la Gospa cita in un messaggio un altro luogo d'apparizioni e questo sette anni dopo che Giovanni Paolo II, "il più caro dei suoi flgli", l'ha fatto. Ritorniamo dunque a sette anni fa. 20 marzo 1984. Monsignor Pavol Hnilica, da sempre vicino di cuore a Karol Wojtyla, è in India con Madre Teresa e discute con lei del progetto del Santo Padre di consacrare solennemente la Russia e il mondo al Cuore Immacolato di Maria, secondo la richiesta della Madonna a Fatima. Questo progetto deve realizzarsi il 25 marzo, cioè cinque giorni dopo! - Peccato che non possa essere a Mosca il 25, dice a Madre Teresa. Non ci sarà nessuno sul posto per consacrare la Russia! Il Vescovo decide allora di fare tutto il possibile per essere a Mosca quel giorno. - Ci vada! Tenga, prenda il mio rosario. Pregherò per lei!-gli dice Madre Teresa con la sua abituale convinzione. - Ma... è impossibile passare la frontiera!- Risponde il vescovo. - É la Madonna che le aprirà le porte della Russia! - Come per miracolo il Vescovo ottiene il visto; si appropria della fede di Madre Teresa (e del suo Rosario) e si mette in viaggio. Il doganiere russo è veramente da "cortina di ferro", bisognava aspettarselo. "Non passerete!" dice ai due viaggiatori (Padre Leo accompagnava il vescovo) e impreca in russo con le parole più espressive del dizionario di bestemmie comuniste. Loro insistono e attendono. Ci sono quindici gradi sotto zero. Si sgranano rosari su rosari. Il doganiere cerca ogni ora di chiamare il suo capo, ma l'apparecchio non funziona. All'alba, stralunato, grida loro: "Andatevene al diavolo, non voglio più vedervi!" La Gospa aveva aperto le porte della Russia a modo suo...
La cerimonia in programma il 29 giugno, festa di Pietro e Paolo. Il sacerdote aveva concluso il ritiro spirituale e si preparava a tornare nella diocesi. La polizia lo ha prelevato e portato in un luogo sconosciuto. Nel frattempo l’attuale vescovo, che avrebbe dovuto presiedere l’ordinazione, è vittima di un attacco cardiaco.
Girato nel corso di mesi da un giornalista in incognito, con una telecamera nascosta, il filmato rende evidente il terribile stato in cui versa la popolazione sotto la dittatura di Kim Jong-il. Carestia, malnutrizione e violenza sono presenti in ogni immagine. Ma il governo butta i soldi per una ferrovia privata, regalo del dittatore per il suo erede.
Nello Java centrale centinaia di fedeli si riuniscono in un convento di suore trappiste per adorare il Santissimo Sacramento. In tutto il Paese in migliaia affollano chiese e basiliche. L’arcivescovo di Semarang annuncia il II Congresso eucaristico, in programma dal 2 al 24 giugno 2012.
È nel suo giardino, seduta su un muretto, poco dopo le 22, alla fine di una giornata durissima. «Ho cominciato all’alba con la testimonianza ai fedeli, ho appena finito di servire la cena a una trentina di pellegrini affamatissimi, le gambe non me le sento più. E domani vi assicuro che sarà peggio». Mirjana Dragicevic, classe 1965, è una delle sei veggenti di Medjugorje e parla perfettamente l’italiano. È quella che lo scorso febbraio raccolse oltre 15mila persone al Palavesuvio di Ponticelli per la sua apparizione mensile. Sposata con il nipote di un sacerdote bosniaco ha due figli adolescenti e da trenta anni dichiara di vedere la Madonna, ma questo - dice - «non mi impedisce di condurre una vita normale». Che poi tanto normale non è, soprattutto in questi giorni quando qui a Medjugorje si festeggiano i trent’anni dalla prima apparizione della Vergine Maria e lei, Mirjana, è sicuramente una protagonista. Ieri mattina alle 7.30, all’ingresso della sua abitazione, c'erano centinaia di persone giunte da ogni parte del mondo per ascoltare le sue parole. Amore e fede lo slogan, lo stesso che ha caratterizzato l’intera giornata di ieri - l’ultima dedicata alle celebrazioni - che si è conclusa alle 17.45 in punto. La Madonna sarebbe apparsa nuovamente ai veggenti e a loro avrebbe consegnato il tradizionale messaggio d’amore.
Dal web alla pubblicità, dalla televisione alla moda, tutti sintonizzati su un unico canale: la rappresentazione del sesso a tutti i costi. Immagini, programmi, spot: messaggi subliminali, ma sempre più contenuti espliciti. Va in onda a reti unificate un bombardamento hard e a farne le spese sono soprattutto i più piccoli. L’allarme arriva dall’Inghilterra dove il governo, dopo aver esaminato il preoccupante rapporto di un’organizzazione non governativa, ha chiesto misure drastiche: sotto accusa anche alcune firme della moda, i video musicali e l’educazione sessuale nelle scuole. Ma la questione non è certo confinata Oltremanica. Lo sa bene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’AIPPC (Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici), autore del libro Erosi dai media. Le trappole dell’ipersessualizzazione moderna (San Paolo, pp. 168, euro 13) insieme con Daniele Mugnaini, Emiliano Lambiase, Stefano Lassi.
Tre sacerdoti che hanno formato un gruppo di resistenza al Terzo Reich (il quarto membro era il pastore protestante Karl Friedrich Stellbrink) sono stati beatificati questo sabato a Lubecca (Germania). La cerimonia è stata presieduta dal Cardinale Angelo Amato SDB in rappresentanza di Papa Benedetto XVI. I tre vennero giudicati dal “Tribunale del Popolo” (Volksgerichtshof) e condannati a morte il 10 novembre 1943.
Una serie di episodi connessi con la pratica del concepimento mediante l’uso di seme congelato prima della propria morte ha attirato l’attenzione verso questa prassi sempre più diffusa. Uno di questi episodi è quello di Jocelyn e Mark Edwards del New South Wales, in Australia. I due coniugi erano in procinto di sottoscrivere la loro dichiarazione di consenso per dare avvio al trattamento di fecondazione in vitro ma il marito è morto in un incidente il giorno prima della firma, secondo quanto riferito dal Sydney Morning Herald del 24 maggio.
Giorni intensi attendono Benedetto XVI nel suo viaggio a Madrid (Spagna) in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). L'evento si svolgerà dal 16 al 21 agosto, e il Papa sarà presente dal 18 fino alla fine del grande incontro di giovani. La Santa Sede ha pubblicato questo sabato il programma del viaggio, che vedrà il Santo Padre partire alle 9.30 di giovedì 18 agosto dall'aeroporto di Roma Ciampino alla volta di Madrid. Il Pontefice arriverà alle 12.00 all'aeroporto internazionale di Barajas, dove avrà luogo la cerimonia di benvenuto e il Papa pronuncerà un discorso.
Il Disegno di Legge per la Regolamentazione dei Diritti della persona nel processo del fine vita potrebbe rappresentare una legalizzazione velata di pratiche eutanasiche, hanno avvertito i Vescovi della Commissione Permanente della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE). Il comunicato finale della loro ultima riunione, celebrata il 21 e 22 giugno, indica che “lo stesso concetto di dignità umana viene negativamente interessato” nel progetto. “Una concezione dell'autonomia della persona come praticamente assoluta e il peso che viene dato a questa autonomia nello sviluppo della Legge finiscono per snaturare l'intenzione dichiarata e per oltrepassare il limite proposto di non far posto all'eutanasia”, sottolineano i presuli.
Grande gioia a Milano per la Beatificazione del sacerdote don Serafino Morazzone, del missionario del Pime Clemente Vismara e della religiosa suor Enrica Alfieri. Il rito di Beatificazione, svoltosi stamani in Piazza Duomo, è stato presieduto dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e rappresentante del Santo Padre, e dal cardinle Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano.
All’Angelus in piazza San Pietro, Benedetto XVI ha svolto, stamani, un’appassionata riflessione sul valore inestimabile dell’Eucaristia. Ricordando che, in molti Paesi, si celebra oggi il Corpus Domini, il Papa ha sottolineato come senza l’Eucaristia, la Chiesa non esisterebbe. Quindi, ha definito l’Eucaristia una sorta di “antidoto” contro la mentalità individualistica che si va sempre più diffondendo nel nostro tempo. Il Papa non ha poi mancato di ringraziare il Signore per i nuovi Beati, tre proclamati ieri nell’arcidiocesi di Amburgo e tre oggi a Milano. Infine, ha ricordato l’odierna Giornata per la Carità del Papa.
Nel giorno nel quale in molti Paesi si celebra il Corpus Domini, all’Angelus Benedetto XVI sottolinea come l’eucaristia semina nei credenti la logica della comunione, del servizio, della condivisione, insomma, la logica del Vangelo. Un pensiero per la beatificazione, a Milano, di padre Clemente Vismara, “eroico missionario del PIME in Birmania”.
Con lui, sono proclamati beati anche il sacerdote Serafino Morazzone e la suora Enrichetta Alfieri. Il card. Tettamanzi li addita come esempio della “grandezza della piccolezza evangelica”. Le offerte raccolte serviranno alla ricostruzione dell’orfanotrofio di Monglin, distrutto dal terremoto del marzo scorso.
La scuola era appena finita e due adolescenti, Miriana e Ivanka, quel caldo pomeriggio del 24 giugno 1981, alle ore 17.45, stavano facendo una passeggiata fuori del paese di Bijakovici, frazione di Medjugorje, comune di Citluk, provincia di Mostar: il posto più sperduto del mondo.
È come se qualcuno, già tanto tempo fa, avesse previsto che in questo sperduto villaggio tra le montagne della Bosnia sarebbero arrivati milioni di visitatori. Non si spiega altrimenti l’enorme chiesa con due alti campanili sulla facciata che i francescani vollero dedicare a san Giacomo, un edificio imponente per una parrocchia di poche centinaia di persone, quale era appunto Medjugorje nel secolo scorso. Ma ieri, a trent’anni esatti dal 24 giugno 1981, quando sei ragazzi affermarono d’aver visto la Madonna, l’ampia navata non poteva contenere tutti i pellegrini giunti qui per un evento di fede ed al tempo stesso per un gesto di gratitudine verso la «Gospa», la Signora, come viene chiamata in terra croata la Vergine Maria. È un flusso continuo di migliaia di persone, un miscuglio di lingue che risuonano durante le Messe celebrate per tutto il giorno sul vasto spiazzo erboso dietro la chiesa dove è stato collocato un grande altare circondato a raggiera da lunghe file di panche. Solo i più fortunati, o per meglio dire i più mattinieri, riescono ad avvicinarsi alla statua della Madonna all’interno della chiesa. Sopra le teste ondeggianti della folla si può intravedere la scritta a caratteri cubitali «Totus tuus». Ai suoi piedi, in mezzo a tantissimi fiori, una distesa di biglietti e di foto con suppliche e ringraziamenti.
L’ultima celebrazione del genere si è svolta nel 1918. Il sindaco della città ha dato il permesso per la processione, che sarà guidata dall’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi. I cattolici sfileranno lungo la Prospettiva Nevsky, la principale arteria dell’ex capitale.
La veggente Ivanka Ivanković Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale il 25 giugno 2011.
In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimo segreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni. Così è avvenuto anche quest’anno.
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 8 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka.
Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto: La Madonna mi ha parlato del primo segreto ed alla fine ha detto: "Cari figli, ricevete la mia benedizione materna"
Questo è davvero stato un giorno importante sia per me che per la mia vita. Davvero questo è stato un incontro particolare con la Madonna. Oggi sono 30 anni da quando la Madonna è con me e da quando io sono nella sua scuola: nella scuola della pace, dell’amore, nella scuola della preghiera. Per questo davvero questo incontro ha un grande significato per me e per la mia vita ed è particolare.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi davvero molto molto gioiosa e felice, è venuta come vestita con un vestito dorato ed è venuta con tre angeli. All’inizio ha salutato tutti noi col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha detto:
“Cari figli, anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Che i miei messaggi diventino vita! Incastonateli nelle vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita. Sappiate, cari figli, che sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non temete! Seguitemi senza paura. Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e aver accolto i miei messaggi e perché vivrete i miei messaggi”.

Poi la Madonna ha pregato un tempo prolungato su tutti noi qui con le mani distese, ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Poi ha pregato su voi malati presenti con le mani distese. Ho raccomandato anche tutti voi: tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in modo particolare ho raccomandato i malati e tutto ciò che voi portate nei vostri cuori. Sicuramente la Madonna conosce nel modo migliore i nostri cuori , cosa vogliamo dirle. Poi è seguita una conversazione tra a me e la Madonna che resta solo tra di noi. Dopo questa conversazione, la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi qui ed in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei, figlioli miei!”.
Desidero ripetere e sottolineare che domani è il 25 ed ogni 25 del mese la Madonna si rivolge a noi con un suo messaggio che rivolge al mondo. Domani vedremo cosa la Madonna desidera da noi, cosa ci chiede.
Il cristianesimo entrò in Bangladesh nel XVI secolo, grazie ai commercianti cattolici provenienti dal Portogallo, che si stabilirono nel paese e fondarono chiese cattoliche. La prima chiesa cattolica fu costruita nel 1599 a Chandecan, vicino a Kaliganj, nei Sunderbans dell’attuale distretto di Satkhira. Più tardi queste chiese attirarono molti abitanti locali. Alcuni si convertirono, altri si unirono in matrimonio con i portoghesi. Il protestantesimo arrivò nel Bengala occidentale nel 1793 per mezzo di William Carey. Da allora, iniziò una nuova era missionaria e vi si stabilirono molte organizzazioni cristiane. Verso la fine del 18° secolo i presbiteriani e i battisti dall’Inghilterra, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda influenzarono la vita spirituale della popolazione bengala. E fra il 1900 e il 1960 arrivarono i missionari americani per dare un nuovo impulso a quest’opera missionaria.
Brasilia, giugno - Dopo molti anni di conoscenza tramite letture e resoconti di colleghi sociologi ho potuto finalmente visitare il Vale do Amanhecer, la Valle dell'Alba, forse la più grande comunità residenziale mondiale creata da un nuovo movimento religioso e una delle capitali mondiali dello spiritismo.
Non basta una somma di pietre per costruire un edificio. Tanto meno una chiesa. Perché, a ben guardare, il tutto precede le parti. L’edificio precede le pietre che lo innalzano. L’edificio, per governare la collocazione delle pietre che lo costituiranno, in qualche modo, deve già esistere. È come un figlio che cresce. Non è che ogni giorno gli si aggiunge un pezzettino sopra la testa, ma cresce nella relazione delle parti. Il corpo, nella sua profonda unità, precede le membra.
Il documentario dal titolo "Una vita non basta" racconta i 65 anni di missione di p. Vismara in Myanmar. La beatificazione si terrà il prossimo 26 giugno a Milano. L’appello del Pime per la ricostruzione dell’orfanotrofio di Monglin, prima missione di p. Clemente.
Sia data assistenza a coloro che fuggono. Aiutare a mantenere nella regione la presenza dei cristiani, che possano vivere come concittadini e non come stranieri, riconoscendo la loro uguale dignità e reale libertà.
Sono circa 480 gli italiani a cui è stato riconosciuta dallo Stato di Israele la medaglia di Giusti tra le Nazioni. Si tratta di persone che senza alcun vantaggio materiale hanno rischiato la vita pur di salvare gli ebrei dalla furia persecutoria dei nazisti. Tra questi c’è anche monsignor Francesco Bertoglio, che da solo ha salvato dalla deportazione e dall’Olocausto, almeno 65 ebrei.
La Regione Lombardia ha deciso di stanziare 2 milioni di euro e di mettere a disposizione il 27° piano del Palazzo Pirelli per il VII Incontro mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno del 2012 e al quale parteciperà anche Benedetto XVI. E' quanto ha annunciatoil presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenendo questo venerdìpresso la Curia arcivescovile di Milano, all’incontro tra la Fondazione Milano Famiglie 2012 e il Pontificio Consiglio per la Famiglia, i due enti impegnati nell’organizzazione del prossimo Incontro mondiale delle Famiglie dal titolo “La Famiglia: il lavoro e la festa”.
Una particolare fatica nella gestione dei migranti”: è quella denunciata dal direttore di Caritas italiana, mons. Vittorio Nozza, durante i lavori del MigraMed meeting, l’incontro in corso in questi giorni a Roma tra le Caritas nazionali del Mediterraneo direttamente investite dall’emergenza provocata dalle rivolte in Nord-Africa e dall’attuale situazione siriana. Caritas italiana si trova impegnata su due fronti: “da un lato nel supporto alle Caritas diocesane nel loro impegno nei territori di accoglienza dei migranti e dall’altro nell’interlocuzione, in raccordo con le altre organizzazioni internazionali, con gli organismi istituzionali deputati alla gestione dei migranti”.
Il Disegno di Legge per la Regolamentazione dei Diritti della persona nel processo del fine vita potrebbe rappresentare una legalizzazione velata di pratiche eutanasiche, hanno avvertito i Vescovi della Commissione Permanente della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE). Il comunicato finale della loro ultima riunione, celebrata il 21 e 22 giugno, indica che “lo stesso concetto di dignità umana viene negativamente interessato” nel progetto. “Una concezione dell'autonomia della persona come praticamente assoluta e il peso che viene dato a questa autonomia nello sviluppo della Legge finiscono per snaturare l'intenzione dichiarata e per oltrepassare il limite proposto di non far posto all'eutanasia”, sottolineano i presuli.
Ci sono circa un miliardo di persone che soffrono la fame quando in realtà si tratta di un fenomeno non impossibile da gestire, poiché la mancata sicurezza alimentare non è un evento o una calamità che sfugge al controllo dell’uomo. E' quanto ha detto a ZENIT mons. Luigi Travaglino, Osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il PAM, che non considera la fame nel mondo ingovernabile come lo tzunami del Giappone. Ma ancora di più, il presule considera che di fronte all’allontanamento dell’obiettivo di dimezzare gli affamati entro il 2015 dobbiamo comunque “tutti riflettere” e ricordare che le pesanti barriere doganali impediscono ai Paesi poveri di commercializzare i prodotti locali senza essere penalizzati, oltre a rivedere i sussidi alla produzione e all’esportazione agricola dei Paesi più avanzati.
Armati di bastoni, gli estremisti islamici hanno assediato per cinque ore la chiesa di San Giorgio a Bani Ahmed, nell’arcidiocesi di Minya, minacciando di uccidere il parroco. La chiesa era già stata attaccata lo scorso 23 marzo. A scatenare le violenze il tentativo di restauro dell’edificio.
In quel tempo, Gesù disse alla folla: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: “Come può costui darci la sua carne da mangiare?”. Gesù disse loro: “In verità, in verità io vi dico: “Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me, vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,51-58).
Nel cristianesimo non c'è “nulla di magico”, ma tutto passa per l'umiltà e la pazienza, ha sottolineato Papa Benedetto XVI invitando a entrare nella logica del chicco di grano, “che si spezza per dare vita”. Il Pontefice ha presieduto questo giovedì sera, nella Basilica romana di San Giovanni in Laterano, la Messa in occasione della festa del Corpus Domini, ricordando nella sua omelia che questa solennità “è inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in Caena Domini, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucaristia”.
Il Vaticano ha espresso la sua preoccupazione per la situazione relativa all'aborto in alcuni ospedali della Catalogna (Spagna) alla cui direzione partecipa la Chiesa. Lo ha fatto con una lettera datata 6 giugno inviata al sacerdote dell'Arcivescovado di Barcellona Custodio Ballesteros, che a maggio aveva comunicato al dicastero vaticano per la salute la sua preoccupazione per la pratica di aborti in questi ospedali e per quella che a suo avviso è una mancanza di risposta da parte della Chiesa locale. “Il Pontificio Consiglio per gli Agenti Sanitari è consapevole della sfida che si presenta soprattutto per gli ospedali cattolici, perché sono chiamati a tutelare e difendere la vita umana in una cultura della morte”, indica la lettera.
L’episodio lo ricorda sempre, sorridendo, padre Livio Fanzaga - direttore di Radio Maria - e si riferisce ai primi tempi delle apparizioni di Medjugorje. I sei veggenti, allora adolescenti, avendo un giorno osato chiedere alla Vergine per quanto tempo sarebbe ancora apparsa, si sentirono rispondere dalla Gospa, con un pizzico di ironia: «Vi siete già stancati?». E noi, ci siamo stancati della presenza continua della Madre di Dio tra di noi, un «miracolo» che dura da trent’anni? Iniziate il 24 giugno 1981, le apparizioni di Medjugorje sono infatti al traguardo del terzo decennio. Evento assolutamente imprevisto, unico nel suo genere. Nessuno avrebbe potuto immaginarlo.
Non farò battute poco eleganti sui brutti scherzi che può giocare il caldo e sull'età che galoppa. E non le farò non perché io sia una signora, ma perché purtroppo la serietà della situazione non lo consente. Il fatto è che le scemenze dette ieri da Veronesi – l'amore più puro è quello omosessuale, l'altro no perché è strumentale alla riproduzione - inducono a pensare che sia ormai da un pezzo superato il famoso momento in cui “spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Che ottimista è stato, Chesterton. Qui siamo oltre, e da un pezzo. E come dicevo la serietà della situazione non consente di liquidare il tutto con la pernacchia che dal cuore sgorga spontanea.
UNICEF e Peter Singer: nulla di più incompatibile, si direbbe a prima vista. L’UNICEF è infatti l’agenzia dell’Onu che si occupa (o perlomeno dovrebbe occuparsi) della tutela dei bambini, Peter Singer è invece il filosofo animalista che teorizza l’infanticidio. Cosa possono avere in comune? Eppure la realtà ci dice che UNICEF e Peter Singer vanno d’amore e d’accordo al punto che UNICEF Italia ha sponsorizzato lo scorso 20 giugno una conferenza di Singer alla LUISS, libera università romana, con il patrocinio anche di Unindustria, l’unione degli industriali del Lazio. L’intervento di Singer, addirittura, inaugurava un ciclo di conferenze dell’UNICEF dedicato alla filantropia. Dunque non si è trattato di un incontro casuale.
Di per sé non mi interessa cosa pensi Veronesi sull’amore e sui sessi. Libero di pensare e dichiarare ciò che vuole. Però la sua recentissima boutade mediatica secondo cui l’amore omosessuale sarebbe la forma di amore più puro mi ha sollecitato a formalizzare un pensiero che da tempo avevo in testa e che muove da premesse assai diverse. Lo affermo subito: c’è amore dove c’è interesse.
La piccola ma viva Chiesa della Birmania è in festa per il suo primo Beato, il padre Clemente Vismara (1897-1988), che verrà beatificato il 26 giugno prossimo in Piazza Duomo a Milano (ore 9,30-12). Alle frontiere estreme del mondo cristiano, nel cosiddetto “triangolo dell’oppio” della Birmania orientale ai confini con Laos, Thailandia e Cina, nel 1924 padre Clemente Vismara viene mandato e fondare la prima missione. Il villaggio si chiama Monglin ed è abitato da tribali akhà. Clemente Vismara, nato nel 1897 ad Agrate Brianza, reduce da tre anni passati come fante di trincea nella prima guerra mondiale (dove gli assegnano una medaglia al valor militare), nel 1923 diventa sacerdote nel Pime di Milano (Pontificio istituto missioni estere) e l’anno seguente parte per la sua missione fra i non cristiani.
Domenica prossima 26 giugno, in Piazza del Duomo a Milano verrà beatificato padre Clemente Vismara, missionario del Pime in Birmania per 65 anni, morto a Mong Ping nel 1988 a 91 anni. Una causa di beatificazione rapidissima, tenendo conto della prudente lentezza della Congregazione dei Santi. Clemente Vismara era nato ad Agrate Brianza nel 1897. Rimasto orfano dei genitori in tenera età, è allevato dai parenti, a 14 anni entra nel seminario diocesano minore di Milano, ma nel 1916 è chiamato alle armi e trascorre tre anni in trincea. Scriveva: “Ho visto tante crudeltà e sofferenze e ho capito che vale la pena di spendere tutta la vita solo per Dio”.
Alle Nazioni Unite si scalda il dibattito attorno all'identità di genere e un documento, approvato il 17 giugno, segna un passo ulteriore verso il riconoscimento giuridico a livello internazionale delle unioni omosessuali, del cambiamento di sesso, delle adozioni. Si tratta di una «Risoluzione in tema di diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere» varata dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu. Nella testo è contenuta la richiesta di uno studio che «documenti leggi, pratiche discriminatorie e atti di violenza basati su orientamento sessuale e identità di genere». Il documento inoltre stabilisce che i risultati di questo studio debbano essere presentati alla 19esima sessione del Consiglio dei diritti umani, prevista in autunno. Questo di fatto potrebbe costituire la premessa per un'equiparazione a livello giuridico internazionale della famiglia con i nuclei composti da persone dello stesso che poi i singoli Stati membri sarebbero tenuti a recepire.
Sessanta ore di adorazione in regalo al Papa. Nell’occasione dei suoi sessant’anni di sacerdozio, che cadono il 29 giugno, ogni diocesi è invitata dalla Congregazione del Clero a pregare in questo modo per la santificazione dei sacerdoti e per le nuove vocazioni. Un’idea semplice, che va alla sostanza del nostro rapporto quotidiano con Cristo, dal quale rinasce la Chiesa e la fede di ciascun cristiano. Lo faremo anche noi in alcune parrocchie della diocesi di Chioggia, andando dritti dalla sera alla mattina. Nell’Eucaristia Cristo non parla, ma sempre tace, nel profondo di una presenza ininterrotta. Rimane in silenzio come quando sedeva sulla vera del pozzo a mezzogiorno: la stanchezza e l’attesa. La parola fiorisce di seguito, con domande, slanci, approfondimenti. La parola nasce dallo sguardo, perché si ascolta guardando e lasciandosi guardare. Ecco lo scambio vivace con la donna samaritana, in un intreccio di domande quasi provocatorie dall’una e dall’altra parte.
Eh, l’Italia è un osso duro: qui c’è il Vaticano, mica Zapatero. Perciò la marcia di avvicinamento alle sospirate "nozze" gay deve procedere a tappe e fare dei giri molto, molto larghi. Ma, coraggio, la meta si avvicina, lenta ma inesorabile. Intanto, in attesa della spallata finale a quel codino ipocrita di Silvio Berlusconi e a quel “cattolico superficiale” (copyright Aspesi) di Carlo Giovanardi, prima di darla ai preti (non tutti), una cerimonia religiosa unirà domenica p.v. due omo, Ciro e Guido. A Milano, officiata da un pastore valdese. Il quotidiano la Repubblica del 22 maggio comunica gioioso l’evento e lo fa seguire da un’omelia laica di Natalia Aspesi. La quale, ovviamente, plaude all’iniziativa. Certo, lì per lì, frasi come «il matrimonio in chiesa di Ciro e Guido» e «i valdesi rompono il tabù delle nozze gay» fanno pensare a chissacchè. Ma poi, cautamente, si spiega che per i valdesi il matrimonio non è un sacramento, perché Gesù non ha sposato nessuno.
L’Eucaristia assimila l’uomo a Gesù e sulle orme di Cristo lo rende capace di farsi dono per gli altri, strumento per l’unità della famiglia umana. Così il Papa nell’omelia della Messa per l’odierna Solennità del Corpus Domini nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo la celebrazione la Processione Eucaristica lungo Via Merulana, guidata dal Papa, fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, e la Benedizione Eucaristica.
Celebrando il Corpus Domini, Benedetto XVI dice che “specialmente nel nostro tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli altri il Cristianesimo può e deve far sì che questa unità non si costruisca senza Dio, cioè senza il vero Amore, il che darebbe spazio alla confusione, all’individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti”.
Nuove leggi, in discussione in parlamento, puniscono con il carcere i genitori che “consentono” ai figli minori anche soltanto di andare in chiesa o in moschea o di fare catechismo. Per impedire il diffondersi dell’estremismo. Ma molti denunciano la violazione di diritti elementari.
I rivolgimenti in Medio oriente e in Nordafrica aprono a speranze, ma anche a timori per un’involuzione militare o fondamentalista. Le Chiese di Tunisia ed Egitto vogliono vivere a fianco di tutta la popolazione. Il dibattito sulla “laicità” delle istituzioni e la libertà religiosa. L’occidente stanco e “pusillanime” ha bisogno di una nuova evangelizzazione. Un bilancio del raduno del Comitato scientifico di Oasis.
“Sarebbe un errore pensare che l’aiuto agli ebrei durante la Guerra, a Roma, sia venuto da conventi e istituti religiosi come se fosse una loro iniziativa senza l’appoggio del Vaticano”. Lo ha detto stamattina a Roma l’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy, conferendo il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” alla memoria di don Gaetano Piccinini (1904-1972), religioso orionino della Piccola Opera della Divina Provvidenza che si è adoperato a salvare molti ebrei a rischio della sua stessa vita. “Sarebbe un errore dichiarare che il Vaticano ed il Papa si opponevano alle azioni a favore degli ebrei", ha dichiarato l'Ambasciatore Lewy, "la Santa Sede si è adoperata. Non ha potuto evitare la partenza del treno per Auschwitz il 18 ottobre 1943, tre giorni dopo il rastrellamento nel Ghetto. Certamente gli ebrei romani si aspettavano in quel momento protezione dal Papa, ma è un fatto che quello del 18 ottobre è stato il solo convoglio partito alla volta di Auschwitz”.
Il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, è rientrato a Roma dalla Bielorussia, dove ha presieduto sabato scorso – come inviato del Santo Padre – la celebrazione per la proclamazione della nuova cattedrale della diocesi di Vitebsk. Domenica scorsa, il porporato ha poi presieduto nella Piazza dell’Indipendenza della capitale Minsk, su invito dall’arcivescovo Kondrusiewicz, la celebrazione eucaristica per il 20.mo anniversario di fondazione della metropolia di Minsk-Mohilev. Presenti al rito tutta la gerarchia bielorussa, esponenti della Chiesa ortodossa russa, autorità civili e numerosi vescovi e sacerdoti di Russia, Ucraina, Lettonia e Polonia. Il cardinale Sarah è stato accompagnato dal sottosegretario di Cor Unum, mons. Segundo Tejado Muñoz, il quale spiega al microfono di Roberto Piermarini l’importanza per la Bielorussia della presenza del cardinale come inviato papale.
“Sarebbe un errore dichiarare che la Chiesa cattolica, il Vaticano e il Papa stesso si opponessero alle azioni volte a salvare gli ebrei”: è quanto dichiarato dall’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy, in occasione della consegna della medaglia di “Giusto fra le nazioni” alla memoria del sacerdote orionino don Gaetano Piccinini, avvenuta il 23 giugno presso il Centro Don Orione di Roma. Durante la seconda guerra mondiale e soprattutto durante l’occupazione nazista di Roma, Piccinini, operando con l’aiuto della rete delle case della Piccola Opera della Divina Provvidenza di S. Luigi Orione, riuscì a salvare molti ebrei, tra cui i componenti della famiglia di Bruno Camerini, richiedente ufficiale dell’onorificenza.
Nuove leggi, in discussione in parlamento, puniscono con il carcere i genitori che “consentono” ai figli minori anche soltanto di andare in chiesa o in moschea o di fare catechismo. Per impedire il diffondersi dell’estremismo. Ma molti denunciano la violazione di diritti elementari.
Nella stanza, grande e spoglia, faceva così freddo che dormivamo vestiti. Ci infilavamo nel sacco a pelo con i jeans e il maglione, qualcuno persino con il cappuccio calato sugli occhi. Al mattino pane con caffè nero e le mani a scaldarsi al fuoco della stufa in cucina, vicino alla sedia di "baba", la nonna. Ospiti di una delle presunte veggenti, il "nostro" indirizzo era conosciuto da tutti i pellegrini. Così un giorno, malgrado la timidezza o forse proprio per quella, toccò a me dissuadere i più ostinati. «La persona che cercate non può venire», dicevo a chi insisteva, ma quasi sempre bastava un sorriso.
La scena è unica al mondo e non può non toccarti il cuore. Non si tratta di apparizioni ma di qualcosa che tutti possono vedere coi loro occhi: lunghe file di persone in attesa davanti a tante nicchie di un vasto cortile su ognuna delle quali è indicata la lingua in cui è possibile confessarsi, un’ordinata Babele dove compaiono perfino il coreano e il giapponese. Questo sperduto villaggio dell’Erzegovina che si raggiunge dopo aver percorso ripidi e stretti tornanti (il nome Medjugorje significa «tra i colli») è diventato il più grande confessionale del mondo a cielo aperto. È uno spettacolo che va in onda tutti i giorni, più o meno da quando, trent’anni fa, sei ragazzi affermarono d’aver visto e parlato con la Madonna sulla collina del Podbrdo, oggi chiamata «la collina delle apparizioni». C’è un fiume ininterrotto di pellegrini che arrivano qui da ogni angolo del pianeta, si fermano nella chiesa di San Giacomo, un grande edificio con due campanili sulla facciata giallognola, pregano, si confessano e poi s’inerpicano su un terreno brullo e pietroso fino al luogo dove oggi sorge una bianca statua della «Gospa», la Signora in croato.
Il 19 giugno scorso la polizia ha fermato Hafiz Nazar Muhammad; egli rimarrà in carcere sino al 25 per interrogatori. L’uomo è accusato di coinvolgimento nell’assassinio del ministro per le Minoranze religiose. Nel villaggio natale di Bhatti presentato un documentario sulla vita del “martire”.
Lovanio, Belgio - Un inquietante studio condotto da un gruppo di medici belgi, di cui ha dato notizia il periodico specialistico Applied Cardiopulmonary Pathophysiology, contempla l’uccisione di pazienti per via eutanasica in una sala adiacente a quelle in cui si svolgono le normali operazioni ospedaliere e quindi il loro trasporto nella stanza accanto per l’espianto degli organi subito dopo la constatazione del decesso. Lo studio afferma infatti che i polmoni di coloro che muoiono per eutanasia sono più adatti a interventi di trapianto rispetto a quelli asportati da vittime accidentali.
Si può raccontare il Vaticano e più in generale la Chiesa cattolica senza pregiudizi, senza la necessità di schierarsi, in modo serio e indipendente, cercando di capirne i meccanismi e di descriverne i protagonisti? Si possono dare notizie esclusive senza drogare i titoli e senza forzature? È quanto si propone Vatican Insider il nuovo portale plurilingue del quotidiano “La Stampa”, dedicato all’informazione globale sul Vaticano, l’attività del Papa e della Santa Sede, la presenza internazionale della Chiesa cattolica e più in generale i temi religiosi. La novità più significativa di questo nuovo canale indipendente e multimediale da oggi online, è l’aver messo insieme, in un’unica squadra e come mai era stato fatto finora, alcune delle migliori firme del vaticanismo a livello internazionale (leggete la lista completa cliccando qui), giornalisti hanno come unico obiettivo comune quello di fornire notizie, approfondimenti, interviste e analisi autorevoli e attendibili, riuscendo a coprire tutte le aree geografiche.
Nascerà sotto pessimi auspici, praticamente in stato di guerra, il 54° stato africano, la Repubblica del Sud Sudan, con capitale Juba. Mancano ormai pochi giorni al 9 luglio, il giorno tanto atteso dalle popolazioni meridionali del Sudan che, a partire da quella data, saranno del tutto indipendenti dal nord del paese. La loro secessione è stata decisa lo scorso gennaio da un referendum previsto dall’Accordo globale di pace con cui nel 2005 è terminata una delle più cruente guerre civili dell’Africa indipendente: quella che per decenni ha contrapposto il nord islamico e a prevalenza araba al sud cristiano, popolato da etnie nilotiche, nell’ambito di un processo di arabizzazione del paese voluto dal presidente Omar Hassan el Bashir e di cui fanno le spese dal 2003 anche le etnie islamiche, ma di origine africana, del Darfur.
La seconda città più grande della Libia, Bengasi, è oggi tornata libera per la terza volta. Così come Tobruk, che è stata liberata, persa e riconquistata dalla opposizione del paese per protestare contro Muammar Gheddafi.
Dal 2006, ci sono stati più di 200 attacchi a chiese in Indonesia, ma il Presidente viene considerato “piuttosto reticente” nel difendere la minoranza cristiana del Paese. Theophilus Bela, presidente del forum comunitario Jakarta Christian, ha parlato di questo problema con l'organizzazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), sottolineando che nei primi cinque mesi di quest'anno si sono verificati 14 attacchi a chiese, e in tutto il 2010 ne sono stati registrati 46.
In vista dell'ormai prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid, che si svolgerà nella capitale spagnola dal 16 al 21 agosto, l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer, ha rivolto nuovamente ai giovani l'invito a partecipare a questo grande evento. Più di 10.000 giovani del Brasile sono già iscritti alla Giornata, oltre a 60 Vescovi e a centinaia di sacerdoti. In un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”, monsignor Scherer ha commentato il tema scelto da Benedetto XVI per questa GMG: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2,7). “Il tema fa riferimento a un passo della Lettera di San Paolo ai Colossesi, in cui l'apostolo, dopo aver parlato delle sue lotte e fatiche come missionario del Vangelo, incoraggia la comunità che riceve la lettera a restare salda in ciò che ha appreso dal Vangelo”.
Nel 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale, quando la furia diabolica dei nazisti sembrava inarrestabile, ci furono tanti eroi sconosciuti che rischiarono la vita pur di salvare gli ebrei perseguitati ed il cui destino sembrava segnato. Tra questi eroi sconosciuti c’è don Gaetano Piccinini, religioso della Piccola Opera della Divina Provvidenza (Opera Don Orione). Domani, giovedì 23 giugno alle ore 11 presso la Sala Congressi del Centro Don Orione di Roma, Mordechai Lewy, Ambasciatore d'Israele presso la Santa Sede, consegnerà nelle mani di don Flavio Peloso, superiore generale degli Orionini, la Medaglia dei Giusti tra le Nazioni, alla memoria di don Gaetano Piccinini.
I Salmi insegnano a pregare con le parole di Dio. E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI nell'ultima Udienza generale prima della pausa estiva. Incentrando la sua meditazione odierna sul libro dei Salmi, dopo aver proposto nelle settimane precedenti alcune figure dell’Antico Testamento in rapporto alla preghiera – Abramo, Giacobbe, Mosè ed Elia –, il Santo Padre ha spiegato che i Salmi “ci sono donati perché noi impariamo a rivolgerci a Dio, a comunicare con Lui, a parlargli di noi con le sue parole, a trovare un linguaggio per l’incontro con Dio”. Nel Salterio, ha affermato “un ‘formulario’ di preghiere, una raccolta di 150 Salmi che la tradizione biblica dona al popolo dei credenti perché diventino la sua, la nostra preghiera”, si intrecciano “gioia e sofferenza, desiderio di Dio e percezione della propria indegnità, felicità e senso di abbandono, fiducia in Dio e dolorosa solitudine, pienezza di vita e paura di morire”.
Per conoscere l’importanza della religione in Africa basta andare nei cimiteri, dove si vedono le tombe di missionari e sacerdoti, non quelle di funzionari dell'OMS o dell'ONU. Particolarmente oggi, ci sono molti interessi economici e investimenti in Africa, ma bisogna capire che il primo capitale è quello umano, altrimenti si cadrà nell’insuccesso e nella speculazione. Sono alcune delle idee venute a galla nella tavola rotonda organizzata martedì dalla Onlus Harambee a Roma, il cui presidente del Comitato scientifico culturale, Giovanni Mottini, ha spiegato a ZENIT alcune delle problematiche esistenti.
Qualche settimana fa, Benedetto XVI ha visitato la Croazia: un Paese di quasi 5 milioni di abitanti, l’89% dei quali è cattolico. È stato il suo primo viaggio in un Paese balcanico. In precedenza – l’11 aprile scorso – nel ricevere il nuovo ambasciatore croato, il Papa aveva messo in evidenza le “radici cristiane” di questo Paese. Aggiungendo poi che il suo prossimo ingresso nell’Unione europea dovrà compiersi “nel pieno rispetto delle specificità della Croazia, della sua vita religiosa e della sua cultura”. Perché questa avvertenza?
Ascoltate il bellissimo commento al vangelo di domenica prossima, festa del Corpus Domini.
Proseguendo nelle riflessioni sulla preghiera, Benedetto XVI comincia a parlare dei Salmi, “scuola di preghiera” fatta con le parole di Dio e nella quale confluisce tutta la complessità dell’esistere umano. Inni, lamentazioni e suppliche individuali e collettive, canti di ringraziamento, salmi penitenziali, salmi sapienziali, ed altri generi.
A Pontianak una telefonata anonima, con voce di donna, avverte di un ordigno piazzato nelle vicinanze della Stella Maris. Gli artificieri hanno fatto brillare un oggetto contenuto nella spazzatura. Il parroco chiede protezione, ma invita i fedeli alla calma. La zona in passato teatro di violenze interconfessionali.
Domenica fermati almeno altri 15 fedeli, decine già agli arresti domiciliari. Agli interrogatori ora partecipano anche membri della Chiesa ufficiale delle Tre autonomie, per convincere i fedeli ad aderire al loro gruppo. In atto in tutto il Paese una repressione contro le "chiese domestiche”.
Parla Sabino Simone, “guarito” dopo vent’anni di depressione Socchiude gli occhi azzurri, si concentra e pesa le parole Sabino Simone. Sono le 3 del pomeriggio, è appena tornato da Roma dove ha fatto il punto sulla celebrazione del 30° anniversario della prima apparizione avvenuta a Medjugorje. Non ha ancora mangiato. L’autoscuola di cui è titolare, a San Fermo, accanto al santuario del paese e vicina al monumento a Garibaldi, che qui vinse una storica battaglia del Risorgimento, è intitolata proprio all’Eroe dei due mondi, massone e acerrimo nemico della Chiesa.
L'evento straordinario è anche solo il fatto che se ne parli. Costretta per anni ad essere relegata ai margini e, come spiegherà in questa intervista Padre Justo Lo Feudo “secondo una errata ermeneutica del Concilio”, l'adorazione eucaristica sta tornando ad essere uno dei centri della vita cristiana. Vorrà pur dir qualcosa il fatto che solo in Italia negli ultimi 10 anni sono sorte oltre 50 cappelle di adorazione perpetua e oltre 3.000 in tutto il mondo. Solo 1.200 negli Stati Uniti, che dell'adorazione perpetua sono un vero e proprio propulsore. Di questo e della straordinaria messe di grazie, conversioni e risvegli della fede che la presenza davanti al Santissimo Sacramento sta generando nel mondo cattolico, si è iniziato a parlare ieri al Salesianum di Roma in un convegno con esperti e ben sette cardinali e che troverà il suo momento clou nella messa celebrata da Papa Benedetto XVI e nella successiva processione del Corpus Domini di giovedì.
La crisi economica? La guerra in Libia? Il terrorismo internazionale? Quisquilie signori miei. Il vero problema, a leggere Focus, è l’anidride carbonica, colpevole del surriscaldamento globale e quindi sicuro fattore inquinante. E’ sempre lui il nemico pubblico numero uno da debellare: l’anidride carbonica. Purtroppo si tratta di un avversario subdolo, abile nel nascondersi, capace di permeare le attività più innocenti e trasformarle in bombe ecologiche mettendo così a repentaglio la salute di noi tutti. Non ci dobbiamo più difendere solo dalla desertificazione, dalla deforestazione, dalle discariche a cielo aperto e dalle polveri sottili che anneriscono i nostri polmoni. Ora il nemico si è infiltrato nelle pieghe più insospettabili della nostra vita. Tutto può inquinare, anche i momenti più gioiosi e peculiari dell’esistenza. Come un matrimonio. Eh sì, nell’ultimo numero di Focus – Domande e Risposte in edicola da pochi giorni, si dice proprio questo: la celebrazione di un matrimonio inquina e non poco. Un titolo a due pagine infatti interroga così il lettore: “Quanto inquina un matrimonio in CO2?”. La risposta pesa come un macigno sulla coscienza di quanti si sono già sposati e di quanti si apprestano a farlo: 7,5 tonnellate di CO2. Il tutto in un solo giorno.
Fate un esperimento. Provate a porre ad un collega, un parente o amico dalle solide idee laiciste il seguente quesito: una donna aspetta un bambino affetto da una grave patologia per cui mai supererà il metro di statura e i 30 kg di peso, che soffrirà tutta la vita per un morbo che gli procurerà continue fratture ossee e che infine morirà in giovane età. Cosa consiglieresti a questa donna? Non serve possedere le doti da oracolo della Pitia per prevedere che il più delle volte il consiglio del collega o amico sarà assai infausto per il piccolo nascituro.
La bozza prevede che gli edifici religiosi debbano distare almeno 1 km da altri già esistenti, ma non spiega se moschee o chiese. Contestati anche il limite minimo di grandezza pari a 1000 mq e la gestione delle autorizzazioni data in mano ai governatori regionali.
Alcuni uomini, forse dei servizi segreti militari, lo hanno minacciato e accusato di essere corrotto dai servizi pakistani e dall’opposizione, per gettare discredito sul governo e sull’esercito. William Gomes, un musulmano convertito, lavora per l’Asian Human Rights Commission e gestisce una sua organizzazione umanitaria, la Christian Development Alternative.
Grazie all'impegno della Chiesa e dell'agenzia Fides, che sta seguendo da molto vicino la drammatica vicenda, cresce la mobilitazione a favore della ragazza cattolica Farah Hatim, rapita la mattina di domenica 8 maggio a Rahim Yar Khan, capoluogo dell'omonimo distretto nel sudest della provincia del Punjab, e costretta a convertirsi alla religione islamica e a sposare un giovane musulmano (cfr. ZENIT, 20 maggio). A rapire la studentessa ventiquattrenne di infermieristica, che stava facendo un tirocinio presso il reparto di ortopedia dello Sheikh Zaid Medical College della sua città, era stato proprio il suo futuro "marito", Zeeshan Iliyas.
Il processo della morte può spaventare, ma la società può essere giudicata da come risponde a queste paure, sostengono i Vescovi degli Stati Uniti in un nuovo documento sul suicidio medicalmente assistito. I presuli si sono incontrati a Seattle per il loro meeting generale primaverile e hanno approvato giovedì una dichiarazione dal titolo “Vivere ogni giorno con dignità”. “Una comunità premurosa dedica più attenzione, non meno, ai membri che affrontano il momento più vulnerabile della propria vita. Quando le persone sono tentate di vedere la propria vita sminuita in valore o significato, hanno bisogno dell'amore e dell'assistenza degli altri per essere assicurati del loro valore intrinseco”, afferma la dichiarazione.
Il Vescovo copto di Assiut, in Egitto, è ottimista per una nuova proposta governativa che, se passasse, renderebbe un po' più semplice costruire una chiesa nel Paese. Il Vescovo Kyrillos Kamal William Samaan ha riferito all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) che una nuova proposta per attenuare le restrizioni alla costruzione di chiese segna un passo avanti fondamentale per i 10 milioni di cristiani in Egitto, dove le severe restrizioni alla costruzione di templi sono spesso citate come una delle forme più gravi di oppressione anticristiana.
Una manifestazione-fiaccolata con oltre mille persone, altrettante firme raccolte in un appello pubblico, interpellanze di consiglieri e senatori al Sindaco di Roma, alla Presidente della Regione e al Ministro della Gioventù. Così la comunità della parrocchia Regina Pacis di Monteverde, a Roma, è scesa in piazza per difendere il diritto alle attività di oratorio. La vicenda che sta suscitando scalpore oltre a conquistare le pagine dei giornali e spazi all'interno dei telegiornali e radiogiornali, ha avuto origine da un ricorso presentato il 2 maggio scorso da 5 persone che abitano in un palazzo che si trova in Via Cavallotti 99, di fianco ai campetti di calcio, di basket e degli spazi ricreativi della Parrocchia.
L’era digitale, in cui tutti stiamo vivendo, può presentare alcuni rischi legati ad un uso non corretto delle nuove tecnologie. Ma è anche un’epoca di grandi opportunità di dialogo, di apertura, di conoscenza di culture e mondi diversi, di arricchimento umano e spirituale. Per questa ragione l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha organizzato il corso intensivo “La sfida antropologica nell’era digitale”, dal 4 al 13 luglio 2011, che ha lo scopo di offrire una visione ad ampio raggio sulla persona consacrata e il suo modo d’interagire con i mezzi di comunicazione.
Sono 150 i giovani iracheni che partiranno per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid ad agosto. A rivelarlo all'agenzia Sir è il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni che guiderà la delegazione. “Partiranno in oltre 150 – spiega il vicario - di cui circa la metà dalla capitale, gli altri dal resto del Paese. Per loro, ma anche per altri giovani dai Paesi arabi terrò tre catechesi in lingua araba sui seguenti temi: ‘Radicati in Cristo’, ‘Saldi nella fede’ e ‘Testimoni di Cristo nel mondo’”.
Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha inaugurato, stamani a Taormina, il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo - Bambino Gesù, dell’Ospedale “San Vincenzo”. Nel suo discorso, il porporato ha sottolineato che, tra gli obiettivi di questo Centro, c’è il tentativo di ridurre i “viaggi della speranza” dal Sud Italia e dare una risposta alla domanda di aiuto che viene dalle sponde del Mediterraneo.
Bombe Nato sulla residenza di un fedelissimo del rais. Il regime reclama 19 vittime. Mons. Martinelli sottolinea che la popolazione vuole la fine dei bombardamenti e si sta stringendo intorno al proprio leader. Rappresentante dei ribelli in Cina per trovare una via d’uscita dalla guerra e stringere accordi economici con Pechino.
Sessanta ore di adorazione eucaristica per la santificazione dei sacerdoti e per ottenere da Dio il dono di nuove e sante vocazioni. È quanto richiesto dal cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero, a tutti i vescovi del mondo per festeggiare il sessantesimo anniversario di ordinazione presbiterale di Benedetto XVI, che si celebra il prossimo 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli.
Riproponiamo un articolo di Antonio Socci uscito su Libero di domenica 19 giugno, in cui il giornalista e scrittore chiede che la Chiesa "annunci davvero il fatto cristiano nella sua verità e integralità, che nelle parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti lo si viva in tutte le sue dimensioni (...). Che il popolo cristiano si veda e illumini la vita pubblica"
Papa Benedetto XVI ha visitato la comunità di San Marino-Montefeltro. Il vescovo della diocesi, mons. Luigi Negri, descrive l'incontro tra il Pontefice e la gente, specie i giovani: «Non ha illuso i ragazzi offrendo loro ipotesi parziali o utopiche, ma ha fatto una proposta educativa integrale al loro cuore, perché prendano sul serio la vita e ne siano responsabili»
a visita del Papa a San Marino ha avuto una notevole eco sui media soprattutto per alcuni aspetti sociali che Benedetto XVI ha toccato nei sui discorsi: famiglia, lavoro migrazione. Ma un sacerdote che ha seguito la preparazione e la visita ci racconta il senso più vero di questo evento, che è una lezione che vale per tutti.
Il paradosso della questione legata al fenomeno dei rifugiati – ai quali è dedicata la giornata internazionale che si celebra il 20 giugno – è costituito dal fatto che sono i Paesi in via di sviluppo, dove vi è un rifugiato ogni sette migranti, ad accollarsi l’onere maggiore di coloro che chiedono asilo. Coloro che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni, vengono accolti soprattutto nei Paesi vicini alle aree di "crisi", primo fra tutti il Pakistan, dove si contano oltre un milione di rifugiati, poi la Tunisia, l'Egitto, la Liberia. Mentre, nei Paesi industrializzati vi è un rifugiato ogni trentuno migranti. Vero è che all’interno di questo fenomeno - come, più in generale, in quello dell’emigrazione - è necessario considerare il ruolo che rivestono le organizzazioni criminali, rispetto alla tratta degli esseri umani, ma è altrettanto vero che le democrazie delle società sviluppate si dimostrano da un lato del tutto inadeguate a dare risposte serie e coerenti alla domanda di libertà e di protezione che proviene da chi fugge dal proprio Paese per ragioni legate alla negazione dei suoi diritti elementari, dall’altro incapaci di affrontare con efficacia il commercio turpe dei corpi degli esseri umani.
Dal 15 al 17 giugno scorso si è svolta l’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Statunitense, assemblea in cui è stato approvato il documento “Vivere ogni giorno con dignità” che riguarda il suicidio assistito. Il documento si apre costatando che è desiderio di tutti vivere gli ultimi giorni in modo dignitoso e serenamente, circondati dall’affetto dei propri cari. D’altro canto ognuno di noi teme di soffrire, di perdere il controllo del proprio corpo e di diventare così un peso per gli altri. La risposta a questa umanissima paura allora può essere duplice. Da una parte c’è il prendersi cura del malato nella sua globalità: non solo cure palliative, dunque, ma anche attenzione all’anima e alla psiche dei sofferenti, non cadendo nella banale medicalizzazione del dolore bensì andando a rintracciare le sue radici più profonde, la radici della sofferenza psicologica.
Per la Giornata Mondiale della Pace 2011 Benedetto XVI ha scelto il tema della libertà religiosa come via necessaria per la pace e la prosperità. Senza citare Benedetto XVI, due sociologi statunitensi - Brian J. Grim e Roger Finke - dimostrano precisamente la stessa tesi in una delle opere di sociologia delle religioni più importanti degli ultimi anni, The Price of Freedom Denied. Religious Persecution and Conflict in the Twenty-First Century ("Il prezzo delle libertà negata. Persecuzione e conflitto religioso nel XXI secolo", Cambridge University Press, New York 2011).
Quella di Libia, alle nostre porte, è già, di fatto, una guerra dimenticata. Mormora nel sottofondo dei notiziari, ma non ne occupa più le prime pagine. Quando torna, sporadicamente, in cima alle cronache, lo fa più per effetto di chi si lamenta a gran voce delle sue lungaggini e della sua inconcludenza - ennesimo sbugiardamento del mito della "guerra lampo" - o per gli sciagurati casi, come successo sabato, in cui a farne le spese sono coloro che invece dovrebbero trarre giovamento dall’intervento militare “umanitario”, ovvero i civili.
Il Comitato scientifico della rivista Oasis apre il dibattito sul presente e sul futuro delle “rivoluzioni dei gelsomini”. Vi sono segni di grande novità: la battaglia contro la povertà, per la dignità umana, il rifiuto del radicalismo islamico. Preoccupano le pressioni dei gruppi fondamentalisti e i timori di Iran, Arabia saudita, Europa. Il patriarca Scola: È necessaria una nuova “ragione economica” e un umanesimo cristiano che sostenga i cambiamenti in atto.
Aiutare i bambini di Cuba a conoscere Gesù è la sfida alla quale ha risposto l'associazione caritativa internazionale “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) dopo l'appello lanciato dalla Chiesa nel Paese caraibico. Il responsabile della Sezione per la Catechesi della Conferenza Episcopale Cubana, il Vescovo Manuel García Menocal, ha infatti scritto una lettera all'associazione chiedendo aiuto “per un'iniziativa davvero straordinaria”, come ricorda ACS: “attraverso le parrocchie, regalare a 90.000 bambini dagli 8 ai 10 anni un Catechismo, scritto in linguaggio semplice e con immagini a colori”.
Pur essendo in espansione la libertà religiosa nel Vietnam è tuttavia ancora soggetta all’umore del Governo. In questo senso, secondo padre Bernardo Cervellera, si dovrebbe parlare più che altro di una certa tolleranza religiosa. Padre Cervellera, direttore di AsiaNews, ha spiegato questa sua affermazione in un’intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana. So che anche qui non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni. A tutti voglio assicurare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera, a cui unisco l’incoraggiamento a perseverare nella testimonianza dei valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”. E’ il saluto rivolto da Benedetto XVI ai fedeli della diocesi di S. Marino-Montefeltro nella sua visita di domenica 19 giugno. Le parole del Papa sembrano rispondere all’appello rivoltogli nei giorni scorsi da un gruppo di laici cattolici “che hanno incontrato il cristianesimo come linfa vitale per la propria vita, appartenenti a diverse realtà ecclesiali, sociali e culturali” del piccolo Stato indipendente collocato nel centro dell’Italia.
I sammarinesi restino fedeli ai valori delle fede cristiana: è l’esortazione rivolta da Benedetto XVI, ieri pomeriggio, nel discorso ai Capitani reggenti e al Corpo diplomatico accreditato presso la Repubblica di San Marino. Nel suo intervento, nella storica cornice della Sala del Consiglio del Palazzo pubblico, il Papa si è soffermato sul valore della sana laicità, in particolare con riferimento alla difesa della vita e alla promozione della famiglia.
Il 18 giugno ha avuto luogo nella Cattedrale di Managua un atto di riparazione per l'attentato sacrilego perpetrato da alcuni delinquenti contro la chiesa di Sant'Agostino della capitale del Nicaragua. I Vescovi hanno esortato la società nicaraguense e le autorità a lottare contro la delinquenza che flagella il Paese. Alcuni sconosciuti hanno rubato una custodia del Santissimo nella chiesa di Sant'Agostino e beni del sacerdote del tempio, l'italiano Benito Pitito, ha denunciato il 15 giugno l'Arcidiocesi di Managua.
Il 19 giugno è stata inaugurata la sede romanadell'Associazione Meter, fondata da don Fortunato Di Noto,per i servizi legati all’infanzia, alle famiglie, agli educatori, alle comunità ecclesiali, religiose e non. La nuova struttura, frutto di un'intesa congiunta con la Casa Tra Noi, nasce grazie all’incoraggiamento “a proseguire l’opera di prevenzione e di sensibilizzazione delle coscienze al fianco delle varie agenzie educative” che Papa Benedetto XVI ha rivolto il 25 aprile scorso ai responsabili di Meter per la XV Giornata bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza.
Benedetto XVI ha invitato i giovani della Diocesi di San Marino-Montefeltro a costruire un mondo “più giusto e solidale”, lasciandosi illuminare dal mistero di Cristo, e a non cedere a “logiche individualistiche ed egoistiche”. Dopo una giornata di visite, celebrazioni e incontri in varie località di San Marino, il Papa è giunto questa domenica pomeriggio nella località di Pennabilli, dove ha incontrato i giovani nella piazza della Cattedrale. “Non temete di affrontare le situazioni difficili, i momenti di crisi, le prove della vita, perché il Signore vi accompagna, è con voi”, ha affermato, esortando i giovani a crescere nell'amicizia con Cristo “attraverso la lettura frequente del Vangelo e di tutta la Sacra Scrittura, la partecipazione fedele all’Eucaristia come incontro personale con Cristo, l’impegno all’interno della comunità ecclesiale, il cammino con una valida guida spirituale”.
Agli inizi del nuovo millennio la povertà di massa interessa ancora quasi la metà della popolazione mondiale nonostante l’economia globale abbia raggiunto, in cifre assolute e pro capite, livelli di produttività mai toccati nella storia dell’umanità. Lo sviluppo non ha garantito più giustizia sociale ed eguaglianza, anzi a volte ha reso più drammatiche le ineguaglianze e ha aumentato il divariotra ricchi e poveri. Benedetto XVI, nell’enciclica sociale Caritas in Veritate, afferma che l’aumento sistemico delle ineguaglianze tra gruppi sociali all’interno di un medesimo paese e tra le popolazioni dei vari paesi, ossia l’aumento massiccio della povertà in senso relativo, non solamente tende ad erodere la coesione sociale e per questa via mette a rischio la democrazia, ma ha anche un impatto negativo attraverso la progressiva erosione del capitale sociale, ossia di quell’insieme di relazioni di fiducia, di affidabilità, indispensabili ad ogni convivenza civile.
Di tanto in tanto sui media appaiono notizie, annunci, richiami di vario genere che riconducono l’attenzione del lettore su una lingua che si dice essere “morta” ma che dalla discussione e dall’uso si presenta più viva che mai. Si parla naturalmente del latino e del greco, anche se il latino sembra riscuotere la parte più preponderante dell’attenzione. Abbiamo intervistato per l’occasione il nuovo Preside e Decano del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, il prof. Manlio Sodi, conosciuto nel mondo ecclesiale e universitario soprattutto per le sue numerose opere e attività in campo liturgico.
Noi siamo una famiglia normalissima, non siamo buffi e nemmeno super eroi “ . Ci tengono alla definizione di “ famiglia normale “ , Lucio Fioretti, 49enne ex archeologo e Cristina Fortunati, 46 anni, ex insegnante. Li potremmo definire una famiglia come tante, benestante, con tre bellissimi figli : Sara, 11 anni , Anna 9 e Benedetto 6. Ma, ed è un ma grosso come una casa, la vita di tutti loro è cambiata radicalmente il 27 Novembre del 2006 quando sono saliti , tutti e cinque, su un aereo che li avrebbe condotti a migliaia di chilometri di distanza dalla loro terra, in Australia, a Sydney, in qualità di emigranti abbastanza particolari. “ Emigranti della Fede “ , li definirei io, più semplicemente, evangelizzatori, portatori della Parola di Dio, diffusori della religione Cattolica nel mondo.
La donna, 35anni e madre di tre figli, è malata di tubercolosi. La famiglia musulmana la costringeva a lavorare 17 ore al giorno. Ora la denunciano perché avrebbe sottratto gioielli. Funzionario di polizia estorce con l’inganno una confessione. Leader cristiani: giustizia e leggi a tutela delle domestiche cristiane.
Qui lo spiego partendo da un pensiero di Dostoevskij e da uno di S. Agostino. Per arrivare al grande cardinale Newman che afferma: “La Chiesa E’ necessariamente un partito”. Se non capiamo questo …
C'è una domanda di senso nel cuore di ogni uomo che attraversa e trascende la nostra realtà materiale, che è il fondamento di una società più umana. E' quanto ha spiegato ieri, 19 giugno, il Papa ai giovani della diocesi di San Marino-Montefeltro che ha incontrato in serata a Pennabilli. Per la sua semplicità e chiarezza di giudizio, pubblichiamo integralmente questo discorso.
Tutta colpa del celibato, dicono. Così i recenti casi di abusi e pedofilia hanno ridestato le puntuali accuse contro la Chiesa che obbliga i preti a non sposarsi. Al di là dei soliti pregiudizi, in una società che esalta il consumismo affettivo, i sacerdoti (ma anche i religiosi/e) sono come marziani. Ecco perché libri come quello di Mauro Leonardi Come Gesù (Ares, pp. 328) o quello di Arturo Cattaneo Preti sposati? (Elledici, pp. 144, euro 9), di questi tempi appaiono davvero arditi: la scelta di seguire Cristo donandosi totalmente non è per nulla “castrante” del cuore umano. E Cattaneo, da teologo e docente di Diritto canonico, non schiva certo le questioni più scottanti, come ha fatto nel suo libro (con prefazione del cardinale Mauro Piacenza), nel quale richiama anche le tesi di autorevoli esperti.
È il fuggi fuggi. Quei senatori che si sono coraggiosamente rifiutati di capitolare davanti alla pretesa dello Stato federale di ridefinire il matrimonio denunciano l’accanita pressione a cui vengono costantemente sottoposti affinché cedano. I media, per la maggior parte simpatetici con questa corsa alla manomissione di una definizione antica quanto la ragione umana e il bene ordinato, parlano del disagio che alcuni senatori provano nel constatare come chi si erge a difesa del matrimonio tradizionale non sia toccato dalla luce, dal momento che persistiamo nell’opporci a questa causa illuminata e progressista.
La rivista Oasis-La Bussola ha riportato la notizia lo scorso 7 giugno, dando conto degli oltraggi che subiscono in Venezuela i simboli religiosi: le immagini della Vergine della Divina Pastora di Barquisimeto (Stato di Lara), del venerato dottor José Gregorio Hernández, della Vergine del Rosario e di Santa Lucia a Sabana de Parra (Stato di Yaracuy), della Vergine del Valle a Puerto la Cruz (Stato di Anzoátegui) e il monumento della Vergine di Coromoto a Gauanare (Stato di Portuguesa). Nel corso di un dibattito che si è svolto all’Assemblea Nazionale, la maggioranza di Governo ha definito gli atti di vandalismo come «pratiche fasciste di ultra-destra, destinate a creare confusione e terrore nella popolazione», mentre per alcuni deputati di opposizione si potrebbe trattare di azioni legate all'«ateismo dei comunisti». La condanna dell'accaduto è stata unanime e lo Stato ha deciso il restauro immediato delle immagini profanate.
Un libro sulla storia del Movimento per la Vita non è mai stato scritto. Per cercare di colmare questa lacuna e per mobilitare il popolo della vita, Carlo Casini, già Magistrato della Corte di Cassazione, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, Presidente del Movimento per la Vita italiano (MpV) e membro della Pontificia Accademia per la Vita, ha appena pubblicato il libro “Sì alla vita - Storie e prospettive del Movimento per la Vita” (San Paolo Edizioni). Si tratta di un libro-intervista in cui Casini risponde a 104 domande formulate dal giornalista Renzo Agasso, che dirige il mensile «Camilliani» e collabora con varie testate, tra cui il settimanale “Il Nostro Tempo”.
In visita al capoluogo dello Stato di Borno, Maiduguri (o Yerwa), ritenuto la roccaforte della setta islamista Boko Haram, l'ispettore generale della polizia nigeriana, Hafiz Ringim, aveva promesso martedì 14 giugno che i giorni degli estremisti erano "contati" (The Daily Trust, 15 giugno). Ma la risposta dei fondamentalisti non si è fatta attendere. Una potente autobomba è esplosa infatti nella mattinata di giovedì 16 giugno nel parcheggio della sede del quartier generale delle forze di polizia federali - la Louis Edet House - nel cuore residenziale della capitale Abuja, il distretto di Asokoro, che ospita fra l'altro il palazzo presidenziale.
Negli Stati Uniti il professor Dharmendra K. Mauryaha scoperto il ruolo delle staminali del cordone ombelicale nella lotta contro l'adenocarcinoma del polmone con la sua sperimentazione portata a termine insieme ai colleghi del Department of Anatomy & Physiology, presso la Kansas State University, e del College of Veterinary Medicine, a Manhattan, in Kansas (USA).E' stata pubblicata il 28 ottobre 2010 su BMC Cancer. Le neoplasie del polmone permangono la principale causa di morte collegata al cancro, nonostante i continui sforzi per trovare terapie efficaci ed il miglioramento nelle tecniche operatorie e di diagnosi, con una mortalità che si avvicina all'80% e lo supera nei Paesi meno avanzati da un punto di vista medico.
“La vita di Benedetto XVI è veramente una vita integralmente sacerdotale”, sottolinea padre Federico Lombardi, S.I., nell'editoriale dell'ultimo numero di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede prende spunto dal 60° anniversario dell'ordinazione sacerdotale del Pontefice, che si celebrerà il 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, a cui “tutta la Chiesa si sta preparando con gioia”.
La commercializzazione e la sessualizzazione dei bambini ha raggiunto livelli tali da richiedere misure specifiche di tutela. È questa la conclusione di un rapporto pubblicato il 6 giugno in Inghilterra. Reg Bailey, il primo direttore maschile di Mothers' Union, è stato incaricato dal Dipartimento per l’istruzione di svolgere uno studio indipendente sulle pressioni che subiscono i bambini e sulle possibili raccomandazioni da fare. Ha svolto ricerche approfondite sul tema e ha intervistato un gran numero di genitori, raccogliendo anche i contributi di 120 società e organizzazioni.
Una veglia di preghiera nei vespri del sessantesimo dell’ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI si è svolta sabato sera in piazza San Pietro, organizzata dal Movimento dell’amore familiare. Alcune migliaia di persone si sono riunite in questo luogo suggestivo per pregare per il Santo Padre, anche se, come ha detto il Cardinale Angelo Comastri a Zenit, “il Papa prega per noi, è lo scopo della sua vita”. Ad ogni modo, “bisogna sostenerci a vicenda nella Chiesa, perché siamo in comunione; si cammina l'uno aggrappato all’altro”. Infatti, ci sono sempre le preghiere del Papa per i fedeli, anche se durante la veglia a Piazza San Pietro le finestre dello studio papale erano aperte e le luci accese, mentre quelle della sua stanza erano spente e le persiane chiuse, facendo pensare, al di là di qualche notizia ufficiosa, che il Pontefice abbia seguito la veglia.
Oggi la cultura edonistica tende a proporre modelli che “ottenebrano la mente e rischiano di annullare ogni moralità. Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà”.
Pestaggi e minacce della polizia contro i cristiani che svolgono attività religiosa, o persino soltanto se hanno una Bibbia. Il lungo elenco delle violenze normali e quotidiane contro i fedeli cristiani.
Un vero atto vandalico nella chiesa di Santa Erosia nei pressi di Venezia. Sono entrambi minorenni gli autori del gesto, lui 17 anni, lei 16 anni. La chiesa si trova all'isola delle Vignole. In preda a non si sa bene quale raptus se non quello distruttivo, i due una volta penetrati in chiesa si sono lasciati prendere dalla fuga devastatrice: panche ribaltate, tavoli rovesciati, oggetti sacri buttati a terra, distruzione di parti dell'altare. Non paghi hanno preso una statua lignea del Cristo e l'hanno gettata nel canale davanti alla chiesa.
Il 25 giugno ricorrono i 30 anni delle apparizioni mariane di Medjugorje. Di che cosa si tratta?
“Ho bisogno di voi”: è l’appello di Asia Bibi, pakistana di 45 anni, madre di cinque figli, cristiana, condannata a morte per impiccagione con l’accusa di blasfemia. La donna attende ora il processo di appello presso l’Alta Corte di Lahore. Da due anni in prigione, è lei stessa a raccontare la sua storia nel libro, uscito in questi giorni ed edito da Mondadori, “Blasfema. Condannata a morte per un sorso d’acqua”. Scritto con la giornalista francese Anne-Isabelle Tollet, il testo ripercorre la sua drammatica vicenda, fatta di momenti di disperazione ma anche di fede e di attimi di gioia, come quando ebbe la notizia dell’appello del Papa per la sua liberazione.
Angoscia e inquietudine continuano ad animare la comunità cristiana del Pakistan per la sorte di Farah Hatim, la ragazza cattolica rapita nel sud Punjab, costretta a sposare un uomo musulmano e a convertirsi all’islam. Con il passare dei giorni è cresciuta la pressione della società civile e della comunità internazionale. La Chiesa pakistana è in prima linea nel chiederne la liberazione con la Commissione “Giustizia e Pace”, che sta ultimando la sua indagine sul caso. Mons. Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio Onu di Ginevra, ha auspicato un intervento dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,16-18). Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi. (…) La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi(2Cor 13,11-13). In quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando:“Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,4b-6.8-9).
La violenza contro le donne, nonostante i progressi, continua ad essere un grave problema in molti luoghi del mondo, un problema di fronte al quale l'istruzione è uno dei migliori strumenti per provocare un cambiamento. Lo ha affermato l'osservatore permanente della Santa Sede, monsignor Silvano M. Tomasi, durante la 17ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, a Ginevra, nella sessione dedicata alla donna. L'osservatore della Santa Sede ha concordato con i risultati del rapporto per cui la causa del problema “risiede nel punto di vista della donna che ignora o rifiuta la sua uguale dignità”.
Una comunità antichissima, già libera e indipendente nel 301 d.C., composta da una popolazione di poco superiore ai 32.000 abitanti, con il nome di un santo che lavorava la pietra e con una fede consolidata nei secoli, è trepidante ed in preghiera pronta ad accogliere domenica 19 giugno il Pontefice Benedetto XVI. Un evento straordinario che ha visto la mobilitazione non solo dei fedeli ma dell’intera comunità civile. Per comprendere l’importanza e le aspettative della visita del Papa, ZENIT ha intervistato monsignor Luigi Negri che dal 17 marzo del 2005 è Vescovo della Diocesi di San Marino e Montefeltro
Dal 13 al 15 giugno, nella Casa di Nossa Senhora das Dores, nel Santuario di Fatima (Portogallo), hanno avuto luogo le Giornate Pastorali della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) e una riunione del suo consiglio permanente. Nel corso di una conferenza stampa, questo mercoledì, è stato letto un comunicato del consiglio permanente della CEP sul momento che sta vivendo la società portoghese. Nel testo, i Vescovi rivolgono un deciso appello a tutti, soprattutto ai cristiani, e dichiarano di “aver evitato di prendere posizione sulle questioni di politica diretta, preservando in questo modo il ministero spirituale”.
Sessanta artisti per celebrare il sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI: è questo lo spirito della mostra “Lo splendore della verità, la bellezza della carità” che verrà inaugurata il prossimo 4 luglio e presentata venerdì nella Sala Stampa vaticana. “L’evento – ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura – si pone nella scia dell’incontro del Santo Padre con gli artisti il 21 novembre 2009 nella Cappella Sistina e nel solco degli incontri con il mondo dell’arte inaugurati da Paolo VI nel 1964 e proseguiti con la lettera agli artisti di Giovanni Paolo II del 1999”. L’obiettivo è, infatti “recuperare il dialogo interrotto tra Chiesa e arte nella divaricazione tra teologia e liturgia da una parte e, dall’altra, di un’arte contemporanea che si è spinta in alcune sue manifestazioni fino allo sconcerto, alla provocazione e alla blasfemia”.
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha comunicato sull’apparizione avuta da Ivan stasera, Venerdì 17 Giugno 2011, sul Podbrdo alle ore 22:00. Ecco le parole di Ivan: Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all’inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha stesso le mani ed ha pregato su tutti noi qui ed in modo particolare ha pregato su di voi malati presenti. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi la Madre con amore vi invita: decidetevi per mio Figlio, incamminatevi insieme a Lui. Seguite i miei messaggi, specialmente in questi giorni che verranno rinnovate i miei messaggi nelle vostre famiglie. Pregate, cari figli, affinché mio Figlio nasca nei vostri cuori, nelle vostre famiglie. Sappiate, cari figli, che la Madre prega per voi e che vi ama con amore materno. Perciò perseverate. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto ciò che avete portato perché fosse benedetto. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in modo particolare ho raccomandato tutti voi malati presenti. Poi è seguita una mia conversazione con la Madonna e della Madonna con me, che resta solo tra noi. Dopo questa conversazione, la Madonna ha continuato a pregare ed ha pregato in particolare per la pace: per la pace nei nostri cuori e per la pace nelle famiglie. Poi se n’è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei”.
La Chiesa Cattolica non è nemica del progresso scientifico. Esattamente il contrario: la scienza è stata promossa e difesa dalla Chiesa cattolica, e questo specialmente nel corso dei presunti “secoli bui” del Medioevo in cui la fede vissuta e immersa nella società, nella politica, nelle arti e persino nell’economia promosse nientemeno che la prima, autentica “rivoluzione scientifica”. La Chiesa addirittura finanziò sistematicamente la scienza, ma tutto fu interrotto dalla Rivoluzione Francese che la estromise.
Gli Stati membri non possono usare fondi UE per campagne contro l’aborto. Questo è quanto ha detto l’8 giugno scorso il vice presidente della Commissione europea, Viviane Reding. Il caso riguarda l’Ungheria dove sono comparsi manifesti in cui un feto esclama: “Capisco che tu non sia pronta per me, ma ti prego dammi in adozione, lasciami vivere”.
Martedì scorso la Giunta regionale del Veneto, capeggiata dal leghista Luca Zaia, ha deciso di innalzare fino a 50 anni il limite di età per le donne al fine di accedere alle tecniche di fecondazione artificiale potendo usufruire dell’esenzione del ticket. In tutta Italia il Servizio Sanitario nazionale copre le spese per la Fivet invece sino ai 43 anni. E’ opportuno ricordare che la legge 40 del 2004, sulla cosiddetta Procreazione medicalmente assistita, non prevede limiti di età per l’accesso a tali pratiche. In questo caso lo strappo alle regole riguarda dunque solo l’esenzione del ticket. Insomma i contribuenti dovranno pagare di tasca propria le speranze di maternità di donne più vicine anagraficamente a diventare nonne piuttosto che mamme.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani, in udienza un gruppo di vescovi della Conferenza episcopale dell'India, in Visita "ad Limina". Il Papa si è in particolare soffermato sulle responsabilità dei presuli nei confronti di sacerdoti e religiosi, incoraggiandoli a promuovere l’unità nella Chiesa indiana. Ancora, il Pontefice ha invitato i sacerdoti a testimoniare un amore vicendevole che superi le barriere delle caste e delle etnie. Infine, ha elogiato l’impegno per i più bisognosi da parte di missionari e religiosi, in particolare delle donne consacrate.
Gli studenti di una madrasa cercano di convertire a forza un bambino. Un parente è aggredito per averlo difeso, e accusato di blasfemia. Un sacerdote: “In questa regione è una pratica comune. Molti casi di conversioni forzate non vengono resi noti”. Le autorità chiudono gli occhi davanti al problema.
Angelo Del Boca, storico esperto di Libia, afferma che tutti si sono stufati di questa guerra e che Nato e ribelli non hanno più risorse. Positivi gli incontri fra membri del regime e ribelli avvenuti a Parigi. Dopo le bombe, si apre una nuova strada.
I misteri di Medjugorje. 30 anni di presunte apparizioni di Flaviano Masella con la collaborazione di Antonella Gaetani. Montaggio di Lorenzo Maffei. 30 anni fa iniziano le apparizioni a Medjugorje, villaggio della Bosnia Erzegovina. Da allora milioni di pellegrini si sono recati in questo piccolo paese dell'ex Jugoslavia. Mentre sono in molti a parlare di miracoli e conversioni gli scienziati e la chiesa si dividono tra favorevoli e contrari. Questa puntata riscostruisce le vicende e le storie su Medjugorje.
I lettori ci scuseranno se anche nell’editoriale di oggi parleremo della “pillola dei 5 giorni dopo”, dopo averlo già fatto ieri. Ma a noi sembra che ai più sfugga l’enorme portata culturale dell’introduzione del concetto di “contraccezione d’emergenza”, già affermatosi con la pillola del giorno dopo, ma che ora rivela tutta la sua menzogna e pericolosità. Nell’intervista che pubblichiamo in primo piano al professor Mozzanega viene chiarito molto bene il grande inganno scientifico e il tentativo di cambiare il concetto stesso di gravidanza, con buona pace del sottosegretario Eugenia Roccella che pare preoccuparsi solo della compatibilità con la legge 194.
Il “sangue di cordone ombelicale”, sangue rimasto nella placenta e prelevabile attraverso il cordone, può essere usato per curare un certo numero di malattie. Il prossimo numero della rivista Pediatric Blood and Cancer consacra una review a questo tema; la conclusione è che “il rischio di avere una delle poche malattie per le quali questo sangue è utile risulta troppo basso (meno di 1 su 50.000) per farne gravare il peso sulla singola famiglia”; è dunque preferibile la donazione pubblica, della quale chiunque può avvantaggiarsi.
Erol Dora ce l'ha fatta. L'avvocato quarantasettenne, che vive e lavora ad Istanbul, è stato eletto infatti domenica 12 giugno deputato nel parlamento turco. Grazie ai circa 52.000 voti raccolti a Mardin - il capoluogo dell'omonima provincia nel sudest della Turchia, a solo poche decine di chilometri dal confine siriano -, Dora diventerà il primo cristiano a sedere nel parlamento di Ankara in circa mezzo secolo. Come ha ricordato Thomas Seibert sul quotidiano The National (10 giugno), l'ultimo cristiano ad aver ottenuto un seggio nel parlamento turco è stato negli anni '60 il politico armeno Berc Sadak Turan. Del resto, l'ultimo deputato non musulmano è stato negli anni '90 l'uomo d'affari ebreo Cefi Kamhi.
La Thailandia è uno dei pochi paesi asiatici nei quali c’è libertà religiosa e rispetto per le minoranze religiose. Il Pime vi lavora dal 1972 in due diocesi, una parrocchia a Bangkok e tre missioni fra i tribali nella diocesi di Cheng Mai, ai confini con la Birmania. Incontro a Milano padre Claudio Corti di Lecco, in Thailandia dal 1998 e tornato in Italia per la beatificazione di padre Clemente Vismara (26 giugno a Milano).
Il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il Cardinale Angelo Amato, presiederà la beatificazione di suor Marguerite Rutan, Figlia della Carità di San Vincenzo de' Paoli, questa domenica a Dax. La Diocesi, situata nel sud-est della Francia, dedicherà tre giorni di festa all'evento, dal 18 al 20 giugno.
In carcere i giorni e le notti sono uguali. Non so più dire che cosa provo. Paura, questo è sicuro... ma non mi opprime più come all’inizio. I primi giorni arrivava a farmi battere un tamburo in petto. Ora si è un po’ calmata. Non è più un soprassalto continuo. Le lacrime no, non mi hanno mai lasciata. Scendono a intervalli regolari. I singhiozzi, invece, sono cessati. Le lacrime sono le mie compagne di cella. Mi dicono che non mi sono ancora arresa, mi dicono che sono vittima di un’ingiustizia, mi dicono che sono innocente. Non so molto del mondo al di fuori del mio villaggio. Non ho studiato, ma so che cosa è bene e che cosa è male. Non sono musulmana, ma sono una buona pakistana, cattolica e patriota, devota al mio Paese come a Dio. Abbiamo amici musulmani. Non ci sono mai stati problemi. E anche se non abbiamo avuto sempre vita facile, abbiamo il nostro posto. Un posto di cui ci siamo sempre accontentati. Quando si è cristiani in Pakistan, ovviamente bisogna tenere gli occhi un po’ più bassi. Certi ci considerano cittadini di seconda categoria. A noi sono riservati lavori ingrati, mansioni umili. Ma il mio destino non mi dispiaceva. Prima di tutta questa storia ero felice con i miei, laggiù a Ittan Wali. Oggi sono come tutti i condannati per blasfemia del Pakistan.
Il ginecologo e bioeticista Angelo Francesco Filardo spiega a Tempi che EllaOne, la "pillola dei 5 giorni dopo", non è affatto un contraccettivo: «E' della famiglia della Ru486. Entrambe modulano il recettore del progesterone, l'ormone che serve all'embrione per annidarsi nell'utero. EllaOne è quindi abortiva, perché impedisce all'embrione di vivere»
Con voto unanime la giunta di Giuliano Pisapia, neo eletto sindaco di Milano, ha scelto di patrocinare il Gay pride parade, al contrario di quanto avevano sempre fatto Albertini e la Moratti. In più, Majorino chiede che la sua delega «alla famiglia», diventi «alle famiglie», per non discriminare le coppie di fatto .
Una denuncia contro gli influenti ambienti culturali e mediatici che accusano la Chiesa di aver favorito l’arretratezza dell’Italia. Ma anche un appello a fare più figli per invertire la tendenza di una crisi demografica impressionante in uno Stato dove quella dell’immigrazione non è una soluzione. In mezzo il riconoscimento che l’Unità d’Italia è prim’ancora che nazionale, culturale e linguistica, con il merito della Chiesa e del cristianesimo che ha fatto da propulsore.
Uno studio tra esperti lo considera il Paese più “pericoloso” per le donne, seguito da Repubblica democratica del Congo, Pakistan e India. Ma esperti di AsiaNews non sono d’accordo e vedono anche grandi cambiamenti in atto.
Un uomo, sospettato di essere implicato nell’omicidio del Ministro per le Minoranze, Shahbaz Bhatti, è stato arrestato dalla polizia a Karachi. L’uomo avrebbe ammesso, in una intercettazione telefonica, di aver preso parte al complotto per eliminare il ministro ucciso il 2 marzo 2011. La notizia ha ridestato gli appelli alla giustizia nella comunità cristiana e nella società civile in Pakistan, che da mesi chiedono maggiore impegno della polizia nelle indagini. Padre Yousaf Emmanuel, direttore della Commissione nazionale “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale del Pakistan, ha commentato all’agenzia Fides: “Questo Paese ha un serio problema che si chiama impunità. I cittadini aspettano ancora chiarezza sull’omicidio di Benazir Bhutto. E anche sui responsabili dell’omicidio Bhatti è buio pesto.
Presentato stamane nella Sala stampa vaticana il Convegno internazionale sulle “Cellule staminali adulte: la scienza e il futuro dell’uomo e della cultura”. Ne hanno parlato con i giornalisti il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, promotore dell’incontro in programma dal 9 all’11 novembre prossimo nell’Aula nuova del Sinodo. Presenti all’incontro con la stampa anche padre Tomasz Trafny, direttore del Dipartimento “Scienza e Fede” del Dicastero vaticano e la dott.ssa Robin L. Smith, amministratore delegato della "NeoStem", la società farmaceutica statunitense partner dell’iniziativa.
“Perché i sacerdoti, uniti al Cuore di Cristo, siano sempre veri testimoni dell’amore premuroso e misericordioso di Dio”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per questo mese di giugno. Al radicamento del sacerdozio nel Cuore di Gesù, il Papa ha dedicato numerose riflessioni, in particolare in occasione dell’Anno Sacerdotale.
La primavera araba ha reso i cristiani un bersaglio per i gruppi estremisti. Lo sottolinea in un’intervista alla Bbc Rowan Wiliams arcivescovo di Canterbury. Secondo il primate della Chiesa anglicana, la caduta dei dittatori è positiva e un giorno porterà alla democrazia, ma l’attuale vuoto di potere rischia di essere riempito da gruppi estremisti islamici. "E’ un momento di grande paura e ansia per le comunità cristiane - afferma Wiliams - le violenze sono già iniziate, soprattutto in Egitto, dove si registrano molti di più casi di quelli apparsi sui media”.
E' morto nella notte fra lunedì e martedì scorsi, all'età di 85 anni, il gesuita padre Pio Parisi, assistente spirituale delle Acli dal 1975 al 2000. Padre Parisi, afferma il presidente nazionale dell’associazione, Andrea Olivero, ha avuto il grande merito di mantenere le Acli ancorate al Vangelo, con un'attenzione particolare ai poveri. I funerali si terranno domani alle ore 16, nella Cappella universitaria della Sapienza, a Roma.
All’assoluto di Dio, il credente risponda con un amore totale: è la vibrante esortazione di Benedetto XVI all’udienza generale di stamani in Piazza San Pietro, dedicata alla figura del profeta Elia. Il Papa ha rammentato che, in un tempo in cui Israele stava cedendo alla seduzione dell’idolatria, Elia rimise il popolo davanti alla propria verità, portandolo così alla salvezza. Quindi, ha avvertito che anche oggi, dove scompare Dio, l’uomo diventa schiavo delle ideologie e del nichilismo.
Le bombe che piovono dal cielo giorno e notte, senza fare troppe distinzioni tra obiettivi civili e militari. Per non parlare dei medicinali che scarseggiano, perché bloccati dai governi occidentali, le banconote contingentate, le code infinite ai distributori di benzina, le aziende private chiuse. E’ il racconto dal vivo della situazione nella capitale libica che ci giunge da Tiziana Gamannossi, un’imprenditrice fiorentina che vive a Tripoli dove lavora da dieci anni e che ha deciso di non abbandonarla neanche in questo momento drammatico. Gamannossi ha fondato una Fact Finding Commission (Commissione per l’accertamento dei fatti), per smascherare le bugie inventate per giustificare l’intervento della Nato in Libia cui sta prendendo parte anche il governo italiano. Una guerra nei confronti della quale ieri è arrivata la presa di distanze del ministro Maroni, che ha chiesto a Berlusconi di non spendere più soldi per i raid aerei in Libia
Ogni giorno muoiono 3.500 persone sulle strade del mondo, per un totale di oltre 1,3 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno. Le ripercussioni sono economiche oltreché sociali: alla tragedia umana vanno infatti sommati i costi dell'incidentalità che sfiorano il 3% del Pil mondiale, per un totale annuo di oltre 500 miliardi di dollari americani. Senza interventi, gli incidenti diventeranno la quinta causa di morte nel mondo entro il 2030 (oggi sono la nona), mietendo più vittime dell'Aids e di varie malattie tumorali: oltre 2,4 milioni morti. Questi sono i dati presentati l’11 maggio 2011 dall'Aci, dal ministero della Salute e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ogni giorno 350 europei muoiono a causa di un incidente d’auto. In totale, fanno 120 mila in un anno. Quasi nella metà dei casi si tratta di pedoni, motociclisti o ciclisti e in 3 casi su 5 la vittima ha meno di 44 anni.
È interessante constatare che in pochi giorni due “voci” al di sopra della parti si sono espresse su come coniugare – nel rispetto di contrastanti esigenze – lo sviluppo umano e la salvaguardia dell’ecosistema: il 9 giugno, nel discorso ad alcuni ambasciatori, Benedetto XVI ha parlato dell’uomo, cui è stata affidata la natura, che non può lasciarsi dominare dalla tecnica; e il 13 giugno la FAO (l'organismo Onu che occupa di cibo e alimentazione), con un intervento dal titolo che potrebbe servire anche per Tremonti: “Save and grow”, cioè “risparmia e cresci”, fornisce le linee guida per i politici dei paesi poveri fra le quali si suggerisce l’intensificazione sostenibile delle produzioni agricole nelle piccole aziende. Sul primo intervento - peraltro male interpretato da chi voleva un certo risultato del referendum - torneremo nei prossimi giorni con un articolo specifico. Sul secondo posso certamente dire che “sfonda una porta aperta”, ma solo per me e per “pochi” altri, non certo per i molti “benpensanti” sparsi per il “bel paese” e che ragionano con la testa di chi va per la maggiore: le organizzazioni ambientaliste.
Si chiama pendio scivoloso, e funziona esattamente come lo scivolo. Prende velocità col tempo: si incomincia piano piano e si finisce che non si controlla più la corsa. Si è iniziato col mettere in dubbio il valore della famiglia e si è finiti col legalizzare il divorzio. Si è proseguito con un numero di divorzi sempre crescente, ogni anno di più e si sta già pensando di introdurre il “divorzio breve”, oppure il matrimonio che si può disdire per cartolina (i cosiddetti dico, pacs che siano…ne risentiremo parlare a breve). Si è cominciato con l’aborto, ma “in casi eccezionali”: solo per le donne violentate, si diceva, oppure per i bambini di Seveso… Ora siamo all’aborto selettivo: si uccide il figlio con sindrome di Down, ma anche quello, semplicemente, che arriva al momento sbagliato, oppure non è voluto…talora lo si fa in serie, sino a quattro, cinque volte di fila, come accade anche in Italia.
l futuro dell'Europa è legato al fenomeno migratorio, e quest'ultimo non si può affrontare senza avere come punto di riferimento e linea di condotta la solidarietà. E' quanto sostiene l’Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, intervenuto questo mercoledì a Roma, presso lo Spazio Europa, in occasione della presentazione del Glossario immigrazione e asilo realizzato dallo European Migration Network.
Gli ex alunni di Joseph Ratzinger rifletteranno sulla nuova evangelizzazione nel loro prossimo incontro annuale, che si svolgerà dal 26 al 28 agosto a Castel Gandolfo. L'organizzatore di questi eventi annuali, padre Stephen Horn, ha spiegato a ZENIT che il tema del prossimo incontro del Circolo degli Studenti di Ratzinger sarà la nuova evangelizzazione. Il Papa presiederà la Messa di domenica 28 agosto.
Una verifica che permetta di capire le difficoltà incontrate nella trasmissione della fede alle nuove generazioni e un mandato a testimoniare la gioia della fede in ogni ambito della vita. Sono questi alcuni degli aspetti saliente emersi finora nel Convegno ecclesiale della diocesi di Roma dedicato all'iniziazione cristiana, il cui tema è stato tratto da un passo degli Atti degli Apostoli: “Si sentirono trafiggere il cuore. La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma”. L'appuntamento ecclesiale inaugurato il 13 giugno e in corso fino a giovedì conta su circa ottomila iscritti e riunisce gli operatori e i fedeli della diocesi con i loro pastori e il Vescovo di Roma, Benedetto XVI, che da quando è stato eletto alla Cattedra di Pietro ha preso parte a sette Convegni diocesani.
Quando Dio scompare dall'orizzonte dell'uomo, quest'ultimo diventa schiavo delle ideologie e del nichilismo. E' quanto ha detto questo mercoledì a braccio Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale in piazza San Pietro, riflettendo sul confronto tra il profeta Elia e i seguaci dell’idolo Baal, che si verificò nell’Israele del IX secolo a.C. “Dove scompare Dio – ha affermato il Papa – l’uomo cade nella schiavitù di idolatrie, come hanno mostrato nel nostro tempo i regimi totalitari con la loro schiavitù di idolatrie, e come mostrano anche diverse forme del nichilismo, che rendono l’uomo dipendente da idoli, da idolatrie e lo schiavizzano”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di radio vaticana, di domenica prossima, festa della SS. Trinità.
Il ministro della Sanità Leire Pajín, visto ormai che il tempo di Zapatero al governo sta per scadere, ha presentato in via di urgenza il progetto di “Legge per l'Uguaglianza e la Non Discriminazione”, in modo tale che i termini legali si riducano della metà e la legge possa essere approvata in questa legislatura. L'opposizione di centro destra e i nazionalisti catalani e baschi, però, hanno respinto la via veloce per la norma, e perciò sarà difficile che venga varata sotto il governo attuale. Il ministro Pajin, cha ha assunto le competenze dello scomparso ministero dell'Uguaglianza, ritiene che questa legge è la ciliegina sulla torta di una legislatura in cui il governo socialista ha approvato la legge sull'aborto libero, ha voluto modificare la legge sulla libertà religiosa e sta elaborando la legge per la “morte degna”.
Nella serata del 13 giugno nella Basilica di San Giovanni in Laterano Benedetto XVI ha inaugurato il Convegno ecclesiale che conclude l’anno pastorale della Diocesi di Roma, in svolgimento dal 13 al 16 giugno sul tema «"Si sentirono trafiggere il cuore" (At 2, 37). La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma». Senza dubbio tenendo conto anche di recenti inchieste sociologiche secondo cui va diminuendo, anche in Italia, il numero di coloro - soprattutto giovani - che conoscono le verità fondamentali della fede, dell'ampio dibattito in corso anche nella Chiesa sulle nuove forme di ateismo che non tanto negano la religione ma le rimangono indifferenti, e di tanti segni di decadenza civile e morale, il Pontefice ha proposto ancora una volta la nuova evangelizzazione come unico rimedio alla crisi. Non ci sono scorciatoie: o si ricomincia a formare cristiani, partendo dai bambini e dai giovani, o la crisi attuale non conoscerà vie di uscita.
Lo denuncia Human Rights Watch, che accerta numerosi casi in cui le autorità di Henan, Yunnan, Shaanxi e Hunan falsificano i test medici dei bambini per negare il problema. E osserva che non basta fornire cure, quando si vive in villaggi ormai contaminati.
All’udienza generale Benedetto XVI illustra l’episodio biblico della sfida di Elia ai sacerdoti di Baal. “L'idolatria è la continua tentazione del credente che, illudendosi di poter servire due padroni, tenta di servire l'Onnipotente riponendo la propria fiducia anche in un dio impotente fatto dagli uomini”.
Nella preghiera per la beatificazione di padre Clemente (a Milano in Piazza Duomo il mattino del 26 giugno prossimo) diciamo fra l’altro: “Fa, o Signore, che abbiamo anche noi quella fede semplice ed entusiasta, che è stata l’anima di padre Clemente e dei suoi 65 anni di missione”. Nella “Positio” per beatificare padre Vismara (1897-1988), si legge la testimonianza di suor Mary Paul di Maria Bambina, interrogata nel 1997 dal Tribunale diocesano a Kengtung quando aveva 32 anni (era nata nel 1965), che dice tra l’altro (pag. 194 della “Positio”): “Padre Vismara pregava moltissimo e quando gli chiesi perché ogni giorno pregasse tanto, mi rispose che doveva pregare tanto perché noi bambini eravamo tanti, perché i benefattori erano tanti, perché i cristiani della missione erano tanti e tutti avevano tanti problemi e allora lui pregava, anzi doveva pregare tanto… Noi eravamo sicuri che, se non era al lavoro o in casa a leggere o a scrivere, lo avremmo trovato in chiesa a pregare. Questo lo sapevano tutti…”.
I Vescovi degli Stati Uniti dibatteranno e voteranno un documento sul suicidio medicalmente assistito nella loro assemblea generale di primavera, in programma dal 15 al 17 giugno a Seattle. Il documento - “Vivere ogni giorno con dignità” - sarà la prima dichiarazione sul suicidio assistito della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) nel suo insieme. “Dopo anni di relativa inattività dopo la legalizzazione del suicidio medicalmente assistito nell'Oregon, nel 1994, il movimento pro-suicidio assistito ha ripreso con forza le sue attività”, ha affermato il Cardinale Daniel DiNardo, di Galveston-Houston, presidente del comitato per le Attività Pro-Vita della USCCB.
In occasione del 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, gli artisti renderanno omaggio a Papa Benedetto XVI con un'esposizione intitolata “Lo splendore della verità, la bellezza della carità”. Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Cardinale Gianfranco Ravasi, e il responsabile del dipartimento Arte e Fede dello stesso dicastero, monsignor Pasquale Iacobone, presenteranno l'esposizione venerdì 17 giugno in Vaticano.
Ilteatro può anche essere un'occasione per mogli e mariti per ridere delle loro miserie personali e incontrare Dio. E' quanto affermaPierluigi Bartolomei, autore del volume “Mogli, mariti e figli come so’…te li pigli” (Il Castello editore), che ha portato in scena uno spettacolo di cabaret sull’amore tra i coniugi (www.ilform-attore.it). Nella seconda parte di questa intervista Bartolomei descrivele virtù della famiglia e racconta una storia divertente tratta dal suo libro.
E’ arrivato il libreria un volumetto scritto da Pierluigi Bartolomei, con il titolo “Mogli, mariti e figli come so’…te li pigli” (Il Castello editore) (www.ilcastelloeditore.it). Si tratta di una raccolta di storie matrimoniali di vita vissuta, storie vere, dove ciascuno potrebbe ritrovare una propria esperienza personale e magari cominciare, se non l’ha mai fatto, a ridere di se stesso, vedendo le vicende della propria vita in una dimensione diversa, più ironica. Il comico e eonduttore televisivo Pippo Franco scrive nell’introduzione: “'Come in Cielo così in Terra' è una visione della realtà che presuppone l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Questo lavoro di Pierluigi Bartolomei si basa sulle piccole cose della Terra proprio per esprimere quelle grandi che si possono sintetizzare nel concetto di amore”.
Ci stiamo avvicinando al 30° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Prepariamoci con la novena alla Regina della Pace, oggi è il primo giorno.
Nella notte fra sabato 11 e domenica 12 giugno si è svolta la XXXIII edizione del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, 27 chilometri di marcia scanditi da momenti di preghiera, canti, letture, testimonianze su un percorso che si snoda attraverso vari centri urbani dell'hinterland maceratese, per giunegre all'alba al Santuario della Madonna di Loreto. Nato nel 1978 come proposta agli studenti maceratesi per un gesto di ringraziamento alla Madonna alla fine dell'anno scolastico, nel corso degli anni si è affermato come un evento che richiama persone di ogni età da ogni parte d'Italia. Pubblichiamo la testimonianza di una giovane che ha partecipato per la prima volta a questo gesto.
Il 17 maggio, ci informa la news agency Adista, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia diverse città italiane e straniere hanno visto lo svolgersi di veglie di preghiera «per ricordare le vittime dell’omofobia». In spregio alle direttive della Congregazione per la Dottrina della Fede, in più di un'occasione i momenti di preghiera collettiva sono stati ospitati da parrocchie cattoliche: a Milano, dove la Curia ha concesso per il terzo anno consecutivo la disponibilità di una chiesa, a Padova, Genova, Firenze, Bologna e Cremona, dove l’anno passato la veglia fu addirittura presieduta dal vescovo locale. Occorre davvero una massiccia dose di ingenuità per non comprendere la portata, la profondità e l’incisività del graduale mutamento del senso comune e della mentalità dei cattolici apportate da simili iniziative. La crescente legittimazione dell’omosessualità all’interno della Chiesa non è ovviamente una novità del giorno d’oggi, ma si inserisce all’interno di un processo di «lunga durata» di cui chi scrive non ha la minima pretesa di fornire un resoconto esauriente, nemmeno a grandi linee, ma che nondimeno è palese ed evidente.
Embargo e corruzione rendono impossibile qualsiasi tentativo di sviluppo. La Chiesa cattolica fra le poche realtà ad offrire lavoro, oltre all’amministrazione pubblica.
Disoccupazione e debito pubblico negli Usa; euro in affanno per Grecia, Portogallo e Irlanda; Giappone in recessione per lo tsunami e Fukushima; Cina con banche indebitate e con bolla speculativa in arrivo: per Nouriel Roubini sono gli ingredienti che potrebbero rendere difficile l’economia nel 2013. Ma per altri, già a luglio vi sarà un tracollo delle borse fino a mettere in discussione il sistema monetario internazionale.
“La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma. L’iniziazione cristiana”. Questo il tema dell’annuale Convegno diocesano aperto ieri sera a San Giovanni in Laterano dall’intervento del Papa. “In un contesto sociale di crescente secolarismo vogliamo interrogarci con coraggio e fiducia su come annunciare Cristo e educare alla fede le nuove generazioni” ha detto nel saluto iniziale il cardinale vicario Agostino Vallini a nome di tutti i presenti, vescovi, parroci, presbiteri, diaconi, ai quali il Papa ha rivolto parole di incoraggiamento.“Non abbiate paura di impegnarvi per il Vangelo”, ha detto “credere, significa trovare la vita vera, la vita piena”.
L'assassinio di un cristiano ortodosso padre di quattro figli avvenuto il 31 maggio a Mosul ha aumentato il senso di sfiducia tra i cristiani sulla prospettiva di un futuro di pace in Iraq. E' quanto ha sottolineato l'arcivescovo caldeo di Erbil, mons. Bashar Warda, in un'intervista, rilasciata all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre. Lo shock dell’assassinio - ha detto il presule - ha portato alcuni fedeli a ritenere che “non c'è futuro” per loro nel Paese.
“Caro Karol”: è il titolo di un libro pubblicato in questi giorni in forma di lettera aperta al Beato Giovanni Paolo II. Il volume, edito dalla Effatà editrice, è opera di Renzo Agasso, direttore del mensile “Camilliani” e autore di numerose biografie di personaggi storici e contemporanei.
Gli uomini stavano donando vestiti, cibo e rifugio a 70 lebbrosi. Venti attivisti indù hanno fatto irruzione e chiamato la polizia, che ha portato via gli uomini senza ascoltare né loro, né i malati. Sajan K George (Global Council of Indian Christians): “Ennesima macchia nella storia indiana, lo Stato garantisca la sicurezza alla minoranza cristiana”.
Il 24 giugno 2011 ricorre il 30° anniversario della prima apparizione mariana a Medjugorje. Per l'occasione arriverà in libreria per Rizzoli l’unico libro fotografico su Medjugorje, con le immagini dei messaggi, dei pellegrini, dei luoghi e delle opere di carità: "Medjugorje. Le immagini più belle e le emozioni più forti".
In occasione del referendum sull’acqua si è notata una mobilitazione particolare del mondo cattolico, probabilmente superiore a quella contro il divorzio e l’aborto. Non ci sono dati certi a questo proposito, ma tutti abbiamo assistito alle catene di sms, ai pronunciamenti delle associazioni, prima tra tutte l’Azione cattolica, ai volantinaggi davanti alle chiese, alle dichiarazioni di vescovi e uffici stampa delle diocesi, all’impegno propagandistico degli ordini religiosi, alle dichiarazioni di moltissimi teologi moralisti. Questo notevole impegno profuso dai cattolici per l’occasione merita una pacata e approfondita considerazione. Essi possono dire oggi di aver vinto. Ci sono fondati motivi per dire che hanno perso.
Sceso dall'aereo, l'odore di sangue già si avverte nelle prime strade di San'a, ed il fumo e la polvere fa da contorno. E' grave più di quello che mi aspettassi, la situazione nello Yemen è disastrosa, è da mesi che il paese è in preda a manifestazioni di protesta contro il regime di Alì Adbullah Saleh, al potere di Sana’a dal 1979. L’ultimo episodio di violenza risale a domenica sera, quando un commando militare ha fatto irruzione presso alcuni edifici della capitale, in mano al potente capo tribale Sadek al Ahmar, uccidendo almeno 35 persone.
Il prossimo 19 giugno il Papa si recherà in visita nella diocesi di San Marino-Montefeltro. Raccogliamo una testimonianza che spiega come ci si prepara per fare in modo che un evento così importante vada oltre l'emozione del momento per costruire una più solida comunità cristiana e per rendere incontrabile per tutti l'avvenimento cristiano. Già dal primo annuncio, l’avvenimento della visita del Papa ad una realtà così piccola, seppur con una grandissima tradizione come San Marino (e tutta la diocesi del Montefeltro), ha segnato un clima di attesa grata e stupita.
Chi è l’imprenditore nel terzo millennio? Per provare a capirlo si può cominciare da Milano, indiscussa capitale morale a trazione industriale e finanziaria. Qui ha la sua sede Assolombarda – 150.000 imprese associate - la più importante organizzazione locale di Confindustria, che il 13 giugno ha celebrato la sua Assemblea annuale. Come tradizione, davanti al padrone di casa Alberto Meomartini e alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, sono sfilati il sindaco, il neoeletto Domenico Pisapia, i presidenti della provincia e della regione, Guido Podestà e Roberto Formigoni, oltre al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, autore di un discorso appassionato e politicamente scorrettissimo.
Spesso ci si chiede perché i diplomatici pontifici, unanimemente apprezzati nel corpo diplomatico internazionale, siano sacerdoti. In tempo di scarsità di clero la Santa Sede non potrebbe servirsi di laici? A questa obiezione, sempre più ricorrente, Benedetto XVI ha voluto rispondere il 10 giugno 2011 ricevendo alunni e docenti della Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola che prepara i diplomatici vaticani. Il Papa ha anzitutto rivendicato con orgoglio che «la diplomazia pontificia, come viene comunemente chiamata, ha una lunghissima tradizione e la sua attività ha contribuito in maniera non irrilevante a plasmare, in età moderna, la fisionomia stessa delle relazioni diplomatiche tra gli Stati». Ha quindi offerto una vera e propria lezione sulla natura della diplomazia, difendendone anche il cerimoniale, che può sembrare antiquato ma ha un profondo significato simbolico.
Su richiesta di molti fedeli cinesi, sotterranei e ufficiali, il Vaticano pubblica una Dichiarazione per spiegare le questioni legate alle ordinazioni illecite e alla conseguente scomunica dei vescovi (ordinanti e ordinato). I colpevoli devono fare un gesto pubblico di penitenza, astenersi dall’eucarestia, da altri sacramenti e dal governo delle diocesi. Il tutto è una cura “medicinale”, per essere reintegrati nella comunione cattolica. Il testo completo della Dichiarazione.
C’è la “vergine pallida” di Sartre evocata per un Natale di prigionia niente affatto “nichilista”. Ma - lontana appena poche pagine - c’è anche la “stella del mare” di Péguy, sotto un oceano di spighe davanti alla cattedrale di Chartres: spunto vivido, tra arte e natura, per rammentare, in chiave benedettina, che “la presenza materna di Maria ha trasformato perfino il quotidiano e pesante lavoro in un repositorio senza fine per l’anima solitaria”.
Per Angelo Del Boca, storico esperto di Libia, il conflitto procede nel disinteresse generale e senza la volontà di una soluzione diplomatica. Dall’inizio dell’operazione l’Italia ha speso oltre 1 miliardo di euro. Nato e Paesi Arabi pensano al dopo Gheddafi, ma emarginano la popolazione ancora vicina al governo di Tripoli. La crisi non si risolverà con la semplice uscita di scena del rais.
Raggiungere i villaggi più sperduti, spingere preti e suore ad avere un “ruolo attivo” nell’opera di evangelizzazione, sviluppare il settore educativo: questi sono gli obiettivi del vescovo della diocesi di Jalpaiguri (West Bengal). Su una popolazione di 10milioni di persone, i cattolici – per lo più tribali adivasi – sono 145mila. Indù, buddisti, cristiani e musulmani vivono in armonia.
La Chiesa pubblica i dati statistici relativi al 2010: 140.644 nuovi battezzati. Il numero rappresenta un leggero calo rispetto agli anni precedenti, imputabile al calo delle nascite. Il presidente della Conferenza episcopale: “Numeri incoraggianti, faremo sempre di più nell’evangelizzazione”.
“La Chiesa cattolica in Pakistan farà tutto il possibile per liberare Farah e restituirla alla sua famiglia”: è quanto dichiara all’agenzia Fides mons. Andrew Francis, vescovo di Multan, diocesi in cui si registra il caso di Farah Hatim, ragazza cattolica rapita nella città di Rahim Yar Khan (nel sud Punjab), costretta a sposare un uomo musulmano e a convertirsi all’islam. Nei giorni scorsi, la pressione della società civile e della comunità internazionale è cresciuta e la Chiesa pakistana inizia a nutrire speranze per la liberazione della ragazza: “La Commissione nazionale ‘Giustizia e Pace’ si è attivata e utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione. Inoltre stiamo tenendo contatti con alti ufficiali della polizia per cercare di sbloccare questa annosa vicenda.
Si è svolta oggi a Dresda, in Germania, la Messa di Beatificazione di Alois Andritzki, sacerdote diocesano, martire nel lager di Dachau: presente, a nome del Papa, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Benedetto XVI aprirà, stasera alle 19.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il Convegno ecclesiale della diocesi di Roma, a conclusione dell’Anno pastorale. Il tema di quest’anno, dedicato all'iniziazione cristiana, è tratto da un passo degli Atti degli Apostoli: “Si sentirono trafiggere il cuore. La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma”. Si tratta del settimo Convegno diocesano per Joseph Ratzinger da quando è stato eletto alla Cattedra di Pietro.
I cristiani in Pakistan sono duramente perseguitati, ma il problema non è il fatto che siano una piccola minoranza in un Paese a maggioranza musulmana. Secondo il sacerdote domenicano Patrick Peter, i cattolici e i musulmani sono stati da lungo tempo in amicizia nelle scuole cattoliche del Paese. I problemi – a suo avviso – sorgono solo con gli studenti provenienti da un determinato tipo di scuola. Il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha parlato con padre Peter sulla sua vocazione e sulla situazione dei cattolici in Pakistan.
Il processo diocesano della causa di beatificazione della giovane Marta Obregón, assassinata a Burgos nel 1992 per aver resistito a una violenza carnale, inizierà questo martedì nella cappella della Facoltà di Teologia di Burgos (Spagna). Un tribunale ecclesiastico cercherà di provare la sua santità attraverso il martirio per aver difeso la virtù della castità, ha reso noto a ZENIT il postulatore diocesano della causa, Saturnino López. López ha sottolineato il coraggio di Marta, studentessa del 5° anno di Giornalismo, al momento della morte, difendendo i valori e le virtù cristiane e non cedendo di fronte all'aggressione.
Essere sacerdote cattolico è ciò che portò padre Alois Anditzki, di appena 29 anni, ad essere arrestato e poi assassinato nel campo di concentramento di Dachau, in Germania, nel 1943. Il sacerdote sarà beatificato questo lunedì nella Diocesi tedesca di Dresden-Meissen, in una cerimonia presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Benedetto XVI. “I suoi compagni di prigionia hanno testimoniato che è passato tra loro come un santo e che è morto accompagnato da questa fama generale”, ha detto a ZENIT il postulatore della sua causa di beatificazione, l'avvocato Andrea Ambrosi.
n Italia sono 2,7 milioni gli stranieri che versano contributi all’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale), vale a dire quasi il 13 per cento del totale, dimostrando così una regolarità nel lavoro come fattore di integrazione. Lo indica il “IV Rapporto sui lavoratori di origine immigrata” presentato il 9 giugno a Roma, basato su dati Inps ed elaborato dalla Caritas Migrantes. I dati aggiornati al 2007 indicano che le proiezione delle cifre coincidono con la realtà dei fatti. Inoltre indicano che gli immigrati in Italia versano contributi mentre pochi di loro riscuotono pensioni, ance se corrono il pericolo di ricadere nell'illegalità dovuto a permessi di soggiorno in attesa di occupazione troppo corti.
L'assassinio di un cristiano ortodosso padre di quattro figli avvenuto il 31 maggio a Mosul ha aumentato il senso di pessimismo tra i cristiani sulla prospettiva di un futuro di pace in Iraq. L'Arcivescovo caldeo Bashar Warda di Erbil, nel nord curdo del Paese, ha condiviso le sue impressioni in un'intervista rilasciata all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che assiste i cristiani perseguitati e sofferenti. Il presule ha riferito che lo shock dell'assassinio ha portato alcuni suoi fedeli a sentire che “non c'è futuro” per loro nel Paese d'origine, e che tuttavia è pericoloso anche andare nei Paesi vicini a causa del conflitto politico che vivono.
Abituati purtroppo alle notizie di cristiani perseguitati negli angoli più remoti del pianeta, si fa fatica a credere che anche in Italia, nel secolo che ci siamo lasciati alle spalle, si poteva morire per fede su una pubblica piazza. Ecco perché è finita nel dimenticatoio la storia di Angelo Minotti, che ritorna ora alla luce grazie a un prezioso libretto Martirio al Santuario (D'Ettoris Editori, pp.100, euro 11,90) di Roberto Marchesini, con prefazione di Marco Invernizzi (verrà presentato lunedì 13 giugno alle 20 a Rho presso il Collegio dei Padri Oblati Missionari).
Farah è una ragazza cristiana, cattolica, di 23 anni che vive nel sud del Punjab, a Rahim, in Pakistan. Frequentava il primo anno di college per diventare infermiera professionale presso il dipartimento di ortopedia del Sheikh Zaid Medical College, il 7 maggio 2011 è stata rapita. Si conosce anche il nome del suo rapitore, Zeeshan Ilyas, un musulmano che lavora da bancario. La famiglia di Farah ha immediatamente capito cosa era successo: un rapimento a scopo di matrimonio forzato. Non ha perso tempo e ha riportato il caso alla divisione di polizia di Rahim, ma il capo della polizia ha rifiutato il caso. Con il sostegno della comunità cristiana, la famiglia di Farah è riuscita a fare allora accettare il caso dal dipartimento di polizia distrettuale, ma, inspiegabilmente, il comando ha deciso di arrestare i fratelli del colpevole e non lui.
Sabato 11 giugno, vigilia di Pentecoste, Roma è stata teatro di una grande manifestazione di persone di ogni parte d’Europa convenute nella Città Eterna per ascoltare una parola di speranza. I lettori di altri quotidiani potrebbero pensare all’ennesimo pezzo sul raduno omosessuale Europride, di cui davvero si è parlato fin troppo. Ma per i cattolici che leggono La Bussola Quotidiana la manifestazione davvero importante dell’11 giugno a Roma è stata il pellegrinaggio di migliaia di rom e sinti convenuti con il Papa a Roma per celebrare il centocinquantesimo anniversario della nascita e il settantacinquesimo del martirio del «loro» beato, Zefirino (Ceferino) Giménez Malla (1861-1936).
E’ andata come si sapeva, tutti sicuramente abbiamo visto le immagini. La manifestazione romana dei gay europei ha dimostrato ancora una volta quanto siano vere le affermazioni che Luca di Tolve, ex gay militante, ha fatto a La Bussola Quotidiana riguardo alla realtà del mondo gay e al vero scopo di questi gay pride. Alla fine, per quanto lo spettacolo offerto sia stato becero e di cattivo gusto, possiamo dire che non siamo stati sorpresi: i gay pride sono sempre stati così.
Roma ne ha viste tante, in 2.764 anni d storia, che non è un gay pride a turbarla. Smontati i carri multicolor, arrotolati striscioni e bandiere, ripulite le strade e le piazze, cosa resta della kermesse dell’orgoglio omosessuale? Un po’ di immondizia, molte polemiche, qualche parola di troppo. Scritta, pronunciata, esibita. L’europride glbt, complicato acronimo che abbiamo imparato a sciogliere con Gay, Lesbiche, Bisessuali e Transessuali, si espone a Roma da una decina di giorni. Centro dell’evento piazza Vittorio, come a dire: piove sempre sul bagnato. L’austera piazza sabauda è il cuore di una multietnicità faticosamente affermata, perché teatro di intrighi e violenza di bande, e perché i tanti stranieri perbene che abitano in zona sono anche i più indigenti, gli irregolari, le vittime della disoccupazione e della criminalità. E vorrebbero essere dimenticati e vivere in pace. I più arrabbiati per la location scelta dai geniali organizzatori dell’evento infatti sono stati proprio i cinesi, la più nutrita comunità del quartiere.
Migliaia di persone e 40 carri sfilano nella capitale per rivendicare l'orgoglio gay, gli organizzatori soddisfatti: "Siamo 500mila". Diversi i cartelli che sbeffeggiano Papa Benedetto XVI e il Vaticano.
L’appello del Papa e del presidente dei vescovi italiani ai cattolici per l’impegno in politica (in tutte le sue accezioni sociali, culturali e civili) è insistente e accorato. Possibile che associazioni, parrocchie e movimenti lo lascino cadere nell’indifferenza? Possibile che si disperda un secolo di storia del movimento cattolico che ha letteralmente salvato la libertà in Italia, ha ricostruito il Paese, la sua coesione sociale e l’ha reso uno dei più prosperi e civili del mondo? Eppure anche oggi ci sarebbe bisogno di buona politica e buone classe dirigenti: la Germania è tornata ad essere la locomotiva dell’Europa, il paese leader, grazie al governo cristiano-democratico (che l’aveva anche portata alla riunificazione).
“Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo. Da parte vostra, ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui”. E' quanto ha detto Benedetto XVI nel ricevere sabato in udienza oltre duemila zingari nel 150° della nascita e nel 75° del martirio del Beato gitano Zefirino Giménez Malla. Organizzato dal Dicastero vaticano per i Migranti e gli Itineranti, dalla Fondazione “Migrantes” della Cei, dalla diocesi di Roma e dalla Comunità di Sant’Egidio l’incontro ha riecheggiato quello voluto nel 1965 da Paolo VI, di cui Benedetto XVI ha voluto richiamate le indimenticabili parole: “Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore. Voi siete nel cuore della Chiesa”.
“Ai giornalisti impegnati per la tutela dell’ambiente va il mio incoraggiamento”. E' quanto ha detto questa domenica Benedetto XVI nel rivolgere un saluto ai partecipanti all'VIII Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato, organizzato dall’associazione Greenaccord, che ha riunito a Pistoia dal 10 al 12 giugno oltre 70 giornalisti sul tema: "Lo spazio comune dell’uomo nel creato". In un telegramma inviato in apertura della tre giorni di lavori, il Pontefice aveva scritto: “Auspico che il vostro significativo incontro susciti un’attenzione sempre più consapevole ai problemi ambientali”
“La grande sfida, agli inizi del terzo millennio, è quella di recuperare i rapporti umani. E’ quella di ritrovare un’autentica comunicazione, che troppo spesso oggi viene sostituita da una fredda connessione”. Con queste parole Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, ha aperto l'11 giugno a Roma il convegno “La psicologia e le sfide della modernità”, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Il volume “La firma del cielo” (Quattroemme, pp. 222) racconta la storia, avvincente e provvidenziale, della chiesa dedicata alla Madonna “Regina della Pace”, cuore pulsante della parrocchia di Santa Lucia in Perugia. L’autore è don Ignazio Zaganelli, parroco dotato di particolare carisma, sacerdote innamorato della propria missione, guida e pastore di una comunità che ha da tempo travalicato i confini parrocchiali. Il libro - di agevole lettura, impreziosito da un vasto apparato illustrativo - espone fin nei dettagli le vicende che hanno portato alla costruzione di un’opera frutto della fede e di una materna Provvidenza. La chiesa “Regina della Pace” - qui risiede principalmente la sua straordinarietà - ha avuto infatti, fin dall’inizio del progetto, un’insolita “direttrice dei lavori”: la Vergine di Medjugorje, la “Gospa”, la “Kralijca Mira”. Tutto ha inizio nel 1983. Nell’ottobre di quell’anno padre Ignazio si reca per la prima volta a Medjugorje, un piccolo, sperduto paese della Bosnia-Erzegovina dove sin dal giugno 1981 si diceva apparisse la Vergine Maria.
Il piccolo Joshua, la mamma Elisabetta De Venere e il papà Emanuele De Nicolò hanno partecipato alla puntata di Matrix, dedicata all’anniversario dei trent’anni dalla prima apparizione della Madonna a Medjugorje, andata in onda giovedì sera su Canale 5. Elisabetta ha raccontato ad Alessio Vinci lo straordinario miracolo di Joshua, nato con un neuroblastoma, ma diagnosticato solo al 22esimo mese di vita a San Giovanni Rotondo nel gennaio 2009. I medici avevano diagnosticato un neuroblastoma disseminato di tipo quarto stadio S, era devastato dal tumore e gli davano solo 3 giorni di vita. Dopo il viaggio a Medjugorje, dove hanno incontrato Paolo Brosio, il piccolo è stato sottoposto ad un tac, dalla quale è emerso che il tumore si era cicatrizzato. Joshua è guarito.
Tra due settimane i 30 anni dalle prime apparizioni di Medjugorje e un varesino racconta in un libro la sua straordinaria guarigione tra cure e preghiere. Si chiama Antonello De Giorgio ha 52 anni, è direttore di banca e allenatore di basket, e tre anni fa, gli hanno diagnosticato il linfoma di hodgkin. De Giorgi da un paio d'anni gira l'Italia per testimoniare con il suo libro "Non sono ancora una foto sopra una lapide!" che si può guarire.
«Abbiamo ucciso nove missionari cristiani. Portavano Bibbie. Ed erano spie». Un portavoce dei talebani, nel maggio del 2010, annuncia con queste parole la strage avvenuta nella provincia del Nouristan, nel nord dell'Afghanistan, di nove persone. Il gruppo era formato da medici volontari, per lo più oculisti, impegnati per aiutare l'ospedale oftalmico Noor di Kabul, gestito dall'organizzazioen non goevrnativa cristiana International Assistance Mission.
La festa di Pentecoste è profondamente mariana: la Madonna è citata subito dopo il racconto dell’ascensione di Gesù (At 1,14) e prima della scelta di Mattia apostolo per ricostituire il numero dei dodici (At 1,21-26). Maria, non dimentichiamolo, aveva già vissuto la discesa dello Spirito santo 34 anni prima (Lc1,35), rendendosi totalmente disponibile alla volontà del Padre (Lc 1,38).
Marshall McLuhan aveva spiegato bene l’inghippo: la rivoluzione di Gutenberg, con l’introduzione della stampa, ha avuto il merito di fare di ogni individuo un lettore; ma il mondo stampato è un mondo visivo. E l’occhio non è una forza neutra: tende piuttosto a frammentare, consente a ciascuno di fissarsi in un punto di vista e di attenersi a quello. Il libro, quindi, favorisce un ritiro verso l’interiorità, con tutto il senso egocentrico che questa frammentazione può provocare.
Potrebbe sembrare quasi incredibile, ma una lettura attenta di un articolo comparso a novembre 2010 nella «Voce di padre Pio», mensile dei frati cappuccini della provincia religiosa di «Sant’Angelo e Padre Pio», porta a conclusioni inaspettate, data la fonte da cui proviene l’articolo, ma che risultano perfettamente in linea con la teoria della genesi naturale-patologica della stimmatizzazione, tesi sostenuta in ogni tempo dai polemisti antireligiosi, dai detrattori dei fenomeni straordinari della mistica ed anche da non pochi critici della persona del Santo cappuccino.
Secondo l'ampio studio pubblicato nel 2011 da Ira S. Cohen, Professoressa di Fisiologia e Biofisica alla Stony Brook University, nello stato di New York, e Glenn R. Gaudette,Professore di Ingegneria Biomedica al WPI,Worcester Polytechnic Institute nel Massachusetts (USA)le cellule derivate dalle staminali del cordone ombelicale offrono un'utile piattaforma, per ottenere la rigenerazione dei tessuti del cuore; tra questi negli ultimi anni gli scienziati hanno realizzato valvole cardiache, per sostituire quelle danneggiate nei bambini con malattie congenite, come in anziani con insufficienza cardiaca. Le staminali cordonali hanno un alto grado di trapiantabilità, una favorevole immunotolleranza ed un numero molto ridotto di casi di rigetto “graft versus host disease”, rispetto agli innesti con staminali del midollo osseo. Possono essere espanse in vitro, conservate per lunghi periodi di tempo e differenziarsi in specifici tipi cellulari, derivati da tutti i tre foglietti embrionali. Queste dinamiche staminali possono così generare molte linee cellulari, con brevissimi tempi d' attesa e elevati livelli di sicurezza, che mancano ad altre, come le IPS o le embrionali, fortemente cancerogene per mutazioni, soprattutto nel cromosoma 12.
Se la Chiesa fosse il frutto dell’abilità dell’uomo, o della sua capacità organizzativa, “essa già da tempo si sarebbe estinta, così come passa ogni cosa umana”. Lo Spirito è “Creatore”: per questo “il mondo è frutto di un atto di amore di Dio… Dio perciò non è il totalmente Altro, innominabile e oscuro. Dio si rivela, ha un volto, Dio è ragione, Dio è volontà, Dio è amore, Dio è bellezza”. “É bello vivere perché sono amato, ed è la Verità ad amarmi”. Al Regina Caeli, un appello alla pace nel mondo, ricordando un sacerdote martire del nazismo.
Eugenia Roccella, sottosegretario alla Salute, è intervenuta al programma condotto da Klaus Davi “KlausCondicio” in onda su You Tube: “Ognuno è libero di scegliere i testimonial che vuole. – Ha detto la Roccella – Non entro nel merito della questione e sta alla totale libertà del movimento gay trovare gli interlocutori pubblici che ritiene più adeguati”. Naturalmente la Roccella si riferisce a Lady Gaga, la cantautrice statunitense che salirà sul palco dell’Europride a Roma per cantare e tenere un discorso a titolo gratuito: “Non posso però fare a meno – continua la Roccella – di constatare che la scelta di una cantante che, per provocare, ingurgita un rosario non sia improntata al dialogo con la sensibilità cattolica e nemmeno con il mondo gay moderato, che non si riconosce certamente in chi irride crocifissi e usa tiare per schernire il Papa”.
Stanziati oltre 3 milioni di euro per i beni di prima necessità per 19mila persone e programmi di sviluppo economico per le imprese nella prefettura di Sendai. Il programma sarà operativo in settembre e durerà 5 anni.
Maqbool Fida Husain, forse il più grande pittore indiano, 95 anni, è morto ieri a Londra. Ha dipinto una celebre serie sulla beata di Calcutta. I radicali indù lo hanno obbligato a lasciare il Paese per aver rappresentato nude le divinità del pantheon indiano. Ora si oppongono al suo ritorno in Patria.
Donati giocattoli e indumenti usati a 80 bambini della piccola isola di St. Cruz (Zamboanga), a maggioranza musulmana. A organizzare l’iniziativa un gruppo di giovani cristiani e musulmani di Silsilah, movimento per il dialogo islamo- cristiano.
Mercoledì scorso, l’aula di Strasburgo ha ospitato un dibattito sulla recente modifica della Costituzione ungherese. Il nuovo testo costituzionale rispecchia in maniera chiara i valori e i principi che sono alla base dell’Europa unita. Il preambolo afferma che l’Ungheria è una nazione “fondata sulla cristianità” e ribadisce il ruolo della Santa Corona di Santo Stefano, il re della conversione al cristianesimo, come simbolo della nazione. È stata aggiunta inoltre una precisazione sul fatto che la vita del feto vada preservata fin dal concepimento. Altra importante indicazione che è stata inserita è la promozione della famiglia, rappresentata dall’unione in matrimonio fra un uomo e una donna.
A Toronto, capitale dell’Ontario canadese, i genitori sono obbligati a mandare i figli alle lezioni di omosessualismo che si svolgono nelle classi delle scuole pubbliche. Lo stabilisce perentoriamente e senza possibilità di scappatoie il Toronto District School Board (TDSB), l’organismo un po’ provveditorato agli studi e un po’ consiglio di amministrazione del sistema scolastico pubblico. Lo strumento è una direttiva “antiomofoba” (la neolingua vince ogni giorno battaglie campali trasformando le proprie assurde pretese in accuse d’intolleranza scagliate contro gli avversari) emanata sotto forma di manuale per insegnanti e amministratori, Challenging Homophobia and Heterosexism: A K-12 Curriculum Resource Guide, che letteralmente vieta alle famiglie di tenere i ragazzi e le ragazze fuori dalle aule scolastiche quando si affrontano argomenti edificanti come ? traggo i titoli dalla “Guida” ? Storia della bandiera arcobaleno, Cronologia dei diritti dei gay, "Rosa contro azzurro": sfida agli stereotipi di genere, Celebrare con orgoglio la famiglia diversa, Cosa diciamo quando sentiamo la parola “frocio”? oppure Significative personalità canadesi LGBTQ. Per i non addetti ai lavori, quella sigla, oramai di uso internazionale, è il più recente aggiornamento del modo con cui si è usi indicare la colorata comunità lesbo-gay-bisexual-transgender; la “q” aggiuntiva finale sta per queer, che significa “strano” e che vale come termine ombrello per tutte le “minoranze sessuali”.
Un avvocato di Siviglia ha presentato un curioso ricorso chiedendo che l’Immacolata Concezione non fosse più patrona dell’ordine degli avvocati di Siviglia perché ciò violerebbe la sua libertà religiosa e attenterebbe alla neutralità dei poteri pubblici (proprio Lei che è “avvocata nostra”). Il ricorso è arrivato sino alla Corte Costituzionale spagnola la quale con sentenza del 28 marzo ha respinto la richiesta dell’avvocato e si è pronunciata come segue. Primo: il patronato dell’Immacolata Concezione non viola effettivamente la libertà religiosa. Non c’è violazione reale della sfera della nostra libertà laddove semplicemente ci è sgradito o non condividiamo qualcosa. Altrimenti, aggiungiamo noi, i tifosi juventini ad esempio potrebbero chiedere ai giudici che nessuno possa andare a spasso indossando una maglia diversa da quella bianconera.
Cinquecentomila persone per le strade, 41 linee del trasporto pubblico deviate, entusiasmo crescente. L’EuroPride 2011, che va in scena nelle strade della capitale, si prepara a vivere il suo culmine domani sera, quando una sfavillante Lady Gaga, invitata nientepopo di meno che dall’ambasciatore statunitense, si scatenerà sulle note di «Born this way», inno alla naturalità della diversità. La manifestazione dell’orgoglio omosessuale, si legge nello statuto politico, sottolinea che «Essere orgogliosi significa scegliere a testa alta i propri percorsi di vita con consapevolezza e libertà, nel riconoscimento del medesimo spazio di libertà di qualunque altra persona». Ma questa definizione non convince, soprattutto chi l’ha frequentata per 20 anni, come Luca di Tolve. Oggi quarantenne e sposato con Teresa, Di Tolve oggi gestisce il gruppo Lot, associazione che difende l'identità di genere e offre supporto a chi porta dentro di sè ferite e dipendenze a livello emotivo. Nel suo libro «Ero gay. A Medjugorje ho ritrovato me stesso», edito da Piemme, racconta la sua storia e la sua esperienza all'interno di Arcigay, storica associazione che, si legge nel suo statuto «si propone di promuovere e tutelare il diritto all’uguaglianza tra ogni persona sia essa gay, bisessuale, lesbica, transessuale o eterosessuale».
Su molte televisioni e quotidiani, il 2 Giugno, quest’anno contemporaneamente Festa religiosa dell’Ascensione e laica della Repubblica, ha avuto ampio risalto una notizia apparsa come straordinaria: “Siccità in Francia, preghiere per la pioggia”. I contenuti spesso erano simili al comunicato Ansa che riportiamo integralmente: “La Francia è alle prese con la peggior siccità da 50 anni e in Piccardia, nel nord, decine di persone si sono riunite in un campo per una "Messa delle Rogazioni", nella quale hanno pregato per la pioggia. Il ministro dell'Agricoltura ha avvertito che se la situazione continuerà così - la primavera 2011 è stata la più calda dal 1900 - le conseguenze potrebbero essere "ancora più terribili" che nel 1976, quando lo Stato impose una tassa sulla siccità per finanziare aiuti ai contadini”.
Lo sviluppo economico di tutto il popolo ghanese può essere raggiunto attraverso lo sfruttamente corretto delle risorse naturali di cui questo paese è ricco. E' quanto ha detto Benedetto XVI nel ricevere questo giovedì in udienza la signora Geneviève Delali Tsegah, nuova ambasciatrice del Ghana presso la Santa Sede, che ha presentato le lettere con cui viene accreditata nell'alto ufficio. Nel suo indirizzo di saluto al Papa, l'ambasciatrice ha riconosciuto “l’impegno e il contributo della Chiesa cattolica per i settori sanitario, educativo, economico e sociale del Ghana”, ed ha spiegato che per questo il Governo “continuerà a collaborare con la Chiesa cattolica sulla base del successo finora ottenuto per il miglioramento della vita dei cittadini”.
In piena Guerra Fredda, nel mondo c'erano circa 70.000 armi nucleari. Oggi, questa cifra apocalittica è scesa sotto quota 21.000. Questo è l'aspetto positivo che emerge dal rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), reso pubblico questa settimana. Secondo i calcoli o stime del prestigioso istituto indipendente, finanziato per il 50% dallo Stato svedese, le varie potenze nucleari - cioè i cinque Paesi firmatari del Trattato di Non Proliferazione (TNP) del 1 luglio 1968 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati UNiti), più India, Israele e Pakistan - posseggono oggi insieme 20.530 testate nucleari, 5.000 delle quali sono dispiegate fuori dai magazzini e quasi 2.000 sono mantenute in uno stato detto di "alta allerta operativa" (SIPRI Press Release, 7 giugno).
Sostenere la ricerca e l'utilizzo di energie pulite che non implichino un pericolo per l'uomo deve essere una priorità politica ed economica, ha avvertito il Papa questo giovedì in Vaticano ricevendo sei ambasciatori che gli presentavano le proprie lettere credenziali. Nel suo discorso ai rappresentanti presso la Santa Sede di Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana e Nuova Zelanda, il Pontefice ha affermato che “appare necessario rivedere totalmente il nostro approccio alla natura”.
L'Arcidiocesi statunitense di Boston ha avviato la causa di canonizzazione di padre Joseph Muzquiz, un sacerdote dell'Opus Dei che ha stabilito la prelatura personale negli Stati Uniti e ha lavorato per molti anni nell'area metropolitana di Boston. Circa 150 persone, molte delle quali membri locali dell'Opus Dei, si sono riunite il 2 giugno nel centro pastorale dell'Arcidiocesi per l'apertura formale della causa di padre Muzquiz, riferisce la rivista arcidiocesana “The Pilot”. “Tutti i cristiani sono chiamati ad essere santi, e siamo profondamente grati che l'Arcidiocesi di Boston stia intraprendendo questo sforzo per vedere se padre Joseph Muzquiz ha davvero vissuto una vita santa”, ha detto il portavoce dell'Opus Dei, Brian Finnerty.
Uno sviluppo che sia allo stesso tempo umano e sostenibile è quanto ha auspicato Papa Benedetto XVI questo venerdì mattina nel discorso che ha rivolto a George Robert Furness Troup, nuovo ambasciatore della Nuova Zelanda presso la Santa Sede, che presentava le sue lettere credenziali. Il Pontefice ha affermato che in virtù della sua posizione geografica la Nuova Zelanda “può assistere lo sviluppo di Paesi più piccoli, più distanti e con minori risorse”, che guardano a lei “anche come a una fonte di assistenza, incoraggiamento e sostegno mentre sviluppano le proprie istituzioni”.
el discorso che ha rivolto questo giovedì mattina a Henry Llewellyn Lawrence, nuovo ambasciatore del Belize presso la Santa Sede, Papa Benedetto XVI ha sottolineato come la famiglia sia alla base di ogni tipo di educazione, rappresentando il primo luogo in cui la persona apprende le virtù umane e sociali. Ricevendo il diplomatico in occasione della presentazione delle sue lettere credenziali, il Pontefice ha ricordato l'impegno su vari fronti della Chiesa nel Paese centroamericano, citando soprattutto quello nel settore educativo, “in cooperazione con lo Stato”.
Ad Abu Dhabi il gruppo di contatto per la Libia sta discutendo il futuro per la Libia del dopo rais. Per il vicario apostolico di Tripoli la chiusura dell’Occidente verso la controparte libica rischia di protrarre la guerra ben oltre i tre mesi previsti dalla Nato.
Ricevendo il nuovo ambasciatore siriano, Benedetto XVI parla della necessità di una “soluzione globale” per il Medio Oriente, che rispetti le legittime aspirazioni di tutti i popoli della regione. A un gruppo di diplomatici il Papa ha parlato della necessità di un uso della tecnologia, il cui sfruttamento “va di pari passo con i disastri ecologici e sociali”, che rispetti l’uomo.
“Kudumbashree” è il nome di una missione speciale lanciata nel 1999 e che coinvolge oltre 80mila gruppi di donne nelle zone rurali e urbane sotto il livello di povertà. Le donne diventano strumenti attivi del cambiamento: “ Le donne povere possono giocare un ruolo essenziale nell’iniziativa anti-povertà” ha dichiarato ad AsiaNews suor Mercy Varghese, professoressa al St. Xavier College di Aluva.
I giovani dell’Europa e del mondo si stanno preparando alla Giornata mondiale della Gioventù che si terrà ad agosto a Madrid, in Spagna. In vista di questo evento, circa 25 mila giovani europei del Cammino neocatecumenale si sono radunati a fine maggio a Düsseldorf, in Germania, per un incontro vocazionale. Lungo il percorso, hanno fatto “una missione” per le strade delle città tedesche: hanno cantato, annunciato Gesù Cristo e invitato i ragazzi ad andare all’incontro con Benedetto XVI.
I governi utilizzino energie ambientali pulite e rispettose per l’ambiente, evitando il ricorso ad una tecnologia pericolosa per l’uomo. È quanto Benedetto XVI ha chiesto ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di sei Stati – Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana e Nuova Zelanda – ricevuti stamattina in Vatcano per la presentazione delle Lettere credenziali. Nel discorso collettivo, pronunciato in lingua francese, il Papa ha ribadito che la riflessione sulla tutela dell’ambiente non deve essere condizionata da fini politici o economici.
Peter Pham Minh Hoang, docente al Politecnico di Ho Chi Minh City è accusato di attività miranti a rovesciare il governo e di far parte di un gruppo per la democrazia. Il suo arresto ha provocato preoccupazione e proteste anche a livello internazionale. Timori che la sentenza sia scritta prima ancora dell’inizio del dibattimento.
Il comune ordina alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano di interrompere la mensa per i senzatetto perché sconveniente all’immagine della città. La parrocchia si trova davanti agli uffici del sindaco. Ogni anno nella capitale muoiono di freddo almeno 200 barboni.
«La convivenza è un buon test per verificare la compatibilità reciproca e per prepararsi al matrimonio». Sono davvero moltissimi coloro che lo pensano (anche tra i preti, che non di rado consigliano la convivenza ai fidanzati), e in buona fede.
La firma di Giotto si cela nell’enigmatico Lino conservato a Torino: questa la sensazionale affermazione di un pittore e restauratore veneto, Luciano Buso, che è stata definita «l’ultima delle idiozie sulla Sindone» da uno dei più acerrimi nemici dell’autenticità della reliquia, Antonio Lombatti. Quando è troppo, è troppo! E adesso come reagiranno i seguaci della teoria di Leonardo? Già, perché da anni c’è chi continua a sostenere che solo un genio come Leonardo poteva realizzare un simile capolavoro. Ma i grandi artisti in Italia abbondano e presto potremo sentire che la Sindone è stata realizzata dal Tintoretto, dal Beato Angelico, da Raffaello, da Caravaggio, da Botticelli, da Tiziano o da Michelangelo.
Le grandi questioni giuridiche non si limitano alla sfera nazionale, ma possono avere portata planetaria. Così è avvenuto, per esempio, con i dibattiti sulle codificazioni. E così sta avvenendo oggi con l’eterosessualità del matrimonio. Si percepisce la tensione tra le due opposte tendenze. La prima è quella che in termini di diritto internazionale si chiama “effetto domino”. Ovvero, la propensione espansiva di un’istituzione giuridica, quando questa viene adottata da un sistema politico che ha una certa influenza sugli altri.
La Diocesi di Cartagena si è congedata questo martedì con grande commozione dal sacerdote Ricardo Muñoz Juárez, assassinato venerdì 3 giugno da alcuni ladri entrati per rubare in casa sua, in base alle prime indagini effettuate dalla Polizia. Il Vescovo di Cartagena, monsignor José Manuel Lorca Planes, ha presieduto la Messa esequiale del sacerdote castrense, che aveva 82 anni, molto conosciuto e amato in città. La cerimonia ha avuto luogo alla stessa ora – le 10.00 – e nello stesso luogo – la chiesa della Carità di Cartagena – in cui il presbitero era solito celebrare l'Eucaristia. Dopo che il corpo senza vita di padre Muñoz è stato vegliato per tutta la notte, centinaia di persone, tra cui molti sacerdoti, familiari – anche la sorella che viveva con lui ha subito il furto violento – e amici, hanno riempito il tempio durante il funerale.
Il 31 maggio, festa della Visitazione di Maria, i Vescovi del Nicaragua hanno scritto una lettera pastorale sul tema “Il Magnificat: una preghiera per tempi nuovi” nel contesto dell'“anno di preghiera” decretato dalla Conferenza Episcopale del Paese centroamericano. Mentre si preparano a una giornata di digiuno nazionale il 1° luglio, i presuli invitano a implorare la Vergine per la situazione del Paese, impegnandosi a recitare il rosario personalmente, nelle famiglie e nelle comunità. Citano quindi Benedetto XVI, che nel 2007 esortava nel Santuario di Nostra Signora Aparecida a restare “alla scuola di Maria”, ispirandosi ai suoi insegnamenti.
Con il Concilio Vaticano II, i laici hanno assunto un ruolo sempre più rilevante all’interno della parrocchia e delle comunità cattoliche. La crescita e l’espansione dei nuovi movimenti ecclesiali è un esempio evidente di come i laici possano testimoniare efficacemente la loro fede. Per cercare di spiegare la storia valutare quale sarà il futuro dei laici all’interno delle comunità cattoliche, Piergiorgio Liverani, già direttore di Avvenire, ha scritto un libro dal titolo “Diventare laici. Alla scoperta della vocazione smarrita”. Pubblicato dalla San Paolo il volume intende riportare il laico al centro della Chiesa e del mondo, come indicato sapientemente dalla Lumen Gentium e dalla Gaudium et Spes. Il libro vorrebbe indicare come si entra nella pienezza della laicità cristiana e suggerire l’itinerario per raggiungerla, perché “il cristiano laico possa vivere con gioia la propria condizione nella Chiesa”. Per approfondire un tema di così grande interesse, ZENIT ha intervistato Piergiorgio Liverani.
Pubblichiamo di seguito una lettera di don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter (www.associazionemeter.org), che da oltre 20 anni opera a tutela dell'infanzia, contro pedofilia, pedopornografia e sfruttamento sessuale.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, Pentecoste. Cliccate qui sopra per scaricare il piccolo file mp3 con il commmento audio.
La scorsa settimana, nella mia qualità di Rappresentante dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza e discriminazione contro i cristiani, sono stato relatore a un grande evento organizzato dalla Presidenza ungherese dell’Unione Europea al Castello Reale di Gödöllo?, presso Budapest, sul tema del dialogo interreligioso fra cristiani, ebrei e musulmani. Vi hanno partecipato, fra l’altro, il cardinale Péter Erdö, presidente dei vescovi europei, il custode di Terrasanta padre Pierbattista Pizzaballa, l'arcivescovo Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti, l'arcivescovo maronita di Beirut Paul Matar, il metropolita Hilarion, “ministro degli esteri” della Chiesa Ortodossa Russa, il rappresentante del Congresso Ebraico Europeo Gusztáv Zoltai, quello dell'Organizzazione della Conferenza Islamica Ömür Orhun, il segretario generale del Comitato per il dialogo islamo-cristiano in Libano, Hares Chakib Chehab.
“Il guaio dell'amore è che molti lo confondono con la gastrite”. Questo di Groucho Marx è il primo pensiero che mi viene in mente quando penso a matrimonio e convivenza. Circolano un sacco di idee squinternate sull'amore tra un uomo e una donna, e quando ci si scontra con la realtà si danno delle poderose craniate.
Nel 2010 sono stati spesi 1600 miliardi di dollari in armamenti con un aumento dell’1,3% rispetto al 2009. E’ questo uno dei principali dati emersi dal rapporto annuale pubblicato dal Sipri, l'Istituto per la Ricerca sulla Pace Internazionale di Stoccolma. Come spiegare questo incremento della spesa militare mondiale?
Al termine dell’udienza generale di stamani, Benedetto XVI ha benedetto la fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, giunto alla 33.ma edizione. Il tedoforo che portava la fiaccola era accompagnato dai vescovi Claudio Giuliodori e Giancarlo Vecerrica delle due diocesi in cui si snoderà il pellegrinaggio. Sull’incontro di stamani Francesca Sabatinelli ha intervistato Emanuele Sorichetti, responsabile dell’Ufficio stampa del pellegrinaggio.
Statue decapitate, immagini della Madonna e dei santi profanate, Vergini dipinte di rosso o prese a colpi di pistola. Nelle ultime settimane, il Venezuela è stato teatro di diverse aggressioni a simboli cattolici, che hanno suscitato allarme e preoccupazione in tutta la Chiesa e la società del Paese sudamericano. I vescovi parlano di azioni che “attentano alla convivenza pacifica”. II vescovi venezuelani sottolineano che gli attacchi di questi ultimi giorni “feriscono il sentimento cattolico della maggioranza del popolo venezuelano” e mettono in pericolo “l'esercizio del diritto fondamentale della libertà religiosa e di coscienza”.
La Beata Anna Maria Taigi, lo aveva profetizzato, lei Madre di Famiglia, Moglie, Casalinga, Mistica e Santa in una delle sue tantissime visioni vide e scrisse: " [...]dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei Principi(Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre della Menzogna sarà a loro capo. Sacrilegi compiranno contro i tempi del Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà ascoltata e l' Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa, allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi alle menti degli a lui soggetti per diffondere l'alito pestilento della Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare l'opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e sacrifici [...]"
In Nigeria uomini armati hanno attaccato ieri la Cattedrale cattolica di Maiduguri, nel Nord-est del Paese, e due stazioni di polizia: almeno 11 i morti, numerosi i feriti. La Cattedrale, colpita da un ordigno, ha subito gravi danni: “l’intero edificio – ha detto all’agenzia Fides il vescovo di Maiduguri, Oliver Dashe Doeme - è stato scosso dalle fondamenta per la violenza dell’esplosione”.
Sabato prossimo, 11 giugno, il Papa accoglierà in Vaticano circa 1400 zingari europei, in occasione del loro pellegrinaggio a Roma nella ricorrenza del 75.mo anniversario del martirio e dei 150 anni dalla nascita del Beato Zeffirino Giménez Malla, gitano martire della fede di origine spagnola. Si stima che in tutto il mondo ci siano circa 36 milioni di zingari, di cui 18 milioni vivono in India, 15 milioni in Europa e oltre 2 milioni nel continente americano: in Italia sono 170 mila. Il pellegrinaggio è organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in collaborazione con la Fondazione “Migrantes” della Cei, la Diocesi di Roma e la Comunità di Sant’Egidio.
L’Europa non abbia paura di Dio, ma custodisca e rinnovi le sue radici cristiane: è quanto affermato da Benedetto XVI all’udienza generale in Piazza San Pietro, dedicata al recente viaggio apostolico in Croazia. Il Papa si è soffermato in particolare sul ruolo della famiglia cristiana nella Chiesa e nella società di oggi. La fedeltà coniugale, ha detto, “è diventata di per se stessa una testimonianza” dell’amore di Cristo.
La parrocchia di Filippo apostolo negli Emirati è l’unica anche a presentare sulle cupole cinque croci. Il Patriarcato di Mosca ringrazia l’amministrazione locale.
Nel messaggio inviato dalla Commissione episcopale giustizia e pace in occasione della Giornata per l’ambiente 2011, i vescovi coreani ammoniscono: “Siamo troppo arroganti, dobbiamo tornare a curarci della Terra”.
L’incarico è stato assegnato al musulmano Mian Mujtaba Shujaur Rehman, già titolare dell’Istruzione e della Sanità. In un primo momento la poltrona doveva andare a Kamran Micheal, attuale ministro dei Diritti umani. I membri musulmani dell’Assemblea provinciale contrari al fatto che un cristiano presentasse il bilancio. Condanne da leader minoranze e società civile.
All’udienza generale Benedetto XVI ripercorrendo il viaggio in Croazia dice che l’Europa ha la vocazione di custodire e rinnovare “un umanesimo che pone al centro la coscienza dell’uomo, la sua apertura trascendente e al tempo stesso la sua realtà storica, capace di ispirare progetti politici diversificati, ma convergenti alla costruzione di una democrazia sostanziale, fondata sui valori etici radicati nella stessa natura umana”.
Domenica scorsa mi trovavo in Roma e con mia grande sorpresa mi imbatto in una folla di scalmanati omosessuali i quali cominciano ad insultarmi con i titoli più ingiuriosi e con me ingiuriarono tutta la Chiesa di Gesù Cristo della quale io altro non sono che un servitore. E bene, trovandomi il giorno dopo(ieri) come di consueto ad un esorcismo, mentre pregavo in riparazione delle offese che Nostro Signore, la Chiesa e il S. Padre in questi giorni hanno ricevuto e riceveranno... mi sento inveire contro il demonio(in Latino) per bocca della persona posseduta ...
o avuto occasione di incontrare, più di trent’anni fa, Pat Buchanan, guru, giornalista e voce controversa del conservatorismo americano, nella parrocchia a Washington, DC, in cui ero stato incaricato di celebrare la Messa Tridentina. Non fui sorpreso nel vedere che Buchanan preferiva assistere alla messa secondo il rito antecedente al Concilio Vaticano II. In più, ero contento di avere l’opportunità, durante l’incontro “caffè e brioche” dopo messa, di sottoporgli una questione che mi lasciava perplesso, cioè la posizione apparentemente anti-ispanica di molti conservatori cattolici americani, così come risultava dal dibattito sull’immigrazione illegale. Mi chiedevo, cioè, perché come cattolici tradizionalisti (cosa evidente dal loro amore per la Messa Tridentina) non riuscissero a vedere la crescente presenza ispanica nella Chiesa come qualcosa di positivo che, se gestito in modo adeguato e corretto, avrebbe potuto rafforzare la risposta della Chiesa all’agnosticismo laicista di tanta cultura dominante. La questione mi è tornata alla mente questa settimana leggendo l’editoriale di Buchanan sull’ultimo numero di The American Conservative (luglio 2011). Nell’articolo, intitolato “Gettati ai leoni”, Buchanan descrive le persecuzioni contro i cristiani nei Paesi del Medio Oriente dove gli Stati Uniti, in nome dell’esportazione della democrazia, hanno rimosso, o stanno tentando di rimuovere, dittature sotto le quali i cristiani potevano praticare liberamente la loro fede.
In occasione della presentazione alla stampa di Michel Petrucciani - Body & Soul, documentario diretto da Michael Radford (regista de Il postino) sulla vita del grande pianista francese affetto da una grave malattia genetica (la cosiddetta sindrome delle ossa di vetro), pubblichiamo l'articolo comparso su Tempi (n. 17, 2009) a firma di Enzo Manes, sulla straordinaria vita di uno dei più grandi pianisti jazz. All'anteprima romana del film, accanto al regista Radford, Alexandre, il figlio del jazzista che ha contribuito alla realizzazione del documentario.
Riportiamo un articolo dell'Osservatore Romano in edicola domani che risponde all'articolo di Marco Politi sul Fatto quotidiano: "Se i pubblicitari si ostinano a proporre un modello di famiglia, non vorrà forse dire che quel modello è attuale? Forse è proprio quello che molti desiderano, e che la Chiesa insegna a scoprire" .
“Agli italiani e al mondo dico: quando venite in Terrasanta, non limitatevi a visitare i luoghi sacri, venite a trovare le pietre vive: i fedeli cristiani che formano la Chiesa vivente di oggi: dite loro che non sono soli. Fate sentire che i loro fratelli nel mondo li pensano, pregano per loro.” A questo appello ha dato voce Mons. Fouad Twal, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, presente alla convocazione nazionale a Rimini del Rinnovamento nello Spirito Santo, il movimento dei fedeli laici che è impegnato nella costruzione di un Centro internazionale mariano a Gerusalemme, intitolato alla Santa Famiglia di Nazareth, voluto dal Beato Giovanni Paolo II.
Il dissidente cristiano cinese è in prigione dalla fine del 2007. È stato condannato per “istigazione alla sovversione contro il potere statale”. Ha portato alla luce il contagio di Hiv/Aids di migliaia di contadini a cui sono state praticate trasfusioni di sangue infetto. Il Parlamento europeo nel 2008 gli attribuito il pemio Sakharov per la Libertà di pensiero.
Non una forma di sostegno assistenzialistico, ma uno strumento “universale, selettivo, condizionato, attivante”, destinato a qualunque cittadino si trovi nella condizione, più o meno temporanea, di mancanza di mezzi sufficienti a una vita dignitosa, e volto a favorire l’investimento su di sé, sulle proprie capacità: è la definizione di “reddito di autonomia”, uno strumento di integrazione al reddito che le Caritas della Lombardia propongono alle istituzioni, a partire da quelle della Lombardia, per aiutare le famiglie e contrastare le vecchie e nuove povertà create dalla crisi economica.
Sabato 11 e domenica 12 giugno, in occasione della solennità di Pentecoste, in molte diocesi italiane i Vescovi daranno loro un "mandato" ai giovani italiani - finora sono circa 80.000 gli iscritti – che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, in programma per il prossimo agosto.
Un nobile spagnolo, Arcivescovo e viceré, giunge agli onori degli altari. Un esempio di uomo di Chiesa e di politico che lottò contro la corruzione della sua epoca, in un'America che non si distingueva per la trasparenza e l'onestà di quanti la governavano. La beatificazione, avvenuta questa domenica, di Juan de Palafox y Mendoza, Arcivescovo e viceré nella Nuova Spagna del XVII secolo, è un'opportunità affinché quanti governano oggi possano ispirarsi al suo esempio. Per i biografi e i ricercatori, è sorprendente che Juan de Palafox y Mendoza, pur avendo accumulato i massimi poteri civili ed ecclesiastici in America, non li abbia mai usati per beneficio personale, ma sempre al servizio del bene comune e di quello delle anime.
Fino a qualche tempo fa si pensava che per recuperare i pazienti affetti da paralisi cerebrale bastasse operare sulle conseguenze motorie della lesione, ridurre la “rigidità” dei muscoli, esercitarli per rinforzarli, curare tendini e ossa con interventi di tipo fisico (operazioni ortopediche e tutori) o chimico (botulino), far leva sui riflessi. Dimenticando il cervello, perché danneggiato. A riportare l’attenzione a monte, al cervello, sede della lesione, è stato il professor Carlo Perfetti con il suo gruppo di lavoro. 71 anni, toscano, 250 pubblicazioni, numerose monografie tradotte in diverse lingue, direttore dal 1980 della rivista “Riabilitazione Neurocognitiva”,giàprimario della sezione della unità sanitaria alto vicentino, è direttore del Centro studi di riabilitazione neurocognitiva di Santorso (Vi).
L'Arcivescovo di Dublino, monsignor Diarmuid Martin, spera che il Congresso Eucaristico Internazionale che si celebrerà nel 2012 nella sua città possa incoraggiare la Chiesa in Irlanda nella sua ricerca di rinnovamento. Lo ha confessato giovedì scorso rivolgendosi ai delegati internazionali riuniti in Irlanda per preparare l'evento del prossimo anno, affermando che “la Chiesa in Irlanda affronta un difficile cammino di rinnovamento”. “Il rinnovamento della Chiesa in Irlanda è una responsabilità di tutta la Chiesa irlandese”, ha aggiunto. “La presenza di pellegrini di tutto il mondo al Congresso Eucaristico sarà per noi un grande incoraggiamento nel nostro sforzo di rinnovamento”.
I pellegrini che si sono recati al Santuario di Fatima (Portogallo) questa domenica hanno pregato per i comunicatori in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Il rosario delle 10.00 nella Cappellina delle Apparizioni ha avuto come intenzione principale la preghiera “per tutti coloro che sono dietro ai mezzi di comunicazione sociale, perché lavorino con autenticità e al servizio della verità”, ha reso noto l'Ufficio Stampa del Santuario. Durante la recita della preghiera mariana, guidata dal rettore del Santuario di Fatima, monsignor Virgílio Antunes, sono stati anche ricordati tutti coloro che utilizzano i mezzi di comunicazione sociale, “affinché abbiano una coscienza ben formata per poter usare correttamente questi mezzi”.
Da alcuni anni si è fatta strada in ambiente pro-life e cattolico l’idea di valorizzare quelle parti della legge 194/78 che, almeno formalmente, sembrano proteggere la vita umana prenatale. Si tratta del titolo della legge “Legge per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria della gravidanza”, e di parte degli 1, 2 e 5.1 Il progetto di valorizzare certi “elementi positivi della legge 194” per difendere le vite umane minacciate dall’aborto è in sé certamente positivo e merita di essere utilizzato e valorizzato. Tuttavia, se esso si associa alla rinuncia a denunciare l’intrinseca ingiustizia ed inaccettabilità della legge 194/78, diventa disastroso.
Reduce da una visita in Estremo Oriente, padre Mauro Jöhri, ministro generale dell’Ordine dei frati minori cappuccini, parla volentieri dei confratelli che ha incontrato «là dove nessuno vuole andare», secondo un’espressione attribuita a Papa Pacelli scelta come titolo di un cortometraggio preparato dalla tv svizzera per documentare i viaggi che fra’ Mauro ha compiuto (e compie) qua e là per il mondo per visitare i suoi religiosi sparsi in centoquattro Paesi. «Torno dal Giappone e dalla Corea del Sud — racconta — dove ho incontrato i nostri fratelli impegnati sulle frontiere dell’evangelizzazione.
Per liberare Farah Hatim, l’infermiera cristiana sequestrata e convertita forzatamente all’islam in Punjab un mese fa, occorre una sforzo della Chiesa e della comunità internazionale. È l’appello che giunge all'agenzia Fides dalla famiglia della giovane e dai fedeli cattolici del Punjab. La famiglia di Farah – riferiscono fonti locali che chiedono l’anonimato per motivi di sicurezza – si trova in uno stato di disperazione e di impotenza, dopo che anche le voci delle istituzioni locali sono rimaste inascoltate.
P. Vincent Peter Pham Văn Khôi, 61 anni, ha annunciato il Vangelo in aree del Paese in cui la religione era bandita. Egli ha unito il lavoro manuale nei campi alla pastorale sociale, per “integrarmi nelle comunità più povere”. In una parrocchia ha celebrato oltre 800 battesimi. E i bambini di ieri “hanno voglia di aiutarmi nel lavoro missionario”.
Insieme al Jesuit Refugee Service, p. Stan Fernandes s.j., indiano, ha promosso iniziative a breve e lungo termine per favorire l’istruzione tra i ragazzi ai margini della società. In Afghanistan il 68% della popolazione sono giovani tra i 12 e i 25 anni: la percentuale più alta di popolazione in età scolare in tutto il mondo.
Il Vescovo ausiliare di Lahore ha espresso la sua preoccupazione relativamente a una petizione inoltrata da un gruppo islamico che chiede di mettere fuori legge la Bibbia. Si tratta di una iniziativa a cura del partito Jamiat-Ulema-e-Islami nella quale si chiede alla Corte suprema di dichiarare blasfemi alcuni passaggi della Bibbia. Se tale richiesta non verrà accolta, chiederanno la messa al bando di tutta la Bibbia. In Pakistan i cristiani che criticano l'Islam vengono già condannati per via della legge sulla blasfemia. Il Vescovo di Lahore ha espresso un preciso punto, e cioè che i pakistani cristiani hanno ogni diritto di avere la Bibbia.
“Noi non abbiamo teatro, cinema, ricerca scientifica, istruzione. Solo festival, conferenze e bugie. Noi non abbiamo produzione, non abbiamo agricoltura, sanità, giustizia, ma solo corruzione e ladri. Uno scrittore non può chiudere gli occhi e rimanere in silenzio. Uno scrittore ha delle responsabilità.” Con questo breve e intenso discorso, Somallah Ibrahim, uno dei maggiori scrittori egiziani contemporanei, rifiutò alcuni anni fa, il premio per il “Romanzo Arabo” che voleva assegnargli una giuria egiziana. Stupì l’Egitto per il suo coraggio e l’opinione pubblica ne fece il paladino della proprie richieste sociali al governo, costringendolo ad intraprendere una specie di tour elettorale in giro per tutto il paese.
Se non fosse perché indossa l’abito talare, in certi frangenti sembrerebbe più un agente segreto che un sacerdote. Invece Padre Simon Castell è un prete gesuita al quale il Vaticano ha affidato la missione di investigare in giro per il mondo su tutti i casi criminali che coinvolgono esponenti della Chiesa o che sono in qualche modo legati agli ambienti ecclesiali. La serie di produzione tedesca che lo vede protagonista, intitolata “Le indagini di Padre Castell” (Rete 4, mercoledì ore 21.10), ci presenta un investigatore capace di pilotare aerei, utilizzare le più avanzate tecniche di autodifesa, usare armi da fuoco, riparare mezzi meccanici e perfino scassinare serrature… Il tutto – naturalmente – sempre a fin di bene.
Il mondo alla rovescia. Ho appena letto su un giornale locale che in una certa zona della spiaggia di Jesolo la nuova presenza dei nudi naturisti «renderà possibile un recupero ambientale di tutta quest’area ma anche etico». Vedi dove va a cacciarsi l’etica. Per questo si fa così tanta fatica a vederla in giro.
In nome di quale principio tanti nel mondo cattolico, soprattutto tra coloro che si genuflettono alla sinistra, invocano il proliferare delle moschee? In nome della libertà religiosa. Giusto. In nome di quale principio gli stessi non muovono un dito dopo la vergognosa irruzione di un manipolo di squadristi rossi in una chiesa di Milano? Non si sa. Ce lo devono spiegare. E subito. Altrimenti dubiteremmo della loro onestà intellettuale. Non c’è nessuna differenza tra il pretendere che i fedeli di religione islamica abbiano a disposizione un luogo in cui pregare e pretendere che i fedeli di religione cattolica abbiano un luogo in cui pregare in santa pace, senza che la celebrazione del sacrificio eucaristico – culmine della fede cristiana – venga brutalmente interrotta.
“Perché lo Spirito Santo faccia sorgere dalle nostre comunità numerose vocazioni missionarie, disposte a consacrarsi pienamente alla diffusione del Regno di Dio”: è l’intenzione missionaria di preghiera di Benedetto XVI per il mese di giugno. Un’invocazione che richiama naturalmente alla Solennità della Pentecoste che celebreremo domenica prossima.
Sabato prossimo, 11 giugno, il Papa accoglierà in Vaticano circa 1400 zingari europei, in occasione del loro pellegrinaggio a Roma nella ricorrenza del 75.mo anniversario del martirio e dei 150 anni dalla nascita del Beato Zeffirino Giménez Malla, gitano martire della fede di origine spagnola. Si stima che in tutto il mondo ci siano circa 36 milioni di zingari, di cui 18 milioni vivono in India, 15 milioni in Europa e oltre 2 milioni nel continente americano: in Italia sono 170 mila. Il pellegrinaggio è organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in collaborazione con la Fondazione “Migrantes” della Cei, la Diocesi di Roma e la Comunità di Sant’Egidio.
Una nuova generazione di politici cattolici «è difficile che si realizzi» se i cattolici continueranno a conformarsi «al mondo e ai suoi venti di opinione» invece che ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa. Lo sostiene in questa intervista il vescovo di Trieste Gianpaolo Crepaldi, autore del recente manuale Il cattolico in politica (Cantagalli), che critica l’uso di «slogan ecologisti» da parte di molte associzioni cristiane in vista del referendum sull’acqua e descrive come, a suo parere, dovrebbe essere la «casa comune» dei cattolici in politica a partire dai «principi non negoziabili», cioè la difesa della vita, della famiglia e della libertà di educazione.
Perché credere e in quale Dio credere? È lecito dubitare? E se il materialismo fosse più assurdo delle più assurde ipotesi divine? E la Chiesa? Sono alcune delle domande che vengono affrontate nel libro di Antonio Thellung “Una saldissima fede incerta”, pubblicato dalle Paoline e che verrà presentato questo mercoledì, 8 giugno, alle 18.30 presso il Centro Russia Ecumenica di Roma (Borgo Pio, 141). All'incontro pubblico, coordinato dalla giornalista Elisa Costanzo, parteciperanno Thellung, la teologa e saggista Maria Caterina Jacobelli e il poeta e filosofo Marco Guzzi.
Benedetto XVI ha voluto lanciare un appello alto e accorato in difesa dei valori più belli della famiglia. E' quanto ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, all’indomani della conclusione del viaggio apostolico in Croazia. In una intervista ai microfoni di Radio Vaticana, il portavoce vaticano ha affermato che il viaggio è “riuscito pienamente, anche al di là delle aspettative che potevano avere i vescovi croati. C’è stata una risposta molto grande, molto cordiale e io direi che nell’atmosfera si sentiva che era un’accoglienza non solo da parte della Chiesa più impegnata, dei fedeli veramente convinti, ma anche del popolo”.
La nuova traduzione inglese del Messale Romano, che verrà usata nel mondo anglofono a partire dall'Avvento, è “un momento speciale di grazia nel mondo anglofono”, hanno affermato i membri della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles in una Lettera Pastorale Nazionale. Più di 700 Vescovi sono stati coinvolti nel processo della nuova traduzione in Australia, Canada, Inghilterra e Galles, India, Irlanda, Nuova Zelanda, Pakistan, Filippine, Scozia, Sudafrica e Stati Uniti.
Omosex-follia a Milano. Un gruppo di NO GLOBAL è entrato nella Chiesa di San Giuseppe Calasanzio (via don Gnocchi a San Siro), durante la messa officiata dal vescovo ausiliario Marco Ferrari, il parroco padre Alberto e don Vittorio De Paoli, per l’ultima giornata di esposizione dell’immagine della Madonna pellegrina di Fatima. Oggetto della contestazione la posizione di padre Alberto, che avrebbe definito l’omosessualità una malattia, curabile con il sostegno di uno psicologo. Messa interrotta, cori, slogan insulti e striscioni. Protagonisti un gruppo di esaltati “antagonisti” che dopo aver accusato il parroco di omofobia, sfoggiato lo striscione «Padre Alberto, curati tu» e urlato «fuori i preti» e «chiudete le chiese», hanno inneggiato a Pisapia «Liberatore di Milano».
C’è una guerra in corso da tre mesi, i bombardieri della Nato tuonano giorno e notte, ma dove sono i giornalisti di denuncia, i Santoro, i Lerner, i Floris e dove sono l’Annunziata e la D’Amico? Dov’è la schiena diritta del giornalismo sedicente libero, quello che chiama “servi” tutti gli altri? Sarei curioso anche di sentire la saggia voce di spiriti liberali come Paolo Mieli o Ernesto Galli della Loggia. Invece sono diventati tutti muti. A cosa si deve questo improvviso silenzio collettivo?
Si presta a molte considerazioni la gravissima decisione presa dal “Global Commission on Drug Policy” delle Nazioni Unite, che in un rapporto diffuso a New York l’altro giorno sancisce il fallimento della “guerra alla droga”. La prima considerazione riguarda gli estensori del rapporto. Sono i rappresentanti più prestigiosi del mondo politico, intellettuale ed economico mondiale. Ebbene, a parte la banalità delle cifre d’incremento del consumo delle sostanze stupefacenti, conosciute da tutti ormai da anni, neanche una parola nel rapporto è dedicata a quello che molti di loro stessi hanno concorso a produrre. Perché incapaci di proporre e governare soluzioni coerenti ad una situazione che da decenni domina le economie mondiali, devasta interi Paesi e governa la vita di una persona su duecento nel pianeta.
Americano di origine armena nato nel 1928, laureato nel 1952 alla Medical School dell’Università del Michigan ad Ann Arbor, reso celebre pure da un film diretto nel 2010 da Barry Levinson e interpretato da Al Pacino, You Don't Know Jack, per tutti, per sempre, Jacob Kevorkian detto "Jack" era il "Dottor Morte".
Questa mattina ho chiamato l’Islamic Call Society per segnalare la profanazione del cimitero italiano” dice all’agenzia Fides mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli. Il 3 giugno ignoti hanno assalito il cimitero italiano di Tripoli, causando ingenti danni pur senza essere riusciti a penetrare nei locali dove si trovano gli ossari. Sui muri sono state tracciate scritte contro la Nato e i bombardamenti alleati in corso sulla Libia, oltre a insulti e messaggi minatori.
E’ stato sequestrato e poi liberato dopo un breve periodo mons. Eduard Mathos, vescovo di Bambari, nella Repubblica Centrafricana. Il presule - rientrato nel suo episcopio sotto scorta militare - è caduto in un’imboscata tesa da un gruppo di ribelli, secondo il racconto reso da fonti della Chiesa locale, riportate dall’agenzia Fides. “Mons. Mathos si era recato nel villaggio di Ngerengou, a nord di Bria, per amministrare il sacramento della Cresima. Anche se sapeva bene che nell’area operano diversi gruppi di ribelli, il vescovo non si è tirato indietro, nonostante i rischi, pur di continuare l’opera pastorale”.
Il Cardinale Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo (Brasile), ha sottolineato che “il punto di partenza imprescindibile e costante della vita e della missione della Chiesa è Gesù Cristo”. “La Chiesa perde il suo riferimento se non ha Gesù Cristo e il suo Vangelo sempre davanti agli occhi”, ha scritto in un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”, in cui parla della recente approvazione da parte della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) delle direttrici dell'evangelizzazione nel Paese sudamericano. “Le direttrici comprendono questo aspetto come punto di partenza per ogni azione evangelizzatrice: senza l'incontro personale e contagioso con Gesù Cristo, non ci sono discepoli né missionari, e il lavoro della Chiesa avrebbe la forza e il significato di qualsiasi ONG o iniziativa umana. La Chiesa non può dimenticare di essere, innanzitutto, opera di Dio, che conta, certamente, sulla nostra costante partecipazione e collaborazione”.
L'Arcivescovo di Pamplona-Tudela, monsignor Francisco Pérez, ha invitato a condannare l'“infracultura della morte” di fronte all'apertura del primo centro abortista in Navarra, prevista dopo l'estate nella località di Ansoáin. Interpellato sull'atteggiamento che i cristiani devono avere dopo la prima richiesta di apertura di una clinica abortista privata nella comunità, il presule ha chiesto di “far capire alle persone che l'aborto procurato è per sua natura un crimine” e che quanti lo realizzano e vi collaborano “non avranno mai pace”. In alcune dichiarazioni raccolte dall'agenzia SIC, ha anche invitato a chiedere “al Signore della Vita che rafforzi le donne che hanno intenzione di abortire” e a sostenere la cultura della vita.
Oggi la vita dei giovani è spesso influenzata da un cattivo uso dei mezzi di comunicazione, che a volte presentano modelli ingannevoli e fuorvianti. Il falso mito della perfezione e dell’apparenza finisce spesso per condizionare la vita di tanti ragazzi che rischiano di essere vittime di gravi problemi, come l’anoressia, o che vivono uno stato di disagio e di emarginazione. Di questo si parlerà nel corso “La psicologia e le sfide della modernità”, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (via degli Aldobrandeschi 190), sabato 11 giugno prossimo a Roma, alle 9.00.
In Pakistan si registra un aumento costante della violenza contro le minoranze religiose e i cristiani “sono le prime vittime delle persecuzioni”: è una questione che il governo deve affrontare per garantire la libertà, la democrazia e lo stato di diritto. E’ quanto afferma un nuovo rapporto intitolato “Una domanda di fede” (A Question of Faith), pubblicato nei giorni scorsi dal “Jinnah Institute”, prestigioso centro di ricerca e di analisi pakistano, ispirato ai principi del fondatore della patria, Mohammed Ali Jinnah.
La Croazia, Paese dalla fede “sincera”, motivo di “gioia” per Benedetto XVI che ha constatato “quanto sia ancora viva nell’oggi l’antica tradizione cristiana” della popolazione locale. Queste le parole del Papa a conclusione, ieri, del suo 19.mo viaggio apostolico internazionale: per la pioggia battente la cerimonia di congedo all’aeroporto internazionale di Zagabria ieri sera è stata annullata. Le delegazioni vaticana e croata si sono salutate in un hangar. In serata il rientro del Pontefice in Vaticano.
Una visita pastorale all’insegna della famiglia, dell’Europa e della figura del Beato Stepinac. All’indomani della conclusione del viaggio apostolico in Croazia, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, si sofferma sui momenti e i messaggi salienti della due giorni in terra croata di Benedetto XVI.
Ieri altri 20 fedeli della Chiesa di Shouwang sono stati arrestati, alcuni loro leader sono agli arresti domiciliari da oltre due mesi. Pechino vuole stroncare qualsiasi attività religiosa al di fuori del controllo del Partito comunista.
Le leggi sono in discussione in questi giorni. Chi predica o tenta di persuadere un cittadino a cambiare religione rischia fino a 5 anni di carcere e multe superiori a 400 euro. I cristiani temono strumentalizzazioni da parte degli estremisti indù e la riduzione della libertà religiosa.
La notizia è arrivata come una bomba già alcuni mesi fa, provocando disagio e scalpore negli ambienti prolife spagnoli: in alcuni ospedali dove si pratica l'aborto esponenti della Chiesa cattolica fanno parte del Consiglio d'amministrazione. Si tratta degli ospedali di san Pau (Barcellona), sant Joan de Déu (Esplugues de Llobregat), appartenente ai Fatebenefratelli, e sant Celoni (Tarrasa), situati nelle diocesi di Barcellona, sant Feliú de Llobregat e Tarrasa. La partecipazione ecclesiastica in questi ospedali non è irrilevante: all’ospedale san Pau, per esempio, la Chiesa occupa il 33% dei posti nel consiglio di amministrazione.
Ieri a Iskenderun una messa a un anno dall’assassinio del vescovo. Per mons. Lucibello occorre passare “dalla presenza alla testimonianza”. Continui segni di stima verso i cattolici. Libertà religiosa significa anche libertà di non credere e di cambiare religione.
La recente “epidemia” di morti in Germania, prima imputata ai cetrioli spagnoli, poi a non si sa cosa, ha portato una nuova ondata di panico: cetrioli sequestrati, dissequestrati, nuove raccomandazioni di lavarsi le mani prima di mangiare, appena si torna a casa, di mettere la varichina nell’insalata e altre amenità. E ci risiamo, come se non ne avessimo viste abbastanza: H1N1, aviaria, suina, mucca pazza… e il bello è che ognuna di queste “epidemie che avrebbero distrutto il mondo” ha causato solo pochi morti: meno di quanti ne fa una normale influenza stagionale. Eppure tutti a preoccuparsi, a buttarsi l’alcol sulle mani, a stilare protocolli, a spendere, comprare, soprattutto: comprare e spendere per articoli sanitari, disinfettanti, antibiotici. Il tutto per qualche decina di decessi: cosa triste, ma limitata, certo meno di quanti muoiono di incidenti stradali in un weekend. Ma che volete, siamo fatti così: tutti pronti a spaventarci per il primo allarme, soprattutto se ben orchestrato volutamente o no. E soprattutto pronti a far finta di non vedere quando le epidemie vere ci sono, sono gravi, sono sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente c’è la parola d’ordine di non interessarsene.
Benedetto XVI ha visitato il 4 e 5 giugno la Croazia, accolto da uno straordinario entusiasmo di popolo, mettendo al centro delle sue riflessioni come «tema centrale» – lo ha detto egli stesso – quello della coscienza. Il Papa ne aveva già parlato in occasione del viaggio apostolico nel Regno Unito del 16-19 settembre 2010, nel corso del quale aveva beatificato il cardinale John Henry Newman (1801-1890), della cui riflessione filosofica e teologica la coscienza è l’elemento portante. Ma proprio in Gran Bretagna Benedetto XVI aveva precisato che si tratta di un argomento vastissimo, che in quell’occasione poteva solo iniziare a impostare e su cui sarebbe tornato.
Celebrando la messa a Zagabria, di fronte a un’immensa folla in occasione della giornata delle famiglie croate, Benedetto XVI ieri mattina ha invitato a non ridurre l’amore a «emozione sentimentale» e a «pulsioni istintive», ricordando il valore «unico e insostituibile» della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Il Papa ha ripetuto che la famiglia oggi «deve affrontare difficoltà e minacce» ovunque e quindi «ha particolare bisogno di essere evangelizzata e sostenuta».
L'irruzione è avvenuta alla chiesa di San Giuseppe Calasanzio di via don Gnocchi a San Siro. Nel mirino degli autonomi il prete: "E' omofobo". Un fedele sviene per la paura.
Quasi un decimo della popolazione croata si è riunita questa domenica per la Messa, che Benedetto XVI ha presieduto al culmine della sua visita apostolica, per ascoltare il suo incoraggiamento alle famiglie cattoliche a mostrare che è possibile amare senza riserve. Durante l'incontro il Papa ha invitato a non avere paura di impegnarsi per tutta la vita con il matrimonio, partecipando alla prima Giornata delle famiglie cattoliche croate che ha radunato circa 400 mille persone nell'ippodromo di Zagabria. “Care famiglie, siate coraggiose!”, ha esortato il Pontefice. “Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio!”.
Il popolo croato “non si può capire, non può capire se stesso, se non nel suo rapporto con la fede cristiana e con la Chiesa cattolica anche come istituzione”. E' questa la riflessione fatta daldirettore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel secondo e ultimo giorno della visita di Benedetto XVI in Croazia. In una intervista concessa alla Radio Vaticana nel secondo il sacerdote gesuita ha espresso gioia per l’“accoglienza veramente cordiale e profonda da parte di tutto il popolo nei confronti del Santo Padre” e si è detto “colpito del fatto che l’incontro coi giovani si sia svolto nella piazza principale di una grande città e sia stato un incontro che, con molta naturalezza, ha avuto non solo parole e canti, ma anche l'adorazione silenziosa dell’Eucaristia”.
"Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria o addirittura sostitutiva del matrimonio". E non riducete l'amore a "emozione sentimentale", a "pulsioni". Lo ha detto Benedetto XVI durante la messa a Zagabria nella giornata conclusiva della sua visita in Croazia lanciando un appello a fare figli: "Non bisogna avere timore di impegnarsi per un'altra persona. L'apertura alla vita è segno di fiducia nel futuro".
L’anticattolicesimo potrebbe anche essere l’ultimo dei pregiudizi presenti nella società odierna, ma per l’autore e giornalista canadese Michael Coren non è qualcosa da sottovalutare. Nel suo libro “Why Catholics Are Right” (McClelland and Stewart), recentemente pubblicato, l’autore prende in esame una serie di critiche comuni contro la Chiesa. Core, nato in una famiglia non praticante, con padre ebreo, è diventato cattolico quando era ventenne. Essere ebreo lo ha aiutato nella sua carriera, mentre – come spiega nell’introduzione al suo libro – la sua fede cattolica lo ha portato a perdere due lavori e a vedersi chiudere molte porte in faccia nel mondo dei media. Nel volume prende le mosse da una questione che – dice – non avrebbe voluto e dovuto trattare: quella degli scandali sessuali del clero. Riconosce l’enorme danno subito da molte persone a causa degli abusi, ma sostiene anche che alcune critiche sono ingiustificate.
La famiglia tradizionale che affronta difficoltà e minacce, l’intangibilità della vita umana, dal concepimento fino al suo termine naturale, l’apertura alla vita. Ma anche il contributo delle “piccole chiese domestiche” all’evangelizzazione nel mondo. Sono questi alcuni dei temi affrontati stamani a Zagabria, in Croazia, da Benedetto XVI alla Santa Messa in occasione della prima Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate, fulcro del suo 19.mo viaggio apostolico internazionale.
Il 1˚ giugno, è la sua festa: Beato Giovanni Battista Scalabrini, Padre dei migranti. Eduardo, 27 anni, brasiliano, studente di teologia a Roma e discendente di emigrati veneti preparava diligentemente l’entrata della nostra Chiesa di Brixton Road. Con tutta la cura disponeva quattro grandi foto di Scalabrini in bianco-e-nero: belle, colte dal vivo, in una visita pastorale nel suo Brasile, prendono colore dal vaso di fiori accanto e dal grande titolo in alto: Scalabrini’s day. In questo giorno, veramente, è la festa di entrambi.
Care famiglie, siate coraggiose! Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio! Mostrate con la vostra testimonianza di vita che è possibile amare, come Cristo, senza riserve, che non bisogna aver timore di impegnarsi per un’altra persona! Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità! L’apertura alla vita è segno di apertura al futuro, di fiducia nel futuro, così come il rispetto della morale naturale libera la persona, anziché mortificarla!”.
Il Benin è il Paese più povero dell’Africa, talmente povero da non consentire ai suoi abitanti di curarsi e tantomeno di andar in ospedale per gli interventi chirurgici. È’ per questo che Danilo Tonin, missionario laico in Benin, ha pensato di allestire un ospedale itinerante per i villaggi della Savana. E, sostenuto in questo progetto da numerosi medici (chirurghi specialisti e oculisti) è riuscito nell’impresa: allestire una sala operatoria mobile, ospitata su un camion con un cassone di 7 metri e mezzo più la cabina, con un pianale posteriore per il sollevamento della barella con l’ammalato dopo l’intervento chirurgico.
La precisa attendibilità dei vangeli circa la resurrezione (già descritta nel precedente articolo “Morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato”), ci dice che il terzo giorno si diffuse rapidamente la notizia dapprima della constatazione della tomba vuota e subito dopo dell’incontro di più persone con Gesù risorto, dai primissimi chiarori del primo giorno dopo il sabato, quindi in un 16 nisan del calendario lunare ebraico. Gli Atti degli apostoli attestano (At 1,3) che Gesù si mostrò più volte e “con molte prove” (At 1,3) ai suoi.
Nel trentesimo anniversario (17 maggio) del referendum sull’aborto, sono ritornati in auge diversi argomenti abortisti. Non è possibile dimostrare qui che l’aborto è l’uccisione di una persona (al riguardo rinvio al mio articolo Aborto, una valutazione filosofica). Mi limito quindi solo alla discussione di qualche tesi erronea.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, convocato ieri sera dal Gabon, presidente di turno dei Quindici, ha chiesto al governo di Khartoum di ''ritirarsi immediatamente dalla regione di Abyei'', contesa tra Nord e Sud del Sudan. Il Consiglio di Sicurezza esprime la propria preoccupazione per il deteriorarsi della situazione nell'area, ricca di petrolio, chiedendo in particolare alle truppe sudanesi di fermare le violenze. Sulla difficile situazione nel Sudan, il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
Durante il suo viaggio per Zagabria il Papa ha inviato un telegramma di saluto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ricordando che la sua visita apostolica in Croazia avviene in occasione della Giornata delle famiglie cattoliche. Quindi, ha invocato “sull’intera nazione italiana copiosi doni di luce e sapienza affinché continui a riconoscere l’istituto familiare cellula fondamentale della società sostenendolo con adeguati interventi”.
Un popolo che vive la fede “con il cuore” e che guarda “con grande gioia”, e qualche cautela, all’ingresso del proprio Paese nell’Unione Europea. Sono le due immagini che stamattina Benedetto XVI ha regalato della gente croata, durante il suo tradizionale incontro con i giornalisti a bordo del volo diretto a Zagabria. Il Papa ha risposto a tre domande dei cronisti, che gli hanno anche chiesto una riflessione sul Beato cardinale Stepinac.
A un anno dall’ uccisione del vescovo, Murat Altun, l’assassino, è stato giudicato sano di mente e avrà regolare processo. La mano degli ultra-nazionalisti dietro l’omicidio, per screditare il Primo ministro Erdogan e la futura convivenza fra cristiani e musulmani. Le elezioni politiche del 12 giugno preparano forse un nuovo capitolo per il Paese e la convivenza.
Si stanno creando molte aspettative nei confronti della nuova amministrazione di Milano, che molti considerano un "laboratorio" politico e culturale, un luogo cioè in cui si anticipano orientamenti e tendenze destinati a diffondersi poi nel Paese. È per questo che fa riflettere l’intervista rilasciata martedì a Repubblica da Umberto Veronesi il quale ha dichiarato che la vittoria di Pisapia a Milano «ha riportato la città al suo ruolo di capitale etica del Paese». Secondo il famoso oncologo, Milano è cresciuta in questi anni e «la crescita nel mondo – è innegabile – passa attraverso una rivoluzione di valori. I pilastri su cui si fondava la società patriarcale dello scorso secolo – Dio, patria, famiglia – sono al tramonto, a favore di una comunità moderna multietnica e multiconfessionale, basata su altri tre pilastri: libertà, tolleranza, solidarietà. In questo senso si è mosso il programma di Pisapia, e la città l’ha seguito».
Sono iniziate le novene di Pentecoste e a Sant'Antonio da Padova.
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha comunicato sull’apparizione avuta da Ivan stasera, Venerdì 3 Giugno 2011, sul Podbrdo alle ore 22:00. Stasera la Madonna è venuta molto gioiosa e felice. All’inizio, come sempre, ci ha salutati col suo materno saluto “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato un tempo su tutti noi con le mani distese ed in particolare sui malati presenti. Poi la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutti gli oggetti sacri che abbiamo portato per la benedizione. Poi ha pregato un tempo più lungo per la pace nel mondo e nelle famiglie. Poi Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare su di noi ed in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”. Ivan ha poi sottolineato nuovamente che la Madonna stasera ha pregato per la maggior parte del tempo per la pace nel mondo e nelle famiglie.
“Egli si mostrò ad essi vivo dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, 'quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo'”. "Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 'Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo'” (At 1, 3-5, 9-11).
Nel contesto della nuova evangelizzazione proposta da Papa Benedetto XVI, un ruolo importante può essere ricoperto dai santuari, meta di pellegrinaggi di persone di ogni ceto, età e provenienza e occasione per una prima evangelizzazione o un rinnovato incontro con Dio. Lo ha ricordato l'Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, questo venerdì nella prolusione che ha pronunciato intervenendo alla Conferenza sul dialogo interreligioso cristiano-ebraico-musulmano in svolgimento a Gödöllö, vicino Budapest (Ungheria), organizzata nel semestre della Presidenza dell'Ungheria del Consiglio dell'Unione Europea.
Benedetto XVI ha incoraggiato il progetto della costruzione a Nazareth del Centro Internazionale per la Famiglia, che la Santa Sede ha affidato per sviluppo e gestione al movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS). La costruzione della struttura dovrebbe essere ultimata nel 2012. Il Papa ha inviato il suo messaggio tramite il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, agli oltre 15.000 partecipanti alla 34ma Convocazione nazionale del RnS, in svolgimento da questo giovedì a domenica a Rimini sul tema “La mia carne per la vita del mondo” (cfr. ZENIT, 31 maggio 2011).
Questo venerdì ricorre il primo anniversario dell'omicidio di monsignor Luigi Padovese, Vescovo cappuccino Vicario Apostolico dell'Anatolia, ucciso a Iskenderun dal suo autista (cfr. ZENIT, 3 giugno 2010). Monsignor Padovese è stato assassinato nella solennità del Corpus Domini, a conclusione dell’Anno sacerdotale e alla vigilia del viaggio di Papa Benedetto XVI a Cipro per promulgare l’Istrumentum Laboris dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, svoltasi in Vaticano nell'ottobre scorso e alla cui preparazione il presule aveva contribuito come Presidente della Conferenza Episcopale Turca.
Il mondo sta diventando una grande rete sociale grazie al ruolo dominante di Internet nella società, e i cristiani devono stare attenti a mantenere come punto centrale la dignità della persona umana. Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, S.I., in un'intervista concessa a Intercom magazine, una risorsa pastorale e liturgica della Conferenza Episcopale d'Irlanda.
E’ ancora viva nei giovani europei del Cammino neocatecumenale la gioia per l’incontro vocazionale che si è tenuto domenica scorsa a Düsseldorf, in Germania, nel corso del quale oltre 700 ragazzi hanno sentito la vocazione per il sacerdozio e oltre 300 ragazze per la vita consacrata. Un incontro organizzato in Germania perché il Papa è tedesco, quindi come un atto di gratitudine, ha spiegato Kiko Arguello, iniziatore del Cammino assieme a Carmen Hernandez. Prima di arrivare a Düsseldorf, i giovani hanno annunciato il Vangelo per le strade di 100 città della Germania e invitato i ragazzi tedeschi alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid, in agosto. Debora Donnini ha chiesto a Davide, 17 anni, di Como, come è stata per lui questa esperienza ...
Benedetto XVI ha ricevuto oggi il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas. “Una soluzione giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese”. “Lo Stato d’Israele e quello Palestinese debbono presto vivere sicuri, in pace con i loro vicini e dentro confini internazionalmente riconosciuti”. Il “contributo insostituibile” della comunità cristiana di Terra Santa.
Proseguendo la sua «scuola della preghiera» del mercoledì, il 1 giugno 2011 Benedetto XVI ha meditato sulla figura dell'«uomo di preghiera» per eccellenza dell'Antico Testamento: Mosè. «Il grande profeta e condottiero del tempo dell’Esodo - ha detto il Papa - ha svolto la sua funzione di mediatore tra Dio e Israele facendosi portatore, presso il popolo, delle parole e dei comandi divini, conducendolo verso la libertà della Terra Promessa, insegnando agli Israeliti a vivere nell’obbedienza e nella fiducia verso Dio durante la lunga permanenza nel deserto, ma anche, e direi soprattutto, pregando».
Non è facile dedicare una prima serata televisiva a un fenomeno popolare e misterioso qual è quello generato dalle apparizioni della Madonna a Medjugorje senza cadere nel sensazionalismo o nella retorica. Gli autori dello speciale “Viaggio a Medjugorje” (Rete 4) ci sono riusciti, proponendo un itinerario articolato e intenso attraverso il mistero di fede che avvolge la località della Bosnia Erzegovina diventata famosa da quando, 30 anni fa, la Madonna apparve per la prima volta a sei ragazzi del luogo. A fare da guida nel ripercorrere questa straordinaria vicenda è stato Paolo Brosio, insieme al giornalista e scrittore Antonio Socci e all’attrice Claudia Koll. Al pubblico televisivo sono state presentate le dichiarazioni dei protagonisti, dei testimoni e dei credenti che dal pellegrinaggio in questo paesino hanno tratto un beneficio spirituale prima ancora che materiale.
Il partito islamico radicale Jamiat Ulema-e-Islam ha inoltrato un ricorso alla Corte Suprema del Pakistan e ha lanciato una campagna di sensibilizzazione chiedendo di vietare la circolazione della Bibbia, definita “libro pornografico” e “blasfemo”. Si tratta di un nuovo attacco alla comunità cristiana in Pakistan, impaurita per gli attacchi e le minacce subite dopo l’eliminazione di Bin Laden, e già sotto scacco per gli effetti nefasti della legge sulla blasfemia, che punisce con la pena di morte chi insulta il Corano o il Profeta Maometto.
“Ogni cinque minuti un cristiano muore ucciso per la sua fede”. E' la notizia agghiacciante diffusa dal sociologo Massimo Introvigne nel suo intervento alla Conferenza internazionale sul dialogo interreligioso fra cristiani, ebrei e musulmani, in svolgimento a Gödollö (Budapest) promossa dalla Presidenza ungherese dell'Unione Europea. Introvigne, rappresentante dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) per la lotta all'intolleranza e alla discriminazione contro i cristiani, ha reso noto che i cristiani uccisi ogni anno per la propria fede sono 105.000, contando solo i veri e propri martiri, messi a morte perché cristiani, senza considerare le vittime di guerre civili o tra Nazioni.
I bombardamenti Nato iniziati per difendere la popolazione colpiscono civili innocenti. I media in silenzio non sanno più come giustificare una così evidente violazione dei diritti umani. Inascoltati gli appelli del Papa e del vescovo di Tripoli per una tregua.
Il governo prepara ordinazioni episcopali senza il mandato del papa. Preti, candidati, vescovi sono sotto la pressione dell’Associazione patriottica. Il segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, pur nella comprensione, chiede a sacerdoti e prelati cinesi di “resistere” con “la schiena dritta”. Gli appelli del Vaticano per la liberazione dei vescovi cinesi imprigionati a cui il governo cinese non dà risposta. La beatificazione del card. Gong Pinmei e dei martiri cinesi sotto il comunismo.
La Croazia attende Benedetto XVI, che domani e domenica sarà a Zagabria per il suo 19.mo viaggio apostolico internazionale, in occasione della Giornata delle famiglie cattoliche croate.
Ristabilimento del principio che vieta (con alcune deroghe) la ricerca sull’embrione umano, rifiuto di estendere alle coppie formate da donne l’accesso all’assistenza medica alla procreazione, allargamento della donazione di gameti (che resta anonima) anche da parte di persone che non hanno mai procreato, «no» al trasferimento post mortem degli embrioni: sono alcuni dei punti contenuti nel progetto di legge sulla bioetica approvato, in seconda lettura, dall’Assemblea nazionale francese.
Si intensifica nello Stato di New York la campagna contro la legalizzazione del matrimonio omosessuale. In queste settimane si sono moltiplicate le manifestazioni per contrastare il progetto, sostenuto dal Governatore Andrew Cuomo che ha annunciato l’intenzione di firmare il provvedimento se avrà i numeri al Senato statale.
Ricorre oggi il primo anniversario dell’uccisione, o più precisamente del martirio in Turchia di mons. Luigi Padovese, vescovo di Iskenderum (Alessandretta) e vicario apostolico dell’Anatolia, assassinato da un uomo che gli faceva da autista; e che salì poi sul tetto-terrazza della casa della sua vittima a proclamare che aveva dato la morte a Satana e a gridare “Allah Akhbar” (Allah è grande). Anche nel suo caso, come in quello di un altro sacerdote cattolico precedentemente ucciso in Turchia, don Andrea Santoro, assassinato a Trabzon (Trebisonda) nel 2006, le autorità turche hanno descritto gli assassini come degli squilibrati che avevano infierito sulle loro vittime spinti da pulsioni puramente patologiche.
«Ho visto il corpo senza vita di monsignor Padovese all’aeroporto. Era il corpo di un martire». A un anno di distanza, padre Raffaele Della Torre, ministro provinciale dei frati minori cappuccini della Lombardia, è ancora sgomento. Il 3 giugno 2010 a Iskenderun in Turchia, Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia, veniva accoltellato in casa dal suo autista, Murat Altun, un giovane turco di 28 anni. Nato a Milano nel 1947, Padovese, era approdato in Turchia nel 2004 dopo anni di appassionato insegnamento e una vocazione maturata nell’ordine dei francescani cappuccini. «È stato il mio confessore e direttore spirituale – racconta padre Della Torre – nonché mio caro amico. L’avevo rivisto poche settimane prima che venisse ucciso. Era consapevole delle difficoltà del dialogo con l’islam. Ma nella sua generosità era preoccupato più per la sua comunità che per se stesso».
Nel bilancio 2011-2012, 50 crore di rupie (circa 7,7 milioni di euro) saranno investite per la ricostruzione di chiese, programmi di sviluppo della comunità, borse di studio, microcredito. Ma l’arcivescovo di Bangalore afferma: “I cristiani vogliono giustizia, non soldi”.
Nella notte sei raid aerei hanno colpito i quartieri meridionali della capitale, danneggiando anche edifici civili. Mons. Martinelli denuncia l’indifferenza della Nato a una soluzione pacifica del conflitto. “Per distruggere Gheddafi, la Nato sta uccidendo decine di innocenti”.
All'Udienza generale papa Benedetto XVI si dedica ancora al tema della preghiera. Oggi ha preso come spunto la figura del profeta Mosè. Il Pontefice: «La tentazione costante è eludere il mistero divino costruendo un dio comprensibile, corrispondente ai propri progetti. La misericordia divina si fa presente attraverso di Lui lì dove c'è bisogno di salvezza» .
E’ ufficiale. Il figlio di Elton Jhon e David Furnish si riferirà ai suoi genitori chiamandoli rispettivamente “Daddy” e “Papa”, ovvero “paparino” e… “paparino”, che fortunatamente in inglese si può rendere con la forma anglosassone oppure con quella franco-normanna, non cambia la sostanza, ma la forma sì, e questo basta per salvare dalla confusione, o dall’imbarazzo, il piccolo Zackary, detto Zac, venuto al mondo il 25 dicembre 2010, almeno stando ai suoi due padri.
Sembra incredibile, ma oggi viene ricordato soltanto come discusso astrologo reclutato dall’esercito britannico per combattere Hitler. Eppure Louis de Wohl è entrato a tutti gli effetti nel firmamento degli scrittori più ispirati. Basta leggere L’ultimo crociato, La liberazione del gigante o L’albero della vita per capire perché sia diventato un narratore cattolico di culto: i suoi romanzi sono stati tradotti in dodici lingue e diffusi in oltre un milione di copie. E tuttavia si fa tanta fatica a reperire notizie sul conto di questo autore nato a Berlino nel 1903 e morto esattamente il 2 giugno di cinquant’anni fa.
Allarme infanzia per i minori coinvolti nel conflitto civile in Somalia. Le principali cause di morte tra i bimbi al di sotto dei 5 anni nel Paese africano, sono infatti – come documenta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) - “ustioni, emorragie interne collegate ad esplosioni e proiettili vaganti”. Oltre all’inasprimento del conflitto, spiegano i responsabili dell’Oms, l’aumento delle piccole vittime è dovuto al sovraffollamento nelle abitazioni intorno al mercato di Bakara, epicentro di combattimenti e scontri tra i soldati del governo di transizione ed i gruppi dell’insurrezione armata.
In Vaticano si celebra oggi la solennità dell’Ascensione, che il calendario liturgico fissa invece a domenica prossima per la maggior parte delle Chiese del mondo. L’ascesa al cielo di Gesù è il mistero della fede cristiana che rende particolarmente vicino alla sensibilità umana il concetto del viaggio verso la “patria celeste”.
“La Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid avrà una natura particolarmente missionaria, e nell'evento si darà un forte impulso all'impegno apostolico dei giovani sotto il segno della nuova evangelizzazione rilanciata da Benedetto XVI”, ha sottolineato il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, in un'intervista pubblicata questo mercoledì dalla rivista “Palabra”. Il porporato ha previsto che “il numero di giovani che si recherà a Madrid tra il 15 e il 21 agosto oscillerà tra il mezzo milione e il milione”, anche se “nei grandi atti centrali della GMG si supererà ampiamente questa cifra”.
L'Arcivescovo di Sarajevo, il Cardinale Vinko Puljic, spera che Benedetto XVI porti questo fine settimana un po' di gioia in Croazia e nei Paesi vicini. Il viaggio papale di due giorni “sarà un messaggio significativo per la Nazione croata, sia in Croazia che in Bosnia ed Erzegovina”, ha dichiarato alla Radio Cattolica Croata e a Radio MIR Medjugorje. Il Pontefice giungerà in Croazia sabato, e domenica celebrerà la Giornata Nazionale delle Famiglie Cattoliche Croate, ha reso noto l'agenzia cattolica di notizie Ika.
Dopo due anni di indagini, la magistratura spagnola ha riaperto una delle pagine più nere della storia recente del Salvador ordinando l’arresto e l’incarcerazione di 20 militari ed ex militari per la loro presunta partecipazione nell’assassinio di sei religiosi Gesuiti, di una loro collaboratrice e della figlia adolescente nel 1989, durante la guerra civile (1980-1992). Il giudice della ‘Audiencia Nacional’ di Madrid, l’alto tribunale penale spagnolo, Eloy Velasco, ha disposto che le persone interessate dal provvedimento si presentino di fronte alla corte entro 10 giorni. Tra gli accusati figurano gli ex ministri della Difesa salvadoregni Humberto Larios e René Emilio Ponce, quest’ultimo deceduto il 2 maggio, e l’ex colonnello dell’esercito Guillermo Alfredo Benavides. Il sacerdote spagnolo Ignacio Ellacuría, rettore della ‘Universidad Centroamericana José Simeón Cañas’ (Uca), fu ucciso il 15 novembre 1989 in un’incursione dei soldati del battaglione anti-guerriglia Atlacatl, addestrato negli Stati Uniti, nell’ateneo, insieme ai confratelli spagnoli Ignacio Martin Baro, Segundo Montes, Amando Lopez, Juan Ramon Moreno, e al salvadoregno Joaquin Lopez, oltre alla cuoca Elba Julia Ramos e a sua figlia quindicenne Celina Mariceth Ramos.
Le popolazioni del Myanmar colpite dal ciclone Giri, pur tra le difficoltà, stanno ricostruendo le chiese colpite dal disastro naturale. “Hanno una fede forte, continuano a praticare il culto, a pregare instancabilmente – spiega all'agenzia Fides il vescovo di Pyay, mons.
“Alcuni bambini sfollati da Abyei sono morti per la malnutrizione mentre cresce l’allarme colera” dice all’agenzia Fides mons. Roko Taban Mousa, amministratore apostolico di Malakal, nel sud Sudan, sotto la cui giurisdizione ricade Abyei, la località contesa tra nord e sud Sudan, occupata il 21 maggio dalle truppe di Khartoum. Gli abitanti dell’area sono fuggiti determinando una grave emergenza umanitaria.
Giornalisti, attivisti per i diritti umani, organizzazioni della società civile, comunità religiose sono scesi oggi in piazza e manifestano davanti alle sedi delle associazioni della stampa, nelle principali città del Pakistan (Lahore, Islamabad, Karachi), per “protestare contro l’impunità e difendere il diritto a dire la verità”, dopo l’uccisione del giornalista pakistano Syed Saleem Shazad. Shahzad, reporter per Asia Times online, è stato rapito due giorni fa e ucciso ieri. Nei suoi articoli aveva denunciato legami fra l’esercito, i servizi segreti (Isi) e le reti integraliste islamiche come Al Qaeda o a gruppi terroristi talebani.
La figlia e il marito di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan per blasfemia, si trovano in questi giorni in Francia, dove hanno incontrato autorità religiose e civili. Ieri a Parigi, il nunzio apostolico in Francia, mons. Luigi Ventura, ha espresso loro la vicinanza del Santo Padre. Su questo incontro ascoltiamo lo stesso mons. Ventura, intervistato da Amedeo Lomonaco.
Continuando nelle riflessioni sulla preghiera, Benedetto XVI illustra la figura di Mosè “uomo di preghiera”. C’è “una tentazione costante nel cammino di fede: eludere il mistero divino costruendo un dio comprensibile, corrispondente ai propri schemi, ai propri progetti”.
Un appello del presidente della Women’s rights without frontiers per bloccare i finanziamenti agli organismi internazionali che sostengono gli aborti e le sterilizzazioni forzate in Cina.
Questa notte le bombe hanno danneggiato una chiesa copta situata vicino a una caserma. Migranti cattolici filippini testimonianza di carità fra il popolo libico colpito dalla guerra.
Un evento miracoloso sarebbe avvenuto due giorni fa a San Giovanni Rotondo. Padre Pio sarebbe apparso ad una devota la sera del 25 maggio scorso. Vincenza Di Leo, questo è il nome dell’anziana donna, ha raccontato di aver avuto il privilegio di “vedere” il frate con le stimmate. E addirittura di averlo “immortalato” con il telefonino.
Da che cosa si giudica la bravura di un mago? Da due fattori: dalla spettacolarità della magia e dalla difficoltà di scoprire il trucco. Questi due elementi, parrà strano, valgono anche per coloro che si battono a favore dell’aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, divorzio etc.
La Santa Sede ha reso pubblica il 31 maggio la lettera, formalmente datata 13 maggio 2011, che Benedetto XVI ha inviato al Gran Cancelliere del Pontificio Istituto di Musica Sacra, il cardinale Zenon Grocholewski, in occasione delle celebrazioni del centenario di fondazione dell’Istituto. La pubblicazione di questo documento era molto attesa e segue alcune polemiche giornalistiche su un tema che, comprensibilmente, sta a cuore a molto fedeli e che ha visto purtroppo negli ultimi anni l'ampia diffusione di abusi.
Gli Stati Uniti sono il Paese delle opportunità. Hanno oneri fiscali nonostante tutto ben diversi dai nostri, il redditto pro capite è più elevato e il cittadino più ricco. Malgrado le difficoltà, l’impresa privata è lanciatissima, gli investimenti sono lucrativi, il capitalismo è un bene sociale di utilità pubblica. Qual è il segreto del sogno americano? Il matrimonio. A dimostrarlo sono le statistiche raccolte in uno studio scientifico, Marriage and Economic Well-Being: The Economy of the Family Rises or Falls with Marriage, pubblicato da Patrick F. Fagan (con Andrew J. Kidd e Henry Potrykus), direttore a Washington del Marriage and Religion Research Institute (MERRI), il focus-group del Family Research Council.
Scaricate il bellissimo commento al vangelo di domenica prossima, festa dell'Ascensione da Radio Vaticana.
In Croazia, fervono i preparativi per la visita del Papa in programma il 4 e 5 giugno prossimi. Il 19.mo viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI avverrà in occasione della Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate e avrà per motto “Insieme in Cristo”. Sul significato e i momenti salienti della visita, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto stamani un briefing.
Nel “bello ed entusiasmante” tempo di Pasqua, la liturgia della Chiesa “ci ha fatto intravedere la soglia della Pentecoste. Prepariamoci per la bella e profonda celebrazione della venuta dello Spirito Santo”. E' l'invito che ha rivolto ai cattolici in un articolo pubblicato sulla stampa l'Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile), monsignor Orani João Tempesta.
“Sono 11 milioni i musulmani in Europa: la loro presenza è un dato di fatto nei paesi e nelle parrocchie, così come molte esperienze di dialogo che vanno condivise per trovare una linea comune di orientamento”. Ha spiegato in questo modo mons. Duarte da Cunha, segretario del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, le motivazioni del secondo incontro dei delegati delle conferenze episcopali per i rapporti con i musulmani in Europa apertosi il 31 maggio a Torino. “Il Ccee – ha aggiunto da Cunha nella conferenza stampa che ha preceduto l’inizio dei lavori – ha scelto in particolare di affrontare i due temi del rapporto tra Chiesa, Stato e Islam in Europa e dell’islamofobia, cioè del pericolo di diffusione tra gli europei di un senso di paura e di intolleranza nei confronti dell’Islam”.
“La mia carne per la vita del mondo” (Gv 6, 51b) sarà il tema della 34ma Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), in programma dal pomeriggio di giovedì 2 giugno fino a domenica 5 presso la Fiera di Rimini. Il più importante appuntamento nazionale del RnS, movimento ecclesiale che in Italia conta 200.000 aderenti organizzati in oltre 1.900 gruppi e comunità, vedrà la partecipazione di più di 15.000 persone provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera, ricorda un comunicato. Tra questi, ci saranno più di 300 sacerdoti e oltre mille bambini e adolescenti. Oltre 600 i volontari coinvolti nei vari servizi della Convocazione.
A meno di due mesi dalla sua nascita come Stato indipendente - in programma il 9 luglio prossimo -, l'ombra di un nuovo conflitto armato pesa sul Sud Sudan. Il governo del Nord ha inviato infatti sabato 21 maggio i suoi carri armati ad Abyei ed ha assunto il controllo del capoluogo della contestata regione che si trova a cavallo tra Nord e Sud. Lo mossa di Khartoum ha provocato la protesta da parte di Juba e della comunità internazionale, la quale teme un ritorno alla guerra su vasta scala. La tensione nella regione di Abyei, che gode di uno statuto speciale, era salita alle stelle dopo un attacco sferrato venerdì 20 maggio contro un convoglio militare di soldati di Khartoum e scortato dai caschi blu della Missione delle Nazioni Unite nel Sudan (UNMIS). Il Nord ha accusato il Sud dell'attacco, una tesi che non è stata smentita da fonti diplomatiche occidentali. Secondo il New York Times (22 maggio), a maggio forze del Sud hanno teso almeno due volte un agguato a militari del Nord, provocando decine di vittime.
abato 4 giugno, la Pontificia Academia Mariana Internationalis organizza un seminario di studio per preparare il 23° Congresso Mariologico Mariano Internazionale sul tema "La mariologia a partire dal Concilio Vaticano II. Ricezione, bilancio e prospettive". Lo scopo del seminario è quello di compilare una bozza di programma del Congresso Mariologico Internazionale che si svolgerà nel 2012. Considerando il grande interesse per le vicende che riguardano la Vergine Maria tra i fedeli cristiani e non solo, ZENIT ha intervistato padre Stefano Cecchin O.F.M., Segretario della Pontificia Academia Mariana Internationalis (http://accademiamariana.org).
Inizia oggi negli Stati Uniti una Missione Mariana del Rosario inizia per accompagnare il quadro della Madonna di Pompei nelle parrocchie di New York, Washington e altre città della costa orientale del Paese. A guidare la Missione, che terminerà a fine giugno, è mons. Carlo Liberati, arcivescovo prelato e delegato pontificio di Pompei.
Nel mondo, più di due milioni di persone ogni anno sono vittime delle nuove schiavitù. Un fenomeno che presenta diversi volti e che segue itinerari geografici internazionali. Per questo le delegate nazionali e regionali di "Talitha Kum", la Rete internazionale della Vita Consacrata contro il traffico di persone, sono riunite a Roma in una tre giorni di denunce, proposte e coordinamento delle attività future.
Il mese di maggio, dedicato a Maria, si concluderà questa sera, alla presenza del Papa, con la processione e la recita del Santo Rosario nei Giardini Vaticani. Benedetto XVI raggiungerà la Grotta di Nostra Signora di Lourdes al termine della liturgia della Parola, presieduta dal cardinale Angelo Comastri vicario del Papa per la Città del Vaticano, e impartirà la benedizione apostolica. Il sigillo di questo mese mariano è rappresentato dall’odierna Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria che, portando in grembo Gesù appena concepito, si reca dall’anziana cugina Elisabetta, giunta al sesto mese di gravidanza. Nel suo magistero, Benedetto XVI si è soffermato più volte su questo episodio, narrato nel Vangelo di Luca.
Benedetto XVI incontra i membri del neonato Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, riuniti in plenaria. Ad essi domanda un contributo per il prossimo Sinodo dell’ottobre 2012. Rinvigorire lo spirito missionario e offrire uno stile di vita credibile “di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità”.
Dopo mesi di dibattito l’Assemblea nazionale francese è sul punto di approvare una nuova normativa in tema di bioetica. Il progetto contiene norme che violano il diritto alla vita e suscitano una vivace e grave discussione: tra di esse la disposizione che consente, sia pure in casi particolari, di svolgere attività di ricerca - anche distruttiva - su embrioni concepiti in vitro mediante procreazione artificiale, che non formano più oggetto di un “projet parental”.
Nel mese di giugno che sta per iniziare, Benedetto XVI chiede in particolare preghiere per i sacerdoti, perché siano testimoni autentici dell'amore di Dio. E' la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da circa 50 milioni di persone nei cinque continenti.
La comunità di recupero ha sede nella basilica di S. Maria del Monte a Bandra. Fondato nel 1983, oggi il centro ospita 75 uomini cristiani, musulmani, indù e sikh. Senza alcuna discriminazione di fede o casta, nella devozione alla Madonna tutti hanno trovato una vita piena di dignità, sobrietà e serenità.
Il culto della Vergine in Indocina è nato sin dal 16mo secolo. Raccogliendo l’invito di Benedetto XVI, i fedeli hanno chiesto alla Madonna di proteggere la Chiesa cinese. In tutte le 200 parrocchie dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City solenni processioni, preghiere e offerta dei fiori.
Pieni di gioia hanno invaso le strade della Germania con canti e danze, ma soprattutto con l’annuncio di Cristo, i circa 25mila giovani del Cammino Neocatecumenale che si sono riuniti ieri a Düsseldorf, per un incontro vocazionale presieduto dall’arcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (Gmg). Prima dell’incontro vocazionale, i giovani hanno portato la loro esperienza in 100 città, invitando i giovani tedeschi alla Gmg di agosto.
A quasi un anno dall'annuncio, il 28 giugno 2010, dell'istituzione del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il 30 maggio 2011 i partecipanti alla plenaria del nuovo Consiglio, cui ha offerto importanti precisazioni sulla nozione di nuova evangelizzazione.
Le campane disturbano, meglio non suonarle; e anche gli schiamazzi dell’oratorio, che diamine, vanno assolutamente limitati. Così, il 9 maggio, ha deciso un’ordinanza urgente del Tribunale di Roma che ha dato ragione al ricorso presentato il 2 maggio precedente da cinque condomini di Via Felice Cavallotti, nel quartiere gianicolense. Le campane e l’oratorio incriminati sono quelli della parrocchia di santa Maria Regina Pacis a Monteverde - affidata ai Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione -, che inquieterebbero i sonni beati di alcuni cittadini i quali delle prime non vogliono sentir parlare fino alle 9,30 del mattino e così pure del secondo durante la pennichella postprandiale.
Arkan Jihad Yacob, vicedirettore di una fabbrica di cemento, era sposato e padre di quattro figli. Già in passato era stato vittima di due tentati sequestri, ma era sempre riuscito a sfuggire ai criminali. Il commando lo ha bloccato mentre si recava al lavoro, uccidendolo. Le armi erano munite di silenziatore. Paura fra i cristiani.
L’iniziativa, lanciata dall’arcivescovo mons. Sako, ha visto la partecipazione di leader politici, religiosi e moltissimi fedeli che hanno gremito la cattedrale. Presenti anche le famiglie delle vittime di attentati. Il prelato ha sottolineato il “valore” dell’incontro, in un periodo di “sofferenze”. E aggiunge: i cristiani lavorano per la riconciliazione, ma non vogliono ghetti né diaspore.
Nel parco madrileno del Retiro, quest'estate, durante la Giornata Mondiale della Gioventù, si svolgerà la tradizionale fiera vocazionale in cui i movimenti, le organizzazioni e le istituzioni della Chiesa universale proporranno chiamate, missioni e carismi. Verranno installate circa ottanta postazioni, nelle quali saranno rappresentate le più varie offerte vocazionali della Chiesa.
Alcuni organismi spagnoli agiscono per dimostrare l'aumento delle violazioni della libertà religiosa nel Paese. L'Associazione Statale degli Avvocati Cristiani (AEAC) ha denunciato all'ONU 153 violazioni di questo tipo registrate dal 2004. Il presidente dell'Associazione, Polonia Castellanos, ha presentato il 16 maggio all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, a Ginevra, un resoconto sugli attacchi alla libertà religiosa. L'AEAC denuncia il Governo Zapatero per “violazioni reiterate, persistenti e manifeste dei diritti umani collegati alla libertà di religione o di credo in Spagna”.
I cattolici impegnati in politica devono rimanere uniti sui valori anche se militano in schieramenti opposti e seguire la logica del confronto costruttivo. E' quanto ha detto mons. Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, intervenendo questo lunedì alla Camera dei Deputati in occasione del Convegno “Cattolici e cattolici a confronto”. “La presenza dei cattolici nei vari partiti – ha spiegato – è una scommessa e una chance affinché la politica prenda la piega di un concorso costruttivo e non lacerante, alla ricerca del bene comune e non solo di quello di una parte”. “La sfida più grande è non farsi fagocitare dalle logiche conflittuali interpartitiche, ma far agire la logica del confronto costruttivo”.
In una società come quella odierna, spesso segnata dalla secolarizzazione, la Chiesa ha il compito di offrire agli uomini “un rinnovato annuncio di speranza”. Papa Benedetto XVI lo ha affermato questo lunedì mattina ricevendo in udienza i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, da lui istituito lo scorso anno dando “uno sbocco operativo” alla riflessione che aveva condotto da lungo tempo “sulla necessità di offrire una risposta particolare al momento di crisi della vita cristiana”. “Il termine 'nuova evangelizzazione' richiama l’esigenza di una rinnovata modalità di annuncio, soprattutto per coloro che vivono in un contesto, come quello attuale, in cui gli sviluppi della secolarizzazione hanno lasciato pesanti tracce anche in Paesi di tradizione cristiana”, ha osservato il Pontefice nel suo discorso.
Più solidarietà da parte dei Paesi ricchi nei confronti dei più poveri che non hanno accesso ai farmaci, assunzione di responsabilità di ciascuno nei rapporti di natura sessuale e maggiore vicinanza ai malati di Aids che vivono l'onta della stigmatizzazione. A chiederlo in una due giorni di incontri a Roma, il 27 e 28 maggio, esperti, medici e rappresentanti ecclesiastici che hanno discusso di Hiv, della sua diffusione nel mondo e delle ipotesi di lotta adottate nei cinque continenti. Sessanta milioni i contagiati dal virus negli ultimi trent'anni, oltre 30 milioni di morti riferibili alla malattia nello stesso periodo, 2 milioni e 600 mila gli infettati nel 2009 e un milione e 800 mila i deceduti. Sono le cifre sulla diffusione dell'infezione, segno di un'emergenza davanti alla quale la Chiesa ha fatto e continua a fare molto cercando di rispondere attraverso una rete capillare di 117 mila strutture sanitarie che vanno da uno scarno dispensario nella giungla al policlinico d’avanguardia nelle grandi città.
Il rapimento del sacerdote messicano Salvador Ruiz Enciso, che era scomparso dalla sua parrocchia di Tijuana (nella zona settentrionale del Messico, vicino al confine con gli Stati Uniti) la settimana scorsa, è finito tragicamente. L'Arcivescovo di Tijuana, monsignor Rafael Romo Muñoz, ha infatti riferito che il presbitero è stato ucciso, riporta l'agenzia vaticana Fides. I funerali del sacerdote sono stati celebrati sabato 28 maggio nella parrocchia di cui era parroco, dedicata al Volto Divino di Gesù.
Benedetto XVI incontra i membri del neonato Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, riuniti in plenaria. Ad essi domanda un contributo per il prossimo Sinodo dell’ottobre 2012. Rinvigorire lo spirito missionario e offrire uno stile di vita credibile “di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità”.
«Stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice ed all’inizio, come sempre, ci ha salutato col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha steso le mani e ha pregato qui su tutti voi un tempo più lungo. Poi ha pregato in modo particolare su di voi malati presenti ed in modo particolare ha benedetto tutti noi e tutto ciò che abbiamo portato per la benedizione, ci ha benedetti con la sua benedizione materna. Dopo questo la Madonna ha detto: “Cari figli, oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando, affinché possa darvi nuovi messaggi. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha pregato un tempo particolarmente per la conversione dei peccatori. Poi ho raccomandato in modo particolare tutti noi, tutti i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in modo particolare tutti voi malati presenti. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e più tardi se n’è andata in questa preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”.
“La cattolicità non può esistere senza un atteggiamento mariano”. E' quanto ha detto questo sabato Benedetto XVI nel ricevere in Vaticano alcuni membri della Congregazione mariana maschile di Ratisbona. Nel corso dell'udienza il Papa ha ricordato che, all’età di 14 anni, venne accolto da questa Congregazione. Erano gli anni bui in cui Hitler aveva già sottomesso gran parte dell’Europa. “Sembrava – ha osservato il Pontefice – che il continente fosse nelle mani di questo potere che poneva in forse il futuro del cristianesimo”.
“C’è un rapporto inscindibile tra l’Unità d’Italia e storia del cattolicesimo” lo ha affermato monsignor Rino Fisichella, intervenendo a Roma il 26 maggio al convegno sul tema “Il contributo dei cattolici all'Unità d'Italia” organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista e dall'Associazione Cuore Azzurro. Ribaltando i luoghi comuni che indicano l’Unità d’Italia come una guerra contro il Vaticano, il Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha spiegato che “ne è passata di acqua sotto i ponti da quando un frate francescano fra Giacomo da Poirino venne sospeso a divinis con la colpa di essere andato al capezzale di Cavour e di averlo confessato in punto di morte”.
“C’è un rapporto inscindibile tra l’Unità d’Italia e storia del cattolicesimo” lo ha affermato monsignor Rino Fisichella, intervenendo a Roma il 26 maggio al convegno sul tema “Il contributo dei cattolici all'Unità d'Italia” organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista e dall'Associazione Cuore Azzurro. Ribaltando i luoghi comuni che indicano l’Unità d’Italia come una guerra contro il Vaticano, il Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha spiegato che “ne è passata di acqua sotto i ponti da quando un frate francescano fra Giacomo da Poirino venne sospeso a divinis con la colpa di essere andato al capezzale di Cavour e di averlo confessato in punto di morte”.
In occasione del trentennale dell'inizio delle apparizioni di Medjugorje, lunedì 30 maggio 2011, alle ore 21.10, torna l'appuntamento con Viaggio a... su Retequattro. Il 24 giugno 1981, nelle vicinanze del piccolo paese di Medjugorje, in Bosnia Erzegovina, una figura femminile luminosa è apparsa a 6 bambini. Tale fenomeno miracoloso è continuato ininterrottamente sino ad oggi e quei piccoli veggenti sono ormai diventati adulti. Paolo Brosio ripercorre per Retequattro questa straordinaria vicenda raccogliendo le dichiarazioni esclusive di protagonisti, di autorevoli testimoni e di credenti, guariti improvvisamente dopo i pellegrinaggi in quei luoghi misteriosi.
La vita sembra difficile a Esna, cittadina sulla riva del Nilo, a sud di Luxor. Anche Esna è una tappa del turismo che visita i magnifici templi dell’antico Egitto, ma qui, l’unico tempio di Khnum non ha creato il giro turistico e neppure un po’ della ricchezza della città di Karnak. Contadini abbrustoliti dal sole tornano la sera dai campi a dorso di qualche malconcio somaro, gruppi di operai viaggiano per vie di fango e polvere della città, agganciati fuori o stipati dentro dei buffi camioncini colorati. Le donne, tutte infagottate dentro i vestiti neri, trascinano sacchi immensi, prigioniere di una fatica che sembra non debba finire mai. A Esna si trova una delle case egiziane delle suore Minime del Sacro Cuore, un ordine fondato a Poggio a Caiano, a due passi da Firenze, dalla religiosa Margherita Caiani, che ebbe come sua missione principale quella di creare centri di cura per i poveri, scuole per i bambini.
A Malta il matrimonio indissolubile non ce l’ha fatta. Nel referendum di sabato 28 maggio che proponeva ai maltesi l’introduzione del divorzio il «sì» ha ottenuto il 53% dei voti – 122.547 voti validi su 230.518 –, il «no» si è fermato al 47%: 107.971 voti. I votanti sono stati il 72%, una percentuale bassa per le abitudini dell’arcipelago. Secondo alcuni osservatori, responsabili dell’astensionismo sono stati in particolare elettori di sinistra personalmente contrari al divorzio, i quali hanno ascoltato gli appelli di alcuni loro dirigenti secondo cui una vittoria antidivorzista avrebbe danneggiato il Partito Laburista. Al di là degli aspetti più strettamente politici, il 28% di astenuti – all’interno dei quali si annida certamente quel tre per cento che, sommato ai no e sottratto ai sì, avrebbe fatto la differenza – mostra il successo dell’argomento più usato dal fronte divorzista, nel 2011 a Malta come già nel referendum del 1974 in Italia: «Tu, cattolico, resterai libero di non divorziare, ma perché vuoi impedire di divorziare a chi non la pensa come la Chiesa?». Così molti, contrari al divorzio ma reticenti sia a «imporre agli altri» una scelta ritenuta tipica dei soli cattolici sia a votare esplicitamente a favore della proposta divorzista, sono rimasti a casa.
Con le rivoluzioni nei Paesi Arabi e nel Nord Africa, tutto il mondo ha compreso l’enorme importanza del Web nel condurre e nell’accompagnare questi processi. L’uso delle tecnologie rappresenta ormai un tassello fondamentale nelle vite di tutti. Ma come orientarsi in questo mondo? Il tema è al centro di "Cliccate e troverete, un missionario e un esploratore a spasso nella rete": si tratta del libro scritto da padre Giulio Albanese e dal prof. Sergio Pillon, presentato in questi giorni.
Benedetto XVI ha esaltato il ruolo della missione attraverso i secoli, fino ai tempi nostri, citando madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II, “un grande missionario”. “Là dove arriva il Vangelo, fiorisce la vita; come un terreno arido che, irrigato dalla pioggia, subito rinverdisce”. Ai polacchi: prego per la beatificazione del card. Wyszynski.
Dio non ci abbandona mai. E' quanto ha detto Benedetto XVI questo venerdì al termine del concerto offertogli dal presidente dell’Ungheria Pál Schmitt, nell’Aula Paolo VI. Duplice l’occasione per l’omaggio: la presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea e il bicentenario del compositore Ferenc Liszt, nato il 22 ottobre 1811, che il Papa non ha tardato a definire “un artista veramente europeo, uno dei maggiori pianisti di tutti i tempi”.
La missione permanente della Chiesa è l'annuncio del Vangelo che solo porta la vita. E' quanto ha affermato questa domenica Benedetto XVI al Regina Caeli in piazza San Pietro. Nel suo discorso prima della preghiera mariana il Papa ha affermato che “là dove arriva il Vangelo fiorisce la vita”, soffermandosi sul passo degli Atti degli Apostoli che descrive le opere prodigiose del diacono Filippo in Samaria. "Filippo e gli altri discepoli, con la forza dello Spirito Santo, fecero nei villaggi della Palestina ciò che aveva fatto Gesù: predicarono la Buona Notizia e operarono segni prodigiosi. Era il Signore che agiva per mezzo loro”, ha spiegato il Papa.
Questa domenica, al momento dei saluti ai pellegrini presenti in piazza San Pietro per la recita del Regina Cæli, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero gioioso a suor Maria Serafina del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Clotilde Micheli), beatificata sabato a Faicchio, un piccolo paese del Beneventano. “Mentre ricordiamo il centenario della sua nascita al Cielo – ha detto il Santo Padre –, ci rallegriamo con le sue figlie spirituali e con tutti i suoi devoti.
Il linfoma, come altre malattie neoplastiche o meno del sangue, è stata una delle prime malattie, in cui si era evidenziato il fondamentale ruolo delle staminali del cordone ombelicale umano, passando rapidamente dal campo sperimentale all' utilizzo terapeutico sul paziente. StemEx consiste una popolazione espansa di staminali del cordone ombelicale e cellule progenitrici, derivate da parte di una singola unità di sangue cordonale ed infuse per via endovenosa insieme alle staminali non manipolate della stessa unità.
Benedetto XVI sarà in Croazia il 4 e 5 giugno per il suo primo viaggio apostolico internazionale del 2011, in occasione della Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate. A questo viaggio del Papa, padre Federico Lombardi, S.I., ha dedicato l'editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
“Rinnovo con gioia il mio sì alla lunga storia dell’Associazione e alla sua viva tradizione”. È quanto affermato da Franco Miano alla notizia della sua riconferma alla presidenza dell’Azione cattolica italiana, avvenuta il 25 maggio nel corso del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. Campano, 50 anni, Miano vive a Pomigliano d’Arco (Na), nella diocesi di Nola. Sposato con Pina De Simone e padre di Armando e Irene, è ordinario di Filosofia morale nell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e ha già guidato l’Associazione nel triennio 2008-2011.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani, in Vaticano alcuni membri della Congregazione mariana maschile di Ratisbona. Un’udienza che ha offerto al Papa l’occasione di soffermarsi sul suo profondo legame con Maria. Il Papa ha ricordato che, all’età di 14 anni, fu accolto dalla Congregazione negli anni bui in cui Hitler dominava su gran parte dell’Europa e sembrava in forse il futuro del Cristianesimo nel continente. Quindi, si è soffermato sulla figura di Maria, “la grande credente” che ci indica la via del Signore ed ha affermato: “Essere cattolici significa essere mariani”.
Questo pomeriggio a Faicchio, piccolo paese del Beneventano, nella diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’Goti, solenne cerimonia di Beatificazione di Suor Maria Serafina del Sacro Cuore, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli. A rappresentare il Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
La proposta del governo riguardante la restituzione delle proprietà ecclesiastiche confiscate durante il regime comunista verrà sottoposta ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità religiose presenti nella Repubblica Ceca il 30 maggio dal ministro della Cultura, Jiří Besser. Come previsto, la commissione governativa ha in programma di restituire la massima quantità possibile di terreni, aree boschive e proprietà immobiliari.
La Caritas non è una ONG e la sua missione non è fare mera filantropia, ma dare testimonianza dell'amore di Dio agli uomini attraverso la Chiesa. Papa Benedetto XVI lo ha affermato questo venerdì ricevendo in udienza i membri di Caritas Internationalis, che hanno concluso la loro Assemblea Generale a Roma. Si tratta di una riunione importante per questo organismo ecclesiale, in cui si è dibattuto sul suo carattere ecclesiale e sulla sua missione caritativa nel mondo. Caritas Internationalis, ha sottolineato il Papa, “è diversa da altre agenzie sociali perché è un organismo ecclesiale, che condivide la missione della Chiesa”. “Questo è ciò che i Pontefici hanno sempre voluto e questo è ciò che la vostra Assemblea Generale è chiamata a riaffermare con forza”, ha aggiunto, ricordando che questa è stata la volontà di Pio XII quando l'ha istituita 60 anni fa. “Dopo gli orrori e le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, il Venerabile Pio XII volle mostrare la solidarietà e la preoccupazione della Chiesa intera di fronte alle tante situazioni di conflitto e di emergenza nel mondo”.
Le mansioni quotidiane del padre agostiniano Pavol Benedik lo portano a contatto con alcuni dei tesori più preziosi della Chiesa: la Cappella sistina rientra nella sua normale routine, così come i sontuosi paramenti e i calici ornati di pietre preziose, usati per onorare Nostro Signore attraverso i secoli. Il sacerdote slovacco è custode del sacrario pontificio dal 2006. Un lavoro che lo porta spesso a contatto anche con i tesori viventi della Chiesa: il Successore di Pietro e altri eminenti uomini di Chiesa. ZENIT ha parlato con padre Benedik del suo lavoro.
Le ultime proiezioni sugli aborti in Irlanda, diffuse questo mercoledì dal Dipartimento Britannico per la Salute, mostrano un'ulteriore riduzione del numero di donne irlandesi che si recano in Gran Bretagna per abortire. I dati sono riportati nel Summary Abortion Statistics of the Statistical Bulletin of England and Wales del 2010. Durante lo scorso anno, 4.402 donne irlandesi si sono recate in Gran Bretagna per effettuare un aborto, mentre l'anno precedente erano state 4.422.
Questo giovedì, il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, presidente del comitato organizzatore locale della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), ha pronunciato una conferenza nella quale ha reso noto che ci sono già circa 400.000 iscritti all'evento, provenienti da 182 Paesi. “I giovani hanno 'una vita davanti'; la Giornata Mondiale della Gioventù è un'opportunità perché si lascino illuminare da Cristo, e nel loro cuore e nei loro sentimenti di dedizione e solidarietà scoprano le basi della loro vita”, ha spiegato.
La tradizionale preferenza per il figlio maschio continua a provocare una vera e propria ecatombe di bambine in India. Dai dati dell'ultimo censimento della popolazione indiana (2011) è emerso infatti che nella fascia d'età 0-6 anni ci sono nel Paese solo 914 bambine per ogni 1.000 maschietti, il rapporto più basso mai registrato dall'indipendenza nel 1947. In cifre assolute, il "deficit" di femminucce rispetto ai maschietti raggiunge oggi in questa fascia di età i 7,1 milioni. Nel censimento 2001 questo divario era di 6 milioni e in quello del 1991 di 4,2 milioni. Mentre in tempi neppure tanto lontani il fenomeno dell'infanticidio o dell'abbandono di bambine era molto diffuso in alcuni Stati dell'India settentrionale ed occidentale, come il Gujarat, l'Haryana e il Rajastan, oggi prevale la pratica dell'aborto selettivo di feti di sesso femminile, un metodo forse meno clamoroso e senz'altro più silenzioso ma altrettanto efficace, anzi.
Oltre all’inaugurazione del nuovo parco pubblico dedicato a Giacomo Negro, a Pietra Ligure è stata intitolata alla “Beata Chiara Luce Badano” la nuova via di accesso all’area verde realizzata dall’amministrazione comunale. “E’ la prima volta che intititolano una strada a nostra figlia, siamo grati al sindaco e alla città di Pietra Ligure, siamo molto emozionati, una gioia grande per noi…Chiara già veniva a Pietra per curarsi al Santa Corona ed era ospite di nostri amici, quindi in qualche modo si chiude il suo cerchio: è tornata qui…” hanno affermato i genitori di Chiara.
Giovedì 26 maggio Benedetto XVI ha rinnovato l’affidamento dell’Italia alla Vergine Maria nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma, recitando il Rosario insieme ai vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. In un momento di forti tensioni politiche, e di contrapposizioni sul significato dell’unità politica dell’Italia, il Papa ha richiamato tutti a uno sguardo che contempli la Madonna come Mater unitatis: Madre, anche, dell’unità degli italiani che prima di ogni percorso politico sono uniti dalle comuni radici cattoliche e da una storia che nei suoi momenti lieti e tristi è sempre stata accompagnata, in mille modi, dalla Vergine Maria. Qui - nel riconoscimento delle radici mariane del Paese - sta la vera unità degli italiani. Come ha detto salutando il Papa il cardinale Angelo Bagnasco «l’attaccamento alla Madre del Redentore è nostra» è il «dato storico che sempre unisce gli italiani». Ed è significativo che a un momento difficile la Chiesa risponda, anzitutto, affidando l’Italia a Maria.
Le autorità sperano di portare a termine il lavoro entro tre mesi. Ancora a piede libero gli autori del gesto. Fonti di AsiaNews denunciano il doppio gioco dei militari, accusati di favorire le azioni degli estremisti islamici.
Il presidente della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, il Cardinale Velasio De Paolis, ha affermato questa domenica che l'esclusione di Dio dall'orizzonte umano metterà l'umanità a rischio di collasso. Il porporato ha parlato nel contesto del pellegrinaggio della Famiglia Scalabriniana a Fatima (Portogallo), dove ha presieduto il rosario, la processione e l'Eucaristia domenicale. Secondo quanto ha reso noto l'Ufficio Stampa del Santuario di Fatima, il Cardinale era accompagnato da un gruppo di circa 300 pellegrini, che celebravano con lui i 40 anni di missione degli Scalabriniani in Portogallo.
Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla 19ma Assemblea generale di Caritas Internationalis, riuniti a Roma in questa settimana. Ha ricordato che l’organizzazione è diversa dalle altre agenzie sociali, perché “condivide la missione della Chiesa”. Confermato presidente il card. Maradiaga, nominato un nuovo Segretario generale: Michel Roy.
Si ignora dove è stato portato. Da oltre un mese la polizia occupa il monastero e costringe i monaci alla “rieducazione patriottica”, portando via chi si oppone.
Ieri Benedetto XVI, nel corso di una cerimonia nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ha affidato l'Italia alla Madonna. Con il nome di Mater Unitatis, l'affidamento è stato fatto in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Un'Italia, ha detto il Pontefice, che celebrano i 150 anni della sua unità politica può allo stesso tempo essere orgogliosa della presenza e dell'azione della Chiesa. La cerimonia si è tenuta ieri a margine dell'assemblea nazionale dei vescovi italiani che si tiene proprio in questi gironi a Roma. Erano presenti i cardinali e i vescovi di tutto il Paese. Il Papa ha rivolto parole forti sul tema dell'Italia, a cui ha indicato il futuro: unità certamente, ma anche costruzione del bene comune, che deve passare per forza di cose attraverso la difesa e la promozione della famiglia e della vita.
“Identità e profezia: teologia della vita consacrata, oggi”. Questo il tema dell’Assemblea dell’Unione Superiori Generali, convocata ogni sei mesi, riunita da ieri presso il Salesianum di Roma. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’USG, don Pascual Chavez Villanueva, rettore maggiore dei Salesiani.
«La cattura di Ratko Mladic per la Serbia significa la fine di un passato sanguinoso e l’apertura al futuro, che la vedrà sempre più integrata nell’Europa». A sottolinearlo è Silvio Ziliotto, dell’ufficio Politiche internazionali di Acli Milano, grande conoscitore dei Paesi balcanici come Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina. Mdladic, ex capo di Stato maggiore dell’esercito della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina nei primi anni ’90, è accusato di genocidio e crimini contro l’umanità. In particolare, è ritenuto il responsabile dell’eccidio di Srebrenica. Come sottolinea però Ziliotto, «Mladic ancora di recente si recava di persona a ritirare la pensione militare. Viveva indisturbato, non solo grazie alla popolarità di cui godeva in Serbia, ma anche all’inerzia di Paesi come gli Stati Uniti che non volevano riaprire un capitolo della storia che nasconde ancora troppi aspetti oscuri».
Yara è tornata a casa. La bara bianca, circondata dai fiori e la sua foto, sorridente. Yara è tornata a casa e il dolore stampato sul volto della gente che prega è lo stesso dolore lancinante e incredulo che per mesi ha accompagnato questa storia. Domani ai suoi funerali ci sarà tutta Brembate, ci sarà la sua gente, ci saranno i volontari, gli amici, ma ci saranno anche quelle centinaia di persone che non l’hanno mai conosciuta, eppure l’hanno amata come una figlia. Qui c’è la fede che scorre come un fiume in piena; la fede dei suoi genitori che ci hanno insegnato a non odiare, la fede della gente semplice che non ha mai smesso di chiedere un miracolo. La fede di don Corinno Scotti, il parroco del paese, che in questo lungo tempo dell’attesa, ci ha insegnato che la fede non lenisce il dolore, ma semplicemente rende possibile viverlo. Oggi è il tempo dell’ultimo saluto.
Si è tenuta a Monza nei giorni scorsi l’annuale giornata degli amici della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo. Nell’occasione, al teatro Manzoni, don Massimo Camisasca, fondatore e superiore generale della Fraternità, ha risposto alle domande di Andrea Tornielli presentando in anteprima un nuovo libro dedicato al tema della famiglia, che sarà pubblicato il prossimo ottobre. È invece uscito in questi giorni un altro libro di don Camisasca, intitolato La casa, la terra, gli amici. La Chiesa nel terzo millennio (San Paolo, pp. 136, euro 13). Nella parte finale dell’incontro, il superiore della Fraternità San Carlo ha risposto a due domande dedicate all’attuale e scottante tema della pedofilia, sulla scorta delle notizie provenienti da Genova.
Il “chiedete e vi sarà dato” spesso ci sembra troppo bello per essere vero, invece non solo siamo chiamati a chiedere, ma anche ad osare, e chiedere una cosa tanto grande da sembrare impossibile. Ecco che allora può accadere che un terrorista peruviano legato al Sendero Luminoso, rinchiuso in isolamento nel carcere Penal Castro Castro di Lima, riceva una lettera di Giovanni Paolo II destinata a cambiargli la vita prima dentro poi fuori le mura del carcere. Carlos Turrin Villanueva nasce nel 1958 a Lima e trascorre l’infanzia e la giovinezza in uno dei quartieri più poveri della città e presto si lascia affascinare dagli ideali del Sendero Luminoso: «Dicevano che lottavano contro le ingiustizie, che applicavano la dittatura del proletariato contro quella della borghesia e ho iniziato prima a condividere i loro ideali, poi ad appoggiarli».
Il padre delle giovani ha denunciato il sequestro. In risposta, la polizia lo ha accusato di alcolismo e aver abusato delle figlie. Vicino di casa: le autorità ribaltano i fatti, perché sono colluse coi criminali. Sacerdote cattolico: sequestri e uccisioni di giovani cristiane pratica comune, incentivata dai mullah e sostenuta dal governo.
Roberta De Monticelli sul Fatto quotidiano consiglia a una ragazza che volantinava per le elezioni di svegliarsi, perché stanno calpestando la sua libertà. Carlo, giovane universitario di Cl risponde in una lettera non ancora pubblicata dal Fatto: "Grazie alla campagna elettorale mi sono accorto che il cristianesimo autenticamente vissuto ti fa appassionare a tutto" .
Repubblica, 22 maggio: un lettore infuriato si scaglia contro l’onorevole Maurizio Lupi reo di aver detto che la Cassazione sul caso Englaro si è arrogata il diritto di decidere quali siano le vite degne di essere vissute e quali no. Il sofisticato Augias risponde domandandosi retoricamente quali delle seguenti due posizioni sia vera: “La vita è mia e la gestisco io”, oppure “la vita è un dono di Dio”? Possiamo vantare una “proprietà della vita”, oppure questa esistenza appartiene ad un Altro? Il sempre garbato Augias non ha dubbi: “che ognuno sia libero di fare della propria vita ciò che vuole è un dato di fatto; che si tratti di un dono andrebbe dimostrato, il che è impossibile”. Ergo noi abbiamo un vero e proprio diritto di proprietà sulla nostra esistenza.
Stando a Repubblica, il recente editoriale del direttore di Avvenire Tarquinio sarebbe un «segnale positivo del mondo cattolico raccolto da Pisapia». Eppure Avvenire non sostiene il candidato del Pd. E poi tutti giù a titolare "La Cei dice sì alla Moschea" dopo aver estrapolato una frase di Mariano Crociata, mentre se si legge tutto il discorso si scopre che...
Due avvocati cristiani dell’Orissa hanno denunciato false accuse di conversione dall’induismo nel villaggio di Bada Saara Sahi, vicino a Khurda. L’8 maggio tre uomini sono stati arrestati in base all’accusa di praticare conversioni forzate nel villaggio. Altre 55 persone sono state arrestate il 22 e il 23 maggio in episodi collegati al primo avvenimento. Manas Ranjan, attivista di diritti umani, e Rasmi Ranjan Jena, hanno condotto un’inchiesta sul posto. Accuse di proselitismo o di conversioni forzate – ricorda AsiaNews - vengono spesso rivolte dalle organizzazioni militanti indù contro i cristiani.
“La fede non è alienazione: sono altre le esperienze che inquinano la dignità dell’uomo e la qualità della convivenza sociale”. Così oggi pomeriggio il Papa nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha presieduto la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Nel 150.mo dell’Unità nazionale, Benedetto XVI e la Chiesa italiana hanno affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis. Il Papa ha auspicato il superamento pregiudiziale della contrapposizione politica. Il Cardinale Bagnasco, presidente della Cei, nel suo indirizzo di saluto ha parlato di necessità di “un sussulto di responsabilità” politica “da parte di tutti”.
In preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid il prossimo agosto, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e il padre Mario Pezzi si incontreranno con 40.000 giovani provenienti da tutta l’Europa. L’incontro si svolgerà il 29 maggio prossimo, alle ore 15, nella Esprit Arena a Düsseldorf e sarà presieduto dal Cardinal Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, secondo quanto ha spiegato lo stesso Argüello a ZENIT. Sulla via di Düsseldorf, questi giovani faranno delle 'missioni cittadine' in tutta la Germania annunciando Gesù Cristo attraverso la loro esperienza ed invitandoi giovani a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid con il Santo Padre Benedetto XVI. Durante l’incontro, prima della chiamata vocazionale, sarà eseguita l’opera sinfonica “La sofferenza degli innocenti”, composta da Kiko Argüello.
Il cuore dell'esperienza di Gesù è il rapporto di comunione intima con Dio. Ed è da essa che Gesù attinge la forza interiore del suo messaggio e del suo ministero messianico. Ne è convinto mons. Piero Coda, teologo e preside dell'Istituto Universitario Sophia, che con lo psicologo e psicoterapeuta Osvaldo Poli sarà protagonista di una lectio magistralis sulla figura paterna – di Dio e dell’uomo – venerdì 27 maggio, nella cornice del Festival Biblico di Vicenza. In anteprima abbiamo potuto scambiare qualche opinione con mons. Coda.
L’espressione politica dei cattolici in un solo (o prevalente) partito dipende da un giudizio prudenziale di convenienza, non è una necessità assoluta, ma non deve nemmeno essere demonizzata come sbagliata. Le forme della presenza politica diretta sono oggetto di deliberazione, tenuto conto delle esigenze del tempo. Perfino nel caso del Partito popolare italiano e della democrazia cristiana c’erano visioni diverse, non solo tra i politici cattolici ma anche nelle gerarchie ecclesiastiche. Ci sono due estremi opposti da evitare: da un lato l’appartenenza obbligata ad un solo partito come se si trattasse di un dogma di fede e come se questo partito non portasse avanti un programma politico ma un programma religioso; dall’altro la diaspora, ossia l’altrettanto dogmatica tesi della negatività di qualsiasi forma di unità e raccordo politico dei cattolici. Il primo atteggiamento non tiene conto della legittima discrezionalità del giudizio sull’appartenenza politica e stabilisce un nesso diretto ed obbligato tra appartenenza ecclesiale ed appartenenza partitica.
Proprietari terrieri musulmani hanno utilizzato trattori per arare un terreno su cui sorge un cimitero cristiano. L’obiettivo è la confisca illegale. Madre 29enne narcotizzata e violentata da sei persone. In entrambi i casi la polizia copre i criminali. Sacerdote a Faisalabad: il governo deve intervenire.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
In visita in Corea del Sud insieme a mons. Celata, il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso incontra il presidente Lee: “Il vostro Paese porta avanti valori universali. Ma per l’unità non basta la politica: serve la religione e la cultura”.
"L'egoismo e il nazionalismo non sono i mattoni della casa Europa": così il cardinale Reinhard Marx durante la messa inaugurale del convegno Renovabis, celebrata domenica scorsa a Monaco. Nell'esortare gli europei a una maggiore solidarietà – riferisce l’agenzia Sir - il cardinale ha sottolineato che "tutti i criteri morali dell'Europa sono orientati all'immagine cristiana della persona. La politica, l'economia e i mercati finanziari devono servire allo sviluppo completo di tutti".
Oggi pomeriggio, alle ore 17.30, Benedetto XVI presiederà la recita del Santo Rosario nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Il Papa ha accolto l’invito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Con questo atto, nel 150.mo dell’Unità nazionale, il Papa e la Chiesa italiana affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis, Madre dell’Unità.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
Sebbene, come dice il rapporto della Fundación Santa María, “Dio è il grande assente nelle famiglie spagnole, in un momento segnato da stili di vita consumistici e edonistici, incentrati nel piacere”, nella vita dei giovani si insinua inconsciamente, come un grande fiume che scorre attraverso molti canali, la New Age, che si presenta come una tipica forma di sensibilità religiosa contemporanea, come una nuova religiosità. Non si tratta di un movimento religioso, di una religione o di una setta nel senso sociologico, ma di una rete globale che collega centri e gruppi che tra loro hanno in comune alcuni temi di riferimento e che non propone alcun vincolo stabile, permanente o gerarchico come nei movimenti. Ciò che dà vita alla rete della New Age è lo spirito “alternativo” alla tradizione religiosa dominante in Occidente, che è quella cristiana, e la speranza di una nuova era, l’era dell’Acquario, che subentrerà all’era dei Pesci.
È adesso la faranno finalmente finita con certe favolettesulle droghe. La cocaina infatti distrugge anche i volti (non solo la materia cerebrale), buca palati e sbriciola setti nasali. E la disapprovazione sociale degli stupefacenti ne abbatte uso e abuso. Com’è raccontato nelle “Linee di indirizzo sull’uso di cocaina e sulle lesioni distruttive facciali per specialisti otorinolaringoiatri”, presentate ieri e redatte dalla Società italiana di otorinolaringoiatria, otto università italiane, il ministero della Salute e il Dipartimento politiche antidroga. E come racconta uno studio monumentale realizzato negli Usa dal 1976 al 2007 effettuato su 986.003 adolescenti: che prova – ha sintetizzato il capo Dipartimento politiche antidroga, Giovanni Serpelloni – come «se il livello di disapprovazione sociale sia molto alto, nel tempo si riduce il consumo di sostanze stupefacenti».
“Tutte le parti coinvolte nel conflitto hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità” nelle violenze successive all’elezione presidenziale contestata di novembre 2010: lo afferma l’organizzazione per i diritti umani ‘Amnesty International’ in un dettagliato rapporto, diffuso oggi, sugli ultimi sei mesi di crisi ivoriana. “Centinaia di persone sono state uccise illegalmente, spesso su criteri di appartenenza etnica o di presunta affiliazione politica”.
“Esprimiamo il nostro profondo orrore e rifiuto, la nostra indignazione e vergogna per il massacro di 27 persone nella tenuta ‘Los Cocos’ del Municipio de La Libertad, come ultima e barbara espressione di una situazione generalizzata di violenza e insicurezza”. E’ quanto scrive mons. Mario Fiandri, vicario apostolico di El Peten in Guatemala, nel comunicato indirizzato a tutti i fedeli cattolici del vicariato, alle autorità e agli uomini e alle donne di buona volontà.
Le pagine dei Vangeli ci mostrano la tenera misericordia di Gesù verso le persone «malate» nel corpo, nello spirito, nelle relazioni sociali. Per costoro ha parole e atteggiamenti che esprimono compassione, comprensione, perdono, accoglienza e si trasformano, frequentemente, in «segni» potenti. Lui, visibile manifestazione dell’infinito amore del Padre, non è venuto solo per salvare le «anime» ma a offrire a ogni persona la «vita piena», in tutte le sue dimensioni (spirituale, psicologica, fisica, relazionale). Ha congiunto così in modo inscindibile non solo i concetti, ma la stessa vera e definitiva realizzazione della salute e della salvezza: in Lui ci viene donata una «salvezza salutare» e una «salute salvifica». La Chiesa cattolica, per non tradire il mandato di Gesù Cristo, deve prendersi cura dei malati, affetti da qualsiasi malattia e senza alcuna discriminazione; l’unica particolarità è una speciale attenzione per i più poveri. Inoltre, in quanto corpo mistico di Cristo e quale comunità da Lui sanata, diviene a sua volta sanante, ossia strumento di salvezza e di salute.
New Delhi, 25. In India mancano all’appello dodici milioni di bambine, sparite — se così si può dire — negli ultimi tre decenni a causa degli aborti selettivi, praticati dalle famiglie che preferiscono avere un figlio maschio, soprattutto quando il primogenito è femmina. È la stima contenuta in uno studio della prestigiosa rivista scientifica «Lancet» dedicata alla strage silenziosa che sta scavando un solco sempre più profondo nella popolazione indiana.
La notte della preghiera come combattimento della fede e vittoria della perseveranza. Ha usato questa metafora il Papa per spiegare il senso del racconto della lotta di Giacobbe con Dio al guado dello Yabboq. Benedetto XVI ha riproposto l’episodio, narrato dal libro della Genesi, questa mattina, mercoledì 25, ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale.
Storm è un bambino di 4 mesi, con i capelli biondi e gli occhi blu. Ma potrebbe essere anche una bambina. Non lo saprà finché non deciderà lui/lei stesso/o, una volta più grande, il proprio orientamento sessuale. Si tratta di una controversa decisione adottata dai suo genitori, Kathy Witterick e David Stocker di Toronto, in Canada; i due hanno pensato che crescerlo «asessuato», all’insaputa del proprio genere di appartenenza, contribuirà a renderlo libero, nelle condizioni di decidere della propria identità sessuale senza costrizioni di sorta “imposte” dalla società. Storm, quindi, non apprenderà i concetti di maschio e di femmina. Solamente i suoi genitori, la levatrice e i due fratelli maggiori sono a conoscenza del suo sesso.
La notizia è questa: una coppia di Toronto ha avuto un terzo figlio e, viste le tendenze degli altri due, ha deciso di non dichiararne il sesso. Anzi, di non farlo sapere nemmeno all’interessato, il quale sceglierà da sé se essere maschio o femmina o altro. Leggo su BlitzQuotidiano che, stando ai genitori, i «preconcetti» potrebbero «solo turbarlo». Per la cronaca: i due parents si chiamano Kathy e David, il pargolo Storm [nella foto]. Che significa «temporale». Già la scelta del nome è indicativa della fantasia familiare. Ma c’è da capirli, Kathy e David: hanno già due figli, Jazz e Kio (la fantasia al potere!), che hanno avuto l’intempestività di dichiarare maschi. Solo che i due, rispettivamente 5 e 2 anni, mostrano di amare il rosa, le bambole e le gonne di mammà. Così, il terzo farà da sé. I genitori, stufi di stare un apprensione, hanno deciso di far decidere lui, quando sarà «pronto».
Fare l’insegnante non è un mestiere come gli altri. Se non ci credete, venire a sentire le voci di Eraldo Affinati, Valter Binaghi e Andrea Monda: tre scrittori che hanno lasciato altrettanti impieghi per dedicarsi esclusivamente alla scuola. Il perché ce lo spiegheranno domenica 29 maggio, ore 11, all’incontro “La mia sfida educativa” presso l’Oratorio del Gonfalone di Vicenza. Intanto lo abbiamo chiesto a Valter Binaghi, milanese, classe 1957, redattore della rivista Re Nudo negli anni Settanta, musicista blues, scrittore noir, professore di filosofia e storia nei licei. In due parole: il “prof” che tutti avremmo voluto.
Crescente preoccupazione per gli avvenimenti legati alla pubblicazione del nuovo piano industriale di Fincantieri”: l’hanno espressa in una nota gli otto presuli della Liguria impegnati in questi giorni a Roma per la 63ma Assemblea generale dei Vescovi italiani, sotto la guida del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei e Arcivescovo di Genova. “La consapevolezza che ad essere in gioco è la condizione di innumerevoli persone e di tante famiglie – afferma la nota a proposito della ventilata chiusura dei cantieri navali di Sestri Ponente (Genova) e Castellammare di Stabia (Napoli) con il taglio di 2.551 posti di lavoro - è pure legata alla percezione che in questa vicenda si determini il futuro di ampi settori del sistema-lavoro nella terra ligure”.
Una rondine non fa primavera, ma uno Stato europeo, e non dei minori, che si dà una Costituzione eurocompatibile che rispetta sia la Carta europea dei diritti fondamentali sia la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è un esempio da seguire. Lunedì 18 aprile 2011, in conformità con gli impegni presi dal primo ministro Viktor Orban quando nell’aprile 2010 vinse in modo eclatante le elezioni politiche (2/3 dei seggi alla Camera dei deputati), la Costituzione ungherese è stata modificata nello spirito e nella lettera. Il testo del 1990, adottato subito dopo la caduta del Muro di Berlino, è stato giudicato troppo liberale e ancora caratterizzato da residui comunisti.
La Pietas dello scultore fiammingo Jan Fabre raffigura la Madonna bambina che diventa uno scheletro il cui teschio spunta da sotto il velo. Il corpo morto ma intatto di Cristo sulle di lei ginocchia diventa il cadavere dell'artista stesso, in via di decomposizione. Perché bisogna per forza dissacrare Michelangelo?
La città di Cracovia e il suo rapporto con il Beato Giovanni Paolo II è stato oggetto dell’incontro “La mia Cracovia, città della mia vita”, svoltosi ieri all’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia. Un’occasione per ripercorrere i luoghi in cui Papa Wojtyla ha iniziato il cammino verso il suo pontificato.
Il Papa ha espresso il suo profondo cordoglio per le vittime del “catastrofico” tornado che ha colpito domenica la città statunitense di Joplin, in Missouri. I morti accertati sono oltre 120, ma centinaia di persone risultano ancora disperse. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato al vescovo di Springfield-Cape Girardeau, James V. Johnston, Benedetto XVI esprime la sua “vicinanza nella preghiera”, invocando “il riposo eterno per i defunti, consolazione per quanti sono in lutto, e la forza e la speranza per i senzatetto e i feriti”. Nella consapevolezza “dell'immane lavoro di ricostruzione” che attende le autorità locali, invoca su quanti sono coinvolti nelle operazioni di soccorso, “i doni divini della sapienza, della fortezza e della perseveranza”. Il tornado è passato adesso nel vicino Oklahoma, dove si registrano già quattro morti.
Qualche mese fa, il plenum della Corte di Strasburgo ha riconosciuto, con la sentenza sul caso Lautsi contro Italia, che la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche non è contraria al diritto alla libertà religiosa degli alunni, né al diritto dei genitori a scegliere l’educazione per i propri figli. Ha dato così sostegno alla decisione dello Stato italiano di mantenere i crocifissi negli istituti di istruzione poiché il crocifisso, oltre ad essere un simbolo religioso, costituisce un simbolo dei principi e dei valori fondanti della civiltà occidentale.
Per chi da anni denuncia la crisi della figura paterna suona quasi beffarda la grancassa mediatica e culturale di chi vorrebbe famiglie con due padri (come Repubblica del 23 maggio “I figli di due padri”). Ma lo psicanalista Claudio Risè ormai non si scompone più: «Nel nostro orizzonte culturale l’essere umano non viene più considerato come una persona con un suo corpo, ma solo come un oggetto prefabbricato. Qui si sta organizzando la produzione di bambini come adorabili oggetti di consumo». Sulla scia di sponsor del calibro di Elton John o Ricky Martin anche in Italia sarebbero un centinaio le coppie omosessuali che ricorrono all’estero (da noi è vietata) alla maternità “surrogata”: in pratica nell’utero di una donatrice che offre a pagamento il proprio utero viene inserito un embrione formato dall’ovocita di una donatrice e il seme di uno dei due padri. E la campagna mediatica si rianima mentre è in corso in parlamento il dibattito sulla legge sull’omofobia.
La presenza di cristiani immigrati a Vienna e in altre grandi città è "un dono per l'Europa": lo ha sottolineato il cardinale Christoph Schönborn domenica scorsa durante la grande festa "Sono cristiano a Vienna" organizzata per gli stranieri cristiani che vivono nella capitale austriaca. "L'Europa rischia oggi di perdere il Vangelo, dimenticare le proprie radici", ha detto Schönborn, ripreso dall’agenzia Sir, aggiungendo che "i cristiani che arrivano qui da altri continenti aiutano a far sì che il Cristianesimo da noi non muoia, bensì abbia una nuova vita".
La vita è come una “lunga notte di lotta e di preghiera”, nella quale l’uomo deve ricercare con perseveranza la benedizione di Dio. È uno dei pensieri che ha caratterizzato l’udienza generale di questa mattina, presieduta da Benedetto XVI in Piazza San Pietro. Il Papa ha proseguito il suo nuovo ciclo di catechesi dedicato al tema della preghiera, ispirandosi al racconto biblico della lotta di Giacobbe con Dio.
Il passaggio delle reliquie della Patrona delle missioni, iniziato lo scorso 14 marzo, è stato celebrato con processioni, momenti di preghiera e adorazione,in molte città. Per motivi di sicurezza, saltata la tappa di Gaza. L’urna con i resti mortali di Santa Teresa resterà in Terrasanta fino al 31 maggio.
Benedetto XVI spiega il senso della lotta di Giacobbe con lo sconosciuto. “Tutta la nostra vita è come questa lunga notte di lotta e di preghiera, da consumare nel desiderio e nella richiesta di una benedizione di Dio”. E alla fine del combattimento spirituale c’è la richiesta di un nome nuovo, il cui significato è conversione e perdono.
Laudato sii, o mio Pisapia. I frati­celli del convento rosibindi&C hanno scritto il loro Cantico delle creature rifondarole. E si sono alla fine schierati apertamente a fian­co del candidato della sinistra estrema, quello che da sempre so­stiene unioni gay, aborto ed euta­nasia. I valori cristiani possono aspettare, l’antiberlusconismo, evidentemente, no: pur di dare una botta al Cavaliere, i cattolici Dio&bandiera rossa non esitano a dare una botta anche ai precetti del catechismo. Uccidere? Ma sì, dai, un po’ si può. Purché muoia anche la giunta Mo-ratti.
I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano di un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è stata inventata per riflessione e indagine di uomini amanti delle novità, né essi si appoggiano, come taluni, sopra un sistema filosofico umano. Abitano in città sia greche che barbare, come capita, e pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, per ammissione di tutti, incredibile. Abitano ciascuno la loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutte le attività di buoni cittadini e accettano tutti gli oneri come ospiti di passaggio. Ogni terra straniera è patria per loro, mentre ogni patria è per essi terra straniera. Come tutti gli altri si sposano e hanno figli, ma non espongono i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il talamo. ...
I giovani cattolici – alcuni neobattezzati – vorrebbero partecipare all’ incontro con Benedetto XVI e con i giovani della Chiesa universale, ma non riescono ad avere la somma necessaria per il viaggio. AsiaNews chiede ai lettori e ai giovani della GMG un aiuto di 10mila euro.
Mons. Louis Sako ha ricevuto il riconoscimento dalla Fondazione Stephanus, in Germania. Per l’arcivescovo irakeno è il terzo premio ricevuto, dopo il Defensor Fidei nel 2008 e il Pax Christi nel 2010. Nel discorso di saluto ha sottolineato l’importanza del dialogo islamo-cristiano e ha chiesto maggiore impegno a favore della pace.
Il momento che si vive, non solo a Milano ma in tutta Italia, relativamente alla vicenda della costruzione di nuove moschee è delicato. Ma, si badi bene, il problema centrale non è la moschea a Milano o in qualsiasi altro posto, bensì la modalità con la quale la si chiede e con la quale poi la si gestirà. È evidente che una moschea debba stare nella nostra società secondo le regole che ne governano l’andamento e la convivenza, perché qui è il nodo decisivo.
A pochi giorni dal ballottaggio milanese, che vede contrapposti Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, sui giornali si torna a discutere di voto cattolico. «Gli appelli a concentrarsi sulla dimensione della concretezza, del fare quotidiano e della progettualità sembrano cadere nel vuoto», ha dichiarato pochi giorni fa il Cardinale Angelo Bagnasco, criticando una politica troppo spesso ridotta a “litigio perenne”. Ieri lo scontro tra Il Giornale e Avvenire sulle parole del cardinale Dionigi Tettamanzi e il chiarimento di mons. Mariano Crociata sul tema delle moschee. Secondo il segretario generale della Cei, la costruzione di una moschea risponde infatti al diritto fondamentale della libertà religiosa, ma occorre tenere conto delle «esigenze di vita sociale e comunitaria della nostra Costituzione», dato che si tratta anche di «luoghi di aggregazione sociale». Ma come orientarsi in questo finale di campagna elettorale che vede i programmi dei candidati ancora in secondo piano? «Per un cattolico è molto più semplice di quanto si creda - dice Padre Piero Gheddo a IlSussidiario.net -. Nella scelta su chi votare il criterio non è la simpatia personale, ma le proposte che vengono portate avanti dai candidati sui temi che la Chiesa oggi ritiene decisivi, in Italia come in tutto il mondo».
Secondo il direttore di AsiaNews, p. Bernardo Cervellera, il regime comunista cinese ha permesso a pochissime persone oggi di recarsi al santuario della Madonna di Sheshang, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cinese indetta nel 2007 da Benedetto XVI. Cervellera: «La repressione del governo aumenta, hanno paura delle rivoluzioni» .
Ce la portiamo dentro di noi la data della nostra morte. Sì è proprio così: è scritto nella nostra carne quanto dobbiamo durare su questa “aiuola che ci fa tanto feroci”, per rubare una celebre espressione a Dante. Un pool di scienziati spagnoli ha messo a punto una particolare analisi del sangue grazie alla quale potremo capire quanto il nostro corpo velocemente invecchia. Ce lo dicono i telomeri, cioè le estremità del nostro cromosoma. Curioso: telos in greco vuole dire termine. Ecco perché telo-meri: cioè posti al termine del cromosoma. Ma l’accezione di “termine” oltre a quello spaziale rimanda anche a quello temporale: la fine, il traguardo ultimo. Telos altresì indica anche il fine. E allora misteriosamente i due significati si intrecciano: la fine della nostra vita deve avere un fine, uno scopo ultimo, un destino pieno di senso. La fine ci fa accedere al fine ultimo, a Dio che è infinto, cioè senza fine.
È un’altra pillola per abortire, si chiama EllaOne e sta per arrivare in Italia. Provoca l’espulsione precocissima dell’embrione se assunta entro 120 ore da un rapporto sessuale che sia stato fertile, ed è già disponibile negli Stati Uniti e in altri Paesi europei. Il fronte abortista e le aziende che fanno business con l’aborto chimico premono perché sia presto diffusa anche in Italia. Per ora, il cammino della “pillola dei 5 giorni dopo” ha incontrato un ostacolo nel Consiglio Superiore di Sanità: dal settembre dell’anno scorso l’organismo doveva fornire un parere decisivo, che per ora non è arrivato. Era stato il ministro Ferruccio Fazio a esigere un chiarimento, che spiegasse se la pillola funziona come contraccettivo o come abortivo, agendo dopo il concepimento. Se infatti di aborto si tratta, lascia intendere il ministero, occorrerà vedere se la pillola “rispetta” la legge 194 sull’aborto.
Quando si leggono interviste a sacerdoti come quella a don Paolo Farinella, pubblicata domenica scorsa su L’Unione Sarda, ci si chiede davvero se in Italia, parlando di preti, il problema più grave sia la pedofilia. Intendiamoci bene: quello degli abusi sui minori da parte di alcuni preti è davvero – come diceva il cardinale Bagnasco lunedì aprendo i lavori dell’Assemblea dei vescovi italiani – “un’infame emergenza non ancora superata, la quale causa danni incalcolabili a giovani vite e alle loro famiglie” e in nessun modo è lecito minimizzare o ridurre la portata e gravità della faccenda. Ma qui almeno la Chiesa è corsa ai ripari, sta agendo da anni per porre riparo ai danni provocati e prevenire quelli possibili. E abbiamo visto, numeri alla mano, che la cura Ratzinger funziona, anche se molto c’è ancora da fare. Ma questo non ci deve portare a sottovalutare un altro grave “scandalo” che sta minando la credibilità della Chiesa italiana: quello dei preti in “libera uscita” che frequentano i salotti tv e riempiono pagine di giornali con le loro scempiaggini e creazioni teologiche, creando grave confusione anche tra i fedeli. E questo senza che ci sia almeno l’intervento chiarificatore di un vescovo, che spieghi almeno a che titolo parlano questi signori.
E' partito il conto alla rovescia per l'appuntamento che vedrà Milano trasformarsi dal 29 maggio al 3 giugno 2012 nella capitale della famiglia. Infatti, in quei giorni si svolgerà l'Incontro Mondiale delle Famiglie, un evento voluto nel 1994 da Giovanni Paolo II, e che per questa edizione avrà come tema “La famiglia: il lavoro e la festa”. E proprio la volontà del Papa polacco scomparso di promuovere questa giornata ha permesso agli organizzatori di ritagliarsi uno spazio di visibilità in occasione della beatificazione tenutasi a Roma, durante la quale è stato proiettato un breve spot in vista dell'evento di Milano.
“Un largo consenso che sottolinea la preoccupazione per quanto sta vivendo il Paese soprattutto a livello sociale”: è stata questa la reazione dei Vescovi italiani, riuniti in Assemblea generale, alla prolusione del Presidente della Conferenza episcopale, il Cardinale Angelo Bagnasco, tenuta il 23 maggio in apertura dei lavori. Lo ha evidenziato monsignor Mariano Crociata, Segretario generale dell’organismo di coordinamento dei Vescovi italiani, parlando questo martedì alla stampa. La prolusione rappresenta, secondo Crociata, “lo sguardo con il quale la Chiesa segue la situazione italiana rispetto alla quale anche l’annuale Rapporto Istat conferma un quadro di difficoltà sociale preoccupante riguardo alle famiglie, al lavoro e alle emergenze che vi si collegano”.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana, il commento è negli ultimi 10 minuti del file mp3.
Alcuni organismi spagnoli agiscono per dimostrare l'aumento delle violazioni della libertà religiosa nel Paese. L'Associazione Statale degli Avvocati Cristiani (AEAC) ha denunciato all'ONU 153 violazioni di questo tipo registrate dal 2004. Il presidente dell'Associazione, Polonia Castellanos, ha presentato il 16 maggio all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, a Ginevra, un resoconto sugli attacchi alla libertà religiosa.
Il 14 maggio, il prelato dell'Opus Dei Javier Echevarría ha ordinato 35 nuovi sacerdoti. La cerimonia ha avuto luogo nella Basilica di Sant'Eugenio a Roma. I presbiteri provengono da Italia, Spagna, Olanda, Singapore, Argentina, Colombia, Nigeria, Stati Uniti, Francia, Austria, Brasile, Messico, El Salvador, Polonia e Uganda. “La vostra esistenza si fonda con quella di Gesù eucaristico – ha esortato il prelato rivolgendosi ai nuovi sacerdoti nell'omelia –. Da oggi, la celebrazione quotidiana dell'Eucaristia deve essere per voi il momento centrale di ogni giornata; il centro e la radice della nostra vita, di ogni giorno del nostro itinerario terreno”.
Il sacerdote vietnamita ha abbandonato il Paese a 18 anni, su una piccola barca insieme ad altri profughi. Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Melbourne, scatenando la gioia della comunità vietnamita australiana. Sacerdote locale: il suo esempio servirà ad aumentare le vocazioni.
Il presidente della Masihi Foundation conferma il crescente livello di allerta attorno alla madre cattolica, condannata a morte per blasfemia. La fede della donna resta salda, prega e digiuna per i cristiani e il Pakistan. L’attivista conferma che nel Paese prende piede “una forma peggiore di estremismo”.
I dieci punti percentuali (37.5% - 27.5%) con i quali il Partito Popolare ha distanziato il Partito Socialista alle elezioni municipali spagnole, possono essere visti in un’unica ottica: il fallimento e il declino dello zapaterismo. Mai nella storia della democrazia iberica il primo partito aveva distanziato in maniera così significativa il secondo in una tornata di amministrative. Zapatero ha perso perché le sue politiche hanno fallito da ogni punto di vista: la gestione della crisi economica ha portato ad un livello di debito pubblico altissimo, la Spagna è sotto un continuo monitoraggio degli organismi di sorveglianza dei conti pubblici dell’Unione europea. Inoltre il lavoro non c’è più. Con l’attuale Primo Ministro, che, secondo alcuni dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro, ha perso anche la sua filosofia. Una filosofia che don Sturzo avrebbe definito «statolatrica».
Lartaun De Azumendi, giornalista spagnolo e collaboratore di Tempi, spiega i motivi della bruciante sconfitta alle comunali e regionali di Zapatero e del partito socialista: «Gli spagnoli volevano una politica economica seria, non più diritti civili. La gente non può reggere a lungo una politica senza politica e ha votato guardando a come stanno davvero le cose»
Pisapia porterà in Consiglio comunale una maggioranza dalle mille anime contrapposte: la fondatrice di soggettività lesbica Anita Sonego, l'ultracomunista Basilio Rizzo, la nichivendoliana che protegge i rom Ines Quartieri, l'"avvocato dei centri sociali" Mirko Mazzali, la donna pro aborto e contro la legge 40 Maria Elisa D'Amico, la statalista che vuole gli oratori laici Elisabetta Strada, il radicale per l'eutanasia Marco Cappato e diversi cattolici che vogliono tutto l'opposto.
Tutte le fazioni sono d’accordo nel reprimere ogni segno di dissenso che sfoci in una temuta “rivoluzione dei gelsomini”. Ma la repressione produrrà un allontanamento ulteriore del Paese dalla comunità internazionale. Un’analisi di uno dei più acuti conoscitori della realtà politica cinese.
Pastore protestante sudcoreano: “In Corea del Nord ci sono ancora circa 40mila cristiani: torturati e chiusi nei campi di lavoro, ma un esempio per tutti”. La Chiesa cattolica non conferma queste cifre ma loda l’atteggiamento di chi riesce a fuggire, “missionario di speranza per tutti noi”.
Pubblichiamo il passaggio dedicato alla politica italiana nella Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco alla 63ma Assemblea generale dei vecovi italiani, pronunciata nel pomeriggio del 23 maggio 2011.
Con tutto il rispetto per l’elezione dei sindaci di alcune importanti città italiane, il voto più importante in Europa il 28 maggio sarà quello di Malta. Qui gli elettori dell’arcipelago, l’unico Paese dell’Unione Europea dove la legge non autorizza il divorzio, voteranno su un quesito referendario che propone d’introdurre il divorzio dopo quattro anni di separazione fra i coniugi. La proposta di legge è di un deputato del Partito Nazionalista, di governo e di tendenza centrista, Jeffrey Pullicino Orlando, ma non è sostenuta dal suo partito i cui maggiori esponenti hanno anzi criticato l’iter procedurale seguito dal deputato, mentre lo è dal leader dell’opposizione di centro-sinistra. Pullicino Orlando, nel 1997, scriveva contro il divorzio. Poi ha cambiato idea, secondo lui a causa delle mutate condizioni sociali ma certamente anche a causa di un suo problema personale.
La Chiesa in Etiopia risale, nella storia, all’apostolo Filippo che aveva battezzato un etiope, secondo quanto è scritto negli Atti degli Apostoli. Oggi il Paese mantiene una maggioranza cristiana, anche se solo l’1% della popolazione è cattolico. La Chiesa ha comunque un importante valore da trasmettere alla Chiesa universale, secondo l’Arcivescovo di Addis Abeba e presidente della Conferenza episcopale di Etiopia ed Eritrea. L’Arcivescovo Berhaneyesus Souraphiel ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Che cosa di quello che abbiamo ricevuto vogliamo comunicare a questi ragazzi, ai nostri figli? Che cosa abbiamo ricevuto e fatto nostro, come sangue che irrora la vita? Che cosa è sedimentato nel profondo dell’anima, diventando sorgente di memoria e slancio di iniziativa, principio di vitalità e di impeto? Che cosa ci ha aperto e ci apre a rapporti veri, costitutivi del nostro essere, capaci di resistere alla delusione e alla sconfitta? Di quale speranza e di quale presenza viviamo? Ce lo domandiamo di fronte ai bambini che in vario modo – con ingenua purezza e/o apparente distrazione – si protendono a domandare il pane eucaristico; di fronte ai genitori che – con fiduciosa vicinanza o impacciata lontananza – li guardano e li accompagnano; nel mezzo di un mondo disperso, dove il desiderio si impenna per mille proposte vacue.
Non bastano gli interessi economici per dare basi solide alla nuova Europa, ma è necessario far leva sulle comune radici cristiane: è quanto ha affermato il Papa ricevendo stamane, separatamente, le delegazioni della Bulgaria e della ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, giunte a Roma in occasione della Festa - domani nella Chiesa ortodossa - dei Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa.
Domani, 24 maggio, nella memoria liturgica di Maria Ausiliatrice, tutti i fedeli cattolici sono stati invitati dal Papa a unirsi nella Giornata di preghiera per la Chiesa che è in Cina. L’appello è stato lanciato mercoledì scorso da Benedetto XVI durante l’udienza generale. Maria Ausiliatrice è venerata con grande devozione dai fedeli cinesi nel Santuario mariano di Sheshan, a circa 50 km da Shanghai.
Benedetto XVI ha istituito la data del 24 maggio per celebrare la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina nella Lettera ai cattolici cinesi pubblicata il 30 giugno 2007.
“L’estremismo prende piede senza che vi siano forze capaci di fermarlo” e le minoranze religiose, tra cui i cristiani, si trovano “annichilite e ridotte al silenzio”, anche se “in questo momento non sono il bersaglio preferito né significativo: lo sono, invece, i militari, le sedi del governo e gli uffici Nato”. È la drammatica testimonianza dal Pakistan di un sacerdote cattolico che vive a Faisalabad, padre Bonnie Mendes, che ha commentato alla Fides la situazione del Paese all’indomani del grave attacco a Karachi, dove i gruppi talebani hanno attaccato una base militare uccidendo 22 persone e prendendone molte in ostaggio.
A quasi un anno e mezzo dal terribile sisma che devastò l’isola di Haiti nel gennaio 2010, c’è ancora molto da fare per la popolazione coinvolta. Tra le tante associazioni di volontari presenti sul territorio, riporta la Fides, c’è l’Asvi, l’Associazione volontari per il servizio internazionale che sta realizzando tre nuovi centri nutrizionali a Port-au-Prince e si sta occupando dell’equipaggiamento e della formazione del personale in altri cinque centri sanitari di base a Les Cayes, nel Comune di Torbeck.
Ogni anno il santuario di Sheshan è trasformato in un campo di battaglia: poliziotti, controlli, telecamere, metal detector, per sconfiggere l’appello del papa all’unità della Chiesa in Cina, nella Giornata mondiale di preghiera per i cattolici cinesi. Lager, arresti domiciliari, divieti non frenano la preghiera anche nelle prigioni. I tentativi di dividere la Chiesa e la nostra solidarietà.
Sabato 21 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza docenti e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione del novantesimo anniversario della sua fondazione. Ne ha tratto occasione per una riflessione sull’università, un tema che gli sta molto a cuore come mostra tra l’altro il «discorso proibito» del 17 gennaio 2008, che al Papa a causa dell’intolleranza di un piccolo gruppo di studenti e professori fu impedito di pronunciare all’Università La Sapienza di Roma ma che fu in seguito pubblicato. Si tratta di un testo fondamentale sui problemi delle università contemporanee, su cui La Bussola Quotidiana proprio nel suo primo numero aveva proposto una riflessione.
La nube di ipocrisia, che avvolge l’attacco della Nato alla Libia di Gheddafi, si è ulteriormente gonfiata qualche giorno fa quando sono state colpite le “navi da guerra” della Marina militare libica all’ancora a Tripoli e in altri due porti della Tripolitania.
«Non sono io che ho scelto il Brasile. Ma qualcuno che sta più in alto mi ha scelto. Sono entrato nella realtà dei ragazzi tirato per i capelli, difatti ora non ne ho più…». Il buonumore non l’ha mai perso padre Renato Chiera, eppure in oltre trent’anni di missione ha visto realtà tutt’altro che da ridere. Figlio di contadini piemontesi, originario di Villanova Mondovì (Cuneo) nel 1942, dopo la laurea in filosofia all’Università Cattolica di Milano, padre Renato è finito dall’altra parte dell’oceano, inviato come sacerdote diocesano (fidei donum) nella periferia di Rio de Janeiro.
Per Jean Paul Pougala, camerunese, docente di sociologia ed esperto di Africa, la guerra contro Gheddafi è troppo costosa e potrebbe durare anni. La No Fly Zone della Nato basata su fatti mai provati, nasconde interessi economici e frustrazioni di Europa e Lega araba. La lezione della Chiesa al muto mondo pacifista.
Ultimamente sembra dilagare la mania per la “fine dei tempi”. Un gruppo cristiano ha predetto per questo fine settimana la seconda venuta del Messia e il giorno del giudizio. E ci sarebbe ancora il 21 dicembre del 2012 come data di riserva per l'Apocalisse, secondo il calendario maya. Ma cosa pensa la Chiesa cattolica di queste profezie?
Dopo l’appello del papa, sacerdoti sotterranei sono stati portati via dalla pubblica sicurezza per una “gita” e non farli andare al santuario della Madonna di Sheshan. Preghiera per vescovi sotterranei, rapiti dalla polizia da decenni. Mons. Jia Zhiguo all’ospedale per cure al cuore, sotto vigilanza dei poliziotti. Dissacrata la tomba di un vescovo. Rosari, adorazioni e messe in obbedienza all’invito del papa. Ma alcuni dicono di non sapere del suo messaggio.
Ho partecipato il 18 maggio all’inaugurazione della statua dedicata a Giovanni Paolo II alla Stazione Termini e debbo dire che il clamore e le contraddizioni che l’evento ha suscitato da subito, mi lasciano perplesso. Sembra quasi che le critiche sino partite troppo presto, rispetto a una statua così rappresentativa. Ad esempio la critica più ricorrente “il viso non assomiglia per niente al Papa” è vera, ma va anche detto che di giudizi positivi ne ho sentiti pochi.
Pisapia vuole erigere una grande moschea a Milano perché «è importante anche in vista dell’Expo 2015. Non si può pensare di avere in città milioni di visitatori senza che ci sia per loro la possibilità di avere un proprio luogo di culto dove pregare». Però le moschee sono una cosa diversa da un luogo di culto e Pisapia lo sa. Ma vuole il voto degli immigrati islamici.
Benedetto XVI dal Palazzo Apostolico si è collegato con i 12 astronauti della Stazione spaziale internazionale per 20 minuti di collegamento storici. «Vi chiamo perché sono curioso di sapere da voi esperienze e riflessioni», ha detto il Papa, e poi: «Nel mezzo del vostro lavoro nello spazio vi fermate a riflettere sul mistero e vi capita di pregare il Creatore?»
Il Mar Mediterraneo continua ad essere solcato da barconi di immigrati che dalle coste nordafricane approdano sull’isola di Lampedusa e, negli ultimi giorni, anche in altre zone della Sicilia. Attualmente, sono poco meno di mille i migranti ospiti nel Centro d'accoglienza lampedusano. Tra i migranti ci sono anche dei minori, ma quello che deve far riflettere sono i numerosi naufragi nei quali trovano la morte molti uomini, donne e bambini. Secondo l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati, sono varie centinaia i migranti dei quali non si hanno più notizie. Sull’emergenza immigrazione Giancarlo La Vella ha parlato con mons. Agostino Marchetto, segretario emerito del Pontificio Consiglio Migrantes.
Famiglia, casa, occupazione, sicurezza, trasporti e ambiente. Sono i temi principali del programma del Sindaco Letizia Moratti che ha amministrato la città di Milano per cinque anni e che domenica e lunedì prossimo affronterà il ballottaggio per ottenere il secondo mandato alla guida del capoluogo lombardo. Dopo aver distribuito, a sue spese, ai cittadini milanesi il libro dei “100 progetti” realizzati in questi anni, Letizia Moratti ha raccolto in un opuscolo il programma per i prossimi 5 anni. Come primo punto il Sindaco si impegna a non applicare alcun “aumento di tasse e tariffe”. Così come è stato nei cinque anni trascorsi non ci saranno tasse, non aumenterà né il costo del biglietto per viaggiare in metropolitana né quello di autobus e tram. Lo stesso sarà per i servizi i cui costi in questi anni si sono mantenuti i più bassi d’Italia. Milano, inoltre, è l’unica città in Italia a non aver mai applicato l’addizionale Irpef.
La storia, seppur - in generale - non abbia trovato particolare spazio sui media, è ormai tristemente nota: una ragazzina sedicenne è morta perché voleva abortire la creatura che aspettava in grembo. Ha perso la vita in seguito all’assunzione della pillola abortiva Ru486. La morte, in particolare, è sopravvenuta dopo che la ragazzina ha subito uno shock settico da Clostridium Sordellii. Un’infezione che, fino ad oggi, negli Stati Uniti, ha provocato otto casi di decessi. «Le morti per aborto con Ru486 e prostaglandine - scriveva il sottosegretario alla Salute Eugenia Rocella - salgono così a venti, a cui se ne sommano altre 12 per persone che avevano preso la Ru486 per “uso compassionevole”, cioè al di fuori di protocolli stabiliti: in tutto 32 morti accertate dopo l’assunzione di Ru486. Vanno anche ricordate altre due donne morte per aborto farmacologico solo con prostaglandine, cioè solo con il secondo farmaco associato alla pillola abortiva».
Cinema e Sindone. Concordanze e discordanze è il tema che verrà affrontato questo lunedì, 23 maggio (ore 17.30), in una conferenza organizzata dall'Istituto di Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), nell'ambito del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici. Il mondo del cinema, spiegano gli organizzatori, ha spesso raccontato la storia di Gesù e della sua Passione. Alcuni film hanno anche parlato della Sindone, offrendo interessanti spunti di riflessione e di dibattito su un tema che appassiona teologi e scienziati di tutto il mondo.
Nei saluti che ha rivolto ai fedeli e ai pellegrini presenti questa domenica mattina in Piazza San Pietro in Vaticano per la recita della preghiera mariana dell'Angelus, Papa Benedetto XVI ha avuto un pensiero speciale per il “folto gruppo” di membri del Movimento per la Vita. “Cari amici, mi congratulo con voi, in particolare per l’impegno con cui aiutate le donne che affrontano gravidanze difficili, i fidanzati e i coniugi che desiderano una procreazione responsabile; così voi operate concretamente per la cultura della vita”, ha affermato. “Chiedo al Signore che, grazie anche al vostro contributo, il 'sì alla vita' sia motivo di unità in Italia e in ogni Paese del mondo”, ha aggiunto. Il Pontefice ha poi benedetto “i bambini accompagnati dall’UNITALSI, i quali superando i disagi della malattia si fanno testimoni di pace”, ha incoraggiato “i malati e i volontari presenti in occasione della Settimana nazionale della sclerosi multipla” e salutato “i membri dell’Istituzione Teresiana, nel centenario dell’Associazione”.
La famiglia è la pietra angolare della società e il principale strumento di benessere degli individui. Giusto? Giusto. Affermazioni di questo tipo sono frequenti nelle istituzioni cattoliche fondate sull’antropologia cristiana. Ma è meno comune sentire proclamare queste verità da soggetti del mondo laico. Eppure, un recente rapporto sulle famiglie dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha espresso proprio questa tesi. In una relazione per i media che accompagna il rapporto, pubblicata il 27 aprile, si afferma che le famiglie sono una fonte di sostegno finanziario e sociale essenziale per le persone, oltre a essere uno strumento chiave per la solidarietà. “Le famiglie forniscono identità, amore, attenzione, un ambiente per la crescita e lo sviluppo dei loro membri e costituiscono il nucleo portante di molte strutture sociali”, si sottolinea.
Sono ormai numerose le sperimentazioni coronate da successo con le staminali del cordone ombelicale anche in settori medici in cui in passato si credeva avessero un ruolo minore, come il fegato e le malattie epatiche. Nel numero di febbraio 2011, la rivista scientifica World Journal of Gastroenterology pubblica un'interessante ricerca del professor Fang-Ting Zhang, realizzata insieme al suo team del Central Laboratory presso il Peking University Shenzhen Hospital, a Shenzhen (Cina). Lo scopo è sperimentare il trapianto intraperitoneale di micro-capsule di cellule simil-epatiche, ottenute da staminali cordonali, per la terapia dell'insufficienza del fegato nei ratti. Le micro-capsule sono formate da Alginato-Poli-L-lisina-Alginato (APA) e permettono di evitare i casi di rigetto GVHD, del resto già molto rari utilizzando le staminali del cordone ombelicale umano.
Ricevendo questo sabato in udienza dirigenti, docenti e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione del 90° anniversario di fondazione, Benedetto XVI ha esortato a non privare la sfera culturale dell'apporto della fede, perché “fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse”. Il Pontefice ha riconosciuto che il nostro tempo è caratterizzato da “grandi e rapide trasformazioni, che si riflettono anche sulla vita universitaria”. “La cultura umanistica sembra colpita da un progressivo logoramento, mentre l’accento viene posto sulle discipline dette ‘produttive’, di ambito tecnologico ed economico”, ha osservato.
Se la premessa è che “Cristo è la via centrale della Chiesa e aiuta l’uomo a capire se stesso e a recuperare i suoi valori”, allora non è difficile scorgere nei documenti pontifici che Giovanni Paolo II ha lasciato in eredità alla fede cattolica “una sorta di linea guida”. Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, commenta così l'iniziativa della casa editrice Treves di raccogliere in un'opera le 14 Lettere encicliche prodotte da Wojtyła in 27 anni di pontificato. Presentata a Roma il 18 maggio, al Conservatorio di Santa Cecilia, l'edizione “Splendor Veritatis” può considerarsi il sunto del pensiero teologico e sociale del Papa polacco. L’introduzione all’opera, suddivisa in tre volumi – per un totale di 2.600 pagine - con testo latino a fronte, è firmata da Papa Benedetto XVI.
L’impegno di annunciare Cristo, “la via, la verità e la vita”, costituisce il compito principale della Chiesa. E’ quanto ha affermato stamani Benedetto XVI al Regina Caeli, dedicato all’odierno Vangelo in cui Gesù Risorto annuncia ai discepoli la sua prossima ascesa verso la casa del Padre. I
Al Regina Caeli, Benedetto XVI rivolgendo un saluto all’ International Ecumenical Peace Convocation, organizzato dal Consiglio ecumenico delle Chiese con lo scopo di “eliminare ogni forma di violenza”, invita a impegnarci “a eliminare la violenza nelle famiglie, nella società e nella comunità interrnazionale”.
Come Dante ha concluso la Commedia, così anche Petrarca terminerà il suo capolavoro con un inno alla Vergine Maria. Il Rerum vulgarium fragmenta, più conosciuto come Canzoniere, è una sorta di breviario laico, composto di trecentosessantasei poesie, come fossero preghiere dedicate alla sua Madonna Laura, una per ciascun giorno dell’anno. La lode alla Vergine che conclude l’opera è segno di omaggio al Sommo poeta, senz’altro, ma ancor più di indefettibile amore per Maria.
Lo scorso 29 dicembre, l’Azerbaigian ha varato la nuova legge che rende più severe le pene pecuniarie previste dagli artt. 299 e 300 del Codice Amministrativo in materia di libertà di religione. Queste norme puniscono chi svolge qualsiasi attività religiosa senza autorizzazione, anche soltanto guidare un gruppo religioso non registrato o riunirsi per pregare insieme o l’importazione e la distribuzione di testi o documenti religiosi non approvati, come pure sono puniti i cittadini esteri che vengono a parlare della loro fede. E’ necessaria un’autorizzazione per fare catechismo ai bambini e per fare proselitismo. Le multe sono state aumentate 16-20 volte.
A sessant’otto anni dalla sua morte a Dachau, domenica 15 maggio, a Würzburg, in Baviera, la Chiesa cattolica ha elevato a beato il sacerdote tedesco Georg Häfner (1900-1942), la cui morte per mano dei nazisti è stata giudicata essere dovuta all’ “odio per la fede”
Nel Vangelo della IV domenica di Pasqua, Gesù, nel corso dell’ultima cena, cercando di preparare i discepoli all’addio imminente, risponde a due considerazioni di Tommaso e Filippo, la prima una domanda (Gv 14,5), la seconda una richiesta (Gv 14,8). Il Vangelo di Giovanni dedica ben cinque capitoli (su 21 complessivi) a ciò che Gesù disse nel corso dell’ultima cena, nella sera del nostro attuale giovedì, già in quel 14 nisan del calendario ebraico in cui il Cristo fu arrestato, processato, torturato, crocifisso e sepolto. Pensiamoci bene: cinque capitoli (dal 13 al 17) dedicati ad un intervallo di meno di 3 ore, quando solo altri due (il 18 ed 19) ci racconteranno, e minuziosamente, le 18 ore successive.
Sei Papi immortalati dai suoi magici clic, una carriera ricca di memorabili reportage, come quelli che hanno documentato, per la rivista Life, lo storico viaggio di Paolo VI in Terra Santa, nel gennaio del 1964, e l’invasione dei carrarmati sovietici in Cecoslovacchia. Il fotoreporter Vittoriano Rastelli, genovese, 75 anni portati magnificamente, ha cominciato la sua professione da quando ne aveva 23, lavorando per varie testate tra cui Epoca, dal 1974 al 1997, il magazine tedesco Stern e quello americano Time. Oggi, da freelance, Rastelli non si è ancora stancato di “creare immagini” che, attraverso personaggi e fatti di cronaca, “segnano i tempi”. Anzi, dimostra un entusiasmo da ragazzino. La sua più recente fatica è la mostra “All’Altare di Dio”, allestita ai Musei Capitolini, in Campidoglio, a Roma, che ripercorre i momenti e i gesti salienti del Magistero di Giovanni Paolo II. «Ho fotografato il Papa polacco in mezzo alla gente comune, quella che lui amava: le famiglie, i bambini, i giovani, i sofferenti - spiega Rastelli _ e tra le 150 immagini esposte non ce n’è nemmeno una che lo ritragga vicino a politici o a capi di Stato».
Militari di tutto il mondo sono a Lourdes come pellegrini, guidati dalle parole del ‘Padre Nostro’. “Uniti dal padre per una stesa preghiera” è infatti il motto del 53mo pellegrinaggio militare internazionale nel santuario mariano francese, come riporta il quotidiano Avvenire. Al pellegrinaggio prendono parte più di 3.500 soldati italiani, e anche una trentina di parenti dei caduti nelle missioni all’estero degli ultimi anni.
Con la benedizione alla partenza del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, questa mattina è partito dalla Stazione ferroviaria del Vaticano alla volta di Orvieto il “Caritas Express”, un convoglio d'epoca allestito per celebrare i 60 anni di fondazione della Caritas Internationalis.
Cari astronauti, sono molto lieto di avere questa straordinaria possibilità di una conversazione con voi durante la vostra missione. Sono particolarmente grato di potermi rivolgere a così tanti di voi, data la presenza contemporanea in questo momento di due equipaggi sulla Stazione Spaziale. L’umanità vive un periodo di rapidissimo progresso delle conoscenze scientifiche e delle applicazioni tecniche. In certo senso voi siete i nostri rappresentanti - la punta avanzata dell’umanità che esplora nuovi spazi e nuove possibilità per il nostro avvenire, andando aldilà dei limiti delle nostre esperienze quotidiane. Tutti ammiriamo il vostro coraggio, la disciplina e l’impegno con cui vi siete preparati per questa missione. Noi siamo convinti che siete animati da nobili ideali e che volete mettere i frutti delle vostre ricerche e delle vostre imprese a disposizione di tutta l’umanità e per il bene comune. Questa conversazione mi dà quindi modo di esprimere anch’io la mia ammirazione e il mio apprezzamento per voi e tutti quelli che collaborano a rendere possibile la vostra impresa e di incoraggiarvi cordialmente nel portarla a compimento con sicurezza e successo.
Una bellissima occasione d’incontro e di dialogo: così il Papa ha definito la straordinaria diretta audio-video con la Stazione spaziale internazionale (Iss), che si è svolta per 20 minuti a partire dalle 13.11. Nella Stazione si trovano 12 astronauti, di cui tre hanno dovuto curare la gestione della Stazione stessa, mentre gli altri hanno dialogato con Benedetto XVI. Nella missione in corso viene installato nella Stazione uno strumento che è stato sviluppato da 600 scienziati nel mondo, l’"Alpha Magnetic Spectrometer", per studiare la presenza di antimateria nell’Universo, la sua composizione e la sua origine. L’appuntamento straordinario è stato trasmesso dai media vaticani anche in streaming e sulla rete della Nasa, tramite la Nasa-tv.
Apriamo con la domanda, ovviamente fatta in tono provocatorio: tutti i musulmani sono terroristi? La migliore risposta è forse quella di Abdel Rahman al Rashed, all'epoca (2005) direttore del quotidiano egiziano Asharq al Awsat e oggi direttore generale della TV Al Arabiya: "L'amara verità è che, anche se non tutti i musulmani sono terroristi, la gran parte dei terroristi sono musulmani. Quasi tutti gli attentati suicidi negli autobus, nelle scuole e nei centri residenziali in tutto il mondo negli ultimi dieci anni sono stati compiuti da musulmani. (...) Noi musulmani non possiamo ripulire la nostra immagine se non ammettiamo questo fatto scandaloso. (...) La situazione è umiliante, dolorosa e aspra per tutti noi" (1). Al Rashed voleva innescare una reazione degli intellettuali arabi moderati contro le frange jihadiste. Compito arduo, visto che proprio in Egitto si fa sentire sempre di più l'influenza dei Fratelli Musulmani. Sin dall'inizio è stato possibile distinguere nell'islam due anime, le cui differenze riguardano — punto importante — non la meta bensì i metodi per arrivarci. Questa divergenza deriva dal modo in cui è stato composto il Corano, unica fonte di verità per i musulmani.
È stata proclamata beata appena due anni fa. Sarà la seconda religiosa proveniente dallo Stato del Kerala ad essere santa.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: ‘Vado a prepararvi un posto’? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin d’ora lo conoscete e lo avete veduto”. Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù : “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi tu dire: ‘Mostraci il Padre’? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre” (Gv 14, 1-12).
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha comunicato sull’apparizione avuta da Ivan ieri sera, 20 Maggio 2011, sul Podbrdo, ore 22:00: Anche stasera la Madonna è venuta molto gioiosa e felice e all’inizio, come sempre, ha salutato tutti noi col suo saluto materno: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha detto: “Cari figli, oggi più che mai desidero invitarvi alla preghiera. Cari figli, satana desidera distruggere le famiglie di oggi, perciò desidero invitarvi al rinnovamento della preghiera famigliare. Pregate, cari figli, nelle famiglie, con i vostri figli, non permettete l’accesso a satana. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo su tutti noi qui con le mani distese, ha pregato per i malati presenti, ci ha benedetti con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che abbiamo portato per la benedizione. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo in modo speciale per la pace, la pace nel mondo. Poi Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie, in particolare tutti i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi ed in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”.
Del dialogo, dei giovani e della comunicazione, Wojtyla è stato però anche il Papa della prima visita ufficiale in una sinagoga. «No signorina qua si sbaglia»: il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni scherza con la presentatrice al concerto organizzato il 18 maggio da "Roma Capitale" a chiusura degli eventi per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Sale sul palco dellAuditorium della Conciliazione per raccontare il particolare «feeling» con lebraismo instaurato dal Papa polacco durante il suo mandato. «Se vogliamo essere precisi prosegue Di Segni , il primo Pontefice in assoluto a visitare una sinagoga è stato Pietro». In platea, tra migliaia di spettatori, una delegazione ebraica composta, tra gli altri, dal Presidente dellUnione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e dallassessore della Comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca in rappresentanza del presidente Riccardo Pacifici.
Monsignor Demetrio Fernández, Vescovo di Córdoba (Spagna), ha scritto una lettera in occasione delle elezioni municipali che avranno luogo in Spagna il 22 maggio spiegando ciò che un cristiano chiede a un politico. Il cristiano non si disinteressa delle elezioni, anzi, lo interessano vivamente, perché è cittadino di questo mondo con la prospettiva del cielo, osserva. In primo luogo, esprimiamo ai politici la stima per il loro lavoro, afferma il Vescovo. La politica è un compito nobile, che si assume per costruire il bene comune. Se si antepongono i propri interessi, personali o di partito, la politica si corrompe sottolinea . La quota di potere che si raggiunge con il sostegno dei propri elettori è per servire meglio la società e costruire un mondo più giusto e più umano.
Appartenere ad una minoranza religiosa, ad esempio quella cristiana, inoltre essere di sesso femminile e magari ambire ad una carriera lavorativa. Purtroppo, nel Pakistan di oggi non è per nulla una combinazione felice. Lo dimostra la storia della ventiquattrenne Farah Hatim, di Rahim Yar Khan, il capoluogo dell'omonimo distretto nel sud-est della provincia del Punjab. La giovane donna, che frequentava un corso per diventare infermiera professionale presso lo Sheikh Zaid Medical College della sua città e stava facendo un periodo di tirocinio presso il reparto di ortopedia, è stata rapita infatti la mattina di domenica 8 maggio mentre si stava recando al suo posto di lavoro.
Cresce la preoccupazione per i cristiani del nord del Sudan. Il 9 luglio la parte meridionale del Paese, in prevalenza cristiano-animista proclamerà la sua indipendenza dal nord a maggioranza musulmana. Il parroco di Nyala, capitale del sud Darfur, il comboniano Asfaha Johannes Weldeghiorghis fa però notare – lo riporta la Fides - come i cristiani rimasti al Nord siano in gran parte di origine meridionale e si aspettino un aiuto dalle chiese del Sud.
Il pensiero teologico e sociale di Giovanni Paolo II attraverso la raccolta della sue encicliche. E’ il contenuto del libro “Splendor Veritatis”, edito da Treves e presentato ieri a Roma. L’introduzione all’opera, suddivisa in tre volumi con testo latino a fronte, è firmata da Papa Benedetto XVI, mentre a completamento del testo vi è un ricordo biografico del cardinale Dziwisz, arcivescovo di Cracovia.
I membri di Caritas Internationalis di tutto il mondo invieranno rappresentanti alla 19ª Assemblea Generale, che si svolgerà presso la Domus Mariae di Roma dal 22 al 27 maggio, per celebrare il 60° anniversario della fondazione della confederazione. Gli oltre 300 delegati adotteranno anche decisioni sui progetti per rafforzare il servizio che prestano aiutando i poveri e in rappresentanza di questi.
La Chiesa ha sempre insegnato che non è lecito al cristiano appoggiare partiti che su questioni etiche fondamentali hanno espresso posizioni contrarie all'insegnamento morale e sociale della Chiesa.
Giuliano Pisapia è favorevole alla legalizzazione degli spinelli, all’istituzione delle camere del buco per permettere agli eroinomani di autodistruggersi in santa pace, all’istituzione del registro comunale delle coppie di fatto, ai pacs, alla fecondazione assistita omologa ed eterologa, alla selezione eugenetica degli embrioni. Don Colmegna non è turbato da tutto questo?
Alla vigilia del collegamento audio-video del Papa con la Stazione spaziale internazionale, riproponiamo alcuni pensieri di Benedetto XVI sulla bellezza del Cosmo. In ogni suo intervento, il Pontefice ci rammenta che il Cielo non è lontano da noi, perché è creato dall’amore di Dio.
Domani Benedetto XVI si collegherà con la Stazione spaziale internazionale in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour. Il collegamento via satellite avverrà a partire dalle 13.11 e sarà trasmesso in diretta televisiva, grazie alla Nasa e all’Agenzia Spaziale Europea, ed in streaming nel sito Internet della Radio Vaticana (www.radiovaticana.org) e del Centro Televisivo Vaticano. Il Papa si rivolgerà agli astronauti presenti nella Stazione spaziale, tra cui i due italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori, che ha portato con sé la medaglia d’argento, dono di Benedetto XVI.
Milano apre le porte alla cultura islamica. Sesto San Giovanni segue la linea col candidato della sinistra: ok alla costruzione di un tempio islamico. Il rischio è che da ora in poi ne spuntino altri come funghi. Infatti a pagina 27 del programma del candidato sindaco della sinistra il progetto è chiaro: "Riteniamo che la realizzazione di un grande centro di cultura islamica che comprenda oltre la moschea, spazi di incontro e aggregazione possa essere, non solo l'esercizio di un diritto, ma anche una grande opportunità culturale per Milano".
Un collega musulmano ruba cellulare e denaro contante, poi accusa le due infermiere di furto. Le donne, tenute segregate per nove ore, hanno subito violenze fisiche. Musulmani irrompono nelle abitazioni di due famiglie nel Gujrat. Il raid ordinato da un ex parlamentare che vuole impossessarsi dei terreni. Medici musulmani rifiutano cure a poliziotto cristiano.
n albero che cade – com’è noto – fa più rumore di una foresta che cresce. I telegiornali sono pieni di alberi che cadono: lotte di potere, una serie infinita di omicidi, gli scandali sessuali, le guerre. Ne viene fuori ogni giorno una rappresentazione mostruosa della realtà. Una desertificazione umana dove sembra non ci sia più speranza. I media sono una fabbrica gigante di angoscia. Eppure c’è anche altro. C’è molto altro. C’è l’eroismo quotidiano della gente semplice, di tantissimi padri e di madri, c’è la grandezza di persone che portano amore e speranza, ci sono vite che cambiano e che – magari dall’abisso – ritrovano significato e verità, uomini che rinascono, il Male che batte in ritirata. E’ la storia di Bledar, un albanese di 37 anni, detenuto nel carcere “Due Palazzi” di Padova dove sta scontando addirittura l’ergastolo. Con una tale gravame sulle spalle – “fine pena mai” – questo giovane uomo deve avere un passato molto cupo, segnato da tragici errori e – secondo il giudizio umano – dovrebbe essere disperato e incattivito. Invece ha incontrato la salvezza in carcere ed è rinato. Un uomo nuovo che da sabato scorso si chiama Giovanni, come il discepolo a cui Gesù voleva più bene.
Trovo sconcertante che i giornali italiani, Corriere della Sera e Repubblica in primis, descrivano una protesta in una piazza di Madrid da parte di giovani di estrema sinistra, per lo più appartenenti alla sinistra anarchica spagnola, con un parallelismo con le rivolte della “primavera del Mediterraneo”. Le semplificazioni giornalistiche sono sempre accettabili, in questo caso sono tanto artificiali quanto assolutamente infondate. I giovani, descritti dalla stampa iberica come “movimento 15M” (15 maggio), sono per lo più appartenenti alla sinistra che noi chiameremmo dei “centri sociali”. Sono stato tre giorni in Spagna, ho visitato amici a Valencia, Madrid e Sevilla. Taluni di essi nemmeno erano a conoscenza del bivacco di Puerta del Sol, altro che Piazza Tahir del Cairo!
Gli Stati Uniti sono il Paese del mondo dove la Chiesa Cattolica è stata più colpita dalla tragedia dei preti pedofili. Sono anche il Paese dove questa tragedia è meglio conosciuta grazie alla storica decisione dei vescovi americani di affidare a uno dei più autorevoli istituti accademici di criminologia del mondo, il John Jay College della City University of New York, il maggiore studio sul tema mai realizzato su scala internazionale. La City University of New York non è un’università cattolica ed è anzi un tempio del «politicamente corretto». I vescovi americani - non da soli - hanno finanziato lo studio, ma non ne hanno in alcun modo influenzato i risultati. Il John Jay College ha prodotto un primo rapporto del 2004, che analizza in modo minuzioso statistiche riferite a cinquantadue anni, dal 1950 al 2002, un rapporto supplementare nel 2006 e ora un nuovo grande studio, datato maggio 2011, dal titolo «Le cause e il contesto dell’abuso sessuale dei minori da parte di preti cattolici negli Stati Uniti, 1950-2010».
“Venite con i vostri simboli sacerdotali e religiosi”. Oh, meno male dirà qualcuno: finalmente c’è un vescovo o un superiore che ricorda a sacerdoti e religiosi l’importanza dell’abito ecclesiastico. Dispiace deludere costoro, ma tale invito si trova nell’appello firmato da padre Alex Zanotelli – un missionario comboniano noto al grande pubblico per le sue battaglie progressiste e no-global - che convoca a Roma in piazza San Pietro il 9 giugno preti e religiosi/e “per fare un grande digiuno”. E per quale motivo? “Per salvare l’acqua”, ovvero per sostenere il referendum che si andrà a votare il 12 giugno contro la Legge Ronchi, accusata di privatizzare un bene fondamentale come l’acqua.
Siate capaci “di amare e di servire la Chiesa” in modo sempre più appassionato: è l’esortazione di Benedetto XVI alla comunità della Pontificia facoltà teologica “Teresianum”, ricevuta in Vaticano in occasione del 75.mo anniversario di fondazione. Il Papa si è soffermato sulla spiritualità di Santa Teresa d’Avila. Quindi, ha ribadito l’importanza per tutti i fedeli di essere accompagnati da una direzione spirituale. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice è stato rivolto da padre Saverio Cannistrà, preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Nasce un sito per spiegare a scuola la Giornata Mondiale della Gioventù 2011 nell'ora di religione. Destinato agli insegnanti di religione, è stato realizzato, come scrive il Sir, dal Grupo Editorial Luis Vives, che ha messo in rete il materiale preparato dalla Delegazione diocesana di insegnamento di Madrid. Collegandosi all’indirizzo web www.edelvivesjmj.com, si potranno visitare le tre sezioni del sito.
Per approfondire ulteriormente i temi trattati nel precedente articolo dal sacerdote D. Luis Santamaría, [http://www.zenit.org/article-26451?l=italian], illustriamo di seguito l’andamento demografico dei giovani spagnoli in questi ultimi anni, con riferimento alle loro credenze. Se nel 1994 avevamo circa un 70% dei giovani [tra i 18 e i 24 anni] che diceva di sentirsi cattolico, il dato è passato al 60% nel 1999, secondo la rivista “Estudios de Juventud”, nº 53/01 dell’Instituto de la Juventud (Injuve) [http://www.injuve.es/contenidos.downloadatt.action?id=1505543774], per arrivare nel 2004 – per la fascia d’età 15-29 anni – al 63%. Di questo 63%, il 14% era cattolico praticante e il 49% era cattolico ma non praticante.
E' stata candidata dal Governo del suo Paese al Premio Nobel per la Pace nel 1988 e ha ricevuto due visite di Giovanni Paolo II, nel 1980 e nel 1991, un anno prima della sua morte. Suor Dulce Lopes Pontes sarà beatificata questa domenica a Salvador da Bahia, nel nord-est del Brasile, in una cerimonia celebrata dall'Arcivescovo emerito della città, il Cardinale Geraldo Majella Agnelo, in rappresentanza di Papa Benedetto XVI. “Ogni santo è un esempio di Cristo”, ha detto il porporato quando ha saputo della sua beatificazione, “come nel caso di suor Dulce, che si è dedicata ogni giorno della sua vita ai poveri e ai sofferenti”.
La comunità rom di tutto il mondo ha festeggiato il Beato spagnolo Ceferino Jiménez Malla – noto come “El Pelé” - con il 7° Pellegrinaggio Internazionale del Popolo Gitano, nel 75° anniversario del suo martirio (1936) in difesa della fede. Quest'anno ricorrono anche i 150 anni della sua nascita. “Il Beato Ceferino è una gloria della Chiesa per l'etnia gitana”, ha sottolinea monsignor Ciriaco Benavente, Vescovo di Albacete e presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Spagnola.
Venerdì 20 maggio si celebra la solennità di san Bernardino da Siena, compatrono di L’Aquila: un avvenimento importante perché i lavori di consolidamento e restauro della Basilica di San Bernardino – già in corso – sono un segno e stimolo dell’opera di ricostruzione in corso nella città abruzzese dopo il terremoto del 2009. Il programma delle celebrazioni prevede alle ore 10:00 presso la Sala dei Padri Conventuali la conferenza Bernardino e l’etica economica del suo tempo tenuta da padre Nicola Riccardi, professore di etica sociale alla Pontificia Università Antonianum. Successivamente alle ore 11:30 davanti alla Basilica di San Bernardino, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo metropolita de L’Aquila, e concelebrata da mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo ausiliare. Alla sera alle ore 19:00 vi sarà la processione con il trigramma del Nome di Gesù diffuso da san Bernardino.
A Fiuggi, dal 28 al 31 luglio, avrà luogo un festival all’insegna del grande cinema e del divertimento stimolante e intelligente. Si tratta del Fiuggi Family Festival, fondato e ideato dal compianto Gianni Astrei e organizzato con il patrocinio e la collaborazione del Forum delle Associazioni Familiari. Per conoscerne proposte e contenuti ZENIT ha intervistato Antonella Bevere, presidente del Fiuggi Family Festival.
La pena è di 5 anni, per incendi dolosi di un villaggio e disordini. Per il Global Council of Indian Christians la situazione dei cristiani è ancora “allarmante”. Un sacerdote cattolico gestisce un piano di ricostruzione delle case distrutte, rivolto anche alle vittime indù.
Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina il cardinale Telesphore Placidus Toppo, arcivescovo di Ranchi (India), e altri vescovi della Conferenza episcopale dell’India in visita "ad Limina".
I talk show post-elettorali in Italia sono di solito noiosi, perché danno l’impressione che tutti abbiano vinto. Questa volta, dopo il primo turno della tornata amministrativa del 2011, c’è qualcosa di nuovo. L’impressione è piuttosto che tutti abbiano perso. E – al di là delle analisi a caldo di politologi e giornalisti – l’idea della sconfitta generale sembra confermata dai primi dati di flusso, il principale strumento sociologico con cui va analizzata un’elezione. Questi dati sono stati prontamente messi a disposizione dall’Istituto Cattaneo con riferimento alle tredici maggiori città dove si è votato, mentre nei centri minori, la presenza rilevante di liste civiche rende quasi impossibili i raffronti. Questo istituto avverte che «il confronto con le elezioni comunali è, per molti versi, quello più corretto, in quanto le elezioni messe in relazione sono dello stesso tipo». Tuttavia, le ultime elezioni comunali si sono tenute nel lontano 2006, per cui interessa anche il confronto con le elezioni regionali del 2010.
P. Javed Gill, parroco ad Abbotabad, conferma che la situazione in città resta “critica” per le minoranze religiose. L’uccisione del leader di Al Qaeda ha aumentato paure e livelli di allerta, per prevenire attacchi. Preghiera e digiuno per la pace nella regione.
I fedeli celebravano alcuni riti legati alla Pasqua, secondo la tradizione locale. Attivista per i diritti umani denuncia l’inerzia delle forze dell’ordine, incapaci di arginare gesti “ostili”. Critiche anche al governo, che non va oltre i proclami di facciata nella tutela della libertà religiosa. La città da luogo “pacifico” si sta trasformando in centro del fondamentalismo.
Diversi luoghi comuni circa gli abusi sessuali commessi su minori da esponenti della Chiesa cattolica sono spesso il frutto di una errata percezione della realtà. È quanto emerge da un nuovo rapporto del John Jay College of Criminal Justice di New York, incaricato dai vescovi americani di indagare sulle cause e sul contesto nel quale si è sviluppato il fenomeno negli Stati Uniti.
Una preghiera speciale per la Chiesa cinese: il Papa l’ha rivolta al termine dell’udienza generale di stamani. Con toni accorati Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli del mondo di ricordare le sofferenze dei cattolici in Cina e sostenere la loro fede, in modo particolare martedì prossimo 24 maggio, nella festa della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai.
Siate capaci “di amare e di servire la Chiesa” in modo sempre più appassionato: è l’esortazione di Benedetto XVI alla comunità della Pontificia facoltà teologica “Teresianum”, in occasione del 75.mo anniversario di fondazione. Il Papa si è soffermato sulla spiritualità di Santa Teresa d’Avila. Quindi, ha ribadito l’importanza per tutti i fedeli di essere accompagnati da una direzione spirituale. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice è stato rivolto dal padre Saverio Cannistrà, preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
“Educare i giovani alla giustizia e alla pace” è il tema scelto da Benedetto XVI per la Giornata mondiale della Pace del prossimo primo gennaio 2012. Il tema, sottolinea un comunicato del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, “entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo”.
A 50 anni dalla sua emanazione (20 maggio 1961), l’enciclica Mater et Magistra del Beato Papa Giovanni XXIII appare, a un’attenta lettura, non solo attuale, ma anche profetica, in quanto ancora se ne possono cogliere e apprezzare spunti e riflessioni che se fossero opportunamente tradotti in operatività nel tessuto economico-sociale lo renderebbero più umano e giusto. Non mi sento di condividere il pensiero di alcuni che, sbrigativamente e pregiudizialmente, concludono che questa enciclica ormai cinquantenne sia datata. E questo lo affermo per due diverse motivazioni: ciascuna enciclica sociale, pur essendo figlia del proprio tempo, non può essere considerata “superata” in quanto, da un lato, la sua centralità di riferimento è sempre l’uomo e l’equa soddisfazione dei suoi bisogni economico-sociali; dall’altro, le varie encicliche sociali formano una sorta di continuità storica in quanto ciascuna trova la sua ragione d’essere, e quindi il suo radicamento, in tutte le precedenti e, a sua volta, la singola enciclica diviene riferimento per le successive. In altre parole, le encicliche sono fatte per il tempo, non per il momento. Nel momento suscitano interesse, poi occorre che il tempo lavori, o meglio che gli uomini “lavorino” su di esse e con esse nel tempo.
È dalla morte di Gesù Cristo che i cristiani vengono perseguitati e uccisi in tutto il mondo. Ultimamente in Egitto, Nigeria e Pakistan ci sono stati vari omicidi, il più eclatante per lo spazio trovato sui media mondiali è stata l’uccisione di Shahbaz Bhatti, ministro pachistano per le minoranze. Sapeva che poteva morire, che doveva morire. Ha affermato l’appartenenza a Gesù Cristo senza tentennamenti affrontando l’estremo sacrificio. Un martire. Storia scritta con il sangue che non si troverà sui libri di storia.
“C’è una festa in carcere, devi venire assolutamente”. Il mix tra il calore dell’invito, quasi una convocazione, e il suo contenuto, suonava strano. Però venendo da un amico - l’amicizia serve appunto a questo, a fidarsi di fronte alle stranezze (per questo l’apostolo Tommaso sbagliò, non per la pretesa di verificare personalmente, bensì per lo scarso credito accordato ai suoi amici che gli dicevano che Gesù era risorto) - mi son messo in macchina da Roma a Padova. Luogo d’appuntamento il carcere Due Palazzi, prigione di massima sicurezza, tutti detenuti condannati in via definitiva e non per qualche marachella. Robe brutte, di sangue, perlopiù omicidi. Alle ore 9 l’ingresso, lasciare tutto, anche i cellulari. In queste ore dietro le sbarre sarò almeno libero dal mio guinzaglio. Siamo più d’un centinaio gli invitati, rigorosamente senza cravatta, in gattabuia è pericolosa, è vietata.
Nel terzo intervento del suo ciclo di udienze del mercoledì che costituiscono una «scuola della preghiera», Benedetto XVI ha illustrato il 18 maggio l’episodio biblico di Abramo e della sua preghiera d’intercessione per le città malvagie di Sodoma e Gomorra. Il Papa ha così avuto l’occasione d’intervenire sul tema, oggi controverso, dei castighi di Dio.
Pregare per la Chiesa in Cina, uno dei Paesi dove Cristo è “rifiutato, ignorato o perseguitato”, per i vescovi di quel Paese “che soffrono”, perché “il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro” e per “illuminare quelli che sono nel dubbio, di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo”. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto oggi ai cattolici di tutto il mondo, in vista della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, il prossimo 24 maggio.
Può trascorrere parecchio tempo prima che sopraggiunga la morte. Anche qualche decina di minuti. Di sussulti. Dipende dalla resistenza individuale e da un insieme di particolari tecnici, ad esempio il fatto che il sacchetto di plastica che copre la testa ed è allacciato al collo, sia ben chiuso. Si muore per soffocamento, quando i polmoni respirano solo elio. E’ una delle forme di morte che mette in atto Dignitas – i nomi, a volte, sono tutto un programma – l’organizzazione che in Svizzera ha l’obiettivo di ''assicurare ai suoi membri una vita e una morte dignitose, valori a cui ogni essere umano ha diritto'', dice lo statuto.
La bocciatura in Commissione Giustizia della Camera del progetto di legge Concia sulle “norme per il contrasto dell’omofobia e transfobia” ha suscitato – come era facilmente prevedibile – un’ondata di polemiche con accuse di inciviltà e barbarie contro i deputati di Pdl, Lega e Udc che hanno votato contro. Li si accusa di favorire la discriminazione degli omosessuali e dei transessuali, ma in realtà se andiamo a vedere il testo del progetto di legge comprendiamo che con la discriminazione contro gli omosessuali non c’entra un bel nulla.
Un progetto della Legge di Regolamentazione dei Diritti della Persona di fronte alla Parte Finale della Vita ha passato il primo iter di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di Spagna. Si pensa che verrà trasmesso al Parlamento a giugno. La futura legge, ha affermato il Ministro della Salute, Leire Pajín, ha l'obiettivo di far sì che i cittadini “affrontino i loro ultimi giorni con dignità e con la minor sofferenza possibile, indipendentemente dal luogo in cui risiedono”.
La giustizia divina crea il bene con il perdono, ma Dio ha bisogno di cuori aperti per salvare l'uomo dalla “spirale del peccato”. E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI, in occasione dell’Udienza generale in piazza San Pietro, riflettendo sulla figura di Abramo e sulla sua capacità di intercedere presso Dio per la salvezza dell’umanità. Nella catechesi odierna il Papa ha infatti preso le mosse da un episodio che vede protagonista Abramo, il grande patriarca ebreo, tratto dal capitolo 18 della Genesi, in cui si racconta di quando Dio era pronto a distruggere gli abitanti di Sodoma e Gomorra per la loro malvagità.
L'hanno stuprata e brutalmente assassinata. Stiamo parlando della diciassettenne studentessa Banita o Nirupama Pradhan, il cui corpo senza vita è stato ritrovato nei giorni scorsi da alcuni contadini nei pressi del lago di Dhangadarna Hill, nel tristemente noto distretto di Kandhamal, nello Stato indiano dell'Orissa, da anni teatro di gravi episodi di violenza anticristiana da parte di estremisti indù. Secondo quanto riportato dalle agenzie AsiaNews e Fides (16 maggio), il corpo in fase di decomposizione della studentessa, che frequentava la classe finale del corso Plus II dell'istituto Kalinga Mahavidyalaya a Phulbhani, riportava evidenti segni di violenza ed aveva il volto sfigurato. Secondo il padre della giovane, Sitrian Pradhan, i responsabili dell'assassinio vanno cercati nell'ambito del nazionalismo indù. L'uomo sospetta un'attivista in particolare, Dinesh Naik.
Il Cardinale Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, è appena rientrato da una missione in Giappone, durante la quale ha visitato i luoghi più colpiti dal terremoto dell’11 marzo scorso, recando alle vittime la consolazione e l’affetto del Papa. I dati ufficiali del mese di aprile parlavano di 13.802 morti, 14.129 dispersi e 4.928 feriti, cifre che continuano a rattristare, a due mesi dal sisma e dal successivo maremoto che hanno spazzato via intere regioni del paese, danneggiando anche una centrale nucleare. Hanno preso parte a questa visita alle zone più colpite anche il Nunzio apostolico, mons. Alberto Bottari de Castello, il Presidente della Conferenza Episcopale del Giappone, mons. Leo Jun Ikenaga, S.I., e i presuli delle Diocesi più colpite, insieme ai rappresentanti di Caritas Giappone e al Sotto-Segretario di “Cor Unum”, mons. Segundo Tejado. Tutti hanno partecipato ad una toccante cerimonia di omaggio floreale a Shichigahama, uno dei luoghi più colpiti dallo tsunami. Abbiamo intervistato il Cardinale Sarah per raccogliere le sue impressioni e gli abbiamo chiesto di tracciare un primo bilancio dell’efficacia degli aiuti.
Avanzava barcollando non troppo sicura dei suoi passi, seppure bellissima su un cuscino di fiori bianchi e gialli. A prima vista, le luci di pizzerie e di snack bar, le lunghe scie di profumo di fish-and-chips non erano proprio terreno adatto alle sue abitudini. Questa lunga processione serale per le vie di Londra, alle nove di sera, sembrava un venerdi 13 maggio veramente originale. Tuttavia, la Madonna di Fatima avanzava con quel suo dolce e imperturbabile sorriso a fior di labbra.
Commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il commento è negli ultimi 10 minuti del file mp3.
“Il mio tempo verrà”. Questo un giorno disse di sé Gustav Mahler, osannato direttore d’orchestra a livello internazionale tra fine Ottocento ed inizio Novecento, ma misconosciuto come compositore. E’ solo successivamente, per merito del grande direttore di origine ebraica Leonard Bernstein, che intorno agli anni ’60 il compositore boemo incominciò ad essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Oggi, 18 maggio, cade esattamente il centenario della sua morte e possiamo dire che quella profezia, pronunciata dallo stesso Mahler, si è pienamente e felicemente compiuta.
Sono passati trent’anni esatti (17 maggio) da uno dei due referendum più importanti della storia dell’Italia unita: quello sull’aborto. Correva l’anno 1981 e il Movimento per la Vita italiano, presieduto allora dall’avvocato Francesco Migliori, aveva raccolto un alto numero di firme per proporre la parziale abrogazione della legge 194, con cui era stato introdotto, nel 1978, l’aborto legale e gratuito. Quel referendum fu, per i pro vita, una grande sconfitta. Solo il 32 per cento degli italiani, infatti, votò per la tutela della vita dei nascituri. Una cifra più bassa di quella ottenuta anni prima dal mondo cattolico che si opponeva al divorzio. Una vera debacle, insomma, che ancora oggi non è stata digerita. Basti ricordare che nel 2005, in occasione del referendum sulla legge 40, moltissimi ecclesiastici e cattolici in generale erano attanagliati da una paura: “Perderemo come nel 1981”. Invece nel 2005 si vinse, mentre nel 1981, appunto, si era perso ignominiosamente.
Un Paese dove Cristo è “rifiutato, ignorato o perseguitato”, dove ci sono vescovi che “soffrono”. Che il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro.
Il Caritas Express viaggerà dal Vaticano a Orvieto il 21 maggio. Alle 10.00, la frontiera ferroviaria tra l'Italia e il Vaticano si aprirà in occasione del 60° anniversario della fondazione di Caritas Internationalis. Il viaggio servirà per sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi destinati a vari progetti umanitari realizzati da Caritas Internationalis Il percorso si snoderà dalla Città del Vaticano a Orvieto, dove dal 22 al 27 maggio si celebrerà la 19ma Assemblea Generale Caritas.
Pubblichiamo il testo della catechesi che Papa Benedetto XVI ha pronunciato questo mercoledì in occasione dell'Udienza generale in Piazza San Pietro in Vaticano, iniziando un percorso biblico sulla preghiera e dedicando il primo intervento ad Abramo.
Come ogni anno i cattolici cinesi vengono frenati nel pellegrinaggio a Sheshan. La Giornata mondiale è stata decisa da Benedetto XVI per rafforzare l’unità fra cattolici sotterranei e ufficiali e l’unità col successore di Pietro. In Italia, la Giornata verrà celebrata a Rimini il 21 e il 22 maggio.
Il Papa ha proseguito oggi, durante l’udienza generale, la sua catechesi sulla preghiera, avviando un percorso biblico che - ha detto - "ci guiderà ad approfondire il dialogo di alleanza tra Dio e l’uomo che anima la storia della salvezza, fino al culmine, alla parola definitiva che è Gesù Cristo. Questo cammino ci porterà a soffermarci su alcuni importanti testi e figure paradigmatiche dell’Antico e del Nuovo Testamento. Sarà Abramo, il grande patriarca, padre di tutti i credenti (cfr Rm 4,11-12.16-17), ad offrirci un primo esempio di preghiera, nell’episodio dell’intercessione per le città di Sodoma e Gomorra. Vorrei anche invitarvi ad approfittare del percorso che faremo nelle prossime catechesi per imparare a conoscere di più la Bibbia, che spero abbiate nelle vostre case, e, durante la settimana, soffermarsi a leggerla e meditarla nella preghiera, per conoscere la meravigliosa storia del rapporto tra Dio e l’uomo, tra Dio che si comunica a noi e l’uomo che risponde, che prega".
Anche se in questi giorni i riflettori della cronaca sono puntati sull’esito delle recenti elezioni amministrative, e non potrebbe essere diverso, è comunque meglio non dimenticarsi che nel frattempo un gruppo di Paesi della Nato, di cui l’Italia fa parte, continua a bombardare in Libia; e che la maggior parte della riva sud del Mediterraneo compreso fra la Tunisia a est e la Siria a ovest, o è in guerra, o è in grave tensione, o sta vivendo comunque una fase di transizione delicata e instabile.
No, il suicidio assistito non si tocca. Si, si potrà continuare ad andare a morire in Svizzera. Qual è la novità? Nessuna. Eppure, dopo che il referendum nel cantone di Zurigo domenica ha bocciato sia la proposta dell’Unione democratica federale, che chiedeva di rendere punibile qualsiasi forma di istigazione al suicidio, sia quella del Partito Evangelico, che proponeva di limitare l’assistenza al suicidio a chi risiede nel cantone da almeno dieci anni, nel Belpaese non s’è persa l’occasione per dar fiato alle trombe e invocare a gran voce la necessità di approvare la legge sul testamento biologico. Senza accorgersi, o magari facendo finta di non accorgersene, che il suicidio assistito non c’entra nulla con l’opportunità, o meno, di disegnare i propri personalissimi confini oltre ai quali le cure diventano accanimento terapeutico.
Tempi ha raggiunto e intervistato Lech Walesa, cofondatore di Solidarnosc, vincitore del premio Nobel nel 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995: «A Roma ero colmo di gioia e allo stesso tempo sentivo una mancanza per la beatificazione del papa Karol Wojtyla. Insieme abbiamo chiuso l'epoca delle divisioni e del comunismo»
Non c'è traccia di reciprocità religiosa, né di valori non negoziabili nell'appello firmato da 219 cattolici che invitano i cristiani di Milano a votare Pisapia, nonostante si sappia che cosa il candidato sindaco pensi in materia di coppie di fatto, di aborto e di liberalizzazione delle droghe. Il fatto potrebbe essere circoscrivibile a uno sparuto gruppetto ininfluente. O comunque conosciuto, visto che tra i firmatari ci sono Vittorio Agnoletto e Sandro Antogniazzi, ex sindacalista della Cisl e leader dell'Ulivo in Consiglio comunale. Se non fosse che sul volantino compaiono anche le firme di sacerdoti con un ruolo non secondario nella Curia milanese. Fra loro don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, ampiamente supportata dalla diocesi ambrosiana, e don Enrico Capitani.
La vicenda di don Riccardo Seppia, il prete della diocesi di Genova arrestato per abusi sessuali su minori e uso di droga, ha profondamente colpito l'opinione pubblica sia per la gravità dei reati commessi sia per la solitudine e la realtà di disgregazione - comunitaria e sacerdotale - in cui tale doppia vita è maturata. Proprio su quest'ultimo aspetto si era concentrato l'editoriale di ieri, firmato da Andrea Tornielli, che aveva lasciata aperta una domanda su come è stato possibile che una vita sacerdotale si sviluppasse così, quasi nell'indifferenza generale. Una provocazione a cui risponde oggi un sacerdote - che è anche collaboratore de La Bussola Quotidiana -, presentando la propria esperienza positiva di amicizia nella Chiesa, l'unica possibilità per non perdersi.
Oggi dovrebbe riprendere alla Camera la discussione sul disegno di legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), che i partiti dell’attuale maggioranza sperano di approvare in fretta. Come è noto anche la Conferenza episcopale italiana spinge per una rapida approvazione di una legge che – nelle intenzioni – dovrebbe evitare il ripetersi di un altro caso Eluana Englaro. E’ altrettanto noto che nel mondo pro life molte sono le voci di disaccordo, che ritengono non necessaria o addirittura pericolosa questa iniziativa legislativa.
A 30 anni dal referendum che il 17 maggio 1981 cercò di abrogare parte di quella legge 194 con cui nel 1978 era stato introdotto l’aborto legale e gratuito nel nostro Paese, i pro-lifer italiani scendono finalmente per le strade a manifestare l’intangibilità del diritto alla vita come oramai si fa, e da tempo, in numerose città europee, americane e australiane. E, per colmare il ritardo storico, di marce gli antiabortisti italiani ne hanno organizzate ben due, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. La prima avrà luogo a Roma domenica 22 maggio 2011, con inizio alle 10,30 in Piazza Risorgimento. La seconda si svolgerà sabato 28 maggio a Desenzano del Garda, partenza alle 10,15 da Piazza Malvezzi, di fronte al Duomo.
Il 16 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nel cinquantesimo anniversario dell’Enciclica Mater et magistra del Beato Giovanni XXIII (1881-1963), datata 15 maggio 1961. Fu un’enciclica che affrontò per la prima volta in modo sistematico il problema della giustizia sociale internazionale ed ebbe grande risonanza anche fuori della Chiesa Cattolica. Il Papa ne propone - come nell’enciclica Caritas in veritate aveva fatto per un’altra enciclica sociale sullo stesso tema, la Populorum progressio (1967) del servo di Dio Paolo VI (1897-1978) - un’interpretazione che ne fa emergere insieme gli elementi di novità e la continuità con il Magistero precedente della Chiesa, secondo un programma di «ermeneutica della riforma nella continuità» che è parte essenziale del pontificato di Benedetto XVI, applicato sistematicamente sia ai documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II sia al Magistero dei Papi del Concilio, il beato Giovanni XXIII e il servo di Dio Paolo VI.
La vicenda del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, esponente di punta del Partito Socialista Francese e (ex) probabile avversario di Sarkozy alle prossime elezioni presidenziali francesi, suscita diversi pensieri. Il primo, e forse più banale, è questo: per mesi ci hanno spiegato che i (presunti) comportamenti sessuali del nostro Presidente del Consiglio costituivano una vergogna davanti a tutto il mondo. Ora, tanto per restare in Francia, il sospetto violentatore di cameriere (e giornaliste, e collaboratrici...), lo scambista, il sado-masochista Strauss-Khan fa buona compagnia al parlamentare europeo pedofilo-confesso Cohn Bendit, o al ministro sospetto-pedofilo-confesso Frédéric Mitterand, nipote di Francois, a sua volta (pare) sessuomane e adultero, come (pare) Giscard d'Estaing e Chirac. Potremmo anche spostarci in Inghilterra, dove troveremmo l'adultera (ma tanto, tanto buona...) lady D e i sospetti pedofili Blair e Brown; oppure in Belgio, dove la famiglia reale pare connessa in qualche modo all'orribile affare Doutroux. E Clinton, il cui nome è ormai definitivamente associato alla stagista Lewinsky? E Kennedy? Sarebbe il caso di smetterla con questo falso ed ipocrita moralismo ad uso elettorale, che trascina nel degrado anche la morale.
Mentre riprende alla Camera la discussione sul disegno di legge sul fine vita, rimangono irrisolte alcune questioni, la principale delle quali va oltre il testo stesso e anche oltre le migliori intenzioni di chi vuole tutelare la vita sino al suo tramonto naturale. la questione è infatti che non esiste legge al mondo, perfetta quanto vogliamo, che possa ostacolare l'arbitrio dei giudici. Questo vale per il fine vita come per i danni da vacanza rovinata. Qualsiasi avvocato anche alle prime armi lo sa: le buone intenzioni del legislatore possono scontrarsi con le cattive intenzioni dei magistrati. Se la futura legge verrà promulgata ciò non comporterà automaticamente che i giudici la applicheranno fedelmente secondo i principi ispiratori degli estensori. In buona sostanza una nuova legge di per sé non porterà a cancellare il possibile orientamento ideologizzato di alcune toghe. E’ banale quasi ricordarlo.
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dato ieri notizia di alcuni prossimi importanti appuntamenti dell’attività del Papa. Stamani, a margine dell’udienza generale, in una delle salette adiacenti l’Aula Paolo VI, il Pontefice incontrerà il nuovo segretario della Lega Araba, Nabil al-Arabi, eletto due giorni fa. E’ stato invece fissato per sabato prossimo 21 maggio, alle 13.56, il collegamento audio-video tra Benedetto XVI e la stazione spaziale internazionale in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour.
Il governo della città vuole demolire la casa delle suore di Saint Paul cancellando tutta la loro attività caritativa. Molte proprietà della Chiesa, che dovrebbero tornare ai legittimi proprietari vengono sequestrate e intestate come proprietà privata di membri del partito, alimentando la speculazione edilizia. Vietnam e Cina unite nell’oscurare il nostro sito web.
Non si può negare, neanche dai più strenui difensori delle chitarre nella liturgia, che l’organo è uno strumento che appartiene al patrimonio storico della Chiesa cattolica, e questo da vari secoli. Il suo uso, è stato vario ed è naturalmente anche coinciso con le evoluzioni tecnico-costruttive dello strumento. Pensiamo per esempio alla concezione di un organo ottocentesco italiano, che perfettamente si adattava a eseguire le composizioni di stile operistico dei musicisti più in voga di quel periodo. Insomma, l'organo si è spesso adattato alle esigenze (liturgicamente lecite o meno, non è qui il caso di dibattere) che la cultura del periodo e la conseguente liturgia gli presentava. Io insisterei più sul chiamare questo strumento, “strumento storico” della liturgia (anche se questa definizione non è il massimo) preferendo questa accezione a quella di “strumento tradizionale”. Questo perché, almeno qui da noi, alla parola “tradizione” si dà un senso di incatenamento, di irreformabilità, di irrigidimento (e questo non è certo il senso vero di queste bella parola).
Giovedì 12 maggio un sacerdote è stato assassinato nella capitale della Colombia, Bogotà. Volevano rubargli il telefono cellulare. Padre Gustavo García, di 34 anni, ha perdonato il suo assassino prima di morire in ospedale. Stava preparando i giovani della Colombia che assisteranno alla Giornata Mondiale della Gioventù di agosto a Madrid. “Ieri sera a Bogotà, Colombia, è stato assassinato il sacerdote di 34 anni Gustavo García, religioso eudista. Stava preparando il viaggio dei giovani alla GMG, con veglie di preghiera. Era il direttore spirituale dell'Università Minuto de Dios di Bogotà e conferenziere dell'emittente Minuto de Dios”, ha reso noto a ZENIT il 13 maggio Alfredo Peláez Ángel.
Si odono di frequente richiami a volgere l’attenzione all’Oriente cristiano, intanto sono omessi nel rito romano elementi che lo richiamano, come velare il calice e benedire l’incenso. La presenza di tende e veli nella liturgia è riconducibile al culto giudaico; per esempio il doppio velo all’ingresso del santuario nel tempio di Gerusalemme, segno di riverenza verso il mistero della Shekina, la presenza divina. Così per l’incenso e gli altri aromi che bruciavano sull’altare apposito antistante, al fine di elevare visibilmente l’anima alla preghiera, secondo le parole del salmo 140: Dirigatur, Domine, oratio mea, sicut incensum, in conspectu tuo – La mia preghiera stia davanti a te come incenso, o Signore. Nello stesso tempo il profumo copriva l’effetto sgradevole degli odori degli animali immolati e del sangue dei sacrifici.
Gli attuali squilibri mondiali, alimentati soprattutto da speculazioni finanziarie e da un’iniqua distribuzione delle risorse, sono aggravati anche dalla piaga degli sprechi alimentari. Da un recente studio, commissionato dalla Fao, emerge che oltre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa un terzo di quanto viene prodotto ogni anno per il consumo umano, sono perse o sprecate. Sul tema delle disparità si è soffermato anche Benedetto XVI nell’incontro di ieri con i partecipanti al Congresso del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace per il 50.mo anniversario dell’Enciclica di Papa Giovanni XXIII Mater et magistra. Nella produzione alimentare mondiale, in particolare, gli squilibri sono determinati da due fattori.
“Un gesto disumano, contrario a ogni principio umano e religioso”: così l’arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako, ha definito l’uccisione di Ashur Yacob Issa, il 29enne che era stato rapito tre giorni fa all’uscita dal lavoro e il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina dalla polizia con orribili segni di torture. “Nessun uomo che crede in Dio e ha rispetto della vita può commettere atti simili – ha detto il presule all'agenzia AsiaNews – lancio un appello agli autori del gesto affinché pensino a chi è rimasto senza padre e senza marito: se non ci sarà giustizia umana, presto o tardi ci sarà quella divina”.
Due celebrazioni grandiose a tre giorni di distanza una dall’altra. Una a Roma, l’altra a Londra, il mondo in visione. Il matrimonio del secolo di William e Kate, come qui lo intitolavano, e la beatificazione di Giovanni Paolo II. Due eventi diversissimi... ma non troppo. Se uno è un matrimonio che sa di favola, l’altro è un’alleanza luminosa e meravigliosa tra un uomo e Dio. Sì, questo significa essere santi – ce lo ricorda il mondo protestante attorno a noi - una splendida relazione a due, in cui Dio resta il vero protagonista. Per questo i due avvenimenti ci propongono due parole essenziali: l’idolo e l’icona. Due termini dalla stessa origine e dal significato di figura e d’immagine. Tutti e due coltivano lo stesso rapporto di fronte al sacro: un atteggiamento di rispetto e venerazione. E hanno lo stessa relazione con lo sguardo che si fa ammirazione e contemplazione.
Come forse i lettori sanno, dal 1980 mando in omaggio tutti i miei libri (e anche altri del Pime) ai conventi delle suore di clausura in Italia (550 all’inizio, 530 oggi), accompagnando l’invio con una lunga lettera in cui rifletto sul tema missionario e chiedo preghiere per i missionari, quelle giovani Chiese e i loro popoli. Quand’ero direttore di “Mondo e Missione” mandavo pure la rivista che dirigevo, cercando e trovando i benefattori che coprivano le spese. Poi ho sperimentato che la Provvidenza manda tutto il necessario e più del necessario. Mi hanno invitato e ho visitato decine e decine di conventi di clausura, in alcuni più vicini torno spesso e il Signore mi dà la consolazione di vedere quanto bene fa la lettura di libri e di una rivista dei missionari. Ricevo parecchie lettere dalle suore di clausura, che mi dimostrano come il bene seminato nella nostra vita, anche se non lo vediamo, con l’aiuto dello Spirito Santo porta sempre i suoi frutti. Ecco la lettera che ho ricevuto pochi giorni fa con gli auguri di Pasqua dalle suore della Visitazione di Treia (Macerata), che non ho mai potuto visitare. La riporto per stimolare nei lettori l’amore e l’aiuto alle care sorelle di clausura che con le loro preghiere e i loro sacrifici sostengono la Chiesa e tutti noi ...
Stati Uniti e Gran Bretagna esercitarono pressioni su Papa Pio XII perché mantenesse il silenzio sulla brutalità nazista per evitare che le sue proteste avessero altre conseguenze, rivelano documenti finora inediti. I testi sono stati scoperti dalla Fondazione Pave the Way, fondata dall'ebreo statunitense Gary Krupp, per il quale alla luce di queste rivelazioni si possono comprendere meglio le circostanze in cui agì Papa Eugenio Pacelli. Tra i documenti, apparsi negli archivi degli Stati Uniti, c'è la corrispondenza tra il rappresentante britannico presso la Santa Sede, sir D'Arcy Osborne, e Myron Taylor, rappresentante del Presidente statunitense Franklin D. Roosevelt presso il Vaticano.
Incontro con Marija a Ossana (Tn) 20 maggio prossimo.
La triste vicenda di don Riccardo Seppia, il parroco della chiesa di Santo Spirito Sestri Ponente arrestato nei giorni scorsi perché accusato di aver fatto avances sessuali a un sedicenne e per cessione di cocaina, lascia aperte domande drammatiche. Va dato atto all’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, di essersi subito recato nella parrocchia, di aver pubblicamente dichiarato la propria vergogna, di aver immediatamente sospeso il sacerdote in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. Inoltre, ogni cristiano sa bene che nonostante le norme antipedofilia, l’inasprimento delle pene canoniche, etc. etc., la natura umana continua a rimanere ferita dal peccato originale. Purtroppo questi episodi vergognosi e tremendi – che mostrano come la persecuzione più terribile per la Chiesa non arrivi dai nemici esterni, come ha spiegato Benedeto XVI, ma dal peccato dentro la stessa Chiesa – accadono ancora.
Mons. Pietro Kang U-il, presidente della Conferenza episcopale coreana, ha visitato insieme a mons. Pietro Lee Ki-heon la diocesi di Sendai distrutta da terremoto e tsunami. I due hanno portato la colletta dei fedeli coreani per i loro fratelli giapponesi e hanno sottolineato: “La furia della natura non è la furia di Dio, che prepara invece grandi grazie per l’umanità”.
Nella struttura ci sono attività caritative, come un centro di aiuto per giovani donne in situazioni difficili, una casa per bambini orfani e disabili, un sezione pre-scolare e altro. Le religiose hanno offerto “piatti di minestra della carità” a molti pazienti poveri di ospedali e tengono un dispensario gratuito per i poveri.
E’ morta a soli 16 anni, per non portare a termine la gravidanza di un figlio che, non sappiamo perché, ma non voleva. A toglierle la vita è stata la pillola abortiva Ru486; il decesso è stato causato da uno shock settico da Clostridium Sordellii, infezione che finora era stata diagnostica nei decessi da aborto medico esclusivamente negli Stati Uniti. La ragazzina era portoghese e, in Europa, è il primo caso di morte accertata per Ru486. Al di là delle considerazioni sulla liceità o meno dell’interruzione di gravidanza, resta un fatto incontrovertibile: se fosse stata seguita in ospedale, probabilmente il virus sarebbe stato contrastato e si sarebbe salvata. Vincenzo Cagnano, medico che ha deciso di non optare per l'obiezione di coscienza e che, quindi, pratica l'aborto, ci illustra gli aspetti controversi della Ru486.
“Noi abbiamo sempre raccontato storie, fin dall’inizio della nostra specie: le storie sono il modo grazie al quale diamo un significato alla nostra vita” diceva lo scrittore americano di origine ebraica Chaim Potok nel 1999, tre anni prima della sua scomparsa. E proprio questa necessità di raccontare e raccontarsi fu la causa dei dissidi con la comunità di Brooklyn nella quale viveva. Lo dirà meglio lui stesso spiegando il cambiamento avvenuto nella narrativa contemporanea, e respingendo le accuse comuni mosse ad essa: “la tensione fra l’individuo solo che aspira alla propria realizzazione e la comunità è proprio l’argomento delle storie moderne, diversamente da quanto avveniva in passato. La vita non è semplice così le storie non sono semplici, la vita è tragica così le storie sono tragiche, la vita è piena di domande difficili così le storie sono colme di domande difficili”.
mmaginate di diventare, d’un colpo, il manager che dovrà organizzare il prossimo gran premio di Formula Uno a Monza. Fareste mai correre in quella gara, una Ferrari insieme ad una Fiat Punto? Gli enti locali ci regalano qualcosa di simile, quando scrivono i regolamenti di accesso ai nidi comunali, assegnando, in partenza, un vantaggio a figli di ragazzi/padre, ragazze/madri, di genitori separati o divorziati, o anche di genitori separati o divorziati con affidamento congiunto, che in diversi casi si rivela incolmabile per i figli di coppie solide. Dieci o sette punti a Firenze, sei a San Vincenzo (Livorno), cinque a Prato, passaggio blindato (al di là dal punteggio) a Pisa. Il risultato? Non sono poche le coppie che, per favorire l’ingresso di loro figlio al nido, scoppiano uno o due mesi dopo la nascita del pargolo, le mamme che prendono residenza dalle nonne per dimostrare che con il loro partner è veramente finita, i papà che riconoscono il loro pupo solo dopo tre anni di vita. È vero, nella compilazione delle graduatorie, i comuni tengono conto, in genere, anche di altri indicatori della effettività necessità di una famiglia di affidarsi al servizio pubblico: il tipo, gli orari, la distanza da casa del lavoro svolto dai genitori, o le loro condizioni economiche; ma non sempre il calcolo del punteggio attribuito a questi indicatori colma il gap iniziale. Emblematico il caso del regolamento per l’accesso ai nidi nel comune di San Giuliano Terme, nell’hinterland di Pisa: sul finire di un documento di 18 pagine ti accorgi che il figlio di genitori separati con affidamento congiunto, ha diritto a 85 punti, mentre, ad esempio, l’avere fratelli o sorelle in età scolare a 1 o al massimo 2 punti in più.
I leader dei partiti nati dopo la rivoluzione di piazza Tahrir si sono riuniti ieri al Cairo. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana: “Una coalizione è l’unico strumento che abbiamo per evitare la creazione di uno Stato confessionale”. Dopo gli scontri fra musulmani e cristiani, l’esercito riapre 16 chiese copte chiuse per motivi di sicurezza.
Quando un chierico è accusato di aver commesso un abuso sessuale su un minore, il suo Vescovo o il Superiore maggiore della sua congregazione religiosa (se è religioso) devono ascoltare la denuncia ed assicurarsi che l'accusa sia verosimile. Se è così, hanno l'obbligo di affidare il caso alla Santa Sede e di avvisare le autorità civili, secondo quanto stabilito dalla Lettera circolare che la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha inviato alle Conferenze episcopali in prepazione delle linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici. “La responsabilità nel trattare i casi di abuso sessuale nei confronti di minori spetta in un primo momento ai Vescovi o ai Superiori Maggiori” degli Ordini e delle Congregazioni religiose, si legge nel documento.
La sofferenza fa parte del popolo haitiano, afferma il Vescovo ausiliario Joseph Lafontant. È una sofferenza che porta gli haitiani a immedesimarsi nelle sofferenze di Cristo e a sviluppare una particolare devozione per la Via Crucis. Questa devozione e questa fede del popolo haitiano si sono ulteriormente ravvivate e rafforzate in seguito al terremoto del gennaio 2010. A un anno dal sisma, il Vescovo ha parlato al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Non ci sarà dunque alcuna svolta riguardo al suicidio assistito nel cantone svizzero di Zurigo, il quale ospita nella località di Forch la sede legale della controversa associazione Dignitas. In un referendum locale, tenutosi domenica 15 aprile, gli "Stimmbürger" o "cittadini-elettori" del cantone germanofono, che conta circa 1,2 milioni di abitanti, cioè quasi un sesto dell'intera popolazione della Confederazione elvetica (più di 7,8 milioni di abitanti, suddivisi in 26 cantoni e semicantoni), hanno deciso infatti di lasciare le cose così come stavano e di non apportare alcuna modifica.
Centinaia di giovani del Pakistan che vorrebbero assistere alla Giornata mondiale della Gioventù (GMG) sono rimasti delusi da una decisione del Governo spagnolo, che “ha sospeso”, secondo quanto ha reso noto l'agenzia cattolica UCANews, la concessione di visti ai pellegrini pakistani. La sospensione non implica la mancata concessione, ma l'esame minuzioso di ogni richiesta da parte delle autorità spagnole, come hanno confermato a ZENIT fonti dell'organizzazione della GMG.
La Sacra Sindone, che per i credenti è il sudario che avvolse il corpo di Gesù crocifisso, è stata oggetto di due conferenze organizzate questo lunedì dall'Istituto di Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma nell'ambito del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici. Bruno Barberis, docente di Fisica Matematica all’Università di Torino e Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, ha affermato che “la lettura, lo studio e la meditazione sull’immagine visibile sulla Sindone di Torino conducono sostanzialmente a due livelli di riflessione”.
Ashur Yacob Issa aveva 29 anni ed era padre di tre figli. Era stato sequestrato tre giorni fa; le trattative per il rilascio non sono andate a buon fine. Questa mattina la polizia ha rinvenuto il cadavere, con “orribili segni di torture”. La condanna dell’arcivescovo di Kirkuk, che parla di “gesto disumano” e invita alla cooperazione per “proteggere cittadini inermi”.
Ieri pomeriggio 5 diaconi del Collegio diocesano missionario “Redemptoris Mater” (che raccoglie le vocazioni del Cammino neocatecumenale) hanno ricevuto, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, l’ordinazione sacerdotale dalle mani del cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma. "Come buoni pastori dovrete sentire forte la passione dell’annuncio del Vangelo - ha detto loro il porporato nell'omelia - lo dovrete fare con il coraggio di San Pietro. Per essere degni sacerdoti dovrete stare voi per primi, ogni giorno, nella forza del mistero pasquale in Cristo, donandovi a lui affinché disponga di voi – ha aggiunto il cardinale Vallini –, servendolo anche quando questo servizio dovesse essere faticoso, non gradito o in contrasto con le vostre aspettative".
Emergenza per i profughi della Costa d’Avorio nel campo rifugiati di Bahn, in Liberia. Secondo un comunicato dell’organizzazione internazionale privata Sos Villaggi dei Bambini, nella struttura si trovano 3885 persone, tra cui oltre 2000 bambini. Le necessità più urgenti riguardano igiene e cibo. Il numero dei rifugiati aumenta ogni giorno, e molti non hanno neanche vestiti di ricambio.
Le cronache italiane parlano oggi con rilievo di un parroco genovese accusato di abusi su minori. Su questo doloroso caso e sulle Linee guida per affrontare la piaga degli abusi nella Chiesa, Fabio Colagrande ha intervistato il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che è stato oggi ricevuto in udienza da Benedetto XVI.
“Onestà e sincerità sulle proprie credenze e rispetto per quelle degli altri”: la raccomandazione del Papa a tutti i fedeli indiani, nel discorso rivolto ai presuli del Paese asiatico, in visita ad Limina, ricevuti stamane nella Sala del Concistoro.
La verità, l’amore e la giustizia sono indispensabili per superare gli attuali squilibri mondiali: è quanto ha detto il Papa ricevendo stamani i partecipanti al Congresso Mondiale promosso dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace per il 50.mo anniversario dell'Enciclica “Mater et magistra”, scritta nel 1961 dal Beato Giovanni XXIII, a 70 anni dalla prima enciclica sociale, la Rerum Novarum di Leone XIII.
Secondo un quotidiano giapponese oltre 200 tecnici altamente specializzati sarebbero stati inviati dal regime dei Kim in 12 province iraniane per aiutare gli ayatollah a sviluppare la bomba. E l’Onu pubblica un rapporto sullo scambio di armi fra i due Paesi “aiutato” dalla complicità di Pechino.
Il Global Council of Indian Christians fa appello al Primo ministro dello Stato di Orissa perché si faccia carico delle preoccupazioni dei cristiani. Si teme che sia in corso una serie di assassini seriali contro i cristiani. Il padre della ragazza ha fatto il nome del possibile responsabile dell’assassinio, finora senza esito.
Il governo spagnolo ha dato oggi, 13 maggio, il via libera al progetto di “Legge sul fine vita”, che verrà discusso in parlamento già a giugno. La decisione era già stata annunciata domenica 8 maggio dal primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero. La legge, comunemente nota come “sulla morte degna”, secondo il ministro della Sanità Leire Pajin, “non depenalizza l’eutanasia né il suicidio assistito”, ma si prefigge di “mitigare il dolore” dei malati in fase terminale ed evitare “l’accanimento terapeutico”. Si tratta di prevedere, ha detto ancora la Pajin, “un sistema di diritti e garanzie” che offra “più garanzie a pazienti e familiari e più sicurezza al personale sanitario”. In realtà, secondo il progetto, la volontà del malato sull’accettazione o meno della terapia, una volta che ci sia un consenso informato, è vincolante e il medico è obbligato ad eseguirla anche se non è d’accordo. Lo stesso medico non potrà quindi essere perseguito per aver rispettato la volontà del malato. Nei casi più delicati e controversi sarà comunque chiamato a decidere un Comitato etico. Il progetto di legge non prevede inoltre e la possibilità dell’obiezione di coscienza da parte del personale sanitario.
Il 13 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione del trentesimo anniversario di fondazione dell’Istituto, che il beato Giovanni Paolo II (1920-2005) volle creare contemporaneamente al Pontifico Consiglio per la Famiglia. Il Papa ha ricordato che all’Istituto il beato Giovanni Paolo II volle affidare «in particolare, per lo studio, la ricerca e la diffusione, le sue “Catechesi sull’amore umano”, che contengono una profonda riflessione sul corpo». Si tratta di una parte molto importante del Magistero del beato Papa Wojtyla, in una lunga serie di catechesi del mercoledì.
Un segno di vita da un campo di morte: è questo il significato dell’esistenza di don Georg Häfner, il parroco tedesco morto a Dachau nel 1942 che è stato beatificato oggi nella sua città natale, Würzburg, dove era nato nel 1900. In rappresentanza del Santo Padre, che oggi ha ricordato il sacerdote dopo il Regina Caeli, c’era il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato.
Ieri la polizia ha arrestato i fedeli riuniti in piazza per pregare, per la 6° settimana consecutiva. Decine di seguaci sono ormai agli arresti domiciliare ogni fine settimana. Intanto decine di fedeli stanno perdendo lavoro o casa, per le pressioni delle autorità. Ma il caso sta diventando internazionale.
La morte di una ragazza di 16 anni in Portogallo, stroncata da un’infezione dopo aver preso la pillola abortiva, porta per la prima volta alla luce le conseguenze della Ru486 anche in Europa. In tutto dieci i decessi accertati nel Nord America, mentre in Europa finora le statistiche ufficiali parlavano solo di effetti collaterali di lieve entità. Al di fuori di qualsiasi valutazione di carattere morale, resta però da comprendere se i dati sulla sicurezza del farmaco diffusi da istituzioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità rispondano o meno al vero. Ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Monty Patterson, il padre della prima donna in tutto il mondo la cui morte per infezione è stata imputata alla Ru486. Era il 2003 quando Holly, 18 anni, si è spenta in un ospedale alla periferia di San Francisco. La sua morte ha squarciato per la prima volta il velo di silenzio e di menzogne con cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di difendere l’utilizzo della pillola abortiva a livello globale.
Dal 15 maggio è in edicola il nuovo numero di Medjugorje La presenza di Maria”. Il servizio di copertina è un’intervista a Roberto Bignoli, cantautore cattolico famosissimo fra il popolo cristiano e in particolare fra i fratelli e le sorelle con una forte devozione mariana.
Il 13 maggio sono passati trent’anni dall'attentato al papa, avvenuto in Piazza San Pietro nel 1981. Che cosa ne pensi? Ti sei fatto un'idea sui mandanti che hanno armato la mano di Alì Agca? Come sai sulla pista bulgara non ci sono prove, è appena uscito un ottimo libro di Marco Ansaldo e Yasemin Taskin che rilancia la pista più semplice, quella che l’attentato sia nato nell’ambiente dei dei Lupi Grigi, nel mondo del fanatismo islamico, senza infiltrazioni dell'Est europeo. Insomma, tu che conoscevi Wojtyla, che ne dici di quell'episodio sul quale non è ancora stata fatta chiarezza?
La tradizione della Chiesa ha da sempre riconosciuto nella Madonna la nostra avvocata e mediatrice presso il Figlio Gesù. La Madre, infatti, porta al Figlio e ce lo indica come unica via alla salvezza. Un fedele culto mariano non può che indirizzare a Colui che è «la via, la verità e la vita».
Il Novecento è stato anche in architettura il secolo della sperimentazione, del taglio netto con la tradizione e il passato, e gli architetti che confluirono nel movimento più importante della prima metà del secolo in Italia e in Europa, il Razionalismo, erano animati dalla certezza che l’architettura nel nuovo secolo avesse da giocare un ruolo messianico: nel loro lavoro come nelle dichiarazioni programmatiche è evidente la convinzione di poter cambiare il mondo e gli uomini con la forza dei principi con i quali si costruiva la nuova architettura. La tensione che li animava era etica, sociale, politica, ma mai religiosa e spirituale, tranne in qualche caso sporadico, come è quello di Cesare Cattaneo (1912-1943), di cui tra pochi mesi ricorrerà il centenario della nascita.
Come sottolinea il rapporto dell’organizzazione evangelica “Porte Aperte”, è antichissima la presenza cristiana in Marocco. Nel 298, San Marcello viene martirizzato a Tangeri, segno che già in quel periodo il Cristianesimo era presente nel paese. Nel 711, le armate musulmane conquistano tutta la regione nord-africana. Nel 788 il re Idris I, padre fondatore della dinastia presente in Marocco, elimina il Giudaismo e il Cristianesimo dalle pianure del Fez, Tadla e Chellah. Un secolo dopo, la Chiesa come organizzazione, non esiste più, ma il Cristianesimo continua in ogni modo ad esistere in mezzo alla popolazione. Tra il 1086 e il 1148 gli Almoravid, una dinastia musulmano-berbera, non osteggia particolarmente il Cristianesimo berbero. Poco prima della fine di questa dinastia, ci sono parecchi soldati e schiavi cristiani come pure tra i mercanti. Tra il 1146 e il 1275 è la dinastia Almohad, che rappresenta il punto di svolta nella definitiva scomparsa del Cristianesimo dal Marocco: in questo periodo aumenta oltremodo l’intolleranza verso le comunità cristiane. Nel 1237, i vescovi francescani e domenicani lasciano il Marocco.
Stimolati da uno dei Vangeli letti nelle sante Messe feriali dell’ultima settimana, possiamo osservare il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che è un rarissimo caso di episodio presente in tutti e quattro i testi evangelici. L’esercizio è interessante, perché permette di constatare una volta ancora la storicità del racconto. I miracoli fatti da Gesù, propedeutici al suo farsi pane eucaristico, sono in realtà due, ben distinti e simili: la prerogativa di essere narrato da tutti e quattro i Vangeli vale solo per il primo. Furono tuttavia proprio due: che non ci sia confusione lo attesta Gesù stesso (Mt 16,8 e Mc 8,14), facendo il riassunto dei fatti e rimbrottando un po’ il comprendonio dei suoi discepoli.
Quando Karol Wojtyla diventò Papa io avevo sette anni, ma l'età della ragione era di là da venire. Prima, prima che arrivasse la ragione, le balle sulla parità io e le mie coetanee ce le siamo bevute tutte. “Uomini e donne sono uguali, bisogna competere sugli stessi campi, niente ci è precluso, e anche se un giorno diventeremo mamme non saremo certo tenute a scegliere, e che diamine”. Ma non è tutta colpa mia. Che ne sapevo della vita, di come siamo fatti, di cosa davvero significhi il fatto che «maschio e femmina li creò, a sua immagine»? A mio discapito, signori della corte, vorrei ricordare che a una adolescente degli anni '80 bastava accendere Videomusic (ve la ricordate?) per vedere maschi alla David Bowie con una messa in piega che neanche mia zia, femmine androgine o all'altro estremo aggressivamente sessuate come Madonna. Spero che la corte la ritenga un'attenuante per quei miei guanti di pizzo nero che rimarranno negli annali dei capi di abbigliamento più inspiegabili della fine del secolo scorso.
Al Regina Caeli “pressante appello” di Benedetto XVI per i due Paesi mediterranei. Oggi, domenica del Buon pastore e Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni “viene dunque spontaneo ricordare a Dio i Pastori della Chiesa, e coloro che si stanno formando per diventare Pastori”.
Ricevendo i partecipanti all’assemblea ordinaria del Consiglio superiore delle Pontificie opere missionarie, Benedetto XVI sottolinea come anche nel nostro tempo la Chiesa non può prescindere dal proclamare “esplicitamente” la sua fede e proseguire nella sua azione per l’avvento del regno di Dio, “Regno di giustizia, di pace, di libertà, di amore”.
Le femmine sono considerate un peso, e lo squilibrio di genere ha raggiunto il massimo livello dall’anno dell’Indipendenza: 914 bambine ogni 1000 bambini. La legge vieta l’esame agli ultrasuoni per conoscere il genere del nascituro, ma viene aggirata facilmente. “Il pregiudizio di genere è un male sociale profondamente radicato”.
L’insegnamento di Giovanni Paolo II sul diritto dei popoli e delle nazioni a disporre della loro esistenza e del loro futuro è ancora attuale per il Libano di oggi. C’è il tentativo di “cancellare dalla coscienza dei libanesi la loro memoria e la loro identità”.
L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. E' quanto ha detto questo venerdì mattina a Roma il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”. L'incontro si inseriva nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), il programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002 e sostenuto fin dall’inizio dall'episcopato italiano. Il dramma dell’Aids, ha ricordato il porporato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Nel trentesimo anniversario dell'attentato contro Giovanni Paolo II, è uscito - a cura dell'Istituto per la Memoria Nazionale (IPN) e del settimanale cattolico polacco “Gość Niedzielny” - il libro “'Il Papa doveva essere ucciso'. Le dichiarazioni rese da Ali Agca”. Si tratta di un'edizione delle fonti storiche preceduta da un'ampia prefazione in cui vengono analizzate le circostanze dei preparativi per l'attentato alla vita di Giovanni Paolo II. La pubblicazione è stata elaborata sulla base dei documenti emersi nel corso delle indagini svolte presso l'Istituto per la Memoria Nazionale sull'attentato contro Karol Wojtyła, ma anzitutto in base alle dichiarazioni rese da Mehmet Ali Agca ai giudici italiani.
Il pellegrinaggio anniversario di maggio al Santuario di Fatima – il 12 e il 13 – è un'azione di grazie per la beatificazione di Giovanni Paolo II. I Vescovi hanno invitato il popolo portoghese a unirsi “in preghiera grata, celebrando la santità di vita di questo Papa, la cui storia è molto legata al Portogallo, soprattutto a Fatima”, come segnalava il comunicato finale dell'ultima assemblea dell'episcopato cattolico del Paese, secondo quanto ha riferito l'agenzia Ecclesia. Giovanni Paolo II, beatificato il 1° maggio, è ricordato in Portogallo per il suo legame con Fatima, rafforzato dall'intercessione della Madonna nel recupero dall'attentato del 1981 e dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Jacinta, nel 2000.
“Il vero fascino della sessualità” nasce dalla grandezza degli orizzonti schiusi dall’amore di Dio: in questa prospettiva, corpo e spirito non si contrappongono: è quanto ha detto il Papa ricevendo i partecipanti all'incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, fondato 30 anni fa da Papa Wojtyla, nello stesso anno – ha ricordato Benedetto XVI - in cui subì l’attentato in Piazza San Pietro.
La Caritas Internationalis compie 60 anni: nata nel 1951, è una Confederazione di organismi caritativi, in genere Caritas nazionali, che coordina gli aiuti umanitari della Chiesa cattolica nel mondo. L’organismo festeggerà questa felice data il 21 maggio prossimo con una iniziativa particolare chiamata “Caritas Express”: un viaggio in treno con partenza dalla Stazione Vaticana e arrivo ad Orvieto. Torna così ad aprirsi eccezionalmente il grande portone scorrevole che divide i binari del Vaticano da quelli italiani. Il “Caritas Express” sarà trainato da una locomotiva a vapore del 1915 e sarà composto da vetture d’epoca, con al centro la carrozza del treno che il 4 ottobre 1962 ospitò Papa Giovanni XXIII nel suo storico viaggio ad Assisi. Ci parla di questa iniziativa Robert Vitillo, rappresentante della Caritas Internationalis presso l’Ufficio Onu di Ginevra e uno degli organizzatori dell’evento.
"L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. Lo ha detto questa mattina a Roma il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”, nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002. Il dramma dell’Aids, ha ricordato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Camorristi e malavitosi non devono avere funerali in chiesa e, inoltre, non devono fare da padrini in occasione di cresime e battesimi, né da testimoni in occasione di matrimoni. Lo ha ribadito il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ai sacerdoti napoletani ai quali è in corso di distribuzione il nuovo volumetto di orientamento redatto dalla Curia. La notizia è stata data dallo stesso Sepe, che è intervenuto stamani alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del centro operativo Dia di Napoli.
Sacerdoti, religiosi e volontari impegnati in una difficile opera di sostegno a migliaia di malati che subiscono emarginazione e mancanza di cure da parte della società civile. Il vescovo di Kontum: “Bisogna avere una grande determinazione per riuscire ad aiutarli” .
Pubblicata oggi l’istruzione della Commissione Ecclesia Dei che regola modi e condizioni per la celebrazione della liturgia nella forma preconciliare. “Generosa accoglienza” per i fedeli che la chiedono, purchè non neghino valore a messa e sacramenti celebrati secondo la riforma e riconoscano l’autorità del Papa.
A mezzogiorno di oggi si prega la supplica alla Madonna di Fatima, cliccate su questo link qui sopra.
Nel passaggio dall’anno 2009 al 2010 l’Arcivescovo di Vienna, Cardinal Christoph Schönborn, ha visitato privatamente per la prima volta Medjugorje e la Comunità Cenacolo che vi opera da anni. Il Cardinale desiderava visitare il luogo da cui sono venuti “numerosi frutti buoni”. Medjugorje è per lui una “scuola di normale vita cristiana in cui si impara a credere in Cristo, a pregare, a vivere dell’Eucaristia, a praticare l’amore verso il prossimo, a rafforzare ciò che è essenziale nella vita cristiana di ogni giorno”, ha sottolineato il Cardinale in una intervista immediatamente successiva al suo ritorno a Vienna.
«Sono qui per gratitudine, perché mi avete letteralmente salvato la vita». Adelina non riesce a finire la frase, si commuove mentre guarda gli altri 80 volontari che la ascoltano. Quasi nessuno conosce ancora il doloroso calvario della sua vita, che oggi continua in una casa senza luce né riscaldamento a san Basilio, storica e poverissima borgata romana. Un calvario tanto pesante da portarla a desiderare di farla finita. A fermarla, un pensiero improvviso: il volto di Nerina, quella mamma che ogni mese le porta un pacco di alimenti, quella donna da cui, forse per la prima volta nella sua vita, si è sentita finalmente amata. Un raggio di speranza, che ha riempito il cuore di Adelina di una tale gratitudine, da voler diventare una volontaria anche lei. E così, una volta al mese, va all’Isituto Gerini vicino al carcere di Rebibbia dove ha sede il Banco di Solidarietà l’Armonia per preparare i pacchi di alimenti per oltre 100 famiglie bisognose che vivono nei più diversi quartieri di Roma.
Il 2011 risulta essere un anno particolarmente significativo per l’operatore poiché proprio in questi mesi ricorre il 30° anniversario sia della fondazione di Rusconi Viaggi sia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, meta sulla quale il t.o. è leader italiano fin dal 1983. Proprio per la grande importanza di questo secondo avvenimento, Rusconi Viaggi supererà certamente il numero di pellegrini trasportati di tutti gli altri anni precedenti. L’operatore prevede infatti di portare nel 2011 a Medjugorje non meno di 15.000 persone. In particolare, per l’anniversario del 25 giugno si stima che arriveranno oltre 50.000 pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e per questa data il t.o. ha già esaurito da tempo ogni disponibilità.
Oggi, 13 maggio, la Chiesa ricorda le apparizioni della Madonna di Fatima, ma in Italia c'e' qualcuno che ricorda la “Fatima italiana” ovvero le apparizioni avvenute in località Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, nel maggio 1944 e mai riconosciute dalla Chiesa. Il giudizio espresso nei confronti delle apparizioni, firmato dall’allora Vescovo Adriano Bernareggi, è sospensivo e si esprime con la formula “costa che non”. Non essendo il giudizio definitivo c’è sempre la possibilità che il caso venga riaperto e le apparizioni possano essere riconosciute, possibilità alla quale si appellano le migliaia di fedeli che ogni giorno, da ogni parte d’Italia, accorrono a Ghiaie a pregare, nonché diversi gruppi di sostegno alle apparizioni che si sono formati nel corso degli anni, alcuni mariologi e sacerdoti, storici, studiosi.
Se la morte in diretta televisiva è – fortunatamente – un’eccezione, quella annunciata via web è un fenomeno che annovera sempre più esempi. L’ultimo è quello di Derek Miller, che ha comunicato il suo stesso decesso qualche giorno prima che avvenisse, con un post sul suo blog personale. Malato da tempo di un tumore all’intestino, il più famoso blogger canadese sapeva di avere i giorni contati; ha voluto condividere con la platea globale della rete questo passaggio estremo, in una sorta di canto del cigno postumo.
Li chiamano pentiti. E sono uno dei fenomeni più controversi della giustizia italiana. La loro stessa denominazione è fonte di un clamoroso equivoco, ed espressione di un paradosso. Di un equivoco, perché il termine evoca il ravvedimento della coscienza della persona che ha commesso uno sbaglio morale: pentirsi significa accorgersi di aver fatto del male, e il desiderio di riavvolgere il nastro del tempo per cancellare il passato. Il paradosso sta nel fatto che, proprio in una società laicizzata e anticristiana, il diritto – testa di ponte della secolarizzazione di un popolo – decida di introdurre una categoria morale che è mutuata al cento per cento dalla dottrina cattolica sul perdono.
In occasione della XXIV edizione del Salone del Libro di Torino, apertosi ieri, si è accesa una nuova polemica attorno all'editoria cattolica. Già alcuni mesi fa infatti gli organizzatori del Salone, dedicato quest'anno ai 150 anni dell'Unità d'Italia, stilando un elenco di editori di questo periodo avevano ignorato totalmente la componente cattolica. Dopo le polemiche, gli stessi organizzatori hanno "rimediato" allestendo un angolo per i "libri della fede", aperto peraltro a soli sette editori ed escludendo perciò marchi storici. Da qui la nuova polemica, lanciata dall'editore Cantagalli, che parla di marginalizzazione e chiusura in riserva per i libri cattolici. Prendendo spunto da questa polemica, e constatando che la marginalizzazione del libro cattolico va ben oltre il Salone di Torino, abbiamo voluto allargare il discorso chiedendo il parere del direttore editoriale della Lindau, una casa editrice laica che si distingue però anche per la proposta di autori cattolici, classici (prezioso il recupero di G.K. Chesterton) e contemporanei.
Ricorre oggi il 30° anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II. Era infatti il 13 maggio del 1981 quando un sicario turco, Alì Agca, che si era mischiato alla folla dei pellegrini raccolta in piazza San Pietro in Roma, sparò contro di lui con una pistola Browning calibro 9 dalla distanza di tre metri e mezzo circa colpendolo due volte. C’è una sintomo sicuro dell’importanza cruciale di un avvenimento storico altamente drammatico: il fatto che i contemporanei che non ne furono testimoni diretti ricordino tuttavia in ogni particolare il luogo e le circostanze in cui ne ebbero notizia. Ricordo che, nella generazione precedente alla mia, era questo il caso dell’8 settembre 1943, l’armistizio annunciato d’improvviso e irresponsabilmente dal mai abbastanza esecrato generale Pietro Badoglio. Ognuno ti diceva come e dove ne aveva avuto la notizia, e che cosa stesse facendo quel momento. Nella mia generazione ciò vale più o meno per due eventi: l’attentato a Giovanni Paolo II e quelli dell’11 settembre 2001 conto le Torri Gemelle di New York, il Pentagono ecc.
Prima morte accertata in Europa per lo shock settico in seguito all’assunzione della Ru486. Una ragazza portoghese di 16 anni è stata uccisa dalla pillola abortiva dopo che le ha causato un’infezione di Clostridium Sordellii, un batterio che non lascia scampo nelle donne che si sottopongono ad aborto farmacologico. Una relazione, quella tra RU486 e shock settico, ben nota nel Nord America. Secondo il New England Journal of Medicine, finora sono state accertate nove morti per tale causa, di cui otto negli Stati Uniti e una in Canada (dieci se si calcola anche un decesso per emorragia), cui ora si aggiunge un’altra vittima in Portogallo. Un episodio drammatico, che impone, per l’ennesima volta, una riflessione sull’utilizzo della famigerata Ru486. Ne abbiamo parlato con Francesco D’Agostino. Lunedì Ilsussidiario.net pubblicherà un’intervista esclusiva a Monty Patterson, padre della 18enne Holly, la prima donna al mondo la cui causa di morte accertata è stata uno shock settico in seguito all’assunzione della pillola abortiva.
Il 13 maggio di trent’anni fa, l’attentato in Piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II. Un evento che sconvolse l’umanità intera e che segnò profondamente il Pontificato del Beato Karol Wojtyla.
Benedetto XVI ha espresso il proprio dolore ricevendo la notizia della morte di nove persone nei due terremoti che mercoledì hanno colpito la località di Lorca (Murcia, Spagna). Un telegramma del Pontefice, inviato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Vescovo della Diocesi di Cartagena, monsignor José Manuel Lorca Planes, ricorda anche i 10.000 sfollati a causa del sisma.
Mai se lo sarebbe immaginato! Vestito di tutto punto, come un prete vero, nero da capo a piedi, eccolo pronto per l’arrembaggio. Sì, ogni domenica è una vera galoppata su e giù per la città, da mattino a sera, visitando le famiglie dei nostri emigranti portoghesi. Si tratta della metropoli di Londra e del nostro seminarista brasiliano, Eduardo, un giovane concreto e spirituale come si deve, dal sorriso angelico, che sa affrontare ogni situazione di emergenza. In questo caso, il fatto che domenica scorsa i missionari erano tutti impegnati per la messa nelle comunità filippina, italiana e brasiliana.
Il Santuario di Fatima lancia un invito speciale ai pellegrini, in forma individuale o in gruppo. La proposta passa per la concretizzazione di un itinerario nei luoghi delle apparizioni dell'Angelo ai pastorelli veggenti, con un percorso che più che fisico vuole essere spirituale, vissuto in atteggiamento di adorazione a Dio. L'iniziativa vuole rispondere agli appelli lanciati dall'Angelo della Pace a Fatima: preghiera, penitenza e conversione.
Nel mondo quasi un miliardo di persone soffre la fame. In questo stesso mondo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vanno perse ogni anno, in gran parte sprecate, letteralmente buttate nella spazzatura, dai consumatori dei paesi ricchi. Si tratta di oltre la metà del raccolto annuale di cereali, un terzo circa della produzione totale di cibo. I numeri li snocciola la Fao in un rapporto che punta il dito su un duplice problema: la perdita e lo spreco di cibo. Nel primo caso i principali responsabili sono i paesi in via di sviluppo, dove molto cibo va letteralmente perso nel corso della produzione a causa di un’infrastruttura debole e degli scarsi investimenti nei sistemi di produzione e nella tecnologia. La Fao calcola che questo insieme di limiti strutturali comporti ogni anno la perdita di 630 milioni di tonnellate di alimenti.
Coinvolgendo con le sue iniziative e progetti migliaia di giovani di qualsiasi cultura e tradizione, lquesta manifestazione ha saputo mostrare quel mondo unito che è l’obiettivo fondamentale dei Giovani per un Mondo Unito (Gmu), e che durante questa Settimana– dal ’95 in poi – vuole uscire maggiormente allo scoperto. Descrivere, anche solo brevemente, ogni iniziativa sarebbe come fare un giro virtuale di tutto il mondo. Appassionante sicuramente, ma troppo lungo da riassumere in un articolo. Le centinaia di eventi sono rimbalzate da un social network all’altro, moltiplicando la visibilità e le persone coinvolte.
“L’orizzonte entro cui si è mosso Giovanni Paolo II è stato il mondo intero e il suo sguardo si è fissato su tutta l’umanità, in quanto tutti siamo figli di uno stesso Dio. Eppure egli, collocandosi storicamente nel suo tempo, ha riservato un’attenzione particolare all’Europa”. Mons. Aldo Giordano, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, è intervenuto ieri sera nella sede del Parlamento Ue a un incontro inteso a ricordare Karol Wojtyla, intitolato “Il Papa delle sfide globali”.
Alla vigilia del trentennale dell’attentato a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, avvenuto il 13 maggio 1981, due libri usciti in questo periodo in Italia ricostruiscono in modo divergente la trama di una vicenda molto complessa dal punto di vista giudiziario e internazionale. Il primo volume che vi presentiamo, scritto da due giornalisti – Marco Ansaldo, vaticanista del quotidiano "La Repubblica", e Yasemīn Taşkin, corrispondente in Italia del quotidiano turco "Sabah" – s'intitola “Uccidete il Papa – la verità sull’attentato a Giovanni Paolo II”. La loro tesi sostiene che la paternità dell’attentato non sia da attribuire al regime ex sovietico di allora – la cosiddetta “pista bulgara” – bensì a una precisa volontà del movimento eversivo turco dei “Lupi Grigi”, nel quale militava l’attentatore, Ali Ağca.
Farah Hatim, 24 anni, è stata rapita e obbligata a diventare musulmana. La famiglia ha denunciato il fatto, ma polizia e politici locali “coprono” i criminali. Avvocato e attivista: violazioni procedurali nella “testimonianza” resa dalla ragazza al giudice. Sacerdote cattolico: tasso “allarmante” di violenze anticristiane nella zona.
La loro situazione è difficile e gravosa, molti appartengono a classi sociali basse, svolgono lavori umili e vengono emarginati. Spesso le relazioni con i musulmani sono tra “servo e padrone”. Arcivescovo emerito di Lahore: senso di inquietudine e paura, ma la Chiesa è fonte di “consolazione”.
Su oltre 3mila denunce penali presentate, solo 327 casi sono arrivati davanti a un giudice. Un totale di 1.597 assoluzioni. A quasi tre anni dai pogrom anticristiani, i processi procedono all’insegna di irregolarità di ogni tipo.
Gli orrori della seconda guerra mondiale e la barbarie che si scatenò contro il popolo ebraico fu riscattata dalle azioni di tanti eroi sconosciuti i quali con le loro opere di bene salvarono l’umanità. E’ questo il caso di don Martino Michelone, parroco di Morasengo (Asti), un piccolo paese del Monferrato, il quale rischiò la vita pur di salvare una famiglia di ebrei perseguitati dai nazisti. Domenica 8 maggio l’ambasciatore d’Israele Ghideon Meir, i rappresentanti della Regione e della Provincia, don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera, la vicepresidente dell’Ucei, Claudia De Benedetti e i sindaci di molti comuni monferrini tra cui Morano, città natale di don Michelone, hanno celebrato il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” del parroco di Morasengo.
Il direttore esecutivo della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG, in spagnolo JMJ), Yago de la Cierva, ha compiuto questo martedì un bilancio dei preparativi del grande evento di agosto a Madrid. Per la prima volta, ci sarà una radio ufficiale della Giornata di incontro dei giovani con il Papa. “Vogliamo che tutti i giovani siano molto vicini al Pontefice, e questo implica il sistema di accreditamento, di sicurezza...”, ha sottolineato. “E' suonata la campana dell'ultimo giro, e siamo entrati in una fase organizzativa molto intensa: i sette dipartimenti si sono divisi in 16 aree di lavoro per arrivare anche ai minimi dettagli”.
Centinaia di bambini nigeriani sono stati picchiati, bruciati e sepolti vivi perché accusati di stregoneria. Secondo il rapporto dell’organizzazione britannica “Stepping Stones Nigeria”, rilanciato oggi dall’associazione italiana Aibi, sono circa 250 i bambini vittime di queste violenze nello Stato Akwa Ibom. Anche piccoli di soli due anni, scrive l’Ong, sono stati bruciati, avvelenati, sepolti vivi o incatenati per settimane.
Ebrei e cristiani possono contribuire insieme al bene dell’umanità e rispondere alle sfide della società attuale. E’ quanto ha affermato Benedetto XVI incontrando, stamani, una delegazione della “B’nai B’rith International”, organizzazione ebraica fondata a New York nel 1843, che ha tra i vari obiettivi la lotta al razzismo e all’antisemitismo.
Si stava accingendo a condurre, come tutti i pomeriggi, una nuova puntata de La Vita in diretta, quando si è sentito male. Era stato colpito da un’emorragia celebrale. Da allora, era il 29 aprile, Lamberto Sposini giace sospeso tra la vita e la morte. Sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico, ora risponde agli stimoli, ma è in coma e le sue condizioni sono critiche. Non si sa se, quando e, soprattutto, come si risveglierà; un dramma umano di proporzioni infinite. Nel quale Sposini stesso, - nella sua condizione da sano -, diceva che se mai vi si fosse ritrovato, avrebbe preferito morire piuttosto che esser vittima dell’accanimento terapeutico.
«La morte di bin Laden? Il classico film americano: Clint Eastwood che uccide qualcosa e il gran finale rubato al film Master and Commander». Lo dice a ilsussidiario.net il giornalista e scrittore Maurizio Blondet. Già inviato di Oggi, Il Giornale, Avvenire, Blondet è un grande esperto di tesi cospirazioniste, ad esempio sugli attentati dell’11 settembre 2001 che furono, per Blondet, «un’autoaggressione». Nel libro 11 settembre colpo di stato in Usa, Blondet sostiene la tesi che dietro all’attacco alle Torri Gemelle ci sono lobby militari industriali, petrolifere, politiche ed ebraiche. E a proposito dell’uccisione di bin Laden, si tratterebbe solo di cattiva narrativa data in pasto a un’opinione pubblica ignorante, quella americana, per coprire ben altri scenari.
Che le cose fossero cambiate ce ne eravamo accorti. Ma adesso c’è l’ennesimo indice a certificarlo. Si chiama affordability index e vuole rappresentare la possibilità per le famiglie di accedere all’acquisto di un’abitazione. Al suo debutto nel Rapporto Immobiliare 2011 appena pubblicato dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia del Territorio, con un calcolo retrospettivo che arriva fino al 2004, il nuovo indice calcolato dall’Associazione bancaria italiana (Abi) spiega con grafici e cifre che la percentuale di famiglie che può pensare concretamente all’acquisto di una casa (anche se non è detto che poi lo faccia) è sceso dal 62% del 2004 al 51% del 2010. L’ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la situazione non è buona e che continua a peggiorare.
Mentre scrivo, il paventato terremoto a Roma non si è ancora verificato (ma ci sono altre dieci ore di attesa…). In verità, più che una profezia di un defunto era una previsione basata su un certo allineamento dei pianeti. Astrologia, dunque? No, astronomia, sebbene il resto degli astronomi non confermi. Al grido di "non ci credo ma non si sa mai", pare che una non disprezzabile fetta di negozianti romani abbia tenuto abbassate le saracinesche. C’è da capirli: l’azienda è azienda. A ben rifletterci, l’eventuale terremoto l’azienda la distruggerebbe, quindi è la vita che viene messa in cautela. Ma perché i negozianti sì e i cardinali no? Boh. Nemmeno i finti centurioni del Colosseo si sono messi al sicuro.
A una settimana dall’inizio di quella che ha chiamato una «scuola della preghiera», che sarà proposta nel corso di numerose udienze del mercoledì, Benedetto XVI ha continuato a riflettere l’11 maggio sul ruolo della preghiera nella storia. Una riflessione, ha detto, fondamentale oggi «in un’epoca in cui sono evidenti i segni del secolarismo. Dio sembra sparito dall’orizzonte di varie persone o diventato una realtà verso la quale si rimane indifferenti». Ma le teorie della secolarizzazione non descrivono completamente il contesto contemporaneo. Ci sono anche «molti segni che ci indicano un risveglio del senso religioso, una riscoperta dell’importanza di Dio per la vita dell’uomo, un’esigenza di spiritualità, di superare una visione puramente orizzontale, materiale della vita umana».
E’ giunto nelle librerie il libro di Bruno Mastroianni “San Josemaria Escrivà. Una biografia per immagini del fondatore dell’Opus Dei” (Edizioni Lindau). Sono innumerevoli i libri che raccontano la vita e le vicende del fondatore dell’Opus Dei, ma come scrive l’autore nell’introduzione al volume, “questo libro è un esperimento”, un tentativo di “narrare la vita di San Josemaria attraverso immagini e racconti”. Un testo che si sfoglia come fosse un album fotografico di famiglia, dove i diversi personaggi presenti narrano la loro esperienza nell’incontro con un santo del XX secolo.
Giovedì 12 maggio, andrà in onda alle ore 21.00 sul primo canale dell'emittente pubblica britannica - BBC One - la seconda parte del documentario "Inside The Human Body", intitolata "First To Last". L'obiettivo della puntata è mostrare gli "innumerevoli piccoli miracoli" - così si legge sul sito della nota emittente - compiuti dal corpo umano per mantenerci in vita, dalla nascita fino alla morte. Gli spettatori potranno vedere non solo un "drammatico" parto in acqua ma anche seguire gli ultimi istanti di Gerald, un uomo ottantaquattrenne morto il 1° gennaio scorso a causa di un tumore.
Padre Ignacio Larrañaga ha iniziato nel 1974 l'apostolato degli “Incontri di esperienza di Dio”, che ha impartito in 33 Paesi di 3 continenti. Nel 1984 ha fondato i Laboratori di Preghiera e Vita, servizio ecclesiale approvato dalla Santa Sede e diffuso in più di 40 Paesi. Di recente ha pubblicato “Dios adentro” (Libros libres), un manuale per imparare a pregare. Con uno stile semplice e accessibile, approfondisce l'arte di pregare in modo pratico: attraverso le sue pagine, il lettore va dai primi passi alla contemplazione, superando le sue angosce e inondandosi di pace. Con questo libro, padre Larrañaga vuole offrire un aiuto efficace a quanti vogliono avviare un rapporto con Dio.
Lo scorso 11 aprile, nel suo discorso al nuovo Ambasciatore della Croazia preso la Santa Sede, Benedetto XVI ha riaffermato nitidamente ciò che è stato un vero leitmotiv della predicazione di Giovanni Paolo II: “Affermare che l’Europa non ha radici cristiane equivale a pretendere che un uomo possa vivere senza ossigeno e senza cibo”. Questa immagine coincide sostanzialmente con ciò che molti anni prima aveva detto Arnold Toynbee: che per recuperare i valori spirituali della cultura europea occorreva tornare “a respirare ossigeno” nel patrimonio della cultura occidentale cristiana.
Senza la spinta di Giovanni Paolo II oggi l’Azione cattolica in Polonia non ci sarebbe”. Hanno ben chiaro il debito nei confronti del nuovo Beato i due rappresentanti dell’Azione cattolica polacca – Halina Szydelko e Konrad Glebocki - che hanno partecipato il 9 e il 10 maggio alla riunione del Segretariato del Forum internazionale di Azione cattolica e oggi visitano la tomba di Giovanni Paolo II nella definitiva sistemazione della Cappella di S. Sebastiano nella basilica di S. Pietro.
Tra le vittime degli attacchi perpetrati sabato scorso contro due chiese in Egitto (cfr. ZENIT, 10 maggio 2011) c'è anche Abanob Karam, un ragazzo di 18 anni che frequentava l'Istituto Tecnico Salesiano al Cairo. Lo ha riferito a ZENIT padre Pier Giorgio Gianazza, missionario salesiano a Betlemme, riportando un messaggio inviato dal direttore della comunità salesiana della capitale egiziana, don Renzo Leonarduzzi. Sabato 7 maggio, Abanob Karam “è ritornato regolarmente a casa dopo la scuola. La sua abitazione si trova a Munira – Imbaba”, ha scritto padre Gianazza.
Lo rivela una organizzazione israeliana per i diritti umani. Le autorità israeliane sostituivano i documenti d’identità dei migranti della West Bank con altri validi per l’espatrio con durata di tre anni. Chi non rientrava dopo la scadenza perdeva residenza e diritti di proprietà. La procedura è rimasta in vigore fino al 1994.
S'intitola "La vera storia di un doloroso dramma d'amore", edizioni Shalom, l'ultimo libro scritto da Monsignor Girolamo Grillo, Vescovo Emerito della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia. Il testo, composto da 239 pagine, che sarà presentato domani, alle 11, in una conferenza stampa all'Hotel Columbus, in Via della Conciliazione, 33, a Roma, illustra fatti inediti sulla vicenda delle lacrimazioni della Madonnina di Pantano, avvenute come noto il giorno della candelora, il 2 febbraio del 1995. Quindi ripercorre tutte le tappe emotivamente vissute dal Presule, dapprima scettico all'evento, successivamente tollerante ma tuttavia lontano dal credere alle lacrimazioni fino al 15 marzo di quello stesso anno, quando la statuina pianse tra le sue braccia. Nella circostanza saranno presenti: Monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino e Montefeltro, Angelo Serra, direttore editoriale delle Edizioni ART e il vaticanista Andrea Tornielli. Monsignor Grillo, raggiunto telefonicamente per una intervista, ha dichiarato di aver dedicato il suo volume a Giovanni Paolo II° , rispondendo così all'invito di Carol Woijtila a raccontare, per la prima volta, attraverso un libro, quanto raccolto per iscritto in 16 anni nei suoi diari personali in merito alla vicenda della Madonnina delle Lacrime.
In Italia esiste la storia di un massacro dimenticato, ed esiste un giornalista coraggioso di nome Roberto Beretta. Sono stati 130 i sacerdoti assassinati dai partigiani in questo paese tra il 1944 ed il 1951. Molti degli assassini sono ancora vivi, molti dei preti sono ancora insepolti. Ripeto per meglio chiarire: vi sono ancora dei corpi massacrati e lasciati marcire nelle campagne. Neanche si sono meritati una sepoltura cristiana. Solo perché erano preti. Questo giornalista ha scavato negli archivi diocesani di quasi mezza Italia scontrandosi molte volte contro l'omertà che ancora regna quando si chiedono informazioni su queste stragi. Molti, dicevo, sono ancora vivi... ma quasi tutti gli assassini morti hanno lasciato dei parenti che conoscono bene le storie e che non vogliono parlare.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima (quarta domenica di Pasqua) da Radio Vaticana.
l Papa ha proseguito oggi, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, la catechesi sulla preghiera, iniziata mercoledì scorso. Benedetto XVI ha rilevato che oggi nonostante il secolarismo si nota un risveglio del senso religioso.
La visita pastorale del Papa ad Aquileia e Venezia è stata breve ma molto intensa: ascoltiamo in proposito il bilancio del patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola.
“Sulle ali della libertà”: è il titolo di un libro-intervista con l’ex presidente polacco, Lech Walesa, curato dallo storico della Cattolica di Milano, Pierluca Azzaro. Nelle conversazioni con il leader di "Solidarnosc", emerge il ruolo straordinario del Beato Karol Wojtyla che, con la sola forza della fede, diede il via ad una rivoluzione epocale. Alessandro Gisotti ha chiesto al prof. Pierluca Azzaro di raccontare innanzitutto le emozioni provate nell’intervistare un protagonista della storia come Walesa.
Dunque Roma oggi è più vuota del solito. Molti hanno approfittato del sole e si sono dati ad una gita fuori porta. Altri hanno spiegato onestamente che temono che qualcosa accada. L’11 maggio hanno previsto un sisma devastante, il tam tam è cominciato su Internet ma poi si è propagato col passa parola. La cosa è diventata sempre più seria, tanto da indurre la Protezione Civile a scrivere sul suo sito, domande e risposte sul possibile evento.
Papa Wojtyla ha venerato nel suo appartamento la Madonnina di Civitavecchia, la statuina di gesso proveniente da Medjugorje che nel 1995 venne vista versare lacrime di sangue. E almeno una volta, in incognito, il Pontefice, indossando abiti borghesi, si sarebbe recato a pregare davanti alla statuina, nella piccola chiesa di Pantano dov'era conservata. Lo rivela il vescovo emerito di Civitavecchia, Girolamo Grillo, nel volume «La vera storia di un doloroso dramma d'amore» (Editrice Shalom, pp. 239). Nel libro il vescovo Grillo, inizialmente scettico sul fenomeno, poi convintosi quando la statuina lacrimò mentre lui la teneva nelle sue mani, riproduce per la prima volta la prova scritta della venerazione avvenuta in Vaticano il 9 giugno 1995: si tratta di una relazione sugli eventi accaduti in quei giorni, che lo stesso prelato inviò al Pontefice, il quale gliene restituì una copia dopo avervi apposto a mano la sua inconfondibile sigla.
Puoi chiamarti anche Filippo Il Bello, per un francescano come Giovanni Duns Scoto (1265-1308) la fedeltà al Papa non aveva prezzo. Così quando il re gli intimò di firmare un libello che incriminava Bonifacio VIII preferì essere cacciato dalla Sorbona piuttosto che cedere alle minacce del sovrano. Filosofo tra i più eccelsi della cristianità, questo seguace di Francesco d’Assisi di origini scozzesi (Scoto viene proprio da Scozia) sfidò anche i teologi del suo tempo raggiungendo le vette più alte della fede. Giovanni Paolo II che l’ha beatificato nel 1993 l'ha definito «torre spirituale della fede» e «pilastro della teologia cattolica».
Verrebbe quasi da dire: «Per una volta che ne ha detta una giusta…». Quasi. Sì, perché la posizione morale cattolica assomiglia a quella espressa dall’imam di Segrate. Ma non è la stessa. Riassumiamo: Ali Abu Shwaima, medico e storico imam della più antica moschea milanese, a proposito delle prossime elezioni amministrative ha praticamente vietato ai musulmani di votare per la lista Vendola perché la «condotta di vita» di certi candidati non è consonante con l’etica islamica.
Dopo la denuncia internazionale a mezzo stampa, in cui in Italia si è distinta La Bussola Quotidiana, il governo del Pakistan (in costante ricerca, ora, di nuova credibilità in Occidente) toglie al musulmano Rias Hussein Pirzada la titolarità del ministero per le Minoranze religiose affidatagli dopo l'assassinio del cristiano Shabhaz Bhatti. Nel rimpasto, che prevede anche un cambio di nome del dicastero, l'incarico va al cristiano Paul Bhatti, precedentemente ridotto a figura meramente consulativa. Ora sono entrambi cattolici i responsabili della politicia pakistana per le minoranze religiose. Finalmente un grande risultato.
Tutti sappiamo che una delle grandi passioni di Benedetto XVI è la musica, un tema su cui il cardinale Ratzinger si era più volte segnalato come critico raffinato e di grande competenza. Asceso al soglio di Pietro, Benedetto XVI non ha dimenticato questo suo interesse e - quando può - ne fa oggetto d'insegnamento per i fedeli. Il tema che gli sta a cuore è che non è proprio vero che la grande musica è cristiana fino al Seicento, dopo di che Chiesa e musica si separano. Molti grandi musicisti dell'epoca moderna erano cristiani, anche se talora con qualche caduta nella vita privata, e hanno continuato a comporre importante musica sacra, di cui però per evidenti ragioni si parla molto poco quando si ricordano questi maestri.
La notizia non ci stupisce, anzi, non fa che confermare i risultati delle statistiche condotte sui casi negli Stati Uniti: le complicazioni dalla pillola per l'aborto chimico detta RU-486 sono più frequenti degli interventi chirurgici standard. La conferma arriva da uno studio pubblicato in Australia, paese in cui l’uso della pillola è stato introdotto cinque anni fa. Da Sydeny arriva infatti un dossier che prende in analisi quasi 7000 aborti eseguiti nel 2009 e nel 2010, pubblicato sulla rivista dei medici generici, Australian Family Physician. Lo studio indica che il 3,3% delle donne che hanno usato la RU-486 nel primo trimestre di gravidanza ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso di un ospedale, contro il 2,2% di chi aveva subito l'intervento chirurgico.
Gli impiegati del governo hanno sequestrato bambini “illegali”, nati oltre la quota permessa, ma anche figli unici. Un orfanotrofio che dava i bambini in adozione prendeva 2760 dollari per bambino venduto; gli impiegati 142 dollari. La piaga della legge sul figlio unico porta aborti e sterilizzazioni forzati, aborti selettivi su feti femminili, arresti di attivisti impegnati contro i soprusi.
Nella notte, i bombardamenti Nato colpiscono edifici civili. Quattro bambini sono rimasti feriti. Per mons. Martinelli l’Onu deve portare la pace non la guerra. Gravi le responsabilità dell’Italia nell’operazione di accanimento contro la popolazione libica.
Di 30 persone indagate in origine, arrestate solo 22. Tra queste, 17 sono in libertà dietro cauzione. Per l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, episodi simili “straziano ancora di più i cristiani dell’India che già soffrono” e lo scenario futuro appare “scoraggiante”.
“Immigrare, voce del verbo sperare” è il titolo della canzone di uno dei 30 gruppi che sono saliti sul palco della ventesima edizione della Festa dei Popoli, svoltasi domenica 8 maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. “La Festa dei Popoli vuole far vedere il lato positivo dell’immigrazione”, ha spiegato il portavoce e responsabile diocesano dell'evento, padre Gaetano Saracino, ricordando che “l’Italia è stata un Paese di emigrati”. “Questa è una festa di integrazione – ha proseguito - che non vuole dare lezioni a nessuno, ma che indica come l’immigrazione sia un fenomeno irreversibile e strutturale della nostra società, al di là di qualsiasi propaganda politica”.
12 morti e 200 feriti è il bilancio dei due attacchi perpetrati questo sabato contro chiese della Diocesi di Guizeh (Giza). Il Vescovo locale, Antonios Aziz Mina, ha affermato che la Polizia e l'Esercito egiziani erano “terrorizzati” e sono stati “lenti” a rispondere all'emergenza, nel sobborgo cairota di Imbaba. Parlando all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il presule ha chiesto di fare giustizia e ha accusato gli estremisti di voler far precipitare l'Egitto nella guerra civile.
Di fronte al fenomeno oggi sempre più diffuso delle migrazioni, è necessario promuovere “un'autentica cultura dell'accoglienza”, sostiene il Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l’Arcivescovo Antonio Maria Vegliò. Questo mercoledì, il presule affronterà il tema della mobilità umana rivolgendosi a Sydney ai Vescovi australiani durante la loro Riunione Plenaria. Monsignor Vegliò si trova nel Paese dell'Oceania per compiere una visita pastorale e incoraggiare la Chiesa cattolica nell'azione pastorale per i migranti e i rifugiati.
“C’è bisogno che si guardi alla famiglia a partire dalla prospettiva bambini, dalla prospettiva figli”. E' quanto ha affermato lunedì il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in un videomessaggio ai partecipanti al convegno d’apertura della “Settimana del diritto alla famiglia”. L'iniziativa, promossa dall'Associazione “Progetto Famiglia” e che si concluderà il 15 maggio prossimo, prevede numerosi eventi, con partenza da Salerno per concludersi a Nomadelfia, dove una delegazione di famiglie affidatarie di diversi luoghi d’Italia incontrerà gli “eredi” di don Zeno Saltini, fondatore dell’omonima comunità di Grosseto.
Parlare di diritto alla famiglia ponendo al centro la persona del minore e il suo interesse è la premessa indispensabile per costruire una comunità accogliente, un insieme di famiglie capaci di fondare nuovamente le società. E' quanto è emerso lunedì in occasione del convegno di apertura a Salerno della “Settimana del diritto alla famiglia”, promossa da Progetto Famiglia Onlus, Federazione di enti no-profit per i minori e la famiglia (www.progettofamiglia.org), con lo slogan “Famiglie insieme, promotrici di accoglienza”.
Una bella testimonianza raccolta dal Tribunale diocesano per la beatificazione di Clemente Vismara, di Angelo Campagnoli, suo confratello di missione in Birmania. Ecco un estratto.
La cerimonia avverrà il 26 giugno prossimo. Il nuovo beato, missionario del PIME, ha vissuto per 64 anni nelle foreste e nelle montagne della zona di Kengtung accogliendo orfani, lebbrosi, vedove, introducendo nuove colture agricole e tecniche di sviluppo, facendo nascere la Chiesa fra i non cristiani. Un uomo di fede profonda e un grande scrittore. “Era straordinario nell’ordinario”.
La pillola abortiva Ru486 è più pericolosa dell’aborto chirurgico. E’ una delle conclusioni di uno studio pubblicato in Australia sulla rivista Australian Family Physicians.
La pioggia cade incessante dalla sera prima e il sentiero che porta alla bianca Signora sul Podbrdo sembra un torrente impazzito, ma nemmeno questo ferma Flavia, che con i suoi 82 anni finalmente corona il suo desiderio di salire sul monte delle apparizioni. E così il gruppo degli amici del Cristo pensante dopo un giorno di viaggio si ritrova proiettato in una realtà vicina ma altrettanto lontana dai nostri ritmi frenetici quotidiani.
Gli ingredienti del romanzo ci sono tutti: un Papa che in incognito, vestito da cacciatore, si presenta a pregare in una piccola chiesa di periferia dov'è esposta una statuina che ha lacrimato sangue. La statuina è quella di Civitavecchia, la chiesa è quella di Pantano, alla periferia della città laziale, il Papa è Giovanni Paolo II, nuovo beato, e, conoscendolo, si può credere che ciò che viene raccontato sia davvero accaduto.
La seconda e ultima giornata della visita di Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia si è aperta con la santa messa nel Parco San Giuliano di Mestre, a cui è seguita la recita del Regina Cæli. Oltre trecentomila i fedeli presenti nell’area verde dove è stato costruito il palco per la celebrazione, che ha forma di una cappella aperta, con la riproduzione di mosaici. I calici, le patene e gli altri oggetti per la celebrazione sono stati appositamente realizzati in vetro soffiato di Murano da 181 maestri vetrai. Al Papa ha rivolto il suo saluto a inizio celebrazione il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia.
Si chiama Baby kaputt. Sì, è proprio questo il nome non propriamente scientifico dell’ultimo preparato chimico che permette di ricorrere all’aborto senza passare da nessuna clinica. La pillolina, di origine cinese e non testata in alcun modo, sta impazzando in Siberia, contribuendo così a diffondere le pratiche abortive soprattutto tra le giovanissime, una delle categorie che più ricorrono a questa pratica in Russia. Infatti nel 2009 le under 19 hanno praticato 90.000 aborti in questa nazione.
Tra gli aspetti di quell’edonismo globalizzante in cui è immersa la società occidentale, ve n’è uno – atroce, di cui si parla di rado – che coinvolge la dignità e la vita dei bambini. E’ lo sfruttamento sessuale commerciale dei minori. Un fenomeno differente dalla pedofilia – che è la tendenza a preferire i bambini come partner sessuali - e dagli abusi, che di solito avvengono nel contesto familiare o amicale del bambino, senza scambio di beni o denaro. La Dichiarazione di Stoccolma del 1996 definisce lo sfruttamento sessuale commerciale dei minori come "... una violazione fondamentale dei diritti dei bambini. Comprende l'abuso sessuale da parte di un adulto e una retribuzione in natura e/o in denaro corrisposta al bambino da terze persone".
Giovedì scorso lo Scottish National Party (SNP) ha vinto a mani basse le elezioni “regionali” per il rinnovo del parlamento unicamerale di Scozia, conquistando la maggioranza assoluta dei 129 seggi che lo compongono, 69, e lasciandone 37 ai Laburisti, 15 ai Conservatori, 5 ai Liberal-Democratici, 2 ai Verdi e 1 a una indipendente (Margo MacDonald, ex deputata proprio dell’SNP). Un’apparizione inequivocabile dello spettro secessionista che si aggira per le brumose lande caledoniane. Perché questo l’SNP è: una classica formazione nazionalista, in cui la “religione civile” mirante a “dare uno Stato a una nazione” prevale su qualsiasi altro principio ideale o ideologico. Nel suo caso, dunque (così come in quello di partiti analoghi), la tradizionale dicotomia “destra”-“sinistra” serve ben poco a spiegarne l’orientamento. Eppure la netta opposizione alla conservazione di un determinato status quo istituzionale - nella fattispecie la Gran Bretagna in cui la Scozia nazionalista si sente costretta - colloca inevitabilmente partiti come l’SNP a sinistra.
Sabato scorso, da Aquileia, culla dell’evangelizzazione del Nordest, Benedetto XVI è tornato a ripetere il suo invito all’impegno dei cristiani in politica. Queste le sue parole: «Come attesta la lunga tradizione del cattolicesimo in queste regioni, continuate con energia a testimoniare l’amore di Dio anche con la promozione del “bene comune”: il bene di tutti e di ciascuno. Le vostre comunità ecclesiali hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e con le diverse istituzioni. Continuate ad offrire il vostro contributo per umanizzare gli spazi della convivenza civile. Da ultimo, raccomando anche a voi, come alle altre Chiese che sono in Italia, l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico. Esso ha più che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una “vita buona” a favore e al servizio di tutti. A questo impegno infatti non possono sottrarsi i cristiani, che sono pellegrini verso il cielo, ma che già vivono quaggiù un anticipo di eternità».
“Gesù, che cosa ho fatto?”. Disperate, angosciate, terrorizzate, sono le uniche cinque parole che giravano vorticosamente in testa ad un padre l’attimo dopo aver assistito all’aborto del figlio. Non un padre qualunque, non un inesperto adolescente, non un uomo timido e insicuro alle prese con una situazione che non sapeva gestire, non un cattolico fervente la cui donna aveva deciso per due, no. Il grido silenzioso di rimorso è quello di Steve Tyler, rock star di fama internazionale nonché leader degli Aerosmith.
Una dozzina di sacerdoti anglicani ha ricevuto l'ordinazione diaconale lo scorso fine settimana, mentre un gruppo di circa 50 chierici continua il suo percorso verso il ministero sacerdotale nella Chiesa cattolica.
Per il Vicario apostolico di Tripoli la popolazione ha paura e vuole fuggire. L’appello per un immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative. Oggi, in Vaticano l’incontro tra il Segretario di Stato e il ministro italiano degli Esteri Franco Frattini, per discutere la situazione in Africa del nord e Medio oriente.
Il XXI Festival Internazionale di Musica Sacra “Gaude Mater”, uno degli avvenimenti musicali più importanti in Polonia e anche una delle maggiori manifestazioni di musica sacra a livello europeo, si è svolto dal 1° al 6 maggio scorso a Częstochowa ed è stato dedicato al neo Beato Giovanni Paolo II. Al Festival hanno partecipato circa 700 artisti da 14 paesi, tra cui Polonia, Inghilterra, Ucraina e Svizzera. La manifestazione è stata organizzata dal Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater” di Czestochowa sotto il patronato del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, mons. Józef Michalik, dell'Arcivescovo metropolita di Częstochowa, mons. Stanisław Nowak, e del sindaco di Częstochowa, Krzysztztof Matyjaszczyk.
Le immagini sono al centro dei pensieri e dei progetti culturali e comunicativi dei tempi che viviamo. Non c’è mai stata nella storia un'epoca in cui si è fatto tanto uso delle immagini. Sorge però il problema sul loro utilizzo, perché se usate per fini utilitaristici ed egoistici potrebbero confondere l’uomo fino a perderlo, piuttosto che farlo progredire e salvarlo. Ma come si fa a distinguere tra un fine buono piuttosto e une fine riduzionista e meschino? E’ anche per rispondere a questa domanda che Francesca Pannuti ha scritto per le edizioni Fede & Cultura il libro “La difesa delle immagini tra ragione e Fede”. Nel volume l’autrice ricorda la denuncia fatta dal Cardinale Joseph Ratzinger contro una cultura iconoclasta, la quale, pur accettando di essere invasa da immagini di ogni genere, ha spesso perso il gusto per l’immagine bella e significativa, dalla sfera artistica a quella letteraria, in particolare nell’ambito del sacro.
Nonostante gli enormi aiuti alla popolazione haitiana colpita dal terremoto 16 mesi fa, il Paese caraibico ha bisogno ancora di tanto sostegno. Una nota del Catholic Transcript, periodico dell’arcidiocesi di Hartford, Connecticut, riporta che prima del terremoto il tasso di analfabetismo ad Haiti era del 52%, e la metà della popolazione viveva con meno di 1$ al giorno. Nel Paese si registra il più alto tasso di mortalità infantile della regione e ci sono solo 2 medici ogni 10 mila abitanti.
C’è un vero e proprio “corridoio color zafferano” – che è il colore utilizzato dai militanti dei gruppi estremisti indù – che si estende da un parte all’altra dell’India, sul versante occidentale e su quello orientale, con un unico scopo: colpire in tutti i modi le comunità cristiane, con atti aperti o subdoli e sotterranei. E’ la denuncia contenuta in due Memorandum presentati alle massime autorità dell’India dalle comunità cristiane, attraverso movimenti ecumenici come il “Global Council of Indian Chrstians” (Gcic) e il “Catholic Secular Forum”, entrambe organizzazioni che accolgono fedeli di tutte le confessioni e che costituiscono antenne sul territorio indiano per la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei credenti in Cristo.
Babar Masih, 25 anni, avrebbe rivolto frasi ingiuriose nei confronti del profeta Maometto. Ad accusarlo i leader religiosi musulmani della zona, che avrebbero esercitato pressioni per ottenere “false testimonianze”. Il fermo degli agenti ha impedito il linciaggio da parte della folla. La famiglia del giovane è fuggita nel timore di rappresaglie.
Sotto il segno della prossima beatificazione di Giuseppe Toniolo, tra i fondatori dell'Azione cattolica (Ac) e delle Settimane sociali dei cattolici, e dell'incontro mondiale delle famiglie del 2012: due appuntamenti sotto il quale raccogliere due tra gli indirizzi fondamentali dell'Ac dei prossimi anni. Li ha indicati Franco Miano, presidente in carica dell'Ac italiana, nella replica al dibattito svoltosi in questi giorni in occasione dell'assemblea nazionale elettiva del movimento associativo da lui guidato.
Lasciata Aquileia, Benedetto XVI è giunto nel tardo pomeriggio di sabato a Venezia. Dal Molo di San Marco, “porta di accesso al cuore della Città”, da dove lo sguardo abbraccia l’inconfondibile profilo di Venezia, detta “la perla dell’Adriatico”, il Papa ha indirizzato il suo saluto alle autorità cittadine e ai fedeli accorsi per esprimere la propria fede e la devozione al Successore di Pietro.
Dare speranza alla modernità e superare le paure del nuovo nelle mutate condizioni politiche del nostro tempo. L’esortazione di Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata nel Parco San Giuliano di Mestre, davanti 300 mila fedeli, accorsi per incontrare il Papa nella seconda giornata del suo viaggio apostolico nel Nordest d’Italia, dove ha fatto tappa ad Aquileia e Venezia. Ricordando gli esempi di santità venuti dal Triveneto - San Pio X, il beato Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I - il Papa ha citato anche il venerabile Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista, esponente del sindacalismo cattolico della seconda metà dell’800, la cui beatificazione è ormai prossima. Alla Messa hanno partecipato tra gli altri, il sindaco di Venezia, Orsoni, ed i ministri del governo italiano Sacconi e Galan.
Ultima tappa di questa della visita pastorale del Papa ad aquileia e Venezia è stato l’incontro, ieri sera, con il mondo della cultura, dell’arte e dell’economia nella Basilica della Salute nel capoluogo veneto. Nel suo discorso il Papa ha detto che oggi Venezia, “città d’acqua” ammirata per le sue bellezze da tutto il mondo, è chiamata ad una scelta: affidarsi ad una cultura “liquida”, inconsistente, fondata sul relativo e l’effimero, o a una cultura che si fonda su basi solide e che “rinnova costantemente la sua bellezza attingendo dalle sorgenti benefiche dell’arte, del sapere, delle relazioni tra gli uomini e tra i popoli”. Quindi ha parlato della salute fisica e spirituale, ricordando che “la piena salute dell’uomo … consiste nello stare in relazione profonda con Dio”. Infine, ha spiegato che l’appellativo di Venezia, “Serenissima”, “ci parla di una civiltà della pace” a cui si arriva per “la via della carità nella verità”. Oggi – ha sottolineato – viviamo in un tempo “nel quale si è esaurita la forza delle utopie ideologiche e non solo l’ottimismo è oscurato, ma anche la speranza è in crisi”. Solo il Vangelo può riportare la vera pace, la vera gioia: “il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo, ma non è un’utopia, né un’ideologia”: è piuttosto una “via”, cioè “il modo di vivere che Cristo ha praticato per primo e che ci invita a seguire”.
Mercoledì scorso è stata resa nota la lettera pastorale “Solo Dio è il Signore della Vita”, dell'episcopato delle Diocesi dell'Aragona (Spagna), pubblicata in occasione della promulgazione, da parte del Governo autonomo aragonese, della “legge sui diritti e le garanzie della dignità della persona nel processo di morire e nella morte”. I presuli denunciano che la legge permetterebbe di fatto l'applicazione dell'eutanasia, oltre al fatto di “non considerare il diritto dei professionisti del settore sanitario all'obiezione di coscienza”.
«L’attacco dei salafiti alla Chiesa copta di Imbaba è una rappresaglia nei confronti dello storico accordo raggiunto sabato da tutti i partiti liberali egiziani», in grado di cambiare radicalmente i risultati delle prossime elezioni politiche di settembre. Lo afferma Wael Farouq, professore dell’American University del Cairo e vicepresidente del Meeting Cairo, in seguito alle violenze che hanno portato alla morte di una decina di persone, dopo che si era diffusa la voce che una donna convertitasi all’Islam sarebbe stata segregata in una chiesa.
Le radici cristiane hanno fatto dell’Europa e dell’Italia quello che sono. Per grazia di Dio, queste radici si mostrano ancora nell’esperienza quotidiana della Chiesa e della società. Oggi diversi fattori rischiano di farle dimenticare o di soffocarle, creando una «società liquida» senza memoria e senza radici. Rimanere fedeli alle radici è difficile ma possibile. Questo schema in quattro passaggi ritorna in molti viaggi brevi di Benedetto XVI – come in quelli del beato Giovanni Paolo II (1920-2005) – e il Papa lo ha riproposto il 7 e 8 maggio ad Aquileia e Venezia.
Don Gianni Baget Bozzo (1925-2009) non è mai stato banale. Anche quando il suo pensiero e il suo operato si sono momentaneamente staccati dalla comunione visibile con la Chiesa (durante il periodo della sospensione a divinis per essere stato eletto europarlamentare socialista), don Gianni non ha mai abbandonato la fede e neppure il suo progetto politico-culturale.
Il rosario è una preghiera radicata nell’annuncio del Vangelo. Esso consiste nel sostare sui vari momenti del mistero dell’incarnazione e della redenzione, accompagnandosi innanzitutto con la preghiera che Gesù ci ha insegnato (per imparare a compiere la volontà del Padre), poi ribadendo come Maria abbia detto il suo “sì” centrato su Gesù, per rendere infine, con la vita, gloria alla Santissima Trinità.
“Era l’agosto del 1944: quando a Varsavia scoppiò l’insurrezione contro i nazisti, il Cardinale Sapieha decise di riunire gli studenti in episcopio. Fu quella la prima volta che vidi Karol Wojtyla”. Monsignor Kazimierz Suder, classe 1922, legge con voce pacata i ricordi annotati con scrittura minuziosa sui fogli bianchi poggiati davanti a lui. Dall’altra parte del tavolo, come studenti in attesa di un esame, i giornalisti venuti a Cracovia a raccogliere la testimonianza dell’ultimo sopravvissuto degli otto giovani che componevano il seminario teologico clandestino organizzato quando era già in corso la guerra dall’indomito Arcivescovo di Cracovia, Adam Sapieha, l’ultimo Vescovo-principe della città.
ntroducendo la recita della preghiera mariana del Regina Coeli questa domenica, al termine della celebrazione eucaristica nel Parco San Giuliano a Mestre, Benedetto XVI ha esortato i presenti a seguire l'esempio di fedeltà di Maria e a invocarne il sostegno. “All’alba della Pasqua, Ella divenne la Madre del Risorto, e la sua unione con Lui è così profonda che là dove il Figlio è presente non può mancare la Madre”, ha osservato.
Una giornata quasi perfetta, splendida e solare, per Roma e per il mondo. Così si potrebbe riassumere sinteticamente la scorsa domenica 1° maggio, cioè il giorno in cui è stato proclamato beato Papa Giovanni Paolo II. La solenne liturgia, celebrata in piazza San Pietro, ha attirato all'Urbe secondo alcune stime fino a 1,5 milioni di fedeli e pellegrini, venuti da tutti il mondo, dal lontano Messico alla Polonia, la terra natia del nuovo Beato. Il tutto si è svolto con grande ordine e anche senza incidenti, ma non poteva mancare la solita “nota stonata”. Ci ha pensato il quotidiano indipendente guidato dal duo giornalistico Antonio Padellaro e Marco Travaglio, “Il Fatto Quotidiano”, che - guarda caso - proprio lo stesso 1° maggio ha pubblicato sulla copertina del suo inserto satirico “Il Misfatto” una caricatura molto irriverente - secondo alcuni semplicemente blasfema - nei confronti di Papa Wojtyła.
La beatificazione di Giovanni Paolo II, che ha attirato un milione e mezzo di fedeli ed è stata seguita da canali televisivi di tutto il mondo, è stata un “ritorno potente” di Papa Karol Wojtyła, che in questo modo prosegue la sua opera evangelizzatrice dal Cielo, constata il portavoce della Santa Sede. Per spiegare come sia stato possibile questo fenomeno, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, cita le parole del Cardinale Stanisław Dziwisz, segretario di Wojtyła per 40 anni, che alla veglia del 30 aprile al Circo massimo di Roma ha detto: “Quando ho visto la cassa contenente il suo corpo sollevata dalla tomba aperta ho pensato: Ecco, torna fra noi!”.
Concludendo la sua visita a Venezia questa domenica pomeriggio, Benedetto XVI ha avvertito dei pericoli che presenta l'attuale società “liquida”, senza stabilità e relativista, e ha proposto come alternativa il modello di società “della vita e della bellezza”. L'incontro con il mondo della cultura e dell'economia nella suggestiva Basilica di Santa Maria della Salute, ultimo grande appuntamento del suo viaggio di due giorni ad Aquileia e a Venezia, ha dato al Pontefice l'opportunità di presentare la sua radiografia della cultura “liquida”, concetto coniato dal filosofo polacco Zygmunt Bauman (Poznań, 1925), che dal 1971 al 1990 è stato professore di Sociologia all'Università di Leeds.
Oggi i laici cristiani sono chiamati ad offrire con convinzione la bellezza e le ragioni della fede, oltre che la solidarietà fraterna, “affinché l’Europa sia all’altezza delle presente sfida epocale”: è quanto afferma Benedetto XVI, in un messaggio alla 14.ma assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, che si è aperta ieri pomeriggio a Roma.
I cristiani di oggi sembrano come i discepoli di Emmaus: “immersi nel dubbio, nella tristezza e nella delusione”. Il rischio di “svuotare della verità” la fede nel Risorto e assumerla solo come un riferimento superficiale, soprattutto “negli aspetti sociali e culturali”. Ogni fedele deve trasformarsi in “testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l’evento della morte e della risurrezione di Cristo”, senza cedere alle “tentazioni della cultura edonistica ed ai richiami del consumismo materialista”. Al Regina Caeli un saluto e un invito ai laici a collaborare nella missione della Chiesa.
Torna in Egitto la violenza interreligiosa. Una chiesa coopta è stata data alle fiamme dai musulmani, hanno detto che pensavano che dentro l'edificio una donna che voleva convertirsi all'Islam era tenuta prigioniera dai cristiani. Il risultato di una notte di scontri al Cairo è di undici morti e di circa 150 feriti.
Vi ricordo che oggi a mezzogiorno si prega la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei.
Ha raccontato la sua conversione e la sua uscita dal mondo omosessuale: «Dio mi ha guidato, anche attraverso i consigli dei sacerdoti che ho consultato consultato. Una vita sessuale attiva con una persona del mio stesso sesso non mi ha potuto portare la felicità. A poco a poco mi sono reso conto che più tempo passavo senza fare sesso, e più mi sentivo meglio, ero felice, ero una persona stabile. Così ho cominciato ad essere attento e sono stato attratto dalla vita di castità. È stato un percorso lungo, a volte difficile, ma di certo emotivo e spirituale». Questo percorso -racconta Márquez su http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=14794 - gli ha permesso di trovare finalmente quello che stava cercando rifugiandosi nelle braccia di altri uomini. Ricordando il suo passato, ha affermato: «la Chiesa cattolica non mi ha mai respinto, né abbandonato. L’omosessualità non è genetica e non si nasce omosessuali. Non ci sono i gay o gli omosessuali, ci sono uomini e donne che hanno attrazione verso lo stesso sesso. Conosco entrambi i mondi, quello omosessuale e quello eterosessuale, e so che nel cosiddetto “stile di vita gay” nessuno può essere felice». Definisce il mondo omosessuale come pieno di «insicurezza, paura, insoddisfazione, rabbia, vuoto profondo e in molti casi, riempito con la promiscuità, la dipendenza dal sesso, la pornografia, la droga, l’alcol e l’infinita ricerca di amore attraverso relazioni distruttive e co-dipendenti».
Secondo P. D’Ambra, missionario Pime a Zamboanga, la situazione è sotto controllo e la maggioranza dei musulmani è disinteressata all’accaduto. Prosegue a Zamboanga il dialogo interreligioso fra cristiani e musulmani organizzato dal movimento di Silsilah.
Il Paese si confronta con le conseguenze del terremoto e dello tsunami. Almeno 25mila morti o dispersi; 126mila persone senza casa e senza lavoro vivono in ricoveri temporanei, senza un “dignitoso livello di vita”, come garantito dalla costituzione. Va ripensata anche la politica energetica nucleare.
Il matrimonio come via alla santità, al pari della vocazione alla verginità, è l’assunto centrale della Bottega dell’orefice, il magnifico testo teatrale di Papa Giovanni Paolo II, scritto nel 1960, quando Karol Wojtyla era ancora Vescovo di Cracovia. Tre dialoghi tra altrettante coppie si succedono secondo il ritmo paziente della coscienza che riflette sul passato e sulle scelte decisive per l’esistenza. Un personaggio accomuna le tre storie, quell’orefice che non prende mai direttamente la parola. La verità delle sue parole è rievocata nei dialoghi delle coppie.
Nell’enciclica Caritas in veritate Benedetto XVI ha denunciato «un eclettismo culturale assunto spesso acriticamente», in cui all’insegna del relativismo le culture sono «considerate come sostanzialmente equivalenti e tra loro interscambiabili». In realtà, secondo il Pontefice, le culture possono e devono essere oggetto di un «discernimento» alla luce della «legge morale universale», che la ragione può conoscere anche a prescindere dall’insegnamento religioso e che vale per ogni cultura. Una delle forme più aggressive del moderno relativismo culturale, promossa soprattutto da alcune tendenze dell’antropologia che hanno però contagiato anche missionari cristiani, è il relativismo antropologico, secondo cui non esistono verità e valori universali. Ogni verità presunta universale sarebbe un semplice prodotto di una determinata cultura e varrebbe solo all’interno di quella cultura. Chi volesse perciò proporre verità e valori nati in Occidente a popolazioni di altre zone della Terra, soprattutto «primitive», si renderebbe colpevole di genocidio culturale e di «etnocidio».
l parroco della cattedrale di Kathmandu all’inizio del mese di aprile, ha chiesto a tutti i cattolici di non introdurre borse e contenitori all’interno delle Chiese, dopo una serie di esplosioni contro auto pubbliche registrate nella regione del Terai (Nepal meridionale), costate un morto e oltre 50 feriti. Negli ultimi anni, in questa regione si è registrata una grande attività degli estremisti indù legati al Nepal Defence Army (Nda). Il gruppo è responsabile dell’attentato alla cattedrale dell’Assunzione di Kathmandu - il 23 maggio 2009, persero la vita tre cristiani e tredici rimasero feriti - degli attacchi alla sede del Congress Central Party dell’11 agosto 2010 ed alla moschea di Birantnagar del 26 aprile 2010 ed è anche sospettato della morte di padre John Prakash, di origine indiana, rettore della scuola salesiana di Sirsya (Morang) - “primo martire della Chiesa nepalese” - ucciso nel luglio 2007 a Bandel, villaggio a 45 chilometri dalla città di Kolkata.
Caro Vittorio, mi sembra doveroso dedicare il nostro «A Tavola» alla notizia della settimana, e probabilmente dell’anno: l’uccisione di Osama Bin Laden il re del terrore, l’ispiratore degli attentati dell’11 settembre. È stato «giustiziato» da un commando americano ad Abbotabad, non lontano dalla capitale pakistana Islamabad. Che cosa pensi di questo blitz che il 1° maggio ha tolto di mezzo il terrorista più famoso e ricercato del mondo? Caro Andrea, a me tutta questa vicenda è parsa al contempo ridicola e tragica…
Il beato Giovanni Paolo II lanciava un messaggio che avrebbe aiutato il nostro mondo ad evitare la recente crisi economica, e può ancora aiutare a superarla, sostiene il Cardinale Seán Brady. L'Arcivescovo di Armagh (Irlanda) lo ha affermato questo lunedì a Roma in una Messa con i pellegrini irlandesi celebrata in azione di grazie per la beatificazione di Papa Karol Wojtyła, avvenuta questa domenica.
La mia vocazione missionaria è nata per ispirazione del buon Dio e si è precisata leggendo “Operarii autem pauci” del beato padre Paolo Manna e gli articoli poetici e avventurosi di padre Clemente Vismara, missionario in Birmania e prossimo Beato della Chiesa universale: sarà beatificato in piazza Duomo a Milano domenica 26 giugno 2011 (ore 10-12). Ma devo dire che un influsso notevole hanno esercitato su di me i romanzi di Emilio Salgari. Quand’ero ragazzo, si leggeva molto anche perché non c’erano film né radio nè tantomeno televisione.
La fede cristiana non si basa sul credere in qualcosa, ma in Qualcuno, ha ricordato Benedetto XVI questo giovedì nel discorso che ha pronunciato dopo il Concerto per il sesto anniversario dell'inizio del suo pontificato. L'esibizione musicale è stata offerta in onore del Papa dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ed è stata affidata all’Orchestra e al Coro del Teatro dell’Opera di Roma, diretti rispettivamente dal Maestro Jesús López Cobos e dal Maestro Roberto Gabbiani.
Giovanni Paolo II è il Pontefice che in tutta la storia della Chiesa è intervenuto più volte per parlare degli Angeli. E ' quanto sostiene don Marcello Stanzione, Presidente dell'Associazione Milizia di San Michele Arcangelo.
L'Auditorium Conciliazione di Roma ospiterà dal 12 al 21 maggio l'edizione 2011 di Mirabile Dictu-International Catholic Film Festival. L'evento verrà presentato lunedì 9 maggio alle 11.30 presso l’Auditorium (Via della Conciliazione, 4) nel corso di una conferenza stampa alla quale interverranno Liana Marabini, presidente del Festival, il biblista e compositore monsignor Marco Frisina, l'autore di documentari religiosi Alberto Di Giglio, monsignor Franco Perazzolo, del Pontificio Consiglio della Cultura, membro della giuria, e il presidente della giuria Andrea Piersanti. Quella di quest'anno sarà la seconda edizione del Festival, che al suo esordio ha riscosso grande successo e nasce “con l’intento di dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi”, come ricordano gli organizzatori in un comunicato.
Ciro Cappellari, il regista del film “Francesco e il Papa”, attualmente in 69 sale cinematografice della Germania e della Svizzera, ha impiegato circa un anno e mezzo per ideare e concludere il documentario e 70 giorni per le riprese. Il costo complessivo della pellicosa si aggira sugli 1,8 milioni di euro. Tuttavia non è né un film né un servizio giornalistico, ma il primo documentario di 90 minuti girato da una troupe tra il Vaticano e Castel Gandolfo. Attraverso un osservatorio privilegiato - gli occhi di un bimbo del coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina - il regista racconta la vita quotidiana dei giovani, i viaggi di Benedetto XVI, le guardie svizzere, i gendarmi, il cerimoniale del Vaticano e la vita religiosa a Roma.
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé anche la sua sorgente e tende verso la foce”. E' quanto ha detto il Papa questo venerdì mattina ai partecipanti al congresso internazionale promosso in occasione del 50° anniversario di fondazione del Pontificio istituto liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo.
“La straordinarietà vitalità e il dinamismo missionario dell’Azione cattolica italiana suscitano nella Chiesa universale grande ammirazione e speranza”: così il Card. Stanisław Riłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha salutato i circa 900 delegati all'assemblea nazionale dell'Azione cattolica italiana, che si è aperta questo venerdì a Roma per rinnovare i suoi responsabili nazionali come avviene ogni tre anni. “Come associazione di laicato cattolico – ha osservato –, siete un importante punto di riferimento per l’Azione cattolica di molti Paesi in vari continenti. In questo senso avete una importante missione da compiere”.
Cari amici, desideriamo chiedervi di offrire il digiuno di venerdì 13 maggio per il nostro paese: imploriamo la benedizione del Cielo perché protegga l'Italia contro ogni male. Preghiamo e digiuniamo affinché la Madonna interceda soprattutto in vista delle elezioni che coinvolgeranno alcune città, affinché chiunque sia eletto sia in grado di tutelare i nostri valori cristiani. Coraggio, il Cielo ci assicura che con la preghiera ed il digiuno si può cambiare la storia.
Tre bellissimi racconti su Maria tratti dal libro Le Glorie di Maria di S.Alfonso Maria de Liguori.
L’8 maggio 2009 veniva a mancare don Gianni Baget Bozzo, figura centrale nel cattolicesimo politico italiano del Novecento. L'attualità del teologo e politologo genovese è evidente in un suo libro L’impero d’Occidente. La storia ritorna. In questo volume il nuovo impero d’occidente non è Roma, ma gli Stati Uniti d’America in quanto guida della civiltà occidentale spesso smarrita e incapace di andare orgogliosa del proprio portato di valori, di storia, di identità, di riconoscimento nel destino della cristianità che ha indissolubilmente segnato il destino delle grandi nazioni moderne e democratiche. Di fronte all’islam, ad una minaccia che ritorna da Oriente e che don Gianni guarda prima di tutto con occhi da “orientale”, egli ha saputo spiegare come le società musulmane guardano i modelli culturali, sociali e politici occidentali.
Cinquant’anni fa, quando in Italia la televisione si sviluppava come fenomeno di massa, i dirigenti televisivi - definiti da una certa parte “bacchettoni” e proni a servire il “regime democristiano”, come veniva chiamato – erano uomini di cultura, consapevoli di quanto sia necessario per un popolo conoscere la sua identità ed acculturarsi. Chi ha l’età per ricordare, considera ancora oggi gli sceneggiati televisivi d’allora - “L’Idiota”, “I Buddenbrok”, “Il Mulino del Po”, “I Promessi Sposi”, solo per citarne alcuni – capolavori assoluti, generatori di sapere e di conoscenza. Anche le trasmissioni d’intrattenimento – lo “Studio Uno” di Falqui, ad esempio – erano realizzate con garbo, eleganza e professionalità, così come le rappresentazioni teatrali a presa diretta, con i grandi attori dell’epoca o l’opera lirica o l’informazione – pensiamo alle grandi firme ed ai grandi servizi di “TV7”. Altri tempi.
Gli appelli del vescovo di Tripoli alla tregua e al dialogo rimangono inascoltati. L’occidente non capisce la Libia, i suoi problemi tribali, lo sviluppo positivo del Paese, il freno al fondamentalismo. E c’è spazio per la testimonianza cristiana. A chi interessa questa guerra?
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé sempre la sua sorgente e tende verso la foce”: è quanto ha detto il Papa ai partecipanti al Convegno promosso nel 50.mo anniversario di fondazione del Pontificio Istituto liturgico presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo. Di seguito il testo del discorso del Papa ...
Oggi la Guardia Svizzera Pontificia celebra la propria festa in memoria del sacrificio di 147 soldati del Corpo caduti nel “Sacco di Roma”, il 6 maggio 1527, nell’atto di difendere Papa Clemente VII dall’assalto dei Lanzichenecchi. Stamani il Papa ha riservato un’udienza speciale per l’occasione.
Cresce l’attesa nel Veneto per l’arrivo, il prossimo 7 maggio, del Papa in visita pastorale per due giorni nel nord est d’Italia. Il Santo Padre farà tappa nel pomeriggio di sabato ad Aquileia, dove nell’aprile del 2012 si terrà il Convegno delle diocesi del Triveneto, quindi si trasferirà a Venezia per incontrare la cittadinanza in Piazza San Marco, mentre domenica celebrerà al mattino la Santa Messa nel Parco di San Giuliano a Mestre. Fitto di appuntamenti il programma di questo viaggio apostolico, il 22.mo in Italia di Benedetto XVI, in 6 anni di Pontificato.
Benedetto XVI ha deciso di affidare l'Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso il 4 maggio dice che, «accogliendo l'invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani». In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Chiesa desidera affidare a Maria, invocata con il titolo di Mater Unitatis, tutto il popolo italiano. Per questo il Consiglio Episcopale Permanente della Cei lo scorso marzo ha stabilito di invitare tutte le diocesi a proporre un momento di preghiera mariana.
Dopo le batoste elettorali subite quest’anno dalla CDU ad Amburgo e nel Baden-Württemberg, la guida politica del partito, nonostante la crisi economico-finanziaria del Paese sia ormai alle spalle, pare vacillare sempre più. Tra le varie anime, quella cattolica è da qualche tempo una delle più inquiete e deluse dall’attuale corso del partito a guida Merkel. Il tema della nascita di un nuovo partito conservatore in Germania si va ponendo ormai da tempo. E questo sebbene gli stessi responsabili della CDU facciano il possibile per evitare il dibattito. Di recente è stato fondato l’AEK, un gruppo di cattolici impegnati in politica, e tuttavia, ha dichiarato di recente p. Wolfgang Ockenfels, domenicano, docente di dottrina sociale ed etica cattolica alla Facoltà Teologica di Treviri e sostenitore dell’iniziativa, «il gruppo al momento non gode di alcuna considerazione da parte dei funzionari della CDU e il fatto che il partito non ritenga necessario prendere sul serio e confrontarsi con le legittime richieste e preoccupazioni di questo gruppo lo reputo un errore che non sarà certo privo di conseguenze».
L’attivista statunitense Wendell Phillips, vissuto nell’Ottocento, una volta ebbe a dire: “Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza”. Ora pare proprio che occorra vigilare assai sulla proposta di legge denominata “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”, in approvazione in questi giorni alla Camera. Infatti il testo, seppur non ancora definitivo, presenta alcune fessurazioni giuridiche molto pericolose e inquietanti. Infatti un elemento da tenere in considerazione quando si analizza un testo normativo è la sua efficacia. Cioè ogni volta che si giudica la validità di una legge bisogna farsi anche questa domanda: gli effetti delle disposizioni di tale legge rimarranno scritti sulla carta oppure produrranno identiche conseguenze giuridiche anche nella prassi? Detto in altri termini: questa legge è scritta così bene che anche il giudice più ideologizzato non potrà che applicarla in modo fedele ai principi che ispirarono gli estensori della stessa, oppure è piena di ambiguità e di oscurità che consentiranno di manipolarla a proprio uso e godimento? Se dunque il criterio di efficacia non viene soddisfatto si corre il rischio di scrivere ottime norme, ma vergate sull’acqua. La legge cosiddetta sul fine vita, come anticipato, sotto questo versante non ci lascia completamente tranquilli e per alcuni aspetti pare essere una legge fragile che paradossalmente nutre l’ambizione di tutelare i più fragili. Vediamo qui di seguito allora alcune criticità presenti nel testo attuale.
L’accordo storico che riconcilia Hamas e al-Fatah è nato da una furibonda guerra diplomatica, ma è nato; il 4 maggio, al Cairo, nella sala riunioni dei servizi segreti egiziani che han fatto da mediatori. Finisce qui la sfida che per quattro anni ha contrapposto le due anime del mondo palestinese, quella “estrema”, islamista, di Hamas, che dal 2005 governa sulla Striscia di Gaza, e quella “presentabile”, laica, dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) in Cisgordania, ruotante attorno all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina egemonizzata dal partito al-Fatah. Nascerà - loro dicono entro l’anno - lo Stato palestinese unitario, che Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, benedice dicendo: «La nostra divisione serviva solo al nemico sionista». Cosa ciò significhi, lo si comprende ricordando chi sono i soggetti contraenti il nuovo patto di unità nazionale.
Non ricordo più dove ho visto la foto di Marco Travaglio che fa la comunione. Invito la "Bussola" a pubblicarla perché la cristiana correzione è un dovere cattolico. Così, tanto per ricordargli che non siamo musulmani. Infatti, il paradiso in cui il suo giornale, in vignetta, ha schiaffato Wojtyla è quello islamico, con le settanta vergini a cui, povere donne, ricresce dopo ogni copula l’imene. È vero, l’inserto satirico de Il Fatto è adesso diretto, se non ricordo male, da Stefano Disegni e, tecnicamente, non c’entrano più né Luca Telese, predecessore, né Travaglio. En passant, gli ultimi due hanno lavorato anni per il berlusconiano il Giornale: tanto per dire qual sia il giro mentale di chi per professione fa il giornalista. Come Marat, Mazzini, Marx (chissà perché tutti quelli che hanno la vocazione a insegnare al prossimo, anziché lavorare alle elementari vogliono fare i giornalisti).
«Ma di quali case-famiglia parla Repubblica? Quali rette sconsiderate? Quale lucro? Noi ci prendiamo cura dei minori che nessuno vuole, disabili e con gravi handicap, assistendoli di tasca nostra. Anzi paghiamo le inadempienze dello Stato. Vengano a visitare di persona le nostre realtà. Mi sembra davvero che ci sia un pregiudizio ideologico, solo perché spesso siamo noi enti ecclesiali impegnati sul fronte della carità». È molto amareggiato Paolo Ramonda, responsabile nazionale della Papa Giovanni XXIII, la comunità fondata da don Oreste Benzi nel 1968 che si batte contro ogni forma di disagio (handicap, tossicodipendenza, prostituzione). E proprio non riesce a mandar giù un articolo del quotidiano La Repubblica che accusa le case-famiglia di gestire un business da un miliardo all’anno sulla pelle dei minori.
Un insegnante ha effetto sull’eternità: non si può mai dire dove termina la sua influenza. (Henry Adams). Conobbi Emanuele Samek alla fine del liceo, invitato dal mio docente di religione ad un incontro presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, a Torino. Fu l’inizio di una frequentazione che sarebbe stata interrotta tre anni dopo dalla sua improvvisa morte. Ma l’amicizia no, quella non si interrompe. “Più forte della morte è l’amore..”; beh, vale anche per le grandi amicizie, in virtù della comunione dei santi. Ero già deciso a studiare filosofia, grazie al mio docente, il prof. Fornero, che sarebbe poi divenuto autore di uno dei manuali più diffusi nei licei italiani.
Repubblica commenta i dati Onu sulla demografia mondiale secondo cui nel 2100 supereremo i 100 miliardi. Si legge: «Se anche il pianeta riuscirà a sfamare tutti, se saremo di meno staremo meglio». Riccardo Cascioli, presidente del Cespas, dichiara: «Questa mentalità inaccettabile viene dal pensiero del movimento eugenetico che diede le basi al nazismo»
P. Giovanni Esti, sacerdote missionario comboniano, spiega la situazione dei cristiani in Egitto, commentando l'inserimento del paese fra gli Stati persecutori della libertà religiosa: «Chi ha fatto la rivoluzione vuole la convivenza tra cristiani e musulmani. Dopo Mubarak la situazione sembra peggiorata ma la speranza che le cose miglioreranno è motivata»
Il gruppo fondamentalista acquista sempre più spazio sui media e minaccia cristiani e musulmani moderati che appoggiano un governo laico. La paura di un regime islamico spinge anche la popolazione musulmana a emigrare in occidente.
Le nuove tecnologie pongono alla Chiesa una grande sfida, quella di evangelizzare con nuovi linguaggi e nuovi atteggiamenti. Lo ha affermato questo mercoledì a Roma monsignor Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. L'occasione è stata un seminario di studio promosso dall'Azione Cattolica italiana in vista della sua prossima assemblea nazionale, che avrà luogo nella capitale dal 6 all'8 maggio. “Le nuove tecnologie mettono di fronte a noi delle possibilità inimmaginabili”, ma allo stesso tempo “creano una cultura digitale, nella quale bisogna arrivare all’uomo con questo stesso linguaggio per convogliare nel suo interno il messaggio evangelico”, ha spiegato il presule.
Barbara Nicolosi incoraggia i cattolici a coinvolgersi nelle arti, soprattutto nel cinema, l'“arte del nostro tempo”. La fondatrice di “Act One”, un'organizzazione con base a Hollywood che promuove i valori cristiani nell'industria dell'intrattenimento, ha lanciato questo appello lunedì rivolgendosi agli studenti del Christendom College, in Virginia (Stati Uniti). La Nicolosi ha parlato del “Perché Hollywood Conta” traendo spunto dalla sua esperienza di consulente per il film “La Passione di Cristo” e di sceneggiatrice per una nuova pellicola su “Maria, Madre di Cristo”, nel cui cast figurano Al Pacino e Peter O'Toole e che verrà realizzata l'anno prossimo dalla MGM.
Sandra Samuel, che ha salvato la vita del piccolo Moshe Holtzberg, di appena due anni, durante gli attacchi terroristici a Mumbai (India) nel novembre 2008, riceverà un riconoscimento in Israele. L'omaggio avrà luogo in un atto commemorativo dell'Olocausto che hanno organizzato il 6 maggio la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, Casa Argentina in Israele Terra Santa e gli Amici Ispanofoni dell'Università di Tel Aviv. Sandra, cattolica nata in India, lavorava dal 2003 per il rabbino Gavriel Holtzberg e sua moglie Rivka nella Casa Jabad di Mumbai, ed era la bambinaia del piccolo Moshe fin dalla nascita.
Gli angeli sono una invenzione umana per rassicurare le persone o realtà concrete che intervengono nella storia di ognuno? A questa ed altre domande cerca di rispondere il libro di don Marcello Stanzione dal titolo “I Papi e gli angeli”
Impazzano le teorie dei complottisti che annoverano la morte di Osama bin Laden tra i grandi complotti come la presunta morte di Elvis, l'attentato alle Torri Gemelle, lo sbarco sulla Luna. Tante le teorie che circolano, tra cui: Osama è morto da anni, i pakistani l'hanno venduto, è fuggito dall'ospedale dove l'hanno portato, nella sua morte c'entra Donald Trump
Le scuole e le chiese cristiane hanno riaperto i battenti e le attività pastorali e sociali della comunità cristiana in Pakistan sono riprese a ritmi normali, anche se, dopo la morte di Bin Laden, il dibattito pubblico è infuocato e la tensione nella società resta alta. Come riferisce da Karachi all’Agenzia Fides padre Mario Rodrigues, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Pakistan, alla riapertura degli istituti (chiusi per motivi di scurezza dopo la morte del leader di Al Qaeda) “i fedeli sono prudenti, si cerca di portare avanti ogni attività con cautela, mentre restano le misure di sicurezza davanti alle strutture cristiane”.
Il movimento ecumenico indiano “Global Council of Indian Christians” (GCICC) ha annunciato per domani, 6 maggio, una Giornata di sciopero della fame che si terrà a Bubaneshwar, capoluogo dell’Orissa. Il Consiglio, come spiega a Fides il suo Presidente nazionale, Sajan K.George, intende attirare l’attenzione delle istituzioni sull’attuale situazione dell’Orissa, dove il fenomeno delle violenze, manifeste o latenti, sui cittadini di fede cristiana “continua in modo strisciante, pronto a riesplodere, con la copertura delle autorità civili”.
Questo venerdì, 6 maggio, esce negli Stati Uniti “There Be Dragons”, una storia d'amore, guerra e perdono scritta e diretta da Roland Joffé (“Mission”, “The Killing Fields”, “La Città della Gioia”), in cui il fondatore dell'Opus Dei è uno dei personaggi principali. In questa intervista concessa a ZENIT, Joaquín Navarro-Valls, portavoce di Giovanni Paolo e di Benedetto XVI dal 1984 al 2006, spiega i motivi per i quali ha deciso di investire in questo film, insieme a varie imprese televisive e circa un centinaio di investitori privati.
Il 23 aprile scorso, durante la veglia pasquale, mentre benediceva l’acqua prima di amministrare i battesimi, è deceduto mons. Pietro Li Hongye, vescovo della diocesi di Luoyang (Loyang), nella provincia di Henan (Cina Continentale). Il presule aveva 91 anni. Era nato il 6 gennaio 1920 in una famiglia cattolica da tre generazioni, nel villaggio di Xicunxian nella provincia di Henan. A 12 anni entrò nel seminario minore e, terminati gli studi nel seminario maggiore di Kaifeng, fu ordinato sacerdote il 22 aprile 1944. Fu più volte arrestato e messo in prigione, già da sacerdote, a partire dal 1955. Nel 1956 fu giudicato “ostinato” e condannato al carcere nella lontana provincia di Qinghai, dove rimase per 28 anni. Rilasciato nel 1984, era l’unico sacerdote in tutta la diocesi di Luoyang. Il 10 settembre 1987 fu ordinato vescovo di Luoyang. Il 25 giugno 1994 fu arrestato nuovamente e, poi, ancora nel 2001 mentre predicava un ritiro spirituale alle religiose della Diocesi.
La Chiesa è missionaria per sua natura: lo ha sottolineato stamane Benedetto XVI incontrando in Vaticano i membri della Papal Foundation, associazione caritativa statunitense fondata nel 1990 dal cardinale John Krol. Sostiene diocesi in difficoltà e interviene in Paesi colpiti da povertà, guerre, carestie.
Il consigliere speciale racconta ad AsiaNews le prime settimane di lavoro, nel dicastero del fratello assassinato. “Incontri interreligiosi ed educazione” per promuovere l’idea di convivenza interconfessionale. Il governo nomina un musulmano ministro per le Minoranze religiose. Che dichiara: legami “solidi” con le minoranze, lavorerò per la “sicurezza” di tutti.
La Russia è uno dei Paesi più religiosi in Europa. Il 50% dei credenti si dice ortodosso; il 4% musulmano. Pochi cattolici, protestanti, ebrei, buddisti.
In occasione della Domenica per la Vita (quest’anno anticipata per coincidere con la beatificazione di Giovanni Paolo II) il presidente della Commissione episcopale per la bioetica mons. Chang accusa: “La cultura della morte è dilagante e va fermata”.
Nel centro di Milano sono apparsi grandi manifesti che pubblicizzano l’eutanasia. Responsabili dell’iniziativa sono i soliti radicali dell’Associazione Luca Coscioni. Un consigliere comunale, Fabio Luoni, ha immediatamente sollevato il caso in Consiglio, chiedendo l’intervento del sindaco Letizia Moratti, la quale ha prontamente diffuso una nota per denunciare questa provocazione che offende la sensibilità della maggioranza dei milanesi e per rendere noto che ha incaricato gli uffici competenti per verificare se ci siano le condizioni per la rimozione della pubblicità.
“Ma quale protezione dei civili, questa è una guerra per eliminare una persona, e la si fa a qualunque costo. E non c’è nessun criterio cristiano in tutto questo”. La voce di monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, al telefono è ferma e decisa anche se lascia trapelare una certa amarezza per quanto sta accadendo. Quando sente parlare di protezione dei civili sbotta: “Forse che la popolazione di Tripoli non sono civili? Eppure bombardano da più di un mese, senza sosta, distruggendo la vita di questo popolo. Anche il figlio di Gheddafi era un civile. Hanno centrato la sua casa con un missile: è morto lui, un suo amico e tre bambini, nipoti di Gheddafi. Forse questi non sono civili? Non è vero che stavano in una area militare. La villa colpita era in un’area residenziale, dove abita molta gente benestante di Tripoli”.
Dopo l’uccisione di Osama bin Laden nel compound di Abbotabad i servizi segreti di mezzo mondo hanno alzato il livello di allerta segnalando il pericolo di ritorsioni jihadiste contro obiettivi occidentali e cristiani. Il pensiero non può non correre subito al Paese dove lo “sceicco del terrore” è stato scovato. Eppure il problema vero del Pakistan è che le sue mille ambiguità nei confronti del terrorismo danzano in ordine sparso attorno a un’unica verità certa: la legge sulla blasfemia che colpisce al cuore la comunità cristiana. È questa, infatti, la minaccia oggi peggiore. «La morte del capo di al-Qa’ida non ha mutato la condizione dei cristiani pakistani. La loro situazione attuale non è né peggiore né migliore di prima poiché il loro problema non è mai stato, direttamente, la galassia qaidista. Il vero, enorme guaio dei cristiani pakistani è il Codice penale del Paese». Secondo Shahid Mobeen, pakistano, classe 1975, docente incaricato di Pensiero e religione islamica nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, quel Codice basta, infatti, e avanza.
Da anni, in quasi tutti i paesi d’Europa e non solo, vi è ogni anno un raduno nazionale, che prende il nome di “marcia per la vita”. Lo scopo è quello di manifestare pubblicamente una concezione della vita come dono intangibile, che è stata negata dal tempo in cui l’Occidente ha legalizzato e reso via via sempre più indifferente e banale il ricorso all’aborto. Questa marcia può essere di vari tipi, a seconda della sensibilità degli organizzatori e delle diverse attitudini dei vari popoli. Costituisce, però, in ogni modo, un richiamo pubblico, e soprattutto è l’occasione per trovarsi, tra quanti ogni giorno cercano di portare avanti la loro piccola o grande battaglia per la vita: i cosiddetti pro life, o, come si diceva in passato, pro vita.
Benedetto XVI ha detto di recente che per ora non ripeterà, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, gli atti di consacrazione alla Madonna di diverse parti del mondo. Ma ha deciso di affidare l'Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso ieri dice che, «accogliendo l'invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani».
La preghiera consiste nel parlare con Dio ed è un’arte da apprendere da Gesù stesso. E' quanto ha detto questo mercoledì, in piazza San Pietro, Benedetto XVI nell'inaugurare il nuovo ciclo di catechesi per l’Udienza generale. “Signore, insegnaci a pregare”: citando questo versetto del Vangelo di Luca (11, 1) il Papa ha voluto introdurre questo nuovo percorso di riflessione che attinge alla Sacra Scrittura e alla grande tradizione dei Padri, dei maestri di spiritualità e della liturgia per proporre ai credenti una sorta di “Scuola della preghiera”. La prima lezione, ha spiegato il Pontefice, ci viene dal Signore attraverso il suo esempio. I Vangeli ci descrivono, infatti, “Gesù in dialogo intimo e costante con il Padre: è una comunione profonda di colui che è venuto nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre che lo ha inviato per la salvezza dell’uomo”.
La beatificazione di Giovanni Paolo II è servita per aprire nuove frontiere alla comunicazione della Santa Sede, soprattutto su Internet. Una delle grandi novità è stata rappresentata dai servizi in diretta e in differita che il Centro Televisivo Vaticano ha diffuso in streaming su Internet in modo praticamente ininterrotto, trasformandosi in un'autentica televisione mondiale. E' stato un nuovo passo per la comunicazione della Santa Sede, perché questa piattaforma servirà per trasmettere gli eventi in diretta della Santa Sede, iniziando dalle udienze generali del mercoledì o dall'Angelus domenicale.
In un secolo, la storia rimane caratterizzata dagli “eventi”; in un decennio sono le persone e le loro azioni – anche le piccole azioni – che la determinano. Se questo è vero, mi sia consentito sintetizzare la storia della vita di Giovanni Paolo II – così come io la vedo – con un piccolo aneddoto. In una delle sue visite in Polonia si accorse di un pezzo di pane per terra; si inginocchiò, lo baciò e lo mise sul prato perché lo mangiassero gli uccelli.
La difesa della libertà di religione e di culto è una “sfida” da “accogliere”, afferma Papa Benedetto nel Messaggio che ha inviato al Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, la prof.ssa Mary Ann Glendon, in occasione della XVII Sessione Plenaria dell’Accademia, svoltasi in questi giorni in Vaticano sul tema “Diritti universali in un mondo diversificato. La questione della libertà religiosa”. “Le radici della cultura cristiana occidentale restano profonde”, sottolinea il Papa nel testo, ricordando che “è stata quella cultura che ha dato vita e spazio alla libertà religiosa e che continua ad alimentare la libertà di religione e la libertà di culto, costituzionalmente garantite, di cui godono molte persone oggi”.
I partecipanti all'incontro di bloggers organizzato il 2 maggio in Vaticano dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e dal Pontificio Consiglio per la Cultura hanno rivolto un appello alla Chiesa a non aver paura del dibattito. I 150 presenti hanno dato vita ad un'assemblea molto diversa da quella che in genere viene convocata in Via dell'Ospedale, accanto a Via della Conciliazione. Appena seduti, praticamente tutti hanno acceso il proprio computer portatile o hanno tirato fuori il telefono cellulare per collegarsi a Internet. Durante l'incontro, la discussione su Facebook o Twitter ha raggiunto un'enorme intensità.
“Vivere la fede, amare la vita. L’impegno educativo dell’Ac”: è questo il tema della XIV Assemblea nazionale dell'Azione cattolica italiana che si aprirà nel pomeriggio di venerdì 6 maggio a Roma (Domus Pacis, via di Torre Rossa 94). "Da sempre l'Azione cattolica - afferma una nota della Presidenza nazionale - sceglie di condividerere la vita delle persone attraverso un concreto accompagnamento educativo calibrato a misura di ogni età".
Tema: consacrarsi a Maria, interverranno Mons. Domenico Sigalini, Marija Pavlovic Lunetti, messa con don Giovanni d'Ercole.
L’autentica libertà religiosa permette alla persona umana di realizzarsi pienamente e in tal modo contribuire al bene comune della società. Lo sottolinea Benedetto XVI nel messaggio inviato alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, riunita per cinque giorni in Vaticano, sul tema “Diritti universali in un mondo diversificato. La questione delle libertà religiosa.” Esperti di varie discipline si sono interrogati ed hanno cercato risposte rispetto ai nuovi scenari geopolitici, alle nuove sfide ideologiche e culturali ed ai rischi crescenti di violazioni della libertà religiosa nel mondo.
All’udienza generale di stamani in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, Benedetto XVI ha iniziato una nuova serie di catechesi dedicata al tema della preghiera. L’uomo di tutti i tempi, ha osservato il Papa, prega perché “non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua esistenza”. Al momento dei saluti ai pellegrini, il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai fedeli polacchi venuti a Roma per la Beatificazione di Giovanni Paolo II e, all’inizio del mese mariano, ha affidato alla Vergine i giovani, i malati e le famiglie.
Una donna è morta a Roma, nel centro, a due passi dal capolinea degli autobus, ma anche della sontuosa Galleria Colonna, dalle vie dello shopping e dai palazzi della politica. L’hanno trovata così, un fagotto immobile accoccolata sui gradini di una porta. Chiamiamola Marietta: cinquant’anni, poco più, ma poteva averne settanta, ottanta, tante le ferite e le cicatrici della vita su un volto senza età. Non è morta di freddo, non fa freddo in questa Roma che si scrolla di dosso a fatica il clima di festa e di attesa per la beatificazione del Papa. In migliaia hanno passato le notti all’aperto, sulle rive del Tevere, sull’erba umida del Circo Massimo, in queste ultime notti. Non faceva freddo, anzi, l’aria profuma di primavera e di tigli fioriti.
Ascoltate il bellissimo commento al vangelo di Radio Vaticana di domenica prossima, terza domenica di Pasqua.
L’esultanza del popolo americano per l’uccisione di Osama bin Laden è comprensibile: per dieci anni ha rappresentato il simbolo del male, colui che aveva inferto agli Stati Uniti una ferita inguaribile con l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2011. Per catturarlo e per fargli terra bruciata intorno è stata lanciata una guerra contro l’Afghanistan e poi un’altra contro l’Iraq, due guerre che si trascinano ancora con pesanti conseguenze nella società americana e grave imbarazzo del governo di Washington che non ha ancora chiaro in che modo uscirne.
Non una gita fuori porta per il giorno di Pasquetta, né un ‘respiro’ di qualche giorno nella ‘casa in montagna’, come ormai sempre più frequentemente si usa, con la famiglia o con gli amici. Nemmeno una gita più o meno esotica, per il matrimonio reale inglese o verso le decantate spiagge atlantiche.
“Tre fratelli cristiani torturati per forzarli a confessare di aver ucciso la sorella convertita all’islam”: con questo titolo va in onda su iReport di CNN un terribile video ripreso, evidentemente, con un telefonino nella stazione di polizia di Kirdash, a detta del suo autore. Le scene drammatiche sono evidentemente quelle di un pestaggio nei confronti di tre uomini.
Se lo status di “rifugiato economico” venisse riconosciuto dal diritto internazionale, probabilmente milioni di africani rientrerebbero nella definizione - persone costrette a espatriare a causa di condizioni permanenti e generalizzate di sottosviluppo - e meriterebbero asilo. Si può infatti negare lo stato di pericolo costante di chi vive con meno di un dollaro al giorno? In questa situazione si trova attualmente quasi il 53% della popolazione africana, secondo le stime ufficiali, e i tassi di disoccupazione astronomici lo confermano. Il primato spetta alla Liberia con un tasso di disoccupazione dell’85%, seguita dallo Zimbabwe con l’80% e dal Burkina Faso con il 77%.
Il Cardinale Arcivescovo dell'Avana, Jaime Ortega, ha invitato i fedeli a partecipare alla Santa Messa presieduta, in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, dal Nunzio Apostolico Angelo Becciu nella Cattedrale della capitale cubana questa domenica pomeriggio. Funzionari del Governo di Raúl Castro erano presenti alla celebrazione, diffusa dalla televisione vaticana e ritrasmessa in differita da quella statale.
L'Arcidiocesi di Washington sta aprendo un nuovo seminario che porta il nome del Beato Giovanni Paolo II, beatificato questa domenica in Vaticano. L'Arcidiocesi ha annunciato sabato che il Cardinale Donald Wuerl ha istituito formalmente il “Seminario Beato Giovanni Paolo II”, che verrà benedetto il 22 ottobre, giorno della festa del Pontefice defunto. “Papa Giovanni Paolo II è stato un modello speciale per tante persone come sacerdote, Vescovo e Papa straordinario”, ha dichiarato il porporato.
La Sindone studiata da diversi punti di osservazione: storico, archeologico, chimico e perfino botanico e numismatico. Di questo si è parlato alla conferenza organizzata l’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”, a cui ha preso parte il prof. Pierluigi Baima Bollone, medico legale tra i più conosciuti in Italia e all’estero, autore di numerosi studi scientifici sulla Sacra Sindone e considerato uno dei maggiori esperti dell’argomento.
Centocinquanta bloggers, autori di scritti personali su Internet, si sono ritrovati, ieri pomeriggio, in Vaticano, su invito dei Pontifici Consigli per la Cultura e per le Comunicazioni Sociali. Diverse altre centinaia erano state le richieste di partecipazione, impossibili da esaudire per limiti logistici.
I media e l’etica al centro dell’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di maggio. Ne parliamo oggi, in concomitanza con la Giornata mondiale per la libertà di stampa, “che rappresenta – sottolinea il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon in un messaggio per la ricorrenza – uno dei mezzi più potenti per svelare i misfatti e ripristinare la fiducia nell’opinione pubblica”, quando "i governi reprimono i propri popoli sottraendosi ad ogni controllo.”
Editorialista pakistano: la guerra fra religioni è un “pericolo reale”. Paul Bhatti, consigliere speciale per le Minoranze, spiega che la morte del leader di al Qaeda “è il primo passo verso l’eliminazione del terrorismo”. Per mons. Rufin Anthony “non si può esultare per la morte di un uomo”. Vescovo anglicano chiede maggiore attenzioni per i cristiani, nel timore di attentati.
Ieri sera, dopo la chiusura della Basilica di San Pietro al pubblico, si è svolta la cerimonia per la reposizione delle spoglie del Beato Giovanni Paolo II, trasferite - come annunciato nei giorni scorsi - sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano, all’interno della Basilica stessa. Il rito è stato presieduto dal cardinale Angelo Comastri, mentre già da questa mattina i pellegrini possono venerare il Beato nella sua nuova collocazione.
I “taglia lingua” e i “taglia gola”. I primi rappresentano l’Islam radicale “in giacca e cravatta”, cioè coloro che “sfruttano le nostre leggi per affermarsi e la sharia per sottometterci”. I secondi sono invece coloro che “perseguono la conquista del potere sormontando i cadaveri dei nemici dell’Islam”. Con l’uccisione di Osama Bin Laden, scrive Magdi Cristiano Allam nel suo articolo su Il Giornale, per l’Occidente sarà più facile sconfiggere il terrorismo dei “taglia gola”, dei “bombaroli”, anche se l’attenzione dovrà rimanere alta perché “questo terrorismo cercherà nell’immediato di assestare dei colpi particolarmente cruenti”. Prima o poi “sgomineremo i terroristi” mentre “i simboli del potere islamico che si diffondono tra noi finiranno per trasformarsi in una realtà strutturale” e alla fine “ci imporranno l’islamizzazione”.
Quarant’anni di vita dedicati alla promozione della missione in Burundi, 82 anni il prossimo 4 agosto, padre Giacomo Massa è un frate francescano che vive oggi presso la comunità della Spezia dopo aver per quindici anni svolto il compito di ministro provinciale di Genova. Scopriamo con lui come l’esempio di san Francesco d’Assisi sia giunto fino nella terra degli hutu e dei tutsi.
Un mese fa un terremoto violentissimo ha colpito il Giappone causando circa 27mila morti, un’immane tragedia che tutto il mondo ha vissuto emotivamente ora per ora attraverso i mass media. Un'altra tragedia colpisce la stessa nazione pur essendo questa una delle più ricche e tecnologiche potenze mondiali: nel 2009 il numero dei suicidi ha superato per il dodicesimo anno consecutivo la soglia dei 30mila, ogni anno ci sono stati più morti di quelli dovuti al terremoto ed allo tsnumani. Tutto però è avvenuto senza dirette TV e senza che il grande pubblico sia stato coinvolto ed informato: la somma di 30mila apocalissi individuali fa molto meno clamore di una apocalisse collettiva.
Dopo la beatificazione di Giovanni XXIII (1881-1963), che convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II, quella di Giovanni Paolo II (1920-2005) proclama per la prima volta beato uno dei padri conciliari che animarono le discussioni nell’aula dell’assise ecumenica. Nell’omelia per la Messa di beatificazione, Benedetto XVI ha voluto insistere su questo speciale legame fra il beato Giovanni Paolo II e il Concilio, leggendo all’immensa folla convenuta in Piazza San Pietro le parole del Testamento di Papa Wojtyla: «Desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l’intera Chiesa - e soprattutto con l’intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all’evento conciliare dal primo all’ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l’eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato».
Con ancora negli occhi le commoventi immagini della beatificazione di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma, cui hanno partecipato almeno un milione e mezzo di fedeli, pubblichiamo il testo dell'omelia pronunciata da papa Benedetto XVI nell'occasione.
Lenin Raghuvanshi, attivista per i diritti umani, commenta per AsiaNews gli insegnamenti del papa polacco nel campo dei diritti umani, a un giorno dalla sua beatificazione. Papa Wojtyla, insieme a Madre Teresa, ha mostrato come la stessa povertà sia una forma di violenza.
L’arcivescovo emerito di Lahore chiede maggiore protezione per i fedeli, nel timore di attacchi da parte dell’ala fondamentalista pakistana. Chiuse scuole, uffici e istituti nel timore di attentati. Movimenti estremisti negano la morte del leader di al Qaeda. Per un alto esponente dei servizi segreti pakistani è una mossa elettorale di Barack Obama. Ancora due vittime cristiane.
