MaM
Messaggio del 25 novembre 2009:Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinchè l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. Figlioli, siate le mie mani tese, mani d’amore per tutti coloro che si sono persi, che non hanno più fede e speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Commento al Messaggio del 25 ottobre 1993

Commento al messaggio del 25 ottobre1993

Cari figli, in questi anni vi ho invitato a pregare e a vivere quello che vi dico, ma voi vivete poco i miei messaggi. Voi parlate ma non vivete: è per quello, figliuoli, che questa guerra dura così a lungo. Vi invito ad aprirvi a Dio e a vivere con Dio nel vostro cuore, praticando il bene e testimoniando i miei messaggi. Io vi amo e desidero proteggervi da ogni male, ma voi non volete! Cari figli, non posso aiutarvi se non vivete i comandamenti di Dio, se non vivete la messa, se non rigettate il peccato. Vi invito a diventare apostoli dell'amore e della bontà. In questo mondo senza pace, testimoniate Dio e il suo amore; e Dio vi benedirà e vi darà quello che gli chiedete. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!


Questo mese Medjugorje è in fermento, come nei migliori ottobri prima della guerra. Ci sono molti pellegrini e specialmente dalla Francia, dalla Germania, dagli USA, dall'Inghilterra, dall'Irlanda, dalla Colombia, dall'Australia, dall'italia, dalla Polonia, dall'Ungheria e dalla Repubblica Ceca. Medjugorje rivive e c'è molta preghiera, come prima della guerra. Le apparizioni continuano ogni giorno per Vicka e Jakov che sono presenti, per Marija in Italia e Ivan in America.

Mirjana e lvanka conducono una vita familiare e accolgono molti gruppi, cui danno la loro testimonianza. Oramai a Medjugorje ci sono tanti profu­ghi quanti cittadini. Grazie alla generosità della gente che viene a portare aiuti, nessuno patisce la fame, nè il freddo. Siamo enormemente grati a tutta questa brava gente che condivide ciò che ha con chi ha bisogno.
La guerra va avanti, è sempre molto dura e complicata e non si può pre­vederne la fine. I giovani come i più vecchi sono tutti al fronte. Proprio in questo momento, la situazione è un po' più tranquilla, anche se sporadica-mente i combattimenti riprendono.
Tristemente, continuano anche i conflitti fra croati e musulmani e le 3 etnie coinvolte i serbi, i musulmani e i croati - stanno soffrendo. Ancora una volta ci troviamo a dover affrontare l'arrivo dell'inverno, il che compli­cherà le cose per i profughi e quelli che sono nelle enclave, circondati dal nemico.
Le enclavi si trovano nella Bosnia centrale, in cui anche gli aiuti umanita­ri faticano ad arrivare, a causa delle nevi persistenti che bloccano le strade più brutte. E in quelle zone più montagnose, la neve dura più a lungo. Per quanto ne sappiamo, i mass media danno voce solo ad una parte del con­flitto croato-musulmano e continuano ad accusare i croati. Sappiamo che non siete sempre correttamente informati e non capiamo come mai viene riportata solo una parte della verità. Così, la nostra situazione si fa più diffi­cile.
Finalmente abbiamo una buona notizia. Recentemente, è arrivato un consistente gruppo di pellegrini francesi. Si sono incontrati e hanno orga­nizzato una Marcia per la Pace da Humac a Medjugorje per un percorso di circa il km. E simile a quella organizzata prima, dell'Anniversario delle apparizioni. Hanno portato con sé anche molti aiuti umanitari. Questo mese, molti pellegrini hanno donato il sangue, portando così sollievo ai tanti feriti. Medjugorje è un luogo di luce, di consolazione e una vera Oasi di Pace.

