La devozione mariana del venerabile era ardente, illuminata, tenera ed apostolicamente efficace. Leggendo i numerosissimi suoi pensieri mariani, pare di ritrovare l’entusiasmo di S. Bernardo e dei grandi Dottori mariani.
“Medjugorje come luogo sull’altra sponda del Giordano, dove io pongo la domanda: “che cosa devo io cambiare?”
La vera preghiera è semplice, infantile, non contaminata da tanti pensieri e idee. La vera preghiera parte direttamente dal cuore. Dice semplicemente: «Ti amo, Signore» e: «Grazie di amarmi». La preghiera migliore è quella più semplice: l'unione dei cuori, l'unione del mio cuore con quello del Signore . La preghiera semplice dice poco o nulla. Guarda con amore al Signore. Pronuncia il suo nome con fede ed amore ; e accetta il suo amore, confidando in esso e avendo fiducia in esso.
Durante l’Udienza Generale tenuta due giorni dopo la Solennità dell’Assunzione di quest’anno, il Papa Benedetto XVI ha parlato della forza della meditazione. In quell’occasione ha detto anche: “Meditare quindi vuol dire creare in noi una situazione di raccoglimento, di silenzio interiore, per riflettere, assimilare i misteri della nostra fede e ciò che Dio opera in noi; possiamo farlo in diversi modi. Anche il Santo Rosario è una preghiera di meditazione: ripetendo l’Ave Maria siamo invitati a ripensare e a riflettere sul Mistero che abbiamo proclamato”.
(A un gruppo di pellegrini)... Quando si parla delle apparizioni, non guardate a qualche cosa di esteriore. E’ vero che Dio può darci anche certi segni esteriori per rafforzare la nostra fede, ma la cosa più importante è scoprire il motivo interiore della venuta di Maria. Cosa vuoI dire questo?...
Cari figli! In questi giorni mentre festeggiate la Croce desidero che anche per voi la vostra croce diventi gioia. In modo particolare, cari figli, pregate per poter accettare la malattia e le sofferenze con amore come le ha accettate Gesù. Soltanto così potrò con gioia darvi grazie e guarigioni che Gesù mi permette. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (11 settembre '86)
Occorre tempo e una meta per la preghiera.
A un gruppo di Acona, 23 dicembre 1987
È necessario richiamare brevemente la genesi e i componenti del Rosario, perché noi non siamo i primi discepoli del Signore né i primi devoti di sua Madre.UN PO’ DI STORIA…
Mi trovavo in un piccolo paese a celebrare la S. Messa e, parlando del Rosario, chiesi alla gente: Ma secondo voi, cos’è il Rosario? Nessuno mi rispose.
La meditazione dei misteri di Cristo è proposta nel Rosario con un metodo caratteristico, atto per sua natura a favorire la loro assimilazione. È il metodo basato sulla ripetizione. Qualcuno pensa che questa pratica sia arida e noiosa, soprattutto quando l'abitudine rischia di farla diventare "meccanica". Ma per comprendere il Rosario "bisogna entrare nella dinamica psicologica che è propria dell'amore" ci spiega il Papa. Infatti, chi ama non si stanca mai di ripetere le stesse cose all'amato con effusioni che "pur simili nella manifestazione, sono sempre nuove per il sentimento che le pervade".