MaM
Messaggio del 2 novembre 2012:Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei apostoli. Prego mio Figlio affinché vi dia la sapienza e la forza divina. Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la verità di Dio e vi opponiate fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio. Prego affinché testimoniate l'amore del Padre Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'amore di Dio. Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero fidarmi dei miei figli, dei miei apostoli. Attraverso il digiuno e la preghiera mi aprite la via affinché preghi mio Figlio di essere accanto a voi ed affinché attraverso di voi il Suo Nome sia santificato. Pregate per i pastori, perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Al Te Deum di ringraziamento la riflessione di papa Francesco sul trascorrere del tempo nella visione cristiana. "Domandiamoci: come abbiamo vissuto il tempo che Lui ci ha donato? Lo abbiamo usato soprattutto per noi stessi, per i nostri interessi, o abbiamo saputo spenderlo anche per gli altri? E Dio?". I "contrasti" che esistono nella città di Roma.
Di Maria di Nazareth si parla poco nei Vangeli, eppure la bibliografia che la riguarda è ampia, mentre profonda è la devozione con cui il popolo di Dio la prega, vi si affida. Il nome Maria proviene da Miryam, il quale, derivando dalla radice egiziana Mryt + Yah(wé), in ebraico vuol dire “Amata da Dio”. Basta scorrere le varie litanie per avere una minima idea dei titoli con cui viene insignita. Sono molti, alcuni anche poetici. Ormai da diverso tempo il primo giorno dell’anno è dedicato alla sua maternità divina. Nell’ottava di Natale la Chiesa celebra, infatti, la festa di Maria Santissima Madre di Dio, solennità strettamente legata al mistero della nascita di Gesù. Il primo gennaio venne chiamato in octava Domini in ricordo della circoncisione di Gesù, rito che, in obbedienza alla Legge mosaica, avveniva otto giorni dopo la nascita. Come si legge nel Vangelo di Luca (2, 21): “Quando furono passati gli otto giorni per circonciderlo, gli fu dato il nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito in grembo”.
Uomini armati lo avevano rapito il 14 novembre scorso nella sua parrocchia nell’estremo nord del Camerun, vicino al confine con la Nigeria. Adesso il sacerdote francese Georges Vandenbeusch, 42 anni, è tornato in libertà e le sue condizioni sono “buone”. A dare la notizia sono stati il presidente francese François Hollande e il ministero degli Esteri di Parigi, il cui titolare, Laurent Fabius, arriverà in giornata nella capitale del Camerun, Yaoundé, per riportare padre Vandenbeusch “quanto prima” in patria.
Carissimi, ecco ciò che Krizan ci ha comunicato circa l’apparizione avuta da Ivan stasera, Lunedì 30 dicembre 2013, sul Podbrdo, alle ore 22:00. Ecco le parole di Ivan:
«Vorrei avvicinare e descrivere anche a voi ciò che è più importante dell’incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice. Ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato qui su tutti noi con le mani distese e dopo ha detto:

“Cari figli, anche oggi in modo particolare desidero invitarvi: siate miei portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace. Vi invito, cari figli, a perseverare nella preghiera. Sappiate che io prego insieme con voi e che intercedo per tutti voi presso mio Figlio. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata”.

Poi la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che voi avete portato perché fosse benedetto. Ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in modo particolare gli ammalati. Poi è seguita una conversazione mia con la Madonna e della Madonna con me, che rimane solo tra di noi. Dopo questa conversazione, la Madonna se n’è andata in preghiera, nel segno della luce e della croce, col saluto: “Andate in pace, cari figli miei”. Questo è ciò che è più importante dell’incontro di stasera».
Ad un anno dalla morte, avvenuta il 13 giugno 2012, è uscita la prima storia di Chiara Corbella Petrillo, edita da Porziuncola. A scriverla sono due cari amici di Chiara e del marito Enrico, Simone e Cristiana, loro compagni nel cammino religioso nella salute prima e nella malattia poi. Enrico ha voluto che fossero loro a scrivere il libro, perché i più indicati: entrambi carissimi amici, Simone esperto in editoria, Cristiana confidente segreta del cuore di Chiara.
Un gruppo di estremisti ha impedito ai cristiani di Tarshoub di accogliere il nuovo sacerdote del villaggio, che è stato bloccato fuori città
La madre pakistana di fede cattolica ingiustamente condannata a morte in Pakistan per blasfemia e in prigione da quattro anni scrive una lettera al Papa: «Non so quanto potrò andare avanti».
È successo in Spagna, nella parrocchia di San Félix a Sabadell, vicino a Barcellona, dove un gruppo di estremisti favorevoli all’aborto ha interrotto la funzione di mezzanotte.
L'attacco è avvenuto nel distretto di Dhading, a pochi chilometri da Kathmandu, lo scorso 23 dicembre. Distrutte anche le abitazioni di quattro convertiti al cristianesimo. I sospetti ricadono su gruppi radicali indù, il governo minimizza l'accaduto.
Nonostante i grandi proclami di Pechino, continuano gli abusi perpetrati dalle autorità in nome della pianificazione familiare. Una donna è riuscita a fuggire, mentre le altre hanno subito il trattamento. Il racconto di un padre: "Mio figlio è nato e piangeva. È morto un'ora dopo il parto per il veleno che gli hanno iniettato". Il governo locale conferma tutto.
In due settimane i bombardamenti di regime e ribelli hanno ucciso quasi 500 persone. A Natale 12 bombe sono cadute sui quartieri cristiani della città. Mons. Antoine Audo, arcivescovo caldeo di Aleppo: "La popolazione è stremata da guerra, freddo e fame. La solidarietà fra musulmani e cristiani segno di speranza per il futuro".
Il cannibalismo no, ma Allaha permette ed approva la decapitazione e la mutilazione. Così ha detto il leader dell'organizzazione terroristica nigeriana Boko Haram, Abubakar Shekau, commentando le accuse rivolte ad alcuni dei suoi miliziani che avrebbero commesso atti di cannibalismo.
E' accaduto nella provincia di Kontum, dove un gruppo di volontari è stato bloccato dalla polizia e costretto a tornare indietro. Uno degli assaliti, torturato dal capo del partito comunista locale, è finito in ospedale per molteplici lesioni interne.
L’ultimo editoriale di Eugenio Scalfari su Repubblica è “un segno della grande attenzione che lui, ma oltre a lui, l’intero mondo laico” sta dedicando a Papa Francesco, tuttavia su alcune delle affermazioni fatte dal fondatore del quotidiano romano, è necessario “fare qualche considerazione”. Ai microfoni della Radio Vaticana, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha innanzitutto sconfessato l’affermazione sostenuta da Scalfari, secondo il quale il Papa avrebbe “abolito il peccato”. Al contrario, “chi segue veramente il Papa giorno per giorno sa quante volte egli parli del peccato” e “della nostra condizione di peccatori”, mettendo tuttavia, proprio per questo, in rilievo “il messaggio della misericordia di Dio” come “centro del suo annuncio del Vangelo”, il quale “si capisce tanto più profondamente quanto più si comprende la realtà del peccato”.
«Se ciò che Dio vuole da noi è l’amore, la cosa che vuole che facciamo, innanzitutto, è perseverare. Alla fine l’unico peccato è arrendersi». L’inno di un’icona del punk rock, leader degli Screeching Weasel
Voglio condividere con i lettori la gioia di avere ascoltato la preghiera di Papa Francesco per la famiglia a Nazaret, dove mi trovo in pellegrinaggio con altre firme della Nuova Bussola Quotidiana - Marco Invernizzi, Rino Cammilleri, Alessandro Pagano - e dove il Papa è apparso in video dopo l'Angelus di domenica 29 dicembre 2013, collegato con la Basilica dell'Annunciazione in Terrasanta così come con Loreto e la Sagrada Familia di Barcellona. Affidando alla Sacra Famiglia, nel giorno della sua festa, il prossimo Sinodo, il Pontefice ha ricordato con forza che la famiglia è «sacra e inviolabile», che in essa vive «lo splendore dell'amore» e che nella famiglia di Nazaret «Dio ha voluto avere un padre e una madre, proprio come noi». Il segreto della famiglia, ha ripetuto Francesco riprendendo quanto aveva già detto altre volte, parte dalle piccole cose, dalla buona educazione, dalle tre parole fondamentali: permesso, grazie, scusa. Nella famiglia, ha detto il Papa, si sperimentano anche il dolore e le ingiustizie umane: nella strage di Erode si annunciano tanti altri attentati alla vita, nell'esperienza della Sacra Famiglia profuga riconosciamo i milioni di profughi di oggi e le colpe di chi spesso non è capace di accoglierli.
«Gli scienziati moderni sono persuasi che ogni indagine debba necessariamente cominciare con un dato di fatto. Anche le guide religiose dell’antichità erano persuase che ciò fosse necessario. Loro cominciavano con il fatto del peccato, un fatto pratico come le patate. Un uomo poteva essere o meno lavato in acque miracolose, ma non c’era dubbio, in ogni caso, che volesse lavarsi. Ma ai nostri giorni certi leader religiosi di Londra, non dei semplici materialisti, hanno cominciato a negare non l’assai contestabile efficacia dell’acqua, ma l’incontestabile sporcizia. Certi nuovi teologi mettono in discussione il peccato originale, che è l’unico aspetto della teologia cristiana che può veramente essere dimostrato. (…) Nella loro spiritualità quasi fastidiosa ammettono che Dio è senza peccato, una cosa che non possono vedere nemmeno in sogno. Ma negano praticamente il peccato nell’uomo, cosa che si vede per strada». Queste parole sono state scritte da G.K. Chesterton nel 1908. Ciò dimostra che «l’abolizione del peccato» è un qualcosa che tanti teologi perseguono da molto tempo al punto che già 105 anni fa questa tendenza si era già affermata. Ammesso e non concesso che papa Francesco davvero abbia abolito il peccato, come Eugenio Scalfari sosteneva ieri nella sua solita, lunghissima omelia domenicale, non avrebbe certo fatto una rivoluzione, come Scalfari invece pretende.
Trenta auguri di morte e oltre 500 insulti: tanto è costato a Caterina Simonsen, 25 anni, studentessa di Veterinaria, postare su Facebook una sua foto con respiratore sul volto e un foglio con scritto: «Io, Caterina S., ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro».
Il 25 dicembre come ogni anno si celebra la nascita di Gesù Cristo a Betlemme. Ma il Natale, considerato una delle due grandi festività dei cristiani nel mondo, oggi non si festeggia più nella maggior parte dei paesi del Medio Oriente. In realtà, fino a qualche anno fa, in alcuni paesi arabi a maggioranza mussulmana come Siria, Libano, e Giordania si festeggiava come in tutto il resto del mondo, anzi, il 25 Dicembre era perfino considerata festa nazionale per tutto il paese. Per i cristiani d'Oriente, gli ultimi cinque anni sono stati disastrosi a causa dei conflitti e delle guerre ancora in atto in diversi paesi arabi: sia per coloro che, costretti , hanno abbandonato i propri paesi, sia per quelli che si trovano assediati nelle città, privi di sicurezza e di beni primari.
All'Angelus papa Francesco paragona la fuga in Egitto alla "condizione drammatica dei profughi" e gli "esiliati" nascosti, come gli anziani. "Dio è là dove l'uomo soffre". "Permesso, grazie, scusi", le tre parole chiave per costruire la pace in famiglia. La preghiera a Gesù, Maria e Giuseppe in preparazione al Concistoro e al Sinodo sulla famiglia. Il collegamento con Nazareth, Loreto e Barcellona.
Carissimi, Qui al Carmel di Bangui, dove mi trovo da soli quattro mesi, è stato davvero un Avvento speciale. Dal 5 dicembre il nostro convento si è trasformato in un campo profughi e i nostri graditi ospiti sembrano non avere alcuna intenzione di andarsene. Nei quartieri la tensione e la paura sono ancora alte. Meglio dormire qui da noi, anche se per terra. Le giornate si susseguono una dopo l’altra tra bambini che nascono e che purtroppo muoiono, malati e feriti da curare, distribuzione di cibo, coperte, sapone, pulizia del campo e tanti, tantissimi altri imprevisti. I nostri profughi sono così a loro agio che a volte mi domando se non siamo noi frati i veri profughi e che il nostro è un convento finito per caso in mezzo a loro....
Mt 2, 13-15. 19-23: Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Secondo il demografo Blangiardo, se fosse calcolata non dalla nascita ma dal concepimento l’aspettativa di vita dei paesi del Nord del mondo subirebbe un ridimensionamento tale da avvicinarli all’Africa subsahariana.
Il ringraziamento di Costanza Miriano per «la mia inadeguatezza, le stramberie, i pensieri bassi, stupidi, inutili: i “difetti di fabbrica” che mi costringono a fissare lo sguardo su di Te, per non morire di disgusto»
Per p. Rafic Greiche "gli islamisti stanno cercando di seminare il terrore fra la popolazione, per poter influenzare il risultato del referendum sulla Costituzione". Le autorità egiziana temono nuovi attacchi terroristi, dopo l'autobomba contro la stazioni di polizia di Mansoura e l'esplosione di un autobus vicino all'università di al-Azhar.
Un esule fuggito dal regime dei Kim racconta: "Nel regime esistono luoghi segreti dove i fedeli, a gruppi di due o tre, si riuniscono per celebrare le funzioni religiose". Al Sud una chiesa protestante, guidata dal pastore Chun, ha riunito gli esuli per la nascita di Gesù.
Commento di Padre Livio al messaggio del 25 dicembre 2013 di padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Nei Vangeli si legge che Gesù nasce in una mangiatoia perché non c´è posto per lui nell´albergo. L'evangelista Luca usa il termine "katálüma" che indica la stanza comune, poco importa che fosse un´abitazione privata o una locanda, non c´era posto per Gesù che viene. E oggi? Dopo duemila anni quale è la situazione nella stanza comune della vita pubblica? In Corea del Nord i dissidenti che portano con sé una Bibbia sono abitualmente giustiziati. In Nigeria, Kenya, Sudan, Libia, Siria, Egitto, India e tanti altri Paesi i cristiani vengono aggrediti, percossi, mutilati, uccisi, le loro proprietà distrutte, le chiese date alle fiamme. L´Osce fornisce la cifra di 160.000 cristiani che nello scorso decennio sono stati annualmente uccisi a causa della loro appartenenza religiosa. Se questi fratelli pagano col sangue la loro fedeltà al Signore, cosa accade nell´occidente ebbro di relativismo democratico?
Rimsha Masih, Sarkis el Zakhm, monsignor Ma Daqin, Franck Talleu, Asia Bibi. Dal Pakistan estremista alla Cina comunista, dalla Siria devastata dalla guerra e dai terroristi fino alla laicissima Francia: cinque uomini e donne, sacerdoti e laici, perseguitati per la loro fede fino al martirio ai giorni nostri, cinque storie emblematiche che raccontano come il cristianesimo sia ancora sotto attacco, proprio come nei primi secoli, ma anche cinque testimonianze raccontate quest’anno da tempi.it di fede luminosa, riassumibili nelle ultime parole pronunciate in vita dal siriano Sarkis, prima di essere ucciso da chi voleva convertirlo all’islam: «Sono cristiano e se volete uccidermi per questo, fatelo».
«La tentazione dei governanti globali di agganciarsi come lamprede alla retorica di Francesco è una faccenda universale che in Barack Obama raggiunge inarrivabili vette di manipolazione linguistica». Nell’editoriale di terza pagina di oggi, 27 dicembre, il Foglio mette sotto accusa l’opportunismo del presidente degli Stati Uniti, che da una parte cerca di usare le parole del Papa per legittimare le proprie idee politiche e, dall’altra, accentua lo scontro con i cattolici americani sui temi legati all’Obamacare, al Common Core e in generale alla libertà di coscienza e di educazione.
In Italia «oggi la gamba zoppa è la famiglia. Meriterebbe l’attenzione di tutti molto più dello spread». E se la società si ritrova a pezzi, le televisioni non sono esenti da colpe, anzi, «partecipano a questo degrado. Per esempio, demolendo la figura paterna e presentandoci pessimi padri». Pupi Avati ha giudizi durissimi sul nostro paese e sulla cultura nichilista che ormai ne ha preso il possesso. In una intervista concessa a Maurizio Caverzan per il Giornale, il regista parla del suo nuovo «film di 600 minuti» che sarà trasmesso da Raiuno in sei puntate a partire da domenica prossima 29 dicembre: interpretato da Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti, racconta di due ragazzi che «si sposano nel dopoguerra e, superando momenti difficili, si ritrovano insieme ancor oggi», dopo avere attraversato tutte le stagioni redenti del nostro paese, dal boom economico al referendum sul divorzio agli anni di piombo. Un matrimonio che dura mezzo secolo è secondo Avati il vero scandalo moderno.
Il 28 dicembre la Chiesa ricorda il prete che nel XIX secolo affrontò con coraggio il carcere, combatté le sette massoniche, convertì i briganti. La sua tomba è esposta a Santa Maria in Trivio.
Perché Benedetto XVI si è dimesso? Quali sono le ragioni dell’entusiasmo che accompagna papa Francesco? Perché alcuni cattolici sono critici? In che modo sarà possibile dialogare con l’Islam e realizzare un'unità con le confessioni cristiane? Quali prospettive offre l’alleanza con Mosca per la pace, la difesa della vita e della famiglia? Queste e altre domande ZENIT le ha rivolte a Giuseppe Rusconi, vaticanista di lungo corso. Già professore di letteratura italiana al Liceo svizzero di Roma, giornalista parlamentare a Berna per il Corriere del Ticino, Rusconi ha diretto la rubrica Rossoporpora nella rivista di approfondimento per il mondo cattolico Il Consulente RE. Della stessa rivista è stato direttore per due anni. Attualmente Rusconi è corrispondente da Roma per il Corriere del Ticino, collabora con il Giornale del Popolo e si occupa di notizie vaticane e riguardanti il cattolicesimo italiano, politica italiana e rapporti italo-svizzeri. Ultimo libro pubblicato L'impegno - Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno, un'indagine sull'enorme dimensione del servizio sociale che il mondo cattolico rende alla comunità nazionale.
L' importanza della famiglia cristiana, "cellula della vita e culla per la corretta e giusta crescita dei figli", fondata sull'unione naturale tra uomo e la donna nel messaggio natalizio del Patriarca ecumenico.
Nella Lettera natalizia del patriarca greco-cattolico di Antiochia e di tutto l'Oriente, un appello ai cristiani a vivere la missione nel mondo arabo nella carità e nell'impegno sociale, senza abbandonare la regione. Personalità musulmane apprezzano il contributo cristiano alla cultura araba. Musulmani e cristiani devono lavorare per un pieno riconoscimento dei diritti dei fedeli cristiani alla pari con gli altri e fermare il fondamentalismo. La grande sfida del conflitto israelo-palestinese. La solidarietà di papa Francesco
«Il Natale è un ostacolo al progresso», «è una superstizione», «un relitto del passato». «Ma è veramente necessario continuare a elencare i motivi per lodare il Natale?», si domanda lo scrittore inglese
Le storie di Rimsha Masih, Sarkis el Zakhm, monsignor Ma Daqin, Franck Talleu e Asia Bibi. Dal Pakistan estremista alla Cina comunista, dalla Siria devastata dalla guerra fino alla laicissima Francia, cinque testimonianze da non dimenticare
A Top parla Don Michele Barone: la cantante salentina ha assistito all'apparizione della Madonna alla veggente Mirjana nella località meta di tanti fedeli devoti a Maria.
Nell'ultima apparizione quotidiana del 12 Settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Colo che avrebbe avuto l'apparizione una volta all'anno, il 25 Dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest'anno. La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 15 e 7 ed è durata 8 minuti. Jakov , dopo di che , ha trasmesso il messaggio:
"Figlioli, oggi in modo particolare Gesù desidera dimorare nel cuore di ciascuno di voi e condividere con voi ogni vostra gioia e ogni vostro dolore. Perciò figlioli, oggi in modo particolare guardate nel vostro cuore e domandatevi se la pace e la gioia hanno invaso il vostro cuore per la nascità di Gesù. Figlioli, non vivete nelle tenebre, tendete alla luce e alla salvezza di Dio. Figli, decidetevi per Gesù e donateGli la vostra vita ed i vostri cuori perché soltanto così l'Altissimo potrà operare in voi e attraverso di voi.“
E come ci arriva in Congo, direte voi? E’ un fatto che la storia di Chiara Corbella Petrillo ha fatto, sta facendo e farà, il giro del mondo, in tanti modi e con tanti mezzi. E’ un fatto che chiunque vi entri in contatto ne resti toccato, profondamente colpito. E’ un fatto che la fede mette insieme le storie con le persone e le persone con la vita altrui. E’ un fatto che le vie del Signore sono infinite…
Lo scrittore inglese difende i regali materiali, simbolo del cristianesimo. Infatti, «la più enorme e originale delle idee alla base dell’Incarnazione è che una buona volontà s’incarni».
Le rivendicazioni delle lobby Lgbt hanno assunto un profilo maniacale, se non lasciano in pace neanche la Festa di un Dio che diventa bambino e viene nel mondo.
Maria è nata, anche se sembrava impossibile quattro mesi fa. In grembo alla madre Carolina, in coma dal 25 agosto scorso, i medici le avevano dato una settimana di vita. Ma Giampiero, il padre, non aveva dato retta ai pronostici clinici: «Carolina e Maria ce la faranno», aveva dichiarato il giovane. Una forza incredibile, se si pensa che la moglie era stata vittima di una sparatoria in cui avevano perso la vita suo padre e sua nonna, nei pressi dalla loro abitazione di Lauro, in provincia di Avellino.
“Per molta gente l’oppio non è tanto stupefacente quanto un sermone pomeridiano”. Così Jonathan Swift – autore dei “Viaggi di Gulliver”, ma anche pastore protestante irlandese – iniziava una sua esilarante predica “Sul dormire in chiesa”. Ma il libro che anni fa l’ha riproposta col titolo “La predica tormento dei fedeli”, più che castigare la distratta indolenza dei cristiani, incenerisce la pochezza dei predicatori.
Dal 27 al 29 dicembre, Plaza Colón di Madrid accoglierà migliaia di genitori, ragazzi e bambini di tutta Europa per celebrare la festa della Sacra Famiglia, il tradizionale evento che vuole rendere omaggio e ricordare l’importanza della famiglia. Tra i partecipanti alla VII edizione - sul tema “La famiglia, un luogo privilegiato” – numerosi verranno dal Cammino Neocatecumenale, guidati dall'iniziatore Kiko Argüello che, domenica 29 dicembre, presenterà anche tutti le famiglie che saranno benedette prima della loro partenza per la missio ad gentes nel mondo. In vista dell'evento, ZENIT ha incontrato Kiko che, nell’intervista di seguito, racconta la partecipazione all’evento, ma anche la sua affinità con Papa Francesco, l’importanza dell’annuncio del kerygma e l’udienza del 1° febbraio, in aula Paolo VI, in cui il Santo Padre incontrerà i rappresentanti del Cammino Neocatecumenale e le famiglie pronte a partire in missione.
I conflitti in Siria, Iraq, Terra Santa e Paesi africani nel primo messaggio natalizio di Francesco. Dio "tocchi il cuore" di quanti sono coinvolti nel traffico di esseri umani o nel fenomeno dei bambini soldato. "Signore della vita, proteggi quanti sono perseguitati a causa del tuo nome". "Auguro a tutti di riconoscere il vero volto di Dio, il Padre che ci ha donato Gesù". "E ognuno di noi possa dare gloria a Dio soprattutto con la vita, con una vita spesa per amore suo e dei fratelli".
Beili, 35 anni, ha trascorso 10 anni in carcere dove ha imparato a dipingere. Ora lavora con p. Barry, stimato artista cattolico, per produrre vetrate e mosaici religiosi. E torna in prigione ma come insegnante di arte: "Ringrazio Dio per tutti i doni che mi ha dato".
Mt 2, 13-15. 19-23: Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Il Natale non è solo gioia e speranza. In molti paesi Natale significa barricate, guardie di sicurezza e paura. Perché nei paesi dove i cristiani sono perseguitati, soprattutto in Africa e Medio Oriente, il 25 dicembre è un giorno pericoloso e ogni chiesa e celebrazione eucaristica un obiettivo per bande di terroristi islamici che hanno come scopo quello di seminare il panico tra i cristiani e, attraverso di loro, colpire l’Occidente.
«È stato, è e sarà per sempre il punto in cui Dio ha deciso d’incarnarsi, d’assumere per amore di noi, sue creature, la nostra stessa carne, le nostre stesse ossa»
«Vogliono abortire Gesù dal Natale». L’immagine usata da Sarah Palin è forte ma appropriata per descrivere la “Guerra sul Natale” che sta attraversando gli Stati Uniti. Come riporta un articolo di Repubblica, una delle maggiori associazioni di atei, guidata da David Silverman, ha pagato per far apparire questa pubblicità in Times Square a New York: «Chi ha bisogno di Gesù a Natale? Nessuno».
In molte parti del mondo la persecuzione contro i cristiani si è fatta negli ultimi tempi più aspra. In paesi come la Siria, l’Egitto, il Pakistan, l’India, la Nigeria - e molti altri ancora - i cristiani sono continuo bersaglio di minacce e violenze terribili. Data la loro esigua presenza, lo scopo cui mira questo accanimento è uno solo: ottenere la definitiva sparizione da quei luoghi. Anche nel secolo scorso la Chiesa ha sofferto molto, sia sotto il comunismo che sotto il nazismo. Ho già avuto modo di accennare alle tribolazioni subite dai cristiani in Messico. La Chiesa ha già dichiarato beati o santi molti di questi testimoni del Vangelo. In questo Anno della Fede vorrei ricordare la storia di uno di questi martiri, che hanno dato la loro vita per Cristo.
Il 20 dicembre il Consiglio dei ministri spagnolo su proposta del ministro della Giustizia Alberto Ruiz-Gallardón ha approvato un disegno di legge che riforma l’attuale disciplina sull’aborto procurato. La legge, se approvata, prenderà il nome di “Legge organica per la protezione della vita del concepito e dei diritti della donna incinta”. I giornali nostrani hanno titolato la notizia quasi a senso unico: “Spagna, controriforma sull’aborto” (La Repubblica); “Aborto: Spagna fa retromarcia” (Il Corriere della Sera); “Svolta sull’aborto” (La Stampa); “La Spagna ci ripensa e sconfessa Zapatero: giro di vite sull’aborto “ (Il Giornale); “Spagna, dietrofront sull’aborto” (Il Secolo XIX). Insomma a dar retta ai giornalisti parrebbe che il governo di Mariano Rajoy abbia rivoluzionato la disciplina sull’aborto rispetto alla precedente legge di Zapatero. Le cose invece non stanno così se si va a leggere la “Relazione sul progetto di legge sulla tutela della vita del nascituro”. A fronte di lievissime modifiche più restrittive, il quadro normativo nella sua sostanza non cambia.
Nell'omelia alla casa Santa Marta, papa Francesco ricorda che le venute di Gesù sono tre: a Betlemme, alla fine dei tempi e nella nostra vita. Imitare la Madonna nell'attesa e nella domanda "Vieni!". Il rischio di vivere non da pellegrini, ma come persone che stanno ferme "chiuse in un albergo" con la scritta "Non disturbare!".
Nei giorni scorsi il Patriarca caldeo si era rivolto alle autorità, chiedendo il riconoscimento ufficiale della ricorrenza. Mar Sako ricorda che “Gesù non è venuto solo per i cristiani, ma è per tutti”. E sottolinea il “rispetto speciale” dei musulmani. Un nuovo, importante riconoscimento per una minoranza a lungo perseguitata.
"Sono Colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti; ora basta! Torna nell'Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Ubbidisci alla Chiesa, ubbidisci all'Autorità. Ubbidisci, e lascia subito questa via che tu hai intrapreso e cammina nella Chiesa che è la Verità e allora troverai pace e salvezza. Fuori della Chiesa, fondata da mio Figlio, c'è buio, c'è perdizione. Tornate, tornate alla fonte pura dell'Evangelo, che è la vera via della Fede e della santificazione, che è la via della conversione(...). La Vergine prosegue: "Il giuramento di un Dio è e rimane eterno e immutabile. I nove venerdì del Sacro Cuore, che la tua fedele sposa ti fece fare prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato(...)" La Vergine cara si degnò anche di rivelare a me, indegno peccatore, la Sua vita dal principio della Sua creazione in Dio fino al termine della Sua vita terrena con la gloriosa Assunzione corporea: "Il mio Corpo non marci, né poteva marcire. Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso (...). Si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l'unita dei Cristiani. Recitate il Rosario! Perché le Ave Maria che voi dite con Fede e Amore sono tante frecce d'oro che raggiungono il Cuore di Gesù. Pregate perché sia fatta l'unita di tutti i cristiani nella Chiesa fondata da mio Figlio, e si formi un solo Ovile e un solo Pastore, con la Santità del Padre (così la Vergine chiama il Papa).Io sono la calamìta della Trinità Divina, che attira le anime alla salvezza. Il male organizzato aumenterà nel mondo e negli eremi e nei conventi entrerà il carname del mondo. Siate fedeli ai Tre Punti Bianchi e troverete la salvezza nell'umiltà, nella pazienza, nella verità: l'Eucaristia, l'immacolata, cioè nei dogmi che la chiesa ha stabilito nei miei riguardi, e la Santità del Padre, Pietro, il Papa. la Chiesa sarà lasciata vedova per le persecuzioni. Ecco!" ...
Dopo l’animismo (prima causa del sottosviluppo nell’Africa nera), la seconda causa del sottosviluppo africano, è l’analfabetismo e la scarsa educazione del popolo a produrre ricchezza. Nell’Africa a sud del Sahara gli analfabeti sono in media sul 35-40% della popolazione e con gli “analfabeti di ritorno” si supera il 50%. Nelle campagne, le scuole valgono poco, spesso hanno 60-80 alunni per classe, senza libri, quaderni, strumenti didattici. Nelle città si trovano anche buone scuole e alcune università eccellenti, ma nei villaggi l’istruzione e la sanità fanno pietà. I paesi africani sono in genere molto estesi e poco popolati. Le grandi distanze, la mancanza di strade e la forte corruzione della classe politico-amministraiva, spiegano perché i governi trascurano le regioni rurali, che invece dovrebbero produrre la base dello sviluppo, il cibo. Già nel 1962 un famoso agronomo francese, René Dumont (1904-2001), consulente di diversi governi africani indipendenti, con “L’Afrique noire est mal partie”, denunziava il fatto che i giovani governi africani trascuravano i villaggi rurali e scriveva che l’Africa, “se continua a trascurare i contadini e privilegiare i cittadini, tra dieci o vent’anni sarà alla fame”.
Solo una settimana dopo aver tentato di far passare l’aborto come diritto umano universale, con la fallita Risoluzione Estrela, ecco che il Parlamento europeo torna a far parlare di sé, con l’adozione in Commissione di una “tabella di marcia dell’UE contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere”. La lobby anti-famiglia non si arrende, nonostante il successo inaspettato del popolo della vita al momento del voto del 10 dicembre contro la proposta della Commissione sui diritti della donna, di cui fa parte Edite Estrela.
Con una barba così, da vecchio patriarca del Sud degli Stati Uniti e con i suoi modi rozzi oltre ogni limite del concepire italiano, lo si riconosce lontano un miglio. Come Barilla è sotto attacco della macchina del fango più politicamente corretta del mondo. Contrariamente a Barilla, non mostra alcun pentimento. È Phil Robertson, il fondatore della dinastia dei “Duck Commander”, una famiglia di cacciatori della Louisiana che ha iniziato a produrre richiami artigianali per le anatre nel 1972 ed è diventata ricchissima, alla testa di un vero e proprio impero della caccia. Sono stati cooptati dal network televisivo A&E per la produzione di un reality show, un vero e proprio documentario in tempo reale, sulla loro attività di cacciatori e imprenditori, ma anche sulla loro vita di devoti cristiani. La serie ha un successo immenso negli Stati Uniti, dove ha attratto 14 milioni di telespettatori. Ed è conosciuto fino in Italia, dove la serie è stata distribuita per Discovery Channel, con il titolo di “I signori delle anatre”. Fino a qui tutto bene: una storia da sogno americano nelle paludi della Lousiana. Tutto bene finché nella casa dei Robertson non è arrivato un giornalista, di GQ, una delle testate più radical chic d’America. È stato accolto da Phil e dal suo clan con estrema gentilezza, come riporta lui stesso, per intervistare questi strani uomini così barbuti e così credenti, così lontani dallo scintillio e dagli abiti griffati di Manhattan. Ed ha registrato l’irripetibile. Una roba peggio di quella detta dal nostro signor Barilla.
In pubblico il presepe è vietato. Siamo in Francia, nella stazione ferroviaria di una città turistica di 12 mila abitanti, Villefranche-de-Rouergue. Come tutti gli anni il personale ferroviario ha realizzato il presepe ma quest’anno, forte del clima laicista che il presidente Hollande ha portato nel paese, un cittadino si è lamentato: «Viola la neutralità».
Il Consiglio dei ministri della Spagna ha dato il via libera ieri a una legge realizzata dal responsabile della Giu­stizia, Alberto Ruiz-Gallardón, e che sull’aborto ribalta quella di Zapatero. La “Legge organica per la protezione del concepito e della don­na incinta” a cui il Partito popolare ha dato il suo consenso, ritorna alle linee guida del 1985, mantenute fino al 2010, quando il governo socialista decise di cambiare tutto.
Su internet sono ormai noti come “nazimalisti”. La categoria comprende quegli animalisti così spinti nelle loro idee da disprezzare gli esseri umani, tanto da preferire la morte di questi ultimi piuttosto che sacrificare i primi. La maggior parte sono incoerenti, mangiano comunque carne e derivati, indossano abiti in pelle, utilizzano le medicine sperimentate nel passato per sé e per gli animali domestici. Invocano l’uso di sistemi alternativi, e quando gli si risponde che non esistono (ad esempio, dato che non si possono riprodurre le funzioni vitali in piastra), ripiegano sull’uso degli umani. Gli umani scelti naturalmente devono far presa sul pubblico, e quindi appartenere a quelle categorie comunemente definite come “cattivi”.
La parola aborto viene digitata su Google 32mila volte al giorno. Anche Cherri una volta l’ha scritta e si è imbattuta in Online for Life, il sito guidato da Jeff Bradford, che in due anni, insieme al figlio di Cherri, ha salvato altri 1.370 bambini.
Gerusalemme. C’è una sorta di muro dell’omertà che chi vuole descrivere la situazione dei cristiani in Palestina si trova di fronte. «Non esistono difficoltà di alcuna natura fra la comunità cristiana e quella musulmana, tutti si sentono, in primo luogo, palestinesi», ci dice il sindaco di Betlemme Vera Baboun, 49 anni, cristiana, che ha vinto le elezioni nel 2012 alla guida di un movimento politico appoggiato da Fatah. Nel suo ufficio appare una recente foto del sindaco in compagnia di papa Francesco e, poco fuori della sua porta, un bel presepe, mentre gli alberi di Natale sono presenti sia nel suo ufficio sia nell’atrio prospiciente. Più lontano, nel corridoio, è stata dipinta una gigantografia di Yasser Arafat.
All'Angelus, Francesco commenta la frase di uno striscione: "I poveri non possono aspettare", ricordando la miseria di chi non ha una casa. "Famiglia e casa vanno insieme". L'invito ai "forconi" di "difendere i loro diritti" prendendo "la via del dialogo". Giuseppe è stato provato come Abramo. Egli "non si è ostinato a perseguire quel suo progetto di vita, non ha permesso che il rancore gli avvelenasse l'animo, ma è stato pronto a mettersi a disposizione della novità che, in modo sconcertante, gli veniva presentata".
Nell'udienza alla Curia romana, per lo scambio di auguri natalizi, papa Francesco sottolinea la professionalità, il servizio e la santità come le qualità del membro della Curia. Attenzione alla "mediocrità" e al ridurre la Curia a una "pesante dogana burocratica". E soprattutto, fare "obiezione di coscienza alle chiacchiere!". Il saluto a mons. Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato.
Suor Adele Brambilla, religiosa comboniana dell'ospedale italiano di Karak (Sud della Giordania) descrive la vita quotidiana dei rifugiati siriani. Migliaia di famiglie vivono accampate senza nulla per scaldarsi in questo rigido inverno. Malattie e freddo uccidono i bambini. Nella tragedia il sorriso di una giovane madre con il suo piccolo fra le braccia testimonia la bellezza del Natale.
Forse nessuno ve l’ha ancora comunicato, ma voi non siete vivi. Pensate di esserlo, ma “in realtà” non lo siete. Nessuno lo è (se lo venisse a sapere il computer dell’Inps non erogherebbe più pensioni). Mi spiace dare la ferale notizia, che potrebbe mandare di traverso il panettone di Natale ai più sensibili. Del resto nemmeno il sottoscritto è vivente. Anzi, è la vita stessa che non esiste. A fare il clamoroso “scoop” è stata una delle più blasonate riviste scientifiche del mondo, “Scientific American”. Un articolo del numero datato 2 dicembre infatti parla chiaro fin dal titolo: “Why Life Does Not Really Exist”.
Nell'udienza alla Curia romana, per lo scambio di auguri natalizi, papa Francesco sottolinea la professionalità, il servizio e la santità come le qualità del membro della Curia. Attenzione alla "mediocrità" e al ridurre la Curia a una "pesante dogana burocratica". E soprattutto, fare "obiezione di coscienza alle chiacchiere!". Il saluto a mons. Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato.
«Il Signore non ha fatto pubblicità del mistero». Perché «un mistero che fa pubblicità di sé non è cristiano, non è il mistero di Dio: è una finta di mistero!». Lo ha detto papa Francesco questa mattina nella Messa a Santa Marta. E ha aggiunto: «Il Signore ha avuto sempre cura del mistero e ha coperto il mistero». Questo «è quello che è accaduto alla Madonna, quando riceve suo Figlio: il mistero della sua maternità verginale è coperto. È coperto tutta la vita! E Lei lo sapeva». Quest’«ombra di Dio», ha proseguito il pontefice, «nella nostra vita, ci aiuta a scoprire il nostro mistero: il nostro mistero dell’incontro col Signore, il nostro mistero del cammino della vita col Signore».
«Buon Natale e buon anno nuovo»: chiunque sarà colto in flagrante a pronunciare queste parole rischierà l’arresto a Banda Aceh, una delle città più grandi di Aceh l’unica provincia dell’Indonesia dove a comandare è la sharia.
I cristiani non rinunciano a testimoniare la fede e a vivere in pienezza lo spirito dell’Avvento anche quando vivono in paesi in cui sono un’esigua minoranza. Persino dove, all’approssimarsi del Natale, cresce l’ostilità nei loro confronti, molti sono tuttavia disposti ad affrontare i rischi che ciò comporta.
Una diffida all’Unar (l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri) dal proseguire nell’attuazione della famigerata Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015). Ad averla inviata è l’associazione Giuristi per la Vita, ed è l’ultimo sviluppo del movimento di opinione che si è messo in moto dopo le denunce de La Nuova Bussola Quotidiana a proposito della “Strategia Nazionale” e delle sue successive applicazioni alla scuola e alla stampa.
"L'ombra" che copre la Vergine è il silenzio in cui cresce il legame con Dio. In tal modo è garantito il frutto e la speranza, anche nei momenti più bui. Il silenzio di Maria ai piedi della croce.
L'esortazione apostolica di papa Francesco è di grande conforto per chi cerca di costruire ponti con l'altro, senza paura di andare contro il sentire comune. La "luce mite di Cristo" riesce a confondere e infine annullare la luce artificiale del mondo. Gli auguri di AsiaNews ai suoi lettori e amici, che possano divenire "collaboratori" del Salvatore che nasce.
Durante l’incontro nella sala, il Papa ci ha rivolto un pensiero su Maria, scaturito nel suo cuore, come egli stesso ha detto, mentre pregava con noi in coro. Riprendendo una battuta fatta da lui stesso in giardino – «Da quel pomeriggio che Eva mangiò la mela nel paradiso, comandano le donne!» – ha poi proseguito: «…Anche Maria comanda. E come comanda Maria, come comanda la Madonna? A chi comanda? A suo Figlio…
Il Natale è la festività cristiana nella quale tutti i componenti della famiglia, grandi e bambini, sono chiamati a contemplare la Santa Famiglia di Nazareth per attingere ispirazioni, esempio e vitalità. La centralità di questa festa è quella di proporre alla nostra meditazione la figura di Maria, Giuseppe e Gesù, per cercare di accrescere la propria santità nell’imitazione della Santa Famiglia. Per intraprendere questo percorso, i figli hanno bisogno di essere coinvolti dai genitori, che hanno una grande possibilità per praticare la cosidetta evangelizzazione domestica.
Per mons. Mario Zenari autorità e diplomatici stranieri lavorano per liberare le religiose. Ma al momento non vi sono ancora notizie precise. Mons. Selwanos Boutros Alnemeh, vescovo siro ortodosso di Homs denuncia il crimine commesso dagli islamisti e sottolinea: "Con questo gesto i rapitori vogliono dimostrare che non hanno pietà per nessuno".
Un miliardo e seicento milioni di musulmani, che vivono in un’area geografica che si estende dal Marocco alle Isole Fiji, dallo Yemen all’Iraq, dagli Stati Uniti alla Cina interpretano tutti il Corano in modo univoco? Un miliardo e seicento milioni di musulmani rappresentano una comunità omogenea e uniforme? È evidente l’impossibilità di parlare sia di islam con la i maiuscola sia di islam al singolare. Esistono in teoria dei fondamenti, dei precetti comuni, i cosiddetti pilastri dell’islam, che potrebbero costituire il “minimo comun denominatore” tra tutti i musulmani, ma di fatto anche sui precetti fondamentali vi sono distinzioni e differenze ben precise.
Diabaly (Mali). Le milizie islamiste e la devastazione della chiesa. Un atto di vandalismo ideologico che chiede vendetta. Oppure la risposta di padre Modibo
Riportiamo di seguito la nostra traduzione di una lettera “orwelliana” immaginaria pubblicata sul sito belga EuthanasieSTOP. In Belgio l’eutanasia è stata legalizzata nel 2002, lo scorso 12 dicembre il Senato ha approvato l’estensione dell’eutanasia ai bambini con 50 voti a favore e 17 contrari. Nessun limite di età è stato fissato, anche un bambino di cinque anni potrà richiederla e ottenerla.
La storia di una famiglia che ha scelto di accogliere una figlia destinata alla morte. «I bambini devono essere amati, hanno il diritto di nascere e le donne come me hanno bisogno di aiuto, non di essere spinte ad abortire».
Lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti si può a ragione definire “genocidio”, quello degli armeni per mano dei turchi invece no. È uno dei motivi per cui la Corte europea per i diritti umani ha dato ragione a Do?u Perinçek, leader del Turkish Workers’ Party, condannato in Svizzera nel 2007 per aver dichiarato nel 2005 durante tre conferenze in Svizzera che il genocidio armeno è «una balla internazionale».
Vi sono tante cose positive nell'Evangelii gaudium, che spingono cristiani e musulmani a un rapporto nell'amore e nella verità; a lavorare per la pace; ad arricchirsi reciprocamente; ad accogliere gli immigrati... Ma vi sono anche alcuni spunti critici: il Dio dei musulmani "clemente e misericordioso" è davvero lo stesso della Trinità? E il Gesù e Maria del Corano sono gli stessi dei Vangeli? E il fondamentalismo cristiano è uguale a quello musulmano? E' davvero urgente - come suggerisce Francesco - "un'adeguata interpretazione del Corano", a cui i musulmani resistono.
Francesco commenta il vangelo su Elisabetta che da sterile diviene la madre del Battista. Il deserto e la sterilità vengono fecondati dalla Sua potenza. In questi giorni prima di Natale, avere l'umiltà di riconoscere la propria miseria e pregare per ricevere la grazia di portare frutti.
Testimoni di Geova, in piazza contro l’ostracismo. Luci e ombre sui suicidi di chi ha deciso di fuoriuscire dalla congregazione del Testimoni di Geova. Inoltre per i Testimoni di Geova il Natale è la festa più triste dell’anno. Come mai? Infine l’incredibile storia di Alfredo Fontani, un maestro elementare ex testimone di Geova che ha dovuto subire ogni tipo di persecuzione. Ospite Rocco Politi. Conduce David Murgia.
Ieri, martedì 17 dicembre un nutrito gruppo di vaticanisti si è ritrovato presso il Centro Studi Cappella Orsini della Capitale, per festeggiare il 77°compleanno di Papa Francesco, il primo da Vescovo di Roma, e allo stesso tempo per presentare il libro di Padre Antonio Spadaro “La mia porta è sempre aperta”, il volume che presenta e commenta l’intervista concessa dal Papa al direttore de “La Civiltà Cattolica”.
Dopo ripetute pressioni da parte di associazioni che spingono i bambini a scegliersi il sesso che vogliono, anche la famosa catena Marks & Spencer ha annunciato che non dividerà più i giochi “maschili” da quelli “femminili”
Se "Dio si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero, significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri".
Il Natale per me è speranza e tenerezza...». Francesco racconta a «La Stampa» il suo primo Natale da vescovo di Roma. Casa Santa Marta, martedì 10 dicembre, ore 12.50. Il Papa ci accoglie in una sala accanto al refettorio. L'incontro durerà un'ora e mezza. Per due volte, durante il colloquio, dal volto di Francesco sparisce la serenità che tutto il mondo ha imparato a conoscere, quando accenna alla sofferenza innocente dei bambini e parla della tragedia della fame nel mondo. Nell'intervista il Papa parla anche dei rapporti con le altre confessioni cristiane e dell'«ecumenismo del sangue» che le unisce nella persecuzione, accenna alle questioni del matrimonio e della famiglia che saranno trattate dal prossimo Sinodo, risponde a chi lo ha criticato dagli Usa definendolo «un marxista» e parla del rapporto tra Chiesa e politica.
La prima cosa che balza agli occhi, avendo avuto l'immeritato regalo di poter stare a tu per tu con Papa Francesco, è l'assoluta mancanza di qualsiasi distanza e la sua capacità di mettere a proprio agio l'interlocutore. Ma subito dopo, a colpire, è il suo sguardo di fede, la sua capacità di parlare della fede toccando il cuore delle persone, con semplicità e profondità. È stata questa l'esperienza che ho potuto vivere nel corso dell'intervista sul Natale che gli ho fatto la scorsa settimana e che è stata pubblicata domenica 15 dicembre su «La Stampa» (Andrea Tornielli)
Tramissione di Radio Maria con don Gabriele Amorth. Puntata del 11-12-2013: I tre sacramentali che gli esorcisti usano: Acqua, olio e sale.
Mt 1, 18-24: Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Sono «gli eroi di Cristo dimenticati». Prelati, religiosi, fedeli cristiani di cui in pochi si ricordano, che per la loro fede sono finiti in carcere. Ad alcuni di loro domenica ha dedicato un lungo articolo Antonio Socci su Libero, mostrando il triste doppiopesismo del politically correct dei media, che celebrano Nelson Mandela, la sua lotta per mettere fine all’apartheid in Sudafrica e i suoi 27 anni di carcere, senza però mai spendere una parola per i tantissimi che hanno avuto la sua stessa sorte, finendo dietro le sbarre unicamente per la loro fede in Dio. Ecco qualche caso eclatante che va a formare una brevissima lista, ovviamente incompleta.
Intere famiglie giustiziate, persone bruciate dentro ai forni: sono atroci le violenze commesse dai ribelli islamisti di Al Nusra nella città di Adra, 20 chilometri da Damasco, contro i suoi civili alawiti, drusi e cristiani. Ad accusare i miliziani residenti di Adra intervistati dalla tv russa RT.
Dopo l’autorevole settimanale Time, anche un’altra rivista americana ha nominato papa Francesco “persona dell’anno” del 2013. Questa volta, però, a molti apparirà più che altro come una provocazione, dal momento che la testata in questione è The Advocate, rotocalco di riferimento per il mondo omosessuale, molto attivo nella promozione dei cosiddetti “diritti gay”, compreso il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Per il suo compleanno papa Francesco ha voluto festeggiare con il personale della casa Santa Marta che ha invitato alla Mesa di stamane. In seguito ha fatto colazione, oltre che con queste persone, anche con quattro senzatetto, che gli sono stati presentati dall’elemosiniere Konrad Krajewski. Commentando il Vangelo odierno, incentrato sulla genealogia di Gesù, il Pontefice ha detto che «qualcuno una volta ho sentito che diceva: “Ma questo brano del Vangelo sembra l’elenco telefonico!”.
Dopo la bocciatura del rapporto Estrela, l’Europa non si arrende. La Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo ha approvato oggi una «road map contro l’omofobia in Europa» per difendere i diritti delle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersesex) e sollecitare «in modo prioritario» la Commissione europea a far «riconoscere reciprocamente agli Stati membri gli effetti degli stati civili» delle persone Lgbti e i cambi di genere.
Padre Temathius Esha è l’ultimo sacerdote rimasto a Doura, sobborgo della capitale dell’Iraq Baghdad. Prima del 2003 «eravamo una delle comunità cristiane più numerose dell’Iraq con circa 30 mila famiglie. Ora ne sono rimaste 2 mila e delle sette chiese presenti nel sobborgo, solo due sono aperte. I cristiani si sentono stranieri a casa loro, la loro partenza ci sta dissanguando».
“In Siria a Gesù Bambino non mancano i compagni: migliaia di bambini che hanno perso le loro case vivono sotto tende povere come la stalla di Betlemme”. Così l'Arcivescovo maronita Samir Nassar descrive la condizione vissuta dall'infanzia siriana nel tempo che precede il Santo Natale.
Un antico crocifisso è stato vandalizzato e dissacrato ieri a Vile Parle, un sobborgo di Mumbai. Per il momento, è ancora ignoro l'autore del gesto, che ha sconvolto la comunità cattolica locale. Ad AsiaNews il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), sottolinea che «questo grave atto di vandalismo al Corpo di Cristo ferisce ciascuno di noi, e colpisce anche la tolleranza, l'armonia e la pluralità che contraddistinguono la nostra amata città». Il crocifisso risale al 1880 e si trova lungo la strada principale del quartiere.
Venerdì scorso, alle tre del pomeriggio, il prefetto della Congregazione per il Clero, l'arcivescovo Beniamino Stella, si è seduto a confessare come un prete qualunque nella chiesa del Santo Spirito in Sassia, dedicata alla Divina Misericordia, a pochi passi dal Vaticano. Lo riferisce la rivista spagnola ABC, sottolineando che è stato questo il primo passo di una iniziativa di Papa Francesco che vedrà la partecipazione di diversi cardinali e vescovi della Curia romana.
Clima "familiare" alla messa celebrata da Francesco nel giorno del suo 77mo compleanno. Dio "si è fatto storia. Dio ha voluto farsi storia. E' con noi. Ha fatto il cammino con noi". "Ma qual è il cognome di Dio? Siamo noi, ognuno di noi. Lui prende da noi il nome per farlo il suo cognome. 'Io sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Pedro, di Marietta, di Armony, di Marisa, di Simone, di tutti!'.
Nella sua ultima opera Medjugorie. Paradiso solo andata, edito da Ares, il giornalista Riccardo Caniato racconta storie straordinarie, sia miracoli di persone guarite in maniera incomprensibile, sia i frutti di carità e di spiritualità suscitati a Medjugorie. Dopo Maria, alba del terzo millennio, Il dono di Medjugorie e «La Madonna si fa la strada». Civitavecchia nel tempo di Maria, Caniato torna su quello che Padre Livio Fanzaga ha definito l’avvenimento del secolo XX e si muove con spirito giornalistico, alla ricerca dei luoghi, dei personaggi, dei fatti accaduti in questi trentadue anni, dal 25 giugno 1981, da quando per sei veggenti sono iniziate le apparizioni della Madonna.
Dal 2012 le vendite di regali natalizi e addobbi sono cresciuti del 100%. Le botteghe artigiane di Kathmandu costrette a fare i doppi turni per soddisfare le richieste. Commerciante di souvenir: "Dalla caduta della monarchia indù la gente è più libera e vendiamo articoli non solo ai cristiani, ma ad indù, buddisti e musulmani".
Con il Rosario sul Podbrdo delle ore 14:00 di Domenica 15 dicembre, guidato da fra Josip Marija Katalini?, è iniziata a Medjugorje la Novena in preparazione alla Nascita di Gesù. Il Rosario si pregherà ogni giorno sul Podbrdo fino al 23 dicembre.
P. Mateo Mario è membro della Comunità di Nostra Signora Regina della Pace di San Paolo, in Brasile, che è frutto di Medjugorje. Prima di diventare sacerdote, ha portato a termine gli studi di chimica ed ha lavorato per alcuni anni in un’industria chimica. Aveva una buona retribuzione e, a quanto dice, viveva secondo le leggi del mondo. Pur essendo stato educato in una famiglia cristiana, a quel tempo non frequentava spesso la chiesa. Tutto è cambiato grazie ad un incontro casuale con la Sacra Scrittura. È venuto per la prima volta a Medjugorje nel 2002, mentre era in noviziato...
Ieri notte il Senato del Belgio ha approvato l’estensione dell’eutanasia ai bambini con 50 voti a favore e 17 contrari. Come anticipato a tempi.it da Carine Brochier, tra i direttori dell’Istituto europeo di bioetica, non c’è stato dibattito in aula. Ora la legge passa alla Camera e poi tornerà al Senato per il voto definitivo.
Negli ultimi anni Gesù è stato bandito dalle scuole, conseguenza di un’operazione già avviata da decenni a livello culturale nei libri adottati nelle scuole, che, in molti casi, rileggono in maniera ideologica la storia e la letteratura, trascurano l’uomo nella sua profondità e nella sua domanda religiosa, non rispettano il fatto cristiano e la Chiesa. Un esempio palese sono alcuni testi di Storia farciti di pregiudizi sul Cristianesimo, sul Cattolicesimo e sulla Chiesa su cui studiano la maggior parte degli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Mi soffermerò al riguardo un’altra volta.
Da sabato sera sono bloccati nel villaggio di Kanaye, in Siria, invaso dai miliziani di Al Nusra e dai salafiti: duemila cristiani rischiano in queste ore il massacro, qualora non accettassero di convertirsi all’islam. A dare la notizia del sequestro è il vescovo emerito di Aleppo, monsignor Giuseppe Nazzaro, avvertito da uno degli abitanti del Paese che è riuscito a prendere il telefono e a chiamare di nascosto il religioso.
Nacque da una famiglia povera, suo padre era garibaldino e lui ateo. La sua consolazione furono i libri che lesse in quantità smisurata. Autodidatta geniale divenne un grande scrittore. Già a tredici anni voleva scrivere un enciclopedia. Nel 1903 insieme a Giuseppe Prezzolini diede vita ad un importante rivista culturale Leonardo (1903). Conobbe lo scrittore Henri Bergson a Parigi e ne divenne il traduttore. Stiamo parlando di Giovanni Papini un indomabile polemista, sempre pronto ad azzuffarsi, litigò con Prezzolini e con Benedetto Croce. Scrisse Prezzolini di Papini: “Sentii subito che era un genio”. Ma bisognava ribellarsi alla sua aggressività “per poterci stare insieme”.
Non dico che l’apparato mediatico mondiale sia un congegno di sistematica disinformazione. Non voglio dirlo. Però sono insopportabili la sua ipocrisia e il suo doppiopesismo. Per le notizie che tace, ma anche per quelle che dà con enfasi e per le mitologie che crea. E’ la società dello spettacolo “politically correct” di cui Hollywood è il tempio.
Anche nel Vangelo i "sacerdoti sono andati da Gesù a chiedere la cartella di legalità: 'Con quale autorità fai queste cose? Noi siamo i padroni del Tempio!'". "Non capivano le profezie. Avevano dimenticato la promessa! Non sapevano leggere i segni del momento, non avevano né occhi penetranti, né udito della Parola di Dio: soltanto avevano l'autorità!".
Se l’Europa teme il rientro dei jihadisti dalla Siria, anche l’Arabia Saudita, terra natale di Osama bin Laden e una delle principali officine dell’ideologia del terrore, è preoccupata non solo da quanto accade in Siria, ma dalle problematiche interne che nei prossimi anni potrebbero colpirla in prima persona. La serpe ideologica che l’Arabia Saudita nutre da anni nel proprio seno, non è una novità.
E’ ormai considerato un punto di arrivo ineludibile. Dopo lo sdoganamento culturale, politico e giuridico dell’omosessualità, ora tocca alla pedofilia. Diversi sono, purtroppo, i segnali che da tempo fanno apparire sempre più verosimile questo scenario agghiacciante.
Ormai lo sanno tutti chi sia Mamma Natuzza, la mistica di Paravati. C’è da chiedersi perché il Dio cattolico, quando decide di investire di «missioni» qualcuno, sceglie sempre personaggi assolutamente marginali. Di solito, pastorelli o pastorelle semi o del tutto analfabeti, che per questo fanno una fatica boja a farsi credere, anche perché le loro capacità espressive sono, quasi sempre, limitate. Misteri superni, su cui è vano (se non inutile) indagare.
Molti lettori de La Nuova Bussola ne avranno avuto notizia: accompagnato da un articolo pubblicato da La Repubblica e formato dal professor Massimo Ammaniti1, è uscito il dodicesimo volume della rivista Infanzia e adolescenza, quasi interamente dedicato all'omogenitorialità2. Il materiale presente in questo numero monografico, secondo il professor Ammaniti, dovrebbe ampiamente confortare la posizione favorevole all'omogenitorialità, secondo la quale crescere in una «famiglia gay» non porterebbe alcuno svantaggio ai bambini, anzi: porterebbe loro piuttosto dei benefici. Del resto, afferma il docente, non dobbiamo dimenticare che «la famiglia cosiddetta naturale rappresenta una pura astrazione, infatti gli ominidi centinaia di migliaia di anni fa ricorrevano all'"alloparenting", ossia affidavano i figli ad altri membri del clan, perché il padre e la madre dovevano provvedere a procurare il cibo per la prole numerosa, come ci è stato raccontato da Jared Diamond nel suo recente libro Il mondo fino a ieri».
Fino a pochi decennio fa, nel linguaggio medico comune, con il termine “aborto” si intendeva l’interruzione volontaria di una gravidanza in atto prima che il feto potesse essere autonomamente vitale, puntando l’attenzione sull’evento biologico più che sulla vita del concepito e assumendo allo stesso tempo come definizione di “gravidanza” quel processo generativo che ha inizio col concepimento (quindi con la fecondazione dell’ovocita da parte del gamete maschile) e ha termine con la nascita di un bambino, così come suggerisce l’obiettività dei dati scientifici.
Oggi inizia la Novena di Natale.
L’arcivescovo della diocesi londinese di Westminster, monsignor Vincent Nichols, ha firmato ieri il decreto ufficiale con il quale si stabilisce definitivamente il Seminario missionario Redemptoris Mater del Cammino neocatecumenale. La firma ha avuto luogo insieme agli iniziatori e responsabili del Cammino neocatecumenale Kiko Argüello, Carmen Hernández e il presbitero Mario Pezzi e altri responsabili di questa realtà ecclesiale, durante un incontro al quale hanno preso parte quasi 2mila persone.??Al seguito di vent’anni di collaborazione tra il seminario diocesano Allen Hall e il Cammino neocatecumenale, Westminster ha voluto fare questo importantissimo passo.
Che differenza con l'intervista - come oggi sappiamo, ampiamente «rielaborata», o reinventata - di Eugenio Scalfari. Papa Francesco ha ricevuto a Santa Marta Andrea Tornielli, un giornalista cattolico, credente - se volete, cari lettori, uno dei nostri, uno della squadra storica della Bussola e del Timone - e gli ha trasmesso un messaggio di speranza e di chiarezza per il Natale. I giornali di tutto il mondo dedicano i loro titoli a una frase dell'intervista - «Il Natale per me è speranza e tenerezza» - e certo la tenerezza di Dio annunciata dal Papa commuove. È l'«effetto Francesco», che riporta in chiesa tante persone lontane -, ma non si tratta affatto di espressioni generiche.
Mese di dicembre, gli spot pubblicitari ci propongono fino alla noia uno strano personaggio vestito di rosso, con barba e baffi bianchi chiaramente posticci, che distribuisce regali. È il cosiddetto “Babbo Natale”, una fra le tante americanate che hanno invaso la nostra vita, certo più innocua di Halloween, ma sempre frutto di una mentalità mondano-protestante che cerca di svuotare e sbiadire i contenuti della nostra fede e che nulla ha a che fare con la nostra cultura cattolica.
“Per me il valore della vita non ha una sottolineatura specificatamente religiosa. La vita è vita e punto. È importante per tutti. Mi piacerebbe che fossimo un pochino più coraggiosi, più battaglieri. Chi crede nel valore della vita, in un modo assolutamente pacifico e sereno, che si faccia vedere e non si nasconda”. Sono parole di Paola Bonzi, fondatrice e direttrice del Cav, Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli, che da circa 30 anni sostiene e supporta le donne in gravidanza in forte difficoltà psicologica ed economica. Parole che sanno di monito, rivolte non solo a chi ha sostenuto la sua candidatura firmando l’appello che invitava la Lombardia a premiare il suo lavoro con l’Ambrogino d’Oro (un premio che viene dato ogni anno nella festività di sant'Ambrogio, il 7 dicembre, ai milanesi che si sono distinti nella loro attività), ma soprattutto a quelli che credono, come lei, nel valore assoluto della vita. Va bene ricevere un riconoscimento che sottolinei l’importanza di un servizio a supporto di tutte le donne, va meno bene dimenticare che essere presenti è tanto importante quanto firmare. A questo triste dato di fatto se ne aggiunge un altro molto più spiacevole. La decisione di premiare Paola Bonzi non è stata gradita da tutti e il dissenso di alcuni si è tramutato in inciviltà assumendo le sembianze di un gesto ingiustificato che dimostra come al coraggio di alcuni si contrapponga quasi sempre la violenza di altri. Abbiamo a Paola Bonzi di raccontarci cosa è successo.
