MaM
Messaggio del 25 novembre 2014:Cari figli! Oggi in modo particolare vi invito alla preghiera. Pregate, figlioli, per comprendere chi siete e dove dovete andare. Siate portatori della Buona Novella e uomini di speranza. Siate amore per tutti coloro che sono senza amore. Figlioli, sarete tutto e realizzarete tutto soltanto se pregate e se siete aperti alla volontà di Dio, Dio che desidera guidarvi verso la vita eterna. Io sono con voi e di giorno in giorno intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Don Gabriele Amorth: effetti dell'esorcismo

28/08/2023    841     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Esorcismo 
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Se la persona aveva delle negatività, anche senza che queste manifestassero dei segni particolari durante l'esorcismo, spesso il soggetto ne ha subito dei vantaggi. Generalmente non si tiene conto del giorno in cui l'esorcismo è stato fatto: possono esserci benesseri o malesseri, intontimento o sonnolenza, comparsa di lividi o scomparsa di dolori; sono cose prive d importanza. È invece importante valutare le conseguenze dal giorno dopo in poi. In qualche caso uno sta male per un giorno o due e poi sta meglio per un certo periodo; in genere sente subito un beneficio, che può durare pochi giorni o molti giorni, secondo la gravita del male. Se uno non ha dimostrato nessun segno di negatività durante la benedizione e se non sente nessun effetto dopo, vuoi dire il più delle volte che non ha nessuna negatività; i suoi disturbi dipendono da altre cause. Ma l'esorcista può invitare ad un'altra benedizione, se ha motivi per sospettare che il demonio possa essersi nascosto.

È poi interessante notare ciò che avviene nelle benedizioni seguenti, sia come comportamento durante l'esorcismo sia come conseguenze di esso. Può accadere che fin dalla prima volta l'influenza malefica abbia già mostrato tutta la sua forza, molta o poca che sia. Si nota allora un progressivo attenuarsi dei fenomeni. Altre volte invece è come se il disturbo malefico cercasse di nascondersi ed emergesse solo poco per volta in tutta la sua estensione; poi inizia la fase di regresso. Ricordo, ad esempio, un giovane che, al primo esorcismo, aveva presentato solo qualche piccolo segno di negatività; al secondo esorcismo incominciò a urlare e a dimenarsi. Benché il caso si presentasse più grave di tanti altri, bastarono pochi mesi di esorcismi per giungere alla liberazione.

Per la buona riuscita è fondamentale la collaborazione del paziente. Io sono solito dire che l'effetto degli esorcismi influisce per il 10% sul male; l'altro 90% deve mettercelo l'interessato. In che modo? Con molta preghiera, con la frequenza ai sacramenti, con una vita conforme alle leggi del Vangelo, con l'uso dei sacramentali parleremo a parte dell'acqua, olio, sale esorcizzati, facendo pregare altri efficacissima la preghiera di tutta la famiglia, o di comunità parrocchiali o religiose, di gruppi di preghiera..., facendo celebrare messe. Molto utili i pellegrinaggi, le opere di carità. Ma soprattutto occorre tanta preghiera personale, tanta unione con Dio in modo che la preghiera diventi abituale. Spesso ho a che fare con persone piuttosto lontane dalle pratiche religiose; ho trovato utilissimo un inserimento attivo in parrocchia o nei gruppi di preghiera, particolarmente in quelli del Rinnovamento.

Per dimostrare la necessità della collaborazione faccio spesso il paragone con la droga; è tutt'altra cosa, ma tutti ormai ne sono pratici. Tutti sanno che un drogato può guarire, ma a due condizioni: deve essere aiutato inserendosi in una comunità terapeutica o in altro modo perché da solo non ce la fa. E deve collaborare attivamente con il suo sforzo personale, se no ogni aiuto è inutile. Nel nostro caso l'aiuto personale è dato dai mezzi che abbiamo indicati. E se i frutti diretti degli esorcismi, la liberazione, sono assai lenti, in compenso ho visto rapide conversioni: intere famiglie impegnate ad una pratica cristiana intensamente vissuta, con preghiera comune assai spesso il rosario. Ho visto superare ostacoli alla guarigione con decisa generosità: alle volte era di ostacolo una situazione matrimoniale irregolare; altre volte l'impedimento era dato dal non riuscire a perdonare torti ricevuti o dal non riuscire a riconciliarsi con persone, per lo più parenti stretti, con cui si era rotto ogni rapporto.

Un cenno particolare per la sua efficacia va fatto riguardo a quello che è uno dei più duri precetti evangelici: il perdono dato ai nemici. Nel nostro caso i nemici sono rappresentati, il più delle volte, dalle persone che hanno fatto il maleficio e che, talvolta, continuano a farlo. Un sincero perdono, la preghiera per loro, la celebrazione di messe a loro favore, sono stati i mezzi che hanno sbloccato una situazione e accelerato la guarigione.

Tra gli effetti dell'esorcismo dobbiamo anche mettere la guarigione di mali e di malattie che talvolta si presentavano inguaribili. Può trattarsi di dolori inspiegabili in varie parti del corpo soprattutto, lo ripetiamo, alla testa e allo stomaco, come può trattarsi di malattie precise, esattamente diagnosticate medicamente, ma non guarite dai medici, o stimate inguaribili. Il demonio ha questo potere di provocare malattie. Il Vangelo ci parla di una donna che il demonio teneva curva da diciotto anni deformazione alla spina dorsale; fu guarita da Gesù cacciando via il demonio, come fu guarito allo stesso modo un sordomuto che era tale per causa malefica. Altre volte Gesù ha GUARITO dei sordi e dei muti che erano colpiti da quelle malattie, non causate da presenze malefiche. Il Vangelo è molto preciso nel distinguere i malati dagli indemoniati, anche se certe conseguenze possono essere identiche.

