MaM
Messaggio del 16 giugno 1987: Figli cari! Il mio cuore è pieno di grazia e di amore. Il mio cuore è il dono che offro a voi. Siate uniti! Pregate insieme! Amatevi l’un l’altro! Solo così realizzerete quello che Gesù vi chiede. E’ necessario che preghiate e che riconosciate Gesù in tutto ciò che succede attorno a voi. In questi giorni voi state aspettando qualcosa, come il passaggio dalla prima alla seconda classe. Cari figli, finora vi ho istruito io. D’ora in poi cercherete voi di testimoniare me con la vostra vita. Pregate affinchè Gesù vi doni la pace che illuminerà i vostri volti e l’amore che porterete agli altri. Io vi benedico.

Articoli

L'inferno e satana

Segni dei nostri tempi - Ven. Fulton Sheen

Di seguito, invece, riportiamo in una nostra traduzione uno dei suoi sermoni più celebri, pronunciato alla radio il 26 gennaio del 1947, nell’ambito di una trasmissione intitolata “Light Your Lamps” (Accendete le vostre lampade). Il titolo della puntata era “Signs of Our Times” (Segni dei nostri tempi), e l’intervento di monsignor Sheen fu poi da lui rielaborato, ampliato e riproposto all’interno del libro Communism and the Conscience of the West (Comunismo e coscienza dell’Occidente), dato alle stampe l’anno successivo (1948), e in altre pubblicazioni.

Intervista con Melid il demonio impuro (Don Giuseppe Tomaselli)

Il Sommo Pontefice Paolo VI, in uno dei suoi illuminanti discorsi, il 15 novembre 1972, accennò al demonio ed al male che esso produce nel mondo. Contro il detto Papa ci fu una levata di scudi, certamente da parte di ignoranti e degli irreligiosi: ma ancora la Chiesa parla del demonio? Ancora si crede a certe dicerie dei secoli scorsi? Il demonio, come persona non esiste; è la semplice personificazione ideale del male in genere. E’ in circolazione un libretto, dal titolo “Interviste col maligno”. Ho pensato che potrei scrivere anch’io un libretto sul delicato argomento, in quanto da cinquant’anni in qua (1934 – 1984) ho esercitato il compito di esorcista ed anzi ho avuto non poche volte l’occasione di vedere il demonio, in forma umana, di lottare direttamente con lui, anzi di essere stato preso più volte per il collo e maltrattato. Ho potuto studiarlo, come si vedrò in questo scritto, nelle varie manifestazioni. Inoltre sono stato e sono Direttore Spirituale di anime mistiche, le quali sogliono essere bersaglio diretto e terribile del demonio in persona e come Direttore di tali anime ho potuto constatare fatti, che sembrerebbero inimmaginabili, eppure io sono stato testimonio per decine e decine di volte. Per svolgere il tema ho dovuto impostare l’intervista in forma ideale, né potrebbe farsi diversamente; però quanto si verrà esponendo corrisponde ai detti ed ai fatti, di cui io sono stato testimonio oculare, auricolare e parte direttamente interessata.

Satana è sciolto dalle catene

Secondo quanto è stato tramandato da fonti dell’epoca, Leone XIII, papa fra il 1878 e il 1903, ebbe una terrificante visione: «Aveva celebrato la santa Messa e stava assistendo a un’altra di ringraziamento, come al solito. A un tratto lo si vide drizzare energicamente il capo, poi fissare intensamente qualche cosa, al di sopra del capo del celebrante. Guardava fisso, senza battere palpebra, ma con un senso di terrore e di meraviglia, cambiando colore e lineamenti. Qualcosa di strano, di grande, avveniva in lui».

Il demonio da un recente esorcismo

Eravamo in sacrestia, l’esorcismo è durato un’ora e mezza. Non ero solo come sacerdote. Si faceva molta fatica a “mantenere” materialmente la persona posseduta, perché si dimenava molto, urlava in modo disumano. Ad un certo punto, però, si vedeva che lo spirito maligno soffriva molto e la potenza di Cristo lo aveva molto indebolito. Ha cominciato a strisciare e sibilare come un serpente. La grazia di Dio però si percepiva e così la presenza delle anime sante del Purgatorio, della Madonna e dei santi.

Confessione di un demone durante l'esorcismo

Il demonio mostra il suo diabolico piano in seguito alle dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI.

Confessioni del demonio a un sacerdote

“Il Battesimo e la Confessione sono la cosa peggiore per noi”. Caso vero di un esorcismo in cui il demonio è stato costretto a parlare.