È morto il 19 aprile a 88 anni agli Ospedali Riuniti di Bergamo, Gervasio Chiari, fondatore nel 1957 della Sebino Bambole. Alpino, reduce della battaglia di Nikolajewka (meritò anche una medaglia d’argento) nel Dopoguerra fondò a Pilzone d’Iseo la sua azienda che nel 1960 trasferì a Cologne il suo paese natale. Dallo stabilimento di via Antonelli nei primi anni ‘60 uscì il “Cicciobello”, il bambolotto per antonomasia, mito e delizia di generazioni di bambine. Ma cosa ne è di Cicciobello? Se ne sono perse le tracce dall’immaginario e dalla pubblicità. Eravamo soliti vedere bambine che giocavano per ore con questo bambolotto; ora non più: negli spot il bambolotto è stato rimpiazzato da Barbie, Bratz, Winx, cioè dalle giovani pseudo anoressiche che sostituivano il modello bimba-futura-madre, con quello bimba-futura-modella. E non sappiamo se fosse meglio un modello culturale o l’altro: entrambi davano un significato omologante, da cui non ci si tirava fuori, proprio come i maschietti giocavano prima tutti coi fucili, poi tutti con i videogame (che evoluzione!).
Alle 18 circa di ieri, 2 maggio 2011, i cancelli della basilica di san Pietro sono stati chiusi, e quel giro di chiave ha chiuso, di fatto, il triduo di celebrazioni per la beatificazione di papa Wojtyla. La lunga fila non si era ancora esaurita, molti fedeli sono rimasti fuori, forse un po' delusi ma non ci sono state proteste. Quelli che oggi sono ancora a Roma potranno dire una preghiera di fronte al nuovo definitivo sepolcro di Giovanni Paolo II, allestito nella cappella di San Sebastiano, la seconda sulla destra entrando nella basilica vaticana, subito dopo la Pietà di Michelangelo.
Il simbolo della croce rossa risale a San Camillo, che nel XVII secolo fu il fondatore dei Ministri degli infermi e che è tuttora il patrono dei malati e degli infermieri. Oggi, il suo primo figlio spirituale in Sri Lanka spera di poter portare avanti la sua missione, aprendo un giorno un centro di cure per i malati di Aids nella sua terra d’origine. Il padre camilliano Massimiliano Ranatunga è nato a Ragama vicino Colombo. Da giovane, Nihal (Massimiliano è il suo nome di battesimo) è stato buddista cingalese. Ma le difficoltà economiche conseguenti alla morte di suo padre hanno innescato una catena di eventi che hanno portato alla sua conversione e poi alla sua vocazione religiosa. Padre Ranatunga ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
“L’abuso è nel cuore dell’uomo, ed è il cuore a dover cambiare”. Lo ha detto mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, nel celebrare il 29 aprile, alla presenza di autorità civili, militari, religiose, ragazzi di tutte le scuole di Avola, la Santa Messa presso la parrocchia Madonna del Carmine di Avola. Con la presenza di mons. Staglianò, la XV edizione della Giornata bambini vittime della violenza, dell'indifferenza e dello sfruttamento, apertasi il 25 aprile sul tema “Abbiamo ritrovato la vita” e organizzata dall'Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto, ha vissuto il suo momento spirituale. Per l'occasione, una gigantesca icona del “Gesù buono e bel pastore” con la scritta “chi accoglie i bambini accoglie me” dominava la navata centrale.
La Sacra Sindone è stata da sempre al centro di un grande interesse da parte del mondo scientifico. Si tratta, forse, dell’oggetto più studiato al mondo, da diversi punti di osservazione: storico, archeologico, chimico e perfino botanico e numismatico. Per approfondire ancora di più questo tema l’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma ha invitato il prof. Pierluigi Baima Bollone, medico legale tra i più conosciuti in Italia e all’estero, autore di numerosi studi scientifici sulla Sacra Sindone e considerato uno dei maggiori esperti dell’argomento. “Ricordo – ha detto durante la conferenza il medico legale – che in occasione degli esami svolti sul lenzuolo nel 1978 ho chiesto ed ottenuto di prelevare alcuni fili sui quali ho potuto dimostrare l’esistenza di sangue e che si tratta di sangue umano. Questi risultati sono stati confermati da tutti ricercatori che si sono successivamente occupati della questione”.
Sembra che un paese della campagna veneta, radicato nel suo mondo tradizionale, non sia l’osservatorio più adatto per analizzare in diretta lo svolgersi degli avvenimenti del mondo, tanto più quando si tratta di quegli avvenimenti che la società, distratta da ben altri interessi, evita di mettere in rilievo. Eppure, per vie strane e misteriose, lampi di conoscenza svelano panorami lontani, ma così familiari a noi che crediamo, le chiamerei prospettive di vitalità che ci parlano di una fede che unisce come una grande rete coloro che credono, a qualunque nazione appartengano. L’interesse per l’adorazione a Cristo Signore nell’Eucaristia è diventata in me un interesse e una esigenza apostolica dal giorno in cui mi sono accorto che questo atto di fede non era un’utopia legata a tempi ormai tramontati, ma una pratica in sintonia con la sensibilità dei giovani.
Più di 77 incontri, concerti, mostre, spettacoli di cinema e teatro si svolgeranno tra Milano, Varese, Lecco e Monza, tra il due e il 29 maggio. L’iniziativa è promossa dal servizio per il Coordinamento dei Centri Culturali Cattolici della diocesi di Milano ed ha per tema “I Giovani – il futuro”.
Una preghiera a Maria, Madre di Cristo, perché “rinnovi il mondo dal di dentro”: l’ha pronunciato ieri sera Benedetto XVI, in video collegamento con il Circo Massimo di Roma, dove si è svolta la Veglia di preghiera in preparazione alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Circa 200mila i fedeli presenti che hanno vissuto l’evento con commozione ed hanno poi animato con la preghiera le otto Chiese di Roma rimaste aperte tutta la notte.
Decine di migliaia di persone sono tornate a riempire questa mattina Piazza San Pietro per partecipare alla Messa di ringraziamento per la Beatificazione di Giovanni Paolo II. Presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, la celebrazione si è aperta con un indirizzo di omaggio del cardinale arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, che ha definito Papa Wojtyla il “grande apostolo” della Divina Misericordia assieme a Santa Faustina Kowalska.
Si avvicina la beatificazione di padre Clemente Vismara, missionario e “Patriarca della Birmania”, in piazza Duomo a Milano la domenica 26 giugno 2011. Fervono i preparativi da parte della Curia diocesana di Milano, della cittadina di Agrate Brianza (patria di Clemente) e del Pime di Milano, l’Istituto a cui apparteneva il prossimo Beato. Si prevedono circa 10-12.000 fedeli in piazza Duomo (ore 10-12) per la Messa e la cerimonia di beatificazione. Ma si avverte anche il bisogno di preghiere affinchè Clemente susciti tante e sante vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie, come ha sempre fatto con i suoi scritti mentre era ancora in vita (1897-1988).
«Un tempo da segretario del Partito Comunista affiggevo murales per la festa del 1 maggio. Oggi però bisognerebbe mettere manifesti per denunciare logiche produttive che annullano la dignità dell’uomo. Nel mondo del lavoro va rimessa al centro la persona, come insegna il cristianesimo». Con questo spirito si appresta a celebrare la giornata dei lavoratori, il filosofo Pietro Barcellona, che dopo anni di militanza comunista ha scoperto la fede in Cristo, come ha raccontato in un libro recente Incontro con Gesù (Marietti, pp. 144, euro 14).
Quale responsabilità ha uno scrittore di fronte ai fatti, alla vita, agli avvenimenti anche tragici che accadono? Un testo della sociologa francese Gisèle Sapiro, edito recentemente da Seuil, indaga il compito dello scrittore. Il titolo è emblematico: La responsabilità dello scrittore. Nella storia contemporanea un intervento dell’intellettuale Émile Zola intitolato J’accuse è diventato l’emblema dell’impegno dell’intellettuale nei confronti della società, per la difesa della verità e della giustizia.
Vi sono pillole davvero difficili da mandar giù, soprattutto perché non di rado il loro incarto è la menzogna ideologica. Una di queste è sicuramente la cosiddetta pillola del giorno dopo. La vulgata corrente, che spesso la confonde con la RU486, pensa che questo preparato chimico abbia effetti solo contraccettivi. Se la prendi entro 72 ore dal rapporto sessuale non rimarrai incinta, così ci viene fatto credere.
Per p. Lombardi, direttore della Sala Stampa, il leader di Al Qaeda ha diffuso “divisione e odio fra i popoli”, ma “di fronte alla morte di un uomo, il cristiano non si rallegra mai” e si impegna a non creare “crescita ulteriore di odio”. Negli Usa si continua a festeggiare la morte di Osama. In Pakistan un giornale cita il Vaticano solo a metà: per sottolineare l’odio di Bin Laden.
La folla ha assaltato case e luoghi di culto. La minoranza cristiana abbandona la città nel timore di nuove violenze. Il ritrovamento di una copia del Corano bruciata in un cimitero cristiano ha scatenato la reazione dei musulmani. In città vietati gli assembramenti. Paul Bhatti conforta le vittime e invita le persone alla calma.
I seguaci ella Chiesa domestica di Shouwang da quattro domeniche si riuniscono in piazza per pregare, dopo che le autorità li hanno cacciati dai loro locali. La polizia ogni volta arresta decine di cristiani, i loro pastori sono ristretti a casa da un mese.
Erano già stati selezionati, i successori di Osama bin Laden, il leader di Al Qaida ucciso ieri notte dalle forze armate congiunte di Stati Uniti e Pakistan. Si sono riuniti immediatamente dopo la notizia della sua morte presso Mir Ali, nelle regioni tribali del Pakistan al confine con l'Afghanistan. La notizia è data dal sito del quotidiano tailandese Asia Times che cita fonti del Nord Waziristan.
Le 200.000 persone che hanno partecipato questo sabato sera alla veglia di preparazione alla beatificazione di Giovanni Paolo II hanno scoperto aspetti sconosciuti della sua vita grazie alle testimonianze dei suoi più stretti collaboratori. L'intervento più atteso, seguito anche dai canali televisivi di oltre 100 Paesi, è stato però quello di suor Marie Simon-Pierre, religiosa delle Maternità Cattoliche, la cui guarigione dal morbo di Parkinson è stata il fenomeno scientificamente inspiegabile che ha permesso il riconoscimento della beatificazione del Pontefice polacco. “Giovanni Paolo II vi sta guardando dal cielo, e sorride”, ha detto la religiosa, che ha riferito dettagli sulla sofferenza che le aveva provocato la stessa malattia che affliggeva Papa Wojtyła e ha confessato: “Sono colpita dal fatto che la mia esperienza abbia partecipato alla beatificazione di Giovanni Paolo II, e di poterlo testimoniare qui”.
Il Cardinale Stanislaw Dziwisz è l'attuale Arcivescovo di Cracovia, però finora tutti lo conoscevano come il segretario personale di Giovanni Paolo II, incarico che ha ricoperto per quarant'anni, da quando cioè Karol Wojtyla era stato nominato alla guida della sua stessa diocesi. In questa intervista, che si può vedere per intero sul sito di Aleteia, il porporato spiega qual è il segreto del nuovo Beato.
Quando alle 10 e 38 di ieri 1° maggio il velo che copriva il grande ritratto di Giovanni Paolo II posto sulla facciata di San Pietro è stato lasciato cadere ed è comparso il volto giovanile e radioso del papa polacco, la piazza e via della Conciliazione e tutte le strade e le piazze di Roma sono esplose di gioia. Una felicità profonda, motivata, piena di ragioni. Benedetto XVI aveva appena pronunciato le solenni parole del rito: “Con la nostra Autorità Apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo II, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato”.
Il gruppo di ricercatori, diretto dal Professor Jung Yeon Kim, del Cell and Gene Therapy Research Institute, presso il Pochon CHA University College of Medicine, a Seoul (Corea del Sud) ha ottenuto un nuovo successo per le cellule staminali del cordone ombelicale, applicandole alla terapia di ferite particolarmente difficili da curare, come quelle diabetiche. Nel numero di febbraio 2011 dell'importante rivista scientifica Cell Transplantation ha spiegato come utilizzare le cellule progenitrici endoteliali, derivate dalle staminali cordonali, per accelerare in modo significativo la chiusura di gravi lesioni diabetiche in un modello murino. Secondo il “corresponding author” dello studio, il dottor Wonhee Suh, anch'egli del CHA University Stem Cell Institute, il diabete è spesso associato con la presenza di frequenti ulcere con capacità di guarigione indebolite, se non, addirittura, compromesse.
Giovanni Paolo II è riuscito, “con la forza di un gigante”, a restituire al cristianesimo la sua forza trasformatrice del mondo e a far sì che i cristiani smettessero di aver paura di esserlo, ha affermato Papa Benedetto XVI questa domenica durante l'omelia della cerimonia di beatificazione del suo predecessore, in Piazza San Pietro. Davanti a più di un milione di pellegrini giunti a Roma da tutto il mondo, il Pontefice ha definito il nuovo beato un “gigante” che ha dedicato la sua vita a una “causa”: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.
Con una cerimonia a cui hanno partecipato centinaia di migliaia - forse un milione – di fedeli, cardinali, patriarchi, delegazioni internazionali, Benedetto XVI ha proclamato beato Karol Wjtyla. È l’uomo devoto a Maria, che ha traghettato la Chiesa nel terzo Millennio, attuando la ricchezza del Concilio Vaticano II. Egli ha aperto a Cristo “la società, la cultura, i sistemi politici ed economici”, invertendo la tendenza ad emarginare la fede. Nei confronti di marxismo e ideologia del progresso ha rivendicato la forza della speranza cristiana, aiutando “i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo. In una parola: ci ha aiutato a non avere paura della verità, perché la verità è garanzia di libertà”.
L’ex movimento indipendentista NII si è trasformato in una cellula del terrorismo islamico. Fra gli obiettivi un attentato dalla portata devastante, nei giorni di Pasqua, a una chiesa protestante. L’esplosione doveva coinvolgere anche un oleodotto poco distante l’edificio cristiano. La società civile chiede al presidente Yudhoyono meno parole e più azioni concrete.
Benedetto XVI, prima ancora dell’inizio della messa in piazza San Pietro, ha ufficialmente proclamato beato Giovanni Paolo II. È stato quindi scoperto l’arazzo che riproduce una foto di Karol Wojtyla del 1995 che capeggia sopra l’altare centrale e l’ingresso della Basilica. Dalla folla radunata in piazza e anche lungo via della Conciliazione si è levato un lungo applauso e anche le grida “Santo subito”, già sentite in occasione del funerale di Giovanni Paolo II, avvenuto l’8 aprile del 2005.
Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, è stato proclamato beato. Una folla immensa diottre un milione di persone ha invaso Roma nella speranza di avvicinarsi a Piazza San Pietro dove si teneva la celebrazione di beatificazione. Ovviamente ci sono riusciti in pochi, mentre tutti sono comunque rimasti dove possibile per seguire lo storico evento. Papa Ratzinger, Benedetto XVI; ha ricordato con una omelia colma di emozione e gioia, la figura del suo predecessore. Ecco il testo integrale del suo discorso.
La folla in piazza San Pietro grida ancora “Santo subito” - Appena Benedetto XVI ha proclamato beato Giovanni Paolo II, dalla folla in piazza San Pietro è partito un applauso, mentre veniva anche scoperto l’arazzo che ritrae una foto del beato datata 1995, e spontanee sono partite le urla: “Santo subito”.
Benedetto XVI oggi in Piazza San Pietro ha già proclamato beato Giovanni Paolo II e prosegue la celebrazione in onore di Karol Wojtyla (clicca qui per la diretta streaming) in una Piazza San Pietro gremita di fedeli e pellegrini. Dopo la giornata di oggi, secondo quanto dispone il decreto circa il culto da tributare in onore del beato Giovanni Paolo II Papa, che trovate alla pagina successiva, nell’arco dell’anno successivo alla beatificazione di Giovanni Paolo II, ossia fino al 1° maggio 2012, sarà possibile celebrare una santa Messa di ringraziamento a Dio in luoghi e giorni significativi.
Fausto Bertinotti, una carriera politica di comunista, di sindacalista, di uomo delle istituzioni, coronata da un imprevisto premio alla memoria di Giovanni Paolo II. Perché da non credente critico come si definisce, ma aperto alle domande fondamentali, ha sempre provato per il Papa polacco ammirazione e stima per la sua visione dell’uomo. Ne parla con ritegno, e si è rifiutato in questi giorni convulsi ai talk show che liquidano 27 anni di pontificato in chiacchierate superficiali, condite da rivelazioni che sconfinano nel gossip.
Miracoli non solo di guarigioni fisiche, anche interiori. Storie vere di fede e speranza sulle quali sembra vegliare la figura di Giovanni Paolo II. Ed e' proprio a Karol Wojtyla, che sara' beatificato a Roma il 1 maggio, che Margherita Enrico deve l'ispirazione per il suo nuovo libro: 'Un miracolo nella mia vita', dedicato alle guarigioni impossibili. Giornalista, autrice televisiva e scrittrice, lei stessa e' stata testimone della guarigione del figlio dopo un incontro con Papa Wojtyla del quale dice: ''penso che la mia vita appartenga un po' a lui''. ''Con la sua semplicita', la sua saggezza e la sua chiarezza e' riuscito dove nessun uomo era mai riuscito prima: portare la gente ad avere fiducia e a innamorarsi di Cristo, del Vangelo, di Dio. Ma soprattutto a credere ai miracoli'' spiega la Enrico che da anni si occupa di medicina e ricerca. Fra i suoi amici piu' cari, come spiega nell'introduzione al libro, c'e' Luc Montagnier, il premio Nobel per la medicina che in una frase riportata nella quarta di copertina del libro, sottolinea: ''molti scienziati fanno l'errore di rifiutare cio' che non comprendono, ma io non condivido questo atteggiamento''.
In tanti anche del Cammino Neocatecumenale prenderanno parte alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Debora Donnini ha chiesto all’iniziatore, Kiko Argüello, cosa prova per questo evento.
Un gruppo di pellegrini cristiani giapponesi, accompagnati da un religioso Salesiano, è giunto a Roma per partecipare alla Beatificazione di Giovanni Paolo II e “per affidare al Papa polacco le sofferenza che oggi vive il popolo giapponese, chiedendo la sua intercessione”: è quanto riferisce all’Agenzia Fides p. Mario Yamanouchi, Vicario provinciale Salesiano a Tokyo, raccontando come la comunità cattolica locale si prepari a vivere l’evento della Beatificazione.
Nel mese di maggio, Papa Benedetto XVI chiede ai fedeli di pregare per quanti operano nel settore dei mezzi di comunicazione.
«Mi chiamarono in tarda mattinata. Correvo, avevo paura di non arrivare in tempo. Invece lui mi ha aspettata. "Buongiorno Santità, oggi c'è il sole" gli dissi subito, perché era la notizia che in ospedale lo rallegrava». Così Rita Megliorin, ex caposala del reparto di rianimazione al Policlinico Gemelli ricorda la mattina del 2 aprile quando fu chiamata nell'appartamento pontificio, al capezzale di Giovanni Paolo II, il Papa morente.
In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II è nata una nuova frontiera per le pagine web cattoliche: la possibilità di creare, a portata di clic, la propria Web TV. La programmazione presenta eventi in diretta (come la beatificazione di Giovanni Paolo II) e video on demand (notizie, interviste e reportage).
Una cara suora missionaria, suor Paola Vizzotto, missionaria dell’Immacolata in Camerun, da alcuni anni è in Italia e passa le domeniche e le altre feste fra le donne del carcere romano di Regina Coeli. Ecco il racconto della sua Pasqua (padre Piero Gheddo).
Come promesso eccovi un capitolo del mio nuovo libro “La guerra contro Gesù” (Rizzoli) La storia di Alessandra (di Rudinì, nda) dimostra che infine dal pantano della cultura nichilista, che genera disperazione, non ci libera un’altra cultura, neanche cattolica, ma un incontro, dove si sperimenta che davvero Gesù è vivo, oggi e opera potentemente (e questa è la prova della sua resurrezione). Così come i sofismi di certi antichi filosofi greci sull’impossibilità del movimento venivano spazzati via non da altri sofismi contrapposti, ma dalla concretezza di un uomo in movimento. Dal fatto che accade. Anche i pregiudizi ideologici dell’esegesi razionalista (poiché un pregiudizio è impermeabile agli argomenti altrui) sono spazzati via di colpo solo da un fatto in cui ci si imbatte e che mostra tangibilmente Gesù esistente e vivo, quindi risorto, operante qui e ora.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Bellissimo sito su Giovanni Paolo II!!!!
E’ avvenuto venerdì molto presto, davanti a una decina di persone in tutto: la tomba di Giovanni Paolo II nelle Grotte vaticane è stata aperta ed è stata estratta la teca che contiene il corpo del Servo di Dio. Alla vista dei presenti, in buono stato di conservazione, è apparsa la terza delle tre casse che proteggono il corpo del Pontefice. Quella di legno chiaro, scolpita nella memoria di tutti attraverso le immagini diffuse in tutto il mondo al momento del funerale, con il Vangelo appoggiato sopra e sfogliato dal vento, è la prima ed è a sua volta racchiusa in un’altra di piombo zincato ed entrambe sono contenute in quella estratta oggi.
“Giovanni Paolo II. Un omaggio di Benedetto XVI in occasione della beatificazione”. E’ il titolo della mostra inaugurata ieri al Braccio di Carlo Magno a San Pietro alla presenza del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. L’esposizione – organizzata dal Governatorato della Città del Vaticano in collaborazione con l’ambasciata della Polonia presso la Santa Sede e il Ministero della cultura polacco – ripercorre in quindici sezioni la vita e il Pontificato di Karol Wojtyla.
Uomo del dialogo, del rispetto, della coerenza della fede. Al microfono di Fabio Colagrande, il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione – Cattolica, ricorda alcune delle qualità umane e spirituali di Papa Wojtyla che tanto hanno impressionato il mondo durante il suo lungo Pontificato.
Pellegrini in arrivo su Roma, mass media pronti a dirette no-stop, innumerevoli iniziative spirituali e culturali su scala mondiale. Il fermento che sta caratterizzando l'antivigilia della Beatificazione di Giovanni Paolo II rappresenta solo l'inizio di un crescendo che avrà il suo culmine con il rito del primo maggio. Dietro ogni evento, piccolo o grande, si scorge la grande venerazione che milioni di persone nutrono per Papa Wojtyla. Un legame che resta vivissimo, a sei anni di distanza dalla sua scomparsa, e che unisce i semplici cristiani come quelli che furono i primi collaboratori del Pontefice polacco. Tra questi ultimi figura il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che ha seguito da vicino la Causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II.
Non solo la Chiesa, ma il mondo intero si prepara a seguire con trepidazione la Beatificazione di Giovanni Paolo II, domenica prossima: 2300 i giornalisti accreditati a rappresentare 101 nazioni; 87 le delegazioni ufficiali di diversi Paesi, con 16 capi di Stato, tra cui Italia e Polonia, e rappresentanti di 5 case regnanti. Sulla preparazione di questo grande evento, si è tenuto stamani un briefing in Sala Stampa Vaticana, moderato da padre Federico Lombardi.
Papa Wojtyla ha promulgato “Ecclesia in Asia”, un documento basilare per l’inculturazione della fede cristiana nel grande continente. Padre Mascarenhas: “Voleva una reale inculturazione della fede, un’evangelizzazione genuina e un dialogo interreligioso genuino e pieno di significato”.
Mons. Schmitthaeusler, a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, sottolinea l’invito del pontefice a “essere liberi” e “vivere l’amore come un dono”. La Chiesa in Cambogia lo ricorda con affetto, i leader religiosi buddisti grazie a lui hanno “una immagine positiva” del cattolicesimo. Testimoniare Cristo e contribuire allo sviluppo della società le sfide del futuro.
In vista dell’omaggio che le verrà dedicato subito dopo la cerimonia di Beatificazione, e della successiva reposizione in San Pietro, stamattina la teca contenente il corpo di Giovanni Paolo II è stata estratta dalla tomba che la custodiva nelle Grotte Vaticane. Le operazioni di apertura della tomba, informa una nota ufficiale della Sala Stampa Vaticana, sono iniziate questa mattina presto finché verso le 9 ha avuto luogo un breve momento di preghiera, con il il cardinale Angelo Comastri che ha intonato il canto delle litanie. Tra i presenti, vi erano anche il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, il cardinale Giovanni Lajolo e il cardinale Stanislao Dziwisz, oltre a personalità di Curia, alle suore dell’appartamento pontificio di Giovanni Paolo II e ai responsabili della Gendarmenia e della Guardia Svizzera.
"Nel 2007 alla tedesca Claudia, incinta di quattro mesi, l'ecografia aveva diagnosticato che la nascitura sarebbe stata affetta da trisomia 21". La donna invoco' l'aiuto di Giovanni Paolo II pregando intensamente affinche' la bambina invece nascesse sana e cosi' e' stato. "Al sesto mese una nuova indagine clinica mise in luce un ritardo della crescita fetale.
L’apoteosi continua. Lo avevamo lasciato nell’aprile del 2005, accompagnato nella sua agonia da milioni di fedeli in tutto il mondo e dalla veglia davanti alla sua finestra, in piazza san Pietro. Ricordiamo i suoi funerali, preceduti da un interminabile pellegrinaggio alla salma, soprattutto di giovani. Poi le scritte “santo subito” già durante le esequie celebrate al cospetto di tutti i governanti della terra.
Sabato 30 aprile scade il termine utile per protestare contro il tentativo della Commissione Europea di introdurre surrettiziamente in tutta Europa il riconoscimento forzato delle unioni civili, dei “matrimoni“ omosessuali e delle adozioni di bambini da parte di coppie gay. La Bussola Quotidiana ha lanciato da tempo l’allarme contro la proposta dell’EuroCommissione di varare un provvedimento che consenta la libera circolazione dei documenti pubblici e il reciproco riconoscimento automatico degli effetti degli atti di stato civile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, fra i quali appunto anche quelli riguardanti matrimonio e adozioni. Infatti, se la proposta passasse, sarebbe sufficiente che un documento pubblico venisse validamente emesso in un certo Paese per essere senza colpo ferire recepito in un altro. Per esempio un certificato di stato di “famiglia” omosessuale.
In una scuola francese, di fronte all’emergenza ragazze minorenni-incinte, qualcuno ha avuto la pensata: perché non distribuire anticoncezionali nell’infermeria della scuola? Così eviteremo che le ragazze rimangano incinte e, secondariamente, che siano “costrette” all’aborto. Cos c’è che non funziona in questo ragionamento, apparentemente così banale? Tutto, purtroppo. Cerchiamo di capire perché.
Oltre 1500 persone, tra cui molti non cattolici, hanno partecipato alla celebrazioni pasquali nella chiesa dell’Assunzione di Kathmandu, blindata per paura di attacchi da parte degli estremisti indù. Durante la messa, sono stati battezzati nove giovani. Nella sua omelia - riferisce l'agenzia AsiaNews - mons. Anthony Sharma, arcivescovo di Kathmandu, ha ricordato il sacrificio delle vittime dell’attentato alla cattedrale di Kathmandu del 2009 e l’assassinio di padre John Prakash, ucciso dai radicali indù nel 2008. “Gesù ha sacrificato se stesso per tutta l’umanità – ha affermato il presule - e non si è mai scoraggiato di fronte ai suoi persecutori. Allo stesso modo gli attacchi contro i cattolici non fermano il nostro lavoro e in futuro serviremo Dio con ancora più energie”.
Dopo il dolore e i lutti, per le figlie e i figli della Costa d’Avorio è giunto il momento del perdono e della riconciliazione. È il forte messaggio lanciato nella domenica di Pasqua dall’arcivescovo di Abidjan Jean Pierre Kutwa, a quasi due settimane dall’arresto dell’ex presidente Laurent Gbabgo che ha riportato una relativa calma nel Paese africano dopo cinque mesi di guerra civile. “Noi cristiani e cristiane della Costa d’Avorio – ha ricordato il presule nell’omelia per la Messa pasquale di cui il quotidiano locale “Le Patriote” riporta alcuni stralci – viviamo oggi in un contesto socio-politico doloroso, fatto di grandi sofferenze e invaso dall’angoscia e dallo smarrimento.
«Nessuno come Giovanni Paolo II può essere definito il Papa della sussidiarietà. Tra tutti i pontefici è stato il primo a sottolineare questo principio con tanta profondità e in modo così dettagliato. Mostrando che è la società a dover incontrare i bisogni umani là dove esistono realmente, mentre un eccessivo sforzo dello Stato non riuscirà mai a raggiungere le necessità più profonde del cuore dell’uomo». A spiegarlo a Ilsussidiario.net è Robert A. Sirico, sacerdote americano fondatore dell’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty ed editorialista di New York Times, Wall Street Journal, Financial Times e Forbes. A due giorni dalla beatificazione di Karol Wojtyla, Sirico rivela i motivi per cui la dottrina sociale ed economica del Papa polacco deve ancora in larga parte essere compresa dalla Chiesa e dal mondo di oggi.
Domenica Benedetto XVI proclamerà beato papa Giovanni Paolo II, nel giorno che egli stesso volle intitolare alla Divina Misericordia e che si annuncia come una grande festa della fede. «Per me Wojtyla è stato il papa della libertà ed è il santo della libertà» dice di Giovanni Paolo II il Patriarca di Venezia, Angelo Scola. «Una libertà però che ha continuamente bisogno di essere liberata». E solo la fede in Cristo può farlo. Una fede, spiega Scola in questa intervista a ilsussidiario.net, «divenuta lungo tutto l’arco della sua esistenza il fattore primario di conoscenza»: «di sé, degli altri e di Dio».
Oggi inizia la novena alla Madonna di Pompei.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
"Sin dagli inizi del suo lavoro, il postulatore Slawomir Oder comincio' a mettere da parte, fra le tante segnalazioni di guarigioni ricevute dai fedeli di ogni parte del mondo, alcune vicende piu' eclatanti, per individuare il possibile miracolo per la beatificazione. Ma nella maggior parte dei casi la documentazione si e' rivelata insufficiente per descrivere con certezza tutta l'evoluzione dei fatti". Lo scrive Saverio Gaeta che ha intervistato il postulatore nel libro "Il miracolo di Karol" edito da Rizzoli.
Quando il 2 aprile del 2005 apprese della morte di Giovanni Paolo II, il mondo fu travolto da una intensissima ondata di commozione. La folla in Piazza San Pietro e le folle davanti alla televisione furono idealmente unite dalle preghiere e dalle lacrime per un Papa amato e rispettato anche da molti non credenti. Come sempre accade, la scomparsa di una persona cara evoca gesti e parole che la videro protagonista in vita; ricordi che arrivano a consolare la perdita. Tante sono le parole che Giovanni Paolo II ha scolpito nei cuori di chi lo ha ascoltato e che certamente sono state ricordate a partire da quel 2 aprile di sei anni fa.
Fervono i preparativi a Roma e in Vaticano per la Beatificazione di Giovanni Paolo II. Si prevede la partecipazione di centinaia di migliaia di pellegrini. Domani alle 11.30 si svolgerà nella Sala Stampa della Santa Sede un briefing di presentazione degli eventi legati all’avvenimento. Sabato sera, il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà una veglia di preghiera al Circo Massimo a partire dalle 20.00. Domenica primo maggio, Benedetto XVI celebrerà in Piazza San Pietro, alle 10.00, la Messa in cui proclamerà Beato Papa Wojtyla. Oggi vi riproponiamo un’intervista rilasciata da Benedetto XVI alla TV pubblica polacca e trasmessa il 16 ottobre 2005, in cui parlava della sua amicizia con Giovanni Paolo II, nata nel conclave del 1978.
Presenti anche molti non cristiani. Nove i giovani battezzati nella cattedrale di Kathmandu, blindata per paura di attentati. Mons. Sharma: “Gli attacchi contro i cattolici non fermano il nostro lavoro e in futuro serviremo Dio con ancora più energie”.
Esecuzioni, torture, mutilazioni, operazioni senza anestesia e bambini-soldato: 25 personalità hanno stilato un documento che riporta testimonianze dirette delle vittime della guerra del 2002-2009. I racconti confermano i risultati del rapporto Onu, molto osteggiato dal governo di Colombo.
Su Tripoli cadono bombe a tutte le ore della notte. La popolazione disperata fugge in strada e chiede l’intervento del papa per porre fine alla guerra. Il Vicario apostolico avverte: “Se la guerra continuerà si scaveranno dei fossati incolmabili fra la popolazione con conseguenze imprevedibili”.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
“Costruite la civiltà della verità e dell’amore”: questo il mandato consegnato da Giovanni Paolo II a “Comunione e Liberazione”, durante il Meeting di Rimini del 1982. Un’esortazione che, a due giorni dalla Beatificazione di Karol Wojtyla, risuona ancor più forte per il movimento fondato da don Luigi Giussani. Alessandro Gisotti ha chiesto al successore di don Giussani, don Julián Carrón, di raccontare con quali sentimenti Cl si prepari a questo grande evento del primo maggio.
Ieri due membri di un gruppo estremista hanno aperto il fuoco contro l’auto del reverendo Ashraf Paul a Lahore. Ferito in modo grave il figlio 24enne, ma non è in pericolo di vita. In passato la famiglia ha ricevuto minacce di morte. A Faisalabad un funzionario della sicurezza ha abusato per quattro giorni di una 24enne.
L’impegno di papa Wojtyla per i poveri, gli emarginati, le donne e a favore della vita in ogni sua forma è valido più che mai nell’India di oggi. E la Chiesa deve battersi contro le “strutture di peccato”.
È stato il primo pontefice a dare una svolta ai rapporti tra Chiesa e Stato di Israele, instaurando un dialogo vero fra cattolici ed ebrei. Il suo ricordo ci invita, ci sfida ad andare oltre, progredire, costruire ed osare ancora, sempre di nuovo, sempre di più.
I genitori del Padre della Patria nordocreana erano molto noti nella comunità cristiana della Corea anni Quaranta. Per eliminare le religioni e imporre il culto della personalità, come ordinato da Stalin, il “presidente eterno” li rinnegò per trasformarli in eroi comunisti. Ma, prima di operarsi, chiese al medico di pregare insieme Dio.
Ancora qualche giorno e saremo tutti pienamente immersi nella festa per la Beatificazione di Giovanni Paolo II il Grande. Abbiamo ancora in mente quel giorno di aprile del 2005, quando i cardinali e i vescovi riuniti a Piazza San Pietro, gli occhi fissi sulla bara del pontefice, cercavano di ripararsi da un forte vento che scompigliava le sacre vesti e i vestiti da cerimonia dei diplomatici presenti. Quello stesso vento giocava sfogliando le pagine della Sacra Scrittura appoggiate sul legno della cassa, fino a chiudere definitivamente il libro. Difficile non cogliere la potente metafora che la Natura voleva trasmettere in mondovisione: un’esistenza terrena si chiude, ma il vento continua; lo start è stato dato, ora inizia la gara.
La beatificazione di Giovanni Paolo II - ampiamente favorita dal suo più stretto collaboratore, amico e successore Benedetto XVI - è la beatificazione di un grande uomo e di un grande cristiano, nella sintesi più mirabile di questi due fattori. Essere un grande uomo senza essere cristiano sarebbe una tensione inesaudita. Un cristianesimo senza umanità, infatti, è l’ideologia religiosa che più di una volta, nella storia della Chiesa, ha preteso di sostituirsi alla radicale semplicità e forza dell'esperienza della fede.
Nell'udienza di mercoledì 27 aprile Benedetto XVI ha continuato le sue riflessioni sulla Pasqua, «cuore del mistero cristiano». Come La Bussola Quotidiana ha riferito nei giorni scorsi, quest'anno il Papa fa del tempo di Pasqua l'occasione per un dialogo serrato con le forme vecchie e nuove dell'ateismo.
Il sacerdote Francisco Sánchez Durán, 60 anni, è stato ucciso all’alba di ieri, martedì 26 aprile, nella chiesa El Patrocinio di San José, che si trova sulla Avenida Ocho, presso il quartiere Educacion, a Coyoacán (al sud della capitale messicana ). Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, il corpo di padre Sánchez Durán è stato trovato intorno alle ore 9.30 «con ferite al collo», fatte con un’arma da taglio, hanno spiegato fonti della Procura della capitale. Secondo i media locali l'omicidio può essere stato la tragica conclusione di un tentativo di furto in chiesa, come risultato dell'opposizione del sacerdote ai ladri.
Un sacerdote cattolico può negare l’assoluzione a un penitente? Sembrerebbe di no, almeno a leggere certa stampa laica. A Treviso una donna, determinata a sposare civilmente un uomo divorziato, si è vista rifiutare l’assoluzione dal confessore. Apriti cielo: la Repubblica, usando le tinte fosche del dramma, descrive la signora che esce “dal confessionale con le lacrime agli occhi”, e parla di “fedele trevigiana messa alla porta”. Il superiore del convento, da un lato, e il reggente della penitenzieria apostolica, dall’altro, hanno spiegato che il comportamento del religioso non ha nulla di anomalo, e che anzi «quel sacerdote non poteva comportarsi diversamente». Normale amministrazione dei sacramenti, insomma. Ma allora, come è possibile che la Chiesa venga processata in pubblica piazza mediatica, per aver agito in coerenza con ciò che continua a fare da secoli? Lo “scandalo” del mondo secolarizzato ha i suoi perché, e converrà provare a metterli in fila.
Cosa sognano le commesse? Il principe azzurro. Cosa sognano le principesse? Lo stalliere grigio. Dunque, nozze principesche sempre più borghesi, come Felipe di Spagna e ora William d’Inghilterra. Un tempo le nozze reali servivano a impedire guerre e a suggellare alleanze. Oggi ciò non serve più, per cui sono state anch’esse liberalizzate. Oggi non più spose che portano in dote intere contee, ori, argenti e diamanti. Oggi si incassa col turismo.
Il giorno di pasquetta ad Alessandria di Egitto circa 5mila salafiti appartenenti al gruppo “Coalizione per il sostegno ai nuovi musulmani” hanno protestato davanti a una moschea del centro città. Sventolavano striscioni con scritto «Vendetta per la musulmana uccisa» e «Basta con le persecuzioni contro i musulmani». Il motivo della mobilitazione sarebbe da collegarsi all’uccisione di Salwa Adel, avvenuta secondo loro il 24 aprile. Salwa sarebbe stata una giovane donna egiziana, nata da una famiglia cristiana copta e sposata da tempo con un ragazzo musulmano. La famiglia della ragazza non avrebbe mai accettato quell’unione e la conversione all’islam della figlia e così, dopo più di cinque anni dalla fuga da casa, i fratelli l’avrebbero rintracciata per ucciderla assieme al maggiore dei suoi figli, di cinque anni.
Vi sono pillole davvero difficili da mandar giù, soprattutto perché non di rado il loro incarto è la menzogna ideologica. Una di queste è sicuramente la cosiddetta pillola del giorno dopo. La vulgata corrente, che spesso la confonde con la RU486, pensa che questo preparato chimico abbia effetti solo contraccettivi. Se la prendi entro 72 ore dal rapporto sessuale non rimarrai incinta, così ci viene fatto credere.
Nelle aree terremotate si diffondono i centri di aiuto, attraverso il lavoro di volontari da tutto il Giappone. Riaperte le principali vie di comunicazione con Tokyo. A Pasqua il cancelliere della diocesi di Sendai ricorda gli aiuti e la vicinanza dei cattolici alle vittime della tragedia.
Anche quest’anno in occasione della Pasqua si è riunito a Medjugorje un gran numero di pellegrini stranieri che, insieme ai pellegrini locali ed ai parrocchiani, hanno partecipato alle Liturgie del Triduo Pasquale. In questo periodo l’ufficio informazioni ha ricevuto segnalazioni della presenza di gruppi di pellegrini provenienti dall’Italia, dagli USA, dall’Inghilterra, dall’Austria, dalla Polonia, dalla Germania, dall’Irlanda, dal Lussemburgo, dalla Corea, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Ungheria, dal Canada, dalla Svizzera, dall’Ucraina, dal Belgio, dalla Slovenia, dalla Danimarca, dalla Romania, dall’Argentina, dall’Uruguay, dal Libano, dal Brasile e di un numero particolarmente grande di pellegrini dalla Croazia e dalla Bosnia Erzegovina.
Scaricate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima (seconda domenica di Pasqua) da Radio Vaticana.
Ha potuto celebrare la messa di Pasqua, ma è stato fermato e portato negli uffici della polizia, con l’accusa di aver battezzato. E’ accaduto a Son Lang, nella contea di K’Bang, nel Vietnam centrale, nella zona dei montagnar, al vescovo Michael Hoang Duc Oanh, recatosi nello stesso villaggio nel quale a Natale gli era stato impedito di celebrare la Messa. In vista della Pasqua, il vescovo aveva inoltrato numerose petizioni alle autorità di ogni livello, chiedendo di poter celebrare la messa in un villaggio nel quale non era mai stato possibile celebrare l’eucaristia.
Il sacerdote Francisco Sánchez Durán, 60 anni, è stato ucciso all’alba di ieri nella chiesa El Patrocinio di San José, che si trova sulla Avenida Ocho, presso il quartiere Educacion, a Coyoacán (al sud della capitale messicana ). Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, il corpo di padre Sánchez Durán è stato trovato intorno alle ore 9.30 "con ferite al collo", fatte con un’arma da taglio, hanno spiegato fonti della Procura della capitale.
La mensa per i poveri e il centro di ascolto della Caritas di Roma alla Stazione Termini verranno dedicati al “Beato Giovanni Paolo II”. È il segno di carità che la diocesi di Roma promuove – riferisce l’agenzia Sir - a ricordo del suo vescovo, in occasione della cerimonia di beatificazione, per ricordare “la sua opera pastorale sempre attenta ai poveri, ai disagiati ed agli emarginati”. I servizi della Caritas di Roma alla Stazione Termini sono, dal 1987, un polo di riferimento per i senza fissa dimora, i giovani emarginati, gli anziani poveri e i malati psichici.
Due cristiani algerini compariranno domani in tribunale con l’accusa di “proselitismo”, un reato che secondo la legge del Paese nordafricano, può costare 5 anni di carcere. Secondo l’agenzia Dernieres nouvelles d’Algerie, i due cristiani sono stati arrestati il 14 aprile scorso dopo aver risposto alle domande di alcuni vicini di casa riguardanti il cattolicesimo.
"Desidero darvi dei messaggi come mai è avvenuto in nessun luogo nella storia dall'inizio del mondo"-, quando la Madonna ha detto questo, il 4 aprile 1985, quella di Medjugorje era una storia cominciata da poco. Oggi, dopo trent'anni di apparizioni, la Regina della pace pare aver mantenuto la parola, poiché ha consegnato al mondo, tramite i sei veggenti, centinaia di messaggi in migliaia di apparizioni. Sono messaggi che, come premurosi richiami materni, mettono in guardia l'uomo contemporaneo dal rischio che sta correndo: l'autodistruzione del mondo e la dannazione dell'umanità. Per far fronte a questo piano diabolico la Madonna ha indicato cinque rimedi: la preghiera del rosario, la confessione mensile, l'Eucaristia, il digiuno, la lettura della Bibbia. Tutto questo per favorire la conversione individuale e ottenere la pace del cuore. Non si tratta però solo di una riproposta del Vangelo. La situazione è ben più seria, come la Madonna ha detto chiaramente il 2 maggio 1982: "Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l'ultima volta. In seguito non apparirò più sulla Terra -, queste sono le mie ultime apparizioni". Si tratta dunque di messaggi profetici, che svelano i segni degli ultimi tempi, come si ricava dal sintetico commento e dal riferimento ai fatti salienti della Chiesa e del mondo che accompagnano i principali testi. I messaggi consegnati ai fedeli dalla Regina della Pace in trent'anni di apparizioni sono qui raccolti secondo l'ordine cronologico. Di Diego Manetti, con prefazione di Padre Livio Fanzaga.
All’udienza generale, Benedetto XVI parla della “comprensione autentica della risurrezione”, che trasforma in uomini nuovi. Pensare alle “cose di lassù” non è alienazione, ma evitare “impurità, immoralità, passioni”, “desiderio insaziabile di beni materiali e l’egoismo, radice di ogni peccato”, perché essi appartengono “all’uomo vecchio”.
Oggi il Papa, nell’udienza generale in Piazza San Pietro, ha svolto una catechesi sulla Pasqua, cuore del mistero cristiano e fondamento della nostra fede. La Risurrezione di Cristo – ha spiegato il Papa – lungi dall’invitare i cristiani ad evadere dal mondo li rende ancora più impegnati per trasformarlo alla luce dell’amore. I cristiani sono chiamati ad “essere fermento nuovo nel mondo, donandosi senza riserve per le cause più urgenti e più giuste”. “Cristo è veramente risorto! Non possiamo tenere solo per noi la vita e la gioia che Egli ci ha donato nella sua Pasqua - ha concluso - ma dobbiamo donarla a quanti avviciniamo. E’ il nostro compito e la nostra missione: far risorgere nel cuore del prossimo la speranza dove c’è disperazione, la gioia dove c’è tristezza, la vita dove c’è morte. Testimoniare ogni giorno la gioia del Signore risorto significa vivere sempre in ‘modo pasquale’ e far risuonare il lieto annuncio che Cristo non è un’idea o un ricordo del passato, ma una Persona che vive con noi, per noi e in noi, e con Lui, per e in Lui possiamo fare nuove tutte le cose”.
Al termine dell’udienza generale il Papa ha salutato un gruppo di fedeli giunti da Lampedusa. Queste le sue parole: “Saluto i fedeli di Lampedusa, accompagnati dal loro Pastore Mons. Francesco Montenegro, e li incoraggio a continuare nel loro apprezzato impegno di solidarietà verso i fratelli migranti, che trovano nella loro isola un primo asilo di accoglienza; in pari tempo auspico che gli organi competenti proseguano l’indispensabile azione di tutela dell’ordine sociale nell’interesse di ogni cittadino”.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
In preparazione alla beatificazione di Giovanni Paolo II, presentiamo oggi il ruolo giocato da lui e dalla diplomazia vaticana per salvare il Paese dei cedri da una possibile frammentazione. La formula da lui coniata, "il Libano è più di un Paese, è un messaggio”, ha fatto fortuna, e oggi viene ripetuta da tutti.
Lo prevede la Banca Asiatica per lo Sviluppo, quale conseguenza dei forti aumenti dei prezzi di alimenti e carburante. A rischio le famiglie che già spendono la gran parte del reddito per mangiare. Occorrono investimenti di lungo termine, per aumentare i raccolti e le strutture di sicurezza sociale.
Walter Nudo ha trovato la fede e lo fa sapere con il suo primo libro, “Ho alzato lo sguardo.”(Mondadori) Il modello e attore spiega nel suo romanzo “come guardare davvero e andare al di là delle apparenze, come trovare la fede.” Certo è che il passato di Walter Nudo è stato piuttosto turbolento: la fuga dal servizio militare, il mestiere di spogliarellista negli Stati Uniti, l'esperienza del carcere, il successo in Italia grazie al Maurizio Costanzo Show, la frequentazione del mondo dorato e dello showbiz e la vittoria dell’Isola dei famosi. A tutto ciò è seguito un forte crollo psicologico e morale, una grave crisi economica che lo ha costretto a toccare il fondo, la separazione dalla compagna e dai figli. La tranquillità era ben lontana da Walter Nudo. Ma la vita turbolenta non gli appartiene più. Il suo presente è ora attraversato dalla spiritualità culminato con la scoperta della fede, trovata grazie alla mistica Natuzza Evolo.
La notizia pubblicata da molti giornali italiani sull'uccisione di una ragazza convertitasi all'Islam è un falso, le confessioni dei tre ragazzi sono state estorte con la forza.
L'emittente Radio Vaticana ha registrato e gelosamente conservato le registrazioni delle conversazioni che Giovanni Paolo II teneva con i giornalisti che lo accompagnavano in viaggio. Un archivio preziosissimo, che aiuta a conoscere meglio Papa Wojtyla, che il 1° maggio diventerà beato. Angela Ambrogetti ha raccolto tutti questi preziosi dialoghi in "Compagni di Viaggio. Interviste al volo con Giovanni Paolo II"
La morte di Sathya Sai Baba, forse il più popolare guru indiano della seconda metà del secolo XX, induce a qualche riflessione sul successo che ha avuto in Occidente e in particolare in Italia, dove ha trovato seguaci fra ex-sessantottini affascinati dall'Oriente, professionisti - fra cui diversi medici, che hanno scelto di andare a lavorare nell'ospedale da lui fondato in India - e perfino un sacerdote lombardo, don Mario Mazzoleni (1945-2001), che la scelta senza riserve per Sai Baba ha condotto fino al dramma della scomunica. Ma chi era Sai Baba?
L’Accademia dei Lincei, fondata il 17 agosto 1603 a Roma sotto l’auspicio del Papa Aldobrandini Clemente VIII, è la prima Accademia al mondo che prese tale nome per l'eccezionale acutezza di sguardo attribuita alla lince, un felino preso a simbolo della dotta compagnia di studiosi. Oggetto del suo studio, nel disegno del fondatore Cesi, erano tutte le scienze della natura, da indagarsi con libera osservazione sperimentale, di là da ogni vincolo di tradizione e autorità. Attualmente secondo l’art.1, la sua importante e difficile missione è ampliata, “Essa ha lo scopo di promuovere, coordinare, integrare e diffondere le conoscenze scientifiche nelle loro più elevate espressioni nel quadro dell'unità e universalità della cultura...”
Nel domenica di Resurrezione proponiamo uno speciale del biblista don Fabio R., presentato da Monia Parente, dedicato al Vangelo della Veglia Pasquale: "L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
"Abbiamo solo una vita e vale la pena spenderla bene", è il testamento di una giovane ragazza divenuta Beata. "Abbiamo solo una vita e non la capiamo: chi siamo, dove andiamo, perché esiste il male?", sono i dubbi di un agnostico di mezza età che non sa trovare risposte convincenti. Dal contrasto tra due visioni del mondo così diverse è emerso uno spettacolo fatto di parole, immagini e suoni, che sabato scorso ha riunito 800 spettatori al polifunzionale di Agliè. Lo spettacolo s'intitola "Dai tetti in giù. Chiara Luce Badano raccontata dal basso". Il narratore era Franz Coriasco, giornalista, autore teatrale e radio-televisivo che, interpretando se stesso, agnostico tormentato dai dubbi, ha ripercorso la luminosa parabola di "Chiaretta", la focolarina morta a nemmeno 19 anni per un osteosarcoma, ora elevata all'onore degli altari.
Una “piccola ampolla di sangue”, conservato allo “stato liquido” per via della “presenza di un anticoagulante”. Sarà questa la reliquia di Giovanni Paolo II che verrà esposta alla venerazione dei fedeli in occasione della Beatificazione. Lo spiega in un comunicato ufficiale la Sala Stampa Vaticana. La nota spiega nel dettaglio l’origine della reliquia, inserita in un “prezioso reliquiario fatto preparare appositamente dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice”. “Negli ultimi giorni della malattia del Santo Padre – si legge nel comunicato – il personale medico addetto compì prelievi di sangue, da mettere a disposizione del Centro Emotrasfusionale dell’Ospedale Bambino Gesù in vista di un’eventuale trasfusione. Tale Centro, diretto dal prof. Isacchi, era infatti incaricato di questo servizio medico per il Papa”.
Nella Settimana Santa, centro di tutto l’Anno liturgico, Benedetto XVI ha pronunciato parole intense, parole forti: una sorta di appello accorato all’umanità per ribadire che la porta del Cielo per raggiungere Dio è stata aperta.
La polizia arresta i fedeli della Chiesa domestica e impedisce loro di celebrare insieme la Pasqua. Esperti: le autorità vogliono colpire ogni forma di dissenso, anche per i frequenti collegamenti tra cristiani e attivisti per i diritti umani.
A provare che Papa Wojtyla sia un vero santo e' anche la reazione violenta che si ottiene se si invoca il suo nome durante un esorcismo, questo perche' Satana teme la capacita' del grande Pontefice polacco di ottenere da Dio, insieme alle innumerevoli guarigioni da malattie fisiche che sono attribuite alla sua intercessione, anche la grazia della liberazione dal Demonio. Da arcivescovo di Cracovia, del resto, aveva celebrato personalmente alcuni esorcismi ed e' noto che almeno un altro lo pratico' da Papa. "Che Giovanni Paolo II sia nemico di Satana - ha affermato padre Gabriele Amorth, decano degli esorcisti italiani - lo dimostra il fatto che il demonio schiuma rabbia al suo nome". Per questo, ha aggiunto il religioso paolino, "il demonio lotta contro la sua beatificazione". Ma non riuscira' ad impedirla perche' "Satana e' il grande perdente e Dio vince sempre".
Nell’imminenza della beatificazione di Giovanni Paolo II, presentiamo alcune testimonianze del ricordo e dell’eredità lasciata dalla personalità del pontefice in Asia. Mons. Henry D’Souza, già arcivescovo di Calcutta e suor Glenda, superiora del Nirmal Hriday di Calcutta raccontano la sua visita in India nel 1986. I frutti vivi della “nuova solidarietà” anche con gli indù.
I progressi nella prevenzione e nel trattamento della malattia sono al centro delle riflessioni che accompagnano la odierna Giornata mondiale contro la malaria, terza causa di mortalità tra i bambini. Si stima che circa 800 mila persone muoiano ogni anno a causa della malattia; il 90% delle morti si verifica in Africa, dove la malaria causa circa un sesto di tutte le morti infantili. In occasione dell’odierna ricorrenza, Anthony Lake, il direttore generale dell’Unicef, denuncia che anche in questa Giornata mondiale almeno 2 mila bambini “moriranno a causa di una puntura di zanzara”, nonostante “abbiamo misure efficaci per combattere questa malattia mortale e dobbiamo usarle per salvare vite”.
I Papi che lo hanno visto nascere e affermarsi lo hanno ripetuto a più riprese: il Concilio Vaticano II non ha ancora visto completato il suo disegno spirituale e dottrinale nella Chiesa contemporanea. C’è una ricchezza che attende ancora di esprimere il proprio potenziale di rinnovamento. A sostenerlo è anche il gesuita padre Dariusz Kowalczyk, che al Concilio ha dedicato una lunga rubrica settimanale di approfondimento, oggi giunta alla sua 25.ma e ultima puntata.
Giovanni Paolo II ha sempre incoraggiato e sostenuto i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, tanto da definirli “la nuova primavera della Chiesa”. Di qui la grande gioia con la quale i movimenti vivono, in questi giorni, l’attesa dell’imminente Beatificazione di Karol Wojtyla. Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza di Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Santo.
«Tutti e due vengono da grandi esperienze, quella del pre-Concilio, quindi della preparazione alla grande riforma della Chiesa e l’esperienza del Vaticano II stesso. E poi sono entrambi passati attraverso i totalitarismi, e hanno vissuto in profondità i problemi dell’0ppressione, della soppressione delle libertà. Due uomini di Dio appassionati della verità, della libertà, amanti dell’umanità. Quindi entrambi amici dell’uomo». Sono i principali tratti comuni tra Benedetto XVI e Papa Wojtyła nell’ottica di un testimone d’eccezione: il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, intervistato nel libro Un cuore grande. Omaggio a Giovanni Paolo II (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2011, pp. 124, euro 14) di cui anticipiamo alcuni punti interessanti.
La Chiesa e la società italiana si apprestano a vivere con particolare intensità la Beatificazione di Giovanni Paolo II. Il Papa polacco ha infatti contribuito in modo straordinario alla vita ecclesiale dell’Italia, ma anche al progresso sociale e culturale del Paese. Karol Wojtyla ha amato l’Italia. Un amore contraccambiato, che si manifesta in questi giorni in una miriade di iniziative dedicate al nuovo Beato pressoché in ogni comune italiano. Per parlare del contributo offerto da Giovanni Paolo II all’Italia, Alessandro Gisotti ha intervistato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana.
Nel Lunedì dell’Angelo, Benedetto XVI ha sottolineato come la Risurrezione del Signore segni il rinnovamento della condizione umana e sia il fondamento della Chiesa. Il Papa si è soffermato sulla vittoria di Cristo sulla morte, al Regina Caeli al Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, dove si è trasferito ieri pomeriggio. Nell’odierna Giornata per i bambini vittime della violenza, promossa dall’associazione “Meter”, il Papa ha quindi esortato tutte le realtà ecclesiali ad impegnarsi per contrastare questa piaga e per sensibilizzare le coscienze contro lo sfruttamento e l’indifferenza.
Ascoltate i commenti al messaggio del 25 aprile 2011 di padre Livio e Marija.
Al cristianesimo dopo avere visto alla tv italiana una messa celebrata dall’allora papa Giovanni Paolo II. È la storia di Miranda Mulgeci, 30enne albanese, che la notte del sabato santo ha ricevuto battesimo, cresima e prima comunione da Benedetto XVI insieme ad altre cinque persone. Miranda racconta la storia del suo percorso all’incontro con Gesù attraverso Papa Wojtyla, che sarà beatificato domenica prossima.
Nell’Omelia della Notte di Pasqua, Benedetto XVI ha toccato una corda scoperta del pensiero postmoderno: “Il racconto della creazione ci dice, dunque, che il mondo è un prodotto della Ragione creatrice. E con ciò esso ci dice che all’origine di tutte le cose non stava ciò che è senza ragione, senza libertà, bensì il principio di tutte le cose è la Ragione creatrice, è l’amore, è la libertà. Qui ci troviamo di fronte all’alternativa ultima che è in gioco nella disputa tra fede ed incredulità: sono l’irrazionalità, l’assenza di libertà e il caso il principio di tutto, oppure sono ragione, libertà, amore il principio dell’essere? Il primato spetta all’irrazionalità o alla ragione?”. La corda scoperta sta nel fatto che la vulgata di moda sui giornali e sui libri di scuola è quella di assolutizzare il criterio opposto: il marchio profondo dell’irrazionale nel mondo.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Alla recita del Regina Caeli, a Castel Gandolfo, Benedetto XVI ricorda che tutta la Chiesa ha ricevuto la missione di evangelizzare. In spagnolo l’augurio che “la pace che nasce dal trionfo del Signore sul peccato si estenda su tutta la terra”.
"Se non fossi Papa, sarei gia' a Medjugorje a confessare". Giovanni Paolo II pronuncio' questa frase in un colloquio con la veggente Mirjana Dragicevic. Lo rivela il postulatore della causa di beatificazione, mons. Oder, in un'intervista al giornalista di Famiglia Cristiana Savero Gaeta.
Quando fu eletto, il 16 ottobre 1978, il suo desiderio sarebbe stato quello di prendere il nome di “Stanislao I”, in omaggio alla sua patria, di cui san Stanislao è patrono. Ma gli fu fatto notare che era un nome estraneo alla tradizione romana dei pontefici; e allora scelse il nome di Giovanni Paolo II, che riuniva in sè il ricordo dei suoi tre predecessori immediati. Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo I. Lo rivela il vaticanista Marco Tosatti nel volumetto “99 domande su Wojtyla”. Al momento dell’annuncio molti pensarono che per la prima volta nella storia era stato eletto un pontefice africano. Infatti il suo nome, pronunciato da Felici, “voiti’ua”, ebbe alle orecchie dei telespettatori, e di molti in piazza San Pietro un suono africano. Uno straniero, dunque, che errori di pronuncia a parte (è rimasto nella mente di tutti una delle sue prime frasi: “se sbaglio mi correggerete”) al momento dell’elezione parlava giaà undici lingue: polacco, slovacco, russo, italiano, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, ucraino e inglese, oltre al latino.
Attori, giornalisti, calciatori, personaggi popolari della tv: ad un certo punto della loro vita sono stati folgorati sulla via di Damasco, come accadde a Saulo di Tarso, il terribile persecutore dei cristiani che dopo una visione abbacinante divenne il più accanito e convinto seguace di Cristo : l'apostolo Paolo.
Mentre su Rai Uno va in onda la Via Crucis di Benedetto XVI, su Rai Due viene trasmesso il "concertone" con Zucchero, la figlia, Van De Sfroos e altri cantanti. "Non ho mai suonato il Venerdì Santo e il Sabato Santo, neanche quando facevo il dj", dichiara Jovanotti ad Avvenire.
“Barabba è simbolo della nostra civiltà, è l’uomo di cui Cristo prese il posto sulla croce, come se Cristo fosse morto per salvare lui e quindi in lui si riassume l’umanità intera, salvata!”. Ecco lo snodo... Barabba rappresenta l’uomo della nostra epoca, cinico e peccatore, che riceve lo sguardo illuminante da Cristo, ma necessita di tempo per capire il valore della grazia ricevuta e cambiare. Proprio come accade a Pietro Sarubbi, l’attore, scelto da Mel Gibson per il ruolo di Barabba nel film "The Passion of the Christ", che racconta la sua avventura in un libro "Da Barabba a Gesù. Convertito da uno sguardo" (Ed. Itaca, Castel Bolognese 2011).
«Lo tsunami non è stato una punizione della natura né tantomeno di Dio, ma l’occasione di un nuovo inizio per tutti i giapponesi. Mai come in queste settimane il Paese ha dimostrato di essere sereno e pieno di speranza, e di avvertire la presenza di Dio. La resurrezione di Cristo è l’inizio della più grande speranza e anche il mio popolo, che non è cristiano, in questi giorni si sta comportando come se lo fosse». Ad affermarlo è Etsuro Sotoo, lo scultore giapponese che sta completando la Sagrada Familia a Barcellona. Convertitosi al cattolicesimo dopo l’incontro con il capolavoro di Antoni Gaudì, Sotoo racconta come il suo popolo si appresta a vivere la Pasqua dopo il terremoto di magnitudo 9.0 e lo tsunami che è seguito.
Oggi è stata una tipica “Chicago style”. La Via Crucis attraverso la City di Chicago è partita alle 9 di mattina dalla Daley Plaza (sede del comune, nel cuore amministrativo e finanziario della città). Nonostante la pioggia, vento, 30F come ampiamente previsto ci siamo ritrovati in circa 200 a seguire la croce insieme a Fr Luca Brancolini, della Fraternità sacerdotale San Carlo. Come sempre c’è un po’ di esitazione, e la pioggia si intensifica proprio all’ora della partenza. Per questo si vive il momento con grande tensione, nel desiderio di seguire la croce ma anche intimoriti dalle circostanze atmosferiche decisamente avverse. Poi si parte e mentre porto la croce intravedo i volti degli amici del servizio d’ordine che mi indicano la strada e così un poco alla volta il passo diventa sempre più sicuro e deciso. Si può camminare con certezza solo nella compagnia di chi lo ha incontrato.
Pubblichiamo, in occasione della S. Pasqua, tre testimonianze di detenuti. Si tratta di tre brevi lettere che loro stessi si sono offerti di scrivere e pubblicare, per far conoscere all’esterno il significato che ha per loro la grande festa cristiana della Resurrezione. Bledar Dinja, albanese di 37 anni, ergastolo, Alberto, 46 anni, due ergastoli, Franco, 45 anni, ergastolo, non “guadagnano” nulla, in termini giudiziari, da questo gesto. Continueranno a scontare la condanna. Ma, come scrive Franco, «chiedendo la Sua misericordia vivo in un modo che non è più così oscuro». È quello che tutti e tre, giorno dopo giorno, hanno fatto e continuano a fare in questo loro tempo di detenzione. A metà maggio Bledar Dinja entrerà a far parte della comunità cristiana e riceverà il sacramento del battesimo con il nome di Giovanni.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Evangelizzare attraverso la musica è la nuova forma di predicazione che ha preso forma nel Cammino Neocatecumenale grazie alla composizione di un'opera sinfonica il cui autore è l'iniziatore di questo itinerario di riscoperta del Battesimo, lo spagnolo Kiko Argüello. La Domus Galilaeae, una casa di preghiera e convivenze situata sul Monte delle Beatitudini e diretta dal Cammino Neocatecumenale, è stata lo scenario di due celebrazioni in cui l'orchestra ha interpretato la sinfonia. Questa celebrazione liturgica è composta da una monizione ambientale e dalla proclamazione della lettura di Ezechiele relativa alla spada che trapasserà l'anima della Vergine Maria, dall'omelia, da preghiere e dal Padre Nostro. L'idea di comporre una sinfonia come mezzo di evangelizzazione è nata dopo la realizzazione del disco in spagnolo “Paloma Incorrupta” (“Colomba Incorrotta”), dedicato alla Vergine Maria, su richiesta dell'Arcivescovo di Madrid, il Cardinale Antonio María Rouco Varela, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Madrid ad agosto. Argüello ha riunito 170 musicisti professionisti di tutta la Spagna appartenenti a questa realtà ecclesiale per iniziare a lavorare e a dar forma alla composizione musicale nel contesto delle varie convivenze (Spagna, Italia, Israele) in un clima di penitenza, preghiera e celebrazione dell'Eucaristia.
Circa 1.000 anglicani sono stati accolti nella piena comunione con la Chiesa cattolica durante questa Settimana Santa in varie celebrazioni organizzate dall'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham, una specie di Diocesi senza territorio creata da Benedetto XVI in Inghilterra e Galles per l'accoglienza e l'assistenza spirituale di questi fedeli. Si tratta di una trentina di gruppi – circa sessanta chierici anglicani –, una tappa decisiva nella risposta del Papa alle richieste di parte degli anglicani di tornare alla Chiesa cattolica in comunità, prevista dalla Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus. In generale, questi gruppi anglicani sono stati accolti nella Chiesa cattolica da uno dei tre ex Vescovi, ora ordinati sacerdoti cattolici: monsignor Keith Newton, superiore dell'Ordinariato personale, e i monsignori John Broadhurst, ex Vescovo di Fulham, e Andrew Burnham, ex Vescovo di Ebbsfleet.
Una veglia di preghiera mariana la sera del prossimo 30 aprile – giorno precedente il rito di beatificazione di Giovanni Paolo II - e la recita personale del santo rosario: sono le proposte che il Segretariato del Forum internazionale di Azione cattolica ha raccomandato alle associazioni di Azione cattolica di tutto il mondo “per unirsi idealmente nel ringraziare il Signore e affidarci come il futuro beato alla Vergine Maria”. Il Forum, nato nel 1987 durante il pontificato di Papa Wojtyła, conta 25 Paesi membri e 25 Paesi osservatori in 4 continenti.
Santa Mary MacKillop, la prima santa nata in Australia, sarà festeggiata con una solennnità l'8 agosto. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha approvato la richiesta della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'Australia di elevare la memoria liturgica di Santa Mary MacKillop da “festa” a “solennità”.
Per fortuna non sono esplose, ma se le bombe fossero saltate in aria avrebbero probabilmente provocato una carneficina senza precedenti. Su segnalazione di alcuni sospetti terroristi, arrestati giovedì 21 aprile (19 in totale), la polizia indonesiana ha sventato un attentato di grossa entità contro una chiesa cattolica nei pressi della capitale Giakarta. Le notizie non sono concordanti, ma il Jakarta Globe (23 aprile) parla di sette bombe, cinque cosiddette "pipe bombs" e due massicci zaini bomba. Erano sepolte in un terreno incolto vicino alla Christ Cathedral Church a Serpong, nella reggenza di Tangerang, un quartiere suburbano a sudovest della capitale. Gli ordigni sono stati disattivati dagli artificieri del reparto speciale "Degana", e le autorità indonesiane non hanno alcun dubbio sull'obiettivo dell'attentato fallito. Era la chiesa cattolica, e le bombe dovevano esplodere proprio in occasione delle celebrazioni del Venerdì Santo.
Una esplosione nel cuore di Baghdad, in Iraq, proprio nel giorno di Pasqua. Una bomba è stata collocata davanti a una Chiesa ed è deflagrata provocando il ferimento di almeno quattro persone nel giorno della più importante festività cristiana.
Dai canti in discoteca alle preghiere dedicate alla Madonna di Medjugorje. Non c’è che dire, un bel salto in avanti per Ania Goledzinowska: showgirl, modella e attrice ma - soprattutto - una ragazza dal volto angelico che ha scritto un romanzo-verità «con gli occhi di bambina»; metafora che è diventata anche il titolo del suo primo libro («Con gli occhi di bambina. Alla ricerca dell’innocenza perduta» ed. Piemmeincontri, pagg. 266, 16,50 euro). Racconta Ania: «Dio mi ha tenuto la Sua mano sul capo, e mi ha aiutato a ritrovare la speranza e la voglia di sognare. I sogni sono per l’anima ciò che per una piantina è l’acqua. Significa che sei viva, ma viva veramente.
La Risurrezione di Cristo ha cambiato il mondo, è accaduto qualcosa d’inaudito: Colui che era morto vive di una vita che non è più minacciata da alcuna morte. Si è inaugurata una nuova forma di vita, una nuova dimensione della creazione: è quanto ha affermato il Papa durante la solenne Veglia Pasquale da lui presieduta nella Basilica Vaticana. La celebrazione ha avuto inizio nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero pasquale, donato dalla Comunità Neocatecumenale di Roma. Il Papa ha amministrato il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione a sei catecumeni, provenienti da Svizzera, Albania, Russia, Perù, Singapore e Cina. L’omelia del Papa è partita dalla prima lettura della Veglia, il racconto della creazione, che è da considerare “una profezia”, non “un’informazione sullo svolgimento esteriore del divenire del cosmo e dell’uomo”: “Il mondo – ha detto - è un prodotto della Parola, del Logos” che “significa ‘ragione’, ‘senso’, ‘parola’. Non è soltanto ragione, ma Ragione creatrice che parla e che comunica se stessa.
Tutti nel mondo, in questi mesi, vedono tumulti, catastrofi e caos. Analisti e media brancolano nel buio. Tutto dà segno di disfacimento. Un invisibile tsunami ci sta travolgendo. Eppure io conosco i segni di una primavera nascosta. Ma bisogna volgere lo sguardo altrove. Bisogna accorgersi di qualcosa che sta accadendo nel silenzio, lontano dai riflettori. Come quando stava crollando l’impero romano e sembrava vi fossero solo le rovine e le orde barbariche e i lupi che infestavano ogni luogo: invece qualcuno silenziosamente stava piantando il seme di una nuova civiltà e della città di Dio. Dunque non guardate dove guardano tutti i media, cioè verso le rovine, perché la novità e la speranza non vengono dalla politica, dall’economia, dagli stati, dagli intellettuali, dagli eserciti o dalle sedicenti rivoluzioni. La novità vera sembra fragile e silenziosa come le gemme che spuntano a rinnovare la vita di un bosco.
Cristo è risorto, è veramente risorto! Alleluja!
Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Il 15 maggio 1981 il Papa avrebbe dovuto pronunciare un discorso commemorativo del 90° anniversario dell’enciclica Rerum novarum (1891) con la quale il suo predecessore Leone XIII (1878-1903) aveva trattato la “questione operaia”, sorta in seguito alla rivoluzione industriale e allo smembramento del sistema corporativo, e quindi alla nascita di un capitalismo primitivo che non tutelava i diritti degli operai e li esponeva al rischio di essere fagocitati dalla propaganda marxista. La Rerum novarum rappresentò anche l’inizio del tentativo di organizzare i diversi interventi pontifici in materia sociale in un corpo dottrinale, che poi si chiamerà appunto dottrina sociale della Chiesa. L’attentato subito dal Papa in piazza san Pietro il 13 maggio glielo impedì e il discorso venne letto al suo posto dal segretario di Stato card. Agostino Casaroli (1914-1998).
Sorveglianza, infiltrazione, pedinamento di religiosi e di laici, uso abusivo dei meccanismi amministrativi. Secondo il Rapporto 2010 di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, sono questi i mezzi attraverso i quali il regime cubano limita la libertà religiosa. Le Chiese e i gruppi religiosi devono iscriversi nel Registro delle Associazioni del Ministero di Giustizia per poter ricevere visite dall’estero, importare materiale religioso, riunirsi in luoghi di culto approvati e, in certi casi, viaggiare per motivi religiosi.
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato». La Chiesa è nata dalla costatazione di un fatto: Gesù crocifisso morto e sepolto, è risuscitato. E la comunità cristiana continua ad essere costruita sul fondamento di questo fatto. Essa non è raccolta primariamente attorno all’insegnamento religioso di un maestro; non è in primo luogo la comunità di coloro che accettano di vivere secondo un determinato codice morale. Più semplicemente, è la comunità di coloro che credono alla narrazione del seguente fatto: Gesù è risorto. È un fatto realmente accaduto nella storia - un fatto storico - di cui gli Apostoli sono testimoni e non certo gli inventori. È un fatto: non un mito o un simbolo creato per comunicarci significati religiosi, o per stimolarci ad impegni etici.
Sta germogliando a Johannesburg, in Sudafrica, il seme dell’impegno di decine di catechisti laici affiancati, nel loro lavoro, dai sacerdoti: domani, giorno di Pasqua, nel corso di una solenne liturgia celebrata dall’arcivescovo Buti Joseph Tlhagale nella cattedrale di Cristo Re, ben 1116 catecumeni riceveranno il Battesimo e poi i sacramenti dell’Eucarestia e della Confermazione.
Un appello alla pace e la speranza di un futuro migliore: così la Repubblica Democratica del Congo si prepara a festeggiare la Santa Pasqua. Mons. Richard Domba Mady, vescovo di Doruma-Dungu, diocesi nell’est del Paese, attraverso la Misna ha lanciato un appello alla pace dopo le violenze di questi giorni che hanno avuto per oggetto la popolazione civile. Nel corso dell’ultima settimana, infatti, ci sono stati ben due attacchi da parte dei ribelli dell’Esercito di resistenza del Signore (Lra) nel centro della città, che hanno causato tre vittime.
Tutta la Chiesa oggi, Sabato Santo, giorno del silenzio, è in attesa: si appresta a celebrare la solenne Veglia Pasquale, nella quale ci è annunciata la Risurrezione di Cristo. Benedetto XVI presiederà la Veglia alle 21.00, nella Basilica Vaticana.
Cosa è successo a Valentia, ai suoi scintillanti giardini? Cosa è successo a Murcia e a Jativa, città di eccelsa bellezza? E a Jaen? Cosa è successo a Cordoba, dove le scienze sedevano come su un trono e le arti fiorivano come in primavera, e la gloria tutto illuminava? Cosa è successo a Siviglia, alle sue feconde riviere, rivestite di fiori profumati?
Benedetto XVI ha preseduto il rito, celebrato anche quest’anno nella suggestiva cornice del Colosseo. Nei testi, scritti da una monaca, si è anche fatto memoria della persecuzione “contro i suoi servi e discepoli” e “nei confronti di Pietro”.
Intervistato da gente “comune”, Benedetto XVI parla delle vittime dello tsunami, dei cristiani perseguitati in Iraq, del dramma della Costa d’Avorio, della presenza dell’anima anche in un corpo in stato vegetativo, della discesa di Gesù agli inferi e dell’affidamento che ognuno deve compiere a Maria.
“La Croce ci parla dell’amore supremo di Dio”. E' quanto ha detto questo venerdì sera Benedetto XVI al termine della Via Crucis al Colosseo, che quest'anno ha avuto una novità: due bambini, due fratelli, Diletta di 10 anni e Michele di 12, hanno letto i sottotitoli delle 14 Stazioni. A portare la Croce, sono stati: il Cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini; una famiglia romana e una dell’Etiopia; due monache agostiniane; un francescano e una ragazza egiziani; un malato in carrozzella accompagnato da un barelliere e una sorella assistente dell'Unitalsi; e infine due frati francescani della Custodia di Terra Santa. Per la prima volta nel pontificato di Papa Ratzinger, quest'anno l'intero ciclo di meditazioni che hanno accompagnato le 14 stazioni della Via Crucis è stato scritto da una donna: suor Maria Rita Piccione, madre agostiniana.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
L'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer, invita i cattolici a non accontentarsi “di qualsiasi immagine di Gesù Cristo”. In un articolo apparso sulla rivista “O São Paulo”, il porporato invita a non fermarsi alle immagini di Gesù “che si limitano a promettere miracoli e non chiedono la conversione del cuore, o nascondono il cammino della croce”. “Sono tante le immagini distorte e fantasiose su Gesù, nel corso della storia e anche oggi”, ha affermato. La Chiesa, “comunità dei discepoli di Gesù Cristo, ha sofferto molto all'inizio per affermare e preservare l'immagine attendibile di Gesù e per trasmetterla in modo fedele attraverso i secoli”.
Ponte tra due mondi, di Wojtyla si ricorda il suo essere stato mediatore tra l'etica e il lavoro. Un'opinione diffusa, raccontata in un convegno, il 20 aprile a Roma, al Palazzo della Cancelleria. A motivarla, tra gli altri, il cardinale Renato Raffaele Martino, l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Il Papa che ha dato voce all'homo ergaster, simbolicamente – non sfugge la coincidenza – sarà proclamato beato domenica 1 maggio, appunto festa dei lavoratori: evento «eccezionale e inusuale», lo definisce l'ex leader di Rifondazione Comunista, Bertinotti. E in fondo si tratta della beatificazione di colui che, in rete, è definito "prete operaio": quando le forze di occupazione naziste chiusero l'università, il giovane Karol Wojtyla entrò nella Solvay polacca, lavorando per quattro anni nelle cave di pietra di Zakrzowek, poi alle caldaie di Borek Falecki e Nowa Huta.
Ieri pomeriggio alla Domus Galilaeae, il Centro internazionale del Cammino neocatecumenale in Terra Santa sul lago di Tiberiade, si è tenuta una celebrazione “sinfonico-catechetica” davanti a 900 ebrei giunti da tutto Israele, dove è stata eseguita la sinfonia “Getsemani”, scritta dall’iniziatore del Cammino Kiko Arguello ed eseguita da 120 musicisti e coristi provenienti da Spagna, Italia e Polonia. Come ha detto Kiko, “queste celebrazioni sinfonico-catechetiche” – come quella presentata martedì sera ai cristiani di terra Santa – "vogliono portare con la Parola di Dio e la musica, un messaggio che tocchi profondamente l’anima dell’uomo contemporaneo”. Al concerto di ieri erano presenti tra l’altro cinque rabbini, il direttore della Fondazione ebraica che sta realizzando il Parco Memoriale Giovanni Paolo II e la direttrice del Conservatorio di Gerusalemme. Ma come è stato accolto dagli ebrei presenti l'evento di ieri? Ci risponde il responsabile della Domus Galilaeae, don Rino Rossi.
Si è tenuto martedì sera alla Domus Galilaeae, il Centro internazionale del Cammino neocatecumenale sul lago di Tiberiade, una celebrazione "sinfonico-catechetica" dove è stata eseguita la sinfonia “La sofferenza degli innocenti”, scritta dall’iniziatore del Cammino, Kiko Argüello. Il concerto è stato eseguito da 120 elementi tra musicisti e coro provenienti da Spagna, Italia e Polonia. In un clima di profonda commozione la sinfonia è stata eseguita davanti a 800 cristiani di Terra Santa. Presenti l’arcivescovo greco-melkita mons. Elias Chacour, il vescovo latino di Nazareth mons. Giacinto Marcuzzo, l’incaricato degli Affari religiosi del governo di Israele, parroci, suore, gente dello spettacolo e numerosi fedeli che provenivano non solo dalla Galilea ma anche da Gerusalemme e da Tel Aviv.
Sia per Wasantha Wickremasinghe che per Dhammica Perera, l’incontro con la religione cristiana è arrivato in momenti difficili della vita. Un cammino di fede lungo, intrapreso grazie alle loro famiglie.
Speravamo almeno in qualche zona incontaminata, magari proprio quelle belle storie di Topolino e Paperino che sembravano fatte apposta per liberare la mente, per passare qualche minuto spensierato, magari con il sorriso. E invece no, anche Topolino è stato attaccato dal virus ecologista, dall’indottrinamento forzato alla nuova religione che non prevede momenti di svago, ma solo impegno per salvare il pianeta, qualunque cosa si faccia.
Si chiama «dissonanza cognitiva». È una tecnica elaborata dagli psicologi negli anni '50 per indurre le persone a cambiare opinione e consiste nel creare un conflitto tra quello che si pensa e quello che si sente, ovviamente a vantaggio dei sentimenti. Mi spiego con un esempio concreto: qualche mese fa, durante una manifestazione contro una importante carica dello stato, è stato fatto salire sul palco un ragazzino di 13 anni per leggere una invettiva contro quel politico. L'idea era quella di creare un conflitto tra la simpatia spontanea che i bambini creano in noi e le opinioni a favore del personaggio in questione. In questo caso la strategia della dissonanza cognitiva si è trasformata in un boomerang perché l'episodio non ha suscitato sentimenti positivi, bensì negativi, a causa della strumentalizzazione di un bambino nello scontro ideologico, oggi particolarmente violento ed acceso. La stessa strategia della dissonanza cognitiva è stata usata, più recentemente, dall'associazione Famiglie Arcobaleno, cioè da un gruppo di persone che ha deciso di assumere una identità gay dopo aver avuto dei figli da una relazione eterosessuale. In un filmato diffuso in internet si vedono dei bambini di genitori appartenenti a Famiglie Arcobaleno; interrogati, i bambini rispondono che la loro famiglia è composta «da Giuseppina, da Raffaella e da... io»; un altro bimbo, più grandicello, va oltre e spiega che «la mia famiglia è composta dalle mie due mamme e dai miei due fratelli minori».
Molte comunità sono ancora divise a causa dell’Associazione patriottica. Nel’Hebei le comunità sotterranee cambiano luogo di riunione per non farsi arrestare dalla polizia. A Shanghai, gioia per il processo di beatificazione di Paolo Xu. Ma i cattolici sotterranei vorrebbero anche quella del card. Gong Pinmei. Eppure in tutte le comunità ufficiali e sotterranee vi saranno decine di battesimi.
L’arcivescovo emerito di Lahore sottolinea che i fedeli festeggeranno in modo “discreto, ma carico di gioia”. Il timore di attentati e la crisi economica spingono i cristiani a celebrare senza grandi fasti. Alcune famiglie trascorreranno la Pasqua nei campi, per un raccolto che si annuncia “eccezionale” e per limitare “il problema della fame”.
Benedetto XVI presiederà questa sera, alle 21.15 al Colosseo, il pio esercizio della Via Crucis. I testi di meditazione per le 14 Stazioni sono stati composti, per incarico del Papa, dalla Madre agostiniana Maria Rita Piccione.
La donazione totale di Cristo trasforma il mondo: è questo, in sintesi, quanto ha affermato Benedetto XVI ieri pomeriggio nella Basilica di San Giovanni in Laterano durante la Messa in Coena Domini, inizio del Triduo Pasquale. Il Papa ha parlato degli attacchi di Satana contro la Chiesa, che è sempre di nuovo sorretta dalla mano del Signore. Quindi, ha compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici sacerdoti della diocesi di Roma. Al momento dell’offertorio, la colletta è stata dedicata alle vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone.
Oggi, a partire dalle 14.10, durante la trasmissione di RaiUno “A sua immagine”, Benedetto XVI risponderà a sette domande su Gesù formulate dai telespettatori. Due risposte del Papa sono state anticipate dal quotidiano Avvenire, Radio Vaticana e Osservatore Romano.
Esce oggi in oltre 60 sale cinematografiche in molte città della Germania e anche in Svizzera un nuovo film, assai originale, che presenta sul grande schermo la figura di Benedetto XVI e la realtà della vita in Vaticano visti attraverso gli occhi di un bambino.
“I testimoni della Croce e della Risurrezione di Cristo hanno trasmesso alla Chiesa e all’umanità uno specifico Vangelo della sofferenza”. E’ quanto scrive Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica “Salvifici Doloris” dell’11 febbraio del 1984 ed incentrata sul senso cristiano della sofferenza. La vita e il Pontificato di Giovanni Paolo II, che il prossimo primo maggio verrà proclamato Beato, sono profondamente legati anche a questo tema. Sul rapporto tra Papa Wojtyla e la sofferenza si sofferma al microfono di Romilda Ferrauto, mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari, istituito proprio da Giovanni Paolo II.
Segni di morte sono diffusi in tutta l’Asia, dal vicino all’estremo oriente. Ma vi sono anche segni di Vita da parte delle Chiese dell’Asia, sostenute dalla vittoria sulla morte di Gesù Cristo, il crocifisso che è risorto. L’invito di Giovanni Paolo II, “Aprite le porte a Cristo!”, è ancora più attuale con la sua beatificazione.
“Carissimo Padre, soffro di una grave depressione. Non ho più voglia di vivere. Sono stanca di un’esistenza vissuta tormentata di fantasmi, di ossessioni. Non ho certezze, cammino nelle sabbie mobili della mia neurosi. Una vita assurda, che passa fra ricoveri in ospedale e psicofarmaci. Per una persona come me, che ha perso il gusto di tutto ed è attratta dalla forza della disperazione, verso l´annullamento di me stessa, la Risurrezione di Cristo ha qualcosa da dire, può diventare una ragione per continuare a vivere”. Ecco, vorrei dedicare alcune brevi parole a quanti come lei o come me sono passati o sono nel mezzo di questa terribile malattia e che sono pressoché dimenticati non solo nella società, ma spesso anche da noi che diciamo di aver incontrato Gesù. “Se Cristo non fosse risorto vana è la nostra fede”, dice san Paolo, e se Cristo non fosse contemporaneo ed io non potessi vederlo e toccarlo, sarebbe assurdo ancor di più per noi che per gli altri l’esistenza carica di quello che Cesare Pavese chiamava “L’oscuro male del vivere quotidiano”.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia che terminerà il primo maggio, festa della Divina Misericordia (indulgenza per chi si comunica e si confessa). Vi invito a fare questa novena, è una delle più importanti. Cercate di ricordarvi giorno per giorno.
Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Cor­po Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.

Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio.
Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5.
- Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI -
Benedetto XVI celebra la messa “nella cena del Signore”. La preghiera per l’unità. Anche oggi Gesù “sostiene” Pietro. Tutti abbiamo bisogno di conversione. I “posti vuoti” in Terra Santa. Le offerte destinate alle vittime dello tsunami.
Benedetto XVI risponderà alle domande della gente comune venerdì prossimo, 22 aprile, in un intervista che verrà mandata in onda, alle ore 14.10, da Rai Uno nella trasmissione “A sua immagine. Domande su Gesù”. Il Papa ha infatti accettato - “ed è una novità assoluta”, secondo quanto sottolineato da “L'Osservatore Romano - di rispondere ad alcune domande poste dal pubblico su una serie di quesiti su temi di attualità. Il primo dei sette selezionati dalla redazione della trasmissione, condotta da Rosario Carello e curata dal servizio religioso della televisione italiana, giunge dal Giappone flagellato dalla catastrofe e dalle sue conseguenze.
In occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e il Vicariato di Roma, in collaborazione con la “Radio Vaticana”, hanno intrapreso un'importante iniziativa di fede e comunicazione. Si chiama “Digital Sentinels” (“Sentinelle Digitali”) e mira a creare gruppi di cattolici, giovani e non, sulla web, e soprattutto su Facebook e Twitter, per portare la figura e le parole del nuovo beato nel mondo digitale.
È ancora vivo tra i lavoratori dell’Enel di Civitavecchia il ricordo della visita compiuta ventiquattro anni fa dal Pontefice «venuto da molto lontano». Era il 19 marzo 1987, solennità di san Giuseppe, e nell'antica città portuale Papa Wojtyła volle ben due incontri con il mondo del lavoro «per portare — disse al suo arrivo — una parola di incoraggiamento e l’invito ad avere fiducia nella capacità che il Vangelo possiede di trasformare e salvare anche il mondo di oggi». Dignità dell'uomo e rispetto dell'ambiente furono i temi di fondo del suo viaggio. In un solo giorno pronunciò ben sette discorsi, incontrando in pratica tutte le realtà del territorio della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. A cominciare dalla cittadinanza, che lo accolse festante di buon mattino, dopo l'atterraggio del suo elicottero al Forte Michelangelo, nella zona del Porto.
Gli evangelisti hanno raccolto e ci hanno trasmesso alcune parole di Gesù sulla croce. Sono un lascito prezioso: al loro ascolto, riusciamo a entrare un poco nell’animo di Gesù, mentre nella solitudine, unicamente colmata dalla presenza del Padre, egli consuma il mistero della sua morte redentrice. La prima parola che ascoltiamo è quella del perdono per quanti lo hanno crocifisso e, vociando ai piedi della croce, lo deridono e lo oltraggiano: «Padre, perdona loro, poiché non sanno quello che fanno» (Luca, 23, 34).
Essere cristiani dà gioia ma anche inquietudine: non è infatti una ragione di «vanto» ma un richiamo a «rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarlo e condurre a Lui». Lo ha detto il Papa all’omelia della messa crismale presieduta nella mattina del Giovedì Santo, 21 aprile, nella basilica Vaticana.
Don Ezio Prato e don Andrea Bellandi, entrambi professori di Teologia fondamentale, il primo a Milano presso la Facolta teologica dell’Italia settentrionale, il secondo a Firenze alla Facoltà teologica dell’Italia centrale, intervenuti alla trasmissione "Gli spari sopra" hanno colto alcuni elementi di novità nel secondo volume del Gesù di Nazaret di Papa Benedetto XVI, tra cui la riconsiderazione dell’aspetto cronologico del Vangelo di Giovanni. Era prassi considerare il Vangelo dell’apostolo prediletto come uno scritto simbolico, in modo che la scansione storica della vita di Cristo assumeva un significato solo simbolico.
Il Vicario apostolico di Tripoli racconta la sofferenza e la paura del popolo libico, colpito dai bombardamenti e dalla divisione che ha spaccato in due la popolazione. Per il prelato la presenza e la grande attività della comunità cristiana libica è un sostegno spirituale anche per i musulmani, che chiedono l’intervento del Papa per fermare la guerra. L’invito di mons. Martinelli a pregare durante la Settimana Santa per la sofferenza del popolazione libica cristiana e musulmana.
Maqsood Ahmed, musulmano, dovrà inoltre versare una multa di circa 47mila dollari. Rashid e Sajid Masih Emmanuel, ammanettati, sono stati freddati a colpi di arma da fuoco il 19 luglio 2010 davanti al tribunale cittadino. I due erano accusati in base alla “legge nera”, ma il procedimento era diretto verso l’archiviazione.
Benedetto XVI celebra la Messa crismale, durante la quale si benedicono gli oli santi e i sacerdoti rinnovano le promesse sacerdotali. Giovanni Paolo II “grande testimone di Dio e di Gesù Cristo nel nostro tempo”.
Per i credenti della Bassa Bresciana e più in generale dell'intera provincia, si tratta di un evento eccezionale. L'8 maggio, Marija Pavlovic, una dei sei veggenti di Medjugorje sarà ospite di una giornata preghiera in programma al Palasturla di Manerbio. DALLE 9,30, NELLA MAXI struttura per eventi equestri, la mistica, che vive a Monza, parlerà delle sue esperienze spirituali. Alle 18,40, il momento più emozionante: Marija Pavlovic Lunetti renderà partecipi i fedeli del suo quotidiano contatto con la Vergine, vivendo, anzi condividendo simbolicamente l'estasi della presunta apparizione.
Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce (Gv11,9) Il panorama che ci circonda, quello che questo Giovedì santo sorprende, come tempo Altro nel tempo cronologico, è così oscuro che non si può incontrar queste parole di Gesù senza sentirsene presi, senza rimanerne impigliati. Quell’ora notturna in cui è inevitabile l’inciampo, la indicò Giuda, uscendo dal cenacolo: era notte, commenta l’evangelista Giovanni. Era notte, una notte così nera da non poter distinguere cosa da cosa, verità da menzogna, bene da male, vero da falso. Era come la notte di questo mondo così terribilmente impenetrabile, nonostante le illuminazioni a giorno, le luci al neon, le lampade fluorescenti. Sì, nonostante ciò, siamo al buio, inciampiamo nella menzogna, nel grottesco, nel non senso. Siamo nella notte della capacità critica, nella notte della ragione, nella notte dei valori. Ed entriamo nel Giovedì santo così, dietro le spalle di Giuda, mentre si chiude la porta del cenacolo e noi fuori con lui, soli e nella paura perché la notte impenetrabile del cielo corrisponde a una notte interiore, ancora più fonda e silenziosa.
La notizia arriva dalla Gran Bretagna. Una clinica del servizio sanitario nazionale ha ricevuto l’autorizzazione a somministrare iniezioni mensili che bloccano la pubertà a bambini che si dicono incerti sulla loro identità sessuale. In sostanza chi si sente "diverso" rispetto al suo genere d'appartenenza potrà essere sottoposto ad una cura farmacologica che blocca temporaneamente la pubertà consentendo al ragazzo di riflettere in tutta calma sul proprio orientamento sessule prima che appaiano i tratti spiccatamente maschili o femminili. Sul tema abbiamo raccolto il contributo di Chiara Atzori, infettivologa presso l'ospedale Sacco, dell'associazione Obiettivo Chaire
Quest’anno Pasqua cade un mese dopo l’iniziativa parigina del «Cortile dei gentili», promossa dal Pontificio Consiglio per la Cultura del cardinale Gianfranco Ravasi e cui il Papa si è rivolto con un videomessaggio, che abbiamo a suo tempo commentato su La Bussola Quotidiana. A Pasqua la contrapposizione fra credenti e atei emerge in modo particolarmente evidente: «Dio o c’è o non c’è. Ci sono solo due opzioni», ricordava Benedetto XVI ai giovani di Roma rispondendo alle loro domande il 6 aprile 2006.
Suor Daniela Sabatino è la madre generale della congregazione delle «Suore dell’Addolorata Serve di Maria di Pisa». La congregazione ebbe origine il 28 dicembre 1895 con la vestizione delle prime sette sorelle, Florida Pardelli, Giuliana Brogi, Concetta Sassetti, Maria Sassetti, Serafina Grisanti, Teresa Grisanti ed Eletta Dini. Queste suore provenivano dalle «Oblate Ospedaliere di Santa Chiara», una delle più antiche istituzioni pisane dedite al servizio negli ospedali, ed ebbero fin da subito una vocazione ad operare nelle strutture ospedaliere. «La svolta per la nostra Congregazione – spiega don Daniela – avvenne il 31 maggio 1907, quando il Cardinal Maffi consegnò alla nuova famiglia religiosa le prime Costituzioni. Da quel momento il nostro carisma iniziò a risplendere in tutta la sua bellezza e ricchezza spirituale. Nel luglio 1954 ricevemmo l’approvazione pontificia e proprio in quegli anni vivemmo la nostra stagione più felice».
I Vangeli raccontano che Gesù, nell'orto del Getsemani, ha sperimentato una tale angoscia e sofferenza da sudare sangue". Benedetto XVI alza gli occhi dal testo preparato per la catechesi del Mercoledì Santo dedicata al Triduo pasquale e, guardando i 30.000 fedeli che affollano piazza san Pietro, inizia a parlare a braccio per condurre ciascuno per mano nelle pieghe più umane e insieme misteriose della Passione di Cristo. Il Papa descrive le due scene del Vangelo, apparentemente contrapposte: la paura e l'angoscia di Cristo davanti all'abisso del male e al terrore del niente e la sonnolenza degli apostoli, nonostante Gesù li abbia pregati di stare svegli. "Quella sonnolenza non è momentanea, ma riguarda tutta la storia degli uomini - spiega Benedetto XVI - perchè non è appena la nostra insensibilità davanti alla potenza del male, ma è la nostra insensibilità davanti a Dio, perchè non vogliamo farci turbare dalla forza del male e non vogliamo entrare nella Passione di Cristo per il bene del mondo, per la Presenza di Dio tra gli uomini".
“Il senso liturgico, spirituale e pastorale del Sabato Santo è di grande ricchezza”, ha affermato l'Arcivescovo Juan del Río Martín, Ordinario militare per la Spagna. “Non è solo un altro giorno della Settimana Santa”, ha spiegato. “La sua singolarità consiste nel fatto che il silenzio avvolge la Chiesa. Per questo non si celebra l'Eucaristia né si amministrano altri sacramenti che non siano il viatico, la penitenza e l'unzione dei malati. Solo la recita della Liturgia delle Ore riempie la giornata”. Nulla, tuttavia, impedisce che possa svolgersi una Liturgia della Parola su mistero del giorno, o che si espongano nelle chiese le immagini di Cristo crocifisso o nel sepolcro e della Vergine Addolorata, perché i fedeli possano pregare davanti a lei.
Tra i partecipanti all'Udienza generale di questo mercoledì c'era anche Joseph Daul, presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo all'Europarlamento. Il politico francese ha avuto un breve colloquio con Benedetto XVI, e in un'intervista rilasciata in seguito alla “Radio Vaticana” ha sottolineato il piacere di vedere tante persone entusiaste all'incontro settimanale con il Pontefice. “C’era tanta, tanta gente: si vede bene che la Chiesa è molto viva e questo fa sempre molto piacere”, ha commentato. “Ho potuto constatare anche come il Santo Padre segua tutto quanto sta succedendo in Europa e mi ha rivolto la domanda sui cristiani nel mondo e sulla loro situazione che sta diventando molto difficile”.
Per la prima volta dopo 34 anni di interruzione, un treno ha varcato le soglie del Vaticano. Era il 24 gennaio 2002. La stazione vaticana non era fornita di corrente elettrica, per cui è stato attivato un treno particolare a locomotiva per trascinare il treno del Oapa fino alla prima stazione elettrica a Roma che dista circa due kilometri. Furono disposte sei carrozze per trasportare il Papa e i suoi ospiti – ed ero uno di loro – ad Assisi, alla tomba di san Francesco, il primo cristiano che ha fatto un dibattito teologico con gli ulema musulmani. Accadde durante le guerre dei franchi – le crociate – in Dumiat, Egitto. Ed è probabilmente per questo motivo che il Papa defunto scelse proprio Assisi per lanciare nel 1986 la sua iniziativa mondiale di dialogo tra le religioni. E da lì volle anche consacrare quell’iniziativa nel 2002. E il Papa attuale, Benedetto XVI, sta preparando al momento un incontro di dialogo in memoria di quell’iniziativa.
“Abbiamo ritrovato la vita”: è questo il tema della XV Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza contro la pedofilia (GBV), che anche quest’anno l’Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto organizza dal 25 aprile alla prima domenica di maggio. Quest’anno, oltre alle tradizionali attività (momenti di preghiera e condivisione/riflessione), l’Associazione vivrà un momento di speciale comunione con il Papa partecipando all’Angelus nel corso del quale, il 25 aprile il Santo Padre ricorderà l’esperienza di questa Giornata a tutti i fedeli del mondo.
Gesù Eucarestia spesso è un “discorso” che si fa nelle chiese, nei gruppi di catechismo, nelle famiglie ed è destinato a rimanere un discorso più o meno efficace, ma sicuramente abbastanza sterile. Ho imparato Gesù eucarestia come incontro tra persone: la “bella” Sua Persona in relazione con la mia persona, a volte “accettabile”, “sorridente”, “positiva”, a volte “rotta”, “piena di rughe” e “stanca”. Solo questo incontro mi sorprende e mi rimette in cammino. Per questo non amo teorizzare su Gesù Eucarestia, ma voglio raccontare ciò che questo incontro opera in me. Infatti l’incontro con l’Eucarestia costringe tutto di me, della mia persona, a percepire la bellezza del mistero di amore che mi inonda di luce piena e viva. E’ percepire con gli occhi la profondità dello sguardo di amore del Padre che mi raggiunge attraverso suo Figlio che continua a farsi “piccolo” in poco pane e poco vino perché io lo possa guardare senza paura e senza perdermi in ragionamenti astratti: è la concretezza del pane che mi fa percepire la concretezza di Dio. E’ toccare con le mani la bontà di Colui che si rende presente nella fragilità del pane e del vino perché io possa toccare la fragilità del mio essere, perché possa mettere le mie mani a disposizione piena della fragilità dell’uomo. E’ accogliere nel cuore l’Amore di misericordia che mi libera dalla paura, dal senso di colpa e mi fa percepire ancora una volta l’abbraccio tenero del Padre.
Uno degli aspetti più significativi di questi primi sei anni di Pontificato di Benedetto XVI è l’impegno per una rinnovata evangelizzazione. Su questo tema forte del magistero ratzingeriano, Fabio Colagrande ha raccolto la riflessione del cardinale Camillo Ruini.
La Chiesa è missionaria “per natura”. Questa affermazione, così nota e comune al giorno d’oggi, proviene dagli insegnamenti del Vaticano II. È contenuta del Decreto Ad gentes, promulgato da Paolo VI nel dicembre del 1965. Un documento basilare che schiuse una nuova stagione all’evangelizzazione, come ricorda in questa 24.ma puntata della rubrica dedicata al Concilio il gesuita.
Il ricordo dei “nuovi martiri”, cioè tutti coloro che negli ultimi anni hanno offerto la loro vita per il Vangelo: questo l’argomento al centro dell’omelia che il cardinale Marc Ouellet, presidente della Congregazione dei vescovi, ha pronunciato ieri durante la veglia di preghiera organizzata da Sant’Egidio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma. “Anche oggi la Chiesa vive un tempo di persecuzione, con nuovi martiri – è l’amara constatazione del porporato – attualmente i cristiani in molte parti del mondo sono perseguitati, emarginati, fatti tacere sotto diverse forme e in diversi modi, non solo fisici”. Nei martiri, testimoni estremi della fede, si “trasfigura l’amore di Dio e si riscopre la bellezza di essere Chiesa”, di essere comunità.
All’udienza generale, illustrando il Triduo pasquale, Benedetto XVI si sofferma sulla preghiera del Gestsemani e sulla "sonnolenza" dei discepoli. L’uomo “per sua natura, è portato a seguire la sua volontà e quindi oppone la sua autonomia” alla volontà di Dio. Ma questo è sbagliato, la volontà di Dio “non è un’opposizione, non è una schiavitù, ma è entrare nel bene”.
In Pakistan e in tutto il mondo preghiere e messe speciali per la 45enne cristiana, condannata a morte per blasfemia. Intanto è al sicuro con la famiglia Arif Masih, arrestato e poi prosciolto in base alla legge nera. Ad AsiaNews dichiara di essere in buone condizioni, in carcere nessuna violenza. Nuovo attacco contro un cristiano a Mardan.
Mons. Paolo Pezzi racconta i successi e le difficoltà della collaborazione con il Patriarcato russo-ortodosso. Proficuo il lavoro in campo culturale, ancora sensibile il tema dell’educazione, anche se “non si esclude a priori” la possibilità che un giorno anche il cattolicesimo possa trovare posto fra i banchi di scuola.
Figlia Mia, scrivi queste parole: «Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia, queste anime nell’ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia le proteggerà in quell’ultima lotta… Figlia Mia, esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno. Se la reciteranno peccatori incalliti, colmerò di pace la loro anima, e l’ora della loro morte sarà serena. ...
Era il libro a cui stavo lavorando quando – il 12 settembre 2009 – Caterina si sentì male ed entrò in coma. Da allora i motivi che lo hanno reso urgente sono aumentati: non a caso ho dedicato il mio lavoro ad Asia Bibi e a tutti i cristiani perseguitati e il primo capitolo riporta il magnifico testamento spirituale di Shahbaz Bhatti. Ma non è solo un libro sui cristiani perseguitati, Più ancora è un libro sull’odio che aumenta contro Gesù e sull’attacco ideologico che da duecento anni si è scatenato contro la storicità delle cronache evangeliche (un attacco al cuore del cristianesimo come ha più volte ripetuto Benedetto XV).
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, Pasqua di Resurrezione da Radio Vaticana.
Oggi Gesù è venuto alla porta del convento sotto l’apparenza di un giovane povero. Un giovane macilento, con un vestito a brandelli, scalzo ed a capo scoperto; era molto infreddolito, perché era una giornata piovosa e piuttosto fredda. Ha chiesto di poter mangiare qualche cosa di caldo. Sono andata in cucina, ma non ho trovato nulla per i poveri. Però dopo aver cercato un momento ho trovato un po’ di minestra, che ho riscaldato e vi ho sminuzzato un po’ di pane e l’ho data al povero che l’ha mangiata. Nel momento in cui riprendevo da lui la scodella, mi ha fatto conoscere che era il Signore del cielo e della terra.
19.IX.1937. Oggi il Signore mi ha detto: “Figlia Mia, scrivi che sono molto addolorato quando delle anime consacrate si accostano al Sacramento dell'amore soltanto per abitudine, come se non distinguessero la differenza di questo cibo. Nei loro cuori non trovo né fede né amore. In tali anime vado con grande riluttanza; sarebbe meglio che non Mi ricevessero”. Dolcissimo Gesù, infiamma il mio amore verso di Te e trasformami in Te. Divinizzami, affinché le mie azioni Ti siano gradite. Questo lo compia la potenza della santa Comunione, che ricevo ogni giorno. Quanto desidero essere completamente trasformata in Te, o Signore!
Comincio con una proposta: oggi, mercoledì santo, i cristiani del Pakistan hanno chiesto ai cattolici di tutto il mondo di accendere una candela e di pregare pubblicamente per Asia Bibi. Nella cappella della Camera dei deputati dirà Messa, con questa intenzione, il cardinal Tauran. Asia Bibi è la signora pakistana, contadina, madre di cinque bambini, condannata a morte nel novembre scorso in Punjab per aver parlato bene di Gesù Cristo a chi voleva costringerla a convertirsi all'Islam. Ella è in un carcere, in isolamento, guardata come una turpitudine umana dalle guardie.
Benedetto XVI conclude il suo ultimo libro su Gesù di Nazaret indicando nelle grandi figure dei santi la visibilità della resurrezione. Attraverso le loro vite, i loro volti trasfigurati (come non pensare al corpo di Giovanni Paolo II, soprattutto durante gli ultimi anni di vita, attraversati dal paradosso di una grande fragilità unita ad una forza espressiva eccezionale!), le loro opere, le loro parole siamo catturati dentro l’esperienza di Gesù risorto. I santi non sono solo coloro che la Chiesa riconosce come tali con atto formale. Sono intorno a noi, camminano sulle nostre strade, ci parlano. Insieme formano quel popolo che è la Chiesa, miracolosamente unito, pur nelle difficoltà delle invidie reciproche, dei malintesi, dei peccati più gravi e ripugnanti.
n Pakistan, basta la solita voce di una presunta profanazione del Corano o di blasfemia nei confronti del profeta Maometto per suscitare l'ennesima violenza da parte musulmana contro la comunità cristiana. Chi osa alzare la voce e denunciare l'ingiustizia, finisce a sua volta nella mira degli estremisti. Lo confermano purtroppo le notizie giunte dal Paese asiatico nel fine settimana appena trascorso.
L'acqua è un'esigenza primaria e un diritto fondamentale alla vita troppo spesso “ridotto a merce, a valore economico, a oggetto di scambio”, soprattutto attraverso la sua privatizzazione ad opera delle multinazionali. E' quanto ha rilevato mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo al convegno “Sorella Acqua”, organizzato sabato 16 aprile ad Assisi dai dieci distretti di Italia, Albania, Malta e San Marino del Rotary International. “A questo diritto umano fondamentale, legato al diritto stesso alla vita, circa un miliardo e mezzo di persone manca di un accesso adeguato – ha osservato nel suo intervento il Vescovo –; e più ancora sono quelle prive di una sufficiente disponibilità di acqua potabile: nel Sud del mondo l’acqua contaminata rimane causa diffusa di malattia e di morte, specialmente fra i bambini”.
Riportiamo di seguito un estratto dell'articolo di Fabio Zavattaro, vaticanista del TG1, pubblicato integralmente dal quadrimestrale La Marca francescana. Terra dei Fioretti. Rivista di attualità, storia, spiritualità e cultura dei Frati Minori delle Marche, Anno IV (2011).
La Chiesa ricorda e festeggia oggi i sei anni dall’inizio del Pontificato di Benedetto XVI. Tra i primi a rivolgere questa mattina gli auguri al Papa è stato il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che in un messaggio ringrazia, fra l’altro, il Papa per le parole rivolte agli italiani in occasione dei 150 anni dell’unità nazionale. Gli ultimi dodici mesi hanno visto Benedetto XVI protagonista di molti avvenimenti: dai viaggi apostolici al Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente, dalla firma di importanti documenti di magistero alla pubblicazioni di due libri.
In Sri Lanka, da qualche anno, la messa crismale si celebra di lunedì – anziché il Giovedì Santo – per motivi di organizzazione. Nelle Scritture, l’olio è fonte di nutrimento fisico e spirituale, e investe di gravosi compiti alcuni eletti.
Benedetto XVI ha espresso in un telegramma il proprio dolore per la morte del Cardinale Giovanni Saldarini, Arcivescovo emerito di Torino, avvenuta questo lunedì a Milano all'età di 86 anni. Nel testo, inviato all’Arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, il Pontefice ricorda che il Cardinale è morto “dopo una lunga infermità vissuta con fiducioso abbandono al Signore”.
In questi giorni di preparazione alla Pasqua, la principale tra le commemorazioni liturgiche e le feste cristiane, la Chiesa “raccomanda le pratiche penitenziali, come esercizio di ricerca più intensa di Dio e della nostra conversione alle sue vie”, ha affermato l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer.
I rappresentanti delle varie confessioni cristiane di Terra Santa hanno reso pubblico il loro Messaggio per la Pasqua, in cui chiedono preghiere per la situazione delle minoranze cristiane in Medio Oriente.
Martedì scorso è stato reso noto il programma culturale della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2011. Sono previste circa 300 attività di 37 Paesi dei cinque continenti, che includono cinema, musica, esposizioni, spettacoli teatrali e visite per la città. La capitale spagnola diventerà un centro culturale di prim'ordine. Tutte le attività del programma si svolgeranno durante la giornata e parte della sera, per approfittare al massimo dell'ampia offerta disponibile a Madrid.
Nelle rappresentazioni artistiche della crocifissione tradizionalmente campeggia sul capo del Cristo una targhetta su cui è riportato un acronimo di quattro lettere - INRI - iniziali dell'espressione latina «Jesus Nazarenus Rex Iudaeorum» che traduce il testo greco del Vangelo di Giovanni, Gesù Nazareno Re dei Giudei, così tradotto da san Girolamo nella Vulgata. E la questione del "Titulus" è il tema su cui si concentra Maria Luisa Rigato nel suo libro "I.N.R.I. Il titolo della Croce" (Edizioni Dehoniane Bologna), presentato a Roma lo scorso 15 aprile presso la Libreria Editrice Vaticana nell'ambito dell'iniziativa “I venerdì di Propaganda”.
Qualche giorno fa sono stato in pellegrinaggio a Civitavecchia, assieme alla fraternità dei sacerdoti di Nuovi Orizzonti. Abbiamo sostato in preghiera davanti alla statua della Madonnina che, nel 1995, pianse lacrime di sangue. Furono fatti ampi esami medico-scientifici, tutti convergenti verso l’inspiegabilità di molti aspetti della vicenda. Il vescovo di allora, mons. Grillo, subì un attacco di cuore, quando, immerso nel suo scetticismo (ampiamente documentato), vide la statua piangere mentre la teneva tra le sue mani.
A Medugorje molte volte la Madonna ha parlato del demonio e colpisce molto il fatto che questi messaggi – secondo quanto afferma padre Livio Fanzaga – siano in coincidenza del festival dei giovani o della GMG, come ad indicare implicitamente che si tratti della categoria di persone contro le quali satana prediliga scagliarsi. La preghiera è infatti uno dei punti forti dei messaggi mariani e al di là che ci si possa credere o meno resta il dato importante di una sempre crescente affluenza di persone e di giovani a Medugorje che ritrovano la via della fede specialmente grazie alla confessione tornando a casa completamente rinnovati e divenendo fermento positivo nelle proprie parrocchie o realtà ecclesiali.
È un giorno di grande festa per i cristiani pakistani. Arif Masih, 40 anni, originario del villaggio di Chak Jhumra, nella diocesi di Faisalabad, in carcere dal 5 aprile con l’infamante accusa di avere bestemmiato l’islam, è stato liberato. A due giorni dalla grande mobilitazione mondiale di preghiera in favore di Asia Bibi, gli amici e i legali dell’infaticabile Fondazione Masih, che tra Lahore e Londra si prodiga per la sorte dei cristiani perseguitati, non nascondo la forte emozione.
Uno dei libri recenti più importanti per capire quanto sta succedendo in Medio Oriente è stato scritto prima che le rivolte scoppiassero. Ma le conclusioni sono profetiche. «Con poche eccezioni – si legge nelle ultime pagine – i Paesi della regione non sono competitivi sui mercati globali dei prodotti e servizi industriali; le loro società civili sono troppo poco organizzate, e troppo represse, per fornire i contrappesi politici necessari a sostenere un regime democratico. Se i governi dittatoriali della regione dovessero magicamente cadere, lo sviluppo di un forte settore privato e di società civili potrebbe richiedere decenni». Così scrive l’economista statunitense di origine turca Timur Kuran, professore alla Duke University e uno dei maggiori studiosi mondiali di sociologia dell’economia, nel suo nuovo volume The Long Divergence. How Islamic Law Held Back the Middle East («La lunga divergenza. Come la legge islamica ha tenuto indietro il Medio Oriente», Princeton University Press, Princeton - Oxford 2011).
Leggendo e ascoltando commenti ad opere d’arte, ci si imbatte sempre in una componente essenziale della descrizione critica: la luce. Utilizzata in chiave tecnica o più raramente in chiave teorica, compare quasi sempre nella narrazione di alcuni periodi storici come il Gotico o nella descrizione di alcuni singoli artisti come Jan Van Eijk o Caravaggio.
L'elenco delle persone finite nei guai giudiziari o sanzionate in Gran Bretagna, solo perché desiderose di vivere secondo i dettami della propria fede cristiana, rischia di allungarsi. Dopo vicende come quella della dipendente copta della compagnia di bandiera British Airways, Nadia Eweida, dello psicoterapeuta e consulente matrimoniale Gary MacFarlane, della coppia di albergatori cristiani Peter e Hazelmary Bull, o della coppia cristiana di origini giamaicane Eunice e Owen Johns (per nominarne alcune), i media d'Oltremanica hanno segnalato un nuovo esempio di strisciante cristianofobia o - in questo caso - "crocefobia". A dedicare ampia attenzione al nuovo caso è stato il Mail on Sunday del 17 aprile.
Giovanni Paolo II era “il passeggero ideale”. “In volo non ha mai manifestato particolari preoccupazioni o paure”. A parlare è il colonnello Antonio Berardo, pilota di elicottero di Papa Wojtyla. Per vent’anni ha portato in cielo il Pontefice, facendolo viaggiare lungo tutta l’Italia. “Ricordo che una volta andammo all’aeroporto di Orio al Serio – racconta il comandante - c’era un temporale fortissimo. Il Papa si sedette tranquillamente e serenamente, noi abbiamo fatto le nostre operazioni ed è andato tutto bene. Anche quando c’erano delle turbolenze, con l’elicottero può succedere frequentemente, non abbiamo mai visto il Papa teso o preoccupato. Era proprio il passeggero ideale, tranquillo”.
L’archeologa Hermine Speier venne chiamata da Pio XI per riordinare l’archivio fotografico dei Musei Vaticani. È sepolta in quel «nido di rondini all’ombra del Cupolone» che è il Campo Santo Teutonico
S. Francesco d’Assisi (1182 -1226), dal punto di vista della devozione all’Eucaristia, si è trovato a vivere in un’epoca un po’ simile alla nostra. Allora vi era una certa disaffezione verso l’Eucaristia. Questo fu fonte di tanta sofferenza per lui, ma non rimase inerte, per cui non perdette occasione per esortare all’amore verso il Cristo che ancora nell’oggi s'incarnava nella celebrazione eucaristica e rimaneva presente nel tabernacolo. Il suo amore era così forte che lo spinse anche a un’iniziativa curiosa: mandava i frati armati di scopa a pulire le chiese perché diventassero residenze dignitose del Signore, Re dei Re. S. Chiara condivise lo stesso slancio, ma con modalità femminile. Passò la vita a tessere e confezionare corporali e biancheria per l’altare per le chiese attorno ad Assisi, per dire con i fatti il suo amore, rispetto e devozione per Gesù presente nell’Eucaristia.
Il beato Francesco Spinelli ci invita ad adorare il mistero dell’Eucaristia come realtà nella quale Gesù, figlio di Dio incarnato, si dà a noi nel nascondimento. Proprio la percezione positiva che ci è data di tale velarsi del Mistero in relazione alla libertà dell’uomo ci porta a contemplare in ciò una forma peculiare di donazione. Il nascondimento non appare qui come una sottrazione, ma come modalità con la quale Dio si rende a noi accessibile nella fede. Nelle comuni relazioni umane il nascondersi non appare immediatamente come segno di comunicazione. Cercarsi un nascondiglio potrebbe essere indizio di una volontà che intende uscire da una relazione, di un atteggiamento di difesa, per esempio davanti ad una minaccia.
Per l'inizio del settimo anno di pontificato di Benedetto XVI, che ricorre questo martedì, 19 aprile, “L'Osservatore Romano” inaugurerà il suo nuovo sito, “avventurandosi così con fiducia nella rete globale”. “Sostenuto con efficacia dal Servizio Internet Vaticano e dalla società informatica Everett, il giornale della Santa Sede sarà così accessibile nelle sue diverse edizioni (oltre al quotidiano, quelle settimanali in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese e il mensile in polacco)”, ricorda nella sua edizione di questo martedì. Per le edizioni settimanali e mensile “sarà possibile attivare subito abbonamenti elettronici”, mentre “l’accesso al quotidiano — in rete nel tardo pomeriggio (ora di Roma), cioè subito dopo la pubblicazione e prima ancora che arrivi nelle edicole — sarà gratuito fino al prossimo 31 agosto (gli abbonamenti decorreranno dal 1° settembre)”. I testi saranno disponibili in italiano e progressivamente nelle altre lingue, partendo dall'inglese, su www.osservatoreromano.va.
Si riunisce la comunità dei Focolari a Santo Domingo, per la visita della presidente Maria Voce. Il coraggio di scelte inculturate e coraggiose. Allargare il cuore.
Compie dieci anni l’associazione “Evangelizo”, composta da volontari di diversi Paesi con lo scopo di diffondere il Vangelo tramite Internet. Attraverso il sito www.evangelizo.org è possibile accedere ai testi, in varie lingue, delle letture della liturgia del giorno. Il servizio, offerto gratuitamente, è molto apprezzato: “Evangelizo” ha già raggiunto circa 500 mila utenti con il suo servizio quotidiano di invio del Vangelo per posta elettronica. Mercoledì scorso, in occasione dell’udienza generale, Benedetto XVI ha salutato i membri dell’associazione incoraggiando i volontari impegnati in questa "nobile missione".
Il 1° maggio la Chiesa in Corea celebra la prima Domenica nazionale per la vita. La ricorrenza è stata indetta dalla Conferenza episcopale (Cbck) nella sua ultima plenaria a marzo e sostituisce, anticipandola alla prima domenica di maggio, la Giornata nazionale per la vita celebrata annualmente dalla Chiesa locale nell’ultima domenica del mese. In vista dell’appuntamento – riferisce l’agenzia Ucan - il presidente della Commissione di bioetica dei vescovi mons. Gabriel Chang Bong-hun ha pubblicato una nota pastorale in cui esorta i fedeli coreani a farsi attivi promotori di una cultura della vita nel loro Paese. Intitolata “L’aborto è un omicidio”, la nota vuole richiamare tutte le coscienze sulla gravità morale di questo crimine la cui percezione si è molto oggi affievolita anche nella società coreana dove ogni giorno si praticano mediamente un migliaio di aborti.
Il lavoro svolto dalla Masihi Foundation e la testimonianza di 50 persone, in maggioranza musulmani, ha permesso la scarcerazione del 40enne cristiano. Ora vive sotto protezione con la famiglia, nel timore di nuovi attacchi. Ieri una folla di estremisti a Gujranwala ha interrotto le celebrazioni della domenica delle palme. In risposta, la polizia arresta i cristiani.
La Chiesa si appresta a celebrare una nuova Pasqua, fulcro di tutto l’anno liturgico. Ieri, Domenica delle Palme e della Passione del Signore, il Papa ha aperto i riti della Settimana Santa. Riviviamo questo tempo forte della comunità cristiana con le parole di Benedetto XVI.
Alla processione per la Domenica della Palme, circa 10mila pellegrini in meno rispetto agli anni passati. Molti cristiani palestinesi bloccati alla frontiera con Israele. Il vice -cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme sottolinea il clima di gioia e devozione dei pellegrini, nonostante le difficoltà.
Il gesuita ha compiuto 98 anni il 10 aprile scorso. Poliglotta e linguista, il sacerdote è autore di una storia della Chiesa in Sri Lanka in 19 volumi, oltre che di una grammatica in lingua pali e una serie di libretti educativi.
Già una settimana fa, i fedeli della Chiesa di Shouwang, cacciati dai loro locali, si erano riuniti per pregare in piazza. Ieri la polizia ne ha arrestato almeno 50. Le autorità vogliono stroncare i gruppi religioni non controllati dallo Stato, per paura dei loro rapporti con i difensori dei diritti umani.
Benedetto XVI ha scelto per quest'oggi di sostituire la tradizionale meditazione con la quale è solito introdurre l'Angelus domenicale, con un invito in tutte le lingue ai pellegrini presenti in piazza San Pietrro, in vista della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si terrà questo agosto a Madrid. Subito dopo la Messa per la Domenica delle Palme, il Papa si è rivolto ai giovani provenienti da vari paesi del mondo e riuniti per la Giornata Mondiale della Gioventù, che in questo giorno si celebra a livello diocesano sul tema “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”.
Chi tanto parla di morte, o è un filosofo, o ne è davvero impaurito; e tanto parlare di eutanasia e affini forse non esprime altro che un tentativo di esorcizzare la morte. Infatti, sembra davvero impellente, ossessionante, fondamentale “decidere” come morire. Ma avete mai pensato che trovarsi nelle condizioni in cui certi giornali ci immaginano di qui a tot anni (incoscienti, attaccati a una macchina, forniti di idratazione e alimentazione meccaniche) è non raro, ma statisticamente impossibile, e che quindi, in sostanza, tanto clamore per nulla: non decidiamo proprio un bel niente (per fortuna)? Dunque perché tanto reclamare testamenti biologici coattivi, suicidi assistiti, eutanasia eccetera, se non come una forma di esorcismo?
Un’opera d’arte è tanto più riuscita e duratura quanto più il suo contenuto è universale. Una poesia, anche di secoli fa, ci coinvolge oggi, un quadro ci emoziona o una musica ci appassiona se ciò che trasmettono legge, interpreta ed esprime qualcosa di nostro, di così intimamente nostro che lo cogliamo come aspetto comune di quella cosa indefinibile e reale che chiamiamo “l’umano”.
Mercoledì, 20 aprile, il mondo intero pregherà per la salvezza di Asia Bibi. Lo potrà fare chiunque, ovunque, anche accendendo una candela sul davanzale della propria finestra oppure un lume virtuale sui social network. Lo faranno vescovi, arcivescovi, cardinali, parroci, semplici fedeli, monasteri di clausura che si sono organizzati per tempo e persino uomini politici.
Un “bel miracolo” che ha lo scopo di continuare a far parlare Gesù ai giovani di oggi. Così padre Federico Lombardi ha definito “YouCat”, il piccolo libro giallo che compendia il Catechismo della Chiesa Cattolica del 1997 e che sarà negli zaini dei giovani partecipanti alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano, il direttore della Sala Stampa vaticana ha spiegato che “già il Grande Catechismo della Chiesa cattolica, composto per volontà di Giovanni Paolo II sotto la guida del cardinal Ratzinger è stato un 'miracolo', perché pochi credevano alla possibilità di raggiungere una formulazione comune, unitaria, sistematica e complessiva della nostra fede in questo tempo di evoluzione rapidissima delle mentalità e dei linguaggi, di varietà e di frammentazione culturale esplosiva”.
I bassi tassi di fertilità e l’invecchiamento della popolazione porteranno l’Europa di fronte a una grande sfida economica. È questa una delle affermazioni contenute in uno studio pubblicato dalla Commissione europea all’inizio di aprile. Secondo questo “Terzo rapporto demografico”, il numero di figli per donna è aumentato dagli 1,45 dei tempi dell’ultimo rapporto relativo al 2008, agli 1,6 del 2010. Ciò nonostante, si tratta di un valore sostanzialmente inferiore a quello di 2,1 figli che è necessario per mantenere stabile una popolazione.
Nell’ultimo mese diverse parrocchie hanno esposto la mostra “Beati i perseguitati per causa mia – 12 storie di martiri del nostro tempo” realizzata dal Centro missionario Pime di Milano. Il tema è di stretta attualità. Quasi ogni giorno le cronache portano alla ribalta casi di martiri cristiani che succedono in paesi islamici (Iraq, Egitto, Pakistan, Sudan, Turchia), comunisti (Cina, Vietnam, Laos) o altri come India e Birmania. Ho tenuto diverse conferenze in parrocchie della Lombardia raccontando alcuni fatti di martirio di cui sono stato testimone, per dare un’immagine concreta del fatto che dare la vita per Cristo è una realtà molto attuale nel mondo in cui viviamo. Poi ho risposto alla domanda “Perchè il martirio?” in tre parti:
Benedetto XVI celebra la messa delle Palme, che dà inizio alla Settimana santa. Presenti 50 mila, in maggioranza giovani, come anticipo della Giornata mondiale della gioventù, in programma a Madrid (16-21 agosto). L’umanità è salita verso l’alto, ha potuto realizzare tante cose, ma “anche le possibilità del male sono aumentate e si pongono come tempeste minacciose sopra la storia”. “Gesù Cristo …, da Dio, è disceso verso di noi e, nel suo amore crocifisso, ci prende per mano e ci conduce in alto”.
Buon compleanno Santo Padre: da tutto il mondo, capi di Stato, personalità della Chiesa, esponenti della cultura e semplici fedeli hanno inviato messaggi di auguri a Benedetto XVI per il suo 84.mo genetliaco. Una giornata che il Papa trascorre, come di consueto, svolgendo i suoi impegni di lavoro, a partire dalle udienze private. In un messaggio, la Regina d’Inghilterra si felicita con il Pontefice per la ricorrenza, ricordando la sua memorabile visita nel Regno Unito dell’anno scorso. Dal canto suo, il cardinale Angelo Bagnasco, a nome dei vescovi italiani, ha rivolto gli auguri al Papa, sottolineando come la Chiesa italiana riconosca in Lui “un testimone fedele e un maestro sicuro da cui apprendere a vivere secondo Cristo”. Su questo 84.mo compleanno di Benedetto XVI, Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza di mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici e a lungo segretario particolare del cardinale Joseph Ratzinger.
Di fronte a tragedie come quelle che si sono consumate nei nostri mari nell’ultima settimana, con la morte di alcuni migranti che si apprestavano ad approdare sul nostro territorio, si avverte dilaniante un senso di vera indignazione e appassionata solidarietà nei confronti di qualcuno che, troppo spesso, non consideriamo nemmeno uomo.
Un aspetto interessante delle negoziazioni tra Democratici e Repubblicani che hanno evitato la cancellazione dei servizi non essenziali prestati dal Governo federale è stata l’inaspettata rilevanza del tema aborto. Come riportato da Carrie Budoff Brown nella prima pagina del The New York Times del 9 aprile: “I conservatori sociali hanno perso il primo round contro Planned Parenthood, ma hanno avuto un assaggio di ciò che è possibile e sabato hanno promesso che sarebbero tornati per ottenere di più”. Pare che lo Speaker della Camera, il Repubblicano dell’Ohio John Boehner, sperasse di mantenere il suo partito concentrato su lavoro ed economia, mentre i conservatori sociali, incoraggiati dalla loro capacità di spingere al limite le negoziazioni con il Governo, hanno in mente un diverso obiettivo.
È un Ave Crux spes unica che nasce dalle viscere della terra, quello che apre il concerto "Passio et mors Domini nostri Jesu Christi secundum Lucam" e che lievita progressivamente fino al fortissimo, denso e drammatico, del coro. Siamo a Padova, nella chiesa di Santa Maria dei Servi, martedì 12 aprile. Fuori, il cielo è nerissimo e lacerato dai fulmini. "All’improvviso si fece buio su tutta la terra", viene da pensare, dopo lunghe giornate quasi estive.
A ridosso della Settimana Santa può essere utile la consapevolezza di farne anche la memoria di fatti realmente accaduti, proprio come ce li propongono gli evangelisti. Abbiamo già acquisito qualche punto fermo: l’ultima cena, l’arresto, il processo, la crocifissione, la morte e la sepoltura di Gesù avvennero durante il 14 nisan, un venerdì, giorno di parasceve. Il 15 nisan, Pasqua, quell’anno (il 33) cadeva casualmente di sabato. Il giorno ebraico è anticipato di 6 ore rispetto al modo di contare che utilizziamo noi: il 14 nisan andava perciò -grossolanamente - dalle 18 del giovedì alle 18 del venerdì, mentre il venerdì al tramonto era già “il giorno dopo”, cioè sabato.
Dal rapporto di “Amnesty International” del 2010: “Le forze di sicurezza hanno fatto ricorso a un uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici, difensori dei diritti umani e parlamentari. Sono stati riportati frequenti casi di tortura e altri maltrattamenti. Le condizioni nelle carceri del paese sono rimaste dure. Decine di persone sospettate di appartenere a gruppi armati sono state detenute senza processo. Centinaia di migranti sono stati trattenuti ed espulsi senza alcuna possibilità di contestare la legalità della loro detenzione o espulsione collettiva. Non ci sono notizie di esecuzioni, ma almeno una persona era in attesa di esecuzione”.
Un anno dopo l’elezione, il 16 ottobre 1979, Giovanni Paolo II promulgava un’esortazione apostolica, Catechesi tradendae, dedicata appunto alla catechesi. Essa raccoglieva i lavori svolti durante il Sinodo dei vescovi sulla catechesi nel 1977, durante il quale era stato relatore, e fin dalle prime parole emerge come il nuovo Pontefice intenda ricollegare il suo Magistero a quello del predecessore, in particolare sul tema della catechesi, ricordando gli interventi di Paolo VI, che aveva approvato nel 1971 il Direttorio per la catechesi preparato dalla Congregazione del clero e istituito nel 1975 il Consiglio internazionale per la catechesi, oltre ad averne esplicitamente scritto nell’esortazione apostolica Evangelii nuntiandi sempre del 1975.
Qumran non vuol dire bufala. È forse il caso di ribadirlo di questi tempi in cui si susseguono strane illazioni e tentativi di screditamento di quella che è stata definita la scoperta archeologica più importante del Novecento, soprattutto per quanto riguarda la storia delle origini del Cristianesimo. In realtà da quando furono rinvenuti, oltre mezzo secolo fa, i Manoscritti di Qumran hanno spesso alimentato le fantasie laiciste e complottiste degne del peggior Dan Brown. Eppure quelle pergamene e quei papiri (parte di un corpus di oltre mille documenti copiati e scritti prevalentemente in ebraico e aramaico databili tra il III sec. a.C e il I d.C) in undici grotte nei pressi di Qumran, appunto, sulle rive del Mar Morto, fanno ora discutere anche in ambito cattolico.
Esce nelle librerie una nuova sfida di Rino Cammilleri, amico e collaboratore de La Bussola Quotidiana. Ma è, questa sua, una sfida diversa dalle altre a cui ci ha abituati. Se pur è infatti vero che qualsiasi cosa si scriva, lunga o breve, romanzo o saggio, contiene sempre un (bel) po’ del suo autore, il nuovo libro di Cammilleri lo contiene invece tutto il suo autore. Si tratta infatti di un’autobiografia, intitolata Come fu che divenni C.C.P. (cattolico credente e praticante), edita a Torino da Lindau. Anzi, è l’autobiografia della sua conversione al cattolicesimo. Finisce infatti dove tutto inizia davvero, la vita nuova, la vita vera, lasciando il “dopo” appunto alla vita vissuta. Proprio come già sublimemente fatto da grandi maestri quali C.S. Lewis e Gilbert K. Chesterton. Qui ne proponiamo un assaggio.
Caro Vittorio, non posso non cominciare questo nostro nuovo appuntamento «a tavola» con l’incidente accaduto questa settimana con la traduzione di YouCat, il catechismo preparato in vista della prossima Giornata mondiale della Gioventù di Madrid. È un testo agile, che raccoglie in 527 domande e risposte brevi tutta la fede e la morale cattolica, curato dalla Conferenza episcopale austriaca in accordo con le conferenze episcopali tedesca e svizzera. La versione italiana della domanda n. 420 è al centro di qualche polemica. Il testo (p. 227), recita:«Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?»
Rispetto per la libertà religiosa in generale e per la Chiesa cattolica in particolare. Difesa della famiglia e di una formazione per i giovani che non emargini i valori della fede. Sono i contenuti principali del discorso rivolto questa mattina da Benedetto XVI al nuovo ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, la signora María Jesús Figa López-Palop, ricevuta in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali. Il servizio di Alessandro De Carolis: Alla neo ambasciatrice, nativa di Barcellona, che qualche minuto prima lo aveva salutato ribadendo i secolari legami della Spagna con il Vaticano e riconoscendo le radici cristiane che formano “l’identità” della nazione, così come il valore della “laicità positiva” con la quale il Paese intende rispettare tutte le credenze religiose, Benedetto XVI ha replicato con un discorso chiaro su come la Chiesa sia sempre al servizio del bene comune e di come la Santa Sede intenda i rapporti con le autorità istituzionali, in particolare “sui grandi temi di interesse comune”. Lo scopo delle relazioni diplomatiche, ha affermato, il Papa…
In Italia occorre puntare sui giovani come futuri imprenditori digitali. E' quanto ha detto Pier Luigi Dal Pino, Direttore centrale per le relazioni istituzionali ed industriali di Microsoft Italia, partendo dal rapporto ISTAT “Noi Italia” pubblicato a febbraio di quest’anno, nel quale si evidenzia come il tasso di imprenditorialità nel nostro Paese sia 3 volte superiore alla media europea. Intervendo giovedì 14 aprile al Forum “Youth Communication in Social Media Age”, svoltosi presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorumdi” di Roma, Pier Luigi Dal Pino ha osservato che “la tecnologia informatica viene in aiuto ad una nuova imprenditoria giovanile che meglio di qualunque altra precedente generazione è capace oggi di coglierne il vero valore in termini di produttività ed efficienza”.
“Si può essere grandi cinesi e ottimi cattolici”, spiega il portavoce della Santa Sede sintetizzando le conclusioni della riunione celebrata in Vaticano sulla difficile situazione che vive la Chiesa cattolica in Cina. L'incontro di superiori dei dicasteri della Curia Romana competenti in materia e di alcuni rappresentanti dell'episcopato cinese e di congregazioni religiose, osserva in una nota diffusa dalla “Radio Vaticana” padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede e direttore dell'emittente pontificia, è servito per rivendicare la libertà della Chiesa e il ruolo del Papa di fronte a ingerenze di organismi imposti dallo Stato, così come per confermare la disponibilità al dialogo con le autorità per superare i problemi.
“La pratica del silenzio, la meditazione e la preghiera favoriscono le aree cerebrali che ci rendono più pazienti e altruistici”. E' quanto ha detto questo giovedì Adriana Gini, neuroscienzata del Gruppo di Neurobioetica dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”. La Gini è intervenuta in questo modo al Forum “Youth Communication in Social Media Age”, organizzato dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna della “Regina Apostolorum” in collaborazione con l’Università Europea di Roma e con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.
La Conferenza Episcopale del Paraguay ha confermato la notizia dell'assassinio del sacerdote Julio César Álvarez, di 45 anni. Non si conoscono i motivi del crimine, anche se sono stati già arrestati dei sospetti. Il sacerdote era parroco ed era stato diplomatico vaticano. E' stata la polizia ad avvertire i media dell'accaduto. Il crimine è avvenuto nella stanza del presbitero, nella sua parrocchia situata nel quartiere Estación a Villarrica, capitale del dipartimento di Guairá, a 150 chilometri a sud-est della capitale Asunción. Il cadavere è stato rinvenuto dalla domestica della casa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù.
L'amore cristiano non deve essere solo sincero ma anche fattivo, cioè tradursi in gesti concreti di carità capaci di incarnare uno spirito di servizio. E' quanto ha detto questo venerdì padre Raniero Cantalamessa, O.F.M., predicatore della Casa pontificia, in occasione della quarta e ultima predica quaresimale, svoltasi nella cappella “Redemptoris Mater” in Vaticano, alla presenza di Benedetto XVI e della Curia romana. In questa occasione il religioso cappuccino ha affrontato il tema della rilevanza sociale del Vangelo, partendo dallo spiegare come nella comunità primitiva di Gerusalemme l'esigenza di un amore concreto si traducesse nella condivisione, tanto che i primi cristiani “vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno”.
Il Signore mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato,..sapendo di non restare confuso (Is 50,4-7). Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al disopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sottoterra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è il Signore!”, a gloria di Dio Padre (Fil 2,5-11).
“Se tu conoscessi il dono di Dio”: queste le parole evangeliche che risuonavano nel cuore di Letizia Zagari e le facevano esclamare: “Voglio essere missionaria dell’Eucaristia, ai miei fratelli spezzerò il pane della Parola”. La Serva di Dio Madre Letizia Zagari, nata a Napoli il 20 settembre 1897 da genitori calabresi, laica impegnata nell’Azione Cattolica e fondatrice della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia, apostola infaticabile nel far conoscere, amare ed adorare Gesù nell’Eucaristia, ha precorso i tempi del Concilio Vaticano II e dell’attuale “primavera eucaristica”, incoraggiata dal Magistero di Giovanni Paolo II e auspicata da Benedetto XVI, lavorando nella Chiesa dei SS. Apostoli di Napoli prima, e poi in altre parrocchie dell’Archidiocesi partenopea, affinché la Celebrazione Eucaristica fosse attivamente e consapevolmente partecipata da tutti i fedeli e trovasse il suo prolungamento nell’Adorazione Eucaristica e nella vita offerta al Padre con Gesù, nel dono di sé ai fratelli.
Waris Masih e la famiglia costretti a fuggire dalla loro abitazione. L’uomo ha esecrato con uguale forza gli attacchi contro l’islam e il cristianesimo. Per i colleghi musulmani, invece, bruciate chiese e bibbie è lecito. Sacerdote pakistano: l’Occidente deve pensare alle conseguenze delle sue azioni. Dal rogo del Corano, sette casi di violenze anticristiane.
C’è l’uomo di fronte al suo cuore meschino e preso dalla contabilità del proprio benessere nelle meditazioni scritte da madre Rita Piccione per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, che sarà presieduta dal Papa; meditazioni che la Libreria Editrice Vaticana pubblica domani. Nei suoi testi la monaca agostiniana vuol parlare a credenti e non, che si chiudono alla verità o sfregiano “l’ingenuità dei piccoli e dei deboli” e identifica nel peso della croce portata da Gesù le persecuzioni contro la Chiesa di ieri e di oggi.
Esce il 15 aprile l'attesissimo film di Nanni Moretti: Habemus Papam. Una pellicola bella e davvero divertente, che scatena un riso da far invidia alle commedie regine di incassi della stagione italiana. Moretti è tornato quello di Ecce Bombo, per fortuna.
Ci sono anche dei musulmani tra coloro che esultano per la prossima beatificazione di Giovanni Paolo II, come è il caso di Ali al-Samman, Presidente del Comitato per il dialogo interreligioso del Consiglio supremo per gli affari islamici egiziano. Ali al-Samman, che è anche rappresentante dell’Università di Al-Azhar, la più prestigiosa istituzione accademica dell'islam sunnita, ha svolto un ruolo decisivo nella conclusione della nota convenzione che ha dato vita, nel 1998, al Comitato congiunto che riunisce l’Università di Al-Azhar, con sede al Cairo, e il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Se nell’Egitto liberato da Hosni Mubarak la “piazza” è tornata ad accendersi poiché insoddisfatta del “ricambio a metà” operato dai militari oggi al potere, chi se la passa peggio di tutti sono i cristiani copti. Malak Mankarious, insegnante, copto ortodosso membro della diaspora di Milano, definisce la situazione «grave». «Incandescente» la bolla “invece” Azer Sherif, responsabile della comunità di Torino, anche lui ortodosso, incaricato dei rapporti fra le diverse confessioni copte.
In seguito alle polemiche e alle ambiguità seguite alla mancata pubblicazione del sussidio Youcat per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci sembra opportuno chiarire alcune questioni legate al tema della fertilità di coppia e della procreazione responsabile. Abbiamo chiesto a Medua Boioni Dedè, già Presidente e tra i fondatori della confederazione italiana centri regolazione naturale fertilità, di fare chiarezza sui termini della questione...
Un Messaggio di sostegno e incoraggiamento ai cattolici cinesi. A rivolgerlo è la Commissione per la Chiesa cattolica in Cina, istituita nel 2007 da Benedetto XVI, riunita questa settimana in Vaticano per studiare le questioni di maggiore importanza nella vita della Chiesa di questo Paese continente.
L’arresto di Laurent Gbagbo, presidente uscente della Costa d’Avorio, non mette fine alla tragica situazione che sta attraversando la popolazione del Paese. A lanciare un nuovo appello, pervenuto all’agenzia Fides, sono i Salesiani di Duekoue, attraverso l’Ong cattolica spagnola Manos Unidas. Padre Vicente, Salesiano spagnolo impegnato nel Paese africano da molti anni, insieme ad altri otto Salesiani ha accolto finora nella sua parrocchia circa 20/25 mila persone che vivono in condizioni indescrivibili.
Lorella Cuccarini in un’intervista rilasciata al nostro mensile parla del suo rapporto con la fede. Dei suoi due incontri con Giovanni Paolo II. E del suo desiderio di portare la sua famiglia a Medjugorje. Nello stesso numero un ampio reportage sull’indimenticabile giornata del Palasharp di Milano promossa dall’associazione Mir i Dobro: 20.000 in preghiera con la Regina della Pace.
La Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso questo giovedì il calendario delle celebrazioni che Papa Benedetto XVI presiederà nella Settimana Santa di quest'anno. Il primo appuntamento avrà luogo il 17 aprile, Domenica delle Palme, XXVI Giornata mondiale della Gioventù sul tema “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2, 7). Alle 9.30, in Piazza San Pietro, il Papa benedirà le palme e gli ulivi. Al termine della processione, celebrerà la Santa Messa della Passione del Signore.
Un libro di oltre 200 pagine per raccontare le parole e i silenzi di Maria. Perché “se le parole di Gesù sono sette, quelle di Maria sono quattro, ma in un contesto più vasto nel quale c’é anche il suo silenzio”. E' quanto ha detto il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, nel presentare il 13 aprile a Roma il suo ultimo libro dal titolo “Maria. Silenzi e parole”. Per l'occasione sono intervenuti oltre all’autore, mons. Giuseppe Sciacca, uditore del Tribunale della Rota Romana, il presidente emerito dell’ENIT (Ente nazionale italiano del Turismo), Gabriele Moretti, e la prof.ssa Benedetta Papàsogli, docente di Letteratura francese all’Università LUMSA. A moderare l'incontro, la presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, Neria De Giovanni, che ha ricordato come “ogni capitolo viene aperto da un corsivo con le parole del Vangelo che l’autore commenta”.
La Corea del Nord è uno dei Paesi in cui è attualmente più difficile essere cristiani e professare la propria fede. Sono infatti più di 50.000, ricorda l'agenzia vaticana Fides, i cristiani internati in campi di prigionia a causa della loro fede. Secondo il Rapporto 2011 dell’Organizzazione Non Governativa “Open Doors”, la Corea del Nord detiene la “maglia nera” in fatto di rispetto della libertà di coscienza e di religione nel mondo.
Benedetto XVI ha provato in anteprima la nuova applicazione per cellulare, pensata per i giovani che andranno alla Gmg.
Oltre 700 persone hanno partecipato alla funzione. La ricostruzione della chiesa di San Mina e San Giorgio è avvenuta grazie all’appoggio dell’esercito. I copti lamentano il mancato arresto degli estremisti islamici autori dell’incendio e annunciano nuove proteste.
Ricevendo mons. Béchara Boutros Raï,, Benedetto XVI sottolinea il ruolo della Chiesa libanese in Medio Oriente ed evidenzia l’importanza dell’educazione spirituale e umana dei giovani.
Il neo “consigliere speciale” per le Minoranze religiose definisce “povertà educativa e diritto allo studio negato” problematiche “importanti”. Fratello del ministro cattolico ucciso, chiede “stabilità politica, sicurezza economica e pace” per il progresso del Paese. Le scuole che promuovono modelli “deviati” e “violenze” sono “in malafede”.
Sir Gilbert Levine è stato insignito della più alta onorificenza pontificia mai ottenuta da un ebreo nella storia del Vaticano. E' Gran Commendatore dell'Ordine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno, insignito della Stella d’argento di San Gregorio. Ma queste alte onorificenze riflettono in realtà un onore più interiore: ciò che Levine chiama “il più incredibile privilegio che avrei mai potuto ottenere come artista”, ovvero il privilegio di stringere un’amicizia spirituale con il Papa Giovanni Paolo II, collaborando con lui nel sogno della riconciliazione e della pace per tutta l’umanità.
Lorella Cuccarini: “Ho incontrato due volte Giovanni Paolo II. In quelle occasioni ho avuto la percezioni di avere davanti un santo”. Così la brillante conduttrice di Domenica in, uno dei volti più familiari e amati del piccolo schermo, in un’intervista esclusiva al mensile Medjugorje.
Ci sono diversi modi di accogliere gli omosessuali, ma quello dell'associazione Kairos e di padre Alberto Maggi a Firenze non sembra coerente con l’insegnamento della Chiesa. Per lo meno stando a quanto scrive l’Unità dell’11 aprile, dove si legge appunto di un incontro avvenuto a Firenze per celebrare i dieci anni di attività di un gruppo, Kairos, formato da cristiani omosessuali che accolgono gli omosessuali all’interno della Chiesa. L’articolo riporta una serie di slogan già sentiti e ripetuti, contro “l’antica religione basata sulle leggi e la nuova che si fonda sull’accoglienza e sull’amore”, quasi a voler mettere in contrapposizione dialettica l’Antico e il Nuovo Testamento, la Legge e il Decalogo rispetto alle Beatitudini.
In un incontro con il nunzio apostolico, il grande imam El-Tayeb ribadisce le accuse lanciate contro il Vaticano dopo gli appelli del Papa alla sicurezza dei cristiani. Fonti di AsiaNews sottolineano le contraddizioni del mondo musulmano egiziano e la doppia posizione delle autorità di Al-Azhar, intransigenti verso il Vaticano, ma con la pretesa di essere il volto moderato dell’islam.
“GRAZIE! Grande festa per la beatificazione di Giovanni Paolo II” è il titolo della manifestazione che avrà luogo domenica 17 aprile a Serravalle (San Marino) e alla quale interverrà Saverio Gaeta, caporedattore di “Famiglia Cristiana”. Gaeta è anche un affermato scrittore, autore, tra gli altri testi, de “Il miracolo di Karol. Le testimonianze e le prove della Santità di Giovanni Paolo II”, di “Dio crede in te” (con Piero Coda) e di “Perché è santo”, bestseller scritto con monsignor Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Papa Wojtyła.
La prossima Domenica delle Palme, 17 aprile, ricorrono gli ottocento anni da quando santa Chiara lasciò il palazzo paterno in Assisi per raggiungere la Porziuncola dove san Francesco e gli altri frati l'accolsero dando inzio ad una comunità di sorelle che diventeranno nel tempo l'Ordine delle Clarisse. Per questo nel 2011-2012 si celebrerà l'VIII Centenario dell'Ordine delle Clarisse. In preparazione a tale evento venerdì 15 aprile, ad Assisi, il Protomonastero Santa Chiara e l'Istituto Teologico di Assisi hanno organizzato un incontro in cui sarà presentato il libro Intorno a Chiara (Edizioni Porziuncola, Assisi 2011) della prof.ssa Giovanna Casagrande, docente della Università degli Studi di Perugia, in cui l'autrice con uno studio inedito ricostruisce quanto avvenne nel 1211 tra Assisi e la Porziuncola e rilegge l’avventura spirituale di Chiara e del suo Movimento religioso, per coglierne la perenne ricchezza e attualità.
I santi ci insegnano che non è necessario compiere eroismi particolari per percorrere la via della santità, quanto piuttosto che occorre vivere l'amore in unione con Cristo nella vita di tutti i giorni. E' quanto ha detto in sintesi questo mercoledì Benedetto XVI durante l'Udienza generale in piazza san Pietro. A conclusione del ciclo di Udienze del mercoledì dedicate negli ultimi due anni alle figure di santi e sante, il Papa ha voluto riflettere sulla chiamata alla santità che riguarda tutti i battezzati, osservando come spesso la storia della Chiesa sia intessuta delle vite di santi nascosti, senza altari o devozioni.
Una sorta di “apri-strada” al Catechismo della Chiesa cattolica e al suo Compendio e un efficace strumento per la nuova evangelizzazione: così il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha definito Youcat, il sussidio per i giovani che sarà distribuito in 700 mila copie ai partecipanti alla XXVI Giornata mondiale della Gioventù di Madrid e presentato questo mercoledì a Roma alla stampa. Il testo si propone di esporre la fede cattolica nel suo complesso, così come contenuta nel Catechismo della Chiesa cattolica del 1997, con un linguaggio adatto ai giovani.
E' nata RADIO JMJ, una proposta paolina di comunicazione dei giovani per i giovani, pensata e portata avanti da un gruppo di volontari, in collaborazione con la Famiglia Mercedaria. Il prossimo agosto, durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (16-21 agosto), la web radio trasmetterà dalla capitale spagnola e la si potrà ascoltare collegandosi al sito internet www.radiojmj.es.
La nuova legge sulla libertà religiosa proibisce qualsiasi attività dei gruppi religiosi non registrati. Molti gruppi hanno chiesto la registrazione, ma tarda ad arrivare. Intanto la polizia arresta i “trasgressori”. Ma il presidente Ilham Aliev autocelebra una grande libertà religiosa.
La Masihi Foundation proclama per il 20 aprile una giornata di preghiera e digiuno per la donna in prigione, e chiede ai cristiani di tutto il mondo di partecipare. Il vescovo Rufin Anthony: “Abbiamo bisogno di un mondo senza violenza, un mondo che ami la vita e che cresca in giustizia e solidarietà. L’odio crescente è un problema serio e il governo deve prendere passi concreti “. Crescono persecuzione e minacce per i cristiani in Pakistan. Rapimenti di ragazze, matrimoni forzati e conversioni sotto minaccia sono all’ordine del giorno.
All’udienza generale, concludendo la serie di catechesi dedicate alle figure di grandi santi, Benedetto XVI offre alcune riflessioni sulla santità, “virtù della carità vissuta nella sua pienezza”. “Non lasciar passare mai una domenica senza l'incontro con Cristo”, “non cominciare né finire un giorno senza un breve contatto con Dio”. “seguire nelle decisioni quotidiane quegli indicatori di strada che Dio ci ha dato”, applicarsi costantemente “all'abnegazione di se stesso, al servizio attivo dei fratelli e all'esercizio di ogni virtù”.
Due diavoli africani, uno cattolico e l'altro musulmano, Laurent Gbagbo e Alassane Ouattara, si contendono la poltrona presidenziale in Costa d'Avorio. La Francia decide che ha ragione il musulmano, l'Onu la appoggia. Il Papa chiede la pace, inutilmente, perché è più semplice far piovere bombe e mitragliate con gli aerei che dialogare.
La Commissione Europea sta spingendo per il riconoscimento forzato in tutta Europa delle unioni civili, dei “matrimoni“ omosessuali e delle adozioni di bambini da parte di coppie gay. Come? Promuovendo la libera circolazione dei documenti pubblici e il reciproco riconoscimento automatico degli effetti degli atti di stato civile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Fra i quali anche i papier riguardanti matrimonio e adozioni.
Questa settimana due eventi hanno proposto all’opinione pubblica una riflessione cosmologica: la dichiarazione dell’astrofisica atea Margherita Hack, la quale ha affermato che spiegherà ai bambini il “Big Bang” come “una grande scoreggia dell’universo”, la prossima pubblicazione in Italia del nuovo libro di Stephen Hawking in cui sostanzialmente si afferma che il “big bang” deriva solo dalle leggi della fisica e quindi non c’è bisogno di un Creatore.
Dalla Nigeria al Brasile, dall’Iraq all’Indonesia, un filo rosso lega il pianeta da un capo all’altro: il sangue dei martiri cristiani del XXI secolo. «Da almeno due decenni il cristianesimo è la religione più perseguitata del mondo» sostiene un’organizzazione tutt’altro che confessionale come Amnesty International. Eppure è un martirio che avviene ancora nel silenzio e nell’indifferenza mondiale, testimonia Francesca Paci, inviato de La Stampa, nel suo libro Dove muoiono i cristiani (Mondadori, pp. 190, euro 17,50).
Nei giorni scorsi, sul quotidiano Il Foglio, si è svolto un dibattito sul celibato ecclesiastico. Contro quest’ultimo alcuni (già dallo scorso gennaio e non solo nella discussione sul quotidiano diretto da Giuliano Ferrara) citano in proprio favore anche un testo firmato da Joseph Ratzinger nel 1970; essi stessi, peraltro, talvolta precisano (giustamente) che le opinioni teologiche di un uomo possono legittimamente cambiare, come è avvenuto su questo tema allo stesso Ratzinger molto prima di diventare Papa. Del resto, possono mutare anche le opinioni di un uomo che è già Papa e le sue uniche affermazioni irriformabili sono solo quelle in cui è impegnata la sua infallibilità. Di più, possono legittimamente modificarsi anche le opinioni di un santo e persino quelle di un santo che è anche Papa.
In Francia si può perdere il posto di insegnante per aver mostrato a studenti 16enni un documentario che spiega esattamente cosa sia l’aborto. In Germania invece, dei genitori possono andare in galera perché si rifiutano di far assistere ai loro figli delle scuole elementari a lezioni di educazione sessuale, che sarebbe meglio definire immagini esplicite di tecnica sessuale. In Inghilterra l’adozione di un bambino viene negata a una coppia cristiana perché considera l’omosessualità un peccato, mentre ai gay è possibile adottare. E in Italia si chiedono le dimissioni da una cattedra scientifica per inconciliabilità con la fede. Sono soltanto pochi esempi, tratti dagli articoli pubblicati in questi mesi da La Bussola Quotidiana, che ci dicono cosa sia l’Europa oggi.
La memoria del Beato Giovanni Paolo II verrà celebrata ogni anno il 22 ottobre, giorno dell’inizio del suo ministero petrino. E’ quanto stabilito con un Decreto dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in vista della Beatificazione di Papa Wojtyla, presieduta da Benedetto XVI il prossimo primo maggio in Piazza San Pietro. La memoria del Beato sarà celebrata nel Calendario proprio della diocesi di Roma e delle diocesi della Polonia. Quanto agli altri Calendari propri, la richiesta di iscrizione della memoria facoltativa potrà essere presentata alla Congregazione dalle Conferenze episcopali per il loro territorio, dal vescovo diocesano per la sua diocesi, dal superiore generale per la sua famiglia religiosa. Si stabilisce, inoltre, che nell’anno successivo alla Beatificazione, sia possibile celebrare una Santa Messa di ringraziamento, su iniziativa del vescovo diocesano. La memoria del 22 ottobre ricorda, dunque, la Messa d’inizio Pontificato di Karol Wojtyla.
