MaM
Messaggio del 25 marzo 1996:Cari figli! Vi invito a decidervi di nuovo ad amare Dio al di sopra di tutto. In questo tempo in cui, a causa dello spirito consumistico, si dimentica cosa significa amare ed apprezzare i veri valori, io vi invito di nuovo, figlioli, a mettere Dio al primo posto nella vostra vita. Che satana non vi attiri con le cose materiali ma, figlioli, decidetevi per Dio che è libertà e amore. Scegliete la vita e non la morte dell'anima. Figlioli, in questo tempo in cui meditate la passione e la morte di Gesù, vi invito a decidervi per la vita che è rifiorita con la resurrezione e che la vostra vita oggi si rinnovi attraverso la conversione che vi condurrà alla vita eterna. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Durante i Vespri dell’ultimo dell’anno, Francesco denuncia la cultura della “speculazione”, che condanna molti ragazzi a rimanere senza lavoro o a emigrare
Tutte le conseguenze negative del controllo delle nascite e le ipocrisie dell’aborto emergono con particolare drammaticità quando si parla della Cina. A un anno di distanza dalla decisione del Partito comunista cinese di porre fine alla politica del figlio unico e rimpiazzarla con una nuova misura che permette ai coniugi di avere fino a due bambini, permangono infatti gli abusi che negli ultimi 36 anni hanno impedito innumerevoli nascite (400 milioni, secondo le stime del governo), attraverso aborto, contraccezione e sterilizzazione forzati.
E’ in vigore ormai da 24 ore il cessate il fuoco in Siria, con poche violazioni segnalate soprattutto nella provincia settentrionale di Hama e nel settore orientale di Damasco. Dall'intesa tra il governo e 7 gruppi ribelli con oltre 50 mila combattenti, mediata da Russia e Turchia che ne sono i garanti, sono esclusi i "gruppi terroristici" come l'Isis e i qaedisti di Fatah al-Sham, già Fronte al Nusra.
Vangelo Lc 2,16-21: I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

In quel tempo, (i pastori) andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Il presidente De Palo: “20 miliardi per le banche si trovano sempre, per una riforma fiscale a dimensione familiare che rilancerebbe il Paese sempre e solo pochi spicci”
La psicologa dell’età evolutiva Miriam Incurvati spiega come è possibile contrastare il gender nelle scuole, “promuovendo il benessere della persona a partire dal suo essere maschio e femmina”
Il regime ha così voluto nascondere la festività del Natale. Già nel 2014 minacciò un conflitto con la Corea del Sud per via di un albero lungo il confine tra i due Paesi
28 operatori pastorali cattolici sono stati uccisi in tutto il mondo nel corso del 2016. Lo riferisce il rapporto dell’agenzia Fides, che registra peraltro, tre le vittime, 9 religiose, più del doppio rispetto al 2015. Complessivamente i missionari assassinati nel corso dell’anno sono 14 sacerdoti, 9 religiose, 1 seminarista e 4 laici. Il funesto record è detenuto dall’America, con 12 vittime (9 sacerdoti e 3 suore), seguita dall’Africa con 8 (3 sacerdoti, 2 suore, 1 seminarista, 2 laici), l’Asia con 7 (1 sacerdote, 4 suore, 2 laici), mentre in Europa è stato ucciso un sacerdote [padre Jacques Hamel (nella foto), sgozzato lo scorso luglio nella sua parrocchia in Normandia da un estremista islamico].
L’edificio copia dell’antico monastero di Mar Elian sorge nella zona dove si allena il Novara calcio, su iniziativa dell’imprenditore Michelangelo De Salvo
La festa della Santa Famiglia di Nazaret quest'anno si sfila quasi dal calendario, non trovando una domenica in cui collocarsi tra Natale e Capodanno, e finisce in un magro venerdì. Quello che accade incidentalmente nel calendario liturgico sembra un riflesso dello smarrimento del senso della famiglia che serpeggia nella società. Quando gruppetti di donne singole si radunano nel bar sottocasa, o più frequentemente vi stazionano giovanotti attempati, si diffonde una sensazione di solitudine, come nei racconti dell'Ottocento con le vicende dei ragazzi senza famiglia. Donne sole e padri separati, bambini alloggiati con la mamma in casa dei nonni, coppie deboli e labili con frequente cambio di partner, così da non lasciare il tempo di memorizzarne i nomi, creano disorientamento e dissesto. Sarebbe semplice risolvere il problema di un letto in cui dormire e del piatto caldo, se i due fratelli si frequentassero o tornassero ad abitare con i genitori 'fastidiosi'. Sarebbe semplice gustare la bellezza della casa se papà e mamma si parlassero senza litigare.
Fecondare una donna per sbaglio? Anche l’adultero più incallito non riuscirebbe ad accampare una simile scusa con la moglie che ha ormai scoperto tutto. Eppure la tecnologia può portare a simili errori ed orrori.
La procura condanna a mille euro di multa il preside Martinez, dopo un esposto della governatrice dell’Assemblea di Madrid. Ma il popolo sta con il Collegio: 2mila firme di solidarietà
L’effigie, custodita nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, sarà esposta in Basilica per il Te Deum del 31 dicembre e la Messa del 1° gennaio
Mentre assistiamo all'escalation di attentati in Europa e nel resto del mondo è ancora più significativo pensare a quanto sta accadendo dopo la strage nella basilica copta di San Pietro e Paolo del Cairo. Guardando le immagini è difficile immaginare quanto veleno ideologico, economico o di altro tipo deve esserci nel corpo e nel cuore di un ventiduenne capace di entrare in fretta in una chiesa per farsi scoppiare uccidendo uomini, donne e bambini mentre prendono parte al sacrificio di Cristo durante la Messa. E’ questo che ha scoperto la polizia egiziana indagando sull'attentato nella capitale egiziana, dove l’11 dicembre scorso il kamikaze islamico di nome Mahmoud Shafik Mohamed, ripreso dalle telecamere poste sulla via adiacente alla basilica, ha ucciso 25 persone ferendone 49.
Mao Zedong provò a sradicare le religioni della Cina e a imporre l’ateismo di Stato. A quarant’anni dalla sua morte è diventato oggetto di culto. Lo si deduce da come è stato celebrato l’anniversario della sua nascita, con pellegrinaggi e persino offerte alle statue che lo ritraggono.
Libertà di espressione? A Madrid l'attivista pro life Jesus Poveda è stato arrestato durante una manifestazione davanti alla clinica per aborti Dator. Il medico stava portando avanti una resistenza pacifica per impedire gli aborti. Gli agenti lo hanno ammanettato e portato in commissariato. Succede in una democrazia europea. Chissà per quanto tempo ancora tale.
Novena ai Santi Re Magi
n passato don Amorth ci ha parlato più volte del dramma "unico" di una posseduta, Giovanna, raccomandandola alle nostre preghiere. Alcuni lettori ci hanno scritto per aver notizie su di lei. «Giovanna -scrive il fratello missionario padre Ernesto - non è ancora liberata e soffre sempre di più. Su di lei si scagliano ininterrottamente gli strali del nemico di Dio... Vogliamo aiutare questa sorella crocifissa che paga specialmente per i sacerdoti? ("Me ne ha strappati tanti ed è per questo che è la mia disperazione" ha confessato satana). Ma in che maniera possiamo aiutarla? Soprattutto con la S. Messa e il Rosario, possibilmente intero e recitato in comune...» Ecco che cosa accadde durante un esorcismo condotto da p. Candido, il famoso esorcista di Roma....
Un giorno i farisei chiesero a Gesù se era lecito ripudiare la propria moglie, dal momento che Mosè lo aveva permesso in alcuni casi. Gesù non si fece intrappolare dalla casistica farisaica e ricordò loro che Dio aveva creato l’uomo e la donna perché fossero “due in una sola carne” (Gen 2,24) e quindi l’uomo non può separare ciò che Dio ha unito (Mc 10,2-9; cfr. Mt 5,31; Lc 16,18; De 24, 1-4]. Alla visione limitativa moralistico-legale dei farisei (legge di Mosé), Gesù oppone una ben più ampia visione teologica (il significato del progetto creativo di Dio).
E’ famosissima in Canada e negli Stati Uniti. E’ nota al mondo più progressista così come ai vertici del Vaticano. I primi la considerano una nemica pericolosissima, i secondi hanno dovuto accettare che è una santa. Perché anche quanti incolpano certi cristiani di integrismo di fronte a lei non hanno argomenti che reggano. La quarantaduenne Mary Wagner infatti non si è mai limitata a denunciare le ingiustizie, come è giusto fare, e a pregare, come certo occorre affinché la piaga più sanguinosa del nostro secolo si rimargini. No, lei il male se lo è sempre preso su di sé accettando di rinunciare a tutto pur di riparare lo scempio.
Il presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli lamenta l’assenza di contraddittorio sulla TV pubblica e lancia un appello al mondo politico: “Al momento del voto ce ne ricorderemo!”
E’ morto padre Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana. Tempi vi ha parlato spesso di questo straordinario sacerdote e qui potete leggere una nostra intervista e qui un colloquio con Marina Corradi. Di seguito ripubblichiamo un ritratto che raccoglie alcuni aneddoti della sua giovinezza.
“Tu scendi dalle stelle o re del cielo e vieni in una grotta al freddo e al gelo”: inizia così la più celebre canzone popolare di Natale, e può venir voglia di conoscere chi sia l’autore e quale sia stata la sua vita. Alfonso Maria de Liguori, questo il nome di colui che la ideò, nasce a Napoli nel 1696, da famiglia nobile e ricca. Dati i natali, la sua vita sembrerebbe già scritta: lo aspettano onori, ricchezze, potere. Suo padre nutre grandi ambizioni per il figlio, e lui ha doti non ordinarie. Studia musica, ama dipingere, si iscrive, a 12 anni, presso l’Università di Napoli, per divenire avvocato.
Che ogni farmacia sia obbligata a fornire la pillola dei cinque giorni dopo. E’ la richiesta fatta dalla Società medica italiana per la contraccezione (Smic) al Ministero della Salute. Nell’appello pubblico la Smic precisa: “La pillola dei 5 giorni dopo sia obbligatoria in tutte le farmacie italiane. Evitiamo che le donne siano costrette a passare da una farmacia all’altra per reperire il farmaco per la Contraccezione d’emergenza”.
“Questo mio viaggio mi ha riempito il cuore di gioia… il bene vince sempre sul male” ha scritto la showgirl in calce alla foto che la ritrae in preghiera durante la sua permanenza a Medjugorje
Ci ho pensato a lungo: sforzarmi per promuovere un libro tanto necessario quando sgradevole oppure lasciar perdere e dedicarmi, come si usa in questo periodo, ad auguri e panettoni? Siccome sia gli auguri che i panettoni mi fanno venire il diabete, troppo dolciastri, ho deciso di tentare la missione forse impossibile di far leggere Fine dell'Europa.
Sùbito, il bianco Natale si tinge di rosso-sangue, con la festa del primo martire, Santo Stefano. Che ci ricorda l'attualità del martirio: quello dei cristiani perseguitati in tante parti del mondo, quello della vita quotidiana, in famiglia e nel lavoro. La fede è percossa ma rimane solida, perché Gesù è saldo nel cuore. Ogni giorno segna un passo nell'assimilazione a Cristo.
Una storia esemplare e natalizia. In Spagna una donna di origini gitane viene ingannata dall'abortificio Dator: il bambino è malformato. Mentre si reca ad abortire incontra alcuni volontari pro life che le propongono di effettuare un'altra ecografia. Il bimbo non è malato, ma sono due gemelli. L'allarme degli attivisti pro life: "Le cliniche ingannano le donne inducendole ad abortire dopo ecografie fasulle solo per fare cassa".
Oggi inizia la Novena al Santissimo Nome di Gesù.
"Buon Natale a chi, come Maria e Giuseppe, è vicino nella fede; A chi, coi pastori, si affretta con semplicità. E buon Natale agli altri pastori, che hanno continuato a dormire dicendosi che era tutta propaganda; Buon Natale ai Magi, che con la testa piena di idee arrivano a fine spettacolo; Buon Natale anche a Erode, che si arrovella di gelosia nel suo palazzo. Dalla capanna di Betlemme continua a zampillare l’amore. Non c’è uomo che non ne sia irrorato".
In procinto di trascorrere il suo settimo Natale in carcere, Asia Bibi ha espresso parole di perdono per chi le ha tolto la libertà e la convinta speranza di poter essere presto scarcerata.
Nel 38 dc a Roma, nei pressi di una foresteria per militari scaturì dal pavimento una polla d'olio. Lo strano fenomeno fu ripreso dal popolo cristiano che nell'olio vide un chiaro riferimento al Cristo, l'Unto del Signore. Oggi al suo posto c'è Santa Maria in Trastevere, la chiesa mariana più antica della Capitale, insieme a Santa Maria Maggiore.
Accade qualcosa di bello ora, per me. Posso appoggiare la mia vita su questo bambino, abbracciarlo e farmi abbracciare. Posso confidare nel Dio Bambino, che mi vuole bene e mi guarda come fosse venuto solo per me. Per me e per te e per tutti loro: le vittime e gli attentatori, i ricchi infelici e i buontemponi distratti.
Sono sempre più le parrocchie in cui la "Messa di Mezzanotte" è stata spostata alle 21 o le 22. Sì, è più pratico, ma così facendo stiamo perdendo qualcosa di antico e misterioso
Per gli africani non cristiani l’espressione autentica dell’unità e della gioia di un popolo vale più di mille prediche
L’allarme di Save the Children: “Oltre 26mila persone sfollate nelle aree di Aleppo e Idlib, colpite da una forte tempesta di neve. Vivono al gelo”
Iniziativa di un imprenditore per «aiutare gli iracheni tutti a dimenticare la loro angoscia». Il plauso di monsignor Sako: «Testimonianza di un clima diverso»
Importante successo dell’esercito della Nigeria, che nelle ultime ore è riuscito a liberare 1880 civili rapiti dal gruppo terroristico jihadista di Boko Haram nella loro roccaforte della foresta di Sambisa, nel nordest del paese. Foresta che copre un’area di circa 1300 chilometri quadrati, dove sono state tenute prigioniere per settimane molte delle studentesse sequestrate dai fondamentalisti — legati al cosiddetto stato islamico (Is) — ad aprile del 2014 nella scuola di Chibook.
Ma i bambini, cosa c’entrano i bambini? Perché usarli a fini ideologici e propagandistici? La celebre rivista National Geographic uscirà il 27 dicembre con una doppia copertina dedicata alla disforia di genere in età pediatrica. Nell’immagine dove compare Avery Jackson, nove anni, si può leggere: «La cosa migliore di essere una ragazza è che ora non devo più fingere di essere un ragazzo».
La vicenda di Anis Amri, il 24enne tunisino su cui pende una taglia di 100.000 euro per la strage di Berlino, rispecchia perfettamente tutte le debolezze e le contraddizioni di un’Europa immobile e imbelle guidata da governi incapaci di difenderne le frontiere e la sicurezza dei propri cittadini.
Ieri Papa Francesco ha rivolto il consueto discorso alla Curia romana in occasione dello scambio di auguri natalizi, concentrandosi su uno dei temi principali del suo pontificato: la riforma della Curia. La mattinata era iniziata con la telefonata del Santo Padre alla trasmissione televisiva Uno Mattina, in cui aveva augurato a tutti «un Natale cristiano, come è stato il primo, quando Dio ha voluto capovolgere i valori del mondo». Allo stesso modo il discorso alla curia ha preso avvio proprio dal senso del Natale, «la festa dell’umiltà amante di Dio, del Dio che capovolge l’ordine del logicamente scontato, l’ordine del dovuto, del dialettico e del matematico».
Ciao ho un importante regalo di natale da chiedervi, vorrei che guardaste il video al link allegato, la canzone e il video é stato realizzato da dei ragazzi che sono in cura al centro tumori di Milano, per loro sarebbe molto importante riuscire a raggiungere un elevato numero di visualizzazioni e non sto a spiegarvi il perché, credo siate in grado di comprenderlo perfettamente. Gurdatelo e divulgatelo!!! Grazie di cuore.
Oggi inizia la Novena a Santa Caterina Labourè.
Giusy Versace è un’energica ragazza reggina che il lavoro e la vita la portano prima a Londra e poi a Milano. Durante una trasferta, nel 2005, ha un terribile incidente stradale le costa l’amputazione di entrambe le gambe. Dopo un duro lavoro di riabilitazione decide tenacemente di tornare a lavorare. Nel 2006 fondamentali sono il viaggio a Lourdes e l’incontro con l’Unitalsi di cui oggi è volontaria. Giusy è la prima atleta italiana della storia a correre con amputazione bilaterale e la sua categoria è la T43. In 5 anni colleziona ben 11 titoli italiani, un record europeo (2012) e diversi record nazionali sui 60, 100 e 200 metri. Oltre a vincere, inizia a lanciare messaggi positivi invogliando le persone, che come lei vivono delle disabilità, a non nascondersi, a non vergognarsi e ad avvicinarsi allo sport.
Nell’Udienza Generale, il Papa si sofferma su Maria, Giuseppe e gli angeli. E descrive i pastori come coloro che non hanno confidato nelle “certezze materiali” ma in Dio
“In Italia i vescovi non spostano voti come una volta. Al Referendum la maggioranza dei cattolici ha votato no.” Lo afferma in questa intervista il noto sociologo Massimo Introvigne.
” Sono più preoccupato dal silenzio della Chiesa italiana sulla nomina del ministro Fedeli che dal governo Gentiloni. Inaccettabile l’ atteggiamento della Cei.” Lo sfogo è di Mario Adinolfi, direttore de La Croce e cofondatore del Popolo della Famiglia.
“La Chiesa non potrà mai approvare l’ aborto, un assassinio. Scarsa natalità e divorzi? Colpa di egoismo.” sono gli affondo di Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria- Minervino- Canosa.
L'augurio natalizio che faccio a tutti, cari amici , è quello dell'Angelo ai pastori nella Notte Santa: "Vi porto la Buona Notizia che darà una grande gioia a tutto il popolo: oggi, nella città di Davide è nato il Messia, il Salvatore" (Luca 2, 10). Appaiono altri Angeli, che lodano Dio cantando: “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”. Subito i pastori vanno in fretta a Betlemme per vedere e adorare il Bambino e poi raccontano cosa hanno visto e sentito a tutti quelli che conoscono (Luc. 2, 13-16).
E’vero che il male, quando non si cede alla disperazione e si reagisce, è sempre causa di un bene più grande, più forte. Lo dice anche quanto è accaduto a metà dicembre nella cittadina americana di Knightstown, in Indiana, dove di fronte alla decisione di rimuovere la croce illuminata dalla cima dell'albero di Natale del paese, i residenti hanno deciso di riempire le loro proprietà di croci, gremendone così tutta la città. “Guardiamo il lato positivo – ha scritto un residente sulla pagina Facebook del paese – invece di una croce ne abbiamo centinaia che possono illuminare in ogni parte della città!”
L’intervista rilasciata l'altro giorno al Corriere della Sera da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, poco dopo i tragici fatti di Berlino, è già stata variamente commentata (negativamente), soprattutto per quell’ostinazione con cui ripete sempre lo stesso ritornello: la religione non c’entra, guerre e violenze sono provocate da soldi e potere e ovviamente dai commercianti di armi. Uno schema fisso, che pretende di scongiurare una guerra di religione o lo scontro di civiltà (tanto per usare altre due frasi fatte che vengono usate spesso a sproposito) e invece ritarda solo la possibilità di comprendere la natura di questa guerra dichiarata e già combattuta da una sola parte.
Vedete? Anche la polizia e i servizi tedeschi imparano presto. Prima si lasciano scappare il terrorista della strage di Natale; ma il giorno dopo, guardando meglio, scoprono che – come tutti i terroristi islamici – ha lasciato nel vano porta-oggetti il suo documento di prolungamento della permanenza in Germania (Duldungsbescheinigung) che è praticamente la prova della sua identità.
Dopo una pubblica denuncia, l’emittente britannica ha ammesso che un servizio andato in onda a luglio non ha dato peso “agli sforzi compiuti da Pio XII per salvare gli ebrei”
Si tratta di padre Jude Onyebadi, parroco di San Pietro e Paolo a Issele-Azagba, sequestrato il 16 dicembre da tre uomini armati
Gv 1,1-18: Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
[In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.] Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. [Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. ] Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Nel 1940 Hitler decise l'invasione della Svizzera. Ma i leggendari panzer tedeschi e gli aerei della Luftwaffe si fermarono in panne. I soldati dell'agguerrito esercito elvetico lo raccontarono sotto giuramento. "Una mano luminosa fermò l'esercito". Quella del protettore della Svizzera, San Nicola di Flüe.
Mentre la Polizia brancola ancora nel buio alla ricerca dello stragista di Berlino che ha ucciso con un tir impazzito 12 persone più l'autista è ormai evidente che l'attacco al mercatino di Natale sia di matrice islamica. Con una chiara evidenza simbolica. La Germania si scopre sotto attacco, ma a ben guardare la strage al mercatino di Berlino è soltanto la tragica punta dell'iceberg di un'escalation di violenza e attacchi fatti da islamici nei confronti dei simboli cristiani. Negli ultimi due anni si sono accumulati centinaia di inquietanti episodi di profanazione a chiese e immagini sacre. Sui quali le autorità tedesche hanno sempre sorvolato. Tutti gli osservatori sulla libertà religiosa dimostrano che la Germania era già una polveriera prima di esplodere nella sera di Berlino.
La sindaca Carmena vieta l’esposizione del presepe sotto Puerta de Alcalà, i cittadini colmano il vuoto depositandone a centinaia
Una farmacista di Gorizia, E.M., è stata assolta, a seguito del suo rifiuto di fornire la pillola Norlevo, più nota come “pillola del giorno dopo”. La sentenza di assoluzione dal reato di omissione o rifiuto di atti di ufficio è stata pronunciata dal Tribunale di Gorizia, lo scorso 15 dicembre. Lo riferisce l’avvocato Simone Pillon, legale della farmacista assieme al collega Marzio Calacione, che si è avvalso della consulenza tecnica del prof. Bruno Mozzanega e del dott. Renzo Puccetti.
Alcuni potrebbero pensare che la “Sacra Culla” si trovi a Betlemme, e invece è a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore. Ripercorriamo la sua storia, che risale agli anni del Concilio di Efeso, del 431.
“Tu scendi dalle stelle o re del cielo e vieni in una grotta al freddo e al gelo”: inizia così la più celebre canzone popolare di Natale, e può venir voglia di conoscere chi sia l’autore e quale sia stata la sua vita. Alfonso Maria de Liguori, questo il nome di colui che la ideò, nasce a Napoli nel 1696, da famiglia nobile e ricca. Dati i natali, la sua vita sembrerebbe già scritta: lo aspettano onori, ricchezze, potere. Suo padre nutre grandi ambizioni per il figlio, e lui ha doti non ordinarie. Studia musica, ama dipingere, si iscrive, a 12 anni, presso l’Università di Napoli, per divenire avvocato.
Chi è satana? Qual è la sua strategia? Che peso ha l’attacco che sta sferrando al mondo di oggi? Il libro “Satana sciolto dalle catene. L’ora dell’impero delle tenebre” (Sugarco edizioni) di Padre Livio Fanzaga con Diego Manetti delinea l’identità del maligno e la sua azione distruttiva. Nell’introduzione Diego Manetti ci svela attraverso la Scrittura le sue due caratteristiche principali: «(…) il potere di uccidere (l’anima, non solo il corpo) e la capacità di ingannare e sedurre l’uomo. L’azione di satana si snoda dunque attraverso questa duplice strategia, che poi è una sola: dare la morte all’anima dell’uomo – cioè condurlo alla dannazione, che è la morte eterna – seducendone il cuore con l’inganno e la menzogna, in modo da incatenare questo stesso cuore alla schiavitù del peccato».
In Eritrea Gesù Cristo non è quello che sembra e anche sotto Natale è un nome che può suscitare terrore. Tutto dipende dal contesto. Se sono i cristiani a parlare del figlio di Dio è una cosa, se sono i poliziotti nelle grandi e numerose carceri dello Stato cambia tutto. “Gesù Cristo” infatti è il soprannome che viene dato a uno speciale tipo di tortura spesso inflitto a chi viene arrestato, ma soprattutto ai cristiani: il prigioniero viene legato e fatto pendere da un albero in modo tale che è costretto ad assumere una postura corporea simile a quella delle persone crocifisse. Non è raro che i cristiani siano arrestati per la loro fede in Eritrea: il paese del Corno d’Africa è retto dalla dittatura del presidente Isaias Afewerki fin da quando la popolazione ha sancito per referendum l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993. La persecuzione è tale che secondo un rapporto dell’Onu «il regime percepisce la religione come una minaccia alla sua stessa esistenza». Non a caso, il paese si è guadagnato il poco gratificante appellativo di “Corea del Nord africana” ed è terzo nella speciale classifica degli Stati dove i cristiani sono più perseguitati.
Il Quirinale ospita nella Palazzina Gregoriana, fino al 20 gennaio 2017, la splendida mostra Il Presepe. Religiosità e tradizione popolare, in cui è esposto il monumentale Presepe napoletano proveniente dal Museo nazionale delle Arti e tradizioni popolari di Roma: un capolavoro di fede e arte con centinaia di figure ed elementi architettonici di corredo, settecenteschi e ottocenteschi. Ma se per tanti la classica rappresentazione della Natività è ancora centrale, nelle scuole invece, con il pretesto del “rispetto” per gli alunni di altre religioni, da qualche anno si sta purtroppo diffondendo la prassi di proibire il presepe. A meno che nella capanna ci siano… due san Giuseppe.
Le lobby chiamano, il Parlamento europeo risponde. È questa l’impressione che si ricava leggendo il Rapporto annuale dell’Ue sui diritti umani, pubblicato il 14 dicembre, che assieme ad alcuni principi condivisibili mette nero su bianco gli interessi di gruppi appartenenti alla galassia Lgbt, femminista e abortista, i quali da tempo condizionano le politiche degli Stati grazie a un sistema di potere sempre più tentacolare e alimentato con crescenti contributi pubblici. L’impressione, del resto, è confermata dalla stessa Ilga (International lesbian and gay association), che sul suo sito rivela come il rapporto “inizialmente non faceva alcun riferimento ai diritti delle persone Lgbti”, ringraziando il gruppo parlamentare dei Verdi-Alleanza Libera Europea per aver sostenuto tre emendamenti favorevoli alla causa arcobaleno.
Prima conferenza stampa dell’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme: “In Terra Santa riecheggiano estremismo e fondamentalismo”
“Cosa manca oggi all’uomo?”. Una cosa sola: il suo Creatore, sorgente della vera vita, del vero amore, della vera umanità
l Vaticano conferma il pellegrinaggio di Bergoglio in Portogallo nel centenario delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli, suor Lucia e Francesco e Giacinta Marto. È il quarto Pontefice ad andare a Fatima dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II, che andò tre volte, e Benedetto XVI
Le celebrazioni del quinto centenario della Riforma luterana, e i gesti ecumenici che ne hanno accompagnato l'inizio, hanno portato alcuni settori della Chiesa cattolica ad approfondire e anche sostenere il tema dell'intercomunione. Ad esempio sull'Osservatore Romano del 26-27 settembre 2016, è stata riportata una tesi del teologo protestante Jurgen Moltmann, il quale sosteneva che la vera comunità cristiana «nasce quando i cristiani sentono la chiamata di Cristo e insieme vanno verso l’altare dove Cristo li aspetta. Che parliamo di “comunione” cattolica o di “santa cena” evangelica, si tratta sempre del “sangue di Cristo versato per voi” e “corpo di Cristo offerto per voi”. Come possiamo rimanere separati di fronte al Cristo crocifisso per noi?».
Il Ministero dell’Economia e della Finanza ha approvato i provvedimenti del Ministero della Salute che hanno ridisegnato i vecchi Livelli essenziali di assistenza (Lea). L’iter però non è ancora concluso. Occorre infatti che i Lea passino il vaglio della Conferenza Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari.
«Hanno devastato, divelto le case, rubato e bruciato tutto. Capisco se avessero voluto rubare qualcosa per rivenderlo, ma perché radere interamente al suolo la città e bruciarla? Lo hanno fatto solo per una ragione: l’odio! I combattenti dell’Isis ci odiano perché siamo cristiani!». È il grido del generale Behnam Aboush a capo delle truppe cristiano assire davanti alle macerie della sua ex casa.
«Dal settembre scorso il bilancio è di 53 villaggi dati alle fiamme, 808 vite spezzate, 57 feriti, 1.422 case e 16 chiese distrutte». La denuncia del vescovo della diocesi di Kafanchan
«Io credo che sarebbe meglio cambiare logica e smettere di parlare di valori, per riparlare di virtù o di comandamenti, o più semplicemente di bene». Intervista a Rémi Brague
Una rassegna dei casi di guarigione e dei momenti di preghiera e devozione dei pellegrini che porta l’autore del Padrone del mondo a scardinare ogni pregiudizio iniziale
Un libro significativamente uscito a conclusione dell’Anno Santo, di cui raccoglie numerosi spunti significativi a futura memoria. Solo l’amore crea. Le opere di misericordia spirituale (San Paolo, 2016) è il primo libro di don Fabio Rosini, frutto di una lunga esperienza pastorale, che lo ha portato a diventare uno dei sacerdoti più amati della capitale. Il saggio di don Rosini, 55 anni, biblista, direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, titolare di una rubrica di commento al Vangelo su Radio Vaticana, già docente alla Pontificia Università Lateranense e cappellano alla Rai, è noto soprattutto per le catechesi dei Dieci Comandamenti e dei Sette Segni, che porta avanti dal 1993, per mezzo delle quali ha aiutato molti giovani a ritrovare la fede o a scoprire una vocazione sacerdotale o religiosa. Tra le tante catechesi tenute da Rosini durante il Giubileo, ha figurato un ciclo dedicato proprio alle opere di misericordia, che hanno costituito la base per il suo saggio, accompagnato dalla prefazione di monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna (fino a un anno fa vescovo ausiliare di Roma).
La relazione 2015 sugli aborti in Italia: 87.639 interventi, un numero superiore a qualsiasi guerra attualmente in atto. Ma non fa notizia. Il dato è in calo rispetto al passato ma solo perché si assiste all'emigrazione abortiva: dalla sala operatoria alle pillole che salgono a quota 11mila solo nello scorso anno, lasciando sul campo già due decessi. Il ministero smonta la bufala della carenza di medici non obiettori: il servizio è così coperto che ognuno ne effettua 1,6 a settimana.
Oggi inizia la Novena a Santo Stefano
Oggi inizia la Novena di Natale.
Il crocifisso è crivellato di colpi e mutilato, e tuttavia è restato sulla croce cinque anni, solidale con le nostre sofferenze e il nostro isolamento. È là, sfigurato come la nostra città, e ci mostra il dolore di Dio di fronte alla brutalità degli uomini». Sono parole dei Padri Gesuiti della Comunità di san Vartan di Aleppo (Siria), raccolte da Aiuto alla Chiesa che Soffre. Sabato scorso, 10 dicembre, alle 17.45, quattro granate da obici hanno colpito la loro residenza. La messa quotidiana prevista per quell’ora – hanno affermato i religiosi – era stata provvidenzialmente celebrata in altro luogo di culto, e solo per questo è stata evitata una strage. I danni all’edificio sono stati tuttavia consistenti.
Boris non riesce a essere spiritoso. Tutti a sganasciarsi per la parodia di Maurizio Crozza su La7 che imita Matteo Renzi. E poi fa ridere tutti e suggerisce a Pier Luigi Bersani un radioso futuro politico dove? A fare «il sindaco di Aleppo». Ah ah ah – si sbellica anche Bersani e Floris pure. Il sindaco di Aleppo. Risate mentre il sangue scorre, e tutti si fingono interessati, finché emerge la verità del vero “sentiment” di colui che oggi – Crozza – è l’unico indiscusso interprete del pensiero profondo del popolo, che tratta i politici come merdacce, ma poi siamo così. Risate su Aleppo, ma che roba è? Poi ci si aspetta che la politica sia rinnovata da ventate di purezza di questo tipo crozziano. Il quale Crozza è davvero bravissimo, simpatico, ma quella battuta è esattamente il caso freudiano che dice la verità della ipocrisia che domina ovunque.
L’Assemblea episcopale del Canada Atlantico ha pubblicato “Una riflessione pastorale sull’assistenza medica nel morire”. Utilizzando come grimaldello un'interepretazione personale di Amoria Laetitia si elencano i sacramenti da impartire stravolgendo il Catechismo: Confessione, Comunione e Unzione degli infermi. Ma è un bluff perché il Magistero condanna tutti gli atti eutanasici. E nessun atto di accompagnamento all'eutanasia potrà essere giustificato.
"Ho avuto l’occasione di dargli l’unzione degli infermi, l’ha ricevuta gioioso … E poco dopo è venuto meno, serenamente… Un po’ come è stata la sua vita, una vita di servizio, di dedizione alla gente… Dunque, una sensazione di pena ma anche di serenità perché da persone così buone siamo certi che avremo anche l’aiuto dal Cielo!". Queste le toccanti parole di mons.Fernando Ocariz, Vicario ausiliare e generale dell’Opus Dei, che ha raccontato gli ultimi momenti di vita di monsignor Javier Echevarria Rodriguez, prelato dell’Opus Dei, spentosi a Roma lunedì, il giorno della festa della Madonna di Guadalupe, all’età di 84 anni, dopo essere stato ricoverato lo scorso 5 dicembre presso il Policlinico Campus Bio-Medico a causa di una infezione polmonare lieve, che poi si è aggravata.
Papa abortista in Brasile, a favore dell'eutanasia in Canada e a favore dei preti gay in Spagna. Cresce di giorno in giorno la confusione sia sul magistero di papa Francesco sia su ciò in cui crede la Chiesa. E di fronte ad evidenti manipolazioni e forzature è incomprensibile il silenzio della Sala Stampa vaticana, che permette il propagarsi dell'errore.
L'esortazione Misericordia et Misera viene manipolata per invogliare le donne ad abortire usando la figura del Pontefice come testimonial. Succede in Brasile dove un abortificio del Planned Parenthood ha lanciato una campagna sul "perdono papale". Corredata da un articolo dell'Huffington Post Brazil falso. Il solito meccanismo di strumentalizzazione mediatica, su cui però è bene che le autorità pontificie riflettano, per accompagnare con precisazioni e chiarimenti quelle che in pasto all'opinione pubblica potrebbero diventare manipolazioni.
Indagine del National center for transgender equality sul tenore di vita dei transessuali: molestie, tentativi di suicidio, Aids, disagio psicologico hanno percentuali altissime. Ma si cerca di nascondere il problema dando la colpa alla società. Invece il problema è sulla condotta di vita e sull'uomo.
È incentrato sulla contemplazione di Maria, Salute dei malati, il messaggio di papa Francesco per la XXV Giornata Mondiale del Malato, in programma il prossimo 11 febbraio, memoria liturgica della Madonna di Lourdes. “Ponendomi fin d’ora spiritualmente presso la Grotta di Massabielle, dinanzi all’effige della Vergine Immacolata, nella quale l’Onnipotente ha fatto grandi cose per la redenzione dell’umanità, desidero esprimere la mia vicinanza a tutti voi, fratelli e sorelle che vivete l’esperienza della sofferenza, e alle vostre famiglie”, scrive il Santo Padre, rivolto ai malati di tutto il mondo.
L’immensa India fatica a essere all’altezza della fama di tolleranza che la sua tradizione e anche una parte della sua società esigono. Le antiche discriminazioni a base socio-religiosa permangono e si radicalizzano perché alimentate da fattori aggiornati, come interessi politici e opportunità di controllo. Non è un caso se gruppi e individui impegnati nella tutela dei diritti umani (e tra essi la libertà religiosa) continuano a registrare tensioni, prevaricazioni e violenze contro le minoranze in un contesto politico dominato dalle espressioni politiche dell’induismo militante. A partire dal Bharatiya Janata Party (Bjp), tornato al potere nel maggio 2014 sotto la guida di Narendra Modi, già controverso capo di governo dello Stato occidentale del Gujarat, uno di quelli dove negli ultimi anni è stata imposta la legge anti-conversione, mirata – secondo promotori e sostenitori – a impedire attività misisonarie che utilizzino strumenti fraudolenti o addirittura minacce per togliere seguaci all’induismo.
Alcuni membri di uno dei tanti Ordini neotemplari mi hanno contattato e chiesto un colloquio. Li ho accolti e ascoltati. Mi hanno espresso la loro profonda amarezza, delusione e preoccupazione. Sono entrati in quel gruppo neotemplare con il desiderio di conoscere e vivere i valori spirituali e cristiani degli antichi e autentici Cavalieri Templari, quelli del tempo di San Bernardo da Chiaravalle. Invece hanno progressivamente percepito e compreso di trovarsi in un ambiente non poco permeato di esoterismo…
La Spagna cattolica post-Zapatero si trova sotto un’inaudita ed estenuante aggressione LGBT. Dopo il caso del cardinale e arcivescovo di Valencia, Antonio Cañizares Llovera, bersaglio di una violenta campagna di odio orchestrata dalle lobby omosessualiste per via di alcune sue, più che legittime, dichiarazioni di condanna dell’ideologia gender, la chiesa cattolica spagnola si trova ora infatti, nuovamente sugli scudi, questa volta per il vergognoso ed inammissibile comportamento antitetico dell’arcivescovo di Santiago Julian Barrio, il quale non si è posto alcun problema ad ordinare sacerdoti due uomini dichiaratamente e notoriamente omosessuali.
Morto a 15 anni nel 2006, era un genio dell’informatica e aveva una fede profonda. A fine novembre si è chiusa a Milano la fase diocesana del processo di beatificazione. La madre Antonia: «Lo pregano in ogni parte del globo, vedo tanta gente toccata dalla sua vita»
Al di là delle sacrosante proteste sul governo attuale, chi rappresenterà il popolo dei Family Day nella prossima legislatura? Il dibattito è aperto, ma ecco due possibilità: candidature vere nelle liste dei partiti disponibili ad attuare impegni pro-family e - sul lungo periodo - la formazione di un cartello elettorale tra le associazioni che accettino di contribuirvi.
L’Assemblea episcopale del Canada Atlantico ha pubblicato “Una riflessione pastorale sull’assistenza medica nel morire”. Utilizzando come grimaldello un'interepretazione personale di Amoria Laetitia si elencano i sacramenti da impartire stravolgendo il Catechismo: Confessione, Comunione e Unzione degli infermi. Ma è un bluff perché il Magistero condanna tutti gli atti eutanasici. E nessun atto di accompagnamento all'eutanasia potrà essere giustificato.
Il Ministero degli Interni del Regno Unito ha vietato l’ingresso a tre arcivescovi cristiani di Siria e Iraq, invitati direttamente dal Principe Carlo per presenziare l’inaugurazione della cattedrale siro-ortodossa di Londra. E così l’arcivescovo di Mosul (Nicodemo Sharaf), quello della valle di Ninive (Timothius Shamani) e quello di Homs e Hama in Siria (Selwanos Alnemeh), hanno dovuto rinunciare alla cerimonia a cui era invece presente lo stesso Principe di Galles, che, davanti a oltre 600 invitati della comunità religiosa, ha dichiarato che la consacrazione della cattedrale (intitolata a San Tommaso) è un segno “profondamente incoraggiante, in un momento in cui i membri della Chiesa ortodossa siriaca nella loro patria di Siria e Iraq stanno attraversando prove disperate e terribili sofferenze”. Il riferimento è alle persecuzioni anti-cristiane in atto nelle zone sotto il controllo del Califfato. Carlo è un fervente cristiano eppure le sue raccomandazioni non sono bastate a scongiurare un atto miserevole da parte delle autorità britanniche. Il rifiuto a concedere il visto a tre leader religiosi è, a dir poco sconvolgente anche per la motivazione: essendo i tre arcivescovi nullatenenti, e non essendo in grado di sostenere se stessi, secondo gli zelanti funzionari britannici, avrebbero potuto decidere di rimanere nel Regno Unito. In altre parole la Gran Bretagna ha trattato tre esponenti di un cristianesimo perseguitato alla stregua di clandestini (che tra l’altro l’Europa accoglie a braccia aperte).
Il 12 dicembre 1531 la Madonna apparve in Messico a un indigeno di 57 anni di nome Juan Diego, a cui chiese di raccogliere con la sua tilma, un mantello tipico fatto di un tessuto molto povero, delle rose che erano fiorite nonostante fosse inverno e di presentarle all’arcivescovo monsignor Juan de Zumárraga come prova delle apparizioni. Quando Juan Diego dispiegò il mantello con le rose davanti all’arcivescovo, i presenti si resero conto che sulla tilma dell’indigeno era impressa l’immagine che oggi tutti conoscono come Nostra Signora di Guadalupe.
L'Arcidiocesi argentina di La Plata ha deciso di non rinnovare la sponsorizzazione degli "Scout d'Argentina" perché "stanno portando avanti un processo in cui stanno perdendo posto alcuni valori fondamentali, come Dio e la famiglia, che Baden Powel ha voluto. Per questo troviamo ogni giorno più difficile garantire l'educazione cristiana dei bambini e dei giovani che frequentano nelle nostre parrocchie i Gruppi Scout. Questo ci porta a non poter rinnovare la sponsorizzazione che diamo agli Scout d’Argentina": così si legge nella dichiarazione pervenuta a Fides firmata dal Vescovo Ausiliare, Mons. Nicolas Baisi, Vicario generale e responsabile arcidiocesano della pastorale giovanile. Il testo ricorda che nel passato "la Chiesa a La Plata ha promosso lo scoutismo come una opportunità di formazione umana e cristiana di grande valore. Per questo ha fondato gruppi scout nelle parrocchie, come ambiente di formazione favorevole per i bambini che hanno completato la loro iniziazione cristiana, con la Prima Comunione".
L’incarico al maestro calabrese Michele Affidato, in occasione del 300° anniversario dalla prima incoronazione della Vergine
Fare catechismo ai bambini? “Sembra che oggi i preti abbiano molto altro di meglio da fare”. E’ così che padre Maurizio Botta, sacerdote della parrocchia di Santa Maria in Valicella a Roma, ha cominciato a novembre la presentazione del suo libro di catechismo “Le domande grandi dei bambini” (ed. Itaca, 127 pagine, 10 euro) a una platea di prelati e catechisti presso l’eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno. Ma proprio perché il libro è una provocazione innanzitutto alla fede degli adulti, visibilmente colpiti dall'intervento di padre Botta, e siccome dalle domande dei presenti è emerso il bisogno di punti di richiamo innanzitutto a loro, il lavoro proseguirà. Presso l’Eremo di Bienno, i catechisti e i sacerdoti si troveranno a guardare insieme i filmati ideati da Botta e Lonardo visibili sul canale youtube “Catechisti Roma”. In attesa del secondo volume di preparazione alla Cresima (in uscita l’estate prossima) e di un incontro conclusivo con il sacerdote romano.
Nel primo governo post Cirinnà nessuno ha, per ora, la delega alla Famiglia. Stesso discorso per le deleghe alle adozioni internazionali e tossicodipendenze, sulle quali pesano la legge sulle droghe leggere e quella sulle adozioni gay. Eppure il vertice dell'episcopato italiano, invece di fare propria la preoccupazione di famiglie e associazioni cattoliche si inginocchia al nuovo governo, come dimostrano Avvenire e il Forum delle famiglie.
Più di mille fedeli hanno partecipato ieri alla messa di beatificazione dei 17 martiri del Laos nella cattedrale del Sacro Cuore di Vientiane. In origine la celebrazione era prevista per le 10 di mattina, ma è stata anticipata di un’ora per motivi di sicurezza. Le autorità del governo, vestite in abiti tradizionali, sedevano nelle prime file. Alla messa, presieduta dal card. Orlando Quevedo (arcivescovo di Cotabato, Filippine), hanno partecipato due cardinali, alcuni vescovi e numerosi sacerdoti.
Si svolgerà a Roma, presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana, il 14 dicembre alle 17, la presentazione del volume edito dalla Lev Joseph Ratzinger L’insegnamento del Concilio Vaticano II (Tomo 1 del volume 7 dell’Opera Omnia). Esso raccoglie i testi del Papa emerito dedicati al Concilio Vaticano II suddividendoli in due parti. La prima, corrispondente al primo tomo del volume, raccoglie quanto scritto da Joseph Ratzinger fra l’annuncio del Concilio, il 25 gennaio 1959, e i primi anni successivi alla sua chiusura, il 7 dicembre 1963, passando per tutto quanto da lui prodotto durante il Concilio: sia come perito conciliare e membro di diverse commissioni, sia come consigliere del cardinale Joseph Frings che egli, ancora da Papa, definirà come “un padre”. Proprio sulla base della profonda amicizia e della consuetudine sviluppatasi tra il giovane teologo e l’anziano arcivescovo di Colonia, l’ultima parte del primo tomo del volume 7 raccoglie tutti gli scritti di Joseph Ratzinger in onore del cardinale Frings. Il secondo tomo è invece dedicato alla ricezione e all’ermeneutica del Concilio sino alla vigilia della elezione di Ratzinger al Soglio di Pietro.
Durante la tradizionale Messa in San Pietro per la festa della Vergine di Guadalupe, Francesco denuncia il degrado di un intero continente
Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore. Non c’è niente di più, né di meglio
«Ci chiamano Chiesa dei martiri perché fin dall’inizio del cristianesimo la Chiesa dell’Egitto ha offerto i suoi figli come martiri». Di fronte alle 23 bare allineate per i funerali le parole di Tawadros II - il papa dei copti - la dicono lunga sul clima nel quale ieri i cristiani del Cairo hanno dato l'ultimo saluto alle vittime della strage di domenica alla chiesa dei santi Pietro e Paolo ad Abbassiya, dentro al complesso della cattedrale di San Marco, cuore della comunità copta. Ancora morti da seppellire; e anche con un numero molto alto di donne e bambini. Per la terza volta in sei anni, poi, l'attentato contro una chiesa è arrivato proprio nell'imminenza del Natale (che i copti celebrano il 7 gennaio). Eppure in questo dicembre 2016 - se possibile - lo shock è ancora più grande per i cristiani egiziani. Per via del luogo in cui sono stati colpiti, il complesso dove vive lo stesso papa Tawadros, che in teoria dovrebbe essere il loro luogo più protetto. E soprattutto per la constatazione che anche sotto al Sisi - il presidente delle visite alla cattedrale di San Marco nella notte di Natale e dei discorsi ad al Azhar sulla lotta all'estremismo - la musica macabra dei seminatori di morte non cambia.
Si mobilitano e si dividono i cristiani in Malawi mentre il parlamento sta valutando alcuni emendanti alle leggi, definite “eredità dell’epoca coloniale”, che proibiscono aborto e atti omosessuali, punibili entrambi con pene fino a 14 anni di prigione. Nel 2010 in effetti due omosessuali erano stati condannati per aver celebrato il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso nella storia del paese.
Fatta la legge adesso bisogna fare i fruitori. L’approvazione del Ddl Cirinnà sulle Unioni Civili non deve restare lettera morta. Se è vero che le leggi producono un effetto immediato in chi se ne serve è altrettanto vero che, perché una norma funzioni e risponda ai bisogni dei cittadini, ci devono essere dei cittadini che se ne servono.
Malta, ci dice The Guardian seguito a ruota dal solito Corriere è il primo paese a mettere al bando le terapie cosiddette «riparative». A dire la verità il primato spetta alla California, ma in quel caso il bando riguardava soltanto pazienti minorenni. Chiunque «cerchi di cambiare, reprimere o eliminare l’orientamento sessuale di una persona, l’identità di genere e/o l’espressione di genere dovrà pagare una multa o finire in carcere». La multa arriva fino a 10.000 euro e il carcere fino ad un anno (!).
Don Fabio Rosini, direttore ufficio vocazioni diocesi di Roma, ospite a Bel tempo si spera per presentare il suo libro intitolato: "Solo l'amore crea"
In diretta sul canale Fox News, il commentatore politico Charles Krauthammer ha fatto una dichiarazione alquanto insolita per i canoni della televisione statunitense: “Un giorno ringrazieremo la Chiesa cattolica per la sua ferma posizione contro l’aborto“. Per comprendere a pieno la portata straordinaria di questa frase coraggiosa, vale la pena soffermarsi sulla figura del commentatore che l’ha pronunciata. Charles Krauthammer si è laureato in Scienze politiche ed Economia alla McGill University, ha studiato Scienze politiche ad Oxford con il programma internazionale Commonwealth Scholarship, e nel 1975 si è laureato in medicina ad Harvard. Krauthammer ha lavorato per anni come medico – diventando persino primario di psichiatria al Massachusetts General Hospital – prima di dedicarsi interamente alla politica e all’analisi dei suoi meccanismi. Ha lavorato al fianco di personalità del Partito Democratico, come Carter e Mondale, per poi abbracciare l’orientamento neoconservatore. Si dichiara un “ebreo non osservante”.
L’Avvento inizia con una resa dei conti mentre Satana cerca di tentare Gesù con l’orgoglio, la vanità e il comfort. Man mano che si avvicina il Natale, affrontiamo le stesse tre tentazioni.
Già più di 50 casi, due terzi dei quali di cittadini italiani. Le autorità ticinesi scoprono che il territorio appena oltre confine sta diventando meta di chi cerca la morte per suicidio assistito.
Date la confusione e le ambiguità legate al tema dell'omosessualità, è necessario tornare sui relativi aspetti toccati dalla nuova istruzione sulla formazione dei sacerdoti promulgata l'8 dicembre 2016 da parte della Congregazione per il clero. È la nuova Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis intitolata "Il Dono della vocazione presbiterale" che sostituisce la precedente Ratio del 1985.
Sono almeno 25, ma forse anche di più, le persone che hanno perso la vita ieri al Cairo, vittime di una bomba fatta esplodere con l’intento di seminare la strage tra le famiglie cristiane che partecipavano alla liturgia domenicale nella chiesa copta di San Pietro. Oltre ai morti si contano numerosi feriti, alcuni in gravissime condizioni. Il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e promesso che il suo governo farà tutto il possibile per individuare e punire gli autori del crimine. La chiesa di San Pietro sorge nei pressi della cattedrale di San Marco, sede del patriarca capo della Chiesa copta, la più numerosa chiesa cristiana del mondo arabo. L’attacco è stato dunque portato nel cuore di quello che si potrebbe definire il “vaticano” dei copti.
Nella sua ultima lettera pastorale, monsignor Bertolone evoca l’esempio di santità “straordinariamente ordinario” di don Pino Puglisi
Con l’Immacolata Concezione non festeggiamo solo la grandezza della fede di Maria, ma anche la nostra chiamata più profonda
La cerimonia a San Giovanni in Laterano. Tra i nuovi presbiteri un ingegnere, un informatico e un ex “rasta”
Il portavoce dei cattolici, p. Rafic Greiche, offre condoglianze e preghiere per i morti e i feriti. Un appello alle forze di sicurezza. Per il Fronte democratico per la liberazione della Palestina vi è l'influenza di Israele. La condanna da parte di Al Azhar. Interrotti i festeggiamenti per la nascita del profeta Maometto. Il papa Tawadros II interrompe il suo viaggio in Grecia.
Di fronte ai “dubia” sollevati da quattro cardinali nel merito di alcune difficoltà interpretative di Amoris Laetitia, difficoltà che riguardano essenzialmente il capitolo VIII del testo, dobbiamo registrare che molte risposte hanno teso a sottolineare che l’esortazione è il risultato di ben due sinodi e che tutto quello che contiene è stato approvato dai due terzi dei padri. Perciò, si dice, “Roma locuta causa finita”, e le quattro porpore dubbiose sarebbero solo sobillatori. Altri sostengono che tutto è chiaro, o meglio, dicono che tutto è stato chiarito con la lettera che il Santo Padre ha inviato in risposta ai vescovi argentini a proposito delle linee guida pastorali con cui interpretare il passaggio sull’accesso ai sacramenti dei conviventi more uxorio.
Era il 29 ottobre del 2015 quando una delegazione di Radio Maria fu ricevuta da Papa Francesco in udienza privata. Tra i tanti propositi e progetti, i responsabili dell’emittente hanno presentato al Pontefice la nascita dell’edizione araba “Radio Mariam”. Da uno studio fisso a Roma e da tre sudi mobili in Libano, Erbil in Irak e Amman in Giordania, l’8 dicembre 2015 sono iniziate le trasmissione in lingua araba della Radio. I programmi sono trasmessi tramite i satelliti “Nilesat 102, Nilesat 201, Eutelsat West A, in tutto il mondo. Radio Mariam si può ascoltare anche tramite l’app di Google Play “, via web (www.radiomariam.org), You tube, WhatsApp, Skype, e tramite i social Facebook, Twitter, ecc.
Oggi si prega la Supplica alla Madonna di Loreto.
Un medico brasiliano, grazie alla virtual reality, ha inventato un modo nuovo di vivere la gravidanza e osservare il feto. Questo potrebbe avere un impatto sulle pratiche abortive. Grazie a un team di ricercatori brasiliani, specializzati in medicina del feto all’ospedale Rio’s Clinica de Diagnostico Por Image, adesso i genitori saranno in grado di osservare il feto che si sviluppa nella pancia della mamma in 3D grazie a visori di Virtual Reality, che combinano laster e ultrasuoni per ricostruire l’utero, la placenta, il cordone ombelicale e, chiaramente, il feto. Con Virutal Reality si intende l’impiego di visori speciali - come ad esempio il famoso Oculus Rift - che vengono indossati come veri e propri occhiali che, nel migliore dei casi, coprono anche le orecchie. Questo permette allo spettatore di potersi girare di 360 gradi e di potersi muovere in una realtà, appunto, virtuale, dove tutto è in realtà un grande film. Adesso, in questa realtà sarà possibile osservare persino il feto del nascituro.
«L’idea che i gay non possono essere buoni sacerdoti è stupida, umiliante, ingiusta, e in contrasto con i fatti», lo scrive il gesuita padre Thomas Reese sul National Catholic Reporter, dopo che nei giorni scorsi è stata pubblicata la nuova Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, promulgata nella Solennità dell’Immacolata Concezione. Il nuovo documento mette a tema la formazione dei sacerdoti, rinnovando le vecchie regole che risalivano al 1970, anche se già emendate nel 1985. Con la firma dell’attuale prefetto del Clero, il cardinale Beniamino Stella, il testo, che non piace al gesuita d’oltreoceano, ribadisce quanto già indicato precedentemente, ossia che le persone omosessuali che si accostano ai seminari non possono essere ammesse al sacerdozio.
Il “Wall Street Journal” l’ha segnalato giorni fa, ma in Italia ancora non ce ne siamo resi conto. Eppure si tratta di un fenomeno epocale che lascerà il segno per lungo tempo. Dunque il fatto storico a cui stiamo assistendo da qualche mese è il crollo rovinoso di tutti i partiti tradizionali della Sinistra.
Le motivazioni della sentenza con cui un giudice cagliaritano ha ordinato di staccare le macchine che tenevano in vita Walter Piludu sono improntate all'autodeterminazione e all'inclusione dei trattamenti vitali tra le terapie che un paziente può rifiutare. È l'eutanasia, e agli stessi princìpi è improntato anche il testo che farà da base per le discussioni sulla nuova legge del fine vita.
La discutibile iniziativa di un decanato della Diocesi di Milano insieme ad un istituto salesiano e all'Unione Buddhista italiana: una rassegna cinematografica chiamata Buddismo e cinema. Lo scopo? Il solito cammino di conoscenza e di dialogo. Per fare il quale però Cristo, il suo messaggio e la sua grazia sono stati fatti sloggiare. Con la "complicità" di un missionario partito cattolico e tornato buddhista.
Sul principio del 1858 Don Bosco deve estinguere un grosso debito, ma non ha un centesimo in tasca. Il creditore aspetta già da tempo e per il 20 del mese vuole assolutamente essere pagato. In quelle strettezze, Don Bosco chiama alcuni ragazzi: «Quest’oggi ho bisogno di una grazia particolare», dice loro; «io andrò in città e durante tutto il tempo che vi rimarrò, qualcuno di voi sia sempre in chiesa a pregare». I ragazzi glielo promettono. Don Bosco esce. Giunto presso la chiesa dei Preti della Missione, in via Arcivescovado, gli si avvicina uno sconosciuto e garbatamente gli presenta una busta con dentro parecchi biglietti da mille lire, una somma altissima per quel tempo. Meravigliato del dono, Don Bosco esita nell’accettarla: «A che titolo mi offre questa somma?» «Prenda e se ne giovi per i suoi ragazzi», insiste lo sconosciuto. E si allontana senza palesare il donatore. Sempre così: quando aveva bisogno di qualche cosa, Don Bosco era solito ricorrere alla preghiera. Otteneva tutto. Diceva ai suoi ragazzi: «Chi prega è come colui che va dal re».
Che è rimasto de na vita che era? Na lastra de marmo e du fiori per tera. So scomparso così, de improvviso Manco er tempo de salutà er mi fijo, faje un soriso E mò n’do me trovo? Dar freddo che fà deve da esse inverno De certo nu’n è er paradiso, ma manco l’inferno. So scampato all’inferno, in quarche modo me sò sarvato Ma come po’ esse se nu’n ho mai pregato? No, No No quarcosa nu' torna, devo parlà co qurcuno Ma co chi? qua sto solo, nu’n c’è nesuno… Quanno morì pora nonna er prete me disse: ora è in cielo che prega pe te” Ma dove? E n’do stanno l’artri morti prima de me? Solo adesso riesco a vede er disegno completo della mia vita Me faccio schifo, ma come rimedià? Ormai è finita Ho fatto quello che m’è parso… ho sempre rifiutato la fede Ricercà quer Dio che nu se vede Ma mo che sto quà me sento da cercallo Ma me vergogno come un ladro, me piango addosso perché nu sò come fallo In cielo come in tera io so stato lo sbajo der creatore Sarvato pè n’errore der Signore… Tutto passa , pure er tempo, che qua nu’n c’è Ho scoperto che c’è artra gente ortre me Se cercano, pregano insieme, pareno felici Sembreno quasi esse amici. Ogni tanto qurcuno me butta no sguardo e pare che me invita… ma me fa dolore Abbasso la testa… : lasciateme sta, sto quà pe n’erore Lasciateme tranquillo fino ar momento che me manneranno via Nu vojo pensà che fine farà st’anima mia Ve prego nu’n insistete! Se vengo co voi magari quarcuno me vede. Poi an ‘tratto tutti corono verso na signora, scesa dar cielo vestita d’amore Dicheno che è Maria, la madre der Signore. No questo è troppo, non merito st’onore Solo a guardalla anche se so morto me pare de risentì batte er core Lei soride, conforta l’anima ormai indifesa Coraggio figli miei, la ricompensa vale l’attesa. Appena girà lo sguardo verso de me scappo, me nisconno dal lato opposto C’ho paura che guardandome me dica : questo non è il tuo posto Ma la paura nu’n spezza l’incanto Me sta vicina e nu’n sa manco quanto! Sto sotto a n’arbero solo come un cane e penso: Manco da morto sta vita mia c’ha un senso Poi na donna me se presenta davanti e me prende pè un braccio Penso: è finita, mo me diranno che fine faccio. Quanto è bella. Oddio ma nu’n è che sete la Madonna? “Tesoro mio nu’n so la Madonna. Ma che davero nu’n riconosci tu nonna? Nu piagne amore mio Viè qua che te ricconto quanto te ama Dio Non stai quà pe no sbajo. Sai quante preghiere t’ho fatto da qua sù Ho pregato così tanto che ho commosso er core de Gesù Forse tu in vita tua non hai combattuto per Dio Ma lui ha combattuto per te… come ho fatto io Dai basta smetti de piagne, lo capisci che sto dolore È la misericordia der Signore Te vojo bene a nò, grazie. in quarche modo me devo riscattà Viè qua, guarda de sotto, guarda quante anime pe' cui pregà Che vergogna, pensà che tutto quello che ho fatto Dio lo vedeva Me viè da ride, quanno lo vedrò che je dirò? So l’anima che se nascondeva? C’ho messo un po’ ma ho capito Questa è l’anticamera der Paradiso... Ste due righe che ho scritto servono a poco Anzi, perdona lo sfogo... Ma se tante vorte passi dar campo santo e vedi na tomba vota, fermate e ricordate de me Che de sicuro sto qua a pregà pe' te…
Qualche giorno fa ho ricevuto da un amico un dono inaspettato, un libro in formato pdf. L’edizione cartacea è andata esaurita, perché viene regalato con un’offerta libera per sostenere i costi di ristampa e sulla quarta di copertina, là dove solitamente è esposto il costo, l’autore ha voluto scritto La salvezza non ha prezzo. Si intitola “La soglia dell’Aldilà”, con sottotitolo “Piccolo manuale per de?brillare le anime a rischio di morte eterna”. Io lo avrei sottotitolato “Istruzioni per il Paradiso”, perché questo piccolo libro di sole centosessanta pagine non serve solo a coloro che, con tutta evidenza, vivono in stato di permanente peccato mortale, ma è una benedizione per chiunque lo legga, perché ognuno può trarci qualche spunto personale. Quando ne ho iniziato la lettura credevo di avere davanti uno dei soliti scritti con cui un laico, credente e praticante, vuole trasmettere agli altri la propria esperienza ed elargire i propri consigli di buona vita cristiana. Per dirla tutta, non posso negare di aver avuto in me quella punta di sufficienza che hanno quelli che sono consapevoli di possedere molta cultura e di aver raggiunto un buon livello di scienza.
Tu es sacerdos in aeternum [Tu sei sacerdote per sempre], dicono i Salmi (110 [109], 4) e raccoglie la liturgia della Chiesa. Quando quindi giovedì scorso è stata celebrata nel seminario di Toledo la festività di San Giovanni d'Avila, patrono del clero secolare spagnolo (la festa è stata anticipata visto che il 10 maggio coincideva con la domenica), ricordando quanti celebravano le nozze d'argento sacerdotali è stato menzionato Jesús Muñoz, morto nel 1998, che nel 2015 avrebbe compiuto 25 anni come alter Christus [altro Cristo], essendo stato ordinato nel 1990. Jesús Muñoz era un sacerdote della diocesi di Toledo morto a Coria il 7 settembre 1998 ad appena 32 anni per un tumore. Poco prima di quel momento scrisse una lettera che circolò molto e che ancora oggi “fa molto bene”, ha ricordato uno dei suoi compagni di seminario, José María Alsina Casanova, che ha evocato i suoi ultimi istanti: “Quando si è ammalato, gli ho fatto visita una volta nella casa che era stata lasciata alla sua famiglia a Pamplona per le sue cure mediche. L'ho trovato molto indebolito dalla malattia e allo stesso tempo ho visto in lui un sacerdote pieno di carità e 'trasformato' da Cristo”.
Sto cercando parcheggio davanti al supermercato e penso: “Ma Dio, è proprio qui, accanto a me?. Anche ora che sto guardando nervosamente l’orologio perché sono in pericoloso ritardo rispetto alla mia tabella di marcia? Anche quando, tra gli scaffali, sceglierò l’offerta più conveniente? E pure quando sarò alla cassa, alla ricerca della tessera fedeltà per la raccolta punti? E posso contare su di Lui anche quando devo prendere decisioni ben più importanti che non la scelta del prosciutto crudo da acquistare? E mi protegge pure quando ho la paura che bussa così forte nella mia mente che le parole del salmo ‘anche se andassi per una valle oscura non temerò alcun male’ sembrano irreali? E anche quando…?”.
Cifre, cifre e ancora cifre. Per renderci conto della reale portata di un avvenimento abbiamo bisogno di misurarlo, quantificarlo, di conoscerne i numeri. Ma siamo talmente abituati a contare morti e rifugiati che questi stessi numeri hanno smesso di rappresentare il vero significato dei problemi. Ci siamo abituati a leggere che nel mondo, ogni cinque secondi, un bambino di meno di dieci anni muore di fame; che ogni giorno perdono la vita per ragioni collegate alla mancanza di cibo 25.000 persone e che la fame colpisce più di 800 milioni di esseri umani in tutto il pianeta. Ma le cifre sintetizzano, non raccontano l’orrore. Paradossalmente lo rendono più tollerabile.
Voglio quindi rivolgere un pensiero alla Madre di Dio ricordando che da qualche tempo mi accompagna in viaggio per l’Italia una statua della Santa Vergine. E’ una statua molto particolare, opera dell’artista bolzanino Andrea Bianco, che in questo video spiega l’interessante simbologia della sua scultura che ha voluto intitolare “Madre di Misericordia”. Ho conosciuto personalmente Andrea durante la mia ultima incursione a Bolzano per la battaglia referendaria appena vinta, e devo ammettere che è stata un’esperienza indimenticabile.
Il ponte dell’Immacolata quest’anno è lunghissimo, da giovedì a domenica. I milanesi godono anche dell’anticipo di Sant’Ambrogio. Non sappiamo quante scuole o quanti uffici ne usufruiranno, né quante persone saliranno in montagna in cerca delle piste da sci o quante faranno il primo (o secondo?) viaggio all’estero dopo le vacanze estive. Certo le feste cristiane servono ancora, e il calendario liturgico è una buona pista di decollo. Ma l’Immacolata, cosa c’entra? Cosa c’entra questa strana questione di una Donna concepita e nata ‘senza macchia’, senza quel ‘peccato originale’ che ci portiamo addosso tutti?
Il DVD si inserisce nella vasta campagna di ProVita #STOP utero in affitto, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica a livello politico e socio-culturale e a denunciare questa aberrante pratica. Nell’ambito della stessa campagna, ProVita ha anche lanciato una petizione per sollecitare le sollecitare le Autorità affinché facciano valere le leggi esistenti che già vietano la turpe pratica.
[...] Quasi tre secoli prima di pronunciarsi pubblicamente a Fatima, la Madonna si era pronunciata privatamente alla madre Mariana Torres Berriochoa, badessa del convento dell’Immacolata nella città di Quito, capitale dell’Ecuador. Nel messaggio consegnato alla veggente nella notte del 2 febbraio 1634, la Madonna (detta “del Buon Successo”) preannunciò una grave crisi della Chiesa, ma profetizzò anche una successiva riscossa e una vittoria finale: «Eppure sarà quella la mia ora, l’ora in cui io, in maniera meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando infine la Chiesa e la patria dalla sua crudele tirannia» .
Durante un esorcismo in Italia nel 1823, due sacerdoti domenicani fecero riconoscere al demonio il dogma che sarebbe stato promulgato 30 anni dopo
Così disse la Madonna l´8 dicembre 1947 a Pierina Gilli a Montichiari (BS): « Desidero che ogni anno, il giorno 8 Dicembre, si pratichi a mezzogiorno l´Ora di Grazia universale; con questa pratica si otterranno numerose grazie spirituali e corporali … Sia riferito al più presto possibile al Sommo Padre della Chiesa Cattolica Papa Pio XII che desidero che quest´Ora di Grazia sia conosciuta ed estesa a tutto il mondo. Quelli che non potranno recarsi nelle rispettive chiese, otterranno da me le grazie pregando anche nelle loro case ».
Vangelo Mt 11, 2-11: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
In più occasioni il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro SJ, ha sottolineato che i dubia sollevati dai quattro cardinali sono solo di chi si ostina a non voler capire. Anzi, nella recente intervista concessa ad Austen Ivereigh sul portale Crux.com, il padre Spadaro ha specificato che “una coscienza sincera” può trovare tutte le risposte in Amoris laetitia. Ma, come peraltro fa notare lo stesso direttore di Crux, il vaticanista Jhon L. Allen Junior, bisogna pur riconoscere che le interpretazioni dell’esortazione post-sinodale date da diversi vescovi non sono proprio omogenee, specialmente per il capitolo VIII.
Ancora sotto le bombe, gli abitanti della martoriata città siriana attendono il Natale con trepidazione e speranza
Inaugurando un nuovo ciclo di catechesi, durante l’Udienza Generale, papa Francesco sottolinea il momento di “crisi di fede” che sta vivendo il mondo e ricorda: “L’ottimismo delude, la speranza mai”
Con un’altezza di quasi 30 metri, la statua di Gesù di Bulacan è il più alto monumento al mondo dedicato alla Divina misericordia. La scultura svetta sopra un edificio a quattro piani costruito nel santuario nazionale di Marilao, cittadina a 24 chilometri a nord di Manila (provincia di Bulacan). I lavori per la realizzazione dell’opera sono iniziati a gennaio 2016, nel pieno del Giubileo della misericordia voluto da papa Francesco, e verranno completati entro la fine dell’anno.
Cari amici, voglio oggi proporvi un’intervista rilasciata, nel 2005, ad un giornale tedesco, da un monaco certosino della certosa di Marienau. Il religioso in questione è padre Johannes Maria di Augsburg, al secolo Manfred Hausser, nato l’8 luglio del 1965 e discendente di una nota e ricca famiglia di banchieri. L’incontro avviene a seguito dello Spaziamento, a cui il giovane partecipa con non poca impazienza, poichè desideroso di ritornare alla quiete della sua cella monastica. Il silenzio e la solitudine sono una costante nella vita di questo giovane che ha scelto di aderire all’Ordine religioso il più austero della Chiesa Cattolica.
Altro che liberté. In Francia non c'è più posto nemmeno per una statua della Madonna. Un tribunale dell'Alta Savoia, nella regione orientale del Paese al confine con la Svizzera il tribunale ha imposto al sindaco del Comune di Publier, Gaston Lacroix, di rimuovere un monumento alla Vergine Maria installato in un parco pubblico. La decisione segue un provvedimento analogo già emesso nel gennaio 2015, con cui i magistrati della Procura di Grenoble avevano deciso di far spostare quell'innocuo blocco di marmo con l'inscrizione "Nostra Signora di Leman proteggi i tuoi figli".
Quando i cristiani nell’agosto del 2014 sono fuggiti dal villaggio di Bartalla, uno dei tanti che si susseguono nella Piana di Ninive, in Iraq, l’allora 14enne Ibrahim Matti e sua madre Jandark Nasi non sono riusciti a fuggire. Non avevano un’automobile e confidavano che un parente sarebbe tornato a prenderli come promesso. Non pensavano che gli uomini dello Stato islamico li avrebbero catturati prima e portati in una prigione a Mosul. È qui che sono rimasti da allora fino a poche settimane fa, quando l’avanzata dell’esercito nella capitale irachena del Califfato gli ha permesso di scappare. Bartalla dista appena 23 chilometri da Mosul e dal giorno dell’invasione dei jihadisti mancano all’appello un centinaio di cristiani. La speranza è che una volta ripresa Mosul escano tutti da qualche prigione come Matti e Nasi, ma per ora sono pochissimi ad essersi rivelati ancora vivi. «Siamo molto felici di riabbracciarli», ha dichiarato al Christian Science Monitor padre Ammar Siman, sacerdote di Bartalla. «Ovviamente hanno bisogno di essere aiutati. Hanno sofferto molto».
Nelle nostre società sempre più secolarizzate, sta quasi diventando un’abitudine sentir parlare di iniziative per bandire il crocifisso e il presepe dai luoghi pubblici, vietare la festa del Natale e i suoi tradizionali canti nelle scuole, impedendovi perfino la benedizione pasquale e ogni forma di preghiera che possa ricordarci il nostro essere creature. E il nostro bisogno di essere salvati da Colui che ci ha creato. Da anni questi fatti riempiono le cronache del nostro e di tanti altri Paesi forgiati dal cristianesimo, i quali oggi, invece di riconoscere la propria identità e guardare con gratitudine ai laici e religiosi che nei secoli hanno contribuito a plasmarla, preferiscono per lo più affermare una cultura anonima, slegata dalle sue radici, dove un laicismo estremo viene spacciato per laicità, assurgendo a nuova religione in compagnia di nichilismo e relativismo.
Viola è nata a novembre 3 anni fa e per tutti ormai è “November baby”, la bambina di novembre, così come il film ispirato alla vita e alla storia di Gianna Jessen si chiama October baby. Viola non sa ancora che la sua vita è un pugno in faccia all’ideologia imperante dell’aborto come diritto e come pretesa, ma un giorno, quando i genitori adottivi Andrea e Chiara le racconteranno di quale misericordia Dio è stato capace su di lei, non potrà non riconoscere che la sua vita è un miracolo fatto di anima, gambe e di mani che si muovono.
Al fine di segnare la conclusione dell’Anno della Misericordia il 20 novembre, 2016, in occasione della solennità di Cristo Re, un evento piuttosto notevole ha avuto luogo in Polonia il 19 novembre, quando il governo polacco, insieme con la gerarchia della Chiesa ha riconosciuto ufficialmente Cristo come il re di Polonia. L’atto della ricezione di Cristo come Re e Signore è stato poi ripetuto il giorno successivo in tutte le parrocchie in Polonia il 20 novembre. Questa iniziativa, che è stata effettuata dalla Conferenza episcopale polacca, sembra essere stato inteso come un gesto in gran parte profetico legato alla devozione della Divina Misericordia, e l’impeto iniziale per questa azione simbolica può essere saldamente attribuito a certe rivelazioni private date alla Serva di Dio [quindi si tratta di una veggente riconosciuta dalla Chiesa] Rozalia Zelkova nel 20esimo secolo, poco prima della seconda guerra mondiale.
Il cardinale Filoni celebra la festa del patrono dei missionari e lo accomuna a due modelli di santità femminile: Teresa di Gesù e Paolina Jaricot
Nella Messa mattutina, il Papa chiede di chiamare i propri peccati “con nome e cognome” per farsi “trasformare” profondamente da Cristo, senza lasciarsi vincere dalla tentazione di dire “io non ce la faccio”
E’ come una sorta di sfiducia che nasce da coscienze cristiane diseducate (quindi permeabili alla mentalità moderna antropocentrica) a non permettere al cristianesimo di diffondersi in Occidente come nei primi secoli. Al contrario avviene nei paesi dove i cristiani sono poveri e perseguitati e in cui è più facile ricordarsi che l’uomo è una fragile creatura in tutto bisognosa di Dio.
Se il femminismo spinto della prima ora, al grido “l’utero è mio e me lo gestisco io”, rivendicava l’aborto come conquista, oggi - che la cosiddetta “interruzione di gravidanza” è ormai ultradigerita - la musica è cambiata e suona così: “Il figlio è mio e me lo faccio da sola”. A raccontare la nuova e dilagante moda della maternità fai-da-te, ci pensa il settimanale “D” di Repubblica, che all’argomento sta dedicando un ampio dossier dal titolo Mammesingle.
San Pio da Pietralcina è stato uno dei pochissimi santi ad aver avuto sul proprio corpo i segni visibili e tangibili della Passione di Cristo ed anche lui ha patito gli stessi atroci dolori alla piaga della spalla, a conferma di quanto rivelato direttamente da Gesù a San Bernardo sulla presenza di una dolorosissima ed incognita piaga alla Sua Sacra Spalla. Una nuova sconcertante scoperta riguardo ai dolori alla spalla patiti da padre Pio è stata fatta dopo la sua morte da un carissimo amico del padre, nonché suo figlio spirituale, fra’ Modestino da Pietralcina.
Si è chiuso l’anno della misericordia, ma si apre ora la vera “Porta Santa”: quella del cuore. Lì è nascosto l’accesso segreto alla Grazia, la “soglia della speranza” da varcare sempre, per introdurci nei limpidi orizzonti di Dio. Si accede a quel passaggio per la via della preghiera assidua e fiduciosa, della fedeltà alla propria chiamata, della carità. Apriamo sempre questa Porta Santa, perché vi entri il Signore e prenda finalmente pieno possesso della nostra anima. Per essa introdurremo anche tanti fratelli e sorelle, perché non ci salviamo mai da soli: il nostro impegno quotidiano, unito al sacrificio di Cristo, diviene fonte di misericordia per tutti. Noi partecipiamo, già in terra, di quella Grazia che i Santi condividono perfettamente ed eternamente in Cielo. Per il mistero della Incarnazione, la redenzione continua a operare nel segreto dei cuori, nonostante l’ostilità e l’indifferenza del “mondo”.
«Il 14 luglio è stato un giorno davvero strano, come si può immaginare». Marcel si blocca, ci ripensa, sembra commuoversi. «Anzi no, possiamo rifarla? Il 14 luglio è stato un giorno bellissimo». Che cosa è successo di «bellissimo» il 14 luglio a Marcel Langedijk, 44 anni, giornalista olandese che vive ad Amsterdam? Ha accompagnato suo fratello Mark, 41 anni, padre di due bambini, divorziato, a farsi uccidere con l’eutanasia.
«E’ comunque deplorevole che solo quattro cardinali abbiano preso l’iniziativa in questa faccenda…». E' l'opinione del filosofo tedesco Robert Spaemann, intervistato dalla Nuova BQ a proposito dei “dubia” sollevati da quattro porpore sull'interpretazione del capitolo VIII dell'esortazione post-sinodale Amoris laetitia. Il celebre filosofo cattolico, amico e coetaneo di Joseph Ratzinger, professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, aveva già espresso in maniera forte le sue perplessità sul documento post-sinodale poco dopo la sua pubblicizzazione, nell'aprile scorso. Spingendosi perfino a dire che «l’articolo 305 [di Amoris laetitia, ndr], insieme con la nota 351, in cui si afferma che i fedeli "entro una situazione oggettiva di peccato" possono essere ammessi ai sacramenti "a causa dei fattori attenuanti", contraddice direttamente l’articolo 84 della "Familiaris consortio" di Giovanni Paolo II» (intervista all'edizione in lingua tedesca di Catholic News Agency del 28/4/2016).
Oggi inizia la Novena a Santa Lucia.
Al debutto del quarto centenario delle Scuole Pie, Francesco invia un messaggio alla congregazione fondata da San Giuseppe Calasanzio
La serenità dell’uomo è un dono prezioso più di ogni bene terreno, ma sempre esposto alle insidie del male e della precarietà dell’esistenza umana. L’uomo potrà continuare ad essere sereno dentro se sarà vigile, sapendo che la sua vita è stata ricevuta in prestito e che nel tempo bisognerà restituirla. Non è una minaccia oscurantista, ma semplicemente la consapevolezza a cui porta il mistero della realtà. Una certezza che non toglie nulla al fascino del vivere, bensì consente a chi non è vittima della materialità, da una parte di gustare la luce delle cose belle che lo circondano; dall’altra di non cadere nell’inganno quotidiano delle tenebre.
I dati Istat fotografano un Paese senza lavoro stabile, che non fa figli e che si sposa poco. Del resto permane un paradosso: chi decide di mettere su famiglia è penalizzato dal fisco
Il 6 dicembre, nella Basilica del Santo a Padova, un incontro sul tema della disabilità
Oggi inizia la Novena a Nostra Signora di Guadalupe.
Sta facendo il giro del mondo la notizia della morte ad Aleppo sotto un bombardamento aereo del giovane clown Anas Basha, volontario in una piccola Ong attiva nei quartieri della città sotto il controllo dei “ribelli”. A quanto ora si apprende, il giovane clown era un personaggio amato e popolare tra i bambini di tali quartieri che rincuorava e rasserenava con i suoi scherzi e i suoi piccoli spettacoli clowneschi. E’ una storia significativa e commovente, né c’è motivo di temere che sia falsa. Piuttosto ci si può domandare come mai di questa vicenda così esemplare nulla si fosse finora saputo. Sul posto il personaggio era evidentemente noto e seguito; alcune delle sue foto che ora circolano non sono istantanee da telefonino, ma immagini di qualità professionale.
Prendete un puzzle, anche di 5.000 pezzi a cui manca un solo tassello per essere completo. Tutti coloro che guarderanno quel puzzle noteranno quella mancanza. Anzi quel tassello mancante sarà la parte del puzzle che più attirerà l’attenzione e che più rimarrà impresso nella memoria, ben più che gli altri 4.999.
Tensione alle stelle in Indonesia, la nazione musulmana più popolosa del mondo: il governatore di Giacarta, cinese e cristiano, è formalmente accusato di blasfemia. Dopo una protesta di radicali islamici il 4 novembre, ieri 200mila musulmani hanno di nuovo sfilato nel centro della capitale in una manifestazione che, grazie alla mediazione di autorità civili (incluso il presidente Joko Widodo, intervenuto personalmente) e religiose, si è conclusa senza incidenti. Ma il caso è tutt’altro che chiuso ed è lo specchio di una nazione che rischia di radicalizzarsi.
Vangelo Mt 3,1-12: Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Saranno sanzionati i siti che offrono consulenza alle donne che meditano l’aborto. La bozza passa ora al Senato. I vescovi: “Una restrizione alla difesa della vita e alla libertà di espressione”
Saranno 24 i nuovi Beati che presto venererà la Chiesa cattolica, tra questi numerosi religiosi, alcuni laici e quasi tutti martiri della Guerra civile spagnola, del regime comunista sovietico o degli ‘Squadroni della Morte’ latinoamericani. Papa Francesco ne ha autorizzato la promulgazione dei relativi Decreti, nell’udienza di ieri con il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante la quale ha riconosciuto anche le virtù eroiche di 8 nuovi Venerabili Servi di Dio. Tra i futuri Beati spicca la figura di padre Stanley Francesco Rother, il primo martire cattolico nato negli Stati Uniti e ordinato a Oklahoma City, missionario in Guatemala tra gli indiani Tzutuhil, discendenti dei Maya. Fu ucciso dagli ‘Squadroni della Morte’ che negli anni ’70-’80 imperversarono nel Centro e Sud America. Morì assassinato in odium fidei anche padre Vincenzo Queralt Lloret, sacerdote della Congregazione della Missione, che visse a Barcellona negli anni delle durissime persecuzioni della Guerra civile che impedivano qualsiasi attività evangelizzatrice.
Nell’elaborazione di un nuovo progetto editoriale per “Il Timone” mi sono trovato nella necessità di consultare un libro del filosofo bioeticista Peter Singer, uno dei più influenti a livello mondiale. Un libro pubblicato in lingua originale nel 1994 e in Italia nel 1996 dal titolo “Ripensare la vita“, con grande fortuna sono riuscito a trovarne una delle due copie disponibili tra Roma e provincia in una biblioteca in zona S. Giovanni e l’ho presa per cercare un passaggio di cui avevo solo letto una citazione. Trovatolo sono poi passato a leggere altri capitoli scoprendo che c’erano molte altre cose interessanti nel libro, una in particolare riguarda il capitolo ottavo intitolato “Verso il superamento della discontinuità” che inizia con un esergo di Richard Dawkins: “Per chi ha una visione discontinua delle cose, quello di umanità è un concetto assoluto. Di mezze misure non possono esservene. E ciò è causa di molti guai.”
I vescovi francesi scrivono a Hollande chiedendo di bloccare il disegno di legge che estenderebbe all’on line il «reato di ostacolo all’interruzione volontaria di gravidanza»
Come sappiamo la lettera con i 5 “dubia” circa l’interpretazione del capitolo VIII dell’esortazione Amoris laetitia è stata inviata da 4 cardinali al Papa e per conoscenza al prefetto della Congregazione della Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller L’inoltro dei “dubia” alla Dottrina della fede rientra in una prassi consolidata nella Chiesa Cattolica, perciò il pensiero del cardinale Müller in proposito è decisamente interessante. Ieri, 1 dicembre, in un’intervista concessa al portale web austriaco kathpress.at, il prefetto ha sottolineato che la sua congregazione agisce «con l’autorità del Papa» e non può «partecipare alle controversie». Quindi, ha aggiunto, che non è sua intenzione rispondere alla lettera dei 4 cardinali. Indica anche che è necessario un dibattito «obiettivo», distante da ogni «polarizzazione».
Peng Ming era stato condannato all’ergastolo nel 2005. In passato è stato un brillante manager. In seguito ha scritto libri sulla democrazia e sulla difesa dell’ambiente contro la violenta industrializzazione nel Paese. Era stato condannato per “terrorismo”. Ancora nessuna notizia sull’avvocato cristiano Jiang Tianyong. Il dissidente Xie Yang picchiato dai poliziotti in prigione. Detenuti dalla polizia l’avvocato Huang Qi e il giornalista Liu Fei.
Ricorre oggi il centenario del beato martire Charles de Foucauld, ricordato oggi anche da papa Francesco durante l’omelia alla Casa Santa Marta. Era “un uomo che ha vinto tante resistenze e ha dato una testimonianza che ha fatto bene alla Chiesa”, ha affermato il Santo Padre. “Chiediamo che ci benedica dal cielo e ci aiuti a camminare sulle sue tracce di povertà, contemplazione e servizio ai poveri”, ha aggiunto il Pontefice. Originario di una nobile famiglia di Strasburgo, Charles de Foucauld (1858-1916) ebbe una gioventù irrequieta e arrivò a dilapidare il patrimonio ricevuto in eredità dal nonno. Convertitosi intorno ai trent’anni, abbracciò la vocazione religiosa a quaranta, assumendo il nome monastico di Carlo di Gesù.
Lo spot di Provita contro l’utero in affitto è tornato nelle sale cinematografiche del circuito Uci Cinema e sarà proiettato fino al 5 gennaio prima dell’inizio degli spettacoli. Come raccontato, il buon senso e la ragione hanno avuto la meglio dopo che il breve trailer era stato ritirato dalla direzione del colosso dei cinema su pressione di alcuni movimenti Lgbt che ritenevano la pubblicità contro la maternità surrogata una “violenta propaganda” contro al comunità gay.
L’hanno chiamata “la rivincita dei papà”. E' il titolo che rende onore ad un annoso problema della contemporaneità, quello della scomparsa della figura paterna. Curioso che mentre tutto ci porta a considerare le figure maschili e femminili come pezzi intercambiabili di una società ormai in disfacimento di punti di riferimento, sia la scienza a rimettere i puntini sulle “i” e sia Repubblica a farsene portavoce, dopo aver passato interi lustri a costruire un mondo senza la figura maschile.
Appena padre Federico Trinchero mette la punta del piede fuori dal convento Nostra Signora del Carmel di Bangui viene circondato da frotte di bambini. Decine e decine di piccoli, dai due ai cinque anni, lo accerchiano, lo strattonano, lo abbracciano, gli parlano, urlano, si spintonano a vicenda per contendersi la sua mano e lo seguono dovunque formando un enorme corteo. Qualcuno porta il suo nome, altri quelli dei suoi genitori, altri ancora nomi diversi suggeriti da lui.
C’è, nella Bassa bresciana, un luogo isolato in mezzo ai campi, sconosciuto anche alla maggioranza dei lombardi eppure noto e venerato in Asia, in Africa, in America Latina. Per venirvi a pregare, si organizzano pellegrinaggi da quei luoghi remoti, dove si costruiscono persino santuari alla Madonna che lì sarebbe apparsa e si fondano congregazioni religiose in suo onore. Sembra che ora — dopo decine di anni durante i quali quel luogo internazionale di culto cattolico ufficialmente non esisteva per la Chiesa — le cose si stiano sbloccando e le autorità ecclesiastiche si stiano aprendo alla fiducia. È una storia singolare che merita di essere raccontata. Venendo dal Garda e andando verso sud-ovest, dopo un quindici chilometri si attraversa Montichiari, uno dei Comuni italiani con il reddito più alto. Proseguendo lungo la provinciale verso Asola, dopo quattro chilometri un piccolo cartello turistico (quelli marroni con la scritta bianca) indica, rivolto a una strada secondaria in mezzo ai campi: «Località Fontanelle». Qualche centinaio di metri e si intravede una sorta di capannone in ferro e vetro, seminascosto in un affossamento del terreno. Accanto, due piccole costruzioni, un giardino con molte panche e poco d’altro. Colpiscono subito, però, i grandi parcheggi: sembrano del tutto sproporzionati rispetto all’isolamento del luogo ma, in realtà, sono sempre pieni, se non strapieni, di pullman e di auto. Molte le targhe straniere. Sino a un paio di mesi fa, il parcheggio non era mai vuoto neppure di notte, ma ora si è stati costretti a chiudere il capannone dalla tarda serata all’alba. E non a causa dei ladri (nulla di prezioso c’è da rubare qui) bensì dei vandali. Entrando nella struttura, all’ingresso si trovano rubinetti per bere e detergersi il volto coll’acqua che sarebbe stata benedetta dalla Madonna. All’interno, una piccola chiesa, con una minuscola piscina con acqua alta 20 centimetri, dove uomini e donne percorrono un cerchio parecchie volte, pregando. Contro la parete, una grande quantità di ex voto che parlano di una grazia ricevuta.
Quattro grandiose profezie che la Madonna diede a Ida Peerdeman ad Amsterdam tra il 1945 e il 1959, nel corso di ben 56 apparizioni. Le descrive Lucia Amour in “Le apparizioni della Signora di tutti i Popoli” (San Paolo).
Il pilota paraguayano Gustavo Encina viaggiava sul volo che trasportava la squadra di calcio brasiliana del Chapecoense a Medellín (Colombia), finito in tragedia per la commozione di tutto il mondo. Gustavo è una delle vittime dell’incidente in qualità di membro dell’equipaggio. Un messaggio che ha postato sulle reti sociali prima della tragedia ha suscitato ancor più costernazione e un invito alla riflessione, come ha riferito il quotidiano paraguayano Hoy. “Dove guardi nella tua vita? Avanti o indietro? Il Signore ti dia la grazia di lasciare le cose, anche quelle che consideri preziose in questa vita, e ti permetta di guardare avanti, dove ti aspetta Cristo, per un incontro glorioso che ti aprirà le porte dell’eternità”, ha scritto.
Caro padre Aldo, ho letto il tuo articolo sul “Memento mori”: mi ha messo con le spalle al muro. Poche volte penso alla morte, anche meno che “verrà e avrà i miei occhi”. Il mondo ci travolge col suo ritmo vertiginoso, ci impedisce perfino di guardare la realtà e di pensare. Solo la Chiesa ci “blocca” un momento ogni anno mettendoci di fronte alla realtà, il giorno 2 di novembre, commemorazione di tutti i defunti. Ed è per questo, come scriveva Eliot, che è odiata dal mondo: perché ricorda agli uomini questa verità. Eppure la familiarità con questa verità ci permetterebbe di vivere meglio, di vivere liberi e coscienti del destino e del valore di ogni cosa. Il peccato è la dimenticanza del significato e destino di tutto e di tutti, perciò anche del gusto, del bello che è il vivere quotidiano. Infine vorrei che lei scrivesse qualcosa rispetto al recente documento della Congregazione per la Dottrina della fede sulla sepoltura del corpo, in cui è affrontato anche il problema della cremazione.
Come riporta il portale web in lingua tedesca Kath.net, in un’intervista concessa al settimanale francese Homme Nouveau, il cardinale Robert Sarah esterna la propria preoccupazione per la grande confusione che regna nel mondo cattolico, persino tra i Vescovi, riguardo alla dottrina della Chiesa. Il cardinale si sente chiamato in causa in qualità di Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, poiché l’attuale disorientamento coinvolge tre sacramenti: il Matrimonio, la Penitenza e l’Eucaristia. Secondo il cardinale, la confusione che viviamo attinge la sua linfa nella mancanza di formazione che riguarda purtroppo i suoi stessi confratelli nell’episcopato.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Loreto.
Gli ultimi episodi di terrorismo in Germania e negli Stati Uniti rivelano quanto lo Stato Islamico sia profondamente introdotto nella nostra società e persino (nel caso della Germania) nei nostri apparati di sicurezza. La debole eco dei media, la lentezza della reazione e anche il ritiro dell’estradizione del Mullah Krekar da parte dell’Italia, sono tutte dimostrazioni di quanto siamo ancora poco attrezzati per affrontare il pericolo.
In un Paese come la Gran Bretagna, dove i cattolici (anagrafici) non raggiungono il 10 per cento della popolazione, un partito nazionale come l’Uk Independence Party, l’Ukip di Nigel Farage, ha appena eletto a larga maggioranza come suo nuovo leader l’europarlamentare Paul Nuttall, cattolico e dichiaratamente pro-life, ossia anti-abortista. L’anno scorso Nuttall, non aveva esitato a dichiarare in un’intervista a The Tablet: “Che si tratti del «gender», dell’aborto o del matrimonio tra persone dello stesso sesso noi siamo al cento per cento assolutamente dalla parte della Chiesa cattolica”. Non si ricorda sin qui una presa di posizione altrettanto esplicita e inequivocabile da parte di alcun politico di antica o nuova militanza democristiana, nemmeno in Paesi dove il cosiddetto voto cattolico era o è ancora decisivo.
Sei una donna incinta e piena di dubbi, che cerca sul web un confronto con altre donne, un consiglio, un incoraggiamento per continuare la gravidanza o anche delle informazioni sulle conseguenze fisiche e psicologiche dell’aborto? Sei il responsabile di un’associazione che cura un sito Internet per aiutare le donne a dire sì alla vita che custodiscono in grembo e per offrire sostegno morale a chi, invece, ha già vissuto l’esperienza dell’aborto e ha realizzato solo dopo quanto sia drammatica? Nel primo caso, potresti non trovare più quell’aiuto che stavi cercando. Nel secondo, rischi fino a due anni di carcere. Ma, se ti va bene, puoi cavartela con una multa di 30 mila euro.
Li hanno dipinti come “vecchi rinc******ti”, quattro cardinali isolati e fuori dal mondo, rimasuglio di una Chiesa ormai superata che vede solo la rigidità della dottrina e non capisce la Misericordia che entra nelle pieghe della vita. Insomma, uno scarto della Chiesa, un’appendice marginale neanche degna di un “sì” o un “no” alle loro domande. Eppure devono averne una gran paura se da giorni stiamo assistendo a un crescendo di insulti e accuse pesanti, ormai un vero e proprio linciaggio mediatico, contro i quattro cardinali – Raymond Burke, Walter Brandmuller, Carlo Caffarra e Joachim Meisner – rei di aver resi pubblici cinque “Dubia” già presentati a papa Francesco riguardo all'esortazone apostolica Amoris Laetitia. Addirittura siamo arrivati a richieste di dimissioni dal collegio cardinalizio o, in alternativa, suggerimenti al Papa di togliere loro la berretta cardinalizia.
Il Patriarca di Costantinopoli saluta le delegazione della Santa Sede che ha partecipato a Istanbul alla celebrazione di Sant’Andrea
Francesco parla della «semina» dei Gesuiti e dei martiri, il Regista gli regala un quadro della Madonna del ’700. Ieri l’avant-première al Pontificio Istituto Orientale
La Cassazione ha stabilito che dare del "gay" a qualcuno non è denigratorio."È da escludere - si legge nella sentenza - che il termine 'omosessuale' abbia conservato nel presente contesto storico un significato intrinsecamente offensivo come, forse, poteva ritenersi in un passato nemmeno tanto remoto".
Il 30 novembre nel Martirologio romano si legge: Festa di sant’Andrea, Apostolo: nato a Betsaida, fratello di Simon Pietro e pescatore insieme a lui, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano, lo seguì e condusse da lui anche suo fratello. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dell’Acaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso. La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono. All’apostolo Andrea, infatti, spetta il titolo di Primo chiamato. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo di Giovanni, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui.
«Dal punto di vista educativo credo sia il momento più grave nella storia della Chiesa italiana da cento anni a questa parte. E mi colpisce negativamente l’insensibilità del mondo cattolico che accetta di essere ridotto nello spazio dell’assistenzialismo riservatogli dal pensiero unico dominante». Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ha appena compiuto i 75 anni e, come da codice di diritto canonico, ha inviato la sua lettera di dimissioni. Ma non per questo rinuncia a comunicare la sua preoccupazione educativa che lo ha contraddistinto in tutti gli anni di sacerdozio e di ministero episcopale. E sono la cronaca e la realtà politica a stimolare questa riflessione. Nei giorni scorsi infatti è stata rilanciata la notizia della penetrazione delle sette sataniche nel mondo giovanile: ben 240mila adolescenti sono entrati in contatto con il mondo del satanismo, un dato allarmante, neanche nuovo, e che pure non sembra minimamente scuotere il mondo cattolico. «È un dato che mi è ben noto – dice monsignor Negri – perché già alcuni anni fa come Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna abbiamo pubblicato un libro su nuova religiosità e sette, che metteva in risalto la dimensione preoccupante del fenomeno».
Il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede intervenuto, insieme al ministro Delrio e all’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, al Teatro Olimpico di Roma.
l cardinale ha presentato il libro scritto da Kiko Argüello, iniziatore di questo percorso di fede.
Un giovane soldato americano era stato gettato con noncuranza in mezzo al mucchio in una soffocante prigione nella giungla. Malato e malnutrito, giaceva in stato di semi-incoscienza sul pavimento sporco. Veniva picchiato ogni giorno, a volte ogni ora. I giorni si susseguivano alle notti, le settimane si accavallavano e la brutalità costante divenne senza senso, senza misericordia e senza fine. Pur se schiacciato dal peso di un dolore indicibile e in preda al delirio febbrile, nei momenti di lucidità il soldato tracciava col dito qualcosa sul suolo di terra. Univa alla bell’e meglio dieci punti in un cerchio con al centro una croce, e poi, quasi impercettibilmente, le sue labbra sanguinanti e tumefatte iniziavano a mormorare: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te…
E' iniziato un nuovo anno liturgico e, come tutti gli anni, ci imbattiamo nel tempo di Avvento. Come tutti sanno è il periodo che precede il Natale, ma forse è bene approfondire il significato di queste quattro settimane (sei per il rito ambrosiano).
"In America si può abortire fino al giorno del parto, anzi anche durante il parto: praticano un taglio nella parte posteriore del collo del bambino, ecco, proprio qui, e aspirano il cervello": sono state le parole terribili di Gianna Jessen, aprendo l'altra sera il suo tour italiano.
Le immagini di Steve Jobs e Jeff Bezos sono appese al piano terra, ma senza la mitizzazione che ne fanno i guru di internet come nuova ragione di vita. Servono come modello di studio, in fondo sono i Leonardo da Vinci dell’epoca moderna. Ma non sono tutto. Al piano superiore infatti, per ricordarci sempre chi abbiamo sopra la testa, Stefano Zanni ha collocato i santi della contemporaneità che hanno saputo parlare alle masse del Dio di Gesù Cristo anticipando i tempi della comunicazione globale: c’è San Giovanni Paolo II Papa, ma c’è anche San Giovanni Bosco, e Santa Madre Teresa di Calcutta, ma anche il beato Piergiorgio Frassati. Internet è uno straordinario mezzo di evangelizzazione dei popoli. E qui a Holyart lo sanno bene. “Se in Namibia un papà vuole regalare un crocifisso a suo figlio, dove va? Chi glielo può consegnare? Noi diamo per scontate tante cose che non lo sono affatto. Eppure in un ordine on line si può nascondere una salvezza”. Come dare torto all’ideatore del primo e-commerce di articoli religiosi che, proprio come il padre della mela, è partito da un garage dove ha iniziato a stivare i primi oggetti religiosi.
Venerdì scorso un poliziotto di Manchester ha twittato così: “Almeno due persone già arrestate in mattinata durante i saldi di #blackfriday. Gente, mantenete la calma!”. In Inghilterra un negozio della catena Tesco ha dovuto chiamare la polizia per richiamare i clienti all’ordine, mentre circa 200 consumatori si sono rifiutati di lasciare i negozi nonostante la merce desiderata fosse terminata. Un dipendente del grande magazzino londinese ha poi dichiarato alla Bbc: “Guardavo l’enorme folla per vedere le persone che si arrampicavano sugli scaffali e sugli espositori, al personale che correva ai ripari, ai litigi che scoppiavano, alla merce che volava in aria…e questo ancora prima che la vendita cominciasse”. La Bbc ha poi descritto “gente che si mordeva a vicenda che si pizzicava, che dava pugni e calci”.
La vittoria di François Fillon alle primarie del centro-destra francese ha dell’incredibile. Nicolas Sarkozy, l’ex presidente super-favorito, lo definiva il “signor nessuno” o “il mio ex collaboratore” (era stato primo ministro, durante la sua amministrazione). I sondaggi lo davano quarto, molto indietro a Nicolas Sarkozy, ad Alain Juppé e Bruno Le Maire, con il 10% dei consensi. Nel giro di poche settimane ha vinto il primo turno sorpassando tutti e squalificando Sarkozy. Domenica ha battuto Alain Juppé, con una vittoria schiacciante: 67% dei voti della base di centro-destra. La Manif pour Tous, in particolar modo “Senso Comune”, l’interfaccia politica della Manif, ha sempre creduto in lui. Fiducia ben riposta.
Tra le reazioni seguite alla lettera dei quattro cardinali con i Dubia sull'interpretazione del capitolo VIII di Amoris laetitia, alcune, le più articolate, risolvono le questioni centrandosi sul rapporto tra situazione oggettiva di peccato e imputabilità soggettiva del peccatore. Questa sarebbe la porta entro cui far passare una pastorale del “caso per caso”.
Oggi inizia la Novena all'Immacolata Concezione.
Tavola rotonda incentrata sulla presentazione dei Diari di Pierina Gilli e le apparizioni della Madonna a Montichiari e Fontanelle. Interverranno: Riccardo Caniato, curatore del volume Rosanna Brichetti Messori, giornalista e scrittrice. Mons. Marco Alba, cancelliere della Curia Vescovile di Brescia e Legato del Vescovo per la Fondazione Maria Rosa Mistica Montichiari-Fontanelle. Conduce in studio: il giornalista Stefano Chiappalone.
Il parroco racconta di una popolazione “stremata” di fronte all’escalation dei combattimenti e delle violenze. L’esercito governativo conquista due quartieri ribelli a est. Per il fronte anti-Assad è “la peggior sconfitta” dall’inizio della guerra. Sempre più grave la crisi umanitaria nel settore orientale. La preoccupazione è “sopravvivere”. Le famiglie continuano a fuggire.
Oggi è l'anniversario dell'apparizione di Maria a Kibeho in Rwanda. Ripropongo questa intervista di Radio Maria.
«Fidel Castro mi tenne a parlare per sei ore. Era incuriosito da Giovanni Paolo II, e pur essendo geloso della sua interiorità si capiva che voleva andare più a fondo… Gli dissi che era un uomo fortunato, perché il Papa pregava ogni giorno per lui. Per una volta rimase in silenzio». Joaquín Navarro-Valls, il portavoce di Giovanni Paolo II in occasione della storica visita di Wojtyla a Cuba del gennaio 1998 ha svolto un ruolo che va ben al di là di quello ufficialmente assegnato al direttore della Sala Stampa vaticana. Così lo racconta in questa intervista concessa a La Stampa.
Consegnando il Premio Ratzinger a Inos Biffi e Ioannis Kourempeles, Bergoglio sottolinea la “fecondità” dell’incontro tra la teologia del Papa emerito e quella ortodossa
“Renzi ci ricorderemo” recitava uno striscione al Circo Massimo lo scorso gennaio, nella piazza che contestava l’imminente approvazione della unioni civili. “Renzi ti ricorderai di noi” è l’auspicio del movimento di popolo guidato da Massimo Gandolfini che dallo scorso maggio ha organizzato centinaia di incontri in tutta Italia per illustrare e promuove un NO ragionato alla riforma costituzionale Renzi/Boschi. In poco più di sei mesi i vertici del Comitato famiglie per il No, diretta espressione della realtà del Family day, hanno incontrato centinaia di migliaia di famiglie in ogni angolo della penisola rispondendo al guanto di sfida lanciato dal premier che promise di andare a spiegare le modifiche della Carta in ogni parrocchia del Paese.
Il senso di liberazione che ha accompagnato molti commentatori nell’apprendere che ora la cattedra di Pietro ha indicato una strada facilitata, se non una scorciatoia, nell’assolvere il peccato di aborto e nel togliere la relativa scomunica è indice di un atteggiamento mentale abbastanza diffuso in una certa cultura contemporanea. L’atteggiamento mentale proprio dell’arrendevole, di chi appunto se può prende la via più comoda, più confortevole, più esistenzialmente ergonomica.
«I cattolici sposati validamente che abbiano successivamente divorziato e si siano nuovamente sposati, non possono ricevere la santa Comunione fino a quando non avranno risolto la propria situazione in contraddizione con la Legge di Dio». È quanto si legge nella circolare pubblicata nei giorni scorsi dal vescovo di Mostar-Duvno, Ratko Peric, in applicazione dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia. La diocesi di Mostar-Duvno, in Bosnia-Erzegovina, è conosciuta in tutto il mondo per il fatto che secondo la testimonianza di sei veggenti, all’interno dei suoi confini, più precisamente a Medjugorje, dal 24 giugno 1981 appare la Vergine Maria con il titolo di Regina della Pace.
Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa. Si prega oggi.
Pubblichiamo ampi stralci dell'intervento che il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha tenuto ieri presso il Teatro Olimpico di Roma in occasione della presentazione del libro di Kiko Argüello, "Annotazioni 1988-2014" che raccoglie riflessioni, pensieri, poesie e preghiere dell'iniziatore del Cammino neocatecumenale. Il libro è nelle librerie per i tipi dell'editore Cantagalli (i titoli che precedono i vari passi sono redazionali, ndr).
Chiedere ed ottenere il ritiro di una pubblicità contro una pratica illegale come lo spaccio di stupefacenti, il gioco d’azzardo, la guida in stato di ebrezza o la prostituzione minorile è un atto che ovviamente non potrebbe mai verificarsi in Italia. Non si capisce perché allora il circuito di sale cinematografiche Uci Cinema abbia ritirato su pressione di alcune associazioni Lgbt uno spot a pagamento di ProVita Onlus che fa parlare le donne sfruttate per l’inumana e illecita pratica dell’utero in affitto.
“Nel mio petto, Signore, hai aperto una fessura. È un abisso oscuro, un universo che ti anela. In esso mi perdo e soffro”. “Concedimi di volerti bene, Signore”. “Arma del cristiano, la preghiera”. Sono solo alcune delle 506 preghiere, riflessioni, poesie, pensieri, che Kiko Argüello ha annotato su un piccolo taccuino per circa 25 anni e che ora vengono rese pubbliche in un libro. “Annotazioni” il titolo del volume dell’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, il secondo dopo il best-seller del 2012 “Il Kerygma. Nelle baracche con i poveri”. Edito da Cantagalli, con la prefazione del cardinale Ricardo Blázquez, presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, il libro viene presentato oggi, venerdì 25 novembre, al Teatro Olimpico di Roma, dallo stesso Argüello insieme al cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e a Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Prima dell’incontro, Kiko ha concesso un’intervista esclusiva a ZENIT.
Dal 1946 fino alla morte avvenuta nel 1991, Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica), di Gesù (che spiega alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla proclamazione del dogma), preparati come nel caso di altri mistici dalle visite di santi (nel suo caso Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e dei piccoli Giacinta e Francesco di Fatima) e di angeli. Questo volume dà conto di tutto, attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatesi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiede preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che colpirà la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna ha benedetto, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale. Nella seconda parte del volume si pubblicano una serie impressionante di documenti inediti firmati dai confessori e direttori spirituali della veggente e da alcuni studiosi – fra cui il biblista mons. Enrico R. Galbiati, p. Stefano De Fiores e il curatore del volume – i quali, accostatisi a queste apparizioni in tempi più recenti, spiegano perché a loro giudizio siano da ritenersi autentiche e perché la Chiesa dovrebbe studiarle approfonditamente e con grande urgenza, anche alla luce della devozione a Maria Rosa Mistica che si è diffusa capillarmente a livello mondiale in un modo misterioso e insieme sorprendente. A cura di Riccardo Caniato
Domenica sera dalle 21 alle 23 Radio Maria trasmetterà una tavola rotonda incentrata sulla presentazione dei Diari di Pierina Gilli e le apparizioni della Madonna a Montichiari e Fontanelle. Interverranno: Riccardo Caniato, curatore del volume Rosanna Brichetti Messori, giornalista e scrittrice. Mons. Marco Alba, cancelliere della Curia Vescovile di Brescia e Legato del Vescovo per la Fondazione Maria Rosa Mistica Montichiari-Fontanelle. Conduce in studio: il giornalista Stefano Chiappalone.
Nella Basilica di San Francesco, nella città toscana, si conservano intatte da 276 anni le particole che furono rubate e poi ritrovate
In discussione una legge per far diventare l’isola il primo Paese asiatico a legalizzarlo, ma migliaia di persone scendono in strada per chiedere un referendum
In Senato esponenti dell’opposizione e l’Associazione ProVita hanno presentato le azioni concrete per contrastare l’utero in affitto. Spazio anche alla campagna per il 4 dicembre
La maggior parte della gente non ha mai assistito a un esorcismo, ovviamente, ma ci si potrebbe chiedere se il regista del film più famoso su questo rituale religioso ne abbia visto uno. La risposta è negativa. Nel 1973 William Friedkin ha portato sullo schermo il libro di William Peter Blatty L’Esorcista ed è riuscito a spaventare a morte milioni di spettatori, ma non aveva mai assistito a un esorcismo. Almeno fino a poco tempo fa. Friedkin ne ha parlato nell’ultimo numero di Vanity Fair, e il titolo dell’articolo, The Devil and Father Amorth: Witnessing the ‘Vatican Exorcist’ at Work (Il Diavolo e Padre Amorth: Testimoniando l”Esorcista Vaticano’ all’Opera), è un riferimento a due degli avversari più famosi della storia recente: uno è in circolazione da moltissimo tempo, l’altro è un uomo che ha scritto molti libri sulla sua esperienza di liberare la gente dal diavolo. Parliamo di padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi di Roma fino alla sua morte, avvenuta a settembre.
Dov’è il mio bambino? Questo grido carico di angoscia l’hanno sentito infinite volte gli operatori di SOS Vita, il telefono che dal 1992 è attivo giorno e notte per tentare di salvare qualche bambino dall’aborto volontario, rispondendo alle richieste di aiuto di donne che non riescono a far fronte a una maternità difficile. Un telefono che ha anche portato alla luce un abisso di disperazione e di dolore rispondendo a donne che quel bambino lo avevano abortito e non sapevano darsene pace.
Vangelo Mt 24, 37-44 Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
La celebrazione presieduta dal Pontefice, per il terzo anno consecutivo, nella Basilica di San Pietro accompagnata da canti indigeni
Dopo le proteste di alcuni gruppi lgbt, Uci Cinemas ha eliminato un filmato regolarmente commissionato da ProVita che denuncia lo sfruttamento della maternità surrogata
«Non è un voto contro Renzi. Ma contro la deriva di un governo che ha riscritto ideologicamente l’antropologia della famiglia». Parla Massimo Gandolfini
P. Samir Youssef racconta una “emergenza nell’emergenza” che rende ancor più difficile la situazione. Solo la Chiesa aiuta i cristiani che si preparano a vivere “il terzo Natale da profughi”. Dalle aree liberate dal Califfato le storie di donne violentate, bambini indottrinati, case distrutte. E un appello: nessuno chiuda “la porta della misericordia”.
A Milano, presente Scola, la chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione. Morì a 15 anni di leucemia. In un docufilm le sua fede e le sue virtù raccontate dai testimoni.
Nessuno si è mai venduto a fare il male agli occhi del Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabele 1 Re 21, 25 La settimana scorsa abbiamo iniziato una serie di contributi sul benessere spirituale iniziando con la strategia di Gezabele – uno sforzo satanico che sfrutta la nostra paura, la lussuria, le ferite e la tiepidezza. Questa settimana prenderemo in considerazione Acab. Nel primo Libro dei Re leggiamo che Acab era re di Israele, chiamato ad essere il giusto protettore del popolo e della Nazione affidati alle sue cure. Fallì e Israele soffrì. Un vero re è un guerriero saggio che offre al suo popolo protezione e lungimiranza; detto in altri termini, un vero re dà al suo popolo dei confini che non possono essere valicati e orizzonti da raggiungere. Senza protezione i vulnerabili soffrono, e senza orizzonti la gente “appassisce”.
Davanti alle telecamere ha interpretato sia ruoli maschili che femminili (forse lo ricorderete per le sue apparizioni nel film Pulp Fiction o nella serie tv Friends)… e anche nella vita reale. Robert Alexis Arquette nacque in una famosa famiglia di attori di Hollywood. Nel 2006 annunciò pubblicamente che si sarebbe sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica. Fu per decenni un’icona LGTB. Ma mentre la sua salute peggiorava a causa del virus dell’AIDS, per lei era sempre più difficile identificarsi come donna. “Alzarsi la mattina, indossare una camicetta e mettersi la parrucca era troppo, per lei”, ha spiegato il suo amico Sham Ibraim alla rivista People. Robert Alexis confessò inoltre a Sham: “Il gender è una menzogna… mettersi un vestito non cambia nulla a livello biologico, non modifica il proprio sesso… La riassegnazione del sesso è fisicamente impossibile, l’unica cosa che può fare è modificare delle caratteristiche esteriori, ma la biologia non potrà mai cambiare”.
Presentazione del programma "Medjugorje paradiso solo andata" proposto ai microfoni di Radio San Giuseppe dal giornalista Riccardo Caniato. Il programma settimanale ripercorre i capitoli del libro-testimonianza: "Medjugorje paradiso solo andata" scritto dallo stesso giornalista. Il programma va in onda la domenica alle 21.00 e in replica il lunedì alle 16.00. Un appuntamento da non perdere! Puoi ascoltarlo su www.radiosangiuseppe.it e dal tuo telefono con l'applicazione per iPhone e Android. "Holy Family Station".
Presentazione del libro: "Pierina Gigli - Diari" 'Edizioni Ares. Antonio Rosa intervista il giornalista Riccardo Caniato che ha curato il volume dei Diari. Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica).
Dall’Asia all’America, dall’Europa orientale all’Inghilterra e alla Spagna, i “nuovi diritti” in ambito procreativo si consumano tutti sulla pelle delle donne: le fornitrici di ovuli e le locatrici di utero. Il mercato riproduttivo ha coniato per queste donne espressioni positive e rassicuranti come “donatrici, “portatrici”, “benefattrici”. In realtà gli appellativi che meglio le definiscono sono “venditrici per necessità”, “donne sfruttate”, “nuove schiave”, visto che le pratiche di cui sono protagoniste imprescindibili del dono non hanno la benché minima sembianza e la caratteristica che tutte le accomuna è la povertà o lo stato di bisogno. Ecco una preziosa raccolta di racconti e testimonianze.
Il governo austriaco ha preso una decisione che riconosce dignità ai bambini non nati, anche molto piccoli, vittime dell’aborto (procurato o spontaneo, non importa). Con l’appoggio del partito cristiano–democratico e del partito socialista da oggi è possibile registrare ufficialmente e legalmente i bambini morti prima della nascita. Anche quelli di peso inferiore ai 500 grammi. Quindi, i genitori che lo desiderano potranno dargli un nome all’anagrafe e ottenere un certificato di nascita e morte contestuale.
Velo sì, velo no: problema plurisecolare nel mondo islamico che si interroga sull’abbigliamento femminile più consono alla natura propria della donna e al rispetto delle indicazioni coraniche al riguardo.
Scrive un missionario dal Cile: “Il giorno 13 di novembre, anche noi abbiamo chiuso la Porta Santa del Santuario della nostra parrocchia “Divino Maestro”. Abbiamo celebrato una sola Messa domenicale, riunendo i fedeli di tutte le sei cappelle della nostra parrocchia. I sei cori hanno cantato e suonato tutti assieme, la comunità ha partecipato con gioia alla celebrazione e noi tre sacerdoti abbiamo celebrato e confessato”. E continua: “É sempre commovente poter confessare tanta gente che ritorna dopo molti anni di trascuratezza e dimenticanza del Signore. Non tutti possono ricevere subito l'assoluzione per le complicate situazioni in cui si trovano, però a tutti il Signore si propone per ritornare a camminare insieme”.
La Conferenza episcopale del Rwanda domenica scorsa, giorno di chiusura del Giubileo della Misericordia, ha disposto che in ogni parrocchia del paese venisse letta una lettera pastorale firmata da nove vescovi, in rappresentanza di tutte le diocesi. La prima parte del documento è un ringraziamento a Dio per tutti i suoi doni. Nella seconda parte la Chiesa rwandese chiede perdono per il ruolo svolto da alcuni suoi componenti nel genocidio dei Tutsi.
Nel 2016 sono cent’anni che il Beato padre Paolo Manna (1872-1952) fondò l’Unione missionaria del clero e dei religiosi, oggi Opera pontificia. Il 28 ottobre a Roma si è celebrato il “Giubileo della Missione” e padre Ciro Biondi, segretario nazionale della Pum e responsabile di Missio-Consacrati, ha presentato questa proposta su padre Manna al presidente di Missio e della Commissione per l'Evangelizzazione della Cei, mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo e al segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino.
L’agenda Lgbt fa un altro passo avanti grazie a quello che gli attivisti arcobaleno all’Onu considerano come il voto più importante degli ultimi otto anni in tema di orientamento sessuale e identità di genere, due concetti creati artificiosamente dalla neolingua e che non sono menzionati in nessun trattato delle Nazioni Unite. Con la votazione che si è tenuta lunedì, il Comitato per i diritti umani ha infatti respinto il tentativo di fermare l’insediamento del “primo esperto indipendente” che dovrebbe monitorare le attività di tutti gli Stati membri, affinché garantiscano “protezione contro la violenza e discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere”.
Il più malizioso e smaccato è senza dubbio il Manifesto che, titolando “Il Buon Pastore” con la gigantografia di Papa Bergoglio, aggiunge un catenaccio falso: “L’ostilità della curia conservatrice non ferma il papa, che abolisce di fatto la scomunica per le donne che abortiscono e consente ai sacerdoti di assolvere anche i medici”. Piccolo dettaglio, che i cronisti dell’organo comunista non hanno voluto cogliere per pura ideologia: la scomunica rimane. Ma bisognerebbe spiegare ai giornalisti improvvisati esperti di morale e di diritto canonico che la scomunica è una “pena finalizzata a rendere pienamente consapevoli della gravità di un certo peccato e a favorire quindi un'adeguata conversione e penitenza”. Quindi non è un’ingiusta punizione, ma la più grande delle carità e delle misericordie visto che ha come obiettivo il pentimento in vista della vita eterna. O almeno così dice l’Evangelium Vitae di San Giovanni Paolo II Papa, che non si pretende che i giornalisti del foglio comunista abbiano letto.
“I tre temi sopra annunciati mirano dunque a dare all’itinerario spirituale delle prossime GMG una forte connotazione mariana, richiamando al tempo stesso l’immagine di una gioventù in cammino tra passato (2017), presente (2018) e futuro (2019), animata dalle tre virtù teologali: fede, carità e speranza”.
Dopo i reperti archeologici e il petrolio, la nuova frontiera di arricchimento per i movimenti estremisti in Siria è il traffico di organi. Segnalati diversi casi di sparizioni di minori nei villaggi della provincia. I bambini trafficati oltreconfine in Turchia. Un fenomeno che gli stessi media di Ankara avevano denunciato in passato, prima della censura imposta da Erdogan.
Se Dio non esistesse, se fosse progressivamente liberata la mente umana da questo retaggio arcaico, l’ uomo vivrebbe meglio e il mondo raggiungerebbe un condizione ideale. Più o meno questo ha dichiarato uno dei tanti intellettuali “parigini”, sazi e soddisfatti come certi borghesi tratteggiati impareggiabilmente dal genio di Balzac. Lascio da parte, la critica alle grandi e tragiche ideologie atee novecentesche, si commentano da sole, come si commenta e ” suicida” l’illusione positivista. Preferisco guardare al singolo uomo. Per comprendere e rispondere ad una simile provocatoria battuta, del tutto infondata, rispondo subito con un’altra battuta, questa volta solida: senza Dio semplicemente non esisterebbe l’uomo.
«Cade facilmente il senso del peccato anche in dipendenza di un'etica derivante da un certo relativismo storicistico. Essa può essere l'etica che relativizza la norma morale, negando il suo valore assoluto e incondizionato, e negando, di conseguenza, che possano esistere atti intrisecamente illeciti, indipendentemente dalle circostanze in cui sono posti dal soggetto. Si tratta di un vero “rovesciamento e di una caduta di valori morali”, e “il problema non è tanto di ignoranza dell'etica cristiana”, ma “piuttosto è quello del senso, dei fondamenti e dei criteri dell'atteggiamento morale”. L'effetto di questo rovesciamento etico è sempre anche quello di attutire a tal punto la nozione di peccato, che si finisce quasi con l'affermare che il peccato c'è, ma non si sa chi lo commette».
Sapevate che il primo pranzo del “ringraziamento” negli Stati Uniti non fu celebrato dai Padri pellegrini a Plymouth, ma dai coloni spagnoli in quella che sarebbe diventata la Florida? E il primo “Ringraziamento” fu Eucaristico! Lo storico Michael Gannon racconta gli eventi che ebbero luogo l’8 settembre 1565.
Si terrà giovedì 24 novembre, alle ore 17, nell’Arcivescovado di Milano (Piazza Fontana, 2), la cerimonia di chiusura del processo diocesano di beatificazione del giovane Servo di Dio Carlo Acutis. A presiedere la celebrazione, l’Arcivescovo di Milano, il card. Angelo Scola. L’iter canonico per l’introduzione della causa – promossa dalla Diocesi di Milano – era stato approvato dalla Conferenza episcopale lombarda (Cel) il 15 febbraio 2013, in una sessione di lavoro svoltasi in Vaticano a margine della Visita ad Limina delle diocesi lombarde. Ora l’iter proseguirà presso la Santa Sede.
Tra le disposizioni contenute nella Lettera apostolica Misericordia et Misera, pubblicata il 21 novembre, quella che avrà l’effetto più risonante è certamente l’estensione in modo stabile a tutti i confessori della possibilità di assolvere il peccato di aborto procurato e contemporaneamente di rimettere la scomunica latæ sententiæ ad esso legata.
Qualche tempo fa osservammo come la Francia ipergiacobina avesse ancora paura del presepe. Al punto da spingere il Consiglio di Stato, «in nome della laicità», ad “autorizzarlo” negli uffici pubblici, ma sotto condizione ovvero che lo si intenda solo come semplice «evento culturale, artistico o, al massimo, festivo» ed assolutamente senza alcuna «intenzione religiosa» e senza provare a fare «proselitismo»: trattandosi della rappresentazione della Sacra Famiglia, una frase simile appare obiettivamente priva di senso.
Suor Veronica Amata Donatello, abruzzese di 42 anni e responsabile del Settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio Catechistico nazionale della Cei, è tra i quaranta donne e uomini ai quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per il suo contributo nella piena inclusione delle persone con disabilità». Un riconoscimento ottenuto alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si celebra il 3 dicembre da ormai 35 anni. Religiosa appartenente alla Congregazione delle Suore Francescane Alcantarine, suor Veronica è esperta in comunicazione aumentativa alternativa ed è traduttrice Lis, la lingua dei segni italiana. ZENIT l’ha Intervistata.
Nel cuore dell’Africa si sommano tutte le contraddizioni umane: la guerra civile, lo scontro tra cristiani e musulmani, la povertà. Ma proprio lì fiorisce una risposta inaspettata: «È un miracolo»
E finalmente venne il giorno in cui un Tribunale, dicasi uno, non ha acconsentito all'adozione di un minore da parte di una coppia gay. Il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di due donne omosessuali, unite civilmente, di adottare i figli nati dallo stesso padre biologico. Fornendo una diversa interpretazione della Cirinnà.
La lettera apostolica Misericordia et misera presentata oggi contiene, tra l'altro, alcune decisioni importanti che Papa Francesco ha preso a conclusione del Giubileo della Misericordia . Innanzitutto la facoltà concessa a tutti i sacerdoti di assolvere dal peccato di aborto durante il periodo giubilare viene ora estesa «nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario», e la stessa cosa avviene per l'altra concessione che Papa Francesco aveva indicato nella Lettera per l'indulgenza in occasione del Giubileo. Ai fedeli che «per vari motivi frequentano le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X», infatti, veniva concesso di ricevere validamente e lecitamente l’assoluzione sacramentale. Ora, questa “concessione” viene estesa «oltre il periodo giubilare, fino a nuove disposizioni in proposito, perché a nessuno venga mai a mancare il segno sacramentale della riconciliazione attraverso il perdono della Chiesa».
Nuovo look per il portale di preghiera Rosario on line. Aggiornata grafica e aggiunte alcune novità...
Papa Francesco, in occasione della chiusura del Giubileo della Misericordia, ha rilasciato una lunga intervista (40 minuti) a TV2000 e InBlu Radio. Il Pontefice, nel colloquio con il direttore di Rete, Paolo Ruffini e il direttore dell’Informazione, Lucio Brunelli, riflette sui frutti dell’Anno Santo straordinario (“Una benedizione del Signore”); su come dovrà cambiare la Chiesa, sul modo in cui la misericordia interpella le coscienze dei singoli e degli Stati, sull’idolatria del denaro e sull’attenzione verso i più poveri. Papa Francesco racconta quindi numerosi episodi legati ai suoi ‘Venerdì della Misericordia’ con ex prostitute, malati terminali, carcerati. Riflette sul rapporto fra giustizia e misericordia e sulla questione della pena di morte e dell’ergastolo. Con tono familiare e spontaneità risponde anche ad alcune domande personali. Su quale sia il segreto, ad esempio, perché il Papa non si ‘stressi’ pur vivendo giornate strapiene di impegni e occupate da tanti pensieri. E ancora dichiara la sua “allergia agli adulatori”, considerati più “molesti” dei detrattori e confida inoltre di recitare ogni giorno la preghiera di San Tommaso Moro, “donami Signore il senso dell’umorismo”.
Il complessino che non si sa come definire (rock demenziale? boh) autointitolato Elio e le Storie Tese non è memorabile per le canzoni, infatti sono troppi quelli che non ne saprebbero menzionare neanche una. Io ricordo solo Il paese dei caki, perché vidi Sanremo a suo tempo, prima di staccare la spina (della tivù) per sempre.
È diventato uno slogan, addirittura scontato: “Finisce l'Anno della Misericordia ma non finisce la Misericordia”. Oggi la festa di Cristo Re ci mette sotto la Croce, accanto al 'buon' ladrone che si affida a Gesù e viene condotto 'per primo' in Paradiso.
“Nessuno può porsi al di sopra del Vangelo”. Così George Woodall, professore di teologia morale e di bioetica alla Regina Apostolorum di Roma, spiega alla Nuova BQ perché è importante porre un freno a quelle interpretazioni dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” in contrasto con l’insegnamento millenario della Chiesa cattolica. Confermando la confusione generale in merito al testo, Woodall apprezza l’appello dei quattro cardinali che hanno sollevato dei dubbi in merito chiedendo al papa di ribadire pubblicamente la dottrina.
Con la chiusura della Porta Santa di San Pietro va in archivio il Giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco per tutto l’anno 2016. La cerimonia di chiusura è andata in scena stamattina con un rito semplice, accompagnato dalle preghiere di circa 100mila fedeli che si sono dati appuntamento per la messa di chiusura nella solennità di Cristo Re dell’Universo, che chiude l’anno liturgico e quest’anno coincide con il termine dell’anno giubilare. Un Giubileo che ha visto circa 22 milioni di pellegrini varcare nel corso dell’anno santo la porta laterale destra posta sotto il porticato della Basilica cuore della cristianità. Una Giubileo “globale”, esteso per la prima volta a migliaia di porte sante “periferiche” che sono state varcate da numerosi pellegrini impossibilitati a recarsi a Roma.
«Non c’è pace che non parta dal proprio cuore cambiato e non c’è cambiamento possibile che non venga dall’alto». Per il padre francescano commissario di Terra Santa, Francesco Ielpo, è proprio così, letteralmente come dice Cristo nel Vangelo: «Senza di me non potete fare nulla». E per nulla si intende proprio nulla di buono. Per questo Ielpo darà testimonianza domenica 20 novembre alle ore 21 in piazza della Scala a Milano in occasione del Rosario per i cristiani perseguitati (organizzato dal Comitato Nazarat) che verrà recitato anche in altre città come Lugano, Portomaggiore, Loreto, Andota, Cesena, Rimini, Bologna, Prato, Siena.
Tolleranza e inclusione verso tutto ciò che riguarda i propri interessi. Intolleranza ed esclusione verso chiunque si discosti dal conformismo comunicativo che la neolingua sta diffondendo globalmente. Stavolta la censura Lgbt ha colpito in Portogallo, dove Maria José Vilaça, presidente di un’associazione di psicologi cattolici, è finita nel tritacarne mediatico per una singola parola estrapolata da una serie di dichiarazioni rilasciate alla rivista Familia Cristã e contenute nell’articolo “Ragazzo o ragazza: una scelta?”, in cui sono riportate le idee di diversi professionisti che mettono in guardia rispetto alle fallacie e ai pericoli della teoria del gender. La parola incriminata ha suscitato l’immediata reazione dei fautori dell’omosessualità come norma, i quali hanno subito trovato una sponda nell’Ordine degli psicologi portoghesi, che ha deciso di aprire un’inchiesta sulla collega così poco incline a piegarsi al pensiero unico. Ma che cosa ha detto di tanto grave la Vilaça?
Joseph Ratzinger, Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio. In colloquio con Peter Seewald
"La miseria che c'è qui è veramente terribile — eppure, alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato, e allora dal mio cuore s'innalza sempre una voce — non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare —, e questa voce dice: la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamente nuovo. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se sopravviveremo intatti a questo tempo, corpo e anima ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio, allora avremo anche il diritto di dire la nostra parola a guerra finita". Queste parole della lituana Nijole Sadunaite riassumono in modo essenziale e vero il nucleo della sua vicenda di credente, passata per la repressione e la condanna da parte delle autorità comuniste e della polizia politica al lager e poi all'esilio in Siberia per aver diffuso le pubblicazioni clandestine della Chiesa lituana negli anni Settanta.
Chi visita l’Irlanda si aspetta di vedere la croce celtica, l’antico simbolo in cui un anello si sovrappone alle assi di una croce. Ora, però, chi sorvola una certa zona dell’Isola di Smeraldo può vederla in un luogo decisamente insolito. Per qualche anno, chi si avvicinava in volo all’aeroporto di Derry ha riferito di aver visto il simbolo cristiano inserito in una foresta. Il simbolo era realizzato con alberi di colore più chiaro rispetto a quelli circostanti. La croce, che misura circa 98 metri per 70, è il risultato di una pianificazione meticolosa da parte di un boscaiolo locale.
Vangelo Lc 23, 35-43: Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio. tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Oggi inizia la Novena alla Medaglia Miracolosa di Rue de Bac.
Va tanto di moda l’interattività. Proviamola anche con te, caro lettore. Qui di seguito si narra un giorno di un cattolico piccolo piccolo o di un cattolico grande grande. Sta a te dimostrarlo. A seconda delle scelte che farai ti verranno assegnati dei punti, indicati tra parentesi (non barare e sii sincero con te stesso). Al termine somma tutti i punti raccolti e scopri che cattolico sei. I risultati come i punteggi, banale a dirsi, vanno presi cum grano salis e con molta ironia perché qui nessuno vuole seriamente dare patenti di alcun tipo a chicchessia.
Prima di leggere il seguente articolo, dovete assolutamente fare una cosa: guardate questo video. Guardatelo, guardatelo e se lo avete già visto (cosa molto probabile), non importa, guardatelo di nuovo.
Sono due anni ormai, con l'apertura del sinodo sulla famiglia, che nella Chiesa emergono le interpretazioni più svariate e diverse circa la dottrina legata al matrimonio e all'Eucarestia. Il tutto è culminato con la pubblicazione dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” che ha portato il disorientamento a livelli preoccupanti. Per questo il nostro giornale ha ospitato l’intervento di quattro cardinali che hanno sollevato dubbi in merito all’esortazione facendo notare che la confusione crescente sta alimentando le divisioni nella Chiesa. Anche il teologo monsignor Antonio Livi parlando di “disorientamento generale”spiega perché è necessario che ciascuno, chierico o laico, si muova sull’esempio dei quattro cardinali.
Nel corso dei due millenni della sua storia la Chiesa ha dovuto ovviamente sempre confrontarsi con l’autorità temporale, a volte ferocemente avversa, a volte apparentemente favorevole, altre ancora, molto più rare, convintamente cattolica. In un momento di rottura fra oriente ed occidente successivo al sostegno imperiale all’eresia monofisita, alla fine del quinto secolo, papa Gelasio così scrive all’imperatore Atanasio per esplicitare quali debbono essere i rapporti fra le due massime autorità mondiali: “Sono due, in verità, o augusto imperatore, [i poteri] dai quali questo mondo principalmente è retto: l’autorità sacra dei pontefici e la potestà regale”. Da questa premessa deriva che, mentre in campo spirituale è l’imperatore a doversi sottomettere al papa, in campo temporale avviene l’esatto contrario: è il papa che si deve sottomettere all’imperatore.
L’ultima sera Marco Gallo aveva scritto sul muro, accanto al letto: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». Mamma Paola ne è sicura, prima di quel 5 novembre 2011, quando il suo vivacissimo figlio diciassettenne, studente del liceo Don Gnocchi di Carate Brianza, perse la vita in un incidente stradale, quella scritta non c’era. Ma Marco scriveva sempre, ovunque, sul frigo, sui banchi, su pezzetti di carta. «Negli ultimi tempi aveva sviluppato un vorace desiderio di significato», raccontò Marina Corradi ricordandolo su Tempi. E proprio al nostro giornale Marco aveva mandato una lettera tornando dalla beatificazione di Giovanni Paolo II a Roma: «Permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita eterna – scrive folgorato dalle parole di Wojtyla –. È come se, finalmente, qualcuno mi avesse capito».
Nell’Udienza generale, Francesco riflette sulla sesta opera di misericordia spirituale: “Sopportare pazientemente le persone moleste”. Come la mamma di Giovanni e Giacomo “che faceva lobby per i suoi figli”…
Se sulla esortazione apostolica Amoris Laetitia quattro cardinali hanno espresso cinque “Dubia” (dubbi), vale a dire delle domande di chiarimento che vanno al cuore della fede cattolica, chi non ha assolutamente dubbi è la CEI, la Conferenza episcopale italiana. Lo scorso fine settimana ha radunato ad Assisi oltre 500 responsabili diocesani di pastorale familiare per riflettere sulla Amoris Laetitia e individuare le linee pastorali in materia. In realtà per i convenuti c’era ben poco da riflettere, solo prendere atto di ciò che i responsabili Cei avevano già deciso. E dietro tanti discorsi fumosi – così almeno appaiono dal resoconto della tre giorni pubblicato ieri da Avvenire – è chiaro che gli obiettivi sono due, i soliti: comunione ai divorziati risposati e promozione dell’omosessualità.
Primo contributo di una serie sulla lotta spirituale: l'attacco satanico che sfrutta la nostra paura, la lussuria, le ferite e la tiepidezza.
La storia del piccolo Filippo, malato di leucemia: quando dalle lacrime può nascere la gioia.
Sia il governo di Pechino che il Vaticano affermano che il dialogo fra la Cina e la Chiesa stia procedendo per il meglio e già in settimana potrebbe produrre risultati, verso una svolta dei rapporti. Ma da parte cinese si vedono ben pochi progressi in termini di libertà di religione. Anzi…
Un dato particolarmente allarmante che balza agli occhi nel leggere il Rapporto 2016 sulla libertà religiosa, presentato ieri da Aiuto alla Chiesa che Soffre, riguarda un fenomeno sotterraneo che sta iniziando a prendere piede nelle democrazie occidentali. Si tratta delle discriminazioni, quando non proprio violenze, subite nei centri di raccolta di richiedenti asilo da parte di clandestini di fede musulmana. L’obiettivo sono sempre loro, i cristiani, che devono convivere così con un doppio dramma: dopo aver abbandonato la loro patria perché in guerra (la maggior parte di loro sono siriani o irakeni) devono subire l’onta della cristianofobia anche nei Paesi che li hanno accolti.
Si dice da molto che il digiuno porta a benefici spirituali, ma gli studi mostrano che il digiuno a intermittenza è positivo anche per il cervello e per il corpo. In questo intervento al TEDx, Mark Mattson, responsabile del Laboratorio di Neuroscienze presso l’Istituto Nazionale per l’Invecchiamento e docente di Neuroscienze presso la Johns Hopkins University, parla di quello che sappiamo attualmente sui benefici del digiuno per la salute.
Abiti provocanti, commenti con secondi fini, scherzi volgari, film osceni, siti web indecenti… C’è un’infinità di tentazioni che possono far cadere anche il migliore di noi nella trappola del peccato e dell’impurità. Il mondo attuale è un terreno minato in cui ad ogni passo troviamo una bomba di immoralità che può esplodere in qualsiasi momento. Quasi cent’anni fa, Nostra Signora di Fatima è apparsa a tre pastorelli portoghesi: Lucia e i suoi cuginetti Francisco e Jacinta. La Madonna è apparsa loro sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Uno dei messaggi della Madonna riguardava la Salvezza e la perdizione dell’umanità. La Vergine ha affermato che molte anime si sarebbero perse nelle fiamme dell’inferno a causa dei peccati contro il VI e il IX comandamento, i peccati della mancanza di purezza. Ecco cinque armi spirituali per lottare contro la mancanza di purezza...
Papa Giovanni Paolo II la proclamò Beata. Papa Francesco l’ha proclamata Santa. Ma tutti continuiamo a chiamarla “madre”. Madre Teresa di Calcutta. E lo ha fatto anche Riccardo Caniato, il giornalista e scrittore della Ares che alla santa più amata di tutta l’India (ma nata in Albania: il suo nome era Agnes Bojaxhiu) ha dedicato un agile ed avvincente volumetto: «Una matita nelle mani di Dio. Vita & santità di Madre Teresa». Il libro, in sole 128 pagine, ripercorre la vita di Madre Teresa, soffermandosi sui passaggi salienti sia della vocazione sia dell’opera delle Missionarie e dei Missionari della Carità, le due formazioni religiose cui la Santa diede vita. Con stile giornalistico rivivono in queste pagine gli incontri, le rivelazioni private e gli aneddoti più significativi, attingendo anche agli scritti di Madre Teresa le riflessioni e i pensieri più folgoranti.
La vita di questo Santo è un esempio da cui traspare la grazia di Dio e l’impegno fattivo dell’uomo e ci ricorda l’importanza dello studio della teologia
Il terzo millennio è iniziato con molte difficoltà per i giovani. Capita spesso di incontrare ragazzi che si sentono sfiduciati e non riescono a guardare al domani con un sorriso. Hanno torto? Sicuramente no. Gli interrogativi e i timori delle nuove generazioni hanno un fondamento e sono il frutto delle incertezze che serpeggiano nella società di oggi: “Riuscirò a trovare un lavoro?”, “Serve a qualcosa studiare?”, “Come potrò sposarmi e mettere su famiglia in queste condizioni?”, “Avrò abbastanza soldi per pagare l’affitto di una casa?”, “Come potrò dare da mangiare ai miei figli?”.
Il direttore di Caritas Internationalis, Michel Roy, racconta la difficile opera di ricostruzione in un paese dove la tragedia dell’ultimo uragano è stata troppo presto dimenticata
Quando il bambino arriva per confessarsi, lo guardo bene in faccia, interessato a lui, gli dico un “ciao” cordiale, che lui gustosamente ricambia. Poi, per entrare decisamente nella vera bellezza del sacramento della confessione, con vivo interesse gli domando, chiamandolo per nome: “Dario, sai quanto ti ama Gesù?”. A questa domanda accadono cose meravigliose dentro il bambino, che per prima cosa si fa serio, poi riflessivo, poi sorridendo compiaciuto e guardandoti bene in faccia, quasi a chiederti di condividere la sua gioiosa scoperta, risponde: “Tanto, tanto…”. Non contento di questa risposta, mostrandogli tutta la mia fede nell’amore di Dio, insisto: “Di più, di più…”.
Non è per ostilità a papa Francesco né uno scontro conservatori-progressisti. È solo la preoccupazione di pastori e collaboratori del Papa per la grave confusione cretasi nella Chiesa a causa di alcune parti dell'esortazione apostolica "Amoris Laetitia". Così quattro cardinali - Raymond L. Burke, Walter Brandmuller, Carlo Caffarra, Joachim Meisner - hanno formalmente espresso a papa Francesco cinque "Dubia" (dubbi), che riguardano sia la tanto discussa questione della comunione ai divorziati risposati, sia soprattutto il valore delle norme morali che riguarda proprio la concezione della vita cristiana. I "Dubia" sono stati inviati al Papa due mesi fa, ma non essendoci stata risposta, questo eccezionale documento viene reso pubblico così che possa continuare la riflessione sui problemi sollevati. In gioco c'è l'intero edificio della morale cattolica.
Dopo un esorcismo, come fa una persona a impedire al diavolo di tornare? Nei Vangeli leggiamo un racconto che descrive come una persona esorcizzata sia stata poi visitata da un’intera legione di demoni, che cercavano di rientrare in lei con maggior forza (cfr. Mt 12, 43-45). Il rito dell’esorcismo espelle i demoni da una persona, ma non impedisce loro di tornare. Per assicurarsi che il demonio non torni, gli esorcisti raccomandano quattro modi che terranno l’anima di una persona in pace e nelle mani di Dio...
Il clima di turbamento non si è ancora mitigato. L’elezione a 45esimo presidente degli Stati Uniti di Donald Trump ha innescato un dibattito che fatica ad espellere le scorie di frenesia che hanno contraddistinto la campagna elettorale. A New York, Chicago e Dallas scendono in strada drappelli di giovani riottosi al risultato elettorale. L’astio e le preoccupazioni nei confronti del candidato repubblicano rischiano tuttavia di fondarsi su effimere argomentazioni, effetto di una imponente campagna condotta dai grandi media a favore di Hillary Clinton. Per entrare più nel merito della questione e capire come potrebbero cambiare gli Stati Uniti con l’elezione di Trump, ZENIT ha intervistato il prof. Germano Dottori, docente in Studi Strategici presso l’Università Luiss di Roma e consigliere scientifico di Limes. Dottori parla di possibili scenari geopolitici futuri, delle differenze sui temi etici tra Trump e la Clinton, dei sondaggi manipolati nonché delle manovre dello staff della candidata democratica per indebolire la Chiesa cattolica.
La scuola del materialismo seminata in tre secoli da Illuminismo, Positivismo e correnti affini è stata introdotta in maniera subdola e sottile proprio laddove il valore dell’educazione dovrebbe essere più affermato, ovvero nelle istituzioni scolastiche, già fin dagli ordini più bassi. Basti pensare ai manuali scolastici che presentano l’uomo come una scimmia un po’ più evoluta. Invece, l’immagine della scimmia che a poco a poco «avanza verso la stazione eretta», seppur ancora diffusa tra i manuali, ormai non è più considerata una rappresentazione adeguata della storia evolutiva degli uomini dalla maggior parte dei paleontologi e dei biologi evolutivi.
E' da oggi nelle librerie per i tipi della Cantagalli, il libro di Kiko Argüello, "Annotazioni 1988-2014" che raccoglie riflessioni, pensieri, poesie e preghiere dell'iniziatore del Cammino neocatecumenale. “Questo libro non è solo una sorta di bilancio - afferma Kiko - è piuttosto un mio testamento per i catecumeni. Dopo 50 anni di lavoro insieme ho pensato di confessare loro tutte le mie sofferenze e i pensieri che ho avuto in questo tempo. Guardando indietro, il mio primo pensiero è che il Signore è sempre stato buonissimo e sempre ci ha aiutato. Davanti a tanti problemi e difficoltà il Signore, in modo meraviglioso, è sempre stato vicino a noi”.
Di primo acchito verrebbe da pensare che don Carlo della Diocesi di Padova, don Alberto della Diocesi di Roma e don Enrico della Diocesi di Palermo non abbiano molto in comune, oltre la vocazione sacerdotale: non il luogo geografico, non l'età anagrafica, non il percorso di vita... e invece, dialogando con loro si coglie subito che un aspetto in comune lo hanno, e non di secondaria importanza: sono tutti e tre infiammati d'amore per il Santissimo Sacramento, tanto da essersi messi a disposizione per andare a parlare dell'Adorazione eucaristica perpetua a chiunque li chiami, da cima a fondo della nostra Penisola.
Diverse ricerche mediche hanno sottolineato l'effetto della preghiera e della meditazione sulla salute umana
Una bambina di 7 anni sorda dalla nascita si toglie l'apparecchio e dice: "ora ci sento". La gioia della madre.
Francisco «Kiko» Argüello si trasferì nel 1964 a Palomeras Altas, alla periferia di Madrid: la vita in una baracca con una croce di legno e un ritratto di San Francesco. Fu l’inizio di quello che sarebbe divenuto il Cammino neocatecumenale.
Oggi inizia la Novena a Cristo Re.
Tra sei mesi scadranno i cento anni dalla prima apparizione della Madre del Signore a Fatima, ma la preparazione ai festeggiamenti per l’anniversario era già iniziata nel 2010 con la creazione di un itinerario settennale di cicli tematici, così definiti, per l’approfondimento dei vari aspetti conseguenti lo sviluppo della devozione popolare a livello locale e internazionale. Oltre alle pubblicazioni di approfondimento, sono stati tenuti due convegni che hanno visto tra i conferenzieri “nomi molto apprezzati della Teologia e delle Scienze sociali e Umane, di rilievo nazionale e internazionale”, mentre nel giugno prossimo si terrà un congresso conclusivo, che prevede sette conferenze plenarie e sette tematiche condotte da personaggi di spicco, fra cui alcuni nomi molto noti.
Il volume di mons. Vincenzo Bertolone, edito da Ares e a cura di Salvatore Cernuzio, scelto tra le menzioni speciali dell’8° Premio Nazionale di Poesia e Pittura “Città di Catanzaro”
Il Liber Lelle, ossia di Angela da Foligno, rappresenta una delle maggiori testimonianze della tradizione mistica occidentale. Un frate francescano, rimasto anonimo, ci restituisce un groviglio di esperienze spirituali e mistiche vissute dalla Santa folignate che risultano ancora stupefacenti per il lettore moderno. Il suo testo è trasmesso da pochi manoscritti e tra essi uno, realizzato mentre Angela era ancora in vita e oggi conservato a Assisi, ha importanza storica e testuale eminente. In ragione di questo primato è stato trascritto e fatto un glossario con concordanze e sinossi così da poter conoscere meglio l’esperienza mistica di sant’Angela che include – quale indice anche di autenticità – l’esercizio della misericordia verso poveri, malati e lebbrosi.
C’è ancora qualche insegnante che racconta la storia del mantello di San Martino diviso a metà con un poverello? Viene da augurarsi che non gli accada come al collega di scuola superiore al quale, avendo nominato San Francesco d’Assisi, metà classe dichiara di non conoscere il patrono d’Italia e l’iniziatore della lingua italiana. Imperversano altri nomi e si proclamano altri maestri e capicordata, sbandierati da una marea di canali televisivi e di siti. E’ come se il panorama che si intravvede dalla laguna nei giorni che seguono il maltempo, improvvisamente venisse stravolto: non più i dolci rilievi dei Colli Euganei né le vette precocemente innevate delle Prealpi, ma una piatta distesa di nebbia. Che cosa abbiamo ancora da guardare?
Per chi pensa che i Family Day non abbiano alcun potere di interferire con l’attività di governi e parlamenti, circa la legiferazione sul matrimonio gay, ecco una smentita a portata di mano. In Messico contro il cosiddetto gaymonio e l’educazione gender nelle scuole erano scesi in piazza oltre due milioni di persone lo scorso settembre in due distinte manifestazioni. La protesta delle camisetas blancas aveva polarizzato il dibattitto politico impegnato a confrontarsi con la proposta del presidente messicano Enrique Peña Nieto di modificare la Costituzione per introdurre il matrimonio gay come diritto umano.
Gentile direttore, siamo un gruppo di persone accomunate dalla fede cattolica e desiderose di manifestare solidarietà a padre Giovanni Cavalcoli per gli attacchi subiti in questi giorni, dopo la sua risposta a un ascoltatore di Radio Maria sul corretto modo di inquadrare teologicamente i disastri naturali.
Arriva a dicembre nei cinema la storia di una mistica ancora sconosciuta ai più che però sta diventanto oggetto di venerazione e di studio in tutto il mondo
Il famoso oncologo ed ex ministro della Salute Umberto Veronesi, scomparso l'8 novembre, era convinto che Dio non esiste e lo ha scritto e lo ha ripetuto. Il grande fisico Antino Zichichi, fiero avversario di ogni prospettiva che, mentendo, separi fede e ricerca scientifcia, gli ha risposto adeguatamente.
Kiev, 27-28 luglio 2016. Le immagini suggestive della tappa finale della processione per la pace, partita all’inizio di luglio dal Monastero di Santa Maria Assunta di Sviatogorsk (regione di Donetsk, nel Donbass) e dalla Lara di Pochajev (regione di Ternopol) conclusasi nella capitale ucraina, nell’anniversario del Battesimo della Russia. A indirla, la Chiesa ortodossa ucraina, giurisdizione del Patriarcato di Mosca.
Abbiamo scritto fin dal primo giorno che la polemica creata attorno alle affermazioni di padre Giovanni Cavalcoli dai microfoni di Radio Maria, aveva in realtà come principale obiettivo proprio l’emittente mariana. Ma più si va avanti e più si comprende che l’obiettivo ultimo non è neanche la radio, ma è proprio la Madonna.
In Russia improvvisamente la dittatura tende la mano alla Chiesa. Merito della visione di un mistico libanese
Vi hanno partecipato circa 2mila persone; molti non cristiani hanno assistito dalla strada. La sicurezza è stata blanda. Alla vigilia le regole imposte erano molto strette. Tutti i vescovi ordinanti sono in comunione col papa. Il mandato della Santa Sede letto in privato; quello del Consiglio dei vescovi cinesi letto in pubblico.
Nissar Hussain, un pakistano musulmano convertitosi al cristianesimo 15 anni fa, è stato avvertito dall’anti-terrorismo di lasciare immediatamente casa sua, assieme a tutta la famiglia. Era condannato a morte dalla legge coranica e la minaccia di omicidio era diventata molto seria. Tanto seria che sono occorse cinque pattuglie di polizia, armate di fucili semi-automatici, per scortarlo fuori casa e proteggere il suo percorso fino a una casa-rifugio, dove ora vive sotto scorta. I fatti risalgono a metà ottobre, anche se la notizia è stata diffusa solo questa settimana. Succede, non nel Punjab o in qualche altra regione a rischio terrorismo del Pakistan, ma a Bradford, Regno Unito.
Antonietta Meo, detta familiarmente “Nennolina”, viene alla luce a Roma il 15 dicembre 1930, in una famiglia di solidi principi morali e religiosi. È una bambina vivace ed allegra, con una gran voglia di giocare. Un giorno si fa male sbattendo il ginocchio su un sasso, nel giardino dell’asilo. Il dolore non passa, i medici diranno: “osteosarcoma”. Si dovrà amputare la gamba. Una lunga via crucis negli ospedali fino alla morte, fra atroci dolori, nel luglio 1937, a soli sei anni e mezzo. Nennolina ha lasciato un diario e più di cento letterine rivolte a Gesù, Maria e Dio Padre che rivelano una vita di unione mistica davvero straordinaria. Ora si attende che la Santa Sede – al termine del complesso iter introdotto alcuni anni fa presso il Vicariato di Roma – si pronunci favorevolmente sulla santità di questa giovanissima serva di Dio elevandola alla gloria degli altari. Nennolina diventerebbe in questo modo la più giovane santa, non martire, della storia della Chiesa. E’ stata dichiarata “Venerabile” da Papa Benedetto XVI in data 17 dicembre 2007.
Dal 26 al 28 ottobre scorso, la lastra di marmo che copre la tomba di Cristo è stata aperta. Un gruppo di scienziati e religiosi ha avuto accesso al luogo, e sono subito iniziate a correre le voci. In primo luogo, si è riusciti a percepire un “dolce aroma” che emanava dalla tomba, che ricordava le manifestazioni olfattive associate a certi santi. In secondo luogo, certi strumenti di misurazione impiegati dagli scienziati sono stati alterati dalle perturbazioni elettromagnetiche. Quando venivano collocati in verticale sulla pietra sulla quale ha riposato il corpo di Cristo, gli apparecchi smettevano di funzionare o funzionavano male. La direttrice dei lavori, Antonia Moropoulou, ha affermato che è difficile immaginare che qualcuno abbia messo a rischio la propria reputazione per un “trucco pubblicitario”. È stata la prima volta in quasi due millenni gli scienziati sono riusciti a entrare a contatto con la pietra originale sulla quale venne deposto il Santissimo Corpo di Gesù Cristo avvolto nei panni mortuari, il più famoso dei quali è la Sacra Sindone.
Durante la II Guerra Mondiale, si diffuse la storia di un frate misterioso che appariva in mezzo al campo di battaglia per salvare i soldati e sviava gli aerei da rotte che in seguito si scoprì che interessavano aree abitate da civili, oltre ad altri fatti prodigiosi. Un pilota di bombardiere delle Forze Armate statunitensi riferì di aver visto quel frate nel cielo dell’Oceano Pacifico, e giurò che lo avesse salvato.
Come il papa santo ha consacrato il mondo a Maria, consacratele la vostra vita oggi stesso!
La storia del pellegrino che ha visto il suo cuore trasformarsi man mano che si avvicinava a Maria.
Il breve ma incisivo articolo del neo-eletto presidente degli Stati Uniti pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso, con il titolo «My vision for a culture of life» e letteralmente ignorato dalla stampa (traduzione di Marco Respinti).
Cari amici, dico la mia sul caso Cavalcoli, la polemica montata dopo alcune espressioni usate dal teologo domenicano ai microfoni di Radio Maria. Innanzitutto, ciò che padre Giovanni ha effettivamente detto.
Padre Nivakoff, vice-priore dei benedettini di Norcia, spiega che i monaci sono rimasti in paese malgrado il sisma e indica l’unica via di salvezza: la fede in Gesù Cristo
Nel centenario della nascita di Aldo Moro, si è acceso il dibattito sulle circostanze legate al sequestro e poi all’omicidio dello statista da parte delle Brigate Rosse nel 1978. Il libro “Morte di un presidente. Quello che né lo Stato né le Br hanno mai raccontato sulla prigionia e sull’assassinio di Aldo Moro” (ed. Ponte delle Grazie, 2016), scritto dal giornalista Paolo Cucchiarelli, si propone di dissolvere le ombre che aleggiano da quasi quarant’anni intorno al caso Moro e di decostruire la storia di quell’evento così come è stata narrata fino ad oggi. Intervistato da ZENIT, Cucchiarelli offre una serie di elementi che contribuiscono a scardinare quel complesso di segreti ed omissioni che rendono difficile la ricerca della verità. Ed anche a conoscere il ruolo che provò a svolgere Paolo VI per salvare la vita a Moro.
Caro direttore, penso che quando si va al voto, qualunque esso sia, ognuno dovrebbe rifarsi ai criteri fondamentali che sostengono la propria esistenza e la vita dell’intera società, in quanto l’espressione di un voto dovrebbe indicare la direzione che si vorrebbe dare alla comune convivenza. Ho l’impressione che ciò non stia accadendo con riferimento al prossimo referendum (se si terrà). Soprattutto in casa cattolica, mi sembra che ciascuno discuta (quando lo fa…) sulla base di fattori estrinseci alla concezione di persona e di società che deriva dalla dottrina sociale della Chiesa. E’ un peccato, perché i cattolici sono gli unici che hanno a disposizione un enorme patrimonio di esperienze e di idee, sulla base delle quali assumere una decisione ponderata circa il quesito (falsato) che ci verrà posto il prossimo 4 dicembre (neve permettendo).
Anche se la felicità è ciò a cui tutti aspirano, pochi vivono cercandola davvero. La felicità infatti può far paura perché costa e magari è diversa da come la si immaginava. Perciò Dio è paziente e ci aspetta. Ma ci sono anime che non ne possono proprio fare a meno, che ne sono talmente attirate, quasi il Signore avesse posto un sigillo su di esse, da essere disposte a passare nel fuoco pur di averla. “Scrivo prima Dio, perché è il Creatore”. Questa la prima, fra le parole imparate all’asilo, scritte da un bambino che, dopo un’esistenza spesa per rispondere alla sua sete, nascerà inaspettatamente al cielo all’età di 17 anni il 5 novembre del 2011. La storia di questo bambino, poi adolescente, è raccontata nella sua biografia (scritta da lui quando era in vita e curata dalla famiglia) appena pubblicata da Itaca “Marco Gallo. Anche i sassi si sarebbero messi a saltellare”. Il titolo viene da uno dei commenti che Marco fece alla poesia di Eliot sul viaggio dei re Magi, quando a solo 11 anni pensava così alla ricerca travagliata di Gesù da parte dei Re Magi: “Per me le grandi difficoltà sono state fatte e pensate da Dio non per crudeltà… ma per vedere se amavamo veramente Gesù, se eravamo veramente disposti a rischiare di morire per conoscere Gesù”.
Prima o poi doveva succedere: un Tribunale ha emesso una sentenza che regola l'affidamento di un animale domestico dopo la separazione di una coppia di fatto! Da quanto emerge dagli stralci resi pubblici della sentenza n. 5322 del Tribunale di Roma, un uomo e una donna, che avevano convissuto e non avevano figli, interrotta la convivenza hanno iniziato a litigare su chi avesse diritto a tenere con sé il cane. Non poteva mancare la "sottrazione": pare che l'uomo in un fatidico giorno di Natale del 2011 abbia portato con sé l'animale e non l'abbia più restituito alla donna.
Diciamo la verità: della condizione e del sentimento delle popolazioni vittime del terremoto in Italia centrale non importa a nessuno. Almeno a nessuno di quelli che si sono gettati nell’arena per massacrare padre Cavalcoli e, a ruota, Radio Maria. Più i giorni passano, infatti, e più appare evidente che siamo davanti a una vera e propria operazione di cecchinaggio che ha in un certo mondo Lgbt la regia, a cui volentieri una parte di ecclesiastici sta facendo da sponda.
Zingara, teologa, patrista e commentatora di papa Francesco. Ma perché Cristina Simonelli non scrive della sua storia invece che di “traiettorie dell’amore”?
In base a quanto vediamo accendendo la televisione o andando al cinema ci rendiamo conto che molte storie hanno come protagonista il demonio. Su quest’ultimo ci sono diverse opinioni: c’è chi pensa che sia frutto di modi di pensare antiquati utilizzati da Hollywood per riempire le sale; poi ci sono gli indifferenti, ai quali la presunta esistenza del diavolo non toglie di certo il sonno; c’è anche chi ne è ossessionato e vede il demonio ovunque, persino in ciò che mangia; e infine ci sono quelli che credono alla sua esistenza. Tra tutti questi gruppi di persone, noi ci identifichiamo con l’ultimo: crediamo nell’esistenza del diavolo e pensiamo che la sua azione nel mondo sia costante. «Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6, 11-12).
“Non sono i grani che contano, ma le preghiere”, diceva del suo rosario...
Il libro “Sceglierà lui da grande. La fede nuoce gravemente alla salute?” (Edizioni Studio Domenicano) di padre Maurizio Botta, raccoglie alcune delle sue catechesi tenute in questi anni all’interno degli incontri sui “Cinque passi al mistero”, che si svolgono a Roma nella chiesa di Santa Maria in Vallicella. La prima catechesi contenuta nel testo riflette sulla fatidica frase pronunciata da molti: Credo in Dio ma non nella Chiesa. È possibile credere in questo modo? Prima di avvalerci delle parole dell’autore per rispondere alla domanda, facciamo un passo indietro per spiegare qualcosa in più a chi ancora non conoscesse il ciclo di incontri dei Cinque passi: «La forma degli incontri è nata per aprirsi anche ai dubbi di chi non crede e per consentire a chi già crede di mostrare la ragionevolezza della fede cristiana, secondo quanto indicato da Pietro nella sua prima lettera: siate «pronti sempre a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3, 15). Per nutrire una fede viva che si lasci interrogare dal proprio tempo, traendone stimolo per illuminarlo». (Dal blog dei Cinque passi)
“Credo che l’amore sia qualcosa che ti aiuti a guardare, difendere e accompagnare la vita sempre”. Questo è il principio guida per Daniela Frizzele, pedagogista milanese e madre di cinque figli (di cui uno già in cielo), che assieme al marito collabora come volontaria con La Quercia Millenaria, una onlus a sostegno delle gravidanze ad alto rischio e dei feti terminali. Come genitore che ha dato alla luce un bambino che la medicina oggi definisce “incompatibile con la vita”, ricevendo in cambio il centuplo, la pedagogista è convinta che la risposta alle situazioni di sofferenza stia nella relazione con l’altro, non certo nel troncamento della relazione.
Ferma restando la necessità del dialogo ecumenico, è però importante rendersi conto che non è vero che tra cattolici e luterani ci unisce la fede e ci dividono solo delle interpretazioni teologiche. È vero invece che sui sacramenti, l'Eucarestia, l'approccio alle Scritture, il ministero sacerdotale, la Messa come sacrificio, la Madonna è proprio la fede che ci divide.
La gendercrazia che si è instaurata in Spagna sta procedendo a larghe falcate verso la sua piena applicazione. Presto nelle scuole di ogni ordine e grado avremo studenti delatori nei confronti degli insegnanti che non applicheranno le nuove direttive dettate dall’assemblea di Madrid attraverso la cosiddetta legge Cifuentes, dal nome del governatore dell’assemblea autonoma madrileña, che ha licenziato una legge che sta già mietendo numerose vittime.
È il «gesto più impopolare» di tutto l’Anno santo, il «Giubileo dei carcerati». Parola di don Marco Pozza, cappellano del carcere «Due «Palazzi» di Padova. Lo afferma parlando del docufilm «Mai dire mai», firmato dal regista italo-americano Andrea Salvadore per contro di Tv2000. Andrà in onda, in due puntate, il 6 e il 13 novembre, in concomitanza appunto con l’appuntamento giubilare per i detenuti voluto da papa Francesco nella basilica di san Pietro e in programma domenica.
“Madre Teresa mi ha recuperato dal secchio della spazzatura. Sono nato il 9 settembre 1982 e ho vissuto dieci giorni con i miei genitori. Il 19 settembre mia madre mi ha gettato nel bidone dell’immondizia davanti alla Casa delle Suore della Carità” di Amravati, una baraccopoli di Bombay. Così Emmanuel Leclercq nato in India, adottato da una famiglia francese e oggi seminarista della diocesi di Avignone ai microfoni del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha raccontato alcuni particolari inediti della sua incredibile storia. A poco più di due mesi dalla canonizzazione di Madre Teresa il Tg2000, che stasera farà il suo esordio nella nuova edizione delle 20.30, ha raccolto la testimonianza del seminarista pubblicando immagini e foto inedite grazie al lavoro della regista Pina Cataldo.
In occasione del loro pellegrinaggio giubilare, Papa Francesco ha ricevuto in udienza, stamani in Vaticano, i membri della Famiglia Asburgo. L’incontro avviene – come ha ricordato il Pontefice nel discorso loro rivolto – nel centenario della salita al trono austro-ungarico del Beato Carlo d’Austria, ultimo imperatore cattolico. I Una famiglia, gli Asburgo, che ha attraversato da protagonista negli ultimi secoli la storia del Vecchio Continente. E proprio sull’importanza della famiglia il Papa si è soffermato in alcuni passi del suo discorso: “Quello della famiglia in senso largo, con la ricchezza dei suoi legami e della sua varietà, è un valore da riscoprire ai nostri tempi”.
L’arcivescovo di Filadelfia, Charles J. Chaput, ha scritto sul giornale diocesano della sua città dei danni provocati dalle iniziative di infiltrazione organizzate dal gruppo di potere Obama-Clinton nei confronti della Chiesa cattolica americana, nel tentativo di farle abbandonare, a almeno rallentare, la sua battaglia per la difesa della vita e della libertà religiosa. Ve ne riportiamo alcuni passi, rimandando i lettori che sono a loro agio con l’inglese al reportage di Kevin J. Jones per Catholic News Agency.
Il Senato della Repubblica polacca ha approvato, lo scorso 4 novembre, una risoluzione che istituisce la 2017 come l’Anno della Incoronazione della Madonna di Czestochowa, Regina della Polonia, per il 300° anniversario dell’evento. Alla votazione erano presenti 86 senatori, e 74 di questi hanno votato a favore della risoluzione.
Taglio del nastro ieri a Frosinone per il centro d’accoglienza e volontariato di Nuovi Orizzonti. Andrea Bocelli, Nek e Amedeo Minghi tra gli ospiti
L’arcivescovo di Perugia a Norcia alla Messa a Norcia. Sfollati messi in ginocchio da freddo e vento, intanto si celebrano Messe all’aperto
Il portavoce vaticano, Greg Burke: “La Santa Sede si augura che tali notizie siano infondate e si riserva di valutare”
Fiumi di inchiostro sono stati versati, dai siti cattolici, sulla durissima reprimenda del Vaticano contro Radio Maria, dalle cui antenne sarebbe stato detto che il terremoto dell’Italia centrale sarebbe stata una punizione divina per il varo della legge sulle unioni civili. Non si parli di “Punizioni divine”! Il numero 2 della segreteria di stato, monsignor Becciu, ha invitato Radio Maria a “correggere i toni del linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco” . Quelle pronunciate alla radio “sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede”.
Mai si è parlato tanto di terremoti e di sismicità in Italia quanto forse negli ultimi mesi. E d’altra parte autori fin troppo celebrati come Piergiorgio Odifreddi continuano a sostenere l’incompatibilità tra fede religiosa e vocazione scientifica, incompatibilità che evidentemente non tiene conto né dell’epistemologia né della storia della scienza. Si vedano a tal proposito i documentati libri pubblicati da Francesco Agnoli in cui i grandi nomi della scienza europea e occidentale appaiono molto spesso legati alla fede cattolica e comunque lontani dal materialismo e dallo scetticismo (cf. Scienziati dunque credenti, Cantagalli, 2012; Scienziati in tonaca, La Fontana di Siloe, 2013; Albert Einstein, ESD, 2015; L’uomo che poteva costruire la bomba, Gondolin, 2016). Molti conoscono la Scala Mercalli per la misurazione dei terremoti, ma pochissimi conoscono la biografia di un uomo che può considerarsi il padre della sismologia e della vulcanologia scientifica, il sacerdote italiano Giuseppe Mercalli.
La prima volta che entrai in un carcere fu parecchi anni fa. Accompagnavo il senatore Fiorello Cortiana in una visita ispettiva alla Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, in cui all’epoca era detenuto Adriano Sofri. Avrò avuto una ventina d’anni e il carcere lo vedevo da fuori passeggiando a Trastevere, lo ascoltavo in qualche racconto o ancor peggio negavo alle volte la sua esistenza come si fa con tutte le cose che temiamo. Perdere la libertà di camminare, di gridare, di leggere in un parco, di fumare un sigaro in una cena tra amici, di amare è il pensiero che ci spaventa di più, unito solo alla morte. Ogni cella equivale ad un girone infernale da tenere lontano dagli occhi e dal cuore, ogni cella diventa uno sgabuzzino dove rinchiudere nella nostra coscienza tutti i nostri reati per cui nessuno ci ha giudicato, ma che in realtà sappiamo essere pendenti. L’ossessione della nostra innocenza crea l’ossessione della pulizia sociale e così nel corso dei decenni gli hotel di Stato sono sempre rimasti a latere della nostra vita. Si evoca il carcere duro per mafiosi, delinquenti di ogni tipo, si chiede la costruzione di nuove prigioni per sentirci più sicuri e per carezzare la costante marea di populisti e manettari che nella società politica italiana conservano un fascino mai sopito. E così la giustizia diventa una mannaia, una giustizia che, il più delle volte, esigiamo per gli altri ma da cui prendiamo le distanze se riguarda noi, una giustizia che una volta brandita e urlata ha come temibile punizione il finire dietro le sbarre.
Ho molta simpatia per gli autori che mi fanno recapitare i loro libri in redazione. Perciò un giorno vorrei scrivere di Rosmini e l’idealismo tedesco (Biblioteca di studi rosminiani), poderoso volume di Carlo Maria Fenu, che fu stretto collaboratore di Tommaso Padoa-Schioppa. E vorrei pure segnalare Filippo Astone, Industriamo l’Italia! Viaggio nell’economia reale che cambia (Magenes). Così come mi piacerebbe scolpire il monumento all’Innocente di Gérard Depardieu. O dedicarmi alla recensione dei titoli di una piccola casa editrice, Fede&Cultura, tacciata di “fondamentalismo” (forse perché propone opere di Dumas, Belloc, Benson e perfino di Tommaso d’Aquino?).
Verginità vendesi. La storia è questa. K.S. è una ventenne che vive a Seattle. Nel 2014 la sua casa, dove abitava con la famiglia, viene distrutta da un incendio e gli Stone non sono coperti dall’assicurazione sugli incendi. La famiglia va in bolletta. Su Facebook si imbatte in un messaggio pubblicitario di Dennis Hof, gestore di un bordello in Nevada, stato in cui la prostituzione è legale. Hof sta cercando operatrici nel settore del meretricio.
Un recente episodio di cronaca è venuto in questi giorni a documentare, se ancora ce ne fosse bisogno, i buoni motivi dell’ondata di risentimento anti-giacobino di cui recentemente dicevamo. Ci riferiamo al linciaggio morale di cui è vittima il conduttore di una trasmissione su Radio Maria, padre Giovanni Cavalcoli, accusato di aver detto che il terremoto di queste settimane nell’Appennino umbro-laziale-marchigiano sarebbe un “castigo divino” per l’introduzione in Italia delle unioni civili tra omosessuali. Qualcosa che egli non ha affatto detto, come chiunque ha potuto verificare con le proprie orecchie riascoltando la trasmissione fino a pochi giorni fa raggiungibile sull’archivio telematico dell’emittente, che è stata ovviamente cancellata, ma è rintracciabile ancora sui social. Della vicenda i nostri lettori sono peraltro già bene informati.
Oggi inizia la Novena a San Giuseppe Moscati-
A partire dal 24 agosto di quest’anno l’Italia è stata colta da una serie di violente scosse sismiche, che dopo due mesi, non accennano a diminuire. Le scosse, secondo i sismologi, sono state migliaia, di intensità e magnitudine diversa. Fino ad oggi hanno provocato un numero limitato di vittime, ma gravi danni alle chiese e agli edifici pubblici e privati, privando dei loro beni e delle loro case decine di migliaia di italiani. La scossa del 30 ottobre, la più grave dopo quella del 24 agosto, si è avvertita in tutta Italia, da Bari a Bolzano e ha avuto il suo simbolo nel crollo della cattedrale di Norcia. La notizia della distruzione della Basilica ha fatto il giro del mondo. Della chiesa sorta sulla casa natale di san Benedetto rimane solo una fragile facciata. Tutto il resto è scomparso in una nuvola di polvere. Molti mass media, come l’americana Cnn, hanno sottolineato il carattere simbolico dell’evento, scegliendo, l’immagine della cattedrale crollata per l’homepage dei loro siti.
Qualche tempo fa ho avuto il privilegio e la grazia di essere invitato in una Certosa, quel luogo dove alcuni uomini, seguendo l'esempio dei padri del deserto, cercano incessantemente Dio unendo la vita eremitica a quella cenobitica. Una scelta di vita radicale; come radicale è la clausura che si vive in questo luogo e come radicale è il fascino che promana da questa vita.
Il caso Cavalcoli-Radio Maria ha fatto emergere il tema del castigo divino, non soltanto relativo alle catastrofi naturali ma anche in rapporto alla Misericordia. Come si scriveva ieri, per certi ecclesiastici ormai è la stessa parola castigo che va cancellata, ma è un concetto biblico che non è lecito censurare. Cogliamo perciò l'occasione di questa polemica per riproporre l'insegnamento della Chiesa su questo tema.
“Confermo tutto quello che ho detto sul terremoto. Scusarmi? E di che cosa? Piuttosto dovrebbero rettificare e chiedere perdono quelli che hanno rivalutato l’eretico Lutero.” Lo dice il teologo domenicano Giovanni Cavalcoli, finito nell’occhio del ciclone per le sue affermazioni a Radio Maria sul terremoto e relativo castigo divino. Dichiarazioni che hanno causato la ” scomunica” vaticana da parte della Segreteria di Stato.
Dallo scorso mercoledì 2 novembre, il Vaticano ospita il terzo Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari. Oltre 170 delegati di 65 paesi del mondo si sono riuniti a Roma per dialogare sul diritto alla terra, alla casa e al lavoro. L’obiettivo? “Dare ai poveri, ai movimenti di base, la possibilità di conoscersi e dialogare, per divenire essi stessi protagonisti di quel cambiamento che tutti auspichiamo”, secondo quanto ha detto il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, durante l’apertura dell’incontro. “Papa Francesco ha detto di voler piantare la bandiera dei movimenti popolari in Vaticano”, ha affermato Turkson. Ma cosa significa? A prima vista sembra una bella idea di integrazione, molto allineata con l’invito del pontefice di creare una Chiesa che guardi alle periferie. Invece bisogna approfondire e guardare oltre le parole. Soprattutto quando si tratta di un evento a sfondo più politico che pastorale. Non a caso, Juan Grabois, uno dei pilastri degli incontri, ha dato istruzioni ai delegati partecipanti di non parlare con i giornalisti, perché “manipolano le cose che diciamo”, come si può vedere nel video fatto in diretta su Facebook.
Il 19 settembre 1846 nel sud-est della Francia, in una regione delle Rhône-Alpes, nel dipartimento dell’Isère, all’interno dell’antica provincia del Delfinato, in un villaggio denominato La Salette, la SS. Vergine apparve a due ragazzi che portavano a pascolare le loro mucche. Si chiamavano Massimino Giraud e Melania Calvat , di rispettivamente 11 e 14 anni. La Signora apparve in lacrime seduta sopra un sasso e, dopo essersi alzata in piedi, affidò loro un messaggio con l’incarico di «farlo sapere a tutto il suo popolo». Era vestita come le donne di quel villaggio: un abito che le scendeva fino ai piedi, uno scialle, una cuffia sulla testa, un grembiule annodato attorno ai fianchi. La cuffia, l’orlo dello scialle e i piedi erano ornati da ghirlande di rose. Accanto alle rose dello scialle era visibile una pesante catena, mentre al petto portava un crocifisso con ai lati un paio di tenaglie e un martello.
Debbo mio malgrado rinunciare a pronunciarmi sulla tesi – che avrebbe trovato spazio sulle frequenze di Radio Maria – secondo cui le scosse di terremoto di questi giorni sarebbero state, in qualche misura, provocate dalle unioni civili; non lo posso fare per il semplice fatto che di un’affermazione simile non c’è traccia né nell’audio della trasmissione oggetto di scandalo né, chiaramente, nella trascrizione dello stesso. Trascrizione dalla quale emerge qualcosa di diverso: un ascoltatore dell’emittente formula una domanda abbastanza chiara («le catastrofi naturali come il terremoto, possono essere una conseguenza di un popolo, di un legislatore che fa delle leggi contrarie?») cui segue, da parte del frate conduttore, una risposta molto cauta, nella quale comunque l’associazione causale tra nozze gay ed eventi sismici, semplicemente, non esiste.
E alla fine toccò anche a Radio Maria entrare nel mirino dei nuovi giudici implacabili che puniscono inesorabilmente quanti non si sottomettono alla dura legge della Misericordia. Fatto senza precedenti, è stato addirittura il numero 2 della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, a intervenire pesantemente per ammonire Radio Maria a «correggere i toni del suo linguaggio e conformarsi di più al Vangelo e al messaggio della misericordia e della solidarietà propugnato con passione da papa Francesco specie nell’anno giubilare». Parole che sono pietre per una emittente che, pur di dimostrare fedeltà agli indirizzi pastorali di papa Francesco, ha eliminato dalla conduzione diversi collaboratori di peso. Ma cosa avrà combinato il buon padre Livio Fanzaga per meritare questa reprimenda?
In molti in questi giorni hanno parlato della distanza che separa noi cattolici su Eucaristia, Confessione, Ordine Sacro, mariologia, ecclesiologia, rapporto tra Stato e Chiesa. Sono temi di enorme rilevanza che lascio volentieri ad altri più esperti di me. Ritengo sia doveroso per ogni credente aprirsi al confronto, collaborare con tutti quando si tratta di attuare opere buone, tuttavia non si può dialogare se non avendo chiare le rispettive posizioni perché l'unità è possibile solo a partire dalla condivisa disponibilità a lasciarsi conquistare dalla verità. Da oltre dieci anni mi occupo di vita e di ciò che il cardinale Ratzinger definì "la prosecuzione dell'utero materno", la famiglia. Di tutto questo che cosa ne pensano i luterani, non come singoli, ma come membri di una comunità religiosa? Rispondere a questa domanda mi pare possa essere presupposto necessario al cammino ecumenico. Per i luterani il matrimonio è un vincolo di affetto la cui indissolubilità non già costituisce una realtà, ma è piuttosto un semplice ideale. Essi dunque ammettono il divorzio e la possibilità di contrarre una, due, tre, o settanta volte sette nuove nozze, purché sempre precedute dal pentimento.
Radio Maria smentisce l'Espresso: a parlare è stato un collaboratore, non padre Livio.
“Pastori del gregge di Cristo” che “si sono spesi, donati e sacrificati per la salvezza del popolo a loro affidato” e che “hanno annunciato il Vangelo”, sforzandosi “di amare tutti, specialmente i poveri, gli indifesi e i bisognosi di aiuto”. Francesco prega per i cardinali e i vescovi “che hanno concluso la loro giornata terrena nel corso degli ultimi dodici mesi”, mentre celebra all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana la messa in loro suffragio.
Presenti alla celebrazione nella Cattedrale di Scutari i vescovi e membri del Ccee, accompagnati dal presidente Bagnasco
A Spelonga, borgo marchigiano colpito dal sisma, la popolazione chiede il recupero di un drappo turco che i loro antenati portarono da Lepanto nel 1571 come trofeo di guerra
Nella notte tra il 21 e il 22 ottobre un sacerdote, don Joseph Mulimbi Nguli, 52 anni, è stato ucciso in Africa, nella Repubblica Democratica del Congo. Era il vicario della parrocchia di San Martino di Katuba, un comune di Lubumbashi, capoluogo dell’Alto Katanga. Degli sconosciuti gli hanno teso un agguato mentre stava rientrando a casa e lo hanno ferito a morte con un colpo di Kalashnikov. Padre Joseph è il secondo sacerdote ucciso in Congo quest’anno. Il 20 marzo era toccato a padre Vincent Machozi, freddato da soldati governativi in un villaggio vicino a Butembo, nel Nord Kivu, mentre partecipava a un incontro di capi tradizionali nel centro sociale Mon Beau Village.
Che tra cattolici e luterani sia molto più quello che unisce che non quello che divide, è stato il leit-motiv della visita di Papa Francesco a Lund il 31 ottobre. È uno slogan che è stato ripetuto in ogni discorso ufficiale, dal Papa e dai rappresentanti del mondo luterano. Però nessuno è entrato effettivamente nei dettagli specificando concretamente quali siano i punti di unità. La visita del Papa a Lund non voleva essere certo un incontro teologico, è stato un gesto di apertura e disponibilità al dialogo che, in continuità con quanto già fatto dai suoi predecessori, aveva soprattutto un valore di riconoscimento reciproco. Già con il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo, e con quello di Mosca, Kirill, aveva fatto più o meno lo stesso. Non sorprende quindi che non si sia entrati nel dettaglio di certe affermazioni.
Sono appena 400 in tutto il mondo. Troppo pochi per il super lavoro a cui sono chiamati. Così l’Associazione Internazionale Esorcisti che si è data appuntamento lo scorso 23 ottobre a Roma per il tradizionale convegno, ha lanciato l’allarme: «Servono nuovi esorcisti». L’appello è stato raccolto dal mensile di apologetica il Timone che ha dedicato all’Emergenza Esorcisti la storia di copertina dell’ultimo numero di novembre del mensile in distribuzione agli abbonati e in vendita nelle parrocchie e nelle librerie cattoliche.
Cronache che fino a ieri ci si poteva aspettare di leggere in Paesi come la Cina o il Pakistan giungono ormai sempre più frequenti anche dagli Stati Uniti. L’ultimo caso, degno di ogni regime che si rispetti, si è verificato nello Stato della Georgia che ha chiesto a un pastore protestante la consegna dei sermoni domenicali (pronunciati fra le mura della chiesa) e persino della sua Bibbia. Bisogna premettere che Eric Walsh, predicatore avventista e considerato un leader nel campo dell’amministrazione sanitaria, aveva già lavorato per il governo federale. Laureato in medicina con un dottorato in salute pubblica, era diventato così noto per le sue doti che nel maggio del 2014 era addirittura stato chiamato a far parte del Comitato consultivo del presidente Barack Obama. Senza nemmeno far passare un mese, però, quando la sua attività di predicatore era giunta alle orecchie dell’amministrazione governativa, anche grazie ai video dei suoi sermoni pubblicati su YouTube, Walsh era stato licenziato. Non solo, perché prima di farlo, come a voler mettere le cose in chiaro, i membri del comitato presidenziale erano stati convocati per visionare insieme il filmato in cui il pastore criticava il cosiddetto matrimonio fra persone dello stesso sesso. Nei suoi discorsi, anche in veste di medico, ricordava che fino agli anni Settanta l’omosessualità era persino considerata dalla medicina un disturbo psicologico e che poi la militanza Lgbt di alcuni psicologi era riuscita a farla depennare dal manuale delle malattie diagnostiche (Dms).
Nel 2011 Kevin Becker è caduto dal secondo piano di un’abitazione che condivideva con un paio di compagni di college, fratturandosi il cranio in cinque punti e danneggiando ogni lobo del suo cervello. Dopo un intervento d’emergenza è rimasto stabile ma senza reagire per nove giorni. I medici pensavano che non sarebbe sopravvissuto, e che se lo avesse fatto avrebbe riportato gravi deficit cognitivi. Meno di tre settimane dopo l’incidente è stato accompagnato in sedia a rotelle alla porta dell’ospedale, si è alzato, si è messo la borsa sulla spalla e ha camminato fino alla macchina… lanciandosi una palla da football con il fratello. Non è usuale.
Negli Stati Uniti, una causa apparentemente secondaria intentata da un'organizzazione umanitaria contro il Dipartimento della Sicurezza Interna, ha svelato un po’ di altarini dell’amministrazione Obama. Si scopre, infatti, che il governo federale mantiene un segreto impenetrabile sull’identità di organizzazioni terroristiche che potrebbero essere infiltrate fra i rifugiati siriani. Ma soprattutto: che sono pochissimi i cristiani siriani accettati in territorio statunitense, mentre quasi tutti sono musulmani. E questo, anche agli occhi di un giudice federale, appare come un’inspiegabile politica che ha il sapore di una discriminazione religiosa.
Come già ricordato da queste colonne, il disegno di legge sul cyberbullismo attualmente all’esame in Parlamento ricomprende anche gli atti cosiddetti omofobici (clicca qui). Questo disegno di legge risponde in modo esatto alle indicazioni fornite dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). Infatti nel maggio di quest’anno l’Unesco ha pubblicato un report dal titolo “Fuori all’aria aperta. Le risposte del settore educazione alla violenza basata sull'orientamento sessuale e sull'identità ed espressione di genere”.
Le catechesi dei 10 comandamenti di don Fabio Rosini in tutta Italia (con altri sacerdoti).
Il nuovo libro di Don Fabio Rosini, in uscita il 10 novembre 2016...
La storia di una mamma-coraggio che ha lasciato l'ospedale per vivere le ultime settimane della sua vita con la figlia e il marito.
Una delle lettere più dolci che io abbia mai ricevuto me l’ha mandata un signore chiedendomi di pregare per sua moglie, recentemente scomparsa. Mi ha spiegato che la famiglia di sua moglie veniva da un ambiente protestante e non seguiva la pratica cattolica della preghiera per i defunti. Voleva che io pregassi per la sua anima, sapendo che la sua famiglia non l’avrebbe fatto. La sua lettera mi ha ricordato di quando, diversi anni fa, morì mia nonna. Sua cognata, una battista del Sud davvero pia e gentile, mi disse di aver pregato per mia nonna ogni giorno, quando era in ospizio. La ringraziai per la sua gentilezza e lei rispose che da quel momento avremmo potuto finalmente smettere di pregare per lei, dato che era “un angelo in cielo”. Capii dove volesse andare a parare. Se le avessi detto che, al contrario, in quel momento mia nonna aveva ancora più bisogno delle nostre preghiere, mi avrebbe fraintesa. Posso dunque comprendere che quel vedovo desideri che quante più persone preghino per sua moglie, dato che in famiglia non l’avrebbe fatto nessun altro.
Ecco le 4 specialità che si producono nelle zone colpite dal sisma, che si possono acquistare in supermercati e punti vendita in Italia.
Nella seconda parte dell’intervista a mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, ZENIT ha voluto approfondire i contenuti del suo libro “Maria di Nazaret da conoscere e amare” (LEV) affinché si possa meglio apprezzare da vicino Maria e la sua piena umanità.
La relazione conclusiva di Salvatore Martinez, al termine di quattro giorni a Rimini d’intensa fratellanza e di autentica esperienza formativa e comunitaria
Un appuntamento atteso tutto l'anno dai satanisti. Riti e sacrifici animali che la notte di Halloween registrano un grande incremento con i seguaci di Satana pronti a uccidere cani, gatti ed altri animali domestici da sacrificare al diavolo. Una sitazione che conoscono bene le guardie zoofile Earth che dalle 22:00 dello scorso 31 ottobre sino all'alba del mattino successivo hanno pattugliato le aree verdi della Capitale dove nel corso degli anni sono stati trovati i segni dei riti satanici.
Qui un ritratto, anche se di alcuni anni fa, di Eva Brunne, attuale vescova di Stoccolma, prima donna apertamente lesbica a raggiungere la carica episcopale in una Chiesa luterana storica e prima donna vescovo in Svezia a vivere in una unione civile. Di seguito invece un ritratto di Tanja Bergkvist, tratta dal blog «Nonno Franco a Stoccolma»: «Una blogger svedese, Tanja Bergkvist, si domanda fino a che punto la follia gender possa arrivare in Svezia. Così crea un video che ha avuto così tanto eco da esser intervistata dai media locali.
Mi chiamo Nick Vujicic, ho 25 anni (oggi 34 ndr) e vivo in Australia. Sono nato privo di arti e i dottori non hanno saputo fornire alcuna spiegazione medica per questo “difetto” di nascita. Come immaginerete, questo mi ha portato ad affrontare molti ostacoli e sfide. “Considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”… Come si fa a considerare il nostro dolore, le nostre sofferenze e le nostre lotte “una grande gioia”!? I miei genitori, essendo cristiani (e mio padre anche pastore di una chiesa), conoscevano bene questo versetto. Ma la mattina del 4 dicembre 1982 a Melbourne, le ultime parole che venivano in mente ai miei genitori erano: “Gloria a Dio!" Il loro primogenito era nato senza né braccia né gambe! Non c’erano state avvisaglie e neppure il tempo per prepararsi. I dottori erano altrettanto scioccati e non avevano risposte da darci! Ancora oggi non esiste una spiegazione medica di quanto è accaduto e mio fratello e mia sorella sono nati sani come la maggioranza degli altri bambini. Tutta la chiesa provò una grande tristezza per la mia nascita e i miei genitori ne furono totalmente devastati. Ognuno chiedeva: “Se Dio è un Dio d’amore, perché mai permette una cosa così bruttae oltretutto a credenti consacrati?” Mio padre credeva che non sarei sopravvissuto a lungo, ma le analisi rivelarono che ero un bambino sano, anche se mi mancava qualche arto…
Sismologo e benedettino, per Padre Martino Siciliani questi sono giorni di prova. La Basilica di Norcia a lui tanto cara è crollata durante la scossa delle 7.40 di domenica, ma nel frattempo, il suo essere esperto di terremoti lo costringe a frenare l’emotività e a guardare i freddi numeri: gli unici che possano dare un qualche riferimento a quanto sta accadendo in Umbria e Marche in questi giorni.
Il leader del Family Day Massimo Gandolfini si appresta a vivere l’ultimo mese che ci separa dal Referendum del 4 dicembre con la consapevolezza di aver sfruttato tutte le occasioni che gli sono state date per far comprendere all’elettore la necessità di votare No. Così ad un mese dal voto in questa intervista alla Nuova BQ annuncia gli ultimi due eventi che saranno il riassunto del lavoro svolto in questi mesi dai Comitati delle famiglie per il No: un convegno pubblico e un evento di piazza.
«Sull’ordinazione delle donne l’ultima parola, chiara, è stata quella di San Giovanni Paolo II, e questa rimane». Così ha risposto Papa Francesco alla domanda sulla possibilità di ordinare donne prete che gli è stata posta nella consueta conferenza stampa sull'aereo di ritorno dal viaggio apostolico in Svezia. E sull'accoglienza dei migranti ha parlato di prudenza per una autentica integrazione.
Meditazioni sul Purgatorio per il mese di novembre.
Meditazioni del mese di Novembre, mese della Madonna della Medaglia Miracolosa.
Tutto il corpus dei fenomeni che informa l’itinerario spirituale di Natuzza Evolo, la mistica calabrese della quale oggi ricorre l’anniversario della morte, richiederebbe un’approfondita analisi. Mentre lasciamo ogni giudizio alla Chiesa, che ha già avviato la causa di beatificazione, segnaliamo che di molti fenomeni (richieste di consigli dai fedeli per le più diverse occasioni, colloqui con Gesù, con la Madonna, i Santi e gli Angeli, ecc.) scrive Valerio Marinelli, il più autorevole e documentato biografo di Natuzza Evolo.
Oggi contempliamo il mistero della comunione dei santi del cielo e della terra e di tutti i defunti. Noi non siamo soli, ma siamo avvolti da una grande nuvola di testimoni: con loro formiamo il Corpo di Cristo, con loro siamo figli di Dio, con loro siamo fatti santi dello Spirito Santo. Gioia in cielo, esulti la terra! In Paradiso innumerevoli santi e tutti i defunti intercedono per noi presso il Signore, ci accompagnano nel nostro cammino verso il Regno, ci spingono a tenere fisso lo sguardo su Gesù il Signore, che verrà nella gloria in mezzo ai suoi santi. La liturgia di questi due giorni ci invita a condividere il gioia celeste dei santi, a gustarne la gioia. I santi non sono una piccola casta di eletti, ma una folla senza numero, verso la quale la liturgia ci esorta oggi a levare lo sguardo. In tale moltitudine non vi sono soltanto i santi ufficialmente riconosciuti, ma i defunti battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina. Della gran parte di essi non conosciamo i volti e nemmeno i nomi, ma con gli occhi della fede li vediamo risplendere, come astri pieni di gloria, nel firmamento di Dio.
Francesco presiede nella Cattedrale di Lund l’incontro di preghiera con i luterani. L’invito ad andare oltre le controversie per difendere la dignità di ogni persona e ricucire le ferite del passato
«I più grandi riformatori sono i santi», aveva detto lo scorso 13 ottobre papa Francesco parlando ai partecipanti al pellegrinaggio luterano ricevuti in Aula Nervi. È giusto ricordare questa affermazione oggi, festa di Tutti i Santi, e all’indomani dell’incontro del Papa con il mondo luterano, perché aldilà di tutte le disquisizioni e i gesti di politica ecclesiale, dice l’unica cosa che conta: essere santi. «Ciascuno di voi è chiamato a essere santo», aveva detto Santa Teresa di Calcutta al Meeting di Rimini nel 1987, ed è questo il senso della festa di oggi. La santità non è una specialità riservata a pochi eletti, ma la chiamata per tutti. Il santo è l’uomo vero, perché si immedesima con Gesù, vero uomo perché vero Dio: «Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me», dice san Paolo (Gal 2,20).
Che cosa fareste se vostro figlio vi ripetesse in continuazione che lui è un gatto e che vuole essere trattato come tale? Si spera che per un po’ lo lascereste giocare senza prenderlo troppo sul serio. E, qualora la cosa si facesse ossessiva, vi rivolgereste prima a qualche altro genitore, parente, amico, insegnante, prete e poi magari a uno psicologo infantile. E’ verosimile credere che mediamente ogni genitore si comporterebbe più o meno così. Ma allora perché cresce il numero dei bambini assecondati quando comunicano a mamma e papà di essere quello che non sono, ossia persone del sesso opposto? E perché, in questo caso, se un adulto consultasse un esperto potrebbe facilmente sentirsi dire che “suo figlio è nato così”?
Con la nuova messe di membri appartenenti alla congregazione del Culto divino il cardinale Sarah sembra essere ancora più solo nel portare avanti la sensibilità liturgica della riforma della riforma e la vicinanza alle istanze liturgiche portate avanti da Ratzinger. Eccellenti ritorni e ingressi di peso di orientamento ben diverso da quello del cardinale prefetto.
Nell’intervista del 28 ottobre sulla Civiltà Cattolica in vista del viaggio a Lund per l’inizio del cinquecentesimo anniversario della Riforma, Papa Francesco, alla domanda «Che cosa la Chiesa cattolica potrebbe imparare dalla tradizione luterana?», risponde a tamburo battente: «Mi vengono in mente due parole: “riforma” e “Scrittura”». La Nuova BQ ha già commentato la categoria “riforma”, aggiungendo qualcosa - ma molto poco - su “Scrittura” perché questa categoria sembra più condivisibile. E invece è più insidiosa di “riforma”.
Nelle ultime settimane, come consuetudine da diversi anni a questa parte, siamo stati investiti dalla messa in mostra di zucche vuote, streghe in miniatura, amuleti, pipistrelli... oggetti che è oramai possibile trovare anche nelle scuole. Accanto a questo, non è raro sentire bambini e genitori affermare di essere in vacanza perché "è Halloween", a scapito delle ricorrenze cattoliche dei Santi e dei Morti. Anche questo è un triste segnale circa la perdita d'identità, intrinsecamente cristiana, dell'Europa.
Siamo ancora tutti sotto l’impressione delle scene drammatiche che sono apparse in televisione ieri mattina, e non per la prima volta in questo periodo. I servizi televisivi concitati, interviste a sindaci disperati per la sorte dei propri paesi, immagini di gente in fuga e in lacrime e di desolanti macerie. Fa particolarmente impressione il fatto che i crolli più estesi riguardino soprattutto le chiese, e si sa che questo dipende da ragioni architettoniche e da inevitabile carenza di manutenzione, per ovvi motivi visto che, specie nel centro sud, ci sono tante chiese e pochi soldi.
Michele Pavanello è un giovane cantautore che, nella galassia della christian music italiana, è stato uno degli ultimi, in ordine temporale, a far uscire un proprio CD. Da poco più di un mese, infatti, è possibile ascoltarlo nel suo Vento Caldo. Michele è un vero musicista, ha studiato al conservatorio fin dall’età di nove anni, cimentandosi con il violoncello e il pianoforte. Poi ha iniziato a suonare il blues in alcune band. Una vera e grande passione per la musica, la sua.
José Antón Gómez, Antolín Pablos Villanueva, Juan Rafael Mariano Alcocer Martínez, Luis Vidaurrázaga Gonzáles furono uccisi durante la Guerra civile del 1936. La loro colpa? Seguire Cristo
Oltre 5.000 animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo riuniti a Rimini affinchè il carisma assuma un cammino comunitario
Che cosa fareste se vostro figlio vi ripetesse in continuazione che lui è un gatto e che vuole essere trattato come tale? Si spera che per un po’ lo lascereste giocare senza prenderlo troppo sul serio. E, qualora la cosa si facesse ossessiva, vi rivolgereste prima a qualche altro genitore, parente, amico, insegnante, prete e poi magari a uno psicologo infantile. E’ verosimile credere che mediamente ogni genitore si comporterebbe più o meno così. Ma allora perché cresce il numero dei bambini assecondati quando comunicano a mamma e papà di essere quello che non sono, ossia persone del sesso opposto? E perché, in questo caso, se un adulto consultasse un esperto potrebbe facilmente sentirsi dire che “suo figlio è nato così”?
Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi.
Già nell'Enchiridion indulgentiarum di Paolo VI troviamo infatti tre concessioni di indulgenze di carattere generale, particolarmente interessanti. Si, concede l'indulgenza parziale al fedele che: 1. Nel compiere i suoi doveri e nel sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio, aggiungendo, anche solo mentalmente, una pia invocazione; 2. con spirito di fede e con animo misericordioso, pone se stesso o i suoi beni a servizio dei fratelli che si trovino in necessità; 3. in spirito di penitenza, si priva spontaneamente e con suo sacrificio di qualche cosa "lecita". In questa nuova edizione è stata inserita una quarta concessione generale a chi dà una pubblica testimonianza della propria fede in determinate circostanze della vita di ogni giorno, quali la partecipazione frequente ai sacramenti, l'inserimento nelle forme comunitarie di espressione della fede e dell'apostolato, l'annunzio, con la parola e con le opere, della salvezza cristiana a chi è lontano dalla fede. L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per quei peccati che, in quanto alla colpa, sono già stati rimessi al fedele per mezzo della Chiesa. L’indulgenza è parziale quando libera in parte, mentre è plenaria quando libera totalmente dalla pena temporale dovuta ai peccati. Le indulgenze possono essere applicate sia ai vivi sia ai defunti.....
Appena sulla soglia di casa, veniamo sorpresi dalle notizie sul nuovo terremoto. Cosa c'entra con questo nuovo dramma quanto abbiamo udito e vissuto nei giorni degli esercizi spirituali? La fede cristiana non è un recinto nel quale rifugiarsi, un lago o una laguna dove andare a pescare il pesce per la cena. La fede non è un buco in cui consolarsi senza procurarsi troppo danno.
Veniva dalla città di Qaraqosh. Ovvero proprio da uno dei centri cristiani della Piana di Ninive appena liberati dall'Isis nell'offensiva che l'esercito iracheno e i peshmerga curdi stanno portando avanti per la riconquista di Mosul. Anche Nazar Elias Al-Qas-Musa, siro-cattolico di 47 anni, sposato e padre di cinque figli, l'aveva lasciata nell'estate di due anni fa, quando i jihadisti erano arrivati a Qaraqosh imponendo ai cristiani locali la scelta tra partire in fretta lasciando tutto dietro di sé oppure morire. Solo che lui - a differenza della maggioranza degli altri esuli della Piana di Ninive - non aveva preso la direzione nord-est, verso Erbil e la regione del Kurdistan. Con la sua famiglia aveva scelto di trasferirsi a sud, nell'area irachena a maggioranza sciita: era andato a Bassora, la grande città portuale che è anche il centro dell'industria petrolifera irachena; e qui aveva provato a ricostruirsi una vita aprendo un piccolo negozio di alimentari. Non aveva però fatto i conti con gli altri fondamentalisti, quelli sciiti, che l'altra sera l'hanno ucciso a sangue freddo sulla pubblica via. La sua colpa? Tra gli articoli che vendeva c'erano anche gli alcolici.
Nove delle 12 donne africane per ospitare le quali era stato sequestrato l’ostello di Gorino sono nigeriane. Quattro hanno raccontato di essere scappate per salvarsi la vita: Esther, 22 anni, perché suo marito la voleva uccidere, Elle, 20 anni, per via di gravi problemi famigliari legati a un prestito non restituito (suo nonno ha ucciso suo padre), Dooshena, 20 anni, perché maltrattata da uno zio e Abideni, 35 anni, perchè minacciata di morte per qualche ragione che sembra non abbia ancora spiegato.
Il 31 di ottobre lascia perdere le zucche vuote e festeggia con i Santi. Buona festa di tutti i Santi!!!
A partire da questa domenica alle 21.00 andrà in onda un nuovo programma condotto dal giornalista Riccardo Caniato che, partendo dalla sua testimonianza, legge e commenta alla radio i fatti salienti di Medjugorje. Un appuntamento da non perdere in onda ogni domenica alle 21.00 con replica il lunedì alle 16.00.
Servono garanzie internazionali tali da escludere il ripetersi di vicende come quella che ha avuto per protagonista l’Isis
Come si è arrivati a questo punto? Non si tratta di difendere Putin o il nazionalismo russo, ma di capire quali sono stati gli errori dell’Occidente
Nel 1630 nella località piemontese una devastante piena del torrente Maira si arrestò solo quando il parroco si recò lì insieme a dei fedeli in processione con l’ostensorio.
Uomini armati, in moto e a volto coperto, hanno aperto il fuoco contro Nazar Elias, uccidendolo a sangue freddo. Egli era fuggito due anni fa da Qaraqosh in seguito all’avanzata dello Stato islamico. Nel sud aveva aperto un negozio di alimentari che vendeva anche alcolici. A Baghdad esplode un negozio di alcolici. Patriarcato caldeo: norma liberticida che fa male “all’unità nazionale”.
«La convinzione della necessità di diventare cattolici è cresciuta lentamente, la decisione di compiere questo passo è arrivata piuttosto alla fine». A parlare è Ulf Ekman, il pastore pentecostale svedese che lo scorso marzo ha annunciato la sua conversione al cattolicesimo insieme alla moglie Brigitte. Una notizia dirompente perché Ekman, 64 anni, è stato – come ha detto di lui Stefan Gustavsson, segretario generale dell'Alleanza evangelica svedese – «il leader cristiano più dinamico e influente che abbiamo avuto in Svezia durante l'ultimo mezzo secolo». E una figura di grande prestigio in tutto il mondo pentecostale. La comunità che ha fondato, Livets Ord, o Word of Life in inglese, Parola di Vita, conta una scuola frequentata da un migliaio di alunni, diversi missionari attivi specialmente in Russia, Kazakistan e altre regioni ex sovietiche, nonché una Ong caritativa attiva in India. Ha dato vita alla più grande scuola di studi biblici dell’intera Penisola scandinava, i suoi libri sono tradotti in 60 lingue e i suoi sermoni televisivi hanno varcato i confini europei.
Un milione di firme entro il 9 dicembre prossimo per dire “no” al tentativo della Commissione Europea di sgretolare il concetto di famiglia aggirando per questo i trattati dell’Unione. In valore assoluto non sembra un traguardo impossibile in un’Europa che ha circa 508 milioni di abitanti, ma in effetti è la sfida di Davide contro Golia se si considerano le risorse che ha potuto raccogliere il Comitato di cittadini di diversi Stati membri che sta promuovendo la petizione .
“E’ andata bene”, sospira la signora anziana infreddolita in un cappotto striminzito non suo. In mano delle ciabatte che tremano insieme alle mani per il freddo e la paura che è ancora vibrante. “E’ andata bene, siamo vivi”, continua a ripetere alle telecamere. “Per fortuna”. Già, la fortuna. Quanto volte ci sentiamo di invocarla come protettrice delle nostre miserie umane. Dio nella sventura, per il resto c’è la Fortuna.
In Olanda c'è chi vuole ora dare la possibilità di venire ucciso legalmente anche a chi semplicemente è stufo della vita. È la proposta avanzata con lettera formale al Parlamento da parte dei ministri della Salute e della Giustizia. Il testo è ovviamente un pò meno diretto: il diritto a "terminare la propria esistenza" verrebbe concesso alle "persone che hanno l'opinione… che la loro vita sia completa". Evidentemente la restrizione della legge attuale alle sole persone affette da una malattia inguaribile sembra troppo limitante.
“ Ai genitori dei bambini e a tutti dico: non sta bene giocare col demonio e il satanismo, è pericoloso come avvicinare la benzina al fuoco.” Lo dice in questa intervista monsignor Basile Tapsoba, vescovo emerito del Burkina Faso, esorcista, attualmente impegnato nella diocesi di Ascoli Piceno.
Il postulatore della causa di beatificazione parla del “martirio” dello statista e accenna ad un intreccio con il Terzo Segreto di Fatima. Dirime poi le controversie, come l’atteggiamento dinanzi alla legge sul divorzio
Si chiama Anna Maria Sartini, pesarese, 67 anni, da anni soffre della sindrome di Sjogren: un virus infiammatorio di origine autoimmmunitario che interessa le ghiandole salivari e lacrimali provocando fatica e dolori articolari. La signora ha raccontato a un giornalista di un giornale locale nei minimi dettagli quello che appare come qualcosa di inspiegabile. Durante una messa del malato celebrata nella Chiesa del Porto la signora Sartini, donna di fede vissuta e praticata, ha percepito addosso a una signora che le è passata accanto un intenso profumo di fiori. Anche se la signora in questione, poi, ha giurato di non aver mai utilizzato profumi. Facile, pensare subito al profumo intenso di rosa che in molti riconducono alla figura di Padre Pio. E la Sartini, dopo essersi inginocchiata davanti la statua di Padre Pio, dice di aver “visto i suoi occhi sbattere” ritrovando lacrime e salivazione che non aveva più da oltre dieci anni. Da quel giorno la Sartini non fa più uso di medicinali.
Questo libro ripercorre la vita di Madre Teresa, al secolo Agnes Gonxhe Bo­jaxhiu, soffermandosi sui passaggi salienti sia della vocazione sia dell’opera delle Missionarie e dei Missionari della Carità a cui ha dato vita, per ispirazione divina. Con stile giornalistico rivivono in queste pagine gli incontri, le rivelazioni private e gli aneddoti più significativi, attingendo anche dagli scritti della Santa le riflessioni e i pensieri più folgoranti. Dopo il racconto dei miracoli che hanno permesso il riconoscimento della santità di Madre Teresa, ne completano il ritratto le parole con cui Giovanni Paolo II e Papa Francesco hanno accompagnato rispettivamente le cerimonie di beatificazione e di canonizzazione.
Di recente il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha sottoposto a revisione un proprio documento concernente la “Pianificazione familiare per il periodo 2008-2013”. Una sorta di bilancio per scoprire se le teorie malthusiane per calmierare la popolazione mondiale stanno avendo successo.
La scena del pullman con 12 donne e 8 bambini, immigrati irregolari, ricacciato indietro dal paese di Gorino, è stata sicuramente scioccante. Ma il linciaggio della popolazione di questa frazione di 500 anime, cui si è assistito ieri da parte di politici, giornali e tv ha dell’incredibile. Salvo rare eccezioni, non si è neanche tentato di capire, di ascoltare le ragioni di questa gente, ma si è passati direttamente alla gogna, trattati come fossero un gruppo del Ku Klux Klan, la vergogna dell’Italia. Soprattutto stupisce l’atteggiamento dei tanti giornalisti intervenuti, più attenti a distribuire patenti di immoralità e di indegnità che non di cercare di capire e spiegare cosa sta succedendo. Anche l’onesto lavoro di pescatori di vongole, in cui è occupata gran parte degli uomini del paese, è diventato occasione di disprezzo.
Il problema della politiche familiari dopo l’approvazione della Cirinnà è cosa piuttosto seria per chi è ancora interessato alla coerenza. Non con se stessi ma con le verità che la nostra coscienza si trova davanti e che riempiono la sua libertà politica. Tutti i vecchi cavalli di battaglia delle politiche familiari sembrano spuntati. Facciamo un esempio concreto di questi giorni. A Trieste la giunta di centro-destra ha approvato l’istituzione della Consulta della Famiglia e ora se ne sta occupando il Consiglio comunale. Lo aveva promesso in campagna elettorale e ora sta mantenendo, anche in segno di discontinuità con la maggioranza precedente. Un tempo, quando la famiglia si sapeva cosa fosse, chiedere la Consulta della Famiglia e impegnarvisi era un cavallo di battaglia dei cattolici. Nel recente passato, nei vari comuni italiani, simili organismi erano spesso presieduti da cattolici e l’associazionismo pro family cattolico vi era ampiamente rappresentato. Per opposti motivi, le giunte di sinistra stentavano a far decollare questi organismi consultivi di base, perché la loro posizione nei confronti della famiglia era molto diversa. Anche a Trieste, infatti, la cosa era stata congelata.
A pochi giorni dalla Commemorazione luterano-cattolica della Riforma protestante, (il prossimo 31 ottobre, infatti, Papa Francesco si recherà in Svezia per i 500 anni della riforma luterana), esce un libro dal titolo intrigante: Martin Lutero. Il canto del gallo della Modernità (Edizioni Scientifiche Italiane). Il testo esce anche in spagnolo presso la casa editrice Marcial Pons di Madrid. L'autore è il professor Danilo Castellano, allievo del filosofo cattolico Augusto Del Noce, già preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Udine. «Il presente lavoro», si legge nella Prefazione, «deliberatamente ignora le grandi questioni religiose poste da Lutero», anche se implicitamente ne tiene conto, e si concentra in modo originale su ciò che la Riforma «ha significato e significa sul piano etico, politico e giuridico». Un libro di uno studioso, capace di andare in profondità e offrire uno sguardo controcorrente. La Nuova BQ l'ha intervistato
Francesco ha incontrato la famiglia al termine dell’Udienza generale in Piazza San Pietro. Poi ha festeggiato il compleanno di Dea, bimba albanese di 9 anni, ospite delle Figlie della Carità a Mollas
La vicenda della mistica viareggina è stata presa in esame da studiosi internazionali che hanno rilevato le clamorose coincidenze tra le visioni e l’epoca di Gesù
Vangelo Lc 19, 1-10: Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Alla fine del mese di ottobre – periodo mariano per eccellenza assieme a maggio – papa Francesco ha raccomandato la recita della “preghiera del rosario”. Al termine dell’Udienza Generale odierna, al momento del consueto saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, il Santo Padre ha indicato questa “semplice preghiera mariana”, perché indichi ai giovani “la strada per interpretare la volontà di Dio” nella loro vita.
Con il titolo «Diari. Le apparizioni di Rosa Mistica a Montichiari & Fontanelle», Riccardo Caniato pubblica con la Ares, di cui è capo redattore, gli scritti – fino ad oggi inediti – di Pierina Gilli, la veggente di Montichiari (Brescia) che per anni e anni, dal 1946 fino alla morte, avvenuta nel 1991, ricevette continuativamente rivelazioni, con apparizioni e messaggi della Vergine (da lei definita Rosa Mistica), di Gesù (che spiegò alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla sua proclamazione), di santi come Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e i piccoli Giacinta e Francesco Marto, di Fatima. Il libro curato da Riccardo Caniato (già autore di testi di primaria importanza come «Maria alba del Terzo Millennio», «La Madonna si fa la strada», «Medjugorie, paradiso di sola andata», e, con Rosanna Brichetti Messori, «Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa»), racconta nel dettaglio la vicenda di Montichiari attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatisi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiese preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che avrebbe colpito la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna benedisse, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale.
«Carissimo, ogni giorno più comprendo qual Grazia sia esser Cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità non è vivere ma è vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere perché anche attraverso ogni disillusione dobbiamo ricordarci che siamo gli unici che possediamo la Verità, abbiamo una Fede da sostenere, una Speranza da raggiungere, la nostra Patria. E perciò bando ad ogni malinconia che vi può essere solo quando si perde la Fede. I dolori umani ci toccano ma se essi sono visti sotto la luce della Religione e quindi della rassegnazione non sono nocivi ma salutari perché purificano l’Anima delle piccole ma inevitabili macchie di cui noi uomini per la nostra cattiva natura spesse volte ci macchiamo. In alto i Cuori e sempre avanti per il trionfo del regno di Cristo nella società».
Esulta il competente assessore del Comune di Torino perché, in due soli anni, le cremazioni sono aumentate del 200 per cento. Si prevede che, tra non molto, si potrà arrivare alla situazione dell’Europa settentrionale, dove ormai il numero dei defunti inceneriti è superiore a quello degli inumati. Una prospettiva garantita ora in Italia da nuove disposizioni di legge, secondo le quali non è più necessario per la cremazione che il defunto abbia lasciato disposizioni in proposito: per lui può decidere il parente più prossimo. La soddisfazione particolare a Torino deriva dal fatto che il boom delle fiamme segna il successo di una campagna pubblicitaria del Comune. Si propagandava la cremazione con alcuni slogan (del tipo «l’anima non è bruciata») che intendevano rassicurare i cattolici che ancora esitassero. La Curia stessa non aveva dato parere negativo a quella pubblicità. Né, del resto, avrebbe potuto farlo, visto che il nuovo Codice di Diritto Canonico, al terzo paragrafo del canone 1176, così recita: «La Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».
Immagina che ti venga a trovare il presidente del tuo paese, che cammini per la tua strada e, senza averlo annunciato, venga a bussare alla porta di casa tua. Anche se non dovesse rispecchiare perfettamente il tuo orientamento politico, per il solo fatto di essere la massima autorità civile, lo rispetteresti, ti scuseresti per avere la casa in disordine e gli offriresti qualcosa. Se invece fossero i tuoi genitori a bussare, apriresti loro la porta e li faresti entrare, se dovessero voler mangiare qualcosa si servirebbero da soli e aprirebbero il frigorifero. Perché sono di casa, tra voi c’è molta confidenza. A meno che tu non abbia un rapporto distante con loro, molto probabilmente accoglierai con affetto la loro visita, e non con l’apprensione e il nervosismo che avresti se dovessi ricevere il presidente del tuo paese.Quando ci avviciniamo al Santissimo Sacramento dell’Altare, abbiamo due opzioni: trattarlo da presidente, oppure pensare a Lui come a nostro Padre. Gesù è stato con noi proprio per annullare le distanze.
Margaret Boemer era alla 16ª settimana della sua terza gravidanza quando, dopo aver fatto un’ecografia, i medici le hanno detto che la sua bambina aveva un tumore e dei problemi al cuore. Alla madre sono state date due opzioni: abortire o sottoporsi a un rischioso intervento fetale. La bimba soffriva di un tumore chiamato teratoma sacrococcigeo, che appare prima della nascita e cresce nel coccige del bambino. Il dottor Darrell Cass, chirurgo e co-direttore del Texas Children’s Hospital (Stati Uniti), ha spiegato alla CNN che si tratta del tumore più frequente nei bambini.
Un parere del Consiglio di Stato autorizza l’allestimento del presepe in luoghi pubblici, ma solo a determinate condizioni. La laicità sovrasta le tradizioni religiose?
Un docufilm e un volume sul giovane Servo di Dio Carlo Acutis saranno presentati in Vaticano, mercoledi? 26 ottobre, dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, il Centro Televisivo Vaticano, la Liberia Editrice Vaticana e Officina della Comunicazione. La presentazione delle due opere avverra? nel corso di una conferenza stampa convocata alle 12.30 presso la Filmoteca Vaticana (Palazzo San Carlo) alla quale interverranno monsignor Dario Edoardo Vigano?, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana; Nicola Gori, giornalista presso L’Osservatore Romano, autore del libro “Un genio dell’informatica in cielo. Biografia di Carlo Acutis”; Matteo Ceccarelli, regista del documentario “La mia autostrada per il cielo – Carlo Acutis e l’Eucarestia”. L’incontro sara? introdotto da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, produttori del documentario e amministratori di Officina della Comunicazione. Il progetto nasce con l’intenzione di raccontare la normalita? della vita del ragazzo Carlo Acutis, morto a soli 15 anni il 12 ottobre di dieci anni fa, per una leucemia fulminante, che fin in tenera eta? ha costruito un rapporto speciale con la fede e con l’Eucarestia. Gia? Servo di Dio, la storia della sua vita sta intraprendendo un cammino coraggioso verso la beatificazione.
A margine della presentazione in Sala Stampa vaticana dell’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede Ad resurgendum cum Christo, circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, il cardinale prefetto Gerhard Müller ha risposto ad alcune domande a ZENIT e altri colleghi della stampa.
Il Presidente in carica del Perù, il 21 ottobre 2016, ha pubblicamente conscrato la sua Patria al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, proponendosi ufficialmente di fare ogni cosa possibile per avvicinare il popolo e la Repubblica del Perù a Dio e ai suoi Comandamenti, chiedendo perdono per tutte le volte che fosse accaduto diversamente. Qui le 12 Promesse del Sacro Cuore e la Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria.
Lo rende noto il Patriarcato Latino di Gerusalemme riferendo che gli intrusi hanno oltraggiato le ostie, rubato le offerte, vandalizzato alcune statue
La Chiesa ricorda la memoria liturgica di Giovanni Paolo II nell’anniversario dell’inizio del suo pontificato. Il 22 ottobre 1978, papa Wojty?a fece storia con la sua celebre frase: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!” Giovanni Paolo II è stato anche un papa esorcista, odiato e temuto dal diavolo, secondo il famoso esorcista padre Gabriel Amorth. Fino all’inizio del suo pontificato, gli esorcismi venivano considerati una pratica “medievale” che stava scomparendo di fronte ai progressi della scienza psichiatrica e medica e della tecnologia. 400 anni dopo, il papa “venuto da lontano” realizzò un rito di esorcismo all’interno della Città del Vaticano, come ha documentato il giornalista David Murgia in una trasmissione della televisione dei vescovi italiani, TV2000.
Sette studentesse universitarie di Kirkuk (Iraq) ritengono che sia merito della Vergine Maria se si sono salvate dopo otto ore terribili nascoste sotto i propri letti mentre i combattenti dello Stato Islamico usavano la loro stanza come nascondiglio durante un assalto alla città avvenuto venerdì 21 ottobre. “La Vergine Maria era con loro”, ha riferito padre Roni Momika alla CNA il 23 ottobre. Il sacerdote, che svolge il suo ministero nei campi di rifugiati di Ankawa ad Erbil, nel nord dell’Iraq, era in contatto via telefono cellulare con due delle ragazze mentre si nascondevano sotto i letti. Le due giovani gli hanno riferito minuziosamente ciò che stava accadendo.
La nuova comunità dei Legionari di Cristo, si è ufficialmente insediata nella diocesi di Catania con la presa di possesso da parte di padre Luca Frontali L.C. delle due parrocchie di Santa Lucia e San Giuseppe in Ognina rispettivamente giovedì 20 e domenica 23 ottobre 2016. È stato mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania ha presentare ai fedeli rispettivamente nella chiesa di Santa Lucia e ieri, domenica 23 durante la Santa Messa delle 18, nella Chiesa di San Giuseppe in Ognina, la nuova comunità spiegando che padre Luca sarà parroco di entrambe le parrocchie, per motivi di diritto canonico coadiuvato in Santa Lucia, dal vicario padre Claudio Garcia e, nella chiesa di San Giuseppe, dai padri Miguel Cavallé e Arquímedes Sanchez. La nuova comunità risederà nella canonica della chiesa di San Giuseppe.
Giovinezza giovinezza. Si chiamava Elisabetta. Nata in un campo militare. Entrata in clausura a 21 anni. Morta in clausura a 26. Il 25 settembre 1984 Giovanni Paolo II la dichiarò beata. Il 16 ottobre 2016 papa Francesco l’ha proclamata santa. Per farla breve, nel profilo che ci offrono le consorelle Carmelitane Scalze di Bologna, le cose stanno così. «Elisabeth Catez nacque il 18 luglio 1880 nel Campo d’Avor presso Bourges in Francia e fu battezzata quattro giorni dopo. Nel 1887 la famiglia si trasferì a Digione; quello stesso anno le morì il padre. Nel 1894 emise il voto privato di verginità.
Si arricchisce di due nuovi capitoli la battaglia per la libertà religiosa e di espressione che sta interessando gli Stati Uniti, causata dall’approvazione di leggi che contrastano con le tutele garantite dal Primo emendamento della Costituzione e generano infinite dispute legali.
Comprendere The Young Pope non è facile. Bisognerebbe togliersi i cliché con i quali siamo soliti incasellare la figura del Papa. L’errore marchiano che molti giornali e commentatori hanno fatto al termine delle prime due puntate della serie di Paolo Sorrentino su Sky Atlantic, è stato quello di incasellarlo nelle categorie stantie di conservatore o tradizionalista. In realtà con questa manichea divisione non si è in grado di esprimere un giudizio sulla serie che sia davvero distaccato e privo di tifoserie. Chi accentuerà gli aspetti più conservatori di Pio XIII interpretato da un magnetico Jude Law resterà deluso, chi si aspetta che un Papa al cinema debba essere o un progressista rivoluzionario volemossebbene o un inetto rappresentante di un potere decaduto, non capirà mai a fondo lo sforzo che il regista napoletano ha voluto fare per raccontare la storia di Lenny Belardo, il primo Papa statunitense della storia della Chiesa.
Don Joseph Mulimbi Nguli, 52 anni, è stato assassinato a colpi di kalashnikov da alcuni sconosciuti che gli hanno teso un agguato. Lo riferisce l’agenzia Fides
Lo dice a 38 anni dall’inizio del pontificato di san Giovanni Paolo II, quando il papa polacco pronunciò le celebri parole: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo»
Abbiamo aspettato per molto tempo il verdetto della Chiesa prima di annunciare la notizia. Il segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Vaticano, il sacerdote della parrocchia della cattedrale di Andria e l’arcivescovo locale hanno certificato il miracolo che ha avuto luogo il 25 marzo 2016 davanti a migliaia di fedeli. Il miracolo si è manifestato nel giorno in cui coincidevano la festa dell’Annunciazione e il Venerdì Santo, un’occasione singolare. La spina della corona di Cristo conservata nella cattedrale di Andria ha iniziato a germogliare e sono apparse alcune macchie di sangue, secondo quanto ha confermato l’agenzia ANSA. La corona di Cristo era piena di spine affilate, molto dure e secche e che non manifestavano alcun segno di vita. È dunque comprensibile la sorpresa di fronte alla comparsa di nuovi germogli. Si tratta di un prodigio che si ripete ogni volta che il Venerdì Santo coincide con il 25 marzo. Il Venerdì Santo del 2016, la Sacra Spina ha iniziato a prendere vita esattamente alle 16.10.
Quando le distopie diventano realtà bisogna preoccuparsi. La proposta di due ministri olandesi di estendere l’eutanasia a chi ritenga di «aver completato la sua vita», ricorda molto da vicino quanto profetizzato da La morte moderna, il romanzo con cui nel 1978 lo svedese Carl-Henning Wijkmark immaginò un futuro in cui la dolce morte fosse intesa come il rimedio più efficace per sfatare quel «vecchio tabù che si chiama rispetto dell’esistenza umana».
Oggi inizia la Novena ai defunti.
Mons. Arborelius parla dell’entusiasmo per l’imminente visita di Papa Francesco e di una Chiesa in ascesa, nonostante rimangano pregiudizi anti-cattolici
Il problema dell’adesione cattolica alla marcia dei Radicali pone un problema importante, ossia se da parte cattolica si possa partecipare a tutte le iniziative sociali e politiche “umanitarie” oppure no. Nell’attuale fase di liquidità sociologica e pastorale molti ritengono di sì: i cattolici possono collaborare con tutti. La cosa, però, a ben vedere, fa problema.
In questa Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli, mettendo a servizio la propria saggezza e creatività
Appello del presidente per una nuova alleanza che rilanci il Santuario, dove negli ultimi anni si è registrato un sensibile calo di pellegrini per la crisi e il terrorismo
Giovedì 20 ottobre si è chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione di María Cecilia Perrín de Buide (1957-1985), laica argentina, madre di famiglia. In un atto al quale hanno partecipato le autorità ecclesiali di Bahía Blanca, la diocesi in cui ha vissuto questa donna che da bambina ha partecipato alle attività del Movimento dei Focolari, si è conclusa la tappa iniziale del processo, caratterizzata da una profonda ricerca a livello di documentazione.
La testimonianza di una band che affonda le proprie radici in Medjugorje, il cui frontman è nato grazie all'intercessione del Papa
Oggi ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, proclamato beato il 1 maggio del 2011 da Papa Benedetto XVI e innalzato all’onore degli altari soltanto tre anni dopo, il 27 aprile 2014 da Papa Francesco. Per festeggiare con voi lettori la festa del nostro amato santo abbiamo pensato di raccontare un aspetto più intimo e meno conosciuto della sua storia: il suo rapporto con Medjugorje, il suo esservi stato solo come “pellegrino del cuore”, non avendo mai potuto fisicamente visitare quel luogo per rispettare la lunga prassi della Chiesa chiamata ad esprimersi di fronte al manifestarsi di un evento prodigioso. Il libro “San Giovanni Paolo II e Medjugorje” (Shalom editrice) di mons. Dott. Eduard Pericic raccoglie le lettere private di Papa Giovanni Paolo II e alcune sue dichiarazioni non ufficiali ai singoli, ai gruppi ecclesiali, ai laici sull’importanza di Medjugorje. Egli non ha mai dichiarato ufficialmente il suo parere, rispettando la consuetudine della Chiesa, ma si è espresso privatamente al riguardo in moltissime occasioni.
In novembre arriverà anche in Italia il film franco-polacco Agnus Dei (nell’edizione francese, Les innocentes). Un film diretto da una donna, Anne Fontaine, e sceneggiato da altre due. Un film femminile, insomma, e al femminile, perché parla di donne. La protagonista è un medico francese che nel 1945 lavora con la Croce Rossa al rimpatrio dei feriti francesi in Polonia. Qui le tocca assistere, discretamente, alcune suore che sono state violentate dai sovietici e, perciò, sono rimaste incinte.
Quale tratto comune caratterizza il pontificato di Benedetto XVI e quello di Francesco? La radice teologica, e dunque anche pastorale, di entrambi è, e non poteva non essere, cristologica. Ma i due Sommi Pontefici la specificano con originalità personale, come risulta dai saggi del cardinale Gerhard Ludwig Müller riuniti in questo volume.
«In questo servizio al Popolo di Dio, san Giovanni Paolo II è stato il Papa della famiglia. Così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato, come il Papa della famiglia. Mi piace sottolinearlo mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia e con le famiglie». Così disse papa Francesco il 27 aprile 2014 nell’omelia della messa per la canonizzazione di san Giovanni Paolo II, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria.
«Venti, sessanta, cento anni… la vita. A che serve se sbagliamo direzione? Ciò che importa è incontrare Cristo, vivere come lui, annunciare il suo Amore che salva. Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo». Così parlava don Pino Puglisi, martire di mafia. E con le sue parole indicava una strada: quella della gioia del Vangelo, che riempie il cuore e la vita intera di coloro che incontrano e si lasciano afferrare da Gesù perché si sentono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo nasce e rinasce la gioia, perché attinge sempre alle sorgenti della grazia, della verità, della bontà, della bellezza divina. La gioia è il sentimento distintivo di chi vive del Vangelo e lo comunica agli altri, con il viso illuminato, sempre sereno, come accadde a don Puglisi fino alla morte.
La “pastorale vocazionale” non è “uno dei tanti settori dell’azione ecclesiale”, magari “un ufficio di curia”. È invece “molto di più: pastorale vocazionale è un incontro con il Signore!”. Così Papa Francesco, nel discorso pronunciato oggi al Convegno Internazionale di Pastorale vocazionale, in corso da mercoledì scorso in Vaticano, promosso dalla Congregazione per il Clero. Ai circa 250 presenti, il Pontefice ha offerto il passo evangelico della chiamata di Matteo per spiegare in cosa consiste la “pastorale vocazionale”. Per questo il Papa ha scelto come tema del Convegno il motto “Miserando atque eligendo”, che è anche il motto del suo pontificato, scelto da Bergoglio “facendo memoria degli anni giovanili in cui sentii forte la chiamata del Signore: non avvenne a seguito di una conferenza o per una bella teoria, ma per aver sperimentato lo sguardo misericordioso di Gesù su di me”.
Nel capoluogo piemontese si è svolto un evento interessantissimo: "Distinti animali", una rassegna di conferenze durata diversi giorni che ha visto protagonisti eterogenei: accademici di ogni scienza ed esponenti religiosi di ogni credo. L’iniziativa nasce nell’ambito di “Torino Spiritualità” che va in scena da 13 anni.
“Buffon? Io lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore, bestemmiare è una cosa brutta”: Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana un allenatore di lungo corso, Carletto Mazzone, fervente cattolico.
Non ci sono parole per esprimere l’amarezza che suscita la notizia della convinta ed entusiastica adesione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) alla Marcia per l'Amnistia, la Giustizia, la Libertà intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco, organizzata per il 6 novembre a Roma dal Partito Radicale Transnazionale Nonviolento e Transpartito, in occasione del Giubileo dei Carcerati. L’annuncio è anche stato portato a domicilio, a Radio Radicale, da don Ivan Maffeis, portavoce della CEI. Don Maffeis ha sottolineato come la decisione sia stata presa dal segretario generale monsignor Nunzio Galantino, che ha «informato» della decisione il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, il quale «condivide le finalità dell’iniziativa» (e le modalità?).
Nei primi sei mesi del 2016 in Italia ci sono state 14.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo certifica l’Istat facendo un bilancio della natalità al giro di boa dell’anno in corso. In totale da gennaio a giugno si sono registrati 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. In termini percentuali si tratta di un crollo del 6%, un tasso mai registrato in epoca recente anche se perfettamente in linea con il trend di denatalità imboccato dal nostro Paese da oltre 20 anni a questa parte. Il dato potrebbe anche peggiorare per la fine dell’anno, come avvenuto nel 2015, quando il calo a metà anno era solo del 2% per poi arrivare al 3% al computo finale dei 12 mesi.
Un musulmano si è convertito al cattolicesimo grazie a Benedetto XVI e al martirio di Padre Hamel, il prete francese sgozzato da due militanti dello Stato Islamico il 26 luglio scorso mentre celebrava la Santa Messa. Si tratta del giornalista e editorialista del Wall Street Journal Sohrab Ahmari (di origine iraniana), che ha annunciato la sua decisione di unirsi alla Chiesa cattolica. Ahmari ha spiegato recentemente il suo “viaggio da Teheran a Roma” in un articolo del Catholic Herald, ricordando che il suo itinerario di conversione è stato lungo e complicato ed, infine, “accelerato” dal sacrificio di Padre Hamel (la cui causa di beatificazione è stata recentemente avviata con procedura speciale da Papa Francesco).
L’impronta di un’ostia miracolosa resta impressa su un gradino in una chiesa di Roma. Siamo nell’anno 595 e la traccia di questa evento è ancora oggi visibile nella basilica di Santa Pudenziana, una delle più antiche chiese di Roma. Che risale all’epoca romana.
La sfida elettorale che l’8 novembre si concluderà con l’elezione del 45° presidente degli Stati Uniti è anche una battaglia fra due visioni del mondo contrapposte e inconciliabili. Da un lato Hillary Clinton, candidata del Partito Democratico, è una lucida sostenitrice dell’aborto; non a caso la Planned Parenthood, il più grande abortificio del mondo, ne appoggia appassionatamente la candidatura. Dall’altro Donald J. Trump, candidato del Partito Repubblicano, è un uomo molto chiacchierato e non certo famoso per essere un idealista; nondimeno è capace d’impegni politici precisi a favore del diritto alla vita. Come questo suo breve ma inciso articolo pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso con il titolo My vision for a culture of life e letteralmente ignorato dalla stampa.
Angela Monachese, pugliese, poco più che quarantenne, filosofa e teologa, dopo aver conseguito il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università dell’Italia Meridionale ed essersi trasferita a Roma si dedica allo studio del «Bello» come riflesso di Dio tanto da dedicare all’argomento un libro, La bellezza nel pensiero di Tommaso d’Aquino, (ed. Armando). La Nuova BQ l'ha intervistata per sapere cosa l’ha spinta a scrivere, oggi, un saggio su questo tema.
Il grande imbroglio della legge sulle Unioni Civili, altrimenti detta Cirinnà, si arricchisce di un nuovo particolare. A conferma che quella del simil matrimonio è soltanto ormai una pia illusione sta la decisione del governo di imporre la fascia tricolore ai pubblici ufficiali che lo registreranno. Non è una richiesta, ma una precisa disposizione del Governo che per essere sicuro di non confondere le nozze con le unioni civili ha messo per iscritto l’obbligo in un decreto legislativo che ora è al vaglio del Parlamento per il parere.
Lawrence S. Mayer è docente di statistica e biostatistica presso l’Università dell’Arizona. Paul R. McHugh è professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Johns Hopkins University School of Medicine. Insieme hanno vergato un articolo scientifico pubblicato sull’ultimo numero di The New Atlantis dal titolo “Sessualità e genere. Risultati di carattere biologico, psicologico e sociale”. Gli autori, dopo accurata revisione di differenti studi, dichiarano che "le prove scientifiche non supportano la tesi che l'orientamento sessuale è una proprietà innata e biologicamente fissata nell'essere umano (l'idea che gli individui sono 'nati così')". In merito alla cosiddetta identità di genere la musica non cambia: “gli studi scientifici non supportano l'ipotesi che l'identità di genere sia una proprietà innata e umana fissa e indipendente dal sesso biologico, cioè che una persona è ‘un uomo intrappolato nel corpo di una donna’ o ‘una donna è intrappolata nel corpo di un uomo’, come se ci fosse un errore nel suo corpo e nei suoi genitali”.
Le forze armate irachene sono entrate a Qaraqosh, la città cristiana più grande della piana di Ninive. Tra i suoi abitanti, chi non è emigrato in Turchia e Libano, con la speranza di raggiungere l’Occidente, vive ormai da due anni a Erbil, insieme ad altre migliaia di sfollati, cacciati dalle loro case nell’estate del 2014 dallo Stato islamico. La battaglia di Qaraqosh è solo un antipasto, una tappa verso la guerra di Mosul, difesa da 5 mila jihadisti (come minimo).
Novena alla Misericordia di Dio per l'intercessione della beata Chiara Badano. Primo Giorno.
Giovedì 20 ottobre alle 12.30 (replica alle 21.00) il giornalista Riccardo Caniato presenta ai microfoni di Radio San Giuseppe il libro I "Diari di Pierina Gillii" in riferimento alle apparizioni di Rosa Mistica a Montichiari e Fontanelle pubblicato delle Edizioni Arres. Il volume contiene i più importanti documenti d’inchiesta e i contributi dei Confessori e Padri spirituali della veggente,di p. Stefano De Fiores e di mons. Enrico R. Galbiati.
Al termine dell’Udienza generale, Papa Francesco ha ricordato che, la prossima domenica 23 ottobre, la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. Proprio in questo Anno Giubilare ricorre il 90° anniversario della ricorrenza, promossa dalla Pontificia Opera della Propagazione della Fede e approvata da Papa Pio XI nel 1926.
Per il Pontefice, l’esempio del sacerdote polacco è modello “per costruire il giusto ordine sociale nella quotidianità alla ricerca del bene evangelico”
Vangelo Lc 18, 9-14: Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
È uscito, recentemente, un libro del cardinale tedesco Walter Kasper, dedicato a Martin Lutero: Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica (Queriniana). Si tratta di un saggio breve, ma denso, che pur partendo da una certa simpatia per il monaco tedesco, definito capace di «un fascino addirittura magnetico», ammette in vari punti, onestamente, la verità storica. Che è questa: per quanto si voglia romanzare o alterare la storia, Martin Lutero, quello vero, il personaggio storico e riformatore religioso, con l'ecumenismo non ha nulla a che fare.
Gli abortisti stanno tirando la volata verso la Casa Bianca a Hilary Clinton. Planned Parenthood, la più potente organizzazione abortista al mondo, ha investito 30 milioni di dollari per aiutare la Clinton a vincere. Soldi usati per stipendiare 800 cosiddetti procacciatori di voto e 3.500 volontari che stanno bussando, casa per casa, alla porta degli elettori indecisi del Nevada, New Hampshire, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Wisconsin e di altri stati.
Recentemente sul blog del vaticanista Sandro Magister, è comparso l’elenco di tutti i pezzi grossi d’America battezzati cattolici: il vicepresidente, il segretario di stato, il capo di gabinetto, il presidente dei deputati, i consiglieri alle sicurezze nazionale e interna, il capo dei deputati democratici, il direttore e il vice dell’Fbi, il direttore della Cia, i capi di stato maggiore e dell’aviazione, il comandante dei marines. Più, ben sei giudici sui nove della corte suprema. E’ cattolico, infine, il trenta per cento del Congresso e il quaranta dei governatori. Con tutta questa gente, gli Usa hanno le nozze gay e la dittatura gender, in casa e in esportazione su scala mondiale.
Nell’arco di 48 ore abbiamo due visioni completamente diverse sull’andamento dell’occupazione in Italia. Una è una statistica della Banca d’Italia che dimostra come i posti di lavoro, per la prima volta, siano tornati ai livelli pre-crisi, come prima del 2008. Ed è un’ottima notizia. L’altra è una statistica dell’Inps che dimostra il contrario: sono aumentati i licenziamenti (+28,3%) e sono diminuite le assunzioni stabili (-32,9%). Non si tratta di cifre false: entrambe le fonti sono affidabili. La prima induce all’ottimismo, la seconda al pessimismo. Il professor Paolo Preti, però, ci invita a cambiare prospettiva. Non dobbiamo essere ottimisti o pessimisti a seconda delle statistiche macro-economiche che leggiamo. Dobbiamo essere ottimisti a prescindere e sarà proprio la nostra fiducia nel futuro a far ripartire la crescita. La Nuova BQ lo aveva intervistato in altre due occasioni per commentare la ripresa e il Def, ora completa il discorso: “E’ la cultura che rende forte l’economia e non viceversa”, spiega il docente di Organizzazione Aziendale presso l’Università della Valle d’Aosta e direttore del Master piccole imprese della Sda Bocconi di Milano.
“Siamo fatti per supportarci a vicenda, per prenderci per mano e accompagnarci nel viaggio della vita”. E invece? Invece Stephanie, 34enne americana, madre di quattro figli, si è vista negare le cure dopo la recente approvazione della legge sul suicidio assistito in California. La donna ha raccontato al Center for bioethics and culture (autore di diversi documentari sull’utero in affitto e sui figli dell’eterologa) la sua storia di malata terminale prima e dopo l’entrata in vigore della norma.
La terza parte delle lettere diffuse qualche giorno fa da Wikileaks contiene delle sorprese interessanti. La fuga di notizie riguarda principalmente la cerchia di collaboratori più vicini ad Hillary Clinton, candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti. Sia il team responsabile della campagna elettorale del candidato repubblicano Donald Trump, sia diversi media della stampa anglosassone, hanno fatto largo uso del contenuto del leak. In molti paesi c’è stato silenzio assoluto, ma negli Stati Uniti è scoppiato il finimondo. Le e-mail rivelano che il consigliere più stretto della signora Clinton, suo storico collaboratore, ha voluto fomentare una “primavera cattolica” in seno alla Chiesa, insinuando in essa idee progressiste rivoluzionarie fino a farla implodere.
Crediamo davvero che l'aborto sia un "abominevole delitto"? I fatti di questi giorni avvenuti in Polonia possono indurre a pensare che anche nella Chiesa non tutti siano totalmente convinti di quanto insegnato nel catechismo. E non si parla solo dei soliti prelati rimasti cattolici soltanto nominalmente, ma di fatto adepti del protestantesimo. Ma ad uno degli episcopati fino ad oggi considerato tra i più fedeli all'ortodossia cattolica. Ma prima di commentare è bene raccontare i fatti.
Come reagire alla notizia di nuovi bombardamenti ad Aleppo che hanno massacrato altri innocenti (fra cui bambini)? In cosa sperare quando si legge di giovani mamme sole, i cui mariti sono morti trucidati dalla persecuzione dei cristiani in Medio Oriente? Dove cercare aiuto quando le potenze internazionali non hanno alcun interesse a porre davvero fine ai conflitti? Cosa fare di fronte a un esodo che ormai da anni sta portando alla scomparsa della Chiesa in Iraq e alla sua erosione in Siria?
Mentre 58 milioni non vanno a scuola nei paesi poveri. In Italia, un milione in povertà assoluta. L’allarme di Save the Children che lancia la campagna “Fino all’ultimo bambino”
Decine di migliaia di manifestanti hanno percorso ieri le strade di Parigi ribadendo la scollatura esistente tra classe politica progressista e popolo francese sui temi cosiddetti sensibili. Bandiere, sorrisi, canti e slogan intonati contro la legge Taubira, che legalizza le nozze gay in Francia, sono stati il corollario della domenica parigina. Immagini come quelle immortalate ieri non sono nuove nella capitale francese. Nel 2012 e nel 2013, in pieno dibattito parlamentare sul “matrimonio egualitario”, ingenti e ripetute adunate di protesta avevano dato la misura del dissenso popolare rispetto a un legge di tal risma.
Il rito penitenziale, presieduto a Jasna Gora da mons. Gadecki, ha rappresentato una richiesta di perdono per i peccati personali e del Paese e un rendimento di grazie
Un’altra visita pastorale in una città italiana si segnala nell’agenda di Papa Francesco del 2017: Genova. Il Pontefice vi si recherà sabato 27 maggio. La notizia è stata confermata dalla Sala Stampa vaticana, dopo essere stata annunciata dall’arcivescovo del capoluogo ligure, il cardinale Angelo Bagnasco, durante la messa di oggi nella Cattedrale di San Lorenzo in occasione dell’inaugurazione del nuovo Anno pastorale.
Venticinque anni fa, in occasione del tifone che causò 138 mila morti in Bangladesh, un umorista italiano pubblicò su un quotidiano nazionale una vignetta spietata: «Poverini quelli del Bangladesh: per un trafiletto in prima pagina devono morire almeno in 100 mila!». Un quarto di secolo dopo, l’amara verità contenuta in quella vignetta non è svanita: notiziari televisivi e pagine dei grandi quotidiani hanno dato più spazio ai 19 morti e alle distruzioni che l’uragano Matthew ha causato negli Stati Uniti, che non ai 900 e passa registrati ad Haiti. Non è solo questione di difficoltà logistiche per mandare le troupe televisive lì anziché là. Il fatto è semplicemente che l’affinità culturale e i legami politici (di dipendenza, per essere precisi) fanno sì che il pubblico italiano si senta più colpito dai 19 morti statunitensi che dai 900 haitiani.
Adesso solo i cristiani, paradossalmente, sostengono Trump. Dopo l’oramai famoso video “sessista” rubato da un microfono lasciato (per caso?) acceso e diffuso da The Washington Post, il Partito Repubblicano (forse non vedendo l’ora di un assist così) ha praticamente abbandonato il magnate al proprio destino. Ma quello che la stampa ? soprattutto nostrana a eccezione lodevole de Il Foglio ? non dice è che inamovibile al fianco del candidato presidente è rimasta la Destra cristiana. Non lo hanno abbandonato i protestanti evangelical, né un predicatore di primo piano come Jerry L. Falwell Jr., né il medico prestato alla politica Ben Carson, che ha corso nelle primarie di quest’anno. E non lo hanno abbandonato nemmeno i cattolici, capitanati dal governatore del Kansas Sam Brownback.
L’agenzia Adista del 15 ottobre ha dato notizia dell’erezione di una statua a Benedetto XVI a Sulmona. Il bronzo in grandezza naturale sta alle spalle della cattedrale e tutto il resoconto informa che la cosa è stata fortemente voluta dal vescovo Angelo Spina. Informa anche che pochissima gente è venuta all’inaugurazione. La statua doveva celebrare la visita di quel Papa il 4 luglio 2010 e ancora si viene informati che, pure in quel giorno, c’era pochissima gente.
Il comma 16 della riforma della scuola e gli otto disegni di legge volti ad introdurre l’educazione di genere negli istituti di ogni ordine e grado non hanno ancora trovato un sbocco concreto all’interno dei corsi curriculari. Ma in Italia spesso quello che esce dalla porta rientra dalla finestra, ed è così che le strategie di indottrinamento stanno facendo leva sulla grande capacità dell’esperienza teatrale di influire sull’immaginario collettivo dei ragazzi. I simboli, le immagini, la scena e gli attori in carne ed ossa stimolano molte più forme di apprendimento di un semplice testo scritto. D’altra parte i genitori, in genere, si fidano della scuola frequentata dal figlio e, ai più, spettacoli dal titolo un po’ stravagante come ‘Fa’afafine’ o ‘Di che famiglia sei?’ non destano alcun sospetto per il quale valga la pena di negare l’autorizzazione a mandare il ragazzo a teatro.
Chiesa cattolica e omosessualità sono oggi divenuti conciliabili ? A leggere Pfarrblatt, il bollettino parrocchiale della cattedrale Santo Stefano dell’arcidiocesi di Vienna sembra proprio di sì. Il numero 2 datato “Autunno 2016” della rivista, alla pag. 17, presenta infatti un articolo dal titolo inequivocabile “We are family“, con raffigurato un sorridente ed insolito trio famigliare in tradizionale tenuta tirolese, formato da due uomini e il loro figlio adottivo.
La foto risale al 30 ottobre 2014. Mostra bambini e bambine della scuola elementare di Vinkenbuurt, olandesi autoctoni biondissimi, prostrati per terra a pregare Allah nella moschea Ghulzar-e-Madina a Zwolle, capoluogo della provincia di Overijssel, nella zona centro-orientale dell'Olanda.
Grande mattatore del palcoscenico, ma autore mediocre, Dario Fo deve tutta la sua fama al suo attivismo politico nell'estrema sinistra. Non c'è una sola sua opera che tenga, se si toglie il suo connotato propagandistico. Il Mistero Buffo, che oggi è applaudito anche da critici cattolici, non è comprensibile se non come opera anticlericale.
Una chiave per comprendere gli effetti della Riforma luterana è l'analisi che ne fa il filosofo e teologo domenicano Tommaso Campanella (1568-1639), che nei suoi studi si impegna a comprendere a fondo cosa sia successo con Martin Lutero e la Riforma. Occorre tener presente che Tommaso Campanella, conosciuto e stimato nel mondo protestante tedesco, ha vissuto da spettatore inerme lo scoppio della terribile guerra dei Trent'anni, e quindi non può non meditare su cosa il luteranesimo abbia significato anche politicamente, lui che aveva sperato in una renovatio mundi religiosa e politica. La sua Epistola antilutherana, così come il Dialogo politico ed altri scritti, si collocano dunque in questo contesto: l'Europa incendiata da Lutero si è divisa, ma non sono arrivati i tempi decisivi, né quelli dell'Anticristo, né quelli di un "nuova era" segnata dal trionfo del Bene. Ebbene, qual è, in estrema sintesi, la visione che Campanella ci dà di Lutero? Egli non ha dubbi: Lutero è un figlio di Machiavelli. E' l'uomo che, machiavellicamente, ha saputo fomentare e cavalcare il machiavellismo dei prìncipi tedeschi. Infatti su chi ha fatto leva il monaco agostiniano? Sui prìncipi tedeschi, desiderosi da una parte di emanciparsi dall'Imperatore, dall'altra di prendere nelle proprie mani, oltre al potere temporale, il potere spirituale, e, oltre ai beni dello Stato, anche monasteri, terre, ospedali, scuole e beni della Chiesa.
Questa mattina in Piazza San Pietro sarà proclamato santo Josè Sanchez del Rio, il piccolo martire della spaventosa persecuzione anti-cattolica che si scatenò in Messico negli anni Venti del secolo scorso. La Canonizzazione ha luogo proprio mentre ricorre infatti il 90° anniversario della rivolta dei cattolici messicani, i quali - perseguitati da un feroce regime massonico e anti-religioso - insorsero in difesa della fede e della libertà. La rivolta finì in un martirio di popolo, in un bagno di sangue che vide barbaramente uccisi migliaia di uomini, donne, bambini, religiosi, vittime di un atroce quanto lucido progetto di scristianizzazione del Paese.
A Fatima, nel maggio 2010, papa Benedetto XVI fece più volte riferimento al Segreto della Cova d’Iria con parole considerate enigmatiche da alcuni osservatori. In buona sostanza disse che la profezia di Fatima non si è ancora compiuta: un concetto, dal mio punto di vista, espresso con una ponderata autorevolezza e di una particolare intensità, ma non enigmatico, dal momento che Fatima avrà il suo compimento con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria che non trova certo realizzazione nella drammaticità dell’epoca presente. Il Santo Padre, nell’occasione, ribadì con uguale forza e autorità che il messaggio di Fatima è un richiamo all’umanità e alla Chiesa dimentichi di Dio e che il Segreto riguarda precipuamente un grande travaglio che scuote la Chiesa stessa dal suo interno.
L’attesa e la tensione non finiscono mai, in Pakistan, per Asia Bibi. La donna cristiana, accusata di blasfemia e già condannata a morte dal primo e dal secondo grado della giustizia pakistana, avrebbe dovuto essere ricevuta in udienza ieri dalla Corte Suprema. Avrebbe dovuto essere l’ultimo appello, dopo sei anni e mezzo di carcere e calvario giudiziario. Ma l’udienza non c’è stata. E’ stata rimandata a data da destinarsi.
Il popolo del Family Day e alcuni senatori della Repubblica del gruppo Idea la definiscono una vittoria ottenuta grazie alla protesta che hanno fatto davanti al Palazzaccio. La Corte di Cassazione ha deciso di rinviare alla prima sezione della Corte l’udienza sulla stepchild che inizialmente era stata assegnata alla VI sezione in quello che a tutti era parso un rischio di sentenza creativa da parte dei giudici su una materia delicata e complessa come quella dell’adottabilità di un bambino da parte di una coppia omosessuale.
Si è concluso con una Messa nella Cappellina delle apparizioni del Santuario di Fatima, l’ultima giornata di viaggio del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, in Portogallo. Nella mattinata di ieri, il porporato è intervenuto alla Conferenza sull’identità dell’Europa tenuta all’Università cattolica portoghese di Lisbona; in serata ha poi incontrato i fedeli riuniti per un pellegrinaggio internazionale nella Cappellina delle apparizioni, assicurando loro di essere a Fatima con il desiderio di incontrare il cuore di Cristo, un cuore “dalle porte aperte”.
12 Primati e 90 delegati di 20 Province anglicane, riuniti al Cairo dal 3 all’8 ottobre, hanno stilato un documento in 11 punti in cui definiscono il rapporto tra due persone dello stesso sesso “contrario al disegno di Dio”
Colpita dal morbo di Pott e costretta a vivere dentro un busto di ferro con un poggiamento che le bloccava testa e collo, senza mai potersi sedere, suor Annita ha ribaltato lo schema del dolore accettato e offerto a Gesù per la salvezza delle anime
Che Dio abbia un debole per i deboli è la storia della salvezza a dircelo. Che la Madonna prediliga nelle sue apparizioni le persone umili e dimenticate è un fatto: le più celebri manifestazioni mariane, da Lourdes a Fatima, ne danno conferma. Se le cose stanno così, non dovrebbe meravigliare che Maria possa essere apparsa anche a Pierina Gilli, una donna bresciana, morta nel 1991 all’età di 80 anni, la cui vita – letta con occhi umani – sembrerebbe insignificante e tutt’altro che invidiabile.
Dal 1946 fino alla morte avvenuta nel 1991, Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica), di Gesù (che spiega alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla proclamazione del dogma), preparati come nel caso di altri mistici dalle visite di santi (nel suo caso Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e dei piccoli Giacinta e Francesco di Fatima) e di angeli. Questo volume dà conto di tutto, attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatesi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiede preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che colpirà la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna ha benedetto, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale. Nella seconda parte del volume si pubblicano una serie impressionante di documenti inediti firmati dai confessori e direttori spirituali della veggente e da alcuni studiosi – fra cui il biblista mons. Enrico R. Galbiati, p. Stefano De Fiores e il curatore del volume – i quali, accostatisi a queste apparizioni in tempi più recenti, spiegano perché a loro giudizio siano da ritenersi autentiche e perché la Chiesa dovrebbe studiarle approfonditamente e con grande urgenza, anche alla luce della devozione a Maria Rosa Mistica che si è diffusa capillarmente a livello mondiale in un modo misterioso e insieme sorprendente. A cura di Riccardo Caniato
Dal diario di Pierina: “Oggi è festa del Corpo del Signore. Festa dell’unione! Festa dell’amore!” “Quanto desidererei che questo grano diventasse Pane Eucaristico… in tante Comunioni riparatrici”. (Accennava al frumento maturo nel campo adiacente). “Desidererei che questo grano trasformato in tante particole arrivasse a Roma e per il 13 ottobre raggiungesse Fatima”. Le dissi: “Ma tutto lo debbono dare?”. Mi rispose: “Sia riferito ai Signori Proprietari del campo che siano generosi nell’offrire questo grano. E si trovino altri cuori generosi, affinché si adempia ciò che desidero”. “Desidero che qui sia fatta una pensilina con una statua con lo sguardo sulla Fonte”. “Per il 13 ottobre la statua sia portata qui processionalmente; però prima desidero che il popolo di Montichiari si consacri al mio Cuore”. (sospesa). “Raccomando ai figli di Montichiari che si rendano degni delle grazie che il mio Divino Figlio Gesù concede loro, perciò si emendino dai loro peccati e ritornino ad essere degli esemplari cristiani (sospesa), di esempio al mondo. Montichiari è il paese che il mio Divino Figlio vuole prediligere con l’inviarmi a portare le sue grazie”. “A te chiedo nuovamente tanta generosità; avrai tanto da soffrire, ma nulla andrà perduto. Io sarò sempre con te”
Il 13 ottobre del 1917 circa settantamila persone, provenienti da ogni parte del Portogallo, si raccolgono alla “Cova de Iria” (Fatima). Già da molte settimane si è diffusa la notizia dell’apparizione della “Signora” e del miracolo che Ella ha promesso di compiere. In mezzo alla gente comune ci sono anche nobili, ingegneri, medici, notai e, ovviamente, giornalisti e fotografi. Dal cielo, completamente coperto di nubi, scende una pioggia incessante. Scortati dai familiari, arrivano Francesco, Giacinta e Lucia, i tre piccoli veggenti. Raggiungono, a fatica, il leccio su cui abitualmente si posa la “Signora” ed iniziano a pregare il Rosario. A mezzogiorno, nonostante continui a cadere la pioggia, Lucia dà ordine di chiudere gli ombrelli e la folla obbedisce. Pochi istanti dopo appare la “Signora”, più luminosa del solito. Tutti i presenti notano una nuvoletta bianca muoversi intorno al gruppo.
Si prega oggi.
Quale che sia l’esito delle ormai imminenti elezioni presidenziali americane siamo già certi che l’incipiente declino della super-potenza americana si riflette sulla qualità sia dei candidati alla presidenza, sia delle questioni in gioco nella campagna elettorale. La facilità con cui oggi si può accedere alla registrazione integrale dei dibattiti tra Hillary Clinton e Donald Trump, sia in originale che in traduzione simultanea, ha messo un vasto pubblico in contatto con un “teatrino” della politica americana che ahimè non ha nulla da invidiare al nostro. D’altra parte l’instabilità che gli ultimi presidenti Usa hanno disseminato nel mondo ci deve indurre a concludere che non erano da meno i predecessori di chi uscirà vincitore dal voto del 4 novembre prossimo, ognuno dei quali, dall’Afghanistan all’Iraq e dall’Iraq alla Siria, ha fatto detonare una crisi poi non più risolta.
Sappiamo bene come negli ultimi cinquant’anni la vita delle Apparizioni mariane sia stata ancor più complicata del solito. Pochissimi e molto stentati i riconoscimenti, soprattutto in Europa; un utilizzo sempre più vasto della formula dubitativa: “non consta la soprannaturalità degli eventi” (ricordiamo che quella esclusiva è: “consta la non soprannaturalità degli eventi"), una diffidenza generalizzata verso tali fenomeni che ha fatto parlare addirittura di “inverno mariano”. Anche le Apparizioni avvenute, in un primo ciclo, nel 1947 a Montichiari, in diocesi di Brescia, e poi ripetutesi, in un secondo ciclo, nel 1966 nella vicina località di Fontanelle, sempre con la medesima veggente Pierina Gilli, non sono sfuggite a questo clima. Le prime, infatti, sono state velocemente liquidate dopo un esame che ora, ripreso in considerazione, si è rivelato quanto meno affrettato se non superficiale, mentre le seconde sono state ostacolate e rifiutate senza nemmeno essere state approfondite.
Giulia e Marcello sono rispettivamente figlia e papà. Giulia prepara a papà Marcello il ragù mentre lui è in giro con il suo camion a consegnare nei ristoranti dello stivale la pasta Barilla. A volte accade il contrario, cioè che sia Marcello a preparare prelibati piatti alla figlia Giulia, soprattutto quando torna a casa dalla partita un po’ sconfortata per una sconfitta. Ma l’intesa tra i due è eccellente. Tanto che finiscono sempre a tavola a guardarsi negli occhi e a mangiare nel piatto la stessa pietanza, ovviamente Barilla. Durante la giornata però Marcello gira e gira con il suo camion a consegnare agli esigenti ristoratori pacchi di penne e fusilli della casa di Parma, i quali sono sempre gli stessi, cioè fedeli alla tradizione. Una tradizione gastronomica di massaie e osti dal palato fino, nel segno, appunto, del passato che torna.
«Un disagio fortissimo, quasi uno sgomento». La voce al telefono di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, esprime benissimo il sentimento che cerca di esternare. Ma cos’è che provoca questo disagio a monsignor Negri? La lettura di un corposo dossier dedicato al fondamentalismo cattolico, pubblicato da “La Nuova Europa”, periodico emanazione di Russia Cristiana.
C’è una guerra che è più importante di tutti i conflitti del Medio Oriente messi assieme, perché ne è alla base, ma pochissimi ne parlano. E c’è una tendenza, che conta più di mille discorsi sulla sicurezza e sull’integrazione dei giovani musulmani in Europa, che in pochi analizzano. Ci riferiamo, da una parte, alla guerra senza esclusioni di colpi interna all’islam tra sunniti e sciiti, dall’altra, al fanatismo religioso, propagandato dall’Arabia Saudita in tutto il mondo, che spinge sempre più giovani occidentali a diventare jihadisti. Senza questi due fattori, non si può capire che cosa sta succedendo oggi in Medio Oriente e Occidente.
Vangelo Lc 18, 1-8: Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
È appena tornato da Berlino, dove il suo Tatarak ha vinto il premio speciale della giuria per un’opera che «apre all’arte cinematografica nuove prospettive». «Pensi – dice sorridendo all’inviato di Tempi nei suoi studi a Varsavia – che il riconoscimento lo hanno dato ex-aequo a me e a un regista argentino poco più che trentenne al suo primo film». Lui, Andrzej Wajda, di anni ne ha ottantatré, e di regie alle spalle ne conta oltre tre dozzine. Ma ha ancora l’entusiasmo di un giovanotto e il gusto di usare la macchina da presa per continuare a raccontare le gioie e i dolori della vita, oggi come trent’anni fa, quando opere come L’uomo di marmo, L’uomo di ferro e Danton filtravano attraverso la cappa di piombo del socialismo reale e facevano sentire anche in Occidente la voce di un uomo libero, che non ha mai rinunciato a guardare la realtà coi suoi occhi rifiutando le lenti deformanti dell’ideologia. L’arrivo nelle sale italiane, dopo lunghe peripezie, di Katyn, il film sull’eccidio degli ufficiali polacchi perpetrato dai sovietici durante la Seconda guerra mondiale e a lungo attribuito ai nazisti tedeschi, è l’occasione per incontrare Wajda e parlare con lui di cinema. E di molto altro.
Fra le 11 televisioni cristiane dichiarate illegali dal “Pakistan Electronic Media Regulatory Authority”, ente del governo pakistano, come riferito dall’Agenzia Fides, c’è la Catholic Tv, rete cattolica diocesana di Lahore. Aiuto alla Chiesa che Soffre stava sostenendo con uno specifico progetto biennale questo canale, da 17 anni prima ed unica televisione cattolica in tutta la nazione. La Tv, finanziata dai fedeli locali, diffondeva film di ispirazione cristiana, documentari sulle attività della Chiesa locale, talk show, interviste e varie pratiche di pietà. Il tutto veniva trasmesso dalla parrocchia di san Francesco di Lahore entro un raggio di 10 km, a beneficio di circa 8.000 famiglie cattoliche. La piccola emittente finora ha rappresentato anche una fonte di reddito per 11 componenti dello staff.
Quatta quatta la Cassazione sta sdoganando la stepchild adoption a colpi di sentenze. Che l’annoso tema dell’adozione di bambini nati da utero in affitto da parte di coppie omosessuali sarebbe rientrato dalla porta giurisprudenziale era un fatto scontato nel momento stesso in cui veniva approvata la Legge Cirinnà. Era chiaro a tutti che aver stralciato la stepchild adoption dal provvedimento delle Unioni civili fosse solo un tentativo di rimandare il problema per reintrodurlo attraverso un’altra porta. Quella giudiziaria appunto dove la speranza di trovare giudici creativi è più rassicurante e dove non c’è la pressione di comitati pro family a disturbare il manovratore.
Oltre 500 persone, fra volontari e disabili dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) provenienti da tutto il Lazio si ritroveranno in preghiera a Roma, il prossimo giovedì 13 ottobre, in preparazione del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Dopo le due clamorose decisioni della prima sezione della Cassazione che ha deciso per l’adozione di un bambino a favore di una coppia di donne, mercoledì 12 ottobre la sesta sezione deciderà, per la prima volta, per l’adozione di un bambino da parte di una coppa di due uomini sposati all’etero. Un provvedimento che, sottolinea in un comunicato il Comitato Difendiamo i Nostri Figli, viola ancora una volta, la legge “che impone che una decisione così delicata venga assunta dalle sezioni unite, così come richiesto invano dalla Procura generale per i due casi precedenti”.
Ascoltato in Senato, l’arcivescovo maronita accusa Usa e media occidentali: “Con la guerra ci si guadagna due volte: si vendono armi e poi si ricostruisce…”
Il corpo di padre Barbosa Tenorio era privo di vita, accasciato su una strada vicino Rio de Janeiro; sul corpo ferite da armi da taglio e l’impronta del calcio di un fucile
Nel sacramento della penitenza si realizza “l’incontro tra l’amore misericordioso di Dio e il desiderio di pace interiore di ogni persona”. Lo scrive Papa Francesco nella presentazione al volume Peccato, Misericordia, Riconciliazione. Dizionario Teologico-Pastorale, curato dalla Penitenzieria apostolica ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Il volume – riferisce L’Osservatore Romano – è stato presentato oggi pomeriggio, martedì 11 ottobre, nel Palazzo della Cancelleria dal penitenziere maggiore, il card. Mauro Piacenza, dal reggente della Penitenzieria, mons. Krzysztof Nykiel e dal direttore della Lev, don Giuseppe Costa.
«No all’utero in affitto. No alle “operaie della gravidanza”». Parla Daniela Danna, promotrice dell’appello di cinquanta donne omosessuali contro la maternità surrogata
L’Africa è un immenso continente, sottopopolato e povero, che conosce da molti anni una crescita continua di cristiani. Il cristianesimo porta con sé un nuovo modo di vedere Dio, e di conseguenza l’uomo, la natura, il lavoro… Eppure ancora oggi molti dei mali dell’Africa rimangono quelli di un tempo. Mali che originano, be più che dalle colpe di molti occidentali, certamente presenti, soprattutto dalla religione e dalla cultura africana animista. L’11 luglio 2009, ad Accra, capitale del Ghana il presidente degli Usa, Barak Obama, che ha sangue africano nelle vene, si è rivolto agli africani dichiarando che non ci si può sempre nascondere dietro le colpe dell’Occidente se si vuole veramente fare qualcosa per cambiare la situazione: “è troppo facile, ha detto, addossare ad altri la colpa di questi problemi. L’Occidente non è responsabile della distruzione dell’economia dello Zimbabwe nell’ultimo decennio o delle guerre in cui vengono arruolati bambini tra i combattenti. Ma io sono convinto che questo sia un nuovo momento di promesse”.
Un sacerdote, due minatori e uno studente. Sono i quattro martiri uccisi nella diocesi di Oviedo durante la guerra civile spagnola. Si chiamavano Genaro Fueyo Castañón, prete diocesano, Isidro Fernández Cordero, sposato e padre di sette figli, Segundo Alonso González, che di figli ne aveva dodici, e il giovane Antonio González Alonso. Noti come i martiri di Nembra, dal nome della parrocchia in cui prestavano il turno notturno di adorazione eucaristica, vengono beatificati dal cardinale Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Papa, sabato 8 ottobre, nella cattedrale di Oviedo.
«Solo una donna coraggiosa e audace come lei poteva resistere così tanto senza perdere la fede. Il Signore non l’ha mai abbandonata».
Una domanda laica e perciò cristiana, un lungo confronto tra storia, attualità, fede religiosa, indagine razionale. Camillo Ruini sfida con un libro il mondo che chiede segni e cerca sapienza
Domenica prossima, a un mese esatto dalla morte, sarà celebrata una Messa di suffragio per padre Gabriele Amorth. La celebrazione avrà luogo, il 16 ottobre alle ore 16, presso la parrocchia Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola in Roma. Presiederà l’Eucaristia il Superiore provinciale dei Paolini, don Eustacchio Imperato. L’omelia sarà tenuta da padre Francesco Bamonte, Presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti. Padre Gabriele Amorth si è spento lo scorso 16 settembre, all’età di 91 anni, di cui una sessantina dedicati all’esorcismo.
La misericordia in Padre Pio è il titolo del libro che sarà presentato mercoledì 12 ottobre, alle ore 17.30, nella Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa. loc. Santo Ianni, Catanzaro. L’autore è il giornalista Stefano Campanella, direttore di Padre Pio TV, ospite dell’evento culturale – religioso, per parlarci del santo più amato dagli italiani e non solo. L’introduzione sarà curata da don Francesco Cristofaro, volto amico dell’emittente nazionale di San Giovanni Rotondo; interverrà fr. Marciano Morra, già Segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio e ultimo in ordine di tempo tra i frati che hanno condiviso con il santo di Pietrelcina un tratto importante della propria vita. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a S.E. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi Catanzaro – Squillace. Moderatore della serata sarà Egidio Chiarella, collaboratore di Zenit.
È morta ieri, a Pavia, Danila Castelli, la donna di Bereguardo meglio conosciuta come ‘l’ultima miracolata’ di Lourdes. Aveva 70 anni, e si è spenta nella sede della Fondazione Maugeri. Sposata con figli, nel 1982 le era stato diagnosticato un tumore all’utero che l’aveva costretta a sottoporsi a diversi interventi chirurgici. Le condizioni di salute continuarono tuttavia a peggiorare, sino a che i medici, all’inizio del 1989, avevano stabilito che non c’erano più speranze per lei. Con la famiglia, Danila si recò quindi in pellegrinaggio a Lourdes chiedendo la grazia della guarigione. In quell’occasione, dopo aver fatto il bagno nelle piscine del Santuario mariano, confidò ad alcuni partenti di aver provato una straordinaria sensazione di benessere. Poco dopo, durante alcune visite i medici confermarono che il tumore era effettivamente sparito.
Pubblichiamo la traduzione italiana di ampi stralci dell'intervista che il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino, ha concesso al periodico francese La Nef in occasione dell'uscita del libro La Force du silence (Fayard, 2016).
Dà voce ai valori cristiani, a coloro che sembrano ormai aver perso la speranza di vivere in un mondo migliore perché inghiottiti da questo modernismo perverso. Dà voce ai cattolici delusi, agli ultimi, a chi teme, a chi la voce non ce l’ha più perché sacrificato in nome dei falsi miti del progresso: ad esempio ai bambini uccisi ancora nel grembo materno, alle famiglie naturali composte da una mamma e un papà, ai giovani, a chi ha bisogno di essere difeso anche legalmente per poter affermare la sua libertà di coscienza. CHI E'. Lui è Gianfranco Amato, avvocato, scrittore ed editorialista dei maggiori quotidiani cattolici come La Croce e La Nuova Bussola Quotidiana, presidente nazionale dei “Giuristi per la vita”, co-fondatore e presidente dell’associazione “Scienza & Vita”, cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, membro e consulente legale dell’organizzazione britannica CORE. E mille altre cose tra cui non ultime, co-fondatore e segretario nazionale del Popolo della Famiglia, movimento politico di stampo cattolico, e, marito e padre di tre figli. In parole povere un leader che coniuga carisma e pragmatica, scienza e fede, coraggio e ragione, intelligenza e cultura per aprire gli occhi a chi da un po’ li ha serrati fingendo di non vedere, o non vedendo affatto, lo stravolgimento antropologico messo in atto negli ultimi anni contro la società cristiana.
Fede e nuove generazioni: un rapporto complesso e contraddittorio, che non cancella il sacro. Parla il sociologo Franco Garelli, autore di un recente libro che affronta il problema: «I giovani italiani che si dichiarano non credenti rappresentano il 28 per cento del totale». Una percentuale che risulta in crescita. «Circa la Chiesa c’è una generalizzata resistenza: il dato di fede, quando c’è, è vissuto più a livello individuale che collettivo».
Alla fine Gesù ha scalzato Maometto anche in Arabia Saudita. Non dal punto di vista teologico e religioso, ma da quello della datazione. Riad infatti a partire dal primo ottobre ha imposto il calendario gregoriano in tutti gli uffici pubblici, mandando in soffitta quello islamico. Più che la religione, è il caso di dirlo, poté il denaro. Così infatti il periodo lavorativo dei funzionari aumenterà di 11 giorni, senza che lo Stato debba spendere un solo riyal in più.
Il 2016 volge al termine, siamo entrati nel quarto trimestre, è tempo di bilanci. Centri studi, fondazioni e organismi internazionali incominciano a divulgare i dati contenuti nei nuovi rapporti annuali sullo stato del mondo. L’Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura, ne ha appena divulgati alcuni relativi alla scolarizzazione.
L’importanza della famiglia nella società contemporanea e come aiutarla a tornare a recitare un ruolo da protagonista. Questi gli argomenti della conferenza Famiglia non problema, ma risorsa protagonista e motore di sviluppo nell’equità, organizzata dal Centro italiano di promozione e assistenza per la famiglia (Cipaf) e dall’Associazione genitori Lazio (Age Lazio) a Roma presso la sede della Società geografica italiana. Un’iniziativa che aderisce alla Settimana della famiglia, promossa dalla Diocesi di Roma e dal Forum delle associazioni familiari del Lazio.
Bergoglio riconfigura l’organigramma del Collegio cardinalizio rompendo schemi e tradizioni secolari. Nominati 6 americani, 3 europei, 2 africani, un asiatico e uno dell’Oceania. Il nunzio in Siria Zenari e mons. Corti, ‘braccio destro’ di Martini, gli unici italiani. Spicca il nome dell’albanese Ernest Simoni, perseguitato dal regime comunista
Puntata nr. 2. Bereshit.
Monsignor Costantino Di Bruno spiega le dimensioni storiche, umane e spirituali del sacramento della riconciliazione
La vita del cantautore Roberto Bignoli è essa stessa testimonianza di fede e amore per la vita e per l’intera umanità. A un anno, contrae la poliomielite e inizia il suo percorso a ostacoli: disabilità, collegi, rancori e chiusura in se stesso. La droga e il carcere sono le conseguenze di questo suo disagio interiore e di questa incapacità di accettarsi totalmente. Sarà allora l’incontro con la Vergine Maria, a Medjugorje, a infondergli fiducia in se stesso, nel suo talento musicale e la fede in Dio a incoraggiarlo. E da quel lontano 1984 a oggi sono davvero tanti i riconoscimenti ottenuti nella christian music: dodici album, concerti in tutto il mondo, per ben cinque volte insignito del UCMVA, il premio USA della musica cristiana internazionale e vincitore del Golden Graal, dedicato all’evangelizzazione. La sua canzone Ballata per Maria è la sigla mondiale dell’emittente internazionale Radio Maria. Ed ora è un marito e padre felice e ha ancora tante idee e nuove proposte per diffondere il messaggio di luce, che Maria insegna. A Zenit ha raccontato la sua “scommessa del cuore”.
“Anche a te una spada trafiggerà l’anima”: nonostante lo stupore gioioso per la gloria di Dio che si manifesta nella sua carne, la profezia di Simeone si realizza durante tutta la vita di Maria. Ma certo, sotto la croce, la Madre dolorosa incarna quella profezia: “Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l’anima della Madre”; la lancia che “non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo, a te sì. A te trapassò l’anima”, scrive Bernardo, uno degli innamorati cantori dello splendore della nostra Madre celeste.Circa cinquant’anni fa a Kiko Argüello, coiniziatore del Cammino neocatecumenale insieme a Carmen Hernandez, è apparsa Maria per consegnargli quella che sarebbe stata la missione della sua vita: “Fai comunità cristiane come la Santa Famiglia di Nazareth che vivano in semplicità, umiltà e lode, in cui l’altro è Cristo”. All’inizio della vita spirituale di Kiko c’è lo scandalo della croce. Lo sgomento per la sofferenza degli innocenti. E così, nonostante sapesse poco di musica, nel 2011 ha composto una sinfonia, “La sofferenza degli innocenti”: “Vorremmo celebrare con questa sinfonia quando un angelo sostenne la Vergine, come accadde a Gesù nell’Orto degli Ulivi quando un angelo lo aiutò a bere il calice preparato per i peccatori. Vorremmo contemplare e sostenere la Vergine che accetta quella spada, che secondo il profeta Ezechiele Dio ha preparato per i peccatori del suo popolo, e che ora trapassa l’anima di questa povera donna”.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha un nuovo Segretario Generale, nominato giovedì 6 ottobre dall’Assemblea Generale su raccomandazione del Consiglio di Sicurezza: António Manuel de Oliveira Guterres, che in gennaio prenderà il posto del sudcoreano Ban Ki-moon, in carica dal 2007, per un mandato la cui durata non è di per sé stabilita negli statuti ma che per prassi è di cinque anni.
Appena due settimane. Tanto è il tempo trascorso tra il convinto “sì” iniziale (267 voti a favore e 154 contrari) del parlamento polacco alla proposta di legge di iniziativa popolare “Stop Abortion”, firmata da 450 mila cittadini e che mirava a stabilire il principio che l’aborto è un reato senza eccezioni, e il successivo “no” da parte di una schiacciante maggioranza (352 contro 58) nella seduta di giovedì.
Se tutte le storie di conversione sono straordinarie perché testimoniano la potenza dell’Amore di Dio che conquista il cuore dell’uomo, la storia di suor Gloria Riva lo è ancor di più. Il suo personale incontro con la Salvezza è stato diretto, senza mediazioni, un vero e proprio faccia a faccia col Mistero di Cristo presente nella storia. «Dentro all’oscurità, improvvisamente ho visto una luce che mi veniva incontro. E ho avuto la certezza di essere alla Presenza di Dio». Una vicenda di conversione sconvolgente e per certi versi anche atipica: nata in una famiglia cattolicissima ed educata in collegi religiosi, suor Gloria respira la fede, dentro e fuori casa, sin dalla tenera età, senza viverne una sostanziale ribellione. Ma, proprio per questo, racconta di un livello più profondo: la conversione, non è solo la novità dell’ incontro con Cristo vivo, ma ancor più è «lo stare, il rimanere in Cristo e portare le persone in Cristo. Che è tutto e solo quello che noi cristiani dobbiamo fare». E’ il desiderio di convertire lo sguardo a Cristo in ogni istante, per sempre. Ebbene, questa esperienza di Dio per suor Gloria diviene talmente vita che nel 2007 arriva a fondare la comunità delle monache dell’Adorazione Eucaristica nel monastero di san Lazzaro e santa Maria Maddalena a Pietrarubbia (Pesaro-Urbino), come costola dell’ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento di cui faceva parte dal 1984. Il loro compito primario sta, appunto, nell’adorare giorno e notte ininterrottamente Cristo Eucarestia.
“I bambini non si comprano e le donne non sono cave di estrazione. Non possiamo limitarci a denunciare, ma dobbiamo scendere in piazza perché è Gesù che ci ha detto di gridare sui tetti”. Non è una chiamata alle armi, ma un appello forte quello che il Cardinale Carlo Caffarra fa in questa intervista alla Nuova BQ commentando la decisione della Regione Emilia Romagna di acquistare da banche del seme estere gameti femminili e maschili per promuovere la fecondazione eterologa. Caffarra dice di intervenire non come arcivescovo emerito di Bologna, ma come figlio di questa terra secondo “un diritto che mi è dato dall’essere io un emiliano”. Ma sull’iniziativa duplice dell’assessore regionale Sergio Venturi (acquisto di gameti all’estero e donazione gratuita di volontari “altruisti” italiani) ha deciso che non è più il momento di stare con le mani in mano.
A quasi quarant’anni dall’approvazione della legge 194, c’è un tabù che grava ancora sull’aborto: la condizione umana e psicologica delle donne che l’hanno praticato e la cura che andrebbe ad esse riservata.
In Pakistan, è fissata per il 13 ottobre prossimo l’udienza della Corte Suprema per il caso di Asia Bibi, la donna cristiana, madre di 5 figli, ingiustamente accusata di blasfemia e per questo condannata a morte.
Nel libro “Le spie del Vaticano – La guerra segreta di Pio XII contro Hitler”, Mark Riebling rivela quanto Papa Pacelli si adoperò per fermare Hitler e impedire la Seconda Guerra Mondiale
Lutto nell’episcopato cinese: alle ore 23.15 di domenica 25 settembre, è deceduto mons. Antonio Xu Jiwei, vescovo della diocesi di Linhai (Taichow), nella provincia di Zhejiang (Cina Continentale). Il presule aveva 81 anni e da tempo era affetto da vari problemi di salute; nei mesi scorsi era stato colpito da un ictus cerebrale e, successivamente, da ricorrenti episodi di infezione polmonare.
La Regione Emilia Romagna entra a gamba tesa nel mercato, perché di questo si tratta, della fecondazione eterologa. E lo fa pubblicando un bando per la donazione di gameti maschili, cioè spermatozoi, e femminili, cioè ovociti. L’invito della campagna, che non scatenerà di sicuro le proteste come per la recente campagna del Fertilty Day, è molto allettante: “Il tuo dono, la loro felicità. Aiuta un’altra coppia ad avere un figlio”.
Non c’è nulla che urga il senso come la contraddizione e il dolore. E che riguardino la vita di un paese o quella personale poco conta, la dinamica è la stessa. Perciò si può dire che quanto accaduto a Mario Dupuis, fondatore dell'opera di accoglienza Ca' Edimar di Padova è simile a quanto avvenne quando i monaci benedettini furono spinti da una civiltà in crollo a ricercare l’essenziale creando una nuova forma di vita comune. La sua storia si rifarà carne domenica a Monza nel corso della Giornata della Nuova BQ
Lo ha affermato monsignor Nuno Bras: «Credo che si possa dare per certo». La visita dovrebbe avvenire in occasione delle commemorazioni per il centenario della prima apparizione della Madonna
Juan Viroche era parroco di una chiesa della provincia di Tucumán. Si adoperava per strappare i giovani del posto dalle grinfie dei criminali locali legati ai grandi narcos
Il ministro dell’Educazione francese, Najat Vallaud-Belkacem, ha accusato il Papa di farsi plagiare «da integralisti e dalla loro follia menzognera». Di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbaigian, Francesco ha criticato l’insegnamento della teoria gender nelle scuole francesi. Questo ha fatto molto «arrabbiare» il ministro transalpino, che ha reagito così: «Il Papa sembra essere convinto che gli insegnanti francesi passino il loro tempo a insegnare ai bambini che nella vita si può cambiare sesso. Nei programmi scolastici, che sono di mia responsabilità, c’è forse scritto che nella vita l’uguaglianza tra donne e uomini significa che si può cambiare sesso? Evidentemente no». In realtà, l’evidenza porterebbe a dire un’altra cosa.
In vista del Giubileo mariano, dal 7 al 9 ottobre, padre Livio Fanzaga racconta la sua "vocazione nella vocazione", la propria devozione alla Madre di Dio, e quando «da bambino cercai di vedere la madonna ma rimasi deluso». Un ampio servizio e l'intervista integrale sul nuovo numero di Credere, in edicola da giovedì 6 ottobre e in parrocchia.
Cercare Dio è un ricordo che riaffiora: una madre che ti culla, ma che lentamente sta morendo. E una madre che ti rialza, una madre celeste. Per Padre Vincent Nagle la scoperta di quel Dio nel quale tutto si compie ha le sembianze di un’immagine plastica, onirica, codificata nel momento più duro dell’esistenza, quando si sta per lasciare la vecchia vita e si intravede un esito nuovo che sta arrivando, ma ancora non si conosce e per questo lo si teme. Il sacerdote americano della Fraternità San Carlo sarà uno dei protagonisti della Giornata della Nuova Bussola Quotidiana che si svolgerà domenica a Monza. E parlerà di sé, della sua vita ai nostri occhi così avventurosa per mostrare attraverso quale tortuoso percorso si possa giungere ad abbracciare una fede che è principalmente un incontro con la verità.
Vangelo Lc 17, 11-19: Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nello scorso fine settimana ho compiuto il viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian. Rendo grazie al Signore che me lo ha concesso e rinnovo l’espressione della mia riconoscenza alle Autorità civili e religiose di questi due Paesi, in particolare al Patriarca di tutta la Georgia Ilia II, la sua testimonianza mi ha fatto tanto bene al cuore e all'anima, e allo Sceicco dei Musulmani del Caucaso. Un grazie fraterno ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli che mi hanno fatto sentire il loro caloroso affetto....
Il Cammino Neocatecumenale eseguirà il prossimo venerdì 7 ottobre la celebrazione sinfonico-catechetica “La Sofferenza degli innocenti” nell’Aula Paolo VI in Vaticano, alle ore 16:30. In un’iniziativa congiunta tra il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e il Cammino Neocatecumenale, l’orchestra e il coro del Cammino Neocatecumenale interpreteranno questa sinfonia, composta dall’iniziatore e responsabile internazionale del Cammino, Kiko Arguello.
Durante il secondo Conflitto mondiale e l’occupazione tedesca che in Polonia durò lunghi cinque anni (1939-45), il giovane Karol Wojty?a lavorava nella fabbrica chimica “Solvay” nel quartiere di Cracovia chiamato Borek Falecki, non lontano dalla collina dove si trovava il cimitero delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Si fermava lì per pregare presso la tomba di suor Faustina Kowalska morta nel 1938, un’umile suora polacca a cui nel 1935 Gesù ha comandato di predicare il messaggio della misericordia di Dio al mondo. Wojty?a ha continuato le sue visite al santuario di ?agiewniki da sacerdote, da vescovo e da cardinale. Spesso pronunciava omelie sulla Divina Misericordia.
L’attualità non cessa di confermare un dato cruciale, che invece i “non addetti ai lavori” troppo spesso non percepiscono o sottovalutano: alla scala sia nazionale che globale il sistema massmediatico ha ormai nel suo insieme un suo stabile orientamento ideologico a causa del quale riflette la realtà in modo stabilmente distorto. La macchina massmediatica mondiale è insomma un veicolo sbilanciato che tende sempre a sinistra (intendendo la parola nel suo senso attuale, che spesso con lo storico concetto di “sinistra” non ha nulla a che fare).
È un libro scaturito da un’amicizia «nata nel silenzio, cresciuta nel silenzio e che continua a esistere nel silenzio». Il titolo ne è una mirabile sintesi: La force du silence, la forza del silenzio. Esce oggi in Francia per le edizioni parigine Fayard e domani verrà presentato in Italia all’Insitut francaise Centre Saint Louis di Roma. È il frutto della rinnovata collaborazione tra il cardinale guineiano Robert Sarah, prefetto della Congregazione vaticana per il Culto Divino, e il giornalista francese Nicolas Diat. Insieme avevano già dato alle stampe quello che si è rivelato come un vero e proprio best seller, Dio o niente (Ed. Cantagalli, 2015).
Stefano Bimbi aveva tutto quello che può desiderare un adolescente: una vita comoda e piena di opportunità, benessere, una famiglia unita, tutte le esperienze della modernità a portata di mano. Eppure arrivato all’età di 25 anni si accorse che non era sazio. Qualche cosa mancava. Oggi che si chiama don Stefano Bimbi ed è parroco a Staggia Senese, ha colmato quel vuoto con il miracolo più grande che poteva accadergli: la conversione. Una vita piena, nella sua dimensione di sacerdote e cristiano che non scende a compromessi, deve fare per forza qualche cosa di grande perché in fondo non è più lui che vive, ma c’è una presenza che si chiama Cristo che orienta i suoi passi. Così accanto all’attività di parroco che svolge nel piccolo paese alle porte di Siena don Stefano sta dando una risposta alla drammatica carenza di educazione nel mondo della scuola. E ha promosso, nella sua parrocchia, la nascita di una scuola parentale, cioè fatta dai genitori: una scuola a misura di famiglia e di bambino.
Un paesaggio sterminato, grande come mezza Europa, che ha il sapore della provincia francese, dove le strade sono fiancheggiate da file di case in stile franco-normanno, dalle quali si diffonde un’aria di intimità che le rende subito care al turista. E poi le botteghe che commerciano ricordi e oggetti sacri. Le strade che hanno nomi di santi, di re, di generali di Francia, tortuose e strette. Case di mattoni, con gli abbaini aperti negli aguzzi tetti d’ardesia. E le insegne: “La laiterie du public”, “Boulangerie Lapointe”, “Restaurant chez Denise”, “Hotel Normandie”… Benvenuti in Québec, uno degli angoli più religiosi e fertili d’occidente, i cui nomi delle strade dicono tutto: Saint-Augustin-de-Desmaures, Saint-Nicolas, Saint-Basile-Sud, Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, Notre-Dame-de-Portneuf, Saint-Marc-des-Carrières, Sainte-Anne-de-la-Pérade, Saint-Pierre-les-Becquets, Sainte-Geneviève-de-Batiscan, Saint-Luc-de-Vincennes, Saint Maurice, Saint-Louis-de-France. Ma religioso e fertile soltanto nel ricordo, ormai.
«Non esitiamo quindi ad affermare di nuovo pubblicamente che grande è la speranza da Noi riposta nel santo rosario, per risanare i mali che affliggono i nostri tempi. Non con la forza, non con le armi, non con la umana potenza, ma con l'aiuto divino ottenuto per mezzo di questa preghiera, forte come Davide con la sua fionda, la chiesa potrà affrontare impavida il nemico infernale, ripetendo contro di lui le parole del pastore adolescente: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con lo scudo: ma io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti... e tutta questa moltitudine conoscerà che il Signore non salva con la spada, né con la lancia” (1 Re 17, 44.49)».
Per incontrare Giovanni Pellielo, quattro medaglie in quattro Olimpiadi nel tiro a volo, occorre addentrarsi nei campi attorno a Vercelli. Lui che ha ricevuto proposte dai luoghi più lussuosi del mondo, vuole continuare a vivere «nella semplicità delle risaie. Se sono nato qui», spiega con grande serietà “Johnny”, nato nella cittadina piemontese quarantasei anni fa, «un senso ce l’ha e, visto che non so qual è, non posso arrogarmi il diritto di andarmene. Credo che il mio successo sia estremamente legato alle mie origini e non voglio per nulla al mondo abbandonarle». Una breve telefonata ritarda l’inizio del racconto: «Mi spiace, ma non posso... vado in Africa dai miei bambini». Alla domanda sulle attività benefiche che svolge da decenni otteniamo in risposta solo monosillabi, ma quando si inizia a parlare di fede, la riservatezza tutta piemontese di Pellielo si trasforma in un fiume di parole. Perché «in fondo si tratta solo di rompere un piattello. Se tutto finisse qui... Il vero sportivo deve essere una presenza che va oltre».
Non è un po’ paradossale richiamare l’importanza del silenzio nella liturgia, riconoscendo contemporaneamente che le liturgie orientali non hanno momenti di silenzio e sono particolarmente belle, sacre, ricche di un atmosfera orante?
E’ un piccolo miracolo. In pochi mesi il popolo messicano è riuscito a scendere i piazza ben due volte per protestare contro il matrimonio omosessuale e l’ideologia di genere nelle scuole. Merito di un vasto movimento di popolo che si è raggruppato attorno al Fronte Nazionale per la famiglia. I due family day di settembre hanno mostrato al presidente Enrique Pena Nieto quanto sia grande e variegato il popolo che si batte per la famiglia naturale fondata sul matrimonio.
Il sole che sorge dalle tenebre è l’immagine biblica che si specchia nella vita di Luca Di Tolve. Luca è diventato celebre per quel libro così politicamente scorretto, un pugno in faccia al perbenismo omosessualista: “Ero gay, a Medjugorje ho ritrovato me stesso”, editrice Città ideale, che il 19 ottobre tornerà in libreria con la V edizione. Ma di lui si è parlato per l’ancor più celebre canzone di Povia portata a Sanremo nel 2009 con “Luca era gay”. La sua storia è la prova che omosessuali non si nasce, che si può, attraverso un percorso di rinascita psicologica e spirituale, riprendere in mano i fili del proprio destino e riorientarsi a quello che è il progetto originario e specifico della natura umana.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) ha tagliato stamattina il traguardo del suo XXIV anno accademico. Alla solenne inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, padre Eduardo Robles-Gil, direttore generale dei Legionari di Cristo e gran cancelliere dell’Ateneo, e il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha tenuto la lectio magistralis.
Lo rende noto il vescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun, nel giorno della riapertura della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray
L’esercito di Bashar Al Assad continua la sua marcia per liberare Aleppo. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i lealisti hanno riconquistato il quartiere Suleiman al Halabi e la rotonda di Al Yandul. L’avanzata procede dal 22 settembre scorso e rappresenta il tentativo finale da parte dei governativi per liberare Aleppo.
” Il satanismo è in aumento. La ragione? Abbiamo abbandonato la fede , si prega poco e a volte male.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana il noto esorcista don Ermes Macchioni della diocesi di Reggio Emilia, che lancia l’allarme.
Abiti provocanti, commenti con secondi fini, scherzi volgari, film osceni, siti web indecenti… C’è un’infinità di tentazioni che possono far cadere anche il migliore di noi nella trappola del peccato e dell’impurità. Il mondo attuale è un terreno minato in cui ad ogni passo troviamo una bomba di immoralità che può esplodere in qualsiasi momento. Quasi cent’anni fa, Nostra Signora di Fatima è apparsa a tre pastorelli portoghesi: Lucia e i suoi cuginetti Francisco e Jacinta. La Madonna è apparsa loro sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Uno dei messaggi della Madonna riguardava la Salvezza e la perdizione dell’umanità. La Vergine ha affermato che molte anime si sarebbero perse nelle fiamme dell’inferno a causa dei peccati contro il VI e il IX comandamento, i peccati della mancanza di purezza.
Cucire insieme le linguette delle lattine per farne borse luccicanti, e ricucire gli strappi dei cuori, brandelli di esistenze, vite scartate, per far risplendere di nuovo la dignità sul volto di tante donne. È questo il lavoro – anzi la missione – di suor Rosemary Nyirumbe, una piccola religiosa ugandese, che da 15 anni, nella sua terra, offre alle ex bambine-soldato la possibilità di ricominciare. Il velo su questo dramma si è squarciato dopo un anno che suor Rosemary dirigeva la scuola “Santa Monica” a Gulu. “C’era una studentessa molto introversa: sempre in disparte, testa bassa. Un giorno le ho detto: sono così brutta che non vuoi guardarmi?. Lei ha accennato un timido sorriso e mi ha detto: Mi vergogno: sono stata nove anni con i ribelli e ho paura che gli altri scoprano quanto di terribile ho fatto. Attraverso la sua sofferenza, ho aperto gli occhi”.
“Fuoco verde. Ildegarda di Bingen, donna del mistero” (San Paolo edizioni) è il libro della giovane Costanza Cavalli che racconta la storia della santa, mistica, musicista, esperta di erbe Ildegarda, proclamata Dottore della Chiesa il 7 ottobre 2012 da Benedetto XVI che così disse: «In Santa Ildegarda di Bingen si rileva una straordinaria armonia tra la dottrina e la vita quotidiana. In lei la ricerca della volontà di Dio nell’imitazione di Cristo si esprime come un costante esercizio delle virtù, che ella esercita con somma generosità e che alimenta alle radici bibliche, liturgiche e patristiche alla luce della Regola di San Benedetto: rifulge in lei in modo particolare la pratica perseverante dell’obbedienza, della semplicità, della carità e dell’ospitalità. In questa volontà di totale appartenenza al Signore, la badessa benedettina sa coinvolgere le sue non comuni doti umane, la sua acuta intelligenza e la sua capacità di penetrazione delle realtà celesti».
Siria, dopo cinque anni e mezzo di guerra, ci sono cristiani che ancora resistono, testimoniano la fede e preferiscono il martirio alla conversione forzata. Contrariamente al vicino Iraq, dove i cristiani sono quasi del tutto estinti (ne sono rimasti 300mila quando prima della guerra del 2003 erano 1 milione e mezzo), in Siria i cristiani erano fra il 10% e il 12% della popolazione siriana ed oggi sono ancora l’8%. Nonostante l’Isis sia nato proprio in Siria e qui siano avvenute alcune delle peggiori stragi e compiute gravi distruzioni dei luoghi sacri della cristianità, come l’antichissimo monastero di Mar Elian. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con padre Mtanios Haddad, archimandrita melchita, rettore della basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma, rappresentante patriarcale presso la Santa Sede.
In attesa dell’uscita delle linee guida del comma 16 della legge 107, la Buona scuola, relative all’attivazione di percorsi educativi di lotta alla ‘discriminazione per orientamento di genere’, e dopo essere stati inascoltati dal ministro dell’Istruzione Giannini e da quello delle Riforme Boschi, una delegazione dei vertici del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore dei Family day del gennaio 2016 e giugno 2015, ha manifestato davanti al Quirinale e consegnato alla segreteria della Presidenza della Repubblica un dossier sui casi di gender delle scuole, la richiesta di ufficializzazione del consenso informato preventivo per affermare il diritto del primato educativo dei genitori e una copia del manifesto educativo redatto dallo stesso Comitato. E? stata inoltre avanzata la richiesta di essere ricevuti dal capo dello Stato Mattarella, per esprimergli le preoccupazioni delle famiglie italiane riguardo ai tentativi di introdurre la teoria gender nelle scuole, al fine di destrutturare l’identita? sessuata dei bambini.
Di nuovo c’è soltanto il deposito, avvenuto venerdì 30, delle motivazioni della sentenza. Ma il contenuto della sentenza del 21 giugno 2016 della 1^ sezione civile della Cassazione era già stato anticipato, e riguardava un caso più che noto: due donne, una italiana e una spagnola, contraggono matrimonio in Spagna, una delle due ha un figlio da fecondazione artificiale di tipo eterologo con gamete di uomo non noto, il bambino viene registrato all’anagrafe come figlio delle due donne. Nel 2013 esse divorziano, l’italiana decide di rientrare a Torino, sua città di origine, e qui chiede all’ufficiale di stato civile del Comune la trascrizione dell’atto spagnolo: ciò che il funzionario rifiuta. Il Tribunale e la Corte di appello ordinano al Comune di Torino di provvedere, il Procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, presenta ricorso per Cassazione.
«Una mano divina l’ha protetta. Nessuna delle coltellate ha toccato organi vitali. Ma ci sono andate molto vicino… È come un miracolo». Sono queste le parole che il medico del reparto d’urgenza ha rivolto a Guy Coponet, dopo averlo salvato per un soffio. La mattina del 26 luglio l’uomo di 87 anni si trovava insieme alla moglie Janine, 86, nei primi banchi della chiesa di Saint-Étienne, a Saint-Étienne du Rouvray (Normandia), per festeggiare il loro 63esimo anno di matrimonio e «ringraziare Dio».
«Oggi c'è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio». E' questa la frase che rimbomba dalla giornata di ieri del viaggio papale in Georgia e Azerbajan. L'ha pronunciata Papa Francesco rispondendo alle sollecitazioni proposte da Irina, una giovane mamma intervenuta durante l'incontro con religiosi, religiose e seminaristi nella chiesa dell'Assunta di Tiblisi. L'ultima giornata georgiana di papa Bergoglio, iniziata con la S.Messa presso lo Stadio M. Meskhi, era proseguita con l'incontro nella chiesa dell'Annunziata, quindi quello con gli assistiti e con gli operatori nel Centro di Assistenza dei Camilliani, infine si è conclusa con la visita alla Cattedrale Patriarcale di Svetitskhoveli di Mtskheta. Oggi il viaggio prosegue e si conclude in Azerbajan.
«Tutta la vita di Edith Stein è stato un quaerere Deum. Un cercare Dio nella nostalgia di un vuoto che solo nella sua tragica morte si è mostrato come un portare la croce di Gesù». E’ il messaggio cui fa da sfondo lo spettacolo teatrale Edith Stein. Il silenzio di Dio che il Teatro dell’Aleph porterà in scena domenica 9 ottobre nel corso della Festa della Nuova Bussola Quotidiana.
Per papa Pio X è «la più grande santa dei tempi moderni», Pio XI l’ha proclamata “patrona delle missioni” e Giovanni Paolo II “dottore della Chiesa”. Ma soprattutto si può ben dire che sia «la ragazza più amata del mondo», come recita il titolo di una biografia a lei dedicata. Santa Teresa di Gesù Bambino, “Santa Teresina” per tutti, vissuta alla fine dell’Ottocento, morta a soli 24 anni nel Carmelo di Lisieux, non smette di attirare a Dio, e quando l’urna con le sue reliquie gira per le città d’Italia e d’Europa, le chiese dove sosta si riempiono traboccanti di fedeli. Il racconto della sua vita, Storia di un’anima, scritto per obbedienza, ha tuttora un successo straordinario, tradotto in più di 50 lingue e venduto in milioni e milioni di copie. Ma qual è il segreto di questa santa di cui la Chiesa ricorda oggi – 1 ottobre – la sua memoria? Lo abbiamo chiesto a padre Antonio Sicari, carmelitano anche lui, “biografo dei santi”: i suoi libri di “Ritratti di santi” sono già quattordici e sono soltanto una parte della sua copiosa produzione biografica. Recentemente ha anche pubblicato per Ares “Così muoiono i santi, cento racconti di resurrezione”.
“Quaerere deum”, “Cercare Dio”, è una formula che tornò al centro del dibattito cristiano quando papa Benedetto XVI, nel 2008, parò al mondo della cultura francese nel collegio dei Bernardini. Da allora sono state date diverse interpretazioni del suggerimento che il santo padre diede per la riedificazione di una civiltà in decadenza. Il monaco olivetano Christopher Zielinski, abate di Lendinara, capo ufficio della congregazione del Culto divino dal 2012 fino al 2014, spiega che «non solo quel discorso ma tutto il pontificato di Ratzinger è un “quaerere deum”».
La sfida interiore: gli 8 pensieri malvagi secondo Evagrio Pontico. Catechesi di don Fabio Rosini sul combattimento spirituale.
Vangelo Lc 17, 5-10: Se aveste fede!
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Il 16 settembre la Commissione Europea ha spiegato i dettagli della nuova iniziativa, già annunciata a maggio, pensata per ridurre l’immigrazione irregolare. Si tratta di investimenti pubblici e privati per 44 miliardi di euro, destinati a sostenere e sviluppare le economie dei Paesi di partenza degli emigranti. Meglio sarebbe, sostiene la Commissione, se gli Stati membri dell’Ue fossero disposti a raddoppiare i capitali portando i fondi a 88 miliardi.
Se l’Armenia è filo-russa (Putin è stato l’unico statista di livello mondiale ad essere presente al centenario del genocidio armeno), la Georgia e l’Azerbaijan possono essere considerate filo-turche e più vicine agli Stati Uniti. Il conflitto del Nagorno-Karabah, una regione montuosa all’interno del territorio azero, ma di fatto enclave autonoma armena dal 1992, può essere considerato l’epicentro della complessa situazione caucasica.
Nuovi totalitarismi. In Spagna un preside ha scritto una lettera ai genitori per denunciare l'ideologia gender. Ora la scuola cattolica rischia la chiusura per perdita di contributo pubblico.
«Ci sono due modi per morire ad Aleppo, il primo è venire colpiti da un razzo, il secondo è vedere tuo figlio spegnersi piano piano». Parla al telefono Zeidan, 40 anni, con quel filo di voce che gli è rimasta in questi giorni di attacchi aerei senza precedenti ad Aleppo. Suo figlio, Habbudi, appena adolescente, ha una una forma rara di anemia, chiamata aplasia midollare. «Ha bisogno costante di trasfusioni – spiega il padre di famiglia – ma da quando hanno bombardato la banca del sangue stiamo assistendo al peggioramento delle condizioni di Habbudi senza poter fa niente».
... vorrei regalare alla mia compagna di stanza un rosario ma non è cattolica. Non voglio fare cose strane né che sembri che sto cercando di imporle la mia religione, ma ho notato che guarda sempre i miei rosari e quindi ho pensato che sarebbe carino regalargliene uno. Un non cattolico può recitare il rosario? Pensi che se gliene regalassi uno supererei i limiti imposti dall’amicizia?
La religiosa ugandese, “Eroe dell’anno” per la Cnn, ha salvato oltre 2mila donne vittime di abusi e violenze da parte dell’LRA. Insegnando a cucire e cucinare ha ridonato loro la dignità. La sua storia in un libro di EMI
Che cosa abbia spinto il vescovo di Molfetta a regalare un corso della Diocesi a relatori propugnatori della teoria di gender, è mistero che ancora non è stato svelato. Consapevolezza? Calcolo? O convinzione ideologica che la Chiesa debba adattarsi a questa evidente barbarie della mente umana? O forse è solo la sciatteria di seguire stancamente il mondo perché in fondo tanti, dai preti a molti media autorevoli del mondo cattolico si sono adeguati? Che la teoria gender sia un aborto della mente umana è ormai acclarato a chiunque voglia un minimo riaccendere il lume della ragione e se c’è una cosa sulla quale non esistono imbarazzi o dispute interpretative di nessuno circa le parole pubbliche di Papa Bergoglio, è proprio sul fatto che l’educazione di genere sia un pericolo concreto e serio per l’uomo moderno. Francesco lo ha ribadito in molte salse, ma forse quei vescovi che ancora strizzano l’occhio a questa deriva leggono proprio quei giornali che hanno scelto deliberatamente di non riportarlo adeguatamente.
Non è vero, «omosessuali non si nasce». Dunque non lo si è. E se non lo si è, risulta ingiusto definire una persona sulla base di un'inclinazione non innata. A confermarlo, pur eliminando i fattori esterni che possono causare le pulsioni verso persone dello stesso sesso (perciò negando che sia una malattia, comunque sempre assecondata dalla volontà), è stata persino l'attivista sedicente lesbica, membro dell'American Psychological Association (Apa), Lisa Diamond, nei capitoli che ha curato per il Manuale dell'APA su sessualità e psicologia. Anche lei, come le femministe più all'avanguardia, discepole della professoressa dell'Università californiana di Berkeley Judith Berkely, è passata oltre l'omosessualità come dato genetico. E ha sposato il modello del "gender fluid", secondo cui la persona può mutare il proprio orientamento continuamente e a seconda di come si sente.
Certamente nemmeno gli uomini illustri furono esenti da malanni fisici, incurabili nelle epoche in cui vissero, se, come riferisce Plutarco nelle Vite parallele, Giulio Cesare soffriva di epilessia e, come sappiamo da una lettera al fratello Jerome, Napoleone Bonaparte fu vittima di una stipsi cronica che gli procurò terribili disturbi che si acuirono drammaticamente proprio il giorno della battaglia di Waterloo. E proprio ai dolori atroci che lo tormentarono stando in sella alcuni storici attribuiscono la concausa della clamorosa sconfitta.
Ha appena sedici anni il giovane cristiano condannato a morte per blasfemia in Pakistan. E, come avvenuto in molti altri casi, è detenuto in carcere nonostante i dettagli sulla vicenda e le prove dell’accusa siano fumose. Nabell Masih, residente a Kasur nella provincia le Punjab (dove gli episodi di blasfemia contro i cristiani sono continui), è stato accusato da un vicino musulmano di aver postato l’immagine di un maiale in cima alla Kaaba della Mecca. Shahbaz Ahmed, ufficiale di polizia, ha dichiarato all’agenzia di notizie Afp che il post urtava «i sentimenti religiosi dei musulmani e dissacrava il sito religioso», ma Mashi si è difeso spiegando che la foto era stata messa sulla sua bacheca Facebook da qualcun altro. Nonostante ciò e nonostante l’immagine sia stata rimossa senza possibilità di verificare le imputazioni, il ragazzo è stato subito arrestato. Naveed Aziz, un altro ufficiale di polizia, ha confermato che il post è stato rimosso e che non è più visibile.
Il “reato di intralcio all’aborto” sarà esteso anche ad internet, dove chi «manipola» le donne va messo a tacere. Anche se riporta solo la propria esperienza
L’agenzia Zenit l’aveva annunciato, incuriosendomi. Ecco il lancio: «Più economia e meno finanza, più etica e meno deregulation. Una richiesta ai maggiori economisti del mondo di aderire alla visione di papa Francesco, già illustrata nella enciclica Laudato sii». Uno potrebbe dire: ma che bisogno c’è di convocare questo gotha per una cosa che già si sa?
Corsi di formazione all’educazione di genere rivolti a insegnanti di ogni ordine e grado per sensibilizzare gli studenti alla lotta alle discriminazioni, all’omofobia e agli stereotipi. Non è l’iniziativa di qualche zelante direzione didattica territoriale che anticipa le linee guida del Ministero dell’Istruzione in uscita ad ottobre, ma il progetto condotto dall’Azione Cattolica pugliese e dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Molfetta – Ruvo di Puglia – Giovinazzo – Terlizzi in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Scolastica.
“Volevamo ringraziarvi perché, a poche ore dall’uscita di ‘Unici’ c’è stata un’accoglienza straordinaria. Leggo bellissimi commenti, a tutti è piaciuta”. Sono le parole di Nek , riguardo all’immediato successo del suo ultimo singolo “Unici”. Il brano lanciato da poche ore, anticipa l’omonimo disco, in uscita il 14 ottobre.
L’odierno capitalismo flessibile ha da tempo dichiarato guerra alla stabilità in ogni sua forma. Esso aspira a rendere tutto mobile e on demand, dalla produzione delle merci all’esistenza dei soggetti. Per questo mira a precarizzare integralmente le vite: per farlo, deve rendere “liquida” (Bauman) l’intera società. Deve dissolvere l’eticità di matrice hegeliana, ossia la stabilità lavorativa, sociale, sentimentale. Deve, di conseguenza, annientare il posto fisso di lavoro, la famiglia stabile, i diritti sociali e, non da ultimo, la casa di proprietà come fondamento della stabilità esistenziale. Il precariato si caratterizza, in effetti, per l’impossibilità strutturale di costituire una famiglia e, con essa, di mettere al mondo figli. L’intermittenza contrattuale e salariale gli impedisce permanentemente di stabilizzare la vita etica in senso lavorativo e familiare, negandogli il diritto a un lavoro stabile e a una casa di proprietà.
Catechista, apologeta, predicatore formidabile, il gesuita spagnolo Jorge Loring (1921-2013) con il suo bestseller Per salvarti e le sue migliaia di conferenze ha formato generazioni di cattolici in Spagna e in America Latina, convertendo un numero imprecisato di persone. In questo video, girato nel 2011, alla veneranda età di 90 anni, parlava con la sua proverbiale verve di ciò che rende veramente felici nella vita, ovvero servire il prossimo. E di perché il sacerdozio, servizio totalizzante per la salvezza delle anime, è il «mestiere», per chi vi è chiamato, più bello che ci sia...
La Chiesa annovera tra le sue schiere tanti Santi della misericordia, che hanno rinnovato la Chiesa e trasformato la società civile attraverso la carità cristiana, la quale raggiunge indistintamente tutti gli uomini a partire dagli esclusi e dagli scartati. Vincenzo de Paoli (1581-1660) è uno di questi Santi della carità che ha speso tutta la sua esistenza per portare l’amore di Dio laddove regnava solitudine, miseria ed abbandono.
Quando risponde al telefono, monsignor mons. Jacques Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi (diocesi che comprende anche Raqqa, la capitale del sedicente Stato islamico), ha la voce roca. La voce di chi ogni giorno guarda in faccia la guerra. Sul sagrato dell’arcivescovado si affacciano due cecchini. Uno a trenta metri. L’altro a duecento. La tensione è palpabile, nonostante le prime frasi di monsignor Hindo vengano pronunciate con calma. A bassa voce. La linea va e viene. Ma, mano a mano che continuiamo a parlare, l’arcivescovo si fa sentire sempre di più. Parla della guerra che, ormai da cinque anni, sta distruggendo la Siria. Anzi, la “sua” Siria perché, mi spiegherà, “la Siria è prima di tutto mia. Perché io sono siriaco. E Siria deriva da siriaco. Io sono la Siria. Tutti i siriani sono la Siria”. Parole pronunciate dal cuore, come dirà più volte durante l’intervista. Parole di un pastore che ha deciso di non abbandonare le sue pecore. Anche a costo di vivere nel mirino dei cecchini. Giorno e notte.
Tre colpi di pistola sulle scale di un tribunale. Così ieri mattina nella capitale della Giordania, Amman, è stato ucciso Nahed Hattar, giornalista ateo di tradizione cristiana. Si stava recando al processo che lo vedeva imputato per reato di «insulto alla religione», ma un imam ha emesso sentenza prima del tempo e si è fatto giustizia da solo.
Nel luglio 2015 pubblicammo la dissenting opinion del giudice John G. Roberts sul pronunciamento della Corte suprema statunitense a favore del riconoscimento del same-sex marriage. In uno dei paragrafi finali del suo monumentale discorso, Roberts notava che «la maggioranza [della Corte] prospetta che i credenti possano continuare a “difendere” e “insegnare” la loro visione del matrimonio. Il primo emendamento tuttavia tutela la libertà di “esercitare” la religione. Malauguratamente, la maggioranza non utilizza questa parola».
«Il colpo di Stato in Turchia è colpa di cristiani ed ebrei, quella mandria di infedeli». Fin dai giorni successivi al colpo di Stato di luglio questa voce è stata sparsa per tutta la Turchia, in una riedizione in chiave moderna della teoria messa in giro da Nerone quando accusò i cristiani di aver bruciato Roma.
Sharmila Mackwan ha 31 anni, è vedova e ha deciso di lasciare i suoi due figli — di 9 e 12 anni — in orfanotrofio, per tutti i nove mesi in cui porterà in grembo due gemelli per conto di un’altra coppia. La sua potrebbe essere una delle ultime gravidanze surrogate legali in India, nell’ambito di quell’industria multimilionaria che porta il nome di utero in affitto, e che il governo promette ora di proibire una volta per tutte. La donna, in realtà, non ha molta altra scelta: è scritto nel suo contratto che, per l’intera durata della gravidanza, viva in una struttura dedicata, situata vicino alla clinica dove poi partorirà, insieme ad altre decine di donne che come lei aspettano il figlio (o i figli) di altri.
Scientificamente documentato e basato sui fatti e non sulle opinioni di matrice ideologica; stimolante, accattivante e incalzante nei ragionamenti proposti; dal tono divulgativo, ma minimamente scontato; ampio per i temi trattati e gli esempi riportati: si presenta così LegGendeR metropolitane (Edizioni Studio Domenicano, 2016, 15 euro), il nuovo libro del medico e bioeticista Renzo Puccetti.
Era il febbraio 1995, dal palco della Conferenza Internazionale dell’ONU sullo sviluppo sociale, a Copenhagen, l’allora first lady americana Hillary Clinton arringava la platea dei delegati invocando il diritto all’aborto “raro, legale, sicuro”. Non era certo una posizione nuova e già pochi mesi prima alla Conferenza del Cairo si era tentato di inserire l’aborto tra i mezzi consigliati di controllo delle nascite.
Il sindaco di Favria, in provincia di Torino, ha deciso di passare dalle parole ai fatti e si è rifiutato di celebrare un’unione civile tra due persone omosessuali che si erano rivolte a lui. In queste ore il cellulare di Serafino Ferrino, sindaco di centrodestra eletto con una civica al suo quarto mandato da primo cittadino, è bollente. “Meno male che ci sono dei giornalisti che non mi massacrano”, sorride al telefono con la Nuova BQ che, come tanti giornali ieri lo ha chiamato per sapere se è impazzito o no.
Addirittura una mobilitazione mondiale per costringere l'Irlanda a un nuovo referendum che introduca l'aborto libero: le manifestazioni in venti città del mondo dicono di una grande pressione internazionale per far capitolare un paese simbolo della tradizione cattolica. E non è l'unico caso. Ma c'è anche chi prova a invertire la tendenza: in Polonia, altro paese nel mirino dell'Internazionale abortista, il Parlamento approva una legge di iniziativa popolare che introduce il reato di aborto procurato. Aspettiamoci ritorsioni.
Hillary Clinton, candidata alla presidenza degli Stati Uniti per il Partito Democratico, ha delineato l'essenza del suo programma politico intervenendo il 23 aprile 2015 al Women in the World Forum
È stato trovato morto Jose Alfredo Lopez Guillen, il prete cattolico rapito in Messico la settimana scorsa. Si tratta del terzo prete assassinato nel Paese nell’ultima settimana.
La carenza di esorcisti è una grave emergenza». Lo psichiatra Valter Cascioli è il consulente scientifico dell’Aie, l’Associazione internazionale degli esorcisti riconosciuta dalla Santa Sede e docente di «Esorcismo e preghiera di liberazione» all’Ateneo Pontificio «Regina Apostolorum». Per distinguere malati psichiatrici e indemoniati «serve discernimento: solo l’1% delle persone che dichiarano problemi “preter-naturali” hanno effettivamente bisogno dell’esorcista».
Un conflitto “senza esclusione di pozzi” che non produce montagne di morti ma sta facendo a pezzi interi paesi. E non ci sono tregue in vista. Perché riguarda anche il controllo dell’islam
In occasione dei 500 anni della Riforma Luterana, il mensile di apologetica cattolica il Timone ha prodotto un dossier sulla figura di Lutero sviscerando in dettaglio le principali problematiche che la sua “rivoluzione” ha portato nella vita della Chiesa e nella società. Nel numero di settembre-ottobre il dossier, chiamato provocatoriamente "Lutero in affitto" ribadisce che «i cattolici non devono appropriarsi di chi ha creato una Chiesa alternativa fondata su una libertà senza verità e una fede senza ragione». Il dossier di 12 pagine si avvale dei contributi di Angela Pellicciari ("Gli amari frutti della dottrina luterana"), Riccardo Barile ("Ha demolito i Sacramenti"), Samuele Ceccotti (“La Scrittura strappata alla Tradizione"), Claudio Crescimanno (“Ha negato la successione apostolica”) e ha nel suo incipit una riflessione di Luigi Negri il quale spiega come quella luterana sia una fede del tutto alternativa a quella cattolica in cui la dinamica del credere si fa evento eminentemente soggettivo. Per gentile concessione dell'editore Il Timone, la Nuova BQ vi propone l'articolo integrale del vescovo di Ferrara e Comacchio.
Licenziata perché eterosessuale. É accaduto in Australia. Ogni anno ad Adelaide si organizza un festival omonimo che – come si legge sul sito ufficiale – «celebra le diversità sessuali e di genere». Una mega festa gay, tanto per intenderci. Cassandra Liebeknecht, responsabile del Festival nonché eterosessuale dichiarata, è finita sotto inchiesta per condotta non professionale.
18. La superbia - II parte e ultima catechesi.
Due anni fa Eric Zemmour sconvolse la Francia con un libro che dimostrava come il suo Paese si stesse suicidando. Anzi, era già morto. Bestseller clamoroso, da poco uscito in Italia e già in ristampa per Enrico Damiani Editore (Il suicidio francese, pp. 578, €. 19). Grosso tomo, sì, ma anche un grosso cazzotto allo stomaco. Se anche gli italiani ne sono voraci è perché riguarda anche noi, anzi l’intero Occidente. Basterà riportare ampi stralci dell’Introduzione per rendersi conto. «Non sappiamo più dove andiamo perché non sappiamo più da dove veniamo. Ci hanno insegnato ad amare ciò che detestavamo e a detestare ciò che amavamo. Come siamo arrivati a questo punto?». «Non si cessa di ripeterci da quarant’anni che il maggio ’68 è stata una rivoluzione mancata, mentre essa ha vinto».
La recente “Giornata mondiale di preghiera per la pace “ tenutasi ad Assisi, col titolo “Sete di pace. Religioni e culture in dialogo”, si è conclusa con un “appello alla pace” che- nonostante le indubbie buone intenzioni dei promotori dell’evento, sembra un’occasione perduta.
Quando si leggono certe affermazioni vigorose di Ramon Castro, vescovo sessantenne della città messicana di Cuernavaca, recentemente accusato di “omofobia” si penserebbe a un uomo dal carattere impetuoso, ma quando poi lo si sente parlare con voce umile e pacata si comprende che la sua caratteristica principale è la mitezza. La stessa con cui ha dichiarato al quotidiano El Sol de Cautla: “Se andrò in prigione non c’è problema; anche da lì potrò lavorare per l’evangelizzazione”. E’questo il pallino e la risposta alle accuse mosse dal partito socialista di Graco Ramirez, governatore dello Stato di Morelos, del prelato che non perde occasione per richiamare (nei suoi scritti, catechesi, omelie e interviste) a Cristo l’uomo “afflitto dall’individualismo”, senza paura di denunciare la corruzione del potere e gli attacchi alla famiglia.
Il sacerdote ceco morì a 34 anni a Dachau per aver denunciato il trattamento dei nazisti agli ebrei. Ieri il rito presieduto dal card. Amato a Würzburg, in Baviera
Lo conferma alla Radio Vaticana il postulatore Nicola Giampaolo, in occasione del centenario della nascita dello statista ucciso 38 anni fa dalle Brigate Rosse
Avendo avuto occasione di visitare la città un paio d’anni prima dello scoppio della guerra, Aleppo non è per me qualcosa di remoto. Sono luoghi ed edifici conosciuti, monumenti ammirati, gente incontrata. Perciò la notizia, diffusasi ieri, della ripresa dei bombardamenti aerei sui suoi quartieri orientali mi tocca anche personalmente. Tuttavia, più che mai in questa guerra, l’informazione è così strumentalizzata e distorta che in fin dei conti ancora una volta l’unica cosa certa è che le sofferenze degli abitanti della città non accennano a finire; che il mistero del male di cui la strage degli innocenti è paradigma non cessa di riproporsi. Sappiamo, insomma, che Aleppo è di nuovo un campo di battaglia. Al di là di questo dato complessivo tutto il resto è confuso ed incerto, fermo restando un fatto sin qui sempre confermato: il grosso delle notizie sulle sofferenze dei civili a causa dei bombardamenti e dei cannoneggiamenti proviene dai quartieri orientali sotto il controllo degli “insorti”.
