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Messaggio del 25 maggio 2021:Cari figli! Vi guardo e vi invito: ritornate a Dio perché Lui è amore e per amore ha mandato Me a voi per guidarvi sulla via della conversione. Lasciate il peccato e il male, decidetevi per la santità e la gioia regnerà; e voi sarete le mie mani tese in questo mondo perso. Desidero che siate preghiera e speranza per coloro che non hanno conosciuto il Dio d’amore . Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Il potere di satana

05/03/2023    937     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Inferno  Satana 
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Certo, un esorcista come P. Candido, abituato da 36 anni a parlare con i demoni, e con una profonda e sicura base teologica e scritturistica, è bene in grado di ipotizzare temi su cui la teologia del passato ha preferito dire "non sappiamo", quali il peccato degli angeli ribelli. Eppure tutto ciò che Dio ha creato segue un disegno unitario, per cui ogni parte influisce sul tutto e ogni ombra getta una ripercussione di oscurità su tutto il resto.

La teologia sarà sempre monca, incomprensibile, fino a che non si sarà dedicata a porre in luce quanto riguarda il mondo angelico. Una cristologia che ignora Satana è rachitica e non potrà mai comprendere la portata della Redenzione. Ripartiamo col nostro discorso da Cristo, centro dell'universo.

Tutto è stato fatto per lui e in vista di lui: nei CIELI angeli e sulla terra il mondo sensibile con a capo l'uomo. Sarebbe bello parlare solo di Cristo; ma sarebbe contro ogni suo insegnamento e contro la sua opera. Per cui non arriveremmo mai a capirlo. La Scrittura ci parla del Regno di Dio, ma anche del regno di Satana; ci parla della potenza di Dio, unico creatore e signore dell'universo; ma ci parla anche del potere delle tenebre; ci parla di figli di Dio e di figli del Diavolo. È impossibile comprendere l'opera redentrice di Cristo senza tener conto dell'opera disgregatrice di Satana.

Satana era la creatura più perfetta uscita dalle mani di Dio, fornito di una riconosciuta autorità e superiorità sugli altri angeli e, lui pensava, su tutto quanto Iddio andava creando e che lui cercava di comprendere, ma che in realtà non capiva. Tutto il piano unitario della creazione era orientato a Cristo: fino alla comparsa di Gesù nel mondo non poteva rivelarsi nella sua chiarezza. Di qui la ribellione di Satana, per voler continuare ad essere il primo assoluto, il centro del creato, anche in opposizione al disegno che Dio stava attuando. Perciò il suo sforzo di dominare nel mondo "tutto il mondo giace sotto il potere del maligno", 1 Giovanni 5,19 e di asservirsi l'uomo, fin dai progenitori, rendendolo ubbidiente a sé in opposizione agli ordini di Dio.

C'è riuscito con i progenitori, Adamo ed Èva, e contava di riuscirci con tutti gli altri uomini, aiutato da "un terzo degli angeli" che, secondo l'Apocalisse, lo ha seguito nella ribellione a Dio. Dio non rinnega mai le sue creature. Perciò anche Satana e gli angeli ribelli, pur nel distacco da Dio, continuano a conservare il loro potere, il loro rango Troni, Dominazioni, Principati, Potestà..., anche se ne usano male. Non esagera S. Agostino ad affermare che se Satana avesse da Dio mano libera "nessuno di noi rimarrebbe in vita".

Non potendo ucciderci, cerca di renderci suoi seguaci, in opposizione a Dio come lui si è opposto a Dio. Ecco allora l'opera del Salvatore. Gesù è venuto "per distruggere le opere del diavolo" 1 Giovanni 3,8, per liberare l'uomo dalla schiavitù di Satana e instaurare il Regno di Dio dopo aver distrutto il regno di Satana. Ma tra la prima venuta di Cristo e la Parusìa la seconda venuta trionfale di Cristo come giudice il demonio cerca di attirare dalla sua più gente che può; è una lotta che conduce da disperato, sapendosi già sconfitto e "sapendo che gli resta poco tempo" Apocalisse 12,12. Perciò Paolo ci dice, con tutta franchezza, che "la nostra battaglia non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro i principi, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo oscuro, contro gli spiriti maligni i demoni delle regioni celesti" Efesini 6,12.

