MaM
Messaggio del 25 maggio 2004:Cari figli, anche oggi vi esorto a consacrarvi al mio cuore e al cuore di mio figlio Gesù. Solo così sarete ogni giorno più miei e vi inciterete gli uni gli altri sempre più alla santità. Così la gioia regnerà nei vostri cuori e sarete portatori di pace e di amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! In questo tempo di grazia pregate con me affinché il bene vinca in voi ed attorno a voi. In modo particolare, figlioli, pregate uniti a Gesù sulla Sua via crucis. Mettete nelle vostre preghiere quest’umanità che vaga senza Dio e senza il Suo amore. Siate preghiera, siate luce e testimoni per tutti coloro che incontrate, figlioli, affinché Dio misericordioso abbia misericordia di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


C'era una donna anziana che rimase vedova del suo adorato marito. Allora andò a vivere con il figlio, la nuora e la nipotina. Ogni giorno che passava, la sua salute peggiorava, le mani tremavano al punto che a volte cadeva il cibo dal piatto. Non sopportando più il disordine, un giorno il figlio e la nuora sistemarono un tavolo vicino all'angolo e fecero mangiare là  la nonna, tutta sola. All'ora di pranzo, la nonnina li guardava coi occhi tristi, ma loro le rivolgevano la parola solo per rimproverarla quando le cadeva il cibo. Un pomeriggio la bambina era seduta sul pavimento a giocare col le costruzioni. "Che cosa stai costruendo?" - chiese il padre. "Sto costruendo un tavolino per te e per la mamma, così quando sarete vecchi potete mangiare all'angolo." I genitori rimasero scioccati, muti, poi scoppiarono a piangere. Si erano resi conto della loro crudeltà  e del dolore arrecato alla nonna. Da quel giorno la nonna tornò a mangiare insieme a loro al grande tavolo. E se le cadeva qualche boccone, nessuno ci faceva più il caso. I genitori di questa storia non erano persone cattive. Avevano solo bisogno di una scintilla per accendere la compassione. I piccoli gesti d'amore e di compassione rendono la vita assai più ricca. Ogni giorno rifletti sul bene che puoi fare agli altri. Una piccola gentilezza, un elogio sincero, un saluto cordiale, un sorriso, un gesto d'affetto... sono vere benedizioni.

Don Nikola Vucic


Le mie preghiere, delle quali mi fai istanza, non ti mancano mai, perché non mi posso dimenticare di te che mi costi tanti sacrifici. Ti ho partorito a Dio nell'estremo dolore del cuore. Confido nella carità  che nelle tue preghiere non ti dimentichi di chi porta la croce per tutti.

San Pio da Pietrelcina

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Cari figli, come Madre, come Regina della Pace vi invito ad accettare mio Figlio

Messaggio straordinario del 18 Marzo 2019 a Mirjana “Cari figli, come Madre, come Regina della Pace vi invito ad accettare mio Figlio affinché possa donarvi la pace dell’anima, affinché possa donarvi ciò che è giusto, ciò che è buono per voi. Figli miei mio Figlio vi conosce. Lui ha vissuto la vita dell’ uomo e nello stesso tempo di Dio, vita meravigliosa – corpo umano, spirito divino. Perciò, figli miei, mentre mio Figlio vi guarda con i suoi occhi di Dio, penetra nei vostri cuori. I suoi occhi miti e calorosi nel vostro cuore cercano se stesso. Può trovare se stesso, figli miei? AccettateLo e i momenti di dolore e sofferenza diventeranno i momenti di mitezza. AccettateLo e avrete la pace nell’anima, la diffonderete a tutti attorno a voi ed è questo ciò di cui adesso avete più bisogno. AscoltateMi, figli miei. Pregate per i pastori, per coloro le cui mani Mio Figlio ha benedetto. Vi ringrazio.”

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Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.
Oggi ricorrono i 140 anni dalla morte della beata Maria di Gesù, al secolo Maria Deluil-Martiny. Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, nei suoi scritti esprimeva il dolore per gli oltraggi subiti dal Signore.
Assalto spietato nel villaggio di Essakane dove era in corso la Messa: 15 vittime. Ma la minaccia jihadista in Burkina Faso colpisce anche i musulmani. Il vescovo: «Il terrorismo si è abbattuto sul Sahel con l'intento di islamizzare tutta l'Africa». E tanti cattolici stanno già disertando le chiese per paura.
Parla la mamma e il papà di Davide Fiorillo, morto per una malattia incurabile a otto anni. «Vide anche Gesù e ce lo descrisse: la sua fede, la sua spontaneità, i suoi occhi pieni di una luce che non esiste su questa terra»
Il 19 febbraio 1789, la giovanissima suor Maria Maddalena ebbe da Dio l’illuminazione di fondare l’Ordine dell’Adorazione Perpetua. Come inizio e poi sigillo della sua missione, un altro segno: Gesù coronato di spine.
Una storia straordinaria, raccontata da un bambino di otto anni, Davide, che ha avuto dal Cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma di una vita passata dai toni cupi di una malattia incurabile ai colori accesi della gioia e della speranza. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge), poi Gesù (dal giorno della prima Comunione) e lo hanno preso per mano. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede insieme con il fratellino Antonio: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l’ora di andarci e ora ci attende là!». Commenta suor Daniela Del Gaudio nella Prefazione: «La storia di Davide insegna che solo quando ci si mette nelle mani di Dio si scopre che il suo progetto non è un progetto assurdo, negativo, ma pieno di vita. E che la vera vita è incontrare Dio, vivere in comunione con Lui. Ecco il Paradiso, la vita eterna di cui Davide fa esperienza, e che trasmette ai genitori, liberandoli dall’angoscia per la sua prematura perdita, perché spiega loro che è bello vivere con Gesù, con la Madonna, è bello il Paradiso, un luogo dove si sta bene».
Un bambino vivace, amante dei Lego e soprattutto del mare. Quello della Calabria perché Davide è di Piscopio, un paese in provincia di Vibo Valentia, ad un quarto d'ora da una delle coste più belle d'Italia. La scuola, la famiglia, i giochi, tutto nell'assoluta normalità se non fosse arrivata quella malattia, la leucemia, che il 22 giugno 2021 lo strappa via a soli 8 anni. Ma la storia di questo bambino diviene straordinaria proprio negli anni della malattia nei quali comincia a maturare una fede quasi sproporzionata per la sua età. Una fede che coinvolge i genitori che riescono dunque ad affrontare il dolore più grande, quello di sopravvivere ad un figlio.