Caro Direttore, a proposito dell'articolo sull'incontro tra leader religiosi ad Assisi, mi ha fatto pensare la tua affermazione: “Si è persa una grande occasione per mostrare l’origine e il fine del dialogo per la pace”. Certo, perché noi cristiani cattolici confessiamo che Cristo è il Signore, che Lui è il Principe della Pace, che Lui solo è il vincitore della morte, e dopo la sua risurrezione ha salutato gli Apostoli: “Pace a voi”. Siamo certi che in Lui soltanto è la nostra pace, quella individuale, quella familiare e quella mondiale. Ma poiché domenica ero in un antico santuario, Madonna di Crea, il cuore della nostra diocesi casalese, ad invitare i fratelli e le sorelle dopo ogni eucarestia al nostro convegno ("Diritto all'aborto o diritto al consenso informato?", ieri 23 settembre e oggi 24), ho avuto un’altra percezione del grande e mai risolto problema della “Pace”. Il solerte e caro diacono, prima di darmi la parola mi dice: “Aspetta un momento, devo fare un annuncio importante. Il Santo Padre, Papa Francesco, invita tutti i cristiani ad una personale e comunitaria preghiera per la pace martedì 20 settembre!”. Per il mio carattere piuttosto irruento ho avuto da combattere per trattenere il mio impulso, avrei voluto annunciare con S. Padre Pio, che nei lontani anni ’60, molto prima del dilagare dell’aborto procurato dopo la famigerata legge 194 ebbe a dire: “Basterebbe un giorno senza nessun aborto e Dio concederebbe la pace al mondo fino al termine dei giorni" (San Padre Pio, risposta ad una domanda del dott. Lotti).
Lo scorso 14-15 settembre è stata festa grande a Soriano Calabro, per San Domenico, in occasione del 486 anniversario dell’apparizione dell’immagine “Acheropita” del santo. Per l’occasione ZENIT ha incontrato Martino Michele Battaglia, docente di Antropologia Culturale presso la Scuola superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, che ha spiegato in dettaglio il significato storico di quest’opera e di questa ricorrenza.
Tutti i santi sono venerati dal popolo di Dio, ma ve ne sono alcuni che riscuotono particolare devozione e suscitano maggiore interesse. Padre Pio da Pietrelcina è stato uno dei grandi santi della Chiesa del XX secolo e continua ad attrarre ingenti folle al Santuario di San Giovanni Rotondo, affascinate dalla sua fede e dal suo amore per i sofferenti. Qual è la grande forza attrattiva che Padre Pio continua ad esercitare in tanti uomini e donne del nostro tempo? Il segreto della sua santità è stata la pienezza della sua umanità. Padre Pio è stato davvero una persona umana, che ha coltivato una constante relazione con Dio attraverso una continua ricerca dei bisogni dell’uomo. Padre Pio aveva lo sguardo contemplativo sulle scene evangeliche, un pensiero meditativo sulle vicende della Sacra Scrittura, ma allo stesso tempo sapeva riportare l’agire di Dio in tutti i suoi incontri quotidiani.
Una folla commossa di migliaia di persone sta partecipando in questi giorni alle celebrazioni dell’anniversario della morte di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. Il frate cappuccino morì alle 2.30 del 23 settembre del 1968 nella cella del convento garganico. Ogni anno i frati cappuccini lo commemorano con la rievocazione del “beato transito” dalla terra al cielo. Alla veglia notturna è stata notevole la partecipazione di devoti e fedeli: secondo alcune stime, circa diecimila persone erano presenti alla vegli di preghiera che ha raggiunto il suo apice quando il corpo-reliquia del Santo è stato portato sul sagrato della chiesa, per la prima volta esposto all’aperto, così come voluto dai frati per il Giubileo straordinario della Misericordia. Questa sera, la reliquia sarà riportata nella chiesa inferiore, dove è situata stabilmente.
L'Arcivescovo di Morelia, cardinale Alberto Suárez Inda, ha denunciato il rapimento di un sacerdote della comunità di Janamuato, nel Comune di Puruándiro, nello stato messicano di Michoacan. Attraverso il video qui sopra, pubblicato ieri dall’arcidiocesi e condiviso con l'agenzia Fides, il cardinale lamenta il sequestro del sacerdote José Alfredo Lopez Guillen, e ricorda la recente uccisione di due sacerdoti a Papantla. "Ora proviamo in prima persona l'angoscia per la scomparsa e il rapimento di uno dei nostri sacerdoti, padre Jose Alfredo Lopez Guillen”, afferma il cardinale nel video.
Sono oltre duemila le ragazze ridotte a lordura dalla sanguinaria milizia del Lord’s Resistence Army e salvate dalla donna che ha sconfitto i signori della guerra. Con ago e filo
Il 5 settembre è morta a 92 anni Phyllis S. Schlafly (1924-2016), la madrina della causa pro-family statunitense. A lei si deve il fatto che uno dei tratti distintivi del movimento conservatore americano moderno sia l’antiabortismo e la difesa della famiglia.
Poniamo il caso che ci sia un bel gruppo di persone festanti che si mettono a giocare e scherzare mentre costeggiano un burrone; e che uno degli incaricati di guidare la comitiva ad un certo punto alzi timidamente un ditino per fare presente che c’è lì, appunto, un pericoloso burrone; e che, infine, la guida prudente venga sommersa di insulti ed improperi e qualcuno tenti anche di espellerla dalla comitiva: il destino di quel gruppo sarebbe segnato, ma un osservatore esterno non potrebbe fare a meno di pensare che se cadono nel burrone, in fondo è quello che si meritano.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Pompei.
11° GIORNO DEL TIMONE – Emilia Romagna Sabato 24 settembre 2016, a Sassuolo (MO) Istituto San Giuseppe, Via Farosi 26 (per le auto ingresso dal retro in fondo a via Prampolini) PROGRAMMA ore 9.30 Arrivo e accoglienza ore 11.00 S. Messa celebrata da S.E. Mons. Germano Bernardini, arcivescovo emerito di Smirne (Turchia) ore 13.00 Pranzo ore 14.30 Conferenza “Dottrina sociale della Chiesa; ripartire dalla formazione. Sì, ma quale?” di Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Internazionale Van Thuan, collaboratore de La nuova Bussola Quotidiana e de Il Timone ore 16.30 Conferenza “Famiglia sotto attacco” di Massimo Gandolfini, portavoce del “Comitato Difendiamo i nostri figli”. Al termine Riccardo Cascioli, direttore de Il Timone, consegnerà il premio “Fides et Ratio” al relatore Ci saranno stand di editori e associazioni cattoliche. INGRESSO LIBERO
Brano tratto da Operarii autem pauci! - Riflessioni sulla vocazione alle Missioni Estere scritto dal beato padre Paolo Manna (1872-1952), missionario del PIME in Birmania, pubblicato nel 1909. «Lo spettacolo si fa ancora più desolante se ci proviamo a spingere lo sguardo in queste profonde tenebre, per scorgervi qualche cosa dello stato di abbandono, di abbrutimento e di infelicità, nel quale giace questa massa immensa di povere anime. In luogo del vero Dio chi si adora?
«Era una casa molto carina, senza soffitto, senza cucina…». Quella di via dei matti numero 0 è senza dubbio una casa originale, priva di tutti i requisiti essenziali. Altro che certificato di abitabilità! Essa assomiglia un po’ a quelle chiese costruite oggi che – scusate l’ignoranza in fatto di architettura – sembrano progettate proprio dagli abitanti della celebre via dei matti. Ne ho viste tante, di chiese costruite dai matti: sono bizzarre e futuristiche, alcune fatte a forma di cubo, altre simili a piramidi; certe sono di splendente vetro, altre di assai decorativo cemento. Ce ne sono che assomigliano ad estetiche scatole da scarpe, altre che ricordano dei bunker dell’ultima guerra. Insomma, ce ne sono per tutti i gusti, e scusate se è poco: le chiese costruite dai matti sono spoglie, senza orpelli, senza fronzoli, senza tutto quello sfarzo e quell’oro che sembrano proprio un’allegra offesa ai poveri, i quali potrebbero anche prendersela con Nostro Signore, onorato come un re mentre loro non arrivano a fine mese.
Vangelo Lc 16, 19-31: Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Celina racconta: «Tutta scoraggiata, con il cuore grosso per una lotta che mi sembrava insormontabile, andai a dire a Teresa: "Questa volta è impossibile, non ce la faccio a superarla!" "Non mi stupisce", mi rispose. "Noi siamo troppo piccole per superare le difficoltà, dobbiamo passarci sotto". Ella mi ricordò allora un episodio della nostra infanzia. Eccolo. Ci trovavamo presso dei vicini ad Alençon; un cavallo ci sbarrava l'entrata del giardino. Mentre i grandi cercavano un altro accesso, la nostra amichetta non trovò di meglio che passare sotto l'animale. Si infilò per prima e mi tese la mano, la seguii con Teresa e senza dover piegare troppo la nostra piccola persona raggiungemmo la meta. "Ecco che cosa si guadagna ad essere piccoli", concluse. "Non ci sono ostacoli per i piccoli, si intrufolano dappertutto. Le grandi anime possono superare i problemi, raggirare le difficoltà, arrivare a mettersi al di sopra di tutto con il ragionamento e la virtù, ma noi che siamo piccolissime, dobbiamo guardarci bene dal provarci. Passiamo sotto! Passare sotto ai problemi significa non affrontarli troppo da vicino, non ragionarci troppo sopra".»
Insultati, picchiati e costretti a convertirsi all’islam. E chi osa denunciare «viene minacciato dai traduttori musulmani e dalle guardie dei campi, che spesso sono salafite»
“Giudicare e condannare il fratello che pecca è sbagliato”. Lo ha ribadito il Papa, nella catechesi dell’udienza generale di oggi, dedicata al tema della misericordia. “Non perché non si voglia riconoscere il peccato – ha spiegato subito dopo ai 25mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro – ma perché condannare il peccatore spezza il legame di fraternità con lui e disprezza la misericordia di Dio, che invece non vuole rinunciare a nessuno dei suoi figli”.
E così San Marino ha compiuto tre passi verso l’aborto, dicendo tre sì ad altrettante circostanze che renderebbero legittima la soppressione del nascituro. Delle cinque istanze per legittimare l’aborto infatti ne sono passate tre all’esame del Consiglio Grande e Generale, il Parlamento sanmarinese.
Il candidato alla Casa Bianca del Partito Repubblicano Donald J. Trump ha compiuto un gesto clamoroso. Ha lanciato la Pro-Life Coalition promettendo, qualora divenisse presidente, di combattere radicalmente l’aborto dal vertice delle istituzioni statunitensi. E poi ha messo l’impegno nero su bianco indirizzando una lettera a tutti i leader antiabortisti del Paese per invitarli a fare quadrato.
Se le cose stanno così tanto vale mettere al bando il Catechismo della Chiesa Cattolica e chi s’è visto s’è visto. Ricominciamo da zero e facciamoci dettare la morale dai singoli Stati, non si sa mai che ci venga una detrazione sull’Irpef se ci scappa la scappatella con la segretaria. Il genere dei vescovi denunciati per aver criticato l’ideologia gender e il matrimonio gay è ormai un dato di fatto assodato, come dimostrano i casi spagnoli e messicani. Bisogna spingere l’asticella più in là, facendo sentire il fiato sul collo ai vescovi in una corsa all’intimidazione che ha davvero del diabolico. Adesso a finire nel mirino della polizia del pensiero, incarnata da uno di quei tanti dipartimenti governativi dedicati ai diritti umani o alle anti discriminazioni, è un vescovo argentino. Si chiama Hector Aguer ed è arcivescovo di La Plata. Nei giorni scorsi è stato preso di mira dal Dipartimento dei diritti umani del governo argentino. Per la verità il monsignore se l’è andata a cercare. In un articolo pubblicato sul quotidiano E Dia, invece di parlare di temi dal facile annacquamento religioso si è spinto a denunciare lo scandalo della fornicazione in pubblico, ricordando come sia contraria all’insegnamento in materia di morale della Chiesa.
Mentre si parla della necessità di costruire ponti e non alzare muri, spesso secondo la contrapposizione poco cristiana dell'aut aut, in Medio Oriente è accaduto un fatto che dimostra che la logica con cui affrontare la violenza dei tempi non è una nuova strategia, ma un fatto vecchio 2000 anni. Appena una settimana dopo la liberazione di Falluja dall'Isis, un'organizzazione no profit di volontariato con sede in Iraq, la Preemptive Love Coalition (Plc), ha visitato i compound che hanno raccolto quanti sono fuggiti dalla città per portare loro cibo e acqua. In uno di questi, però, erano detenuti anche alcuni membri dell'Isis catturati dai soldati iracheni e a cui la Pcl ha voluto fornire comunque i viveri. Il motivo, ha chiarito il fondatore dell'organizzazione, Mattehw Willingham, è che «amare significa recarsi in posti difficili». E ha esemplificato spiegando che fra i volontari c'era un uomo di nome Sadiq che, dando da mangiare a un jihadista, ha riconosciuto il volto di uno degli assassini di un suo caro amico apparso in un video di propaganda dell'Isis. Sebbene colpito, Sadiq non solo non si è tirato indietro, ma dando da mangiare all'aguzzino gli ha detto: «Tu hai ucciso il mio amico, ma io sono venuto qui a darti da mangiare». Intanto, tutti i volontari proseguivano sfamando a uno a uno i prigionieri. Di fronte alla scena, sui volti di alcuni detenuti sono cominciate a scendere le lacrime. «Erano sopraffatti».
Basta un «like» sui social network come Facebook o WhatsApp e scatta l’accusa di vilipendio all’islam, mentre si rischia la rappresaglia su interi villaggi di fedeli
Il prof. Boscia, presidente Amci: “Un milione di coppie prova invano ad avere figli, questa diffusa infertilità è dovuta al fatto che in passato nessuno ha fatto informazione sul tema”
Le feste e le memorie liturgiche di settembre ci hanno permesso, anche quest’anno, di meditare sulla natività di Maria Santissima, sul dono della sua vita al mondo e alla Chiesa; ci hanno guidati nella riflessione sul suo nome beato, ci hanno condotti ai piedi della Croce, dove Ella si è offerta al Padre, in unione perfetta, di sacrificio e di amore, con il Figlio Gesù.
Al Santuario mariano di Nostra Signora del Monte, a Bandra, il pellegrinaggio di 400 studenti di tutte le religioni
Soddisfazione della Comunità di Sant’Egidio, dei Francescani, del vescovo e dei luterani italiani per l’esito dell’incontro “Sete di pace”
Il contrario di indipendenza è dipendenza. E una dipendenza virtuosa, dice a Tempi Erik Gandini, regista di La teoria svedese dell’amore (il film documentario a cui è dedicato il servizio di copertina il numero del settimanale in edicola), «dovrebbe essere una interdipendenza, cioè una relazione dove il bisogno che abbiamo dell’altro non viene negato. La parola dipendenza ha una connotazione negativa, ed effettivamente l’idea di liberare le persone dalle forme di dipendenza economica verso altri individui è giustissima. Ma il risultato a livello esistenziale è stato un’ossessione per l’indipendenza che ha portato a un distacco fra le persone».
Oltre 200 mila persone sono fuggiti dal nord del Camerun per scappare dai jihadisti. «Cinque dei miei figli non sono riusciti a scappare. Solo Dio sa se sono vivi»
Nel generale disinteresse dei media il Brasile sta lentamente, ma con sempre maggiore decisione, sprofondando in un baratro da cui sarà difficile risalire. Eppure quanto sta accadendo nello Stato sudamericano dovrebbe interessarci: non solo perché stiamo parlando del quinto Paese al mondo per estensione e popolazione, ma anche perché il suo declino nasce dalle stesse ragioni che stanno distruggendo, anno dopo anno, l'Europa: un mix letale di denatalità imperante e Welfare State opprimente.
Di fronte al primo caso di eutanasia al mondo su un minorenne, la scorsa settimana in Belgio, non si sa se provare più orrore per il fatto in sé o per le reazioni di tanti autorevoli opinionisti, anche in Italia, che ne danno una giustificazione teorica e vorrebbero approfittare del caso belga per spingere la legge sull’eutanasia anche nel nostro paese (vedi l’oncologo Umberto Veronesi). Ma c’è anche una domanda che sorge spontanea, leggendo questi scienziati che denunciano il presunto “ritardo” del nostro paese dandone la colpa al bigottismo tipico di un paese di tradizione cattolica.
?Due sacerdoti cattolici sono stati sequestrati e uccisi a Poza Rica, nello Stato orientale messicano di Veracruz. Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella chiesa di Nuestra Senora de Fatima. Le ricerche si sono concluse dopo poche ore con il ritrovamento dei cadaveri dei due religiosi sul ciglio della strada tra Papantla e Poza Rica. È stata trovata viva invece una terza persona, sequestrata con i due sacerdoti. Le vittime sono Alejo Naborì e Josè Alfredo Jimenez.
Una grande folla per l’ultimo saluto a don Gabriele Amorth, l'esorcista morto sabato sera a Roma a 91 anni. I funerali si sono tenuti nella grande chiesa Regina degli Apostoli nel quartiere San Paolo. A celebrare il vescovo ausiliare monsignor Paolo Lojudice e il superiore generale della Società San Paolo (al quale don Amorth apparteneva) don Valdir José De Castro. Con loro un centinaio di sacerdoti, fra i quali numerosi esorcisti col presidente della loro associazione internazionale padre Francesco Baamonte.
La sfida interiore: catechesi di don Fabio Rosini sul combattimento spirituale. 17. La superbia - I parte.
“Ma va là! Non senti che puzzo di salame!?”. Così, mi raccontava don Gabriele Amorth, era solito rispondere a quelli che nell’empito della riconoscenza lo ringraziavano in maniera eccessiva, esaltandone l’opera, o le doti, per una liberazione o guarigione particolarmente difficile. Perché don Gabriele, a cui mi legava un amicizia ventennale, fatta di lunghi periodi di silenzio, oltre a essere una persona buona, un ottimo prete, un grande comunicatore e un lottatore instancabile contro il maligno, era dotato di un grande senso dell’umorismo.
Di un film particolarmente riuscito si suole dire che dovrebbe essere fatto vedere nelle scuole, ma prima che fra i banchi l’ultima produzione di Erik Gandini meriterebbe di essere proiettata a Camere riunite, come monito a deputati e senatori in procinto di approvare le proposte di legge che vogliono trasformare l’Italia in un paradiso dei diritti individuali sul modello dei paesi scandinavi. E benché si tratti di pellicola laica laicissima, potrebbe benissimo per una volta sostituire la catechesi di parrocchie e movimenti ecclesiali: chiarirebbe loro le idee intorno alla condizione umana odierna, mostrerebbe loro dove è diretta quella modernità con cui vogliono dialogare. Infine, per assottigliare i flussi di migranti e richiedenti asilo che stanno mettendo in crisi mezza Europa, andrebbe mostrato a chi sta per imbarcarsi sui gommoni a rischio della vita: vedrebbero che l’agognato paradiso del benessere e della sicurezza consiste nella realtà in un confortevole inferno antropologico.
Padre Gabriele Amorth è tornato alla casa del Padre, venerdì 16 settembre all’età di 91 anni, dopo un esistenza vissuta a combattere il diavolo. Per tanti è stata la figura simbolo dell’esorcista, una figura questa che, purtroppo, non sempre ha goduto di buona reputazione anche all’interno della Chiesa negli ultimi cinquanta, sessant’anni. Tanto che molti lo cercavano padre Amorth, vista la sua fama, da ogni parte del mondo, molto spesso perché nella diocesi di appartenenza non c’era nessun prete deputato a questo ministero.
In fondo era solo questione di tempo. In Belgio ieri si è assistito al primo caso di eutanasia su un minore e di fatto questo è un record che il Paese europeo potrà vantare nel mondo. A questo ha portato la legge approvata nel 2014 alla quale è stata dato un punto di non ritorno. La notizia è stata riportata dal quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad che nell’articolo ha iniziao così l'articlo: “In silenzio e nella discrezione più assoluta per la prima volta nel nostro Paese un minorenne è morto per eutanasia”.
E adesso chi lo spiega a Corriere e Repubblica e a tutti gli altri cantori della rivoluzione Lgbt che il piccolo bambino messicano non stava sfidando nessuno, ma stava semplicemente giocando? I lettori della Nuova BQ ricordano la vicenda: un bambino di appena 13-14 anni che si mette di fronte alla Marcha por la familia a Celaya, in Messico in uno dei 120 appuntamenti che hanno animato sabato 10 settembre la più grande manifestazione per la famiglia mai vissuta in Messico. I giornali di tutto il mondo avevano costruito la notizia basandosi su un post su Facebook dell’autore di quella foto, un giornalista freelance che asseriva di aver parlato col bambino: “Ha uno zio gay e non vuole che sia odiato”.
Ieri, 18 settembre, si è verificata una strana coincidenza: si è chiuso il Congresso Eucaristico nazionale a Genova, mentre si apriva l’incontro interreligioso per la pace ad Assisi (“Sete di pace” è il tema) nel trentesimo anniversario dell’incontro voluto da Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986. Coincidenza certamente non voluta, e neanche notata dai rispettivi organizzatori, eppure molto significativa. Perché se ad Assisi si prega per la pace, a Genova si adorava Cristo che «è la vera pace». L’uno, l’appuntamento di Genova, è il fondamento del secondo, l’incontro con i rappresentanti delle altre religioni ad Assisi.
Ultima relazione di don Amorth con il commento al messaggio del 25 aprile 2016.
Come è già stato scritto la bella figura del sacerdote esorcista don Gabriele Amorth, morto a Roma venerdì sera 16 settembre, è stata conosciuta da moltissimi italiani attraverso i mezzi di comunicazione. Fra questi occupa un posto di riguardo Radio Maria dove il Religioso modenese ha condotto la trasmissione “Racconti di un esorcista”, sempre seguitissima dagli ascoltatori, per oltre vent’anni. E lo stesso Padre Livio Fanzaga, direttore dell’emittente cattolica, lo ricorda. Lo fa con un breve comunicato apparso nel sito (che di seguito riportiamo) e con la messa in onda LUNEDÌ SERA (il giorno del funerale) ALLE ORE 22.45 : della registrazione- viva voce di Don Amorth- di spezzoni della trasmissione fissa che conduceva fin dal 1990.
Non è passato neppure un mese dalla morte di Sua Eccellenza Girolamo Grillo, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. Il Prelato -calabrese d’origine- è morto mentre si trovava in Romania per un periodo di riposo (e lì è stato sepolto, contravvenendo a quelle che erano le sue precise volontà). Oggi, nella sua newsletter quotidiana, il sacerdote siciliano padre Giulio Scozzaro rievoca Mons. Grillo ed il suo percorso di fede che, a suo dire, in età matura ha subito una vera e propria “conversione”.
La camera ardente per don Amorth si trova a via Alessandro Severo, 56 a Roma, aperta dalle 16 fino alle 19. I funerali si terranno nel Santuario a via Antonino Pio, lunedi prossimo alle ore 15.
Don Stefano Stimamiglio, Segretario generale dei Paolini, ricorda don Gabriele con il quale ha scritto insieme un libro: «Eravamo entrambi avvocati, giornalisti, devoti della Madonna e infine confratelli», ricorda, «di lui mi colpivano la passione con cui portava conforto a chi era tormentato dal diavolo e la capacità di sdrammatizzare ogni situazione con una parola buona».
La denatalità non è più un tabù e le politiche di sostegno alla famiglia entrano di diritto tra i temi trainanti di una politica da rilanciare. E’ la società che le chiede. Se un comune denominatore si può trovare tra gli interventi che si sono alternati ieri a Megawatt, la convention di Stefano Parisi per il rilancio politico e culturale del centrodestra, il contenitore famiglia, declinato in varie forme è stato sicuramente il più citato. Famiglia da liberare dai lacci fiscali, famiglia da sdoganare nella responsabilità educativa, famiglia da promuovere con politiche che diano una svolta all’inverno demografico e famiglia come soggetto cardine del principio di sussidiarietà che abbandoni le logiche del welfare state troppo ossessivo dalla culla alla tomba, che è causa del problema Italia.
Si è spento oggi all’età di 91 anni don Gabriele Amorth, il celebre sacerdote paolino ed esorcista della diocesi di Roma. Il religioso era ricoverato da alcune settimane per complicazioni polmonari presso l’ospedale della Fondazione Santa Lucia a Roma.
Per la Repubblica di San Marino l’aborto è un reato penalmente perseguibile. Ma ora la legge potrebbe cambiare. Sono state infatti presentate al Consiglio Grande e Generale cinque istanze con l’obiettivo di introdurre l’interruzione di gravidanza. «Le istanze abortiste che verranno discusse dal Parlamento settimana prossima, vengono presentate ripetutamente da tempo», ma se «non sono mai state approvate, non sono state nemmeno respinte: le forze in Parlamento normalmente si accordavano domandando al governo di porre attenzione al problema. Ora, però, in vista delle elezioni, l’assemblea legislativa è sciolta e riunendosi in via eccezionale sarà costretta a prendere una posizione». A spiegare a tempi.it cosa sta accadendo a San Marino è Pasquale Valentini, il Segretario di Stato Affari Esteri e Politici, il quale, oltre ad aver rivestito il ruolo di segretario della Democrazia Cristiana dal 2007 al 2010, ha militato sin da giovane nell’associazionismo cattolico che oggi si sta battendo in difesa della vita.
Il Ciclone si abbatte sulla chiesa, ma non è un tifone di fine estate. Non sembra aver destato particolari rimostranze la scelta della chiesa di Santo Spirito a Firenze come teatro della proiezione del film di Leonardo Pieraccioni Il Ciclone. Per la verità “teatro” non è la parola adatta. Sarebbe meglio dire: sfondo. Perché in occasione dei 20 anni dall’uscita della fortunata pellicola dello scanzonato comico toscano l’idea di festeggiare l’evento proiettando il film campione di incassi sulla facciata della chiesa di Santo Spirito a Firenze è passata in cavalleria come una delle tante trovate per svecchiare le chiese nostrane. Al grido di “usciamo dal tempio”, qualcuno deve essersi messo in testa anche di cambiarne l’uso. Cosicché nei giorni scorsi a Firenze si è potuto assistere alla singolare proiezione con il telo issato sulla facciata della chiesa, i cui custodi, i padri agostiniani, si sono mostrati ben lieti di prestare il luogo di culto per usi, diciamo così, civili.
Dal 18 al 20 settembre ad Assisi avrà luogo l’incontro internazionale, promosso da Comunità di S.Egidio, Diocesi di Assisi e Sacro Convento, a 30 anni da quello storico incontro delle religioni voluto da S. Giovanni Paolo II. A chiuderlo, un po’ a sorpresa, nel senso che la partecipazione è stata decisa all’ultimo, sarà papa Bergoglio.
La devozione alla Mater Dolorosa, molto diffusa soporattutto nei Paesi del Mediterraneo, si sviluppa a partire dalla fine dell'XI secolo. Fu Papa Pio VII nel 1814 a introdurla nel calendario liturgico romano fissandola al 15 settembre. La figura della Madre dei dolori che soffre per la Passione del Figlio ha dato origine a numerose rappresentazioni nell'arte, nella musica sacra e nella pietà popolare.
Oggi inizia la Novena all'Amore Misericordioso di Madre Speranza.
«Dobbiamo pregarlo, è un martire! E i martiri sono beati». Con queste inequivocabili parole si è conclusa l'omelia che ieri il Papa ha tenuto a Santa Marta, in occasione della Messa celebrata in ricordo di P. Jaques Hamel, l'anziano prete francese barbaramente sgozzato da fondamentalisti islamisti lo scorso 26 luglio. Mentre officiava il Santo Sacrificio dell'altare a Rouen.
«Era un profumo simile a quello delle rose». Sono le parole di alcune bambine di che hanno assistito ai cosiddetti «miracoli» avvenuti venerdì al “Cenacolo di preghiera” del movimento “Regina dell’Amore” in località San Martino. Il gruppo di adolescenti al mattino ha percepito una profumazione nell’acqua della fontana nel cortile dell’edificio. Quel pomeriggio invece hanno raccontato di aver visto una statua di Gesù Bambino muovere la pancia come se stesse respirando. Si tratta di Franziska, Magdalena, Veronika, Rosalinda e Katharina, tra i 12 e i 14 anni, residenti in Alto Adige e Baviera, che la settimana scorsa hanno partecipato alla “Riunione delle famiglie” di lingua tedesca organizzato dal movimento spirituale nella loro sede a San Martino di Schio. Da domenica il gruppo di circa cento persone è rientrato a casa, ma i loro genitori hanno accettato di farle rispondere ad alcune domande riguardo a ciò che dicono di aver visto e sentito.
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. [ Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». ]
Ne “Il rosario preghiera del cuore” (Shalom), Don Yoannis Lahzi Gaid, segretario del Pontefice, racconta la storia, la teologia e la spiritualità dell’orazione più diffusa al mondo.
Oggi inizia la Novena a San Pio da Pietrelcina.
Esaltare la croce significa confortare i sofferenti ponendosi in loro ascolto e lasciare spazio al silenzio per condividere il dolore
Fatima “è una vera e propria scuola perché ci difende dalle favole, ci insegna ad affrontare la realtà e il cuore di Dio con gli occhi della fede, tramite le apparizioni”. Lo ha detto il cardinale José Saraiva Martins nel corso della Messa conclusiva del 24° Congresso Mariologico Internazionale che si è svolto a Fatima dal 6 all’11 settembre scorso. Di fronte alla “perdita del senso e dei valori, al disorientamento delle coscienze – ha detto il cardinale – la Madonna presenta principi non negoziabili che educano ad una convivenza civile e cristiana: la vita, la famiglia, il matrimonio, l’unione tra un uomo e una donna, la carità concreta e il rispetto della dignità di ogni persona”. Il cardinale ha denunciato durante la sua omelia “l’apostasia silenziosa della fede” che sta travisando “il modello cristiano europeo”. Ha quindi sottolineato l’attualità del messaggio di Fatima che indica il modo come superare le difficili circostanze in cui il mondo si trova.
Di fronte alle violenze perpetrate dallo Stato islamico si fanno ancora più attuali le due domande poste dal Papa emerito nel 2006 al mondo islamico. Un articolo dell’intellettuale cattolico George Weigel.
Il 14 settembre 1936 Pio XI ricevette in udienza a Castel Gandolfo cinquecento profughi spagnoli e rivolse loro un lungo discorso in cui parlò dell’eroismo dei «nostri martiri» in termini molto chiari: «persone sacre e sacre cose ed istituzioni; tesori inestimabili ed insurrogabili di fede e di pietà cristiana che di civiltà e d’arte: cimeli preziosissimi, reliquie santissime; dignità, santità, benefica attività di vite interamente consacrate alla pietà, alla scienza ed alla carità; altissimi sacri gerarchi, vescovi e sacerdoti, vergini sacre, laici d’ogni classe e condizione, venerande canizie, primi fiori di vita e lì stesso sacro e solenne silenzio delle tombe, tutto venne assalito manomesso, distrutto nei più villani e barbari modi, nello sfrenamento tumultuario, non più visto, di forze selvagge e crudeli tanto da crederle impossibili, non diciamo con la umana dignità, ma con la stessa umana natura, anche la più miserabile e la più in basso caduta».
La “libertà religiosa” continuerà a essere un concetto «ipocrita» fino a quando «resterà un sinonimo di discriminazione, intolleranza, razzismo, sessismo, omofobia, islamofobia, supremazia cristiana e ogni altra forma di intolleranza». Trovare frasi del genere in un rapporto ufficiale della Commissione americana sui diritti civili è senz’altro una notizia.
La miopia dei media mainstream è davvero disarmante. Titolo di Repubblica di ieri: “Messico, il bimbo affronta la marcia omofoba: “Non voglio che mio zio sia odiato”. Il Corriere della Sera in home: “Solo contro tutti, il 12enne vuole fermare la marcia omofoba” e dentro nientemeno che un tonitruante “davanti al carro armato, a Istanbul come a Tienanmen: il coraggio di chi è solo contro la violenza”. Ce n’è abbastanza per consegnare a questo misterioso 12enne il premio Nobel per la pace.
Da domani, 15 settembre, fino a domenica 18 si svolge a Genova il 26esimo Congresso Eucaristico nazionale: «L’Eucaristia sorgente della missione: ‘Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro’» è il tema. Alle 20.30 di giovedì avrà luogo, in piazza Matteotti, la messa di apertura del Congresso, che sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, presidente della Cei e “inviato speciale” del Papa, che non sarà presente. La giornata di venerdì sarà caratterizzata dalla visita dei delegati a 46 luoghi simbolici, «dove le 14 opere di misericordia spirituale e corporale vengono esercitate quotidianamente»: carceri, ospedali, centri di accoglienza e di ascolto, scuole, mense per i poveri. L'appuntamento principale di sabato 17 prevede a partire dalle 16.45 la solenne adorazione eucaristica nella cornice del Porto Antico. La messa conclusiva, preceduta dalla processione delle confraternite italiane, si svolgerà in piazzale Kennedy alle 10.30 di domenica e sarà presieduta dal cardinal Bagnasco.
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha annunciato che “entro la prima metà di ottobre” verranno presentate le linee-guida del comma 16 della legge 107, la Buona scuola, relative all’attivazione di percorsi educativi di lotta alla ‘discriminazione per orientamento di genere’. “Ancora una volta dobbiamo rinnovare la richiesta di fare chiarezza assoluta riguardo ai contenuti, prima che tali percorsi vengano implementati – ha commentato Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli -. Non è infatti ammissibile che, utilizzando il nobile scopo della lotta alle discriminazioni, al bullismo e al violenza contro le donne, si propongano percorsi educativi che educhino alla libera scelta dell’identità di genere, come trapelerebbe da alcune indiscrezioni di stampa risalenti allo scorso luglio e mai smentite”.
Domattina a Santa Marta, il vescovo e 80 pellegrini da Rouen per ricordare il sacerdote ucciso lo scorso 26 luglio
Nel corso del Congresso Mariologico Internazionale che si è svolto a Fatima dal 6 all’11 settembre è stato presentato il libro “Fatima Misteries – Mary’s Message to the modern Age (I misteri di Fatima – Il messaggio di Maria all’età moderna)”, scritto dai Polacchi Grzegorz Gorny e Janusz Rosikon e pubblicato in Polonia da Rosikon Press e negli Stati Uniti da Ignatius Press. Gorny è reporter, saggista, pubblicista produttore di film per il grande schermo e per la televisione. Rosikon è un noto fotografo, membro dell’Associazione Polacca dei Giornalisti. Si è occupato per la prima volta della Madonna di Fatina, 40 anni fa quando stava indagando sui santuari mariani.
Il “caso Kim Davis” (clicca qui), la funzionaria della contea di Rowan, in Kentucky, arrestata per essersi rifiutata «in nome di Dio» di firmare le licenze di matrimonio di due coppie omosessuali, conferma (forse persino prima del previsto) la fondatezza della paure scatenate dalla sentenza con cui il 26 giugno la Corte Suprema federale ha legalizzato le “nozze” Lgbt in tutti gli Stati Uniti. Ovvero che nel Paese nordamericano vige di fatto uno Stato di polizia che nega ai cittadini americani la libertà di coscienza, di espressione, di religione e, la Davis lo sa bene, di movimento, comminando provvedimenti restrittivi a chi dissente dall’ideologia al potere.
Vien spesso detto dai fautori del dialogo interreligioso ad oltranza che i musulmani sono rispettosi di Gesù e della Madonna: non si direbbe, osservando le sacre effigi distrutte e profanate dai loro seguaci non solo in Siria, Iraq, Egitto, bensì anche nel nostro Paese e nell’Occidente in genere, Continente che dovrebbe essere popolato dagli islamici cosiddetti “moderati”. L’ultimo caso in ordine di tempo si è registrato in Spagna lo scorso 8 settembre, giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la Natività della Beata Vergine Maria: ebbene, proprio in tale ricorrenza un piromane di origine marocchina e confessione musulmana, entrato dal tetto nella chiesa di Fontellas, diocesi di Pamplona-Tudela, Navarra, ha dato a fuoco due statue raffiguranti la Santa Vergine del Rosario, patrona della città, ed un’altra sempre raffigurante la Madre di Dio, oltre ad un’antichissima pala del XVII secolo. L’allarme prontamente lanciato dal parroco ed il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco hanno impedito che l’intero edificio sacro venisse ingoiato dalle fiamme. La decorazione del soffitto di una cappella è stata però danneggiata ed è parzialmente crollata, mentre la navata è stata completamente annerita dalla fuliggine.
É impressionate assistere alla velocità e alla determinazione con cui l’associazione atea Freedom from Relgion Foundation (Ffrf) sta avanzando in ogni contea o città americana, chiedendo la rimozione di simboli religiosi cristiani, vietando la recita di preghiere e bandendo i testi sacri all’interno di scuole, istituzioni, alberghi. La sua è una conquista talmente facile e priva di opposizioni che definirla guerra sarebbe sbagliato. Nemmeno la Chiesa, infatti, resiste più.
Il 10 settembre in Pakistan i talebani Jamaat-ul-Ahrar hanno ucciso Zakaullah Khan, un medico. Due jihadisti armati di pistola a bordo di una motocicletta hanno aspettato che uscisse dalla moschea dove si era recato per le preghiere della sera e lo hanno ferito a morte. Il dottor Khan è stato giustiziato perché era il responsabile della campagna per la eliminazione della poliomielite a Peshawar.
In questi giorni ha creato un certo scalpore e perplessità la notizia di una lettera privata di papa Francesco che approva incondizionatamente le linee guida di Amoris Laetitia diffuse dai vescovi della regione di Buenos Aires per l’interpretazione del famoso capitolo VIII dell’esortazione apostolica. La notizia sta nel fatto che, di fronte a indicazioni che alla fine prevedono – in alcuni casi e a certe condizioni – che coppie di divorziati risposati possano accedere all’Eucarestia, il Papa dice che «non c’è altra interpretazione possibile».
I fronti caldi come l’Iraq e la Siria, le piazze “storiche” come il Pakistan, ma anche stati impenetrabili e inespugnabili come la Corea del Nord dove le donne vengono uccise per il solo possesso di una Bibbia. E’ il quadro drammatico in cui si staglia l’inchiesta di Marta Petrosillo che ha pubblicato con la Nuova BQ il libro “Perseguiteranno anche voi” che ieri è stato presentato ai deputati nella cornice della Sala stampa della Camera.
Esce il libro-intervista “L’Italia del Family Day”. «Gandolfini è stato bollato come oscurantista, sanfedista, omofobo. In realtà, la sua storia, sconosciuta ai più, dimostra il contrario»
Quella in cui il nostro Paese si trova non è una crisi dell’economia. E’ innanzitutto una crisi della speranza. E’ insomma una crisi morale: qualcosa dunque di fronte a cui i politici, i capitani d’industria e i grandi banchieri sono inermi. Occorre piuttosto l’intervento di un’autorità morale. Chi però ha l’autorità morale che è necessaria per intervenire? Non la politica, non l’alta finanza e nemmeno l’intellighenzija. C’è però nel nostro Paese un’autorità morale largamente riconosciuta, anche se troppo spesso dormiente: si tratta della Chiesa. In piena contraddizione con la cultura “ufficiale” dei mezzi di comunicazione di massa, sondaggi recenti confermano che il 49% della gente in Italia si definisce cattolico praticante e il 65% dichiara di avere molta o moltissima fiducia nella Chiesa (cfr. Renato Mannheimer, Demoskoppiati? Jaca Book, 2016).
Le immagini parlano da sole. Secondo le prime stime sono stati un milione abbondante i messicani che sabato sono scesi in piazza contro la proposta di legge del governo di riconoscere il matrimonio omosessuale. Numeri che devono far riflettere non solo il governo di Enrique Peña Nieto, ma che possono indicare alle associazioni pro family europee, comprese quelle italiane, che una nuova stagione di testimonianza è indispensabile.
Al Congresso Mariologico internazionale di Fatima, i gruppi dei vari continenti concordi con il Papa nel chiedere la diffusione del culto mariano nella Chiesa e nel mondo
La Serva di Dio Simonetta Tronci è un'anima bella innamorata di Gesù, che ha seguito il suo Amato per la via del Calvario fino a stendersi con Lui sulla Croce. In questo doloroso viaggio è stata guidata e presa per mano dalla Vergine Maria che Simonetta amava chiamare "Mamma". L'Arcivescovo di Cagliari ha apprezzato il suo esempio di vita cristiana e, dopo aver letto i documenti, ha dato seguito alla richiesta di apertura del Processo Diocesano per la sua Causa di Beatificazione.
...Infatti quando si presenta il cancro Carlotta affronta anche la malattia come una sfida da vincere. Nell’aprile del 2012 apre una pagina Facebook, intitolata “il Cancro e poi” in cui posta pensieri e riflessioni che l’attraversano, condividendole con tante persone che vivono la sua stessa lotta e a cui offresostegno e aiuto morale. E alla sua “seconda famiglia”social comunica la “cosa straordinaria” che le è accaduta dopo un ricovero a Milano “e dopo la notizia delle nuove metastasi cerebrali oltre a quelle a polmoni e fegato”: “Ho trovato la fede e l’abbandono che questa croce di questo brutto cancro sia per me un’incredibile OPPORTUNITA’ DI CRESCITA, anche se a volte tutti noi ‘cancerosi’ sappiamo quanto sia difficile conviverci. (…) Il mio modo di vivere questo cancro (proprio ora, nel momento in cui si mostra più aggressivo con me!!!) è diventato di una serenità e di una fiducia uniche…E tutto questo grazie alla FEDE e a questo straordinario nostro Papa Francesco (…) che dice che i giovani devono portare la croce con gioia”. Tutti quelli che stanno intorno a Carlotta – i genitori, l’amatissimo fratello Matteo, il fidanzato Alessandro, gli amici – diventano testimoni dello straordinario affidamento, dell’abbandono consapevole e senza condizioni a Dio che si esprime nella preghiera del Padre Nostro continuamente recitata. Alla madre, insegnante di violino che le ha trasmesso la passione per questo strumento, Carlotta scrive sms del tipo: “Mamma…il cancro è la cosa migliore che mi sia capitata…”. “Ma è vero!!!” “Cioè io mi sarei persa la parte migliore di me” “A me dispiace tanto nn poterlo urlare a tutti. Perchè davvero è la cosa di cui sono più orgogliosa nella mia vita” “Altro che di tutto quello che ho fatto in 24 anni, di tutta la fatica che ho fatto!”. Una santa? Oppure: “Un pò matta – come le risponde affettuosamente la madre, dilaniata dal peggiore dolore che un genitore si trovi ad affrontare -. Meravigliosa però…Capace di dimostrare di amare la vita oltre ogni limite…C’è una spiritualità straordinaria in tutto questo…Incredibile…Perciò sei e sarai aiutata”...
Festa del Santuario dell'Amore Misericordioso. Collevalenza 15-25 settembre 2016
Il parroco di Porcari, un comune in provincia di Lucca, è finito sulla graticola dei giornali e dei social network per avere preso una decisione controcorrente: ha rinviato l’appuntamento con la Cresima per una sessantina di ragazzi delle medie. Il motivo? Non erano pronti», ha spiegato don Americo Marsili ai genitori. «Sregolati», questo il termine utilizzato dal parroco per giustificare la decisione che ora lo vede esposto al pubblico ludibrio della rete, la quale, quando vuole essere perfida, sa quali leve toccare.
Lo sdegno e le proteste seguite all’esclusione di Meter dall’Osservatorio per il contrasto alla pedofilia hanno indotto il governo a fare subito un passo indietro. Era stata infatti proprio L’associazione guidata da Don Fortunato Di Noto a far nascere quell’Osservatorio e a contribuire, più di ogni altra realtà, alle segnalazioni alle autorità competenti. Tutto è rientrato con una telefonata tra il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e il sacerdote di Avola. Eppure resta un interrogativo legittimo: a chi dà fastidio Don Fortunato di Noto e la sua battaglia contro la pedopornografia sul web? Per capirne di più La Nuova Bq lo ha intervistato.
16. La vanagloria - II parte.
Nella chiesa di San Secondo, ad Asti, sono conservati il calice e la patena con i segni del Miracolo Eucaristico che si verificò in quello stesso luogo nel 1535
Simone ed Emanuele hanno avuto la loro vita trasformata a Medjugorje e sono talmente legati a quel luogo, che hanno deciso di girare un film, su ciò che accade in quel remoto paesino bosniaco. Simone Visentini ed Emanuele Marzani, regista e attore protagonista, del film in questione, sono alle loro prime armi, ci credono talmente tanto, che stanno spendendo tutte le loro energie alla realizzazione di questo loro progetto. Hanno già iniziato i provini e presto torneranno a Medjugorje per incontrare padre Danko e Padre Marinko per ottenere l’ok definitivo, per le riprese nella Chiesa e durante l’adorazione Eucaristica, i due momenti chiave del film. Attorno al loro progetto hanno radunato molti volontari e professionisti e non mancano nomi di “convertiti famosi” come gli attori Beatrice Fazi e Pietro Sarubbi, i cantautori Roberto Bignoli e Debora Vezzani. L’idea del film e venuta a Emanuele, che ha avuto l’ispirazione, durante un’apparizione della Madonna a Vicka. Incontrati da ZENIT, il regista e il protagonista, hanno raccontato il loro progetto cinematografico.
“Le rivelazioni di Fatima sono rivelazioni private di carattere profetico”. Lo ha detto a Fatima, dove è in corso il 24° Congresso Mariologico Mariano Internazionale, don Franco Manzi, professore al seminario arcivescovile “Pio XI” di Milano. Secondo il sacerdote, “le rivelazioni di Fatima non sono riducibili solo ai messaggi dati dalla Madonna e dall’Angelo. Siamo in grado di interpretare il contenuto delle apparizioni di Fatima come una comunicazione dello Spirito Santo che attraverso la presenza della Madonna e dell’Angelo della Pace, parla con i tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta”.
Al termine del loro vertice in Slovacchia, i vescovi dei paesi ex-comunisti valutano soluzioni alla questione dei rifugiati e lanciano un nuovo appello alla difesa della famiglia naturale
Papa Francesco ha amministrato il sacramento della cresima ad un ragazzo malato di cancro. La notizia è stata diffusa da L’Osservatore Romano, in un tweet, poi, successivamente, nell’edizione datata domani.
È entrata in Senato a ottobre 2015, ne è uscita come legge il 12 maggio 2016 sotto le campane a festa del Pd e della madrina del testo, la senatrice del Pd Monica Cirinnà, che aveva definito la giornata una «svolta storica» per il diritti del Paese.E con il premier Matteo Renzi su Facebook a ricordare i tantissimi omosessuali che non stavano «più nella pelle» e che finalmente si sarebbero potuti unire in matrimonio. Ma più che un esercito, per ora quella dei promessi sposi sembra una pattuglia. Una lista da poco più di 500 persone nelle grandi città. Dove solo dodici coppie sono corse in comune appena varata la legge a giurarsi amore (ma non fedeltà) eterno.
Oggi inzia la Novena alla Madonna di La Salette.
Frotte di pellegrini per una statua di Medjugorje come quella di Civitavecchia Ma la Diocesi ci va con i piedi di piombo. Il sindaco nel panico per la viabilità
Si commuove parlando con alcuni amici ed un sacerdote – l’esorcista più famoso del mondo, 91 anni di età, e poi dice queste parole, chiarissime nel video che pubblichiamo a seguire: “a dirti la verità – dice il famoso esorcista al sacerdote che è con lui – c’è un carismatico che avrebbe avuto la comunicazione dalla Madonna che io vedrò il trionfo del Cuore Immacolato!
Riportiamo di seguito il commento di padre Federico Lombardi, ex portavoce vaticano, ora presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, al volume “Ultime conversazioni”, il libro intervista del Papa emerito con il giornalista Peter Seewald pubblicato oggi.
Mentre scrivevo Una storia della chiesa mi sono rimaste impresse due profezie che fino ad allora non avevo avuto così chiare: la prima è l’ineluttabilità della persecuzione che Gesù predice a tutti i suoi discepoli («In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna”, Mc 10, 29-30).
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
La parola “pace” scandisce la Messa di Papa Bergoglio di questa mattina nella Casa Santa Marta, la prima dopo la pausa estiva, celebrata nella Festa della Natività di Maria. Francesco reitera l’appello già lanciato ieri al termine dell’Udienza generale ad essere “artigiani di pace”, un compito che spetta a qualsiasi abitante di questo mondo. “La pace è un dono che diviene artigianale nelle mani degli uomini” afferma infatti il Pontefice, ridimensionando quindi un concetto considerato nel tremendo momento attuale un ideale quasi irraggiungibile, appannaggio di quei pochi ‘potenti’ che gestiscono le sorti della terra.
L’invito alla preghiera, la chiamata alla conversione, la pace e la speranza in un mondo migliore: sono questi i quattro “grandi temi” del fenomeno Fatima, come identificati dal cardinale portoghese José Saraiva Martins nel suo intervento alla conferenza inaugurale di martedì scorso del 24° Congresso Mariano Mariologico internazionale. L’appuntamento, organizzato dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale, in collaborazione con il Santuario di Fatima e le società mariane di tutto il mondo, si svolge nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima.
La festa di oggi ci invita a tagliare il cordone ombelicale con i desideri di questo mondo per lasciarsi nutrire da quel seno spirituale che dona abbondantemente consolazione, sostegno e solidarietà
Il crollo demografico non è dovuto solo a fattori economici. Sono ancora molte le coppie giovani non ricche che mettono al mondo più di due figli
Nuove chiese in costruzione in altre zone del paese. Effetti positivi della nuova legge sulla costruzione e sul restauro delle chiese, approvata dal Parlamento il 30 agosto
In uscita domani “Ultime conversazioni”, il testamento spirituale del Papa emerito in cui ripercorre la gioventù, il Concilio, il pontificato, il rapporto con Francesco, fino alla storica rinuncia e l’attuale “preparazione” alla morte
Sette persone affette da sindrome di Down hanno difeso ieri davanti al Consiglio di Stato francese la propria libertà di espressione, dopo che il Csa (autorità del settore audiovisivo) l’aveva tolto loro con motivazioni incredibili.
Pubblichiamo uno degli stralci proposti dall’Osservatore Romano di Ultime conversazioni, un libro che raccoglie interviste a Benedetto XVI a cura di Peter Seewald. Il volume uscirà domani, venerdì 9 settembre, nelle edicole italiane con il Corriere della Sera e in libreria con Garzanti. Si tratta del quarto libro realizzato dal giornalista tedesco con Ratzinger.
Il partito comunista cinese non cambia e non perde occasione per dimostrare che vuole essere l’unico a decidere vita, morte e miracoli della Chiesa cattolica locale attraverso la «sinizzazione delle religioni». Come rivela AsiaNews, è appena stato arrestato monsignor Pietro Shao Zhumin, vescovo coadiutore di Wenzhou (Zhejiang), il quale doveva succedere naturalmente (e canonicamente) al vescovo ordinario monsignor Zhu Weifang, morto ieri.
Massimo Gandolfini santo. Non subito (è vivissimo), ma da subito si riconosca l’odore di santità. Il presidente del comitato Difendiamo i nostri figli ha adottato sette figli (quanta fede ci vuole? Io che pure sono uomo di preghiera non adotterei nemmeno un pesciolino rosso). Alcuni di questi avevano problemi di salute talmente gravi che sarebbero morti in orfanotrofio: lui e sua moglie (santa anche lei) se li sono portati a casa e li hanno salvati. Educandoli tutti alla fede cristiana: preghiera...
Solo dopo il tormenbtono e il panico per la diffusione del virus Zika, alimentati anche dalla macchina mediatica delle olimpiadi brasiliane, si comincia ora a parlare di uno studio controcorrente uscito a fine giugno: su 12 mila donne colombiane contagiate dal virus nessuna ha partorito figli affetti dalla microcefalia. I soli 4 casi di neonati malformati sono stati concepiti da madri non infette ed esterne al campione analizzato.
La seconda vocazione nasce in treno. È stato così per Madre Teresa, la brava insegnante del Collegio delle Suore di Loreto ammirata da alunne e colleghe. Mentre il treno che la portava agli esercizi lasciava intravvedere gli sterminati sobborghi di Calcutta, la voce del Signore le parlava al cuore, chiedendole di lasciare il suo convento per dedicarsi ai poveri più poveri.
Ieri, 7 settembre, Elisabetta e Serenella si sono unite civilmente a Palermo. La prima notizia sta nel fatto che questa unione civile non fa più notizia. La seconda notizia – sicuramente meno usuale – vede Padre Cosimo Scordato parroco di San Saverio, chiesa di un rione del centro storico palermitano, presentare durante la messa domenicale alla comunità dei fedeli la coppia lesbica . Il padre ha chiesto ai presenti di “accoglierle nella comunità e di pregare per la loro vita insieme”, perché – così sostiene – la scelta di Elisabetta e Serenella “guarda al futuro”. Poi ha aggiunto: “Qualche giorno fa sono venute da me per chiedermi di benedire gli anelli. La Chiesa non ammette questo sacramento per le coppie omosessuali ma le ho invitate comunque a venire a messa per presentarle alla Comunità, perché la Chiesa deve accogliere tutti”.
I cristiani di Warsak Road erano l’obiettivo dei quattro terroristi talebani, che poi si sono fatti esplodere. Lo scontro con le forze dell’ordine è durato 40 minuti. L’abitazione di Farooq Masih è andata in pezzi, ma lui e la famiglia sono riusciti a mettersi in salvo. Gli attentatori volevano rapire donne e bambini.
La comunità cattolica stava commemorando i 1000 giorni dalla morte di una fedele, quando due musulmani hanno iniziato a minacciare e intimidire il sacerdote e i presenti. Mandati via, sono tornati con altre persone chiedendo che la messa fosse sospesa. Il sacerdote costretto alla fuga con il suo assistente.
Lo Stato Islamico ha lanciato un nuovo strumento di propaganda chiamato come la capitale italiana. All’interno di spiega di uccidere soldati, anziani, preti e vescovi.
La disfatta delle Primavere arabe. La «direzione giusta» dell’Egitto. Il sicuro disastro della sfida Clinton-Trump. E quell’idea temeraria ma «concreta» per strappare i migranti ai «soldati del male». Intervista al magnate cristiano copto Naguib Sawiris
“Our Last Stand”, il primo film-documentario sui cristiani perseguitati in Iraq e Siria. Il viaggio di un’insegnante assiro-americana nella regione di origine della sua famiglia caduta in mano ai jihadisti
Come può una pratica che comporta l’eliminazione di almeno una vita umana e seri rischi per un’altra (fisici e psichici) essere definita “sicura” e promossa fino al punto di poter diventare motivo di celebrazione nell’ambito di una giornata internazionale? Eppure potrebbe succedere e, se così fosse, sarebbe l’ennesimo passo in avanti di quella ideologia che san Giovanni Paolo II chiamava «cultura della morte». Nei giorni scorsi, infatti, una coalizione di 430 tra individui e organizzazioni abortiste e femministe (comprese le immancabili Planned Parenthood e Naral, per le quali l’aborto e il controllo delle nascite sono un business miliardario) ha inviato una lettera al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e ai direttori di alcune specifiche agenzie delle Nazioni Unite (Un Women, Unicef, Unfpa, Unesco, Undp, Unaids e Oms) per chiedere l’istituzione di una “Giornata internazionale dell’aborto sicuro” da celebrare ogni 28 settembre. Beffardamente, il mese della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, che proprio al Palazzo di Vetro nel 1985 aveva esortato i leader di tutto il mondo a «impedire che vengano uccisi i bambini non ancora nati».
La terribile prova del terremoto che il nostro popolo ha subìto recentemente mi trova profondamente solidale con tutti coloro che hanno sofferto, soffrono e soffriranno per i prossimi anni. Sono anche ammirato per il grande coraggio, la grande capacità di sopportazione delle persone e per la dedizione dimostrata dalle centinaia e centinaia di volontari che sono immediatamente intervenuti: è una testimonianza che è stata data in maniera corale. Il popolo italiano è veramente un popolo che ha un’ultima ragionevolezza di fondo e una benevolenza che gli impedisce di tradurre tutto in termini di ideologie e di reazione.
Ventidue capi delle diverse confessioni cristiane sono riuniti ad Amman per l'undicesima Assemblea del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. Già il fatto che i patriarchi delle diverse Chiese - dai greco-ortodossi ai copi, dagli assiri alle denominazione evangeliche - si riuniscano insieme in una terra dalla storia così colma di ferite sarebbe una notizia. Ma lo diventa evidentemente di più alla luce dei drammi che le comunità cristiane stanno vivendo in buona parte dei Paesi della regione. E non è un caso che l'incontro avvenga proprio in Giordania, uno dei pochi angoli del Medio Oriente che i cristiani possono continuare a considerare oggi un luogo ospitale.
Inizia domani a Fatima, al Centro Pastorale di Paolo VI, il 24° Congresso Mariologico Mariano Internazionale, l’incontro che riunisce diversi specialisti specialisti di mariologia e studiosi provenienti da differenti parti del mondo. Dedicato al tema “L’avvenimento Fatima cento anni dopo. Storia, messaggio e attualità”, esso si concluderà l’11 settembre prossimo. Il Congresso, promosso dalla Pontificia Accademia Mariana in collaborazione con il Santuario di Fatima e con le società mariologiche di diversi paesi, sarà presieduto dall’Inviato Speciale del Santo Padre, il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi. Durante le giornate di lavoro, integrate nel programma delle celebrazioni del centenario delle Apparizioni della Madonna, saranno presentati e discussi i risultati di uno studio rigoroso, critico e attualizzato della documentazione inerente alla storia dell’evento avvenuto a Fatima.
Una giovane giornalista di Madrid, Patricia de Oro, ha deciso di entrare tra le monache carmelitane scalze del convento di San José di Avila il 28 agosto scorso. Patricia ha spiegato come si sia sviluppata in lei la vocazione in un video in cui appare molto felice. “Fin da piccola, da quando avevo 6 anni, mi sono sentita attirata dai chiodi di Cristo. Pensavo: ‘Quanto deve aver sofferto!’”
Il documento mostra come le violenze settarie dei "ribelli" contro i cristiani siano state sempre una costante nell'arco della cosiddetta "rivoluzione" fino a costituirne una caratteristica indissolubile. Mhardeh stessa (che subisce attacchi ininterrotti dal 2012) è testimonianza vivente di questa situazione. E' evidente che ciò che accomuna queste azioni non è certo la volontà di indire libere elezioni (il cui esito, vista la strenua resistenza delle popolazioni, è scontato), bensì di imporre un rigido stato islamico basato sulla sharia.
Il terremoto ha colpito duramente le chiese della diocesi di Macerata: tre inagibili, 16 chiuse, 23 inutilizzabili. Intervista a padre Luciano Genga: «Mai sentita una scossa così. Le istituzioni ci aiutino»
Come si fa a «formare una società più umana» in una terra che è come un’unica «grande moschea» e dove le conversioni sono punite con la morte? Risponde Camillo Ballin, vicario dell’Arabia del nord
Continuano ad ammassarsi forze irachene di ogni provenienza per costituire uno strumento militare sufficiente, con l’appoggio diretto dei velivoli statunitensi e della Coalizione, a tentare probabilmente già nell’imminente autunno di riconquistare Mosul, la terza città del Paese caduta nell’estate di due anni or sono nelle mani dell’Isis.
«Siamo partiti da Biella, pioveva. Era il 1997, sarà stato maggio. A Milano l’aria é umida, fa caldo. C’è un’atmosfera surreale. Il posto è squallido, la stanza è squallida. Lui, il dottore, penso che sia un dottore perché è vestito con un camice che io ricordo grigio, é squallido. Sono stesa sul lettino ho paura, sono spaventata: di sicuro c’è che ho 16 anni, che ho pagato per quello sto facendo in clandestinità e che vorrei essere da un’altra parte. Non riesco nemmeno a capire cosa sta succedendo e invece sono qui con le gambe aperte. I suoi movimenti sono meccanici freddi, il viso però, il viso di quell’uomo proprio non me lo ricordo. Ricordo la mano di una donna che stringe la mia, è in piedi sul lato sinistro del lettino, me la stringe forte come se bastasse per confortarmi: è l’unica cosa che può fare per consolarmi è l’unica cosa calda che ricordo. Ma il volto del dottore non lo ricordo, nemmeno la sua voce. Oddio che male! Un dolore pazzesco, un dolore impossibile, un macchinario diabolico si accanisce su di me, sembra un aspirapolvere: no è un “aspira-bambini”. Stanno aspirando sto gridando dal dolore! Fa male! Perché sono qui? Basta lasciatemi! Il tubo di plastica si contorce, il rumore è terribile, il dolore insopportabile. Perché sono qui? Ah si lo so: in nome della lotta e i diritti delle donne: ma era proprio questo che volevamo?»
Isabel Solas Matas, religiosa spagnola della Congregazione di Gesù e Maria, è stata assassinata venerdì a Port-au-Prince (Haiti) da alcuni sconosciuti che le hanno sparato da un’automobile, indica il quotidiano spagnolo ABC in base a informazioni di testimoni e media locali. Isabel aveva 51 anni ed era originaria di Barcellona, ma dal 2008 viveva ad Haiti lavorando con i più poveri del Paese insieme alla sua Congregazione, di origine francese e fondata da suor Claudine Thévenet. Secondo fonti della polizia, Isabel è stata raggiunta da due colpi di arma da fuoco mentre guidava la sua automobile, e il motivo del crimine sarebbe stato un furto, perché gli assassini si sono portati via la sua borsa e i suoi effetti personali.
Mons. Hinder: "Le suore di Madre Teresa sono sepolte insieme alle tre loro sorelle morte nel 1998. Spero di poter presto aprire un santuario su quel luogo, in loro memoria. Pregate per noi".
Oggi inizia la Novena per la Festa dell'Esaltazione della Croce.
In un articolo del 30 agosto, il quotidiano turco Aksam accreditava presunte connivenze per il colpo di Stato di luglio. Patriarcato: “Operazione architettata per mettere in difficoltà Bartolomeo”
Emmanuel Leclercq è un seminarista francese, dottore in filosofia morale, autore di diversi libri tra cui ‘Méditer avec Mère Teresa (Meditare con Madre Teresa)’. In questi giorni si è recato a Roma per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, alla quale è profondamente legato perché è stata la stessa Santa a salvargli la vita. Lo ha raccontato lo stesso Leclercq in una recente intervista ad una radio francese, rilanciata dal sito Il Sismografo, in cui ripercorreva spiegava di essere nato il 9 settembre 1982 in una bidonville di Bombay, ad Amravaki per la precisione, e dieci giorni più tardi, di essere stato abbandonato dalla madre in una pattumiera davanti ad un orfanotrofio della Congregazione delle Missionarie della Carità. Proprio quel giorno Madre Teresa si recava in visita in quel luogo; la Santa notò questo bambino, lo raccolse e lo portò all’interno della struttura: quella che Emmanuel oggi considera la sua prima vera casa.
La canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta è stata accompagnata dalle polemiche per la riscoperta di un libro intitolato La posizione della missionaria. Teoria e pratica di Madre Teresa scritto da Christopher Hitchen, libro fortemente denigratorio nei confronti della "santa dei poveri" elevata agli onori degli altari. Tante le accuse mosse nei confronti della missionaria albanese in questo libro, ad iniziare da quella forse più infamante delle "conversioni forzate", delle sofferenze non lenite ma addirittura inasprite ai malati per un presunto fanatismo di Madre Teresa che voleva veder soffrire tutti come Gesù, fino a quella molto più grave di una gestione disinvolta dei soldi ricevuti Una riscoperta non casuale come spiega ad Intelligonews il direttore del quotidiano cattolico La Croce Mario Adinolfi.
Dal 1946 fino alla morte avvenuta nel 1991, Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica), di Gesù (che spiega alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla proclamazione del dogma), preparati come nel caso di altri mistici dalle visite di santi (nel suo caso Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e dei piccoli Giacinta e Francesco di Fatima) e di angeli. Questo volume dà conto di tutto, attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatesi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiede preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che colpirà la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna ha benedetto, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale. Nella seconda parte del volume si pubblicano una serie impressionante di documenti inediti firmati dai confessori e direttori spirituali della veggente e da alcuni studiosi – fra cui il biblista mons. Enrico R. Galbiati, p. Stefano De Fiores e il curatore del volume – i quali, accostatisi a queste apparizioni in tempi più recenti, spiegano perché a loro giudizio siano da ritenersi autentiche e perché la Chiesa dovrebbe studiarle approfonditamente e con grande urgenza, anche alla luce della devozione a Maria Rosa Mistica che si è diffusa capillarmente a livello mondiale in un modo misterioso e insieme sorprendente. A cura di Riccardo Caniato
Sono diverse, nei nostri tempi, le presunte apparizioni della Madonna sulle quali non è stato ancora espresso un giudizio definitivo da parte dell’autorità ecclesiastica, pur avendo essa consentito il culto mariano là dove sarebbero avvenute, considerati i frutti di fede e di carità raccolti fra i fedeli che, numerosi, vi affluiscono. La più famosa di queste mete di pellegrinaggio è certamente Medjugorje, in Croazia. Ma senza bisogno di uscire dalla nostra Italia, un altro luogo privilegiato da Maria lo troviamo nel Bresciano a tre chilometri da Montichiari, in località Fontanelle: una zona ricca di acque sorgive come indica lo stesso nome. Siamo in campagna e il santuario – santuario a cielo aperto se così vogliamo definirlo – consiste in una semplice cappella collegata da una rampa ad una vasca dove, come a Lourdes, pellegrini e malati possono bagnarsi. Ordine e sobrietà caratterizzano il crescente afflusso di pellegrini in questo luogo di preghiera e di guarigione spirituale (e talvolta anche fisica), dove la Vergine è venerata col titolo di Rosa Mistica.
Una riflessione sul medico che diceva: “La prima medicina è l’infinito Amore”.
Rita Bernardini coltiva marijuana, si autodenuncia e che fine fa l’obbligatorietà dell’azione penale, il precetto a cui i magistrati si appellano a ogni ipotesi di riforma?
Come si fa a «formare una società più umana» in una terra che è come un’unica «grande moschea» e dove le conversioni sono punite con la morte? Risponde Camillo Ballin, vicario dell’Arabia del nord
Non sarà facile per la presidenta cilena Michelle Bachelet proseguire nella battaglia sulla legalizzazione dell’aborto che in questi giorni tornerà in Parlamento per il voto finale in commissione. Sabato a Santiago del Cile c’erano oltre 100mila persone a manifestare per la vita in quella che resterà nella storia come la più massiccia mobilitazione a sostegno della vita nascente della storia del Cile.
Per la prima volta, la testimonianza di un sacerdote fa luce su un controverso episodio del 1989 quando a sorpresa a Madre Teresa fu concesso di tornare in Albania. Fu subito accompagnata sulla tomba del dittatore Enver Hoxha, gesto che le procurò molte critiche, ma chi accompagnò la santa ha rivelato che la visita fu voluta dalla vedova Hoxha, con lo scopo di scacciare gli spiriti che spargevano il terrore intorno alla tomba. E Madre Teresa...
Un'intervista a Madre Teresa di Calcutta su Medjugorje...
Presieduta dall’arcivescovo di Madrid, mons. Carlos Osoro, si è svolto ieri sera l’ultimo atto dei funerali di Carmen Hernández, iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale. All’atto erano presenti Kiko e padre Mario Pezzi, insieme ai familiari di Carmen, e circa duecento catechisti itineranti, provenienti da tutta l’Europa e da vari altri Paesi del mondo, per testimoniare l’affetto e la gratitudine per l’opera compiuta dal Signore per mezzo di Carmen. Era deceduta il 19 luglio ed i suoi funerali erano stati celebrati tre giorni dopo nella Cattedrale dell’Almudena, alla presenza di alcuni cardinali, vari vescovi ed una grandissima partecipazione di fedeli. Questo tempo di attesa è stato necessario per permettere la preparazione di un luogo adatto per l’inumazione della sua salma. Col permesso dell’arcivescovo, questo luogo è stato trovato nel giardino del Seminario “Redemptoris Mater” di Madrid, dove Kiko ha preparato un sacello, uno spazio semplice, pieno di luce e di gioia pasquale per questa donna geniale che ha fatto della sua vita un inno di amore alla Chiesa ed alla Pasqua.
Non dà tregua il terremoto che lo scorso 24 agosto ha colpito duramente il Centro Italia, provocando un pesantissimo bilancio di morte e radendo al suolo tre centri abitati. La dimensione di quanto è accaduto assume contorni sempre più ampi, mostrando le ferite di un territorio che supera largamente i confini dell’epicentro.
el Libro di Giuditta, Dio ci parla del senso del male, della lotta, di quello stato di inferiorità e debolezza che Israele prima, e la Chiesa poi, vedono aumentare sempre di più, arrivando persino a costatare una disparità di forze tali da non avere più risorse umane da mettere in campo. Nel racconto biblico si parla dell’assalto di Nabucodonosor, presentato come re degli Assiri (mentre sappiamo che fu re dei babilonesi), per mezzo del suo generale Oloferne, che pone l’assedio alla città di Betulia in un periodo collocato dopo il ritorno dall’esilio babilonese (e non invece prima, come dovrebbe essere). Queste incongruenze non sono degli errori dell’autore sacro, ma fanno parte del profondo senso teologico del libro: tutto il male che Israele ha sperimentato nella sua storia (l’invasione assira prima, l’invasione e la deportazione babilonese poi, e, infine, il grande attacco dei seleucidi con Antioco IV) si sono dati appuntamento per colpire il piccolo regno di Giuda, nella città di Seleucide e per far venir meno in quel piccolo popolo rimasto la fiducia in Dio. Così scriveva quel grande mistico che è stato don Divo Barsotti: «appare nel Libro di Giuditta che l’unica arma per il combattimento del popolo di Dio è la preghiera e la penitenza.
Una città sotto assedio, piagata dai combattimenti, circondata da ogni parte, dove il poco cibo a disposizione ha un prezzo inaccessibile per la popolazione. È la città di Hassaké come la racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Jacques Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi, arcidiocesi che comprende Raqqa, la capitale dello Strato Islamico. Il 15 novembre prossimo, monsignor Hindo sarà in Italia ospite della fondazione pontificia in occasione della presentazione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di ACS.
Lettera circolare di Madre Teresa di Calcutta in occasione del referendum irlandese sul divorzio del 1996
Monsignor Giovanni D'ercole stronca la legge sulle unioni civili e intanto la petizione online "no alla Cirinnà" supera le 20mila mail
In vista della prossima canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta (domenica 4 settembre, ore 10.30, piazza San Pietro) pubblichiamo l’omelia pronunciata dall’allora pontefice san Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003, in occasione della beatificazione della suora albanese.
Sarebbe stato un pio fornaciaio di Vicoforte, sul finire del Quattrocento, a innalzare con i suoi mattoni, in un bosco della Valle Ermena, un pilone votivo, ovvero un’edicola, su cui un pittore ignoto di scuola locale avrebbe, poi, dipinto a fresco una dolcissima Maria col Suo Bambino. E proprio l’immagine della Vergine, colpita accidentalmente nel 1592 dagli spari di un cacciatore, avrebbe cominciato a sanguinare.
Presto sarà un anno da quando una nuova emergenza sanitaria ha scosso il mondo: Zika, un virus africano trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti (vettori anche di dengue e febbre gialla), ritenuto non particolarmente temibile finché non è sorto il sospetto che, se contratto dalle madri durante la gravidanza, possa provocare nei feti la microcefalia, una malformazione del cranio che può comportare ritardi nello sviluppo e danni cerebrali.
Una cosa è certa: la contestata campagna sul Fertility Day è servita ad accendere una luce su quello che secondo molti economisti e sociologici è il principale problema della mancata crescita italiana: una crisi demografica drammatica, che sta proiettando l’Italia all’estinzione per mancanza di nati sufficienti a ribaltare un trend che ad oggi ci vede con la media impietosa di 1.3 figli per coppia. Dunque insufficiente per garantire un ricambio generazionale, che avrebbe bisogno del 2.1.
«La situazione degli arrivi che continua ininterrotta indica che i problemi nei paesi da cui vengono questi immigrati, richiedenti asilo, non cambiano affatto. Bisogna allora farsi la domanda: come mai dopo anni di emergenza la comunità internazionale non riesce a gestire e governare un fenomeno che sì è parte della storia e parte del cammino della comunità umana lungo i millenni, però in questo momento assume una intensità tale da mettere in crisi altre regioni del mondo come l’Europa?». Monsignor Silvano Tomasi, fino a pochi mesi fa nunzio apostolico presso le Nazioni Unite a Ginevra, commenta così la nuova ondata di sbarchi degli ultimi giorni sulle coste italiane. Tomasi, missionario scalabriniano, ha dedicato tutta la vita sacerdotale ai migranti e al tema delle migrazioni: è stato il fondatore a New York del Center for Migration Studies, ed è poi stato segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e quindi nunzio in Etiopia ed Eritrea, prima di essere inviato nel 2003 a Ginevra, alla nunziatura che ha lasciato dopo aver compiuto i canonici 75 anni. Attualmente svolge la funzione di segretario pro tempore del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace in attesa che diventi operativo il nuovo Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale appena creato da papa Francesco.
Erano riuniti in una casa a pregare la Madonna per la festa dell’Assunzione e avevano alcune copie della Bibbia. Due reati gravissimi in Arabia Saudita, che sono costati a 27 cristiani libanesi l’arresto e l’espulsione dal paese. I cristiani sono stati scoperti dalla polizia religiosa, i temuti “Mutawaa”, e sono stati deportati in Libano, secondo la cronaca di Lebanon Syrian News.
Dall’ascolto di Radio Maria la storia del Rosario. Don Antonio Mattatelli spiega nascita ed evoluzione della preghiera cattolica e mariana per eccellenza
“Spiace che il Piano nazionale per la fertilità proposto dal Ministro Lorenzin abbia suscitato le solite polemiche ideologiche anziché un confronto serio sul tema della denatalità”. Lo dichiara Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, intervenendo nel dibattito in merito alla campagna di comunicazione lanciata dal Ministero della Salute, che vede al centro il Fertility Day previsto per il 22 settembre.
Il Governo non ha onorato l’impegno assunto un anno fa, dopo gli scioperi dovuti ai tagli di bilancio e all’obbligo ad aderire a un sistema educativo nazionale
«Se mai diventerò una santa, sarò di sicuro una santa dell’oscurità. Sarò continuamente assente dal Paradiso per accendere la luce a coloro che, sulla terra, vivono nell’oscurità». Così scriveva Madre Teresa a p. Joseph Neuner nel 1962. Raccontava della notte della fede che stava iniziando ad attraversare e che sarebbe durata fino alla sua morte nel 1997. Dire che madre Teresa abbia «perso la fede» è un’affermazione che va circoscritta e spiegata perché è vera e falsa allo stesso tempo. È vera perché, grazie alle lettere private, raccolte nel volume Sii la mia luce scopriamo un volto inedito della Madre, un volto che ha sofferto il silenzio e l’assenza di Dio e pensieri tormentosi di essere rifiutata da Dio. È, però, altrettanto falsa perché Madre Teresa pur avendo perso la sensazione e la percezione della fede, l’ha incarnata in maniera eroica vivendo la fede nell’amore.
La Basilica della Natività di Betlemme è uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati della Terrasanta. Da decenni, però, l’edificio sacro richiedeva lavori di risistemazione, così l’Autorità Palestinese ha emesso un bando d’appalto per il restauro, vinto dall’azienda italiana Piacenti. Ne parliamo con il presidente.
Per capire il movimento di popolo, che, a proprie spese, il 30 gennaio scorso è giunto da ogni angolo del Paese per riempire il Circo Massimo a Roma, bisogna conoscere Massimo Gandolfini. È partito da questo assunto il giornalista Stefano Lorenzetto per scrivere L’Italia del Family day, il saggio intervista con il neurochirurgo di Brescia, edito da Marsilio e in libreria dal 1 settembre.
Lo spaventoso tsunami che nel 2004 devastò le coste asiatiche arrivò a lambire le coste dell’India coinvolgendo anche il grande santuario cattolico di Vailankanni, dedicato alla Madonna e frequentato pure da indù e musulmani alla ricerca di grazie. Il mare raggiunse l’edificio e lo oltrepassò per oltre cinquecento metri. Ma neanche una goccia d’acqua vi entrò, lasciando indenni –e stupefatti- tutti quelli che vi si erano rifugiati.
Domenica 4 settembre sarà canonizzata in San Pietro Madre Teresa di Calcutta. Per preparare questo evento, vi proponiamo una selezione di brani - scriiti e discorsi - che non vuole ovviamente essere esaustiva, ma che aiutano a entrare nella vera spiritualità di Madre Teresa. Buona lettura!
Che l’Italia, come del resto l'Europa, sia in debito cronico di nuovi nati per pareggiare e superare il conto dei decessi è cosa nota. Se Stati come la Danimarca hanno fatto campagne promozionali per invitare i concittadini “a fare l’amore” significa che il tema demografico e della denatalità inizia a diventare materia non solo per sociologi bigotti, ma anche dei governi. In Italia però non c’è ancora la maturità per poterne parlare serenamente e soprattutto fattivamente. Lo dimostra il corto circuito mediatico sul Fertility Day che si svolgerà il 22 settembre in molti comuni italiani. L’iniziativa, voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è stata fatta in accordo con l’Anci, l’unione dei comuni italiani ed è volta a dare una corretta informazione tanto sulle tecniche di cura dell’infertilità, maschile e femminile, quanto sulla necessità di ascoltare l’orologio biologico della donna, che non aspetta.
Nel tritacarne di accuse a seguito del tentato colpo di Stato in Turchia dello scorso 15 luglio finisce ora anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Il quotidiano turco Aksam ha infatti pubblicato in prima pagina un articolo per accreditare presunte connivenze della Cia e di Bartolomeo con persone vicine al predicatore islamico Fethullah Gulen, che secondo Ankara è la mente del fallito colpo di Stato.
Pur creato a immagine di Dio, l’uomo ha un concetto assai basso di se stesso e dei propri simili ed “oggi il motivo del disprezzo è che l’uomo è meno di nulla nell’immensità sconfinata dell’universo”. Lo ha detto il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, in occasione dell’omelia ai Vespri di preghiera per il creato, presieduti oggi pomeriggio da papa Francesco, nella basilica di San Pietro. Cantalamessa ha esordito menzionando San Pietro Crisologo, andando poi a stigmatizzare la “gara tra gli scienziati non credenti a chi si spinge più avanti nell’affermare la totale marginalità e insignificanza dell’uomo nell’universo”.
L’esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù non finisce mai di stupire, costringendo tanti acuti osservatori a indagare le cause sociali, psicologiche e culturali di un successo che immancabilmente si rinnova da oltre trent’anni, con modalità e forme sempre diverse e sorprendenti. Il mistero e la gioia di quei giorni si dilatano nel cuore e nella immaginazione dei partecipanti, che condividono una esperienza unica ed entusiasmante e ne spargono i benefici frutti negli ambienti dove, ogni giorno, percorrono i sentieri della vita, facendosi apostoli di speranza e di amore, presso i loro coetanei.
A volte i ricordi possono trarre in inganno. Tutti noi infatti associamo ancora il nome di Alessandro Greco a quel ragazzo sbarbatello, gioviale e scanzonato, che a soli 25 anni conduceva su RaiDue Furore. Quel giovane conduttore (o meglio, il più giovane conduttore della storia Rai) è invece cresciuto: è andato avanti nel suo cammino di fede, si è sposato, è diventato padre di due figli, ha maturato una visione del mondo profonda e contemplativa. Di sé parla con pacatezza, prendendosi i suoi spazi di silenzio, soppesando le parole. Ama raccontare soprattutto di Dio e delle “Dioincidenze” (le chiama così) che costellano la sua vita. Impossibile insomma non rimanerne spiazzati perché, appunto, i ricordi a volte depistano e l’aspettativa era di trovarsi davanti a un uomo inquieto e sopra le righe. Nulla di più sbagliato.
Il Parlamento egiziano ha approvato nella seduta di ieri, martedì 30 agosto, la nuova legge sulla costruzione delle chiese, ancora al centro di aspre critiche da parte di osservatori e gruppi appartenenti alle comunità cristiane egiziane. Il presidente dell’Assemblea parlamentare, Ali Abdel Aal – riferiscono le fonti ufficiali nazionali – ha confermato che alla fine della sessione parlamentare di martedì la legge è stata votata da più dei due terzi dei 596 membri del Parlamento, per lo più appartenenti alla maggioranza che sostiene il presidente Abdel Fattah al Sisi.
Con la pubblicazione del Motu Proprio istitutivo del nuovo “Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale”, insieme al relativo Statuto, si concretizza il secondo tassello della riforma della Curia vaticana da parte di papa Francesco. In questo dicastero c'è la novità “storica” di un ruolo per il Papa che non ha precedenti: sarà Francesco ad assumere la responsabilità per la pastorale dei migranti.
Va avanti senza soste la marcia per introdurre l’aborto in Cile. L’analisi in commissione Salute del disegno di legge di depenalizzazione è avviata. L'aveva promesso in campagna elettorale la presidente Michelle Bachelet: portare il paese andino al pari delle democrazie più “compiute” che hanno l’aborto legale nel loro ordinamento.
Vangelo Lc 14, 25-33: Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Nella rivista ufficiale del Califfato attacchi a papa Francesco e Benedetto XVI, l’appello a rompere la croce del Vaticano. Per mar Sako è un tentativo di “esercitare pressioni” sull’Occidente. A rischio i musulmani che cercano dialogo e riconciliazione. L’islam non può conoscere il cristianesimo dal Corano. Lettera aperta del primate caldeo ai musulmani contro il “cancro” dell’Isis.
AsiaNews ha raccolto la storia della famiglia di Victoria (nome di fantasia), costretta ad abbandonare la città di origine perché cristiana. Ma anche a Lahore, dove si sono trasferiti, i cristiani subiscono atteggiamenti di intolleranza e odio contro le minoranze, ben lontani dalle dichiarazioni dei proclami politici.
Il 19 agosto scorso, per futili motivi un gruppo di islamici ha fatto irruzione nel quartiere cristiano “Khusal Town” della città, picchiando i residenti e mandandone quattro all’ospedale. Dopo due settimane di incontri e trattive, le due comunità si sono riconciliate. Attivista per i diritti umani: “È la prima volta che accade qualcosa del genere nella città”.
Domenica 4 settembre verrà canonizzata Madre Teresa di Calcutta e per l’occasione il premier indiano Narendra Modi ha deciso di inviare a Roma una delegazione di alto livello, composta da 11 persone e guidata dal ministro degli Esteri. È la prima volta che il governo federale, invece di quelli locali, invia un suo membro a Roma per la canonizzazione di un indiano.
Dietro alcune politiche educative in vigore in Nigeria si nasconde la volontà di introdurre pratiche contrarie alla difesa della vita. È quanto denunciano i vescovi della provincia ecclesiastica di Ibadan nel comunicato conclusivo della loro seconda assemblea plenaria del 2016, svoltasi il 15 e 16 agosto nella diocesi di Ondo. In particolare, i presuli condannano la recente decisione del ministro dell’Educazione, Isaac Adewole, di «implementare la cultura della contraccezione e, di conseguenza, dell’aborto» nel Paese, presentandola come «un miglioramento delle cure sanitarie per le donne».
«Noi vi odiamo, prima di tutto e soprattutto, perché siete degli infedeli; voi rifiutate l’unicità di Allah – che ve ne rendiate conto o meno – siete blasfemi nei Suoi confronti, affermando che Lui ha un figlio e inventate ogni sorta di menzogna contro i Suoi profeti e messaggeri». Così si legge in un articolo dell’ultimo numero di Dabiq, rivista pubblicata dallo Stato islamico in inglese e diffusa online.
Un funerale voluto dal popolo dopo tante polemiche. Per desiderio dei residenti e del sindaco, le esequie di una parte delle vittime del terremoto nell’Appennino centrale sono stati celebrati ad Amatrice e non a Rieti, come precedentemente stabilito dalla prefettura. Sotto una pioggia che ha reso ancor più malinconico lo scenario, intorno alle sei di sera, presso la tensostruttura adibita per l’occasione, sono giunte le bare di 29 vittime. Solo una piccola parte, dunque, delle 291 totali. Accanto all’altare, la statua di una Madonna rimasta indenne dalle scosse sismiche e posta in cima ad un mucchio di macerie: il simbolo della misericordia di Dio, più forte della stessa morte umana, anche la più crudele ed improvvisa. Mentre il primo dei funerali, celebrato ad Ascoli sabato scorso, aveva coinvolto le vittime della provincia marchigiana, oggi è stata la volta della provincia più colpita, quella reatina. Molte delle famiglie hanno però preferito optare per le esequie private o di celebrarle nei paesi di origine.
a nelle vene un po’ del sangue di don Enrico Tazzoli, il più famoso dei cinque martiri di Belfiore. Da giovane scelse l’«opzione privilegiata per i poveri». Militava nei Cristiani per il socialismo e professava la teologia della liberazione. Aveva i suoi riferimenti spirituali e politici in Giulio Girardi, Ernesto Balducci e Giovanni Franzoni. Votava Psi e leggeva Com Nuovi Tempi. Al referendum del 1974 si espresse a favore del divorzio. Poteva finire arruolato nelle Brigate rosse o in Prima linea. La svolta avvenne il 14 maggio 1977, quando a Milano partecipò al corteo di protesta in cui il poliziotto Antonio Custra, 25 anni, fu ucciso con una rivoltellata da un manifestante che aveva il volto coperto da un passamontagna. Davanti al sangue che scorreva sull’asfalto, lo studente universitario prossimo alla laurea cominciò a diventare l’uomo che è oggi.
Pensate, ai tempi del giansenismo per fare la comunione ci voleva un permesso speciale del proprio direttore spirituale. Palesemente influenzato dal luteranesimo, tale movimento (che dilagò all’interno del cattolicesimo nel XVII secolo ma il cui contagio arrivò fino ai primi decenni del XIX) partiva dal presupposto dell’indegnità umana ad accostarsi ai sacramenti. Alla fine, poiché, a ben pensarci, è difficile che uno si ritenga degno, il risultato è lo scoraggiamento. E il conseguente allontanamento.
Il 22 agosto otto persone sono state uccise, arse vive, in Nigeria, a Talata Mafara, nello stato settentrionale di Zamfara. Una di esse era uno studente, accusato di blasfemia, cioè di aver in qualche modo offeso l’Islam e il profeta Maometto. Catturato e duramente malmenato, il ragazzo era riuscito a scappare. Un uomo lo aveva soccorso, portato in ospedale per medicare le lesioni e poi lo aveva ospitato a casa sua per proteggerlo da ulteriori aggressioni. Ma, quando i suoi persecutori hanno scoperto dove si era rifugiato, hanno dato fuoco all’abitazione uccidendo tutti coloro che si trovavano all’interno.
In principio fu la promessa di restare «nascosto al mondo», di «salire sul monte», di continuare a servire la Chiesa ritirandosi nella preghiera e nella meditazione, «in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze». Nel febbraio 2013 Benedetto XVI aveva accompagnato così la sua rinuncia al pontificato, che aveva colto tutti di sorpresa. E per un bel po’ effettivamente è stato così, a parte la puntuale risposta nel settembre 2013 al matematico Piergiorgio Odifreddi che aveva criticato il suo libro su Gesù.
“Tante volte pensiamo che Gesù non sia qui, che non ci ascolti, ma non è vero”. E’ così che una donna data ormai per spacciata, paralizzata da tre anni da un tumore al cervello inoperabile e a cui furono diagnosticati problemi alla tiroide, la sclerosi a placche, il lupus e una decina di altre dolorose malattie oggi gira il mondo dimostrando con la sua vita che non c’è supplica che, richiesta con fede e abbandono totali (come ricorda san Paolo nell’11 capitolo della Lettera agli Ebrei), non sia ascoltata ed esaudita. Per questo motivo l’americana Colleen Willard, ripete a tutti uno dei messaggi dati al mondo dalla Madonna che dal 1981 appare a sei veggenti a Medjugorje: “Cari figli Dio può darvi tutto quello che gli chiedete; ma voi lo cercate solo quando vengono malattie, problemi, difficoltà e pensate che Dio è lontano da voi e che non vi ascolta e non esaudisce le vostre preghiere. No cari figli, questo non è vero! Se voi state lontani da Dio, non potete ricevere grazie perché non lo cercate con fede ferma…” (25 gennaio 1988).
Maria Madre della Chiesa assunta in Cielo. Di Don Gabriele Amorth (Radio Maria).
Leggere la preghiera iniziale e recitare poi 30 Ave Maria per ogni giorno della Novena; si diranno in tutto 270 Ave Maria in memoria dei giorni che Maria Santissima rimase nel seno di sua madre Sant'Anna. Questa devozione è stata insegnata dalla Vergine stessa a Santa Geltrude.
Faustina Kowalska, la donna che ha ricevuta la grazia di essere destinataria ed apostola del messaggio dell’amore infinito di Dio per ogni sua creatura
Oguzhan Aydin era stato condannato a 18 anni e 10 mesi di reclusione. La sua libertà sarebbe dovuta alla necessità di far posto ai presunti responsabili del fallito golpe del 15 luglio
Rievangelizzare i cristiani che hanno smarrito il legame con la propria fede. È l’obiettivo del quattordicesimo Simposio Intercristiano in corso dal 28 al 30 agosto a Salonicco, in Grecia. Ai partecipanti, riferisce la Radio Vaticana, papa Francesco ha inviato un messaggio attraverso il cardinale Kurt Koch, capo del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani.
Grande protettore dell’infanzia, san Giovanni Bosco diceva ai ragazzi e ai suoi confratelli: “Non esiste nulla che il demonio tema di più di queste due cose: una comunione ben fatta e le visite frequenti al Santissimo Sacramento: Volete che il Signore ci doni tante grazie? Visitatelo spesso. Volete che il Signore ce ne dia poche? Visitatelo poche volte“. Le sue ultime raccomandazioni ai suoi figli e alle sue figlie spirituali furono: “Diffondete la devozione a Gesù sacramentato e a Maria ausiliatrice e vedrete quali saranno i miracoli. Aiutate molto i ragazzi poveri, i malati, gli anziani e la gente che più ha bisogno, e otterrete enormi benedizioni e aiuti da Dio. Vi aspetto tutti in Paradiso“.
Domenica 4 settembre, a Roma, sarà canonizzata madre Teresa, fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, nata a Skopje, in Albania, il 27 agosto 1910 e morta a Calcutta, in India, il 5 settembre 1997. La sua vita racconta di una dedizione operosa, paziente e tenace ai poveri: uomini, donne, bambini che sono stati curati, protetti, riscattati dalla miseria, dalla solitudine, dagli avvilimenti, dalle umiliazioni e restituiti a una vita buona, nel nome di Gesù. Madre Teresa sapeva che nelle molte forme della custodia, dell’accudimento, della dedizione affidabile si accende qualcosa di immenso che trasmette il calore della presenza di Dio. Sapeva che le cose dell’amore rammendano il mondo, lo migliorano, lo abbelliscono rendendolo una casa in cui è bello per tutti abitare. Nell’imminenza della canonizzazione abbiamo rivolto alcune domande al cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la città del Vaticano e arciprete della basilica di san Pietro, che fu legato a madre Teresa da grande amicizia, e che di recente ha pubblicato il volume “Ho conosciuto una santa” (Edizioni San Paolo).
Per p. Frederick D’Souza la suora che sarà canonizzata il prossimo 4 settembre, ha trasformato l’esperienza della Chiesa. La diaconia non è solo servizio, ma è sacrificio e dono do sé.
Col suo lungo appello pro legalizzazione Roberto Saviano ha un merito: ha elencato i più diffusi luoghi comuni della cannabis libera. Li ascoltiamo da decenni, monotoni, inalterati, senza riscontri oggettivi, ostili alle evidenze scientifiche. La campagna a sostegno della proposta Giachetti, in coincidenza col suo arrivo nell’Aula della Camera, conosce una forte accelerata. L’opposizione di Ap ha fatto slittare la discussione da fine luglio a settembre: nel frattempo il terreno viene preparato.
A pochi giorni dalla canonizzazione, il postulatore Brian Kolodiejchuk illustra le virtù della futura santa, di cui c’è ancora molto da scoprire e da imparare
“Sono circa 300 mila all’anno i pellegrini che arrivano a Walsingham. Il numero è andato aumentando, nel corso degli anni, ed è particolarmente alto in quest’anno del Giubileo della misericordia”. È quanto afferma Julian Foord, responsabile del coordinamento dei pellegrinaggi, sulle presenze al Santuario mariano più frequentato della Gran Bretagna, che ha recentemente ottenuto da Papa Francesco il titolo di “Basilica”.
Il grande missionario e giornalista ripercorre le sue visite alla Madre fin dal 1964. Madre Teresa verrà canonizzata il prossimo 4 settembre. A Calcutta nella casa per i moribondi e in quella per i bambini abbandonati. La prima Veglia missionaria: un corteo di fede in una società segnata dalla contestazione e dalla violenza. La proclamazione del dono della vita e dell’aborto come omicidio. La sobrietà di Madre Teresa; l’adorazione anche di notte; il dormire per terra su una stuoia. L’alluvione in Andhra Pradesh, con 100mila morti e decine di migliaia di rifugiati. L’opera di Madre Teresa per la Chiesa e il mondo.
Ha piazzato una bomba mentre si celebrava una funzione religiosa, finendo per ferire se stesso e altri tre fedeli, ma senza riuscire a portare a termine la strage che aveva in mente.
Tre neo battezzati nordcoreani raccontano il loro passato e la loro conversione. L’educazione atea, le violenze del regime, la fuga e i primi contatti coi cattolici.
Da undici mesi vice parroco latino ad Aleppo, padre Firas racconta come sopravvivono i cristiani e cosa gli ha detto l’inviato Onu per la Siria Staffan De Mistura
Paradossalmente quello che è forse il più efficace apologeta vivente del ruolo della Chiesa di Roma nella storia dell’Occidente non è neanche cattolico. Anzi, come spiega lui stesso nel suo ultimo libro, è «cresciuto nei fasti della Riforma» e «come tutti i luterani» ogni domenica alla funzione veniva «illuminato sulla perversione dei cattolici». Se Rodney Stark ha deciso di scrivere Bearing False Witness: Debunking Centuries of Anti-Catholic History (“Falsa testimonianza. Sfatare secoli di storia anticattolica”), non è dunque per un impulso partigiano a difendere una bandiera che non è mai stata sua. Piuttosto «ho scritto questo libro per difendere la storia».
A Zamfara, nel nord del Paese, un gruppo di fanatici musulmani ha dato fuoco alla casa dello studente, uccidendolo assieme ad altre sette persone
Il Vescovo di Ascoli Piceno celebra le prime Messe nelle tendopoli. L’invito a cogliere da questo tragico evento “un positivo in termini di pazienza, umiltà e amore”
Siamo nel mezzo dell’anno delle celebrazioni per l’VIII centenario dalla fondazione dell’Ordine domenicano che si concluderà il 21 gennaio 2017. L’invito che risuona, ed è quasi una regola per tutti i centenari degli ordini religiosi, è quello di «tornare alle origini dell’Ordine» come scrive il Maestro dalla casa generalizia. Tornare alle origini fa venire in mente i grandi delle origini, San Domenico, ovviamente, San Tommaso, il Beato Angelico, tanto per ricordare i nomi più noti dell’ordine dei frati predicatori.
Banneux è un paesino in Belgio, così piccolo da non essere neanche sulla mappa. Durante gli anni dell’ascesa di Hitler al potere, una ragazzina di 11 anni chiamata Mariette Beco ebbe un’esperienza che non fece notizia. Mariette era nata il 25 marzo 1921, giorno dell’Annunciazione, maggiore di sette figli. Come la sua famiglia, anche Mariette andava raramente a Messa. Il suo papà, cattolico, non era entrato in una chiesa da anni e non si curava minimamente se i figli vi andassero o meno. Tuttavia Mariette aveva con sé un rosario che aveva trovato. A volte lo stringeva e pregava, prima di andare a dormire.
Domani 26 agosto il secondo album degli Unspoken sarà disponibile sugli scaffali. “Higher,” il primo singolo dell’album, incarna la gioia gratitudine che irradia dalla musica e dai testi delle altre tracce.
L'amore senza fine. Catechesi di don Fabio Rosini sull'Inno alla carità. L'accidia - seconda parte.
Il matrimonio come via alla santità, al pari della vocazione alla verginità, è l’assunto centrale della Bottega dell’orefice, il magnifico testo teatrale di San Giovanni Paolo II, scritto nel 1960, quando Karol Wojtyla era ancora Vescovo di Cracovia. La commedia ha una struttura tripartita. I tre atti si intitolano «I richiami», «Lo sposo», «I figli». Tre dialoghi tra altrettante coppie si succedono secondo il ritmo paziente della coscienza che riflette sul passato e sulle scelte decisive per l’esistenza. Un personaggio accomuna le tre storie, quell’orefice che non prende mai direttamente la parola, che rappresenta la voce della legge naturale, il richiamo della coscienza, ma ancor più, credo, Gesù Cristo stesso, Colui che ha costituito il matrimonio sacramentale. La verità delle sue parole è rievocata solo nei dialoghi delle coppie.
Il finanziere George Soros ha dato consistenti contributi ad organizzazioni cattoliche per «spostare le priorità della Chiesa cattolica americana» dai temi vita e famiglia a quelli della giustizia sociale: occasione particolare, la visita di Papa Francesco negli Usa nel settembre 2015. È quanto emerso nei giorni scorsi, in aggiunta alle precedenti rivelazioni, dai numerosi documenti riservati hackerati alla sua Open Society Foundation. La notizia è circolata soprattutto negli Stati Uniti, focus dell’azione di Soros, ma merita di essere ripresa e conosciuta ovunque perché le sue implicazioni riguardano la Chiesa universale.
Cosa c’è di più sconvolgente e lesivo per il corpo, l’anima e la psiche di una donna della violenza fisica e psicologica perpetrata su di lei? E’ difficile immaginare cosa significhi essere abusate ripetutamente, giorno e notte, da più uomini e accettare che la stessa sorte tocchi alle tue sorelle o amiche soprattutto se sono bambine.
Oggi inizia la Novena a Madre Teresa di Calcutta.
“Pellegrina del bene”. Con questa semplice immagine il cardinale Angelo Amato ha sintetizzato la figura di María Antonia de San José, conosciuta da tutti in Argentina come Mama Antula, durante la sua omelia per la cerimonia di beatificazione che si è svolta oggi a Santiago del Estero.
Si è svolta ad Introbio in Valsassina (8-15 agosto) la mostra “Felice di nome e di fatto”, dedicata al servo di Dio fratel Felice Tantardini (1898-1991), missionario laico del Pime in Myanmar, morto a 93 anni, dopo 70 anni vita in Birmania. La Mostra ha presentato gli oggetti di Felice e la vicenda umana e spirituale di un piccolo-grande missionario, una figura attualissima e dai chiari tratti di santità, tant’è che è in corso il suo processo di beatificazione.
Il Presidente della Corte suprema del Pakistan ha disposto che il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, venga riesaminato nella seconda settimana di ottobre. La notizia è stata accolta con gioia e al tempo stesso ansia dalla minoranza cristiana: con gioia perché Asia Bibi è in carcere ormai da sette anni in attesa di conoscere la propria sorte, dal giugno del 2009 quando è stata denunciata e arrestata con l’accusa di aver offeso il Profeta Maometto; e con ansia perché la condanna a morte pronunciata nel 2010 è già stata confermata in secondo grado nel 2014 e potrebbe esserlo di nuovo, definitivamente.
Prevedere scientificamente un terremoto e mettere in salvo centinaia di persone per evitare tragedie come quella di Amatrice? E’ ancora un’utopia, ma la scienza sismica, dopo un notevole ritardo, sta procedendo nella strada giusta tanto che oggi la sfida è quella di affinare sempre di più la sinergia tra i tanti indicatori pre sisma che conosciamo. Parola di monaco benedettino. Il tragico sisma di mercoledì notte ha riportato all’attenzione mediatica l’annoso tema della previsione di un sisma accanto alla sacrosanta messa in sicurezza degli edifici. Ma il problema fondamentale è che ad oggi una previsione certa, come può essere per un temporale, non si può fare. Così questo argomento si lascia spesso perdere perché impraticabile e ci si concentra di più sull’aspetto della tenuta degli edifici che avvita l’Italia nel baratro della ricostruzione, vero banco di prova di amministrazioni e della politica. Ma prevedere un terremoto in linea teorica è possibile e la notizia, a sorpresa, arriva da un convento.
Filippine, riemerge lo strano e tragico caso di Rodrigo Duterte. Strano perché è un presidente dichiaratamente ostile alla gerarchia della Chiesa votato a gran maggioranza da una popolazione che è all’80% cattolica. Tragico, perché ha mantenuto le sue promesse: in sette settimane, secondo un rapporto della polizia, sono state uccise 1916 persone, accusate di spacciare droga, meno della metà delle quali per mano delle forze dell’ordine. E Duterte, fra un insulto e l’altro ai vescovi, promette di andare contro la Chiesa, anche promuovendo politiche di pianificazione familiare.
Una storia di fiducia nella vita e di speranza fa da sfondo al convegno organizzato dal Movimento per la Vita di Casale Monferrato che si svolgerà venerdì e sabato all'Auditorium di Piazza Statuto della cittadina piemontese. Diritto di aborto o diritto al consenso informato? questo il titolo dato dagli organizzatori (MpV e Cav) in collaborazione con Giuristi per la vita, Orizzonti di vita Piemonte, Consiglio Regionale Piemonte, Diocesi di Casale Monferrato e Comitato Verità e vita. Il convegno, che vedrà le relazioni di esperti giuristi, bioeticisti e scienziati tra i più autorevoli, come il prof Giuseppe Noia, Padre Giorgio Maria Carbone, Renzo Puccetti e altri, inizierà venerdì sera alle 20.30 con la relazione del presidente dell'Associazione Medici Cattolici Franco Balzaretti e si concluderà sabato pomeriggio con la lectio di Padre Carbone.
Ernst Nolte (1923-2016) è scomparso a 93 anni il 18 agosto a Berlino. È uno di quegli storici di cui probabilmente si continuerà a parlare per anni, forse decenni. Non che la cultura di massa si sia mai accorta di lui o che lo farà adesso, ma il personaggio si presta a diventare un luogo comune dei parolai prodighi di riferimenti pseudocolti.
Vangelo Lc 14, 1. 7-14: Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
La morte di mons. Girolamo Grillo ha inevitabilmente riproposto la straordinaria vicenda –di chiara origine soprannaturale- che ha avuto inizio a Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia, nel lontano 2 febbraio 1995 e che –è importante ricordarlo- continua ancora oggi, nel silenzio e nell’evangelico nascondimento.
La sfida interiore. Catechesi di don Fabio Rosini sul combattimento spirituale. L'accidia - parte prima.
Il 17 agosto un cittadino del Camerun, Africa occidentale, ha ottenuto asilo in Spagna perché gay. La commissione che esamina le richieste glielo aveva negato in un primo tempo giudicando inverosimile il suo racconto di violenze subite in patria, culminate, a suo dire, con la morte del fidanzato, picchiato a morte. Tuttavia la Corte suprema ha annullato la decisione della commissione e ha ordinato al governo spagnolo di accoglierne la richiesta, come già quella di altri omosessuali in Spagna e nel resto d’Europa, anche in seguito all’intervento dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati che ha presentato un rapporto in suo favore.
Per il riconoscimento del genocidio dei cristiani in Medio Oriente «ci sono già due mozioni depositate presso Camera e Senato, e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si è impegnato a farla approvare dalla regione Lombardia». Così il direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Alessandro Monteduro, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana come ci si sta muovendo in Italia per dare seguito all'appello che viene dalle Chiese di Iraq e Siria e rilanciato ieri da padre Rebwar Basa nell'intervista al nostro quotidiano.
È morto mons. Girolamo Grillo, il vescovo della Madonnina delle lacrime di Civitavecchia. È successo ieri, nel giorno di Maria Regina. E in questo chi lo ha conosciuto potrà leggerci una carezza, quasi una firma del Cielo nel momento del distacco e del dolore, perché dice molto di lui e della vicenda in cui è stato coinvolto. A Civitavecchia, non tutti sanno, all’evento delle lacrimazioni fece seguito, negli anni 1995 e 1996, un ciclo di apparizioni della Vergine presso la famiglia Gregori, proprietaria della statua, su cui la Chiesa ancora indaga, ma avvalorate, come a breve vedremo dallo stesso ordinario diocesano... Orbene la Madonna si è qui presentata nei titoli di «Regina della Chiesa» e di «Regina della Famiglia», e lo stesso vescovo Grillo, nel 2011, introduceva con queste parole il libro testimonianza dedicato ai misteriosi eventi verificatesi nella sua diocesi: «Sarà questo il mio testamento spirituale: un vero atto di amore alla celeste Regina che ha voluto coinvolgermi in una storia lunga e, per qualche verso drammatica».
Al Meeting un incontro per raccontare l’epocale restauro che coinvolge circa 60 ditte e che ha messo d’accordo le tre comunità religiose detentrici dei diritti della Basilica
«Occorre che la comunità internazionale riconosca il genocidio compiuto nei confronti dei cristiani e delle altre minoranze religiose dallo Stato Islamico: questo sarebbe un vero aiuto per noi, la comunità internazionale si muoverebbe di più per tutelare la libertà dei cristiani e anche per ristabilire la giustizia e la pace»: da Rimini leva un forte appello padre Rebwar Basa, sacerdote iracheno originario di Erbil, 38 anni, dell’ordine antoniano di S. Ormisda dei Caldei. Lo abbiamo incontrato al Meeting, dopo una delle sue visite guidate alla commovente mostra sulla persecuzione anticristiana, curata da Aiuto alla Chiesa che Soffre (padiglione C5).
La sera del 17 agosto di 35 anni fa - correva l’anno 1981 - la Milicija, come si chiamava la Polizia nella Jugoslavia comunista, arrestava fra Jozo Zovko, parroco francescano di Medjugorje, il quale dopo un primo momento di dubbio, era diventato un convinto assertore della sincerità dei sei ragazzi che affermavano di avere da quasi due mesi colloqui quotidiani con Maria Santissima Regina della Pace. Il fatto non sorprese nessuno: non appena il racconto dei ragazzi era divenuto pubblico, l’apparato repressivo del regime si era scatenato contro di loro e le loro famiglie. I veggenti erano stati fermati diverse volte, interrogati presso le stazioni di polizia e condotti da medici e da psichiatri nell’evidente tentativo di estorcere loro la ‘confessione’ che si erano inventati tutto; ai loro genitori era stato minacciato il licenziamento dal posto di lavoro o il ritiro del passaporto per chi lavorava all’estero, i veggenti stessi subivano a scuola angherie di ogni tipo.
Una singolare alleanza per fare pressione sui leader religiosi e convincerli che non c’è incompatibilità tra la fede e i nuovi “diritti umani” propagandati oggi, quali contraccezione, aborto, educazione sessuale fin dall’infanzia e riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Come riporta Rebecca Oas di C-Fam, una ong impegnata a difesa della vita nascente e della famiglia naturale, gli alleati in questione sono il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), che ha tra i suoi obiettivi il controllo delle nascite (celato dietro la più ampia e vaga espressione “diritti sessuali e di salute riproduttiva”), e la Chiesa di Svezia, che con i suoi sette milioni di membri - stando alla cifra dichiarata sul proprio sito - è la seconda confessione luterana più numerosa al mondo.
Si chiama Omran, è un bambino di appena cinque anni ed è da qualche giorno il nuovo totem mediatico della guerra in Siria. La foto del piccolo in ambulanza, coperto di polvere e insanguinato dopo un bombardamento dell’esercito regolare di Assad sta facendo il giro del mondo con il solo scopo di indignare e di orientare l’opinione pubblica sul conflitto siriano in un gioco al massacro di buoni e cattivi che produce sterilità, ma gonfia le aspettative politiche di chi con quella foto vuole dimostrare dove stanno le vittime. Invece, come ha spiegato Gian Micalessin su il Giornale quella foto è stata diffusa dall’Aleppo Media Center, la centrale di propaganda dei ribelli legati ad Al Qaeda che controllano la parte est della città. Una foto commovente, esattamente come quella del piccolo Aylan che giaceva sulle coste turche cercando l’Europa. Una foto che lacera il cuore, ma che non può da sola farci comprendere quale sia la tragedia del popolo siriano, invaso, e non il contrario, dalle truppe dello Stato Islamico.
Per alcuni conservatori è il diavolo in persona, un puparo che si cela dietro a ogni evento funesto. Per altri è solo un cinico speculatore che compie ogni mossa per lucrare sulle perdite altrui. Stiamo ovviamente parlando del finanziere George Soros, uno degli uomini più ricchi del pianeta, classe 1930, ungherese ed ebreo “non sionista”. Torna alla ribalta in questo periodo ferragostano perché è vittima di una delle operazioni di hacker più eclatanti del decennio. Oltre 2500 documenti della sua Open Society Foundation sono stati infatti pubblicati sul sito DC Leaks. Dai quali possiamo capire meglio chi sia veramente e soprattutto a cosa miri.
Nel libro “San Gabriele dell’Addolorata. La vita e i prodigi più recenti del santo dei miracoli, dal 1975 al 2014” il passionista padre Vincenzo Fabri racconta l’incredibile
Donald Trump e Hillary Clinton, i due contendenti per le presidenziali degli Stati Uniti, «hanno entrambi difetti sorprendenti». Lo ha scritto un vescovo americano, monsignor Charles Chaput, in una nota pubblicata il 12 agosto sul giornale della sua diocesi, Philadelphia.
Monica Mares, una donna di 36 anni che vive a Clovis in New Mexico, partorì suo figlio Caleb quando aveva 16 anni. Caleb fu dato in adozione poco dopo. Passati 18 anni si ritrovano su Facebook e dopo un anno la donna va a trovare il figlio dal padre adottivo. Tra i due – così raccontano loro stessi al Daily Mail – scocca la scintilla. Gli esperti, che vogliono sempre ammantare le perversioni con nomi scientifici, battezzano questa forma di rapporto incestuoso come Genetic Sexual Attraction (GSA). Casi come questi compaiono sempre più spesso nei media: ne avevamo già parlato qualche mese fa anche noi su queste colonne.
Aheda Zanetti, la stilista australiana di origini libanesi che nel 2004 ha lanciato il burkini, probabilmente non pensava che la sua creazione di moda diventasse motivo di polemica e oggetto di leggi speciali in Europa. Ha lanciato un prodotto e ne ha tratto un notevole vantaggio economico.
«Tu sei un bene per me», il titolo della XXXVII edizione del Meeting di Rimini che si apre oggi, coglie senz’altro un aspetto decisivo dell’esperienza umana oggi così gravemente contraddetto dalla mentalità dominante. Il bisogno dell’altro per crescere e realizzarsi è un’esperienza elementare che viviamo fin dal concepimento, e poi su su fino alle relazioni internazionali: in fondo anche la tanto demonizzata globalizzazione dice di un’interdipendenza tra i popoli e le nazioni.
Non accenna a placarsi, anzi è destinata a prendere una piega sempre più drammatica l’escalation di attacchi contro la gerarchia cattolica che si oppone alla dittatura culturale del gender. Va di moda la querela al vescovo, quando non si riesce a opporsi con la ragione. E poco importa se nel fare presente gli errori dell’ideologia gender non si usano le armi della violenza. Comunque ti muovi, basta dire le cose come stanno e il potere ti assale con una veemenza tale da rasentare la persecuzione.
Con il Motu proprio Sedula Mater, pubblicato ieri, prende concretamente corpo il nuovo dicastero vaticano per laici, famiglia e vita che era già stato approvato ad experimentum lo scorso giugno. Finalmente viene nominato anche il Prefetto di questo nuovo dicastero, monsignor Kevin Farrel, attuale vescovo di Dallas negli Stati Uniti.
In occasione del cinquecentesimo anniversario della rivoluzione di Martin Lutero lo scontro tra cardinali tedeschi è già da tempo in atto: da una parte i cardinali Kasper e Marx, che di Lutero si dichiarano apertamente ammiratori, dall'altra i porporati Mueller, Brandmuller e Cordes, che si collocano invece nel solco del pensiero cattolico, vedendo in Lutero l'uomo che deformò il Vangelo e spezzò la Chiesa, dividendo così la Cristianità e l'Europa.
Da settimane si parla di una prossima svolta nelle relazioni tra Cina e Santa Sede, un accordo che porterebbe alla normalizzazione dei rapporti e magari spianerebbe la strada anche a una visita del Papa nel Continente di mezzo. Si tratterebbe di un evento storico, atteso da decenni, ma non necessariamente una buona notizia per la Chiesa cattolica, e non solo quella cinese. Perché stando alle indiscrezioni che si fanno sempre più insistenti, il risultato di questo eventuale accordo – a cui sembra tenere solo la Santa Sede – non sarebbe la libertà religiosa tanto agognata ma una pericolosa sottomissione della Chiesa alla volontà del governo cinese, che si evidenzierebbe nella scelta dei vescovi.
Vangelo Lc 13, 22-30 Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Czestochowa
Era fiorentino, come la Fallaci e l’attuale Giglio Magico. Ma di area sbagliata, secondo i canoni correnti. Incontrai una prima volta Ettore Bernabei a un Meeting di Rimini, quando già era una leggenda vivente (per dirla alla Stan Lee). Cenammo insieme e mi colpirono sia il temperamento bonario sia l’accento toscano che si era ben guardato dal perdere. Conversammo anche sui massimi sistemi e la nostra sintonia fu totale (ed essere in sintonia totale con me, date le idee che da sempre professo, è tutto dire).
Dopo il video e il messaggio audio del 3 agosto che ne annunciavano l’avvenuta divisione, Boko Haram il 14 agosto ha diffuso un nuovo video in cui il portavoce di una delle due fazioni, a quanto pare quella ancora alleata con l’Isis, mostra una cinquantina di ragazze affermando che si tratta di parte delle studentesse rapite nei dormitori di una scuola nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 2014 a Chibok, nel nord est della Nigeria.
C’è modo e modo per affrontare un terremoto. In Emilia le ferite del sisma del 2012 che ha sconvolto la Bassa emiliana e mantovana sono ancora lancinanti tanto che come ha scritto la Nuova BQ nei giorni scorsi le chiese sono ancora tutte chiuse e i musulmani hanno operato il sorpasso grazie ai fondi della Regione e quelli di una Fondazione del Qatar aprendo la nuova moschea di Mirandola. In provincia di Modena infatti solo 4 delle 52 chiese lesionate della sola diocesi di Carpi, la più in ginocchio, ha potuto riaprire.
Nella città argentina di San Nicolás de los Arroyos, stanno crescendo i pellegrini che almeno una volta a mese vanno nel luogo dove una donna con poca istruzione, ma una grande fede ha detto che ha cominciato a vedere visioni della Vergine Maria, il 25 settembre 1983.
Suor Teresa della Oblate della Madonna del Rosario, ha 80 anni ma non li sente, continua la sua opera di Misericordia in Albania
Intervista di Angelo Perfetti del quotidiano “In Terris” a don Fabio Rosini, Direttore del Servizio per le Vocazioni a Roma e ideatore del Percorso sui Dieci Comandamenti. Argomenti affrontati: il ruolo dei giovani oggi, la mancanza di punti di riferimento, l’attacco alla Chiesa, le vocazioni.
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Un volumetto edito quest’anno fotografa la realtà attuale dell’emittente cattolica, network globale animato da una costante attenzione alla persona umana
Nel cuore del martirio, senza paura. Nei giorni più terribili di Aleppo si alza forte il grido di aiuto della comunità cattolica rimasta a testimoniare la tragedia di una città ormai allo stremo. Mentre l’Isis retrocede dalla Siria, nella città fortino di Aleppo si intensificano i raid della coalizione pro Assad. In attesa della creazione di un corridoio umanitario che consenta alla Croce Rosa internazionale di entrare in una città in ginocchio a raccontare la situazione disperata dei civili e della comunità cattolica, la più a rischio delle bandiere nere, è chi è riuscito a fuggire da poco, ma che in tutti questi anni di guerra è rimasto al fianco della popolazione.
Incuriosito dai commenti letti sul web, ho letto con gusto (e una certa fatica, anche fisica) il ponderoso tomo del giovane studioso Paolo Borgognone intitolato L'immagine sinistra della globalizzazione (Zambon 2016). Si tratta di più di mille pagine, zeppe di riferimenti e scritte con uno stile paolino, non certo una lettura da ombrellone. Al di là di questo, la tesi del libro è quella riassunta da Oswald Spengler: «La sinistra fa sempre il gioco del grande capitale. A volte perfino senza saperlo». Partendo da una posizione che alcuno definiscono “rosso-bruna” e che si rifà al filosofo Costanzo Preve, Borgognone asserisce (e dimostra) la sostanziale identità tra la “sinistra” italiana e occidentale come garante e riferimento del turbo-capitalismo globalizzato.
Quando nel 2014 ha adottato una legge che inaspriva le pene nei confronti degli omosessuali, l’Uganda ha subito severe sanzioni. Gli Stati Uniti e diversi Stati europei hanno subito congelato parte dei loro aiuti finanziari al Paese. La Banca Mondiale, tra l’altro, ha sospeso un prestito di 90 milioni di dollari destinato al servizio sanitario.
La pacifica invasione delle strade colombiane, per protestare contro l’introduzione di un manuale scolastico che insegna il gender agli alunni, ha sortito i suoi effetti. Come riferisce l’agenzia Efe, il presidente della Repubblica colombiana, Juan Manuel Santos, ha detto ieri che non autorizzerà la diffusione del gender nelle scuole.
Cercare il bene , voler costruire una convivenza sociale all’insegna dell’amore, non è compito dei soli credenti.
La storia millenaria della cattedrale di Aosta, intitolata all’Assunta e a San Giovanni Battista, è correlata alla fase iniziale della diffusione del cristianesimo in Valle d’Aosta. Un primo edificio sacro, a navata unica e due battisteri, era già stato costruito a ridosso del complesso forense romano alla fine del IV secolo. A quell’epoca, infatti, sembra risalire la costituzione della diocesi locale. La primitiva chiesa fu probabilmente utilizzata fino alla metà dell’XI secolo, quando si cominciò a celebrare il culto nella cattedrale attuale. Fu Anselmo I, vescovo a cavallo tra il X e l’XI secolo, a intraprendere la ricostruzione del tempio che venne notevolmente ampliato e impostato su una pianta basilicale a tre navate con otto campate coperte da capriate lignee. La cripta è l’ambiente che ancora oggi conserva quasi intatta l’impronta anselmiana: si tratta della porzione più antica della cattedrale, vi si accede dalla navata destra ed è divisa in tre navatelle, voltate a crociera, terminanti in altrettante absidi.
Per una Fede in pena, una fede che fiorisce. Non ci sono solo i tormenti di Federica Pellegrini e l’inquietante e triste storia di Alex Schwazer a delineare il tratto umano degli atleti in gara a Rio 2016. La nuotatrice italiana e il marciatore altoatesino alle Olimpiadi stanno catalizzando il circuito mass mediatico a seguito delle loro vicissitudini agonistiche la prima e legate alla giustizia sportiva il secondo. Ma nella calca che affolla i villaggi olimpici della città carioca ci sono anche molte altre storie di rinascita e di speranza. Storie che in tanti casi hanno a che fare con la fede. Storie minori che non conquistano le copertine dei giornali sportivi, ma storie che sono il motore principale di una rinascita e infine di una prestazione olimpica.
San Lorenzo, accompagnato dalla graticola, non evoca una morte facile. Un martire, un uomo che offre la propria vita per gli altri (e non per toglierla ad altri), è consapevole che esiste veramente la verità e che questa Verità è salvifica. La festa di San Lorenzo ha ricordato a tutti che «se il chicco di grano muore, produce molto frutto», e i frutti veri, come ha detto il cardinale Angelo Bagnasco nella sua Genova, «sono vita non morte».
Ci risiamo. Questa volta a finire nel registro degli indagati saranno non uno, ma ben tre vescovi. E non per un’omelia, ma per aver esercitato il loro diritto di espressione criticando la recente legge emanata dall’assemblea autonoma di Madrid sull'educazione gender obbligatoria nelle scuole. In Spagna tornano i “taglialingua” riuniti sotto una delle tante sigle dell’apparato Lgbt e incuranti della recente archiviazione nei confronti del vescovo di Valencia Cañizares rispolverano la via giudiziaria. Certi che è la goccia che scava la pietra.
«Non posso fare a meno di scrivere, si tratta di un rituale su cui ogni giorno sento l’esigenza di tornare con dedizione e passione». Il gusto di cimentarsi tra note e spartiti non dà tregua a Ennio Morricone, nemmeno ora che il celebre compositore romano è giunto alla soglia degli 88 anni. Non lo appagano il prestigioso curriculum – oltre 400 colonne sonore all’attivo e più di 50 milioni di dischi venduti – e i premi più o meno conosciuti che gli vengono tributati costantemente, in Italia e all’estero.
Negli ultimi giorni molto si è discusso della proposta lanciata da Hamza Roberto Piccardo, uno dei più noti italiani convertiti all’islam, circa la necessità di riconoscere, dopo le unioni civili, anche la poligamia. Con stupore dello stesso Piccardo, che già nel 1994 in un commento della sua edizione del Corano si esprimeva a favore della poligamia, la stampa nazionale ha ripreso la non-notizia. Tuttavia sono in pochi ad avere notato che la questione dell’islamicamente corretto e, quindi anche dell’islamicità della poligamia, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un dibattito molto acceso in seno all’islam organizzato italiano. Il dibattito ha un attore principale, Hamza Roberto Piccardo, e un interlocutore chiave, l’Unione delle Organizzazioni e delle Comunità islamiche in Italia (UCOII), presieduta da Ezzeddine Elzir. Il nocciolo della questione riguarda la rappresentanza dei musulmani in Italia e il rapporto dell’islam con lo Stato ovverosia l’Intesa per potere godere di un riconoscimento e dell’8 per mille.
Vangelo 12, 49-57 Non sono venuto a portare la pace sulla terra, ma la divisione.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». [ Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?». ]
Dall'1 al 22 luglio scorso ha avuto luogo il VII Capitolo Generale dell'Istituto del Verbo Incarnato, la congregazione religiosa nata in Argentina nel 1984 per l'opera di P. Carlos M. Buela. Il capitolo è stato diretto dalla Santa Sede, come era stato già comunicato al Consiglio Generale nel dicembre 2015. Dopo le accuse, che da tempo sono rivolte al fondatore, questo Capitolo ha confermato la “veridicità” dei fatti imputati, una vicenda controversa che apre scenari nuovi sulla congregazione.
Si fa presto a dire: “prima gli italiani”. A Mirandola, provincia di Modena, sono arrivati prima gli islamici. Con qualche aiutino pubblico. La comunità cattolica dovrà abituarsi a restare nel prefabbricato donato dalla Caritas italiana ancora a lungo per celebrare la Messa. Tra burocrazia, fondi da sbloccare e ritardi, la parrocchia di Mirandola è ancora ferma all’anno 2012 in quanto a chiese riaperte. Dal terribile sisma di maggio 2012 in tutta la diocesi di Carpi sono appena 4 le chiese riaperte al culto. Le altre 50 sono ancora chiuse, alcune con i rinforzi di sostegno, altre completamente sbarrate.
La mattina di lunedì 12 maggio (1879), il Padre Newman si recò al Palazzo della Pigna, residenza del cardinale Howard, che gli aveva messo a disposizione il suo appartamento per ricevere il messo del Vaticano, latore del Biglietto con il quale il Cardinale Segretario di Stato lo informava che, nel Concistoro segreto da poco concluso, Sua Santità Leone XIII si era degnato di elevarlo al rango di Cardinale. Alle undici la sala era affollata di cattolici inglesi e americani, ecclesiastici e laici, come anche di molta nobiltà romana e dignitari della Chiesa, riuniti per l’occasione. Poco dopo mezzogiorno fu annunciato l’arrivo del messo della Concistoriale. Questi consegnò il Biglietto al Padre Newman, che, tolto il sigillo, lo diede a S.E. Mons. Clifford, Vescovo di Clifton, per la lettura ai presenti. Il messo informava quindi il nuovo Cardinale che Sua Santità lo avrebbe ricevuto il mattino seguente in Vaticano alle dieci, per il conferimento della Berretta, aggiungendo i consueti complimenti, ai quali egli rispose con quello che è passato alla storia come il “Biglietto Speech”.
«Da giovedì sera, i rifornimenti sono cessati. Non abbiamo più benzina, gasolio, prodotti freschi (frutta, verdura e carne) e il pane è diventato raro. Gli abitanti sono molto preoccupati per il loro futuro immediato. Perché i governi occidentali non protestano, non si indignano, non minacciano, non presentano una risoluzione al consiglio di sicurezza dell'Onu per chiedere la revoca del blocco di Aleppo (ovest), che conta 1.500.000 abitanti? Come avevano fatto dieci giorni fa quando l'esercito siriano circondava Aleppo est pretendendo la sopravvivenza dei 250.000 abitanti di quella zona...».
Padre Simon Zakarian ci racconta l’esperienza e le parole dei ragazzi siriani che sono stati alla Gmg. «Attraverso il nostro dolore, Egli ci insegna il vero significato dell’amore»
Riprendendo il monito del Papa, mons Mario Zenari denuncia i tanti interessi dei potenti che stanno massacrando un popolo distruggendo un paese civile
Seul 1988, finale dei 1500. C'è un vincitore annunciato, il britannico Steve Cram, argento quattro anni prima a Los Angeles. Lo applaude il pubblico, lo osanna lo speaker di turno. Invece, a due giri dalla fine, un anonimo kenyano, Peter Rono, prende il largo: non strapazza gli avversari, ma quelli proprio non riescono ad avvicinarsi. Il suo coach se la ride: si chiama Colm O'Connell, è un frate irlandese. Anche per lui è il primo trionfo alle Olimpiadi, da allenatore. Ne arriveranno altri quattro, l'ultimo con David Rudisha, che a Londra 2012 ha stabilito il nuovo record del mondo negli 800 metri.
Non c’è più traccia degli Abba che cantano Hasta mañana con lo sguardo struggente della biondina anni settanta che ha fatto innamorare mezza Europa. Forse quello è stato l’ultimo addio che ha unito in un fremito il popolo svedese. Perché dopo, nella patria del progresso e della protestantizzazione scientifica, la Svezia ha assistito ad uno sviluppo inversamente proporzionale: maggiore erano il benessere e gli standard qualitativi della pubblica amministrazione e della società in generale, minore era la felicità dei suoi abitanti.
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia dell’irruzione della Polizia in assetto antisommossa in una chiesa di Parigi. Le immagini del sacerdote trascinato via a forza hanno fatto il giro del mondo. Il prete stava celebrando messa. L’ultima messa nell’edificio consacrato a Santa Rita sulle cui fondamenta, dopo una lunga vertenza giuridico amministrativa, pende ora la spada di Damocle della ruspa. La chiesa infatti sarà demolita e al suo posto sorgerà un parcheggio. L’irruzione ha mostrato al mondo una violenza da parte della Polizia che non si vede di solito per le tante moschee abusive sparse qua e là nelle città d’Europa. All’iniziale indignazione anche di esponenti politici francesi come Marion Le Pen ha fatto seguito un balletto giustificazionista che alla fine ha prodotto il risultato di far passare il sacerdote e gli occupanti come usurpatori.
Prime coppie omosex unite civilmente all’ombra della Madonnina a Milano. Hamza Piccardo, ex dirigente dell’Unione delle comunità islamiche (Ucoii), sulla sua pagina Facebook così commenta il rito presieduto del neo sindaco Beppe Sala: «Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile. Lo Stato regolamenti le nozze plurime. Non si può vietare di avere più mogli» (non è la prima volta che dall’Islam provengono idee simili: clicca qui)
La sentenza del TAR del Lazio che ha respinto il ricorso proposto da Movimento per la Vita, Medici Cattolici, Ginecologi ed Ostetrici Cattolici, Giuristi per la Vita e Pro Vita contro il decreto della Regione Lazio sulla presenza dei medici obiettori nei consultori familiari non è solo una sconfitta per il mondo prolife, ma ha una portata più ampia.
Costretti a fuggire in poche ore, senza potersi portare dietro praticamente nulla. Costretti a lasciare anche quella striscia di terra che - nelle fantasie di chi, a tavolino, giocava a spartirsi le spoglie dell'Iraq - sarebbe dovuta diventare la “riserva” dei cristiani. Sono passati due anni dalla notte tra il 6 e 7 agosto 2014, quella durante la quale 125 mila cristiani iracheni dovettero lasciare la Piana di Ninive dopo che le loro case vennero marchiate dalle milizie dell'Isis con la lettera araba nun, l'iniziale dei nazareni. Estrema tragedia giunta ad appena un mese dal primo esodo, quello da Mosul, la grande città del nord dell'Iraq, abbandonata nelle mani del sedicente Califfato.
L’annuncio dell’amore che vince la morte e il peccato è risuonato di nuovo nel Campus Misericordiae di Cracovia all’indomani della Messa con papa Francesco, quando Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ha dato voce alla chiamata urgente di annunciare il Vangelo in ogni angolo della terra. Una sfida attualissima lanciata ai 150mila giovani pervenuti dai cinque continenti, resa ancora più forte dal patrimonio lasciato da Carmen Hernández, scomparsa due settimane fa. «Una donna escatologica, che aveva lo sguardo fisso al cielo», ha sottolineato Kiko, facendo memoria del suo coraggio e della sua parola profetica. A renderla presente, uno stendardo portato sul palco dai giovani, con una grande foto delle co-iniziatrice del Cammino, nato nelle baracche di Madrid.
Novena dell'Assunzione della Beata Vergine Maria primo giorno
Nel libro “Giovanni Paolo II e la sofferenza. Un magistero vissuto” (edizioni Cantagalli) don Andrea Mariani parla della sofferenza attraverso l’esempio di Karol Wojtyla
Forse non tutti sanno che fino a metà del XVIII secolo in Toscana rimase in uso il cosiddetto Stile dell’Incarnazione, ovvero il computo dei giorni dell’anno a partire dal 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Anche per questo motivo la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze è sempre stata il fulcro della vita cittadina. Essa sorge sul luogo dove la compagnia dei Servi di Maria aveva, nel 1250, posto la prima pietra di una chiesa, in seguito a delle avvenute apparizioni mariane, per la quale commissionarono a fra' Bartolomeo un affresco riproducente l’Annunciata. Nonostante l’impegno profuso, il maestro non riusciva a portare a termine il viso di Maria che venne invece concluso miracolosamente da un intervento angelico, mentre il pittore era caduto in uno stato di sonnolenza.
In questi giorni i tabloid, le agenzie di stampa e i giornali on line sono tutto un fiorire di notizie sulle prime unioni civili in giro per l’Italia. Uno dei principi cardine della propaganda gay per chiedere le unioni civili è stato quello della libertà. Libertà di vedersi riconosciuti lo status di coppia, di mettere su “famiglia”, di essere felici, di “amarsi” alla luce del sole, di esercitare gli stessi diritti delle coppie sposate. Ora è arrivato il contrordine. Non c’è più la libertà di unirsi civilmente. Questo è diventato un obbligo. Va da sé, banale a dirsi, che non tutte le coppie omosessuali nutrono il desiderio di vedersi riconosciuta legalmente la loro relazione. Anzi, a guardare le percentuali negli altri paesi, sono pochine le coppie gay che non vedono l’ora di scambiarsi gli anelli. I motivi sono dei più vari: desiderio che la relazione sia vissuta solo come affare privato, pudore, fastidio nel pensare che così facendo si possa diventare una bandiera della militanza gay, fino alla consapevolezza che il matrimonio è una cosa seria destinata solo a persone di sesso differente e che non deve prestarsi a scimmiottamenti giuridici.
Nella notte tra il 6 ed il 7 agosto 2014, 125mila cristiani d’Iraq sono stati costretti ad abbandonare le proprie case per rifugiarsi nel Kurdistan iracheno. A due anni esatti dalla cacciata dei cristiani dalla Piana di Ninive, molte famiglie hanno abbandonato l’Iraq, mentre chi è rimasto, non meno di 110mila nella zona di Erbil e Duhok, vive ancora oggi nella condizione di rifugiato.
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati spagnoli guidati dal dott. Emilio Jesús Alegre del Rey e pubblicato dall’European Journal of Clinical Pharmacy ribadisce il potenziale effetto abortivo del Levonorgestrel, la pillola del giorno dopo. Il dott. Alegre del Rey è farmacista presso il Dipartimento di Farmacia all’Universitary Hospital di Puerto Real, a Cadice, in Spagna, ed effettua studi da vari anni sulla cosiddetta “contraccezione d’emergenza”.
Inchiesta del Daily Mail – “La marcia dei “maschi-mamme'” – sul denaro pubblico usato per congelare ovuli e sperma per consentire ai trans di procreare dopo l’operazione chirurgica.
Nell’aprile 2013 ha fatto parlare molto la conversione al cattolicesimo del pastore evangelico pentecostale Fernando Casanova, del Portorico. Da quel momento è diventato un valido apologeta del cristianesimo, caratterizzato dalla sua incredibile padronanza delle citazioni bibliche – impeccabilmente precise – dal suo stile di appassionata oratoria latina e dal suo cuore aperto. È lui stesso a raccontare il lento e doloroso processo di conversione, durato cinque anni, a seguito di molti anni di servizio e di prestigio all’interno della Chiesa protestante.
Giovedì 4 agosto il cardinale Pietro Parolin sarà nell’isola di Pellestrina (Venezia) per i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Ci saranno anche il Patriarca di Venezia e il vescovo della nostra diocesi di Chioggia. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio “se volemo avere vittoria”. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano.
In occasione della Festa di Sant’Emidio (7 agosto Ascoli Piceno) , dalla sera di ieri 4 agosto resta esposta in Cattedrale una preziosa reliquia per alcuni giorni. Si tratta di una piccolissima parte di filamento del tessuto sindonico, proveniente dalla zona lombare dell’uomo della Sindone. La fibra di lino presenta sulla superficie un grumo di sangue (sangue umano di gruppo AB+) impressosi per diretto contatto con le ferite dell’Uomo della Sindone. La fibra deriva da un’asportazione di polveri effettuata sulla Sindone nel 1978 ed è stata donata ai Templari Cattolici d’Italia dal prof. Giulio Fanti, ingegnere meccanico dell’Università di Padova, nonché sindologo di fama mondiale.
70mila firme per chiedere al governo di rispettare la Costituzione e dire un secco no all’educazione gender nelle scuole. E’ il manifesto-dossier consegnato ieri dal Comitato Difendiamo i nostri figli al governo. Una delegazione capitanata dal leader Massimo Gandolfini ha consegnato presso il Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri un dossier sui casi di gender nelle scuole, un’autocertificazione sulle oltre 70mila firme già raccolte sulla libertà educativa, la richiesta di ufficializzazione del consenso informato preventivo per affermare il diritto del primato educativo dei genitori e una copia del manifesto educativo. È stata inoltre rinnovata la richiesta di essere ricevuti dal ministro Boschi in quanto coordinatrice della cabina di regia sull’educazione di genere.
Un “gesuita tra i frati”. E' stata la ricca giornata di ieri di Papa Francesco: la mattina, in Vaticano, ha incontrato i partecipanti al Capitolo generale dei Domenicani, che proprio questo anno festeggiano l'ottavo centenario del loro riconoscimento da parte di papa Onorio III. Il pomeriggio, invece, ad Assisi, presso la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, quella Porziuncola per cui lo stesso Onorio III nel 1216 concesse a San Francesco l'indulgenza plenaria per la festa del Perdono.
Vangelo Lc 12, 32-48: Anche voi tenetevi pronti.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. [ Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». ]
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Forte crescita del numero di chiese e di chierici ortodossi russi negli ultimi sei anni. Le cifre sono state date dal patriarca di Mosca Cirillo, il quale, in un’intervista a Interfax, ha reso noto che a partire dal 2010 si è registrata l’apertura di cinquemila nuovi luoghi di culto mentre sono stati diecimila i nuovi chierici. Una tendenza che, secondo il patriarca, testimonia il forte bisogno di Chiesa da parte dei russi, giacché «non può esserci una simile crescita della Chiesa se non vi è nessuna richiesta da parte dei fedeli. Ecco perché proviamo particolare gioia quando poniamo le fondamenta per erigere nuove chiese».
La battaglia di Aleppo si avvicina, forse, al drammatico epilogo. Un finale cruento per una città già martoriata da anni di guerra civile. Alla contro-offensiva lanciata dai ribelli, le truppe del governo hanno reagito sferrando un nuovo, fulmineo attacco. Con la copertura dei raid russi, i militari sono avanzati nella zona sotto il controllo degli insorti, riconquistando le colline e diversi villaggi nella periferia sudoccidentale della metropoli. In particolare, l’esercito fedele al regime di Bashar al-Assad – secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra, vicina all’opposizione – ha occupato l’altopiano di Telat al-Mahoroukat e le cittadine di Khweriz e al-Amriyeh. Nei combattimenti, sempre secondo l’Osservatorio, si contano almeno una quarantina di civili morti. Tra loro anche quattro bimbi. A questi si sommano decine di combattenti uccisi, una cinquantina nelle file dei ribelli. La Ong Usa “Physicians for Human Rights” ha denunciato il bombardamento di sei ospedali da parte del regime durante le ultime due settimane.
Ecco quello che papa Francesco ha detto nell’incontro con i vescovi polacchi durante la Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia. È stato un dialogo a porte chiuse, quello del 27 luglio in Cattedrale, di cui padre Federico Lombardi, da due giorni ex direttore della Sala stampa della Santa Sede, ha riferito parlando di un clima «molto semplice e familiare», ribadendo che «la maggior parte dei vescovi sono semplici, non sono le vecchie guardie che mettono un po’ in soggezione, ma non è che ci siano dei misteri, l’incontro si è svolto in totale familiarità». Nessun mistero, infatti, perché oggi il Vaticano ha pubblicato il resoconto dello scambio tra i presuli polacchi, che hanno sottoposto quattro domande, e il Pontefice. Il tema del gender è tra quelli affrontati in modo particolare da Papa Bergoglio, che ha affermato di essere d’accordo col suo predecessore Benedetto XVI: «Questa è l’epoca del peccato contro il Creatore».
Era il tassello mancante delle recenti giornate polacche di Papa Francesco: le parole rivolte ai vescovi nell'incontro a porte chiuse avvenuto lo scorso 27 luglio nella Cattedrale di Cracovia. Ieri il Vaticano ha diffuso il resoconto del dialogo tra il Papa e i presuli polacchi, avvenuto a partire da quattro domande che gli sono state rivolte dai vescovi.
Il 26 luglio 2016 sarà ricordato per la barbara uccisione di padre Jacques Hamel da parte di un soldato dell’esercito dello Stato islamico. Domenica 31 luglio 2016 sarà ricordata come il giorno in cui alcuni musulmani sono entrati nelle chiese di Francia e Italia per mostrare solidarietà ai cristiani. I giorni successivi saranno ricordati per l’acceso dibattito scaturito da questa presenza pacifica che ha riportato alla superficie molti interrogativi e molti nodi irrisolti del rapporto tra cristiani e musulmani.
Una bomba che sconvolge la Chiesa irlandese ma che deve aprire gli occhi sulla realtà gay tra i preti dell’intera Chiesa cattolica. Il clamoroso gesto dell’arcivescovo di Dublino, monsignor Diarmuid Martin, che ha ritirato i propri seminaristi dal famoso seminario nazionale di Maynooth a causa della cultura gay che regna in quella istituzione, è destinato a provocare un terremoto nella Chiesa irlandese. Martin è infatti uno dei quattro vescovi che fa parte del comitato dei garanti di Maynooth, un simbolo della Chiesa irlandese, un seminario fondato nel 1795 e preparato per accogliere 500 seminaristi. La crisi post-conciliare e i gravi scandali di pedofilia che hanno sconvolto la Chiesa irlandese hanno comportato un calo drastico delle vocazioni e attualmente ci sono una sessantina di seminaristi, destinati ulteriormente a calare alla riapertura del seminario a settembre. Oltre ai tre della diocesi di Dublino, che verranno inviati a studiare al Collegio irlandese a Roma, indiscrezioni parlano di altri sei seminaristi che avrebbero deciso di uscire per le molestie ricevute.
Il Movimento per la Vita Italiano, perplesso rispetto alle valutazioni scientifiche dei giudici amministrativi e alla loro considerazione del diritto all’obiezione di coscienza, continuerà la sua battaglia presso il Consiglio di Stato a difesa del diritto delle donne alla corretta informazione, della dignità della professione medica e, soprattutto, della vita dell’embrione umano, considerato dall’industria del farmaco un oggetto prima che esso possa annidarsi nell’utero materno”. Lo ha dichiarato l’on. Gian Luigi Gigli, Presidente del Mpv, apprendendo la sentenza del Tar del Lazio che ha ritenuto infondati i ricorsi presentati dal Mpv e da altre associazioni contro il decreto Zingaretti sulla riorganizzazione dei consultori familiari.
Stamattina un gruppo di fedeli è stato trascinato con forza dalla polizia perché si opponeva alla demolizione della chiesa di Santa Rita, al cui posto sorgerà un parcheggio
Mons. Kassas, osservatore della Santa Sede, è intervenuto a un dibattito all’Onu su questo tema sottolineando l’impegno della Santa Sede contro tale barbarie
Solo una cerimonia laica. All'inaugurazione della Foligno-Civitanova non c'è stata alcuna benedizione. A chiederlo, secondo il vescovo, è stato Palazzo Chigi
Dopo la pausa di luglio, è ripresa stamani l’udienza generale del mercoledì, che si è tenuta in Aula Paolo VI come di consueto nei mesi estivi. Al centro del discorso del Papa il recente viaggio apostolico in Polonia, che ha avuto tra gli scopi la Giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Ecco una sintesi dei principali punti toccati da Francesco.
Ecco le parole dell’incontro di Francesco con i vescovi polacchi, il 27 luglio a porte chiuse in Cattedrale a Cracovia, diffuse martedì. Il gender tra i temi affrontati, su cui il Pontefice si è detto d’accordo con Ratzinger: «Frutto di colonizzazione ideologiche. Come ha detto Benedetto “questa è l’epoca del peccato contro Dio Creatore”»
Quella che segue è una rapida traduzione dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun, durante la Messa funebre di padre Jacques Hamel, assassinato mentre celebrava la Messa in Normandia. Seguirà una traduzione più accurata.
Fervente cattolico o semplicemente attento alle tradizioni di fede del suo popolo? L’interrogativo aleggia sul conto del presidente argentino Mauricio Macri, il quale, da quando ha preso possesso della Casa Rosada succedendo alla super laicista Cristina Kirchner, non si è risparmiato in atteggiamenti e posizioni politiche decisamente vicine alla Chiesa. Di estrazione liberale, Macri non proviene certo dal mondo cattolico propriamente detto, ma negli ultimi mesi ha inanellato una serie di attenzioni verso una concezione cristiana della società che meritano comunque un’attenta analisi. Ultimo intervento è un secco no alla revisione della legge che in Argentina condanna l’aborto ad eccezione di quello per grave pericolo per la madre. Macri lo ha fatto nei giorni scorsi rispondendo alle domande della giornalista Cecilia Gonzalez di Notimex, uno delle agenzie più importanti del Messico, dove il presidente si era recato per incontrare il presidente della repubblica.
Nel lontano 1972 Karl Rahner, che a quei tempi, anche se lontani da noi oggi, era già Karl Rahner, scrisse un libretto dal titolo “Trasformazione strutturale della Chiesa come compito e come chance”. L’anno successivo fu pubblicato in lingua italiana dalla Queriniana. Il libro era rivolto alla Chiesa di Germania, che aveva appena celebrato il suo sinodo, ma le considerazioni del (già) grande teologo tedesco anticipavano sorprendentemente i tempi e parlavano di noi oggi. In Italia la DC doveva governare ancora per vent’anni, non si era nemmeno ancora fatto il referendum sul divorzio, Paolo VI aveva appena sconfessato le Acli che a Vallombrosa avevano scelto il socialismo, c’era stato il ’68 sì, ma per le Brigate Rosse mancavano ancora diversi anni, era ancora in corso la guerra del Vietnam. E’ vero che Paolo VI aveva già parlato del “fumo di satana” entrato nella Chiesa, ma a quell’epoca il sistema sembrava reggere. Era un altro mondo, eppure in questo altro mondo, Rahner pensava già a noi oggi, al nostro mondo e alla nostra Chiesa di oggi. La rilettura di quel libretto fa la nostra fotografia.
È in corso, a Medjugorje, il Ventisettesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani, sul tema: “Siate misericordiosi!”. L’apertura ufficiale del Festival si è svolta lunedì 1° agosto, presso l’Altare esterno. Il Rosario delle ore 18:00 è stato guidato da fra Karlo Lovri?, mentre la Santa Messa delle ore 19:00 è stata presieduta dal Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana erzegovinese, e concelebrata da trecentoventi sacerdoti.
Il cielo plumbeo minacciava diluvio, ma né la pioggia né il fango avrebbero mai fatto desistere i giovani del Cammino Neocatecumenale dal rimanere nel Campus Misericordiae di Cracovia, dove ieri pomeriggio si è svolto il consueto incontro vocazionale dopo la Gmg. A maggior ragione quando l’iniziatore Kiko Argüello, dal palco, ha gridato: “Carmen dal cielo sta intercedendo perché non piova!”. Il nome della co-iniziatrice, scomparsa lo scorso 19 luglio a 85 anni, è stato il più citato durante il grande incontro che ha visto la partecipazione di oltre 150mila ragazzi e ragazze da 120 nazioni (300 anche da Cina e Medio Oriente), reduci dal pellegrinaggio in Polonia al seguito del Papa. Non poteva essere altrimenti: Carmen è sempre stata una delle colonne degli appuntamenti giovanili, specie con i suoi incoraggiamenti alle donne a dare la vita per Cristo come spose e madri, come suore o missionarie.
È andata bene questa Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia? “Ma certo!”. Non ha dubbi il cardinale Stanislaw Dziwisz sulla buona riuscita dell’evento mondiale che, dal 26 al 31 luglio, ha portato quasi due milioni di giovani di tutto il mondo nella terra di Giovanni Paolo II. Proprio pensando a Papa Wojtyla, che per oltre 20 anni servì come segretario particolare, l’arcivescovo di Cracovia confida a ZENIT: “Giovanni Paolo II sarebbe certamente soddisfatto di questa Gmg”. Che qualcuno ha definito anche la ‘Gmg dei due Papi’, visto il forte richiamo del Pontefice polacco. “La più bella iniziativa pastorale di San Giovanni Paolo II è stata proprio la Giornata Mondiale della Gioventù”, afferma Dziwisz, ovvero “queste giornate trascorse dai giovani di ogni paese, a peregrinare nella fede, a predicare e ascoltare il Vangelo e gioire insieme”.
L’arcivescovo emerito di Cracovia, malato da tempo, si è spento a 89 anni. Il Papa gli aveva fatto visita lo scorso 28 luglio in ospedale
La Chiesa è sempre perseguitata, e lo sappiamo. Viene costantemente perseguitata in tutto il mondo. Negli ultimi mesi, le ondate di questa persecuzione si sono avvicinate sempre più al nostro mondo occidentale per la prima volta in centinaia di anni. In Occidente non siamo abituati al concetto di martirio. Ci spaventa. Con il martirio di padre Jacques Hamel, tuttavia, questo concetto sta diventando più reale. Stiamo iniziando a sperimentare qualcosa della realtà che per molti Paesi è purtroppo fin troppo familiare. I media hanno iniziato a chiedere alle nostre chiese cattoliche come intendiamo rendere più sicure le nostre chiese. Cosa faremo per assicurare che nessuno possa entrare per commettere violenza? La soluzione più rapida e semplice sarebbe ritirarci con le nostre paure dietro la sicurezza delle barricate sia mentali che fisiche, ma sappiamo che non è quello che il cristiano è chiamato a fare. Tenendo a mente tutto questo, ho ricordato ancora una volta il testamento di padre Christian de Chergé, monaco e superiore dei martiri dell’Atlante rapiti e uccisi durante la Guerra Civile algerina nel 1996. Il loro assassinio venne rivendicato da un gruppo fondamentalista islamico (il film Uomini di Dio racconta la loro storia).
A Cracovia, a poche ore di distanza dalla veglia e dalla messa presiedute da Papa Francesco, il Campus Misericordiae ha accolto nuovamente l’entusiasmo dei giovani. Più di 150 mila ragazzi del Camminio Neocatecumenale da 120 nazioni si sono riuniti per l’incontro vocazionale che, come di consueto, segue le celebrazioni della GMG. Molti di loro intraprenderanno il percorso per il sacerdozio in uno dei 107 seminari Redentoris Mater del Cammino, mentre, tra le vocazioni femminili, tante sceglieranno l'impegno spirituale della clausura. Il cardinal Stanis?aw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, ha presieduto l’incontro, al quale è intervenuto Kiko Argüello. Presenti numerose autorità ecclesiastiche da tutto il mondo.
L’esperienza salvifica della preghiera che riempie il vuoto lasciato dalle cose materiali, la scoperta di avere un Padre che ama tutti al di là di ogni nostro limite e restituisce il centuplo a chi si abbandona fiducioso a Lui. È la gratitudine il sentimento prevalente nelle parole degli ospiti del “Padre misericordioso”, la comunità per combattere la dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, che si trova a Medjugorje all’interno del Villaggio della Madre, fondato a metà degli anni ’90 da padre Slavko Barbaric per dare accoglienza ai bambini abbandonati e orfani di guerra (in conseguenza del conflitto in Bosnia ed Erzegovina) e che gradualmente ha esteso la sua opera per aiutare famiglie in difficoltà, ragazze madri, anziani e disabili.
A 5 anni dall’ultimo insuccesso il Canada ci riprova. Con numeri più confortanti. Che fare se una donna incinta viene uccisa? Si riconosce il reato di duplice omicidio. Ciò che sarebbe naturale e sensato non lo è dal punto di vista della legge in molti Paesi, Italia compresa. In Canada se la donna incinta viene uccisa ci si limita a considerare, come accade altrove, la morte del bambino una semplice aggravante da infliggere al reo in caso di condanna.
Giovedì 4 agosto il cardinale Pietro Parolin sarà nell’isola di Pellestrina (Venezia) per i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Ci saranno anche il Patriarca di Venezia e il vescovo della nostra diocesi di Chioggia. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio “se volemo avere vittoria”. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano. Invece oggi abbiamo la grazia di portare in trionfo la Madre del Signore Gesù. Venerata nel santuario di marmo bianco che si specchia sulla laguna di Pellestrina, sùbito innalzato dalla Repubblica Veneta in segno di gratitudine, la bella immagine della Madonna nera dipinta da ignota mano, dal 18 luglio in poi, esce di casa e inizia il suo percorso di benedizione in tutte le chiese dell'isola. In laguna, centinaia di barche - dalle più piccole ai grandi barconi da pesca - fanno risuonare clakson e trombe. Questa la sua storia.
Entrare nella Porziuncola di Assisi il 2 di agosto non è una semplice esperienza, una visita qualsiasi. E' molto di più. Si tratta di poter accedere ad uno di quei benefici concessi dalla grazia divina che è faticoso comprendere in questi nostri tempi, ma che hanno un valore immenso: è l'indulgenza plenaria per il cosiddetto Perdono di Assisi. Non a caso in questo anno giubilare dedicato alla Misericordia anche Papa Francesco si recherà nella città umbra il 4 agosto.
Siamo in guerra o no, con gli jihadisti? A corrente alternata, i media internazionali usano la guerra come titolo per poi specificare, con gran confusione per i lettori, che non siamo in guerra con un terrorismo islamico. La stessa cancelliera Angela Merkel, dopo aver invitato a “non generalizzare” sul terrorismo, ha poi dichiarato che “siamo in guerra”.
Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, una sola volta, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi". Condizioni richieste: 1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo; 2) Confessione sacramentale; 3) Comunione eucaristica; 4) Preghiera secondo le intenzioni dei Santo Padre; 5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato. Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o successivi la visita della chiesa. Tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera per il Santo Padre siano compiute nel giorno stesso della visita. L'indulgenza può essere applicata sia per i vivi che in suffragio dei defunti.
Monumentale discorso del Papa alla Veglia della Gmg al Campus Misericordiae: l’appello alla fine di ogni guerra e a non vegetare perché “Dio vuole titolari in campo, non riserve”
“Non so se ci sarò a Panama, ma so che ci sarà Pietro”. Papa Francesco conclude con un velo di malinconia questa XXXI Giornata Mondiale della Gioventù vissuta con entusiasmo da oltre un milione e mezzo di giovani di ogni continente. Alla Tauron Arena, noto palazzetto dello sport a 10 km da Cracovia, Bergoglio – prima di tornare a Roma – incontra i circa 20mila volontari e organizzatori dell’evento mondiale che lo accolgono come una star. Tra applausi, urla e flash fotografici, il Pontefice compie il consueto giroin papamobile, mentre una band locale suona e canta l’inno della Gmg sul grande palco dove sono esposte le gigantografie dei volti dei Patroni: Giovanni Paolo II, Faustina Kowalska, Piergiorgio Frassati, Massimiliano Kolbe.
Si può ancora parlare di divorzio felice? Che cosa succede quando i sacri legami matrimoniali si spaccano? É possibile trovare la felicità nelle relazioni affettive, lasciandosi dietro alle spalle i problemi della propria vita, non risolti? Le risposte ce le offre Fabio Nestola, consigliere dell’associazione “Adiantum”, presidente della Federazione Nazionale Bigenitorialità e direttore del Centro Studi Applicati, a 10 anni dall’entrata in vigore della legge 54, che promosse l’affido condiviso per entrambi i genitori in sostituzione di quello esclusivo, prevalente fino ad allora.
Un lettore evangelico: «Su Lutero scrivete menzogne, e la frase "pecca fortemente..." è di sant'Agostino». Risponde monsignor Livi: «I buoni rapporti ecumenici non cancellano la realtà: per la Chiesa le dottrine di Lutero sono eretiche, noi spieghiamo perché. E comunque quella frase di sant'Agostino è stata deformata da Lutero».
Dalla presenza silenziosa e rispettosa agli imam chiamati a recitare versi del Corano dall'ambone, ieri in giro per le chiese italiane si è visto di tutto nella domenica in cui migliaia di musulmani hanno partecipato alla messa in segno di solidarietà per il barbaro assassinio di padre Jacques Hamel a Rouen. L'iniziativa originale era partita dal Consiglio francese per il culto musulmano ma in Italia ha trovato entusiastica adesione da parte della CEI (clicca qui per il nostro giudizio sull'atteggiamento della Chiesa italiana). Sarà ironia della sorte, ma proprio quando i musulmani di Francia lanciano l'iniziativa di partecipare alla Messa cattolica, esce il nuovo numero di Dabiq, la rivista ufficiale dello Stato Islamico, in cui si invitano i militanti a uccidere i cristiani ovunque nel mondo.
«La conquista di Roma annunciata due anni fa da al-Baghdadi sta già avvenendo passo dopo passo. Colpire una chiesa come è avvenuto in Francia è il terzo passo di una strategia precisa, che mira a instillarci la paura così da farci abiurare la nostra identità». A spiegarlo è Gian Micalessin, inviato di guerra de Il Giornale, dopo che due terroristi sono entrati nella sagrestia di una chiesa nel villaggio di Saint’Etienne-du-Rouvray, in Francia, sgozzando un anziano sacerdote che stava celebrando la messa. L’Isis ha rivendicato l’attacco affermando che i due terroristi erano soldati del Califfato.
Ciro, Giuseppe, Cristiano e Vincenzo producono ogni giorno nel carcere di Opera circa 7-8 mila ostie. I quattro detenuti prendono parte a un progetto chiamato “Il senso del pane”, nato grazie a un’idea di Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione Casa dello Spirito e della Arti. Sono serviti molti mesi per imparare l’arte antica di produrre ostie destinate a diventare eucaristia, ma dall’autunno dello scorso anno la produzione ha preso il via. A gennaio 2016 le ostie sono state benedette da papa Francesco e ad aprile sono stati gli stessi carcerati a portarle nelle mani del Papa in piazza San Pietro, che li ha benedetti, lasciando anche una dedica sul libro delle visite del carcere di Opera.
L’Arcivescovo di Smirne (Turchia), Mons. Germano Bernardini, fece un intervento al Secondo Sinodo di Vescovi d’Europa il 13 ottobre 1999. Il testo scritto fu consegnato alla segreteria del Sinodo sul problema dell’Islam. Ecco il testo integrale.
10. L'ira - seconda parte.
Tra ironia e sdegno, in questi giorni blog e pagine Facebook si rimbalzano commenti sull’incredibile passaggio dell’omelia pronunciata da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, lo scorso 24 luglio ai giovani italiani arrivati a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù. In pratica monsignor Galantino ha deciso che Sodoma non è stata distrutta, grazie alla preghiera di intercessione di Abramo: «La sua preghiera di intercessione e la sua voglia di osare salvano Sodoma. La città è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi; ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore. Abramo, uomo di preghiera, non denuncia i misfatti, ma annuncia la possibilità di qualcosa di nuovo».
La parola tanto attesa da condannare, terrorismo, è comparsa nel pomeriggio nella chiesa di San Francesco di Cracovia dove si conservano le reliquie dei due martiri francescani Zbigniew Strzalkowski e Michal Tomaszek, uccisi dai guerriglieri di Sendero luminoso il 9 agosto 1991 a Pariacoto, in Perù, e beatificati il 5 dicembre 2015.
Dai media nazionali e internazionali apprendiamo dei fatti – in una certa misura indiscutibili nella loro fattualità – ma ascoltiamo anche un accavallarsi di opinioni, molte delle quali presentate a loro volta come fatti; si tratta però di fatti di secondo livello, ossia di notizie riguardanti le “reazioni” delle istituzioni (Chiesa cattolica, rappresentanti delle altre comunità religiose, parlamenti nazionali, capi di Stato e di governo) ai fatti di primo livello. Questa breve premessa massmediologica serve per ragionare da cattolici sull’evento tragico dell’irruzione di due terroristi islamici nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen, e dell’assassinio brutale dell’abbé Jacques Hamel che stava celebrando la Santa Messa.
Mentre mercoledì sera Papa Francesco parlava dalla residenza dell’arcivescovo di Cracovia, si è fermato e ha chiesto di rimanere in silenzio per rendere omaggio ad un 22enne polacco volontario della GMG morto il 2 luglio a causa di una forma aggressiva di cancro. Maciej Szymon Cie?la era un graphic designer con una promettente carriera. Ha lasciato il suo lavoro nel 2014 per lavorare a tempo pieno come volontario per la Giornata Mondiale del 2016. Cie?la ha contribuito alla progettazione dei banner che sventolano in tutta la città di Cracovia per annunciare la festa, ed è una delle persone a cui si devono i kit di benvenuto che ogni pellegrino e volontario riceve quando arriva. Ha anche contribuito a costruire il sito web dell’evento.
È morta improvvisamente Anna Maria Jacobini, inviata di Rai Uno (per il programma "A Sua Immagine") alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Era un volto noto di Rai Uno per i suoi collegamenti nei programmi del pomeriggio. Era nata a Roma il 27 febbraio 1958. Mercoledì sera aveva girato e montato interviste e servizi sulla Gmg, ritirandosi poi in albergo dopo una giornata molto impegnativa. La morte l'ha colta mentre dormiva. Anna Maria Jacobini era una giornalista appassionata e attenta. Aveva seguito anche altri viaggi papali, sempre con grande partecipazione, raccontando ad esempio l'abbraccio commosso e commovente di Francesco con i superstiti alle persecuzioni e ai lager, in occasione della visita in Albania del settembre 2014.
