MaM
Messaggio del 20 febbraio 1986:Cari figli, il secondo Messaggio per i giorni di Quaresima è questo: rinnovate la preghiera davanti alla Croce. Cari figli, io vi sto dando grazie particolari, e Gesù dalla Croce vi dà doni particolari. Accoglieteli e viveteli! Meditate la passione di Gesù, e unitevi a Gesù nella vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Solo un esorcista poteva salvarmi

05/11/2024    1353     Testimonianze su Medjugorje    Esorcismo  Satana  Yoga 
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Scrivo con fatica questa mia storia perché penso che possa essere utile ad altri e perché mi sembra conforme a quello che leggiamo nel Vangelo.

I disturbi demoniaci sono iniziati nel 1974; i medici non sapevano spiegare i miei mali strani e gli psichiatri si stringevano nelle spalle, senza formulare nessuna diagnosi. Per esempio, improvvisamente mi sentivo soffocare e ero presa da spasimi nervosi, come da scosse elettriche in tutto il corpo. Talvolta la violenza dei fenomeni era tale che mio marito chiamava il medico d'urgenza, in piena notte.

Nello stesso tempo incominciai ad abbandonare la Chiesa; la screditavo ogni volta che si parlava di religione. Era una cosa insolita per me che ero sempre stata credente e impegnata, nonché dirigente di Azione Cattolica. Pensavo che si trattasse di una "crisi di crescita"; invece questo mio astio contro la Chiesa è durato più di dieci anni. Prima ero ben lieta di fermarmi in adorazione davanti al ss. Sacramento; ora desideravo solo fuggire.

Tutto mi sembrava ridicolo, sceneggiate dei preti e stupidaggini dei fedeli. Mio marito, cattolico praticante, soffriva di questo mio distacco dalla religione, che coincideva anche con un allontanamento da lui. Poi, dal 1978, incominciai a frequentare gruppi marginali, alla ricerca di esperienze esotiche. È incominciato così un periodo di autentica autodistruzione: diventavo sempre più morbosa e attirata dalle persone che potevano farmi del male; provavo un piacere perverso ad abbandonarmi in loro potere. Per anni ho incontrato ogni sorta di guru, guaritori, stregoni. Fisicamente stavo sempre peggio. Era come se il mio corpo fosse stretto da una morsa. Avevo la digestione bloccata, problemi ai reni e alle articolazioni, ero sempre stanca e priva di energia. Mi sentivo rivivere solo durante i corsi "psicologici" a cui partecipavo e che mi procuravano forti emozioni. Sono certa che, se invece di rivolgermi ai guru, avessi sentito parlare di esorcisti, sarei uscita prima da questo inferno. Ma durante la mia lunga e impegnata pratica di religione, non avevo mai sentito parlare di esorcisti.

Mi appassionai agli studi di astrologia; ero arrivata a interpretare gli avvenimenti con questa chiave di lettura e alla luce della reincarnazione. Nel 1981 incontrai l'essere più abbietto che io abbia mai conosciuto. Era uno psichiatra pazzo solo in seguito seppi che era stato ricoverato come psicotico. Aveva fatto un patto con Lucifero di distruggere quanta più gente poteva; anche di questo fui a conoscenza solo più tardi. Con un pretesto mi invitò nel suo studio e per un anno giocò con il mio corpo e con la mia anima, ricorrendo all'ipnosi. Ci si lascia ipnotizzare solo se lo si vuole; ma il demonio mi ispirava di lasciarmi torturare da questo squilibrato. Si pensi che una volta stavo per morire strangolata; ma la Madonna mi ha protetta da bambina, i miei genitori mi avevano consacrata a lei. Non so come sono riuscita ad uscire da quel bassofondo.

Finii in ospedale, dove tentai il suicidio, ma dopo due mesi stavo meglio. Il demonio però non mi mollava e mi fece appassionare alla psicanalisi, col risultato di allontanarmi del tutto dalla fede. Frequentai anche una scuola per professori di yoga e mi misi ad insegnare l'hatayoga nel mio villaggio. Ero diventata buddista, praticavo la meditazione zen, ero come sdoppiata e infelice. Verso la Chiesa provavo vero odio, ma in fondo a me c'era la disperazione: non m'importava più niente di nessuno, neppure di mio marito e dei miei figli. Allora iniziai a fare sedute spiritiche con alcuni amici. A volte avevo l'impressione che stavo per diventare pazza; non capivo più se vivevo nella realtà o se sognavo. Insoddisfatta della psicanalisi, un'amica mi portò da una donna, di cui mi magnificò i poteri. Era la grande sacerdotessa della setta I.V.I.; me ne infatuai, al punto di portare da lei mio marito, i nostri figli, parenti, e amici: Mi pareva di essere ipnotizzata.

