MaM
Messaggio del 25 marzo 2000: Cari figli, pregate e utilizzate questo tempo, perché è tempo di grazia. Io sono con voi e intercedo davanti Dio per ognuno di voi affinché il vostro cuore si apra a Dio e all'amore di Dio. Figlioli pregate incessantemente fino a che la preghiera diventi gioia per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Commento al Messaggio del 25 ottobre 1990

Commento al messaggio del 25 ottobre 1990

Cari figli, oggi vi chiamo a pregare in modo speciale e ad offrire sacrifici e buone opere per la pace nel mondo. Satana è forte e con tutta la sua forza desidera distruggere la pace che viene da Dio. Perciò, cari figli, pregate con me in modo speciale per la pace. Io sono con voi e desidero aiutarvi con le mie preghiere e condurvi sulla via della pace. Io vi benedico con la mia benedizione materna. Non dimenticate di vivere i messaggi della pace Grazie per aver risposto alla mia chiamata!


Marija Pavlovic e il nostro parroco fra' Leonard Orec si trovavano ancora una volta sulla strada del ritorno da un viaggio in Russia e da Belgrado tra­smisero per telefono questo messaggio all'ufficio parrocchiale. Dobbiamo ricordare che tutti i messaggi di Nostra Signora degli ultimi 112 mesi sono incentrati sulla pace e la stessa Medjugorje è diventata una lunga lezione di pace. Questo messaggio, però, ha qualcosa di speciale, perché ci aiuta a capire che cosa Medjugorje voglia rappresentare nell'attuale situazione mondiale.
La messa serale del 21 ottobre è stata presieduta dal vescovo di Banja Luka, mons. Franjo Komarica, che ha partecipato all'intera liturgia e nel­l'introduzione che ha preceduto la messa ha detto di essere stato mandato dalla Conferenza episcopale per pregare e celebrare Dio assieme a noi. Della Conferenza fa naturalmente parte anche il vescovo di Mostar, mons. Pavao Zanic. Ha poi detto che la Conferenza episcopale ha già fatto molto e che la sua posizione è chiara; non ci ha detto quale fosse la posizione del­la Conferenza, ma ci ha confermato che molti altri vescovi intendevano venire in futuro, per vedere cosa accade a Medjugorje. E un grande cam­biamento, anche se non è ancora un motivo di giubilo e di festa per noi. Ci esorta però a perseverare in maniera molto consapevole nel vivere i mes­saggi di Nostra Signora. Il Vescovo komarica si è poi intrattenuto con i francescani nell'ufficio parrocchiale fino alle 2 del mattino. Abbiamo discusso di tutto assieme a lui. La sua venuta non era attesa, ma è stata certamente un buon segno e, ne sono certo, solo il primo di molti altri in futuro, se continueremo a pregare, a digiunare e a credere.

PREGATE IN MODO SPECIALE E OFFRITE SACRIFICI E BUONE OPERE PER LA PACE NEL MONDO
Qui, dovremmo porre attenzione alle parole in modo speciale".
Possiamo dire che è molto serio e che dobbiamo farlo, non come al solito
o solo un poco, bensì "in modo speciale" Capiremo meglio queste parole se immaginiamo una mamma che raccomanda qualcosa ripete loro: "...ma questo lo fate in modo speciale". ai suoi figli e Di certo, vista la situazione attuale nel mondo, Lei ci dà più speranza quando ci sono segnali positivi. Molte brave persone, fra cui presidenti e molti parlamenti, si stanno prodigando con tutte le loro forze per raggiun­gere la pace e cercano la pace, perché non vogliono la guerra, ma un dia­logo diplomatico. Anche questi segnali, che sono positivi, promettenti e tanto manifesti, devono indurci a fare quello che Nostra Signora ci dice in questo messaggio.
Così, nelle parole "in modo speciale", non dobbiamo leggere solo un segnale di difficoltà e di pericolo, ma anche quanto di buono e promettente c'è nel mondo di oggi. Ricordiamo per un momento tutti i grandi progressi che sono stati fatti per raggiungere la libertà in molti paesi. Ma "in un modo speciale" ci consente di rammentare che esiste una resistenza alla pace in tutto il resto del mondo e che, se è così, allora dobbiamo cominciare ad agire su base personale e individuale. In tutti gli uomini esiste una resisten­za quando si tratta di pace, una resistenza che deve essere combattuta e vinta una volta per tutte, cosicché potremo sfuggire alle barriere in cui noi stessi ci siamo intrappolati.
Accanto alle resistenze alla pace interna, sorgono naturalmente anche le' resistenze e i problemi di natura esterna. Anche se è triste, ci sono ancora delle persone potenti che abusano del potere che hanno di distruggere. Questa è un'altra ragione per prendere sul serio le parole di Maria: pregare, fare sacrificio, e compiere buone opere.
Finora, Maria non aveva mai espresso insieme l'appello alla preghiera, al sacrificio e alle buone opere; qui, lo fa. Per tale motivo, dobbiamo ricorda­re il buono e il bello per cui dovremmo pregare, fare sacrificio e buone ope­re, ma anche le difficoltà contro le quali dovremmo pregare e fare sacrifi­cio. Anzitutto, quando si parla di preghiera, e oramai dovrebbe essere chiaro a tutti noi cosa implica, si intende il Rosario, la Santa Messa e la let­tura delle Scritture, ma anche far sì, con assiduità, che tutta la nostra vita, il nostro lavoro e tutto quello che facciamo diventino preghiera. Non dobbia­mo limitare la preghiera solo alla forma e poi pensare forse che preghiamo solo quando preghiamo formalmente il Rosario.
Certo, quello vuoI dire pregare, ma ci sono anche molti altri modi in cui possiamo e dovremmo pregare.
Lo capiremo se teniamo presente che la preghiera è un incontro con il Signore. lo incontro il Signore quando recito il Rosario e, quando lo recito con il cuore, la mia preghiera diventa un dialogo. Io Lo incontro nella natu­ra, in tutto il creato e in tutta l'umanità. Se sono pronto all'incontro e pron­to al dialogo, allora ogni cosa diventa preghiera. In questo senso, dovrem­mo pensare ancora una volta a quando Maria dice che tutte le nostre vite devono farsi preghiera.
Chiaramente questo non significa che bisogna pregare il Rosario tutto il giorno, ma che dobbiamo essere sempre e ovunque pronti a questo incon­tro con Dio. Quando si parla di sacrificio, è leggermente più difficile discer­nere cosa si intende precisamente, ma ciascuno, da solo, dovrebbe cerca­re di capire cosa significa nel suo caso. Forse significa che dobbiamo ri­nunciare a qualcosa, per trovare il tempo di assistere chi è ammalato, solo o sofferente; forse significa che dovremmo impiegare il tempo che spen­diamo tanto spesso inutilmente, ad esempio a guardare cose inutili e spes­so pericolose alla televisione, per aiutare qualcun altro. Se a qualcuno rie­sce difficile digiunare o ha smesso di farlo perché era difficile, dovrebbe ricominciare a farlo, considerandolo un sacrificio.
Ci sono sicuramente molte altre cose che possiamo offrire in sacrificio, una sofferenza, un dolore, l'incomprensione con qualcuno o il giudizio di qualcuno su di noi. Se si accettano queste cose in pace e si portano a Gesù attraverso Maria, questo diventa anche un'offerta e un sacrificio. Compiere buone opere è il terzo livello in cui possiamo fare qualcosa in favore della pace. Le buone opere sono opere di grazia e di amore, quando pensiamo ai poveri o agli abbandonati, o quando ci offriamo per la tutela della vita. In noi tutti, ascoltando questo messaggio, decidiamo quando o cos'altro dob­biamo pregare, cos'altro possiamo offrire e quali altre buone opere possia­mo ancora aggiungere per non deludere questo messaggio. Maria vuole tutto questo per la pace nel mondo e qui torniamo al progetto universale che Dio aveva all'inizio della creazione.
Egli disse all'umanità di lavorare, di creare e di assumere il controllo del mondo, così la pace avrebbe regnato - la pace fra Dio e l'uomo, fra l'uomo e l'uomo e fra l'uomo e la natura, ma poi, quella pace è stata disturbata in diversi modi. Quando Maria è presente come la nuova Eva e ci invita alla preghiera, al sacrificio e alle buone opere per la pace nel mondo, allora vuole migliorare assieme a noi tutto ciò che è impazzito all'inizio e ci ha pri­vati della pace.
Noi non sappiamo in quali modi nè quando Dio progetti di dare a questo mondo la pace universale, ma dobbiamo convincerci che il momento non è importante quanto sapere che noi siamo importanti e che realizziamo quello che Maria dice, indipendentemente dalla condizione in cui ci trovia­mo: in salute o in malattia, in gioventù o in vecchiaia.