Gli americani ci sanno fare e se la causa è la vita sanno sfruttare tutte le opportunità. Hanno una buona sensibilità pro life, anche a livello organizzativo. Non meno della abilità a utilizzare i social, che non a caso sono nati da loro. Mettete insieme queste due sensibilità e avrete storie commoventi che servono a cementare un popolo che crede in determinati valori: come quello della vita nascente.
La giornata di ieri, che si era aperta nel silenzio e nella preghiera, con la visita di Papa Francesco sui luoghi terribili di Auschwitz e Birkenau, è proseguita poi nel pomeriggio con due momenti che danno qualche parola anche al silenzio della mattina. Così è trascorsa la terza giornata del viaggio apostolico del Papa in Polonia per la GMG, una giornata che potremmo definire per la sofferenza, per il dolore e per comprendere il significato del male.
Continua a far discutere la dichiarazione di Papa Francesco che, a bordo dell'aereo che lo portava a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù, ha detto non esistere alcuna guerra di religione. Per il pontefice le guerre si fanno per i soldi, per le risorse della natura, per il potere, non in nome di Dio. E dopo la barbara uccisione di padre Jacques Hamel a Saint-Etienne du Rouvray, si allarga il dibattito se ci sia o meno una «guerra di religione». Abbiamo chiesto l'opinione di Cesare Cavalleri, direttore della casa editrice Ares che pubblica la rivista Studi Cattolici.
Camminare idealmente al fianco dei cristiani iracheni ripercorrendo, pur in ben diverse condizioni, quella drammatica marcia che nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014 ha visto oltre 120mila cristiani abbandonare le proprie case per sfuggire alle violenze dello Stato Islamico. Aiuto alla Chiesa che Soffre aderisce al pellegrinaggio notturno verso il Santuario del Divino Amore, organizzato il 6 agosto dalla Basilica di Santa Maria in Cosmedin della Chiesa cattolica greco-melchita, in occasione del secondo anniversario della cacciata dei cristiani dalla Piana di Ninive. Il pellegrinaggio partirà alle 24 da Via delle Terme di Caracalla, accanto all’entrata della FAO.
Durante la messa in suffragio di padre Jacques Hamel, il cardinale ha denunciato l’ideologia laicista che pervade la Francia e sul quale si innesta il terrorismo. Ed è stato subito attaccato e deriso.
Fermo restando il groviglio di motivi che ne ispira la volontà omicida, sta di fatto che l’odio per il cristianesimo è un elemento caratterizzante del terrorismo islamista contemporaneo. La parola “crociato” come sinonimo di “occidentale” compare già alla fine del secolo scorso. La si ritrova nel lessico e nei messaggi di Osama bin Laden (1957-2011), fondatore di al-Qaida e autore dei clamorosi e cruenti attacchi che culminarono l’11 settembre 2001 nella distruzione delle Torri Gemelle di New York. Il carattere anti-cristiano del terrorismo islamista è dunque qualcosa che i suoi stessi leader sono i primi a rivendicare.
Il Santo Padre si è recato questa mattina a Jasna Góra dove si conserva l’icona della Madonna di Czestochowa e ha celebrato la Santa Messa in occasione del 1050° anniversario del Battesimo della Polonia.
Si va definendo gradualmente quello che sarà l’ambito operativo dello “Sportello famiglia” voluto dalla Regione Lombardia e che prevede l’attivazione di un numero verde per ricevere segnalazioni sia su episodi di bullismo sia su controverse attività educative svolte nelle scuole. Dopo le polemiche delle settimane scorse, sollevate dalle forze politiche e dalle associazioni che sostengono l’agenda Lgbt (che si erano scagliate contro l’iniziativa parlando sbrigativamente di “call center anti-gender”, ammettendo quindi in modo implicito l’esistenza della relativa ideologia), prende così forma un servizio a tutela del primato educativo dei genitori, riconosciuto dall’articolo 30 della Costituzione, e che sarà operativo a partire da settembre.
È una sorta di romanzo apocalittico oscuro, molto trascurato dalla sua pubblicazione nel 1907, ma ha una raccomandazione a cui qualsiasi autore di best-seller aspirerebbe: il leader spirituale del mondo intero dice che è una buona lettura. E non solo il papa attuale. Anche quello precedente. Papa Francesco ha stupito nel 2013 e ancora nel 2015 quando ha raccomandato Padrone del Mondo (Lord of the World), di Robert Hugh Benson, ai fedeli in quanto libro che individua una “globalizzazione dell’uniformità egemonica”. Allo stesso modo, l’allora cardinale Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, si riferì all’universalismo descritto in Padrone del Mondo in un discorso pronunciato a Milano nel 1992. Cosa rende questo libro tanto notevole?
Nel suo viaggio in Polonia, Papa Francesco andrà a pregare nel lager di Auschwitz, dove tra i tanti morì anche San Massimiliano Kolbe
Nella Messa al Santuario di Jasna Góra, “capitale spirituale” del Paese, il Pontefice sottolinea l’umiltà di Dio e dei “suoi portavoce”, e invita a raccogliere l’insegnamento di Maria
Sono giunti alla Gmg di Cracovia da numerosi Paesi, fra cui Italia, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Brasile. E, ancora, dall’Africa con gruppi da Costa d’Avorio, Sud Africa, Zambia e perfino da Mozambico. Dall’Asia vengono gruppi da Filippine, Corea del Sud, Giappone. I giovani del Cammino neocatecumenale partecipano, come da tradizione, molto numerosi alla Gmg.
«Rosario internazionale contro il terrorismo dei giovani della Gmg domenica 31 luglio alle 5.00 al Campus Misericordiae. Di fronte alla scia di morte e terrore che ha colpito il cuore dell'Europa nelle ultime settimane, i giovani della Giornata Mondiale della Gioventù sguainano l'arma della vittoria: il rosario. Dalla terra di San Giovanni Paolo II si alza la risposta al male di quelle “sentinelle del mattino” che all'inizio del terzo millennio da Torvergata il Papa polacco aveva esortato a rispondere “Sì” alla chiamata di Cristo.
Nel volo che lo ha portato a Cracovia per la 31ma Giornata mondiale della pace, Francesco ha parlato dell’assassinio di padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso a Saint Etienne du Rouvray. Il fenomeno migratorio “richiede un supplemento di saggezza e di misericordia, per superare le paure e realizzare il maggior bene”. “Vanno sollecitate collaborazioni e sinergie a livello internazionale al fine di trovare soluzioni ai conflitti e alle guerre”.
Ahmad Al Tayyeb offre condoglianze al presidente francese, all’arcivescovo di Rouen, ai familiari delle vittime e a tutta la Francia. Gli assalitori “privi di qualunque senso di umanità”. L’islam “ordina di rispettare i luoghi sacri e di culto e la sacralità dei non-musulmani”. Fronteggiare il terrorismo anche combattendo “il pensiero estremista” nella religione islamica.
Il governo ha bloccato ieri un gruppo di 50 giovani pellegrini, già imbarcati su un aereo diretto a Cracovia. Interrogati per ore all’immigrazione, sono stati “ammoniti” e rimandati a casa con l’ordine di non contattare nessuno all’estero. Nel frattempo, per i luoghi centrali della Giornata mondiale della Gioventù si aggirano “giovani cattolici cinesi”, in gruppi di cinque o sei persone, che hanno il compito di spiare i compatrioti. Lavorano per Istituti culturali o aziende cinesi in Polonia.
«Invocare il nome di Dio e assassinare un prete sull’altare rappresenta una escalation nel terrore. Stiamo andando dritti nell’abisso». Così il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ha commentato a Radio Vaticana l’assassinio di padre Jacques Hamel.
«La Francia ha nutrito un mostro e ora questo mostro le si ritorce contro, divorando i figli e i cittadini francesi». Così padre Toufic Eid, parroco siriano di Maloula, ha commentato l’attentato di ieri, quando due terroristi islamici hanno fatto irruzione nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray (Normandia), vicino a Rouen, prendendo in ostaggio i fedeli presenti alla Messa del mattino e sgozzando padre Jacques Hamel (nella foto) e un fedele. Quest’ultimo è in bilico tra la vita e la morte.
Solo nell’ultima settimana, sfidando piogge torrenziali, strade fangose, violenze, e malattie, oltre 24.000 persone hanno attraversato il confine per trovare rifugio in Uganda
È stato aperto un procedimento per violazione della legge 40, dopo che un video del corriere.it ha mostrato gli incontri a Roma della “Extraordinary conceptions” di Mario Caballero per sponsorizzare la maternità surrogata
Prima notizia. Il 26enne Satoshi Uematsu alle 3 di notte del 26 luglio ha ucciso 19 persone disabili e ferito altre 25 presso un centro di accoglienza a Sagamihara, a 40 km a sud-est di Tokyo. Il giovane in passato aveva lavorato in quello stesso centro. Dopo la strage si è consegnato alla polizia portando con sé i coltelli ancora sporchi di sangue. Al momento dell’arresto si è giustificato così: «È meglio che i disabili scompaiano». Uematsu lo scorso febbraio aveva inviato al Parlamento una lettera in cui chiedeva che fosse legalizzata l’eutanasia: «Il mio scopo è un mondo dove, nei casi in cui per persone altamente disabili sia difficile vivere a casa ed essere attivi nella società, essi possano essere uccisi con l’eutanasia, con il consenso dei loro custodi». I media ovviamente commentano indignati per tanto orrore.
«Non è una guerra di religione» e «Tutte le religioni sono per la pace». Queste affermazioni perentorie di papa Francesco ieri sull’aereo che lo portava in Polonia, a commento dell’uccisione in chiesa di un anziano prete francese, faranno discutere per giorni. E non è la prima volta. Certamente le parole di Francesco vanno lette anche nella prospettiva della prudenza, del desiderio di evitare che una situazione già incandescente degeneri. Oltretutto poche ore prima il rettore della prestigiosa università islamica al-Azhar aveva fermamente condannato l’orrore di Rouen parlando di «attacco contro i valori dell’islam». Si può capire dunque che in una situazione così drammatica ci sia tutta l’attenzione di non dire parole che possano chiudere anche quel piccolo canale di dialogo che resta aperto.
Ancora una volta, il Cammino Neocatecumenale sarà presente alla Giornata Mondiale della Gioventù. Più di 150.000 giovani del Camino da tutto il mondo sono già in pellegrinaggio verso Cracovia (Polonia), dove si terrà quest’anno il grande incontro di giovani che vedrà la partecipazione di Papa Francesco. I più numerosi vengono dall’Italia, dalla Spagna, dalla stessa Polonia, dagli Stati Uniti, dal Brasile. Dall’Africa vengono gruppi da Costa d’Avorio, Sud Africa, Zambia e perfino da Mozambico. Dall’Asia vengono gruppi da Filippine, Corea del Sud, Giappone. Come è tradizione nel Cammino, nel corso di questi primi giorni i giovani andranno evangelizzando per le strade di diverse città d’Europa, annunciando il Kerigma (la buona notizia), dando la propria testimonianza, cantando e ballando accompagnati da chitarre e altri strumenti musicali.
Vangelo Lc 12,13-21: Quello che hai preparato, di chi sarà?
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Domani, 28 luglio, Papa Francesco sarà il terzo papa, dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, a visitare il santuario nazionale di Jasna Góra a Cz?stochowa, quello della Madonna Nera. Bergoglio presiederà la solenne Messa di ringraziamento per il Battesimo della Polonia, nel suo 1050esimo anniversario. Jasna Góra è da sempre il cuore del popolo polacco. Visitato fin da secoli passati da altri Pontefici e da rappresentanti della Santa Sede. A Jasna Góra sono stati: Enea Silvio Piccolomini (poi Papa Pio II), Ippolito Aldobrandini (poi Papa Clemente VIII), Emilio Bonaventura Altieri (poi Papa Clemente X). Emilio Bonaventura Altieri ha celebrato a Jasna Góra la Santa Messa nel 1667 con la partecipazione della corte reale.
Uno studio della rivista accademica “Infant and Child Development” dimostra che la differenza sessuale emerge anche nella scelta dei giochi da parte dei più piccoli
Crocefissi nascosti e paramenti inadatti: così le esequie vengono "svuotate".
Il celebre regista bolognese analizza come lo schermo riflette la crisi della famiglia, dovuta a cambiamenti sociali ammantati di libertà che hanno stravolto i costumi e reso le persone più infelici
Le parole di Ilda Casati, figlia di Mario, ucciso a Nizza nell’attentato del 14 luglio, al termine dei funerali del padre: «il vero desiderio che ho nel cuore è che sia la misericordia a vincere e non il male»
Mentre settimana scorsa a Pensacola, in Florida, David Suhor invocava satana in apertura al Consiglio comunale cittadino, martedì centinaia di cristiani si sono radunati per pregare in riparazione all'atto blasfemo. L'uomo, cofondatore della Satanic Temple, setta satanica attivissima in Usa da tempo e uscita allo scoperto con azioni pubbliche negli ultimi due anni, è stato interrotto da alcuni membri della chiesa metodista presenti in assemblea che si sono messi a pregare Dio finché il presidente del consiglio comunale, Charles Bare, non li ha invitati a uscire dall'edificio: «Se deviate da quanto ritengo un'invocazione appropriata, dovrò allontanarvi dalla seduta», ha dichiarato il presidente. Tanto che quanti hanno continuato a pregare sono stati allontanati dalla polizia. Ovviamente l'episodio ha rimesso in discussione la tradizionale invocazione a Dio che ha sempre dato inizio alle sedute comunali, da sostituire con il silenzio come auspicato dal satanista Suhor: «Scambiamola con un momento di silenzio che lasci libero ciascuno di pregare o meno, secondo la propria coscienza».
Per un'intuizione del santo papa polacco Giovanni Paolo II, dal 1985 si sono celebrate ormai trentuno Gmg, le giornate mondiali della gioventù. Per dare ai giovani un’importante esperienza di Chiesa. La prima, lontano da Roma, si tenne proprio in quel di Buenos Aires, la diocesi di papa Bergoglio; era il 1987. Fino al 31 luglio, si terrà la Gmg a Cracovia in Polonia e il Papa argentino vi si recherà dal oggi fino alla conclusione. Cinque giorni intensi per papa Francesco che ha già preso parte alla Gmg di Rio nel 2013, da poco eletto al soglio di Pietro dopo la rinuncia di Benedetto XVI.
Come ogni mattina da quando, per ragioni di età, non era più parroco, don Jacques Hamel celebrava la messa feriale del mattino, alle 9, nella “sua” chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, parrocchia di 20mila anime della diocesi di Rouen, nel cuore della Normandia. Con lui, come ogni mattina, tre suore e altri due fedeli. Ma ieri qualcosa non è andato come le altre mattine: due giovani islamici armati di coltello hanno fatto irruzione durante la messa e hanno bloccato i presenti. Poi hanno costretto l’84enne don Jacques a mettersi in ginocchio.
Negli anni ’50 il cosiddetto “Sacerdote del Rosario”, Padre Patrick Peyton, ha sostenuto l’unità tra il rosario e la vita famigliare con il suo famoso detto: “La famiglia che prega unita rimane unita”. Era tanto tempo fa, e facciamo fatica ad immaginare una campagna per il rosario recitato in famiglia che possa avere lo stesso risultato che ha avuto decenni fa l’impegno di Padre Peyton. Ma le sue parole continuano ancora a diffondere verità, perché il rosario è ancora di grande importanza per le famiglie. Potreste rispondere dicendo che “bambini + rosario = pianto e stridor di denti”. Come potremmo mai aspettarci che i bambini preghino il rosario? Giusto. E se noi preghiamo il rosario stando in ginocchio in totale silenzio, ci sono buone possibilità che provare a coinvolgere i bambini (soprattutto i più piccoli) si rivelerà un vero disastro. Ma c’è un santo, papa e filosofo canonizzato di recente che pensava che fosse un’idea tutto sommato da provare. Sto chiaramente parlando di San Giovanni Paolo II. Nel 2002 ha scritto una lettera sul santo rosario, Rosarium Virginis Mariae.
Nato a 1930 a Darnétal, Jacques Hamel era stato ordinato sacerdote nel 1958. Da 15 anni era nella parrocchia Saint-Étienne a Saint-Etienne-du-Rouvray. Chi l'ha conosciuto lo definisce un sacerdote «discreto, tendenzialmente silenzioso, ma alquanto affabile», «sempre disponibile con chiunque»
Suor Miviana Krzak ci accompagna nel Santuario della Misericordia e negli altri luoghi legati a Santa Faustina Kowalska, dove Francesco si recherà a pregare il prossimo 30 luglio
Una ricerca del Jane’s Terrorism and Insurgency Centre citata dalla rivista Nigrizia: da 541 vittime del 2009 a 4600 del 2015. Preoccupa la collaborazione tra il gruppo nigeriano Boko haram e l’Isis
Stragi su stragi. Senza tregua. Quasi una al giorno, ormai. Chissà perché, poi, questi orrendi attentati si abbattono sempre nei luoghi pubblici facendo strage di povera gente, di persone comuni, lavoratori e disoccupati, ragazzi e studenti. Mai una volta – avete notato? – che l’ira delirante dei terroristi si abbatta nei luoghi del potere e della finanza. Mai. Mai un signore della finanza colpito, mai uno statista, mai un “pezzo grosso” dell’Occidente. Strano, davvero, che i pazzi alfieri del terrorismo, che in teoria – si dice – avrebbero dichiarato guerra all’Occidente non prendano di mira chi l’Occidente davvero lo governa.
Due uomini armati hanno preso in ostaggio questa mattina un sacerdote e diversi fedeli all'interno di una chiesa vicino Rouen, in Normandia. Gli aggressori, in possesso di coltelli, avrebbero poi sgozzato il parroco, Jacques Hamel, 84 anni, e un altro ostaggio tutt'ora in pericolo di vita. Lo Stato islamico ha rivendicato l'attacco nel primo pomeriggio affidando alla sua agenzia, Amaq, un comunicato in cui sostiene che è stato compiuto da due "soldati" del gruppo. Diverse fonti locali inoltre hanno descritto gli attentatori come due squilibrati e l'antiterrorismo ha aperto un'inchiesta sul caso: la pista jihadista risulta essere la più probabile.
Il cardinal Raymond Burke in un libro-intervista spiega perché l'islam vuole conquistare l'Occidente: "Musulmani e cristiani sono diversi nella relazione con Dio"
Adoro la rubrica “Faces in the Crowd” di Sports Illustrated. Dà un volto agli atleti dilettanti, che spesso vivono nel totale anonimato, e mostra i loro risultati. Non che si parli poi così male di loro oggigiorno, ma è comunque bello vedere che questi atleti, molti dei quali giovani e promettenti, raggiungono gli obiettivi preposti. Si parla invece molto male degli immigrati originari da paesi musulmani. Posso comprendere alcune posizioni. E rispetto il fatto che un paese abbia il diritto di proteggersi e penso che gli Stati Uniti debbano fare più controlli. Ma quando qualcuno scappa dal pericolo, penso che bisogni tendere una mano e offrire aiuto e soccorso. I residenti del campo di Kara Tepe hanno una lista con venti nazioni alle quali poter richiedere asilo. Gli Usa non sono nella lista (non in quella di questo campo, almeno).
I rosari per i pellegrini della GMG sono ecologici, realizzati con tappi di bottiglia usati. In primo luogo, tuttavia, sono fatti col cuore. Procurarsi tappi di ogni tipo di bottiglie di bevande o cosmetici, scioglierli, modellarli in grani del rosario e infilarli in corde è un compito arduo, soprattutto se parliamo di qualche tonnellata di tappi e qualche migliaio di rosari. Si poteva scegliere la via più semplice e ordinare i rosari per i pellegrini della GMG a una struttura che opera nel settore, ma i membri della diocesi di Varsavia-Praga hanno implementato stadi successivi del progetto “Fai un giro di rosario per la GMG”.
Tutto pronto per l’evento mondiale che, secondo le previsioni, dovrebbe riunire nella città polacca oltre 2 milioni di persone. Gli italiani tra i gruppi di pellegrini più numerosi
Santa Sede e Francia hanno firmato stamattina l’accordo, che prevede anche la gestione del convento annesso, anch’esso appartenente alla Francia
Solo se conosciuta la verità rende liberi. Parte da questo assunto Il figlio sospeso, l’opera seconda del regista siciliano Egidio Termine. Il film recentemente proiettato al Festival di Taormina affronta il tema della maternità surrogata senza entrare nel merito di questioni bioetiche, legali o tecnico-scientifiche.
In occasione della 31esima Giornata Mondiale della Gioventù che si apre oggi a Cracovia fino a domenica, la Nuova BQ scopre la figura del Beato Pier Giorgio Frassati, che assieme a San Giovanni Paolo II Papa e a Santa Faustina Kowalska, è uno dei protettori dell'evento che radunerà attorno a Papa Francesco quasi 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo. Frassati è stato scelto perché ha saputo interpretare la pienezza del Vangelo nella sua vita di giovane ardente nella fede e nella carità. In questa intervista a don Primo Soldi, autore del libro "Pier Giorgio Frassati. L'amico degli ultimi", conosciamo meglio un esempio di giovane santo, che sarà proposto in questi giorni ai ragazzi come modello e le cui reliquie, da Torino, sono esposte ora alla venerazione nella chiesa di domenicani di Cracovia.
" Papa Wojty?a lo aveva ricordato: le Giornate Mondiali della Gioventù sono nate dall’esperienza del “Movimento delle oasi” e dagli incontri del Pontefice con don Franciszek. Una storia poco conosciuta"
Il Tribunale Distrettuale di Zagabria ha cancellato sentenza con cui nel 1946 l’arcivescovo veniva condannato a sedici anni di lavori forzati con l’accusa di avere collaborato con il regime ustascia
“Ringrazio Dio per quello che mi ha dato” dice, spingendoci a ricordare di essere sempre grati per ciò che la vita ci offre e di apprezzare tutto quello che arriva giorno dopo giorno, anche le difficoltà. E aggiunge: “Occorre essere liberi“, non schiavi del lavoro o di quello che non possiamo avere. Non ha rimpianti Letizia, se non quello di lasciare i suoi bambini, suo marito, la famiglia. “Per il resto, – come dice lei – va bene così”. E’ il senso dell’audio messaggio che la giornalista Letizia Leviti ha lasciato ad amici e colleghi di SkyTg24 come testamento morale a pochi giorni dalla propria morte.
"I senzatetto di Czestochowa, presso il Santuario della Divina Misericordia “Dolina Mi?osierdzia” (Valle di Misericordia), stanno preparadno 1000 chilogrammi di bigos, il piatto regionale per i pellegrini che si recheranno a Czestochowa il 28 luglio per la Santa Messa con papa Francesco. I pasti vengono preparati da persone che lavorano da diversi anni in cucina per i senzatetto, e i quali, ancora un po di tempo fa, erano loro stessi dei senzatetto. “A lungo ho vissuto per strada. So troppo bene che cosa significa la fame e che cosa significa il cibo caldo”, dice a Zenit, il signor Mieczyslaw, aggiungendo che “tutto deve essere pronto prima dell’arrivo del Santo Padre”. “Prepariamo il nostro cibo per i pellegrini che verranno all’incontro con il Successore di Pietro. Ma penso che, in qualche modo, possiamo dire che i nostri senzatetto preparano tutto per il Papa”, spiega padre Andrzej Partika, parroco presso il Santuario della Divina Misericordia a Cz?stochowa."
Pensate a un mondo senza divorzio. Pensate a famiglie che non si separano, all’assenza di bambini feriti e di cuori lacerati. Il matrimonio è la vocazione più impegnativa che esista e il divorzio sta aumentando ovunque, ma c’è una cittadina in Europa che rappresenta un’eccezione – una notevole eccezione – a questo dato inquietante. A Siroki­Brijeg, in Bosnia­Erzegovina, non si sono mai registrati divorzi o famiglie separate tra gli oltre 26.000 abitanti! Quale sarà il segreto di questo successo?
La fila dei fedeli è interminabile e inizia sulla strada, vicino alle auto che sfrecciano su Avenida Consitution. Si mettono in fila alla mattina presto e nell’attesa recitano un rosario. Una volta entrati nella cattedrale vengono accolti da canti religiosi e dopo pochi istanti si trovano di fronte alla statua: giusto il tempo di toccarle le guance umide con un fazzoletto, affidarsi per un voto che è già il momento di lasciare spazio ad altri. A Rio Cuarto accade così da almeno 2 settimane. Da quando nella cattedrale della cittadina argentina della provincia di Cordoba, la statuetta della Madonna del Cerro di Salta ha iniziato a lacrimare misteriosamente. Da quel giorno, e per l’Argentina non era un giorno a caso dato che era il 9 di luglio, festa nazionale dell’indipendenza argentina, nel Duomo di questa cittadina di 140mila abitanti c’è ressa continua.
Infine il nuovo primate del Belgio, monsignor De Kesel, ha chiuso la partita della Fraternità dei Santi Apostoli con un Decreto firmato lo scorso 15 luglio e notificato tre giorni dopo. Il decreto porta una novità, diciamo così, “dissolutoria”. Ma andiamo per gradi e proviamo a ricostruire la vicenda. Lo scorso 15 giugno De Kesel, in un comunicato stampa, aveva espresso la volontà di non poter più accogliere in diocesi la Fraternità fondata nel 2013 dal suo predecessore, monsignor Joseph Leonard. Il motivo di questa decisione sarebbe stato quello per cui la maggior parte dei loro seminaristi provengono dalla Francia, nonostante, diceva il comunicato, vi siano molte diocesi in Francia in cui mancano sacerdoti. Una decisione quantomeno curiosa, visto che anche in Belgio non si può certo dire che i preti abbondino. Anzi.
"Molti gruppi italiani sono già partiti o stanno partendo alla volta di Cracovia, in Polonia, dove dal 27 al 31 luglio si svolgerà la Giornata Mondiale della Gioventù, alla presenza di papa Francesco. In questi giorni preparatori, incontri si svolgono in diverse diocesi polacche che si “gemellano” con altrettante diocesi italiane. Abbiamo chiesto a uno dei vescovi italiani che saranno presenti a Cracovia di introdurci a queste giornate."
L'ira - prima parte.
Grande intellettuale? Certamente Carmen lo è stata. Ma non basta. Perché accanto all’intelligenza, all’immediata percezione dei nodi centrali dei diversi problemi, Carmen ha avuto un’attenta, minuta, costante attenzione alla vita delle singole persone che incontrava. Anche i più lontani da lei. Donna senza barriere ideologiche, senza moralismi, avvicinava tutti con uguale attenzione, semplicità e fermezza. Donna che poteva a volte sembrare dura. Perché mai ha fatto compromessi. E perché diceva sempre la verità, non facendo attenzione a chi aveva davanti, fosse pure l’uomo più potente del mondo. Donna libera.
Un’attesa carica di preoccupazione accompagna il lavoro della Commissione di esperti pedagogisti delegata dal ministero dell’Istruzione a stilare le linee guida del comma 16 della legge sulla “Buona Scuola”, che introducono l’educazione alla parità tra i sessi e la lotta alla violenza di genere in tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Il testo, in realtà, è stato anticipato quasi interamente da alcune indiscrezioni di stampa e anche dalla Nuova Bq che ha messo a fuoco una retorica di fondo e una serie di vere e proprie esortazioni tutte tese a decostruire ogni forma di identità sessuata. Maschile e femminile sono presentati nel contesto di una continua contrapposizione condizionata da “pregiudizi spacciati come naturali”. La colpevolizzazione del maschio e di ogni dinamica della società naturale ovviamente fanno da fil rouge di tutto il documento.
È un grande miracolo di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Domenica 3 ottobre 1847, più di 2000 persone videro a Ocotlán, in Messico, un’immagine perfetta di Gesù Cristo crocifisso apparsa in cielo per oltre 30 minuti. Approvato dall’arcidiocesi di Guadalajara nel 1911, il fenomeno è noto come “miracolo di Ocotlán” ed ebbe luogo il giorno prima di un terremoto che uccise 40 persone e ridusse in macerie la città dello Stato di Jalisco. Prima dell’inizio della Messa al cimitero della cappella dell’Immacolata Concezione, presieduta dal vicario parrocchiale, padre Julián Navarro, due nuvole bianche si unirono in cielo e apparve l’immagine di Cristo. I presenti e chi abitava nelle città vicine rimasero profondamente colpiti, fecero atti di contrizione e gridarono “Misericordia, Signore!” Questa apparizione di Cristo venne chiamata “il Signore della Misericordia”, e in suo onore nel settembre 1875 venne benedetta, consacrata e dedicata una nuova parrocchia.
Un fitto programma di ritiri spirituali nelle scuole sta avvicinando i giovani della Polonia ai protagonisti di notevoli casi di conversione. L'obiettivo è invitare i giovani a un incontro personale con Cristo e a cambiare vita come parte del cammino in vista della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebrerà nella città polacca di Cracovia nel 2016. “In preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, vogliamo che vi eleviate attraverso la testimonianza di persone che hanno scoperto la via verso Cristo”, ha spiegato all'agenzia KAI padre Paul Labuda, coordinatore diocesano della GMG nella diocesi di Swidnica. I giovani entrano a diretto contatto con persone che hanno superato grandi difficoltà grazie al loro incontro con Dio e che offrono la propria testimonianza di conversione dopo aver affrontato realtà gravi come tossicodipendenza, alcolismo o altri mali morali. Una delle testimonianze di maggiore impatto è stata quella di Patricia Hurlak, attrice e regista che ha riconosciuto di essere stata profondamente immersa nelle pratiche della stregoneria. Per lei, il punto di inizio sono state superstizioni come talismani e oroscopi, che hanno aperto la strada a pratiche spiritiste e di fattucchieria quando era ancora molto giovane.
Forse nessun europeo è stato così vicino ai musulmani d’Africa come il beato Charles de Foucauld (1858-1916), che a loro ha dedicato la vita fino al martirio. A distanza di quasi cent’anni, una sua lettera a René Bazin, scritta due mesi prima della morte, suona come una vera profezia che fa riflettere. Eccola
Dove sta lo spiraglio, la catena rotta, il punto dove la libertà contrasta e può fermare la catastrofe? Sta in Felicite, 25 anni, musulmana, che in un quartiere di Nizza al 70% abitato da musulmani, si è fatta cristiana
Il segretario di Stato vaticano traccia i momenti più significativi del viaggio che farà Papa Francesco in Polonia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù
Il Papa firma la prefazione del libro “Amiamo chi non è amato” (Emi) che raccoglie interventi inediti pronunciati dalla futura Santa nel ‘73, a Milano, incontrando giovani e religiose
I due paesi nel mondo che detengono la maggiore presenza di religiose contemplative sono Spagna e Italia, sebbene questi due paesi soffrano da anni una “crisi vocazionale” con una relativa diminuzione degli ingressi in convento che, nell’immediato futuro, verosimilmente persisterà ancora. Lo ha detto, attingendo a dati ufficiosi, monsignor José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, nel corso del briefing tenuto stamattina in Sala Stampa Vaticana, per la presentazione della Costituzione Apostolica Vultum Dei quaerere, dedicato alle religiose contemplative.
Aborto, no grazie. C’è qualcuno in una qualche landa sperduta del pianeta che ancora non si è omologato al pensiero della rivoluzione antropologica ed è in grado di dire no all’aborto. Tra gli stati sovrani che ancora non hanno introdotto questo “indiscutibile principio democratico”, che noi in Italia abbia già digerito da ormai 40 anni, vi è il Cile. In compagnia di pochi altri stati sudamericani, come l’Honduras, El Salvador, Nicaragua e Haiti, il Cile non ha una legislazione che depenalizza l’aborto.
Aveva 33 anni e fra un mese avrebbe partorito suo figlio, invece è morta vittima dell'attentato di Dacca, avvenuto durante la notte del primo luglio e rivendicato dall'Isis. Si chiamava Simona Monti e lavorava con passione per un'azienda tessile operante in Bangladesh, da cui sarebbe dovuta partire solo due giorni dopo per tornare a Magliano Sabina, paesino in provincia di Rieti dove era cresciuta, e dare alla luce il suo piccolo. Prima di andarsene, però, come aveva comunicato al telefono poche ore prima alla madre, avrebbe salutato i suoi colleghi ed amici nel locale, l'Holey Artisan Bakery, dove invece sarebbe stata uccisa, insieme ad altre 19 persone, per non aver saputo recitare i versetti del Corano. «Questa esperienza di martirio per la mia famiglia e il sangue di mia sorella Simona spero possano contribuire a costruire un mondo più giusto e fraterno», aveva subito dichiarato suo fratello, don Luca Monti, sacerdote della diocesi di Avellino. E non erano parole, nessuna retorica sterile e buona solo a esorcizzare, perché don Luca e la sua famiglia hanno deciso di rispondere al nichilismo con le opere. Elargendo i fondi necessari a costruire, tramite Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), una Chiesa ad Haritana, nel sud del Bangladesh, dove la comunità cristiana è costretta a percorrere chilometri per partecipare al sacrifico eucaristico.
“Polonia semper fidelis!”, è una definizione classica che testimonia come la storia di questa terra sia sempre stata strettamente legata a quella della Chiesa cattolica. Ora si appresta a ospitare la Giornata Mondiale della Gioventù, con migliaia di giovani che andranno a Cracovia per incontrarsi e pregare insieme a papa Francesco (dal 26 al 31 luglio). Un appuntamento, questo delle Gmg, pensato e voluto dal santo papa Giovanni Paolo II, figlio di questa terra meravigliosa. La Nuova Bussola ha incontrato monsignor Stanislaw Gadecki, arcivescovo Metropolita di Poznan e presidente della Conferenza episcopale polacca, per parlare di Gmg, famiglia, vocazioni, Amoris laetitia e miracoli eucaristici.
Qualche giorno fa la Conferenza Episcopale tedesca ha fornito cifre che testimoniano di costante e preoccupante declino del cattolicesimo nella patria di Benedetto XVI. Nel 2015 l’hanno abbandonata 181.925 persone. Una strana storia sul discorso del Pontefice ai vescovi.
“Ringrazio il signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore alla Chiesa, che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche, quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”. Con queste sentite parole Papa Francesco ha ricordato Carmen Hernández, co-iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio ad 85 anni, in un messaggio di cordoglio inviato a Kiko Argüello. Il telegramma del Pontefice è giunto nel giorno in cui a Madrid, nella Cattedrale della Almudean, mons. Carlos Osoro Sierra ha celebrato i funerali della donna, insieme a numerosi altri vescovi e cardinali. “Ho appreso con emozione la notizia della morte della signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario”, scrive il Pontefice.
La Turchia continua a restare nel caos dopo il tentato golpe avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 luglio. Il Parlamento turco ha approvato oggi lo stato di emergenza che durerà tre mesi. Con lo stato d’emergenza, il Consiglio dei ministri, presieduto dal capo dello Stato, può “emettere decreti aventi forza di legge”, sottoposti lo stesso giorno all’approvazione del Parlamento.
Il pellegrinaggio del Pontefice il 4 agosto in occasione dell’ottavo centenario del Perdono d’Assisi. Tre i momenti principali della visita: la preghiera personale in Porziuncola, una meditazione proposta a tutti i presenti, ed infine un incontro con i Frati ospiti nell’Infermeria provinciale
Pochi giorni prima della strage perpetrata dall’ennesimo terrorista islamista a Nizza, un videogioco chiamato Pokemon Go è stato lanciato sul mercato mass mediatico dalla Nintendo ed è diventato un fenomeno internazionale. In Italia è uscito il 15 luglio 2016, il giorno dopo la strage di Nizza ..e scusate se sottolineo questa macabra coincidenza, ma per me non è casuale: ricordate il famoso detto degli antichi romani “Panem et circenses”, espressione con la quale Giovenale (Satire X, 81), ironicamente polemizzava sui metodi usati dagli Imperatori per domare le masse, ovvero “date i giochi alla plebe e sottometterete i loro cervelli ai diktat dell’impero, così i popolani vengono inebetiti dai giochetti e non si rendono conto dei veri mostri che li dominano”….Guarda caso, Pokemon Go consiste in una “caccia al mostro virtuale”…che poi tanto virtuale non è, come vedremo in seguito.
“Sono pronto a sfidare il carcere: ho sempre anteposto la mia coscienza a misure normative, soprattutto se assurde. Questa è una norma aberrante da ogni punto di vista”. “In questa aberrazione del diritto, i diritti dei minorenni eterosessuali non sono tutelati da nessuno. Mentre c’è una preoccupazione di sacralizzare in modo fascista gli interessi di qualcuno, non c’è invece alcun rispetto per i punti di vista degli altri. E’ una proposta di legge degna di un Gulag”. Due concetti sui quali Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo, incardina un durissimo j’accuse sul ddl Cirinnà-Lo Giudice su omosessualità, bisessualità e transessualità. Nella conversazione con Intelligonews mette in guardia sui rischi non solo per i medici ma soprattutto per i pazienti.
Vangelo Lc 11, 1-13: Chiedete e vi sarà dato.
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».


Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Oggi inizia la Novena a San Leopoldo Mandic.
Un filmato diffuso nelle ultime ore dimostrerebbe che padre Tom Uzhunnalil è vivo. La notizia sarebbe molto positiva anche se non si conosce a quando risale il video e, di conseguenza, la sua reale attendibilità. Ad AsiaNews, monsignor Paul Hinder, vicario apostolico dell’Arabia meridionale, ha dichiarato: «Non ci sono certezze. Il video non costituisce nulla di nuovo, se non che il sacerdote era vivo nel momento in cui è stato girato il video».
L’esercito siriano di Bashar al-Assad ha preso il controllo del corridoio Castello, nella parte nord di Aleppo, che serve ai gruppi ribelli e jihadisti per assicurasi rifornimenti dalla Turchia. Ora gli islamisti, che controllano la parte orientale di Aleppo, si preparano a un assedio che potrebbe durare mesi e che rappresenta lo scenario peggiore per i cristiani che vivono nella parte ovest della città: «Non avremo possibilità di vivere. Molti pensano che sarebbe quasi meglio morire. Noi dobbiamo rispondere con la pazienza e un’azione positiva».
All’indomani del tragico attentato a Nizza, le autorità e la stampa francesi hanno iniziato a far trapelare notizie sull’attentatore Mohamed Lahouaiej Bouhlel d’origine tunisina e residente in Francia. Un susseguirsi di conferme e smentite sul suo passato, sulla sua rapida radicalizzazione e persino sulla sua identità.
Ma questi sanno dove si trovano, in quale tempo vivono e, insomma, in che cosa consistono le urgenze della città che sono stati chiamati ad amministrare? La domanda è di rigore alla vista dei primi provvedimenti presi a Torino dalla nuova giunta targata 5 Stelle. Abbandonata dalla Fiat, a sua volta divenuta semplicemente uno dei tanti marchi di una multinazionale dell’automobile con sede nei Paesi Bassi e direzione strategica negli Usa, la grande città piemontese vive un momento di crisi e di declino che per gravità è paragonabile soltanto a quello che per molti anni attraversò dal 1865 in avanti, quando cessò di essere la capitale del nuovo Stato italiano.
Sarà “tutto nel segno della Misericordia” e nella memoria “grata e devota” di Giovanni Paolo II il viaggio che Papa Francesco compirà a breve in Polonia, in occasione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà dal 26 al 31 luglio a Cracovia. Ad affermarlo è lo stesso Pontefice in un videomessaggio inviato, come consuetudine, pochi giorni prima della sua partenza quale “pegno d’affetto” alla “cara nazione polacca”.
Era uno spirito libero Carmen Hernández, co-iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale. Di quella libertà che vivono solo le persone che hanno incontrato Gesù Cristo nella loro vita e hanno capito che tutto il resto passa in secondo piano. Alle 16.45 di oggi è morta a 85 anni, nella sua casa paterna di Madrid, dopo una lunga malattia che l’aveva costretta a stare a riposo per un anno e mezzo. Lei che nella sua vita non si era mai fermata, che insieme a Kiko aveva girato il mondo per annunciare il kerygma, la Buona notizia, a cominciare da quelle baracche alla periferia di Madrid dove vi si era trasferita sul finire degli anni ‘60 per portare la Parola in mezzo agli zingari, ai reietti, ai criminali. Una strada che aveva scelto Dio per lei, come amava ripetere, visto che i suoi progetti e quelli della sua facoltosa famiglia erano ben altri. Avviata agli studi scientifici con il padre alle spalle che la spingeva ad un futuro imprenditoriale, Carmen nel suo percorso di studi volle raggiungere solo un traguardo: la licenciatura in chimica (una sorta di laurea di primo livello).
Ormai le voci sono più che insistenti: il cardinale Christoph Schönborn, oggi arcivescovo di Vienna, dovrebbe sostituire il cardinale Gherard L. Muller come prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede. Lo riporta Religion Digital, ma le voci si rincorrono da diversi mesi; dopo l’estate, al massimo dopo la conclusione dell’Anno della Misericordia, potrebbe avvenire questo importante passaggio di consegne. Voluto, dicono, da Papa Francesco.
Con l’approssimarsi delle commemorazioni per il quinto centenario delle 95 tesi affisse da Martin Lutero, è tornato d’attualità il tema della “giustificazione”, centrale per comprendere la divisione tra cattolici e luterani. Il tema è stato toccato dapprima dal papa emerito Benedetto XVI, con una intervista in occasione di un convegno proprio su questo argomento, e poi da papa Francesco in una risposta durante la tradizionale conferenza stampa in aereo di ritorno dall’Armenia, il 26 giugno scorso. Abbiamo perciò cercato di approfondire i termini esatti della questione, intervistando monsignor Antonio Livi, professore emerito di Filosofia della conoscenza nella Pontificia Università Lateranense, studioso di fama internazionale, autore di numerose pubblicazioni, tra cui Vera e falsa teologia. Come distinguere l’autentica “scienza della fede” da un ‘equivoca filosofia religiosa”, Casa editrice Leonardo da Vinci, 2012.
Sappiamo che i musulmani apprendono dal Corano e dagli hadith le loro regole di comportamento: dal Corano, indiscutibile perché parola di Dio increata, e dagli hadith, che riportano quel che Maometto ha fatto e ha detto nel corso della sua vita, perché il Profeta era infallibile nelle azioni e nei pensieri. I musulmani per lo più derivano da quei testi la convinzione che, per andare in paradiso, sia necessario e sufficiente osservare il meglio possibile le prescrizioni della shari’a, la legge islamica che da essi si ricava.
Carmen Hernández, 85 anni, iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Camino Neocatecumenal, è mancata oggi a Madrid. La notizia è stata confermata dall’ufficio stampa della stessa realtà ecclesiale. Personalità inquieta e spontanea, era uno dei pilastri della particolare opera nata 50 anni fa nelle periferie della capitale spagnola. Quando cominciò il Giubileo, a luglio, aveva parlato al telefono per l’ultima volta con il Papa.
È l’ora del tramonto, il verde dei campi e l’ocra della terra sono illuminati da una luce abbagliante, il paesaggio si sussegue infinito e immutabile nelle campagne pachistane del Punjab, a pochi chilometri dalla frontiera indiana. La lingua d’argento della strada che conduce sino ad Amritsar, in India, fugge allo sguardo e il cielo è puntellato da nuvole bianche, macchiate di rosa. Improvvisa, però, una legione di fumo nero assalta l’orizzonte della campagna di Lahore. Colonne di nube escono da decine di camini. Sono alti, invadono il cielo e sono tedofori di una memoria che li eleva a iconografie del male. Furono loro i simboli forieri del grande Orrore del ‘900 e sono sempre loro, ancor oggi, ad annunciare odio religioso e discriminazione nel Pakistan contemporaneo.Dove c’è una ciminiera, c’è un fabbrica di laterizi e ci sono decine di famiglie cristiane che vi vivono e lavorano. La discriminazione nei confronti della minoranza religiosa e la legge sulla blasfemia, che in modo arbitrario dal 1986 punisce chi nomina Maometto e il Corano, ha relegato gran parte della minoranza cristiana, il 2% della popolazione, a una situazione di miseria e subordinazione. E così parte dei fedeli cattolici sono costretti a dover accettare, per sopravvivere, le mansioni più umili e annichilenti.
La GMG di Cracovia, in Polonia (la bella terra di San Giovanni Paolo II che delle Giornate Mondiali della Gioventù è un po’ il santo patrono), è alle porte. I ragazzi di migliaia di parrocchie da tutto il mondo si stanno preparando per quello che è un grande viaggio nella fede. Non solo un viaggio cari ragazzi, ma una esperienza di condivisione, di preghiera, di umana bellezza. E’ anche una occasione per la nascita di grandi amori, tanti matrimoni sono il frutto della GMG che – per certi aspetti – si può considerare “l’Erasmus della fede“. Anche Aleteia è pronta, seguiremo gli eventi con attenzione, con video, foto, reportage e la nostra nuova edizione in Polacco (si anche la famiglia di Aleteia cresce…), ma non ci basta, vogliamo, desideriamo, ricerchiamo anche l’aiuto di chi si troverà gomito a gomito nei gruppi di preghiera, nelle serate festanti lì a Cracovia. Abbiamo bisogno di voi: animatori, sacerdoti, ragazze e ragazzi che siete lì, al centro dell’azione. Ecco perché abbiamo deciso di dare un premio alla migliore foto e al miglior video ripreso e condiviso attraverso i social da chi si troverà a Cracovia. I vincitori di questo piccolo concorso riceveranno un riconoscimento e un viaggio premio a Roma!
Due giorni dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, l’8 aprile, la Chiesa ha riconosciuto un fatto straordinario, accaduto in Polonia, proprio lì dove in questi giorni sono attesi migliaia di giovani che il 27 luglio prossimo arriveranno da tutto il mondo per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù. Il 10 aprile la Congregazione della dottrina per la fede ha infatti autorizzato il culto di un’ostia consacrata presso il santuario di san Giacinto nella cittadina polacca di Legnica. E ha ordinato di esporre la reliquia «affinché i fedeli possano esprimere la propria adorazione in maniera appropriata».
Nel clima incandescente del dopo golpe in Turchia, fatto anche di intimidazioni contro le minoranze, nel mirino finisce di nuovo anche la chiesa di Santa Maria a Trabzon, la chiesa dove il 5 febbraio 2006 fu ucciso don Andrea Santoro. Colpito anche un altro luogo tragicamente segnato dal sangue dei cristiani in questi anni in Anatolia: la chiesa protestante di Malatya, la città dove il 18 aprile 2007, tre cristiani evangelici (i turchi Necati Aydin e Ugur Yuksel e il tedesco Tilmann Geske) vennero legati e sgozzati nella sede della casa editrice Zirve, di cui erano collaboratori. È quanto segnala il sito online "Mondo e missione", spiegando che si tratta "solo danni lievi alle strutture" ma sottolineando anche che "il segnale intimidatorio è evidente". La rivista dei missionari spiega che "a dare notizia degli assalti è stato sul suo sito internet Sat7Turk, il canale turco di Sat7, network che rappresenta la voce più significativa dei cristiani in tutto il Medio Oriente. I due episodi si sarebbero verificati sabato sera, durante le manifestazioni a sostegno di Erdogan.
Novità su Medjugorje: come già segnalato dalla Bussola, secondo il sito croato Vecernji List ripreso da altri siti della regione come Total Croatia News, papa Francesco starebbe per nominare un amministratore apostolico. Padre Lombardi, ancora in veste direttore della Sala Stampa vaticana, interrogato in merito da alcuni giornalisti il 4 luglio scorso, ha lasciato intendere che «sebbene non sia stata ancora presa alcuna decisione», questa ipotesi è seriamente valutata. Le attività pastorali inerenti la parrocchia resterebbero sotto la responsabilità dei francescani conventuali, da sempre aperti all’evento, ma la chiesa di San Giacomo potrebbe essere contestualmente eretta a Santuario, così che il culto mariano e l’accoglienza dei pellegrini verrebbero disciplinati direttamente dalla Sede apostolica e non più dalla diocesi di Mostar, il cui vescovo è notoriamente ostile alle apparizioni. Questa differenza di valutazioni fra i frati e l’ordinario diocesano rispecchiano una contrapposizione che nel tempo si è accentuata nella Chiesa intera, a ogni livello, fra chi da sempre guarda con sospetto a queste apparizioni considerate eccezionalmente lunghe e chi, invece, ritiene che in un’epoca svuotata dalla fede siano da ritenersi provvidenziali e pertanto autentiche.
La palma del più fesso l’ha sicuramente vinta quel neozelandese di 24 anni che è praticamente diventato una star: le ore libere alla ricerca dei Pokemon non gli bastavano più. Così ha deciso di licenziarsi e di continuare a girare la Nuova Zelanda alla ricerca dei mostricciattoli Pikachu & co che da qualche giorno a questa parte stanno facendo letteralmente impazzire mezzo mondo. E il padre si è anche detto orgoglioso di lui perché è diventato famoso. Vorrei sperare che entrambi siano stati ben pagati dalla Nintendo per creare un caso esemplare, d’altra parte pecunia non olet, perché diversamente i mostri da ricercare e magari da rinchiudere con due giri di chiave dovrebbero essere loro. Non male anche quel sacerdote dell’Arizona tutto giulivo perché si è ritrovato nella sua chiesa una stazione dove acchiappare un Pokemon. “Sono felice perché questo contribuirà a riportare la gente in chiesa”. Certo, come no. Povero illuso. Se la gente è fuggita dalle chiese perché non le trova più attrattive per la loro anima questo spera che un pupazzetto virtuale, quindi inesistente, possa aiutarlo nell’opera.
Negli Stati Uniti lo scontro razziale è allo zenit. Dopo i morti ammazzati dai poliziotti, dopo le ritorsioni di Dallas e di Baton Rouge, è questo ciò che tutti vogliono credere perché questo è facile da credere per tutti, e a suo modo tragicamente consolante. Il razzismo mette il cuore in pace perché è il libro delle soluzioni. Inchioda il colpevole, sbatte il mostro in prima pagina, assolve gli altri.
Luca – nome di fantasia – è un maschietto che a 13 anni scrive a mamma e papà raccontando loro di sentirsi una femminuccia. I genitori decidono di assecondare il suo desiderio di “diventare” Lucia e quindi entra in psicoterapia, prende dei farmaci per bloccare il testosterone (per essere meno uomo) ed altri a base di estrogeni (per essere più donna). Intanto inizia a vestirsi da femminuccia.
Ottava puntata: L'avarizia - II parte
Avendo affermato sé come assoluto e avendo negato la Chiesa, oggi gli uomini occidentali sono rimasti soli, con l’unica compagnia della solitudine e del silenzio
“Siamo assuefatti alla solitudine, la famiglia è l’unico rimedio”. Se la famiglia naturale fosse un’organizzazione Onu, Pupi Avati ne sarebbe l’ambasciatore. Ma dato che non lo è, dalla sua casa di Bologna assomiglia più ad un nonno sornione che ne ha viste tante e tante ne può mandare a quel paese. Come la pretesa di incasellare il mondo del cinema come irrimediabilmente senza valori. “Ha mai conosciuto il mondo dei bancari?”. Però, per essere sicuri, lui, dal mondo della celluloide, o meglio dai suoi riti e dai suoi risvolti sociali, si tiene ben alla larga. “Non vivo il mio mondo, deve essere stata la mia salvezza. Almeno quella mia e di mia moglie”.
La venuta dell’anti-Cristo sulla terra? La profezia sulla fine del mondo? Sembrerebbe paradossale…ma non c’è traccia di tutto questo nel libro dell’Apocalisse. Uno dei massimi esperti del testo di San Giovanni, il professore padre Giancarlo Biguzzi, esperto di Esegesi del Nuovo Testamento, in una conversazione con Aleteia spiega la simbologia dell’Apocalisse, contestualizzando storicamente i messaggi che ci ha voluto trasmettere l’apostolo.
Jewels Green, un tempo femminista: «Pensavamo di essere i salvatori delle donne in una società ingiusta. Ma una storia terribile fece crollare il castello di bugie»
L’epopea di Samir e Sabine che a Raqqa hanno vissuto sotto il regime dello Stato islamico. Sono riusciti a fuggire, «scavalcando cadaveri» per salvarsi
San Benedetto, 11 luglio 2016. Sarebbe protettore dell’Europa, ma pare si sia addormentato. Il fatto è che lui proteggerebbe volentieri, solo che glielo si chiedesse, e si provasse un po’ a imparare da lui. Figuriamoci. Boris si sente assalire la memoria da un testo ascoltato undici anni fa. Angelus di Benedetto XVI del 10 luglio 2005. Quell’estate ci aveva regalato un Papa fresco come una rosa, le sue parole stillavano acque di mondi nuovi, pescati nella tradizione profonda, ma dove Cristo vivo, uomo-Dio, ci veniva proposto. Un Cristo non depotenziato dall’arianesimo che oggi invoca chi ne relativizza la divinità (il dogma dice che era persona divina) per dialogare meglio.
Il fallito golpe in Turchia consentirà ora a Erdogan di completare col pugno di ferro l’islamizzazione delle forze militari, il cui malumore era cresciuto negli ultimi anni a causa delle ambigue alleanze nel conflitto siriano tra Ankara e le milizie jihadiste salafite, di al-Qaeda e dello Stato Islamico. Con il trascorrere delle ore è divenuto chiaro che i golpisti non stavano trovando né il sostegno popolare né l’appoggio politico che avevano sperato. La rivolta si è perciò spenta, purtroppo non senza spargimento di sangue.
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Marco
Supplica alla Beata Vergine del Monte Carmelo
Le comunità afro-americane sono quelle maggiormente prese di mira da politiche abortiste. Dura condanna del card. Napier. Necessaria una cultura dell’accoglienza
Davanti al silenzio delle istituzioni islamiche di Francia davanti all’attentato di Nizza, l’imam Hocine Drouiche si è dimesso: «Dobbiamo svegliarci e dire la verità. Queste istituzioni non fanno nulla per la pace sociale»
Il ritardo è dovuto al ricorso dell’Aninsei, che ha bloccato lo stanziamento dei fondi in attesa del giudizio della Corte dei Conti. Intervista all’esperta suor Anna Monia Alfieri: «Stipendi di agosto a rischio»
Secondo un’inchiesta del Guardian, negli Usa circa il 50 per cento del prodotto vegetale raccolto viene mandato al macero per problemi legati all’estetica del cibo
La solida, rigorosa, geometrica volumetria della chiesa della Madonna dell’Aiuto a Busto Arsizio, altrimenti nota come Santa Maria di Piazza, è di evidente ascendenza bramantesca. L’edificio, a partire dal 1517, fu innalzato sul luogo di una preesistente struttura, probabilmente trecentesca, intitolata alla Vergine, che rappresentava il cuore del borgo medievale.
Messico e Spagna sono accomunate da una storia tragica: il martirio di centinaia di sacerdoti vittime della violenza anticlericale che all’inizio del secolo scorso ha prodotto una delle più feroci carneficine di religiosi e chierici della storia. Allora furono l’odio massonico e marxista ad alimentare la mattanza, che oggi la Chiesa ha riconosciuto come martirio in odio alla fede per entrambi i casi. Oggi Messico e Spagna sono tornate ad essere l’avamposto attraverso il quale un nuovo odio anticristiano vuole imporre la sua feroce dittatura nel mondo occidentale. Che quella omosessualista sia a tutti gli effetti un’ideologia ormai non è più una novità. Ma che stia diventando uno strumento di limitazione della libertà religiosa è un fatto recente che andrebbe scandagliato e fermato prima che sia troppo tardi. Oggi l’obiettivo delle lobby gay non è quello di uccidere i preti come fecero i rivoluzionari spagnoli e messicani, ma quello di tappare loro la bocca. Come? Utilizzando gli strumenti legislativi messi a disposizione dagli stati attraverso le leggi antidiscriminazione e a tutela delle lobby Lgbt.
“Cirinnà – Manuale per la disinstallazione”. Questo potrebbe essere il titolo di uno studio degli avvocati Mazzolai-Pillon –Napoleoni sulla legge che ha introdotto nel nostro ordinamento le Unioni civili (l. 76/2016), studio che invece reca il titolo “Bigenitorialità, nozione di famiglia e omogenitorialità nella prospettiva della riforma delle adozioni”. L’elaborato in modo agevole e chiaro offre una sintesi interessante delle contraddizioni, delle lacune, degli errori e orrori giuridici di cui è affetta mortalmente la legge sulle unioni civili. I due corni del problema messi in luce dal triduo forense sono questi: secondo il diritto esiste solo una tipologia di famiglia, quella composta da un uomo e una donna uniti in matrimonio, e l’adozione di un minore da parte di una coppia omosessuale è illegittima e, dal punto di vista psicologico, è deleteria per lo stesso minore.
Non molto tempo fa si è svolto, a Medjugorje, il Ventiseiesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani che, anche quest’anno, ha riunito un gran numero di partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo. Sono già in corso i preparativi per il prossimo Incontro, ma gli organizzatori dicono che, visto che per l’anno venturo è in programma anche la Giornata Mondiale dei Giovani col Papa in Polonia, eccezionalmente il Festival dei Giovani di Medjugorje del 2016 non comincerà il 31 luglio, ma il 1° agosto per continuare fino al 6 agosto. Vi aspettiamo quindi a Medjugorje, cari giovani, per il Ventisettesimo Incontro Internazionale di preghiera dei Giovani! Questi Incontri sono stati iniziati dal defunto fra Slavko Barbari? nel 1990. Quell’anno vi parteciparono un centinaio di giovani, due chitarristi ed alcuni cantori. Il programma si svolse sotto un tendone verde. In seguito il numero dei partecipanti è aumentato di anno in anno, fino a superare il numero di presenze riscontrato ad ogni altro incontro a Medjugorje.
Un atto sacrilego senza precedenti che ha gettato nello sgomento per un’intera mattina la città di Rapallo. Ignoti nella notte si sono introdotti nel Santuario di Montallegro, forzando un’entrata laterale, hanno sottratto dal tabernacolo le ostie consacrate gettandole per terra e hanno provato a rubare la venerata icona della Dormitio Virginis, dono di Maria nella manifestazione al contadino Giovanni Chichizola del 2 luglio 1557.
La Chiesa italiana lamenta la scarsità di vocazioni sacerdotali, ma la piccola parrocchia di San Trovaso (4.210 battezzati), frazione del Comune di Preganziol (Treviso), in meno di vent’anni (1998-2014) ha dato alla Chiesa 5 nuovi sacerdoti e oggi 12 seminaristi, uno ogni 360 battezzati! Com’è possibile? Molte le cause e coincidenze, lo Spirito Santo soffia come e dove vuole. Per 35 anni (fino al 2012) San Trovaso ha avuto il parroco don Antonio Vedovato, che ha promosso una pastorale vocazionale in modo intelligente ed efficace. Ad esempio, domenica scorsa 19 giugno, si è celebrata la Festa patronale, una sagra paesana in onore dei santi Gervasio e Protasio, che è anche “La festa del Prete”. A Preganziol c’è stato il grande seminario del Pime fino agli anni ottanta. I missionari erano presenti a San Trovaso tutte le domeniche, hanno sparso i semi dello spirito missionario e il paese ha dato al Pime i padri Rino Gallinaro (missionario in Guinea Bissau) e Lelio Piovesan (padre spirituale nei seminari). Don Daniele Bortoletto, parroco successore di Vedovato, dice che San Trovaso è sempre stata una terra ricca di vocazioni, ma da quando il suo predecessore ha aperto la porta ai Neo-Catecumenali, integrandoli pienamente nella parrocchia, “le due chiese sono sempre piene dall’alba al tramonto. Si prega prima di andare al lavoro, alle 6 e un quarto del mattino, e poi ci si ritrova la sera per la Messa e per gli incontri di condivisione, confronto e formazione cristiana”. Per don Daniele, originario del paese, significa fare gli straordinari, “sempre a disposizione dal mattino alla sera”. Fortissima in paese è la presenza neocatecumenale. «Dodici comunità molto ricche e vivaci per un totale di 600 persone coinvolte», informa don Daniele.
Quattro case a Milano e due in costruzione a Lecco e a Roma, per accogliere i malati e i loro familiari
Dovunque tu vada, se sei te stesso, se cioè sei amore, dovunque sarai apostolo, evangelizzatore, missionario
L’ora di religione a scuola in Belgio sarà dimezzata e sostituita con l’insegnamento di cittadinanza. La modifica è stata approvata dal governo belga per gli istituti di lingua francese ed entrerà in vigore a ottobre 2016 nelle scuole primarie e a ottobre 2017 nelle secondarie.
Alta tensione in Pakistan, dove una storia d’amore e di conversione al cristianesimo rischia di scatenare un pogrom ai danni di due comunità cristiane nel Punjab.
L’attuazione della legge Cirinnà si muove fra spinte ideologiche e difficoltà concrete. Esaminando il testo approvato si sono più volte sottolineati, insieme con i profili di principio inaccettabili, le storture e le disarmonie di sistema; il documento critico redatto dal Centro studi Livatino - consultabile su www.centrostudilivatino.it - le elenca in modo completo: si rinvia a esso per i dettagli.
Sono almeno 84 i morti e oltre cento i feriti provocati dal terribile attentato terroristico ieri sera a Nizza, dove un tir ha percorso ad alta velocità i 2 chilometri della famosa Promenade des Anglais falciando la folla che stava assistendo ai fuochi artificiali nella festa che celebrava la presa della Bastiglia. L'attacco è avvenuto intorno alle 23, in un lungomare affollatissimo, mentre lo spettacolo pirotecnico stava terminando.
Il mese di luglio vede l’entrata in vigore (retrodatata alla Pasqua) e la diffusione del Libro delle Vigilie della Santa Chiesa di Milano (Liber vigiliarum Sanctae Ecclesiae Mediolanensis), con il quale si arricchisce ulteriormente il novero dei libri liturgici ambrosiani. In un precedente articolo avevamo segnalato come i riti vigiliari introdotti o restaurati nel 2008 con il nuovo Lezionario non avessero un corrispettivo nel Messale Ambrosiano corrente, poiché ricalcano due concezioni antitetiche dell’anno liturgico. L’una, il Messale, che vuole preservare la preminenza dei cicli natalizio e pasquale e della Messa ordinaria nella sua “nudità”, l’altra, il Lezionario, che elimina l’idea stessa di “tempo forte” (il vecchio Tempo ordinario ha però sempre rifiutato l’etichetta di “tempo debole”), riprende i titoli antichi (es. VI domenica dopo Pentecoste) e, soprattutto, sottolinea maggiormente il carattere specifico delle vigilie, anche per quanto riguarda il sabato.
"Tra pochi giorni verrà proiettato in tre sale del Kerala, nella parte meridionale dell’India, il primo film-documentario sulle violenze contro i martiri cristiani di Kandhamal (nello Stato dell’Orissa). P. Ajaya Kumar Singh, noto attivista sociale che lavora tra i sopravvissuti delle violenze del 2008, ha spiegato a Matters India che il film “non solo cattura l’agonia delle persone, ma narra anche le loro peregrinazioni e la lotta per ottenere giustizia”. Il film, dal titolo “Voce dalle rovine – Kandhamal in cerca di giustizia”, è diretto dal regista K P Sasi. Il lungometraggio dura circa 90 minuti e sarà proiettato in tre serate consecutive, dal 17 al 19 luglio, in altrettante città del Kerala: Thrissur, Kozhikode e Thiruvananthapuram, la capitale statale."
Intenzioni di preghiera universali durante l’annuale pellegrinaggio del 12-13 luglio al Santuario, per ricordare la terza apparizione della Vergine ai pastorelli
La bottega in via di Santa Chiara, a due passi dal Pantheon, fondata nel 1798, ha realizzato le vesti degli ultimi Pontefici da Pio IX a Francesco
Il Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Famiglia offre in queste pagine una lettura dell’esortazione apostolica di papa Francesco ricca di spunti di riflessione e di vita pratica. Un compendio denso di consigli per aiutare gli sposi a vivere nella stessa fedeltà d’amore di Dio; e per aiutare i sacerdoti e gli operatori della pastorale famigliare ad accompagnare gli sposi, anche divorziati, con uno sguardo di misericordia attento alle Verità di vita che Gesù ha esposto nel suo Vangelo.
Un appello per chiedere alle forze di polizia di far rispettare la legge che tutela i cittadini da ogni discriminazione settaria è stato lanciato mesi giorni scorsi da Anba Makarius, arcivescovo copto ortodosso di Minya, dopo la serie di episodi che nelle ultime settimane hanno di nuovo fatto registrare un’impennata dei casi di violenza subiti in particolare dai cristiani egiziani.
I cristiani di West Colony sono terrorizzati dopo che il cristiano Nadeem è stato falsamente accusato di blasfemia. I musulmani vogliono vendicarsi perché l’uomo ha spostato e convertito al cristianesimo una musulmana
Con certa solerzia la Sala Stampa della Santa Sede ha ritenuto opportuna «una precisazione a seguito di notizie di stampa circolate dopo una conferenza tenuta a Londra dal card. Sarah, Prefetto della Congregazione del Culto Divino». «Tutto ciò – recita la nota - è stato concordemente espresso nel corso di una recente udienza concessa dal Papa allo stesso Cardinale Prefetto della Congregazione del Culto Divino». Quindi, ovviamente, è lo stesso Papa Francesco che, dopo la conferenza londinese del prefetto, ha promosso e voluto questa precisazione. La nota indica che «alcune (...) espressioni [del cardinale Sarah] sono state (...) male interpretate, come se annunciassero nuove indicazioni difformi da quelle finora date nelle norme liturgiche e nelle parole del Papa sulla celebrazione verso il popolo e sul rito ordinario della Messa».
Il famigerato documento del governo “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)” non è mai finito in un cassetto, ma, senza rulli di tamburi e squilli di tromba, dal 2013 ha costantemente trovato applicazione in diversi ambiti: dalla scuola ai media, dal lavoro alla pubblica sicurezza.
«Con tutto il rispetto, l'affetto, e la devozione che sento per il Santo Padre gli direi: “Santità, chiarisca, per favore, questi punti». Comincia così l’intervista che il cardinale Carlo Caffarra ha rilasciato alla studiosa tedesco-americana Maike Hickson e pubblicata l'11 luglio sul blog OnePeter5. Il tema della lunga intervista è l’Amoris Laetitia di papa Francesco e l’interpretazione che recentemente ne ha dato il cardinale Christof Schönborn. Nei giorni scorsi La Nuova BQ ha pubblicato degli articoli critici (qui e qui) sulle tesi espresse dal cardinale Schonborn a padre Antonio Spadaro per la Civiltà Cattolica. Oggi, come già annunciato, pubblichiamo il testo integrale dell’intervista di monsignor Caffarra.
Vangelo Lc 10, 38-42 Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
n Grand Bretagna è boom di malattie sessualmente trasmissibili tra maschi omosessuali e bisessuali. Gli ultimi dati pubblicati lo scorso 5 luglio dal Ministero della Salute attestano infatti quella che è una vera e propria esplosione di infezioni di clamidia, sifilide e gonorrea, in particolare nella popolazione cosiddetta “gender fluid“.
Un importante quotidiano di Zagabria pubblicava nei giorni scorsi la notizia che la Santa Sede sarebbe in procinto di nominare un Amministratore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje, che verrebbe così staccata dalla Diocesi di Mostar e che, di conseguenza, dipenderebbe direttamente da un rappresentante del Papa. Non si tratta di una notizia estemporanea, ma di una decisione che sta maturando da tempo e che finora non si è potuta realizzare, a quanto riferisce il medesimo giornale, per l'opposizione del Vescovo di Mostar. Gli addetti ai lavori già conoscevano questa possibile soluzione, ma la novità sta nel pronto intervento di Padre Lombardi dalla Sala Stampa Vaticana. Le sue parole infatti non negano affatto che l'ipotesi sia allo studio, anche se la sua realizzazione non è imminente. "Negli ultimi giorni, ha affermato Padre Lombardi, sono girate voci circa la possibile nomina di un Amministratore Apostolico per il Santuario di Medjugorje, che lo governi riferendo direttamente alla Santa Sede. Si tratta - ha affermato il Direttore della Sala Stampa Vaticana, di un'ipotesi oggetto di studio fra le altre, ma non vi è stata ancora nessuna decisione in merito. E' quindi prematuro parlarne come di un orientamento già preso o come di una decisione imminente". Al di là del linguaggio diplomatico, è chiaro che l'intenzione della Chiesa sia quella di prendersi cura direttamente del Santuario Mariano di Medjugorje (come ad esempio fa già per Loreto e S. Giovanni Rotondo), per i grandi frutti che sta portando a livello universale. Il riconoscimento delle apparizioni non è all'ordine del giorno. La Madonna infatti sta operando su tempi lunghi. Nel frattempo la Chiesa prende sotto le sue ali tutti quelli che, da ogni parte del mondo, rispondono alla chiamata.
In una lettera ad AsiaNews la responsabile comunicazione Caritas racconta il messaggio di speranza lanciato da papa Francesco per il Paese. Dai piccoli gesti, come la condivisione della preparazione di un pasto, un segnale di pace per il futuro. La pace è possibile, è solo questione di tempo. Da domani 175 operatori Caritas riuniti per un incontro di formazione.
«Santo Padre, cari fratelli, sessantacinque anni fa, un fratello ordinato con me ha deciso di scrivere sull’immaginetta di ricordo della prima Messa soltanto, eccetto il nome e le date, una parola, in greco: eucharistòmen… – il Papa Emerito si sofferma e poi, con una sottolineatura percepibile nel tono, corregge, didascalico –, evcharistòmen. Convinto, in questa parola, nelle sue tante dimensioni… è già detto tutto quanto si può dire in questo momento». Così in una parola, Benedetto XVI, ha reso grazie a Dio, a papa Francesco, alla vita, per i suoi sessantacinque anni di sacerdozio. Lo ha detto in greco perché, come Joseph Aloisius Ratzinger ci ha sempre insegnato, Dio parla in greco. Ma il greco con cui Dio ha dettato i vangeli è un greco con la polvere della strada sui sandali, è la lingua franca della «globalizzazione» portata prima da Alessandro e poi dall’impero romano, parlata più o meno malaccio da tutti, come lo è oggi l’inglese.
Almeno sette persone sono state uccise ieri in un attacco dei miliziani fondamentalisti di Boko Haram nel nord est della Nigeria, nei pressi della frontiera con il Camerun. Secondo il racconto di alcuni testimoni, i terroristi sono entrati a bordo di moto nel villaggio di Rann, nello Stato del Borno, e hanno aperto il fuoco sulle case, uccidendo almeno sette civili e provocando la precipitosa fuga di numerosi abitanti verso Gamboru, città camerunense a circa trenta chilometri di distanza. Prima di abbandonare il villaggio, gli estremisti hanno saccheggiato cibo e medicinali nell’unico ospedale del villaggio.
Una nuova escalation di violenza ad Aleppo. Nella zona del collegio francescano di Sant’Antonio (tra i luoghi della Custodia sostenuto in questi anni dall’Associazione pro Terra Sancta) sono state lanciate decine di razzi da parte dei jihadisti. Nessun danno al convento, ma il quartiere è stato gravemente danneggiato. Le vittime sono almeno 40, mentre i feriti oltre 200.
Il recente pronunciamento del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa riguardo al ricorso della CGIL che denunciava presunte restrizioni alla possibilità di abortire causa medici obiettori di coscienza, ha dato adito a diverse interpretazioni. Al proposito ci scrive l'on. Eugenia Roccella per spiegare alcuni aspetti tecnici, la cui conoscenza è necessaria per poter dare una valutazione oggettiva della sentenza.
Fra gli 80 e più Paesi extra-europei che ho visitato, uno di quelli che amo di più è l’India. Nel 1977 vado a vivere alcuni giorni nel monastero del famoso guru padre Beda Griffiths (1906-1993), benedettino inglese che da 40 anni dirige un centro di preghiera sulla riva del Kavery, il fiume sacro del sud India nello Stato del Tamil Nadu: una serie di capannucce di fango, paglia e pavimento di cemento, in un boschetto lungo la riva del fiume. Poco distante il villaggio di Thannirpally dove arrivano i pullman di linea per Madras e Bangalore, fra le risaie, le palme di cocco e i bananeti.
Il prossimo per la confessione!” Ero in Nicaragua viaggiando alla volta del Guatemala quando ho sentito questo invito gridato in spagnolo in un santuario. Era il mio secondo soggiorno in America Latina. In occasione della mia prima visita avevo avuto un’esperienza di conversione ed ero passata dall’essere atea a credere in Dio. La seconda volta, un anno dopo, ho ricevuto per la prima volta in oltre una dozzina di anni quello che il Catechismo definisce il “sacramento della conversione” (CCC 1423). Quando ho ascoltato per la prima volta l’invito del sacerdote ho esitato ad accettare. Il mio spagnolo non era così buono, e sapevo che sarebbe stato imbarazzante riferire la mia lunga lista di peccati in un’altra lingua. Mille preoccupazioni mi frullavano per la testa fin quando i miei pensieri si sono fusi in una decisione improvvisa di balzare in piedi e andare a riempire quella sedia vuota. I peccati mi sono usciti dalla bocca, e l’anziano sacerdote ha cercato con impegno di comprendere il mio spagnolo rudimentale. Poi mi ha dato l’assoluzione. Sono stata invasa dal sollievo. Ne avevo bisogno, e non lo sapevo nemmeno.
Il libro “24 ore con Gesù. Corso intensivo di Beatitudini (con salvataggio del mondo incluso)” di don Diego Goso (San Paolo edizioni) racconta l’avventura piena di umorismo di don Marco, un sacerdote appassionato di pancetta e patatine fritte, che vive la straordinaria esperienza di un viaggio di 24 ore con Gesù. L’inaspettato incontro avviene all’interno di un fast food dove si registra l’incidente più tragico che possa accadere in un posto del genere: non ci sono più patatine da friggere! E a questo punto che interviene uno strano personaggio che risolve a modo suo il problema e invita don Marco a seguirlo. Dopo un’iniziale titubanza, il sacerdote decide di seguire quello strano ragazzo che ha finalmente identificato come Gesù per “aiutarlo a salvare il mondo in meno di 24 ore”: questo percorso si rivelerà ricco di sorprese, incontri e… un “aggiornamento” delle beatitudini.
Padre Jacques Clemens, belga, ha compiuto 107 anni questo lunedì 11 luglio, e ha celebrato la Messa come fa da 80 anni nella chiesa di San Benedetto a Bultia. È il sacerdote più anziano del mondo. Nella religione cattolica, la Messa è una cerimonia che consiste nel sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo che il sacerdote rinnova sull’altare sotto le specie del pane e del vino. Padre Clemens ha così rinnovato il suo servizio sacerdotale in una semplice Messa mattutina. Ogni settimana celebra l’Eucaristia domenicale alle 9.30 nella parrocchia che ha fatto costruire più di mezzo secolo fa. Il sacerdote ha una memoria perfetta; ha solo un piccolo problema d’udito, come riconosce egli stesso. Ricorda ancora con nostalgia il periodo degli studi e spiega con una lucidità straordinaria: “Nel 1930 ho fatto il noviziato e ho ricevuto la tonaca”. Padre Jacques ha l’“odore delle pecore”, parafrasando papa Francesco, che considera il sacerdozio un servizio anziché un privilegio. Fino all’anno scorso, il longevo sacerdote ha guidato la sua comunità, a Nalinnes, nella provincia di Hainaut, nel sud del Belgio.
Nel centro storico di Acireale, a pochi passi da piazza Duomo, da vent’anni esiste una struttura che si occupa di offrire sostegno materiale e spirituale ai più bisognosi: è il centro di accoglienza “Casa sollievo San Camillo”, inaugurato il 13 luglio 1996. Gestito dai religiosi Camilliani con il contributo delle suore Ministre degli Infermi di San Camillo e della Famiglia camilliana laica, il centro nacque da un’esigenza del territorio acese, ricco di istituti religiosi, ma privo di un luogo che potesse garantire un pasto caldo, la possibilità di fare una doccia e di avere biancheria pulita. Ecco quindi che, dove prima esisteva una casa di riposo per anziani, si costituì uno spazio di accoglienza che ancora oggi si mantiene grazie alla carità dei benefattori e al contributo annuale dell’8 per 1000 alla Chiesa cattolica.
A Roma in questi giorni le tre storiche Arciconfraternite sorte per la devozione della Madonna del Carmelo hanno già iniziato i festeggiamenti
Nell’ultimo anno Oltremanica oltre mille casi di bambini sottoposti a terapie per “disforia di genere”, anche la scuola si adegua eliminando uniformi e distinzioni in base al sesso dai bagni
L’Arcivescovo emerito di Bologna ha ricordato in un’omelia l’eredità del card. Biffi e la sua attenzione per le sorti dell’Europa, il cui patrono San Benedetto si commemorava proprio ieri
Una ragazza di 14 anni è stata sequestrata con la scusa di un posto di lavoro. Il padre ha sporto denuncia e poi è stato convinto a ritirare l’accusa con la promessa di riavere indietro la figlia. Ma è stato ucciso a sangue freddo mentre andava a riprenderla. La moglie e le altre tre figlie vivono nella paura di ritorsioni. Chiedono l’aiuto del popolo di Dio.
Maya Karmokar vive con la madre anziana nel villaggio di Kajura. I parenti riferiscono che la donna non ha nemici. Dopo l’aggressione è stata ricoverata d’urgenza in ospedale, ma poi è tornata a casa perché non ha i soldi per pagare le cure. I cattolici locali sono circa 4mila, in maggioranza poveri e bisognosi.
La sua esultanza era pacata e sobria ed è passata in secondo piano perché al suo fianco aveva come inaspettato secondo allenatore un Cristiano Ronaldo azzoppato in panchina dopo l’infortunio nella finale dell’Europeo di San Denis. Che di fatto gli ha rubato la scena nell’incitare gli 11 in campo contro la Francia. Mattatore l’uno, gregario il secondo, la vittoria del Portogallo agli Europei ci ha consegnato la strana coppia alla guida della nazionale lusitana. E se CR7 ha potuto coronare il suo sogno di alzare al cielo il suo primo trofeo continentale di nazionale, che al suo rivale di sempre Leo Messi non è stato concesso, anche il tecnico della nazionale portoghese Fernando Santos può a ben diritto dire di aver coronato un sogno.
«Non dimenticherò mai il battito delle sue palpebre appena accennato, il lento e affaticato movimento delle sue piccole braccia e gambe. Mia figlia Aurora, forse, voleva farsi vedere forte e coraggiosa quando al cambio del pannolino tentava di ribellarsi e di evitare quei lievi spostamenti che i neonatologi e le infermiere la costringevano a fare. Ricordo ogni singolo particolare, ogni minuto o meglio oserei dire, ogni secondo della sua breve esistenza durata solo 23 giorni. Aurora infatti è venuta al mondo il 17 marzo 2015 per poi andarsene l’8 aprile 2015 dopo un’estenuante lotta per la sopravvivenza», racconta Monica Samaritani, la sua mamma.
Quest’anno i Dinka e i Nuer del Sud Sudan hanno celebrato il quinto anno d’indipendenza del Paese nel modo più sciagurato: violando gli accordi di pace e riaprendo le ostilità. Il 7 luglio, due giorni prima dell’anniversario, c’è stato un primo scontro a fuoco nella capitale Juba tra soldati fedeli al presidente Dinka, Salva Kiir, e al vice-presidente Nuer, Riek Machar.
Contrariamente alle notizie circolate dei giorni scorsi, non c’è all’orizzonte alcuna riforma liturgica. Lo ha precisato il direttore uscente della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, con riferimento alle affermazioni pronunciate alcuni giorni fa, durante una conferenza stampa a Londra, dal cardinale Robert Sarah, prefetto per la Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti.
Nessun abuso sessuale e nessuna violenza. È stato assolto con formula piena, perché «il fatto non sussiste», don Quintino De Lorenzis, sacerdote quarantunenne della diocesi di Nardò-Gallipoli, accusato di presunte molestie nei confronti di un giovane migrante marocchino. Il verdetto dei giudici, in Appello è arrivato nella serata dell'8 luglio, annullando di fatto la sentenza emessa dalla prima sezione penale del Tribunale di Lecce, che aveva condannato il sacerdote a tre anni e sei mesi.
Per chi non conosce la Medaglia di San Benedetto, è un sacramentale riconosciuto dalla Chiesa cattolica con grande potere di esorcismo e di liberazione dalle influenze demoniache. Come ogni sacramentale, il suo potere non risiede nel fatto che sia una medaglia bella e benedetta e contenga una preghiera incisa. Non cadiamo in questa superstizione! Il suo potere risiede in Cristo stesso, che lo concede alla Chiesa attraverso la fervente disposizione di chi usa la medaglia. Agisci con fede! Ricordate l’emorroissa che pensava che solo toccando il mantello di Gesù sarebbe guarita? E che mi dite delle persone che venivano guarite ed esorcizzate attraverso panni o teli che erano stati a contatto con San Paolo?
Come si fa oggi a elogiare un eroe sregolato, grasso, fumatore, etero, monogamo e manesco che desiderava solo farsi «un piatto di spaghetti con Gesù Cristo»? Si può solo provare a raccontarlo
Libbie Peters, studentessa e mamma di una bambina concepita con l’uomo che l’ha violentata, risponde all’ennesima sentenza pro aborto raccontando la sua storia
Ogni anno il ministero dell’Interno stila una relazione per il Parlamento in cui dà conto, tra le altre cose, di quanti crimini sono stati commessi in Italia: furti, traffico di stupefacenti, omicidi, etc. La relazione che a sua volta il ministero della Salute illustra al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40 (anno 2014), norma che disciplina la fecondazione artificiale, può essere considerata un’appendice alla relazione del ministero dell’Interno.
“L’odio è qualcosa di unico: non c’è differenza tra odio individuale e odio di gruppo; chi odia il singolo è capace allo stesso modo di essere soggetto all'odio di gruppo e anche di diffonderlo. Direi dunque che l’odio di gruppo ? sia esso religioso, ideologico, sociale, nazionale o di qualsiasi altro tipo ? è come un imbuto che assorbe in sé alla fine tutti coloro che sono disposti all'odio individuale. Così l’insieme delle persone capaci di odiare il singolo costituisce il retroterra più adatto e il potenziale umano tipico di tutti gli odii di gruppo”.
Caro direttore, le notizie che ci arrivano circa l’iter in corso per arrivare all’amissione dei decreti attuativi della legge Cirinnà ci confermano che in Italia è stato introdotto il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche se, per furbizia e per ipocrisia, lo chiamano “unione civile”....
Un anno fa, l'11 luglio 2015, moriva il cardinale Giacomo Biffi, che - come lo ha definito recentemehte su queste colonne monsignor Luigi Negri - è stato «uno dei cristiani più grandi di questo secolo». Soprattutto le sue riflessioni teologiche e pastorali restano come punti di riferimento sempre attuali. Proprio per ricordarlo vogliamo proporre una selezione di suoi interventi sul rapporto tra coscienza e verità, tema che ha tenuto banco nel recente dibattito sinodale e continua tuttora. Certi che saranno ancora di edificazione per quanti desiderano sinceramente seguire Cristo. (Selezione a cura di Alessandro Martinetti)
«La vita continua. La multinazionale ha distrutto, la politica falsificando la scienza ha negato la vita, un popolo unito e libero tornerà a vivere». Sono le parole di un volantino firmato da Comunione e Liberazione nel 1976 e distribuito in tutta Italia. Ed è il riassunto perfetto e impavido di quanto accadde a Seveso il 10 luglio di 40 anni fa, quando una nuvola tossica di diossina, fuoriuscita da una fabbrica chimica, l'Icmesa, coprì il cielo brianzolo di Meda, Seveso e Cesano Maderno.
(Se non ve ne siete accorti) da qualche giorno ho cambiato la gestione dell'archivio dei documenti del sito. D'ora in avanti saranno visualizzati nella pagina del sito e saranno disponibili prossimamente nuove funzioni di ricerca (da sviluppare), di classificazione per tag (appena iniziata) e - tempo permettendo - una nuova grafica per unire la versione mobile e quella desktop. In tutto questo ci saranno dei malfunzionamenti sicuri, li sistemerò giorno per giorno. Grazie (per la pazienza...).
Marco (webmaster)"
7. L'avarizia - prima parte
Proiettando «in avanti le tendenze degli ultimi vent’anni, lo scenario futuro è quello di un’Italia a matrimonio religioso zero»: così Massimiliano Valeri, direttore del Censis, citato qui ieri da Tommaso Scandroglio. Si tratta in effetti di una provocazione. Non si può certo credere che il direttore di un centro di ricerche così qualificato abbia davvero voluto dare così una data tanto certa all’eventuale scomparsa del matrimonio. E lo stesso dicasi per chi ne ha preso spunto per un suo commento sull’odierna indubbia crisi di tale istituto.
Dell’intervista rilasciata dal cardinale Schönborn a padre Antonio Spadaro (Civiltà Cattolica) sulla corretta interpretazione della Amoris Laetitia (AL) molti sono già intervenuti, come documentato da La Nuova Bussola Quotidiana (clicca qui). Desidero qui soffermarmi su un solo aspetto, che mi sembra tra i più importanti. Il cardinale dice che l’Esortazione apostolica di Papa Francesco non contiene mutamenti della dottrina. Contiene piuttosto degli sviluppi, da cui bisogna partire per leggere anche i precedenti interventi del magistero, come dopo il Vaticano II si è partiti da esso per rileggere il precedente magistero. Quest’ultima affermazione è piuttosto grave, perché la verità è piuttosto il contrario, ma in questo momento mi interessa invece l’affermazione secondo cui nella AL non ci sarebbero cambiamenti di dottrina. Ora, non riesco a capire come si possa sostenere una cosa del genere. Di cambiamenti di dottrina ce ne sono, e molti. Essi riguardano la concezione cattolica della morale e la dottrina dei sacramenti, in particolare quello della comunione eucaristica. La prima cosa da fare è quindi, a mio avviso, prendere atto delle notevoli e innegabili discontinuità dottrinali.
Qual è il valore di una vita umana in Italia? Dipende. Dipende da tanti fattori, soprattutto dipende da quanto può essere utile a certe battaglie politiche. È il pensiero che ancora una volta sorge nel constatare le reazioni davanti a due bruttissimi casi di cronaca nera, avvenuti per coincidenza negli stessi giorni. Due storie, due uomini stranieri, uno a Fermo l’altro a Roma, uccisi barbaramente da una violenza insensata. Il primo, Emmanuel Chidi Namdi, nigeriano 36enne, un richiedente asilo fuggito dalla violenza del suo Paese, era in giro con la sua fidanzata: un altro uomo, Amedeo Mancini, noto per essere un ultrà della squadra di calcio locale, apostrofa la sua donna, Chinyiery, con insulti razzisti. Emmanuel reagisce per difendere Chinyiery, viene pestato a morte.
In programma il 26 luglio, a Cracovia, la staffetta della Fiamma della Misericordia, seguita dal pellegrinaggio dei simboli della Gmg e la Messa presieduta dal card. Dziwisz
Tra i Decreti promulgati dalla Congregazione per le Cause dei Santi, anche quelli di sette missionari e un laico uccisi in odium fidei durante la guerra civile spagnola
Quanto vale la vita di un bambino? Dipende. Niente, se nasce imperfetto, dice chi raccomanda l’eutanasia dei bambini nati con malformazioni, privi di razionalità (Singer), di coscienza (Hassoun e Kriegel) o “stranieri morali”, estranei alla comunità sociale perché incapaci di discernimento (Engelhardt). Troppo, per chi calcola i costi in pappe, pannolini, vestiario, asilo, giocattoli. Una coppia incapace di procreare paga un bambino anche 130.000 euro, se ricorre alle madri surrogate.
Nell’Anno della Misericordia bisognerà pur arrendersi all’evidenza che con certuni è fatica sprecata. Certuni la misericordia non la vogliono proprio, sia perché non credono di averne bisogno, sia perché, loro, non ne avrebbero alcuna con quanti non appartengono alla loro fazione. Insomma, il classico dialogo tra sordi.
Tutte le perplessità e timori legati alla messa a punto delle linee guida del comma 16 della legge sulla ‘Buona Scuola’, che introducono l’educazione alla parità tra i sessi e la lotta alla violenza di genere in tutti gli istituti di ogni ordine e grado, hanno avuto conferma lo scorso 5 luglio, quando era prevista la presentazione dell’anteprima dell’ultima versione del testo al Fongas, il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola. L’incontro tra i delegati del Ministero dell’Istruzione e i rappresentati delle associazioni si è dimostrato invece una farsa che ha visto i dirigenti del Miur comunicare il rinvio della consegna del documento a data da destinarsi previa l’approvazione da parte del Ministro Giannini.
Entriamo nella macchina del tempo, impostiamo come anno per il nostro viaggio temporale il 2031, giriamo per tutte le chiese di Italia e infine diamo un’occhiata in bacheca dove sono esposti, nell’albo parrocchiale, gli annunci matrimoniali. Quello spazio sarà vuoto. Questo è almeno quanto sostiene una ricerca del Censis chiamata in modo significativo “Non mi sposo più”. Il 2031 sarebbe dunque il ground zero dei matrimoni religiosi, l’anno in cui in Italia non si celebreranno più matrimoni in chiesa.
Gli incesti nel napoletano: pedofilia o degrado delle relazioni? Tutto è nato con una denuncia del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Campania, Cesare Romano, che ha presentato a Napoli una ricerca che stima in oltre 200 i casi di maltrattamenti e violenza “sommersa” fra le mura domestiche. Romano ha citato i quartieri Salicelle ad Afragola, Madonnelle ad Acerra, Caivano e alcuni quartieri di Napoli. «Abbiamo testimonianze dirette e indirette, che ci sono intere zone in quartieri molto critici in cui l’abuso sessuale, l’incesto, è elevato a normalità», ha detto il Garante (La Repubblica, 21 giugno). Proprio a Caivano, negli alloggi del Parco Verde si è consumata la vicenda della piccola Fortuna, la bimba morta dopo essere stata gettata da un terrazzo da chi avrebbe abusato di lei . Sul caso l’Huffington Post (3 luglio) ha pubblicato un reportage dal Parco Verde dal titolo Napoli, i bambini dell’incesto. “Non è pedofilia, è degrado delle relazioni. Serve un piano Marshall“, intervistando, tra gli altri, la presidente e una sociologa del “Centro polifunzionale per minori di Caivano“.
«Dio dove sei? Ho perso mio marito, un dolore incredibile. Non posso vivere senza di lui, non ci posso credere». Alla veglia in memoria del marito Emmanuel, nella serata del 6 luglio a Fermo, Chidi Mbadi Chimiary canta in nigeriano strofe dolorosissime. Il suo strazio è indicibile. «Non ha senso stare qua, dovrei prendere la mia vita e venire da te». «Oggi sono sette mesi da quando ci siamo sposati. Come faccio a vivere senza di lui?»
Vangelo Lc 10, 25-37: Chi è il mio prossimo?
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
"Da un paio di giorni circola in rete una notizia, ripresa da tutti i maggiori quotidiani e i Tg nazionali, che sul Lungomare di San Benedetto del Tronto due venditori di rose bengalesi sarebbero stati picchiati da un gruppo di ragazzi italiani perché non conoscevano il Vangelo."
Con due omicidi in pochi giorni la persecuzione dei cristiani copti d’Egitto torna a fare davvero paura. L’ultimo è avvenuto ieri. Come scrive il sito del quotidiano Al Ahram, che riporta informazioni contenute in un comunicato della Chiesa copta ortodossa, la vittima è una suora, rimasta uccisa in una sparatoria avvenuta lungo la strada che collega il Cairo ad Alessandria.
C’è chi nega che l’islam c’entri qualcosa, chi capisce che è necessario intervenire ma resta alla superficie e chi ha il coraggio di una denuncia radicale: «Riformiamo l’islam»
Non le hanno perdonato di essere stata rapita da Boko Haram, detenuta per quasi un anno nella foresta, stuprata più volte dai jihadisti e infine messa incinta. Per questo quando Aisha Umar, 28 anni, è scappata ed è tornata nella sua casa natale di Gwoza, nello Stato settentrionale di Borno, in Nigeria, è dovuta scappare di nuovo.
Nell’Anno della Misericordia bisognerà pur arrendersi all’evidenza che con certuni è fatica sprecata. Certuni la misericordia non la vogliono proprio, sia perché non credono di averne bisogno, sia perché, loro, non ne avrebbero alcuna con quanti non appartengono alla loro fazione. Insomma, il classico dialogo tra sordi.
Secondo il Catholic Herald la proposta del cardinale Sarah alla conferenza “Sacra Liturgia” tenutasi a Londra in questi giorni, è la maggiore novità in campo liturgico dopo il Motu Proprio Summorum pontificum di Benedetto XVI. «E 'molto importante, ha detto il prefetto della Congregazione vaticana per il Culto divino, tornare al più presto possibile a un orientamento comune, di sacerdoti e fedeli insieme nella stessa direzione - verso est, o almeno verso l'abside - verso il Signore che viene. Vi chiedo di attuare questa pratica per quanto possibile». Ha detto ai sacerdoti di «avere fiducia che si tratta di qualcosa di buono per la Chiesa», e ha anche suggerito di cominciare concretamente la prossima domenica di Avvento, il 27 novembre. A questo suggerimento è partito un lunghissimo applauso dei presenti all'incontro londinese.
Il Papa riceve un gruppo di svantaggiati venuti da Lione a Roma, guidati dal card. Barbarin, nel pellegrinaggio promosso dalla organizzazione Amici di Padre Jospeh Wresinski
Il frate cappuccino padre Servus Gieben, il massimo esperto di iconografia francescana, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici richiamò l’importanza di verificare sempre la fondatezza delle notizie andando a consultare le fonti primarie. Ora riguardo all’indulgenza della Porziuncola – meglio conosciuta come Perdono di Assisi – tali fonti risultano essere fondamentalmente testi agiografici o documenti da essi originati, inseriti nel più grande filone delle narrazioni inerenti il Santo d’Assisi.
Uno studio testimonia che in Italia languono misure strutturali. Ma resta forte la rete di solidarietà familiare e alto è il desiderio di genitorialità dei giovani, che merita attenzione politica
La religiosa era in viaggio in auto insieme ad altre due sorelle, rimaste illese. Non è chiaro se si sia trattato di un nuovo episodio anti-cristiano dopo l’omicidio di padre Mousa
È il simbolo della purezza difesa al costo della vita dopo un tentativo di stupro. Morì a 12 anni, fu beatificata nel 1947 e proclamata santa nel 1950 da papa Pio XII durante quell’Anno Santo. Il suo assassino, Alessandro Serenelli, fu condannato a 30 anni di prigione. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato dopo 27 anni chiese perdono alla madre della ragazza.
Il servo di Dio Mons. Francesco Albertini, per meglio promuovere la devozione al Prezzo della nostra redenzione, fondò la Confraternita del Prez.mo Sangue. Mentre ne scriveva gli Statuti, nel convento delle Paolotte in Roma, si udirono urla e strepiti in tutto il monastero. Alle consorelle spaventate, suor Maria Agnese del Verbo Incarnato disse: «Non temete: è il demonio che si arrabbia, perché il nostro confessore sta facendo cosa che gli dispiace assai». L'uomo di Dio stava scrivendo la «Coroncina del Prez. Sangue». Il maligno suscitò in lui tanti scrupoli che stava per distruggerla quando la stessa santa suora, ispirata da Dio, vedendolo esclamò: «Oh! che bel regalo ci portate, padre!». «Quale?» disse meravigliato l'Albertini, che a nessuno aveva confidato di aver scritto quelle preghiere. «La Coroncina del Prez.mo Sangue», rispose la suora. «Non la distruggete, perché sarà diffusa in tutto il mondo e farà molto bene alle anime». E fu così. Anche i più ostinati peccatori non resistevano quando durante le sante Missioni, si svolgeva la commoventissima funzione delle «Sette Effusioni». L'Albertini fu eletto Vescovo di Terracina, dove morì santamente.
I cancelli delle scuole primarie hanno chiuso da un pezzo, nel frattempo al ministero dell’Istruzione sono giorni di grande lavoro per la messa a punto delle linee guida del comma 16 della legge sulla ‘Buona Scuola’ che introducono l’educazione alla parità tra i sessi e la lotta alla violenza di genere e contro tutte le discriminazioni.
Si scrive Gay Pride, si legge attacco alla fede. Ci sarebbe da riflettere, e magari domandarsi seriamente chi deve chiedere scusa a chi, nel passare in rassegna la carrellata di bestialità blasfeme e irrisioni al sentimento della fede, con le quali i gay pride si sono presentati nelle piazze di mezzo mondo. Dal Perù alla Spagna, dalla Colombia all’Italia, nelle ultime due settimane sono andati in scena più o meno dappertutto. Con un unico comune denominatore: l’attacco alla Chiesa e alla fede cattolica: prostitute travestite da Madonne benedicenti, Madonne sacre che si baciano, cartelli osceni contro la Chiesa, persino un Sacro cuore arcobaleno. Il tutto in un aperto ed ostentato livore verso il sentimento religioso che da solo dovrebbe spiegare sufficientemente che se l’orgoglio di essere omosessuali si traduce nella bestemmia, c’è molto da riflettere da parte della comunità Lgbt su quelli che sono i capisaldi della convivenza.
Pubblicate in un volume le quarantuno omelie pronunciate dal giovane prete pugliese ordinato il 16 aprile 2015 e morto il 29 giugno successivo. Quand'era ancora seminarista, lo chiamò anche il Papa: «La prima benedizione che darai da sacerdote la impartirai a me», gli disse Bergoglio. La sua storia commosse l'Italia intera
L'Eucaristia è il dono più grande che Dio ha dato agli uomini. Impariamo a predisporre il nostro cuore in modo da ricevere il Figlio di Dio in noi
Da Maria Francesca delle Cinque Piaghe a Chiara Luce Badano: l’attesa che prelude alla santità
L’occasione è offerta dall’VIII Centenario del Perdono di Assisi, che cade nell’Anno Santo della Misericordia. Grande gioia della comunità francescana e di tutta l’Umbria
Il 4 luglio del 1925 morì. In ventiquattro anni di vita ha vissuto più di un uomo di ottanta, dimostrando che si può essere cattolici senza essere “bigotti”
«È da molti anni che la penetrazione di capitali sauditi in Bangladesh sta cercando di modificare radicalmente la struttura dell’islam». L’onorevole Mario Mauro conosce bene il paese asiatico e non è affatto stupito dalla strage di Dacca di venerdì, nella quale hanno perso la vita nove italiani. A tempi.it l’ex ministro della Difesa spiega come ha fatto il Bangladesh, da paese tollerante e moderato, a trasformarsi in un centro dell’ideologia jihadista.
Uno dei cliché più diffusi per quanto riguarda l’interpretazione dei fenomeni di terrorismo islamista è centrato sulle condizioni di indigenza materiale di coloro che vengono indottrinati: tranne i paesi del Golfo, gli Stati a maggioranza musulmana sono quasi sempre affollati di masse povere e private dell’istruzione. Le teste di bambini e ragazzi figli di sottoproletari vengono allora imbottite con una versione intollerante e bellicosa dell’islam – quella wahabita, che rappresenta l’ideologia di legittimazione della monarchia che governa l’Arabia Saudita. I gruppi terroristici come al Qaeda e l’Isis non devono allora fare altro che raccogliere la messe che altri hanno seminato.
Una casa di riposo di ispirazione cattolica è stata multata per non aver applicato la legge sull’eutanasia. E’ accaduto in Belgio dove a Lovanio è approdata a sentenza una causa iniziata nel gennaio scorso risalente a un fatto del 2011. Una cifra tutto sommato simbolica, appena 6 mila euro per danni morali provocati alla donna, un’anziana la cui figlia chiedeva venisse praticata l’eutanasia. Ma pesantissima se si considera che con questa decisione del giudice viene praticamente disconosciuto il principio cardine dell’obiezione di coscienza. Chi potrà essere al riparo dunque? Se un ente di diritto ecclesiale o privato di ispirazione cattolica operante nel campo della Sanità o del welfare dovesse rifiutarsi per ragioni di coscienza, scatterebbe la multa. Oppure sarà costretto ad adattarsi alla legge del più forte.
Camminare sull’acqua, Alla scoperta della novità cristiana (edizioni San Paolo): è il titolo il bel libro di don Angelo, parroco del Duomo di Chioggia e nostro collaboratore. «Attraverso frammenti e riflessioni, dense di immagini, di sguardi sulla realtà e soprattutto di riverbero di vita vissuta», è scritto nella prefazione al libro, «l’autore offre non soltanto un piccolo spaccato della società contemporanea, ma anche indica e suggerisce… una via da percorrere e una meta di approdo. In altre parole, ci dona una speranza». Del libro, riportiamo un brano del primo capitolo: il cristianesimo convincente.
“Chiediamo urgentemente a Greenpeace e ai suoi sostenitori di riesaminare l’esperienza di agricoltori e consumatori di tutto il mondo con le colture e il cibo migliorati dalla biotecnologia, riconoscere i risultati delle ricerche di autorevoli istituzioni scientifiche e agenzie regolatrici, abbandonare la sua campagna contro gli Ogm in generale e il riso dorato in particolare”. Così inizia la lettera firmata da 109 premi Nobel e 2212 scienziati di tutto il mondo, indirizzata a Greenpeace e all’Onu. Gli scienziati chiedono di salvare vite tramite la liberalizzazione delle colture Ogm. Greenpeace risponde in difesa dello “sviluppo sostenibile”.
Il buon gusto, il tatto, la sensibilità e il pudore nei confronti dei bambini non conoscono distinzioni basate sull’orientamento sessuale. Il video promozionale del ‘Sardegna Pride’ tenutosi a Cagliari sabato 25 giugno ha infatti urtato molti omosessuali italiani che non si sono riconosciuti nella immagine macchiettistica della comunità gay presentata nel cortometraggio e che, soprattutto, hanno criticato il coinvolgimento nella trama dello spot di un minore che viene fatto oggetto di espliciti ammiccamenti di natura sessuale.
Il Beato torinese non voleva che si facesse pubblicità alla sua carità. Come le Confraternite di cui poco si conosce l’intensa attività caritativa
Veglie di preghiera, messe in diverse lingue, momenti musicali in vista del grande evento del 4 settembre in piazza San Pietro
Negli ultimi giorni, su diversi media, sono girate voci circa la possibile nomina di un Amministratore Apostolico per il Santuario di Medjugorje che lo governi riferendo direttamente alla Santa Sede. La notizia è stata smentita da padre Federico Lombardi, il quale, rispondendo ai giornalisti, spiega in un comunicato che “si tratta di una ipotesi oggetto di studio fra altre, ma non vi è stata ancora alcuna decisione in merito”. “È quindi prematuro parlarne come di un orientamento già preso o come di una decisione imminente”, ha sottolineato Lombardi.
Secondo quanto riferisce il quotidiano di Zagabria Ve?ernji List in un articolo firmato da Darko Pavicic, esperto di questioni religiose del quotidiano zagabrese, la Santa Sede sarebbe prossima a prendere una decisione definitiva sulla gestione del cosiddetto “fenomeno Medjugorje”, villaggio dell’Erzegovina croata dove dal 25 giugno 1981 avverrebbero, secondo la testimonianza di sei veggenti, apparizioni quotidiane della Vergine Maria Regina della Pace. È noto come la Commissione d’indagine istituita dalla Santa Sede su questi avvenimenti abbia concluso da più di un anno i suoi lavori, e abbia consegnato i risultati della propria indagine alla Congregazione per la Dottrina della Fede nell’attesa di un pronunciamento definitivo di papa Francesco.
Un’autobomba è esplosa in un centro commerciale di Baghdad, quartiere di Karrada. Sabato sera, era gremito di persone, soprattutto musulmani sciiti, che facevano compere alla fine di una giornata di digiuno del mese sacro di Ramadan. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è di 125 morti e 150 feriti. Fra gli uccisi, almeno 15 sono bambini. I terroristi sono andati a colpo sicuro, dato l’affollamento dell’area. L’attentato è il più sanguinoso fra quelli compiuti in Iraq dall’inizio dell’anno. L’azione è stata prontamente rivendicata dall’Isis. che più tardi nello stesso giorno ha fatto detonare una seconda autobomba in un altro quartiere sciita di Baghdad, nel Nord della capitale irachena.
La Conferenza episcopale del Venezuela ha confermato la notizia: lo scorso 1 luglio quattro allievi del Seminario minore di Mérida sono stati aggrediti, picchiati e spogliati, mentre stavano rientrando, ad opera di un gruppo di facinorosi filogovernativi. A denunciare l’accaduto per primo, è stato un giornalista, che ha assistito all’incredibile episodio, segnalandolo su Twitter.
“Invero lo abbiamo fatto scendere nella Notte del Destino. E chi potrà farti comprendere cos'è la Notte del Destino? La Notte del Destino è migliore di mille mesi. In essa discendono gli angeli e lo Spirito, con il permesso del loro Signore, per [fissare] ogni decreto. È pace, fino al levarsi dell'alba.”Questa è la sura 97 del Corano che ricorda la notte in cui secondo la tradizione islamica sarebbe stato fatto discendere il testo sacro dell’islam. Come si legge sul sito di Partecipazione & Spiritualità Musulmana, organizzazione italiana legata ideologicamente al partito al-‘Adl wa-al-Ihsane marocchino, “il merito dell’adorazione in questa notte supera quella di mille mesi (= 83 anni e 4 mesi), Dio il Misericordioso non dice che è come mille mesi, ma che è meglio di mille mesi. Il Messaggero di Dio, pace su di lui, ci assicura che: “Chiunque vegli in preghiera durante la notte del destino con fede e speranza nella ricompensa otterrà il perdono dei suoi peccati precedenti.” Il sito riporta anche il detto profetico riportato da Aisha, la giovane moglie di Maometto: “Ricercate la notte del destino tra le notti dispari degli ultimi dieci giorni di Ramadan.” Ebbene, il tragico attentato alla Holey Artisan Bakery di Dacca che ha visto la morte di nove italiani, è accaduto proprio in uno di questi giorni. Non è la prima volta che il jihadismo attacca nel mese di Ramadan e soprattutto nei suoi ultimi dieci giorni. Nel dicembre 2001 l’attentato al parlamento indiano con 13 morti, nel novembre 2003 l’attacco suicida al consolato britannico a Istanbul, con 30 morti, e l’attentato suicida a Kirkuk in Iraq con cinque morti; nell’ottobre 2005, gli attentati a New Delhi, con 62 morti; nell’agosto 2011 l’attentato di Boko Haram contro la sede delle Nazioni Unite a Abuja in Nigeria, con 25 vittime, nel 2016 è stata la volta di Istanbul e Dacca.
6. La lussuria - parte seconda.
Papa Francesco ha scelto san Giovanni Paolo II e santa Faustina Kowalska come santi protettori della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Si tratta dei due santi polacchi più conosciuti nel mondo, tuttavia sono numerosi i figli della Polonia elevati agli onori degli altari che accompagneranno dal cielo questa GMG con la loro intercessione; sono testimoni di una fede radicata attraverso i secoli nella storia del paese ed incarnata nella vita di molti suoi cittadini. Tra loro c’è sant’Orsola, una donna che spese la sua vita per dedicarla ai giovani, educando e formando le ragazze più in difficoltà, affrontando molte fatiche anche a costo di mettere a rischio la propria vita. Ecco chi era sant’Orsola, al secolo Giulia Ledóchowska.
L'attaccante della nazionale francese, che sta trascinando la squadra agli Europei, confessa per la prima volta il suo rapporto intimo con la religione
In un libro di memorie di prossima pubblicazione il Papa emerito Benedetto XVI ammette l'esistenza di un gruppo di potere composto da quattro-cinque persone
L’India è la capitale mondiale dell’utero in affitto. Ha costi molto più modesti rispetto ai Paesi occidentali, ed è per questo la meta scelta da chi non ha le possibilità economiche per soddisfare in California il suo desiderio senza limiti di maternità e paternità. Patria della surrogacy low cost, l’India vanta un giro d’affari che oscilla trai 2,3 e i 5 miliardi di dollari.
L’arcivescovo di Washington ha invitato i cattolici a non identificarsi con le ideologie e i partiti, bensì con il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa
Erano nella sala d’aspetto di una clinica abortista, quando il marito ha trascinato fuori la moglie dicendo: “Non possiamo uccidere il bambino”. Ora è nato e sta bene. La mamma: “Sono al settimo cielo”
A settembre la pubblicazione di “Benedetto XVI. Ultime conversazioni”, il libro di memorie del Papa emerito con il giornalista tedesco Peter Seewald
Altro che Brexit, in Europa “dovreste discutere dei tassi di crescita vicini allo zero, della disoccupazione strutturale generata da una legislazione rigida sul lavoro, della pervasività della regolamentazione, del welfare state che si avvicina alla bancarotta, in definitiva della mancanza di libertà economica”. A dirlo, nel corso di un evento organizzato a Roma dall'Istituto Bruno Leoni a Roma, è José Piñera, economista di fama mondiale che, fra il 1978 e il 1981, da ministro del Lavoro ha ideato una riforma pensionistica a capitalizzazione individuale che ha posto le basi dell'incredibile crescita vissuta dal Cile negli ultimi trent'anni.
L’oscuramento della differenza tra maschile e femminile, l’uso di slogan accattivanti per ottenere consenso con il sostegno dei grandi media, il ruolo della fecondazione artificiale nel favorire la diffusione di un’ideologia che fa perdere il senso della natura umana, la necessità di riscoprire la bellezza della triade madre-padre-figlio. Sono questi i temi affrontati in Gendercrazia, nuova utopia. Uomo e donna al bivio tra relazione o disintegrazione (Sugarco Edizioni), il secondo libro di Chiara Atzori, da anni impegnata nel dimostrare l’inconsistenza scientifica e la pericolosità della teoria gender. La Nuova BQ l’ha intervistata.
Proprio all'inizio di questo mese, dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, la Chiesa ci ha fatto cele­brare fino a qualche tempo fa, in onore di questo Sangue, una festa solenne, quasi a coronamento del mese del S. Cuore. L'origine di questa festa non è antica: risale a Pio IX, il cui pontifi­cato fu una delle epoche più gloriose per lo sviluppo di questa devozione. Già si celebrava in qualche luogo una festa del Preziosissi­mo Sangue nel venerdì della quarta settimana di quaresima, ma fu Pio IX a voler istituire una festa universale alla prima domenica di luglio, come un monumento alle vicissitudini della S. Sede e come un "Te Deum" perpetuo di ringraziamento per l'ottenuta liberazione dall'esilio di Gaeta. La festa fu poi fissata da S. Pio X al primo luglio. Il significato di questa solennità che si celebrava è del tutto affine a quello del S. Cuore, con cui aveva in comune il Vangelo della Messa. C'è un'intima relazione tra il Cuore e il Sangue, non solo perché dal Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, sgorgò acqua e Sangue: ma anche perché il primo calice nel quale quel Sangue divino fu consacrato e vivificato, fu proprio il Cuore dei Verbo incarnato. La S. Messa esalta l'efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue e ci invita a dissetarci alle fonti divine delle piaghe di Gesù, affinché il suo Sangue sia pegno per noi di vita eterna.
La legge antiabortista approvata in Texas nel 2013, dopo una lunga ed estenuante battaglia parlamentare che aveva sancito la vittoria del governatore Rick Perry contro una senatrice determinata come Wendy Davis (per fare ostruzionismo aveva parlato 11 ore di fila), è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte suprema americana. Aveva contribuito a far chiudere 30 cliniche abortive delle 40 che erano in attività nello stato. L’analista politico Deirdre Cooper, della Texas Alliance for Life, spiega in un articolo ospitato da The Public Discourse (pubblicazione online del think tank Witherspoon Institute) perché la sentenza del 27 giugno è da ascrivere a una concezione positivista del diritto che non appartiene alla tradizione e alla Costituzione degli Stati Uniti.
Si sono svolti ieri in Libano i funerali dei cinque cristiani rimasti uccisi in un attentato kamikaze plurimo senza precedenti nella cittadina cristiana di Al-Qaa. Durante l’omelia, monsignor Elias Rahal, arcivescovo greco-melkita di Baalbek, ha affermato che «rimarremo in questa terra e non ci muoveremo, anche se dovessimo offrire 100 martiri ogni giorno».
In Pakistan una denuncia per estorsione si è trasformata in un processo per blasfemia, che ha portato alla condanna a morte di tre persone: due cristiani e un musulmano. Il primo, Anjum Naz Sindhu, è rettore cattolico di un grande stabilimento scolastico di Gujranwala, gli altri due, Javed Naz (cristiano) e Jaffar Ali (musulmano), sono insegnanti di musica.
È uno dei Miracoli Eucaristici più famosi della storia. Fu verificato da San Tommaso d’Aquino e Urbano IV, che da lì estese la solennità del Corpus Domini alla Chiesa universale
Lunedì 27 giugno la Corte Suprema federale di Washington ha cassato una importantissima legge antiabortista vigente in Texas pronunciandosi con un verdetto di 5 a 3 nel caso Whole Woman’s Health v. Hellerstedt. La maggioranza liberal che governa il tribunale supremo degli Stati Uniti (Stephen Breyer, Ruth Bader Ginsburg, Sonia Sotomayor, Elena Kagan e il cattolico ondivago che vota cronicamente dalla parte sbagliata Anthony Kennedy) ha sconfitto la minoranza conservatrice (il presidente John G. Robert, Clarence Thomas e Samuel Alito) in un’assise ancora sottorganico (i giudici supremi debbono infatti essere 9) dopo la scomparsa di Antonin Scalia (1936-2016) che ancora non è stato sostituito.
Può bastare una fotografia per far alzare gli occhi al cielo? Una semplice foto di una donna sofferente che sorride a scatenare un sentimento di popolo che chiede preghiere, intercessioni, guarigioni? Una foto in grado di provocare la fede della gente risvegliando sentimenti e preghiere?
Dal 25 sl 28 giugno ad Anzère, nelle Alpi svizzere, Mons. Bernard Fellay e i suoi due assistenti, gli abati Pfluger e Nely, si sono riuniti con gli altri due vescovi della Fraternità Sacerdotale S. Pio X, Tissier de Mallerais e de Galarreta, e con tutti i superiori maggiori della Fraternità fondata da Mons. Marcel Lefebvre. Da questo incontro è scaturito un comunicato ufficiale che è immediatamente collegato alle voci che si rincorrono dall'aprile scorso, quando il Superiore generale, il vescovo Fellay, si era incontrato con il Papa e i rumors su di un possibile ritorno della Fraternità ad una piena comunione nella Chiesa Cattolica erano insistenti.
Tre condanne a morte per blasfemia in Pakistan, due cristiani e un musulmano sono stati giudicati da un tribunale speciale per la sicurezza nazionale. La vicenda giudiziaria è oscura e rivela tutta l’arbitrarietà del sistema giudiziario pakistano, oltre che della pericolosità della “legge nera”, che colpisce solo in base alla regola del sospetto.
Ricercatrice presso la Sorbona di Parigi dal 1977 al 1989, oggi è consacrata monaca eremita diocesana e dirige l’eremo dell’Unità e la Chiesa di S. Maria di Monserrato in Gerace (RC)
Mons. Vincenzo Bertolone, postulatore della Causa di canonizzazione di Puglisi, ripercorre in un libro la vita e l’opera del sacerdote che mise paura alla mafia
È una di quelle verità che tutti conoscono e tutti però tacciono, ma che grazie alle nuove prove fornite da tre infaticabili canadesi nessuno può più nascondere. Sono l’ex ministro David Kilgour, il consulente legale anziano del B’nai Brith Canada David Matas e il giornalista investigativo Ethan Gutmann che non credono a una sola parola di Pechino. Nei mesi scorsi la stampa filogovernativa (clicca qui) ha riportato che il numero dei trapianti effettuati in Cina sono stati più o meno 10mila, ma si tratta di un numero lontanissimo dagli almeno 300mila organi che il Paese, abitato da circa 1,3 miliardi di persone, richiede annualmente. Secondo Kilgour, Matas e Gutmann, infatti, la Cina pratica almeno sei volte il numero di trapianti ammessi ufficialmente, ovvero tra i 60mila e i 100mila trapianti l’anno. Ovvero tra il milione e mezzo e i due e milioni e mezzo negli ultimi 16 anni.
«Anche solo immaginare che sarei stato rimosso mentre la bandiera americana era srotolata e aperta, la bandiera che rappresenta la libertà di espressione, la libertà religiosa, la libertà di stampa...è terribile». Sono le parole del sergente veterano dell'Air Force americana Oscar Rodriguez, a servizio delle Forze armate statunitensi per 33 anni. Contro di lui il Pentagono ha aperto un'inchiesta dopo un discorso che ha tenuto in aprile presso il California Travis Aire Force.
«La misericordia è uno stile di vita. Ha occhi per vedere, orecchie per ascoltare, mani per risollevare. Poiché Dio è misericordioso nei nostri confronti, vede le nostre debolezze e ci porge aiuto». E parafrasando san Giacomo apostolo, Francesco ha scandito: «La misericordia senza le opere è morta in se stessa». Lo ha detto papa Francesco all'ultima udienza giubilare, stamani in una piazza San Pietro, prima della consueta pausa estiva. Alla fine della catechesi sulle opere di misericordia, il Papa ha ricordato il recente viaggio apostolico in Armenia, «la prima nazione ad avere abbracciato il cristianesimo all’inizio del IV secolo». «Rendo grazie a Dio per questo viaggio», ha detto, ribadendo la sua gratitudine verso il presidente armeno, il Catholicos Karekin II, il patriarca, i vescovi cattolici e l’intero popolo armeno che l'ha accolto. «Fra 3 mesi compirò un viaggio in Georgia e Azerbaijan», ha aggiunto, «altri due Paesi della regione caucasica». A spingerlo in quella parte del mondo, ha precisato, sono da una parte il desiderio di «valorizzare le antiche radici cristiane in quelle terre» e dall'altro quello di «incoraggiare speranze e sentieri di pace». Il cammino della pace è fatto di piccoli passi, ha ricordato Francesco. «Il mio auspicio è che tutti e ciascuno diano il loro contributo per la pace e la riconciliazione». Ecco il testo integrale dell’udienza giubilare.
L’assessore per gli omosessuali, l’osservatore Onu per i diritti Lgbt e il cardinal postulatore della causa gay. Alla vigilia dei mega esodi vacanzieri, a chi si chiedeva quale fosse la moda dell’estate 2016, la risposta arriva dalla cronaca: è la tendenza arcobaleno. Colore quanto mai appiccicatosi alla causa gay tanto da diventare ormai non più il simbolo della pace istituita tra Dio e gli uomini dopo il diluvio, ma il distintivo per far passare ogni rivendicazione della causa omosessualista come giusta e sacrosanta. Insomma: basta mettere un arcobaleno davanti a tutto e tutto viene compreso ed accettato.
Non bastavano le tante favole omosessuali raccontate ai bambini delle elementari, favole che hanno creato polemiche su polemiche, scatenando la rabbia dei genitori. Il repertorio è vasto, ora se ne aggiungono altre, sempre più esplicite, sempre più “spinte”. Narrate persino negli asili a «scopo educativo», dicono le maestre. Ma è solo un indottrinamento.
Nel momento in cui l’anziano arcivescovo impose le sue mani su di me, un uccellino – forse un’allodola – si levò dall’altare maggiore della cattedrale e intonò un piccolo canto gioioso. Per me fu come se una voce dall’alto mi dicesse: va bene così, sei sulla strada giusta". Nell'autobiografia di Joseph Ratzinger c'è anche questo ricordo della sua ordinazione al sacerdozio, avvenuta 65 anni fa, il 29 giugno 1951, festa dei santi Pietro e Paolo, nel duomo di Frisinga per mano del cardinale Michael von Faulhaber.
«Si parla tanto di rilanciare il movimento e poi non si fa nulla. È ora che si cominci a lavorare per davvero, non sono venuto qui a perdere tempo». Antonio Conte, commissario tecnico della Nazionale, non vuole sprecare tempo né talenti. L’ha detto dopo l’amichevole Italia-Albania e il giro di boa dei 100 giorni alla guida della Nazionale, ma il dare il massimo, sempre e comunque, è il suo stile di vita, in campo e fuori, come allenatore e come uomo. Abbiamo incontrato il mister a Roma, nella sede della Federazione italiana gioco calcio che dal 19 agosto, quando è diventato Ct e coordinatore delle squadre giovanili, è la sua seconda casa. Lasciando da parte temi su cui l’ex allenatore della Juventus si è già espresso più volte (su tutti, l’ingaggio di 4,1 milioni di euro a stagione: «Rientra nei parametri, alle polemiche rispondo con fatti», e l’accusa di omessa denuncia nel processo Calcioscommesse, vicenda chiusa nel 2012 con il patteggiamento, rispetto alla quale si è sempre detto «innocente»), abbiamo affrontato temi su cui Conte non si era mai espresso, a partire dalla fede.
Se volessi provare a racchiudere la storia di don Pino in tre parole non avrei dubbi. La prima è fede... la seconda parola è coraggio... la terza risurrezione... La mafia non uccide in modo gratuito; lo fa quando percepisce qualcuno come un pericolo per se stessa. Ha eliminato don Puglisi perché ne aveva paura»
Dalla Prefazione di Pietro Grasso, Presidente del Senato

Don Pino Puglisi, il pastore mite ma tenace. L’uomo che amava dialogare con chiunque. Don Pino, il sacerdote coraggioso capace di far riconciliare due madri: quella di un assassino e quella della sua vittima. L’educatore che tentava con ogni mezzo di strappare giovani e bambini dalla strada della malavita a cui sembravano essere destinati. Don Pino, il parroco «fastidioso», freddato dalla mafia in risposta al bruciante appello di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi. Don Pino, il martire che ha ridato voce a una Chiesa rimasta muta per troppo tempo. Il beato che ha insegnato un «metodo» alla Sicilia di oggi e del futuro... Sono tanti i volti di questo semplice prete del Sud elevato agli onori degli altari da papa Francesco il 25 maggio 2013, alla presenza di oltre 100mila fedeli venuti da tutta Italia. Questo libro li delinea uno per uno attraverso le parole del postulatore della Causa di canonizzazione. Mons. Vincenzo Bertolone ripercorre, infatti, in queste pagine tutte le tappe della vita di Puglisi: dall’infanzia a Palermo alla missione nel quartiere Brancaccio, fino alla morte che, come disse egli stesso agli assassini, si aspettava. Perché lui era un «prete, semplicemente, umilmente e orgogliosamente prete»: volendo essere fedele a se stesso andò incontro col sorriso a un destino che parve a lui per primo già segnato.
La Vergine della Rivelazione (Tre Fontane, Roma) a Bruno Cornacchiola: «Sono venuta per darti una buona notizia, per farti conoscere l'intenzione della santissima Trinità. La grazia e l'amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo vogliono donare un altro aiuto per soccorrere e aiutare le anime a guarire dall'in­credulità e dal peccato che dilaga nei cuori di tutta l'umani­tà. Questo deve servire come un aiuto alla salvezza, un aiuto a tanti, lontani o vicini, in questo mondo devastato dall'in­credulità. Questa nuova devozione vuole raggiungere tan­ti che nel mondo hanno bisogno di grazia e amore, di aiu­to alla ricerca di Dio e a una sincera conversione. (Qui si fa un po' triste, poi continua) Specialmente per tanti miei figli sacerdoti, e anche più in alto, che facilmente cadono nelle braccia di Satana, come foglie secche che cadono da un al­bero al soffio del vento. Conversione della mente, del cuore e dello spirito, specialmente per coloro che fomentano con­fusione nelle anime. Ecco perché ti dissi, il 12 aprile 1947, che molti dei miei figli si spoglieranno, fuori del segno sa­cerdotale e dentro della conoscenza della verità nello spirito. Questa devozione è per vincere Satana e i suoi accoliti e sarà come un esorcismo fatto da tutte le anime di buona volontà, affinché si possa fermare l'attività diabolica che fa perdere le anime. Il sacerdote sia veramente sacerdote e il cristiano sia vero cristiano nell'ubbidienza e nell'amore. Pregare e dare il buon esempio è meglio di tante parole inutili. Non trascura­te la vita cristiana che è amore». Fonte: il Veggente, Saverio Gaeta.
È morto Bud Spencer. Era cattolico e per lui la fede era un dogma, e il suo matrimonio è durato 49 anni, cioè fino a ieri. Come ha dichiarato l'attore, «Maria è un carro armato! Complementari e sempre affiatati non abbiamo mai litigato in modo serio in vita nostra». Ecco cosa si sono dimenticati di dire i due grandi quotidiani italiani, il Corriere della Sera e Repubblica. Inutile perdere tempo a sottolineare che sono i (comunque letti) quotidiani laici che portano avanti le teorie Gender, la stepchild adoption ecc. ecc. E anche sulla morte di Bud Spencer hanno fatto la loro parte. Che Bud Spencer fosse considerato da un certo ambiente di sinistra e anti cattolico un attore di serie B è cosa nota. E questo nonostante i suoi film in coppia con Terence Hill abbiano avuto successo in tutto il mondo: della sua morte ne stanno parlando, infatti, i media on line dei più significativi Paesi, Bbc news Us & Canada, l'Huffington Post francese. Il Time, che dopo il trionfo di Roberto Benigni con La vita è bella aveva pubblicato una classifica degli attori italiani più famosi del mondo, al primo posto aveva messo proprio Bud Spencer.
Lo sguardo alla croce innalzata sulla cupola di San Pietro a Roma trascina nella profondità del tempo. Tirando una linea verso il basso, dalla sommità della croce si arriva al grande baldacchino che sovrasta l’altare papale della Basilica e si scende fino alla tomba dell’apostolo Pietro.
Accolto dagli applausi, ieri, alla Sala Clementina della seconda loggia, Benedetto XVI è andato per celebrare i suoi 65 anni di sacerdozio. Dopo l'abbraccio con Francesco, il papa emerito è stato salutato con alcune parole del successore. «Lei, Santità, continua a servire la Chiesa, - ha detto Francesco rivolgendosi a Benedetto - non smette di contribuire veramente con vigore e sapienza alla sua crescita; e lo fa da quel piccolo Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano che si rivela in tal modo essere tutt’altro che uno di quegli angolini dimenticati nei quali la cultura dello scarto di oggi tende a relegare le persone quando, con l’età, le loro forze vengono meno. È tutto il contrario».
«Con chi vorrei mangiare il mio ultimo pasto? Un bel piatto di spaghetti in compagnia di Gesù». E’ stato un eroe del filone “Spaghetti western” insieme a Terence Hill, ora Bud Spencer in una recente intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag a proposito del suo nuovo libro “Mangio Ergo Sum“, si confessa su temi intimi e molto delicati: il suo rapporto con la religione, con la fine della vita, l’aldilà.
È impressionante vedere le immagini di quanto accaduto di recente fuori da una clinica abortiva degli Stati Uniti, soprattutto pensando ai tentativi di tatticismo politico e compromesso che ormai caratterizzano anche la mentalità cattolica sulle questioni strettamente legate alla natura umana e quindi alla fede.
Adesso appare proprio inutile cercare di rileggere la risposta del Papa, provare a spiegare che dalla risposta – per quanto confusa - si capisce che parla delle persone con tendenza omosessuale e non del movimento gay, che parla di pastorale e di accompagnamento e non di rivendicazioni politiche; che nel fare riferimento al catechismo si può immaginare che intenda tutto quello che il catechismo dice in materia. È assolutamente inutile, perché il messaggio - frutto della conferenza stampa sull'aereo di ritorno dall'Armenia - è già passato su tutti i media internazionali: «Il Papa: la Chiesa si scusi con i gay».
“L’economia è soltanto un falso problema. L’Europa sta venendo meno perché manca la fede”. Prima filosofo che parlamentare di lungo corso, e come si definisce lui una delle tante vittime della sconfitta europea che ha rinunciato alla sua identità, Rocco Buttiglione analizza così la Brexit che ha investito il Vecchio Continente e che sta interrogando nello sgomento i cosiddetti tecnocrati. “Bisogna ripartire dall’identità che ci accomuna, e l’identità vuol dire fede, ma vuol dire anche confini”. Nella chiacchierata con la Nuova BQ sulla crisi dell’Europa, Buttiglione ricorda quanto ha appena detto in aula nel pomeriggio.
Alla fine di maggio l’esercito iracheno aveva iniziato un’operazione militare denominata “Breaking terrorism”, con l’obiettivo di liberare la città di Falluja, nell’ovest dell’Iraq, dai jihadisti dell’Isis, che l’avevano occupata nel gennaio 2014. “La bandiera irachena tornerà a sventolare su Falluja”, aveva promesso il premier iracheno Haider al-Abadi. A un mese da quella dichiarazione, Abdul-Wahad al-Saadi, numero uno delle forze anti terrorismo irachene impegnato nell’operazione, ha potuto asserire che la promessa è stata rispettata: “Falluja è libera”, ha annunciato sabato.
“Fuorvianti”. Così la Fondazione Vaticana ‘Joseph Ratzinger – Benedetto XVI’ bolla titolo e sottotitolo dell’articolo pubblicato questa mattina da Tiscali News contenente una intervista al presidente della Fondazione, mons. Giuseppe Scotti. Il sito titolava così la notizia: “A Papa Francesco i soldi di Ratzinger, una donazione da 4 milioni di euro. Esclusiva Tiscali.it: Benedetto XVI cede a Bergoglio la sua Fondazione con un ingente capitale. Un atto che dimostra l’unità tra l’attuale Papa e il predecessore emerito”.
Suor Cecilia, del Carmelo argentino di Santa Fe, ha testimoniato il suo amore per Cristo di fronte a un tumore al polmone
Se ogni politico nasconde qualche scheletro nell’armadio, Emma Bonino cela un cimitero di 10 mila bambini non nati e da lei spesso personalmente eliminati con una indifferenza orgogliosa e agghiacciante. Negli anni ‘74-75, quelli in cui infiamma la battaglia che poterà alla legge 194, la Bonino diviene con Adele Faccio una leader di quella che ancora oggi Marco Pannella chiama una “battaglia per i diritti civili”.
Per gentile concessione dell’editore Cantagalli di Siena pubblichiamo lo stralcio della lettera inviata il 4 febbraio 2016 da Papa Benedetto XVI a don Samuele Pinna che, con il titolo redazionale Lettera di saluto, apre il libro Ubi Fides Ibi Libertas. Scritti in onore di Giacomo Biffi a cura di Samuele Pinna e Davide Riserbato
Dopo essermi gustato l’appena uscito ottavo e ultimo (per ora) volume di Prince Valiant, non sono riuscito a chiudere l’elegante edizione cartonata. Mi spiego. Innanzitutto, per scorrere ogni “puntata” ci metto giorni e giorni, perché le tavole di Harold Foster non sono fumetti, ma quadri rinascimentali nel senso pieno del termine. Era questo, infatti, l’intento dell’autore (uno dei più grandi illustratori di tutti i tempi), che perciò faceva uso di didascalie, non di ballon che avrebbero tolto spazio alla pittura. Terminata la contemplazione delle vignette (maniacalmente definite, con sfondi mozzafiato), sono passato alla lettura della presentazione filologica (ogni volume ne ha una), nella quale ho scoperto che l’autore, canadese, aveva contribuito con le sue illustrazioni alla nascita del mito romantico dei mounties, cioè la Royal Canadian Mounted Police, le famose “Giubbe rosse” di tanti film (Gary Cooper, Tyrone Power…). Finito ciò, ancora non contento, una semplice associazione di idee mi ha portato a voler rivedere, per l’ennesima volta, il film su Valiant.
In Sudafrica continuano ad aumentare le gravidanze tra le ragazze minorenni. Nel 2013 sono state circa 100.000, nel 2011 erano state 68.000 e 81.000 nel 2012. In effetti quello delle gravidanze in età scolastica è un grosso problema in tutto il Continente africano. Tra i tanti danni – interruzione degli studi, matrimoni forzati, ostracismo sociale... – non ultimo è il fatto che la giovane età complica gravidanza e parto. In Sudafrica il 36% delle donne che ne muoiono sono minorenni.
La lussuria - parte prima.
Il Belgio è un paese complicato. Qui sono nato e ci vivo da sempre, ho studiato, lavoro, mi sono sposato e ho messo su una famiglia. Dicono che è un paese di cultura e tradizione cattolica. Ciò era vero cinquanta anni fa quando il 95% dei bambini venivano battezzati. Nel 2006, erano soltanto 57%. A Bruxelles, i cattolici praticanti sono pari al 12%, mentre il 19% è musulmano praticante. Nel frattempo, la secolarizzazione e il vento di follia post-conciliare si erano abbattuti sul paese. Io non l’ho visto, sono stati i genitori a raccontarmi del loro giovane parroco che improvvisamente si mise a vendere le statue sacre, a spostare l’altare, a diffondere idee “nuove” e “sociali” in una liturgia ormai irriconoscibile. Mi dicevano come ogni domenica in chiesa certi preti toglievano una fila di banchi e si rallegravano pure del calo di fedeli a messa perché dicevano che i cristiani dovevano “uscire dalle chiese” (già allora).
Bannati, nel linguaggio social friendly. Più letteralmente “banditi”. Sono i preti della diocesi di Montreal in Canada che da settembre non potranno più avvicinarsi da soli ai bambini. Con loro ci dovrà sempre essere un testimone perché il rischio di incorrere in accuse di molestie o di pedofilia è troppo elevato in un Paese che negli ultimi anni ha visto uscire allo scoperto diversi casi accertati di abusi su minori da parte di religiosi. La decisione è stata annunciata dal rettore del seminario di Montreal François Sarrazin e non mancherà di suscitare reazioni indignate. A tutti i sacerdoti e a chiunque, educatori o catechisti gravitino attorno alle parrocchie con ruoli di responsabilità, sarà fatto divieto di intrattenersi da soli con bambini o con altri soggetti vulnerabili. E’ il sunto di un progetto pilota che coinvolgerà a partire da settembre una decina di parrocchie del centro di Montreal per poi estendersi a tutta la diocesi della provincia Canadese.
Diluvia sulla E 80 fino a quando fra le nuvole nere si fa largo uno squarcio di sole che illumina un arcobaleno enorme. Siamo alle porte di Civitavecchia, in viaggio verso il santuario di Pantano, al cui interno è stata esposta la statua Madonnina che il 2 febbraio del 1995 aveva cominciato a lacrimare sangue e che predisse tempi bui per la Chiesa romana. Allora le televisioni non facevano che parlare di questo evento, ripreso dalle emittenti di tutto il mondo, persino dalla Bbc che assistette in diretta a una lacrimazione, nello sconvolgimento della troupe televisiva.
«Sono molto addolorato». È stata questa la reazione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, alla notizia della recente sentenza della Cassazione che, nella sostanza, ha accolto una domanda di adozione all’interno di una coppia omosessuale. A margine di un incontro svoltosi ieri a Genova, Bagnasco ha spiegato che «si verifica nei fatti ciò che ho detto tante volte, purtroppo, anche nell’ultima assemblea dei vescovi a maggio, e che abbiamo sempre previsto: sembrava si facesse una profezia di sventura senza fondamento e molti erano quasi scandalizzati. Non ci voleva poi molto, per prevenire quello che sarebbe successo. E certamente questo non è a vantaggio dei bambini».
Rileggere il grande filosofo russo Solov’ëv per capire perché la sottomissione dell’Occidente non inizia con l’aggressione violenta jihadista. L’abbiamo voluta noi quando abbiamo rimosso Cristo dal centro della nostra vita
La veggente Ivanka Ivankovi? Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale il 25 giugno 2016. In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimo segreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni. Così è avvenuto anche quest’anno. Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 4 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto: La Madonna ha dato il seguente messaggio: "Figlioli, pregate, pregate, pregate." La Madonna era goiosa e ci ha benedetti con la Sua benedizione materna.
Il prodigio è raccontato da San Tommaso da Celano: le truppe arabe volevano espugnare Assisi, ma furono respinte dinanzi al Tabernacolo sollevato dalla giovane suora
Ritrovare le radici cristiane non è solo un fatto religioso, ma significa imboccare la giusta direzione per recuperare la dimensione culturale e spirituale perduta
Che l’Armenia sia consacrata alla Misericordia Divina ed al Sacro Cuore di Maria, Madre di Dio, durante il Giubileo. È la “grazia speciale” che l’arcivescovo Raphael Minassian, ordinario per gli armeni dell’Europa dell’Est, ha chiesto a Papa Francesco oggi al termine della Messa in piazza Vartanants a Gyumri. “Mentre varie regioni del mondo sono bagnate nel sangue di tanti innocenti – ha detto il presule – mentre i cristiani del mondo soffrono il martirio, mentre sono perseguitati, deportati e costretti ad abbandonare terre ed averi alla ricerca di un angolo pacifico, e tra questi ci sono anche tante famiglie armene… mentre il mondo vive spesso nell’indifferenza, vorrei che tramite la Sua preghiera e la Sua benedizione, questa nostra Nazione, questo nostro popolo armeno, in quest’Anno della Misericordia, sia Consacrato alla Misericordia Divina ed al Sacro Cuore di Maria, Madre di Dio”.
«Abbiamo bisogno di incidere davvero e di partecipare in modo forte alle decisioni della scuola. Papa Francesco ci chiede di 'immischiarci' nelle faccende della società, di non guardare la vita dal balcone, perché solo da dentro si riescono a cambiare davvero le cose». Gianluigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle famiglie, quattro figli e una pagina Facebook personale che è un vero e proprio diario di bordo delle gioie e delle fatiche familiari, confida molto nel progetto di formazione per genitori che vogliono entrare nei Consigli d’istituto scolastici. «A fare polemiche fuori, nel cortile, sono bravi tutti e non costa niente. Come papà e mamme dobbiamo fare molto di più, essere un autentico tramite tra la scuole e le famiglie».
Poi si tratta di andare a vedere che prezzo cercheranno di farci pagare le élites che erano sin qui riuscite con successo a costruirsi la loro Europa pretendendo che fosse anche la nostra. La prima cosa da dire però è che l’esito del referendum britannico pro o contro l’Unione Europea è un atto di grande libertà; e apre a grandi speranze. L’altro ieri in Gran Bretagna gli elettori hanno votato innanzitutto contro un ordine costituito politico e mediatico che voleva votassero diversamente; e che aveva per questo fatto letteralmente di tutto.
Il primo giorno del viaggio apostolico in Armenia di Papa Francesco è ruotato intorno a una parola: “genocidio”, in riferimento alla tragica persecuzione subita dal popolo armeno per mano degli Ottomani all’inizio del ‘900. Tutto faceva pensare che il Papa quella parola non l’avrebbe pronunciata durante questo viaggio, invece, così non è stato.
La venuta al mondo dell’ultimo profeta offre una straordinaria chiave di lettura per il rapporto tra genitori e figli
Il commento del presidente della Cei sulla sentenza della Corte di Cassazione: “Non porta vantaggio ai bambini”
Papa Francesco arriva oggi in Armenia. Simone Zoppellaro, corrispondente dall’Armenia per l’Osservatorio Balcani e Caucaso, seguirà il viaggio apostolico da vicino, proprio negli stessi giorni in cui esce in Italia un suo libro intitolato Armenia oggi: drammi e sfide di una nazione vivente (edizioni Guerini e Associati, pp. 88, 25,50 euro, prefazione di Antonia Arslan). La speranza, dice Zoppellaro a tempi.it è che «papa Francesco, come già avvenuto in passato, parli del genocidio e del conflitto ancora in corso con l’Azerbaigian per sostenere i cristiani armeni».
L’amore fa la famiglia? È il titolo del convegno e l’interrogativo su quale mercoledì a Roma si sono confrontati il presidente del Comitato del Family Day, Massimo Gandolfini; l’economista, Ettore Ghotti Tedeschi e il sociologo statunitese, Mark Regnerus, ricercatore e professore di Sociologia presso l’Università di Austin, in Texas. Tra i relatori anche Filippo Savarese e Jacopo Coghe, rispettivamente portavoce e presidente Generazione Famiglia, l’associazione pro-familiy che ha organizzato l’evento.
Il titolo è di quelli sparati a sei colonne: “Scuola cattolica condannata a risarcire un’insegnante licenziata perché lesbica”. E il circo mediatico ieri non ha fatto altro che rilanciare la notizia come se fosse l’ultima tappa del cammino dei diritti dell’uomo nel nome della non discriminazione. Approda ad una sentenza, che non mancherà di far discutere e soprattutto di sollevare inquietanti interrogativi sulla libertà di educazione degli istituti paritari, la vicenda del presunto licenziamento di una insegnante dell’Istituto Sacro Cuore di Trento a causa di una sua altrettanto presunta inclinazione omosessuale. Anche la Nuova BQ negli anni scorsi aveva raccontato la storia, mettendo tra l’altro in evidenza alcuni dettagli sfuggiti ai giornali mainstream.
Imminente una manifestazione di protesta nei confronti delle linee guida ministeriali che, con la scusa educare contro le discriminazioni e il bullismo, introducono surrettiziamente l’educazione al gender
Alla vigilia del viaggio del Papa, Valentina Karakhanian racconta il suo lavoro di ricerca sul ruolo del Vaticano per arrestare il genocidio. Una definizione che definisce “impertinente” rispetto all’orrore di cent’anni fa
La vicenda aveva coinvolto 16 persone accusate di aver chiamato un pastore “santo” con un termine, “rasool”, che si usa anche per Maometto
Se un qualunque osservatore non coglie la realtà di questa dissacrazione, ha perso evidentemente ogni senso critico. Tanto più se l’osservatore è uno che si dice cristiano
A Sirte le milizie dell’Isis resistono combattendo metro per metro e casa per casa contro le forze di Misurata fedeli al governo di salvezza nazionale di Fayez al-Sarraj ma l’intera Libia sta tornando ad esplodere in mille conflitti locali e scontri tra interessi tribali e confronti tra laici e islamici.
La Cassazione ieri con la sentenza n. 12962 ha acceso semaforo verde alla stepchild adoption per le coppie omosessuali. E’ come predire il passato: impossibile sbagliarsi. Tutto è andato come previsto. In altre occasioni i giudici avevano concesso la stepchild a coppie gay, ma questa è la prima volta che la Cassazione si pronuncia a favore.
La Fraternità dei Santi Apostoli è una realtà sacerdotale con vocazioni e una fervente attività di evangelizzazione. Ne sanno qualcosa i parrocchiani di Santa Caterina, una chiesa al centro di Bruxelles affidata alle loro cure pastorali. Peccato che per volontà del nuovo Primate del Belgio, monsignor Jozef De Kesel, la diocesi dalla fine di giugno non ospiterà più la Fraternità. Cosa è successo di tanto grave per arrivare a questa decisione?
Vangelo Lc 9, 51-62: Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Oggi inizia la Novena al Preziosissimo Sangue Sparso
Oggi inizia la Novena al Preziosissimo Sangue.
«A me non piace, e voglio dirlo chiaramente, a me non piace quando si parla di un genocidio dei cristiani, per esempio nel Medio Oriente: questo è un riduzionismo, è un riduzionismo. La verità è una persecuzione che porta i cristiani alla fedeltà, alla coerenza nella propria fede. Non facciamo un riduzionismo sociologico di quello che è un mistero della fede: il martirio. ...
Fra Dinh Anh Nhue Nguyen racconta la sua vicenda religiosa e i progetti della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” di cui è preside da pochi mesi
I santi affermano chiaramente che l’umiltà è la base di ogni convinzione spirituale. Se non siamo umili non siamo santi. È semplice. Ma per quanto possa essere semplice sapere che dobbiamo essere umili, non è sempre facile mettere in pratica questa virtù. Ecco allora sei metodi per coltivare la virtù dell’umiltà.
Dopo essere passata alla Camera il 31 maggio, anche il Senato del Canada ha approvato la legge C-14 che legalizza eutanasia e suicidio assistito. Nonostante la versione finale del testo sia migliore rispetto alle precedenti, e anche se le classifiche valgono poco quando si introduce il diritto/dovere di essere uccisi/uccidere, quella approvata dal Parlamento canadese resta una delle peggiori leggi al mondo sulla “buona morte”.
Nel 2012 la notizia aveva fatto scalpore e Karen King (foto in alto) aveva guadagnato le prime pagine di tutti i più importanti giornali del mondo. La docente della prestigiosa Divinity School di Harvard aveva rivelato l’esistenza di un papiro antico contenente queste parole: «Gesù disse loro: vi presento mia moglie».
Asia Bibi ha cominciato il suo ottavo anno di carcere per avere bevuto un bicchiere d’acqua. La donna pakistana, di fede cattolica, sposata e madre di cinque figli, è stata infatti incarcerata in base a false accuse di blasfemia il 19 giugno del 2009 dopo un diverbio con due colleghe musulmane: aveva preso dell’acqua dal pozzo per ristorarsi durante il lavoro nei campi ed è stata attaccata per aver infettato la fonte.
All’inizio di questo mese, Jerry e Bernadette Strand hanno festeggiato l’ordinazione sacerdotale del figlio Vincent, ma non è stata la prima volta in cui un loro figlio è diventato sacerdote. Negli ultimi sette anni, tutti e tre i figli della coppia (Luke, Jacob e Vincent. nella foto) hanno completato gli studi del seminario e sono stati ordinati al servizio della Chiesa.
Lo scenario drammatico, così ben delineato da Marta Petrosillo nel suo agile e completo studio, induce a qualche riflessione soprattutto sulla consapevolezza della tragedia in corso da parte del cosiddetto “mondo cattolico”. Quanti tra i fedeli, i parroci o i vescovi sono consapevoli dell’aggressione, non soltanto fisica, ma anche culturale, a ciò che resta della civiltà cristiana e di conseguenza a ciò che resta della civiltà umana? Le scarse informazioni che circolano inducono a circoscrivere il fenomeno a episodi isolati. La chiesa incendiata in Nigeria, l’uccisione di cristiani in Medio Oriente, l’abbattimento delle croci in Cina, la cappella profanata in Spagna, sono tutti episodi che se non inseriti in un quadro generale, come avviene in questa pubblicazione, non sono sufficienti a far comprendere cosa sta succedendo.
Papa Francesco sarà in Armenia il 24, 25 e 26 giugno prossimi, nel corso del suo XIV pellegrinaggio internazionale, ma questa volta si recherà nel primo paese cristiano. Un evento storico e di grande simbolismo, non solo per il suo significato ecumenico: il viaggio avviene dopo l’iniziativa di parlare apertamente del genocidio armeno lo scorso 12 aprile. Per comprendere meglio questa ex repubblica sovietica con antichissime radici culturali (600 AC), la Nuova BQ ha intervistato padre Krikor Robert Badichah, il vicerettore del Collegio Armeno di Roma.
“Transumanesimo: lo spaventoso laboratorio del nuovo Adamo” è il titolo del fascicolo del “Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa” ora in libreria. La rivista dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân», diretta da Stefano Fontana, ospita studi del Prof. José M. Galvan dell’Ateneo della Santa Croce, di don Samuele Cecotti, del prof. Giovanni Turco dell’Università di Udine, di Padre Giorgio Carbone dello Studio Domenicano di Bologna, di Ermanno Pavesi, segretario dell’Unione internazionale medici cattolici e di Jacque Bonnet da Parigi. Gli autori trattano i vari aspetti del progetto transumanista, mentre Fabio Trevisan, Alessandra Scarino e Paolo Gulisano riesaminano le riflessioni di Chesterton e i romanzi di Aldous Huxley e Mary Schelley con il suo Frankestein. Pubblichiamo qui l’editoriale dell’arcivescovo Giampaolo Crepaldi che apre il fascicolo monografico. ((Per ricevere copia della rivista e per abbonamenti: [email protected])
Mia madre ha un rapporto profondo con molti santi: Santa Teresa di Lisieux, San Giuseppe, S. Pio (che lei si ostina a chiamare ‘Padre Pio’, nonostante la sua canonizzazione)… ma non c’è santo che le susciti amore e rispetto quanto Sant’Antonio da Padova, e non solo perché l’ha aiutata a trovare numerosi oggetti smarriti. Lei confida in lui per molte cose che è sicura che lui riuscirà a fare. Nell’estate del 1961, mia madre era appena arrivata a Chicago. Aveva lasciato la Scozia per sposare mio padre, che era emigrato l’anno prima per trovare lavoro. Viveva in un dormitorio gestito dalla Chiesa Episcopale e rivolto a ragazze appena arrivate in città. “Sarà anche stato gestito dagli episcopali, ma era così severo! C’erano coprifuoco e parietali. Le ragazze cattoliche vivevano tutte lì”, ha spiegato.
Non è che lui avesse più tempo a sua disposizione. Niente affatto. Ma se ci fosse stato un modo per toccare sia anche una sola anima, quest’uomo (sacerdote, rispettato docente universitario, stimato oratore e coinvolgente predicatore radiofonico cattolico) avrebbe trovato il tempo per farlo. È stato così che nel 1938 Fulton Sheen (all’epoca Monsignore) ha potuto scrivere la prefazione per l’edizione statunitense di Radio Replies, un libro cattolico di domande e risposte – edito in Australia – ispirato ai programmi del radio evangelista Padre Charles Rumble. Dopo aver preso carta e penna Sheen ha dovuto lottare per scrivere il suo pensiero. “Come si può rispondere in modo astuto agli scettici, agli increduli e agli antagonisti della fede cattolica? E come si fa ad attirare i ‘potenziali credenti’ nella Chiesa?” Ecco la risposta.
Qualche settimana fa mi trovavo in Galizia (Spagna settentrionale) dove ho avuto la grazia di poter realizzare il Cammino di Santiago. Sono migliaia le persone che, partendo da vari paesi, ogni anno percorrono questo tradizionale pellegrinaggio, pieno di storia e avventura. Per me è stata un’occasione speciale. È da molti anni che ho in mente di fare questo cammino, e dopo aver letto un articolo sui pellegrinaggi da fare in questo Giubileo della Misericordia, ho sentito la certezza interiore che sarei finalmente riuscito a farlo nel 2016.
Al mondo esistono autentici eroi, persone che non appaiono sulla copertina delle riviste e non sono miliardarie, ma che con il loro esempio di vita rendono il mondo un posto in cui si è orgogliosi di vivere. Uno di questi eroi anonimi è Tong Phuoc Phuc, un vietnamita che ha deciso di offrire il proprio contributo e ha salvato la vita di decine di bambini. Oggi è “padre” di più di cento piccoli, che senza di lui non sarebbero mai nati.
Secondo la mitologia greca, Prometeo ha rubato il fuoco agli dei per regalarlo agli uomini. Per vendicarsi di lui, Zeus ha creato una donna di nome Pandora da dare in sposa al fratello Epitemeo. Pandora è stata creata con molti talenti, ma anche con tanta curiosità. Come regalo di nozze Zeus ha regalato a Pandora un vaso, ordinandole di non aprirlo per nessuna circostanza. Ma l’innata curiosità di Pandora la spinge ad aprire il vaso, da cui scappano immediatamente tutti i mali del mondo. Quando Pandora è riuscita finalmente a chiudere il vaso, in esso è rimasto soltanto la speranza. Ecco da dove sorge l’espressione “la speranza è l’ultima a morire”.
Una bambina di appena tre anni si perse nella città spagnola di Rojales. Arrivò la notte gelata, e i suoi genitori, distrutti dalla preoccupazione, ricorsero alle autorità. La notizia corse di bocca in bocca, e tutta la cittadina si mobilitò. I giovani percorsero tutte le strade della città e di quella vicina con delle torce, ma non c’era alcuna traccia della bambina. Era il 18 gennaio 1896. Il giorno dopo, gli abitanti delle città limitrofe vennero avvisati dell’accaduto, e tutti cercavano la bambina con ansia. Le persone speravano di trovare almeno il suo cadavere, supponendo che non avesse resistito al freddo della notte precedente....
Il 17 giugno scorso il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha discusso una relazione del Gruppo di lavoro sulla discriminazione delle donne datata 18 aprile 2016. Il Consiglio ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto ed ha posto un paio di domande al Gruppo di lavoro su alcuni aspetti che, per quanto a noi interessa, appaiono marginali. Vediamo invece il contenuto di questa relazione, la quale è stata implicitamente accettata dal Consiglio dato che questo, nelle domande rivolte al Gruppo, non ha sollevato nessuna obiezione in merito agli aspetti più macroscopici che andremo qui ad illustrare seppur in modo sintetico. La relazione da una parte stigmatizza giustamente certe pratiche non lecite (infibulazione, matrimoni combinati, violenza domestica, etc.), ma dall’altro approva e mira a diffondere in tutti gli Stati membri omosessualità, transessualità, aborto e contraccezione, tutte cose la cui disanima da parte del Gruppo di lavoro occupa tre quarti del report.
Nel 2015 il numero globale dei profughi è salito a 65,3 milioni, 5,6 milioni in più che nel 2014: sottratti i 5,2 milioni di rifugiati palestinesi sotto mandato dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite creata per assisterli, in tutto 60,1 milioni di persone. Il dato, contenuto nell’annuale rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Acnur, pubblicato il 20 giugno in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, conferma l’aggravarsi di una emergenza di proporzioni mai registrate prima d’ora.
"I cattolici si pentiranno molto presto di aver dato fiducia al Movimento 5Stelle". Ne è convinto Mario Adinolfi leader de Il Popolo della Famiglia che ad Intelligonews commenta le rivelazioni contenute in un articolo pubblicato da La Stampa a firma del noto vaticanista Andrea Tornielli. Il quale arriva addirittura a riportare le dichiarazioni di un autorevole esponente della Curia romana, un prelato in prima linea, il quale avrebbe ammesso di essere andato alle urne e di aver votato la Raggi.
«Come si può sentire la misericordia di Dio quando la nostra gente viene uccisa?». Difficile dare torto a monsignor Sebastian Shaw, arcivescovo di Lahore. Negli ultimi due anni i cristiani della seconda città più grande del Pakistan non hanno conosciuto pace. L’ultima ferita è ancora aperta: la domenica di Pasqua un kamikaze talebano si è fatto saltare in aria nel parco di Gulshan-e-Iqbal, causando la morte di 74 persone. Nel 2015, invece, 14 persone morirono nel doppio attentato a due chiese cristiane nel quartiere di Youhanabad. In mezzo, altre decine di casi di persecuzione e discriminazione.
“Quanto sono diversi i figli adulti di genitori che hanno relazioni sentimentali con persone dello stesso sesso? I risultati dello studio Le Strutture della Nuova Famiglia”. È questo il titolo di una della ricerche scientifiche più violentemente criticate della comunità lgbt, uscita proprio quando il presidente Barack Obama, prima, e la Corte Suprema, poi, aprivano al diritto al “matrimonio per tutti”. Il suo autore, Mark Regnerus, professore di Sociologia presso l’Università di Austin, vi ha affermato che quanti sono cresciuti con due persone dello stesso sesso sono dalle 25 alle 40 volte più svantaggiati rispetto ai loro coetanei cresciuti in famiglie composte da genitori di sesso diverso. Secondo il suo studio, i primi sono tre volte più soggetti alla disoccupazione (solo il 26 per cento ha un lavoro fisso contro il 60 per cento della media), sono quattro volte più soggetti a ricevere assistenza pubblica (il 69 per cento contro il 17 per cento dei casi). E sono molto più inclini ad essere arrestati, a dichiararsi colpevoli di atti criminali, a drogarsi, a pensare al suicidio. Insomma, uno studio dalle conclusioni molto nette che, non a caso, è sempre stato molto contestato dalle associazioni della galassia arcobaleno. Ospitato da Generazione Famiglia, Regnerus parlerà insieme a Massimo Gandolfini ed Ettore Gotti Tedeschi il 22 giugno prossimo alle 18.30, presso palazzo della Rovere a Roma.
Nei cellulari c’è il coltan, un minerale che arriva quasi tutto dalla Repubblica democratica del Congo. Ma, invece di essere fonte di benessere per il Paese e per i suoi abitanti già tanto martoriati, averlo è una disgrazia: le condizioni di lavoro sono insalubri e pericolose, i minatori, anche bambini, lavorano spesso in condizione di schiavitù, dei gruppi armati se lo contendono per contrabbandarlo e la popolazione civile ne fa le spese. Ecco perché da qualche anno se ne parla come di una maledizione.
Mezzo secolo fa, il 20 giugno 1966, moriva il sacerdote cattolico che ha descritto la nascita dell’Universo secondo un modello in cui ciò che la scienza scopre non nega ciò che la fede afferma. Georges Henry Joseph Eduard Lemaître nasce il 17 luglio 1894 a Charleroi, in Belgio, e lì compie studi classici nel Collegio del Sacro Cuore retto dai gesuiti. Dopo avere frequentato un anno propedeutico di Matematica nel Collegio Saint-Michel di Etterbeek, vicino a Bruxelles, nel 1911 è ammesso nell’Università Cattolica di Lovanio, all’École des Mines, la facoltà d’Ingegneria. Volontario nel primo conflitto mondiale, si guadagna la Croce di Guerra. Poi, nel 1919, torna agli studi, riorientandosi su Matematica e Fisica. Nello stesso anno consegue il baccellierato in Filosofia.
Quando mancano pochi giorni al referendum del 23 giugno, è ormai esplicita la contrarietà della lobby Lgbt rispetto a un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Già a maggio il deputato conservatore Ben Howlett, un ventinovenne di dichiarata tendenza omosessuale, aveva scritto un appello su un portale gay, esortando la comunità arcobaleno a votare contro la Brexit perché “la nostra appartenenza all’Unione europea è stata vitale per migliorare i diritti Lgbt nel Regno Unito”. Nel ricordare che l’affermazione dell’agenda Lgbt è stata facilitata da alcune sentenze della Corte di giustizia europea e da direttive comunitarie, Howlett aveva anche sottolineato che “il Parlamento europeo sta adesso spingendo per estendere il riconoscimento legale delle unioni dello stesso sesso a tutti gli Stati membri”: un fatto che rende bene l’idea del condizionamento in corso, così pervasivo da ignorare volutamente che queste materie sono di competenza dei singoli Paesi.
Sarà che alle quattro abbondanti del mattino ho visto LeBron James fare qualcosa di assolutamente sovrumano stoppando la palla decisiva per la vittoria di Cleveland in gara 7 delle finali Nba, sarà che i commenti televisivi sull’esito delle elezioni amministrative italiane erano noiosissimi come le banalità dei commentatori snocciolate davanti al Mentana cabarettista come davanti al Vespa cerimoniere, sarà che qui dietro l’angolo ci sono referendum Brexit e presidenziali americane con un duo mica da ridere, ma insomma proviamo a relativizzare le vittorie pentastellate in due importanti città italiane, che sono due irrilevanti puntini sul pianeta terra. Qualcosa è accaduto, senz’altro e ora ne scriveremo. Ma quel che per noi è epocale nel mondo non esiste. Sarà bene saperlo, sarà bene capirlo.
