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Intervista con Mons. Thomas Msusa, Vescovo di Zomba, Malavi

12/06/2006    1939     Testimonianze su Medjugorje    Testimonianze  Vescovo 
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Mons. Thomas Msusa, Vescovo di Zomba nel Malavi è stato a Medugorje nell'ottobre 2005. E' venuto in pellegrinaggio con lui anche il suo emerito predecessore Mons. Allan Chamgwera e Mons. Remi Joseph Gustave Saint-Marie, Vescovo della Diocesi di Dedza. 

Ciò che accade a Medjugorje aiuta anche la chiesa a progredire

L'esperienza positiva di Medjugorje stimola i fedeli a testimoniare agli altri, là dove vivono, ciò che hanno vissuto. Questa esperienza di fede si manifesta nel cambiamento delle abitudini di vita, del modo di vedere, e quando tale esperienza tocca talmente i fedeli che essi costruiscono nel loro paese il monte Križevac e la Chiesa di San Giacomo identica a quella di Medjugorje, allora possiamo chiamarlo veramente un „miracolo". Questo „miracolo" sta accadendo in un piccolo paese chiamato Malavi nel Sud dell'Africa. Questo paese è situato tra la Tanzania al Nord, lo Zambia ad Ovest, il Mozambico a Sud-Ovest e ad Est ed il lago Malawi a Est. Si estende per circa 500 chilometri verso settentrio-meridionale, ma gran parte del confine originale tocca il Malavi orientale. Dal 1964 il Malavi è stato colonia britannica. Nei primi trent'anni di indipendenza, questa terra ha avuto un sovrano autoritario e dal 1994 si è scelto il regime democratico. Dei 12 milioni di abitanti un quarto sono cattolici, il 40 per cento protestanti, il 16 per cento musulmani e i restanti sono tradizionalisti. La popolazione povera si occupa principalmente di agricoltura, ma il grosso problema è il numero enorme di infettati e ammalati di AIDS. Tre Vescovi dal Malavi, hanno visitato la parrocchia di Medugorje: mons. Thomas Msusa, Vescovo della Diocesi di Zomba, il suo predecessore mons. Allan Chamgwera, Vescovo Emerito e mons. Remi Joseph Gustave Saint-Marie, Vescovo della Diocesi di Dedza. Il Vescovo Msusa, nostro interlocutore, è il Vescovo più giovane in Malavi ed è interessante che è figlio di un mullah musulmano. "A causa della povertà" dice il Vescovo Msusa, "sono stato cresciuto e istruito dai missionari. Così mio padre è un sacerdote musulmano, mentre io sono Sacerdote nella Chiesa di Gesù Cristo".

Padre Vescovo, può dirci come vive la sua Diocesi, cioè la Chiesa in Malavi?

La Chiesa in Malavi è antica di circa 100 anni. Il Vangelo è giunto a noi attraverso dei missionari dall'Italia, dall'Inghilterra, dall'America e dalla Germania. Ora abbiamo molti Sacerdoti che vengono dalla nostra gente. Paternalmente abbiamo sviluppato un programma che si chiama „Piccola comunità cristiana" in cui i fedeli desiderano stimolarsi essi stessi a risvegliarsi nella fede e non ad essere spinti dai missionari o dai Sacerdoti. Al centro di tutto c'è la Sacra Scrittura, cioè la condivisione della Parola di Dio tra i fedeli. La Parola è ben accolta e vive all'interno delle famiglie. La seconda cosa, molto importante per la nostra Chiesa, è la devozione alla Beata Vergine Maria. Già i missionari hanno sottolineato che bisogna pregare il Rosario. Non siamo perciò sorpresi che nelle famiglie ci si riunisce a pregare il Rosario insieme. Ciò è simile a Medjugorje dove la Gospa ci incoraggia a pregare il Rosario.

Com'è la relazione tra le comunità religiose nella sua terra, qual'è la situazione sociale?

Fino a dieci anni fa in Malavi era al potere una casta politica con a capo un dittatore. A quel tempo nessuno osava criticare l'autorità. Ma nel 1992 i Vescovi cattolici si sono riuniti segretamente e hanno scritto una lettera di critica. E' stato un avvenimento molto importante, la lettera era rivoluzionaria, in essa si criticava l'autorità. La lettera per vie segrete fu inviata a tutte le Diocesi e le parrocchie del paese. Venne data a tutti i Sacerdoti la direttiva di leggerla ai fedeli nella Messa domenicale. I cattolici, ma anche i musulmani ed i protestanti, quando hanno sentito la lettera, si sono alzati insieme in piedi. Ciò fu l'inizio della democrazia in Malavi. Due anni dopo, nel 1994, durante elezioni democratiche, fu eletto un presidente democratico musulmano. I primi cinque anni del suo governo sono andati molto bene ed ha sempre parlato lodevolmente della Chiesa Cattolica, ha sempre sottolineato di essere stato eletto grazie ai cattolici. Dopo cinque anni è stato rieletto presidente, ma in quel mandato si è potuto vedere il suo vero volto. Ha permesso la corruzione, ha dato le posizioni elevate ai musulmani, semplicemente ha fatto cose molto brutte. La Chiesa ha iniziato a criticarlo e lui si è rivoltato contro la Chiesa. Voleva essere eletto presidente una terza volta, invece la Chiesa Cattolica con le altre comunità cattoliche ha fatto sì che non fosse rieletto. Dopo le elezioni, il suo successore, cattolico, è entrato in conflitto col governo precedente. Allora i musulmani hanno iniziato a dire che la Chiesa Cattolica comanda in Malavi e sono iniziate le contese tra musulmani e cattolici. Il nuovo presidente è cattolico, ma non ha il sostegno del parlamento. Percui la maggioranza musulmana in parlamento vuole che il presidente si ritiri. Ma il problema centrale è che nel paese regna la fame. La popolazione vive soprattutto di agricoltura. Negli ultimi anni c'è stata una grande siccità e la fame è stata grande. Gli indicatori dicono che quattro milioni e mezzo di uomini si confrontano col problema della fame, ma se l'autorità non fa qualcosa la domanda è se questi uomini resteranno in vita. Il secondo problema è il gran numero di sieropositivi. E' grande il numero dei morti ed è grande il numero degli orfani. Il terzo problema sono i musulmani che hanno il sostegno dei paesi islamici e grandi fonti economiche. Essi comprano e danno cibo agli abitanti, ma a condizione che accolgano l'islam. I paesi islamici danno soldi e fondi per l'istruzione ai giovani ma a condizione che accolgano l'islam. I giovani col desiderio di una vita migliore purtroppo accettano queste condizioni.

Lei, Padre Vescovo, è venuto a Medjugorje grazie ad una donazione. Questa è la sua prima visita a Medjugorje. Qual è la sua esperienza?

Ho sentito parlare di Medjugorje molto tempo fa ed ho letto su Medjugorje quando ero un seminario. Il mio rettore intendeva mandarmi a Medjugorje, ma non fu possibile. Recentemente, ho incontrato una signora che è incaricata del Centro della Pace di Medjugorje in Malawi. Mi chiese se desiderassi andare a Medjugorje ed accettai. Il mio desiderio era di pregare qui, perché in Malawi sono molto occupato ed ho pochissimo tempo per la preghiera. Sono molto entusiasta della mia venuta qui. Ho visto pellegrini provenienti da ogni dove, tutti uniti nella preghiera. Mi rallegro nel vedere la devozione qui: le persone prendono molto seriamente il sacramento della confessione, la Santa Comunione, sono così stupito… Non ho parole per descrivere che cosa sento. Mi chiedo perché Medjugorje è così lontano dal Malawi. Abbiamo bisogno di un luogo così e la mia gente non ha fondi per venire a Medjugorje. Ho ricevuto la risposta: Sono colui che deve diffondere notizie su Medjugorje. Un'altra cosa ancora sono le esperienze della gente che sta venendo qui. Ho letto di questo in libri, ma ora l'ho sperimentato personalmente. L'ho notato anche nel mio gruppo, con altri tre vescovi. Ci siamo uniti e questo mi dice che ciò è un regalo di Dio. Dio ci sta dicendo: dovete essere apostoli.

Un progetto molto interessante sta per essere approvato nel vostro paese: un Santuario di Medjugorje nel Malawi. Perché e da dove è venuta l'idea?