Credevate che l'UNAR, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Ministero delle Pari Opportunità ce l'avesse solo con gli insegnanti, imponendo loro d'insegnare obbligatoriamente l'ideologia di genere? Sbagliavate. Ora se la prende con i giornalisti, pubblicando il 13 dicembre un documento tecnicamente incredibile, intitolato «Linee guida per un'informazione rispettosa delle persone LGBT» (in fondo all'articolo si può scaricare il documento). Il modesto titolo «Linee guida» non inganni. Si precisa subito infatti che i giornalisti che non si piegheranno ai diktat dell'UNAR violeranno le norme deontologiche, per cui la denuncia all'Ordine dei Giornalisti è dietro l'angolo. Inoltre il testo - tutto bastone e poca carota - spiega anche che è solo questione di tempo: «l'Italia si sta adeguando» ai Paesi più civili, presto il Parlamento introdurrà una «legislazione specifica» contro l'omofobia e il giornalista che sbaglia rischierà non solo il deferimento all'Ordine ma la galera.
Festa a sorpresa per Francesco, che ha incontrato la "famiglia" della struttura che, in Vaticano, ospita piccoli malati di tutto il mondo. "La Divina Provvidenza non ci fa mancare il suo sostegno, moltiplicando ogni giorno, nelle nostre mani, la carità.
Francesco, prima dell'Angelus della terza domenica di Avvento, ricorda ai fedeli che "la gioia cristiana, come la speranza, ha il suo fondamento nella fedeltà di Dio, nella certezza che Lui mantiene sempre le sue promesse". Subito dopo la preghiera mariana il Papa benedice i "Bambinelli", le statuine di Gesù bambino che andranno poi messe nel presepe: "Quando pregherete davanti al presepe, ricordatevi anche di me come io mi ricordo di voi".
Puntata del 5 dicembre 2013 - Una ragazza durante un esorcismo disegna quello che vede: il diavolo. Centinaia di disegni con la faccia del diavolo. Tutti diversi ma tutti uguali. In studio la grafologa Boille. E poi quando il diavolo tenta di strappare le prove della sua esistenza. Come nel caso del Diario di Santa Gemma Galgani. Il suo graffio è la prova di tutto questo. Conduce David Murgia.
Si traduce come un inno alla vita il messaggio che intende trasmettere il nuovo spettacolo della compagnia teatrale «Gli sfrattati» di Cologno al Serio, in scena stasera all’auditorium comunale alle 20,45 e in replica domani alle 16. Il gruppo quest’anno propone un’opera che trae spunto dal libro «Un gancio in mezzo al cielo» di Giulia Gabrieli, la quattordicenne bergamasca che ha commosso tutti per il coraggio con cui è andata incontro alla morte per una malattia. Si intitola «La quiete… dopo la tempesta» e si tratta di un melodramma allegorico scritto da Gianluigi Gibellini, vicepresidente della compagnia guidata da Sebastiano Musso.
A Milano avevano esposto un albero di Natale decorato con preservativi e vibratori, sponsorizzato da un sex shop. Lo hanno rimosso. Ma lo sponsor ritiene che non ci fosse nulla di male. E una delle titolari di quella ditta è cattolica. Ma che catechismo insegnano?
Si aggrava la spaccatura fra Chiesa tedesca e Santa Sede: sulla comunione ai divorziati risposati dopo la fuga in avanti della Conferenza episcopale tedesca, scende in campo il teologo e cardinale Walter Kasper, anche lui a favore di un cambiamento dottrinale. E a Colonia, dove dal 25 dicembre va in pensione il cardinale Joachim Meisner, si scatenano i "progressisti": due documenti inviati al Papa per coprire d'insulti l'anziano cardinale Meisner e chiedere che la scelta del successore venga decisa dalla base.
In uno scritto del 1969 Jorge Mario Bergoglio “confessa” al Signore in cosa crede davvero, soltanto pochi giorni prima di venire ordinato sacerdote. A riportare le poche righe è stato l’Avvenire in un articolo a firma di Stefania Falasca, giornalista del mensile 30 Giorni alla quale il nuovo Papa aveva lasciato negli anni scorsi una copia autografa del testo. Si tratta di una «personale confessione di fede di padre Bergoglio», scrive Falasca, «scritta nel 1969, in un momento “di grande intensità spirituale”, poco prima di essere ordinato sacerdote; e che, lasciandola in copia autografa a mio marito e a me, ha detto di sottoscrivere oggi come allora». Nel testo, Bergoglio fa riferimento a un prete (padre Duarte) che lo confessò il 21 settembre di quell’anno. Bergoglio è stato ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969.
Il libro del giornalista Stefano Borghi “San Lorenzo de Almagro” racconta l’origine popolare del club argentino che vanta un tifoso molto speciale, il quale tiene un pezzo del vecchio stadio in Vaticano.
Martedì 10 dicembre, nel Duomo di Milano, il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna dal 1995, ha incontrato i sacerdoti e i collaboratori laici della diocesi ambrosiana. Invitato dal cardinale Angelo Scola, che ha introdotto il prelato austriaco ricordandone il ricco curriculum, Schönborn ha parlato della sfida dell’evangelizzazione nei contesti metropolitani attraversati da grandi cambiamenti. Tra i temi toccati, le difficoltà generate dalla crisi culturale e sociale, i gravi problemi ecclesiali, la ridefinizione dell’identità del prete nel mondo contemporaneo. In serata, poi, l’arcivescovo di Vienna ha incontrato in cattedrale i laici degli organismi ecclesiali e i principali collaboratori dell’azione pastorale. Si tratta del primo di due appuntamenti che vedranno pastori di chiese locali confrontarsi con la situazione della diocesi di Milano, la più grande d’Europa. Il 26 febbraio 2014 sarà la volta del cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila.
La consulta medica della Congregazione delle cause dei santi, presieduta dal dottor Patrizio Polisca - medico personale di Benedetto XVI e ora di Francesco - ha dichiarato ieri «inspiegabile» una guarigione avvenuta per intercessione di Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI. Ora il presunto miracolo dovrà essere vagliato dai teologi e dai cardinali, prima dell'approvazione del Pontefice, ma lo scoglio più difficile è stato superato: si può facilmente prevedere che la beatificazione di Montini avvenga nei prossimi mesi. Il postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, aveva scelto da tempo, tra le segnalazioni ricevute, un caso di guarigione risultato «inspiegabile» ai primi esami clinici. Un anno fa, il 20 dicembre 2012, Papa Ratzinger proclamava «l'eroicità delle virtù» di Paolo VI, chiudendo così il processo canonico. Per la beatificazione serviva soltanto il riconoscimento di un miracolo.
Il 9 dicembre 2013 rimarrà una data memorabile per le Pie Discepole del Divin Maestro e per tutta la Famiglia Paolina, che vive il centenario di fondazione. Infatti in questo giorno papa Francesco riceveva il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e nel corso dell’udienza il Pontefice autorizzava la promulgazione dei Decreti riguardanti tre nuovi Beati e il riconoscimento delle virtù eroiche di 10 servi di Dio. Tra essi la Serva di Dio Maria Scolastica della Divina Provvidenza (al secolo Orsola Maria Rivata), prima Madre delle Pie Discepole del Divin Maestro, nata a Guarene (Cuneo, Italia) il 12 luglio 1897 e morta a Sanfré (Cuneo) il 24 marzo 1987.
Ha scritto Dante Alighieri che tutta la gloria di Francesco d’Assisi dipendeva dal suo “essersi fatto pusillo”, dalla sua umiltà. Con questa citazione Padre Raniero Cantalamessa ha dato inizio alla seconda Predica d’Avvento pronunciata in Vaticano nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco. Secondo il Predicatore della Casa Pontificia l’umiltà è intesa da san Francesco come verità e come servizio. Il Poverello d’Assisi arriva al punto di indicare Dio come umiltà, perché è amore. Dio infatti si difende e difende gli uomini amando “ancora e sempre, eternamente”. “L’amore è dunque la chiave per capire l’umiltà di Dio: ci vuole poca potenza per mettersi in mostra, ce ne vuole molta invece per mettersi da parte, per cancellarsi”.
In India, a Delhi, l’11 dicembre la polizia ha arrestato l’arcivescovo Monsignor Anil JT Couto e numerosi altri vescovi, sacerdoti e suore che con lui partecipavano a una marcia pacifica in favore dei diritti dei dalit (i fuori casta) cristiani e musulmani. Risulta inoltre che gli agenti abbiano picchiato diversi religiosi che pure sfilavano indossando i paramenti. Ultimi e reietti nel sistema delle caste indiano, tuttavia i dalit indù nel 1950 hanno ottenuto il riconoscimento di diritti in campo economico, sociale ed educativo di cui ancora non godono quelli cristiani e musulmani. Per questi ultimi si batte da sempre la Conferenza episcopale indiana denunciando l’incostituzionalità delle discriminazioni di cui i dalit sono vittime e i danni morali ed economici che ne conseguono.
La critica di Francesco verso persone come quelle che, al tempo di Gesù si rifugiavano "nei precetti morali, come quel gruppo di farisei; nel compromesso politico, come i sadducei; nella rivoluzione sociale, come gli zeloti; nella spiritualità gnostica, come gli esseni".
Continuiamo il nostro viaggio alla riscoperta delle preghiere tradizionali della Chiesa. Senza ombra di dubbio, dopo il “Padre nostro”, la preghiera più amata e recitata dal popolo cristiano è quella dell’”Ave Maria”. Questa preghiera non è tanto antica quanto quella del “Padre nostro”, infatti è stata composta nella forma in cui oggi la conosciamo attorno al XVI secolo.
Messaggio di Francesco per la Giornata mondiale della pace. Fondamento della fraternità è la comune paternità di Dio. La "globalizzazione dell'indifferenza". Il numero sempre crescente di interconnessioni e di comunicazioni "ci rende vicini, ma non ci rende fratelli". "Gli accordi internazionali e le leggi nazionali, pur essendo necessari ed altamente auspicabili, non sono sufficienti da soli a porre l'umanità al riparo dal rischio dei conflitti armati. È necessaria una conversione dei cuori che permetta a ciascuno di riconoscere nell'altro un fratello". "Il succedersi delle crisi economiche deve portare agli opportuni ripensamenti dei modelli di sviluppo economico e a un cambiamento negli stili di vita".
Jang Song-taek, sposato con la sorella del defunto Kim Jong-il, è stato arrestato dieci giorni fa. Nella notte la condanna e la sentenza di morte, eseguita subito dopo. Accusato di aver tramato per il potere, paga la sua amicizia con la Cina.
Il corpo incorrotto di Bernadette Soubirous.
Entrati nel cortile del convento di Saint Gildard, Casa madre delle «Suore della Carità», si accede alla chiesa attraverso una porticina laterale. La semioscurità, perenne in questa architettura neogotica dell' Ottocento, è rotta dalle luci che illuminano una artistica cassa funeraria in vetro. Il piccolo corpo (un metro e quarantadue centimetri) di una religiosa sembra dormire con le mani giunte attorno a un rosario e il capo reclinato sulla sinistra. Sono le spoglie, intatte a 124 anni dalla morte, di santa Bernadette Soubirous, colei sulle cui misere spalle di malata cronica poggia il peso del più frequentato santuario del mondo. Lei sola, infatti, vide, ascoltò, riferì il poco che le disse: Aquerò («Quella là», in dialetto della Bigorre), testimoniando con la sua sofferenza ininterrotta la verità di quanto le era stato annunciato: «Non vi prometto di essere felice in questa vita ma nell' altra». Al noviziato di Nevers, Bernadette giunse nel 1866. Senza mai muoversi, («Sono venuta qui per nascondermi», disse arrivando) vi trascorse 13 anni, fino alla morte, il 16 aprile 1879. Non aveva che 35 anni, ma il suo organismo era consumato da una serie impressionante di patologie, alle quali si erano aggiunte le sofferenze morali. Quando la sua bara fu calata nel caveau, scavato nella terra, di una cappella nel giardino del convento, tutto lasciava supporre che quel minuscolo corpo mangiato anche da cancrene si sarebbe presto dissolto. In realtà, proprio quel corpo è giunto intatto sino a noi, anche negli organi interni, sfidando ogni legge fisica. Uno storico e scienziato gesuita, il padre André Ravier, ha pubblicato di recente i resoconti completi delle tre riesumazioni, basandosi su una documentazione inattaccabile. In effetti, nella Francia anticlericale tra Otto e Novecento, a ogni apertura del sepolcro assistettero, sospettosi, medici, magistrati, funzionari della polizia e del Comune. I loro rapporti ufficiali sono stati tutti conservati dalla pignola amministrazione francese. La prima riesumazione, per l' inizio del processo di beatificazione, avvenne nel 1909, trent' anni dopo la morte. All' apertura della cassa, alcune anziane suore, che avevano visto Bernadette sul letto di morte, svennero e dovettero essere soccorse: ai loro occhi la consorella apparve non soltanto intatta, ma come trasfigurata dalla morte, senza più i segni della sofferenza sul volto. Il rapporto dei due medici è categorico: l' umidità era tale da avere distrutto gli abiti e persino il rosario, ma il corpo della religiosa non era stato intaccato, tanto che anche denti, unghie, capelli erano tutti al loro posto e pelle e muscoli si rivelavano elastici al tatto.
Bielorussia. Cattolico 28enne accoglieva i poveri a proprie spese e dava loro un pasto caldo. È stato arrestato perché aveva adibito una stanza a locale di preghiera
La terza domenica d’avvento del 1949 don Josef Toufar, parroco di ?íhoš?, un paesino sperduto della campagna boema, salì sul pulpito a commentare la frase di san Giovanni: «In mezzo a voi sta Uno che non conoscete». Disse che non era necessario cercare Gesù chissà dove, perché era lì presente, e indicò con la mano il tabernacolo. Lui, che dal pulpito volgeva le spalle all’altare, non si accorse di nulla, ma i suoi parrocchiani videro stupiti che la croce posta sopra il tabernacolo si inclinava dapprima a destra, poi a sinistra per rimanere infine leggermente piegata.
Intervista a Carine Brochier, tra i direttori dell’Istituto di bioetica europeo: «Dietro questa legge ideologica, abusata alla luce del sole, c’è una filosofia materialista che si contrasta riproponendo i valori della famiglia»
Le organizzazioni non governative hanno dovuto pagare al Shabaab, il gruppo terroristico somalo legato ad al Qaeda, per soccorrere nei territori controllati dai jihadisti le popolazioni minacciate dalla carestia che nel 2011 ha colpito l’Africa orientale provocando 250.000 vittime. È quanto rivela un rapporto pubblicato pochi giorni or sono da due think tank, il britannico Overseas Development Institute e il somalo Heritage Institute for Policy Studies.
All’udienza generale dell’11 dicembre 2013, proseguendo le catechesi sul Credo, Papa Francesco ha iniziato il commento alla formula «Credo la vita eterna», trattando del giudizio finale. Di questo giudizio non dobbiamo avere paura, ha detto il Pontefice: ma nello stesso tempo dobbiamo tenere presente, vigilando fin da ora su che cosa pensiamo e come ci comportiamo – perché, in un certo senso, il giudizio finale per noi è già cominciato – che la possibilità di ritrovarsi esclusi dalla comunione con Dio è tragicamente reale.
Il 9 dicembre 2013 Papa Francesco ha firmato il Decreto che approva il martirio dei servi di Dio Mario Vergara, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, e Isidoro Ngei Ko Lat, laico e catechista, uccisi in odio alla fede a Shadaw in Birmania (oggi Myanmar) il 24 maggio 1950. Il Processo diocesano per la Causa di Beatificazione era stato iniziato nel 2003 da mons. Sotero Phamo, vescovo di Loikaw e figlio di un catechista di padre Vergara. La Chiesa birmana festeggia così il suo primo beato e il Pime il suo quinto missionario elevato alla gloria degli altari.
Il 3 dicembre scorso il senatore Carlo Giovanardi dirama il seguente comunicato stampa: «Ho chiesto oggi al Governo in Commissione Giustizia, dove è in discussione a marce forzate (notturna compresa) il disegno di legge che criminalizza le opinioni in tema di omosessualità, su quali dati viene denunciata una “emergenza nazionale” di omofobia, per contrastare la quale si vorrebbe far passare questa legge liberticida. Ho citato a proposito casi eclatanti spacciati negli ultimi mesi per omofobia con grande clamore mediatico, risultati poi totalmente infondati. Il Governo, rappresentato dal Sottosegretario Ferri, si è impegnato a fornire i dati eventualmente in suo possesso, e il senatore Sergio Lo Giudice del PD ha candidamente ammesso che sarà la stessa legge a prevedere un monitoraggio, per verificare se esiste quella emergenza che viene invocata come presupposto per farla approvare in tempi record dal Parlamento».
La Polonia sembra essere uno degli Stati più sensibili sul fronte della tutela della vita. In particolare, per quanto riguarda la legislazione dell’aborto, la Polonia, pur sotto l’influenza sovietica, ha cercato, anche alla luce della sua tradizione cattolica, di resistere ai tentativi di liberalizzare la pratica abortiva: nel 1918 l’aborto era penalmente punibile; nel 1932, tuttavia, iniziò ad essere ammesso per minaccia alla salute della madre o quando la gravidanza fosse stata frutto di reato. Un’escalation abortista però si ebbe nel 1956, quando fu introdotta una legge largamente favorevole all’aborto, che prevedeva anche sanzioni penali per i medici che lo rifiutavano. Nel 1993 la Polonia ha provato a rimediare alla legislazione abortista, introducendo una legge più severa (tra le più restrittive in occidente) che tuttavia se da un lato ha ridotto le cifre ufficiali, dall’altro ha visto aumentare l’aborto clandestino. Ora l’aborto è permesso “solo” nel caso in cui al feto siano diagnosticati mali o “difetti” gravi, oppure in caso di serio pericolo di vita per la madre, oppure quando la gravidanza risulta essere l’esito di «attività illegale». Dai circa 82 mila aborti del 1989 (sotto l’influenza abortista del regime sovietico) si è scesi ai 500 aborti del 2008 democratico secondo i dati presentati dal Ministero polacco della Salute.
Mt 11, 2-11: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Esce oggi nelle librerie, per le edizioni Cantagalli, il V Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân. Al Presidente dell’Osservatorio, arcivescovo Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste, abbiamo posto alcune domande.
La Corte suprema ha ripristinato una legge che prevede il carcere per i gay. Il cardinale Gracias: «Siamo contrari al matrimonio, ma non alle persone, che hanno la stessa dignità di ogni essere umano»
Ahmed è un marocchino che vive in Belgio dal 1976 ed è riuscito a farsi riconoscere dai giudici il diritto a inserire nei registri nazionali le sue due mogli.
Intervista a Gilda Avedillio, responsabile per la Caritas del programma di ricostruzione: «Gli sfollati sono circa 2 milioni, abbiamo bisogno di tutto: dai materiali per rifare case e chiese, alle biciclette»
Uruguay. Approvata la legge sulla legalizzazione della marijuana; sarà lo Stato a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della droga. È il primo Stato al mondo a provare un tale «esperimento», così lo ha chiamato il presidente José Mujica, la cui maggioranza di sinistra ha approvato la norma. Lo stesso Mujica ha ammesso che «forse l’Uruguay non è pronto per questa esperienza», anche perché, come dicono i sondaggi, oltre il 60 per cento dei cittadini è contrario. Possibile che venga indetto un referendum per abrogarla.
Parte domani per l’Iraq la delegazione dell’Opera Romana Pellegrinaggi guidata da monsignor Liberio Andreatta, amministratore delegato e Vice Presidente di Opera Romana Pellegrinaggi. La delegazione, composta da sacerdoti, giornalisti e personale dell’ente del Vicariato di Roma preposto all’accoglienza ai pellegrini, sarà nel paese asiatico dal 12 al 19 di dicembre.
Nella Basilica papale di san Giovanni in Laterano, a Roma, trentuno Legionari di Cristo saranno ordinati sacerdoti dal cardinale Velasio De Paolis, C.S., Delegato Pontificio per la Legione di Cristo, il prossimo sabato 14 dicembre.
Papa Francesco che "ha scelto il nome del santo umile" è l'uomo dell'anno per Time-magazine. Un titolo che il settimanale americano attribuisce dal 1927 alla persona che, nel bene o nel male, ha dominato le notizie nell'anno che sta per concludersi.
Una “casa della carità e della misericordia” per il recupero delle vittime di abusi e l'assistenza alle loro famiglie. È questo Casa Meter, la struttura inaugurata domenica ad Avola e fondata da don Fortunato Di Noto, sacerdote da 20 anni impegnato nella lotta agli abusi e alla pedofilia, soprattutto all’interno della Chiesa. Una battaglia ardua, per cui il sacerdote ha ricevuto anche minacce di morte, ma che continua a portare avanti, perché – spiega - non si può tacere di fronte a questa ‘strage degli innocenti’. ZENIT lo ha intervistato.
Dio "non ha mandato il Figlio per condannare, ma per salvare" e "chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato" e in questo senso "il giudizio è già cominciato". Nuovo appello contro la fame nel mondo. America, terra di accoglienza, "terra in grado di rispettare la vita umana in tutte le sue fasi".
Il Parlamento europeo in sessione plenaria ha respinto per la seconda volta e in via definitiva il rapporto Estrela su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”. La risoluzione che avrebbe sponsorizzato l’aborto come diritto umano, la fecondazione e la teoria del “gender” è stata respinta mentre è stato approvato il testo alternativo del Ppe per soli sette voti: 334 contro 327.
La setta Satanic Temple ha proposto la costruzione di un monumento che sia anche un gioco per i bambini: «Vogliamo che i bimbi vedano che il satanismo è lì dove c’è il divertimento».
Il 9 dicembre 2013 papa Francesco ha firmato il decreto che approva il martirio dei servi di Dio Mario Vergara, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, e Isidoro Ngei Ko Lat, laico e catechista, uccisi in odio alla fede a Shadaw in Birmania (oggi Myanmar) il 24 maggio 1950. Il processo diocesano per la causa di beatificazione era stato iniziato nel 2003 da monsignor Sotero Phamo, vescovo di Loikaw e figlio di un catechista di padre Vergara. La Chiesa birmana festeggia così il suo primo beato e il Pime il suo quinto missionario elevato alla gloria degli altari.
«Lavoravo con una piccola Ong al confine con la Siria. Poi, quando sono entrato nel paese, sono stato reclutato in una brigata jihadista insieme a ceceni, russi e sauditi». Così uno studente francese di 25 anni racconta alla Bbc come si è unito alla guerra contro il regime di Bashar Al Assad.
La mano che lo scorso 22 maggio seminava terrore per le vie di Woolwich a Londra uccidendo e provando a decapitare il soldato Lee Rigby (nella foto sotto) agiva «obbedendo ai comandi di Allah». È lo stesso Michael Adebolajo (a lato), l’uomo che appare con due coltelli e le mani insanguinate nel video ripreso subito dopo l’assassinio del militare, ad ammettere di aver agito per motivi religiosi, e lo fa per la prima volta davanti ad una corte di giustizia, durante l’udienza di ieri al tribunale di Old Bailey.
Il governo della Corea del Nord ha confermato due giorni fa che il potentissimo zio del giovane leader Kim Jong-un è stato rimosso dal potere. La televisione di Stato ha mostrato le umilianti immagini di Jang Song-taek mentre viene trascinato via dalla sua poltrona da ufficiali in uniforme durante un incontro a Pyongyang. E la Korean Central News Agency (Kcna), agenzia di stampa ufficiale del regime, ha accusato Jang di assumere droga e sperperare denaro nei casinò frequentati mentre era all'estero per delle cure mediche. L'agenzia aggiunge che egli ha avuto "relazioni improprie con diverse donne, ha mangiato e bevuto vino nelle sale private di ristoranti di lusso". Per la Kcna, la decisione di espellerlo è stata presa nel corso di un incontro ad alto livello del Partito dei lavoratori al potere, cui era presente anche Kim, che si è svolto lo scorso 8 dicembre. La purga "verrà estesa anche ai sostenitori di Jang", ma questa affermazione è rimasta senza ulteriori dettagli.
"Il Signore ci consola con tenerezza". Dio che è potente "non ha paura della tenerezza". ""Quando un cristiano dimentica la speranza, o peggio perde la speranza, la sua vita non ha senso. E' come se la sua vita fosse davanti ad un muro: niente".
Oggi preghiamo la supplica alla Madonna di Loreto.
L’appello lanciato dalle pagine del “Mulino” da tre importanti intellettuali, lo storico Ernesto Galli Della Loggia, il filosofo Roberto Esposito e il letterato Alberto Asor Rosa, meriterebbe una grande discussione. Anche da parte delle élite politiche. Se non altro per la singolarità di una denuncia-documento che lega insieme personalità così diverse per orientamento culturale e politico.
«L’adozione di un bambino da parte di una coppia formata da persone dello stesso sesso è una violenza, perché lo si priva dell’identificazione e dell’emozione, del rapporto e della relazione, senza i quali soffrirà». La psicologa investigativa e psicoterapeuta Valentina Morana non ha paura di affermazioni forti. «C’è di mezzo il futuro della società, la gente deve essere aiutata a riflettere. La scienza, le ricerche e i casi clinici provano quanto sostengo».
Società Questa canzone è dedicata a mia moglie, che ha rinunciato ad abortire nostra figlia. E che oggi sta salvando altre vite Tweet Invia per Email Stampa dicembre 7, 2013 Benedetta Frigerio “This Time” postata su Youtube sta avendo un esito inaspettato. L’autore è il marito: «Vedere cosa sta succedendo è incredibile anche per me. Girate il video a tutti quelli che conoscete» Su youtube è stato visto da 400 mila il video di una canzone che, uscito a settembre e in poco tempo, ha salvato già molte vite. Intitolata, “This Time” racconta la storia di una 19enne che rimane incinta e vuole abortire. Entrata nella clinica la ragazza sogna la figlia che all’età di tre anni soffia le candeline sulla torta del suo compleanno e improvvisamente si rende conto di cosa sta facendo. La canzone racconta che la ragazza, spaventata, chiede di parlare con qualcuno, ma un’infermiera le risponde: «Dobbiamo procedere». La giovane vuole chiamare a casa, ma il personale della clinica cerca di calmarla: «Non preoccuparti – le dicono – starai bene, sei ancora giovane, siamo abituati a questi casi li vediamo sempre». La ragazza chiede la forza a Dio, cerca un telefono e riesce a contattare la madre e a scappare.
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno il governo che più si è battuto per riconoscere i matrimoni gay sarebbe stato accusato di omofobia? Eppure è successo, perché un’associazione Lgbt francese si è scagliata ieri contro il presidente socialista Francois Hollande e i suoi ministri.
Le 13 suore del monastero di Santa Tecla rapite a Maloula lo scorso 2 dicembre stanno bene, come affermato dalle monache stesse in un video amatoriale, ma ancora non si hanno notizie della liberazione. Nel filmato diffuso venerdì da Al Jazeera, una suora afferma che «stiamo bene, siamo in una bellissima villa e saremo liberate fra due giorni (cioè ieri, ndr)», ma ancora non ci sono novità.
Passo per le vie del paese insieme alla mia famiglia. Nella piazza è stata allestita un’esposizione di disegni dei bambini della scuola primaria in occasione del Natale. Mia figlia maggiore, che frequenta le elementari altrove, nel Collegio dove insegno anch’io, mi chiede: «Papà, che cos’è la festa della luce?». Osservo bene il titolo della mostra e le opere. Non c’è un disegno che rappresenti il presepe e la nascita di Gesù, tutti sono ispirati al tema della luce. Parlare di Gesù o rappresentarlo sembra essere diventato inammissibile in scuole in cui sono presenti ragazzi anche di altre religioni e quanti, anche se cristiani battezzati, ormai, in molti casi, non credono più o hanno perso le ragioni della propria fede. Così, il Natale come celebrazione di Gesù che nasce ed è tra noi è scomparso ed è ammesso solo come festa snaturata, sostituita da valori come la pace, la solidarietà o altro ancora.
In un videomessaggio, Francesco chiede sostegno per la campagna promossa da Caritas Internationalis, sul tema: "Una sola famiglia umana - Cibo per tutti". Facciamoci promotori di un'autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa.
All’indomani dell’anniversario di canonizzazione di Bernardette, festeggiato l’8 dicembre scorso, l’Arcivescovo Emerito di Besançon, André Lacrampe, ha scelto ZENIT per condividere il suo lungo percorso all’interno della Chiesa che, dopo 30 anni, lo ha ricondotto nella sua terra natale, a Lourdes, a servizio dei più poveri e degli esclusi della società. “Originario dei Pirenei, della diocesi di Tarbes e Lourdes – racconta monsignor Lacrampe - nel 1983 sono stato chiamato a diventare vescovo ausiliare di Reims. Successivamente ho ricoperto il ruolo di vescovo prelato della Missione di Francia, della Corsica e Arcivescovo di Besançon. Ho anche avuto delle responsabilità nella Conferenza episcopale francese, come presidente del comitato Francia e America latina”.
Da quattro secoli è una delle memorie parlanti dell’incantevole centro storico romano, proprio nella culla della Cristianità. In quel largo situato tra via del Tritone e piazza di Spagna, che prende il nome proprio dall’antica scuola omonima, a stretto contatto con la celebre Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte (in cui la Vergine Maria apparve all’ebreo Alphonse Maria Ratisbonne convertendolo a Cristo), il Collegio Nazareno è dal 1630 il simbolo vivente, oltre che il precursore cronologico, di tutte le scuole popolari d’ispirazione cristiana.
New York ha un prete dei giovani. I giovani sono i giovani del “millennio”, cioè quelli che sono diventati adulti intorno all’anno Duemila, detti anche “gli invincibili”, sono i giovani della rivoluzione tecnologica che hanno sempre in mano un telefonino ultraperfezionato, sono giovani ribelli. Il prete è Jonathan Morris. È appena un po’ più vecchio - quarant’anni - degli “invincibili”. È ottimista sui giovani e sull’America. “Quando guardo i giovani – ha detto Padre Morris - vedo qualcosa di bello che mi fa sorridere. E sorrido anche quando guardo l’America. I giovani si ribellano e continueranno a ribellarsi contro le élite, contro le università, contro Hollywood. Io, grazie all’elettronica, posso raggiungerne migliaia e migliaia”. L’ha detto alla televisione, perché Padre Jonathan Morris è un prete televisivo (noi ne abbiamo citato almeno un altro).
Il 9 dicembre 1531 la Vergine di Guadalupe apparve per la prima volta all’indio Juan Diego sul Tepeyac, collina vicino Città del Messico. Alla vigilia di questa ricorrenza, in coincidenza con la festa dell’Immacolata Concezione, la Comunità del Pontificio Collegio Messicano di Roma ha organizzato una festa solenne in onore della Madonna di Guadalupe. Presso la parrocchia di Nostra Signora di Coromoto si è tenuta una celebrazione eucaristica, poi l’immagine della Vergine è stata portata in processione fino al vicino Collegio Messicano dove, dopo la benedizione, la serata è proseguita con uno spettacolo di danze e canti tipici, costumi e pietanze tradizionali. La Santa Messa è stata presieduta da monsignor Jorge Carlos Patrón Wong, che di recente è stato nominato Segretario per i Seminari nella Congregazione per il Clero. Abbiamo avuto modo di chiedergli un commento.
“Oggi, a Strasburgo, l’Incontro Plenario di Moneyval (il “Comitato di esperti per la valutazione delle misure contro il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo” istituto dal Consiglio d’Europa) ha approvato il Progress Report della Santa Sede”. Così recita un comunicato diffuso dalla Sala Stampa Vaticana nel tardo pomeriggio. Si tratta di un passaggio importante nel contesto della volontà della Santa Sede di proseguire in totale trasparenza e cooperazione con gli organismi preposti a livello internazionale per prevenire e contrastare il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo. Moneyval ha confermato che “sono stati fatti progressi significativi” da parte della Santa Sede.
Cristiano Gentili scrive 4.000 mail per sensibilizzare il mondo sul dramma. Risponde solo Bergoglio che, dopo averlo incontrato di persona, registra un nastro per un progetto di beneficenza
Francesco ha concelebrato con il patriarca di Alessandria dei Copti cattolici, Ibrahim Isaac Sidrak. Riconoscere "il diritto per i cristiani di vivere serenamente là dove sono nati, nella patria che amano come cittadini da duemila anni, per contribuire come sempre al bene di tutti".
Il missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere ha svolto la sua missione fra i cariani della tribù dei Sokù, una delle più povere della Birmania pre-indipendenza. Arrestato dai britannici allo scoppio della II Guerra mondiale, dopo 4 anni di prigionia torna fra i monti dove organizza un orfanotrofio e un sanatorio. Insieme al giovane p. Galastri, continua la sua missione nonostante l'indipendenza della Birmania abbia scatenato una guerra fra ribelli di religioni diverse: viene trucidato dai battisti insieme al suo catechista, il birmano Isidoro Ngei.
Notizie sempre più drammatiche arrivano dalla Repubblica Centrafricana dove gli scontri tra i miliziani islamici e le squadre di autodifesa organizzate dai cristiani si sono intensificati di recente provocando in pochi giorni quasi 400 morti nella sola capitale Bangui. Il precipitare degli eventi dà ragione agli Stati Uniti che il 21 novembre avevano definito di “pre-genocidio” la situazione creatasi nel paese a otto mesi dal colpo di stato della Seleka, l’alleanza di movimenti armati antigovernativi che il 24 marzo scorso ha destituito il presidente François Bozize. A scontrarsi sono da un lato i combattenti Seleka – alcune decine di migliaia, in gran parte provenienti dai vicini Sudan e Ciad – che non hanno obbedito all’ordine di deporre le armi impartito dal loro leader Michel Djotodia, autoproclamatosi presidente ad aprile, e che da mesi infieriscono sulla popolazione prendendo di mira i cristiani e risparmiando invece i musulmani (una minoranza pari a circa il 15% degli abitanti, concentrata nel Nord): sono autori di saccheggi, stupri, torture, esecuzioni sommarie, distruzione di abitazioni e di edifici religiosi, inclusi scuole e ospedali.
Ci sarebbe molto da chiarire nell’appoggio politico e militare che l’Occidente e l’Italia accordano al governo e alle istituzioni libiche alle prese con milizie armate, secessionismo ed estremismo islamico dilaganti dopo la decisione del Parlamento di imporre la sharia nel Paese che per 42 anni, sotto il regime di Muammar Gheddafi era stato un esempio di laicismo politico, libertà religiosa e lotta all’estremismo islamico.
“Frequentemente, per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore”. Così Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. È proprio ciò che sta avvenendo in queste ore al Parlamento europeo, riguardo alla relazione della deputata portoghese Edite Estrela, il cui voto finale in seduta plenaria è previsto per domani, martedì 10 dicembre. “Eppure questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano”, continua il Pontefice. Di fronte a questa evidenza, di fronte al fatto che la relazione Estrela voglia far passare per diritto umano ciò che ne è l’esatta negazione, tanta gente di buon senso, non solo cristiani, sta contattando gli eurodeputati, anche tramite una petizione online avviata da Citizen Go.
Lei psicologa, lui colpito da Alzheimer. Il tentativo impossibile di trovare una cura. E una fuga dalla realtà che porta alla disperazione. Fino alla scoperta che la malattia non è l’umiliazione della vita
All’Angelus di stamattina, il Papa ha chiesto che la festa di oggi sia occasione per tutti di riconoscersi chiamati: «Anche noi siamo stati scelti da Dio per vivere una vita libera dal peccato»
“La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca”, affermava Martin Heidegger. Nelson Mandela allora si può definire davvero un “grande”, visto che più della metà della sua vita è stata una ricerca continua dei grandi ideali, che non ha mai smesso di inseguire anche quando oltraggiato, carcerato, processato. Per questo la sua morte, avvenuta lo scorso 5 dicembre, a 95 anni, ha suscitato un moto di commozione in tutto il mondo, specialmente nella sua Terra, il Sudafrica, per la quale ha sempre lottato per restituirle una dignità. La Chiesa sudafricana ha espresso subito il suo cordoglio per la scomparsa dello storico leader, definito “una guida per il Paese sulla via della riconciliazione e della pace”. E ne hanno pianto la memoria e la testimonianza anche i membri del Cammino Neocatecumenale locale, a cui la notizia della morte di Madiba è giunta mentre si trovavano raccolti in un ritiro spirituale a Cape Town.
Proseguiamo nel pubblicare la trascrizione della trasmissione radiofonica "Sulle tracce di Maria", condotta da Diego Manetti, che va in onda ogni primo sabato del mese alle ore 22.45. Questa volta andiamo a Lourdes, dove l'Immacolata Concezione apparve nel 1858, quattro anni dopo la proclamazione del dogma.
Anno 1617: l'università di Granata (seguita da quelle spagnole e italiane) è la prima ad emettere il "votus sanguinis", il giuramento, cioè, di difendere l'Immacolata Concezione fino all'effusione del sangue. Questo evento rappresenta forse, il culmine della lunga vicenda storica che accompagnò la proclamazione del dogma dell'Immacolata, da parte di Pio IX, l'8 dicembre del 1854. Una vicenda per certi aspetti affascinante perché vide "battersi" in un confronto serrato il "sensus fidei" del popolo e la riflessione prudente del Magistero. La tradizione ebbe la meglio anzi, fu essa a dare maggior garanzie di solidità a questo dogma tanto discusso da teologi e biblisti. Fra gli artisti, interpreti di questo movimento popolare, famosissimo fu il Murillo con oltre 25 tele dedicate all’Immacolata, ma accanto a lui anche Velasquez e il meno noto Zurbarán, in mostra in questi giorni a Ferrara.
Nella data in cui ricorre il 70° anniversario della nascita del Movimento dei Focolari, la presidente Maria Voce ha annunciato l’imminente presentazione al vescovo di Frascati, mons. Raffaello Martinelli, della richiesta formale di avvio della causa di canonizzazione di Chiara Lubich, la fondatrice scomparsa il 14 marzo 2008 a Rocca di Papa.
Sono trascorsi 80 anni da quell’8 dicembre del 1933 in cui Papa Pio XI elevò agli onori degli altari Bernadette Soubirous, la giovinetta francese alla quale la Vergine Maria apparve ben 17 volte nella grotta del suo paese natale (Grotta di Massabielle), tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858. La visione dell'allora quattordicenne Bernadette di una "Signora vestita di bianco", divenuta nota poi come Nostra Signora di Lourdes, venne correlata a prodigi dichiarati non spiegabili scientificamente da una Commissione medica appositamente istituita dall'amministrazione del Santuario.
All'Angelus domenicale, in occasione della Solennità dell'Immacolata Concezione, il Papa ricorda Maria "che viene da un paesino, affronta tante difficoltà ma rimane fedele al disegno d'amore di Dio". Oggi l'omaggio alla Vergine in piazza di Spagna - per affidarle "Roma, la Chiesa e l'umanità intera" - e una tappa a Santa Maria Maggiore per pregare davanti all'icona di Maria Salus populi romani.
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.
Urgente ma non troppo: potrebbe riassumersi così l’andamento dei lavori del Senato sulla legge cosiddetta anti-omofobia. Intendiamoci, in Commissione Giustizia, davanti alla quale il provvedimento è pendente, la discussione generale si è esaurita in un paio di sedute, fra ottobre e inizio dicembre, ma il termine per gli emendamenti è stato fissato con relativa calma al 20 dicembre: il che vuol dire giungere al voto in Commissione a metà gennaio. Poi si andrà in Aula.
La vita di Lorenzo Costantini è durata appena cinque anni, segnati sin dall’inizio dalla diagnosi di una malattia rara, la Sma di tipo 1, che gli permetteva a malapena di muovere la testa e gli occhi. La sua è una di quelle storie che fa sorgere nel cuore tante domande, ma basta parlare con i suoi genitori perché tutte lascino il campo a una sola grande certezza: la sua voglia di vivere non gli ha impedito di cambiare per sempre la vita di chi gli ha voluto bene. «Il senso della vita per me è guardare con gli occhi di Lorenzo: la sua eredità è stata quella di cambiare per sempre il mio modo di vedere le cose». Sono le parole del padre, Gabriele, un uomo che in cinque anni si è accorto di essersi a poco a poco trasformato da padre a erede del suo stesso figlio.
L'annuncio del Vangelo, infatti, "richiede relazioni umane autentiche e dirette per sfociare in un incontro personale con il Signore". Ma bisogna "essere presenti, sempre con stile evangelico, in quello che per tanti, specie giovani, è diventato una sorta di ambiente di vita, per risvegliare le domande insopprimibili del cuore sul senso dell'esistenza".
Dietro una società dell'efficienza a tutti i costi c'è un ateismo pratico. Vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili. Nella dottrina sociale "c'è la difesa della libertà religiosa, della vita in tutte le sue fasi, del diritto al lavoro e al lavoro decente, della famiglia, dell'educazione...".
La prova della fede autentica è il dono di sé "specialmente per chi non lo merita, per chi soffre, per chi è emarginato". Gesù non ha tolto dall'esperienza umana la malattia e la sofferenza, ma le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, perché non hanno più l'ultima parola, che invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo da negative possono diventare positive.
Al Jazeera diffonde il video in cui le suore affermano di essere "custodite" per la "loro sicurezza". Poco prima, le brigate Ahrar al-Qalamoun, dell'opposizione, hanno rivendicato il rapimento e domandato la liberazione di mille donne siriane rinchiuse nelle prigioni di Assad. Guarda il video.
Molto probabilmente non aspettavano altro, essendo noto che per molti cattolici la tentazione di scendere a patti col “mondo” è troppo forte. Il quieto vivere, la voglia di non dovere continuamente combattere, l’umano desiderio di far parte, almeno una volta, della maggioranza, ci trasformano in rinoceronti di Jonesco se non stiamo sempre a piè fermo e denti stretti. Ma andiamo con ordine. Il 5 novembre scorso l’Illinois, lo stato di Obama, ha approvato le nozze gay. È il quindicesimo stato americano a farlo, dopo la botta della dichiarazione di incostituzionalità del Defense Marriage Act da parte della Corte Suprema il 26 giugno. Manca solo, in Illinois, la firma del governatore Pat Quinn, democratico. Firma che appare scontata, anche se Quinn è cattolico di battesimo e suo padre, addirittura, lavorava per l’arcidiocesi di Chicago. I deputati hanno approvato definitivamente la legge con 61 voti contro 54, segno che non è stato facile. Lo speaker Michael J. Madigan ha lavorato di lobby ed è riuscito a spostare i voti decisivi. Il bello (o brutto) è che pure Madigan è cattolico (adulto). Ecco cosa ha detto nel corso del dibattito: «I miei pensieri riguardo a questa legge sono stati elaborati prima della citazione che mi accingo ad offrire a tutti voi. E la citazione che offrirò è una citazione di papa Francesco della Chiesa cattolica romana, che ha detto: “Se qualcuno è gay e cerca il Signore ed è di buona volontà, chi sono io per giudicarlo?”.
Certo, nessun Vangelo ne parla – al massimo ne allude lontanamente citando la mangiatoia - ma da un millennio nel presepe il bue fa coppia fissa con l’asinello, a scaldare Gesù Bambino nella grotta. Ed allora perché eliminarlo? Un paio di settimane fa ho comprato nel centro di Roma un presepe completo, incartato e riposto con cura in una scatola. Quando l’ho aperta mancava il bue. Il giorno dopo sono tornata al negozio e il commesso mi ha dato un nuovo presepe. Ho aperto la seconda confezione: anche in quella il bue non c’era. Come mai? Entrambi i presepi erano made in China, e cosa ne sanno, in un paese dove è stato bandito il cristianesimo, del bue e dell’asinello, ma anche di Gesù Bambino, della Madonna e di Giuseppe?
Le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato per la seconda volta Bishoy Armiya, musulmano convertito al cristianesimo. Secondo l’agenzia MidEast Christians News, è stato accusato di proselitismo e di «aver fotografato edifici militari e della polizia, oltre a un cristiano attaccato dai Fratelli Musulmani».
Ogni 11 minuti un cristiano viene ucciso per la sua fede. Sono i dati presentati ieri alla Camera dei comuni inglese durante una seduta di tre ore dedicata alla persecuzione dei cristiani nel mondo. Nessun’altra religione è colpita come quella cristiana e secondo il parlamentare Jim Shannon questa persecuzione «è la più grande notizia nel mondo che non è mai stata raccontata».
«Inquietante»: così Etienne Montero definisce l’estensione dell’eutanasia ai bambini in Belgio, votata due settimane fa da una commissione del Senato. Il docente di Diritto all’Università belga di Namur è autore del libro Appuntamento con la morte: dieci anni di eutanasia legale in Belgio, che ha denunciato in modo deciso tutti gli abusi della legge che si verificano nel paese ogni giorno.
Ricevendo la Commissione teologica internazionale, Francesco parla della missione del teologo "al tempo stesso affascinante e rischiosa" e del "sensus fidelium", definito "una sorta di "istinto spirituale", che permette ai fedeli "di discernere ciò che è conforme alla fede apostolica e allo spirito del Vangelo".
In un messaggio di cordoglio Francesco rende omaggio al deciso impegno mostrato da Nelson Mandela nella promozione della dignità umana di tutti i cittadini del Paese.
Monsignor Franjo Komarica, vescovo di Banja Luka, denuncia ad ACS le gravi discriminazioni subite nel Paese dai cattolici di etnia croata e sollecita un intervento della comunità internazionale.
Nella Messa a Santa Marta, il Papa esorta a pregare con insistenza, chiedendo a Dio di ascoltare i nostri bisogni, nella certezza che li esaudirà sempre, in tempi che non conosciamo.
"Luce, illuminaci affinché possiamo scegliere la strada unica, tornare al Padre, affinché possiamo, come il figlio prodigo, decidere nel nostro cuore: "Ritorno al Padre". Che ciascuno di noi scelga oggi, nella festa dell'Immacolata, di lasciare il proprio peccato e iniziare una vita nuova, cristiana, di tenere nel cuore e nella vita la grazia, la luce, la pace, l'amore. In un messaggio, la Madonna ci dice: "Figli, pregate affinché Cristo nasca nel vostro cuore, ma pregate anche affinché nasca nei cuori di tutti quelli che non lo conoscono. Esistono persone che non conoscono Cristo: dove abitano? Nella tua famiglia. Tutti quelli che aspettano Natale senza Sacramenti, che aspettano Natale senza conversione, non conoscono Gesù. Natale resterà una falsa abitudine, un costume, mancherà nel giorno di Natale, dopo la festa, la pace, mancherà la Grazia, la Luce, la gioia, il grande incontro e la certezza: "Il mio Dio è nato, sono felice. Il mio Dio vive: ho incontrato Lui con la Madre, sono felice". Siamo nel cuore dell'Avvento: ricordatevi il passo dell'Apocalisse, terzo capitolo, XX verso: "Ecco: io sto alla porta e busso. Se uno, udendo la mia voce, mi aprirà la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me". Questa porta è il nostro cuore, l'uomo, il suo cuore, l'anima, il cuore della famiglia. Cristo sta bussando: questa porta non si apre dal di fuori ma dal di dentro. Cristo non è violento, aspetta: quando si aprono le porte, Lui entra.
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata.
Le tredici suore rapite lunedì scorso, in Siria, nel convento ortodosso di Santa Tecla, nella città Ma'lula, durante l’assalto di un gruppo islamico non identificato, stanno bene e si trovano adesso nella cittadina di Yabrud, vicino Damasco. Ad affermarlo sono fonti ecclesiastiche e della opposizione all’agenzia spagnola EFE. Il nunzio apostolico in Siria, mons. Mario Zenari, ha infatti informato l’emittente che “la Madre Superiora ha potuto parlare ieri sera al telefono con il Patriarcato greco-ortodosso di Damasco e ha detto che le religiose stavano bene”.
Monsignor Pietro Parolin, nuovo Segretario di Stato Vaticano, ha voluto inviare ieri il suo “saluto a tutti gli ispanofoni e soprattutto agli abitanti dell’America Latina perché ho un ricordo assai affettuoso di tutti gli anni che ho trascorso in Venezuela”. Lo ha fatto rispondendo alla richiesta dei giornalisti lì presenti di dire qualche parola in spagnolo, al momento della presentazione del libro Entre ética y empresa la persona al centro del cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, in collaborazione con Giuseppe Colaiacovo e Manlio Sodi.
A Santa Marta, il Papa avverte dal pericolo di dire belle parole di apparente cristianesimo che però, non fondate sulla roccia che è Gesù, portano solo "alla pazzia della vanità e dell'orgoglio"
Il 22 febbraio concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La Commissione, proposta dal Consiglio di Cardinali, ha la finalità di consigliare il Papa nell'impegno della Santa Sede nella protezione dei bambini e nell'attenzione pastorale per le vittime degli abusi.
I recenti sviluppi nell’Europa dell’Est hanno ravvivato il dibattito sulla profezia mariana di Fatima sulla consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Per approfondire il tema ZENIT ha incontrato padre Mario Piatti IMCS, sacerdote dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e direttore della rivista Maria di Fatima, organo ufficiale di stampa della Congregazione.
La mia porta è sempre aperta: queste semplici parole hanno dato il titolo e il tema all’ultimo libro, edito da Rizzoli, del gesuita padre Antonio Spadaro sulla sua storica intervista con papa Francesco. Padre Spadaro ha presentato il libro assieme al cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Hunduras), e membro del Consiglio dei Cardinali che assiste il Santo Padre nel governo della Chiesa. All’incontro sono intervenuti anche il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, il sociologo Giuseppe De Rita. Tra gli uditori: gli altri membri del del Consiglio dei Cardinali, il Segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin, e il Prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gainswein. L’intervista di padre Spadaro ha avuto luogo in tre giorni – 19, 23 e 29 agosto – un mese dopo la visita del Santo Padre in Brasile, per la Giornata Mondiale della Gioventù, nello stesso periodo in cui il Pontefice iniziava a scrivere l’Esortazione Apostolica post-sinodale Evangelii Gaudium, pubblicata alla fine di novembre.
L'arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha annunciato che l'evento si svolgerà in occasione delle celebrazioni per il secondo Centenario della nascita di san Giovanni Bosco.
Il 29 novembre 2013 si è svolto in Vaticano il Simposio sullo sviluppo solidale e sostenibile dell’Africa, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Fondazione Sorella Natura di Assisi. Nella sede della Pontificia Accademia, la Casina di Pio IV, un centinaio di partecipanti qualificati (su invito) hanno ascoltato (ore 9,30-17) le relazioni che verranno poi stampate dalla Fondazione Sorella Natura. Il prof. Roberto Leoni, presidente della Fondazione di Assisi, ha presentato i relatori e il card. Giovanni Battista Re ha aperto i lavori, rimarcando “il bisogno sia di pensiero che di azione a favore dello sviluppo del continente africano”. L’Arcivescovo di Kinshasa, Card. Laurent Mosengwo Pasinya Primate dell’Africa, ha tenuto la “lectio magistralis” al Simposio, elencando i mali dell’Africa nera e indicando “i bisogni essenziali degli africani: nutrizione, educazione, sanità, abitazione, libertà…dei quali gli africani debbono essere considerati non solo come beneficiari, ma come attori del cambiamento”. Ha poi specificato come la Chiesa, nella “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, orienta le soluzioni per uno sviluppo giusto, solidale e integrale.
La rieducazione “à la Barilla” sbarca in Francia. A subire il riordino del pensiero questa volta non è una casa pastificia ma la potente banca Société générale, colpevole di aver pubblicizzato un suo nuovo prodotto assicurativo con un’immagine che richiama troppo il logo della Manif pour tous.
Una parola cristiana che non ha le sue radici vitali in Gesù "è una parola cristiana senza Cristo! E le parole cristiane senza Cristo ingannano, fanno male". "Anche questo ci divide fra di noi, fa la divisione nella Chiesa".
“Tutti i grandi santi confessori come il Curato d’Ars, san Leopoldo Mandi?, san Pio da Pietrelcina, curavano attentamente anche il proprio stato di salute spirituale, ricorrendo non di rado essi stessi al confessionale”. Così il cardinale Mauro Piacenza nel corso della relazione di apertura della 3° Settimana Internazionale della Riconciliazione svoltasi, a fine novembre, a San Giovanni Rotondo.
La donna, 53 anni, ha scoperto di aver contratto il virus da suo marito, lavoratore migrante. L'uomo non resiste alla vergogna e si suicida. La fede in Dio, il sostegno dei familiari e l'incoraggiamento di un medico - malato come lei - spingono Princy Mangalika a fondare una ong per chi è affetto da Hiv/Aids. In Sri Lanka questa malattia è ancora stigmatizzata, anche se nel Paese almeno 3mila persone ne sono colpite. "Mi hanno minacciato e bruciato la casa - racconta - ma ringrazio il Signore per avermi indicato la strada".
Realizzato dal maestro Antonio Cantone, per la prima volta un presepe di origine partenopea arriva in Vaticano, Il 6 dicembre in piazza anche l'abete di 6 metri donato dalla comunità di Waldmunchen.
“Tutti i grandi santi confessori come il Curato d’Ars, san Leopoldo Mandi?, san Pio da Pietrelcina, curavano attentamente anche il proprio stato di salute spirituale, ricorrendo non di rado essi stessi al confessionale”. Così il cardinale Mauro Piacenza nel corso della relazione di apertura della 3° Settimana Internazionale della Riconciliazione svoltasi, a fine novembre, a San Giovanni Rotondo.
Nella ventottesima Udienza Generale dall’inizio del suo pontificato, tenutasi stamattina in piazza San Pietro, papa Francesco ha meditato sul rapporto tra la resurrezione di Cristo e la futura resurrezione di ognuno di noi.
Nel discorso per l'udienza generale proseguendo nella riflessione sul "Credo", ha parlato della "resurrezione della carne". Siamo, ha sottolineato, "discepoli di Colui che è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine del mondo" e dal momento che Gesù è risorto, "ci ha aperto la via" e anche noi risorgeremo: "questa non è una bugia. Se Gesù è vivo, voi pensate che ci lascerà morire e mai resuscitare?".
Con 64 voti a favore (54 Democratici e 10 Repubblicani) e 32 contrari, il Senato degli Stati Uniti ha compiuto l’ennesimo passo della marcia dell’omosessualismo in salsa obamiana, che diverrà completo qualora anche la Camera dovesse votare analogamente. E’ stato infatti approvato l’Employment Non-Discrimination Act (Enda), una legge dal testo estremamente controverso che contiene riferimenti all’ideologia del gender. L’obiettivo dichiarato della legge è quello di proibire le discriminazioni da parte dei datori di lavoro in base all’«orientamento sessuale» e all’«identità di genere» dei dipendenti. A favore dell’Enda si è speso in prima persona il Presidente Obama con un invito a votare “sì” a tutti i membri del Congresso.
Il Bhutan è l’unico paese al mondo dove il buddismo è religione di Stato. È vietato professare altre fedi e costruire chiese. I defunti devono essere cremati
Il rappresentante della Santa Sede all’Onu pone al mondo le enormi questioni etiche aperte dalla proliferazione delle armi tecnologiche.
«Un’occasione perduta». Così le famiglie numerose definiscono il testo della legge di stabilità sulla quale il Senato ha votato la fiducia. Anzi, l’ennesima occasione perduta per rimettere la famiglia al centro delle attenzioni dello Stato. A dclinare il giudizio impietoso a tempi.it è Alfredo Caltabiano, consigliere nazionale dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn) e coordinatore della commissione fisco del Forum nazionale delle associazioni per i diritti della famiglia.
Leader politici e spirituali preoccupati dall'aumento del fondamentalismo nella repubblica autonoma russa, a maggioranza musulmana. Leader spirituali invitano a non cedere alle provocazioni. Sacerdote locale: "Gli wahabiti sono i colpevoli".
Vangelo Lc 1,26-38: Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Un altro video diffuso online dai ribelli in Siria mostra un religioso sunnita dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) che educa, plagiandoli, un gruppo di bambini della provincia di Idlib. A più riprese, il religioso chiede ai bambini se «i cristiani sono musulmani o infedeli», se «Obama e Putin sono musulmani o infedeli», se «Assad è musulmano o infedele» e i bambini rispondono gridando in coro: «Infedeli!».
L’obiezione di coscienza in Francia non è un problema che riguarda solo i sindaci che non vogliono celebrare nozze gay. La legge, infatti, vieta anche ai farmacisti di rifiutarsi di vendere pillole abortive in nome del rispetto della propria coscienza. Chi lo fa, rischia il licenziamento, come avvenuto a Jacqueline F.
Trapelano nuove notizie su quanto sta accadendo a Maloula, il villaggio siriano cristiano che due giorni fa è stato nuovamente attaccato dai ribelli e dai terroristi islamici di Al Nusra, legati ad Al Qaeda. Secondo quanto dichiarato a Radio Vaticana da Antoine Audo, vescovo di Aleppo dei Caldei, «le suore rapite in Siria sono cinque e non 12: la superiora e altre quattro suore. Sono state rapite nella notte e sono state condotte a Yabroud, una città non lontana. Non abbiamo altre notizie».
Dal 9 al 15 gennaio sul Campidoglio sventolerà la bandiera arcobaleno, mentre via del Corso sarà percorsa per un chilometro e mezzo da luminare natalizie rainbow. Un trattamento del tutto differente aveva invece riservato a chi voleva difendere la famiglia naturale con un convegno, negando il 14 novembre scorso una all’Associazione Famiglia domani.
Nel volume Il Bianco da Siena, Laudi, Edizione critica a cura di Silvia Serventi (Medioevo, 23), Antonianum, Roma 2013, si offre per la prima volta in modo unitario il corpus del più fecondo tra gli autori di laudi. Il Bianco da Siena, vissuto nella seconda metà del Trecento, è il principale laudografo della «brigata» dei seguaci del mercante senese Giovanni Colombini, poi detti Gesuati poiché andavano spesso ripetendo il nome di Gesù.
Il Governo, i ministeri, i mezzi di comunicazione di massa, l’internazionale socialista avevano esercitato enormi pressioni sul popolo croato. Hanno accusato i promotori del referendum che riconosce il matrimonio tra un uomo e una donna, di essere omofobi, di essere animati da una volontà di discriminazione, di voler schiacciare una minoranza, ma il popolo non ha ceduto alle minacce e si è espresso democraticamente. Con il 65,8% dei voti favorevoli alla definizione del matrimonio come unione tra un uomo ed una donna, il popolo croato ha mostrato a tutta l’Europa, che quando i cittadini hanno diritto di voto, manifestano chiaramente la difesa e promozione della famiglia naturale.
Confronto dottrinale tra cattolicesimo e geovismo sulle Letture della Liturgia di domenica 8 dicembre, solennità dell'Immacolata Concezione di Maria.
45 anni fa, il 10 dicembre 1968, moriva a Bangkok il famoso frate, estimatore della spiritualità orientale, profondo conoscitore della teologia cristiana e profeta dell'inquietudine del nostro tempo.
"Non siamo tanto abituati a pensare a Gesù sorridente, gioioso. Gesù era pieno di gioia". "La gioia della Chiesa è proprio evangelizzare, andare avanti e parlare del suo Sposo. E anche trasmettere questa gioia ai figli che lei fa nascere, che lei fa crescere".
Oggi inizia la Novena a Nostra Signora di Guadalupe.
Il 2 dicembre Papa Francesco ha ricevuto i vescovi dell’Olanda in visita ad limina, in un incontro preceduto da una guerra di petizioni al Papa con firme raccolte su Internet da laici cattolici olandesi e forum aperti sui social network. Per una volta, le solite voci progressiste che chiedono donne prete e comunione ai divorziati risposati non sono state maggioritarie. Molti dei laici che si sono espressi lamentano che, nel Paese della «secolarizzazione selvaggia» che per primo ha introdotto matrimonio omosessuale ed eutanasia, la voce dei vescovi si senta raramente o non si senta del tutto. Benché all’uscita dell’incontro qualche vescovo si sia affrettato a dichiarare che delle petizioni dei laici non si era parlato, è probabile che queste non siano ignote al Papa, il quale ha esortato i presuli olandesi a «guardare con fiducia ai segni di vitalità che si manifestano nelle comunità cristiane delle vostre diocesi» e a intervenire nei dibattiti pubblici in modo più chiaro e incisivo.
Natale è alle porte. O forse è stato messo alla porta? Ce lo domandiamo ormai da anni, ogni volta che iniziano ad accendersi le luminarie nelle strade e case e negozi si vestono di addobbi più o meno scenografici, più o meno di buon gusto, più o meno sensati. Sensati, sì, perché tutta la questione sta qui.
«Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l’orizzonte della speranza – ha detto Papa Francesco all’Angelus di domenica 1° dicembre – la speranza di Dio che ha preso carne e si è fatta uomo e storia in Gesù». Con la prima domenica di Avvento – ha ricordato – inizia l’anno liturgico, «un nuovo cammino del Popolo di Dio con Gesù Cristo, il nostro Pastore che ci guida nella storia verso il compimento del Regno di Dio».
Andrea Bocelli e altri artisti questa sera all'appuntamento di solidarietà per il rinnovamento infrastrutturale e tecnologico della Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell'Ospedale Pediatrico
L’Esortazione apostolica "Evangelii gaudium" (Eg) offre una ermeneutica su come annunciare il Vangelo nella società postmoderna e nei suoi cinque capitoli Papa Francesco non solo indica un modello preciso di Chiesa "aperta", "gioiosa", che sappia incontrare i lontani, fedele al Vangelo e con un rapporto preferenziale per i poveri.
Francesco visita la parrocchia di San Cirillo Alessandrino nella periferia di Roma, cresima nove ragazzi, spiega che il senso della vita è incontrare Cristo e si "scusa" con i fedeli per le eccessive misure di sicurezza.
La crisi della Nigeria, assediata dalla setta islamista che vuole distruggere l’educazione occidentale, sconfina nel paese vicino. Dove però «nessuno intende abbandonare il campo».
Le suore sono state rapite oggi pomeriggio durante l'irruzione di un gruppo di armati nel monastero. Per mons. Mario Zenari, nunzio vaticano a Damasco e per la Chiesa greco-ortodossa i ribelli hanno condotto le religiose a Yabrud, città a 80 km da Damasco.