Preciso ancora che la Scrittura ci parla sempre di angeli e demoni qui in particolare mi riferisco a Satana, come esseri spirituali, sì, ma personali, dotati di intelligenza, volontà, libertà, intraprendenza. Errano completamente quei teologi moderni che identificano Satana con l'idea astratta del male: questa è autentica eresia, ossia è in aperto contrasto con la Bibbia, con la patristica, con il magistero della Chiesa. Si tratta di verità mai impugnate in passato per cui prive di definizioni dogmatiche, tranne quella del IV concilio Lateranense: "Il diavolo ossia Satana e gli altri demoni per natura furono creati buoni da Dio; ma essi sono diventati cattivi per loro colpa".

Chi toglie Satana toglie anche il peccato e non capisce più l'operato di Cristo. Sia anche chiaro: Gesù ha vinto Satana attraverso il suo sacrificio; ma già prima, attraverso il suo insegnamento: "Se io caccio i demoni con il dito di Dio significa che è giunto a voi il Regno di Dio" Luca 11,20. Gesù è il più forte che ha legato Satana Marco 3,27, lo ha spogliato, ha saccheggiato il suo regno che sta per finire Marco 3,26. Gesù risponde a quei tali che lo avvertono sulla volontà di Erode di ucciderlo: "Andate a dire a quella volpe: ecco, io caccio i demoni oggi e domani; il terzo giorno avrò finito" Luca 13,32.

Gesù da agli apostoli il potere di cacciare i demoni; poi estende tale potere ai settantadue discepoli e infine lo conferisce a tutti coloro che crederanno in lui. Il libro degli Atti ci testimonia come gli apostoli seguitarono a cacciare i demoni dopo la discesa dello Spirito Santo; e così continuarono i cristiani. Già i più antichi Padri della Chiesa, come Giustino e Ireneo, ci espongono con chiarezza il pensiero cristiano sul demonio e sul potere di cacciarlo, seguiti dagli altri Padri, di cui cito in particolare Tertulliano e Origene. Bastano questi quattro autori per svergognare tanti teologi moderni che praticamente al demonio non credono o non ne parlano affatto.

Il Vaticano II ha richiamato con efficacia il costante insegnamento della Chiesa. "Tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre, lotta incominciata fin dalle origini del mondo" GS 37. "L'uomo, tentato dal Maligno fin dalle origini della storia, abusò della sua libertà erigendosi contro Dio e bramando di conseguire il suo fine al di fuori di Dio; rifiutando di riconoscere Dio come suo principio, l'uomo ha infranto il debito ordine in rapporto al suo ultimo fine" GS 13. "Ma Dio inviò suo Figlio nel mondo allo scopo di sottrarre, per suo mezzo, gli uomini al potere delle tenebre e del demonio" AG 1,3.

Come fanno a capire l'opera di Cristo coloro che negano l'esistenza e l'attivissima opera del demonio? Come fanno a comprendere il valore della morte redentrice di Cristo? Sulla base dei testi scritturistici il Vaticano II afferma: "Cristo con la sua morte ci ha liberati dal potere di Satana" SC 6; "Gesù crocifisso e risorto ha sconfitto Satana" GS 2. Sconfitto da Cristo, Satana combatte contro i di lui seguaci; la lotta contro "gli spiriti maligni continua e durerà come dice il Signore, fino 25 all'ultimo giorno" GS 37.