VOI VIVETE POCO I MIEI MESSAGGI
Questo messaggio dovrebbe farci riflettere tutti. Dovrebbe toccarci nel profondo. La Madre di Dio ci rammenta ciò che ci ha detto e ciò che desi­dera che facciamo in questo giorno, in cui sono passati 12 anni e 4 mesi dalla sua prima apparizione. Sappiamo che ci ha esortato a pregare quàsi in ogni suo messaggio. In particolare, - ci ha chiesto di pregare i 15 misteri del Rosario ogni giorno, di leggere la Bibbia, di partecipare alla Santa Messa il più spesso possibile, di digiunare due volte alla settimana, di cam­biare vita e di convertirci. Se ci ricordiamo del messaggio di settembre, allora sapremo che ci ha chiesto di accettarla e di accettare i suoi messag­gi come nei primi giorni delle apparizioni.
A quell'epoca molti risposero con fervore. A causa della guerra, delle sofferenze, della grande tensione, della negatività nell'aria, dei rapporti di guerra che giungono quotidianamente, della croce di dolore che affligge tante famiglie, molti sono paralizzati e la vita di preghiera ne risente certa­mente. Molti si chiedono a cosa siano valse le nostre preghiere, visto che soffriamo così tanto. In questa situazione, dovremmo pregare e digiunare sempre di più.
La resa non ci insegna solo qualcosa, ma è anche una grande tentazione. Arrendersi significa diventare negativi, avvilirci, perdere la speranza. In questo modo originiamo nuova sofferenza. Certamente, cadiamo in quella tentazione molto spesso e molto facilmente. Anche le parole che seguono dovrebbero portarci a riflettere.

VOI PARLATE MA NON VIVETE, PERCIÒ, CARI FIGLIOLI, QUESTA GUERRA DURA COSI’ A LUNGO
Prima ho detto che nessuno è in grado di predire la durata della guerra. In queste parole troviamo però un'indicazione sul motivo per il quale dura tanto a lungo e su quando finirà. Se avessimo vissuto la conversione e la riconciliazione, non saremmo mai arrivati alla guerra.
Se tutti i cattolici avessero pregato di più, le cose sarebbero totalmente diverse. Una volta, durante la guerra, Nostra Signora ha detto queste paro­le a un gruppo di persone in un ritiro settimanale di preghiera e digiuno:
"Se avessi più persone come voi che facessero altrettanto, mi sarebbe faci­le fermare la guerra". Il succo di queste parole è che la guerra è orribile e dura troppo. Anche chi soffre nei combattimenti o i profughi, rischia di lasciarsi andare all'amarezza e all'odio. In tal modo si rischia che la guerra continui ancora più a lungo.
Se mi si chiedesse ora cosa fare, allora gli risponderei in questo modo. Noi che crediamo nell'onnipotenza di Dio e nei messaggi non dobbiamo far altro che pregare e digiunare! E poi non dobbiamo restare impigliati nella rete della guerra. Se pregassimo, non ci sarebbe e non avrebbe vita lunga nessun conflitto nel nostro cuore, nella comunità, nelle famiglie o nella Chiesa.
A quel gruppo di preghiera Nostra Signora disse: "Se nel cuore avete qualcosa contro qualcuno, allora pregate finché sarà necessario, fino a quando nel cuore non sentirete qualcosa di positivo per quella persona. Pregate per poter incontrare quella persona con amore nel vostro cuore Che Dio conceda a tutti noi la grazia di vivere e pregare in modo che questa guerra e ogni altro conflitto nel mondo possa presto avere fine.

VI INVITO AD APRIRVI A DIO E A VIVERE CON DIO NEL VOSTRO CUORE, VIVENDO IL BENE E TESTIMONIANDO I MIEI MESSAGGI
Aprirsi a Dio non è qualcosa di teorico. Se un padre o una madre dice al proprio figlio di fare qualcosa e il figlio lo ascolta, perché ha orecchie e non è sordo, ma poi decide di non fare quello che gli è stato detto, allora pos­siamo dire che il cuore di quel figlio è chiuso. Se invece fa quello che gli dice il genitore, allora possiamo dire che il suo cuore è aperto ai suoi geni­tori. Lo stesso vale per noi e per il nostro rapporto con Dio.
Quando preghiamo, digiuniamo, amiamo, perdoniamo, ci riconciliamo, ci convertiamo e facciamo la pace, allora abbiamo ascoltato.
Se troviamo scuse e non facciamo tutto questo, allora non siamo aperti. In questo messaggio ci viene detto che facciamo troppo poco. Se siamo aperti a Dio, Egli verrà ed abiterà in noi, perché noi siamo il suo tempio. lì nostro cuore, la nostra anima e la nostra vita sono tutte il luogo in cui Dio desidera vivere, e lo fa con tutti coloro che glielo consentono.
Vivere con Dio nel cuore significa avere l'amore, avere la forza di amare nel modo in cui ama Lui e avere pace e amore, vita e speranza e luce in noi.
Se non viviamo con Dio, allora l'alternativa è tenebra, distruzione, odio e sentimenti negativi. Se siamo aperti a Dio e viviamo con Lui, allora viène da sé che viviamo con ciò che è bene. Allora vivremo i messaggi di Maria come se fossero messaggi di Dio, cosa che sono dopotutto! Ci indicano la Bibbia e la Parola di Dio. Ascoltiamo ancora il suo desiderio! In questo tem­po di preparazione al Natale, viviamo questi messaggi, apriamoci sempre più e viviamo con Dio, cosicché qualcosa di nuovo entri nella nostra vita.

