MaM
Messaggio del 30 settembre 1984:Desidero che mi amiate, perché io vorrei entrare nei vostri cuori. Per consentirmi questo è necessario che vi comportiate come dei bambini piccoli. Quelli che non possono venire agli incontri regolarmente, vengano almeno quando è possibile. E se proprio non possono venire, preghino a casa propria il rosario di Gesù.

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! In questo tempo di grazia pregate con me affinché il bene vinca in voi ed attorno a voi. In modo particolare, figlioli, pregate uniti a Gesù sulla Sua via crucis. Mettete nelle vostre preghiere quest’umanità che vaga senza Dio e senza il Suo amore. Siate preghiera, siate luce e testimoni per tutti coloro che incontrate, figlioli, affinché Dio misericordioso abbia misericordia di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

E' disponibile il commento al messaggio


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Oggi, il Mercoledì delle Ceneri, è la giornata di preghiera e di digiuno. Ma il digiuno dal cibo, per quanto utile e necessario, da solo non basta: serve solo per preparare e rendere possibile il vero digiuno. C'è un digiuno più profondo che consiste nel non conformarsi alla mentalità  del mondo e astenersi dal peccato. Il digiuno vero ce lo rivela Gesù: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso!" Quindi, digiunare da sé stessi e dal proprio io! Questa è la radice alla quale bisogna mettere la scure se si vuole entrare sul serio nell'intimità  con Dio. Alcuni alberi sono difficili da sradicare perché hanno una radice che cala molto in profondità . Finché non si taglia la radice-madre, non si ottiene nulla. Si possono recidere tanti legami e tanti bisogni dal cibo e dalle cose, ma finché non si mette la scure al proprio io, si resta al di là  della vera conversione.

Don Nikola Vucic


Nel mondo vi sono pericoli e per essere salvi da essi è preparata da Dio la vita religiosa.

San Giovanni Bosco

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La storia di Federica - questa e' la storia a lieto fine di nostra figlia Federica

Mio marito e io ci siamo sposati nel 2001. Il primo figlio che il Signore ci ha donato è un maschietto, Simone, ed è nato nel 2004. Nel febbraio 2006, in seguito ad un ritardo, feci il test di gravidanza e il risultato fu positivo: ero incinta per la seconda volta. Noi desideravamo un altro figlio, eravamo felicissimi di questa nuova gravidanza e speravamo che ora il Signore ci donasse una femminuccia.

Ultime notizie

Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.
Oggi ricorrono i 140 anni dalla morte della beata Maria di Gesù, al secolo Maria Deluil-Martiny. Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, nei suoi scritti esprimeva il dolore per gli oltraggi subiti dal Signore.
Assalto spietato nel villaggio di Essakane dove era in corso la Messa: 15 vittime. Ma la minaccia jihadista in Burkina Faso colpisce anche i musulmani. Il vescovo: «Il terrorismo si è abbattuto sul Sahel con l'intento di islamizzare tutta l'Africa». E tanti cattolici stanno già disertando le chiese per paura.
Parla la mamma e il papà di Davide Fiorillo, morto per una malattia incurabile a otto anni. «Vide anche Gesù e ce lo descrisse: la sua fede, la sua spontaneità, i suoi occhi pieni di una luce che non esiste su questa terra»
Il 19 febbraio 1789, la giovanissima suor Maria Maddalena ebbe da Dio l’illuminazione di fondare l’Ordine dell’Adorazione Perpetua. Come inizio e poi sigillo della sua missione, un altro segno: Gesù coronato di spine.
Una storia straordinaria, raccontata da un bambino di otto anni, Davide, che ha avuto dal Cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma di una vita passata dai toni cupi di una malattia incurabile ai colori accesi della gioia e della speranza. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge), poi Gesù (dal giorno della prima Comunione) e lo hanno preso per mano. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede insieme con il fratellino Antonio: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l’ora di andarci e ora ci attende là!». Commenta suor Daniela Del Gaudio nella Prefazione: «La storia di Davide insegna che solo quando ci si mette nelle mani di Dio si scopre che il suo progetto non è un progetto assurdo, negativo, ma pieno di vita. E che la vera vita è incontrare Dio, vivere in comunione con Lui. Ecco il Paradiso, la vita eterna di cui Davide fa esperienza, e che trasmette ai genitori, liberandoli dall’angoscia per la sua prematura perdita, perché spiega loro che è bello vivere con Gesù, con la Madonna, è bello il Paradiso, un luogo dove si sta bene».
Un bambino vivace, amante dei Lego e soprattutto del mare. Quello della Calabria perché Davide è di Piscopio, un paese in provincia di Vibo Valentia, ad un quarto d'ora da una delle coste più belle d'Italia. La scuola, la famiglia, i giochi, tutto nell'assoluta normalità se non fosse arrivata quella malattia, la leucemia, che il 22 giugno 2021 lo strappa via a soli 8 anni. Ma la storia di questo bambino diviene straordinaria proprio negli anni della malattia nei quali comincia a maturare una fede quasi sproporzionata per la sua età. Una fede che coinvolge i genitori che riescono dunque ad affrontare il dolore più grande, quello di sopravvivere ad un figlio.