In questo tempo ogni uomo è posto in stato di lotta, essendo la vita terrena una prova di fedeltà a Dio. Perciò i "fedeli debbono sforzarsi di stare saldi contro gli agguati del demonio e tenergli fronte nel giorno cattivo... Prima infatti di regnare con Cristo glorioso, finito l'unico corso della nostra vita terrena non esiste altra prova!, compariremo tutti davanti al tribunale di Cristo, per riportare ciascuno quello che fece nella sua vita mortale, o di bene o di male; e alla fine del mondo ne usciranno: chi ha operato il bene per la risurrezione di vita; e chi ha operato il male per la risurrezione di condanna" Cf. LG48. Anche se questa lotta contro Satana riguarda tutti gli uomini di tutti i tempi, non c'è dubbio che in certe epoche della storia il potere di Satana si fa sentire più forte, per lo meno a livello comunitario e di peccati di massa. Ad esempio, i miei studi sull'Impero Romano della decadenza mi fecero porre in risalto lo sfacelo morale di quell'epoca.

Ne è fedele e ispirata testimonianza la Lettera di Paolo ai Romani. Ora ci troviamo allo stesso livello, anche dovuto al cattivo uso dei mezzi di comunicazione di massa in se stessi buoni, oltre al materialismo e al consumismo che hanno avvelenato il mondo occidentale. Credo che una profezia di questo particolare attacco demoniaco l'abbia ricevuta Leone XIII, in seguito a una visione. In che modo il demonio si oppone a Dio e al Salvatore? Volendo per sé il culto dovuto al Signore e scimmiottando le istituzioni cristiane. Perciò è anticristo e antichiesa. Contro l'Incarnazione del Verbo, che ha redento l'uomo facendosi uomo, Satana si avvale dell'idolatria del sesso, che degrada il corpo umano a strumento di peccato. Inoltre, scimmiottando il culto divino, ha le sue chiese, il suo culto, i suoi consacrati spesso con patto di sangue, i suoi adoratori, i seguaci delle sue promesse.

Come Cristo ha dato particolari poteri agli apostoli e ai loro successori, volti al bene delle anime e dei corpi, così Satana da dei poteri particolari ai suoi seguaci, volti alla rovina delle anime e alle malattie dei corpi. Ci addentreremo su questi poteri parlando del maleficio. Ancora un cenno su una materia che meriterebbe approfondita trattazione: come è sbagliato negare l'esistenza di Satana, altrettanto è sbagliato, secondo l'opinione più seguita, affermare l'esistenza di altre forze o entità spirituali, ignorate dalla Bibbia e inventate dagli spiritisti, dai cultori delle scienze esotiche o occulte, dai seguaci della reincarnazione o dai sostenitori delle cosiddette "anime vaganti".

Non esistono spiriti buoni al di fuori degli angeli; né esistono spiriti cattivi al di fuori dei demoni. Le anime dei defunti vanno subito o in paradiso o all'inferno o in purgatorio, come è stato definito da due concili Lione e Firenze. I defunti che si presentano nelle "sedute spiritiche, o le anime di defunti presenti in esseri viventi, per tormentarli, non sono altro che demoni. Le rarissime eccezioni, permesse da Dio, sono eccezioni che confermano la regola.

Anche se riconosciamo che in questo campo non è stata detta l'ultima parola; è un terreno ancora con problematiche aperte. Lo stesso P. La Grua parla di varie esperienze da lui vissute con anime di trapassati in balìa del demonio e ha avanzato alcune ipotesi di spiegazione. Ripeto: è un terreno ancora da studiare a fondo; mi propongo di farlo in altra sede. Alcuni si meravigliano della possibilità che hanno i demoni di tentare l'uomo o addirittura di possederne il corpo mai l'anima, se non è l'uomo a dargliela liberamente, attraverso la possessione o la vessazione. Sarà bene ricordare quanto dice l'Apocalisse 12,7 e seguenti: "E vi fu una guerra in CIELO: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone; e questo combattè insieme ai suoi angeli. Ma non prevalsero; non si trovò più posto per loro in CIELO. Fu infatti scacciato il grande drago, il serpente antico, quello che è chiamato Diavolo o Satana... fu precipitato sulla terra, e con lui furono precipitati anche i suoi angeli".

