MaM
Messaggio del 2 settembre 2016:Cari figli, secondo la volontà di mio Figlio ed il mio materno amore vengo a voi, miei figli, ed in particolare per coloro che ancora non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Vengo a voi che pensate a me, che mi invocate. A voi do il mio materno amore e porto la benedizione di mio Figlio. Avete cuori puri e aperti? Vedete i doni, i segni della mia presenza e del mio amore? Figli miei, nella vostra vita terrena ispiratevi al mio esempio. La mia vita è stata dolore, silenzio ed un’immensa fede e fiducia nel Padre Celeste. Nulla è casuale: né il dolore, né la gioia, né la sofferenza, né l’amore. Sono tutte grazie che mio Figlio vi dona e che vi conducono alla vita eterna. Mio Figlio vi chiede l’amore e la preghiera in lui. Amare e pregare in lui vuol dire — come Madre voglio insegnarvelo — pregare nel silenzio della propria anima, e non soltanto recitare con le labbra. Lo è anche il più piccolo bel gesto compiuto nel nome di mio Figlio; lo è la pazienza, la misericordia, l’accettazione del dolore ed il sacrificio fatto per gli altri. Figli miei, mio Figlio vi guarda. Pregate per vedere anche voi il suo volto, ed affinché esso possa esservi rivelato. Figli miei, io vi rivelo l’unica ed autentica verità. Pregate per comprenderla e poter diffondere amore e speranza, per poter essere apostoli del mio amore. Il mio Cuore materno ama in modo particolare i pastori. Pregate per le loro mani benedette. Vi ringrazio!

Sacra Bibbia C.E.I.


Genesi - 42

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1Ora Giacobbe seppe che in Egitto c'era il grano; perciò disse ai figli: "Perché state a guardarvi l'un l'altro?".2E continuò: "Ecco, ho sentito dire che vi è il grano in Egitto. Andate laggiù e compratene per noi, perché possiamo conservarci in vita e non morire".3Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento in Egitto.4Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mandò con i fratelli perché diceva: "Non gli succeda qualche disgrazia!".5Arrivarono dunque i figli d'Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nel paese di Canaan c'era la carestia.
6Ora Giuseppe aveva autorità sul paese e vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra.7Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l'estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: "Di dove siete venuti?". Risposero: "Dal paese di Canaan per comperare viveri".8Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero.9Si ricordò allora Giuseppe dei sogni che aveva avuti a loro riguardo e disse loro: "Voi siete spie! Voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese".10Gli risposero: "No, signore mio; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri.11Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!".12Ma egli disse loro: "No, voi siete venuti a vedere i punti scoperti del paese!".13Allora essi dissero: "Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un solo uomo, nel paese di Canaan; ecco il più giovane è ora presso nostro padre e uno non c'è più".14Giuseppe disse loro: "Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie.15In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane.16Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!".17E li tenne in carcere per tre giorni.
18Al terzo giorno Giuseppe disse loro: "Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio!19Se voi siete sinceri, uno dei vostri fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case.20Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Allora le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete". Essi annuirono.21Allora si dissero l'un l'altro: "Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci è venuta addosso quest'angoscia".22Ruben prese a dir loro: "Non ve lo avevo detto io: Non peccate contro il ragazzo? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco ora ci si domanda conto del suo sangue".23Non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra lui e loro vi era l'interprete.
24Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi tornò e parlò con essi. Scelse tra di loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.
25Quindi Giuseppe diede ordine che si riempissero di grano i loro sacchi e si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo sacco e si dessero loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto.
26Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là.27Ora in un luogo dove passavano la notte uno di essi aprì il sacco per dare il foraggio all'asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco.28Disse ai fratelli: "Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!". Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un l'altro: "Che è mai questo che Dio ci ha fatto?".
29Arrivati da Giacobbe loro padre, nel paese di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate:30"Quell'uomo che è il signore del paese ci ha parlato duramente e ci ha messi in carcere come spie del paese.31Allora gli abbiamo detto: Noi siamo sinceri; non siamo spie!32Noi siamo dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'è più e il più giovane è ora presso nostro padre nel paese di Canaan.33Ma l'uomo, signore del paese, ci ha risposto: In questo modo io saprò se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate.34Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così saprò che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo".
35Mentre vuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi dal timore.36E il padre loro Giacobbe disse: "Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c'è più, Simeone non c'è più e Beniamino me lo volete prendere. Su di me tutto questo ricade!".
37Allora Ruben disse al padre: "Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo a me e io te lo restituirò".38Ma egli rispose: "Il mio figlio non verrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi".