VIAGGIO SCIENTIFICO DELL'8/9/10 MARZO 1985
Come da accordi presi in precedenza con i Padri Francescani di
Medjugorje ed in particolare con Padre Slavko Barbarie, una parte
dell'equipe medica italiana torna in Jugoslavia nei giorni 8/9/10
marzo 1985. Oltre al Dr. Luigi Frigerio di Milano e al Dr. Giacomo
Mattalia di Torino che erano già stati altre volte sul posto,
questa volta sono con loro la Dott.ssa Anna Maria Borgonovo, oculista
dell'Ospedale di Treviglio Caravaggio (Bg) e il Dr. Lorenzo Gribodo
specialista in Otorinolaringoiatria, Patologia cervicefacciale e
Audiologia, presso il Reparto ORL dell'Ospedale Molinette di Torino
(Primario: Prof. Filippin).
Lo scopo del viaggio consisteva in
studi audiologici (impedenzometria con timpanogramma e studio del
riflesso stapediale), nella prova con il laringofono elettronico e in
rilevazioni cliniche oculistiche quali lo studio della sensibilità
corneale, la valutazione dei riflessi fotomotore diretto e
consensuale, l'ammiccamento spontaneo, l'esame del fondo dell'occhio
e il riflesso di accomodazione e convergenza.
L'esame
impedenzometrico, per disguidi tecnici, è stato eseguito solo
in parte, ma già suggerendo per quanto consentito, una normale
pervietà delle vie acustiche periferiche e una fisiologica
funzionalità del riflesso stapediale.
La prova col
laringofono elettronico viene eseguita solo su Vicka e per di più
nella sua casa, la sera dell'8/3/1985 alle ore 21,30 durante una
apparizione privata. Questa apparecchiatura, molto semplice sia come
concezione che come maneggevolezza, permette, sfruttando il movimento
dei muscoli ausiliari della faringe e del collo, la modulazione della
voce ai laringectomizzati.
Invia infatti un'onda sonora che viene
modulata dal movimento dei suddetti muscoli e trasformata in voce
parlata, sia pure metallica e monocorde, ma pienamente
intelleggibile. Eseguita questa prova su Vicka, fuori dall'estasi,
essa risulta positiva, ossia la voce «afona» della
ragazza viene modulata perfettamente dal laringofono e riprodotta
fedelmente dal nastro magnetico. Durante la visione invece, mentre
all'inizio c'è un accenno brevissimo alla modulazione, poi il
laringofono è «muto», ovvero si sente solo l'onda
sonora dello strumento ma non modulata; e ciò nonostante che
la mimica labiale della veggente sia molto accentuata e che
l'apparecchio venga mantenuto ben adeso lateralmente alla cartilagine
tiroidea.
Dal risultato ottenuto si può dedurre che durante
il fenomeno estatico, non sono messi in movimento dalla mimica dei
veggenti i muscoli faringolaringei. Sarebbe auspicabile ripetere
detto esperimento sulla stessa ragazza e su altri veggenti, ma quella
sera la Vergine avrebbe detto a Vicka sorridendo, che quell'esame si
poteva evitare in quanto non necessario.
Per ciò che
riguarda lo studio oculistico eseguito su Marija, Ivanka e Vicka si
possono riassumere in modo schematico i seguenti risultati:
VICKA
|
Durante estasi |
Dopo estasi |
Sensibilità corneale |
+ |
+ + |
Riflesso fotomotore diretto |
+ |
+ |
Esame fundus oculi |
Normale |
Normale |
Ammiccamento spontaneo |
Molto ridotto (ogni 1520 sec.) |
Normale |
MARJA
|
Durante estasi |
Dopo estasi |
Sensibilità corneale |
+ |
+ + |
Esame fundus oculi |
Normale |
Normale |
Ammiccamento spontaneo |
+ + |
IVANKA
|
Durante estasi |
Dopo estasi |
Sensibilità corneale |
+ + + |
|
Esame fundus oculi |
Normale |
Normale |
Ammiccamento spontaneo |
Ridotto |
Normale |
Da queste indagini risultano alcuni fatti importanti:
alcuni riflessi (per esempio il riflesso fotomotore di costrizione
pupillare alla luce) sono normali e presenti sia fuori dall'estasi
che durante l'apparizione. Invece l'ammiccamento spontaneo
(lubrificazione dell'occhio mediante la chiusura palpebrale) è
normale fuori dall'estasi (circa 12 volte al minuto) mentre durante
l'apparizione diminuisce sensibilmente.
L'assenza di sensibilità
corneale durante l'apparizione e la conseguente mancata chiusura
dell'occhio al tatto sono un fatto straordinario.
Questo esclude
la finzione poiché si tratta di un riflesso obbligato. In
presenza di malattia comportamentale oppure organica questo fenomeno
tenderebbe a persistere anche fuori dall'estasi. Ma questo non
avviene nei ragazzi di Medjugorje.