“Giovanni Paolo II. La biografia”, questo il titolo del libro scritto da Andrea Riccardi, che come lui stesso ha confidato è dovuto alla difficoltà che trovava a intitolarlo. “Dalla sofferenza alla speranza”, “Dalla Polonia al mondo” sono stati alcuni tentativi falliti, e a questo punto è arrivato il suggerimento dell’editore di chiamarla biografia, il che per Riccardi era un po' pretenzioso. Dinanzi all’impressione che Giovanni Paolo II superi qualsiasi libro, Riccardi non si scoraggia e ha confidato a ZENIT che ha addirittura “la tentazione di scriverne qualche altro in più”, ma l’idea che possa essere un'enciclopedia non lo convince, e preferisce che sia “solo un libro di storia”, dicendo di aver “tentato di dipingere un’immagine”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, domenica delle Palme.
Quando Gilbert Levine, nel 1987, accettò l’incarico di direttore artistico e direttore d’orchestra della Filarmonica di Cracovia – allora dominava il comunismo e si era nel pieno della Guerra Fredda – non sapeva che sarebbe diventato il “Maestro del Papa”. Ma quando Giovanni Paolo II venne a sapere del giovane direttore ebreo americano in Polonia, erano già stati gettati i semi di un programma che si sarebbe tramutato in seguito in un’amicizia e in una collaborazione durata 17 anni nella riconciliazione tra cattolici ed ebrei. Levine ha parlato a ZENIT della sua esperienza, raccolta nel volume "The Pope's Maestro" (Jossey-Bass). A suo avviso, la grande lezione del Papa polacco è che nonostante i 2.000 anni di incomprensioni e “terribili difficoltà” tra ebrei e cattolici, “se ci si applica, è possibile iniziare un processo di guarigione. Non avverrà dalla sera alla mattina, ma avverrà”.
“La testimonianza dell'amore fino al martirio” è il titolo della conferenza svoltasi giovedì scorso all’Auditorium del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma nel contesto del ciclo di incontri dedicato ai “Profili di Santità Coniugale”. Lo storico polacco Mateusz Szpytma ha ricordato il martirio, durante la II Guerra Mondiale, dei coniugi polacchi Wiktoria e Józef Ulma, che per salvare degli ebrei che avevano nascosto vennero trucidati dai nazisti. Gli Ulma, con i loro sei bambini (ma Wiktoria era al settimo mese di una nuova gravidanza) e otto ebrei delle famiglie Szall e Goldman che nascondevano, vennero giustiziati dai nazisti il 24 marzo 1944 a Markowa, nella Polonia sud-orientale. Józef e Wiktoria si conobbero nella Compagnia Teatrale Amatoriale di Markowa, sposandosi nel luglio 1935. “Sappiamo molto poco della spiritualità degli Ulma”, ha detto Szpytma. “Sicuramente godevano presso la comunità locale della fama di persone virtuose e giuste. Erano cattolici praticanti”.
Dopo la caduta di Mubarak oltre 70 persone a settimana chiedono informazioni per lasciare il Paese, ma fra i giovani in molti credono ancora nella rivoluzione dei Gelsomini e preferiscono restare. Un eventuale esodo dei cristiani preoccupa la Santa Sede che oggi ha espresso la sua vicinanza ai cittadini di Nord Africa e Medio oriente costretti a emigrare a causa della violenza. Il capo ufficio stampa della Chiesa cattolica egiziana sottolinea la pericolosità di movimenti e partiti estremisti islamici che premono per l’applicazione della sharia in tutto il Paese.
«Oggi più che mai si ha bisogno di anima. Giovanni Paolo II, amante dell'uomo, si è avvicinato a persone anelanti giustizia ed ha mostrato una via e un modo di essere uomini, credenti, cristiani. Ecco perché credo, e spero, che la sua beatificazione potrà portare una ventata di speranza e un'anima a Roma e al mondo». Così il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, che ha presentato questo martedì in Campidoglio gli eventi legati alla beatificazione di Wojtyla.
L'impatto con la capitale haitiana non lascia scampo. Troppe ingiustizie, troppi contrasti, troppo dolore in questa metropoli che conta ancora un milione di senzatetto.
I ragazzi del Redemptoris Mater hanno conquistato la testa del girone A, posizione certamente utile in vista degli accoppiamenti della fase successiva del torneo, che si svolgerà dopo la pausa pasquale. I ragazzi neocatecumenali erano già qualificati per la fase finale del torneo già con due partite di anticipo rispetto alla fine del girone, insieme ai principali rivali del Mater Ecclesiae, anch’essi attestati nella zona alta della classifica.
Il ballottaggio per la carica di sindaco ha scatenato una rivolta di piazza. Migliaia di persone hanno assaltato un luogo di culto cristiano. Oggi migliaia di agenti in assetto antisommossa hanno ristabilito la calma, ma resta la tensione. Sacerdote cattolico: attacchi causati dalle elezioni, non di natura confessionale.
“Voi siete la mia speranza”: Giovanni Paolo II ha sempre creduto nei giovani e nella loro straordinaria capacità di dare nuova linfa alla vita della Chiesa. Memorabili restano le Giornate Mondiali della Gioventù, un’invenzione di Karol Wojtyla, tra i doni più luminosi del suo Pontificato.
La memoria del Beato Giovanni Paolo II verrà celebrata ogni anno il 22 ottobre, giorno dell’inizio del suo ministero petrino. E’ quanto stabilito con un Decreto dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in vista della Beatificazione di Papa Wojtyla, presieduta da Benedetto XVI il prossimo primo maggio in Piazza San Pietro. La memoria del Beato sarà celebrata nel Calendario proprio della diocesi di Roma e delle diocesi della Polonia. Quanto agli altri Calendari propri, la richiesta di iscrizione della memoria facoltativa potrà essere presentata alla Congregazione dalle Conferenze episcopali per il loro territorio, dal vescovo diocesano per la sua diocesi, dal superiore generale per la sua famiglia religiosa. Si stabilisce, inoltre, che nell’anno successivo alla Beatificazione, sia possibile celebrare una Santa Messa di ringraziamento, su iniziativa del vescovo diocesano. La memoria del 22 ottobre ricorda, dunque, la Messa d’inizio Pontificato di Karol Wojtyla.
“Quanti, nel contesto di una società laica e democratica, professano una religione non devono confondere il peccato con il crimine”, ha affermato la senatrice Mónica Xavier, una delle principali promotrici del disegno di legge sull'aborto in Uruguay, in alcune dichiarazioni al quotidiano “Últimas Noticias” nei giorni scorsi. La senatrice lo ha osservato difendendo il disegno di legge sulla depenalizzazione dell'aborto, che verrà presentato nei prossimi giorni dal Frente Amplio, coalizione di sinistra, al Parlamento uruguayano. Il disegno di legge cerca di far sì che questa pratica cessi di essere un crimine per tre motivi: ragioni economiche, violenza o mancanza di età per affrontare la maternità. Il tema ha sollevato discussioni in questi giorni tra l'opinione pubblica del Paese, ma si tratta solo di una questione religiosa?
È possibile vergognarsi dell’Europa? Della civilissima Europa, della culla della tolleranza, dell’esprit des lois, del sogno carolingio di un’unica grande nazione con comuni radici culturali, di quel mosaico di Stati finalmente pacificati dopo due conflitti mondiali e milioni di morti il cui traguardo più nobile e insieme più esaltante è (ma forse dovremmo dire: era)lo spazio di Schengen, incommensurabile conquista etica in un continente candidato a non avere mai più frontiere interne? Sì, è possibile, e per quanto ci riguarda sta accadendo in queste ore e in questi giorni convulsi, dove quel club di ventisette nazioni che si proclama come "Unione Europea" sta offrendo al mondo – ma soprattutto a se stesso, alla propria sotterranea coscienza – la peggiore delle immagini possibili.Com’era largamente previsto, ieri in Lussemburgo è stata respinta la proposta italiana di protezione temporanea per i profughi dai Paesi del Nord Africa, la benedetta e ormai famigerata "Direttiva 55" che prevede l’immediata concessione dello status di rifugiato per un periodo di tempo limitato «a tutte quelle persone che fuggono da Paesi in cui la loro vita sarebbe a repentaglio in caso di rientro», persone che l’articolo 2 della Direttiva qualifica come «in fuga da zone di conflitto armato o di violenza endemica» o essere «a serio rischio, o essere state vittima, di sistematiche o generalizzate violazioni dei loro diritti umani». Un ritratto quasi perfetto di quelle migliaia di migranti in fuga dalle coste del Nord Africa, ma al tempo stesso un identikit che non convince la commissaria per gli Affari Interni Cecilia Malmström e ancor meno gli Stati membri, che ieri pomeriggio hanno sonoramente bocciato le richieste italiane, concedendo soltanto un’estensione dell’accordo italo-francese sul pattugliamento delle coste tunisine.
Vi invito a stare attenti ai falsi tour operator che sempre più spesso imbrogliano pellegrini che vogliono andare a Medjugorje. Diffidate da tour operator sconosciuti che vi offrono pellegrinaggi a basso costo, andate da chi ha esperienza del settore. Ricordo che gli organizzatori dei pellegrinaggi per Medjugorje devono aver sostenuto il seminario a Medjugorje, essere registrati almeno nella propria regione, essere in regola (cioè devono pagare le tasse come tutti) e fornire assicurazioni per il viaggio (appoggiandosi almeno ad un tour operator se non lo sono). Le truffe purtroppo non vengono fatte solo ai pellegrini, sono numerosi gli alberghi di Medjugorje che non hanno visto un soldo da questi disonesti organizzatori. Lo spazio dove pubblicavo gli avvisi per i pellegrinaggi l'ho dovuto chiudere proprio perchè non riuscivo a capire chi era in regola e chi no. Vi informo inoltre che il webmaster di questo sito non ha mai preso un centesimo da nessun organizzatore di pellegrinaggi. Ho pubblicato alcuni tour operator validi nel vecchio spazio (raggiungibile per ora solo dai motori di ricerca), ne aggiungerò altri se mi forniranno le dovute garanzie, senza favorire nessuno. Grazie.
Pellegrinaggi per Medjugorje con partenze da Roma con le Oasi di Maria.
«Prima ero solo figlia di contadini, ora sono diventata una testimone della Madonna». Così Marjia Pavlovic da Medjugorje porta la sua testimonianza di fronte ad una platea di oltre mille persone nel salone della chiesa parrocchiale di Brodano, in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni di attività del gruppo di rinnovamento dello spirito Regina Pacis di Spilamberto. Le persone hanno affollato il salone parrocchiale intrise della più viva emozione spirituale. In attesa di udire la testimonianza dell'ospite più atteso, quella Marjia Pavlovic dalla Bosnia pronta a raccontare alla folta platea la propria esperienza che la vede, dal 24 giugno del 1981, coinvolta in quotidiane apparizioni della Madonna.
Il 20 aprile, tutto il mondo si mobiliterà per pregare per Asia Bibi, la donna cristiana pakistana condannata a morte in base alla legge sulla blasfemia, e per tutte le altre vittime di questa legge, sempre più spesso strumentalizzata per combattere nemici personali. Lo riferisce l'agenzia vaticana Fides, spiegando che il mercoledì della Settimana Santa il Pakistan e tutte le Nazioni del pianeta si uniranno in una “Speciale Giornata di preghiera per Asia Bibi e per le vittime della legge sulla blasfemia”.
L’Arabia saudita è considerata terra santa per la maggioranza musulmana che vi abita. Di conseguenza, i cristiani e persino i musulmani appartenenti a un'altra corrente islamica vivono con pesanti restrizioni. I cristiani costituiscono solo il 3% circa della popolazione, ma non hanno chiese e non mostrano mai la loro fede in pubblico. Il professor Camille Eid, giornalista, autore, docente presso l’Università di Milano ed esperto sulle Chiese in Medio Oriente, ha parlato della situazione in Arabia Saudita al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Il 18 marzo scorso è morto a Beneedwar padre Luigi Scuccato, missionario del Pime, nato nel 1920 e Dueville (Vicenza), ma cresciuto a Bizzozzero (Varese) dall’età di cinque anni, era stato ordinato sacerdote dal card. Schuster nel Duomo di Milano nel 1943 e partito per il Bengala nel 1948. Quest’anno compiva i 91 anni di età e 63 anni di missione in Bengala, che gli inglesi definivano “la tomba dell’uomo bianco”. In un paese dove i cattolici sono solo lo 0,4% dei 150 milioni di bengalesi (quasi tutti musulmani), padre Luigi era ancora parroco a Beneedwar, una parrocchia (o missione) che ha circa 4.000 battezzati dispersi in una quarantina di villaggi in un vasto territorio e diverse centinaia di catecumeni. Le cappelle sono poco più di trenta perché a volte il villaggio non è tutto cristiano ma ci sono solo alcune famiglie battezzate. Sei sono in muratura, le altre di fango e paglia. Una cappella in muratura con la stanza e i servizi per il padre costa 6.000 Euro. “La cappella in muratura attira molto – mi scriveva l’anno scorso padre Scuccato – ma le facciamo quando troviamo i soldi”.
“Affermare che l’Europa non ha radici cristiane equivale a pretendere che un uomo possa vivere senza ossigeno e senza cibo”. Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato questo lunedì ricevendo in udienza il nuovo ambasciatore della Croazia presso la Santa Sede, Filip Vučak, in occasione della presentazione delle sue Lettere Credenziali. Ricordando che “la Croazia molto presto sarà pienamente integrata nell’Unione Europea”, il Papa ha affermato che “la Santa Sede non può che rallegrarsi quando la famiglia europea si completa e accoglie Stati che storicamente ne fanno parte”.
Originale meditazione sul destino dell’uomo, il "Trittico Romano" è uno dei più importanti testi poetici di Karol Wojtyla, uscito nel 2003 e riproposto al pubblico, di fedeli e amanti della letteratura, nel Cenacolo francescano della basilica di Santa Croce a Firenze lo scorso 29 marzo, nell'ambito di una conferenza organizzata dallo Studio teologico per laici e dall'Opera di Santa Croce insieme alla Società dantesca e alla Fondazione Il Fiore. Un'occasione per ripercorrere la vita e le opere del poeta Karol, anche in vista della sua beatificazione il prossimo primo maggio, carpire l'origine della sua ispirazione e la fonte della sua lirica attraverso un'analisi critica del "Trittico", affidata a Maria Grazia Beverini Del Santo, presidente della Fondazione Il Fiore. A raccontare invece la passione culturale del pontefice polacco, il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la cultura, che di Wojtyla è stato per anni uno stretto collaboratore.
Si svolgerà sabato 16 aprile prossimo, alle ore 9,30, nella Sala Convegni del Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM), a Roma (via Urbano VIII, 16) la presentazione del libro di padre Giuseppe Buono, (PIME) dal titolo “Con Maria sulle strade del Mondo. Il magistero mariano-missionario di Giovanni Paolo II” edito dalla EMI, (Editrice Missionaria Italiana). La prefazione al libro è stata scritta da monsignor Juan Esquerda Bifet, grande mariologo e missiologo, nonché studioso di Giovanni Paolo II. Il volumo – con prefazione di monsignor Juan Esquerda Bifet, grande mariologo e missiologo, nonché studioso di Giovanni Paolo II - è in corso di traduzione in spagnolo a opera della Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Perù, in inglese a opera del Direttore di Radio Maria del Malawi e in indonesiano a opera della responsabile della Comunità Missionaria Giovanni Paolo II di Jakarta.
Oggi è l'anniversario dell'apparizione della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola alle Tre Fontane. Al santuario (Via laurentina, 400 - Roma) alle 15:30 rosario con messa di solito presieduta dal vescovo.
Tredici capitoli, distribuiti in oltre 500 pagine per raccontare l'uomo e il pontefice: è "La Biografia" di Giovanni Paolo II (edizioni San Paolo), monumentale opera di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio venduta in 18 Paesi al mondo, mentre in altri 32 sono in corso trattative. Presentato nel Palazzo della Cancelleria a Roma lo scorso 6 aprile dall' ex presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) ed ex Vicario di Roma, cardinale Camillo Ruini, insieme al giornalista Bruno Vespa, all'ex sindaco della Città Eterna Walter Veltroni e al presidente del Censis Giuseppe De Rita, in tanti hanno atteso il libro di Riccardi, a partire dai passati collaboratori del pontefice presenti all'incontro, tra cui Mario Agnes, per oltre vent'anni direttore dell’Osservatore Romano e il fldatissimo maggiordomo Angelo Gugel.
Il 40enne cristiano è nelle mani della polizia e in una località segreta. Egli è indagato, ma il suo nome non compare nell’inchiesta aperta a carico di ignoti. Coordinatore di Giustizia e Pace: vittima di una vendetta personale, anche la comunità islamica è con lui. Ad accusarlo un musulmano che, di recente, ha perso una causa in tribunale.
Fondato nel 1991, l’istituto “Purnodaya” garantisce l’istruzione pre-scolare, elementare e secondaria a questi ragazzi. Per i piccoli è la prima volta nella vita che sperimentano “amore, accettazione, gioia e libertà”.
I fondamentalisti indù fanno irruzione in una chiesa protestante, e bloccano il servizio religioso. La polizia arresta quattro fedeli della ‘Nuova chiesa di Dio dell’India”. L’8 aprile attaccato il convento Stella Maris. Il vescovo Aloysius Paul D’Souza: “Sono invidiosi del nostro lavoro sociale… per questo cercano di spaventare i missionari cristiani, e inventano denunce false. Non siamo trattati come cittadini di seconda categoria, ma come nemici”.
Raimondo De Cardona, Ambasciatore della Repubblica Italiana in Bosnia Erzegovina, e Giuseppe Pizza, Sottosegretario alla Ricerca Scientifica del Governo Italiano, hanno rappresentato il Governo Italiano in occasione dell’apertura della Quattordicesima Fiera Internazionale dell’Economia a Mostar Martedì 5 Aprile. Quel giorno essi hanno visitato anche Medjugorje e, a nome della Provincia Francescana dell’Erzegovina, sono stati accolti dal suo vicario, il Dott. fra Miljenko Šteko.
La valorizzazione del patrimonio cristiano dell’Europa è stato il tema forte del discorso di Benedetto XVI all’ambasciatore di Croazia, Filip Vučak, ricevuto in Vaticano per la presentazione delle Lettere Credenziali. Il Papa ha messo in guardia da una certa amnesia collettiva che vorrebbe negare l’evidenza storica delle radici cristiane del Vecchio Continente. Ha quindi espresso la sua gioia per l’ormai prossima visita in terra croata, in programma a giugno.
Dopo l'arresto di un altro cristiano in Pakistan con l'accusa di blasfemia, si levano da più parti le voci che chiedono una moratoria della legge relativa a questo crimine. Sostiene la moratoria Paul Bhatti, Consigliere Speciale del Primo Ministro per gli affari delle minoranze religiose e fratello di Shabhaz, Ministro per le Minoranze ucciso il 2 marzo scorso proprio per la sua opposizione alla legge sulla blasfemia e la difesa di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per questa ragione.
La “maternità surrogata” - nota anche come “utero in affitto” - solleva tutta una serie di interrogativi etici. Già il fatto che per la “surrogazione” - nient'altro che la logica conseguenza della “fecondazione in vitro e trasferimento di embrioni” (FIVET) - si ricorra di norma alla donazione di gameti (di seme o di ovociti, o di entrambi) rende la tecnica eticamente discutibile. Ma non finisce qui. Un'altra caratteristica che contraddistingue la pratica è che sfocia spesso in aspre battaglie legali, che costringono i giudici di turno a sciogliere “nodi gordiani” o a pronunciare sentenze quasi “salomoniche”.
La sera del 7 aprile ha avuto luogo nella Basilica Vaticana la traslazione del corpo del Beato Papa Innocenzo XI dal vano sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano, che accoglierà le spoglie di Giovanni Paolo II dopo la beatificazione. Il rito è stato presieduto dal Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano.
“L'arazzo rovesciato. L'enigma del male” è un libro che, prendendo spunto da una frase di Paul Ricoeur, “il male è l’assenza di spiegazione”, cerca non di spiegarlo, ma almeno di raccontarlo, indicando il libero arbitrio e la voce della coscienza come quella grande risorsa che rompe l’idea di un determinismo e che permette anche di riscattarsi. Scritto da padre Giovanni Cucci, S.I., professore alla Pontificia Università Gregoriana e collaboratore di “Civiltà Cattolica”, e dal professore e giornalista Andrea Monda, docente di cattolicesimo e letteratura presso la stessa Università, il volume - che già si trova nelle librerie - è stato presentato questo venerdì nell’aula delle tesi di questo prestigioso centro di studio, in un incontro organizzato dall’Istituto Laikos.
La polizia ha portato via quasi 200 persone della Chiesa protestante di Shouwang, tra le maggiori chiese domestiche. I fedeli volevano pregare in piazza, dopo essere stati cacciati dai loro locali. La repressione contro “la rivoluzione dei gelsomini” si estende anche ai gruppi religiosi. Molti attivisti sono divenuti cristiani.
Un primo studio promettente per una terapia efficace contro gli effetti negativi della sindrome di Down è stato eseguito in Spagna. Ovviamente non ne parla nessuno. Il sito della Fondazione Jerome Lejeune riporta che la notizia è stata data a un congresso scientifico: dopo dei promettenti studi sui topi, il farmaco è stato testato su dei soggetti con sindrome Down, con effetti chiaramente apprezzabili sulla memoria e l’intelligenza.
Il cuore dell’uomo si protende al di là di questo muro “che ci impedisce di vedere oltre”. Gesù Cristo è “la vera novità che irrompe e supera ogni barriera”. Cristo vince anche “la morte spirituale, il peccato, che minaccia di rovinare l’esistenza di ogni uomo”.
Festeggiata stamani a Sassello, in provincia di Savona, la beatificazione di Chiara 'Luce' Badano, la ragazza che nel 1990 mori' all'eta' di 19 anni dopo che le era stato diagnosticato un osteosarcoma. La beatificazione di Chiara arrivò a settembre scorso ed oggi il paese dell'entroterra savonese e' diventato meta di migliaia di pellegrini arrivati da tutte le regioni d'Italia, ma anche di molti stranieri che hanno conosciuto Chiara attraverso il movimento dei Focolari ed hanno voluto andare a visitare i luoghi in cui visse. All'eucarestia celebrata nella chiesa della Santissima Trinità dal parroco, don Albino Bazzano, anche i genitori della ragazza.
Benedetto XVI ha avvertito questa domenica che non esiste solo la morte corporale, ma anche una “morte spirituale” che corre il rischio di porre fine alla vita dell'essere umano. Lo ha spiegato recitando la preghiera mariana dell'Angelus insieme a varie migliaia di pellegrini in Piazza San Pietro in Vaticano, meditando sul Vangelo della liturgia di questa domenica - l'ultima prima della Settimana Santa -, la risurrezione di Lazzaro. “La morte rappresenta per noi come un muro che ci impedisce di vedere oltre – ha detto il Santo Padre –; eppure il nostro cuore si protende al di là di questo muro, e anche se non possiamo conoscere quello che esso nasconde, tuttavia lo pensiamo, lo immaginiamo, esprimendo con simboli il nostro desiderio di eternità”.
“L'arazzo rovesciato. L'enigma del male” è un libro che, prendendo spunto da una frase di Paul Ricoeur, “il male è l’assenza di spiegazione”, cerca non di spiegarlo, ma almeno di raccontarlo, indicando il libero arbitrio e la voce della coscienza come quella grande risorsa che rompe l’idea di un determinismo e che permette anche di riscattarsi. Scritto da padre Giovanni Cucci, S.I., professore alla Pontificia Università Gregoriana e collaboratore di “Civiltà Cattolica”, e dal professore e giornalista Andrea Monda, docente di cattolicesimo e letteratura presso la stessa Università, il volume - che già si trova nelle librerie - è stato presentato questo venerdì nell’aula delle tesi di questo prestigioso centro di studio, in un incontro organizzato dall’Istituto Laikos.
“Cercare di vivere riferiti a Cristo, guardando le cose con gli occhi di Gesù, gli occhi della Pasqua”. E' questo l'invito rivolto questo sabato dal Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), a oltre 250 responsabili nazionali della “Branca Lupetti” dell'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici provenienti da tutta Italia. L'incontro è avvenuto nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi nell'ambito della decima edizione della “Rupe di Assisi”, evento che si ripete con cadenza triennale e che quest'anno ha avuto nella catechesi del Cardinale, Arcivescovo di Genova, il suo momento formativo più importante.
Nell’ultima puntata di “Che tempo che fa” su Rai3, condotto da Fabio Fazio, Luciana Littizzetto ha invitato la Chiesa ad offrire maggiore accoglienza agli immigrati di Lampedusa. Ha usato anche alcuni richiami evangelici trasformati in battute sempliciotte: «ero nudo e mi avete vestito, ero malato e mi avete visitato, avevo sete e mi avete dato da bere… Il discorso della montagna lì non vale perché sono al mare?». Ha urlato ai vescovi «dicano qualcosa su questa questione…adesso stanno zitti? Fate qualcosa! Cosa fanno?».
Nuove accuse di blasfemia contro un cristiano in Pakistan. Ad essere stato arrestato dalla polizia di Faisalabad il 5 aprile scorso è un cristiano di nome Arif Masih, 40 anni. A comunicarlo all’Agenzia Fides è stata la Commissione “Giustizia e Pace” della diocesi locale, che ha espresso la sua “grave preoccupazione per un nuovo caso basato su false accuse”. Arif sarebbe accusato di aver strappato pagine del Corano e di aver scritto lettere minatorie ad alcuni musulmani, per convertirli al cristianesimo.
Benedetto XVI piange con il Brasile, ancora scosso per la folle strage di due giorni fa, quando un 24.enne è entrato in un scuola media di Rio de Janeiro armato di pistole uccidendo 12 alunni, tra cui nove ragazzine e tre ragazzini tra i 12 e i 14 anni. Il Papa ha inviato un telegramma di cordoglio alla Chiesa carioca, esortando a dire “no alla violenza” e a non cedere al sentimento della vendetta.
Le forze di Gbagbo resistono all’assedio e rispondono con le armi pesanti. Hanno anche attaccato la residenza dell'ambasciatore francese con alcuni razzi. Pronta la rappresaglia dei soldati francesi della forza ''Licorne'', presenti nella città, che hanno distrutto un veicolo blindato delle forze pro-Gbagbo. Da parte sua, Human Rights Watch accusa sia le milizie del presidente uscente che quelle del presidente eletto, Ouattara, di aver compiuto massacri indiscriminati contro la popolazione civile: centinaia di persone, compresi donne e bambini, sarebbero stati uccisi, interi villaggi bruciati. Tutto questo mentre continua il dramma umanitario di centinaia di migliaia di sfollati in fuga dalle violenze: l’Onu ha lanciato un appello per l’apertura di corridoi umanitari. Ieri, intanto, è rientrato a Roma il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che il Papa aveva inviato in Costa d'Avorio per una missione di ''pace'' e ''riconciliazione'': purtroppo non è riuscito a raggiungere il Paese.
La giornata di studio “Giovani e forti...?”, promossa dall'associazione Papaboys, ha dato l'immagine di una nuova generazione che vuole puntare in alto.
Domani ad Assisi riapre al culto la Tomba di San Francesco, dopo i lavori di restauro che hanno riguardato in particolare la ripulitura delle pietre. Ad annunciarlo è la comunità religiosa del Sacro Convento. La Tomba di San Francesco, che nella piccola cripta posta sotto l'altare centrale della Basilica Inferiore custodisce le spoglie del Santo, era stata chiusa lo scorso 25 febbraio. La riapertura della cripta avverrà alla presenza del ministro per i Beni e le Attività culturali, Giancarlo Galan. Mentre domani mattina alle 11 verranno illustrati i lavori di restauro.
Come già annunciato nei giorni scorsi, ieri sera alle 19.00, nella Basilica Vaticana, dopo la chiusura serale, ha avuto luogo la traslazione del corpo del Beato Papa Innocenzo XI dal vano sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano a quello appositamente preparato sotto l’altare della Trasfigurazione, che si trova alla sinistra della navata centrale, al suo termine, nel retro del pilastro di Sant’Andrea.
Il gossip è una delle cose che più inquinano i rapporti umani e ne mettono in luce spesso l'ipocrisia, mentre essi dovrebbero essere improntati a una carità senza finzioni. E' questo uno dei passaggi chiave della riflessione tenuta questo venerdì da padre Raniero Cantalamessa nella cappella Redemptoris Mater, e incentrata sul tema della vera natura della carità. Nel corso della terza predica di Quaresima, pronunciata alla presenza di Benedetto XVI, il predicatore della Casa Pontificia ha notato che al giorno d'oggi “il pettegolezzo ha cambiato nome, si chiama gossip e sembra diventato una cosa innocente” ed ha sottolineato che “non basta non sparlare degli altri; bisogna anche impedire che altri lo facciano in nostra presenza, far loro capire, magari silenziosamente, che non si è d’accordo”.
La beatificazione di Giovanni Paolo II sarà un grande evento per la Polonia, ma anche per il resto del mondo, perché questo Pontefice ha saputo coniugare un grande amore per la sua patria e un'apertura universale. Lo afferma, in questa terza e ultima parte dell'intervista concessa a ZENIT, monsignor Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Papa Karol Wojtyła. La celebrazione del prossimo 1° maggio non pone fine al lavoro di padre Oder, perché come ha spiegato a ZENIT ha il mandato del Cardinal vicario, Agostino Vallini, anche per preparare la canonizzazione. La prima parte dell'intervista è stata pubblicata mercoledì 6 aprile, la seconda questo giovedì.
Give up. Lo ripete per ben tre volte quasi per assicurarsi di aver detto la parola-chiave del cristianesimo in tempo di Quaresima. Sì, il suo senso è chiaro: “tagliare giù”. Insieme ad un gruppo di giovani studenti il discorso cade oggi sulla Quaresima cristiana. Tim, un atletico giovane cinese con un sorriso che vi incanta vi dirà tranquillamente che lui è ateo. Tania, invece, turca, è naturalmente musulmana. Altri non si pronunciano, non praticano nulla. E, così, John spiega che il segreto della Quaresima cristiana è giustamente questo “tagliare qualcosa”. Tagliare un rapporto da cui si è diventati dipendenti come il cibo, il fumo o un’altra realtà... Ci coglie di sorpresa, poi, quando ci chiede che cosa noi abbiamo “given up!” e trovargli subito una risposta non è facile. D’altronde, lui non lo dice, ma ogni cristiano lo fa per privilegiare una relazione fondamentale. Quella con Dio.
Benedetto XVI percepisce segni incoraggianti per la nuova evangelizzazione in America Latina, rilanciata dalla Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e del Caribe ad Aparecida (Brasile, maggio 2007), come dimostra la riscoperta della meditazione della Parola di Dio in parrocchie e comunità, la cosiddetta “lectio divina”. Il Papa lo ha constatato questo venerdì mattina concludendo l'assemblea plenaria della Pontificia Commissione per l'America Latina, organismo della Santa Sede presieduto dal Cardinale Marc Ouellet, fondato nel 1958 da Papa Pio XII con la missione di promuovere le relazioni tra le Chiese locali e i vari dipartimenti della Curia Romana.
“Il Cortile dei Gentili” è stato un incontro di alto livello che ha permesso un confronto con figure di grande rilievo, lontane dell’ateismo pratico della banalizzazione e dell’ironia. E' quanto ha detto questo venerdì il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, nel tracciare un bilancio dell'iniziativa lanciata a Parigi dal suo Dicastero vaticano. Il porporato è intervenuto infatti questo venerdì in Sala Stampa vaticana per illustrare la partecipazione della Santa Sede alla Fiera internazionale del libro a Santo Domingo, che si svolgerà nel Parco della Cultura della capitale della Repubblica Dominicana dal 4 al 22 maggio prossimi. Durante la conferenza, il Cardinale Ravasi si è detto “felice” che i non credenti siano stati invitati anche all’incontro interreligioso di Assisi, in programma il 27 ottobre di quest'anno nella città natale di san Francesco, per i 25 anni da quel primo storico appuntamento con i leader religiosi di tutto il mondo, convocato nel 1986 da Giovanni Paolo II. Il ''Cortile dei Gentili'' è un’iniziativa di dialogo tra credenti e non credenti fortemente voluta da Papa Benedetto XVI e inaugurata lo scorso 24 marzo a Parigi, con una due giorni di incontri nella sede dell'Unesco e in luoghi simbolo dello spazio laico sul tema Illuminismo, religione, ragione comune, per ribadire che la fede e la teologia sono tra i maggiori vettori di conoscenza e cultura.
“Riscoprire attraverso i poveri la valenza testimoniale del sacramento del Battesimo”. Così mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, ha spiegato il significato della Settimana della carità che la diocesi propone a partire dall’ultima domenica di Quaresima, il 10 aprile. “Questo – aggiunge mons. Feroci - è un tempo di riflessione, meditazione e preghiera, durante il quale la liturgia aiuta a prepararci alla Pasqua e alla rinnovazione delle scelte battesimali”. Per questo, la Caritas ha proposto un cammino pastorale di condivisione “affinché nel povero, icona di Cristo, confermiamo la nostra fede”.
I leader della Chiesa cattolica dell’Illinois hanno riunito un gruppo di esperti dello Stato per ottenere l’approvazione di una legge che obbligherebbe i medici a sottoporre le donne che sono in procinto di abortire ad una ecografia con gli ultrasuoni. L’iniziativa HB 786 per scoraggiare gli aborti – riferisce Fides - è la conseguenza di alcune proposte avanzate dai legislatori repubblicani e dai gruppi antiabortisti.
In vista della proclamazione dell’indipendenza del Sud Sudan, il 9 luglio prossimo, a seguito del referendum sull’indipendenza nazionale, che si è tenuto ai primi di gennaio, i vescovi del Paese hanno diffuso un nuovo messaggio in cui esortano i cittadini di tutto il Paese “ad abbracciare una cultura della pace” rispettando la vita e la dignità umana. Il messaggio, intitolato “Sii calmo e sii vigile”, è stato diffuso mercoledì, al termine dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale a Juba, la futura capitale del nuovo Stato. Nel documento – riferisce l’agenzia Cns - si chiede ai sudanesi “pazienza, comprensione e cautela” in una fase di “cambiamenti drammatici”, che segue di appena sei anni la fine del sanguinoso conflitto civile tra Nord e Sud. I vescovi evidenziano che il referendum ha dato finalmente ai sud-sudanesi l’opportunità di “decidere il loro futuro politico”.
Un incontro di bloggers avrà luogo nel pomeriggio del 2 maggio prossimo. L’evento, organizzato dai Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali, ha come obiettivo quello di permettere un dialogo tra bloggers e rappresentanti della Chiesa, per condividere le esperienze di coloro che sono attivi in questo campo e per meglio capire le esigenze di tale comunità. L’incontro servirà anche a presentare alcune delle iniziative che la Chiesa sta attivando per il mondo dei nuovi media, sia a Roma, sia a livello locale. Nelle due sessioni previste, diversi relatori presenteranno alcuni punti centrali, per avviare una discussione aperta a tutti i partecipanti. Nella prima, cinque bloggers, in rappresentanza delle diverse aree linguistiche, affronteranno temi specifici di importanza generale.
Che cosa si prova ad essere stati amici di una Beata? È la domanda che viene posta a Ferdinando Garetto, piemontese, padre di 4 figli, medico oncologo, che è venuto da noi a raccontare la sua esperienza con Chiara Luce Badano, la giovane di 19 anni che Benedetto XVI ha beatificato il 25 settembre 2010 al santuario del Divino Amore. Invitato dalla Pastorale Giovanile della nostra diocesi, ha parlato la sera di venerdì 25 marzo nella chiesa di san Sergio alla presenza di mons. Giampaolo Crepaldi, dei responsabili, don Valerio Muschi e Arturo Pucillo, e di un centinaio di giovani delle varie parrocchie. Il mattino dopo si è incontrato con gli allievi del Ciofs presso le suore Salesiane di via dell’Istria 55 e nel pomeriggio ha parlato davanti a una folla composita nel salone-tenda di san Giovanni che funge da chiesa nei giorni di festa. Direi che si è creato lo stesso silenzio religioso delle celebrazioni liturgiche mentre Ferdinando, con commovente semplicità e nello stesso tempo con forza coinvolgente, ha rievocato tanti episodi della vita di Chiara Luce Badano.
Sono riprese le ricerche dei dispersi, oltre 250, coinvolti nel tragico naufragio di un barcone avvenuto martedì notte a sud di Lampedusa, in acque maltesi, ma le condizioni del mare restano proibitive. Intanto dall’isola sono stati trasferiti i 53 migranti salvati ieri. Una vicenda seguita dal Papa con viva preoccupazione e sgomento.
Asia Bibi, la cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia e oggi rinchiusa in carcere, in questi ultimi giorni ha contratto una malattia esantematica, che le causa eruzioni cutanee su tutto il corpo (si pensa alla varicella), mentre non è ancora chiaro chi l’abbia potuta contagiare. Probabilmente la causa è la sporcizia in cui versa la sua cella, i suoi abiti, la biancheria. Sta di fatto che tale malattia debilita ulteriormente il suo fisico, già debole e provato da mesi di prigione in cella di isolamento.
Un tempo gli esorcismi erano più immediati mentre oggi richiedono più tempo per essere efficaci. Secondo padre François Dermine, presidente nazionale del Gruppo di Ricerca e Informazione Religiosa (GRIS), una spiegazione può essere rintracciata nell'indebolimento della fede all’interno della Chiesa. Italiano, ma di origine canadese, padre Dermine, priore del convento San Domenico di Bologna e professore di Teologia morale, è stato uno dei docenti del corso di esorcismo che si è svolto presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma, dal 28 marzo fino al primo aprile. In questa intervista a ZENIT afferma che oggi sul demonio, per quanto riguarda le questioni teologiche, non si sa molto di più rispetto al passato, ma che è diventato più facile distinguere le patologie dai casi di possessione da parte del maligno. Una questione che chiama in ballo il discernimento dell’esorcista, che oltre a ricorrere alla preghiera deve avvalersi anche delle consulenze degli psichiatri.
«Prima del coma tante cose erano diverse, avrei certamente firmato le dichiarazioni anticipate di trattamento. Da medico, da uomo di scienza, ero convinto che avrei preferito spegnermi dolcemente piuttosto che lottare fino allo stremo con la certezza di non guarire. Oggi è tutto diverso, sono stato ad un passo dalla morte eppure sono vivo e sto benissimo». Umberto Scapagnini, medico, docente, uomo politico, racconta i suoi mesi di coma e ancora si sorprende «Tutto inizia nel 2007 con un banale lipoma, sotto la tempia, vicino all’occhio sinistro dove vent’anni prima avevo tolto un neo. Una macchia nascondeva qualcosa da esaminare, una pallina, come la chiamavo io, ma bisognava andare a fondo». La diagnosi che avrebbe dovuto affrontare di lì a poco l’ex sindaco di Catania era terribile: neoplasia della famiglia dei melanomi. «Una diagnosi che avrebbe scosso chiunque ma io ero un medico e non solo conoscevo bene la malattia ma anche le reali speranze di guarigione». Una consapevolezza che Scapagnini ha visto anche negli occhi del figlio Giovanni, anch’egli medico, che con le lacrime agli occhi gli comunicava il risultato dell’esame istologico. «Fu per far forza a lui che dissi: siamo due medici, lavoriamo, lottiamo e cerchiamo una via d’uscita».
Monsignor Emmanuel Delmas, vescovo della diocesi di Angers, in Francia, ha riconosciuto ieri la guarigione straordinaria di un pellegrino che si era recato a Lourdes. La vicenda risale al 2002 e riguarda Serge François, artigiano oggi in pensione, affetto da un ernia discale. L’uomo, allora 56enne, era stato operato due volte, e soffriva di una paralisi pressochè totale alla gamba destra quando decise di partecipare ad un pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna di Lourdes.
Benedetto XVI si è detto profondamente addolorato per l'ennesima tragedia del mare consumatasi nel Mediterraneo con il naufragio avvenuto martedì notte in acque maltesi, a 40 miglia al largo delle coste di Lampedusa, di un barcone con a bordo numerosi migranti. Dopo la morte, il 3 marzo, di 70 eritrei che cercavano di sfuggire alle persecuzioni e alle violenze del conflitto in Libia, nella sciagura di due giorni fa sono morte circa 20 persone, mentre altre 250 risultano disperse; 53 sono, invece, i migranti tratti in salvo e trasferiti con un ponte aereo a Brindisi.
Nell'amore di Gesù anche la sofferenza può acquistare significato e diventare feconda. E' quanto ha detto mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo dell’Aquila, nel celebrare mercoledì nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio la Messa in suffraggio delle vittime del terremoto che due anni fa ha sconvolto l'Abruzzo. “In quella terribile notte del 6 aprile tutti, all’improvviso, ci siamo ritrovati in un pauroso abisso – ha detto mons. Molinari –. Un abisso di terrore, di morte, di dolore e di disperazione. Dopo due anni solo il Signore sa fino a che punto stiamo risalendo da quell’abisso”.
Karol Wojtyla è stato un grande intellettuale, un Papa giovane e coraggioso, abituato alle difficoltà patite sotto un regime totalitario e che non cercava di essere "politicamente corretto", benché sempre uomo di dialogo. Fu anche un Papa che fece dell'accettazione della malattia una catechesi vivente, un uomo che viveva la mortificazione volontaria alla maniera carmelitana, che si battè contro la guerra e contro l'aborto. Nella seconda parte di questa intervista a ZENIT, mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, non si sottrae a nessuna domanda sul Papa polacco, anche a quelle riguardanti la questione degli abusi sessuali da parte del clero, o il caso Maciel.
Rivolgendosi questo giovedì mattina ai presuli della Chiesa siro-malabarese dell'India, in vista ad limina apostolorum a Roma in questi giorni, Papa Benedetto XVI ha sottolineato un aspetto particolare del ministero del Vescovo, quello di essere “ministro di unità”. Ogni Vescovo, ha spiegato, “è chiamato a essere un ministro di unità nella sua Chiesa particolare e nella Chiesa universale”. “Questa responsabilità riveste un’importanza speciale in un Paese come l’India in cui l’unità della Chiesa si riflette nella ricca diversità dei suoi riti e delle sue tradizioni”, ha riconosciuto. Per questo, ha esortato i presuli “a fare tutto il possibile per promuovere la comunione fra voi e con tutti i Vescovi cattolici nel mondo, e a essere espressione vivente di quella comunione fra i vostri sacerdoti e fedeli”.
Cari amici lettori, la notizia la sapete già ma ve la ripeto con gioia. Sabato 2 aprile scorso, il Papa ha firmato il decreto sul miracolo che apre la via alla beatificazione di padre Clemente Vismara, missionario in Birmania per 65 anni, morto nel 1988 a 91 anni. Era l’una del pomeriggio e poco dopo la Sala Stampa Vaticana pubblicava la notizia. Ad Agrate Brianza, il paese natale di padre Clemente, il parroco don Mauro Radice ha fatto suonare le campane a festa per un quarto d’ora. La gente stava pranzando e hanno capito subito che quelle campane annunziavano la prossima beatificazione di Clemente, la cui statua è già nella piazza della chiesa! Si sono comunicati la notizia e hanno ringraziato il Signore.
L’attesa beatificazione di Papa Giovanni Paolo II è ormai alle porte e a venti giorni dall’evento ecclesiale che vedrà la partecipazione di centinaia di migliaia di fedeli, ilSussidiario.net ha intervistato Don Walter Insero, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma e direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale. Sono state effettuate molte stime sul numero di persone che prenderanno parte alle tre giornate, dal 30 aprile al 2 maggio, dedicate alla celebrazione della beatificazione. Inizialmente si parlava addirittura di due milioni di pellegrini, per poi scendere fino alla cifra di 300.000: “I partecipanti saranno tantissimi. Non si può dare una cifra precisa. – spiega Don Insero - Adesso, a 20 giorni dall’evento, non abbiamo elementi certi per poter ipotizzare una cifra attendibile. Ma Roma sarà in grado di accogliere un numero così elevato di fedeli. Ci sono state diverse proiezioni ma le stime iniziali erano esagerate.
I cattolici sono indignati con Rai 3. Si sentono bersagliati ingiustamente e si sono stancati di subire in silenzio. Prendo a simbolo un giovane prete, che chiamerò don Gianni, un bravissimo sacerdote che – fra le altre cose, insieme ad altri – si fa in quattro e dà letteralmente la vita, per aiutare immigrati, emarginati, “barboni” e tossicodipendenti. L’ultimo episodio che ha fatto indignare lui e molti altri come lui, è stata l’incredibile invettiva contro la Chiesa fatta da Luciana Littizzetto a “Che tempo che fa”, domenica sera (che sta pure su Youtube). E’ considerato un caso emblematico della tendenza di Rai 3, la rete simbolo dell’Italia ideologica. Il programma è quello di Fabio Fazio, programma cult della sinistra salottiera. E’ noto che ogni domenica sera la Littizzetto fa le sue concioni avendo come spalla lo stesso Fazio. Ebbene domenica, parlando di Lampedusa, a un certo punto – senza che c’entrasse nulla – la Luciana si è lanciata in un attacco congestionato contro la Chiesa, a proposito dell’arrivo dei clandestini tunisini, e ha urlato ai vescovi “dicano qualcosa su questa questione”.
Nonostante la guerra, oltre 3mila fra medici e operatori sanitari filippini continuano il loro lavoro nei vari ospedali del Paese. Il Vicario apostolico di Tripoli sottolinea la solidità della comunità cattolica in Libia. Nella capitale, circa 200 cattolici filippini e africani sub-sahariani partecipano alle messe celebrate nel fine settimana.
La presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) ha diffuso un comunicato in cui esorta alla solidarietà europea di fronte ai continui sbarchi di immigrati a Lampedusa. Il documento è firmato dai Cardinali Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Josip Bozanić, Arcivescovo di Zagabria, e Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux, rispettivamente presidente e vicepresidenti del CCEE.
Qual è stato il segreto della feconda comunicazione di Giovanni Paolo II? Il fatto che aveva studiato arte scenica? La dizione, la sua gestualità sempre comprensibile e mai enigmatica, l’arte della retorica, la dottrina del suoi messaggi, la sincerità della sua comunicazione? E' stata questa la domanda ricorrente al centro dell'incontro svoltosi venerdì alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma, nell’Aula Magna “Giovanni Paolo II”.
Un “programma pilota” per 191 studenti conferma l’atteggiamento del governo che se da un lato negli ultimi anni ha allargato la possibilità di accesso ai seminari, dall’altro prosegue nella politica di controllo e ingerenza e nel tentativo di indottrinamento, mirata, sul modello cinese, a mettere sotto il suo pieno controllo i cattolici vietnamiti.
La Chiesa non può più contare sulla società per una comprensione del matrimonio in senso cristiano. L’affermazione di Benedetto XVI è contenuta nel discorso rivolto questa mattina al gruppo di vescovi della Chiesa siro-malabarese, ricevuti in udienza al termine della visita ad Limina. Il Papa ha toccato anche i temi della vocazione ministeriale all’episcopato e della formazione permanente dei religiosi.
La cristiana condannata a morte per blasfemia si è ammalata di varicella, probabilmente a causa delle condizioni igieniche della cella in cui è rinchiusa. La preoccupazione dei cristiani per la violenza crescente contro di loro. Il vescovo Rufin Anthony: “Questa Quaresima preghiamo per la pace in Pakistan. Un Pakistan in cui possiamo vivere tutti liberamente”.
In un articolo del noto e prestigioso magazine inglese The Guardian pubblicato qualche giorno fa veniva affrontata la questione del Cattolicesimo spagnolo, e ci si domandava se ha ancora qualcosa da dire a quella società moderna.
A margine della situazione attraversata attualmente dall'Egitto, ZENIT ha voluto intervistare il dottor Ali Al-Samman, che nel 1998 è stato l'artefice della nascita del Comitato congiunto che riunisce l'Università di Al-Azhar, con sede al Cairo, e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. E proprio intervenendo sulla crisi nei rapporti tra la massima autorità dell'islam sunnita e il Vaticano, Ali Al-Samman ha voluto esprimere il suo punto di vista.
Torniamo alla scuola di santa Teresa di Lisieux per imparare quella “scienza dell’amore” che fa della carmelitana francese una “sorella universale” di tutti gli uomini: è questo l'incoraggiamento rivolto da Benedetto XVI alle circa 20 mila persone, riunitesi questo mercoledì in piazza San Pietro per la tradizionale Udienza generale. Nella sua catechesi il Papa ha parlato di santa Teresa di Lisieux come di un'anima capace di amare in maniera smisurata e che ha “illuminato tutta la Chiesa con la sua profonda dottrina spirituale”, come traspare dalla sua autobiografia “Storia di un’anima”, che il Pontefice non ha tardato a definire un “piccolo-grande tesoro” e un “luminoso commento del Vangelo pienamente vissuto!”.
La causa di beatificazione di Karol Wojtyla ha seguito il normale iter richiesto da un processo canonico di questo tipo. Il solo strappo alla regola è stata la dispensa concessa da Benedetto XVI dall’attesa di cinque anni per l’avvio della causa. Questo perché il miracolo che ha spalancato le porte alla beatificazione del Papa polacco, che si terrà il 1° maggio prossimo, è avvenuto a pochi mesi dalla sua morte. A spiegarlo, in questa intervista a ZENIT, è mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, che ha descritto l'iter processuale come una “bellissima avventura” personale.
Un libro di quasi 300 pagine con illustrazioni e stupende fotografie dedicate a “Le cento fontane (99+1) del Vaticano” è stato presentato questo mercoledì nei Musei Vaticani. Quasi un album, che ci fa penetrare nel mondo della bellezza. Saranno tre i volumi e tutti e tre concludono con la fontana numero 100 dedicata a San Giuseppe. Il primo volume intitolato “Fontane nei viali e nel bosco”, ha indicato il Cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, “è un'opera in apertura dedicata a Benedetto XVI che attraverso il suo ricco insegnamento ci fa capire che il Signore disseta il popolo cristiano con 'acqua della Sapienza'”.
Il guru di 84 anni è una delle figure più note del panorama religioso indiano. A dispetto delle molte opere di beneficenza, la sua immagine è controversa. Alcuni lo accusano di miracoli falsi, e di altri abusi. Ma anche molti cattolici lo giudicano positivamente. Uno dei più famosi esorcisti al mondo, don Gabriele Amorth, si è detto convinto che Sai Baba pratica i suoi “miracoli” grazie all’aiuto di forze sataniche.
Al termine dell’udienza generale, il Papa ha salutato Paul Bhatti e il vescovo di Faisalabad, in Pakistan, mons. Joseph Coutts. Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, il ministro per le minoranze religione pakistano ucciso poco più di un mese fa da estremisti islamici, è l’attuale rappresentante governativo per le minoranze religiose. Ieri, durante un incontro organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, ha detto di aver perdonato gli assassini del fratello.
Accorato appello di Benedetto XVI “a tutte le parti in causa” al termine dell’udienza generale. Nel suo discorso, dedicato a santa Teresa di Lisieux, ha definito la sua “Storia di un’anima” una meravigliosa storia d’amore per Gesù.
La Bibbia del ministro cattolico assassinato parte dei segni della memoria dei martiri, custoditi nella basilica di San Bartolomeo a Roma. Vescovo di Faisalabad: Bhatti ha testimoniato “pace e amore” in un Paese vittima dell’intolleranza in nome della religione.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima Commento al Vangelo di domenica prossima 10 aprile 2011 - 5° Domenica di Quaresima da Radio Vaticana.
Il silenzio e la preghiera sono due elementi preziosi che il tempo quaresimale invita a riscoprire e valorizzare, ricorda l'Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile), monsignor Orani João Tempesta, in un articolo intitolato “Tempo di preghiera”. “Siamo in questo momento di deserto per l'incontro con il Signore, per imparare a non cadere nella tentazione e cercare una vita di vera conversione”, afferma. “Siamo invitati da Gesù a sperimentare la delicatezza del silenzio, a cercarLo attraverso la preghiera”. “Siamo chiamati a vivere una vita di preghiera”, “abbiamo bisogno di pregare senza sosta”, aggiunge l'Arcivescovo.
La condanna dei classici è la loro stessa fama: scontano la pena di essere universalmente noti a grandi linee con il mutismo della curiosità. Perché, si chiede qualcuno, leggere un’opera della quale già conosco la conclusione? Come se un romanzo si potesse ridurre alla sua trama o un film alla sua sceneggiatura. Al contrario, proprio le opere che si poggiano per intero sul colpo di scena o sulla scoperta dell’assassino – svelati i quali perdono ogni interesse – sono quelle che non meritano il nostro tempo. Conosciamo per filo e per segno i film che torniamo a rivedere o le poesie che torniamo a rileggere, eppure non solo non smettono di regalarci piacere, ma, anzi, cresce in noi il loro fascino. Perché a catturarci, ben più della vicenda, è il modo in cui ci viene narrata. Il sigillo dell’arte è tutto nello stile: per fare un classico non basta raccontare le avventure del cavaliere della Mancia o del principe di Danimarca, bisogna farlo in maniera unica e indimenticabile, cioè il più corrispondente possibile al loro essere.
Quattro medici del Bangladesh, che avevano prodotto un "falso rapporto post-mortem per nascondere la vera causa" del decesso di una 14enne, morta il 31 di gennaio scorso nel General Hospital di Shariatpur (a sud della capitale Dacca) dopo essere stata frustata pubblicamente, verranno messi sotto accusa. Lo ha deciso lunedì 28 marzo l'Alta Corte del Paese. "Siamo inorriditi dall'ampiezza dell'illegalità", così ha dichiarato uno dei due giudici, AHM Shamsuddin Chowdhury (CNN, 28 marzo). L'accusa mossa nei confronti dei medici è di "occultamento delle prove", come ha raccontato alla BBC il vice procuratore generale del Bangladesh, ABM Altaf Hossain.
A Roma è tutto pronto e c'è ancora posto per i pellegrini che vorranno assistere alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II. C'è disponibilità non solo negli hotel, ma anche negli istituti religiosi. Per i giovani ci saranno poi un campo con tende installato nelle vicinanze dell'aeroporto di Fiumicino e una serie di servizi che aiuteranno i pellegrini. Le informazioni sono state fornite questo martedì nella Sala Stampa del Vaticano durante un incontro al quale sono intervenuti il Cardinale Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; padre Federico Lombardi, S.I., direttore della “Radio Vaticana” e della Sala Stampa della Santa Sede; padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi; monsignor Marco Frisina, direttore dell'Ufficio Liturgia del Vicariato di Roma; padre Walter Insero, responsabile dell'Ufficio Comunicazione del Vicariato di Roma.
La Pontificia Commissione per l’America Latina si riunisce in Vaticano, da oggi all’8 aprile, per la propria Assemblea plenaria annuale, sul tema “L’incidenza della pietà popolare nel processo di evangelizzazione dell’America Latina”. L'assise si è aperta stamani con la Messa celebrata, nella Basilica di San Pietro, dal cardinale Marc Ouellet, presidente della Commissione. Venerdì prossimo i partecipanti saranno ricevuti in udienza dal Papa. Obiettivo generale dell’incontro è quello di riflettere sul significato e la portata della pietà popolare nei cinque secoli di Cristianesimo in America Latina e di elaborare delle raccomandazioni pastorali, che contribuiscano alla protezione e purificazione della devozione collettiva nel contesto della Missione Continentale in atto in tutte le diocesi, quale componente primaria del processo di nuova evangelizzazione.
Un richiamo al cuore dell’uomo, perché guardi con responsabilità ai drammi del mondo e possa sviluppare solidarietà di fronte ad essi. E’ quanto ha voluto approfondire nelle meditazioni che saranno lette durante la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, madre Maria Rita Piccione, monaca di clausura agostiniana, madre preside della Federazione dei Monasteri Agostiniani d’Italia “Madonna del Buon Consiglio”. Autrice dei testi, la religiosa ha scelto un linguaggio semplice, che vuole anche dar voce all’infanzia, talvolta offesa, ferita e sfruttata. Tiziana Campisi ha incontrato madre Rita nel monastero dei Santi Quattro Coronati a Roma e le ha chiesto come sono nate le sue meditazioni.
Procedono febbrili i preparativi per la cerimonia di Beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo II. Per fare il punto sugli eventi, in programma a Roma dal 30 aprile al 2 maggio, la Sala stampa vaticana ha ospitato stamane un incontro con gli operatori dell’informazione, accolti dal direttore padre Federico Lombardi. Ad illustrare anzitutto le attese spirituali di questa grande manifestazione di fede è stato il cardinale vicario Agostino Vallini.
Sono passati due anni dal terribile terremoto che, nella notte tra il 5 e 6 aprile del 2009, colpì l’Abruzzo provocando la morte di oltre 300 persone e la devastazione del centro storico dell’Aquila. Tre settimane dopo il sisma, il 28 aprile, Benedetto XVI si recava nelle aree terremotate e in particolare ad Onna, uno dei luoghi maggiormente colpiti. A due anni di distanza, risuonano ancora le parole del Papa, il suo incoraggiamento ai terremotati e l’esortazione alle istituzioni a non lasciare solo l’Abruzzo.
Almeno 249 le donne uccise nel 2010. Per rabbia o vendetta, i mariti le cospargono di cherosene e poi danno loro fuoco. Un fenomeno diffuso, nonostante il diritto di famiglia islamico, in vigore in Bangladesh, dica invece che è compito dell’uomo pagare la dote della futura sposa.
Una conferenza ricorda il ministro per le Minoranze, assassinato per la libertà religiosa e vittima della legge sulla blasfemia. Il fratello Paul: perdono, ma anche verità sulla morte. E promette: continueremo il suo lavoro. Vescovo di Faisalabad: aveva a cuore il Paese, secondo l’ideale del fondatore Ali Jinnah. Imam di Lahore: precursore del dialogo interreligioso.
Sarà trasmessa in diretta televisiva da Retequattro e attraverso le frequenze di Radio Maria in tutto il mondo la Santa Messa che verrà celebrata a Sassello, domenica 10 aprile alle ore 10, presso la Parrocchia della SS Trinità. L’occasione è data dalla memoria della Beata Chiara Luce Badano, la giovane focolarina di Sassello morta il 7 ottobre 1990 le cui virtù ed esempio di vita cristiana, anche nella sofferenza, l’hanno resa modello di santità per la Chiesa Universale e l’umanità. Infatti fu dichiarata “venerabile” il 3 luglio 2008, seguì la beatificazione il 25 settembre 2010 presso il Santuario del Divino Amore in Roma. La sua data di culto è stata stabilita al 29 ottobre. Comune quello di Sassello così legato alla figura della Giovane Chiara che da allora in entrata all’antico borgo, sotto il cartello “Sassello”, possiamo leggere “Comune della Beata Chiara Badano”. Per l’occasione domenica, i volontari della Associazione a Lei dedicata, prima della Santa Messa presenteranno una “cartolina” su Sassello. Ulteriori info sulla Beata Chiara Luce Badano su www.chiaralucebadano.it
Mentre le rivolte contro il regime di Bashar al Assad non sembrano farsi intimidire dalla violenta repressione con cui l’esercito è stato chiamato a rispondere, c’è una singolare voce all’interno della società siriana che negli ultimi giorni ha cercato quanta più possibile visibilità. È la voce dei cristiani di Siria, la cui posizione a favore del governo di Assad e del piano di riforme annunciate non ha eguali in quanto a perentorietà e chiarezza.
Guardo e riguardo su internet le immagini di Lampedusa nuovamente svuotata dopo la disperata invasione di migranti delle settimane scorse. Ora il paesaggio si è come svuotato, e la bellezza dell’isola contrasta con quello che resta della presenza di queste persone, e che gli addetti alle pulizie si stanno adoperando a far sparire. Ma c’è qualcosa che è destinato a non sparire. È la domanda che sale dalle scene concitate dei giorni scorsi. Una domanda che non segue le coordinate del nostro mondo, né le costituzioni degli Stati, né il Diritto internazionale, né le più o meno legittime posizioni dei diversi partiti. Si tratta del diritto elementare dell’uomo ad avere un futuro, della sua aspirazione a una vita dignitosa, a una destinazione per il proprio viaggio.
L’andamento dei bombardamenti sulla Libia sta provocando una serie di riposizionamenti, anche tra quei cattolici che pure avevano sostenuto la legittimità dell’intervento. Riposizionamenti più che giustificati e legittimi, ma negli ultimi giorni sembra affiorare l’intenzione di rimescolare le carte per coprire l’inversione di marcia, creando maggiore confusione sia quanto alle circostanze che hanno portato all’intervento sia riguardo ai princìpi di Dottrina sociale della Chiesa.
Un libro dedicato ai bambini, “La Beatificazione di Giovanni Paolo II”, arricchito da bellissime fotografie e dalle parole di papa Wojtyla.
Il cardinale Camillo Ruini, intervenuto al convegno di Rete Italia, ha parlato del ruolo dei cristiani in politica approfondendo una frase di Benedetto XVI, che afferma: «Bisogna rinvigorire un'autentica sapienza politica, senza mai dimenticare che il contributo dei cristiani è decisivo solo se l'intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà»
Un nuovo studio mostra che gli aborti vengono ridotti efficacemente del 15% negli Stati in cui ci sono leggi che richiedono il coinvolgimento dei genitori prima che i minorenni optino per questa possibilità. Il Family Research Council ha commentato lo studio condotto da Michael New, ex ricercatore presso il Marriage and Religion Research Institute, un progetto del Consiglio.
Suor Severina Motta è una missionaria canossiana che ha trascorso più di 40 anni in Africa. Per più di una dozzina d’anni è stata in Sudan dove ha conosciuto “la sua santa”, Santa Bakhita. Bakhita è la principale santa del Sudan ed è divenuta famosa in tutto il mondo soprattutto da quando Benedetto XVI l’ha citata nella sua enciclica Spe salvi. La sua figura ha anche ispirato la conversione di un condannato a morte, nello Stato dell’Oregon, il quale ha avviato un progetto di sostegno per le suore canossiane. In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, suor Severina parla della sua vocazione missionaria e della santa che ha insegnato ai sudanesi come prevalere sui loro nemici.
La Federazione Internazionale dei Medici Cattolici (FIAMC) ha convocato a Roma un Congresso sulla dignità della Maternità e dei Ginecologi, che si celebrerà presso l'Istituto Maria SS. Bambina dal 31 agosto al 4 settembre. Il Congresso, l'VIII di Ginecologi Cattolici, è organizzato da MaterCare International, organizzazione appartenente alla FIAMC, e ha il sostegno del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Agenti Sanitari e della Pontificia Accademia per la Vita.
La Terra Santa “attende la fraternità della Chiesa universale e desidera ricambiarla nella condivisione dell’esperienza di grazia e di dolore che segna il suo cammino”: è quanto scrive il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nella Lettera per la Colletta del Venerdì Santo.
“Perché i missionari, con la proclamazione del Vangelo e la testimonianza di vita sappiano portare Cristo a quanti ancora non lo conoscono”: è l’intenzione missionaria di preghiera di Benedetto XVI per il mese d’aprile. In molteplici occasioni, il Papa ha ricordato ai fedeli che tutti i Battezzati sono chiamati ad annunciare il Vangelo, specie in un mondo nel quale la maggioranza delle persone non ha ancora incontrato Cristo.
Continua il conflitto tra i due presidenti; quello uscente, Laurent Gbagbo, che - benché sconfitto nel novembre scorso - non intende lasciare il potere, e quello legittimo, Alassane Oauttara, riconosciuto dalla Comunità internazionale. Gli scontri stanno investendo, in particolare, Abidjan, principale città della Costa d'Avorio e roccaforte di Gbagbo, mentre il resto del Paese sarebbe stato riconquistato dalle milizie di Oauttara. Nel frattempo, migliaia di profughi stanno fuggendo in Liberia, mentre Francia e Nigeria hanno proposto una bozza di risoluzione che imponga sanzioni contro Gbagbo; le truppe francesi di peacekeeping, che sostengono la missione delle Nazioni Unite Onuci, intanto, hanno preso il controllo dell'aeroporto di Abdijan. Al momento, tuttavia, non è chiaro come e quando l’intera vicenda avrà fine. Carlo Maria Zorzi, rappresentante AVSI in Costa d'Avorio, presente sul posto, ci ha ragguagliato sugli ultimi sviluppi.
Padre Richard Kissi, direttore diocesano di Caritas Abidjan, è stato rilasciato dopo essere stato rapito martedì da un gruppo armato.
Papa Benedetto XVI ha ricevuto questo sabato il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e ha autorizzato il dicastero a promulgare i decreti riguardanti: un miracolo, attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Serafino Morazzone, sacerdote diocesano; nato a Milano il 1° febbraio 1747 e morto a Chiuso di Lecco il 13 aprile 1822;
Un rapporto pubblicato recentemente da Aiuto alla Chiesa che Soffre fa il punto della situazione sulle persecuzioni subite dai cristiani in molti Paesi. In particolare, si concentra sulle condizioni molto difficili nei Paesi mediorientali. Nella prefazione del rapporto, dal titolo “Persecuted and Forgotten? A Report on Christians Oppressed for their Faith: 2011 Edition”, l’Arcivescovo Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, osserva che “il Calvario non è un nome che appartiene solo all’archeologia e all’antichità”.
La questione più attuale dei nostri tempi riguarda la legge di fine vita su cui la Camera dovrebbe votare nel mese di aprile. Ripetutamente il direttivo e le assemblee del Movimento per la Vita si sono espresse favorevolmente all’approvazione di una legge che non consenta il ripetersi di casi come quello che ha portato a morte Eluana Englaro e, più in generale, che non consenta qualsiasi forma di eutanasia, attiva o passiva, palese o moderata. Questa sembra essere la linea seguita dalla quasi totalità del mondo cattolico, come è reso evidente dalle dichiarazioni del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dal Cardinale Elio Sgreccia, dalla quasi totalità dei movimenti e delle associazioni facenti parte della galassia cristiana.
Nel fecondo periodo quaresimale, Papa Benedetto XVI esorta a ravvivare il dono che abbiamo ricevuto con il Battesimo, la luce di Gesù Cristo. “La vita cristiana è una continua conformazione a Cristo”, ha sottolineato questa domenica affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini giunti in Piazza San Pietro per l'occasione. “Quale atteggiamento assumiamo di fronte a Gesù?”, ha chiesto prendendo spunto dal Vangelo dei giorno, che riporta la guarigione del cieco nato, che “riconosce il segno operato da Gesù e passa dalla luce degli occhi alla luce della fede”.
Riportiamo il testo dell'intervento pronunciato da Papa Benedetto XVI questa domenica affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti per l'occasione in Piazza San Pietro.
Nei suoi saluti dopo la recita della preghiera mariana dell'Angelus di questa domenica, Papa Benedetto XVI ha ricordato il suo predecessore, Giovanni Paolo II, di cui questo sabato ricorreva l'anniversario di morte. Papa Karol Wojtyła è infatti morto alle 21.37 di sabato 2 aprile 2005.
La legge sul testamento biologico è un clamoroso autogol, un classico esempio di eterogenesi dei fini. La vogliono i nemici dell'eutanasia e dell'abbandono terapeutico, ma approvandola faranno il gioco proprio della trasversale "compagnia della buona morte" cui si oppongono. Questo colossale paralogismo ha due radici fondamentali: un errore di ordine tecnico giuridico, e un difetto di dialogo interno al mondo cattolico stesso. Dopo la vicenda Englaro , con il suo contorno di decisioni della magistratura, molti sostengono che non vi sarebbero più dubbi: ci vuole una legge sul cosiddetto "fine vita". Lo si sostiene anche autorevolmente, come nel caso del presidente del Movimento per la vita italiano, Carlo Casini. Molti cattolici e molti pro life pensano che, se la legge verrà approvata, il rischio eutanasia sarà scongiurato. Un'illusione forse pia, ma di sicuro irragionevole, tipica di chi sta facendo il gioco del giaguaro, credendo magari di combatterlo. Basta por mente ad alcuni elementi della questione.
Edith Stein ora si può ascoltare. I testi di questa brillante pensatrice, carmelitana e santa, hanno ispirato un CD con 14 canzoni e tre brani strumentali, interpretati dalla cantante spagnola Carmela Martínez. Edith Stein (Santa Teresa Benedetta della Croce) “ha molto da dirti”, ha affermato la Martínez, artefice dell'iniziativa e che desidera che queste canzoni aiutino chi le ascolta a “conoscere un po' di più questa affascinante donna santa, carmelitana scalza, la cui vita e il cui martirio sono stati e continuano ad essere, per tutti gli uomini e le donne di oggi, una testimonianza coraggiosa di conversione, fede profonda, assoluta fiducia in Dio e incessante ricerca della Verità”. Il CD è patrocinato dall'Università della Mistica e dalla Fondazione CITES, e il ricavato verrà destinato a borse di studio per giovani bisognosi. Il 2 aprile verrà presentato nell'Aula Magna dell'Università.
Alla vigilia del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II, si è svolto questo mercoledì alla Pontificia Università Lateranense un incontro promosso dal Centro Studi sul Vaticano II, dal titolo “Verso il 50° anniversario dell’apertura del Concilio. Da Pio XII a Giovanni Paolo II”. Nell’ateneo sono stati presentati tre libri promossi dal Centro Studi: “L’eredità del magistero di Pio XII”, “La Chiesa croata e il Concilio Vaticano II” e “Giovanni Paolo II e il Concilio. Una sfida e un compito”. Il Rettore della Pontificia Università, il Vescovo Enrico dal Covolo, ha precisato che “questi tre libri contribuiscono a uno studio ulteriore e si inseriscono in quello che sarà l’impegno caratteristico di questo Centro Studi presso il Laterano”.
“Il primo e fondamentale annuncio che la Chiesa è incaricata di portare al mondo e che il mondo attende dalla Chiesa è quello dell’amore di Dio”, ha affermato questo venerdì padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, davanti a Benedetto XVI e alla Curia Romana. Il predicatore del Papa ha dedicato la sua seconda meditazione quaresimale a parlare di Dio amore nella creazione, nella Scrittura, nell'incarnazione di Cristo e nella sua morte e resurrezione. “Gli uomini hanno bisogno di sapere che Dio li ama e nessuno meglio dei discepoli di Cristo è in grado di recare loro questa buona notizia”, ha detto.
Cari figli, con amore materno desidero aprire il cuore di ciascuno di voi ed insegnarvi l’unione personale con il Padre. Per accettare questo dovete comprendere che siete importanti per Dio e che Egli vi chiama singolarmente. Dovete comprendere che la vostra preghiera è il dialogo di un figlio con il Padre, che è l’amore la via per la quale dovete incamminarvi, l’amore verso Dio e verso il vostro prossimo. Questo è, figli miei, un amore che non ha confini, è un amore che nasce nella verità e va fino in fondo. Seguitemi, figli miei, affinché anche gli altri, riconoscendo la verità e l’amore in voi, vi seguano. Vi ringrazio!

La Madonna ha invitato ancora una volta alla preghiera per i nostri pastori. Ha detto: «Essi hanno un posto particolare nel mio Cuore, essi rappresentano mio Figlio».
Via dei Polacchi, Vicolo dei Polacchi, Viale Maresciallo Piłsudski, Viale Mickiewicz, Piazza Sienkiewicz e la Villa Poniatowski sono solo alcune delle vie e dei luoghi che testimoniano la presenza dei polacchi a Roma nei secoli scorsi. A raccontarne le ragioni e l’evoluzione, in un dibattito tenutosi presso la Radio Vaticana lo scorso 31 marzo, esperti di comunicazione, rappresentanti di sindacati, associazioni culturali e religiose. Promotore, l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni che, attraverso i dati forniti dalle organizzazioni a cui esso fa capo (Caritas diocesana, Camera di Commercio e Provincia di Roma), dà il via, proprio a partire dalla Polonia, alla serie di incontri dedicati alle collettività di immigrati nella capitale.
“Perché la Chiesa sappia offrire alle nuove generazioni, attraverso l'annuncio credibile del Vangelo, ragioni sempre nuove di vita e di speranza”: è l’intenzione generale di preghiera del Papa per il mese di aprile. Un’esortazione ai fedeli sulla quale si sofferma don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio per la pastorale giovanile del Vicariato.
La Federazione cristiana della Malaysia ha rifiutato la proposta del governo di sbloccare 35mila Bibbie stampigliando sulla copertina la frase: “Per la cristianità”. I libri, in lingua Malay, sono bloccati dal 2009 nel porto d’arrivo. Il governo in precedenza aveva deciso di sbloccarli, ma stampigliandovi sopra un numero seriale e la scritta: “Solo per i cristiani”.
Una settimana di piogge torrenziali ha colpito il mare delle Andamane e il Golfo della Thailandia. Ieri la marina thai ha recuperato 800 turisti. Caritas Thailandia ha attivato una serie di interventi nelle zone inondate. Mancano cibo e acqua potabile. Gli istituti cattolici hanno posticipato l’inizio dei campi estivi.
Il digiuno (a turno) è iniziato lo scorso 23 marzo davanti al Ratna Park, nel centro della capitale. I leader continueranno finché il governo non assegnerà ai cristiani dei luoghi da adibire a cimiteri. Per evitare diatribe con gli indù i cristiani rinunciano al diritto di sepoltura nell’area del tempio di Pashupatinath.
Il giovane francescano Peter Kim Dae Woo ha visitato Medjugorje per la seconda volta. Egli proviene dalla parrocchia di Incon, in Corea, dove svolge il ministero di cappellano. E’ stato ordinato Sacerdote nel 2009. Ci ha detto che il più grande desiderio della sua vita era diventare un cantante. Studiava ingegneria elettronica, ma il suo grande amore era la musica, a causa della quale ha lasciato l’università, ed ha rilevato: “Ho studiato per quattro anni, ma lo studio non mi interessava e così non apprendevo, cantavo e suonavo solo, perché la musica era tutta la mia vita. Sono stato uno studente fino al momento in cui ho conosciuto la musica. Ho smesso di andare alle lezioni universitarie. A quel tempo avevo anche il soprannome di “fabbrica di bestemmie” perché tutte le mie parole erano volgari, ma questo non mi interessava, vivevo nel mondo della musica. Stavo in compagnia dei ´quasi musicisti´ “. E’ venuto a Medjugorje per la prima volta nel Settembre del 1998. La sua prima conoscenza di Medjugorje era avvenuta nel Febbraio del 1998, quando gli era arrivato tra le mani un libro su questo fenomeno.
Boicotta la Settimana Santa: è questa l’ultima trovata dell’ateismo militante e anticattolico spagnolo, un’evidente riprova del decadimento di una parte dell’umanità sinistra ispanica. La campagna del laicismo radicale e anti-Chiesa proporrà, infatti, una processione atea nella giornata del Giovedì Santo nelle vie di Madrid. Un’idea che arriva da un gruppo di organizzazioni femministe e atee, riunite nell’Associazione Madrilena di Atei e Liberi pensatori, che ha scelto di indire una “processione atea” nella capitale spagnola nel pieno della Settimana Santa. Tutto ciò, va da sé, ricorda i tempi più bui del più nero totalitarismo violento della storia, il Terrore francese. Prima di allora le cronache riportate da Tertulliano, dopo i regimi neobarbarici del Novecento, in primis il nazismo e il comunismo.
La Caritas chiede il rilascio inmediato di padre Richard Kissi, direttore diocesano della Caritas ad Abidjan (Costa d'Avorio), rapito la mattina di questo martedì da un gruppo armato. Il Segretario Generale di Caritas Internationalis, Lesley-Anne Knight, ha affermato che padre Kissi “stava fornendo aiuti umanitari urgenti in Costa d'Avorio alle persone colpite dal conflitto” scoppiato in seguito alle elezioni presidenziali.
Promette il benessere psico-fisico e per questo ha successo. E adesso fa capolino nelle scuole italiane, dove punta a diventare una tendenza. Lo yoga è una antichissima pratica che in occidente si è affermata soprattutto nei suoi aspetti fisici e quindi, per la nostra mentalità, cade nell’ambito motorio-sportivo. Ora, “lo sport fa bene” è un assioma inconfutabile, quasi come “l’acqua è bagnata” o “di mamma ce n’è una sola”. Peccato che sia falso, ma un’antica confusione, alimentata ad arte, mette in difficoltà la nostra ragione nel riconoscerlo.
«Il presidente Assad ha risposto nel modo più giusto alle proteste di questi giorni, costringendo il governo alle dimissioni e promettendo riforme. La Siria è un modello di laicità e apertura per tutti i Paesi arabi. L’Occidente si illude di risolvere i problemi intervenendo militarmente in Libia, mentre la stabilità del Medio Oriente può venire solo da una soluzione pacifica del conflitto in Palestina». Ad affermarlo è Gregorio III Laham, patriarca cattolico dei Melchiti con sede a Damasco, nel giorno in cui Bashar al-Assad ha parlato per la prima volta in pubblico dall’inizio delle proteste. «Non si può dimenticare che Assad ha parlato della Siria come della “culla del Cristianesimo”», sottolinea Gregorio III che nel 2001 convinse Giovanni Paolo II a recarsi in Siria e visitare la moschea di Damasco. Era la prima volta che un Papa compieva un gesto simile, e per il patriarca gli effetti benefici di quella visita continuano a farsi sentire ancora oggi.
La rivista Nature del 20 gennaio 2011 lancia un grido d’allarme: “Siamo pronti per la inondazione di test genetici?”. Infatti, tra pochi anni sarà disponibile sul mercato un nuovo metodo per eseguire la diagnosi prenatale genetica: non più quella indiretta con valore probabilistico, che si fa con le ecografie e il rilievo di alcuni parametri nel sangue materno - il cosiddetto “triplo-test” o il “quadri-test; neppure andrà più tanto l’amniocentesi, che conta i cromosomi del feto andandoli a prendere dal feto stesso proprio nel pancione materno. Basterà fare un’analisi del sangue della mamma, per sapere non la “probabilità” della malattia fetale, ma la certezza, con l’analisi delle tracce dei cromosomi fetali nel sangue materno.
Il Papa ha lanciato oggi, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, un accorato appello per la Costa d’Avorio, colpita da una sanguinosa guerra tra opposte fazioni politiche che dal novembre scorso ha causato oltre 500 morti e mezzo milione di profughi.
Tra i grandi protagonisti dell’Unità d’Italia spicca un personaggio la cui fama tra i contemporanei era enorme. Si tratta del beato Antonio Rosmini, di cui Alessandro Manzoni scrisse: “è una delle sei o sette intelligenze [filosofiche] che più onorano l’umanità”. Dal canto suo, Benedetto XVI lo ha lodato come una “grande figura di sacerdote” e un “illustre uomo di cultura” che “testimoniò la virtù della carità in tutte le sue dimensioni” e si dedicò con “generoso impegno per quella che egli chiamava 'carità intellettuale', vale a dire la riconciliazione della ragione con la fede”. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il ricordo di Rosmini è circolato solo in ambiti limitati, ma l’occasione è propizia per conoscere la storia di un grande italiano che la Chiesa ha riconosciuto come beato.
P. Jim Borst dovrà lasciare il Paese entro 7 giorni o sarà espulso. È in Kashmir da 48 anni. Accuse infondate di proselitismo: la popolazione cristiana in realtà è diminuita. Vescovo di Srinagar: Una perdita per tutta la società civile. Joseph Dhar, bramino convertito: Le accuse motivate dall’invidia di intellettuali musulmani, le cui scuole non riescono a competere con quelle cattoliche. Accuse anche al partito Congress, che dovrebbe difendere le minoranze.
All’udienza generale, Benedetto XVI illustrando la figura di sant’Alfonso Maria dei Liguori sottolinea l’attualità del suo “chi prega si salva”. Appello per la riconciliazione in Costa d’Avorio, dove il Papa invia il cardinale Turkson.
Quest’anno sono vent’anni! Vent’anni che un gruppo di cesenati parte in direzione Bosnia con un carico di aiuti umanitari per le popolazioni ancora devastate dalla guerra. E il 28 marzo la storia si è ripetuta così come ogni anno dal 1991 ad oggi. Tir in partenza con pellegrini al seguito. Tutto cominciò con un pellegrinaggio a Medjugorje che portò i pellegrini cesenati a contatto con un paesaggio trasfigurato dalla povertà e dalla distruzione. Questo primo nucleo di amiche ha creato in vent’anni una rete di sostenitori tra i cittadini e le aziende cesenati, che porterà 240 quintali di aiuti, donati dalle aziende locali e raccolti nei supermercati.
All’udienza generale, Benedetto XVI illustrando la figura di sant’Alfonso Maria dei Liguori sottolinea l’attualità del suo “chi prega si salva”. Appello per la riconciliazione in Costa d’Avorio, dove il Papa invia il cardinale Turkson.
Nei suoi saluti in francese dopo l'Udienza generale di questo mercoledì, Benedetto XVI ha rivolto un “pressante appello” affinché si ristabilisca l'ordine in Costa d'Avorio, Paese travagliato dagli scontri seguiti alle elezioni presidenziali. “Da molto tempo, il mio pensiero si rivolge spesso alle popolazioni della Costa d'Avorio, afflitte da dolorose lotte interne e gravi tensioni sociali e politiche”, ha affermato il Papa rivolgendosi ai pellegrini francofoni.
C’è un verso delle laudi di Iacopone da Todi che gode oggi di meritatissima fortuna: “Cristo sì me tra(e) tutto, tanto è bello!”. È il verso 112 della lauda tradizionalmente numerata 90 (ma n. 89 nella più recente edizione critica del laudario, fresca di stampa presso l’editrice Olschki di Firenze, a cura di Matteo Leonardi), che inizia con l’invocazione accorata all’Amor de caritate.
ominciano a filtrare pubblicamente i primi risultati del Censimento 2010 negli Stati Uniti, dai quali risulta una crescita della popolazione ispanica che può rappresentare un fattore importante per il futuro del Paese. Secondo alcuni funzionari del Census Bureau, gli ispanici hanno raggiunto un nuovo culmine con più di 50 milioni, il 16,3% della nazione, confermandosi così ufficialmente come il secondo gruppo nel Paese. “Nell’insieme, si è visto che la popolazione della nostra nazione negli ultimi dieci anni è diventata più diversificata razzialmente ed etnicamente” ha detto Nicholas A. Jones, capo del dipartimento di statistiche razziali del Bureau.
Pensato per i pellegrini della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) e i residenti della città ospite, Madrid, che non sanno molto di Benedetto XVI, il fumetto manga “Habemus Papam!” cerca di offrire un'introduzione alla sua vita. I manga sono fumetti in stile giapponese che godono di popolarità internazionale. Una compagnia con sede in California (Stati Uniti), Manga Hero, sta producendo “Habemus Papam!” e progetta di stamparne 300.000 copie in inglese e spagnolo da distribuire a Madrid durante la GMG. Il produttore Jonathan Lin ha detto agli organizzatori della Giornata che il fumetto “vuole presentare Papa Benedetto XVI a quanti possono non sapere molti di lui, tranne il fatto che è il leader della Chiesa cattolica”.
A Roma, presso la Chiesa di S. Maria della Vittoria , in via XX Settembre, sono iniziati degli incontri: tre letture che raccontano la vita di tre Santi, con la voce e la bravura di tre attori. Si tratta di “Ritratti di santi” uno dei movimenti più rappresentativi del MEC, il Movimento Ecclesiale Carmelitano, che ogni anno in periodo quaresimale propone queste singolari letture al fine di divulgare la vita e le opere dei santi. Gli scritti, oltre un centinaio, sono opera di Padre Antonio Maria Sicari, teologo carmelitano e fondatore del MEC. Ieri sera nel primo incontro, l’attore e regista Giulio Base, ha letto la vita di Chiara Luce Badano. Un’ora intensa, con brevi intermezzi musicali, in cui l’attore è riuscito a rendere presente la bellezza della storia di Chiara, con un coinvolgimento emotivo che ha attraversato l’animo di chi ascoltava. La chiesa era gremita di persone e mi ha fatto piacere notare anche molti giovani. Era tutta illuminata e nel transetto sinistro gli occhi di tutti gli intervenuti erano inchiodati sulla meravigliosa estasi di S. Teresa D’Avila del Bernini.
Scaricate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, quarta domenica di Quaresima.
I Vescovi italiani guardano alle parrocchie come a delle “palestre dello Spirito”, dove “avvengono miracoli perché si cerca il Signore”. E' questo quanto ha dichiarato martedì mons. Domenico Pompili, portavoce della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), al termine della seconda giornata di lavori del Consiglio Permanente in corso in questi giorni a Roma. Nel sintetizzare gli argomenti emersi nel corso dei lavori, mons. Pompili ha detto che gli interventi che hanno fatto seguito alla prolusione di lunedì del Cardinale Angleo Bagnasco, Presidente della CEI, hanno espresso apprezzamento in particolare per “la trattazione di alcuni temi come lo specifico contributo della Chiesa al nostro Paese e la richiesta di abbandono delle armi con l’avvio di una soluzione diplomatica per la questione libica”.
La Vergine, la retta, la pia, la pura, colei che intercede: questi sono i nomi che le si addicono e che hanno affinato le mie orecchie sin da quando ero bambino. Sono stati gradevoli ai miei pensieri, accompagnandomi nella mia crescita, così che si sono modellati su di essi fino a che una volta cresciuto, sono partito per seguire le sue orme, le orme della Vergine contemplando la sua vita. Tale percorso mi ha colmato di ascesi e di splendori e aromi spirituali. Ed ogni volta che mi sento stanco, vengo a te – madre di Gesù – supplice per trovare riparo al tuo cospetto e mi sciolgo nell’amore lasciandomi alle spalle, la stanchezza, il malessere, il fastidio. E quando la mia anima geme, ecco che mi appare il tuo angelico volto che subito semina nella mia anima la speranza e rimuove dal mio cuore il dolore e la disperazione.
Se vi capita di partecipare a conversazioni sulla liturgia dopo il Concilio Vaticano Secondo, la parola che sicuramente sentireste pronunciare a più non posso è una: partecipazione. Questa parola fa da sottofondo a molte battaglie sulla musica liturgica; e questo sottofondo è molto rumoroso. Per molti partecipare è un concetto totalizzante; esso informa l’agire liturgico in ogni suo aspetto.
Le olimpiadi del cuore, la onlus versiliese di Paolo Brosio, sono sbarcate nella splendida Franciacorta bresciana per un gala evento che è servito a finanziare tre progetti di solidarietà: quello dello stesso Brosio per la creazione della struttura ‘nonni-nipoti’ nell’orfanotrofio di Citluk a Medjugorje, quello della ‘Piccola Lourdes’ in Burundi voluta da Claudia Koll per i bimbi disabili africani, e quello dello Sri lanka patrocinato da Marcello Lippi a favore delle vittime dello tsunami.
“Roma è pronta ad accogliere a tutti i pellegrini che vogliano venire, abbiamo la disponibilità anche del Lazio, come di tutte le città attorno a Roma”. Lo ha affermato monsignor Liberio Andreatta alla presentazione operativa degli eventi collegati alla beatificazione di Giovanni Paolo II, svoltasi nella sede del Vicariato di Roma alla presenza di importanti autorità civili, smentendo così le voci che annunciavano una situazione d'emergenza. Quanto agli spostamenti dentro Roma, il ticket dei pellegrini permetterà di usare gratuitamente i mezzi pubblici per tre giorni. La metropolitana funzionerà 22 ore al giorno (tranne dalle 2 alle 4 del mattino).
L'ultimo libro di Papa Benedetto XVI, pubblicato il 10 marzo, è già al quinto posto nella lista del New York Times del 3 aprile dei libri più venduti nella categoria non romanzi in versione rilegata. Il libro del Papa, “Gesù di Nazaret, seconda parte – Dall'ingresso a Gerusalemme alla Risurrezione” (Ignatius Press), appare anche nella lista dei testi più venduti del The Wall Street Journal e del Publisher’s Weekly.
Ma il diritto di morire non dovrebbe riguardare, semmai, solo i “casi limite”? Domanda ovvia, si potrebbe rilevare. Il punto è che sono anni che i fautori dell’autodeterminazione ci rassicurano sul fatto che mai e poi mai l’eutanasia, una volta legalizzata, potrebbe sconfinare in abusi, mentre, purtroppo per loro (e per noi), la realtà dice ben altro.
Assaltato il furgone che trasportava le immagini votive. Per il vescovo di Jhabua è “un gesto intimidatorio contro la minoranza cristiana”. Feriti l’autista e due aiutanti. Gli aggressori ancora a piede libero.
Essi hanno violato l’Orissa Freedom of Religion act. La polizia ha lanciato un mandato di cattura contro i due pastori protestanti responsabili della conversione. Sajan K. George presidente del Consiglio dei cristiani indiani: “Quanto commesso è scandaloso ed è una parodia della visione nobile alla base degli ideali sanciti nella Costituzione indiana”.
“Ami Gesù con le opere? Cerchi la verità con le opere?”, ha domandato il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo di Lima (Perù), nella Messa che ha presieduto nella Cattedrale della città nella III Domenica di Quaresima. “Non giochiamo con Dio né con la verità. Chiediamo a Gesù che ci veda e ci riconosca”, ha aggiunto. Il porporato ha esortato tutti i fedeli a cercare Gesù soprattutto in questi giorni di Quaresima.
Ieri pomeriggio un gruppo armato ha assaltato la chiesa cattolica di San Tommaso, nel distretto militare di Wah, a 45 km da Islamabad. I fondamentalisti hanno scagliato pietre e tentato di bruciare l’edificio. Vescovo della capitale: siamo cristiani pakistani, non abbiamo legami con gli Stati Uniti. Giovani cristiani: nessuna speranza nel futuro.
Anche se le statistiche mostrano che la Carta dei Vescovi statunitensi del 2002 per la protezione dei giovani è stata efficace, il presidente della Conferenza Episcopale afferma che si cerca continuamente di migliorarla. L'Arcivescovo Timothy Dolan di New York lo ha ricordato in una dichiarazione elaborata durante l'incontro di questo mese del Comitato Amministrativo della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti a Washington.
Nel suo libro “Il Santo Padre. Giovanni Paolo II Maestro e Testimone”, suor Myriam Castelli ha voluto ripercorrere il pensiero di Papa Karol Wojtyła e sottolineare gli argomenti che sono stati alla base del suo magistero. Il volume verrà presentato questo mercoledì, 30 marzo, alle 21.00 nella Sala Convegni Biverbanca di Biella.
«Le proteste dei lampedusani sono comprensibili, chiunque dopo un periodo così lungo in uno stato d’emergenza inizierebbe a manifestare un senso di stanchezza. Ma è anche vero che in questo mese e mezzo i residenti hanno dimostrato uno spirito fraterno nei confronti degli immigrati che altrove sarebbe stato inimmaginabile». A dichiararlo è il viceparroco di Lampedusa, don Vincent Mwagala, originario della Tanzania, nel giorno più incandescente dall’inizio degli sbarchi, con i pescatori che hanno bloccato il molo e l’Oms che ha lanciato l’allarme epidemie.
L'eroe dei due mondi (che definiva Pio IX ''un metro cubo di letame'', che non sopportava la Chiesa cattolica e la gerarchia, che considerava il Cattolicesimo una stupida superstizione) si fece iniziare alla magia ''egiziana'' e scrisse di esser riuscito a mettersi in contatto con le anime delle piante.
Qumran: tutto sbagliato, tutto da rifa­re? L’esclamazione bartaliana viene alla mente non appena chiusa l’ulti­ma pagina dell’avvincente Qumran. Le rovine della luna (Edb, pp. 224, euro 21), testo che fin dal sottotitolo mette la pulce nell’orecchio: «Il monastero e gli esseni: u­na certezza o un’ipotesi?». Un libro in cui il giovane – ma accreditato: insegna esegesi a Vienna e Innsbruck – Simone Paganini smonta a suon di prove e documenti prati­camente tutto ciò che sapevamo (o crede­vamo di sapere...) sulla scoperta archeolo­gica più sensazionale del Novecento, so­prattutto per quanto riguarda la storia del cristianesimo. E – proprio perché si tratta di un testo divulgativo, che forse per la prima volta in Italia rende disponibili al grande pubblico i risultati della ricerca scientifica più recente sul celebre sito – le sorprese so­no davvero molte. Tentiamone un catalogo quanto mai essenziale.
«Lei verrà certamente da me». Le parole sicure, che non ammettevano replica, uscite dalla bocca di Alda Merini risuonano ancora nella mente di padre Gianluigi Pasquale, giovane frate cappuccino di Venezia, il religioso che si trovò a dare l’unzione degli infermi alla poetessa il primo novembre del 2009. Lui che non l’aveva mai conosciuta. Ma al quale molti mesi prima, addirittura in luglio, la Merini aveva fatto recapitare un messaggio: «Lei verrà da me». Anche la data e l’ora aveva in seguito precisato: «Domenica primo novembre. Prima delle dieci del mattino». Il pretesto era una prefazione che il frate avrebbe dovuto comporre per una raccolta di poesie su Padre Pio, cui era molto devota. In realtà nell’ordine impartito al religioso c’era ben altro, «ma io lo avrei scoperto in seguito».
Pubblichiamo alcuni stralci dell'intervista di Asia Bibi rilasciata a Repubblica tramite il marito e pubblicata ieri. La donna arrestata nel 2009 è stata condannata in Pakistan nel 2010 per aver risposto a chi la prendeva in giro per la sua fede cattolica: «Gesù è morto sulla croce per salvare l’umanità dai suoi peccati, cosa ha fatto Maometto per voi?». Il fatto ha mobilitato il mondo internazionale: molti hanno chiesto l'abolizione della legge sulla blasfemia. Chi lo ha fatto in Pakistan, muovendosi anche a favore della donna è stato ucciso. Assassinati, il primo a gennaio e il secondo a marzo, il governatore del Punjab Salman Taseer e il ministro delle Minoranze religiose Shahbaz Bhatti.
“I vescovi dell’Africa del nord (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia), che si trovano di fronte a processi di evoluzione storica che riguardano i Paesi arabi e specialmente il Maghreb, desiderano riaffermare il loro pressante appello al fine di trovare a questo doloroso conflitto, una soluzione giusta e degna per tutti. Per questo si uniscono all’appello lanciato ieri all'Angelus da Benedetto XVI” afferma un comunicato inviato all’agenzia Fides, firmato da mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat (Marocco) e presidente della Cerna (la Conferenza episcopale della Regione del Nord Africa).
Dal carcere di Sheikupura, dove è rinchiusa in cella di isolamento, Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, lancia al mondo un appello per realizzare un sogno: quello di incontrare il Papa. Asia, come confida all’agenzia Fides il marito Ashiq, che l’ha visitata di recente, si trova in condizioni di estrema prostrazione fisica e psicologica. Ashiq e gli avvocati della “Masihi Foundation”, che si occupano del caso, temono per la sua salute, aggravata dal digiuno quaresimale che, per ragioni spirituali, la donna sta portando avanti “con coscienza e convinzione”.
Vi invito a star lontani dai messaggi del Sacro Cuore, anche il gruppo di facebook di questo sito è stato "sporcato" da uno dei sostenitori di questi messaggi, statene alla larga. Grazie.
La tragica storia africana riecheggia nel suo turbolento presente, ma secondo un ufficiale di collegamento della Caritas per l’Africa il continente soffrirebbe ancor di più se non fosse per l’opera della Chiesa cattolica. Originario del Congo, padre Pierre Cibambo Ntakobajira può constatare in prima persona il prezioso contributo della Chiesa in Africa. “Non so come sarebbe la situazione attuale in Africa se la Chiesa non fosse così dinamica”, ha affermato. In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il sacerdote parla della sua storia come cattolico e della perdurante necessità di “globalizzare la solidarietà”.
Il presidente della Commissione Nazionale Giustizia e Pace (CNJP), Alfredo Bruto da Costa, ritiene che le dimissioni del Primo Ministro portoghese José Sócrates abbiano “provocato un clima di instabilità che arriva nel momento peggiore” per il Portogallo. Sócrates si è dimesso giovedì scorso, dopo che il Parlamento del Paese aveva posto il veto sulla nuova versione del Programma di Stabilità e Crescita, un piano di tagli alle spese per riequilibrare il debito e il deficit pubblici.
Se solo Richard Dawkins e Christopher Hitchens vivessero a Roma, avremmo avuto un notevole passatempo quaresimale osservando i loro capricci per quaranta giorni. Notare che i romani scendono in strada per vedere Benedetto XVI presiedere la Via Crucis al Colosseo il Venerdì Santo li avrebbe portati a rizzare i capelli, ma la vista delle stazioni organizzate lungo Via della Conciliazione avrebbe fatto loro scoppiare la testa. Via della Conciliazione – aperta da Benito Mussolini nel 1929 per celebrare i Patti Lateranensi di quello stesso anno, che hanno visto l'Italia e la Santa Sede riconoscere la reciproca sovranità – è la via principale che conduce alla Basilica di San Pietro. Chiunque abbia visitato Roma ricorderà la vista impressionante che appare voltando l'angolo dal Tevere e guardando la piazza, la Basilica e la cupola che si levano con maestosità alla fine della strada.
“Risolvere le difficoltà nelle quali da tempo si dibattono quei sacerdoti che cercano di affrontare i problemi presentati dalle persone che per un motivo o per l’altro entrano in contatto con il mondo dell’occulto, della magia, del satanismo, o da quelle che ritengono di aver a che fare con l’azione del demonio”. Ha delineato in questo modo l'obiettivo del sesto corso “Esorcismo e Preghiera di Liberazione”, iniziato a Roma questo lunedì, Giuseppe Ferrari, segretario del Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa (GRIS), che ha organizzato insieme all’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum l'iniziativa, sostenuta dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e dalla Congregazione per il Clero. Nella lezione introduttiva, Ferrari ha avvertito che la risoluzione di problemi afferenti al satanismo o alla magia “può essere rimandata o ostacolata dall’impreparazione di quei presbiteri che non si sentono in grado o non si sentono dotati degli strumenti necessari per venire incontro in modo adeguato alle esigenze delle suddette persone”.
I rappresentanti più autorevoli della Chiesa cattolica nei vari Paesi, iniziando dallo stesso Benedetto XVI, hanno unito le proprie voci negli ultimi giorni per chiedere agli organismi internazionali e alle parti coinvolte di fermare le operazioni militari in Libia. Dopo che il Papa ha chiesto questa domenica “l’immediato avvio di un dialogo, che sospenda l’uso delle armi”, i Vescovi della Conferenza Episcopale delle Regioni del Nord dell'Africa (CERNA), che riunisce Marocco, Algeria, Tunisia e Libia, hanno diffuso questo lunedì un comunicato in cui si dichiarano contrari alla guerra (cfr. ZENIT, 28 marzo 2011).
Quindici anni fa, nella notte fra il 26 e il 27 marzo 1996, sette dei nove monaci trappisti che formavano la comunità di Tibhirine, località a sud di Algeri, venivano rapiti da un gruppo terroristico. Il 21 maggio di quello stesso anno, dopo inutili trattative, il sedicente “Gruppo Islamico Armato” annunciò la loro uccisione. Le loro teste furono ritrovate qualche giorno dopo, ma mai i loro corpi.
Gruppi di preghiera, nuove pubblicazioni, social network, eventi culturali: con l’avvicinarsi della data di Beatificazione di Giovanni Paolo II, si moltiplicano le iniziative per celebrare la figura e il Pontificato di Karol Wojtyla. Un uomo che è stato "amico di tutta l’umanità". E’ quanto sottolinea l’arcivescovo Piero Marini, che di Papa Wojtyla fu Maestro delle celebrazioni liturgiche e che ora presiede il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.
Un momento storico nel segno della memoria e della dignità dell’uomo: ha avuto ampia eco, a livello internazionale, la visita che Benedetto XVI ha compiuto ieri al sacrario delle Fosse Ardeatine, dove 67 anni fa i nazisti trucidarono 335 civili innocenti. In questo luogo, ha detto il Papa con parole commosse, è stato offeso Dio.
A Hyderabad e Lahore una folla di fondamentalisti islamici ha preso di mira i luoghi di culto cristiani. Profanate diverse copie della Bibbia. Manifestazioni e slogan anti-americani in diverse città del Pakistan. Gli estremisti promettono nuove violenze, se Washington non condannerà a morte il pastore Jones. Vescovo di Islamabad: gesto di un “fanatico”.
L’intervento del vescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako, al convegno organizzato a Wuerzburg in Germania da “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Le rivolte nei Paesi arabi non danno via all’ottimismo. “Spero che le cose si svilupperanno in modo diverso che in Iraq” auspica mons. Sako.
Il carcere per i ragazzi che hanno commesso reati è ormai un'extrema ratio dopo la riforma del codice di procedura penale minorile del 1988. Eppure, gli Istituti penali per minorenni (IPM) sono, molto più che quelli per adulti, dei contenitori di marginalità sociale dove finiscono solo stranieri, rom e ragazzi del Sud. Sono queste le conclusioni dell'associazione Antigone che ha redatto il "Primo rapporto sugli istituti penali minorili". Un dossier che racconta di un sistema che funziona bene, sì, ma non per tutti. I dati sono eloquenti: l'associazione mette a confronto le denunce, gli ingressi nei 27 CPA (centri di prima accoglienza, che ospitano i minorenni fino a 96 ore dopo l'arresto) e le presenze nei 19 Istituti penali sparsi sul territorio italiano. I numeri condannano gli stranieri: minoranza tra i denunciati, maggioranza in carcere. Padre Gaetano Greco, cappellano da trent'anni al carcere minorile di Casal del Marmo a Roma spiega, in questa intervista rilasciata a ZENIT, perché accade ciò che a tutti sembra essere una contraddizione.
All’Angelus di ieri Benedetto XVI ha rivolto un appello «a quanti hanno responsabilità politiche e militari, per l’immediato avvio di un dialogo, che sospenda l’uso delle armi». «Che la pace ritorni al più presto per quelle popolazioni e si fermino tragedie ulteriori - dice a ilsussidiario.net il cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia -, significa ridire con forza che ogni morto è di troppo. La pace però non è un automatismo utopistico, occorre costruirla ogni giorno nella realtà». «Noi europei - spiega ancora Scola - siamo vittime di una forte presunzione. Pensiamo di saper valutare e risolvere i problemi senza prendere in considerazione la testimonianza di chi vive in queste situazioni». A cominciare dai cristiani di quelle terre. E non esistono solo le pur importantissime istanze di partecipazione e di democrazia, ma anche le trasformazioni dell’islam. Una sfida nel quale si giocano i contorni spirituali dell’identità europea, e in particolare dell’Italia, cerniera tra nord e sud del mondo.
La Chiesa “sostiene, conforta, incoraggia ogni sforzo diretto a garantire a tutti un lavoro sicuro, dignitoso e stabile”. Lo ha detto questo sabato il Papa nel ricevere in udienza gli 8 mila partecipanti al pellegrinaggio della diocesi di Terni-Narni-Amelia, nel 30° anniversario della visita di Giovanni Paolo II alle Acciaierie della città. Ricordando l’incontro di Giovanni Paolo II con i lavoratori di Terni, avvenuto il 19 marzo 1981 – quando per la prima volta da Papa rimetteva piede in una fabbrica –, Benedetto XVI ha ricordato “che il lavoro è uno degli elementi fondamentali sia della persona umana, che della società. Le difficili o precarie condizioni del lavoro rendono difficili e precarie le condizioni della società stessa, le condizioni di un vivere ordinato secondo le esigenze del bene comune”.
La Conferenza Episcopale del Pakistan, riunita in assemblea dal 20 al 25 marzo a Multan, ha deciso di inoltrare ufficialmente alla Santa Sede la richiesta di proclamare Shahbaz Bhatti, il Ministro federale per le minoranze religiose ucciso il 2 marzo scorso all'età di 42 anni, “martire e patrono della libertà religiosa”. Secondo quanto riferito all’agenzia Fides al termine dei lavori, la richiesta è stata presentata in assemblea dal Vescovo di Multan, mons. Andrew Francis, delegato per il Dialogo interreligioso, ed è stata approvata all’unanimità dai Vescovi, che hanno reso un tributo a Bhatti, hanno riconosciuto la sua opera in favore delle minoranze religiose e dei cristiani ed hanno ricordato la sua autentica testimonianza di fede giunta fino al sacrificio della vita.
Con la promozione del Cortile dei gentili, che ha celebrato la sua prima sessione a Parigi dal 24 al 25 marzo sul tema Illuminismo, religione, ragione comune, Benedetto XVI ha creato un nuovo punto di partenza nel dialogo tra credenti e no. E quanto ha detto padre Federico Lombardi S.I., Direttore della Sala Stampa vaticana nel suo editoriale per Octava Dies - il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano – dedicato a questa iniziativa organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura.
Ventitrè presidenti di associazioni cattoliche riuniti nel Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) hanno approvato un ordine del giorno in cui chiedono con urgenza l’approvazione della legge sul fine vita. Con un comunicato diffuso il 26 marzo, il tavolo dei presidenti del Copercom (www.copercom.it) ha auspicato che “si evitino in Italia derive eutanasiche e forme di accanimento terapeutico; e ancora che si continuino a considerare l’idratazione e l’alimentazione (ovvero la somministrazione di acqua e cibo anche per vie artificiali), per tutti i pazienti, semplici forme di sostegno vitale, che pertanto non devono essere sospese”.
I progressi della medicina e della biologia hanno consentito di migliorare la qualità della vita attraverso sempre più nuove ed aggiornate tecniche terapeutiche. Tutto questo però, non deve farci smarrire le direttive morali. L’uomo non deve cedere alla tentazione di andare oltre i limiti di un ragionevole dominio sulla natura, ma deve tutelare e rispettare sempre e soprattutto la dignità dell’essere umano a partire dalla scintilla che accende alla vita.
“L’onnipotenza dell’Amore rispetta sempre la libertà dell’uomo; bussa al suo cuore e attende con pazienza la sua risposta”. Lo ha detto Benedetto XVI all'Angelus di questa domenica, riflettendo sull’episodio evangelico del dialogo di Gesù con la donna Samaritana. Infatti, ha spiegato il Papa, Dio ha mandato Cristo sulla terra per estinguere la nostra sete di vita eterna “ma per farci questo dono Gesù chiede la nostra fede”. Evidenziando quindi alcuni aspetti dell'incontro con la Samaritana al pozzo di Giacobbe, ha messo in risalto in primo luogo “il simbolo dell’acqua, che allude chiaramente al sacramento del Battesimo, sorgente di vita nuova per la fede nella Grazia di Dio”.
I fautori del diritto all’aborto spesso accusano gli avversari di voler imporre le loro credenze religiose agli altri. La religione effettivamente fornisce argomentazioni forti al dibattito, ma questo va ben al di là dei soli aspetti di fede, come dimostra un recente libro. Christopher Kaczor, nel suo libro “The Ethics of Abortion: Women's Rights, Human Life and the Question of Justice” (ed. Routledge), dà una prospettiva filosofica alla questione dell’aborto e spiega perché non è eticamente giustificabile.
“La violenza non instaura il regno dell’umanesimo. E’ al contrario uno strumento preferito dall’anticristo – per quanto possa essere motivata in chiave religioso-idealistica. Non serve all’umanesimo, bensì alla disumanità”. E’ un pesantissimo giudizio di Benedetto XVI ed essendo contenuto nel libro appena uscito, “Gesù di Nazaret”, diventa inevitabile associarlo alla cosiddetta “guerra umanitaria” appena scatenata – a suon di bombe – contro la Libia di Gheddafi.
"Accorato appello" di Benedetto XVI a “sostenere anche il più debole segnale di apertura e di volontà di riconciliazione fra tutte le Parti coinvolte”. In visita alle Fosse Ardeatine esorta a “a “invocare la divina Misericordia, che sola può colmare i vuoti, le voragini aperte dagli uomini quando, spinti dalla cieca violenza, rinnegano la propria dignità di figli di Dio e fratelli tra loro”.
I fautori del diritto all’aborto spesso accusano gli avversari di voler imporre le loro credenze religiose agli altri. La religione effettivamente fornisce argomentazioni forti al dibattito, ma questo va ben al di là dei soli aspetti di fede, come dimostra un recente libro. Christopher Kaczor, nel suo libro “The Ethics of Abortion: Women's Rights, Human Life and the Question of Justice” (ed. Routledge), dà una prospettiva filosofica alla questione dell’aborto e spiega perché non è eticamente giustificabile. Uno dei punti chiave affrontati da Kaczor riguarda i confini del concetto di persona. Alcuni fautori dell’aborto sostengono che è possibile distinguere gli esseri umani dalle persone. In questo senso, Mary Anne Warren sostiene che per potersi dire persona, l’essere umano deve soddisfare una serie di criteri.
“Non trascurate di dare opportuno spazio all’esercizio del ministero della Penitenza nel confessionale”: è un luogo in cui si può assistere “a veri e propri miracoli di conversione”. E’ il nuovo invito rivolto da Benedetto XVI ai sacerdoti nel suo discorso ai partecipanti al corso promosso in questi giorni a Roma dalla Penitenzieria Apostolica.
Un appassionato discorso sulla prospettiva cristiana del lavoro: è quello pronunciato stamani da Benedetto XVI in un’Aula Paolo VI gremita, che ha accolto gli 8 mila partecipanti al Pellegrinaggio della diocesi di Terni-Narni-Amelia, nel 30.mo anniversario della visita di Giovanni Paolo II alle Acciaierie della città. Il Papa ha affrontato il tema della disoccupazione, della precarietà giovanile e, ancora, della piaga degli infortuni sul lavoro. Quindi, ha ribadito che la Domenica deve rimanere il giorno dedicato al Signore e non al consumo. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal vescovo di Terni, Vincenzo Paglia.
In un videomessaggio all’incontro del “Cortile dei gentili”, a Parigi, Benedetto XVI esorta credenti e non credenti al dialogo. “La questione di Dio non è un pericolo per la società, essa non mette in pericolo la vita umana” e “le religioni non possono aver paura di una laicità giusta”.
“Finché la politica è ferma, purtroppo, entrano altri linguaggi che sono quelli della violenza e della sfiducia”. Così padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa, ha commentato il riaccendersi delle tensioni tra israeliani e palestinesi. Un ordigno, nascosto dentro una piccola borsa abbandonata vicino a una cabina telefonica, è esploso infatti il 23 marzo vicino la stazione centrale degli autobus, all'entrata di Gerusalemme, causando la morte di una donna britannica e il ferimento di cinquanta persone, alcune in modo grave. Attentati di questo tipo non avvenivano nella Città Santa dal 2008, quando un estremista palestinese era entrato in un collegio rabbinico uccidendo otto studenti.
Il film “Encontrarás dragones”, dramma storico ambientato nella Guerra Civile spagnola, in cui San Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975) ha un ruolo da protagonista, ha ricevuto a Roma il plauso di rappresentanti della Chiesa e del mondo della cultura. Il 21 marzo ha avuto luogo una proiezione presso il Pontificio Collegio Nordamericano alla quale, oltre al regista Roland Joffé, ha partecipato il Vescovo Javier Echevarría, prelato dell'Opus Dei, successore di San Josemaría.
Le persone consacrate corrono spesso il rischio di amare Dio “solo con la testa”, senza implicare l'amore affettivo meramente umano. Ad ogni modo, il rifiuto dell'amore umano come qualcosa di opposto all'amore di Dio può essere un ostacolo alla nuova evangelizzazione. Contro questa tentazione ha voluto mettere in guardia padre Raniero Cantalamessa nella sua prima predica di Quaresima, esposta questo venerdì davanti al Papa e alla Curia Romana. Padre Cantalamessa ha affermato che uno degli ambiti in cui la secolarizzazione “agisce in modo particolarmente diffuso e nefasto” è quello dell’amore. “La secolarizzazione dell’amore consiste nello staccare l’amore umano, in tutte le sue forme, da Dio, riducendolo a qualcosa di puramente 'profano', in cui Dio è 'di troppo' e anzi dà fastidio”.
Quest’anno, sarà la monaca agostiniana madre Maria Rita Piccione l’autrice dei testi delle meditazioni per le 14 stazioni della Via Crucis, che si svolgerà al Colosseo nel Venerdì Santo, alla presenza di Benedetto XVI e sarà trasmessa in mondovisione tv su Raiuno. Madre Piccione è presidente della Federazione delle Monache Agostiniane e madre superiora del Monastero dei Santi Quattro Coronati a Roma, dove la sera del 22 aprile sarà celebrato il suggestivo rito della Passione, che dal 1964, con Papa Paolo VI, si è svolto fino ad oggi ininterrottamente al Colosseo.
“Il valore pedagogico della Confessione sacramentale” è l'elemento principale che Papa Benedetto XVI ha voluto sottolineare nel discorso che ha rivolto questo venerdì mattina ai partecipanti al Corso sul Foro Interno, promosso dalla Penitenzieria Apostolica dal 21 al 25 marzo. Per il Pontefice, si tratta di “un aspetto talora non sufficientemente considerato, ma di grande rilevanza spirituale e pastorale”, perché il confessionale può essere “un reale 'luogo' di santificazione”.
Si moltiplicano le iniziative organizzate in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) di Madrid, che si svolgerà dal 16 al 21 agosto: tra le ultime che sono state presentate, riferisce il Sir, la Via Crucis, un fumetto su Benedetto XVI e il Rosario on line.
Un luogo di apprendimento biblico e di arricchimento spirituale: è tutto questo e molto di più il Centro Maria di Nazareth inaugurato nella città della Galilea dove la Madonna trascorse gran parte della sua vita e dove ricevette l’annuncio dell’Angelo. Ed è proprio oggi, nella festa dell’Annunciazione, che si è svolta la cerimonia inaugurale presieduta dal vicario patriarcale di Israele, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, alla presenza di sindaco e ambasciatori. L’obiettivo del museo interattivo è far conoscere alle migliaia di pellegrini che ogni anno visitano la vicinissima Basilica dell’Annunciazione il significato che Maria ha ancora per l’uomo di oggi e l’importanza di quel suo sì che dette vita al mistero dell’Incarnazione.
“In questa Quaresima voglio pregare e digiunare per la pace e per la giustizia. Chiedo al Papa e a tutti i cristiani di continuare a pregare per me”, è quanto dichiara Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan per blasfemia.
“Cari sacerdoti, non trascurate di dare opportuno spazio all’esercizio del ministero della Penitenza nel confessionale”: è il nuovo invito rivolto da Benedetto XVI ai sacerdoti nel suo discorso ai partecipanti al corso promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Per il Papa "la missione sacerdotale costituisce un punto di osservazione unico e privilegiato, dal quale, quotidianamente, è dato di contemplare lo splendore della Misericordia divina". "Conoscere e, in certo modo, visitare l’abisso del cuore umano, anche negli aspetti oscuri - ha quindi aggiunto - se da un lato mette alla prova l’umanità e la fede dello stesso sacerdote, dall’altro alimenta in lui la certezza che l’ultima parola sul male dell’uomo e della storia è di Dio, è della sua Misericordia, capace di far nuove tutte le cose".
Commovente commemorazione, stamani, al Sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma per ricordare le vittime dell’eccidio compiuto dai nazisti il 24 marzo 1944. 335 le persone uccise come rappresaglia all’attentato di via Rasella, in cui erano morti 33 tedeschi. Numerose le autorità presenti alla commemorazione, tra cui il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che ha deposto una corona di alloro all’ingresso del Sacrario. Intanto, cresce l’attesa per la visita che il Papa compirà alle Fosse Ardeatine domenica prossima.
Da dicembre fino ad oggi la Chiesa in Cina sta tentando di ricostruire con molta difficoltà il cammino per l’unità fra cattolici ufficiali e sotterranei, messo in crisi dalle strategie del Partito comunista. L’idea del “modello Vietnam”. Ma il timore di Pechino per la “Rivoluzione dei gelsomini” sembra prevalere sull’interesse a una pacificazione con la Chiesa e la società.
“In un'epoca di dubbi crescenti, di incertezza su come trasmettere la fede in un'Europa profondamente confusa circa la propria identità cristiana”, Benedetto XVI ha voluto orientare nuovamente gli uomini verso Gesù. E' stata questa la riflessione centrale di mons. Gerhard Ludwig Müller, Vescovo di Ratisbona, intervenuto questo giovedì a Roma, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all'incontro dal titolo “Gesù di Nazareth. Presentazione del volume di Benedetto XVI”, inserito nell’ambito del ciclo “Dialoghi in Cattedrale 2011”.
Un Papa inusuale, tanto profondo quanto schietto e ironico. E’ quanto emerge dal volume “Compagni di viaggio. Interviste al volo con Giovanni Paolo II” di Angela Ambrogetti, presentato ieri nella sede della nostra emittente. Il volume, edito dalla LEV, è una raccolta delle conversazioni che Papa Wojtyla intrattenne con i giornalisti durante i lunghi tragitti aerei dei suoi viaggi. Testimonianze inedite che vengono ora alla luce dagli archivi della Radio Vaticana.
Si celebra oggi la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, sul tema "Restare nella speranza". La Chiesa si raccoglie intorno a quanti hanno sacrificato la propria vita per testimoniare il Vangelo e ricorda in particolare gli operatori pastorali uccisi nel 2010. La ricorrenza cade nell’anniversario dell’uccisione dell’arcivescovo di San Salvador, mons. Oscar Arnulfo Romero, avvenuta il 24 marzo del 1980. Tante le celebrazioni e iniziative nel Paese centroamericano per celebrare il 31.mo della morte del presule. Anche il presidente Usa, Barack Obama, ha reso omaggio alla tomba di mons. Romero, a conclusione del suo viaggio nel Salvador. In onore del vescovo Romero, l'anno scorso, l'Onu ha proclamato il 24 marzo "Giornata Internazionale per il diritto alla verità".
Il “wiki-direttorio globale dei mezzi di comunicazione della Chiesa Cattolica”, www.intermirifica.net, ha appena pubblicato la lista dei media cattolici della Chiesa cattolica a Cuba. Si può constatare l'esistenza di circa 60 entità che svolgono attività di comunicazione sociale in questo Paese in cui la Chiesa non possiede stazioni radio né canali televisivi. Il panorama comunicativo della Chiesa cubana che emerge dalle “pagine gialle della comunicazione cattolica” riflette il processo e l'evoluzione delle forme di annunciare la Buona Novella perché questa abbia risonanza nella società attraverso le sue 52 pubblicazioni (stampate e virtuali), almeno 6 uffici di comunicazione e 2 strutture di produzione. Tutte queste realtà hanno scarso accesso a Internet.
“In uno stesso ospedale si abortiscono feti di 24 settimane di gestazione, mentre nell’Unità di terapia intensiva neonatale si cerca di salvare la vita dei prematuri della stessa età”, racconta José María Pardo, medico e teologo dell’Università di Navarra. Nel libro “El no nacido como paciente”, il sacerdote illustra le proposte chiave della sua tesi, diretta dal presidente della Pontificia Accademia per la vita, il vescovo Ignacio Carrasco de Paula. In questa conversazione condivide con noi le conclusioni della sua ricerca.
Oggi, 24 marzo, la Chiesa ricorda i testimoni della fede, ossia coloro che per l’adesione al Signore Gesù hanno versato il loro sangue. Per l’occasione riportiamo un testo inedito di monsignor Luigi Padovese, frate cappuccino, vicario apostolico dell’Anatolia e testimone della fede, ucciso il 3 giugno 2010 – solennità del Corpus Domini – in Turchia. La frase evidenziata è ad opera di mons. Padovese stesso.
Non fu persecuzione quella di Papa Giovanni XXIII nei confronti di padre Pio da Pietrelcina. La tesi è di Stefano Campanella, che ha provato a documentarla nel libro "Oboedientia et pax. La vera storia di una falsa persecuzione". Direttore di Tele Radio Padre Pio, l'autore ha spiegato il suo lavoro a Roma lo scorso 22 marzo presso la sede della Radio Vaticana. Presenti anche il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Gian Maria Vian, direttore de L'Osservarvatore Romano, i coeditori don Giuseppe Costa della Libreria Editrice Vaticana e frate Mariano Di Vito delle Edizioni Padre Pio da Pietrelcina. A moderare l'incontro il giornalista Luigi Accattoli, storica firma del Corriere della Sera. Il volume ricostruisce un periodo della vita di padre Pio mai entrato, prima d'ora, nelle biografie ufficiali, e che demolisce le capziose ipotesi lanciate da alcune recenti pubblicazioni. Oggetto delle ricerche di Campanella sono quelle che, nella prefazione, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, definisce «vicende fatte oggetto di surrettizie interpretazioni storiche», vale a dire il mito di un santo «persecutore», il Papa buono, e di un santo «perseguitato», padre Pio.
Gli organizzatori della visita di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito hanno lanciato una campagna video per esortare i giovani a rispondere all'invito del Pontefice a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si svolgerà ad agosto a Madrid (Spagna). Tre nuovi video, realizzati attraverso la pagina Facebook sulla visita papale, hanno come protagonisti due giovani cattolici, la blogger e pellegrina Claz Gomez e Paschal Uche, i giovani scelti per rivolgersi al Papa durante la sua visita alla Cattedrale di Westminster nel settembre scorso. I giovani incoraggiano i loro coetanei a rispondere all'invito del Santo Padre, che a Hyde Park ha pronunciato queste parole: “Permettetemi di concludere queste poche parole invitandovi ad unirvi a me il prossimo anno a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù”.
«Si parla tanto di prevenzione, ma si previene una malattia, una patologia, non una gravidanza. La maternità non è un errore, un rischio da cui guardarsi, ma un dono». Così Medua Boioni Dedè, già Presidente e tra i fondatori della confederazione italiana centri regolazione naturale fertilità commenta l’articolo apparso sul quotidiano Repubblica del 15 marzo dal titolo “Sesso sicuro – Nuovi contraccettivi, dal condom per lei allo stick sottopelle”. Il pezzo, inserito nella sezione “Salute” è accompagnato da una serie di commenti e approfondimenti e tra i titoli leggiamo “In arrivo anche in Italia gli ultimi metodi per evitare gravidanze indesiderate. Per le giovanissime si parla di doppia protezione: preservativo contro patologie sessuali e pillola anticoncezionale”. E poi ancora “E venne l’era dell’amore senza paura”.
Nel settembre del 1860, una feroce battaglia vide italiani uccidersi fra loro. Ma la storia ricorda solo quelli dell’esercito piemontese. E’ il triste lascito di una unificazione che ha diviso il Paese.
Angad Digal, cattolico di Mondasoro, è stato ucciso lo scorso 10 marzo. L’uomo si era recato in un villaggio vicino insieme a due conoscenti indù. La polizia ha arrestato uno dei due sospettati, ma non ha ancora trovato il corpo di Digal. Sacerdote denuncia il clima di impunità dovuto all’inerzia delle forze dell’ordine.
Benedetto XVI ha salutato questo mercoledì Jessica Cox, ventottenne statunitense dell'Arizona, nata senza braccia e protagonista di imprese come la guida di aerei, nonché campionessa di taekwondo.
Nel caso di Madrid (cfr. ZENIT, 21 marzo 2011), la profanazione della cappella universitaria dell'Università Complutense aveva un chiaro legame con la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna Lavoratrice, per le rivendicazioni femministe di alcune delle partecipanti e i testi che hanno letto. Sempre nella prima metà di marzo, è avvenuta un'altra profanazione nella chiesa di Las Salinas di Almería. L'incidente è avvenuto per gli ostacoli posti dalle autorità alla riabilitazione di questo luogo di culto. Durante la Quaresima si stanno celebrando Messe di riparazione in tutte le parrocchie della Diocesi di Almería, come si deve fare in questi casi.
I Vescovi canadesi stanno sfidando i giovani a vivere la loro sessualità gioiosamente perché nella verità, come intende Dio, attraverso l'esercizio della castità. La Commissione Episcopale per la Dottrina della Conferenza dei Vescovi Cattolici Canadesi ha infatti pubblicato una lettera pastorale indirizzata ai giovani sul tema della castità, nella quale i presuli riconoscono che “con tante voci e opinioni sul sesso, è spesso difficile sapere come usare questo dono prezioso”. “Dall'inizio della creazione, Dio ci ha dato più di un linguaggio per parlare. Oltre al dono della parola, ci ha dato il nostro corpo”, che “si esprime mediante gesti che sono essi stessi un linguaggio. Come le nostre parole rivelano chi siamo, così fa anche il nostro linguaggio corporeo”. “Il Signore vuole che parliamo questo 'linguaggio sessuale' nella verità perché è il modo di vivere con gioia la nostra sessualità”, osservano i presuli. “Questo vivere nella verità il linguaggio sessuale dei nostri corpi è ciò che la Chiesa chiama 'castità'”, aggiungono.
Nei giorni 25, 26 e 27 marzo si svolgerà a Roma presso la Basilica papale di Santa Maria Maggiore e l'Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” un Convegno internazionale dal titolo: “Bambini non nati: l’onore e la pietà”. Promosso dalla Fondazione "Ut Vitam Habeant" e dalle Associazioni Difendere la vita con Maria, e "Donum vitae", il convegno nasce dalla sollecitazione contenuta nell’Istruzione “Donum vitae” e intende offrire una corretta informazione dal punto di vista teologico pastorale, giuridico e sociale su un argomento sensibile e del quale poco ancora si conosce.
Abbiamo raggiunto la famiglia Forbicini (foto di repertorio a sinistra, durante una celebrazione eucaristica in famiglia), missionari del cammino neocatecumenale, che abita a Yokohama, in Giappone. Ecco la loro testimonianza sul dramma che ha colpito il Paese nipponico.
“Posta in una ‘corsia preferenziale’, la causa di beatificazione di Giovanni Paolo II è stata seguita con grande attenzione e accurato scrutinio procedurale, anche perché la pressione mediatica faceva sì che essa non potesse essere condotta in modo superficiale, bensì in maniera adeguata alla personalità del futuro Beato”. Lo ha detto ieri sera a Roma - riferisce l'agenzia Sir - il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei santi, a margine della conferenza stampa di presentazione del volume di Stefano Campanella ““Oboedentia et pax.
Il secondo volume del libro di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI “Gesù di Nazaret” sarà al centro dell'appuntamento del ciclo “Dialoghi in Cattedrale” che si svolgerà nella Basilica romana di San Giovanni in Laterano questo giovedì, 24 marzo, alle 19.30. L'incontro è il secondo di una serie di tre, aperta il 10 marzo da monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, e dal professor Pietro Barcellona, dell’Università degli Studi di Catania, sul tema “L’uomo cerca Dio, sente nostalgia della sua presenza”.
Tornano a Roma 'I Ritratti di Santi'. Tre letture dedicate alla santita', per ascoltare il racconto di altrettante vite. Tre appuntamenti per conoscere da vicino le storie di tre santi. Le letture, su testi di padre Antonio Maria Sicari, sono affidate alla voce di attori professionisti. La prima lettura, presentata dall'attore e regista Giulio Base, e' dedicata a Chiara Luce Badano, la giovane, proclamata beata nel 2010 nel Santuario del Divino Amore, che ebbe un intenso rapporto con Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolari al quale apparteneva.
Lunedì 28 marzo, dalle 8.00 alle 17.30, avrà luogo a Roma la giornata inaugurale del sesto corso “Esorcismo e preghiera di liberazione”, organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dal Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa (GRIS) con il patrocinio della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Congregazione per il Clero. L'iniziativa si svolgerà presso la sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (via degli Aldobrandeschi 190) e “non è un corso per diventare esorcisti”.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, 3° domenica di Quaresima.
All’udienza generale Benedetto XVI illustrando la figura di san Lorenzo da Brindisi dice che la nuova evangelizzazione “ha bisogno di apostoli ben preparati zelanti e coraggiosi, perché la luce e la bellezza del Vangelo prevalgano sugli orientamenti culturali del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa”.
Oggi “il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori”: è quanto ha detto stamani il Papa durante l’udienza generale in piazza San Pietro. La catechesi è stata dedicata a san Lorenzo da Brindisi.
L’aggressione è avvenuta a Hyderabad. Altri due sono rimasti gravemente feriti. Un gruppo di musulmani infastidiva le donne che entravano in chiesa. Ne è nato un diverbio, e gli aggressori hanno aperto il fuoco sui cristiani. Sono ancora a piede libero. La polizia non ha arrestato nessuno degli aggressori.
Nato a Massa Marittima e battezzato nella locale chiesa cattedrale – in cui si conserva ancora oggi il fonte battesimale dove ricevette questo sacramento dell'iniziazione cristiana –, morto nel 1444, venerato ancora da vivo, la santità di Bernardino da Siena venne riconosciuta canonicamente durante il giubileo del 1450. Nel processo di canonizzazione durato sei anni ebbe un ruolo di rilievo il frate minore Giovanni da Capestrano, ma anche la città di Siena che vanta di averne dato le origini e quella dell’Aquila che ancora oggi ne conserva gelosamente il corpo.
«La lezione degli Usa all’Europa è quella di evitare una certa tendenza a vedere la libertà di religione come un semplice fatto di coscienza privata e nient’altro. Tale libertà ha invece degli aspetti istituzionali e comunitari che non si possono separare, se non al prezzo di svuotare la stessa libertà religiosa, privandola del suo significato e sostituendola con il laicismo di Stato». Lo ha spiegato a ilsussidiario.net Paolo Carozza, membro della Commissione interamericana dei diritti umani e docente di diritto internazionale nell’Università di Notre Dame, Usa, commentando la snetenza della Corte europea che venerdì scorso ha messo la parola fine al caso Lautsi. «Ma c’è una lezione - aggiunge Carozza - che solo l’Europa può dare al mondo».
La Conferenza Episcopale Spagnola ha presentato la Campagna per la Vita 2011 sul tema “C'è sempre una ragione per vivere”. La Giornata per la Vita si celebra il 25 marzo, festa dell'Annunciazione. Nella nota che hanno diffuso in occasione della Campagna, i Vescovi della sottocommissione episcopale Famiglia e Vita affermano che “La vita di ogni essere umano è sacra”. Ad ogni modo, sottolineano, “esiste attualmente un'oscurità che porta a non apprezzare la grandezza e la bellezza di ogni vita umana amata eternamente da Dio”. Secondo i presuli, “questa oscurità sull'origine sacra e la dignità assoluta della vita umana si estende ad altri momenti dell'esistenza delle persone in cui si mostra e si sperimenta la fragilità”.
Come ha riferito venerdì 18 marzo l'agenzia AsiaNews, la comunità cristiana della Malesia ha criticato aspramente la decisione delle autorità del Paese asiatico di porre il sigillo ufficiale del Ministero degli Interni su circa 5.100 esemplari della Bibbia in lingua malay, importati dall'Indonesia per conto della Società Biblica della Malesia (BSM) e bloccati dal 20 marzo 2009 (sono dunque esattamente due anni) nel porto di Klang, nello Stato di Selangor (Malesia Occidentale o Peninsulare). Anche se la BSM non aveva dato alcun permesso, il Ministero (Kementerian Dalam Negeri o KDN in acronimo malay) ha informato infatti il 16 marzo scorso l'organizzazione di aver provveduto alla stampigliatura sulla copertina di ogni copia del seguente testo: "Avvertenza: questo 'Al Kitab Berita Baik' è solo per l’uso dei cristiani. Per ordine del ministro degli Interni". Secondo le autorità malesi, "timbrare" e numerare ogni esemplare per garantirne la "rintracciabilità" è l'unica via per lo sblocco delle copie della Sacra Scrittura o "Al Kitab" ("Lo scritto" o "Il libro" in arabo e in malay).
Il 25 marzo, solennità dell'Annunciazione, sarà inaugurato a Nazareth un parco tematico in cui si potrà riscoprire la storia biblica della salvezza con le nuove tecnologie cinematografiche e interattive. Il Centro Maria di Nazareth nasce per iniziativa dell'Associazione Maria di Nazareth e della Comunità “Chemin Neuf” a pochi metri dalla Basilica dell'Annunciazione, e aprirà le sue porte sia alle centinaia di migliaia di pellegrini che visitano questa città della Galilea che alla popolazione locale. L'inaugurazione sarà presieduta dal Patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal. Vi parteciperanno anche monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo vicario del Patriarcato latino per Israele, Ramiz Jaraisy, Sindaco di Nazareth, e altre personalità civili e religiose.
In meno di una settimana, la pagina di Facebook su Giovanni Paolo II ha ricevuto quasi 30.000 ospiti che hanno detto di apprezzarla. In pochi giorni, tutti i video pubblicati sono stati visionati più di 50.000 volte, e alcuni hanno raggiunto i 113.000 accessi. In totale, una notizia pubblicata sulla pagina è stata visitata oltre 2 milioni di volte. La pagina è stata lanciata grazie alla collaborazione tra la “Radio Vaticana” e il Centro Televisivo Vaticano, in accordo con il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Padre Federico Lombardi S.I., direttore sia del Centro Televisivo Vaticano (CTV) che della “Radio Vaticana”, ha dichiarato che “la presenza su Facebook rappresenta uno dei contributi della 'Radio Vaticana' e del CTV per la beatificazione e siamo molto soddisfatti dell’andamento”.
Guidati dal capo dell’Ufficio affari religiosi, gli agenti (di cui diversi in borghese) hanno sfondato la porta del Centro legale dei cristiani del posto e hanno picchiato e arrestato i presenti. Nel Centro si studiavano le leggi e i regolamenti che limitano la libertà religiosa in Cina. Il raid è avvenuto senza alcuna giustificazione legale.
Quasi 1000 giovani hanno partecipato venerdì alla Messa celebrata dal Vescovo ausiliare di Madrid, César Franco, nella cappella del campus di Somosaguas dell'Università Complutense di Madrid (UCM), in riparazione dopo la profanazione perpetrata il 10 marzo da una settantina di giovani, tra cui alcune ragazze che si sono in parte denudate intorno all'altare mentre altre esprimevano manifestazioni di lesbismo. La Messa, per chiedere di rispettare la libertà religiosa, è stata concelebrata dal delegato della Pastorale Universitaria, dal cappellano del campus e da altri capellani.
Quando George Palliparampil, oggi Vescovo di Miao, ha iniziato il suo ministero, nella parte nord-orientale dell’India, il suo lavoro missionario era illegale e ha dovuto subire interrogatori da parte della polizia. Nonostante i perduranti ostacoli, la terra missionaria di monsignor Palliparampil è il luogo in cui la Chiesa cattolica è cresciuta di più negli ultimi 30 anni, con più di 10.000 battesimi di adulti ogni anno, nonostante il divieto alle conversioni. Oggi, più del 40% dei circa 900.000 abitanti di Arunachal Pradesh è cattolico e il loro numero è in rapida crescita. Il Vescovo cinquantaseienne ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Sono sicuro che da qualche parte c’è ancora un posto per Dio nel mondo!”. E' quanto si legge nel libro “L’Età del Papa scomodo” scritto da Stefano Fontana e pubblicato da Cantagalli in collaborazione e con il contributo della Fondazione “Magna Carta”. Stefano Fontana è direttore dell’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa, Consultore del pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e direttore del settimanale diocesano di Trieste “Vita Nuova”. Nella premessa al volume Fontana spiega che “L'Eta del Papa scomodo” raccoglie 100 tappe di un cattolicesimo postideologico, sono tre anni di articoli pubblicati sul giornale online ‘L'Occidentale’ dal rapimento di padre Giancarlo Bossi nelle Filippine alla questione dei preti pedofili, fino al Cortile dei Gentili, il referendum sui minareti e l'ammissibilità del burqa.
George Weigel ha analizzato l'eredità di Papa Giovanni Paolo II, sottolineando che i traguardi che ha raggiunto si sono basati sulle decisioni prese in gioventù. L'autore di “Testimone della Speranza: la vita di Giovanni Paolo II” e “The End and the Beginning” ha pronunciato un intervento nei giorni scorsi nel campus di Roma del Christendom College, sul tema “I successi del Beato Giovanni Paolo II”. “Il successo di Giovanni Paolo II è derivato da decisioni prese quando era giovane”, ha detto Weigel agli studenti.
Mercoledì 23 marzo, alle ore 17.30, a Roma presso la Radio Vaticana (Piazza Pia, 3) verrà presentato il volume “Compagni di viaggio. Interviste al volo con Giovanni Paolo II” di Angela Ambrogetti e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Intervengono il Cardinale Roberto Tucci, organizzatore dei viaggi di Giovanni Paolo II, la dott.ssa Paloma Gómez Borrero, vaticanista, don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, il dott. Gian Franco Svidercoschi, vaticanista e scrittore. Modera padre Federico Lombardi, direttore generale della Radio Vaticana e direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Si dice che un fondamentalista islamico che ha assassinato padre Ragheed Ganni nel 2007 gli abbia gridato prima di ucciderlo: “Ti avevo detto di chiudere la chiesa. Perché sei ancora qui?”. Questa scena è stata ricordata mercoledì dal Cardinale Seán Brady, Arcivescovo di Armagh (Irlanda), nell'evento organizzato per promuovere il lancio dell'edizione 2011 del Rapporto dell'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sui cristiani oppressi a causa della loro fede, dal titolo “Perseguitati e dimenticati”. La riflessione del Cardinale Brady ha risposto a un discorso dell'Arcivescovo Bashar Warda di Erbil, in Iraq. Il discorso dell'Arcivescovo Warda ha fornito la risposta all'inquietante domanda dell'assassino. “Gli iracheni – ha detto – sono persone che hanno sperimentato un'enorme sofferenza, ma allo stesso tempo sono molto forti, resistenti, e sono preparati a reclamare il loro diritto di esistere”.
I cattolici croati non sono abituati a organizzare manifestazioni pubbliche, ma la scorsa settimana sono scesi in strada per protestare contro la cristianofobia nel loro Paese. In una nota, Vincent Batarelo, un laico della comunità Internet “Vigilare”, ha reso noto che la manifestazione pacifica ha avuto luogo lunedì di fronte a un tribunale di Zagabria in cui una professoressa di religione era stata denunciata da un'organizzazione lesbica. “Vigilare” ha aiutato a organizzare la manifestazione. Il gruppo lesbico, Kontra, ha presentato denuncia contro Jelena Mudrovcic per aver affermato presuntamente che l'“omosessualità è una malattia”.
Due settimane fa l'Europa ha scoperto con sconcerto che in un Paese democratico come la Germania una madre è stata arrestata per non aver voluto portare i propri figli a lezione di educazione sessuale statale e che altri 53 genitori erano stati condannati per questo motivo. Lunedì scorso, ha riferito a ZENIT l'associazione “Profesionales por la Ética”, “Alliance Defense Fund” (ADF), l'entità giuridica che difende i diritti delle famiglie tedesche davanti al Tribunale Europeo dei Diritti Umani di Strasburgo, ha informato di altri due casi di arresti di genitori a Salzkotten.
Le autorità locali scrivono all’eparchia per invitare a tenere lontani dalle scuole “culti distruttivi” come quello dei Testimoni di Geova. Ma per i responsabili religiosi incombe anche il problema dello yoga, pratica che fa vero “reclutamento” negli spazi pubblici.
Qui in Canada non ci sono problemi di spazio. Tutto è vasto: i territori, le autostrade, l’accoglienza, le opportunità. Dal 1995 è stata abolita la norma che limitava l’ingresso degli immigrati dai Paesi non europei. Il Canada è tra le dieci nazioni più industrializzate del mondo, la qualità dell’istruzione è elevata e le università, seppur costose, formano futuri professionisti qualificati. Per i giovani non si può desiderare nulla di meglio. La disoccupazione resta a livelli contenuti e la crisi internazionale non ha aggredito pesantemente l’economia locale. Le nuove generazioni godono di una condizione di libertà mai sperimentata dai loro padri e raramente presente in altri Paesi del mondo. Una libertà individuale portata talvolta sino all’eccesso. Qui una donna può abortire per qualunque ragione in qualsiasi momento della gravidanza, qui è stato legalizzato nel 2005 il matrimonio di coppie dello stesso sesso.
Un gruppo di otto ppellegrini è arrivato a Medjugorje venerdì 4 marzo 2011 dalla cittadina di Kamnik, in Slovenia. Hanno organizzato il loro pellegrinaggio da molto tempo e tutti e otto hanno camminato per la prima parte del viaggio, successivamente sei di loro hanno continuato in automobile mentre gli altri due – Miha Hribovsek e Vido Kregar hanno camminato per altri 560 chilometri in 14 giorni. All'arrivo a Medjugorje, in primo luogo hanno pregato dinanzi alla statua di Nostra Signora davanti alla chiesa di San Giacomo, ed hanno ringraziato Dio e Nostra Signora per il viaggio intrapreso e per tutte le grazie ricevute.
La storica Angela Pellicciari è stata nostra graditissima ospite nella puntata de Gli spari sopra in onda giovedì 17 marzo. La professoressa, autrice di molti testi sul Risorgimento, l'ultimo in uscita si intitola L’altro Risorgimento - Una guerra di religione dimenticata, ha risposto in maniera accurata e approfondita ad alcune domande dei conduttori Massimo Giardina e Roberto Regina: Chi era veramente Garibaldi? Perché i Savoia hanno voluto l'Unità d'Italia? L'Unità è stato veramente un evento popolare?
All’Angelus Benedetto XVI esprime la sua “grande apprensione” per quanto sta accadendo nel Paese nord-africano e chiede di garantire “anzitutto” la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. La Trasfigurazione di Gesù nelle riflessioni durante la visita a una parrocchia e prima della recita della preghiera mariana.
e celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia sono state, anche per i circa 15.000 missionari italiani sparsi per il mondo, un momento forte per sentirci di “appartenere ad un popolo, di avere una storia e un destino comune, di non essere civilmente orfani”, come ha detto il card. Angelo Bagnasco nell’omelia alla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, dinanzi alle massime autorità dello Stato e del Governo italiano. Montanelli ha definito i missionari “i più credibili rappresentanti dell’Italia in ogni paese del mondo” e nella ricorrenza dei 150 anni non possiamo dimenticare, proprio negli anni del Risorgimento italiano, la nascita del movimento missionario in Italia, simboleggiata dai quattro Istituti missionari italiani; il Pime (1850), i Comboniani (1867), i Saveriani (1898) e i missionari della Consolata (1901), con le loro congregazioni femminili, le riviste missionarie, le Pontificie opere missionarie, l’unione missionaria del Clero (1916) e, nell’ultimo dopoguerra, il volontariato cattolico internazionale, i sacerdoti “Fidei Donum” e tutte le altre iniziative che portano il nome di Cristo ai popoli e rappresentano degnamente l’Italia unita nel mondo. Nella vita missionaria sul campo, nessuno più ricorda la provenienza dal nord o dal sud Italia, tutti ci sentiamo italiani e nient’altro.
L'incolumità del popolo libico e l'apertura di corridoi umanitari: sono queste le priorità indicate da Benedetto XVI nel suo appello al termine dell'Angelus con cui ha commentato l'inizio questo sabato degli attacchi militari alla Libia di Muammar Gheddafi, sferrati dalle Forze americane ed europee. L’operazione denominata “Odyssey Dawn” (Odissea all’alba), è stata autorizzata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu con la risoluzione 1973, ed è condotta da una coalizione di cinque Paesi: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada.
Il Signore ci renda umili come san Giuseppe. E' quanto ha detto questo sabato Benedetto XVI nella meditazione con cui si sono conclusi in Vaticano gli Esercizi Spirituali di Quaresima al Papa e alla Curia Romana, cominciati il 13 marzo e predicati dal padre François-Marie Léthel sul tema: “La luce di Cristo nel cuore della Chiesa – Giovanni Paolo II e la Teologia dei Santi”. Nel suo discorso di ringraziamento al carmelitano scalzo, prelato segretario della Pontificia Accademia di Teologia, Benedetto XVI si è soffermato, proprio nel giorno del suo onomastico, sulla figura di San Giuseppe, custode della Sacra famiglia e patrono della Chiesa universale.
’energia nucleare è una risorsa immensa per l'uomo ma non vanno tralasciati gli interrogativi posti dai rischi ad essa legati. E' quanto ha detto padre Federico Lombardi, S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nell'ultimo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano, nel commentare i fatti legati alla centrale atomica di Fukushima. “Le immagini della tragedia giapponese continuano da giorni a turbarci e a interrogarci – ha osservato il portavoce vaticano –. Dapprima hanno evocato i ricordi drammatici dello tsunami dell’Oceano Indiano di sei anni fa, che pure aveva provocato un numero spaventoso di vittime, ancora maggiore: un mare di sofferenze e di dolore che chiama la nostra compassione, la nostra solidarietà, la nostra preghiera”.
La spinta alla legalizzazione delle unioni omosessuali continua mentre certe lobby cercano di convincere i legislatori che il matrimonio è un qualcosa che può essere ridefinito e adeguato alle ultime tendenze sociali. In Irlanda, la nuova coalizione che riunisce il Fine Gael e il partito laburista ha appena reso note le misure della sua agenda di governo. Secondo lo Iona Institute, l’organizzazione irlandese che promuove la famiglia, il partito laburista, più progressista del Fine Gael, ha avuto la meglio in materia di politiche familiari.
Il mondo segue da giorni, con il fiato sospeso, l’evolversi della situazione nella centrale atomica di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto che la settimana scorsa ha devastato il Giappone. Su questa drammatica vicenda e sull’utilizzo dell’energia nucleare si sofferma il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
Domani mattina, alle 9.00, Benedetto XVI presiederà la Messa di Dedicazione della nuova Parrocchia romana di San Corbiniano all'Infernetto. Si tratta di un quartiere a sud di Roma, vicino Ostia: si chiama così perché un tempo in questo luogo si faceva il carbone. San Corbiniano è particolarmente caro al Papa: ha evangelizzato, infatti, la Baviera nell’ottavo secolo ed è stato il primo vescovo di Frisinga, quindi suo predecessore. Nello stemma pontificio di Benedetto XVI figura, inoltre, l’orso di San Corbiniano, che ricorda un viaggio del Santo a Roma. Ma che quartiere trova il Papa? Luca Collodi lo ha chiesto al parroco di San Corbiniano, don Antonio Magnotta.
Con una meditazione su San Giuseppe, Custode del Redentore, si sono conclusi stamani in Vaticano gli Esercizi Spirituali di Quaresima al Papa e alla Curia Romana, predicati dal padre François-Marie Léthel. Nel suo discorso di ringraziamento al carmelitano scalzo, Benedetto XVI si è soffermato sulla figura di San Giuseppe, suo Patrono personale e Patrono della Chiesa universale.
Varato il Centro di aiuto per “testimoniare l’amore di Dio” verso i colpiti e i sofferenti. Numero speciale del settimanale cattolico sul disastro, distribuito solo su internet perché impossibile la stampa e la spedizione. Il 24 marzo incontro straordinario dei vescovi per l’emergenza. Continua la battaglia per raffreddare i reattori di Fukushima. Entro oggi ricollegata l’elettricità ai reattori 1 e 2.
In molte zone non sono giunti aiuti. Bambini e anziani rischiano di morire perché mancano acqua, medicine, riscaldamento. Temperature notturne sottozero. Messaggio del vescovo di Osaka per domandare solidarietà a tutti i cattolici. Le difficoltà della Chiesa anglicana. Il Paese si ferma per un minuto di silenzio a ricordo dei morti. Continua l’impegno per il raffreddamento dei reattori nella centrale nucleare.
La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha giudicato, per 15 voti contro 2, che la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche delle scuole pubbliche italiane è conforme alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questa sentenza impone un colpo d’arresto alla tendenza laicista della Corte di Strasburgo e costituisce un cambiamento paradigmatico. Essa rigetta senza riguardo una decisione precedentemente adottata all’unanimità che appariva ormai come un “errore” storico della Corte.
La sentenza emessa questo venerdì dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo a favore dell'esposizione del crocifisso nelle scuole italiane ha ricevuto il plauso della Santa Sede, per la quale si tratta di una decisione che “fa storia” nel riconoscimento della libertà religiosa. Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa vaticana, ha emesso una dichiarazione per esprimere la “soddisfazione” del Vaticano dopo aver letto questa “sentenza assai impegnativa”.
“Non più fiori sull’asfalto”: è stato questo lo slogan scelto dai genitori della Locride che hanno perso tragicamente un figlio per organizzare un’eccezionale Via Crucis che ha avuto luogo per le strade di Locri venerdì 11 marzo e che è stata presieduta e animata dal Cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa in Honduras e Presidente della Caritas Internationalis, e dal Vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini.
Vorrei dare una notizia in esclusiva: ieri è iniziata la Quaresi­ma. Lo dico perché nessun giorna­le e nessuna Tv ha riservato alla vicenda la benché minima atten­zione. Il mercoledì delle Ceneri è passato via inosservato, fra gli avanzi del Carnevale grasso, le ul­time feste di Venezia e le ricadute di polemiche scatenate attorno al­la festa della donna. Per carità: momento importante l’8 marzo. Ma di tutte le pagine ricoperte di mimose, fra tutte le iniziative in rosa, e le quote rosa, le ricorrenze rosa e i palazzi illuminati di rosa, possibile che non ci sia uno spa­zietto viola per ricordare che oggi inizia il tempo più importante per i cristiani?
La Sesta giornata degli Esercizi spirituali in Vaticano per il Papa e la Curia Romana, in occasione della Quaresima, è incentrata sulla testimonianza dei laici. La prima meditazione, proposta oggi dal padre carmelitano scalzo Francois-Marie Lethél, è dedicata allo scrittore francese Charles Péguy sul tema “una teologia poetica della comunione dei santi e della speranza”. Il predicatore riflette poi sull’«Essere Madre» con riferimento a Concepción Cabrera de Armida, laica mistica e madre di famiglia, dichiarata Venerabile da Giovanni Paolo II nel 1999. L’ultima meditazione riguarda la giovane laica Chiara Luce Badano, morta a 18 anni nel 1990 e beatificata nel 2010, prima beata del Movimento dei Focolari, testimone di Gesù abbandonato, sorgente dell’Unità per tutti gli uomini. Domani mattina, nella solennità di San Giuseppe, la conclusione degli Esercizi.
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni. Più di mille pellegrini si sono riuniti per la preghiera del rosario alla Croce Blu. L’apparizione è iniziata alle 13:46 ed è durata fino alle 13:50.

Cari figli! Io sono con voi nel nome dell’Amore più grande, nel nome del buon Dio che si è avvicinato a voi attraverso mio Figlio e vi ha dimostrato il vero amore. Io desidero guidarvi sulla via di Dio. Desidero insegnarvi il vero amore, che gli altri lo vedano in voi, che voi lo vediate negli altri, che siate fratelli a loro e che gli altri vedano in voi il fratello misericordioso. Figli miei, non abbiate paura ad aprirmi i vostri cuori. Io con amore materno vi dimostrerò che cosa aspetto da ciascuno di voi, che cosa aspetto dai miei apostoli. Incamminatevi con Me. Vi ringrazio.
La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha giudicato, per 15 voti contro 2, che la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche delle scuole pubbliche italiane è conforme alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questa sentenza impone un colpo d’arresto alla tendenza laicista della Corte di Strasburgo e costituisce un cambiamento paradigmatico. Essa rigetta senza riguardo una decisione precedentemente adottata all’unanimità che appariva ormai come un “errore” storico della Corte.
La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha giudicato, per 15 voti contro 2, che la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche delle scuole pubbliche italiane è conforme alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questa sentenza impone un colpo d’arresto alla tendenza laicista della Corte di Strasburgo e costituisce un cambiamento paradigmatico. Essa rigetta senza riguardo una decisione precedentemente adottata all’unanimità che appariva ormai come un “errore” storico della Corte.
II Domenica di Quaresima, 20 marzo 2011.
Figura amata, anche dai non cattolici, Giovanni Paolo II è forse il Pontefice più "studiato", "analizzato" e sul quale si è scritto il più grosso numero di libri. Quello proposto da Sabina Caligiani, dal titolo "Giovanni Paolo II. Il Papa che parlava alla gente" (Paoline Edizioni), è uno di questi. Nata a Perugia nel 1946, giornalista con in tasca una laurea in giurisprudenza e un diploma in Scienze Religiose, Caligiani ha deciso di annotare queste pagine «perché di Giovanni Paolo II – dice - non ci si può dimenticare». «È come quando muore una persona cara, un affetto familiare, e tu vuoi che sia ancora presente. Parlandone, richiamando alla memoria le sue parole, le sue azioni, è come se fosse ancora con noi».
Lourdes ha organizzato una preghiera continua per “offrire sostegno morale e spirituale al coraggioso popolo giapponese”, informa un comunicato emesso dai Santuari della località che è stata testimone delle apparizioni della Madonna.
Il Vescovo di Cajazeiras, nello Stato del Paraíba, nel nord-est del Brasile, monsignor José Gonzales Alonso, ha ricevuto telefonate e messaggi con minacce di morte. Il Vescovo è scoppiato in lacrime questo martedì durante una conferenza stampa per la presentazione della Campagna di Fraternità a Cajazeiras. “La mia vita è nelle mani di Dio e offerta alla Diocesi”, ha detto. In una nota letta e firmata dal presule, questi spiega il contesto delle minacce: “Tre anni fa, nel compimento del proprio dovere, il Vescovo diocesano ha preso misure disciplinari nell'ambito interno della Chiesa, in conformità con il diritto e le norme giuridiche della Chiesa stessa”.
Chiara Luce, una ragazza diciottenne, morta di tumore, è stata beatificata il 25 settembre nel Santuario del Divino Amore a Roma per un caso di guarigione a lei attribuito avvenuto a Trento. La prima del Movimento dei Focolari a raggiungere questo traguardo.
UOMO DONNA GAY O LESBICA? LA DISTRUZIONE DELLA FAMIGLIA NATURALE. Leggete il giornale del Gruppo Lot.
«Sono certo che il Giappone riuscirà a risollevarsi dalle macerie. La Caritas, la principale Ong attiva nel Paese, si sta facendo in quattro per soccorrere le persone rimaste senza casa, lavoro, cibo e acqua. Ma la maggior parte dei giapponesi oggi non crede più in Dio, e questo rende la loro tragedia ancora più terribile». Ad affermarlo è monsignor Tarcisio Isao Kikuchi, presidente della Caritas giapponese e vescovo di Niigata, raggiunto al telefono da ilsussidiario.net mentre si trova a Sendai, capoluogo della provincia più colpita dal terremoto.
La quinta giornata di esercizi spirituali della Quaresima in Vaticano vede le tre meditazioni in programma incentrate su altrettante colonne della cristianità. Al cospetto di Benedetto XVI e dei membri della Curia Romana, il predicatore, padre Lethél, si è soffermato nella prima meditazione su San Tommaso d’Aquino, “dottore della scientia fidei come theologia Lucis”. La seconda riflessione è dedicata a Santa Caterina da Siena, “Dottore del Corpo e del Sangue di Cristo”, impegnata per la Riforma di quella che amava definire la “Dolce Sposa”, la Chiesa. La terza meditazione affronta, come recita il titolo, “La passione di Santa Giovanna d’Arco nella Chiesa Sancta simul et semper purificando (Lumen Gentium, n.8)”.
Intolleranza e discriminazione contro i cristiani in Europa: su questo tema, accademici ed europarlamentari di diversi Paesi europei e non solo hanno discusso nel seminario organizzato ieri pomeriggio a Bruxelles presso il Parlamento Europeo. Ha introdotto i lavori il prof. Joseph Weiler, dell’Università di New York.
