MaM
Messaggio del 25 dicembre 2014:Cari figli! Anche oggi vi porto tra le braccia mio Figlio Gesù e cerco da Lui la pace per voi e la pace tra di voi. Pregate e adorate mio Figlio perché nei vostri cuori entri la sua pace e la sua gioia. Prego per voi perché siate sempre più aperti alla preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Marzo 1997: LA CONSACRAZIONE DEL GREMBO MATERNO

01/07/2016    3241     Medjugorje: gli anni 90    Marija  Suor Emmanuel 
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MESSAGGIO del 25 Marzo 1997. “Cari figli, oggi v'invito, in modo particolare, a prendere fra le mani la Croce e a contemplare le piaghe di Gesù. Chiedete a Gesù di guarire le ferite che voi, cari figli, avete ricevuto nel corso della vita a causa dei vostri peccati odi quelli dei vostri genitori. Solo cosi' capirete, cari figli, che al mondo è necessaria la guarigione della Fede in Dio Creatore. Per mezzo della Passione e della Morte di Gesù in Croce comprenderete che solo con la preghiera potrete diventare anche voi veri apostoli della Fede, vivendo, nella semplicità e nella preghiera, la Fede che è un dono. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 

La cappella dell'Oasi della Pace è stracolma, ma questo non impedisce ai pellegrini di infilarsi dentro spingendo senza badare a quelli già entrati! Fuori, grappoli umani sono appesi alle finestre e cercano di vedere l'avvenimento del giorno... Marija Pavlovic Lunetti è in ginocchio sul gradino dell'altare con gli occhi leggermente alzati. Le sue labbra si muovono appena e il suo viso ha un'espressione grave; si direbbe che questa sera stia succedendo qualcosa di molto particolare perché la Gospa resta più a lungo del solito. E' il 12 aprile 1997 e a Medjugorje sono le 18:45. Nello stesso momento a Sarajevo il Santo Padre andando alla Cattedrale, scopre la vastità dei quartieri in rovina. Marija si rialza e il nostro amico Tim riprende la scena, con la sua pesante videocamera.

Immortalerà la storia sconvolgente che uscirà dalle labbra di Marija, grazie alla quale ancora oggi la Gospa scopre e guarisce le ferite segrete di molte donne. Marija si mette di fianco al tabernacolo e si indovina dalla sua espressione gioiosa che parlerà a cuore aperto. Oggi è un gran giorno: "E' la prima volta che il Santo Padre viene nel mio paese", ha detto questa mattina. "Molti glielo hanno sconsigliato, ma sarebbe venuto anche a piedi, malgrado la sua debolezza, tanto desiderava venire! Viene veramente come portatore di pace in mezzo a queste rovine." Aveva appena visto alla televisione lo sguardo del Papa mentre guardava la capitale distrutta dai bombardamenti e segnata dalla morte. "Già ieri la Gospa ha pregato con me per lui. Ci chiede di pregare molto per lui, per la sua salute... è il più caro dei suoi figli!

Questa sera la Gospa è apparsa felice, ci ha salutati, ci ha benedetti tutti con le mani tese..." Fra i presenti, poveri e ricchi hanno un unico sguardo, un solo orecchio e un solo cuore perché tutti sanno che Maria ha ascoltato il loro intimo grido e li ha guardati. Tutti aspettano da Marija una parola, una frase, un messaggio, non fosse altro che una particella di cielo per poter continuare la strada in modo diverso. Come sono belli questi volti fissi verso l'Invisibile, come sospesi al di sopra della loro pesantezza! Marija racconta l'amore di Maria per il Papa, Sarajevo distrutta... ed a un tratto, senza logica apparente comincia una storia... Una donna profondamente ferita è venuta a trovare Marija e le ha detto: - Vengo da te perché non ho il coraggio di vedere un prete, non oso andarmi a confessare. Sai, ho fatto otto aborti! Ho paura che il prete si indigni e mi scacci dal confessionale. Ma credo che tu possa fare qualcosa: puoi chiedere alla Madonna di aiutarmi. Sono profondamente depressa, la mia sofferenza è diventata così forte che non riesco più a dormire. Sai, mio marito era contrario alla vita. Non avevamo molti mezzi. Ora non posso più avere figli. Ogni aborto era un nuovo shock per me. Sono venuta perché tu mi raccomandi alla Gospa. Puoi farlo? -Marija, si, è sempre pronta a fare amare e proteggere la vita. Ha ascoltato questa donna con amore e l'ha affidata a Maria la sera stessa. La Gospa ha pregato per lei e, contro ogni attesa, ha espresso una speranza straordinaria a suo riguardo, quella che lei ripone in ogni suo figlio, in particolare quando tutto sembra umanamente senza via d'uscita: "Ormai, è lei che sarà portatrice di vita per gli altri," ha detto a Marija.