L’Esortazione apostolica "Evangelii gaudium" (Eg) offre una ermeneutica su come annunciare il Vangelo nella società postmoderna e nei suoi cinque capitoli Papa Francesco non solo indica un modello preciso di Chiesa "aperta", "gioiosa", che sappia incontrare i lontani, fedele al Vangelo e con un rapporto preferenziale per i poveri.
L’attesa è il protoganista indiscusso delle famiglie che si aprono a diventare genitori adotti. Ma qual’è il significato dell’attesa? Perchè l’attesa acquista un valore particolare durante il tempo liturgico dell’Avvento? Esso è un tempo di attesa della venuta del Figlio di Dio, che viene a salvare il mondo dalle sue debolezze e dalla sua caducità. E l’attesa di Maria è iniziata prima del suo concepimento, perchè il suo pregare esprimeva il vivo desiderio di affrettare la venuta del Figlio di Dio in questo mondo. E dopo questa prima attesa, che si è concretizzata per Maria con la sorprendente proposta di diventare la Madre di Dio, vi è stata per Lei una seconda attesa, che va dal momento del concepimento verginale al parto verginale. Essa è stata l’attesa di dare alla luce il suo Figlio divino.
1) La prima domanda del “Padre nostro” chiede che tutti gli uomini riconoscano la grandezza di Dio come ci illustra Sant’Agostino: “La prima di tutte le cose che si chiedono è questa: sia santificato il tuo nome. E non lo si chiede quasi che il nome di Dio non sia santo, ma perché sia ritenuto tale dagli uomini. Si esprime così il desiderio che Dio si manifesti loro in modo tale che essi non stimino niente più santo di lui e che nessuno temano di offendere più di lui”. Si può collegare questa prima domanda alla virtù teologale della Fede, per mezzo della quale si crede in Dio e nella sua azione salvifica.
Ma più che essere noi ad incontrare il Signore è importante "lasciarci incontrare da Lui". "Quando noi soltanto incontriamo il Signore, siamo noi - fra virgolette, diciamolo - i padroni di questo incontro; ma quando noi ci lasciamo incontrare da Lui, è Lui che entra dentro di noi, è Lui che ci rifà tutto di nuovo, perché questa è la venuta, quello che significa quando viene il Cristo".
Il premier ha rinnovato l'invito a Francesco per una visita in Israele, che dovrebbe avvenire a fine maggio dell'anno prossimo. Discussi anche rapporti tra lo Stato e i cattolici e Autorità statali e tra Israele e la Santa Sede, con l'auspicio di una pronta conclusione dell'Accordo da tempo in preparazione.
Inabissato nei sondaggi al 15 per cento di (im)popolarità, il minimo storico, François Hollande è contestato per i suoi fallimenti politici (sciopero nelle scuole) ed economici (il Pil è in calo e la ripresina è abortita). Perfino con la legge Taubira (adozioni a coppie gay) si è trovato contro una sorprendente maggioranza popolare. Così cerca diversivi. E’ il vecchio trucco dei governanti che si inventavano una guerra per distrarre dai loro disastri. Hollande a settembre voleva a tutti i costi la guerra alla Siria, ma è saltata perché si sono messi di traverso il Papa e la Russia.
In Italia si pubblicano poche notizie sul Camerun, uno dei pochi paesi africani che vive in pace da mezzo secolo, con un regime paternalista alleato con la Francia, che assicura libertà di stampa, di religione e di partiti politici; quindi, i 18 milioni di camerunesi godono di un reddito annuo medio procapite di circa 1.250 dollari USA, fra i più alti nell’Africa nera. Negli ultimi tempi il Camerun deve affrontare una grave emergenza: nella Nigeria del Nord si sta diffondendo l’estremismo islamico di “Boko Haram”, che proclama di voler distruggere “l’educazione occidentale”, cioè le scuole e le chiese cristiane, con molti morti e la fuga dei cristiani verso il Sud Nigeria. Nel febbraio scorso, Boko Haram ha sequestrato un'intera famiglia francese (compresi i 4 bambini), liberandoli due mesi dopo, forse con pagamento di un riscatto. Il 15 novembre scorso, l’agenzia Fides pubblica la notizia del sacerdote francese fidei donum padre Georges Vandenbeusch sequestrato da Boko Haram nella sua missione nel Nord Camerun ai confini con la Nigeria. Fino al 2011, in quella missione c’era don Felice Cantoni, “fidei donum” della diocesi di Como.
Al Sinodo straordinario sulla famiglia indetto da Papa Francesco manca quasi un anno, ma i vescovi tedeschi hanno già molto chiare le idee sull'orientamento da dare all'assise. A nulla sono serviti gli inviti alla prudenza e i richiami all'ordine giunti da Roma. Tutti rispediti al mittente, a cominciare dalle prese di posizione del prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, monsignor Gerhard Ludwig Müller. A originare la tensione fu, ai primi d'ottobre, il documento rilasciato dall'Ufficio preposto alla cura d'anime della diocesi di Friburgo, retta fino a settembre dal vescovo Robert Zollitsch – rimasto come amministratore apostolico –, presidente uscente della conferenza episcopale locale. In quel testo si invitava «a rendere visibile l'atteggiamento umano e rispettoso di Gesù nel contatto con le persone divorziate e con chi ha deciso di risposarsi con rito civile». In pratica, il primo passo per la riammissione dei divorziati risposati ai sacramenti, a partire dalla comunione. Non appena lo Spiegel rivelò il contenuto del testo, il Vaticano disse che non sarebbe cambiato nulla, perché quel documento era privo della firma del vescovo di Friburgo. Nulla di nuovo, dunque. Nel frattempo, a frenare voli pindarici e a richiamare all'ordine nell'ottica dell'ortodossia cattolica, arrivava il lungo intervento di Müller pubblicato sull'Osservatore Romano, il 22 ottobre.
Al Festival di Cannes lo hanno celebrato come un inno all’omosessualità. Al contrario, l’opera di Kechiche insegna che la felicità non coincide affatto con l’appagamento delle proprie pulsioni. Neanche quando le chiamiamo “amore”.
Papa Francesco ricorda la profezia di Isaia, delle "spade" che si trasformeranno in "aratri" e delle "lance" in "falci". Per l'umanità è necessario ritrovare l'orizzonte comune della propria esistenza. La Chiesa e il mondo camminano insieme verso la meta finale. La Vergine Maria è il modello da imitare. Il ricordo per i malati di Aids e un grazie a missionari ed operatori che nel silenzio sono ad essi vicini.
Lunedi’ 2 dicembre alle 10 su Rai1 a Unomattina Storie Vere Eleonora Daniele parlera’ di Medjugorje. Si raccontera’ la storia di Raffaela Martino, che ha cambiato radicalmente la sua vita nel 2003, quando le e’ apparsa in sogno una donna che ha poi riconosciuto essere la Madonna di Medjugorje. E’ andata in pellegrinaggio al Santuario e ha capito che era tutto quello che aveva sempre cercato nella vita. In studio anche Achille Cerbone e Luciana Mazzone, che nella notte di Capodanno del 2012, erano insieme quando una macchina investi’ Achille, tutti pensavano fosse morto, ma durante il tragitto verso l’ospedale si e’ risveglio’, come se nulla fosse successo. A commentare le due storie in studio Padre Domenico La Manna.
Vergine Lauretana, nel salutarti con filiale devozione amo ripetere le parole dell'Arcangelo Gabriele ed anche le tue: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con Te». "Grandi cose ha compiuto in me l'Onnipotente". Vergine Lauretana, la tua casa è dimora di luce e di carità, ottieni per me la luce vera e la carità piena. Ottieni che la pace pervada il mio spirito talora inquieto e timoroso, che l'amore riempia la mia vita e s'irradi tutt'intorno. Prolunga, o Maria, questo momento di serena gioia, difendimi nelle tentazioni e in ogni altra difficile prova. Con la tua materna protezione ti prego di farmi giungere alla casa del Padre dove Tu siedi Regina.
Sette volte l'Ave Maria
Francesco celebra i primi vespri di Avvento con gli universitari romani. "Siete chiamati ad affrontare con fortezza interiore e audacia evangelica" le sfide del nostro tempo. "Non guardare la vita dal balcone, mischiatevi lì dove ci sono le sfide da portare avanti". "La pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio".
Si chiamano bambini arcobaleno. Per i loro genitori sono già dei piccoli gay o comunque bambini che sessualmente non hanno ancora deciso da che parte stare, sospesi in una sorta di limbo sessuale. Figli in tenerissima età che, ad esempio, pur essendo maschietti amano vestirsi da femmina e giocare con le bambole. In rete si sta costituendo una vera e propria comunità di genitori di “gender creative children”. Creativi – perché a detta delle mamme – saranno loro stessi a crearsi un’identità sessuale anche differente da quella indicata da madre natura.
Nel mondo cattolico si sono registrati interventi di politici, intellettuali, e persino di qualche esponente del clero, che si sono spinti ad affermare di non avere obiezioni al fatto che una bambina di tre anni venga affidata a una coppia di uomini omosessuali, a condizione che tale coppia garantisca una certa stabilità. Aggiungendo che, nel caso specifico, si poteva pensare che il giudice avesse comunque agito privilegiando il bene della bambina. Chiamiamoli per comodità “cattolici possibilisti”. Questi cattolici, in realtà, si sono incautamente arrischiati ad entrare nel merito della recente vicenda legata al discusso provvedimento del Tribunale per i minorenni di Bologna, senza conoscerne gli atti. Ora che è noto il contenuto della motivazione di tali provvedimenti appare ancora più evidente l’errore di valutazione commesso dai “cattolici possibilisti”.
Padre Hipólito Villalobos Lima e padre Nicolás De la Cruz Martínez sono stati trovati morti ieri, venerdì 29 novembre, nella Parrocchia di San Cristobal nel comune di Ixhuatlán de Madero, nello stato di Veracruz. Lo riferisce un comunicato della diocesi di Tuxpan inviato all’Agenzia Fides. “Sono stati trovati questa mattina (venerdì), assassinati nella casa parrocchiale - si legge nel comunicato della diocesi -. A breve potremo informare la comunità parrocchiale sulla data dei funerali".
Racconti di un esorcista di don Gabriele Amorth. Puntata del 13-11-2013 da Radio Maria: Quali sono gli effetti dell'esorcismo.
L'elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski, smentisce che il Santo Padre lo abbia mai accompagnato nei suoi giri tra gli emarginati di Roma ma ammette: "C'è sempre il rischio che venga con me".
Raccontare Bergoglio in ventuno lettere di alfabeto. E’ la sfida che si propone Rosario Carello, autore e conduttore del programma “A Sua Immagine” su Rai Uno, nel libro “I racconti di Papa Francesco. Una biografia in 80 parole” (San Paolo, 2013). Ne esce fuori un mosaico di vicende inesplorate e di storie inedite che accompagnano per mano il lettore alla scoperta del carisma di “una delle più folgoranti personalità del secolo”. Così nell’introduzione al volume Carello definisce Papa Bergoglio, ed aggiunge: “penso che ricercare nuovi modi di racconto sia una necessità e che in particolare la personalità di Bergoglio sia così grande, così complessa, che possa essere compresa solo operando prima un’azione di scomposizione, per permettere poi a ciascuno di compiere personalmente un’opera di ricostruzione” (p. 8).
Quello che è accaduto a Varese ha dell’incredibile: la preside della scuola elementare Medea ha vietato la benedizione di Natale, sostenendo che offende i bambini di altre religioni. “Se la facciano impartire fuori dagli orari di lezione”, ha detto, secondo quanto riporta il quotidiano “La Prealpina”.
Commento di Padre Livio al messaggio del 25 novembre 2013 da Radio Maria.,
La Medaglia Miracolosa non è certamente un amuleto, un talismano magico, non è un superstizioso porta fortuna di cui si premuniscono quelli che, lontani dalla fede, non si impegnano in una solida vita cristiana e credono così di attirare su di sé la buona sorte. Chi, con la Medaglia, credesse volutamente di proteggersi dai pericoli e di ottenere l'aiuto di Dio senza convertirsi, continuando una vita lontana dai sacramenti e senza preghiera, profanerebbe questo dono e farebbe una grave offesa a Maria. Il mondo si scandalizza del modo di fare di Dio che, questa volta come sempre, vuole compiere le sue più grandi meraviglie con i mezzi più umili e più semplici. Un pezzo di metallo, più o meno prezioso, come può avere tutta la potenza che gli si attribuisce? È vero, non è la Medaglia in sè ad essere Miracolosa (pensarlo sarebbe superstizioso e pagano, non cristiano), ma un grande potere ce l'ha la fede di chi la accetta, la accoglie, la dona, confidando nell'aiuto di Maria, nel suo amore di Madre e nella potenza di cui il Signore l'ha rivestita. Il valore di quel po' di metallo che riproduce l'immagine della Madonna dipende dalla volontà espressa di Maria: è Lei che ha voluto farne uno strumento di grazie. Il valore della Medaglia dipende dalla sua formale e solenne promessa di accordare, per suo mezzo, tutte le grazie che le sono richieste con fiducia.
Chi ha detto che la Corea del Nord è uno Stato ateo? «È probabilmente il paese più religioso sulla faccia della terra, perché il 100% dei suoi abitanti deve adorare Kim Il-sung». Queste parole del pastore protestante Eric Foley, direttore esecutivo di Seoul Usa, organizzazione che aiuta i cristiani nordcoreani, possono sembrare provocatorie ma non sono lontane dalla verità.
In quarant’anni al Pci e ai suoi eredi sono crollati addosso muri e miti. Per dimostrare la propria esistenza in vita resta solo l’affermazione del relativismo.
Cari amici, oggi 30 novembre ci sarà, come ogni anno, la Colletta alimentare per aiutare chi si trova in difficoltà e non ha più la possibilità di avere qualcosa da mettere in tavola per mangiare. Chiedo a tutti voi, secondo le vostre possibilità, di unirsi al fianco di questi fratelli sfortunati, contribuendo, quando andrete a fare la spesa, ad aiutare qualcuno di loro. Basta poco, ma anche il poco è importante: l’unico delitto è l’indifferenza.
Silvia ha incontrato papa Francesco nella cerimonia per i catecumeni alla fine dell'Anno della fede. Da un anno frequenta il catechismo per diventare cristiana. L'amicizia e l'affetto dei suoi amici italiani l'hanno spinta a cercare la fede.
"Non ci rassegniamo a pensare al Medio Oriente senza i cristiani", dice Francesco al patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, Gregorios III Laham. Nella festa di sant'Andrea un pensiero per le Chiese ortodosse e il patriarca Bartolomeo.
Concludiamo con Lei! Per imparare ad amarla di più e a dimostrarle il nostro amore con una devozione più sentita alle Anime sante del Purgatorio. La Mamma celeste le ama tanto. Sono le Anime dei suoi figli. Per esse ha visto cadere dalla Croce il Sangue di Gesù e vi ha unito le sue lacrime. Ora che Ella vede queste Anime nella più grande sofferenza, come potrebbe restare insensibile al loro dolore? Conosce pure l'immensa felicità che le attende nel Cielo: e quanto desidera loro affrettarla! Deve però rispettare i diritti della giustizia divina. Con tutta la sua tenerezza materna, Ella veglia perciò sul loro dolore, come veglia sul nostro: e con ogni mezzo possibile al suo cuore, procura di soccorrerle.
don Gabriele Amorth - Difendersi dall'Occultismo. Trasmissione da Radio Maria con don Gabriele Amorth, esorcista.
A Firenze una coppia con cinque figli, sposata da quasi trent’anni e risultata perfettamente idonea all’adozione nelle valutazioni psico-sociali, si è vista negare dal Tribunale la possibilità di adottare un sesto bambino perché il nuovo arrivato, secondo i giudici, «metterebbe a rischio l’equilibrio e l’armonia che i due coniugi hanno saputo garantire ai propri figli fino ad ora». È la notizia sconcertante riportata oggi dal quotidiano Avvenire. Che si domanda, giustamente: ma se i periti e le stesse toghe devono riconoscere che i genitori in questione «hanno saputo garantire equilibrio e armonia» a ben cinque figli, di cui per altro già due sono adottati (e ammalati), perché non dovrebbero saper garantire lo stesso anche al sesto?
Il cristiano pakistano di 35 anni Younis Masih è stato rilasciato ieri dopo aver passato gli ultimi otto anni in prigione per false accuse di blasfemia. Lo ha deciso la Corte di appello di Lahore, secondo quanto riportato dall’organizzazione cristiana Legal Evangelical Association Development (Lead).
Con quasi due milioni di firme, raccolte nei 28 paesi dell’unione, con venti paesi che hanno superato la quota indicata dalla Commissione Europea, l’iniziativa dei cittadini Europei denominata “Uno di Noi” ha dato voce ai cittadini che vogliono un Europa unita sui valori della difesa della vita e della famiglia. Il segnale è forte e chiaro. L’iniziativa “Uno di Noi” ha mostrato che i cittadini europei sono pronti a manifestare pubblicamente la loro volontà di unione su temi quali la difesa della vita nascente e l’utilizzo dei fondi europei per la difesa della dignità umana. I rappresentanti di “Uno di Noi” dei 28 paesi dell’Unione Europea si sono incontrati a Cracovia nei giorni 15, 16 e 17 novembre per dare continuità e rappresentanza ad un soggetto europeo.
«Ci avviciniamo alle elezioni e la trasformazione dell’Hagia Sophia è un argomento che interessa molto una certa parte della popolazione. È però inimmaginabile che possa tornare moschea, nonostante siano stati modificati altri elementi laicizzati della repubblica turca che sembravano intoccabili». Così padre Alberto Fabio Ambrosio - frate domenicano da dieci anni ad Istanbul ed uno dei maggiori studiosi cristiani dell'islam mistico - commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre le voci circa il possibile ritorno a luogo di culto islamico della basilica di Santa Sofia di Istanbul. Edificata a partire dal 532, la basilica bizantina è stata convertita in moschea nel 1453 e poi trasformata in museo nel 1935 dal primo presidente turco e fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk.
Donato dal cardinale Crescenzio Sepe, l'opera seguirà lo stile del '700 partenopeo, con i pastori realizzati da un artista di San Gregorio Armeno.
""Qual è la strada che il Signore vuole? Sempre con lo spirito di intelligenza per capire i segni dei tempi. E' bello chiedere al Signore Gesù questa grazia, che ci invii il suo spirito di intelligenza, perché noi non abbiamo un pensiero debole, non abbiamo un pensiero uniforme e non abbiamo un pensiero secondo i propri gusti: soltanto abbiamo un pensiero secondo Dio".
Francesco ha incontrato 120 superiori generali. La radicalità è richiesta a tutti i cristiani, ma i religiosi sono chiamati a seguire il Signore in maniera speciale. Le realtà di esclusione rimangono le priorità più significative. Accanto a queste sfide ci sono quella culturale e quella educativa nelle scuole e nelle università.
Che cos 'è la Medaglia Miracolosa? La Medaglia è la riproduzione dell'immagine di Maria così come si mostrò a Santa Caterina Labouré. È il memoriale delle sue Apparizioni e,' un potente strumento della Misericordia di Maria è un segno sensibile, un sacramentale, che risveglia in noi la fede, la speranza e la carità, predisponendoci a ricevere tutte le grazie che Maria vuole riversare su di noi. La Medaglia Miracolosa è un distintivo di amore e di onore per tutti coloro che hanno scelto Maria per Madre, è un invito a farci modellare da lei secondo l'immagine di suo Figlio Gesù. La Medaglia è un sicuro pegno di protezione: chi la porterà sarà sotto la specialissima protezione della Madre di Dio. Una protezione forte, fondata sulla potenza di Dio, una protezione continua, per l'anima e per il corpo, per tutti e per sempre. La Medaglia è il "libro" della nostra Maestra. Maria vuole che "leggiamo" e meditiamo le verità e le promesse scritte in questo suo "libro" ideato da lei, capolavoro del suo amore per noi e della sua sapienza. ...
La fragilità delle famiglia si manifesta in tutta la sua debolezza ne Il bambino cattivo, film scritto e diretto da Pupi Avati e proiettato su Raiuno, in occasione della Giornata Internazione per i diritti dell’Infanzia. Attraverso gli occhi di un bambino si descrive la crisi di una coppia il cui sguardo è annebbiato da un egoismo dirompente e da comportamento che sottolinea il continuo interesse di certi adulti a preoccuparsi solo di se stessi, dimenticando con troppa facilità che l’unica esistenza da salvaguardare è quella del loro bambino.
«”Ti amo da morire”. Se poi accade davvero, puoi anche lasciargli l’eredità». È uno degli slogan con cui il Consiglio nazionale del notariato sta pubblicizzando i cosiddetti “contratti di convivenza”, ai quali ha dedicato anche un vero e proprio open day consultivo, annunciato per sabato 30 novembre in diverse città italiane. Messi a punto di recente, i contratti di convivenza sono, secondo rappresentanti dei notai, una soluzione per «tutte le persone che, legate da vincolo affettivo, decidono di vivere insieme stabilmente (…) al di fuori del legame matrimoniale», compresi «due conviventi dello stesso sesso». Il vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani, Giancarlo Cerrelli, nutre qualche sospetto verso questa iniziativa. E dice a tempi.it: «A cosa serve creare contratti di questo tipo se non aggiungono nulla a quello che già il diritto privato prevede per tutelare due soggetti?».
Intervista al cardinale Sgreccia, ex presidente della Pontificia accademia per la vita, sulla legge in via di approvazione in Belgio. «La dolce morte serve ad alleviare non le sofferenze di chi sta male, ma il peso di chi sta bene».
Papa Francesco sfida il gelo, cappotto e sciarpa per l'Udienza generaleIeri papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, convocata sul tema “Membri di differenti tradizioni religiose nella società”. A loro, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il pontefice ha rivolto il seguente discorso (i titoletti sono nostri).
Oggi inizia la novena all'Immacolata Concezione.
Giorni fa nella mia parrocchia (periferia di Milano, un tempo operaia) una bambina di 12 anni ha tentato il suicidio. L’ha detto il giovane parroco in una Messa feriale, a quattro vecchi gatti. Come mai ha voluto ammazzarsi?, gli ho chiesto poi. E lui: «La prendevano in giro». Casi del genere avvengono con più frequenza di quanto si creda. Solo una parte infinitesima giungono alle pagine di cronaca, quando la vittima muore e quando i genitori sono in grado di denunciare effettivamente qualcuno, cosa rara.
Uccise per aver partorito una figlia femmina. Sono 56 pakistane, punite con la morte nel 2013. I.A. Rehman, segretario generale della Commissione per i diritti umani del Pakistan, in occasione della Giornata internazionale per eliminare la violenza contro le donne, ha denunciato la strage durante un simposio intitolato “La gioventù come forza per un cambiamento positivo”.
Il rapporto annuale sulla natalità e fecondità in Italia presentato ieri dall’Istat conferma in modo sconsolante la crisi demografica del nostro paese. Nell’anno di riferimento dell’indagine, il 2012, sono nati in Italia 534.186 bambini, 12 mila in meno rispetto al 2011. Ma è, appunto, solo la conferma di un andazzo: dal 2009 le nascite sono infatti diminuite di 42 mila unità (54 mila se si considerano esclusivamente i figli di genitori entrambi italiani).
Cristiani e musulmani, insieme, per ricostruire in Egitto. A Delga, la piccola città egiziana dove ad agosto sono state bruciate da fanatici islamici tre chiese, un monastero e decine di case e negozi, si è formata una rete di solidarietà per aiutare una cinquantina di famiglie cristiane che hanno perso tutto nelle violenze seguite alla deposizione del presidente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi.
«Con 35 famiglie cristiane ci siamo rifugiati in chiesa a pregare. Il cancello della chiesa è stato colpito ed è saltato. Sono entrati combattenti armati a viso coperto, non siriani, e ci hanno detto: vogliamo uccidervi tutti, cani cristiani». Il racconto di padre George Louis su quanto avvenuto a Qara, Siria, tra il 16 e il 20 novembre è drammatico.
Molte donne sognano il giorno del proprio matrimonio sin da bambine. Immaginano chi le porterà all’altare, dove si terrà la cerimonia e, non da ultimo, come sarà l’abito da sposa. Sono questioni secondarie rispetto al significato religioso del Sacramento, eppure contribuiscono anch’esse a rendere indimenticabile il giorno delle nozze. Il vestito della sposa è da sempre fonte di curiosità e attenzione, sia che si tratti di un matrimonio reale, sia che a sposarsi sia la vicina di casa. Se il dilemma di cosa indossare interessa la quotidianità di una buona fetta della popolazione femminile, è facile dedurre che la scelta dell’abito nuziale sarà un banco di prova sul quale la futura sposa è chiamata a coniugare la fantasia con la realtà. Infatti, una volta trovato il vestito giusto, non è detto che ci sia la disponibilità economica per poterlo acquistare, così capita di dover preferire un articolo meno costoso.
La Conferenza Episcopale chiede ai fedeli di intensificare le orazioni per la liberazione degli ostaggi di tutto il mondo. Ancora scarse notizie sul sacerdote francese rapito il 13 novembre da Boko Haram.
Domenica 1° dicembre si terrà il referendum per ribadire nella Costituzione che il matrimonio è un'unione tra un uomo ed una donna. Intolleranza e minacce da parte del governo.
Il patriarca caldeo iracheno, Louis Sako, spiega come è possibile aiutare concretamente i nostri correligionari in difficoltà.
Grande accoglienza e entusiasmo per la Evangelii Gaudium, la prima Esortazione apostolica di Papa Francesco sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale. Il documento pontificio ha raccolto presto consensi positivi ed è divenuto oggetto di forte interesse, in ambito cattolico e non solo, in tutto il mondo.
La proposta di legge sarà presentata giovedì alla Argentina's Lower House. Sotto il viso del Pontefice la dicitura: "Tributo del popolo argentino a Papa Francesco"
"Il futuro sta nella convivenza rispettosa delle diversità, non nell'omologazione ad un pensiero unico teoricamente neutrale" "Imprescindibile il riconoscimento del diritto fondamentale alla libertà religiosa, in tutte le sue dimensioni".
Primo ospite islamico del Consiglio mondiale delle Chiese cristiane, un professore di Al Azhar rimane colpito dal rispetto reciproco e dalla disponibilità all'ascolto dei delegati cristiani: "Come vorrei che anche noi musulmani fossimo in grado di comportarci così". La sua testimonianza da "ambasciatore dell'islam" e l'invito al mondo musulmano: "Apriamoci ai temi della povertà e della cura del creato".
Una medicina spirituale che fa arrivare la Misericordia nell’anima. Si manifesta attraverso la pace del cuore, la gioia interiore ed il desiderio di fare del bene. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù.
“Non ci rassegniamo a immaginare un Medio Oriente senza cristiani”. Questo l’appello di papa Francesco durante l’udienza concessa la scorsa settimana ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione delle Chiese Orientali. Poco prima dell’udienza, il Santo Padre aveva incontrato i Patriarchi e gli Arcivescovi Maggiori del Medio Oriente per discutere della drammatica situazione sussistente in paesi come l’Iraq e la Siria. Gli attacchi perpetrati a danno dei cristiani hanno indotto molte persone a lasciare il proprio paese, facendo temere la totale cancellazione dell’identità cristiana in Medio Oriente.
Domenica 1° dicembre i croati si recheranno alle urne per decidere, attraverso un referendum di modifica costituzionale d’iniziativa popolare, se introdurre nella Costituzione della Repubblica di Croazia una norma secondo la quale il matrimonio è esclusivamente una comunione di vita di un uomo e di una donna. Nonostante lo straordinario successo della raccolta di firme dello scorso maggio su iniziativa dell'associazione civica U ime obitelji (“Nel nome della famiglia”) - alla fine si sono contate, in sole due settimane di raccolta, circa 780.000 firme, più del 20% dell'intero corpo elettorale - all'indizione del referendum non si è giunti in modo semplice e indolore.
L’omelia non deve essere lunga né «uno spettacolo di intrattenimento», non deve «sembrare una conferenza o una lezione (…) puramente moralista o indottrinante» e neanche trasformarsi in una pura «lezione di esegesi». Ben 19 pagine della Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica scritta da papa Francesco e resa nota ieri, sono dedicate alla preparazione dell’omelia da parte dei sacerdoti.
Incappucciato, legato, portato in una base di Al Qaeda e torturato per 33 giorni: «Mi davano anche 70 frustate al giorno». Eppure Mohammed è un ingegnere di 50 anni che nel 2011 si era unito alle proteste contro il regime di Bashar Al Assad per una Siria democratica. E proprio per questo lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) l’ha imprigionato: «Per loro la Siria deve diventare un califfato islamico».
Da lunedì in Russia non è più possibile pubblicizzare l’aborto. Il presidente Vladimir Putin, rivela il Cremlino, ha firmato un insieme di leggi che restringe la possibilità di realizzare spot pubblicitari. Oltre all’aborto, la nuova legge federale proibisce di diffondere anche la pratica illegale della “medicina popolare” e campioni gratuiti di medicine che contengano sostanze narcotiche.
Nella puntata la storia incredibile di Maria Luce, la ragazza che ha rinunciato ad essere Giulietta - nel musical "Romeo e Giulietta" rappresentato in questi giorni a Roma e prodotto da David Zard - perché ha deciso di non spogliarsi e non cantare seminuda.
Vangelo Mt 24, 37-44: Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
"L'Anno della fede si è concluso il 24 novembre 2013, ma all'udienza generale del 27 novembre Papa Francesco ha avvertito che le relative catechesi del mercoledì, iniziate da Benedetto XVI, continueranno fino alla fine dell'esposizione del Credo. In questa catechesi il Papa ha iniziato a commentare la formula «Aspetto la resurrezione dei morti». Come sempre, Francesco rimanda al «Catechismo della Chiesa Cattolica», che divide il commento alla formula in due parti: morire in Gesù Cristo - trattata nell'udienza di questa settimana - e risorgere in Gesù Cristo, che sarà oggetto della prossima catechesi."
«La Colletta alimentare è un gesto semplice che fa riscoprire a un popolo intero la gioia di donare e rispondere al bisogno delle persone, che parte dalla spesa e arriva più in profondità». È questo, in sintesi, il motivo per cui la Giornata nazionale della colletta alimentare non passa di moda. Sabato 30 novembre si terrà in oltre 10 mila supermercati la sua 17esima edizione e come spiega a tempi.it il presidente della Fondazione Banco alimentare onlus, Andrea Giussani, «quest’anno il bisogno è ancora più graffiante perché la crisi ha aggravato la povertà alimentare nel nostro paese».
Un candore divino, che prima abbaglia e poi attira nelle trame dolcissime della sua purezza. La Madonna del Miracolo raffigurata nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, a Roma, appare così, come l’emblema di un’arte che trasuda grazia, tanto che, anche per chi non crede, sarà difficile restare indifferente davanti a tale bellezza. In pieno centro storico, a due passi da Via Veneto, la Basilica e Santuario mariano di Sant’Andrea delle Fratte è da secoli meta di devoti e turisti, i primi attratti dalla fama della "Lourdes romana", come la definì Papa Benedetto XV, i secondi, credenti o meno, affascinati dalla sua preziosità barocca. Cupola e campanile sono opera del Borromini, mentre all’interno, ai lati dell’Altare maggiore, si stagliano maestosi i due angeli in marmo che Bernini realizzò per Ponte Sant’Angelo, ma che Papa Clemente IX preferì non esporre alle intemperie.
I responsabili religiosi del Belgio accolgono con delusione e tristezza il voto in Commissione Giustizia e Affari sociali del Senato che estende la legalizzazione dell’eutanasia ai minori e ai malati mentali, oltre che, come già accade dal 2002, per gli adulti legalmente capaci. In una dichiarazione comune, diffusa dall'agenzia Sir, i leader belgi affermano: “Condividiamo l’angoscia di quei genitori che hanno un bambino che sta andando verso una fine prematura della vita, soprattutto quando soffre. Tuttavia - si legge nel comunicato - riteniamo che le cure palliative e la sedazione siano un modo degno di accompagnare un bambino che muore di malattia. Medici, oncologi e rianimatori ce lo hanno affermato chiaramente. Ascoltiamoli”.
Concluso l’Anno della Fede, papa Francesco ha tenuto la penultima delle catechesi del ciclo sul Credo. Nel corso dell’Udienza Generale, tenutasi in piazza San Pietro, nonostante il freddo pungente e il cielo coperto, con circa 50mila pellegrini presenti, il Santo Padre si è soffermato sull’ineluttabilità della morte ed in particolare sul “morire in Cristo”. Al giorno d’oggi, ha affermato il Papa, è diffuso “un modo sbagliato di guardare la morte”: essa “ci riguarda tutti” e “ci interroga in modo profondo”, specie quando, in maniera “scandalosa”, ci tocca da vicino o colpisce i più piccoli, i bambini o gli indifesi. Quando è considerata la “fine di tutto”, la morte “spaventa, atterrisce, si trasforma in minaccia che infrange ogni sogno, ogni prospettiva, che spezza ogni relazione e interrompe ogni cammino”.
Quando si vive "come se Dio non esistesse" la fine della vita "spaventa, atterrisce", ma "la risurrezione di Gesù non dà soltanto la certezza della vita oltre la morte, ma illumina anche il mistero stesso della morte di ciascuno di noi". Una "via sicura" per stare vicino a Gesù "è recuperare il senso della carità cristiana e della condivisione fraterna".
Alle ore 17 (se possibile) prega la Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa. Clicca su questa news per leggerla.
Oltre 3.400 militari alleati uccisi, 53 dei quali italiani, in dodici anni di guerra costati all’Occidente centinaia di miliardi di euro (6 spesi dall’Italia) per ritrovarci con un Afghanistan sempre più simile a quello dei talebani. Mentre il ritiro delle truppe della coalizione procede a rapidi passi il Paese asiatico regredisce con altrettanta velocità facendo tramontare le speranze che a Kabul possa regnare una forma di democrazia rispettosa dei diritti umani e dei principi basilari della Dichiarazioni universale dei diritti dell’uomo. Dopo i negoziati con i talebani, passati dallo status di nemici da annientare a interlocutori contesi tra statunitensi e governo afghano, dopo le pressioni sul governo pakistano affinché liberasse i leader degli “studenti coranici” in carcere a Islamabad, ieri il ministero della Giustizia afghano ha confermato l’istituzione di commissione speciale che sta mettendo a punto le modifiche al Codice penale per ammettere legalmente "la lapidazione fino alla morte" nei casi di adulterio.
Intervista a Miriam Zoll, che dopo aver tentato più volte, invano, di concepire un figlio attraverso la tecnica, ha deciso di raccontare in un libro la terribile verità sulle cliniche (e sul business) della fertilità
«Ma che c’azzecchi tu con le previsioni?», chiese Padre Pio a Padre Mariangelo da Cerqueto, agli esordi come Frate Indovino. L’iniziatore del Calendario aveva già fama di uno che sapeva leggere nel futuro e non solo prevedere il tempo atmosferico. Padre Pio, che provava affetto per il confratello, lo incoraggiò e stabilì con lui una sorta di patto angelico. Gli disse che ogniqualvolta si fosse avventurato nel futuro, gli avrebbe mandato in appoggio il suo angelo custode.
Le abbiamo imparate quando eravamo piccoli, spesso le abbiamo mandate giù a memoria e magari continuiamo a ripeterle oggi, più per abitudine che per fede, senza apprezzarne il significato. Stiamo parlando delle preghiere. La spiegazione del loro contenuto può essere oggetto, chiaramente in modo diverso, sia di una catechesi che di una lezione di religione a scuola. Vogliamo iniziare questo percorso di riscoperta a partire dalla preghiera del cristiano: il “Padre Nostro”.
Feto: da una radice sanscrita fe- che significa l'atto di succhiare, e dal latino fetus che indicava il cucciolo, il germoglio. Si dice di essere vivente ancora nell'utero materno, ma senza una sostanziale differenza nella fisiologia dall'essere vivente già nato.
Alcune riflessioni e informazioni necessarie per capire il senso di questi commenti e la modalità con cui procederemo.
Pubblicato oggi il calendario delle Celebrazioni liturgiche presiedute dal Santo Padre Francesco da fine novembre a gennaio. Il primo appuntamento è fissato per sabato 30 novembre, I domenica di Avvento: alle 17.30, il Papa reciterà i Primi Vespri insieme agli Universitari degli Atenei Romani, nella Basilica di San Pietro. Il giorno successivo, farà visita alla Parrocchia romana "San Cirillo Alessandrino", alle 18, e presiederà la Santa Messa.
È il più lungo documento (220 pagine) nell’intera storia delle encicliche e delle esortazioni apostoliche pontificie. Perché, con l’esortazione Evangelii gaudium, Papa Francesco – che ci ha abituati alla brevità – ha scritto un’enciclopedia? Lo chiediamo a Massimo Introvigne, sociologo, autore de Il segreto di Papa Francesco (Sugarco, Milano 2013) e teorico dell’«effetto Francesco», secondo cui questo Papa riporta in Chiesa fedeli che ne erano lontani, oggi a Milano per un convegno all’Ambrosianeum su Chiesa e massoneria. «Una premessa – avverte Introvigne –: un testo così grande si presta a letture parziali.
Nell'Esortazione Apostolica "Evangelii Gaudium", Papa Francesco auspica una "conversione del papato" perché sia più fedele al messaggio di Cristo e un rinnovato dinamismo dei battezzati perché siano in uno "stato permanente di missione"
Dal jihad al conflitto etnico religioso e alla guerra civile. Gli atti terroristici dei gruppi armati islamici attivi in Africa sub sahariana, le violenze, i saccheggi, la distruzione di beni e proprietà appartenenti ai cristiani e alla Chiesa hanno come fine di liberare territori e stati dalla presenza degli “infedeli” e, anche se questo obiettivo fallisce, impadronirsene e imporvi la shari’a, la legge coranica. I jihadisti contano su un consenso più o meno ampio, a seconda dei contesti: può anche darsi che la maggior parte dei loro connazionali di fede islamica non li sostenga e anzi li biasimi. Quel che ottengono in ogni caso è di accrescere tensioni e ostilità tra comunità etniche tradizionalmente educate alla diffidenza reciproca e in perenne competizione per le risorse: una competizione che nelle aree rurali, ad esempio, non di rado degenera in scontri armati a scopo di razzia e di controllo di terreni e sorgenti.
Storia di ordinaria discriminazione anticristiana in Inghilterra. Giorni fa la Court of Appeal, la seconda magistratura più importante del Regno Unito, ha confermato il divieto di mandare in onda un messaggio radiofonico predisposto da un’organizzazione cristiana. Questo era il tenore del comunicato trasmesso dalla Premier Christian Radio: «I sondaggi mostrano che oltre il 60% dei cristiani praticanti sono sempre più discriminati nei posti di lavoro. Noi siamo sinceramente interessati a reperire sulla questione dati certi ed attendibili per informare l’opinione pubblica, e cercare di rendere più giusta la società. Se hai fatti da denunciare al riguardo contattaci sul sito CCPmagazines.co.uk».
Pregare e sperare in Gesù: sono queste le virtù indicate da Francesco "che lasciano il tempo alla speranza e all'intervento del Signore". Il cristiano "è in grado di vivere il momento, ma non deve ingannarsi pensando di essere padrone di ciò che invece è di Dio".
L'esortazione apostolica "Evangelii Gaudium". L'evangelizzazione, manifesto programmatica del papato, deve trovare "nuove strade" e "metodi creativi". Una "salutare decentralizzazione". Un sistema economico "ingiusto alla radice". "Autentici attacchi alla libertà religiosa". "Esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri". "Nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone". I Paesi islamici "assicurino libertà ai cristiani affinché possano celebrare il loro culto e vivere la loro fede".
I ribelli islamisti in Siria hanno lanciato un’offensiva a nord di Damasco contro Deir Atieh, villaggio di 25 mila persone abitato da molti cristiani. Lo scorso 22 novembre, come riporta Fides, i miliziani si sono fatti strada con due attentati suicidi, hanno preso in ostaggio i malati dell’ospedale e devastato il museo che conteneva migliaia di reperti archeologici.
Contro il libro di Costanza Miriano è arrivata una presa di posizione molto netta da parte del governo spagnolo. Dopo la mozione trasversale con cui il parlamento di Madrid aveva chiesto il ritiro dal commercio di Casate y sé sumisa (traduzione di Sposati e sii sottomessa, primo fortunato saggio della giornalista, scrittrice e blogger), anche il Ministro della Sanità, dei Servizi Sociali e dell’Uguaglianza, Ana Mato, ne ha chiesto la censura. Secondo quanto riferito dal sito web di El Mundo, il ministro Mato avrebbe sollecitato l’Arcivescovado di Granada, editore di Casate y sé sumisa, il ritiro del commercio del libro, sottolineando che il titolo non è condivisibile dalla “maggioranza della società”. “Non condivido assolutamente il titolo, né il contenuto, così ho chiesto che il libro venga ritirato, credo che sia del tutto inopportuno e che sia una mancanza di rispetto per le donne”, ha affermato la Mato, intervenendo in un intervista alla TVE in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Il prossimo 30 novembre, nella basilica di San Pietro in Vaticano, si terrà il primo atteso incontro degli universitari con Papa Francesco, in preparazione al Santo Natale. L'appuntamento, organizzato dall'Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato, sarà aperto alle 16.00 dal cardinale vicario Agostino Vallini, che guiderà la preghiera preparatoria, con l’accoglienza dell’icona di Maria Sedes Sapientiae, patrona degli studenti universitari, e il rinnovo della professione di fede dei giovani cresimandi.
Novembre si apre -come ben sappiamo- con la gioiosa solennità dei Santi, a cui subito segue il commosso ricordo dei nostri cari defunti, quasi a tracciare l’ideale legame che si intreccia tra la luce beata e intramontabile del Cielo e la dolorosa e penosa penombra del Purgatorio. I primi giorni del mese richiamano, cioè, alla nostra distratta memoria, la meta che attende la vita di ciascuno e il faticoso incedere -nel tempo e al di là del tempo- verso la Gloria, verso la meta a cui l’anima anela, profondamente e ardentemente, durante il suo cammino terreno e anche oltre il confine stesso della morte.
Il Vaticano parla di "cordiali colloqui" e "buoni rapporti bilaterali". Il presidente russo ha portato a Francesco il saluto del patriarca Kirill, ma non l'invito a recarsi a Mosca. Padre Lombardi: "nessuno si aspettava che ci fosse".
Invitata dal parroco don Walter, Marija Pavlovic ha raccontato la sua esperienza di fede e, come ogni giorno, alle 17.40, ha iniziato il suo dialogo con la Madonna.
Cos’è un regime comunista nell’anno 2013? È il posto dell’equa distribuzione della miseria, delle spie, dei lager, dove il cibo ha il sapore dell’erba e dei topi. Tempi ha incontrato una nordcoreana in fuga.
Il liceo Mamiani di Roma inserisce “genitore 1 e 2? nel libretto delle giustificazioni. Il Corriere non fa una piega, ma grida all’emergenza educativa per il caso delle baby escort dei Parioli
Ora di cena. Papà1 si mette ai fornelli e non se la cava niente male. Stasera, spaghetti allo scoglio (ovviamente non Barilla). La cena procede liscia, finché la piccola non fa una domanda imbarazzante ...
Lo scandalo delle croci piomba su di noi sempre da Nord. Specie dall’estremo nord dell’Europa. Sette anni fa era stata British Airways a sospendere dal lavoro Nadia Eweida, un’impiegata degli imbarchi, perché indossava una collana a forma di croce visibile sopra l’uniforme (mentre veli e turbanti delle dipendenti musulmane e dei dipendenti sikh erano accettati e integrati nell’abbigliamento ufficiale); nel novembre del 2009 era stata la signora Soile Tuulikki Lautsi, con la doppia cittadinanza italiana e finlandese (paese di cui è originaria), a ottenere una sentenza di primo grado della Corte europea dei diritti dell’uomo che imponeva all’Italia di rimuovere i crocefissi dalle aule di tutte le scuole; stavolta sono stati dirigenti della tv pubblica norvegese che, asserendo proteste da parte di spettatori di fedi diverse da quella cristiana, hanno costretto la presentatrice Kristin Saellmann a rimuovere la piccolissima croce di pietre nere che da qualche tempo portava al collo mentre conduceva un tg regionale.
Coloro che si affidano a Dio anche in "una situazione al limite", "sono un esempio per noi e ci incoraggiano a gettare sul tesoro della Chiesa tutto quello che abbiamo per vivere". Non solo i martiri, ma anche tanti genitori che ogni giorno fanno scelte definitive per andare avanti con la loro famiglia, con i loro figli sono "un tesoro nella Chiesa".
Sex box. Non si tratta di qualche gadget acquistabile in un sexy shop, bensì di un kit “formativo” destinato alle maestre di asilo di alcune zone della Svizzera per svolgere lezioni obbligatorie di educazione sessuale a detrimento dei bambini in età prescolare. Per ora l’esperimento riguarda solo il Canton Basilea e alcuni comuni di Appenzello e San Gallo ma nel 2014 tali corsi potrebbero estendersi alla Svizzera tedesca, a quella francofona e al Canton Ticino, a due passi da casa nostra.
Perfino quel cattolico reazionario nemico del progresso che è il Correttore di bozze ormai ha imparato ad accettare, suo malgrado, l’idea che la Terra sia tonda. Più difficile, probabilmente, sarà convincere Giovanni Sartori che certe teorie malthusiane sulla necessità di sbarazzarsi di un po’ di gente per scongiurare il pericolo di esaurimento delle risorse del pianeta sono radicalmente sbagliate. A quanto pare infatti l’illuminato editorialista del Corriere della Sera, a differenza di un oscurantista come il Correttore di bozze, è convinto non solo che la Terra sia piatta, ma che sia piatta perché in realtà è una torta. E che perciò mors tua, fetta mea.
Rio Saliceto, nel reggiano lascia ancora basiti la sospensione che dalla scuola “Anna Frank” è arrivata alle visite alla mostra su Rolando Rivi. Tutto è successo all’inizio di questa settimana: durante l’ora di religione i bambini iscritti al corso si sarebbero dovuti recare nella parrocchia vicina, per vedere appunto il percorso preparato sul giovane seminarista beato, ucciso nel ’45 “in odio alla fede” da alcuni partigiani. «La proposta era stata inserita in quell’ora proprio per far conoscere ai ragazzi un martire, e non solo una figura storica», spiega Emilio Bonicelli, giornalista e segretario del Comitato Amici di Rolando Rivi, l’associazione che sta portando la mostra in giro per la provincia reggiana e modenese. Poi, appunto, è arrivato lo stop dalla dirigente scolastica, messa sotto pressione da altri genitori, rimasti scandalizzati dal titolo di uno dei pannelli “Domani un prete di meno”, frase che uno dei due assassini di Rivi aveva pronunciato, e che avrebbe creato qualche malumore poiché «infanga la resistenza».
"Riscoprire la bellezza del cammino di fede". "Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della condanna". Per la prima volta esposte le reliquie di san Pietro. La consegna simbolica della Evangelii gaudium. Pace e concordia per i cristiani di Terra Santa e Siria. Raccolta di fondi per le Filippine. "Invohiamo "la protezione di Maria specialmente per i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono perseguitati a motivo della loro fede''
Francesco presiede il Rito di ammissione al Catecumenato, il penultimo appuntamento dell'Anno della Fede che si chiude domani con una messa solenne a San Pietro. Il pontefice consegna i Vangeli a circa 500 catecumeni, provenienti da tutto il mondo, che si stanno preparando a diventare cristiani. Nel corso dell'omelia, il papa sottolinea i "tre momenti" relativi a questo percorso: ascolto, incontro e cammino. Tra i candidati al battesimo si presentano al Papa Mahmoud, Farah, Romina, Yoko (con una veste tradizionale giapponese), Olzi, Rami, Francesca, Christoph, Mimosa e Zhao.
Le persone anziane, anche se malate, "sono sempre state protagoniste nella Chiesa, e lo sono tuttora". Se oggi si vive più a lungo e quindi "un numero crescente di persone va incontro a patologie neurodegenerative, spesso accompagnate da un deterioramento delle capacità cognitive", ciò impegna sia il mondo della sanità che quello dell'assistenza, anche sul piano religioso.
Il rapitore, un musulmano di 32 anni, avrebbe agito per vendetta nei confronti della madre. Della bambina, Saba Waris, non si hanno più notizie da giugno. Un tribunale ha emesso un mandato d’arresto contro l’aguzzino, che ha fatto sparire le sue tracce.
«È ancora qui, Emilia. È la donna che amo e che mi ama. È il custode della mia vita. È il mio primo sorriso di ogni nuovo giorno. È la mia fabbrica di baci...». Le può dire solo con gli occhi, quelle parole. Ormai da due anni, infatti, Antonio è finito nel mirino della Sclerosi laterale amiotrofica: la famigerata Sla. Di parlare ha smesso da tempo e, da dopo l’estate, fatica persino a muovere le labbra. gli è rimasto lo sguardo, però: con gli occhi riesce a fissare un’apposita tastiera che, collegata a un sintetizzatore vocale, gli permette di comunicare brevi frasi. Ecco perché questa è diventata, di colpo, l’intervista che non avrei mai voluto fare: perché sto parlando con un amico (che, per inciso, ha progettato la casa dove vivo con altre quattro famiglie) e perché, per lui come per Emilia, rispondere è un calvario.
Roma ama i filippini e, come Diocesi, si unisce spiritualmente al dolore della popolazione asiatica che ancora ha negli occhi la morte e la devastazione portate dal ciclone Haiyan. Dopo l’incontro di Papa Francesco in Vaticano, un’altra speciale espressione di vicinanza alla popolazione colpita sarà la Messa di domani pomeriggio nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Durante la funzione, i fedeli romani e filippini si uniranno per un intimo momento di preghiera per ricordare le vittime del tifone.
«Che senso ha officiare funerali di Stato per le vittime, se non celebriamo con altrettanta passione la vita dei superstiti. Questi nei campi di accoglienza sono trattati da criminali e sono stipati in più di mille in rifugi con solo 250 letti». È lo sfogo di monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, durante un incontro organizzato il 7 novembre scorso presso il Parlamento europeo da Aiuto alla Chiesa che Soffre.
“La mia infanzia l’ho vissuta tra violenza e alcolismo. Sono stata violentata all’età di 12 anni e sono rimasta incinta. Anche se i medici mi dicevano: abortisci , non rovinare la tua vita, dopo aver ascoltato il cuore della mia bambina, decisi che doveva vivere. Due vite furono salvate, io salvai la vita di mia figlia e lei la mia“. Lianna Rebolledo racconta la sua testimonianza di vita davanti a 1200 giovani ecuadoriani.
Ancora oggi e domani si potrà visitare, a Rio Saliceto, la mostra dedicata al Beato Rolando Rivi, il seminarista 13enne ucciso nel 1945 dai partigiani comunisti nel famigerato ‘triangolo rosso’. La mostra infatti non è stata sospesa, come erroneamente riportato ieri da qualche sito internet, anche se sono state annullate le visite già fissate delle classi della scuola elementare del paesino del Reggiano.
Vangelo Lc 23, 35-43 Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio. tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
L’anno liturgico si conclude con la Festa di Cristo Re, che quest’anno cade domenica 24 novembre 2013. In questa occasione la Festa di Cristo Re si carica di ulteriori significati, in quanto segna anche la conclusione dell’Anno della Fede, iniziato per volontà di Benedetto XVI l’11 ottobre 2012 e che si concluderà, appunto, domenica 24 novembre 2013. Sembra importante, allora, chiedersi cosa sia questa Festa.
Dopo i jihadisti di Cologno Monzese, dopo il genovese Giuliano Ibrahim Delnevo e chissà quanti ancora, un altro italiano si è aggiunto ai soldati di Allah che combattono in Siria contro il regime di Assad e per instaurare lo Stato islamico, inseguendo il sogno (l’incubo) del Grande califfato. Anas Al Aboubi, bresciano di Vobarno, 20 anni, origini marocchine, è sparito l’estate scorsa dopo essere stato scarcerato il 26 giugno: era finito agli arresti con l’accusa di terrorismo, accusa per la quale risulta ancora attualmente indagato. Dopo la fuga, denunciata dalla sua stessa famiglia, Anas si è rifatto vivo a quanto pare dalla Siria, pubblicando su Facebook un video di 16 minuti in cui pronuncia, con un kalashnikov in mano, il suo manifesto politico-religioso e le ragioni della sua scelta jihadista. Adesso ha anche un nome di battaglia, Anas Al Italy, ma il suo ultimo “post” sul social network risale al 10 ottobre scorso. Poi più nulla.
Il Belgio è pronto per votare l’estensione dell’eutanasia ai minori di 18 anni e ai pazienti dementi che non sono più in grado di esprimere la propria opinione. Il prossimo 27 novembre, secondo quanto dichiarato dal senatore Jacques Brotchi, «potremmo votarla in Senato, abbiamo già la maggioranza». La legge dovrà poi essere discussa e votata alla Camera.
I giovani di oggi, accerchiati dal vuoto delle moderne ideologie del nichilismo e del relativismo, hanno più che mai bisogno di incontrare testimoni appassionati all’amore e alla verità, come il Beato Rolando Rivi.
A un incontro organizzato a Shanghai dalla Società biblica cinese è intervenuto anche un ufficiale del governo e del partito comunista, Wang Xinhua, che ha affermato: «Il governo apprezza l’aiuto della Chiesa. Noi non abbiamo abbastanza mezzi per far fronte a tutti i bisogni che ci sono, per questo sono necessarie le organizzazioni religiose».
Si fa sempre più acceso il dibattito sulle sorti della storica basilica di Santa Sofia di Istanbul, uno tra i grandi simboli della cristianità, attualmente adibito a museo, che gruppi conservatori islamici con l’appoggio di esponenti della nomenclatura turca vorrebbero trasformare in moschea. Negli ultimi giorni anche il vice premier Bülent Ar?nç ha rilanciato la sfida definendo la basilica come la «moschea di Santa Sofia». Il progetto trova nettamente contrario il patriarca ecumenico di Costantinopoli. «Se deve essere riaperta al culto – ha avvertito Bartolomeo – allora dovrebbe essere di nuovo una chiesa cristiana, dato che è stata costruita per essere una chiesa non una moschea».
I 132 mila siriani disperati che affollano il campo profughi Zaatari in Giordania non hanno perso la capacità di fare ironia e hanno deciso di ribattezzare la via principale della baraccopoli “Champs-Élysées”. Ma il secondo campo profughi più grande del mondo non ha niente dei fasti della Francia imperiale: la gente vive ammassata in tende e container di zinco e i bambini fin da piccoli diventano «esperti di morte, violenza e paura».
Per tutto l'anno il lago dorme come un piccolo specchio incantato.Le pendici dell'Umbria ad oriente e della Chiana ad occidente vi si riflettono nel fondo simili a nidi sepolti di usignoli. I torrenti vi scrosciano dentro con le loro acque odorose di mentastri e di timo. Quando il sole accende i colli all'intorno, il lago dondola un poco come una conchiglia d'argento. Le notti di pioggia un fiotto di schiuma canta sulla bocca dei venti, e un falco sbatte famelico le ali su i cannetti spiando, con l'occhio torbido, il luccichio di un pesce che aggalli sulle alghe. Nei meriggi consueti rimane laggiù fermo e spianato come una tavola di piombo. Nei tramonti di marzo, le nubi vi si specchiano sopra leggere come una frana rossa di peschi in fiore, e tra le pause della pioggia, l'arcobaleno sboccia e fa ridere le onde in un cerchio di colori.Ma una notte di estate, ogni anno, quando anche le stelle cascano dal cielo con lacrime d'oro, su le acque si stende una strada bianca, un largo solco di sole che adagio sussurra la leggenda lontana.E prima che l'alba di quel giorno si levi, si affacciano su le rupi i pastori, spingendo il gregge in proda al lago: i pescatori non sciolgono la barca, ma si curvano sulle acque, bagnandosi la punta della mano e si tracciano in fronte un ampio segno di croce... Era Mustiola dell'imperiale stirpe dei Claudi. Bella sopra tutte le giovinette romane aveva, non ancora quindicenne, abbracciata la luce del Vangelo, e scelto Cristo a suo sposo. Formato del suo cuore una cella, lo custodiva ogni giorno difendendolo dagli assalti della corruzione pagana. Cresceva così come un fiore nato miracolosamente sugli scalini insanguinati della reggia dei Cesari, e del male sentiva il rumore come un'eco che più non avesse volontà di nuocerle. Tanto era il gaudio della sua fede che talvolta le sfavillavano gli occhi vaghissimi pieni di una bruna austerità.Claudio II, suo zio, aveva per lei una specie di fanatica adorazione.E quanti disegni non faceva su quella creatura gentile!Le avrebbe trovato uno sposo nobile, patrizio, carico di quattrini, magari qualche figlio d'imperatori, giovane come un dio, forte come Giove.Ma s'ingannò presto perché Mustiola viveva piuttosto appartata da ogni divertimento, da ogni compagnia.L'imperatore allora dubitò che la nipote professasse, in segreto, quella fede dei cristiani da lui tante volte maledetta e perseguitata.
Pochi santi hanno avuto modo di combattere corpo a corpo contro il diavolo come Padre Pio. Il Santo di Pietrelcina per molti anni infatti ha dovuto subire e resistere al demonio. Prova ne sono le decine di lettere inviate dallo stigmatizzato del gargano ai sui padri confessori in cui raccontava delle lotte notturne contro i diavoli, contro gli "impuri apostati". Padre Pio lo ha conosciuto il demonio. Ed è stata una lotta, una vera e propria guerra, uno scontro all'ultimo sangue quello che l'umile cappuccino pugliese ha combattuto, quasi sempre di nascosto. Il diavolo ha tormentato Padre Pio anche quando ancora nessuno lo conosceva, talvolta con veri e propri assalti fisici per evitare che il frate con le stimmate diventasse ciò che poi è diventato: un eccezionale predicatore, capace di convertire tantissime persone.
Alunni obbligati a partecipare a un laboratorio di cultura islamica, altrimenti verranno bollati come razzisti. E' questo quello che i responsabili di una scuola inglese nello Staffordshire hanno scritto ai genitori di una elementare dopo aver deciso che avrebbero preso parte a un workshop intitolato "Explore Islam" presso la locale università. Non ci sarebbe niente di male a mostrare ai ragazzini occidentali in cosa consiste la cultura di altri popoli, in questo caso, l'Islam, quello che lascia senza parole è l'avvertimento minaccioso: se non manderete i vostri figli al corso, saranno segnalati con una nota disciplinaria che li segnalerà come razzisti per il resto della loro carriera scolastica.
L’Ufficio parrocchiale di Brestovsko, in collaborazione con la Gioventù Francescana locale, ha organizzato per sabato 16 novembre scorso un pellegrinaggio di cinquantatré giovani a Medjugorje. Appena arrivati a Medjugorje, essi sono saliti sul Podbrdo, il luogo delle apparizioni della Madonna. Alcuni membri della Gioventù Francescana, insieme a fra Damir Pavi?, loro Assistente Spirituale, sono stati ospiti di Radio “Mir” Medjugorje, dove hanno presentato la Gioventù Francescana di Brestovsko ed hanno testimoniato la loro esperienza personale di Medjugorje.
Se la spending review, la revisione della spesa pubblica, fosse intesa unicamente come una politica di tagli alle spese mancherebbe il suo obiettivo che è quello di migliorare efficienza ed efficacia dell’apparato statale. Condizione necessaria, a tal fine, è la valutazione accurata, attenta ed esperta di come ripartire, destinare e impiegare i fondi, da compiersi in base a criteri ben ponderati.
Il 22 novembre di 50 anni fa moriva, a 46 anni, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy (1917-1963), vittima, a Dallas, in Texas, di un attentato ancora avvolto nel mistero. La sua giovane età, la sua fine scioccante e l'aura quasi mistica che ne aveva accompagnato l'ascesa alla presidenza ne hanno da subito fatto una sorta di divinità laica: un novello re Artù – come si continua ancora a ripetere – che, dalla Camelot eretta sulle rive de Potomac (la Casa Bianca), inaugurava un'era di pace e di prosperità per le nazioni, continuando tutt'ora a ispirarle.
In principio fu Leonardo Boff. L'ex frate rimasto francescano nello spirito ma non nella sostanza considerato uno degli esponenti di punta della Teologia della Liberazione, aveva salutato l'avvento di Jorge Mario Bergoglio al Soglio di Pietro come come l'ascesa al papato del primo Pontefice progressista. In Francesco, Boff vedeva addirittura una "vitalità" che avrebbe "fatto finire il duro inverno" e portato la chiesa universale "nella primavera". Ai peana in favore del nuovo Papa va annoverato anche chi, della lunga intervista concessa da Francesco a bordo dell'aereo che lo riportava a Roma dopo la Giornata mondiale della gioventù di Rio, mise bene in evidenza solo il "chi sono io per giudicare?", detto dal Pontefice riguardo la condizione degli omosessuali. Peccato che poi il Papa avesse rimandato per ogni dettaglio e approfondimento sul tema a quanto dice il Catechismo della Chiesa cattolica. Quello scritto da Joseph Ratzinger per conto di Karol Wojtyla. Uscite che fecero sobbalzare più d'uno anche a destra, dove si leggeva nelle parole e nei gesti del nuovo Papa una discontinuità rispetto al predecessore.
«C’è un’ondata di crimini d’odio contro i cristiani e la Chiesa cattolica in Europa». Le parole del sociologo torinese Massimo Introvigne, segnalate da tempi.it la scorsa primavera, sono confermate dai dati del rapporto annuale sui crimini d’odio redatto dall’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). I fatti, segnalati da strutture governative, Ong e dalla Santa Sede riguardano il più delle volte «vandalismo e profanazione contro luoghi di culto, cimiteri e monumenti religiosi».
Rivendicando l’attentato del 22 settembre scorso davanti a una chiesa di Peshawar, i talebani hanno dichiarato che si sarebbero vendicati sui cristiani degli attacchi di droni americani.
Qual’è il primo male da cui discende la crisi della famiglia? «L’intera nozione della famiglia è minacciata dalla mentalità della convivenza». Le parole del vescovo di Boston, Sean O’Malley, nell’intervista rilasciata ieri alla Catholic News Agency preannunciano in parte ciò su cui la Chiesa si soffermerà nel prossimo sinodo della famiglia indetto da papa Francesco.