Il centro è basato a Sendai, nella zona colpita dal maremoto. Messaggio del vescovo di Sendai. La diocesi ha avuto anche bambini morti negli asili, chiese distrutte e danneggiate. Famiglie offrono ospitalità agli anziani sfollati. Nei centri di accoglienza manca acqua, elettricità, combustibile, medicine, provocando stanchezza fisica e mentale degli sfollati.
Terra di Shintoismo e Buddismo, in cui per secoli si è praticata la "Sakoku" - la politica di chiusura ermetica del Paese ad ogni influsso straniero, compreso quello religioso -, in Giappone i cattolici sono una sparuta minoranza. All'incirca lo 0,4 per cento della popolazione, pari a 500 mila anime su 128 milioni di abitanti. Tenuta accesa la fede cattolica soprattutto grazie ai missionari, attualmente quelli del Pontificio Istituto Missioni Estere che lavorano nella terra del Sol Levante (Pime) sono una ventina. Testimoni di una tragedia immane, scatenatasi lo scorso 11 marzo da un sisma di magnitudo 8.9 - con epicentro nelle acque del Pacifico, al largo delle coste settentrionali dell'isola di Honshu - al quale ha fatto seguito uno tsunami devastante.
Se da una parte i social network si stanno facendo sempre più attenti nel contrastare la piaga della pedofilia, dall'altra stanno aumentando esponenzialmente il fenomeno dell'infantofilia e quello della pedofilia “culturale”, favoriti anche dalla nascita di nuovi pedoparadisi come Tuvalu, in Oceania, e la Libia. E' questo in sintesi quanto emerge di nuovo dal Report 2010 sulla pedofilia e la pedopornografia curato da Meter - l'associazione fondata e presieduta da don Fortunato di Noto - e presentato questo mercoledì durante una conferenza stampa tenutasi a Roma presso la Radio Vaticana.
Il medico legale parla di morte per arresto cardiaco. La famiglia denuncia le ripetute minacce di morte ricevute dal marito, dopo l’assassinio di Salman Taseer e Shahbaz Bhatti. Per gli attivisit cristiani egli è l’ennesima vittima delle leggi sulla blasfemia. Timori per Asia Bibi: è lei “la prossima della lista”.
A Francavilla sul Sinni, il 6 marzo 2011, la Commissione per la Pastorale Familiare della Diocesi di Tursi-Lagonegro ha organizzato la Giornata della Vita e della Famiglia alla presenza di due ospiti importanti: Chiccha e Franz. La prima, amica del cuore della Beata Chiara Badano morta prematuramente per una grave malattia. Il secondo, Franz, uno scrittore che ha dedicato un libro alla storia della ragazza ligure salita agli onori degli Altari nei mesi scorsi. Nel teatro di Francavilla erano pressenti centinaia di persone che si sono strette intorno al Vescovo Nolè e ai tanti sacerdoti diocesani.
Sassello è un ridente paese di poco più di mille abitanti incastonato in una conca dell’Appennino savonese che fa parte della Diocesi di Acqui Terme. In questo ridente luogo si è compiuta, a cavallo degli anni ottanta, la dolorosa parabola di Chiara Badano, una ragazza come tante che, con quella soave serenità che solamente la Fede può concedere, nel 1990 a soli diciotto anni ha lasciato questo mondo vinta da un inguaribile osteosarcoma.
Scaricate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima di Radio Vaticana. Seconda domenica di Quaresima.
Quest’anno il ritmo è di circa 60 al mese. In una sola madrassa di Lahore, 678 cristiani nel 2009 hanno abbracciato l'islam. Nel 2010 il numero è cresciuto sino a sfiorare quota 700. Attivisti cristiani: “giorni pericolosi” per le minoranze, le leggi sulla blasfemia usate per costringere al cambio di fede.
Mentre il Parlamento italiano dovrebbe votare prossimamente la proposta di legge sulle cosiddette DAT o "dichiarazioni anticipate di trattamento", che mira a impedire l'eutanasia passiva e l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, la Corte Suprema dell'India si è espressa lunedì 7 marzo sul caso di una donna da quasi quarant'anni in stato di minima coscienza. La più alta corte della Federazione indiana ha respinto infatti una richiesta avanzata dalla giornalista e scrittrice Pinki Virani, classe 1959, di sospendere l'alimentazione all'infermiera sessantaduenne Aruna Ramachandra Shanbaug per lasciarla morire. La Shanbaug è entrata in uno stato semi-vegetativo nel lontano 1973, dopo essere stata vittima di una brutale aggressione a sfondo sessuale nell'ospedale dove lavorava, il King Edward Memorial Hospital (KEM) di Bombay (o Mumbai).
L'Italia, con la sua configurazione attuale frutto del Concordato firmato nel 1984 e che ha sostituito i Patti Lateranensi del 1929, è diventata un modello di “sana laicità”. Papa Benedetto XVI lo afferma nel suo Messaggio al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione, questo giovedì, dei 150 anni dell'unità d'Italia. Dopo aver ricordato l'epoca turbolenta delle relazioni tra la Chiesa e lo Stato italiano dopo la proclamazione dell'unità d'Italia e la soppressione dello Stato pontificio, e la soluzione della “Questione Romana” con i Patti Lateranensi, il Papa ha sottolineato l'importanza degli Accordi del 1984, che hanno rivisto quei Patti.
La beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1° maggio prossimo, è un'opportunità per ringraziare e accogliere la bontà di Dio, che suscita persone disponibili a indicare Cristo come cammino sicuro. E' quanto si legge nella Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, diffusa questo martedì dall'organismo episcopale, riunito a Fatima in ritiro spirituale. Beatificando Giovanni Paolo II, afferma la Nota, la Chiesa “sta sottolineando alcuni tratti di una santità particolare, considerando che non solo merita di essere conosciuta e ammirata, ma che può essere luce che guida e stimola a procedere sul cammino di conversione all'amore di Dio e del servizio agli uomini e alle donne del nostro tempo”. La santità, indica il testo, “è frutto della relazione tra la Grazia di Dio e la Libertà umana”.
Surclassato dall'inglese, lingua della tecnologia, di internet e degli scambi commerciali, l'italiano conferma invece il suo ruolo di strumento veicolare della religione cattolica. A darne testimonianza, in maniera diffusa, è il volume "L'italiano nella Chiesa fra passato e presente", presentato mercoledì a Roma in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Il libro - voluto dall'Ambasciata italiana presso la Santa Sede, dall'Accademia della Crusca e dalla Società Dante Alighieri - raccoglie sei saggi, di altrettanti studiosi, incentrati sulla lingua della Chiesa e sui vari modi in cui essa ha messo mano alla sua comunicazione e all’opera di evangelizzazione.
Le migliaia di persone che si uniranno alla Chiesa cattolica a Pasqua stanno ricevendo in questi giorni i riti che segnano le ultime fasi della preparazione. Nelle Diocesi di Inghilterra e Galles ci sono più di 4.700 candidati e catecumeni, che si sono riuniti la settimana scorsa nelle Cattedrali delle rispettive Chiese locali. Si stima che di tutti questi circa 900 diventeranno membri dell'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, stabilito per i membri della Comunione Anglicana che desiderano essere cattolici mantenendo elementi della tradizione anglicana. 61 di loro sono ex chierici anglicani. Monsignor Kieran Conry, responsabile del Dipartimento per l'Evangelizzazione e la Catechesi della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, ha espresso il benvenuto della Chiesa. “La testimonianza di tanta gente che compie questo passo che cambia la vita è molto incoraggiante”, ha affermato. “Ogni anno vengono molte persone, provenienti da diversi ambiti di vita, che portano con sé esperienze e talenti unici. La comunità cattolica dà loro il benvenuto con amore, amicizia e la sicurezza delle sue preghiere”.
“Il Papa Giovanni Paolo II ha guidato la Chiesa universale e ci ha fortificato nella fede per più di 26 anni. Abbiamo un amico di Dio in Cielo”: è quanto hanno scritto i Vescovi polacchi in una lettera inviata in vista della beatificazione di Giovanni Paolo II, che avrà luogo il 1° maggio prossimo in piazza San Pietro. I presuli sottolineano poi che “il dono della vita e del ministero di Papa Giovanni Paolo II ha arricchito la vita della Chiesa contemporanea e del mondo. Fin dall'inizio del suo pontificato, il Santo Padre ha messo a fuoco la persona di Cristo, il Redentore del genere umano. Egli ha fatto appello ad essere ammessi Cristo e ad aprire a Cristo 'i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo'”. La lettera della Conferenza Episcopale Polacca evidenzia poi che “Giovanni Paolo II ha difeso la dignità dell'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio” ed è stato “un difensore della vita in ogni fase del suo sviluppo”.
Il Santuario di Fatima sarà il luogo per eccellenza in cui il Portogallo ricorderà Giovanni Paolo II – tre volte pellegrino dalla Madonna, nel 1982, nel 1991 e nel 2000 – nel contesto della beatificazione del Papa polacco, che avrà luogo domenica 1° maggio. La Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) esorta i portoghesi a partecipare a una celebrazione di azione di grazie il 13 maggio in occasione del pellegrinaggio internazionale dell'anniversario al Santuario di Fatima. Per il portavoce della CEP, padre Manuel Morujão, questo giorno è “un grande motivo per far festa per la beatificazione del nostro Papa”.
Quella di Madrid 2011 sarà una Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) alla quale “parteciperà oltre un milione di giovani”, un evento che conta “sull’appoggio di Governo, regione e comune di Madrid”, e anche se “con un buget volutamente austero” conterà fondamentalmente “sull'allegria spagnola della ‘fiesta’, perché appunto sarà una Giornata molto spagnola”. Lo ha indicato questo martedì il direttore esecutivo della GMG 2011, Yago de la Cierva, in un briefing nella Sala Stampa del Vaticano.
Per il Cardinale Keith O'Brien, il Ministro degli Esteri britannico attua una “politica estera anticristiana”. Il porporato ha espresso questi commenti dopo che il Governo britannico ha annunciato i suoi progetti di raddoppiare gli aiuti al Pakistan fino ad oltre 445 milioni di sterline, senza richiedere alcun impegno per la libertà religiosa dei cristiani. Sottolineando i vari attacchi contro i cristiani, tra cui l'assassinio del Ministro per le Minoranze Shahbaz Bhatti, il Cardinale ha affermato che ogni aiuto dovrebbe essere condizionato al ricevere un impegno deciso alla protezione dei cristiani e di altre minoranze religiose, inclusi i musulmani sciiti.
Qamar David, imbianchino originario del Punjab, era stato accusato da un rivale in affari di aver insultato il profeta Maometto. In galera dal 2006, aveva subito violenze da secondini e detenuti. L’uomo è morto per un infarto, ma gruppi pro-diritti umani chiedono un’inchiesta. Vescovo di Islamabad: accuse false, è tempo di abolire la “legge nera”.
Lo tsunami e il terremoto che hanno devastato il Sol Levante hanno ottenuto un effetto inaspettato: la Corea del Sud, storico nemico del Giappone, abbassa i toni e offre aiuto. In prima fila la Chiesa cattolica, che attraverso messaggi e donazioni chiede preghiere e fondi per le vittime e i sopravvissuti. Il vescovo di Daejon: “Siamo fratelli su questa Terra, dimentichiamo il passato”.
I funerali del missionario di Quebec e delle altre vittime dello tsunami si sono tenuti oggi nella cattedrale. La Chiesa invia aiuti nelle aree non ancora raggiunte dai soccorsi. Nuova scossa di terremoto a Tokyo. Timori per la fuga radioattiva nella centrale di Fukushima.
In Francia un’organizzazione islamica ha proposto alla Chiesa francese la possibilità di pregare nelle chiese non utilizzate. E se i cristiani in Egitto e Algeria chiedessero l’uso delle moschee la domenica? Se vuole evitare conflitti crescenti in Europa, l’islam deve diventare culturalmente e mentalmente occidentale.
Giovanissima cantante bergamasca, nasce a Locarno (Svizzera) nel 1986 durante una trasferta lavorativa del padre. Fin da bambina dimostra una grande inclinazione per il canto lirico che inizia, coltiva e sostiene come solista nella Parrocchia del proprio paesino, Urgnano, dove fu realizzato il film L'Albero degli Zoccoli e ancora oggi pigramente disteso nella campagna lombarda.
- “Meno male che c'è il Paladesio”. Parola di Paolo Brosio. In un mondo tormentato dalle guerre e devastato da terremoti, tsunami e da altre calamità naturali, secondo il noto giornalista televisivo è proprio la fede che riscatta l'uomo. “Vedervi qui in questo impianto così numerosi e pieni di spiritualità – spiega - è qualcosa che riempie il cuore di gioia”. Sabato 12 e domenica 13 marzo il festival di Primavera organizzato dall'associazione Medjugorje Como ha, infatti, richiamato al Paladesio circa 15 mila fedeli. La cittadina della Bosnia dove sono avvenute le ultime apparizioni mariane, appunto Madjugorje, è ormai sentita come un luogo sacro e il culto della Madonna slava fa sempre più presa fra la gente comune.
Il 14 marzo di tre anni fa, si spegneva a Rocca di Papa, in provincia di Roma, la fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich. A ricordarne la figura è stato ieri sera il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia. Nella Messa di ringraziamento presieduta nella Basilica romana dei Santi XII Apostoli, assieme a due vescovi e a una ventina di sacerdoti e di fronte a una folta comunità romana dei focolari, il porporato ha ricordato i pilastri della spiritualità di Chiara Lubich: l’impegno a vivere la Parola di Dio e a compiere la Sua volontà, ma anche la meta della santità collettiva e la ricerca del dialogo con tutti. Ma in che modo il carisma dell’unità di Chiara Lubich dà forma al dialogo dei Focolari? Claudia Di Lorenzi lo ha chiesto a Roberto Catalano, incaricato per il Movimento dei Focolari per il dialogo interreligioso, per molti anni in India.
Sconcertanti dichiarazioni dell’ispettore generale di polizia, Wajid Ali Durrani, secondo cui alla radice dell’assassinio di Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze pakistano potrebbe esserci “un’inimicizia personale”. “Stiamo esaminando i dettagli della situazione - ha affermato l’ispettore all’agenzia AsiaNews - dal momento che aveva cattive relazioni con alcuni gruppi locali”. Molto critico il vescovo di Islamabad, mons. Rufin Anthony: “La polizia di Islamabad sta cercando di trovare un capro espiatorio per salvarsi e nascondere la sua incapacità”. “É chiaro che Shahbaz Bhatti – ha sottolineato il porporato - era sotto minaccia degli estremisti. É stato martirizzato – ha continuato - per aver parlato di una modifica alla legge sulla blasfemia. Questo fatto tragico - ha aggiunto il vescovo - ha unito i cristiani in tutto il Pakistan. Non lasceremo che il sangue di questo martire vada sprecato”, ha sottolineato il presule. Intanto, Asia Bibi, la donna cristiana accusata ingiustamente di blasfemia e il cui caso ha suscitato polemiche in tutto il Pakistan, è sconvolta e teme per la sua vita. Secondo la “Masihi Foundation”, Asia Bibi “digiuna e prega”. “É stata colpita duramente dalla notizia dell’uccisione – ha dichiarato un portavoce dell’associazione - e teme di poter essere uccisa fra le mura della prigione”. “Stiamo facendo tutto il possibile per assicurare la sua sicurezza”, ha affermato il portavoce. (
La coppia cristiana di origini giamaicane Eunice e Owen Johns, rispettivamente 62 e 65 anni, di Oakwood, a nord-est di Derby, nel cuore dell'Inghilterra, non presenterà appello contro una recente decisione dell'Alta Corte (High Court) secondo la quale la visione dei coniugi Johns sull'omosessualità è un impedimento per poter riprendere l'attività come genitori affidatari. Secondo il legale della coppia, Paul Diamond, presentare ricorso sarebbe "futile, uno spreco di risorse".
Benedetto XVI e la Curia Romana sono impegnati oggi nella seconda giornata di esercizi spirituali della Quaresima. Una giornata caratterizzata da temi mariani, ma non solo, in rapporto a Giovanni Paolo II. Il titolo della prima delle tre riflessioni proposte dal predicatore – il carmelitano scalzo padre François-Marie Léthel – recita così “La grande scienza dei santi” (S. Luigi Maria de Monfort) in Cielo come in Terra: Scientia beata, scientia fidei, scientia amoris (dalla Fides et Ratio alla Novo Millennio Ineunte). La seconda meditazione riguarderà il Totus Tuus cristocentrico e mariano di Karol Wojtyła, come filo conduttore di tutta la sua vita (Gv 19, 25-27 e Lettera ai Religiosi e alle Religiose delle Famiglie Monfortane dell’8 dicembre 2003), mentre La terza meditazione tratterà dello splendore della carità, della fede e della speranza vissute da Giovanni Paolo II con Maria Santissima. Durante la settimana di esercizi spirituali, che termineranno sabato prossimo, sono sospese tutte le udienze del Papa, compresa l'udienza generale del mercoledì. Amedeo Lomonaco ha chiesto a padre Léthel con quale spirito si sia preparato per questi esercizi spirituali.
L’edificio sorgerà nello stesso luogo e con le stesse dimensioni del precedente, nonostante l’opposizione dei radicali islamici. I lavori sono iniziati oggi e sono a carico del governo. Cristiani copti continuano a manifestare per la parità di diritti nella futura costituzione.
In vista della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, che avrà luogo il 1° maggio, è stata lanciata su Facebook una pagina a lui dedicata, www.facebook.com/vatican.johnpaul2. In questa pagina vengono inseriti tutti i videoclip presenti su una pagina di Youtube dedicata anch'essa a Papa Wojtyła. I videoclip ripercorrono il pontificato anno per anno, con la voce del futuro beato e in varie lingue. Il link è www.youtube.com.giovannipaoloii.
La Chiesa in Ghana si trova a fronteggiare diversi problemi: corruzione a tutti i livelli della società, conflitti continui sui diritti delle donne e altre questioni. Ma il Vescovo di Jasikan dice che la sua Chiesa locale ha due qualità da offrire: resistenza e gioia. “Siamo capaci di ridere, siamo capaci di ballare, siamo capaci di cantare”, dice monsignor Gabriel Akwasi Abiabo Mante. “Non neghiamo l’esistenza di situazioni negative, ma mentre cantiamo, balliamo e ridiamo pensiamo sempre alle soluzioni da dare ai nostri problemi”. Il Vescovo, 63 anni, nativo del Ghana, ne ha parlato in un’intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Alla vigilia dell'inizio dell'anno scolastico nell'emisfero sud, il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo di Lima (Perù), ha ricordato nel suo programma “Dialogo di Fede” che i genitori sono i principali educatori dei figli nella verità e nella fede. Il porporato ha affermato che l'attenzione della scuola deve essere rivolta prima ai genitori, poi ai docenti e in terzo luogo agli alunni.
Pubblichiamo le parole che Papa Benedetto XVI ha pronunciato questa domenica a mezzogiorno recitando la preghiera mariana dell'Angelus insieme a varie migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano.
La perdita del senso del peccato ha origine nell'eclissi di Dio, ha spiegato il Papa questa domenica, prima di Quaresima, unendosi all'appello alla conversione proprio di questo periodo liturgico di preparazione spirituale alla Pasqua. “Perché la Quaresima? Perché la Croce?”, ha chiesto a mezzogiorno alle migliaia di fedeli riunite in Piazza San Pietro per recitare la preghiera mariana dell'Angelus. La risposta sintetica del Papa, che parlava dalla finestra del suo studio, è stata questa: “perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda di ogni male”.
La Chiesa non chiede privilegi, ma di poter svolgere liberamente la propria missione in conformità con il rispetto della libertà religiosa. Papa Benedetto XVI lo ha ricordato questo sabato mattina ai membri dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (A.N.C.I.), che ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano e insieme ai quali ha richiamato l'importanza dei comuni, “espressioni di una comunità che si incontra, dialoga, fa festa e progetta insieme”. “E’ sempre vivo anche oggi il bisogno di dimorare in una comunità fraterna dove, ad esempio, parrocchia e comune siano ad un tempo artefici di un modus vivendi giusto e solidale, pur in mezzo a tutte le tensioni e sofferenze della vita moderna”, ha affermato.
Negli ultimi anni, in un Paese dopo l'altro si è diffuso il permesso di vendere la cosiddetta pillola del giorno dopo. Spesso viene giustificata come un modo per ridurre le gravidanze e gli elevati tassi di nascita tra le adolescenti. Il Giappone è uno degli ultimi Paesi ad aver autorizzato quello che viene anche definito il contraccettivo d'emergenza. Il Ministero della Salute ha dato il via libera alla vendita di NorLevo a partire da maggio, come riferito dal Japan Times del 24 febbraio. Secondo l'articolo, si spera che questa iniziativa contribuisca a ridurre il numero degli aborti. Il tasso di aborto in Giappone nel 2008 si è attestato sull'8,8 per mille, poco al di sopra della metà di quello degli Stati Uniti.
Di fronte al flagello delle malattie infettive, che colpiscono soprattutto le fasce più povere della popolazione, il cui fisico è già minato da situazioni di indigenza, servono la solidarietà e l'aiuto di tutti. L'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, lo ha ricordato giovedì intervenendo a Roma al Convegno “La rete per le malattie infettive: il Modello del Lazio”, organizzato dall’Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti”. Le malattie infettive, ha riconosciuto il presule, “costituiscono oggi, nel mondo, una delle maggiori cause di morbidità e di mortalità che colpiscono milioni, di persone in particolare i bambini e le donne”. La situazione, ha aggiunto, “è ancora più preoccupante nei Paesi in via di sviluppo, dove la povertà endemica nonché altri fattori determinanti fanno crescere il rischio di contrarre queste patologie”.
Nelle Messe celebrate questa domenica nelle chiese cattoliche del Giappone è stata lanciata una campagna nazionale di aiuto a favore delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno flagellato le isole giapponesi l'11 marzo. All'iniziativa si sono unite anche le associazioni e le istituzioni ecclesiali del Paese, in cui lo 0,4% della popolazione è cattolico, per raccogliere fondi per aiutare gli sfollati. Padre Daisuke Narui, direttore esecutivo di Caritas Giappone, ha spiegato all'agenzia vaticana Fides che “il nostro compito è mostrare amore e solidarietà soprattutto verso le categorie più vulnerabili, come gli anziani, i migranti, i senza tetto”.
Il successo della somministrazione intranasale delle cellule staminali per la terapia del morbo di Parkinson ha portato ad un significativo potenziamento del controllo e delle funzioni motorie, con un miglioramento del 68% negli animali da esperimento, grazie agli effetti sia antinfiammatori che neuroprotettivi delle staminali. Esse portano ad una correzione della carenza di dopamina, caratteristica della malattia. Questi promettenti risultati sono stati riportati da Rejuvenation Research, una importante rivista scientifica peer-reviewed, pubblicata da Mary Ann Liebert, Inc., sottolineando le potenzialità di un approccio non invasivo della terapia con staminali, un'alternativa più sicura ed efficace rispetto al trapianto chirurgico. Il merito della ricerca è di William H. Frey II, Ph.D., direttore del Alzheimer' s Research Center, facente parte del Health Partners Research Foundation, e della dottoressa Lusine Danielyan, che hanno coordinato un team internazionale di ricercatori dell'ospedale universitario di Tübingen, della Medical School dell'Università di Göttingen e dell'Università di Tübingen a Stoccarda (Germania), della Health Partners Research Foundation, presso St. Paul, MN (USA), dell'Università tedesca del Cairo, in Egitto, dell'Università di Harvard, a Cambridge, MA (USA), dell'Istituto di Biologia Molecolare NAS RA, a Yerevan, in Armenia, e dello University Hospital di Ginevra, in Svizzera.1
Con il suo secondo volume su “Gesù di Nazaret”, Benedetto XVI riesce a far riscoprire al mondo la figura di Cristo con un'opera di importanza “storica”, sostiene il portavoce vaticano. Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, constata in primo luogo che il libro è storico perché “inaugura una nuova era” nell'interpretazione della Bibbia, basata non solo sulla rigorosa analisi storico-critica, ma anche sulla dimensione che apre la fede. “Lo studioso Joseph Ratzinger, che è anche il Pastore della Chiesa universale, ci guida in una lettura competente, approfondita e allo stesso tempo coerente con la fede cristiana e la sua tradizione”, spiega il portavoce del Vaticano nell'editoriale dell'ultimo numero di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano. “E’ una sintesi nuova e vissuta fra le esigenze della cultura storico-critica e quelle della fede, in cui sono nati i testi del Vangeli e in cui solo possono essere capiti nel modo più adeguato”, sottolinea.
Benedetto XVI ha riconosciuto questa domenica la “dignità” e il “coraggio” con cui i giapponesi stanno affrontando la catastrofe del terremoto e del successivo tsunami e ha incoraggiato le operazioni di aiuto. In occasione dell'incontro domenicale per l'Angelus, il Papa ha confessato che le immagini che si vedono in televisione “ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati”.
L’anticristo dai quadernetti di Maria Valtorta.
l Papa all’Angelus, ricordando l’odierna Prima Domenica di Quaresima - che ci propone il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto - ha affermato che il peccato è la causa profonda di ogni male. In questa situazione, "l’atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato e salvare il peccatore". “Entrare in questo Tempo liturgico – ha quindi concluso - significa ogni volta schierarsi con Cristo contro il peccato, affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa – il combattimento spirituale contro lo spirito del male”.
Parlando all’Angelus del senso della Quaresima, Benedetto XVI evidenzia come “l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato”. Dio non vuole la morte del peccatore, ma la sua conversione e contro il suo piano di salvezza “il Diavolo si è opposto con tutte le forze”.
Sono amico di Umberto Scapagnini da 15 anni. Io ero giovane assessore regionale alla Sanità e lui Ordinario di Farmacologia all’università di Catania, nonché scienziato di fama internazionale. Settimane fa a Montecitorio tra gli scranni, durante una pausa, mi ha raccontato una storia straordinaria: la sua. ”Vedi Sandro! Io sono qui. Sono miracolato e vivo perché devo raccontare da questa Aula al mondo che chi è in coma è vivo”. “Solo dopo essere uscito dal coma ho capito perchè il Signore mi ha dato tutte queste prove, perchè ho avuto la peggiore forma di cancro, perchè ho patito i dolori più atroci e perchè ho avuto in dono la mia vita per la seconda volta”. “Perchè dovevo raccontare quanto mi è accaduto e dare testimonianza di quanto sia importante una vita, anche quella di chi apparentemente è in un letto a vegetare e che invece sente tutto e si emoziona per tutto”.
C’è una storia che arriva dalla Germania e che ci mostra, una volta di più, quanto sia delicato legiferare sulle questioni che riguardano la vita. Un professore tedesco, Klaus Schröder, 52 anni, nel dicembre 2005 lesse un annuncio sul giornale e apprese che una coppia lesbica era alla ricerca di un donatore di sperma per poter avere un bambino. Il professore si fece avanti e offrì quell’apporto indispensabile senza il quale le due donne non avrebbero mai potuto procreare. Dopo la nascita del bambino, Schröder, che non aveva figli, si fece vedere dalle due mamme andando a trovare il piccolo una volta al mese, decidendo anche di pagare le spese per il battesimo del piccolo David. Qualche mese fa, la sorpresa: il professore generoso donatore, si è vista recapitare una nuova richiesta, questa volta non di sperma ma di denaro. L’avvocato della coppia omosessuale gli ha infatti inviato una lettera con cui chiede notizie sui suoi redditi per stabilire qual è la cifra esatta che Schröder dovrà pagare per il mantenimento del bambino. È vero che le due donne avevano dichiarato a suo tempo di non volere aiuti economici, ma la legge tedesca stabilisce che il padre biologico ha sempre l'obbligo di provvedere economicamente al figlio finché questi è minorenne.
Il quotidiano “Avvenire” del 25 febbraio riporta che, secondo i dati di un’indagine condotta su un campione di 28.000 utenti di siti pornografici negli anni 2005 e 2010 e commissionata dalla Società italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (Siams), sono 7,8 milioni gli italiani che frequentano abitualmente siti pornografici, pari al 28,9% dei circa 27 milioni di utenti Internet. Con oltre un milione di pagine viste (197 a testa), gli uomini sono i frequentatori più assidui dei siti hard (73, 4%), con conseguenze molto serie per quelli di 14 anni. Si tratta di anoressia sessuale e si manifesta già intorno a 20-25 anni con la perdita di desiderio.
In Transatlantico è un via vai di deputati che gli stringono la mano, lo abbracciano, lo toccano, lo guardano come se fosse un fantasma. E proprio lui, l'uomo al quale avevano assegnato quindici giorni di vita, l'uomo per il quale la «Sicilia» aveva già mandato in macchina i necrologi e che i preti avevano dato per morto, somministrandogli per ben due volte l'estrema unzione. Ieri ha scioccato tutti, raccontando la sua storia ai colleghi del Pdl. «Cominciamo dal tunnel di luce?». Umberto Scapagnini — già sindaco di Catania e medico personale di Silvio Berlusconi, che definì «tecnicamente quasi immortale» —, non vede l'ora di raccontare i suoi ultimi mesi, «un incrocio tra un'esperienza scientifica e una spirituale».
Sul Corriere della Sera del 26 febbraio si annuncia che l’esperienza del gruppo Alle querce di Mamre è stata fatta propria anche dalla diocesi di Crema, dopo quella di Cremona. Questo gruppo viene riconosciuto ad experimentum nella diocesi di Cremona nel 2007 ed è costituito da omosessuali credenti. Osservando il sito del gruppo si legge questa autopresentazione: «Nostra convinzione è che anche tra due persone dello stesso sesso sia possibile costruire un rapporto basato sul dono di sé e su una reciprocità responsabile che permetta di vivere in maniera pienamente cristiana la propria affettività».
Comune e parrocchia alleati nel creare una convivenza giusta e solidale nelle città. È’ l’indicazione che Benedetto XVI ha dato ai rappresentanti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, ricevuti questa mattina in udienza. Il Papa ha parlato del tema della sussidiarietà e del bisogno di favorire l’integrazione degli immigrati nei tessuti urbani.
Dopo l'onda della devastazione, l'onda della solidarietà. Tra i soccorritori nelle aree devastate dal sisma giapponese vi sono anche i volontari della Caritas, impegnati nel portare aiuto alla popolazione colpita dal terremoto e, soprattutto, dal successivo tsunami.
Mons. Andrea Hou Jinli, vescovo di Xiwanzi, è morto il 9 marzo scorso. Non si conosce la data dei funerali e la polizia frena la partecipazione dei fedeli alle esequie. Mons. Hou ha passato 10 anni in prigione e 10 anni in un lager.
Con un solenne rito officiato il 16 gennaio nella cattedrale del Kuwait, Maria è stata proclamata Nostra Signora d’Arabia, cioè patrona di tutti i Paese del Golfo Persico: oltre al Kuwait, quindi, il Bahrein, il Qatar, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, lo Yemen e l’Oman. La celebrazione è stata presieduta dal prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, il cardinale Antonio Caňizares Llovera, che nell’omelia ha esortato i fedeli a “rimanere fermi nella fede e a guardare sempre Gesù che è fonte della nostra fede”.
“Vediamo quale sarà oggi la fisionomia della nostra comunità che si riunirà per celebrare la Messa della prima domenica di Quaresima” dice all’agenzia Fides mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, in Libia, raggiunto poco tempo prima di celebrare la Messa domenicale che qui viene anticipata al venerdì. “C’è paura ad avventurarsi per le strade, poi ci sono persone che abitano lontano, e non è sempre facile raggiungere la chiesa. Ho però fiducia che la gente verrà, perché sta prendendo coraggio, perché il fatto di pregare insieme infonde forza” dice Mons. Martinelli. Il vicario apostolico di Tripoli descrive così la comunità cattolica della capitale libica, ridottasi di numero dopo la partenza di diversi fedeli stranieri, soprattutto europei: “ormai i fedeli rimasti sono gli africani e i filippini, la maggior parte dei quali sono infermiere.
I disordini sono esplosi in seguito all’accusa, probabilmente falsa, di dissacrazione del Corano. Le forze di polizia non sono riuscite a impedire la distruzione dei luoghi di culto. Il governo obbligato a mandare l’esercito. Responsabile il gruppo radicale Kwarej, che vuole creare uno stato islamico in quella zona, a maggioranza musulmana.
La Federazione dei cristiani della Malaysia in un comunicato esprime la disillusione, l’ira e lo sconforto dei cristiani: “Sembrerebbe che le autorità stiano portando avanti un programma continuo, surrettizio e sistematico contro i cristiani in Malaysia, negando loro l’accesso alla Bibbia in lingua malay”. Il blocco legato alle polemiche sul termine “Allah” per definire Dio.
“Un cammino che continua”: è questo non solo il titolo ma anche il senso del Documento conclusivo della 46ma Settimana sociale dei cattolici italiani di Reggio Calabria presentato questo venerdì a Roma alla stampa. Obiettivo del documento, infatti, ha spiegato mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane sociali è “allargare ulteriormente la riflessione compiuta a Reggio Calabria, così come nel cammino preparatorio, sull’impegno concreto della Chiesa per il bene comune”. Il coinvolgimento di centinaia di delegati delle diocesi italiane e di associazioni e movimenti laicali rappresenta allora non solo “un elemento caratterizzante l’assise di Reggio Calabria” ma anche “un metodo di discernimento comunitario affidato alle chiese locali perché facciano altrettanto”.
Benedetto XVI ha espresso cordoglio e vicinanza nella preghiera per tutti coloro rimasti coinvolti nel violento terremoto e nel successivo tsunami che questo venerdì ha devastato il Giappone, provocando per il momento oltre 1.000 morti. Un terremoto di magnitudo 7.9 (con una seconda scossa di 8.8) ed epicentro in mare, a circa 400 km a nord-est di Tokyo, ha infatti colpito intorno alle 15 ora locale il Paese - situato nel cosiddetto “Anello di fuoco”, un arco di zone vulcaniche lungo la costa del Pacifico, dove si produce il 90% dei terremoti del pianeta -, scuotendo per diversi minuti le costruzioni.
Per poter realizzare bene il compito che Papa Benedetto XVI ha affidato al nuovo Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che ha istituito il 21 settembre 2010, questi venerdì e sabato sono state organizzate due giornate di studio sugli orizzonti storici, epistemologici e pastorali della nuova evangelizzazione. In un articolo pubblicato su “L'Osservatore Romano”, il Presidente del nuovo dicastero, monsignor Rino Fisichella, sottolinea l'importanza di questo incontro e si chiede che cosa voglia dire effettivamente “nuova evangelizzazione”. “Uno sguardo veloce ai Lineamenta che sono stati presentati in questi giorni, infatti, mostra con tutta evidenza almeno venti 'definizioni' diverse di nuova evangelizzazione”, ha riconosciuto il presule.
Vi invito a leggere questo documento, un'attenta analisi su questi dubbi messaggi che girano su alcuni siti internet tra i quali gloria.tv.
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid (Spagna) sarà un evento sostenibile, rispettoso dell'ambiente e con zero emissioni. Lo hanno annunciato gli organizzatori nella capitale spagnola questo giovedì. “100% naturale” è il programma che farà da contesto a tutte le attività sostenibili che si svolgeranno durante la Giornata e che manifestano l'impegno di celebrare una GMG non inquinante.
Percorrendo i nove capitoli e le prospettive finali del nuovo libro di Joseph Ratzinger, «il lettore è trasportato per sentieri scoscesi verso l’avvincente incontro con Gesù, una figura familiare che si rivela ancor più vicina nella sua umanità come nella sua divinità». Il cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi così commenta quel "Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione" firmato dal Papa e presentato giovedì in Vaticano insieme allo scrittore e germanista Claudio Magris.
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: “Se tu sei figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: “Se tu sei il Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra”. Gesù gli rispose: Sta scritto anche: “non metterai alla prova il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darà, se gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”. Allora Gesù gli rispose: “Vattene satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano (Mt 4,1-11).
Il Coordinamento Nazionale per l’Adorazione Eucaristica Perpetua nasce dal desiderio di servire le diverse realtà presenti in Italia e che rappresentano quella “primavera eucaristica”, che il Papa Benedetto XVI vede nella Chiesa. Il movimento eucaristico negli ultimi 20 anni ha subito un colpo d’acceleratore grazie ai tanti doni che lo Spirito Santo ha seminato ovunque. Sempre più forte si percepisce una domanda di spiritualità che sazi la fame di Dio presente nel cuore di ogni uomo, sempre più forte è il grido dell’uomo che cerca autenticità e forza per la propria vita in questo tempo di crisi e disorientamento.
Per la prima volta, nel luogo in cui è nata la devozione al Sacro Cuore, si terrà un congresso mondiale per riflettere sull’amore di Dio e per promuovere una civiltà dell’amore nelle famiglie e nella società. ZENIT ha intervistato padre William Petrie, superiore provinciale della Provincia Est della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria degli Stati Uniti, uno degli organizzatori e relatori del congresso. L’evento che si terrà a Paray-le-Monial dal 6 all’11 ottobre, vedrà la partecipazione di relatori come: il Cardinale Raymond Burke, Prefetto della Segnatura apostolica; il Cardinale Justin Rigali, Arcivescovo di Filadelfia; il padre gesuita Mitch Pacwa, presentatore e creativo di EWTN; Timothy O'Donnel, Preside del Christendom College; e Danny Abramowitz, ex giocatore di football nella NFL.
Ricevendo questo venerdì mattina in udienza i membri dell'Associazione belga “Pro Petri Sede”, che offre ogni anno un sostegno economico per le necessità della Santa Sede, Papa Benedetto XVI ha ribadito l'importanza dell'elemosina, già sottolineata nell'omelia del Mercoledì delle Ceneri. La Quaresima, ha spiegato il Pontefice accogliendo i suoi ospiti nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, “è il tempo del digiuno, della preghiera e della condivisione” e “privilegia il pellegrinaggio interiore verso Colui che è 'Luce del mondo'”.
Mercoledì 16 marzo, alle ore 17:30, verrà presentato a Roma presso la Libreria Internazionale Paolo VI (via di Propaganda, 4) il volume “Giovanni Paolo II. Il Papa che parlava alla gente” (Paoline Edizioni) scritto da Sabina Caligiani. Modererà l'incontro Neria De Giovanni.
In Spagna la deriva anticristiana, e in particolare anticattolica, non si ferma. Paradossalmente, il Psoe, pur essendo destinato a una sconfitta catastrofica alle prossime elezioni regionali, accelera nella sua campagna. Ovviamente, nella Spagna cattolica, quest'azione culturale del Governo Zapatero, assume sempre più le caratteristiche di una campagna demolitrice della storia e della società nazionale. Le università, dopo l'assurda legge sulle discriminazioni e sull'educazione civica, sembrano essere entrate nel mirino di atei e socialisti spagnoli. A fine febbraio, all'università di Madrid si sono dati appuntamento diversi esponenti della linea oltranzista: cantanti blasfemi, supporter di gay e lesbiche, ex ambasciatori, uomini di spettacolo. Tutti uniti con l’unico scopo di protestare per la decisione del Papa di tenere la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. L’iniziativa, che ha avuto il permesso del Rettorato universitario, è stata organizzata dall'Associazione madrilena degli atei e dei liberi pensatori e ha voluto unire tutti coloro che “sono contrari alla visita del ‘senor Benedicto’”.
Oscar Tusquets Blanco è un architetto di punta catalano di 70 anni. Al suo attivo ha tanti importanti cantieri civili a Barcellona, ma ha anche allestito sale nella sezione delle Arti decorative del Louvre. Da catalano Tusquets Blanco ha sempre seguito con interesse e passione il grande cantiere della Sagrada Familia. Negli anni 70 era stato anche tra i primi firmatari di una petizione, sottoscritta anche da tanta intelligentzia di sinistra italiana (Argan e Zevi, per esempio), per chiedere che il cantiere della cattedrale venisse fermato. Per i firmatari la Sagrada Familia doveva restare come un grande reperto di archeologia contemporanea, in quanto secondo loro la perdita dei progetti di Gaudì pregiudicava ogni possibilità di finire dignitosamente l’impresa. Quell’appello suscitò un enorme scalpore ma ebbe una ricaduta opposta alle intenzioni dei promotori: per reazione quell’anno la raccolta di fondi per finanziare il cantiere ebbe una straordinaria impennata e quindi i lavori ripresero con grande fervore.
In questi giorni si parla e si scrive molto di Edda Ciano Mussolini (1910-1995). Il film “Edda Ciano e il comunista”, realizzato dalla Rai, ha richiamato l’attenzione di massa sulla figlia primogenita del Duce, moglie del conte Galeazzo Ciano, una donna dal carattere forte, passionale che fu protagonista, spesso scomoda, in tutte le fasi della sua vita. Su Edda Ciano sono stati scritti innumerevoli libri e articoli. Anch’io mi sono interessato di lei in varie occasioni. Nel 1973, incontrai un personaggio che la conosceva bene, il sacerdote don Giusto Pancino, suo compagno di giochi nell’adolescenza e poi testimone di uno dei periodi più drammatici della vita di Edda, quello seguito alla fucilazione di suo marito. L’ordine di uccidere Galeazzo Ciano era stato firmato dal Duce ed Edda, che adorava il padre, rimase sconvolta. Non riusciva a concepire che il proprio genitore avesse condannato l’uomo che lei aveva sposato. Cominciò a odiare il padre come non aveva mai odiato nessuno. E Mussolini, nel tentativo di riconquistare l’affetto di quella figlia, per la quale aveva una predilezione, ricorse a don Giusto Pancino, amico di Edda, pregandolo di incontrarla e di ottenergli il suo perdono.
Il sacerdozio non è una professione, da svolgere solo per una parte della giornata, ma una vocazione full-time e perenne. Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questo giovedì mattina nel corso del tradizionale incontro con i sacerdoti della Diocesi di Roma all’inizio della Quaresima, svoltosi nell’Aula della Benedizione. “Prete non si è a tempo solo parziale; si è sempre, con tutta l’anima, con tutto il nostro cuore”, ha affermato, come riporta la “Radio Vaticana”.
a storia di Luca di Tolve è una storia che ha fatto e continuerà a far discutere perché è stata messa nero su bianco nel libro Ero gay. A Medjugorje ho trovato me stesso (edizioni Piemme, 15 euro, 126 pagine). Originario di Milano e alle soglie dei quarant’anni Luca nel libro racconta il cammino di conversione che, accompagnato dalla Madonna di Medjugorje, gli ha permesso di ritrovare se stesso e quindi di rinascere a nuova vita. Oggi Luca, grazie all’esperienze che ha maturato nel corso della suo tormentato passato, è l’anima di un’associazione che difende l’identità di genere come da Magistero e Catechismo della Chiesa Cattolica, proponendo, con la collaborazione di esperti, un aiuto a tutte quelle persone che portano dentro di sé ferite e dipendenze a livello emotivo, relazionale, d’identità sessuale, di abuso. Ero gay. A Medjugorje ho trovato me stesso - scrive monsignor Giovanni d’Ercole nell’invito alla lettura del testo - «è una testimonianza personale, toccante e per molti versi coraggiosa: va letta con lo spirito aperto e libero di chi non nutre preconcetti, ma è consapevole che il cuore di ogni essere umano è un mistero di amore non sempre però decifrabile sino in fondo nella sua verità».
La risposta alla crisi economica può venire da un rinnovato impegno di solidarietà da parte della comunità cristiana e di quella civile? A Cinisello Balsamo (Mi) ci credono e ci provano. Il 13 marzo partirà il progetto “La Comunità al lavoro” che coinvolgerà l’intera cittadinanza fino al mese di agosto con una raccolta di fondi per offrire un lavoro a chi non ce l’ha o si trova in una condizione di difficoltà. A promuoverlo sono le parrocchie di Cinisello Balsamo con la Caritas Decanale, le cooperative sociali Vesti Solidale e Sammamet, insieme al Comune di Cinisello Balsamo, la Fondazione Peppino Vismara, il Fondo Famiglia Lavoro, la Caritas Ambrosiana e Nord Milano Ambiente sulla scia della sollecitazione che la Chiesa milanese e il Cardinale Dionigi Tettamanzi hanno lanciato per affrontare in modo concreto i disagi creati alle famiglie dalla crisi economica.
Giovanni Paolo II era “un vero uomo e un uomo di Dio”. Lo ha dichiarato mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Karol Wojtyla, incontrandosi il 9 marzo con un gruppo di studenti e docenti della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce. Mons. Oder ha giustificato la necessità del processo affermando che “bisogna lasciare alle generazioni future le ragioni che, a suo tempo, ci portarono a gridare ‘santo subito’”. Per il postulatore di una delle cause di beatificazione più popolari, e forse la più popolare di tutta la storia della Chiesa, il processo va affiancato alla storia, per cui non solo non era inutile, come molti avrebbero potuto pensare all’inizio, ma anche necessario.
Non passa giorno che non si debba fare un'agenzia per qualcosa riguardante Facebook, che da social network diventa sempre di più un nuovo “soggetto”, una nuova “potenza”, come succede a Google. Vedendone una via d'accesso facile per portare avanti messaggi e campagne, l'associazione Luca Coscioni lancia un'applicazione installabile sul proprio profilo. Per far sapere a tutti quali sono le volontà di fine vita dell'iscritto. Si chiama The Last Wish, appunto, e permette all'utente di delegare a due suoi contatti cosa intende fare nel caso in cui si trovasse in malattia grave o incidente. Permettendo anche di inviare in modo automatico agli altri contatti un messaggio di avvenuta scomparsa. Abbastanza triste se si considera che è solo un social network, quello, non la vita vera.
Nella Messa che ha presieduto nel Mercoledì delle Ceneri nella Basilica Cattedrale di Lima, il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo della città e primate del Perù, ha spiegato chiaramente che l'aborto va contro la Dottrina Sociale della Chiesa e ha esortato i cattolici a impegnarsi sempre più nella difesa della vita, soprattutto in questa Quaresima. “Come può non parlare un pastore quando il mondo giunge a una cosa così grave come iniziare a giocare con la vita e parlare di aborto?”, ha chiesto.
Il sacerdote non è un “amministratore”, ma un uomo scelto da Dio per imitare Cristo, che sa come Lui essere umile, amare l’umanità, avere sensibilità per i poveri, sostenere con coraggio la Chiesa là dove essa è minacciata. Con un’articolata lectio divina ispirata dal capitolo 20 degli Atti degli apostoli, Benedetto XVI si è intrattenuto stamattina con i sacerdoti della diocesi di Roma, guidati dal cardinale vicario, Agostino Vallini, nel tradizionale incontro annuale svoltosi nell’Aula della Benedizione.
Nelle librerie, da oggi, la seconda parte del “Gesù di Nazaret” di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. L’opera, che illustra figura e messaggio di Gesù dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione, è pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana e viene presentata oggi alle 17.00 presso la Sala Stampa della Santa Sede dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, e dal prof. Claudio Magris, scrittore e germanista. Una sintesi del libro in questa scheda a cura di Sergio Centofanti.
Le violenze sono esplose durante la manifestazione organizzata dai copti per chiedere la ricostruzione della chiesa di Soul distrutta dai musulmani lo scorso 5 marzo. L'esercito è intervenuto per fermare le violenze. Nell'Alto Egitto a rischio demolizione un ospedale cristiano per disabili. Distrutte alcune abitazioni di cristiani.
Benedetto XVI ha affermato questo mercoledì che per stabilire una giusta relazione con la natura l'uomo deve in primo luogo riconoscere la propria condizione di creatura. Il Pontefice ha inviato un Messaggio alla Chiesa in Brasile in questo Mercoledì delle Ceneri, quando inizia nel Paese la tradizionale Campagna di Fraternità, che ogni anno mira a risvegliare la solidarietà dei cattolici e della società in relazione a un problema concreto. Quest'anno durante la Quaresima si discuterà sul tema “Fraternità e Vita sul Pianeta”. Nel testo, inviato al presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), monsignor Geraldo Lyrio Rocha, Benedetto XVI ha espresso la sua “viva soddisfazione” per il fatto di unirsi, “ancora una volta, a tutta la Chiesa in Brasile che si propone di percorrere l’itinerario penitenziale della Quaresima”, chiedendo “un cambiamento di mentalità e di atteggiamento per la salvaguardia del creato”.
L'elemosina, la preghiera e il digiuno, le tre opere fondamentali di pietà previste dalla legge mosaica e citate da Gesù nel Vangelo letto in questo Mercoledì delle Ceneri, rappresentano il “tracciato della pedagogia divina”. Papa Benedetto XVI lo ha affermato nel pomeriggio di questa giornata che segna l'inizio della Quaresima nella Basilica romana di Santa Sabina, dove ha presieduto la celebrazione eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri.
La Quaresima è un cammino consistente non tanto in “una legge da osservare”, quanto piuttosto nella stessa persona di Gesù “da incontrare, da accogliere, da seguire”, nella riscoperta del vincolo battesimale. Lo ha detto quest'oggi Benedetto XVI all'Udienza generale nell'Aula Paolo VI, nel Mercoledì delle Ceneri che introduce quell’“itinerario spirituale che ci prepara a celebrare degnamente i misteri pasquali”. Nella sua catechesi il Papa ha spiegato che “la Quaresima è un cammino, è accompagnare Gesù che sale a Gerusalemme, luogo del compimento del suo mistero di passione, morte e resurrezione”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di Radio Vaticana di domenica 13 marzo 2011, prima domenica di Quaresima.
All’udienza generale Benedetto XVI illustra i momenti di questo “tempo di conversione” e le pratiche ad esso unite. Legata “strettamente” al digiuno, l’elemosina è la volontà di fare del bene. L’uno e l’altra sono poi le “le due ali della preghiera, che le permettono di prendere più facilmente il suo slancio e di giungere sino a Dio”.
“Molti di noi faticano ad immaginare Dio come un creatore che lavora in maniera indefessa 24 ore al giorno. I più lo immaginano come un attore ritiratosi dalle scene e relegato ad uno spettacolo domenicale con pubblico in calo”. “Per questo parlare di fede attiva nel luogo di lavoro può sembrare eccentrico. Ma se ci renderemo conto che il nostro lavoro è prezioso per Dio non faremo altro che portare la fede nel lavoro”. A dire queste parole non è un sacerdote, un Vescovo, un religioso, ma un dirigente bancario di nome Ken Costa, il quale di recente ha scritto un libro dal titolo “Al lavoro con Dio” (edizioni Messaggero Padova) che sta suscitando un notevole scalpore.
Cattedrale di Westminster. Il volto del giovane che sostiene una torcia accesa – volto dai tratti forti e decisi, capelli biondi a taglio corto – ne è splendidamente illuminato dalla fiamma. In piedi, immobile per tutta la celebrazione, sembra conficcato per terra come accanto a lui lo stendardo blu di Cassino. L’assemblea lo ammirava come fosse davanti a un’icona. Da solo suggeriva la forza suggestiva del simbolo: la luce di Benedetto da Norcia nell’oscurità della barbarie di quei secoli lontani, tra uomini dai lineamenti altrettanto forti e decisi. Benedetto aveva illuminato i suoi tempi come una fiaccola vivente. Con una regola, dei monasteri e un principio di vita, scolpito negli spiriti: ora et labora.
Dopo l’uccisione del governatore del Punjab, Salman Tasser, nel gennaio scorso, il 2 marzo scorso è stato ucciso a Islamabad, capitale del Pakistan, il ministro (da tre anni) per le minoranze religiose, il cattolico Shahbaz Bhatti, 43 anni, ambedue impegnati per abolire la “legge contro la bestemmia”, che ha portato alla condanna a morte di Asia Bibi, una giovane mamma cattolica, per aver offeso il profeta Maometto. Ma ormai è assodato che con quella legge qualunque cristiano (o indù) che dà fastidio può essere condannato a morte se due testimoni confermano l’accusa pretestuosa. La stampa di tutto il mondo ha dato risalto a queste due uccisioni e le pressioni esercitate sul governo pakistano per abolire la legge assassina si sono moltiplicate. Ma ormai è chiaro a tutti che “chi tocca la legge antiblasfemia muore”. Il Pakistan si merita la definizione di “Stato canaglia”, poiché la persecuzione contro i cristiani non è un problema di oggi. Quando sono stato in Pakistan nel 1982, avevo visto in due città (Islamabad e Karachi) gruppi di famiglie cristiane che abitavano in baracche e casupole di periferia mandate via senza alcun risarcimento, che si erano rifugiate nella cattedrale cattolica e nei cortili del centro cattolico in città. E mi dicevano che questo non riguardava tutti gli abitanti di una certa periferia, ma solo quelli del quartiere cristiano.
Lo Stato indiano dell'Orissa è ancora una volta teatro di violenze anticristiane. Dopo gli episodi drammatici del 2007 e del 2008, la comunità locale torna a sprofondare nella paura. Alcune fonti locali hanno riferito all'agenzia vaticana Fides che dal mese di dicembre i tribali cristiani del distretto di Malkangiri hanno subito ripetuti attacchi. Negli ultimi trenta giorni, in particolare, le aggressioni si sono intensificate, registrando oltre 10 episodi durante i quali sono stati feriti vari fedeli, tra cui donne incinte e bambini.
Il 22 aprile prossimo, Venerdì Santo, Papa Benedetto XVI risponderà a tre domande su Gesù nel contesto del programma televisivo di Rai Uno “A Sua Immagine”. Le domande potranno essere inviate al sito web della trasmissione, e verranno poi selezionate. L'intervista al Papa sarà registrata pochi giorni prima della messa in onda. In un'intervista rilasciata alla “Radio Vaticana”, il conduttore di “A Sua Immagine”, Rosario Carello, ha spiegato che l'iniziativa è nata dalla valutazione che “il Venerdì Santo è un giorno particolare e fino a qualche anno fa, anche la televisione si rendeva conto di questa diversità con una programmazione che induceva quantomeno alla riflessione”. “Si è perso questo sentimento”, ha commentato Carello, indicando che “oggi il Venerdì Santo televisivo è un giorno come un altro per tutti i canali: addirittura ci sono litigi, pettegolezzi”. Per questo motivo, “A sua immagine” ha voluto “recuperare questo storico programma che era 'Domande su Gesù' per riportare al centro del pomeriggio di quel giorno, nello stesso orario della morte di Gesù, il caso di Gesù”.
Nell’autunno del 1998, ricevetti una telefonata. Un figlio spirituale di padre Pio mi chiedeva di andarlo a trovare. "Lei è un giornalista che scrive spesso di Padre Pio, io leggo i suoi articoli", disse. "Ho qualche cosa di molto importante da raccontarle". Padre Pio era morto da trent’anni. Il processo della sua beatificazione era finito e si conosceva già la data della solenne proclamazione della sua santità. Andai a trovare quell’uomo e mi raccontò una storia così sconcertante da farmi pensare che, almeno in parte, fosse frutto della sua fantasia. Riferii la storia in un mio articolo, ma con tono distaccato, come per far capire al lettore che riportavo fedelmente ciò che mi era stato detto, ma io stesso stentavo a credere che quei fatti fossero realmente accaduti. Sono trascorsi quasi tredici anni e quella storia è tornata di attualità. Di essa se ne stanno interessando alcune personalità ecclesiastiche e anche un famoso scienziato. I risultati finora raggiunti dimostrano che si tratta di una storia seria, anche se incredibile da un punto di vista razionale, che aggiunge un nuovo sorprendente capitolo ai misteri carismatici di padre Pio.
In 8mila manifestano davanti alla sede della Tv egiziana per la ricostruzione della chiesa copta di San Mina e San Giorgio distrutta dagli estremisti lo scorso 5 marzo. È la prima protesta organizzata dai copti in un luogo diverso dalla loro cattedrale. P. Rafic Greiche, capo ufficio stampa della Chiesa cattolica egiziana, vede nelle manifestazioni un segno che anche i cristiani possono usare la piazza. I fondamentalisti continuano a sfruttare il clima di caos per imporre l’islam radicale e la sharia nel nuovo Egitto. P. Greiche “L’occidente faccia pressione sul nuovo governo perché riconosca i valori di uguaglianza presenti nella società egiziana”.
L'ultimo caso diffuso dai media è quello di una madre tedesca in carcere per non aver fatto frequentare ai propri figli le lezioni di educazione sessuale nella scuola primaria statale. Dal 2006, in Germania si contano 35 casi di genitori condannati per la stessa ragione. Molte associazioni difendono il diritto dei genitori di scegliere l'educazione dei propri figli in una questione tanto delicata. Negli ultimi giorni è stata diffuso il caso di Irene Wiens, di Salzkotten, condannata a 43 giorni di prigione per aver rifiutato di far assistere i propri figli alla lezione di educazione sessuale nella scuola primaria.
La Chiesa si appresta a vivere il tempo forte della Quaresima. Mercoledì prossimo, nel pomeriggio, il Papa celebrerà la Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle Ceneri, nella Basilica romana di Santa Sabina. Sul Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima, incentrato sul tema “Con Cristo siete sepolti nel Battesimo, con Lui siete anche risorti”, Federico Piana ha raccolto la riflessione dell’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte.
Conversione, per i sacerdoti, significa innanzitutto adeguare sempre più la “vita alla predicazione” diventando "brani di Vangelo vivente", che tutti possono leggere ed accogliere. E’ quanto scrive il cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero, nel messaggio ai sacerdoti in occasione della Quaresima. Il porporato ricorda anche i molteplici volti della conversione che non si possono discostare dal “dono del sacerdozio ministeriale”.
In una lettera “di augurio e gratitudine” che ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la comunità francescana del Sacro Convento di Assisi esorta a dedicare il 17 marzo, anniversario della proclamazione dell'Italia unita, ai giovani. Nel testo, scritto in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, la comunità francescana invita infatti a dedicare la ricorrenza “ai tanti giovani che per questa unità hanno donato la vita” e “ai ragazzi e alle ragazze che oggi stanno sentendo sulla loro pelle tutte le difficoltà economiche, progettuali e di vita di questo tempo”.
Per padre Erich Fink, la conversione della Russia rappresenta il sogno della sua vita. Un sogno iniziato quando lavorava nei campi tedeschi a soli 10 anni d’età. Ora, come sacerdote, svolge il suo lavoro pastorale a Berezniki, nella Russia centro-occidentale. Per lui l’appello della Madonna di Fatima – di pregare per la conversione della Russia – rimane valido ancora oggi. Padre Fink ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
“Non esiste un cristianesimo senza la croce”, e quest'ultima è la sede dell'“autentica speranza”, ha affermato il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, questa domenica presiedendo una Messa in suffragio di Shahbaz Bhatti, il Ministro pakistano ucciso il 2 marzo. “La Croce ci spinge a dare la nostra vita per i fratelli”, ha ricordato il porporato nell'omelia della celebrazione, svoltasi presso il Pontificio Collegio San Pietro Apostolo di Roma. “Ci ricorda che l’amore è più forte dell’odio”, “ci fa comprendere meglio che c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. “La Croce significa che Dio è sempre più grande di noi uomini, e soprattutto che la vita è più forte della morte”, ha aggiunto. In Gesù crocifisso, ha proseguito il Cardinale, “scopriamo anche un po’ dell’immensità dell’amore divino che redime. La croce ci rivela il volto misericordioso di Cristo, che ci apre sempre il cammino della speranza”.
Il sacerdote deve essere un "brano di Vangelo vivente che tutti possono leggere e accogliere" e per fare ciò deve sperimentare fino in fondo l’esperienza della conversione, della "conversione alla propria identità". E' quanto afferma il Cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero in una lettera indirizzata ai sacerdoti in vista della Quaresima. "Dobbiamo convertirci a ciò che siamo", scrive il porporato. "L’identità, ricevuta sacramentalmente e accolta dalla nostra umanità ferita domanda la progressiva conformazione del nostro cuore, della nostra mente, dei nostri atteggiamenti, di tutto quanto noi siamo all’immagine di Cristo Buon Pastore, che in noi è stata sacramentalmente impressa". Ed "è nell’Eucaristia che il sacerdote riscopre la propria identità". Secondo il Cardinale, "un mondo scristianizzato richiede una nuova evangelizzazione, ma una nuova evangelizzazione reclama sacerdoti nuovi, non certo nel senso della superficiale rincorsa di ogni effimera moda passeggera, ma in quello di un cuore profondamente rinnovato da ogni Santa Messa".
Per l'Arcivescovo Lawrence Saldanha di Lahore (Pakistan), dopo la morte del Ministro Shahbaz Bhatti le minoranze religiose del Paese, private di un “grande leader”, sono “oppresse, represse e depresse”. Il presule ha affermato che l'omicidio del Ministro Federale per le Minoranze ha mostrato come i partiti religiosi estremisti stiano guadagnando terreno su un Governo “molto debole”. L'Arcivescovo, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan, ha confessato che i 2,5 milioni di cristiani del Paese sono ora sempre più esposti alla violenza e alle intimidazioni da parte di persone “la cui mentalità si sta concentrando progresssivamente su una forma estremista di islam”.
A parlare di Paradiso agli uomini di oggi con termini contemporanei è Giuseppe Corigliano, portavoce in Italia dell’Opus Dei, nel libro edito da Mondadori “Preferisco il Paradiso”. Uscito quattro mesi fa è già alla quinta edizione. Il titolo è la risposta di Filippo Neri a chi gli offriva il cardinalato. In effetti l'ingegnere-scrittore vuole proprio sottolineare quanto la felicità, tipica dell'innamorato, avvicini all’esperienza del Cielo e sia un'esperienza di gran lunga superiore a qualsiasi altra. “Il Paradiso non è un posto, è uno stato, una condizione in cui ci troveremo alla fine della vita. E si sperimenta già in terra quando si ama”. Un vademecum per la felicità, un aiuto per essere buoni cristiani con allegria anche nelle avversità, scritto con chiarezza per tutti, in riferimento al Nuovo e all’Antico Testamento. “Ho voluto spiegare cos’è l'Antico Testamento perché c'è chi pensa che sia il testamento del bisnonno”.
Non accadeva da tempo che una legge riuscisse ad interpellare la coscienza di tutto il Paese, coinvolgendo persone diversissime tra di loro, a volte unite da uno stesso amore alla vita, ma altre volte inguaribilmente separate da una diversa concezione della libertà che segna un crinale drammaticamente conflittuale ed inconciliabile. Non è semplice comprendere cosa realmente unisca e cosa separi gruppi e persone nel disegno di legge sulle disposizioni in materia di alleanza terapeutica, consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento. Un ddl che tecnicamente è indicato con il N. 2350, ma che tutti conoscono come la legge sul testamento biologico. Un nome sbagliato, dal momento che con il testamento si danno disposizioni sulla destinazione di beni che ci appartengono, dopo la nostra morte e non prima. Un nome che la morte di Eluana Englaro ha fortemente impresso nella immaginazione di tutto il Paese.
Lo ha detto di recente il card. Angelo Bagnasco: «la legge che sta per essere messa in discussione alla camera non è una legge “cattolica”. Semplicemente rappresenta un modo concreto per governare la realtà e non lasciarla in balia di sentenze che possono a propria discrezione emettere un verdetto di vita o di morte». Il presidente della Cei si è richiamato al “buon senso dell’accudimento umano”; non è una battaglia teologica, ma una questione di buon senso e ragione. Ha parlato di buon senso anche Antonio Socci, e lo ha fatto in un recente articolo apparso su Libero in cui ha difeso le Dat prendendo le mosse dalla vicenda personale di sua figlia Caterina, colpita nel 2009, a 24 anni, da un arresto cardiaco. Caterina si salva, nel gennaio del 2010 esce dal coma e intraprende un percorso di riabilitazione. Ma quel che importa ora è dire cosa sarebbe potuto accadere oggi, dopo la vicenda Englaro, se la legge sul testamento biologico nella sua attuale formulazione, da ieri in discussione alla Camera, venisse stravolta, o - nella peggiore delle ipotesi, non venisse approvata affatto. «È quello che molti si auspicano, e lavorano per questo» dice Socci al sussidiario.
La testimonianza di Ania Goledzinowska, modella polacca convertita a Medjugorje.
Jelena Murdovcic dovrà difendersi davanti ad un'accusa formulata da una persona che non era nemmeno presente al momento del “presunto reato” avvenuto nel 2009. A denunciare l'insegnante la madre di un bambino che non frequenta l'ora di catechismo.
Parafrasando Gilbert Keith Chesterton si potrebbe dire che chi difende la vita sta ai fatti e chi propugna il diritto alla morte a una teoria, e delle più disincarnate. La riprova è venuta ieri nel corso della riunione del gruppo del Pdl della Camera. Improvvisamente il vissuto personale ha avuto il sopravvento su argomentazioni e controargomentazioni politiche e giuridiche. «Mi avevano già dato per morto e se i medici non mi avessero rianimato, se avessero staccato la spina, io non sarei qui con voi. Io l’ho visto, il tunnel della luce...», ha raccontato Umberto Scapagnini. Una storia toccante quella dell’ex sindaco di Catania: otto metastasi guarite attraverso una cura sperimentale, nel maggio del 2009 gli avevano già dato l’estrema unzione. «Ero un laico e prima della mia malattia – ha raccontato davanti ai colleghi deputati – avrei chiesto subito che venisse staccata la spina ma ora, dopo quello che mi è capitato, vi dico che è possibile guarire: ho un po’ di difficoltà a muovere le mani, ma ci sono, il mio corpo reagisce, sono tornato a una vita normale. Qualcuno a Catania aveva fatto già affiggere i manifesti di lutto: sarei morto non per il cancro ma perché qualcuno avrebbe potuto staccare la spina. Non bisogna permetterlo».
L’associazione Pakistani cristiani in Italia ha organizzato la celebrazione, recitata in urdu. Nella sua omelia, il card. Tauran si commuove ricordando la figura del ministro pakistano.
La convivenza fra la maggioranza musulmana e la numerosa minoranza copta rimane precaria in Egitto. Basta infatti poco per accendere la miccia e far scoppiare gravi violenze. Lo dimostra l'assalto dato da una folla di circa 4mila musulmani nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 marzo alla comunità copta (circa 12.000 di persone) del villaggio di Sol, nei pressi di Atfih, nel governatorato di Helwan, sulla sponda destra del Nilo, a sud della capitale Il Cairo. Come hanno riferito sabato le agenzie AsiaNews e AINA (Assyrian International News Agency), il bilancio dell'attacco in piena regola è pesante: almeno due morti, quattro dispersi (un sacerdote - padre Yosha - e tre diaconi) e la chiesa locale data alle fiamme. Mentre alcune fonti sostengono che i quattro dispersi sarebbero morti nel rogo della chiesa, altre invece dicono che sarebbero stati presi in ostaggio dai musulmani. Secondo l'attivista Ramy Kamel, dell'organizzazione Katibatibia (Legione Tebea), che si è messo in contatto con l'emittente copta Hope Sat (con sede negli USA), nessuno dei quattro risponde alle chiamate sui telefoni cellulari.
Accompagnato in processione da tremila persone tra cui tantissimi giovani, il corpo di Antonio Spandri è stato deposto venerdì 4 marzo nel cimitero di Neuer Suedfriedhof, a Monaco, al termine di una cerimonia in cui tutti hanno avuto modo di congedarsi personalmente da lui gettando una manciata di terra sulla sua bara. Toni è morto improvvisamente e inaspettatamente a Monaco lo scorso 28 febbraio mentre insieme alla moglie Bruna stava leggendo e commentando dei testi sull'iniziazione cristiana. In mattinata è stato celebrato il funerale di questo apostolo della nuova evangelizzazione nel duomo stracolmo di Nostra Signora di Monaco e il Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente emerito del Pontificio Consiglio "Cor Unum", aveva trasmesso il dolore del Santo Padre alla notizia della sua morte. Benedetto XVI aveva conosciuto Toni come suo studente in Germania più di quaranta anni fa e da allora era sempre rimasto in contatto con lui. "Vi invito tutti a celebrare questa festa - ha detto Bruna dopo avere ringraziato il Cardinale Reinhard Marx per aver inviato il suo vicario generale, monsignor Peter Beer, a presiedere la messa esequiale -. Abbiamo avuto desiderio che i presbiteri fossero rivestiti di bianco, e non di viola, come segno del battesimo ma soprattutto come segno della resurrezione di Gesù Cristo".
Leggiamo su La Repubblica del 19 febbraio 2011, un articolo del prof. Umberto Veronesi, intitolato “Una pillola sconosciuta”, in cui si parla delle doti dell’anticoncezionale orale, anche ai fini di prevenzione del cancro dell’ovaio: “Le ragazze che si affacciano alla sessualità e le adulte che hanno vissuto la cosiddetta rivoluzione sessuale non sanno che la pillola non ha nessuna controindicazione per la loro salute, che non aumenta il rischio di tumore del seno, e ignorano che le protegge dall’altro temibile tumore femminile, quello dell’ovaio”.
Il dottor Bernard Nathanson, famoso ginecologo di New York, può essere considerato tra i padri della legge che liberalizzò l’aborto negli Stati Uniti. Nel 1968 partecipò alla fondazione del National Abortion Rights Action League, in sostegno del diritto alla “libertà e privacy”. Diresse il Centro di Igiene Riproduttiva e Sessuale di New York, una delle cliniche più grandi nel mondo per la pratica dell’aborto, e contribuì al perfezionamento delle tecniche di aborto e alla diffusione di questa conoscenza in campo medico. Nel 1979, applicando le tecniche ecografiche durante un intervento, rimase profondamente sconvolto dall’orrenda realtà dell’aborto.
Dal 20 al 24 giugno si terrà a Roma il Convegno internazionale sull’adorazione eucaristica, su iniziativa di monsignor Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon, con la partecipazione, tra gli altri, di sei Cardinali. In questa intervista rilasciata a ZENIT, monsignor Rey spiega l’importanza dell’adorazione eucaristia per la Chiesa di oggi e dei frutti che si attendono per la Chiesa da questo incontro senza precedenti nella Città eterna.
Questa domenica Benedetto XVI ha rivolto un pensiero speciale alla Libia, sconvolta dagli scontri armati, assicurando la sua vicinanza alla popolazione. Al termine della preghiera mariana in piazza San Pietro, il Papa ha affermato di seguire “continuamente e con grande apprensione le tensioni che, in questi giorni, si registrano in diversi Paesi dell’Africa”, in modo particolare in Libia, “dove i recenti scontri hanno provocato numerose morti e una crescente crisi umanitaria”. Nelle ultime ore, infatti, è infuriata la battaglia tra le forze rimaste fedeli a Muammar Gheddafi e i rivoltosi. Le truppe del raìs hanno hanno attaccatto con i carri armati le città controllate dagli insorti di Al Zawiyah, a quaranta chilometri da Tripoli, e Ras Lanuf. Secondo quanto riferito da “Al Jazeera”, ci sono stati oltre 200 morti e numerosi atti di violenza contro i civili.
Costruite sulla roccia di Cristo e non sulle sabbie del potere e del denaro: è questo l'invito lanciato domenica da Benedetto XVI in occasione della preghiera dell'Angelus. Nel tradizionale appuntamento con i fedeli in piazza San Pietro, il Papa ha preso spunto dal Vangelo odierno incentrato sulla parabola delle due case, che invita a riflettere sulla saggezza di chi sceglie di regolare la propria vita secondo la volontà di Dio. “In ogni epoca e in ogni luogo – ha detto il Papa –, chi ha la grazia di conoscere Gesù, specialmente attraverso la lettura del santo Vangelo, ne rimane affascinato, riconoscendo che nella sua predicazione, nei suoi gesti, nella sua Persona Egli ci rivela il vero volto di Dio, e al tempo stesso rivela noi a noi stessi, ci fa sentire la gioia di essere figli del Padre che è nei cieli, indicandoci la base solida su cui edificare la nostra vita”.
Malgrado alcuni terribili fatti di sangue recenti, il dialogo interreligioso con il mondo musulmano ha compiuto importanti passi in avanti negli ultimi anni. Tuttavia, è importante affermare la propria fede per non dare spazio ad ambiguità e dare vita a un vero dialogo che non riduca la propria fede al sincretismo o a una religione passepartout. E' quanto ha detto il 4 marzo il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, intervenendo presso la Pontificia Università Antonianum di Roma all’inaugurazione di una nuova cattedra di spiritualità e dialogo interreligioso, dedicata a mons. Luigi Padovese, Vicario apostolico dell’Anatolia, ucciso il 3 giugno del 2010 ad Iskenderun, in Turchia.
Una “significativa figura di religiosa ed apostola del Sacro Cuore di Gesù, sollecita nel fare il bene, premurosa specialmente verso i poveri nel corpo e nello spirito”. Così Benedetto XVI ha voluto ricordare madre Clelia Merloni, fondatrice dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, in occasione del 150° anniversario della sua nascita, che ricorre il 10 marzo. In un messaggio a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, ripreso dalla Radio Vaticana, il Papa ha rivolto il suo augurio alle Figlie spirituali di Clelia Merloni ed ha auspicato che questo importante anniversario “susciti un rinnovato impegno per la salvezza delle anime, nell’adesione generosa a Cristo e nella sempre più fervida testimonianza cristiana”.
Un indebolimento della fede e la diminuzione del numero dei fedeli potrebbero attribuirsi ad abusi liturgici e alle cattive Messe, quelle cioè che tradiscono il loro senso originario e dove, al centro, non c'è più Dio ma l'uomo con il bagaglio delle sue domande esistenziali. È questa la tesi che porta avanti don Nicola Bux, teologo e consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e dell'Ufficio delle Celebrazioni del Sommo Pontefice. Presentando a Roma, lo scorso 2 marzo, il suo libro "Come andare a Messa e non perdere la fede" (ediz. Piemme), Bux si scaglia contro la svolta antropologica della liturgia. Nelle pagine del volume, sorta di vademecum per la sopravvivenza alle Messe moderne, Bux replica a quanti hanno criticato Benedetto XVI, accusandolo di aver tradito lo spirito conciliare. Al contrario - argomenta il teologo – i documenti ufficiali del Concilio Vaticano II sono stati rinnegati proprio da queste persone, vescovi e sacerdoti in testa, che hanno stravolto la liturgia con «deformazioni al limite del sopportabile».
Opporsi alla legge anti-blasfemia in Pakistan può costare la vita sia ai musulmani che ai cristiani. E' la denuncia fatta da padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nell'editoriale di questa settimana di “Octava Dies”, del Centro Televisivo Vaticano. In questo modo il sacerdote gesuita è voluto intervenire nel dibattito suscitato dall'uccisione in Pakistan del musulmano, Salman Taseer, governatore del Punjab (il 4 gennaio scorso dalla propria guardia del corpo) e del cattolico, Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze del Governo pakistano (il 2 marzo per mano di gruppo di uomini armati). “Tutti e due sono stati uccisi per lo stesso motivo: perché si opponevano alla legge sulla blasfemia, una legge che in sé è veramente blasfema, perché in nome di Dio è causa di ingiustizia e di morte”, ha spiegato padre Lombardi.
L’inquinamento rappresenta uno dei problemi da affrontare perché influisce sull’ambiente, come pure sulla salute dell’uomo e della donna. Le iniziative annunciate (riduzione delle emissioni da parte di industrie, mezzi di trasporto, abitazioni…) comportano l’assunzione di nuovi stili di vita orientati ad una “conversione ecologica”, in risposta al mandato che ha ricevuto l’uomo di essere custode responsabile del creato. A cominciare da se stesso. Eppure, in riferimento alla responsabilità procreativa, è poco visibile la riflessione sull’effetto ecologico devastante degli ormoni contraccettivi rilasciati nell’ambiente, ormai da 50 anni, che contribuiscono, tra l’altro, all’infertilità maschile in Occidente per la diminuzione di spermatozoi, come riportato da un documento della federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici[1]. Anche sulla donna, probabilmente per interessi economici e ideologici, alcuni effetti della pillola contraccettiva sono oscurati, come pure corrette informazioni sulle moderne alternative naturali[2].
Cresce il numero delle persone che in Gran Bretagna si dedica alle scommesse e cresce anche il numero dei giocatori problematici. È questa la conclusione a cui giunge uno studio pubblicato il 15 febbraio dalla Commissione britannica per il gioco d’azzardo. Secondo il British Gambling Prevalence Survey, il 73% degli adulti ha giocato d’azzardo nel 2010, rispetto al 68% del 2007. Lo studio rivela anche che la percentuale di giocatori problematici è aumentata dallo 0,5% della popolazione adulta nel 2007, allo 0,7% del 2010. Il rapporto ritiene che questo lieve aumento non sia statisticamente significativo. Ciò nonostante, Brian Pomeroy, il presidente della Commissione sul gioco, ha ammesso che una “piccola, ma probabilmente crescente, percentuale della popolazione presenta gravi problemi connessi con il gioco d’azzardo”.
Mancano ormai meno di due mesi alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Un evento che si preannuncia memorabile e che viene preceduto da tantissime iniziative per celebrare la figura del futuro Beato. Grande è poi l’emozione tra quanti furono al fianco di Karol Wojtyla durante il suo Pontificato. E’ il caso dell’ex direttore della Sala Stampa vaticana, Joaquín Navarro-Valls, che in questa intervista di Alessandro Gisotti racconta innanzitutto con quali sentimenti abbia accolto l’annuncio della Beatificazione del primo maggio.
All’Angelus, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, Benedetto XVI ha ricordato con parole commosse il ministro pakistano Shahbaz Bhatti, ucciso mercoledì scorso da un commando di fondamentalisti islamici. Dal Papa l’auspicio che la sua morte risvegli nelle coscienze l’impegno a tutelare la libertà religiosa. Quindi, ha rivolto il pensiero alla Libia sconvolta dagli scontri armati, assicurando la sua vicinanza alla popolazione. Prima degli appelli, il Papa si era soffermato sulla centralità della Parola di Dio nella vita di ogni cristiano.
Benedetto XVI all’Angelus ha parlato del “commovente sacrificio della vita” del ministro pakistano. Un pensiero accorato per le vittime degli scontri in Libia. L’esortazione a non fondare la propria vita sul potere, sul denaro, sul successo e sull’attivismo, ma sulla parola di Dio.
Un senso di sorpresa, un'avvolgente e imprevedibile serenità, la pace che inonda il cuore. Trent'anni di viaggi a Medjugorje (località della Bosnia-Erzegovina) collimano con l'esperienza di una svolta netta, di un cambiamento che divide il momento di una grazia speciale dal resto di una vita che non sarà mai più quella di prima. I miracolati di Medjugorje, nella maggior parte dei casi, raccontano la guarigione dell'anima. «Ero partito per il luogo delle apparizioni, senza sapere bene di che cosa si trattasse, senza aspettarmi nulla...quasi costretto dall'insistenza di mia madre» ricorda Sabino Simone andando indietro nel tempo di circa 25 anni. «Soffrivo di una depressione fortissima, avevo tentato di tutto. Dopo il diploma in ragioneria avevo raggiunto un buon posto di lavoro in banca, ma non sentivo nessun sollievo dalle soddisfazioni del lavoro. Cercavo di reagire, di farmi curare di medici, ho provato di tutto: facevo sport, cambiavo città, abitudini, cercavo nuovi amici. Dall'esterno potevo sembrare una persona senza problemi, mi sono anche sposato, ma il mio malessere diventava ogni giorno più insopportabile. Devo la mia guarigione solo all'insistenza di mia mamma», ammette Sabino oggi titolare di una Scuola guida e a tempo pieno dedito all'organizzazione di viaggi, il primo nel 1985 l'ultimo la scorsa settimana, quest'ultimo anno con un numero triplicato di "spedizioni", non meno di 4000 pellegrini.
Vorrei lanciare un appello da queste colonne, non come giornalista o intellettuale cattolico, ma come padre di Caterina che tanti hanno conosciuto per la dolorosa vicenda che si trova a vivere. Il mio è un appello a tutti i parlamentari, di tutti gli schieramenti, al di là delle divisioni ideologiche, politiche o culturali. Chiedo di approvare subito la legge sulla (cosiddetta) “Dichiarazione anticipata di trattamento” e approvarla così com’è. Ci sono molti motivi per i quali personalmente giudico questa legge necessaria. Non si tratta solo di evitare che si verifichino casi analoghi a quello di Eluana Englaro. Ci sono molte altre ragioni. Io però voglio qui spiegarne una sola, di puro buon senso e di salute pubblica, tale che può essere condivisa perfino dai più accesi fautori dell’eutanasia.
“L’unità della Chiesa non è data da uno stampo imposto dall’esterno, ma è frutto di una concordia, di un comune impegno di comportarsi come Gesù, in forza del suo spirito”. Così il Papa ieri sera nella visita al Seminario Romano Maggiore alla vigilia della Festa della Madonna della Fiducia, Patrona dell’Istituto. Durante l’incontro Benedetto XVI ha tenuto una lectio divina a tutti i seminaristi della Diocesi di Roma incentrata su un brano della lettera di San Paolo agli Efesini.
L'assassinio del ministro cattolico pakistano Shabbaz Bhatti segue quello del governatore musulmano del Punjab, Salman Taseer, accomunato a Bhatti dall’opposizione alla legge sulla blasfemia. Proprio da queste due tragiche morti muove la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
L’assalto è avvenuto questa notte nel villaggio di Soul a 30 km a sud della capitale egiziana. I 12mila cristiani del villaggio restano chiusi in casa e attendono l’aiuto dell’esercito, che però a paura ad intervenire. A scatenare le violenze, la relazione tra un copto e giovane musulmana.
Un nuovo assassinio per motivi religiosi vicino a Rawalpindi. Ieri sepolto a Khush Pur, villaggio natale, Shahbaz Bhatti. “Continueremo la sua lotta”, promette l’Assemblea delle minoranze.
Tradizionale appuntamento della “Giornata della Vita e della Famiglia” quest’anno in grande per la Diocesi di Tursi-Lagonegro. Si svolgerà infatti nel pomeriggio di domenica 6 marzo 2011 presso il Cineteatro “Columbia” di Francavilla in Sinni (PZ) alla presenza del Vescovo Mons. Francesco Nolè ed avrà come tema quello indicato dal Consiglio Permanente della CEI: “Educare alla pienezza della Vita”. La Commissione Diocesana per la Pastorale Familiare – spiega un comunicato dell’ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Tursi-Lagonegro - ha invitato per l’occasione i genitori della Beata Chiara “Luce” Badano e la sua “amica del cuore” Chicca Coriasco, che arriveranno a Valsinni nel pomeriggio del 5 marzo, ospiti di don Peppino Labanca. Chiara Luce, nata a Sassello, nell’Appennino Ligure il 29 ottobre 1971, conoscerà la morte il 7 ottobre 1990, per un’osteosarcoma che le procurava pene atroci. Nonostante le grandi sofferenze rimase ferma nell’accettare la malattia e la sofferenza per il bene della Chiesa: “Se tu lo vuoi Gesù, lo voglio anch’io”, le parole del suo affidamento alla Divina Provvidenza. Era lei a incoraggiare i medici, gli amici e anche la mamma: «Dio mi ama immensamente»; «Non chiedo più a Gesù di venire a prendermi per portarmi in Paradiso, perché voglio ancora offrirgli il mio dolore, per dividere con lui ancora per un po' la croce».
In occasione del Mercoledì delle Ceneri – il prossimo 9 marzo –, giorno di inizio della Quaresima, Benedetto XVI presiederà la Stazione quaresimale nella Basilica di Santa Sabina all'Aventino. La celebrazione, si legge in una nota dell’Ufficio Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, avrà il seguente svolgimento: alle ore 16.30 nella Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino avrà luogo un momento di preghiera, cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina. Alla processione prenderanno parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant'Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina e alcuni fedeli.
“Un’attitudine, uno stile audace” che si traduce nella “capacità da parte del cristianesimo di leggere e decifrare i nuovi scenari dentro la storia degli uomini per abitarli e trasformarli in luoghi di testimonianza e annuncio del Vangelo”: tutto questo è “nuova evangelizzazione” secondo i Lineamenta della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema “Nova evangelizatio ad christianam fidem tradendam – La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, presentati questo venerdì a Roma alla stampa. La questione della trasmissione della fede al centro dei lavori sinodali, che si svolgeranno in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012, è risultata quella maggiormente in evidenza tra le problematiche segnalate dai 13 Sinodi delle Chiese orientali sui iuris, le 113 Conferenze episcopali, i 25 Dicasteri della Curia romana oltre che dall’Unione dei Superiori generali, cui, secondo la prassi, viene chiesto di indicare tre temi suscettibili – per importanza pastorale e rilevanza per la Chiesa universale – di essere oggetto di una riflessione sinodale.
Il tenente alpino Massimo Ranzani è la 37sima vittima del terrorismo talebano, morto anche lui per sottrarre il popolo afghano dal regime dei “talebani”, che governerebbe di nuovo il paese se le forze della Nato si ritirassero. Leggo che l’Afghanistan sta diventando a poco a poco il nuovo Vietnam per le forze alleate occidentali, come il primo lo è stato (1963-1975) per i militari americani e di altri 32 paesi loro alleati in quella guerra. Avendo vissuto il primo Vietnam come giornalista ospite della Chiesa vietnamita, credo fra le due situazioni di guerra ci siano alcune somiglianze, ma anche forti differenze.
Nata grazie al cinismo di Cavour ma soprattutto alla fortuna di Garibaldi, secondo Bruno Vespa l'unità d'Italia ha allargato il Tevere e i suoi ponti che oggi, sottolinea Giovanni Maria Vian, «sono più ampi e sicuri». Ricordata attraverso la presentazione dei volumi "Il cuore e la spada" del direttore di Porta a Porta e "Donazione di Costantino" del direttore dell’Osservatore Romano, di Unità del Paese si è discusso il 24 febbraio in un incontro pubblico a Palazzo della Cancelleria a Roma. Lì dove nel 1848 fu assassinato il primo ministro di Pio IX, Pellegrino Rossi e nella stessa Sala Vasari in cui si riunì l'Assemblea costituente della Repubblica Romana. Un’occasione per discutere di Risorgimento e di rapporti tra Stato e Chiesa lungo i 150 anni di storia unitaria, la cui sintesi è nella metafora del "Tevere più largo", lanciata nel 1958 da Giovanni Spadolini e che sembra essersi concretizzata con la salita di Joseph Ratzinger al soglio pontificio.
All’arrivo del premier Gilani la polizia ha sigillato l’edificio, impedendo l’accesso a parenti e semplici fedeli. Indignazione della comunità cristiana, che si è stretta attorno alla famiglia del ministro cattolico. Vescovo di Islamabad: ho perso “un figlio”. E ad AsiaNews denuncia: il ministero degli Interni è responsabile della morte. Il corpo sepolto a Khushpur, migliaia i presenti fra cui musulmani, indù e sikh.
Papa Benedetto XVI ha ricevuto questo giovedì un terzo gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale delle Filippine (settore centrale e sud), in occasione della loro visita ad limina apostolorum. I presuli provengono dalle province ecclesiastiche di Mindanao e Lipa, nella zona sud-orientale del Paese, a forte presenza musulmana e dove negli ultimi anni si sono radicalizzati gli attacchi da parte del fondamentalismo islamico. Il Pontefice ha sottolineato l'importanza di “adoperarsi per fare il bene fra i cristiani, nonché fra i non cristiani”.
Da più parti, nel mondo ebraico, sono giunte parole di apprezzamento per la seconda parte dell'opera teologica su Gesù scritta da Benedetto XVI, che tratta dall’ingresso in Gerusalemme alla risurrezione e la cui uscita è prevista per il 10 marzo prossimo. In una nota dell'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede si legge: “Accogliamo con tutto il cuore l’enfasi rimarcata dal Papa nel suo nuovo libro, in cui solleva gli ebrei dalla responsabilità per la morte di Gesù”. “Le sue parole – si afferma di seguito – sono coerenti con la politica ufficiale della Chiesa a partire dalla Dichiarazione Nostra Aetate del 1965” e sono “una conferma della ben nota posizione del Papa a favore del Popolo Ebraico e dello Stato d’Israele”.
L’Italia, come la Germania, tutela la libertà religiosa; in Egitto e in Cina, invece, il tasso di restrizione è alle stelle. È noto, si dirà. Vero. Quello che è meno noto è che la libertà religiosa è stata quantificata e indicizzata, ed è possibile sapere con certezza dove ce n’è di più e dove, invece, è un bene scarso. Tanto che il suo prezzo può essere la vita stessa. Lo dimostra un recente studio curato da Roger Finke, e Brian J. Grim, The Price of Freedom Denied (“Il prezzo della libertà negata”). Quanto e in che modo il governo interferisce con i diritti individuali?
Ieri, proprio nel giorno dell’assassinio del ministro cattolico Shahbaz Bhatti, l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio dell’Onu di Ginevra, arcivescovo Silvano Maria Tomasi, è intervenuto sul tema della libertà religiosa in occasione della 16.ma Sessione del Consiglio dei Diritti umani nella città elvetica. L'omicidio del ministro - ha affermato - è un'ulteriore dimostrazione della drammatica situazione che vivono molti cristiani.
Il Papa, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato a mons. Lawrence Saldanha, arcivescovo di Lahore e presidente della Conferenza episcopale del pachistana, ha espresso il suo profondo dolore per l’assassinio, ieri in Pakistan, del ministro per le minoranze, il cattolico Shahbaz Bhatti, ucciso durante un agguato teso da un commando di fondamentalisti islamici ad Islamabad. La comunità cristiana pachistana sta partecipando a manifestazioni di solidarietà spontanee, alle quali prendono parte anche musulmani, e a veglie di preghiera.
Pubblichiamo il testamento spirituale di Shahbaz Bhatti, ministro cattoliche per le Minoranze in Pakistan, assassinato il 2 marzo da uomini armati. Bhatti: «Pensai di corrispondere all'amore di Gesù ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico» .
Pubblichiamo in anteprima l'integrale del terzo capitolo del nuovo libro di Benedetto XVI, "Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione": "L’interrogatorio di Gesù davanti al sinedrio si era concluso così come Caifa se l’era aspettato: Gesù era stato dichiarato colpevole di bestemmia, un reato per il quale era prevista la pena di morte" .
E' dedicata al sacramento della Confermazione la nuova serie mensile di catechesi del biblista don Fabio Rosini. Con il Battesimo e l'Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l'insieme dei « sacramenti dell'iniziazione cristiana », la cui unità deve essere salvaguardata.
Monsignor Launay Saturné vuole ricostruire la Cattedrale di Jacmel, gravemente danneggiata dal terremoto che il 12 gennaio 2010 ha devastato Haiti. A suo avviso, una Diocesi non può funzionare senza una Cattedrale, che è un “luogo simbolico” e un “luogo di unità”. Attualmente i fedeli, che accorrono numerosi alla Messa, si riuniscono in una tenda da campo. Il Vescovo spera che la Diocesi di Jacmel – la più colpita dopo la capitale Port-au-Prince – trovi presto un terreno. Oltre alla Cattedrale, il sisma ha distrutto o danneggiato gravemente altre chiese e vari edifici ecclesiastici. Il Vescovo Saturné, che ha 47 anni e guida la Diocesi dal maggio 2010, ha sottolineato all'associazione caritativa cattolica “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) che non basta la ricostruzione fisica degli edifici. Per lui, “non esiste la ricostruzione senza missione, senza evangelizzazione, senza preghiera e senza l'annuncio della Parola di Dio”.
Il Cardinale Juan Luis Cipriani ha ricordato che un cattolico non può accettare l'aborto, perché è parte della dottrina cattolica promuovere la vita dal primo istante del concepimento alla morte naturale. Il porporato, Arcivescovo di Lima (Perù), lo ha affermato nella Messa per i dieci anni dell'approvazione pontificia degli Araldi del Vangelo, che ha presieduto nella chiesa di Nostra Signora dell'Incarnazione.
Una certa cultura guarda a Maria come ad una icona di un mondo antico e non riproducibile. La figura femminile della Vergine sembra antimoderna e contraria alle donne dell’oggi, eppure un film, “Io sono con te”, in cui si racconta la storia di Maria dall’annunciazione fino al ritrovamento di Gesù al Tempio, ha suscitato interesse e discussioni nei diversi ambiti culturali e religiosi. La pellicola racconta la vicenda umana di una giovane donna che diventa parte centrale di una nascita cha ha cambiato il mondo. Un'analisi della donna Maria che accoglie con umiltà e coraggio il concepimento di Gesù, svolgendo il ruolo di moglie e madre praticando le migliori virtù femminili. In questo film Maria emerge come una donna moderna, dinamica e molto avanzata rispetto ai tempi che viveva. Il film che uscirà in dvd il 17 aprile nelle edicole con Famiglia Cristiana, e tramite la San Paolo nelle videoteche, ha avuto come regista Guido Chiesa.
“Siamo chiamati a spendere la nostra vita, non a trattenerla. Dare la vita significa realmente morire”, ha affermato l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, nell'omelia della Messa in suffragio del Capitano Massimo Ranzani, ucciso in Afghanistan lunedì 28 febbraio. Nel corso della celebrazione, svoltasi questo giovedì mattina nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, il presule ha ripreso la pagina evangelica del giorno, che descrive il cieco Bartimeo seduto lungo la strada a mendicare mentre passa Gesù. Come lui, ha detto, anche noi “siamo a mendicare un po’ di luce”.
«Parlare di morale in economia oggi è quanto mai opportuno, dato che è stato ampiamente riconosciuto che la crisi economica globale ancora in atto è stata generata dallo sfaldamento o dal misconoscimento dei valori morali». Il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, così scrive nella prefazione al libro "Paradiso ed economia" dello scrittore Rino Camilleri e del presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. La presentazione del volume, aggiornato rispetto alla prima edizione del 2004, offre l'occasione per chiedersi – in un incontro pubblico, il primo marzo, nella sede romana di Comunione e Liberazione - se è possibile la convivenza di finanza, economia e morale cattolica.
Commento di padre Livio Fanzaga, al messaggio a Mirjana del 2 marzo 2011.
In Pakistan il dialogo tra cristiani e musulmani è impossibile, perché mancano i presupposti minimi: la fiducia nell’altro e l’eguaglianza tra le fedi religiose. Ma noi cristiani non ci facciamo intimorire, siamo parte di questo Paese e anche in queste ore drammatiche la gente sta affollando le chiese molto più che nei momenti “normali”». E’ la testimonianza di Rufin Anthony, vescovo di Islamabad, la città dove il ministro per le Minoranze religiose, Shahbaz Bhatti, è stato crivellato con 30 proiettili. Intervistato da Ilsussidiario.net, il vescovo rivela di conoscere Bhatti da quando il ministro era un bambino, e di avergli parlato spesso al telefono continuando a incontrarlo anche nelle ultime settimane.
I vescovi sottolineano il “profondo dolore” per la perdita di un “uomo di Stato” che si è battuto per il dialogo interreligioso e contro la legge sulla blasfemia. Al lutto aderisce anche la Chiesa anglicana. Il presidente pakistano e la PML-N condannano l’assassinio. Cristiani in preghiera davanti alla casa del ministro, intonano slogan e canti.
Occorre superare la contrapposizione tra scuola pubblica e scuola non statale. Ad affermarlo ai microfoni della Radio Vaticana è stato il Vescovo di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi, membro della Conferenza Episcopale Italiana per l'educazione cattolica, la scuola e l'università. Il presule è intervenuto così nel dibattito accesosi dopo le dichiarazioni rilasciate recentemente dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il congresso dei Cristiano-riformisti, in cui ha affermato: “gli insegnanti della scuola pubblica inculcano agli studenti valori diversi da quelli delle famiglie”.
La vera libertà si può trovare solo in un amore incondizionato per Dio e non attraverso la violenza o l'inquietudine. E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale nell’Aula Paolo VI, dedicata a san Francesco di Sales (1567-1622). Nel richiamare la figura di questo dottore della Chiesa, che fu Vescovo di Ginevra e fondatore con santa Giovanna di Chantal dell’Ordine della Visitazione, il Papa ha dapprima ricostruito la vicenda umana e sacerdotale di san Francesco di Sales, che seppe riconciliare in sé “l’eredità dell’umanesimo con la spinta verso l’assoluto propria delle correnti mistiche”.
La non-redenzione del mondo” consiste “nella non-riconoscibilità della verità”, che “diventa riconoscibile se Dio diventa riconoscibile”, e ciò avviene “in Gesù Cristo”. Papa Benedetto XVI lo afferma nel secondo volume del suo libro “Gesù di Nazaret”, che verrà presentato il 10 marzo e tratta dall’ingresso in Gerusalemme alla risurrezione. “L'Osservatore Romano” ha riportato alcuni stralci del testo. Nel capitolo intitolato “Il processo a Gesù”, il Papa si chiede chi fossero i suoi accusatori.
Aveva ricevuto nell'arco degli ultimi mesi già varie volte minacce di morte. Le ultime nei giorni scorsi, come ha confermato il suo segretario secondo l'Associated Press of Pakistan (APP). E i suoi numerosi nemici hanno messo in atto le loro minacce con brutale efficacia. Questo mercoledì mattina è stato ucciso infatti nella capitale pachistana di Islamabad in un agguato il ministro federale per le minoranze religiose, il cattolico Shahbaz Bhatti, 42 anni. Secondo le prime informazioni raccolte dalle agenzie AsiaNews e Fides, il ministro era uscito senza scorta dalla sua residenza nel quartiere o settore I-8/3 per recarsi in ufficio, quando la sua macchina è stata fermata da un gruppo di uomini armati, dal volto coperto, che viaggiavano a bordo di un'altra auto. Hanno tirato la loro vittima fuori dall'automobile e cominciato a sparare all'impazzata per circa due minuti, crivellando il ministro con una trentina di colpi. Mentre gli attentatori si sono allontanati subito, l'autista di Bhatti ha fatto una disperata corsa al più vicino ospedale, Al-Shifa, ma per il ministro non c'è stato più nulla da fare.
Gli attuali sforzi delle Nazioni Unite per promuovere la salute e il benessere delle donne mancano di apprezzare come l'amore sperimentato in famiglia le aiuti a fiorire, ha affermato Helen Alvaré. La docente di Diritto e consultore del Pontificio Consiglio per i Laici lo ha commentato con ZENIT dopo aver partecipato come oratrice a un evento svoltosi la settimana scorsa a New York in occasione della 55ma Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne. La discussione su “Salute e Istruzione: Promuovere il Benessere di Donne e Bambini” è stata promossa dalla Missione dell'Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e dalla Missione Permanente di S. Lucia all'ONU, insieme alla fondazione “Path to Peace”.
Sant'Agnese di Boemia è stata canonizzata cinque giorni prima dell'inizio della Rivoluzione di Velluto, che ha portato alla caduta del comunismo in Cecoslovacchia. La santa è molto venerata dai suoi connazionali per la sua grande carità verso i bisognosi e per la sua intercessione nei momenti difficili del Paese. Papa Giovanni Paolo II l'ha canonizzata domenica 12 novembre 1989. Il venerdì precedente, la polizia antisommossa aveva represso una manifestazione studentesca a Praga, il che provocò altre manifestazioni. Il 28 novembre, il partito comunista della Cecoslovacchia annunciò che abbandonava il potere.
Benedetto XVI ha ricevuto questo mercoledì in udienza privata Josette Sheeran, Direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), che ha aggiornato il Papa sulla sua recente missione al confine tra la Libia e la Tunisia, dove ha potuto constatare direttamente la presenza di decine di migliaia di persone in fuga dalle violenze e fare il punto sui bisogni umanitari, dopo la rivolta civile anti-Gheddafi. La Sheeran si è recata nell’area il 28 febbraio per lanciare una risposta immediata in grado di fornire assistenza alimentare ai più vulnerabili, soprattutto donne e bambini, e per aiutare i Paesi in transizione politica a rafforzare le proprie reti di protezione alimentare. Oltre 40.000 persone hanno, infatti, attraversato il confine dalla Libia in Tunisia nella scorsa settimana, portando spesso con sé poco cibo.
I Vescovi della Colombia si sono espressi contro l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, avvertendo che adottare “non è un diritto” e quindi “non c'è discriminazione”. In una nota del 25 febbraio, i Vescovi affermano di non ritenere discriminatorio “il fatto che l'attuale ordinamento giuridico nazionale non contempli la possibilità che coppie dello stesso sesso possano adottare bambini”. Non è discriminatorio perché “i requisiti per l'adozione valgono tanto per le coppie eterosessuali che per quelle dello stesso sesso, tenendo conto del bene di colui che è adottato e delle sue necessità, che vengono prima di quelle di coloro che adottano”.
“Popoli”, il mensile internazionale dei gesuiti, è ora leggibile anche su iPad, il celebre tablet computer prodotto dalla Apple. Dall’Apple Store e da iTunes Store sono, infatti, scaricabili gratuitamente l’applicazione e il numero di febbraio, con una selezione di articoli, arricchiti da contenuti multimediali. Nei prossimi mesi il prodotto verrà ulteriormente perfezionato e assumerà la forma di un bimestrale: ogni numero conterrà il meglio di reportage, inchieste, commenti e rubriche pubblicati in due fascicoli dell’edizione cartacea.
Per il vescovo di Islamabad è un giorno “triste e amaro” per tutto il Paese. Egli ricorda il ministro come un “cattolico devoto” che viveva “sotto costante minaccia”. E aggiunge: “la misura è colma”. Fonti di AsiaNews parlano dei fondamentalisti come uno “Stato nello Stato” che agisce nell’impunità e perpetra crimini e violenze. Solidarietà dei cristiani indiani, che chiedono l'abrogazione della legge sulla blasfemia. Il cordoglio del portavoce Vaticano, che rivendica il "diritto alla libertà religiosa".
Il ministro per le Minoranze veniva da una famiglia cattolica profondamente impegnata per la giustizia. Del suo lavoro diceva: “Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo”.
Al programama condotto da Federica Panicucci, oggi in esclusiva un intervento di don Corrino Scotti. E' il parroco di Brembate Sopra, il paese di Yara Gambirasio. Il sacerdote ha sempre seguito da vicino la vicenda, uno dei pochi insieme al sindaco della cittadina ad avere avuto contatti personali con i genitori di Yara. Nei giorni scorsi, doppio ritrovamento del corpo della ragazzina, il parroco aveva rilasciato dichiarazioni molto forti, che avevano anche suscitato un po' di scalpore. Aveva infatti detto che "il mostro è tra noi", indicando chiaramente di sospettare di qualcuno appartenente alla comunità cittadina. Dalle ultime indagini le sue parole sembrano trovare conferma, gli investigatori infatti hanno lasciato trapelare che l'assassino doveva essere una persona che Yara conosceva e di cui si fidava, tanto da accettare un passaggio sulla sua macchina.
Commento al Vangelo di domenica prossima (da Radio Vaticana) 6 marzo 2001, 9° domenica del tempo ordinario. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3 con il commento audio.
«Finalmente ho ritrovato il bandolo della matassa della mia vita. E se sei contento di una cosa la dici a tutti». Così Luca Di Tolve, 39 anni, spiega al settimanale Oggi, in edicola da mercoledì perché ha scritto un libro sulla sua vicenda, resa celebre dalla canzone di Povia al Festival di Sanremo del 2009, Luca era gay. A Oggi Di Tolve racconta la fine del rapporto tra i suoi genitori, la sua infanzia in una sorta di gineceo, l’attrazione per i compagni «machi » e sportivi, le considerazioni degli psicologi secondo i quali la sua omosessualità era solo da assecondare. «Sono entrato nel giro gay e mi sono buttato a capofitto nella movida colorata, spesso sfrenata, dei locali notturni», racconta a Oggi.
Sadaat Masih lavorava come infermiera in un ospedale privato della capitale. Il suo corpo trovato all’interno dello studentato dove alloggiava. I vertici della struttura insabbiano la vicenda. La polizia non vuole aprire un’inchiesta. I parenti denunciano un clima di omertà. Una fonte interna alla clinica rivela: ruolo ambiguo di un collega musulmano.
L’attentato è avvenuto questa mattina a Islamabad. Un commando armato ha sparato al ministro cattolico sulla sua auto. Trasportato in ospedale non è sopravvissuto alle ferite. L'assassinio rivendicato da Tehrik-e-Taliban Pakistan.
Mancano due mesi esatti alla Beatificazione di Papa Wojtyla e il Movimento dei Figli spirituali di Giovanni Paolo II sta moltiplicando le sue iniziative nell’attesa di questo importante evento. Domani, alle 17, nella chiesa romana dell’Immacolata dei Miracoli, verrà celebrata una Messa seguita da una catechesi. A suor Maria Rosa Lo Proto, fondatrice del Movimento, Sergio Centofanti ha chiesto con quali sentimenti si stia preparando alla Beatificazione del primo maggio.
Entra in vigore da oggi la nuova normativa che disciplina la concessione della cittadinanza e dei requisiti di residenza e di accesso allo Stato Vaticano. Tra i principali aventi diritto figurano i cardinali residenti nella Città del Vaticano e il personale diplomatico della Santa Sede. La legge, firmata da Benedetto XVI, è da considerarsi alla stregua di un Motu Proprio pontificio e sostituisce le vecchia legge sulla “cittadinanza e il soggiorno” risalente al 1929.
“Perché le nazioni dell’America Latina possano camminare nella fedeltà al Vangelo e progredire nella giustizia sociale e nella pace”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di marzo. Un binomio, quello della fedeltà al Vangelo e della giustizia sociale, che è stato al centro del viaggio apostolico in Brasile, nel maggio 2007 in occasione della V Conferenza generale dell’episcopato dell’America Latina e dei Caraibi.
Le parrocchie “devono mettere in pratica, come chiede la Chiesa, una decisa 'conversione pastorale e missionaria' delle loro persone, organizzazioni e strutture pastorali”, ha affermato l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer. L'Arcidiocesi di San Paolo ha diffuso in questi giorni la Lettera Pastorale “Parrocchia, diventa ciò che sei”, firmata da monsignor Scherer e consegnata al clero il 15 febbraio. “Vogliamo chiederci come sta la nostra parrocchia e che cosa si può fare perché sia una vera comunità di discepoli missionari di Gesù Cristo”, ha affermato il porporato, come riferisce un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”.
L'informazione sulla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (GMG) ha un premio. La fondazione spagnola “Crónica Blanca” ha indetto i premi di comunicazione “Sentinelle del Mattino”, con cui verranno riconosciuti i migliori lavori giornalistici che avranno per tema la Giornata Mondiale della Gioventù. I premi si dividono in quattro categorie: articoli giornalistici, spazi radiofonici, documenti audiovisivi e proposte giornalistiche in Internet. Sono convocati tutti quei giornalisti o quegli studenti di comunicazione, dai 16 ai 35 anni, iscritti alla GMG di Madrid che abbiano pubblicato i lavori che verranno presentati tra il 1° gennaio e il 1° maggio 2011. I lavori dovranno essere consegnati prima del 15 maggio.
Raccolto in 3.500 ospedali di 70 Paesi, attualmente il sangue da cordone ombelicale è conservato in circa 100 banche pubbliche per un totale di 450mila campioni stoccati in tutto il mondo. Da sola l’Italia ha sul suo territorio il numero più alto di biobanche non commerciali, contando 19 istituti dislocati in 11 regioni. Sono questi solo alcuni dei dati emersi durante il convegno, tenuto il 26 febbraio in Vaticano ed organizzato dalla Pontificia Accademia pro Vita (PAV), sul tema delle cellule staminali e il trauma post-aborto. Per molti anni il midollo osseo è stato considerato la fonte principale di cellule staminali e, di conseguenza, fino a poco tempo fa il trapianto di midollo osseo era il metodo più comune per trattare le patologie curabili con le staminali. Tuttavia esistono numerosi problemi legati al trapianto, compresa la difficoltà di trovare un soggetto compatibile, l’aumentato rischio di infezioni, quello del rigetto nonché il rischio per il donatore.
L'OMELIA DEL CARDINALE MESSA PER DON GIUSSANI - Si è tenuta ieri 28 febbraio la messa in ricordo di don Luigi Giussani, nel sesto anniversario della sua scomparsa. La messa si è tenuta nel Duomo di Milano alla presenza del cardinale Tettamanzi. Con le parole "La sapienza sa ciò che piace ai tuoi occhi, Signore" il cardinale ha ricordato la figura del fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.
Porre l’Eucaristia al centro genera in tutti i parrocchiani “un grande risveglio” ed “un rinnovato slancio” ad una più viva partecipazione. E' quanto afferma a ZENIT don Alberto Pacini, predicatore e rettore della chiesa di S. Anastasia a Roma.
Yara non è la protagonista di una storia di orrore. E’ il suo assassino che sprofonda nell’orrore. Lei invece è la protagonista eroica di una luminosa storia di dignità. La sua è – perché non dirlo – una testimonianza di santità scritta col sangue del martirio. Forse non la capiremo perché adesso il circo dei media darà il via alle solite polemiche sulle indagini, sugli inquirenti e alimenterà mediocri scontri mediatici. Il fango ci impedirà di vedere la cosa più importante e preziosa: la purezza di questa fanciulla e il suo eroismo. La cultura dominante non sa fare i conti con la purezza. Né con la santità. Non le conosce. Una parola enorme, la santità, da maneggiare con cura, ma anche giusta. E abbagliante, gloriosa. In queste ore di strazio infatti con Yara viene in mente un altro nome, un altro volto. Del resto avevano la stessa età, 12-13 anni. Ed è la stessa vicenda. La storia di Yara Gambirasio è accaduta cento anni dopo quella di Maria Goretti, ma non ci sono grandi differenze.
Questa è una storia di camionisti, di guerra, di bombe. Ma è anche una storia di donne, di pace, di fede, di solidarietà. Tutti elementi dello stesso racconto, di quella che potrebbe sembrare una favola ma che è realtà. È la storia di alcuni camionisti speciali, anche se loro dicono di no, che dai tempo della guerra nella ex Jugoslavia portano aiuti umanitari in Bosnia. Una favola che Elena Inversetti racconta dalle pagine del primo numero di “Medjugorje. La presenza di Maria”, il nuovo mensile (nato il 15 gennaio 2011) che vuole portare in tutte le case la novità dell’annuncio cristiano attraverso la straordinaria e fedele maternità della Vergine. “Il nostro vuole essere un giornale ‘a fin di bene’”, spiega il direttore responsabile, Enzo Manes (già giornalista del settimanale Tempi), “il luogo dove portare alla luce piccole e grandi storie che nascono dal miracolo della conversione continuamente invocata dalla Madonna e che metta in risalto il bene e il bello che vi è nel mondo, un bene più diffuso di quello che si possa pensare, ma che ma spesso viene ignorato dai mass media, più preoccupati di scandalizzare, concentrandosi quasi esclusivamente su ciò che vi è di male”.
Un romanzo-verità, una testimonianza cruda e sincera di una vita difficile e piena di sofferenza. Tutto raccontato in Occhi di bambina: il libro edito Piemme di Ania Goledzinowska , una giovane polacca giunta in Italia per fare la modella che invece si è trovata nel racket della prostituzione a contatto con sfruttatori che non le hanno risparmiato alcuna violenza. Ha conosciuto l’inferno, poi ha trovato la luce: la fede, i sogni, la speranza. “Non ho mai smesso di sognare – racconta a Tgcom – Con la mia testimonianza vorrei arrivare al cuore della gente e lasciare un messaggio di speranza”
l presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, e il copresidente, Giancarlo Faletti, sono in Terra Santa dall'11 febbraio per una visita che si concluderà questo martedì. Nel loro fitto programma, ricorda un comunicato dei Focolari, hanno incontrato la comunità del Movimento sparsa in Israele e nei Territori Palestinesi, in particolare a Betlemme, così come autorità civili e religiose, cristiane e non. A Haifa, Maria Voce ha avuto modo di partecipare a un incontro che ha riunito sessanta amici del Movimento - ebrei, cristiani e musulmani - “da tempo impegnati in un fruttuoso dialogo interreligioso che dimostra quanto la buona volontà e il desiderio di pace possano andare avanti e portare frutto”, sottolinea la nota.
Gli Atti degli Apostoli raccontano che uno dei primi convertiti al Cristianesimo è stato un etiope. Già nel quarto secolo l’Etiopia aveva adottato la fede cattolica come religione ufficiale; uno dei primo Paesi ad averlo fatto. Oggi, tuttavia, i cattolici sono meno dell’1% della popolazione. Ma nonostante l’esiguo numero gestiscono ben il 90% dei programmi sociali del Paese. In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, il Vescovo Rodrigo Mejía Saldarriaga, Vicario apostolico di Soddo-Hosanna, spiega qual è il lavoro portato avanti dalla Chiesa.
Maria è il mistero più grande. L’Immacolata Madre di Gesù che è la più presente nell’intercedere a favore dell’umanità sofferente. E’ colei che ‘appare’ per soccorrere l’umanità. Negli seconda metà del XX secolo la secolarizzazione ed anche certe correnti teologiche hanno banalizzato la devozione mariana riducendo il ruolo e il significato della Madre di Dio nel disegno della Salvezza. Ma nel primo decennio del terzo millennio i gruppi di preghiera e la devozione mariana stanno dando segni di grande crescita. In questo contesto è interessante il libro di Carlo Mafera “Maria è qui. Presente nella nostra vita. Per un autentica filialità mariana” (Screenpress), in cui si contempla la bellezza e la presenza quotidiana di Maria
Continua in Costa D’Avorio lo scontro tra i sostenitori del capo di Stato uscente, Laurent Gbagbo, e il presidente eletto nel ballottaggio del 28 novembre scorso, Alassane Ouattara. Nel Paese si susseguono manifestazioni e disordini, tanto che molti osservatori parlano ormai di guerra civile. Sono migliaia le persone in fuga dalle violenze: e si sta profilando una vera e propria emergenza umanitaria. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha chiesto una riunione d'urgenza del Consiglio di Sicurezza per fermare la crisi.
L’ordine prevede l’abbattimento di edicole religiose costruite dopo il 1964. Gruppi cattolici locali avrebbero presentato già nel 2003 le carte comprovanti le date di costruzione delle croci, tutte precedenti al 1964. All’ufficio comunale non risulta alcun documento.
Vescovi degli Stati Uniti hanno denunciato l'istruzione che il Presidente Barack Obama ha inviato al Dipartimento di Giustizia americano affinché cessi la sua difesa del matrimonio. “Il Presidente ha oggi dato ordine al Dipartimento di Giustizia di porre fine alla difesa del Defense of Marriage Act”, ha affermato la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti in una dichiarazione emessa mercoledì. “Il matrimonio è stato inteso per millenni e nelle varie culture come l'unione di un uomo e di una donna”, afferma la dichiarazione.
L’adorazione eucaristica perpetua è una realtà presente in tutto il mondo e coinvolge ormai milioni di persone. In Italia è presente in circa 50 parrocchie con oltre 15.000 adoratori che hanno scelto di vivere la propria vita offrendo un’ora settimanale alla presenza di Gesù Eucarestia. A Roma il 4 marzo prossimo, alle ore 18,00, nella Basilica di S. Anastasia al Palatino si celebrerà il decimo anno di adorazione eucaristica perpetua. Ma a cosa serve l’adorazione eucaristica? Perchè c’è questo ritorno ad una pratica antica? Qual è il significato per i credenti? E perchè i non credenti dovrebbero prestargli attenzione?
Studiare con accuratezza i linguaggi della moderna cultura digitale, per aiutare la missione evangelizzatrice della Chiesa a trasfondere in queste nuove modalità espressive i contenuti della fede cristiana. È la sostanza del discorso che Benedetto XVI ha rivolto questa mattina ai membri che partecipano – da oggi a giovedì prossimo – alla plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
Nella plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali si parlerà in particolare degli spunti offerti dal Papa nel suo Messaggio per la 45.ma Giornata mondiale dedicata ai mass media, intitolato “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”.
Stamani, il Papa ha ricevuto in Vaticano il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, che poi ha incontrato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, e mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. “I colloqui, svoltisi in un clima di cordialità – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - hanno permesso un utile scambio di opinioni sulle relazioni fra la Chiesa cattolica, il Parlamento europeo e le altre istituzioni europee, nonché sul contributo che la Chiesa può offrire all’Unione. Nel corso dell’incontro ci si è soffermati anche su temi di attualità quali l’impegno per la promozione della libertà religiosa e la tutela delle minoranze cristiane nel mondo”.
Una relazione del dott. Carvalho, esperto indiano, alla recente assemblea generale della Pontificia accademia per la vita sottolinea il pericolo di una tecnologia senza controlli e senza confini etici. Il monito di Benedetto XVI: i medici devono difendere le donne dall’inganno dell’aborto.
L’aborto, libera scelta e aiuto alla salute femminile? E’ il “mantra” della società postmoderna, la parola d’ordine che risuona nella maggior parte dei media: obbligatoria e indiscutibile. E’ il “mantra” di una società occidentale che alle donne non dà alternative, che non fa prevenzione, che non aiuta economicamente, ma che deve far osannare l’unica scelta che propone (impone) alle ragazze e alle donne che aspettano un figlio ed hanno problemi. E sarebbe libertà? E avete mai provato a controllare cosa dice la scienza sulle conseguenze dell’aborto sulla mente della donna?
Una donna che voleva essere diaconessa cattolica ha rinunciato alla sua “ordinazione” e ha riaffermato la sua fedeltà alla dottrina della Chiesa circa l'impossibilità dell'ordinazione femminile. Norma Jean Coon, ex membro dell'organizzazione Roman Catholic Womenpriests, ha inserito l'8 febbraio in Internet un messaggio in cui “afferma l'autorità del Santo Padre nelle questioni relative all'ordinazione e riconosce che Cristo ha fondato l'ordinazione solo per gli uomini”. La Coon, sposata da 47 anni e madre di cinque figli, ha partecipato il 22 luglio 2007 a una cerimonia a Santa Barbara nel corso della quale si è proceduto alla sua ordinazione (non valida), per la quale è incorsa nella scomunica latae sententiae.
La possibilità del trapianto autologo con cellule staminali del cordone ombelicale ha trovato un'applicazione, soprattutto immunomodulatrice, anche nel trattamento del diabete tipo 1, patologia che colpisce una persona ogni 200 e che risulta in continuo aumento1. Questa malattia autoimmune comporta la distruzione delle cellule beta, che producono insulina da parte dei linfociti T. L'insulino-deficienza, che ne deriva, comporta la dipendenza dalla somministrazione di forme esogene di insulina per tutta la vita. Nonostante tutti i progressi scientifici, che hanno portato questa patologia a diventare più di frequente una malattia cronica e non sempre direttamente letale, come in passato, la sua incidenza continua ad essere estremamente alta.
Ancora una struttura cattolica presa di mira in India. La scuola della Divina Provvidenza di Tilakwadi, nella Diocesi di Belgaum, nello Stato del Karnataka, è stata attaccata la notte del 22 febbraio da vandali che hanno infranto i vetri e danneggiato la struttura. L’aggressione, riferisce l'agenzia vaticana Fides, ha creato panico fra le suore Canossiane, che la gestiscono, e fra gli studenti e i genitori, ma non ha provocato feriti. La Chiesa locale, subito allertata, ha sporto denuncia alla polizia.
La XVII assemblea della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), chiusa questo sabato da Papa Benedetto XVI, si è concentrata su due questioni di grande rilevanza etica che interpellano la Chiesa: il trauma post-aborto e le banche di cordone ombelicale. Il Presidente della PAV, il Vescovo Ignacio Carrasco de Paula, ha spiegato all'inizio dell'udienza che l'analisi è stata compiuta prendendo come riferimento l'insegnamento del Papa, “una luce indispensabile e un forte incoraggiamento a lavorare sempre di più al servizio non tanto di un'idea astratta, ma di soggetti concreti, cioè le persone, gli esseri viventi, quegli uomini - nati e non nati, bambini, giovani, adulti e anziani, sani e malati - che incontriamo tutti i giorni”. Per questo motivo, ha detto al Pontefice, “seguendo il suo consiglio abbiamo cercato di allargare la prospettiva della razionalità, andando oltre l'iniziale dato scientifico, per cogliere quella specifica dimensione trascendente che ci rivela la presenza di Dio”.
Una delle argomentazioni avanzate dall’ultima ondata di atei è che la religione sarebbe fonte di violenze e ingiustizie. A sostegno di questa tesi vengono richiamati vari passaggi dell’Antico Testamento che appaiono in netto contrasto con i valori moderni. Paul Copan risponde a queste accuse in un libro di recente pubblicazione, dal titolo “Is God a Moral Monster?: Making Sense of the Old Testament God” (Baker Books). Il titolo è tratto da un’espressione usata dall’ateo Richard Dawkins, secondo cui Dio è un “mostro morale”. Dawkins accusa Dio di essere geloso, futile, ingiusto e vendicativo, osserva Copan citando le sue dichiarazioni.
Partenza: sabato 26 febbraio da Sarzana (La Spezia). Arrivo: il 4 maggio a Lourdes. Un cammino in più di cinquanta tappe - due milioni di passi - che ha per protagonista una donna, Anna Maria Rastello, torinese classe '62. Ha deciso di intraprendere questa impresa dopo una vicenda lontana nel tempo ma vicinissima per il suo cuore. «Tutto iniziò nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997 - racconta -. Per un colpo di sonno ho perso il controllo dell'auto: Marcella, che aveva 8 anni, venne sbalzata fuori dall’auto e cadde dal viadotto Piani dell’autostrada dei Trafori, alto 28 metri. In quei terribili minuti ho fatto un voto, promettendo che, se fosse stata ritrovata, sarei andata a piedi sino a Lourdes.
“Non si possono servire due padroni: Dio e la ricchezza”. Mettere al primo posto la ricerca del regno di Dio deve spingere “a vivere secondo uno stile più semplice e sobrio, nella quotidiana operosità e nel rispetto del creato, che Dio ha affidato alla nostra custodia”.
In una società caratterizzata spesso dall'“eclissi del senso della vita”, Papa Benedetto XVI ha ribadito ancora una volta che “l'aborto non risolve nulla”, creando invece gravissimi problemi a tutte le persone coinvolte. Il Pontefice ha ricevuto questo sabato mattina in udienza i partecipanti alla XVII Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), sottolineando l'“inganno” nel quale viene indotta “la coscienza di molte donne che pensano di trovare nell’aborto la soluzione a difficoltà familiari, economiche, sociali, o a problemi di salute del loro bambino”. “Specialmente in quest’ultima situazione, la donna viene spesso convinta, a volte dagli stessi medici, che l’aborto rappresenta non solo una scelta moralmente lecita, ma persino un doveroso atto 'terapeutico' per evitare sofferenze al bambino e alla sua famiglia, e un 'ingiusto' peso alla società”, ha rilevato.
“C’è un ospite inquietante che si aggira per l'Europa: è il nichilismo” che “conforma pensieri, cancella prospettive e orizzonti”. E' quanto ha detto il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nel presentare il 24 febbraio, all’Università Pontificia Salesiana di Roma, la Nota pastorale della CEI “Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020”. Nel suo intervento il porporato ha posto diverse problematiche, ed ha invitato a “chiedersi non tanto cosa posso fare per i giovani, quanto cosa siamo noi adulti. Perché siamo punti di riferimento, maestri di vita, sia con le parole che con la testimonianza delle opere”. Per questo ha incoraggiato a “una messa in discussione” a “una verifica del proprio modo di essere”.
“Una conferma della totale trasparenza della sua vita come uomo e come sacerdote”: ha sintetizzato così mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, il processo canonico che ha verificato le virtù eroiche del venerabile servo di Dio Karol Woityla aprendo la strada alla beatificazione del 1° maggio prossimo. L’occasione è stata una conferenza svoltasi questo venerdì a Roma all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. “Non vi fu – ha proseguito Oder – un Woityla pubblico e uno privato: l’opinione che il mondo aveva maturato nei suoi riguardi negli oltre 26 anni del suo pontificato, si è dimostrata vera”.
Il film “Io sono con te” del regista Guido Chiesa racconta la storia di Maria di Nazareth, una ragazza vissuta nella Galilea di duemila anni fa, madre di quel Gesù che cambiò per sempre la storia dell’umanità. Dal concepimento alla nascita fino alla momentanea scomparsa di Gesù che stava nel tempio di Gerusalemme per discutere con i dottori della legge, il film riprende tutti gli episodi narrati dal Vangelo di Luca. In questo contesto Maria emerge in tutte le sue virtù femminili di madre che affronta con coraggio, leggiadria e bellezza la nascita, la crescita e l’educazione di un figlio così importante. Fare un film sulla femminilità di Maria è una sfida coraggiosa e intrigante. Per cercare di comprenderne le ragioni e le implicazioni di questo progetto, ZENIT ha intervistato Nicoletta Micheli che, insieme a Maeve Corbo, è autrice del soggetto del film “Io sono con te”.
Uno studio della Harvard University ha dato ragione alla posizione di Benedetto XVI sull'Aids, affermando che un comportamento sessuale responsabile e la fedeltà al proprio coniuge sono stati i fattori che hanno determinato il fortissimo calo dell'incidenza della malattia nello Zimbabwe. È ciò che sostiene nel suo ultimo studio Daniel Halperin, ricercatore del dipartimento per la Salute globale e la Popolazione dell'ateneo statunitense, dal 1998 impegnato a studiare le dinamiche sociali alla base della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili nei Paesi in via di sviluppo, quelli cioè maggiormente colpiti dal flagello dell'Aids.
L’aborto non risolve nulla, ma “uccide il bambino” e produce solo un profondo “dramma morale ed esistenziale” per i genitori, che può segnare per sempre soprattutto una donna. Benedetto XVI lo ha affermato nel discorso tenuto questa mattina durante l’udienza concessa ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita. Il Papa ha anche parlato delle responsabilità dei medici, della promozione di una scienza eticamente valida, invitando le donne vittime della sindrome-post abortiva a trovare consolazione in Dio che è padre e che ama.
Tutti i religiosi che operano in Libia hanno espresso la volontà di non lasciare il Paese e di ''restare accanto a chi soffre'', mentre si intensifica l'attività di assistenza alla popolazione e ai feriti. Lo riferisce una nota che la nunziatura apostolica in Libia ha inviato all'Agenzia Fides. “In merito alla grave situazione che si è determinata negli ultimi giorni in Libia – afferma la nota - le comunità religiose che operano nei due Vicariati Apostolici di Tripoli e Bengasi, continuano a essere pienamente al servizio della popolazione e dei fedeli. La maggioranza delle 16 comunità femminili, composte da suore provenienti da diverse nazioni, presta la propria opera nel settore sanitario e, in queste ore, ha intensificato l’assistenza alla popolazione. Le religiose hanno espresso la volontà di restare accanto a chi soffre.
Sayed Musa, il 45enne operatore della Croce Rossa arrestato il 31 maggio del 2010 in Afghanistan in seguito alla sua conversione dall’islam al cristianesimo per la quale era stato condannato a morte con l’accusa di apostasia, è stato liberato la scorsa notte. Lo ha dichiarato all’agenzia Fides il suo avvocato, Afzal Nooristani, che è anche il direttore della Legal Aid Organization of Afghanistan, organizzazione che si occupa di assistenza legale e tutela dei diritti umani. I
Ieri il segretario dell’episcopato della Colombia, mons. Juan Vicente Córdoba Villota, ha informato i giornalisti del fatto che i vescovi hanno indirizzato un documento ai membri della Corte Costituzionale per chiedere che non sia legalizzata la possibilità che le coppie omosessuali adottino figli. “In concreto chiediamo alla Corte - ha precisato il presule - di non autorizzare le adozioni di figli in questi casi, tenendo presente i diritti dei minorenni. Secondo il diritto internazionale, ma anche secondo il nostro codice, per i minorenni l’adozione è, al di sopra di ogni cosa, una protezione del bambino (articolo 88)".
“Don Nazzareno rappresenta per tutti un modello di sacerdote innamorato di Dio e del popolo che gli fu affidato. Uomo eucaristico e mariano ha saputo impegnarsi per i poveri, fino al dono di sé, senza cedere ad un semplice amore filantropico ma vivendo esemplarmente l’amore cristiano e sacerdotale, un amore che lo ha condotto a dare la vita per i fratelli e che lo rende un modello sacerdotale e missionario valido per l’oggi”. Con queste parole mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli, ricorda don Nazzareno Lanciotti nel decennale del suo brutale assassinio.
Cinque Organizzazioni non governative, appena rientrate da Pyongyang, lanciano l’allarme: “La gente è disperata, si rischiano migliaia di morti”. Una fonte spiega ad AsiaNews: “Il rischio è quello di una sollevazione popolare, che finirà con un esodo di massa al Sud”.
Cresce il rischio di scontri tra indù e cristiani. Timori per le celebrazioni del Mahashuvaratri, giorno sacro a Shiva, previste per il prossimo 1 marzo. Oggetto della tensione le sepolture di cristiani e di fedeli di altre confessioni religiose nell’area del tempio indù di Pashupati.
Soprattutto i giovani, per i quali Giovanni Paolo II aveva una speciale attenzione, sono pieni di vitalità e si dedicano con entusiasmo ad impegni in campo pastorale, caritativo e sociale.
Nonostante le migliaia di persone tornate in piazza oggi a Tunisi per chiedere le dimissioni del governo provvisorio, in Tunisia non ci sarebbero mai stati segni di ostilità verso gli stranieri, tanto meno verso i cristiani. Così racconta all'agenzia Sir suor Chiara Durello, delle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, congregazione fondata da Sant’Emilia de Vialar e presente nel Paese fin dal 1840.
“In Palestina ed Israele si guarda ai recenti avvenimenti in Medio Oriente e nord Africa con grande attesa in un misto di euforia e preoccupazione a seconda della prospettiva da cui si guarda agli eventi”. Lo ha dichiarato questa mattina padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, a margine del convegno “Sebastiya, i frutti della storia e la memoria di Giovanni Battista” all’Università Cattolica di Milano.
“Rammarico” per la decisione di rigettare un ricorso i cui motivi, almeno in parte, anche la procura generale “non aveva ritenuto infondati”. A esprimerlo è la Direzione generale della Radio Vaticana in merito alla sentenza pronunciata ieri dalla Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione, relativa al procedimento a carico dell’Emittente per il presunto inquinamento elettromagnetico. Il ricorso rigettato ieri, spiega in una nota la Direzione della Radio, era stato presentato dalla difesa contro la sentenza pronunciata il 14 ottobre 2009 dalla Corte di Appello di Roma, la quale – si rammenta – “aveva dichiarato di non doversi procedere nei confronti di un ex Dirigente dell’Emittente pontificia per prescrizione del reato (“getto pericoloso di cose”)”. Tale sentenza, spiega la nota, “veniva contestata dalla difesa” perché “privava - di fatto - l’imputato della possibilità di essere giudicato – e quindi assolto – nel merito”, e questo “contrariamente ai principi giuridici fissati da una precedente sentenza della stessa Corte di Cassazione”. Rimandando “una valutazione più approfondita della decisione della Suprema Corte alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza, la Direzione della Radio – afferma la nota – esprime rammarico per questa decisione anche alla luce del fatto che la procura generale non aveva ritenuto infondati alcuni motivi del ricorso”.
Cominciano a moltiplicarsi, in tutto il mondo, gli appuntamenti di natura ecclesiale e culturale che intendono sensibilizzare all’evento che, il prossimo primo maggio, catalizzerà l’attenzione mondiale: la Beatificazione di Giovanni Paolo II. Uno di questi appuntamenti si celebra oggi pomeriggio all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Si tratta di una Conferenza dal titolo “Il segreto e l’essenza della santità di Giovanni Paolo II” e avrà come relatore mons. Slawomir Oder, postulatore della Causa di Beatificazione di Papa Wojtyla. L’incontro è promosso dal “Centro Studi Giovanni Paolo II”, una struttura del Regina Apostolorum che raccoglie pubblicazioni e scritti del e sul prossimo Beato. Alessandro Gisotti ha chiesto allo stesso mons. Oder con quali sentimenti si stia preparando a questo avvenimento.
Seppure di fronte ad una offensiva mediatica e culturale di atei e agnostici, il mondo moderno registra una grande quantità di conversioni alla religione cattolica. Tra queste ultime stupisce scoprire la storia di Rino Cammilleri, giornalista e scrittore di successo, che conosciuto come un apologeta del cattolicesimo. In un libro appena edito da Lindau dal titolo “Come fu che divenni c.c.p. (cattolico, credente e praticante)”, Cammilleri racconta la sua conversione al cattolicesimo romano.
Nonostante il dolore e la preoccupazione provocati dalla resistenza violenta al movimento per una maggiore democrazia nei Paesi arabi, si tratta di un cambiamento promettente, di fronte al quale l'Occidente non deve interferire, ma offrire aiuto. Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nell'editoriale di questa settimana di “Octava Dies”, del Centro Televisivo Vaticano. Il portavoce vaticano esorta a non avere paura di fronte ai cambiamenti che si stanno verificando, ma a entrare “in dialogo positivo” con le popolazioni di questi Paesi.
Sayed Mussa rischiava la condanna a morte per aver lasciato l’islam e abbracciato il cristianesimo. Forse l’uomo è già stato fatto uscire dal Paese. Mesi di sforzi diplomatici occidentali per ottenere la liberazione. Ancora in carcere un altro convertito.
Da piccolo ho lottato per dei sogni, da grande ne ho realizzati molti più di quanto immaginassi… Poi è entrato Dio nella mia vita, e i miei sogni sono diventati quelli di tanti altri. Un nuovo libro su Medjugorje.

L'Arcivescovo John Onaiyekan di Abuja ha sottolineato il potere della preghiera, affermando che il suo Paese non sarebbe sopravvissuto senza Dio. Il presule lo ha dichiarato durante la Messa di apertura di un recente raduno nazionale di preghiera per la Nigeria organizzato ad Abuja dal Consiglio Nazionale dell'Organizzazione delle Donne Cattoliche (NCCWO), secondo quanto ha riferito il Catholic News Service of Nigeria.
Il Papa ha ricevuto oggi in Vaticano il cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, patriarca di Antiochia dei Maroniti, in Libano. Il porporato aveva partecipato mercoledì scorso alla cerimonia di benedizione della statua di San Marone, il fondatore della Chiesa maronita, posta in una nicchia esterna della Basilica Vaticana. All’evento era presente anche il capo di Stato libanese Michel Sleiman, che ieri ha avuto con il Papa un cordiale colloquio, incentrato anche sui recenti avvenimenti in alcuni Paesi arabi e nel quale è emersa la comune convinzione dell’urgenza di risolvere i conflitti ancora aperti nella Regione. A questo proposito il responsabile del Programma arabo della Radio Vaticana, padre Jean Mouhanna, ha raccolto la riflessione del vescovo maronita del Cairo, mons. François Eid, che ha fatto parte della delegazione del cardinale Sfeir.
Sugli avvenimenti che in queste settimane stanno scuotendo i Paesi arabi si sofferma il nostro direttore, padre Federico Lombardi, sul binomio malati-Chiesa, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
L'assassinio di un parroco messicano avvenuto tra lunedì e martedì è “un riflesso della corruzione, della menzogna e della situazione sociale immorale che crea situazioni di violenza”. Lo ha affermato il vescovo di Tuxpan Veracruz, mons. Juan Navarro Castellanos, in una nota all'agenzia Fides in cui il presule commenta l'omicidio di padre Santos Sánchez Hernández, il cui cadavere è stato rinvenuto nella sua canonica.
L’acqua non è una merce ma un bene comune che appartiene a tutti e al quale corrisponde un diritto «universale e inalienabile». Per questo la sua gestione non può obbedire solo alle ragioni del mercato, né può essere affidata esclusivamente al settore privato: al contrario, ha bisogno di «un controllo democratico» e «partecipato», che «va promosso tramite una cittadinanza attiva, in un confronto serrato con le stesse istituzioni pubbliche». E’ quanto ha affermato – riferisce L’Osservatore Romano - il vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, aprendo ieri a Roma la giornata di studio sul tema «Dammi da bere» con un forte richiamo alla centralità della questione idrica per il futuro dell’umanità e per lo sviluppo integrale dei popoli.
A Catanzaro la preside di una scuola media statale vieta a un alunno affetto da sindrome di Down di partecipare alle gite scolastiche. Tanto non capirebbe nulla, ha dichiarato di fronte ai docenti. I genitori ricorrono all’autorità per far rispettare il diritto allo studio. Ma la lezione più importante è che i compagni di classe si rifiutano di andare in gita, senza il loro compagno.
Il 22 febbraio è stato presentato presso il Collegio don Nicola Mazza, a Roma, il libro “La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato” del giornalista vaticanista del TG1, Aldo Maria Valli. L’incontro è stato moderato dal suo collega Lorenzo Fazzini e illustrato dall’autore e dal presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), Ettore Gotti Tedeschi. Perché il Papa attuale è l’uomo pubblico più attaccato in assoluto o le sue parole sono oggetto di forti manipolazione? Si è chiesto Valli: “Perché - ha risposto - nel suo magistero al centro c’è una battaglia contro il relativismo, battaglia fatta con toni pacati e gentili, ma che ha centrato il problema dell'uomo odierno. E’ una convergenza di interessi e di persone che non vogliono che l’uomo si ponga il problema della verità e che possa quindi essere facilmente manipolato”.
La Commissione statunitense sulla Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) sta esercitando pressioni affinché sia fatta giustizia di fronte alla violenza anticristiana in Egitto. Questa domenica, la Giustizia egiziana ha assolto due uomini presunti complici nell'omicidio di sei cristiani copti ortodossi e di un agente di sicurezza musulmano nel gennaio 2010 a Nagaa Hamadi (cfr. ZENIT, 7 gennaio 2010). Leonard Leo, presidente dell'USCIRF, ha sottolineato che questo caso “ha richiesto un anno, e la corte di sicurezza egiziana ha commesso gravi infrazioni a livello di giustizia del processo”.
In occasione della visita papale del settembre prossimo nella Repubblica Federale Tedesca, il Movimento di Schönstatt, in particolare la Campagna della Madonna Pellegrina, ha organizzato una crociata di amore e sostegno al Papa dal titolo “Azione delle Cartoline”. L'obiettivo principale è quello di “essere totalmente aperti a lui e al messaggio che ci vuole portare”, ha detto padre Michael Marmann, appartenente al circolo degli ex allievi del Cardinale Ratzinger, al lancio ufficiale dell'iniziativa.
na scuola cristiana è stata bruciata nello Srinagar, nel Kashmir indiano, lo scorso 19 febbraio in un atto doloso di cui sono sospettati i fondamentalisti islamici. Lo rende noto Asia News, che riporta l’episodio descrivendolo nei dettagli. L’attentato incendiario è stato commesso intorno alle 22 e 30 ora locale. Per fortuna in quei giorni l’istituto era chiuso per le vacanze e non ci sono vittime. In compenso l’ammontare dei danni si aggira sul milione di euro.
Magdi Cristiano Allam parla della situazione in Libia, delle colpe italiane e dei rischi che ora corriamo. E’ un genocidio. Magi Cristiano Allam, non ha dubbi, e intervistato dal Giornale commenta la repressione in Libia. E’ certo, Allam, della ferocia del Colonnello, che non si è fato scrupoli a reprimere le proteste con una violenza inaudita. Un contesto di repressione ribellione ben differente da Tunisia ed Egitto, da dove proviene Allam. Qui l’esercito ha dato orine di non sparare sulla folla e si è fatto garante della transizione. Sono comunque gli ultimi atti della presenza di Gheddafi in Libia, atti della commedia di una folle che, paradossalmente ha scelto la sua casa bombardata un tempo dagli americani per le sue ultime farneticazioni.
Il bilancio ufficiale del governo, dopo nove giorni di scontri, parla di 300 morti. Mille secondo fonti locali concordanti. Diecimila per la Tv al-Arabiya che cita un esponente libico della Corte penale internazionale. Mentre sarebbero 50mila i feriti. Queste le cifre, controverse e provvisorie, del dramma che si sta consumando in Libia. Crescono le pressioni internazionali sul regime ma Muammar Gheddafi non cede e ordina di bombardare anche la moschea Al- Zawiyah pur di far fuori i manifestanti. «In nessuna delle crisi umanitarie e dei conflitti vissuti negli ultimi venti anni» è il commento di don Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, «abbiamo assistito ad una violenza così vasta». «Anche la sorpresa dei Paesi occidentali – continua Nozza - rispetto all’evolversi rapido di queste crisi, è il segnale di una preoccupazione diffusa che condividiamo e rispetto alla quale chiediamo la massima attenzione».
Un gruppo di uomini armati ha assaltato l’abitazione di Youssif Isho, in centro città, pugnalandolo a morte. Le modalità dell’attacco sono riconducibili a un “omicidio mirato” contro un cristiano. La comunità prevede nuove violenze. Domani in programma manifestazioni di piazza nelle principali città.
Lo scontro è nato dalla costruzione di recinti intorno ai conventi, per difendersi dagli attacchi dei malviventi fuggiti di prigione dopo il 25 gennaio. L’esercito ha dato 48 ore di tempo ai monaci per abbatterli, e poi è intervenuto. Settemila copti manifestano a piazza Tahrir.
L'assassinio di un parroco messicano avvenuto tra lunedì e martedì è “un riflesso della corruzione, della menzogna e della situazione sociale immorale che crea situazioni di violenza”. Lo ha affermato il Vescovo di Tuxpan Veracruz, monsignor Juan Navarro Castellanos, in una nota all'agenzia vaticana Fides in cui il presule commenta l'omicidio di padre Santos Sánchez Hernández, il cui cadavere è stato rinvenuto nella sua canonica.
L’attentato, preceduto da telefonate di minaccia, è avvenuto il 19 febbraio. I danni ammontano a 60 milioni di rupie. Il vescovo di Jammu-Srinagar: “Il disagio politico si è aggiunto a problemi irrisolti e fa crescere le tensioni contro di noi. In questo panorama politico teso, noi cristiani siamo le vittime”.
Non c’è fondamentalismo, né ideologia anti-israeliana nelle manifestazioni in Libia, Egitto, Tunisia, ecc… È un movimento di giovani spinti dalle strettezze economiche e da ideali quali la democrazia, l’uguaglianza, la libertà, la giustizia. Le dimostrazioni sono senza violenza e odio. Occorre un esame di coscienza dell’Europa e degli Stati Uniti che hanno sempre appoggiato i dittatori rimanendo ciechi verso le esigenze dei giovani di questi Paesi.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento di Radio Vaticana al Vangelo di domenica prossima, ottava domenica del tempo ordinario.
Il braccialetto è in bella vista, allacciato intorno al minuscolo polso di un neonato che compare sullo sfondo in un’immagine leggermente sfocata. Ma, invece del nome del bambino, come avviene in ogni nursery, qui c’è scritto «homosexual». È l’immagine scelta dalla Regione Toscana per la campagna di comunicazione contro l’omofobia (dal titolo «L’orientamento sessuale non è una scelta»), patrocinata dal Ministero per le Pari Opportunità: spot, pagine pubblicitarie, cartoline e depliant da distribuire e manifesti da affiggere in luoghi pubblici in collaborazione con le Province. «Si tratta di una campagna pulita, che rispetta la privacy e il buon gusto», secondo l’assessore regionale Agostino Fragai. L’operazione ha scatenato reazioni entusiaste nella comunità omosessuale, e commenti critici da parte della Cdl e del mondo cattolico. «Il manifesto della Regione Toscana contro le discriminazioni sessuali, patrocinata dal ministro Pollastrini, è assolutamente raccapricciante - protesta il capogruppo dell’Udc alla Camera, Luca Volonté -. Strumentalizzare i neonati per far passare l’idea che le pulsioni omosessuali siano una caratteristica innata dei bambini è un atto fuorviante e vergognoso sotto il profilo scientifico, politico e sociale».
Non c’è riforma della Chiesa senza conversione personale. Lo ha detto questo mercoledì Benedetto XVI durante l’Udienza generale dedicata alla figura di san Roberto Bellarmino, Dottore della Chiesa, vissuto tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Rivolgendosi ai fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI, il Pontefice ha tratteggiato la figura di questo Cardinale gesuita, che fu un grande pastore d’anime e che attraverso i suoi numerosi scritti svolse un ruolo determinante nella Chiesa del dopo Concilio di Trento per rispondere alla Riforma protestante.
I grandi monoteismi sono stati i motori del progresso, nel loro nome sono state fatte conquiste, scoperte, invenzioni”. Questo è quanto sostiene Rodney Stark, statunitense, sociologo della religione e docente di Scienze sociali presso la Baylon University in Texas, nel libro “Un unico vero Dio. Le conseguenze storiche del monoteismo” edito da Lindau. Stark, autore di successo, si domanda: “perché più di tremila anni fa alcuni uomini – ebrei, persiani o egiziani – iniziarono a venerare un Dio unico? Perché invece di sollecitare i favori di un pantheon di divinità specializzate, questi uomini ricercarono una relazione esclusiva con la divinità? Di cosa sentivano il bisogno? Perché il politeismo non serviva più?”.
Il 15 febbraio scorso è morta a Lecco la signorina Lucia Sozzi (1919-2011), grande amica e benefattrice delle missioni e animatrice missionaria in Italia. Nell’immediato dopoguerra aveva fondato con don Aldo Cattaneo a Lecco il “Laboratorio missionario”, associazione benefica che organizzava incontri e mostre e conferenze missionarie nelle parrocchie. Ho conosciuto Lucia Sozzi nel settembre 1955, quando si celebrava a Lecco il centenario del martire lecchese padre Giovanni Mazzucconi. Don Aldo Cattaneo e Lucia avevano organizzato quella celebrazione, da cui è nata la Causa di beatificazione del martire. L’arcivescovo di Milano, mons. Giovanni Battista Montini, partecipando alla celebrazione, diceva che Mazzucconi era “un martire glorioso, anche se la Chiesa non ha ancora espresso il suo giudizio”. E poi, parlando con i superiori del Pime, esortava l’Istituto a iniziarne la Causa di beatificazione, che infatti è iniziata il 10 aprile 1959 a Milano col processo diocesano. Mazzucconi è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 19 febbraio 1984. L’inizio stesso della Causa è dovuto soprattutto alla tenacia di padre Carlo Suigo, che poi ne ha scritto la biografia e la Positio, ma anche al sostegno di don Aldo e di Lucia.
Uno studio recente mostra che le donne che frequentano regolarmente la chiesa sono più immuni agli alti e bassi della vita, e in generale sono più felici. Alexander Ross, dell'Istituto per le Scienze Psicologiche, è l'autore dell'inchiesta, che si è concentrata sulla felicità decrescente delle donne americane negli ultimi 36 anni. Ross ha scoperto che la frequentazione della chiesa è un fattore significativo nella felicità delle donne. Si è infatti constatato che una flessione di questa frequentazione nel periodo che va dal 1972 al 2008 ha avuto effetti diretti sulla felicità delle donne coinvolte nello studio. “Il calo della frequentazione nel tempo, un comportamento associato a una minore felicità generale, spiega in parte il declino della felicità delle donne”, ha sottolineato Ross.
Oggi l’incontro tra le culture e tra Vangelo e culture domina sempre più il mondo dei media, per questo i missionari sono chiamati ad “abitare” la rete digitale. E' quanto ha detto in questa intervista a ZENIT, Luca Pandolfi, prete romano sociologo e antropologo, professore e direttore del Master in Comunicazione Sociale nel contesto Interculturale e Missionario, Pontificia Università Urbaniana di Roma.
I preparativi della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011 continuano con un buon ritmo. Si sa già che almeno 300.000 giovani di tutto il mondo saranno in Spagna nei giorni precedenti l'arrivo di Papa Benedetto XVI, convivendo con altri giovani e famiglie e conoscendo dall'interno la Chiesa del Paese d'accoglienza, nelle varie Diocesi. Dall'11 al 15 agosto prossimi, 63 Diocesi spagnole offriranno ai giovani stranieri che parteciperanno alla GMG la possibilità di trascorrere un periodo di convivenza con altri giovani, in preparazione alla Giornata Mondiale.
L’uso dei messalini da parte dei fedeli laici, almeno nei principali Paesi europei, si pratica da più di due secoli. Nei Paesi che hanno conosciuto persecuzioni religiose, il possesso di libri simili rappresentava, per gli oppositori della fede cattolica, una prova sufficiente di adesione al “papismo”.
A Medjugorje, come di consueto a Febbraio, regna un periodo più tranquillo con meno pellegrini. Secondo i dati dell’Ufficio informazioni, dall’inizio di Febbraio hanno visitato Medjugorje gruppi di pellegrini provenienti dalla Repubblica Ceca, dall’Austria, dalla Germania, dagli USA, dall’Italia, dalla Corea e dalla Polonia. Abbiamo incontrato Radoslav Daduliak dalla Slovacchia, che al momento vive a Praga. Insieme alla moglie Marija ha visitato Medjugorje per la prima volta. Ci ha raccontato della sua vita e di essere pieno di impressioni riguardo a Medjugorje. “Questo è il primo luogo in cui sento che le persone vivono con Dio nella loro vita. Si ode la preghiera delle persone, qui si vive la fede! Per me Medjugorje è il più bel posto del mondo” – ha detto Radoslav.
La Pontificia Accademia per la Vita si riunisce da domani fino al 26 febbraio nell’Aula Nuova del Sinodo, in Vaticano, per la sua 17.ma assemblea generale. Ad aprire l’incontro sarà il presidente del dicastero, mons. Ignacio Carrasco de Paula, che – al microfono di Fabio Colagrande – ci presenta i temi che saranno affrontati dalla riunione.
Cordoglio di Benedetto XVI per le vittime del devastante terremoto che ieri ha colpito la città di Christchurch, in Nuova Zelanda, provocando almeno 75 morti ed oltre 300 dispersi. Il Papa ha espresso il suo dolore sia durante l’udienza generale di stamani che attraverso un telegramma indirizzato al vescovo di Christchurch, Barry Jones, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone: ha affidato le vittime "all’amore misericordioso di Dio", assicurando alla nazione neozelandese le sue preghiere. Quindi, ha espresso il suo sostegno a quanti stanno assistendo i feriti e a quanti in queste ore stanno cercando di salvare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Intanto il premier neozelandese, John Key, ha decretato lo Stato d’emergenza nazionale. Ma come sono state accolte le parole del Papa nel Paese?
Il Papa stamani all'udienza generale nell'Aula Paolo VI in Vaticano ha dedicato la catechesi a San Roberto Bellarmino.
C’è un posto a Milano reso celebre da Celentano: “Sembra quand’ero all’oratorio con tanto sole, tanti anni fa…” Molto vicino alla via Gluck, è l’oratorio salesiano di via Copernico, chiamato con espressione al tempo stesso dialettale e affettuosa “Burla”. Fu il principale campo di azione di Attilio Giordani, padre di famiglia, capocomico, organizzatore di ogni genere di attività, e servo di Dio.
Nessuna coppia omosessuale sarà mai unita in matrimonio religioso in un luogo di culto cattolico e “la Chiesa si opporrà con ogni mezzo a qualsiasi provvedimento volto a modificare la natura fondamentale del matrimonio”. È quanto ha dichiarato l’arcivescovo Peter Smith, responsabile del Dipartimento per la cittadinanza cristiana della Conferenza episcopale inglese e gallese, in merito al via libera dato dal Governo conservatore di David Cameron al matrimonio religioso degli omosessuali. Il disegno di legge, presentato nei giorni scorsi al Parlamento da Lynne Featherstone, Sotto-segretario alle pari opportunità, vuole cambiare la definizione legale del matrimonio come unione tra un uomo e una donna, permettendo alle coppie omosessuali di celebrare un rito religioso e ai due partner di definirsi "marito" e "moglie" come le coppie eterosessuali.
Nuovo caso di donna cristiana accusata di blasfemia in Pakistan: si tratta di Agnes Nuggo, che è stata arrestata a Faisalabad, nella provincia del Punjab. La notizia è arrivata all’agenzia Fides dalla Chiesa locale che si sta adoperando per il suo rilascio. La donna, 50 anni, sposata con figli e residente nel quartiere cristiano di Waris Pura, è accusata da alcuni vicini di casa musulmani di aver pronunciato ingiurie contro Maometto e contro l’Islam, ma si proclama innocente. Secondo alcune religiose che la conoscono bene, la donna sarebbe caduta in una trappola di qualcuno che voleva vendicarsi di lei dopo che aveva accettato di testimoniare in tribunale per denaro.
Non sarebbe crollata, ma soltanto danneggiata la cattedrale cattolica di Christchurch, la seconda città della Nuova Zelanda colpita oggi da un terremoto di magnitudo 6.3. Queste le notizie ricevute dalla Radio Vaticana da parte della nunziatura apostolica, mentre è accertato che la guglia della cattedrale anglicana della città sia crollata sulla piazza. Cresce, inoltre, di ora in ora il bilancio delle vittime e si prosegue alla ricerca dei dispersi sotto gli edifici di una città praticamente rasa al suolo all’ora di pranzo di un qualunque giorno feriale, con gli uffici e le scuole in piena attività. Non si contano, inoltre, i senzatetto che stanno trascorrendo la notte all’addiaccio.
“Noi stiamo bene, continuiamo la nostra opera sebbene la situazione in città non sia chiara ne è chiaro se ci sia chi controlli realmente la città. Polizia ed esercito sono scomparsi, ognuno pensa alla propria sicurezza facendo da guardia ad abitazioni, negozi, quartieri”: Raggiunta dall'agenzia Misna a Bengasi, suor Elisabetta, missionaria delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione, rassicura sulle condizioni di salute sue e delle consorelle e riferisce di numerosi feriti ricoverati negli ospedali di Bengasi.
Riproponiamo un'intervista al fondatore di Comunione e liberazione della Stampa del '96 in cui Giussani diceva sulla politica: «Non mi sento garantito da un cristiano al governo. Il problema è la sincera dedizione al bene comune e una competenza reale e adeguata»
“Per vincere la povertà, le organizzazioni internazionali, i governi e le ONG (Organizzazioni Non Governative) possono e devono prestare maggiore attenzione al sostegno ed alla promozione della famiglia. Le famiglie naturali sono una componente sociale decisiva lo sradicamento della povertà”. E' quanto ha sostenuto Marijo Zivkovic, rappresentante della Fondazione per il diritto della famiglia - PRODEFA, in un documento presentato durante la quarantottesima sessione della Commissione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sociale, che si è svolta a New York dal 9 al 18 febbraio 2011.
“Ordinare le cose del mondo secondo Dio: strade di santità laicale” è il tema della terza edizione del ciclo di conferenze sul laicato nella Chiesa organizzato dal Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) e dalla Pontificia Università Gregoriana Laikos, in collaborazione con Comunità di vita cristiana (Cvx) e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per i laici, che avrà inizio giovedì 24 febbraio presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. “Il servizio al mondo per i laici – spiega la teologa Stella Morra, tutor del corso - coincide in primo luogo con la santità, che non è mai una questione privata ma ha una rilevanza pubblica”. Durante il corso la riflessione tematica sarà accompagnata dalla presentazione di alcune figure di santi laici. Uomini e donne, giovani e anziani, coniugati, consacrati e celibi, docenti universitari e studenti, di varie nazionalità, “proprio perché le vie della santità laicale sono molte e molto differenti tra loro come dimostrano le esperienze di Gianna Beretta Molla e Stanislaw Starowieyski, di Lolo Lozano Garrido e Maria Sagheddu”.