IO VI AMO E DESIDERO PROTEGGERVI DA OGNI MALE
Nostra Signora ci dice che ci ama. Negli ultimi messaggi ci ha anche det­to di essere nostra madre. Qui parla del suo compito materno, quello di amarci e proteggerci.
E questo che vuole fare. E il suo compito. La guerra ci ha fatto capire ancora una volta che qualcuno ci ha parlato, qualcuno che conosceva il futuro e che voleva proteggerci perché ci ama. Noi crediamo che quel qualcuno era la Madre di Dio, venuta a dirci di pregare, digiunare e che con la preghiera e il digiuno avremmo potuto fermare la guerra. Lei vuole amarci e proteggerci. Ora viene qualcosa che non riusciamo davvero a capire, ma che è vero.

MA VOI NON VOLETE
Come può essere che non desideriamo di essere amati e protetti? Se non abbiamo amore o protezione non possiamo avere la gioia, nè la felicità, nè un motivo per vivere e siamo esposti alla distruzione, a tutti i livelli. Come può essere che non lo desideriamo? In noi c'è qualcosa di sbagliato, che è la conseguenza del peccato.
Se pensiamo alle persone che dipendono da qualcosa, come la droga o l'alcol, sappiamo che quelle persone non permettono agli altri di amarle e che non abbandoneranno il loro vizio mortale. Continuano, anche se sanno bene che verranno distrutti. Può accadere ai singoli, alle famiglie e a un'in­tera nazione.
Vi invito a permettere a Dio e a Maria di proteggervi e di amarvi, ovunque siate. Se preghiamo un po' e andiamo a Messa, pensiamo di farlo per Dio, come se fosse Lui ad averne il bisogno! Non è vero. Ogni cosa che faccia­mo a livello pratico nella nostra religione, la facciamo solo per noi! Se Io capiremo, ci sarà più facile prendere del tempo per Dio e per pregare. Molti lo hanno capito a Medjugorje. Provano piacere a dedicare del tempo alla preghiera, alla Confessione, alla Messa, al digiuno o alla lettura della Bibbia. Penso che sia la prima volta che Maria ci dice...

NON POSSO AIUTARVI SE NON VIVETE I COMANDAMENTI DI DIO, SE NON VIVETE LA MESSA, SE NON EVITATE IL PECCATO
Quello che ci dicono i comandamenti è molto chiaro. Ci dicono di crede­re in Dio, di santificare il suo nome, di santificare le feste e di considerarle come un giorno sacro da vivere in Dio. Sappiamo bene che dobbiamo resi­stere alla tentazione del peccato, che dobbiamo onorarci gli uni gli altri nel­la famiglia, che dobbiamo proteggere la nostra vita dalla distruzione, cau­sata da eccessivo lavoro o dal materialismo. Che dobbiamo proteggere la vita altrui e di chi non è ancora nato, che dovremmo accettare la vita come un dono di Dio. Sappiamo come dobbiamo vivere correttamente il dono della sessualità, nel matrimonio e non fuori dal matrimonio.
Che dobbiamo proteggere il mondo materiale e anche ciò che appartiene agli altri. Dobbiamo essere sinceri e proteggere le famiglie degli altri. Se facciamo tutto questo avremo anche la protezione di Maria. Ma noi siamo liberi e qui sta il problema principale.
Nella nostra libertà possiamo arrivare fino al punto di distruggere noi e gli altri. L'invito di Maria è uno stimolo per farci prendere decisioni positive per Dio, per il suo Santo Nome, per la Santa Messa, per il rispetto degli altri, dei membri della famiglia, per la protezione della vita e dei doni che abbiamo. Al tempo stesso dobbiamo deciderci anche contro tutti i peccati - quelli contro gli altri e quelli contro noi stessi - che troviamo nelle nostre vite. Per fare tutto questo dobbiamo semplicemente pregare per avere la forza necessaria.