“La Storia siamo noi” ha trasmesso una puntata su Medjugorje, il paesino della Bosnia-Erzegovina nel quale dal 24 giugno 1981 sei persone (allora adolescenti dai 10 ai 16 e oggi padri e madri di famiglia) affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria, tre di essi quotidianamente. Il programma è andato in onda circa un mese fa. Oltre a raccontare la storia delle apparizioni ed intervistare alcune delle veggenti, la trasmissione ha affrontato la questione anche da un punto di vista scientifico. Parlando delle varie e innumerevoli commissioni mediche, composte da vari specialisti, che studiano e hanno studiato i veggenti durante le presunte estasi in questi 30 anni, si è sottolineato che tutte sono giunte alle stesse conclusioni (cfr.Medjugorje Scientific Investigation e Scientific Research on Medjugorje visionaries). Il dott. Luigi Frigerio, intervistato, le riassume: «sicuramente queste documentazioni dimostrano che non c’è frode, inganno, né patologia e questo stato alterato di coscienza non trova spiegazione scientifica in linea naturale». Lo conferma Giorgio Gagliardi, psicofisiologo e psicoterapeuta, tra le altre cariche docente alla Scuola Europea di Ipnosi e Psicoterapia Ipnotica di Milano e membro del Centro Studi Parapsicologici di Bologna: «frode o inganno cosciente lo escludo».
Stai a vedere che il vero responsabile della strage di Orlando è un prete della diocesi di Cagliari. È il sospetto che viene leggendo l’ampio servizio che il sito del Corriere della Sera ha dedicato a don Massimiliano Pusceddu, definito «prete anti-gay», e ora addirittura oggetto di una petizione indirizzata al Papa, in cui se ne chiede la rimozione, e che – dice il Corriere – ha già raccolto migliaia di firme. Cosa c'entra il parroco sardo con Orlando? Il Corriere mette in rilievo che don Pusceddu in una omelia del 28 maggio, pochi giorni prima della strage nel locale gay della città della Florida, avrebbe detto che «gli omosessuali, come ricorda Dio, meritano la morte».
La giovane cantante americana Christina Grimmie, resa famosa da The Voice Americ”, aveva inciso nella carne un tatuaggio per non dimenticare mai ciò cui più teneva, temendo che in quel mondo di lustri e successo l'amore della sua vita, colui per cui cantava, passasse in secondo piano: “Tutto è vanità”. Persino la morte, che l'ha raggiunta troppo prematuramente per mano di un suo fan, Kevin James Lobi, che le ha sparato e nel cui computer la polizia ha trovato frasi d'odio contro i cristiani. Per questo, gli inquirenti stanno seguendo la pista dell'odio religioso. L'assassino, che poi si è ucciso, avrebbe voluto sparare sulla folla e se non fosse stato per il fratello della cantante, che lo ha fermato, avrebbe trucidato decine di persone. «Solo in Cristo si trova la mia speranza», cantava con una voce angelicamente potente, in un corpo di adolescente. Per chi le chiama coincidenze, il fatto è avvenuto proprio nella stessa città e appena il giorno prima della strage di Orlando. Ma mentre tutto il mondo, e persino la Chiesa, accusava la cultura cristiana di fomentare l'odio “omofobico” (nonostante il killer fosse legato al fondamentalismo islamico e nello stesso tempo frequentasse locali omosessuali), sull'omicidio della cantante nessuno spendeva una parola.
Pubblichiamo in esclusiva per l'Italia la terza e ultima parte di un breve saggio di monsignor Michel Schooyans (Dalla casuistica alla misericordia - Verso una nuova arte di piacere?), dedicato all'eclissi della morale cattolica perseguita da teologi e pastori della Chiesa. Monsignor Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio), membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È autore di numerosi libri e saggi su bioetica, demografia, politiche globali dell'Onu. Su richiesta personale di Giovanni Paolo II, che lo volle come collaboratore della Santa Sede, ha scritto anche una Via Crucis per le famiglie (2001).
All’offesa contro la religione, i cattolici rispondono in forze, con la preghiera. Il card. Cañizares, recentemente attaccato, spiega che è suo compito dire la verità, anche se “politicamente scorretta”
“Non mi chiuderanno la bocca”. L’arcivescovo di Valencia Antonio Cañizares giovedì ha sentito tutto l’affetto e la fede del suo popolo quando si è svolta la preghiera di riparazione per la blasfema riproduzione del bacio saffico tra la Madonna degli Indifesi e la Virgen Morenita, principale logo utilizzato dalle associazioni Lgbt per propagandare il gay pride che si svolgerà a Valencia oggi. Le immagini trasmesse dai telegiornali hanno mostrato un popolo intero, dietro il suo pastore e sinceramente attaccato a due delle principali devozioni di Spagna, in quella che è una vera e propria battaglia per la libertà religiosa nel Paese ormai alla mercè di poteri forti imbevuti di ideologia omosessualista. Come raccontato dalla Nuova BQ in più occasioni (qui, qui e qui) Cañizares è ormai un simbolo di resistenza: denunciato da una lobby gay con l'accusa di omofobia e ora indagato, infangato pubblicamente da diversi partiti politici (Podemos, il più scatenato), irriso della fede del popolo che gli è assegnato dalla Chiesa (la Virgen de los desemparados è la principale devozione Valenciana) e avvertito dalle leggi contro l’educazione cattolica che stanno mettendo a rischio la libertà di educazione delle scuole paritarie.
Il villaggio si trova vicino a Gojra, dove nel 2009 dieci cristiani furono uccisi, e quattro chiese e 40 case furono distrutte da una folla di musulmani
«Noi cristiani allora eravamo un milione e 300 mila, oggi siamo appena 200 mila. Quindi, per favore, prendetevi le vostre responsabilità, aiutateci»
L’aspetto maggiormente irritante dell’intervista rilasciata da Nichi Vendola a Francesco Merlo su Repubblica è l’alveo di borghese zuccherosità in cui il tutto è confezionato. I bacetti, la tranquillità della casetta in Canadà, le mielose moine. Lasciateci in pace, è la nostra vita, la nostra tranquillità, i nostri affetti. Davvero il sentimentalismo è il tarlo del nostro tempo, l’acido che corrode ogni principio di ragione.
A inizio giugno il Consiglio dell’ideologia islamica del Pakistan ha stabilito che gli uomini possono picchiare «leggermente» le mogli. Si è scatenata una protesta mediatica internazionale spinta dall’Occidente, specie su twitter, soprattutto per l’alto grado di violenza contro le donne che si registra quotidianamente nel paese. Pur essendo ovviamente grave, la proposta non è particolarmente sconvolgente per chi conosce il Pakistan. Ma il politicamente corretto occidentale, incarnato perfettamente dalla Bbc, non vuole arrendersi all’evidenza. Non vuole ammettere cioè che i paesi di tradizione islamica trattino le donne in modo radicalmente diverso e violento rispetto a quelli di tradizione cristiana. La tendenza a credere che tutte le religioni siano uguali, negando così la realtà, porta a interviste grottesche come quella che proponiamo in traduzione, realizzata con tono deciso e sguardo fiero di sfida dalla giornalista Shaimaa Khalil a un calmissimo e un po’ stranito presidente del Consiglio islamico, Maulana Sheerani.
Il ministro della Giustizia ha affermato: «Nessuno che arrivi da noi ha il diritto di mettere le sue radici culturali o le sue convinzioni religiose al di sopra della legge». Ma la realtà è diversa
Dalla scuola alle tasse, dalle moschee alla sicurezza. Ecco tutte le profonde differenze tra i due candidati sindaci al ballottaggio a Milano
La cattedrale della Santa Croce ad Orléans, in Francia, è stata illuminata con i colori simbolo del movimento Lgbt in omaggio alle vittime della strage di Orlando in Florida. Il sito Risposte Catholique riferisce che una persona ha contattato la Cattedrale, si presume rappresentanti del clero o della custodia della storica chiesa, ricevendo «un’accoglienza piuttosto fredda». La decisione di illuminarla in siffatto modo sarebbe stata presa dal sindaco della città, con l’assenso del vescovo della diocesi transalpina Jacques Blaquart.
Il gesto rientra nell’iniziativa che si compie una volta al mese nel corso del Giubileo della Misericordia: visitate la comunità “Monte Tabor” e la “Casa San Gaetano”
Sono passati 70 esatti dall’uccisione di don Umberto Pessina, l’ultimo dei 130 sacerdoti italiani uccisi a cavallo tra il ’44 e il ’46 dalla violenza partigiana comunista. Era il 18 giugno 1946 e nella parrocchia di San Martino di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, alcuni gappisti uccidevano a sangue freddo il parroco. La sua uccisione ha rappresentato uno spartiacque della storia della guerra fratricida italiana e non solo per la complessa vicenda giudiziaria che ne seguì e che terminò soltanto negli anni ‘90 con una revisione processuale che assicurò, più alla storia che alla giustizia, i veri assassini.
Pubblichiamo in esclusiva per l'Italia la seconda parte di un breve saggio di monsignor Michel Schooyans (Dalla casuistica alla misericordia - Verso una nuova arte di piacere?), dedicato all'eclissi della morale cattolica perseguita da teologi e pastori della Chiesa. Monsignor Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio), membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È autore di numerosi libri e saggi su bioetica, demografia, politiche globali dell'Onu. Su richiesta personale di Giovanni Paolo II, che lo volle come collaboratore della Santa Sede, ha scritto anche una Via Crucis per le famiglie (2001).
Riportiamo una testimonianza riferita dal sacerdote portoghese padre Duarte Sousa Lara, del ministero degli esorcismi. Sappiamo che Satana e i suoi demoni esercitano un’influenza in tutti i campi dell’azione umana con l’obiettivo di far perdere le anime. Non è diverso nel mondo artistico e musicale, che possono essere utilizzati per il male. In Europa e in tutto il mondo esistono festival musicali che durano ore e sono pieni di droghe, sesso, violenza e varie forme di comportamenti disordinati.
Dove sono i giornalisti blasonati, gli indignati speciali, i commentatori anti-conformisti, i polemisti da salotto, gli intellettuali via etere, i garantisti a senso unico, i misericordiosi di professione, i comunisti da sacrestia (sempre pronti a commuoversi per gli uomini di colore, i diversamente abili, ogni povero, ogni migrante che arriva e ogni rom che ruba), e gli indulgenti in servizio permanente effettivo, quando un reato viene compiuto da costoro? Sempre pronti ad invocare le attenuanti culturali (si legga “disagio sociale”) e l’umanitarismo? Dove sono ora che Facebook ha oscurato il profilo-simbolo del Popolo della Famiglia, il soggetto politico guidato da Mario Adinolfi, capo degli “odiati ultra-cattolici”, colpevoli di ogni nefandezza, rei di negare che “tutti i desideri dei gay possano diventare diritti obbligati e obbligatori per la comunità”? "Assertori talebani" di quella religione (medioevale) che nemmeno la Cei vuole più?Difensori di quella dottrina, causa oggettiva della strage di Orlando, in quanto intrinsecamente omofoba (motivazione 1); o in quanto motivo della repressione familiare nei confronti del folle che ha ucciso 50 persone, latentemente gay o meglio omosessuale (motivazione 2)? Je suis Mario Adinolfi, un primo assaggio di cosa sarà l’Italia con la legge anti-omofobia Quale la ragione dell’oscuramento da parte degli amministratori democratici, progressisti e laici di Facebook? Certamente la non adesione al pensiero unico del Pdf. In termini espliciti, la scritta “No Gender nelle scuole”, frase considerata omofoba che la “Polizia della rete” ha pensato bene di cancellare, bloccare fin qui in Italia.
Vangelo Lc 9, 18-24: Tu sei il Cristo di Dio. - Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
L'invocazione dopo la messa, voluta da Leone XIII per tenere lontani i demoni, è stata abolita dopo il Concilio. Una scelta non condivisa da San Pio e Giovanni Paolo II...
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Medjugorje - Regina della Pace
“La prima volta che andai a Medjugorje, nell’estate 1990, giurai a me stesso che non ci avrei mai più messo piede…”. Lo confida Gerolamo Fazzini giornalista e scrittore, già editorialista del quotidiano Avvenire e per 12 anni direttore editoriale di Mondo e Missione, mensile del Pime. E’ lui l’autore di un libro di testimonianze sul Santuario di Medjugorje “La mia vita è cambiata a Medjugorje”. I pellegrini si raccontano, scritto in occasione dei 35 anni delle apparizioni di Erzegovina sulle quali la Chiesa non si è ancora espressa ufficialmente anche se è trapelato che è negativo il giudizio della Commissione voluta da Benedetto XVI e presieduta dal cardinale Camillo Ruini, come sono stati negativi i pareri di tutti i vescovi che in questi anni si sono succeduti nella diocesi competente per territorio.
Kathpress, agenzia cattolica d’Austria, ha pubblicato un interessante articolo a proposito del dibattito su Amoris laetitia. Vi si trovano alcune opinioni di teologi che rendono ben conto delle diverse interpretazioni che solleva il testo, non solo sul tema specifico dei divorziati risposati, ma più in generale su cosa rappresenta l’intero documento. Secondo il teologo pastorale Rainer Bucher, professore a Graz, dopo Amoris laetitia vi sarebbe la necessità di “ri-contestualizzare la teologia morale e il diritto canonico”, mentre Eva-Maria Faber, professoressa di teologia fondamentale, insieme al collega di Bressanone Martin Lintner, arriva alla conclusione che le principali decisioni strategiche dell’esortazione dovrebbero anche tradursi in una revisione del catechismo.
«Purtroppo è la religione, inclusa la nostra, che prende di mira, perlopiù verbalmente, e spesso genera disprezzo per gay, lesbiche e transgender. Oggi gli attacchi contro uomini e donne Lgbt spesso piantano il seme del disprezzo, che si trasforma in odio e alla fine può portare alla violenza». Queste parole di Robert Lynch, vescovo di Tampa, in Florida, a commento della strage di Orlando, una volta sarebbero state sorprendenti e intollerabili, oggi sembrano diventate assolutamente normali anche nella Chiesa. E sono in perfetta sintonia con quanto a voce sempre più alta viene affermato dal mondo laicista.
L'uscita di un libro che raccoglie gli interventi di importanti personaggi in onore del cardinale Giacomo Biffi, ricorda l'ormai prossimo primo anniversario della morte dell''arcivescovo di Bologna (11 luglio). Oltre a proporvi a parte un brano del libro edito da Cantagalli (clicca qui), abbiamo chiesto a monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, che lo ha conosciuto bene, un breve giudizio sull'opera del cardinale Biffi.
Con l’audizione in Commissione Giustizia alla Camera del ministro Maria Elena Boschi, neo titolare della commissione speciale per le adozioni internazionali, si concluderà il primo step parlamentare della riforma delle adozioni. L’intervento della Boschi nella commissione Giustizia presieduta da Donatella Ferranti, è calendarizzato per questo mese di giugno e tutti si aspettano che il Governo tiri le somme delle proposte arrivate da febbraio ad oggi, comprese tre nuove proposte di legge, per incanalarle in un unico disegno di legge promosso dal Governo. Obiettivo dichiarato: snellire le pratiche burocratiche e l’accesso all’adozione internazionale, ma tutti gli indizi lasciano pensare che il futuro provvedimento celi in sé anche l’adottabilità dei bambini da parte delle coppie in Unione civile, anche omosessuali, sdoganando così, come anticipato dalla deputata Monica Cirinnà anche la stepchild adoption.
Nulla di nuovo sotto il sole, eppure dopo oltre 50 anni era necessario mettere alcuni puntini sulle ‘i’. La Lettera Iuvenescit Ecclesia (La Chiesa ringiovanisce), pubblicata oggi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede – ma datata 15 maggio 2016, Solennità di Pentecoste – chiarisce la relazione tra “doni gerarchici” e “doni carismatici” definiti sulla scia di San Paolo “coessenziali” per la vita e la missione della Chiesa. Ovvero quei doni conferiti dal sacramento dell’ordinazione (episcopale, sacerdotale, diaconale) e quelli liberamente distribuiti dallo Spirito Santo.
È un libro crudo, quasi spietato nella sua lucidità, quello che Daniel Williams ha dedicato alla persecuzione dei cristiani in Medio Oriente. Un libro (New York – London, O/R Books, 2016, pagine 211, euro 12) che già dal titolo Forsaken («Abbandonati») The persecution of Christians in today’s Middle East contiene una precisa denuncia: la comunità internazionale, e in particolare l’occidente, ha lasciato i cristiani mediorientali al loro destino fatto di violenze, di deportazioni, di espulsioni. Un fenomeno che magari, in altre circostanze, verrebbe definito genocidio, ma che in questo caso viene abbondantemente sottostimato, se non apertamente ignorato.
«La pena per gli atti omosessuali dev’essere la morte». Simili espressioni non possono passare inosservate all’indomani della strage di Orlando, dove domenica un jihadista americano di origini afghane ha compiuto la più grande carneficina da sparatoria della storia degli Stati Uniti, entrando nel locale gay Pulse Club e uccidendo 50 persone. L’invettiva è stata fatta da un imam sciita a marzo proprio a Orlando, durante un incontro pubblico.
Non arrendersi alla fame. Non ammettere neanche per un momento che miseria e fame siano fenomeni “naturali”, insopprimibili, “frutto di un destino cieco di fronte al quale non possiamo fare nulla”. È stata questa l’esortazione di Papa Francesco in visita alla sede del Pam, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, che, con i suoi 11.500 funzionari, è la più grande organizzazione umanitaria del pianeta, capace di assistere una media di 100 milioni di persone in grave stato di malnutrizione sparse in 78 paesi.
Chiese che bruciano, crocifissi distrutti, un seminario al rogo. Il tutto in un Paese, il Cile, dove la violenza anticattolica e religiosa in passato non ha mai toccato vette preoccupanti. Eppure, l’escalation di attacchi nei confronti della fede cattolica, o meglio, del sentimento religioso che vede la Chiesa come un’istituzione, sta interrogando non poco i vescovi cileni, che sono dovuti intervenire per spegnere una miccia che sembra avere diverse matrici.
Se ogni cristiano sapesse di quale straordinario potere è capace il Santo Rosario, non se ne separerebbe mai. Se davvero gli uomini conoscessero i miracoli che la recita di questa preghiera porta con sé, essi non esiterebbero ad inginocchiarsi quanto più possibile. «Non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o in quella delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo, delle comunità religiose o addirittura nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario. Non c'è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario». Così parlò suor Lucia di Fatima, che in un messaggio semplice, quanto dirompente rivelò l’essenza più profonda di questa devozione mariana.
Il Royal College of Midwives (Rcm), organizzazione britannica di ostetriche, il 6 maggio scorso ha formalmente dichiarato di sostenere le finalità della campagna We Trust Women (Crediamo nelle donne), lanciata dalla British Pregnacy Advisory Service (Bpas) qualche mese fa: la limitazione dell’obiezione di coscienza per le ostetriche e l’estensione della legge sull’aborto in Irlanda del Nord.
Il patriarca maronita il card. Béchara Raï, ha rinnovato ieri la consacrazione del Libano e di tutti i Paesi del Medio Oriente al “Cuore immacolato di Maria”. Il porporato ha compiuto il rito nella basilica di Nostra Signora del Libano ad Harissa, chiedendo alla Vergine di “ottenere per intercessione di suo figlio, il Redentore, di mostrare la sua forza di riscatto e di salvezza, e la potenza del suo amore misericordioso, fermando il male e cambiando le coscienze”. Il patriarca ha parlato del male che si presenta sotto le forme “dei conflitti e delle guerre, della morte e dell’esodo, della lingua delle armi, del fanatismo, della violenza e del terrorismo”.
Si tratta di Salomone Leclercq, primo martire lasalliano; dei sacerdoti Lodovico Pavoni e Alfonso Maria Fusco; del vescovo di Palencia, Manuel González García e della carmelitana Elisabetta della Santissima Trinità
Una diagnosi di un brutto male e "il medico che mi doveva operare mi pronosticò sei mesi di vita. Fu in quel momento che pensai fortemente alla Madonna". Qualche mese dopo, con un'operazione riuscita alle spalle, il viaggio a Medjugorje. A raccontare la sua esperienza personale al santuario dell'Erzegovina è il batterista Tullio De Piscopo. E' una delle voci raccolte da Gerolamo Fazzini nel libro "La mia vita è cambiata a Medjugorje" appena pubblicato da Edizioni Ares.
Di fronte all'Assemblea del Programma Alimentare Mondiale papa Francesco ha ricordato innanzitutto che la soluzione del problema della “fame” deve partire dalle persone. Sono volti concreti quelli che bisogna avere a mente quando si costruiscono e si attivano programmi che vogliano risolvere il problema della fame nel mondo.
Nel libro “La mia vita è cambiata a Medjugorje” di Gerolamo Fazzini, il virtuoso batterista racconta il suo rapporto con Maria e del pellegrinaggio a Medjugorje progettato con Pino Daniele
3.puntata. La gola - 1a parte
«Nel rapporto con la liturgia si decide il destino della fede e della Chiesa»: è questa una delle affermazioni più note e radicali di Joseph Ratzinger e forse anche una delle meno comprese. In fondo, quanti di noi sorridono e scuotono la testa, a metà tra l’ironico ed il compassionevole, al pensiero che il cuore del problema della crisi vocazionale nella Chiesa, dell’apostasia di intere nazioni, della distruzione della famiglia e del crollo della vita morale e sociale in tutti i suoi risvolti, si trovi nel modo con cui si celebra la liturgia!
Siamo troppo poco peccatori per poter gustare veramente la misericordia. O almeno, non siamo abbastanza consapevoli del nostro male e del nostro bisogno, così da commuoverci per l’abbraccio che riceviamo. Occorre essere, almeno per un frammento di cuore, come la donna della quale racconta il Vangelo di questa domenica, che entra con decisione nel convito della casa di Simone il fariseo e si ferma ai piedi di Gesù, bagnandoli di lacrime e profumo.
Offendere pubblicamente con volgarità i sentimenti religiosi, con manifestazioni che superano la decenza, è un reato in quasi tutte le democrazie occidentali. Non fa eccezione la Spagna, dove offese e derisioni pesanti e scabrose possono essere sanzionate più o meno come in Italia. Però a Siviglia da circa una settimana questo non è più reato. «Non credere nei dogmi e manifestarlo pubblicamente rientra nella libertà d’espressione». E’ questa la motivazione con la quale un giudice andaluso, donna, ha archiviato la causa che vedeva sul banco degli imputati cinque persone che aderiscono alla Cgil spagnola, che si chiama Cgt: tre femministe e due dirigenti sindacali.
«Oggetto d’arte sublimissimo, a cui si può pareggiare la sola chiesa di S. Pietro a Roma, di cui tiene tutta la somiglianza… uno stupore dell’arte…». Così, nel 1810, il segretario generale della Prefettura di Todi, incaricato dell’inventario dei beni degli enti religiosi soppressi della città, descriveva il Tempio di Santa Maria della Consolazione, le cui origini, come spesso accade, sono legate ad un “prodigio del cielo”.
Samuel Alexander Armas ha 16 anni e abita a Douglas County, vicino ad Atlanta (Georgia, Stati Uniti). È nato il 2 dicembre 1999, e in quel momento era già diventato famoso a livello mondiale per la “mano della speranza”, una fotografia diventata un’icona della difesa della vita nel grembo materno. Il 7 settembre 1999, il quotidiano statunitense USA Today ha pubblicato la fotografia di Samuel che teneva la mano fuori dall’utero materno e stringeva quella del chirurgo, il dottor Joseph Bruner. Quando è stata scattata la fotografia, il 19 agosto 1999, il dottor Bruner aveva completato una procedura storica: un intervento chirurgico su un bambino di appena 21 settimane di gestazione. Il fotografo, Michael Clancy, stava coprendo l’evento per una commissione speciale di USA Today.
Negare di poter celebrare “nozze” gay non è discriminatorio. É ciò che in buona sostanza ha deciso ieri la Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu) pronunciandosi sul caso Chapin e Charpentier vs Francia. La vicenda è conosciuta dai media francesi come “il matrimonio Bègles”. Nel 2004 due uomini si “sposano” nel comune di Bègles con tanto di registrazione da parte dell’ufficiale di stato civile. Il procuratore di Bordeaux si oppone: teniamo infatti conto che la legge francese sui “matrimoni” gay entrerà in vigore solo nel 2013. Nonostante l’opposizione del procuratore, il sindaco fa spallucce e non procede alla dichiarazione di nullità. Il procuratore allora pensa lui ad annullare il “matrimonio”, dichiarando che la differenza sessuale è elemento imprescindibile per la celebrazione di un matrimonio. Fino a quando il Parlamento non deciderà diversamente – aggiunge il procuratore nelle sue motivazioni - i giudici possono solo applicare la legge vigente.
L’esperienza e la sapienza di don Raul Salvucci nella sua lotta contro il Male al servizio della Chiesa
Deportare gli Armeni nel 1915 fu giusto, e dovrebbe essere rifatto se le circostanze lo richiedessero. Queste dichiarazioni choccanti (pensate a qualcuno che dicesse oggi che deportare gli ebrei fu una decisione corretta…) sono state pronunciate nel Parlamento turco da Devlet Bahçeli, leader del Partito del Movimento Nazionalista, in appoggio a Erdogan.
Non esiste un diritto al matrimonio omosessuale e gli Stati non sono obbligati a introdurre le nozze gay, anche se sono invitati a legiferare per garantire diritti a queste coppie. È quanto ha stabilito la quinta sezione della Corte europea per i diritti dell’uomo, rispondendo al ricorso 40183/07 diretto contro lo Stato francese da Stéphane Chapin e Bertrand Charpentier.
Chi confonde gli abomini pagani con le immagini sacre accusa la Bibbia di essere contraddittoria
Nella maggior parte dei Paesi occidentali, la legge dichiara che esprimersi in difesa delle pratiche omosessuali è un diritto di qualsiasi persona, nell’esercizio della sua libertà di pensiero e di espressione. Per onestà intellettuale, però, è opportuno aggiungere che spetta a ogni persona presentare argomentazioni solide per difendere il proprio punto di vista: una cosa è infatti il diritto di esprimersi, un’altra è il diritto altrui di non prendere sul serio chi non sostiene in modo ragionevole le cose che afferma. Non mancano infatti dicerie, a favore o contro qualsiasi argomento, che usano codardamente come scudo la libertà d’espressione, come se questa esentasse le persone dalla necessità di basare a livello razionale le proprie dichiarazioni e le autorizzasse persino a diffamare, calunniare o semplicemente a mentire.
Papa Francesco presiederà la Messa per i malati questa domenica, 12 giugno, in Piazza San Pietro in Vaticano. I portatori di handicap saranno i protagonisti del servizio liturgico e delle letture. In questo senso, il Vaticano ha presentato questo giovedì il Giubileo degli Ammalati e delle Persone Diasabili che si svolgerà dal 10 al 12 giugno 2016 anche in varie chiese romane e nei giardini di Castel Sant’Angelo. Durante la celebrazione eucaristica di domenica, il papa avrà come chierichetti speciali “alcuni ragazzi Down e con disabilità intellettiva”, ha detto monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Mel Gibson e lo scrittore Randall Wallace stanno lavorando ad un sequel de La Passione di Cristo; il film racconterà la storia della resurrezione di Gesù. Lo ha dichiarato lo stesso Wallace al The Hollywood Reporter. Lo scrittore – candidato all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale di Braveheart – Cuore impavido – giovedì ha confermato (a malincuore) le voci secondo le quali lui avrebbe iniziato a scrivere la sceneggiatura per una storia sulla Resurrezione, dichiarando al The Hollywood Reporter che il progetto è diventato troppo grande per essere mantenuto ancora nascosto.
Da domani prende il via il Giubileo degli ammalati e delle persone disabili. Tanti momenti di incontro con il mondo della disabilità caratterizzano questo evento che si situa all’interno del Giubileo della Misericordia. Stamani, in Sala stampa vaticana, la presentazione con mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e il segretario del medesimo Consiglio, mons. José Octavio Ruiz Arenas. Culmine dell’evento sarà la Messa presieduta dal Papa in Piazza San Pietro, domenica mattina.
Mai sentito parlare della Leggenda Aurea? No? Nemmeno di straforo? Eppure per un cattolico dovrebbe essere più nota del cardinal Martini. Per secoli e secoli ha costituito un testo imprescindibile per i credenti. Infatti era una delle opere più copiate del Medioevo e più stampate dopo che Gutemberg ideò il suo torchio. L’autore era un santo, anzi un beato: Jacopo da Varazze (oggi in quel di Savona). Nacque nel 1228 e si chiamava Jacopo di Fazio. Poi, entrato nel 1244 nei domenicani, divenne fra Jacopo da Varagine (Varago-Varaginis, nome latino della città) dell’Ordine dei Predicatori, da poco fondato da san Domingo de Guzmán. I predicatori erano stati creati per rispondere alla sfida dei catari, molto agguerriti nelle Scritture e attraenti per le masse perché austeri e vegetariani. A quel tempo solo ai vescovi era concesso predicare, ma questi non di rado soccombevano nelle dispute con gli eretici. I quali, un po’ come i Testimoni di Geova odierni, studiavano ed erano abili nella controversia, mentre i vescovi, dovendo occuparsi del governo (non di rado anche di quello civile), spesso non avevano tempo per altro.
La senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà sale in cattedra in una Pontificia facoltà teologica per spiegare ai giornalisti la legge sulle unioni civili. L’iniziativa si terrà il 7 luglio a Roma, all’auditorium del Seraphicum, complesso dei frati minori conventuali sulla via Laurentina, a pochi passi dall’Eur, che ospita anche la Pontificia facoltà teologica San Bonaventura.
Don Cesare Bussi, racconta i suoi 50 anni di missione in Ruanda, Burundi, Congo e Zambia
Il primo giugno è uscito un comunicato congiunto della Federazione luterana mondiale e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nella sostanza riprende le linee del comunicato della Sala stampa vaticana del 25 gennaio che annunciava il viaggio del papa a Lund, in Svezia, per “commemorare” i 500 anni della riforma. La novità di giugno – e non si tratta di un particolare di poco conto- è la specificazione che il papa resterà in Svezia un giorno in più per incontrare i cattolici e celebrare con loro un’Eucaristia.
Ha partorito sua figlia nonostante il medico le avesse consigliato di non farlo perché la bimba che era down. E ora si vendica con questa lettera.
Questo libro dà voce a una serie di testimoni, famosi e no, accomunati dall’aver vissuto a Medjugorje un’esperienza che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. Da tutto il mondo, e da anni, un fiume di persone accorre in Erzegovina perché sente che lì «il Cielo si è fatto più vicino alla terra». E da lì riparte, ogni volta, rinnovato nel profondo. Emozioni passeggere? Suggestione collettiva? No. Lo documentano il vaticanista Saverio Gaeta, che in Postfazione ci aggiorna sulle analisi scientifiche effettuate sui veggenti; e, più specificatamente, Luca Pesenti, sociologo dell’Università Cattolica di Milano, che, a partire da un questionario distribuito ai fedeli in viaggio per l’Erzegovina, delinea un identikit del pellegrino, il primo in assoluto del genere. Conclusioni: a Medjugorje si raduna un popolo variegato, ben diverso dagli stereotipi in circolazione.
È istruito e svolge professioni di medio o alto rango. Non è attirato da un cattolicesimo cupo con tentazioni millenariste, né al contrario da un sincretismo religioso post-moderno e nemmeno dal miracolismo con retrogusto vagamente magico. Va in pellegrinaggio, ci ritorna volentieri e afferma che la visita in quel luogo gli ha cambiato la vita. Di Medjugorje, il piccolo paese dell’Erzegovina dove agli inizi degli Anni 80 alcuni bambini e ragazzi dissero di aver visto la Madonna e ancora oggi molti di loro diventati adulti continuano ad avere le apparizioni, si è sempre parlato molto. Ma quasi nessuno aveva studiato la tipologia del pellegrino che vi si reca. L’ha fatto il sociologo dell’Università Cattolica di Milano Luca Pesenti. La sua ricerca è pubblicata nel volume «La mia vita è cambiata a Medjugorje», curato dal giornalista Gerolamo Fazzini (Edizioni Ares, pag. 264, 14 euro).
Il Parlamento regionale della Comunità di Valencia si appresta a votare una mozione di condanna dell’arcivescovo Antonio Cañizares Llovera. Il cardinale è stato accusato di «incitare all’odio contro omosessuali e femministe» da Lambda e altre 52 associazioni Lgbt. L’arcivescovo è stato accusato addirittura di «non essere cristiano», oltre che «razzista, omofobo e sessista». Pubblichiamo di seguito una nostra traduzione dell’omelia, pronunciata dal cardinale il 13 maggio nella cappella dell’università cattolica di Valencia, in occasione della chiusura del corso di studi sulla famiglia dell’Istituto Giovanni Paolo II. Il presule, pubblicandola integralmente sul suo sito, ha scritto: «È omofobo difendere la famiglia?».
La madre di tre bambini nel 2014 non è scappata da Mosul, come tanti altri, per andare alla ricerca del marito scomparso ed è stata infine aiutata a fuggire da un vicino di casa musulmano
«Qualunque cosa vi dica di fare, fatela». Con queste parole, pronunciata da Maria ai servitori alle nozze di Cana, è cominciata la catechesi di papa Francesco all'udienza generale del mercoledì, dedicata, appunto al primo dei miracoli di Gesù. Il Papa ha salutato le coppie che celebrano il 50esimo di matrimonio e ha fatto salire tre bambini sulla papamobile, facendo con loro un giro della piazza. Ecco il testo dell’udienza.
E così il cardinale è stato interrogato dalla polizia. Ieri mattina alle 8 il vescovo di Lione, cardinale Philippe Barbarin, è stato sentito dalla Brigata Dipartimentale di Protezione della Famiglia “come testimone”, nel quadro di un'inchiesta che parte dall'accusa rivolta al porporato di non aver segnalato abusi su minori. Si tratta di una faccenda complessa, in cui la gogna mediatica è decisamente attiva.
Il primo giugno è uscito un comunicato congiunto della Federazione luterana mondiale e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nella sostanza riprende le linee del comunicato della Sala stampa vaticana del 25 gennaio che annunciava il viaggio del papa a Lund, in Svezia, per “commemorare” i 500 anni della riforma. La novità di giugno – e non si tratta di un particolare di poco conto- è la specificazione che il papa resterà in Svezia un giorno in più per incontrare i cattolici e celebrare con loro un’Eucaristia.
Il 6 giugno sulla televisione della Conferenza episcopale italiana, durante il programma “Il diario di Papa Francesco”, é successo qualcosa che non ha precedenti. Per la prima volta un’emittente cattolica ufficiale e legata alla gerarchia ecclesiastica, Tv2000, ospitava coloro che già all'inizio di maggio erano stati definiti dal quotidiano della Cei, Avvenire, con l'espressione di «cristiani Lgbt». Un ossimoro non meno grave che se il giornale avesse titolato «cristiani abortisti», indice della grande confusione dottrinale ed esistenziale della Chiesa.
La fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia il suo appello al Parlamento italiano affinché riconosca il genocidio in corso in Siria e Iraq, commesso dall’Isis ai danni non solo dei cristiani, ma anche delle altre minoranze religiose ed etniche. “Non possiamo indignarci oggi di fronte alle testimonianze della carneficina di Srebrenica – recita l’appello - e contemporaneamente comportarci verso Siria ed Iraq con l’indifferenza che allora rese possibili i massacri nei Balcani”.
Vangelo Lc 7, 36 - 8, 3 Forma breve 7,36-50 Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.

[In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».]
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
La polizia e l’Ufficio affari religiosi di Handan (Hebei) ha proibito ai fedeli della diocesi di ritrovarsi a pregare oggi, in una giornata di preghiera e digiuno indetta dal vescovo come gesto di riparazione per la profanazione dell’eucaristia.
Molte persone usano lo scapolare o altri oggetti di devozione senza conoscerne il vero significato, o anche come un amuleto, qualcosa di magico che “porta fortuna”, che libera dal “malocchio” o cose simili, come se il vero senso non derivasse dal cuore di chi usa questo o quell’oggetto, perché il suo vero significato è quello di indicare qualcosa che è dentro di sé, nella propria fede, nei propri propositi e nella propria conversione. Molti usano croci, medagliette, rosari e scapolari di Nostra Signora del Carmelo come una moda, perché li usa questo o quell’artista.
Da oltre due anni si registrano scarse piogge monsoniche. In tutto il Paese la popolazione rurale è allo stremo e le coltivazioni sono in crisi. Le riserve idriche sono ai livelli minimi da 10 anni. Nel Maharashtra ci sono 28mila villaggi senza acqua. Questa situazione porta a gesti disperati: il suicidio dei contadini.
Un articolo apparso su Al Watan on line esprime l’amarezza di Mohammed Ben Nayef, erede al trono. Stati Uniti, Turchia e alleati “non hanno mantenuto le promesse”. L’articolo, senza smentite ufficiali, scompare dal sito dopo tre ore.
Lunedì è cominciato a Gerusalemme lo storico restauro dell’edicola del Santo Sepolcro, edificata sul luogo dove si ritiene che Gesù sia stato deposto ed è risorto. Si tratta dei primi lavori che vengono effettuati da 200 anni a questa parte, guidati da un team di esperti dell’università di Atene e della durata prevista di circa un anno.
Il 7 giugno 1978, quando la Legge 194 diventava applicativa, il Beato Paolo VI fece sentire la sua voce. «Noi non possiamo esimerci dal dovere di ricordare la riserva negativa a questa legge in favore dell’aborto, la quale è da ieri, come dicevamo, diventata operante anche in Italia, con grave offesa alla legge di Dio su tale tema estremamente importante della difesa dovuta alla vita innocente del bambino fino dal seno materno». Papa Montini si esprimeva così nell'udienza di quel giorno di 38 anni fa, richiamando tutti al «dovere» di dare la «dovuta osservanza» all'insegnamento della Chiesa, oscurato da quel provvedimento legislativo.
Caro direttore, leggo l'articolo di Andrea Zambrano sui risultati elettorali del Popolo della Famiglia (PdF) e, mi permetto di dirti con tutta la sincerità che la nostra amicizia consente, di non condividerne il contenuto. Sono abbastanza fuori dalla querelle per non essere emotivamente coinvolto e sufficientemente dentro per conoscere la consecutio temporum delle decisioni. Non che la prospettiva dell'articolo non sia legittima, tuttavia non mi pare sia quella giusta. Zambrano sposa questa lettura: obiettivodel PdF era trasferire il successo dei Family day nelle urne, risultato: 0,6% a Roma; conclusione: fallimento.
Il padrone del mondo di Robert Hugh Benson, 1984 di George Orwell, Il racconto dell’Anticristo di Soloviev: quando negli anni della formazione accadeva di “scoprire” questi grandi e preveggenti affreschi dei cupi orizzonti dell’età post-moderna, la convinzione che si trattasse di prospettive assai remote era comunque di conforto. In effetti, un conforto un po’ meschino, più che altro basato sul convincimento che la malaugurata alba di questo “Mondo Nuovo” si trovasse comunque al di là del tempo che ci era stato dato di vivere. Un conforto un po’ meschino, ma comunque tale. Da qualche anno a questa parte, invece, il rombo della carica che si avvicina diventa sempre più forte, e gli episodi premonitori si moltiplicano. Non per questo ci si deve lasciar prendere dal panico, che non è di aiuto per nessuno, nemmeno per chi crede di potersi salvare da sé. Conviene piuttosto prenderne spunto per una presa di coscienza e una mobilitazione tempestive.
Bambini sposi gay. La galleria degli orrori va in scena in Belgio, terra ormai alla mercé di tutte le ideologie distruttive dell’antropologia umana. Otto e Tito sono due bambini di una primaria di Gand, capitale delle Fiandre orientali. E la loro scuola ha pensato bene di utilizzarli come marito e marito di un progetto pedagogico (sic!) volto a far scoprire ai bambini la loro piena libertà. Sembrerebbe uno scherzo di carnevale, invece, la cerimonia officiata da una funzionaria comunale con tanto di fascia istituzionale è andata in scena venerdì scorso nel salone del Comune dove di solito gli adulti si scambiano gli anelli nelle cerimonie civili.
Appartiene alla Sinistra spinta, è convintamente neo-giacobino, ecologista, soprattutto è “uno di loro”: il senatore ed ex-ministro francese Jean-Luc Mélenchon ha incantato i circa 250 “confratelli” massoni convenuti alla sua conferenza a porte chiuse organizzata dal Grand’Oriente di Francia, a Parigi, lo scorso 30 maggio. Soprattutto ha conquistato – però non completamente – il loro Gran Maestro, Daniel Keller, dichiaratosi sostanzialmente d’accordo con lui su molti punti della diagnosi circa lo stato di salute del Paese. Però non su tutti…
Una giovane rumena è morta per ictus cerebrale. Per i medici il motivo potrebbe essere l'uso di contraccettivi orali
Vi hanno partecipato le persone più potenti d’Europa, la cerimonia di apertura di un tunnel alla base del San Gottardo in Svizzera è stata un un oscuro, inquietante, rituale satanico. Ecco uno sguardo a un’altra celebrazione delle élite occulte. Misura oltre 57 km ed è costato oltre 11 miliardi di euro, la galleria alla base del San Gottardo è il progetto di tunnel più lungo e più costoso della storia del mondo. Il tunnel passa attraverso le Alpi svizzere e ci sono voluti 17 anni per completarlo; si dice che sia un simbolo di unificazione europea in un contesto di crescente nazionalismo e chiusura delle frontiere. Per festeggiare l’inaugurazione di questo tunnel, una cerimonia elaborata è stata presentata davanti a dignitari europei come il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente Francois Hollande della Francia e il primo ministro italiano Matteo Renzi. Mentre la maggior parte degli ospiti si aspettava una cerimonia celebrativa, hanno dovuto invece assistere ad uno spettacolo inquietante orchestrato dal regista tedesco Volker Hesse, dove un uomo vestito come una capra ha presieduto uno strano rituale. Come ho discusso nel mio articolo sulle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Londra del 2012, l’elite occulta si diverte mettendo a pieno schermo le sue agenda e filosofia simbolica, scenari drammatici che ricordano i drammi messi in scena nei rituali delle società segrete. Inoltre, non c’è modo migliore per mostrare il potere puro e semplice che mettere il “bollino di approvazione degli Illuminati” su enormi mega-progetti come le Olimpiadi o le grandi costruzioni.
Se bisogna avere estrema prudenza quando si parla del fenomeno delle apparizioni di Medjugorje, su cui la Chiesa non si è ancora pronunciata ufficialmente (nonostante siano conclusi i lavori della commissione presieduta dal card. Ruini), ancora più cautela è necessaria sui presunti prodigi secondari che avverrebbero in quel piccolo paesino della Bosnia ed Erzegovina. Parliamo, per la precisione, dell’effetto del “sole pulsante” o “miracolo del Sole”, durante il quale il sole cambierebbe repentinamente la sua dimensione, dilatandosi e contraendosi, avvicinandosi e allontanandosi. Un evento simile accadde anche a Fatima e venne testimoniato perfino dalla stampa laicista e anticlericale (come il quotidiano O Seculo), presente sul posto in quanto il giorno precedente la veggente Lucia aveva preannunciato un segno divino per il giorno successivo.
La visita ai malati significa cercare, scovare e smascherare quella doppiezza di vita di un mondo che ha scoperto di essere globalizzato esteriormente ma prigioniero interiormente.
Domenica scorsa, una Messa nella parrocchia latina di San Salvatore, alla presenza di numerosi frati, sacerdoti, religiosi, scout e parrocchiani
Mercoledì 25 maggio è andato in onda su Channel 4, canale televisivo del Regno Unito, un documentario intitolato “Secret Life of the Human Pups” i cui protagonisti sono i membri di una comunità molto particolare sorta negli ultimi anni in un certo ambiente della sottocultura britannica. “La Vita segreta dei cuccioli umani”, come riporta il quotidiano The Guardian, ha raccontato infatti la storia della comunità degli “uomini-cane”, un movimento, che oggi conta ben 10mila persone, sorto inizialmente all’interno dell’ambiente del sadomasochismo omosessuale e diffusosi rapidamente negli ultimi quindici anni attraverso la facilità di comunicazione resa possibile dall’avvento di internet.
Di cosa sono fatti questi preti che restano sul posto, al servizio di un popolo sempre più piccolo? Questi vescovi che continuano a vigilare sul gregge anche se il pascolo è quasi diserbato e sopra ci piovono razzi e bombe? Tre quarti degli abitanti di Aleppo se ne sono andati, in fuga per la salvezza o falciati dai cecchini e dalle esplosioni. Invece il 95 per cento del clero resiste lì dove la guerra lo ha trovato quattro anni fa, e alcuni confratelli sono giunti nel frattempo a dare manforte. Gli assenti sono quasi tutti giustificati: sono stati rapiti o uccisi nel corso della guerra. Le comunità si sono assottigliate, ma la vita comunitaria cristiana si è intensificata grazie alla dedizione dei sacerdoti. Nessuno di loro lascia mai la sua postazione, se non temporaneamente per poi tornare a servire meglio la comunità.
Che cosa è accaduto. 1. Il dato più significativo è l’estensione del non voto. Non sono ancora disponibili le percentuali riguardanti le schede bianche e le nulle. Se però si è recato al voto poco meno del 62 % degli elettori è probabile che l’area di chi non ha espresso un voto - sommando all’astensione le schede non valide - superi la metà degli aventi diritto: non ha precedenti per un’elezione che ha riguardato un numero così elevato di cittadini. ...
i proponeva ambiziosamente di essere la novità politica del 2016 per un elettorato, quello cattolico, sbandato e in crisi di identità oltre che di rappresentanza, ma il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi non è andato oltre lo 0,6%. Appena 7.791 voti dati al candidato sindaco di Roma. E quella era la partita più interessante perché la macchina della neo compagine nata attorno al quotidiano La Croce nella Capitale schierava il suo leader. Nelle altre città non è andata meglio: 6018 voti pari al 1,1% a Milano con Nicolò Mardegan, 1447 a Napoli con Luigi Mercogliano e 2032 (0,53%) sono stati i voti a Torino per Vitantonio Colucci. A Bologna i 2076 voti (1,19%) per Mirko De Carli sono un paletto di testimonianza in una terra ostica, ma in generale i numeri espressi dal Pdf con i suoi candidati sindaci nelle altre città (Salerno, Rimini, Novara. Cagliari e Assisi) oscillano tra le poche centinaia e i mille. Poco o tanto? Come accade secondo le migliori consuetudini politiche anche in questo caso i freddi numeri sono interpretabili secondo le esigenze del momento. E Adinolfi, che pure ha potuto godere di un respiro mediatico più che dignitoso, tra diverse comparsate in televisione e in radio e qualche polemica utile ad alzare lo share che lo ha reso attivo su Facebook, non si è sottratto al rito.
Questo video è stato mandato in onda nei telegiornali regionali del giorno 30 maggio 2016. Si parla brevemente della mia attività di scultore e delle mie motivazioni....
Profonda preoccupazione per il documento che “il ministero dell’Istruzione sta elaborando sull’attuazione del comma 16 della riforma scolastica, che prevede l’inserimento nei Piani triennali dell’offerta formativa di corsi e attività” fondati “sul concetto di genere”. La esprime Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli (Cdnf) e portavoce del Family Day, in merito ai lavori della commissione riunita dal Miur per definire linee guida della norma richiamata. “Se dovessimo avere sentore di un testo non chiaro nel rigetto di qualsiasi sfumatura dell’ideologia gender – prosegue Gandolfini – saremmo pronti a un’ azione di protesta sistematica davanti al ministero dell’Istruzione, che a partire dal 25 giugno porremo in essere presentando un manifesto insieme ai rappresentanti delle associazioni in difesa della libertà educativa”.
Nella Messa di canonizzazione dei Beati Stanislao di Gesù Maria Papczy?ski e Maria Elisabetta Hesselblad, il Pontefice ha spiegato che la Croce è la vittoria di Dio sul dolore e sulla morte
Il caso Valencia, dove l’arcivescovo Antonio Canizares è stato pesantemente attaccato pubblicamente da associazioni e politici per avere espressamente difeso la famiglia naturale contestando l’ideologia di genere (clicca qui e qui), vede una escalation che lo rende giorno dopo giorno sempre più un simbolo di quel che accade in Europa. L’ultima notizia è la denuncia all’autorità giudiziaria del cardinale Canizares per il reato d’odio contro gay e femministe. La denuncia è stata presentata il 3 giugno da Lambda (associazione Lgbt) a nome di altri 55 tra collettivi, sindacati e partiti (per una sintesi dello sviluppo degli avvenimenti clicca qui), ma è solo l’ultima puntata di una aggressione senza precedenti. Nei prossimi giorni è addirittura atteso il voto del Parlamento regionale su una mozione di condanna pubblica dell’arcivescovo. Il quale invano replica respingendo tutte le accuse e invocando la Costituzione spagnola che difende la libertà di espressione del pensiero.
La vicenda inizia nel luglio del 2014. Due membri pro-life del Center for Medical Progress incontrano, sotto mentite spoglie, la dottoressa Deborah Nucatola, Senior Director del servizio medico della International Planned Parenthood Federation (Ippf), forse la più potente organizzazione abortista al mondo. La Nucatola, a tavola, rivela senza imbarazzo che ai bambini abortiti vengono prelevati gli organi o vari tessuti per poi essere rivenduti ad università e aziende attive nel campo della ricerca clinica.
In Bangladesh un commerciante di religione cristiana è stato ucciso a colpi di machete vicino ad una chiesa a Bonpara, nel Nord del Paese. La vittima, un uomo di 65 anni titolare di una drogheria, è l’ultima di una serie di violenze di matrice jihadista dirette contro le minoranze religiose e i militanti laici. Una decina le persone assassinate negli ultimi due mesi, l’ultima delle quali la moglie di un agente della polizia antiterrorismo. La maggior parte degli attacchi è stata attribuita a un gruppo islamista locale, che si sospetta abbia legami con lo Stato Islamico e con Al Qaeda. (M.R.)
«Trascorso un po’ di tempo» continua don Konrad, «all’altezza della Pontificia Università Antonianum, Giovanni Paolo II ha ripetuto di nuovo: “Voglio inginocchiarmi!", e io, con grande difficoltà nel dover ripetere il rifiuto, ho ripetuto che sarebbe stato più prudente tentare di farlo nelle vicinanze di Santa Maria Maggiore; e di nuovo ho sentito quel mormorio. Tuttavia, dopo qualche istante, giunti alla curia dei padri Redentoristi, il Papa ha esclamato con determinazione, e quasi gridando, in polacco: “Qui c’è gesù! Per favore... ”. Poche parole, quasi un grido di aiuto».
2 puntata: Le tecniche dell'avversario
Intervista ad Aldo Maria Valli, vaticanista Rai, e autore di un libro sulla vita della santa: «Ha visto il mondo spaccato dalle guerre mondiali, eppure non ha avuto paura»
Battezzato come Giovanni Papczynski, passando durissime prove esteriori e interiori, fondò l’ordine dei Mariani, dedicato all’Immacolata concezione
Il documento ufficiale della diocesi di Cassino-Pontecorvo-Aquino-Sora è stato letto stamani in tutte le chiese locali. Il gruppo legato alla «veggente» Giuseppina Norcia adesso è fuori della Chiesa
Ci sono uomini incapaci di scostarsi dalla verità anche quando costa cara, con una forza tale da far pensare immediatamente a quella di un Altro. Si chiama scelta, sigillo posto su uno per ricordare a tutti, anche a chi vuole dimenticarla, l’evidenza. Ed è quello che Dio ha impresso nel cuore di un medico italiano che ha letteralmente speso tutta la sua vita per difendere quella degli altri: il venerabile sulla via della beatificazione, Giancarlo Bertolotti, nato al cielo il 5 novembre 2005, alla cui morte seguì la conversione di diversi suoi colleghi, che da abortisti smisero di praticare l’infanticidio.
Il libro “Il cuore che non ha mai smesso di battere. Perché la Madonna non è morta” indaga su uno dei più grandi misteri: l’immortalità della Vergine Maria
“Io ho tutto. Tutto vince l’amore”: due tra le frasi che meglio hanno espresso la vicenda umana di Chiara “Luce” Badano sono state scelte dall’Istituto Nazareth di Napoli per aprire l’incontro che, insieme alla Fondazione Giuseppe Ferraro Onlus, ha voluto offrire ai suoi studenti con quattro privilegiati testimoni del lascito di fede e letizia della giovanissima beata di Sassello: i genitori Maria Teresa e Ruggero Badano e gli amici d’infanzia Chicca e Franz Coriasco.
C’è una speranza concreta per la salvezza di Asia Bibi. Ha il nome di Michael Kamran, che è stato nominato nuovo ministro per i diritti umani in Pakistan. Kamran è cattolico e la decisione del premier Nawaz Sharif di spostarlo dal dicastero per la Navigazione, di cui era titolare, al dipartimento che si occupa di minoranze religiose non può che rappresentare una svolta per il destino delle minoranze religiose pakistane e per il destino della madre cristiana che è rinchiusa in carcere da ormai 7 anni con l’accusa di blasfemia e che rischia la pena di morte.
Che gli ultimi due Family Day, promossi e animati da laici senza pastori pilota, abbiano sparigliato le carte nel mondo dell’associazionismo cattolico è cosa ormai assodata e quasi irreversibile. Un ulteriore spartiacque nel riposizionamento all’interno dell’agenda dell’impegno civile è rappresentato dal referendum costituzionale di ottobre. In questo quadro ha fatto un certo effetto l’intervista a Matteo Renzi (secondo i critici dal tono molto compiacente) con cui ha aperto l’edizione di Avvenire della scorsa domenica, proprio all’indomani della presentazione dei ‘Comitati delle Famiglie per il No’ da parte del Comitato promotore del Family Day guidato da Massimo Gandolfini.
La legge n. 76/2016 c.d. Cirinnà entra in vigore oggi. Pone a carico dei Comuni precisi obblighi sia quanto al rito di avvio dell’unione civile sia quanto alla trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni same sex contratti all’estero. Stabilisce infatti, ai commi 2 e 3 dell’articolo unico, che «due persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni», e che «l’ufficiale di stato civile provvede alla registrazione degli atti di unione civile tra persone dello stesso sesso nell’archivio dello stato civile».
Le Crociate, prossimamente al cinema. Questo l’annuncio dato il 31 maggio a Doha alla prima del film documentario prodotto dalla televisione satellitare Al Jazeera, nello specifico da Al Jazeera Documentary Channel. Ahmed Mahfuz, direttore del canale, ha sottolineato che «l’argomento delle Crociate continua a essere conosciuto solo dal punto di vista occidentale» e che «questo documentario offrirà la versione araba». Anche il regista Abd al-Rahman Adel ribadisce di avere «riproposto i fatti principali e le cause» delle Crociate per «presentare all’Occidente un punto di vista alternativo». Il prodotto si potrebbe quindi inserire appieno nel motto storico di Al Jazeera “L’opinione e l’opinione dell’altro”, ma tutto questo forse accade nel momento sbagliato ed è quanto meno inopportuno poiché potrebbe riaccendere nell’ampio pubblico cui si rivolge il canale qatariota, notoriamente schierato con la Fratellanza musulmana, antichi e mai sopiti rancori contro l’Occidente crociato.
Il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha riconosciuto ieri il genocidio armeno del 1915, con un voto quasi unanime. Solo un astenuto e un assente non hanno alzato la mano al momento della chiamata. La notizia è stata salutata con gioia dalle comunità armene in tutto il mondo, ma viene considerata come una decisione “irrazionale” e “un errore storico” dalle massime cariche della Turchia. Il governo di Ankara ha subito richiamato l’ambasciatore e minaccia rappresaglie politiche ancora più gravi.
Quando, anni fa, il fumino Vittorio Sgarbi disse che il medievale Duomo di Pisa era stato trasformato in un cesso un’ondata di indignazione nazionale ed ecclesiale si strinse a coorte a difesa dell’allora arcivescovo, che aveva autorizzato l’opera. Si trattava di un paio di artistici mezzi pulpiti scolpiti, di marmo e quasi cubici, piazzati davanti all’altare maggiore. In effetti, gli storici dell’arte sanno che su quell’altare stanno anche bronzei angeli settecenteschi, e affreschi rinascimentali campeggiano qua e là sulle pareti, perciò un tocco di moderno era del tutto coerente col mix di epoche. É tuttavia un fatto che, a chi entra, quei due cosi bianchi laggiù in fondo sembrano lì per lì proprio dei sanitari, e solo avvicinandosi si scopre che –ovviamente- non lo sono. Chissà se si discuterà anche di questo, magari incidentalmente, nel convegno internazionale “Viste da fuori” (da oggi al 4 giugno) organizzato dalla Cei (vescovi) e dal Cna (architetti) che si svolgerà, significativamente, al monastero di Bose e dibatterà di chiese moderne.
Procede sempre più a tappe forzate la marcia inarrestabile della rivoluzione antropologica in Spagna. Dopo l’approvazione di una legge nella regione di Madrid che consente ai bambini di cambiare il proprio genere da maschile in femminile e viceversa femminile, questa volta tocca a Valencia. La Comunidad Valenciana, praticamente il governo della regione autonoma di Valencia, governata da un’alleanza tra partito socialista e Sinistra radicale sta lavorando ad una Legge sulla transessualità.
Dopo lo Stato anche i talebani afghani sembrano sopravvivere solo grazie ai fondi raccolti per loro nelle monarchie sunnite del Golfo, tra gli emirati stretti alleati dell’Occidente che foraggiano i nostri peggiori nemici. A Washington fingono di stupirsi mentre in Europa l’argomento viene largamente ignorato, ma ormi le ambiguità degli “alleati islamici” mettono in imbarazzo i legami che connettono le cancellerie occidentali con le corti sunnite che acquistano armi per miliardi in Europa e Stati Uniti, ma non lesinano fondi ai movimenti jihadisti. Dopo la “scoperta” che le banche del Golfo hanno gestito molti milioni di dollari arrivati allo Stato Islamico, in molti casi in contanti triangolati dalla Turchia dal cui confine sono transitati almeno 50 mila combattenti dell’Isis e qaedisti de Fronte al-Nusra, le ultime notizie rese note dall’agenzia Bloomberg riferiscono di ampi finanziamenti ai talebani afghani dagli Emirati Arabi Uniti e dal Bahrein, Stati membri del Gulf Cooperation Council, alleati di Usa ed Europa ma che hanno finanziato e continuano a finanziare i talebani afghani.
Si chiama Universal Periodic Review (Upr) ed è una procedura attraverso la quale i 193 Stati membri dell’Onu possono rivolgersi a vicenda delle raccomandazioni per sollecitare il rispetto dei diritti umani sulla base di trattati internazionali come la Dichiarazione universale del 1948 o di impegni volontariamente presi da un dato Paese. Le raccomandazioni vengono avanzate a intervalli fissi (ogni anno si svolgono tre sessioni e si esaminano 14 Stati alla volta, per cui ciascun ciclo di revisione dura circa un quinquennio) e possono avere diversi gradi di invasività, fino alla richiesta di una specifica azione legislativa.
Vangelo Lc 7, 11-17: Ragazzo, dico a te, alzati!
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
“Dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere anche a voi l’incontro di stasera. Anche oggi la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice e, all’inizio, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato per un periodo di tempo prolungato qui su tutti noi con le mani distese. In seguito ha pregato in particolare sui malati presenti. Poi la Madonna ha pregato per un periodo di tempo in modo particolare per i sacerdoti e le vocazioni nella Chiesa. In seguito ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Poi io ho raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in modo particolare i malati Poi la Madonna ha continuato a pregare per un periodo di tempo qui su tutti noi, e in questa preghiera se n’è andata, nel segno della luce e della croce, col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”. Vorrei sottolineare che oggi la Madonna ha pregato in particolare per i sacerdoti e per le vocazioni nella Chiesa”. Una parola: Mi commuove e mi riempie di gioia sapere che la Vergine Maria è scesa ancora tra noi per pregare. Ha pregato certo per tutti, presenti e assenti, persone e cose. Ma una cosa è stata sottolineata dal veggente Ivan: “ Oggi la Madonna ha pregato in particolare per i sacerdoti e per le vocazioni”. Direi che è una intenzione cara alla Madonna, visti i tempi nei quali tanti sacerdoti tengono chiese chiuse e orari brevi per incontrarli e per incontrare Gesù nell’Eucaristia. Vorrei poter tenere aperte tutte le chiese del mondo! Certe chiese dell’Africa, dove sono stato per una breve esperienza, avevano mura fragili, fatte di pali, di bambù e di frasche, dove si poteva vedere Gesù a scacchi come nelle carceri: se noi non vediamo Lui, Lui ha fessure ampie per guardare noi: sono le fessure del suo cuore attraverso le quali ci guarda. Oh se potessimo avere anche noi un cuore pieno di queste fessure: vedremo sempre, ovunque Lui anche in ogni persona!
Ieri sera il tradizionale momento di preghiera nei Giardini Vaticani con la recita del rosario e la processione fino alla Grotta di Lourdes
Stamane la preparazione al pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro. Domani Papa Francesco predicherà il ritiro per tutti i sacerdoti nelle tre Basiliche Papali di Roma
Nell’Udienza generale, il Papa commenta la parabola del fariseo e del pubblicano per indicare il modo giusto di pregare Dio: non con arroganza e superbia, ma con cuore umile e pentito
Nella relazione sul nuovo ddl (firmato anche da Cirinnà e Lo Giudice) si spiega che bisogna tener conto della “trasformazione della realtà”. Argomento scivoloso
Il web si scandalizza per la pubblicità di un detersivo cinese nella quale una bella cinese infila in lavatrice un ragazzone nero, il quale esce dal lavaggio cinese anch'egli. Ma non fa altrettanto per quella sarda del gay pride nella quale un bambino scompare e riappare con boa di piume di struzzo e movenze effeminate dopo avere visto un gruppuscolo di militanti lgbt
Il giorno in cui si celebrava il Corpus Domini in Brasile le chiese evangeliche del Paese hanno dato una dimostrazione di forza impressionante. Più di cinquecento Chiese hanno portato a sfilare per le strade del centro di San Paolo oltre 340 mila persone. Gli organizzatori, con un entusiasmo comprensibile anche se forse non precisissimo, l’hanno definto “l’evento cristiano più grande del pianeta”.
Sette case e negozi appartenenti a cristiani copti date alle fiamme e saccheggiati, un'anziana cristiana insultata, picchiata e infine denudata in pubblico da una banda di assalitori inferociti. E' questo il bilancio provvisorio della nuova fase di violenze settarie a danno dei copti esplose ad al Karm, nella provincia di Minya, nell'Alto Egitto. Stavolta, a scatenare la ferocia delle bande di invasati sono state le voci di paese intorno a una relazione sentimentale tra un egiziano copto (figlio della settantenne aggredita) e una donna musulmana.
Tuta militare, kefiah al collo e kalashnikov in mano una decina di bambini corre sulla scena, si apposta e conduce una perfetta esercitazione militare. È questo il soggetto della recita di fine anno in un asilo di Gaza, nella Striscia governata dal regime islamico di Hamas.
Intervista ad Alessandro Fiorini, presidente di Mondopiccolo, polo scolastico paritario: «Il sindaco ha promesso di raddoppiarci i contributi, ma il saldo dell’Ici vanifica tutto»
Circa 11.500 cristiani uccisi, un milione e trecentomila sfollati, 13 mila chiese abbandonate o distrutte. Sono gli impressionanti numeri contenuti in una relazione presentata a New York all’Onu da monsignor Joseph Bagobiri, vescovo di Kafanchan, Nigeria, e che fanno riferimento al periodo 2006-2014. Una carneficina intollerabile; è per questo che il vescovo ha fatto appello alle forze internazionali a non girare la testa da un’altra parte, ma a farsi carico dell’emergenza umanitaria.
La casa di Soad Thabet non ha più la porta. I muri sono anneriti dal fuoco, i mobili rovesciati sul pavimento, a pezzi, una camicia da notte rossa giace in mezzo alla cenere. Alla proprietaria di 70 anni è andata peggio: un gruppo di musulmani l’ha presa, trascinata in strada, spogliata completamente nuda e gettata sulle strade fangose di Alkarm, nella provincia egiziana di Minya.
Giugno, mese del Sacro Cuore di Gesù. Sul sito Rosario on line le meditazioni.
Oggi inizia la Novena al Sacro Capo di Gesù
Nel febbraio del 2015 la Corte Suprema canadese aveva eliminato il divieto di praticare l’eutanasia presente nel codice penale (clicca qui) Fino ad allora solo nello stato del Québec tale pratica era lecita. I giudici avevano così accolto il ricorso presentato nel 2009 dalla British Columbia Civil Liberties Association per conto di Kay Carter e Gloria Taylor, due donne affette da patologie neurodegenerative che nel frattempo sono morte.
Šar?nas Birutis, ministro della Cultura della Lituania, fu uno dei negoziatori della piccola repubblica baltica con l’Ue, ai tempi in cui stava trattando l’ingresso. Ora l'Europa è in piena crisi, culturale prima ancora che politica ed economica. Incontrandolo a Milano, nel corso della sua visita in Italia, La Nuova Bussola Quotidiana gli ha chiesto il punto di vista di questo paese dell'Est con la sua grande eredità.
Andata e ritorno dal girone infernale dell’aborto per denunciare che cosa avviene dentro le cliniche del Planned Parenthood dove la parola bambino non si può pronunciare e dove le infermiere non si devono guardare negli occhi. E’ il destino che ha portato una ragazza americana a praticare 3 aborti in un anno e mezzo e a diventare una infermiera di una delle cliniche abortive associate alla International Planned Parenthood Federation. Oggi però Patricia Sandoval è una donna rinata, madre di tre figli che percorre in lungo e in largo la Spagna, il Messico e gli Stati Uniti per raccontare la sua storia di resurrezione.
Non ci sono parole per esprimere il raccapriccio davanti al terribile omicidio di Roma, dove l’ex fidanzato Vincenzo Paduano ha bruciato viva la studentessa 22enne Sara Di Pietrantonio. A peggiorare il fatto c’è anche la circostanza di alcuni automobilisti di passaggio che non si sarebbero fermati davanti alla ragazza che chiedeva aiuto cercando di sfuggire all’aggressore (ma questa parte è ancora da verificare). Come sempre in questi casi si cerca una spiegazione, e c’è chi se la prende con l’imbarbarimento delle periferie abbandonate dalla politica e chi con la violenza di genere. Ma di fronte all’enormità del male, tale che lo stesso assassino si stupisce di essere diventato un “mostro”, ogni possibile spiegazione suona parziale. Mi si permettano solo un paio di brevi riflessioni.
fine maggio Brescia, Saronno, Mirandola, Vicenza e Piacenza hanno assistito all’arrivo della delegazione della Qatar Charity per inaugurare i rispettivi centri islamici, ristrutturati, costruiti ex novo oppure in via di ristrutturazione. A tutte le cerimonie hanno partecipato le autorità locali – sindaci, forze dell’ordine, religiosi – sia i gestori dei centri islamici sia il direttivo Ucoii cui afferiscono tutti i centri sponsorizzati dal Qatar.
Se non si aggiorna, se vi ritornano vecchie informazioni, se non funziona... abbiate pazienza. Manco io so cosa sta succedendo.... grazie.
Marco
La coincidenza del Giubileo della Misericordia e del Ramadam fornisce “un’opportunità per correggere le percezioni” reciproche tra cristianesimo e islam, come pure di “scegliere una strada che porti alla pace, alla riconciliazione” e alla “edificazione di una fiducia reciproca”.
Pubblicato postumo nel 1915, Loneliness? – solitudine – è l’ultimo libro scritto da mons. Robert Hugh Benson, un racconto moderno dalla forte caratura psicologica che ripercorre il tema della rinuncia di sé, uno dei più cari e indagati dall’autore.
Nel corso della Storia, la Beata Vergine ha visitato l’umanità in particolari località nel mondo. Nella maggior parte delle apparizioni mariane, soltanto una o poche persone – spesso dei bambini – hanno dichiarato di aver visto la Beata Vergine, descritta inizialmente soltanto come una “Signora”. Ma ci sono state delle eccezioni, come l’apparizione di Zeitun, in Egitto, dove è stata vista da migliaia di persone: cattoliche, ortodosse, musulmane e non credenti.
Per me è difficile parlare della mia Madre Celeste, ammetto di essere di parte. Amo la Vergine Maria con tutto il mio cuore! Maria è la donna per eccellenza, è la donna più sublime che ci ha donato l’amore di Dio Padre. Essendo così sublime, è necessario che siano dei grandi mistici a descriverla e a cantarne le lodi.
“Siamo lì lì per prendere delle decisioni. Poi si diranno. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi, ma sulle linee che si prenderanno”. Era il 6 giugno di un anno fa e il Papa, rispondendo a una domanda a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma dal viaggio a Sarajevo, spiegava che la decisione della Santa Sede sulla veridicità delle apparizioni mariane di Medjugorje sarebbe arrivata di lì a poco. Francesco citava anche una riunione della congregazione per la Dottrina della fede (una “feria quarta”) che si sarebbe tenuta a fine maggio del 2015 e che le conclusioni della commissione presieduta dal cardinale Cammillo Ruini – i cui lavori sono terminati due anni fa – erano sul tavolo del prefetto Gerhard Ludwig Müller. Successivamente, padre Federico Lombardi chiariva che la riunione non c’era ancora stata e che il tutto sarebbe stato rinviato a dopo l’estate.
Una foto di gruppo al Sacro Monte, ai piedi del Mosè che di gruppi ne ha accolti a migliaia. Do un’occhiata professionale, cioè non distratta perché le vie del cielo sono infinite e più volte mi è capitato di intercettare (con lo sguardo, non si tratta di violazioni di libertà individuali) chi ritenevo una birba – almeno stando ai suoi discorsi- e invece andava al Sacro Monte a risciacquare bocca e anima come un devoto antico. Ho fatto una pesca rapida, facile e buona guardando la foto perché il sorriso di Gigi Leva è magnetico, attira l’attenzione e la simpatia di tutti. Sono assai numerosi i varesini che debbono molto a questo personaggio che, convertitosi a Medjugorie, dall’inizio degli Anni 90 ne ha guidati a migliaia a conoscere e a pregare la Madonna dell’Erzegovina. Averlo visto in mezzo a uno squadrone del Popolo della Famiglia, lui che di tempo da sottrarre alla preghiera ne ha ben poco, mi ha sorpreso e indotto a un raid telefonico.
"Perché in Italia non si possono fare matrimoni multipli?" si chiede il senatore Cinquestelle Carlo Martelli secondo cui: "Anche 4, 5, 6 persone dovrebbero potersi sposare, perché il matrimonio tra due persone non è naturale"
In questi giorni è scoppiata una polemica fra il sito cattolico americano OnePeterFive e il Vaticano a proposito del Terzo Segreto di Fatima.....
«Avere 7 figli ti rende una persona un pochino fuori dall’ordinario. Avere 7 figli con lo stesso marito ti fa quasi sembrare un’aliena. Averne 7 con lo stesso marito e uno con la sindrome di Down ti qualifica, decisamente, come una pazza». Riassume così la sua vita Annalisa Sereni, autrice di Semplicemente una mamma (San Paolo, 12 euro, 92 pagine), abituata a parlarne sulle pagine del suo blog. Una vita fatta da tre “m”, quelle dell’essere moglie, mamma e medico. Una vita frenetica nonostante le gravidanze, non sempre facilissime, caratterizzate da nausee totalizzanti: non vissute nel riposo di Kensington Palace come faceva Kate Middleton, ma nel trambusto dell’ambulatorio dove lavora, tra un paziente e l’altro.
A due anni dalla scomparsa dello scrittore Eugenio Corti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Université Paris-Sorbonne hanno hanno organizzato un convegno «per far conoscere la sua grande eredità di cui il mondo accademico ha bisogno». Elena Landoni, docente di lingua italiana dell’Università Cattolica di Milano, interverrà insieme ad altri relatori, nella seconda sessione di lavori (la prima si è svolta nell’ateneo parigino il 29 e 30 gennaio scorsi) che avrà luogo il 7 giugno prossimo dalle 9.00 nella cripta dell’aula magna dell’università di Largo Gemelli a Milano.
Trascorsi ormai due mesi dalla pubblicazione dell'esortazione post-sinodale Amoris laetitia ciò che sembra emergere è una pluralità di interpretazioni del documento, almeno per quanto riguarda la questione più dibattuta sul discernimento e l'integrazione delle cosiddette coppie “irregolari”. Più precisamente: per l'accesso all'eucaristia delle coppie di divorziati risposati. Il resto del testo, per quanto il Papa abbia indicato di leggerlo nella sua interezza, rimane dietro le quinte.
Si sono svolti ieri a Sotto il Monte in provincia di Bergamo i funerali del Cardinale Loris Capovilla, morto a 100 anni. Capovilla è stato per 11 anni segretario di Angelo Roncalli, prima a Venezia quando era Patriarca e poi a Roma, divenuto Papa Giovanni XXIII. Di seguito il ritratto tracciato per la Nuova BQ da un suo figlio spirituale, Monsignor Ettore Malnati, Vicario episcopale per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste.
Pochi giorni fa il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ha tenuto una conferenza a Cambridge, nel Regno Unito, che gli è valsa diversi titoli di giornale. Koch avrebbe infatti detto che il dovere di evangelizzare è nei confronti di tutti i non cristiani, musulmani inclusi, ad eccezione degli ebrei. Quanto a questi ultimi, i cristiani - ha detto ancora Koch - riconoscono il patto stipulato da Dio con il popolo ebraico, cosa che non si può applicare all’islam. Da ultimo Koch è andato ben oltre la definizione di “fratelli maggiori” e ha detto che i cristiani dovrebbero vedere l’ebraismo come una “madre”. Per questo non si deve convertire gli ebrei, mentre al contrario si deve evangelizzare i musulmani.
Una sagra dell’ipocrisia giocata sulla pelle dei diretti interessati strumentalizzando la buona volontà e i buoni sentimenti di tanta gente: questo è in sintesi il giudizio che al punto cui si è arrivati si può dare della gestione dell’emergenza migranti. Da un lato i Paesi dell’Unione europea, Italia compresa, non contrastano, ma anzi spesso esasperano le situazioni e le crisi all’origine degli attuali esodi, e dall’altro con la politica del trasbordo prestabilito in mare aperto nel Mediterraneo dei migranti dai barconi alle navi “soccorritrici”, mascherato da soccorso ai naufraghi, danno stabile sostegno a un sistema criminale di contrabbando di esseri umani che per natura sua provoca stragi di innocenti.
Intervista a Riccardo Caniato e Padre Flavio Ubodi sulla Madonnina di Civitavecchia da Radio San Giuseppe.
Sono state 4 mila le persone soccorse nel Canale di Sicilia solo ieri. In un unico giorno, «più di 20 operazioni» di salvataggio sono state coordinate dalla Guardia costiera italiana. Ci è voluta la collaborazioni di tutte le missioni europee in corso nel Mediterraneo. Decine le navi impiegate, di ogni bandiera possibile. E potrebbero essere comunque addirittura «centinaia» le vittime dei diversi naufragi sfuggiti al monitoraggio o individuati troppo tardi. Le cronache dei quotidiani di oggi sono piene di testimonianze drammatiche e racconti eroici. E intanto su Repubblica appare un articolo di “scenario” che lascia presagire come l’emergenza non si riassorbirà affatto nelle prossime settimane. Al contrario.
Pannella alla fine che cosa ha visto, anzi Chi ha visto? Le sue battaglie sono state facili da vincere, diciamocelo. Il suo carro dei diritti correva in discesa. Ha assecondato, come referente italiano della prepotentissima Trilateral dei diritti individuali assoluti, l’avanzata del nichilismo. Papa Francesco ha individuato perfettamente quel che definisce questa antropologia con la formula “cultura dello scarto”. Divorzio non è forse trasformare l’altro te stesso in uno scarto? L’aborto, la scelta degli embrioni giusti per costruire gravidanze da laboratorio, e gli zigoti (bambini non nati) da vivisezionare, e l’eutanasia per vecchi e bambini? Scarto-scarto-scartissimo.
L’Albania vuole trasformare chiese e monasteri in teatri e sale da concerto o esposizione. La notizia è uscita questa settimana in Francia, dopo che la ministra albanese per la Cultura, Mirela Kumbaro, ha rilasciato un’intervista al giornale albanese Gazeta Shqiptare. Il problemi degli edifici religiosi sequestrati alla Chiesa durante il regime comunista, e mai restituiti, non è ancora stato risolto ma per Ardian Ndreca, docente albanese di Filosofia moderna alla Pontificia università urbaniana, «l’intervista è stata usata e bisogna inquadrare le sue parole in un contesto più ampio», dichiara a tempi.it.
Amicizia, teoria gender, accettazione sociale, sessualità, identità, famiglia, internet. Concetti, questi, che in un primo momento possono sembrare estranei, ma che sono invece le parole chiave di uno studio recentemente uscito in Germania e pubblicato in un libro edito da Springer Verlag. Intitolato "Maedchen im Netz" ("Femmine in rete") e scritto da Martin Voigt, tale libro è stato pubblicato lo scorso gennaio ed ha come obiettivo quello di dimostrare come l'utilizzo di internet e soprattutto i social network sia per molti funzionale a creare una identità fittizia e parallela a quella reale per cercare un'accettazione sociale che nella vita reale è sempre più difficile da raggiungere.
Da 70 anni alla East Liverpool High School, in Ohio, durante la cerimonia della consegna dei diplomi si canta il Padre nostro. Ma quest’anno la tradizione è stata interrotta, dopo che la fondazione atea e agnostica Freedom from Religion Foundation ha minacciato una causa legale. Secondo il gruppo, infatti, la canzone è troppo cristiana per una cerimonia pubblica e offende i non credenti.
Il sito americano Catholic Culture propone una storia interessante, anche per il pubblico italiano nel momento in cui il dibattito sulla legge Cirinnà sulle Unioni Civili è ancora ben aperto e vivace, e si parla, in area governativa, di altre iniziative nella stessa direzione.
Ho seguito con grande interesse il viaggio del Presidente Putin in Grecia e sull’Athos. Una scelta di certo non usuale per un capo di stato, specialmente in quest’epoca nella quale si fa a gara nell’esibire il proprio ateismo o la propria indifferenza religiosa. Putin ha inteso celebrare ufficialmente i 1000 anni di monachesimo russo, ma questa è la seconda volta in cui visita l’isola della Vergine. Putin ha fatto richiesta ufficiale, come ogni altro pellegrino, alla Chiesa Ellenica e al Patriarcato di Costantinopoli.
Esce in questi giorni, per Cantagalli, Leonardo Eulero, il matematico dell’età illuminista. Un grande scienziato contro Voltaire e i philosophes illuministi, di Francesco Agnoli. Euler è stato “il più prolifico matematico della storia”, meritando per questo il titolo di Princeps Mathematicorum, che sarà poi attribuito anche a C. Gauss (1777-1855). Fondò la meccanica dei continui, promosse la balistica, la cartografia, la diottrica, la teoria dell'elasticità, l'idraulica, l'idrodinamica, la teoria della musica, la teoria dei numeri, l'ottica e la teoria delle navi. Fu anche filosofo e medico. Riportiamo un brano dal libro
E’ un’Europa sull’orlo del suicidio, priva delle sue sorgenti cristiane, un vaso di coccio nello scontro tra Usa e Russia. Ma è anche un continente dove si distrugge la famiglia e si cerca di introdurre come surrogato un’immigrazione incontrollata e favorita dalla demagogia, un continente in cui la Chiesa rischia di perdersi come organizzazione di beneficienza, non più in grado di dare quella testimonianza che scuota le coscienze. E’ l’identikit del vecchio continente fotografato da Stanislaw Grygiel. Grygiel oggi è professore emerito di Antropologia filosofica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Amico personale di papa Wojtyla, è autore di diversi saggi sull’antropologia e la filosofia, in questa intervista alla Nuova BQ affronta i mali principali che affliggono lEuropa. Mali che si risolvono in una perdita costante delle proprie radici cristiane.
Qualche mese prima di morire, il vescovo Fulton J. Sheen venne intervistato dalla televisione nazionale: “Vescovo Sheen, migliaia di persone in tutto il mondo si ispirano a lei. A chi si è ispirato? Forse a qualche papa?” Il vescovo rispose che la sua più grande fonte di ispirazione non era un papa, un cardinale o un altro vescovo, e nemmeno un sacerdote o una suora, ma una bambina cinese di 11 anni. Spiegò che quando i comunisti avevano preso il potere in Cina, avevano arrestato un sacerdote nella sua rettoria, nei pressi della chiesa. Il sacerdote osservò spaventato dalla finestra i comunisti mentre invadevano l’edificio sacro e si dirigevano al santuario. Pieni di odio, profanarono il tabernacolo e presero il calice gettandolo a terra, spargendo ovunque le ostie consacrate.
Stefano Maria, 19 anni ama sciare, nuotare, leggere, scrivere, dipingere soprattutto ad acquerello, servire a tavola con lo stile sobrio ed elegante dei camerieri cinque stelle. Stefano ama pregare con la sua mamma, andare a Messa la domenica, ma anche visitare il Louvres o una mostra di Picasso. Stefano ha la sindrome di Down, ma non ha alcuna delle patologie connesse alla Trisomia 21, neppure un soffio al cuore.
Se provate ad inserire in Google l’espressione inglese slippery slope l’oracolo di internet vi fornisce questi sinonimi: «brutta china, piano inclinato, china pericolosa o pendio scivoloso». Ponete una biglia in cima ad un piano inclinato e questa correrà verso il basso con accelerazione progressiva. É l’effetto valanga: smuovete un po’ di neve a monte e provocherete una valanga che travolgerà tutto a valle.
Gandolfini chiama e le famiglie rispondo. Sabato a Roma, presso l’Auditorium Antonianum gremito di oltre mille delegati locali, il Comitato promotore del Family day ha presentato il “Comitato famiglie per il No” al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. La nuova sfida che vede impegnati tutti coloro che si oppongono alla destrutturazione della famiglia e dei corpi intermedi della società italiana è la vittoria del “No” contro il moloch autoritario e centralista dello Stato che tutto può per cambiare il tessuto antropologico della società italiana.
L'ottobre scorso una delle più note femministe anticlericali brasiliane, fotografata nel 2014 su un crocifisso mentre baciava una donna di fronte alla chiesa di Nostra Signora della Calendaria a Rio de Janeiro, aveva chiesto scusa ai cristiani. Ora è tornata a far parlare di sé senza usare mezzi termini, esattamente come quando professava l'opposto, per denunciare le conseguenze devastanti dell'aborto.
A Roma nell'VIII Municipio, si candida Guido Pianeselli, organizzatore nel pellegrinaggio da Roma a Medjugorje a piedi. Il link porta alla pagina facebook del Popolo della Famiglia, VIII municipio. Se siete interessati al pellegrinaggio, andate a questo link: http://romamedjugorje.altervista.org/
Una pensione d’oro. Una pensione da fare invidia. Una pensione di cui è lecito indignarsi, perbacco, additando il beneficiario al pubblico ludibrio. Lo sproposito di 650,50 euro lordi al mese! Questa è la pensione del cardinale Angelo Bagnasco. Quella vera. Poi c’è quella di fantasia, che corre giuliva dalle rotative al web, grazie al tetragono impegno di tanti solerti divulgatori di disinvolte menzogne: quattromila euro, anzi forse di più, la pensione per i tre anni da ordinario militare.
L’ex deputato dipietrista Franco Barbato si è ritrovato con una figlia musulmana. Lui ebbe il suo breve momento di visibilità grazie alle sue trovate fustigatrici anti-casta, magliette a tema sfoggiate in Parlamento con gesti plateali simil-esibizionista (apri di colpo la giacca e compare la scritta sul petto), scenate con turpiloquio, espulsioni dall’aula. Niente di nuovo, si dirà, ma allora non era frequente come oggi.
Uno studio dal titolo "Ddl unioni civili criticità procedurali: 69 commi da raccontare” a firma del professor Luigi Ciaurro – docente di Diritto parlamentare presso la Lumsa di Roma - è stato pubblicato sull’ultimo numero del trimestrale Rassegna Parlamentare, rivista che fa capo all’Istituto per la documentazione e gli studi legislativi. Ciaurro mette in evidenza alcune gravi irregolarità o anomalie procedurali nell’iter di approvazione di questa legge.
Sono messaggi estremamente attuali e pertinenti con la modernità e la crisi di fede nella Chiesa quelli che la Vergine del Rosario di San Nicolas in Argentina ha affidato alla veggente Gladys Quiroga de Motta tra il 25 settembre del 1983 e l’11 novembre 1990. 1804 messaggi che la Madonna ha chiesto venissero resi pubblici. Recentemente la Diocesi di San Nicolas de los Arroyos, retta dal vescovo Domingo Salvador Castagna ha allestito un portale dove i messaggi sono classificati cronologicamente e tematicamente.
Sono bastati tre secondi nel nuovo trailer di Alla ricerca di Dory, il sequel del film premio Oscar con protagonista il pesciolino pagliaccio Nemo, per accendere il dibattito: è una famiglia arcobaleno quella che si vede nelle nuove immagini del film di Andrew Stanton e Angus MacLane? Secondo molti osservatori sembrerebbe proprio di sì. Hank, il polipo amico di Dory, al parco si imbatte infatti in una bambina i cui genitori sarebbero due donne. Non più di tre inquadrature, il tweet di Matthew Gottula che si definisce un appassionato di parchi a tema, e in poche ore la notizia fa il giro del mondo.
Nella sua autobiografia, Eric Clapton scrive di un momento di grande sofferenza che ha attraversato mentre era in fase di recupero dal consumo di droghe, nel 1987: “Ero completamente disperato. Nella privacy della mia stanza, ho chiesto aiuto. Non sapevo a chi pensassi di parlare, sapevo solo che non ne potevo più… e inginocchiandomi mi sono arreso. Pochi giorni dopo ho capito che avevo trovato un luogo a cui rivolgermi, un luogo che avevo sempre saputo che era lì ma a cui non avevo mai veramente voluto credere, o di cui pensavo di non aver bisogno. Da quel giorno, non ho mai smesso di pregare al mattino, in ginocchio, chiedendo aiuto, e la sera, per esprimere gratitudine per la mia vita e soprattutto per il fatto di essere sobrio”.
«Conoscevo bene Veronika, era una suora completamente dedicata all’opera di Dio che dirigeva, il St Bakhita’s Medical Centre di Yei». Don Daniele Moschetti, sacerdote comboniano in Sud Sudan, racconta tempi.it l’omicidio di suor Veronika Rackova, la religiosa slovacca, delle Missionarie dello Spirito Santo, uccisa il 16 maggio scorso da una pattuglia dell’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (Spla, l’ex movimento di guerriglia che, dopo l’indipendenza del paese nel 2011, ha preso il potere): «È stata una martire del suo servizio. Chiamata nel cuore della notte per assistere una donna partoriente, è tornata a casa sull’ambulanza da sola per permettere all’autista di riposarsi. Mentre viaggiava, i soldati hanno sparato ad altezza d’uomo». Le ragioni dell’agguato sono sconosciute, «ma si sa che la notte è sconsigliato viaggiare, visto che i soldati, che dovrebbero garantire la sicurezza, sono spesso ubriachi e autori di violenze. Sappiamo che hanno bruciato case, violentato donne e bambini, rubato. Eppure Veronika ha compiuto la sua missione».
«Amatevi come io vi ho amato. Veglie 2016 per le vittime dell’omo-transfobia e dell’intolleranza». È lo slogan che campeggiava il 21 maggio scorso su muri di Catania, in un colorato poster dove alcuni ragazzi e ragazze univano le dita indice e pollice delle due mani con quelle degli altri a formare una coreografica croce. La quale, ripresa dal basso, inquadrava significativamente il cielo. La cittadinanza era chiamata a «vegliare» in una parrocchia (cito) «in contemporanea con altre veglie nell’Italia e nel mondo». Come sanno quelli che sono usi leggermi non amo i numeri, perciò non attendetevi una snocciolata di cifre e statistiche: non ho contato quante sono le iniziative analoghe in Italia e nel mondo, né quante siano le «vittime» per cui i catanesi hanno vegliato. Non so nemmeno, a dire il vero, se hanno pregato durante la veglia, ma parrebbe di sì, vista l’autorevole citazione evangelica. L’iniziativa, come da poster, era allargata anche ai protestanti luterani, battisti ed evangelici nonché all’associazione genitori, parenti e amici di omosessuali. Ovviamente, ospitati dai cattolici, perché sempre i più “accoglienti” (o perché dispongono di locali più larghi? probabilmente tutt’e due).
Con la sessione iniziata ieri in Giappone torna con forza alla ribalta il gruppo delle sette maggiori economie industriali dell’Occidente (e del mondo), o G7. L’incontro consacra il suo ritorno sulla scena dopo che si è concluso il periodo in cui dapprima con l’aggiunta della Russia era divenuto G8, e dopo che Obama ha provato a metterlo da parte preferendogli un G20 sotto l’égida congiunta di Stati Uniti e Cina. L’evento segna insomma una svolta tutt’altro che secondaria nella politica estera degli Stati Uniti al concludersi della presidenza Obama: si tratta in sostanza di una marcia indietro, così sempre assai abilmente mascherata, rispetto alla politica, in cui il presidente Usa ora in scadenza si è a lungo impegnato, di ricerca di nuovi equilibri strategici alternativi allo storico rapporto privilegiato di Washington con le altre maggiori potenze industriali del globo.
«È dalla comunione in famiglia che nasce la Chiesa». Non è un proclama quello di don Giuseppe Nevi, il sacerdote di 55 anni che da 14 è responsabile della pastorale familiare della diocesi di Cremona, ma una realtà i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti: sposi che, educati alla scoperta del «dono potente del sacramento nuziale», fanno della loro unità «una comunione di famiglie vissuta come una missione». E non c'è progetto umano, n'è strategia mondana che abbia prodotto frutti così copiosi anche per le parrocchie della diocesi, ma solo la fede in Dio.
«Come Vescovo diocesano competente a tale tipo di istruzione; motivato da un senso di giusta coscienza (…) riconosco il carattere soprannaturale dei felici eventi con cui Dio per mezzo della sua figlia prediletta, Gesù attraverso la Sua Santissima Madre, lo Spirito Santo per mezzo della Sua diletta Sposa, ha voluto manifestarsi amorosamente nella nostra diocesi». Domenica 22 maggio, Mons. Héctor Cardelli, vescovo di San Nicolás (a nord di Buenos Aires, Argentina), ha confermato il carattere soprannaturale per gli “eventi mariani” accaduti a partire dal 25 settembre 1983, quando la veggente, Gladys Motta, vide apparire la Vergine vestita di azzurro e con il Bambino in braccio; entrambi avvolti da una straordinaria luce. L'apparizione era stata preceduta da una serie di fatti straordinari, in particolare molte corone del Santo Rosario avevano cominciato a brillare in molte case dei fedeli della città di San Nicolás, quasi ad anticipare quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Da quel 25 settembre numerosissime sono state le apparizioni e molti i messaggi.
Vangelo Lc 9, 11-17: Tutti mangiarono a sazietà.
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Il Pd milanese è di nuovo sotto i riflettori a causa della candidatura alle amministrative della responsabile attività culturali del Caim, nonché responsabile giovanile FIOE (Federation of Islamic Organizations in Europe), Sumaya Abdel Qader.
In occasione dell’anniversario di Chiara Corbella Petrillo e in contemporanea con gli eventi di Roma, domenica 12 giugno Elisa Corbella, sorella di Chiara, sarà a Rho (Mi) per un incontro-testimonianza. Un’opportunità per quanti non potranno partecipare all’evento giubilare di piazza San Pietro e che si trovano nelle vicinanze di Milano. L’incontro, organizzato dai padri oblati, si terrà nell’auditorium Mantovani Furioli, presso il collegio in Corso Europa, 228.
Cosa c’è di tanto importante nella Divina Misericordia di Dio? Come influisce sulla nostra vita terrena? Purtroppo molti vivono come se Dio fosse un tiranno che punisce senza clemenza chi pecca. Quando una persona vede che vive di peccati, non vuole per nessun motivo rivolgersi a un tiranno, e deciderà di condurre una vita di disperazione. Queste persone pensano che Dio le abbia abbandonate e non vedono speranza dopo la morte. Fortunatamente non è questo il Dio in cui crediamo, visto che il nostro è un Dio sia di giustizia che di misericordia.
La potente testimonianza di una coppia sposata da oltre 20 anni. Donandosi totalmente all'altra persona e al prossimo.
Oggi inizia la Novena al Cuore Immacolato di Maria.
È tornato in libertà il monaco copto ortodosso Gabriel, di cittadinanza sudanese, che era stato rapito giovedì 14 aprile nella città di Nyala, capitale dello Stato sudanese del Darfur meridionale. I suoi confratelli del monastero di Sant’Antonio hanno potuto riabbracciarlo dopo un sequestro durato 40 giorni.
“Ratzinger è uno dei più grandi interpreti del pensiero e della cultura occidentale”. Ne è convinto Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e già ministro dei Beni e delle attività culturali, intervenuto ieri sera al terzo incontro promosso dalla Biblioteca Ratzinger al Campo Santo Teutonico in Vaticano, sul tema Università senza umanistica? Gli impulsi di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI.
Durante l’Udienza Generale, papa Francesco illustra la parabola del giudice e della “vedova importuna” e sottolinea: “Le nostre richieste al Padre passano in secondo piano, quello che conta è la relazione con Lui”
La mia lettera, riguardo alle “conversione” di Marco Pannella, ha sollevato le critiche, dure, inappellabili, definitive, di alcuni amici e di persone verso cui nutro grande stima: chi sei, tu, per dire che Pannella non si è convertito? Rispondere a questa domanda non serve a risolvere una querelle personale, ma a chiarire un concetto che ritengo importante. Nessun uomo, laico, vescovo, o papa, ha il diritto di dire se Pannella si sia convertito o meno, e quale sia il suo destino, per chi crede, eterno. Infatti il sottoscritto non ha mai detto nulla di simile, non si è mai permesso di giudicare il cuore del politico radicale. Ho solo scritto che non vi sono segnali evidenti, di alcun tipo, che dicano di una conversione, e che darla quasi per scontata, acclarata, è una mancanza di rispetto sia verso la realtà tangibile dei fatti, sia verso il defunto.
Seguendo la “buona” teologia eucaristica, lo sguardo e il cuore si concentrano sul pane eucaristico: quando viene innalzato alla consacrazione, quando l’abbiamo davanti nell'adorazione e quando cammina con noi nella processione. La mente tenta di immaginare il contenuto di quel pane e si domanda come sia possibile che contenga il Corpo del Signore, la sua anima e divinità. Ragione e immaginazione non resistono in questa arrampicata e ben presto cedono. Fidandosi: qui c’è Gesù e basta.
Dopo otto anni passati nel carcere politico di Nam Ha, a sud della capitale Hanoi, il 20 maggio è stato liberato padre Taddeo Nguyên Van Ly, strenuo difensore dei diritti umani e della libertà religiosa e per questo perseguitato da quarant’anni anni dal regime comunista del Vietnam. Doveva scontare ancora qualche mese di carcere, ma il partito comunista l’ha liberato in anticipo come segno di riconoscenza verso Barack Obama, che ha revocato l’embargo sulle armi letali all’ex nemico durante la sua visita nel paese di questi giorni. Padre Ly è stato subito portato nella sua arcidiocesi di Hue, dove ha passato pochissimi dei suoi ultimi quarant’anni anni di vita.
L’edizione milanese del Corriere della Sera torna a occuparsi del rapporto un po’ pasticciato del Pd con le comunità islamiche, rapporto che è diventato un caso con la candidatura di Sumaya Abdel Qader, sociologa musulmana di origini giordano-palestinesi che non è ancora riuscita a prendere le distanze dai Fratelli Musulmani, nonostante abbia dichiarato esplicitamente di non farne parte (con un post sul blog non privo di ambiguità).
Oggi inizia la novena al Sacro Cuore di Gesu'. Domani inizia quella dedicata al Cuore Immacolato di Maria.
Caro direttore, accolgo il suo invito a motivare il prossimo voto politico e, per farlo, parto da una sua affermazione: «Tali candidati [per la vita e la famiglia] si trovano nelle varie formazioni di centro-destra oltre che nel Popolo della Famiglia». La domanda a questo punto diventa la seguente: «In quale luogo politico i cattolici sono più efficaci?».
Quello che molti pensano in Vaticano, ma non dicono a microfoni aperti, è che le parole di Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, hanno aperto una voragine. Il riferimento è a un preciso passaggio del suo recente discorso tenuto in occasione della presentazione di un libro di don Regoli sul pontificato di Benedetto XVI.
Le elezioni presidenziali in Austria, con il rischio evitato sul filo di lana dell’elezione del leader del partito di destra, hanno costituito solo l’ultimo palcoscenico per far esibire i leader europei nella retorica dell’accoglienza, nella commozione al pensiero dei profughi siriani che scappano dalla guerra e dalla fame. Peccato però che questi siano gli stessi leader europei che stanno contribuendo la loro parte alle condizioni impossibili in cui si trovano i civili siriani restati in patria. È da cinque anni infatti che è in vigore l’embargo dell’Unione Europea verso la Siria che, salvo una decisione contraria, sarà rinnovato il 1° giugno per un altro anno.
Se l’omosessualità è una condizione buona, allora ha ragione l’onorevole Cirinnà e la legge sulle unioni civili, appena promulgata da Mattarella, è una legge giusta. Altrimenti ha torto la senatrice Pd e questa legge è una norma ingiusta perché mai si può legittimare giuridicamente un male morale.
Parlare di famiglia non è mai stato così complicato. Persino dentro la Chiesa. Fa problema anzitutto l’oggetto del discorso: cosa è veramente famiglia? E come pretendere che non vi sia confusione nella società civile, se pure nella Chiesa si oscurano talora verità fondamentali sul matrimonio? La controversia sul cap. VIII dell’esortazione Amoris Laetitia di Papa Francesco e la recente legge italiana sulle unioni civili destano sconcerto.
Di Sant’Antonio María Claret, gigante spirituale che riempie tutto il XX secolo della Chiesa spagnola, i biografi raccontano un’infinità di aneddoti ed episodi collegati alla sua ardente devozione per la Madonna. Non dimentichiamo che è uno dei principali santi mariani mai esistiti. Fin da bambino spiccava per il suo amore e la sua pietà nei confronti della Vergine. Un racconto riportato in una delle sue biografie è particolarmente interessante.
Già dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre, Dio ricopre Adamo ed Eva dei loro primi indumenti, come segno di benevolenza, pietà e disponibilità al perdono
Si terrà domani, mercoledì 25 maggio, a Loreto, il “Giubileo dei consacrati e religiosi anziani e infermi” promosso dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) della sezione Marche. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata inserita quest’anno negli eventi del Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Un sostegno iniziato molte decadi fa. Era il 1961 quando Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incominciato a prendersi cura dei profughi cristiani fuggiti dalla Cina. Da allora la fondazione non ha mai smesso di aiutare i cristiani cinesi a mantenere viva la fede, nonostante le gravi limitazioni imposte da Pechino. Chiese rase al suolo, croci demolite, vescovi scomparsi o agli arresti domiciliari, sacerdoti e fedeli detenuti. È questa la realtà dei cristiani in Cina, dove tuttavia il Cristianesimo continua a crescere. Se il governo dichiara appena 30 milioni di cristiani cinesi, secondo recenti studi sarebbero infatti almeno 68 milioni.
Carissimi, ecco quanto Ivan ha riferito sull'apparizione da lui avuta stasera, lunedì 23 maggio 2016, sul Podbrdo, alle ore 22,00: "Come dopo ogni apparizione, desidero avvicinare e descrivere anche a voi ciò che è stato più importante dell'incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice. Appena è arrivata, ci ha salutato tutti con il suo materno saluto: <>. Poi ha pregato in particolare sui malati e su tutti i presenti con le mani distese. Poi la Madonna ha pregato per un lungo periodo di tempo per la pace nel mondo. In seguito ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perchè venisse benedetto. Poi ho raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni , le vostre famiglie ed in particolare i malati. In seguito la Madonna ha pregato per un periodo di tempo per i sacerdoti e per le vocazioni nella Chiesa. Poi ha continuato a pregare su tutti noi presenti, ed in questa preghiera se n'è andata nel segno della luce e della croce, col saluto: <>. Vorrei sottolineare che la Madonna ha pregato la maggior parte del tempo dell'apparizione di stasera per la pace nel mondo."
In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, che dal 2007 si celebra ogni 17 maggio a seguito di un voto del Parlamento Europeo, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Miur, che fa capo alla ministra Stefania Giannini, ha diffuso una circolare (prot. n. 0004213 del 16/05/2016) che merita attento commento.Prima di entrare in materia - essendo recente la forsennata campagna del governo Renzi contro gli enti di governo locale e i loro sprechi - ci permettiamo però di segnalare per inciso che l’episodio apre, tra l’altro, uno spiraglio su che cosa sia la burocrazia ministeriale in Italia, e dove davvero sarebbe il caso di cominciare a fare qualche risparmio.
Quanto graveranno sui contribuenti i simil-matrimoni gay? E quanti pasticci legali causeranno? Risposte a domande che Renzi e Mattarella avrebbero fatto bene a porsi
La storia di Ge Genfu e di sua madre Bai Ye, che grazie al rapporto con il piccolo ha creato un’azienda per far lavorare le persone con difficoltà mentali
La cena sta finendo, la giornata è stata memorabile, hai potuto raccontare dei tuoi fratelli cristiani perseguitati, carne della tua carne, in una meravigliosa sala cinquecentesca del palazzo comunale di Perugia, insieme a un appassionato come il cardinale Bassetti e a un inviato di guerra di serie A come Gian Micalessin. Hai potuto ancora una volta pronunciare i loro nomi, mostrare i loro volti, strappare all’oblìo e consegnare alla memoria il loro sacrificio. E implacabile ti arriva la notifica via social media: mentre tu evocavi l’Iraq, e Micalessin la Siria, ad Aleppo due missili sparati dai ribelli sono caduti sul collegio Terra Santa dei francescani, nel quartiere dell’università. Una anziana ospite della struttura è morta sul colpo, due sono rimaste gravemente ferite, tutte le altre sono terrorizzate, e i frati che volevano fare del loro collegio un centro di resistenza umana contro la logica disumana della guerra ora sono scoraggiati.
“Durante la Tac ho pregato, mi sono fidata e affidata a Padre Pio, davanti ai miei occhi avevo sempre e solo il crocifisso di San Giovanni Rotondo. E quando sono risalita in corsia ho sentito un fortissimo profumo di fiori. Il giorno dopo stavo bene, non avevo più niente, con grande stupore dei medici che avevano già preparato la sala operatoria”. Così Consiglia De Martino la donna salernitana, ricoverata d’urgenza per una rottura traumatica del dotto toracico (una malattia incurabile), che nel 1995 ha ricevuto il primo miracolo di San Pio, quello riconosciuto per la beatificazione, ha raccontato per la prima volta la sua esperienza nel docu-film Tornerò tra cent’anni di Luigi Ferraiuolo in onda su Tv2000 martedì 24 maggio alle ore 21 e il 25 maggio alle 12.20, giorno del suo compleanno.
Giovedì 26 maggio, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, papa Francesco celebrerà la Messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano. Non è prevista concelebrazione. Seguirà la tradizionale processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà il sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore, da dove il Santo Padre impartirà ai fedeli la solenne benedizione eucaristica.
Durante l’omelia del mattino, papa Francesco raccomanda di accogliere le “ricchezze spirituali” e di stare attenti alle ricchezze mondane che “promettono tanto ma non ci danno niente”
Mi chiamo John Pridmore e questa è la mia storia. Sono nato nel quartiere londinese di East End, all’ospedale dell’Esercito della Salvezza. Pur essendo stato battezzato come cattolico, non sono mai andato a una scuola cattolica né in chiesa. A dieci anni, tornando a casa una sera normale, i miei genitori mi hanno detto che dovevo scegliere con chi dei due volevo vivere perché avrebbero divorziato. Amavo moltissimo i miei genitori, e non potevo scegliere tra le due persone a cui volevo più bene ma che paradossalmente mi avevano appena annientato. È stato allora che nel più profondo del mio essere ho preso la decisione di non amare più nessuno, perché pensavo che così non sarei stato ferito di nuovo.
È un grande miracolo di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Domenica 3 ottobre 1847, più di 2000 persone videro a Ocotlán, in Messico, un’immagine perfetta di Gesù Cristo crocifisso apparsa in cielo per oltre 30 minuti. Approvato dall’arcidiocesi di Guadalajara nel 1911, il fenomeno è noto come “miracolo di Ocotlán” ed ebbe luogo il giorno prima di un terremoto che uccise 40 persone e ridusse in macerie la città dello Stato di Jalisco. Prima dell’inizio della Messa al cimitero della cappella dell’Immacolata Concezione, presieduta dal vicario parrocchiale, padre Julián Navarro, due nuvole bianche si unirono in cielo e apparve l’immagine di Cristo. I presenti e chi abitava nelle città vicine rimasero profondamente colpiti, fecero atti di contrizione e gridarono “Misericordia, Signore!” Questa apparizione di Cristo venne chiamata “il Signore della Misericordia”, e in suo onore nel settembre 1875 venne benedetta, consacrata e dedicata una nuova parrocchia.
Si avvicina la persecuzione per il clero spagnolo che non intende piegarsi alla dittatura gay. L’arcivescovo di Valencia Antonio Cañizares è finito nel mirino di diverse associazioni Lgbt e dell’ideologo di Podemos Juan Carlos Monedero. Il motivo? Aver parlato di “impero gay” a proposito dell’inculturazione di gender e omofobia in atto da tempo nella società spagnola. Ormai vescovi e sacerdoti spagnoli sono costretti al martirio bianco, ma quello che è accaduto nel corso di una conferenza dell’Università cattolica di Valencia, dove ha sede la sezione spagnola dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sulla famiglia, rappresenta un deciso cambio di passo. Cañizares infatti rischia una denuncia penale alla corte spagnola per istigazione all’odio, causa intentata dalla lobby gay Lambda, collettivo valenciano per i diritti Lgbt retto da Mar Ortega.
Nei giorni scorsi, con un rescritto a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il Papa ha modificato una norma del codice di diritto canonico, il canone 579, a proposito dell'erezione degli Istituti di vita consacrata diocesani. In particolare, a differenza di quanto avveniva da sempre, ora, prima di decretare l'erezione di un Istituto diocesano, il vescovo locale dovrà, "pena la nullità del decreto di erezione dell'Istituto stesso", consultare la Santa Sede. Cioè la consultazione diventa ora "necessaria ad validatem". Il motivo è quello di "evitare che vengano eretti a livello diocesano dei nuovi Istituti senza il sufficiente discernimento che ne accerti l’originalità del carisma, che definisca i tratti specifici che in essi avrà la consacrazione mediante la professione dei consigli evangelici e che ne individui le reali possibilità di sviluppo". La segnalazione di questi problemi l'ha sollevata la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica, retta dal cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz. Questa congregazione, quindi, "ha segnalato l’opportunità di meglio determinare la necessità, stabilita dal can. 579 CIC, di richiedere il suo parere prima di procedere alla erezione di un nuovo Istituto diocesano."
Zitto, zitto, approfittando del clamore mediatico suscitato dalla morte di Marco Pannella che ha concentrato tutta l’attenzione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato venerdì la legge sulle unioni civili. Lo ha fatto ignorando i gravi dubbi di incostituzionalità sia sui contenuti (l’effettiva parificazione delle unioni civili al matrimonio) sia sul metodo (violazione dell’articolo 72 della Costituzione riguardo al procedimento di approvazione di una legge). Da notare anche che al proposito si attende un pronunciamento della Corte Costituzionale a cui si sono rivolti una quarantina di senatori. Ma da “uomo delle istituzioni”, Mattarella non ci ha pensato neanche un attimo a sospendere la firma di questa legge: che tutto fili liscio, senza scossoni, senza provocare pericolosi (per chi, poi?) attriti fra istituzioni dello Stato, è preoccupazione che viene prima di ogni altra considerazione.
Scrive sant’Ignazio Ugualmente, il nemico si comporta come un falso amante che non vuole venire scoperto: infatti, come l’uomo falso parla maliziosamente ed adesca la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, desiderando che le sue proposte restino segrete, mentre, al contrario, gli dispiace molto se la figlia scopre al padre o la moglie al marito le sue parole, perché comprende che non potrà più portare a compimento l’impresa cominciata; allo stesso modo, quando il nemico ti suggerisce le sue astuzie e persuasioni, vuole che siano accolte e tenute in segreto: gli dispiace molto se tu le manifesti a una persona spirituale esperta, perché si rende conto di non poter portare avanti l’opera incominciata, dal momento che sono stati scoperti i suoi inganni (Esercizi Spirituali, n. 326).
Ottava e ultima puntata: La Sapienza.
La Trinità è come inerpicarsi sulla cima di un monte e lì trovare pace. Attraverso i sentieri e i passaggi della vita, i tormenti e le attese, le tensioni e gli sforzi, le chiusure che sprofondano e le radure che improvvisamente si aprono. Il cammino dell’amore, della speranza, della libertà, della decisione, dei condizionamenti. Sempre alla ricerca di un bene, di un di più, di una risposta finalmente piena e pacificante.
Venerdì scorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge Cirinnà sulle cosiddette unioni Civili che si rifanno direttamente alle norme sul matrimonio contenute nel codice civile. «Il prossimo passo della lobby Lgbt sarà l'equiparazione piena, l'adozione dei bambini e l'utero in affitto. Il che creerà un clima da "caccia alle streghe" contro chi osi anche solo dissentire, come avvenuto nel mio paese dopo che, nel 2010, furono approvate». E che, dopo cinque anni, «ha ceduto al sabotaggio della Costituzione». A parlare è John Waters, ex giornalista dell'Irish Times, che ha pagato caro il suo dissenso contro il referendum costituzionale in Irlanda, indetto il 22 maggio dello scorso anno per ridefinire il matrimonio l'unione fra due persone dello stesso sesso. Soffrendo, fuori e dentro la Chiesa, perdendo lavoro e affetti, «fino al un punto in cui non hai più nulla da perdere. É li' che diventi libero e trovi persino conforto e gusto nella battaglia».
Una delle leggende che ruotano attorno a Rita e che una certa agiografia ha sottolineato con forza, rendendo agli occhi dei moderni la figura di quella donna persino paradossale e quasi esempio di un malinteso senso della preghiera e della morale, fa di lei la madre che prega per la morte dei figli, e di Dio colui che la esaudisce.
Caro direttore, si respira una strana aria tra i cattolici. Da varie parti, è stato loro raccomandato che non possono non interessarsi di politica, in vista del raggiungimento del bene comune. In tal senso si sono espressi lo stesso Papa Francesco, il Consiglio Episcopale della Diocesi di Milano, il Coordinamento delle associazioni e movimenti della stessa nostra Diocesi (bella novità) e tante altre giuste prese di posizione. Tutte raccomandazioni da condividere appieno, senza se e senza ma. E penso che tutti i cattolici, senza alcuna distinzione, le condividano.
Un esempio di fedeltà al Vangelo nonostante i tentativi di imposizione del mondo. Le Piccole Sorelle dei Poveri ottengono un’altra vittoria nella battaglia legale (in corso da quattro anni) contro l’amministrazione Obama e il “mandato contraccettivo” contenuto nella riforma sanitaria, che impone ai datori di lavoro di garantire ai dipendenti una copertura assicurativa delle spese per contraccettivi, sterilizzazione e farmaci abortivi, pena l’irrogazione di multe salatissime.
Per una curiosa coincidenza, ieri mattina nella consueta omelia a Santa Marta, papa Francesco ha commentato - riporta Radio Vaticana - il brano del Vangelo di Marco in cui Gesù spiega l’indissolubilità del matrimonio affermando che la comprensione per i peccatori va di pari passo con l’affermazione senza compromessi della verità. Dico una curiosa coincidenza perché tale importante distinzione arriva nel giorno in cui si è registrato un totale sbracamento di alte gerarchie ecclesiastiche nel commentare la morte di Marco Pannella, dove quella che appare chiara è la confusione tra la dovuta pietà – e in alcuni casi l’amicizia – verso un defunto e il giudizio storico su quanto dallo stesso defunto realizzato in vita.
Nel convento di Porta Maggiore suor Viviana prende le distanze: “Ci hanno chiesto la sala in affitto per fare ginnastica e l’abbiamo concessa. Perché? C’è qualche cosa che non va?”. Alle suore Pallottine di Roma deve essere stato spiegato che il seminario di Raja Yoga che si svolgerà il 2 e 3 luglio prossimi a Roma non è altro che una pratica motoria. Ma nell’antica disciplina chiamata Raja Yoga, dove Raja sta per ascolto dei messaggi che il proprio corpo invia e che dobbiamo imparare a captare, chiamarla ginnastica è riduttivo e fuorviante.
Gallagher ha annullato il suo viaggio in Venezuela. La Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV) ha reso pubblico il comunicato del Nunzio Mons. Aldo Giordano: “L'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, è stato costretto ad annullare il suo viaggio previsto in Venezuela nei giorni 24-29 maggio". Il motivo? “Non dipende dalla Santa Sede”, si legge nel comunicato. Parole che ancora non hanno una spiegazione ufficiale tra i membri della CEV, ma che senza dubbio uccidono la speranza di pace di un popolo in ginocchio.
Dalla discoteca dei vip alla collina delle apparizioni. Dal mondo dello spettacolo a quello della fede. In queste poche parole si può racchiudere il cammino di conversione di Simona Amabene, una brava ragazza che lavorava come pr al Twiga, famoso locale della Versilia, prima di essere toccata dalla Madonna. La Vergine, in questo Suo straordinario disegno di conversione, è entrata piano piano nel suo cuore facendosi largo tra le pagine della sua agenda fitta di impegni, per non uscirne più.
Una giornata interamente dedicata alla spiritualità di don Andrea Santoro, il sacerdote donum fidei della diocesi di Roma ucciso a Trabzon, in Turchia, nel febbraio 2006. A organizzare l’incontro, in programma per domenica 22 maggio, dalle 10 alle 18.30, presso il Seminario Romano Maggiore, l’associazione Don Andrea Santoro onlus, in collaborazione con il Vicariato di Roma, il Seminario Romano Maggiore e l’associazione Finestra per il Medio Oriente.
Continuano le dichiarazioni del rabbino estremista Bentzion Gopstein, leader del gruppo Lehava, fermamente contrario alla presenza di cristiani e musulmani in Israele. Come riferiscono ad Aiuto alla Chiesa che Soffre fonti della Chiesa locale, già nell’agosto del 2015, Gopstein aveva ufficialmente chiesto al governo di dare fuoco a tutte le chiese presenti nel paese. Mentre a dicembre dello scorso anno il leader fanatico ha invitato le autorità a vietare la celebrazione del Natale.
La carità deve sempre andare a braccetto con la verità e viceversa. Lo ha ribadito papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta, traendo spunto dal passo odierno del Vangelo (Mc 10,1-12), in cui Gesù discute sull’adulterio con i farisei.
C’è un detto – forse un luogo comune? – secondo cui la vera vita inizia a quarant’anni. Eppure per alcuni è stato davvero così. In occasione della festa di Pentecoste di Nuovi Orizzonti, celebrata domenica scorsa alla Mariapoli di Castelgandolfo, ZENIT ha incontrato Massimiliano Carbonari, 45 anni, membro del movimento fondato da Chiara Amirante, dove svolge incarichi di organizzazione e coordinamento.
Caro Padre Angelo, mi chiamo R. e riesco a vivere la castità del corpo, però non quella dei pensieri e degli occhi come posso fare per riuscire anche in questo? Arrivederci e grazie e auguri di buon anno
Prosegue l’analisi della legge sulle Unioni civili. Questo articolo viene pubblicato in contemporanea da Corrispondenza Romana, CulturaCattolica.it, Il Timone online, La Croce, La nuova Bussola Quotidiana, Notizie Provita e Osservatorio Van Thuan. L’iniziativa è promossa dalla piattaforma A reti unificate.
«Aveva stima e ammirazione per Papa Francesco» - «Con Marco Pannella ci siamo trovati su posizioni a volte profondamente discordanti per moltissimo tempo» ma «non si poteva non apprezzare l’impegno generoso e totale per cause nobili come quella per le carceri. Personalmente questo è stato il tema e l’occasione su cui ho avuto modo d’incontrarmi con lui». Lo ha detto il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
Il comune di Bruxelles ha fatto chiudere martedì una scuola coranica clandestina nel quartiere di Molenbeek, lo stesso dove sono stati organizzati gli attentati terroristi di Parigi. La scuola, secondo La Libre, era frequentata da 38 bambini dai tre agli otto anni. La decisione è stata presa dal borgomastro responsabile del quartiere Françoise Schepmans. Le autorità hanno tenuto a precisare che la chiusura non c’entra con eventuali accuse di terrorismo, che non competono loro, ma con infrazioni urbanistiche appurate.
Negli ultimi anni si sente parlare di un numero crescente di catecumeni cristiani provenienti dalla religione di Maometto. Una analis dell’Interdisciplinary Journal of Research on Religion parla addirittura di un incremento globale nel mondo di circa 10 milioni di convertiti dall’islam al cristianesimo. Dudley Woodbury, studioso della materia, conta 20 mila battesimi all’anno solo negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’Europa, invece, a Pasqua si è diffusa la notizia di 196 conversioni nella diocesi di Amburgo. Camille Eid, scrittore e giornalista libanese, coautore del libro I cristiani venuti dall’Islam, spiega a tempi.it quello che è «un fenomeno sicuramente incalcolabile ma, altrettanto certamente, in crescita costante».
L’Unicef invoca l’eutanasia per i bambini. L’organo ufficiale dell’Onu deputato a «tutelare i bambini» fa aperta campagna per la loro uccisione in Canada. Non si tratta di una voce di corridoio o dell’indiscrezione di qualche gola profonda, ma delle parole pronunciate a Ottawa davanti al Parlamento da Marvin Bernstein, avvocato filantropo e Chief Policy Advisor di Unicef Canada.
Il pellegrinaggio ecumenico al capezzale di Marco Pannella, gravemente malato, che coinvolge persone diversissime, presenta tutte le caratteristiche di una religiosità secolare. I sociologi, del resto, lo hanno notato: mentre la religione «di chiesa» è praticata in Occidente da una minoranza, oggi il senso religioso si manifesta in forme secolari e implicite, dal culto delle celebrità fino allo sport e all'arte. Una delle manifestazioni più studiate di questo fenomeno è il culto della defunta principessa Diana d'Inghilterra, che non era una persona particolarmente religiosa.
«Tariq Ramadan è la voce più importante sulla questione dei musulmani d'Occidente e il rinnovamento del pensiero islamico. È docente di "Studi Islamici Contemporanei" all'Università di Oxford e alla Facoltà di Studi Islamici del Qatar, inoltre dirige il Centro di Ricerca sulla Legislazione Islamica e l'Etica (Cile) a Doha. È Presidente del think thank European Muslim Network (Emn) ed è membro dell'Unione Mondiale dei Sapienti Musulmani». Così Davide Piccardo, membro del Caim, annuncia la venuta a Milano del nipote di Hasan al-Banna in occasione dell’Assemblea generale del European Muslim Network, di cui sono membri italiani Davide e Hamza Roberto Piccardo, che si terrà nel capoluogo meneghino ai primi di giugno.
La difesa della famiglia non consiste in una “guerra ideologica”, ma “si tratta in realtà di difendere noi stessi, i nostri figli e le generazioni future da una ideologia demoniaca (quella del gender ndr.) che dice che i bambini non hanno bisogno di una mamma e un papà. Questa ideologia nega la natura umana e mira ad estirpare Dio da intere generazioni”.
Vangelo Gv 16, 12-15: Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve l'annunzierà.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Quando Voice of the Family ha parlato con il cardinale Raymond L. Burke per esprimere le proprie preoccupazioni per una decadenza percepita sia nella società che nella Chiesa, il porporato ha esortato ad “approfondire la comprensione dell’insegnamento e della disciplina della Chiesa” e a far sentire la propria voce ai leader ecclesiali. In un discorso del 7 maggio al Rome Life Forum promosso dal gruppo, Burke – attualmente patrono dell’Ordine di Malta – ha riconosciuto le preoccupazioni sulla possibile confusione nella Chiesa su verità dogmatiche e morali fondamentali, e ha affermato che i vescovi devono “comprendere l’urgente bisogno di annunciare di nuovo con chiarezza e coraggio la verità della fede”. I fedeli cristiani, ha aggiunto, dovrebbero essere pronti al martirio per amore di Cristo e della sua Chiesa, e questo martirio può assumere molte forme diverse.
Mosul, la capitale irachena del califfato islamico. Una delle tante città di quel paese devastata da guerra, violenza, brutalità conquistata dagli islamisti nel giugno 2014. Da quel momento i cristiani residenti in città che non riuscirono a fuggire subito, vennero perseguitati con la richiesta di convertirsi all'Islam o di pagare la tassa di sottomissione. Innumerevoli i casi di cristiani uccisi.
In Inghilterra le famiglie dei bambini affetti da sindrome di Down hanno protestato contro l’introduzione da parte del sistema sanitario nazionale del nuovo test sul Dna materno, che porterebbe gli aborti di questi bambini dal 90 al 92 per cento. «In Italia invece nessuno parla per smascherare un immaginario falso sulla condizione di queste persone, mentre occorrerebbe un battaglia culturale e di testimonianza», spiega a tempi.it Roberto Volpi, statistico e autore del volume recentemente pubblicato da Lindau La sparizione dei bambini down. Un sottile sentimento eugenetico percorre l’Europa.
Sabato 14 maggio, nella cappella del Centro di Studi Superiori, a Roma, mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha ordinato diaconi sei Legionari di Cristo: Benjamin Errington (Inghilterra), Carlos Zanatta (Messico), Esteban Rodríguez (Argentina), Juan Andrés Lander (Venezuela), Lucio Boccacci (Argentina) e Michael O’Connor (Stati Uniti). I novelli diaconi si aggiungono ai quattro già ordinati, in aprile, a Gozzano e in Germania e sono parte del gruppo di 38 che quest’anno riceveranno l’ordine del diaconato.
A meno di settanta giorni dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, Dorota Abdelmoula per la prima volta una giovane donna come portavoce, ha illustrato le centinaia di iniziative culturali, spirituali, sociali, di preghiera. Per la prima volta nella storia delle GMG a Cracovia ci saranno anche le competizioni sportive. Nel corso del seminario sulla Giornata Mondiale della Gioventù, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) insieme alla Diocesi di Cracovia e dalla Conferenza Episcopale Polacca, svoltosi a Cracovia dal 12 al 14 maggio, Dorota ha illustrato attività e numeri incredibili
La Rivoluzione Culturale di Mao Zedong durò dieci anni e fece tre milioni di morti. Fu una vera e proprio guerra civile, scatenata dal “grande timoniere” contro il suo stesso partito, una purga contro i dirigenti comunisti spacciata per rinnovamento giovanilistico, una “lotta di classe” pilotata e diretta dall’alto in una società in cui, teoricamente, le classi sociali dei borghesi e dei proprietari terrieri erano già state eliminate fisicamente nei due decenni precedenti. A cinquant’anni di distanza dal suo inizio (1966) è ancora sconosciuto il numero delle vittime cristiane di questa gigantesca epurazione.
«Sono riusciti a cancellare il contrasto all'aborto dalle politiche della Regione Lombardia con il placet di tutti i partiti che si sono sempre detti a favore della vita e della famiglia. Tutti, Lega, Forza Italia, Ncd, hanno preferito l'opzione politicamente corretta, mentre diversi Cav (Centri di aiuto alla vita) si sono arresi per ragioni economiche e a prezzo della propria identità».
Cosa c’entra il referendum costituzionale con le unioni civili e la difesa del diritto naturale? È l’interrogativo che pongono con sempre più insistenza alcuni gruppi e movimenti cattolici e pro-famiglia guardando, con malcelato fastidio, all’annunciato impegno del Comitato promotore del Family-day per la campagna per il ‘No’ al quesito referendario di ottobre.
Sono diventata cattolica come ha fatto San Paolo: dal momento in cui ho incontrato Cristo, tutto è cambiato. Avevo un fidanzato, quattro figli e tre figliastri. Ero sicura che dopo essermi sposata per la Chiesa cattolica tutti intorno a me avrebbero visto le differenze che si erano verificate nella mia vita e che sarei stata cattolica per sempre. Pensavo che la mia conversione fosse l’inizio del mio “e vissero felici e contenti”, indipendentemente da quanto fosse stata problematica la mia vita prima dell’adesione alla Chiesa. Ma non è quello che è successo.
Beato Federico Ozanam, fondatore della famosa Società di San Vincenzo de Paoli, ci dice che la sua fede si è rafforzata dopo aver visto un grande uomo in preghiera. All’età di 19 anni, il famoso scrittore Federico Ozanam è stato mandato dai genitori a studiare all’Università di Parigi. Durante la sua permanenza ha avuto la grande fortuna di incontrare il celebre scienziato André Ampère. “Un giorno”, racconta Ozanam, “triste e sopraffatto dai miei problemi, sono entrato nella Chiesa di San Esteban per cercare un po’ di conforto. La chiesa, quasi vuota, era in silenzio. Davanti all’altare c’era un uomo umilmente inginocchiato, immerso nella preghiera del Rosario. Avvicinandomi mi sono reso conto che si trattava di Ampere . Dopo aver contemplato un attimo quella scena mi sono ritirato, profondamente commosso e più vicino a Dio”.
Era sorda fin dalla nascita ma l’11 maggio scorso, verso le 20.30, si è tolta le protesi e le ha date alla madre dicendole così: «Non mi servono più, ci sento». La piccola era in pellegrinaggio a Lourdes insieme alla mamma, alla nonna e al fratellino. A raccontare a tempi.it la storia di quello che è successo è Giuseppe Secondi, responsabile della sezione Unitalsi di Milano Sud-Ovest, che ha condotto il pellegrinaggio cui la piccola ha partecipato.
«I miei carcerieri mi hanno tolto tutto, ma c’era qualcosa che non potevano strapparmi via: la mia coscienza e la mia fede». Armando?Valladares, 79 anni, ex prigioniero di coscienza sotto il regime comunista di Fidel Castro, ha ricevuto settimana scorsa la Medaglia Canterbury 2016 dal Fondo Becket per la libertà religiosa a New York per «il coraggio dimostrato nella difesa della libertà religiosa».
Quando le campane dell’Università cattolica di Lovanio rintoccano le note di Imagine per commemorare le vittime degli attacchi di Bruxelles, e quando preti e suore francesi si mettono insieme per creare Ennéacath, rete di esperti cristiani per diffondere l’utilizzo dell’enneagramma, perché come scrive suor Marie Dolores Marco, questa pratica psicologica di origine esoterica permette di «riscoprire con piacere la facilità di rivolgersi allo Spirito Santo quando si prega», si capisce al volo che l’islam non è l’unico monoteismo malato ai nostri giorni.
Iraq, un’altra meraviglia archeologica è stata distrutta dai bulldozer dell’Isis. Le antiche mura di Ninive, nell’odierna Mosul, sono state in parte spianate. Avevano resistito al tempo, 2700 anni di storia, con le loro merlature, porte e preziosi bassorilievi. Ora sono un cumulo di macerie, stando le foto diffuse nei siti della propaganda jihadista. E l’Isis non è più tenero con gli esseri umani, naturalmente. Coloro che hanno la sventura di vivere sotto il regime jihadista sono ora sottoposti a una pressione ancora peggiore, anche a causa dei rovesci militari subiti dallo Stato Islamico.
Due degli undici principi sulla materia, teorizzati dal ministro della Propaganda del III° Reich Joseph Goebbels, erano: «il principio dell’esagerazione e del travisamento», con «il trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave», ed «il principio di orchestrazione», cioè «limitare la propaganda a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto».
Quali che siano i motivi immediati che l’hanno spinta a prendere posizione al riguardo, si deve riconoscere al ministro Beatrice Lorenzin il merito di aver portato alla ribalta dell’Italia ufficiale il cruciale problema del declino demografico del nostro Paese (come peraltro di buona parte del mondo), rompendo un tabù sin qui rigorosamente osservato sia dal potere politico che dal potere mediatico. Non condividiamo la sua analisi dei motivi di tale declino, ma quell’originario merito resta.
Un album di figurine che spiega ai bambini, in modo semplice, il disegno di Dio per l’uomo, collegando gli eventi dell’Antico con il Nuovo Testamento
A distanza di 70 anni si potrebbe riaprire il caso delle 13 presunte apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate nel 1944, in provincia di Bergamo, con protagonista la piccola veggente di 7 anni, Adelaide Roncalli. Al momento per la Chiesa non c’è stata né rivelazione, né apparizione. Una vicenda che all’epoca ha coinvolto anche nazisti e servizi segreti e che ancora oggi interroga teologi, storici e fedeli su cui Tv2000 ha dedicato un docu-inchiesta a cura del programma ‘Indagine ai Confini del Sacro’ di David Murgia, in onda su Tv2000 il 17 maggio alle ore 23, e dal titolo ‘1944: apparizioni a Ghiaie di Bonate, un caso ancora aperto?’.
L’antica chiesa bizantina di Aghia Sophia (Santa Sofia) a Trabzon, riconvertita in moschea nel 2013, è stata gravemente danneggiata dai lavori seguiti alla sua trasformazione in luogo di culto islamico. Lo riferiscono fonti locali riprese dall’agenzia Fides.
La prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, pronunciata in apertura della 69° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana è stata salutata dal presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, nel segno della continuità tra gli ultimi pontificati.
Disappunto del presidente CEI per la nuova normativa nella prolusione alla 69° Assemblea annuale dei vescovi italiani. Affrontati temi di gender, migrazioni, nullità matrimoniali, povertà, disoccupazione, ludopatia
Don Giacomo Pavanello racconta la sua esperienza come Missionario della Misericordia, condivisa con altri quattro sacerdoti di Nuovi Orizzonti
Quando gli amici di “Presbyteri” mi hanno chiesto di scrivere questo articolo hanno insistito sul fatto che volevano un taglio esperienziale e pastorale. Sulle prime la cosa mi ha un po’ preoccupato perché la mia esperienza di per sé è grande quanto il mio cappello, nel senso che non ho titoli particolari per parlare di come i preti vivono la liturgia delle ore: non sono teologo, né mi occupo di formazione, né ho mai scritto alcunché di specifico sull’argomento, quindi mi sono francamente chiesto cosa mai avessi da condividere. Poi ho pensato che ciò che rende grande un’esperienza non è la sua base, ma la sua altezza, ovvero non il fatto che faccia riferimento alla vita di tante persone, ma il fatto che sia radicata nell’unica che conta, quella di Cristo. Ciò che dovevo fare allora non era tanto allargare la mia base di esperienza, ma aumentare la sua altezza, o se preferite la sua profondità, in altre parole meditare su di me e sul mio modo di vivere la Liturgia delle Ore e su cosa questo c’entri con la Vita in Cristo. Ho pensato quindi di strutturare questo articolo quasi come un esame di coscienza sulla mia fedeltà, nella presunzione che i problemi e le grazie che vivo nella pratica delle Ore non sono poi tanto diversi da quelli della maggioranza dei sacerdoti.
Desiderando fare proselitismo, un pastore protestante si avvicinò a un contadino che stava piantando un pesco. Dopo averlo salutato, gli chiese se aveva ascoltato il sermone del suo parroco la domenica precedente a Messa. Il contadino disse di sì e che gli era piaciuto molto perché era stato un’esortazione a venerare la Vergine Maria, nostra madre....
Vi siete mai accorti che alla gente piace più parlare delle cose negative che di quelle positive? Sembra che troviamo qualche tipo di divertimento nel sottolineare gli errori e le mancanze nelle cose. Ci piace suggerire cosa dovremmo migliorare o fare in modo diverso per far andare tutto meglio. Sembra che abbiamo sempre a portata di mano una lista di lamentele. A livello della nostra fede, sto cercando di superare questo vizio personale di costante negatività. Anziché lamentarmi e sottolineare ciò che non va, voglio concentrarmi il più possibile sugli aspetti positivi, per ricordarmi del dono che ho per il fatto di essere cattolica.
Un allevamento di lumache come lista di nozze è un’idea per lo meno bizzarra. Dietro c’è la storia di Riccardo e Barbara, e lo zampino della Provvidenza. Lui, giornalista, vive in una casa-famiglia nel catanese e si occupa di comunicazione per la Missione di Fratel Biagio Conte a Palermo, dove lei fa servizio. Si incontrano, si innamorano e decidono di fare della loro vita insieme una storia d’amore per tanti. Bastano pochi incontri a Riccardo per capire che è lei la donna giusta. La proposta di matrimonio arriva dopo pochi mesi e la “condizione” è fare della casa-famiglia (in cui Riccardo già vive) la loro casa. “Trovare una persona che sposasse me e al tempo stesso sposasse l’idea di casa-famiglia, quindi di accoglienza, solidarietà e carità, non è cosa comune”. Sì, perché questa villa alle pendici dell’Etna non è esattamente il “nido” di una coppia fresca di matrimonio, ma è diventata da subito la “culla” di questa storia d’amore. Riccardo e Barbara vivono con una ventina ospiti, chi con problemi mentali, chi in sedia a rotelle, “tutte persone che generalmente uno terrebbe a distanza più che portarsele a casa”. Qui “i vincoli di parentela vengono superati e diventiamo una grande famiglia: diventiamo sorella, fratello, madre”.
In merito all’evento tenutosi il 15 maggio, a Catania presso il centro fieristico “Le Ciminiere”, nel quale è stato relatore il prof. Massimo Gandolfini, sul tema Identità sessuata e ideologia gender, dalla ragione all’arbitrio, si è consumata nelle scorse ore una pagina tristissima per i fondamentali princìpi di libertà e della vita democratica. È stato infatti revocato all’improvviso da parte della Provincia di Catania il patrocino gratuito che era invece stato concesso qualche giorno prima. E la revoca è avvenuta a causa delle pressioni da parte dei gruppi lgbt, che così hanno finalmente mostrato il loro vero volto intollerante e anti-democratico.
Caro direttore, qualche giorno fa un giulivo presidente del Consiglio che si dichiara cattolico ha proclamato: mica ho giurato sul vangelo, ho giurato sulla Costituzione. L’allegro presidente evidentemente non sa quello che dice. Il punto è che, altrettanto evidentemente, altrimenti non lo farebbe, è certo di rivolgersi a un pubblico smemorato, disorientato, che non sa più cosa credere e cosa pensare. Un pubblico che non ha più i minimi riferimenti non dico teologici ma nemmeno culturali....
Oggi inizia la Novena a San Filippo Neri.
Esattamente dieci anni fa, Luca Bertola, che allora aveva dieci anni, ha ricevuto una diagnosi infausta: sarcoma di Edwing in versione molto aggressiva. Un verdetto spietato che non ha impedito a Luca di amare la vita, di fare progetti, di credere appassionatamente in Dio. La malattia che, giorno dopo giorno, diventava sempre più grave è stata l’inizio di un itinerario spirituale che la mamma, oggi, in questo “anniversario” così doloroso della breve esistenza di suo figlio vuole ricordare per trasmettere a tutti i ragazzi malati e sani la voglia di progettare, la voglia di credere. Occhi azzurro-cielo, solare, sorridente, tifava per lo sport e per la vita. Impazziva per il motociclista Dani Pedrosa. Amava la pizza, la pasta con i pomodori e la pancetta, l’hamburger, le brioches al cioccolato, le caramelle alla Coca Cola, la play station. Luca Bertola, è morto a 13 anni: ragazzo nello stile di vita, uomo nel cuore. Il suo calvario è iniziato, appunto, nel 2006: tutte le sere aveva la febbre che non passava.
E così il professor Francesco D'Agostino ha parlato: «resistere, resistere, resistere». Quel grido di battaglia faceva ben sperare e poco importa che il pilotato titolista avesse depotenziato il titolo utilizzando il molto più innocuamente adattativo "resilienza", mica l'autore del pezzo decide i titoli. Purtroppo la lettura ha spento il mio entusiasmo in men che non si dica. C'è una prima insincerità nella necessariamente sommaria ricostruzione degli eventi: è vero, noi di piazza san Giovanni e del Circo Massimo siamo stati sconfitti in questa battaglia, e voi, autorevolissimi rappresentanti del laicato organizzato, vi dichiarate altrettanto. Ma c'è una differenza tra noi e non è di poco conto: noi ci siamo battuti. Non solo lo abbiamo fatto, ma, che piaccia o meno agli ipocriti, continueremo a farlo, perché la posizione prona non si addice alla virilità. Ma c'è assai di peggio che questo.
Mentre in Italia il Papa interveniva all’assemblea generale della CEI, al di là delle Alpi il quotidiano cattolico francese La Croix ha pubblicato ieri pomeriggio una lunga intervista esclusiva che lo stesso Francesco ha concesso al direttore Guillaume Goubert e al vaticanista Sébastien Maillard. Di seguito i passaggi più rilevanti.
No, non ci siamo. Potremmo adottare tutte le attenuanti possibili, compresa quella che il terzo gol al Frosinone, quello di rovesciata, quello del suo ingresso nella storia del calcio italiano, è un qualche cosa che va oltre le leggi della fisica. Però stavolta non ci siamo. Nulla contro Gonzalo Higuain, anzi. I suoi 36 gol sono l’aspetto più bello ed eroico del campionato appena concluso, ma da qui a farlo diventare un fenomeno da baraccone persino in chiesa ce ne passa. A tutto c’è un limite: se non avete rispetto per Gesù, abbiatene almeno per il Pipita il quale sicuramente non meritava di essere trattato come canto finale di una messa domenicale in quel di Napoli.
In fondo era solo una frase di buon senso. Ma all’ideologia animalista il buon senso non serve. Animali e uomini, il Papa ne ha riparlato. L’ultima volta aveva messo in guardia chi sceglie di non avere figli e si circonda di cani e gatti. Sabato, alla vigilia della Pentecoste, nello spiegare uno dei doni dello Spirito Santo, la pietà, ha fatto un esempio dei suoi, di quelli che provocano terremoti.
Da tempo l’amministrazione Obama era in rotta di collisione con lo stato del North Carolina per questione di latrine. Una vera e propria Wc War. Infatti quest’ultimo – a differenza dei desiderata presidenziali - aveva imposto alle persone transessuali di accedere solo a quei bagni pubblici e spogliatoi corrispondenti al sesso biologico, cioè al sesso registrato all’atto di nascita, e non a quello anagrafico. Questo per un motivo di ordine pubblico e ancor prima di buon senso.
Una gravidanza su quattro termina con un aborto volontario. Secondo uno studio su The Lancet nei paesi in via di sviluppo il tasso di aborti è rimasto invariato (ma aumenta il numero assoluto)
L’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 2000 avrebbe confidato a uno suo amico personale, il professore di teologia tedesco Ingo Dollinger, che esiste realmente una parte non pubblicata del Terzo Segreto di Fatima.
“Spero che verrete in Polonia per incontrare Papa Francesco”. Così il cardinale Stanislaw Dziwisz ha accolto il 13 maggio nel palazzo arcivescovile di Cracovia, i partecipanti al seminario sulla Giornata Mondiale della Gioventù organizzato dalla CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa). Cracovia è una città che ha un forte impatto emotivo: la diocesi di San Giovanni Paolo II, il Pontefice che ha animato il maggior numero di Giornate mondiali della Gioventù. In merito alle tante apprensioni e paure relative ad eventuali attentati, l’Arcivescovo di Cracovia ha rassicurato tutti: “Non abbiate paura di venire in Polonia – ha detto – è un paese tranquillo, i servizi di sicurezza sono efficienti e la popolazione è vigile e accogliente. È forte il desiderio di andare nella città di Wojtyla. La GMG sarà un momento di gioia. Non solo divertimento, ma incontro nella fede in Gesù Cristo insieme a Papa Francesco”.
La ragazza ha 26 anni e insegna alla Majibnagor Amrokanon High school, nella diocesi di Khulna. Si era recata in una città vicina per sostenere un concorso pubblico riservato ai docenti. Il preside e un suo amico l’hanno violentata in una camera d’albergo e poi minacciata di diffondere il video dello stupro su Facebook.
Song Yongyi, ex Guardia rossa, due volte incarcerato dal regime, ricorda la Rivoluzione Culturale, a 50 anni dal suo inizio. «Il partito comunista ha spinto la gente a vivere come animali per 10 anni»
Prosegue l’analisi della legge sulle Unioni civili. Questo articolo viene pubblicato in contemporanea da Corrispondenza Romana, CulturaCattolica.it, il Timone on line, La Croce, La Nuova Bussola Quotidiana, Notizie Provita, Osservatorio Van Thuan. L’iniziativa è promossa dalla piattaforma A reti unificate (www.retiunificate.it), piattaforma su cui è possibile leggere tutti gli articoli finora pubblicati e prendere visione del calendario dei prossimi articoli.
Le unioni civili sono state approvate. Mentre si attende l’intervento del Presidente Mattarella che deciderà se firmare il provvedimento o rimandarlo alle Camere, il popolo della famiglia corre un grosso rischio: quello dello scoraggiamento. Dopo le grandi manifestazioni di piazza, le conferenze, dopo i Family day, le mobilitazioni, le ore di preghiera offerte, corriamo il rischio di pensare che sia stato tutto inutile, che in fondo tutto sia caduto nel nulla.
Se non si mette a tema l’omosessualità, poco si capisce delle diverse posizioni – anche tra cattolici – sulle unioni civili. O meglio: si deve dire con chiarezza se si ritiene che l’omosessualità sia una tendenza contro natura oppure una delle possibili variabili della sessualità umana. L’equivoco cattolico nasce proprio da qui.
Papa Francesco raccoglie l’assist di una superiora generale ed appare possibilista circa una riscoperta del diaconato femminile secondo quanto era nella chiesa primitiva. Probabilmente, l’intento di Bergoglio è quello di rilanciare la vita consacrata femminile che appare ai suoi occhi un po’ stantia e persino deprimente: «troppe donne consacrate sono “donnette” piuttosto che persone coinvolte nel ministero del servizio. La vita consacrata è un cammino di povertà, non un suicidio». Ma il futuro sembra, invece, aprire prospettive più gratificanti; auspica, infatti, «che le donne entrino nel processo decisionale, anche che possano guidare un ufficio in Vaticano».
Non è vero che Dio sceglie i santi o i peggiori peccatori al solo fine di mostrare la sua potenza. No, Dio sceglie chi vuole, come vuole e quando vuole, anche le persone più normali e magari pure tiepide. E lo fa solo per rivelare all'uomo il suo amore. Il resto è una conseguenza, per enorme che sia, in cui questa predilezione si ripete. A dimostrarlo è la storia (raccontata nel libro Sei mesi di vita, edito da Ares) di uno dei miracoli più grandi e dagli effetti più dirompenti avvenuti a Medjugorje tramite la potente intercessione della Madre di Dio, che da 35 anni appare ai veggenti del paesino bosniaco. La guarigione di Arthur P. Boyle, ormai in fin di vita a causa di un tumore, avvenne nel 2000 riconducendolo a una fede autentica, vissuta fino a quel momento come un'abitudine domenicale senza alcuna incidenza sulla vita. Arthur si sposa, infatti, con sua moglie Judy quando entrambi sono giovanissimi.
«Bene avrai» promise la Vergine Maria al beato Mario Omodei cui apparve, il 29 settembre del 1504, in un orto in quel di Tirano, chiedendogli di edificare in quel punto un santuario a lei intitolato. Dietro l’altare dell’apparizione, il luogo più appartato del tempio, la scritta “Ubi steterunt pedes Mariae”, “dove si posarono i piedi di Maria”, segnala il luogo esatto in cui la Vergine si rese allora visibile e ancora oggi invita i fedeli alla preghiera.
Gesù aveva promesso agli Apostoli che avrebbe mandato lo Spirito Santo: «Non vi lascerò soli, vi manderò lo Spirito Santo…. Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi». Pochi giorni dopo l’Ascensione, gli Apostoli erano nel Cenacolo con Maria «per paura dei giudei», la Terza Persona della SS. Trinità scende su di loro sotto forma di fiammelle di fuoco, li fortifica nella fede e dà loro il coraggio di annunziare che Cristo crocifisso, morto e risorto, è il Figlio di Dio, il Salvatore.?
Ci siamo. Lo aveva promesso Renzi in TV da Fazio domenica scorsa: «Giovedì l’Italia avrà una legge sui diritti civili». Certo manca la firma del Presidente della Repubblica, ma legge c’è. «Credo che il Paese se lo meriti» aveva aggiunto parlando della legge sulle cosiddette unioni civili. Ma che cosa si merita, il Paese? Qual è il cuore di questo testo legislativo passato senza discussione parlamentare e nel silenzio complice dei media?
Oggi inizia la novena a Santa Rita.
Lourdes, mercoledì 11 maggio. Sono le 20,30. Una bambina di sei anni, sorda dalla nascita, sta giocando con Giuseppe Secondi, il direttore del pellegrinaggio dell’Unitalsi lombarda che ha portato nella città delle apparizioni mariane 225 pellegrini provenienti dalle parrocchie della sottosezione Milano Sud-Ovest. «Quando dico alla piccola che non posso più giocare con lei perché un impegno mi attende, torna dalla mamma e la vedo togliersi gli apparecchi acustici senza i quali è condannata alla sordità – racconta Giuseppe –. All’invito della madre a rimetterli, risponde: 'Ci sento bene, non mi servono più'».
Prega la Supplica alla Madonna di Fatima...
«Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarebbe stata sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. L’importante è che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità...
Oggi inizia la Novena alla Santissima Trinità.
Testimonianza resa a Padre Pio a padre Tarcisio da Cervinara, esorcista a Dan Giovanni Rotondo
«Una mattina mentre stavo confessando gli uomini mi si presenta un signore alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili. Inginocchiatosi questo sconosciuto incomincia a palesare i suoi peccati che erano di ogni genere contro Dio, contro il prossimo, contro la morale: tutti aberranti. Mi colpì una cosa.
Presso il santuario di Nostra Signora di Fatima, situato nei pressi di Tivoli, si vive una spiritualità nel segno della misericordia che, assieme alla preghiera e alla penitenza, può cambiare la storia
Il 13 maggio 1981 tutto il mondo si ferma. Papa Giovanni Paolo II è stato vittima di un attentato in piazza San Pietro. Nessuno sa se è morente o se sopravvivrà, né chi gli ha sparato e perché. Il resto è storia. Di quel drammatico momento per la storia della Chiesa e dell’umanità, ha reso testimonianza per ZENIT, W?odzimierz R?dzioch, giornalista e scrittore polacco, da quasi quarant’anni residente a Roma. Firma di punta del settimanale Niedziela, R?dzioch è autore di Accanto a Giovanni Paolo II (Ares, 2014), raccolta di interviste a illustri personalità che hanno conosciuto da vicino il pontefice polacco. Tra questi il papa emerito Benedetto XVI, le cui uniche dichiarazioni mai pubblicate in un libro dopo la sua rinuncia, sono state riportate proprio nel libro di R?dzioch.
Nella Messa mattutina, il Papa ricorda la preghiera di Gesù “per l’unità dei cristiani”. Perché quando “i cristiani si fanno guerra fra loro non c’è testimonianza” e si fa il gioco del diavolo
La città di Trani, in Puglia, custodisce nella Cattedrale di Maria Santissima Assunta la preziosa Reliquia del Miracolo Eucaristico dell'”Ostia Fritta”. Attorno all’anno Mille una donna non cristiana, dubitando della presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, chiese ad una sua amica cristiana, di aiutarla, dietro compenso, a rubare un’Ostia consacrata. La donna riuscì a rubare l’Ostia nascondendola in un fazzoletto e si recò di corsa a casa dell’amica. Appena questa ebbe l’Ostia in mano, congedò la donna e dopo avere acceso il fuoco, vi pose sopra una padella piena di olio bollente, con dentro l’Ostia. Successe allora una cosa incredibile: l’Ostia divenne carne e cominciò a fuoriuscire tanto sangue che ben presto questo si riversò sul pavimento fino a uscire fuori dalla porta.
Lo storico vaticanista Luigi Accattoli ricorda le ore febbrili dell’attentato a Giovanni Paolo II e i cambiamenti che esso portò. Un dramma che non esclude che possa ripetersi ancora oggi
Nel giorno in cui è stata approvata alla Camera la fiducia sulle unioni civili, sono usciti sui quotidiani diversi articoli e interviste che vale la pena di sottolineare. Quello più interessante lo firma, a nostro avviso, Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera che, già dal titolo (“«Bigamia» consentita e altri vuoti del testo”), fa capire quanto la cosiddetta legge Cirinnà sia un gruviera.
Un’esercitazione anti-terrorismo si è trasformata in un caso nazionale in Inghilterra. Per testare la prontezza e la preparazione delle forze di polizia, a Manchester è stato organizzato un finto attentato terroristico al Trafford Centre con tanto di finti feriti, finte bombe e finti attentatori kamikaze.
È passato quasi un mese da una controversa risoluzione approvata dall’Unesco contro le «aggressioni» israeliane e il polverone sollevato non si è ancora sedato. L’organizzazione dell’Onu, più che per la condanna nei confronti di Tel Aviv, si è attirata le critiche internazionali per aver indicato il Monte del Tempio usando solo i riferimenti sacri all’islam (al-Aqsa e al-Haram al-Sharif).
«Continuiamo a pregare per lui e a tenere desta l’attenzione, anche attraverso i media». Così don Francesco Cereda, vicario del Rettor maggiore dei Salesiani, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre lo stato d’animo della famiglia salesiana a più di due mesi dal rapimento del religioso indiano don Tom Uzhunnalil, il loro confratello sequestrato ad Aden in Yemen il 4 marzo scorso, durante l’attacco che è costato la vita a quattro Missionarie della Carità.
Le aggressioni a coltellate in una stazione della periferia di Monaco e gli arresti di Bari sembrano aprire nuovi preoccupanti orizzonti alla minaccia terroristica islamica in Europa e in Italia. Al di là dei risultati delle indagini che, in Italia come in Germania potrebbero non essere eclatanti, vi sono alcuni elementi che andrebbero presi in seria considerazione perché potrebbero configurare un quadro molto grave della minaccia.
“Papa Francesco apre al clero femminile”, “Il Papa apre alle donne: Diaconato possibile”; mentre Vito Mancuso (su Rep TV) dice che finalmente c’è un “ritorno alla Chiesa delle origini”. Così sono state “festeggiate” dai grandi media italiani le parole che ieri Papa Francesco ha pronunciato durante l’udienza all’Unione internazionale Superiore generali (Uisg), ricevute in Vaticano. I festeggiamenti di alcuni quotidiani, forse, sono stati un tantino esagerati, perchè Papa Francesco più che altro ha detto di voler mettere in atto una commissione di studio per approfondire la questione sul diaconato femminile nella chiesa primitiva. Che è questione complessa e spinosa e che, certamente, non ha nulla a che fare con una “apertura” al clero femminile. D’altra parte bisogna riconoscere che è un tema che solletica molto le attese dei media, già abbondantemente sollecitati da quasi tre anni di sinodo sulla famiglia.
Abrogare la prima parte della legge sulle unioni civili, che de facto istituisce un simil-matrimonio, per evitare che le sentenze dei tribunali consentano l’adozione e la filiazione alle coppie dello stesso sesso. È questo che muove l’iniziativa lanciata da tutte le opposizioni di centro-destra che ieri alla Camera hanno presentato il Comitato promotore del referendum per la parziale abrogazione del testo approvato definitivamente mercoledì a Montecitorio.
Nel maggio del 1982, per l’anniversario dell’attentato avvenuto l’anno precedente in piazza San Pietro quando Giovanni Paolo II venne gravemente ferito da Ali A?ca, il papa polacco si recò a Fatima per ringraziare la Vergine di averlo salvato. Le cronache dell’epoca ci ricordano che il 12 maggio di quell’anno un prete spagnolo, Juan María Fernández y Krohn, tentò di colpire il pontefice con una baionetta, ma venne fermato in tempo dai servizi di sicurezza. In realtà, come si saprà ufficialmente soltanto nel 2008, per bocca del suo segretario il cardinale Stanislaw Dziwisz, Giovanni Paolo II fu davvero ferito.
«Si dovrebbe evitare soprattutto l’impressione che il papa (o l’ufficio in genere) possa solo raccogliere ed esprimere di volta in volta la media statistica della fede viva, per cui non sia possibile una decisione contraria a questi valori statistici medi (i quali sono poi anche problematici nella loro constatabilità). La fede si norma sui dati oggettivi della Scrittura e del dogma, che in tempi oscuri possono anche spaventosamente scomparire dalla coscienza della (statisticamente) maggior parte della cristianità, senza perdere peraltro in nulla il loro carattere impegnante e vincolante.
La nostra tragedia non fa più notizia. Per questo siamo stati dimenticati anche se ancora vittime di un orribile conflitto. Abbiamo perso tutto e tanti cristiani vivono in miseria”. Le parole amare di padre Jalal Yako spiegano perché Gli occhi della guerra ed il Rotary del distretto 2050 hanno fortemente voluto il reportage sui profughi dimenticati che stiamo realizzando. Per ora vi proponiamo dei brevi video servizi, che danno l’idea del documentario che presenteremo il 7 giugno a Cremona.
L’edizione araba di Aleteia ha scoperto la storia di Hassan Hussein Ibrahim Hamdar, di Mrah Sghir, dipendente dal villaggio di Bechtelida, nel distretto libanese di Keserwan. Suo padre era l’imam locale, lo zio Mohammad quello di un’altra regione. Suo cugino Hassan Hamdar era un giudice di dottrina sciita. Mohammad Bin Hassan riconciliò Bechtelida e i suoi subordinati. La popolazione si unì attraverso il matrimonio con la dinastia degli Hussaini, che includeva quella dell’imam Ali e di Fatima, figlia del profeta Maometto. La caratteristica era un turbante blu.
“Il demonio è intelligente e ci dice: ‘Non pregare, nasconditi, non puoi presentarti così davanti a Dio’…” Le riflessioni di Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini, fanno venir voglia di pregare, vivendo ogni istante nella certezza che il Signore è con noi e sostenendo la nostra inesauribile sete di Lui, unico Dio. “La libertà interiore”, “Chiamati alla vita” o “Tempo per Dio” sono alcuni dei libri di riferimento necessari per conoscere la spiritualità che ha modellato l’anima di Jacques Philippe, che il 30 aprile scorso ha guidato un ritiro e ha pronunciato un intervento a Barcellona (Spagna). “Anche se forse non si vede”, ha affermato, “molta gente sente oggi la chiamata dello Spirito alla preghiera, e quando si entra in questo cammino – un cammino di fedeltà non sempre facile – le conseguenze sono molto positive”.
La storia di mamma Lucia, che da giovane pensava alla carriera. Famiglia, fede e difficoltà di tutti i giorni con la felicità nel cuore.
Le quindici promesse della Madonna a chi recita il Rosario. A riportarle sono padre Livio Fanzaga con Saverio Gaeta in “Il Santo Rosario. La preghiera che Maria desidera” (Sugarco edizioni) Il più importante codificatore del Rosario è stato il monaco domenicano Alano de la Roche, che morì nel 1475 ed è considerato l’apostolo della devozione per il Rosario in diverse nazioni europee. Nelle sue memorie, Alano narra di aver ricevuto direttamente dalla Vergine quindici promesse valide per tutti i devoti del santo Rosario, tuttora di grande attualità e che manifestano l’intensità dell’amore che la Madonna nutre per tutti noi.
Nel Pd sembrano aver trovato un’altra vasta prateria per portare avanti la battaglia sul gender. La chiamano Medicina di genere e secondo i deputati Dem che hanno presentato martedì un'apposita proposta di legge alla Camera è una nuova branca della medicina, che si propone lo scopo di arrivare ad una appropriatezza terapeutica per maschi e femmine. Le cui patologie, o risposte farmacologiche sono diverse proprio perché diverso è il sesso e diverso è il genere. Qui genere sta per l’insieme dei fattori relativi all'ambiente, alla società, all'educazione, alla cultura e alla psicologia dell’individuo che necessitano di trattamenti diversi a seconda della tipologia che si presenta davanti.
Tre attentati diversi con un bilancio complessivo di almeno 93 morti e quasi 200 feriti. Con il primo - il più terribile - in un mercato affollato nel quartiere di Sadr City. È stata l'ennesima giornata di sangue quella di ieri a Baghdad: la peggiore dall'inizio del 2016. Anno, peraltro, già nerissimo per l'Iraq: l'immancabile conteggio diffuso dall'Onu (l'unica cosa che ormai le Nazioni Unite riescono a fare in Medio Oriente) già prima delle stragi di ieri parlava di 1.119 persone uccise in episodi violenti a marzo e altre 741 ad aprile.
Il fatto che il via libera definitivo della Camera (371 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti) della legge sulle unioni civili sia stato accompagnato da un lungo applauso dai banchi del Pd e dal silenzio degli alleati centristi della maggioranza che hanno comunque assicurato il loro appoggio a questa legge, la dice molto lunga su quale sia la vera natura di un compromesso che serviva a salvare la faccia a Renzi e la poltrona ad Alfano.
Vangelo Gv 14, 15-16. 23-26: Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Sembra che una statua della Vergine Maria pianga a Fresno, in California (Stati Uniti). La famiglia che possiede la statua lo definisce un miracolo e dice che si verifica già da un po’. Maria Cardenas ha affermato che la statua è un regalo che ha ricevuto per la Festa della Mamma dieci anni fa, ma ha iniziato a piangere solo un anno e mezzo fa, quando suo cugino, Jessie Lopez, è stato assassinato. A volte, ha rivelato, non piange per settimane o per mesi. Le lacrime sgorgano dall’occhio destro per poi scendere sulla guancia.
La scelta non è ricaduta né su Frozen né su Dora o qualche principessa. La piccola Pietra, di appena 5 anni, ha scelto come tema per la sua festa di compleanno la Madonna. La bambina si è vestita da Nostra Signora delle Grazie, e nelle decorazioni della festa erano menzionati i titoli di Nostra Signora Aparecida e Nostra Signora di Fatima. Molto internauti si sono detti emozionati vedendo la foto di Pietra vestita da Nostra Signora delle Grazie.
Questo libro si rivolge a coloro che si interrogano sulla figura di Gesù di Nazaret e desiderano approfondire la loro fede. Si presenta come un itinerario in tre «tappe» verso Cristo. La prima è di rendersi conto del valore storico dei Vangeli: Gesù aveva la consapevolezza di essere il Figlio di Dio e il Messia tanto atteso? Oppure è stato tutto inventato dalla comunità primitiva? L’Autore, nel solco del Gesù di Nazaret di Benedetto XVI, offre una risposta fondata e corretta a questi e altri interrogativi. La seconda tappa è di comprendere ciò che la fede rivela: sono esaminati, in stile coinvolgente, il mistero dell’incarnazione, la realtà del peccato e della salvezza, il senso della passione e della morte in croce, la risurrezione, l’ascensione, la discesa dello Spirito Santo e altre verità di fede. La terza tappa è di cercare l’incontro personale con Cristo: l’Autore descrive le fasi attraverso le quali i lineamenti di Cristo si imprimono nell’anima per farla nascere a vita nuova. Grazie alla sua formazione di matematico, Grifone dà ai suoi argomenti precisione e rigore, insieme all’entusiasmo della sua fede cristiana, consegnando così uno strumento dottrinale e apostolico davvero in sintonia con i nostri tempi.