L’Università ha stralciato il finanziamento per il cineforum su “omosessualità e religione”. Il gruppo studentesco ha chiesto scusa per l’immagine utilizzata.
Sono scese drasticamente le domande per l’adozione, nazionale e internazionale, e per l’affido. A renderlo noto è stata la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che ha condotto un’indagine su questo tema. Secondo i dati raccolti al Dipartimento di giustizia minorile, le adozioni nazionali sono scese, nel periodo 2006-2011, da 16.538 a 11.075. La Commissione adozioni internazionali, pur ricordando che l’Italia resta il secondo paese per numero di richieste dopo gli Stati Uniti, ha riferito di un calo del 22 per cento nelle adozioni, dai 4.022 casi del 2011 ai 3.106 del 2012. Intanto – secondo gli ultimi dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che risalgono al 2010 – circa 14.781 minori in Italia non hanno una famiglia e vivono presso le “Case famiglia” o i servizi residenziali e socio-educativi: altri 14.528 minori sono stati affidati invece a famiglie.
La risoluzione a favore dell’aborto come diritto umano, dell’educazione omosessuale dei bambini e della rieducazione degli insegnanti presentata in Parlamento Europeo e respinta lo scorso 22 ottobre, farà presto ritorno in aula.
In visita al monastero di Sant'Antonio Abate delle Monache Benedettine camaldolesi, Francesco parla di Maria, "l'icona più espressiva della speranza cristiana". Si è pregato per le vittime dei disastri naturali delle Filippine e della Sardegna e per i cristiani perseguitati in tante parti del mondo.
In occasione della festa della Madonna della Salute, il patriarca di Venezia, monsignor Moraglia, auspica un ruolo più incisivo della donna nelle realtà ecclesiali ma distinto dai carismi emenintemente maschili.
Eugenio Scalfari è venuto a via dell’Umiltà, presso la Sala Stampa estera, per rispondere alle domande di una quindicina di corrispondenti là accreditati. Sono state due ore seguite dai presenti con molta attenzione: quasi tre quarti del tempo il fondatore di ‘Repubblica’ li ha dedicati a evocare e precisare origini, sviluppi, forme e contenuti dei suoi rapporti con papa Francesco. E qui due almeno sono stati i momenti scalfariani di grande interesse. Il primo – rispondendo a una nostra domanda - quando ha detto che le sue interviste sono fatte senza registratore e neppure bloc-notes: “Cerco di capire la persona intervistata e poi scrivo le risposte con parole mie”. Anche con papa Francesco è andata così: “Sono dispostissimo a pensare che alcune delle cose scritte da me e a lui attribuite, il Papa non le condivida, ma credo anche che ritenga che, dette da un non-credente, siano importanti per lui e per l’azione che svolge”.
Il segno che la Chiesa sia capace di accettare e “guardare in faccia” tutti, lo ha dato ieri papa Francesco, dopo l’udienza in piazza San Pietro, quando ha incontrato un uomo gravemente sfigurato. Non si conosce il nome dell’uomo né la malattia che ha deturpato il suo volto. Il loro incontro è durato pochi minuti, in cui il Papa gli ha parlato e poi lo ha abbracciato (foto a fianco). Ma le immagini straordinarie di quell’incontro (le potete vedere nel link che mettiamo in coda a questo articolo) sono più esplicite di ogni ragionamento.
Francesco incontra i partecipanti all'assemblea della Congregazione delle Chiese cattoliche orientali. "Non ci rassegniamo a pensare il Medio Oriente senza i cristiani". Tutta la Chiesa è invitata alla preghiera che "disarma l'insipienza e genera dialogo là dove il conflitto è aperto. Se sarà sincera e perseverante, renderà la nostra voce mite e ferma, capace di farsi ascoltare anche dai Responsabili delle Nazioni".
Vietare l’intervento in Aula per non rischiare di minare la laicità dello Stato. Chi minaccia così da vicino le nostre istituzioni? Non si tratta di un pericoloso criminale o di un intellettuale dal pensiero integralista, ma più semplicemente dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola. Accade nel Consiglio regionale della Lombardia dove una pattuglia di 9 grillini, che hanno fatto il loro ingresso per la prima volta al “Pirellone” nel marzo scorso nell’ultima tornata elettorale, vorrebbe scongiurare la lectio in Aula del Cardinale di Milano.
«Quella mostra infanga la Resistenza». Così la scuola elementare di Rio Saliceto (Reggio Emilia) ha dovuto sospendere le visite programmate alla mostra sul Beato Rolando Rivi esposta in questi giorni nei locali della parrocchia del comune della Bassa reggiana. Coincidenze: la scuola primaria di Rio è intitolata ad Anna Frank, una delle più cristalline martiri della furia omicida nazista.
Così in Colombia i ribelli comunisti impongono le loro regole “per il buon funzionamento delle comunità”. «Punto 40, le chiese possono stare solo nei capoluoghi».
Domenica scorsa una trentina di persone dell’associazione francese che si batte contro l’aborto SOS Tout-Petitis, fondata dal dottore Xavier Dor di cui vi abbiamo già parlato, si è riunita a Nancy in piazza dell’Alleanza per recitare un rosario pubblico come forma di riparazione per le vittime dell’aborto. Come ogni volta che l’associazione si riunisce, un cordone di poliziotti ha circondato i partecipanti per impedire scontri. Anche domenica scorsa una sessantina di militanti di “gruppi antifascisti” si sono recati in piazza per protestare contro gli “integralisti”. Secondo quanto riportato dal sito Salon Beige e confermato a tempi.it da Boulevard Voltaire, gli “antifascisti” hanno cominciato ad insultare i membri dell’associazione mentre recitavano il rosario.
Lc 23, 35-43: Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio. tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
"La Chiesa non è padrona del 'potere delle chiavi'" dato da Gesù agli apostoli, "ma è serva del ministero della misericordia". Il sacerdote che non abbia il cuore in pace è meglio che non confessi. Pregare "la Madonna affinché benedica e aiuti tutti i fratelli e sorelle sardi" colpiti dall'alluvione.
Uno dei peggiori mali fisici, psichici e sociali che oggi affliggono i popoli evoluti e ricchi, è la droga, tutte le droghe, che aumentano artificialmente le potenzialità psichiche e fisiche dell’uomo, ma ne distruggono il sistema neuro-vegetativo riducendo a poco a poco il drogato ad una larva d’uomo. La lotta contro la droga e gli spacciatori di droghe è una delle priorità di tutti i governi. L’Uruguay entrerà presto nel “Guinnes” dei primati, poiché è il primo governo della storia a liberalizzare le “droghe leggere”.
Tre indizi fanno una prova. In merito alla vicenda della bambina di tre anni affidata dal Tribunale per i minorenni di Bologna ad una coppia gay si possono raccogliere almeno tre indizi per provare che parte del mondo cattolico ha capito ben poco sull’omosessualità e sulle strategie che le lobby gay stanno pianificando per naturalizzare una condizione che naturale non è.
Miriam Zoll, che è ricorsa invano alla Fivet, racconta in un libro l’inganno di una scienza che «gioca a fare Dio». E di come questa abbia pregiudicato anche il rapporto col marito
«Sarà banale, ma è vero che a dare si riceve indietro molto di più e non si resta mai soli». Si capisce presto che non c’è nulla di romantico nelle parole di Caterina, 28 anni, mentre ci accoglie nella sua famiglia composta da 12 persone di cui si prende cura insieme a Daniela, 36 anni e Debora, 22. Siamo a Spino d’Adda, nella campagna cremasca, al tavolo di una delle case della Comunità papa Giovanni XXIII fondata don Oreste Benzi, il prete romagnolo morto nel 2007 e di cui si è appena aperto il processo di beatificazione.
Kenny, Kelsey, Natalie, Brandon, Alexis, Nathan e Joel, quattro maschi e tre femmine, sono i primi sette gemelli al mondo nati e sopravvissuti e che oggi compiono 16 anni. La madre, Bobbi, allora 29enne, si sottopose a un trattamento ormonale e la sua decisione, appoggiata dal marito Kenny McCaughey, di non abortirne nessuno fece il giro del mondo. Sopratutto quando all’ospedale di Des Moines, capitale dell’Iowa, i medici non lasciarono prospettive ai genitori: le probabilità di sopravvivenza di tutti e sette i bambini era pari a zero.
I due giovani preti erano attivi nel dare lezioni di catechismo agli adulti di Qinyuan. Multe salate ai fedeli che li aiutavano. Qualche cattolico spera che la concentrazione del potere nel Consiglio di sicurezza nazionale toglierà peso alle associazioni patriottiche e darà più libertà religiosa. Altri temono che la situazione potrà peggiorare perché fra le riforme si ribadisce il monopolio del potere del Partito comunista.
No. Il TG non crede nello "Spirito Santo" della "cristianità", che è ritenuto Persona Divina. Lo "spirito santo", concepito dal geovismo, va scritto con le "S" minuscole perché è solo una energia impersonale. Quindi il TG non "crede nello spirito santo" ma solo in Geova che comunica la sua dottrina tramite lo "Schiavo fedele e discreto" (quelli dei 144.000 rimasti ancora sulla terra) utilizzandolo come suo "Canale" per trasmettere dottrina e direttive.
Con l’apertura ufficiale del ponte votivo sul Canal Grande - in programma martedì 19 novembre alle ore 14.00 e non più alle 10.30, come previsto, causa acqua alta molto sostenuta, alla presenza delle autorità cittadine (il Patriarca sarà qui rappresentato dal vicario episcopale don Dino Pistolato) - prende il via in queste ore l’annuale pellegrinaggio cittadino alla Madonna della Salute che intende così rinnovare l’antichissimo “voto”.
Eugenio Scalfari non deve aver digerito la cancellazione dal sito del Vaticano della sua “intervista” al Papa. E nella sua interminabile omelia domenicale ha ribadito che “Francesco ha teorizzato in varie occasioni la libertà di coscienza dei cristiani come di tutti gli altri uomini e la loro libera scelta tra quello che ciascuno di loro ritiene sia il Bene e quello che ritiene sia il Male. E portando avanti il Vaticano II (Francesco) ha deciso di dialogare con la cultura moderna”.
Che cosa significa la M unita alla Croce? Certamente l'unione indivisibile di Gesù con Maria. Non si può incontrare Lui senza di lei e viceversa. Questa immagine della Medaglia ci ricorda che Gesù vuole regnare in Maria e per mezzo di Maria: Egli vuole essere anche oggi, così come quando era bambino, portato da Maria alle anime e al mondo. La Croce è il più prezioso dono di Maria e Maria è il più prezioso dono di Gesù dalla Croce, il più prezioso frutto della sua Passione. Così la Madre ci presenta la Croce, ci chiama a meditarla, ad adorarla, a prenderla su di noi con fede e per amore. È lei che vuole insegnarci il suo misterioso linguaggio e vuole farci partecipi dei frutti di grazia che ne scaturiscono per noi singolarmente e per il mondo intero. La Croce è il più grande e prezioso libro di meditazione che Maria ha studiato ed adorato, dicendo il suo Si d'amore, anche per noi. La Medaglia Miracolosa, dopo averci mostrato il mistero della Croce di Cristo, ci presenta un'altra croce, la nostra, che è quasi una reliquia della prima. Ci svela il mistero della nostra croce, qualunque essa sia, e ci invita ad accoglierla e a portarla insieme a Gesù e Maria. Abbracciamo con fede la nostra croce, portiamola con coraggio e con speranza, adoriamola come il segno della presenza di Gesù Salvatore e di Maria nostra Madre che, prima di noi, ne hanno portata una ben più pesante, per la nostra salvezza.
"Preghiamo per i nostri nonni, le nostre nonne, che tante volte hanno avuto un ruolo eroico nella trasmissione della fede in tempo di persecuzione. Quando papà e mamma non c'erano a casa e anche avevano idee strane, che la politica di quel tempo insegnava, sono state le nonne quelle che hanno trasmesso la fede".
“La scelta dell’Arcivescovo Pietro Parolin come nuovo Segretario di Stato assume una duplice valenza di grande importanza. Da un lato il suo ruolo sarà sempre più orientato alla diplomazia e alla geopolitica vaticana, e meno al governo della Curia. Dall’altra l’inizio della sua attività coincide con una fondamentale omelia di Bergoglio nella quale fa giustizia dei pregiudizi che lo ritraggono come un Papa progressista”. Ad affermarlo è Sandro Magister, vaticanista de L’Espresso, nel primo giorno di attività effettiva del successore del cardinale Tarcisio Bertone. L’arcivescovo Parolin era stato nominato il 15 ottobre scorso, ma la convalescenza per un’operazione ne ha ritardato l’entrata in servizio.
Nei giorni scorsi sono stati a Medjugorje pellegrini provenienti dall’Italia, dalla Francia, dal Portogallo, dalla Germania, dagli Usa, da Singapore, dal Canada, dal Brasile e dalla Croazia. Abbiamo incontrato la pellegrina Biljana Pešorda di Slavonski Brod, cantautrice di musica religiosa. Biljana è madre di otto figli. Dice che è meraviglioso vivere in una famiglia così grande, è la realizzazione di ciò che sognava. “Dio è stato buono e mi ha dato una grande famiglia con dei figli meravigliosi, sani e intelligenti”, ha sottolineato Biljana, aggiungendo che, oltre alla famiglia, ciò che la rende più gioiosa è comporre musica religiosa.
Domenica 24 novembre ricorrerà il tredicesimo anniversario di morte di fra Slavko Barbari?. Egli è morto nel 2000 in quella data, dopo aver concluso il pio esercizio della Via Crucis sul Križevac, e le sue spoglie mortali riposano nel cimitero “Kova?ica” di Medjugorje. Nel tredicesimo anniversario della morte di fra Slavko, alle ore 14:00, si pregherà la Via Crucis sul Križevac, mentre la Santa Messa per fra Slavko sarà celebrata alle ore 18:00. Dopo la Santa Messa serale, alle ore 19:30, sarà tenuta una meditazione per tutti i parrocchiani presso il Salone “Beato Giovanni Paolo II” (salone giallo).
Il motto sempre più frequentemente in circolazione all’interno, in particolare, di alcuni clan di immigrati residenti in Germania (libanesi, palestinesi e curdi) è: “Ce la regoliamo tra di noi”. Il tema su cui è tornato domenica scorsa su Welt am Sonntag Joachim Wagner, già autore due anni del libro Giudici senza legge. La giustizia parallela islamica minaccia il nostro stato di diritto, è quello della progressiva estensione della sharia, intesa come strumento per regolare e condizionare la convivenza sociale.
Mario Joseph è, a quanto si sappia, l’unico imam che da musulmano sia diventato cattolico. Il suo nome originario non è dato conoscerlo e il perché è facile da intuire. Ne dà notizia la newsletter «Aleteia», che riporta un’intervista realizzata da un giornalista spagnolo (Lartaún de Azumendi per “La Noche de COPE”) e ascoltabile qui.
Il best seller di Costanza Miriano Sposati e sii sottomessa ha incontrato un inaspettato e drastico rifiuto in Spagna, al punto che i partiti di sinistra hanno spedito una petizione alla Procura per far censurare il libro e vietarne la vendita. Anche il vescovo di Bilbao, monsignor Iceta, ha dichiarato che il titolo è “scandaloso” e “induce all’errore” e che questa “non può essere la posizione della Chiesa sul matrimonio”. Interessante presa di posizione per un libro che, a quanto pare, nessuno ha ancora letto. Qual è, allora, il motivo di questa improvvisa levata di scudi? Gli spagnoli sono meno intelligenti degli italiani, come qualcuno potrebbe cinicamente pensare?
Nelle scuole italiane dilaga l’ideologia gender. Ormai è allarme educativo. Ma non intendiamo arretrare adesso. Perché pensiamo che i nostri figli meritino domande migliori, a partire dalla scuola. Stai al nostro fianco, sostieni La Nuova BQ. Sostieni #labuonabattaglia.
"Il 15 novembre un’altra imbarcazione che trasportava degli emigranti diretti verso le coste europee è affondata nel Mediterraneo provocando la morte di 12 persone, tra cui quattro bambini. “Occorre gestire in modo diverso il pattugliamento delle frontiere” aveva dichiarato pochi giorni prima il presidente del consiglio Letta nel corso di una conferenza stampa tenutasi a La Valletta, la capitale di Malta, e c’è bisogno di “una nuova politica europea verso l’Africa, verso l’Oriente”. Soprattutto occorre passare quanto prima ai fatti, a progetti concreti, che dovranno per forza emergere dal prossimo Consiglio dei Ministri dell’Interno europei e dai Consigli europei di dicembre e di giugno."
In Irlanda, fissato per il 2015 il referendum sul matrimonio gay, si è scatenata una polemica a cui la settimana scorsa ha preso parte anche il giornalista omosessuale Paddy Manning. Così come in precedenza il suo collega Andrew Pierce era intervenuto nel dibattito inglese contro la legge voluta dal premier David Cameron, anche Manning ha deciso di scrivere all’Irish Daily Mirror per difendere «il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà», per ribadire che i figli «nascono solo dall’unione fra uomo e donna», per spiegare che «uguaglianza non è negare la differenza» e che «bisogna rispettare la realtà». E per chiarire che l’impossibilità di sposarsi non fa di un gay «una vittima».
Prima è toccato a Maloula, poi a Sadad, ora a Mismiyye. Un terzo villaggio a maggioranza cristiano in Siria è circondato da giorni dai ribelli, che stanno pianificando un attacco. La cittadina teme ora di subire la stessa persecuzione che hanno patito i cristiani di Maloula e Sadad.
Da oggi fino al 23 novembre, il grande incontro sul tema: "Gli Apostoli dissero al Signore: Aumenta la nostra fede. Il Credo della Chiesa meditato e vissuto". Relatore: padre Raniero Cantalamessa.
In riferimento ad un articolo pubblicato da un quotidiano, il Rinnovamento nello Spirito Santo smentisce categoricamente di avere mai preso parte, anche solo indirettamente, a riunioni nelle quali si sia valutata o decisa la costituzione di soggetti politici, non solo nel tempo presente ma anche in passato.
Il Dicastero risponde ai giornali che lo accusavano di non pagare le imposte sui beni immobiliari in gestione: "Nel 2012, versato 1 milione e 952 mila euro per Imu solo in Roma".
Dopo la Messa di questa mattina nella Domus Sanctae Marthae, Papa Francesco ha incontrato padre Renato Chiera, fondatore della “Casa do Menor” di Rio de Janeiro. Per il sacerdote, da 40 anni vicino ai meninos de rua brasiliani, abbracciare il Successore di Pietro è stata una gioia indimenticabile.
Il documento verrà consegnato simbolicamente a un vescovo, a un sacerdote e a un diacono, durante la messa conclusiva dell'Anno della fede, rito che vedrà, per la prima volta, l'esposizione delle reliquie di san Pietro. Gli altri "gesti" che concluderanno questo tempo saranno la visita che Papa Francesco farà al monastero delle Monache Camaldolesi all'Aventino, giovedì prossimo e sabato la giornata dei catecumeni.
Papa Francesco nella Messa oggi a Santa Marta, prendendo spunto dal Libro dei Maccabei, ha parlato della «radice perversa» della mondanità. Come accaduto alle guide del popolo di Israele che, volendo evitare l’isolamento dalle altre nazioni, abbandonano le proprie tradizioni entrando in compromesso con il re. È come se questi, ha spiegato il Pontefice, dicessero «siamo progressisti, andiamo con il progresso dove va tutta la gente». Questo è «spirito del progressismo adolescente» che «crede che andare avanti in qualsiasi scelta è meglio che rimanere nelle abitudini della fedeltà». Questo, ha detto papa Francesco, «si chiama apostasia, adulterio», perché si negozia e mercanteggia «l’essenziale: la fedeltà al Signore».
Mario Palmaro, in un’intervista oggi a Libero, si dice «stupito, meravigliato, soprattutto commosso» dalla telefonata ricevuta da parte di papa Francesco. Palmaro, assieme a Alessandro Gnocchi aveva scritto sul Foglio alcuni articoli molto critici nei confronti del Pontefice. La telefonata, dice Palmaro, è avvenuta il primo novembre e, sia nelle intenzioni di Palmaro sia in quelle del Pontefice, avrebbe dovuto rimanere privata. Poi, però, la notizia è trapelata su internet, fino ad arrivare sulle agenzie. Così Palmaro ha deciso di parlarne oggi a Libero, spiegando che ,«se fosse dipeso da me e da Alessandro, non sarebbe mai trapelato nulla. Anche perché evidentemente il Pontefice non aveva alcuna intenzione che il suo gesto fosse reso pubblico, così come i contenuti della nostra conversazione».
Ci sono quelli come Barilla che la lezione sull’omosessualità e la parità di genere l’hanno capita tardi e quindi devono essere successivamente rieducati tramite pubbliche scuse e strategie aziendali “inclusive”. Poi ci sono quelli che non difendono a spada tratta la famiglia naturale, però anche in loro albeggia qualche dubbietto sul fatto che due maschi possano “sposarsi” o avere un bambino. Per costoro e in ossequio al noto adagio che è meglio prevenire che curare la comunità omosessuale sta studiando dei percorsi formativi ad hoc.
Nel week-end di Papa Francesco spicca, oltre all’Angelus della domenica 17 novembre 2013, il videomessaggio del 16 novembre ai partecipanti al pellegrinaggio al santuario messicano di Guadalupe organizzato dalla Pontificia Commissione per l’America Latina. Il messaggio riassume i temi centrali del Magistero di Francesco, e insiste su una «missionarietà generalizzata» che deve caratterizzare la vita cristiana: «l’uscita missionaria, più che un’attività tra altre è un paradigma». Ancora una volta il Papa ha ribadito che «è vitale per la Chiesa non chiudersi, non sentirsi già soddisfatta e sicura con quel che ha raggiunto. Se succede questo, la Chiesa si ammala, si ammala di abbondanza immaginaria, di abbondanza superflua, in certo modo “fa indigestione” e si debilita. Bisogna uscire dalla propria comunità e avere l’audacia di arrivare alle periferie esistenziali che hanno bisogno di sentire la vicinanza di Dio».
Ricevendo in udienza migliaia di volontari e assistiti dell’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali, papa Francesco ha caldamente raccomandato di riscoprire «le ragioni più profonde» della spiritualità che fa riferimento alla Vergine Santa.
Dopo le difese di Camillo Langone, riceviamo e pubblichiamo il comunicato con cui l’arcivescovo di Granada, Francisco Javier Martínez Fernández, ha voluto rispondere alle critiche che tre partiti iberici e alcuni media hanno rivolto contro la decisione della casa editrice Editorial Nuevo Inicio di tradurre e pubblicare il libro Sposati e sii sottomessa di Costanza Miriano.
Ha 22 anni, lavora in un asilo nido e scatta foto perché «i posti sono bellissimi». La sua prima mostra sosterrà la Fondazione dedicata a Jérôme Lejeune, scopritore della sindrome di Down. «Un medico che curava le persone come me».
Gli occhi del ragazzo erano abituati a quello spettacolo. Dodici anni, e già Farhad aveva visto le teste staccarsi dal busto dei condannati sotto il potente colpo della mannaia, corpi di donne imbustati nei loro burqa afflosciarsi sotto i lanci delle pietre. Le sue orecchie avevano ascoltato le grida imploranti di uomini e donne che chiedevano di avere la vita risparmiata, le urla di dolore dei suppliziati. In quegli anni nello stadio di Kabul le uniche cose rotonde che rotolavano sul terreno di gioco erano le teste dei condannati, e le grida della folla invasata non incoraggiavano calciatori né insultavano arbitri, ma piuttosto intimavano ai boia di non avere pietà.
Oggi inizia la Novena alla Medaglia Miracolosa di Rue de Bac.
All'Angelus domenicale, Francesco parla del discorso di Gesù "sugli ultimi tempi" e a braccio ricorda i "fratelli e sorelle che in tante parti del mondo ancora vengono perseguitati per la fedeltà a Gesù. Sono tanti, forse più che nei primi secoli: siamo vicini a loro con il cuore e con la preghiera". Dopo la preghiera mariana, il Papa annuncia la distribuzione in piazza della Misericordina: una scatoletta con dentro una corona del Rosario, "medicina spirituale" da 59 gradelli intercordiali "che fa bene alla vita di tutti noi!".
Giovedì 21 novembre, alla facoltà di teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum si svolgerà un Convegno Internazionale sul tema “Gabrielle Bossis, una donna innamorata di Cristo”. Gabrielle è una mistica francese, autrice di un opera intitolata “Lui ed io”, in cui raccoglie i dialoghi con Cristo. Si tratta di veri e propri dialoghi pensati durante i tanti viaggi per il mondo per rappresentare opere di teatro che lei stessa aveva scritto. Per saperne di più ZENIT ha intervistato Padre Pedro Barrajón, docente di teologia dogmatica dell’Ateneo Regina Apostolorum e organizzatore del Convegno.
È stato assolto TJ Joseph, il professore cristiano indiano accusato di blasfemia nel 2010. Come riferisce AsiaNews, la corte di Thodupuzha, in Kerala ha accolto l'appello presentato dal docente e lo ha scagionato da ogni accusa. "Il caso del professore Joseph è stata una delle pagine più buie del Kerala" ha dichiarato all'agenzia Sajan George, presidente del GCIC - Global Council of Indian Christians, il quale ha ringraziato il sistema giudiziario indiano per la sentenza.
"Padre Angelo Maria Tentori religioso dei Servi di Maria di origini bergamasche e mariologo tra i più accreditati. Da trent’anni padre Tentori svolgeva per Radio Maria programmi qualificati come il Corso di Mariologia il venerdi alle 18.00 e la presentazione delle Apparizioni Mariane. E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE la notte scorsa alle h.2.00,dopo una lunga malattia. I funerali di Padre Angelo: - lunedì 18 novembre alle ore 11 presso la Chiesa di San Carlo al Corso a Milano, zona p.zza San Babila (raggiungibile solamente con la metropolitana, fermata San Babila)"
L'ordinazione si è tenuta lo scorso 14 novembre nella cattedrale di S. Marco al Cairo. La cerimonia è la prima dopo gli attacchi degli islamisti contro la comunità cristiana. Dalla sua elezione nel 2012 il patriarca ha ordinato 38 sacerdoti e tre vescovi.
Due vicende apparentemente differenti, ma che trovano il loro minimo comun denominatore nei bambini e nel loro futuro educativo. Il primo caso si svolge tra l’Italia e l’Ucraina e ne avevamo già dato notizia il luglio scorso con un articolo di Roberto Dal Bosco (Maternità surrogata: il mercato tra Italia e Ucraina). Una coppia vola a Kiev per avere un figlio tramite la pratica dell’utero in affitto, pratica da noi vietata dalla legge 40 del 2004. La cosiddetta maternità surrogata, lo ricordiamo, prevede che una donna esterna alla coppia “offra” il proprio utero per la gestazione e, nella maggior parte, dei casi il proprio ovocita che verrà fecondato dal maschio della coppia richiedente.
Lc 21, 5-19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Mentre l’Iraq conta i morti dell’ennesima strage di sciiti – oltre 40 uccisi ieri in diversi attentati, nel giorno della loro importante festa religiosa dell’Ashura – la Chiesa nel Paese è molto preoccupata per la continua emorragia di cristiani. Il patriarca caldeo, mons. Louis Sako, stigmatizza il fenomeno dei “visti facili” concessi dalle ambasciate e denuncia la possibile esistenza di un “piano” inteso a favorire il flusso delle famiglie cristiane all’estero.
Il sacerdote francese Georges Vandenbeusch è stato rapito da Boko Haram ed è stato portato in Nigeria. Lo hanno ufficialmente annunciato le autorità camerunesi poche ore dopo il rapimento del prete, che attualmente aveva l’incarico di parroco a Nguetchewe, nel Nord del Paese, a soli 30 km dal confine con la Nigeria. “Abbiamo già dispiegato tutti i mezzi umani e materiali possibili per ricercare l’ostaggio, ma finora le nostre ricerche non hanno portato ad alcun risultato concreto” ha dichiarato Issa Tchiroma Bakary, portavoce del governo camerunense. Padre Georges, 42 anni, originario di Nanterre - riferisce l'agenzia Misna - aveva deciso di rimanere nell’instabile regione nonostante il Quai d’Orsay avesse decretato da tempo la zona “formalmente sconsigliata a causa del rischio terroristico e del pericolo di rapimento”. Dalla diocesi francese di Nanterre, mons. Gérard Daucourt ha confermato che “padre Georges ha appena fatto in tempo ad avvertire l’ambasciata”, ma dare l’allarme non è bastato ad evitare il peggio. Nella povera e remota parrocchia di Nguetchewe il prete francese prestava assistenza a circa 10.000 rifugiati nigeriani scappati in Camerun. Il sacerdote francese aveva denunciato “un potenziale di tensioni su base religiosa” nella regione ma anche il fatto che “la maggior parte dei rifugiati nigeriani sono cristiani, nel loro Paese di origine costretti alla conversione, alla morte o alla fuga”. Secondo alcuni testimoni locali padre Georges è stato portato via “scalzo” e “messo in sella ad una motocicletta guidata da un rapitore, partita in direzione del territorio nigeriano”. Ieri, a Nanterre, si è svolta una veglia di preghiera.
I terroristi islamici ordinano una maggiore aderenza delle leggi alla sharia e lo pseudo governo libico obbedisce. La legge coranica era stata definita già due anni or sono, a guerra contro Gheddafi ancora in corso, la “principale fonte del diritto” da parte degli allora ribelli del Consiglio Nazionale di Transizione ma ora rischia di regnare sovrana come nell’Afghanistan talebano. Il nuovo che avanza a Tripoli ha le caratteristiche del caos, delle lotte tribali e del trionfo dell’islam più barbaro mentre il governo di Alì Zeidan sembra sempre più succube di miliziani e terroristi. Mercoledì il gruppo jihadista Ansar al-Sharia in Libia (responsabile dell'assalto al consolato americano di Bengasi del 2012 in cui persero la vita l'ambasciatore Chris Stevens e 3 altri americani) aveva lanciato un appello affermando in un comunicato che “la sicurezza in Libia dipende dall'applicazione della legge islamica”. Il movimento salafita non riconosce le istituzioni dello Stato, inclusi i servizi di sicurezza, accusandoli di apostasia e di essere “forze malefiche” al servizio di tiranni, e pretende che la sharia diventi “unica fonte” di legislazione nel Paese e non solo la “fonte principale”.
Lo scrittore brasiliano Diogo Mainardi racconta i suoi «424 passi» con Tito, affetto da paralisi cerebrale. Un libro che «celebra il valore della vita» ironizzando sull’orgoglio umano, la scienza, lo stato, il sistema
Ugo Pastore a tempi.it: «Non è stata fatta comparazione con altre coppie. I due omosessuali risultano avere due residenze diverse. Inizialmente c’era solo la firma della madre»
A proposito della decisione del Tribunale dei minori di Bologna di dare in affidamento una bambina di tre anni a una coppia di omosessuali, riportiamo quanto scritto sulla sua bacheca Facebook da Mario Adinolfi. Adinolfi, giornalista, uomo di sinistra, ha corso negli anni passati anche per le primarie del Pd. (Aggiornamento: intervista di tempi.it al procuratore capo di Bologna: ecco tutte le incongruenze)
L’adozione in Italia a coppie omosessuali è vietata, ma forzando l’interpretazione, il giudice ha deciso che, nel caso dell’affidamento, la minore poteva essere affidata ai due omosessuali.
La culla della Cristianità. E’ cosi che viene definitala Basilicadi S. Pietro con tutto ciò che fa da contorno al più grande monumento della cristianità, per la gioia di fedeli e turisti che a milioni lo visitano ogni anno. Pochi però riflettono sul fatto che la presenza della Basilica è stata direttamente condizionata, fin dalla sua prima fondazione ad opera dell’Imperatore Costantino, dalla necropoli cristiano/pagana che accoglie le spoglie mortali dell’Apostolo Pietro. E’ stato ormai appurato (a dispetto di quanti ancora sostengono che non abbia mai messo piede a Roma) che Pietro venne martirizzato all’interno del circo di Caligola e Nerone, i cui resti sono stati identificati al di sotto della navata sinistra della Basilica e sepolto nelle immediate vicinanze.
Dopo i noti fatti dei giorni scorsi, che hanno visto l’arresto del Superiore generale padre Renato Salvatore, la Consulta generale dei Camilliani si rivolge per la prima volta con un messaggio ai confratelli e ai membri della grande famiglia nata sulle orme di San Camillo.
"Il testo non era stato rivisto parola per parola" ha spiegato padre Federico Lombardi. Inoltre, alcune espressioni erano difficilmente attribuibili al Pontefice e nell'articolo c'era un errore su un episodio avvenuto durante l'elezione in Sistina.
La coordinatrice dell’Unità di emergenza sottolinea le manifestazioni di solidarietà da parte della popolazione. Persone colpite dal terremoto di ottobre offrono aiuti e beni alle popolazioni investite da Yolanda. La vicinanza di Papa Francesco “ci ha reso orgogliosi di essere cattolici”. Il cardinale di Manila ha indetto una giornata di digiuno e preghiera per il 16 novembre.
Molte difficoltà: vi sono aiuti, ma non vi sono mezzi sufficienti per distribuirli; i traghetti sono troppo pochi per giungere nelle isole colpite. Gli sciacallaggi per fame e quelli degli approfittatori che derubano televisori, lavatrici, jeans. La prevenzione ha funzionato in molte zone. I gemellaggi fra parrocchie filippine per la ricostruzione. La Chiesa lancia raccolta di aiuti di emergenza e a lungo termine.
Aumentano le operazioni di soccorso nelle Filippine, come pure il triste bilancio delle vittime del tifone che nei giorni scorsi ha colpito l’arcipelago asiatico. Finora si contano circa 11 milioni e mezzo di persone colpite, 2500 morti, e un numero enorme di sfollati e senzatetto. Il ritardo negli aiuti sta provocando tensioni tra la popolazione, con sempre più frequenti atti di sciacallaggio. La Chiesa si sta mobilitando: dopo il contributo di Papa Francesco, le donazioni di Caritas internazionale e Conferenze Episcopali, la campagna di solidarietà del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, sono numerose le parrocchie e organizzazioni cattoliche di Roma che stanno promuovendo momenti di spiritualità e collette per i soccorsi nel paese asiatico. Tra queste, la Comunità di Sant'Egidio che ha organizzato nei giorni scorsi una veglia di preghiera nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, presieduta da mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Alla veglia erano presenti tutti i rappresentanti dell’Ambasciata filippina a Roma. In quest’occasione ZENIT ha incontrato la sig.ra Leila Lora-Santos, Console Generale dell’Ambasciata. Di seguito l’intervista.
La qualità della politica, anche in Italia, dipende dalla famiglia. Lo ha detto Papa Francesco nella sua visita al Quirinale parlando a braccio ai dipendenti della Presidenza della Repubblica e ai loro numerosi e festanti bambini, e lo ha ribadito nel suo discorso ufficiale. Conosciamo la linea di Papa Francesco, che di rado cita leggi o questioni politiche specifiche, concentrando il suo Magistero sul primo annuncio dei principi e dei valori. Il richiamo alla famiglia al Quirinale, in questo contesto, è risuonato con particolare forza, in un luogo non generico e avendo come destinatari anzitutto i politici italiani. Anche in Italia, ha detto il Papa, «la famiglia ha bisogno della stabilità e riconoscibilità dei legami reciproci, per dispiegare pienamente il suo insostituibile compito e realizzare la sua missione». La famiglia, «mentre mette a disposizione della società le sue energie, chiede di essere apprezzata, valorizzata e tutelata». «Al centro delle speranze e delle difficoltà sociali c'è la famiglia»: e dal canto suo «con rinnovata convinzione, la Chiesa continua a promuovere l'impegno di tutti, singoli ed istituzioni, per il sostegno alla famiglia, che è il luogo primario in cui si forma e cresce l'essere umano, in cui si apprendono i valori e gli esempi che li rendono credibili».
Il religioso amico di Benedetto XVI: «I rapporti con la Chiesa? Mai stati migliori. Da papa Francesco un impegno unico. È importante che gli ebrei conoscano il messaggio di amore dei cristiani. Troppi pregiudizi nella nostra storia»
L’appello dell’Osservatorio Van Thuan: «Non ci si limita a prescindere dalla natura umana, la si vuole trasformare e ri-creare. I genitori stanno perdendo la libertà di educare l’identità dei figli: mobilitarsi è un atto di carità, non solo di verità»
Lo scrittore brasiliano Diogo Mainardi racconta i suoi «424 passi» con Tito, affetto da paralisi cerebrale. Un libro che «celebra il valore della vita» ironizzando sull’orgoglio umano, la scienza, lo stato, il sistema
Si conclude oggi, giovedì 14 novembre, il Bicentenario della nascita della Venerabile Maria Cristina di Savoia, nata a Cagliari il 14 novembre 1812 e che sarà beatificata a Napoli il prossimo 25 gennaio 2014. Di seguito la storia del miracolo - sintetizzata dal postulatore, padre Giovangiuseppe Califano, ofm - che ha permesso di giungere alla beatificazione della Venerabile.
Sulla lettera che il nunzio apostolico Carlo Maria Viganò, ha scritto il 21 ottobre scorso alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti con riferimento a un ciclo di incontri previsti in quel Paese dal veggente di Medjugorje Ivan Dragi?evi?, si è scritto e parlato molto in questi ultimi giorni. Il più delle volte, purtroppo, ciò è avvenuto manifestando pressapochismo e scarsa conoscenza delle norme e delle linee di condotta che guidano la Chiesa in tali circostanze, tanto da trasformare una lettera quasi di routine in un presunto segno di opposizione della Santa Sede sulle apparizioni di Medjugorje.
Perché sull’Inferno è in atto la congiura del silenzio? Si preferisce parlare del Paradiso come possibilità per l’uomo dopo la morte, dimenticando che esiste anche la possibilità della dannazione eterna. Ben vengano, dunque, i libri su questo argomento, come quello scritto da Padre Livio con Diego Manetti, Inchiesta sull’Inferno. Salvezza e predizione nelle profezie di Medjugorje. E infatti le fondamenta della riflessione di queste duecento pagine sono i messaggi della Regina della Pace su questo argomento: “Oggi molti vanno all’Inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell’Inferno perché hanno commesso colpe gravi e imperdonabili. Coloro che vanno all’Inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore” (28 luglio 1982).
Tre casi in un solo mese. A ottobre cinque cristiani sono stati accusati di blasfemia in Pakistan per presunte dissacrazioni volontarie del nome del profeta Maometto e del Corano. Gli accusati rischiano la vita per mano degli estremisti, ancora prima della condanna dei giudici. Violare la legge sulla blasfemia in Pakistan significa rischiare la condanna all’ergastolo o alla pena di morte.
Tutti in Corea del Nord vogliono unirsi all’esercito del popolo per «proteggere la patria». Sarà per questo che una capra e un maiale alquanto patriottici hanno deciso di fare la loro parte per la salvaguardia del regime comunista. Non è uno scherzo, è successo davvero, almeno in parte.
Una vita da finto devoto, i segnali di fumo, i sotterfugi per avvicinarsi al luogo nascosto. Poi il doppio colpo di scena.
«Caro Dio, questa notte non sono delusa, perché mi hai dato una storia». È una delle frasi che la giovane Flannery O’Connor annotò nel suo diario, quando ancora studiava per diventare scrittrice. Il libretto di cinquanta pagine, pubblicato l’altro ieri dall’editore Farrar Straus and Giroux, negli Stati Uniti, per più di mezzo secolo è rimasto inedito e sconosciuto a lettori e critici. Composto fra il 1946 e il 1947, quando la O’Connor aveva ventuno anni e frequentava un corso di scrittura creativa nello Iowa, A prayer journal, precede di pochissimo la stesura del suo primo romanzo, La saggezza del sangue, e assume una notevole rilevanza nella lettura della sua opera.
Non è stato facile. La quotidianità è fatta di notti insonni, passate al suo capezzale quando i muchi impediscono di respirare e bisogna aspirarli artificialmente. È fatta di richieste di prugne mature all’amica che possiede una pianta in giardino, da poter omogenizzare per facilitare le normali funzioni fisiologiche. È fatta di sorrisi aperti quando al ritorno dalla spesa Delfina la chiama sull’uscio della porta di casa e riconoscendo la voce familiare, Chiara dispiega quel viso contratto in un’espressione di gioia piena. Chiara non si regge in piedi, non può muovere nessun arto, non può camminare, non può comunicare in alcun modo le sue emozioni. Eppure questo bambina che dipende in tutto e per tutto dagli altri è diventato il motore di questa grande famiglia. “È lei che dà a ciascuno la forza per impegnarsi e fare della propria vita un dono per gli altri” mi confida Gaetano, palesemente emozionato e grato per quel momento di grazia.
Dopo il grande successo ottenuto in Italia, dove nel 2011 è stato il “caso letterario” dell’anno nella saggistica, Sposati e sii sottomessa è stato pubblicato anche in Spagna. La traduzione spagnola dell’opera prima di Costanza Miriano è arrivata in poche settimane all’ottavo posto nella classifica dei libri venduti su Amazon. Il tutto con grande rabbia delle femministe spagnole, mentre al Parlamento di Madrid, il PP, il PSOE e la IU hanno annunciato provvedimenti per il ritiro dal commercio di Casate y sé sumisa. Raggiunta telefonicamente da ZENIT, Costanza Miriano ha spiegato i contorni della vicenda, ribadendo al tempo stesso la propria determinazione nel sostegno alle proprie idee sulla donna e sulla famiglia.
Le polemiche scaturite dalle sue parole non l’hanno lasciata indifferente. Così, a pochi giorni dalla pubblicazione di quell’articolo contro i cimiteri dei bambini mai nati che profonda sofferenza ha provocato nei confronti di tante donne, l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio, Lidia Ravera, si affida ad una nota dell’ufficio stampa regionale per chiedere scusa.
Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale del 30 ottobre 2013 ha lanciato un appello: “Vi invito a pregare per la cara nazione irachena purtroppo colpita quotidianamente da tragici episodi di violenza perché trovi la strada della riconciliazione, della pace, dell'unità e della stabilità”. Il Santo Padre ha voluto riproporre a tutti i fedeli il dramma di un Paese non ancora rappacificato dopo oltre 10 anni dall’inizio della “Seconda Guerra del Golfo” che ha causato tra i 100 e i 150 mila morti, un milione mezzo di rifugiati, la fuga di circa la metà dei cristiani, circa 500mila. L’Opera Romana Pellegrinaggi accoglie l'appello del Papa e riprende la tradizione dei “gesti profetici” interrotta nel 2005: nel mese di dicembre 2013 organizza un pellegrinaggio a Ur, nella casa di Abramo.
Il Battesimo è la “porta” della fede e della vita cristiana. Lo ha affermato papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale di stamattina, durante la quale il Santo Padre ha ribadito quella che è la missione della Chiesa: “evangelizzare e rimettere i peccati attraverso il sacramento battesimale”.
Francesco rinnova l'invito ad aiutare le Filippine. Nel discorso per l'udienza generale parla del battesimo. "La confessione non è una seduta in una sala di tortura, è una festa per festeggiare il giorno del battesimo".
Lc 21, 5-19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Non si può più tacere. Troppe notizie giungono da ogni parte del mondo islamico e sono tutte dello stesso segno: gli estremisti islamici (salafiti) sono all’attacco dei cristiani. Un italiano, tornato in questi giorni dalle Filippine, mi dice che nella grande isola di Mindanao centinaia di estremisti sono giunti nella notte dall’interno del territorio e da isole minori e hanno attaccato un quartiere periferico della città di Zamboanga, saccheggiando e bruciando case e capanne. Si sono ritirati portando via decine di ostaggi e lasciando sul terreno morti e feriti. L’italiano dice che uccisioni o rapimenti mirati sono frequenti ma forse è la prima volta che succede un attacco così massiccio ai cristiani. Nella regione s’è sparso il terrore per nuovi assalti e niente sarà più come prima. Il governo manderà l’esercito e si prevedono nuovi scontri, vendette, distruzioni. Chi può scappa in altre regioni del paese, la vita della gente e l’economia sono bloccate. Dai paesi del Golfo Arabo giungono copiosi finanziamenti agli ulema di moschee e scuole coraniche affinché educhino i giovani alla lotta e al “martirio per l’islam” contro lo Stato cristiano, al quale i salafiti chiedono una regione autonoma per la minoranza islamica dell’isola di Mindanao, che si unirebbe alla Malesia e al vicino Borneo malese, per formare un unico Stato islamico.
Anche a Zagabria c’è un gesuita che fa parlare molto di sé: è monsignor Valentin Pozai?, vescovo ausiliare della capitale croata, personalità combattiva che ama parlare senza mezzi termini. Un suo recente durissimo intervento a una conferenza sull’ideologia di genere aveva provocato una dura reazione da parte delle autorità dello Stato, che erano sul punto di farlo arrestare, e una situazione di imbarazzo per il nunzio apostolico in Croazia monsignor Alessandro D’Errico.
Il professor Todd Johnson è il successore del suo collega David Barrett (1927-2011), «Mr. Statistiche» per gli studiosi di scienze religiose di tutto il mondo, alla guida del Center for the Study of Global Christianity di South Hamilton, nel Massachusetts, un centro che è alle origini delle statistiche sul numero di aderenti alle varie religioni usate da un gran numero di università – e di Chiese e comunità religiose – su scala internazionale. Johnson sarà in Italia a dicembre per diversi impegni, e aprirà con una relazione magistrale un seminario sulla metodologia della statistica religiosa organizzato dall’Università Roma Tre in collaborazione con il CESNUR e con l’Accademia di Scienze Umane e Sociali il 16 dicembre.
Il sindaco di Arcangues Jean-Michel Colo, che a giugno si è rifiutato di celebrare un matrimonio gay in Francia appellandosi alla sua libertà di coscienza, non dovrà risarcire con 10 mila euro la coppia che l’ha denunciato per «pregiudizio morale».
La tv pubblica norvegese Nrk ha vietato alla storica conduttrice del suo tg regionale di presentarsi in trasmissione con una croce al collo. In Norvegia la maggioranza della popolazione è cristiana ma la comunità islamica, prima minoranza del paese, ha protestato a ottobre contro la signora Siv Kristin Saellmann (nella foto) perché «la catenina non garantisce l’imparzialità» e «la Croce offende l’islam».
Dieci sentieri da seguire per valorizzare al meglio la formazione professionale «Perché nessuno si perda», come dice il titolo stesso del progetto. In un momento in cui licei e istituti sono sempre più in crisi, la reale alternativa è rappresentata dai Cfp, che però hanno bisogno di sostegno da parte della politica. È questa l’essenza del documento che oggi Compagnia delle Opere, Acli e Salesiani don Bosco presenteranno a Roma, alla presenza del ministro del Lavoro Enrico Giovannini e del sottosegretario del Miur Gabriele Toccafondi. Dario Odifreddi, presidente del Consorzio Scuole Lavoro, spiega a tempi.it l’importanza di questo testo, che ha già riscosso numerose sottoscrizioni di prestigio (più di 30 tra onorevoli e senatori, 11 assessori regionali, esponenti del mondo delle banche, delle aziende e dell’artigianato).
La nascita di un figlio si accompagna ad una serie di attese e attenzioni che i genitori hanno verso il loro bambino, e la salute è sicuramente la prima e più importante. La salute fisica e quella psichica, ma soprattutto quest’ultima, sono delicate perché legate alla crescita e allo sviluppo del bambino che risentono di molti fattori. Il contesto familiare soprattutto, ma anche quello sociale e culturale, nel quale il bambino cresce e si sviluppa è fondamentale e, al di là di molte difficoltà che la famiglia oggi incontra, da sempre la letteratura scientifica pediatrica e psicopedagogica sottolinea il ruolo insostituibile del padre e della madre nella crescita serena e armoniosa del bambino.
Per il Glossario di Bioetica, è l'insieme stabile di persone, che ha come dato fondativo la generazione e cura di figli; il fulcro è costituito da due individui di sesso diverso uniti in maniera stabile.
Il missionario aveva 82 anni ed era in India dal 1966. Nel 1973 ha fondato il Leprosy Health Centre: oggi la struttura comprende un ospedale per lebbrosi con 200 posti letto; una scuola e un convitto per 500 bambini; laboratori; una colonia per malati. Tra gli ultimi progetti lanciati da p. Pezzoni c’è la costruzione di un ospedale per malati di Aids, che sarà completato nel 2015.
Ormai le apparizioni di Medjugorje sono note a tutti e non riguardano più solo qualche migliaio di pionieri che a proprio rischio e pericolo, con un silenzioso passaparola, dal 1981 in avanti sono diventate le decine di milioni di visitatori, ormai ben organizzati, che ad oggi si contano. Ma, da quando il ‘fenomeno Medjugorje’ – come viene definito - è approdato sui media, il pellegrino ‘chiamato’ lì dalla Gospa ne conosce solo le conversioni, le vocazioni religiose, le guarigioni e le polemiche. Non è poco, ma c’è molto altro da sapere.
Come il geovismo demolisce ogni verità della fede cristiana....
Anche di fronte alla morte, "una cosa è passare per questa esperienza con una appartenenza al diavolo e un'altra cosa è passare per questa esperienza dalla mano di Dio". ". La Bibbia ci spiega la Creazione, usando una immagine bella: Dio che, con le sue mani ci fa dal fango, dalla terra a Sua immagine e somiglianza. Sono state le mani di Dio che ci hanno creato: il Dio artigiano, eh! Come un artigiano ci ha fatto. Queste mani del Signore... Le mani di Dio, che non ci hanno abbandonato".
In un volume presentato questa mattina in Vaticano, una raccolta di brani conciliari, di encicliche, esortazioni apostoliche, e discorsi dei pontefici, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI. Ricordato quanto disse papa Francesco all'inizio del pontificato: "La Chiesa cattolica è consapevole dell'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose".
Il disegno di legge Scalfarotto in materia di omofobia non è ancora stato approvato definitivamente dal Parlamento e già si moltiplicano nel nostro Paese i casi di intolleranza nei confronti di chi, senza offendere o discriminare nessuno, si dichiara dalle parte della famiglia naturale o chiede semplicemente il rispetto delle proprie opinioni.
Non si può più tacere. Troppe notizie giungono da ogni parte del mondo islamico e sono tutte dello stesso segno: gli estremisti islamici (salafiti) sono all’attacco dei cristiani. Un italiano, tornato in questi giorni dalle Filippine, mi dice che nella grande isola di Mindanao centinaia di estremisti sono giunti nella notte dall’interno del territorio e da isole minori e hanno attaccato un quartiere periferico della città di Zamboanga, saccheggiando e bruciando case e capanne. Si sono ritirati portando via decine di ostaggi e lasciando sul terreno morti e feriti. L’italiano dice che uccisioni o rapimenti mirati sono frequenti ma forse è la prima volta che succede un attacco così massiccio ai cristiani. Nella regione s’è sparso il terrore per nuovi assalti e niente sarà più come prima. Il governo manderà l’esercito e si prevedono nuovi scontri, vendette, distruzioni. Chi può scappa in altre regioni del paese, la vita della gente e l’economia sono bloccate. Dai paesi del Golfo Arabo giungono copiosi finanziamenti agli ulema di moschee e scuole coraniche affinché educhino i giovani alla lotta e al “martirio per l’islam” contro lo Stato cristiano, al quale i salafiti chiedono una regione autonoma per la minoranza islamica dell’isola di Mindanao, che si unirebbe alla Malesia e al vicino Borneo malese, per formare un unico Stato islamico.
«Un decreto che segna una via di non ritorno, un grave colpo alla famiglia, alla libertà di scelta educativa e alla responsabilità, licenziato da chi non ha ben presente i principi dello Stato di diritto che ha scelto di servire». Sono le parole di Suor Anna Monia Alfieri, Presidente della Fidae Lombardia, per commentare il Decreto scuola (104/2013) approvato dalla Camera con soli 195 voti favorevoli (su 7 contrari, 78 astenuti e 349 assenti) e passato anche al Senato lo scorso venerdì.
“L’unione tra due persone dello stesso sesso è un matrimonio?” Attento a come rispondi, perché potresti essere perseguito. La chiamano legge contro l’omofobia, in realtà è diventata una legge contro la libertà di espressione. Ma La Nuova BQ non intende arretrare davanti alle domande. Né alle risposte. Sostieni La Nuova BQ. Sostieni #labuonabattaglia.
La Società secolare nazionale (Nss) dell’Inghilterra ha dato mandato ai suoi avvocati di fare causa allo Stato inglese per riuscire a modificare una delle tradizioni più antiche e importanti: l’incoronazione cristiana dei monarchi. «Dall’ultima incoronazione il paese è cambiato e noi dovremmo concepire una cerimonia di investitura di cui tutti possano sentirsi parte», ha dichiarato il direttore di Nss Keith Porteous Wood.
«Siamo solo all’inizio, non dobbiamo cedere alla tentazione di accontentarci di un grande risultato». Maria Grazia Colombo, portavoce del Comitato italiano della campagna “Uno di noi”, spiega a tempi.it che le 1.849.847 firme raccolte per il riconoscimento della dignità dell’embrione sono solo un primo passo. «Dobbiamo tenere gli occhi puntati sulle istituzioni europee, perché la novità che questa mobilitazione ha generato a livello operativo prosegua. Le firme, infatti, sono un mandato e non serviranno se non si continua a vigilare».
Il Mui di Klanten, nello Java centrale, riaccende la polemica per la mancanza dell’ora di religione musulmana negli istituti cattolici. Per il leader locale del fronte islamista è una grave violazione. Già lo scorso anno polemiche analoghe, poi rientrate, erano emerse a Blitar e Tegal. Ma sono gli stessi genitori dei bambini musulmani a difendere le scuole e la qualità dell’insegnamento.
Il Jamat-ul-Dawa, organizzazione estremista fuorilegge, ha lanciato una fatwa contro Adnan Masih. Per un equivoco, l’uomo è stato accusato di aver insultato Maometto e l’islam. La polizia indaga; intanto, il pastore e la sua famiglia sono sotto protezione. Sacerdote locale: “È già la terza denuncia falsa di blasfemia in soli due mesi”.
Le linee guida del governo Obama sull’insegnamento ai bambini e ai ragazzi di scuole primarie e secondarie sono inefficaci e recano «un grave disservizio all’educazione cattolica». È quanto sostengono centotrentadue studiosi cattolici i in una lettera inviata ai propri vescovi, ad ottobre. La lettera – di cui il primo firmatario è Gerard Bradley, professore di diritto alla Notre Dame University – è stata resa nota soltanto settimana scorsa. Gli studiosi chiedono ai propri vescovi, abbastanza perentoriamente, di ripudiare i dettami del “Common Core States Standard Initiative”, che, avvertono, «minerà nelle fondamenta l’educazione cattolica».
«Se le masse scoprono che Zhan Yueying e suo marito hanno avuto un bambino non autorizzato tra il 10 settembre 2007 e il 5 febbraio 2010, periodo in cui non si sono presentati alle ispezioni, fatecelo sapere prontamente». Si conclude così un documento pubblicato dalla Commissione pianificazione familiare di Jiahe, che invita i cittadini cinesi di Guangzhou, capitale della provincia del Guangdong, a denunciare una coppia sospettata di avere avuto un figlio senza ottenere il permesso del Partito comunista cinese.
Il grande genetista francese Jérôme Lejeune (1926-1994) era profondamente convinto che fosse possibile trovare una cura per la sindrome di Down, la più frequente alterazione genetica umana, dopo aver scoperto nel 1959 che è causata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule (trisomia 21). Recentemente abbiamo riscoperto le sue idee e i suoi scritti, che hanno ispirato un rilancio delle nostre ricerche sul cromosoma 21 nel Laboratorio di Genomica del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna.
Cari affezionati lettori della Campagna di Uno di Noi, questa sarà davvero l’ultima hit parade dell’Iniziativa Popolare Europea “Uno di Noi”, che ha mosso il popolo della vita in tutto il vecchio continente. La scorsa settimana alla chiusura dell’Iniziativa, abbiamo gioito, ma oggi data della consegna alle Autorità Nazionali delle firme online e cartacee, un grido di vittoria si è levato in cielo nelle capitali dei 28 Paesi che fanno parte dell’Unione.
Il regista e sceneggiatore Luigi Magni, recentemente scomparso all’età di 85 anni a Roma, dove ha ambientato la sua celebre “trilogia papalina”, non sarà certo ricordato come un agiografo di Santa Romana Chiesa. Eppure tra i suoi film ve n’è uno, State buoni se potete, che costituisce, sebbene in versione romanzata, una celebrazione della vita di un santo. Di quel San Filippo Neri che proprio a Roma, nel ‘500, esercitò la sua missione evangelica in mezzo ai ragazzi di strada. Noto per la sua giovialità, il fondatore dell’Oratorio fu anche chiamato il “Santo della gioia”. In State buoni se potete Magni pone l’accento su questo aspetto del carattere di San Filippo, riuscendo a contagiare positivamente, divertendolo sì, ma anche narrandogli una bella storia di fedeltà evangelica, persino il più laico tra gli spettatori. E c’è chi considera questo film di Magni un “esempio di filosofia cristiana”. È il professor Stefano Semplici, docente ordinario di Etica sociale all’Università di “Tor Vergata”, nonché presidente del Comitato internazionale di Bioetica all’Unesco e direttore scientifico del Collegio universitario “Lamaro-Pozzini” della Federazione Nazionale dei Cavalieri del lavoro. ZENIT lo ha intervistato, per parlare di State buoni se potete, di San Filippo Neri, del suo amico Sant’Ignazio di Loyola e delle loro convergenti seppur diverse scuole di pensiero.
Gesù "non si stanca di perdonare" i peccatori, ma dice anche "guai a colui a causa del quale vengono gli scandali". Il peccatore "vorrebbe non peccare, ma è debole" e "va dal Signore" e chiede perdono", il corrotto "non si pente. Continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano: la doppia vita". ". Gesù, a questi corrotti, diceva: 'La bellezza di essere sepolcri imbiancati'".
Ispirato da un articolo del vaticanista Andrea Tornielli, nello scorso mese di aprile avevo deciso di testare con strumenti sociologici quantitativi l’ipotesi secondo cui, commossi dal «Vangelo della misericordia» predicato dal nuovo Pontefice, molti italiani che in chiesa andavano poco, o non andavano mai, si stavano riaccostando alla pratica cattolica.
Sono centinaia i bambini perfettamente sani che potrebbero essere stati abortiti per errore in un famoso ospedale di Cardiff, in Galles. Una storia che ha dell’incredibile e ancora più incredibili sono le reazioni di giudici e opinionisti, che hanno derubricato lo scandalo a semplice «errore» medico per quanto «sgradevole».
Il successore, Giovanni Ramonda, ricorda: «Vestito con la talare entrava nelle discoteche per conoscere i giovani e andava per le strade a raccogliere prostitute e barboni. Dormiva con le scarpe ai piedi».
Papa Francesco ha convocato per ottobre 2014 la terza Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi per affrontare Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione. Come appare dal Documento preparatorio appena pubblicato vi sono alcune questioni particolarmente importanti che si vogliono affrontare ossia la fedeltà nell’unità matrimoniale e l’apertura alla vita. Proprio questi due aspetti sono stati affrontati da santa Chiara d’Assisi, come testimonia il Processo di canonizzazione svoltosi pochi mesi dopo la sua morte, ossia nel novembre 1263, ma giunto a noi in un volgarizzamento italiano della fine del secolo XV, fedele all’originale latino. Proprio uno che depone la sua testimonianza narra che grazie all’intervento di Chiara d’Assisi egli stesso – in passato riluttante a qualsiasi richiamo in merito – ritornò a vivere con sua moglie dopo oltre ventidue anni che si erano separati e che tale unione ritrovata fu coronata dalla nascita di un figlio, fonte di consolazione per entrambi.
Il superiore regionale del Pime nelle Filippine afferma che occorrono ancora alcuni giorni per un quadro e un bilancio chiaro. Le zone più colpite, Samar e Leyte, sono ancora senza elettricità e senza comunicazioni. I sopravvissuti paragonano il tifone a uno tsunami.
I miracoli esistono. È un miracolo vivente Hea Woo, nordcoreana, sopravvissuta al gulag e fuggita in Corea del Sud. Abbiamo avuto modo di incontrarla a Milano, per una sua commossa ed emozionante testimonianza, ospite di Porte Aperte, l’associazione evangelica al servizio dei cristiani perseguitati nel mondo. Hea Woo è, non solo, un miracolo di sopravvivenza, ma anche di fede, maturata e conservata nelle catacombe del regime totalitario più repressivo del mondo. «Una volta vidi una croce appesa al collo di mia madre – dice della sua infanzia – mi proibiva di parlarne con chiunque. Mormorava sempre qualcosa mentre preparava la colazione. Solo quando divenni cristiana, circa 20 anni fa, realizzai che stava pregando. Mia madre era anche solita dire strane cose, sia a me che ad altre donne. Diceva che il Paradiso vegliava su di noi. Mia madre era una cristiana sotterranea e non lo seppi mai. Ma sono convinta che abbia pregato per me, per tutta la sua vita».
«È un uomo umile, un soldato forte». Andrew Cozzens, 39 anni, è stato nominato vescovo ausiliario di St. Paul in Minnesota lo scorso 11 ottobre. A parlare della sua storia è la madre Judy, che in un’intervista al Catholic Spirit racconta di quando cercarono di farla abortire e di come Andrew sentì la vocazione al sacerdozio fin dalla prima infanzia.
Le autorità di Manila stimano che il tifone Haiyan abbia fatto 10mila vittime. Prima dell'Angelus, Francesco parla della vita eterna, che è "un'altra vita, in un'altra dimensione". "È l'eternità a illuminare e dare speranza alla vita terrena di ciascuno di noi"; "la morte sta dietro, alle spalle, non davanti a noi. Davanti a noi sta il Dio dei viventi, sta la definitiva sconfitta del peccato e della morte, l'inizio di un nuovo tempo di gioia e di luce senza fine". La beatificazione di Maria Teresa Bonzel a Paderborn. Il ricordo della "Notte dei cristalli", in vicinanza ai "fratelli maggiori" ebrei.
Ciascuno vede il mondo attraverso le proprie ferite. Ma feriti lo siamo tutti. Perciò, nella sincerità della narrazione di una cicatrice o di una piaga aperta, ci si scopre fratelli. Solidali pure se si è fatto un itinerario del tutto diverso e si hanno altre storie nel cuore e altre lacerazioni nella carne. “Mio nonno era comunista” (pp. 134, euro 10, Effigi) affascina per questa sincerità. Non cinica, ma leale e dolorosa. Malgrado il titolo e la copertina dove fa capolino il Bobo di Staino, quello di Monica Granchi non è un pamphlet politico. E’ un delicato, ironico, struggente romanzo autobiografico che racconta l’itinerario interiore di una ragazzina, nata nel mitico ’68, che diventa donna in una famiglia popolare, di militanti comunisti, a Siena, tra gli anni Sessanta e il Duemila.
“Un pellegrinaggio alla ricerca di serenità e conforto". Così la direttrice del carcere Mammagialla di Viterbo, Teresa Mascolo, definisce l’appuntamento speciale di oggi in Vaticano. Insieme al cappellano e a diverse rappresentanze dell’Istituto penitenziario la direttrice ha accompagnato un gruppo di detenuti già autorizzati ad uscire, per una visita prima alle Grotte Vaticane e poi alla Basilica di San Pietro. Al centro della mattinata l’incontro con il cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.
Il Papa ha ricevuto oggi nell’Aula delle Benedizioni in Vaticano circa 1000 fedeli liguri, in pellegrinaggio a Roma, guidati dal cardinale arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco.
Siate “sguardo che accoglie” e “abbraccio di tenerezza” per i malati e i disabili, contro il “pietismo” e la “rassegnazione” del mondo che tende a scartare chi soffre. È questo che Papa Francesco ha chiesto ai membri dell’Unitalsi, ricevuti stamattina in udienza in Aula Paolo VI, in occasione dei 110 anni di fondazione dell’ente. Dopo il suo discorso, il Papa si è intrattenuto con gli ammalati per circa due ore, salutandoli e benedicendoli uno a uno.
Profondo dolore del Papa per quanto sta accadendo nelle Filippine, dove sono almeno 1200 i morti causati dal devastante passaggio del super-tifone Haiyan-Yolanda, secondo quanto affermato dalla Croce Rossa. Il Papa è stato informato della drammatica situazione che sta vivendo il Paese e in un tweet in inglese esprime la sua vicinanza alla popolazione, chiedendo di pregare per le vittime: "Chiedo a tutti voi di unirvi a me nella preghiera per le vittime del tifone Haiyan-Yolanda, specialmente quelli nelle amate isole delle Filippine". La località più colpita è Tacloban, dove vengono segnalati danni catastrofici, con pochi edifici rimasti in piedi. E’ qui che vi è stata la maggior parte delle vittime.
In un comunicato congiunto diffuso ieri, i leader religiosi del Belgio hanno espresso la loro “viva inquietudine” per il dibattito politico sull’eutanasia nel Paese. Il Parlamento nazionale di Bruxelles ha avviato infatti un dibattito che mira ad ampliare ai minorenni e alle persone dementi la legge del 2002, che legittima l’eutanasia nel Regno.
Il Papa sottolinea l'importanza del "Difensore del vincolo" matrimoniale, invitando il Tribunale della Segnatura Apostolica ad armonizzare le prescrizioni di Diritto Canonico con le concrete situazioni della Chiesa e della società.
In una lettera al nunzio di Washington, mons. Müller mette in guardia i vescovi americani che avevano organizzato incontri con i veggenti nelle diocesi. Dopo 30 anni, ancora nessun verdetto per la questione Medjugorje.
La data della sua morte e della sua sepoltura tenute nascoste per evitare il controllo del regime. Mons. Liu ha passato 28 anni in prigione e diversi anni sotto sorveglianza. Era campione di kung fu ed esperto di scacchi e aveva un buon rapporto coi giovani. Non ha mai accettato alcun compromesso col governo e l'Associazione patriottica. Ora il testimone passa ai giovani comunisti convertiti al cristianesimo e a giovani vescovi come mons. Taddeo Ma Daqin di Shanghai.
(Da «Il Mistero del Purgatorio»). «Le Anime del Purgatorio sono avviluppate come da un involucro, da una dura corteccia. E la corteccia che le ha racchiuse nella vita terrena: il proprio "io", l'eccessiva preoccupazione di sé, il mondo, il pensiero della propria reputazione e tutte quelle altre cose che erano loro apparse così importanti... Di queste cose è fatto l'involucro e la luce di Dio penetra molto a stento. a) Le anime sicure di sé Sono quelle che non si pongono interrogativi sui desideri di Dio e fanno tutto senza amore e senza timore di Dio. Ottundono così la loro coscienza con l'adempimento dei doveri esteriori. Se uno fa loro osservare le mancanze, esse trovano una giustificazione per tutto. La luce divina penetra il loro involucro molto adagio. b) Le anime ambiziose «Ci sono anime che in vita hanno avuto grande saggezza e hanno fatto anche un gran bene all'umanità; ma poiché ciò avveniva solo per la loro ambizione, giungono all'eternità con la più grande ignoranza di Dio e spesso devono rimanere a lungo nel Purgatorio. Fino a quando cioè non sono liberate dallo stordimento del loro "io"». c) Le anime insincere Soffrono un lungo Purgatorio anche quelle anime che sulla terra furono devote a causa degli uomini. Vollero essere virtuose per amor proprio. Non erano umili e non vollero riconoscere nessun errore. Dio non lo si può ingannare! Queste povere anime sono nel Purgatorio in fiamme profonde. d) Le anime maliziose Ci sono in Purgatorio anime che, sotto la parvenza religiosa, combattevano il bene. Specie quelle che hanno attaccato con malizia la Religione. Laggiù esse sono più torturate dei malvagi. e) Le anime ostinate Sono quelle che si sono salvate a mala pena ed hanno abusato fino alla fine della misericordia di Dio. Esse soffrono gravi tormenti, prive delle divine consolazioni. Si sentono come nel profondo di un abisso eterno. Malizie così indurite hanno bisogno di una energica purificazione. Preghiamo per i nostri cari Morti.
Terminati i lavori di restauro alla chiesa che sorge presso l’Orto degli Ulivi: a sistemare i tasselli del soffitto stellato sei giovani del Mosaic Cente di Gerico. Cinque sono musulmani.
Fa discutere la proposta del sindaco di intitolare una piazza al sacerdote genovese: «Ha messo in pratica i valori di papa Francesco». Ma l’opposizione dice no: «Meglio don Enzo, parroco qui per trent’anni»
Nella quinta puntata della terza stagione, “Vade Retro”, condotto da David Murgia, racconta la storia di una ragazza fuoriuscita da una setta satanica.
Vangelo Lc 20, 27-38 Forma breve Lc 20, 27.34-38
Dio non è dei morti, ma dei viventi.


Dal vangelo secondo Luca
[ In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione ] – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: [ «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». ]
Jorge Mario Bergoglio è un gesuita, e come faceva ai tempi in cui era superiore provinciale per l'Argentina, anche da Papa accetta ben volentieri consigli, idee e suggerimenti da parte di confratelli, vescovi e cardinali che si recano in visita da lui nelle stanze della Domus Sanctae Marthae. Poi, naturalmente, decide in piena e totale autonomia. Tra i più ascoltati consiglieri, in questi primi mesi di pontificato, c'è l'arcivescovo titolare di Martirano, monsignor Piero Marini, attualmente presidente del Pontificio comitato per i congressi eucaristici e per ben vent'anni, dal 1987 al 2007, maestro delle cerimonie liturgiche.
Assisi, nel monastero di San Quirico dove era badessa furono nascosti numerosi ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, fatti poi fuggire grazie ai documenti falsi portati dal ciclista
I terroristi dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante che occupano una parte della città di Aleppo hanno preso di mira per la prima volta la storica cattedrale di San Simeone lo Stilita, distruggendo le reliquie del santo e rubando tutto ciò che di prezioso si trova al suo interno con ogni mezzo.
Sedici pediatri hanno scritto una lettera aperta al governo belga, chiedendo di legalizzare l’eutanasia per i minori. La “buona morte” in Belgio è legale dal 2002 e i casi sono in continua crescita. Per ora è consentita solo ai maggiorenni che soffrano di una malattia in stato terminale, ma il governo ha proposto di estenderla anche ai minori e tra poco comincerà il dibattito in Parlamento. La lettera è stata pubblicata ieri dal quotidiano belga De Morgen.
Da Popieluszko al cardinal Mindszenty, da don Findysz al vescovo Ploscaru: 14 documentari su Tv2000 raccontano la Chiesa dell’Est negli anni della cortina e di Giovanni Paolo II.
È successo nel villaggio di Fontgombault. Alcuni residenti hanno reagito indignati, ma il primo cittadino afferma: «Esiste una legge naturale superiore alle leggi umane» .
L’angoscia della gravidanza. I «colloqui avvilenti» con i medici. Poi la decisione: «Non gli avrei permesso di buttare il mio bambino tra i rifiuti ospedalieri». L’elaborato della studentessa maceratese premiata dal Movimento per la vita.
"Questo è nostro Padre: sempre ci cerca" e "quando ha trovato la pecorella" e la riporta nell'ovile ponendola accanto alle altre nessuno deve dire: "Tu sei persa", ma "Tu sei una di noi". "La gioia di Dio non è la morte del peccatore, ma la sua vita".
Resi noti oggi, essi sono per la Gmg diocesana del 2014, "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,3); per la Gmg del 2015: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5,8). Infine, per la Gmg di Cracovia del 2016: "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia" (Mt 5,7).
Novi di Modena, comune di diecimila abitanti, sarà il primo paese di Italia a intitolare una via al beato Rolando Rivi. È stato approvato settimana scorsa un ordine del giorno, su proposta del consigliere comunale di minoranza Davide Boldrin, per dare il nome di una strada al giovane seminarista ucciso nel 1945 da due partigiani comunisti, esempio di coraggio e punto di riferimento per i giovani.
La vicenda di un 34enne condannato al carcere e multato con l’accusa di proselitismo: aveva in casa una trentina di libri cristiani. Accade nel “moderato” Marocco.
«Lotto tutti i giorni insieme a mio figlio perché continui a fare passi avanti, ma dopo la trasmissione a cui abbiamo partecipato è ancora bloccato e agitato». A parlare è Ezia Tresoldi, madre di Max Tresoldi, l’uomo che si è svegliato nel 2001 dopo dieci anni in stato vegetativo e che lunedì scorso è stato insultato da Alda D’Eusanio durante la trasmissione “La vita in diretta” su RaiUno. «Quella non è vita», ha detto la presentatrice riferendosi a Tresoldi. «Tornare in vita senza poter più essere libero e soffrire, e avere quello sguardo vuoto… mi dispiace, no!».
"In un momento in cui si parla molto di violenza sulle donne, credo che la pratica dell'utero in affitto sia una delle violenze più orribili che si possano perpetrare, particolarmente odiosa perché a danno di quelle più povere: essa non solo è una violenza fisica, ma anche psicologica".
Il vescovo Nulty: "Il dibattito del referendum riguarda la vera natura del matrimonio. La famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna è l'istituzione più importante in ogni società"
Oggi inizia la novena a San Giuseppe Moscati.
All'udienza generale Francesco racconta di essere andato a trovare la piccola Noemi, gravemente malata, e chiede di pregare per lei. "I sacramenti ci spingono ad essere missionari, e l'impegno apostolico di portare il Vangelo in ogni ambiente, anche in quelli più ostili, costituisce il frutto più autentico di un'assidua vita sacramentale, in quanto è partecipazione all'iniziativa salvifica di Dio, che vuole donare a tutti la salvezza".
«Ciascuno sara' salato col fuoco» (Mc 9,49). «Si incontrano cristiani i quali, benché convinti dell'esistenza del Purgatorio, dicono con imperdonabile leggerezza: "Non temo il Purgatorio, purché mi salvi!" Parlano così, perché non sanno che cosa siano quelle sofferenze...» (S. Cesario d'Arles). «I demòni, benché puri spiriti, dice S. Gregorio Magno, sono tormentati dal fuoco dell'inferno (Mt 25,41): così le anime umane separate dai corpi sono tormentate nel Purgatorio. Il fuoco degli abissi è uno strumento della giustizia di Dio». S. Bernardo, dopo aver avuto una visione del Purgatorio, così si espresse: «Noi infelici, se non faremo tutta la nostra penitenza sulla terra e ci toccherà un giorno andare a farla in questo fuoco più insopportabile, più tormentoso, più veemente di quanto possiamo immaginare in questa vita!». S. Giovanni della Croce paragona le sofferenze mistiche dell'anima nella «notte oscura» alle sofferenze del Purgatorio e aggiunge: «Come nell'altra vita gli spiriti vengono purificati da fuoco tenebroso e materiale, così in questa si purificano con fuoco di amore tenebroso e spirituale. L'unica differenza consiste nel fatto che di là si rendono puri con il fuoco, mentre di qua solo con l'amore». La materia che alimenta questo fuoco purificatore sono i peccati commessi in questa vita, dei quali non si è fatta la dovuta penitenza: «Dio tiene l'anima tanto al fuoco finché sia tolta ogni imperfezione. Quando ella è purificata, resta tutta in Dio senz'alcuna cosa in sé propria: ed il suo essere è Dio. Allora l'anima resta impassibile; perché più non le resta da consumare. Quand'è così purificata, se ella fosse tenuta al fuoco, questo non le sarebbe penoso; anzi le sarebbe fuoco di divino amore, come vita eterna, senz'alcuna sofferenza» (S. Caterina da Genova). «Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e intanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!» (S. Caterina da Genova). Preghiamo per i nostri cari Morti.
«Gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita si sono promessi vicendevolmente che continueranno a lavorare insieme come due nazioni amiche». Sa molto di diplomatichese il resoconto del faccia a faccia avvenuto ieri a Riyadh tra il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli esteri saudita, il principe Saud al-Faisal. Mai come in queste ultime settimane - infatti - l’Arabia Saudita si è trovata ai ferri corti con gli Stati Uniti: lo storico alleato che da più di settant’anni con il suo petrolio è un punto di riferimento imprescindibile per Washington nella regione, ha mostrato evidenti segnali di impazienza.
Provo a mettere in fila alcuni spunti da un Convegno al quale ho partecipato dal 24 al 26 ottobre a Roma. Mi aveva colpito l’intera ultima pagina di Avvenire che lo ha pubblicizzato con molto anticipo: si sarebbe trattato di storicità dei Vangeli, di cristologia, di Ratzinger. Una tripletta formidabile che mi ingolosiva. Non immaginavo tuttavia un livello così alto e specialistico. I relatori provenivano da tutto il mondo, in particolare dall’Europa centrale e dalle due Americhe e i partecipanti erano in massima parte teologi e studiosi cattolici e di altre confessioni cristiane, gente che dedica a Gesù l’intera vita, almeno a livello di studio; alcuni di questi, famosi per pubblicazioni che hanno influenzato l’orientamento degli studi su Cristo.
Il 5 novembre 2013, alle 11.30, nella sala stampa di Montecitorio, è stato presentato il Comitato “Di mamma ce n’è una sola”, a tutela dei diritti e della dignità delle donne e dei bambini, nato per contrastare l’aberrante pratica dell’utero in affitto. Il Comitato è presieduto dall’on. Eugenia Roccella, mentre funge da coordinatrice nazionale l’on. Olimpia Tarzia (ne fanno parte, tra gli altri, anche il professor Francesco Agnoli, la professoressa Assuntina Morresi, membro del Comitato Nazionale di Bioetica e la professoressa Francesca Romana Poleggi, direttore editoriale del mensile Notizie Pro Vita).
Certe parole dovrebbero provocare nel cattolico la stessa reazione che si verifica quando gli ugelli spruzzatori anti-incendio “sentono” odor di fumo: si attivano e scatta l’allarme. Uno di questi termini di nuovo conio è “inclusione”. Tale lemma è attualmente usato in modo strumentale per dire che l’omosessualità è cosa buona e dunque deve essere accettata. E’ il solito trucchetto. Dall’inclusione della persona omosessuale – e questo in molti casi va bene – all’inclusione dell’omosessualità come condizione naturale – e questo non va mai bene.
«Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Questo è il titolo del documento preparatorio della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014. Il documento è stato già presentato da molta stampa facendo riferimento quasi esclusivamente al questionario finale, di carattere fattuale, il quale chiede ai vescovi quale sia la situazione nei loro Paesi su una serie di materie, tra cui il riconoscimento giuridico delle unioni e delle adozioni omosessuali, quasi che queste domande preludessero a chissà quali cambiamenti nella dottrina. Le ricostruzioni giornalistiche scadono nella vera e propria mistificazione quando, citando il questionario, si omette completamente di informare sul contenuto specificamente dottrinale del documento, che non solo non è assente ma è chiaro e non si presta a equivoci di sorta.
Ancora polemiche dopo l’episodio alla scuola Faà di Bruno. Intanto in una scuola media viene messo in scena uno spettacolo nel quale i bambini inscenano il dibattito sulla legge sull’omofobia.
Più di seimila persone si sono rifugiate nella cattedrale di Bouar nella Repubblica Centrafricana per paura di essere uccise dai ribelli della coalizione Seleka. Lo scorso 27 ottobre alcuni ribelli, che si sono macchiati in tutto il paese di persecuzioni anticristiane, saccheggi, ruberie e torture, sono stati attaccati a Bouar da gruppi spontanei di autodifesa chiamati “Antibalaka”. Per sfuggire dai combattimenti, la gente ha cercato rifugio nelle parrocchie di Fatima, San Lorenzo e appunto la Cattedrale.
Gli occidentali che entrano in Siria, combattono con i ribelli e si fanno indottrinare da Al Qaeda per poi tornare in patria sono la preoccupazione maggiore dell’intelligence europea.
Denise divorzia dal marito e sposa il suocero, anche se la legge lo vieta. Ora si batte per vedere riconosciuta la sua unione, in linea con «il clima di libertà» introdotto dalla legge sul matrimonio gay.
Intervista a Alex Schadenberg, direttore della Coalizione per la prevenzione dell’eutanasia: «Cosa ci stiamo perdendo? L’esserci, l’essere amati, sostenuti, accolti così come siamo».
Poiché molti sono convinti che il geovismo non sia tanto pericoloso per la nostra fede; e che – nonostante il parere contrario della CEI e di tutte le Chiese cristiane storiche - i Testimoni di Geova siano basilarmente cristiani, visto che la loro fede non sarebbe tanto diversa dalla nostra; esporremo in tre puntate gli articoli di fede contenuti nel nostro Credo della Domenica, a confronto con l'interpretazione da parte dei Testimoni di Geova. In questo modo, offriremo una panoramica di quello che, a conti fatti, apparirà come demolizione generale di ogni verità di fede. La documentazione però di quanto a loro attribuito sarà fornita man mano che ne capiterà occasione nelle Letture della Domenica durante il triennio A-B-C che inizieremo con la prossima Prima Domenica di Avvento 2013-2014.
La sua vicenda è diventata ormai un caso nazionale. Parliamo dell’avvocato Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell'Unione Giuristi Cattolici italiani, “imbavagliato” dalla redazione di Domenica In, dove avrebbe parlato di omofobia e sostituito con la testimonianza di una madre che accetta il figlio gay. L'onorevole Alessandro Pagano (Pdl) ha chiesto una interrogazione parlamentare sulla vicenda e dalle 18 di ieri è partita anche una petizione: No alla censura di Rai1 a Giancarlo Cerrelli, promossa dal sito www.citizengo.org che in poche ore ha già raccolto 2.620 firme. Il caso Cerrelli però non svela solo l’inadempienza di una televisione pubblica dalla presunta vocazione pluralista, ma quello che sembrerebbe un graduale imporsi di una dittatura omosessualistica che mina alle basi antropologiche e culturali della società odierna. Di tutto questo, ZENIT ne ha parlato con lo stesso avvocato Cerrelli che, nell’intervista di seguito racconta la sua battaglia, i suoi progetti, i suoi timori e spiega perché non si considera assolutamente un “omofobo”.
Colpita la facciata, una parte del tetto e del cornicione del terzo piano, dove vi sono le stanze da letto. Il nunzio impegnato nella riuscita di una conferenza di pace. La rappresentanza pontificia continuerà a lavorare senza nessuna chiusura o trasferimento.
Il cristiano è quello che è invitato alla gioia, alla gioia di essere salvato, alla gioia di essere redento, alla gioia di partecipare la vita con Gesù. "Entrare nella Chiesa è partecipare a tutto quello che noi abbiamo delle virtù, delle qualità che il Signore ci ha dato, nel servizio l'uno per l'altro". E' "essere disponibile a quello che il Signore Gesù ci chiede".
Qualche volta basta la parola. È stato sufficiente leggere il nome di Chiara Atzori tra i relatori di un ciclo d’incontri privati per i genitori della scuola cattolica Faà di Bruno di Torino per scatenare la violenta aggressione degli attivisti Lgbt, che ha indotto l’istituto a sospendere l’incontro e l’Arcidiocesi di Torino a protestare energicamente per il tentativo d’imporre su queste materie un pensiero unico, censurando in modo preventivo chiunque proponga idee diverse da quelle della lobby gay. La dottoressa Atzori è di professione infettivologa: è stata subito accusata di considerare l’omosessualità una malattia infettiva, ridicolizzata e insultata. A differenza degli attivisti gay, abbiamo chiesto notizie sulla sua posizione non a qualche sito Internet Lgbt, ma direttamente alla dottoressa Atzori.
Il capo dei vescovi italiani Angelo Bagnasco lo ha definito un «provvidenziale incontro» per ascoltare «ciò che lo Spirito vuole dire oggi alle Chiese». Ovvero – secondo la sintesi del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), organizzatore di questa tre giorni – un’occasione per comprendere e sviluppare la possibile «risposta della Chiesa cattolica in Europa alle sfide dell’attuale crisi economica». A tema dell’evento, ospitato dalla diocesi di Trieste e aperto ieri dall’intervento dello stesso cardinale Bagnasco e dalla relazione del cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, è stato posto il rapporto tra fede e carità, nell’intento di «suscitare nelle Conferenze episcopali e nelle singole diocesi d’Europa una rinnovata sollecitudine per l’impegno ecclesiale nelle attività caritative quale espressione autentica della fede». Tutt’altro che un generico invito a “fare del bene”, poiché per la Chiesa, come ha voluto precisare il cardinal Sarah, quello sulla carità «non è primariamente un discorso sociale, ma è un discorso teologico».
La monogamia fa male. «Questa idea è davvero così radicale o pericolosa?». A domandarselo, in un articolo pubblicato dal giornale progressista inglese The Guardian, è l’australiano James Norman, che ha commentato le parole del famoso editorialista americano gay Dan Savage, pronunciate al festival delle idee pericolose di Sydney, secondo cui «la monogamia fa male».
L'altro giorno L'Espresso dava doviziosamente notizia, purtroppo trascurata da altri media, di un'innovazione rivoluzionaria nella legislazione civile spagnola: in una progressiva e sicura avanzata verso la libertà dell'individuo, in tempi di crisi e necessarie spending review, anche personali, il governo infatti ha deciso di privatizzare nozze e divorzi. Scordatevi con un sospiro di sollievo la fila in comune per i certificati e l'assegnazione di un consigliere per il giorno del sì; come le parcelle esose degli avvocati. Un notaio, scelto liberamente magari tra gli amici, due firme, 95 euro e passa la paura. Sì, perché contravvenendo alle regole del liberalismo economico a tanto ha fissato lo Stato il dovuto per le pratiche: meglio sarebbe, nota l'articolista sagace, la libera concorrenza, che premi l'abilità e il gradimento dei funzionari. Ma insomma, è già un bel risparmio, di tempo e denaro, che poi vanno insieme, come dice il proverbio.
Che le poche, ma mirate espressioni di papa Francesco nel suo ancora giovane pontificato abbiano già un valore programmatico, si evince nel modo migliore dalle forti e certamente non indifferenti reazioni che suscitano non solo nei suoi "fan", ma anche presso i tradizionalisti e conservatori che si dividono in due fazioni: da un lato coloro che dichiarano di non poter giudicare in moralibus e di affermare la dimensione relazionale della verità, non specificando però come si potrebbe ancora affermare la loro "continuità" con posizioni sostenute precedentemente. Dall'altro coloro che ormai sono passati a «rompere il coro cortigiano», come ultimamente ha dichiarato Pietro De Marco, dichiarando il loro dissenso dalle affermazioni del Papa. Tra queste: "Chi sono io per giudicare?", "Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso", "ciascuno di noi ha una sua visione del bene".
Scriveva il teologo Inos Biffi sull’Osservatore Romano del 4 maggio scorso, a proposito dello stupore di molti sulle continue citazioni che Papa Francesco fa del Diavolo: “la responsabilità va addebitata all’assenza nella predicazione e nella catechesi della verità relativa al Demonio”. Resta sullo sfondo, anche – e lo diciamo con tutto il rispetto possibile, sperando che lo stesso Papa intervenga presto sul tema - il fatto che molti Vescovi siano restii a nominare nella propria Diocesi un Sacerdote per svolgere il Ministero dell'Esorcistato. Dice il numero 1172 del Codice di Diritto Canonico: “Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ne ha ottenuto dall'Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. L'Ordinario del luogo conceda tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d'integrità di vita.
"Dio è spirito. Lo insegna la Bibbia e la ragione lo dimostra. Egli ha creato esseri spirituali (gli angeli), esseri materiali (l'universo che ci circonda) ed esseri composti di spirito e di materia (gli uomini). La presenza dello spirito (anima) nell'uomo è resa manifesta dalla sua intelligenza e dalla sua volontà, che sono due facoltà dello spirito. Gli animali, i quali non hanno lo spirito, non ne hanno neppure le operazioni e il loro agire è riducibile all'istinto sensibile. L'anima è la parte spirituale dell'uomo, per cui egli vive, intende ed è libero, capace perciò di conoscere, amare e servire Dio. Che in noi ci sia un'anima spirituale, ce lo dice la Bibbia, il libro della parola di Dio all'uomo. Fin dalle sue prime pagine, infatti, ci fa sapere che egli fu fatto: A immagine e somiglianza del Creatore (Gen 1,26): Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita (lo spirito) per cui l'uomo divenne essere vivente (ib. 2,7). Gesù ci ammonisce: Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima (Mt 10,28). Poiché l'anima nostra è spirituale, essa è immortale, e perciò non muore con il corpo, ma vive in eterno. Soltanto la materia può perire. Noi dobbiamo quindi avere dell'anima nostra la massima cura, perché è di noi la parte migliore e, solo salvando l'anima, saremo eternamente felici: Che gioverà all'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la sua anima? (Mt 16,26). Noi parliamo del Purgatorio e delle sue pene, perché vi si trovano «le anime» di coloro che sono morti. Ad esse, vogliamo far giungere la carità del nostro fraterno aiuto. S. Tommaso afferma che questo stato dell'anima separata dal corpo, è una ragione in più per rendere alle Anime purganti terribilissima la pena del fuoco: sia perché, prive del corpo, sono molto più sensibili, sia perché tale pena, senza alcun impedimento fisico, le compenetra in tutto il loro essere. Preghiamo per i nostri cari Morti. "
Ben ritrovati, cari amici, per questo nuovo appuntamento con “Sulle tracce di Maria”, nell'intento di seguire - passo dopo passo - il cammino di Maria tra gli uomini, ripercorrendo alcune delle più importanti tracce che la Vergine ha lasciato nel mondo, ovvero i santuari a Lei dedicati, intesi come risposta umana all'iniziativa di Maria di rivolgersi all'umanità con apparizioni o messaggi in precisi momenti della storia.
La Camera dei Deputati nella seduta del 20 ottobre 2013 ha convertito il Decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 12 settembre 2013, recante «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca». Ciò è avvenuto con i voti favorevoli di Pd e Pdl, il parere contrario di Lega Nord e Fratelli d’Italia e l’astensione di Sel e Movimento Cinque Stelle. La parola spetterà ora al Senato.
Nei giorni scorsi per prima «La nuova Bussola quotidiana» e a seguire buona parte della stampa nazionale hanno dato conto di che cosa è vietato nelle scuole torinesi: promuovere incontri per i genitori, anche privati, sui temi dell’ideologia di genere e dell’omofobia, cui un istituto cattolico, il Faà di Bruno, ha dovuto rinunciare dopo aggressioni e minacce della lobby gay. Non è meno istruttivo vedere che cosa è permesso, anzi è obbligatorio.
Oltre 30 persone sono state uccise in Nigeria, nello Stato di Borno, dopo un matrimonio. Dopo la celebrazione avvenuta sabato, lo sposo e gli invitati stavano tornando a casa nella capitale Maiduguri sulla strada che collega Bama e Banki, famosa perché costeggiata da una foresta dove spesso si nascondono i membri del gruppo terrorista islamico Boko Haram.
Angèle Lieby, per la prima volta in Italia, ha narrato la sua incredibile vicenda domenica alla trasmissione A sua immagine, andata in onda su Rai Uno (in pagina trovate il video). Come vi avevamo già raccontato, Angèle è stata salvata da una lacrima (è anche il titolo del suo libro edito da San Paolo, Una lacrima mi ha salvato, che in Francia ha già venduto più di 200 mila copie). La sua vicenda è quella di una persona che, solo grazie a una casuale lacrima, ha scampato la morte, ma è anche una forte denuncia della nostra cultura occidentale, spesso troppo frettolosa nel “liquidare” quelle vite che non si ritengono meritevoli di cure.
Guido Barilla era stato costretto a scusarsi per le frasi pronunciate alla Zanzara sui gay e gli spot della sua azienda, considerate “omofobe” dalle comunità Lgbt, e aveva affermato che «sul dibattito riguardante l’evoluzione della famiglia ho molto da imparare». A due mesi di distanza, la “rieducazione” dà i suoi primi frutti.
Messa di Francesco per i cardinali e i vescovi morti durante l'anno. "Solo il peccato dell'uomo può interrompere questo legame; ma anche in questo caso Dio lo cercherà sempre, lo rincorrerà per ristabilire con lui un'unione che perdura anche dopo la morte".
L'argomento è molto importante (perché, prima o poi la cosa ci toccherà da vicino) ed è determinante a procurare il nostro aiuto a quanti vi si trovano. Per questo sarà trattato a lungo nei capitoli che seguono. Facciamoci subito una domanda: «Chi va in Purgatorio?». Ci vanno quelle Anime che lasciano questo mondo macchiate di peccati veniali (leggeri), ed anche non totalmente purificate dai peccati confessati. La gravità più o meno grande di una colpa morale si giudica dalla violazione della Legge di Dio (i dieci Comandamenti): Legge che ogni persona saggia, rispettosa e amante di Dio, procura di conoscere per non offenderlo e per non dover scontare dopo questa vita i suoi falli. La disobbedienza alla Legge di Dio comporta sempre due tristi effetti: l'offesa a Dio e l'impurità dell'anima. L'offesa a Dio viene perdonata dalla Confessione; l'impurità invece che si è contratta deve essere tolta per mezzo di preghiere, mortificazioni ed opere di carità, le quali hanno il compito di ristabilire nell'anima l' amore a Dio, turbato dal peccato. L'anima che passa da questo mondo alla vita eterna, non totalmente purificata dalle colpe commesse, anche se confessate, deve completare la sua purificazione nel Purgatorio. Ci è facile capire che molto poche sono le anime le quali, lasciando questo mondo, possono entrare direttamente nella felicità del Cielo. Infatti per essa si richiede un totale distacco dalle creature e una pienezza d'adesione alla volontà di Dio non facilmente raggiungibile in questa vita. La stragrande parte delle anime deve compiere questo perfezionamento oltre la vita, prima di entrare nel possesso di Dio. Le pene del Purgatorio sono di due specie: la pena del danno, che consiste nella privazione della visione di Dio; e la pena del senso che è la purificazione dolorosa da ogni indebito attaccamento alle creature. Tutte e due le pene durano fino a quando l'Anima ha raggiunto la totale purificazione, richiesta per entrare nella comunione perfetta con Dio e perciò nella sua visione beatifica: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio (Mt 5,8). «Se l'uomo potesse vedere la cura che Dio ha dell'anima, ne avrebbe stupore e confusione. E noi che ne avremo l'utilità o il danno, non ne facciamo alcuna stima» (S. Caterina da Genova). Preghiamo per i nostri cari Morti.
«Sotto ogni aspetto, da ogni angolatura la osservi, Medjugorje è una finestra spalancata sull'eternità» scrive il giornalista Riccardo Caniato nella prefazione dell'ultima sua opera Medjugorie. Paradiso sola andata edito da Ares.
Ayoub è la traduzione araba di Giobbe. E che padre Ayoub Youssef abbia dovuto fare sua la pazienza tormentata del personaggio biblico è il minimo che si possa dire. Nominato parroco copto cattolico di Delga tre anni fa, ha profuso grandi sforzi nell’allestimento del centro parrocchiale. Non sono tanti i cristiani nella cittadina del governatorato di Minya incistata nel deserto orientale: 15 mila, in grande maggioranza ortodossi, su un totale di 150 mila abitanti. Ma i servizi della parrocchia sono aperti a tutti. A padre Ayoub si debbono le aule dell’asilo, i computer dello spazio informatico, il campo sportivo attrezzato, la biblioteca da 3 mila titoli e soprattutto il salone da 100 posti con proiettori e riflettori ricavato nel pianterreno della palazzina dell’asilo. Tutto inaugurato a metà del 2012, tutto distrutto il 3 e 4 luglio 2013. Razziato, devastato, bruciato.
All'Angelus papa Francesco ribadisce che Dio, Gesù "mai si stanca di perdonare". L'invito a fare come Zaccheo: "Arrampicati sull'albero della voglia di essere perdonato". Fra gli oltre 40mila pellegrini - con striscioni e trombe da stadio - anche un gruppo proveniente dal Libano.
Non c’è media piccolo o grande (e non c’è profilo di Facebook) che non abbia parlato della morte di Lou Reed, idolo del “rock maledetto”, icona trasgressiva e decadente, sessualmente ambiguo, incline a vizi e dipendenze, quello che apriva la strada verso il “lato selvaggio”, il drogatissimo cantore di “Heroin”, l’apologeta della New York notturna e delle vie della prostituzione. Ma questo è solo il Lou Reed che vi hanno voluto raccontare.
Poche tradizioni come quella legata al 2 novembre, e alla memoria dei defunti, sono così sentite dal popolo cristiano. Esso, che nella gran parte dell’anno pare essere scomparso, immerso nel nulla che tutti noi attrae, in questa ricorrenza si manifesta, si raduna, si ricompagina silenziosamente, avvolto dall’uggia del tempo e da un certo pudore che la memoria del dolore porta con sé. Non esiste un sacerdote su questa terra che, dinnanzi a questo silenzioso sfilare di volti e di preghiere, non si interroghi sulla forza che il mistero della morte esercita su ogni uomo, unito alla percezione, scientificamente irrazionale ma umanamente potente, di un’effettiva comunione tra questo nostro mondo di carne e un altro mondo di spirito, impalpabile eppure vivo, presente.
O Signore onnipotente, che per il tuo amore immenso verso l'uomo ti sei degnato di incarnarti nel seno della Vergine Maria, di vivere di stenti, di soffrire la tua dolorosissima passione e di spira­re sulla croce, per tutti i meriti che ci hai procurato con il tuo Pre­ziosissimo Sangue, ti preghiamo di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel purgatorio quelle povere anime che, par­tite da questa valle di lacrime nella tua grazia, soffrono ora per scontare i debiti che hanno tuttora verso la tua divina giustizia. Accetta, dunque, o misericordioso Signore, le preghiere che per esse umilmente innalzo a Te: chiamale da quel carcere tenebroso alla gloria del Paradiso. Ti raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, dei miei benefattori spirituali e materiali, e specialmente quelle anime a cui sono stato occasione di peccato col mio cattivo esempio. Vergine Santissima, Madre pietosa, consolatrice degli af­flitti, intercedi per quelle povere anime affinché, per la tua poten­tissima preghiera, volino al più presto a godere quel Paradiso che tuo Figlio ha preparato per loro con la sua passione e morte.

Pater - Ave - Eterno riposo
Secondo lo psicologo olandese, naturalizzato statunitense, Conrad Baars il dono più grande che i genitori possono fare a dei bambini è la “affermazione” (affirmation), definita come “la radice di una felice vita umana”. In cosa consiste l'affermazione? In poche parole, nell'autorizzazione ad essere se stessi: a provare i sentimenti che si provano, a pensare ciò che si pensa, a reagire come si reagisce. Poi, ovviamente, su queste cose si può lavorare (è questo il ruolo dell'educazione); ma in questo modo il bambino sa di essere adeguato, di essere apprezzato incondizionatamente, per quello che è.
Sono almeno due settimane che dalle vetrine di qualsiasi negozio, dalla cartoleria al panettiere al parrucchiere, pendono ragnatele, occhieggiano maschere mostruose, trionfano zucche scavate dal ghigno inquietante. A noi che abbiamo una certa età e che conosciamo Halloween come festa d'importazione, la cosa dà un po' fastidio. Ci piace ripetere che anche questa è una festa usurpata e profanata, che sono stati gli americani a trasformare la vigilia di Ognissanti (in irlandese All Hollows' Eve) in questo sabba consumistico, che dietro l'apparenza innocua di un carnevale di fine autunno si nasconde – neanche troppo bene – il fantasma di una cultura mortifera.
Scriveva il teologo Inos Biffi sull’Osservatore Romano del 4 maggio scorso, a proposito dello stupore di molti sulle continue citazioni che Papa Francesco fa del Diavolo: “la responsabilità va addebitata all’assenza nella predicazione e nella catechesi della verità relativa al Demonio”. Resta sullo sfondo, anche – e lo diciamo con tutto il rispetto possibile, sperando che lo stesso Papa intervenga presto sul tema - il fatto che molti Vescovi siano restii a nominare nella propria Diocesi un Sacerdote per svolgere il Ministero dell'Esorcistato. Dice il numero 1172 del Codice di Diritto Canonico: “Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ne ha ottenuto dall'Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. L'Ordinario del luogo conceda tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d'integrità di vita.
Ci avevano raccontato che non bisogna preoccuparsi della legge sull'omofobia: nelle chiese e nelle scuole i cattolici saranno liberi di continuare a presentare la loro dottrina. Le bugie, però, hanno le gambe corte. A Torino, un clamoroso episodio approdato sulle prime pagine di tutti i giornali locali mostra come la tolleranza sia intesa dagli attivisti omosessuali a senso unico.
La commemorazione dei fedeli defunti è un giorno di preghiera e di riflessione per tutti i cristiani. Come festa liturgica e quindi come giorno del suffragio e del ricordo la si deve alla spiritualità dell’Abate di Cluny, Odilone (961-1049), che ottenne poi dal Papa la diffusione di questo giorno per tutto il rito latino. Nel 998 Odilone dispose che in tutti i monasteri benedettini che si richiamavano alla regola di Cluny il 2 novembre, dopo i vespri di Ognissanti, si celebrasse la memoria dei defunti e si pregasse per loro. Ricordare e pregare per i propri cari con i quali si è fatto un tratto di strada della nostra vita è, oltre ad un gesto di riconoscente e vera amicizia, anche un momento per riflettere sull’importanza e sulla caducità dell’esistenza terrena. È più che mai necessario fermarsi a riflettere sul dono della vita e della fede in questo clima culturale dove l’effimero si è annidato assieme al vissuto dei più ed ha minato il desiderio di senso che rende qualificante il quotidiano ed ogni stagione del vivere.
Una nazione di vecchi disperati abbandona una donna malata di tumore al cervello che accetta rischi enormi per non dover abortire.
A una settimana dal debutto della piece tratta da un libro di Franca Rame, il comico accusa la Santa Sede: «Ci ha negato il palco dell’Auditorium». Ma la Sala Stampa vaticana: «Uscita strumentale, meglio non fare lo spettacolo».
L’esorcista compie 40 anni e il Washington Post ha pubblicato per l’occasione una sorprendente intervista di Dan Zak a William Peter Blatty, «creatore del film più spaventoso di sempre». Un film horror che però in realtà, come rivela lo stesso Blatty nel colloquio con Zak, «parla più del mistero e del potere della fede che della profanazione di una ragazzina dodicenne da parte delle forze del male».
Le prime pubblicità contro i credenti apparvero sulle fiancate dei bus inglesi nel 2008. «There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life», recitavano i cartelloni che giravano per le strade del paese. Senza ottenere risultati, diverse comunità cristiane e parrocchie contestarono la “Atheist Bus Campaign” sostenendo che quelle scritte erano discriminatorie e irrispettose. Non ottennero alcun risultato.
Annullata la partecipazione di Giancarlo Cerrelli alla trasmissione tv. A Torino violenti attacchi a una scuola “colpevole” di aver organizzato un corso.
I due cristiani e le loro famiglie sono fuggite per timore di essere uccise. I due venditori di fuochi d'artificio si dichiarano innocenti: essi li hanno comprati da una fabbrica di proprietà di musulmani.
“Questo Anno della fede ci interpella e ci chiede di ricominciare. Di usare veramente il Rinnovamento come scelta di vita”. Lo ha detto Salvatore Martinez, presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), dopo aver ascoltato l’omelia di monsignor Francesco Lambiasi svolta nel corso della messa cha ha dato inizio a Rimini al 37° raduno nazionale degli animatori del RnS. Parlando delle "Otto Beatitudini", che si affacciano nello “splendido giardino del regno di Dio”, il Vescovo di Rimini ha indicato nella Misericordia “il messaggio più forte del Signore”. Per monsignor Lambiasi la “buona Notizia non sta nell'onnipotenza di Dio, ma nella sua eterna misericordia” che coincide con” l'infinita capacità di perdonare, ma coincide anche con l'attaccamento viscerale di una madre al bimbo che ha portato in grembo”.
"Distaccandosi dal testo preparato, alla messa nel cimitero del Verano, papa Francesco offre una meditazione sulla morte, ma soprattutto sulla speranza "ancorata" a Gesù Cristo. Il ricordo dei rifugiati che muoiono nel deserto e in mare."
Durante il mio soggiorno a Parigi, la Gospa non aveva previsto di lasciarmi riposare. Appena arrivata, vengo a conoscenza di un racconto, ancora segreto, di quello che aveva appena fatto... Impossibile non raccontarlo! Era il gennaio scorso: 'la Superiora delle Suore di Carità stacca il telefono. Una voce d'uomo suona alle sue orecchie, una voce che viene da lontano con un forte accento straniero. Un messaggio urgente dell'arcivescovo di Recife in Brasile. Da quando è superiora alla Rue du Bac, dovrebbe essere abituata a questo genere di chiamate, ma ancora una volta il suo cuore sobbalza e lei deve riprendere il fiato per rispondere all'arcivescovo che dice di avere tutte le prove in mano, tutti i documenti e di garantire la veridicità della storia... La storia? Tutto comincia tre settimane prima.
Nella solennità di Tutti i santi, papa Francesco ricorda che "il traguardo dell'esistenza non è la morte", ma il paradiso. I santi non sono superuomini, ma persone comuni che hanno vissuto al seguito di Gesù e che hanno amato gli altri invece di odiare, nello spirito delle beatitudini. Nel pomeriggio il pontefice celebrerà la messa al cimitero del Verano per pregare soprattutto per i cristiani morti "a causa delle persecuzioni".
"ORA TU SEI L'UNICA MIA MADRE
Nel piccolo villaggio di Fain le Moutier; diocesi di Digione, in Francia, è nata il giorno due del mese di maggio del 1806, da Pietro Labouré e da Luisa Maddalena Gontard, Caterina. Le si è poi aggiunto anche il nome di Zoe, forse perchè nata nel giorno della festa di questa santa. Nona di undici figli, ricevette un'educazione profondamente cristiana, ma non frequentò mai alcuna scuola e solo più tardi imparò a scrivere, senza però avere mai una vera padronanza della sua lingua scritta. Nella sua infanzia, così come in tutta la sua vita, non vi fu mai nulla di straordinario in lei, ma un episodio sembra essere premonitore del suo particolare amore a Maria e del compito che la Vergine poi le affidò. All'età di nove anni perde la madre che aveva saputo infondere in lei tanto amore alla Madonna. Un giorno che la piccola sembrava particolarmente presa dalla nostalgia della mamma, fu vista da una domestica entrare in casa e, come ispirata, prendere una sedia, montarci sopra e, tendendo le mani tremanti, prendere la piccola statua della Madonna esposta sull'altarino di casa. A lei, abbracciandola, disse con affetto: "Ora tu sei l'unica mia mamma!". A dodici anni, partita la sua sorella maggiore per entrare fra le Figlie della Carità, si prese cura lei della casa, aiutata da una domestica per i lavori più pesanti. All'innocenza univa anche la penitenza, digiunando il venerdì e il sabato. E quando andava in chiesa non si metteva nei banchi, ma si inginocchiava sul pavimento. Intenso era anche il suo amore a Gesù Eucaristico e perciò non si accontentava di partecipare alla Messa ogni domenica, ma spesso vi andava anche nei giorni feriali, nonostante il lavoro e la distanza, dato che nel suo villaggio non sempre si celebrava la Messa e perciò doveva recarsi in un paese vicino.

Impegno: Affidiamoci alla Vergine Maria, mettiamo tutto ciò che siamo e che abbiamo nel cuore nelle Sue mani e chiediamole di portarci ad amare sempre più il suo Figlio Gesù.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te! "
Papa Francesco ha autorizzato questa mattina la Congregazione delle Cause dei Santi, retta dal Prefetto card. Angelo Amato, a promulgare il decreto che, nel riconoscerne le “virtù eroiche”, dichiara “venerabile” suor Olga Gugelmo delle Figlie della Chiesa, la religiosa nata a Poiana Maggiore (Vicenza) nel 1910 e morta a Mestre nel 1943. Tale decreto rappresenta un passo importante nel processo di beatificazione della religiosa che ora potrà avvenire subito dopo il riconoscimento e l'ufficializzazione da parte della Congregazione delle Cause dei Santi di almeno un miracolo realizzato grazie alla sua intercessione.
Francesco questa mattina ha celebrato la messa in San Pietro, presso l'altare dove è la tomba di Giovanni Paolo II. Domandarsi se si è come san Paolo per il quale "nessuno può allontanarmi dall'amore di Cristo" o come l'"infedele" Gerusalemme che "non si è lasciata amare".
1 NOVEMBRE. CHE COSA TROVEREMO NELL'ALDILÀ?
«Nessuno è mai venuto a dirmelo», risponde qualcuno... Ebbene, ce l'ha detto Dio, perché ci rendiamo conto del nostro destino eterno: È stabilito che gli uomini muoiano e, dopo la morte, vi è il giudizio (Eb. 9, 27). Ci sono due giudizi: - uno personale per ciascun'anima, subito dopo la morte: Senza riguardi personali, Dio giudica ciascuno secondo le sue opere (I Pt. 1, 17); - l'altro universale: Quando il Figlio dell'uomo (Cristo) verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno radunate davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri (Mt. 25, 31.32). Dopo il primo giudizio, che cosa avviene dell'anima? - Se è senza peccato e totalmente purificata dai peccati commessi, va in Paradiso: Servo buono e fedele, prendi parte alla gloria del tuo Signore (Mt. 25, 23). - Se è in peccato veniale (leggero) o non si è totalmente purificata dai peccati commessi, va in Purgatorio: Lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato tutto il debito (Mt. 18, 30). Se è in peccato mortale e non ha voluto chiederne perdono a Dio, va all'inferno: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti (Mt. 22, 13). Quanto dureranno il Paradiso e l'Inferno? Il Paradiso e l'Inferno dureranno eterni: Se ne andranno i giusti alla vita «eterna». Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco «eterno», preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Mt. 25, 46.41).

Preghiamo per i nostri cari Morti.
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata.
Vangelo Mt 5, 1-12: Le beatitudini
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: "Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perchè saranno consolati. Beati i miti, perchè erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perchè saranno saziati. Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perchè saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perchè di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi."
Cronaca Consiglia Tweet HALLOWEEN 2013/ David Murgia (Vade Retro): è il giorno del capodanno satanico Pubblicazione: giovedì 31 ottobre 2013 INT. David Murgia Infophoto Infophoto NEWS Cronaca Immigrati: anche 4 donne in stato gravidanza fra 198 migranti arrivati in porto Catania Casa: movimenti verso Unificata, lanci uova e fumogeni contro polizia Casa: movimenti in piazza Montecitorio, 'stop sfratti' 2 novembre: Codacons, con la crisi piu' cremazioni ed esequie 'low cost' Musy: famiglia promuove fondo intitolato a consigliere scomparso per famiglie bisognose Violenza su donne: applicata legge femminicidio, permesso soggiorno a immigrata Leggi tutte le notizie Cronaca Questa sera si festeggerà ancora una volta la notte di Halloween. L’industria mediatica che ruota attorno a questo evento ha portato milioni di ragazzi e bambini ad organizzarsi con i propri amici e amichetti per evadere dalla realtà in una notte dedicata alla banalizzazione del diabolico. La zucca intagliata col lumino tornerà alla ribalta per l’appuntamento annuale della notte del 31 ottobre per illuminare le strade e le case di chi ha deciso di festeggiare. “Non si tratta solamente di una festa pagana, ma anche del capodanno satanico”, avverte l’esperto David Murgia, il conduttore del programma Vade Retro in onda su TV2000 il giovedì sera in prima serata. Quanto influisce la copertura mediatica di Halloween sugli atteggiamenti devianti degli adepti del satanismo e qual è il rapporto di questa festa pagana con la celebrazione cristiana dei morti? Dinanzi a questi interrogativi Murgia ha portato esempi e punti di vista interessanti da tenere in considerazione.
Vangelo Lc 19, 1-10: Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Sono stati rinvenuti in due distinte fosse comuni i corpi di trenta i civili cristiani, inclusi donne bambini, uccisi dalle milizie islamiste nella città di Sadad. E, nel complesso, i civili cristiani uccisi nella cittadina a metà strada fra Homs e Damasco sono 45. È quanto comunica all’agenzia vatican Fides il Patriarcato Siro ortodosso di Damasco. La città di Sadad, insediamento cristiano, è stata invasa e occupata dalle milizie islamiste il 21 ottobre ed è stata riconquistata nei giorni scorsi dall’esercito regolare siriano. I rappresentanti del Patriarcato e le famiglie delle vittime, rientrati in città, vi hanno trovato, nell’orrore generale, due fosse comuni, dove hanno rinvenuto i cadaveri dei loro parenti e amici. In una atmosfera di lutto, sdegno e commozione, i funerali dei trenta cristiani sono stati celebrati dall’Arcivescovo Selwanos Boutros Alnemeh, Metropolita siro-ortodosso di Homs e Hama, che ha fornito a Fides l’elenco delle vittime.
“È iniziata la nostra avventura: col Vangelo sottobraccio faremo grandi cose”. Quando, nel 1980, Chiara Badano e Chicca Coriasco scrivevano queste righe a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, avevano poco più di nove e dodici anni. Altri dieci ne avrebbero trascorsi insieme, provando a dare concretezza a quella dichiarazione. Poi, a sedici anni, la malattia: durante una partita a tennis, Chiara sente una fitta alla spalla così forte da farle cadere la racchetta di mano. Le verrà diagnosticato un tumore osseo, e per lei comincerà un’altra partita: “stare al gioco di Dio”, come lei stessa dirà. «Se l? vuoi tu, Gesú, l? voglio anch’i?», ripeterà fino alla morte, offrendo le sue sofferenze per genitori e amici, per la Chiesa, il Papa, i giovani del mondo.
Papa Francesco ha celebrato questa mattina sulla tomba di Giovanni Paolo II in San Pietro. Ogni giovedì alle 7 la comunità polacca si riunisce per pregare sull'altare sotto il quale è stata collocata la bara del Pontefice dopo la beatificazione del primo maggio 2011, e questa mattina Bergoglio ha voluto unirsi a loro anche per ricordare il 68esimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Karol Wojtyla che ebbe luogo il primo novembre 1946 a Cracovia. La celebrazione - come avviene ogni settimana - è stata trasmessa dalla Radio Vaticana nel suo programma polacco.
Clicca sul link per leggere la pagina con gli auguri (non riesco a pubblicarla nella sezione notizie)....
Sono evangelici e si rifiutano di finanziare la festa semi-pagana di Las Posadas: cacciati dalle loro case, torturati, cosparsi di benzina e minacciati di morte.
Un giudice texano ha dichiarato incostituzionale la legge che limita il ricorso all’aborto approvata nel luglio scorso dal Parlamento dello stato. Passata a fatica dopo che il primo tentativo di approvazione era fallito per l’ostruzionismo dell’opposizione liberal, la norma vieta di praticare qualsiasi interruzione di gravidanza dopo la ventesima settimana di gestazione, e impone alle cliniche abortive del Texas di adeguarsi agli standard richiesti a ogni struttura ospedaliera in cui si effettuano interventi chirurgici. Obbligo, quest’ultimo, che per molte strutture si sarebbe tradotto in pesanti costi di adeguamento, mettendo in crisi un business milionario. Un terzo delle 36 cliniche di Planned Patenthood si sarebbe trovato a rischio chiusura, e così il colosso degli aborti Usa ha fatto ricorso contro la legge al tribunale distrettuale di Austin.
Il latte materno, un elemento continuamente studiato e non ancora del tutto conosciuto. Al tempo stesso fondamentale e inimitabile per la crescita del neonato, ma ancora di più per i bambini che nascono prematuri. Per questo motivo sono presenti sul territorio italiano le “banche del latte”, circa 25, presidi medici in cui vengono custodite scorte di latte materno. Ce ne ha spiegato l’utilità il dottor Corrado Testolin, della Terapia intensiva neonatale Macedonio Melloni di Milano.
Non solo hanno proposto di festeggiare Halloween ma ci hanno tenuto a precisare che a Natale non si parlerà di Gesù per rispetto dei musulmani. Così le maestre della scuola don Milani di Tavernerio (Como) hanno invitato i loro alunni a vestirsi da vampiri e scheletri, mentre dei santi della tradizione cristiana non hanno fatto menzione.
La Francia ha promulgato la legge sul matrimonio gay appena sei mesi fa e già Parigi si prepara a celebrare il primo divorzio gay. A separarsi il mese prossimo saranno due donne che si erano unite nel 2011 negli Stati Uniti e avevano avuto il riconoscimento del loro matrimonio a maggio.
«Sono giudice da 35 anni e di casi tristi che in qualche modo toccano il cuore ne ho visti tanti, ma mai come in questo caso. C’è stata più di una testimonianza che mi ha fatto scoppiare in lacrime». A parlare così alla BBC è Michael Kirby, giudice in pensione a capo della prima indagine mai realizzata delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani in Corea del Nord.
C’è un paradosso che emerge dall’indagine sociologica condotta in tutto il paese da Community Media Research insieme alla Stampa in tutta Italia: in caso di necessità la maggioranza della popolazione italiana fa affidamento è la famiglia, «eppure la politica investe su tutto meno che su questa realtà». A parlare a tempi.it è il professor Daniele Marini dell’Università di Padova, che ha diretto l’indagine: «Il tema che affrontiamo nelle nostre ricerche è la coesione sociale, in questo caso specifico abbiamo analizzato l’aspetto legato alle reti di solidarietà». E stando ai risultati, nel momento del bisogno gli italiani pensano, almeno come percezione, alla rete familiare (83,1 per cento). Al secondo posto c’è quella amicale, in particolare nel Nord Est (74) e nel Nord Ovest (62), seguono il volontariato e una serie di altri soggetti come la parrocchia al Nord e i vicini di casa al Sud. Le istituzioni? In fondo alla lista.
"Tutti, anche io, abbiamo sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede". Dopo l'udienza generale l'incontro con una delegazione di sovraintendenze irachene, con rappresentanti dei diversi gruppi religiosi, "che costituiscono la ricchezza del Paese",
Duemila copie dell’Herald bloccate all’aeroporto di Kota Kinabalu. Il via libera arrivato a distanza di giorni, grazie all’intervento dell’arcidiocesi di Kuala Lumpur che ha interpellato un politico cattolico locale. Il sequestro ha di fatto impedito la distribuzione delle copie per la messa domenicale. Gruppi attivisti: violata la libertà religiosa.
In un messaggio all'assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese, Francesco sottolinea che la globalizzazione del mondo chiede ai credenti in Cristo di promuovere "le condizioni culturali, sociali e giuridiche che permettono agli individui e alle comunità di crescere nella libertà", tutelando la famiglia e garantendo ai giovani una "educazione integrale" e a tutti "l'esercizio senza ostacoli della libertà religiosa".
Lo afferma ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica. Per il sacerdote gli islamisti potrebbero scagliarsi contro i cristiani in vista del processo contro l'ex presidente Morsi. La prima seduta si terrà il 4 novembre. Polizia ed esercito cercano di mantenere la sicurezza. Oggi, gli agenti hanno catturato Essam el-Erian, leader islamista latitante da luglio e disperso il sit-in islamista all'università di Al-Azhar senza gravi incidenti. Ad al-Warraq i cristiani sfidano le minacce degli estremisti e celebrano sei matrimoni a una settimana dall'attacco costato cinque morti.
L’agenzia del farmaco olandese ha annunciato l’uscita di un nuovo studio dal quale emerge che almeno 27 donne sono morte in Olanda dopo aver ingerito la pillola contraccettiva Diane-35. Dal 1987 al maggio di quest’anno i decessi causati dal contraccettivo della Bayer nel paese dei tulipani erano fermi a 18. In meno di cinque mesi, dunque, sono morte nove donne e la direttrice dell’agenzia olandese Agnes Kant ha lanciato l’allarme.
È più alta del Cristo redentore che domina dall’alto la città di Rio de Janeiro ed è stata eretta in Siria, a Saidnaya, a 20 chilometri da Damasco. La statua di Gesù salvatore, battezzata “Io sono venuto a salvare il mondo”, è alta 39 metri ed è stata posta sulla sommità della montagna di Cherubs, a duemila metri sopra il livello del mare (foto in basso tratte da Armenpress e a fianco da Fondazione San Paolo e San Giorgio).
A settembre il capofamiglia Boota Masih, 58enne orefice, è stato ucciso dietro false accuse di blasfemia. In realtà dietro il delitto vi era un movente legato agli affari. E il suo assassino è ancora oggi libero e impunito. Nei giorni scorsi i parenti minacciati con le armi: conversione all’islam o morte. La polizia ha fermato gli autori del raid.
Nel corso di alcuni lavori murari, il crollo improvviso di una parete di foratini ha riportato alla luce una pregevole scultura di una Madonna con Bambino in stucco romano di colore celeste, in quella antica Chiesetta – oggi abitazione privata – che si affaccia su Lungomare Marconi, accanto all’Hotel Le Najadi: si tratta della più antica scultura di Madonna mai ritrovata a Santa Marinella, e con lo sguardo rivolto verso il villino di Papa Pio XII. Il prof. Livio Spinelli - che sta realizzando una pubblicazione su questo eccezionale ritrovamento - ci racconta...
Siglato un accordo fra il Comune dell'isola e l'associazione Ai.Bi. per offrire ai minori sotto i 14 anni, un'accoglienza alternativa all'interno di una famiglia affidataria.
La finzione può sconvolgere la realtà. Potremmo descriverlo così l'inaspettato cambiamento di Pietro Sarubbi, attore teatrale e cinematografico e insegnante di Regia presso la scuola civica di Milano. Una vita spesa a recitare per passione, ma una vita spesa anche a ricercare quella esigenza di felicità e quella continua risposta ad una domanda semplicissima: cosa mi manca? Perché, come ben ci spiega attraverso le sua parole, si può avere tutto, ci può essere il lavoro, ci possono essere i soldi ma se non si riesce a capire cosa non ti rende sereno, c'è ben poco da fare.
Nel 2003 nasce all’Ospedale Riuniti di Bergamo un bambino affetto da spina bifida. I genitori non erano stati informati durante la gestazione che il nascituro avrebbe potuto soffrire di questa malformazione e dunque trascinano in giudizio ginecologo e ospedale. Il giudice Marino Marongiu della prima sezione civile del Tribunale di Bergamo qualche giorno fa dà ragione alla coppia e condanna in solido medico e struttura ospedaliera ad un risarcimento di circa 400mila euro. Intanto il ginecologo è morto ed è stata chiamata in causa la moglie perché non si sa bene se le colpe dei padri possano ricadere sui figli, ma quelle del coniuge sull'altro coniuge pare invece che sia cosa assodata.
Un religioso wahabita, la versione rigidissima dell’islam che vige in Arabia Saudita, è stato ripreso in un filmato mentre al grido di «Allahu Akbar» («Dio è il più grande») distrugge una statua della Madonna nella città di Yaaqoubiya, a Idlib, in Siria.
"La più umile delle tre virtù" è stata l'argomento sul quale papa Francesco ha centrato l'omelia della messa celebrata questa mattina a Casa santa Marta, nel corso della quale è anche tornato a mettere in guardia da "i nostri clericalismi, i nostri atteggiamenti ecclesiastici, non ecclesiali", perché la speranza cristiana è dinamica e dona vita.
Un rapporto del ministero degli Affari interni afferma che negli ultimi tre anni vi sono stati 222 casi. Il dato rende il Karnataka il peggiore degli Stati del sud e il quarto di tutto il Paese. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Almeno 150 casi coinvolgono i cristiani. Grave la connivenza della polizia”. La maggior parte dei crimini si concentra nelle campagne.
La pista per la Nuova Evangelizzazione è già aperta, ma il cammino per una "Chiesa dialogante" è ancora lungo. Non c'è alcuna rottura fra Francesco, Benedetto, Giovanni Paolo I e II, Paolo VI, ecc., ma Francesco porta la novità del metodo missionario.