Durante la 17a apparizione di
Lourdes il medico presente osservò che durante l'estasi
Bernardette reggeva nella mano destra una candela accesa, mentre la
mano sinistra era lievemente sollevata con le dita un poco
divaricate. La fiamma della candela passava fra le dita ma la pelle
non bruciava e la ragazza non avvertiva dolore. Dopo l'apparizione il
medico toccò nuovamente la mano sinistra di Bernardette con la
fiamma della candela. Bernardette retrasse subito la mano e accusò
dolore.
Con modalità diverse e più complesse abbiamo
verificato che nei veggenti di Medjugorje durante l'estasi si
verifica lo stesso fenomeno: è abolita la sensibilità
dolorifica (sensibilità protopatica) insieme ai riflessi
fondamentali di difesa.
Questi fatti non trovano in alcun modo una
spiegazione scientifica esauriente.
Considerazioni sulle esperienze del prof. Joyeux
Egregio Prof. Spaziante,
Le fornisco alcune considerazioni
personali sull'esperienza svolta dal Prof. Joyeux e dalla sua équipe;
In primo luogo ritengo acquisito che i protagonisti siano persone del
tutto sane ed equilibrate, anche se ovviamente i loro caratteri
differiscono nell'ambito di una variabilità normale; Ciò
che colpisce, d'altra parte, è la similarità di
comportamento nel corso della stessa esperienza mistico
religiosa;
Ciò premesso mi sembra dimostrata la esclusione
di manifestazioni patologiche o anomale in senso lato ed, in
particolare, di allucinazioni collettive sia di tipo ipnagogico
(l'EEG è tipico della veglia) sia di tipo psicotico
(comportamento del tutto normale prima e dopo l'estasi; assenza di
fenomeni di influenzamento particolari e costanti in quanto non
sempre le stesse persone si ritrovano insieme); anche la narcolessia
mi sembra da escludere sia per la sua rara frequenza (ed in questo
caso si tratta di varie persone dello stesso villaggio) sia per
l'assenza delle sue tipiche manifestazioni cliniche.
Passando ora
alle considerazioni sugli esami strumentali:
a) L'EEG permette di
stabilire con assoluta sicurezza che nelle fasi precedenti,
contemporanee e successive all'estasi è costante mente
mantenuta la fase di veglia. L'attività elettrica cerebrale
fondamentale è costituita dalla presenza del ritmo alpha che è
notoriamente associato ad uno stato di veglia tranquilla, il
passaggio ad attività rapide correlato a focalizzazione della
attenzione non dipende, nel caso specifico, da stimoli esterni ma
unicamente da stimolazioni di tipo interno legate alla peculiare loro
Esperienza.
b) Per quanto riguarda la funzione ocularevisiva, la
presenza dei riflessi elementari (riflesso fotomotore in particolare)
depone per l'integrità anatomofunzionale di strutture
periferiche; la netta riduzione (o assenza) del riflesso di
ammiccamento (o alla minaccia o spontaneo), come del resto la
riduzione dei movimenti oculari di esplorazione, depone per una
condizione di «deafferentazìone funzionale» della
corteccia cerebrale durante l'estasi, il che concorda pienamente con
i risultati forniti dall'EEG.
c) Lo studio della funzionalità
cardiaca mi sembra di per sé meno specifico, in quanto nel
corso di una stessa esperienza emozionale vi può essere, da un
soggetto all'altro, una variazione funzionale con prevalenza
ortosimpatica o parasimpatica.
d) La presenza dei potenziali
evocati uditivi precoci depone per una normale conduzione delle vie
uditive sino al tronco cerebrale nel corso dell'estasi.
e) Lo
studio della funzione di fonazione offre risultati che concordano con
quanto già evidente dall'osservazione.
Se mi posso
permettere una osservazione, giudicherei interessante in questo caso
l'esecuzione dei potenziali evocati cerebrali corticali, per
dimostrare se vi sia un normale arrivo di stimolazioni periferiche
(visive, acustiche, somatosensoriali) alla corteccia cerebrale; vi è
poi un esame sofisticato consistente nella registrazione dell'onda di
aspettativa (onda CNV di Grey Walter) che però,
presumibilmente, risulterebbe assente. In conclusione, mi sembra che
gli Autori abbiamo dimostrato nel modo più convincente la
assenza di qualsiasi elemento patologico o anomalo in senso lato in
questi giovani e che la loro estasi sia assolutamente priva di
elementi patologici dal punto di vista clinico e psicologico, anche
se ovviamente tale studio non entra in merito alla Esperienza stessa
sul piano morale religioso.
Dott. Emilio Mariani (da: CIELO APERTO
MEDJUGORJE di G. Spaziante Ed. MIMEPDOCETE)