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Messaggio del 12 settembre 1983:Pregate! Pregate! Quando vi do un messaggio, non limitatevi ad ascoltarlo. Intensificate subito la vostra preghiera e vedrete quanto ciò vi renderà felici. Tutte le grazie sono a vostra disposizione: sta a voi beneficiarne. Per questo vi ripeto: pregate!

Ghiaie di Bonate: QUINTA APPARIZIONE

02/07/2016    2084     Ghiaie di Bonate    Ghiaie di Bonate 
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mercoledì 17 maggio 1944

Quinto giorno dall'inizio delle apparizioni. Le notizie si spargono a largo raggio. Comincia allora, come sempre in questi casi, a farsi avanti un altro protagonista degli avvenimenti: la folla in tutte le sue condizioni sociali, con la potenza della sua fede, ma anche con la follia dell'entusiasmo e delle sue pretese. La semplicità e la spontaneità della bambina urta contro le esigenze della gente. E la veggente ne rimane condizionata. Non è più libera. Comincia a rendersi conto, almeno in parte, che, la predilezione di cui è fatta oggetto da parte del Cielo, la deve pagare a caro prezzo. Lungo le strade, in chiesa, a scuola tutti la guardano avidamente, la segnano a dito, la chiamano, la toccano, le fanno domande, la sbaciucchiano, l'accarezzano. Sente di essere un oggetto molto ricercato anche se non sa ancora bene il perché:
« Perché tutti guardano me e non guardano voi? », domanda spesso Adelaide.
« Eh, perché tu hai visto la Madonna. Quei tuoi occhioni belli che hanno visto la Madonna! », le rispondono.
Al mattino di quel mercoledì frequentò la scuola per l'ultima volta. Infatti lo svolgersi degli avvenimenti non glielo permetteranno più. La maestra Verri la invita in cucina, si fa narrare la storia e le raccomanda i propri figlioletti: « Questa sera, se vedi ancora la Madonna, dille che faccia diventare buoni i miei figli».
« Si, lo dirò alla Madonna ».
I compagni di scuola la prendono in giro a tale punto che lei non si reca più in refettorio:
« Non mi lasciano nemmeno mangiare », si lamenta. Nel pomeriggio, la mamma se la porta nella sua camera per strapparla ai visitatori, se la corica vicino e le apre il suo cuore: « Adelaide, è proprio vero che vedi la Madonna? Adelaide, tu dici bugie. Ho paura. Tu mi farai morire, Adelaide... Recitiamo un'Ave Maria per sapere se dici la verità. Dimmelo se è vero, Adelaide. Dillo solo a me, io non lo dirò a nessuno, dimmelo, Adelaide ».
Recita un'Ave Maria, poi un'altra e un'altra ancora... Adelaide risponde. Poi la mamma scoppia in pianto.
La bambina si turba: « Ma perché piangi, mamma? »
« Ah, perché sono sicura che non è vero, che dici bugie... Ho vergogna a uscire di casa».
« No, mamma, è vero, è proprio vero, non dico bugie ».
Cercano di dormire un po', ma nessuna delle due riesce a chiudere occhio per la commozione. Verso le 16 Adelaide si reca alla dottrina. Anche per questa, sarà l'ultima volta. Durante l'istruzione catechistica, Adelaide era di solito irrequieta e disattenta, ma quella sera è quieta: infatti dorme. La suora deve richiamarla e, per ottenere più effetto, se la pone vicino. Ma il sonno ha sempre il sopravvento.
Giunge il parroco: « Perché ieri sera sei andata ancora dopo che te lo avevo proibito? »
Adelaide abbassa la testa e tace.
« Che ti dice la Madonna quando la vedi? »
« La prima sera mi ha detto di andare là nove volte, che, se farò la brava, quando sarò grande andrò suora e andrò dal papa ».
« Come è vestita la Madonna? »
« Di bianco, con il manto celeste sulla testa ».
« Ma non sai che la Madonna è una regina e perciò non ha il manto in testa, ma la corona? Dove la vedi la Madonna? »
« In aria, su una cosa bianca come una nuvola ».
« Ma è mai possibile? Come può la Madonna stare sospesa in aria? Guarda, anch'io sono in terra ».
« Tu sei in terra, ma la Madonna è in aria».
« Beh, basta con queste storie. Non può essere vero e tu fai molto male a parlare... Mi prometti di non andare più a vedere la Madonna? Altrimenti io non ti lascerò fare la Prima Comunione. Me lo prometti??