Il dragone, vistosi precipitato sulla terra, s'accinse a perseguitare: "La Donna vestita di sole" da cui era nato Gesù è chiarissimo che si tratta anche della SS. Vergine; ma gli sforzi del dragone furono vani. "Si mise quindi a far guerra contro i rimanenti della discendenza di lei, quelli cioè che osservano i comandamenti di Dio e posseggono la testimonianza di Gesù".

Tra i tanti discorsi di Giovanni Paolo II su Satana, riporto un brano di quanto disse il 24 maggio 1987, in visita al santuario di S. Michele Arcangelo: "Questa lotta contro il demonio, che contraddistingue l'arcangelo S. Michele, è attuale anche oggi, perché il demonio è tuttora vivo e operante nel mondo. Infatti il male che è in esso, il disordine che si riscontra nella società, l'incoerenza dell'uomo, la frattura interiore della quale è vittima, non sono solo le conseguenze del peccato originale, ma anche effetto dell'azione infestatri ce e oscura di Satana". L'ultima frase è un chiaro aggancio con la condanna di Dio al serpente, come ci viene narrata nella Genesi 3,15: "Porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua e la sua discendenza; questa ti colpirà alla testa". Il demonio è già all'inferno? Quando è avvenuta la lotta tra gli angeli e i demoni? Sono interrogativi a cui non si può rispondere senza tener conto almeno di due fattori: che essere all'inferno o no è più questione di stato che di luogo.

Angeli e demoni sono puri spiriti; per loro la parola "luogo" ha un senso diverso che per noi. La stessa cosa vale per la dimensione di tempo: per gli spiriti è diversa che per noi. L'Apocalisse ci dice che i demoni sono stati precipitati sulla terra; la loro condanna definitiva non è ancora avvenuta, anche se è irreversibile la scelta fatta, che ha distinto gli angeli dai demoni. Conservano quindi ancora un potere, permesso da Dio, anche se "per breve tempo". Perciò apostrofano Gesù: "Sei venuto qui per tormentarci prima del tempo?" Matteo 8,29. Il giudice unico è Cristo, che associerà a sé il suo Corpo Mistico. Così va intesa l'espressione di Paolo: "Non sapete che noi giudicheremo gli angeli?" 2 Corinti 6,8. È per questo potere che ancora detengono che gl'indemoniati di Cerasa, rivolgendosi a Cristo, "lo supplicavano che non comandasse loro di andare nell'abisso..., ma permettesse loro di entrare nei porci" Luca 8,31 32.

Quando un demonio esce da una persona e viene precipitato nell'inferno è per lui come una morte definitiva. Perciò vi si oppone più che può. Ma dovrà pagare le sofferenze che causa alle persone con un aumento di pena eterna. S. Pietro è molto chiaro nell'affermare che il giudizio definitivo sui demoni non è ancora stato pronunciato, quando scrive: "Dio non perdonò gli angeli che avevano peccato, ma condannandoli al tartaro, li confinò nelle fosse tenebrose perché vi fossero trattenuti fino al giudizio" 2 Pietro 2,4. Anche gli angeli avranno un aumento di gloria per il bene che ci fanno; è perciò molto utile invocarli. Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini, finché sono in vita? Non è facile trovare gli scrìtti che trattino tale argomento, anche perché manca un linguaggio comune, su cui tutti siano d'accordo. Mi sforzo allora di specificare il senso delle parole che uso qui e nel resto del libro.

C'è un'azione ordinaria del demonio, che è rivolta a tutti gli uomini: quella di tentarli al male. Anche Gesù ha accettato questa nostra condizione umana, lasciandosi tentare da Satana. Non ci occuperemo ora di questa nefasta azione diabolica, non perché non sia importante, ma perché il nostro scopo è di illustrare l'azione straordinaria di Satana, quella che Dio gli consente solo in determinati casi. Questa seconda azione può essere classificata in sei forme diverse. — Le sofferenze fisiche causate da Satana esternamente.