Centonovanta milioni di lire egiziane, pari a 20 milioni di euro: secondo la Chiesa copto-ortodossa egiziana, questa è la cifra che servirebbe per restaurare e ricostruire le oltre 60 chiese distrutte dai Fratelli Musulmani in Egitto. Per vendicarsi dell’uccisione di molti membri della Fratellanza da parte dell’esercito, a partire dal 14 agosto gruppi islamisti hanno assaltato, saccheggiato e bruciato 60 chiese in Egitto oltre a decine di proprietà dei cristiani.
I siti di alcuni quotidiani parlano di “scomunica”, calcando indebitamente la mano sulla decisione della Diocesi di Reggio Emilia Guastalla di non concedere il castello di Rossena, di sua proprietà, per lo svolgimento della festa in programma per la notte di Halloween. La festa era stata organizzata dal Ctg (Centro turistico giovanile), nato «in seno alla gioventù italiana di Azione Cattolica». Dopo le proteste di don Ennio Munari, parroco della Roncina e assistente spirituale della Ctg, che si è detto all’oscuro di tutto, è intervenuto il vescovo don Massimo Camisasca. La festa è stata annullata. Ecco il suo comunicato apparso sul sito della Diocesi e firmato da Camisasca.
Non si fermano le violenze dei ribelli nella provincia di Raqqa, in Siria. Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis), brigata legata ad Al Qaeda che ha trasformato la città di Raqqa in un emirato islamico, ha arrestato una giovane minorenne perché si è rifiutata di vestire l’hijab, velo che copre il capo.
e è vero che siamo tutti liberi di esistere, liberi di vivere la sfera sessuale in maniera più o meno adeguata al desiderio del nostro cuore e liberi di pensare la propria affettività secondo l’educazione ricevuta, è altrettanto vero che nessuno può arrogarsi il diritto, soprattutto se ha delle responsabilità educative specifiche, di utilizzare la funzione educativa per operare sistematici tentativi di omologazione ideologica a danno di famiglie e bambini. A Bologna, purtroppo, succede che “qualcuno” fa suo questo diritto e ritiene che debba esistere un unico modo di vivere uguale per tutti, un solo modo di fare cultura e, cosa ancor più grave, una sola proposta educativa a cui tutti devono sottostare. Addirittura c’è qualcuno che per educare un bambino di 7 anni ritiene necessario fargli vedere che un bacio fra due donne vale più di qualsiasi altro bacio e che quindi va valorizzato il più possibile.
Dieci detenuti in Belgio hanno chiesto di morire con l’eutanasia. Lo riferisce il programma televisivo belga Panorama, andato in onda lo scorso 20 ottobre, che ha realizzato un reportage sull’eutanasia in prigione nel paese che ha legalizzato la buona morte nel 2002.
“Un’azione perpetrata in modo freddo e vigliacco”. Così mons. Joaquim Ferreira Lopes, vescovo di Viana, descrive la profanazione del santuario di Muxima, in Angola. Secondo Radio Ecclesia (l’emittente della Chiesa angolana), ieri, 6 persone non identificate hanno vandalizzato e distrutto alcune immagini della Madonna venerate nel santuario. “Per fortuna la statua dell’immagine principale di Nostra Signora di Muxima ha subito danni limitati, ma altre immagini sono irrecuperabili perché sono state barbaramente distrutte” ha affermato il vescovo. Il grave atto vandalico è stato commesso proprio nel giorno di chiusura dell’Anno della Fede in Angola.
Una assemblea di fedeli cristiani è stata attaccata ieri, da estremisti indù del gruppo radicale “Bajrang Dal” a Kalva, nello Stato indiano di Maharashtra. Come riferisce all'agenzia Fides l’organizzazione “Catholic Secular Forum” (Csf), un gruppo di 35 militanti indù armati di bastoni e spranghe, animati da furore religioso, hanno fatto irruzione nella sala della comunità protestante “Assemblea di Dio”, iniziando a saccheggiare e colpire in modo indiscriminato i fedeli presenti, accusandoli di “conversioni forzate”.
"Parliamo con Gesù, diciamogli: 'Signore, Tu sei l'intercessore, Tu mi hai salvato, mi hai giustificato. Ma adesso, prega per me'. E affidare i nostri problemi, la nostra vita, tante cose, a Lui, perché Lui lo porti dal Padre".
Questa mattina papa Francesco ha ricevuto in udienza la leader dell’opposizione birmana. Il portavoce vaticano sottolinea la profonda “sintonia” su temi essenziali come “la cultura dell’incontro”. Ad AsiaNews mons. Charles Bo conferma la profonda “stima” dei cattolici birmani per la “Signora”, che ricopre un ruolo “di primo piano” nel dialogo interreligioso.
Il 29 ottobre di dieci anni fa, moriva a Milano Franco Corelli, tenore leggendario, uno dei più grandi di tutti i tempi. I giovani forse non lo ricordano, anche perchè la musica lirica, patrimonio eccelso del nostro Paese e dell’umanità, è trascurata dai media. Ma Corelli fa parte di quella schiera di leggendari interpreti italiani, come Enrico Caruso, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Luciano Pavarotti, Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato e tanti altri, che hanno fatto la storia del Belcanto. I loro nomi sono magici, conosciuti in tutto il mondo. Pronunciandoli, suscitano ricordi, emozioni, sorrisi di simpatia, perfino se ci si trova in nazioni lontanissime dalla nostra cultura, come il Giappone, la Cina, la Corea.
Lo scorso weekend centinaia di migliaia di fedeli sono giunti da tutto il mondo per dare testimonianza della gioia della vita cristiana durante il Pellegrinaggio delle Famiglie per l'Anno della Fede. Tra i momenti più toccanti dell'evento c'è stata l'esperienza delle coppie sposate o fidanzate, che hanno testimoniato non solo la loro gioia ma anche le difficoltà che le famiglie cristiane affrontano nel loro quotidiano. Noemi Addestri, giovane romana, ha parlato della sua esperienza con il fidanzato, Emiliano Salamone. Con riferimento ad un problema ricorrente tra molte giovani coppie in tutta Europa, Noemi ed Emiliano hanno raccontato al Santo Padre che, nonostante le loro difficoltà finanziarie, hanno scelto di affidarsi al Signore e di sposarsi la prossima primavera. Papa Francesco, che in varie occasioni ha parlato delle difficoltà della disoccupazione giovanile, si è congratulato con loro e li ha lodati per il loro coraggio. Noemi Addestri ha raccontato a ZENIT la sua esperienza e l'importanza di questo Pellegrinaggio delle Famiglie per se stessa come cristiana e per il suo futuro matrimonio.
Alla fine Angela Bianco ce l’ha fatta. È stata operata al suo tumore al cervello e l’intervento è riuscito. Usando un moderno strumento di radioterapia, il Cyberknife, si è potuto colpire il tumore senza compromettere il feto. Angela lo aveva posto come condizione vincolante: non accettava di sacrificare la vita della figlia per salvare se stessa. Angela, dunque, ce l’ha fatta. Ma non in Italia, né presso una struttura della sanità pubblica. Dopo il calvario subito all’ospedale di Bari, dove il Cyberknife c’era ma non si poteva usare, Angela aveva ricevuto una serie di inviti da parte di cliniche private in tutto il Paese. Alla fine, benché non si conoscano i dettagli della sua scelta e del suo trasferimento, Angela è ricomparsa ad Atene, in una clinica privata, a dare il lieto annuncio.
Alla fine a mettere il no definitivo è stato il vescovo Massimo Camisasca che ha dovuto far valere la sua autorità con un comunicato nel quale, richiamandosi alla nota della Cei Emilia Romagna di appena 15 giorni fa sulle derive spiritualiste, ha ribadito come quella di Halloween fosse una festa pagana.
L’istinto a linciare i nuovi “Al Capone”, è comprensibile in chi su queste cose ha da campare come Travaglio ma è incomprensibile in un novantenne che si vorrebbe maestro.
Commento al messaggio del 25 Ottobre 2013 di Marija Pavlovic e Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Ieri, poco dopo le 21.30, l’account @Pontifex di Papa Francesco su Twitter ha superato i 10 milioni di follower. E stamani è arrivato il grazie del Papa.
Nel primo libro della Sacra Scrittura, il Genesi, leggiamo l'episodio della visione che ebbe una notte Giacobbe, mentre era in fuga dalla casa paterna per sottrarsi alla persecuzione da parte del fratello Esaù che aveva perduto la primogenitura. Giacobbe «fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa» (Gn 28,12). Nell'interpretazione dei Santi Padri e dei Santi, la Scala di Giacobbe simboleggia anche la Mediazione universale delle grazie di Maria Santissima, nel senso che per la Mediazione materna di Maria le nostre preghiere salgono fino a Dio, sorgente di ogni grazia, e per 1a Mediazione materna di Maria le grazie discendono dal Cuore di Dio attraverso le mani misericordiose di Maria che le distribuisce a tutti gli uomini bisognosi. Anche il Santo Rosario viene chiamato, per questo, Scala di Giacobbe, e la corona benedetta del Rosario è paragonata alla Scala di Giacobbe per quei cinquanta grani dell'Ave Maria che somigliano ai gradini di una scala su cui salgono le nostre preghiere a Dio e discendono le grazie da Dio: e tutto avviene attraverso e per mezzo di Maria Santissima, la Madre e Mediatrice universale di tutte le grazie da dispensare agli uomini.
Maria Luce Gamboni è la bella cantante diciottenne che aveva avuto la fortuna di essere scelta per la parte di Giulietta nel musical «Romeo & Giulietta. Ama e cambia il mondo», prodotto da David Zard (forse il massimo produttore musicale italiano). L’esordio all’Arena di Verona e poi in giro per i maggiori teatri. Altro che X Factor. Una carriera assicurata, una visibilità a tutto campo, soldi, forse Sanremo e chissà cos’altro. Ma, a pochi giorni dal debutto, la ragazza ha salutato tutti e se ne è tornata a casa, a Pesaro, dove frequenta l’ultimo anno di liceo e il conservatorio. Come mai il gran rifiuto all’ultimo momento?
In vista della festa di Tutti i Santi e della commemorazione dei defunti, riportiamo il testo integrale della lettera scritta ai propri fedeli dai sacerdoti del Decanato di Valceresio, Arcidiocesi di Milano. La lettera, non solo spiega il senso delle festività di inizio novembre, ma mette in guardia dalla festa pagana di Halloween, il cui reale significato è la celebrazione del dio della morte. E durante la quale le sette sataniche ne approfittano per reclutare adepti.
“Il pelo nell’uovo” è il titolo dell’undicesima edizione del Gender Bender, festival gay-lesbico che si svolgerà dal 23 ottobre all’8 novembre a Bologna. Sul sito della manifestazione si spiega il significato del titolo: “Con buona pace dei pignoli (è nato prima l'uovo o la gallina? uomini, donne, transessuali, etero, gay, lesbiche si nasce o si diventa?), il festival saluta con vigore l'inaspettata scoperta e attende con curiosità quell'attimo in cui, dalla forma chiusa, erompe finalmente la preziosa varietà di ogni singola storia”. Daniele Del Pozzo, direttore del festival, poi aggiunge: “L’identità di genere può diventare un tema fastidioso, come un pelo nell’uovo ma noi, come sempre, l’abbiamo inteso come un’immagine di bellezza. Inoltre, l’uovo rappresenta un momento di cambiamento”.
«Com’è possibile? La famiglia che conosco io non c’entra nulla con quella rappresentata dai media». Da questa constatazione ha preso il via il progetto di Gerardo Colombo, fotografo che ha cominciato a girare il Nord Italia per entrare nelle case degli italiani e raccontare la famiglia. Anzi le famiglie: «Una realtà ancora bella e affascinante, da proporre al mondo». Per ora le foto scattate sono 14 e saranno esposte nell’ambito della Festa delle famiglie che si terrà il 3 novembre a Bisuschio (Va). «Ma sarà solo un’anteprima», spiega il fotografo. «Alcuni mi hanno già chiesto di partecipare al progetto e se troverò sostenitori andrò a visitare altre case».
Come nasce una guerra? Da cosa originano i massacri, le distruzioni, gli stupri, le mille umiliazioni cui essa conduce? Cosa spinge un uomo ad annientarne un altro? Ogni guerra nasce in un modo proprio, irripetibile. Quella di cui mi sento di parlare con più cognizione di causa è quella che ho vissuto in prima persona, a Mostar, fino alla metà del 1993, quando da ragazzino sono giunto in Italia come profugo scappando dalla guerra fratricida della Bosnia ed Erzegovina: 100 mila morti e circa 2 milioni di sfollati, su una nazione che oggi non raggiunge i 4 milioni di abitanti. La guerra è una bestia a cui non ci si abitua mai, nemmeno ai motivi che l’hanno scatenata.
La galabia di un colore indefinito chiazzata del sangue del capretto che ha sgozzato stamattina presto, Fehmy sorride cerimonioso e ci invita a varcare la soglia della sua modesta casa. Padre Danial si schermisce, respinge gentilmente l’invito sorridendo a sua volta, mentre il nugolo dei figli del padrone di casa scruta incuriosito la lunga tunica nera del sacerdote. «Non voglio procurargli problemi», sussurra a bassa voce. «Se gira la voce che mi ha invitato dentro casa alla celebrazione dell’Eid al-Ahda, alla presenza delle donne di casa, qualcuno potrebbe avere da ridire. La sua famiglia e altre due che abitano adiacenti alla mia chiesa hanno già stiracchiato le regole abbastanza: ciascuna ha donato alla parrocchia uno degli animali che ha macellato. Canonicamente vanno donati ad altri musulmani».
C’è un luogo a Roma, nel quartiere Appio Latino, in cui la notte del prossimo 31 ottobre confluiranno circa mille giovani. No, non si tratta di una discoteca. Soprattutto, non si tratta di una festa di Halloween. Tutt’altro. La cornice che ospiterà questo gran numero di persone è il Teatro Orione, a una breve passeggiata di distanza dalla chiesa di Ognissanti. Una coincidenza non casuale.
Papa Francesco indica alle famiglie il compito di "conservare la fede" non arroccati "su posizioni difensive", ma con l'accoglienza e l'apertura agli altri. L'invito a pregare in famiglia il Padre nostro e il Rosario. La gioia in famiglia è garantita dal "Signore [che] è vicino" e "ascolta il grido degli umili e li libera dal male". La domanda da "portare a casa": "Come va la gioia nella tua famiglia? A casa tua?". La preghiera davanti all'icona della Presentazione al Tempio, seguita dall'Angelus. Appuntamento a Filadelfia nel settembre 2015 per l'Incontro internazionale delle Famiglie.
Francesco incontra le famiglie di 75 Paesi del mondo a Roma in occasione del Pellegrinaggio alla tomba di San Pietro, uno degli ultimi appuntamenti dell'Anno della Fede. Alla piazza gremita il pontefice ricorda che il matrimonio è "partire e camminare insieme, mano nella mano, affidandosi alla grande mano del Signore. Con questa fiducia nella fedeltà di Dio si affronta tutto, senza paura, con responsabilità". Un appello per l'indissolubilità del matrimonio - "Non fate caso a questa cultura del provvisorio che ci taglia la vita a pezzi" - e al rispetto degli anziani: "Un popolo che non ascolta i nonni è un popolo che muore".
Un episodio edificante si legge nella vita di san Giuseppe Cafasso. Nella città di Torino, un lunedì mattina, molto presto, il Santo, camminando per la strada, incontra una donnetta che percorre lentamente la strada con una coroncina del Rosario in mano. Il Santo, salutandola, non si trattenne dal chiederle come mai andasse girando a quell'ora insolita per le strade, e la donnetta con molta semplicità e modestia gli rispose: «Cammino per le strade di Torino e recito il Rosario seminando le Ave Maria per purificare la città da tutti i peccati della domenica... la Madonna sola può purificare la città dalle immondizie dei peccati commessi...». Il Santo rimase ammirato della donnetta e fece tesoro di questo esempio parlandone con frequenza nelle sue prediche e nelle esortazioni al popolo. Un episodio simile si legge anche nella vita di Don Giovanni Rossi, il Fondatore della Pro Civitate Christiana, ad Assisi, come leggiamo in una cronaca....
"Ad Adelaide, in Australia, in occasione della settimana della Science Exchange è stata lanciata la Giornata Mondiale della Vasectomia. Sì, vasectomia, avete letto bene: resezione dei dotti deferenti, i canali dello sperma nel pene maschile. Per pubblicizzare il lieto evento, sono state mandate in diretta streaming i video di ben 16 operazioni, eseguite dal vivo di fronte al pubblico di Adelaide. A prima vista sembrerebbe uno spot alla rovescia, per spaventare la gente e farla scappare a gambe levate. Farsi mettere i ferri addosso fa sempre paura. Farseli mettere sulle parti intime maschili è terrorizzante. Vedere cosa accade in sala operatoria è fisicamente ributtante (anche gli studenti di medicina, all’inizio, svengono), anche solo per l’estrazione di un molare. Figuriamoci per un intervento che consiste in una parziale castrazione. Forse in un mondo come quello di oggi è possibile far pubblicità anche con le immagini più impressionanti, considerando che c’è gente che paga fior di abbonamenti a canali satellitari per gustarsi lo spettacolo di intere operazioni di chirurgia plastica. E sempre più giovani pagano per farsi infilzare da spille o addirittura farsi marchiare a fuoco. Pare che i promotori dell’iniziativa, fra cui Planned Parenthood (lobby de-natalista) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, contino proprio su questo gusto dell’orrido e istinto alla rovescia. «La parte più difficile è far apparire la vasectomia come un qualcosa di attraente», ammette però l’urologo Stein, uno dei medici che hanno operato dal vivo e in diretta streaming. Per sensibilizzare più gente possibile è stato anche girato un film-documentario, educativo, “Il vasectomista”, diretto da Jonathan Stack, un regista vincitore di Emmy Award."
Non ho simpatia per i complottisti, che spiegano la storia come un unico grande complotto. Ma non ne ho neppure per gli ingenui, i quali pensano che i complotti non esistano. Non c'è il Grande Complotto, ma ci sono tanti complotti con la «c» minuscola, settoriali e locali. Uno dei più evidenti è costituito dallo sforzo di diverse lobby - anticlericali, massoniche, ideologiche, legate a certi interessi dei «poteri forti», dell'industria farmaceutica e delle cliniche - per aggredire la vita e la famiglia in un escalation di leggi sempre più radicali. A Malta, introdotto il divorzio per referendum, siamo già a una proposta di legge per il riconoscimento delle unioni civili omosessuali, con diritto di adozione. In Francia Tugdual Derville, portavoce della Manif pour Tous, sta cercando di radunare nuovamente il popolo della famiglia e della vita, contro una legge sull'eutanasia che galoppa verso l'approvazione. Anche da noi la strada è tracciata: appena approvata la legge sull'omofobia, seguita da quella sulle unioni omosessuali, il Parlamento si occuperà di eutanasia.
Nel settembre del 2012, in occasione di un convegno organizzato presso l’università di El Jadida, in Marocco, il Cesnur, Centro Studi sulle Nuove Religioni, diretto dal sociologo Massimo Introvigne, ha presentato una ricerca intitolata “La religione in un contesto globalizzato”. Uno dei risultati più rilevanti emersi è la forte diffusione del cristianesimo in Africa, cresciuto fino a diventare la prima religione superando ampiamente l’islam. In termini percentuali i cristiani rappresentano infatti oggi il 46,53% della popolazione africana e gli islamici il 40,46; il cristianesimo è la prima religione in 31 paesi e l’islam in 21. Secondo il Cesnur, inoltre, al ritmo attuale, entro dieci anni i cristiani in Africa sfioreranno il 50% e costituiranno il maggiore blocco continentale all’interno del cristianesimo, precedendo Europa e America Latina. Si comprende meglio la portata storica di questo sviluppo considerando che nel 1900, quando nel continente abitavano circa 133 milioni di persone, i cristiani erano in tutto dieci milioni mentre nel 2012 sono diventati quasi 500 milioni su una popolazione di circa un miliardo.
A poche ore dall’aggressione costata la vita a Joele Leotta, il 19enne lecchese ucciso a calci e pugni a Maidstone, nel Kent, da un gruppo di lituani, emerge un nuovo caso di aggressione a stranieri in Inghilterra, dai contorni poco chiari ma molto inquietanti, stando alle fonti locali. La vittima è un 22enne italo-americano, Francesco Hounye, e l’episodio risalirebbe allo scorso 22 giugno, testimoniato pure da un filmato (riprodotto in fondo all’articolo) ripreso da una telecamera a circuito chiuso nel quartiere Shadwell, nella parte est di Londra: il giovane si trovava da soli tre giorni in Inghilterra quando, poco dopo la mezzanotte, è stato fermato da 5 asiatici che iniziano poi a picchiarlo violentemente.
Il jihad è terrorismo? È la domanda a cui ha provato a rispondere sul quotidiano egiziano Al Ahram Abdul Fatah Idris, docente musulmano di diritto comparato e capo dell’omonimo istituto della facoltà della Sharia all’università islamica più importante del mondo arabo, l’egiziana Al Azhar.
Tre musulmani sono stati arrestati a Islamabad per aver minacciato tre cristiani, facendo pressioni perché si convertissero pistole alla mano, e per aver sparato contro la loro casa. Come riporta Morning Star News, tutto è cominciato il 4 ottobre quando il cristiano Boota Masih, insieme ai suoi due nipoti, stava parlando in un sobborgo della capitale con alcuni amici musulmani.
«Vi indirizzo questo appello in nome di uomini, donne, bambini, giovani e ragazze innocenti, che si trovano al momento assediati in zone irraggiungibili, da dove essi non possono uscire e dove noi non possiamo raggiungere». Comincia così l’appello «alle istituzioni e organizzazioni umanitarie» del vescovo siro-ortodosso Silwanos Boutros Naameh per le popolazioni delle città siriane di Sadad e Hofar, da qualche giorno assediate da qaedisti e salafiti.
"Francesco D’Agostino racconta in un articolo pubblicato da Avvenire che i partecipanti al Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), svoltosi a Bratislava dal 3 al 5 ottobre, hanno ricevuto «un omaggio singolare: una moneta da 2 euro». Si tratta, scrive il giurista, di «una moneta dal valore simbolico notevolissimo». Infatti «sulla sua faccia, per dir così “nazionale”, quella che varia da Paese a Paese (per capirci, quella sulla quale nella moneta italiana da 2 euro è inciso il volto di Dante) appare l’immagine, iconograficamente consolidata e amatissima dagli slovacchi, dei due santi fratelli Cirillo e Metodio»."
Vi abbiamo già parlato di Li Fengfei, la donna picchiata e costretta ad abortire il suo secondo figlio alla 18esima settimana dalle autorità dell’Ufficio pianificazione familiare di Bijie, contea di Jinsha (Guizhou). Rinchiusa in prigione per aver violato la legge sul figlio unico, Li ha dovuto firmare con un’impronta digitale il modulo che dichiarava il suo assenso all’aborto. «NON VOGLIO PIÙ VIVERE». Giovedì scorso Li è stata anche trascinata in tribunale dalle autorità locali con l’accusa di frode. La donna, infatti, aveva denunciato tutto su internet mostrando i documenti che era stata obbligata a firmare. Le autorità l’hanno accusata di aver falsificato questi documenti e altri precedenti al suo aborto forzato. Secondo l’avvocato della donna, Li Guisheng, «Li in tribunale ha detto che non le importava il suo destino “perché tanto non voglio più vivere dopo aver perso il mio secondo bambino”».
"Chi nutriva dubbi sulla sensibilità delle istituzioni europee verso gli sbarchi di migranti dal Canale di Sicilia, li ha fugati martedì 22 ottobre leggendo l’intervista che Cecilia Malmström, commissaria europea per gli Affari interni, ha rilasciato al Corriere della sera. Ella ha garbatamente ricordato (rinfacciato?) all’Italia i fondi europei ricevuti dal 2007 a oggi per gestire l’asilo e i confini, ha precisato che la nostra nazione non è quella che subisce la pressione maggiore, dal momento che nel 2012 la maggiore quantità di domande di asilo è stata rivolta a Germania, Francia e Svezia."
In molte parrocchie degli Stati Uniti, durante la festa di Ognissanti, viene esposta un’immagine in più oltre a quelle dei Santi e dei Beati riconosciuti dalla Chiesa cattolica. Si tratta di un volto, poco noto al di qua dell’oceano, di una giovane ragazza. La fisionomia è quella tipica della teen ager americana: bionda, capelli lunghi, occhi grandi ed espressivi e un bel sorriso contagioso. Di sfondo, l’inconfondibile azzurro dell’acqua, forse quella di un lago. Già, l’acqua. Il simbolo con il quale Dio ci purifica, appaga la nostra sete e ci fa rinascere in Cristo.
In occasione della “Id al-Adha” (“Festa del sacrificio”, nota anche come “Id al-Kabir”, cioè la festa grande), durante la quale si ricorda il sacrificio di un montone da parte di Abramo, la comunità islamica di immigrati in Italia ha organizzato, sabato 19 ottobre, un congresso nell'ambito delle celebrazioni, in segno di ringraziamento al Santo Padre Francesco.
La Confessione è stata il centro dell’omelia di Papa Francesco nella Messa di questa mattina a Santa Marta, quel Sacramento che per molti credenti adulti rappresenta uno sforzo insostenibile o un motivo di imbarazzo, tanto che il più delle volte viene evitato o affrontato superficialmente. Confessarsi, invece, è andare incontro all’amore di Gesù Cristo con “sincerità di cuore” e con la “trasparenza dei bambini”, afferma il Papa, accogliendo quella “grazia della vergogna” che fa vivere la Riconciliazione come un dono di Dio.
Dopo le polemiche sullo spettacolo della Bella Addormentata, arriva il turno di Lolita (nella foto, un’immagine del film di Adrian Lyne). La location è sempre Bologna dove, già pochi giorni fa, c’erano state vivaci proteste per la decisione del teatro Testoni di mettere in scena una rivisitazione della fiaba in cui la Bella Addormentata viene risvegliata da un principe transessuale. Da notare che tale rappresentazione era ritenuta adatta anche per bambini di 7 anni.
"Per gran parte del popolo olandese è la tradizione più amata del periodo natalizio. Ma il Sinterklaas non piace, invece, all’Onu, che martedì attraverso la Commissione per i diritti umani ha espresso il suo giudizio paradossale su questa festa, considerata addirittura «razzista»."
Prosegue la polemica tra le Forze armate americane e i soldati cristiani che continuano a denunciare episodi di discriminazione. Nonostante i numerosi casi registrati negli ultimi anni, il Pentagono finora ha sempre negato che queste siano le conseguenze di una nuova politica ufficiale, senza mai condannare nessuno. Ieri, però, è emerso un altro fatto che mette in crisi la linea difensiva della U.S. Army. Nel corso di un briefing militare presso la base di Fort Hood il 17 ottobre scorso un agente del controspionaggio avrebbe parlato a lungo davanti ai soldati dei cristiani evangelici e dei membri del Tea Party descrivendoli come una minaccia per la nazione, e aggiungendo che fare donazioni a gruppi considerati pericolosi per l’esercito e per il governo è un atto sanzionabile dalla giustizia militare.
Oggi è l’anniversario della nascita del beato Carlo Gnocchi (San Colombano al Lambro, 25 ottobre 1902 – Milano, 28 febbraio 1956). Riproponiamo la lettura di un articolo che apparve su Tempi nel dicembre 2011 (“I santi che ho conosciuto”), in cui il grande scrittore Eugenio Corti parla del suo caro amico.
Il primo post della femminista in topless per l’Huffington Post sembra un annuncio erotico: «Vi avverto che saremo molto stimolanti!». Del resto il movimento è nato per questo...
La sentenza emessa nei confronti di membri della Chiesa dell’Iran per «consumo di alcol» e «possesso di antenna satellitare». Arrestato a Teheran un pastore che chiedeva la liberazione di cinque detenuti per motivi di coscienza.
Donatella è lì da sei anni, bloccata in un letto di ospedale. La piccola, giunta in rianimazione quando aveva circa sette mesi, ha trasformato in una casa il reparto della Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. A raccontare di lei è il primario Giuseppe Melchionda, nominato tutore della bimba dal Tribunale per i minorenni di Bari. «Quando la piccola arrivò con una grave insufficienza respiratoria, si capì che avrebbe avuto bisogno di cure costanti. I suoi genitori la portarono qui e non sono più tornati», spiega il medico a tempi.it. Per lei promise di pregare papa Benedetto XVI, quando fece visita all’ospedale nel 2009.
Nonostante i proclami del governo provinciale di Khyber Pakhtunkhwa le misure a protezione di chiese e luoghi di culto della minoranza sono ancora scarse. Vescovo di Islamabad: “Non c'è traccia di maggiori tutele". Un cristiano afferma: “Non ho paura di morire in chiesa, ma temo per i miei figli”.
Da quattro giorni i villaggi sono assediati dai ribelli jihadisti e sono senza cibo, medicine, elettricità e comunicazione. I ribelli appartengono al gruppo Liwa al-Islam, sostenuto dall'Arabia saudita. Il vescovo domanda che sia garantito un corridoio umanitario alla popolazione e prega anche gli assedianti perché "abbiano pietà".
Quali sono le feste più importanti del nostro calendario? Qualcuno potrebbe rispondere “Pasqua” o “Natale”. Benissimo. Ma non solo! Non possiamo dimenticare altre due ricorrenze fondamentali per la nostra tradizione: il primo novembre, festa di tutti i Santi, e il due novembre, la Commemorazione dei Defunti. Questa, da sempre, è la nostra cultura. Negli ultimi anni, invece, nello stesso periodo, si è diffusa la moda di festeggiare Halloween, una ricorrenza che non ci appartiene. Un tempo questa ricorrenza era legata soprattutto al mondo anglosassone. Oggi la ritroviamo anche in Italia. Ha oltrepassato i confini e si è diffusa in tanti altri Paesi. Per accorgersi del fenomeno basta guardare le vetrine delle pasticcerie e dei negozi di giocattoli. Sono letteralmente invase da oggetti, costumi e pupazzi legati a questa ricorrenza.
Che la Chiesa Cattolica stia crescendo in Asia, è sempre più evidente. Esemplificativo, è in particolare, il caso della Corea del Sud. Nel 1949 si calcolava che la popolazione cattolica in questo paese fosse intorno all’1,1%, con appena 81 sacerdoti e 46 parrocchie. Appena dopo il Concilio Vaticano II, era al 2,5%. Oggi, a 50 anni di distanza, i cattolici sono il 10,3% della popolazione, i sacerdoti sono più di 4.600, i religiosi e le religiose oltre 10mila.
S’intitola "Omelie del mattino" la nuova pubblicazione della Libreria Editrice Vaticana che ripropone le parole pronunciate da Papa Francesco a commento del Vangelo durante le Sante Messe celebrate ogni mattina alle 7 nella cappella della Domus Sanctae Marthae in Vaticano, nel periodo che va dal 22 marzo al 6 luglio, con l’aggiunta delle tre omelie nella residenza di Sumaré a Rio de Janeiro, durante il viaggio apostolico in Brasile per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù.
Dopo la tradizionale Udienza del mercoledì, il presidente uscente del Parlamento Centro-Americano (Parlacen), Leonel Búcaro, ha incontrato ieri papa Francesco. Come riferito da un comunicato stampa pubblicato sulla pagina web dell’organismo, hanno avuto un breve scambio di opinioni sul consolidamento della pace nei Paesi dell'America Latina. Il presidente Búcaro, di nazionalità salvadoregna, ha colto l'occasione per chiedere al Pontefice "di snellire la beatificazione di mons. Óscar Arnulfo Romero". Il Santo Padre gli ha risposto che "è sulla buona strada”.
Il Mistero delle croci bianche. Spuntano dalla sera alla mattina, hanno precise caratteristiche metriche e sono bianche e azzurre. Sono le croci di Dozulé, movimento legato a più veggenti e non accettato ufficialmente dalla Chiesa Cattolica. Le diocesi francesi hanno condannato questo movimento e viene consigliata la rimozione di queste croci. Ospite in studio: don Giuseppe Mihelcic, docente presso lo Studio Teologico di Trento. Conduce David Murgia.
Capitava in Cina, durante la persecuzione comunista. Una delle accuse gravi contro i missionari cattolici era quella di avere fra le mani una radio ricetrasmittente, quando essi avevano e usavano la corona del Santo Rosario. «Tu hai una radio rice-trasmittente»: questa era l'accusa grave di spionaggio contro il governo comunista. «Che cosa è, infatti, quell'oggetto a piccoli grani che tieni fra le dita?» - chiedevano. «Tu pronunci parole misteriose mentre fai scorrere quei grani fra le dita: è evidente che stai comunicando con qualcuno attraverso quell'oggetto che è una segreta radio ricetrasmittente». E invece era una corona del Rosario! Ma, senza volerlo, essi davano della corona del Rosario una definizione perfetta, considerandola una misteriosa radio rice-trasmittente, così semplice da potersi tenere in una mano, fra le dita.
Lo chiamano Cyberknife. E’ un’apparecchiatura costituita da un sistema di guida ad immagini, che localizza il tumore - soprattutto al cervello e alla spina dorsale (ma il suo uso si sta diffondendo anche nei confronti dei casi di neoplasie maligne dei polmoni e della prostata) – e attraverso un braccio robotico, dotato di un acceleratore lineare mini autorizzato, colpisce il bersaglio con radiazioni X da 1200 posizioni diverse intorno al paziente. Il sistema, che è definito indolore e non richiede ospedalizzazione, è attivo dal gennaio del 2003 all’Ospedale di Vicenza - reparto di Neurochirurgia 2° ad indirizzo di Radiochirurgia Stereotassica - che è stato il primo in Europa a usarlo. Da allora, sono stati trattati oltre 2mila pazienti.
Kermit Gosnell, il boia degli aborti, non si dice pentito dei suoi delitti, anzi li rivendica: «Sono fiero di quel che ho fatto. Quei bambini erano vittime di una guerra più grande, perché la loro nascita e la loro sofferenza avrebbe rappresentato un danno maggiore. Non provo rimpianto per quello che ho fatto». Il medico, di cui tempi.it vi ha raccontato la vicenda, ha narrato in un libro il suo terribile punto di vista. Lo racconta oggi Il Foglio, che spiega cosa c’è scritto nel volume che il dottore ha scritto con il giornalista Steve Volk. «Aspiravo alla perfezione per i miei pazienti, a dare loro quello che avrei dato a mia figlia».
«Sono sorpresa, direi che è quasi un miracolo. Sarò che forse oggi è la giornata in cui divenne papa Giovanni Paolo II, forse ci ha dato una mano». Anna Zaborska, eurodeputata popolare slovacca, è tra i principali fautori della vittoria in Parlamento Europeo, che ieri ha rinviato in Commissione la risoluzione a favore dell’aborto come diritto umano e dell’educazione omosessuale dei bambini.
Se Francois Hollande sperava di guadagnarsi l’appoggio di omosessuali e bisessuali francesi con l’approvazione della legge Taubira sul matrimonio e l’adozione gay, dovrà ricredersi. Secondo un sondaggio Ifop, realizzato sei mesi dopo l’approvazione del “matrimonio per tutti”, al pari della maggior parte dei francesi, anche gay e bisessuali si sono dichiarati delusi dall’operato del presidente.
Molti cristiani hanno deciso di scappare dall’Iraq a causa dell’aumento delle violenze nell’ultimo mese perfino nel nord del paese, considerato il luogo più sicuro fino ad oggi. Particolarmente grave l’attacco avvenuto lo scorso 22 settembre, quando un kamikaze si è fatto esplodere contro la casa di un politico cristiano, ferendo 19 persone, compresi tre figli del politico.
I ribelli hanno attaccato in Siria un’altra città cristiana, Sadad, che gode di una posizione strategica sulla strada che unisce Homs a Damasco. L’incursione dei guerriglieri, appartenenti anche alle milizie qaediste di Al Nusra e Stato islamico dell’Iraq e del Levante, è avvenuta due giorni fa e da ieri ci sono scontri con l’esercito di Assad, che cerca di liberare la città.
Arriva anche in Italia la prima richiesta di utilizzo dei trattamenti ormonali sui bambini affetti dal Gender identity disorder (Gid), conosciuto anche con il nome di “disforia di genere”. A chiedere il via libera alla Regione Toscana è l’ospedale Careggi di Firenze. Il primario del reparto di Medicina della sessualità, Mario Maggio, ha dichiarato al Corriere Fiorentino: «Ci sono farmaci che bloccano la pubertà precoce e abbiamo chiesto di estenderli anche sulla pubertà inadeguata». Per Maggio bisogna «indirizzare la pubertà verso il sesso che veramente sente il paziente».
Un libro raccoglie l’apologia che lo scrittore scozzese (presbiteriano) fece per il sacercote e santo belga, morto di lebbra tra i malati delle Hawaii. Con una dedizione ai bisognosi che non piaceva ai puritani.
Perché in Libia gli estremisti islamici mettono in pericolo la sicurezza e spingono all’esodo gli ordini religiosi cristiani che garantiscono un’assistenza ospedaliera di qualità quasi totalmente a vantaggio degli abitanti musulmani? Perché in Egitto, dove le dimostrazioni che hanno preceduto la deposizione del presidente Morsi hanno fatto scendere per strada una marea di manifestanti variamente stimata fra i 17 e i 33 milioni di egiziani, gli squadroni di militanti dei Fratelli Musulmani e di Gamaa Islamiya si sono accaniti nell’agosto scorso quasi esclusivamente contro chiese e opere sociali della minoranza cristiana e oggi si registra uno stillicidio di attacchi e di rapimenti ai danni degli stessi?
All'udienza generale Francesco parla di Maria immagine della Chiesa. "Nei momenti di difficoltà, di prova, di buio, guardiamo a lei come modello di fiducia in Dio, che vuole sempre e soltanto il nostro bene?". "Qual è l'amore che portiamo agli altri? E' l'amore di Gesù, che condivide, che perdona, che accompagna, o è un amore troppo, troppo allungato, no? Quando si allunga il vino tanto che sembra acqua".
Alcuni viaggiatori hanno notato il corpicino privo di sensi e lo hanno soccorso: ora è in condizioni stabili in un ospedale locale. Il piccolo è stato soprannominato “baby miracolo”. Vescovo ausiliare di Mumbai: “La cultura della vita ha prevalso su quella della morte. Le persone che hanno salvato il piccolo sono una speranza per tutti noi”. E lancia un appello: “Se non volete i vostri bambini, portateli dalle suore di Madre Teresa: saranno felici di accoglierli nei loro ostelli”.
Per il direttore amministrativo della parrocchia, le forze di sicurezza sono fuggite in una via laterale invece di difendere i fedeli. Celebrati ieri i funerali delle quattro vittime della sparatoria.
Incontrando i cappellani delle carceri italiane, Francesco parla delle sue telefonate ad alcuni detenuti di Buenos Aires. "Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna". Dite ai carcerati "che prego per loro: li ho a cuore. Prego il Signore e la Madonna che possano superare positivamente questo periodo difficile della loro vita".
Il Pontificio consiglio Cor Unum rende noto il piano di interventi attuati. "Sul campo" sono presenti 55 "enti realizzatori" e sono coinvolte 32 organizzazioni cattoliche. Il coordinamento affidato a Caritas Libano.
Oggi inizia la Novena a Tutti i Santi ....
Ogni tanto fa bene guardare che cosa succede all'estero per capire come funzionerà in Italia la legge sull'omofobia. Non solo le aziende dovranno stare molto attente - il caso Barilla insegna - per non finire davanti al giudice. Ma, dal momento che tutte le aziende sono inclini a ridurre i potenziali rischi, prima di finire accusate di omofobia si censureranno da sole, adottando codici di comportamento interno rigidissimi.
Si sono svolte le esequie della piccola di 8 anni che ha perso la vita nell’attentato del 20 ottobre. «Ora siamo ancora più forti, grazie al sacrificio dei nostri martiri».
Secondo il medico Paul Lefort «l’eutanasia è una procedura che serve solo a risolvere il problema del mancato finanziamento della sanità». Eliminando i malati.
Sono i corpi Hkaw Duk, assistente del pastore battista, Yung Hka Khindi, 20 anni, e un altro uomo. Fucilati dall’esercito birmano dopo essere stati torturati e usati per settimane come scudi umani contro i ribelli indipendentisti del Kachin.
Intervista a Michel Villedey, sindaco di Thorigné-d’Anjou: «Sono nato libero e voglio morire libero. Il Consiglio costituzionale ha sbagliato a negarci la libertà di coscienza, la Costituzione la prevede».
"Siamo convinti che il prossimo pellegrinaggio delle famiglie sulla tomba di Pietro, sabato 26 e domenica 27 ottobre, sia un evento di Grazia" afferma Francesco Belletti, presidente del Forum. "Arriva infatti in un momento in cui la famiglia è sottoposta ad un fuoco incrociato di aggressioni alla sua identità ed al suo significato".
È istruttiva per noi la riflessione sulla leggenda della mitologia che ci racconta del prode Teseo, un giovane eroe dell'Attica, il quale voleva affrontare ed eliminare un terribile mostro, il Minotauro, che aveva il corpo umano con la testa del toro, e che viveva in un mitico Labirinto, dove riceveva periodicamente il tributo espiatorio di sette fanciulli e di sette fanciulle ateniesi da lui sbranati e divorati. Entrare nel Labirinto, però, significava non uscirne più per l'intreccio delle stradine interne che si incrociavano senza alcun ordine o possibilità di orientamento. C'era infatti da scoraggiarsi da parte di tutti coloro che pur volevano eliminare quel terribile mostro per non dover più pagare l'orrendo sacrificio delle quattordici vite umane di fanciulli e fanciulle. Il prode Teseo, tuttavia, con coraggio e determinazione volle cimentarsi nell'impresa di eliminare il Minotauro, e si fece chiudere nel Labirinto; ma portò con sé un filo che Arianna, la figlia del re Minosse, gli preparò e gli diede. Entrato nel Labirinto, Teseo legò il capo del filo all'ingresso e lo distese via via avanzando per le vie intricate del Labirinto: l'espediente del filo, tanto semplice quanto utile, gli consentì di ritrovare la via dell'uscita dal labirinto, dopo avere affrontato e ucciso l'orribile mostro. Non è difficile vedere in quel filo di Arianna, così prezioso e salutare, un simbolo del Rosario di Maria.
Da giovedì 10 ottobre alle 23.15 torna Vade Retro, il settimanale di inchiesta giornalistica sul satanismo e sui movimenti pseudoreligiosi scritto e condotto da David Murgia. In questa nuova stagione torneremo a parlare dell'esistenza del diavolo e del suo intervento nella storia. Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco -- "quando non si confessa Gesù Cristo si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio" - documenteremo non solo i casi clamorosi di azione straordinaria del maligno ma anche, e soprattutto, come e quando il diavolo opera in modo non clamoroso, in modo silenzioso, nelle umane vicende. La prima puntata sarà concentrata sulla figura di San Michele Arcangelo, il principe d elle milizie celesti. Il culto, la devozione, la leggenda del guerriero che affronta e vince il diavolo. Vade Retro, ogni giovedì alle 23.15.
Giù le mani dal papa. Bisogna ripeterlo oggi che Francesco si trova strattonato a destra e a sinistra. Bersagliato da contestatori cattolici superficiali e imprudenti che lo rappresentano come modernista eterodosso e stravolto da sostenitori laicisti che lo applaudono attribuendogli idee egualmente eterodosse e quasi atee. Un circo mediatico assurdo. Come se non bastasse a questi due schieramenti se ne aggiunge un terzo, quelli dei neobergogliani fondamentalisti, che si sentono “superapostoli” di questo papa e “giudicano” chi, fra i credenti, ha la fede e la grazia, e chi no.
Per soddisfare le esigenze delle coppie omosessuali o per eliminare preventivamente le malattie genetiche; che siano legali o biologici; negli Stati Uniti o in Gran Bretagna, sembra importare poco. Quel che veramente conta è riconoscere l’esistenza di almeno 3 genitori, tutelandone i diritti. Questa è la nuova, agghiacciante, frontiera della bioetica. Ma ai diritti del bambino chi ci pensa?
«Ciao sono Valentin, quando mi guardi pensi che sono una femmina, ma non lo sono ancora». Così dichiarava un ragazzino di 13 anni alla rivista olandese Volkskrant nel 2003. Insieme alla sua storia quella di altri sette bambini con la stessa diagnosi: «Affetto da disforia di genere». Tutti pazienti del Centro medico universitario di Amsterdam, erano stati seguiti insieme ad altri 400 teenager dalla dottoressa Peggy Cohen-Kettenis, una delle prime a effettuare iniezioni ormonali ai ragazzini per fermare il loro sviluppo sessuale e consentirgli poi di “scegliere” il proprio “genere” in età adulta.
Rischia di perdere la licenza d’autista. La sua unica colpa è quella di aver decorato il taxi che guida con il simbolo della bandiera inglese su cui c’è scritto “Local Driver” (Autista della zona). Denise Said, 56 anni, autista da 16 a Newton Abbot, una cittadina della contea di Devon, è stata accusata di discriminazione. «In questo caso la bandiera inglese insieme alle parole Local Driver potrebbero porre in posizione di svantaggio nella loro vita quotidiana quanti non condividono nessuna delle due caratteristiche». Lo ha dichiarato il Consiglio distrettuale di Teignbridge a Devon, che poi ha chiarito: «Ci siamo sempre assicurati di fornire servizi giusti per tutti, attuando l’Equality Act del 2010, la legislazione volta a proteggere tutte le culture nella nostra società».
Colette Purifoy e John Morris stanno insieme da più di 30 anni, vivono nella stessa casa e hanno dei figli. La coppia dell’Illinois aveva appena deciso di sposarsi quando nel 2009 John è finito in stato vegetativo dopo aver subito danni al cervello in seguito a un’operazione chirurgica di routine. La compagna, ora, vuole sposarsi lo stesso anche se John non può dire “lo voglio”.
Lo scorso 14 giugno Claude Binaud, sindaco di Matha, piccolo comune francese di 2 mila abitanti, appellandosi all’obiezione di coscienza ha dichiarato pubblicamente di non voler sposare due omosessuali: Bernard Rouhaud e Peng Saenpinta. La coppia è stata poi sposata dal quinto aggiunto del sindaco.
Come scrive nel suo studio il vaticanista John Allen, «i cristiani sono la realtà religiosa più perseguitata del pianeta». E dove non sono torturati o messi a morte, spesso subiscono altre forme di ostilità. Alcuni casi significativi.
Solo due giorni fa in Egitto, ma negli ultimi mesi ci sono stati attacchi in Filippine, Centrafrica, Mali, Nigeria, Siria. La maggioranza dei credenti in Allah e Corano sono persone pacifiche che aspirano solo a vivere in pace e in libertà. Ma allora perché queste masse umane di moderati non protestano mai; perché non nascono associazioni e gruppi musulmani per condannare le violenze dei salafiti e il "martirio per l'islam" dei kamikaze terroristi?
L'arcivescovo di Tokyo scrive a Francesco: "Siamo grati per il suo ministero e sappiamo che ha tanti impegni. Ma vorremmo avere l'enorme gioia di una sua visita nel nostro Paese". L'ambasciata nipponica presso la Santa Sede: "L'invito del governo non è ancora partito, ma è solo una questione di tempo. L'esecutivo appoggerà i nostri vescovi nella richiesta".
"Dio non ci salva soltanto per un decreto, una legge; ci salva con tenerezza, ci salva con carezze, ci salva con la sua vita, per noi". "Alcuni santi dicono che uno dei peccati più brutti sia la diffidenza: diffidare di Dio". Ma "come possiamo diffidare di un Dio così vicino, così buono, che preferisce il nostro cuore peccatore?".
La comunità araba italiana ha celebrato quest'anno l'Id al-Adha, una delle più importanti festività islamiche, in onore di Bergoglio, del suo pontificato e del dialogo interreligioso.
Nella Messa a Santa Marta, il Papa afferma che le ricchezze sono un dono di Dio che deve essere sfruttato per aiutare gli altri e far progredire il mondo, non per essere accumulate con cupidigia.
Primo paese dell'America Latina ad approvare i matrimoni gay nel 2010, ecco le conseguenze: in nome dei diritti degli adulti, si violano quelli di un bambino innocente e indifeso.
Il primo giorno del mese di novembre si festeggiano, solennemente, tutti i santi uniti con Cristo nella Gloria. Una bellissima illustrazione della comunità di tutti i Santi viene offerta da Francesco di Giorgio Martini nella Incoronazione della Vergine conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena.z La formazione artistica di Francesco di Giorgio Martini si compie nella bottega del Vecchietta, all’interno della tradizione senese, dalla quale ben presto si distacca guardando ai risultati prodotti dalla cultura fiorentina e umbra, concludendo infine la sua formazione con un soggiorno a Roma, compiuto quasi sicuramente tra il 1458 e il 1464, documentato in due taccuini colmi di disegni e annotazioni di ciò che aveva visto e studiato, spaziando in maniera versatile nei molti campi che vanno dalla pittura fino all’architettura.
La persecuzione contro i cristiani “è la più drammatica storia religiosa dell’inizio del XXI secolo”. Lo afferma nel suo ultimo libro il vaticanista John Allen. In The Global War on Christians: Dispatches From the Front Lines of Anti-Christian Persecution (La guerra globale contro i cristiani: dispacci dalla prima linea della persecuzione anti-cristiana) edito da Crown Publishing, Allen fornisce una visione globale delle varie minacce che i cristiani devono fronteggiare. “Oggi i cristiani sono indiscutibilmente il corpo religioso più perseguitato del pianeta, e troppo spesso i loro nuovi martiri soffrono in silenzio”, afferma l’autore. Il silenzio, osserva Allen, è dovuto in larga parte alle omissioni dei media sul tema delle persecuzioni anticristiane, nonostante le palesi offese che questi subiscono. L’autore cita un uno studioso protestante, Todd Johnson, secondo le cui stime, nel decennio 2000-2010 sono stati almeno 100mila i cristiani uccisi ogni anno.
I giovani italianie il lavoro? Oggi per gli under 30 meglio essere imprenditori di se stessi. I giovani con una propria attività considerano il lavoro come una modalità di realizzazione (91%) e una fonte di successo (80,6%), contro rispettivamente l’86,6% e il 70,4% di chi ha un contratto a tempo indeterminato. Riguardo alle azioni da intraprendere, secondo gli under 30 italiani, per migliorare specificamente la condizione delle nuove generazioni, la priorità è l’occupazione in generale (47,8%). Gli investimenti per ricerca e innovazione assieme a quelli di incentivo all’imprenditoria giovanile arrivano complessivamente al 18,9%. Segue la necessità di miglior raccordo tra istruzione e mercato del lavoro (18,3%).
Potete immaginare l’espressione della massima autorità del Kuwait di fronte alla notizia che uno dei maggiori esponenti della famiglia reale si è convertito al cristianesimo? La persona chiamata in causa è il principe Abdullah Al-Sabah che in questi giorni ha deciso di postare su un canale satellitare cristiano, di nome al-Haqiqa, un file audio in cui afferma di aver voltato pagina per intraprendere il cammino spirituale sulle orme di Gesù Cristo. Trattasi di uno schiaffo in piena faccia per uno degli Stati responsabili del finanziamento alla causa ribelle islamica in terra siriana, una novità sconvolgente per l’intero emirato. “Prima di tutto, sono pienamente d’accordo con la distribuzione di questo file audio e dichiaro che se mi uccidono incontrerò Gesù Cristo e starò con lui tutta l’eternità”: sono queste alcune delle parole del principe riportate nell’incipit del file audio nel quale dimostra la sua consapevolezza del destino che potrebbe attenderlo.
Non solo Lorenzo Strik Lievers, anche Alessandra Kustermann appoggia la candidatura all’Ambrogino d’oro di Paola Bonzi, la donna che, grazie al suo impegno al Centro aiuto alla vita della clinica Mangiagalli di Milano, ha aiutato 16 mila donne a far nascere i propri figli, sottraendoli all’aborto.
Il bilancio parziale è di quattro morti e 18 feriti. Ieri pomeriggio due uomini a bordo di una motocicletta hanno sparato sulla folla davanti alla chiesa della Vergine Maria a Warraq, quartiere cristiano della capitale. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana: "I cristiani sono l'obiettivo principale dell'odio religioso".
Udienza a una delegazione della Federazione luterana mondiale e ai membri della Commissione luterano-cattolica per l'unità. "Sapremo portare avanti il nostro cammino di dialogo e di comunione", anche se "le difficoltà non mancano e non mancheranno".
La strada giusta nel rapporto con il denaro non è "il cammino della povertà per la povertà", ma "il cammino della povertà come strumento, perché Dio sia Dio", perché "tutti i beni che abbiamo, il Signore ce li dà per fare andare avanti il mondo, andare avanti l'umanità, per aiutare, per aiutare gli altri".
I vescovi croati non perdono occasione di denunciare il gravissimo pericolo per la famiglia, i giovani e la società intera rappresentato dall’ideologia del gender. Nel corso dell’omelia della Santa Messa celebrata al santuario mariano nazionale di Marija Bistrica, nei pressi di Zagabria, in occasione del pellegrinaggio annuale delle Forze Armate croate di domenica 6 ottobre, l’Arcivescovo di Spalato, mons. Marin Barišic, ha affermato la necessità di «reagire, vivere e agire nello spirito della fede» ai problemi della vita quotidiana. C’è da domandarsi, ha aggiunto mons. Barišic, se«non siamo diventati fuggitivi, disertori, pensionati della fede?» Non è la nostra fede staccata dalla vita, o forse perfino fuggita dalla realtà, «non ci siamo ritirati, diventati invisibili e paurosi?» Ritirandoci dalla realtà «non abbiamo forse abbandonato i campi della cultura, dell’educazione, del matrimonio e della famiglia, alle idee che sono prive di una bussola che ci guidi verso il futuro e la verità?». Quale conseguenza di questa pusillanimità, «vi è il pericolo che non sapremo più né ci sarà più permesso dire se un bambino è maschio e femmina, se i genitori sono il padre e la madre, oppure le lettere A e B o i numeri 1 e 2».
Gli eventi francesi di cui ha riferito ieri La Nuova BQ stanno mettendo in discussione la versione moderata della laicità proposta, per esempio, dal filosofo Charles Taylor. I sindaci non possono fare obiezione di coscienza davanti ai matrimoni tra persone omosessuali, né con riferimento a motivazioni religiose né con riferimento a scelte filosofiche: la legge non lo permette. Davanti a queste posizioni, che si prevedono sempre più diffuse, bisogna ripensare la libertà di coscienza e di religione ben oltre la versione moderata ed illuminata che Charles Taylor ha riproposto di recente nel libro “La scommessa del laico” (Laterza) scritto insieme a Jocelyn Maclure.
Un camion bomba è esploso a Hama, nella Siria occidentale, provocando almeno 30 morti. Le immagini che giungono dalla scena del delitto sono raccapriccianti: sembra un terreno colpito da un bombardamento a tappeto. I terroristi hanno riempito il loro veicolo con una tonnellata di esplosivo. Un’auto-cisterna, piena di carburante, è stata coinvolta nell’esplosione e ha moltiplicato la potenza distruttiva della bomba. L’esecutore materiale era un terrorista suicida ed è morto nell’esplosione.
Oggi e domani il Parlamento europeo discuterà e metterà ai voti un progetto di risoluzione denominato, tanto per essere originali, “Salute e diritti sessuali e riproduttivi” proposto dalla parlamentare Edite Estrela. Il testo è stato redatto secondo le indicazioni di Vicky Claeys presidente della sezione Europea della potentissima organizzazione abortista International Planned Parenthood Federation. In questa risoluzione le lobby pro-choice non si sono fatte mancare niente: aborto, lotta all’obiezione di coscienza, contraccezione, fecondazione artificiale, teoria del gender.
Un rosario “a colori” a simboleggiare i cinque continenti e soprattutto per ricordare che senza preghiera non esiste evangelizzazione. È questa la particolare coroncina che è stata sgranata ieri pomeriggio nel campus della Pontificia Università Urbaniana, dove è stato recitato il “Rosario missionario”. L’iniziativa è stata del dicastero di Propaganda Fide ed ha visto la presenza, tra gli altri, del prefetto, il cardinale Fernando Filoni.
È stato proclamato Beato, sabato a Budapest, in Ungheria, Stefano Sàndor, il coadiutore salesiano ucciso appena 38enne dal regime comunista nel 1953, con l’intensificarsi della persecuzione contro la Chiesa. Alla Messa, in rappresentanza del Santo Padre, c’era il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato.
E’ dedicato ad esprimere, a nome di Papa Francesco, solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Australia colpite da devastanti incendi, il primo messaggio pubblico di mons. Pietro Parolin, nuovo Segretario di Stato. "Il Santo Padre - scrive l’arcivescovo Parolin nel messaggio alla Conferenza episcopale australiana - prega per coloro che hanno perso la vita, le loro case e il posto di lavoro" e per quanti "lottano e lavorano nello spegnimento di questi incendi". Il Segretario di Stato trasmette quindi una speciale benedizione apostolica del Pontefice. La parte sud-orientale dell'Australia è stata interessata in questi giorni da vasti incendi che hanno distrutto decine di case nella regione delle Blue Mountains e nello Stato del Nuovo Galles del Sud, coprendo di fumo nero il cielo di Sydney.
«Il metodo della missione cristiana non è il proselitismo, ma diffondere la «fiamma della fede che Gesù ha acceso nel mondo». Nell’Angelus recitato durante la Giornata missionaria mondiale il pontefice ha voluto riproporre il vero senso della missione cristiana, ricordando anche l’italiana Afra Martinelli, uccisa qualche giorno fa in Nigeria dopo anni di presenza operosa nel paese. «Tutti hanno pianto, cristiani, musulmani, le volevano bene – ha detto Francesco. Lei ha annunciato il Vangelo con la vita, con l’opera che ha realizzato, un centro di istruzione». Il Papa ha ricordato poi le vittime del terremoto nelle Filippine è Stefano Sándor, proclamato beato ieri a Budapest. «Era un salesiano laico, esemplare nel servizio ai giovani, nell’oratorio e nell’istruzione professionale. Quando il regime comunista chiuse tutte le opere cattoliche, affrontò le persecuzioni con coraggio, e fu ucciso a 39 anni. Ci uniamo al rendimento di grazie della Famiglia salesiana e della Chiesa ungherese».
La mamma di Marcel Ceuleneur (nella foto con la nipote) non era in fase terminale, anzi, non era neanche malata, salvo gli acciacchi dell’età avanzata, e non soffriva di dolori insopportabili. Eppure «le hanno fatto l’eutanasia, anche se la sua situazione non soddisfaceva i criteri stabiliti dalla legge». Quello della madre di Marcel è solo uno dei tanti casi di eutanasia in Belgio, in costante crescita negli anni e legale dal 2002: se “appena” 235 persone vi hanno fatto ricorso nel 2003, nel 2011 sono diventate già 1.133.
«Questo funerale è una presa in giro. Ma come si fa a invitare ufficialmente l’ambasciatore eritreo in Italia, che rappresenta il regime, alle esequie di centinaia di persone morte per scappare dall’orrore di quello stesso regime?». È sconsolato padre Mussie Zerai (nella foto a fianco), sacerdote cattolico eritreo che vive tra Roma e Svizzera, soprannominato da tanti “l’angelo dei profughi”, perché chi sale sui barconi nella speranza di raggiungere l’Europa come prima cosa chiama lui per chiedere aiuti quando i bastimenti rischiano di affondare. Oggi ad Agrigento si terranno i funerali dei 365 profughi che sono morti lo scorso 3 ottobre davanti a Lampedusa, insieme ad altri 20 deceduti davanti ad Agrigento pochi giorni dopo, ma per padre Zerai «sono un insulto alle vittime».
C’è una parola, uscita dalla bocca e dal cuore di Papa Francesco con singolare energia, su cui mi sembra importante ritornare: quella che, visibilmente colpito, pronunciò nell’apprendere la notizia della tragedia nelle acque di Lampedusa, dove il naufragio di una delle carrette del mare, impiegate per l’attraversamento del Mediterraneo, provocò la morte di centinaia di profughi alla ricerca di un futuro degno della persona umana. Quella parola, non da tutti compresa, perfino malintesa o rifiutata, fu: “Vergogna!”. È una parola forte, che mi sembra giusto approfondire per il messaggio decisivo che porta con sé. Poiché ci si vergogna o di qualcosa che si è fatto o di qualcosa che di dovrebbe fare e non si è ancora fatto, comunque sempre e necessariamente nei confronti di qualcuno (come fa capire l’etimologia del termine, che deriva dal latino “verecundia”, da “vereri”, “aver rispetto”, “riverire”), mi sembra di poter cogliere nell’espressione del Papa almeno tre livelli di significato, capaci di aiutare la riflessione di tutti sulla sfida dell’immigrazione e sulla necessità di raccoglierla a partire dalla dignità degli immigrati.
È impressionante la serie degli episodi in cui il Santo Rosario è stato di aiuto e di sostegno nelle dure lotte della vita. Se si potessero leggere le cronache delle persecuzioni contro i cattolici si scoprirebbero tesori di testimonianze eroiche a conferma della preziosità della corona del Santo Rosario nell'affrontare e nel sostenere travagli e sofferenze incredibili per la ferocia e la disumanità dei persecutori. Un esempio bellissimo ci è offerto dalla cronaca che un deportato politico francese, Claude Humbert, scrisse al suo ritorno dai campi di concentramento nazisti. «Quando arrivai al campo di Neungamme fui destinato ai lavori di scavo. Misi il rosario al collo e andai al lavoro. Una guardia delle SS me lo strappò brutalmente e lo gettò fra le immondizie. Più tardi ne fabbricai uno con dei pezzetti di corda. Non avevamo assolutamente niente, né Messa, né oggetti di pietà: ogni culto era proibito sotto pena di morte. È allora che noi abbiamo compreso tutto il valore e l'utilità del Rosario.
