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Messaggio del 25 febbraio 1990:Cari figli, vi invito all'abbandono in Dio. In questo tempo (dell'imminente Quaresima) desidero che specialmente rinunciate a quelle cose a cui siete attaccati e che danneggiano la vostra vita spirituale. Perciò, figlioli, decidetevi completamente per Dio e non permettete a satana di entrare nella vostra vita attraverso quelle cose che danneggiano voi e la vostra vita spirituale. Figlioli, Dio si offre in pienezza e voi potete scoprirLo e conoscerLo solo nella preghiera. Perciò decidetevi per la preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Settembre 1997: LEZIONI D’AMORE

01/07/2016    1652     Medjugorje: gli anni 90    Suor Emmanuel 
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MESSAGGIO del 25 Settembre 1997 . "Cari figli, oggi v'invito a comprendere che senza amore non potete capire che Dio deve essere al primo posto nella nostra vita. Per questo, figlioli, v'invito tutti ad amare, non con amore umano, ma con l'amore di Dio; cosi, la vostra vita sarò più bella e disinteressata; capirete che Dio si dona a voi per amore nel modo più semplice. Figlioli, per poter capire le mie parole, che vi do per amore, pregate, pregate, pregate; e potrete accettare gli altri con amore e perdonare a tutti coloro che vi hanno fatto del male. Ricambiate con la preghiera; la preghiera è il frutto dell 'amore verso Dio Creatore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." 

Faceva un freddo glaciale e un vento gelido soffiava senza tregua. Gennaio rendeva spoglia la pianura di Medjugorje. Siamo nel salottino dei Pavlovic, Marija, circondata dai suoi amici che pregano in ginocchio, volge verso la Gospa un viso seno. È il periodo più intenso del gruppo di preghiera, quei famosi quattro anni durante i quali la Gospa li ha tenuti uniti sotto la sua guida per formarli intensamente alla vita secondo Dio, all'amore... "Quella sera la Gospa ci propone un esercizio, racconta Marija. Chiede che ognuno di noi vada in mezzo alla natura a cercare qualcosa che ci parli del Creatore, chiede che per l'apparizione del giorno seguente ognuno Le porti un elemento della natura particolarmente bello."

Un indomani prima delle 17, si svolge una strana scena. I ragazzi portano a uno a uno il loro tesoro per deporlo ai piedi della statua di Maria, e intanto spiegano agli altri le ragioni della scelta: "Guarda il lichene su questo pezzo di scorza, hai notato che splendido colore?!" "E questo è un sasso che non sembra speciale, ma quando lo giri... guarda... vedi la forma di due cuori che si toccano!" "Io ho cercato a lungo, ma non inutilmente! guardate questo nido, ammirate il lavoro ingegnoso, e la lanuggine che questo uccello ha legato a fili di paglia..." mentre ognuno comunica il suo entusiasmo ai fratelli, di colpo la porta si apre e uno scoppio di risa generale accoglie il nuovo venuto. Ha scovato un ramo tre volte più grande di lui e tenta di introdurlo nella stanzetta già trasformata in museo! "Non trovate che questo ramo abbia una splendida forma, spiega issando il suo trofeo con tutte le forze, vedrete meglio quando l'avrò liberato da questa porta..."

La Gospa è apparsa quella sera, come in mezzo a un nuovo "Roveto Ardente" e con la sua inconfondibile tenerezza materna, ha spiegato: "Cari figli, anche se è inverno e la natura intorno a voi è completamente spoglia, ognuno ha potuto trovare qualcosa che gli ha parlato della bellezza del Creatore. Cari figli fate lo stesso con il vostro prossimo. Quando pensate che qualcuno non abbia niente di attraente ai vostri occhi cercate bene e troverete la bellezza che il Creatore ha messo in lui perché: ogni persona è amabile." Un'altra volta la Madonna ha proposto loro questo esercizio: ognuno doveva scrivere su un foglio il nome di quelli che preferiva nel gruppo di preghiera, e anche il nome di quelli che apprezzava meno o dai quali si teneva lontano.

