MaM
Messaggio del 25 marzo 2011:Cari figli, oggi in modo particolare desidero invitarvi alla conversione. Da oggi inizi una vita nuova nel vostro cuore. Figli, desidero vedere il vostro “si” e che la vostra vita sia il vivere con gioia la volontà di Dio in ogni momento della vostra vita. Oggi in modo particolare Io vi benedico con la mia benedizione materna di pace, d’amore e d’unione nel mio cuore e nel cuore del mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! In questo tempo di grazia pregate con me affinché il bene vinca in voi ed attorno a voi. In modo particolare, figlioli, pregate uniti a Gesù sulla Sua via crucis. Mettete nelle vostre preghiere quest’umanità che vaga senza Dio e senza il Suo amore. Siate preghiera, siate luce e testimoni per tutti coloro che incontrate, figlioli, affinché Dio misericordioso abbia misericordia di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Le coincidenze sono il modo che impiega Dio per manifestarsi in silenzio. Anche le coincidenze sono delle opportunità . Mi ricordo ancora del mio mancato incontro con grande cardinale Martini. Quando da giovane seminarista vivevo in Terra Santa, divoravo i suoi libri. Rimasi sorpreso quando una mattina lo vidi, immerso nella preghiera, nella basilica della Nativita'. Il mio primo impulso fu quello di avvicinarmi e chiedere la sua benedizione. Ma l'istinto della paura, e della timidezza, ebbe il sopravvento. Quante finestre di opportunità  il Signore ci mette a disposizione e noi le chiudiamo con la nostra timidezza. Allora non feci nulla. Nei mesi successivi pensai molto a quel incontro mancato e promisi di precipitarmi da lui quando lo incontrerò una prossima volta. La Provvidenza ci offre sempre un'altra opportunità . E allora... qualche anno dopo mi trovai nel Duomo di Milano e lì vidi il mio autore preferito. Questa volta ho agito con coraggio: mi sono avvicinato, l'ho salutato e ho chiesto la sua benedizione. Ha sorriso, ha chiesto come mi chiami e ha posato le sue mani sul mio capo. Quando la Provvidenza ti mostra una finestra di opportunità , aprila prima che il falso rispetto umano cominci a dirti di non farlo. La ragione distrugge molte di quelle opportunità  che avrebbero potuto arricchirti la vita. Ascolta il tuo cuore: è molto più saggio della ragione.

Don Nikola Vucic


La mia preghiera per tutte le famiglie è che cre­sciate in santità  attraverso questo amore vicendevole. Portate Gesù ovunque andate. Che gli altri vedano in voi soltanto Gesù. Pregate per i vostri figli e pregate che figli e figlie abbiano il coraggio di dire si a Dio e di consacrare le loro vite, totalmente, a Lui. Ci sono tante, tante famiglie che sarebbero così felici se i loro figli dessero le loro vite a Dio. Così, pregate per loro, perché siano capaci di soddisfare il desiderio del loro cuore.

Madre Teresa di Calcutta

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“Ogni anno prego di poter portare a Medjugorje quanti più bambini possibile”

Dal 1993 a Deva, una città rumena situata nella zona di Erdely, opera la Fondazione “San Francesco”, creata dal francescano Böjte Csaba. Al suo interno è attiva una casa per bambini abbandonati, ossia per bambini privi dell’assistenza dei loro genitori. Attualmente in essa sono ospitati centonovantasei bambini. Direttrice della casa è la Signora Cecilia Palko, che la scorsa settimana, grazie all’aiuto di persone buone, ha portato in pellegrinaggio a Medjugorje una cinquantina di bambini.

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Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.
Oggi ricorrono i 140 anni dalla morte della beata Maria di Gesù, al secolo Maria Deluil-Martiny. Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, nei suoi scritti esprimeva il dolore per gli oltraggi subiti dal Signore.
Assalto spietato nel villaggio di Essakane dove era in corso la Messa: 15 vittime. Ma la minaccia jihadista in Burkina Faso colpisce anche i musulmani. Il vescovo: «Il terrorismo si è abbattuto sul Sahel con l'intento di islamizzare tutta l'Africa». E tanti cattolici stanno già disertando le chiese per paura.
Parla la mamma e il papà di Davide Fiorillo, morto per una malattia incurabile a otto anni. «Vide anche Gesù e ce lo descrisse: la sua fede, la sua spontaneità, i suoi occhi pieni di una luce che non esiste su questa terra»
Il 19 febbraio 1789, la giovanissima suor Maria Maddalena ebbe da Dio l’illuminazione di fondare l’Ordine dell’Adorazione Perpetua. Come inizio e poi sigillo della sua missione, un altro segno: Gesù coronato di spine.
Una storia straordinaria, raccontata da un bambino di otto anni, Davide, che ha avuto dal Cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma di una vita passata dai toni cupi di una malattia incurabile ai colori accesi della gioia e della speranza. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge), poi Gesù (dal giorno della prima Comunione) e lo hanno preso per mano. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede insieme con il fratellino Antonio: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l’ora di andarci e ora ci attende là!». Commenta suor Daniela Del Gaudio nella Prefazione: «La storia di Davide insegna che solo quando ci si mette nelle mani di Dio si scopre che il suo progetto non è un progetto assurdo, negativo, ma pieno di vita. E che la vera vita è incontrare Dio, vivere in comunione con Lui. Ecco il Paradiso, la vita eterna di cui Davide fa esperienza, e che trasmette ai genitori, liberandoli dall’angoscia per la sua prematura perdita, perché spiega loro che è bello vivere con Gesù, con la Madonna, è bello il Paradiso, un luogo dove si sta bene».