Mancano pochi anni alla ricorrenza del centenario dell’apparizioni della Vergine Maria nella Cova da Iria di Fatima, avvenute nel 1917, e quanto mai oggi sembra urgente una rivitalizzazione del messaggio che Dio Padre, con la mediazione della Madonna, ha voluto dare a tutta l’umanità. Un messaggio che, ad un’attenta meditazione, sembra essere non solo un monito al pentimento, alla conversione del cuore e della vita, una “scossa” ad un mondo (e, in particolare, un’Europa) secolarizzato e intorpidito, ma anche (e soprattutto) un inno alla Misericordia di Dio e alla vita. L’occasione propizia per una riflessione sul punto mi sorge da un recente pellegrinaggio che ho fatto nella località portoghese, ove ogni anno migliaia di pellegrini giungono per innalzare preghiere, esprimere voti, chiedere grazie alla Santa Madre di Dio che nella conca portoghese si è presentata come Nostra Signora del Rosario. Il 13 maggio 1917 tre fanciulli (i fratelli Giacinta e Francisco Marto di 7 e 9 anni e Lucia de Jesus di 10 anni) stavano pascolando un gregge di pecore di proprietà familiare nella Cova da Iria, frazione di Fatima, comune di Villa Nova de Ourem. Verso mezzogiorno una luce splendente cambiò la vita dei bambini: la Vergine Maria, apparendo loro, disse che bisognava pregare molto, e chiese di tornare, fino ad ottobre, ogni mese il giorno 13 alla stessa ora. E proprio ad ottobre Maria si presentò come la “Madonna del Rosario” e tutti i presenti alla Cova da Iria (circa 70.000 persone) assistettero come promesso dalla Madonna ad un miracolo: la danza del sole che, come un disco argenteo, si poteva fissare senza difficoltà alcuna e che si mise a ruotare, sembrando dover precipitare da un momento all’altro sulla terra.
Dal 18 al 20 ottobre si terrà ad Abano Terme, cittadina padovana della zona dei colli euganei, famosa per le sue strutture fango-terapeutiche, Abracadabano, un festival interamente dedicato al mistero, alla magia, all’esoterismo Ecco così che, quasi con un gioco di parole, ho deciso di completare il titolo dell’email, aggiungendo al titolo della presente riflessione anche la dicitura “Il fango della magia”. Poi si capirà perché.
Lc 12,13-21 Quello che hai preparato, di chi sarà?
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
«Una società che si ritiene democratica, ma che legalizza l’aborto si pone su una china totalitaria» perché «non c’è democrazia dove il legislatore può decidere che alcuni esseri umani possono vivere e altri no». Quando Michel Schooyans scrisse queste riflessioni nel 1972, attirarono l’attenzione di Giovanni Paolo II, che decise di scrivere l’Evangelium Vitae. Il sacerdote belga e professore emerito all’Università di Lovanio è stato intervistato da Avvenire in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Evoluzioni demografiche. Tra falsi miti e verità”.
Uccidere i cristiani? In Pakistan, secondo alcuni libri di testo, è un “obiettivo formativo” che aiuterebbe gli stessi membri della minoranza nel paese a cercare il martirio per la fede. Questo emerge, secondo quanto riporta AsiaNews, da un rapporto pubblicato da Memri.
Affetto da trisomia 21, il giovane Bishop gira il mondo e suona in orchestra. Conosce inglese, francese, spagnolo (e pure il latino) ed è un campione sportivo.
L'omelia di monsignor Manfred Scheuer in occasione della messa di ringraziamento per l'elevazione agli altari del frate cappuccino.
Come già detto, e confermato con l'autorevole parere della CEI che, insieme al fenomeno New Age, ha nominato i Testimoni di Geova espressamente (1); e dietro pressante richiesta per conoscere il loro pensiero e poter insaturare un dialogo di confronto fraterno, diamo inizio a una trattazione speciale sui Testimoni di Geova intervistando mons. Lorenzo Minuti, già presidente del GRIS nazionale e presidente emerito del GRIS di Roma. Da ora innanzi quindi la rubrica "LA FEDE INSIDIATA" continuerà la consueta trattazione su Sètte e MRA ogni due domeniche, mentre ogni martedi ospiterà solo la trattazione del confronto tra Cattolicesimo e Geovismo, nella modalità che in seguito specificheremo.
Gesù ci invita a pregare con insistenza non perché non sa di che cosa abbiamo bisogno, o perché non ci ascolta, ma per esprimere la nostra fede "in un Dio che ci chiama a combattere con Lui, ogni giorno, ogni momento, per vincere il male con il bene". "Vicinanza" alle Filippine colpite dal terremoto.
Angela Bianco, salernitana di 26 anni, è incinta e ha scoperto circa tre mesi fa di avere un tumore al cervello. Il 28 agosto scorso ha avuto un’emorragia cerebrale, ma è stata salvata in extremis dai medici che le hanno poi diagnosticato la terribile malattia. Quando però le hanno detto che l’operazione a cui avrebbe dovuto sottoporsi la avrebbe costretta ad abortire, lei non ci ha pensato due volte: si è recata alla clinica "Mater Dei" di Bari, l’unica nel Meridione che ha il cosiddetto “Cyber knife", uno speciale sistema robotizzato di radiochirurgia utilizzato per debellare forme tumorali, capace però di ridurre al minimo i danni sui tessuti sani irradiati. "Mia figlia deve nascere, io vengo dopo di lei”, ha detto la donna. Tale sistema medico, però, attende da oltre un anno e mezzo l'autorizzazione da parte della Regione Puglia: finché non arriverà il via libera, nessuno potrà sottoporsi all’operazione. Angela non può neanche rivolgersi ad altri Paesi, visto che le è stato vietato di salire a bordo di un aereo che le potrebbe causare una seconda emorragia. La donna ha fatto sapere di aver già scritto a Papa Francesco e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per chiedere il loro intervento.
Durante la sua visita a Londra, il patriarca greco cattolico della Siria Gregorio III ha rilasciato numerose interviste sulla situazione dei cristiani nel suo paese. Come già riportato da ilsussidiario.net, ha sottolineato la drammatica situazione dei suoi fedeli, che per un terzo del totale hanno lasciato la Siria sconvolta dalla guerra civile. Ma non solo. Il patriarca ha anche raccontato di come recentemente siano state trovate delle bombe nascoste in una delle chiese più antiche della Siria, la cattedrale di Costantino ed Elena nella città di Yabroud, cottà in mano ai ribelli. Yabroud ha raccontato è una delle poche città siriane dove cristiani e musulmani ancora vivono in pace tra loro nonostante i tentativi dei membri di Al Qaeda di porre inimicizia tra loro come fanno in altre parti della Siria.
Una giovane coppia cinese di Shanghai è stata incriminata con l’accusa di “traffico umano” per aver venduto la figlia e usato parte del guadagno per comprarsi un iPhone Apple. La notizia, diffusa dal giornale Liberation Daily, spiega che la coppia ha usato un avviso su internet per trovare acquirenti.
Come i discepoli, all'inizio della vita apostolica erano "giovani" e "forti" e come san Paolo, Mosè e il Battista sono "al tramonto". "Quando penso al tramonto dell'Apostolo, mi viene nel cuore il ricordo di quei santuari di apostolicità e di santità che sono le case di riposo dei preti e delle suore".
Comunicato congiunto al termine del 22mo incontro dell'International catholic-jewish liaison committee, Condanna per la crescita della persecuzione anticristiana e dell'antisemitismo. In Medio Oriente sia garantita "piena cittadinanza a tutti i cittadini, indipendentemente dalle convinzioni religiose o etniche". Approfondire la conoscenza reciproca.
Videomessaggio di Francesco alla prima Conferenza filippina sulla Nuova evangelizzazione. "Non vi stancate di portare la misericordia del Padre ai poveri, ai malati, agli abbandonati, ai giovani e alle famiglie".
Come il beato Giovanni Paolo II, Papa Francesco è un Papa totalmente mariano; nella sua vita spirituale riecheggia forte e contagioso il Totus tuus del Papa polacco, quell’offrirsi totalmente a Maria, la Madre, perché ci conduca a Gesù e ci custodisca sempre teneramente nel suo amore.
«Io sono omosessuale e sono contro le nozze fra persone dello stesso stesso, perché è un diritto fondamentale del bambino avere un padre e una madre come gli altri». Lo ha scritto Jean-Pierre Delaume-Myard, portavoce della Manif pour tous, al ministro della Famiglia francese Dominique Bertinotti. Sono mesi che la Manif chiede di incontrare il ministro per avere risposte «su una serie di temi come la liberalizzazione della tecnica della fecondazione assistita».
Seconda aggressione ai danni di monsignor André-Joseph Léonard. Anche questa volta hanno interrotto un convegno, ma la sua simpatica reazione le ha spiazzate.
Pier Giorgio Frassati, giovane Beato della Chiesa, era uno studente universitario simpatico e brillante nella sua vivace testimonianza di cristiano coerente e franco, che non temeva gli affronti e non rifuggiva dal sostenere la sua fede adamantina senza complessi né di inferiorità né di superiorità. Un giorno, infatti, a Torino, camminava per la strada con la sua bella corona del Rosario in mano, che gli impediva di perdere tempo, impegnandolo interiormente a trasformare in preghiera i suoi passi svelti verso casa. Ad un certo punto incontrò un gruppetto dei suoi giovani compagni di Università, e uno di questi, vedendo la corona del Rosario nella mano di Pier Giorgio, esclamò ad alta voce: «Oibò, Pier Giorgio, sei mica diventato bigotto?...». «No no - fu la pronta risposta di Pier Giorgio - sta pur tranquillo che sono rimasto semplicemente cristiano».
Un pastore cristiano protestanti e due fedeli sono stati formalmente denunciati per blasfemia in Pakistan. Come riporta Fides, il musulmano Abid Mehmood ha accusato i tre «di aver scritto e pronunziato commenti sprezzanti sull’islam parlando del testo “Perché siamo diventati musulmani”». L’episodio sarebbe avvenuto l’8 ottobre a Lahore, nel quartiere “Lala zar Colony” dove ora i cristiani residenti sono «preoccupati e terrorizzati» da possibili atti di ritorsione.
Il governo della Libia ha chiesto alla maggior parte delle comunità religiose cattoliche di andarsene dal paese perché non è più in grado di garantire la loro sicurezza. A darne notizia l’arcivescovo di Rabat (Marocco) Vincent Landel, presidente della Conferenza episcopale delle regioni del Nord Africa. I cristiani in Libia sono pochissimi, per lo più copti egiziani che lavorano nel paese. Esistono invece diverse congregazioni di religiosi e religiose che o
Lasciate perdere l’immagine a lato che si riferisce alla vecchia storia e a come è stata tramutata in cartone animato. Ora la Bella addormentata nel bosco ha una versione nuova. S’addormenta, si risveglia dopo vent’anni, s’accorge che il mondo è cambiato e soprattutto s’innamora di un’altra donna. È lo spettacolo che sarà messo in scena al teatro Testoni di Bologna. Tutti invitati, specialmente i bambini dai 7 anni in su.
Roberta Grazzani, scrittrice e autrice di testi per l’infanzia, ha scritto oggi ad Avvenire una bella lettera per mettere in guardia da certi testi che, trattando il tema dell’omossessualità e rivolgendosi ai minori, costituiscono «un pericolo». Grazzani racconta di avere amici omosessuali. «Anni fa a Londra – spiega – ho vissuto per alcuni mesi in una casa che due ragazzi gay mi avevano subaffittato e con questa coppia ho trascorso un periodo sereno e disteso», anche se notava «una certa cautela o timore nel parlare con me della loro omosessualità». Nei confronti dei gay, si ha talvolta «una diffidenza anche solo inconscia, ma che non poteva e non può sfuggire alla esasperata sensibilità di chi si sentiva e si sente discriminato».
I soldi sono finiti e qualcosa bisogna inventare o, al limite, rubare. Con questo pensiero in testa James cammina svogliato sullo sterrato che costeggia la strada verso il chiosco dove si ritrovano gli amici. È domenica mattina e chi non ha i suoi problemi si è messo il vestito bello e cammina in direzione opposta, verso la nuova chiesa di San Giuseppe Lavoratore.
Il Senato delle Filippine ha addirittura votato una risoluzione per sottolineare che la nuova Miss Mondo, la connazionale Megan Lynne Young, «facendo vincere al nostro paese questo titolo per la prima volta esemplifica un simbolo brillante di pace e ispira una generazione di giovani donne a fare tesoro dei valori fondamentali dell’umanità».
Il triennio di preparazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco (16 agosto 2015) ha visto inizialmente l’impegno a conoscere la sua figura storica e poi a cogliere i tratti fisionomici dell’educatore, mentre nel terzo anno emerge l’apertura alla sorgente del carisma, ossia alla sua spiritualità.
Si è svolto mercoledì 16 ottobre alla Camera dei Deputati l’incontro dal titolo “Odoardo Focherini, Giusto fra le Nazioni, Medaglia d’oro al merito civile, Beato”, ideato dal parlamentare carpigiano Edoardo Patriarca e realizzato la collaborazione della Diocesi di Carpi per far conoscere la figura di questo laico carpigiano presso le istituzioni nazionali.
Avviato maretedì il processo per la Beatificazione della fondatrice del monastero delle Adoratrici Perpetue di Napoli: esempio di fede salda e amore altruistico, anche in mezzo alle più gravi difficoltà.
95 mila dollari. È la cifra che una scuola pubblica americana, la Jackson City School District, in Ohio, Usa, ha dovuto pagare come multa per aver esposto un ritratto di Gesù nella “Hall of Honor”, insieme alle immagini di personaggi storici. A rendere ancora più assurda la notizia è il fatto che il dipinto fosse appeso sul muro della scuola dal 1947, senza mai aver infastidito o urtato la sensibilità di qualsiasi insegnante o studente. Peraltro l'accesso alla sala è limitato ad una cerchia ristretta di persone. Nonostante questo, due associazioni atee - la ACLU (American Civil Liberties Union) e la FFRF (Freedom From Religion Federation) – hanno ‘preso a cuore’ la faccenda, intestardendosi sul fatto che un Istituto pubblico, tanto più che una scuola, dovrebbe garantire la assoluta separazione tra Religione e Stato.
Auspici per il progredire dei colloqui tra israeliani e palestinesi e "grave preoccupazione" per la Siria. Soddisfazione per i rapporti bilaterali. Il "contributo significativo" dei cristiani per la società della regione.
Buongiorno, mi chiamo Pietro Zuccheretti, ho 10 anni, e oggi vi racconto perché mi vedete così in questa immagine. E’ il 23 Marzo 1944, è iniziata la quarta primavera di guerra da pochi giorni, la mia città, Roma, è stata dichiarata da tempo ormai dal comando Germanico “città aperta” ovvero, data la sua particolarità di avere una quantità enorme di edifici e monumenti storici, non vi sono schierate né truppe né mezzi militari, volti a mettere a rischio l’incolumità dei monumenti millenari di questa città; inoltre a Roma vi è anche lo Stato Pontificio, altro luogo da preservare dalla guerra anche se, nonostante ciò, gli aerei degli angloamericani la sorvolano quotidianamente lanciando bombe dove capita, anche sul Vaticano stesso, ancora è fresca la ferita del bombardamento del Quartiere di San Lorenzo e ancora molta gente piange i morti di quel bombardamento che i posteri, molti anni dopo, facendo ricerche, scopriranno essere stato ideato da Solly Zuckerman, il teorico del bombardamento terroristico su civili indifesi e obbiettivi non più militari ma civili.
Quando un cristiano non prega si ha l'atteggiamento della "chiave in tasca e porta chiusa". Quando una chiesa è chiusa "la gente che passa davanti non può entrare". E, ancora peggio, "il Signore che è dentro non può uscire".
Il papa Pio XII definì il Santo Rosario «Preghiera della famiglia»: una preghiera fatta di rose profumate offerte alla Regina delle rose; una preghiera che è «sintesi di tutto il Vangelo», come dice ancora il papa Pio XII; una preghiera che è «meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, compendio di vita cristiana, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l'attesa salvezza»; e in un altro discorso ancora, lo stesso papa Pio XII descriveva i pregi e gli effetti salutari del Santo Rosario particolarmente per gli sposi novelli, per i fanciulli, per i giovani e per le giovani, per i genitori, per gli anziani, per i malati e per i morenti. Tutte le famiglie possono avere in casa questa aiuola di rose profumate da offrire ogni giorno alla «Regina della famiglia».
La parrocchia di Kalvari, a Cipayung, è al centro di una campagna contro la comunità cattolica locale. Nei pressi della moschea sono apparsi drappi e cartelli con scritte provocatorie. Un fedele:a rischio anni di armonia e convivenza. Nuovi attacchi (verbali) anche contro la chiesa di Santa Bernadette.
Se fosse approvata la bozza attualmente in esame al Congresso statunitense del Patient Protection and Affordable Care Act, noto più comunemente con l’appellativo di Obamacare, tale legge potrebbe limitare gravemente la libertà delle istituzioni religiose perché queste sarebbero costrette a coprire le spese sanitarie dei propri dipendenti, comprese quelle relative all’accesso all’aborto e alla contraccezione, oppure a chiudere i battenti.
C’è in giro, da qualche mese, un bel film sui martiri cattolici massacrati dagli anarco-comunisti durante la Guerra civile spagnola (1936-1939) e nessuno lo sa. Anzi, i film sono addirittura due, no tre, e però nemmeno la potenza di YouTube, dove se ne possono tranquillamente visionare i trailer, sortisce effetti. Il primo film si chiama Un Dios prohibido e il suo regista Pablo Moreno. Lo ha realizzato la Contracorriente producciones di Ciudad Rodrigo, nella provincia di Salamanca, che dal 2006 ha dato vita a 15 fra lungometraggi e cortometraggi (uno, La llamada, uscito già dopo Un Dios prohibido), tutti di argomento religioso e apologetico, tutti diretti dall’infaticabile Moreno. Ora sta promuovendo il grande sforzo di Euangelion, una serie in sei puntate preparata per la televisione e dedicata alla vita di Gesù che letteralmente sconvolge quella di quanti lo incontrano .
Tanzania. L’attentato del “Rinnovamento Musulmano” durante la cerimonia inaugurale della chiesa di San Giuseppe Lavoratore in un sobborgo di Arusha.
Il 10 ottobre scorso il Parlamento europeo ha condannato la persecuzione dei cristiani in Siria, Pakistan e Iran, approvando una risoluzione votata durante la seduta plenaria in corso a Strasburgo. Solo un mese prima, la commissione parlamentare dei Diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere aveva approvato un’altra risoluzione che spingeva gli Stati a limitare l’obiezione di coscienza per garantire il diritto all’aborto. Una contraddizione evidente: da una parte si condannano i cristiani perseguitati per le loro idee e, dall’altra, si chiede di limitare un diritto fondamentale che li riguarda.
Saccheggi, ruberie, rapimenti, torture. Le violenze dei ribelli Seleka, che vanno avanti senza sosta dal colpo di Stato del 24 marzo scorso, rischiano di far piombare il Centrafrica in un vortice di «scontri settari tra cristiani e musulmani». A raccontare la situazione del secondo paese più povero del mondo a tempi.it è il missionario padre Aurelio Gazzera, che pochi giorni fa è stato attaccato a colpi di arma da fuoco dai Seleka mentre si trovava nella sua auto.
Ha 16 anni, parla inglese e spagnolo alla perfezione ma se la cava anche col francese e il latino. E’ un adolescente con un’incredibile capacità di suonare bene il violino e si è già esibito in concerti con orchestre sinfoniche. Tiene anche conferenze per gli Stati Uniti e nel resto del mondo. Si chiama Emmaunel Joseph Bishop e guardando alla sua storia si può dire senza esagerare che è alcune spanne al di sopra degli adolescenti della sua età. Questo giovanotto talentuoso ha la sindrome di Down; in alcuni paesi la legge permette di abortirlo prima della nascita, solo perché Down. La sua storia è così impressionante che sta girando il mondo attraverso i social network. E’ difficile trovare un talento come quello di Emmanuel in giro per il mondo magari perché non li hanno lasciati nascere per il solo fatto di essere affetti dalla sindrome di Down; questo per il fatto di non avere i requisiti che la società occidentale afferma che si debbano avere, per essere degni di questa vita. E tutto questo protetti dalla legge. Tuttavia, la storia di Emmanuel appare come una tempesta che distrugge tutti questi sofismi per giustificare l’aborto di decine di migliaia di bambini che non sono considerati adatti. Questo adolescente statunitense ha smontato tutti gli argomenti a favore dell’aborto dei Down, mostrando al mondo di cosa sia capace.
Lc 18,1-8: Non potete servire Dio e la ricchezza.
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Arriva da Kansas City, Stati Uniti, quella che con ogni probabilità sarà la conclusione negativa della lunga trattativa per riportare la Fraternità San Pio X (i lefebvriani) in piena comunione con Roma. È lì che, intervenendo nel corso di un’assemblea che si è tenuta nello scorso fine settimana, il superiore Bernard Fellay ha chiuso lo spiraglio del negoziato: «Abbiamo davanti a noi un vero modernista», ha detto riferendosi a Papa Francesco. È Bergoglio, infatti, l’oggetto della riflessione del successore di monsignor Marcel Lefebvre. Con lui, il gesuita “preso quasi alla fine del mondo”, non ci potrà essere dialogo. E i motivi sono tanti, troppi anche per i più ottimisti e fiduciosi sul fatto che il cammino intrapreso da Benedetto XVI possa concludersi con successo. «La situazione della Chiesa è un vero e proprio disastro, e questo Papa la sta rendendo diecimila volte peggio», ha tuonato Fellay.
Pende davanti alla Corte Costituzionale un giudizio di costituzionalità della Legge 40, instaurato a seguito dell’ordinanza n.166/2012 del Tribunale di Firenze, al quale si è rivolta una coppia che, dopo essere ricorsa al Centro di fecondazione assistita “Demetra” S.r.l., ha chiesto che venisse accertata la piena validità ed efficacia della revoca del consenso al trasferimento in utero degli embrioni soprannumerari malati o non biopsabili, nonché il diritto di poter utilizzare gli embrioni soprannumerari per fini di ricerca scientifica e biomedica.
I prossimi 21 e 22 ottobre al Parlamento europeo sarà votata una risoluzione che, in caso di approvazione, inviterà fortemente, per non dire obbligherà, gli Stati membri a garantire a tutti, anche giovanissimi, aborto, contraccezione, fecondazione assistita, corsi obbligatori a scuola sull’identità di genere e contro la discriminazione delle persone LGBTI, su cui sarà obbligatorio dare «un’opinione positiva», e limitazione dell’obiezione di coscienza. Tutto in nome di nuovi «diritti umani».
Oggi è l’anniversario della nascita di don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, nato nel piccolo comune brianzolo di Desio il 15 ottobre 1922. Il sacerdote si è spento nella sua abitazione di Milano il 22 febbraio 2005. Per ricordarlo pubblichiamo una lettera che don Giussani scrisse all’amico Angelo Majo, in occasione del compleanno di quest’ultimo il 31 luglio 1951. Il testo della lettera è pubblicato in L. Giussani, Lettere di fede e amicizia ad Angelo Majo, San Paolo, 2007, p. 96.
A chi mai salterebbe in testa di pagare una capra 11.200 euro? A nessuno, a meno che non sia un musulmano pakistano benestante arrivato impreparato alla festa dell’Eid senza un animale sacrificale. Ed è proprio sfruttando gli ultimi ritardatari che nei mercati i venditori di animali sacrificali in Pakistan hanno alzato i prezzi fino a farne pagare uno, in media, 1.600.000 rupie (11.200 euro), cioè il doppio di quanto costa un’automobile a Islamabad.
Un gruppo di ulema siriani ha autorizzato i musulmani della periferia di Damasco a mangiare carne solitamente ritenuta “haram”, vietata, di cani, gatti e asini per non morire di fame. Nella periferia meridionale di Damasco, dove ribelli e esercito combattono da mesi, i rifornimenti di viveri scarseggiano e la fatwa denuncia come la popolazione sia allo stremo. L’editto religioso, emesso in origine da un imam del campo profughi palestinese di Yarmouk, è stata ripresa in un video messaggio da un gruppo di religiosi siriani musulmani.
«Una decisione eccessiva, irresponsabile e umiliante». Così l’arcivescovo della Chiesa anglicana nel Sudest asiatico Datuk Bolly Lapok ha commentato la decisione di tre giudici in Malaysia, che hanno vietato a un giornale cattolico di usare la parola Allah per indicare il Dio cristiano, perché questo termine si riferirebbe solo al mondo musulmano.
Sono 60 i pastori cristiani e i leader di chiese protestanti in prigione in Vietnam a causa della loro fede. La maggior parte di loro vive negli Altipiani centrali del paese e appartiene a minoranze etniche. La scorsa settimana, ricordando la loro condizione, diverse chiese protestanti, insieme a cattolici e buddisti, hanno accusato il governo comunista di «voler distruggere le religioni minacciando, assaltando e imprigionando fedeli e leader religiosi».
Giovanni Paolo II ha stabilito un nuovo record: sarà il primo papa ad essere beatificato e canonizzato dai suoi due immediati successori. Qual è tuttavia il filo rosso che unisce gli ultimi tre pontefici? Il denominatore comune è da rintracciare in modo particolare nel concetto di periferia.
Al termine dell’Udienza Generale di stamattina, papa Francesco ha salutato Laura Grassi, la 31enne riminese, che ha portato a termine la sua gravidanza, pur essendo affetta da SLA da tre anni e contro il parere contrario dei medici. La donna si è recata a piazza San Pietro, accompagnata dal marito Ugo Morganti e dalla figlioletta Alessia, di otto mesi, assieme ai gruppi Unitalsi di Roma e di Rimini.
In una intervista concessa a FIDES (www.fides.org) l'arcivescovo armeno cattolico di Aleppo Boutros Marayati ha detto che “negli ultimi tempi tra la gente è girata la voce che 17 Paesi hanno aperto le porte ai profughi siriani. Questa notizia ha riacceso con più forza anche tra i cristiani l'impulso a lasciare la Siria”.
Trentacinque anni fa il Conclave eleggeva Karol Wojtyla come Successore dell’Apostolo Pietro. Oggi seppur mancano ancora sei mesi alla data della sua canonizzazione, si moltiplicano le iniziative che saranno celebrate a ridosso del grande appuntamento che porterà Wojtyla agli onori degli altari. Tra questi vi segnaliamo il musical “Non abbiate paura!”, opera che andrà in scena proprio durante la settimana della solenne cerimonia alla fine del mese di aprile.
Alla ribalta dell'informazione internazionale, giunge solo il volto violento dell'islam rappresentato da terroristi e salafiti. Sono tanti invece i credenti in Allah che aspirano a vivere in libertà e pace.
In occasione della sua festa liturgica, la quale ricorre giovedì prossimo, 17 ottobre, ZENIT propone ai lettori una breve rassegna di scritti estrapolati dalle sette lettere di Sant’Ignazio d’Antiochia. Un gesto volto a rischiarare la figura di questo importante, benché non conosciuto come meriterebbe, Padre della Chiesa. Leggendo le parole di seguito riportate, in molti forse ne coglieranno una certa corrispondenza con i messaggi che papa Francesco costantemente rivolge a noi, uomini d’oggi. Buona lettura.
Antakia è oggi una città della Turchia di circa 200mila abitanti situata al confine con la Siria. In Europa, nessuno o quasi ne conosce l’esistenza. Si ignora che questo anonimo centro meridionale della Turchia sia stato, nell’antichità, con il suo mezzo milione d’abitanti, tra le tre più grandi metropoli (insieme a Roma e ad Alessandria d’Egitto) del mondo allora conosciuto. Si ignora, soprattutto, che sino al terremoto del 525 che la distrusse completamente, la vecchia Antiochia costituisse un ricco propulsore commerciale e culturale. Gli storici non esitano, pertanto, a considerarla uno dei pilastri del mondo antico.
Messaggio di Francesco alla Fao per la Giornata mondiale dell'alimentazione. Nell'epoca della globalizzazione sembra crescere la tendenza all'individualismo che porta indifferenza verso chi muore per fame.Lo spreco di alimenti, "uno dei frutti di quella 'cultura dello scarto' che spesso porta a sacrificare uomini e donne agli idoli del profitto e del consumo"
Pregare e annunciare il Vangelo sono i compiti fondamentali che Cristo ha dato agli apostoli. La Chiesa è missionaria "con la preghiera, l'annuncio e la testimonianza", se si chiude in se stessa "tradisce la propria identità".
Don Gabriele Amorth ricorda il padre passionista e racconta di quella volta che il diavolo si mise a discutere con il suo maestro dell’Inferno.
“Talvolta le parole ne nascondono altre”. Consci della verità di questo shakespeariano aforisma otto studiosi italiani hanno preso carta e penna ed hanno scritto a Massimo Bray, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, e per conoscenza a Giuliano Amato, presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, affinchè l’enciclopedia Treccani modifichi le definizioni di «transgender», «omosessualità», «lesbismo», «intersessualità», «gender» reperibili su Treccani-on line.
«Andrai in Paradiso». Forte di questa promessa, una ragazza tunisina di 21 anni è stata convinta dal marito a lasciare i corsi alla facoltà di Storia di Manouba e trasferirsi in Siria per diventare una jihadista del sesso. Il partito salafita tunisino recluta da mesi giovani donne che si prostituiscano in modo «lecito» per «soddisfare le pulsioni sessuali dei jihadisti in Siria, ridando loro forza affinché possano vincere il nemico».
«Aborto? per me sarebbe stato come morire». Così una donna sarda ha rifiutato il consiglio dei medici, sebbene il suo sangue avesse il cancro. Un «miracolo» sostenuto da una grande fede
Dopo l’attentato talebano alla chiesa di Tutti i santi molte famiglie cristiane hanno protestato in strada. Una di queste è stata minacciata di morte da gruppi di musulmani e ha dovuto cambiare città
Un guerrigliero dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, la più forte fazione ribelle che combatte in Siria, dichiara su internet: «Musulmani, venite qui per riportare alla luce il Califfato islamico»
L’assurda legge firmata dal governatore Brown allarga la podestà sui figli oltre i due genitori. È stata voluta per ammodernare il diritto ai cambiamenti della società, «ma chi paga sono i bambini»
Ad una monaca carmelitana, nel caos della stazione Termini, chiedo se, mentre attende il treno, è contenta di rispondere ad alcune domande a mo’ di intervista.
Antakia è oggi una città della Turchia di circa 200mila abitanti situata al confine con la Siria. In Europa, nessuno o quasi ne conosce l’esistenza. Si ignora che questo anonimo centro meridionale della Turchia sia stato, nell’antichità, con il suo mezzo milione d’abitanti, tra le tre più grandi metropoli (insieme a Roma e ad Alessandria d’Egitto) del mondo allora conosciuto. Si ignora, soprattutto, che sino al terremoto del 525 che la distrusse completamente, la vecchia Antiochia costituisse un ricco propulsore commerciale e culturale. Gli storici non esitano, pertanto, a considerarla uno dei pilastri del mondo antico.
Nel giorno della festa della "fondatrice" delle carmelitane scalza, la priora del monastero di Mumbai traccia un profilo della santa. Nella sua riflessione, la religiosa mette in evidenza i tanti aspetti in comune con il Santo Padre: due “riformatori santi” a cui Dio ha concesso “doni di natura e grazia”.
Il sisma - di magnitudo 7,2 - ha interessato la città di Cebu, la seconda più importante del Paese, e l’isola di Bohol, nelle Central Visayas. Le vittime sono rimaste intrappolate nel crollo degli edifici. Due persone decedute nel cedimento di una chiesa a Loon. Vescovo di Tagbilaran: gravi danni a molti luoghi di culto.
Sono coloro che adorano le creature invece del Creatore, che hanno "l'egoismo del proprio pensiero, il pensiero onnipotente, quello che io penso è vero" e coloro che guardano alle apparenze, sono i "vanitosi", i "carrieristi", gli "ambiziosi".
Per Dante è tutta una questione di desiderio: così Franco Nembrini ha dato il via ieri sera agli incontri sulla Divina Commedia presso la parrocchia di San Bernardo di Chiaravalle a Roma. Professore di italiano e storia e preside dell’Istituto bergamasco “La Traccia”, autore di Dante poeta del desiderio, edito in tre volumi da Itaca, Nembrini è già da tempo protagonista di una vicenda singolare che lo porta a viaggiare in lungo e in largo per l’Italia e non solo. Si è recato in paesi come l’Ucraina, il Brasile, l’Ungheria, la Spagna, la Repubblica Ceca, la Sierra Leone: anche lì ha avuto modo di constatare, davanti alle espressioni meravigliate degli ascoltatori, che Dante fa breccia, perché il cuore dell’uomo è lo stesso ovunque.
Un episodio straordinario, fra i molti che capitavano con san Pio da Pietrelcina. Muore il papà di una signora, che era fervente figlia spirituale di Padre Pio. La signora abitava nel nord Italia. Dopo la morte del papà, la signora si mette in viaggio e arriva a San Giovanni Rotondo. Incontra Padre Pio e lo prega, in lagrime, di dirle che cosa fare per suffragare l'anima del papà morto piamente alcuni giorni prima. Padre Pio le risponde con serenità: «Recita duecento Rosari perché l'anima di tuo papà lasci il Purgatorio ed entri nel Regno dei cieli». La pia signora, confortata, si rimette in viaggio verso il nord Italia e inizia subito la recita dei duecento Rosari. ...
Molti cristiani pensano che saranno salvati soltanto per quello che loro fanno. E' la "sindrome di Giona": cerca "una santità di 'tintoria', tutta bella, tutta benfatta, ma senza quello zelo di andare a predicare il Signore".
Dal Libano emerge la voce tuonante del patriarca maronita Bechara Raï, che denuncia quello che secondo lui è "l'obiettivo ipocrita" della guerra in Siria: ovvero “svuotare il Mashrek (il Medio Oriente) della sua civiltà cristiano-islamica” e “mantenere uno stato di guerra permanente nella regione per fini politici ed economici”. Il Patriarca - riferisce la Radio Vaticana - ha espresso la sua dura denuncia durante una udienza con una delegazione di rappresentanti di undici associazioni cristiane e musulmane francesi, giunta in Libano per esprimere solidarietà al Paese, da mesi in prima linea nell'emergenza umanitaria causata dal conflitto siriano. Secondo il cardinale, questa tragica situazione rischia di peggiorare con l’approssimarsi dell’inverno, fino a diventare "una catastrofe umanitaria".
Primato della testimonianza; urgenza di andare incontro; progetto pastorale centrato sull'essenziale sono i tre punti indicati da Francesco per il cammino della nuova evangelizzazione. Tante persone si sono allontanate dalla Chiesa. "Ci sono responsabilità nella storia della Chiesa e dei suoi uomini, ce ne sono in certe ideologie e anche nelle singole persone".
Forse il mistero è molto semplice da risolvere, come ha già suggerito qualcuno: lo strano colore dei lampioni sulla strada fuori della chiesa di Santa Giuliana Falconieri, nel quartiere Monteverde di Roma, sarebbe il responsabile dell'evento. Ma di cosa si tratta? Da qualche tempo i frequentatori della chiesa hanno notato che la statua della Madonna custodita in una nicchia fuori dell'edifico all'ora del tramonto cambia colore e si tinge di rosso.
Papa Francesco fa culminare l’ “Anno della fede” indetto dal suo predecessore con la veglia di preghiera mariana di ieri e, oggi, in piazza San Pietro, con una cerimonia molto significativa: rinnoverà la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria ai piedi della statua della Madonna di Fatima, fatta arrivare direttamente dal santuario portoghese. Potrebbe sembrare una questione che interessa solo i “devoti”. Ma in realtà non è solo una preghiera (non è nemmeno una sorta di rito magico). Casomai è un grande esorcismo sul mondo e sull’umanità del nostro tempo. Per la sua natura e le sue conseguenze è un avvenimento assai significativo anche per i laici. Cercherò di spiegarne i motivi.
Papa Francesco ha un’identità forgiata profondamente nel Vangelo. Secondo Jorge Bergoglio, “Bisogna curare il malato - anche quando suscita repulsione”. “Mi fa orrore andare in carcere – ha raccontato - perché quello che si vede è molto duro, ma vado comunque, perché il Signore desidera che mi trovi a contatto con il bisognoso, il povero, il sofferente”. E’ noto che Bergoglio usava andare nei quartieri più malfamati di Buenos Aires e che da lì sia riuscito a far emergere diverse vocazioni. Ai giovani detenuti che ha visitato il giovedì santo (28 marzo), ha sottolineato che con il gesto di lavare i piedi il Signore che è il più importante, quello più in alto, ci mostra che il compito dei più grandi è quello di servire i più piccoli. “Aiutarsi l’uno con l’altro, - ha continuato Papa Francesco - questo è quello che Gesù ci insegna e questo quello che io faccio. Lo faccio con il cuore perché è mio dovere. Come prete e come vescovo, devo essere al vostro servizio. lo vi amo e amo farlo perché il Signore così me lo ha insegnato, ma anche voi aiutatevi sempre l’uno con l’altro e così aiutandoci ci faremo del bene”.
Afra Martinelli, 78 anni, missionaria laica originaria di Civilerghe, nel bresciano, è stata uccisa in Nigeria. La donna è morta nel distretto di Ogwashi-Ukwu, nella regione del Delta del Niger, dove svolgeva il suo ministero da ormai più di trent'anni. A dare notizia della sua morte - che risale a due giorni fa ed è legata a un'aggressione avvenuta la notte del 26 settembre - è stato questa mattina ilGiornale di Brescia.
“Con gioia condividiamo con voi la notizia che il museo dell’Olocausto di Gerusalemme – Yad Vashem ha conferito a m. M. Giuseppina Biviglia, abbadessa della nostra comunità durante la seconda guerra mondiale, l’importante riconoscimento di “Giusto fra le nazioni” per aver salvato numerosi ebrei anche a rischio della sua vita. La cerimonia di consegna avverrà nei prossimi mesi probabilmente presso il Museo della Memoria di Assisi.
Questa mattina il tribunale di secondo grado ha stabilito che la parola è di uso “esclusivo” dei musulmani. Il direttore di "Herald Malaysia", p. Lawrence, si dice “contrariato e sbigottito” e si rivolgerà alla Corte federale per ottenere giustizia. Ministro dello Stato di Sarawak (Borneo) assicura: Da noi i cristiani potranno continuare a usare la parola Allah.
La Fraternità di San Pio X, quella che volgarmente denominiamo "dei Lefebvriani", è tornata a farsi sentire. Dopo il generoso tentativo di Papa Benedetto, che sotto il suo pontificato aveva cercato di dare una risposta teologica e pastorale all'effettivo scisma che la Fraternità aveva posto in essere alla fine degli anni ottanta - in seguito alla sfortunata iniziativa di Lefebvre che consacrò alcuni vescovi illecitamente e si oppose pubblicamente non solo allo spirito, ma alla stessa lettera del Concilio Vaticano II - il silenzio dei primi mesi del pontificato "francescano" aveva lasciato intendere che pochi spazi ci sarebbero stati per un dialogo autentico tra la Santa Sede e la Fraternità stessa. In merito giravano già da mesi battute, illazioni e notizie di seconda mano, ma qualche giorno fa è arrivata la prima e significativa doccia fredda da parte di uno degli esponenti del fronte lefebvriano, Matthias Gaudron. Senza mezzi termini egli si scaglia contro il Papa, accusandolo di posizioni ambigue e contraddittorie sul tema dell'omosessualità e constatando che, di questo passo, la Chiesa cattolica in Germania è destinata a sparire nei prossimi vent'anni, in favore di una piccola comunità forte nella fede e ostracizzata dal potere ufficiale.
«La statua della Madonna di Fatima passerà da Benedetto XVI, che l’aveva richiesta prima delle sue dimissioni, e poi arriverà a casa Santa Marta. Da lì andrà in san Pietro con papa Francesco». Saverio Gaeta, giornalista esperto di apparizioni mariane e vicedirettore del settimanale Credere, spiega a tempi.it l’importanza di quanto accadrà oggi, anniversario dell’ultima apparizione della Madonna di Fatima. Già il 13 maggio 2010, anniversario della prima apparizione, Benedetto XVI aveva affidato il mondo a Maria. Oggi il suo successore rinnoverà quell’intenzione.
Nella messa celebrata oggi di fronte a oltre centomila persone in piazza San Pietro il pontefice ha compiuto l’atteso atto di affidamento del mondo a Maria pregando di fronte alla statua della Madonna di Fatima. Al termine della celebrazione, prima della recita dell’Angelus, Francesco ha ricordato i circa 500 martiri spagnoli che vengono proclamati beati oggi in Spagna e che furono uccisi per la loro fede durante la guerra civile spagnola negli anni Trenta del secolo scorso. «Chiediamo al Signore per loro intercessione – ha detto – di liberare il mondo da ogni violenza». Nell’omelia il Papa ha voluto spiegare quali sono le tre realtà che si vedono guardando a Maria: «Dio ci sorprende, Dio ci chiede fedeltà, Dio è la nostra forza».
Quando si parla dei martiri spagnoli degli anni Trenta del XX secolo, li si chiama erroneamente “martiri della guerra civile”. Erroneamente perché i primi martiri ci furono già nell’ottobre del 1934, durante la rivoluzione delle Asturie. Mancavano allora quasi due anni all’inizio della guerra civile e i martiri non avevano quindi nulla a che fare con essa. Ma c’è chi continua a collegarli con quel conflitto armato in cui ci furono “caduti in azioni di guerra” in entrambi gli schieramenti, perché lottavano sul fronte, e ci furono anche, nelle retroguardie delle due aree, “vittime della repressione politica”. Gli uni e gli altri meritano il massimo rispetto e vengono ricordati come eroi e modelli da imitare dai seguaci delle rispettive ideologie.
È previsto per lunedì 14 ottobre il verdetto della Corte di Appello di Kuala Lumpur (Malaysia) sul ricorso presentato dal governo contro la sentenza di primo grado, emessa nel 2009, sul caso dell’uso del termine “Allah” per i cristiani. Quattro anni fa, nel processo di prima istanza, la Chiesa cattolica, come editore del settimanale cattolico Herald, aveva visto riconosciuta la legittima possibilità di usare la parola “Allah” per indicare “Dio” nei suoi riti e nelle pubblicazioni in lingua malaysiana, spiega una nota dell’agenzia Fides.
Le tre "realtà" che si vedono "guardando a Maria". "Dio ci sorprende, Dio ci chiede fedeltà, Dio è la nostra forza". "Lascio veramente entrare Dio nella mia vita? Come gli rispondo?", "Sono un cristiano 'a singhiozzo', o sono un cristiano sempre", di fronte a una "cultura del provvisorio, del relativo" e, infine, so "ringraziare, lodare per quanto il Signore fa per noi", perché "tutto è suo dono; Lui è la nostra forza!".
Uno degli eventi più importanti di questo Anno della Fede, la Giornata Mariana, si svolgerà questo fine settimana in Vaticano. Più di 150.000 pellegrini sono attesi alla manifestazione di due giorni che culminerà con la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria di fronte alla statua originale della Madonna di Fatima. Si tratta di un evento mondiale. Il rosario sarà recitato e trasmesso in diretta televisiva da 10 santuari mariani, ossia Aparecida (Brasile), Luján (Argentina), Lourdes (Francia), Czestochowa (Polonia), Banneux (Belgio), Nazareth (Israele), Nairobi (Kenya), Akita (Giappone), Vailankanny (India) e Washington D.C. (USA).
Un solo giorno ci separa da un evento ecclesiale e mariano unico e di importanza universale. Domenica 13 ottobre, Papa Francesco consacrerà il mondo alla Madonna di Fatima. Per accompagnare questo evento abbiamo intervistato il Rev.mo Padre Abate Semaan Abou Abdo, dell’Ordine Maronita della Beata Vergine Maria, per sentire da lui gli echi di tale consacrazione in una terra che si vanta di essere una «terra mariana», a tal punto che una delle feste ufficiali nazionali che accomunano cristiani e musulmani è la festa dell’Annunciazione a Maria, il 25 marzo. Nella Litania della Vergine che si recita in Libano si invoca Maria anche come «Cedro del Libano» [Cedro in arabo è femminile]. Non a caso, qualche mese fa, tutto il Libano è stato consacrato a Maria Vergine, soprattutto in questo frangente regionale gravemente critico.
Tutti i pontefici sono unici, ma Francesco è veramente un Papa straordinario, incredibile. Ci stupisce ogni giorno di più. Compie azioni incredibili. Vive in una camera di albergo. Viaggia in macchine ordinarie. Dove può fa a meno della scorta. Veste sobriamente. Indossa scarponi ortopedici con tante gobbe. Ha il pettorale d’argento ed anche l’anello hanno dovuto insistere per farlo dorare. Visita, consola e confessa, carcerati, malati di AIDS, persone con problemi psichiatrici, Non c’è stato un giovedì santo in cui ha celebrato in Diocesi, ma nelle carceri, negli ospedali, nei manicomi, negli ospizi, negli orfanotrofi, nelle favelas, nei quartieri più poveri e malfamati Vederlo quando si muove tra la gente è una esperienza unica.
Nella vita del celebre direttore d'orchestra, Dimitri Mitropoulos, famoso in tutto il mondo, si legge questo episodio edificante che rivela la sua speciale devozione al Santo Rosario, a cui aveva legato in modo particolare tutta la sua grande arte di direttore d'orchestra. In una delle grandi serate di concerti, Dimitri Mitropoulos doveva dirigere l'orchestra della N.B.C. nell'esecuzione della settima Sinfonia di Ludwig Van Beethoven. La fastosa sala della Camegie Hall era piena e strapiena. Erano presenti musicisti e artisti, attori e studiosi dell'arte. Dimitri Mitropoulos era salito sul podio e stava battendo i primi colpi per l'avvio della Sinfonia, quando a un tratto rimase con la bacchetta levata in aria, fermo così per qualche secondo, mentre nella sala tutta la folla, all'oscuro, stava col fiato sospeso in attesa dell'inizio della Sinfonia. Ma di colpo, invece, Dimitri Mitropoulos, abbassò la bacchetta, la posò e, tra la meraviglia di tutti, scese dal podio e, senza dire nulla, si allontanò rapido dietro le quinte. ...
«Un dono prezioso che, ancora una volta, ci rende felici nel sentire la vicinanza del nostro Vescovo ai poveri della Chiesa di Roma. Di questo siamo profondamente grati a Papa Francesco» Così il direttore della Caritas di Roma, monsignor Enrico Feroci, ha accolto il dono del Santo Padre: una magnifica moto Harley Davidson. La motocicletta, che il Pontefice ha ricevuto dalla casa motociclistica in occasione del raduno dei bikers per il 110° anniversario dell’azienda americana svoltosi a Roma nel mese di giugno, verrà messa all’asta o venduta. Il ricavato sarà destinato al fondo per la ristrutturazione della Mensa e dell’Ostello “Don Luigi Di Liegro” della Caritas alla Stazione Termini: due importanti servizi che, dal 1987, operano per alleviare la sofferenza di circa mille persone ogni giorno.
Nella "Giornata Mariana" indetta per l'Anno della Fede, Francesco accoglie a San Pietro la statua originale della Vergine di Fatima: "Maria è una madre che, con tenerezza e pazienza, ci porta a Dio affinché Egli sciolga i nodi della nostra anima con pazienza di Padre". Tutti i santuari mariani del mondo collegati con Roma per pregare con il Papa.
Vangelo Lc 17, 11-19 Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Chissà quante cose avrà custodito dentro di sé, Maria. Quanta gioia, quanto dolore avrà conservato in silenzio. Il cuore della Madre di Dio è simbolo e modello dell’amore autentico, che nulla ha a che vedere con l’egoismo del mondo. È puro, si dona gratuitamente in maniera disinteressata, così come gratuito e disinteressato è l’amore di Dio per gli uomini, chiamati a corrispondere a Lui e al prossimo con altrettanta libertà di spirito.
Il 9 ottobre 2013, il Santo Padre Francesco, accolta la relazione di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha esteso alla Chiesa Universale il Culto liturgico in onore della Beata Angela da Foligno, dell'Ordine Secolare di San Francesco; nata a Foligno (Italia) intorno al 1248 ed ivi morta il 4 gennaio 1309, iscrivendola nel catalogo dei Santi.
La Giornata Mariana in programma per questo fine settimana, nell’ambito dell’Anno della Fede, sarà caratterizzata dalla presenza dell’immagine della Madonna di Fatima, attraverso una riflessione mariana proposta da papa Francesco, un rosario e una veglia di preghiera in collegamento con nove santuari mariani di tutto il mondo; domenica 13 ottobre, il Papa, dopo la messa, affiderà il mondo al Cuore Immacolato di Maria.
AsiaNews presenta un reportage compiuto da un cattolico cinese, che ha visitato la diocesi dove ha vissuto e predicato Matteo Ricci. Un sacerdote racconta le sfide e le difficoltà della Chiesa di oggi, con tanti segnali di speranza.
Najat Vallaud-Belkacem, ministro degli Affari sociali e della Salute francese, si è accorta che «i diritti all’aborto e alla contraccezione sono vittime di attacchi insidiosi» e per questo ha deciso di aprire un sito governativo per «sponsorizzare l’interruzione di gravidanza». L’obiettivo del ministro è contrapporsi ai siti che fanno vedere anche le problematiche e i rischi per la donna che decide di abortire. «Bisogna controllare internet per vedere quanto i movimenti anti-aborto sono presenti», ha detto il ministro allarmata il giorno di lancio del nuovo sito.
Papa Francesco, nell’omelia di questa mattina alla Casa Santa Marta, ha parlato del Diavolo, sottolineando che quella contro il Demonio è una vera e propria lotta, che non va sottovalutata. Lo stesso Gesù, ha detto il Pontefice, quando scaccia i demoni non lo fa come «un semplice guaritore», ma «sul serio». Anche oggi si tende a sminuire questa battaglia, tanto che «ci sono alcuni preti - ha osservato papa Francesco – che, quando leggono alcuni brani del Vangelo, dicono: “Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica”. È vero che in quel tempo si poteva confondere un’epilessia con la possessione del demonio; ma è anche vero che c’era il demonio! E noi non abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: “Tutti questi non erano indemoniati; erano malati psichici”. No! La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio».
Come vi abbiamo già raccontato, oggi a Roma, Bisceglie, Bologna, Bolzano e Pisa torna a manifestare La Manif pour tous Italia. Sabato, invece, sarà la volta delle Sentinelle in piedi che si sono date appuntamento a Milano e venezia.
Vi abbiamo già parlato dell’iniziativa del ministro dell’Educazione francese Vincent Peillon, che a partire da quest’anno ha fatto affiggere in tutte le scuole la “Carta della laicità“. Sempre Peillon ha proposto di inserire nel programma scolastico l’insegnamento della morale laica. Ma da chi ha ripreso Peillon queste iniziative per promuovere una nuova «religione repubblicana»?
«La maggior parte delle famiglie cristiane che hanno dovuto lasciare il villaggio di Delga non faranno ritorno alle loro case perché temono di essere uccise». È quanto dichiarato ieri da padre Ayoub Saleh, prete della chiesa copto-cattolica di San Giorgio a Delga, Egitto. Moltissime famiglie cristiane sono scappate dal villaggio, in provincia di Minya, a causa delle violenze perpetrate dai Fratelli Musulmani a partire da agosto.
Una missionaria laica originaria della provincia di Brescia è morta due giorni fa in Nigeria, nel distretto di Ogwashi-Ukwu, sul delta del fiume Niger. Afra Martinelli aveva 78 anni, era originaria di Civilerghe, e da 32 viveva in Africa: a dare la notizia della sua morte è Il Giornale di Brescia, che ricostruisce l’accaduto.
Parlando oggi al seminario sulla famiglia organizzato dal Forum delle associazioni familiari, il presidente della conferenza episcopale Angelo Bagnasco non ha risparmiato le accuse contro chi attacca la famiglia. Si tratterebbe, ha detto, di un piano strategico, studiato cioè a tavolino, per dominare la società. Non si tratterebbero cioè di iniziative casuali e singole.
Gesù ha veramente lottato e vinto contro il demonio che "cerca sempre di tornare", di "prendere possesso di noi". I "criteri" per la vigilanza: non confondere la verità. Gesù lotta contro il diavolo, chi non è con Gesù, è contro Gesù, "vigilanza sul nostro cuore, perché il demonio è astuto. Mai è scacciato via per sempre! Soltanto l'ultimo giorno lo sarà".
Il presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) lancia un appello al chief minister perché protegga le minoranze. Negli ultimi quattro mesi gli estremisti indù hanno compiuto 21 attacchi anticristiani. Nell’ultimo caso un pastore protestante ha avuto un attacco di cuore dopo essere stato picchiato dai fondamentalisti e arrestato dalla polizia.
Ricevendo una delegazione della Comunità ebraica di Roma, Francesco ricorda i 70 anni dalla deportazione del 1943. "Sappiamo come molti istituti religiosi, monasteri e le stesse Basiliche papali, interpretando la volontà del Papa, abbiano aperto le loro porte per una fraterna accoglienza, e come tanti cristiani comuni abbiano offerto l'aiuto che potevano dare, piccolo o grande che fosse".
Ci sono notizie che lasciano stupefatti e impongono di chiedersi se stiamo sognando o se ci stanno prendendo per i fondelli. Lunedì il presidente francese, François Hollande, ha «espresso preoccupazione per la sorte dei cristiani d'Oriente, in particolare in Siria, e ha dichiarato la volontà della Francia di stare al loro fianco». È quanto si legge in una nota diffusa dall'Eliseo al termine dell'incontro con il neo presidente della Conferenza episcopale francese, Georges Pontier, arcivescovo di Marsiglia.
Dopo il crocifisso, dai tribunali inglesi potrebbe sparire anche la Bibbia: i magistrati hanno infatti proposto di rimuovere durante i processi il giuramento – secondo la prassi attualmente in vigore - pronunciato sulle Sacre Scritture. Testimoni ed accusati potranno sostenere di dire la verità senza appellarsi a Dio per garantire solennemente la validità delle proprie parole. Eppure è un gesto nato con l’uomo: Abramo (Genesi 14,22) dice al re Salomone: “Alzo in effetti la mano in giuramento a Javhè, l’Iddio Altissimo, che ha fatto il cielo e la terra”. Ed anche i greci nell’antichità quando dovevano giurare alzavano una mano verso il cielo o toccavano un altare. Tradizioni che portavano l’uomo a riconoscere l’esistenza di una potenza divina in grado di valutare il proprio comportamento e quindi alla quale rendere conto. Una giustizia divina oltre a quella umana.
Bologna, dal gay pride alla folle idea di sostituire mamma e papà nei moduli del Comune. E adesso addirittura l'asilo politico ai gay russi.
Irlanda, la verità cui le indagini arrivano dopo un anno dalla morte di Savita Halappanavar parlano chiaro: la donna indiana, deceduta il 28 ottobre del 2012 all’ospedale di Galway in seguito alle complicanze di una gravidanza, sarebbe ora viva se i medici non avessero fallito nel prestargli le cure. Una notizia che, chissà perché, non viene messa in luce in Italia. Ieri pomeriggio è stato pubblicato il report voluto dall’Health Information and Quality Authority, l’ultimo di tre già condotti sul caso: si rilevano ben 13 mancanze procedurali in cui il personale dell’ospedale sarebbe incorso, portando così in pochi giorni al peggioramento delle condizioni di salute della donna e alla sua morte. Si va dall’incapacità a riconoscere l’infezione cui Savita era afflitta all’assenza delle cure basilari, come ad esempio l’analisi dei test sanguigni con la giusta frequenza. Nessuno poi si sarebbe accorto del peggioramento delle condizioni della donna, tanto che non ci sarebbe poi preoccupati di assegnarle cure e medici più qualificati.
Un giovane di 90 anni, s’intitola così l’intervista a padre Romano Scalfi che apre il numero 5/2013 della rivista La Nuova Europa, dedicato in gran parte alla figura del fondatore di Russia Cristiana. La rivista ripropone alcuni suoi scritti e contiene una breve antologia di omelie e poesie inedite, cui si aggiungono messaggi augurali tra cui quello di don Julián Carrón, dell’arcivescovo Pezzi da Mosca e del metropolita Filaret da Minsk.
L‘ultimo caso di famiglie che assecondano i figli, che sentono di appartenere a un sesso diverso da quello biologico, viene dalla Spagna, come ha raccontato El País: «La procura dell’Andalusia ha aperto un’indagine contro tre scuole di Málaga, due religiose e una pubblica, che hanno mostrato reticenze ad accogliere la sollecitudine dei genitori per il rispetto dell’identità di genere dei loro figli». Due scuole, per non incappare in problemi legali, hanno ceduto alle richieste della famiglie, mentre una terza non vuole accettare di inserire un maschio «nella lista degli alunni con il suo nome da femmina».
«L’attacco davanti alla chiesa di Peshawar è un attentato senza precedenti perché è successa una cosa mai avvenuta prima e che ci spaventa». I cristiani del Pakistan conoscono bene il significato della parola persecuzione, come dettagliato dall’arcivescovo di Karachi Joseph Coutts (foto a fianco) a Milano pochi giorni fa, ma a tempi.it il presidente della Conferenza episcopale pakistana spiega perché questo attacco da parte di due kamikaze talebani è diverso da tutti gli altri.
Per quale motivo ottobre, assieme a maggio è considerato “mese mariano”? Perché la devozione al rosario e il pellegrinaggio ai santuari mariani sembrano reggere più di altre pratiche religiose? Alla vigilia delle Giornate Mariane e della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria da parte di papa Francesco, ZENIT ha posto queste ed altre domande a un illustre studioso di mariologia. Padre Salvatore Perrella OSM, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, è preside della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, dove insegna dogmatica e mariologia. È inoltre membro del Consiglio direttivo della Pontificia Accademia Mariana Internationalis e presidente della Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana.
Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria, davanti alla statua della Madonna di Fátima, trasportata per l’occasione dal Portogallo a Roma. ZENIT ha intervistato il rettore del Santuario di Nostra Signora di Fátima, padre Carlos Cabecinhas, che spiega l’importanza di questo atto di consacrazione del mondo e del pontificato di Papa Francesco alla Madonna e la forza della preghiera, una costante nel messaggio mariano.
Presentati oggi il pellegrinaggio delle famiglie per l'Anno della Fede del 26 e 27 ottobre e il libro che raccoglie gli interventi del cardinale Bergoglio sui temi di famiglia e vita.
"Mai il Signore dà o invia una grazia per posta: mai! La porta Lui! E' Lui, la grazia!" Quello che noi chiediamo "è la carta che avvolge la grazia. Ma la vera grazia è Lui, che viene a portarmela".
Per il pontefice AsiaNews in spagnolo deve essere uno strumento per sensibilizzare alla missione, diffondendo il Vangelo "nelle periferie del mondo", accrescendo la reciproca carità. L'edizione spagnola di AsiaNews occasione per le Chiese dell'America latina di aprirsi ancora di più alla missione universale, a modello del papa.
Sarà celebrata questo fine settimana la Giornata Mariana. “Beata perché hai creduto” è il titolo dell’unico appuntamento di spiritualità mariana inserito tra quelli dell’Anno della Fede. Organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha visto la presenza di Radio Maria nel gruppo di lavoro che ha coordinato il lavoro insieme alle altre realtà di spiritualità mariana.
«Dobbiamo stare attenti a non diventare dei feticisti della “scelta”. (…) Il diritto alla vita di una bambina deve essere la base di ogni posizione femminista e non può essere compromessa da una narrativa pro-choice assolutista». Queste parole, che si possono leggere in un articolo apparso l’8 ottobre sul Guardian, quotidiano inglese da sempre strenuo sostenitore di ogni liberalizzazione etica, aborto compreso, documentano il cortocircuito che l’aborto selettivo sta causando nel mondo femminista e pro choice inglese.
La Madre di Dio “ebbe tutte le virtù e tutte in grado eroico”. Lo scrive Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel libro Le Glorie di Maria, dove passa in rassegna le virtù che coronarono la Madonna.
Ci sono 63 fra Pastori cristiani e altri leader religiosi rinchiusi in condizioni deplorevoli in quattro campi di prigionia in Vietnam. Sono in carcere con pene detentive che vanno da 5 a 18 anni, e vivono in condizioni molto difficili, sottoposti a lavori forzati anche per 14 ore al giorno, e con cure mediche molto limitate. E’ la denuncia pervenuta all’Agenzia Fides dall’organizzazione “International Christian Concern” (ICC), con sede a Washington, che monitora la libertà religiosa e la condizione dei cristiani nel mondo. “Quasi tutti i prigionieri – riferisce un rapporto di ICC inviato a Fides – sono i membri delle minoranze etniche degli altopiani centrali del Vietnam”. Per questa loro appartenenza, “i fedeli cristiani affrontano un livello di discriminazione e di oppressione superiore rispetto alla maggior parte degli altri vietnamiti”.
La testimonianza del rettore del santuario argentino, che parteciperà, con altri dieci santuari, alla veglia di Consacrazione del mondo a Maria che Francesco farà davanti alla Madonna di Fatima.
Vangelo Lc 17, 11-19 Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Udienza generale sotto la pioggia, ancora dedicata alle parole del Credo sulla Chiesa. La Chiesa non è un gruppo di élite, non ha chiusure, è inviata alla totalità del genere umano. "Annunciare e testimoniare la fede non è un affare di pochi, riguarda anche me, te, ciascuno di noi!". Nuovo invito a pregare per la pace in Medio Oriente. Ai vescovi del Nord Africa, a "consolidate i rapporti fraterni con i fratelli di religione islamica". "Preghiera e dolore" per i morti della "tragedia di Lampedusa".
Un medico di Melbourne è stato indagato e rischia di non poter più esercitare la sua professione perché ha cercato di impedire un aborto selettivo. Una coppia indiana si è recata dall’australiano Mark Hobart per abortire alla 19esima settimana, solo perché il nascituro era femmina. L’uomo si è rifiutato e «poiché tutti i miei colleghi sono contrari all’aborto selettivo» non ha neanche indicato alla coppia un medico non obiettore. Per questo ad aprile il Medical Board dello Stato di Victoria ha deciso di indagarlo.
Monsignor Müller confuta quella «visione del mondo pseudo-scientifica» che ha il «programma politico totalitario» di «mettere in quarantena» chi crede in Dio. Con l’effetto di fare fuori l’uomo.