Adelaide con la testa bassa e dopo una lunga pausa, balbettò: «Si!»
Terminato il catechismo, la bambina ritorna verso il Torchio. Per strada incontra la signora Margherita Orlandi di Ghiaie che aveva udito delle apparizioni e si era accesa di speranza in cuore. Aveva infatti un bambino idrocefalo, Vittorio, che non si reggeva neppure in piedi. Alla vista di Adelaide, piangendo, le dice: «Sei tu la bambina che vede la Madonna? »
Adelaide arrossisce, afferma con il capo e fissa gli occhi sul piccolo Vittorio adagiato su una carrozzella. Una signora presente interviene a perorare la causa: « Guarda che testa grossa ha questo povero bambino! Guarda, poverino! Non sa camminare. Dillo alla Madonna che lo faccia guarire, che almeno possa camminare, dillo alla Madonna. Lo dirai?»
Il tragitto a quell'ora diventava molto difficile per la bambina, dato che devoti e curiosi affluivano da tutte le parti, anche da Sesto San Giovanni, dove gli operai del paese che vi si recavano come pendolari avevano portato la notizia. Per fortuna quella sera un signore, resosi conto della difficoltà, ebbe la buona idea di raccoglierla sulla sua bicicletta e di portarla a casa... anche se la casa purtroppo era già letteralmente invasa dalla gente.
Alle 17.30 Maria e Nunziata stanno attingendo acqua alla fontana che sorge all'imboccatura della piazza, quando si accosta loro una signorina: « Io vorrei parlare con la bambina prima della visione. Si può vederla? Sono incaricata dal signor prevosto di osservare e riferire ». È Liliana Berta, di cui abbiamo già parlato.
Le due cugine le rispondono che va bene, ma che la bambina al momento era alla dottrinetta e che sarebbe stata lì tra poco. Infatti, dopo una decina di minuti, arriva Adelaide sulla bicicletta, vergognosa, smarrita, a causa della folla e dei bambini che la additavano a tutti: « E quella lì, è quella lì!»
La gente le sciama attorno.
La portano subito in casa, ma anche qui non può sottrarsi a nuove domande, a nuove preghiere da accogliere, a nuovi fastidi. Quasi non fosse già abbastanza, cominciano a giungere suppliche scritte da presentare alla Vergine per le mani della veggente. Impressionante documentario della sofferenza, della miseria e della fede umana. Già quella sera le suppliche formavano due grossi plichi che attendevano sull'angolo del tavolo in cucina. In casa c’erano anche le cugine Maria e Nunziata, la zia Amabile, venuta dalla Roncola, e la piccola Itala, sempre disposta ad accompagnare l'amichetta.
Era l'ora. Improvvisamente, come spinta da una forza interiore, Adelaide senza più ricordarsi della proibizione del parroco, scende dal tavolo dove l'avevano fatta sedere, si fa sistemare dalla mamma il nastro, la gala, sui capelli biondi. È questa una civetteria che conserverà sempre. Le fotografie e i filmati la mostrano sempre con la sua bella gala fra i capelli. All'appuntamento con la Madonna ci teneva ad andare più carina possibile. E aveva tutte le ragioni. I tempi in cui le ragazze andranno a pregare conciate il più sciattamente possibile verranno molto dopo...
Poi dice: « Andiamo! ». Si apre la porta, ma trovano una massa enorme, di tremila persone circa, che attendeva sulla piazzetta, bramosa di vedere la veggente.
Le due cugine si rendono conto che è impossibile arrivare a piedi con le due piccoline, per cui Maria prende in braccio Adelaide, e Nunziata Itala. E avanti come si può, aiutate da alcuni giovanotti che cercano di fare largo. Urti, schiacciamenti, ondeggiamenti, clamori: l'esaltazione prorompe frenetica. Talora la gente sbaglia il bersaglio e si rivolge verso Itala, scambiandola per Adelaide: « Come è bellina, cara... »
La mamma del bambino idrocefalo, con la sua amica e il piccolo in carrozzella, aveva dovuto rinunciare a recarsi sul posto delle apparizioni a causa della calca impenetrabile e si era fermata all'imboccatura del viottolo. Passa Adelaide. L'amica della signora, Ermellina, piangendo forte, le ricorda la supplica da presentare alla Madonna.