Dopo quasi tre settimane, finalmente un testo europeo condanna le violazioni alla libertà religiosa contro i cristiani. La denuncia soffre di “eccesso” di equilibrismo e di equidistanza. L’incapacità dell’Ue a comprendere quanto avviene in Africa del Nord e Medio oriente dipende dal suo ignorare le radici cristiane. Senza identità non c’è capacità di lettura e proposte. L’insegnamento di Benedetto XVI.
La Chiesa è grata alle vittime degli abusi sessuali da parte di membri del clero che hanno rifiutato di restare in silenzio anche quando non sono state credute, ha affermato l'Arcivescovo di Dublino. Monsignor Diarmuid Martin lo ha dichiarato questa domenica presiedendo una Liturgia di Pentimento nella procattedrale di St. Mary nel contesto della visitazione apostolica all'Arcidiocesi di Dublino. Durante il servizio liturgico, preparato soprattutto dalle vittime, il Cardinale Sean O’Malley, Arcivescovo di Boston, e l'Arcivescovo Martin hanno lavato i piedi di un gruppo di persone che hanno sofferto in vari modi a causa degli abusi.
Ad inizio marzo, il parlamento italiano dovrebbe votare la proposta di legge sulle cosiddette "dichiarazioni anticipate di trattamento" o DAT. Il progetto relativo a queste "volontà anticipate" o anche "testamento vitale" chiude la porta all'eutanasia passiva e all'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali. In seguito al caso di Eluana Englaro - la donna di Lecco per 17 anni in stato vegetativo, morta il 9 febbraio del 2009 dopo la sospensione della nutrizione assistita su richiesta del padre, Beppe Englaro -, il testo esclude inoltre il ricorso ad eventuali orientamenti espressi dal paziente al di fuori delle modalità stabilite dalla legge.
Il presidente della Cei, in un intervento da Genova, condanna il regime di Gheddafi e paragona quanto sta succedendo in Libia al crollo dei regimi comunisti dell'Europa dell'Est. «Quando un regime ha un'antropologia che va contro la dignità dell'uomo le popolazioni esplodono».
Nel messaggio per la Quaresima, pubblicato oggi, Benedetto XVI sottolinea il “nesso particolare” che “lega il Battesimo alla Quaresima come momento favorevole per sperimentare la Grazia che salva”. I testi evangelici delle domeniche di questo tempo. Liberare il cuore dal peso delle cose materiali, da un legame egoistico con la ‘terra’, che ci impoverisce e ci impedisce di essere disponibili e aperti a Dio e al prossimo.
Questa mattina, in Sala Stampa Vaticana, viene presentato il Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2011. Il tema è “Con Cristo siete sepolti nel Battesimo, con lui siete anche risorti”. Di seguito, il testo integrale del Messaggio del Papa ...
La nostra redazione dopo una accurata ricerca, è venuta a conoscenza di una straordinaria sco­perta. Quasi tutte le pubblicità, tutti i cartoni della disney, molti telegiornali, tanti cantanti e quasi tutti i film hanno dietro satanisti e massoni che obbligati da Lucifero pongono nei loro prodotti un marchio oscuro. Teschi, simboli della massoneria, il 666 e così via... Il marchio ovviamente viene nascosto sotto forma di messaggio subliminale. Quest' ultimo non viene percepito dalla nostra coscienza umana. Qualcuno potrebbe allora chiedersi ma allora perché rischiare di metterli? E nel caso sia vero, che senso avrebbe comunque non comprare o vede­re certi prodotti se nemmeno ci accorgiamo.di certi messaggi? La risposta alla prima domanda è data dall'Apocalisse di Giovanni che finalmente ci viene svelata in questi tempi... Giovanni recita «Obbligò tutti, liberi e chiavi, ricchi e poveri, a portare il suo marchio, il marchio della bestìa, senza il quale non si può né vendere né comprare». La risposta al perché non bisogna vedere la televisione e in particolare i programmi che troppo spesso contengono i messaggi subliminali ve la diamo noi. I messaggi subliminali lasciano una traccia evidente nel cervello. Spiegano i ricercatori britannici dell'University College di Londra su Current Biology: « Le immagini che vengono percepite dalla nostra retina, pur se non catturano la nostra attenzione consapevole, marchiano il lobo occipitale della corteccia cerebrale. In pratica, il cervello uma­no si attiva e processa delle informazioni che noi non siamo neppure consapevoli di aver rac­colto», dicono gli scienziati che hanno sottoposto un gruppo di volontari a risonanza magne­tica per osservare l'attività cerebrale, e capire se immagini e messaggi nascosti lasciano trac­cia. Ecco perché i giovani d'oggi a vent'anni commettono depravazioni un tempo impensabili. Ora (…) sapete la verità, su ordine dell' Immacolata serrate le fila e preparatevi alta batta­glia, voi satanisti e massoni state attenti perché un esercito di rosari recitati ogni giorno sta crescendo sempre di più pregando che l'Immacolata vi schiacci il capo... Genesi 3, 15.
Spesso mi sono sentito domandare che cosa ne pensassi della cura con "i fiori di Bach" , di cui fino a pochi anni fa non conoscevo neppure l'esistenza, e allora ho cercato di apprendere di che cosa si trattasse. Mi sono procurato cinque testi, (ma ce ne saranno sicuramente molti altri) che ho letto con attenzione, cercando di capire quali principi teorici e quale base scientifica fosse stata posta a fondamento di una simile terapia. Cercherò quindi di esporre meglio possibile quali sono state le conclusioni di questo "studio".
Si avvicina il primo maggio, e nella capitale fervono i preparativi. Oltre al classico concertone di piazza San Giovanni, Roma ospiterà anche i pellegrini in arrivo da tutto il mondo in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, prevista proprio per la mattina dello stesso giorno. E già si rincorrono le polemiche sul caro prezzi che sta iniziando fin da ora a far sentire i propri effetti.
Le Chiese del Vecchio Continente chiedono alle istituzioni dell'Unione Europea “un chiaro segnale” di condanna delle discriminazioni nei confronti dei cristiani in molte parti del mondo. L'appello emerge dal messaggio lanciato dai membri del Comitato Congiunto della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) al termine del loro incontro annuale, svoltosi dal 17 al 20 febbraio a Belgrado (Serbia) sul tema “Identità nazionale e integrazione europea: Il contributo dei cristiani”. Nel testo, i rappresentanti delle Chiese europee sottolineano che la libertà religiosa “non può significare relegare la dimensione religiosa alla vita privata”, ma “rappresenta un diritto e un valore che ogni società democratica dovrebbe essere pronta a difendere e a promuovere”.
In un momento storico in cui si avverte sempre più l'esigenza di una generosità disinteressata, è solo riconoscendo in Dio la sorgente dell'amore verso il prossimo che è possibile fare della carità un imperativo morale. E' quanto ha detto, in sintesi, il Cardinale Angelo Bagnasco durante la Messa celebrata a Genova, nella Chiesa della SS. Annunziata del Vastato, in occasione del 43° anniversario della Comunità di Sant'Egidio, fondata da Andrea Riccardi. Era il 1968, si stava vivendo un anno caratterizzato da “un vento di passione e di futuro” che investiva animi e istituzioni eppure, ha detto il porporato, “in quel clima pieno di slanci e di idee, di ideologie e di utopie, avete trovato la strada, il bandolo delle cose”.
La Chiesa non giudica le persone malate di AIDS. Piuttosto, essa cerca di essere per tutti una fedele compagna e quindi ne rimane “affetta”, cioé coinvolta per simpatia. Questa è una delle riflessioni proposte dal Vescovo Alfred Kipkoech Arap Rotich durante il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre. In questa intervista, monsignor Rotich prende in considerazione diversi aspetti del problema dell’AIDS in Kenya, parla anche dei bambini abbandonati e spiega come i kenioti abbiano compreso che l’uso del condom non rappresenta la soluzione all’AIDS.
«A colpire, in Benedetto XVI, è la profondità del suo messaggio, veicolato con un linguaggio semplice». Così il cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia, descrive il Pontefice nell’incontro "Come leggere Joseph Ratzinger", organizzato dalla Libreria Editrice Vaticana e svoltosi il 18 febbraio nella Libreria Internazionale Paolo VI a Roma. Una precisazione è tuttavia d’obbligo, aggiunge Cottier, quando ci si riferisce al Ratzinger teologo: «La teologia - spiega il porporato svizzero - è il tentativo umano, Intellectus fidei, di indagare il mistero di Dio. Il teologo, in altre parole, ha il suo punto di vista, per questo può sbagliare o cambiare opinione».
Un villaggio è stato dato alle fiamme e decine di tribali sono stati feriti e scacciati da Ragipara, nel distretto montuoso di Rangamati, nella diocesi di Chittagong. Gli indigeni che hanno subito la violenza, perpetrata da coloni musulmani, sono buddisti, indù e cristiani appartenenti alle minoranze etniche: è la denuncia che giunge all’agenzia Fides dalla Commissione “Giustizia e Pace” della Chiesa locale. Il 17 febbraio scorso oltre 300 coloni musulmani, che intendono impadronirsi di nuove terre per l’agricoltura, hanno organizzato una spedizione punitiva contro il villaggio abitato da indigeni. I coloni erano appoggiati da agenti della polizia locale che hanno legittimato gli abusi. Altri casi del genere (tribali attaccati e privati della terra) si sono registrati nei giorni scorsi nell’area di Gulishakhali. I coloni musulmani hanno trovato il pretesto della morte di un loro compagno, Ali Saber, trovato morto nell’area di Ragiparam, e hanno inscenato una reazione violenta, calpestando i diritti delle minoranze. “Hanno dato fuoco alle nostre case e ai nostri piccoli negozi”, ha raccontato un testimone oculare.
I missionari cattolici in Etiopia stanno avendo un impatto diretto nella promozione della dignità della donna, favorendo l'uguaglianza e l'educazione delle ragazze. L'associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sostiene questi missionari e ha riferito degli effetti dell'azione ecclesiale sulla tribù Borana Oromo, nel sud dell'Etiopia. Nella cultura locale, le ragazze in genere venivano date in moglie senza poter rifiutare. Se una ragazza restava incinta prima del matrimonio, veniva venduta a una tribù nemica.
Promuovere e sviluppare una seria cultura dell'accoglienza rafforzando la cooperazione internazionale e avviare un percorso concreto di integrazione anche attraverso un decreto flussi straordinario. Sono le proposte lanciate dalla Fondazione Migrantes e dalla CEMi (Commissione Episcopale per le Migrazioni) riunitasi in seduta il 17 febbraio scorso. In una nota i due organismi hanno riflettuto, inizialmente, sulla morte dei quattro bambini vittime del rogo divampato il 6 febbraio scorso in un insediamento abusivo in via Appia Nuova a Roma.
La Conferenza Episcopale Slovacca è assolutamente contraria a qualsiasi tipo di persecuzione contro i cristiani nel Vicino e nel Medio Oriente, afferma una dichiarazione dei Vescovi slovacchi di venerdì 18 febbraio. “Constatiamo con grande preoccupazione che i cristiani sono esposti alla violenza, soprattutto nei Paesi del Vicino e del Medio Oriente. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai nostri fratelli e alle nostre sorelle che affrontano quotidianamente ogni tipo di ingiustizia per il fatto di professare la loro fede”, dichiarano i Vescovi.
Che le chiese moderne siano brutte non è un luogo comune qualunquista. Il giudizio unisce per una volta semplici fedeli, critici d’arte, intellettuali laici fino ad arrivare a monsignor Gianfranco Ravasi, in pratica il ministro della cultura e dei beni culturali del Vaticano, che su questo argomento ha voluto citare padre Turoldo, «oggi le chiese sono come un garage dove Dio viene parcheggiato e i fedeli sono tutti allineati davanti a lui».
Leggendo questo interessante contributo mi sono ricordato che proprio in questi giorni, in una trasmissione di Radio Rai1 (alle 14 circa del sabato pomeriggio) è stata trasmessa questa intervista al conduttore - dichiaratamente «omosessuale e cattolico» - che sembra dare conferma a questa «offensiva Gay».
È un fatto che molti musulmani, soprattutto donne, si soffermano davanti alle grotte innalzate nel mondo per onorare Maria oppure, passandovi accanto, volgono a lei il pensiero e la invocano. È questo un fatto comune ad esempio in Pakistan, dove la statua della Vergine Maria è completamente velata secondo la cultura locale, mentre il grande pellegrinaggio nazionale di settembre a Maryamabad («villaggio di Maria»), riunisce centomila e talvolta oltre duecentomila pellegrini, tra cui moltissimi sono musulmani. La devozione islamica verso la Madonna si riscontra in modo evidente a chi visiti il Santuario di Nostra Signora del Libano sopra Beirut, ma essa è un fatto presente nel mondo intero e corrisponde all’eccezionalità della figura di Maryam secondo lo stesso Corano. Recentemente, cristiani e musulmani del Libano hanno proposto di proclamare il 25 marzo, festa dell’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria, festa nazionale. L’idea è stata ufficialmente accolta dal primo ministro Saad Hariri, sunnita musulmano, e dichiarata, a partire dal 2010, ricorrenza festiva «nazionale islamo-cristiana». La nazione che più riscontra una tale realtà è la Siria. A 30 km a sud di Damasco esiste il santuario di Sednaya e si afferma che di tutto il Medio Oriente sia la località più visitata da pellegrini, dopo Gerusalemme. Essa è considerata anzitutto il posto dove Noè piantò la prima vigna e spremette il primo vino dopo il diluvio universale.
Si avvicina in Italia la data in cui il Parlamento voterà la legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, ad oggi fissata ad inizio marzo. Il testo esclude la possibilità di interruzione di alimentazione ed idratazione artificiale, chiudendo le porte ad atti omissivi volti a procurare la morte del paziente, ovvero all’eutanasia passiva. Senza dubbio il clima in cui si inserisce il dibattito sulla legge non è esente da pressioni in senso permissivo. È ancora vivissima la memoria di Eluana Englaro, la donna morta dopo 17 anni di stato vegetativo proprio a causa della sospensione di alimentazione ed idratazione. Recentemente è arrivato in Italia, grazie ai radicali, lo spot che "Exit International" ha realizzato per promuovere il diritto di morire. Il Coordinamento laico nazionale, che raccoglie al suo interno molte sigle da sempre impegnate per la legalizzazione dell’eutanasia, tra cui la Consulta di bioetica, per domani ha organizzato un sit-in in piazza Montecitorio contro la legge, definita "liberticida". Non manca chi, come il senatore Ignazio Marino, lotta per l’approvazione di un testo che consenta la sospensione di alimentazione e idratazione. In Europa e in tutto il mondo, come documentato in questa pagina, sono costanti le spinte dal punto di vista mediatico, giuridico e legislativo, con ripetuti tentativi di legalizzare la "dolce morte". Nel nostro continente, già Olanda, Belgio e Lussemburgo hanno approvato leggi per la depenalizzazione di eutanasia e suicidio assistito. Dalla Svizzera giunge l’ultima notizia clamorosa in tema di "fine vita": è stato trasmesso un documentario sull’ultimo giorno di vita di un uomo affetto da depressione, recatosi a morire in una clinica di Dignitas, la nota organizzazione che fornisce assistenza al suicidio.
Dopo la fuga di Pio IX a Gaeta, nasce la Repubblica Romana. La guidano Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Un passo verso la libertà, dicono i libri di scuola. Tacendo il suo vero scopo: cancellare la Chiesa. Per conto della Massoneria.
Mentre continua la repressione del governo libico a Bengasi, da sempre ostile a al leader Muammar Gheddafi per ragioni legate alla complessa composizione clanica della popolazione libica e per la presenza di organizzazioni islamiste radicali che poco hanno a che fare con rivendicazioni democratiche, le proteste per la prima volta hanno toccato Tripoli, dove manifestanti pro e contro il Colonnello si sono scontrati. Secondo fonti ospedaliere, il bilancio dei morti è salito a 250 persone, da quando gli scontri sono cominciati il 15 febbraio scorso. Il vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Martinelli, ha detto che "«Il pericolo incombe ma ci sono ancora margini per scongiurare il peggio. Basterebbe concedere qualcosa, fare un passo in più: le due parti possono riconciliarsi se danno prova di disponibilità e tolleranza. Qui la gente non muore di fame e non vuole né guerre civili né conflitti».
Il Papa ha tenuto stamani, durante la celebrazione dell’Ora sesta, il Concistoro Ordinario Pubblico per tre Cause di Canonizzazione. I tre Beati che verranno proclamati Santi, il prossimo 23 ottobre, sono mons. Guido Maria Conforti, fondatore dei Missionari Saveriani, la religiosa spagnola Bonifacia Rodríguez de Castro e don Luigi Guanella. Tre Santi vissuti tra il XIX e il XX secolo, modelli di carità e spirito missionario.
La veglia di preparazione, la celebrazione della Beatificazione, l’esposizione del feretro del nuovo Beato, la Messa di ringraziamento e la tumulazione in privato della bara. Sono i principali momenti della Beatificazione di Giovanni Paolo II, che la Chiesa proclamerà Beato il prossimo primo maggio.
Una vittoria delle donne e della verità su una realtà come l’aborto, che non può essere mai considerata come «sicura». È questa la reazione delle organizzazioni pro-life inglesi, riportata dall’”Osservatore Romano”, in seguito alla sentenza di un giudice britannico che ha respinto la richiesta di consentire alle donne di compiere l’aborto chimico nella propria abitazione e non all’interno e sotto il diretto controllo di normali strutture sanitarie. Dopo settimane di dibattimento, lunedì scorso il giudice Michael Supperstone dell’Alta Corte di Londra ha ritenuto infatti che permettere l’aborto «fai da te» rappresenti un tentativo inammissibile di reinterpretare l’Abortion Act del 1967.
Decine di migliaia di cristiani di ogni confessione hanno sfilato imbavagliati per rifiutare la relazione omissiva della commissione Somasekhar. Il vescovo D’Souza: “Siamo qui per mostrare il nostro dolore e il risentimento per l’ingiustizia sofferta dai cristiani”. Chiesta un’indagine affidata al Central Bureau of Investigation.
La nomina a due giorni dalla visita del presidente Medvedev in Vaticano. Secondo gli esperti, una “formalità” più utile al Cremlino che al Vaticano. La leadership russa è a caccia di legittimazione.
Per la seconda volta in Terra Santa. E non più solo da pellegrina. E’ tornata con gioia Maria Voce, successore di Chiara Lubich alla guida del movimento dei Focolari, con un’agenda fitta di impegni. Mercoledì l’appuntamento più atteso. Alla Hebrew University di Gerusalemme, Maria Voce ha parlato davanti a una platea di cristiani ed ebrei sui punti che possono e devono costituire le basi per un sereno e proficuo dialogo interreligioso oggi.
In campo neurologico i trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale riguardano il retinoblastoma, casi recenti di trauma cerebrale e anossia cerebrale, in regime sperimentale, e rari casi di disgenesia del corpo calloso, ma, soprattutto, diversi pazienti con neuroblastoma e paralisi cerebrale. Proprio il primo trapianto autologo da cordone ombelicale nel 1999 fu eseguito su un bambino colpito da neuroblastoma. Il neuroblastoma è una rara neoplasia, ma una delle più frequenti nell' infanzia, e origina dalle cellule del tessuto nervoso simpatico localizzate nelle ghiandole surrenali, oppure in alcuni gruppi di cellule nervose, i gangli, presenti nel collo, nel torace e nell' addome ai lati della colonna vertebrale(1) . Fa parte di un gruppo più vasto di tumori, al quale appartiene anche il feocromocitoma, che istologicamente originano dalle cellule del primitivo tessuto neuroectodermico della cresta neurale. Il neuroblastoma produce spesso catecolamine, determinandone alti livelli nelle urine e nel sangue, utili per la diagnosi. Segni frequenti di malattia sono febbre, disappetenza, anemia, ecchimosi intorno alle orbite. Le metastasi, numerose e precoci, colpiscono le ossa, la regione dell' orbita ed i linfonodi, il fegato ed il midollo osseo.
A volte qualcuno si lamenta che la Chiesa italiana non è creativa, non fa iniziative per riportare a Cristo tanti, specialmente giovani, che l’hanno abbandonata. Visitando diocesi e parrocchie mi pare vero il contrario. Lo Spirito Santo lavora ma non ce ne accorgiamo perché “il bene non fa notizia”. A Desenzano sul Garda parlo su “Vangelo e sviluppo dei popoli” al “Café teologico” in centro città, incontro organizzato dall’associazione “Sentinelle del mattino”, iniziata nel 1999 a Verona da don Andrea Brugnoli. Oggi vive in parrocchia a Desenzano (diocesi di Verona), dal 2004 il vescovo l’ha lasciato libero per dedicarsi alla sua iniziativa, ormai diffusa in trenta diocesi italiane ed estere (Malta, Svizzera, Inghilterra, Francia, Slovenia).
“Un esame di coscienza collettivo e per un accostamento esigente dell’Europa al problema della tutela delle minoranze cristiane in diversi Paesi” è l'auspicio formulato da Massimo Introvigne di fronte al dramma della discriminazione e persecuzione dei cristiani nel mondo. Introvigne, dal 5 gennaio scorso Rappresentante dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione e l’intolleranza contro i cristiani e i membri di altre religioni, è intervenuto questo venerdì all'incontro annuale del Comitato Congiunto della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), in svolgimento a Belgrado (Serbia) dal 17 al 20 febbraio.
Sarà articolata in cinque momenti la beatificazione di Giovanni Paolo II, in programma domenica 1° maggio. Ne dà notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, informando che la cerimonia verrà preceduta da una veglia che si svolgerà nella sera di sabato 30 aprile - dalle 20 alle 21 la preparazione, dalle 21 alle 22.30 la celebrazione - al Circo Massimo.
La Santa Sede presenterà il secondo libro di Benedetto XVI su Gesù di Nazaret il 10 marzo, secondo quanto ha reso noto questo venerdì la Sala Stampa vaticana. Il volume, che si concentra sul periodo della vita di Cristo che va “dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, è edito dalla Libreria Editrice Vaticana, che cede i diritti d'autore agli editori in base ai Paesi.
Don Marek Rybinski, un giovane missionario polacco a Manouba, in Tunisia, è stato trovato morto venerdì mattina nella scuola salesiana di Manouba. Non è chiaro se il movente sia il furto o il fondamentalismo religioso. Secondo quanto spiegato dai salesiani, don Rybinski era stato visto per l’ultima volta dai confratelli della sua comunità giovedì mattina intorno alle 10.00. Non vedendolo alla preghiera serale e alla messa di questa mattina, don Lawrence Essery, direttore della presenza salesiana a Manouba, si è allarmato e, non trovandolo nella sua stanza, ha allertato la polizia locale.
La Prefettura della Casa Pontificia ha reso noto il programma della veglia, della cerimonia di beatificazione, della messa di ringraziamento e della venerazione delle spoglie da parte dei fedeli. E mette in guardia contro offerte di biglietti a pagamento: l’accesso è totalmente gratuito.
“Quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori. Vinciamo il male col bene". Chi accoglie Dio nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio.
Il Pontificio Seminario Minore è dietro al Vaticano, addossato alle sue mura. Il suo studio al quarto piano è tappezzato da una biblioteca imponente: patristica, teologia, filosofia. Alcuni libri sono un po’ consunti, lungamente negli anni compitati. Lui è uguale a sempre, gli occhi chiari e acuti sul viso magro. Oggi, sono ottant’anni. «Sto bene – sorride – solo l’insonnia mi disturba un po’». Non sembra curarsi granché, di questo compleanno. Troppo da fare: la responsabilità del Progetto culturale, la Fondazione Benedetto XVI, la presidenza della Commissione su Medjugorje, «E poi studio» dice. Cosa, Eminenza? «Studio attorno al tema di Dio. In autunno comincerò a scrivere un libro sulla ragionevolezza della fede in Dio».
La chiave per l'autentica realizzazione dell'essere umano è un rapporto autentico e personale con Cristo, ha affermato Papa Benedetto XVI questo venerdì mattina. Il Pontefice ha ricevuto i Vescovi delle Filippine in occasione della loro visita quinquennale ad limina apostolorum, sottolineando i “profondi legami” dei cattolici del Paese con il Successore di Pietro e pregando che questa comunione “continui a crescere e a prosperare”, aiutando i presuli ad affrontare le sfide che presenta il loro apostolato. Tali sfide, ha indicato, non riguardano solo il settore dello sviluppo economico, perché la cultura filippina “deve anche confrontarsi con le questioni più complesse relative al secolarismo, al materialismo e al consumismo dei nostri tempi”.
La Fraternità Mariana della Riconciliazione (FMR) è stata eretta di recente come Società di Vita Apostolica di diritto diocesano dopo aver ricevuto il Nihil obstat dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e l'approvazione dell'Arcivescovo di Lima e primate del Perù, il Cardinale Juan Luis Cipriani. L'approvazione è avvenuta il 21 gennaio, quando il Cardinal Cipriani ha ricevuto la Superiora Generale della FMR, Alejandra Keen von Wuthenau, accompagnata da alcuni membri del Consiglio Superiore, per consegnare il Decreto di Erezione con cui si dichiara che la FMR è una Società di Vita Apostolica.
Nel discors ai vescovi filippini, Benedetto XVI sottolinea la necessità della pastorale giovanile, vera sfida di un Paese che affronta non solo i problemi dello sviluppo, ma anche la sfida di materialismo e cnsumismo.
Il “paradosso” giapponese: il Paese è refrattario al cristianesimo? Domenico Miyahara, vescovo di Fukuoka, aiuta a capire il volto particolare del cristianesimo del Sol Levante. La Chiesa “è sempre più cosciente di dovere assumere un ruolo di servizio e dialogo nel contesto dell’Asia orientale”.
Il rapporto della commissione di giustizia Somasekhar scagiona due movimenti radicali indù dagli attacchi del 2008 a 56 chiese, contro ogni evidenza. Il presidente del Global Council of Indian Christians: “Un fascio di menzogne, teso a confondere e disinformare la gente”. Un contro-rapporto presentato oggi al governatore e al primo ministro del Karnataka.
“Le Chiese cattoliche in Libano e le Proposizioni del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente” è il tema della 44.ma assemblea dei patriarchi e dei vescovi cattolici del Libano che si è aperta lo scorso 14 febbraio presso il patriarcato maronita a Bkerké. Mons. Gabriele caccia, nunzio apostolico in Libano, in apertura dei lavori ha parlato del Libano come “esempio di libertà religiosa tanto nei suoi dettami costituzionali che nelle tradizioni dei suoi abitanti. Un esempio che potrebbe allo stesso modo essere fonte di ispirazione per molti altri Stati, specialmente in questo tempo nel quale soffia, in questa regione, un vento di libertà”. Oltre a promuovere un autentica libertà religiosa e di coscienza, secondo mons. Caccia, “i cristiani d’Oriente sono chiamati a dare alla Chiesa e al mondo una testimonianza di dialogo con l’Islam che non è solo possibile ma necessario”.
Sherry Rehman, parlamentare del Pakistan People’s Party, la donna che aveva presentato al parlamento pakistano una mozione per modificare la legga sulla blasfemia, è stata formalmente incriminata per blasfemia. Lo rileva l’agenzia Fides riportando la decisione presa da un tribunale di Multan, che ha dato incarico alla polizia locale di registrare l’accusa di blasfemia contro la Rehman. La Corte ha accolto la denuncia di un commerciante locale, che accusa la donna di blasfemia per un discorso tenuto in televisione nel novembre 2010. Nelle scorse settimane vi erano stati altri tentativi di incriminarla, ma altri tribunali pakistani avevano negato l’autorizzazione.
È libero e in buone condizioni fisiche Iyad Dawoud Salman Askar, il cattolico di Kirkuk, rapito lo scorso 13 febbraio da un gruppo di criminali. L’uomo è stato rilasciato ieri sera dietro pagamento di un riscatto. L'agenzia AsiaNews riferisce della grande soddisfazione per il buon esito della vicenda da parte di tutta la comunità cristiana che, tuttavia, non nasconde timori per il futuro dell’Iraq. Iyad Dawoud Salman Askar, cattolico di 53 anni, sposato e padre di due figli è stato prelevato dai malviventi davanti la sua abitazione, nell’area di Dor al-Zira’a, vicino piazza al-Ithifalat, nella parte sud-occidentale della città.
Vivere un’esperienza spirituale “liberante”, mentre in realtà si è vittime inconsapevoli di una manipolazione. Sono decine di migliaia le persone che ogni anno finiscono nella rete di sette o gruppi pseudo-religiosi, dalla quale riemergono sovente con profonde ferite psicoemotive. Al problema è stato dedicato ieri un Convegno ospitato dall’Università Lateranense e promosso dall’Associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Al centro del dibattito, il diritto alla ricerca e alla libertà di espressione religiosa in rapporto a quei culti estremi che utilizzano il sacro a fini strumentali.
“Che coraggio questi cardinali ad eleggere un Papa di un Paese oltre la cortina di ferro!”. Fu questa la prima reazione dell’allora segretario di Stato della Santa Sede, Agostino Casaroli, all’annuncio in piazza S. Pietro dell’elezione di Karol Wojtyla. Lo ha ricordato il cardinale Giovanni Battista Re in occasione della presentazione, il 16 febbraio a Roma, del libro “Shock Wojtyla. L’inizio del pontificato”, curato per le edizioni San Paolo da Marco Impagliazzo, docente di storia contemporanea all’Università per stranieri di Perugia. Uno shock l’elezione di Giovanni Paolo II, un evento non previsto che mosse immediatamente una valanga di reazioni. Il libro, attraverso 15 saggi di diversi autori, esamina le reazioni a vario livello – mondo cattolico, opinione pubblica, media, diplomazie, rapporti internazionali – che si verificarono in diversi paesi europei e di tutto il mondo dopo l’annuncio del 16 ottobre 1978. Il volume è il primo di una serie che, con l’interessamento del Servizio nazionale per il progetto culturale della Cei, intende ricostruire sotto il profilo storico il pontificato di Giovanni Paolo II.
I piccoli Violet e Kieran sono gemelli di 15 mesi. Sono nati a cinque giorni di distanza, con lo stesso patrimonio genetico, ma cresciuti in uteri diversi. Visto che il caso è così strano, non ci sono parole per definirlo. Per questo è stato coniato il termine “twiblings”, una combinazione delle parole inglesi “twin” (gemello) e “sibling” (fratello). La storia dei due bambini è stata diffusa di recente dalla rivista domenicale del “New York Times”. Melanie Thernstrom si è sposata a 41 anni con Michael Callahan, di cinque anni più giovane, a Portland (Oregon, Stati Uniti), dopo essersi laureata a Harvard e aver avuto una carriera di successo.
I sacerdoti devono essere impegnati nella società non come segno di divisione ma come costruttori di unità per il bene comune. È questo, in breve, quanto ha affermato mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo questo giovedì alla Commissione presbiterale italiana. Il Codice di diritto canonico esclude i sacerdoti dalla possibilità di assumere uffici pubblici o di prendere parte attiva nei partiti politici. Eppure, si è chiesto il presule, qual è la loro responsabilità civica e il loro contributo di cittadinanza? A questo proposito ha detto mons. Crociata, “la massima efficacia della presenza e del servizio del prete in ordine alla cittadinanza sta nel contribuire a far crescere cristiani e comunità in cui si riconosca la verità e il bene delle persone e della società tutta”.
“Un anno di grazia, anche al di là delle nostre aspettative”: è il bilancio tratto dal Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete emerito della Basilica papale di S. Paolo fuori le mura, a proposito dell’Anno paolino celebrato dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009 in occasione della ricorrenza dei duemila anni dalla nascita dell’apostolo delle genti. Se ne è parlato nella conferenza stampa tenuta giovedì presso la Sala stampa della Santa sede. “Un evento storico” lo ha definito anche il Cardinale Montezemolo, ricordando come per la prima volta nella storia della Chiesa sia stato celebrato un anno tematico dedicato a san Paolo che ha dato luogo non solo a numerosi pellegrinaggi alla basilica romana che custodisce la tomba dell’apostolo e ai luoghi paolini dell’area mediterranea, ma anche ad altrettanto numerose conferenze e concerti e ad una copiosa produzione di libri, opere musicali, film, programmi Internet che hanno coinvolto milioni di persone.
budget vaticani per l'anno 2011, sia quello generale della Santa Sede che quello dei servizi gestiti dal Governatorato, mostrano “segnali di ripresa”, anche se accusano le “incertezze” provocate dalla crisi economica e dall'aumento dei costi di gestione. Lo afferma un comunicato reso pubblico questo giovedì sul risultato della riunione del Consiglio di Cardinali che si occupa dello studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, svoltasi martedì e mercoledì di questa settimana. Il Consiglio, presieduto dal Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, ha dedicato queste due giornate a esaminare due budget: quello della Santa Sede e quello del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che sono separati.
Continua a crescere il numero dei fedeli cattolici negli Stati Uniti. La conferma viene dal 79° Rapporto annuale del Consiglio nazionale delle Chiese degli Stati Uniti e del Canada che evidenzia invece un calo delle Chiese protestanti tradizionali. Secondo il rapporto, che sarà presentato questa settimana, nel 2010 il numero totale dei fedeli cristiani in Nord America ammontava a 145,8 milioni di persone con un calo del 1,05% rispetto all’anno precedente.
Il prelato, 89 anni, ha passato 33 anni della sua vita nei campi di rieducazione per la sua fede cattolica. I suoi funerali si svolgeranno il prossimo 20 febbraio a Guiyang, nella provincia di Guizhou.
«Presente in ogni comportamento, la paura è un’emozione che può condizionare le nostre scelte ma, soprattutto, le nostre "non scelte"». Docente di psicologia all’università Gregoriana, padre Giovanni Cucci così spiega la persistenza nell’era moderna di una delle più ataviche emozioni umane. In un incontro pubblico tenuto sabato scorso presso la sede della Civiltà Cattolica a Roma, il gesuita sostiene che «la paura è il nome che diamo alla nostra incertezza ed ignoranza. E poiché non si può conoscere tutto, ecco allora che la paura non può essere estirpata». A nulla sembrerebbero servire allora gli antifurti, i metal detector, i satelliti artificiali, le porte blindate o le videocamere: «Tutto questo non ci rende più sicuri perché scienza e tecnologie sono strutturalmente incapaci di dare risposte alle paure dell’uomo». Il motivo è semplice: «La paura è frutto della fantasia, lavora sull’immaginazione, su ciò che potrebbe accadere».
Il cammino di purificazione verso la santità prevede sì l'impegno personale ma non può prescindere dall'affidamento all'amore di Dio. E' questo, secondo Benedetto XVI, l'insegnamento che ci ha lasciato san Giovanni della Croce, che insieme a santa Teresa d’Avila fu il grande riformatore della famiglia religiosa carmelitana. Durante l’Udienza generale dedicata questo mercoledì al grande mistico del XVI secolo, il Papa ha sottolineato che “se un uomo reca in sé un grande amore, questo amore gli dà quasi ali, e sopporta più facilmente tutte le molestie della vita, perché porta in sé questa grande luce; questa è la fede: essere amato da Dio e lasciarsi amare da Dio in Cristo Gesù”.
Per giungere a dei risultati positivi nella formazione spirituale dei seminaristi è necessario saper integrare il progetto formativo con la libertà interiore dei candidati al sacerdozio. Questo cammino deve iniziare già nel cosiddetto “periodo propedeutico”, per continuare fin nella fase d’inserimento nel ministero pastorale. Tale compito può essere agevolato dall’adozione di criteri uniformi, condivisi dagli educatori, dal rettore e dal Vescovo, che resta il responsabile ultimo della formazione sacerdotale. Di queste ed altre questioni – si legge in un resoconto finale – si è parlato nel corso della Settimana di studio su “La formazione spirituale personale nei seminari”, organizzata dal 7 all’11 febbraio dal Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce. L’incontro ha registrato la partecipazione di rettori di seminari, direttori spirituali e altri formatori provenienti da svariati contesti culturali ed ecclesiali.
Venerdì 11 febbraio, il Vaticano ha diffuso la nomina, da parte di Papa Benedetto XVI, del Vescovo John Barwa, di 55 anni, come nuovo Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, dopo la rinuncia di monsignor Raphael Cheenath per motivi di età. Si tratta di una nomina molto importante, visto che l'Arcidiocesi è stata l'epicentro degli attacchi ai cristiani da parte di estremisti induisti negli ultimi anni, soprattutto tra il luglio e l'agosto 2008 (cfr. ZENIT, 17 settembre 2008). L'allora Arcivescovo, monsignor Cheenath, ha ricevuto gravi minacce di morte.
È un tribale, il nuovo arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, mons. John Barwa, già titolare di Rourkela, nello Stato indiano dell’Orissa. Il presule è lo zio di Meena Barwa, la religiosa violentata durante i pogrom anticristiani di Kandhamal nel 2008. Mons. Barwa ha dato una testimonianza all'agenzia AsiaNews della storia del suo popolo e delle vicende che hanno accompagnato la Chiesa nella regione. “L’annuncio della nomina è avvenuto nella festa di Nostra Signora di Lourdes ed è provvidenziale perché la Madre benedetta è stata una costante compagna nella Via Crucis della mia vita, della mia famiglia e del mio popolo – ha detto – ho pregato affinché il Signore e sua Madre mi aiutino in questa nuova responsabilità, nella guida del mio gregge e che lo Spirito Santo mi accompagni in questo compito”.
Al culmine di una carriera professionale coronata di successo e ricchezza, la ricerca di nuove esperienze porta Michela a incontrare un gruppo esoterico, che le promette emozioni e felicità. Dall'esoterismo all'ingresso in una setta satanica il passo è breve. E l'inizio di un'esperienza sconvolgente, che la porta - ammette lei - a fare di tutto, tranne l'omicidio: messe nere, riti di iniziazione, sacrifici a Satana si susseguono in un vortice di pratiche diaboliche in cui, costantemente sotto l'effetto di stupefacenti, il contatto con la realtà si perde a poco a poco. Saliti a uno a uno i gradini della gerarchia interna alla setta, si trova infine incaricata di eliminare la fondatrice dell'Associazione "Nuovi Orizzonti". E a quel punto che capisce che non può andare oltre e, aggrappandosi alle ultime forze della volontà, decide di fuggire, trovando riparo proprio in una comunità di accoglienza di "Nuovi Orizzonti". Sconvolgenti sono le testimonianze di questo periodo: dal parlare lingue sconosciute al trovarsi in possesso di una forza sovrumana, dal non sentire alcun dolore fisico fino al camminare su pareti e soffitti. Tutti segni della presenza diabolica che la possiede. Fino a quando, dopo un intenso periodo di accompagnamento psicologico-spirituale e di esorcismi viene finalmente liberata dal maligno. A condizione di mantenere l'anonimato per non essere identificata - il nome fittizio di Michela è un omaggio a San Michele Arcangelo - ha accettato di raccontare tutta la sua storia.
Il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid (Spagna), ha donato questo lunedì a Papa Benedetto XVI uno dei moltissimi zaini che saranno distribuiti ai giovani che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Il Pontefice ha ricevuto il Cardinale Rouco in udienza nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico. Durante il colloquio, secondo quanto reso noto dalla “Radio Vaticana”, il porporato ha aggiornato il Papa sui preparativi della GMG 2011, che si celebrerà ad agosto a Madrid.
In alcuni seminari dell'Ucraina, ci sono tre candidati per ogni posto libero. Lo ha affermato il Vescovo ausiliare Jaroslav Pryryz, dell'eparchia greco-cattolica di Sambir-Drohobych, ringraziando l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) per il suo impegno nella formazione dei futuri sacerdoti. Il presule ha detto ad ACS che fino a metà dei candidati al seminario in alcune zone dell'Ucraina occidentale deve essere respinta per mancanza di spazio. I candidati al seminario, ha segnalato, devono affrontare quattro esami come parte delle procedure di selezione.
Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell’udienza generale di stamani, in Aula Paolo VI, a San Giovanni della Croce, grande mistico del XVI secolo, amico di Santa Teresa d’Avila. Il Papa ha ripercorso la vita del Santo spagnolo e si è soffermato sull’insegnamento spirituale del “Dottore mistico” e riformatore dei carmelitani. La sua dottrina, ha osservato il Papa, descrive “un cammino sicuro per giungere alla santità, lo stato di perfezione cui Dio chiama tutti noi”.
Illustrando all’udienza generale la figura di san Giovanni della Croce, Benedetto XVI sottolinea come la santità non è “privilegio di pochi”, ma cammino al quale tutti sono chiamati. Quello che rende l'anima "pura e libera" è “eliminare ogni dipendenza disordinata dalle cose”.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, 7° domenica del tempo ordinario.
Era il 7 ottobre del 2001 quando Giovanni Paolo II beatificava Tommaso Maria Fusco, presentandolo come esempio e guida di santità ai sacerdoti e al popolo di Dio. In vista di questo importante anniversario, le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, ovvero la Congregazione fondata da don Fusco nel 1873, sta preparando numerose celebrazioni commemorative. Il primo appuntamento è per giovedì 24 febbraio, alle ore 17, quando a Roma, preso la cappella dell’Istituto della Congregazione, si terrà una Santa Messa.
“La gioventù maghrebina (tunisina, algerina e marocchina) ha sempre sognato di arrivare sulla sponda nord del Mediterraneo”. Così commenta oggi all’agenzia Fides, mons. Maroun Elias Lahham, vescovo di Tunisi, da dove continuano i flussi emigratori verso l’Italia e i Paesi dell’Unione Europea. Il presule spiega che “la Tunisia sta vivendo un momento di incertezza sociale, economica e politica nell’attesa delle elezioni”. Per questo, aggiunge, “i giovani che sono giunti in Italia hanno approfittato della situazione di insicurezza, dove la polizia ha abbassato i controlli per scappare in modo consistente verso l’altra sponda del Mediterraneo.
Il sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica deve fondarsi su due pilastri: la “corresponsabilità”, che alimenta il senso di appartenenza alla Chiesa come “casa e scuola di comunione”; e la “trasparenza”, come “condizione imprescindibile e necessaria”. Lo ha affermato questo martedì il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nell'aprire a Roma il XVI Convegno nazionale degli incaricati diocesani voluto per iniziativa del Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.
Le organizzazioni Alboan, Amnesty International, Entreculturas, Fundación el Compromiso, Save the Children e Jesuit Refugee Service si sono mobilitate nella Giornata Internazionale contro l'Utilizzo di Minori Soldato, celebrata questa domenica, 13 febbraio, per denunciare le gravi violazioni dei diritti umani alle quali continuano ad essere sottoposti quotidianamente bambini e bambine in molti Paesi. Le organizzazioni chiedono agli Stati che ancora non lo hanno fatto di ratificare il “Protocollo Facoltativo della Convenzione dei Diritti del Bambino e della Bambina”, sulla partecipazione dei minori ai conflitti armati. “E' lo strumento giuridico di protezione più importante per i minori in situazioni di conflitto”, affermano.
Nel contesto di un incontro recente con studenti di varie università di ispirazione cristiana, accompagnato dall'Arcivescovo di León, monsignor José Guadalupe Martín Rábago, il Nunzio Apostolico in Messico, monsignor Christophe Pierre, ha affermato che Papa Benedetto XVI “è molto preoccupato per la violenza in Messico”. In precedenza, in un incontro con direttori e rettori di varie università del centro del Paese, monsignor Pierre aveva avvertito che uno dei problemi più gravi che affronta il Messico – la cui popolazione, in base al censimento del 2010, è per l'88% cattolica – è “aver relegato Dio in un angolo”.
“Uno spazio dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero” (Papa Benedetto XVI, dicembre 2009): queste le parole che hanno dato vita al nuovo “Cortile dei Gentili”, spazio di ricerca e soprattutto di dialogo e confronto fra credenti e non credenti nel panorama odierno. Oggi più che mai la Chiesa si sente chiamata a una dimensione di confronto, di apertura, di continua rivitalizzazione delle sua fondamenta proprio attraverso quella risorsa inesauribile che è il dialogo. Si tratta quindi di un progetto tutto da sviluppare, come linguaggio e declinazione capace di modernità e al tempo stesso di profondità, di rispetto ma anche di fedeltà alle proprie posizioni, di continuità e di rinnovamento.
La Rete è una occasione formidabile per valorizzare e mettere alla prova le qualità femminili. È quanto ha detto monsignor Domenico Pompili, Sottosegretario e Portavoce della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo lunedì a Roma all' “Intercapitolo” delle superiore delle varie circoscrizioni mondiali delle Figlie di San Paolo. Per mons. Pompili, infatti, secondo quanto riportato dall'agenzia Sir, “le opportunità della rete possono consentire di valorizzare il carisma paolino, soprattutto nella sua declinazione femminile: fedeltà creativa e dinamica, inseparabilità di spiritualità e missione; capacità di leggere i segni dei tempi, sensibilità all’ambiente e alle persone che si traduce in attenzione umanizzante ai bisogni e ai desideri da essi sottesi”.
Per la prima volta nella storia, un Papa farà un giro in gondola lungo i canali di Venezia. Il protagonista sarà Benedetto XVI l'8 maggio prossimo, durante la sua visita pastorale ad Aquileia e Venezia, il cui programma è stato reso pubblico questo martedì dalla Santa Sede. Secondo quanto è previsto, il Papa sarà in viaggio dalle 15.30 di sabato 7 maggio alle 20.00 del giorno dopo, visitando Aquileia, Mestre e Venezia, e pronuncerà 5 discorsi e un'omelia. L'aereo papale partirà dall'aeroporto romano di Ciampino e giungerà a Ronchi dei Legionari (Gorizia), da dove si dirigerà ad Aquileia.
Cresce nel mondo il numero dei sacerdoti ordinati (dell'1,4%, cioè 809 unità in più) mentre diminuisce sensibilmente il numero di quanti abbandonano scegliendo di tornare allo stato laicale. Sono i dati – anticipati da “L'Osservatore Romano” - che emergono dall’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2009, preparato dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana, ache sarà presentato nei prossimi giorni. Il numero complessivo dei sacerdoti – stando alle statistiche ufficiali più recenti che si riferiscono al 2009 – era 410.593, di cui 275.542 membri del clero diocesano e 135.051 del clero religioso. Nel 1999 erano invece 405.009 suddivisi in 265.012 diocesani e 139.997 religiosi.
Per sradicare la povertà, uno dei più grandi flagelli che affliggono il mondo contemporaneo, è fondamentale la promozione della famiglia. L'Arcivescovo Francis Chullikatt, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, lo ha dichiarato venerdì intervenendo alla 49ma sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC), in svolgimento a New York (Stati Uniti) dal 9 al 18 febbraio. Nel suo discorso, il presule ha ricordato che “negli ultimi due decenni si è assistito a continui progressi nell’affrontare e ridurre la povertà globale”, ma ha ammesso che questi passi avanti “restano incostanti”, e più di un miliardo persone sperimentano ancora “la povertà e la fame estreme”.
La Federazione Portoghese per la Vita (FPV) ha raccolto, attraverso una petizione pubblica, più di 5.400 firme per cambiare la regolamentazione della legge sull'aborto, in vigore da quattro anni nel Paese. Secondo quanto ha reso noto l'agenzia Ecclesia, i firmatari del documento ritengono necessario “rivedere la regolamentazione della pratica dell'aborto per sapere se il consenso è stato realmente informato e garantire piani di sostegno alternativi all'aborto”.
Il diritto alla libertà religiosa, difeso a ripetizione dal Papa e della Chiesa soprattutto in un'epoca, come la recente, di rinnovate persecuzioni contro i cristiani, ha in realtà un'antica radice nella Dichiarazione conciliare Dignitatis humanae, dedicata a questo aspetto. Sulla dottrina di questo documento, approvato il 7 dicembre 1965, si sofferma il gesuita, padre Dariusz Kowalczyk, nella sua rubrica settimanale di approfondimento deicata al Vaticano II.
I nuovi linguaggi, la cultura nella missione della Chiesa e la nuova evangelizzazione. Sono questi i temi al centro dell’Assemblea apertasi ieri a Madrid, in Spagna, dei delegati diocesani responsabili dei mezzi di comunicazione sociale. Nella conferenza di apertura mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, si è soffermato sul “Significato cristiano nella società di oggi”.
In Italia, la Corte di Cassazione, pronunciandosi sulla domanda di una donna single di Genova che ha chiesto di vedere riconosciuta un’adozione ottenuta in Russia, ha esortato il parlamento a intervenire. Secondo la Corte sarebbero maturi i tempi affinché i single possano adottare i bambini rimasti soli o abbandonati dai genitori naturali.
L’Università per Stranieri di Perugia ha conferito a mons. Georg Gaenswein la Laurea honoris causa in Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali. Nel corso della cerimonia, svoltasi stamani nell’Aula Magna dell’ateneo, il segretario particolare del Papa ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Relazione tra Chiesa e Stato in Italia. La libertas Ecclesiae nel Concordato”. Mons. Georg Gaenswein ha iniziato il suo intervento, ricordando che proprio studiando all’Università perugina ha potuto apprendere la lingua e la cultura dell’Italia.
Il pastore di Cuttack Bhubaneshwar, mons. John Barwa è lo zio di Meena Barwa, la religiosa stuprata durante le violenze anticristiane di Kandhamal nel 2008. La suora gli ha promesso: “Tutte le mie sofferenze, il mio dolore e la mia umiliazione le offro per te, per la tua missione di arcivescovo”.
La visita che il Presidente della Federazione Russa, Dimitri Medvedev, realizzerà il 17 febbraio a Benedetto XVI in Vaticano ha suscitato grande interesse a Mosca tra cattolici e ortodossi, secondo quanto riferisce l'agenzia russa Interfax. In alcune dichiarazioni a questa agenzia, Dimitry Sizonenko, segretario del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, ha espresso il desiderio della Chiesa ortodossa che la riunione “promuova il dialogo tra il Vaticano e l'ortodossia russa”. Anche se il dialogo ecumenico è indipendente dalle relazioni di Stato, Sizonenko ha ricordato che l'istituzione di piene relazioni diplomatiche tra il Vaticano e la Federazione Russa ha dato un “nuovo impulso” a questo dialogo.
L’iniziativa spontanea è stata un’occasione per mostrare ai non cristiani l’amore di Dio. Essa ha coinvolto protestanti e cattolici delle parrocchie di Kathmandu ed è stata apprezzata anche dagli indù. Komal Oli, cantante indù: “Quando hai fede in Dio lui ti insegna ad amare tutta l’umanità e questo è presente in tutte le religioni”.
Una signora italiana non sposata, che aveva adottato una bambina russa con provvedimento emesso da un giudice degli Stati Uniti, ha chiesto al giudice italiano il riconoscimento di tale provvedimento con gli effetti dell’adozione legittimante. Con la sentenza in commento la corte di cassazione ha in sostanza negato la possibilità di ottenere l’adozione legittimante, riconoscendo al provvedimento americano solo l’efficacia attenuata di cui all’art. 44 lett. d) della vigente legge sull’adozione (legge 183/1981 e succ. modif.).
La sera di sabato, il giovane sacerdote colombiano Luis Carlos Orozco, di 26 anni, è stato assassinato con un colpo di arma da fuoco alla testa da un minorenne, a quanto sembra un sicario. Sono in corso le indagini per scoprire le cause dell'omicidio e i suoi mandanti. L'aggressione mortale è avvenuta nel parco di Rionegro di fronte a molti testimoni, che hanno aiutato a catturare l'assassino. Padre Luis Carlos Orozco Cardona era nel parco principale di Rionegro quando un ragazzo che compirà 18 anni tra due mesi gli ha sparato.
La Santa Sede ha annunciato questo lunedì la prossima celebrazione, lunedì 21 febbraio, del Concistoro Ordinario pubblico in cui si decideranno le date di canonizzazione di tre fondatori di Congregazioni religiose. Si tratta dei beati italiani Guido Maria Conforti e Luigi Guanella e della beata spagnola Bonifacia Rodríguez de Castro. Guido Maria Conforti (1865-1931) è stato Arcivescovo di Parma e ha fondato la Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere (noti come missionari saveriani). Luigi Guanella (1842-1915), sacerdote, ha fondato due Congregazioni, entrambe in aiuto degli emarginati durante la rivoluzione industriale: i Servi della Carità e l'Istituto delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Bonifacia Rodríguez de Castro (1837-1905) è la fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe, per la promozione sociale e cristiana delle donne operaie.
Le Filippine hanno una popolazione povera, ma dotata di una grande ricchezza da condividere con gli altri Paesi: la fede cattolica. Costretti dalla povertà ad emigrare, questi migranti diventano dei missionari. È quanto afferma mons. Roberto Calara Mallari, vescovo ausiliare di San Fernando. Mons. Mallari ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, evidenziando un legame tra i flussi migratori e il cosiddetto problema demografico, e prospettando una soluzione di carattere globale.
Qual è il contributo che i cristiani possono offrire alla costruzione dell'identità nazionale e all'integrazione europea? Vuole rispondere a questa domanda l’incontro annuale del Comitato Congiunto della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), che si svolgerà a Belgrado dal 17 al 20 febbraio. La riunione avrà luogo nella capitale della Serbia su invito di monsignor Stanislav Hocevar, Arcivescovo Metropolita di Belgrado e Presidente della Conferenza Episcopale Internazionale Santi Cirillo e Metodio. Il Comitato Congiunto, ricorda un comunicato, è stato istituito nel 1972 e ha il compito di provvedere a una supervisione della cooperazione fra KEK e CCEE. Comprende, oltre ai segretari generali dei due organismi, sette membri della KEK e sette membri nominati dal CCEE.
“Sono così felice, sopraffatta. In particolare, per il dono incomparabile di essere cristiana, di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, dove mi appassiona ogni giorno di più il dono della chiamata alla sequela”, ha affermato questo sabato la fondatrice del nuovo istituto di vita consacrata Iesu Communio. Le parole di suor Verónica María Berzosa Martínez sono risuonate nella Cattedrale di Burgos al termine dell'Eucaristia di azione di grazie a Dio Padre per la fondazione. La cerimonia è stata concelebrata dall'Arcivescovo, Francisco Gil Hellín, dal Nunzio della Santa Sede in Spagna, l'Arcivescovo Renzo Fratini, e dall'Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza Episcopale, il Cardinale Antonio María Rouco Varela.
“Riscoprire i disegni di Dio nell’oggi”, cogliere nell’Amore di Dio la chiave di lettura che apra alla comprensione della volontà di Dio, che vuole il bene dell’umanità facendosi vicino ad ogni uomo. Attorno a questo tema si sono radunati a Castel Gandolfo, dall’8 all’11 febbraio, 70 vescovi convenuti da ogni parte del mondo. Le loro riflessioni si sono svolte “sulla scia del carisma di Chiara Lubich, approvato dai Papi degli ultimi tempi, carisma che”, come ha affermato in apertura il cardinale Miloslav Vlk, moderatore del convegno, “è profondamente in sintonia con il carisma del vescovo”.
“Sono così felice, sopraffatta. In particolare, per il dono incomparabile di essere cristiana, di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, dove mi appassiona ogni giorno di più il dono della chiamata alla sequela”, ha affermato questo sabato la fondatrice del nuovo istituto di vita consacrata Iesu Communio. Le parole di suor Verónica María Berzosa Martínez sono risuonate nella Cattedrale di Burgos al termine dell'Eucaristia di azione di grazie a Dio Padre per la fondazione. La cerimonia è stata concelebrata dall'Arcivescovo, Francisco Gil Hellín, dal Nunzio della Santa Sede in Spagna, l'Arcivescovo Renzo Fratini, e dall'Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza Episcopale, il Cardinale Antonio María Rouco Varela.
Il nuovo governo del Pakistan “si impegni per l’autentico rispetto dei diritti umani nel Paese e per la tutela dello stato di diritto”: è quanto chiede la “Fondazione Masihi”, al nuovo esecutivo pakistano, dopo il rimpasto operato dal premier Raza Gilani. La Fondazione si occupa della difesa e della protezione delle minoranze religiose e attualmente fornisce assistenza legale e materiale ad Asia Bibi, la prima donna pakistana condannata a morte con l’accusa di blasfemia. Nel governo è stato confermato il Ministero per le Minoranze Religiose, ma la sua opera si annuncia piuttosto difficile: “Cosa potrà fare il Ministro Shahbaz Bhatti, se il governo di cui fa parte ha detto apertamente che non intende muovere un dito, ad esempio, per modificare la controversa legge sulla blasfemia?”, afferma Haroon Barket Masih, presidente della Fondazione Masihi.
Lunedì prossimo 21 febbraio, alle ore 12.00, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo, durante la celebrazione dell’Ora Sesta, il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di tre Beati: mons. Guido Maria Conforti, arcivescovo vescovo di Parma, fondatore della Pia Società di San Francesco Saverio per le missioni estere (Missionari Saveriani); don Luigi Guanella, fondatore della Congregazione dei Servi della Carità e dell’Istituto Figlie di Santa Maria della Provvidenza; Bonifacia Rodríguez de Castro, vergine, fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe.
La Chiesa festeggia oggi i Santi Cirillo e Metodio, apostoli dell’Oriente cristiano, compatroni dell’Europa. Ai due fratelli evangelizzatori di Tessalonica, Benedetto XVI ha dedicato la catechesi di un’udienza generale, nel giugno del 2009, e diverse riflessioni, in particolare nelle udienze che ogni anno riserva, per la festa, alle delegazioni bulgara e macedone.
Si è chiuso il grande raduno induista che ha richiamato circa due milioni di persone sulle rive del fiume Narmada. Sono proseguiti gli attacchi contro i cristiani; alcuni sadhu però hanno criticato questa violenza verbale. La testimonianza di padre George Thomas, e lo sfruttamento dei tribali da parte del governo.
La festa degli innamorati, celebrata oggi in tutto il mondo, è considerata “anti-islamica” dai musulmani malaysiani. I leader cristiani negano “legami” con la loro fede e invitano a non usare la giornata per manifestazioni di “ostilità”. Per la prima volta in Malaysia la Settimana mondiale per l’armonia interreligiosa.
La musica può portare la gente a scoprire il fascino sorprendente dell'Uomo che sta dietro il cristianesimo, Gesù Cristo, sostiene il metropolita ortodosso russo Hilarion Alfeyev. Il presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca lo ha affermato mercoledì intervenendo alla Catholic University of America di Washington, D.C. (Stati Uniti). Il metropolita, abile compositore, ha trattato il tema “Musica e fede nella mia vita e nella mia visione”, riconoscendo di essere “ben consapevole del numero minimo di giovani che ascoltano la musica classica, mentre quasi tutti ascoltano quella popolare”.
Siamo sicuri che Vincenzo Gioberti (1851-1852), protagonista fra i primi del nostro Risorgimento, sia stato, proprio come ci è stato raccontato, un acceso fautore della federazione italiana sotto la presidenza del Papa, e quindi guelfo che più guelfo non si può? Non è detto che le cose stiano così. Per dimostrarlo basta dare un’occhiata alle giravolte politiche del prete Gioberti, cominciando dal 1834. Da quando, cioè, Gioberti, il prete Gioberti, collabora alla rivista di Mazzini la Giovane Italia. Qualche mese fa un autorevole storico francese ha paragonato Mazzini agli odierni terroristi. Paragone azzeccatissimo. Rivoluzionario, carbonaro, acerrimo nemico della Chiesa, cospiratore, Mazzini non è un tipo qualsiasi; ed è evidente che non si può collaborare con un uomo così senza condividerne le idee. Tanto è vero che Gioberti è in un primo momento incarcerato, poi esiliato
La poligamia dovrebbe essere consentita, in quanto esercizio della libertà religiosa, secondo uno dei gruppi appartenenti ai mormoni in Canada. Negli ultimi mesi, il giudice Robert Bauman, della Suprema Corte di giustizia del British Columbia, ha ascoltato argomentazioni sulla questione della legalizzazione della poligamia. Secondo la comunità Bountiful, della Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni (FLDS), dai diritti religiosi sanciti dalla Carta dei diritti e delle libertà del Canada discenderebbe il diritto di poter avere più mogli.
Neppure l'arrivo della democrazia sembra aver stabilizzato il Nepal. Le continue tensioni fra le varie formazioni politiche e l'ex guerriglia maoista, guidata da Pushpa Kamal Dahal - detto "Prachanda", cioè il "terribile” - ha provocato una situazione di stallo, che si è sbloccata solo il 3 febbraio scorso dopo sette mesi di crisi con l'elezione da parte del parlamento di un nuovo primo ministro, Jhalanath Khanal, capo del partito comunista marxista-leninista NCP-UML. "La mia priorità è la formazione di un nuovo governo che sia in intesa con tutte le parti politiche, per concludere il processo di pace del Paese e scrivere la nuova costituzione nel tempo stabilito", così ha detto Khanal subito dopo la sua elezione all'agenzia AsiaNews (4 febbraio). "La Costituzione comprenderà le esigenze delle minoranze, delle comunità etniche e delle donne", ha aggiunto.
“Non possiamo più rimanere indifferenti di fronte a quanto oggi accade in Italia nei confronti del mondo femminile”. E' una constatazione e un appello quelli lanciati questa domenica da piazza del Popolo, a Roma, da suor Eugenia Bonetti, da anni in prima linea contro la tratta degli esseri umani. Missionaria della Consolata per 24 anni in Kenya, che al suo ritorno nel 1993 ha iniziato a lavorare in un Centro d’ascolto della Caritas di Torino, dove ha conosciuto “il mondo della notte e della strada”, la religiosa ha voluto unire la sua voce a quella delle migliaia di donne riunitesi questa domenica nella Capitale, ai piedi del Pincio, per protestare dopo lo scandalo del caso Ruby e chiedere il rispetto della loro dignità e dei loro diritti.
I dottori Ammar Hayani e Sharad M. Salvi del reparto di Ematologia pediatrica-Oncologia dell' Advocate Hope Children's Hospital and Christ Medical Center di Oak Lown (Illinois), insieme al dottore David Morgan del reparto di Radioterapia oncologica dello stesso ospedale, hanno pubblicato il primo rapporto su un trapianto autologo di sangue del cordone ombelicale per la cura della leucemia linfoide acuta in una bambina, con la collaborazione del dottor Eberhard Lampeter del Dipartimento di Patologia della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota). L'annuncio è avvenuto su Pediatrics[1], il prestigioso mensile ufficiale dell'Associazione Americana di Pediatria. La paziente E.M. è una bambina di 6 anni, che all'età di 3 aveva iniziato a manifestare emorragie e splenomegalia, valori altissimi di leucociti, bassi di emoglobina e, soprattutto, di piastrine. L' esame del midollo osseo mostrava un 94% di linfoblasti immaturi con morfologia L-1.Vi è presenza di proteine oncogene (CD45), caratteristiche della forma linfoblastica (CD10) o di parziale differenziazione cellulare (CD19 e CD20): purtroppo, i segni di una leucemia linfoblastica acuta.
Gli italiani sono “gli azzurri”. Nessuno sa che con i 150 anni dell’Italia unita, si festeggiano anche i 100 anni dell’ “azzurro” come colore nazionale. Viene dall’iconografia mariana e la dinastia sabauda ne fece un suo simbolo. Scrive Luigi Cibrario, storico della monarchia: “quel colore di cielo consacrato a Maria è l’origine del nostro color nazionale”. Tutto cominciò il 21 giugno 1366. Amedeo VI di Savoia salpa da Venezia per la Terra Santa, per la crociata voluta da papa Urbano V e sulla sua nave ammiraglia – accanto al vessillo dei Savoia – fa sventolare uno stendardo azzurro con una corona di stelle attorno all’ immagine della Madonna, per invocare “Maria Santissima, aiuto dei cristiani”. L’azzurro di quel vessillo mariano fu ripreso da alcuni cavalieri sabaudi che, in onore alla Santa Vergine, cinsero delle sciarpe azzurre sull’uniforme.
Un microfono aperto per amplificare nel mondo la voce dei Papi, raccontare la vita delle Chiese di ogni angolo del pianeta, difendere la fede cristiana da chi la considera superata o scomoda. Sono 80 anni che generazioni di giornalisti, di tecnici e di altre maestranze si mettono ogni giorno al lavoro alla Radio Vaticana per assolvere a questo preciso servizio. Con Benedetto XVI, sono sette i Pontefici che si sono avvalsi di questo strumento, che il primo fra loro, Pio XI, definì un “poderoso mezzo materiale per la diffusione dell’Idea”, cioè il Vangelo.
All'Angelus Benedetto XVI ricorda il Vangelo di oggi nel quale Gesù proclama la nuova Legge, la Torah. Gesù dice di non essere venuto tra gli uomini per abolire la Legge ma per dare il pieno compimento. Rivolgendosi ai suoi discepoli, aggiunge che se la loro giustizia non supererà quella degli scrivi e dei farisei, non entreranno nel regno dei cieli.
Una società più cristiana avrebbe potuto evitare episodi dolorosi come quello che la scorsa settimana è costato, a Roma, la vita a quattro bambini rom. Portando la nuova legge Gesù non abolisce la legge “dei nostri fratelli ebrei”, ma “‘riempie’ i comandamenti con l’amore di Dio, con la forza dello Spirito Santo che abita in Lui. E noi, attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all’azione dello Spirito Santo, che ci rende capaci di vivere l’amore divino”.
Padre Gabriele Amorth, l'autorevole esorcista convinto che Villa San Martino ad Arcore potrebbe essere soggetta ad una "maledizione", è tra gli ospiti della puntata di oggi - sabato 12 febbraio - di "Chiambretti Night" in onda su Canale 5 a mezzanotte.
Il portavoce della Santa Sede ha smentito l'ipotesi che Benedetto XVI stia preparando un documento per limitare il rinnovamento liturgico promosso dal Concilio Vaticano II. Spiegando alcune informazioni diffuse dalla stampa, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa vaticana, ha osservato che “è da tempo allo studio un Motu Proprio per disporre il trasferimento di una competenza tecnico-giuridica - come ad esempio quella di dispensa per il matrimonio 'rato e non consumato' - dalla Congregazione per il Culto Divino al Tribunale della Sacra Rota”.
Concepire un bambino per usarlo – anche se è per una cura – non è rispettoso della sua dignità”, hanno affermato dieci Vescovi delle province della Francia occidentale in un comunicato reso pubblico questo martedì dalla Conferenza Episcopale Francese. I Vescovi – tra cui monsignor Pierre d'Ornellas, Arcivescovo di Rennes e presidente del gruppo di lavoro episcopale sulla bioetica – rispondono in questo modo alla nascita del primo “bebè farmaco” in Francia, il 26 gennaio. Si tratta di un bambino selezionato geneticamente tra molti embrioni e le cui cellule staminali raccolte dal cordone ombelicale al momento della nascita dovrebbero permettere di curare un fratello maggiore che soffre di una grave malattia genetica.
Non c'erano riusciti neppure i Mongoli nel XIV secolo, quando uccisero 40 monaci ed altri 400 fedeli, ma forse ci sta riuscendo la Turchia del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, cioè a far scomparire uno dei più antichi conventi cristiani in assoluto al mondo. Stiamo parlando del monastero siro-ortodosso di Mor Gabriel [1] o "Dayro d-Mor Gabriel", chiamato "Deyrulumur" in turco e situato nella regione di Turabdin (o Tur Abdin), nel sudest dell'Anatolia. Il convento porta il nome di Mor Gabriel (634-668), vescovo di Turabdin, noto per la sua testimonianza di santità e la sua attività di taumaturgo.
Nel grande raduno in corso nel Madhya Pradesh molti poster denigravano il cristianesimo, l’islam e le opere di carità di Madre Teresa. Timori per le conseguenze della propaganda estremista nei confronti dei cristiani una volta che il kumbh sarà concluso.
Gli incidenti contro i fedeli, soprattutto nel Punjab centrale, aumentano a un ritmo allarmante. La polizia e la magistratura “coprono” delitti e soprusi per timore dei signorotti musulmani locali. Un giovane ucciso dai datori di lavoro, e la polizia non voleva accettare la denuncia del padre.
Il primate lascia la guida dei greco-cattolici di Kiev e racconta la situazione nel Paese, dove le autorità continuano a strizzare l’occhio ai russo-ortodossi e a ignorare gli altri.
Oggi è la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes e 19.ma Giornata Mondiale del Malato. Nel servizio, Fausta Speranza ci ricorda alcuni momenti del Pontificato di Benedetto XVI dedicati in particolare alla Vergine di Lourdes.
Offrite alla società una testimonianza cristiana “luminosa e coerente” mostrando al mondo che la verità è “bellezza”. E’ l’invito lanciato dal Papa ai consacrati il 2 febbraio scorso nella Festa della Presentazione del Signore al Tempio. Ed è un appello accolto in modo particolare dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
Sono state confermate le previsioni della vigilia del raduno di estremisti indù Narmada Samajik Kumbh che si concluderà domani e che sta riunendo due milioni di persone nello Stato del Madhya Pradesh: il portavoce della Chiesa cattolica nell’area, infatti, riferisce di duri attacchi anticristiani e antimusulmani.
La situazione dei cristiani in Punjab diviene sempre più critica. E’ quanto denuncia all'agenzia AsiaNews padre Joseph Xavier, di Lahore. “Gli incidenti contro i cristiani stanno aumentando a un ritmo allarmante. Il Punjab centrale è l’area più colpita. Negli ultimi tre anni ci sono stati più di 35 incidenti, e la maggior parte di essi non è stata denunciata, a causa dell’influenza che i signorotti locali hanno nelle rispettive zone, e all’influenza dei parlamentari locali. Hanno in mano polizia e magistrati; girano liberamente dopo aver ammazzato o rubato. Questo problema richiede un’attenzione speciale, altrimenti questo fenomeno diventerà ancora più frequente. I cristiani non sono sicuri, molti sono forzati a convertirsi all’islam per salvarsi.
Gli iracheni sono preoccupati del fatto che l’Egitto possa diventare un nuovo Iraq: così l’arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako, racconta all'agenzia Sir l’atmosfera che si sta vivendo nel suo Paese, che segue con allarme le proteste in corso in Egitto dal 25 gennaio scorso. “L’Egitto è un Paese che ha grande influenza nel mondo arabo e se dovesse cadere in mani estremiste islamiche ci sarebbero conseguenze per tutti i cristiani nell’area – ha specificato il presule – e il Medio Oriente è un vulcano che fa paura, con focolai di rivolte un po’ ovunque, che si sono estese dall’Iraq e la Tunisia all’Egitto e, a poco a poco, in Giordania, Yemen e Siria”.
35 cristiani iracheni rimasti feriti nell’attentato alla chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Bagdad, del 31 ottobre, si sono oggi recati in pellegrinaggio alla Grotta delle Apparizioni di Lourdes nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Madonna di Lourdes e la sua prima apparizione a Bernadette. La delegazione di pellegrini iracheni (arrivati in Francia subito dopo l’attentato per cure mediche) - riferisce l'agenzia Sir - è stata invitata dal Santuario di Lourdes e dall’Opera d’Oriente a partecipare alla messa internazionale che si sta celebrando e alle processioni previste invece nel pomeriggio.
L’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp) ha messo on line ieri un sito dedicato alla beatificazione di Giovanni Paolo II, che avverrà a Roma il primo maggio. All’indirizzo www.jpiibeatus.org o www.operaromanapellegrinaggi.org si possono trovare, riferisce l'agenzia Sir, pagine per ora in italiano, inglese e polacco (presto anche in spagnolo e tedesco) con indicazioni pratiche sul viaggio e sull’alloggio, informazioni logistiche e legate alle iniziative in programma, un aggiornamento in diretta sulla viabilità, un’area multimediale dedicata alla stampa. Inoltre, il sito offre la possibilità di seguire gli eventi in streaming e fornisce i link ai principali partner dell’organizzazione, come le amministrazioni locali. Per coloro che parteciperanno alla cerimonia sono previste visite guidate e lo “Special JPII Pass” per muoversi in città.
“La morte di Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul è come un macigno che ci pesa sul cuore e ci invita ad un grave esame di coscienza, ciascuno per la sua parte di responsabilità”. Lo ha detto mercoledì sera il Cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa per la diocesi di Roma, nella Veglia di preghiera celebrata nella basilica Santa Maria in Trastevere.
C’è sdegno in Indonesia per il moltiplicarsi delle violenze e dell’odio interreligioso; la società civile punta il dito contro il governo e le autorità, accusate di essere incapaci di garantire la sicurezza dei cittadini. Tra gli ultimi episodi registrati c’è quello del 6 febbraio scorso a Banten, nell’isola di Java, in cui sono stati uccisi tre Ahmadi, e quello di due giorni fa contro la comunità musulmana, cui si sono accompagnate devastazioni contro tre chiese, un orfanotrofio e un centro sanitario cristiani nella reggenza di Temanggung, Java centrale.
Chiese cattoliche e protestanti sotto la protezione della polizia nel timore di scontri. Ogni cinque minuti arriva un autobus pieno di fedeli e sadhu. Il raduno indù vuole eliminare il lavoro dei missionari cristiani accusati di conversioni forzate.
Nata il 12 febbraio del 1931 la Radio Vaticana taglia il nastro degli ottanta anni e guarda avanti. Al suo anniversario e alle attività celebrative è stata dedicata la conferenza di presentazione oggi nella sala conferenze dei Musei Vaticani, alla presenza del cardinale Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, di mons. Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, dI padre Lombardi, Direttore della Radio Vaticana e del prof. Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. Per l’occasione è stato inaugurato uno spazio espositivo allestito nell’atrio d’ingresso dei Musei Vaticani.
La società deve tornare ad essere “educante”. E' quanto ha detto l’Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), il Cardinale Angelo Bagnasco, intervenendo l'8 febbraio alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova, durante l'incontro dal titolo “L'emergenza educativa”.
Nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, sul tema “Proporre le vocazioni nella Chiesa locale”, Benedetto XVI sottolinea la corresponsabilità dell’intera comunità ecclesiale, a partire dai vescovi, per promuovere e sostenere gli “operai della messe”
Gli abusi e le violenze contro in cristiani in Pakistan non accennano a placarsi. Questa volta la vittima è Imran Masih, un giovane cristiano del Punjab, torturato e ucciso dal suo datore di lavoro, un ricco proprietario terriero musulmano. Ha denunciato l'accaduto all'agenzia Fides la “All Pakistan Minorities Alliance” (APMA), un'organizzazione impegnata nella tutela dei diritti delle minoranze. “Tali episodi si susseguono in un contesto di discriminazione sociale e religiosa, in cui i ricchi musulmani pensano di poter disporre della vita dei cristiani, che sono ultimi nella scala sociale, sono trattati come oggetti e sono vittime indifese delle violenze”, ha dichiarato l'organizzazione. Imran Masih, 24 anni, residente nel villaggio di Nut Kallan, era impiegato da due anni come autista presso Mohammad Masood, un ricco possidente del distretto di Gujranwala, nel Punjab. Sabato 5 febbraio, Imran non si è recato al lavoro per motivi di salute. Il giorno dopo, al suo ritorno, è stato percosso e torturato fino alla morte.
Libri, trasmissioni televisive e film ci spiegano che il mondo finirà il 21 dicembre 2012. Lo assicura, dicono, una profezia degli antichi Maya. Che cosa c’è di vero?
Il cristiano deve nutrirsi di preghiera e vivere con fedeltà la propria adesione a Cristo attravero una condotta moralmente coerente. E' quanto ha ricordato questo mercoledì Benedetto XVI durante l'Udienza generale nell’Aula Paolo VI dedicata a san Pietro Canisio, gesuita e teologo olandese del Cinquecento. Proseguendo il ciclo di catechesi sui dottori della Chiesa, il Pontefice si è soffermato in particolare sull'operato e l'eredità spirituale di questo “autentico evangelizzatore” il cui tratto specifico è stata soprattutto “una profonda amicizia personale con Gesù”.
Questo mercoledì, Benedetto XVI ha rivolto un incoraggiamento speciale all'Associazione “Nuovi Orizzonti” da sempre impegnata nel campo dell’accoglienza, del reinserimento e della prevenzione, con particolare attenzione al disagio giovanile. “Saluto voi, membri dell’Associazione Nuovi Orizzonti – ha detto il Papa al termine dell'Udienza generale nell'Aula Paolo VI – e, mentre vi incoraggio a proseguire nell'attuazione di un coraggioso apostolato in favore dei fratelli in difficoltà, vi esorto a testimoniare il Vangelo della carità, diffondendo la luce, la pace e la gioia di Cristo risorto”.
All’udienza generale in Aula Paolo VI, Benedetto XVI si è soffermato sulla figura del gesuita olandese San Pietro Canisio, tra i protagonisti del Cinquecento cattolico, in particolare in terra tedesca. Il Papa ha ribadito che la vita cristiana cresce grazie alla preghiera e ad una profonda amicizia con Gesù. Quindi, ha invitato i fedeli a seguire, come San Pietro Canisio, una condotta di vita moralmente coerente per vivere con fedeltà la propria adesione a Cristo.
La beatificazione di suor Maria Clara del Bambino Gesù (1843-1899) avrà luogo il 21 maggio nello Stadio di Restelo di Lisbona (Portogallo). Lo ha annunciato questo lunedì la Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell'Immacolata Concezione (CONFHIC), fondata dalla futura beata, secondo quanto ha reso noto l'agenzia Ecclesia. In un comunicato, la Congregazione dice di attendersi “un numero significativo di partecipanti, non solo dal Portogallo, ma con delegazioni dai 14 Paesi” in cui opera questa realtà.
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, è intervenuto oggi su due questioni rispondendo alle domande di alcuni giornalisti: la cosiddetta “confessione per iPhone” e la preparazione di un Motu Proprio per il trasferimento di una competenza tecnico-giuridica dalla Congregazione per il Culto Divino al Tribunale della Rota Romana.
All’udienza generale Benedetto XVI illustra la figura di san Pietro Canisio, proclamato dottore della Chiesa da Pio XI. In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano, è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con lui.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima (6° domenica del tempo ordinario) da Radio Vaticana.
«C’è chi dice che la vita è una malattia trasmessa per via sessuale, mortale al cento per cento. È questo che si è voluto affermare uccidendo Eluana Englaro?». In occasione del secondo anniversario della morte di Eluana Englaro, ripubblichiamo l'intervista a Giancarlo Cesana, leader laico di Cl.
Il Führer considerava il cristianesimo il peggior danno subito dall’umanità e giudicava devastante l’azione della Chiesa contro il nazismo, perciò voleva distruggerla. La sintonia del leader nazista col bolscevismo.
Intervista a Theobald Beer, 81 anni, sacerdote cattolico, autore di un libro che rivoluziona le tesi correnti su Lutero. Sfatati molti luoghi comuni: il monaco di Wittenberg disprezza Agostino, non è occamista, è contraddetto da Melantone. Ma il vero problema è la sua lacunosa cristologia.
Pubblichiamo il testo della conversazione che Gianpaolo Barra, direttore de "Il Timone", ha tenuto a Radio Maria giovedì 23 novembre 1999, durante la "Serata Sacerdotale", condotta da don Tino Rolfi. Conserviamo lo stile colloquiale e la divisione in paragrafi numerati, utilizzata per i suoi appunti dall' autore.
La recensione strictu sensu di questo volume (Mario Prignano, Urbano VI. Il papa che non doveva essere eletto, Marietti 1820) è presto fatta. È la storia di un papato durato circa undici anni; un papato drammatico per le circostanze in cui ha avuto inizio e ancora più terribile per come si è svolto e per le conseguenze cha ha avuto. Non voglio togliere al lettore il piacere di seguirne le complicare ed avvincenti evoluzioni attraverso le pagine documentate e ben scritte (l’autore è un giornalista e lo si sente) di Mario Prignano. Tuttavia qualche informazione va data.
Nessun morto, ma decine di persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Sospetti sul nuovo gruppo armato nato dalla scissione del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf). Domani nuova seduta dei colloqui di pace tra Milf e governo filippino.
Il primo maggio Bendetto XVI beatificherà a Roma il suo predecessore, Karol Wojtyla. Per cercare di comprendere meglio le virtù e la santità di Giovanni Paolo II, ZENIT ha deciso di pubblicare diverse testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e frequentato. Iniziamo con l’intervista a don Mariusz Frukacz, sacerdote dell’arcidiocesi di Częstochowa nonchè redattore del settimanale cattolico “Niedziela” e corrispondente diocesiano della Agenzia Cattolica d’Informazione.
Il Cardinale Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha affermato che “i tempi sono cambiati” da quando ha chiesto uno studio sulla necessità del celibato obbligatorio per i sacerdoti, nel 1970, e ha ribadito di non aver mai chiesto l'abolizione di questa pratica della Chiesa. Il porporato firmò come l'attuale Papa, Joseph Ratzinger, un memorandum ai Vescovi tedeschi di un gruppo di nove teologi, tra cui Karl Rahner, Otto Semmelroth e Karl Lehmann, chiedendo uno studio sull'obbligatorietà del celibato.
In vista della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio prossimo, la Diocesi di Roma ha aperto una pagina web ufficiale dedicata all'evento, www.Karol-Wojtyla.org. Il portale, disponibile in sei lingue – italiano, spagnolo, francese, inglese, polacco e rumeno –, vuole raccogliere tutte le informazioni sul Pontefice, sulla causa di beatificazione e sulle cerimonie e gli eventi legati ad essa. La pagina web offre un'ampia documentazione sul processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, nonché iniziative che sorgono nel mondo e la preghiera per implorare grazie attraverso l'intercessione del futuro beato.
Indù e cristiani nepalesi protestano contro la denuncia fatta da Kamal Thapa, responsabile del partito monarchico Rastriya Pratajatantra Party, secondo il quale vi sarebbero un milione di conversioni forzate dall’induismo al cristianesimo, dalla fine della monarchia. Per i leader religiosi queste accuse sono false e ledono i rapporti tra le due fedi. Thapa ha denunciato le conversioni forzate lo scorso 29 gennaio a margine di una conferenza organizzata dalla comunità musulmana di Bhaktapur. Secondo i media laici nepalesi - riferisce l'agenzia AsiaNews - queste dichiarazioni servono a creare divisioni tra la minoranza cristiana e musulmana, di recente unite nelle proteste contro il divieto di sepultura nell’area del tempio indù di Pashupati (Kathmandu). Keshav Chaulagain, responsabile della World Hindu Foundation, si dissocia dalle accuse di Thapa.
Migliaia di fedeli musulmani inferociti hanno attaccato tre chiese, un orfanotrofio cristiano e un centro sanitario. Le violenze sono avvenute stamani dopo la decisione di un tribunale su un controverso caso di blasfemia. L’attacco anticristiano si è concluso solo con l’intervento della polizia in tenuta antisommossa. Dal canto suo, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha chiesto all’Unione europea di agire in difesa dei cristiani perseguitati.
Sono passati cinque anni dalla morte di don Andrea Santoro, cinque anni da quella domenica 5 febbraio 2006, quando la minoranza cristiana che vive in Turchia ha ricevuto un colpo terribile, destinato purtroppo a non rimanere isolato. Erano passate da poco le 15, quando le televisioni locali diedero la notizia che un prete italiano era stato ucciso a Trebisonda, Trabzon in turco, città sul Mar Nero un tempo nota per il suo cosmopolitismo e per la sua tolleranza, oggi culla dell’ultra nazionalismo. Don Andrea Santoro, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, è stato ucciso mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria. Tre giovani sono entrati nella chiesa per infastidirlo. Poi due sono usciti e il terzo, il killer, gli ha urlato «Allah-o-Akbar» e ha aperto il fuoco. Tre colpi di pistola hanno raggiunto i polmoni e per lui non c’è stato nulla da fare. L’assassino si chiama Ouzan Akdil e ai tempi aveva appena 16 anni. Le autorità turche lo catturarono poche ore dopo a casa dello zio, dove Ouzan si era rifugiato. Processato per direttissima, reo confesso, è stato condannato a 18 anni e 10 mesi di carcere, che sta scontando.
Un botto e la domenica divertente in compagnia degli amici, a sgommare in un rally secondario, si è trasformato in dramma. La domenica mattina del 6 febbraio resterà per sempre impressa nella mente di Robert Kubica, uscito di strada al volante della sua Skoda Fabia S2000, una vettura noleggiata per disputare il rally di Andora, vicino a Savona. L’impatto contro il guard-rail, la lama che attraversa la vettura come se fosse di burro e ferisce al braccio e alla gamba il pilota polacco, sono una immagine drammatica che difficilmente verrà rimossa dalla mente dei soccorritori.
Per mons. Moras il rapporto, sulle violenze anticristiane nel Karnataka, è superficiale, atto a creare divisioni e a ledere i diritti dei cristiani, e chiede nuove e obiettive indagini. Sajan George, del Global Council of Indian Christians vuole accusare la Commissione per “ingiuria e diffamazione” anticristiana.
Picchiato a sangue il parroco della chiesa cattolica. Incendiata anche una camionetta della polizia e distrutto il tribunale di Temanggung. L’ira della folla scatenata da una sentenza di blasfemia troppo leggera ( 5 anni di prigione al posto della pena di morte).
Le richieste di libertà e dignità che hanno provocato gravi disordini in Tunisia e in Egitto influenzeranno il futuro del dialogo tra musulmani e cristiani, affermano i Vescovi nordafricani. La Conferenza Episcopale della Regione Nordafricana (CERNA) si è riunita ad Algeri la scorsa settimana per analizzare “la gravità degli eventi che stanno avendo luogo nel mondo arabo” per “compiere un primo discernimento”. Il comunicato finale dell'incontro di cinque giorni, terminato mercoledì scorso, ha affermato che nei movimenti sociali i Vescovi riconoscono “una richiesta di libertà e dignità, in particolare da parte delle giovani generazioni della regione”.
Un analisi sui messaggi del Sacro Cuore di Gesù.
Una giornata di condivisione e di gioia in nome dell’amore di Cristo e dell’aiuto ai giovani emarginati. E’ la festa di “Nuovi Orizzonti”, che si è svolta ieri pomeriggio a Roma per celebrare il riconoscimento pontificio come “associazione internazionale dei fedeli”, ottenuto venerdì scorso. Un pomeriggio di spiritualità e preghiera, culminato con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinal Stanislaw Ryłko, ma anche di musica, con i concerti di Andrea Bocelli e Nek.
L’educatore cristiano sia espressione d’amore e testimone della verità: è l’esortazione rivolta da Benedetto XVI ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per l’Educazione cattolica, ricevuti stamani in udienza in Vaticano. Il Papa ha messo l’accento sull’urgenza per la Chiesa di rispondere alla sfida dell’emergenza educativa nei seminari come nelle scuole. Quindi, ha ribadito che in un tempo segnato dal relativismo, la verità va annunciata con “fedeltà coraggiosa e innovativa”. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal cardinale prefetto del dicastero, Zenon Grocholewski.
Riunione di emergenza in prefettura a Roma dopo la tragedia, la notte scorsa, nel campo abusivo di via Appia Nuova nella quale in un rogo scoppiato all’interno di una baracca sono morti quattro fratellini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni. Le autorità capitoline chiedono l’accelerazione degli ultimi sgomberi previsti dal piano Nomadi e poteri speciali per fronteggiare la situazione. “Il presidente della Repubblica Napolitano – ha detto il sindaco Alemanno – visiterà i famigliari delle vittime”. Intanto cordoglio è stato espresso dal cardinale vicario Agostino Vallini che invoca condizioni di vita dignitose e sicure per i nomadi, “procedendo a un graduale inserimento e al superamento dei campi rom. Il consiglio d’Europa definisce il fatto “una tragedia annunciata che ricorda le condizioni nelle quali molti cittadini rom vivono in Europa”. Paolo Ondarza ha sentito Gianluigi de Palo, assessore alle politiche per la Famiglia, l’educazione e i giovani del Comune di Roma.
Di fronte alle notizie sulla persecuzione dei cristiani in varie parti del mondo, l'Arcivescovo di San Paolo, il Cardinale Odilo Scherer, ha invitato i cattolici in Brasile, dove non c'è un'aperta persecuzione, a non scoraggiarsi per possibili pressioni e preconcetti. “Sono frequenti le notizie di attentati contro i cristiani in cui molti perdono la vita, perfino nelle chiese durante le celebrazioni, come è accaduto a Baghdad, in Iraq, o la notte di Capodanno in Egitto”. “Sono martiri, testimoni di Cristo; non perché si sono immolati per una causa, ma perché sono stati perseguitati e uccisi per la loro fede. In tutti i periodi della storia del cristianesimo ci sono stati martiri. Oggi non è diverso”, ha dichiarato il porporato in un articolo sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”.
Ricevendo questo lunedì mattina in udienza i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), il Papa ha sottolineato l'importanza della presenza di Dio nel contesto del sapere. “Il beato John Henry Newman parlava di 'circolo del sapere', circle of knowledge, per indicare che esiste un’interdipendenza tra le varie branche del sapere”, ha spiegato citando il Cardinale inglese che ha beatificato durante il suo viaggio nel Regno Unito nel settembre scorso. “Ma Dio e Lui solo ha rapporto con la totalità del reale”, ha aggiunto; “di conseguenza eliminare Dio significa spezzare il circolo del sapere”.
Le comunità cristiane in Indonesia informano di molteplici attacchi a chiese e luoghi di culto nel 2010, mentre i funzionari delle Nazioni Unite chiedono la fine della violenza settaria e delle leggi discriminatorie che portano a un conflitto tra le religioni. Theophilus Bela, segretario generale dell'Indonesian Committee on Religion and Peace e presidente del Jakarta Christian Communication Forum, ha fatto parte di una delegazione che si è recata negli Stati Uniti il mese scorso per rendere nota la persecuzione contro i cristiani nel suo Paese. La delegazione ha incontrato leader religiosi, membri del Governo della Casa Bianca, del Consiglio di Sicurezza Nazionale e del Dipartimento di Stato, funzionari delle Nazioni Unite. Bela ha sottolineato che Navanathem Pillay, Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha confermato che gli attacchi alle religioni minoritarie in Paesi come Egitto, Nigeria, Pakistan e Indonesia dovrebbero servire per risvegliare le autorità di ogni luogo per combattere il crescente fanatismo. Il compito di tutti i Paesi, ha indicato, è difendere la libertà religiosa sradicando la violenza settaria e le leggi discriminatorie che possono provocare conflitti.
Strano destino quello della Legge 40, colpita da una sorta di accanimento giudiziario che sta cercando di smontarla pezzo per pezzo, come se rappresentasse l’ostacolo più grosso per la realizzazione della felicità coniugale e familiare. Eppure gli obiettivi della legge sono semplici e chiari: è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA), che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito, allo scopo di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall’infertilità umana.
“Gettare la rete del Vangelo nel mare agitato del nostro tempo” ed essere “operai nella messe della storia”: è questa la missione che Benedetto XVI ha affidato ai cinque nuovi Vescovi - tre Segretari di Dicasteri vaticani e due Nunzi apostolici - ordinati sabato 5 febbraio, nel presiedere una concelebrazione eucaristica nella Basilica Vaticana. I nuovi presuli sono: mons. Savio Hon Tai-Fai, cinese, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, eletto Arcivescovo titolare di Sila; mons. Marcello Bartolucci, italiano, Segretario della Congregazione delle Cause dei Santi, eletto Arcivescovo titolare di Bevagna; mons. Celso Morga Iruzubieta, spagnolo, Segretario della Congregazione per il Clero, eletto Arcivescovo titolare di Alba Marittima; mons. Antonio Guido Filipazzi, italiano, Nunzio Apostolico, eletto Arcivescovo titolare di Sutri; mons. Edgar Peña Parra, venezuelano, Nunzio Apostolico in Pakistan, eletto Arcivescovo titolare di Telepte.
L’islam è di nuovo alla ribalta dell’attenzione mondiale, con le manifestazioni per una maggior democrazia in Tunisia, Egitto, Algeria, Giordania, Yemen, mentre in Libano sta prendendo piede un governo che si prevede dominato dagli Hezbollah. Dove sboccheranno questi movimenti popolari? Verso governi democratici o guidati dagli estremisti islamici come in Iran? L’Egitto, con i suoi 80 milioni di abitanti, è il più importante paese arabo-islamico del Medio Oriente; se andasse nella direzione dei Fratelli Musulmani, per Israele e l’Europa sarebbe un disastro di proporzioni inimmaginabili. Impossibile fare previsioni, ma le guide dei popoli islamici, culturali, religiose e politiche, dovrebbero rispondere a questo interrogativo: i popoli dell’islam, che si avvicinano al miliardo e mezzo di fedeli, vogliono entrare nel mondo moderno, portando il contributo dei loro valori umani e religiosi, o allontanarsene per creare una società alternativa?
Il 7 novembre scorso Benedetto XVI era a Barcellona per la Messa di Dedicazione della chiesa della Sagrada Familia, proclamata così Basilica minore. La costruzione dello straordinario edificio fu pensata e iniziata 128 anni fa da Antoni Gaudì, per il quale è in corso la Causa di Beatificazione. “Un architetto geniale e cristiano coerente”: così, lo ha ricordato Benedetto XVI parlando di “sbocco della storia della terra catalana che ha dato una moltitudine di santi e di fondatori, di martiri e di poeti cristiani”. Tre mesi dopo la visita del Papa, Fausta Speranza ha incontrato alla Sagrada Familia, Rosaria Fueyo Bros, una delle guide turistiche che ha vissuto la visita del Papa e che racconta come sia cambiato il modo in cui la città di Barcellona e tutto il territorio catalano guardano alla celebre costruzione incompiuta di Gaudì.
Fummo una generazione irriverente, trasgressiva. Negli anni Settanta chi non ha fatto scioperi e okkupazioni? Il “vietato vietare”, il sei politico, poi gli spinelli, gli amorazzi usa e getta, il fanatismo ideologico, la violenza politica, i capetti intolleranti circondati di “compagne” adoranti. Una generazione obbedientissima – come la giudicò Pasolini – ai padroni del pensiero dominante che la volevano rivoluzionaria. Poi alcuni di noi hanno incontrato dei padri e hanno disobbedito ai padroni. Abbiamo sperimentato la vera libertà. Ci siamo avventurati in terre sconosciute, abitate da una bellezza mai immaginata, abbiamo sperimentato l’amicizia, l’autenticità, il gusto di una vita diversa. Senza neanche metterlo a tema, seguendo il fascino di Gesù Cristo, ci siamo trovati a vivere lo splendore della castità, fra ragazzi e ragazze, e perfino a intuire la poesia rivoluzionaria della verginità. Meravigliati da quanto era bello il volto della propria ragazza non ridotta a preda, a oggetto su cui sfogare la propria violenta solitudine. E’ la sovrana e lieta libertà dei figli di Dio per cui Francesco d’Assisi poteva dire: “dopo Dio e il firmamento: Chiara”. E nel Testamento di Chiara si legge: “Francesco, nostra unica consolazione e sostegno, dopo Dio”.
Tra i tanti corsi e ricorsi storici della nostra epoca, assistiamo pure ad un rilancio del naturalismo in ambito evoluzionista ad opera soprattutto di scienziati e filosofi neodarwiniani e ultradarwiniani, i quali hanno lo scopo dichiarato di rendere inutile sul piano scientifico l’ipotesi dell’esistenza di Dio e di un Creatore intelligente. Storicamente, il naturalismo ha avuto fortuna nella prima metà del XX secolo in ambiente statunitense come concezione del mondo che rifiuta pregiudizialmente l’esistenza di entità extranaturali o sovrannaturali e che pertanto non è disposta a prendere in considerazione argomentazioni che non siano empiricamente fondate. Si tratta, in altre parole, di un’impostazione culturale che considera validi soltanto i concetti provenienti dalle scienze naturali e che assegna a quest’ultime un potere conoscitivo superiore a qualunque altro. Nella seconda metà del secolo scorso, tuttavia, il naturalismo filosofico anglosassone ha perso decisamente vigore in favore della filosofia pragmatista; e ciò anche perché è prevalsa la consapevolezza dei limiti del sapere scientifico e dell’impossibilità di attribuire ai soli risultati delle scienze naturali il carattere di vera conoscenza.
L’Independent, quotidiano anglosassone, titola il 31 gennaio: “A centinaia lasciati morire disidratati negli ospizi”! Secondo un’indagine riportata dal giornale, 650 anziani sono morti per carenza di liquidi e 157 di fame negli ultimi 5 anni nelle case di riposo inglesi. Neil Duncan-Jordan, del Sindacato Pensionati commenta così sul quotidiano: “A fronte di una quota di 600-800 sterline a settimana, nessuno ti aiuta a mangiare, nessuno ti fa cambiare posizione nel letto, ricevendo un trattamento di serie B”. Insomma, la vita dell’anziano è difficile anche in Gran Bretagna, e le politiche sociali fanno acqua anche lì.
Durante l'ncontro con l'ambasciatore d'Austria presso la Santa sede, il Papa ha ribadito alcuni punti del suo discorso a tutti gli ambasciatori presso la Santa sede che lo hanno incontrato il 10 gennaio scorso: libertà religiosa, difesa delle radici e della cultura cristiana, tutela della famiglia le richieste .
I cristiani devono essere sale, per dare sapore al mondo, e luce per rischiarare le tenebre. Lo ha detto questa domenica Benedetto XVI in occasione della tradizionale preghiera domenicale dell'Angelus prendendo spunto dal Vangelo di Matteo. “I discepoli del Signore – ha ricordato il Papa affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano – sono chiamati a donare nuovo 'sapore' al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la 'luce vera che illumina ogni uomo' (Gv 1,9)”.
L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, ha organizzato un Convegno nazionale dal titolo “L’esperienza religiosa dell’umanità tra libertà e manipolazione” che si terrà a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, il 16 febbraio, dalle 9.30 alle 17.30. L'incontro affronterà i temi della libertà religiosa e gli argomenti relativi alle manifestazioni di quei culti estremi che utilizzano il sacro a fini meramente strumentali. Tale iniziativa s’inquadra nell’attività che da diversi anni la Comunità porta avanti con dedizione e impegno attraverso un suo specifico servizio e con un Numero Verde Nazionale dedicato alle vittime e ai familiari delle persone irretite nel mondo dei gruppi pseudo religiosi e settari.
Tutela della vita umana e della famiglia e difesa della presenza del crocifisso nei luoghi pubblici: è l'invito rivolto il 2 febbraio da mons. Stanislaw Nowak, Metropolita di Czestochowa, in occasione del pellegrinaggio dei parlamentari polacchi al Santuario nazionale della Madonna Nera di Jasna Góra, una tradizione risalente al periodo della Seconda Reppublica Polacca (1918-1939). Durante la conferenza, pronunciata nella Cappella del Rosario, l'Arcivescovo Nowak ha richiamato alcuni passaggi dell’esortazione post-sinodale “Verbum Domini” e del libro “Luce del Mondo” di Benedetto XVI ed ha detto che “Dio si fa conoscere nel dialogo. Dio ci parla attraverso la sua parola e chiede da noi una risposta”.
La comunità cristiana dell'India, in particolare le diocesi cattoliche dello Stato sudoccidentale del Karnataka, che a Bangalore ospita il cuore pulsante dell'alta tecnologia “made in India”, respinge con decisione la relazione finale della commissione d'inchiesta sulle violenze anti-cristiane scoppiate nel settembre del 2008 nello Stato. Le conclusioni delle indagini guidate da un ex giudice dell'Alta Corte del Karnataka e dell'Andhra Pradesh, B. K. Somasekhara, che ha consegnato il 28 gennaio scorso il suo rapporto al capo del governo del Karnataka, B. S. Yeddyyurappa, del partito nazionalista indù Baratiya Janata Party (BJP), sono infatti inaccettabili per i cristiani e per i movimenti dei diritti umani, che da anni denunciano l'impunità e la strisciante connivenza fra movimenti estremisti indù ed autorità.
Questo libretto, che ricostruisce in un dialogo immaginario la più amara e tragica delle realtà, vuole essere una risposta all'appello rivolto dal Papa Paolo VI, che parla del demonio e della sua opera come di lun capitolo importante della dottrina catto­lica da ristudiare: L'autore di queste pagine traccia solo un veloce profilo dei demonio, ma la Chiesa, attingendo alla sua fede, oltre a confer­marci quanto troviamo in questo libro, è in grado di darci, del demonio, un ritratto più rifinito e allucinante. Sì, il diavolo esiste, esiste e non dorme: lavora a tempo pieno per la nostra rovina temporale ed eterna. Dunque... è necessario conoscerlo per difendersi. Aggrapparsi alla fede, nutrirsi di speranza, vivere la carità amando Dio e il nostro prossimo, restare fedeli alla Chiesa in tutto e coltivare una filiale devozione alla Madonna sono i migliori rimedi per difenderci da ogni azione demoniaca. Ci conforta il pensiero che Dio è ancora e sarà sempre più forte di ogni suo nemico: il diavolo compreso.
Avrei piacere di vedere maggiore discussione e maggiori consigli sull’uso dei vaccini. [...] Se non ricordo male, negli Stati Uniti, tutti i vaccini contro la varicella e il vaccino trivalente (morbillo, rosolia e parotite) sono prodotti utilizzando bambini abortiti. Considerando la diffusione di questi vaccini, credo sia una questione che richieda un maggiore approfondimento e maggiore discussione e spiegazione da parte della Chiesa. -- C.G., Charleston, South Carolina, USA
Quanto sta accadendo in Nord Africa è una vera e propria rivoluzione sociale e politica e una possibilità di crescita per i Paesi a maggioranza musulmana. E' quanto ha detto padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. “Il mondo – ha osservato il portavoce vaticano – guarda in queste settimane all’Africa settentrionale e al Medio Oriente. Prima alla Tunisia, poi all’Egitto e agli altri Paesi dove si sono messi in movimento processi di cambiamento politico ancora difficili da definire e valutare, ma certamente così significativi da far parlare di una 'rivoluzione'”.
La questione delle madri surrogate è tornata alla ribalta recentemente con la notizia che Nicole Kidman e Keith Urban hanno avuto una bambina, nata il 28 dicembre, da un utero in affitto. Poco tempo prima, il giorno di Natale del 2010, Elton John e David Furnish sono diventati padri di un bambino. Come osservato da ABC News il 4 gennaio, i loro nomi si aggiungono a una lista ormai lunga di personaggi famosi che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata per avere figli. In questa lista figurano coppie come Sarah Jessica Parker e Matthew Broderick, l’attore Neil Patrick Harris e David Burtka, nonché la stella del calcio Cristiano Ronaldo. Il caso di Nicole Kidman e Keith Urban ha attirato l’attenzione dei commentatori per via di una dichiarazione della coppia in cui si ringraziava la “gestatrice” (“gestational carrier”). Melinda Tankard Reist, scrivendo sul quotidiano The Australian, ha criticato questa terminologia che esprime una mercificazione del corpo femminile e una commercializzazione della procreazione.
eppino Englaro, intervistato da Il Corriere della Sera, torna a ribadire le sue convinzioni circa la morte della figlia. «Non sono passati due anni, sono passati oltre diciannove anni da quando mia figlia è morta, da quando non abbiamo più potuto metterci in contatto con lei e percepirla»: sono parole di Peppino Englaro che, intervistato da Il Corriere della Sera torna sulla vicenda che ha visto coinvoltala figlia.
All’Angelus Benedetto XVI, ricordando la prossima Giornata mondiale del malato, esorta tutti gli operatori sanitari a riconoscere nel malato “prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti”. Le nuove generazioni di sanitari siano portatrici di una rinnovata cultura della vita.
“Agenda della convivenza: Cristiani e Musulmani per un futuro insieme”. Questo il titolo del quarto Colloquio di studio e riflessione, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, che si svolgerà a Roma il prossimo 23 febbraio. Ieri mattina la conferenza stampa di presentazione, che ha visto la presenza di Mohammad Sammak, co-segretario generale del Comitato nazionale di dialogo islamo-cristiano del Libano, e consigliere politico del Gran Mufti del Paese dei Cedri.
“Gettare la rete del Vangelo nel mare agitato del nostro tempo” per tirare fuori gli uomini “dalle acque saline della morte”: quelle di un mondo che nega Dio. Nella cornice solenne dell’Altare della Cattedra, nella Basilica San Pietro, Benedetto XVI ha lasciato questa consegna spirituale ai cinque nuovi vescovi da lui stesso ordinati questa mattina. Il Papa ha invitato i neo presuli a curare i quattro fondamenti sui quali da duemila anni si regge la comunità cristiana: la perseveranza nell’insegnamento degli Apostoli, la comunione, l’Eucaristia e la preghiera.
“Dio ti chiama ad ogni momento, dove sei e in quello che fai. Ed è lì, non altrove, che bisogna rispondergli”. E’ uno dei pensieri di don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, ucciso il 5 febbraio di 5 anni fa mentre pregava nella sua parrocchia di Santa Maria in Trabzon, in Turchia. Tante le iniziative che, oggi, commemorano questa luminosa figura di sacerdote, che dedicò la sua vita ad annunciare il Vangelo e a dialogare con i credenti di altre fedi. La diocesi di Roma lo ricorda in particolare con una Messa nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, che verrà celebrata oggi pomeriggio, alle 18.30, da mons. Alessandro Plotti, arcivescovo di Pisa e già vescovo ausiliare di Roma.
Il lavoro missionario fondamentale per mantenere aperta la Chiesa indiana. Il sacerdote del Pime, cardiologo e specialista della lebbra, ha lavorato fra i malati delle baraccopoli di Mumbai. Trasferitosi nell’Andhra Pradesh, egli ha avviato un’associazione per la riabilitazione di bambini poveri, con handicap e lebbrosi.
Nella città di Besheno, nel sud del Paese, le autorità impediscono la costruzione di un luogo di preghiera e di un cimitero. Tre leader evangeli obbligati a lasciare la zona. Un altro è ricoverato in ospedale dopo essere stato aggredito.
Benedetto XVI ordina cinque nuovi vescovi Tra loro anche mons. Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. I pastori debbono essere “perseveranti”, non “piegati” allo spirito del tempo e dare testimonianza con la loro vita. I qu attro elementi fondanti dell’esistenza cristiana.
“La crisi è quell’opportunità dalla quale può nascere il nuovo e il buono. Si tratta di una fiducia nel futuro e un ottimismo che non sono ingenui ma realistici, figli delle sofferenze che ora stiamo attraversando. Questo atteggiamento ottimista deve diventare una vostra caratteristica, cari amministratori, così come lo è per il seminatore, che davanti ai terreni infruttuosi o poco produttivi non si arresta, ma animato da fiducia e speranza affida anche ad essi il seme”. E’ l’invito rivolto il 4 febbraio dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, agli amministratori delle istituzioni di Milano e provincia in un incontro svoltosi presso l’Auditorium Alberione nel capoluogo lombardo. L’incontro ha concluso la serie di appuntamenti durante i quali Tettamanzi ha incontrato gli amministratori delle istituzioni presenti sul territorio della diocesi ambrosiana: Lecco, Varese e Monza.
Il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo di Lima (Perù), ha affermato che “quanti vogliono uccidere i bambini non sono preparati a governare”, in risposta alle posizioni favorevoli all'aborto di uno dei candidati alla Presidenza della Repubblica del Perù nelle elezioni convocate per il 10 aprile. Il porporato ha risposto in questo modo alle polemiche proposte di legalizzazione dell'aborto e della droga presentate dal candidato di Perù Possibile, Alejandro Toledo, che ha poi cercato di sfumare o rettificare la sua posizione.
Ricevendo questo venerdì i membri del Tribunale della Segnatura Apostolica, Papa Benedetto XVI ha affermato che i fedeli hanno diritto a una giustizia rapida, efficace e semplice nella Chiesa, perché non può esserci carità né comunione senza giustizia. Il Pontefice ha voluto ricevere i membri del più alto tribunale della Chiesa per la prima volta dalla promulgazione della Lex propria di questo organismo, il 21 giugno 2008.
L'Arcivescovado dell'Avana ha reso noto questo giovedì che il Governo del Paese scarcererà altri quattri prigionieri che hanno accettato di recarsi in Spagna come parte di un processo di liberazione di prigionieri politici o di coscienza iniziato nel luglio scorso.
Così dice il Signore: “Non consiste forse (il digiuno che voglio) nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto.(…)Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio” (Is 58,7-10).
"Testimoni del Grande Papa" è il titolo del libro del Cardinale Stanislaw Nagy, stampato per la collana Biblioteca del settimanale cattolico 'Niedziela'. Il libro non è solo la testimonianza su Giovanni Paolo II, ma anche una testimonianza eccezionale su don Tadeusz Styczeń, noto filosofo e studioso di etica che ha accompagnato Giovanni Paolo II per tanti anni, collaborando anche a lungo con la Pontificia Università Lateranense di Roma. La prima parte del libro, intitolata "Testimonianza di un grande testimone", include una testimonianza del Cardinale Stanislaw Nagy, di mons. Ireneusz Skubiś, caporedattore di “Niedziela”, e di don Andrzej Szostek sulla vita e l’opera scientifica di don Tadeusz Styczeń (1931-2010).
Una nuova applicazione per confessioni per iPhone, iPad e iPod Touch sta incoraggiando la vita sacramentale attraverso la tecnologia. Il Vescovo statunitense Kevin Rhodes ha concesso il primo imprimatur per questo tipo di risorse. Patrick Leinen, promotore e cofondatore di Little iApps, la compagnia che ha realizzato l'applicazione, ha detto a ZENIT che, “rispondendo al Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dello scorso anno, l'obiettivo con questo progetto era quello di offrire un'applicazione digitale che rappresenti davvero i 'nuovi media al servizio della Parola'”. Il programma, “Confessione: un'applicazione cattolica romana”, è stato sviluppato come aiuto “per quanti già frequentano il sacramento e per coloro che desiderano riaccostarvisi”, ha spiegato un comunicato stampa.
Oggi, presso la sede del Pontificio Consiglio per i Laici, il cardinale Stanislaw Ryłko, presidente del dicastero, ha consegnato alla Comunità Nuovi Orizzonti il Decreto di riconoscimento pontificio come associazione internazionale di fedeli.
Alzi la mano chi non ha mai sentito dire, almeno una volta, che (forse) siamo tutti “un po’ extraterrestri”? Che (sempre forse) la nostra comparsa sulla terra si spiega con l’intervento di ingegnosi esseri alieni che, all’alba della nostra storia, avrebbero modificato geneticamente qualche scimmiotto per creare l’homo sapiens? E’ chi, almeno una volta, non ha sentito o letto che “sono stati gli alieni” ha costruire le Piramidi d’Egitto, che erano alieni gli “angeli” della Bibbia e che, (forse), pure Gesù era un bambino prodigio VENUTO DALLE STELLE? “Deliri!”, dirà qualcuno; “ipotesi azzardate ma interessanti”, sosterrà qualcun altro: molto di più, diciamo noi. Si tratta infatti dei veri e propri “postulati dogmatici” di una PSEUDO-RELIGIONE che, ogni giorno che passa, affascina e irretisce sempre più persone d’ogni estrazione culturale e/o confessionale. Una pseudo-religione di cui, tuttavia, la maggior parte della gente ignora del tutto le origini: origini ambigue, sotterranee e spesso inquietanti che questo libro, forse per la prima volta, mette in luce. Dalle evocazioni di “entità extraterrestri” da parte del luciferino Aleister Crowley alle ipotesi magico-aliene del suo discepolo (nonché ingegnere missilistico) Jack Parson, dai primi contattisti alle nebulose “apparizioni UFO” fino a quei veri e propri fenomeni di possessione che oggi vengono chiamati “abductions” o “rapimenti alieni” questo libro ricostruisce la genesi di un mito moderno la cui finalità ultima sembra essere la SOSTITUZIONE DI DOMINEIDDIO con l’attesa messianica di un contatto con presunti “salvatori extraterrestri”. Il mito degli extraterrestri e l’attesa «messianica» che si addensa intorno alla figura dell’Alieno fanno ormai stabilmente parte dell’immaginario dell’uomo contemporaneo. Pochissimi, tuttavia, sospettano quali legami vi siano fra questo mito – apparentemente connotato in chiave scientifica e tecnologica – e le correnti più ambigue e nebulose dell’occultismo moderno. In questo saggio, per la prima volta, si ricostruiscono le radici «occulte» e ignorate del mito extraterrestre,attraverso i suoi legami con lo spiritismo ottocentesco, la nascita del contattismo, la mediazione di singolari personaggi a cavallo tra scienza e magia, il ruolo del cinema, l’affermazione dell’«archeologia spaziale» e della «interpretazione extraterrestre» dei Libri Sacri; con sullo sfondo la realtà, tanto ambigua quanto evanescente, dei cosiddetti «fenomeni UFO». Tutti elementi, questi, caratterizzanti un mito che è anche una delle più incredibili quanto riuscite parodie moderne della religione.
Hanno voluto precisare che l'applicazione ha un marchio doc "Confession: a Roman Catholic App". Anche se non risulta che ci sia stata ancora una approvazione ufficiale della Chiesa romana sebbene alcuni esponenti di quella americana l'avrebbero approvata. Si tratta di una applicazione valida per tutti i possessori di iPhone e iPad.
I primi manifesti cominciano a comparire in alcuni degli scorsi più celebri di Madrid. Il volto di Benedetto XVI e del motto della prossima Gmg, "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede", preparano al grande raduno di agosto, quando dal 16 al 21 del mese circa due milioni di giovani - secondo le ultime stime - saranno nella capitale iberica per gli appuntamenti finali dela Giornata insieme con il Papa.
Un sussidio per conoscere la fede cristiana “con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer”. Con questa insolita immagine, Benedetto XVI si rivolge ai giovani nella prefazione di “Youcat”, un libro di prossima uscita in 300 pagine, nelle quali – con un sistema di domande e risposte e un linguaggio agile – ragazzi e ragazze possono trovare esposte le verità di fede contenute nel Catechismo della Chiesa cattolica.
“La reciprocità è una questione importante che non va accantonata; uno Stato non può pretendere dagli altri Stati la libertà religiosa quando non è disposto ad offrirla”. Lo afferma il padre bianco Justo Lacunza Balda, Rettore emerito del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica (PISAI), in questa intervista concessa a ZENIT, in occasione del suo intervento alla presentazione del rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre sulla libertà religiosa nel mondo, che si è svolta il 14 gennaio scorso, nella sede di Barcellona dell’Ordine degli avvocati. Il sacerdote spagnolo, filosofo, arabista, africanista, islamologo e dottore in lingue e culture africane, afferma che gli Stati hanno la responsabilità di assicurare la libertà religiosa, riferendosi ad esempi come quello dell’Arabia saudita “dove non è permesso alcun segno religioso o luogo di culto di altra religione” che non sia quella islamica.
La Commissione internazionale anglicana-cattolica ha annunciato che il primo incontro della terza fase di dialogo (denominata ARCIC III) sarà ospitato presso il Monastero di Bose, nei pressi di Biella, dal 17 al 27 maggio 2011. La Commissione approfondirà tematiche come "La Chiesa come comunione, locale e universale" e "Come, nella comunione, la Chiesa locale e universale giunge a discernere il giusto insegnamento etico". L'iniziativa riflette la volontà espressa da Papa Benedetto XVI e dall’Arcivescovo di Canterbury, il dott. Rowan William, in occasione del loro incontro a Roma nel novembre del 2009.
“Il cristianesimo ha solo bisogno di verità”. Citando questa frase di Leone XIII, Vittorio Messori, con il suo articolo apparso lunedì scorso su Il Corriere della Sera, ha sottolineato un aspetto fondamentale all’interno del dibattito sulle radici cristiane dell’Europa. Allo stesso tempo, proprio per rispetto della verità, vorrei precisare qual è lo stato dell’arte nelle istituzioni europee, che si comportano da alcuni anni a questa parte in maniera estremamente diversificata. Il Parlamento europeo, infatti, dalla fine del 2007 a oggi, ha compiuto alcuni significativi passi in avanti verso il superamento di quella “ideologia egemone, la political correctness”, a cui fa riferimento Messori.
Scaricate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima ( 6° domenica del tempo ordinario) da Radio Vaticana.
Un incontro a Milano per ricordare Chiara Luce Badano, la giovane di Sassello deceduta per un tumore osseo all’età di 18 anni, proclamata beata, è fissato per giovedì 10 febbraio alle ore 21 nella sala Sant’Ambrogio di largo Gemelli. Saranno presenti i genitori di Chiara, Ruggero e Maria Teresa. Dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica il 3 luglio 2008, il 25 settembre 2010 Chiara Luce è stata proclamata beata nel Santuario della Madonna del Divino Amore, a Roma.
Il comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk) ha rivolto ieri un appello al governo federale per accogliere in Germania un numero maggiore di cristiani iracheni. “È vero che negli ultimi due anni, la Germania ha già ospitato 2.500 profughi. Ma in considerazione dei dati spaventosi, secondo cui 800.000 del 1,2 milione di cristiani ha lasciato l’Iraq, la Repubblica federale tedesca non può rifiutarsi di accogliere altri profughi”, si legge in una lettera del presidente, Alois Glück, alla cancelliera Angela Merkel ripresa dall’agenzia Sir .
La legge sulla blasfemia trasferisce il potere dello Stato nelle mani degli estremisti islamici: è quanto dice all’agenzia Fides la Commissione episcopale “Giustizia e Pace” del Pakistan, lanciando “l’allarme per il rispetto della libertà di coscienza e di religione in Pakistan”. L’ultimo caso che ha destato scalpore nel Paese è la condanna di uno studente musulmano, messo in carcere per blasfemia in seguito alla denuncia di un professore della sua scuola a Karachi, a causa di frasi scritte in un compito in classe.
Di fronte alla “progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica” e al “relativismo che tocca i valori fondamentali”, Benedetto XVI esorta i consacrati ad offrire nelle odierne società una “testimonianza cristiana (…) luminosa e coerente”. Celebrando ieri pomeriggio nella Basilica Vaticana i Vespri della Festa della Presentazione di Gesù al tempio, nella XV Giornata mondiale della vita consacrata, il Papa ha invitato quanti hanno professato i voti di povertà, castità e obbedienza ad orientare “l’intelligenza e il cuore degli uomini (…) verso la ‘vita buona del Vangelo’”.
“Dalle sue piaghe siete stati guariti”: il titolo del messaggio di Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale del malato, che verrà celebrata come ogni anno l’11 febbraio, nella ricorrenza della Beata Vergine di Lourdes. Stamani, nella Sala Satampa Vaticana, ne ha parlato con i giornalisti l’arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, alla vigilia del Seminario conclusivo, sabato prossimo a Roma, delle celebrazioni per i 25 anni del dicastero.
Nell’Eucaristia trovate la forza per annunciare la Parola di Dio a tutti gli uomini: è l’esortazione di Benedetto XVI ai membri della Comunità de l’Emmanuel, ricevuti stamani in occasione del 20.mo anniversario del loro fondatore, Pierre Goursat. Il Papa ha sottolineato come nel mondo di oggi ci sia bisogno di un rinnovato dinamismo apostolico, radicato in una vita autenticamente eucaristica. Quindi, ha lodato l’iniziativa Fidesco della Comunità de l’Emmanuel a favore delle popolazioni dei Paesi poveri.
Le radici cristiane della Casa comune europea, le relazioni Stato e religione e la difesa della famiglia e del matrimonio tradizionale tra uomo e donna. Sono i temi affrontati da Benedetto XVI nel discorso tenuto questa mattina al nuovo ambasciatore d’Austria presso la Santa Sede, Alfons M. Kloss, ricevuto in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali. Il Santo Padre ha inoltre espresso soddisfazione per l’impegno del governo austriaco in sede europea in merito alla difesa del Crocifisso e alla promozione della risoluzione sulla libertà religiosa.
Il sipario calerà il 30 aprile. E questa volta, per il PalaSharp sarà davvero la fine di ogni spettacolo. La tensostruttura targata Togni, 9 mila posti a sedere, 25 anni di successi, si ripiegherà su se stessa, tubo dopo tubo, fino a ridursi a niente. L'area di Lampugnano dovrà ospitare un nuovo centro in linea con i progetti di Expo 2015.
La verità e l'autenticità sono il programma e il manuale di istruzioni che Benedetto XVI offre ai cristiani presenti in Internet e nelle reti sociali, spiega Guillaume Anselin, esperto francese di comunicazione di marchi e istituzioni. In questa intervista, Anselin, che ha ricoperto ruoli direttivi in alcuni dei principali gruppi di comunicazione, come McCann Erickson, Ogilvy e Publicis, commenta con ZENIT il Messaggio che il Papa ha inviato in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Pregare insegna ad amare Dio e il prossimo. E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale su santa Teresa di Gesù, una mistica vissuta nel XVI secolo. Nel riprendere la serie di catechesi dedicate ai Dottori della Chiesa, il Papa ha ripercorso la biografia di Teresa d’Avila, definita “uno dei vertici della spiritualità cristiana di tutti i tempi”. Sebbene la nostra società sia “spesso carente di valori spirituali”, tutti “nella profondità del nostro cuore” abbiamo il desiderio di Dio e di esserne amici. Ecco perché - ha detto il Papa lasciando da parte il discorso preparato per l'Udienza - , “santa Teresa ci insegna ad essere testimoni instancabili di Dio, della sua presenza e della sua azione, ci insegna a sentire realmente questa sete di Dio che esiste nella profondità del nostro cuore”.
Nella Giornata della vita consacrata, Benedetto XVI, commentando la Presentazione di Gesù definisce l’episodio evangelico “un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti, uomini e donne, sono chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente”.
“La missione della Chiesa è quella di formare un solo popolo di fratelli in Cristo Gesù”: lo ha detto nei giorni scorsi mons. Nicolas Djomo, presidente della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO). Il 30 gennaio, il presule ha celebrato una Messa a Lubumbashi, capoluogo della provincia del Katanga, in occasione della presa di possesso canonico dell’arcivescovo locale, mons. Jean-Pierre Tafunga. Citando le parole di Benedetto XVI nel libro-intervista “Luce del mondo”, Mons. Djomo ha ricordato che l’impegno dei vescovi nella missione della Chiesa singifica “non piegarsi al diktat delle opinioni dominanti, ma agire per convinzione interiore, anche se così si avranno delle difficoltà”.
I gruppi radicali islamici, riuniti nella rete “Alleanza per difendere l’onore del Profeta” (Ttnr), hanno bruciato immagini e manichini del Papa e del ministro federale per le Minoranze, Shahbaz Bhatti, nonchè il simbolo cristiano della Croce. La notizia è stata riportata all’agenzia Fides dall’“Alleanza di tutte le minoranze del Pakistan” (Apma).
“Per amore del nostro popolo non possiamo tacere di fronte alla banalizzazione dei fatti da parte del governo centrale attraverso le sue dichiarazioni”: si esprimono così sacerdoti, religiosi e religiose della diocesi di Dungu-Doruma, nella Repubblica Democratica del Congo, riunitisi nei giorni scorsi per discutere dei recenti fatti di cronaca (incursioni della LRA, Armata di Resistenza del Signore, assassinii, rapimenti, mutilazioni) culminati nell’omicidio di suor Jeanne Yengane. In un memorandum dal titolo “Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo”, il clero diocesano afferma che “c’è una confusione voluta e sostenuta tra quanti detengono il potere nella Repubblica Democratica del Congo, il governo ugandese e la comunità internazionale” e che foreste e savane “sono invase non soltanto dalla presenza di truppe armate quali LRA, UPDF (Forze di difesa del popolo ugandese), e FARDC (Forze armate della Repubblica Democratica del Congo) ma anche da allevatori nomadi comunemente chiamati ‘Mbororo’”, cosicché non è facile stabilire a chi attribuire la responsabilità di fatti deplorevoli.
Al termine dell’udienza generale, Benedetto XVI ha rivolto il suo saluto ai religiosi e a tutte le persone consacrate nell’odierna Giornata a loro dedicata, che coincide con la festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio. Ha quindi invitato a pregare per “coloro che, facendo i voti di povertà, castità e obbedienza, tendono alla santità, nel servizio ai bambini, ai giovani, alle persone malate, anziane e sole. Siamo grati a loro – ha detto - per le preghiere e il lavoro che svolgono nelle parrocchie, negli ospedali, nelle case di riposo e nelle scuole. Il loro servizio è per la Chiesa un dono particolarmente prezioso”. Oggi alle 17.30 il Papa presiede nella Basilica Vaticana la celebrazione dei Vespri con i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica.
Abbiamo bisogno di pregare per imparare ad amare Dio e i fratelli: è l’esortazione di Benedetto XVI, all’udienza generale in Aula Paolo VI, dedicata a Santa Teresa di Gesù, definita “uno dei vertici della spiritualità cristiana di tutti i tempi”. Il Papa ha ripercorso i momenti salienti della grande mistica d’Avila, vissuta nel XVI secolo, sottolineando quanto sia attuale il suo richiamo alla meditazione e al raccoglimento. La catechesi di oggi, ha spiegato il Pontefice, è la prima di una breve serie che completa la presentazione dei Dottori della Chiesa, su cui Benedetto XVI si era già soffermato in precedenza.
Fuori programma oggi durante l'udienza generale del mercoledì. Un bambino si è alzato, ha superato tranquillamente ogni barriera di sicurezza e si è avvicinato a Benedetto XVI mentre questi era intento a leggere il suo discorso su santa Teresa d'Avila. Erano presenti in sala, come ogni mercoledì, circa 5mila persone.
Sabato 5 febbraio, nella Basilica di San Pietro, Papa Benedetto XVI ordinerà Vescovi cinque sacerdoti che ha nominato per incarichi nella Curia Romana.
L’11 febbraio di ogni anno viene ricordata la “Giornata del malato”, soprattutto quello debole ed indifeso che come tale viene riconfermato anche dalla Costituzione Europea promulgata recentemente. In questo giorno, peraltro, non può essere disatteso il pensiero anche nei riguardi di tutti quei malati che portano nel loro corpo i segni di una grande sofferenza psico-fisica. Ma non possono essere disconosciuti i familiari, le loro ansie, speranze, necessità, mentre la società civile, malgrado tutto anche se in una solidarietà esteriore, continua a chiudersi nel guscio del proprio egoismo.
Aumentano le pressioni dei fondamentalisti per il rilascio dell’assassino di Salman Taseer, il governatore del Punjab che si è battuto contro la legge sulla blasfemia. Rimandato il trasferimento di prigione per la donna cristiana, minacciata di morte. Leader cattolici: il Pakistan ha abbracciato una deriva islamica, contraria ai principi di Ali Jinnah.
Oggi incomincia la Novena alla Madonna di Lourdes.
Riuscirà l’Europa a sopravvivere alle pulsioni suicide che ora la scuotono? Ecco la prima domanda che dobbiamo farci alla notizia di episodi come quello dell’altro ieri a Bruxelles, dove l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, l’inglese lady Catherine Ashton, sollecitata a elaborare una bozza di dichiarazione comune di condanna delle persecuzioni delle minoranze cristiane nel Medio Oriente ma non solo, ha presentato ai ministri degli Esteri dell’Ue una bozza di testo nel quale si perorava genericamente la causa della libertà di religione e di fede nel mondo, ma senza parlare né di cristiani, né di Medio Oriente.
Pubblichiamo di seguito l'articolo a firma di don Enrico Finotti, parroco di S. Maria del Carmine in Rovereto (TN), che apparirà sulla rivista Liturgia 'culmen et fons'
La libertà religiosa è la prima delle libertà, ma la libertà di coscienza è la stella polare che orienta le democrazie. Due facce della stessa medaglia. Basti un esempio. Non molto tempo fa si sono riuniti a Roma il primo leader politico del mondo (Barack H. Obama) e la prima autorità morale della terra (Benedetto XVI). L’incontro è durato circa venti minuti. Di questi, otto sono stati dedicati all’obiezione di coscienza, nel quadro della libertà religiosa. È sintomatico che, nella scelta di un tema che preoccupi oggi i due nuclei più intensi di potere dell’Umanità, ci sia proprio quello del contrasto tra coscienza e legge, che rende sempre più manifesti gli oscuri drammi che si generano in alcune minoranze a causa di leggi che hanno, direttamente o indirettamente, un profilo etico. Un modo per dire che l’obiezione di coscienza non è una specie di “delirio religioso”, un sottoprodotto giuridico da relegare alle catacombe sociali. Al contrario, è una chiara specificazione del diritto fondamentale alla libertà religiosa e di coscienza.
Un'azione missionaria più incisiva porta come frutto prezioso, insieme al rafforzamento della vita cristiana in generale, l'aumento delle vocazioni a una consacrazione speciale. Papa Benedetto XVI lo afferma nel suo Messaggio al II Congresso Continentale Latinoamericano sulle Vocazioni, promosso dal Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) e in svolgimemnto a Cartago (Costa Rica) da questo lunedì al 5 febbraio.
La storia di monsignor Venturi che da vescovo di Chieti si oppose ai nazisti.
Una “decisione sorprendente, la cui causa principale va rintracciata nella traduzione sbagliata o nell’interpretazione erronea di ciò che ha detto il Santo Padre”. Così il Cardianle Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto), ha commentato l'annuncio fatto il 20 gennaio scorso dalla massima autorità dell'Islam sunnita, l'Accademia delle Ricerche Islamiche di Al-Azhar, con sede al Cairo, in Egitto, di voler congelare il dialogo con il Vaticano. L'errore, ha detto in una intervista a ZENIT il porporato che è stato Relatore generale al recente Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente, “è stato commesso da uno dei canali televisivi arabi, ed è stato poi ripreso da tutti i media. E così le autorità religiose, politiche e culturali lo hanno scambiato per le dichiarazioni del Papa, ed hanno basato le loro reazioni su queste interpretazioni sbagliate”.
La Fraternità di Comunione e Liberazione (CL) è particolarmente felice per la prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, che ha insegnato “che cosa significhi essere cristiano oggi”. Don Julián Carrón, presidente della Fraternità, sottolinea in una Lettera datata 31 gennaio “la commozione e l’entusiasmo” con cui è stato accolto l'annuncio della beatificazione di Papa Wojtyła. “Ci uniamo alla gioia di tutta la Chiesa nel ringraziare Dio per il bene che è stata la sua persona, con la sua testimonianza e la sua passione missionaria”, afferma. “Chi di noi non ha ricevuto tanto dalla sua vita?”.
Nel 2011 sono 25 anni dalla visita del Papa in India. La Chiesa indiana organizza numerosi eventi, Papa Benedetto invia un Legato a parteciparvi. Mons. Gracias parla ad AsiaNews della grande stima e ammirazione di Papa Wojtyla verso l’India e del suo messaggio sempre attuale.
Papa Benedetto XVI ha eretto l’Ordinariato Militare per la Bosnia ed Erzegovina, ha riferito un comunicato diffuso questo martedì dalla Sala Stampa della Santa Sede. La nota vaticana spiega che il Pontefice ha anche nominato primo Ordinario Militare il rev.do Tomo Vukšiƒ, finora Vicario Generale della Diocesi di Mostar-Duvno (Bosnia ed Erzegovina). Il rev.do Vukšiƒ è nato il 9 gennaio 1954 a Studenci, nella Diocesi di Mostar- Duvno, ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1980.
In una lettera pastorale pubblicata lunedì 31 gennaio sul loro sito internet, i vescovi cattolici delle Filippine hanno chiarito ulteriormente la loro posizione nel lungo ed acceso dibattito sulla “Reproductive Health Bill”, la proposta di legge sulla “salute riproduttiva”, nota anche semplicemente come “RH Bill”. Il discusso progetto di legge promuove la pianificazione familiare e in particolare il ricorso agli anticoncezionali artificiali, potenziali “agenti abortivi” inclusi (fra cui il dispositivo intrauterino o DIU, considerato abortivo, perché impedisce l'annidamento dell'ovulo fecondato in utero). La proposta prevede inoltre corsi obbligatori di educazione sessuale nelle scuole - quelle cattoliche incluse - e intende imporre una “politica dei due figli”, nel senso che la “famiglia ideale” sarebbe quella composta da genitori con due figli.
L’unità dei cristiani è tra le priorità del Pontificato di Benedetto XVI, secondo il cammino tracciato dal Concilio Vaticano II. Tappa importante dell’impegno ecumenico della Chiesa è stato il Decreto conciliare “Unitatis redintegratio” solennemente promulgato il 21 novembre 1964 da Paolo VI.
In principio fu Bernard Nathanson. Parliamo del famoso ginecologo statunitense che al suo attivo collezionò circa 75.000 aborti, fino a quando si rese conto dell’“umanità” del feto e fece un vero cammino di conversione che lo portò a scrivere il libro The hand of God (“La mano di Dio”). Da quel momento in poi, il suo lavoro è divenuto totalmente a favore della vita nascente. Ma “la mano di Dio” continua ad operare in ogni continente, e anche in Italia, abbiamo il nostro Nathanson: è il dottor Antonio Oriente. Anche lui, come Nathanson, viveva la sua quotidianità praticando aborti di routine. Abbiamo ascoltato la sua testimonianza nel corso di un convegno dell’AIGOC. Sì, perché lui oggi è il vicepresidente e uno dei fondatori di questa Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici... Praticamente una totale inversione di tendenza, rispetto al modo precedente di vivere la sua professione. La sua testimonianza inizia così: “Mi chiamo Antonio Oriente, sono un ginecologo e, fino a qualche anno fa, io, con queste mani, uccidevo i figli degli altri”. Gelo. Silenzio. La frase pronunciata è secca, senza esitazione, lucida. La verità senza falsi pietismi, con la tipica netta crudezza e semplicità di chi ha capito e già pagato il conto. Di chi ha avuto il tempo di chiedere perdono.
“Perché in quei territori di missione dove più urgente è la lotta contro le malattie, le comunità cristiane sappiano testimoniare la presenza di Cristo accanto ai sofferenti”. E’ l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di febbraio. Un tema, questo, sul quale il Papa si è soffermato più volte. “Nonostante la malattia faccia parte dell’esperienza umana – ha affermato in occasione dell’Angelus dell’8 febbraio del 2009 - ad essa non riusciamo ad abituarci, non solo perché a volte diventa veramente pesante e grave, ma essenzialmente perché siamo fatti per la vita, per la vita completa”. “Quando siamo provati dal male e le nostre preghiere sembrano risultare vane” - ha aggiunto il Pontefice - “troviamo risposta nel Vangelo”. Ma come testimoniare la presenza di Cristo accanto ai sofferenti?
«Anche noi magistrati oggi siamo in piazza per chiedere un nuovo Egitto e reclamare uguali diritti per cristiani e musulmani». E’ la testimonianza in presa diretta di Hosam Mikawi, presidente del Tribunale del Cairo Sud, intervistato da Ilsussidiario.net mentre si trova in piazza Tahrir insieme a centinaia di migliaia di manifestanti. Mikawi sottolinea in tono pacato che occorre prendere atto del fatto che Mubarak per 30 anni ha violato la Costituzione. Nel frattempo, in sottofondo si sentono gli slogan della protesta e di tanto in tanto il giudice si deve interrompere per gli elicotteri dell’esercito che sorvolano a bassa quota.
I progetti per la costruzione di un ospedale e di un'università vogliono essere “simboli di speranza” per i cristiani iracheni, aiutandoli a costruirsi un futuro lontano dalla violenza e dalle intimidazioni che hanno costretto tanti fedeli a fuggire dal Paese. Le due iniziative, ricorda l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), sorgeranno ad Ankawa, un sobborgo del capoluogo curdo Erbil. Questo lunedì, il Governo regionale ha garantito il dono di due appezzamenti di terreno su cui costruire le strutture. Il sito di 30.000 metri quadri per l'università è vicino al lotto di 8.000 metri quadri destinato a ospitare l'ospedale, che avrà 100 posti letto e 8 sale operatorie.
Bob Fu avrebbe potuto essere una delle vittime del massacro di Piazza Tienanmen, se la sua ragazza (ora sua moglie) non si fosse ammalata qualche giorno prima che il Governo cinese inviasse l’esercito per soffocare le manifestazioni studentesche che si battevano per la democrazia. Fu non era in piazza quel giorno, ma il massacro ha cambiato comunque la sua vita: è stato quello il momento in cui ha perso la sua fede nel comunismo. Il suo successivo arresto ha portato poi anche alla sua conversione al Cristianesimo e alla sua fuga dalla Cina.
Le autorità stanno indagando sui moventi e sui responsabili dell'omicidio a colpi di arma da fuoco di due sacerdoti, avvenuto la notte del 26 gennaio in una zona residenziale a sud di Bogotà, secondo quanto ha reso noto la Conferenza Episcopale Colombiana. La polizia ha rinvenuto i cadaveri dei sacerdoti – Rafael Reátiga Rojas e Richard Armando Piffano Laguado – in un veicolo abbandonato. In base alle prime informazioni, l'assassino viaggiava con loro ed è fuggito dopo aver sparato. Il segretario generale della Conferenza Episcopale, monsignor Juan Vicente Córdoba Villota, ha spiegato che i presbiteri stavano viaggiando sulla vettura di uno di loro con una persona non identificata, che li ha uccisi per cause ancora sconosciute.
Un pensionato di Ancona, aderente allo Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) ha chiesto l’esame del dna per le ostie consacrate. Per sostenere l’irragionevolezza della fede, un pensionato di Ancona ha ideato un bizzarro stratagemma, pensando di aver avuto un’idea geniale capace di spazzar via così 2000 anni di teologia. Lui si chiama Dante Svarca, 72 anni, ex comandante dei Vigili urbani di Ancona. E ha chiesto a monsignor Edoardo Menichelli, vescovo della diocesi, di «astenersi dal presentare ai fedeli l'eucaristia come il miracolo della transustanziazione, affermando la presenza effettiva nell'ostia consacrata della vera e viva carne di Gesù».
Cominciamo con l’ultima buona notizia, nei giorni scorsi il Ministro Frattini ha nominato l’amico Renato Farina suo consigliere per la libertà religiosa. Al di là della lunga amicia con Renato, devo felicitarmi perché nessuno come lui, nella sua esperienza al Consiglio d’Europa, ha mai lavorato così assiduamente sul tema e con lui abbiamo pensato a diverse risoluzioni su Cristianofobia e libertà religiosa, oggi in discussione in diverse Commissioni della Assemblea Parlamentare.
Critiche a Benedetto XVI per essersi “unito alla propaganda Occidentale” contro lo Stato islamico. I manifestanti pronti a sacrificare la vita in nome di Maometto. Il nuovo governatore del Punjab invitato a solidarizzare con l’assassino di Salman Taseer. Doppio attentato nel nord-ovest: 5 morti e 19 feriti.
Benedetto XVI è non solo tra i più grandi intellettuali viventi ma anche uno degli autori più letti al mondo. Tuttavia, anche tra i cristiani, di rado i suoi discorsi sono letti integralmente e quasi mai sono studiati a sufficienza. Talvolta, il suo Magistero viene spesso relativizzato, non riconosciuto e contestato. Per fare il punto sul Magistero di Benedetto XVI, il sociologo e storico delle religioni di fama internazionale, Massimo Introvigne, ha appena pubblicato il libro: “Tu sei Pietro. Benedetto XVI contro la dittatura del relativismo” (Sugarco, Milano 2011).
Nel mese di febbraio che sta per iniziare, Papa Benedetto XVI chiede ai fedeli di pregare per il rispetto della famiglia e il riconoscimento del suo ruolo nella società. E' questa, infatti, la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera per il secondo mese dell'anno, contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da circa 50 milioni di persone nei cinque continenti.
Migliaia di donne in piazza senza velo, la croce come uno dei simboli della protesta, i manifestanti che hanno cacciato dal corteo i pochi fondamentalisti infiltrati che cercavano di far sentire i loro slogan. E’ il vero volto della rivolta dell’Egitto contro la dittatura di Mubarak, raccontato in esclusiva per Ilsussidiario.net dal professor Wael Farouq. Docente di Arabo all’American University egiziana e vicepresidente del Meeting del Cairo, Farouq è stato contattato dal nostro quotidiano on-line dopo una notte passata in prima linea insieme ai manifestanti di piazza Tahrir, vero cuore della protesta. «Questa è una rivoluzione guidata dalla classe medio-alta che chiede innanzitutto libertà, politica e religiosa – sottolinea Farouq -. I fondamentalisti non si impadroniranno della rivolta, quanto sta accadendo in questi giorni dimostra che il vero nemico della libertà religiosa in Egitto è il regime di Mubarak, che cerca di dividere cristiani e musulmani per controllare il Paese».
L’ala femminile della Jamaat-e-Islami (JI) ha sfilato per le vie della città, lanciando slogan contro quanti vogliono modificare la “legge nera”. I leader fondamentalisti chiedono l’espulsione dei rappresentanti vaticani per “l’ingerenza” di Benedetto XVI. Il 30 gennaio cristiani in preghiera per Asia Bibi e la pace nel Paese.
L'annuncio delle beatitudini è “una chiara proposta del Signore per vivere in comunione con Lui e raggiungere la felicità autentica”. Papa Benedetto XVI lo ha spiegato questa domenica nel saluto che ha rivolto ai pellegrini di lingua spagnola dopo la recita dell'Angelus, commentando il brano evangelico di questa quarta domenica del Tempo Ordinario, in cui viene prospettato il primo grande discorso che Gesù rivolge alla gente sulle colline intorno al Lago di Galilea.
“Dio ha bisogno anche di ciascuno di noi per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù”. Papa Benedetto XVI lo ha ricordato questo sabato mattina, ricevendo in udienza nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico la comunità del Pontificio Collegio Etiopico in Vaticano. Nel suo discorso, il Pontefice ha ricordato ai sacerdoti e ai seminaristi che Cristo “non sopprime le qualità caratteristiche della persona; al contrario, le eleva, le nobilita e, facendole sue, le chiama a servire il suo mistero e la sua opera”.
Durante il 2011 la popolazione mondiale raggiungerà quota sette miliardi. In un recente articolo pubblicato sul sito Internet Spiked, Brendan O'Neill ha osservato che questo porterà inevitabilmente ad un’ondata di catastrofiche previsioni malthusiane. La rivista National Geographic si incentra quest’anno sulla questione demografica, e in un articolo dell’edizione di gennaio cita effettivamente una serie di pessimisti tra cui Jared Diamond, autore del libro “Collapse”, in cui sostiene che il massacro di centinaia di migliaia di ruandesi nel 1994 è stato dovuto in parte alla sovrappopolazione.
Pubblichiamo la seconda parte dell'articolo “L'Aids e il preservativo”.
Il Consiglio Costituzionale di Francia – l'organo che Oltrealpe veglia sulla costituzionalità delle leggi - ha reso nota venerdì 28 gennaio la sua risposta ad una cosiddetta “Questione Prioritaria di Costituzionalità” (QPC) sollevata da due donne lesbiche - Corinne Cestino e Sophie Hasslauer - e ha stabilito che l'attuale proibizione del matrimonio omosessuale è conforme alla Costituzione del Paese. Secondo le due donne, che convivono da circa 15 anni e sono già legate da un PACS o Patto Civile di Solidarietà, l'unico modo per tutelare al massimo i quattro figli che crescono insieme sarebbe il matrimonio. Con il sostegno attivo dei gruppi per i diritti degli omosessuali SOS Homophobie e l'Associazione dei Genitori e Futuri Genitori Gay e Lesbiche (APGL), le due donne chiedevano dunque per il bene dei loro figli il diritto di potersi sposare, cosa che il legislatore finora ha negato.
La questione educativa è un impegno che interpella ciascuno di noi e su cui si gioca il destino del Paese. E' quanto ha detto in sintesi il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Mariano Crociata, durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio permanente della CEI, tenutasi venerdì a Roma presso la Radio Vaticana. Nel suo intervento, mons. Crociata ha preso le mosse dal Messaggio finale diffuso dai Vescovi italiani al termine della quattro giorni di incontri che li ha visti riuniti dal 24 al 27 gennaio ad Ancona per rilanciare l’opportunità della sfida educativa in chiave evangelizzatrice, in vista della programmazione del decennio alla luce degli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano, “Educare alla vita buona del Vangelo”.
“Le costanti notizie di cronaca che in queste ultime settimane si susseguono con spudoratezza sui nostri giornali e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ci sgomentano e ci portano a pensare che siamo ancora molto lontani dal considerare la donna per ciò che è veramente e non semplicemente un oggetto o una merce da usare a piacimento per interessi personali”. Non è la voce di una femminista d’antan che si alza a condannare una visione del corpo femminile considerato alla stregua di un bene di consumo più o meno di lusso, ma quella di una donna che di femminilità ferita se ne intende perché da anni si è chinata sulle sfortunate vittime della tratta che riempiono le strade italiane. Suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, è responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’Unione superiore maggiori d’Italia e quasi non avrebbe bisogno di presentazione perché per combattere, insieme a molte altre religiose in Italia, questa piaga specie per fini di sfruttamento sessuale, ha bussato a tutte le porte: dai conventi, perché si aprissero all’accoglienza delle donne che riuscivano ad uscire da questi gironi infernali, alla polizia, alle questure, ai Centri di permanenza temporanea, ai politici, ai media.
Benedetto XVI chiede “slancio missionario”, affinchè la “Nuova Evangelizzazione” porti frutti. Tradotto in termini pastorali significa una fede entusiasta nei pastori e nei fedeli e una varietà di iniziative di Vangelo che possa creare tanti stimoli e occasioni per tornare a Cristo. Mi spiego. Penso che spesso, soprattutto noi sacerdoti anziani, soffriamo di “arteriosclerosi pastorale”, accettiamo difficilmente le novità. Ma la missione e lo spirito missionario sono essenzialmente novità continua, sempre con lo stesso fine, portare le anime a Cristo. Non possiamo essere pessimisti. Visitando tante Chiese locali, in Italia e nelle missioni, ho spesso ringraziato il Signore nel vedere come la Chiesa si rinnova continuamente, ringiovanisce nello spirito e nell’annunzio del Vangelo. Io divento vecchio, la Chiesa no.
Altri due sacerdoti sono stati uccisi a Bogotà la sera di mercoledì scorso: secondo il comunicato della Conferenza episcopale della Colombia, l’omicidio dei due sacerdoti è avvenuto nel quartiere di Dindalito, che appartiene alla popolosa “Città Kennedy” alla periferia sud della grande capitale della Colombia. I sacerdoti uccisi sono don Rafael Reátiga Rojas, 35 anni, parroco della cattedrale Jesucristo Nuestra Paz, della diocesi di Soacha (suffraganea di Bogotà), e don Richard Armando Piffano Laguado, 37 anni, parroco della chiesa di San Juan de La Cruz, di Ciudad Kennedy.
Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 650 mila nuovi casi di lebbra, di cui il 70 per cento in India. In Mozambico, in Indonesia, nella Repubblica Democratica del Congo e in Brasile gli aumenti più rilevanti. La 58.ma Giornata mondiale dei malati di lebbra, che si celebra oggi sul tema “C’è un solo cielo per tutto il mondo”, richiama l’attenzione sulla gravità di questa malattia. L’Aifo, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, da anni lavora per sensibilizzare l’opinione pubblica e per raccogliere fondi a favore di progetti di sostegno in quei Paesi in cui la lebbra è ancora diffusa. In molte piazze italiane saranno allestiti i banchetti della solidarietà, dove sarà possibile acquistare vasetti di miele. Fino al 10 febbraio, inoltre, è attivo il numero di Sms 45 592 al quale si può donare un euro.
La Chiesa non teme la persecuzione che contro di lei esercita una società troppo incline al benessere e poco ai valori dello spirito. Lo ha affermato questa mattina Benedetto XVI, commentando all’Angelus il Vangelo delle Beatitudini proposto oggi dalla liturgia. Al termine della preghiera mariana, il Papa ha ricordato la Giornata mondiale di lotta alla lebbra e quella di intercessione per la pace in Terra Santa, per poi concludere con il lancio delle colombe dalla finestra del suo studio, attorniato da due giovani dell’Azione Cattolica.
All’Angelus Benedetto XVI parlando delle Beatitudini, “non una nuova dieologia”, ma “un nuovo programma di vita”, dice che che “la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano”. Auguri di “serentià e prosperità” ai popoli che celebrano il capodanno lunare.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani in udienza, la comunità del Pontificio Collegio Etiopico in Vaticano, in occasione del 150.mo della morte del loro patrono, San Giustino De Jacobis. Il Papa ha ricordato questa figura luminosa di evangelizzatore esortando sacerdoti e seminaristi ad essere segno di speranza per la Chiesa e a contribuire alla pacifica convivenza delle nazioni etiope ed eritrea.
Polemica decisa sulle pagine di Avvenire a proposito del Grande Fratello. Le continue bestemmie hanno infatti spinto il giornale della Conferenza episcopale italiana a scrivere un esplicito invito: "Chiudete il Grande Fratello": "Non ci sono più alibi. Non ci sono più scuse. Il «Grande fratello» è arrivato a fine corsa. È finito. All’estero l’avevano già capito tempo fa. E infatti l’hanno chiuso. In Italia, no. Finché fa ascolti – dicevano produttori e dirigenti Mediaset – va tenuto. E così hanno finto di non vedere che diventava ogni anno più volgare, più finto, più sbracato. Fino all’orrenda raffica di bestemmie che ha costellato quest’edizione. «Non è colpa nostra se i laureati e le persone di un certo tipo vengono bocciate dal pubblico» si è "giustificata" l’altro giorno la presentatrice Alessia Marcuzzi. Invece è proprio vero il contrario: questa deriva, fatta a fini dell’auditel, è colpa del programma. È il segno di una precisa selezione fatta verso il basso. E il risultato è una tv indegna, non più tollerabile. Il Grande fratello è finito: mandate tutti a casa" così ha scritto Avvenire.
Per documentare l'opera straordinaria di Dio nel cuore delle Giornate Mondiali della Gioventù, è stato diffuso il documentario “La forza del Vangelo”. Si tratta di una produzione in 21 lingue di Net for God, una rete internazionale di preghiera e formazione cristiana per la pace e l'unità tra le Chiese e i Paesi.
Benedetto XVI chiede “slancio missionario”, affinchè la “Nuova Evangelizzazione” porti frutti. Tradotto in termini pastorali significa una fede entusiasta nei pastori e nei fedeli e una varietà di iniziative di Vangelo che possa creare tanti stimoli e occasioni per tornare a Cristo. Mi spiego. Penso che spesso, soprattutto noi sacerdoti anziani, soffriamo di “arteriosclerosi pastorale”, accettiamo difficilmente le novità. Ma la missione e lo spirito missionario sono essenzialmente novità continua, sempre con lo stesso fine, portare le anime a Cristo. Non possiamo essere pessimisti. Visitando tante Chiese locali, in Italia e nelle missioni, ho spesso ringraziato il Signore nel vedere come la Chiesa si rinnova continuamente, ringiovanisce nello spirito e nell’annunzio del Vangelo. Io divento vecchio, la Chiesa no.
I cristiani della Tunisia chiedono di pregare per il felice esito del rinnovamento del Governo del Paese, e auspicano pace e tranquillità in questa situazione estremamente tesa, soprattutto nella capitale Tunisi. Secondo testimonianze di fonti cristiane locali raccolte dall'opera di aiuto Open Doors, c'è preoccupazione per l'ipotesi che le azioni di protesta che chiedono più democrazia e libertà terminino di nuovo in scontri violenti. Per i cristiani, inoltre, resta l'incertezza su come verranno interessati dal cambiamento di un regime autoritario. In Tunisia, l'islam è la religione di Stato, per cui la virata verso una democrazia in cui tutti possano avere voce e voto è incerta.
Giustizia e amore sono i due concetti chiave per lottare contro la lebbra, sottolinea la Chiesa in vista della Giornata Mondiale per la Lotta alla Lebbra 2011, che si celebrerà questa domenica, 30 gennaio. Nel suo messaggio per l'occasione, il Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), l'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, esorta infatti a “unire i nostri sforzi per esprimere meglio la giustizia e l'amore” verso quanti sono affetti da questa malattia. La Giornata è stata lanciata 58 anni fa dal giornalista, filantropo e poeta francese Raoul Follereau, e viene oggi sostenuta dalla Fondazione che ne perpetua l’opera.
“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. ...
Mons. Crociata: ''Assistiamo a un abbassamento della tensione morale'' che coinvolge l'intera società. Siamo di fronte a un ''disastro antropologico''. Poi invita chi ha maggiori responsabilità a essere d'esempio e la politica a ''non snaturare l'impianto della Costituzione''.
E' dedicata al sacramento della Confermazione la nuova serie mensile di catechesi del biblista don Fabio R. Con il Battesimo e l'Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l'insieme dei « sacramenti dell'iniziazione cristiana », la cui unità deve essere salvaguardata.
Il Rapporto Eurispes Italia 2011 pubblica i dati riguardo la pratica dell'eutanasia. Dall'inchiesta, risulta che il 66,2% degli italiani è favorevole. Un leggero calo, l'1,2% in meno rispetto al 2010. Il 67.9% degli uomini e il 64,6% delle donne si è dichiarata favorevole alla conclusione della virta di un'altra persona dietro sua richiesta, con l'eutanasia. I favorevoli all'eutanasia, secondo l'indagine, sono giovani: il 75,3% ha tra i 18 i 24 anni, il 70,9% tra i 25 e i 34 anni, il 67,5% agli adulti tra i 35 ai 44 anni, il 67,7% ai 45-64enni e il 53,7% a chi ha 65 anni e oltre. Dal punto di vista politico, i favorevoli all'eutanasia sono per l'82% appartenenti alla sinistra. Tra chi non si riconosce in alcuna formazione politica, i favorevoli alla "dolce morte" sono il 69,9% dei dichiaranti.
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza i partecipanti alla riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse. Il Papa ha esortato i fedeli ad approfondire la conoscenza reciproca in vista della piena comunione. Quindi, ha ricordato i tanti cristiani che, anche oggi, affrontano prove e difficoltà per testimoniare la propria fedeltà a Cristo.
Le manifestazioni non hanno rivendicazioni islamiche, ma di giustizia sociale. I prezzi del pane e di altri beni sono cresciuti in modo enorme, mentre i salari sono insufficienti. Manca una leadership che guidi la rivolta. El Baradei positivo, ma insufficiente. La comunità internzionale non deve stare a guardare.
“Gerusalemme… fino agli estremi confini. Percorsi educativi per un’Azione Cattolica che ama il mondo” è il tema del seminario di studio che inizierà nel pomeriggio del 28 gennaio, presso la Domus Mariae, a Roma, per iniziativa della Presidenza nazionale di Azione cattolica. “Nel suo servizio alla Chiesa – spiegano gli organizzatori –, l’Azione Cattolica è chiamata a promuovere e incoraggiare, a livello centrale e diocesano, esperienze di incontro, di studio, di formazione, di scambio con altri Paesi, aprendosi ad autentici “rapporti”, ovvero a relazioni di reciprocità in un clima di comunione, di solidarietà, di fraternità”. In questa prospettiva “la dimensione internazionale diventa ricchezza: lo spendersi per la costruzione di un laicato maturo in realtà diverse dalla propria, paradossalmente arricchisce chi si rende disponibile”. In altre parole “investendo in tali realtà si torna nelle diocesi e nelle associazioni di appartenenza con una fede più forte, con una percezione della Chiesa più profonda, con una consapevolezza della fraternità universale più concreta”.