Questa donna si è riconciliata con Dio, seguendo il consiglio di Maria è andata a confessare tutti i suoi peccati a un prete e la scoperta della misericordia ha trasformato talmente il suo cuore, che oggi testimonia con potenza la guarigione dalle sue angosce. Il suo cuore è in pace con Dio e gusta finalmente la gioia di vivere. Va a trovare le donne che vogliono abortire per parlare loro della sua esperienza, e la sua testimomanza le dissuade dall'uccidere il loro bambino. E' lei, ora, a perorare la causa della vita! Va negli ospedali, anche in quello in cui aveva fatto i suoi aborti, e ha una grande influenza! Spiega a Marija: "Faccio tutto il possibile per convincere le madri. Prima prego, poi racconto la mia storia e tutta l'inquietudine che avevo nel cuore". Aggiunge: "La vita è così breve, mi devo affrettare, devo correre! Non solo in nome dei miei figli ma per tanti altri che rischiano di essere abortiti!"

Ecco come la nostra Madre desidera agire in ciascuno di noi. Ben lontana dall'offendersi per le nostre ferite di morte, lei le trasforma in sorgenti di vita. Meglio ancora: Gesù e lei sono attirati dalle nostre ferite. Se soltanto noi offrissimo a Gesù tutto il male che si è accumulato in noi, lui ci guarirebbe per mezzo delle sue piaghe, eternamente gloriose. Quando Maria ci guarda come Madre, vede forse i nostri peccati, queste immonde macchie che velano la nostra voce e i nostri occhi? Lei, la "Tutta Pura", fa forse delle smorfie di disgusto? Fa forse quelle osservazioni farisaiche che fioriscono nelle nostre conversazioni mondane? Quando nostra Madre ci guarda, il suo sguardo oltrepassa gli strati opachi delle nostre tenebre per contemplare l'impronta divina nel nostro intimo, là dove nessun male ha potuto toccarci e dove risplende, più del sole, lo splendore del Creatore. Ammira e brucia di amore. In questa donna, nostra sorella e amica, ha visto subito l'impronta divina: "Lei sarà portatrice di vita !" Chi avrebbe il coraggio di chiedere alla Madre di misericordia di cambiare gli occhiali?! Di cambiare la messa a fuoco?! Sappiamo che fra le mille e una voce delle nostre accuse subdole è lei, la Madre, che vede giusto perché vede grande e vede bello. Alcuni amici di Medjugorje mi avevano chiesto di tenere delle conferenze in California. Arrivata a San Francisco mi sono accorta che le strade erano belle, ricche, pulite, ma vuote di bambini... morte! Chiedo aiuto alla Gospa supplicandola di mettere nel mio cuore le parole del Suo cuore materno verso questa società in cui si legalizzano a migliaia gli assassinii a nove mesi di gravidanza con la parola trabocchetto di "aborto terapeutico". La risposta non si è fatta attendere. Alla prima occasione di parlare in pubblico, ho dunque riferito l'ispirazione che avevo ricevuto nella preghiera: "Satana è arrabbiato contro la vita umana, vuole distruggerla a tutti i costi e cancellarla definitivamente dal mondo.

