MaM
Messaggio del 25 gennaio 2005:Cari figli, in questo tempo di grazia di nuovo vi invito alla preghiera. Pregate, figlioli, per l´unità dei cristiani affinché siate tutti un cuor solo. L’unità sarà reale tra di voi nella misura in cui voi pregherete e perdonerete. Non dimenticate: l’amore vincerà solo se pregherete e i vostri cuori si apriranno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! In questo tempo di grazia pregate con me affinché il bene vinca in voi ed attorno a voi. In modo particolare, figlioli, pregate uniti a Gesù sulla Sua via crucis. Mettete nelle vostre preghiere quest’umanità che vaga senza Dio e senza il Suo amore. Siate preghiera, siate luce e testimoni per tutti coloro che incontrate, figlioli, affinché Dio misericordioso abbia misericordia di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


A volte succede che, durante la preghiera, lo Spirito Santo ti sorprende e ti conduce immediatamente tra le braccia del Padre. Il Padre è uno spazio infinito di tenerezza e di dolcezza; è un mare affettuoso che ti avvolge: è l'Amore. Perciò mantieni sempre viva la tua preghiera. Molte persone vivono in una continua agitazione e inquietudine perché non pregano. Le certezze che vengono ad abitare il tuo cuore, come frutto della preghiera, sono di gran lunga più forti di quelle che derivano dalla scienza. Più incessanti sono gli assalti di sfiducia e di scoraggiamento, più intensa deve essere la tua preghiera.

Don Nikola Vucic


In Dio vi è una grande umiltà . Può chinarsi sulla gente come noi e dipendere da noi perché tutte queste cose vivano, crescano, portino. frutto. Eppure avrebbe potuto farlo senza il nostro aiuto. Tuttavia si è china­to e ha preso ciascuno di noi, ci ha chiamati qui, in­sieme, perché formassimo questa fraternità . Se ci fos­simo rifiutati, non avrebbe potuto costituirla. Avrem­mo potuto dirgli di no. Ciascuno di noi avrebbe potu­to dire di no. Dio avrebbe aspettato pazientemente finché fosse venuto qualcuno che avrebbe detto di sì. Tutto ciò mi fa capire che quando Gesù diceva: «Imparate da me che sono mite e umile di cuore, davvero Egli voleva dire che avremmo dovuto impara­re che la chiamata è un dono che viene da Dio stesso.

Madre Teresa di Calcutta

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Natura delle gioie sensibili del Paradiso

«Ciò che Dio ha fatto puro, tu cessa di ritenerlo immondo» (At. 10,15). Con questa ingiunzione Gesù acquietò la riluttanza di S. Pietro, il quale da buon ebreo non sapeva decidersi a cibarsi di carne classificata «impura» nella legge antica. La stessa cosa potrebbe dirsi a coloro che ritengono le soddisfazioni dei sensi essere troppo materiali per accordarsi con la vita celeste, che, a loro parere, trascende ogni materialità.

Ultime notizie

12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.
Oggi ricorrono i 140 anni dalla morte della beata Maria di Gesù, al secolo Maria Deluil-Martiny. Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù, nei suoi scritti esprimeva il dolore per gli oltraggi subiti dal Signore.
Assalto spietato nel villaggio di Essakane dove era in corso la Messa: 15 vittime. Ma la minaccia jihadista in Burkina Faso colpisce anche i musulmani. Il vescovo: «Il terrorismo si è abbattuto sul Sahel con l'intento di islamizzare tutta l'Africa». E tanti cattolici stanno già disertando le chiese per paura.