Tutto è cominciato con la direzione del Centro della Pace in Malawi, quando hanno cominciato a parlare della spiritualità di Medjugorje. L'idea era dare ai Malawaiani qualche cosa di simile. Quindi ci fu una telefonata dalla Gran Bretagna: un uomo d'affari molto ricco, che ha desiderava in primo luogo fare lo stesso nel suo paese, stava cercandolo un paesaggio simile a quello di Medjugorje, ma non riusciva a trovarlo. Allora ha trovato un luogo così nel Malawi ed ha proposto una donazione per l'inizio dei lavori. Abbiamo capito che Nostra Signora ha desiderato avere un luogo così nel nostro paese. Siamo andati allora a chiedere il permesso al nostro arcivescovo ed ha accettato, perché aveva un atteggiamento positivo nei confronti di Medjugorje.

In che fase è ora il progetto della costruzione del Santuario?

Le stazioni della Via Crucis e la Croce sulla nostra montagna - la stessa del Krizevac - sono già finite. Le fondamenta della Chiesa, identica alla chiesa di Medjugorje, sono fatte. Il benefattore è venuto con noi in questo pellegrinaggio e desidera continuare a finanziare la costruzione.

Medjugorje è non soltanto la parte visibile di ciò. È spiritualità. Come trasmettere ciò al vostro paese?

La costruzione di questo centro approfondirà la nostra spiritualità. Ho visto quanto è forte la spiritualità qui. Credo che possiamo trasmettere questa esperienza nel Malawi. La difficoltà per i credenti è come vivere la parola di Dio nelle proprie vite. La costruzione del centro li aiuterà ad approfondire la loro fede ed a ritornare a Dio. I cattolici nel mio paese sono sparsi ed esposti ad attacchi ed il centro può aiutarli ad essere più uniti.

State parlando di Medjugorje con un sentimento molto speciale. Come vedete Medjugorje nel contesto della chiesa universale e del suo atteggiamento nei confronti di questo luogo?

La chiesa sarà l'ultima a pronunciare un giudizio su Medjugorje. Nel frattempo, l'esperienza dei fedeli è essenziale. Tuttavia, vedo che l'atteggiamento della chiesa è positivo, perché non sta impedendo a nessuno di venire. Al contrario, la chiesa permette che la gente vada a Medjugorje. Ufficiosamente possiamo dire che la chiesa ha già accettato Medjugorje. Per quanto riguarda il giudizio ufficiale, dovremo attendere un po' più di tempo … Penso sempre alle parole dell'angelo alla Vergine Maria, quando gli ha detto di non avere paura. La gente dovrebbe avere speranza e fede. Incitati dalle parole di Nostra Signora, dobbiamo pregare soprattutto per la conversione, perché ciò che sta accadendo a Medjugorje aiuti anche la chiesa ad avanzare. Non credo che la chiesa rifiuti mai le conversioni, ecco perché credo che, un giorno, la chiesa riconoscerà Medjugorje.

Come vede i messaggi della Regina della Pace?

Quando ho sentito un veggente parlare dei messaggi di Nostra Signora, stava accennando al digiuno, alla preghiera, alla conversione, all'Eucaristia, alla confessione. Sono rimasto stupito, perché è lo stesso di Lourdes o di Fatima. Questi messaggi stanno venendo dalle Sacre Scritture. Realmente abbiamo bisogno di qualcuno che ci ricordi di cosa dobbiamo vivere e Nostra Signora ci sta ricordando ciò che Suo Figlio ci ha detto tempo fa. Non vedo nulla nuovo nei messaggi, ma noto che Nostra Signora sta ripetendo diverse volte i suoi messaggi. Ciò è il segno che dobbiamo prendere seriamente la nostra fede.

C'è qualche cosa che desidera aggiungere alla conclusione della nostra conversazione?

Vorrei ringraziare i parrocchiani di Medjugorje per il loro benvenuto e la loro bontà, che mi hanno aiutato ad avvertire la presenza di Nostra Signora qui. Pregare per i sacerdoti, che si sviluppino nella fede e trovino la strada verso Gesù attraverso Maria, Nostra Madre.

Fonte: Intervista: Dragan Soldo Fonte: http://www.medjugorje.hr