« Sì, lo dirò proprio alla Madonna », risponde Adelaide, guardando commossa il piccolo Vittorio.
Più avanti, Liliana Berta le si avvicina e le suggerisce due grazie da chiedere alla Madonna: la prima, di fare guarire il piccolo idrocefalo del paese; la seconda, di carattere personale: di farla promuovere agli esami di maturità magistrale e, quanto a questo, Liliana insiste perché vuole una risposta immediata.
Finalmente si giunge al luogo. Liliana, che precede la comitiva, per fare un esperimento, sorpassa appositamente di una decina di passi il punto esatto, cercando di confondere la bambina e le sue cugine. Ma Adelaide se ne accorge subito e vuole tornare indietro. Ha cominciato a piagnucolare: « Non è qui, non è qui, torniamo indietro! »
Anche Itala conferma: « Non è qui! »
La gente preme irresistibile dal viottolo, dietro la siepe ormai distrutta e la rete metallica piegata a terra; grappoli umani pendono dalle piante vicine. Il cielo è nuvoloso e minaccia nuova pioggia. Adelaide porta ancora il rozzo grembiulino blu delle prime sere. Tenta di mettersi in ginocchio, come sempre, ma, a causa della pressione della folla che minaccia continuamente di travolgerla, è costretta a rimanere in piedi. Maria è alla sua destra; Itala, come al solito alla sua sinistra; Liliana accanto a Itala. Nunziata, purtroppo, non era potuta arrivare fino a lì, essendo rimasta tagliata fuori, a poca distanza dal gruppo. La massa che si era frapposta le impedì quella sera di assistere all'avvenimento. Itala si lamenta e piange perché
tutti le stanno addosso. Tra l'altro, era costata non poca fatica districarle i lunghi capelli che durante il tragitto si erano impigliati nella siepe.
« Io torno indietro », supplicava, « mi schiacciano, ho paura ». Adelaide la guardava e la rincuorava con un sorriso.
I più vicini cominciano a spazientirsi: « Sono le sei, sono le sei...»
« Ma finitela una buona volta, lasciatela fare », grida indispettita Liliana.
In una situazione del genere non c'era proprio da aspettarsi un clima di raccoglimento e di preghiera. Non si pregava affatto o non si pregava bene. C'era baccano, che risultava a volte dissacrante.
Spontaneamente Adelaide recita qualche Ave Maria, da sola, sottovoce. Soltanto Maria si accorge. A un tratto gli occhi della piccola si alzano verso il cielo, come per cercare qualche cosa. Sul suo viso appare un sorriso, uno sfavillio di gioia. Rimane immobile, con le mani intrecciate, con lo sguardo fisso al cielo. Sono le 18 esatte.
« Vedi qualche cosa? », domanda Maria
« Arriva, arriva adesso! », risponde Adelaide.
Liliana, investitasi della parte di osservatrice autorizzata, comincia a mitragliare di domande la piccola a tale punto che i vicini, indispettiti, dapprima mormorano e poi tirano indietro la ragazza fino a strapparle il soprabito.
Adelaide ammicca frequentemente come abbagliata in continuazione da una grande luce e muove le labbra come se stesse parlando.
Ma Liliana riprende: «Ricordati di quello che ti ho detto ». Con Maria richiama le richieste accennate prima.
Improvvisamente Adelaide cessa il movimento delle labbra e volge lo sguardo verso Itala e verso Liliana: uno sguardo assente, imbambolato.
« Che cosa fai adesso? E andata via la Madonna? », domanda ancora Liliana.
« No », risponde debolmente Adelaide.
Poi le sue labbra accennano un fugace movimento. Forse un saluto, poi si volge ancora verso Itala.
« Che cosa fai ancora? », domanda Liliana.
« E’ andata! », risponde Adelaide.
« Ma no che non è andata. Guarda che c'è ancora, guarda! »
« No, eh! Non ce più!»
« Ma si, guarda che è là ancora ».
Adelaide guarda in alto, esplora il cielo: « No, no, non ce più».
La visione era durata sette minuti circa.
« Hai visto ancora la Madonna? », domanda Maria.
« Sì, l'ho vista».
« Che cosa ti ha detto? »
« Portami a casa e là te lo dirò ».
Ma la gente non si muove. Vuole sapere. Maria cerca una via d'uscita, dicendo: « Se fate largo fino alla casa della bambina, là vi sarà comunicata ogni cosa ».
Nulla da fare. La folla preme sulla piccola. Maria allora la prende in braccio e, attraversata la rete metallica, entra nel vivaio. Liliana fa la stessa cosa con Itala e a stento riescono, per quella strada, ad arrivare a casa. Entrate, si spranga la porta. Oltre i genitori e le sorelle ci sono Maria, Nunziata, zia Amabile e Liliana.
Adelaide, seduta sulla tavola, è congestionata in viso, ma appare abbastanza tranquilla.
Liliana la interroga:«Rispondi bene alle mie domande: che cosa hai visto questa sera?»
Adelaide descrive la scena e l'atteggiamento dei personaggi. Tutto uguale alle visioni precedenti. Si giunge finalmente alle famose richieste che Adelaide doveva presentare alla Madonna. Ma le risposte occorre tirargliele fuori con le pinze. E’ esasperante! Sentiamo:
« E ti sei ricordata di domandare alla Madonna quello che ti ho detto? », continua Liliana.
« Sì».
« Che cosa hai detto dunque alla Madonna? »
« Le ho detto: "Chi sei?"»
« E che cosa ti ha risposto? »
« Maria Santissima ».
« Che cosa le hai detto di me? »
« Le ho detto: "Tu, Madonna, mi ha detto quella ragazza di Ponte se passa"», cioè se sarà promossa.
« Che ti ha risposto la Madonna? »
« Sì, passa».
« Te l'ha detto con la bocca o con la testa? »
« Con la bocca ».
« Ma le hai detto "quest'anno" alla Madonna? »
« No, non mi sono ricordata ».
« Non ti ha detto altro? Ti avrà detto che dovrò studiare, pregare, fare penitenza, no? »
« No, non me l'ha detto».
« E di quel bambino con la testa grossa ti sei ricordata? Che cosa hai detto alla Madonna? »
« Le ho detto: "Tu, Madonna, ha detto la mamma di quel bambino con la testa grossa se lo fai guarire ».
« E la Madonna ti ha risposto che cosa? »
« Sì, fra poco tempo ».
« E poi ti ha detto altro la Madonna? »
« Fra due mesi ci sarà la pace ».
« Ho sentito che hai un segreto. Me lo dici? »
« No, eh!»
« E a chi lo dici, dunque?»
« Al papa».
« Oh! E al vescovo no? Il papa è lontano mentre il vescovo è qui vicino. E poi il vescovo è come il papa ».
« No, no, lo dico solo al papa ».
« E quante volte devi andare ancora in giù? », cioè al luogo delle apparizioni.
« Fino a domenica ».
« La Madonna aveva la corona del rosario nelle mani giunte? »
« Se aveva il Bambino in braccio, come faceva ad avere le mani giunte? », risponde Adelaide.
« Il manto che aveva sulle spalle avvolgeva anche il Bambino? »
« No, il manto lo aveva sul capo ».
« Perché bisbigli quando parli con la Madonna? »
« Parlo come al solito, non bisbiglio ».
« E la Madonna come parlava? »
« Né alto né basso: così così ».
Poi Liliana prende la bambina dal tavolo (si mettevano i piccoli seduti sul tavolo quando si parlava loro seriamente o quando li si vestiva, non avendo altro luogo in casa),la colloca a terra e, piegandosi su di lei, le dice sottovoce in modo che gli altri non possano sentire: « Domani, se vedrai ancora la Madonna, domandale che cosa avverrà dell'Italia dopo la guerra. Hai capito? Ma questo non devi dirlo a nessuno ».
Liliana saluta ed esce. Purtroppo molti ne approfittano per entrare di forza in casa e subissare di domande la piccina.
Quando ci riuscì, entrò in casa anche la signora Margherita, la mamma del bambino idrocefalo. Mentre si trovava ancora bloccata al pozzo, le era giunta la voce che la Madonna avrebbe guarito il bambino dalla testa grossa. Ma la signora Margherita voleva esserne sicura. Adelaide viene posta di nuovo a sedere sul tavolo.
« Ti ricordi di me? », domanda la signora Margherita. « Che cosa hai detto alla Madonna? »
« Tu, Madonna, ho visto una donna che ha un bambino con la testa grossa e ha detto di farglielo guarire ».
« E che cosa ha risposto la Madonna? »
« Sì, il bambino guarirà presto. Però bisogna pregare ».
« Davvero? Ma è proprio vero? ». E Margherita chiama dentro il marito perché senta anche lui la conferma dalla bocca stessa di Adelaide.
« Dobbiamo portarlo in giù, proprio là sul posto? », domandano i genitori del bambino.
« Sì».
« Allora domani lo porto in giù, proprio davanti a te ».
« Sì, sì».
In tutte le visioni successive il piccolo Vittorio ebbe sempre un posto privilegiato, accanto alla bambina. Purtroppo la risposta della Vergine Santa correva già deformata fin da quella sera stessa. Il « fra poco tempo » era già diventato « fra pochi giorni » o « fra un anno » o « entro l'anno » e altro ancora, come sempre capita in queste circostanze. E con diverse aggiunte, come condizioni, perché avvenga la guarigione.
In seguito si venne a sapere che alle richieste di guarigioni di bambini ammalati, la Madonna avrebbe detto alla veggente: « Di' alle mamme di compiere bene il loro dovere, perché alcuni bambini sono disgraziati a causa loro », ma lei li avrebbe guariti se le mamme avessero pregato e fatto penitenza dei loro peccati. Affermazione questa che Adelaide ripeterà nel suo Diario, in seguito.
Dobbiamo ribadire che, come altri messaggi manifestati a Ghiaie, anche questo - e forse soprattutto questo - deve essere compreso tenendo conto di tutto il contesto e dell'esattezza o meno della traduzione dal bergamasco all'italiano, come spiegheremo nella seconda parte, nel commento alla sesta apparizione. Inoltre la Madonna avrebbe promesso un segno su richiesta della veggente e l'aveva invitata a pregare per i poveri peccatori che hanno bisogno della preghiera dei bambini.
Ma ora proseguiamo con il racconto. Verso le 20 due sergenti della Repubblica Sociale Italiana trovano Adelaide fuori dalla porta di Nunziata e le offrono trenta lire. Uno piange di commozione e, per farlo più liberamente, si allontana.
L'altro lo segue: « Dove vai? Che cos'hai? », e si mette a piangere anche lui. Finché i due ritornano dalla bambina:
« Dimmi, piccola, ci sarà ancora la mia famiglia a Roma? »
« Si », risponde imbarazzata e commossa Adelaide.
« E quando finirà questa guerra? Ho tanto desiderio di vedere i miei cari! »
« Fra due mesi, se saremo buoni ».
Nel frattempo Maria e Nunziata stavano pensando a domani: « Domani è festa, è l'Ascensione, chissà quanta gente! Come faremo domani? Bisogna provvedere a formare un servizio d'ordine. Io non ce la faccio più! »
Decidono così di andare a Ponte San Pietro per pregare Liliana di interessare della faccenda del Torchio i carabinieri e l'autorità pubblica. Liliana corre dal maresciallo, che è suo parente, ma per il momento non si può concludere nulla.
Adelaide mangiò la sua minestra (l'unico piatto per la cena) e fu messa a letto.
In camera la piccola Palmina le diceva: « Io quel giorno credevo che fossi morta in piedi. Invece sei ancora viva... »
Risero tra di loro e si addormentarono.
Nel suo Diario Adelaide scrisse:
« In questa apparizione per essere puntuale al mio orario dovetti insistere molto presso la gente che affollava la mia casa perché tutti insistevano a farmi credere che erano le ore cinque mentre io in cuore sentivo che era l'orario datomi dalla Madonna.
« Alle mie insistenze di lasciarmi libera, un uomo mi prese in braccio e mi portò sul posto delle apparizioni.
« Come le altre sere il punto luminoso preceduto dalle colombine apparve e la Madonna con Gesù Bambino e san Giuseppe si manifestò di nuovo. I loro vestiti erano come il giorno precedente. La Madonna mi fece un sorriso poi con volto addolorato mi disse: “Tante mamme hanno i bambini disgraziati per i loro peccati gravi, non facciano più peccati e i bimbi guariranno”.
« Chiesi un segno esterno per soddisfare al desiderio della gente. Essa mi rispose: «Verrà anche quello a suo tempo. Prega per i poveri peccatori che hanno bisogno della preghiera dei bambini». Così dicendo si allontanò e disparve ».
Anche in questa descrizione sulle circostanze dell'andata al luogo dell'apparizione c'è un'anticipazione di ciò che invece avverrà in seguito. Infatti è nella settima apparizione che un uomo la prende in braccio. A distanza i ricordi si confondono. Nessun accenno alla proibizione del parroco. Rimossa completamente dalla memoria?...