Pubblicato “Dai vangeli a Gesù Cristo. Le vie della ragione e del cuore”: dal sapere di Joseph Grifone un’appassionata indagine su Gesù sulla scia tracciata da Benedetto XVI
Il Procuratore generale Usa fa causa alla North Carolina, “rea” di aver adottato una legge che non consente di scegliersi il bagno pubblico sulla base dell’identità gender
L’uomo è intervenuto mentre alcuni musulmani stavano insultando e picchiando un gruppo di fedeli al termine della messa domenicale. Egli ha “osato” sfidare uno dei figli di un ricco possidente locale musulmano. Per punire Masih, gli aggressori hanno picchiato il padre paralizzato. Un “accordo di pace” di facciata tra cristiani e musulmani; la richiesta di aiuto per trovare un lavoro.
Il bambino era stato accusato di “blasfemia”. L’esecuzione avvenuta in pubblico davanti ai genitori e a alla folla. Una ragazza, punita perché senza velo in casa, costretta in gabbia con cadaveri e ossa di uccisi.
Nunzio Galantino, numero due della Conferenza episcopale italiana, tuona come mai aveva fatto prima d’ora contro le unioni civili. Detta comunicati alle agenzie, fa sapere che la fiducia posta dal governo al ddl Cirinnà raprpesenta “una sconfitta per tutti” e che “c’è la necessità di politiche che mettano al centro l’importanza della famiglia, fatta di madre, padre e figli”. Pare quasi di sentire il cardinale Pietro Parolin, che neppure un anno fa parlava di “sconfitta per l’umanità” dopo che in Irlanda era passato il referendum sui matrimoni gay. Dopo mesi in cui la Conferenza episcopale italiana ha preferito non scendere nell’agone, ammainando bandiere e striscioni, disattendendo i raduni di piazza e sfoggiando un inedito (a queste latitudini) soft power, Galantino insorge ora che non c’è più nulla da fare e il testo Cirinnà diverrà legge dello stato. Viene da domandarsi allora quale fosse la strategia della Cei, che aveva scelto di dialogare con il governo, di trattare a oltranza per cercare di portare a casa qualcosa e di mantenersi ben alla larga dal Family Day di gennaio.
I cristiani continuano a essere perseguitati da estremisti islamici. Non in Siria o Iraq, ma in Germania, all’interno di quei campi profughi che dovrebbero ospitarli e metterli al riparo. A prenderli di mira e minacciarli di morte non sono solo gli altri migranti musulmani, ma anche le guardie tedesche dei campi profughi, tutte di fede musulmana.
Le spese mediche, come è noto, possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi. Anche quelle che di medico non hanno proprio nulla come le tecniche di fecondazione artificiale. La novità dell’ultima ora sta nel fatto che l’Agenzia delle entrate, dietro richiesta di chiarimenti da parte dei Caf (Centro Aiuto Fiscale), ha incluso nella deducibilità fiscale anche la crioconservazione degli embrioni e degli ovociti, sia avvenuta in Italia che all’estero, e la tecnica di fecondazione extracorporea denominata Icsi, tecnica che prevede l’inserimento dello spermatozoo nell’ovocita, anche qualora sia stata effettuata al di fuori dei confini italici.
Una ragazzina indiana di 13 anni o 15, la sua famiglia non ricorda, siede nella polvere davanti a sei anziani. Dopo una breve discussione stabiliscono una pena leggera: 5 frustate. Le legano i polsi con una corda, poi la frusta si abbatte sulla sua schiena e le frustate diventano 10. Che cosa ha fatto questa ragazzina? È stata stuprata da suo padre, ma non ha avuto il coraggio di denunciarlo.
La sua foto con papa Francesco, che alcuni mesi fa l’aveva ricevuta in udienza, aveva commosso il mondo. La piccola Melissa Dereani, colpita da un male incurabile, si è spenta ieri pomeriggio a soli otto anni, all’ospedale di Tolmezzo, dove era ricoverata. La bambina, residente a Paluaro (Udine), era malata da circa un anno di un tumore al cervello, decretato poco come incurabile. Vivace ed allegra, fino all’ultimo Melissa ha lottato con dignità contro il cancro, sostenuta dall’affetto della famiglia e degli amici.
In onda domani, alle 21.30, per “Diario Civile” il documentario di Antonia Pillosio che ricorda il drammatico evento. Con l’introduzione del procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti
In visita a Tallin, il Segretario di Stato elogia la collaborazione ecumenica tra le chiese del paese baltico e ricorda le persecuzioni durante il regime sovietico
Carissimi, ecco ciò che Ivan ha riferito circa l’apparizione da lui avuta stasera, lunedì 9 maggio 2016, sul Podbrdo alle ore 22:00: «Anche stasera, dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere un po’ anche a voi ciò che è stato più importante di questo incontro. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice, e ci ha salutati tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato per un periodo di tempo qui su tutti noi con le mani distese. In seguito, ha pregato in particolare su voi malati presenti. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi vi invito di nuovo: rinnovate i miei messaggi e vivete i miei messaggi. In modo particolare vi invito: pregate per la pace. Pregate per la pace, per la pace nel mondo! Sappiate, cari figli, che sono con voi e vi sono vicina. Pregate insieme con la Madre: siate perseveranti nella preghiera, non stancatevi! Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna, ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Io ho raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie. Ho raccomandato in modo particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e in questa preghiera se n’è andata, nel segno della luce e della croce, col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”».
In Africa l’influenza delle tradizioni tribali è molto forte. La stregoneria, la superstizione spesso orientano pensieri, scelte e comportamenti individuali e collettivi. Il tribalismo pesa sui rapporti personali e sociali, giustifica e persino prescrive indifferenza per la sorte degli estranei, alimenta diffidenza e ostilità nei loro confronti.
Poco tempo fa il nostro ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha firmato un accordo col collega germanico, Johanna Wanka, al fine di cooperare nel settore della formazione professionale. Il ministro italiano ha spiegato che si tratta di un passo in direzione del modello economico tedesco.
L’Onu non ha ancora riconosciuto come “genocidio” i crimini dell’Isis in Iraq e in Siria, ma sta raccogliendo prove sempre più numerose per documentarlo. L’ultima, illustrata al Palazzo di Vetro da Jan Kubis, il rappresentante speciale nella missione in Iraq, è la scoperta di almeno 50 fosse comuni nei territori liberati dall’esercito regolare iracheno. Il ché inizia a dare anche l’idea delle dimensioni del crimine, oltre che della sua natura genocida.
Meno due segna il conto alla rovescia per lo stravolgimento antropologico e giuridico della famiglia. Lunedì le unioni civili sono approdate in aula Camera. Oggi, o al massimo mercoledì, il governo porrà la questione di fiducia sul testo e, stando alla dichiarazioni di Renzi, giovedì 12 la legge sarà votata.
L’arcidiocesi della capitale ha inaugurato un periodo di preghiera speciale per “gli eroi della nazione e per i politici”. Distribuiti migliaia di rosari con i colori della bandiera nazionale: “Simboleggiano la ricerca della verità e la santità”.
Il piacere non è cattivo in se stesso; Dio lo permette ordinandolo ad un fine superiore, il bene onesto; se annette il piacere a certi atti buoni, lo fa per renderli più facili e attirarci così all'adempimento del dovere. Gustare moderatamente il piacere riferendolo al suo fine che è il bene morale e soprannaturale, non è male; anzi è atto buono, perchè tende a fine buono, che in ultima analisi è Dio. Ma volere il piacere indipendentemente da questo fine che lo giustifica, volerlo quindi come fine in cui uno si ferma, è un disordine, perchè è un andare contro l'ordine sapientissimo stabilito da Dio. E questo disordine ne trae seco un altro: quando si opera per il piacere, si è esposti ad amarlo con eccesso, perchè non si è più guidati dal fine che impone dei limiti a questa smodata sete del piacere che tutti ci punge.
Il Pakistan piange oggi un altro attivista per i diritti umani, colpito a morte dalla violenza islamista: qualche ora fa a Karachi è stato ucciso Khurram Zaki, 40 anni, giornalista coraggioso e voce instancabile nel denunciare i danni prodotti dall’estremismo dei talebani. Gli hanno sparato mentre si trovava seduto ai tavolini di un ristorante sulla strada: non c’è stato scampo.
Si pensa che Rima Fakih sia stata la prima musulmana a vincere il titolo di Miss USA quando è stata incoronata nel 2010. Ora la vincitrice del concorso di bellezza si è convertita al cristianesimo, condividendo recentemente un versetto della Lettera ai Filippesi su Twitter.
Perché è stato scelto proprio il mese di maggio per esercitare una devozione particolare verso Maria Santissima? «La prima ragione», risponde il Beato Cardinale John Henry Newman (1801- 1890) «è che in questo mese la terra esplode con tutte le sue foglie novelle e il verde delle sue erbe, dopo il crudo gelo e la neve dell’inverno, dopo la rigida atmosfera e il vento selvaggio e le piogge dell’incipiente primavera. Maggio, perché gli alberi sono in boccio e i giardini si vestono di fiori. Maggio, perché le sue giornate si fanno più lunghe, il sole sorge prima e tramonta più tardi. Tutta questa felicità e gaiezza della natura al di fuori di noi accompagna convenientemente la nostra devozione verso colei che è la Rosa mystica e la Domus aurea» (Meditazioni e preghiere, Jaca Book, Milano 2002, p. 129).
Grande il successo riscosso dalla VI Marcia per la Vita, svoltasi la mattina di domenica 8 maggio nel cuore di Roma: è stato l’entusiasmo festoso dei bambini, col caratteristico trenino colorato e addobbato coi palloncini messi a disposizione da cinque anni dall’associazione La Musa di Cervinara, ad aprire il corteo, snodatosi poi lungo piazza Venezia, Largo Argentina, Corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare dinanzi al colonnato di S. Pietro con il grande striscione presente in piazza, tenuto da mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara (primo Vescovo italiano ad aver partecipato ufficialmente all’evento) assieme al cardinale statunitense Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, ed a mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakhistan). Con loro erano presenti numerosissimi religiosi di molte Congregazioni, maschili e femminili, tra i quali i sacerdoti dell’Istituto del Verbo Incarnato, gli Orionini, Familia Christi, i Canonici dell’Istituto di Cristo Re, la Fraternità San Pietro, la Fraternità San Pio X, l’Istituto del Buon Pastore, oltre ad un nutrito numero di ex-seminaristi dei Francescani dell’Immacolata. Tra le tante parrocchie presenti, spiccavano la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Prato e quella di S. Pietro apostolo di Napoli.
Le vocazioni religiose crescono, anzi esplodono in Pakistan, dove i cattolici rappresentano appena l’1 per cento della popolazione e dove la persecuzione è costante. È infatti il paese di Asia Bibi, la donna cattolica detenuta da quasi sette anni per aver bevuto un bicchiere d’acqua ed essersi rifiutata di abiurare, di Shahbaz Bhatti, ucciso per la sua politica in difesa dei cristiani, è il paese delle giovani rapite e costrette a convertirsi all’islam, dei due sposi cristiani bruciati vivi e nella cui capitale, Lahore, a Pasqua sono state uccise 75 persone che festeggiavano dopo la Messa.
16 luglio 1995, ore 6: «Da voi, cari figli, dovrà partire un cammino di evangelizzazione della Parola di Dio, nostro Padre, non solo nella preghiera, ma anche nell’unione massima di amore della famiglia (…). Il cammino non sarà facile, perché Satana vuole distruggere le famiglie».
Da decenni la cultura dominante, i mass media e la politica impongono al nostro Paese una sorta di campana di vetro, sotto la quale non è consentito parlare dei 5 milioni e 700 mila bambini uccisi con il benestare dello Stato italiano nei nostri ospedali e, soprattutto, è assolutamente vietato mettere in discussione la necessità della Legge 194 che ha consentito questo genocidio.
Il famoso social Twitter (i social sono quelle cose che se non ci sei non esisti), attraverso i misteriosi meccanismi dell’algoritmo (e che è, una nuova danza?) mi manda i brevi pensieri quotidiani di personaggi a cui, secondo esso, dovrei essere interessato. Lo lascio fare, perché sono curioso come Totò (il quale, picchiato da uno che lo riteneva Pasquale, voleva vedere fin dove quello intendesse spingersi).
È primavera e nella Chiesa pare proprio sbocciato l’amore, ma quello omosessuale. Dal centro alla periferia ormai è tutto un inno ai rapporti gay. Non si fa in tempo a stupirsi del nuovo spazio dedicato dal settimanale diocesano Verona Fedele alla nuova rubrica “La Porta Aperta”, che debutta l’1 maggio con un’intervista-propaganda a una persona omosessuale che decanta il suo amore, che il 3 maggio si scoprono porte aperte anche all’Osservatore Romano che lancia il suo nuovo magazine dedicato alle donne.
L’avventura un po’ folle di Pierre Le Corf, francese di 27 anni, da un mese ad Aleppo ovest: «I ribelli ci uccidono, non il governo. Io non prendo una parte politica e parlo solo di quello che vedo»
Il modello multiculturale britannico ha portato a una frammentazione del contesto sociale e urbanistico, dividendolo in ghetti etnici, culturali e religiosi
In un paesino del trevisano di 4.210 abitanti sono stati ordinati ben dieci sacerdoti in vent'anni. I seminaristi, a San Trovaso, sono invece ben tredici, di cui otto prossimi a diventare preti. Le religiose sono quattro. Se si fa un calcolo, il tasso di vocazioni sorpassa la media dell'Africa e dell'Asia, i continenti in cui la scelta alla vita consacrata fra i cattolici è ancora un'opzione normale.
Supplica alla Madonna di Pompei. Si prega a mezzogiorno....
Il Presidente del Forum delle associazioni familiari Gianluigi De Palo, in relazione alle dichiarazioni del premier Renzi in occasione al recente question time alla Camera, ha dichiarato che è giunto il momento del "fattore famiglia": "Le famiglie non sono mai un peso, ma una risorsa e hanno bisogno di sentire la fiducia del Paese”. Nel frattempo, lunedì prossimo il disegno di legge Cirinnà tornerà alla Camera. La sua approvazione rivoluzionerebbe la proposta di De Palo e il fattore famiglia avrebbe un'applicazione diversa e più ampia di quanto egli pensi. La sua diventerebbe una proposta inutile o anche dannosa. Il perché lo vedremo subito. Prima facciamo un passo indietro.
Due recenti ricerche scientifiche pubblicate su Nature e Cell Biology sono balzate agli onori della cronaca perché per la prima volta è stato riprodotto in vitro l’annidamento dell’embrione in utero riuscendo a coltivarlo per 13 giorni. “Nessuno – ha riportato il Corriere – era riuscito a coltivare degli embrioni per più di nove giorni. Ora, due studi, uno americano e uno inglese, hanno dimostrato che è possibile spingersi fino al tredicesimo giorno e probabilmente anche oltre, fornendo agli embrioni il giusto ambiente chimico e una matrice adatta a cui attaccarsi”.
Prima la crisi economica, ora anche la pressione degli immigrati rischiano di mandare in pezzi la costruzione europea. È un dato di fatto, è probabilmente la sfida più grave che l’Unione si trova ad affrontare a più di 60 anni dai primi passi per l’integrazione continentale. Davanti alle pressioni interne ed esterne, i Paesi membri dell’Unione Europea si rinfacciano l’un l’altro le responsabilità e fanno valere la logica dei confini. Il caso del Brennero con lo scontro Austria-Italia è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo, ma se il 23 giugno in Gran Bretagna nel referendum voluto dal governo prevalessero i sì all’uscita dall’Europa, sarebbe ben difficile evitare di affrontare apertamente la crisi in corso.
L’ultima volta che Papa Francesco è intervenuto sul caso di Asia Bibi, la donna cristiana pachistana in carcere con l’accusa di blasfemia, è stato ad aprile 2015, quando ha ricevuto e confortato il marito di Asia, Ashiq Masih e la figlia. «Prego per lei e per tutti i cristiani perseguitati», aveva detto loro il papa. Da allora non si sono più registrati pronunciamenti del Vaticano e di Bergoglio sul caso Bibi (Avvenire, 15 aprile 2016). Come scrive uccronline.it (29 aprile) «diversi polemisti mediatici di Papa Francesco, lo accusano di fregarsene della vita di questa donna, preoccupandosi di incontrare vip e personalità famose ma di non trovare il tempo per promuovere appelli pubblici di liberazione nei suoi confronti».
Eliminare tutte le croci e le immagini sacre dai cimiteri municipali, proibire ai consiglieri comunali di manifestare la propria fede pubblicamente, addirittura cambiare i nomi delle vie che presentano riferimenti al cristianesimo. Più che una mozione per il rispetto della laicità, è l’indizione di una crociata anti-cristiana quella appena approvata dal comune di Lalín, in Galizia (Spagna).
L’iniziativa di alcuni personaggi di Twitter, che con l’hashtag #GiveElsaaGirlfriend tempestano la piattaforma di microblogging con frasi d’amore strampalate e statistiche raffazzonate, sta prendendo piede in America e negli stati anglofoni ma, almeno, non ancora in Italia. Frozen è un film uscito nel 2013 per i tipi della Disney che ha riscosso un enorme successo nel pubblico infantile e adolescente. Le vicende di Elsa, la regina dei ghiacci, seguono la trafila delle classiche storie della Disney: una trama semplice condita con personaggi simpatici (come un pupazzo di neve vivente di nome Olaf) e con una colonna sonora di tutto rispetto (Let it go, la canzone più famosa della soundtrack, è diventata bandiera LGBT, per dire). Insomma: la ricetta perfetta - e forse un po’ abusata - di quello che è un film riuscito a tavolino, prima ancora di approdare nelle sale.
«Non è possibile vivere in grazia di Dio in situazione di peccato. La Chiesa non ha la potestà di cambiare il diritto divino, non può cambiare l'indissolubilità del matrimonio. Non si può dire sì a Gesù Cristo nell'Eucaristia e no nel matrimonio. É una contraddizione oggettiva». Con queste parole è entrato nel dibattito sull'esortazione post-sinodale Amoris laetitia il cardinale Gherard L. Muller, intervenuto all'Università Francisco de Vittoria a Madrid per presentare il suo ultimo libro-intervista con Carlos Granados, Informe sobre la esperanza (Edizioni Bac).
Nel 75° anniversario del martirio di padre Massimiliano Maria Kolbe, la Cattedra kolbiana della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” dedica l’annuale convegno al tema “Kolbe fra i martiri”, in programma sabato 7 maggio alle 15.30 nella sala Sisto V del Seraphicum.
Ha fatto giusto in tempo a festeggiare il quarto anniversario di matrimonio con suo marito. Il giorno dopo, la 34enne riminese Laura Grassi, è salita al cielo. Lo scorso 22 aprile ha così lasciato una famiglia composta da suo marito Ugo e dalla figlia Alessia, di tre anni. È proprio intorno all’amore nei confronti di quest’ultima che ruota la vicenda di Laura, un vero e proprio simbolo della festa della mamma, che si celebra domenica prossima. Una storia che fa fiorire i primi boccioli nel 2010, quando Laura e Ugo iniziano un corso di preparazione al matrimonio. Come tante coppie, anche loro si prefigurano un avvenire insieme, costellato di gioie ma anche di dolori.
Presiedendo la Veglia ‘per asciugare le lacrime’ nella Basilica di San Pietro, Francesco assicura: “Nel dolore non siamo soli. Dio ci consola”
Il p. Cereda conferma le ultime notizie secondo cui p. Tom, rapito da jihadisti, è “ancora vivo” e chiede di tenere alta l'attenzione sul suo caso. Egli esorta a tenere aperto il canale comunicativo e l’interesse dei media senza “esercitare pressioni” o alimentare “false speranze”. Dai salesiani messe, preghiere e adorazioni eucaristiche.
Le due religiose austriache hanno passato 40 anni sull’isola di Sorok, infermiere in un sanatorio per gli affetti dalla malattia di Hansen. In un clima di paura e di emarginazione, spendono le loro giornate curando i pazienti e cercando di restituire loro la dignità. E un giorno, vecchie e malate, temendo di divenire un peso per il loro ospedale, se ne vanno in silenzio. Tornate in Corea per un ultimo saluto, vengono accolte dall’abbraccio dei figli e nipoti di quei 6mila lebbrosi che hanno aiutato a tornare alla vita.
Primo ministro dal 2007 al 2013 e ministro degli affari esteri dal 1992 al 2013, racconta di come il Qatar abbia influito in maniera non indifferente nell’ambito della crisi siriana, a partire dal 2012: “Quello che in realtà è accaduto in Siria, non è stata una rivoluzione, ma una disputa internazionale tra potenze mondiali”. Sottolinea come gli Stati Uniti abbiano preparato la strada a Qatar e Arabia Saudita per un ingresso in campo nello scacchiere siriano: “Ti dirò quello che non è mai stato detto” ribadisce “quando abbiamo iniziato ad interferire negli affari politici siriani eravamo quasi certi che il Qatar avrebbe assunto la leadership a causa di una certa riluttanza da parte dei sauditi per quanto riguarda l’intervento nel paese. Ma la situazione è cambiata quando la monarchia saudita ha deciso di prendere parte in maniera diretta nel conflitto, chiedendoci di limitarci ad un intervento di secondo piano. Questo ha portato ad una competizione tra noi e loro nel supporto più accanito a questa “rivolta” siriana”.
L’Italia ha siglato un nuovo accordo con la Germania. La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Stefania Giannini ha firmato insieme dal ministro tedesco dell'Istruzione Johanna Wanka un accordo che introduce la cooperazione tra Italia e Germania nell'ambito della formazione professionale. L’obiettivo, come spiega la Giannini, è quello di avvicinare il Paese al modello sociale ed economico tedesco. Un modello che secondo i ministri ha permesso alla Germania di uscire indenne dalla crisi economica che ha invece travolto l’Italia ed i Paesi del Mediterraneo. Ma in cosa consiste il modello tedesco? Entrato in vigore a pieno regime da oltre 10 anni, da quando il governo di Schroeder mise in atto una serie di riforme volte a liberalizzare il mercato, quello tedesco è un sistema fortemente orientato all’introduzione nel mondo del lavoro. Una competenza, questa, che secondo molti esperti manca all’Italia.
Cosa succede ad Aleppo? Qui si combatte la battaglia decisiva per le sorti della Siria e in questi giorni giungono diverse notizie sulla città. Notizie contrastanti e non è sempre chiaro chi lancia bombe e missili sui civili (e i media, come vi abbiamo già spiegato, sono parte in causa di questa confusione, preferendo sottolineare certi attacchi piuttosto che altri). Per capire meglio, ci pare quindi interessante riportare le risposte che oggi, in un’intervista ad Avvenire, fornisce padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano, che i lettori di Tempi conoscono bene, grazie soprattutto ai reportage del nostro inviato Rodolfo Casadei.
La segreteria fiamminga per l’insegnamento cattolico, l’organismo ufficiale responsabile delle scuole cattoliche nelle Fiandre, in Belgio, ha deciso di rivoluzionare programmi e strutture per dare più spazio e importanza alle altre religioni, in particolare all’islam.
Contadini musulmani che contribuiscono ad una raccolta fondi per la costruzione di una chiesa cattolica in Pakistan. È il confortante gesto di generosità di cui si sono resi protagonisti gli abitanti del villaggio di Khalsabad, nella regione del Punjab, situato vicino a Gojra Tehsil. Lì le famiglie cristiane sono soltanto otto, e la cappella di fango che usavano come luogo di culto è stata distrutta dalle piogge monsoniche dell’ultimo anno. Costretti a pregare nelle proprie case, i cattolici della piccola comunità hanno quindi deciso di costruire una nuova chiesa e chiesto aiuto alla cittadinanza.
Auditorium strapieno e 15 minuti di standing ovation. Non male come risultato per un concerto che la Turchia ha cercato di boicottare per settimane, facendo pressione sulla Commissione Europea «tutti i giorni». La prima 2016 del progetto musicale “Aghet – agit”, ideato per commemorare il genocidio degli armeni, è stato accolto con un bagno di folla a Dresda nella Festspielhaus Hellerau. E Marc Sinan, chitarrista e co-ideatore del progetto, è più che soddisfatto: «La risposta del pubblico è stata fantastica, la Turchia non l’ha avuta vinta».
Nel rispetto della sua tradizione mediatica lo Stato Islamico ha preso ufficialmente piede in Somalia con un video postato il 14 aprile su diversi social network in cui viene mostrato l’addestramento dei miliziani jihadisti nel Paese del Corno d’Africa sconvolto da anni dalla guerra tra le forze governative e le milizie islamiste di al-Shabab (la Gioventù) che hanno da tempo aderito ad al-Qaeda.
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha cancellato il corso riservato ai cronisti su Unioni civili, omofobia, famiglia. L’uso del linguaggio per le minoranze sessuali nei mass media. La decisione è avvenuta dopo la lettura dell'articolo denuncia della Nuova BQ di ieri in cui evidenziavamo come il seminario, che si sarebbe dovuto tenere l'8 giugno prossimo, fosse tenuto da un sedicente pedagogo dei diritti gay che però sui social network aggrediva, insultandoli, tutti quei giornalisti o politici che si oppongono alla dittatura del relativismo e all'indottrinamento forzato della nuova lingua gay friendly.
Provo a mettermi nei panni di un cattolico davanti alle prossime elezioni amministrative. Cosa farei? (uso il condizionale perché nel mio comune non si vota. Uso il condizionale anche perché parlando di cattolico elettore so di fare riferimento ad una tipologia in via di estinzione: ci sono molti elettori cattolici ma pochi cattolici elettori). Proviamo a fare qualche ragionamento.
Vangelo Lc 24,46-53:Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo gior­no, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Il seminarista Rosario Vitale, della diocesi di Caltagirone, ha coltivato la sua vocazione con molta determinazione e spontaneità. Fin dall’infanzia, quando, a soli otto anni, fu scelto dalle maestre per aiutare il parroco in un recital che si teneva in chiesa. Un lungo cammino quello di Rosario, che matura la sua scelta vocazionale malgrado la sua disabilità; la sua tenacia e l’amore per Dio lo hanno portato a chiedere di entrare in seminario e attendere qualche anno prima di essere ammesso. La sua docilità, la parola gentile e la sua caparbietà dimostrano ogni giorno che alla gioia del cuore, il limite fisico non può essere da ostacolo e così, a pochi esami dal baccellierato, al suo penultimo anno in seminario, Rosario ha incontrato il papa emerito Benedetto XVI, con cui si è confidato ed ha aperto il suo cuore. Rosario guarda con ammirazione ed entusiasmo anche a papa Francesco, per il coraggio e la costanza nella riforma della Chiesa. A colloquio con Zenit, il seminarista siciliano ha raccontato la sua storia, per molti versi unica.
Il vescovo di Aleppo, monsignor Antoine Audo, accusa l'Occidente: "Questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad alti livelli da Usa e Israele".
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Si può dare la notizia del cristianesimo – perché il cristianesimo è, oggettivamente, una notizia; per chi ci crede una buona notizia – in tanti modi diversi. Che rispecchino tante sensibilità diverse. Ciò che non si può, io penso, è ritenere la propria sensibilità, il proprio modo gli unici validi, perché la notizia di Cristo è troppo grande per essere tradotta tutta da un solo uomo. Io domenica ho sentito dare questa notizia nel modo che preferisco, e che sento più vicino a me, in un modo forte, che mi ha infiammato il cuore. Ero, per lavoro – che ci volete fare, sono fortunata – al Divino Amore all’incontro vocazionale del cammino neocatecumenale. Dal palco vedevo decine di migliaia di persone, silenziose, in attesa come me. Dio ci vuole fare un regalo, ha detto Kiko. Il kerigma, l’annuncio, rende l’uomo una cosa nuova. Aumenta la nostra fede, ha proclamato prima di aprire la Bibbia, mentre continuavano ad arrivargli telefonate dal Giappone e dalla Corea e dall’America.
«Vieni, fratello, andiamo in Paradiso». Il “Paradiso” in questione è quello islamico dei jihadisti, popolato da decine di vergini «che ci aspettano e da angeli come servitori». Il fratello, invece, è Saïd Ramai (pseudonimo), giornalista musulmano, che per sei mesi si è infiltrato e ha filmato di nascosto una cellula jihadista francese che voleva organizzare un attentato. Il risultato del suo lavoro è stato trasmesso lunedì da Canal +. Si tratta di un documentario di oltre un’ora, dal titolo “Soldati di Allah”. L’uomo che promette il Paradiso, con l’aggiunta di «un palazzo e un cavallo alato fatto d’oro e di rubini», ha 20 anni, il suo nome è Oussama, anche se tutti lo chiamano “emiro”. È questo ragazzo che ha già scontato cinque mesi di carcere, dopo aver tentato di raggiungere lo Stato islamico in Siria, ad essere alla guida della cellula di una decina di persone, tutti musulmani di tradizione o convertiti.
Ogni anno migliaia di cristiani vengono uccisi per la loro fede e molti di più subiscono maltrattamenti, discriminazioni e abusi. Secondo Open Doors, l’organizzazione internazionale che da oltre mezzo secolo documenta le persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, li soccorre con la preghiera e, se possibile, fornisce loro assistenza e aiuti materiali, nel 2015 i cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062.
Nell’ottavo capitolo della sua esortazione post-sinodale Amoris laetitia Papa Francesco riflette sul tema dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione (AL 291-312). Si tratta indubbiamente del capitolo più discusso nel dibattito pubblico.
Capelli bianchi, viso squadrato, espressione volitiva, ma soprattutto una tempra che viene da un’altra epoca. Alba Mignani Dossi, ex-insegnante di religione e maestra elementare è volontaria storica della Ronda della Carità di Milano, associazione che si occupa di dare soccorso e aiuto alle persone in difficoltà. «Dai più piccoli ho imparato che l’insegnamento deve diventare esperienza, vita, non astrazione. Perché se è solo teoria, rischia di essere poco fecondo, di non raggiungere il cuore. Forse per questo la mia fede è pragmatica e i miei modelli sono i Santi che si sono battuti sulle strade e che hanno condiviso con gli ultimi sofferenze e sogni», dice Alba.
Finalmente la Santa Sede prende posizione sulla crisi venezuelana. Oggi Leopoldo López Gil, padre dell’omonimo leader dell’opposizione e prigioniero politico di Nicolas Maduro da più di due anni, e Vanessa Ledezma, figlia di Antonio Ledezma, sindaco di Caracas agli arresti domiciliari, saranno in Piazza San Pietro per incontrare il Papa durante il baciamano dell’udienza pubblica. Un importante segno che avviene subito dopo la lettera papale inviata al Presidente del Venezuela che fa riferimento alla grave situazione del Paese, confermata recentemente dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi.
L’ordine dei giornalisti ha organizzato per il prossimo 8 giugno un seminario rivolto ai suoi iscritti chiamato Unioni civili, omofobia, famiglia. L’uso del linguaggio per le minoranze sessuali nei mass media. Il seminario è inserito nella piattaforma Sigef, il sistema che i giornalisti hanno a diposizione per i corsi di aggiornamento relativi alla loro professione.
Numerose ricerche sono state dedicate al rapporto tra religione e psicologia e i risultati sono pressoché identici: la fede è una forza di benessere psico-fisico personale ed un collante sociale. Avere una vita religiosa attiva migliora la salute mentale, aumenta il successo scolastico, rende più felici, migliora l’autocontrollo, diminuisce il tasso di dipendenze e aumenta la prospettiva di vita, riduce la delinquenza, l’ansia e la depressione. Sono alcuni dei risultati di numerosi studi scientifici elencati nel nostro apposito dossier.
“Fratello Rifiuto” è il titolo della seconda puntata di Beati Voi/Laudato si’ , il programma condotto da Alessandro Sortino, in onda mercoledì 4 maggio su Tv2000, alle 21.15. Si parlerà di ecologia e sobrietà. Ospiti don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni del Vicariato di Roma; gli economisti Alberto Bagnai, Leonardo Becchetti e Andrea Baranes; Daniela Ducato, imprenditrice che utilizza le eccedenze delle sotto-lavorazioni agricole in materiali per l’edilizia a Guspini in Sardegna; Elisa Nicoli, documentarista, giornalista, scrittrice, e educatrice ambientale di Bolzano che nel libro “Senza pesare sulla Terra” racconta le sue esperienze di ecologia quotidiana, la lotta agli sprechi e la filosofia del riuso. Interverranno inoltre Mauro Pagnano, fotografo della Terra dei fuochi in Campania; Pietro Valicenti, giornalista, ex inviato di Striscia la notizia, che ora vive in campagna in Basilicata, con la sua famiglia e coltiva un orto sinergico; i Cartura, artisti di Catania che riciclano carta e spazzatura utilizzandoli per i loro spettacoli; Michele Dotti che spiegherà il costo ambientale di un prodotto.
C’è un’infinità di argomenti contro l’aborto, ma io, visto che mi piace perdere facile, scelgo il più opinabile, il più attaccabile, il meno spendibile in un dibattito pubblico: l’aborto rende le donne infelici. Si potrebbe affrontare il tema sul piano filosofico, come Bobbio (o la Paola Belletti, la mia filosofa preferita, di certo la più gnocca), culturale, come Pasolini, di fede, come fa la Chiesa, o ancora economico, come fa chi elenca nomi dei finanziatori dei prochoice e cifre (fiumi di denaro: perché?). Si potrebbero contestare i numeri falsi che hanno alimentato falsi miti e portato all’approvazione delle leggi sulla base di bufale (come la sentenza Roe – Wade negli Usa o la campagna radicale in Italia), e mostrare come l’aborto ha risparmiato pochissime vite di donne evitando l’aborto clandestino ma ha sterminato schiere infinite di bambini che senza la 194 sarebbero nati.
Tra le macerie dell’ospedale al-Quds ad Aleppo, in Siria, gestito da Medici Senza Frontiere e bombardato alcuni giorni fa, sono stati rinvenuti anche i resti di Mohammed Wasin Moaz, l’ultimo medico specializzato in pediatria che operava nella città controllata dai ribelli (Il Giornale, 29 aprile).
Cari figli, non lasciate che lo scintillio di questo mondo vi seduca: il materialismo, l’invidia, la superbia. Non lasciate che la luce del mondo vi seduca. Apritevi alla luce dell’Amore Divino, all’Amore di mio Figlio. Decidetevi per Lui: Egli è l’Amore, Egli è la Verità. Riportate la preghiera nelle vostre famiglie. Pregate di più! Le vostre preghiere mi sono necessarie, affinché possa realizzare con voi i miei piani. Grazie, cari figli, per esservi decisi anche oggi per Gesù.
Avevano ragione i cristiani, ma ormai è tardi. Il governo locale di Zhumadian, cittadina dell’Henan, ha dato ragione alla chiesa di Beitou, che due settimane fa è stata demolita per permettere la costruzione sul terreno di un’area commerciale. Nella demolizione, è stata uccisa la moglie del pastore protestante, seppellita viva volontariamente dalla squadra di demolizione con una ruspa.
L’Unione Europea si sta liberando dei siriani approdati in Grecia, ma presto potrebbe essere invasa dai turchi. Nonostante le dichiarazioni di facciata, infatti, l’Ue è intenzionata a liberalizzare i visti per i cittadini turchi anche se Ankara non ha soddisfatto i 72 criteri previsti dall’accordo sui migranti di metà marzo.
Ha fatto il giro del mondo la notizia dell’uccisione «dell’ultimo pediatra di Aleppo». Ma tutto tace quando si tratta dei bombardamenti dei ribelli. «È ora che l’Occidente si svegli e smetta di sostenere i terroristi»
Onore a Luciana Castellina, comunista doc e non appartenente al genere dei rottamatori abili a saltare sul carro del vincitore che hanno assimilato il linguaggio buonista post comunista. In una recente videointervista su Repubblica.it la giornalista ha sciorinato tutto il catalogo del perfetto comunista italiano, un po’ snob, un po’ radical, con i suoi tic e i suoi ideali traditi e l’impressione che dà l’intervista è che sia rimasta un esemplare raro di attaccamento ai valori della sua gioventù, con quel non so che di disincanto e idealismo mascherati da senile rimembranza. Ma che alla fine lascia quell’amaro in bocca fino a farti chiedere: “Tutto qua?”. L’ultima giapponese della libertà intesa come conquista sociale, a patto che non sia quella degli altri.
Ogni anno migliaia di cristiani vengono uccisi per la loro fede e molti di più subiscono maltrattamenti, discriminazioni e abusi. Secondo Open Doors, l’organizzazione internazionale che da oltre mezzo secolo documenta le persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, li soccorre con la preghiera e, se possibile, fornisce loro assistenza e aiuti materiali, nel 2015 i cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062.
Nell’ottavo capitolo della sua esortazione post-sinodale Amoris laetitia Papa Francesco riflette sul tema dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione (AL 291-312). Si tratta indubbiamente del capitolo più discusso nel dibattito pubblico.
Come si vive dopo che dentro casa un quadro della Madonna ha lacrimato? Il miracolo – riconosciuto in pochi mesi dalla Chiesa – è quello avvenuto a fine agosto del 1953, a Siracusa, in casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in attesa del loro primo figlio. Il 29-30-31 agosto e l’1 settembre, da un quadretto di gesso raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto a capezzale del letto matrimoniale, sono sgorgate delle “lacrime umane”, come hanno confermato le analisi scientifiche. Angelo e Antonina di figli ne avranno in tutto quattro, due maschi e due femmine. È il secondogenito, Enzo, ad “aprirci” le porte di casa. “Quando Maria ha scelto di piangere nella nostra famiglia, è perché voleva la famiglia, il Suo messaggio doveva essere dato all’interno di una famiglia”.
Laura Grassi è salita al cielo lo scorso 22 aprile a soli 34 anni. Il giorno prima aveva festeggiato il quarto anniversario di matrimonio insieme al marito Ugo Morganti e alla figlia Alessia, di appena tre anni. La vicenda di Laura aveva colpito l’Italia intera per l’esempio di forza e di dignità nonostante una malattia devastante come la Sla (Avvenire, 2 maggio).
Oltre 35mila giovani riuniti ieri nel santuario romano in preparazione all’evento di Cracovia. Circa 300 le ‘alzate’ per l’evangelizzazione nel mondo, benedette dal card. Pell che ha chiesto preghiere per il suo lavoro nelle finanze vaticane
Era il 13 maggio 1940, il lunedì di Penteco­ste. Barbara Ruess di Pfaffenhofen fece una pas­seggiata nel bosco. Allora aveva 16 anni, faceva e volentieri belle camminate. Andava spesso nel bosco di suo padre, vicino a Marienfried. Anche il giorno prima, la domenica di Pentecoste, aveva fatto la stessa strada, recitando il Rosario, ma a­veva perso senza accorgersi la corona. Rifaceva quindi il lunedì la stessa strada sperando di ritro­varla. Mentre si stava incamminando, domandan­dosi che Misteri del Rosario doveva recitare, i gloriosi o i gaudiosi, una signora la raggiunse, di­cendo dopo un breve saluto: "Tu stai pensando che corona devi recitare. Io ti voglio insegnare un altro Rosario, e così pregheremo insieme". Barbara le chiese: "Scusi, come mai conosce il mio pensiero? Chi è Lei?" - La signora rispose: "Non è importante saperlo; se tu reciterai con diligenza questo Rosario, imparerai a conoscer­mi meglio". E le insegnò il Rosario dell'Immaco­lata.
Il continuo e consistente afflusso di migranti verso l’Europa sta mettendo in crisi la politica (e non solo) dell’Unione Europea:- se spalanchiamo le porte per accettare tutti quelli che vogliono venire, ben presto saremo costretti a chiuderci in difesa della nostra sopravvivenza. Ma se costruiamo muri ai confini e rimandiamo indietro nel loro Paese i migranti, che da anni rischiano la vita per fuggire da situazioni insostenibili, tradiamo i valori sui quali sono state fondate l’Onu e l’Ue.
Un inferno chiuso in un palazzo, dove ogni giorno decine di persone si alzano, mangiano, escono, vanno a scuola, al lavoro e rientrano. Persone qualunque di un quartiere popolare di Caivano in provincia di Napoli, mediamente povere e non istruite, come tante ce ne sono, si sono ritrovate in un sistema diabolico e lo hanno accettato e quindi alimentato con l'omertà. Fino ad abituarsi, tanto da preferirlo al rischio di denunciate la verità, fino a non rendersi più conto dell'oppressione disperate di quello schifo ripugnate.
Una lettera privata datata 19 febbraio e firmata dall’Abbé Franz Schmidberger, figura storica di spicco della Fraternità S. Pio X, già stretto collaboratore di Mons. Lefebvre, è trapelata nel web. Ora lo stesso Schmidberger ne ha autorizzato la traduzione in inglese e la pubblicazione sul blog statunitense Rorate Caeli, per evitare inutili speculazioni su di uno scritto che era stato inviato a Mons. Fellay, attuale superiore della Fraternità, e ad altre personalità della società sacerdotale. La lettera è di un certo interesse perché offre ulteriori indizi sulla possibile riconciliazione tra il Vaticano e la Fraternità, come avevamo già annunciato sulla Nuova BQ dopo l’incontro avvenuto tra il vescovo Fellay e Papa Francesco all’inizio di aprile.
L'ultima frontiera della propaganda transgender arriva diretta da Facebook. E si traveste in una campagna choc per sensibilizzare l'opinione pubblica. A renderla pubblica è la fotografa Meg Bitton. Nello scatto, che accompagna l'iniziativa, è immortalata una bambina bionda, carina e innocente. Un messaggio lanciato sui social network per sensibilizzare il pubblico sulla controversa legge della Carolina del Nord che introduce restrizioni sulla libera scelta dei transesessuali nell'utilizzo dei bagni pubblici.
Milioni di persone partecipano nel mese di maggio a pellegrinaggi ai santuari mariani, recitano preghiere speciali in onore della Madonna e le fanno dei doni, sia spirituali che materiali. Dedicare il mese di maggio – chiamato anche mese dei fiori – a Maria è una devozione popolare radicata da secoli.
La Regina della famiglia a Ghiaie di Bonate: la Chiesa apra un processo di verifica delle apparizioni
Il pellegrinaggio ecumenico al capezzale di Marco Pannella, gravemente malato, che coinvolge persone diversissime, presenta tutte le caratteristiche di una religiosità secolare. I sociologi, del resto, lo hanno notato: mentre la religione «di chiesa» è praticata in Occidente da una minoranza, oggi il senso religioso si manifesta in forme secolari e implicite, dal culto delle celebrità fino allo sport e all'arte. Una delle manifestazioni più studiate di questo fenomeno è il culto della defunta principessa Diana d'Inghilterra, che non era una persona particolarmente religiosa. La relazione fra Pannella e la religione è però più complessa. Quando si vedeva il suo nome sulle liste ufficiali dei candidati alle elezioni si leggeva: «Giacinto Pannella, detto Marco». E nella città natale del leader radicale, Teramo, c'è una Via Giacinto Pannella. No, non gli hanno dedicato una via da vivo - il che, con gli eccessi di apologia del vecchio leader cui assistiamo in questi giorni, forse non stupirebbe nessuno - ma l'hanno intitolata a un suo prozio. Questo prozio, Giacinto Pannella, era un prete, oltre che un rispettato intellettuale locale, interlocutore cattolico di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile.
Questa non è la storia di come un'opera può nascere, ma di come può risorgere: dell'eros che finisce, del limite che emerge e della tentazione di mollare, alla scelta di una fedeltà che sola può trasformarlo in agape, compiendolo in un modo forse inaspettato. È così che Mario Dupuis, fondatore dell'opera di accoglienza Ca' Edimar di Padova, sta cominciando a capire, vent'anni dopo gli inizi, quello che «mi disse don Luigi Giussani prima di morire: pregate la Madonna che porti a compimento ciò che ha cominciato». Mario non comprendeva quelle parole. Allora era il 2005 e Ca' Edimar era diventata un villaggio enorme «C'era tutto: due comunità di minori, una scuola di cucina con 120 iscritti. E ogni cosa mi pareva già compiuta».
Troverete sul sito Rosario on line, le meditazioni di Maggio, quasi tutte dedicate alla Madonna.
La dénonciation: sette racconti di tragica vita quotidiana in Corea del Nord. Il capolavoro di uno scrittore nordcoreano dissidente che si nasconde ancora nel suo paese
Continuano a moltiplicarsi paurosamente in Pakistan i casi di sequestro di donne cristiane e di altre minoranze religiose, donne che vengono poi costrette a convertirsi all’islam e a sposarsi. È un fenomeno che da anni colpisce le fasce più deboli del paese, nel disinteresse pressoché totale delle autorità. L’avvocato Mushtaq Gill, leader della Ong Legal Evangelical Association Development, dice di essere venuto a conoscenza di cinque casi solo in aprile e solo nel distretto di Kasur (regione del Punjab), l’ultimo dei quali riguarda Laveeza Bibi, una 23enne che abitava in questa provincia con la sua famiglia: rapita il 14 aprile da due musulmani armati che hanno fatto irruzione in casa sua, la ragazza è stata obbligata a diventare la moglie di Muhammad Talib, uno dei suoi sequestratori.
Quanti fantasmi dai quali proprio non vogliamo liberarci. A Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, è scoppiato l’ennesimo caso che in questi giorni sta polarizzando il dibattitto politico. Un cittadino ha fatto dire una messa di suffragio per Benito Mussolini e per i caduti della Rsi. Apriti cielo. E’ scoppiato un putiferio tale da indurre il vescovo Massimo Camisasca a intervenire spostando la celebrazione per evitare strumentalizzazioni.
La Diocesi di Faenza ha origini molto antiche se il suo vescovo presenziò al Sinodo dell’anno 313. La sua sede, invece, è decisamente più moderna. Una prima cattedra episcopale è documentata dal IX secolo, col titolo di Pieve di San Pietro Apostolo. La sua completa ricostruzione, nel XV secolo, segnò il culmine del rinnovamento urbano in chiave rinascimentale.
Quasi 20 mila battesimi sono stati celebrati a Pasqua (esattamente 19.615) nelle diverse comunità cattoliche della Cina continentale. Secondo la statistica realizzata e pubblicata da Faith dell’He Bei per il nono anno consecutivo, riportata in Italia da Fides, si rileva che il numero è aumentato leggermente rispetto all’anno scorso e che la maggior parte dei battezzati sono adulti.
Se si attendeva un esplicito sostegno da parte del Papa ai laici che si impegnano nella società civile italiana a favore della famiglia, questo sostegno è giunto oggi, 29 aprile 2016. Il Santo Padre stamattina ha ricevuto in udienza privata Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli e promotore dei Family Day del giugno e del gennaio scorsi. Raggiunto telefonicamente da ZENIT, il neurochirurgo bresciano è raggiante, la sua voce tradisce ancora l’emozione per l’incontro avvenuto in Vaticano.
La Santa Patrona d’Italia, emblema di genio ed autorità femminile, nel suo carteggio con il Papa e i potenti della sua epoca, contribuì attivamente alla riforma della Chiesa
Al via la nuova campagna Chiedilo a loro che ha l’obiettivo di ricordare il valore della partecipazione. Quest’anno attraverso una nuova prospettiva, quella che mostra come l’8xmille punti sulla capacità delle persone di cambiare vita, di riscattarsi se si è nel bisogno ma anche di mettersi in gioco nel volontariato senza restare chiusi in sé stessi.
Nella Messa mattutina, il Papa esorta a seguire sempre la “verità” di Dio e ricorda che, anche se qualcuno ha peccato, Dio è sempre pronto a rialzarlo
Ha fatto scalpore in Occidente il brutale omicidio di Xulhaz Mannan (a sinistra nella foto), funzionario dell’agenzia Usaid, e del suo compagno Tonoy Majumder. I due, appartenenti alla comunità omosessuale e attivisti in favore dei diritti gay in Bangladesh, sono stati trucidati a colpi di machete e ascia il 25 aprile nel loro appartamento nella capitale Dhaka. Nel paese asiatico a stragrande maggioranza musulmano le relazioni tra persone dello stesso sesso sono illegali. In qualità di direttore di Roopban, primo giornale a favore della comunità Lgbt, Xulhaz era un volto noto. Anche Tonoy da un anno lavorava per il giornale.
Picchiata per mesi e minacciata di morte dal marito e dai suoi compaesani. È stata questa, secondo la ricostruzione di Open Doors, la vita di Workitu da quando si è convertita dall’islam al cristianesimo nell’agosto del 2015. Botte e intimidazioni affinché si convincesse ad abiurare la sua nuova fede. Ma evidentemente non c’era solo questo nella vita della donna: nel cristianesimo aveva trovato qualcosa di talmente prezioso da farle accettare perfino una simile tortura. Se ne sono accorti anche i suoi due figli, che adesso, dopo la sua morte, desiderano solo poter conoscere quel Dio che la loro madre amava tanto.
Per l’islamologo di Beirut le nostre regole sono «un modo per aiutare l’immigrato, non per andare contro di lui. Un musulmano deve sapere che in Italia non può trattare sua moglie come farebbe in Arabia Saudita»
L’approvazione da parte del Senato del disegno di legge sulle unioni omosessuali è avvenuta con 173 voti, la maggioranza dei quali di parlamentari sedicenti cattolici, alcuni presenti anche al Circo Massimo a sostegno del Family Day. Un popolo aveva indicato una via, in quella sede: crisi di governo e urne. Il popolo ha parlato, ma non è stato ascoltato.
Dopo lo storico incontro a Cuba tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, nella Chiesa ortodossa russa “è in corso la formazione di un movimento anti-ecumenico. Alla sua guida si sta proponendo il vescovo Tikhon (Shevkunov, v. foto), rettore del prestigioso seminario teologico del monastero Sretensky di Mosca”. Ne è convinto Sergei Chapnin, direttore dell’almanacco “Dari” ed ex direttore della Rivista del Patriarcato, che ad AsiaNews ha commentato così il recente intervento del vescovo ortodosso davanti agli studenti della facoltà di sociologa dell’Università statale Lomonosov di Mosca. Il vescovo è da molti ritenuto il consigliere spirituale del presidente Vladimir Putin. Secondo quanto ha riportato l’agenzia russa Ria Novosti, Tikhon si è detto sicuro che “oggi non si può parlare a ragione dell’ecumenismo come di una posizione dominante” all’interno della comunità ortodossa russa. A suo dire, l’attuale posizione ecumenica, a favore dell’unità tra cristiani, viene percepita da gran parte dei fedeli “senza alcuna simpatia” e la maggior parte di loro non vede “alcun vero futuro nell’idea di ecumenismo nella Chiesa”. Secondo il vescovo, vi sono delle ragioni comprensibili a questo sentimento: “L’ecumenismo viene saldamento associato con la burocrazia ecclesiastica, con i funzionari del Patriarcato, e questo non aggiunge simpatia, la gente non ama i burocrati non importa se siano in tonaca o in abiti secolari”. Ha poi aggiunto che la teologia dell’ecumenismo è “inventata e priva di motivi naturali”, mentre la teologia anti-ecumenica “si basa sulla tradizione patristica”.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Pompei. Dura nove giorni e termina il sabato della prima domenica di Maggio.
Ci sono parroci che concedono le chiese ai maomettani e ci sono frati che concedono le mense ai vegani: la notizia che il cuoco ayurvedico Simone Salvini è stato invitato all’Antoniano di Bologna per preparare i pasti ai poveri fa parte della storia ormai vecchia dell’apostasia clericale.
Non è facile essere pro-vita a Hollywood, dove l’ambiente è esplicitamente liberale e politically correct. Nonostante questo, certe celebrità non si lasciano intimidire e prendono pubblicamente posizione contro l’aborto. Eccone alcune..
Per forza i poveri dell’Antoniano di Bologna si sono rivoltati. Ma come? Gia siamo poveri, mangiamo poco e male, ci sogniamo di notte polli arrosto e succulente carni alla brace e voi cosa fate? Ci rifilate verdurine lessate ben impiattate (neologismo che ormai ha valore dogmatico) e noi dobbiamo pure ringraziare?
La notte del 29 aprile alla fontana di Trevi, illuminata da fasci di luce rossa per ricordare i cristiani martiri, uccisi per la fede, ci sarà anche Luka Loteng, uno studente del Kenya. Aiuto alla Chiesa che soffre, la fondazione che ha organizzato l’evento, ha voluto che fosse uno dei quattro ospiti incaricati di aprire la serata raccontando altrettante storie di martirio.
Perché si tende a censurare certe tragedie dalla portata internazionale? Perché così poco spazio a uno dei terremoti più devastanti degli ultimi anni? Per descrive l'ampiezza del sisma che il 16 aprile ha colpito l'Ecuador basti pensare che sono morte oltre 700 persone e ne sono rimaste ferite oltre 20 mila, mentre le terribili scosse che colpirono l'Abruzzo nel 2008 ne uccisero 309 ferendone 1.600.
Vangelo Gv 14, 23-29: Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
In quel tempo, Gesù disse [ ai suoi discepoli ]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
La notizia è clamorosa, eppure in Italia pare che nessuno se ne sia accorto. Lo scorso 12 aprile la Gran Loggia di Francia ha sporto denuncia contro ignoti presso la Procura di Parigi con le accuse di pirateria informatica, nonché sottrazione e diffusione di dati personali dopo la fuga incontrollata di informazioni sul web relative ad alcune migliaia di documenti interni e riservati. A darne notizia, è stato il settimanale L’Express. Il dossier è stato diffuso per la prima volta lo scorso 10 aprile dal sito Stop Mensonges, che promette «rivelazioni sul governo occulto che regge le sorti del nuovo ordine mondiale». Si tratta della maggior raccolta di testi mai sottratta, oltre 6 mila, più di 6 gigabyte di materiale segreto, almeno fino a quel giorno. Contiene decenni di rituali, elenchi, progetti, programmi, contabilità, riviste interne, domande di adesione con tanto di dettagliati curricula vitae, estratti di casellari giudiziari e copie di carte d’identità, corrispondenza interna e lettere mai inviate. Il quotidiano Le Monde è riuscito a prenderne visione.
Sono 23 i milioni di aborti che avvengono ogni anno in Cina. A provarlo è un rapporto del Dipartimento di stato americano, uscito questo mese, che spiega: «La Commissione per la salute della popolazione nazionale e la pianificazione delle famiglie cinese ha calcolato che 13 milioni di donne abortiscono ogni anno. Un’altra notizia diffusa dai mezzi di informazione ufficiali ha riportato almeno altri 10 milioni di aborti chimici praticati all’interno di strutture non governative. Mancano invece le statistiche sulla percentuale degli aborti forzati».
«Io sono qui perché un vicino di casa turco, a Malatya, ha voluto salvare mio nonno, allora bambino». Ha cominciato così il suo discorso al Parlamento turco Garo Paylan, deputato di origine armena, pochi giorni prima del 101esimo anniversario del genocidio armeno. Dopo aver ricordato quella tragedia, leggendo i nomi di tutti i deputati uccisi, ha chiesto di aprire un’inchiesta sulla loro morte. Come riporta AsiaNews, è stato ricoperto di fischi e insulti.
«Siamo entrati nel sesto anni di guerra e qui sembra l’Apocalisse: senza acqua, senza elettricità e in balìa a di gruppi armati che, pur non essendo l’Isis, sono tutti radicali. Vogliono tutti lo Stato islamico». Bastano poche parole per descrivere la situazione di Aleppo, «città martire» della guerra siriana, divisa in due tra un’area controllata dal governo di Bashar al-Assad e una in mano alle milizie ribelli. Queste sono quelle scelte da monsignor Georges Abou Khazen, vicario apostolico della città, che lui definisce la «Milano siriana».
Le suore che «hanno cantato sotto le macerie» per farsi forza in attesa dei soccorsi. Un popolo forte, una «fede da educare». E un terremoto «che rimette in moto la coscienza delle persone colpite». Così don Francesco Rizzo, parroco a Portoviejo, una delle zone più colpite dal terrificante sisma di sabato 16 aprile in Ecuador (oltre 700 morti, quasi 17 mila feriti, 21 mila sfollati), racconta a tempi.it la situazione del paese dopo la catastrofe.
Secondo il Patriarcato caldeo domenica scorsa, 24 aprile, lo Stato islamico ha distrutto nel centro di Mosul una delle poche chiese rimaste facendola saltare con cariche esplosive. Si tratta, informa un articolo dell’Agenzia Fides, della chiesa della Madonna miracolosa, anche denominata “chiesa dell’orologio” per via della sua caratteristica torre, donata negli anni Settanta dell’Ottocento dall’imperatrice di Francia Eugenia (moglie di Napoleone III) ai padri domenicani che stavano costruendo l’edificio.
«Abbiamo avuto della settimane un po' più facili, soprattutto durante la Pasqua: c'era la tregua, abbiamo visto tanta gente nelle chiese. Da alcuni giorni, però, purtroppo questa tregua è stata rotta. Hanno ricominciato di nuovo a bombardare». Il vicario apostolico mons. Abu Khazen parla nella sede della Regione a Milano, ma lo stesso racconta praticamente in presa diretta il dramma che si sta consumando in queste ore nella sua Aleppo. Frate francescano libanese, già parroco nella grande città del Nord della Siria, ieri nel capoluogo lombardo il vescovo latino proveniente dalla Siria ha incontrato un gruppi di consiglieri regionali ma anche tanta gente in un incontro pubblico organizzato dal Centro culturale di Milano. A tutti ha raccontato la quotidianità della guerra ad Aleppo e di quel cessate il fuoco finito in frantumi senza che nemmeno la cosa faccia notizia nei nostri tg.
Frate Alessandro Giacomo Brustenghi nasce a Perugia il 21 aprile del 1978, a 21 anni decide di donarsi al Signore. Cecilia, oggi, riporta la sua straordinaria testimonianza, tratta dal sito www.friaralessandro.com.
Si è svolto a Gela, domenica 24 aprile, in un palazzetto gremito, il VII Congresso Regionale della Divina Misericordia che raduna annualmente i movimenti, gruppi di preghiera e singoli fedeli della Sicilia e oltre, che si ispirano al messaggio biblico della Misericordia riconsegnato da Santa Faustina Kowalska, promosso da San Giovanni Paolo II e costantemente presente nel magistero di Papa Francesco.
Chiara, 23 anni a settembre, è laureata in riabilitazione psichiatrica. È partita da Delianuova sabato mattina. Con lei 34 guide e 36 esploratori, ragazzi dagli 11 ai 16 anni, del gruppo FSE Delianuova 1°, in provincia di Reggio Calabria. L’attesa in via della Conciliazione, poi la confessione con uno dei sacerdoti presenti. L’arrivo del Papa. “Mi ero già confessata ma dovevo parlargli”, spiega, “avevo bisogno di avere un suo consiglio in merito ad una situazione che stavo vivendo”.
Nella Basilica Vaticana, il Pontefice presiederà la Veglia dedicata a quanti soffrono nell’animo e nel corpo. Esposto per i fedeli il reliquiario della Madonna della lacrime di Siracusa
Da trent’anni, Pryp’jat, in Ucraina occidentale, a tre chilometri dalla centrale nucleare di Chernobyl, è una città-fantasma. Quaderni scolastici, banchi, sedie, altalene, stoviglie, panni stesi, radio, libri, oggetti di uso quotidiano, tutto è rimasto come allora, nel momento esatto in cui è stato dato l’allarme radiazioni ed è scattato il piano di evacuazione generale. Pryp’jat, su cui sono sorte leggende nere, bestiari fantastici, videogiochi, un film horror, pellegrinaggi di turisti curiosi, reportage giornalistici e fotografici, è il muto scenario del più grande disastro nucleare in tempo di pace, l’incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986. Sull’onda del terrore, l’Italia andò a votare il referendum del 1987, un anno dopo, che fermò del tutto lo sviluppo dell’energia atomica nel nostro paese. “Chernobyl” è una parola che incute timore, paura per la forza dell’atomo, mostro invisibile che uccide anche a decenni di distanza chi vi arriva a contatto. Ma l’incidente al reattore numero 4 della centrale Lenin è dovuto all’errore umano, quasi voluto con grande determinazione, in questo caso. E non è affatto un pericolo intrinseco all’energia nucleare.
"In un'intervista a un quotidiano tedesco il cardinale Kasper si fa scudo del Papa per giustificare l'accesso dei divorziati "risposati" all'Eucaristia, ma l'analisi del professor Kampowski, dell'Istituto Giovanni Paolo II, dimostra invece che una tale possibilità non può essere giustificata dall'esortazione Amoris Laetitia. Sono solo due esempi di un dibattito che coinvolge vescovi e laici di tutto il mondo, ma che sembra destinato a non avere soluzione. A meno che arrivi una parola risolutrice dal Papa stesso. Cosa che infatti qualche vescovo comincia a chiedere, sotto forma di "interpretazione autentica" di Amoris laetitia (clicca qui). Nel frattempo, vale la pena seguire ciò che la Chiesa ha sempre insegnato riguardo a fedeltà coniugale e indissolubilità e che trova una sua sintesi nella formula che si recita per il sacramento del matrimonio: «Prometto di esserti fedele sempre...» "
Il 21 aprile alle 17.30 è stato presentato il volume curato da Jan Mikrut La Chiesa cattolica e il comunismo in Europa centro-orientale e in Unione Sovietica (San Pietro in Cariano, Gabrielli Editori, 2016, pagine 797, euro 48). Sono intervenuti, tra gli altri, il cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, che ha firmato la prefazione, monsignor Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese orientali, lo storico gesuita Nuno da Silva Gonçalves e il curatore del libro di cui pubblichiamo in questa pagina stralci della presentazione. Il progetto editoriale prevede altri due volumi che analizzeranno «la raffinata e multiforme battaglia dei comunisti contro la religione in generale e, in modo particolare, contro la Chiesa cattolica». In particolare, il secondo volume sarà dedicato alle testimonianze dei cristiani in Europa centro-orientale, mentre il terzo tratterà interamente della storia della Chiesa cattolica sul territorio dell’Unione Sovietica.
Già in gennaio le brigate della “Cichero” tendevano nuovamente imboscate annientando colonne di georgiani e turkestani che combattevano in uniforme tedesca. Tanto successo portò a un aumento degli effettivi e, in febbraio 1945 i vertici comunisti decisero lo sdoppiamento della divisione. Una scelta doverosa ma che serviva ad esautorare dal comando proprio “Bisagno”. Le discussioni portarono a un clima sempre più esacerbato e poi quasi allo scontro armato, quando i fedelissimi di “Bisagno” affrontarono i comandanti comunisti ad armi spianate, trattnuti solo dall’intervento moderatore di Gastaldi. “Bisagno” mantenne il comando della “Cichero” ma, da allora in poi, temette per la propria vita, in totale rottura con i responsabili comunisti. Sono di quel tempo alcune lettere che, oggi meritano di essere citate. “Noi non abbiamo un partito, noi non lottiamo per avere un domani un cadreghino, vogliamo bene alle nostre case, vogliamo bene al nostro suolo e non vogliamo che questo sia calpestato dallo straniero, dobbiamo agire nella massima giustizia e liberi da prevenzioni”. Oppure: “Continuerò a gridare ogni qual volta si vogliano fare ingiustizie e griderò contro chiunque, anche se il mio grido dovesse causarmi disgrazie o altro”.
L’impero ottomano alla fine del XIX secolo, è uno stato in disfacimento, la corruzione serpeggia in ogni angolo dell’impero che in breve tempo ha visto scomparire i suoi domini in Europa con la nascita, dopo secoli di barbara oppressione, degli Stati nazionali balcanici. I turchi, che si erano installati nell’Anatolia di millenaria cultura greco-armena, paventano la possibilità di rivendicazioni elleniche sulle coste dell’Asia Minore (Smirne e Costantinopoli) e soprattutto la nascita di una nazione armena.
Mentre cerca d’imporre una tassa globale per l’aborto (clicca qui) e abolisce la trasparenza sui finanziamenti ricevuti in materia di “salute riproduttiva” (clicca qui), l’Onu sta cercando il successore del Segretario Generale Ban Ki-moon. Il mandato (il secondo) del sudcoreano scade il 31 dicembre 2016 e otto sono i candidati che si stanno sfidando, quattro uomini e quattro donne, tutti europei tranne una dell’Oceania.
Il giudice della Corte Suprema statunitense Antonin Scalia afferma di credere nell'inferno e nel diavolo e viene deriso, ma gli alleati di Scalia sono molto più importanti dei suoi critici: a parte la maggioranza degli americani, sia Gesù, il Figlio di Dio, che il suo vicario, papa Francesco, ne parlano costantemente nei loro insegnamenti. L'inferno è reale, e per i cattolici la sua esistenza è un dogma. Il Concilio di Firenze ha stabilito nel 1439 che “le anime di quelli che muoiono in peccato mortale attuale, o anche solo nel peccato originale, scendono subito nell'inferno”. Poiché è un luogo solo per coloro che sono morti, non possono avere accesso all'inferno quelli di noi che vivono ancora – almeno in circostanze ordinarie. Molti santi e non santi nel corso della storia della Chiesa hanno affermato di aver avuto vivide esperienze mistiche dell'inferno e hanno scritto al riguardo. Di seguito figurano tre di queste descrizioni. Il Catechismo afferma chiaramente che il ruolo delle rivelazioni private “non è quello di 'migliorare' o di 'completare'” il deposito della fede, ma quello di “aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica”. Il resoconto di queste visioni va quindi letto per vedere se possono aiutare a ispirarci a prendere più seriamente la realtà del regno eterno dei dannati.
Al Regina Cæli, Francesco ricorda i due vescovi ortodossi rapiti in Siria e la beatificazione a Burgos di cinque martiri della Guerra civile spagnola. Poi un nuovo invito ai giovani: “Tornate a casa a testa alta!”
Nella Messa in piazza San Pietro con 100mila partecipanti al Giubileo dei Ragazzi, Francesco esorta i giovani a non “vivacchiare” né accontentarsi della “mediocrità”, e mette in guardia da consumismo e false tentazioni di potere
La ricorrenza dei 125 anni della Rerum novarum (1891-2016) ci invita non solo a rileggere l’enciclica leonina, considerata la prima pietra nella costruzione della Dottrina sociale della Chiesa nella modernità, ma ci obbliga anche a riconsiderare l’insieme del progetto di Leone XIII, per chiedersi se sia ancora valido. La Rerum novarum, infatti, non è isolata nell’insegnamento di quel Pontefice, ma è inserita in un contesto di altre otto encicliche che costituiscono, insieme, un corpus unitario. Quello, e non solo la Rerum novarum, costituisce il progetto di Leone XIII.
«I politici potrebbero diventare aggressivi» verso la Chiesa cattolica e i suoi sacerdoti. A spiegarlo alla Cns è stato il vescovo di Oslo Bernt Ivar Eidsvig, confermando che i sacerdoti della Norvegia non celebreranno più i matrimoni in rito civile dopo l’obbligo imposto dalla chiesa di stato luterana di officiare le unioni fra persone dello stesso sesso. Il vescovo, religioso agostiniano nominato da papa Benedetto XVI nel 2005, ha sottolineato che «è evidente che dobbiamo distinguere fra i matrimoni celebrati nella nostra Chiesa e gli altri». Finora la distinzione era di tipo liturgico ma non riguardava il rito civile, celebrato in maniera identica dalle diverse confessioni. Lasciando intendere le forti pressioni dello Stato, il prelato ha aggiunto: «I politici potrebbero diventare aggressivi contro le chiese che resistono ad officiare queste cerimonie, quindi la migliore opzione è smettere di celebrare matrimoni in nome dello Stato».
In Spagna Telecinco trasmette da tempo un programma che si chiama Càmbiame. I partecipanti subiscono un cambiamento totale di look. Da brutti anatroccoli diventano affascinanti cigni. Qualche giorno fa partecipano Ana e Dani, lei di anni 27 e lui di anni 30.
La sera del 29 aprile la fontana di Trevi a Roma sarà illuminata da fasci di luce di colore rosso, come il sangue dei martiri cristiani uccisi per la fede. L’iniziativa si inserisce nelle attività di informazione e sensibilizzazione svolte da decenni dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre. Delle quattro testimonianze scelte per ricordare al mondo i cristiani perseguitati, la più drammatica sarà forse quella di Shahid Mobeen, fondatore dell’Associazione Pakistani Cristiani in Italia, che parlerà dell’amico Shahbaz Bhatti, il ministro cristiano per le minoranze religiose del governo del Pakistan, vittima di un attentato nel marzo del 2011, poche settimane dopo la morte del governatore del Punjab Salman Taseer, ucciso dalla propria guardia del corpo.
Chiara Corbella Petrillo è una mamma eroica morta a 28 anni, per un carcinoma alla lingua, scoperto quando era al quinto mese di gravidanza, dopo aver perso due figli – Davide Giovanni e Maria Grazia Letizia – appena nati e aver dato alla luce il piccolo Francesco.
Vedendo la gloria del tuo nome, il mio cuore troverà la pace. — Dissi a Gesù: «Mi preme molto l'intera umanità e mi fa soffrire il fatto che non tutti ti conoscono e che quegli stessi che ti hanno conosciuto non ti corrispondono con l'amore che tu meriti. D'altra parte, vedo quanto terribilmente ti offendono i peccatori e vedo quanto siano oppressi e perseguitati i tuoi fedeli. Vedo inoltre molte anime che ciecamente si precipitano nel baratro spaventoso dell'inferno. Capisci, Gesù? Questo è il dolore che mi strazia e mi sconvolge. Io desidero che l'intera umanità ricorra fiduciosa alla tua misericordia. Solo allora, vedendo la gloria del tuo nome, il mio cuore troverà la pace». Il Signore mi rispose: «Figlia, gradisco il linguaggio del tuo cuore. Recitando la coroncina della mia misericordia, avvicinerai realmente a me il genere umano». Detto ciò, mi lasciò sola, e io compresi che nessun'anima tributa tanta gloria al suo creatore come quando si rivolge con fiducia alla divina misericordia.
l Catholic Herald ha recentemente riportato la notizia del numero sempre più alto di nuovi convertiti tra i rifugiati in Austria. Riportiamo la traduzione di uno stralcio molto interessante: Secondo il sito austriaco Kurier, è stato approvato a Vienna il battesimo di 83 adulti nel solo 2016. Friederike Dostal della Conferenza Episcopale Austriaca ha stimato che circa la metà di queste persone erano musulmane, principalmente da Siria, Afghanistan e Iran. Questa realtà è cresciuta di un terzo dal 2015.
«L’esame del testo sulle Unioni Civili si è rivelato una farsa anche in Commissione Giustizia alla Camera, dove il Partito democratico ha negato ogni reale possibilità di confronto. A quanto sia apprende il ddl approderà in aula a metà maggio e il governo sarebbe intenzionato a porre la questione di fiducia anche a Montecitorio per impedire definitivamente ogni possibilità di confronto democratico». Così il presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli promotore dei due Family day di giugno e gennaio scorsi.
Secondo Avvenire «saranno presto beati i 38 martiri albanesi» trucidati in odium fidei dal regime comunista. Il quotidiano della Cei riporta alcune parole pronunciate ieri da monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei cardinali nominato da papa Bergoglio (il C9 che affianca il Pontefice nell’opera di riforma della curia romana), durante la presentazione del libro Don Ernest Simoni. Dai lavori forzati all’incontro con Francesco di Mimmo Muolo, firma dello stesso Avvenire.
Regno Unito. Il fallimento del multiculturalismo, i musulmani e la lezione di Ratisbona. Intervista a Patrick Sookhdeo, direttore dell’Istituto inglese per lo studio sull’islam e sul cristianesimo
A Bruxelles chiuderanno presto 35 chiese su 110, in una delle più grandi «riorganizzazioni» mai portate avanti dalla Chiesa cattolica in una capitale europea? È questa la prospettiva anticipata in due articoli esclusivi dal giornale belga La Libre. La questione è complessa e delicata, tocca nel vivo gli animi dei fedeli ma non è semplicemente un problema belga, visto che il cristianesimo è in difficoltà in tutta Europa.
Tra i mille rivoli della battaglia portata avanti dagli attivisti lgbt ce n’è uno che si sta ingrossando sempre di più ed è quello per la libertà di accedere alle toilette che meglio si adattano all’identità sessuale che ognuno percepisce al momento. Bagni e spogliatoi sono diventati l’ultima frontiera di una lotta per l’emancipazione gender fluid, forse la più ardua e simbolica allo stesso tempo, visto che davanti la tazza del water e sotto il getto di una doccia viene meno ogni trasformazione storico-socio-palastico-culturale che l’essere umano fa su se stesso e riemerge prepotentemente il dato-biologico che abbiamo voluto camuffare.
Oggi, 22 aprile 2016, in occasione della 46ma Giornata della Terra (clicca qui per capirne origini e signifcato) il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha voluto organizzare la cerimonia della ratifica dell’Accordo di Parigi sul clima, siglato lo scorso dicembre in occasione della 21ma Conferenza delle Parti (COP 21). Per l’occasione riproponiamo il capitolo dedicato alla COP 21 e all’Accordo di Parigi del libro della Bussola “Il clima che non t’aspetti”, scritto da Riccardo Cascioli.
Neonati abortiti all'insaputa dei genitori. Cartelle cliniche falsate. Assoluta indifferenza e freddezza da parte dei medici aguzzini, di cui quattro arrestati e sette sospesi. Un caso impossibile da censurare, emerso fatalmente dalle intercettazioni avviate all'interno di un'indagine sulla ndrangheta calabrese. Finora, però, chi ne ha parlato lo ha fatto liquidando la notizia come un episodio di malasanità: dal sito di Repubblica, che ieri mattina titolava “Errori medici con referti falsi”, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha richiamato alla verifica delle «anomalie», fino alla guardia di finanza che ha ridotto la vicenda a «una bruttissima storia». Ma i toni dei media, pur indignati, sono fuorvianti e impediscono di fissare l'attenzione su particolari essenziali a comprendere le cause di un fatto che, legato ad altri capitati di recente, non può che interrogare tutto il mondo della sanità. E non solo quello calabrese.
Presso la Parrocchia Ave Maris Stella, si è tenuto su iniziativa dell’Apostolato della Preghiera Diocesano e dell’Associazione Matteo Farina un incontro, alla presenza del Arcivescovo Domenico Caliandro, su tre “amici di Gesù” Carlo Acutis, Silvio Dissegna ed il brindisino Matteo Farina, ragazzi morti in odore di santità. E’ stato proprio mons. Caliandro, alla fine dell’incontro, ad annunciare, fra gli applausi della folla, che ha finalmente ottenuto il “nulla osta“ della Congregazione per le cause dei Santi per iniziare il processo diocesano di beatificazione di Matteo Farina.
Secondo un rapporto di “Open Doors” rilanciato dalla Fides, negli ultimi anni, nel nord del paese, sono stati uccisi tra i 9 mila e gli 11mila credenti in Cristo. Oltre 1,3 milioni gli sfollati, 13mila le chiese distrutte. “E’ scomparsa la fiducia reciproca tra cristiani e musulmani”. Le cause della violenza? Non solo religiose, ma anche economiche e sociali.
Ci sono immagini che valgono più di mille parole, o forse di un milione. Come questa, che arriva dalla parrocchia di Nostra Signora del Carmelo di Astoria, New York, guidata dal parroco Sean Ogle. Immortala il momento in cui un russo di 80 anni, Alexei, nato ateo e convertito al cattolicesimo, riceve il Battesimo il 28 marzo scorso, lunedì di Pasqua, nell’infermeria insieme alla sua madrina, Charmaine, una laica che svolge un ministero nella parrocchia. Prendetevi un momento per respirare a fondo, contemplare questa immagine e rendere grazie a Dio. Perché non è mai troppo tardi per avvicinarsi alla Chiesa, per avvicinarsi a Dio.
Novanta. È la percentuale dei bambini Down che vengono uccisi ogni anno in Gran Bretagna prima di nascere. Centodue. È il numero annuo di bambini in più a cui sarà diagnosticata la malattia se il governo inglese approvasse l’uso di un nuovo test prenatale sul sangue materno. Tredici. Sarebbe la percentuale dell’ulteriore riduzione delle nascite. «Abbiamo protestato contro questa nuova forma diagnostica perché mira alla selezione genetica senza capire che i disabili sono pieni di potenzialità e che, come ogni essere umano, hanno i loro problemi». Lynn Murray, membro dell’associazione internazionale Savingdownsyndrome e mamma di Rachel, sedicenne affetta da sindrome di Down, spiega a tempi.it le ragioni della mobilitazione, avviata dopo che il “Consiglio nazionale diagnostico” inglese ha approvato l’uso del nuovo esame genetico, «affinché il governo non dia il via libera».
Tutte le informazioni indicano che l’estate 2016 sarà ricordata per un’emergenza profughi mai vista in Europa. Infatti, mentre con la Turchia che ai suoi confini tiene bloccati qualcosa come 2 milioni di civili in fuga dallo Stato islamico l’Unione Europea ha raggiunto un fragile accordo barattando il blocco dei flussi in cambio di soldi, dal continente africano centinaia di migliaia di persone sono in marcia verso le sponde del Mediterraneo. C’è di tutto in queste masse di disperati che si muovono verso nord, sognando un Bengodi che non esiste, grazie alle immagini di ricchezza e benessere che vedono scorrere nelle tv che raggiungono ormai ogni angolo del Villaggio Globale. Ci sono sudanesi, somali ed eritrei che fuggono dai tagliagole islamisti e da regimi di macellai veterocomunisti. Ci sono minoranze etniche e religiose perseguitate. E soprattutto ci sono giovani e giovanissimi emigranti dell’Africa subsahariana e del Maghreb che in cambio di soldi, molti soldi, vengono organizzati, trasportati verso le coste libiche e messi in mare sui barconi dai trafficanti di esseri umani.
In Ucraina la guerra è ufficialmente finita nel febbraio del 2015. In teoria non si combatte più da allora, dunque da più di un anno. Come mai, allora, Papa Francesco ha lanciato una colletta per la crisi umanitaria nel martoriato paese dell’Europa orientale? Perché in realtà la guerra continua, anche se appare meno sui nostri teleschermi. Il rischio che torni ad essere un conflitto caldo è concreto e lo diventerà ancora di più con la fine del disgelo e della stagione più piovosa. Infine, la condizione in cui versa l’Ucraina, dopo tre anni di conflitto non dichiarato, è catastrofica. Da tutti i punti di vista.
Il 14 novembre scorso, qualche ora dopo le stragi di Parigi, il presidente USA definiva quegli attentati un “attacco non solo contro il popolo francese, ma contro tutta l’umanità e i nostri valori universali”. Era più che giusto che Barack Obama adoperasse queste parole, come hanno fatto tutti i capi di Stato del mondo, di fronte a quanto era accaduto nella Capitale della Francia.
Per punire il North Carolina, colpevole di “discriminare” i trans nell’accesso ai bagni pubblici, celebrità, presidenti e multinazionali sono intenzionati a discriminare tutti
La Fondazione ha aperto una raccolta fondi per la popolazione colpita dal terremoto. La testimonianza della comunità di Serve del Focolare della Madre. Sul sito dell’ordine è stato raccontato cosa è accaduto alle Serve del Focolare della Madre che hanno tre comunità in Ecuador. «Una a Guayaquil e due nella Provincia di Manabí, nelle località di Chone e Playa Prieta. Quest’ultima è stata proprio quella più colpita dal terremoto». Al momento della scossa, quattro religiose e sette postulanti si trovavano all’interno di un edificio in cui è ubicata anche una scuola. Si trattava di Sr. Estela Morales (40 anni, Spagna), Sr. Thérèse Ryan (36 anni, Irlanda), Sr. Merly Alcybar (34 anni, Ecuador) e Sr. Clare Crockett (33 anni, Irlanda del Nord). Quest’ultima, purtroppo, è perita sotto le macerie. Si legge nella testimonianza: «Nel sentire la scossa del terremoto, Sr. Estela corse in cappella per recuperare il Santissimo Sacramento. Quando aveva ormai il Signore tra le sue mani, tutto crollò attorno a lei cadendo fino al piano sotto. Lei aveva pensato di recuperare il Signore prima che alla sua vita, e il Signore recuperò lei».
Il processo per concedere la cittadinanza a una famiglia di musulmani nel cantone Basilea-Campagna, in Svizzera, è stato bloccato dopo che i due figli della famiglia, di 14 e 15 anni, si sono rifiutati di stringere la mano alla loro insegnante.
Ding Cuimei, insieme al pastore della chiesa, ha cercato di impedire la distruzione. «Seppelliteli vivi con le ruspe. Mi prendo io la responsabilità», ha ordinato un uomo
Vangelo Gv 13, 31-33a. 34-35: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni agli altri.
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
I dati dell’Annuarium Statisticum: dopo il massimo storico toccato nel 2011 i seminaristi stanno diminuendo anche a livello globale. Dopo anni di forte crescita frena l’Asia, ma il calo si vede soprattutto in Sudamerica
Un libro di educazione sessuale senza veli, potremmo dire. Esplicito, troppo esplicito. Soprattutto se dato nelle mani di bambini che hanno compiuto appena dieci anni. Che sul tema della procreazione, forse, ancora si chiedono quale delle due versioni sia più credibile: se quella della cicogna o quella del cavolo.
L'ostia eucaristica si è trasformata nel muscolo di un cuore che presentava segni di grande patimento, dimostrando la realtà di quanto avviene ogni domenica durante la celebrazione della Messa e che le parole di Cristo nel Vangelo non sono una metafora: «Questo è il mio corpo» e «questo è il mio sangue». E' il miracolo accaduto in Polonia nel 2013, ma confermato solo domenica scorsa dalla Congregazione per la dottrina della fede che lo ha riconosciuto permettendo il culto del frammento reliquiario. Colpisce che la soprannaturalità sia stata confermata proprio una settimana dopo la pubblicazione dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia e nel bel mezzo del dibattito e della confusione sulle nuove possibili aperture alla Comunione per i divorziati risposati.
Alla fine del marzo scorso l’American College of Pediatricians (Acp) ha pubblicato un documento in cui si mettono in guardia medici e genitori dall’intraprendere percorsi di rettificazione sessuale a danno dei minori. I casi sono in aumento. Sul Gender Watch News del mese scorso, infatti, davamo questa notizia: «L’inglese Tavistock and Portman Nhs Trust, clinica che tratta i problemi di disforia di genere, ha reso noto che da aprile a dicembre 2015, nella sola Inghilterra sono stati “curati” per disturbi legati alla cosiddetta identità di genere 1.013 minorenni, contro i 97 casi del 2009-2010. Le terapie vanno dalla consulenza psicologica al bombardamento ormonale in vista dell’operazione chirurgica di rettificazione sessuale» (clicca qui).
Continuano ad avvicendarsi notizie confuse sui mezzi di comunicazione circa il tremendo terremoto avvenuto il 16 aprile in Ecuador. In particolare sul numero delle vittime, tra le quali risultano anche una religiosa e cinque postulanti della comunità delle suore “Siervas del Hogar de la Madre – Serve del Focolare della Madre ” di Playa Prieta. A tal proposito suor Beatriz Liaño, direttrice dell’Ufficio Stampa dell’ordine, ha diffuso un comunicato stampa per chiarire la situazione che vivono le loro comunità e come queste siano state colpite dal terribile sisma che ha afflitto il paese. Lo pubblichiamo integralmente.
Suor Clare Crockett è stata ritrovata senza vita insieme ad altre cinque postulanti delle Serve della Casa della Madre in Ecuador dopo il terremoto di 7,8 gradi della scala Richter che ha colpito il Paese sabato scorso. Si era donata a Dio 15 anni fa. Era entrata nella congregazione appena diciottenne e aveva scelto come nome da religiosa Clare Maria della Trinità e del Cuore di Maria. La sua comunità la ricorda come una “sorella generosissima con uno spirito di simpatia molto speciale e un carisma unico per trattare con i bambini e i giovani”.
Limpida e graziosa. Così appare la dottoressa Gianna Beretta all'ingegnere Pietro Molla nei primi incontri. Si conoscono nel 1954 e si sposano a Magenta il 24 settembre 1955. Gianna, la penultima degli otto figli sopravvissuti della famiglia Beretta, nata a Magenta, è medico chirurgo nel 1949 e specialista in pediatria nel 1952. Continua però a curare tutti, specialmente chi è vecchio e solo. «Chi tocca il corpo di un paziente - diceva - tocca il corpo di Cristo». Gianna ama lo sport (sci) e la musica; dipinge, porta a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. Vivono a Ponte Nuovo di Magenta, e lei arricchisce di novità gioiose anche la vita della locale Azione cattolica femminile. Nascono i figli: Pierluigi nel 1956, Maria Rita (Mariolina) nel 1957, Laura nel 1959. Settembre 1961, quarta gravidanza, ed ecco la scoperta di un fibroma all'utero, con la prospettiva di rinuncia alla maternità per non morire. Mettendo al primo posto il diritto alla vita, Gianna decide di far nascere Gianna Emanuela. La mamma morirà il 28 aprile 1962.
Sì, a volte una presunta “ostia che sanguina” dopo gli esami dovuti non si rivela altro che muffa rossa del pane. A volte, però, mettendo un’“ostia sanguinante” sotto il microscopio e sottoponendola a varie prove si scopre che si tratta di tessuto cardiaco umano. Nel 2013 in Polonia è stato dimostrato che un’ostia che sanguinava era proprio questo, come ha annunciato il 17 aprile il vescovo Zbigniew Kiernikowski, della diocesi di Legnica:
Un comitato ad hoc incaricato di monitorare le vendite e i passaggi di proprietà dei beni immobili (case e terreni) che appartengono a cittadini cristiani di Baghdad: dopo le proteste, si muove concretamente il patriarcato di Babilonia dei Caldei che ha annunciato l’istituzione del nuovo organismo. A confermare la notizia — riferisce l’agenzia Fides — è stato lo stesso patriarca, Louis Raphaël i Sako, denunciando l’appropriazione illecita delle proprietà dei cristiani come un fenomeno cresciuto a dismisura dopo l’intervento militare del 2003 in Iraq, che ha portato al crollo del regime di Saddam Hussein. Tale fenomeno, reso possibile dalla complicità di funzionari corrotti, rappresenta, secondo Sako, un ulteriore fattore di indebolimento della presenza cristiana in territorio iracheno.
«A Parigi hanno costruito ghetti in periferia, a Bruxelles i ghetti si trovano in centro. Io spero che in Italia si possa affermare un modello ambrosiano per quanto riguarda il rapporto con l’islam». Quando Yahya Pallavicni (foto in basso), vicepresidente di Coreis (Comunità religiosa islamica) e imam della moschea Al-Wahid di Milano, parla di “modello” pensa a molte cose, ma tra queste non rientra sicuramente il bando per la costruzione di nuovi luoghi di culto proposto dalla giunta Pisapia.
Spesso si è detto a proposito di Dostoevskij che fu un profeta, più precisamente il profeta dei nostri tempi. Ancor più, di lui dice Evdokimov: «A che cosa ci servirebbe definire Dostoevskij? Ci basterà dire che egli è attuale, che lo è oggi e che lo sarà domani di più, perché è un fenomeno escatologico del nostro tempo, un commentario vivente dell'Apocalisse».
La notizia di un nuovo naufragio nel Mediterraneo è arrivata all’alba del 18 aprile: una o più imbarcazioni, forse quattro, oltre 400 gli emigranti a bordo e, dalle prime informazioni, soltanto 29 i sopravvissuti, soccorsi e trasportati in una delle isole della Grecia. Sembra che sia successo al largo delle coste egiziane, nel tratto di mare percorso dagli scafisti che trasportano gli emigranti dall’Egitto alla Sicilia Orientale e alla Calabria, destinazione finale di una delle tre principali rotte migratorie africane e forse la più pericolosa: quella che inizia dall’Africa Orientale e dal Corno d’Africa, attraversa il Sudan e l’Egitto, fino alla penisola del Sinai, per raggiungere Israele oppure le coste egiziane del Mediterraneo. A intraprendere il viaggio verso l’Europa seguendo questa rotta sono soprattutto cittadini di tre stati: Eritrea, Somalia ed Etiopia.
Per giustificare simili posizioni, alcuni hanno proposto una sorta di duplice statuto della verità morale. Oltre al livello dottrinale e astratto, occorrerebbe riconoscere l'originalità di una certa considerazione esistenziale più concreta. Questa, tenendo conto delle circostanze e della situazione, potrebbe legittimamente fondare delle eccezioni alla regola generale e permettere così di compiere praticamente, con buona coscienza, ciò che è qualificato come intrinsecamente cattivo dalla legge morale. In tal modo si instaura in alcuni casi una separazione, o anche un'opposizione, tra la dottrina del precetto valido in generale e la norma della singola coscienza, che deciderebbe di fatto, in ultima istanza, del bene e del male. Su questa base si pretende di fondare la legittimità di soluzioni cosiddette «pastorali» contrarie agli insegnamenti del Magistero e di giustificare un'ermeneutica «creatrice», secondo la quale la coscienza morale non sarebbe affatto obbligata, in tutti i casi, da un precetto negativo particolare. Non vi è chi non colga che con queste impostazioni si trova messa in questione l'identità stessa della coscienza morale di fronte alla libertà dell'uomo e alla legge di Dio. Solo la chiarificazione precedentemente fatta sul rapporto tra libertà e legge fondato sulla verità rende possibile il discernimento circa questa interpretazione «creativa» della coscienza.
Al monastero di Sih?stria, nelle foreste nel nord della Romania, Elia Cleopa (1912-1998) pascolò le pecore per anni, passando i suoi giorni nella preghiera e nella contemplazione. Poi, all’età di soli 29 anni, fu scelto come superiore del monastero. Da quel giorno si dispiegò senza sosta la sua attività di padre spirituale e di riformatore monastico, che si intrecciò con le vicende storiche del popolo romeno. Dotato di profonda sapienza spirituale, temprato dalle sofferenze, interlocutore dei pastori come degli intellettuali, al momento della sua morte Cleopa era considerato padre spirituale di tutta la Romania. Il video e la trascrizione qui di seguito sono tratti dal sito Tradizione cristiana. Vita e ascesi in Cristo.
San Giovanni Paolo II era solito ripetere che i cristiani, e con loro l’Europa, dovevano tornare a respirare con tutti e due i polmoni, quello dell’Oriente e quello dell’Occidente. Da ciò sarebbero venuti grandi benefici alla Chiesa e al continente. I fatti gli stanno dando ragione. Il documento congiunto di papa Francesco, del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e dell’arcivescovo di Atene Ieronymos sul dramma dei migranti, reso noto in coincidenza con la visita dei tre ai richiedenti asilo stipati sull’isola di Lesbo, è la seconda prova, nel giro di tre mesi, del valore aggiunto che una sinfonica unità ecumenica conferisce alle prese di posizione pubbliche della Chiesa, al suo impegno per il bene comune e alla sua opera di evangelizzazione intesa nel senso più ampio del termine.
«Dio ci vuole qui nel nostro paese. Quello che ci è accaduto ci ha fatto scoprire una fede più vera. Siamo come le olive: perché diano buon olio occorre schiacciarle»
Venerdì 15 e sabato 16 aprile in Vaticano si è svolto un evento anomalo, anomalo persino in questi tempi anomali per il papato e per la Chiesa. La Pontificia Accademia delle Scienze Sociali ha ospitato un convegno (clicca qui) per celebrare, forse, il venticinquesimo anniversario dell’enciclica Centesimus Annus, pubblicata da Papa san Giovanni Paolo II (1920-2005) nel 1991.
«Da “artigianato locale” a prassi della Chiesa». Così il settimanale della diocesi di Bergamo, Sant’Alessandro, con una sintesi efficace brinda alla comunione ai divorziati risposati. Finalmente «alla luce del sole», esulta monsignor Alberto Carrara, il parroco che ha firmato l’articolo. Alla luce del sole in realtà sta venendo tutta quella parte di Chiesa che in questi anni se ne è fregata altamente delle indicazioni pastorali oltre che dottrinali stabilite dal magistero. Come abbiamo già scritto alcuni giorni fa, non sorprende dopo decenni di magistero parallelo insegnato in seminari e università pontificie. Forse un po’ sorprende la velocità con cui escono fuori coloro che ormai si sentono profeti della “nuova Chiesa”, che la vivevano già tanto tempo prima dell’attuale pontificato.
Dagli Stati Uniti arriva la folle storia di Richard Hernandez, il trans-dragone. Il protagonista della vicenda è infatti un uomo transgender, “Male to Female“, di 55 anni, “transitato” prima a donna, pur senza essersi sottoposto ad intervento chirurgico, per arrivare poi a trasformarsi, dopo una serie di estremi e dolorosi interventi, nella “bestia mitologica” del dragone.
Giornate davvero intense e dense di emozioni per papa Francesco. Dopo la visita-lampo a Lesbo, con il Santo Padre in lacrime davanti ai profughi, dodici dei quali poi volati a Roma con lui, stamattina è stata la volta delle ordinazioni presbiteriali in San Pietro, officiate in occasione della 53° Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni. La diocesi di Roma si è arricchita di nove nuovi sacerdoti, cui si aggiungono un rogazionista e un oratoriano. La Santa Messa presieduta dal Santo Padre, è stata concelebrata dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vicegerente, monsignor Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari (monsignor Lorenzo Leuzzi, monsignor Paolo Lojudice, monsignor Angelo De Donatis, monsignor Guerino Di Tora, monsignor Giuseppe Marciante, monsignor Paolo Selvadagi), dal vescovo ausiliario designato, monsignor Gianrico Ruzza, dai superiori dei seminari interessati e dai parroci degli ordinandi.
Nell’ottobre 2015 la Corte di Appello di Milano, con una pronuncia innovativa, ha riconosciuto l’efficacia nel nostro ordinamento di una sentenza spagnola di adozione legittimante della madre sociale. A distanza di appena cinque mesi, lo scorso 30 marzo, questo orientamento giurisprudenziale viene confermato dalla Corte di Appello di Napoli, relativamente a due sentenze francesi di adozione piena incrociata co-parentale in favore di una coppia lesbica.
Oltre 87 miliardi di video pornografici visualizzati in un anno (una media di 12 filmati per persona vivente) e 4 miliardi di ore spese sul canale PornHub (un periodo di tempo pari a oltre 500 anni). Il 25 per cento delle ricerche internet è legato alla pornografia e, secondo numerosi sondaggi, il numero degli adolescenti che ne hanno fatto uso almeno una volta oscilla fra il 70 e l'80 per cento. Solo la Cina, che rappresenta il 28 per cento dell'industria hard già nel 2006 fatturava oltre 27 miliardi. «La pornografia è una vera piaga che si sta diffondendo e in maniera prepotente fra i giovani. A volte, purtoppo, anche attraverso gli accessi a internet dei genitori. E quando diventa una dipendenza è causa di depressioni, disagi relazionali e divorzi». A parlare di un fenomeno dalle dimensioni mastodontiche, seppur nascoste, è la psicoterapeuta inglese Olivia Raw esperta di problematiche legate all'infanzia e all'adolescenza.
3° incontro: La Pietà.
La chiesa della Madonna dell’Impruneta, appena fuori di Firenze, è Basilica Giubilare. In origine era una pieve, una chiesa rurale, oggi è uno dei Santuari mariani più importanti di tutta la Toscana. L’affetto e la devozione riservata a questo luogo è legata alla veneratissima icona della Vergine, qui custodita, il cui miracoloso ritrovamento fu motivo della sua fondazione.
Si chiama “legge per la riservatezza e la sicurezza degli esercizi pubblici”. Il 23 marzo lo Stato del North Carolina ha varato una legge che impone nei bagni, negli spogliatoi e nelle docce in comune che l’accesso avvenga soltanto in base al sesso della persona così come indicato sul certificato di nascita.
É la bellezza a salvare il mondo e ad aprire nuovi orizzonti per l’umanità. Ne è convinto Padre Romano Scalfi, nato il 12 ottobre 1923 a Tione, paese del Distretto della Val Giudicaria in Trentino, fondatore dell’Associazione milanese Russia Cristiana, secondo di cinque figli: Ezio, il maggiore, Pietro, Maria e Gino. Il padre è socialista e accompagna Cesare Battisti, irredentista, appassionato di marxismo nei comizi. La madre è invece una donna di profonda e semplice fede, che riuscirà a riportare alla Chiesa il marito. La morte di quest’ultimo nel 1940 lascia la famiglia in grandi ristrettezze.
Il prossimo 1 maggio l’enciclica Centesimus annus di Giovanni Paolo II compirà 25 anni. Ieri e oggi si tiene presso la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, guidata dal Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, un convegno internazionale commemorativo dell’evento. La stampa ne ha parlato soprattutto per alcuni ospiti invitati, come il candidato democratico alle primarie americane Bernie Sanders, i leader politici del socialismo sudamericano Rafael Correa, presidente dell’Ecuador e Evo Morales, presidente della Bolivia.
Una donna che viveva un brutto periodo con il marito subì un arresto cardiaco. Quando era quasi sul punto di morire, un angelo si presentò davanti a lei per dirle che, valutando le sue buone azioni e i suoi errori, non avrebbe potuto andare in cielo, e le propose di permetterle di stare sulla terra qualche altro giorno finché non fosse riuscita a compiere le buone azioni che le mancavano. La donna accettò e tornò a casa sua insieme al marito. L’uomo non le rivolgeva la parola perché erano in lite da tempo.
Suor Maria Restituta iniziò la Quaresima 1942 da prigioniera. Venne arrestata il Mercoledì delle Ceneri. Il suo crimine? “Appendere crocifissi”. Fu condannata a morte. L’anno dopo, il martedì della Settimana Santa, venne giustiziata. Il 1° maggio 1894 fu un giorno felice per Anton e Marie Kafka. Marie aveva appena dato alla luce il sesto figlio, e sia la mamma che la bambina stavano bene. I genitori orgogliosi chiamarono la nuova piccola Helena. Devoti cattolici, Anton e Marie la fecero battezzare 13 giorni dopo la nascita. La cerimonia ebbe luogo nella chiesa dell’Assunzione di Husovice, che allora si trovava in Austria. Prima che Helena compisse due anni, la famiglia si era stabilita a Vienna.
Questi nomi ispirati alla Madonna possono piacere a molti genitori ...
Cinquant’anni di sacerdozio, oltre trenta come conduttore di Radio Maria, una vita sempre tesa a cercare e portare Misericordia. Schietto, sagace, acuto, sempre aperto all’ascolto e all’accoglienza. Milioni i radioascoltatori, anche se non mancano i critici. Stiamo parlando di Padre Livio Fanzaga, un sacerdote che dopo la parrocchia e la missione in Africa ha dedicato il suo apostolato alla comunicazione via radio. ZENIT lo ha intervistato.
“I lavoratori devono schiacciare i kulak con pugno di ferro”, ordinava Lenin in un dispaccio dell’agosto 1918: “Impiccare, e dico impiccare in modo che la gente lo veda, non meno di cento kulak, ricconi, sanguisughe conosciuti [..] Fatelo in modo che la gente tremi a centinaia di chilometri da lì”. E sono comandi operativi, come “dimostra la loro trasformazione in vere e proprie ordinanze, come quella rivolta ai bolscevichi di Penza l’11 agosto 1918: Compagni! L’insurrezione di cinque distretti kulaki deve essere soppressa senza pietà. Gli interessi di tutta la rivoluzione lo richiedono […]. 1) Impiccate (e assicuratevi che le impiccagioni avvengano sotto gli occhi e alla presenza del popolo) non meno di cento kulak , ricchi, parassiti, che siano noti. 2) Pubblicatene i nomi. 3) Sequestrate loro tutti i cereali. 4) Indicate gli ostaggi in conformità al telegramma di ieri [“ostaggi” sono i familiari dei nemici del popolo in attesa di esecuzione, che venivano arrestati a loro volta, ndr.] . Vostro Lenin. Post Scriptum: Trovate delle persone davvero dure”.
«Eroi». È così che gli studenti di Molenbeek e Schaerbeek considerano i terroristi che il 22 marzo hanno compiuto gli attentati all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles: Zaventem Najim Lachraoui e Ibrahim El Bakraoui.
Anche se nessuno la guarda, ancora una volta la realtà si impone mostrando l'ipocrisia delle argomentazioni con cui si è rimessa in discussione l'obiezione di coscienza, dopo che l'Europa ha condannato l'Italia perché non garantirebbe un adeguato accesso all'aborto. Al di là del fatto che i numeri del governo dimostrano l'opposto, la sentenza europea parla di violazione in nome del "diritto di salute della donna". Mentre invece, come ha scritto settimana scorsa su Salon la femminista abortista Camille Paglia, accusando la stessa sinistra di mistificare la realtà nascondendosi dietro a un presunto "attacco alla salute delle donne", bisognerebbe chiedersi: "Chi è la vera vittima qui?".
"Dal momento in cui è stata pubblicata l'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, tutti i commenti, a cominciare da quelli dei collaboratori più vicini al Papa, si sono concentrati sul capitolo ottavo, quello dedicato alle situazioni irregolari. Degli altri otto capitoli non si è parlato affatto, eppure - come ha rilevato La Nuova BQ il primo giorno - ci sono diversi spunti che vale la pena valorizzare. Qualcuno ha detto che è come se fossero due documenti in uno. Per questo oggi, senza nulla togliere agli approfondimenti fatti in questi giorni, vogliamo raccontare anche l'Amoris Laetitia ignorata."
Lunedì 18 aprile alle ore 21. Centro culturale Rosetum. Milano, via Pisanello 1, ore 21

Andrea Tornielli, curatore del volume di papa Francesco Il nome di Dio è Misericordia, e la neuropsichiatra infantile Mariolina Migliarese, autrice di molti testi di casuistica relazionale, si confrontano con l’esperienza di Milly Gualteroni, la quale, avendo subito da ragazza il doppio suicidio del padre e del fratello maggiore, ha vinto le tendenze suicide e una profonda durevole depressione grazie a un percorso di conversione in cui l’iniziativa di Dio si è manifestata talvolta con tratti veramente sorprendenti. Indagando il dualismo anima-corpo che caratterizza la persona la serata aiuterà a riflettere se è possibile, e forse anche necessario, l’incontro tra fede e ragione, tra scienza e religione, a partire da questo caso di guarigione concreto in cui la misericordia e la grazia di Dio sono intervenute fin nei più reconditi meandri dell’io, laddove la medicina non riusciva ad arrivare e a sanare. Il dibattito verrà moderato da padre Marco Finco, direttore del Centro culturale Rosetum."
Trasmissione da Radio Maria. Puntata del 14-04-2016: Esorcisti e psichiatri
Vangelo Gv 10, 27-30: Alle mie pecore io do la vita eterna.
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
La grande offensiva di Russia e Siria per la riconquista di Aleppo è sospesa. Mosca sa che i jihadisti sono stati riforniti di armamento tale da infliggere alle sue forze aeree perdite insostenibili. Il Wall Street Journal ha reso noto i tipi di armi ad alta tecnologia che la Cia sta fornendo alle milizie islamiche, in grado di abbattere aerei e di distruggere completamente l’artiglieria del governo siriano. Già ai primi d’aprile Al Nusra ha abbattuto un caccia siriano, un vecchio Su-22,con un missile a spalla MANPAD; missili che lo stesso ministro della guerra saudita Al-Jubeir s’è vantato di aver consegnato ai terroristi a febbraio.
Esortando a contemplare il mistero della misericordia, come ha chiesto papa Francesco convocando l’Anno Santo quando dice che “è fonte di gioia, di serenità e di pace” e “condizione per la nostra salvezza”, in Polonia è nata una nuova devozione intorno a questo grande mistero divino. Si tratta del “Cammino della Misericordia”, una bella pratica di pietà intorno alla Misericordia celebrata per la prima volta sabato 2 aprile nel Santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki, presso Cracovia, per iniziativa di padre Franciszek Slusarczyk, rettore del Santuario.
La Fontana di Trevi sarà imporporata, investita, come mai era accaduto prima, di fasci di intensa luce rossa. Sarà un evento all’insegna del fashion? Una manifestazione politica? No. Sarà un simbolo, espressione di un grido di aiuto che attende, giorno dopo giorno, una risposta concreta.
Domenica 17 aprile, IV di Pasqua e 53ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, alle 9.15 Papa Francesco celebrerà la Messa nella basilica di San Pietro in Vaticano e conferirà l’ordinazione presbiterale a undici diaconi. Concelebreranno insieme al Santo Padre il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente della diocesi l’arcivescovo Filippo Iannone, i vescovi ausiliari di Roma con il vescovo eletto monsignor Gianrico Ruzza, i superiori dei seminari interessati e i parroci degli ordinandi. Nove di loro si sono formati nei seminari diocesani: quattro nel Collegio Diocesano Missionario “Redemptoris Mater”, tre al Pontificio Seminario Romano Maggiore, uno all’Almo Collegio Capranica e un altro al Seminario della Madonna del Divino Amore. Degli altri due, uno appartiene alla congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù – Firas A Kidher, nato nel 1977 a Bagdad (Iraq) – e l’altro alla Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri (Oratoriani), Marco Pagliaccia, nato nel 1983 a Villanova di Cepagatti (Pescara).
Il 4 aprile scorso il Comune di Milano ha firmato un “procedimento di autotutela” che secondo Avvenire rappresenta il «preludio del naufragio» per il controverso bando sui nuovi luoghi di culto escogitato dalla giunta Pisapia per consentire la costruzione delle prime moschee ufficialmente riconosciute dalle autorità cittadine. Secondo il Corriere della Sera la firma di questo documento «”chiude”, in qualche modo, una stagione nel rapporto tra Milano e le religioni non cattoliche». «Tutto da rifare», si legge su Libero.
Una donna di 60 anni è stata punita ad Aceh con 30 frustate davanti a 1000 persone per aver venduto alcol. Dall’anno scorso la legge islamica deve essere rispettata anche dai non musulmani
È una situazione drammatica quella delle migliaia di profughi nei campi dell’isola greca di Lesbo dove il Papa si reca sabato. A descriverla in un’intervista esclusiva all’Osservatore Romano è il presidente dell’episcopato ellenico, il vescovo Fragkiskos Papamanolis.
Presso la sinagoga Emanu El di Buenos Aires lo scorso 10 aprile si è celebrato il primo “matrimonio” gay con rito religioso di tutta l’America Latina. Due sono le donne che sono convolate ad ingiuste “nozze”: Romina Charur e Victoria Escobar. La seconda è comparsa a braccetto con Gustavo Michanie, presidente dell'associazione Ebrei Argentini Gay. Il rito è stato presieduto dalla rabbina Karina Finkielsztein che, lodandone "il coraggio e la perseveranza", le ha unite in “spose” sotto la chuppah (o huppah), un baldacchino di stoffa dove, un tempo, lui e lei diventavano marito e moglie.
Siamo consumatori attenti alle etichette che ci indicano quello che mangiamo, quello che respiriamo, quello che indossiamo e se quello che abbiamo acquistato è stato prodotto secondo le norme che tutelano la salute e i diritti dei lavoratori impiegati nella produzione. I nostri scaffali sono pieni di merce targata “No Ogm”, “Biologico” e “Free” dal glutine, dai conservanti e da ogni male di questo mondo. La stessa attenzione non viene però posta quando effettuiamo la scelta più importante nell’esercizio dell’democrazia, il voto. Orientarsi nella selva di programmi nebulosi, dichiarazioni contraddittorie, coalizioni litigiose e candidati che cambiano casacca con la stessa cadenza dei calzini in effetti non è cosa semplice per chi non è avvezzo alla politica. Per saper cosa fare in cabina elettorale Pro-vita Onlus ha quindi lanciato il “Patto per la Famiglia Naturale” con il quale viene chiesto a tutti i candidati di aderire senza compromessi ai principi della tutela della vita e della famiglia fondata sul matrimonio.
Sicuramente Zucchero non lo sapeva, ma ieri ricorreva il 71esimo anniversario della barbara uccisione del seminarista Rolando Rivi, che è stato torturato e ammazzato a soli 14 anni da due partigiani comunisti sul finire della guerra, reo di essere «il prete di domani». Peccato, perché nel suo nuovo singolo in programmazione proprio in questi giorni di aprile su tutte le radio, ci sarebbe stato bene un accenno ad almeno una (quella più simbolica dato che poi la Chiesa l’ha beatificato in odium fidei?) delle 4.000 persone uccise tra il ’44 e il ’45 durante la guerra civile, altrimenti detta Resistenza.
«è il momento che ti insegno come si recita questa cara e santa preghiera. Come ti dissi che sono frecce d’amore e d’oro che raggiungono e arrivano al cuore di mio Figlio Gesù Cristo, morto per voi e per chi crede in lui e cammina nella vera Chiesa. I nemici cercheranno di dividerla, ma la preghiera che dite con fede e amore la tiene unita, nell’amore del Padre, nell’amore del Figlio e nell’amore dello Spirito Santo».
Per il cardinale Christoph Schönborn, la Amoris Laetitia è una grande catechesi sull’amore coniugale e familiare. A colloquio con ZENIT ed altre testate, a margine della presentazione del documento, avvenuta in Sala Stampa Vaticana venerdì scorso, l’arcivescovo di Vienna ha parlato dell’esortazione apostolica di papa Francesco sulla gioia dell’amore nella famiglia e della sua convinzione che i pastori possano utilizzare questo documento per aiutare famiglie. Il porporato austriaco ha anche manifestato le sue speranze riguardo al documento di 263 pagine, il suo apprezzamento per l’inclusione da parte del Pontefice dell’input dei vescovi durante i sinodi, e di come Francesco riaffermi l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio tradizionale. Inoltre, il cardinale Schönborn riconosce i pericoli naturali che sussistono riguardo all’attuazione della Amoris Laetitia e plaude all’esempio di “buon pastore” del Santo Padre, che conosce bene la corretta ‘arte’ di accompagnare le persone, non risultando troppo duro ma nemmeno propenso ai compromessi.
Alzata di scudi di note aziende contro la North Carolina, che vuole mantenere i bagni pubblici separati in base al sesso biologico. Ma l’atteggiamento cambia quando si fanno affari all’estero
«Quando le proposi per la prima volta di spendersi in un genere letterario (apparentemente) nuovo per lei, quando cioè la sfidai ad affacciarsi per tre mesi (gennaio, febbraio e marzo 2013) dalla speciale “finestra” che apriamo ogni giorno sulla prima pagina di Avvenire – il giornale che l’ha scelta, e che lei ha scelto –, Marina provò a eccepire, accennò a resistere, ma poi accettò. La rubrica, mi disse, sarebbe stata In viaggio. Venne poi un anno di quotidianità raccontata, settimana dopo settimana. Perché è sempre In un giorno come gli altri che si può essere accompagnati “ad ascoltare, per una volta, anche sé stessi”. Poi, a ritmare in modo diverso quell’ascolto, ecco di nuovo la “finestra” aperta sulla nostra prima pagina per ancora tre mesi (luglio, agosto e settembre 2015). E l’audacia di usarla, stavolta, per farci entrare nella dimensione intima e immensa di una casa di montagna e dello sguardo dei piccoli: Con occhi di bambina». Questo libro, che raccoglie i settantotto racconti della fortunata rubrica, «è la dimostrazione che accade sul serio: possiamo ritrovare occhi bambini. Quando succede è molto spesso per il dono con cui qualcuno, come Marina Corradi, li riaccende per noi con un “raro rombo di motore”, “in un crepitìo di scintille”, tra “ragnatele come oro” e in un baluginante “saluto del mezzogiorno, candido e segreto”. Un libro così bello è la felice prova che ogni stagione che ci è data è molto di più della somma dei suoi diversi momenti. Eppure ognuno di essi resta e vale».
«La violenza intrinseca all’aborto non può essere scacciata da un pensiero magico. Come ho scritto: “L’aborto contrappone il più forte al più debole, e solo uno sopravvive”». Giovedì scorso, in un commento all’ultima polemica elettorale sull’aborto che ha coinvolto sia Donald Trump sia Hillary Clinton – il primo dichiaratosi convinto che la donna che uccide il figlio in grembo debba essere «in qualche modo punita», la seconda finita nel mirino del movimento “pro-choice” per aver definito il feto come «una persona non nata» – la femminista atea di sinistra Camille Paglia ha messo in luce per Salon l’ipocrisia con cui viene affrontato il tema dal femminismo democratico.
Diventare kamikaze è un sogno per le tante ragazze e bambine rapite da Boko Haram in Nigeria. Sembra un paradosso, ma è quello che hanno raccontato molte superstiti, liberate dalle mani dei terroristi islamici da un attacco coordinato nel nord del paese dell’esercito nigeriano e camerunense.
La porta dell’appartamento che affaccia su una gran bella piazza della Milano di Bonvesin de la Riva è già mezza aperta all’andirivieni di operai addetti alla caldaia. Entriamo e attendiamo in flagranza di famigliarità, gentilmente invitati dalla padrona di casa ad approfittare di una seggiola nel soggiorno che fa da studio e camera da letto, che la troupe faccia fagotto. Ci sono state riprese per realizzare un documentario, par di capire. E un’intervista sulla storia del femminismo. Se fosse così, l’intervistata campeggerebbe nella pellicola tra le capostipiti (con il suo quasi mezzo secolo di attivismo pensante e militante) del femminismo. Di Luisa Muraro, matriarca e regina italiana del pensiero al femminile, è appena uscito in libreria un volumetto edito dalla bresciana La Scuola. Titolo: L’anima del corpo. Contro l’utero in affitto. Qualcosa di definitivo. Compreso il fantastico capitoletto che annienta il blasfemico argomento sulla Madonna surrogata sui generis.
Caro direttore, mi pare che sul tema del nostro rapporto con l’islam si stia facendo molta confusione circa i diversi piani sui quali occorre affrontare il problema. C’è chi ostenta assoluta chiusura su qualsiasi rapporto, come c’è chi ostenta assoluta e acritica apertura. Mi pare che il problema sia più complesso....
"Forse è solo una delle tante leggende che circondavano il personaggio, ma si dice che Gianroberto Casaleggio avesse previsto che il mondo così come lo conosciamo sarebbe finito poco dopo la sua morte. Fosse così, più che scrivere articoli dovremmo chiederci «a che ora è la fine del mondo» come nella vecchia canzone di Ligabue: ma è anche vero che, secondo le stesse storie – forse inventate, forse con qualche fondo di verità –, Casaleggio prevedeva di morire soltanto nel 2040. "
Le oggettive difficoltà interpretative di alcune parti dell'esortazione Amoris laeitita sono emerse dai commenti dopo l'uscita del documento post-sinodale. Molte volte dimenticando lo spessore, anche quantitativo, di un documento che comunque ribadisce l'importanza del matrimonio e della famiglia naturale per la Chiesa e per la società civile.
Un’altra strage di cristiani in Medio oriente. Come ha denunciato alla Bbc il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem ii, almeno ventuno cristiani sono stati uccisi e torturati dai jihadisti del cosiddetto Stato islamico (Is) presso la località di Al Qaryatayn. Il fatto è avvenuto pochi giorni fa, poco prima che le forze dell’esercito regolare siriano, che hanno lanciato una vasta offensiva nell’area, riconquistassero la città. Alcuni sono stati uccisi mentre tentavano la fuga, altri torturati e poi uccisi per essersi rifiutati di assoggettarsi e convertirsi all’islam. Al Qaryatayn ? ricorda l’emittente britannica ? è tornata nelle mani dell’esercito di Assad alla fine della settimana appena trascorsa. E appunto dopo la liberazione è venuto alla luce il nuovo orrore.
Come se fosse un cinghialone. Dove aveva già visto Boris qualcosa di simile a questa caccia al cardinale un tempo potente ma decaduto? Ma certo. Quello che oggi sta accadendo oltre Tevere al cardinal Tarcisio Bertone, già segretario di Stato, già camerlengo di Santa Romana Chiesa (le due cariche più importanti nella Santa Sede dopo quella di papa) ricalca quanto accaduto a Bettino Craxi all’epoca di Tangentopoli in Italia, ventitré anni fa. E chissà se Mattia Feltri, ormai canuto e stanco, dedicherà tra vent’anni un volumetto intitolato Sedici, l’anno del terrore francescano dopo il fortunato Novantatré, l’anno del terrore di Mani pulite.
e lo chiede l’Europa! È il leitmotiv che accompagna tutte le ingerenze di Bruxelles nelle politiche nazionali ed è l’assunto da cui partono tutti i progetti di riforma che incontrano la netta contrarietà dei delle opinioni pubbliche del Vecchio Continente. Il ritornello lo sentiamo pronunciare come un mantra in occasione di ogni legge di stabilità e ad ogni “ritocco” del sistema previdenziale.
La situazione dei cristiani ad Erbil dove si sono rifugiati per sfuggire alla furia dell’Isis è drammatica. Ormai da due anni si trovano a vivere in campi nei quali le condizioni sanitarie, igieniche e logistiche sono drammatiche, in particolare quelle dei bambini e degli anziani.
Nel gennaio del 2013 la Cigl aveva presentato un reclamo al Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa sulla «violazione del diritto alla salute delle donne e dei diritti lavorativi dei medici non obiettori di coscienza determinata dall’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza e dalla disorganizzazione degli ospedali e delle Regioni in materia di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza». L’aborto è diventato una questione sindacale.
I media laici ed anche alcuni media cattolici stanno dipingendo la recente Esortazione Apostolica Post-Sinodale Amoris Laetitia “Sull’amore nella famiglia” come una rivoluzione nella Chiesa, come un radicale allontanamento dall’insegnamento e dalla prassi della Chiesa, sul matrimonio e la famiglia, così come trasmesso fino ad ora. Una lettura del documento di questo tipo è sorgente di preoccupazione e di confusione per i fedeli, ed anche potenzialmente di possibile scandalo non solo per i fedeli, ma anche per tutte le persone di buona volontà che guardano a Cristo e alla Chiesa per insegnare e rispecchiare nella vita la verità sul matrimonio ed i suoi frutti, la vita della famiglia, cellula primaria della vita della Chiesa e di ogni società.
http://trefontane.altervista.org Martedì 12 aprile 2016, 69° anniversario dell'apparizione alle Tre Fontane. Santo Rosario ore 15:00 e a seguire (alle 16:00) Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Mons. AUGUSTO PAOLO LOJUDICE, vescovo del settore Sud.
Stasera finalmente, dopo sei giorni di patire per la lontananza di Gesù, mi sono un po' raccolta. Mi sono messa a pregare, come sono solita ogni giovedì; sarei voluta stare in ginocchio, ma l'obbedienza voleva che stassi nel letto, e così feci; mi misi a pensare alla crocifissione di Gesù. Sul primo non sentivo nulla, dopo qualche minuto mi sentii un po' di raccoglimento: Gesù era vicino. Al raccoglimento mi successe come altre volte: mi andò via il capo e mi trovai con Gesù, che soffriva pene terribili. Come fare, veder soffrire Gesù e non aiutarlo? Mi sentii allora tutta in un gran desiderio di patire, e chiesi a Gesù di farmi questa grazia. Mi contentò subito, e fece come aveva fatto altre volte: mi si avvicinò, si tolse dal suo capo la corona di spine e la posò sul mio, e poi mi lasciava stare. Vedeva poi che io lo guardavo zitta zitta, capì subito un pensiero che in quel momento mi venne; pensai: "Forse Gesù non mi ama più, perché è solito Gesù che, quando mi vuol fare conoscere che mi vuol bene, mi pigia bene bene quella corona sulla testa oppure dalle parti alla testa". Gesù capì e con le sue mani me la pigiò nelle tempie. Sono momenti dolorosi, ma momenti felici. E così mi trattenni un'ora a soffrire con Gesù. Avrei voluto starci sempre tutta la notte ma, siccome Gesù ama tanto l'obbedienza, lui stesso si sottomise a obbedire al confessore e dopo un'ora mi lasciò: voglio dire che lui non si fece più vedere da me, ma accadde una cosa che non era mai successa. Gesù è solito, ogni volta che mi pone in capo la sua corona, quando mi lascia, me la leva e se la rimette sul suo capo; ieri invece me la lasciò fino alle quattro circa. Per dire il vero, soffrii un po', ma pure mi riuscì di lamentarmi una sola volta. Gesù mi perdonerà se alle volte mi esce qualche lamento, perché è proprio involontario. Soffrivo poi tanto a ogni movimento che facevo: che poi era tutta mia fantasia....
Le origini del movimento transgender si sono perse oggi in mezzo alla campagna per l’accettazione, la tolleranza e i diritti di queste persone. Se più persone fossero a conoscenza della storia oscura e problematica della chirurgia per il cambiamento di sesso, forse non saremmo tanto rapidi ad esercitare pressioni sulle persone perché vi si sottopongano. I primi interventi di cambiamento di sesso (nella maggior parte dei casi da quello maschile a quello femminile) sono stati realizzati nelle cliniche universitarie. Sono iniziati negli anni Cinquanta del secolo scorso e hanno progredito negli anni Sessanta e Settanta. Quando i ricercatori hanno analizzato i risultati e non hanno trovato prove oggettive del fatto che la pratica avesse avuto successo – e in realtà hanno trovato prove del fatto che era pregiudizievole –, le università hanno smesso di effettuare interventi di cambiamento di sesso.
I commenti su YouTube dicono tutto: “Sono ateo, ma riconosco il loro talento”. “Sono cattolico, seppur non dia molta importanza alla mia religione. Ma devo ammettere che questa canzone è spettacolare!” “Non credo in Dio, ma mi piace questa canzone”. “Non sono cattolica, ma mi piace la loro canzone. Più onore per Dio”. Queste suore rocker sono parte di una nuova comunità religiosa di Lima, in Perù, le “Serve del Piano di Dio”. Prendono ispirazione da quando Maria serve sua cugina Elisabetta durante la visita. “Come lei, vogliamo servire prontamente le persone che sono nel bisogno, lasciandoci guidare dalla carità per diffondere il Vangelo”.
Senza chiedere più di quanto Pietro potesse dare umanamente, Gesù ha preparato quest'uomo mortificato a una missione impossibile
Lizzie Velasquez convive dalla nascita con una malattia rara. Una patologia talmente unica che soltanto un’altra persona al mondo ne è affetta: si chiama sindrome di De Barsy e la sua diagnosi è ancora sconosciuta. Questa condizione non le permette di accumulare peso, o conservare il grasso nel suo corpo: non è mai pesata più di 28 chili e per cibarsi deve fare pasti piccolissimi per rimanere in vita, uno ogni 15 minuti, per un totale di 60 al giorno. Ma non per questo si è rassegnata a "un’esistenza di serie B".
La vita della vergine lucchese non fu segnata soltanto dall’incontro mistico con il Signore: tutta la sua esistenza fu votata ad una totale dedizione al prossimo, in particolare ai poveri e ai malati. Un carisma che rivive nella congregazione femminile missionaria a lei ispirata
Con l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, pubblicata l’8 aprile, Papa Francesco si è ufficialmente pronunciato sui problemi di morale coniugale di cui si discute da due anni.
La neolingua delle associazioni Lgbt potrebbe presto ottenere un altro risultato diretto all’annacquamento culturale delle differenze sessuali. Come riporta il quotidiano The Local, infatti, in Svezia un preside è stato denunciato all’Equality Ombudsman, l’ente governativo che si occupa principalmente di uguaglianza di genere, per aver usato il pronome femminile hon (lei) durante un colloquio di lavoro con una candidata che dice di non sentirsi “né donna né uomo” e preferisce essere chiamata con un secondo nome (nel Paese scandinavo gli uomini possono scegliere nomi di donne e viceversa e, inoltre, sono legali 170 nomi unisex).
Ridere non faceva ridere. Schifo, quello sì, ma per via degli insetti ingurgitati per compiacere il capo. Lo show (?) blasfemo di Beppe Grillo a Torino rivela in tutta la sua chiarezza la povertà di inventiva di un comico che, evidentemente in crisi di ispirazione, ha pensato di buttarla sull’irriverenza per cercare di attirare l’attenzione su di sé. Infatti c’è riuscito. Il Corriere ne ha parlato subito, il Pd addirittura si è infervorato manco fosse il custode della dottrina e almeno per un po’ si è potuto parlare di uno spettacolo che diversamente non avrebbe occupato neanche una riga di cronaca.
“Non appoggio la natura dei propositi di Tareq Suwaidan né nella forma né nel contenuto, ma se non si ascoltano le sue scuse, allora vietiamo l’ingresso a Bruxelles di Zemmour o Caroline Fourest”. Questa la reazione di Tariq Ramadan quando nel 2014 le autorità belghe hanno vietato l’ingresso al predicatore kuwaitiano per poi inserirlo nella banca dati dell’area Schengen. Ramadan, anch’egli invitato alla Foire Musulmane di Bruxelles e più volte invitato in concomitanza a Suwaidan a eventi islamici, pur criticando la decisione belga ha preso le distanze dai propositi nella forma e nel contenuto. Tariq Ramadan non è certo un filo-sionista, tanto che nel 2004 aveva dichiarato a Silvia Grilli quanto segue: “Io non credo che un bambino di 8 anni sia un militare. Questi atti sono in sé condannabili, cioè bisogna condannarli in sé. Ma quello che dico alla comunità internazionale è che sono contestualmente spiegabili e non giustificabili. Che cosa significa? Vuol dire che la comunità internazionale ha messo oggi i palestinesi in una tale situazione, dove li sta consegnando a una politica oppressiva, che ciò spiega, ma senza giustificare, che a un certo punto la gente dica: non abbiamo armi, non abbiamo niente e dunque non si può fare che questo. E’ contestualmente spiegabile, ma moralmente è condannabile.” Ciononostante, vuoi per opportunismo vuoi per convinzione, ha dichiarato di non condividere l’approccio di Suwaidan.
Da padre Antonio Spadaro a Enzo Bianchi, da Alberto Melloni ad Avvenire e Famiglia Cristiana: i commenti che hanno seguito la pubblicazione dell'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, mettono in rilievo la lettura "in discontinuità" che viene data al documento di papa Francesco sulla famiglia. Soprattutto si dà per scontato un cambiamento radicale nei criteri della morale, il che equivarrebbe a negare duemila anni di tradizione. In questi due articoli esaminiamo la problematicità di alcune affermazioni alla luce proprio della morale cattolica.
2 puntata: Il timor di Dio
L’anno prossimo saranno passati cento anni dalle apparizioni di Fatima, ma le celebrazioni sono già cominciate. A spiegare perché è padre Leonardo Maria Pompei, sacerdote di Latina noto in tutta Italia per le sue catechesi e le sue ricerche sulle apparizioni mariane nel mondo.
Sostenere che le persone omosessuali sono discriminate appare sempre più un’affermazione lunare. Qui sulla Terra le cose, invece, stanno in modo diverso. Ne dà testimonianza la professoressa Marieka Klawitter, docente di gestione aziendale, presso l’University of Washington (Seattle), che ha condotto una revisione di 29 studi, pubblicati nel 2015, i quali mettono in relazione livelli di retribuzione con orientamento sessuale. É emerso un dato interessante: a parità di mansioni e competenze le donne omosessuali guadagnano il 9% in più delle donne eterosessuali. Un vero e proprio premio aziendale saffico.
«Se faccio una cosa la faccio fino in fondo, come con lo skateboard». L'immagine di fra Gabriel Cortes che sfreccia sulla tavola con il saio azzurro svolazzante, oltre a smentire l'immagine mediatica cucita addosso ai Francescani dell'immacolata, che confonde la radicalità con il settarismo contrapponendola alla carità, dimostra davvero quanto la fede possa sconvolgere una vita.
Sulle persone disabili vige una grande ipocrisia, si celebrano tante Giornate mondiali, ma poi sono “vite indegne”». A parlare è Germana Lancia, affetta da una grave e progressiva patologia altamente invalidante, umiliata dalla sentenza della Cassazione del dicembre 2015, che ha condannato un ginecologo per aver fatto nascere, senza abortirla, una bambina affetta da sindrome di Down.
«La peculiarità della Amoris Laetitia va cercata nello slancio pastorale e misericordioso di papa Francesco, nella premura per tutte le famiglie, da accompagnare nella Chiesa, nell’educazione dei figli. Ma per quanto riguarda l’ammissione dei divorziati risposati all’Eucaristia non ci sono novità rispetto al passato». È il giudizio sintetico del professore José Granados, Vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia presso l’Università Lateranense, dove è anche e professore ordinario di Teologia del matrimonio e della famiglia. Il professor Granados è stato anche nominato dal Papa quale consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi del 2015.
All'inizio del Giubileo della Misericordia, Don Fabio Rosini propone un ciclo di catechesi dedicato alle Opere di Misericordia Spirituale. Nove incontri che ci aiuteranno a conoscere meglio e a prenderci cura del nostro cuore.
Brando Giorgi, è un attore di tantissimi film e fiction. A “Cento Vetrine” ha interpretato l’affascinante restauratore Thomas Sironi ed ha debuttato nella soap “Vivere” nei panni del dottore Roberto Falcon.
«Siamo molto più avanti della stepchild adoption che volevano riconoscere in Italia» hanno detto le due mamme. Si tratta di Giuseppina La Delfa, fondatrice ed ex presidente di Famiglie Arcobaleno, e della moglie Raphaelle Hoedts. La Corte d’Appello di Napoli ha ordinato ieri la trascrizione di due sentenze del tribunale civile di Lille nelle quali veniva riconosciuta l’adozione incrociata dei due figli delle donne (nati biologicamente da ciascuna delle due).
Sono passati due anni da quando padre Frans van der Lugt è stato barbaramente ucciso in Siria, a Homs, il 7 aprile 2014. Il missionario gesuita olandese è stato assassinato a 76 anni (50 passati in Siria), in casa sua, da uomini armati. Nel mezzo della guerra siriana, lui non aveva mai voluto andarsene dalla Città vecchia di Homs, in mano ai ribelli islamisti e assediata dal governo, per «non lasciare soli» gli ultimi 66 cristiani rimasti.
È il ritratto del dramma dei migranti. Un profugo che brandisce una neonata nel porto più grande della Grecia, quello del Pireo nella capitale, e minaccia di scagliarla contro la polizia. Le immagini dei filmati e gli scatti fotografici riprendono l’uomo, fuori di sé, che protesta perché non vuole essere trasferito in un altro centro, dal quale poi dovrà partire forzatamente per la Turchia.
Il sospetto è diventato conferma. L’assassinio di Asad Shah, 40 anni, musulmano proprietario di un piccolo negozio a Glasgow, Scozia, non è stata una reazione islamofoba di qualche estremista di destra agli attentati di Bruxelles, ma il frutto di odio religioso. Odio religioso islamico.
La Regione Lombardia dovrà risarcire con 142 mila euro Beppino Englaro. Lo ha deciso il Tar secondo cui la ragazza di Lecco aveva “diritto” a morire in Lombardia, nonostante l’opposizione dell’allora governatore Roberto Formigoni che aveva vietato che ciò avvenisse nella regione da lui governata. I giudici hanno così motivato l’ammontare della cifra: 12.965,78 euro di danno patrimoniale (647,10 per il trasporto della paziente in Friuli, 470 per la degenza e 11.848,68 per il piantonamento fisso), 30 mila euro a titolo di «danno iure hereditatis per lesione dei diritti fondamentali della signora Eluana Englaro» e altri 100 mila come danno non patrimoniale «da lesione di rapporto parentale».
I colloqui in corso tra Cina e Vaticano destano speranze nella comunità cattolica cinese sotterranea, ma anche preoccupazioni, specie dopo l’intervista all’Asia Times del Papa. Francesco a inizio anno aveva infatti sottolineato la necessità di dialogare con Pechino, senza menzionare il problema della persecuzione dei cristiani.
Il giorno 1 aprile è accaduta a Trieste una cosa che desta preoccupazione. Arcigay e Arcilesbica hanno indetto presso il liceo Petrarca una riunione per genitori e insegnanti per illustrare il loro progetto “A scuola per conoscerci”, finanziato dalla Regione nell’ambito delle direttive ministeriali per la cosiddetta lotta alla discriminazione sulla base degli orientamenti sesuali e di genere. All’incontro erano presenti formatori di Area Arcigay, esponenti delle istituzioni come l’assessore regionale Loredana Paraniti, alcuni giovani volontari aderenti all’Arcigay che porteranno nelle aule la loro testimonianza, oltre naturalmente al responsabile educativo del progetto Davide Zotti.
Oggi inizia la Novena a Santa Bernadette Soubirous.
Secondo recenti sondaggi il 50% dei fedeli cattolici americani non crede più che l’ostia sia veramente il corpo di Cristo, ma attribuisce ad essa un significato meramente simbolico. Nella ricerca citata dal cardinale Raymond Leo Burke c’è tutta la cifra di quanto ormai sia diffusa la mentalità mondana e secolare che ha cambiato totalmente la percezione della liturgia e dei sacramenti.
L’imam Tareq al-Suwaidan, invitato il prossimo maggio in Italia dall’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose di San Giovanni in Lupatoto, «non potrà entrare e non entrerà in Italia». Lo ha confermato ieri pomeriggio durante il question time alla Camera il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Davvero le grida del piccolo Down polacco, morente sul tavolo operatorio dopo un tentativo di aborto fallito alla 23esima settimana, hanno messo in crisi oltre che un intero ospedale anche i difensori dell'aborto, le istituzioni internazionali e la stampa mondiale che si sono scagliati contro il governo eletto lo scorso ottobre e favorevole all'abrogazione della legge abortista.
Vangelo Gv 21, 1-19: Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Nel tempo di Pasqua, don Fabio Rosini propone un nuovo ciclo di catechesi dedicato ai 7 doni dello Spirito Santo. "Lo Spirito stesso è “il dono di Dio” per eccellenza (cfr Gv 4,10), è un regalo di Dio, e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali" (Papa Francesco, UG del 9 aprile 2014).
In meno di due mesi in Romania sono state raccolte due milioni di firme (il 10% della popolazione!) per proteggere costituzionalmente la famiglia naturale. L’iniziativa dei cittadini è protesa a promuovere un emendamento costituzionale per proteggere la famiglia. L’obiettivo iniziale, quello di ottenere 500.000 firme entro 6 mesi stabiliti dalla legislazione del paese (entro il 24 maggio 2016) è stato dunque ampiamente superato e con largo anticipo.
Le autorità del Giappone hanno confermato ieri l’autenticità dei resti dell'Abate Giovanni Battista Sidotti (Sidoti, Sidot), ritrovati circa due anni fa in uno scavo a Tokyo. Si tratta "dell’ultimo missionario nel Paese" di cui per 300 anni si erano perse le tracce. Siciliano partito da Roma, via Manila arrivò nel Sol Levante nel 1708. Fu subito catturato e dopo una serie di interrogatori che consentirono al Giappone di conoscere la religione cattolica, la geografia e la storia dell’Europa, fu imprigionato. Don Sidoti morì dopo essere stato gettato in una fossa vicino a quelle di una coppia di sposi che aveva convertito durante la prigionia. Circa 150 anni fa, fu scoperto il manoscritto che parlava di lui redatto dal consigliere dello shogun, Arai Hakuseki, che lo aveva interrogato. “Nell’anno del Giubileo della Misericordia splende un sole meraviglioso”, ribadisce da Tokyo fra Mario Tarcisio Canducci, che ieri ha presenziato all’incontro con i rappresentanti della chiesa locale e le autorità del municipio di Tokyo-Bunkyo:
Il governo cinese ha rilasciato dopo tre mesi di detenzione il pastore Gu Yuese, noto anche come Joseph Gu. Il ministro guida la Chongyi Church, comunità protestante più numerosa del Paese con circa 10mila fedeli. È stato arrestato dalla polizia lo scorso 1 febbraio con l’accusa di “appropriazione indebita”, ma non sono stati forniti particolari riguardo la vicenda. In una lettera aperta inviata alla sua comunità prima dell’arresto, parlava di “una fredda tempesta che sta per abbattersi su Hangzhou”, capitale provinciale del Zhejiang.
Pubblicata dal Corriere della Sera, la mappa dell'aborto mondiale realizzata dal Center for Reproductive Rights. Una mappa agghiacciante. I mille colori non sono altro infatti che la cartina geografica del più grande olocausto della storia, silenzioso e infigardo. Un tributo di sangue immane che equivale a una vera e propria bestemmia.
Questo è un caso drammatico. Devo confessare che ascolto ogni giorno storie di questo tipo, e mi sento privilegiata per il fatto che la gente apra il proprio cuore come hanno fatto questa madre e questa figlia. Ecco la storia di queste due donne. F.F ha abortito a 15 anni. Era al quarto mese di gestazione quando sua madre, cattolica praticante, l’ha portata in una clinica specializzata in aborti. Ora F.F ha 17 anni ed è distrutta. Incolpa la madre (che chiameremo Juana) di aver accompagnato sua figlia ad abortire e non riesce a superare il senso di colpa. Juana mi ha chiamato con urgenza, e visto che sono in ferie sono riuscita a vederle quello stesso giorno. La madre dice che in quel momento pensava che fosse la cosa migliore per la figlia, perché aveva appena 15 anni. Ora anche Juana non riesce a far fronte ai sensi di colpa e al pentimento, e si chiede come possa essere stata capace di aiutare la figlia ad abortire il suo bambino. Queste due donne stanno soffrendo profondamente e hanno davanti a sé un lungo cammino per guarire le proprie ferite.
Una scuola media in Svizzera ha autorizzato due suoi alunni musulmani a non stringere la mano all’insegnante perché è una donna. La decisione presa dall’istituto del comune di Therwil, cantone di Basilea Campagna, ha destato scalpore e sollevato un coro di critiche.
Intervistato da Giulio Meotti, oggi Rémi Brague risponde ad alcune domande del Foglio. L’intervista è lunga e bella e il filosofo cattolico francese tocca molti punti del rapporto tra islam, Occidente e cristianesimo.
La causa di beatificazione di Isabella di Castiglia langue perché, ogni volta, si ha timore delle lagne di persone che non sono cattoliche: ebrei, musulmani, atei. La Chiesa da tre secoli viene crocifissa per le Crociate. Ora in tanti mugugnano perché il Papa non condanna l’islamismo. Infine, la storia è l’unica maestra che non insegna niente.
“matrimoni” omosessuali? Pochi e durano poco. Questo in sintesi quanto ci riporta un’indagine dell’Ufficio Centrale di Statistica dei Paesi Bassi (Cbs), il quale ha tenuto sotto controllo il numero e la durata dei “matrimoni” gay dal 1 aprile 2001, anno in cui i Paesi Bassi aprirono le porte alle “nozze” omosex, fino ad oggi. I dati interessanti non mancano Innanzitutto, si assiste ad un crollo delle richieste di “matrimoni” gay. Quelli maschili sono passati da 1.339 del 2001 a 647 del 2015. Quelli femminili da 1.075 nel 2001 a 748 nel 2015. Il picco massimo registrato proprio nel 2001 è dato da due fattori. Il clamore massmediatico che ha spinto molti a compiere questa scelta e l’effetto accumulo: tutti coloro che aspettavano da tempo di “sposarsi” poi lo hanno fatto contemporaneamente appena il “matrimonio” omosex è stato legalizzato. Ma ciò non giustifica il calo vistoso intorno al 40% dei “matrimoni” gay. Si giustifica invece tenendo conto delle abitudini della persona omosessuale “praticante”, tra cui la prima è la promiscuità.
Il cardinale Mauro Piacenza ha aperto il corso “Esorcismo e preghiera di liberazione” promosso dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Il sacerdote argentino, che sarà canonizzato il 16 ottobre 2016, pur vivendo alla periferia del mondo ha portato Cristo al centro della vita di tanta gente dimenticata dagli uomini
La piccola, affetta dalla Sindrome di Usher che le farà perdere in pochi anni vista e udito, incontrerà domani il Pontefice con la sua famiglia dopo l’Udienza generale. Per lei una gara di solidarietà guidata da Unitalsi
«Recita ogni giorno con costanza la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, troverà grande misericordia nell'ora della morte. I sacerdoti la propongano a chi è nel peccato come una tavola di salvezza. Il peccatore fosse pure anche il più incallito, qualora reciti questa coroncina anche per una volta sola, avrà il soccorso della mia misericordia. Desidero che tutto il mondo la conosca. Concederò grazie che l'uomo nemmeno può capire a tutti quelli che confidano nella mia misericordia. Abbraccerò con la mia misericordia in vita, e ancor più nell'ora della morte, le anime che reciteranno questa coroncina».
Avevamo parlato dell’imponente Marcia per la Vita che si è tenuta a Lima sabato 12 marzo e che ha visto la partecipazione di circa 750mila persone, tra cui l’arcivescovo, il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne. Ma il Perù non è solo la sua capitale e a dimostrazione di come il Paese andino e la sua Chiesa siano un faro nella difesa della vita in Sud America, vale la pena segnalare quanto successo sabato 2 aprile ad Arequipa, cittadina di soli 60mila abitati, nel sud, e a Piura, 377mila abitanti, nel nord
È bello essere un martire, vero papà?». «Certo, solo i martiri hanno l’opportunità di andare direttamente in paradiso. Un vero martire tornerebbe nel mondo reale e compirebbe per dieci volte il suo destino, così da ricevere sempre più onore e prestigio in cielo». Si chiama Dio benedica i nostri martiri, possa la loro tomba riflettere per sempre la luce divina ed è una storia a fumetti pubblicata nell’ultimo numero della rivista per bambini a cura della Diyanet, la Presidenza degli Affari Religiosi della Turchia. L’ente governativo è il massimo organo religioso nazionale sancito nella costituzione turca.
Come far sì che tutto quello che fai si trasformi in preghiera? Risponde fra’ Nelson Medina: Fai bene a chiederlo, perché l’apostolo Paolo ci esorta dicendo “Pregate incessantemente” (1 Tessalonicesi 5,17).
Dopo un esorcismo, come fa una persona a impedire al diavolo di tornare? Nei Vangeli leggiamo un racconto che descrive come una persona esorcizzata sia stata poi visitata da un’intera legione di demoni, che cercavano di rientrare in lei con maggior forza (cfr. Mt 12, 43-45). Il rito dell’esorcismo espelle i demoni da una persona, ma non impedisce loro di tornare.
Non pensateci due volte prima di condividere questa immagine (il testo recita: “Fatto: più di 1.200 bambini sono morti dopo aborti mal eseguiti negli Stati Uniti”) ­ è corretta e facilmente comprovabile. 1.200 bambini sopravvissuti all’aborto negli Stati Uniti (in appena un anno) è una stima al ribasso. Migliaia di bambini sono sopravvissuti all’aborto nei 40 anni successivi alla legalizzazione dell’aborto nel Paese nel 1973.
Prima è stata concessa l’eutanasia per i malati terminali con basse prospettive di vita, poi è stata estesa la possibilità di essere uccisi dallo Stato anche a chi soffriva di disagi psicologici, come la depressione, in seguito anche chi era solo «stanco di vivere» ha ottenuto il permesso di accedere alla “buona morte”. Ora un gruppo di ricercatori olandesi ha proposto di legalizzare la donazione di organi per chi sceglie l’eutanasia.
È un po’ cinico farlo notare, ma è la pura verità: anche in Iraq come in tanti paesi del mondo ci sono campi profughi di serie A e di serie B; e degli insediamenti all’interno della diocesi di Erbil dove gli sfollati tutti o quasi sono cristiani (ben 57 contando quelli piccoli e quelli grandi, i principali sono 8), si potrebbe fare una graduatoria da una a cinque stelle come per gli hotel.
Il 2 marzo scorso, il Tribunale di Reggio Emilia ha riconosciuto, per la prima volta, la risarcibilità del danno parentale per morte del congiunto anche alla convivente della madre biologica di un ragazzo deceduto in un incidente stradale. La fattispecie: Tizio e Caia si sposano e, dopo cinque anni dalla nascita del figlio Sempronio, si separano. Caia inizia una relazione omoaffettiva con Livia, con la quale va a convivere insieme a Sempronio. Purtroppo, all’età di diciotto anni, Sempronio muore in un incidente.
Parterre ricco di autorità quello che farà da sfondo alla presentazione del nuovo libro di don Nicola Bux Con i sacramenti non si scherza (Cantagalli, 2016). Il libro, che affronta una tematica decisiva oggi nella vita Chiesa, è stato scritto con la prefazione di Vittorio Messori e verrà presentato domani. Con Bux a Palazzo della Rovere a Roma (ore 17.30 in via della Conciliazione, 33) ci saranno anche i cardinali Robert Sarah, Raymond Leo Burke e l'economista Ettore Gotti Tedeschi. Di seguito la prefazione curata da Vittorio Messori gentilmente concessa dall'editore alla Nuova Bussola Quotidiana.
Il terrorismo sta diventando sempre più una parola tabù, che l'occidente non utilizza per paura o per comodità. E non è una regola seguita solo dai giornalisti, ma anche una politica ufficiale che ha provocato, di recente, un imbarazzante malinteso diplomatico tra Usa e Francia.
Lui ateo anticlericale, lei cresciuta a pane e oratorio. Lui allergico a matrimonio e prole, lei aspirante mamma fin da piccina. Lui ragioniere a scuola e nella vita, lei musicista refrattaria all’ordine. Lui pantofolaio incallito, lei attivista irrefrenabile. «Il matrimonio è così, due mondi opposti che si scontrano come due sassi. Che sfregandosi si plasmano fino a diventare una carne sola». Andrea Torquato Giovanoli, geometra, orafo e scrittore, ha raccontato la storia della sua famiglia in tre libri Nella carne, col sangue, Nel nome del padre, Non più due. «Volevo descrivere il modo misterioso con cui Dio ha sigillato l’amore fra me e mia moglie», dice a Tempi. Scrivendo del suo matrimonio il 42enne milanese prova a svelare «la croce della diversità e il sacrificio dell’essere padre e madre che ti portano alla pienezza». Che quelle di Andrea non siano frasi fatte lo dimostra tutta la sua vita. Il percorso di un uomo che da giovane voleva farsi sterilizzare, convinto che l’esistenza fosse «un inganno senza senso», e invece oggi è padre di sei figli, di cui tre già «nati al cielo dopo il calvario di una malattia ancora sconosciuta».
«Il demonio esiste, ma molti fedeli non riconoscono la sua azione per ignoranza. Molti cattolici non conoscono nemmeno i Vangeli!». A dirlo è Padre Cesare Truqui, scrittore ed esorcista nella diocesi di Coira (Svizzera), che interverrà alla giornata di apertura dell’ XI edizione del corso per preti e laici “Esorcismo e preghiera di liberazione”.
In tempi di terrorismo jihadista e di paura generalizzata, si moltiplicano i suggerimenti di tutti i generi su come combattere e prevenire il problema. Ci sentiamo dunque in diritto di fornire un promemoria su ciò che la politica dovrebbe fare. Come le Brigate Rosse, negli anni ’70, potevano nuotare in un mare di sindacalisti estremi e militanti marxisti massimalisti, anche i terroristi islamici si confondono in un’ampia zona grigia dell’islam politico. Il problema è soprattutto ideologico e va affrontato alla radice, prima che si arrivi all’ultimo stadio: quello del terrorista già indottrinato e convinto di dover portare a termine il suo suicidio-omicidio. In Italia abbiamo alcuni vantaggi rispetto ad altre nazioni europee. Non abbiamo un gran retaggio coloniale e abbiamo a che fare, ancora, con una seconda generazione di immigrati musulmani. Le terze generazioni stanno ancora crescendo e abbiamo ancora tempo perché non si radicalizzino come è avvenuto altrove in Europa occidentale.
Al via anche quest’anno l’iniziativa “Cento piazze”, promossa dal Cammino neocatecumenale nella Diocesi di Roma e annunciata questo sabato nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Durante le domeniche di Pasqua, molte piazze della capitale saranno animate da giovani e famiglie del Cammino che porteranno la testimonianza del loro incontro con Dio. Una missione evangelizzatrice - ha spiegato il cardinale vicario Agostino Vallini - che è una grazia, in una Roma secolarizzata, interetnica e interreligiosa.
L'immagine del bambino Down sopravvissuto all'aborto alla 23esima settimana, che piange e urla fino a spirare sul tavolo di una sala operatoria dell'ospedale “Sacra Famiglia” di Varsavia, rimarrà scolpita a lungo nella memoria polacca. Perché questa immagine è stata capace di svelarne un'altra, quella di un secolo, il XXI, plagiato dal progressismo efficentista. Quella della finzione di una democrazia senza verità, puntellata dai media internazionali che hanno subito messo a tacere le polemiche. Quella del debole che grida aiuto mentre viene scartato dagli aguzzini civilizzati dalla legge per perfezionare con ferocia la specie. Rendendo sempre più incomprensibile il concetto di carità, ormai archiviato dai cervelli occidentali fra le astrazioni senza carne.
“Ci sono talmente tanti tipi di famiglie” comprese quella formata da due mamme gatte e il loro cucciolo, o dai due pinguini-papà “insieme ai loro piccoli”. Questi alcuni passaggi del libro Piccolo uovo di Francesca Pardi, diffuso in sempre più asili e asili nido da nord a sud Italia, spesso all’insaputa degli stessi genitori, come dimostra l’ultimo caso che viene da un asilo nido di Roma.
Novena alla Madonna delle Tre Fontane di Roma. Primo giorno.
Novena a San Giuseppe Moscati. Primo giorno.
È vero, il nuovo libro di Costanza Miriano incolla le donne perché descrive, svelandola, la sofferenza come caratteristica innata di ogni “femmina”, ma sopratutto perché cercare di suggerire «come rendere feconda la nostra condizione». Leggendo Quando eravamo femmine (Sonzogno, 174 pagine, 15 euro) non solo si capisce come «quello che ci fa soffrire diventa combustibile per un amore più grande», ma anche quanto sia grandiosa e potente la natura femminile delle donne, se assecondata.
Oggi ricorre l’anniversario di morte di san Giovanni Paolo II. A 11 anni di distanza da quel sabato sera, la casa editrice La Scuola pubblica Amore e desiderio (54 pagine, 6,5 euro) un volume che contiene le trascrizioni di due conferenze che l’allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla tenne nel 1973 (L’insegnamento dell’amore che dovremmo porre alle basi della preparazione al matrimonio della gioventù universitaria) e nel 1977 (La problematica della maturazione dell’uomo: aspetto antropologico-teologico) e che finora non erano mai state diffuse. Due brevi lezioni sull’amore in chiave educativa e pastorale in cui il futuro santo afferma di non voler parlare di «amore in astratto, o parlare in modo quanto mai teorico. Desidero illuminare subito questo tema dal punto di vista delle esigenze e dei compiti della pastorale universitaria».
Don Marco D’Agostino dopo aver scritto a quattro mani con Gianluca Firetti il libro “Spaccato in due, l’alfabeto di Gianluca”, nel quale è narrata l’esperienza di malattia e di fede di “Gian”, – giovane diciottenne che ha combattuto per due anni contro un sarcoma osseo – ad un anno dalla sua morte pubblica un nuovo testo: “Gianluca Firetti, Santo della porta accanto”. Questo secondo libro racconta di come il giovane abbia fatto breccia nei cuori e nelle vite di tantissime persone, soprattutto dei giovani, attratti dal vero miracolo avvenuto nella vita di Gianluca – non la guarigione dalla malattia – ma il compimento della sua vita nell’amore dato e ricevuto, nella preghiera costante, nell’affidamento a Dio, e infine in una morte santa, pacificata.
Stasera finalmente, dopo sei giorni di patire per la lontananza di Gesù, mi sono un po' raccolta. Mi sono messa a pregare, come sono solita ogni giovedì; sarei voluta stare in ginocchio, ma l'obbedienza voleva che stassi nel letto, e così feci; mi misi a pensare alla crocifissione di Gesù. Sul primo non sentivo nulla, dopo qualche minuto mi sentii un po' di raccoglimento: Gesù era vicino. Al raccoglimento mi successe come altre volte: mi andò via il capo e mi trovai con Gesù, che soffriva pene terribili. Come fare, veder soffrire Gesù e non aiutarlo? Mi sentii allora tutta in un gran desiderio di patire, e chiesi a Gesù di farmi questa grazia. Mi contentò subito, e fece come aveva fatto altre volte: mi si avvicinò, si tolse dal suo capo la corona di spine e la posò sul mio, e poi mi lasciava stare. Vedeva poi che io lo guardavo zitta zitta, capì subito un pensiero che in quel momento mi venne; pensai: "Forse Gesù non mi ama più, perché è solito Gesù che, quando mi vuol fare conoscere che mi vuol bene, mi pigia bene bene quella corona sulla testa oppure dalle parti alla testa". Gesù capì e con le sue mani me la pigiò nelle tempie. Sono momenti dolorosi, ma momenti felici. E così mi trattenni un'ora a soffrire con Gesù. Avrei voluto starci sempre tutta la notte ma, siccome Gesù ama tanto l'obbedienza, lui stesso si sottomise a obbedire al confessore e dopo un'ora mi lasciò: voglio dire che lui non si fece più vedere da me, ma accadde una cosa che non era mai successa. Gesù è solito, ogni volta che mi pone in capo la sua corona, quando mi lascia, me la leva e se la rimette sul suo capo; ieri invece me la lasciò fino alle quattro circa. Per dire il vero, soffrii un po', ma pure mi riuscì di lamentarmi una sola volta. Gesù mi perdonerà se alle volte mi esce qualche lamento, perché è proprio involontario. Soffrivo poi tanto a ogni movimento che facevo: che poi era tutta mia fantasia.
Oggi inizia la Novena a Santa Gemma Galgani.
Apparendo a Santa Faustina Kowalska, Gesù definì con esattezza tutti i criteri di celebrazione della nuova festa, compreso il culto dell’immagine che, per l’occasione, fu dipinta
L’Arcivescovo emerito di Dakar ha accusato l’Occidente, che sta perdendo la sua fede, di voler “decidere per il resto del mondo” anche su questi temi.
«Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell'abisso della Mia misericordia. I torrenti del Mio sangue attenuino la loro arsura. Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro... Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continuamente per loro l'elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della Mia giustizia!».
La scoperta delle onde gravitazionali ha rilanciato l’interesse per la figura di Albert Einstein. Peccato che, come spesso accade in questi casi, i miti, le leggende e i luoghi comuni finiscano per rendere incomprensibile a molti chi sia stato e cosa pensasse davvero il grande fisico ebreo. Del resto gli è capitato così sin dal principio: la difficoltà di comprendere cosa fosse questa benedetta “relatività” generò nei suoi confronti un’immensa ammirazione (anche da parte di chi non la capiva), ma anche un profondo odio. Così per i tedeschi nazisti, compresi due Nobel per la Fisica come J. Stark e P. Lenard, Einstein non era altro che un ciarlatano, che voleva sconvolgere, con la sua “fisica ebraica”, la “fisica ariana” e la sapienza tedesca.
Il 27 marzo la comunità cristiana del Pakistan celebrava la grande festa della Pasqua. Un grande sentimento di gioia e soddisfazione pervadeva i fedeli, che hanno riempito così tanto le chiese per le messe che molti sono stati costretti a sedersi all’esterno. Io, come prete, ho celebrato tre messe per Pasqua nella parrocchia di San Luca, a Lahore. Sono rimasto sopraffatto dall’incredibile quantità di cattolici che si sono recati in chiesa. Quando sono tornato alla mia casa dei domenicani ho condiviso con i miei confratelli la felicità per il fatto che per tutta la Settimana santa non ci fossero stati incidenti o attacchi contro i cristiani. Eravamo tutti grati a Dio per questo. Poi, dopo un’ora, ci è giunta la notizia dell’enorme esplosione al parco pubblico di Gulshan-e-Iqbal di Lahore.
Nell’agosto del 1881 a Lourdes arrivò un gruppo di pellegrini slovacchi. «Tornammo a casa arricchiti per tutta la vita», scrisse all’epoca la contessa Gabriela Szápáry, che sull’onda dell’entusiasmo decise di ricreare a Bratislava la grotta delle apparizioni. Così nel 1892 si scelse come luogo la cava di pietra sul colle dove anticamente esisteva già una sorta di «sacro monte» con il percorso della Via Crucis. Sostenuta da molti devoti a Maria, la contessa sistemò la cava dove venne collocata una statua della Vergine di Lourdes offerta dalle operaie di una tessitura. La grotta fu benedetta il 15 settembre 1892, e divenne subito un luogo di pellegrinaggio. Nel 1946 la statua di gesso originale fu sostituita da una nuova in marmo bianco, benedetta dal vescovo Buzalka.
“Il giudice: i figli alla scuola pubblica”. È questo il titolo di un articolo di Repubblica di mercoledì 30 marzo in cui si segnala una sentenza del Tribunale di Milano. Le prime righe dell’articolo ne riassumono il senso: «La scuola pubblica rappresenta una scelta neutra, mentre la privata potrebbe “orientare il minore verso determinate scelte educative o culturali in genere”».
Che la famiglia naturale matrimoniale sia esposta ad una martellante opera di demolizione è un dato di fatto. L’ideologia omosessualista e pro gender si sta incaricando di minarla dalle fondamenta con motivazioni spesso sentimentali e poco attinenti alla realtà. Ci mancava però l'esegesi antropologica per giustificare l'ermeneutica delle famiglie arcobaleno e cosiddette moderne. L’occasione ce la dà Trenitalia attraverso il magazine La Freccia, simbolo del nuovo progresso dell’Italia in movimento contro il vecchiume del passato.
In un’Italia in cui le mense si adeguano alle diete dei fedeli di altre religioni, in cui si tolgono i crocefissi dalle aule dei Tribunali e in cui non si allestiscono i presepi nelle scuole per non urtare le sensibilità dei non credenti, qualcuno inizia a porsi il problema delle centinaia di sindaci e delle migliaia funzionari e impiegati comunali che chiedono di poter dichiarare la propria obiezione di coscienza alla costituzione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Il governo di unità nazionale voluto dall’Onu e sostenuto da Usa, Italia e Occidente cerca di insediarsi a Tripoli, ma potrebbe non essere una buona notizia.
Killer in corsia. Questo è il nome dell’indagine dei Nas che ha portato all’arresto della 55enne infermiera Fausta Bonino la quale, così pare, avrebbe ucciso presso l’ospedale di Piombino 13 pazienti tra i 61 e gli 88 anni nell’arco del biennio 2014-2015. La modalità era sempre quella: iniezione di eparina con dosi da cavallo che provocava emorragie interne letali. I pazienti, tutti ricoverati presso l’Unità operativa di anestesia e rianimazione, non erano solo malati terminali, ma anche degenti con prognosi assolutamente fauste.
Domenica prossima si celebra la Domenica o Festa della Divina Misericordia. Per chi si confesserà e comunicherà, ci sarà l'indulgenza. Ricordatevi che Dio mantiene sempre le promesse, sta a noi fare il resto. Cliccate su questa news per maggiori informazioni...
La misericordia può essere esercitata solo da Dio o è accessibile anche agli uomini? A questa domanda ha provato a rispondere il card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, nell’intervento con cui ha aperto il Congresso Apostolico Europeo della Misericordia (Wacom), di cui è presidente, che durerà fino al 4 aprile. Il porporato – riferisce la Radio Vaticana – parte da un episodio evangelico, la guarigione del lebbroso da parte di Gesù, per introdurre la domanda: “È naturale avere pietà di un lebbroso o è ‘soprannaturale’, comprensibile solo per grazia?”. Non è più misericordioso, soggiunge, “uccidere un malato inguaribile piuttosto che la posizione, nata dall’ideale ebraico cristiano, di conservare la vita nonostante il dolore?”.