Quali sono i malati più gravi? I più duri a guarire? Per l'esperienza che ho io, sono quelli che hanno ricevuto delle fatture di particolare gravita. Ricordo, ad esempio, alcune persone che avevano ricevuto fatture in Brasile le chiamano "macumbe"; ne ho benedette altre che avevano ricevuto fatture da stregoni africani. Tutti casi durissimi. Aggiungo le fatture su famiglie intere, per distruggerle; alle volte ci si trova in situazioni così complesse che non si sa da che parte incominciare. Lentissimi alla guarigione anche quei casi in cui le persone vengono periodicamente colpite da nuove fatture: l'esorcismo è più forte della fattura, per cui la guarigione non può essere bloccata, ma può essere ritardata, anche di molto tempo.

Chi sono i più colpiti? Non esito a dire: i giovani. Basta ripensare alle cause colpevoli che abbiamo indicato come occasioni offerte al demonio per intervenire su una persona e vediamo come oggi, in mancanza di fede e di ideali, i giovani siano i più esposti a "esperienze" disastrose. Anche i bambini sono molto esposti, non per colpa personale, ma per la loro debolezza. Tante volte, esorcizzando persone anche di età matura, veniamo a scoprire che la presenza demoniaca risaliva alla prima infanzia, o addirittura al momento della nascita o prima ancora, durante la gestazione.

Più volte mi hanno fatto notare che benedico più donne che uomini. E questo accade a tutti gli esorcisti. Non è un errore pensare che la donna sia più facilmente esposta agli assalti del maligno. Uomini e donne non sono esposti allo stesso modo. È anche vero che sono assai più numerose le donne disposte a ricorrere all'esorcista per farsi benedire. Molti uomini, pure se sanno di essere sicuramente colpiti, non ne vogliono sapere di avvicinarsi a un sacerdote. E ho avuto più casi di uomini che di donne a cui ho chiesto di cambiar vita e hanno rifiutato. Naturalmente non si sono più fatti vedere, anche se erano consci del loro male. L'ostacolo maggiore era di passare da un pratico ateismo a una vita di fede vissuta, o da una vita di peccato a una vita di grazia.

Non nascondo che la guarigione da questo male richiede proprio tanto, come intensità di vita cristiana.

Ma credo che sia proprio questo uno dei motivi per cui Iddio lo permette. Molte volte me lo sono sentito dire dalle stesse persone colpite: la loro fede era assai languida e la vita di preghiera quasi spenta. Se si sono avvicinate a Dio, molte volte anche con un intenso apostolato, hanno riconosciuto di doverlo al male che le aveva colpite. Noi siamo attaccati alla terra e a questa vita assai più di quello che immaginiamo; il Signore guarda invece più in là, guarda al nostro bene eterno.

Da parte sua l'esorcista, procedendo nelle benedizioni, non si accontenterà di sollecitare il paziente alla preghiera e a tutti quegli altri mezzi a cui abbiamo accennato, ma cercherà i mezzi possibili per stuzzicare, indebolire, sfiancare il demonio. Già il Rituale dice di insistere su quelle espressioni a cui più il demonio reagisce: cambiano da persona a persona e di volta in volta. Ma giova far ricorso ad altri aiuti. Per alcuni è insopportabile sentirsi aspergere con l'acqua benedetta; altri sono esasperati dal soffio, che è un mezzo usato fin dall'epoca patristica, come riferisce Tertulliano; altri non sopportano l'odore dell'incenso, per cui è utile usarlo; per altri ancora è doloroso il suono dell'organo, della musica sacra, del canto gregoriano. Sono mezzi ausiliari di cui abbiamo sperimentato l'efficacia.

E il demonio come si comporta, procedendo negli esorcismi? Aggiungo ancora qualcosa a quanto si è già detto in proposito. Il demonio soffre e fa soffrire. La sofferenza che prova durante gli esorcismi è qualcosa di inimmaginabile. Un giorno P. Candido aveva chiesto a un demonio se nell'inferno c'è il fuoco e un fuoco che brucia per bene. Il demonio ha risposto: "Se tu sapessi quale fuoco sei tu per me, non mi faresti questa domanda". Certo non si tratta del fuoco terrestre, provocato da combustione di materiale infiammabile. Vediamo come il demonio brucia a contatto con cose sacre come crocifissi, reliquie, acqua benedetta.

Anche a me è già capitato varie volte di sentirmi dire dal demonio che soffre più durante le benedizioni che all'inferno. E quando gli chiedo: "Perché allora non vai all'inferno?", risponde: "Perché a me importa solo di far soffrire questa persona". Si vede qui la vera perfidia diabolica: il demonio sa di non trarre nessun vantaggio, anzi, di avere un aumento della pena eterna in punizione di ogni sofferenza che causa. Eppure, anche a costo di rimetterci, non rinuncia a fare del male per il solo gusto di fare del male.

I nomi stessi dei demoni, come per gli angeli, indicano la funzione. I demoni più importanti hanno nomi biblici o dati dalla tradizione: Satana, Beelzebul, Lucifero, Asmodeo, Meridiano,Zabulon... Altri nomi indicano più direttamentelo scopo che si prefiggono: Distruzione, Perdizione, Rovina... Oppure indicano singoli mali:Insonnia, Terrore, Discordia, Invidia, Gelosia,Lussuria...

Quando escono da un'anima, il più delle volte i demoni sono destinati all'inferno, qualche volta vengono legati nel deserto si veda nel libro di Tobia la sorte di Asmodeo, incatenato nel deserto dall'arcangelo Raffaele. Io li obbligo sempre ad andare ai piedi della croce, per ricevere la destinazione da Gesù Cristo, unico giudice.