MaM
Messaggio del 27 dicembre 1984:Cari figli, nel corso di queste feste di Natale, satana ha tentato in modo particolare di intralciare i piani di Dio. Voi, cari figli, nel giorno stesso del Natale avete riconosciuto satana. Ma Dio ha vinto in tutti i vostri cuori. I vostri cuori continuino a vivere nella gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Don Gabriele Amorth: Un rivale forte per colpa nostra

06/04/2009    2166     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Satana 
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Una lettrice mi scrive: “Lei padre, commenta le parole dei messaggi della Madonna in cui è nominato satana. E' un commento attuale, mentre noi siamo preoccupati che si scateni una guerra dall'Iraq?” Un altro lettore osserva: “Mi sembra perfino strano che la Madonna parli così spesso di satana, mentre i sacerdoti oggi non ne parlano mai...”. Sono osservazioni giuste e che meritano risposta, mentre mi avvicino alla fine dei miei commenti. Che la Regina della Pace sia preoccupata per la pace nel mondo, ce lo dice bene il messaggio di luglio (e non solo quello!), in cui chiaramente la Mamma Celeste aveva presente li avvenimenti che stavano per accadere. Ed è fuori dubbio che in ogni evento contrario al volere di Dio, come l'assalto di un popolo contro un altro, c'è anche la mano del demonio, oltre alle responsabilità delle persone.

Che la Madonna parli così spesso del demonio può stupire solo chi non conosce il Vangelo. In esso il demonio è visto come il nemico di Dio: nella parabola del seminatore, è lui il nemico che ruba la parola di Dio che cade lungo la via (Mt 13,19); nella parabola del buon grano e della zizzania è ancora lui il nemico che, “mentre i servi dormivano”, semina la zizzania (Mt 13,39). Da Adamo ed Eva in poi, la voce di satana si oppone a quella di Dio. Sappiamo bene che la decisione dipende poi dalla libera volontà dell'uomo, ma sarebbe errato sottovalutare la forza dell'avversario. La Madonna ce ne parla spesso perché la Sacra Scrittura ce ne parla spesso. Se i sacerdoti tacciono, sono in grave errore.

“Cari figli, satana è forte e aspetta ciascuno di voi per provarlo” (25.9.87); nessuno è esente dai continui attacchi del demonio. S. Paolo è molto chiaro quando ci invita a “rivestire l'armatura di Dio per contrastare le ingegnose macchinazioni del diavolo”; e ne spiega il motivo: “Infatti non lottiamo contro una natura umana mortale, ma contro i demoni dominatori di questo mondo oscuro e contro gli spiriti maligni delle regioni celesti” (Efesini 6,11-12). La Madonna continua: “Pregate affinché satana non vi attiri con il suo orgoglio e con la sua falsa forza” (25.11.87). L'orgoglio è la porta principale d'ingresso di Satana nelle anime. Nel messaggio del 25.2.88 ci sono tre forti richiami a satana: “Desidero che mi obbediate e non permettiate a satana di sedurvi ”; “Cari figli, satana e forte; per questo chiedo le vostre preghiere e che me le offriate per quelli che sono sotto il suo influsso, affinché si salvino”; “Se pregate, satana non PUÒ intralciarvi minimamente. La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me”.

Sono qui elencati i mezzi principali che l'uomo ha a disposizione per combattere e vincere satana: la preghiera, ascolto della parola di Dio, la vigilanza, l'umiltà, la lotta contro le tentazioni e suggestioni (macchinazioni) del maligno, il ricorso a Maria SS. e in particolare il Rosario.

Domande e risposte

L'insistenza che “il demonio è forte” non può intimorirci e sminuire la fiducia nella forza di Dio?

No. Serve solo a farci aprire gli occhi e a farci usare i mezzi di grazia che il Signore pone a nostra disposizione. Se Gesù chiama satana “principe di questo mondo”; se S. Paolo o chiama “dio di questo mondo”; se S. Giovanni afferma che “tutto il mondo è posto sotto il potere del maligno”; tutto questo non sminuisce l'onnipotenza di Dio, ma ci fa capire con quanta forza si debba lottare: non con le nostre forze, del tutto insufficienti, ma chiedendo a Dio la sua forza. Siamo tutti soggetti alle tentazioni del maligno anche Gesù ha accettato questa condizione umana. Con la grazia di Dio possiamo vincere. Ma quando vediamo che una persona a noi cara soccombe, che cosa possiamo fare? Talvolta pare Che la preghiera non basti”. E' il problema di tanti genitori, di tanti fedeli. S. Monica ha pregato, e pianto per circa trent'anni, prima che Agostino si convertisse. Occorre tanta fede e tanta perseveranza; sappiamo che la grazia di Dio può tutto, ma agisce nel rispetto della libertà umana.