MaM
Messaggio del 25 giugno 2012:Cari figli! Con la grande speranza nel cuore anche oggi vi invito alla preghiera. Se pregate figlioli, voi siete con me, cercate la volontà di mio Figlio e la vivete. Siate aperti e vivete la preghiera; in ogni momento sia essa sapore e gioia della vostra anima. Io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Testimonianza di Ania

13/10/2024    1095     Testimonianze su Medjugorje    Ania Goledzinowska   Testimonianze 
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Salve a tutti.
Mi hanno chiesto di fare questo video. Ci provo.
Sono Ania. Ho 28 anni. Siamo a Medjugorje. Quello che vedete dietro di me è il monte Podbrdo, dove c’è la statua della Regina della Pace.

Volevo dirvi due parole sul libro che ho scritto. A dire il vero temevo tantissimo il giudizio della Chiesa in quanto il libro è scritto in un modo molto crudo e molto vero. Con mio immenso stupore sto ricevendo tantissimi pareri positivi dai sacerdoti. Questo mi rende molto felice.
E’ la storia della mia vita. Ma non è solo la mia vita, ma anche quella di tantissime altre persone che si sentono sole, incomprese, abbandonate, infelici. Si tratta di persone che hanno un sogno, ma finiscono a credere che non meritano di sognare. E’ una storia che può aiutare i genitori, ma anche far capire tante cose agli adolescenti di oggi.

Esiste un mondo che molte volte facciamo finta di non vedere. Ci accorgiamo di questo mondo soltanto quando troviamo tracce di vomito o di sangue sulle strade, invece bisognerebbe accorgersene prima. Molti ragazzi sono morti di droga agli angoli delle strade. Famiglie distrutte. Omicidi. Ragazzi soli di cui nessuno si cura. Sembrano fantasmi ancora prima di morire.

Io ero una di questi ragazzi. Per me non esistevano regole. Da piccola ero cresciuta in Polonia da sola. La mamma era assente e il papà sempre ubriaco. Erano genitori che odiavo.
Il ragazzo a cui ho dato il primo bacio dopo qualche anno ha ucciso di botte una ragazzina e l’ha gettata in un cassonetto della spazzatura. Questi erano i miei amici. Questa era la mia realtà. Una realtà fatta di abusi, droga, violenza, tentato suicidio, sequestro di persona, fuga in Italia, sogno di una vita migliore. E poi quello che tanti sognano: il mondo dello spettacolo, i soldi… E poi di nuovo la droga. Facevo quello che volevo. Avevo quello che volevo, ma non ero felice. Dentro ero morta.

Un giorno sono arrivata qui a Medjugorje dalla Mamma Celeste. Il primo viaggio a Medjugorje mi ha letteralmente sconvolto la vita.
Tornata a Milano non uscivo più di casa. Ero in crisi. Andavo in depressione.
Aerei privati; ville con piscina, barche; guardie del corpo. Quella non era più la mia vita. Anzi, non lo è mai stata, perchè io sono una ragazza semplice.
Uscendo di casa dovevo bere, perchè non riuscivo più a rapportarmi con le persone che avevo affianco, finchè un giorno non ce l’ho più fatta. Nonostante avessi un contratto con un locale molto famoso a Porto Cervo in Sardegna dove dovevo cominciare a lavorare il 25 giugno… Come ben sapete il 25 giugno di quest’anno c’è stato l’anniversario dei 30 anni delle apparizioni a Medjugorje. Io dovevo scegliere tra l’uno  e l’altro. O la Sardegna, in questo locale dove tanta gente sogna di andarci e dove trovi le persone dal calibro di Tina Turner, Naomi Campbell o Leonardo di Caprio… Una mattina ho preso due borse, ci ho messo dentro le poche cose che mi sono venute in mente, ho staccato il computer e il cellulare, ho preso la macchina e in 11 ore sono arrivata qui.
Ho disdetto il contratto con questo locale e sono rimasta. Come vedete sono qui ancora adesso. Sono passati due mesi.
Mi cercavano tutti. Dicevano che sono pazza, che sicuramente non è stata una mia scelta, che qualcuno mi ha fatto il lavaggio del cervello o che mi hanno portato qui con la forza.
Mi sono rifugiata in una comunità mariana che mi ha accolta come una figlia. Non mi sonno mai sentita così amata.
Pulisco le stanze. Do da mangiare alle galline. pelo le patate.

Da Milano continuavano ad arrivarmi e mail che insistevano a dire che merito molto più che pelare le patate o dare da mangiare alle galline. Addirittura volevano venirmi a prendere e portare via da qui.

Guardo la gente che passa da questo posto ogni giorno. Vi assicuro che è tantissima. Guardo le persone e dico: “Se io sono pazza anche tutti questi sono pazzi. Se miliardi di persone al mondo la pensano come me e sono pazze allora anc’io voglio essere pazza”.
Se essere pazzi significa svegliarsi la mattina e pregare, amare il prossimo senza un tornaconto, pelare le patate io voglio essere pazza.
Prima avevo la donna delle pulizie; adesso sono io che pulisco le stanze e non sono mai stata così felice di farlo. Lo faccio col sorriso, perchè questo sacrificio lo offro al Signore.
Ho trovato nuovi amici. Tantissime persone mi vogliono bene così come sono, senza dovermi per forza travestire da quella che non sono.
Ho dato disdetta definitiva della mia casa a Milano. Ho messo in vendita la macchina e ho deciso di vivere qui a Medjugorje.

Ho conosciuto qui tantissime famiglie numerose e unite. “Unite” è una parola che ormai non si usa spesso. Non credevo che ci fossero ancora delle famiglie che pregano assieme ai loro bambini e sono felici.
Ho conosciuto l’Amore di Dio. Quando Lo conosci niente altro al mondo può darti quella felicità e serenità che ho adesso dentro.

Nella vita tante volte ci troviamo davanti ad un bivio. Ci sono due strade. Una è molto larga, molto bella, piena di fiori, con gente che balla e non si preoccupa di niente. Proseguendo pian piano per questa strada non si accorgono che giungono ad un grande precipizio. Purtroppo vi cadono tutti e finiscono nelle tenebre.

Poi c’è un sentiero molto piccolo e pieno di sassi dove la gente è triste, stanca e con le lacrime agli occhi. La gente è piena di dolori, cade, ma poi si rialza subito e continua a camminare. Alla fine di questo sentiero c’è un grande giardino. Appena vi entrano si trovano in un posto bellissimo. In un posto dove tutti i dolori svaniscono e dove l’unica cosa che conta è l’Amore.

Io ho preso questo sentiero. La fatica di lavorare non mi fa paura. Qualcuno che mi vede mi chiede: “Di che droga ti fai?” Non si riescono a spiegare la mia felicità negli occhi e nel viso.

L’unica mia droga è la preghiera, è l’Amore di Dio.

Spero che anche voi un giorno possiate provare questa bellissima sensazione che io provo dentro. Spero che possiate provare l’Amore di Dio e la Sua grande Misericordia. Non ci sono parole per spiegarla.

Due anni fa mi aveva colpito la luce negli occhi di una ragazza che faceva la sua testimonianza qui a Medjugorje e di tante altre persone che hanno conosciuto l’Amore di Dio. Li invidiavo tantissimo perchè avevano una luce che non avevo mai visto in tutta la mia vita. Anch’io la volevo.

Ho chiesto alla madre superiora come potessi spiegarmi la felicità che ho dentro e il cambiamento che ho vissuto. Lei mi ha detto: “Ania, non devi spiegarti niente. Basta che ti guardi in faccia. La tua faccia parla da sola”.
Non so se sia vero o meno.

A Medjugorje il miracolo non è vedere il sole che si muove o la Madonna. Il miracolo è già cominciato quando siete usciti da casa vostra per venire qua. Ci pensa la Madre Celeste a gettare dei semi in ognuno di voi e a farli crescere.

La Madonna ha detto: “Il Mio popolo vivrà in un’oasi di pace”. Io sono già qui.

Vi aspetto a Medjugorje.
Dio vi benedica.


Fonte: ML Informazioni da Medjugorje e YouTube