MaM
Messaggio del 25 dicembre 2000: Cari figli, oggi quando Dio mi ha concesso di poter essere con voi, con il piccolo Gesù in braccio gioisco con voi e ringrazio Dio per tutto ciò che ha fatto in questo anno giubilare. Ringrazio Dio in modo particolare per tutte le vocazioni di coloro che hanno detto " sì " a Dio in pienezza. Benedico tutti voi con la mia benedizione e con la benedizione del neonato Gesù. Prego per tutti voi affinché nasca la gioia nei vostri cuori e perché anche voi nella gioia portiate la gioia che oggi io ho. In questo bambino vi porto il Salvatore dei vostri cuori e colui il quale vi invita alla santità della vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


"Beati i vostri occhi..." Questa beatitudine si applica alla perfezione ai santi Gioacchino e Anna, i nonni materni di Gesù, i quali hanno goduto della presenza fisica del loro meraviglioso nipotino. Per la grazia di Dio, abbiamo anche noi questo privilegio: godere nella fede la presenza di Gesù, sentire la Sua Parola, parlare con Lui nella preghiera, vederlo vivo nell'Eucaristia... La conoscenza che deriva dalla fede è autentica, profonda, intima, e ci mette in contatto con la Verità  e Vita. E per questo ci dà  quella beatitudine, che è molto più della gioia e felicità  terrena, perché è il frutto del l'intimità  con Cristo.

Don Nikola Vucic


Amore alla preghiera, sentire il bisogno di prega­re spesso durante il giorno e preoccuparsi di pregare. Se volete pregare meglio, dovete pregare di più. La preghiera allarga il cuore fino al punto di essere in grado di contenere il dono di Dio stesso. Cercate e chiedete e il vostro cuore diventerà  abbastanza grande da riceverlo e da tenerlo con voi.

Madre Teresa di Calcutta

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Articoli e Video

Jelena Vasilj: La pace, frutto d'amore e di preghiera

Quando qualcuno chiese a Sant'Ignazio come avrebbe reagito se il suo ordine si fosse sciolto, egli rispose che per superare una tale crisi "un'ora di preghiera gli sarebbe bastata". Non solo lui, ma chiunque prega, ha modo di sperimentare la pace come frutto della preghiera. Nella preghiera, o meglio, nell'incontro con Dio, quando l'uomo spirituale riversa se stesso in Dio, il suo cuore inquieto trova riposo.

Ultime notizie

12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.
Oggi ricorrono i 140 anni dalla morte della beata Maria di Gesù, al secolo Maria Deluil-Martiny. Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, nei suoi scritti esprimeva il dolore per gli oltraggi subiti dal Signore.
Assalto spietato nel villaggio di Essakane dove era in corso la Messa: 15 vittime. Ma la minaccia jihadista in Burkina Faso colpisce anche i musulmani. Il vescovo: «Il terrorismo si è abbattuto sul Sahel con l'intento di islamizzare tutta l'Africa». E tanti cattolici stanno già disertando le chiese per paura.