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Messaggio del 25 luglio 2015:Cari figli! Anche oggi con gioia sono con voi e vi invito tutti, figlioli, pregate, pregate, pregate perchè possiate comprendere l' amore che ho per voi. Il mio amore è più forte del male perciò, figlioli, avvicinatevi a Dio perchè possiate sentire la mia gioia in Dio. Senza Dio, figlioli, non avete ne futuro, ne speranza, ne salvezza, perciò lasciate il male e scegliete il bene. Io sono con voi e con voi intercedo presso Dio per i tutti vostri bisogni. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Don Gabriele Amorth

Don Gabriele Amorth: come riconoscere le presenze malefiche

Entriamo nel vivo del problema che a noi interessa: quali sono i sintomi da cui si capisce che un male è malefico e non di origine naturale.

Ho la sensazione che da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio

Paolo VI ci parla di Satana Già il 29 giugno 1972 Paolo VI aveva parlato esplicitamente del demonio. Le frasi erano state forti. «Ho la sensazione che da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio». Il papa non esita a identificare questa forza negativa che vorrebbe soffocare i frutti del concilio: il suo nome è il diavolo. Il discorso provocò quasi uno scandalo nella stampa internazionale. Parlare di diavolo al giorno d'oggi — si affrettarono a dire i giornalisti — è voler ritornare al Medioevo.

Satana in azione

«Mentre i servi dormivano, venne il suo nemico il diavolo, nemico di Dio e seminò tra il grano la zizzania» Mt 13,25. È un fatto che accade un po' in tutti i tempi, ma che è avvenuto ai nostri giorni nella forma più sconcertante perché, contrariamente a quanto accade nella parabola, oggi non si vuole più credere né alla presenza della zizzania, né tanto meno all'esistenza del nemico, il diavolo. Bisogna proprio dire che il sonno dei servi sia diventato molto pesante. Ne abbiamo indicato tre cause, che spiegano in parte la riluttanza del clero cattolico attuale a trattare questi problemi: mancanza di preparazione teologica, mancanza di esperienza, diffusione di errori dottrinali.

Don Amorth: «Nel mio nome scaccerete i demoni»

Come abbiamo visto, l'importanza della scacciata dei demoni è molto grande: per dimostrare che Cristo è il più forte, che ha l'autorità di distruggere il regno di Satana e di instaurare il regno di Dio, per orientare decisamente a Dio la vita degli uomini attraverso la sua predicazione.

Chi è Satana? Chi sono i demoni?

Noi sappiamo molto poco del mondo visibile; ancora meno del mondo invisibile, per cui fa molto comodo, anziché indagare, negarne l'esistenza. E così neppure ci accorgiamo di negare l'onnipotenza e la sapienza di Dio, che tutto ha creato con una maestosità inconcepibile alla mente umana, con un ordine perfetto, con dei fini precisi. Quando mi si interroga sul numero degli angeli, cito l'Apocalisse che parla di miriadi di miriadi: un numero immenso, incomprensibile alla nostra mente. Quando mi si interroga sul numero dei demoni, rispondo con le parole che il demonio stesso disse attraverso un posseduto: «Se fossimo visibili, siamo tanti che oscureremmo il sole».

Don Gabriele Amorth: Cristo contro Satana

Tutto quanto intendiamo dire ha per fondamento ciò che Gesù ha fatto, ciò che ha insegnato, i poteri che ha conferito ai suoi discepoli. Sono questi i capisaldi fondamentali per comprendere l'opera della Redenzione che, diversamente, rimarrebbe un enigma. I molti riferimenti che qui riportiamo ci pare che siano bene introdotti da tre espressioni per così dire programmatiche.

Lettera al mio Vescovo

Tra tante lettere di recriminazione, ho preferito pubblicarne una di ringraziamento. È di un padre di famiglia che narra le sofferenze della moglie: quindici anni di martirio che avrebbero potuto essere in gran parte evitati, se i sacerdoti credessero alle parole di Cristo e ai poteri loro conferiti. Si rifletta in particolare sugli interrogativi finali.