Sono 5 milioni gli immigrati in Italia mentre secondo le stime delle Nazioni Unite sono 214 milioni nel mondo. Le imprese e le industrie, soprattutto nei Paesi avanzati, stanno beneficiando dei giovani immigrati, ma sono sorti problemi di assimilazione con culture e religioni diverse nei Paesi ospitanti. Il numero sempre più alto di immigrati e le conseguenti difficoltà in ambito sociale hanno suscitato un intenso dibattito sulle misure da prendere per regolare l’immigrazione. La parti si sono divise tra un approccio “assimilazionista” e uno “multiculturalista”. Secondo la Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana, i giovani immigrati sono insieme “risorsa e provocazione”. Possono rappresentare la promessa di un futuro in cui le diversità diventino un tesoro a cui attingere, piuttosto che una minaccia da cui difendersi.
Il fatto che la Chiesa cattolica metta a disposizione degli esorcisti potrebbe essere uno dei contributi per affrontare il clima di violenza generalizzata provocato dalle bande di narcotrafficanti che lottano per il controllo del territorio in diverse parti del Messico, e che spesso sono sottoposte a influenze decisamente sataniche. Lo ha affermato in alcune dichiarazioni recenti ai mezzi di comunicazione il sacerdote Pedro Mendoza Pantoja, coordinatore degli esorcisti che svolgono il proprio ministero nel vasto territorio dell'Arcidiocesi di Città del Messico. L'idea è che la Chiesa cattolica possa combattere l'ondata di insicurezza costata la vita nel 2010 a 12.000 persone e che in quattro anni ha raggiunto la cifra di 30.000 persone assassinate, per la maggior parte in “regolamenti di conti” tra bande criminali. Per padre Mendoza Pantoja, “uno dei modi per combattere la violenza in Messico è promuovere la fede, parlando molto più di Dio e molto meno del demonio”.
Intellettuali e teologi islamici disegnano le prospettive per un cambiamento anche dell’islam: valore della donna e mescolanza fra sessi; rifiuto del salafismo integralista; ricerca di una religiosità del cuore e della libertà, contro il formalismo del velo, della barba e delle pratiche rituali astruse. E soprattutto danno il benvenuto alla laicità, alla separazione dell’islam dalla politica.
Dopo una lunga sessione, durata fino alla sera di questo martedì, il Senato francese ha deciso di votare contro le tre proposte di legalizzazione dell'eutanasia in Francia presentate da altrettanti deputati, sia del Governo che dell'opposizione. E' così culminato un intenso dibattito nella società francese tra difensori dell'eutanasia, rappresentati soprattutto da Jean-Luc Romero, dell'Associazione per il Diritto a Morire con Dignità, e da settori progressisti della sinistra da un lato e associazioni pro-vita, associazioni mediche (lo stesso Collegio medico) e di cure palliative e istituzioni religiose e civili dall'altro.
Ha suscitato attenzione, curiosità e interesse nel mondo missionario, specialmente in India, la notizia della possibile apertura del regno buddista del Bhutan alla fede cristiana. Oggi in Bhutan sono consentite solo la religione buddista e quella indù ma, nelle scorse settimane, Chhoedey Lhentshog, rappresentante del governo per la gestione delle organizzazioni religiose, ha dichiarato che i gruppi cristiani possono registrarsi ufficialmente presso le autorità. Missionari e suore cattoliche hanno confidato all’agenzia Fides che “sono pronti a partire e avviare comunità di fede nel Paese, per portare anche lì il seme del Vangelo”. Padre Arul Raj, missionario degli Oblati di Maria Immacolata, che vive a Chennai, nel Tamil Nadu, è fondatore di due ordini religiosi: uno femminile, la “Società delle Figlie di Maria Immacolata”, e uno maschile, la “Società dei Missionari di Maria Immacolata”.
L’estremismo dilagante, l’intolleranza e la violenza tracciano un quadro a tinte fosche per il rispetto dei diritti umani in Pakistan: è quanto afferma l’organizzazione internazionale “Human Rights Watch” (Hrw) nel suo Rapporto 2011, presentato nei giorni scorsi a Islamabad, ripreso dall'agenzia Fides. In tale quadro, la vicenda di Asia Bibi - si afferma - è emblematica per la situazione di persecuzione dei cristiani e delle minoranze religiose.
"Se la cultura nichilista tende a cancellare l’interiorità, i sacerdoti devono aiutare i fedeli a riscoprirla. E in questa loro missione non possono aver paura neanche delle possibili incomprensioni e delle critiche. L’esempio da seguire è quello di Benedetto XVI, che ci insegna l’umiltà del tratto, la chiarezza disarmata della verità, la sapienza lucida del dialogo, la prudenza ardita dei gesti, la libertà di fronte al mondo, il coraggio che deriva dal sapersi nelle mani di Dio". Così il cardinale Angelo Bagnasco ha chiuso il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei), svoltosi ad Ancona.
Non far dimenticare al mondo la lezione lasciataci dalla tragedia della Shoah è l’obiettivo dell’odierna “Giornata internazionale di commemorazione per le vittime dell’Olocausto”. Nel messaggio per questa Giornata, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ricorda in particolare “madri e figlie, nonne e sorelle che hanno visto la loro vita cambiare irrevocabilmente, le loro famiglie separate e le loro tradizioni in frantumi”. Storie legate anche all’orrore di campi di sterminio come quello di Auschwitz.
Ricorre oggi la Giornata internazionale in memoria delle vittime della Shoah, adottata nel 2005 dalle Nazioni Unite. Benedetto XVI è intervenuto più volte su questa tragedia che ha segnato la storia del XX secolo. Storiche e commoventi, inoltre, le visite del Papa al campo di sterminio di Auschwitz nel 2006 e al Memoriale dello Yad Vashem a Gerusalemme, nel 2009.
Uscirà la primavera prossima un film che racconta di guerra, amore e perdono e che ha tra i personaggi principali san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei. ZENIT ha intervistato Roland Joffé, regista del film: “There Be Dragons”, conosciuto anche per aver diretto pellicole come "The Mission" e "The Killing Fields". Il film è ambientato durante la guerra civile spagnola e affronta tematiche quali la santità e il tradimento, l'amore e l'odio, il perdono e la violenza e la ricerca di senso nella vita di tutti i giorni. ZENIT ha intervistato Joffé all'inizio di quest'anno che segna i 75 anni dallo scoppio della guerra.
Il matrimonio è un autentico cammino di santità, motivo per il quale il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia ha organizzato a partire da gennaio un ciclo di conferenze su “Profili di santità coniugale”. In questo ciclo di conferenze verranno affrontati temi come la forza che viene dall'amore, la fedeltà all'amore o dimostrazioni d'amore, accompagnati da testimonianze di coppie in cammino verso la santità. Il ciclo di conferenze è stato inaugurato il 13 gennaio sul tema “un cammino d'amore e di fede in coppia”, prendendo come esempio Raissa e Jacques Maritain, due giovani intellettuali convertiti che si sono conosciuti nel 1900 e da quel momento hanno iniziato una vita insieme, scoprendo la via della fede e con l'unico obiettivo di santificare il loro matrimonio.
Ciò che preoccupa di più nel caso Ruby è spesso la reazione della gente che riflette il degrado morale in atto in Italia e la perdita di punti di riferimento per i giovani. E' questa la riflessione di mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo Ausiliare de L’Aquila e membro della Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI, in un articolo apparso sul settimanale “Il Punto” in edicola giovedì. Lo scandalo è scoppiato il 18 gennaio scorso, quando su alcuni giornali sono state pubblicate le intercettazioni telefoniche di Karima el Marough detta Ruby, in cui la ballerina di origine marocchina rivela di aver partecipato ad alcune feste in casa del capo del governo, Silvio Berlusconi, fin da quando aveva 16 anni. Secondo gli inquirenti Berlusconi avrebbe pagato Karima el Marough, all'epoca dei fatti minorenne, per avere rapporti sessuali nella sua villa di Arcore.
Gerry Ortega era famoso per le sue trasmissioni radio in cui ospitava missionari e attivisti per i diritti umani. La battaglia che gli è costata la vita era in difesa dell’isola di Palawan da un progetto di sfruttamento minerario devastante.
Nel 2005, il giorno del mio cinquantesimo compleanno, Don Giussani mi ha messo di fronte al Senso religioso e, in tal modo, anche di fronte a una nuova versione della mia vita. A quell’epoca era morto ormai da tempo, ma ho l’impressione che così gli sia stato più facile arrivare a me. Come ho già raccontato altre volte, ero in viaggio verso Roma per festeggiare il mio compleanno quando incontrai Mario Biondi all'aeroporto di Dublino; da questo incontro casuale è iniziata una serie di eventi che mi hanno condotto a leggere il Senso religioso e a entrare sempre più in un’amicizia con Comunione e Liberazione.
Il momento attuale sembra dominato dalla lotta tra poteri ingigantita da casse di risonanza mediatiche che distorcono i contorni e le proporzioni delle cose nel contesto dei problemi reali del nostro Paese. Come ha sostenuto il cardinale Angelo Bagnasco, al recente Consiglio Episcopale Permanente della Cei, stiamo assistendo a una “convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale, per la quale i poteri non solo si guardano con diffidenza ma si tendono tranelli, in una logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni. Si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci - veri o presunti - di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l’ingente mole di strumenti di indagine”.
n occasione del trentesimo anniversario delle Apparizioni della Madonna a Medjugorje, domenica 27 marzo 15.000 persone si riuniranno presso il Palasharp di Milano. Qui si svolgerá l’annuale giornata nazionale di preghiera a Maria Regina della Pace, organizzata dall’Associazione onlus MIR I DOBRO, sul tema “Maria ti guida alla santitá”. All’incontro parteciperanno i veggenti di Medjugorje Era il giugno del 1981 quando iniziarono le Apparizioni di Maria Regina della Pace ai sei veggenti di Medjugorje. Quest’anno dunque cade il trentesimo anniversario che verrá celebrato durante l’annuale giornata di preghiera nazionale che si svolge presso il Palasharp di Milano e che riunisce circa 15.000 devoti e pellegrini della Madonna di Medjugorje. L’evento si svolgerá domenica 27 marzo dalle 9.00 alle 21.00 ed À organizzato dall’Associazione onlus MIR I DOBRO (“Pace e bene” in croato) che quest’anno festeggia i suoi 20 anni dalla fondazione. Il tema guida dell’edizione À: “Maria ti guida alla santitá”.
Pubblichiamo il testo dell'intervento pronunciato questo mercoledì da Benedetto XVI durante l'Udienza generale svoltasi nell’Aula Paolo VI. Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha incentrato la sua meditazione sulla figura di Santa Giovanna d’Arco (1412-1431).
Sin da tempi remoti, la Chiesa ha stabilito segni sensibili, che aiutassero i fedeli ad elevare l’anima a Dio. Il Concilio di Trento, riferendosi in particolare alla S. Messa, ha motivato questa consuetudine ricordando che «la natura umana è tale che non può facilmente elevarsi alla meditazione delle cose divine senza aiuti esterni: per questa ragione la Chiesa come pia madre ha stabilito alcuni riti [...] per rendere più evidente la maestà di un Sacrificio così grande e introdurre le menti dei fedeli, con questi segni visibili della religione e della pietà, alla contemplazione delle sublimi realtà nascoste in questo Sacrificio» (DS 1746).
Un ringraziamento all’Italia e un riconoscimento a quanto i politici e la società civile italiana stanno facendo per la liberazione di Asia Bibi, la donna cristiana detenuta in Pakistan, e per l’abolizione della legge sulla blasfemia in vigore nel Paese. Così si è espresso il presidente della Commissione per i Diritti umani del Pakistan, Mehdi Hasan, nel giorno in cui una manifestazione alla quale hanno preso parte centinaia di persone si è svolta a Roma, davanti al Palazzo di Montecitorio, per dire no all'esecuzione capitale della donna, no alle legge sulla blasfemia e sì alla libertà religiosa.
Nel Messaggio per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, presentato ieri nella memoria di San Francesco di Sales e intitolato “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”, Benedetto XVI ricorda che i cristiani sono chiamati ad entrare nel web con fiducia e creatività, perché la “rete” è parte integrante della vita umana. Nel documento il Papa aggiunge che “sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni”. Si stanno dunque affermando nuove forme di comunicazione e interrelazione, come sottolinea padre Antonio Spadaro, di Civiltà Cattolica.
"Il cammino verso l’unità deve essere avvertito come imperativo morale, risposta ad una precisa chiamata del Signore". Così in sintesi Benedetto XVI questa sera nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per i Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo Apostolo. L’evento di fatto chiude la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, quest’anno sul tema “Uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”. Riuniti con il Papa, anche rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali. Il cardinale presidente del dicastero per l’Unità dei Cristiani, Kurt Koch nel suo indirizzo di saluto ha ribadito che la preghiera per l’unità è l’anima di tutto il movimento ecumenico.
Giovanna d'Arco è la protagonista della catechesi dell'udienza generale di oggi, tenuta da Benedetto XVI in Aula Paolo VI. Il Papa ha definito, fra l'altro, la Santa francese "un bell’esempio di santità per i laici impegnati nella vita politica, soprattutto nelle situazioni più difficili".
Illustrando all’udienza generale la figura della Pulzella d’Orleans, Benedetto XVI ne sottolinea la “luminosa testimonianza” che “invita a una misura alta della vita cristiana: fare della preghiera il filo conduttore delle nostre giornate, seguire la volontà di Dio quale che essa sia, vivere la carità senza favoritismi e senza limiti”.
Il giornalista e scrittore Antonio Socci è stato ospite domenica scorsa al programma Domenica In, intervistato dalla conduttrice Lorella Cuccarini. Si è parlato della figlia Caterina, a cui Socci ha dedicato un intero libro. La ragazza, circa un anno e mezzo fa, subisce l'arresto improvviso per circa un'ora del cuore, dopo di che va in coma per lungo temo e ne esce, anche se si trova tutt'oggi in riabilitazione.
Ad appena 10 giorni di vita, l'Ordinariato personale per ex anglicani in Inghilterra sta compiendo i primi passi nel contesto di una grande attenzione internazionale. Padre Keith Newton, ex Vescovo anglicano e ora sacerdote cattolico, nonché primo Ordinario, ha parlato con la BBC domenica di alcune delle questioni che i membri dell'Ordinariato stanno affrontando. L'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham è la prima risposta alla Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus del 2009 di Benedetto XVI, che permette agli anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica pur mantenendo elementi del proprio patrimonio anglicano. Essendo il primo, questo Ordinariato servirà da modello per le realtà che si creeranno in futuro negli altri Paesi.
Il dettaglio che ha colpito da subito la fantasia dei giornalisti sono stati i sandali. Gianluigi De Palo, il nuovo assessore alla Famiglia del Comune di Roma, li indossa per un voto fatto anni fa di ritorno dalla Terra Santa. Ma per lui – trentaquattrenne, presidente delle Acli nella provincia di Roma e del Forum delle Famiglie del Lazio – l’ingresso in giunta non è solo una questione di immagine. Al Sussidiario parla della politica come servizio, «al di là delle appartenenze» di partito. «Oggi per decidere di fare figli bisogna essere matti – ironizza – ma il desiderio di famiglia che abbiamo nel cuore è ancora grande». La lista delle priorità di De Palo allora parte dal quoziente familiare e dall’attuazione concreta del principio di sussidiarietà.
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Una Giornata europea dei martiri cristiani per ricordare i tanti cristiani del nostro tempo uccisi in odio alla fede e alla Chiesa. L’ha proposta il sociologo italiano Massimo Introvigne, Rappresentante dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta all’intolleranza e alla discriminazione contro i cristiani, nel corso della sua audizione del 25 gennaio al Consiglio d’Europa di Strasburgo sul tema “Persecuzione dei cristiani orientali, quale risposta dall'Europa?”. All’audizione, promossa dal Centro Europeo per il Diritto e la Giustizia (ECLJ), hanno partecipato, oltre a Introvigne, mons. Antoine Audo, Vescovo cattolico di rito caldeo di Aleppo (Siria), e padre Emanuel Youkhanna, amministratore apostolico della Chiesa Assira d'Oriente.
Chi ha paura di Aleksandr Solženicyn? La recente uscita della monumentale biografia Solženicyn di Ljudmila Saraskina (San Paolo, pp. 1441, € 84) rappresenta un’occasione per tornare a leggere il grande autore russo, Premio Nobel per la letteratura nel 1970, imprigionato nei campi di lavoro e successivamente esiliato dall’Unione Sovietica. Strano destino, il suo: si dice che dopo aver letto il suo primo romanzo - Una giornata di Ivan Denisovič - la poetessa Anna Achmatova abbia detto: «Questo romanzo deve essere letto e imparato a memoria da ciascuno dei duecento milioni di cittadini dell’Unione Sovietica». Nikita Chruščëv in persona volle conoscere colui che aveva raccontato con tanta verità quello che accadeva nei campi di lavoro. Ma il favore sarebbe durato poco... ben presto il suo «umanesimo di compensazione» nonché l’«inutile senso di pietà» furono considerati ostacoli - così secondo la Pravda - contrari alla «battaglia per una moralità socialista».
Oggi, martedì 25 gennaio, la Camera alta del parlamento francese è chiamata ad esaminare una proposta di legge a favore dell'autorizzazione dell'eutanasia. Il disegno di legge in questione è stato approvato martedì scorso, 18 gennaio, dalla commissione per gli Affari sociali del Senato con 25 voti favorevoli, 19 contrari e 2 astenuti. Il progetto sottoposto all'esame del “Palais du Luxembourg”, intitolato “Proposta di legge relativa all'assistenza medicalizzata per morire”, è una sintesi “bipartisan” di tre disegni di legge depositati da altrettanti senatori della maggioranza e dell'opposizione, rispettivamente Alain Fouché (UMP o Unione per un Movimento Popolare), Jean-Pierre Godefroy (Partito Socialista) e Guy Fischer (Partito Comunista).
La diffusione della Buona Novella evangelica è il servizio più importante della Chiesa al mondo, sottolinea Papa Benedetto XVI nel Messaggio che ha scritto per la Giornata Missionaria Mondiale, che quest'anno si celebrerà domenica 23 ottobre. Il Pontefice inizia il testo, sul tema “Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi”, ricordando che in occasione del Giubileo del 2000 Papa Giovanni Paolo II “ha ribadito con forza la necessità di rinnovare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo 'con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora'” (Lettera Apostolica Novo millennio ineunte, 58).
È morto ieri mattina per complicazioni legate all’ipertensione e al diabete di cui soffriva e che il 12 gennaio scorso avevano portato al suo ricovero in un ospedale di Città del Messico, mons. Samuel Riuz Garcia, vescovo emerito di San Cristóbal de las Casas, in Chiapas. Premiato nel 2002 dalla giuria del Premio internazionale per i diritti umani, istituito nel 1978 dall'Unesco, e candidato nel 1994 al premio Nobel per la Pace per il ruolo di mediazione svolto tra il governo messicano e l’insurrezione zapatista dell’Ezln (Esercito zapatista di liberazione nazionale), monsignor Ruiz è stato più volte definito il vescovo “degli indios e dei poveri”.
Nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale Benedetto XVI sottolinea l’attualità dell’“andate e annunciate” di Gesù, in un mondo nel quale molti ancora non conoscono il Vangelo mentre globalizzazione e relativismo fanno crescere il numero di coloro che vivono come se Dio non esistesse. Chi si dedica all’evangelizzazione si preoccupa anche del miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
«Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21). In occasione del Giubileo del 2000, il Venerabile Giovanni Paolo II, all’inizio di un nuovo millennio dell’era cristiana, ha ribadito con forza la necessità di rinnovare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo «con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora» (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 58). È il servizio più prezioso che la Chiesa può rendere all’umanità e ad ogni singola persona alla ricerca delle ragioni profonde per vivere in pienezza la propria esistenza. Perciò quello stesso invito risuona ogni anno nella celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale. L’incessante annuncio del Vangelo, infatti, vivifica anche la Chiesa, il suo fervore, il suo spirito apostolico, rinnova i suoi metodi pastorali perché siano sempre più appropriati alle nuove situazioni - anche quelle che richiedono una nuova evangelizzazione - e animati dallo slancio missionario: «La missione rinnova la Chiesa, rinvigorisce la fede e l’identità cristiana, dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza donandola! La nuova evangelizzazione dei popoli cristiani troverà ispirazione e sostegno nell’impegno per la missione universale» (GIOVANNI PAOLO II, Enc. Redemptoris missio, 2).
La rottura del dialogo col Vaticano preoccupa la Chiesa egiziana. Per giorni, il patriarca Naguib, vescovi e portavoce delle comunità cattoliche hanno presentato al governo egiziano e all’imam di Al Azhar la traduzione araba del discorso del papa che ha portato all’apparente rottura. Accuse ad al Jazeera, che avrebbe intenzionalmente travisato il messaggio papale. Per oriente e occidente la lotta al terrorismo e al laicismo avviene affermando una reale libertà religiosa.
Una piccola e interessantissima mostra allestita alla Biblioteca di via Senato fino al prossimo 27 marzo e collegata a quella più ampia di Palazzo Reale sull’arte islamica, mette a tema i rapporti tra Dante e l’Islam. L’intento è quello di documentare come la cultura islamica fosse diffusa in tutta l’Europa medievale e come ciò sia testimoniato nella Divina Commedia. La civiltà europea si è formata certamente dall’incontro del cristianesimo con la tradizione greca e romana, ma è stata anche permeata dalle correnti di pensiero ebraico e arabo.
«Il senso religioso di don Giussani è importante per chi vive in Egitto perché ci ha insegnato un metodo più utile anche del dialogo. L’idea per esempio di parlare di Dio a partire dai capolavori della poesia, dalla musica, della narrativa, mi ha colpito fin da subito. E ogni volta che qui al Cairo applico il metodo di don Giussani, ho la conferma pratica del fatto che è quello giusto». Ad affermarlo è Wael Farouq, musulmano, professore di Lingua araba all'American University del Cairo. Farouq ha letto per la prima volta Il senso religioso in inglese dieci anni fa, e lo ha quindi presentato quando nel 2007 è stato tradotto in arabo. Un’osservazione tutt’altro che scontata, quella di Farouq, se si pensa che per esempio nessuno nel mondo islamico finora ha mai osato applicare la critica letteraria al Corano.
La recente intervista del Sussidiario al ministro turco degli Affari Europei, Egemen Bagis, certamente riflette l’impegno del governo turco sulla questione dei rapporti interreligiosi nel paese e deve essere motivo di speranza per i cristiani e le altre minoranze religiose. Occorre però illustrare qual è la storia e la realtà turca per capire il contesto in cui i cristiani hanno vissuto e vivono tuttora. Il ministro afferma che la Turchia può vantare una lunga tradizione di tolleranza religiosa tale per cui ad esempio, l'Impero Ottomano permetteva al suo popolo di godere di un'atmosfera più tollerante rispetto alla sua controparte europea. Nonostante questo sia un pensiero diffuso, in realtà, a parte una certa tolleranza dettata da interessi economici, durante i nove secoli e mezzo di convivenza con i cristiani la situazione è stata ben diversa. In questo contesto i cristiani erano chiamati “giavur”, infedeli, ed erano soggetti alla legge islamica con lo status di “dhimmi”.
“E' tempo di dare al Paese una decisa e comune inversione di rotta sul piano sociale, morale e spirituale”. E' quanto ha detto il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, nel fare eco alla prolusione del Cardinale Angelo Bagnasco per l’apertura dei lavori del Consiglio Permanente ad Ancona. “La corsa verso una società neutra, sostenuta da un libero arbitrio individualista e competitivo, ha alterato in modo sensibile la coscienza del nostro popolo”, ha continuato il presidente del RnS, un Movimento ecclesiale che in Italia conta più di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunità.
In alcune zone del mondo le persecuzioni anticristiane stanno assumendo sempre più le sembianze di una vera e propria “pulizia etnica o religiosa”. Lo ha detto questo lunedì il Cardinale Angelo Bagnasco nell'inaugurare la sessione invernale del Consiglio episcopale permanente che rimarrà riunito ad Ancona fino al 27 gennaio prossimo. Nella prolusione il Presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) ha richiamato da subito la strage avvenuta davanti la Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine), ad Alessandria d’Egitto, il primo gennaio del 2011, e che ha causato la morte di ventitré cristiani copti e il ferimento di altri novanta.
Un invito a guardare con fiducia alla rete di Internet e alla comunicazione nell’era digitale: è quello che proviene dal Santo Padre Benedetto XVI attraverso il messaggio per la 45ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (che verrà celebrata il prossimo 5 giugno) sul tema “Verità, annuncio e autenticità nell’era digitale”. Lo ha sottolineato mons. Claudio Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, nella conferenza stampa di presentazione del messaggio tenutasi lunedì a Roma presso la Sala stampa della Santa Sede. “Il Papa – ha affermato Celli – evidenzia un atteggiamento di ‘stupore’ di fronte alle straordinarie potenzialità della rete Internet che, se usata con saggezza, può contribuire a soddisfare il desiderio di senso, verità e di unità che rimane l’aspirazione più profonda dell’essere umano”.
Il presidente della Cei apre l’assemblea dei vescovi italiani chiedendo che le istituzioni internazionali si facciano carico dell’esistenza nei singoli stati di un minimo di libertà per tutte le fedi. Europa e cristianofobia: “Un male sottile sta affliggendo l’Europa, provocando una lenta, sotterranea emarginazione del cristianesimo, con discriminazioni talora evidenti”.
Le nuove tecnologie mettono a disposizione degli utenti un intero mondo di possibilità, ma il loro uso richiede maturità e consapevolezza e non deve portare a sostituire “il contatto umano diretto” con i rapporti virtuali. Papa Benedetto XVI lo afferma nel Messaggio che ha diffuso questo lunedì, festa di San Francesco di Sales, per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà domenica 5 giugno. Nel testo, sul tema “Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale”, il Pontefice definisce il diffondersi della comunicazione attraverso Internet “un fenomeno caratteristico del nostro tempo”, e osserva che le nuove tecnologie “non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione in se stessa”.
Attenzione ai social network, sono sempre più gettonati dai pedofili. E' questo il grido di allarme lanciato questo lunedì da don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter (www.associazionemeter.org), che dal 1989 lotta per promuovere i diritti e la tutela dell'infanzia, ma anche per prevenire e aiutare le vittime degli abusi sessuali. Nel giorno in cui è stato reso noto il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2011 dedicato al fenomeno della Rete e alle sue opportunità, il sacerdote siciliano è tornato a puntare il dito sull’emergenza pedofilia nel mondo digitale.
Alla vigilia della manifestazione “Asia Bibi: libertà, giustizia, diritti umani”, che si terrà a Roma mercoledì prossimo, Peter Jacob, segretario esecutivo della Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale pakistana, esprime soddisfazione e gratitudine per “l’impegno dell’Italia per la salvezza di Asia Bibi e per l’abolizione della legge sulla blasfemia”. “Quello della società civile italiana – dice Jacob all’agenzia Fides – è un esempio unico di un Paese che si mostra vicino ai problemi del popolo pakistano. Già gli interventi del Santo Padre Benedetto XVI, del Ministro degli Esteri italiano e la recente risoluzione del Parlamento Europeo, hanno aiutato a calamitare l’attenzione internazionale sul caso di Asia Bibi”.
I vescovi indiani accettano e accolgono con rispetto la decisione della Corte Suprema di commutare in ergastolo la condanna a morte comminata a Dara Singh, l’uomo colpevole di aver arso vivo il missionario australiano Graham Steines e i suoi due figli in Orissa, nel 1999. In un comunicato inviato all’agenzia Fides, la Conferenza episcopale afferma: “La Chiesa ha sempre tenuto una posizione chiara sulla pena di morte, in quanto crede fermamente nella possibilità del pentimento e del cambiamento di vita. Anche nel caso di Dara Singh, la Chiesa vuole dare l’’opportunità di cambiare la sua vita, anche se ha commesso un crimine odioso. La Chiesa pensa a custodire e promuovere la vita, piuttosto che a toglierla, e per questo dà molta attenzione ai valori del perdono e della riconciliazione”.
San Francesco di Sales è il patrono dei giornalisti, perché per primo usò un sistema di comunicazione basato su fogli che faceva scivolare sotto gli usci delle case e che affiggeva sui muri di Ginevra, con lo scopo di diffondere maggiormente la fede. E’ anche considerato il padre della spiritualità moderna, basata non tanto sul rigore della vita ascetica, quanto sulla mitezza nella condizione di vita di tutti. Con la sua personalità e la sua dottrina ha influenzato le maggiori figure non solo del "grand siècle" francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, percorso dalle lotte tra cattolici e protestanti.
Il Messaggio del Papa per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è stato presentato stamani alla Sala Stampa Vaticana. Assieme al direttore, padre Federico Lombardi, sono intervenuti tra gli altri l’arcivescovo Claudio Maria Celli e mons. Paul Tighe, rispettivamente presidente e segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
All'angolo tra Via dei Cerchi e Via di S. Teodoro, preceduta da un ampio piazzale, si trova la Basilica di Santa Anastasia, una delle 25 chiese titolari originarie di Roma. Il suo “Titulus” risale al IV sec. e la sua particolarità è quella di essere la prima chiesa eretta nel cuore dell'antica Urbe. Si trova, infatti, alle pendici occidentali del Palatino, sotto il palazzo dell'Imperatore Augusto, tra l'Ara Massima di Ercole, il Circo Massimo e il Foro. La Basilica venne eretta sui ruderi di un colossale edificio risalente al primo secolo dell'Impero, che diversi studiosi hanno identificato con il vestibolo del Lupercale (la grotta dove si riteneva che Romolo e Remo fossero stati allattati dalla lupa).
I cristiani sono chiamati ad entrare nel web con fiducia e creatività, perché la cosiddetta “rete” è parte integrante della vita umana: è quanto afferma il Papa nel Messaggio per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, intitolato “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. La Giornata verrà celebrata il 5 giugno prossimo nella Solennità dell’Ascensione. Come di consueto il Messaggio è stato presentato nella memoria di San Francesco di Sales, patrono della stampa cattolica. Il servizio di Sergio Centofanti.
Nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali, Benedetto VI sottolinea la trasformazione anche culturale che la comunicazione via internet sta producendo. Anch’essa deve mirare al bene integrale della persona. La verità va presentata nella sua integrità, piuttosto che cercare di renderla accettabile, magari “annacquandola”.
A quattro anni dalla partenza per le sue «grandi vacanze» (22 gennaio 2007), il ricordo dell’Abbé Pierre è ancora molto vivo. In Italia e nel mondo. Certo, la presenza più solida e più viva sono le sue 340 comunità e gruppi sparsi in Africa, Americhe, Asia ed Europa (14 in Italia) che cercano di vivere e testimoniare il messaggio dell’Abbé Pierre, oltre al limite della «logica», «perché non bisogna essere perfetti per cominciare qualcosa di buono». Da un capo all’altro della terra, Emmaus era per lui la prova che l’Amore portato a Dio passa attraverso l’amore agli Uomini, indissociabilmente. Senza «se» e senza «ma». Il mondo della comunicazione, tanto caro all’Abbé Pierre e mai trascurato quand’era in vita, non dimentica questo «gigante» dell’immagine. Infatti, è stato presentato a fine dicembre 2010 e uscirà nelle sale cinematografiche in Francia nel marzo prossimo, un film girato a Marsiglia (ove da tempo ci sono due Comunità Emmaus). Il documentario è scritto ed interpretato da un gruppo di senzatetto: clochards trasformati in registi, attori e sceneggiatori. Una vera fiction di denuncia realizzata con la Fondazione Abbé Pierre e l’associazione Time Code.
Sono un prete. Un prete della Chiesa cattolica. Uno dei tanti preti italiani. Seguo con interesse e ansia le vicende del mio Paese. Non avendo la bacchetta ma­gica per risolvere i problemi che affliggo­no l’Italia, faccio il mio dovere perché ci sia in giro qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più. Sono un uomo che come tanti lotta, sof­fre, spera. Che si sforza ogni giorno di es­sere più uomo e meno bestia. Sono un uo­mo che rispetta tutti e chiede di essere ri­spettato. Che non offende e gradirebbe di non essere offeso, infangato. Da nessuno. Inutilmente. Pubblicamente. Vigliacca­mente. Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bi­strattata, ignorata, tenuta ai margini. Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa. Un prete che non vuole privilegi e non pre­tende di far cristiano chi non lo desidera, che mai si è tirato indietro per dare una mano a chi non crede. Un prete che, prima della Messa della se­ra, brucia incenso in chiesa per elimina­re il fetore sprigionato dalle tonnellate di immondizie accumulate negli anni ai margini della parrocchia in un cosiddet­to cdr e che vanno aumentando in questi giorni. Sono un prete che si arrabbia per le inef­ficienze dello Stato ai danni dei più debo­li e indifesi. Che organizza doposcuola per bambini che la scuola non riesce ad inte­ressare e paga le bollette di luce e gas per­ché le case dei poveri non si trasformino in tuguri.Sono un prete, non sono un pedofilo
Dal 2 al 9 febbraio presso la Sala espositiva del Rettorato dell'Università di Ancona (Piazza Roma 22) sarà aperta la Mostra fotografica "Medjugorje. L'ultima terra santa". Si tratta di un reportage del fotografo Samuele Travaglini di Potenza Picena, realizzato nel corso di un viaggio nella cittadina bosniaca meta di un intenso pellegrinaggio. La mostra, organizzata dal Circolo fotografico Archivivi di Ancona in collaborazione con il Fotoclub di Potenza Picena, sarà inaugurata SABATO 5 FEBBRAIO ALLE ORE 18:00 mentre sarà visitabile dal 2 al 9 febbraio con orario 17:00 / 19:30.
Rientrato da pochi giorni da Medjugorje, la sua seconda casa, dove sta costruendo un orfanotrofi o che diventerà un centro dedicato agli orfani di guerra, Paolo Brosio, giornalista e uomo di spettacolo, continua a raccontare la sua storia di conversione: ‘Grazie a Medjugorje ho ritrovato la fede e mi sono convertito, oggi sono un’altra persona, mi sento vivo’. ‘Ero insoddisfatto del mio stile di vita, non piacevo a Cristo, né a me stesso’. Due situazioni personali gravi ne avevano minato fede e certezze: ‘Ho passato anni diffi cili. Prima la scomparsa di mio padre, al quale ero molto legato, poi la separazione da mia moglie Gretel, molto dolorosa’.
Giovanni Paolo II sarà proclamato beato il prossimo primo maggio. Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce un miracolo avvenuto per intercessione di Papa Wojtyla. La beatificazione coinciderà con la Domenica in Albis, cioè la prima successiva alla Pasqua, nella quale lo stesso Papa polacco istituì la Festa della Divina Misericordia.
Benedetto XVI ricorda le prove che devono affrontare i cristiani di Terra Santa e Medio oriente, fino al sacrificio della vita. Ogni divisione è “un’offesa a Cristo”. Per questo occorre un cammino di conversione della Chiesa. Appuntamenti della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: l’incontro della Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Antiche Chiese Orientali; i vespri nella basilica di san Paolo, il prossimo 25 gennaio.
L’Ordinariato per gli anglicani che desiderano entrare nella Chiesa cattolica è “un gesto profetico” sulla strada dell’unità. A dirlo è padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa vaticana, nell'ultimo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. Il 15 gennaio, a Londra, nella Cattedrale di Westminster, sono stati ordinati sacerdoti tre ex Vescovi anglicani - Keith Newton, Andrew Burnham e John Broadhurst -, che nei mesi scorsi avevano presentato le loro dimissioni dalla Chiesa d’Inghilterra per entrare nella comunione della Chiesa cattolica. Per l'occasione Benedetto XVI ha inviato le proprie benedizioni ai tre ex Vescovi anglicani che sono entrati così a far parte del nuovo Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, che sarà diretto da padre Keith Newton.
Certamente molte persone sono state contagiate con il virus dell’AIDS senza avere la minima responsabilità morale personale, attraverso le trasfusioni di sangue, gli errori medici o i contatti accidentali. Anche il personale infermieristico rischia il contagio, prendendosi cura dei pazienti sieropositivi. Non tratteremo tali casi in questa sede. Esamineremo invece le dichiarazioni esternate negli ultimi anni da diverse personalità di alto profilo del mondo accademico ed ecclesiastico, soprattutto moralisti e pastori. Li chiameremo dignitari, evitando di citarne i nomi per non personalizzare il dibattito e per concentrare l’attenzione sull’argomentazione morale .
Venerdì 21 gennaio, ho partecipato alla Marcia per la Pace a Muggiò, in provincia di Monza-Brianza, organizzata dal Decanato di Desio (12 parrocchie). Consola vedere, in una serata di gelo sottozero, tante persone, e anche giovani, che partecipano con fede. Partenza dalla parrocchia periferica di Muggiò (San Carlo) alle 21, con saluto del Sindaco e del Parroco Decano, e poi la marcia con preghiere e canti verso la chiesa centrale di Muggiò (SS. Pietro e Paolo), con la mia testimonianza e poi quella di un sacerdote della Chiesa greco-ortodossa di Grecia, in visita a Milano per la settimana dell’Unità dei cristiani. Nella grande chiesa parrocchiale strapiena abbiamo poi pregato per la pace, l’unità delle Chiese cristiane e che cessino odio e violenze contro i fedeli di Gesù Cristo. Una serata di fede e di riflessione che il Signore benedice.
Un albero di melograno è stato piantato il 22 gennaio da una delegazione della Chiesa luterana tedesca nel giardinetto della chiesa di San Marco a Milano dove, secondo la tradizione, soggiornò Lutero nel suo viaggio verso Roma nel 1510. “Un gesto – afferma una nota diffusa dall’ufficio stampa della diocesi di Milano - che ha unito idealmente Wittenberg, la città tedesca di Lutero, con Milano”.
Il cammino dell’Azione cattolica italiana verso la XIV Assemblea nazionale che si svolgerà a Roma dal 6 all’8 maggio prossimo con la partecipazione di oltre mille delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia: questo il primo punto all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio nazionale dell’Aci iniziati il 22 gennaio nella capitale presso la Domus Mariae.
A Frascati, presso il Centro Giovanni XXIII dal al 14 al 16 gennaio sono stati convocati il Comitato Nazionale di Servizio, il Consiglio Nazionale e l’Assemblea Nazionale , per il rinnovo degli Organismi Pastorali di Servizio del Livello Nazionale. Un evento speciale, dal forte significato comunionale, frutto di una lunga e profonda riflessione sulla “Pastoralità come Progetto di vita”, per continuare a scrivere la storia sacra del Rinnovamento nell’oggi della chiesa e del mondo; per continuare a offrire nel prossimo quadriennio un servizio ecclesiale e sociale adeguato alle attese e alle esigenze del nostro tempo!
Occorre “avere la massima cura pastorale” riguardo alla preparazione e ammissione al matrimonio perché coloro che intendono sposarsi sono i primi interessati a celebrare un matrimonio valido. E’ quanto ha detto il Papa stamani, ricevendo i componenti della Rota Romana per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Benedetto XVI ha quindi esortato a sviluppare un’efficace azione pastorale volta a prevenire le nullità matrimoniali.
L’importanza pastorale e canonica della preparazione alle nozze nelle parole rivolte da Benedetto XVI alla Rota Romana. Gli sposi debbono essere coscienti e volere un atto che, in definitiva, mira alla santità della vita. Ciò anche per evitare future nullità.
Guida spirituale ed evangelizzazione sono gli elementi di cui ha bisogno al giorno d'oggi l'Europa, sostiene il Cardinale Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Il porporato lo ha affermato questo giovedì in un discorso pronunciato durante una cena offerta in suo onore dall'Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, organizzata dal Nikean Club, un'associazione ecumenica anglicana. Il Cardinale ha confessato che quando ha iniziato il suo lavoro aveva “solo idee molto vaghe su ciò che fosse l'anglicanesimo”.
“Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao,(…). Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, assieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e infermità nel popolo” (Mt 4, 12-23).
Per 12 anni, il Capitano della Guardia Svizzera in pensione Roman Fringeli è stato formato e preparato per dare la propria vita per il Papa. Tra il 1987 e il 1999, ha difeso il futuro beato Giovanni Paolo II come una delle sue cinque guardie del corpo personali nei viaggi papali – un periodo che ha riguardato 15 viaggi apostolici in Asia, Europa, Africa e Americhe. Per tre anni e mezzo, in quel periodo, Fringeli ha guidato il contingente della Guardia Svizzera quando il Pontefice si recava all'estero. “Se le circostanze lo richiedessero, sacrificherei me stesso per il Papa”, ricorda. “Il mio pensiero durante i viaggi è sempre stato questo”. Originario di Basilea, nel nord della Svizzera, Fringeli ha lasciato l'antico esercito pontificio più di 10 anni fa, ma il suo entusiasmo resta lo stesso, ed è ansioso di condividere le sue esperienze felici – e a volte dolorose – relative a quelle visite fondamentali.
Fa discutere in Italia una sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di una signora invalidando la nullità del suo matrimonio, sancita dal Tribunale della Sacra Rota. A chiedere la nullità era stato il marito sostenendo che le nozze, celebrate nel 1972, erano viziate giacché la consorte gli aveva taciuto di non volere figli. La sentenza della Suprema corte italiana ha stabilito che non si possono annullare matrimoni di lunga durata, come in questo caso, adducendo riserve mentali o vizi del consenso. Una sentenza che avrà delle ricadute significative.
Nel mondo di oggi c’è “un senso di insicurezza, dovuto in primo luogo alla precarietà sociale ed economica, acuita però anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza”.
Javed Ahmad Ghamidi, grande studioso islamico, accusa i radicali: “Questi ulema stanno semplicemente mentendo alla gente”. Padre Joseph Habib sottolinea la stretta alleanza fra militari ed estremisti religiosi; finché c’è la legge sulla blasfemia “il Pakistan è intrappolato in un ciclo sempre più ampio di violenza”.
“La pace esige il lavoro più eroico”. E' quanto ha detto questo venerdì mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, in occasione della messa a Roma in suffragio del caporalmaggiore Luca Sanna, il militare di 33 anni ucciso in Afghanistan il 18 gennaio scorso. Avvolto in una grande bandiera tricolore e trasportato dai commilitoni il feretro di Luca Sanna ha fatto ingresso nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri per i funerali, accolto da un lungo applauso e dal picchetto d’onore.
Dietro la decisione di congelare il dialogo con la Santa Sede vi è il rifiuto che nella delegazione vaticana vi sia un esperto dell’islam di nazionalità giordana, membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Ma vi sono anche convenienze politiche. Al-Azahr ha condannato il suicidio del tunisino che ha scatenato la rivolta popolare e la caduta di Ben Alì.
La Chiesa celebra oggi la memoria liturgica di Sant’Agnese e come tutti gli anni si è svolto nella mattinata il tradizionale rito della presentazione al Papa di due agnelli, benedetti precedentemente nella Basilica sulla Via Nomentana intitolata alla vergine e martire romana. La breve cerimonia si è tenuta, come di consueto, nella Cappella intitolata a Urbano VIII nel Palazzo Apostolico.
L’opera di Giuseppe Toniolo (1845-1918) si colloca in una dimensione sovranazionale e va considerata tenendo conto delle coeve esperienze maturate nell’ambito del cattolicesimo sociale non solo italiano, ma anche francese, belga e tedesco. Centrale in essa è il rapporto tra etica ed economia, come pure tra etica e politica. I due aspetti non possono essere disgiunti, nel senso che la componente etico-politica si spiega alla luce di quella etico-economica.
Il caso dei 2002 feti abbandonati vicino a un tempio buddista a Bangkok ha innescato un dibattito nazionale. Ogni anno dai 110mila ai 130mila casi di aborto volontario, su poco più di un milione di gravidanze. “E’ una cifra agghiacciante” dicono gli specialisti. Mons. Kovithavanij: “Nessuno ricorda la condotta etica e la virtù della famiglia. L’insegnamento cristiano promuove e sostiene il rispetto della vita”.
Il giovane indù aveva rubato la catenina d’oro di uno dei ragazzi. Per difendersi ha accusato i due giovani di volerlo convertire. La polizia gli ha arrestati senza alcuna prova. Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar: “l’episodio è un chiaro segno della persecuzione compiuta da polizia e indù contro i cristiani”.
La massima autorità dell'Islam sunnita, l'Accademia delle Ricerche Islamiche di Al-Azhar, con sede al Cairo, in Egitto, ha annunciato questo giovedì di aver sospeso a tempo indeterminato il dialogo con la Chiesa cattolica perché offesa dai ripetuti appelli di Benedetto XVI contro le violenze anticristiane verificatesi in questo paese e nelle nazioni a maggioranza musulmana. Dal 1998, infatti, il Comitato Permanente di Al-Azhar per il Dialogo tra le Religioni Monoteistiche fa parte insieme al Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso di un Comitato Congiunto che si riunisce annualmente, alternativamente al Cairo e a Roma. Il 2 gennaio scorso, in occasione della recita dell'Angelus, il Pontefice aveva definito “vile gesto di morte” il grave attentato perpetrato la sera del 31 dicembre contro una chiesa di Alessandria d'Egitto, che ha provocato 23 morti e il ferimento di un'altra decina di persone.
L'Arcidiacono Emanuel Youkhana, coordinatore degli aiuti umanitari alle famiglie cristiane in Iraq, ha chiesto in una conversazione con l'associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre che il mondo occidentale e il Governo iracheno “chiamino le cose con il loro nome, cioè (dicano) che i cristiani sono vittime di attacchi sistematici per cacciarli dal Paese”. Padre Youkhana ha criticato il fatto che il Governo iracheno lo neghi e che nella comunità internazionale sorgano sempre più voci che affermano che il terrore “non è rivolto contro i cristiani, ma contro tutti”.
Musica e spiritualità ancora insieme per un’iniziativa che dà risalto alla musica italiana nel mondo. La città di Albano ha infatti promosso “Il Festival della Canzone Inedita Italiana”, organizzato dal cantante e musicista Valentino, nei giorni 15 e 16 gennaio. Al Festival erano presenti le autorità politiche e civili della città di Albano e il Vescovo Marcello Semeraro che ha benedetto la manifestazione. Tra i concorrenti anche un religioso, il sacerdote Camilliano don Sergio Palumbo, già ideatore del Musical “S. Camillo De Lellis” e del cd “Più cuore nelle mani”, il qual si è esibito con il brano “Casa di pane” tratto dal suo ultimo album “Bet.lehm”. ZENIT lo ha intervistato.
Per il politico cattolico la laicità è un valore acquisito e da difendere. Essa significa che la sfera politica è indipendente da quella ecclesiastica e che politica e religione sono ambiti distinti. Il cristianesimo ha contribuito molto a fondare l’autentica laicità. Infatti il cristianesimo non è una religione fondamentalista. Il testo sacro cui esso si ispira non va letto alla lettera, ma interpretato; l’autorità universale del papa libera i cristiani dalle eccessive sudditanze politiche nazionali; la costruzione del mondo è stata affidata da Dio alla libera e responsabile partecipazione dell’uomo. Ciò però non significa che la società e la politica siano totalmente altro dalla religione cristiana, che non abbiano con essa niente a che fare. La società ha bisogno della religione in quanto tale e possiamo anche dire che la società ha bisogno in modo particolare della religione cristiana se vuole mantenersi su livelli di sana laicità.
In Gran Bretagna, una coppia di albergatori cristiani, Peter e Hazelmary Bull, rispettivamente di 70 e 66 anni, è stata condannata martedì 18 gennaio dal giudice Andrew Rutherford, della Bristol County Court, a versare un risarcimento di 3.600 sterline alla coppia gay Martyn Hall, 46 anni, e Steven Preddy, 38 anni, di Bristol. La coppia Bull, che gestisce da 25 anni il Chymorvah Private Hotel, a Marazion, nei pressi di Penzance, nella Cornovaglia, aveva rifiutato nel settembre del 2008 di dare una stanza con letto matrimoniale alla coppia gay, legata da una cosiddetta “unione civile”, offrendole però la possibilità di un'altra sistemazione. Come si può leggere in una “nota speciale” inserita sulla pagina delle prenotazioni del sito internet dell'albergo, “al Chymorvah abbiamo poche regole, ma per favore, prendete nota che come cristiani abbiamo un profondo rispetto per il matrimonio, che è l'unione di un uomo e una donna per la vita con esclusione di tutti gli altri”. Per questo motivo, continua la nota, “la sistemazione nelle nostre stanze con letto doppio non è disponibile alle coppie non sposate. Grazie”.
Mercoledì scorso, per la prima volta dalla sua nomina, e dopo molteplici sollecitazioni da parte mia e del mio Gruppo politico, la Baronessa Ashton, Alto Rappresentante per la politica estera dell'UE, ha ammesso in aula che l'UE deve intervenire per proteggere i cristiani ed il cristianesimo nel mondo. "L'Unione europea non distoglierà lo sguardo". "Non dobbiamo cadere nella trappola che ci stanno tendendo estremisti e terroristi", ha aggiunto. "Dobbiamo resistere a coloro che vorrebbero fare della religione un motivo di divisione. La migliore risposta all'estremismo è creare un fronte internazionale unito che si appoggi su standard universali di libertà di credo e religione". Questo è un risultato che non deve passare inosservato perché indica che all'interno delle istituzioni europee le cose si stanno muovendo e che la nostra insistenza comincia a dare dei frutti.
Forse fu del tutto casuale il fatto che John Keats (1795-1821), uno dei poeti più importanti del romanticismo inglese, morì a Roma nel 1821 in un palazzo di Piazza di Spagna, a pochi passi dal Collegio di Propaganda Fide, nella cui cappella John Henry Newman, sette mesi dopo la sua conversione dall’anglicanesimo alla Chiesa cattolica, il 30 maggio 1846 fu ordinato sacerdote cattolico. Durante quell’importante soggiorno romano, inoltre, papa Pio IX approvò il suo progetto di introdurre in Inghilterra la Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri e lo nominò primo superiore dell’Oratorio inglese.
“La fedeltà all'insegnamento degli apostoli ci unisce”: è il tema odierno della Settimana per l’Unità dei Cristiani, che vivrà momenti di grande significato ecumenico. Lunedì 24, il Papa riceverà in udienza privata una delegazione della Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania. Il giorno prima, invece, il cardinale presidente del dicastero per l’Unità dei Cristiani, Kurt Koch, presiederà un incontro ecumenico presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Come momento centrale dell’avvenimento, verrà piantato e benedetto un albero in gemellaggio con il progetto del “Giardino di Lutero” a Wittenberg in Germania. Infine, martedì 25 gennaio, alle ore 17.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, Benedetto XVI presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo a conclusione della Settimana di preghiera. Al rito prenderanno parte rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali presenti a Roma. Quest’anno la Settimana per l’Unità dei cristiani è dedicata in particolare ai fedeli vittime della persecuzione e delle discriminazioni.
Jeanne Yegmane era una suora agostiniana della Repubblica Democratica del Congo: è rimasta vittima di un agguato lo scorso 15 gennaio. Infermiera oftalmica specializzata, collaborava con Cbm Italia Onlus, che opera nel campo sanitario contro le malattie oculari e altre forme di disabilità. Era in viaggio con altri operatori, quando alcuni ribelli hanno sparato contro i loro veicoli, uccidendola.
“Fame di risposte e di punti di riferimento stabili” in un’epoca che spesso ne difetta. E’ la lettura che l’Osservatore Romano dà delle “cifre record” totalizzate finora dalle vendite del libro-intervista di Benedetto XVI “Luce del mondo”, realizzato con il giornalista Peter Seewald e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV). L’edizione italiana, informa l’articolo, ha subito esaurito la prima edizione di 50 mila copie, mentre la seconda risulta “integralmente prenotata”. Analogo l’andamento registrato dalle vendite in lingua inglese (100 mila copie), francese (80 mila) e tedesca (200 mila), per un totale che “nelle diverse lingue sfiora il milione di copie”.
Verrà piantato e benedetto un albero presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura come momento centrale di un incontro, organizzato in gemellaggio con il progetto ecumenico del “Giardino di Lutero” a Wittenberg, in Germania. L'evento avrà inizio alle ore 16,00 di domenica prossima, 23 gennaio e vedrà la partecipazione del Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch. L'iniziativa si inserisce all'interno della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e della visita di una delegazione dei responsabili della Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania, guidata dal Vescovo Johannes Friedrich (Monaco). La Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania, nata a partire dalla Riforma di Lutero nel XVI secolo, comprende tutti i fedeli luterani della Germania, ovvero circa 18 milioni di persone. Essa svolge un ruolo fondamentale all’interno della Federazione Luterana Mondiale, di cui è membro.
Le inondazioni che colpiscono da un mese il nord-est dell'Australia interessano oltre il 75% della regione del Queensland, una zona cinque volte più grande del Regno Unito, segnala un comunicato delle Pontificie Opere Missionarie (POM) australiane. Secondo un bilancio recente, circa 30 persone sono morte e 50 continuano ad essere disperse. I servizi d'emergenza non smettono di cercare tra le macerie. La capitale del Queensland, Brisbane, è l'ultimo centro urbano ad essere stato sommerso, ricorda l'agenzia Fides.
Ho tolto temporaneamente lo spazio per i pellegrinaggi e i gruppi di preghiera. Lo dovrò riorganizzare e mi ci vorrà un pò di tempo. Cercherò di pubblicare le agenzie conosciute e autorizzate, gli altri dovranno aspettare. Gli aggiornamenti li troverete su questa pagina, non scrivetemi per chiedere ulteriori informazioni. Grazie.
Di fronte all'individualismo che pervade sempre più la società attuale, tutte le componenti ecclesiali e, in particolare, la vita consacrata sono chiamate al “compito urgente” di educare alla vita buona del Vangelo. All’emergenza educativa è dedicato il messaggio per la 15ª Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio 2011), dal titolo “Testimoni della vita buona del Vangelo”, pubblicato dalla Commissione per il clero e la vita consacrata della Conferenza episcopale italiana. Nel messaggio si legge che “a causa di un errato concetto di autonomia della persona, di una riduzione della natura a mera materia manipolabile e della stessa Rivelazione cristiana a momento di sviluppo storico, privo di contenuti specifici, il processo di trasmissione dei valori tra le generazioni è fortemente compromesso”.
Udienza generale dedicata alla Settimana di preghera per l’unità dei cristiani. L’ascolto del Vangelo, la comunione fraterna, la frazione del pane e la preghiera sono i quattro “fondamenti” dell’unità, necesaria perché si compia nel mondo intero il suo piano di salvezza di Dio.
A 30 anni dalla prima apparizione, La Storia Siamo Noi compie un interessante reportage a Medjugorje, fra scienza e fede. “La Storia siamo noi” presenta “I segreti di Medjugorje” di Elisabetta Castana in onda giovedì 20 gennaio alle ore 23.30 su RaiDue; con replica su Rai Tre la mattina successiva alle 8.00.
“Dire la verità chiaramente: i cristiani vengono regolarmente attaccati e spinti a lasciare l’Iraq”. A chiederlo al mondo occidentale è l’arcidiacono Emanuel Youkhana, coordinatore degli aiuti umanitari per le famiglie cristiane in Iraq della Chiesa assira dell’Est, in un’intervista all’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). L’arcidiacono nega, come afferma il governo iracheno, che “il terrore è diretto non contro i cristiani ma contro tutti. Gli attentati sono chiaramente diretti contro i cristiani. Non è sufficiente condannare ciò che è successo. I cristiani non hanno paura per gli attentati attuali ma temono per l’avvenire e per ciò che ancora potrà arrivare”.
Patrick Strudwick, paziente omosessuale, finge di voler essere guarito dalla terapista psicologica britannica Lesley Pilkington. Lei accetta, lui registra le sedute e poi le usa per scrivere articoli per un giornale. Ora l'ordine professionale vuole radiare dall'albo la donna, mentre Strudwick vince un premio giornalistico .
Al termine dell’udienza generale il Papa ha salutato i membri dell’Associazione “Figli in paradiso: ali tra cielo e terra”, che riunisce i genitori colpiti dalla morte, spesso tragica, dei figli.
All’udienza generale di stamani, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, il Papa ha svolto la sua catechesi sulla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziata ieri, e “nella quale – ha detto - tutti i credenti in Cristo sono invitati ad unirsi in preghiera per testimoniare il profondo legame che esiste tra loro e per invocare il dono della piena comunione. È provvidenziale il fatto che, nel cammino per costruire l’unità, venga posta al centro la preghiera: questo ci ricorda, ancora una volta, che l’unità non può essere semplice prodotto dell’operare umano; essa è anzitutto un dono di Dio, che comporta una crescita nella comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”. “Queste preghiere in comune – ha detto il Papa citando il Concilio Vaticano II - sono senza dubbio un mezzo molto efficace per impetrare la grazia dell'unità e costituiscono una manifestazione autentica dei vincoli con i quali i cattolici rimangono uniti con i fratelli separati: «Poiché dove sono due o tre adunati nel nome mio, ci sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).” (Decr. Unitatis Redintegratio, 8)”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di Radio Vaticana di domenica prossima, terza domenica del tempo ordinario. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3 con il commento audio.
I radicali islamici attaccano i luoghi di istruzione civile, in particolare quelli femminili. La diocesi di Peshawar ad AsiaNews: “La nostra società sta dirigendosi verso l’oscurità; l’istruzione è un raggio di speranza. Chiediamo con forza che il governo faccia sì che il raggio di speranza si diffonda in tutto il Pakistan”.
Nel Discorso alla Curia del 21 dicembre del 2009 Benedetto XVI aveva detto: “Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di ‘cortile dei gentili’ dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa”. Per questo motivo, aveva proposto “al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto”. Ed è da questa indicazione del Pontefice che è nato l’ultimo libro scritto da monsignor Lorenzo Leuzzi, Cappellano di Montecitorio, dal titolo “La questione di Dio oggi. Il nuovo cortile dei gentili” edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Fede nella presenza di Dio e spirito missionario: sono questi i due pilastri dell'esempio di santità che Papa Giovanni Paolo II ha lasciato al mondo. Ne è convinto il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che in un'intervista rilasciata a “L'Osservatore Romano” ha commentato la beatificazione del Pontefice polacco, programmata per domenica 1° maggio. Secondo il porporato, Papa Wojtyła ha lasciato alla Chiesa e alla società contemporanea “essenzialmente due atteggiamenti”.
Cari amici, tanti di voi mi scrivono per chiedermi di Caterina. Questa manifestazione di vicinanza e di affetto è davvero toccante per me, anche se non riesco – purtroppo – a rispondere a tutte le mail. E anche se le mie risposte sono un po’ vaghe, perché non me la sento di entrare nei dettagli delle condizioni di salute. Tuttavia voglio raccontarvi un piccolo episodio di ieri da cui potrete capire qualcuno dei problemi di Caterina, ma anche la sua stupefacente consapevolezza. Dovete sapere anzitutto che Caterina è in grado di comunicare con il “sì” e il “no”. Facendole delle domande lei risponde benissimo. Salvo il fatto che per dire “sì” dice “a!” (perché la “s” è difficile da pronunciare), mentre pronuncia bene il “no”. Dunque, sua mamma, Alessandra, ieri stava parlandole di alcune cose e Caterina – capendo tutto bene – rispondeva, anche con risate ed esclamazioni varie che rientrano nella sua ampia espressività. A un certo punto Alessandra le ha chiesto: “Ma tu, Cate, vuoi bene a Gesù?”. Non aveva neanche finito la domanda che Caterina, con quella prontezza che si ha solo per le cose che ardono nel cuore, le ha risposto con i suoi occhioni che si riempivano di lacrime: “ A!!! A!!!”.
Valeria a 11 anni era malata di tumore maligno. I genitori si sono rivolti a Gesù per chiedere un miracolo per la loro figlia. Persone care ed il sacerdote hanno pregato per lei ed alla successiva visita all'ospedale di Milano dove era seguita i medici hanno riscontrato che il tumore era scomparso!
Il Papa invia in missione 230 famiglie del Cammino neocatecumenale, mentre viene approvato il Direttorio per la catechesi. Il Rinnovamento nello Spirito conferma Salvatore Martinez alla guida.
“Da oltre quarant’anni il Cammino Neocatecumenale contribuisce a ravvivare e consolidare nelle diocesi e nelle parrocchie l’Iniziazione cristiana”, pertanto la Chiesa lo considera “un particolare dono suscitato dallo Spirito Santo”. Così il Papa, ricevendo ieri in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano, settemila membri del Cammino Neocatecumenale, con gli iniziatori Kiko Argüello, Carmen Hernandez insieme a padre Mario Pezzi, per l’invio di oltre 230 famiglie in 46 Paesi del mondo. Un invio per tredici nuove missio ad gentes, una forma particolare di presenza missionaria in luoghi in cui la Chiesa non è presente. Dopo l’udienza, Roberto Piermarini ha chiesto a Kiko Argüello cosa lo ha colpito di più del discorso del Papa.
Il compito arduo ma entusiasmante dell’unità di tutti i seguaci di Cristo anima la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in programma a partire da oggi fino al prossimo 25 gennaio ed incentrata sul tema: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”. Come ha ricordato Benedetto XVI domenica scorsa all’Angelus, “è fondamentale che i cristiani, pur essendo sparsi in tutto il mondo e, perciò, diversi per culture e tradizioni, siano una cosa sola”. Nell’intervento pubblicato dall’Osservatore Romano, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sottolinea inoltre che è giunta l’ora di una rinnovata “responsabilità ecumenica”.
Si è celebrata, ieri sera nella Cattedrale di Strasburgo, una “Messa per l’Europa” dedicata, in particolare, a quanti sono impegnati nelle istituzioni del Vecchio continente. L’iniziativa è stata promossa dall’osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, mons. Aldo Giordano. La Messa, presieduta dall’arcivescovo di Strasburgo Jean-Pierre Grallet, è stata celebrata in coincidenza con l’avvio della sessione plenaria del parlamento dell’Unione Europea.
“Suor Jeanne Yegmane è stata uccisa in un’imboscata stradale. Non si è trattato di un omicidio mirato” dice all’agenzia Fides mons. Richard Domba Madiy, vescovo di Doruma-Dungu, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, nel cui territorio il 15 gennaio è stata uccisa suor Jeanne Yegmane, infermiera e oftalmologa, ex superiora della congregazione delle “Augustine” (Ordine di Sant’Agostino) di Dungu. “Gli assalitori sono emersi all’improvviso dalla foresta, ed hanno sparato contro i veicoli di passaggio, uccidendo suor Yegmane. Dopo aver fermato le auto hanno saccheggiato i passeggeri e, prima di fuggire, hanno incendiato i veicoli. Nella colonna bloccata vi era almeno un militare che però non è riuscito ad intervenire” dice mons. Domba.
La proliferazione delle sette in Ghana minaccia di scalzare il cristianesimo dal Paese. È l’allarme lanciato dalla sezione ghanese dell’Unione dei religiosi africani (African Religious Union of the Catholic Church, Ghana – Arug, in sigla) nel corso di una riunione nei giorni scorsi a Ho, nella regione del Volta. Alla fine del 2010 si contavano ben 7.897 nuove sedicenti chiese in Ghana, un vero e proprio business, più che un fenomeno autenticamente religioso, denuncia l’Arug in un comunicato pubblicato sul quotidiano “The Ghanaian Chronicle” e ripreso dall’agenzia Apic, che mette in guardia la Chiesa. Molti dei leader di questi movimenti – afferma il comunicato - si auto-proclamano “uomini di Dio”, facendosi chiamare addirittura vescovi, profeti, diaconi, anziani, ma in realtà si tratta di persone con “un bassissimo livello di istruzione , che non capiscono la Bibbia e la interpretano in modo superficiale”, sicuramente più accattivante delle predicazione tradizionale del Vangelo proposta da un’istituzione antica come la Chiesa.
L’autopsia sul corpo di Saul Pradhan è stata resa nota oggi e scagiona i due estremisti indù accusati del suo omicidio. I familiari minacciano proteste e chiedono un nuovo test. Arcivescovo di Cuttack –à Bhubaneswar invita tutti i cristiani del villaggio a raccogliere prove contro i due assassini.
L’operazione dovrebbe essere compiuta entro sette giorni. Il provvedimento necessario per tutelare la vita della cristiana, 45enne e madre di cinque figli, minacciata di morte dai fondamentalisti islamici. Sacerdote pakistano: operare “in segreto” per garantire massima sicurezza. La campagna di AsiaNews ha superato le 8700 firme.
Giovanni Paolo II, sotto il cui pontificato hanno avuto inizio le Giornate Mondiali della Gioventù, è stato nominato patrono dell'edizione Madrid 2011, dopo l'annuncio della sua beatificazione, prevista per il 1° maggio prossimo. Il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, “ministero” vaticano incaricato delle Giornate Mondiali, ha annunciato la notizia questo venerdì in un congresso di oltre 200 delegati di tutto il mondo riuniti a Madrid per preparare la prossima Giornata. Il porporato polacco ha ricordato che Karol Wojtyła si considerava “amico dei giovani” e ha confessato una grande gioia “per poter comunicare la notizia durante questa riunione di delegati”. I presenti hanno accolto l'annuncio con emozione e un lungo applauso.
A scuola di omelia, corso intensivo per diventare provetti predicatori. L'insolita iniziativa prenderà il via all'ateneo Pontificio Regina Apostolorum dove si terranno vere e proprie lezioni per preti e seminaristi volte ad insegnare loro come fare omelie incisive. Un corso che, come spiegano gli organizzatori, si fonda sui desiderata di papa Ratzinger che in proposito ha più volte sottolineato la "necessità di migliorare la qualità dell'omelia". Seguendo il desiderio del Pontefice, dunque, l'Istituto Sacerdos dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha organizzato il corso intensivo sulla predicazione che riguarderà tutto l'ambito dell'Oratoria Sacra. Il corso sarà principalmente dedicato ai sacerdoti, ai seminaristi, ai diaconi. A loro verrà anche insegnato come impostare la voce per essere più persuasivi.
Benedetto XVI ringrazia la comunità cattolica della Siria per la sua “fedeltà al Signore e alla sua Chiesa, fedeltà al Vescovo di Roma e al suo ministero di Successore di Pietro”. Lo ricorda il messaggio, firmato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, che il Pontefice ha inviato in occasione della consacrazione della Cattedrale di Aleppo, avvenuta questo sabato mattina ad opera del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. “Il Santo Padre – recita il testo, come riferisce “L'Osservatore Romano” – conosce bene la fedeltà della comunità cattolica di Siria”. “La ringrazia per questa fedeltà e per la sua preghiera per la fecondità del suo servizio della verità e dell'unità”.
L’approvazione del Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale da parte delle competenti autorità della Santa Sede è un atto storico che conferma la bontà della liturgia, della catechesi e delle opere della Fondazione di beni spirituali che conta circa un milione di aderenti. Lo ha detto Kiko Arguello, fondatore del Cammino Neocatecumenale, nel corso di una conferenza che ha fatto seguito all’incontro con il Pontefice Benedetto XVI che si è svolta questo lunedì a Roma, nei pressi della Porta Angelica che introduce in Vaticano. Il fondatore del Cammino, ha raccontato il lungo cammino personale e della Fondazione per arrivare a questo riconoscimento. Kiko ha parlato delle tante difficoltà, dei pregiudizi di parroci e Vescovi, di accuse e strane storie diffuse da chi il Cammino non l’ha mai incontrato, ed ha raccontato della disponibilità, dell’aiuto e della premura con cui la Chiesa ed i Pontefici hanno aiutato il Cammino.
Presto anche l'Europa potrebbe avere il suo muro “della vergogna”. La Grecia del primo ministro socialista Giorgos Papandreou ne sta progettando uno di 12,5 chilometri di lunghezza (in un primo momento si parlava addirittura di 206 chilometri) per frenare il continuo flusso di immigrati illegali asiatici e africani lungo il tratto più sensibile e permeabile del suo confine con la Turchia, nei pressi della cittadina di Orestiada, l'unico punto dove non c'è alcun ostacolo naturale a fermarli. Lo ha confermato il 4 gennaio il ministro greco per la Protezione dei cittadini, Christos Papoutsis. Come riferisce lo Spiegel Online (1 gennaio), nel periodo che va da gennaio a novembre 2010 sono stati fermati 32.500 clandestini al varco situato nei pressi di Orestiada, che si è trasformato così nel principale punto d'ingresso per gli illegali. Per arginare il fenomeno, Atene aveva chiesto ad ottobre l'aiuto dell'agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea, Frontex.
Papa Benedetto XVI ha ricevuto questo lunedì in udienza 7.000 membri del Cammino Neocatecumenale, tra cui circa 2.000 seminaristi, insieme agli iniziatori del movimento, Kiko Argüello e Carmen Hernández, nell'Aula Paolo VI per l'invio di 230 nuove famiglie in 46 Paesi del mondo. Questo invio di famiglie si aggiunge, come ha reso noto il Cammino Neocatecumenale in un comunicato, all'apertura di tredici nuove destinazioni per la “missio ad gentes”, una forma particolare di presenza missionaria in luoghi in cui la Chiesa non è presente.
In occasione della Giornata del dialogo ebraico-cristiano, ZENIT pubblica l'intervista concessa dal Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, al programma Cristianità, di Rai International.
La notizia della beatificazione di Giovanni Paolo II mi riempie di gioia. E’ una grande cosa che la beatificazione avrà luogo proprio in occasione della festa della Divina Misericordia”. Così ha detto a ZENIT mons. Stanisław Nowak, Arcivescovo metropolita di Czestochowa dal 1992, già allievo e collaboratore di Giovanni Paolo II. Secondo mons. Nowak, Giovanni Paolo II, insieme con santa Faustina Kowalska e il beato don Michał Sopoćko, è il grande testimone della Divina Misericordia.
Ancora una volta persone innocenti, tra cui religiosi, “sono vittime della violenza di uomini armati”, nella Repubblica democratica del Congo. Lo ha riferito all’agenzia Misna mons. Richard Domba, vescovo di Dungu-Doruma, confermando la notizia dell’uccisione di una religiosa congolese, suor Jeanne Yemgane, infermiera e oftalmologa, ex superiora della Congregazione delle “Augustine” nella sua diocesi. Tali violenze proseguono, ha denunciato addolorato il presule, “nonostante la presenza delle forze armate nazionali (Fardc), delle forze della Missione Onu (Monusco) e dell’esercito ugandese”.
“La Chiesa ha bisogno di sacerdoti ben preparati”, che cerchino la verità e siano “legati a Pietro”, ha affermato questo lunedì Papa Benedetto XVI ricevendo in udienza i sacerdoti che studiano al Pontificio Istituto Polacco di Roma, istituzione che celebra in questi giorni il suo centenario. Il Pontefice ha ricordato innanzitutto l'importanza di questo Istituto nella vita della Chiesa e della Polonia. Ad esso sono infatti legate figure storiche del calibro del Cardinale Adam Sapieha, primate polacco durante la difficile occupazione tedesca, e del Cardinal Wyszyński, figura di spicco del Concilio Vaticano II. Proprio quest'ultimo ha avuto l'opportunità, durante il suo soggiorno all'Istituto, di preparare la celebrazione del Millenario del Battesimo della Polonia e lo storico Messaggio di riconciliazione che i Vescovi polacchi rivolsero ai presuli tedeschi, due avvenimenti storici per il XX secolo.
Benedetto XVI ha ricevuto oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi –accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Ha partecipato all’udienza anche i 78 rettori del seminari Redemptoris Mater, presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, “missio ad gentes”, “communitates in missionem” e i catechisti di Roma e Lazio. Nel corso dell’udienza il Santo Padre ha inviato 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei cinque Continenti e inaugurato tredici nuove “missio ad gentes” in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sud America (Venezuela). Ciascuna di queste “missio ad gentes” è costituita da un presbitero, accompagnato da tre/quattro famiglie numerose, il quale, su richiesta di un vescovo, riceve un mandato per evangelizzare zone scristianizzate o non cristiane. Ecco il testo del discorso del Papa.
La Chiesa ha bisogno di sacerdoti ben preparati, che siano innamorati della Verità portata da Cristo, la “condividano con molti” e siano fedeli alla sede di Pietro. Sono gli argomenti centrali del discorso con il quale Benedetto XVI ha celebrato questa mattina i 100 anni di fondazione del Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco, ricevendone in udienza responsabili e studenti.
Le vittime sono nascoste in un luogo sicuro nel timore di nuove violenze. Una folla di estremisti islamici le ha percosse e dileggiate. A scatenare le accuse una “controversia familiare” fra un parente delle due donne e la moglie, di fede musulmana. Sacerdote pakistano: Stato e religione devono essere separati, altrimenti sarà guerra civile.
La controversa legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan continua a turbare la comunità cristiana nel Paese asiatico che ne chiede l’abrogazione o quanto meno la modifica. La società civile pakistana, ricorda l'agenzia Fides, ha mostrato una forte spaccatura sulla questione. Per questo, i cristiani hanno accolto con grande soddisfazione la notizia che il presidente del Pakistan Asif Ali Zardari ha discusso e parlato della legge nel corso dei colloqui con il presidente Usa, Barack Obama, nella sua recente visita alla Casa Bianca.
La Beatificazione di Karol Wojtyla è “il riconoscimento a un grande Papa e a un grande uomo che io ho conosciuto molto bene”: è quanto affermato dal rabbino capo emerito di Roma, Elio Toaff, protagonista insieme a Giovanni Paolo II della storica visita papale alla sinagoga di Roma del 13 aprile del 1986.
Sono 639 le coppie di sposi italiane che l'anno scorso hanno adottato bambini disabili nel 2010. L'Italia è il paese che effettua il maggior numero di adozioni in Europa, 4.130 bambini adottati solo nel 2010. Presidente associazione Famiglie per l'accoglienza: «I coniugi si rendono conto che il bambino perfetto non esiste, e che è possibile amarlo anche se ha problemi».
Hossam Mikawy, presidente del tribunale di Cairo Sud, ha indirizzato questa lettera, tra gi altri, a Rodolfo Casadei, uno dei protagonisti del Cairo Meeting e inviato speciale di Tempi. Il giudice spiega come l'attentato che ha ucciso 23 cristiani si sia rivelato «una benedizione travestita da disgrazia, perché ha fatto sì che prendessimo in considerazione l'altro da noi e quanto è veramente umano il dialogo»
Questo lunedì, 17 gennaio, alle 12.00 nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre riceverà in udienza gli iniziatori del Cammino neocatecumenale, Kiko Argüello e Carmen Hernández, insieme a padre Mario Pezzi, accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, “missio ad gentes”, “communitates in missionem”, e i catechisti di Roma e del Lazio. Nel corso dell'udienza, il Papa invierà 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei 5 continenti, che si aggiungono alle oltre 600 già inviate negli anni scorsi da Giovanni Paolo II e dallo stesso Benedetto XVI. Inaugurerà inoltre tredici nuove “missio ad gentes” in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sudamerica (Venezuela), che si aggiungono alle altre 30 già inviate precedentemente.
Il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio si è incentrato sul tema della libertà religiosa e dei problemi derivanti dalla persecuzione dei cristiani in molte parti del mondo. “Anche l’anno che chiude le porte è stato segnato, purtroppo, dalla persecuzione, dalla discriminazione, da terribili atti di violenza e di intolleranza religiosa”, ha osservato il Papa. Purtroppo il 2011 non sembra profilare nulla di meglio. Dopo appena mezz’ora dall’inizio del nuovo anno è esplosa una bomba all’esterno della chiesa copta dei Santi nella città egiziana di Alessandria, mentre stavano uscendo quasi mille persone, secondo quanto riferito da Associated Press il 1° gennaio. Il bollettino iniziale parlava di 21 morti, saliti poi a 25, con quasi cento persone ferite.
“Proseguendo la mia riflessione, non posso passare sotto silenzio un’altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione”. Questo il passaggio del discorso del Santo Padre rivolto al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede - pronunciato nella sala regia lunedì 10 gennaio 2011 - che ha suscitato le critiche di una parte della società e del mondo massmediatico.
Con la designazione del cardinale Attilio Nicora, giurista lombardo laureato alla Cattolica, la Santa Sede ha subito dato piena operatività alla nuova Autorità di informazione finanziaria (Aif): l’organismo di vigilanza sui flussi finanziari che attraversano il Vaticano e in particolare lo Ior. L’Aif sarà quindi una sorta di “banca centrale” della Santa Sede, definendo meglio l’operatività della stessa “banca nazionale” (l’Istituto per le opere di religione) e di altre istituzioni pontificie come l’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede (Apsa), il Governatorato dello Stato pontificio o la stessa Propaganda fide.
Fu Giovanni Paolo II, dieci anni fa, a spiegare il senso della beatificazione di un papa. Lo fece in occasione della cerimonia in cui elevò alla gloria degli altari due papi diversissimi fra loro e spesso anzi contrapposti: Giovanni XXIII e Pio IX. Il primo, il papa delle grandi aperture conciliari alla modernità; il secondo, il papa del Sillabo che condannava le idee liberali. Giovanni Paolo II, proclamandoli beati il 3 settembre 2000 nella stessa cerimonia, spiegava: «La santità vive nella storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra umanità. Beatificando un suo figlio, la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all’imitazione e alla venerazione per le sue virtù a lode della grazia divina che in esse risplende».
Nella Giornata del migrante, all’Angelus Benedetto XVI ricorda come anche i cristiani siano a volte costretti a lasciare la terra natale. E’ “fondamenatale” che sparsi in tutto il mondo essi siano uniti, che è il fine della Settimana di preghiera per l’unità. “Gioia” per la beatificazione di Giovanni Paolo II, l prossimo 1 maggio. Preghiera per le popolazioni dell’Australia, del Brasile, delle Filippine e dello Sri Lanka, recentemente colpite da devastanti inondazioni.
Caro direttore, nell’articolo sul tema della persecuzione dei cristiani in Medio oriente apparso sul sussidiario, Robi Ronza esprime una ricostruzione dei fatti ed un punto di vista ampiamente condivisibili. Desta stupore come il grande imam di Al Azhar si sia chiesto perché il Papa non sia intervenuto a difesa dei musulmani dell’Iraq. A parte che Benedetto XVI ha sempre dichiarato di condannare la guerra e le sue conseguenze, ci chiediamo che cosa c’entrano gli effetti di una guerra, sia pure deprecabile, dove fra l’altro le uccisioni di musulmani avvengono per scontri inter-etnici interni, con la protezione doverosa da parte di uno Stato dei suoi cittadini diversamente credenti. Sul Corriere della Sera Raffaele La Capria si poneva il problema della asimmetricità nei rapporti fra Occidente e mondo islamico, notando, come fa Ronza, che è anche il nostro relativismo, la nostra mancanza di identità forte e di valori condivisi a renderci più deboli.
Nella cattedrale cattolica di Westminster sono stati ordinati venerdì tre sacerdoti sposati. Moglie e figli hanno partecipato con devozione alla celebrazione, officiata da monsignor Vincent Nichols, guida della chiesa romana d’Inghilterra. I tre preti che godono di questo particolarissimo status sono infatti ex vescovi della chiesa anglicana del Regno Unito, squassata da profonde lacerazioni dopo le aperture progressiste dei vertici ecclesiali ai vescovi donne e ai ministri omosessuali. Hanno accolto e accettato la mano tesa che gli ha offerto Benedetto XVI, che con molta cura e attenzione sta cercando un dialogo con l’episcopato di Londra. I tre potrebbero dunque essere i primi di una serie di ministri anglicani che potrebbero convertirsi al cattolicesimo, diventando così sacerdoti a tutti gli effetti, ma con coniuge e prole al seguito. Saranno riuniti in uno speciale ordinariato cattolico per anglicani convertiti, intitolato a Nostra Signora di Walshingam e presieduto da Keith Newton, uno dei tre sacerdoti consacrati ieri.
Il Cammino neocatecumenale, il controverso movimento cattolico fondato da Kiko Arguello, verra' ricevuto in udienza da papa Benedetto XVI. Un segno di favore nei che si aggiunge a quello delle scorse settimane, quando il pontefice ha respinto la richiesta dei vescovi del Giappone di sospendere le attivita' del Cammino per cinque anni. In Vaticano, Kiko sara' accompagnato dall'altra fondatrice, Carmen Herna'ndez e da p. Mario Pezzi, oltre che dalle e'quipes itineranti responsabili del Cammino in piu' di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, ''missio ad gentes'', ''communitates in missionem'' , e i catechisti di Roma e Lazio. Nel corso dell'udienza Benedetto XVI inviera' 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei 5 Continenti, che si aggiungono alle oltre 600 gia' inviate negli anni scorsi, e inaugurera' tredici nuove ''missio ad gentes'' in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sud America (Venezuela), che si aggiungono alle altre 30 ''missio ad gentes'' gia' inviate precedentemente.
Per noi cristiani non sono gli ecclesiastici a fare i santi, ma è Dio (la Chiesa semplicemente li riconosce e invita a farsi loro amici). I santi sono anzitutto uomini veri, la cui persona è resa affascinante, autentica, meravigliosa dall’amicizia con Gesù. La loro vita però è un messaggio accorato di Dio a una certa generazione, a un’epoca e poi – più ampiamente – anche a tutte le altre. Allora la beatificazione di Karol Wojtyla impone anzitutto questa domanda: cosa ha voluto dire Dio all’umanità del XX e del XXI secolo mandando un uomo così? Perché quest’uomo è stato addirittura prefigurato e accompagnato da tanti segni anche soprannaturali ed è stato posto davanti al mondo intero con la sua elezione come Vicario di Cristo e con uno dei pontificati più lunghi della storia? Secondo me il Cielo ha voluto dirci anzitutto due cose decisive.
La figura e l’opera del Beato José Vaz, oratoriano, vengono specialmente ricordate domani dalla Congregazione di San Filippo Neri e da numerose diocesi asiatiche, in occasione del III centenario della morte. Discendente da una famiglia di bramini, il futuro missionario nacque il 21 aprile 1651 a Benaulim, un villaggio nel territorio di Goa, allora capitale delle colonie portoghesi di Estremo Oriente; ricevette la prima istruzione culturale e spirituale dai genitori, devoti cattolici, prima degli studi umanistici all’Università dei Gesuiti, a Goa, e della formazione teologica presso il Collegio dei Domenicani.
Giovanni Paolo II dopo la Beatificazione sarà il nuovo patrono della Gmg di Madrid. Lo ha annunciato ieri sera nella capitale spagnola il cardinale Stanisław Ryłko presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Il porporato polacco conclude oggi il secondo incontro preparatorio cui hanno preso parte i delegati di 84 Paesi e 44 movimenti e associazioni di tutto il mondo.
Grande gioia in tutta la Chiesa e in particolare in Polonia per l’annuncio, ieri, della Beatificazione di Giovanni Paolo II il prossimo primo maggio, nella Domenica della Divina Misericordia. Migliaia di giovani si sono dati appuntamento in diverse città polacche per incontri di preghiera e cortei di ringraziamento. Adriana Masotti ha raccolto il commento del cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che fu segretario particolare di Papa Wojtyla.
“L’ecumenismo è sempre frutto dell’azione di Dio”. Così il Papa ricevendo una delegazione ecumenica proveniente dalla Finlandia, che in questi giorni si trova tradizionalmente a Roma per la festa di Sant’Enrico, patrono del Paese scandinavo. A pochi giorni dall’inizio della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, Benedetto XVI ha ribadito l’importanza di proseguire nel cammino ecumenico, rafforzando la collaborazione tra luterani e cattolici, per raggiungere una visione comune della Chiesa.
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha eretto oggi un Ordinariato Personale per i gruppi di pastori e i fedeli provenienti dalla Comunione anglicana desiderosi “di entrare nella piena e visibile comunione con la Chiesa Cattolica”. Contestualmente, come primo ordinario del nuovo organismo Benedetto XVI ha nominato il rev. Keith Newton, uno dei tre ex presuli anglicani che questa mattina, nella cattedrale londinese di Westminster, hanno ricevuto l’ordinazione sacerdotale per le mani del presidente della Conferenza episcopale inglese, l’arcivescovo Vincent Nichols. In una lettera di accoglienza, indirizzata ai tre nuovi ministri, il cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha impartito "di cuore" la benedizione a nome del Papa.
IL FATTO QUOTIDIANO ABORTI IN SARDEGNA - Un articolo su Il fatto Quotidiano di oggi pone l'accento alla situazione che si vive in una zona particolare della Sardegna, quella del Sulcis Iglesiente, sud ovest della crisi. Secondo quanto riporta l'articolo nel 2009 tra Iglesias e carbonai ci sarebbero stati 344 aborti (tra interruzioni volontarie e spontanee) su 881 nascite.
SOCCI: WOJTYLA E' IL SIGILLO DI DIO SULL'ETA' DEL COMUNISMO - Con un lungo articolo su Libero Antonio Socci accoglie l'annuncio della beatificazione di papa Wojtyla. La vita dei santi è «un messaggio accorato di Dio alla loro generazione». Allora «cosa ha voluto dire Dio all'umanità del XX e XXI secolo mandando un uomo così?». Due le risposte di Socci: una riguarda il fatto che «l'amicizia di Gesù rende più uomini, non meno uomini»; l'altra la fine dei totalitarismi.
DENUNCIA DEI CRISTIANI IN INDIA: AUTORITA' COMPLICI DEGLI ESTREMISTI HINDUTVA - Ci sarebbe una profonda disparità di trattamento da parte delle autorità indiane a favore degli estremisti religiosi Hindutva, secondo la denuncia del Global Council of Indian Christians (Gcic). L'accusa arriva a pochi giorni dall'attacco contro un pastore cristiano, coordinatore del Gcic Isaac Samuel, nello stato indiano di Karnataka.
Le proteste sono avvenute ieri a Karachi, Lahore e Rawalpindi e hanno coinvolto i principali partiti e gruppi radicali del Pakistan. Sotto accusa le dichiarazioni di Benedetto XVI per l'abrogazione della legge sulla blasfemia, definite “un attacco al cuore dei musulmani”.
Politiche organiche per la famiglia e garanzie perché le donne possano conciliare famiglia e lavoro: è l’appello lanciato dal Papa nel discorso ai Rappresentanti delle istituzioni della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma. Il Papa ha ricevuto l’on. Renata Polverini, presidente della Giunta regionale del Lazio, l’on. Giovanni Alemanno, sindaco di Roma, e l’on. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Benedetto XVI ha parlato anche di rispetto della vita sotto diversi punti di vista, di crisi economica e in particolare di mancanza di lavoro per i giovani.
Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha confermato questo venerdì che il miracolo riconosciuto da Benedetto XVI come attribuito alla intercessione di Giovanni Paolo II è la guarigione dal Parkinson di una religiosa francese. E' il caso di suor Marie Simon Pierre (il nome di battesimo è Marie-Pierre), dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, nata nel 1961 a Rumilly-en-Cambrésis. Secondo quanto dichiarato dal Cardinale Amato, “la malattia fu diagnosticata nel 2001 dal medico curante e anche da altri specialisti. La suora ricevette le cure relative, che ovviamente più che guarirla, ne attenuavano in parte i dolori”.
“La beatificazione di Karol Wojtyla sarà un evento di grande gioia perché è stato un uomo molto amato, dai credenti ma anche dai non credenti”. E’ quanto dichiarato a ZENIT dal Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi dal 1998 fino alla morte di Giovanni Paolo II nel 2005. Questo venerdì la Sala Stampa vaticana ha dato notizia della promulgazione del decreto con il quale si riconosce il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Karol Wojtyla, atto che chiude l’iter verso la beatificazione annunciata per il prossimo 1° maggio in Vaticano.
Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, incontrando i giornalisti si è soffermato sui motivi che hanno portato alla scelta del primo maggio come data per la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II sarà beatificato il prossimo primo maggio. La cerimonia sarà celebrata inVaticano e sarà presieduta da Benedetto XVI. La data è stata ufficializzata questa mattina, con la firma da parte del Papa del decreto di Beatificazione, nel quale figurano anche i nomi di altri prossimi candidati agli onori degli altari, tra i quali il prof. Giuseppe Toniolo – fondatore della Settimana sociale dei cattolici italiani – e cinque suore bosniache uccise in odio alla fede. Certamente, la notizia che sta facendo velocemente il giro del mondo riguarda la figura di Papa Wojtyla, spentosi il 2 aprile 2005 e giunto al traguardo della Beatificazione dopo il riconoscimento di un miracolo avvenuto poco dopo la sua morte, riguardante una suora francese.
Dal sito di Paolo Brosio pubblichiamo una lettera in cui il giornalista conferma pubblicamente l’abbandono del “Twiga Beach Club di Forte dei Marmi”, come già anticipato dalla stampa lo scorso 28 dicembre.
False accuse montate contro giovani cristiani, mentre gli aggressori restano impuniti. Il presidente del Global Council of Indian Christians, Sajan K. George, fa un appello al governo: “Deve prendere immediate iniziative per proteggere le vite e le proprietà della microscopica comunità cristiana”.
Oggi inizia la Novena dello Sposalizio a Maria Santissima.
Christiane Claessens, la prima testimone della guarigione della svizzera Joëlle Beuret-Devanthéry a Medjugorje nell’Ottobre 2010, descrive il pellegrinaggio e gli eventi.
Preghiamo perché “i cristiani possano raggiungere la piena unità”. E’ l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, questo, sul quale il Papa si è soffermato più volte e che sarà al centro della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio prossimi.
La sentenza emessa dal magistrato di Firenze in tema di testamento biologico ha creato un ulteriore livello di confusione e di tensione rispetto all’etica di fine vita. Sembra che magistrati e politici si trovino, gli uni e gli altri, dalla parte sbagliata, chi per eccesso di iniziativa, chi per deficit di iniziativa. Se ai politici tocca fare le leggi, ai magistrati tocca invece applicarle e giudicare del loro grado di coerenza interna, anche in funzione sociale. Il magistrato di Firenze, interpellato dall’avvocato Santoni, si è assunto un ruolo che istituzionalmente non era di sua competenza; mentre la classe politica si è limitata a criticare l’intervento del magistrato, senza sforzarsi di assumere le proprie responsabilità in un modo più concreto. Una classe politica che da mesi è assente su questo tema, da quando è tornata dalla pausa estiva, come se il tema del fine vita fosse qualcosa che in un certo senso scotta e potrebbe bruciare che vi si avvicina.
La Camera dei deputati il mattino e il Senato poche ore dopo hanno approvato il 12 gennaio una risoluzione per la libertà religiosa e contro la cristianofobia. Il documento è stato firmato da tutti i gruppi, nessun voto contrario, alcune astensioni. Sono stato tra quelli che hanno materialmente redatto il testo, ed è stata un’esperienza unica. È come se in quelle ore avessimo ritrovato insieme il centro di gravità della politica, l’asse intorno a cui ruota un mondo dove sia possibile una vita buona e che la politica ha il compito non di generare o programmare, ma di difendere, di farsene serva.
- “Tra le norme che ledono il diritto delle persone alla libertà religiosa, una menzione particolare dev’essere fatta della legge contro la blasfemia in Pakistan: incoraggio di nuovo le autorità di quel Paese a compiere gli sforzi necessari per abrogarla, tanto più che è evidente che essa serve da pretesto per provocare ingiustizie e violenze contro le minoranze religiose. Il tragico assassinio del governatore del Punjab mostra quanto sia urgente procedere in tal senso: la venerazione nei riguardi di Dio promuove la fraternità e l’amore, non l’odio e la divisione”. Questo era l'appello a favore dell'abrogazione della molto discussa norma - in concreto gli articoli 295-B e 295-C del Codice Penale pachistano - rivolto lunedì 10 gennaio alle autorità del paese da Benedetto XVI nel suo tradizionale discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Queste poche parole sono state sufficienti per provocare un putiferio nel paese asiatico, nel quale la religione è sempre di più un fattore di profonda divisione, anzi che sta spaccando l'intera società.
Il cammino per la pace è costellato di speranza e preghiera ma anche di sofferenza e impegno. E' quanto si legge nel messaggio inviato da padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa in vista della Terza Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa che si terrà il 29 e 30 gennaio prossimi. Si tratta di una iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che per questa edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea.
I responsabili di più di 84 Paesi e di 57 realtà ecclesiali sono riuniti da questo mercoledì a Madrid (Spagna) per definire i dettagli dell'organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si celebrerà nella capitale spagnola dal 16 al 21 agosto 2011. L'incontro è presieduto dal Cardinale Arcivescovo di Madrid Antonio Rouco e dal Cardinale Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Stanisław Ryłko. Più di 234 delegati provenienti dai cinque continenti assistono a queste giornate di lavoro, che si celebrano a San Lorenzo de El Escorial, vicino alla capitale, nella Sierra di Madrid, dal 12 al 15 gennaio.
La rete islamica "Tehrik Tahaffuz Namoos-i-Risalat" (Ttnr, “Alleanza per difendere l’onore del Profeta”), ha annunciato per domani, dopo la preghiera islamica del venerdì, una manifestazione nazionale di protesta contro il Papa. L’obiettivo è condannare l’appello lanciato dal Santo Padre per l’abrogazione della legge sulla blasfemia, durante il discorso rivolto il 10 gennaio scorso al Corpo diplomatico presso la Santa Sede . La Ttnr è una rete trasversale di movimenti e partiti islamici radicali, costituitasi in occasione della vicenda di Asia Bibi, la prima donna condannata a morte per blasfemia e dopo l’emergere di un vasto movimento, nella società civile pakistana, che chiede la salvezza per Asia Bibi, il rispetto dei diritti umani e della libertà di coscienza, l’abolizione o la modifica della controversa legge sulla blasfemia, utilizzata, come nel caso di Asia Bibi, per compiere vendette personali. Secondo fonti dell’agenzia Fides, nella comunità cristiana in Pakistan, “il pericolo e l’obiettivo degli estremisti islamici, oggi venuti fuori apertamente in tutto il Paese, è quello di scatenare una guerra di religione contro il Papa e contro al cristianità”.
Nessuna misura speciale di sicurezza è stata presa per proteggere la vita di Asia BibI, la cristiana condannata a morte per blasfemia: lo afferma una relazione dei Servizi di intelligence provinciali al proprio quartier generale. Asia Bibi è stata condannata da un tribunale di primo grado nel novembre 2010, in seguito ad accuse poco credibili. La donna ha subito numerose minacce di morte. Un leader religioso - riferisce l'agenzia AsiaNews - è giunto a offrire una somma di denaro a chiunque la uccida. Le minacce sono divenute sempre più reali dopo l’assassinio del Governatore del Punjab, Salman Taseer, che aveva preso le difese della donna e criticato la legge sulla blasfemia.
Il dramma delle inondazioni continua a devastare il nord est dell’Australia. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è di almeno 16 morti. I dispersi, inoltre, sono più di 60. Molteplici gli sforzi della Chiesa e della Caritas per aiutare la popolazione. Benedetto XVI, tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha donato 50 mila dollari. L’emergenza in queste ore riguarda soprattutto la città di Brisbane, dove a destare preoccupazione è lo straripamento dell’omonimo fiume. Migliaia di persone hanno lasciato le loro case e hanno trovato rifugio nei centri di evacuazione.
Il celebre settimanale cattolico incorona miglior album del 2010 l'ultimo lavoro di una band italiana che fa rock vero e che dà il meglio nella sua dimensione live: Il teatro degli orrori, con l'album A sangue freddo, che tra l'altro è del 2009. L'album però offre testi particolari: in Direzioni diverse Pierpaolo Capovilla si auspica «un mondo libero senza né despoti né preti». In Padre Nostro viene cantato «non soltanto Dio non governa il mondo, ma neppure io posso farci niente»
Parla a Tempi il linguista Giovanni Gobber, docente dell'università Cattolica di Milano, che accusa i giornalisti di essere ignoranti e prevenuti nei confronti del Papa e denuncia l'ideologia statale che a partire dal linguaggio, dall'eliminazione come in America delle parole mamma e papà dai moduli per richiedere il passaporto, arriva a ledere il diritto dei bambini e cerca di cancellare la famiglia in nome di un nuovo comunismo.
Che la proposta di una “tassa sui divorzi” in Gran Bretagna sia stata avanzata da un governo conservatore - e osteggiata dall’opposizione laburista - potrebbe prestarsi a facili ironie e generalizzazioni. Meno evidente è lo spirito profondamente liberale di un simile provvedimento, che oltre a tutelare l’interesse dei figli nati da matrimoni in bilico sortisce un effetto positivo anche sulle finanze pubbliche, alleggerite di costi indebiti. Si tende, infatti, a dimenticare l’impatto negativo che la rottura dell’unione matrimoniale sortisce non solo sul portafoglio dei privati ma anche sulle casse statali, gravate da quel momento in poi di costi che pesano sul welfare.
Dopo Firenze, è la volta di Milano. “Perdona loro perché non sanno quello che indossano”, c’è scritto sui manifesti di un imprenditore che si è messo al posto di Gesù Cristo sulla croce. Sotto: “...Dio salvi il made il Italy. Dedicato a tutti quelli che ci credono ancora”. Ovviamente, come sempre capita quando si toccano a sproposito dei simboli che volenti o nolenti restano importanti per la vita di milioni di persone, si scatenano le polemiche. Del resto chi fa operazioni di questo tipo, cerca proprio lo scandalo come strumento sicuro per far parlare di sé. Come ha sottolineato il responsabile della pastorale sociale della diocesi fiorentina, dopo l’altro crocifisso ridotto a manichino che si visto alla presentazione di Pitti Uomo in corso a Firenze, è curioso che più si tentino di estromettere i segni della fede cattolica dai consessi pubblici, più se ne faccia uso per altri scopi. Il sacerdote fiorentino dice che questo suona come un’offesa: difficile non dargli ragione.
Una vita sempre alla ricerca del senso. Affascinato dalle idee di liberazione dell’ideologia comunista ne ha seguito le strade fino a diventare deputato e dirigente. Deluso ha praticato il nichilismo, l’evoluzionismo ed il relativismo finchè non ha ritrovato Gesù in un incontro passionale e commovente. Si tratta in sintesi della vicenda umana di Pietro Barcellona, docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania. Già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera, autore di innumerevoli pubblicazioni. Per raccontare la sua storia e soprattutto per comunicare le ragioni di questo innamoramento, il prof. Pietro Barcellona ha pubblicato il libro “Incontro con Gesù” (edizioni Marietti).
La controversa legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan “deve essere emendata” per evitare il massacro della minoranza cristiana nel Paese. E’ quanto chiarisce , in un’intervista riportata dal quotidiano Avvenire, il Ministro delle Minoranze pachistano, Shahbaz Bhatti, in riferimento all’appello lanciato lunedì da Benedetto XVI parlando in Vaticano al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che ha chiesto l’abrogazione della legge.
Asia Bibi è stanca e preoccupata. E’ giù di morale, è provata psicologicamente. Piange spesso e vorrebbe rivedere i suoi figli. Si sente costantemente in pericolo. Chiede e si affida all’aiuto di Dio. E’ quanto l’agenzia Fides apprende da fonti vicine alla famiglia della donna, condannata a morte per blasfemia e rinchiusa nel carcere di Sheikhupura. Ieri il marito Ashiq Bibi ha potuto incontrarla in prigione e ha riferito “lo stato di prostrazione psicologica e di disperazione” in cui versa Asia. Dopo l’uccisione del governatore del Punjab, Salman Taseer, e dopo le minacce di gruppi terroristi, in carcere le misure di sicurezza sono state rafforzate: le visite alla donna sono consentite solo al marito.
Adesso spetta a Benedetto XVI. Le ultime notizie sulla causa di beatificazione dello scomparso Giovanni Paolo II dicono che sono giunti i pareri favorevoli delle commissioni medica e teologica. A questo punto mancherebbe solo la firma di Benedetto XVI per ufficializzare il tutto.
Il Papa, nel suo discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha sollevato la questione, relativa ad alcuni Paesi, dei corsi di educazione sessuale o civile «che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione». Per il quotidiano La Repubblica, Ratzinger ha detto: «l'educazione sessuale è contro la fede», da cui lo spunto per dar spazio, in un articolo intitolato “La mala educazione sessuale. A scuola resta ancora un tabù”alle proprie tesi avvalorate da alcuni dati e alcune testimonianze.
All’udienza generale, Benedetto XVI illustra la figura di santa Caterina da Genova, della quale si ricorda in particolare il Trattato sul Purgatorio. La sua vita esempio specialmente per le donne “che danno un contributo fondamentale alla società e alla Chiesa con la loro preziosa opera, arricchita dalla loro sensibilità e dall’attenzione verso i più poveri e i più bisognosi”.
Nel totonomi della giunta Alemanno, attesa nelle prossime 24 ore, si inserisce anche quello di Gianluigi De Paolo, presidente delle Acli di Roma. L’intenzione sarebbe quella di inserire un “big” nella nuova squadra del sindaco capitolino. Un nome che dia smalto al rilancio dell’azione dell’amministrazione comunale e contribuisca a catalizzare l’attenzione mediatica. De Paolo, oltre a presiedere le associazioni dei lavoratori cattolici della capitale, è anche presidente del Forum delle famiglie del Lazio, tra i principali promotori di una proposta di legge sostenuta dall’Udc che tanto assomiglia al quoziente familiare. Una mano tesa all’Udc, dunque, che finora si è rifiutato di entrare in giunta.
Mons. Fouad Twal è preoccupato per gli attacchi contro chiese e fedeli cristiani da parte dei radicali islamici, e per l’ebraicizzazione crescente della città, che vuole “escludere le altre fedi”. Vandalizzato lo storico cimitero musulmano di Mamilla, a Gerusalemme ovest.
Il fermo è avvenuto il 4 gennaio, durante una preghiera – autorizzata dalle autorità – per celebrare la nascita di Gesù. Ad oggi tre leader cristiani sono in galera con l’accusa di aver “organizzato un incontro segreto”. Famiglie costrette a firmare documenti di “rinuncia alla fede”.
Il Papa, oggi, durante l’udienza generale in Vaticano, ha parlato di Santa Caterina da Genova, nota soprattutto per la sua visione sul purgatorio. “Caterina – ha ricordato Benedetto XVI - nacque a Genova, nel 1447; ultima di cinque figli, rimase orfana del padre, Giacomo Fieschi, quando era in tenera età. La madre, Francesca di Negro, impartì una valida educazione cristiana, tanto che la maggiore delle due figlie divenne religiosa. A sedici anni, Caterina venne data in moglie a Giuliano Adorno, un uomo che, dopo varie esperienze commerciali e militari in Medio Oriente, era rientrato a Genova per sposarsi. La vita matrimoniale non fu facile, anche per il carattere del marito, dedito al gioco d’azzardo. Caterina stessa fu indotta inizialmente a condurre un tipo di vita mondana, nella quale, però, non riuscì a trovare serenità. Dopo dieci anni, nel suo cuore c’era un senso profondo di vuoto e di amarezza. La conversione iniziò il 20 marzo 1473, grazie ad una singolare esperienza. Recatasi alla chiesa di san Benedetto e nel monastero di Nostra Signora delle Grazie, per confessarsi, e inginocchiatasi davanti al sacerdote, “ricevette - come ella stessa scrive - una ferita al cuore, d’un immenso amor de Dio”, con una visione così chiara delle sue miserie e dei suoi difetti e, allo stesso tempo, della bontà di Dio, che quasi ne svenne”.
All’annuale edizione di Pitti Immagine Uomo, aperta ieri a Firenze, tale Alessandro Cantarelli (“chi era costui?”), presidente di un’azienda omonima di moda, ha trasformato il suo stand in una cappella, con panche, altare, chierichetti e un quadro raffigurante Cristo in croce. Sì, ma vestito alla moda, e un po’ sciamannato, senza corona di spine e segni di percosse e colpi di lancia, naturalmente: camicia sbottonata, fazzoletto nel taschino.
Carissimi, è passato un anno. È incredibile a pensarci: un anno dal terremoto, un anno dal giorno che ha cambiato per sempre la nostra vita, il nostro Paese, le nostre giornate, il cuore di ciascuno di noi. A guardarsi indietro, si ha il solito doppio effetto: da una parte sembra ieri che ci svegliavamo in un incubo mai visto prima, dall'altra sembra passato un secolo, tanto ci sentiamo emotivamente cambiati da allora. Eppure è davvero un anno, a pensarci bene: sono stati per ciascuno di noi i 12 mesi più difficili della nostra vita e anche quelli che ci hanno cambiati di più, che hanno lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi. Oggi le ferite del 12 gennaio 2010 non sono ancora rimarginate. Forse sanguinano meno, ma certo non sono guarite. In tanti ci dicono che ci vorrà del tempo, e noi ci sforziamo di crederci: che il tempo pian piano le guarirà, ma per ora ci sentiamo ancora con il cuore ferito.
Per farsi un’idea di che cosa siano le “inaccettabili ingerenze” a motivo delle quali l’Egitto ha richiamato in patria per consultazioni il proprio ambasciatore presso la Santa Sede vale la pena di andare a leggere il passaggio “incriminato” del discorso del Papa al Corpo Diplomatico (peraltro accessibile a chiunque nella sua interezza collegandosi al sito internet della Santa Sede medesima). Come nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2011, così anche in questo discorso Benedetto XVI ha messo a tema la questione della libertà religiosa.
Richiamato l’ambasciatore egiziano presso la Santa Sede. L’appello del Papa a proteggere i cristiani giudicato “ingerenza inaccettabile”. Un agente spara su un gruppo di cristiani a Salamut gridando “Allahu Akbar”.
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Nuove violenze in Nigeria. All'alba di oggi, almeno 13 persone hanno perso la vita nell’attacco contro il villaggio di Wareng, nello Stato centrale di Plateau, vera e propria cerniera tra il nord islamico e il sud prevalentemente cristiano e seguace delle religioni tradizionali, da settimane teatro di continui e sanguinosi scontri. Il villaggio assaltato è abitato in maggioranza da cristiani. L'eccidio è stato denunciato da fonti politiche locali, citate da un portavoce della polizia di Plateau, Abdulrahman Akano. Uomini armati di fucili e machete avrevrebbero ucciso aduilti e bambini bruciando poi i corpi nelle loro case.
La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha invitato i fedeli a chiedere a Nostra Signora di Guadalupe di pregare per Haiti a un anno dal terremoto che ha devastato il Paese e distrutto la capitale, Port-au-Prince. L'Arcivescovo di Miami (Florida), monsignor Thomas Wenski, presidente del Gruppo di Consulenza Speciale per Haiti della Conferenza Episcopale USA, ha affermato che l'isola ha ancora bisogno di “preghiere e solidarietà” a un anno dal sisma, avvenuto il 12 gennaio 2010. Il presule ha sottolineato la solidarietà tra i cattolici in ogni tipo di organizzazione, ricordando “i tragici avvenimenti di quel pomeriggio fatidico” e chiedendo una risposta “piena di fede”. La USCCB invita i cattolici a iniziare una novena a Nostra Signora di Guadalupe nell'anniversario della data, questo mercoledì. La novena terminerà con una Messa il fine settimana del 22-23 gennaio, data ufficiale della colletta nazionale per l'America Latina, includendo Haiti e tutti i Caraibi.
Il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, prosegue la sua missione di solidarietà ad Haiti. Domani ricorre il primo anniversario del devastante terremoto che ha causato 250 mila morti. Oltre un milione di persone, di cui la metà bambini, continua a vivere nelle tende. Il porporato, che ha incontrato il presidente René Preval, celebra oggi una Messa nel campo sfollati di Parc Acra. Ad una situazione umanitaria che resta drammatica si aggiunge l’epidemia di colera, che - secondo l’Organizzazione mondiale della sanità - non ha ancora raggiunto il suo picco: da ottobre sono oltre 3.650 i morti. In questo contesto, un segno di speranza arriva dalla periferia di Waf Jeremie, a Citè Soleil, dove una religiosa francescana, suor Marcella, che da 5 anni vive ed opera nel Paese caraibico, è riuscita a costruire sulle ceneri di una vecchia discarica, un villaggio di 122 case dove le persone possono ricominciare una nuova vita.
Ha suscitato un vasto dibattito l’intenso discorso del Papa, ieri, al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Benedetto XVI ha ribadito con forza che la pace autentica passa attraverso il rispetto del diritto alla libertà religiosa in tutta la sua estensione.
Vivere ogni giorno come fosse una tappa lungo la strada che va verso la santità. Ciò che contraddistinse l’esistenza delle grandi donne e dei grandi uomini della storia cristiana è un obiettivo possibile per ogni persona di fede: Benedetto XVI lo ha ripetuto in molte occasioni e le sue parole acquistano un particolare rilievo proprio in questi giorni in cui – concluse le grandi celebrazioni del Natale – la Chiesa ma anche la società si ritrovano immersi nei ritmi della vita ordinaria.
Per mons. Sako il discorso di Benedetto XVI è fonte di “incoraggiamento”. I cristiani sono cittadini “autentici”, devono godere di “tutti i diritti” e il più importante è la libertà religiosa. Il “fanatismo religioso” la più grande minaccia alla convivenza armonica fra le diverse fedi; la pace si fonda sulla libertà.
Benedetto XVI ha radunato i vescovi giapponesi e alti rappresentanti della Curia per favorire il dialogo con i membri del Cammino. Tensioni reciproche di “troppo annuncio” e “troppo dialogo”.
“Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: - so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei...”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei. In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami... come sei.., Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. ...
I libanesi visitano la Kadisha, la Valle santa, ogni anno. Oggi le “valli sante” da visitare sono Baghdad e Alessandria. I cristiani orientali devono difendersi, e essere pronti ad accettare il martirio. E accettino di “abitare la storia”, luogo dell’incontro con Dio.
In vista dell’inaugurazione del suo mandato, che avverrà all’Hofburg di Vienna (Austria) il 12 gennaio, il Ministro degli Esteri della Lituania, Audronius Azubalis, presidente di turno per l’anno 2011 dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), ha nominato l’italiano Massimo Introvigne “Rappresentante OSCE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni”. L’OSCE è la maggiore organizzazione internazionale nel campo della sicurezza e della promozione dei diritti umani.
Ghana, paese a maggioranza cristiana, paese di convivenza e tolleranza religiosa. A tracciare la fotografia del paese centro-africano è fra Bartolomeo Kamara, originario della Sierra Leone, provinciale della regione St. Augustin del Fatebenefratelli, che comprende Ghana, Sierra Leone, Senegal, Camerun, Kenya, Liberia e Zambia. “I cristiani in Ghana sono la maggioranza – dice – la popolazione è molto credente, molto devota. Anche se ci sono difficoltà economiche, politiche, sociali, si affidano a Dio. La fede è molto attiva e vivace. Con i musulmani, gli animisti, le altre confessioni cristiane c’è una grande tolleranza reciproca: è buono il dialogo interreligioso ed ecumenico. Si prega insieme, c’è rispetto”.
L’Africa è stata spesso definita il continente dimenticato. Tuttavia, con le visite dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’Africa si è rivelata ai fedeli come una delle popolazioni cattoliche in maggior crescita al mondo. Per la Società delle Missioni Africane, l’Africa è tutt’altro che dimenticata. Questa organizzazione ha infatti lavorato in Africa per più di 150 anni. Per conoscere questi missionari e il loro lavoro in Africa, il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha parlato il vescovo Kieran O’Reilly.
A leggere i titoli di Repubblica.it e Corriere.it, ieri, pareva che l’intero discorso di Benedetto XVI al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede riguardasse i timori della Chiesa per un’educazione sessuale fuorviante rispetto alla dottrina cattolica. In realtà in quel discorso - fa notare Sandro Magister, vaticanista de L’Espresso - c’è anche altro.
L’Africa è stata spesso definita il continente dimenticato. Tuttavia, con le visite dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’Africa si è rivelata ai fedeli come una delle popolazioni cattoliche in maggior crescita al mondo. Per la Società delle Missioni Africane, l’Africa è tutt’altro che dimenticata. Questa organizzazione ha infatti lavorato in Africa per più di 150 anni. Per conoscere questi missionari e il loro lavoro in Africa, il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha parlato il vescovo Kieran O’Reilly. Monsignor O’Reilly è stato ordinato Vescovo di Killaloe, in Irlanda, lo scorso Agosto. Prima è stato per quasi 10 anni il superiore generale della Società delle Missioni Africane.
Luca ha 38 anni, una moglie, due figli. E una grande fede nella Madonna, scoperta per caso. Tre anni fa, quando un amico gli ha parlato di Medjugorje. Fa il commerciante di piante da giardino, a Cosenza. Luca faceva parte della malavita, fino a poco tempo fa. Ora ha cambiato vita, completamente. «Quando stai in quel giro pensi di avere tutto - dice – invece non hai nulla. Vivevo di soldi, sesso, macchine, donne, mi sentivo immortale e invece non mi sono goduto niente».
Un appello a tutti i messicani ad abbandonare la pratica della venerazione di “Santa Muerte” è stato lanciato con preoccupazione dal portavoce dell'arcidiocesi di Città del Messico, padre Hugo Valdemar. Il sacerdote – riferisce L’Osservatore Romano - ha rilevato che la fede in “Santa Muerte”, rappresentata da uno scheletro con una falce in mano, è contraria al cristianesimo. “La sua venerazione - ha spiegato il portavoce dell'arcidiocesi - è oramai diventato un rituale preferito dagli esponenti della criminalità organizzata messicana e dai narcotrafficanti”. In merito al recente arresto di David Romo Guillén, ritenuto il leader del culto di “Santa Muerte”, padre Valdemar ha sottolineato che “il processo giudiziario determinerà se Romo è colpevole o innocente” ed ha esortato tutti i messicani “ad astenersi dal giudizio.
Il Padre generale della Congregazione dei Clarettiani, padre Josep Maria Abella, ha potuto visitare poco prima di Natale le zone missionarie di Kasal e Nason ad Haiti, e soprattutto ha incontrato la comunità locale dei Clarettiani, che dopo 12 lunghi mesi vive ancora il dramma del terremoto, aggravato dall'epidemia di colera, dai disastri della natura e dall'insicurezza e dalla violenza.
Una novena di preghiera a Nostra Signora di Guadalupe e una colletta di solidarietà per i terremotati di Haiti. La Conferenza episcopale degli Stati Uniti intende commemorare così l’anniversario del terribile sisma che ha colpito l’isola caraibica un anno fa. La novena inizierà il pomeriggio del 12 gennaio, giorno del terremoto, e terminerà il weekend tra il 22 e il 23 gennaio, che la Chiesa statunitense dedica tradizionalmente alla colletta annuale per l’America Latina.
Cristiani di tutto il Pakistan hanno ricordato ieri nelle Messe domenicali il sacrificio di Salman Taseer, governatore del Punjab, assassinato martedì scorso, 4 gennaio, per aver contrastato la legge sulla blasfemia, quale pretesto per violenze e ingiustizie. Ad Islamabad – riferisce l’agenzia AsiaNews - i fedeli si sono riuniti nella chiesa di Nostra Signora di Fatima, dove p. Anwar Patras Gill, durante l’omelia, ha chiesto di pregare per questo leader politico morto mentre “si stava battendo per la giustizia dei cristiani in Pakistan e la pace per tutto il mondo”.
Ricercare la via di una pace autentica attraverso il rispetto della libertà religiosa: è l’accorato appello rivolto da Benedetto XVI ai membri del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede, ricevuti stamani in Vaticano in occasione dei tradizionali auguri di inizio anno. Parlando agli ambasciatori, il Papa ha compiuto un giro d’orizzonte sulla condizione della libertà religiosa nel mondo ed è tornato a condannare con forza le violenze anticristiane, in particolare in Iraq ed Egitto. Quindi, ha chiesto l’abolizione della legge sulla blasfemia in Pakistan. Il Pontefice ha inoltre messo in guardia dai tentativi, soprattutto in Occidente, di marginalizzare la dimensione della fede. L’indirizzo d’omaggio al Santo Padre è stato rivolto dall’ambasciatore decano Alejandro Valladares Lanza. Attualmente, sono 178 gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche piene con la Santa Sede.
Marzo 1861: 150 anni fa Vittorio Emanuele II veniva proclamato re d'Italia. Sulla pelle di un popolo cattolico. Perseguitato e oppresso. La storia che non si vuole ricordare.
La marcia organizzata da leader fondamentalisti, che celebrano l’assassino di Salman Taseer come “eroe dell’islam”. Appello del papa al governo pakistano per la cancellazione della norma, perché “pretesto” per violenze e ingiustizie. Cristiani pakistani pregano per il governatore del Punjab, definito “un martire” dal quotidiano saudita Arab News.
La nuova legge, promulgata in silenzio il 29 dicembre, aumenta fino a 20 volte le multe per chi prega insieme senza autorizzazione, fa catechismo ai bambini, usa un testo religioso “non approvato”. Condannati a multe e deportati sei Testimoni di Geova.
Nella diocesi di Ketapang la maggior parte dei cattolici vivono in zone remote, difficili da raggiungere. Ma l’attività pastorale non si ferma, come testimoniano i racconti di mons. Blasius Pujaraharja, vescovo della diocesi, e p. Alexander Joko Purwanto Pr. E sottolineano che per portare la parola di Dio “bisogna essere allenati nel corpo e nella mente”.
Benedetto XVI offre una specie di Abc di come attuare la libertà religiosa in Oriente ed occidente. Precise richieste ai governi del Medio oriente, della Cina, dell’Europa e dell’America latina. Nessuna società dovrebbe privarsi del contributo di persone e comunità religiose. L’esempio di Madre Teresa.
Nel discorso al corpo diplomatico, Benedetto XVI denuncia violenze e ingiustizie contro i cristiani in Iraq, Egitto, Cina, Pakistan, Nigeria, India e Medio Oriente. In Occidente c’è un processo che tende a trattare la fede come un fatto personale e irrilevante. “Non si può creare una sorta di scala nella gravità dell’intolleranza verso le religioni” e “libertà religiosa non è solo libertà di culto”.
Ci voleva la crisi per sbarazzarsi di una cultura che sognava il paradiso in terra ma ha prodotto solo orrori e rovine sociali. Per Pippo Corigliano ora finalmente è chiaro che «chi non santifica il lavoro e la vita quotidiana, neppure mangia».
Gli abortisti da tempo sostengono il diritto della donna di disporre del proprio corpo e quindi anche del bambino che porta in grembo. Recentemente, con una bizzarra decisione, un tribunale del Belgio ha esteso questo ragionamento per concludere che lo stesso bambino ha il diritto ad essere abortito. La rivista belga Revue Générale des Assurances et Responsabilités ha pubblicato questa decisione emessa dalla Corte d’appello di Bruxelles il 21 settembre scorso, sul caso di un bambino nato disabile in seguito ad una erronea diagnosi prenatale, secondo quanto riferito dalla rassegna stampa Gènéthique del 29 novembre – 3 dicembre.
Il Papa, denunciando il pericolo che sta vivendo la famiglia, ha invitato i genitori a dare ai propri figli nomi cristiani. La famiglia è in pericolo. Lo ha detto il Papa durante la messa nella Cappella Sistina nella quale ha dato il battesimo a 23 neonati. «L'istituto familiare è minacciato», ha detto il Pontefice, spiegando che «si trova a far fronte a non poche difficoltà nella sua missione di educare alla fede». In tal senso, «la collaborazione tra comunità cristiana e famiglia è quanto mai necessaria», ha aggiunto. Secondo Ratzinger l’origine di questo risiede nel «venir meno di stabili riferimenti culturali» oltre che nella «rapida trasformazione a cui è continuamente sottoposta la società che rendono davvero arduo l'impegno educativo».
Nella Cappella Sistina, Benedetto XVI amministra il battesimo a 21 neonati - 13 bambini e 8 bambine – figli di dipendenti vaticani. Il battesimo donato ai piccoli, ha bisogno poi di un’adesione libera e consapevole e per questo è importante educare alla fede i bambini. Le parrocchie devono aiutare le famiglie in questo compito di trasmissione della fede, nell’attuale contesto sociale in cui “l’istituto familiare è minacciato da più parti”. All'Angelus un saluto alla popolazione di Haiti, a un anno dal terremoto, e uno alla comunità copta.
Cari fratelli e sorelle, sono lieto di darvi un cordiale benvenuto, in particolare a voi, genitori, padrini e madrine dei 21 neonati ai quali, tra poco, avrò la gioia di amministrare il Sacramento del Battesimo. Come è ormai tradizione, tale rito avviene anche quest’anno nella santa Eucaristia con cui celebriamo il Battesimo del Signore. Si tratta della Festa che, nella prima domenica dopo la solennità dell’Epifania, chiude il tempo natalizio con la manifestazione del Signore al Giordano. Secondo il racconto dell’evangelista Matteo (3,13-17), Gesù venne dalla Galilea al fiume Giordano, per farsi battezzare da Giovanni; infatti, da tutta la Palestina accorrevano per ascoltare la predicazione di questo grande profeta, l’annuncio dell’avvento del Regno di Dio, e per ricevere il battesimo, cioè per sottoporsi a quel segno di penitenza che richiamava alla conversione dal peccato. Pur chiamandosi battesimo, esso non aveva il valore sacramentale del rito che celebriamo oggi; come ben sapete, è infatti con la sua morte e risurrezione che Gesù istituisce i Sacramenti e fa nascere la Chiesa. Quello amministrato da Giovanni, era piuttosto un atto penitenziale, un gesto che invitava all’umiltà di fronte a Dio, invitava ad un nuovo inizio: immergendosi nell’acqua, il penitente riconosceva di avere peccato, implorava da Dio la purificazione dalle proprie colpe ed era inviato a cambiare i comportamenti sbagliati quasi morendo nell’acqua e risorgendo ad una nuova vita. ...
La risposta ai terroristi autori dell’attentato di Capodanno alla comunità copta in Egitto è “il perdono”, ma occorre dire una volta per tutte “basta all’odio e al terrorismo, basta con il sangue”. Nel giorno della manifestazione di solidarietà in piazza della Repubblica, a Roma, a sostegno dei cristiani in Egitto, in seguito agli attentati di dieci giorni fa, monsignor Barnaba El Soryany, vescovo copto-ortodosso della comunità di Torino e Roma, lancia un appello: “Libertà religiosa per ciascuna confessione”.
Non desidero polemizzare con Vittorio Messori, nutrendo per lui amicizia e stima. Purtroppo però a volte nella polemica si è trascinati nostro malgrado, per un dovere di testimonianza alla verità: così anni fa insorsi per i giudizi (che ritenni non generosi) espressi da Messori su Giovanni Paolo II, subito dopo la sua morte. E oggi mi sento costretto a farlo per il dovere di verità che abbiamo verso i martiri cristiani che sono stati massacrati anche in questi giorni. “Amor mi mosse che mi fa parlare”: l’articolo di Vittorio uscito ieri sul Corriere della sera davvero fa un pessimo servizio ai cristiani. Ma soprattutto fa un pessimo servizio alla verità storica.
18 anni, una voce dal silenzio: Marco “Amato” Bettiol.
Saranno 21 – 14 maschietti e 7 femminucce – i bambini che domani riceveranno il Sacramento del Battesimo direttamente dalle mani di Benedetto XVI. La liturgia inizierà alle ore 10 e avrà per tradizionale cornice la magnificenza della Cappella Sistina. Nelle cinque occasioni analoghe, il Papa ha arricchito il proprio Magistero con intense riflessioni sulla ricchezza simbolica e spirituale del Battesimo.
Il Tempo di Natale si sta per concludere: in questo periodo la Chiesa ha rivissuto il grande mistero del Dio fatto bambino e nato poveramente in una grotta. I piccoli e i poveri esaltati dal Vangelo interpellano in modo particolare da quel giorno tutti i credenti del mondo, compreso il Papa.
Si è svolta il 5 gennaio scorso la prima udienza del processo a Malik Mumtaz Hussain Qadri, accusato di essere l’assassino del governatore del Punjab, Simon Taseer, ucciso il giorno precedente probabilmente a causa delle sue posizioni sulla legge in materia di blasfemia in vigore nel Paese. Qadri è stato accolto in tribunale da centinaia di fan che hanno versato sul suo capo petali di fiori, mentre la sua pagina facebook ha registrato il boom di consensi, oltre duemila; più di 500 leader islamici facenti capo al movimento di cui Qadri fa parte, Dawat-i-Islami, inoltre, gli hanno reso pubblico omaggio, invitando tutti i musulmani del Paese a boicottare le giornate di lutto indette per la morte di Taseer.
SOCCI A MESSORI, STAI CON IL PAPA E CON L'IMAM? - Dalle pagine di Libero Antonio Socci ha lanciato oggi un duro attacco contro l'«amico» Vittorio Messori. Al centro della contesa c'è l'articolo su Le radici dell'odio contro i cristiani che lo stesso Messori ha firmato ieri sul Corriere della Sera. Per Socci, l’articolo del collega dimentica «il cuore del problema (come benissimo lo enunciò il Papa a Ratisbona), cioè l’irrisolto rapporto dell’Islam con la violenza». Secondo Missori infatti il problema del «panislamismo» e della violenza che da esso scaturisce sta nell’«intrusione violenta del sionismo che è giunto a porre la sua capitale a Gerusalemme, città santa per i credenti quasi alla pari della Mecca».
Un contributo fondamentale alla nuova evangelizzazione può venire dai Paesi non cristiani, dove aumentano i fedeli. Lo ha rilevato il Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, che dal 28 dicembre al 3 gennaio ha partecipato alla Conferenza Giubilare del Movimento Internazionale Jesus Youth, svoltasi nello Stato indiano del Kerala. Il Kerala, ricorda un comunicato stampa diffuso dal RnS, “vive da alcuni anni un risveglio di vita cristiana davvero unico al mondo”.
Per l’intelligence pakistana il gruppo Moaviya starebbe pianificando un attacco kamikaze contro la prigione di Sheihupura, dove la donna è detenuta dal 2009. A Lahore la prima udienza del processo per l’omicidio di Salman Taseer, governatore del Punjab, si apre con lanci di fiori e abbracci per il suo assassino.
Decine di migliaia di poliziotti controllano le chiese copte. I cristiani non si sono lasciati bloccare dalla paura. Nuove minacce dai siti radicali islamici. Da molte parti si punta il dito verso il governo: deve fermare l’ondata di fondamentalismo che sta distruggendo la convivenza e l’economia della società egiziana. I suggerimenti della Chiesa cattolica: uguale trattamento per cristiani e musulmani; riforma della scuola; lotta contro la discriminazione e contro media e predicatori che diffondono l’odio.
Il Cammino Neocatecumenale non sarà sospeso in Giappone nell'arco di cinque anni come aveva annunciato la Conferenza Episcopale del Paese, ma cercherà una soluzione dialogata ai possibili attriti. E' la conclusione principale della riunione svoltasi il 13 dicembre 2010 tra Papa Benedetto XVI, una rappresentanza di vari Vescovi giapponesi - tra cui il presidente della Conferenza Episcopale, monsignor Leo Ikenaga - e alcuni responsabili di dicasteri della Curia romana, tra cui il Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone. La decisione è stata comunicata di recente per iscritto dalla Segreteria di Stato agli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e Mario Pezzi, secondo quanto ha riferito a ZENIT Álvaro de Juana, delegato per le comunicazioni di questa realtà ecclesiale in Spagna.
3 agenti pastorali morti durante lo scorso anno, tra cui un Vescovo, 15 sacerdoti, un religioso, una religiosa, due seminaristi e tre laici: è il bilancio reso noto il 3 gennaio dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli attraverso l'agenzia Fides. Questa cifra presuppone una riduzione importante rispetto al 2009, quando si registrarono 37 morti violente, 30 delle quali di sacerdoti. Tra il 2001 e il 2010 hanno perso la vita in tutto il mondo 253 agenti pastorali.
Celebrando le esequie di Matteo Miotto, il Caporal Maggiore ucciso in Afghanistan il 31 dicembre, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, ha auspicato che “ogni persona sia animata dall'autentico spirito di pace”. Nell'omelia della Messa funebre, celebrata nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli il 3 gennaio, l'Arcivescovo ha auspicato che “la carità portata da Cristo, venuto bambino sulla terra, infiammi sempre più, fino a diventare capace di togliere dalla nostra civiltà la miseria e la guerra”. “Per questo difficile compito non bastano le parole, occorre l’impegno concreto e costante dei responsabili delle Nazioni, ma è necessario soprattutto che ogni persona sia animata dall’autentico spirito di pace, da implorare sempre nuovamente nella preghiera e da vivere nelle relazioni quotidiane, in ogni ambiente”, ha osservato.
Riportiamo di seguito la risposta di un sacerdote copto egiziano, don Yoannis Lahzi Gaid, redattore del sito web della Chiesa cattolica di Alessandria (www.coptcatholic.net), alla dichiarazione del Grande Imam di Al-Azhar, del 2 gennaio scorso, in merito all’attentato alla Chiesa dei Santi di Alessandria, che aveva giudicato come una interferenza negli affari interni dell’Egitto le parole del Santo Padre all’Angelus di domenica 2 gennaio.
Nello Rega, giornalista di Televideo Rai, è stato oggetto di un attentato. Il giornalista stava viaggiando sulla sua vettura in direzione di casa dopo una serata trascorsa con amici, a pochi chilometri da Potenza, sulla statale Basentana. Un'altra vettura lo ha affiancato e lo ha speronato, poi è stato esploso un colpo di pistola che ha infranto i vetri posteriori della sua macchina. Rega ha accelerato ed è riuscito a sfuggire raggiungendo Potenza e avvertendo subir le autorità. Nello Rega è autore del libro "Diversi e divisi" che tratta del convivenza tra islamici e cristiani. I carabinieri stanno adesso esaminando la vettura.
Il papa, le stelle, e il grande mistero del Creato. L’omelia pronunciata ieri da Benedetto XVI nella solennità dell’Epifania capovolge molti degli stereotipi sul rapporto fede e scienza. La mentalità comune vuole che i credenti basino le loro convinzioni circa l’origine dell’universo esclusivamente su un a priori indimostrabile chiamato “fede” (il racconto biblico della Genesi, preso più o meno alla lettera) mentre gli scienziati poggiano le loro teorie solo sull’osservazione e lo studio dei fenomeni naturali. Posto così, sarebbe e infatti molto spesso è un dialogo fra sordi.
Che la Chiesa abbia promosso a Roma un Convegno sull’unità d’Italia è certo un fatto significativo e, indubbiamente, inusuale. Lo scopo infatti, rispetto al passato, non è certo quello di legittimarsi, di fronte allo Stato, come parte integrante del corpo nazionale. Non ne ha bisogno. Si tratta di altro. In un momento in cui Un disperato qualunquismo, per dirla con Galli della Loggia (Corriere della Sera del 30 dicembre), è il chiaro sintomo di una disaffezione dalla politica, dal Paese, dalle istituzioni pubbliche, avvertite ad una distanza siderale rispetto alla realtà, la Chiesa “sente” questo scollamento, questo processo di disaggregazione, di disunione, di paura, di mancanza di speranza.
I gruppi estremisti hanno dichiarato di essere pronti a colpire nuovamente i copti, che ieri hanno celebrato il Natale. E ovunque nel mondo, dove ci sono comunità copte, l’allerta questa volta è massima, Egitto compreso. Ma a fare più scalpore sono le dichiarazione del grande imam di Al Azhar, Ahmed Al Tayyeb, che ammonisce il Papa invitandolo ad essere più cauto. Teme l’imam, infatti, come ha dichiarato ieri in un’intervista al Corriere, «che le parole di Benedetto XVI possano creare una reazione politica negativa nell’Oriente in generale, e in Egitto in particolare». Un’intervista che arriva a distanza di tre giorni come una precisazione alle parole ancor più severe dell’imam, pronunciate in risposta all’Angelus di Benedetto XVI del 2 gennaio.
A BAGNOLO PIEMONTE (CUNEO) CHIESA SAN PIETRO IN VINCOLI. SABATO 5 FEBBRAIO 2011 Incontro di preghiera Con la veggente di Medjugorje Mirjana e Padre Silvano INIZIO PROGRAMMA ORE: 15,00 recita della coroncina della Divina Misericordia e del S.Rosario seguirà la testimonianza della veggente Mirjana ORE: 18,00 S.Messa seguita dall’ Adorazione del Santissimo Sacramento e la preghiera di guarigione, al termine Benedizione per tutti i fedeli.
“Ma, allora, i re magi siamo noi!”, esclama orgoglioso un emigrato italiano appena terminata la Messa. Illuminato come da una rivelazione improvvisa, sta traducendo l’omelia di oggi, festa dell’Epifania, in termini quotidiani, spiccioli, con personaggi nostri. Avevo spiegato poco prima per filo e per segno la dinamica dei re magi: venire da molto lontano, trovarsi perduto, condividere ciò che si ha di più caro, di tipico o di prezioso, mettersi in ginocchio nella terra raggiunta, ammirare la vita in qualcosa di povero e di essenziale incontrato. Infine, essere un re nel proprio paese, ma, strada facendo, diventare un nomade qualsiasi...
Nel loro scrutare l’universo, che non è frutto del caso, erano alla ricerca della vera luce. Che alla fine trovarono seguendo la Scrittura. C’è un po’ di Erode in ognuno, quando vede Dio come un “limite” alla libertà. Un pensiero alle Chiese orientali che celebrano il Natale e sono "nella prova".
Nella solennità dell'Epifania, il Papa nell’omelia ha ripercorso stamani il cammino dei Magi alla ricerca del Messia. I Magi – ha detto il Santo Padre – “erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di ‘leggere’ negli stri il futuro”. Erano piuttosto uomini “in ricerca” della vera luce “che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita.
a Corte Costituzionale ribadisce il n alle nozze fra persone dello stesso sesso. Il pronunciamento viene dopo l'analisi di quanto accaduto a Ferrara, dove il comune aveva vietato le pubblicazioni di un matrimonio gay. Per la Corte Costituzionale, "la diversità di sesso è elemento essenziale nel nostro ordinamento per poter qualificare l'istituto del matrimonio". E' un no ai matrimoni fra persone dello stesso sesso, i matrimoni gay e nel caso in particolare, l'ufficiale dei stato civile del comune di Ferrara ha agito nel rispetto della legge vietando la pubblicazione del matrimonio della coppia gay. Nell'ordinanza si legge l'esclusione dell'illegittimità costituzionale degli articoli 93, 96, il 98, il 107, 108, 143, 143 bis, 156 bis e 231 del Codice Civile.
Lo chiamano il “Gemelli dei Bambini”: è il reparto Pediatria del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, tappa della speciale visita del Santo Padre, questo pomeriggio, in occasione della festa dell’Epifania. Cuore della visita è la benedizione del Centro per la cura della spina bifida, grave malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale.
“Gli attacchi contro le chiese in Nigeria hanno rafforzato la nostra fede. Nonostante la violenza di questi giorni, la convivenza tra cristiani e musulmani nel nostro Paese è possibile. E lo documenta una serie di fatti che fanno meno rumore delle bombe, ma che sono più decisivi”. Lo sottolinea l’arcivescovo di Lagos, il cardinale Anthony Olubunmi Okogie, intervistato da . A pochi giorni dalle bombe contro le chiese di Jos, che la vigilia di Natale hanno falciato 86 vite, e dal nuovo attacco di ieri contro un luogo di culto dei cristiani pentecostali a Maiduguri - riferisce l’agenzia Asca - l’arcivescovo di Lagos spiega perché gli attentati non sono stati in grado di distruggere il tessuto sociale del suo Paese.
Il corpo governatore del Punjab è stato sepolto oggi al Cavarly Ground di Lahore. Al funerale hanno partecipato le principali autorità del Paese. Intervistato da AsiaNeews mons. Saldhana, arcivescovo di Lahore condanna l’omicidio di Taseer e invita il mondo e i media ad alzare la voce contro la legge sulla Blasfemia.
All’udienza generale Benedetto XVI dice che Il Natale “non è solo un ricodo del passato, ma un fatto che si svolge sotto i nostri occhi”. Occorre riscattare questo Tempo da “un rivestimento troppo moralistico e sentimentale”, esso “non ci propone solo degli esempi da imitare, quali l’umiltà e la povertà del Signore, la sua benevolenza e amore verso gli uomini; ma è piuttosto l’invito a lasciarci trasformare totalmente da Colui che è entrato nella nostra carne”.
Allarme per i cristiani copti d'Egitto ma non solo. Attraverso il sito web «Mujaheddin» si lancia un avvertimento: nuovi attacchi contro i cristiani sarebbero in arrivo. I terroristi ai copti: «Vi ho già avvertiti, prima della prossima esplosione, che sarà molto presto» si dice sul sito. Si rivolgono direttamente al capo della chiesa copta in Egitto Shenuda III: «Un messaggio molto urgente prima della prossima esplosione, che sarà molto presto. Vi ho già avvertiti e Dio ne è testimone». Sul sito, l'elenco preciso delle chiese da attaccare con attentati terroristici. Nella lista è compresa anche la chiesa dei Santi di Alessandria che poi è stata effettivamente colpita nel sanguinoso attentato del 31 dicembre. Il messaggio viene recepito anche in Italia.
«Gli attacchi contro le chiese in Nigeria hanno rafforzato la nostra fede. Nonostante la violenza di questi giorni, la convivenza tra cristiani e musulmani nel nostro Paese è possibile. E lo documenta una serie di fatti che fanno meno rumore delle bombe, ma che sono più decisivi». Lo sottolinea l’arcivescovo di Lagos, cardinale Anthony Okogie, intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net. A pochi giorni dalle bombe contro le chiese di Jos, che la vigilia di Natale hanno falciato 86 vite, e dal nuovo attacco di ieri contro un luogo di culto dei cristiani pentecostali a Maiduguri, l’arcivescovo di Lagos spiega perché gli attentati non sono stati in grado di distruggere il tessuto sociale del suo Paese.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, 9 gennaio 2011, Festa del Battesimo di Gesù. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3.
La Chiesa al servizio della famiglia: è uno dei temi sottolineati con maggiore convinzione nella Costituzione conciliare Gaudium et Spes. Un documento profetico sulle problematiche che mettono oggi in difficoltà l’istituzione familiare. Il gesuita, padre Dariusz Kowalczyk, si sofferma su questo aspetto della Costituzione dogmatica nella nona puntata della sua rubrica dedicata alla riscoperta dei documenti conciliari: La costituzione Gaudium et spes voleva evidenziare come il Concilio “intende la presenza e l'azione della Chiesa nel mondo contemporaneo” (n.2). Considerando i momenti principali dell’incontro tra Chiesa e società, la Costituzione ha posto in prima posizione la famiglia in quanto “il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”.
“Perché le ricchezze del creato siano preservate, valorizzate e rese disponibili a tutti, come dono prezioso di Dio agli uomini”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, quello della salvaguardia del Creato, sul quale il Papa si è soffermato più volte e a cui è dedicata anche una parte importante dell’Enciclica Caritas in Veritate.
Essi sono una fonte di ricchezza per l’avvenire, anche se la loro presenza è a volte “indesiderata”. L’islam vive una fase di cambiamento, ma la politica deve essere separata dalla religione. I cristiani restano una comunità “assetata di modernità”, senza la loro presenza, il mondo arabo “non ha futuro”.
Finora il patriarca copto ha dichiarato che celebrerà la messa natalizia, ma potrebbe desistere. Rafforzata la sicurezza attorno alle chiese del Paese. La violenza dei giovani copti, segno di non fiducia nel sistema egiziano. Le discriminazioni contro i cristiani: per riparare un Wc in una chiesa, occorre il decreto di un governatore della provincia; i musulmani possono costruire moschee liberamente, ricevendo anche gratis i materiali di costruzione. L’attacco alla chiesa di Alessandria inaugura “uno stile nuovo e più crudele”. A Sydney cancellata la celebrazione natalizia. Misure di sicurezza in Francia, Canada, Germania.
Salman Taseer è stato ucciso oggi a Islamabad da una delle sua guardie del corpo. Secondo il ministro dell’interno l’assassino lo avrebbe ucciso per aver definito “Nera” la legge sulla Blasfemia.
Dopo gli attentati alla cattedrale di Baghdad e ai copti d’Egitto una delegazione di rappresentanti arabi fa visita all’arcidiocesi di Kirkuk esprimendo preoccupazione e vicinanza per le sorti della “comunità di fratelli”. Uccisa una donna cristiana a Baghdad. Era scampata al massacro nella chiesa siro-cattolica del 31 ottobre scorso.
Isaac Samuel, ricoverato in ospedale dopo il tentato assassinio con una mannaia, accusato di “promuovere inimicizia in base alla religione”. Due suoi assistenti arrestati con la stessa accusa. Il Consiglio globale dei cristiani indiani denuncia le collusioni fra polizia ed estremisti indù.
Nella seconda metà di gennaio è prevista la visita in Spagna di Maria Voce (Emmaus), presidente del Movimento dei focolari. Un giro con tappe a Barcellona, Siviglia e Madrid per salutare le diverse comunità… e un appuntamento tutto particolare coi giovani. Le abbiamo parlaro prima della partenza.
«Negli ospedali lombardi non cambierà nulla perché la prassi è ormai consolidata»: questo il commento di Roberto Formigoni alla sentenza con cui il Tar lombardo ha dichiarato illegittime le linee guida regionali sull'aborto, emanate due anni fa. Il governatore ha ragione: nell'atto di indirizzo, l'amministrazione non faceva altro che estendere a tutta la Lombardia alcune modalità di applicazione della legge 194 sull'aborto, stabilite in base a criteri condivisi dalla comunità scientifica e medica, e già adottati fin dal settembre del 2004 dalla clinica milanese Mangiagalli, l'ospedale simbolo della battaglia politica per legalizzare l'aborto in Italia, che sicuramente non può essere sospettato di voler boicottare la 194.
Trentotto giorni sono passati. Trentotto giorni senza Yara. Giorni lunghi da sopportare per Mauro e Flavia, il padre e la madre di questa ragazzina tredicenne che sembra rapita dal nulla. Da quando hanno deciso di rompere il silenzio con un accorato appello, sono tornati a chiudersi nel loro silenzio. Non una traccia è stata trovata in 200 km quadrati passati al setaccio. Non una testimonianza che prevalga sull’altra, non un’ipotesi investigativa che possa squarciare questo insopportabile velo di mistero.
Matrix in onda il martedi 4 gennaio 2011, in seconda serata su Canale 5, condotto da Alessio Vinci, dedica la puntata alla spiritualità, quella dei miracoli di Medjugorie. Alessio Vinci racconterà, attraverso filmati e interviste, la storia e i miracoli di Medjugorie, la piccola cittadina croata resa famosa nel mondo dalle apparizioni mariane, ma non ancora riconosciuto ufficialmente dal Vaticano come sito mariano, ospite in studio a parlare del tema della puntata ci sarà Paolo Brosio.
Don Bernard Boiro, primo sacerdote di etnia peul, è stato ordinato il 28 dicembre scorso nel villaggio di Pakour, nella diocesi di Kolda. “Si tratta di un avvenimento straordinario se si pensa che l’etnia peul, sparsa in tutta l’Africa sub-sahariana, è quasi totalmente islamizzata da secoli” dice all’agenzia Fides padre Bruno Favero, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Senegal.
Le violenze anticristiane non si fermano nel mondo. Una chiesa ortodossa è stata data alle fiamme in Inguscezia, piccola Repubblica autonoma russa situata nel Caucaso settentrionale: non ci sarebbero vittime. Il rogo è stato appiccato da una granata lanciata da ignoti che ha colpito il tetto di una chiesa a Ordzhonikidze, cittadina a ridosso del confine con la Cecenia, spesso violato dai ribelli separatisti islamici per compiere incursioni e attentati.
In questo inizio del 2011, sono già numerosi i sanguinosi attacchi in varie zone dell'Iraq. Da segnalare anche un nuovo attentato ai danni della comunità cristiana irachena. Una donna è stata uccisa a Baghdad nella sua abitazione.
La Vrije Universiteit di Bruxelles ha pubblicato sulla rivista scientifica Health and Place uno studio sull'eutanasia. Lo studio è incentrato per la prima volta sulle " differenze in termini di decisioni di fine vita, ovvero le decisioni dei medici circa i trattamenti di fine vita che possono potenzialmente influire sul tempo che rimane al paziente di vivere". Lo studio dimostra come l'eutanasia in Belgio, quella involontaria effettuata cioè senza il consenso del paziente, sia più diffuso in città come la capitale Bruxelles che nelle aree di campagna. Fuori dalla città di Bruxelles i casi di eutanasia volontaria costituiscono il 3,2% di tutti i decessi, questa percentuale sale al 5,4% nell'area metropolitana. Quasi tripla la percentuale dei casi di eutanasia attiva senza l'esplicito consenso del paziente nella città di Bruxelles rispetto alle aree non metropolitane (rispettivamente 4,3% e 1,5%).
Assurde le accuse contro la comunità copta che terrebbe prigioniere due donne convertite all’islam. La psicosi delle conversioni in un Paese che proibisce di cambiare religione. Gli attacchi islamici contro Shenouda III; le critiche dell’imam di Al-Ahzar contro Benedetto XVI. L’Europa deve aprire canali di dialogo culturale con i Paesi islamici, rifiutando laicismo e fondamentalismo. Proprio come dice il papa.
Sandro Magister legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «L'imam che ha risposto al Papa ha usato in modo strumentale un linguaggio anticattolico tipico dell'Occidente; al dialogo formale purtroppo non corrisponde quasi mai una posizione contro la violenza dei propri fedeli; l'Ue non farà niente contro il regime egiziano che considera alleato».
Nel denunciare l'”ingerenza” di Benedetto XVI, lo sceicco si comporta come un esponente della leadership nazionale, preoccupato dell'indebolimento del governo e dell'eventualità che le tensioni in Egitto sfocino in una guerra di religione vera e propria. Grave il vuoto di memoria sulle parole che il Santo Padre spende da anni anche contro le violenze subite dai musulmani.
L’ossessione di fondo del pensiero utopico, di tutte le utopie, è l'esemplificazione. Si escogita uno schema a tavolino e poi lo si applica. E se i fatti contraddicono le teorie (come diceva un illustrissimo filosofo marxista, Ernst Bloch), tanto peggio per i fatti. I giacobini, dopo aver ridotto sul lastrico l'erario della Francia (lo Stato allora più potente), ne diedero la colpa ai “nemici della Nazione” e se la presero con gli aristocratici, i preti, i vandeani. Quella di “smascherare i complotti” fu praticamente l'unica attività di Robespierre prima di cadere vittima della sua stessa fissazione. Il molto più efficiente nazismo imputò tutti i mali della patria tedesca ai capri espiatori che sappiamo. Lo stesso fece il regime bolscevico in Russia, come ben videro i poveri Kukaki e quanti rimasero intrappolati nelle maglie della grandi “purghe” staliniane.
Il ministro per gli Affari Religiosi tenta di placare i partiti islamici e annuncia che il governo non vuole modificare la controversa legge. Scontri fra manifestanti islamici e polizia vicino alla casa del Presidente pakistano Asif Ali Zardari. Si attende che l’Alta corte di Lahore fissi la data dell’appello per la cristiana condannata a morte.
Cliccate qui per scaricare il commento audio al messaggio di Marija e Ivan di Padre Livio da Radio Maria.
L’aggressione è avvenuta ieri sera, durante un servizio di preghiera a Davanagere. La vittima, colpita con una mannaia, è salva per miracolo. Sotto accusa la legge ‘anti-conversione’ voluta dai radicali indù. “E’ pretesto per violenza anticristiane”, afferma il presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani, che ricorda il messaggio del Papa sulla libertà religiosa.
Erika Kadlecová (1924) è un nome che difficilmente si trova nelle pubblicazioni dedicate alla Primavera di Praga. Eppure questa sociologa in quel periodo ricopriva l’importante incarico di direttrice del Segretariato per gli affari delle Chiese presso il ministero della Cultura, che fino a poco tempo prima era stato retto dallo stalinista Hruza. Le cosiddette «democrazie popolari» erano solite istituire questi uffici non tanto per normalizzare i rapporti con la Chiesa, quanto perché intervenissero a limitarne il raggio d’azione.
«Davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo». Lo ha detto ieri Benedetto XVI all’Angelus, riferendosi alla strage di cristiani copti nella notte di Capodanno fuori dalla chiesa dei Santi in Alessandria d’Egitto, e costata la vita a 21 persone.
Come iniziare meglio l’anno nuovo, se non con un nuovo macello di cristiani? Gli agnelli sacrificali sono sempre gli stessi, sono a portata di mano dei carnefici e nessuno li difende. I ventuno morti per un’autobomba piazzata all’ingresso di una chiesa ad Alessandria d’Egitto, vanno a sommarsi alla cinquantina di vittime fatte in un’altra chiesa, a Bagdad, il 31 ottobre, a cui è seguito poco dopo il supplizio di altri sei cristiani (con 33 feriti). Tragedie che vanno a sommarsi alla terribile condizione dei cristiani in Pakistan, alle ragazzine cristiane che lì sono ritenute schiave a disposizione di ricchi signori islamici, per non dire del caso di Arshed Masih che è stato bruciato vivo per la sua fede cristiana, mentre la moglie – andata a denunciare l’orrore dalla polizia – è stata violentata davanti agli occhi dei figli (sono cronache dell’anno appena trascorso). Ma non importa niente a nessuno dei cristiani. Come ha scritto Bernard Henri Lévy un mese fa sul Corriere della sera: “oggi i cristiani formano, su scala planetaria, la comunità più costantemente, violentemente e impunemente perseguitata”.
Continua a salire il numero dei morti per colera ad Haiti. Gli ultimi dati ufficiali, diffusi dal ministero della Salute dell’Isola caraibica, parlano di oltre 3.300 vittime dall’ottobre scorso. Quanto alle persone che hanno contratto la malattia, nel complesso ammontano ormai a quasi 150 mila. Una situazione critica, dunque, che rischia di peggiorare ulteriormente, anche a causa del caos che regna sull’isola, colpita lo scorso gennaio da un terribile terremoto. In questo contesto, duro è l’atto di denuncia di Medici senza Frontiere, che parla di "morti evitabili", per una malattia facilmente curabile se gestita in maniera adeguata.
La Chiesa cattolica in Francia dedica il nuovo anno alla famiglia mediante l’iniziativa “Famiglie 2011”, un articolato programma di ascolto e sinergia con tutte le componenti del nucleo familiare e di confronto e dialogo con la cultura contemporanea. Il progetto ecclesiale muove dalla presa d’atto di nuove situazioni e cambiamenti intervenuti nella struttura e nella vita familiare, per individuare i punti di forza e di debolezza della famiglia di oggi, valorizzare ciò che le famiglie apportano ai singoli e alla società e riproporre l’attualità del messaggio cristiano con l’annuncio della “Buona Novella della famiglia”, cellula base della società e Chiesa domestica.
Benedetto esprime il suo dolore per l’uccisione dei fedeli copti ad Alessandria d’Egitto e per le bombe contro le case dei cristiani a Baghdad. Una “strategia di violenze che ha di mira i cristiani”. Il papa chiede che la risposta dei cristiani sia non violenta. Un messaggio per la Chiesa spagnola radunata a Madrid per “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”.

“Cari figli, oggi vi invito alla comunione in Gesù, mio Figlio. Il mio Cuore Materno prega affinché comprendiate che siete la famiglia di Dio. Per mezzo della libertà spirituale della volontà che vi ha donato il Padre Celeste, siete chiamati a conoscere da voi stessi la verità, il bene o il male. Che la preghiera e il digiuno aprano i vostri cuori e vi aiutino nella scoperta del Padre Celeste attraverso mio Figlio. Con la scoperta del Padre, la vostra vita sarà indirizzata al compimento della volontà di Dio ed alla creazione della famiglia di Dio, così come desidera mio Figlio. Io non vi abbandonerò su questo cammino. Vi ringrazio”.
Mirjana ha sentito di poter dire alla Madonna: “Tutti siamo venuti a te con le nostre sofferenze e croci. Aiutaci, ti preghiamo”.
La Madonna ha rivolto le mani verso di noi ed ha detto: “Apritemi i vostri cuori, datemi le vostre sofferenze. La Madre vi aiuterà”. La Madonna ha benedetto tutti i presenti, tutti gli oggetti di devozione ed ha sottolineato ancora una volta l’importanza della benedizione sacerdotale.
Giuseppe Moscati nasce a Benevento il 25 luglio 1880, settimo di nove figli del giudice Francesco e dalla marchesa Rosa del Roseto. A Napoli, sua patria di adozione, nel 1887 si iscrive alla facoltà di medicina e si laurea nel 1903. Nel 1908 diventa assistente ordinario nell’istituto di chimica fisiologica . E agli ammalati che, sempre più numerosi si rivolgono a lui, spesso non chiederà mai di essere pagato. “ Il dolore – egli diceva – va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardenza dell’amore”. In un momento di sofferenza e di opposizione di qualche collega da lui beneficiato scrive per se stesso: “ Ama la verità; mostrati quale sei e senza infingimenti, senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala; e se il tormento tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio”.
Ecco le parole di Ivan: «Desidero descrivere anche a voi, avvicinarvi ciò che è più importante dell’incontro di questa sera. Stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice, all’inizio ha salutato tutti noi col suo consueto saluto materno: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi la Madre con gioia vi invita: pregate, pregate, pregate. Pregate, cari figli, e aiutatemi nella realizzazione dei miei piani che desidero realizzare col mondo, con questa parrocchia. Cari figli, in modo particolare oggi vi invito: pregate per le vocazioni nella Chiesa, per la fede forte dei miei sacerdoti. Sappiate, cari figli, che prego sempre con voi, che sono sempre con voi quando attraversate momenti più difficili. Perciò perseverate nella preghiera, pregate insieme a me. Oggi desidero dirvi grazie perché avete risposto ed accolto i miei messaggi e vivete i miei messaggi”. Poi la Madonna ha pregato un tempo più lungo qui su tutti noi con le mani distese, ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto ciò che voi avete portato per la benedizione. Poi ha pregato particolarmente su voi malati qui presenti. Ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in modo particolare, come sempre, ho raccomandato i malati. Poi è seguita una conversazione mia con la Madonna e della Madonna con me. Dopo questa conversazione, la Madonna ha pregato ancora su tutti noi e in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”».
Le parole non bastano, le nazioni si impegnino in un rinnovato “spirito di pace” perché l’umanità cessi di essere travolta dalle sofferenze prodotte dalla guerra. E’ uno dei pensieri più intensi espressi questa mattina da Benedetto XVI durante l’omelia della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, presieduta nella Basilica di San Pietro. Riferendosi alla 44.ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra oggi sul tema “Libertà religiosa, via per la pace”, il Papa ha anche invitato alla tutela dei cristiani troppo spesso vittime di violente discriminazioni.
Nella Giornata mondiale della pace, Benedetto XVI ribadisce la “drammatica urgenza” del rispetto della libertà religiosa, emarginata dal laicismo e imposta dal fondamentalismo. A ottobre andrà ad Assisi dove inviterà di nuovo i leader delle religioni mondiali a rinnovare l’impegno dei “credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace”.
L’attentato è stato compiuto poco dopo la mezzanotte del 1 gennaio 2011, mentre stava terminando una messa. Il bilancio è al momento di 21 morti e 43 feriti. Un possibile collegamento con le minacce di Al Qaeda dopo la strage della cattedrale siro-cattolica di Baghdad.
Un'autobomba davanti alla Chiesa dei Santi, «bagno di sangue»: almeno 21 i morti, 8 i feriti.