VI INVITO A DIVENTARE GLI APOSTOLI DELL'AMORE E DELLA BONTÀ
Questo è molto positivo perché ci dimostra che Maria non ha perduto la speranza. Se ci esorta in questo modo significa che possiamo farlo! L'amore e la bontà di Dio possono essere trasmessi attraverso il nostro amore e la nostra bontà. E sempre possibile e si trasmette in modo specia­le soprattutto laddove c'è grande sofferenza. Vorrei esprimere ancora una volta la mia gratitudine, perché in questo tempo di sofferenza stiamo rice­vendo tanta bontà ed amore dai pellegrini.
A volte mi dico che non lo meritiamo. Non avrei mai pensato che quelli che da dieci anni pregano assieme a noi e che hanno ascoltato i messaggi sarebbero stati quegli stessi che ora ci portano la farina e lo zucchero. Vengono con veri convogli e si impegnano così tanto! Cercano i sofferenti e si sforzano di trovare una soluzione.
Spero solo che saremo in grado di riconoscere in tutto questo l'amore di Dio e quello di Maria. Diciamo sempre ai profughi e ai parrocchiani di pre­gare per loro, perché essi sono con noi grazie alla loro fede nel fatto che Maria abbia parlato. Hanno creduto che è Lei a guidarci, come Regina del­la Pace. La cosa più bella che possa fare un essere umano è amare ed essere buono. QUESTO è il criterio della conversione a Medjugorje. So che lo ripeto spesso: pregare il Rosario e digiunare senza però crescere con­temporaneamente nell'amore per la vita sarebbe una conversione davvero inconsistente e contraddittoria! Maria, la madre della vita e dei vivi, può solo guidarci sulla via della guarigione. Vuole che ci rendiamo sensibili alla vita e questo non solo quando c'è una guerra, ma in ogni momento e situa­zione. Cerchiamo di capire dove c'è bisogno di noi e avere il coraggio di aiutare. Ma in ogni modo, cerchiamo di amare incondizionatamente gli altri e diventare davvero buoni. Dio, e non il comportamento umano, sia la misura del nostro amore e del nostro atteggiamento. Non è facile, ma è possibile!

TESTIMONIATE DIO E L'AMORE DI DIO E DIO VI BENEDIRÀ E VI DARÀ QUELLO CHE CHIEDETE DA LUI
Questo mondo è davvero irrequieto e privo di pace. Tutti lo sappiamo! Maria lo sa e Dio lo sa! lì suo grande desiderio è la nostra pace; la pace nei cuori, nelle famiglie e nel mondo.
Testimoniare Dio significa avere la pace nel cuore, essere liberi e mostrarlo agli altri. Gesù ci ha detto spesso: "Voi siete la luce del mondo. Voi siete come la città sulla collina, siete visibili e siete testimoni". Cer­chiamo di deciderci a trovare la forza con Dio, ad ottenere la sua benedi­zione e tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Cerchiamo di ottenerlo non per noi stessi, ma nella consapevolezza che anche noi dobbiamo farci testimo­ni, ossia dare quello che abbiamo ricevuto.
Cari amici, che leggete queste mie riflessioni, vi saluto e vi assicuro le nostre preghiere. Se siete stanchi e avete smesso di fare qualcosa di buo­no, allora prendete una nuovà decisione. Dio ci concederà la pace nel suo tempo e a modo suo. Noi vi chiediamo di aiutarci a far sì che il messaggio di Medjugorje non venga soffocato da questo mondo pieno di problemi. Che possa raggiungere tutti. Che Dio vi benedica e Maria vi protegga!

Signore, Padre nostro, Ti ringraziamo e Ti lodiamo per aver consentito a Maria di crescerci sul cammino della pace nel Tuo nome e di esortarci alla conversione, alla preghiera e al digiuno. Dacci la grazia di vivere ciò che lei ci dice. Perdonaci, o Signore, se non Ti obbediamo e se i nostri cuori sono chiusi a Te. Ti ringraziamo perché, nonostante tutte le nostre debolezze, Tu vuoi farci testimoni della pace. Grazie, o Signore, di volerci dare il Tuo amo­re, affinché noi rispondiamo all'amore Tuo e di Tua madre. Dàcci la grazia di diventare Apostoli del Tuo amore e della Tua bont4 e dacci la forza di sconfiggere la stanchezza, nel nome di Tuo Figlio Gesù Cristo, che vive e regna con Te e al quale chiediamo ogni benedizione per noi, le nostre fami­glie e tutto il mondo. Ascoltaci, o Signore, perché Tu sei il Padre nostro. Amen.
Medjugorje, 29 ottobre 1993