MaM
Messaggio del 2 maggio 2008:Cari figli ! Per la volontà di Dio sono qui con voi in questo luogo. Desidero che apriate i vostri cuori e che mi riceviate come Madre. Io con il mio amore vi insegnerò la semplicità della vita e la ricchezza della Misericordia e vi guiderò a mio Figlio. La strada verso Lui può essere difficile e dolorosa, ma non abbiate paura; io sarò con voi. Le mie mani vi sosterranno fino alla fine, fino alla gioia eterna e perciò non abbiate paura di aprirvi a me. Vi ringrazio. Pregate per i sacerdoti. Mio Figlio ve li ha donati.

Come cambiata la mia vita

31/07/2006    1985     Testimonianze su Medjugorje    Testimonianze 
?
Sentiamo il racconto di Fabio, un giovane 25enne di un grosso centro della Romagna, che ora fa parte di un ardente gruppo mariano, inteso a pregare, a fare opere di carità e a diffondere,con manifesti e attraverso un’emittente locale a pagamento,i messaggi della Vergine. la sua storia è arrivata anche al giornale dell'Emilia, il Resto del Carlino. A me l'aveva confidata per primo nel ritorno dal pellegrinaggio a Medjugorje nel gennaio ‘86.

“Prima di convertirmi vivevo in maniera sregolata, frequentavo compagnie, dove circolava droga e quella leggera la consumavo anch’io. Con le ragazze avevo un rapporto esclusivamente di “usa e getta”; inoltre tornavo a casa a tarda notte senza rispetto alcuno per i miei genitori. Proprio per questo i rapporti in famiglia erano pessimi. Poi un giorno, occasionalmente ho iniziato per curiosità la lettura della Bibbia: da qui il desiderio di approfondire la ricerca di qualcosa di grande, che però era ancora molto confuso. Si presentò l'occasione di andare a Medjugorje e lì rimasi profondamente turbato dall’umiltà e dalla devozione di centinaia di fedeli nei confronti della Madonna e provai uno sconvolgimento che è difficile spiegare.

Da quel giorno lentamente, ma costantemente, la mia vita è cambiata,ponendosi sempre più al servizio di Dio. Ora assisto gli ammalati e svolgo missioni di apostolato presso di loro, tramite il Centro volontari della sofferenza. Adesso è arrivato anche il lavoro come operaio. Mi sento sereno, il mio animo è più forte, e non conosce più l’angoscia e la disperazione di prima.
(23 settembre 1987)