MaM
Messaggio del 5 maggio 2006:Cari figli, anche stasera vi invito alla santità, la santità nelle famiglie. Cari figli, dovete comprendere che non esiste la santità nella famiglia senza ritorno alla preghiera in famiglia. Per questo vi invito anche stasera: iniziate a pregare nelle vostre famiglie con i vostri figli. Che con la preghiera ritorni la pace e la gioia. Grazie cari figli perchè avete risposto alla mia chiamata.

Paura del diavolo? Risponde S. Teresa di Gesù

20/05/2023    1164     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Satana  Santa Teresa Gesu Bambino 
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Contro le ingiustificate paure del demonio, riportiamo una pagina di S.Teresa d'Avila, tratta dalla sua Vita, capitolo 25, 19 22. È una pagina incoraggiante, a meno che non siamo noi ad aprire al demonio la porta....

"Se questo Signore è così potente, come so e vedo; se i demoni non gli sono che schiavi, come la fede non mi permette di dubitare, che male mi possono fare se io sono la serva di Dio; di questo Re e Signore? Piuttosto, perché non sentirmi così forte da affrontare l'inferno intero? Prendevo in mano una croce e mi sembrava che Dio me ne desse il coraggio. In breve spazio di tempo mi vidi così trasformata che non avrei temuto di scendere in lotta con tutti e gridavo loro: "Venite avanti ora, che, essendo io la serva del Signore, voglio vedere che cosa mi potete fare!".

E parve che mi temessero veramente perché me ne rimasi tranquilla. D'allora in poi quelle angustie non mi turbarono più, né ebbi paura dei demoni, tanto che quando essi mi apparivano, come avanti dirò, non solo non ne avevo paura, ma mi sembrava che l'avessero loro di me. Il sovrano Padrone di ogni cosa mi dette su di essi un tale impero che oggi non li temo più delle mosche. Sono così codardi, che nel vedersi disprezzati, si perdono il coraggio. Non assalgono di fronte se non coloro che vedono arrendersi facilmente, oppure quando il Signore lo permette affinchè le loro lotte e persecuzioni ridondino in maggiore vantaggio dei suoi servi.

Piaccia a Sua Maestà che temiamo solo quello che è da temere, persuadendoci che ci può venire maggior danno da un solo peccato veniale che non da tutto l'inferno; il che è verissimo.

Sapete quando i demoni ci fanno spavento? Quando ci angustiamo con le sollecitudini per gli onori, per i piaceri e per le ricchezze del mondo. Allora noi, amando e cercando quello che dovremmo aborrire, mettiamo nelle loro mani le armi con cui potremmo difenderci e li induciamo a combatterci con nostro immenso pregiudizio. Fa compassione pensarlo, perché basterebbe stringerci alla croce e disprezzare ogni cosa per amore di Dio, giacché il demonio fugge da queste pratiche, più che noi dalla peste.

Amico della menzogna e menzogna lui stesso, il demonio non va mai d'accordo con chi cammina nella verità. Ma se vede che l'intelletto è offuscato, fa del suo meglio per accecarlo del tutto; e se si accorge che uno è tanto cieco da riporre il proprio contento nelle cose del mondo, che sono futili e vane come i giucchi dei fanciulli, si convince di avere a che fare con un fanciullo, lo tratta come tale e si diverte ad assalirlo una e più volte.

Piaccia a Dio che io non sia di costoro, ma che, sorretta dalla grazia, io ritenga riposo ciò che è riposo, onore ciò che è onore, piacere ciò che è piacere, e non il contrario. Allora farei le corna a tutti i demoni, che fuggirebbero spaventati. Non capisco le paure di chi grida "demonio! demonio!", mentre potrebbe gridare: "Dio! Dio!", e riempire l'inferno di spavento. Non sappiamo forse che i demoni non possono neppure muoversi senza il consenso di Dio? Che sono dunque questi vani timori? Per conto mio ho più paura di chi ne ha tanta del demonio, che non del demonio stesso; perché questi non mi può far nulla, mentre quelli, specialmente se confessori, gettano l'anima nell'inquietudine. Per causa loro ho passato diversi anni in così gravi travagli che ancora mi meraviglio d'esser riuscita a sopportarli. Sia benedetto il Signore che mi ha prestato il suo valido aiuto."

Don Gabriele Amorth