SATANA È FORTE E CON TUTTA LA SUA FORZA DESIDERA DISTRUGGERE LA PACE CHE VIENE DA DIO
Fino ad ora Maria non aveva ancora annunciato in questo modo che Satana sta cercando "con tutta la sua forza" di marciare contro la pace. In concreto, questo significa che ci dobbiamo chiedere in cosa consiste tutta
questa forza che ha, quale artificio dell'inganno userà per distruggere l'u­manità e per sviarla dalla pace. Non lo sappiamo, ma sappiamo esattamen­te che quando preghiamo e digiuniamo noi lo disarmiamo, che lui non può vincere quando nella preghiera noi siamo illuminati dallo Spirito Santo. Così, neanche tutta la sua forza è sufficiente quando preghiamo. Anche questo è un nuovo stimolo e un nuovo motivo per pensare a quanto Maria ha detto all'inizio delle apparizioni: "Avete dimenticato che, attraverso la preghiera e il digiuno, non solo le guerre ma qualunque forma di distruzione della vita può essere prevenuta".
E allora, facciamo sì che questo ci porti a pensare che, attraverso la pre­ghiera e il digiuno, non solo le guerre, ma qualunque forma di distruzione della vita può essere evitata. Nel messaggio di luglio, Maria ha detto: "De­sidero guidarvi tutti verso la pace che solo Dio può dare".
Lo conferma e lo ribadisce in questo messaggio, dicendo che Satana "desidera distruggere la pace che viene da Dio". L'uomo non ha bisogno di nessun altro tipo di pace che non sia la pace di Dio, che è la vera pace, quel­la che conosce le condizioni della conversione alla vita e a Dio, alla preghie­ra, al sacrificio e all'abbandono alla sua guida.
Questa è la pace di Dio e questa pace è la pace che Satana vuole distrug­gere con facilità; ma il diavolo non può nulla quando preghiamo davvero e allora, Dio ci darà la pace che Satana minaccia.

PREGATE CON ME IN MODO SPECIALE PER LA PACE
Stiamo pregando con Lei, che è la Regina della Pace. Lo ha già detto nel terzo giorno delle apparizioni: lei sta intercedendo completamente per la pace. A noi dice: "Pregate con me per questa pace" e di farlo, ancora una volta, "in modo speciale". Penso che questa sia anche la prima volta in cui veniamo invitati a pregare con Maria. Noi sapevamo che stavamo pregando con Lei, ma questa volta Lei ha detto: "Pregate con me".
Sento che questo messaggio contiene tanti stimoli che è esattamente quello che faremo. In questa maniera così tenera e materna, Maria ci invita ed è Lei quella che fa tutto e solo in seguito ci invita a prendervi parte.
Proprio come ci dicono i Vangeli di Gesù, prima Egli agi e poi si fece mae­stro. Maria agisce allo stesso modo: quello che ci chiede di fare, lo fa Lei per prima. Ha vissuto e pregato allora, e anche oggi vive e prega assieme a noi.

IO SONO CON VOI
La Madonna è presente ovunque, non solo a Medjugorje, ma la sua pre­senza a Medjugorje è di estrema importanza.
Questo "lo sono con voi" è il messaggio fondamentale a Medjugorje è l'unica cosa al mondo che possiamo affermare con certezza: lei è con noi. Noi abbiamo bisogno di questa madre che è con noi e noi ci troviamo al suo cospetto. Voglio ripeterlo ancora una volta: questo è il messaggio fon­damentale a Medjugorje, perché senza la sua presenza non avremmo mo­do di capire Medjugorje.

DESIDERO AIUTARVI CON LE MIE PREGHIERE E DESIDERO CONDURVI SULLA VIA DELLA PACE
Maria ci invita a pregare con Lei e ad aiutarla nelle sue preghiere per con­durci sul cammino verso la pace, quindi ad aiutarla pregando e a guidarci attivamente. Espresse lo stesso pensiero anche nel messaggio del luglio 1990: Lei ci conduce alla pace che contiene anzitutto la prevenzione della distruzione, poi il richiamo alI'am9re per la vita, alla sua tutela, alla sua accettazione e, naturalmente, anche la prevenzione delle guerre.

IO VI BENEDICO CON LA MIA BENEDIZIONE MATERNA
Lei ci benedice quando ci dice che è con noi, ci benedice con la sua pre­senza e questo, per noi, i suoi figli terreni, è molto importante. La sua bene­dizione materna è una benedizione d'amore, di speranza e di fede. La sua benedizione materna è una benedizione di pace e per tale ragione Lei ci dice anche che ci protegge. Quando siamo benedetti in questo modo, noi dovremmo, per Lei, trasmettere questa benedizione ad altri. Questo ci deve anche rammentare di quanto Maria ci ha detto nel messaggio di set­tembre: "Desidero che la vostra vita sia un bene per voi e per tutti coloro che incontrerete". La frase seguente è invece un po' anomala.