Le celebrazioni in Vaticano per la Festa della Divina Misericordia si svolgeranno nell’arco in due momenti distinti tra sabato 2 e domenica 3 aprile. La sera di sabato, a partire dalle ore 18, papa Francesco presiederà sul sagrato di San Pietro, la veglia con i devoti alla spiritualità della Divina Misericordia. Domenica, alle 10.30, sempre in piazza San Pietro, avrà invece luogo la messa presieduta dal Pontefice, in occasione del Giubileo per gli aderenti alla spiritualità della Divina Misericordia. Quest’anno la data della solennità, che cade ogni domenica dopo Pasqua, coincide significativamente con la data della prima celebrazione: 3 aprile 2005. La domenica della Divina Misericordia fu infatti istituita da San Giovanni Paolo II negli ultimi mesi del suo pontificato: il papa polacco si sarebbe spento la sera del 2 aprile 2005, alle ore 21.37, proprio ai vespri della nuova solennità.
Si intitolerà Amoris Laetitia e sarà pubblicata venerdì 8 aprile, l’esortazione post-sinodale di papa Francesco sull’amore familiare. L’annuncio è stato dato stamattina dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nel corso di un briefing improvvisato con i giornalisti accreditati alla Sala Stampa della Santa Sede.
Era un ufficiale dell'esercito di Karzai. Un viaggio in Italia e un attentato hanno aperto il suo cuore al Signore. «Ho ricevuto un aiuto dal cielo nel momento più difficile. Così sono diventato cristiano».
Settimo incontro.
Vangelo Gv 20, 19-31: Otto giorni dopo, venne Gesù.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Quando ho letto questa notizia sono rimasto basito. Ma la cosa era stata narrata da Vittorio Messori in un apposito capitolo della riedizione di Ipotesi su Maria. Il libro, già edito ani fa, è stato ristampato con l’aggiunta di numerosi nuovi capitoli. Insomma cosa è successo? Nel 1941 la Valdimir’skaya cioè la Santa Madre di Dio raffigurata in un’icona del XIII secolo, detta anche la Vergine di Kazan, aveva salvato la Santa Madre Russia dall’invasione nazista.
«Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia misericordia, ed immergile nella Mia misericordia. Queste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vivente del Mio cuore pietoso. Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell'Inferno; Io difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell’ora della morte».
«Non possiamo pregare per le anime dei non musulmani. Mostrare solidarietà sì, ma non pregare». Ecco una controversia interna alla comunità musulmana della quale non si sentiva il bisogno in Belgio all’indomani degli attentati jihadisti di Bruxelles. Giovedì santo l’Esecutivo dei musulmani del Belgio, l’interlocutore ufficiale dell’islam locale riconosciuto dal governo, aveva annunciato dalle colonne de LaCapitale, uno dei giornali del gruppo Sudpresse, che il venerdì seguente si sarebbe tenuta in tutte le moschee una preghiera comune per le vittime degli attentati di Bruxelles.
Un prete indiano è stato crocifisso dai jihadisti il Venerdì santo? La notizia circola da settimane e riguarda padre Tom Uzhunnalil, il sacerdote rapito in Yemen il 4 marzo durante l’attacco all’edificio delle missionarie della Carità di Aden, dove i terroristi islamici hanno massacrato quattro suore «in odium fidei».
Un uomo è stato ucciso a Glasgow, in Scozia, poco prima di Pasqua e il modo in cui i giornali britannici ne hanno parlato è una notizia in sé, secondo lo Spectator. La vittima è Asad Shah, 40 anni, sposato e proprietario di un piccolo negozio. La notizia è emersa il giorno stesso dell’omicidio, giovedì 26 marzo, e quando la stampa ha appreso che l’uomo era un musulmano proveniente dal Pakistan, come il nome suggerisce, si è scatenata parlando di «islamofobia» e di un omicidio frutto di discriminazione religiosa. Molto inchiostro è stato sprecato per ricamare sulla tesi dell’odio nei confronti dell’islam alimentato dagli attentati di Bruxelles.
È la notizia del giorno. C’è acqua sulla superficie del pianeta nano Cerere, così detto per i suoi soli 950 chilometri di diametro. C’è acqua, ma ancora non si sa bene se si trovi allo stato liquido o ghiacciato oppure imprigionata nelle rocce. L’ha appurato lo strumento italiano Vir (Visual and Infrared Spectrometer) montato a bordo della sonda Dawn della Nasa e fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Orgoglio nazionale e solito bla bla sulla vita extraterrestre, dimenticando semplicisticamente che l’acqua è condizione necessaria ma non sufficiente per la vita.
L’Italia si conferma il porto felice della Fratellanza musulmana in Europa? La risposta è senza dubbio affermativa e non riguarda solo le connessioni delle organizzazioni islamiche attive nel nostro paese, ma anche predicatori controversi che sono già stati banditi in altri paesi del Vecchio continente. Come il caso del recente annuncio, sul profilo Facebook dell’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose con sede a San Giovanni in Lupatoto, del tour italiano del predicatore islamico Tareq Suwaidan e di sua moglie Buthaina Ibrahim, che si svolgerà dal 7 al 17 maggio partendo da Como (Hotel Lomazzo) per proseguire con tre incontri con rispettive comunità (probabilmente una di queste sarà Reggio Emilia). L’evento è stato condiviso sia da Alleanza Islamica in Italia, l’espressione ufficiale italiana della Fratellanza essendo membro della Federazione delle Organizzazioni Islamiche in Europa (FIOE), sia dal Consiglio Islamico di Verona. D’altronde Suwaidan è già stato ospite in Italia di Islamic Relief, ONG legata a duplice mandata alla Fratellanza.
Si è diffusa ieri una notizia, ripresa con compiacimento sulle pagine di cronaca milanese de la Repubblica, che merita ampio commento. Si tratta infatti di un episodio davvero sintomatico del peso che l’eredità giacobina conserva tuttora nella cultura progressista del nostro Paese, nonché dello spazio che essa trova in influenti settori della magistratura.
Un esorcista ha paura? Qual è il peccato preferito dal demonio? Sono alcuni dei temi trattati in un’intervista recente concessa a un quotidiano spagnolo dal sacerdote domenicano Juan José Gallego, esorcista dell’arcidiocesi di Barcellona. Nove anni fa padre Gallego è stato designato esorcista, e ha affermato che a suo avviso il demonio è un essere “totalmente amareggiato”. Nell’intervista di El Mundo, il sacerdote ha assicurato che “la superbia” è il peccato che il demonio ama di più.
“Fanciulli, alzatevi”, 20 anni di lotta – L’indifferenza ti rende complice. È questo il tema della XX Giornata Bambini Vittime (GBV) contro la violenza, lo sfruttamento e l’indifferenza e la pedofilia organizzata dall’Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto, presentata oggi alla Sede nazionale Meter di Avola e che culminerà il 1° maggio a Roma, in Piazza San Pietro con Papa Francesco.
“In questa circostanza ho il piacere di annunciare a voi tutti in maniera solenne che il miracolo ha avuto inizio”. Così ha detto il 25 marzo scorso, il vescovo di Andria, Raffaele Calabro, rivolto ai fedeli presenti nella cattedrale. “Con grande gioia posso annunciare che il segno si è manifestato”. E questa affermazione è di monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo tratta da un comunicato che ha inviato ai fedeli della sua diocesi.. Le parole dei due vescovi si riferivano a un evento che si è manifestato nel pomeriggio del 25 marzo. Un evento portentoso e stupefacente. Un “miracolo”, come lo ha indicato apertamente il vescovo di Andria. Secondo un’antica tradizione, quando il Venerdì Santo, giorno della morte di Gesù, coincide con il 25 marzo, solennità liturgica dell’Annunciazione, e cioè del concepimento di Gesù, su alcune reliquie che richiamano la passione di Cristo in croce si verificano delle manifestazioni fisiche razionalmente inspiegabili.
In Pakistan, mentre ancora è fresca la ferita dell’attentato talebano in un parco giochi di Lahore, la domenica di Pasqua, dove hanno perso la vita tanti bambini e donne, per lo più cristiani, si vivono ore concitate nella capitale Islamabad. La polizia nelle scorse ore è dovuta intervenire con forza per disperdere le frotte di manifestanti che aveva paralizzato la città nella zona vicina al Parlamento.
Il “Miserere” è un’invocazione divina piuttosto nota. Non tutti, però, ne conoscono l’origine, peraltro facilmente individuabile sfogliando la Bibbia, per la precisione il Salmo 51, “una preghiera penitenziale in cui la richiesta di perdono è preceduta dalla confessione della colpa e in cui l’orante, lasciandosi purificare dall’amore del Signore, diventa una nuova creatura, capace di obbedienza, di fermezza di spirito, e di lode sincera”.
«Non a caso», scrive Gian Micalessin per il Giornale, in Pakistan è stata compiuta «una strage di 72 innocenti tra cui oltre 50 sono padri, madri e bimbi appartenenti a quella minuscola e indifesa comunità cristiana che in Pakistan rappresenta il 4 per cento di una popolazione in larga parte musulmana». Dietro questa «carneficina nel giorno della Resurrezione», secondo Micalessin, si celerebbe infatti «un messaggio indirizzato ad un papa Francesco pronto a far visita al Pakistan».
“Desidero – ha detto Gesù Cristo a Santa Suor Faustina Kowalska – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Se andate al cinema in questi giorni trovate Weekend (due gay inglesi che si incontrano in un orinatoio) e l’italiano Un nuovo giorno (bimbo trans: i cineasti italiani sono sempre più realisti del re, poveracci). Se ci siete andati la settimana scorsa avete trovato The danish girl (storia del primo trans) e Carol (storia di due lesbiche, una delle quali malmaritata), nonché lo straziante Freeheld (una lesbica morente che lotta per far dare la pensione di reversibilità alla sua partner).
Madre Angelica, al secolo Rita Rizzo, si è spenta a 92 anni il giorno di Pasqua, a Hanceville, in Alabama. Figlia di emigranti italiani, nasce nell'Ohio nel 1923 e a 18 anni affronta una forte esperienza di conversione, fino al momento in cui entrerà nel convento delle Clarisse dell’adorazione perpetua di Cleveland. Ma la svolta, o meglio la sua missione particolare, arriva molto più tardi nel 1981. Con soltanto 200 dollari di budget, in un garage del monastero di Birmingham dove viveva, Madre Angelica comincia a trasmettere un talk-show religioso via etere. È il primo passo di quello che diventerà il più potente canale satellitare cattolico al mondo, Ewtn, Eternal World Television Network. 11 reti televisive, 258 milioni di spettatori in 145 paesi del mondo connessi tramite tv, radio, internet, un quotidiano e un’agenzia stampa; nel 2013 ha fatturato qualcosa come 46 milioni di dollari. Questi i numeri principali di EWTN oggi. Non a caso il Times ha definito Madre Angelica “la donna cattolica più influente d’America.”
Vi ricordate del cardinal Suenens? Léon-Joseph Suenens (1904-1996), cardinale progressista, la persona che forse ha dato un contributo decisivo al passaggio dal Belgio cattolico al Belgio nichilista. Bene, quel cardinale ha subito da morto un’onta vergognosa: qualche anno fa la polizia e la magistratura belghe in cerca di prove contro il clero cattolico, di professione pedofilo, sono scese nella cripta di Saint Rombout a Mechelen muniti di martelli pneumatici e hanno profanato la sua tomba nella convinzione che i preti avessero nascosto proprio lì le prove dei loro vergognosi trascorsi.
Alessia Morani (Pd) e Luca D'Alessandro (Fi) sono stati i primi firmatari della legge sul divorzio breve. Visto il successo ottenuto nelle aule parlamentari, sono ritornati sul tema e hanno redatto un altro disegno di legge altrettanto velenoso per il matrimonio: una proposta che mira a legittimare i patti prematrimoniali. Pare che la proposta sarà esaminata dalla Commissione Giustizia della Camera una volta conclusi i lavori sul ddl Cirinnà.
Non è stata solo una Pasqua di sangue, come a Lahore, in Pakistan, con il massacro dei cristiani. E’ stata anche una Pasqua di conversione. Asia News riporta la notizia straordinaria, miracolosa, di migliaia di conversioni nella Cina comunista. Nonostante l’ateismo sia ancora di Stato, i cinesi si battezzano in gran numero. Si calcola che nella notte di Pasqua coloro che hanno abbracciato la fede in Cristo siano 20mila.
Il giorno dei funerali del povero Luca Varani, ucciso perché ingaggiato ad un’orgia gay e forse resistente, la Stampa ha fatto due cose molto istruttive. Ha dedicato sacrosanta indignazione alla frase cretina del papà di uno degli assassini del ragazzo, il quale sostiene che la colpa è degli omosessuali e che il figlio no, non può essere frocio, anche se era lì e ha ammazzato Luca. Non si accusa così il mondo degli omosessuali, dice un sarcastico pezzo in prima pagina, anzi è proprio il pregiudizio macho anti-gay la causa del male. Nelle pagine culturali si indica la vera fonte del male, la causa perfetta dello schifo del mondo. Lo si fa risalendo al delitto del Circeo, che è l’antecedente perfetto di quello al quartiere Collatino di Roma. Il titolo è una sentenza: “La scuola cattolica cova il delitto del Circeo”.
L'ultima predica del venerdì santo 2016, pronunciata nella basilica di S. Pietro dal P. Raniero Cantalamessa, contiene affermazioni che feriscono profondamente il cuore dei buoni cristiani. Si tratta di un'interpretazione falsa della dottrina della giustificazione di Lutero, ascrivendo allo stesso eresiarca un merito, quando invece il suo pensiero in materia è un grandissimo errore contro la Misericordia divina.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo a Santa Suor Faustina Kowalska – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Di modi per cercare di distruggere la famiglia purtroppo ce ne sono parecchi. Uno di questi si chiama Alta infedeltà, un programma televisivo il cui titolo dice già molto, proposto da Real time. Il motivo per cui ne parliamo è semplice: gli ascolti da marzo 2015 (anno della prima edizione) a marzo di quest’anno (seconda edizione) sono più che raddoppiati. Lo share medio è passato dallo 0,7% all’1,58%, da 226mila telespettatori a 441mila, un ottimo successo per la rete tematica italiana di proprietà di Discovery Italia. In altre parole: su cento persone che guarda in quell’ora la televisione, una e mezza guarda “Alta infedeltà”.
L’altro ieri, mentre si diffondeva nel mondo la notizia del nuovo massacro di innocenti a Lahore, la Bbc, uno delle tre-quattro più influenti fonti di informazione del mondo (e ovviamente una delle meglio informate sui Paesi che già furono parte dell’Impero britannico), insisteva a parlarne evitando di dire quanto appariva evidente, ossia che la comunità cristiana della grande città pakistana era stata l’obiettivo dell’attentato.
Joseph Sciambra sapeva che avrebbe subìto l'ira mondana quando decise di parlare per «svelare il vero volto delle relazioni omosessuali». Non solo ebbe il coraggio di fare l'unico “outing” davvero svantaggioso oggi, ma l'ex pornodivo americano e icona del mondo "gay", oggi blogger e autore del libro "Ingoiato da Satana", ebbe anche l'ardore di mettersi dalla parte della terapia riparativa, convinto che «guarire è possibile, anche se chiede tempo, perseveranza». Solo «bisogna iniziare da un luogo di onestà: con te stesso, con gli altri e con Dio».
«Lazzaro vieni fuori!». Fu l’urlo di Gesù di fronte al sepolcro dell’amico di Betania. Non sappiamo quanto tempo sia passato da quell’urlo e il momento in cui Lazzaro uscì dalla tomba, ancora avvolto dalla fasce con cui l’avevano deposto. Possiamo provare a immaginare l’atmosfera: l’attesa fiduciosa delle sorelle di Lazzaro, lo sguardo indagatore dei giudei, un tempo sospeso aperto verso l’eternità.
Non c’è solo la “banalità del male”, c’è anche la banalità della risposta al male, come si è visto e sentito in questi giorni, in risposta alla ennesima strage dei terroristi islamici dell’ISIS. Abbiamo sentito le stesse banalità già udite dopo le stragi di Madrid, Londra, Parigi, Tunisi e di molti altri tragici luoghi. Tutti a ripetere che si devono unificare i servizi segreti (ma il summit dei ministri di questi giorni non ha deciso nulla), che le nostre abitudini non devono cambiare (ma Bruxelles è militarizzata), che siamo in guerra ma non troppo, che i terroristi non sono veri islamici, e così via banalizzando. C’è, poi, l’ineffabile D’Alema che chiede di rispondere al terrorismo aumentando il numero delle moschee con l’8 per mille, ci sono le piazze che rispondono alle micidiali bombe con i gessetti e con sentimentalate musicali, ci sono quelli che fanno finta di non avere paura per non darla vinta ai criminali.
Un’altra mattanza jihadista: decine di morti, in maggioranza cristiani, in un parco di Lahore. Stavano celebrando il giorno di Pasqua. In serata, poco prima delle 20 ora locale, quando le famiglie iniziavano a rincasare, un terrorista si è appostato nei pressi dell’uscita del parco Gulshan-e-Iqbal, non lontano dalle altalene dei bambini. La sua esplosione, che ha lasciato intatta la sua testa, come da rituale suicida-omicida, ha ucciso sul colpo più di cinquanta persone (il bilancio, ancora provvisorio, è arrivato a 72 vittime) e ne ha ferite altre 340, in maggioranza cristiani locali. Tre ore dopo l’attentato, è arrivata la rivendicazione: sono i Talebani del Pakistan, appartenenti al gruppo di Jamaatul Arar. Il portavoce del movimento di guerriglia, nel suo comunicato, ha detto chiaramente che l'attentato mirava a uccidere i cristiani, fugando ogni dubbio (se ancora ce n'erano). E il peggio è che ne ha annunciati altri a venire. Questo massacro potrebbe essere il primo di una serie. Se la causa piu' evidente è la guerriglia talebana contro il governo, che prosegue da anni nelle aree tribali al confine con l'Afghanistan, se i cristiani sono un bersaglio abituale dei gruppi talebani, ciò non toglie che in questo periodo la minoranza religiosa sia particolarmente nel mirino.
Novena alla Divina Misericordia. Quarto giorno.
Novena alla Divina Misericordia
Novena alla Divina Misericordia
Novena Annunciazione di Nostro Signore
"Auguri di una Santa Pasqua a tutti voi... Nei prossimi giorni di festa, forse non aggiornero' le news del sito ma garantisco il funzionamento del resto del sito.
Nuovo colpo delle Forze Armate nigeriane, dopo aver conquistato Gwoza, capitale del “Califfato”. Circola intanto un video in cui il leader dell’organizzazione annuncia la sua resa
Mentre l’opinione pubblica mondiale fa fatica ad elaborare il trauma seguito ai due attentati di Bruxelles, si rincorrono notizie sulla fuga degli attentatori rimasti in vita e si compie un vero e proprio stillicidio di analisi. Sono in tanti coloro che, forse avvalendosi del senno di poi, pronunciano giudizi sfavorevoli sull’operato delle intelligence e delle polizie europee. Dinanzi ai corpi esanimi di oltre 30 civili, ennesime vittime del terrorismo penetrato nel cuore del Vecchio Continente, ci si interroga sui presunti errori commessi da chi dovrebbe tutelare la nostra sicurezza. ZENIT ne ha parlato con il generale Mario Mori. Ufficiale del Sid durante i difficili anni di piombo, tra i fondatori e già comandante del Ros nonché ex direttore del Sisde, Mori ha recentemente pubblicato Servizi e segreti. Introduzione allo studio dell’intelligence (ed. G-Risk, 2016), che traccia la storia dell’intelligence italiana.
Dodici piedi di diverso colore, di diversa provenienza. Piedi maschili e femminili, usati per fuggire dalla guerra, dalle violenze; per mettere in salvo il proprio bambino, portato in braccio o in grembo, o per salire su un barcone nella speranza di una vita dignitosa. Papa Francesco li lava uno ad uno, li asciuga e li bacia, per rendere presente quell’amore senza limite di Cristo che si esplica nel servizio, nel farsi ultimo. Gli 11 profughi del Cara di Castelnuovo di Porto, dove il Papa ha deciso di celebrare la Messa in Coena Domini, intanto piangono. Lacrime di emozione e di commozione.
Ogni anno il tempo forte di Pasqua ci introduce nella settimana santa attraverso i passi della Via crucis. Passi che si ripetono nella sofferenza di tanti uomini e donne, tappe costantemente presenti nella tragedia del mondo. La croce è sempre attuale, per questo chi si apre a Cristo e si predispone verso la verità non può non vederla. Chi la vede non può non patirla con atto di pura compassione. Il dolore che pervade la terra sale da un territorio oscuro tenuto ai margini. Chi si apre a Cristo lo sente perché lo Spirito Santo purificando le anime trapassa i corpi rendendoli sensibili all’amore fino al totale dono di sé. Ne è modello esemplare per santità di vita e virtù, il venerabile Teresio Olivelli, morto a soli ventinove anni in un lager nazista. In sua memoria, mentre è in corso il processo di beatificazione, è stato recentemente pubblicato a opera di monsignor Paolo Rizzi, il testo di una Via crucis (Via crucis con Teresio Olivelli, Roma, Città del Vaticano, 2016, pagine 20, euro 3) che — attraverso brani tratti dai suoi scritti, testimonianze di chi lo ha conosciuto, passi scritturali e preghiere — permette di ripercorrere le trame del suo calvario esistenziale. Nel suggestivo coro di voci, tassello dopo tassello, la sua vita viene a ricomporsi quasi a calco sul cammino di passione di Gesù.
“Civati vuole 600 milioni del Papa”. Si intitola così un articolo di Franco Bechis apparso oggi sulle pagine di Libero. Il giornalista racconta che l’ex Pd «Pippo Civati e un gruppo di altri parlamentari tutti eletti nel Pd e con lui confluiti nel gruppo misto sono partiti all’attacco dell’8 per mille, cercando di togliere circa 600 milioni all’anno alla Chiesa cattolica per dirottarli a un nuovo fondo di sostegno alla povertà».
Il testo presentato è il saggio di apertura di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI contenuto in Gesù di Nazaret. Scritti di cristologia, secondo tomo del volume VI della Opera omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Il primo tomo del VI volume raccoglie e presenta i libri della trilogia su Gesù di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (2007, 2011, 2013) e porta il sottotitolo La figura e il messaggio (LEV 2014).
L’Organizzazione delle Nazioni Unite sta cercando d’imporre al mondo una odiosa tassa globale per finanziare l’aborto in barba alle nostre libertà (clicca qui) e il Catholic Family and Human Rights Institute, più noto come C-Fam, in collaborazione con LifeNews.com, lancia una petizione online (clicca qui) per fermarla. La tassa è nell’aria dal 2011, fa parte degli Obiettivi di sviluppo sostenibile calendarizzati dal Palazzo di Vetro per il periodo 2015-2030 ma definiti da C-Fam «da anni il documento globale più importante e forse più pericoloso», e sarà in discussione al World Humanitarian Summit in programma a Istanbul in maggio con l’intento di sottrarre il finanziamento dell’aborto mondiale alla volontà democratica dei cittadini dei Paesi membri delle Nazioni Unite e di rendere insindacabile il modo in cui viene spesa una parte ingente del denaro pubblico.
Il Venerdì e' il giorno in cui Nostro Signore ha sofferto per la nostra salvezza. In questo giorno in particolar modo, recitando questa coroncina possiamo liberare un certo numero di anime del Purgatorio. Questa preghiera venne confermata da Papa Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI. La promessa invita a pregare questa preghiera 33 volte. Il sito Rosario on line ve la fara' pregare 50 volte.

Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Cor­po Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia. Non so se riusciro' a pubblicarla nei prossimi giorni. Se volete fare questa novena, collegatevi ogni giorno al sito Rosario on line.

“Desidero – ha detto Gesù Cristo a Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Il prefetto della Casa Pontificia racconta di un papa emerito che fa “vita da monaco” ma continua a ricevere visite, leggere e suonare il pianoforte
Durante la Messa Crismale del Giovedì Santo, Francesco ricorda ai sacerdoti il loro “dolce e confortante compito” di incarnare la Misericordia
Un amico protestante che viveva a Philadelphia mi ha detto una volta: “Sai perché i cattolici mangiano pesce il venerdì? Sono tutti italiani, e gli italiani hanno il mercato del pesce giù al centro. E allora hanno fatto stabilire al papa italiano questa regola di modo da poter vendere tutto il loro pesce il venerdì perché non andasse a male nel fine settimana”. Beh, non è proprio così. I cattolici a volte venivano chiamati “mangiatori di pesce” per via dell’antica disciplina di astenersi dalla carne il venerdì in ricordo solenne della morte del Signore. Visto che non potevano mangiare carne, sul menù figurava il pesce.
«Non è vero – scriveva Pier Paolo Pasolini in Lettere Luterane – che comunque, si vada avanti. Assai spesso sia l’individuo che la società regrediscono o peggiorano. In tal caso la trasformazione non deve essere accettata: la sua “accettazione realistica” è in realtà una colpevole manovra per tranquillizzare la propria coscienza e tirare avanti».
Dopo aver legalizzato l’eutanasia, il Quebec è costretto a correre ai ripari. Se la legge è entrata in vigore solo a dicembre, è dal giugno del 2014 che l’omicidio su richiesta (anche dei pazienti con fragilità psicologiche) è passato al Parlamento, che ha dato 17 mesi di tempo ai medici per prepararsi alla rivoluzione.
Con la decisione adottata ieri è stata dichiarata inammissibile dalla Corte costituzionale la questione sollevata dal Tribunale di Firenze che mirava ad ottenere il via libera all'utilizzo degli embrioni prodotti con la fecondazione in vitro, non trasferiti nel corpo della madre e congelati, per le ricerche scientifiche.
Bruxelles è purtroppo solo l'ultimo di una serie di attentati e attacchi portati a termine dai gruppi radicali islamici. Se ne contano 2 a settimana, solo dall'inizio di quest'anno. E' impossibile sottovalutare la portata del fenomeno e la sua dimensione globale. Ma dalle organizzazioni politiche islamiche in Europa non arriva alcuna condanna chiara al jihad. Da parte loro si piangono le vittime degli attentati più spettacolari in Europa, ma in altre occasioni si legittima la lotta armata.
Sabato 26 marzo, alle ore 11, nell’ambito della trasmissione di Raiuno Il Giubileo di Francesco, verrà trasmesso un cortometraggio intitolato Il grido. Il film, promosso dal Pontificio Consiglio “Cor Unum” e diretto dalla regista Lia G. Beltrami, è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica Aurora Vision, con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Trento, e vede la partecipazione della montatrice Simona Paggi. Attraverso luoghi, immagini e parole, vi si racconta la storia vera della conversione di Paolo Zanni, per anni tossicodipendente e spacciatore, che ha vissuto anche l’esperienza del carcere, guarito dalla misericordia di Dio e recuperato a una nuova vita grazie all’opera di Chiara Amirante e alla Comunità Nuovi Orizzonti.
A cadaveri ancora caldi, nelle prime ore successive agli attentati di Bruxelles, il nostrano Espresso, versione online, se la prendeva con gli “sciacalli” del centrodestra. Se la prendeva con Salvini e con Gasparri, colpevoli di aver postato l’invito a “ripulire le città”. Ennesimo massacro, ennesimo riflesso della sinistra al caviale a indignarsi col “populista” piuttosto che col terrorista. Insomma, o ti limiti all’indignazione famelica di girotondi e ai richiami alla prevenzione cosiddetta di intelligence. O sei fuori dalla corretta interpretazione dell’ennesima e bestiale strage a cui non riescono mai a dare l’aggettivo giusto, corretto, scritto nelle rivendicazioni dell’Isis e di al Qaeda, e che non è “chissàchisarà”.
Migliaia di persone negli Stati Uniti saranno accolte nella Chiesa cattolica durante la Veglia Pasquale il prossimo 26 marzo. In molte diocesi in tutto il paese saranno accolte intere famiglie che, preparate, desiderano ricevere i sacramenti» afferma il comunicato della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America inviato a Fides. L'Arcidiocesi di Baltimora accoglierà 292 catecumeni (che riceveranno il battesimo) e 516 candidati (che riceveranno la cresima e la prima Comunione), tra i quali un parrocchiano di 14 anni che ha trovato la fede mentre lotta contro il cancro. Una famiglia intera di cinque persone si unirà ai 419 catecumeni e 581 candidati che riceveranno i sacramenti nell'Arcidiocesi di Detroit.
Questa mattina tre criminali ancora ignoti hanno sgozzato un uomo convertito al cristianesimo nella città di Kurigram, nel nord del Bangladesh. La vittima si chiamava Hossain Ali Sarkar e aveva 68 anni. Egli era membro della Isa Fellowship Church (protestante), di cui fanno parte diversi fedeli convertiti dalla religione islamica. Hossain aveva combattuto nella guerra per l’Indipendenza dal Pakistan nel 1971 ed era uno stimato operatore sanitario, ormai in pensione, del Dipartimento locale di sanità. Nirmal Rozario, segretario generale della Bangladesh Christian Association, dice ad AsiaNews: “L’uccisione di Hossain Ali Sarkar, un uomo convertito al cristianesimo, è inaccettabile e dolorosa. Condanniamo il suo omicidio e chiediamo che venga fatta giustizia”.
Nello stesso giorno in cui il Tribunale dei minori di Roma ha legittimato con l’ennesima sentenza la programmazione da parte di coppie gay di bambini orfani di madre o di padre (quindi concepiti all’estero attraverso l’utero in affitto), a qualche chilometro di distanza, la senatrice Monica Cirinnà confermava in un dibattito all’Università degli studi Internazionali di Roma (ex San Pio V) che il governo e il Partito democratico procedono spediti, in questi rimanenti due anni di legislatura, verso una «grande riforma» dell’istituto delle adozioni, al fine di rendere esigibile questo diritto «anche ai single e alle coppie omosessuali», e verso una completa equiparazione tra matrimonio e unioni civili, tramite l’abolizione dell’obbligo di fedeltà e l’estensione del “divorzio immediato” per tutti.
«… e i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo». È questa una delle frasi più celebri che riecheggia nelle chiese e nelle cattedrali di mezzo mondo durante le austere letture delle liturgie quaresimali della Passione di Cristo. La pericope, presente nei vangeli sinottici, descrive il gesto derisorio, da parte della soldataglia romana, dell’incoronazione di Gesù il Nazareno.
Un colpo al cuore dell'Europa. Gli attentati a Bruxelles, all'aeroporto internazionale e in una fermata della metrò a due passi dalle istituzioni europee, avvengono a pochi giorni dall'arresto di Salah Abdeslam, quando la città era già in stato di massima allerta. Il giorno dopo ci si chiede come tutto questo sia potuto accadere. Soprattutto: come abbia fatto a nascere e crescere un fenomeno jihadista interno, in particolar modo nel quartiere di Molenbeek. Viaggio nel cuore della città che ha reagito con compostezza e dignità alla tragedia, ma che si è rivelata assolutamente vulnerabile al terrorismo. Due punti di vista differenti: per Martino Pillitteri, corrispondente del settimanale Vita a Bruxelles, lo jihadismo è una scelta personale, ideologica, avulsa dal contesto sociale. E semmai, la colpa è da attribuire a chi ha scelto di non affrontare da subito la nascita e crescita del fenomeno. Per Valentina Colombo, invece, la ghettizzazione e l'alienazione sociale sono invece cause primarie del jihad in Europa.
Una legge approvata dall’Assemblea autonoma della capitale spagnola prevede una serie di misure per rendere il sesso un concetto non più biologico ma “psicosociale”
Tra le grandi figure di convertiti del secolo scorso che hanno spiccato nella carità sociale, quale traduzione concreta e storica del vangelo, c’è la figura di Madeleine Delbrêl (1904 – 1964). Chi incontra i suoi scritti successivi alla conversione, fatica a credere che questa donna ha pubblicato a soli 17 anni un libro dal titolo Dio è morto. Viva la morte, nel quale scrive con «esultanza corrosiva» contro Dio, il suo amore e contro chiunque crede all’amore. L’ateismo e l’apostasia verso l’amore in tutte le sue forme, era sicuramente alimentato in Madeleine dalla dolorosa relazione tra suo padre e sua madre che sfocerà in una separazione di cui la Delbrêl non nasconderà le ferite. Ciò che fa riflettere in questa giovane atea è che il suo ateismo non era un’impresa leggera. Era cosciente delle implicazioni del suo ateismo. Per lei – dopo “la morte di Dio” – «non bisogna vivere come persone per le quali la vita è la gran cosa». L’eclissi di Dio è anche eclissi dell’umano e di ogni orizzonte di significato.
Ennesima adozione gay e sempre per intervento del Tribunale dei minori di Roma, ormai diventato l’agenzia italiana per l’adozione delle coppie omosessuali. Questa volta tocca a due lui che tramite maternità surrogata avvenuta in Canada si sono portati a casa un pupo. Dato che dalla domanda di adozione alla decisione dei giudici è passato un po’ di tempo, tempo in cui il bebè intanto è cresciuto in casa della coppia omosex, il Tribunale ha pensato bene che ormai il minore si era ambientato e quindi, sempre per il «superiore interesse» del bambino, non era opportuno strapparlo dalle “cure” dei due signori. Da qui semaforo verde alla stepchild adoption: un lui della coppia ha potuto adottare il figlio dell’altro compagno.
Il 17 marzo 2016 l’Huffington Post ha pubblicato un attacco di bile di tal Krithika Varagur, suppongo indiana. Ora, il 17 è sempre un giornaccio per gli italiani, ai quali una che si chiama così fa mettere sull’avviso. E infatti. Appreso che Madre Teresa verrà canonizzata il 4 settembre, la Krithika ha sentito il dovere di criticare: «Era stata beatificata nel 2003, e la beatificazione è una specie di strada a senso unico per la canonizzazione. Ma questa è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Lei una santa non lo fu».
L’Uomo della Sindone è Gesù? Per molti studiosi, l’impressionante coincidenza tra i segni di tortura che hanno lasciato un’impronta sul telo e il racconto della Passione che si trova nei Vangeli è sufficiente a dimostrare tale identità. L’Uomo della Sindone, come Gesù, fu incoronato di spine e il suo costato fu trafitto da una lancia. Come il Salvatore, l’Uomo della Sindone fu flagellato abbondantemente – come dimostrato dalla serie di numerosi piccoli segni di forma irregolare impressi sul Lenzuolo, traccia inequivocabile delle ferite provocate dai colpi di sferza -, come se quella fosse l’unica pena cui era stato condannato, mentre in seguito fu anche crocifisso. Ciò concorda pienamente con il Vangelo di Giovanni, che parla delle due condanne inflitte a Gesù da Pilato.
L’Uomo della Sindone è Gesù? Per molti studiosi, l’impressionante coincidenza tra i segni di tortura che hanno lasciato un’impronta sul telo e il racconto della Passione che si trova nei Vangeli è sufficiente a dimostrare tale identità. L’Uomo della Sindone, come Gesù, fu incoronato di spine e il suo costato fu trafitto da una lancia. Come il Salvatore, l’Uomo della Sindone fu flagellato abbondantemente – come dimostrato dalla serie di numerosi piccoli segni di forma irregolare impressi sul Lenzuolo, traccia inequivocabile delle ferite provocate dai colpi di sferza -, come se quella fosse l’unica pena cui era stato condannato, mentre in seguito fu anche crocifisso. Ciò concorda pienamente con il Vangelo di Giovanni, che parla delle due condanne inflitte a Gesù da Pilato.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo a Santa Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
“In duemila anni di storia della Chiesa mai, veramente mai, si è avuta una tale concentrazione di apparizioni mariane e di profezie che indicano il nostro tempo come un tempo di svolta quasi apocalittica”, così inizia il libro La profezia finale di Antonio Socci. Dopo aver ricordato, riguardo a questo tempo, le apparizioni mariane riconosciute e le profezie pronunciate da mistici, santi e Papi, lo scrittore richiama una profezia “assolutamente certa, che va creduta per fede, perché è basata sulla Bibbia”, cioè la rivelazione pubblica contenuta nelle Sacre Scritture e riportata nel Catechismo della Chiesa cattolica al n. 675, che preannuncia una terribile prova attraverso cui la Chiesa dovrà passare prima della venuta di Cristo. E tale prova consisterà in un’impostura religiosa che, attraverso l’apostasia della verità, causerà la manifestazione dell’Anti-Cristo.
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. 1 Timoteo 1, 16 La pazienza è sicuramente la virtù che mi manca di più, e sospetto che parte della ragione sia il fatto che sono sempre impegnata su più fronti. Penso che possa derivare dall’essere un genitore single – madre, padre, sostegno economico della famiglia e a un certo punto studentessa. Nella nostra era tecnologica tutti gli strumenti ci richiedono di essere multitasking, ma cerco di usarli il meno possibile, perché quando lo faccio acuiscono la mia sensazione di non essere presente nel qui e ora.
Una sera tardi stavo camminando per il quartiere con la mia cagna Malla quando ho visto da lontano una figura scura e incappucciata che emergeva dall’ombra. Maschio, sui vent’anni, ubriaco o drogato, fumava una sigaretta e camminava a passi malfermi verso di me. Una volta che è arrivato sotto le luci della via, l’ho sentito dire: “Salve, signor Bruno…” Poi l’ho riconosciuto. Era uno della zona. Un bravo ragazzo, ma un po’ scombinato e invischiato in tutte le cose che non lo avrebbero portato altro che al Pronto Soccorso. L’ho salutato e ho continuato a camminare. In base alla mia esperienza, le persone ubriache o drogate amano parlare, e io volevo solo andarmene a letto. Mi sono detto scherzando: “Forse dovrei parlargli di Gesù!” Ho riso al pensiero, ma poi mi sono messo a pensare a com’ero io alla sua età.
Una deputata giovedì ha esultato: “Da oggi ci saranno bambini con vagina e bambine con il pene”. Il riferimento è a una legge approvata dall’assemblea autonoma di Madrid, l’organo legislativo della capitale spagnola. Sotto l’eufemismo di “Legge di identità ed espressione di genere e uguaglianza sociale e di non discriminazione” si nasconde un testo totalitario che mette sotto i piedi la natura dell’essere umano e predispone un ostacolo insuperabile per la libertà dei genitori e la sicurezza giuridica.
Il 21 marzo di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down. Per quanti anni ancora celebreremo questa giornata? Se i ritmi di aborti selettivi rimarranno quelli attuali e tutto fa pensare che aumenteranno, ancora per pochi anni.
Devo dire di essere rimasto assai deluso dal contributo della vicepresidente del senato, Valeria Fedeli, al convegno organizzato dalla presidente del consiglio del Comune di Cascina incentrato sulla questione del gender. La senatrice Fedeli è senz'altro abile oratore (preferirà boldrinianamente relatrice?), ha una lunga storia alle spalle di attività nel sindacato, si trovava nella più rossa delle regioni italiane, avrei dato per certo che si sarebbe battuta con vigore nella difesa della teoria gender e delle iniziative che in molte scuole stanno cominciando ad essere presentate a bambini e ragazzi dello stivale in ossequio alla legge sulla buona scuola voluta dal suo segretario Renzi e sostenuta da Alfano.
Sabato sera anche la Basilica di San Pietro è stata oscurata per un’ora, come tanti altri monumenti importanti in tutto il mondo, dalla Torre Eiffel di Parigi al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, dal Ponte sul Bosforo all’Opera House di Sidney. Tutti insieme per l’Ora della Terra (The Earth Hour), un evento creato dall’associazione ecologista World Wildlife Fund (WWF) nel 2007 per mobilitare l’opinione pubblica contro i cambiamenti climatici. Il WWF chiede l’abbandono dei combustibili fossili, l’uso dei quali è imputato del riscaldamento globale, ma che continuano necessariamente ad essere la principale fonte energetica mondiale. E per quanto si faccia un gran parlare di energie rinnovabili, la semplice verità è che allo stato attuale esse possono essere aggiuntive, ma non certo sostitutive dei combustibili fossili. Da qui anche l’iniziativa di spegnere le luci, un segno per invitare a fare a meno di tanta energia, magari riscoprendo la bellezza del buio; così in occasione dell’Ora della Terra vengono lanciate iniziative locali per fare apprezzare il piacere di stare senza luce: ristoranti che preparano menù romantici per una cena a lume di candela sono ormai un classico.
Il mistero di Gesù morto e risorto è il centro della Settimana Santa e di tutto l'anno liturgico. Ma è anche il fatto che ha cambiato il corso della storia, un fatto davanti al quale ogni uomo - di ogni tempo e di ogni cultura - è chiamato a interrogarsi. In questa Settimana santa vogliamo perciò proporvi una serie di articoli che aiutino a riflettere su questo mistero partendo proprio dalla storicità dell'evento. Nei prossimi articoli a guidarci saranno le indicazioni che nascono dall'osservazione e dallo studio della Sacra Sindone. In questo primo contributo partiamo invece dalla storicità di Gesù, dalle testimonianze anche di fonti non cristiane che ne attestano l'esistenza, l'insegnamento e gli avvenimenti che lo hanno visto protagonista.
I sacerdoti non sono obbligati a lavare i piedi delle donne durante la Messa in Coena Domini il Giovedì Santo, ha confermato il cardinale Robert Sarah. Il prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha detto ai giornalisti a Roma il 26 febbraio che ogni vescovo o sacerdote “deve decidere in base alla propria coscienza, e in base all’obiettivo per il quale il Signore ha istituito questa celebrazione”. La chiarificazione del porporato giunge in risposta a un’apparente disparità tra il decreto del 6 gennaio, In Missa in Cena Domini, e la nota esplicativa di accompagnamento scritta dal segretario della Congregazione per il Culto Divino, l’arcivescovo Arthur Roche. Il decreto stabilisce che “i pastori possano scegliere un gruppetto di fedeli che rappresenti la varietà e l’unità di ogni porzione del popolo di Dio” e che “tale gruppetto può constare di uomini e donne”.
Il primo figlio si è fatto attendere ed è nato dopo due anni di matrimonio. Erano molto felici, soprattutto il padre. Erano i tempi in cui i maschi erano i più attesi. Poco dopo la moglie è rimasta di nuovo incinta, e questo ha provocato il primo grande dolore della coppia. Il marito non voleva altri figli perché non avrebbe potuto allevarli com’era cresciuto lui a casa dei genitori. Nonostante tutto, è nato un secondo figlio maschio. Sono passati gli anni e la famiglia era come tante altre. Il padre lavorava in ospedale e visitava anche a casa. Lei era insegnante e a casa impartiva lezioni per gestori di impresa. Dopo otto anni la moglie è rimasta nuovamente incinta. La situazione è arrivata a estremi indescrivibili, e il marito le ha somministrato dei prodotti, a cui aveva accesso per via della sua professione, per farla abortire. Non ci è riuscito. Erano i tempi in cui le donne non contavano, e anche se lei opponeva resistenza e protestava non serviva a niente.
Era la Domenica delle Palme del 2013. Papa Francesco parlava ai giovani riuniti in piazza S. Pietro per la Giornata mondiale della Gioventù: “Voi non avete vergogna della Croce, anzi l’abbracciate perché avete capito che è nel dono di sé, nell’uscire da se stessi, che si ha la vera gioia e che con l’amore di Dio, Lui ha vinto il male”. Carlotta seguiva la celebrazione dalla tv, nella sua casa di Benevento. Sentì le parole di papa Francesco e in quel momento tutto acquistò un senso: la malattia, il dolore, la vita che a 22 anni già segnava la parola “fine”. Violinista precoce dal grande talento, concertista di fama nonostante la giovane età, studi storico artistici a La Sapienza e alla Luiss di Roma, corsi di storia dell’arte contemporanea all’Università di Cambridge e al Sotheby’s Institute di New York, autrice di due libri, Carlotta Nobile fino a quel momento aveva attraversato la vita di corsa, quasi con il vento nei lunghi capelli biondi che le donavano un aspetto scandinavo. “Sono come un fiume – scriveva nel 2007 – che per immettersi nel mare sceglie sempre la strada più tortuosa, la più lunga. La più difficile. Forse perché in fondo credo che vincere con facilità sia come perdere. E che perdere dinanzi all’impossibile sia come aver vinto. Per il solo fatto di averci provato. La mia vita è stata tutta così. Una sfida. Challenge. E penso che sarà sempre così”.
Per trent’anni mi sono impegnato nel ministero parrocchiale come pastore luterano, poi per altri quattro anni sono stato decano di distretto per la Chiesa Luterana Nordamericana (un lavoro di supervisione che mi piaceva quanto le carie ai denti). Ora, mentre scrivo alla vigilia della Settimana Santa, sto per diventare cattolico romano insieme a mia moglie; io per la prima volta, lei per la seconda. Potete biasimare lei per la mia conversione (anche se penso che sia una transizione naturale, come potrete verificare). Lei è stata cresciuta come cattolica romana ed è poi diventata luterana. Suo padre è stato cresciuto come luterano ed è diventato cattolico. A volte la vita è proprio strana. Suo padre è morto due anni fa, e nell’agonia di guardare quel brav’uomo mentre si arrendeva alla SLA si è sentita spinta a tornare alla fede della sua infanzia. Con mia sorpresa – e penso anche con la sua – ho detto che l’avrei seguita. In realtà non mi ha sorpreso molto. Fin dal seminario, mentre rimanevo invischiato nei documenti confessionali luterani del XVI secolo, sono diventato sempre più cattolico nel mio modo di pensare. Cercavo per la mia fede una densità ecclesiale, il senso che ci sia “qualcosa”. Lo stato dei corpi ecclesiali luterani in America non ne tiene conto. Ma non sto diventando cattolico romano solo per delusione nei confronti del luteranesimo. C’è una convinzione dietro questa mossa che nasce da vari elementi.
Nel terzo incontro a Roma per operatori della comunicazione nella Chiesa degli artisti, il predicatore della Casa Pontificia ricorda “la potenza miracolosa” del Sacramento della riconciliazione
Francesco conferisce l’Ordinazione episcopale a mons. Wells e mons. Guixot e li esorta a servire, annunciare la Parola e pregare. Perché “se un vescovo non prega, è a metà cammino”
Non è possibile dare la comunione ai divorziati risposati, perché è «dovuto al carattere di diritto divino della indissolubilità del matrimonio». E' una risposta del cardinale Gerard Muller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, tra quelle anticipate giovedì dalla Spagna e che si trovano in un libro intervista con il direttore delle edizioni spagnole BAC, Carlos Granados (Informe sobra la esperanza, pagg. 150). Il libro esce praticamente in concomitanza con la firma che oggi Papa Francesco appone all’esortazione apostolica post-sinodale che raccoglie il lavoro del doppio Sinodo sulla famiglia.
La festa di San Giuseppe, che la Chiesa pone al 19 di Marzo, sembra che sia una delle ricorrenze a tutt’oggi più ricordate. La piccola città in cui vivo alle porte di Milano, Cernusco sul Naviglio, ogni anno si riempie di bancarelle e d'iniziative d'ogni genere. Le più caratteristiche vendono le “fritture”, ovvero le zeppole napoletane e le sfincie importate dalla Sicilia, ma c'è anche il momento del falò, che simboleggia l'arrivo della primavera (quest'anno davvero contemporaneo). Attività che portano il gusto di una tradizione e, quindi, di un significato tramandato nel tempo. Mi domando, però, se esse non siano più un’occasione commerciale che spirituale, e se le persone, in primis i cristiani, s’interessino davvero al motivo che dà origine alla festa.
“Tutto è successo in parrocchia. Mio figlio frequentava tutti i sabati l’oratorio; siamo una famiglia credente ed eravamo molto attivi in parrocchia”. La mamma di Alessandro (nome di fantasia) racconta con precisione e delicatezza al tempo stesso. Oggi Alessandro frequenta le scuole medie. Fin da piccolo frequenta l’oratorio. Tre anni fa, un sabato, il papà lo va a prendere un po’ prima del solito all’oratorio, quando le attività sono ancora in corso, ma “il bambino non si trova”. Alla fine “lo trovano dentro a un bagno…” con uno degli educatori. Il parroco cerca di minimizzare l’accaduto come “ragazzata” ma da quel momento i genitori diventano molto vigili. Passano pochi giorni, la televisione trasmette una notizia sugli abusi sui minori: “Mi disse di spegnere perché non voleva sentire”. A quel punto la mamma deve capire: “Ho cercato di rassicurarlo, facendogli capire che la famiglia c’era. Gli ho detto: mamma e papà sono qua per aiutarti, stanno sempre al tuo fianco, per ascoltare i tuoi dolori, i tuoi pesi e aiutarti a portarli”. A quel punto “lui ha fatto un sospiro di sollievo e ha detto: mamma io sono stato abusato”.
“Grato al Santo Padre e grato alle famiglie”. Risponde di getto Kiko Argüello alla domanda su quali siano i suoi sentimenti subito dopo la grande udienza di oggi con Papa Francesco, in Aula Paolo VI, un appuntamento che il Pontefice concede ormai ogni anno al Cammino Neocatecumenale. Intervistato da ZENIT, l’iniziatore di questo itinerario per la riscoperta delle promesse battesimali – come ha ricordato oggi il Santo Padre – racconta l’opera che ormai da 50 anni “lo Spirito Santo compie attraverso di noi”, specie attraverso queste famiglie missionarie che stanno portando un annuncio di fede in tutti i cinque continenti, in zone difficili dove si consumano quotidianamente tragedie come l’aborto e dove la famiglia e la Chiesa sono “sotto attacco”. Di seguito l’intervista.
Mark Kenney era il sagrestano della cattedrale di Santa Cecilia, a Omaha (Nebraska, Stati Uniti). Lo scorso 29 gennaio, di primo mattino, è entrato in chiesa e servendosi di un paio di cesoie ha tagliato i cavi che tenevano sospesa, sulla navata, una gigantesca bambola raffigurante Mary Poppins con ombrello di rito aperto. Subito dopo è entrato in una cappella (la Nash Chapel) e ha fatto a pezzi una gigantografia di Buddha. Elementi che avevano "addobbato" la cattedrale in occasione del locale "Festival dei fiori". Il parroco, Michael Gutgsell, appena accortosi dello scempio ha chiamato il sagrestano – pacifista convinto tanto di aver passato un po' di tempo in prigione per aver protestato in diverse basi militari contro le armi nucleari – chiedendogli se avesse visto quanto accaduto: "Padre sono stato io, chiami la polizia". Polizia che è arrivata, l'ha arrestato e gli ha fatto passare una notte in cella. Mandato a processo, la sentenza è attesa per il prossimo 24 marzo, "Giovedì santo" ha notato subito Kenney.
Almeno 500 nigeriani in maggioranza cristiani sono stati uccisi secondo l’International Christian Concern (Icc) solo nel mese di febbraio nello stato di Benue, in una serie di attacchi perpetrati dai Fulani, un’etnia a maggioranza musulmana dedita prevalentemente alla pastorizia. Il Morning Star News ha intervistato Steven Enada, attivista impegnato a fermare il massacro dei contadini cristiani della provincia di Agatu, che va avanti dal 2000 e fa ogni anno centinaia di vittime: «Nelle ultime tre settimane – ha detto Enada l’11 marzo scorso – Aku, Odugbeho, Aila, Okokolo e Ikobi sono state totalmente distrutte e oltre 300 persone sono state uccise. Abbiamo trovato cadaveri sparsi sui campi come se fosse stata combattuta una guerra».
«Daesh è genocida per sua stessa ammissione, ideologia e azioni, in quello che dice, crede e fa». Così il segretario di Stato americano John Kerry ha confermato il voto della Camera dei rappresentanti (393 a favore e zero contrari) e ha definito «genocidio» i crimini commessi dallo Stato islamico contro cristiani, yazidi e musulmani sciiti. Il Parlamento europeo aveva già preso il mese scorso una decisione simile.
«Grazie alla loro fedeltà erano al posto giusto nel momento giusto, pronte all’arrivo dello Sposo». Il martirio delle quattro missionarie della carità, avvenuto lo scorso 4 marzo ad Aden, nello Yemen, è stato raccontato così a suor Rio da suor Sally, superiora del convento e unica religiosa sopravvissuta al massacro. La cronaca dei fatti è stata poi messa nero su bianco da suor Adriana e riportata dal National Catholic Register.Le cinque donne, dopo aver partecipato alla Messa quotidiana e dopo aver fatto colazione, si erano riunite nuovamente per la preghiera di apostolato recitata ogni giorno alle otto, per poi tornare presso la casa in cui accudivano i malati. Alle 8.30 gli uomini dell’Isis «vestiti di blu sono entrati hanno ucciso le guardie e l’autista», ha scritto suor Adriana. Allarmati, cinque cristiani etiopi «hanno cominciato a correre per avvertire le suore che l’Isis voleva ucciderle». Ma «legati agli alberi, freddati con un colpo in testa e lasciati con la testa fracassata» sono stati uccisi. Le suore sono scappate a due a due in differenti direzioni, mentre la superiora correva al convento per avvisare padre Tom. Intanto quattro dipendenti gridavano: «Non uccidete le suore, non uccidete le suore!». Anche loro sono stati assassinati. I fondamentalisti hanno quindi raggiunto suor Judith e suor Reginette, «le hanno legate, hanno sparato nelle loro teste e le hanno frantumate». La stessa scena si è ripetuta immediatamente in seguito, quando anche suor Anselm e suor Marguerite sono state massacrate. Suor Adriana ha parlato di un gesto dettato dall’ira del diavolo, un richiamo al passaggio biblico in cui si dice che la Madonna «schiaccerà la testa del serpente».
Ormai si assiste ad un'invasione di corsi gender oriented in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il Comitato del Family Day presenta un epsosto al ministro Giannini per chiedere di intervenire nei confronti di tre progetti discutibili su sessualità e gender mentre a Milano l'Associazione l'Ombelico dà persino i compiti a casa ai bambini della primaria per studiare l'eccitazione sessuale. L'allarme di Gandolfini: «Il ministero preda una posizione chiara di condanna rispetto a derive ideologiche di questo genere».
Incontrando le comunità dei cinque continenti, Francesco invia 57 nuove missio ad gentes, composte da circa 270 famiglie pronte ad annunciare il Vangelo nelle zone secolarizzate del mondo. E assicura: “”Io rimango qui ma col cuore vengo con voi”
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giu­deo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno con­segnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
«Ho raccontato la morte di molti santi, ma tutti mi hanno confermato la verità di questa antica intuizione cristiana: "Quando muore un santo è la morte che muore!"» Padre Antonio Sicari presenta un'impressionante «galleria» di santi «fotografati» negli ultimi istanti della loro vita. Per tutti loro la morte è la tenerezza di un abbraccio. È l'incontro con l'Amato lungamente inseguito. Conosciamo così la morte del mistico, del martire, dell'anziano logorato dagli anni come del giovane che ha imparato il segreto dell'amore nel giro di una vita breve ma irrepetibilmente intensa. Da qusti suggestivi «ritratti» l'autore aiuta a riscoprire la vita come un viaggio verso una felicità più grande, quella della Casa del Padre.
Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma.” E aggiunge: "noi della Congregazione siamo chiamati non a esercitare l’arte dell’adulazione, ma piuttosto, a usare la nostra conoscenza di esperti”.
Sulla scia dell’allarme partito dal Brasile, una ricerca condotta nella Polinesia francese e pubblicata su Lancet analizza l’associazione tra il virus contratto in gravidanza e le malformazioni dei figli
Dopo alcuni episodi capitati in alcuni istituti, Gandolfini chiede al ministro di prendere «una posizione chiara di condanna rispetto a derive ideologiche di questo genere»
«Se Bashar al-Assad si presentasse alle elezioni, l’80 per cento dei cristiani voterebbe per lui e anche la maggioranza dei musulmani sunniti, pur di tenere lontano gli estremisti». Antoine Audo, vescovo cattolico caldeo di Aleppo, non ne può più della «propaganda contro Assad» promossa dall’Occidente.
Non è solo l’efferatezza degli assassini nel caso delle quattro suore uccise in Yemen ad aver lasciato senza parole Camillo Ballin, vicario apostolico dell’Arabia settentrionale. «Mi stupisce l’indifferenza davanti a un fatto simile», ha dichiarato ad Acn.
Sembrava che con l’approvazione della Cirinnà in Senato si fosse spalancata anche in Italia la porta del delirio di onnipotenza in nome dei “diritti civili”. Complice un Renzi superficiale e opportunista nella sua ansia di mimetismo con il logo di Obama (e adesso con la pulzella dei radical-chic Hillary Clinton), Nichi Vendola annunciava la sua paternità surrogata. E le erinni della Cirinnà promettevano di dilagare nella affermazione prepotente della politica dei desideri.
Un solo chicco di riso può squilibrare la bilancia; un solo uomo può segnare la differenza fra la vittoria e la sconfitta. Non c’è aforisma più appropriato per dare contezza di quanto avvento martedì a Parigi presso la sede distaccata del Consiglio d’Europa, dove la Commissione Affari sociali dell’organismo continentale ha bocciato il rapporto sulla regolamentazione della pratica dell’utero in affitto grazie ad un solo voto di differenza. Sedici delegati di diversi Paesi e di diverse appartenenze politiche hanno votato contro il report della senatrice belga Petra De Sutter, a dispetto di 15 voti favorevoli.
È arrivato nelle sale Spotlight e in Francia puntuale è riesplosa la questione dei preti pedofili. Con nel mirino uno degli uomini più in vista della Chiesa d'Oltralpe, l'arcivescovo di Lione Philippe Barbarin. Peccato però che la vicenda in questione sia emblematica delle procedure da gogna mediatica più che di rigorose inchieste giornalistiche. E nelle ultime ore abbia avuto un corollario quanto meno discutibile, con il premier francese Manuel Valls sceso in campo con un'intervista all'emittente radiofonica Rmc nella quale ha chiesto al porporato di «assumersi le sue responsabilità» (frase elegante che chiunque interpreta come una richiesta di dimissioni).
Caustico, ma rigoroso. L'economista Ettore Gotti Tedeschi ha appena dato alle stampe “Un mestiere del diavolo” (scritto con Paolo Gambi per l’editore Giubilei Regnani). Già parlare del diavolo in questa confusa contemporaneità è cosa assai impopolare. Peggio ancora se al principe delle tenebre si attribuisce una prerogativa sostanzialmente umana: quella della pensione. Eh sì, perché secondo l’ex presidente dello Ior, che da molti anni ormai si interroga con curiosità e competenza sulla crisi morale e di fede dell'umanità, ormai a Satana non resta un gran lavoro perché il grosso del suo sforzo, quello di perdere le anime, lo ha già fatto. Gotti Tedeschi lo chiama il grande pensionato e in questo libro intervista non esita a individuare i campi in cui la mano potente dell’angelo ribelle è intervenuta per distruggere e confondere le acque con ricadute sociali devastanti. La Bussola lo ha intervistato.
Intervista al conduttore televisivo Alessandro Greco. Lui e sua moglie Beatrice Bocci, sono testimoni di una fede vissuta in coppia e nell’amore di Cristo Gesù, accompagnati dalla Madre del cielo che li ha sempre guidati verso il figlio.
In questo tempo mi giunse notizia dei danni e delle stragi che avevano fatto in Francia i luterani e di quanto andasse aumentando questa malaugurata setta. Ne provai gran dolore e, come se io potessi o fossi qualcosa, piangevo con il Signore e lo supplicavo di porre rimedio a tanto male. Mi sembrava che avrei dato mille volte la vita per salvare una fra le molte anime che là si perdevano. ...
In Perù, a Lima, si è tenuta sabato scorso la Marcia per la Vita che ha visto la partecipazione di più di 750.000 persone. L'arcivescovo di Lima, il cardinale Cipriani, ha chiuso la manifestazione riaffermando la ferma condanna dell'aborto e l'impegno della Chiesa peruviana in difesa dei diritti dei nascituri. «Non possiamo permettere che l'aborto sia propagandato come un diritto, non è un diritto, è un assassinio!» ha detto Cipriani nel suo intervento, chiedendo allo stesso tempo preghiere per quelle donne che hanno abortito. Perché «per la donna che per qualsiasi motivo, per la sua debolezza, è caduta nella disgrazia dell'aborto c'è bisogno di perdono».
L'Observatory on intolerance and discrimination against Christians in Europe ha pubblicato la storia di Richard Page, un magistrato di 69 anni del Kent, che è stato rimosso dal suo ufficio dal Lord Cancelliere perché aveva espresso, in un’intervista alla BBC, la sua personale convinzione secondo cui non c’è abbastanza evidenza sul fatto che affidare i bambini alle coppie dello stesso sesso è nel loro miglior interesse.
Da figli (prima) a genitori (poi) chi non è passato dai pensierini e dalle letterine fatte sui banchi di scuola per la festa del papà e della mamma? Ebbene, a Milano, un asilo ha deciso di dare un colpo di spugna al tradizionale lavoretto per la ricorrenza che si celebrerà sabato prossimo 19 marzo. Nel giorno in cui si festeggia San Giuseppe e si ricorda l’amore e l’affetto per la figura paterna, i bambini dell’asilo comunale di via Toce, al quartiere Isola, non avranno così né una letterina, né un lavoretto dedicato all’amato papà.
Cos’è la fede? L’intervista inedita di Servais a Benedetto XVI
Papa Francesco ha decretato la canonizzazione di alcuni beati, tra cui Madre Teresa di Calcutta e Giuseppe Sanchez del Rio. L'annuncio è avvenuto nel corso del concistoro ordinario pubblico che si è svolto ieri mattina nel Palazzo Apostolico. Madre Teresa sarà santa il prossimo 4 settembre, mentre il giovane beato della Cristiada lo sarà domenica 16 ottobre 2016.
La sezione giovanile del Partito liberale svedese (Luf) pare proprio che voglia candidarsi a vincere le olimpiadi delle proposte di legge più bizzarre. Già un paio di giorni fa avevamo dato notizia che il Luf aveva approvato una mozione per legittimare incesto e necrofilia (clicca qui). Ora chiede che anche gli uomini possano «abortire legalmente».
«E la Chiesa si rinnova per la nuova società…», cantava Giorgio Gaber già all’inizio degli anni ’70, ironizzando sui tentativi di adeguamento alla modernità. Ma oggi la smania di adeguarsi alla cultura dominante è diventata un fiume in piena e anche da pulpiti insospettabili si reclama ormai a gran voce il cambiamento della dottrina. Il caso più recente è l’atteggiamento davanti all’omosessualità e alle unioni fra persone dello stesso sesso, ed è il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), Avvenire, a promuoverla in modo sempre più esplicito. Ne è un esempio eclatante l’intervista apparsa con grande rilievo il 9 marzo al vescovo di Orano (Algeria), Jean Paul Vesco, il quale con la modestia tipica degli ecclesiastici al passo con i tempi, propone tra l’altro anche il cambiamento del Catechismo.
Trasmissione del 09-03-2016: Lo spiritismo o necromanzia.
Oggi è il 15 marzo. In questo stesso giorno nel 1995 una statua bianca raffigurante la Vergine lacrimò nelle mani del vescovo di Civitavecchia. Mons. Girolamo Grillo – fino ad allora molto scettico riguardo al fenomeno verificatosi per altre tredici volte tra il 2 e il 6 febbraio precedenti presso la famiglia Gregori, proprietaria della Madonnina – quasi morì d’infarto. Ripresosi, da quel momento credette. Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono del cardinale Deskur, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la Vergine stessa è apparsa a una famiglia e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni della Madonna è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari. Cinque anni più tardi, nel 2000, la Magistratura italiana chiuse le indagini assolvendo la famiglia Gregori da ogni ipotesi di truffa, frode e altro reato, stabilendo, con una storica sentenza per uno Stato laico, che solo la Scienza o più probabilmente la Chiesa avrebbero potuto, un giorno, dare forse spiegazione di un fatto riscontrato reale quanto indecifrabile… La Chiesa ha giudicato quelle lacrime come un intervento di Dio e il papa Giovanni Paolo II ha voluto venerare la Madonnina in Vaticano, tenendosi informato anche sulle apparizioni che hanno accompagnato quel segno di dolore, riconducibile per chi crede alla Passione del Signore. A distanza di tanto tempo, padre Flavio Ubodi, già padre provinciale dei Frati Cappuccini del Lazio e vicepresidente della Commissione diocesana che indagò la vicenda, porta alle stampe la sesta edizione rivista e aggiornata del volume La Madonna di Civitavecchia. Lacrime & Messaggi (Edizioni Ares, Milano, pp. 216, euro 12). In questo libro, agile come una guida del pellegrino, si raccontano tutti i fatti salienti della vicenda; comprese le analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni, e l’indagine della Chiesa, che, a livello diocesano, si è conclusa positivamente con l’erezione a Santuario della Parrocchia di Sant’Agostino a Pantano. Documenti di grande valore – tra cui uno scambio di lettere tra la veggente Jessica Gregori e Giovanni Paolo II e la testimonianza dell’allora vaticanista del Tg5 Marina Ricci – danno prova della devozione nascosta del grande Papa polacco, oggi Santo, verso la Madonnina e che egli sapeva anche delle apparizioni. Solo in questo volume, inoltre, compaiono i testi dei messaggi della Madonna delle Rose dal Cuore Immacolato e Regina delle Famiglie, di Civitavecchia, nei quali la Vergine mette in connessione queste sue visite con le precedenti di Fatima. Il trionfo del suo Cuore Immacolato – dice – passa attraverso la fedeltà delle famiglie nell’unità della Chiesa. Ma il suggello della nuova edizione è la lunga rara intervista con Fabio Gregori, proprietario della Madonnina delle Lacrime e destinatario con la sua famiglia delle apparizioni e dei messaggi della Vergine. In una testimonianza ampia e veritiera che ha concesso in risposta a tante inesattezze tante volte in tutti questi anni riportate sui media, egli racconta per la prima volta come, presso la sua casa, in modo particolare a lui e a sua figlia Jessica, la Vergine sia anche apparsa e che lo ha fatto per oltre un anno per più di novanta volte nell’urgenza di dare un messaggio. E il suo invito è di non fermarsi alle lacrime o agli altri segni di cui lui e la sua famiglia sono stati i primi testimoni, ma di ascoltare ciò che la Madonna è venuta a dire per credere in Dio e cambiare con sé stessi il mondo. Il lettore può così inquadrare l’oggettività del segno delle lacrime in un contesto più ampio, fatto di altri segni ed eventi straordinari tutti verificatesi a corollario del messaggio della Vergine. E alla luce della grave crisi di fede e umana di oggi, ciascuno può valutarne la portata profetica, dato che la Madonna negli anni 1995 e 1996 (i singoli messaggi portano le date originali degli anni 1995 e 1996 e le ricevute firmate del vescovo) annunciò con chiarezza l’attacco «satanico» [sic] contro la famiglia e contro la Chiesa per la distruzione del mondo e l’inaridimento dei cuori.
La prolusione del cardinale presidente al Consiglio della Cei: «Certi cosiddetti diritti risultano essere solo per i ricchi alle spalle dei più poveri, specialmente delle donne e dei loro corpi»
«La “pillola del giorno dopo” è il vero pronto soccorso per chi non vuole abortire né subire un bambino non voluto», ha scritto Daniela Minerva su Repubblica dopo la decisione dell’Aifa di vendere il Norlevo senza ricetta alle maggiorenni. «Prossimo obiettivo l’abolizione dell’obbligo di ricovero di tre giorni per la Ru486 che continuo a non rispettare», ha commentato il ginecologo radicale Silvio Viale. È così che il femminismo e la battaglia radicale contro la vita, cominciata teorizzando la necessità di evitare gli aborti clandestini, giunge sempre più «verso la sua ultima e normale conseguenza con la decisione di vendere la Ella One (“pillola dei 5 giorni dopo”) senza prescrizione e di legalizzare la “kill pill” Ru486». Ossia l’aborto come diritto e quindi il “fai-da-te”. Elisa Focchi, titolare farmacista riminese e membro dell’associazione Pro-Farma, spiega a tempi.it perché «quella dell’Aifa non è una decisione con basi scientifiche».
Intervista all’arcivescovo di Monreale, delegato Cei per la scuola, dopo la decisione della Regione di tagliare i fondi per gli istituti non statali
Se non ci fosse stato lui, l’anno scorso sarebbero potute morire migliaia di persone nella chiesa cattolica di San Giovanni, a Lahore, capoluogo del Punjab, nel quartiere cristiano di Youhanabad. Akash Basir aveva 20 anni e si era offerto volontario per fare da guardia alla chiesa durante la messa affollata da quasi duemila fedeli. Il 15 marzo dell’anno scorso, quando si è reso conto che l’uomo che stava entrando dal cancello aveva una cintura esplosiva, non è scappato ma è corso ad abbracciarlo.
Nell’ottobre del 2014 la copertina di Dabiq, il periodico dello Stato islamico, sconvolse il mondo civile, pubblicando un fotomontaggio nel quale la bandiera dell’Isis sventolava sull’obelisco dinanzi alla basilica di San Pietro. Sessantanove anni fa, nell’apparizione romana delle Tre Fontane, una simile profezia era già stata proposta dalla Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola: «Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo».
La casa editrice Fede & Cultura di Verona pubblica un’opera veramente considerevole. Si tratta del Dizionario antologico dottrinale di Benedetto XVI, volume I: A-L (pp. 704, Euro 42,00). Tutto il magistero di Papa Benedetto, per temi in ordine alfabetico, con i brani originali dei suoi scritti, interventi, discorsi, omelie e i rimandi alle fonti. La liturgia, l’ecumenismo, la pace, il rapporto con il mondo, la fede e la ragione…, dalle voci “Abbandono” e “Aborto”, con cui inizia questo primo volume, fino a “Liturgia” e a “Lode” con cui si conclude. Nelle 704 pagine c’è posto per “Coppie di fatto”, “Comunione”, “Cristo Re”, “Denaro”, “Diritti umani”, “Eutanasia”… le voci tematiche di questo primo volume sono ben 227. Il magistero di Benedetto XVI si è segnalato per la particolare densità di pensiero e per la sistematicità dottrinale, unitamente alla chiarezza concettuale ed espressiva. Attingervi in modo semplice e pratico ci permette di utilizzarlo per la nostra vita cristiana, valorizzandone i meriti. È un tesoro di sapienza apostolica da far fruttare. Pubblichiamo qui di seguito la Prefazione di Stefano Fontana al volume.
Il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, ribattezzato dopo la fiducia posta dal governo in Senato Legge Renzi-Alfano, non è ancora legge. E’ bene ricordarlo dato che sull’onda del successo al Senato ormai se ne parla come se fosse un dato acquisito nell’ordinamento, già inserito in Gazzetta Ufficiale. Ma non è così: manca il passaggio alla Camera anche se sembra essere un passaggio informale visto il rapporto tra i deputati potenzialmente contrari e quelli favorevoli che è di 4 a 1. Però non è detto che non si possano introdurre quei correttivi indispensabili per rendere più digeribile un provvedimento che, quando approderà in Parlamento, otterrà con ogni probabilità una maggioranza schiacciante.
Il 14 marzo di otto anni fa moriva Chiara Lubich circondata dall’affetto e dalla preghiera di tantissimi amici. «(…) donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace», la definì Papa Benedetto XVI nel discorso che inviò al cardinale Tarcisio Bertone in occasione dei funerali nella basilica romana di San Paolo fuori le mura. Papa Francesco nel gennaio 2015 all’avvio della causa di beatificazione invitò a «far conoscere al popolo di Dio la vita e le opere di colei che, accogliendo l’invito del Signore, ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l’unità».
Se qualcuno ti dicesse “Guarda, ho tra le mani un’enorme benedizione per te. L’unica cosa di cui ho bisogno è che tu trascorra 1022 giorni con il cancro”, cosa faresti? Credimi, io avrei chiesto un’altra opzione dal menù. La questione è che non si tratta di una moneta di scambio o di un sistema per guadagnare punti con Dio. Si tratta piuttosto di una realtà che si impone per la fragilità umana, segno inequivocabile della sua caducità, ma anche della sua vocazione al Regno. Non dimentichiamo mai che siamo fatti di cellule che si ammalano, mutano, muoiono e si moltiplicano, ma la nostra speranza è che queste stesse cellule si rivestano del sangue del Risorto e si fondano in un abbraccio perenne con il loro creatore. Il 4 marzo 2012 mi hanno diagnosticato un tumore. Il 14 gennaio 2015 mi hanno detto che tutto è valso la pena e che oggi riprendo in mano le redini della mia vita con la piena libertà di smettere di sprecarla.
Due prìncipi si giurarono eterno amore e vissero per sempre felici e gai. È la trama, molto in sintesi, di uno spettacolo teatrale per bambini. E fin qui la notizia quasi non c’è, dato che ormai negli ultimi anni siamo stati abituati a cenerentoli e bianconevi vari che imperversano indisturbati (o forse erano loro un poco disturbati) nei classici per l’infanzia. La notizia sta invece nel fatto che questa pièce teatrale sarebbe dovuta essere interpretata da alcuni bambini. L’iniziativa arcobaleno è stata presa dalla scuola elementare nonché cattolica Sacro Cuore di Atherton, cittadina vicino a Manchester. Al Sacro Cuore di Gesù speriamo che non sia venuto un infarto dopo l’annuncio di questa proposta da parte dei dirigenti scolastici.
Due sanguinosi attentati, avvenuti quasi simultaneamente in Costa d’Avorio e nella capitale della Turchia, hanno spezzato la quiete di un assonnato pomeriggio domenicale. In Costa d’Avorio, un commando di uomini mascherati e pesantemente armati, irrompe sulla spiaggia di un resort turistico a Grand Bassam e spara sui turisti e sul personale. La carneficina è assicurata: almeno 16 i morti, di cui 14 civili e 2 militari. Due ore dopo, un’autobomba si fa esplodere in tutt’altra area del mondo, nel centro di Ankara, nel mezzo di una stazione di bus. Anche qui la carneficina è grande: almeno 34 i morti e 125 i feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio.
Il 9 marzo in diverse città del Pakistan migliaia di cristiani hanno partecipato a un momento di preghiera per Asia Bibi, la donna cristiana accusata di blasfemia nel 2009 per aver pronunciato parole offensive all’indirizzo del profeta Maometto. I giudici hanno dato credito ad alcune sue compagne di lavoro che l’avevano denunciata dopo una banale lite.
Nella classifica delle feste più stupide d'Italia, la festa del papà (ex aequo con la festa della mamma) è seconda solo alla festa della donna che, in più, ha l'aggravante di ammorbare l'aria con quelle stramaledette mimose.Se vogliamo abolire quindi la festa del papà (ma, già che ci siamo, non si potrebbe eliminare pure la festa degli innamorati?), facciamolo pure, ma in quanto festa «stupida», non certo in quanto festa «lesiva della dignità dei genitori arcobaleno». La definizione «genitori arcobaleno» non è altro che una ipocrita formula per definire una coppia formata da due individui dello stesso sesso: insomma due maschi o due femmine. Una relazione tra un maschio e una femmina, nella società di oggi, è considerata infatti un'«anomalia», da guardare quasi con diffidenza. E proprio per tale motivo, forse, un asilo comunale di Milano avrebbe deciso di azzerare la «festa del papà», tradizionalmente in programma il 19 marzo.
Elena Kowalska nasce il 25 agosto 1905 a Glogowiek, un paesino della Polonia centrale. La sua famiglia è povera e numerosa. Compiuti sedici anni, è costretta a lasciare la casa paterna per andare a servizio come domestica. L'anno seguente torna a casa per chiedere ai genitori il permesso di poter entrare in convento. Ciò che ottiene non è altro che un categorico rifiuto. Senza troppe obiezioni torna al suo precedente lavoro. Durante una festa da ballo, tuttavia, le accade qualcosa di assolutamente straordinario: le appare Gesù, flagellato, spogliato delle vesti, tutto coperto di ferite. Sconvolta da questa visone, decide di entrare in convento senza più esitazioni. Gesù non smetterà più di farle visita, anche se, ad eccezione del suo confessore, saranno pochissimi a credere nell'autenticità di quanto le sta accadendo. Lei però non si perde d'animo e cerca di raccontare nel suo diario i suoi incontri con Gesù, che la nomina "segretaria" della Sua Misericordia infinita.
In occasione dell’8 marzo, festa della donna, riemerge l’idea di ordinare le donne cardinali. E questa volta lo spunto proviene dalla Germania, e addirittura dal sito ufficiale della Conferenza Episcopale tedesca, una fonte continua di prese di posizione e iniziative spesso sorprendenti. Il sito pubblica un’intervista con Gudrun Sailer [nella foto].
Nell’edizione di ieri sera (11 marzo ndr) del telegiornale di TV2000, Pina Cataldo ha raccolto una testimonianza molto forte: una delle ultime lettere che le Missionarie della Carità uccise ad Aden una settimana fa, insieme ad altre dodici persone, avevano inviato alle loro consorelle. Una lettera in cui si parla della guerra, delle grandi sofferenze ma anche della fede che le spingeva a restare comunque lì, accanto ai più poveri. Suor Serena, Missionaria della Carità, legge nel video il testo che riportiamo qui sotto.
Il Popolo della famiglia, il partito fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, ha superato il primo scoglio rappresentato dal vertice chiarificatore con il comitato Difendiamo i nostri figli, che si è chiuso ufficialmente con un documento unitario. Nel testo, firmato da tutti i componenti del movimento che ha messo in piedi i due Family Day di giugno e gennaio, vengono ribadite “unità di intenti, comunione e amicizia tra tutti i suoi membri pur nella distinzione, ovvia, tra attività del comitato e del movimento che si riconosce nei valori espressi dal Family Day”. Una distinzione formale, che lascia così il comitato svincolato da qualunque opera di padrinaggio politico.
Le unioni cosiddette civili assomigliano talmente al matrimonio che non si capisce perché i sostenitori e rivendicatori e richiedenti a gran voce si rifiutino di chiamarle matrimonio. Anzi, non si capisce perché duplicare un istituto già presente, sputato, nel codice e che si chiama matrimonio. Qualcuno dice che i sostenitori-rivendicatori-richiedentiagranvoce vogliano, sì, i vantaggi del matrimonio ma senza assumersene gli oneri.
Aborto, omosessualità, utero in affitto, fecondazione artificiale, eutanasia sono ormai i temi al centro dell'attacco antropologico moderno. Eppure uno dei fattori più diffusi e disgreganti la persona, la famiglia e quindi la società è la pornografia. Se ne parla pochissimo, ma la crescita dell'industria “hard-core”, che coinvolge sopratutto gli Stati Uniti d'America, ha portato il parlamento dello Utah ha votare a fine febbraio una risoluzione in cui la pornografia viene definita addirittura come una «crisi per la salute pubblica». Il senatore Todd Weiler, autore della risoluzione, ha spiegato che questo fenomeno ha un forte «impatto sulla gioventù e sull'indebolimento della famiglia». Basti pensare che già tredici anni fa, nel 2003, l'American Academy degli avvocati matrimonialisti rivelò che nel 58 per cento delle cause di divorzio si riscontravano problemi di dipendenza dalla pornografia da parte di uno degli sposi.
Circa 300 sono i posti del Centro convegni del Palazzetto delle Carte Geografiche e 300 sono i guerrieri spartani di re Leonida evocati in apertura del discorso pronunciato da Mario Adinolfi alla convention costituente del Popolo della Famiglia. Il direttore de La Croce si rivolge ad una platea di fedelissimi ricordando loro i greci liberi che si opposero all’esercito di Serse alle Termopili, un sacrificio necessario per fermare una tirannia barbarica, lo stesso sacrificio che è richiesto ora per fermare la “deriva antropologica che trasforma l’essere umano in merce”.
«Unendo gli studi della scienza postcoloniale femminista e l’ecologia politica femminista, il contesto glaceologico femminista genera robuste analisi di gender, di potere e di epistemologia in sistemi socio-ecologici dinamici che in questo modo comportano una scienza e interazioni uomo-ghiaccio più giuste ed eque».
Qualche tempo fa sulla Bussola mi interrogavo su quale fosse il denominatore comune fra Renzi, Cameron e Hollande: una prova di forza violenta, insolente, contro tutto il mondo cattolico (mondo che non è espresso in parlamento ma che esiste), come quella imposta col voto di fiducia sui simil-matrimoni omosessuali, non sembrava una scelta ragionevole, tanto più che il Renzi nel 2007 aveva pubblicamente sostenuto il Family Day.
Giovedì prossimo, 17 marzo, verrà inaugurato a Gerusalemme la prima sezione del Terra Sancta Museum. A meno di dieci anni da quando si cominciò a parlarne, malgrado tutto ciò che frattanto è accaduto nel Vicino Oriente e malgrado l’impatto della crisi economica internazionale sulle disponibilità dei potenziali donatori, la Custodia di Terra Santa, la sua ong Pro Terra Sancta e lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme sono dunque riusciti a completare la prima fase del progetto.
«Credo che il rosario sia la preghiera più potente», scrive nell’introduzione al suo libro “Il mio rosario” (Edizioni San Paolo) Padre Gabriele Amorth, forse l’esorcista più conosciuto al mondo. Ha dedicato gran parte dei suoi libri agli esorcismi e alla figura del demonio. Oggi novantenne e in pensione ha deciso finalmente di svelare ai lettori e ai fedeli che lo seguono e per i quali è un punto di riferimento da anni, la fonte della forza interiore che lo ha sostenuto in questi lunghi anni in cui, per la diocesi di Roma, ha svolto il duro “servizio” di combattere quotidianamente contro le più subdole manifestazioni del maligno: la preghiera del Rosario insieme alle riflessioni sui venti misteri che egli recita ogni giorno.
Alcuni anni fa frequentavo un sito cattolico su Internet, e vi ho conosciuto persone molto interessanti. Una sera ho suggerito: “Perché non ci raccontiamo qualche esperienza che ci ha segnato?” Ciascuno ha iniziato a raccontare la propria storia. Varie mi hanno colpito, ma non ne dimenticherò mai una in particolare. “Oggi sono andata alla Prima Comunione di mio figlio. Mi avevano detto che avrei potuto chiedere un’indulgenza plenaria, e quando lui si è comunicato me ne sono ricordata. Fiduciosa, ho elevato una preghiera a Dio e l’ho supplicato per ottenere un’indulgenza per l’anima del Purgatorio che fosse più bisognosa della sua misericordia divina. Ho offerto tutte le grazie di quella Comunione e ho pregato per le intenzioni del papa. Tra gli abbracci, le fotografie e tutto il resto, ho finito per dimenticarmene. Tornando a casa, ho aperto la porta ed entrando mi sono sentita avvolta da una brezza dolce, e ho sentito una voce, come se mi sussurrasse all’orecchio: ‘Grazie!’”.
Svizzera. Secondo i dati forniti da Exit, associazione che pratica il suicidio assistito, nel 2015 le morti procurate dalle pillole o dalle iniezioni letali fornite dagli operatori dell’associazione sono state 782, il 34 per cento in più rispetto al 2014. Secondo Exit, questi numeri dimostrano il «forte bisogno della popolazione svizzera, nonostante l’ampliamento della medicina palliativa», di ricorrere all’eutanasia.
L'approvazione del Ddl Renzi-Boschi sulle unioni civili e la notizia del figlio avuto dal compagno di Nicky Vendola con l'utero in affitto, che l'ex governatore della Puglia ora vorrebbe adottare, ha riportato la tematica della maternità surrogata nell'ambito della stretta attualità. Ma per quale motivo la gestazione in affitto è moralmente sbagliata? Esiste un criterio laico e razionale che vada al di là dell'emotività del momento per discernere l'intrinseco errore che si cela dietro questa pratica? La Bussola ospita l'intervento di Michele Paolini Paoletti, dell'Università di Macerata.
Il Popolo della famiglia, il partito fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, ha superato il primo scoglio rappresentato dal vertice chiarificatore con il comitato Difendiamo i nostri figli, che si è chiuso ufficialmente con un documento unitario.
Dalla città di 25 mila abitanti, 20 giovani sono partiti per combattere con lo Stato islamico, altri cinque sono stati arrestati, 30 posti sotto sorveglianza e 10 fermati con il braccialetto elettronico
«Come puoi riparare alla morte di 1.200 bambini? Non puoi». Mentre la politica americana si divide sul finanziamento pubblico al colosso delle cliniche dell’aborto Planned Parenthood, accusato da una inchiesta giornalistica indipendente di commercio di organi umani, il dottor Anthony Levatino, autore nella sua “prima vita” professionale di ben 1.200 interruzioni di gravidanza, ha voluto raccontare in un video il modo in cui all’interno di quelle cliniche «si uccidono» i bambini, descrivendo per filo e per segno e senza eufemismi le procedure.
Un rapporto svela diciassette casi di intolleranza religiosa tra gli agenti di fede musulmana: «L’islam dominerà il mondo!», «dovevano far saltare in aria l’Eliseo»
Oggi inizia la Novena a San Giuseppe.
Alcuni lettori insistono perché dica la mia sui due trucidi assassini del loro coetaneo, attratto con la promessa di un rapporto sessuale ben pagato, 100 euro. Scusate, vorrei esimermi; già torme di mosconi e tafani, attratte dallo sterco e dalle carogne, a sciame vi hanno raccontato tutto; son contento di non essere più nel mestiere attivo di questo giornalismo. Del resto, è così chiaro. Ma, fateci caso, la sola cosa chiara da dire, è quella che tacciono tutti: i tafani, le mosche stercorarie, i mosconi attratti dalla putrefazione. Svolazzano a intervistare lo psichiatra famoso, che spieghi lui come hanno potuto far questo:e lo psichiatra ovviamene annaspa. Sa benissimo che la sua pretesa scienza non ha le categorie per definire questo, non è una patologia che di trova nel Manuale Diagnostico-Statistico. Si intuisce che lo psichiatra vorrebbe dire la definizione giusta, ma si trattiene: non appartiene alla scienza moderna, né tantomeno è una categoria che si può evocare nella società liberata e postmoderna. La parola sulla punta della lingua è: il Male. Quei due non sono malati, sono giovanotti trucidi e sanissimi. Solo, hanno aderito al Male. Con scelta volontaria, in piena lucidità.
I presuli sottolineano che hanno già iniziato “a raccogliere le prove necessarie per sollecitare l’azione del Dipartimento di Stato americano”
Dal 10 al 14 marzo, la prima fase del progetto “Per-corsi tra scienza ed etica per l’integrazione della persona”, in collaborazione con Ministero lavoro e politiche sociali. Coinvolti 250 volontari da tutta Italia
L’intervento di mons. Richard Gyhra, incaricato d’affari vaticano presso l’Onu di Ginevra, sul rapporto tra libertà religiosa e d’espressione
Molto conosciuto e stimato in Brasile come teologo, scrittore ed evangelizzatore, il frate è stato assassinato durante un tentativo di rapina
Pensate al Stamina, agli Ogm o ai vaccini. A livello di comunicazione scientifica popolare, spesso, la confusione è massima (e gli organi di informazione, che calcano sempre la mano sull'”allarme”, non aiutano). Pensate, infine, a un caso che rimane sempre scottante, come quello della sperimentazione animale, con periodiche campagne che mettono “sotto tiro” i ricercatori. È anche per offrire una “seconda campana” che riequilibri le informazioni spesso errate che circolano sui media che è nato l’anno scorso Research4Life, un progetto di promozione della ricerca scientifica su basi razionali e non emotive A raccontare a tempi.it l’importanza di fare chiarezza è il segretario generale, Giuliano Grignaschi, che è anche responsabile dell’Animal Care Unit per l’istituto Mario Negri di Milano. Con lui parliamo soprattutto di una data: 1 gennaio 2017. Un giorno molto temuto dai nostri ricercatori.
Al Consiglio d’Europa un documento chiede che ogni Stato si regoli come meglio crede. Ma le deputate italiane, da destra a sinistra, si oppongono
Sulla donna cattolica, in cella da oltre sei anni e condannata in appello all’impiccagione per false accuse di blasfemia, è già stata posta una taglia da 50 milioni di rupie
Vangelo Gv 8,1-11: Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Il canovaccio è quello solito: una storia strappalacrime inventata sul cliché del ragazzino sensibile e premuroso a cui piace giocare con le femmine, i compagni che lo prendono in giro, lo “bullizzano” e alla fine lui che si toglie la vita. Segue il pistolotto sulle scuole che per paura delle polemiche sul gender provocate dai “movimenti che dicono di voler sostenere la famiglia”, non organizzano corsi di sessualità finalizzati al rispetto delle persone omosessuali. Infine l’invito a bambini e genitori: “Fate pressione sulle scuole affinché si insegni il rispetto verso gli omosessuali” e “non ascoltate i movimenti anti gender perché con questa scusa gli insegnanti non potranno neanche parlarvi del rischio pedofilia in rete. No, non è un volantino firmato dall’Arcigay. Ma è il dossier dedicato al gender che si trova nel numero di gennaio 2016 della rivista Il Piccolo Missionario, versione per bambini dagli 8 ai 15 anni di Nigrizia, il think tank dei missionari Comboniani nel mondo. I comboniani dunque sdoganano il gender?
«Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo “sì” a Cristo, voi dite “sì” ad ogni vostro più nobile ideale. Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione».
L’instancabile opera del Santo ci richiama all’urgenza della testimonianza ed esorta a risvegliarsi dallo spirito mondano di comodità, rassegnazione e accidia
Nel 1984 la Marvel pubblicò un fumetto sulla fondatrice delle Missionarie della Carità, ancora oggi disponibile
La British Transplantation Society propone di convincere le donne incinte, i cui bambini hanno gravi malformazioni, a proseguire la gravidanza solo per poter estrarre gli organi
Chi qui mi legge sa che abbondo di aneddoti personali, perché l’esperienza è meglio della teoria. Sono fortunato, alla mia età: anziché assillare qualche passante seduto su una panchina ai giardinetti a colpi di «dotto’, la mia vita è un romanzo!», posso offrire scampoli di vissuto a chi vuol leggerli, senza l’imbarazzo di dovermi dire «scusi, ma ho fretta». Ecco qua.
"L’amore e il perdono di Dio può arrivare fino a un livello scandaloso, fino all’assoluzione di un gerarca nazista, comandante del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. La storia, riportata da Aleteia, è stata raccontata durante un incontro in occasione dell’Anno della misericordia negli Stati Uniti da suor Gaudia e suor Emmanuela, della congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia, "
La messa no. Sull'ordinazione sacra delle donne Francesco tagliò subito corto, da poco eletto papa. "La porta è chiusa in forma definitiva", disse nella prima delle sue conferenze stampa in aereo. Anche l'omelia è parte della messa. Quindi sarebbe anch'essa preclusa. Ma pochi giorni fa "Donne Chiesa Mondo", il supplemento femminile de "L'Osservatore Romano", ha dedicato quasi l'intero suo numero di marzo proprio a reclamare che durante la messa le donne possano predicare l'omelia.
Quante volte è “ufficialmente” apparsa la Madonna? Cioè, in quanti casi la Chiesa ha riconosciuto, con pronunciamenti formali, la soprannaturalità dell’apparizione mariana? Al cospetto delle migliaia di segnalazioni, nell’arco dei secoli, sono state riconosciute solo 15 apparizioni della Madonna. Vediamo quali sono e a chi apparve.
«I terroristi hanno sparato su di loro, non sui musulmani». Oltre a loro, sono stati uccisi 12 civili ed è stato rapito padre Tom Uzhunnalil, missionario salesiano indiano
Parole forti e chiare quelle del Vescovo mons. Giampaolo Crepaldi nell’inaugurare a Trieste la seconda edizione della Scuola diocesana di Dottrina sociale della Chiesa, parole che vanno ben oltre l’ambito locale: «Non posso non riferirmi ad eventi politici e legislativi accaduti nei giorni scorsi – ha iniziano col dire - e che hanno scosso in profondità la politica italiana. Mi riferisco all’approvazione della legge sulle unioni civili».
Monica Comi, è una mamma di famiglia. Ha due figli: Elisabetta e Marco Giuseppe. E’ sposata con Enrico e vivono in provincia di Vicenza. La sua famiglia è sempre stata vicino a Dio. Monica, è’ sempre disponibile in parrocchia, animando la messa. Dal 2002 ad oggi, gestisce e lavora insieme ai suoi genitori, suo fratello e sua cognata, presso il bar di famiglia “Bar Flavia”. L’incontro con la Vergine Maria a Medjugorje ha cambiato la sua vita.
Dal palco è sceso esattamente quarant’anni fa. Febbraio 1976. Ma oggi uno stuolo di giovani e vecchi fan continua imperterrito a salire lungo la strada che porta all’incantevole eremo della Beata Vergine del Soccorso di Minucciano (Lucca). Lontano dalle luci del mondo è questo il nuovo “palcoscenico” di Claudio Canali negli anni Settanta leader del gruppo rock progressive Biglietto per l’Inferno e adesso monaco eremita secondo la regola di san Benedetto.
Una volta Edoardo Amaldi, che se ne intendeva perché era uno dei creatori della Bomba atomica, mi disse: “Non c’è niente da fare: l’uomo se può fare una cosa prima o poi la fa”. È il tema centrale posto da Grillo nel suo articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 1° marzo, peraltro per il resto assai confuso e caotico perché affastella troppe cose.
Ogni anno a pentecoste decine di migliaia di cattolici si ritrovano a Csíksomlyó (?umuleu Ciuc in romeno) per rendere omaggio alla Vergine Maria e per partecipare a quello che è considerato il maggiore avvenimento cattolico del bacino carpato-danubiano.
iù a Roma hanno brevettato un marchio e hanno fatto del Family Day il partito del “Popolo della famiglia”. Ci permettiamo di rimanere poco entusiasti della trovata che forse covava da tempo nel campo degli organizzatori del Circo Massimo. Perché l’idea di un nuovo partito non ci entusiasma? Primo, perché non si sentiva la mancanza di una formazione politica specializzata in “famiglia”. La famiglia è la vita della gente, non è un logo da brevettare per un’avventura politica personale. Secondo, ne abbiamo parlato con Mario Adinolfi, lui sa che lo stimiamo e che lo vedremmo bene candidato al comune di Roma. E possibilmente assessore in una giunta che naturalmente non potrebbe essere espressione di quella sinistra che ha appena battezzato la via alla disgregazione mentale e sociale sulla base del capriccio individuale che si fa “diritto”. Però, non è la stessa cosa fare un partito e fare un movimento.
«Putin ha sparso sangue, gli aerei [russi] hanno sganciato bombe. Perché i musulmani vengono uccisi? Anche loro vogliono vivere». Così Gulchekhra Bobokulova ha parlato in un video riferendosi all’intervento russo in Siria e motivando, sembra, l’uccisione tramite decapitazione di una bambina moscovita di quattro anni alla quale faceva da tata.
Mi è stato girato il lungo comunicato in cui i sacerdoti di Ambivere, Mapello e Valtrighe (piccolissimi Comuni del bergamasco) spiegano perché hanno deciso di trascorrere la Quaresima in una tenda allestita sul sagrato. Penitenza, pulvis et cinus, cicilio adatti al Terzo Millennio?
Dopo aver visto Spotlight e Perfetti sconosciuti, film in Italia in testa al botteghino, la domanda è: ma che fine hanno fatto i registi e gli sceneggiatori cattolici? Perché God’s not dead – Dio non è morto di Harold Cronk, sulla scelta della testimonianza cristiana oggi, e dal 10 marzo in Italia (ben venga!), non è sufficiente a dimostrare che il cinema cattolico sta bene.
Il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif ha invitato il Papa a visitare il Paese. La notizia è arrivata ieri in una maniera un po’ inaspettata: è stata l’Associazione dei Pakistani cristiani in Italia ad annunciarlo con un comunicato subito rilanciato dall’Aiuto alla Chiesa che soffre.
Il blogger brucia tutti sul tempo e lancia il suo partito della famiglia. Con lui Amato: "Al lavoro per le le firme delle amministrative, dobbiamo fare come i Cinque Stelle". Il leader del movimento Gandolfini però è perplesso e lamenta: "Scelta non condivisa, esperienze simili sono state fallimentari". Intanto il popolo del Circo Massimo si interroga.
Oggi inizia la Novena della Grazia a San Francesco Saverio.
Non si arresta il fermento suscitato dai Family Day dei mesi scorsi e dalle iniziative di migliaia di genitori contro il gender nelle scuole. La Croce-quotidiano, il giornale diretto da Mario Adinolfi, ha aperto stamattina con una notizia esclusiva in prima pagina: la nascita de Il Popolo della Famiglia. Dinanzi all’approvazione delle unioni civili, a una proposta di legge per legalizzare le adozioni per tutti (omosessuali e single compresi), al tentativo di rendere il divorzio ancora più rapido, a quattro disegni di legge sull’eutanasia, il “popolo della famiglia” decide di allargare il campo della sua battaglia, dalle piazze ai seggi elettorali, presentandosi con delle proprie liste alle elezioni amministrative di primavera. Lo stesso Adinolfi e Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita e anche lui tra gli organizzatori del Family Day, hanno firmato un appello per invitare i cittadini “a mettersi in marcia per fare quel che è giusto e salvare l’Italia dalla sua deriva verso il nulla”. A poche ore dall’annuncio, Adinolfi ne ha parlato a ZENIT.
Il fondatore del Partito Comunista Italiano scrisse un articolo agli albori di questa pratica, simbolo del “capitalismo moderno” che trasforma la vita in “merce da baratto”
Vangelo15, 1-32: Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Dal palco è sceso esattamente quarant’anni fa. Febbraio 1976. Ma oggi uno stuolo di giovani e vecchi fan continua imperterrito a salire lungo la strada che porta all’incantevole eremo della Beata Vergine del Soccorso di Minucciano (Lucca). Lontano dalle luci del mondo è questo il nuovo “palcoscenico” di Claudio Canali negli anni Settanta leader del gruppo rock progressive Biglietto per l’Inferno e adesso monaco eremita secondo la regola di san Benedetto.
Pubblichiamo l’intervista del 1979 del grande cantante in cui parlava della propria sfera affettiva. Annunziata, Serra e associazioni gay hanno attaccato l’ipocrisia della Chiesa per avergli concesso i funerali religiosi. Ma che dicono? Quello di Dalla «non è stata la celebrazione di un funerale di un omosessuale, ma il funerale di un uomo»
All'udienza generale del 2 marzo, Papa Francesco ha proseguito il suo ciclo di catechesi sulla misericordia, affrontando il tema dei rapporti fra misericordia e correzione. Il buon padre di famiglia è misericordioso verso i suoi figli, ma fa parte della misericordia - ha detto il Papa - anche correggerli ed eventualmente punirli quando sbagliano.
«Contarsi, ma soprattutto contare perché non basta essere in due milioni per dire di essere un partito». Ne è convinto l'ex parlamentare Luca Volontè, che, ormai fuori dai giochi partitici è da tempo un attento osservatore di ciò che accade con i movimenti pro family in Europa. Direttore generale della Fondazione Novae Terrae, un osservatorio privilegiato sul dilagare in Europa dei cosiddetti “diritti insaziabili”, Volontè è stato impegnato nella sua lunga esperienza parlamentare in Italia e in Europa per la promozione della famiglia, l’obiezione e il diritto alla libertà di coscienza e religione, la dignità della vita umana, le politiche giovanili, la lotta alla povertà e la valorizzazione del volontariato. Oggi promuove in ambito italiano ed europeo incontri pubblici, petizioni e progetti di ricerca sulla vita e sulla dignità umana. La sua ottica del fenomeno dei movimento pro family in Europa è dunque una visione privilegiata per comprendere che cosa attende ora il Comitato “Difendiamo i nostri bambini” dopo oo straordinario successo del Family Day.
Intervista di tempi.it a Mushtaq Gill, avvocato della cristiana condannata a morte per blasfemia, confinato in casa da due giorni per le minacce subite
Le proposte dell’apposita commissione parlamentare per la legge da approvare entro giugno. La Chiesa: niente estrema unzione in caso di suicidio assistito
L’attrice statunitense è ricorsa alla maternità surrogata, ma, dopo la separazione dal marito, non ha più voluto il bambino. Un cortocircuito rivelatore
Nella domenica delle Palme del 1948, mentre Bruno stava pregando nella chiesa d’Ognissanti, gli apparve nuovamente la Vergine della Rivelazione. Questa volta però aveva nelle mani la corona del rosario e subito gli disse che «è il momento che ti insegno come si recita questa cara e santa preghiera. Come ti dissi che sono frecce d’amore e d’oro che raggiungono e arrivano al cuore di mio Figlio Gesù Cristo, morto per voi e per chi crede in lui e cammina nella vera Chiesa. I nemici cercheranno di dividerla, ma la preghiera che dite con fede e amore la tiene unita, nell’amore del Padre, nell’amore del Figlio e nell’amore dello Spirito Santo». Ecco le sue indicazioni....
I servizi sociali sottraggono ai coniugi Bodnariu i cinque figli, tra cui un lattante, perché cristiani credenti in un Dio “che punisce”. Mobilitazione internazionale per chiedere il ricongiungimento
L’arcivescovo di Campobasso-Bojano individua un legame tra il calo demografico, provocato dalla sfiducia nel futuro, e la rivoluzione antropologica in atto
L’esempio della Santa ci ricorda che in paradiso non si entra riposati, ma stanchi per le fatiche del servizio verso gli scartati della società.
Prosegue l’interrogatorio della Commissione d’inchiesta al cardinale, che critica il suo predecessore a Melbourne e spiega lo schema di risarcimenti per frenare le cause giudiziarie contro la diocesi
Ieri è stato impiccato Mumtaz Qadri e il Pakistan è stato «bloccato» da decine di manifestazioni di protesta. L’assassino del governatore musulmano del Punjab Salman Taseer, che nel 2011 difese Asia Bibi definendo quella sulla blasfemia una “legge nera”, aveva chiesto la grazia al presidente della Repubblica islamica, che non gliel’ha concessa. «Nessun capo religioso di nessuna denominazione islamica, sunnita o sciita, ha condannato il gesto di Mumtaz Qadri. Anzi, molti hanno proposto di dichiararlo eroe nazionale e difensore dell’islam», spiega a tempi.it Shahid Mobeen, pakistano esperto della legge sulla blasfemia e docente incaricato presso la facoltà di Filosofia della Pontificia università Lateranense del corso Islam e Neoplatonismo.
Settimana scorsa la commissione d’inchiesta del governo svedese ha rese note le sue conclusioni sulla maternità surrogata (pratica già vietata nel paese). Come ha notato Kajsa Ekis Ekman in una opinion sul Guardian, di fronte all’espandersi del mercato riproduttivo e alle sue conseguenti problematiche, l’indagine ha chiarito come sia necessario bandire qualsiasi forma di utero in affitto, che sia questo commerciale o meno, che vada vietata la sua pubblicizzazione e che sia necessario agire per impedire ai cittadini svedesi di recarsi all’estero per accedervi.
Il caso Spotlight ha vinto il premio Oscar come miglior film dell’anno. Al momento di ritirare la prestigiosa statuetta, il produttore cinematografico Michael Sugar si è sentito in dovere di rivolgersi così al Vaticano: «Questo film ha dato voce ai sopravvissuti, e l’Oscar amplifica questa voce. Speriamo diventi un coro, capace di risuonare fino al Vaticano. Papa Francesco, è venuto il tempo di proteggere i bambini e restaurare la fede».
Nel tripudio di giochi di parole e calembour semantici escogitati dai vari giornali e critici cinematografici per promuovere al meglio la visione de Il caso Spotlight, nessuno, a quanto pare, ha ritenuto di utilizzare una coincidenza di termini e significati a dir poco prodigiosa, della quale perciò ci permettiamo di approfittare noi.
Chi pensa che il mondo omosessuale esulti di gioia per l’approvazione delle Unioni civili non conosce bene la psicologia e la strategia dei militanti gay. Ad esempio, l’Arcigay è arciarrabbiato per il fatto che nel testo dell’onorevole Cirinnà non compaia esplicitamente la facoltà per le coppie omosessuali di adottare un figlio con le stesse identiche modalità disponibili per le coppie etero (in realtà, come la Bussola ha già spiegato, tale opzione sarà percorribile per via giudiziaria).
Chissà se San Giovanni Bosco avrebbe accettato. Probabilmente no, se lo abbiamo conosciuto bene, ma poco importa. Quel che conta in fondo è la coscienza personale, basta dimenticarsi che deve essere "rettamente formata". I Salesiani di Roma, per la precisione il Centro Culturale Salesiano, ne sono davvero consapevoli che il film in proiezione domani e venerdì è "scabroso" e "immorale" tanto che non fanno mistero di pubblicare il giudizio che ne ha dato la commissione nazionale valutazione film della Cei. La quale, su Carol (pellicola ad alto contenuto lesbo candidata anche agli ultimi Oscar 2016) si è espressa chiaramente:
Le vicende degli ultimi anni intorno alle proposte di legge contro l’omofobia, per le unioni civili e per l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole hanno messo in evidenza un dato incontestabile. Quel popolo delle famiglie che nel giro di pochi mesi si è dato appuntamento due volte a Roma non ha un’adeguata rappresentanza politica, è sostanzialmente ignorato laddove si decidono le sorti dell’Italia. A parole sono in tanti a difendere la famiglia, all’ultimo Family Day hanno aderito circa 150 parlamentari, ma a condurre una battaglia vera in Senato sono stati poche unità. Tanti i motivi, non ultima la confusione che regna nella gerarchia cattolica; che in tanti suoi esponenti autorevoli ha ritenuto buona oggi una soluzione peggiore di quella per cui aveva chiamato alla protesta di piazza nel 2007. Per quanto riguarda poi l’origine del comportamento di tanti politici “cattolici” si rilegga l’intervista a monsignor Crepaldi.
Dostoevskij diceva: “Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.” Come adolescente posso certamente affermare che noi ragazzi pretendiamo la verità, la desideriamo e la bramiamo. Ci vengono presentate però verità a basso costo, difettose, di cattiva qualità. Così ci inganniamo e ci procuriamo profonde ferite, rassegnandoci alle falsità che ci vengono propinate in ogni modo possibile. Ho capito che per essere trasmessa, la verità deve essere innanzitutto conosciuta. Per essere conosciuta deve essere voluta, ma per volerla bisogna essere forti, spaventosamente ed incredibilmente forti. E qui i nodi tornano al pettine. C’è troppa debolezza, troppa insignificanza e troppa mollezza.
Il ventisettesimo “Corso sul Foro Interno” presso la Penitenzieria Apostolica si è aperto ieri pomeriggio con la Lectio magistralis del Penitenziere Maggiore cardinale Mauro Piacenza. Il corso risulta di particolare attualità per almeno due motivi: l'Anno giubilare della Misericordia, in cui un ruolo centrale non può che spettare al sacramento della Confessione, e poi l'ormai prossima pubblicazione dell'esortazione post-sinodale di papa Francesco, che dovrebbe riprendere anche il tema del Foro interno come via pastorale per l'accesso dei divorziati risposati al sacramento della Eucaristia.
Chi pensa che il mondo omosessuale esulti di gioia per l’approvazione delle Unioni civili non conosce bene la psicologia e la strategia dei militanti gay. Ad esempio, l’Arcigay è arciarrabbiato per il fatto che nel testo dell’onorevole Cirinnà non compaia esplicitamente la facoltà per le coppie omosessuali di adottare un figlio con le stesse identiche modalità disponibili per le coppie etero (in realtà, come la Bussola ha già spiegato, tale opzione sarà percorribile per via giudiziaria).
L'Oscar al film Spotlight, la testimonianza resa a Roma in videoconferenza dal cardinale Pell di fronte a una commissione d'inchiesta del suo Paese, l'Australia, e le dimissioni di un membro della commissione vaticana sugli abusi, una ex vittima di molestie che attacca anche Papa Francesco, hanno riportato in primo piano il tema dei preti pedofili. In quello che si legge in questi giorni ci sono una verità e tre errori.
Mentre l’Italia cede alle pressioni dell’ideologia omosessualista contraria alla famiglia naturale, nell’Europa dell’Est si assiste ad una vera e propria rinascita spirituale. I Paesi schiacciati per decenni dal tallone degli antenati di quanti oggi a Roma si inventano il “matrimonio gay”, obbedendo ai diktat di ricchi gruppi finanziari a cui poco interessa la difesa dei poveri, hanno invece capito l’importanza di difendere la famiglia, cellula base della società e pre-esistente ad ogni ordinamento giuridico e statale.
Da pregare ogni giorno per tutto il mese di Marzo.
L’eco dello scandalo di Planned Parenthood arriva anche nel Paese mitteleuropeo. I gruppi pro-vita chiedono dati precisi sul numero di aborti al ministero della Salute
Nella Messa mattutina, il Papa invita a guardare alle “cose semplici, piccole” e chiede di leggere, in preparazione alla Pasqua, le Beatitudini e Matteo 25
Il portavoce vaticano celebra a Santa Maria in Traspontina la Messa di congedo dal suo servizio come direttore della Radio Vaticana
Ricevendo in Vaticano, il patriarca etiope Matthias I Abuna, papa Francesco ricorda il proficuo cammino già percorso insieme dalle rispettive chiese e guarda con fiducia ad una definitiva riconciliazione
«Happy birthday, mister President!» Buon compleanno! Così hanno salutato il loro presidente i bambini delle scuole di Masvingo il 21 febbraio e poi hanno recitato delle poesie su di lui, scritte per l’occasione. Masvingo è una cittadina del sud est dello Zimbabwe, stremata dalla carestia. Lui è il presidente della repubblica Robert Mugabe che, come ogni anno, ha preteso cerimonie solenni e festeggiamenti memorabili per il suo 92° compleanno; e ha voluto che gli eventi, prima nel palazzo presidenziale della capitale Harare e poi a Masvingo, fossero ripresi e trasmessi in tutto il Paese dalla televisione di Stato.
Con il Decreto legislativo n. 8 del 15 gennaio di quest’anno buona parte dei reati puniti con la sola pena della multa e dell’ammenda vengono considerati meri illeciti amministrativi. Stessa sorte anche per alcuni reati che prevedono pene detentive (ad esempio atti osceni in luogo pubblico).
Massimo Gandolfini è stato, insieme a tutti i membri del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, protagonista indiscusso della battaglia sul ddl Cirinnà. Con una grande capacità di coinvolgimento dal basso per ben due volte, lo scorso 20 giugno e sabato 30 gennaio, Gandolfini si è fatto portavoce di un popolo che ha riempito prima piazza San Giovanni e poi il Circo Massimo. Adesso, dopo che il Senato che ha approvato il maxiemendamento al ddl Cirinnà, molti guardano a lui, e a tutti i suoi compagni di ventura, per cercare la rappresentanza di un popolo che sembra intenzionato a voler continuare a dire la sua.
Finito di scrivere (dopo oltre un anno di fatica, non riuscendo a destreggiarsi prima tra le mille richieste, quel che restava di me, stremata, ha consegnato le bozze rilette per l’ultima volta il 29 gennaio, il giorno prima del Family Day) e di fissare la macchia di muffa sul muro con la mente persa nel vuoto – i miei giorni di down sono davvero down –, ricomincio a leggere, e lo faccio in modo del tutto casuale, perché è così che si scelgono i libri. Non seguendo l’ordine della pila secondo quello che mi ero prefissata comincio a sfogliare il libro di Saverio Gaeta Il veggente. Adesso che ci penso, probabilmente il motivo per cui l’ho letto per primo era il fatto che fosse proibito. Saverio infatti me lo ha dato in una busta chiusa qualche giorno prima che arrivasse in libreria, chiedendomi di non parlarne prima di un dato giorno e una data ora, e allora siccome sono una femmina curiosa, oltre che un essere umano attratto da ogni divieto come dal miele, mi ci sono tuffata.
Oggi inizia la Novena alla Madonna dei Miracoli.
Oggi inizia Novena a San Domenico Savio. Per un mio errore, alcune novene sono partite con un giorno di anticipo. Le ho corrette.
L’11 febbraio scorso Striscia la Notizia ha mandato in onda il servizio “Se Maometto non va in bici…” durante il quale la giornalista ha intervistato anche Ali Abu Shwaima, responsabile del Centro Islamico di Milano e Lombardia/Moschea del Misericordioso a Segrate. Le dichiarazioni di Abu Shwaima riguardo la musulmana e l’uso della bicicletta hanno suscitato curiosità e stupore. “Al musulmano piace proteggere la donna – ha affermato - essendo la donna una cosa sacra, una cosa di valore, il diamante non è che le [sic!] mette così apparentemente”, la donna “va nella Cadillac, nel Mercedes, ma non sulla bicicletta”. Abu Shwaima, su Facebook, ha in seguito negato di avere pronunciato le parole che si sentono chiaramente nel video: “Bugie sul presidente del centro islamico, io non ho detto che le donne non Possono andare in bici io ho detto: Le donne musulmane non hanno Bisogno che qualcuno le insegni andare in bici in quanto la donna musulmana impara da piccola e le donne vanno sia in bici che in Mercedes che in aeroplano.”
Sposarsi sette anni dopo un fidanzamento travagliato, perdere un figlio appena nato, poi anche il secondo e morire felici un anno dopo aver dato alla luce il terzogenito. Com'è possibile? A spiegarlo sabato scorso a Bologna di fronte a una platea di oltre mille e duecento giovani è stato Enrico Petrillo, marito di Chiara Corbella Petrillo, salita al cielo il 13 giugno del 2012 e la cui vicenda fece immediatamente il giro del mondo, mentre al funerale il cardinal Vallini, la definì una nuova Gianna Beretta Molla.
Entrambe hanno avuto figlie affette da microcefalie e alle donne dicono: «Non abortite. Sarà l’esperienza che vi proverà di più di tutta la vostra vita, ma sarà anche la più gratificante»
Il paese più coinvolto, secondo il rapporto, è la Turchia con tredici aziende seguito dall’India con sette
Durante il governo di Abdel Fattah al-Sisi la situazione delle accuse di blasfemia non è migliorata, anzi. Il problema è soprattutto culturale: «Criticare la religione è impossibile»
Da sei mesi le strade delle città di quella parte di Iraq che non è occupata dalle forze dell’Isis e che non coincide coi territori sotto il governo autonomo curdo sono affollate di proteste contro il governo di Haidar al-Abadi. A suscitare l’ira dei manifestanti sono il collasso dei servizi pubblici (soprattutto la mancanza di energia elettrica), la corruzione dilagante e la paralisi delle riforme che dovrebbero restituire al parlamento i poteri confiscati dall’esecutivo durante gli anni di potere di Nuri al-Maliki.
Più di cento cristiani pachistani pregano in una piccola stanza affittata in un palazzo dell’affollata capitale della Thailandia, Bangkok. Sono tutti fuggiti dalla persecuzione religiosa che non li lascia vivere nel loro paese, ma arrivati qui hanno scoperto che il loro calvario non è finito.
Il 13 maggio la Chiesa ricorda le apparizioni della Madonna di Fatima, ma in Italia c'è qualcuno che ricorda la “Fatima italiana” ovvero le apparizioni avvenute in località Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, nel maggio 1944 e mai riconosciute dalla Chiesa. Il giudizio espresso nei confronti delle apparizioni, firmato dall’allora Vescovo Adriano Bernareggi, è sospensivo e si esprime con la formula “costa che non”. Non essendo il giudizio definitivo c’è sempre la possibilità che il caso venga riaperto e le apparizioni possano essere riconosciute, possibilità alla quale si appellano le migliaia di fedeli che ogni giorno, da ogni parte d’Italia, accorrono a Ghiaie a pregare, nonché diversi gruppi di sostegno alle apparizioni che si sono formati nel corso degli anni, alcuni mariologi e sacerdoti, storici, studiosi.
Sono stati necessari 415 containers per portare il carico. Sbarcato a Bremnhaven, è stato trasportato ai depositi militari che gli americani hanno a Miesau, a circa 15 km a ovest di Kaiserslautern.
Non era preparata a quello che sarebbe successo quando il medico le ha chiesto se voleva vedere e tenere in braccio suo figlio.
Dopo l'approvazione "monca" delle unioni civili il PD decide di fare piazza pulita del "retrogrado" riferimento alla "fedeltà" nel codice Civile. Come se potessero esistere relazioni umane senza fedeltà...
Alcuni suggerimenti su come vivere ogni giorno più vicini a Dio. In modo pratico e senza dover necessariamente partire per l'altro capo del mondo
“Non siamo mai stati così vicini a una guerra tanto grande: se inizia, diventerà un conflitto nucleare che avrà ripercussioni catastrofiche sul mondo attuale”. Giulietto Chiesa ne spara un’altra delle sue.
La croce di Gesù da chi è stata ritrovata? E come è stata riconosciuta? Le fonti storiche dipanano un mistero che si trascina da secoli. In “Indagine sulla croce di Cristo” (edizioni La fontana di Siloe), Massimo Olmi, attraverso una inchiesta ben documentata, prova a sciogliere i dubbi e ricostruire quello che è accaduto dopo la morte di Gesù.
RILEGGERE IL DOCUMENTO CAPOLAVORO DI RATZINGER SULLA CURA PASTORALE DELLE PERSONE OMOSESSUALI.
Al congresso per il decennale della Deus caritas est, il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede si dice sicuro che “la carità troverà la sua giusta collocazione nella riforma della Curia”
A un anno dalla scomparsa, il ricordo del marito Luca: “Come madre e sposa sapeva rendere straordinario ogni momento della nostra vita. Aspirava alla santità e, in questo, non mollava mai”
Ucciso il 2 marzo dai fondamentalisti islamici, il suo atto di coraggio non è stato dimenticato. La Conferenza episcopale pachistana ha chiesto di aprire la causa
Entrambe hanno avuto figlie affette da microcefalie e alle donne dicono: «Non abortite. Sarà l’esperienza che vi proverà di più di tutta la vostra vita, ma sarà anche la più gratificante»
Viaggiare in silenzio, commossi e sbalorditi dalla consapevolezza di essere stati strumenti di un miracolo senza alcun merito se non quello di un fragile sì. «Ho pensato che ti avrei accompagnato qui a Imola, ma ero sicuro che non avremmo ottenuto quello che volevamo. Invece il Signore si è servito anche di questo sì scettico», mi confessa Depa con gli occhi lucidi. Sì, Dio ha risposto alle suppliche di centinaia di persone.
Poco prima del voto sul ddl Cirinnà, fuori al Senato si radunano i rappresentanti del Family Day: “Al referendum sulle riforme ci ricorderemo chi ci ha insultato”. Tra loro anche i dissidenti Ncd
Il cardinale e prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, intervenendo a un Congresso, ribadisce la posizione della Chiesa. «I politici devono servire la comunità e non imporre una falsa ideologia».
Pensate a una cosa: se aveste il dono di saper individuare in modo immediato e sicuro le bugie ogni volta che le sentite, quanto sarebbe diversa la vostra vita? Ho posto a un amico con un umorismo amaro questa domanda e lui ha detto: “Se avessi questo dono, butterei un mattone contro la televisione durante ogni spot pubblicitario, e mi verrebbe un’ulcera ogni anno in cui ci sono le elezioni”. Ma atteniamoci alla domanda: se poteste individuare le bugie quando vi vengono raccontate, come cambierebbe la vostra vita? È facile immaginare che la nostra vita sarebbe di gran lunga migliore. Potremmo approcciare il nostro futuro con maggior fiducia, anche guardando alle scelte del passato che sarebbero state compiute in modo diverso se ci fossimo accorti delle bugie all’epoca.
Una legge così brutta, ambigua, in alcuni passaggi insultante verso le persone omosessuali, deflagrante rispetto al diritto di famiglia e alla Costituzione repubblicana, davvero non credevo potesse essere partorita: il ddl Renzi-Alfano sostituisce il ddl Cirinnà, proposta normativa criminale e criminogena con quell’articolo 5 che una battaglia di popolo ha divelto dal panorama delle opzioni accettabili, speriamo per sempre. Ma certo questa nuova legge così pavida ora non può che scontentare tutti: sia chi si è mobilitato al Circo Massimo che le organizzazioni lgbt che avevano una piattaforma opposta. Si è scelta una via di mezzo all’italiana, pasticciata e a tratti oscena, con una procedura parlamentare antidemocratica: azzeramento del dibattito in Senato, cancellazione della proposta 2081, sostituzione con un maxiemendamento, addirittura voto di fiducia, mai chiesto nella storia repubblicana su normative che interrogano profonde questioni di coscienza. Purtroppo questa manovra orrenda ha al volante due “cattolici” e sui 170 senatori che offriranno la loro servile fiducia per timore di perdere la poltrona, la maggioranza sarà composta da “cattolici”, 55 dei quali addirittura eletti al Senato su un programma che si opponeva platealmente alle unioni gay paramatrimoniali. Ecco, di questi “cattolici” non parlateci più.
Siete più tentati del solito? Questa è la ragione; ecco come riconoscere e rispondere agli attacchi
Chi ha vinto e chi ha perso nella legge sulle unioni civili del governo Renzi? Per capirlo basta leggere i commenti.
Il 28 gennaio 1950 don Josef Toufar, il parroco di ?íhošt’, un piccolo villaggio della Boemia, viene arrestato da dodici agenti della Polizia segreta cecoslovacca con l’accusa di aver inscenato il miracolo avvenuto nella sua chiesa un mese prima: durante l’omelia della terza domenica di avvento, l’11 dicembre 1949, la croce del tabernacolo si era mossa ripetutamente, fermandosi poi leggermente rivolta verso il pulpito. «In mezzo a voi sta uno che non conoscete», ammoniva quel giorno il Vangelo di Giovanni.
Almeno 11.500 cristiani sono stati uccisi tra il 2006 e il 2014, dal 2000 1,3 milioni sono stati costretti ad abbandonare la propri casa e 13 mila chiese sono state bruciate o rase al suolo. È questo il bilancio della violenza religiosa che colpisce i cristiani in Nigeria, secondo un approfondito rapporto di Open Doors/Porte Aperte.
C’è chi li ha battezzati “preti arcobaleno”. E questa volta non c’entra il pacifismo, ma una netta presa di posizione a difesa del ddl Cirinnà. Una compagnia abbastanza canuta del clero turboprogressista. Un “settebello” di una certa notorietà mediatica grazie alla costante pratica del “dissenso”, quindi tutti firmatari senza il “don”: Paolo Farinella, Aldo Antonelli, Raffaele Garofalo, Michele Dosio, Pippo Anastasi, Giorgio De Capitani e Claudio Miglioranza.
La cosiddetta “legge anti-moschee” approvata il 27 gennaio scorso dalla Regione Lombardia, è stata bocciata ieri dalla Corte Costituzionale. Il testo era stato impugnato dal Governo davanti alla Corte Costituzionale, perché secondo l'esecutivo avrebbe violato diversi articoli della Costituzione, tra cui i principi di uguaglianza dei cittadini e delle confessioni religiose. Le motivazioni della sentenza della Consulta si conosceranno solo nelle prossime settimane. Ma la reazione del CAIM, coordinato da Davide Piccardo, non si è fatta attendere.
La grande truffa alla fine è stata dunque svelata: il maxiemendamento su cui verrà votata la fiducia al governo, prevista per le 19 questa sera, è stato presentato ieri sera al termine di una giornata incandescente, con gli ultimi tentativi di trovare un accordo tra Pd e Ncd anche sugli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà, quelli che sanciscono l’equiparazione delle unioni civili al matrimonio. Alla fine, oltre alla stepchild adoption, dal testo originale viene cancellato l’obbligo di fedeltà. Resta invece l’obbligo di mantenimento in caso di separazione, la possibilità della “separazione lampo”, il cognome unico.
«Perché la firma di persone ricche, famose e potenti dovrebbe valere più di quella delle persone comuni?». Alla lettera-appello di 400 Vip ai parlamentari per approvare la legge Cirinnà «così com'è», la risposta di una moltitudine di tutt'altro segno: «L'elenco dei cosiddetti vip che chiedono la legge sulle unioni civili dimostra una sola cosa: che questo provvedimento è voluto dalle solite potentissime lobby. Ma le leggi si fanno per il bene del popolo, non delle élite. E ai 400 Very Important People noi rispondiamo con i tantissimi Very Normal People che questa legge non la vogliono perché distrugge la famiglia. Siamo casalinghe, disoccupati, studenti, impiegati, commercianti, persone con una faticosa e insieme meravigliosa routine quotidiana, non avremo mai una copertina sui rotocalchi ma non potete ignorarci: noi siamo il paese reale».
Hannah ha 19 anni e viene a conoscenza di una terribile verità: lei non sarebbe mai dovuta nascere. Hannah è, infatti, frutto di un aborto non riuscito e, una volta venuta alla luce, è stata adottata. Ora vuole conoscere a tutti i costi la sua madre biologica. «L’aborto […] è un crimine» (Papa Francesco, conferenza stampa sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Messico, 18 febbraio 2016).
Quando è morta Elisa aveva 37 anni, quattro figli, un marito e centinaia di amici in tutto il mondo. Era il 28 febbraio 2015, ed Elisa stava partorendo Maddalena, che in questi giorni compie un anno. Una complicanza rarissima e imprevedibile del parto, tecnicamente una “coagulazione intravascolare disseminata” l’ha uccisa in poche ore, mentre il marito infermiere e i medici dell’ospedale di Orvieto ce la mettevano tutta per salvarla, e mentre in pochissime ore una rete di amici si era attivata nella preghiera da mezzo mondo. Io, ricordo, stavo andando a vedere Villa d’Este con marito e figli, e mi era arrivato un sms dalla Toscana. Poi avevo aperto la mail, e avevo trovato un messaggio analogo proveniente da Parigi. Tornata a casa mi ero sintonizzata su Mistero Grande, e ho scoperto che stavano pregando da Verona. Già questo può dare una piccola idea di chi fosse Elisa, di quanto bene avesse sparso e costruito nella sua vita da quel luogo piccolo e così poco metropolitano in cui viveva, Orvieto.
L'amore senza fine. Catechesi di don Fabio Rosini sull'Inno alla carità. Secondo incontro.
«Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre». Era il 1999 e il testo è il contenuto di una visione: tutto scritto in quaderni e diari da un veggente che per 54 anni, dal 1947 al 2001, si ritiene abbia ricevuto messaggi dalla Madonna. E se in questo mezzo secolo nelle sue parole si ritroveranno fatti accaduti, dalla tragedia di Superga alle torri Gemelle, dall’assassinio di Aldo Moro al ferimento di Giovanni Paolo II, tra le ultime rivelazioni c’è un “castigo” in arrivo da Oriente. Parole che non possono non richiamare quanto sta accadendo per opera dell’Isis. Il veggente è Bruno Cornacchiola che sostenne di aver visto, insieme ai suoi tre figli, una ragazza di grande bellezza, la Vergine della Rivelazione. L’episodio risale al 12 aprile del 1947 ed accadde a Roma, alle Tre Fontane.
Monito di Francesco ai “potenti che per avere più soldi sfruttano i poveri, la gente; è la storia della tratta delle persone, del lavoro schiavo, della povera gente che lavora in nero con il minimo, è la storia dei politici corrotti che vogliono sempre più e più e più”. E “sarebbe bello” se “i potenti sfruttatori di oggi” si pentissero e chiedessero perdono. Gesù dice “chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo”.
Il nuovo rapporto “Crushed but not Defeated”, dell’organizzazione Open Doors, mette in luce le violenze e persecuzioni subite dai cristiani nel nord del paese
In Pakistan due cristiani, marito e moglie, sono stati accusati ingiustamente di blasfemia e condannati a morte. Lui si chiama Shafqat Emmanuel, lei Shagufta Kausar. A denunciare la coppia, residente a Gojra, nella regione del Punjab, è stato nel 2013 l’imam locale, Maulvi Mohammed Hussain, secondo il quale l’uomo gli avrebbe inviato un sms contro Maometto utilizzando il cellulare della moglie.
In libreria «Il Veggente. Il mistero delle Tre Fontane»: «Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre
C’era una volta, tanto tempo fa, un’emittente televisiva modello di informazione equilibrata e imparziale, che si chiamava British Broadcasting Corporation, l'ente radiotelevisivo britannico, meglio conosciuto come BBC. Anche oggi la BBC è un modello, tuttavia non più di informazione imparziale, bensì del suo lato oscuro, il ‘politicamente corretto’, che consiste nell'evitare qualsiasi cosa che potrebbe risultare offensivo per ogni tendenza, razza e religione, delle quali ormai in Gran Bretagna vi è una grande varietà, tranne che per una: il cristianesimo, soprattutto per il cattolicesimo, del quale si può dire tutto e il contrario di tutto.
Viene presentato oggi in Senato il maxi emendamento sulle unioni civili che poi verrà votato domani, con la fiducia che il governo ha posto. Confermato lo stralcio della stepchild adoption – prezzo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha deciso di pagare per arrivare in fretta all’approvazione delle unioni civili -, non è chiaro invece cosa avverrà sugli articoli 2 e 3, che nel ddl Cirinnà assimilano di fatto le unioni civili al matrimonio. Cognome comune, eredità, reversibilità della pensione, equivalenza tra coniugi del matrimonio e partner nell’unione omosessuale, sono solo alcune delle questioni più importanti per cui l'NCD aveva chiesto modifiche. Alfano aveva chiesto infatti di rendere evidente la differenza tra i due istituti, ma la minoranza dem sostiene che Renzi, per avere il suo appoggio, si è impegnato a non modificare nulla sul regime delle unioni civili.
Il giocoliere di Dio racconta la conversione di Paul Ponce, giocoliere argentino famoso in tutto il mondo, una storia sconosciuta che descrive l’attualità del matrimonio cristiano e comunica la pace generata da un’esistenza spesa tutta accanto a Dio. Il documentario, tradotto e doppiato in italiano da Infinito+1, uscirà in dvd il prossimo 19 marzo (Tempi.it, 15 febbraio).
Gesù pregava molto. Pregava nelle sue attività quotidiane, sempre, anche quando era con i suoi amici. Si ritirava per pregare e poi tornava alla sua vita di ogni giorno. Era il suo regalo d’amore. Ma ci sono stati alcuni momenti particolarmente intensi, e gli evangelisti ce lo mostrano, in cui la preghiera era la “roccia” su cui Gesù si appoggiava. Dopo aver pregato nel Giordano, Gesù ascoltò la voce del Padre e ottenne la forza per iniziare la sua missione. Dopo aver pregato sul Tabor, quando disse ai suoi amici che stava per soffrire molte cose, vide Dio. E, dopo la preghiera nel Getsemani, Gesù ricevette la pace nell’anima sua per poter vivere la Passione.
Alcuni hanno un approccio legalistico - che talvolta sfocia nell'ansia patologica - altri ne hanno svuotato ogni aspetto spirituale. Ecco come trovare un equilibrio in questa sana pratica
Unioni civili a una svolta, accordo fatto nella maggioranza di governo. Salvo sorprese dell'ultimo istante domani verrà presentato un maxi emendamento al ddl Cirinnà che stralcia la stepchild adoption (adozione del figliastro), aggiusterà gli articoli 2 e 3 per evitare l’equiparazione al matrimonio, e verrà sottoposto al voto di fiducia. In questo modo sarà votato anche dall’NCD di Angiolino Alfano e tra giovedì 25 febbraio e martedì 1 marzo dovrebbe essere approvato dal Senato. Sempre che non abbia qualche esito il ricorso alla Corte Costituzionale di una cinquantina di senatori per essere stato violato l’articolo 72 della Costituzione, che impone il passaggio di ogni disegno di legge dalla Commissione competente. In ogni caso da un punto di vista politico l’accordo è dato per fatto, e così il ddl Cirinnà si trasforma in ddl Alfano-Galantino, essendo questo l’obiettivo congiunto voluto sia dal leader dell’NCD sia dal segretario della Conferenza Episcopale: sì alle unioni civili (distinte dal matrimonio), no alle adozioni.
Un film non kolossal ma onesto, che parla della storia più affascinante e vera di sempre. E che spinge il pubblico a interrogarsi. Seriamente. Il suo produttore, Pete Shilaimon, cristiano caldeo, è fuggito dall'Irak di Saddam Hussein per non essere costretto a vivere la fede nel nascondimento e nella verogna. Il film sarà in Italia a Pasqua.
Il dono più grande “che abbiamo ricevuto, a prescindere da qualsiasi cosa possano dire i fondamentalisti, è la nostra Madre benedetta”. Lo ha detto il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, in occasione della festa per il centenario della fondazione della prima chiesa dedicata alla Madonna di Lourdes, che protegge il Paese come Nostra Signora di Lanka. Il cardinale, che prima della messa ha liberato delle colombe in segno di pace, ha aggiunto: “Noi abbiamo ricevuto Gesù solo grazie all’intercessione di Maria. Nessuna madre abbandonerà mai suo figlio, qualsiasi possa essere il suo comportamento. Allo stesso modo la nostra Madre celeste, nonostante i nostri peccati causati dall’allontanamento da lei, aspetta impaziente il nostro pentimento e il ritorno al suo grembo”.
È passato esattamente un anno da quando l'Isis ha assalito la Valle del Khabur nel nord-est della Siria. I jihadisti avevano preso in ostaggio 230 cristiani e tra questi alcuni sono stati uccisi, altri sono stati barattati con molto denaro. Gli ultimi prigionieri sono stati liberati oggi, a darne notizia è stata la Chiesa assira: "Non rimane più alcun ostaggio, esprimiamo i nostri ringraziamenti a tutti i sostenitori che sono stati al fianco dei cristiani in questi difficili 12 mesi". Non è ancora chiaro se per il rilascio dei cristiani sia stato pagato un riscatto.
Intervista a Lopez, docente di letteratura inglese alla California State University, cresciuto senza padre dalla madre lesbica: «I miei nemici sono le lobby. Una famiglia omosessuale non è un ambiente adatto in cui crescere un bambino»
Nel ’500 i Down erano pure nei quadri. Oggi stanno per essere eliminati tutti. Come il cugino di Ratzinger
I test su altre due donne incinte, monitorate in quanto affette dal medesimo virus, non hanno mostrato traccia di anomalie nei feti
È San Paolo, nella Lettera ai Romani, a svelarci la corretta chiave di lettura: “Non conformatevi a questo mondo”
Il gesuita, in servizio da 25 anni, rimarrà direttore della Sala Stampa vaticana. Nominato ad interim Giacomo Ghisani. Prosegue la riforma dei media vaticani: si procede verso unificazione tra Radio e CTV
Di cosa parliamo veramente quando parliamo di diritti civili? Quando si combatte una battaglia sarebbe bello farlo in modo leale. Il mondo Lgbt per la sua crociata ha deciso di puntare sul piagnisteo, usando l’espressione “diritti civili”. Usurpando un’espressione che nell’immaginario collettivo richiama immediatamente le lotte degli afroamericani, quelle sì, per i diritti civili, il movimento Lgbt compie però una profonda scorrettezza ideologica. I diritti civili, cioè le libertà di pensiero, espressione, associazione, elettorato non sono negati a nessun cittadino italiano, mentre l’oggetto delle richieste che ruotano intorno alla Cirinnà è tutto un altro. Lo ha capito qualsiasi osservatore onesto e sano di mente, lo ha dichiarato il Senatore Lo Giudice per esempio a “Le Iene” qualche sera fa: quello che vogliamo veramente è cambiare la visione sociale dell’omosessualità. Per poco non cadevo dalla sedia quando l’ho sentito ammettere a viso aperto, e da colui che della legge Cirinnà potrebbe essere, a occhio e croce, l’ispiratore.
In un precedente commento, mettendo in discussione l’opportunità delle conferenze stampa del Papa visto che sono fonte di innumerevoli incomprensioni e polemiche, ci eravamo soffermati tra l’altro sulla risposta data a proposito di aborto e contraccezione in merito al caso del virus Zika. Se sull’aborto le parole sono state più che chiare, tutti i giornali del mondo hanno invece “visto” l’apertura di Papa Francesco alla contraccezione. In realtà nelle parole del Papa si parlava di evitare la gravidanza che, nella prospettiva della procreazione responsabile, è azione lecita, ovviamente seguendo i metodi naturali di regolazione della fertilità. Quindi, dicevamo, niente apertura alla contraccezione sebbene la modalità della domanda, il linguaggio colloquiale, la risposta sommaria e una certa cialtroneria giornalistica hanno inevitabilmente creato “il caso”. Ora però accade che il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ci abbia clamorosamente smentito dando invece ragione a chi ha parlato di apertura alla contraccezione, oltretutto dando l’impressione che – “in casi di emergenza” – sia già un insegnamento tradizionale della Chiesa.
L’ascolto curato da personale specializzato, i riti di liberazione, l’accompagnamento spirituale, ma soprattutto un’intera comunità che veglia e prega nel silenzio per coloro che stanno lottando per venir fuori da un incubo. In Sicilia il ministero degli esorcisti compie passi in avanti e sempre più frequentemente coinvolge gruppi di fedeli che accolgono i fratelli e le sorelle disturbati dal maligno che, con perseveranza e fiducia, mese dopo mese seguono un percorso di vita spirituale e di frequenza dei sacramenti. Come avviene a Palermo, nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli, coi Frati minori rinnovati.
Ci sono circa 50 famiglie cristiane rimaste a Raqqa, capitale siriana del Califfato. Una di queste è quella di John (nome fittizio), 20 anni, che ha vissuto 18 mesi sotto il controllo dei jihadisti dello Stato islamico. Fuggito da poco in un’altra città della Siria, mentre la sua famiglia è ancora là, ha raccontato la sua storia a World Watch Monitor.
Intervista al dottore indiano che, grazie al suo impegno, salva ogni giorno le vite di piccole femmine. «Nel mio ospedale faccio partorire gratis e ogni nascita è festeggiata»
Il 5 marzo prossimo verrà presentato alla cittadinanza milanese il “Progetto Aisha contro la violenza e discriminazione contro le donne” promosso dal Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano e Monza e Brianza (CAIM). A porgere i saluti istituzionali, tra gli altri, il coordinatore del CAIM Davide Piccardo e Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del Comune di Milano che ha dato il patrocinio all’evento. Tra gli interventi sono in programma quello della coordinatrice del progetto, Sumaya Abdel Qader, e della convertita Patrizia Khadija del Monte, teologa e membro dello European Muslim Network.
L’International Planned Parenthood Federation of America (Ippfa), una delle maggiori fabbriche di aborto del mondo, la scorsa estate era finita nell’occhio del ciclone perché il Center for Medical Progress, un’organizzazione pro-life, aveva documentato tramite un video come l’Ippfa vendesse parti anatomiche e tessuti di bambini abortiti.
Pubblichiamo ampi stralci dell'intervista a monsignor Gianpaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e presidente dell'Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina sociale della Chiesa, apparsa sul numero di Febbraio del mensile Il Timone. Per leggere l'intervista integrale chiedere una copia omaggio del mensile a [email protected].
O l’approvazione del ddl Cirinnà in blocco con i voti dei 5 Stelle o un testo senza la stepchild adoption (adozione del figliastro) in accordo con l’NCD e su cui chiedere il voto di fiducia. È l’alternativa presentata ieri dal presidente del Consiglio Renzi all’Assemblea del PD lasciando chiaramente capire che preferisce la seconda ipotesi.
L’Unione Cristiani Cattolici Razionali (UCCR) ricorda quando lo scrittore disse: “Gesù Cristo è un miracolo anche per i laici inquieti come me…”
A quasi tre anni di distanza, è tornata oggi la “Misericordina”, il ‘medicinale’ per la salute del cuore e dell’anima che Papa Francesco aveva già distribuito durante l’Angelus del 17 novembre 2013. Anche oggi Francesco, dopo averla presentata dalla finestra del Palazzo Apostolico, ne ha donato 40mila confezioni ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per la preghiera mariana. “La Quaresima è un tempo propizio per compiere un cammino di conversione che ha come centro la misericordia”, ha esordito il Pontefice, “perciò, oggi, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza una ‘medicina spirituale’ chiamata ‘Misericordina’. Già una volta l’abbiamo fatto, ma questa è di migliore qualità: è la Misericordina plus. Una scatolina che contiene la corona del Rosario e l’immaginetta di Gesù Misericordioso”. “Accogliete questo dono – ha esortato Bergoglio – come un aiuto spirituale per diffondere, specialmente in questo Anno della Misericordia, l’amore, il perdono e la fraternità”.
Nella pratica "a pane e acqua" possibile prendere farmaci. Nel digiuno completo dosare acqua e vitamine
Sabato 20 febbraio 2016 Papa Francesco ha tenuto la seconda udienza generale straordinaria durante il Giubileo, continuando il ciclo di catechesi sulla misericordia. Ha proposto una riflessione sulla nozione di impegno: l'impegno che Dio si assume verso di noi e per noi, e l'impegno che - rispondendo alla misericordia di Dio - possiamo e dobbiamo assumere verso di lui e verso i fratelli.
Si nasce e si muore di più. Questa in sintesi l’istantanea scattata dall’Istat su nascite e decessi in Italia per l’anno 2015. In particolare si contano 15.000 culle vuote in più e 54.000 bare in più rispetto all’anno precedente. I nati sono stati 488mila e i morti 653mila. Il tasso di natalità continua a scendere: nel 2015 siamo arrivati a 1,35 figli per donna, quando il tasso di sopravvivenza per un paese dovrebbe essere di 2,1. Questo accade anche perché l’età media in cui una donna diventa per la prima volta mamma sale, arrivando quasi a 32 anni.
Ha un volto raggiante, incastonato in una chioma bionda e lunga trattenuta dietro le orecchie su cui brillano orecchini di perle. La pelle rosa e rossa, più che giovane, pare senza età. Silvia non smette di sorridere mentre guarda emozionata chi ha davanti, come impaziente di offrire ciò che la rende così lucente dopo aver accudito per sei anni il marito Ugo, malato di Sla e tornato alla casa del Padre il 31 dicembre del 2015, mentre nelle chiese di mezzo mondo si recitava il Te Deum, ringraziando Dio insieme a lei. Ma ringraziando di cosa?
In calce al nostro articolo in cui raccontavamo della performance di Renato Zero al Festival di Sanremo, che è costata al cantante la fatwa del mondo lgbt per disfattismo rispetto alla causa delle unioni gay, è stato postato il seguente, lungo commento che riteniamo utile per avere un punto di vista interno al mondo omosessuale, ma allo stesso tempo non allineato al politicamente corretto.
La polizia belga, secondo il sito Dh.be, ha trovato un video che «tende a dimostrare che l’obiettivo ultimo era condurre un attacco nucleare sul continente europeo»
La testimonianza di Nadia Murad, giovane yazida catturata, violentata e torturata dai jihadisti. «In questo momento sono ancora 3.400 le ragazze nelle loro mani»
Cronistoria dell’iter parlamentare del disegno di legge sulle unioni civili e del suo tragicomico naufragio in Senato. E conclusioni per smentire quanto detto in aula da Zanda
Secondo l’Istat nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia. Gli ultrasessantacinquenni sono il 22 per cento della popolazione
Il patriarca di Mosca Kirill sul vero motivo che ha portato allo storico incontro con Papa Francesco a Cuba.
Contrariamente a quanto affermato dal capogruppo del Parti Democratico al Senato Lugi Zanda, l'iter del disegno di legge sulle unioni civili e le coppie di fatto è stato del tutto fisiologico, per altro appesantito e rallentato da continui ripensamenti da parte del relatore e dalla richiesta di sospensione avanzata dal Governo.
L’aspetto matematico non esaurisce il mondo»: così scriveva Karl Jaspers, nelle sue lezioni della sua “piccola scuola del pensiero filosofico”, per dimostrare che senza dubbio la dimensione numerica esprime una certa parte della realtà, ma che la realtà non si può ridurre a questa. Così, quindi, hanno una valenza sempre orientativa tutti gli elementi che, come i sondaggi, traducono e riducono la realtà al mero dato numerico e statistico.
Venerdì scorso passavo frettolosamente da casa dei miei, piena di ricordi di mio padre, come il suo quadro più bello: un minatore esanime trasportato su una barella dai compagni (mio padre stesso in miniera un giorno rischiò la vita e restò mutilato). E’ lui che mi ha insegnato che la vita è lotta per la propria dignità e per la verità. E mi ha testimoniato che la libertà è perfino più importante del pane. A lui, che da minatore cattolico il 18 aprile 1948 si batté per la libertà del nostro Paese, devo l’insegnamento più importante: vivere senza menzogna. E a lui ho pensato venerdì, quando mi è arrivata quella lettera per posta prioritaria. Mia madre stupita mi ha consegnato la busta bianca, col timbro della Città del Vaticano, sussurrandomi: “ma ti ha scritto il Papa?”. In effetti la grafia era inequivocabile. Proprio il Pontefice, con una stilografica a inchiostro nero, ha tracciato il mio indirizzo e il mittente, dietro la busta (una “F.” per Francesco) e sotto: “Casa Santa Marta – 00120 Città del Vaticano”. Ho pensato a mio padre perché per me è il simbolo di quel popolo cristiano a cui dobbiamo tantissimo, quel popolo cristiano che è disprezzato dall’establishment intellettualoide che esalta Francesco (penso a “Repubblica”). Quel popolo cristiano che si è sentito abbandonato dai suoi pastori negli ultimi tre anni. Papa Francesco infatti ha un gran successo mediatico tra i mangiapreti, ma ha portato la Chiesa in una grande confusione. Basti vedere le dichiarazioni fatte anche ieri sul volo di ritorno dal Messico dove si è “immischiato” pesantemente sulle politiche dell’immigrazione, ma ha affermato di non volersi immischiare nella discussione italiana relativa alle unioni gay (eppure è vescovo di Roma e primate d’Italia). Ma voglio fare un esempio più clamoroso.
Il segretario del Partito Comunista ritiene queste leggi un mezzo per distogliere l’attenzione dal massacro sociale ai danni dei lavoratori. E sull’utero in affitto: “Una mercificazione con l’eugenetica di sfondo”
Padre Rosario Esposito (1921-2007), religioso paolino che alla fine della vita ha deciso di rendere pubblica la propria affiliazione alla massoneria, ha calcolato che la Chiesa ha emesso 586 condanne contro l’ordine dei liberi muratori. Moltissime. La ragione di tanto reiterato interesse da parte dei Papi è principalmente dovuta all’instancabile azione lobbistica dei fratelli che non smettono mai, all’indomani di ogni nuova condanna, di professarsi tutt’atro che ostili alla Chiesa cattolica. I Papi non avrebbero visto giusto e, in ogni caso, il nuovo tipo di massoneria avrebbe abbandonato ogni forma di ostilità nei confronti della Chiesa.
L’imam di Centocelle, Mohamed Ben Mohamed, era presente al Family Day e vi ha preso la parola. Il nome e il cognome non sono facilmente memorizzabili perché qualcuno dovrà prima o poi fare il conto di quanti sono i musulmani che si chiamano Mohamed (Maometto). Ma quel che conta è che si tratta del presidente del circolo culturale islamico, nonché centro di preghiera, più affollato della capitale. Certo, nell’islam ognuno rappresenta solo se stesso e un imam non è paragonabile a un vescovo cattolico, né è assimilabile a un prete perché la religione musulmana non ha clero. Un imam è solo uno che dirige la preghiera obbligatoria (uno dei “cinque pilastri”). Però si è “diplomato” (se così si può dire) in una scuola coranica e, dunque, conosce il Libro Sacro meglio dei semplici fedeli. Non è un’autorità, insomma, ma è autorevole. Al Family Day ci ha, come si suol dire, messo la faccia. E ha detto le stesse cose che dice un Giovanardi; anzi, molto più esplicitamente perché, non ricoprendo cariche istituzionali nel nostro Paese, può permettersi di essere diretto. Il Fatto Quotidiano, in vena di autogol, domenica scorsa lo ha intervistato e si è sentito rispondere che «i gay non saranno mai dei buoni musulmani perché vanno contro natura e non seguono gli insegnamenti scritti nel Corano».
Francesco attinge alla Dottrina Sociale della Chiesa per proporre a lavoratori e imprenditori messicani una soluzione contro la “mentalità dominante” che mette il capitale al di sopra dell’uomo
Un’ora di intervista del Pontefice con i 76 giornalisti di ritorno dal Messico, sui temi di aborto, contraccezione, pedofilia, dialogo con ortodossi, migranti e crisi europea. Poi l’annuncio: “Esortazione post-sinodale prima di Pasqua”. E su Donald Trump: “Non è un cristiano”
Rapite, violentate, alcune riescono a fuggire per tornare a casa. Ma spesso le famiglie non le riaccolgono e i mariti le ripudiano.
Martedì scorso nello stadio messicano di Morelia, dove 20 mila persone si sono radunate per la visita del Pontefice, una parola è rimbombata più volte, la parola “rassegnazione”. Papa Francesco l’ha indicata come il pericolo maggiore per la Chiesa locale, per «i laici ma anche l’episcopato» di fronte agli «ambienti dominati molte volte dalla violenza, dalla corruzione e dal traffico di droghe».
La giovane teenager di Accrington, Sophie Murray, non avrebbe mai pensato che la libertà sessuale avesse un prezzo. Forse perché nessuno le aveva mai svelato l'inganno moderno della felicità senza vincoli da cui risulta sempre più difficile districarsi. È così che di ritorno dalle Canarie, dopo otto mesi di somministrazione della pillola contraccettiva, aveva avvertito un dolore al petto, ma senza pensare che c’entrasse in qualche modo con il fatto che il suo corpo era da tempo sottoposto a una stimolazione ormonale per via chimica.
Sul merito del ddl Cirinnà La Nuova Bussola Quotidiana è stata sempre chiara: la legge è inaccettabile in toto e va ritirata. In questo senso siamo in sintonia con il Family Day. Chi dice: no all’adozione, sì alle unioni civili, si illude e inganna. Ammettiamo che venisse stralciata la stepchild adoption, quali conseguenze ci sarebbero? La prima è che il tema verrebbe rinviato a una revisione della legge sull’adozione che, con questa cultura alle spalle, il Parlamento aprirebbe alle unioni omosexi.
L’Assemblea provinciale del Sindh vuole introdurre una legge per controllare le predicazioni degli ulema. I sermoni saranno diffusi solo se approvati prima dal governo. Tutti i partiti islamici si oppongono. La Chiesa cattolica sottolinea i pro e i contro. “La nuova legge metterà un freno al settarismo”, ma “in futuro potrebbero chiedere di registrare anche le omelie”.
La testimonianza di Khalifa el-Khoder, per sette mesi rinchiuso in una prigione dei jihadisti. Dietro il suo arresto, l’aver disegnato un’immagine della Madonna su un muro di Aleppo, come segno di pace. Egli racconta di moschee trasformate in prigioni, celle sovraffollate e torture quotidiane.
A sorpresa il M5S non vota il “super-canguro”, discussione rinviata al 24 febbraio. Savarese: “È il risultato della mobilitazione del 30 gennaio, ora speriamo che Renzi abbia imparato la lezione…”
Vangelo Lc 9,28b-36: Mentre Gesù pregava, il suo volto cambio d'aspetto.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
A un anno dalla strage, padre Greiche, portavoce della Chiesa cattolica in Egitto, ha confermato che un uomo del Ciad «vedendo i cristiani ha voluto diventare martire come loro»
Il caso di Kamel Daoud, che in un articolo ha denunciato la misera condizione delle donne nell’islam. Per questo ha ricevuto una fatwa e attacchi dal Monde. «È un’inquisizione»
Il 16 febbraio 2015 Papa Francesco ha celebrato la Messa con sacerdoti, religiosi e seminaristi a Morelia, nello Stato di Michoacán, nel centro geografico del Messico, insistendo sull’importanza della preghiera. Il sacerdote deve imparare e insegnare a pregare, ai singoli e alle famiglie. E in precedenza, nella notte (italiana) fra il 15 e il 16 febbraio, il Papa era tornato a parlare nel Chiapas delle «colonizzazioni ideologiche» che diffondono «ideologie distruttrici della famiglia», anzi «indeboliscono e mettono in discussione» l’idea stessa di famiglia liquidandola come «un modello ormai superato».
Alla fine il canguro è andato di traverso al Pd e ieri sera in Senato la votazione sugli emendamenti al ddl Cirinnà sulle unioni civili è stata sospesa, al termine di una giornata convulsa. Il tema del giorno era quello degli emendamenti, con il tentativo di trovare in extremis un accordo tra Pd da una parte, Lega e Ncd dall’altra. Sul piatto della bilancia ci sono da una parte gli oltre 5mila emendamenti presentati (in massima parte dalla Lega) e dall’altra il maxi emendamento Marcucci (Pd), detto anche super-canguro, che taglierebbe fuori tutti gli altri emendamenti. Il canguro è infatti un emendamento che riprende i contenuti principali della proposta di legge e, se approvato, renderebbe improponibili automaticamente tutti gli altri emendamenti di segno contrario.
Alla fine si è scoperto: nessuna “aggressione delle Iene a Radio Maria”. Grazie ad un filmato originale (qui sotto), si vede chiaramente quanto è davvero accaduto, pochi giorni, fa nella sede della radio mariana. La Iena Mauro Casciari, e il suo cameraman, ha infatti cercato di introdursi con irruenza -vestito, sembra, da pagliaccio- all’interno della sede di Radio Maria, in provincia di Como, con l’intenzione di interrompere le trasmissioni radiofoniche per intervistare padre Livio Fanzaga. Il direttore della radio, infatti, nella sua quotidiana rassegna stampa radiofonica, si era duramente opposto al ddl Cirinnà e all’utero in affitto, scandalizzandosi del fatto che a farlo fossero parlamentari che si dichiarano cristiani e cattolici.
Un documentario della Bbc riporta testi e foto del Papa polacco e della filosofa americana. Il Vaticano: “Non c’è da meravigliarsi, il Papa amico di diverse persone”. Vicariato: “Ogni scritto vagliato nel processo di canonizzazione”
Esaminando i dati di quasi tutti i casi di eutanasia effettuati in Olanda su persone con problemi psichiatrici nel triennio che va dal 2011 al 2014, il dottor Scott Y. H. Kim, psichiatra e bioeticista dell’Istituto nazionale di salute americano, ha scoperto che «trentasette pazienti su sessantasei (oltre il 56 per cento, ndr) avevano rifiutato i trattamenti raccomandati che avrebbero potuto aiutarli». I risultati dello studio, pubblicati sull’importante JAMA Psychiatry sono stati riportati dal New York Times.
E’ accaduto nel maggio scorso a Bruxelles, ma la legge sulle Unioni Civili rende l’avvenimento quanto mai attuale. Il 3 maggio scorso una società americana, MHB (Men Having Baby, Uomini che hanno bambini) ha riunito circa duecento persone che provenienti dalla Francia, dal Belgio e dalla Germania per proporre agli interessati i servizi di una ventina di agenzie e cliniche specializzate nella GPA (Gestazione per altri, cioè l’utero in affitto).
É stato detto che l’obiettivo ultimo della rivoluzione marxista era, attraverso la dittatura del proletariato, produrre sulla terra la nascita dell’ “uomo nuovo”, cioè allevare una nuova forma di essere umano, che pensasse, osservasse e agisse in modo diverso. Ma i comunisti non sono stati i soli a cimentarsi in questo tentativo. Anche il nazional-socialismo di Hitler mirava a creare l’“uomo nuovo”.
Oggi è il giorno tanto atteso del voto in Senato del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, anche fra persone dello stesso sesso. E già c’è stato il colpo di scena, che in questo caso coincide sia con un colpo di mano che con un colpo di spugna.
Il 15 febbraio 2016 Papa Francesco, prima dell'incontro con le famiglie nella notte italiana a Tuxtla Gutiérrez, è volato nel Chiapas, la regione più povera del Messico, dove ha incontrato le comunità indigene, che lo hanno ringraziato per avere autorizzato l'uso della loro lingua nella liturgia. Il Papa ha affermato che anche gli indigeni rischiano di essere vittima della «cultura dello scarto» nel mondo contemporaneo, in un momento in cui i loro valori tradizionali di rispetto della natura e dell'ambiente potrebbero essere preziosi e sono invece negati da una globalizzazione che omologa tutto in un generale e oscuro «pragmatismo».
È iniziata la Quaresima e ciascuno deve chiedersi: Chi è per te Gesù? Padre Piero Gheddo, missionario sacerdote dal 1953, rispondo per primo
Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth. Trasmissione di don Gabriele da don Amorth.
Nuovo ciclo di catechesi di don Fabio Rosini per la Quaresima.
Alcuni social hanno pubblicato la notizia che le Iene, che hanno fatto irruzione Venerdì sera nella sede di Radio Maria, sono state picchiate. E’ una notizia inventata dal nulla, al solo scopo di lanciare il servizio televisivo. In realtà questa è stata la sequenza dei fatti: 1. Una Iena,con un collaboratore di un giornale locale,da noi fotografati, sono entrati in incognito in cappella insieme agli altri fedeli e vi sono restate fino alla fine del rosario. Poi, all’inizio della catechesi, sono uscite con le loro gambe, probabilmente per dare informazioni ai loro “amici” che aspettavano di fuori. La loro presenza in cappella è stata ignorata e nessuno li ha disturbati. 2. Poco dopo, altre due Iene con la telecamera hanno cercato di penetrare in cappella evitando di usare l’entrata aperta al pubblico. Sono invece scese per le scale di sicurezza esterne e hanno cercato di forzare dall’esterno le porte di sicurezza. 3. Resosi conto di quanto stava per accadere, il servizio d’ordine ha invitato cortesemente le Iene ad allontanarsi in quanto stavano disturbando la gente riunita in cappella. DA UN FILMATO IN NOSTRO POSSESSO NON RISULTA NESSUNA AGGRESSIONE : si vede il tentativo di abbassare una telecamera all’operatore delle iene, ma non c’è stato nessun trattenimento a terra e non è stato in alcun modo picchiato il Sig. Mauro Casciari, contrariamente a quanto è stato affermato prima, durante e dopo la trasmissione delle Iene. Questo è quanto accaduto. Redazione di Radio Maria
Dopo essersi convertito al cattolicesimo e aver perso la famiglia, un "rosario pregato male" ha realizzato un miracolo.
Venerdì il patriarca di Mosca ha regalato al Papa una copia, più piccola dell’originale, della Madonna di Kazan (restiuita da Giovanni Paolo II ai russi nel 2004). Di seguito la storia del rapporto fra Stalin e l'icona veneratissima, raccontato da Vittorio Messori sul Timone di luglio 2014. [...] Come si sa, nel giugno del 1941 la Germania attaccò con ogni forza disponibile l’Unione Sovietica, cogliendo di sorpresa, anzi sbalordendo amaramente, Stalin. Il quale – e troppo spesso lo si dimentica – nel 1939 aveva permesso alla Germania nazista di scatenare la terza guerra mondiale, firmando con Hitler un patto di non aggressione. Il Fuehrer aveva vissuto di persona, combattendo come caporale (e coraggiosamente, va detto: due croci al valore che portò sempre come unico ornamento sulla giacca militare) avendo vissuto, dunque, la verità di un assioma della strategia teutonica: la Germania era in grado di vincere la Francia a Ovest e la Russia a Est, ma una dopo l’altra, non insieme. Non a caso, il Capo dello Stato Maggiore prussiano, il celebre von Schlieffen, aveva per decenni perfezionato il piano che porta il suo nome: in caso di guerra, subito un colpo di maglio sulla Francia, sbaragliarla in quattro settimane e poi trasportare ogni uomo e mezzo ad Oriente per battere la Russia, prima ancora che potesse mobilitare le sue masse.