Si tratta di quei fenomeni che leggiamo in tante vite di santi. Sappiamo come S. Paolo della Croce, il Curato d'Ars, P. Pio e tanti altri siano stati percossi, flagellati, bastonati da demoni.E una forma su cui non mi fermo perché in questi casi mai c'è stata un'influenza interna del demonio nelle persone colpite e mai c'è stato bisogno di esorcismi. Tutt'al più è intervenuta la preghiera di persone al corrente di quanto avveniva. Preferisco soffermarmi sulle altre quattro forme, che interessano direttamente gli esorcisti.

— La possessione diabolica. È il tormento piùgrave e ha luogo quando il demonio si impossessa di un corpo non di un'anima facendolo agire o parlare come lui vuole, senza che la vittima possa resistere e quindi senza che ne sia responsabile moralmente. Questa forma è anche quella che si presta maggiormente a fenomeni spettacolari, tipo quelli messi in scena dal film "L'esorcista", o tipo i segni più vistosi indicati dal Rituale: parlare lingue nuove, dimostrare una forza eccezionale, rivelare cose occulte. Ne abbiamo un chiaro esempio evangelico nell'indemoniato di Cerasa. Ma sia ben chiaro che esiste tutta una gamma di possessioni diaboliche, con grandi differenze per gravità e per sintomi. Sarebbe un grave errore fissarsi su un unico modello. Tra i tanti, ho esorcizzato due persone affette da possessione totale; durante l'esorcismo rimanevano perfettamente mute e immobili. Potrei citare vari esempi con fenomenologie molto diverse.

— La vessazione diabolica, ossia disturbi e malattie da molto gravi a poco gravi, che però non giungono alla possessione, a far perdere la conoscenza, a far compiere azioni o pronunciare parole di cui non si sia responsabili. Qualche esempio biblico. Giobbe non aveva la possessione diabolica, ma fu gravemente colpito nei figli, nei beni, nella salute. La donna curva e il sordomuto guariti da Gesù non avevano una possessione diabolica totale, ma la presenza di un demonio che provocava loro quei disturbi fisici. San Paolo certamente non era indemoniato, ma aveva una vessazione diabolica consistente in un disturbo malefico: "E affinchè non mi insuperbissi per l'elevatezza delle rivelazioni, mi è stato messo un pungiglione nella carne si trattava evidentemente di un male fisico, un emissario di Satana che mi schiaffeggi" 2 Corinti 12,7; quindi non v'è dubbio che l'origine di quel male era malefica.

Le possessioni sono ancora oggi abbastanza rare; ma noi esorcisti incontriamo in grande quantità persone colpite dal demonio nella salute, nei beni, nel lavoro, negli affetti... Sia ben chiaro che diagnosticare la causa malefica di questi mali ossia accertare se si tratta di causa malefica o no e guarirli, non è affatto più semplice che diagnosticare e guarire da possessioni vere e proprie; potrà essere diversa la gravita, ma non la difficoltà a capire e il tempo occorrente a sanare.

— L'ossessione diabolica. Si tratta di assalti improvvisi, talvolta continui, di pensieri ossessivi,talvolta anche razionalmente assurdi, ma tali che la vittima non sia in grado di liberarsene. Per cui la persona colpita vive in continuo stato di prostrazione, di disperazione, di tentazioni di suicidio. Quasi sempre le ossessioni influiscono anchesui sogni. Mi si dirà che questi sono stati morbosi,di competenza della psichiatria. Anche per tuttigli altri fenomeni ci possono essere spiegazioni psichiatriche, parapsicologiche o simili. Ma ci sono casi che escono completamente dalla sintomatologia accertata da queste scienze, e che rivelano invece sintomi di sicura causa malefica opresenza malefica. Sono differenze che s'imparano con lo studio e con la pratica.