NON DIMENTICATE DI VIVERE I MESSAGGI DELLA PACE
È anomala perché di solito la benedizione è seguita dalla formula "grazie per aver risposto alla mia chiamata". Stavolta, invece, fra la benedizione e il ringraziamento abbiamo un altro invito da non dimenticare.
Immaginiamo una situazione familiare: quando la mamma ha preparato ogni cosa prima di partire, spiega ancora una volta ai suoi figli come devo­no comportarsi, dicendo: "Non dimenticate quello che vi ho chiesto"; poi esce, ma torna indietro più volte, pensando di non essere stata abbastanza insistente e quindi ripete: "Non dimenticate".
Che questa sua osservazione risuoni nel profondo del nostro cuore, co­sicché non scordiamo mai di vivere i messaggi della pace.
Credo che questo sia anche il motivo dell'intero fenomeno delle appari­zioni a Medjugorje, perché sono oramai 112 mesi che Maria appare ogni giorno. E un periodo lungo, molto lungo se si pensa allè apparizioni ricono­sciute fino ad oggi, ma per Dio non si possono marcare limiti; a Dio non si possono imporre tempi, ma bisogna invece seguirlo e dire assieme a Maria: "Eccomi, voglio fare ciò che mi dici".
Quindi, tutti coloro che sono venuti a Medjugorje e sono tornati a casa cercando di viverne i messaggi sono i benvenuti.
Chiunque viva questi messaggi può dire anche ad altri cosa devono fare per diventare buoni per se stessi e per gli altri, come ha detto Maria nel suo precedente messaggio. Ora, con questo pensiero, vorrei pregare assieme a voi. Potremmo cercare di suddividere la nostra preghiera come ho fatto con questa mia riflessione.

Maria, ti ringraziamo per averci invitato ancora alla pace. Ti ringraziamo perché accompagni gli eventi del mondo e ci insegni come farlo a nostra volta. Grazie per averci invitato, perché tu hai il coraggio e la speranza. Se sapessi che nessuno di noi è interessato ad ascoltarti, certamente non con­tinueresti a venire a noi per un periodo cosi lungo; mentre invece lo fai e devi continuare a farlo per tutti coloro che ti ascoltano e ti ascolteranno.
Ti ringraziamo per il coraggio di invitarci a prendere parte alla tua pace. Aiutaci, Maria, e intercedi affinché possiamo cominciare a pregare seria­mente per la pace, a fare sacrificio, a fare buone opere. Aiutaci, Maria, affin­ché capiamo il significato della nostra vita e lo mettiamo in pratica.
Gesù, ti imploriamo per la vera pace nel mondo. Con Maria, che prega con noi e ci aiuta con le sue preghiere, dona la pace, O Gesù, Re della Pace, a tutte le regioni del mondo che ne sono prive, a tutti gli uomini che sono diventati aggressivi, a tutti coloro che sono pronti a operare la distruzione. Ti preghiamo, benedici tutti coloro che si sono impegnati nella ricerca della pace, affinché non perdano il coraggio.
Aiutali a sentire che il bene che è in noi è più forte del male. Gesù, con Maria, Regina della Pace, ti chiediamo di cacciare Satana dal mondo. Non permettergli di ingannare la gente, di distruggere la pace che solo Tu puoi darci Gesù, dì solo una parola e lui si ritirerà. Gesù, noi ti rendiamo grazie. Tu sei Re, Re della Pace. Ti rin graziamo perché hai la parola che sconfig­ge Satana.
Maria, ti ringraziamo per la tua presenza, per il tuo aiuto, per la tua bene­dizione materna. Ti ringraziamo perché ci aiuterai a non dimenticare le tue parole. Noi non vogliamo dimenticare la pace.
Desideriamo viverla e desideriamo aiutartL Maria, ti ringraziamo anche per averci preso come tuoi collaboratori.
Ti ringraziamo di essere importanti per te.
Ti ringraziamo, Maria, perché tanti hanno accettato il loro compito con te. Maria, ti preghiamo di benedirli tutti, ò Regina della Pace.
Ti preghiamo, dona la pace ai nostri cuori, alla nostra Chiesa, alle nostre famiglie e a tutto il mondo. Amen.

Medjugorje, 27 ottobre 1990