«Holy mother, where are you?…» «Santa Madre, dove sei? / Stanotte mi sento spezzato in due / Ho visto le stelle cadere dal cielo / Santa Madre, non riesco a smettere di piangere». Si rivolge proprio a Maria di Nazaret Eric Clapton nella poderosa Holy Mother, una preghiera-canzone davvero toccante soprattutto nella versione con Pavarotti e un coro gospel. Il rocker la scrisse nel 1986 (insieme a Stephen Bishop) in omaggio a un amico musicista morto pochi mesi prima.
La Scrittura, l’insegnamento della Chiesa e gli scritti dei Padri e dei Dottori della Chiesa affermano l’esistenza del Diavolo e di altri demoni. Lo stesso fanno le vite dei santi, e un nuovo libro del dottor Paul Thigpen, intitolato Saints Who Battled Satan, si concentra su 17 di loro – uomini e donne santi le cui battaglie con le forze demoniache offrono lezioni e incoraggiamento per i cristiani di oggi. Thigpen, editore di TAN Books, ha pubblicato più di 40 libri e centinaia di articoli per giornali e riviste. Laureato all’Università di Yale, ha conseguito un dottorato presso la Emory University e ha lavorato in vari college e università.
Cameron, primo ministro conservatore inglese, ha spaccato il suo partito imponendo il matrimonio omosessuale. Hollande, presidente socialista francese, ha imposto anche lui il matrimonio omosessuale, con il partito compatto alle sue spalle, ma una fortissima opposizione popolare. Il risultato si è visto alle ultime elezioni dove il partito socialista in alcune regioni è quasi scomparso. Dove, per non morire del tutto, è arrivato a proporre contro la Le Pen un’alleanza innaturale con i nemici di sempre, gli uomini del partito di Sarkosy.
«Il ddl Cirinnà coinvolge la struttura stessa della società italiana, puntando a modificarne radicalmente il tessuto civile consolidato dalla cultura e dalla storia di ogni tempo. Per questa ragione è indispensabile un dibattito rigoroso, articolo per articolo: se l'articolo 5 è infatti assolutamente inaccettabile, non lo sono di meno gli articoli 2 e 3, che costruiscono di fatto un simil-matrimonio in contrasto con l'articolo 29 della nostra Costituzione». In questo modo ieri Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, ha duramente criticato chi in Senato con "canguri" e maxiemendamenti sta cercando di azzerare il dibattito sul disegno di legge che intende introdurre le unioni civili. Giustamente Gandolfini osserva che si tratta di «una vera offesa alla volontà che il popolo della famiglia ha espresso il 30 gennaio scorso al Circo Massimo».
Giusto ieri abbiamo dato notizia che i giudici già nell’aprile del 2015 avevano legittimato il “matrimonio” omosessuale. Ora veniamo a sapere che anche l’utero in affitto è pratica ammessa dai tribunali. E non è la prima volta che accade.
Le hanno prese, hanno avviluppato i loro corpi con potenti giacche esplosive e le hanno costrette a fingersi profughe, entrare nel campo di sfollati e farsi esplodere in mezzo ai più sfortunati e disperati della Nigeria. Quelli costretti a lasciare le loro case a causa di attentati di Boko Haram. I piani dei terroristi islamici hanno funzionato anche questa volta, ma non del tutto. Una delle tre ragazze, infatti, si è sganciata la giacca esplosiva, l’ha buttata nei cespugli ed è scappata lontano. Prima di fuggire ha cercato inutilmente di convincere le altre due a seguirla. Ma loro, impaurite dalle possibili ritorsioni dei jihadisti, sono andate avanti per la loro strada, si sono fatte esplodere martedì nel campo profughi di Dikwa, nel nordest del paese, uccidendo 58 persone.
Esaminando i dati di quasi tutti i casi di eutanasia effettuati in Olanda su persone con problemi psichiatrici nel triennio che va dal 2011 al 2014, il dottor Scott Y. H. Kim, psichiatra e bioeticista dell’Istituto nazionale di salute americano, ha scoperto che «trentasette pazienti su sessantasei (oltre il 56 per cento, ndr) avevano rifiutato i trattamenti raccomandati che avrebbero potuto aiutarli». I risultati dello studio, pubblicati sull’importante JAMA Psychiatry sono stati riportati dal New York Times.
Sta iniziando la Quaresima, che specialmente in quest’Anno dedicato al Giubileo della Misericordia, significa che “dobbiamo tutti convertirci a Cristo”, come ha detto Papa Francesco. E allora ciascuno deve chiedersi: Chi è per te Gesù Cristo? Interrogativo fondamentale per un paese di battezzati come l’Italia.
Dopo lo storico incontro con il patriarca Kirill a Cuba, Papa Francesco è arrivato in Messico, dove sabato 13 febbraio ha incontrato le autorità politiche e quindi i vescovi, prima del bagno di folla nella notte (italiana) al santuario di Guadalupe. Il Papa ha insistito sul dramma della droga e del narcotraffico, contro il quale ha indicato due antidoti: la difesa della famiglia, il primo baluardo contro le droghe, e il rilancio dell'evangelizzazione.
Ha fatto scalpore la notizia della rilevazione delle onde gravitazionali. E’ stata giustamente enfatizzata da tutti i media del mondo come una svolta epocale. Tutti hanno ripetuto che tale rilevazione ci fornisce finalmente la conferma sperimentale di quanto Albert Einstein aveva ipotizzato cento anni fa nella sua teoria della relatività generale. Ora si aprono orizzonti inediti per la scienza, ma solo gli addetti ai lavori possono intuire alcuni scenari futuri della ricerca: il grande pubblico e i media non sono in grado di capire tutta la portata scientifica di questo avvenimento. Invece il “caso Einstein” può e deve essere compreso in tutte le sue implicazioni e non si può ridurre alla sola narrazione banale e celebrativa della genialità di questo straordinario scienziato.
Il 12 febbraio Cuba è stata testimone di un avvenimento atteso da mille anni: il primo incontro fra un Pontefice cattolico e un Patriarca ortodosso di Mosca, accompagnato dalla firma di una impegnativa dichiarazione comune.
«Per rispetto del Parlamento e delle istituzioni preferisco non parlare». Le parole pronunciate ieri dal segretario della Cei monsignor Nunzio Galantino sono suonate come una presa di distanza dal suo presidente Angelo Bagnasco che il giorno si era permesso di invitare al rispetto della coscienza nel voto sul ddl Cirinnà spingendosi fino a suggerire l'opportunità del voto segreto. Un assist, quello dell'arcivescovo di Genova, per provare a salvare un minimo di dignità parlamentare perché evidentemente le tecniche “totalitarie” con le quali si stanno approvando gli articoli del ddl aprono il campo al sospetto che molti parlamentari per disciplina di partito non siano liberi di votare secondo coscienza.
Firmato il decreto dal Pontificio Consiglio per i Laici. La fondatrice Chiara Amirante: “Accogliamo questo dono di Dio con gratitudine e profondo senso di responsabilità”
Nel Sanremo delle polemiche, spicca la grande lezione di vita di Ezio Bosso, pianista e direttore d’orchestra affetto da SLA
Mentre a Palazzo Madama la resistenza di un drappello di senatori contrari al ddl Cirinnà rischia di crollare davanti alle forzature della maggioranza, Chiesa e società civile fanno quadrato a difesa della famiglia
Helvetia magistra vitae. Per scoprire come andrà a finire la saga sulla stepchild adoption in Italia – tanto dibattuta in queste ore al Senato - andiamo a vedere cosa è successo al di là delle Alpi. Dunque, fino al 12 gennaio scorso la Svizzera aveva detto sì alle unioni civili omosessuali, ma aveva detto no alla possibilità dell’adozione da parte di queste coppie gay. Esattamente ciò che chiedono anche tanti politici sedicenti cattolici nostrani.
La strumentalizzazione del sovrastimato contagio del virus Zika per imporre l’aborto stravolgendo le legislazioni dei Paesi sudamericani potrebbe essere una bazzecola di fronte alla nuova frontiera cui l’Onu sta pervicacemente mirando. Le Nazioni Unite cercano infatti di costringere il mondo a una “tassa globale per l’aborto”. A dare l’allarme è Austin Ruse (clicca qui), fondatore e presidente a New York del Catholic Family and Human Rights Institute, più noto come C-Fam, una ong che dal 19097 contrasta la cultura abortista monitorando strettamente quel che avviene dentro il Palazzo di Vetro e diffondendo informazioni non addomesticate.
Ana Carolina Caceres, ventiquattrenne giornalista e blogger brasiliana, ha raccontato la sua vita. «L’aborto è un tentativo miope di affrontare il problema»
L’acceso dibattito sul tema della filiazione per le coppie dello stesso sesso, per la sua valenza altamente emotiva, si presta ad affermazioni di stampo ideologico e rende difficile invece l’emergere di interrogativi che aiutino davvero a riflettere, cosa quanto mai necessaria per una questione la cui importanza non può sfuggire a nessuno.
angelo Lc 4,1-13: Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Con un congresso a Rimini, sono iniziate la settimana scorsa le celebrazioni per i cento anni dell’ Unitalsi. Sigla dal suono un po’ burocratico che nasconde, in realtà, l’ impegno generoso di trecentomila persone, presenti in ogni diocesi, per portare malati e sani soprattutto a Lourdes, ma pure negli altri luoghi sacri del cattolicesimo. Gli inizi, nel 1903, si devono a un anticlericale romano, Giambattista Tommasi, che voleva suicidarsi nella grotta stessa di Massabielle, anche per protestare contro «l’ oscurantista superstizione cattolica». In realtà, non soltanto la pistola gli cadde dalle mani ma, convertito di colpo, dedicò il resto della sua vita ad aiutare infermi poveri a raggiungere le sponde del fiume Gave. Anche a questa Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (oltre che alla consorella più giovane ma altrettanto attiva, l’ Oftal, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes) si devono le statistiche che inquietano un poco l’ orgoglio transalpino.
Secondo il professor Franco Balzaretti, vicepresidente dell’AMCI, la fede non è mai un ostacolo ma un valore aggiunto nella professione medica
Il regista padovano Antonello Belluco racconterà in un film la vita del santo frate cappuccino
A tre anni dalla rinuncia, il libro del vaticanista Marco Mancini – presentato da mons. Gänswein – ripercorre l’operato di un Pontefice, spesso frainteso dai media, che ha lottato strenuamente contro la “sporcizia” nella Chiesa
Dal "Museo Villa Mussolini - Casa dei Ricordi" a Forlì spunta una lettera firmata da Benito Mussolini e indirizzata a Padre Pio. Si legge "Caro padre, da fascista a fascista", ma si pensa sia un falso
Hanno suscitato una ridda di reazioni – e non solo negli ambienti ritenuti “conservatori” – gli elogi riservati da papa Francesco a Giorgio Napolitano e ad Emma Bonino, dal Pontefice collocati addirittura «tra i grandi dell’Italia di oggi», secondo quanto precisato dal Corriere della Sera dell’8 febbraio, ovviamente ripreso da moltissimi altri media. Era prevedibile che questo passaggio non passasse inosservato. Il passato di questi personaggi parla, anzi urla, come è stato fatto subito notare da molti osservatori. L’ex-Capo dello Stato, ingessato nel proprio ruolo istituzionale, ha dovuto mantenere un atteggiamento più defilato dalla politica attiva, pur con qualche acuto e con qualche stonatura di troppo (suo il veto al decreto, che avrebbe salvato Eluana Englaro, decreto che egli non volle firmare). Emma Bonino, no. Di lei c’è chi ha ricordato i 10.141 aborti praticati in gioventù, negli Anni Settanta, servendosi di una pompa per le biciclette, clandestinamente e fuorilegge: roba da macelleria. Ed è vero.
Come era stato più volte annunciato, l’edizione 2016 del festival di Sanremo è iniziata all’insegna dell’ideologia omosessualista. Già dalla lista dei cantanti ospiti nella prima serata non era infatti difficile presagire che la nota kermesse canora si sarebbe trasformata in un potente spot pro unioni civili. Del resto, la coincidenza temporale con la discussione in parlamento del ddl Cirinnà non lasciava spazio ai dubbi: il palco dell’Ariston sarebbe stato teatro di un vero e proprio comizio a favore delle pseudo unioni gay.
La signora Dominique Lesbirel, olandese, nel 2003 ha fondato un sito internet (marryyourpet.com) in cui è possibile, per chi lo desidera, suggellare il rapporto d’amore con il suo animale domestico tramite la celebrazione di un matrimonio. Il sito conta migliaia di visitatori ogni giorno e sono diverse decine i matrimoni celebrati ogni mese dall’eccentrica signora olandese, la quale si appresta a convolare a nuove nozze con il suo cagnolino Travis, dopo essere rimasta vedova di Doerack … il suo gatto.
In Italia non se ne è parlato, ma anche all’estero la notizia è circolata per lo più sui canali specializzati. Invece, è bene che si sappia… Il nuovo presidente della regione francese dei Paesi della Loira, Bruno Retailleau, ha cancellato qualsiasi sovvenzione all’Hellfest. Ma la vera notizia non è questa: la vera notizia è che, fino ad oggi, questa manifestazione avesse percepito soldi pubblici, vale a dire di tutti i contribuenti: 20 mila euro per ogni edizione, non spiccioli… Anzi, a dire il vero, c’è una notizia nella notizia, ancor più clamorosa: il Consiglio regionale, in realtà, quasi scusandosi, ha precisato che i fondi avrebbe anche fatto a meno di azzerarli, se solo gli organizzatori dell’evento avessero accettato di far saltare la data di tale Phil Anselmo, definito un “artista” (benché con un’esistenza “estrema” e per niente raccomandabile alle spalle), e del suo gruppo, i Down. Ma gli organizzatori non hanno accettato, piuttosto han preferito rinunciare ai soldi. E così è stato.
Scelte ben calcolate per far aumentare l’attenzione attorno al festival “più amato dagli italiani”.
C’è un luogo comune che circola da tempo in Italia: siamo un paese arretrato perché non abbiamo una legge sulle coppie di fatto, perché non abbiamo l’adozione per le coppie omosessuali, perché non legalizziamo l’utero in affitto, perché l’eterologa non va avanti a causa delle tante limitazioni. Ma se guardiamo davvero a quello che sta accadendo all’estero, forse dovremmo fare tesoro dell’esperienza di quei Paesi dove questa cultura c’è da tanti anni e sta provocando forti prese di posizione a difesa della famiglia naturale, delle donne e dei bambini.
In questi casi non si sa mai chi è il colpevole. O meglio, lo si sa benissimo ma si fa finta di non conoscerlo. E così anche quest’anno il Giorno del Ricordo si è trasformato in un Giorno dell’Omissione e dell’Oblio collettivo. E fa male, molto male, che a quest’operazione di reticenza e mistificazione abbiano contribuito anche due delle massime autorità del nostro Paese, cioè il premier Renzi e il presidente Mattarella. Entrambi, nei loro messaggi scritti o orali di commemorazione degli oltre 10mila martiri delle foibe e dei circa 350mila esuli istriani, giuliani e dalmati, hanno omesso di ricordare chi furono i carnefici, i veri responsabili di quella tragedia: i comunisti slavi di Tito. Neppure un accenno vago a chi si macchiò di tanta ferocia, nessun riferimento all’ideologia e all’odio di classe che animarono le “gesta” (si fa per dire) dei macellai al comando del maresciallo jugoslavo. Una dimenticanza di una gravità inaudita, che è un po’ come evitare di citare il nazismo in occasione della Giornata della Memoria. Nonché un modo subdolo per umiliare nuovamente le vittime delle foibe: dopo la morte fisica, quella della dimenticanza e dell’autocensura istituzionale.
Preghiera, carità, digiuno. Per Papa Francesco ecco le tre «medicine che guariscono dal peccato». In primo luogo, la preghiera, «espressione di apertura e di fiducia nel Signore», ha spiegato Papa Francesco nell’omelia della Messa delle Ceneri, concelebrata nella basilica di San Pietro con gli oltre 700 Missionari della Misericordia presenti a Roma (qui il discorso integrale). Ai quali il Papa ha ricordato di essere «segni e strumenti del perdono di Dio». «”Dio è più grande del nostro cuore'”(1Gv 3,20). Egli vince il peccato e ci rialza dalle miserie, se gliele affidiamo». Papa Francesco ha però avvertito che «sta a noi riconoscerci bisognosi di misericordia: è il primo passo del cammino cristiano; si tratta di entrare attraverso la porta aperta che è Cristo, dove ci aspetta Lui stesso, il Salvatore, e ci offre una vita nuova e gioiosa».
Se qualcuno era così ingenuo da contare almeno sulla correttezza istituzionale ieri deve avere avuto un brusco risveglio, seguendo le gesta del presidente del Senato Pietro Grasso. Ed è anche chiaro che la Costituzione italiana è un optional in mano al potere che di volta in volta decide a suo uso e consumo come interpretarla.
Il disegno di legge sulle unioni civili ha superato un altro scoglio in Senato. Il Presidente del Senato, Piero Grasso ha negato il voto a scrutinio segreto sull’ordine del giorno presentato da Gaetano Quagliariello e Roberto Calderoli sul non passaggio agli articoli del ddl Cirinnà e quindi sul loro ritorno in commissione per un approfondimento. E così, col voto palese, quell’ordine del giorno è stato respinto: 195 no, 101 sì e un astenuto. Decisivo il voto dei senatori del Movimento Cinque Stelle.
Save the Children: “Solo tre settimane per assicurare 245 milioni di dollari dalla comunità internazionale indispensabili per far fronte alla peggiore siccità degli ultimi 50 anni”
La denuncia del vicario apostolico di Aleppo, mons. Georges Abou Khazen. Oggi la Giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace promossa da ACS
Nell’Udienza generale Francesco affronta il tema della condivisione, e avverte: “Se il Giubileo non arriva alle tasche non è un vero Giubileo”
L’Agapo sottolinea il legame tra omogenitorialità e utero in affitto e la “omofobia latente” che si cela dietro “l’omologazione dell’unione omosessuale alla famiglia uomo-donna-bambino”
Meditazioni di Quaresima, sulla Passione di Nostro Signore e sulla confessione sul sito Rosario on line.
Ama la tua abiezione. Se sei umile, tranquilla, dolce, piena di fiducia tra queste oscurità e impotenze; se non ti impazienti, se non ti dai troppa sollecitudine, se non ti turbi per tutto ciò che andrai soffrendo, ma di buon animo, non dico allegramente, ma francamente e fermamente abbraccerai tutte le croci, e ti contenterai di restare tra le tenebre di spirito che il cielo ti manderà, tu allora amerai la tua abiezione. Che cosa significa abiezione, se non che oscurità e impotenza? Amati in codesto stato per amore di colui, che così vuole, ed amerai la tua propria abiezione, che è il più alto grado dell'umiltà.
Nel campo della fecondazione artificiale i ricercatori dovrebbero comportarsi come i presidenti dei club di calcio che all’ennesima sconfitta consecutiva della propria squadra mandano a casa l’allenatore e ne prendono un altro. Le tecniche di fecondazione extracorporea da qualche decennio segnano ripetute sconfitte in termini di nati vivi, eppure il mondo scientifico non abbandona la strada della provetta, sia per motivi ideologici sia per questioni di business. Squadra che perde non si cambia, verrebbe da dire.
«Porterai la loro croce un giorno?» Con questa domanda Aiuto alla Chiesa che Soffre presenta la giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace in Siria. Una croce che somiglia più che altro a leggerissimo giogo se si pensa al calvario a cui il popolo siriano è costretto da cinque anni e che gli ha tolto oltre che case, viveri e acqua anche fratelli, sorelle e madri, «senza che la comunità internazionale abbia agito davvero con l'intento di ristabilire la pace». A spiegare alla Nuova Bussola Quotidiana lo scenario attuale della sua terra martoriata è la parlamentare siriana Maria Saadeh: «Ora che tutta l'area intorno ad Aleppo potrebbe essere messa al sicuro dall'esercito Siriano contro i ribelli e i terroristi, la Turchia e l'Arabia Saudita minacciano di intervenire per creare disordine. Se ci invadessero davvero con i loro eserciti, generando insicurezza anche nel resto del Paese, sarebbe gravissimo. E, a quel punto, la guerra non riguarderebbe più solo la Siria, ma tutto il mondo».
Mercoledì delle Ceneri, oggi digiuno. Riduciamo i pasti e possibilmente saltiamone uno o riduciamolo al minimo. Oppure, come dice la prima lettura dell'Ufficio delle letture di oggi....

Dal libro del profeta Isaia 58, 1-12
Il digiuno che è gradito a Dio

Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: «Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?». Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. E' forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua gente? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi.
Storia del gesuita messicano martirizzato durante la persecuzione degli anni ‘20
Dopo cent’anni, le reliquie del santo saranno custodite per tre giorni nella località natale: un ritorno profetizzato dal frate in un sogno premonitore
Il ginecologo Giuseppe Noia spiega le conseguenze sulla salute correlate alla diffusione del mercato di ovociti, che fa girare grandi flussi di denaro e cagiona l’eugenetica
«Dobbiamo fare presto e arrivare al 25 febbraio a Ginevra con le carte migliori. E quale asso è migliore di Aleppo?». A Domenico Quirico, inviato della Stampa tornato nella seconda città più importante della Siria dopo il rapimento del 2013, un colonnello dell’esercito siriano spiega perché la battaglia per la conquista di Aleppo è così importante. A fine mese riprenderanno i colloqui di pace e il governo di Bashar al-Assad vuole arrivarci in posizione di favore.
A Trieste pessima educazione sessuale e omosessualismo procedono speditamente. Al liceo Petrarca del capoluogo giuliano è stato avviato il progetto “A scuola per conoscerci”, affidato ad Arcigay e Arcilesbica. A quanto si capisce si tratta di un’educazione degli adolescenti all’omosessualismo. Nella circolare a disposizione sul sito della Scuola non si fa menzione del consenso informato dei genitori. Quindi si può pensare che la frequenza sia obbligatoria. Però vi hanno aderito (solo) diciannove classi. Il che porta a concludere che non fosse proprio curricolare.
I cattolici giapponesi sono una realtà minuscola che viene dalla persecuzione più crudele, ma il Cielo premia chi è fedele. Il 22 gennaio Papa Francesco ha approvato il decreto di beatificazione del Servo di Dio Dom Justo Takayama Ukon (1552?-1616) e così il “samurai di Cristo” salirà presto alla gloria degli altari. Per i credenti del Sol Levante è una gioia senza precedenti perché quel grande eroe è l’emblema della nipponicità e al contempo un cristiano esemplare. Quale bandiera migliore per chi ha perseverato nella fede “straniera” senza rinunciare alla propria identità?
Lo stop ai negoziati Ginevra, dove erano presenti i miliziani salafiti ma non sono stati accettati i curdi siriani, conferma quanto illusorie siano state le speranze di trovare una soluzione al conflitto in Siria che sembra in procinto di allargarsi con l’intervento diretto di alcuni dei Paesi che hanno animato e sostenuto la rivolta contro il regime di Bashar Assad.
Una piazza civile. È la definizione più adatta al Family Day del 30 gennaio. Civile perché non si è ascoltata una sola parola fuori dalle righe, e con tante persone poteva scappare. Civile perché, pur essendo la gran parte dei partecipanti di fede cattolica, a sostegno del matrimonio fra un uomo e una donna si sono ascoltate le ragioni più che i richiami confessionali. Civile in una ulteriore prospettiva: il Circo Massimo sorge in uno dei luoghi più antichi di Roma, a ridosso del primo agglomerato dell’Urbe, a poche decine di metri dal colle Palatino, dove la tradizione individua la tomba di Romolo.
I filatelici presto li chiameranno i “gronchi gay”. Sono sei francobolli distribuiti dall’Amministrazione Postale delle Nazioni Unite che celebrano – se qualcosa ci fosse da celebrare – la condizione omosessuale e la teoria del gender. Cinque di loro sono di particolare interesse, infatti ritraggono due uomini che si baciano, due donne che fanno lo stesso, una coppia gay con bambino al seguito, una persona metà rossa e metà bianca (il bisessuale) e una donna farfalla che, nell’intenzione dell’artista che li ha concepiti, dovrebbe rappresentare una transessuale, nata bruco (ad esempio maschio) e poi evoluta in farfalla (cioè donna).
Il 27 gennaio la Società Italiana di Pediatria pubblica un comunicato sulla cosiddetta stepchild adoption firmato dal presidente professor Giovanni Corsello.
Nei prossimi giorni Messe, incontri di preghiera e riflessione nella diocesi a cui apparteneva la maggior parte dei copti vittime dell’eccidio dell’Isis
Andrea Aquilino, 50 anni, ingegnere romano, un lavoro all’Università La Sapienza, sposato e padre, è stato tra i fondatori del Movimento 5 Stelle nel II Municipio di Roma, candidato alle Regionali del Lazio e tra i coordinatori della campagna elettorale del Movimento per Roma Capitale. È cattolico Aquilino, ma non per questo – afferma – si è mai spacciato per rappresentante dei cattolici del Movimento. Eppure, nella lettera dell’avvocato di Beppe Grillo con cui nel settembre 2014 fu diffidato dall’usare il simbolo del M5S, l’accusa che gli fu rivolta fu proprio quella di aver svolto “attività di propaganda politica e sociale in qualità di sedicente ‘portavoce’ e rappresentante degli attivisti cattolici del Movimento 5 Stelle”. Con l’invio di una missiva legale, ad Aquilino fu tolta l’iscrizione al portale. Nel velame informatico che ricopre il Movimento di Grillo e Casaleggio, ciò equivale a un’espulsione. Ma resta il dubbio che dietro l’allontanamento vi sia non una questione di formale rispetto delle regole, bensì un’idiosincrasia dovuta alla fede cattolica di Aquilino. Del resto l’uso arbitrario del simbolo del M5S è stato fatto, senza alcun problema, da un gruppo omosessuale che su internet ha creato la pagina “Amici Movimento 5 Stelle diritti civili e Lgbt”. E in effetti, quella di Aquilino e di altri militanti cattolici, all’interno del M5S, è stata sempre una voce scomoda. Fin da quando, senza nascondere la propria appartenenza politica, Aquilino presenziava le manifestazioni pubbliche contro i ddl Scalfarotto e Cirinnà. Risale a quei tempi un incontro, avvenuto in Vaticano, che organizzò proprio l’ingegnere romano. Fu un tentativo, come spiega lui stesso nell’intervista che segue, di stabilire un dialogo. Un tentativo che si è però scontrato con i “sentimenti anticattolici” che covano nel M5S, e che dopo la scelta di Grillo di lasciare libertà di coscienza ai propri senatori sul ddl Cirinnà.
Alberta. Alla base delle linee guida c’è la convinzione che «l’auto-identificazione è la sola misura dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e dell’espressione di genere di un individuo»
Tra famiglia e cultura c’è una circolarità. La famiglia viene sempre vissuta all’interno di una data cultura, ma allo stesso tempo la famiglia stessa genera la cultura. Perciò, mentre non è completamente sbagliato pensare alla famiglia come patrimonio culturale, tuttavia questo sarebbe decisivamente troppo poco. Ma parlare di cultura della famiglia non è la stessa cosa di una cultura delle belle arti, ad esempio, che offra spazio e preveda risorse alla promozione di certe attività artistiche e alla conservazione di opere d’arte. Una cultura familiare, poi, non può fare a meno di una politica che offra sostegno alla famiglia come realtà meritevole di sostegno pubblico da parte dello Statoi.
o avevamo intuito subito (clicca qui), poi lo abbiamo documentato ; ora le dichiarazioni provenienti da diverse agenzie ONU svelano chiaramente la truffa, anzi l’associazione a delinquere: l’allarme per il virus Zika è solo un grimaldello per scardinare le legislazioni sudamericane che ancora vietano o limitano l’aborto. Venerdì 5 febbraio ci ha pensato infatti il presidente dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, il principe giordano Zeid Raad Al Hussein, a chiedere che i paesi dell’America Latina cambino le loro leggi per liberalizzare contraccezione e aborto, al fine di prevenire malformazioni per i feti di donne incinte colpite dal virus trasmesso dalla zanzara. Il fatto è – come abbiamo documentato – che il nesso di causalità tra il virus e microcefalie dei feti è tutto da dimostrare e comunque, numeri alla mano, Zika sarebbe un fattore di rischio inferiore rispetto a tanti altri per cui non c’è alcun allarme.
Al Cassero uomini travestiti da Gesù mimano pratiche sessuali con una grossa croce. Scoppia la polemica: il circolo gay è finanziato dal Comune.
«E' un golpe istituzionale, il Cirinnà non è passato dalla Commissione». Il senatore Carlo Giovanardi non ci gira intorno. Secondo l'attuale componente del gruppo Idea (che comprende alcuni fuoriusciti da Ncd) l'iter che il Ddl Cirinnà sta seguendo in Senato non ha rispettato l'articolo 72 della Costituzione che prevede un adeguato passaggio in Commissione parlamentare. Con questa motivazione Giovanardi e altri 40 senatori, Gaetano Quagliariello, Andrea Augello, Luigi Compagna, Mario Esposito e Mario Mauro (Popolari per l'Italia), ma anche esponenti leghisti e di Forza Italia hanno presentato alla Corte Costituzionale un ricorso per "conflitto di attribuzione". In questa intervista alla Nuovabq Giovanardi spiega le ragioni dell'iniziativa.
..Che proprio il XX secolo – nel quale spiritualmente ancora siamo immersi – sia il tempo delle tenebre, il tempo della grande apostasia profetizzato nella Sacra Scrittura (e riportato nel Catechismo) lo farebbe pensare pure una straordinaria apparizione mariana accaduta alcuni secoli fa. Essa ha tutta l’ufficialità dei riconoscimenti ecclesiastici eppure – per qualche misteriosa disposizione della Provvidenza - è rimasta finora pressoché sconosciuta e sta tornando alla luce oggi. Fu la Madonna stessa a chiedere che il suo messaggio fosse fatto conoscere nel mondo solo nel XX secolo.
Tra i due santi si intrecciò un’amicizia profonda ed una grande stima reciproca, pur nella notevole diversità del carisma
Il presidente del Consiglio per l’ideologia ha deciso di discutere pubblicamente di questa possibilità. L’Arcivescovo di Lahore: “Speriamo in un cambiamento in meglio”
Parla l'ex banchiere dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi: "C'è chi fa risalire le turbolenze alle scelte degli Usa. Che hanno puntato sull'autosufficienza energetica per frenare i fondi arabi"
In Italia ci sono 7.513 coppie omosessuali, delle quali 529 hanno uno o più figli. E’ quanto emerge dal censimento Istat del 2011, sottraendo ai 13 milioni e 997mila nuclei composti da due genitori i 13 milioni e 990mila che hanno dichiarato di essere eterosessuali. Per sostenere il ddl Cirinnà, spesso si è parlato invece di “100mila figli di coppie omosessuali”. In una lettera pubblicata dal quotidiano Avvenire, il direttore della comunicazione Istat, Patrizia Cacioli, ha confermato il dato sulle 7.513 coppie gay, ma ha precisato: “Dai risultati emersi riteniamo che molte persone abbiano preferito non dichiararsi”. E ha aggiunto: “I dati raccolti non possono essere considerati come indicativi della effettiva consistenza della popolazione omosessuale nel nostro Paese. Pertanto non è corretto dedurre il numero reale dei figli di coppie omosessuali in Italia utilizzando le fonti Istat sopra citate”. Su tale affermazione, che è singolare se si pensa che a rilasciarla è l'Istituto nazionale di statistica, abbiamo chiesto un commento a Gian Carlo Blangiardo, professore di demografia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
La Bbc ha raccolto le testimonianze di chi ha vissuto a Sirte sotto l’Isis ed è scappato. Per tutti obbligatori anche i corsi di rieducazione
Papa Francesco arriverà in un Messico segnato da una lunga scia di sangue, conseguenza della violenza che il narcotraffico porta con sé. “State vivendo il vostro piccolo periodo di ‘guerra’, tra virgolette, il vostro periodo di sofferenza, la violenza, il traffico organizzato. ... Se ci vado, è per ricevere il meglio di voi e per pregare con voi, in modo che i problemi ... quelli che sapete esserci, siano risolti; perché il Messico violento, il Messico corrotto, il Messico del traffico di droga, il Messico delle mafie, non è il Messico che vuole la nostra Madre”, ha sottolineato il pontefice all’agenzia Notimex.
Una campagna mediatica martellante, un Parlamento che da tre anni a questa parte cerca di approvare il cosiddetto matrimonio fra persone dello stesso sesso riuscendoci per ben due volte e impedendo ai cittadini di utilizzare il metodo democratico del referendum. Eppure la legge è stata abrogata in entrambi i casi, «la seconda volta addirittura con una percentuale maggiore di voti contrari alla norma». Marjana Debevec, giornalista slovena che ha partecipato attivamente alla campagna referendaria, spiega alla nuovabq.it come sia stato possibile che il 63 per cento dei cittadini il 20 dicembre scorso si sia opposto alle simil-nozze nonostante la presenza di condizioni completamente avverse ai promotori del referendum.
É il virus del momento. Quest’anno niente presunte aviarie o suine, e nemmeno il flagello autentico di Ebola, per ora circoscritto e neutralizzato. É Zika, il virus venuto dal Brasile. Non proprio da Rio, come dicono i mass media, ma dalle zone tropicali, quelle dove vive la zanzara del genere Aedes, che trasmette la malattia. La stessa modalità di trasmissione di malattie che fanno ogni anno centinaia di migliaia di morti- come la malaria o la febbre gialla- senza che questo sconvolga l’opinione pubblica dell’Occidente.
Vangelo Lc 5,1-11: Lasciarono tutto e lo seguirono.
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Pensare “all’ultimo passo” è “una luce che illumina la vita”, “è una realtà che dobbiamo avere sempre davanti a noi”. Chiediamo a Dio di non avere paura della morte.
Nella lettera pastorale inviata ai fedeli di Manila per il Mercoledì delle Ceneri, l’arcivescovo rilancia il programma “Pondo ng Pinoy”
Forum delle associazioni familiari e gruppi di femministe e lesbiche si sono ritrovati insieme a firmare una Carta per l’abolizione universale della maternità surrogata
Il sacerdote romano, ucciso in Turchia nel 2006, sarà commemorato in una veglia a San Giovanni in Laterano, presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini
L'esorcista padre Francesco Bamonte e l'esperto di demonologia don Renzo Lavatori spiegano il ruolo della Madonna negli esorcismi. Un libro sul tema edito dalle Paoline.
Tv2000, la tv dei vescovi diretta da Paolo Ruffini, segna un nuovo bilancio positivo. Con una punta di diamante. La recita del Rosario in diretta da Lourdes: «È un miracolo televisivo», sostiene Ruffini, in un’intervista al Sir, agenzia della Cei. Centinaia di migliaia di persone che si sintonizzano ogni giorno per partecipare al Rosario da Lourdes. Un vero «evergreen» che anzi registra continui aumenti di share. «Quello che viviamo è un tempo che amplifica la confusione, ma le persone hanno bisogno di punti di riferimento che siano certi», spiega Ruffini nell’intervista. E tra questi punti di riferimento «c’è senza dubbio la preghiera.
Lettera di una figlia adottiva: «Neanche l’amore di una mamma ed un papà adottivi meravigliosi possono colmare quel senso di abbandono che hai dentro». Figuriamoci se c’è di mezzo «l’utero in affitto»
All'udienza generale del 3 febbraio 2016, papa Francesco ha proseguito il ciclo di catechesi sulla misericordia, discutendo i rapporti tra misericordia e giustizia. «La Sacra Scrittura ci presenta Dio come misericordia infinita, ma anche come giustizia perfetta. Come conciliare le due cose?».
Attraversate nel deserto, attraversate del mare, anni nei campi profughi, inserimento in società aliene, problemi di integrazione: sono diventate esperienze comuni a milioni di persone che emigrano dal Sud al Nord del mondo, dall’Africa all’Europa soprattutto. Israele ha incoraggiato l’immigrazione di tutte le comunità ebraiche, nella maggior parte dei casi perseguitate nelle loro terre, l'ultima (e meno inserita) delle quali dall’Etiopia, giunta a seguito due esodi organizzati, l’Operazione Mosè e l’Operazione Salomone. A Milano abbiamo incontrato una di loro, Mehereta Baruch Ron. Fino a 10 anni ha vissuto in Etiopia, in un villaggio di pastori, analfabeta e ignara dell’esistenza del resto del mondo. Dopo l’Operazione Salomone è giunta in Israele: un mondo completamente diverso dal suo. Oggi, a 41 anni, è vicesindaco di Tel Aviv, cuore economico di Israele. Ed è una delle migliori storie di successo degli immigrati, un esempio per tutti coloro che vogliono integrarsi. Anche se non è tutto oro, quel che si può trovare nella società che ti accoglie.
Entrare nella Basilica di San Pietro ed essere subito accolti dalle spoglie mortali di san Leopoldo Mandic e di san Pio da Pietrelcina – due frati cappuccini, particolarmente amati dal popolo, che dedicarono la vita al ministero del confessionale – sarà, per tutti i pellegrini del Giubileo, un richiamo forte per comprendere meglio come incontrare la Misericordia di Dio e lasciarsi abbracciare da essa. Il vivo ricordo dei due santi cappuccini che passavano dieci-quindici ore al giorno nel loro confessionale, e delle lunghe file di penitenti in attesa di affidarsi al loro santo ministero, non rievoca soltanto una maniera – tra le tante possibili – di accostarsi ecclesialmente alla Misericordia di Dio, ma «l’unica maniera pienamente cristiana».
Chi sfida la volontà del popolo poi si ritroverà il conto da pagare al momento di andare alle urne. E perseverare nella mobilitazione è l’unica arma che permette al popolo di raggiungere risultati concreti. È questa la lezione che viene dalla Francia, come ci dice Ludovine de la Rochere, presidente della Manif pour Tous (Manifestazione per tutti), l’associazione che si batte per la difesa della famiglia naturale e che ha più volte portato in piazza in Francia milioni di persone, stupendo l'Europa intera. In Francia il popolo è “in guerra” contro il governo già dal 2012. È allora infatti che il governo socialista di Francois Hollande ha iniziato l’iter parlamentare per approvare una legge sul matrimonio omosessuale, denominata legge Toubira - dal nome del ministro della Giustizia Christiane Toubira, che è stata relatrice e forte sostenitrice del provvedimento - e riassunta nello slogan “Mariage por Tous” (Matrimonio per tutti). La legge è stata effettivamente approvata nell’aprile 2013 ma da allora tra famiglie e governo la lotta è aperta e non è certo questa l’ultima delle ragioni del tracollo elettorale del Partito socialista di Hollande sia alle elezioni europee del 2014 sia alle recenti amministrative, come la stessa de la Rochere ha sottolineato più volte.
Un uomo ha ucciso un felino: condannato a due anni di carcere senza condizionale. Il medico Bonnemaison ha ucciso con l’eutanasia sette uomini, ma ha ottenuto la condizionale ed è già tornato al lavoro
Diversi politici e quasi tutti i media favorevoli al disegno di legge Cirinnà, si stanno dando da fare in questi giorni – soprattutto dopo la manifestazione del 30 gennaio al Circo Massimo – per specificare e sottolineare come l’istituto della stepchild adoption contenuta nel ddl stesso, non abbia nulla a che fare con la pratica dell’utero in affitto. Che questa sia una palese menzogna, è stato già ampiamente dimostrato su queste colonne. Il disegno di legge che il Senato si appresta a votare nei prossimi giorni, prevede eccome la legalizzazione della maternità surrogata (articolo 5) e la prevede esplicitamente – seppur nell’incomprensibile linguaggio politichese. Ma allora, perché tanto spendersi per negare la verità? Cosa si vuole nascondere?
È iniziato il conto alla rovescia per il viaggio di Papa Francesco in Messico. Dal 12 al 18 febbraio 2016, Jorge Mario Bergoglio si recherà per la prima volta e come destinazione esclusiva in Messico: un popolo fortemente cattolico (82,32% della popolazione) e con un alto tasso di povertà (63 milioni di persone, vale a dire il 53% dei messicani). Sarà la quarta volta del Papa argentino nella sua America Latina, un viaggio per il quale si prevede un’accoglienza molto calorosa, non solo per la sua origine sudamericana, ma anche per l’agenda che lo stesso Pontefice ha stabilito. Il Vescovo di Roma tenterà di entrare nelle periferie interne del Messico, avvicinandosi come pastore della Chiesa Universale alle loro sofferenze.
Caro direttore, sono molto d’accordo, come spesso mi capita, con l’amico Robi Ronza, quando scrive che a Roma il 30 gennaio si è visto un grande popolo, ilare, intelligente, molto aperto. Un popolo vero e, quindi, molto variegato. Già in treno ho visto gruppi e gruppetti che recitavano il rosario, in metropolitana tanti laici, sacerdoti, giovani che esprimevano gioia e convinzione, al Circo Massimo mamme che spingevano carrozzine con i propri piccoli, anziani, famiglie intere che stendevano tovaglie per un veloce pic-nic prima dell’inizio della manifestazione vera e propria, persone “distinte” con in mano mazzette di giornali “impegnati”, gente che si abbracciava con grande cordialità, tanti bambini, tanti nonni. Io personalmente non ho visto i politici, perché sono rimasto tra il popolo vero. Al ritorno, il taxista, quando ha saputo che al Circo Massimo c’era stata tanta gente, ha urlato di gioia.
L’incidente all’Icmesa di Seveso fu provvidenziale (il termine è improprio, sarebbe meglio dire «cascò a fagiolo») per preparare l’opinione pubblica italiana all’aborto. Anni dopo si scoprì che le donne incinte non correvano poi tutti questi rischi, ma ormai era fatta. La prima notizia ebbe copertura mediatica da apocalisse incombente, e non c’è niente di più ansioso di una donna incinta.
La scorsa settimana, stavo dissertando entusiasticamente sul potere della bellezza di penetrare lo scudo difensivo del mondo odierno quando ho notato che i miei studenti non accettavano l’idea. Mi sono fermato e ho detto: “Aspettate. Cosa c’è che non va? Non ha senso?” In risposta, uno degli studenti cattolici del mio corso di Cristianesimo nei Mass Media ha guardato tristemente fuori dalla finestra. Era una giornata fredda, cupa e scura. Ho detto ai miei studenti che i veri cattolici amano l’inverno. I veri cattolici amano il mese di febbraio. I cattolici vedono un febbraio lungo perché bisestile come quello di quest’anno e dicono “Andiamo!” Lasciatemi spiegare.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Lourdes.
Il nuovo massacro perpetrato nel fine settimana da Boko Haram conferma come le popolazioni del nord-est della Nigeria, ma anche quelle dei Paesi limitrofi, siano ancora senza difesa dalle violenze del gruppo jihadista responsabile da cinque anni di sistematiche stragi. Gli attacchi armati e gli attentati terroristici, con modalità sempre più efferate, si susseguono ormai quotidianamente, né le forze nigeriane — e quelle dei Paesi che hanno inviato contingenti — sembrano per ora in grado di mantenere, sia pure in ritardo, la promessa del presidente federale nigeriano, Muhammadu Buhari, che Boko Haram sarebbe stato sconfitto entro la fine del 2015. L’ultima strage c’è stata nella notte tra sabato e domenica nel villaggio di Dalori, a una decina di chilometri di Maiduguri, la capitale dello Stato nigeriano del Borno, quello dove Boko Haram si è costituito, ha causato il numero maggiore di vittime e mantiene tuttora le sue roccaforti. Secondo le ultime notizie ufficiali, sono stati 86 i morti, compresi numerosi bambini, e un centinaio i feriti, molti gravemente ustionati, provocati dall’attacco dei miliziani di Boko Haram, che si è protratto per quattro ore. Nelle casupole del villaggio date alle fiamme decine di persone sono bruciate vive, mentre quanti fuggivano venivano falciati da raffiche di mitra.
«Il giorno più bello da quando sono in Francia è stato quando, al termine di una testimonianza in un liceo, è venuta da me una ragazza marocchina velata e mi ha detto: “La ringrazio. Lei oggi mi ha insegnato ad amare il profeta Gesù e ad amare i cristiani”. Per un attimo ho visto in lei mia figlia. O forse era mia figlia che guardava lei attraverso di me».
Ci avevano già provato in Cina l’anno scorso ad aprile usando una tecnica di editing genetico chiamata Crispr/Cas9. Si trattava di modificare un gene anomalo presente in alcuni embrioni responsabile della beta-talassemia e così curare il nascituro prima che venisse alla luce. I ricercatori cinesi erano riusciti nell’intento solo nel 30% dei casi, spingendo la rivista scientifica Mit Technology Review a considerare il metodo «ancora molto poco accurato, confermando i dubbi scientifici sul fatto che la correzione del gene possa essere praticata negli embrioni umani».
Siamo passati dal «vengo oppure non vengo» al «ci sono, ma non ci sono». È cominciato con questa svolta non esattamente esaltante, a Ginevra, il minuetto intorno al negoziato convocato dall'Onu con l'ambiziosissimo obiettivo di arrivare a un accordo di pace sulla Siria. Il terzo tentativo del genere che va in scena al Palazzo delle Nazioni, ormai quasi alla vigilia del quinto anniversario dall'inizio della guerra.
Le campagne pubblicitarie pro-gay nel giorno del Family Day sono state soltanto l'ultimo tassello di un odio alla famiglia naturale che viene da lontano e che la sta uccidendo non soltanto con le proposte legislative, ma anche con le politiche economiche degli ultimi decenni. Un attacco che aggrava la crisi economica, da cui non si uscirà se non invertendo la direzione.
Sono attesi un milione di pellegrini per l’ostensione a Roma del corpo di San Pio da Pietrelcina, insieme a quello di San Leopoldo Mandic. Lo ha voluto papa Francesco per il Giubileo. Il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, il Pontefice invierà i missionari della misericordia con il compito di predicare e confessare. Nella basilica, in urne trasparenti, le spoglie dei due santi saranno collocate ai piedi dell'altare della Confessione, nella navata centrale, dove potrà sfilare la coda dei fedeli, che si prevede massiccia. Lì le reliquie rimarranno fino alla mattina dell'11 febbraio, quando una messa di ringraziamento sarà celebrata all'altare della Cattedra prima del ritorno alle rispettive sedi di provenienza (le reliquie del corpo di San Pio ripartiranno da Roma dirette a Pietrelcina, da dove il Cappuccino era partito 100 anni fa, precisamente il 17 febbraio 1916, senza farvi più ritorno)
Sono libera! È stato questo il motto che ho rivendicato come mio quando ho conseguito il diploma un semestre prima all’ultimo anno del liceo. Era il 1987, e sognavo solo di dare un calcio alla polvere della zona di provincia dell’Iowa in cui vivevo per iniziare la mia vita da adulta a Iowa City, il centro creativo del Midwest, dove programmavo di fare la cameriera e mettere da parte il denaro per le lezioni autunnali all’Università dell’Iowa. Cosa volevo? Cosa sarei diventata? Come avrei vissuto? Le possibilità erano inebrianti.
"Era un anno fa, o meglio, un anno e un’era geologica fa. Era il 29 gennaio 2015 (peraltro il mio onomastico, la notizia è per il Grande Capo Indiano) quando Mario Adinolfi, Marco Scicchitano, Padre Maurizio e io ci ritrovavamo in una stanzetta a mangiare una fetta di dolce e a brindare (i maschi) alla fine della nostra avventura, quella che avevamo chiamato “I falsi miti di progresso”, con la quale avevamo un obiettivo che ci sembrava audace ma, forse, quasi alla nostra portata. Risvegliare Roma a partire dalle periferie, e cominciare a spiegare alla gente, a cinquecento persone alla volta, cosa fossero le teorie gender, l’utero in affitto nascosto nel ddl Cirinnà, la differenza tra maschile e femminile."
?La realtà di Dio si proclama "con la vostra vita prima ancora che con le parole". Lo dice Papa Francesco ai religiosi, sacerdoti e suore, ricevuti in udienza nell'aula Paolo VI in Vaticano per il Giubileo della vita consacrata. "Se a volte Dio viene rifiutato o emarginato o ignorato - aggiunge il Papa - dobbiamo chiederci se forse non siamo stati abbastanza trasparenti, mostrando non il volto di Dio ma piuttosto il nostro". Tre sono gli elementi da osservare: "profezia", "prossimità", "speranza". Soprattutto, il Papa esorta a "farsi vicini ad ogni uomo e ad ogni donna" e ricorda che "seguire Cristo vuol dire caricare su di sé il ferito che incontriamo lungo la strada; andare in cerca della pecora smarrita; essere vicini alla gente, condividere le loro gioie e i loro dolori; mostrare con il nostro amore il volto paterno di Dio e la carezza materna della Chiesa. Nessuno mai vi senta lontani, distaccati, chiusi e perciò sterili".
La recente bufera nella Comunione anglicana ha evidenziato ancora una volta la vera divisione del cristianesimo mondiale. La divisione è tra quei cristiani che – in mancanza di un termine migliore – potrebbero essere definiti cristiani “storici” e coloro che sono cristiani “progressisti”.
«Come può il mondo accettare che ci sia un’altra città divisa in due come Berlino? L’Europa cristiana ci ha tradito». La voce dei cristiani di Aleppo, raccolta in un prezioso reportage di Boulevard Voltaire, è carica di dolore e rammarico. La parte di città controllata dal governo continua a soffrire il freddo e la sete, ma nessuno ci fa più caso perché questa situazione va avanti da quattro anni.
All’indomani delle manifestazioni che si sono svolte in cento piazze d’Italia a sostegno del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, Laura Boldrini ha dichiarato che «le piazze ci hanno detto che il nostro paese si aspetta una legge che è l’unico a non avere in Europa». A parte la falsità di questa affermazione, la presidente della Camera ha voluto dare il suo assenso anche sulla discussa questione della stepchild adoption. Tempi ha intervistato Mauro Ronco, ordinario di diritto penale dell’Università di Padova e presidente del Centro studi Livatino.
Proponiamo in queste pagine due brani di Vladimir Sergeevic Solov’ëv, teologo e filosofo, da molti considerato il pensatore più importante della storia russa, tratti rispettivamente da La Russia e la Chiesa universale (1889) e dalle pagine conclusive di Maometto. Vita e dottrina religiosa (1896), preceduti dall’introduzione firmata da Adriano Dell’Asta per il numero 1/2002 de La Nuova Europa, rivista internazionale della Fondazione Russia Cristiana.
paladini LGBT, appoggiati dal compiacente sistema mass-mediatico, adottano il metodo di lotta rivoluzionario espresso da Mao Tse-Tung con il celebre slogan, “Colpirne uno per educarne cento”. Il tribunale della dittatura gender continua ad emettere le sue inappellabili sentenze di condanna. Dopo il caso del pugile campione del mondo Tyson Fury, finito al centro di una bufera mediatica per alcune sue dichiarazioni “sopra le righe” del politicamente corretto, è ora il turno di un altro personaggio pubblico inglese, il giornalista e conduttore televisivo Jeremy Clarkson colpevole, a quanto pare, di aver espresso il suo pensiero in tema di transessualità in maniera troppo esplicita. Dichiarazioni troppo forti per la comunità LGBT che attraverso il sito web “Planet Transgender” ne ha chiesto la testa, lanciando una petizione on-line per chiedere al suo attuale datore di lavoro, “Amazon”, di cacciarlo immediatamente.
Bernardetta la chiamava «la piccola bianca Signora». Ce l'ha descritta così: «Era una giovinetta, non più grande di me. Portava un vestito bianco, lungo fino ai piedi, dei quali lasciava apparire soltanto la punta. «Il suo capo era coperto da un bianco velo che giungeva fino al fondo della veste. Sopra ciascun piede io vidi una rosa splendente come l'oro. La cintura era di colore azzurro e le scendeva fino al di sotto delle ginocchia. «La catena della corona del Rosario era gialla come le rose, i grani bianchi, grossi e molto distanti l'uno dall'altro. «Era viva, giovanissima, circondata di luce». Già le era apparsa per ben quindici volte, e la piccola Veggente «doveva» farsi dire il nome, perché il parroco di Lourdes, l'Abate Peyramale, voleva ad ogni costo conoscerlo, perché diceva di non essere solito trattare con gente sconosciuta... Il 25 marzo (siamo nel 1858), festa dell'Annunciazione, Bernardetta sentì più vivo ed insistente il desiderio di chiedere il nome alla sua piccola, bianca Signora. Lo fece per tre volte, con le mani giunte e con tutta l'anima nel viso: «Signora mia, volete aver la bontà di dirmi chi siete?». Allora la Signora prese un'aria grave ed umile, tese le braccia verso la terra, come in atto di concedere; poi, levando gli occhi al Cielo e nello stesso tempo innnalzando le mani, le ricongiunse al petto, dicendo: «IO SONO L'IMMACOLATA CONCEZIONE». E disparve nello stesso atteggiamento. ...
Per quanto sia stato faticoso organizzare e partecipare a un Family Day, questo è ancora niente rispetto a ciò che si prepara per il popolo della famiglia. Perché se c’è una cosa che dalle reazioni e commenti emerge in modo molto chiaro è che questo popolo ha contro tutto il potere: da quello economico a quello politico, fino – purtroppo – a quello ecclesiastico.
Oggi inizia la Novena al Volto Santo.
Come prevedibile, il giorno dopo il Family Day la discussione non è sul contenuto del ddl Cirinnà ma sul numero delle presenze alla manifestazione al Circo Massimo. La stampa mainstream in questo senso tende a sminuire i numeri degli organizzatori, così La Stampa dichiara 300.000 presenze, Repubblica si limita a parlare di “guerra di cifre”, il Corriere della Sera prende per buona la nota della questura e parla di 200.000, infine Il Post ne conta meno di 70.000. Ma quante persone ci stanno al Circo Massimo? Dipende.
La testimonianza di una presenza, imponente non solo per numero ma per qualità e per ispirazione, che l’ordine costituito sia civile e politico che ecclesiastico del nostro Paese non può più ignorare: questo è a mio avviso l’esito fondamentale del grande incontro avvenuto ieri a Roma al Circo Massimo e dintorni. Non solo infatti nel “catino” erboso del Circo Massimo, tra l’altro in parte transennato e non accessibile ai convenuti a causa di lavori in corso (che ci sono sembrati, ma non ne siamo certi, degli scavi archeologici). Non solo nel Circo Massimo, gremito dove possibile fino all’orlo. Erano infatti migliaia le persone che, non potendo scendere nel Circo Massimo, sono rimaste nelle vie adiacenti o anche nei giardini e nelle aree di parcheggio della vicina sede della Fao.
L’area del Circo Massimo inizia già dalla tarda mattinata a riempirsi di una marea di persone. Sono famiglie con bambini piccoli al seguito, tantissimi giovani e adolescenti, persone di diversi movimenti di ispirazione cattolica, ma anche tanti appartenenti ad altre confessioni religiose.
Cinque persone sono state ferite. Nel campo abitano circa 3.000 migranti, quasi tutti musulmani. Secondo David Michaux, responsabile sindacale, «nel campo c’è un serio problema di convivenza»
Io, omosessuale, sarò in piazza ma vi dico: ricordatevi che dietro gli attacchi che subirete c’è una sofferenza simile alla vostra. Ricordatevi: la verità senza amore è solo legge
Inizia oggi la Novena all'Amore Misericordioso di Madre Speranza-
Non sarà inutile in questa giornata importante, che ha il suo clou al Circo Massimo a Roma, ricordare le due cose che contano in mezzo al mare di dichiarazioni, spesso contraddittorie, interventi, sgambetti, depistaggi che stanno caratterizzando la vigilia.
Intervista a Kiko Arguello di Angela Pellicciari (20 gennaio 2016) per il family day del 30 gennaio 2016.
Nella Messa mattutina, Francesco ribadisce: “Peccatori sì, corrotti no!”, spiegando che “la cosa più brutta della corruzione è che il corrotto non sente il bisogno di chiedere perdono”
Mons. Rino Fisichella presenta in Sala Stampa vaticana i due significativi eventi dell’Anno Santo della Misericordia in programma per il prossimo mese
La teoria morale in vigore oggi in quello che si definisce “mondo civilizzato”, soprattutto tra i più giovani ma senza limitarsi a loro, può essere chiamata di liberalismo morale. Questa teoria è composta fondamentalmente da due principi: – il Principio della Libertà Personale Assoluta, che considera moralmente permissibile qualsiasi condotta a patto che non provochi un male diretto a chi non vi ha acconsentito; – il Principio della Tolleranza Assoluta, che ci obbliga a tollerare qualsiasi condotta altrui a patto che non provochi un male diretto a chi non vi ha acconsentito.
Nell’udienza al Comitato Nazionale per la Bioetica, Francesco esorta a far sentire la voce dei più deboli e ammonisce a non utilizzare per scopi commerciali le applicazioni biotecnologiche
Niente più "Dio", infastidisce gli islamici. È successo a Wels, una città austriaca. L'insegnante di una scuola, che vede una altissima presenza musulmana, ha modificato una canzone popolare cristiana, rendendola "islamica". Ha sfrattato "Dio", sostituendolo con "Allah". Una madre è rimasta sotto choc quando ha visto tornare la sua bambina con il sonetto che intonava ad Allah invece che al Dio cristiano. Non ci voleva credere. Così è andata a chiedere spiegazione alla dirigenza scolastica.
José Luis Rubio Willen, parroco di El Carpio (Valladolid), ha 69 anni e ha vissuto gli ultimi nove da sacerdote. Prima ha avuto un’altra vita: è stato speaker radiofonico, cantante di un gruppo musicale, direttore di documentari, modello e fotografo, proprietario di varie discoteche e negozi di surf, pioniere del tecno in Castilla León…
Questo libro nasce da una «scoperta» per me davvero scioccante: in duemila anni di storia della Chiesa, mai, veramente mai, si è avuta una tale concentrazione di apparizioni mariane e una tale concentrazione di profezie che – tutte convergenti, le une e le altre – indicano il nostro tempo come un tempo di svolta quasi apocalittica. Non è mai accaduto prima. Inoltre si tratta di un avvertimento profetico che trova conferma nel magistero della Chiesa. Le apparizioni mariane a cui mi riferisco iniziano a Parigi nel 1830, in Rue du Bac, e arrivano a quelle di Kibeho, in Ruanda, pochi anni fa. Parlo quindi di casi il cui carattere soprannaturale è stato riconosciuto dalla Chiesa cattolica. E così pure i mistici che cito sono esclusivamente mistici cattolici, spesso già beati o santi (non ovviamente sedicenti veggenti di oggi o di ieri).
Rimandato il voto al 2 febbraio. I retroscena del Fatto, l’intervista a Nitto Palma. Per i sostenitori della famiglia, un motivo in più per mobilitarsi.
I parlamentari si sono rifiutati di inserire nel testo di legge una frase per specificare che «l’intenzione della sedazione non deve essere quella di provocare la morte»
Con modi arroganti, ha più volte disprezzato pubblicamente i francesi scesi in piazza per la famiglia e ha favorito, di fatto, la legalizzazione dell’utero in affitto
Il caso è simile a quello del 2012, quando intervenne il Gran Muftì dell’Arabia Saudita: «Tutte le chiese nella Penisola arabica devono essere distrutte»
È lo stesso capo della Commissione di controllo ad ammettere che la legge viene abusata e che spesso l’eutanasia viene praticata senza rispettare i requisiti di legge
L’adesione dell’associazione Agapo: «Il ddl Cirinnà erige un nuovo tabù per impedire la più elementare delle domande: da dove vengono i figli delle unioni gay?»
È appena uscito in libreria Per l’Umano & per l’Eterno (edizioni Ares, pp. 128), una intervista "virtuale" a don Luigi Giussani curata da don Gabriele Mangiarotti e Gianfranco Amato. Pubblichiamo ampi stralci dell'introduzione.
Si chiama Anne-Sixstine Pérardel, è una giovane donna francese che di mestiere fa il “counselor in vita affettiva e sessuale”. A Parigi e dintorni riscuote successo, conferenze, seminari, incontri nelle scuole, al punto che nello scorso novembre ha partecipato al Simposio Internazionale organizzato in Vaticano sulle nuove forme di schiavitù. Tramite la Steadfast Foundation ha dichiarato la sua adesione al Family day di domani al Circo Massimo, l'abbiamo incontrata per parlare di alcuni temi che ha presentato anche in Vaticano in occasione del Simposio.
Mentre mezza Italia – da una parte e dall’altra della barricata rappresentata dal Family Day – si riempie la bocca di “famiglia”, ben poco viene fatto per rendere più facile metterle su e ancora meno per far uscire le donne da certi stereotipi maschilisti della televisione e della pubblicità. In Italia manca ancora – tanto per dirne una – un codice deontologico che eviti di rendere le donne (ma anche gli stranieri o i bambini) caricature grottesche di se stesse. A differenza di Francia, Spagna e Olanda.
Quando intervisto artisti cattolici, in genere lascio che l’artista e il suo lavoro parlino da sé, ma visto che una delle serie fotografiche di Matthew Lomanno documenta la mia famiglia non posso fare a meno di sottolineare che il suo lavoro è splendidamente evocativo e presenta le cose belle, quelle brutte e quelle strane della vita con profondità, umorismo e pathos.
Povero Edipo. Se non conosceste la classica storia del re che ha sposato per sbaglio la madre e si acceca, ne rimarrei sorpresa. Da questa storia si possono trarre molte riflessioni profonde sul destino, sulla verità, sul controllo e sulla libera volontà, ma che dire dell’accecarsi? È terribile! Ma non la cosa più terribile che una persona possa fare. Se Edipo si acceca quando viene messo di fronte alla realtà, molti fanno di peggio quando pongono le cose che vedono nel mondo materiale al di sopra della realtà spirituale.
Il particolare percorso di vita di Claudio Canali, da storico vocalist e front man del “Biglietto per l’Inferno” a frate benedettino dell’eremo di Municciano, è stato raccontato nel programma televisivo religioso di Rai 1, “A sua immagine”, nella puntata di sabato 12 giugno 2010. Titolo della puntata a lui dedicata: “Preghiera, rock e gregoriano”. Negli anni 70 per “Il Biglietto per l’inferno”, ha scritto canzoni profonde che affrontano temi delicati. “Anche se con qualche errore teologico – dice a proposito della sua vecchia band – eravamo sulla retta via”.
Vangelo Lc 4,21-30: Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
29 gennaio 2016 alle ore 16.15 Kiko Argüello - iniziatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello a Radio Maria sul Family Day del 30 gennaio a Roma. Per seguire la trasmissione sintonizzatevi su Radio Maria alle ore 16.15 oppure via web a qusto link: http://www.radiomaria.it/la-radio-in-diretta.aspx
Di fronte alla grave crisi personale e sociale che attanaglia il tempo presente, due amici, discepoli di mons. Luigi Giussani, rendono pubblico il loro dialogo sull’uomo e sul bene comune che continua, anche oltre la morte, quotidianamente, col Fondatore del Movimento di CL, attraverso i suoi scritti e, grazie alla preghiera, nella comunione dei santi. Un testo che, nel suggerire un metodo per discernere la realtà e vivificarla, ripropone con speciale evidenza l’identikit del cristiano, uomo nel mondo ma non di questo mondo. Così gli spunti qui offerti si fanno invito ad approfondire l’intera opera di Giussani a cui puntualmente si riferiscono, per imparare, come lui, a pensare, amare e agire nella presenza di Cristo a ogni livello dell’esistenza, ogni istante della propria vita.
Se Giussani fosse qui: questo potrebbe essere il titolo alternativo o il sottotitolo del libro attualissimo e interessante scritto a due mani da Francesco Amato e don Gabriele Mangiarotti. Il titolo vero è una frase di don Giussani: “Per che cosa si deve combattere? Per l’umano e per l’eterno” (Ed. Ares - pp. 128 - € 12) e risponde sostanzialmente alla domanda, quanto mai incombente e attuale in queste settimane, in questi giorni: come deve porsi un cristiano di fronte allo spirito del mondo, agli orientamenti che chi detiene il potere in un dato periodo storico vuole affermare come bene e sentire comune?
All'udienza generale del 27 gennaio 2016, Papa Francesco ha continuato il ciclo di catechesi sulla misericordia, ricordando che «nella Sacra Scrittura, la misericordia di Dio è presente lungo tutta la storia del popolo d’Israele». Così, «con la sua misericordia, il Signore accompagna il cammino dei Patriarchi, dona loro dei figli malgrado la condizione di sterilità, li conduce per sentieri di grazia e di riconciliazione, come dimostra la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli».
Fatta l’abituale avvertenza – e cioè che tu sappia che già oggi in Italia le persone conviventi dello stesso sesso hanno i diritti che invocano – tenterò di illustrare un altro effetto del ddl Cirinnà. Giudicherai tu se è un effetto equo o iniquo. Il disegno di legge della senatrice Cirinnà – così come è stato ripetutamente detto dalla stessa senatrice e da altri parlamentari – si propone di dare tutela a delle nuove «specifiche formazioni sociali» (come recita l’art. 1), così sono chiamate le unioni civili, cioè le unioni tra persone dello stesso sesso che si autodichiarano davanti all’ufficiale di stato civile (cf. art. 2). L’intenzione dichiarata dai promotori del disegno di legge è riconoscere l’amore, l’affetto e la solidarietà presenti in queste formazioni sociali.
Il Family Day del prossimo 30 gennaio continua a raccogliere le adesioni di associazioni, comunità, movimenti e comitati, intrecciandosi con altre cause sociali o pro-life. Il comitato esecutivo della federazione europea One of Us per la vita e la dignità umana è tra i partecipanti al raduno del Circo Massimo. A nome dei movimenti associati appartenenti ai 28 paesi dell’Unione Europea, riunitosi ieri a Madrid il 26 gennaio, ha ringraziato gli organizzatori di questo “importante appuntamento che ribadisce la centralità della famiglia formata da un uomo e una donna”.
Le persone, certo, non sono numeri. Ma le cifre aiutano a mettere qualche punto fermo. E soprattutto a definire la platea di riferimento della stepchild adoption, più o meno temperata che sia. Dati precisi di bambini che potrebbero essere interessati alle 'novità' del ddl Cirinnà non ce ne sono. Ma esiste un ordine di grandezza che viene fuori dal censimento Istat del 2011: 529, ricordava ieri l’agenzia Redattore sociale. Queste, infatti, sarebbero le coppie dello stesso sesso con figli tra le 7.513 conviventi. Il numero viene fuori sottraendo ai 16 milioni 648 mila nuclei familiari in Italia quelli monogenitoriali (2 milioni 651mila); dei 13 milioni 997mila restanti la quasi totalità, cioè 13 milioni 990mila, hanno dichiarato di essere eterosessuali.
Guardate il VIDEO (QUI), e ascoltate attentamente. È agghiacciante la tragica naturalezza dell’orrore generato dalla menzogna del demonio. È sufficiente questo servizio televisivo per capire perché non si può restare chiusi in casa, in parrocchia o nel proprio movimento il 30 gennaio; se, è ovvio, abbiamo sperimentato, anche solo una volta nella nostra vita, la dolcezza dell’amore di Dio che ci ha strappato dall’abbraccio mortale del demonio. La nostra lotta infatti è contro di lui, e non contro le creature di sangue e di carne, anzi. Non esistono categorie ma persone, e ciascuna è amata da Dio e dalla Chiesa cosi come è. È la nostra esperienza, quella che ci ha salvato e ci sta plasmando per essere immagine e somiglianza di Dio. Ma ci sono momenti in cui è necessario e doveroso rendere testimonianza alla Verità, alla bellezza e alla liberta che solo essa genera nelle persone. Lo dobbiamo soprattutto a tutti coloro che si riconoscono nei pensieri, nelle parole e nei gesti che appaiono nel video. E per quanti a tutto questo sono indifferenti, ovunque si trovino.
Un ladro ruba a casa vostra. Sporgete denuncia e per tutta risposta le forze dell’ordine arrestano voi per furto. È quello che accaduto – ma in scala assai maggiore – in Texas, dove lunedì scorso un tribunale di Huston ha incriminato alcuni pro-life e scagionato dalle accuse l’organizzazione abortista Planned Parenthood Federation (Ippf).
Quella che segue è una storia strana. Un C’era una volta in America che però accade proprio mentre la si sta leggendo. È per stomaci forti e palati fini. Mescola il diavolo e l’acqua santa, cioè la sociologia e la fede. E vale tutto il valore unico e profondo che hanno le testimonianze, mentre i dogmi, intangibili, a quelli ci si può solo inginocchiare devoti e silenziosi.
Per la sua attualità e per le ragioni in difesa della vita e della famiglia, pubblichiamo uno stralcio dell'omelia pronunciata da papa Giovanni Paolo II a Washington, Capitol Mall, il 7 ottobre 1979.
Si presta a una duplice lettura la notizia della probabile presenza, sabato in piazza a Roma per il Family day, di una folta pattuglia di parlamentari cattolici di vari partiti, a sostegno della famiglia naturale. Pare siano oltre 140, tra quelli di Area popolare, i forzisti, i cattolici dem, i leghisti e i rappresentanti di Fratelli d’Italia. Da una parte, il gesto denoterebbe coerenza e coraggio. La fedeltà al proprio patrimonio di valori va manifestata “coram populo” e, quindi, quale migliore occasione di un raduno di piazza, con tutte le anime che compongono il mondo cattolico ma anche l’arcipelago dell’associazionismo socio-culturale che si rifà all’antropologia cristiana?
Dopo quasi tre anni di lotta contro un tumore alla lingua, Michel Delpech ha reso l’anima a Dio il 2 gennaio. La sua vita? Trent’anni senza Dio e trenta con Lui. Gli ultimi sono stati i più fruttuosi. È stato il prototipo del cantante degli ani Settanta: basette folte e capelli lunghi. Ha saputo aprirsi un varco in un panorama musicale francese all’epoca traboccante, con nomi come quelli di Claude François, Mireille Mathieu – con la quale condivideva l’agente, il famoso Johnny Stark – o Michel Sardou. Con quest’ultimo ha fatto un’interpretazione memorabile di Le Rire du Sergent, una canzone che già allora è stata tacciata di omofobia. Sardou ci ha messo tre decenni per smentire l’accusa. Delpech ha anche lasciato canzoni di cui era egli stesso l’autore, come Chez Laurette, Pour un flirt o Que Marianne était jolie, che ancora oggi risuonano in discoteche, matrimoni e feste private.
L’appuntamento è per giovedì 28 gennaio presso Sala Teatro Carlo Verga (Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda, via Val Daone 10,ore 21, Milano) per la presentazione dell’ultimo libro di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, intitolato Il cammino della Chiesa (qui trovate l’intervista di Tempi sul volume). L’evento, organizzato da Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II e Fondazione Tempi, vedrà presenti due personalità d’eccezione: il professore Sergio Belardinelli e il senatore Marcello Pera.
Tra il 2008 e il 2010 la polizia nigeriana ha scoperto più di 20 edifici in cui le donne venivano sfruttate per alimentare il business della vendita di bambini
Commentando il Messaggio del Papa, il cardinale Montenegro ricorda che il periodo liturgico in corso non può esaurirsi nella sola preghiera ma richiede un impegno concreto nelle opere di misericordia
“Siamo un milione!”. Questo l’ordine di scuderia partito dalle associazioni LGBT e ripreso dalla quasi totalità dei media nazionali all’indomani della manifestazione “Svegliati Italia” in favore dell’approvazione del ddl Cirinnà e contro il Family day del prossimo 30 gennaio. La manifestazione, organizzata da Arcigay e altre sigle analoghe, ha coinvolto, riporta il loro sito, 99 piazze. Ma la matematica non è un’opinione e basta fare due conti per capire che qualcosa non quadra: 1 milione diviso 99 piazze fa più di 10 mila persone per città. Il che significa che se questo dato fosse vero avremmo avuto una media di 10.000 persone in ogni piazza, un numero notevole, una vera e propria mobilitazione di massa in nome del ddl “unioni civili”. Peccato che l’evidenza dei fatti smentisca completamente questo dato.
Si terrà oggi, 26 gennaio 2016, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, dalle ore 20.45 alle ore 22.15, una Veglia mariana dedicata alle donne e alle madri intitolata "Porta un fiore a Maria... e lascia sbocciare la verità!", promossa da alcune Associazioni e Movimenti ecclesiali italiani e in collaborazione con la Diocesi di Roma.
«Il Cammino della Chiesa» è il titolo del nuovo libro di mons. Luigi Negri che viene presentato a Milano dal prof. Sergio Belardinelli. Il dialogo proseguirà in seguito fra l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e il senatore Marcello Pera.Le Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II & la Fondazione Tempi sono liete di invitare la S.V. Giovedì 28 gennaio 2016 – ore 21 Sala Teatro Carlo Verga Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda Via Val Daone 10, Milano (MM 5 – Stazione Ca’ Granda).
Circa 45 mila cristiani fuggiti da Siria e Iraq devono nascondere la loro identità religiosa in Turchia per evitare discriminazioni. Decine di migliaia di armeni, siriaci e caldei hanno chiesto asilo negli Stati Unti, in Canada o in Austria e in attesa del permesso di partire potranno restare in Turchia fino al 2023.
Il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, in visita a Roma, incontra oggi Papa Francesco. L’islam sciita iraniano, ricorda Vatican Insider, è più aperto al dialogo con la Chiesa. Il lungo e paziente lavoro diplomatico del cardinal Jean Louis Tauran ha ricucito il rapporto fra Teheran e il Vaticano, sin dai primi anni 2000. Il presidente Hassan Rouhani, eletto presidente poco dopo l’ascesa al Soglio di Papa Francesco, ha voluto fortemente questo incontro. Dopo il rinvio di novembre, dovuto alla strage di Parigi e alla preoccupazione per la sicurezza che ne è seguita, siamo al dunque, con appena due mesi di ritardo. Se la volontà di dialogo è forte, come potrà migliorare la vita della piccola minoranza cristiana in Iran? E come vivono i cattolici, e in generale i cristiani, nella Repubblica Islamica?
Nel dibattito che caratterizza questo momento della vita ecclesiale e sociale italiana attorno al disegno di legge sul riconoscimento delle unioni civili, e sulla possibilità di adottare figli da parte delle coppie omosessuali, si stanno profilando soprattutto in campo cattolico alcuni elementi che ripropongono in modo artificioso una situazione culturale che si pensava fosse stata definitivamente superata.
E’ un romanziere milanese Giorgio Ponte, omosessuale, e attento al dibattito sulle unioni civili. Per lui il Ddl Cirinnà non deve proprio passare, “già oggi il cosiddetto affido in prova è di fatto una prassi per qualsiasi bambino resti senza genitori” e non è d’accordo “sul fatto che dire che due uomini non possono crescere un bambino sia omofobo”. Attraverso IntelligoNews fa anche un appello agli omosessuali perché vadano al Family Day: “Facciano sentire la loro voce”. Giorgio, domanda secca: parteciperà al Family Day? “Sì, assolutamente. Ci vado con alcuni amici delle Sentinelle e della Manif. Per quanto le adesioni siano numerosissime, la mia presenza è significativa come quella di tutti: una sola goccia può far traboccare il vaso in senso positivo. È importante che ci siamo tutti”.
35 milioni e 800 mila schiavi nel mondo. La schiavitù non appartiene solo alla storia. Dall’antica Roma all’Africa, fino all’Asia la schiavitù persiste oggi con un nuovo volto. Donne e bambini ne sono i protagonisti. Dalla prostituzione, al traffico di organi, dall’immigrazione clandestina, allo sfruttamento sul lavoro… Il progresso avanza ogni giorno e con lui anche la criminalità diventa sempre più organizzata. Una nuova forma di sfruttamento sta sempre più emergendo, si chiama: “Maternità Surrogata” o “Utero in affitto”, un business colossale!!!
La caduta da cavallo, ossia l’immagine più evocativa della Conversione di San Paolo, che la Chiesa celebra oggi, è spesso utilizzata a paradigma di un episodio capace di apportare una metamorfosi nella vita di una persona. Nel caso di Sara Fernanda Giromini, la “caduta da cavallo” è rappresentata dalla nascita di un figlio. Questa giovane brasiliana, conosciuta con lo pseudonimo di Sara Winter, è balzata agli onori delle cronache del suo Paese nel 2012, quando insieme ad altre donne, ha fondato la locale sezione delle Femen, il movimento femminista finanziato da alcuni magnati per inscenare volgari esibizioni pubbliche di protesta contro la morale. Eppure, a sentirla parlare oggi, sembrano lontani anni luce i tempi in cui calcava le strade del Brasile per intonare slogan e mostrare i suoi seni nudi. Sara è oggi un’altra persona. Madre di una bambina, si è allontanata dalle Femen e conduce una battaglia contro il femminismo e l’aborto. Ha avuto la dignità di chiedere scusa ai cristiani per le gazzarre offensive di cui è resa protagonista ed ha anche pubblicato un libro (Vadia Não!, “non una cagna”) che descrive gli abusi a cui è stata sottoposta e le delusioni che ha sofferto durante la militanza femminista.
Un giorno, per caso, la sua vita è cambiata: è “bastato” comporre una canzone, un inno per arrivare al cuore della Chiesa, di milioni di fedeli e, immaginate un po’, anche a quello di un santo, Papa Wojtyla. Niente di più straordinario, non credete? Parliamo di Marco Mammoli l’autore di quell’emozionante brano dal titolo “Emmanuel” che ha fatto da colonna sonora alla Giornata Mondiale della Gioventù di Roma, nel 2000. Una canzone semplice e allo stesso tempo così sensibile, così vera che ha fatto il giro del mondo facendo dell’Italia il suo cuore pulsante. Dopo averla composta in pochi minuti, grazie ad un’ispirazione, non è azzardato dire, divina, milioni di persone l’hanno cantata alla presenza dell’allora pontefice Giovanni Paolo II. Un’emozione grandissima, un momento indimenticabile, una “grazia” che ancora oggi è uno dei “più bei regali che la vita e il Signore mi abbiano mai fatto”, ci racconta.
Il "Cristal Palace" di Andria tempestato di giudizi negativi dopo che aveva lanciato un'offerta promozionale per i partecipanti a un convegno su famiglia e unioni civili in programma in città
Jean Pierre Delaume-Myard, sceneggiatore e documentarista francese, omosessuale convinto e sereno, è da alcuni anni nel mirino delle lobby gay europee. Si è macchiato di una colpa imperdonabile: non solo ha accettato il ruolo di portavoce di Manif pour tous in Francia, ma ha scritto un libro per spiegare perché lui, da omosessuale, ritiene ingiusta la scelta del matrimonio e, soprattutto, dell’adozione gay. «I bambini – ripete – devono avere una mamma donna e un padre uomo. Ogni scelta diversa è una discriminazione. E ve lo dico da omosessuale ».
Un successo arrivato in silenzio. E forse non poteva che essere così. Una specie di piccolo miracolo televisivo che si ripete ogni giorno, alle 18. Tra telefilm, telegiornali e sitcom c' è una rete che fa registrare ascolti da generalista: Tv2000. L' emittente della Conferenza episcopale italiana diretta da Paolo Ruffini è in continua crescita: in un anno (dal 2014 al 2015) gli ascolti sono aumentati del 16,2%. Ma il vero caso nel caso è rappresentato dal rosario mandato in diretta da Lourdes.
Fecondazione artificiale eterologa con ovocita crioconservato da dieci anni. Accade al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna dove si presenta una donna 32enne in menopausa precoce che vuole diventare mamma a tutti i costi. L’equipe diretta dalla dottoressa Eleonora Porcu la sottopone a fecondazione artificiale di tipo eterologo: vanno in laboratorio e scongelano un ovocita che era nel freezer da dieci anni, lasciato lì da una donna che aveva già avuto dei figli in provetta, e poi prendono il seme del partner maschile. Il bambino dovrebbe nascere a breve.
«Siamo rimasti l’unico Paese dei 28 (dell’Unione Europea: Ndr) senza una disciplina sulle unioni civili», ha affermato recentemente Renzi aggiungendo poi che a tale eccezione occorre al più presto porre rimedio. La stessa cosa è stata poi perentoriamente ribadita da diversi esponenti della maggioranza di governo, dal ministro Martina e ancora ieri dalla presidente della Camera Boldrini, trovando disciplinata eco in una stampa e in telegiornali che hanno perso la buona abitudine di verificare la correttezza delle notizie che diffondono.
La prolusione del cardinale Bagnasco al Consiglio permanente dei vescovi italiani di oggi pomeriggio affronterà certamente il tema caldo delle unioni civili e, più o meno direttamente, farà cenno al Family day di sabato 30. Intanto, ha già preso una certa fisionomia la geografia ecclesiale che si è espressa rispetto all’incontro del Circo Massimo di Roma. Dopo le prime dichiarazioni favorevoli del cardinale Bagnasco, e il recente discorso del Papa alla Rota romana, l’argine si è rotto producendo il classico effetto valanga.
Chi si sta impegnando per il ritiro del ddl Cirinnà dovrebbe porre attenzione ad una posizione oggi abbastanza diffusa anche tra i cattolici, ecclesiastici e laici che siano. Questa idea è riassumibile in questa frase: sì alle unioni civili, no alle adozioni, e può creare non poca confusione. L’idea di fondo è che nella società di oggi ci sia una pluralità di unioni e che lo Stato le debba normare, l’importante è che non le equipari tra loro e, soprattutto, non le identifichi con il matrimonio.
«All’Inferno non ti mandano: ci vai tu, perché tu scegli di essere lì. L’Inferno è volere allontanarsi da Dio perché io non voglio l’amore di Dio. Questo è l’Inferno. Va all’Inferno soltanto colui che dice a Dio: “Non ho bisogno di Te, mi arrangio da solo”, come ha fatto il diavolo che è l’unico che noi siamo sicuri che sia all’Inferno». In queste poche e semplici parole di Papa Francesco è racchiusa tutta la dottrina cattolica sull’Inferno.
A una settimana esatta dal Family Day del Circo Massimo una conferenza episcopale regionale – quella del Triveneto – prende posizione collegialmente a favore della grande manifestazione in difesa della famiglia naturale.
L'Arcigay gonfia i numeri dei cortei per le unioni civili. Una mossa politica per equiparare le piazze arcobaleno al Family Day. E i media si bevono i numeri finti. Giovanardi li smaschera: "Città per città si fa fatica ad arrivare a 50mila. Dove sono gli altri 950mila?"
Dalla sua introduzione in Canada nel 2005 il matrimonio omosessuale ha eroso i diritti fondamentali
Oggi inizia la Novena alla Madonnina delle Lacrime di Civitavecchia.
Oggi inizia la Novena della Purificazione (Candelora).
Il notevole successo della fiction televisiva Don Matteo, interpretato da Terence Hill, oltre che all’intreccio di elementi drammatici e comici, è dovuto senza dubbio alla figura del protagonista, questo “prete detective”, che ha più fiuto di tutti e arriva sul posto giusto sempre prima dei carabinieri. Ma, ci chiediamo, è possibile fare un’indagine più approfondita di questa figura di prete? Io penso che ne valga la pena, perché essa può dire la sua parola nella attuale evoluzione della figura del sacerdote cattolico, che a volte stenta a trovare modelli di riferimento.
Ci si può avvitare sugli emendamenti. Il punto più critico del disegno di legge sulle cosiddette unioni civili sta però in quello che la Presidenza della Repubblica ha fatto trapelare qualche giorno fa, senza essere smentita: il testo non va bene perché sovrappone il regime del matrimonio e il regime della convivenza fra persone dello stesso sesso; e ciò contrasta con la Costituzione, che adopera all’articolo 29 espressioni che non lasciano margini di equivoco. Contrasta pure con l’esegesi che di quella norma fondamentale la Corte costituzionale ha dato sei anni fa, con la sentenza n. 138/2010, allorché - pur richiamando la necessità del riconoscimento di diritti ai componenti di una coppia same sex - ne ha escluso la parificazione al matrimonio.
Secondo il noto psichiatra, la maternità surrogata porta inevitabilmente all’eugenetica attuata da Hitler. Egli solleva poi il diritto del figlio a conoscere i propri genitori
Il presidente del Forum delle associazioni familiari saluta con favore la manifestazione del 30 gennaio contro il ddl Cirinnà, auspica però che la “partita per la famiglia” prosegua anche dopo la piazza
Oggi la promulgazione del decreto riguardante il miracolo ad una bimba argentina. La postulatrice Silvia Correali: “Un giorno di grande allegria per tutta l’Argentina e per la Chiesa”
Oggi inizia la Novena a San Giovanni Bosco
Dopo l’evento di maggio, torna a fine gennaio un evento per sapere tutto sulla compravendita di bambini a partire da 100 mila dollari. Aperto a tutti: coppie gay, lesbo ed etero
Sposata da 46 anni con l’ex calciatore del Paris Saint-Germain, Bernadette dimostra un amore sconfinato: «Lo lavo, lo vesto e gli dò io da mangiare. È ancora vivo ed è meraviglioso»
A Mozogo, al confine con la Nigeria, le ripetute incursioni dei jihadisti hanno unito i fedeli delle due religioni. «Questo ci rende un esempio di tolleranza interreligiosa».
Le parole del Bergoglio sono un macigno sul ddl Cirinnà: "Non confondere unioni civili e matrimonio". Barricate bipartisan in parlamento. Il Pd si divide sulla stepchild adoption. E Renzi avverte: "Senza intesa voto di coscienza in aula"
Il cristianesimo è sempre all’inizio. Per almeno due motivi. Il primo riguarda l’ambiente in cui viviamo: in un mondo ridiventato pagano, il cristianesimo è sempre agli inizi, con l’unica differenza che mentre gli antichi romani ai vizi attribuivano il nome di un dio, ora i moderni li chiamano “diritti civili”. Il secondo motivo è che nessuno nasce cristiano; cristiani si diventa e non lo si è mai compiutamente. La “milizia cristiana” si svolge dunque contemporaneamente su due fronti, l’uno rivolto all’esterno, nel paragone con un ambiente svuotato di senso o addirittura corrosivo, l’altro all’interno, per la riconquista della propria anima a Dio.
Iraq, il monastero di Sant’Elia sorgeva su una collina nei pressi di Mosul. Era luogo di culto dei cristiani da 1400 anni. Oggi non ne resta altro che un cumulo di macerie. Foto satellitari, pubblicate l’altro ieri, mostrano l’opera di distruzione sistematica dell’antichissimo edificio condotta dall’Isis. Tracce di bulldozer circondano una chiazza grigia, lì dove prima c’erano le sue mura.
Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth: L'occultismo (13/01/2016). Trasmissione da Radio Maria.
Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21: Oggi si è compiuta questa Scrittura .
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
La famiglia sulla terra si compone e si ricompone nel perdono quotidiano
Il presidente dei vescovi americani scrive nel messaggio per la Marcia per la Vita che molti sono contro l’aborto ma non si considerano “pro-life”, ciò è uno stimolo per i cattolici a diventare “migliori messaggeri” della cultura della vita
L’editore britannico, scampato all’Olocausto in gioventù grazie all’aiuto dei cristiani, ha dedicato gli ultimi mesi della sua vita portare famiglie siriane in “rifugi sicuri” lontano dai tagliagole jihadisti
L’iniziativa è del Centro Studi Rosario Livatino, costituitosi a 25 anni dal sacrificio del giudice siciliano. Alcuni magistrati, avvocati, docenti universitari hanno sentito l’esigenza di dare vita ad un organismo che approfondisca in particolare i temi della vita, della famiglia e della libertà religiosa, avendo come quadro di riferimento il diritto naturale. Decidono di costituire un Centro Studi e di intitolarlo a Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, mentre si recava al lavoro al Tribunale di Agrigento.
"L'autore di "Quo vado?" e degli altri film del comico pugliese racconta la sua conversione e il "filo" che lega il pontefice a Zalone "
Nel momento in cui le istituzioni italiane ed europee, le istituzioni religiose aprono sempre più alle organizzazioni islamiche legate alla Fratellanza musulmana, l’intervista qui presentata rappresenta un ulteriore spunto di riflessione sui processi di radicalizzazione e sull’operato dell’islam politico. Mohammed Louizi, di origine marocchina, ma residente a Lille in Francia, è un ex Fratello musulmano che ha vissuto la Fratellanza sia in Marocco che in Francia, come Presidente dell’organizzazione Etudiants Musulmans de France, membro del Forum delle Organizzazioni Giovanili e Studentesche Europee (FEMYSO) di cui fanno parte anche i Giovani Musulmani d’Italia (GMI). Louizi ha avuto il coraggio non solo di lasciare gli incarichi e l’affiliazione alla Fratellanza, ma anche di denunciarne il progetto globale. Questa lunga intervista si propone di contribuire al dibattito, arduo e delicato, della rappresentanza dei musulmani in Italia e in Europa che molto spesso è monopolizzata dall’islam politico a scapito dell’islam politico cui richiama Louzi nel proprio saggio.
La discussione, in questi giorni, del ddl Cirinnà ha riportato all’attenzione il tema delle adozioni omosessuali su cui il governo, nonostante la strenua opposizione dei cattolici, ha intenzione di mettere il cappello. In momenti come questi, in cui la battaglia parlamentare è intrisa da ogni parte di questioni ideali e ideologiche, sarebbe invece bene fare un passo indietro per provare valutare le cose da una prospettiva diversa: quella del bambino.
Dal discorso di Benedetto XVI ai partecipanti al convegno promosso dal Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006.
Dopo Palmira e Niniva abbattuto a Mosul un altro pezzo di storia di 1400 anni fa. Padre Habib: ci vogliono eliminare
Pochi hanno sentito parlare di Irene Fedoryka, ma la sua vita è un’icona di donazione di sé per la gloria di Dio. Lo afferma Kimberly Cook, scrittrice freelance e autrice che ha parlato con Aleteia di questa notevole musicista e madre. La Cook ha scoperto la Fedoryka grazie ai suoi figli. “Dai loro frutti li riconoscerete”.
Quando siete stati più innamorati? Più specificatamente, quando siete stati più innamorati di Dio? Vi si adattano le parole di Ron Rolheiser, per il quale “tranne in rari momenti, di grazia, crediamo ancora in un Dio che è estremamente serio, intenso, addolorato, deluso da noi, deluso dal mondo e lontano dal perdono incondizionato… E tuttavia la lotta profonda di ogni religione è entrare nella gioia di Dio?”. E allora ve lo chiederò di nuovo: quando siete stati più innamorati?
Forse ne avrete già sentito parlare. L’Harvard Extension Cultural Studies Club aveva deciso di ospitare una messa nera (una presa in giro satanica del Santo Sacrificio della Messa) ad opera del Tempio Satanico, ed era stato annunciato che durante questo “servizio” sarebbe stata profanata un’ostia consacrata. Il gruppo responsabile della messa nera, il Tempio Satanico, affermava di non avere un’ostia, perché “rispettiamo tutte le religioni e vogliamo che nessuno si senta offeso. Capiamo il ruolo potente che l’Eucaristia ha nella religione cristiana, e non vogliamo affatto che sembri che non rispettiamo le vostre tradizioni”. La mia prima reazione è stata pensare che fosse un’immagine perfetta dell’ambiente universitario del XXI secolo: si voleva realizzare una messa nera satanica senza offendere nessuno. Dopo una maggiore riflessione ho pensato, però, si trattasse di un’argomentazione importante a favore del cattolicesimo.
Incontro con i genitori di Chiara Luce Badano. Sabato 6 febbraio, Cappella universitaria La Sapienza, Roma.
«Chi non ama il profeta Maometto?». Questa semplice domanda posta da un imam pakistano alla platea di fedeli ha innescato una serie tragica di eventi che ha lasciato un bambino di 15 anni senza una mano. Il 10 gennaio, nella moschea del villaggio di Khanqah, il giovane Anwar Ali, avendo probabilmente interpretato male le parole della guida religiosa, ha alzato la mano alla domanda dell’imam Shabir Ahmad. Il figlio di una famiglia povera si è reso conto di aver sbagliato risposta quando ha visto che solo la sua mano si era alzata e che centinaia di occhi si erano girati verso di lui, accompagnando gli indici puntati dei musulmani scandalizzati e le grida dell’imam: «Blasfemo!». L’accusa è passata di bocca in bocca: «Non ami forse il tuo profeta?».
Non abbiamo molti dubbi su cosa accadrà di qui al 30 gennaio, quando il popolo del Family Day invaderà pacificamente Roma dopo che il Quirinale ha ricordato al governo Renzi che, così com’è, la legge Cirinnà è incostituzionale perché le “unioni civili” sono il “matrimonio gay” camuffato con un altro nome, mentre già nel 2010 la Corte costituzionale sentenziava che «i costituenti tennero presente la nozione di matrimonio che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso».
Pensate al ghiaccio bollente o all’acqua asciutta. Ci siete riusciti? No? E avete ragione perché pensare al ghiaccio che scotta è una contraddizione in termini, un ossimoro. Un ossimoro vivente è il dottor Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Monserrato in provincia di Cagliari nonché professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia nella Facoltà di Medicina a Cagliari. Il prof. Melis pratica aborti, una ventina a settimana, e si definisce cattolico. Ecco allora che andiamo a raccontarvi lo strano caso del Dottor Melis e di Mister Hyde, medico abortista che si trasforma nel privato in un fervente credente.
Walt Disney è stato uno dei più grandi geni del Novecento. Tipo ideale del “sogno americano”, anche lui cominciò in un sottoscala, da solo, senza un soldo, e armato solo di una matita e un foglio di carta. Le fiabe della grande cultura europea furono la sua ispirazione: Esopo, Fedro, Perrault, i fratelli Grimm. Il suo unico target, i bambini. Anche Hollywood dovette inchinarsi a lui e attribuire l’Oscar addirittura a un film di disegni, Biancaneve (e negli anni Trenta!). Perfino i grandi dittatori del ventesimo secolo lo adoravano: Mussolini, Hitler, Tito, che si facevano proiettare privatamente i suoi film, chi apertamente, chi di nascosto. Walt Disney, non è un segreto, era un conservatore, un «Dio, patria & famiglia» alla John Wayne tanto per intendersi, gente per cui il “sogno” americano era inscindibile dai ”valori” americani di una volta. Ma poi papà Disney è morto e una potentissima multinazionale ha preso il suo posto. Disney era “papà” perché, come si è detto, aveva indirizzato tutto il suo lavoro ai bambini. Questo, commercialmente, si traduceva in prezzi contenuti, appunto alla portata delle famiglie, e moralità assoluta di antico stampo puritano.
Il conto alla rovescia è partito, mentre mancano pochi giorni alla discussione in Aula del ddl Cirinnà, fra dieci giorni a Roma tornerà in piazza il popolo pro-family. Quello che lo scorso 20 giugno riempì piazza san Giovanni per un appuntamento che ha suonato la sveglia a molte orecchie. Quella piazza sbalordì analisti e addetti ai lavori soprattutto per il fatto di essersi auto-convocata, grazie all'impegno di un comitato nato dal basso e capace di tempi di reattività (e risultati) impensabili. Presidente del Comitato “Difendiamo i nostri figli” è il professor Massimo Gandolfini che la Nuova Bussola ha incontrato per chiedere come procede l’ avvicinamento al 30 gennaio.
Vi parliamo di Madame Blavatsky e del suo odio viscerale per il cristianesimo ...
C’è un aspetto ricorrente nella vita quotidiana di preghiera: è la frivolezza, l’incostanza naturale dell’uomo. Questa incostanza ha origine nell’intelligenza e genera, quando non viene combattuta, l’apatia della volontà, culminando inevitabilmente nell’essere tiepidi. Lo spirito frivolo è l’opposto dello spirito riflessivo. L’intelligenza superficiale non permette all’idea di penetrare in sé e di gettare radici. Oltre a questo, essendo completamente coperto dalla foresta dei pensieri vani, delle preoccupazioni futili e degli attaccamenti alle cose create, il seme della grazia, appena ricevuto, viene subito soffocato. Un’anima frivola vive sulla superficie delle cose. Anche durante la preghiera non riflette, non penetra la verità proposta, non si attacca alla considerazione delle cose dell’aldilà. Non è mai stata toccata dalle massime del Vangelo, dalle perfezioni di Dio, dai diritti imprescrittibili del suo sovrano dominio, dai pensieri salutari dei santi.
“Murati vivi”. Una scritta sul muro e una data: 3 novembre 1943. Inizia quel giorno l’avventura di alcuni uomini – ebrei, disertori, renitenti alla leva – per fuggire dai tedeschi che occupavano Roma. Una storia rimasta nascosta per 40 anni, e riportata alla luce, è il caso di dirlo, da padre Ezio Marcelli, sacerdote della comunità redentorista presente fin da allora nella chiesa di San Gioacchino in Prati, dove si svolge questa vicenda. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, la situazione è incandescente; chiese e conventi non sono risparmiati dalle incursioni dei tedeschi. Anche per i padri redentoristi è troppo rischioso continuare a proteggere ebrei e fuggiaschi nei locali annessi alla chiesa: il teatro e anche le stanze del convento. Nei libri delle cronache della comunità, si legge – sotto la data del 24 ottobre 1943 – che “tutta la comunità è riunita in consulta per decidere su affari delicati”. Si trattava di stabilire la sorte di questi “ospiti”. I padri decidono di licenziarli, ma la storia va diversamente.
Nessun impegno sul piano organizzativo ma i dirigenti del movimento lanciano un appello ai parlamentari, mentre fervono le veglie di preghiera per la tutela della famiglia naturale
Don Mauro Mantovani, rettore della Pontificia Università Salesiana dallo scorso luglio, si sofferma sull’emergenza educativa e sul sempre attuale “metodo preventivo”
Da Nord a Sud Italia, il prossimo fine settimana sarà attraversato da veglie silenziose per protestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. In attesa della grande manifestazione di piazza del 30 gennaio, con appuntamento al Circo Massimo di Roma, i fautori della famiglia naturale sono pronti a rendere testimonianza pubblica e visibile del loro punto di vista. Lo faranno, nelle piazze di una 40ina di città italiane, tra il 23 e il 24 gennaio, attraverso l’originale iniziativa delle Sentinelle in Piedi, già attive per protestare contro il ddl sull’omofobia. Persone di ogni età, estrazione sociale e confessione religiosa si raduneranno per restare in piedi, in silenzio, a leggere un libro.
Padre Giacobbe Elia, esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987 e autore di numerosi libri e pubblicazioni, intervistato da IntelligoNews parla dell'anno trascorso e di quello che verrà. Mette in guardia dalle tentazioni moderne e chiarisce come procedere evitando di cadere nel nichilismo e non cancellando l’idea del peccato che può trarre in inganno...
Un modulo online e 24 ore di attesa, tanto è bastato alla giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini per richiedere un appuntamento per avere un figlio con una madre surrogata ed essere ricevuta alla Santa Monica Fertility Clinic. Siamo in California, avamposto dell’industria della cosiddetta “surrogata etica”, come spiegherà alla giornalista Kim Bergman, direttrice di Growing Generation, una delle prime agenzie di surrogacy degli Stati Uniti: «La surrogata etica è la collaborazione tra adulti informati e consenzienti che si mettono insieme per aiutare qualcun altro. Dovreste venire in sala parto insieme a loro. È un banchetto d’amore».
In inglese il termine è blanding, mischiare i generi, e ormai fa parte del vocabolario dei giovani. Il fatto è che a Londra gli storici magazzini Selfridges, sei piani nell’area di Oxford Street vicino a Hyde Park, due filiali a Manchester e una a Birmingham, hanno aperto uno spazio per la moda gender. Sono i più grandi magazzini del Paese dopo Harrods, “Open to the world since 1908” come c’è scritto sulla facciata dell’edificio: da visitare anche solo da turista, e infatti sono inseriti nelle guide. Se si vuole fare shopping di classe è il posto giusto, perché ha tutti i grandi brand, da Prada a Louis Vuitton, da Gucci a Chanel, Dior, Burberry, su una superficie di 40.000 metri quadri.
Fabrizio De André tornava volentieri sul tema “suicidio”. La prima volta, ne La ballata del Miche’, se la prese con la Chiesa che, spietata, negava ai suicidi il funerale religioso. Nel brano scritto in memoria di Luigi Tenco, morto suicida, scavalcò la Chiesa spietata e si disse sicuro che il Paradiso accoglie tutti, «perché non c’è l’Inferno nel mondo del buon Dio». Infine, in Andrea, buttò la spugna e non fece commenti metafisici sul suicidio del protagonista.
Le lobby pro eutanasia scavano cunicoli profondi sotto le fondamenta del Parlamento europeo, cunicoli che ad oggi non hanno ancora determinato il collasso di questa istituzione, ma che alla lunga potrebbero provocare guai seri. La settimana scorsa è stata bocciata una “Dichiarazione sulla dignità del fine vita”. Il documento, sottoscritto da 95 deputati su 751, così recita: «Tutti i cittadini europei, indipendentemente dalla loro nazionalità, che si trovano in una fase avanzata o terminale di una malattia incurabile, la quale sta causando loro una insopportabile sofferenza fisica o psichica impossibile da alleviare, dovrebbero essere messi in grado di beneficiare di assistenza medica allo scopo di porre fine alla propria vita con dignità». Un giro di parole per tentare di introdurre l’eutanasia nei paesi Ue.
Con la nuova manifestazione sul tema “Difendiamo i nostri figli”, in programma a Roma il 30 gennaio prossimo, torna alla ribalta quella che è una cruciale novità nella vita pubblica del nostro Paese: un movimento nel senso più proprio del termine, nato nella società civile al di fuori di qualsiasi consolidata organizzazione politica e sociale, che si mobilita a tutela di un valore civile di decisiva importanza. Un movimento che prende le mosse dalla diffusa convinzione, largamente confermata dai fatti, che oggi la democrazia italiana neghi adeguato spazio politico a quei settori della società italiana che in valori del genere attivamente si riconoscono.
Ci si è messa anche la tempesta di sabbia, ieri. Sabbia rossa del deserto, non certo l'ideale per chi ha la sua roccaforte in un aeroporto militare stretto d'assedio dalle bandiere dell'Isis da ogni punto cardinale. Sabbia rossa che copre la tragedia che si consuma ormai da giorni a Deir Ezzor, capoluogo dell'est della Siria, principale centro petrolifero del Paese, un tempo abitato da duecentomila persone.
Interpellato dalla stampa sul situazione migrazioni in Europa, l’arcivescovo di Vienna afferma: “Dal Ccee né una parola forte, né un’analisi delle cause di quello che è un dramma”
La situazione degli abitanti di Aleppo, è sempre più drammatica. Alle bombe che minacciano quotidianamente la città (ieri colpita la chiesa Armena Evangelica, per fortuna senza vittime), si aggiunge la mancanza di energia elettrica, l’interruzione dell’erogazione dell’acqua e infine il freddo intenso di questo periodo.
Il villaggio ospita decine di famiglie cristiane fuggite dalla piana di Ninive. Protesta del patriarcato caldeo all’ambasciata turca a Baghdad.
Quando San Luca inizia a narrare la vita pubblica di Cristo, dice che “Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni” (Lc 3,23). Trent’anni. Quando Gesù ha iniziato ad attirare le folle con la sua parola e i suoi segni miracolosi, quelli che lo avevano conosciuto in precedenza rimanevano stupiti: “Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria?” (Mt 13,55). Capite cosa significa? Per almeno trent’anni, la vita di Gesù ha avuto – con l’eccezione di qualche mese di esilio in Egitto – la normalità della vita quotidiana di rapporto familiare e lavoro propria di una famiglia modesta. Si vede che quando ha iniziato la sua vita pubblica Giuseppe era già morto, perché viene menzionato solo indirettamente, mentre la madre viene presentata come la persona conosciuta, Maria.
Due organizzazioni cattoliche, l’Istituto di politica familiare e Mas Libres per la libertà religiosa, hanno preso una posizione pubblica, criticando aspramente il gesto compiuto dal Maliorca Gay Men’s Chorus con la loro esibizione, travestiti da monache, in concerto per i festeggiamenti di San Sebastiano, patrono di Palma di Maiorca.
Già in passato l’edificio ha avuto attacchi analoghi. Mons. Twal: “Deplorevole che questi episodi di odio arrivino 50 anni dopo la Nostra Aetate”
Nel ricordo delle visite di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Francesco incontra gli ebrei di Roma e, rammentando commosso la Shoah, condanna ogni forma di “violenza dell’uomo sull’uomo” contraria ad ogni religione
Sabato c’è stato a Roma all’Auditorium Antonianum il primo congresso nazionale del Comitato “Difendiamo i nostri figli”. Ha aperto la giornata il presidente Massimo Gandolfini che ha ricordato con gioia la manifestazione del 20 giugno scorso a piazza San Giovanni, convocata dal Comitato per riaffermare il diritto dei genitori ad educare i figli e fermare la “colonizzazione ideologica” della teoria Gender nelle scuole. L’incontro di sabato, a poco più di cinque mesi da quella bellissima piazza, è stato organizzato per valutare il lavoro svolto fino ad oggi nella difesa dei più piccoli e della famiglia, per definire le linee operative comuni per i prossimi mesi e per conoscere e incontrare i rappresentati dei Comitati Locali DFN (Difendiamo i nostri figli) nati sulla scia del Comitato Nazionale permanente.
Il ddl Cirinnà bis, già ddl 14 depositato nel 2013, alla quarta riscrittura e senza aver ottenuto neanche mezzo minuto di passaggio in commissione (procedura platealmente anticostituzionale) approderà il 26 gennaio 2016 nell’aula del Senato della Repubblica. Tutti i mezzi di comunicazione, con rarissime eccezioni, lavorano con tonalità diverse per far capire che la sua approvazione è auspicabile o per certi versi inevitabile. Non è così, è una bugia. Il ddl Cirinnà si può fermare, anche agevolmente, a patto di compiere sette atti decisivi che facciano leva sulla debolezza intrinseca di un testo ideologico e scritto male, denso di imbrogli: un colossale inganno verso gli italiani che sono genericamente favorevoli alle unioni civili per omosessuali, ma in stragrande maggioranza contrari a assegnare loro i figli.
??Il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili e sulla stepchild adoption è "una distrazione grave e irresponsabile" rispetto "ai veri problemi dell'Italia" e la manifestazione prevista il 30 gennaio a Roma è "condivisibile". La voce del cardinale Angelo Bagnasco si è levata alta e netta nel giorno tradizionalmente dedicato ai migranti ed ai rifugiati.
A breve, fra qualche giorno, al massimo qualche settimana, il popolo delle famiglie tornerà in piazza. Lo farà in coincidenza dei lavori al Senato sul disegno di legge sulle unioni civili, che parifica al matrimonio la convivenza fra persone dello stesso sesso e apre la strada all’adozione da parte di una coppia dello stesso sesso e all’utero in affitto. Lo farà ripetendo l’esperienza del 20 giugno scorso, non perché trovi gusto nel trascorrere due notti in viaggio, pagare il biglietto del treno per sé e per i suoi senza un centesimo di sconto, e dedicare un fine settimana a questo invece che ad attività più riposanti: lo farà perché lo ritiene necessario. Userà lo stesso metro di responsabilità con il quale quando in una famiglia il padre o la madre, o entrambi, perdono la testa e iniziano a compiere azioni dissennate, gli altri sentono il dovere di prendere in mano una situazione che mai in passato avrebbero immaginato di guidare.
Il Family Day del 30 gennaio è un’iniziativa «a difesa della famiglia, del sostegno pieno alla famiglia che non può essere uguagliata da nessun’altra istituzione o situazione. L’obiettivo è decisamente buono» e «assolutamente necessario perché le politiche familiari sono piccolissime»: «la famiglia è il fondamento di tutta la società». Le dichiarazioni fatte ieri dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), a margine della messa celebrata in Duomo a Genova, segnano una svolta radicale nell’atteggiamento ufficiale della CEI nei confronti di movimenti e associazioni che sono mobilitati a difesa della famiglia naturale, contro il ddl Cirinnà che vuole il riconoscimento delle unioni civili. «La promozione della famiglia – ha detto Bagnasco - e l’invocazione di sostegni reali, che fino ad adesso sembra che non ci siano, dovrebbe essere una voce unitaria di tutto il Paese, di tutte le famiglie italiane, anche in modo diversificati».
Domani Kiko Argüello parteciperà a Radio Maria alla trasmissione "La vera storia della chiesa" da me diretta. Per seguire la trasmissione sintonizzatevi su Radio Maria alle ore 10.15.
La cultura dominante ha dato, e dà ancora, un immagine stereotipata di San Giovanni Paolo II, un papa su cui molto si è detto ma molto c’è ancora da scoprire
Ieri la telefonata tra il card. Bagnasco e l’iniziatore del Cammino. Si conferma la vasta presenza dei neocatecumenali alla manifestazione, come nell’edizione del 20 giugno 2015
Sono a dir poco “ignobili” gli insulti che alcuni utenti Facebook hanno rivolto a don Fortunato Di Noto, fondatore di ‘Meter’, rivolte sulla pagina de Il Messaggero che riportava la notizia della denuncia da parte dell’associazione di 40 filmati che riprendevano decine di bambine legate e stuprate dentro stanze di hotel da soggetti adulti. Erano quest’ultimi a riprendere con telecamere le scene, per poi scambiarle con altri video pedopornografia.
Tempi sta organizzando un treno alta velocità a tariffa speciale andata-ritorno Milano-Roma in giornata per sabato 30 gennaio
La misericordia di Dio è a buon mercato? Vi sono alcuni passaggi del libro intervista del Papa Il nome di Dio è misericordia che ci fanno capire che la misericordia di Dio non può essere disgiunta dalla giustizia – la quale richiede che chi opera il bene riceva un premio e chi compie il male sia punito – e dalla verità – la quale invece esige che il male venga riconosciuto come male. Andrea Tornielli, che ha intervistato il Pontefice, ad esempio, ricorda una sua omelia a Santa Marta in cui Francesco, spiegando l’incontro di Gesù con l’adultera che stava per essere lapidata, rammenta che Cristo «difende il peccatore da una condanna giusta». Il Papa, quindi, ci dice che il peccato merita una condanna che, per giustizia, non può che essere proporzionalmente severa tanto quanto la gravità del peccato.
Un intero popolo in ginocchio per difendere la famiglia e i diritti dei bambini. Questa è la straordinaria avventura dell’“Ora di guardia,” un’iniziativa partita da qualche giorno per chiamare a raccolta tutti i cattolici e ricordare loro che di fronte all’avanzata del male nel mondo lo sforzo umano non è sufficiente: è necessaria la preghiera.
A proposito del ddl Cirinnà e della manifestazione del 30 gennaio pubblichiamo l'Angelus pronunciato da Giovanni Paolo II il 19 giugno 1994. In quell'anno il Papa, in previsione della Conferenza ONU su popolazione e sviluppo che si sarebbe svolta in settembre al Cairo, che si prefigurava come un mortale attacco alla famiglia, dedicò molti Angelus all'approfondimento di alcuni aspetti riguardanti la centralità e il senso della famiglia naturale. Quello che pubblichiamo oggi va al cuore delle discussioni, delle polemiche e delle obiezioni che tengono banco in questi giorni.
Come segnalavamo in questo post, le ordinazioni sacerdotali negli Stati Uniti sono state 595 nel 2015, contro le 477 del 2014. Un aumento di circa il 25% in un solo anno e uno dei più robusti segnali di ripresa vocazionale dopo una crisi pluridecennale iniziata poco dopo la chiusura del Concilio, in concomitanza con l'esplosione del 68. Le ordinazioni erano state 994 nel 1965, 771 nel 1975, 533 nel 1985, 511 nel 1995 e 454 in 2005. Che la caduta si fosse arrestata era chiaro già da alcuni anni, ora, appunto, sembra manifestarsi una chiara e vibrante inversione di tendenza.
Le apparizioni della Vergine a Banneux nel gennaio del 1933 sono state una luce nel gelo e nella sera tenebrosa delle Ardenne, ma più ancora nella notte del dolore e della sofferenza che l'umanità ha vissuto come conseguenza dell'illuminismo, del nazionalsocialismo e dell'avvento della seconda guerra mondiale. Quando la fede viene assopita e l'uomo si trova inesorabilmente di fronte al mistero del dolore, della morte e quando nell'indigenza è a contatto con le tenebre, non può in nessun modo venire meno la speranza della fede nel Dio vivente, colui che è venuto, viene e verrà. Nella notte la Vergine dei Poveri viene per chiamare alla fede, per invitare a rimettersi in cammino, per sollecitare alla confidenza in Dio, per accompagnare l'umanità a Cristo Gesù. Le apparizioni di Banneux segnano la storia dell'Europa: avvengono nel cuore di questo vecchio mondo bisognoso di riscoprire il senso della solidarietà, dell'appartenenza al mistero della salvezza, dell'apertura ai deboli, ai piccoli, ai sofferenti e ai poveri. L’intervento della Vergine delle nazioni è dono di grazia per scuotere dall'apatia spirituale i singoli, le famiglie, le comunità, i popoli: dono per tutti, perché nessuno è escluso dal piano della redenzione. Banneux resta per sempre segno di questa luce dall'alto che viene ancora a rischiarare a qualunque livello coloro che si lasciano accompagnare dalla Madre verso una meta sicura. Di questo messaggio, così intenso ed evangelico, la presente pubblicazione ne vuole dare una lettura con semplicità, attraverso la sensibilità di una madre e di una donna che nella sera del suo cuore coglie la presenza della luce vera che illumina ogni uomo. L'intento non è quello di uno studio sistematico sulla realtà delle apparizioni o di un approfondimento teologico, ma un tentativo di lettura spirituale del messaggio attraverso uno stile semplice, dove anche il particolare assume un suo significato senza perdersi. Dovremmo, in un certo senso, riscoprire il valore della devozione come atteggiamento di stupore reverenziale di fronte alle opere di Dio di cui Maria santissima ne è segno inconfondibile. Una luce nella notte. Sì, Banneux è questo. E anche il libro è nato così: nella notte, a Banneux, in occasione di un pellegrinaggio invernale. Poi è rimasto nel silenzio dell'attesa, ma con la speranza di una promessa che si sarebbe compiuta; sono i disegni imperscrutabili di Dio, che non lasciano tutto nel buio, ma a un certo punto fanno spuntare una luce. È la realtà dell'evento che maturato nel segreto viene rivelato per essere donato, offerto, condiviso: dono e mistero per tutti.
La parola “rosario” proviene dal latino e significa “ghirlanda di rose”. La rosa è uno dei fiori più usati per simboleggiare la Vergine Maria. Se si chiedesse quale sia il sacramentale più emblematico che possediamo noi cattolici, le persone risponderebbero probabilmente il Santo Rosario. In questi ultimi anni il Rosario ha fatto una ricomparsa poderosa, visto che molti cattolici lo recitano e anche quelli che lo conoscevano poco hanno imparato a recitarlo in famiglia. Il Rosario è una devozione in onore alla Vergine Maria. Si compone di un numero determinato di preghiere specifiche. Ecco alcune informazioni sul Rosario che potranno esservi utili.
Un carcerato cinese racconta la sua conversione. Le lacrime della mamma e gli incontri dietro le sbarre: così Gesù è venuto a visitarmi
Nella World Watch List 2016 al primo posto c'è la Corea del Nord. In Nigeria invece il maggior numero di cristiani uccisi. Nella graduatoria quasi tutti i paesi sono a maggioranza musulmana
I vescovi duri sul ddl Cirinnà. E "freddi" sulla piazza: no a vescovi-piloti. Sondaggi: gli italiani dicono "no" alle adozioni
L’agenzia Sir ha intervistato padre Zuhir Nasser, rogazionista, parroco a Santa Maria Santissima e responsabile per i siro-cattolici di Amman (Giordania), che ha dato un quadro fosco del futuro dei cristiani in Iraq. Da molto tempo, ormai, si susseguono gli appelli e le denunce sulla loro situazione (qui, ad esempio, quello dell’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda) e gli studi che preconizzano la loro scomparsa dal paese (secondo Acs si estingueranno entro 5 anni). Parole e analisi confermate da Nasser, secondo cui «fra cinque o sei anni i cristiani in Iraq potrebbero non esserci più. Per loro il conto alla rovescia è già cominciato».
Da qualche giorno 38 Primati nazionali della comunione Anglicana sono convocati dall'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, per discutere e mettere al centro della loro azione pastorale alcuni temi come la violenza a sfondo religioso e il cambiamento climatico. Ma le cose sono presto virate (e arenate) su questioni di morale sessuale e dell'omosessualità in particolare. Per chi ha seguito il recente dibattito sinodale della Chiesa cattolica non sfuggono alcune interessanti analogie. Già alla seconda giornata di lavori Peter Jensen, a capo di un'alleanza di Chiese anglicane conservatrici (Gafcon), ha pubblicato un video messaggio dove diceva di aver ricevuto un mandato per «stare nella verità», con riferimento neanche troppo indiretto alle questioni dell'omosessualità e del same-sex marriage. I leader di sei Chiese africane si sono dichiarati pronti a lasciare i lavori se, come ha detto il monsignore ugandese Stanley Ntagali, «la disciplina e l'ordine divino non vengono ripristinati», In particolare, queste Chiese africane chiedono a Welby di sanzionare la Chiesa episcopale d'America per aver consacrato un prete gay, Gene Robinson, a vescovo del New Hampshire nel 2003. Ma, più in generale, la questione omosessuale è ormai più di 20 anni che travaglia l'anglicanesimo.
Aggiornamento ore 8.30: È finalmente arrivato l'annuncio ufficiale. Il "Comitato Difendiamo i nostri figli" convoca la nuova manifestazione nazionale «a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà» per il 30 gennaio a Roma. Raduno ore 11.30 per l'inizio della marcia. «Il luogo e il percorso - dice il comunicato - verranno comunicati in un secondo momento, poiché sono in corso decisioni con le autorità comunali romane e con le forze dell'ordine».
?La fede vince sempre, perché trasforma in vittoria anche la sconfitta, ma non è una cosa "magica", è un rapporto personale con Dio che non s'impara sui libri, è infatti un dono di Dio, un dono da chiedere: è questo, in sintesi, quanto ha detto il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.
Ho deciso che d’ora in poi porterò al collo un crocifisso ben visibile. Cinque le ragioni di questa scelta.
«Molti cristiani arrivati [qui in Germania] dal Medio oriente subiscono pressioni così forti nei campi profughi dai migranti musulmani che preferiscono tornare indietro a casa loro». Con questa lettera il superiore del monastero ortodosso di San Giorgio, a 100 chilometri da Berlino, l’igumeno Daniel Irbits (foto in basso), ha denunciato al ministro federale per gli Affari speciali Peter Altmaier la condizione drammatica dei cristiani nei campi di accoglienza tedeschi.
Padre Jacques Murad spezza il pane, recita il Padre Nostro in arabo, poi fissa la famiglia, gli amici riuniti intorno alla tavola imbandita. «Me l’avessero detto mesi fa non ci avrei creduto. Non speravo di sopravvivere, figuratevi rivedere Roma e i miei amici siriani». Padre Jacques Murad una volta era un prete. Oggi è l’incarnazione di un miracolo. Un’incarnazione ancora incredula di fronte alla propria sorte, alla propria sopravvivenza.
Insieme al video del bambino chiuso in gabbia, il gruppo guidato da don Fortunato Di Noto ha consegnato molte cartelle che erano caricate su un server della Nuova Zelanda. Ci sono anche casi in cui i minori sono costretti a rapporti sessuali con animali, oltre che testi e riferimenti satanisti
Nel 2015 le persecuzioni contro i cristiani si sono ulteriormente inasprite e moltiplicate, estendendosi a Paesi in cui in passato erano assenti. I cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062. È quanto emerge dalla edizione 2016 della Word Watch List, la classifica dei 50 paesi in cui i cristiani sono più perseguitati (clicca qui).
Il convoglio di 44 camion della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa - sotto l'egida dell'Onu - alla fine è arrivato a Madaya, la cittadina a 25 chilometri a ovest di Damasco, sulle montagne del Qalamoun (al confine con il Libano), diventata nelle ultime settimane il nuovo luogo simbolo della guerra in Siria. Madaya il posto dove si muore di fame per l'assedio delle milizie di Hezbollah, alleate del presidente siriano Bashar al Assad.
Si sente talmente tanto parlare di “nuova Chiesa” che molti vescovi si sono calati perfettamente nella parte e ignorano totalmente non solo ciò che la Chiesa (quella “vecchia”) ha creduto e annunciato per duemila anni, ma anche le indicazioni più recenti. Nei giorni scorsi abbiamo già fatto riferimento alla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede a proposito dei progetti di riconoscimento delle unioni omosessuali (2003), che spiega con chiarezza per quale motivo i cattolici non possono sostenere qualsiasi tipo di riconoscimento giuridico delle relazioni gay. Documento importante, approvato da Giovanni Paolo II, su cui i diversi vescovi e cardinali intervistati in questi giorni dalla grande stampa non hanno neanche pensato di misurarsi. Roba da “vecchia Chiesa”, evidentemente.
“Gli Stati Uniti d’America sono la nazione più potente del mondo. Punto”, dice il presidente Barack Obama in uno dei passaggi chiave del suo ultimo discorso dello Stato dell’Unione. “Nessuna nazione ci attacca direttamente, perché sa che quella sarebbe la strada della sua rovina”. E proprio poche ore prima che Obama pronunciasse queste parole di fronte al Congresso, l’Iran compiva un sequestro lampo di 10 uomini della Marina statunitense, nelle acque del Golfo, umiliandoli, fotografandoli con le mani dietro la nuca e rilasciandoli la mattina dopo. Mai tempismo fu più azzeccato e significativo di questa smentita (dal vivo) fornita dall’Iran. Proprio da quell’Iran con cui l’amministrazione Obama ha appena concluso l’accordo sul programma nucleare, vantato come una delle più grandi vittorie diplomatiche dal presidente.
Vangelo Gv 2,1-12: Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
I medici del Santuario di Lourdes hanno riconosciuto un nuovo miracolo: la 69ma guarigione certificata dalla commissione medico-scientifica (Bureau Medical) del santuario mariano francese. Beneficiaria è l’italiana Danila Castelli, moglie di un ginecologo e madre di quattro figli, che soffriva di ipertensione arteriosa provocata da vari tumori, con crisi gravi e frequenti. La guarigione della signora è avvenuta quando aveva 43 anni, il 4 maggio 1989, nelle piscine del Santuario di Lourdes.
Se vuoi compiere un attentato in Europa, fai finta di essere un cristiano occidentale. È quanto consigliato dal documento intitolato “Linee guida sulla sicurezza per i mujaheddin lupi solitari”. Il testo di 63 pagine è stato pubblicato in inglese per la prima volta il 18 ottobre da un membro dell’Isis, come riporta la Jamestown Foundation, ma dopo la strage di Parigi del 13 novembre è sempre più condiviso sui social network.
Parliamo dell’Italia e del modo con cui in Italia stanno cercando di imporre al di sopra (o al di sotto) della democrazia e del consenso popolare le adozioni gay.
Ve lo dico di tutto cuore: sono stufo, anzi arcistufo. Ancora una volta mi è toccato leggere riguardo quella gigantesca sciocchezza dei "sacrosanti diritti delle coppie omosessuali". La cosa irritante è che ad usare la formula non sono tanto, o almeno soltanto, i paladini dell'omosessualismo, ma anche alcuni esponenti che a parole si dichiarano contrari all'attuale disegno di legge Cirinnà.
Di certo è stato il concerto con gli ascoltatori più giovani che mai si è avuto nella storia della musica. Non erano ancora nati. Si è inventato questo particolarissimo concerto Emiliano Toso, biellese di 41 anni, che di professione fa il biologo presso un centro di ricerche in Piemonte e che divide il suo tempo tra colture in vitro e tastiera del pianoforte. Compone musica per stimolare le cellule verso una sana crescita e per infondere serenità a quella parte di noi chiamata anima che invece non è fatta nemmeno di una cellula.
Le incertezze e le paralisi che la Chiesa italiana ha reso evidenti nella confusione sulla linea da prendere a proposito del disegno di legge Cirinnà hanno un nome: pastoralismo. Una Chiesa che si è così a lungo macerata e lacerata su una cosa in vero molto semplice da fare, come opporsi ad una legge disumana da tutti i punti di vista, richiede una ragione culturale: il pastoralismo. Il pastoralismo ha fatto dire a tanti vescovi e sacerdoti che le manifestazioni di piazza rompono il dialogo e non costruiscono.
È stato presentato oggi in Vaticano il libro Il nome di Dio è misericordia (Piemme), dove Andrea Tornielli intervista Papa Francesco sul tema che è al centro del suo pontificato, la misericordia. Il libro è un’utile e commovente guida all’Anno Santo della Misericordia, e chiarisce in modo netto che la misericordia non ha nulla a che fare con il buonismo o con presunte negazioni della realtà del peccato. Al contrario, il Pontefice spiega che solo chi si riconosce peccatore riesce a incontrare la misericordia di Dio, e che il luogo privilegiato di questo incontro è il confessionale. Il libro comprende cinque diversi nuclei tematici. Il primo è relativo alle fonti del Magistero di Francesco sulla misericordia.
Il sacerdote cattolico si è spento giovedì all’età di 86 anni. Nel 2013 scrisse: «Dio ci consente sempre di realizzare i nostri sogni, ma in maniera diversa da come ce l’immaginiamo»
Sarkis Kirbukiyle, 57 anni, ha preferito restare in casa sua «come in una tomba». Costretto a pagare il tributo umiliante, ha visto esecuzioni e ricevuto insulti per stralda
Sono partiti da Israele, destinazione Nepal, per prendere la figlia che avevano commissionato a una madre surrogata. Una volta ritornati a casa, dopo aver effettuato un test genetico obbligatorio, si sono accorti che la bambina non era la loro e l’hanno rimandata indietro.
Il Medio Oriente resta il cuore pulsante della geopolitica mondiale, il luogo deputato per quella “struttura altamente specializzata” che in medicina si definisce sinapsi, dal greco toccare e connettere, per l’appunto. Per cercare di tenere il passo alla “guerra non convenzionale” scatenata dai terroristi dell’Isis è sempre utile farsi un giro dalle parti di Beirut, in Libano e quindi spostarsi di 215 chilometri, e raggiungere Tel Aviv.
Il 26 gennaio inizia al Senato la discussione sulle Unioni civili a partire dal testo Cirinnà. Già il 20 giugno 2015 il comitato “Difendiamo i nostri figli” aveva portato in piazza a Roma un milione di persone e ora che ci si approssima all’ora X, il comitato ha indetto una nuova manifestazione. La data precisa ancora non c’è, ma dovrebbe cadere tra gli ultimi giorni del mese e i primi di febbraio. Intanto, facciamo il punto della situazione con Massimo Gandolfini, portavoce del comitato.
«Io penso che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’avvenimento cristiano come unica salvezza per l’uomo - e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa - potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto».
Si dice che se si insegna a un bambino volitivo a fare ciò che è giusto, quel bambino lo farà con una forte volontà. È vero finché non si infrange la sua volontà. Crescere dei figli volitivi risucchierà tutte le vostre energie se non state attenti e non siete creativi nella vostra genitorialità, o se dimenticate di confidare nel fatto che Dio ha un buon progetto per vostro figlio. Più il vostro figlio volitivo è intelligente, più difficile sarà il vostro compito come genitore. Ecco cinque dritte per aiutarvi a trasformare la tensione di crescere un figlio volitivo in gioia:
La rockstar scomparsa ieri, ha avuto una clamorosa evoluzione della sua spiritualità. Da avverso al cristianesimo ha poi riabbracciato il Signore
L'arrivo nella Capitale è previsto il 3 febbraio. A San Pietro giungeranno però solo il 5. E resteranno per una settimana
A un certo punto, ti ci imbatti. Non c’è infatti innamorato che non si sia interrogato sulla possibilità (reale) dell’amore eterno. Un “per sempre” che interpella i nostri cuori, facendo razzia delle fragilità umane e di qualsivoglia pronostico esistenziale. Come se il destino dell’amore non fosse altro che quello: condurre a interrogarci sulla relazione tra eternità e imperfezione, Cielo e terra. Ed è questo in fondo che Max Giusti racconta ripercorrendo la propria scelta di mettere su famiglia. L’attore, presentatore e comico televisivo dimostra quanto la promessa di amore eterno sia una sfida decisiva per l’uomo e come, se accolta, renda le persone più vere e felici.
Nel vertice dei primati delle 38 province di tutto il mondo, si prenderanno decisioni su temi delicati come l’omosessualità e le donne vescovo
È da un po’ che nella vita della Chiesa accadono cose preoccupanti. Ma non pare che siano in molti a preoccuparsi. E questo merita una riflessione.
Colonia, Amburgo, Zurigo e altre città europee hanno assistito inermi e incredule all’assalto da parte di bande, probabilmente organizzate, nei confronti di donne che circolavano la notte di San Silvestro. Il dibattito che ne è conseguito ha sollevato molti interrogativi sul fallimento dell’integrazione, sulle mancanze del sistema di sicurezza, sull’eccessiva accoglienza dei rifugiati, sull’origine islamica delle aggressioni, sul modello femminile occidentale che attira e accende gli istinti maschili.
La famiglia ha in Italia una sua piccola legione composta da sentinelle che la presidiano per difenderla. Forse saranno poche queste sentinelle e con risicati mezzi materiali, ma sono forti delle loro armi culturali e spirituali. Tra queste ci sono le Sentinelle in Piedi che chiamano a raccolta tutti i signor Rossi d’Italia per scendere in piazza nei prossimi giorni a difesa della famiglia e contro il disegno di legge Cirinnà sulle Unioni civili che approderà al Senato il prossimo 26 gennaio.
Lc 3,15-16.21-22:Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Intervista a Georges Jahola, sacerdote siriaco-cattolico, nato e cresciuto a Qaraqosh, città presa dall’Isis nell’agosto del 2014, in Italia per completare i suoi studi
«Le manifestazioni in piazza sono un modo per dare voce a chi non ce l’ha e per mostrare che le famiglie sono una realtà concreta e viva, e voglono contare per il bene di tutta la società». A parlare è Luisa Santolini, “storico” presidente del Forum delle Associazioni familiari, che ha guidato dal 1994 al 2006, anno in cui è stata eletta alla Camera dei Deputati dove è stata per due legislature, fino al 2013. La sua è una risposta a chi vuole scoraggiare un nuovo Family Day che potrebbe tenersi sabato 30 gennaio, durante la discussione al Senato del ddl Cirinnà che legalizzerebbe le unioni omosessuali. Così si punta sulla presunta inutilità delle manifestazioni addirittura accusando di fallimento il primo Family Day del 2007, come ha fatto recentemente il neo presidente del Forum delle Famiglie Gigi De Palo (a cui comunque la Santolini augura «tutto il bene possibile»).
L’eco sulla stampa più influente dello straordinario successo di Don Matteo è interessante non solo in sé, ma anche quale sintomo dell’ormai stabile divaricazione fra la cultura della gente in Italia, insomma del popolo italiano, e quella dell’élite laica-progressista che ha in pugno il mondo dei media. Il primo episodio della decima stagione della fortunata serie televisiva, andato in onda lo scorso giovedì 7 gennaio sulla Rete 1 della Rai-tv, ha avuto un picco di ascolti di 10,2 milioni e un ascolto medio di 9,2 milioni di persone.
Alla fine di gennaio 2016 il Parlamento italiano comincerà la discussione del disegno di legge Cirinnà che concluderà presumibilmente il suo iter in primavera. Il mondo cattolico in politica, a parte qualche valente eccezione, ha già deciso per non dare battaglia e di giungere al compromesso sul testo di legge. Nel mondo cattolico più ampiamente inteso si sta discutendo su cosa fare. Il quadro è molto frammentato, purtroppo, e si rischia di non fare nulla. Sarebbe una tragedia.
L’Istituto Sant’Agostino di Diest non ha permesso l’iniezione letale all’interno delle proprie mura nel 2011. Una sua ospite è stata così uccisa in una residenza privata. La famiglia ha sporto denuncia
Se pensiamo di contrastare economicamente una crisi che è antropologica, combattiamo contro i mulini a vento. I dati di Francia, Germania e Finlandia
«Le manifestazioni in piazza sono un modo per dare voce a chi non ce l’ha e per mostrare che le famiglie sono una realtà concreta e viva, e voglono contare per il bene di tutta la società». A parlare è Luisa Santolini, “storico” presidente del Forum delle Associazioni familiari, che ha guidato dal 1994 al 2006, anno in cui è stata eletta alla Camera dei Deputati dove è stata per due legislature, fino al 2013. La sua è una risposta a chi vuole scoraggiare un nuovo Family Day che potrebbe tenersi sabato 30 gennaio, durante la discussione al Senato del ddl Cirinnà che legalizzerebbe le unioni omosessuali. Così si punta sulla presunta inutilità delle manifestazioni addirittura accusando di fallimento il primo Family Day del 2007, come ha fatto recentemente il neo presidente del Forum delle Famiglie Gigi De Palo (a cui comunque la Santolini augura «tutto il bene possibile»).
Da Nord a Sud siamo pronti a mobilitarci: pur non avendo mezzi di comunicazione a disposizione, ci restano il nostro corpo, la nostra faccia, quello che siamo
Circa 100 cristiani uccisi per essersi rifiutati di convertirsi all’induismo, 56 mila sfollati, 6.500 case distrutte e 395 chiese rase al suolo in 600 villaggi. È il bilancio dei pogrom dell’Orissa del 2008, quando i cristiani del distretto di Kandhamal vennero attaccati da un gruppo di fondamentalisti indù. Per quei cristiani massacrati il cardinale Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana, ha ufficialmente deciso di aprire la causa di beatificazione.
I maggiori controlli annunciati dal presidente Usa sono nella maggior parte dei casi già previsti. Il problema, al massimo, è farli rispettare sempre
Tra due mesi la pubblicazione di Quando eravamo femmine, che prosegue la riflessione sul ruolo della donna al giorno d’oggi. Intanto la scrittrice commenta i tentativi di censura dei suoi scritti in Francia: “Non c’è nessun obbligo di comprarli, non sono testi scolastici, né parlano del gender…”
Il National Catholic Reporter, rivista sedicente cattolica, nomina persone dell’anno una coppia gay che si è “sposata”. Nell’ultimo editoriale si legge: «Una coppia cattolica che può raccontare la storia degli effetti positivi del matrimonio tra persone dello stesso sesso è quella di Greg Bourke e Michael DeLeon di Louisville» scrive il NCR.
Nel 2004 avevo chiesto ai politici cattolici di porre le loro azioni pubbliche coerentemente con la legge morale insegnata dalla Chiesa, altrimenti non sarebbe stato più possibile per loro ricevere la santa comunione. Poiché è uno scandalo violare pubblicamente la legge morale e dopo accedere alla comunione. Nel 2004, quando fui trasferito dalla diocesi di La Crosse a quella di St. Luois, i giornali ripresero questa affermazione da me fatta. Poco dopo, nell’incontro estivo della conferenza episcopale degli Stati Uniti, che si tenne a Denver, ci fu una viva discussione su questa pratica disciplinare della Chiesa...
Il primo blog dell’Anno 2016 comunica ai lettori una buona notizia. La missione alle genti continua, nuove popolazioni conoscono Gesù Cristo, sentono il gioioso stupore di amarlo, entrano nella Chiesa e si impegnano per farlo conoscere. Il racconto di padre Gianni Zimbaldi, mio coscritto del 1929, missionario prima in Birmania (1957-1966) e poi nel Nord Thailandia (dal 1972 ad oggi), semplice e denso di fatti, convince più di tanti ragionamenti. Spesso si sente dire che la missione alle genti è finita, è compito delle Chiese locali. Ebbene, non è così. La missione alle genti continua, non solo in Africa, ma in diversi Paesi dell’Asia e Oceania anche con missionari stranieri (a volte con varie limitazioni), almeno come sperimentiamo noi del Pime in Bangladesh, India, Birmania, Hong Kong, Cina,Thailandia, Cambogia, Filippine, Giappone, Papua Nuova Guinea; ma anche in altri paesi asiatici. Buona lettura di questo gioioso lampo di luce dagli Atti degli Apostoli attuali, là dove la Chiesa nasce adesso.
Non c’è niente da fare. Ci vogliono convincere – almeno in casa cattolica – che il problema del ddl Cirinnà sulle unioni civili sia essenzialmente sulla stepchild adoption (letteralmente “adozione del figliastro”), soprattutto perché aprirebbe all’utero in affitto.
La commovente storia del giovane di Allegrezze che, a soli 24 anni, sacrificò la propria vita salvando ostaggi innocenti e un intero paese .
Nessun appoggio esplicito alle manifestazioni ma la Cei ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi equiparazione tra matrimonio ed altre forme di convivenza, nonché alla stepchild adoption e all’utero in affitto
L'arcivescovo di Bologna celebra la 'Messa dei popoli' per la Solennità dell'Epifania, nella Cattedrale di S. Pietro, alla presenza delle comunità etniche bolognesi
Nell'omelia della Messa mattutina, Papa Francesco spiega l'appello di San Giovanni Apostolo: "Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio"
Su Repubblica dello scorso 4 gennaio Stefano Rodotà sostiene la tesi del matrimonio egualitario, cioè la necessità che il legislatore estenda la portata e l’applicabilità dell’istituto matrimoniale anche alle persone dello stesso sesso.
L’arcivescovo caldeo Amel Nona, cacciato da Mosul: «Il voler bene agli altri comandato dal Maestro divino ci spinge a reagire in modo adeguato ai terroristi»
Le efferatezze compute dallo Stato Islamico in Medio Oriente e Libia e gli attentati terroristici in Francia sembrano aver modificato la percezione dell’opinione pubblica occidentale circa l’opportunità di partecipare a conflitti armati e di muovere guerra a questo nemico. Lo hanno ben dimostrato alcuni sondaggi che dopo la strage di Parigi del 13 novembre hanno fotografato la volontà di buona parte del campione di persone intervistate di accentuare le operazioni belliche contro l’Isis.
La scienza abbonda di tabù che inibiscono il progresso. Uno dei più clamorosi è il falso mito della sovrappopolazione mondiale, l’idea (circolante da decenni) che sulla Terra saremmo troppi e che per questo motivo il nostro vecchio pianeta non ce la farebbe più a sfamarci e a dissetarci tutti.
D’ora in poi negli States i maschi omosessuali potranno donare il sangue dopo solo un anno di astinenza dai rapporti sessuali. É quanto ha deciso lunedì 21 dicembre la Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo che regolamenta il commercio di alimenti e farmaci, nonché l’uso di altre sostanze quali il sangue, gli emocomponenti e gli emoderivati per trasfusioni. La decisione è stata presa in accordo con il ministero della Salute, il Centro per il controllo e prevenzione delle patologie, l’Ente per l’amministrazione delle risorse e servizi della salute pubblica e l’Istituto nazionale della salute.
Nel nostro cammino, capita che incontriamo delle persone che ci entrano nel cuore, anche se non comprendiamo il perché. Una di queste era Anna Maria Meola. Il ricordo più bello di lei risale al 20 marzo 2009, uno dei giorni più tristi della mia vita. Era periodo di Pasqua e Anna Maria era venuta a farmi visita insieme alla sua bellissima famiglia. Quella sera arriva la telefonata che mio fratello era venuto a mancare. Anna Maria, con un fare da sorella mi dice: “Non ti preoccupare vai, mi occupo io dei tuoi figli”.
Un ritratto del cappuccino croato, il cui corpo sarà esposto in San Pietro insieme a quello di Padre Pio. Un modo per sottolineare l’importanza del ministero del confessore che il Santo svolse con profonda fede e carità
Mentre raccoglievo tutti i miei libri di dieta e ginnastica per prepararmi a combattere per buttar giù gli ultimi 7 chili che mi hanno attanagliato nel mio post-partum, ho realizzato che non ho dato metà di questa attenzione ai cambiamenti nella mia vita che contano davvero. I miei piatti di pollo alla griglia insegneranno ai miei figli la compassione, l’amore e l’arte di donarsi? Uno stile di vita sano è sicuramente importante, ma i cambiamenti nel modo in cui vivo il Vangelo hanno effetti eterni.
Nuove polemiche in Belgio sull’eutanasia. Già nel luglio scorso aveva attirato l’attenzione mediatica la vicenda di una 24enne, colpita da depressione, che aveva chiesto ed ottenuto che i medici le dessero la “dolce morte”. Stavolta al centro del dibattito è finita una casa di cura cattolica di Diest, cittadina delle Fiandre, i cui rappresentanti dovranno comparire in Tribunale per aver rifiutato l’accesso di un medico nella struttura che avrebbe dovuto praticare l’eutanasia nei confronti di una paziente che ne aveva fatto richiesta.
Natale è un mistero perché avviene di notte, al buio, escluse poche stelle e alcune lampadine intermittenti dei pastori. Natale è un mistero perché la sera c’è la culla vuota, e la mattina ci dorme già Gesù bambino. Non hai sentito nessuna puerpera gridare, nemmeno una statuina è in diversa posizione. Come è arrivato? Stessa domanda per i regali. Ho l’impressione che le cose migliori succedano nel momento preciso in cui riesco ad accettare che la mia presenza non è indispensabile a farle accadere. La conferma la trovo nell’ostinazione di Babbo Natale ad apparire solo quando dormiamo. Natale è un mistero perché le soluzioni importanti si attivano quando ci giriamo, per ricordarci che non ne siamo la scintilla, né la misura. Per dirne una, sono un enigma entusiasmante i novi mesi di sviluppo dei bambini nelle mamme, che ci attrezziamo per violare con ecografie tridimensionali, senza dare il giusto prezzo al non sapere. La magie si compiono nel chiuso di cilindri neri, fosse anche solo perché guadagnino in stupore.
In Malaysia, nell'Università statale di Kuala Lumpur, sono stati organizzati dei corsi per islamici contro il "proselitismo" dei cristiani.
Novena alla Madonna dei Poveri di Banneux. Inizia oggi.
Biasimo dei vescovi francesi nei confronti della copertina blasfema proposta dal giornale satirico a un anno dalla morte di 12 persone dopo un assalto alla redazione
Il Family Day del 2007 non è stato un fallimento, e oggi si combatte una battaglia non meno impegnativa. Non è una questione solo fiscale, ma antropologica
“Rimettiamoci alla misericordia di Dio che sia venire a capo di tutto ciò che si fa beffe della nostra forza… la speranza in questa futura rivelazione mi dà una grande gioia… quando ciò che vediamo esternamente in noi e negli altri ci toglierebbe il coraggio”. È Edith Stein a scrivere: grande santa tedesca (con il nome Teresa Benedetta della Croce) di origini ebraiche, filosofa di profonda intelligenza speculativa, assistente del filoso Edmund Husserl, patrona d’Europa. Mi piace ricordarla non solo per la prossima giornata della memoria (27 gennaio, in commemorazione delle vittime della Shoah), ma perché alla sua scuola trovo la fiducia nella misericordia che splende nonostante le tenebre del male e della violenza, tanto drammaticamente caratterizzanti quel “secolo breve” in cui la santa carmelitana visse e morì, ad Auschwitz. Uno dei modelli biblici preferiti da lei era la regina Ester, che aveva rischiato la vita per la salvezza del proprio popolo.
Sono oltre 150 i figuranti che prenderanno parte al presepe vivente che si terrà domani, 6 gennaio 2016, a partire dalle ore 17.15 su piazza del Campidoglio. L'iniziativa giunta alla IV edizione è promossa dall'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) di Roma in collaborazione con Roma Capitale e la basilica di Santa Maria in Ara Coeli. Tra i figuranti ci saranno anche 30 ragazzi disabili, provenienti soprattutto delle periferie della città.
Propongo la visione di questi tre video, consecutivi, in cui Giuliano Ferrara intervista Antonio Socci sul suo ultimo libro allora pubblicato, Il segreto di Padre Pio. Correva l’anno 2007, Socci era reduce dall’avventura di Excalibur, programma fuori dagli schemi convenzionali e troppo originalmente cristiano per avere vita lunga, ma che gli aveva procurato sia la notorietà come giornalista sia la stima dei cattolici per quella sua intelligenza vivace, arguta e schietta sostenuta da una solida cultura umanistica e da una preparazione a tutto campo sulla storia della Chiesa, dottrina compresa.
Da poco eletto alla Presidenza del Forum delle Famiglie, Gigi De Palo ha ritenuto opportuno dire subito come la pensa; identificare il “nemico”, l’errore storico, da mai più ripetere. E sapete qual’è l’errore?
Per amore di tranquillità, sembra che tutti, o quasi, nei discorsi ufficiali si siano messi d’accordo per non toccare quelli che sono chiamati il “temi divisivi”, quali ad esempio: aborto, eutanasia, matrimoni gay, teoria gender, procreazione assistita, utero in affitto, adozione per coppie omosessuali... In realtà questi temi sono toccati - e come! - dalle lobby che li sbandierano come diritti, e lavorano attivamente perché siano introdotti nella nostra legislazione, come lo sono già in molte legislazioni europee e americane. Chi tace (purtroppo) sono i cattolici (ma non tutti), perché non vogliono turbare la quiete, ma mantenere un clima di serenità, lasciando da parte appunto le questioni che potrebbe dividere (i “temi divisivi”).
Nel passato, in momenti cruciali per la Chiesa in cui tutto sembrava perduto, quando ogni sforzo umano sembrava insufficiente, una potentissima arma ha permesso ai cristiani di far trionfare il bene contro ogni possibile speranza: la preghiera.
Tornano gli attacchi cristianofobici un po’ ovunque, nel mondo. Segno di come il fenomeno, per diffusione, frequenza e virulenza, non possa ascriversi al semplice gesto isolato di qualche folle, bensì rappresenti un’autentica piaga sociale, una fissa endemica, una fobia programmatica, metodica e pianificata a tavolino.
La conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rilanciato il dibattito sulle unioni civili in vista della discussione del ddl Cirinnà in aula al Senato prevista per il 26 gennaio. Il premier e segretario del PD ha chiaramente detto che vuole arrivare in fretta all’approvazione della legge, stepchild adoption inclusa. Proprio su questo punto si è riaccesa la polemica ma anche l’ennesimo tentativo di mediazione. Come è noto la stepchild adoption prevede la possibilità all’interno di una relazione gay per un convivente di adottare il figlio dell’altro convivente. Si tratta di un istituto che oltre a rendere l’unione civile ancora più assimilabile al matrimonio, spalanca la porta all’adozione in quanto tale e alla pratica dell’utero in affitto. Proprio quest’ultima possibilità sta creando perplessità e discussioni anche all’interno del partito di maggioranza, oltre alla divisione nel movimento femminista. Per superare l’ostacolo e guadagnare il massimo consenso anche nelle file del centrodestra, negli ultimi giorni alcuni deputati “cattolici” del PD (Rosa Maria Di Giorgi, Emma Fattorini e Stefano Lepri) starebbero valutando il consenso intorno alla proposta di sostituire la stepchild adoption con quello che è stato definito un “affido rinforzato”, vale a dire un prendersi cura del figlio del partner fino alla maggiore età dopo di che sarà quest’ultimo a decidere per l’adozione o meno.
Commento di Padre Livio da Radio Maria al messaggio del 2 gennaio 2016 a Mirjana.
Dio contro Satana: l'ultima battaglia, «lo scontro finale», sarà sulla famiglia e sulla vita. La profezia è di suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima. Cosa possiamo fare noi? Di sicuro non possiamo rimanere in silenzio facendoci i fatti nostri. Parlare, facendoci sentire è già qualcosa. Più importante però è utilizzare l'arma che il Signore ci ha dato e cioè la preghiera. Quello che potremmo fare è dedicare uno spazio della giornata per pregare per questa intenzione. Avrei scelto un rosario che guarda caso, ricorre proprio nel mese Gennaio, mese dedicato alla Famiglia di Nazareth: Il Rosario alla Santa Famiglia di Nazareth. Vi va di pregarlo tutti i giorni? Tutti, una volta al giorno. Se andate nella pagina principale del sito Rosario on line con un tablet o smartphone, potrete trovare anche la versione Mobile. Se vi va, incominciamo da questo momento. Grazie.
L’inferno avanza e ne vediamo i segni. Vediamo crescere l’offensiva di una visione antropologica che, nell’attacco alla famiglia naturale, dissimula l’ambizione di fondo: trasformare le persone in cose. Eppure riusciamo a resistere, eppure ci arriva la forza che ci consente di resistere. Più i mass media, i politici, il potere affondano la loro lama provando a trasformare il falso in vero, inducendo persino una campagna di lavaggio del cervello nelle scuole presso i più piccoli imperniata sull’ideologia del gender, più il popolo organizza la sua resistenza. Quando vogliono convincerci con la violenza dei loro mezzi più subdoli, con i loro programmi tv, con le loro paginate sui giornali, che persino vendere e comprare bambini sia cosa buona e giusta, basta chiamarla in inglese “stepchild adoption” per confondere le acque, improvvisa spunta la risposta popolare, di piazza, clamorosamente partecipata: è stato il 20 giugno di San Giovanni, il comitato Difendiamo i nostri figli, un milione di persone a dire no al gender nelle scuole e al ddl Cirinnà.
Le etichette tradizionali per il desiderio sono inadeguate. La psicologa: "La società contemporanea dovrebbe spingersi oltre"
Visita a sorpresa di Papa Francesco a Greccio. Nel primo pomeriggio è arrivato in auto, senza alcun preavviso pubblico, nel santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti. Gli unici a sapere in anticipo del sua arrivo sono stati solo il priore del santuario reatino e il Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili. Bergoglio, poco dopo l'arrivo, è andato pregare nella cappella interna al Santuario.
L’importante sito di informazione religiosa in lingua spagnola Infovaticana ha decretato che il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, è il personaggio dell’anno per il 2015. Il cardinale guineano è stato scelto “per la sua difesa della cristianità nei confronti di due grandi minacce diaboliche: il fondamentalismo islamico e la teoria del gender”. Il suo discorso al Sinodo straordinario sulla famiglia ed il suo recente libro “Dio o niente” sono da considerarsi due capisaldi della cristianità contemporanea.
Si avvicina la data in cui le spoglie di Padre Pio giungeranno a Roma e poi in Vaticano. I dettagli del trasferimento sono stati definiti dall'arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. La mattina del 3 febbraio l'urna partirà da San Giovanni Rotondo, per raggiungere la basilica romana di San Lorenzo al Verano nel pomeriggio. In questa stessa basilica saranno trasferite anche le reliquie dell'altro patrono dell'Anno Santo della Misericordia, San Leopoldo Mandi?.
Un corpo aperto a ogni possibilità: è l’ideale disegnato dagli esponenti del gender più radicale, come Judith Butler e Donna Haraway. Sulla scia di Monique Wittig, Judith Butler sostiene la necessità di rovesciare la «restrizione binaria del sesso» e di distruggere il «sistema di eterosessualità obbligatoria». Dalle rovine del sistema si alzerà finalmente il «vero umanesimo della “persona” liberata dai ceppi del sesso». Con Donna Haraway, che porta alle estreme conseguenze la frattura tra natura e cultura, il gender sconfina invece nel postumano. Il suo Manifesto cyborg inneggia alla possibilità di un miscuglio di carne e tecnologia. Si approssima, dice Hraway, l’alba di una nuova creazione: il cyborg, «creatura di un mondo post-genere». Si tratta di denaturalizzare – cioè di distruggere – la categoria stessa del sesso.
Qualcuno temeva che presto o tardi sarebbe accaduto. Il video Gender Revolution, prodotto da ProVita dava molto fastidio. Moltissimi hanno apprezzato e ringraziato: tra YouTube e Facebook è stato visto da più di 100.000 persone.Ma certo i commenti critici, comprese le minacce di morte, non sono mancati.
"Riteniamo necessario ribadire con convinzione alle nostre comunità e a tutti gli uomini ricchi di sensibilità e di sapienza, la necessità di proseguire il cammino di dialogo che vent’anni fa abbiamo voluto iniziare". Contiene una comune riflessione ebraica e cristiana sulla Decima Parola tra quelle scelte tra Esodo 20 e Deuteonomio, il messaggio di presentazione della XX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che si celebra il 17 gennaio ed avrà quest’anno per tema: “Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.
«Il Disegno di legge sulle cosiddette unioni civili arriverà in Aula al Senato il 26 gennaio, dopo mesi di braccio di ferro all'interno della Commissione Giustizia, dopo il rinvio ottenuto grazie alla resistenza di piazza, culturale e politica portata avanti negli ultimi mesi da tanti singoli e associazioni, ma come cattolici possiamo e dobbiamo fare di più. Sappiamo che questa non è una semplice lotta politica, è una battaglia escatologica delle forze del Bene contro quelle del Male “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” ecco perché occorre che ci prepariamo per combattere insieme e combattere in ginocchio. Ci sia da esempio quanto accaduto da poco nella vicina Slovenia, che con il referendum abrogativo di domenica 20 dicembre 2015 ha cancellato la legge approvata solo lo scorso marzo che regolava l'istituto della famiglia nel Paese e che ammetteva appunto matrimoni e adozioni di coppie dello stesso sesso. Una vittoria ottenuta certamente con un lavoro culturale di informazione capillare, con la resistenza di piazza, ma anche – come hanno raccontato gli sloveni in diverse interviste - con la preghiera strutturata, organizzata e costante. Possiamo lasciare inutilizzata questa potentissima arma? No. Ecco perché dal 5 al 26 gennaio e per i tre giorni della discussione del testo (ovvero fino al 30 gennaio) siamo chiamati in modo speciale a pregare per questa intenzione. Come? Scegliendo la nostra Ora di Guardia e impegnandoci a pregare per 60 minuti, da soli o in compagnia, in Chiesa o in qualsiasi altro luogo, iniziando con l’invocazione che trovate su questo sito per fermare il ddl sulle cosiddette unioni civili.
All'Angelus del 3 gennaio 2016 Papa Francesco ha proposto una nuova riflessione sul Diavolo, uno dei temi più frequenti del suo Magistero. Di fronte al mistero del male, ha detto il Papa, «siamo chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio». Sì, «il male insidia anche la nostra vita e richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga».
Si chiama "Gesù il più grande" ed è in effetti la più grande statua di Gesù che sia mai stata vista in Africa. È stata inaugurata ieri nel villaggio di Abajah, nel Sud-Est della Nigeria, alla presenza di un centinaio di religiosi cattolici.
I ragazzi del «Jugendkantorei su Eichstätt Dom» si sono esibiti, il 31 dicembre, nel Salone Assunta della Radio Vaticana davanti al Papa emerito
"Il grimaldello utilizzato è sempre quello della «libertà religiosa», volutamente intesa come anarchia spirituale in nome della quale tutto dovrebbe essere concesso, anche il male. E’ stato così lo scorso ottobre con la sedicente «grande chiesa di lucifero» ad Old Spring Town, nel Texas. Fu così anche per il tempio pagano in Islanda. Ed ora, di nuovo. Come riportato dall’agenzia Médias-Presse-Info, nella località di Quindio, in Colombia, è stata eretta un’altra “chiesa”, dedicata al culto satanico. "
Motus in fine velocior. Questa espressione aristotelica, con cui si usa indicare l’intensificarsi di un’azione verso la sua fine, rende perfettamente l’idea di ciò che sta avvenendo nell’attuale fase di decadimento della nostra società, e della crescente deriva cristianofobica. Assistiamo, infatti, ad un’accelerazione finale della parabola discendente che non può non preoccupare. Quattro notizie giunte nell’arco di settantadue ore, dal 29 al 31 dicembre 2015, costituiscono un’ottima conferma di quanto asserisco. Restiamo in Italia. Giunge la strabiliante notizia che da piazza Navona di Roma sono spariti i presepi e le tradizionali bancarelle di dolciumi che hanno tradizionalmente caratterizzato quel luogo storico per tutto il periodo natalizio fino all’Epifania. Al loro posto i bambini romani quest’anno hanno trovato bancarelle “laiche”, di varie organizzazioni onlus come la Croce Rossa, la mezzaluna islamica, Emergency, l’Unicef, Greenpeace e, dulcis in fundo, il Gay Center. Possiamo immaginare il tripudio di felicità dei bimbi romani. Anche nell’Urbe, quindi, trionfo del più becero politically correct, a discapito della tradizione e della cultura cristiana.
Una stella ad otto punte svetta sul campanile della basilica di Sant’Eustorgio a Milano, in ricordo della splendente cometa che guidò i Re Magi a Betlemme per adorare il Bambino Gesù. Ai sapienti venuti dall’Oriente è legata la storia di questa splendida chiesa milanese, essendo state qui custodite per lungo tempo le loro spoglie, donate al vescovo Eustorgio dalla madre dell’imperatore Costantino, Elena. Le reliquie furono trafugate durante la distruzione della città meneghina per mano dell’imperatore Federico Barbarossa e traslate a Colonia, dove tutt’ora si venerano nella cattedrale gotica. Fu il cardinal Ferrari, all’inizio del Millenovecento, a ottenerne, in parte, la restituzione. Nel transetto destro della basilica milanese le custodisce una teca posta sopra l’altare della cappella a loro dedicata.
La notte di Natale un gruppo di uomini musulmani, dodici in tutto, sono andati a presidiare una chiesa. Hanno fatto la guardia, schierati davanti all’ingresso, per tutto il tempo in cui all’interno dell’edificio si è celebrata la messa di mezzanotte. È successo a Lens, una cittadina di circa 36.000 abitanti, situata nella regione del Pas-de-Calais, nel nord della Francia. La chiesa è quella della parrocchia di San Francesco d’Assisi. L’iniziativa è stata accolta con gratitudine e commozione dai 200 fedeli che hanno assistito alla messa. Padre Xavier Lemblé, il sacerdote officiante, al termine della funzione ha regalato ai musulmani di sentinella il lume della pace di Betlemme, ringraziandoli calorosamente.
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Il missionario padre Aurelio Gazzera: «È venuto il Papa e sembrava che la gente non aspettasse altro. Ci ha ricordato che anche in questo paese, dove ci si massacra per meno di niente, può tornare il desiderio di costruire»
"Prima di ricordare all'Angelus la Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio 2016 Papa Francesco ha celebrato la Messa della festa di Maria Madre di Dio. Come già nel Te Deum del giorno prima, ha notato che il male oggi spesso sembra prevalere, ma lo sguardo della fede ci convince che i fiumi del male non possono nulla contro l'oceano della misericordia divina."
Nove cristiani sono rimasti uccisi nelle Filippine nel corso di attacchi messi in atto da un gruppo di fondamentalisti islamici, i Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico. Gli attentati sono avvenuti nella regione meridionale di Mindanao, e hanno preso di mira alcuni contadini che raccoglievano il riso e una cappella colpita con una granata. Gli estremisti hanno affermato in un video su Youtube di avere legami con l’Isis. Ne abbiamo parlato con Padre Amelio Troietto, sacerdote camilliano, chirurgo e missionario nell’Isola di Dolores, nella zona ovest delle Filippine.
Il primo gennaio di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia Maria santissima Madre di Dio. Tra pochi giorni, il primo dell’anno del 2016, il Papa aprirà la Porta santa della basilica di Santa Maria maggiore. Qual è il senso della devozione mariana oggi? E quale rapporto esiste tra la .gura di Maria e il tema della misericordia, che papa Francesco ha voluto al cuore del Giubileo da poco iniziato? Abbiamo girato queste e altre domande a Vittorio Messori, giornalista e scrittore cattolico tra i più noti e tradotti nel mondo, che da poco ha dato alle stampe una nuova edizione di ipotesi su Maria (edizioni Ares), ampliata rispetto alla precedente del 2008, con l’aggiunta di 13 capitoli.