— Esistono anche le infestazioni diaboliche: su case, oggetti, animali. Non mi dilungo ora su questo aspetto, che accenneremo nel corso del libro. Mi basti fissare il senso che io do al termine infestazione; preferisco non riferirlo alle persone, a cui invece riferisco i termini: possessione, vessazione, ossessione.

— Cito infine la soggezione diabolica, chiamata anche dipendenza diabolica. Si cade in questo male quando volontariamente ci si sottomette alla servitù del demonio. Le due forme più usate sono: il patto di sangue col diavolo e la consacrazione a Satana. Come difenderci da tutti questi possibili mali? Diciamo subito che, anche se noi la riteniamo una norma carente, a stretto rigore gli esorcismi sono necessari, secondo il Rituale, solo per la possessione diabolica vera e propria. In realtà noi esorcisti ci occupiamo di tutti i casi in cui si ravvisa un'influenza malefica. Ma per gli altri casi, che non siano la possessione, dovrebbero bastare i mezzi comuni di grazia: la preghiera, i sacramenti, l'elemosina, la vita cristiana, il perdono delle offese, il ricorso costante al Signore, alla Madonna, ai santi, agli angeli. Ed è su questo ultimo punto che qui desideriamo fermarci.

Volentieri chiudiamo questo capitolo sul demonio, avversario di Cristo, parlando degli angeli: sono nostri grandi alleati; a loro dobbiamo tanto ed è un errore che se ne parli così poco. Ognuno di noi ha il suo angelo custode, amico fedelissimo 24 ore al giorno, dal concepimento alla morte. Ci protegge incessantemente nell'anima e nel corpo; e noi, per lo più, neppure ci pensiamo. Sappiamo che anche le nazioni hanno un loro angelo particolare e probabilmente questo avviene anche per ogni comunità, forse per la stessa famiglia, anche se di questo non abbiamo certezza. Sappiamo però che gli angeli sono numerosissimi e desiderosi di farci del bene assai più di quanto i demoni cerchino di rovinarci.

La Scrittura ci parla spesso degli angeli per le varie missioni che il Signore affida loro. Conosciamo il nome del principe degli angeli, S. Michele: anche tra gli angeli c'è una gerarchia basata sull'amore e retta da quell'influsso divino "nella cui voluntate è nostra pace", come direbbe Dante. Conosciamo anche i nomi di altri due arcangeli: Gabriele e Raffaele. Un apocrifo aggiunge un quarto nome: Uriele.

Pure dalla Scrittura ricaviamo la suddivisione degli angeli in nove cori: Dominazioni, Potestà, Troni, Principati, Virtù, Angeli, Arcangeli, Cherubini, Serafini. Il credente che sa di vivere alla presenza della SS. Trinità, anzi, di averla dentro di sé; sa di essere continuamente assistito da una madre che è la stessa Madre di Dio; sa di poter contare sempre sull'aiuto degli angeli e dei santi; come può sentirsi solo, o abbandonato, oppure oppresso dal male? Per il credente c'è spazio per il dolore, perché è la via della croce che ci salva; ma non c'è spazio per la tristezza. Ed è sempre pronto a rendere testimonianza a chiunque lo interroghi sulla speranza che lo sorregge Cf. 1 Pietro 3,15. 35 E chiaro però che anche il credente deve essere fedele a Dio, deve temere il peccato. È questo il rimedio su cui si fonda la nostra forza, tanto che S. Giovanni non esita ad affermare: "Noi sappiamo che chiunque è generato da Dio non pecca; ma chi è generato da Dio, Dio stesso lo custodisce così che il maligno non lo tocca" 1 Giovanni 5,18. Se la nostra debolezza ci porta talvolta a cadere, dobbiamo subito rialzarci con quel grande mezzo che la misericordia divina ci ha concesso: il pentimento e la confessione.


Fonte: libro Un esorcista Racconta