Poi ha chiesto loro di cambiare comportamento per un mese: dovevano sedersi presso quelli che li attiravano meno, conversare e condividere con loro aprendo il loro cuore, lasciando le loro affinità naturali da parte. Passato il mese, ha chiesto di scrivere il nome delle persone che preferivano e di paragonare questa lista con quella precedente. Tutti hanno scoperto con stupore quanto avessero modificato il loro giudizio sugli altri: questo esercizio aveva allargato il loro cuore a dimensioni inattese e meravigliose. Hanno capito fino a che punto prima erano rimasti rinchiusi in pregiudizi senza fondamento, privandosi delle ricchezze nascoste nel loro prossimo.

Il comando d'amore di Gesù li liberava delle loro strettoie, e la gioia sgorgava a fiotti. Il gruppo si è trasformato completamente. La Gospa formava cosi i suoi figli all'amore, non umano ma divino. Aveva delle trovate che solo, un cuore di madre può concepire. Con tutti i mezzi aiutava i suoi figli feriti a entrare nelle dimensioni infinite dell'amore divino come il sole aiuta il bocciolo di rosa tutto chiuso a spiegare i petali e a spandere il suo profumo.

Uno dei veggenti aveva difficoltà di relazione a causa della sua timidezza. Per aiutarlo ad uscirne, Maria gli ha offerto un cammino di guarigione. Per tutto un periodo, durante l'apparizione quotidiana, Lei gli sottoponeva un problema e il veggente doveva pregare, riflettere, trovare una soluzione ed esporgliela durante l'apparizione seguente. Si trattava per esempio, di una situazione fittizia in cui una persona faceva una certa azione che avrebbe sorpreso o contrariato il veggente e la domanda era: Come reagire nel modo migliore secondo lo spirito di Dio in questo caso preciso, tenendo conto della personalità di ognuno? L’indomani il veggente dava la sua risposta e la Gospa dava la sua. Ne parlavano insieme e nel suo immenso rispetto per la libertà di ciascuno, la Gospa lasciava che il veggente decidesse da solo che comportamento adottare. A volte Lei gli diceva: "Fai come hai detto."

Anche quando aveva suggerito una soluzione migliore, perché capiva che il veggente non aveva, per il momento, il coraggio di viverla. Per accompagnarci con la sua tenera sollecitudine, Maria ci prende dove siamo arrivati e non dove dovremmo essere: sposa i nostri ritmi, le nostre lentezze! Sul piano dell'amore, viviamo completamente al di sotto dei nostri mezzi! Permettiamo a Dio di trasformare il nostro amore umano in amore divino! Allora decolleremo dai nostri limiti miserabili per sviluppare le dimensioni divine che sono in germe in noi. Perché nessuna vita sfugge a questa evidenza: L'amore "umano" non dura. Ciò che è nato dalla carne è carne. La carne però, non eredita il Regno. "Ogni pianta che il mio Padre celeste non ha piantato sarà strappata", dice Gesù (Mt. 15,13).

Un amore che non muore nel suo carattere umano e carnale per nascere nello Spirito è destinato a sparire. Oggi come non mai, l'ora di questa sparizione sembra suonare sempre più per l'amore di coppia, per la famiglia... per questo la Vergine lancia questo grido per mezzo dei suoi messaggi, Lei che vuole ad ogni costo salvare i nostri amori: "Cari figli amate non con l'amore umano ma con l'amore di Dio!". Già Marta Robin lanciava questo grido in Francia, lei che i nostri divorzi, le nostre "unioni libere" e la curva esponenziale dei loro drammi, immergevano nell'agonia. Un buon mezzo per evitare la distruzione delle nostre famiglie, delle nostre amicizie? Calpestare il nostro rispetto umano e praticare costantemente la richiesta di perdono. Un proverbio cinese dice che una tazza rotta e incollata è più bella di una tazza intatta perché è disegnata con solchi d'oro! Si, ogni volta che ci si scambia una richiesta di perdono in seguito a un'offesa, lungi dal rompersi, un amore si divinizza.

Fonte: Suor Emmanuel