La visione dell'inferno di Pierina Gilli (Rosa Mistica Montichiari - Fontanelle)

Giorno 31 - Ricevetti dai mostri colpi fortissimi alla schiena e alla testa, mi parve impossibile sopportarli più oltre e credei di morire. Alle ore 14 mi apparve la Beata e mi disse: «Di [i'] alla tua Madre che venga qui con quattro suore per la recita del S. Rosario dalle ore 21, alle ore 21 e 30». Domandai quali Suore? La Beata mi fece il nome delle quattro suore della casa e poi continuò: «Tu dovrai provare un grande spavento; poi tutto sparirà; verrò io nuovamente e tutto sarà finito». rn

Un caso di possessione: Magda N.N., Treviri, Germania occidentale 1941-1945

L’autenticità del racconto delle vicende di Magda, la protagonista del fatto, è per noi basata tutta sulla testimonianza del padre Adof Rodewyk, gesuita di Colonia, noto per altri apprezzati scritti di demonologia. Come cappellano di ospedale militare durante la guerra 1940-45, e direttore spirituale, ebbe in cura Magda e potè sapere da lei e da altri molte notizie e costatare di persona i fenomeni che descrive ampiamente nella sua opera: Demonische Besessenheit, Tatsachen und Deutungen, «Possessione diabolica, fatti e spiegazioni», uscita in IV edizione nel 1988 presso l’editore Pattloch di Aschaffenburg, Germania, pp. 268.

Un caso di possessione: Maria Tien Wei, Junan, Cina 1929-1930

Il fatto qui narrato è ambientato nella missione cattolica di Junan e di Chumatien, provincia di Honan, Cina, tenuta dai padri del Verbo Divino (S.V.D.), negli anni 1929-1930. Diversi missionari verbiti, tra i quali ricordiamo padre Kalvey, padre Heier, padre Wittwer, a voce o per iscritto confermarono l’autenticità del racconto. Diversi articoli di riviste e di giornali ne avevano parlato, ma sempre parzialmente, limitandosi a pochi particolari o a episodiisolati, senza mai arrivare a una esposizione completa dei fatti. Ne troviamo cenno nella Katholische Kirchenzeitung (bollettino diocesano) di Salisburgo, Austria, nel 1929, a firma del padre Fròwis, SVD, missionario nell’Honan per 28 anni e poi Vicario apostolico, e nel 1930 in alcune riviste della Germania e nella rivista Our Missions, a firma del padre Heier, uscita negli Stati Uniti.

Un caso di possessione: Maria Diem Phat-diem, Vietnam, 1924-1925

Il caso avvenne nel 1924-25, ma la prima ampia relazione dei fatti fu pubblicata solo nel 1949-50 nel bollettino delle Missioni Estere di Parigi uscito a Hong-Kong col titolo: Ricordi di un esorcista. L’esorcista autore dell’articolo è Monsignor de Cooman, più tardi Vicario Apostolico di Than-Hoa, Viet Nam, la cui testimonianza, trattandosi del principale interessato della vicenda, non può essere messa in dubbio. Al tempo degli avvenimenti qui descritti egli era sul posto in qualità di vescovo ausiliare Monsignor Marcou vescovo di Phat-Diem, dal quale aveva ricevuto l’incarico di visitare e riformare tutte ie comunità delle suore della Santa Croce, una congregazione locale. Anche questa relazione è riportata in riassunto da P. Sutter, nella VII edizione dell’opera citata, Satans Macht und Wirken, pp. 163-176, che noi teniamo davanti agli occhi nello stendere queste pagine.

Come e quando agisce satana (di Don Raul Salvucci - esorcista)

Il più grande problema che di secolo in secolo ha turbato i sonni di chi intende occuparsi di queste realtà è comunque quello di capire COME E QUANDO. Si può raggiungere la certezza che ci siano realmente realtà spiritiche o non si tratti invece di autentiche malattie. è questa difficoltà di fondo che induce molti a dubitare dell'esistenza di questa realtà, scaricando ingiustamente tutto sulle malattie mentali o nervose.

GLI ESORCISMI NEL RITUALE ROMANUM DA LEONE XIII A PIO XII

Un tratto di storia significativo per gli esorcismi minori è dato da quella preghiera a S. Michele Arcangelo che insieme ad una preghiera alla Madonna, prima della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, il celebrante e i fedeli recitavano mettendosi in ginocchio alla fine di ogni messa: