MaM
Messaggio del 2 maggio 2015:Cari figli aprite i vostri cuori e provate a sentire quanto vi amo e quanto desidero che amiate mio Figlio. Desidero che Lo conosciate di più perché è impossibile conoscerlo e non amarLo, perché Lui è l’amore. Figli miei, io vi conosco: conosco i vostri dolori e le vostre sofferenze perché le ho vissute. Gioisco con voi nelle vostre gioie. Piango con voi nei vostri dolori. Non vi abbandonerò mai. Vi parlerò sempre con mitezza materna e, come madre, ho bisogno dei vostri cuori aperti, affinché con la sapienza e la semplicità diffondiate l’amore di mio Figlio. Ho bisogno di voi aperti e sensibili verso il bene e la misericordia. Ho bisogno della vostra unione con mio Figlio, perché desidero che siate felici e Lo aiutiate a portare la felicità a tutti i miei figli. Apostoli miei, ho bisogno di voi, affinché mostriate a tutti la verità divina, affinché il mio cuore, che ha sofferto e soffre anche oggi immensamente, possa nell’amore trionfare. Pregate per la santità dei vostri pastori, affinché nel nome di mio Figlio, possano operare miracoli, perché la santità opera miracoli. Vi ringrazio.

Aprile 1996: UN FRUTTO DI COLETTE

01/07/2016    1507     Medjugorje: gli anni 90    Suor Emmanuel 
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MESSAGGIO del 25 aprile 1996. "Cari figli, oggi v'invito di nuovo a mettere la preghiera al primo posto nelle vostre famiglie. Figlioli, se Dio è al primo posto, allora, in tutto ciò che fate, voi cercherete la volontà di Dio. Cosi, la vostra conversione quotidiana sarà più facile. Figlioli, con umiltà cercate ciò che non è in ordine nei vostri cuori e capirete quello che dovrete fare. La conversione sarà per voi un dovere quotidiano, che adempirete con gioia. Figlioli, Io sono con voi, vi benedico tutti e vi invito a diventare miei testimoni attraverso la preghiera e la conversione personale. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 

"Peccatore mi ha concepito mia madre" si ripete Fabiana, "ma mia Madre è stata concepita Immacolata". Ha sentito questa frase a Lourdes nell'ottobre 1994 durante una conferenza, e da allora non cessa di ripeterla nel suo cuore. Sente confusamente che una grande verità e un'àncora di salvezza per lei si nascondono in questa breve frase. A 25 anni Fabiana non ne può più di soffrire. Il suo malessere interiore non la lascia mai in pace. Non ha trovato la sua identità, ha l'impressione penosa di essere un'usurpatrice e la sua terribile insicurezza le rovina tutti i rapporti con gli altri. Ha paura dei loro sguardi e la sua timidezza morbosa altera il suo comportamento. "Una vera selvaggia!" si dice con amarezza. Fabiana ha fatto la diagnosi giusta: si è murata in sè stessa. La sua conoscenza con Colette avviene a tappe e, alla prima preghiera, Fabiana si meraviglia: perché Colette le parla di San Gerolamo? Chi era costui? - San Gerolamo - le dice Colette - aveva dato tutto al Signore, salvo il suo peccato. - Come mai un Santo non ha potuto confessare il suo peccato...? - Si domanda Fabiana imbarazzata, non vedendo il legame con il suo problema... Spinta da Colette, Fabiana decide di andare a Medjugoije. Al ritorno, tutto precipita...

Nella preghiera Colette vede Fabiana in un sacco aniniotico e che non desidera uscirne". Lei sa due cose su Fabiana: i suoi genitori hanno perduto una figlioletta di due anni e Fabiana è stata molto desiderata ed è nata una anno dopo questo decesso. Il Signore allora le rivela il problema che sta sotto le apparenze. In effetti, i genitori di Fabiana l'hanno molto desiderata, ma non come una seconda bambina, unica e particolare. La desideravano per sostituire la loro prima figlioletta. Volevano ritrovare la bimba scomparsa. Colette arriva ancor più lontano e spiega a Fabiana che, nel seno di sua madre, lei si è ribellata, per questa ragione, contro i suoi genitori; ha rifiutato di nascere, ha detto no alla vita. Parallelamente, ha anche rifiutato di essere una figlia. Appena Colette spiega a Fabiana quello che ha vissuto e sofferto nel seno di sua madre, subito dopo che era stata concepita, Fabiana guarisce immediatamente. Per Colette questa è stata una consolazione meravigliosa; ci pensava sempre nei momenti di spossatezza totale, quando il suo ministero le richiedeva sempre di più, per aiutare le anime. Una settimana più tardi, Fabiana si prepara a ripartire per Medjugorje. Colette la chiama e le chiede: - Quando sarai là, cerca un prete per confessare questo peccato. - Fabiana è costernata... Come può spiegare a un prete che ha peccato nel seno di sua madre rifiutando la vita!!?! - Va da Padre Slavko - le dice Colette - lui capirà. "Andrò... non andrò..." Fabiana è molto combattuta durante il viaggio.

A Medjugorje, il prete canadese che celebra la messa, il primo giorno, esclama nella sua omelia: - Come il Signore ha chiesto a San Gerolamo, offriamo-gli ciò che Lui desidera di più: i nostri peccati! - Fabiana non crede alle sue orecchie, il suo spirito si illumina, ora capisce perché queste parole le ritornavano continuamente. "Peccatore mi ha concepito mia madre, ma mia Madre è stata concepita Immacolata". Quello che il Signore aveva chiesto a San Gerolamo, doveva farlo anche lei. E' andata dunque a cercare Padre Slavko e la confessione ha permesso a Fabiana di completare pienamente la guarigione interiore. Con il perdono, con la misericordia, l'accettazione della vita entra nel cuore di Fabiana. Dopo tutti questi orribili anni, vissuti in un tunnel, nel quale doveva avanzare con il radar e suo malgrado, Fabiana ha potuto infine gustare la gioia di vedere la mano di Dio su di lei. Si rese conto che Lui poteva finalmente realizzare il suo piano divino in lei, che lei ne era degna. Ha capito nel suo cuore che era stata creata, amata, scelta in modo speciale. Tutto il turbamento dovuto al sentimento di dover sostituire qualcuno era sparito. Fabiana si è resa conto infine che era nata da Dio e che la vera sorgente, la vera radice della sua vita era nel seno del Padre ben più che in quello della sua madre umana. Ha scoperto il suo Creatore! Ha cominciato a respirare in un altro modo, e il frutto più tangibile della sua guarigione è diventato chiaro agli occhi di tutti: Fabiana la selvaggia, l'inaccessibile, la scorbutica, divenne una ragazza comprensiva, piena di misericordia e di pace al punto che era diventato un vero piacere avvicinarla.

Colette non sapeva due cose della vita di Fabiana. Volete saperle? 1 - Per quell'anno, Lei aveva avuto come santo protettore San Gerolamo. L'aveva trovato molto strano: un santo semisconosciuto. 2- Erano trascorsi nove mesi tra il momento in cui lei si era immersa, a Lourdes, nelle acque materne della Santa Vergine (pensate a quelle piscine gelide...) e il momento in cui, a Medjugorje, aveva provato la sensazione di rinascere: nuova nascita, verificatasi per mezzo della preghiera di Colette. Tra le persone aiutate da Colette, il caso di Fabiana non era il peggiore, anzi, se si considerano tutti quelli che non sono voluti dalla madre o che hanno subito un vero rifiuto. Molte disperazioni profonde hanno la loro radice in queste ferite e anche molte angosce croniche o blocchi che creano impedimento. Ma a tutte queste miserie, Dio ha preparato un rimedio e l'ha nascosto nel Cuore Immacolato di sua madre... Ora anche voi avete l'indirizzo!

Fonte: Suor Emmanuel