Resistetegli! Secondo lo spirito di Maria a Fatima e a Medjugorje (dove invita a consacrarsi individualmente), propongo che tutte le donne consacrino il loro "grembo materno" al suo Cuore Immacolato, cioè? Le donne sposate per esempio possono dire a Maria: "Ti offro questa parte del mio corpo, ti appartiene. Tutto ciò che vi avverrà serva ai tuoi piani e alla volontà di Dio. Sarai tu che deciderai quanti bambini vi saranno concepiti e nasceranno alla vita. Proteggi questa parte preziosa da ogni impurità, da ogni malattia e da ogni azione che ti impedisca di realizzare quello che desideri. Che sia il riflesso del tuo incomparabile grembo materno. Benedici in anticipo i bambini che nasceranno, benedici quelli che sono già stati concepiti. Guariscimi dalle conseguenze e dalle ferite di tutto quello che ti ha addolorato nel passato e, se questo luogo ha ospitato la morte per aborto spontaneo o procurato, ripara in me tutti i danni causati da questo fatto e accogli nel tuo grembo materno l'esserino che ho perso. Madre cara, che tutto quello che è mio, sia tuo, come tu hai reso mio quello che è tuo..."

Con qualche variante una bambina, una ragazza o una signora non sposata, possono fare la stessa consacrazione. Una ragazza consegna a Maria il suo avvenire materno e il potenziale di vita che porta in lei perché si sviluppi secondo la grazia di Dio, sia preservato da ogni attacco satanico e non dia mai adito al peccato. Una persona che soffre di solitudine e di non poter essere madre modificherà la sua consacrazione includendovi questa dimensione molto importante del martirio segreto che vive e che già da solo è sufficiente a far nascere migliaia di "ritorni alla vita" nell'economia della Salvezza. Per quanto riguarda le nonne, hanno la possibilità di consacrare il loro passato e la loro discendenza.

Certamente i mariti hanno la loro parte in questa consacrazione, ed è auspicabile! A San Francisco un uomo aveva chiesto a sua moglie di farsi legare le tube dopo il loro secondo figlio; ma con le lacrime agli occhi mi ha confidato che ora avrebbero fatto di tutto, con l'aiuto dei medici, per rendere possibile una nuova gravidanza. Una coppia mi ha detto: "Questa consacrazione di coppia ci ha fatto l'effetto di una liberazione. Avevamo paura della vita, paura dell'avvenire. Ora c'è una nuova gioia fra noi, siamo aperti alla vita. Che Maria ci dia tutti i figli che Dio ha previsto per la nostra famiglia!" Il barometro della felicità risale quando l'uomo rispetta e onora il grembo femminile, grazie al quale è nato, prima di tutto quello di sua madre, ma anche quello di sua moglie, quello delle donne intorno a lui, quello delle figlie... Ci sono grandi benefici quando gli uomini pregano con tutto il cuore perché le donne assomiglino alla Madre di Dio, la più bella di tutte le donne e non ai tristi modelli delle riviste! In una situazione dolorosa, che faccia delle vittime innocenti e impedisca questa consacrazione di coppia, la Gospa ispira, nelle preghiera, cosa fare e mostra a ciascuno, caso per caso, la meravigliosa fecondità che Dio ha preparato per ognuno singolarmente.

L'altro giorno vicino alla chiesa ho incontrato il mio piccolo Paolo di sette mesi. Troneggiava nel suo passeggino, felicissimo in mezzo alla folla. Suo padre si è avvicinato: - Sorella, guardi questo bambino! Deve la vita alla Gospa! Ricorda i messaggi che ci ha comunicato a Lisieux l'anno scorso... - Come? - Si, mia moglie ed io avevamo per così dire "fermato i bambini"; ma dopo Lisieux abbiamo detto a Maria che poteva servirsi di noi per la vita e un anno dopo è nato Paolino! Osservo il bambino con tenerezza, effettivamente ha qualcosa di particolare...! Gli carezzo la mano quando ad un tratto mi dona un sorriso radioso, il più bel sorriso (sdentato) che abbia visto in un bambino così piccolo, un palpito di ciglia di gioia perfetta. Mi sono innamorata di Paolo immediatamente e nei giorni seguenti l'ho cercato e cercato... invano! I suoi genitori erano ripartiti per la Francia... Paolino quando sarai grande cerca di ritrovarmi! Forse potrai aiutare la Gospa a gridare al mondo che il rimedio contro la nostra cultura di morte è la consacrazione al suo Cuore Immacolato. Potrai aggiungere con cognizione di causa: "Affidate la vostra fecondità alla Madonna che cerca dei grembi materni per deporvi e benedirvi tutti i figli che il Padre sogna di dare sia alla terra che al cielo!"

Fonte: Suor Emmanuel