Esorcista cercasi

Quando nel giugno del 1986 il card. Ugo Poletti mi affiancò a p. Candido Amantini, per aiutarlo nel ministero d'esorcista, mi si aprì un mondo nuovo, del tutto sconosciuto prima. Non si pensi che le impressioni principali siano state date dai casi limite, dai fenomeni strani, a cui si crede solo se vengono visti. L'impressione più forte e più duratura, per un neoesorcista, è quella di essere messo a contatto con un mondo di sofferenti, più nell'anima che nel corpo; un mondo di persone che avvicinano il sacerdote con fiducia e disponibilità, bisognose di aiuto e di consiglio. Nella maggioranza dei casi il compito dell'esorcista è di confortare, di illuminare per togliere false paure o comportamenti errati come il ricorso a maghi, cartomanti e simili; è di riavvicinare le anime a Dio riprendendo con regolarità una vita di fede, di preghiera, di frequenza alla messa e ai sacramenti, di deciso accostamento alla parola di Dio. Nel mio ormai lungo ministero sacerdotale non avevo mai avuto, in precedenza, tante occasioni per riavvicinare al Signore, alla Chiesa, tante singole persone o intere famiglie.

La Cenerentola del rituale

Dalla fine del Concilio Vaticano II ad oggi di anni ne sono passati parecchi; le varie parti del Rituale sono state rivedute secondo le direttive conciliari; l'unica parte che ancora è sigillata con la scritta "Lavori in corso" è la parte che riguarda gli esorcismi. È vero che c'è tutta la dottrina della Sacra Scrittura, della teologia, del magistero della Chiesa; abbiamo riportato in altra parte alcuni testi del Vaticano II; non sto qui a riportare i tre discorsi di Paolo VI e i diciotto di Giovanni Paolo II. Cito almeno una frase di Paolo VI, tratta dal discorso del 15 novembre 1972: "Esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente la realtà demoniaca; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente, essa pure come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudorealtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni". E più oltre aggiunge: "Sarebbe questo, sul demonio e sull'influsso che egli può esercitare sulle singole persone, come su comunità, su intere società o su avvenimenti, un capitolo molto importante della dottrina cattolica da ristudiare; mentre oggi poco lo è".

Chi può cacciare i demoni?

Ci sembra di aver detto con abbastanza chiarezza che Gesù ha dato il potere di scacciare i demoni a tutti coloro che credono in lui e agiscono con la forza del suo nome. In questi casi si tratta di preghiere private, che possiamo tutte indicare con il nome di "preghiere di liberazione".

Qualcosa di più sulla magia

È un argomento vastissimo, trattato in tanti volumi da occupare una biblioteca e la cui pratica si trova in tutta la storia umana e presso tutti i popoli. Pure oggi sono molti quelli che cadono nei tranelli della magia. Anche tanti sacerdoti ne sottovalutano i pericoli: fiduciosi, giustamente, nella potenza salvifica di Cristo che si è sacrificato per liberarci dai lacci di Satana, non tengono in considerazione che mai il Signore ci ha detto di sottovalutarne la potenza, mai ha detto di sfidare il demonio o di cessare di combatterlo. Ha dato invece il potere di cacciarlo e ha parlato della lotta incessante con esso, che ci passa al vaglio Gesù stesso si è sottoposto alle tentazioni del maligno; ci ha detto chiaro che non si può servire due padroni.

Il maleficio

Già abbiamo accennato al maleficio come ad una causa per cui una persona può incolpevolmente venire assalita dal demonio. Essendo questo il caso più frequente è necessario parlarne a parte. Cercherò anche di precisare l'uso dei termini: una terminologia universalmente accettata non c'è, per cui ogni scrittore deve precisare in che senso usa le parole. Considero maleficio un vocabolo generico. Viene comunemente definito "nuocere ad altri attraverso l'intervento del demonio". È una definizione esatta, ma che non precisa in quale modo tale male viene causato. Da qui le confusioni; per cui, ad esempio, alcuni autori considerano il maleficio come sinonimo di fattura o di stregoneria. Invece la fattura e la stregoneria sono, a mio parere, due modi diversi di compiere un maleficio. Senza pretesa di completezza e basandomi solo sui casi che mi sono capitati, prendo in considerazione queste forme di maleficio: 1 la magia nera; 2 le maledizioni; 3 il malocchio; 4 le fatture. Sono forme diverse, ma non a compartimenti stagni; le interferenze sono frequenti.