Questa donna diceva di essere cattolica e di essere il Cristo reincarnato; mi fece credere di avere guarito una mia figlia soggetta a « crisi di epilessia e ordinò di sospendere tutti i medicinali. Alcuni giorni dopo mia figlia entrava in coma e si salvò per miracolo. Ricordo queste sedute di guarigione, chiamate "armonizzazioni", con terrore.

Se avessi conosciuto un esorcista avrei evitato queste sofferenze per me e anche per mia figlia che, dopo le preghiere di un esorcista, non ha avuto più crisi epilettiche. Nel 1984 ebbi la gioia di trovarmi incinta del mio quinto figlio. Ma ero troppo debole, appena prima, avevo passato un altro periodo di malattie strane, emicranie, vertigini tali da sconcertare i medici. Così ebbi un aborto spontaneo al secondo mese; persi molto sangue e fu necessario farmi un raschiamento. Lì mi attendeva il Signore, che mi inviò sua Madre a confortarmi. È stata un'esperienza straordinaria, che mi ha riportato a Dio. Mi pareva che la Vergine rimanesse ad assistermi, nella mia cameretta d'ospedale; mi rimproverava il mio passato e mi invitava a seguirla. Io accondiscesi felice, perché mi sentivo colma di pace e di luce.

Il periodo seguente fu molto duro. Da una parte la Madonna mi aiutava a ripulire il mio inconscio pieno di sporcizia; d'altra parte il maligno mi dava terribili tentazioni, dubbi, incitamenti a ritornare sulle sue vie. Anche in questa occasione, se avessi conosciuto un esorcista ne avrei avuto grande aiuto. Sentivo fisicamente presente il demonio, di notte, che mi ripeteva: «Ti riprenderò». Mi ero rivolta a qualche sacerdote per avere aiuto; ma proprio non capivano niente del mio stato e non avevano nessuna esperienza di certi assalti diabolici.

Chiedo scusa, ma debbo confessare che ho toccato con mano la loro ignoranza totale in questo settore. Dal 1988 ebbi lotte ancora più forti. Da parte mia ero decisa per il Signore; allora il demonio se la prese con mio marito e con i miei figli, colpendoli di mali inspiegabili: in tredici mesi, quattordici ricoveri d'urgenza. Più gravi ancora gli assalti morali, i tentativi per dividere la nostra famiglia. Di notte poi mi risvegliavo di colpo, immersa in una disperazione così tremenda da non riuscire a pregare; eppure lo avrei voluto.

Con altrettanta rapidità quello stato d'angoscia scompariva e di nuovo potevo benedire Dio con tutto il cuore. Col ritorno alla preghiera credevo di essermi liberata dal demonio, invece mi ingannavo. La sua azione era divenuta più subdola, per giungere a fiaccare la mia resistenza. Se andavo a un ritiro spirituale mi sentivo assalire da dubbi ossessivi accompagnati da pensieri di disperazione; se facevo un pellegrinaggio ritornavo con l'impressione di essere stata picchiata a sangue. Più pregavo, più mi sforzavo di fare il bene e più il demonio mi colpiva con pensieri di perfidia. Soffrivo di dolori in tutto il corpo, di insonnia, di perdite di memoria.

Pensavo alle volte di lasciare la famiglia e di andarmene lontano. Ho passato due anni tremendi, incompresa da tutti, che mi sarebbero stati alleviati o evitati se avessi avuto l'aiuto di un esorcista. L'ho capito dopo, quando finalmente, quasi per caso, un caso certamente predisposto dalla Vergine Immacolata, ho incontrato l'esorcista che mi ha fatto uscire da questo lungo tunnel di dolore e di buio. Da quando lui ha incominciato a pregare su di me, tutto è cambiato. Non che siano cessati i dolori, ma hanno acquistato senso, li vivo nella luce. L'esorcismo mi da serenità e pace per alcune ore. Quando la lotta riprende, prego con più fervore e con pieno abbandono alla volontà del Signore.

Riesco anche a capire e amare di più i miei cari, che ora si confidano pienamente con me, sentendosi compresi. La mia vita spirituale sta progredendo per un crescente desiderio che provo di vivere in unione con Dio; anche le mie croci, vissute alla luce della passione di Cristo, non mi pesano più. Ho ancora le lotte, ma ho anche momenti di vera pace e di vera gioia. Vedo un continuo miglioramento col progredire degli esorcismi. Ho finito. Vorrei dire, senza nessuna intenzione polemica: il mio vescovo e i sacerdoti della mia diocesi proclamano continuamente di essere solidali con i poveri. E non sono forse dei grandi poveri, dei grandi bisognosi, coloro che sono tormentati dal maligno? Da diciotto anni faccio parte di questi poveri, ma tutti i sacerdoti con cui avevo parlato non avevano capito nulla, proprio nulla, di questa mia povertà e non mi hanno dato nessun aiuto. Eppure Gesù ha detto: «Nel mio nome scaccerete i demoni!». Mi pare che sia un incarico, un potere, un dovere molto chiaro.