Da quest’anno in tutte le scuole francesi è stata fatta affiggere l’antireligiosa Carta della laicità. Ma la proposta era stata fatta nel 2012 dall’ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia.
Restate vigilanti di fronte alla proliferazione di diverse correnti mistico-religiose: è l’invito che la Conferenza episcopale del Gabon ha rivolto ai fedeli al termine della sessione straordinaria svoltasi a Librevillle dal 2 al 5 ottobre. Riuniti per tracciare un bilancio dell’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI e per prepararsi al congresso dell’Associazione delle Conferenze episcopali della Regione dell’Africa Centrale-Famiglia che si svolgerà a Libreville dal 13 al 17 novembre, i vescovi hanno esortato il popolo di Dio a riprendere coscienza della loro fede, a ravvivarla, purificarla confermarla e proclamarla con gioia.
Un ritratto di Papa Francesco nelle varie dimensioni del suo magistero e un’istantanea di questi primi mesi di Pontificato. Queste alcune delle prospettive tracciate dal libro “La sorpresa di Papa Francesco”, edito da Mondadori e scritto da Andrea Riccardi, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant’Egidio e, nel governo Monti, ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione.
Promuove l’integrazione e l’autonomia, sostiene progetti di formazione e di inserimento lavorativo e contribuisce alla ricerca scientifica. In più è prodotto con cacao proveniente dalla rete del commercio equo e solidale. Insomma, nessun cioccolato è buono così. Inutile cercarlo nei food shop o in pasticceria, però. Perché sarà disponibile solo nelle piazze italiane nel weekend a cavallo della seconda domenica di ottobre, come di consueto da oltre dieci anni. Anche quest’anno, domenica 13 ottobre, si celebra in oltre duecento piazze in tutta Italia la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, organizzata da CoorDown Onlus.
A partire da questo mese, diamo conoscenza del materiale caricato mensilmente sul sito di NET. NET è una rete di club per bambini cattolici di età compresa tra 6 e 12 anni. I Club NET sono una risorsa per l’infanzia e una grande opportunità per le famiglie, le scuole e le parrocchie nel lavoro di formazione dei bambini nella fede e nelle virtù. NET è l’acronimo di “Nuova Evangelizzazione del Terzo Millennio” e al tempo stesso in inglese significa “rete”, ad indicare che mira a costruire una rete di famiglie cattoliche che si sostengano a vicenda nel difficile compito di vivere coerentemente ogni giorno la fede cattolica.
i è svolta lunedì 7 ottobre alle ore 17.00 presso l’Aula Aldo Moro di Montecitorio la conferenza di presentazione del volume “Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete” di Padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica” La conferenza è stata organizzata dall’onorevole Antonio Palmieri e moderata dalla giornalista Rai Costanza Miriano.
Nessuna apertura della Chiesa tedesca ai Sacramenti per i divorziati risposati. La Santa Sede smentisce la presunta "svolta" che avrebbe subito la Chiesa in Germania dopo la pubblicazione del documento sui sacramenti ai cattolici divorziati e risposati nella diocesi di Friburgo, diffuso ieri dal sito del periodico tedesco Der Spiegel.
l famoso «shutdown» americano, come ha ben spiegato La Nuova Bussola Quotidiana, non è affatto n’apocalisse ma solo la chiusura temporanea di servizi non proprio essenziali per gli americani: musei, biblioteche, la Statua della Libertà. Non essendo stato approvato il bilancio federale, i servizi federali sono solo sospesi. Punto. Ora, avvisa «The Daily Caller» online che un servizio federale è anche quello dei cappellani militari, i quali, se cattolici, non potranno dire messa nelle varie basi americane sparse nel mondo. Neppure gratis. E, se insisteranno, saranno passibili di arresto. Lo ha riferito John Schlageter, «general counsel» dell’Arcidiocesi per i Servizi Militari Usa: «Durante lo shutdown è illegale per loro esercitare il ministero nelle basi e rischiano l’arresto se provano a farlo». Già: sono considerati per legge impiegati federali. A essere precisi, tuttavia, ciò non vale per i cappellani inquadrati nell’esercito come ufficiali (è stato chiarito che i militari riceveranno regolarmente il soldo) ma solo per quelli «civili». Infatti, data la carenza di cappellani cattolici, in non poche basi a dir messa vengono degli «esterni» come «contractors». Questi sono colpiti dallo shutdown.
La mattina del 22 settembre a Peshawar, nel Nord del Pakistan, quasi settecento fedeli assistono alla messa domenicale nella chiesa Ognissanti. Poco dopo la fine della funzione, due kamikaze si fanno esplodere uccidendo oltre 100 persone e ferendone circa 150. È il più drammatico attacco anti-cristiano mai avvenuto in Pakistan ed il primo attentato kamikaze ad una Chiesa. L’atto terroristico è stato rivendicato dal gruppo Jundullah, una cellula
Carlo Lizzani, il 5 ottobre scorso si è tolto la vita. Aveva 91 anni ed era depresso perché non più autosufficiente. Ultimo di altri recenti suicidi “eccellenti”, come quello del collega Mario Monicelli, dello scrittore Franco Lucentini, del giornalista Lucio Magri e del giudice Pietro D’Amico. “Stacco la chiave” ha lasciato scritto su un biglietto poco prima di gettarsi dal terzo piano di casa sua. La stampa, occupandosi della vicenda, ha fornito come nel passato la summa laicale del concetto di eutanasia sfornando i soliti luoghi comuni. Spigolando qua e là tentiamo di dare risposta alle obiezioni più ricorrenti.
Ottime notizie dall’ospedale San Bortolo di Vicenza. Un nuovo macchinario per la dialisi, “Carpe diem”, inventato all’ospedale San Bortolo di Vicenza due anni fa, ha contribuito a salvare “miracolosamente” la vita di un bambino gravemente malato. Dopo una grave insufficienza respiratoria e un quadro clinico preoccupante, i medici, guidati dal primario prof. Ronco, dopo 22 trasfusioni di sangue in 36 ore, hanno collegato il neonato al “Carpe Diem”: dopo tre settimane il fegato si normalizza e i reni ricominciano a lavorare. Adesso il bimbo sta decisamente meglio e respira autonomamente.
Siamo ormai arrivati al paradosso, al ribaltamento della natura, alla censura della libertà di opinione, al bavaglio mediatico, alla lapidazione subitanea. Che la vicenda delle frasi anti-gay (ops, dimenticavo omofobiche!) di Barilla potesse suscitare qualche eco o subbuglio si poteva ipotizzare vista l’odierno diffuso tiro al bersaglio contro chiunque osi inoltrarsi in qualsiasi tipo di affermazioni anche lontanamente in dissenso con l’ideologia gay. Ma, francamente, qui siamo proprio arrivati alla frutta, o meglio, stiamo mangiando una pasta scotta, collosa, insipida. Altro che la fame di Alberto Sordi nel film “un americano a Roma”…
Papa Francesco, nell’omelia della Messa alla Casa Santa Marta, ha detto che «la preghiera fa miracoli», purché non sia un atto meccanico. Il pontefice ha commentato il brano del Vangelo in cui Gesù risponde a Marta che si lamentava poiché la sorella Maria, anziché servire, s’attardava con Lui. «Agli occhi della sorella – ha spiegato il Papa – era perdere tempo: guardare il Signore come se fosse una bambina meravigliata, perché Maria ascoltava il Signore e pregava col suo cuore. E il Signore un po’ ci dice: “Il primo compito nella vita è questo: la preghiera”. Ma non la preghiera di parole, come i pappagalli; ma la preghiera, il cuore: guardare il Signore, ascoltare il Signore, chiedere al Signore. Noi sappiamo che la preghiera fa dei miracoli».
Francesco commenta le vicende di Marta e Giona ricordati nella liturgia di oggi. "Il primo compito nella vita è questo: la preghiera'. Ma non la preghiera di parole, come i pappagalli; ma la preghiera, il cuore". Giona "profetizzava, ma non pregava! Non chiedeva al Signore perdono" per gli abitanti di Ninive. "Soltanto li bastonava. Sono i giustizieri, quelli che si credono giusti!".
Si è conclusa ieri sera, domenica 6 ottobre, in piazzale Michelangelo a Firenze, l’iniziativa itinerante "10 Piazze per 10 Comandamenti", che dal 2012 ha attraversato l’Italia, passando per Roma, Napoli, Verona, Milano, Bari, Genova, Cagliari, Palermo, Bologna, Torino e Firenze. Il progetto del Rinnovamento nello Spirito Santo in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sotto l’egida della CEI. Una “rilettura” dei Dieci Comandamenti, inaugurata alla viglia del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione e dell’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI, che ha visto la partecipazione di 100.000 persone presenti nelle Piazze con numerosi testimoni del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport, del giornalismo, della musica.
In tantissimi, da ogni parte d’Italia, non sono voluti mancare a una cerimonia dal sapore storico. E così, sabato pomeriggio, oltre 5mila fedeli hanno invaso il Palazzo dello Sport di Modena, per assistere alla cerimonia di beatificazione del Venerabile Servo di Dio Rolando Rivi, ucciso da partigiani comunisti nel 1945. Era dal 27 marzo scorso, data in cui Papa Francesco ha riconosciuto il martirio del seminarista quattordicenne, che si attendeva l’evento.
Renata Cremonte, 67 anni, è una volontaria alla Cité di Saint Pierre, originaria di Novi Ligure in provincia di Alessandria. Ha voluto condividere con ZENIT la sua esperienza presso la Cité Saint Pierre, struttura fondata nel 1955 da Monsignor Rodhain, seguendo un desiderio di Bernardette di accogliere le persone in difficoltà economiche o spirituali. “Sono 17 anni che vengo alla Cité – racconta Renata -. La prima volta ero in visita a Lourdes con il mio gruppo dell’Oftal e ho visto un gruppo di ragazzi molto giovani che parlavano della Cité Saint Pierre, e di Monsignor Rodhain. Ho coivolto, poi, anche mio marito perché qui, alla Cité è una condivisione continua, con i volontari, con il personale, ma soprattutto con i pellegrini e con i visitatori. Si tratta di condividere il tempo come volontaria, il mio modo di esprimermi come essere umano e condividere le mie esperienze…”.
Sempre più ragazzi e adolescenti si convertono al cattolicesimo perché “stanchi” della disuguaglianza e dei soprusi perpetrati dagli indù sulle caste inferiori e i più poveri. Venti giovani frequentano il corso di catechismo alla cattedrale dell’Assunzione di Kathmandu. Diko, 12 anni: “Voglio diventare cattolico per diffondere il messaggio d’uguaglianza di Dio”.
Carissimi/e, vi segnalo una bellissima iniziativa: l'adozione di un seminarista boliviano! Il Bolivia è un paese con mille problemi e si sta cercando di costruire un seminario per fare nuovi sacerdoti missionari che avranno il compito di evangelizzare il paese. L'adozione ha un costo irrisorio: 5€ al mese! Se volete più informazioni, visitate il link di questa news. L'adozione di un seminarista è uno degli atti d'amore più grandi che un cristiano può fare: il Signore ci darà il centuplo d'interesse per tutti i seminaristi che avremo aiutato, per il bene che avranno fatto.
I bambini nati tramite fecondazione in vitro (Fiv) sono tre volte più esposti al rischio di sviluppare tumori. A dirlo è lo studio più ricco di dati mai condotto, pubblicato sulla rivista scientific
«Se Fox Sports ha imparato qualcosa da me, è che non mi arrendo dopo aver preso un pugno in faccia». Così Craig James spiega a Breitbart News perché ha deciso di fare causa al canale televisivo. Il 53enne ex-runner back dei New England Patriots, assunto come opinionista a Fox Sports dopo le felici esperienze a Espn e Cbs, è stato licenziato dopo una sola puntata per delle parole troppo poco “gay friendly” pronunciate nel 2012.
Che cos’hanno in comune, a parte la dichiarata fede islamica, il successore di Osama Bin Laden latitante fra le montagne del Pakistan e dell’Afghanistan, un 70enne ingegnere civile palestinese a capo di un partito transnazionale, il già riverito capo supremo dei Fratelli Musulmani ora finito dietro le sbarre di un carcere egiziano, lo psicopatico mandante degli attentatori somali che hanno seminato morte e terrore in un grande centro commerciale di Nairobi e un tizio qualunque come Haisam Sakhanh detto Abu Omar, il jihadista siriano partito da Cologno Monzese e ritratto mentre spara alla nuca di soldati presi prigionieri? Vogliono tutti il ritorno al califfato universale. Cioè al sistema politico-religioso inaugurato ai tempi di Maometto e formalmente estinto nel 1924, quando Kemal Atatürk, il laicissimo presidente della neonata Turchia, abolì la funzione. Il califfo è una specie di papa re, che esercita poteri sia politici sia religiosi su tutti i musulmani del mondo, poiché l’Umma (comunità) da loro formata ha significato politico e religioso.
«I colpi di mortaio dei ribelli sono caduti a 70 metri da casa mia, nel quartiere cristiano: hanno colpito una chiesa, un ospedale e la scuola dove va mio figlio uccidendo otto persone». Samaan, cristiano di Damasco, racconta nei dettagli a tempi.it l’attacco dei ribelli, che ieri con «una dozzina di colpi di mortaio» sparati dalla periferia di Jobar hanno colpito la capitale della Siria.
"Oltre ai motivi additati dalla CEI, che abbiamo riportato di peso due domeniche fa nella prima parte, il New Age ne ha di specifici che negano decisamente i misteri centrali della nostra fede, così che pongono la scelta tra fede cristiana e dogmatica gnostica. E diciamo "dogmatica" a ragion veduta perché le convinzioni che il New Age nutre e proclama sono proposti "per fede", come lo sono i dogmi, ma senza la fonte divina a cui... appenderli."
Spesso la vita della Chiesa, come avviene solitamente, ha preceduto i testi del concilio Vaticano II. Solo per fare un esempio basti pensare al capitolo V della costituzione del concilio Vaticano II Lumen Gentium che richiamando la vocazione universale alla santità evidenzia il ruolo della famiglia: «I coniugi e i genitori cristiani, seguendo la loro propria via, devono sostenersi a vicenda nella fedeltà dell'amore con l'aiuto della grazia per tutta la vita, e istruire nella dottrina cristiana e nelle virtù evangeliche la prole, che hanno amorosamente accettata da Dio. Così infatti offrono a tutti l'esempio di un amore instancabile e generoso, edificando la carità fraterna e diventano testimoni e cooperatori della fecondità della madre Chiesa, in segno e partecipazione di quell'amore, col quale Cristo amò la sua sposa e si è dato per lei» (LG 41).
Nell'Angelus, il Papa prega "in silenzio" per le vittime del mare a Lampedusa. Ringrazia poi Dio per la visita ad Assisi e ricorda l'esempio dei missionari e la beatificazione di Rolando Rivi.
Monsignor Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, ha informato monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi che il Sommo Pontefice ha concesso che la celebrazione del Rito di Beatificazione della Venerabile Serva di Dio Madre Speranza di Gesù abbia luogo a Collevalenza sabato 31 maggio 2014.
Dieci santuari mariani scelti dal Pontefice collegati tra di loro con la recita del rosario in Piazza San Pietro il 12 ottobre. A trasmettere le immagini della preghiera che seguirà alla Consacrazione del mondo a Maria, sarà il "Telemost Mariano Mondiale”. Per invitare e informare le persone a partecipare a questo grande evento mariano il Settimanale Cattolico polacco “Niedziela” ha pubblicato una edizione speciale con un allegato al numero 40 della rivista. L'edizione speciale spiega ai lettori l'idea della Giornale Mariana nell'Anno della Fede che si svolgerà il 12 e 13 ottobre con la partecipazione di Papa Francesco, con il “Telemost Mariano” che trasmettrà la recita del Santo Rosario in collegamento con i santuari mariani nel mondo. I redattori dell'allegato speciale presentano la storia, la devozione e l’attualità dei 10 santuari mariani indicati da Papa Francesco e che parteciperanno alla preghiera della Giornata Mariana.
Nei giorni scorsi la stampa ha riferito che il Sindaco Ignazio Marino ha ribadito il proprio impegno elettorale a dotare quanto prima anche Roma di un registro delle unioni civili. L’istituzione di un simile registro non è una novità. In Italia già diversi Comuni hanno dato corso a un’analoga iniziativa. È noto tuttavia quanto sia marginale la rilevanza pratica di certi registri. Solo il legislatore statale può infatti attribuire diritti e obblighi reciproci a due soggetti non coniugati, che, uniti da un vincolo affettivo, vivono insieme e si prestano l’un l’altro assistenza morale e materiale. Assai spesso, del resto, sono gli stessi regolamenti istitutivi dei registri in questione a chiarire che la creazione di un nuovo status personale è di esclusiva competenza del legislatore statale.
I cinque misteri dolorosi del Santo Rosario sono la scuola d'amore più alta e preziosa che insegna non ad evitare o a fuggire il dolore, ma a valorizzarlo, rendendolo mezzo di salvezza per la vita eterna, trasfigurandolo nell'«amore più grande», come insegna Gesù che dice: «Nessuno ha un amore più grande di chi sacrifica la propria vita per gli altri» (Gv 16,16). I cinque misteri dolorosi del Santo Rosario, infatti, ci mettono alla scuola di Gesù, il Redentore, che immola se stesso per la nostra salvezza offrendosi alla crocifissione cruenta sul Calvario; ci mettono alla scuola di Maria Santissima, la Corredentrice, che immola se stessa lasciandosi trapassare l'anima dalla spada già predetta dal santo vecchio Simeone durante la Presentazione di Gesù Bambino al Tempio (cf. Lc 2,34-35). I misteri dolorosi del Santo Rosario offrono alla nostra contemplazione l' «amore più grande» di Gesù e di Maria per noi, per salvarci e per santificarci, e vogliono spingere anche noi a camminare su questa strada dell' «amare più grande» per conformarci al Redentore sull'esempio della divina Madre Corredentrice. La Via della Croce è sempre la via della salvezza. Discostarsi da questa via significa vanificare la salvezza. Per questo la preghiera e il sacrificio, l'apostolato e il sacrificio, sono il vero amore che salva.
Successivamente alle apparizioni avvenute nel 1917 a Fatima, Lucia ebbe altri incontri con la Madonna e con Gesù, ma rese noti soli quelli in cui le furono rivolte delle richieste da far conoscere a tutti. In particolare fu invitata a divulgare la comunione riparatrice nei primi cinque sabati del mese chiesta dalla S. Vergine il 10 dicembre 1925 a Pontevedra, in Spagna. Su richiesta del suo confessore, Lucia domandò a Gesù spiegazioni del numero cinque e, per quel che interessa sottolineare qui, sappiamo che il quinto sabato è dedicato alla riparazione degli oltraggi arrecati alla Madonna attraverso le sue immagini. All’animo ingenuo e puro di Lucia forse sarà sembrata cosa del tutto nuova che il genere umano, nel suo odio verso la Madre di Dio, potesse architettare a tal punto oltraggi da richiedersi in perpetuo una riparazione specifica. Invece, come accade sempre più frequentemente anche ai nostri giorni, il secolo che si era appena concluso aveva visto impensabili episodi di offese e violenze a Maria proprio attraverso le sue immagini più venerate. Ma coloro che di quegli episodi furono spettatori impotenti non sapevano che la S. Vergine avrebbe trionfato di tanto odio non solo ripristinando la sua devozione nei luoghi in cui essa era stata soppressa, ma come attendiamo ancor oggi, promettendo a Lucia che alla fine il suo Cuore Immacolato avrebbe vinto e nel mondo vi sarebbe stato finalmente un tempo di pace.
Muriel Degauque, belga, detiene il triste primato di essere la prima donna occidentale ad essersi fatta esplodere come kamikaze in Iraq. È successo nel 2005. In Iraq Muriel, originaria delle campagne vicino alla cittadina di Charleroi, ci arriva passando in macchina dalla Turchia al seguito del suo terzo marito. Ha 38 anni e il 9 novembre, giorno in cui l’Europa ricorda l’anniversario della caduta del Muro di Berlino, si imbottisce di esplosivo e si avvicina a una pattuglia della polizia irachena a Baquba, a nord di Baghdad. Cinque agenti muoiono sul colpo e un altro ufficiale e quattro civili rimangono seriamente feriti.
Nigeria. L’intensificarsi degli attacchi di Boko Haram, terroristi che hanno come obiettivo la cacciata dei cristiani dal nord del paese e la formazione di uno Stato islamico retto dalla sharia, ha causato quasi 500 vittime in un solo mese tra attentati a chiese, scuole, uffici governativi e omicidi di semplici civili. Siria. Altre due chiese sono state bruciate dai guerriglieri legati ad al Qaeda nella città di Raqqa, ormai diventata un vero e proprio califfato, mentre i cristiani di al Tabqah sono stati costretti a fuggire dagli islamisti, che li minacciavano così: «Vi taglieremo la testa e la esporremo in moschea».
All'Angelus, Francesco chiede a tutti di dare testimonianza a Cristo "nella propria vita di ogni giorno". Il rosario è una "scuola" di preghiera e di fede. Nell'Anno della Fede dobbiamo domandare : Accresci la nostra fede! La beatificazione di Rolando Rivi, un bell'esempio per i giovani. La preghiera silenziosa per "i fratelli e le sorelle" morti nel disastro di Lampedusa. Il ricordo del pellegrinaggio ad Assisi.
Un malato di Sla, Cristian Filice, 37 anni, di Piane Crati, nel cosentino, ha visto migliorare le sue condizioni di salute dopo un pellegrinaggio a Medjugorje. Ora a Piane Crati sono in molti a gridare al miracolo e per questa sera è stata organizzata una veglia di preghiera. Nelle settimane scorse l’uomo, insieme alla moglie Francesca ed ai suoi due figli, era in pellegrinaggio a Medjugorje quando improvvisamente, secondo il suo racconto, avrebbe sentito una voce che lo spingeva a salire sulla collina impervia.
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.
La visita del Papa ad Assisi riporta agli onori della cronaca il più famoso dei santi, quello di cui Bergoglio ha preso il nome. Francesco d’Assisi però è anche il più incompreso dei santi, perché fu l’opposto esatto del santino che ne fanno oggi i media, rappresentandolo come uno svagato ecologista, ecumenista e buonista umanitario.
Scegli il bimbo che vuoi e ti darò quello che più si avvicina ai tuoi gusti. Questa la nuova offerta del mercato dei figli. Brevettato dalla banca americana del seme 23andMe, l’algoritmo darà «a te e al tuo partner la possibilità di sapere quali tratti vostro figlio potrebbe ereditare». Almeno così si legge sul sito dell’azienda che martedì scorso ne ha dato notizia. Si tratta di una selezione del donatore di gameti basata su calcoli genetici.
Dopo la preghiera sulla tomba della Santa e al Crocifisso di San Damiano, il Papa improvvisa un discorso con le Monache, esortandole a "non essere troppo spirituali" e porre Cristo al centro della loro clausura.
Davanti alla basilica di santa Maria degli Angeli, papa Francesco risponde alle domande dei giovani su vocazione al matrimonio, verginità, missione. Il saluto, non previsto, con i bambini malati. La vocazione cristiana al matrimonio fra uomo e donna sfida la mentalità "egoista" del seguire i propri sentimenti e la cultura del "provvisorio" che non aiuta a prendere decisioni definitive. La verginità è un "sì", non un "no". Annunciare il Vangelo con la vita e con le parole per cambiare la società.
Ricordate Tim Tebow? È il quarterback che conosce anche chi non sa nemmeno quale sia la forma del pallone del football americano, quel ragazzone dal volto squadrato e il sorriso a 32 denti famoso per tatuarsi versetti della Bibbia sul volto durante la partite, per inginocchiarsi a pregare a bordo campo prima dei match e che nel 2010 scandalizzò i politicamente corretti, comparendo, con la sua mamma, in uno spot pubblicitario antiabortista trasmesso al Superbowl. E ora non dite che non avete mai sentito parlare dei Kiss, il famoso gruppo americano di hard rock che, dal 1974, calca le scene col volto pitturato di trucco pesante e mostruosi costumi da Halloween permanente, non lasciandosi mancare nulla in quanto a eccessi e stravizi. Sul palcoscenico, i componenti della band impersonificano da sempre quattro personaggi surreali e il più orripilante è sempre stato Gene Simmons, bassista e cofondatore del gruppo, che veste i panni di un demone-vampiro mangiafuoco e sputasangue.
È in corso un grave attacco al diritto all’obiezione di coscienza in ambito medico-sanitario, all’interno dell’ordine dei medici, in Parlamento, ed anche a livello europeo. La sezione europea della più grande lobby abortista mondiale, l’International Planned Parenthood Federation (9 agosto 2012) e, successivamente, il 17 gennaio 2013, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) hanno presentato un reclamo collettivo contro l’Italia al Comitato Europeo dei Diritti Sociali presso il Consiglio d’Europa. Di quest’ultimo caso si è già occupata la NBQ all’inizio dell’estate appena conclusasi, in un articolo di Gianfranco Amato.
A seguire in questi giorni stampa e tv, il 4 ottobre sarebbe dovuto essere una sorta di Dies Irae: papa Francesco ad Assisi che fa un gesto eclatante di rottura con il passato, vaticanisti e anche qualche prelato che anticipavano una rinuncia clamorosa a tutte le ricchezze della Chiesa, ovviamente nella Sala della Spoliazione dove era previsto l’incontro con i poveri.
Bangladesh, dopo aver razziato due villaggi cristiani nei paraggi, una folla di integralisti attacca l’istituto. Inutile la resistenza del rettore e degli studenti.
Sarà proclamato beato domani, sabato 5 ottobre, davanti ad almeno 7 mila di fedeli riuniti presso il Palazzetto di Modena. L’affetto che le terre d’Emilia tributano a Rolando Rivi è grande, e ha costretto gli organizzatori a spostare la celebrazione dal Duomo cittadino alla più ampia struttura sportiva. La storia di questo giovane seminarista, ucciso 14enne in odium fidei da un gruppo di partigiani, è un frammento di cosa doveva essere la vita che nel triangolo della morte alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma per Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, il martirio di Rivi è un invito ad andare oltre la logica di contrapposizione storica e di rivalsa sul periodo della Resistenza, per cogliere fino in fondo cosa spinse il giovane Rolando a rimanere sempre così attaccato alla sua talare.
«Quella proveniente dal mainstream mediatico era un’immagine molto distorta e falsa dello stile di vita omosessuale, disegnata apposta per gli americani. Ci sono cascato anche io». Sono le parole di Joseph Sciambra, ex pornostar gay, che un paio di giorni fa ha raccontato la sua storia in una intervista a Lifesitenews.com. Sciambra, 44 anni, descrive la sua adolescenza nel mondo omosessuale, il vortice che nei dieci anni successivi «mi ha portato alla disperazione», la caduta e la conversione. Poi rivela che cosa sia davvero l’omosessualità e «come un genitore dovrebbe affrontarla», senza averne paura né farne una colpa a sé o ai figli. Sciambra chiarisce i veri motivi che animano la lotta per il riconoscimento del matrimonio omosessuale e l’avversione verso le terapie riparative, ma anche il moralismo di certi cristiani «che non aiuta nessuno». E indica una via d’uscita per «coloro che soffrono a causa di questa attrazione».
Il numero delle persone omosessuali in Inghilterra è di gran lunga inferiore a quanto stimato dalle associazioni Lgbt durante il dibattito sull’approvazione del matrimonio gay in Parlamento. I numeri rilanciati allora dal premier David Cameron parlavano di una presenza omosessuale pari al 6% della popolazione, oltre tre milioni di persone, ma secondo la ricerca dell’Office of National Statistics pubblicata ieri gli omosessuali sono 545 mila (1,1%) e i bisessuali 220 mila (0,4%).
Suonavano le campane come sempre. È questo il motivo per cui il 26 settembre scorso i guerriglieri dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno attaccato due chiese a Raqqa, in Siria, distrutto la croce che si trovava su una di queste e l’hanno sostituita con la bandiera nera degli estremisti islamici.
Armiamo i ribelli in Siria, ma senza aiutare i terroristi. Questo mantra è stato ripetuto a più riprese, e in diversi momenti, da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Più facile a dirsi che a farsi, soprattuto dopo che sono state pubblicate foto e video in cui si vedono le stesse armi consegnate ai ribelli saldamente nelle mani dei terroristi islamici legati ad Al Qaeda di Jabhat Al Nusra.
Salvata da una lacrima. È l’incredibile storia di Angèle Lieby, una donna francese che è uscita dallo stato vegetativo nel quale si trovava e che in un libro (che in Francia ha già venduto 200 mila copie) racconta la sua vicenda, puntando il dito contro quei medici che ormai la davano per spacciata, trattandola come un oggetto meritevole solo di una “dignitosa” fine.
Noi siamo fra le piaghe di Gesù, ha detto lei, signora. Ha anche detto che queste piaghe hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute. E mi viene in mente quando il Signore Gesù andava in cammino con quei due discepoli tristi. Il Signore Gesù, alla fine, ha fatto vedere le sue piaghe e loro hanno riconosciuto Lui. Poi il pane, dove Lui era lì. Il mio fratello Domenico mi diceva che qui si fa l’Adorazione. Anche quel pane ha bisogno di essere ascoltato, perché Gesù è presente e nascosto dietro la semplicità e la mitezza di un pane. E qui è Gesù nascosto in questi ragazzi, in questi bambini, in queste persone. Sull’altare adoriamo la Carne di Gesù; in loro troviamo le piaghe di Gesù.
Intorno alle 9.30, con qualche minuto di anticipo rispetto al programma, Papa Francesco ha visitato la Sala della Spoliazione nel Vescovado di Assisi. Un luogo speciale che ricorda il gesto estremo di San Francesco di “spogliarsi” dei beni materiali per abbracciare quelli spirituali e che – ha ricordato mons. Domenico Sorrentino – per la prima volta viene visitato da un Papa.
Papa Francesco inizia la sua visita ad Assisi tra i bambini disabili dell'Istituto Serafico. "Gesù, quando è risorto era bellissimo. Non aveva nel suo corpo dei lividi, le ferite... Niente! Era più bello! Soltanto ha voluto conservare le piaghe e se le è portate in Cielo. Le piaghe di Gesù sono qui e sono in cielo davanti al Padre".
Questo è un "giorno di pianto" per i morti di Lampedusa. "Sentiamo il grido di coloro che piangono, soffrono e muoiono a causa della violenza, del terrorismo o della guerra, in Terra Santa, tanto amata da san Francesco, in Siria, nell'intero Medio Oriente, nel mondo". La Chiesa e quindi ogni cristiano debbono liberarsi dal pericolo della "mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all'orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio. E' un idolo!".
Gesù fece molte promesse a S. Margherita Maria Alacoque. Quante sono? Come sono molti i colori e i suoni, ma tutti riconducibili ai sette colori dell’iride e alle sette note musicali, così, come si rileva dagli scritti della Santa, sono molte le promesse del Sacro Cuore, ma esse si possono ridurre alle dodici, che si riportano abitualmente: 1 - Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato; 2 - Io metterà e conserverò la pace nelle loro famiglie; 3 - Io li consolerà in tutte le loro afflizioni; 4 - Io sarò il loro rifugio in vita e specialmente in punto di morte; 5 - Io spargerà le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese; 6 - I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della misericordia; 7 - Le anime tiepide diventeranno fervorose; 8 - Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione; 9 - Io benedirò perfino le case dove l’immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e venerata; 10- Ai Sacerdoti darò la grazia di commuovere i cuori più induriti; 11 - Le persone che propagheranno questa mia devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non sarà mai cancellato; 12 - La così detta «Grande Promessa» di cui ora parleremo.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Recuperare una legge federale di trent’anni fa per creare “spazi protetti” per gli atei. Ci ha pensato l’associazione studentesca Secular Student Alliance, organizzazione americana che si occupa di sostenere i diritti degli studenti non religiosi. E che ha aperto “zone sicure” per soli laici (Secular Safe Zone) in 26 college e campus di high school in giro per gli Stati Uniti utilizzando una vecchia legge federale che protegge gli studenti cristiani nei luoghi di studio.
Il piccolo Manuel è diventato Lulu a soli 6 anni. È la storia di un bambino argentino per il quale la madre, Gabrielam, ha ottenuto il cambiamento di sesso nei documenti, solo perché «gli piacciono le mie gonne e i capelli lunghi». Inizialmente, ha raccontato la donna, quegli atteggiamenti le apparivano «solo un gioco». Ma poi Gabrielam, mamma di due gemelli, divorziata e costretta a crescere i suoi figli sola, ha raccontato di quando «ho visto su National Geographic un programma sulle femmine transessuali americane. Fu in quel momento che capii che lui era una femmina trans». Fu così che decise di scrivere al governatore della provincia di Buenos Aires e alla presidente dell’Argentina Cristina Kirchner.
«Per poter dare ai miei figli tutto ciò che ho sempre sognato sono diventata una madre surrogata». Il viaggio della Bbc tra gli uteri in affitto dell’India parte dalle parole di Vasanti, donna che sta crescendo nel suo grembo il figlio di una coppia giapponese da cui riceverà ottomila dollari, cifra che le permetterà poi di spedire i suoi due figli naturali, di 5 e 7 anni, a studiare in una scuola dove si parla inglese. La sua voce è una tra le tante della schiera di donne indiane che ad Anand, nello stato di Gujarat, accettano di diventare “incubatrici umane” e alle quali il regista inglese Matt Rudge ha dedicato un documentario, trasmesso poi dall’emittente britannica lo scorso lunedì.
Non importa se in Italia la discussione sui crocifissi nelle scuole è durata per due anni, fino all’arrivo nel 2011 del divieto di rimuoverli giunto dalla Corte suprema dei diritti dell’uomo. La nuova maestra della scuola elementare Bombicci di Bologna è entrata in prima B e, come se nulla fosse, ha domandato di portare via la croce dall’aula.
La Francia ha deciso che l’anno scolastico appena cominciato sarà «l’anno della mobilitazione per l’uguaglianza». Per questo motivo il governo socialista di Francois Hollande ha messo in piedi diverse misure che vanno dal programma “ABCD dell’uguaglianza” alle elementari, alla «lotta contro l’omofobia» nei licei. Il tutto con l’obiettivo finale, come spiega il sito del Ministero per gli affari sociali, di «decostruire gli stereotipi di genere».
Per contrastare le brigate legate ad Al Qaeda e i ribelli “laici” che si riconoscono nella Coalizione nazionale siriana, il 29 settembre scorso è nato in Siria l’Esercito dell’islam, che riunisce 50 gruppi armati e migliaia di combattenti. Secondo quanto riportato da Reuters, il nuovo gruppo sarà guidato da Zahran Alloush, leader della brigata Liwa Al Islam (Brigata dell’islam) e appoggiato economicamente e militarmente dall’Arabia Saudita.
Gli Italiani, si sa, hanno molti difetti, che però sono in gran parte compensati e perfino sopravanzati da un grande pregio: l'umanità. Nei momenti difficili, specialmente quando certe norme della convivenza collettiva sembrano svanire, è l'umanità che ci detta le nuove regole cui conformarci. E queste regole corrispondono sia con un codice d'onore ancestrale, sia con i principi dell'etica cristiana. Quanto determina l'aderenza al loro dettato non è il timore di una sanzione, dato che tato più le si rispetta quanto più vengono meno le gerarchie prestabilite: e il momento attuale, che abbiamo già paragonato con l'otto settembre, ci fa rivivere una situazione per molti versi simile a quella di allora. I fatti sono ormai noti: il 30 settembre 2013 il Carabiniere Carmelo Floriddia stava compiendo a Scicli di Ragusa il suo consueto giro di perlustrazione notturna, quando, verso l'alba, ha scorto alcuni disperati che, scesi da un barcone cercavano di raggiungere la riva. Senza pensarci sopra, si è tolto la divisa, si è gettato in mare ed ha salvato quante più persone poteva, trascinandole sulla spiaggia e poi praticando ai più malridotti la respirazione artificiale. Molti, ora, gli devono la vita.
È iniziato nel febbraio scorso il suo secondo mandato come Consigliere regionale del Lazio, unica donna eletta nei partiti tradizionali alle ultime elezioni. Parliamo di Olimpia Tarzia, famosa per l’instancabile impegno politico profuso in difesa dei principi non negoziabili, che lei definisce «fondamento della democrazia e dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese». ZENIT l’ha intervistata per approfondire il suo pensiero e conoscere la sua azione concreta in merito a questioni etiche, culturali ed anche di stretta attualità sociale. L’intervista si snoda attraverso più temi: dalla legge regionale per contrastare il gioco d’azzardo patologico alle parole di Papa Francesco; dal ruolo dei cattolici in politica ai processi di mutamento in corso nel centrodestra; dall’iniziativa “Uno di Noi” alla discarica nei pressi del Divino Amore. È proprio da qui, dalla discarica di Falcognana - mentre da parte del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, non è ancora arrivata la firma sul decreto per l’autorizzazione - che facciamo partire la nostra conversazione.
“L’immane tragedia di Lampedusa esige da parte di tutti una risposta che non si limiti al cordoglio ma che chiami in causa le responsabilità e si faccia carico del coraggio di una proposta. Chiedo un funerale di Stato, a Roma, per le vittime di questo ennesimo disastro umanitario; e mentre ci uniamo alla preghiera di papa Francesco, e sollecitiamo interventi rapidi ed efficaci per alleviare le sofferenze dei superstiti, non possiamo non tornare a denunciare con forza le carenze della politica europea e mondiale, l’inadeguatezza delle iniziative della cooperazione internazionale di fronte al fenomeno gigantesco, inarrestabile delle migrazioni, una vera emergenza del nostro tempo.
«Bernardette é stata scelta perché viveva nella miseria ed era figlia della povertà». È iniziato così l’intervento di Padre René Laurentin, celebre storico e teologo delle apparizioni mariane, intervenuto ieri, mercoledì 2 ottobre, alla Cité Saint Pierre di Lourdes, alla presenza di circa 400 persone, in una sala gremita ed emozionata.
Il 27 aprile prossimo una solenne cerimonia condurrà nella schiera dei santi Papa Giovanni Paolo II. Dopo nemmeno un decennio dalla morte di Wojtyla (e due dopo la beatificazione) si conclude il processo per la santificazione di Karol Wojtyla. Ad accelerare la causa il riconoscimento di un miracolo avvenuto proprio il giorno della sua beatificazione, il 1° maggio 2011. La protagonista è Floribeth Mora Diaz, una signora costaricense che dopo aver subìto un ictus cerebrale emorragico i medici non le diedero nessuna speranza. L’operazione di chiusura di un’arteria si trovava in un luogo inaccessibile del suo cervello, da qui la preghiera costante al Papa polacco. La notizia ha destato clamore in questo piccolo paese dell’America Latina che è balzato subito in testa alle cronache internazionali. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Padre Emilio Garreaud, direttore di Radio Maria Costa Rica, che ha incontrato la signora Mora Diaz.
Domani 4 ottobre Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 142 di Sky e in streaming su www.tv2000.it ) trasmetterà per tutto il giorno la diretta della visita pastorale di Papa Francesco ad Assisi. Lo studio di “Nel cuore dei giorni” aprirà già alle 7.30 per trasmettere le immagini dell’arrivo in elicottero del Santo Padre; a seguire, la cronaca di tutti gli appuntamenti pubblici in programma: l’incontro con i bambini disabili e gli ammalati (ore 8.00), la visita ai poveri assistiti dalla Caritas (ore 9.00), il confronto con la comunità religiosa locale (10.15), la Santa Messa (ore 11.00), la preghiera silenziosa dinanzi al Crocifisso di San Damiano nella chiesa di Santa Chiara (16.15).
A Santa Marta, papa Francesco sottolinea: la messa non è un evento "sociale" o "abituale" ma è la "memoria della Passione del Signore", la Sua reale presenza in mezzo a noi.
A 50 anni dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII, papa Francesco sottolinea l'attualità del principio da essa affermato: il fondamento della costruzione della pace "consiste nell'origine divina dell'uomo, della società e dell'autorità stessa". Per cui "non sono solamente i principali diritti civili e politici che devono essere garantiti, ma si deve anche offrire ad ognuno la possibilità di accedere effettivamente ai mezzi essenziali di sussistenza".
Tra il 26 settembre e il primo ottobre il pontefice ha incontrato il patriarca greco-ortodosso: "Uniti contro la crisi nei Paesi del Mashrek".
Vescovo emerito di Cuttack-Bhubaneshwar promette: “Faremo appello”. I condannati sono accusati dell’omicidio di un leader indù, che scatenò le violenze anticristiane del 2008. Contro di loro non esistono prove. I maoisti hanno sempre rivendicato l’assassinio.
Più che una mostra pare un monstrum. Ci riferiamo alla mostra fotografica dell’artista Gonzalo Orquìn - allestita a Roma presso la Galleria l’Opera - che interpreta in modo, diciamo così, personalissimo il tema del “bacio degli sposi”. Si tratta di una serie di foto che ritraggono due uomini o due donne che si baciano. Ma in quali luoghi si scambiano queste effusioni? Il bacio gay è scambiato all’interno di alcune chiese di Roma, proprio ai piedi di un Cristo crocefisso o sotto gli occhi di un quadro che ritrae la Santissima Vergine o davanti al Santissimo Sacramento.
Cambiare sesso a 42 anni le aveva procurato una «sofferenza psicologica insopportabile». Così i medici belgi hanno accettato la richiesta di Nancy Verhelst, diventata Nathan, di ricorrere all’eutanasia a pochi mesi dall’operazione chirurgica di costruzione del pene.
Un gruppo di musulmani ha derubato due cristiani egiziani in Libia e li ha uccisi dopo che si sono rifiutati di convertirsi all’islam, riporta Morning Star News, sito che informa sulla situazione dei cristiani perseguitati nel mondo.
Si intitola La grande luce. Padre Pio tra scienza e fede, la mostra che si tiene presso la Basilica di San Lorenzo in Lucina, a Roma, fino al 20 novembre. Ideazione e direzione artistica sono di Al Festa, pronipote di Giorgio Festa, il medico laico inviato dal Sant’Uffizio per fare una diagnosi sulle stimmate del Santo di Pietrelcina. Il dottore restò per tutta la vita con il frate, curando e studiando le sue condizioni di salute. All’interno della mostra è esposto il guanto delle prime stimmate, ritrovato da Al Festa dentro una cassa piena di libri e reliquie.
Sabato prossimo, 5 ottobre, a Modena verrà proclamato beato il seminarista quattordicenne trucidato "in odium fidei" dai partigiani comunisti.
Eugenio Scalfari che lo ha intervistato, e Giuliano Ferrara che lo ha interpretato, cercano di definire il personaggio di Bergoglio, ma è il Papa stesso che si dichiara e si presenta al mondo.
L'analisi del grande dissidente in occasione della festa nazionale: "Il Partito ha creato un sistema di potere che impone alla popolazione tasse terribili - straniamento, inquinamento, corruzione e ingiustizia - solo per restare in carica. Ma un sistema del genere è destinato ad estinguersi".
Fra Feras Hejazin, parroco della Parrocchia latina e Fra Haitham Yalda, suo vicario si sono recati ieri mattina, martedì 1° ottobre, al cimitero della Parrocchia latina sul Monte Sion a Gerusalemme; dopo che il guardiano del camposanto li aveva informati di atti di vandalismo al cimitero. Arrivati sul posto i Francescani hanno costatato e deplorato gli atti vandalici perpetrati. La frase «Tag Mehir», scritta in lingua ebraica su uno dei muri, in italiano significa «prezzo da pagare ». Su un altro muro una parola iniziata è stata ricoperta, facendo pensare che i colpevoli siano stati interrotti. Inoltre sono state bucate le gomme a sette macchine parcheggiate in zona.
La Chiesa è "fatta di peccatori", ma "il Signore ci vuole parte di una Chiesa che sa aprire le braccia per accogliere tutti", "dove tutti possono essere rinnovati, trasformati, santificati dal suo amore". "La santità non consiste anzitutto nel fare cose straordinarie, ma nel lasciare agire Dio".
Papa Francesco «ha sconvolto» il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, a cui aveva già inviato una lettera, invitandolo a Santa Marta per incontrarsi. Oggi Repubblica riporta l’intervista che è risultata da quell’incontro, qui ne trovate ampi stralci.
«Non è vero che il nostro movimento è stato fondato da un uomo. In Ucraina un uomo ha partecipato alla sua creazione ma questo non significa che noi non siamo femministe autentiche. Nessuno può dire questo». Quasi se la prende Inna Shevchenko, leader delle Femen che protestano contro «la dominazione del maschio» mostrando le loro grazie, quando l’intervistatrice francese di ITele le chiede del documentario presentato a Venezia, dove le Femen ammettono: «Senza un uomo dietro non saremmo mai venute fuori». E l’uomo, cioè Viktor Svyatski, conferma: «Gli uomini fanno di tutto per il sesso: io ho creato il gruppo per avere delle donne».
Il vescovo di Minya Anba Makarios è sfuggito miracolosamente a un tentativo di omicidio in Egitto. Il vescovo si trovava in auto nella città di El Sario quando la macchina è stata raggiunta da una grandinata di proiettili. L’autista è riuscito ad evitare il peggio e il vescovo si è rifugiato nella casa di un cristiano copto.
Vangelo Lc 17, 5-10 Se aveste fede!
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Si sottopone a suicidio assistito perché non è soddisfatto del cambio di sesso: è accaduto in Belgio – riferisce Het Laatste Nieuws - dove Nathan Fleming, 44 anni, ha scelto l'eutanasia per le "insopportabili sofferenze psichiche" dovute all'esito insoddisfacente di tre operazioni per trasformarsi da donna in uomo.
David Tutera, famosissimo conduttore televisivo americano, anchorman della trasmissione My Fair Wedding su WeTV, ha vissuto con il compagno (e in seguito marito) Ryan Jurica per dieci anni. Ma la loro relazione «andava male da sei anni e così abbiamo deciso di avere dei bambini sperando che il nostro rapporto sarebbe migliorato», spiega David.
Dal 4 al 12 ottobre, ai quartieri Ostiense e San Paolo, circa 400 giovani tra i 18 e i 35 anni incontreranno i loro coetanei nelle parrocchie, nelle scuole, negli ospedali, nei centri sportivi, nelle università.
Francesco incontra il fondatore di Repubblica a Santa Marta e parla della sua visione della Chiesa, di apertura al modernismo, di bene e male, di clericalismo e proselitismo e dell'illuminazione ricevuta durante il Conclave
La patrona delle missioni come modello per tutta la Chiesa nel giorno nel quale inizia la riunione del Consiglio di cardinali col Papa è stato il pensiero che Francesco ha proposto nella messa che ha concelebrato questa mattina a Casa santa Marta proprio con i porporati del Consiglio. E proprio riferendosi alla riunione ha chiesto di pregare perché "il nostro lavoro di oggi ci faccia a tutti più umili, più miti, più pazienti, più fiduciosi di Dio, perché così la Chiesa possa dare una bella testimonianza alla gente e vedendo il Popolo di Dio, vedendo la Chiesa, sentano la voglia di venire con noi!".
"Hanno chiesto di recitare la professione di fede islamica, di dire il nome della madre di Maometto e di salmodiare a memoria versi specifici del Corano. Chi non era in grado di rispondere veniva ucciso sul momento. È il macabro quiz comprendente 20 domande che i guerriglieri somali di Al Shaabab hanno posto a quanti si trovavano nel centro commerciale Westgate di Nairobi, dove i terroristi islamici legati ad Al Qaeda hanno fatto irruzione sabato 21 settembre uccidendo almeno 62 persone."
"Se si guarda il mondo con gli occhi di G. K. Chesterton, quelli del suo “cattolicesimo del buonumore”, leggero e lieto, forse si riesce anche a sorridere all’idea di un Papa che muore a poco più di trenta giorni dall’inizio del Pontificato. Chesterton piaceva ad Albino Luciani, papa Giovanni Paolo, scomparso il 28 settembre del 1978, trentacinque anni fa."
«L’estrema tensione nel villaggio di Zakaria si sta estendendo ai villaggi vicini e potrebbe dare vita a una nuova ondata di violenze contro i cristiani copti». Le parole di Anba Makarios, vescovo di Minya, uno dei governatorati dell’Egitto più colpiti dalle violenze anti-cristiane dei Fratelli Musulmani, descrivono quanto sia instabile la situazione dopo l’ultimo scontro tra comunità cristiana e islamica locale.
«Secondo diverse Ong cattoliche, almeno 700 cristiani vengono rapiti ogni anno in Pakistan e costretti a convertirsi all’islam». È quanto dichiarato in un’intervista a Jol Press da Claire Lacroix, redattrice in capo di Open Doors, organizzazione non governativa americana che sostiene i cristiani perseguitati nel mondo.
Vi segnalo il restauro del sito fratello di questo, Gesù confido in Te! Rifatta la grafica, corretti i testi e aggiunte alcune migliorie.
Fedeli di Medjugorje “sfrattati” dal PalaArrex, ma l'evento di preghiera dell'associazione “In Cammino per Maria” sarà solo trasferito a Jesolo Paese. Il 27 ottobre, la data prevista per la giornata di preghiera, potrebbe coincidere con l'evento di Miss Italia che quasi certamente slitterà a fine ottobre secondo indiscrezioni. Non sarebbe stato facile accettare che nello stesso stabile, a distanza di qualche vano, ci fossero le Miss in bikini lungo la passarella e i fedeli inginocchiati in preghiera, vicini all’esperienza mistica. Per evitare disagi, e per non mischiare “diavolo e acquasanta”, la soluzione è stata dunque trovata in extremis, con la Miren e gli organizzatori dell'associazione jesolana che promuove in viaggi al santuario di Medjugorje in Bosnia. Sarà allestito un tendone in piazza Kennedy a Jesolo Paese, dove si svolge il mercato, e qui potranno arrivare circa tremila persone per pregare e discutere.
"La Chiesa ben organizzata! Tutto a posto, ma senza memoria e senza promessa! Questa Chiesa, così, non andrà: sarà la Chiesa della lotta per il potere, sarà la Chiesa delle gelosie fra i battezzati e tante altre cose che ci sono quando non c'è memoria e non c'è promessa", date da Vecchi e bambini.
Il giorno scelto da Francesco è quello della domenica della Divina Misericordia, festività voluta da Papa Wojtyla.
Il miracolo che lunedì 30 settembre farà proclamare santo Giovanni Paolo II colpisce per l’enormità di quella guarigione improvvisa (a quella signora non era stata data alcuna speranza). Insieme con Wojtyla papa Francesco canonizzerà Giovanni XXIII. E’ una decisione che dà un segnale di unità portando finalmente la Chiesa fuori dalle vecchie polemiche attorno al Concilio che hanno caratterizzato la seconda metà del XX secolo. Con buona pace sia di quegli ambienti conservatori che oggi storcono il naso perché papa Giovanni viene canonizzato senza il miracolo prescritto dalle norme. Sia degli sfegatati tifosi di Giovanni XXIII che – da decenni – cercano di farne un rivoluzionario e contrapporlo a tutti gli altri papi della Chiesa.
"I vari Consigli provinciali dell’Ordine dei medici in questi giorni stanno esaminando e votando la proposta di un nuovo codice deontologico. Esaminiamo anche noi solo alcuni articoli per comprendere qual è la posta in gioco. Lo faremo documentandoci, cioè confrontando il testo vigente con il testo proposto."
Guido Barilla – presidente della omonima multinazionale alimentare, uno dei marchi italiani più conosciuti al mondo - volto teso, voce nervosa, è costretto a umilianti scuse, sul modello dei dissidenti cinesi. E’ una vecchia pratica maoista, ma torna sempre buona.
"Da ragazzi si fanno forse le scelte più spontanee e più giuste. Ci s’incontra per istinto. Alcuni degli amici che avevo alla fine degli anni Sessanta, quand’ero quindicenne, nel decennio successivo entrarono in Comunione e Liberazione. Era gente dal mio punto di vista controcorrente, religiosa, dialogante, provocatrice e coraggiosamente incosciente. Sembravano addirittura felici. Senza accorgermene sono rimasto loro amico per tutta la vita, pur non avendo mai condiviso nessuna delle loro idee politiche."
«Infinita e inesauribile è la prontezza del Padre nell’accogliere i figli prodighi». Prima di dire che è “un’apertura”, indovina quale Papa lo ha scritto
Lo scorso 23 settembre è andata in onda su Rai Tre la prima puntata di un nuovo programma: “Pane Quotidiano”. In realtà si tratta sostanzialmente del programma “Le storie” di Corrado Augias, che ha chiuso i battenti la scorsa stagione, con qualche novità in più in merito a contenuto e forma. Augias apre il programma da conduttore ma poi dismette subito questi panni e introduce lui, da ospite, la vera conduttrice: Concita De Gregorio, ex direttrice dell’Unità e una della firme note di Repubblica. È davvero un genio Augias: riesce ad essere ospite e conduttore allo stesso tempo. Tutto al fine poi di sponsorizzare un proprio libro: “Inchiesta su Maria”. Il volume, che completa il dittico iniziato con “Inchiesta su Gesù”, è stato scritto insieme a Marco Vannini, presentato questi come “mistico”. Vannini tra gli altri suoi lavori è da ricordare per “Oltre il cristianesimo” edito da Bompiani. La scheda introduttiva così presenta il libro: “La fedeltà al messaggio cristiano significa quindi andare oltre lo stesso cristianesimo nei suoi condizionamenti storico-ideologici” ed attingere al brahmanesimo e al buddhismo. Un ossimoro che non fa una piega: per essere cristiani occorre non essere cristiani.
Nel pieno della “pre-crisi” governativa il Corpo della Gendarmeria vaticana ha celebrato ieri la propria festa annuale, in leggero anticipo rispetto alla ricorrenza abituale, che è solitamente il 29 settembre, celebrazione liturgica dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, patroni di questo storico Corpo di vigilanza.
Ancora non esiste ma l’hanno già battezzata “pillola del mese dopo”. Alcuni ricercatori americani e svedesi hanno firmato un editoriale sulla rivista scientifica Journal of Family Planning and Reproductive Health Care per spingere le case farmaceutiche a superare i presunti ostacoli di natura politica e religiosa e a procedere senza indugio nello sviluppo di quello che viene presentato come un contraccettivo “post fertilizzazione”. Che però, a giudicare dagli effetti provocati, somiglia più a una versione aggiornata della pillola abortiva Ru486 che a un contraccettivo. La nuova “kill pill”, infatti, sarebbe in grado di agire fino a un mese dopo il rapporto sessuale, quando l’ovulo è fecondato e l’embrione in parte sviluppato.
«Se quella era la libertà, perché mi sentivo morta? Oggi rispondo: perché venivo da una realtà mossa da interessi politici ed economici che speculava sulla sofferenza dell’altro»
Per tutti noi è stata una grande sorpresa la visita improvvisa del nuovo presidente della Repubblica del Paraguay, Horacio Cartes, alla Fondazione San Rafael e alla Fondazione San Joaquín e Santa Ana, le due Ong responsabili giuridicamente delle opere di carità. Ha assunto il potere il 15 di agosto e già il 18, alle prime ore del mattino, era nella reception della nuova clinica Don Luigi Giussani. Con lui c’erano sua sorella Sarah Cartes, la first lady, sua figlia Sofia, e altre personalità del suo entourage. È stata grande la commozione quando, vedendomi, mi ha abbracciato come a un vecchio amico.
“C’è una tentazione... la dico così per tutti, anche per me (…) è una tentazione che al diavolo piace tanto: quella contro l’unità, (…) di quelli che vivono e lavorano in Vaticano. Il diavolo cerca di creare la guerra interna, una sorta di guerra civile e spirituale, E’ una guerra che non si fa con le armi, che noi conosciamo: si fa con la lingua”. Secondo L'Osservatore Romano, queste le parole che papa Francesco avrebbe pronunciato nel corso dell’omelia della Messa presieduta stamani al cospetto del Corpo della Gendarmeria Vaticana, nei pressi della Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani.
Seguire Gesù significa accettare la croce, sapendo che è possibile superare la paura, come ha fatto Maria. Lo ha spiegato stamane papa Francesco nell’omelia della messa celebrata nella cappella di Santa Marta. Il Pontefice ha fatto riferimento alla lettura del giorno (Luca 9, 43-45), in cui Gesù, proprio quando sembrava che stesse per trionfare in Giudea, in Galilea nella Samaria, dice ai suoi discepoli: “Mettetevi bene in mente queste parole: il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”.
Anche questa domenica la liturgia ci presenta il rischio forte della ricchezza, un rischio che non è semplicemente immaginario ma reale, perché la ricchezza può inaridire il cuore. Occorre, quindi, convertirsi ma, per farlo, è necessario ascoltare con attenzione la Parola, permettendo ad essa di penetrare nel nostro cuore e di cambiarlo.
Il ricco cattivo e il povero Lazzaro è un passo del Vangelo di Luca che ha la missione di risvegliare le coscienze degli uomini di ogni generazione. Il cuore di questo testo non è tanto da ritrovarsi nel suo contenuto, che possiamo trovare “distribuito” in altri Vangeli, quanto la prospettiva attraverso la quale si guarda la vicenda terrena ed escatologica di due categorie di persone: i poveri e ricchi.
Alla messa per la Giornata del catechista, appuntamento per l'Anno della Fede, Francesco propone ai catechisti venuti da tutto il mondo, di essere "memoria di Dio" e di risvegliarla negli altri uomini. Comunicare la dottrina "nella sua totalità, senza tagliare o aggiungere". Il saluto al patriarca ortodosso di Antiochia e la preghiera per la Siria e il Medio Oriente.
Padre Livio sulla statua fosforescente di Medjugorje.
All’indomani dell’uscita dell’intervista di padre Antonio Spadaro a Papa Francesco nella traduzione inglese proposta dalla rivista dei gesuiti America, in un bel commento pubblicato dalla National Review l’intellettuale cattolico statunitense George Weigel prova a spiegare in cosa consista davvero la “rivoluzione Bergoglio”. E perché questa “rivoluzione” non sarà mai compresa fino in fondo da «quelli che si immaginano la Chiesa cattolica essenzialmente come un’agenzia politica nella quale la “linea” può cambiare allo stesso modo in cui cambia in America quando un nuovo governatore entra a palazzo» (Weigel cita più volte come esempio in proposito il New York Times, ma come vedremo anche in Italia sono diversi i direttori di quotidiani a cui dovrebbero fischiare le orecchie).
«È una battaglia persa» secondo Bruno Dallapiccola quella che si combatte sulla diagnosi preimpianto. La sua voce si alza dopo la sentenza del tribunale civile di Roma che ha fatto esultare l’Associazione Luca Coscioni: il giudice ha accolto la richiesta di due genitori per accedere, appunto, alla diagnosi preimpianto. La coppia è fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica, e desiderava concepire un figlio immune alla malattia: così si era rivolta alla Corte di Strasburgo tre anni fa, nel tentativo di superare la legge 40 che prevede il ricorso alla procreazione medicalmente assistita solo per le coppie sterili. E sebbene il Governo avesse richiesto un riesame della sentenza europea, ecco che il tribunale di Roma ha deciso per accogliere la mossa di Strasburgo. Andando ad infierire su una legge che, come spiega il genetista direttore scientifico del Bambin Gesù di Roma, «ormai non esiste più».
“Il Papa apre su divorzio e aborto”. Così il 20 settembre ha titolato Il Messaggero, all’indomani della pubblicazione dell’intervista di papa Francesco alla Civiltà cattolica. Qualche giorno prima Repubblica titolava “La verità non è mai assoluta” la lettera del Pontefice a Eugenio Scalfari. Da messaggi come questi e dal disagio che provocano si possono trarre almeno tre indicazioni.
Commento di padre Livio Fanzaga da Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 settembre 2013.
Con la veggente Vicka Ivankovic-Mijatovic abbiamo parlato dellastatua della Madonna che si è illuminata perché nella sua città natale in Bijakovi?i giorno e notte ci sono migliaia di pellegrini. La veggente Vicka ieri si trovava presso il Centro di Giovanni Paolo II a Vionica da suor Cornelia per la consueta testimonianza. Prima che iniziasse a parlare ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva.
Vangelo Lc 16, 19-31
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Due chiese sono state attaccate ieri in Siria da un gruppo jihadista legato ad al-Qaeda nella città di Raqqa, riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani. I guerriglieri dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) sono entrati nella chiesa greco-cattolica di Nostra signora dell’Annunciazione e hanno bruciato tutti i paramenti religiosi. La stessa cosa hanno fatto nella chiesa cattolico-armena dei martiri, dove hanno anche distrutto la croce che si stagliava sopra la torre e l’hanno rimpiazzata con la loro bandiera che inneggia al jihad.
In seguito alle polemiche e al boicottaggio scatenati dalle dichiarazioni di Guido Brambilla alla trasmissione La Zanzara, il premio Nobel Dario Fo ha lanciato una petizione per chiedere che nei prossimi spot della casa pastificia «si promuova l’integrazione». Quindi non sono bastate le scuse dell’imprenditore che ha detto di non voler offendere nessuno, né il boicottaggio lanciato dalle associazioni lgbt, ora Guido Brambilla, per “espiare la sua colpa”, deve rimediare facendo uno spot con una famiglia omosessuale.
Alberto Contri, presidente di Pubblicità Progresso e docente di Comunicazione sociale allo Iulm, in una intervista a Lucia Bellaspiga pubblicata oggi da Avvenire, concede una dose di ragione alla presidente della Camera Laura Boldrini, che nei giorni scorsi si è scagliata contro gli stereotipi femminili e familiari trasmessi dalla pubblicità. «La battaglia contro gli stereotipi è sacrosanta», dice Contri. «Una società moderna si deve evolvere e una donna spogliata per reclamizzare una colla o un’auto va contro la decenza». Occorre però stare attenti a non «cadere nello stereotipo opposto, del tutto distante poi da quella che è la realtà di tutti i giorni».
L’incredibile potenza di fuoco messa in campo a livello nazionale e internazionale contro le libere parole di Guido Barilla alla Zanzara di Radio24 sulla “famiglia tradizionale” (parole peraltro rispettose di tutti e tutte le forme di vita privata) deve far riflettere seriamente tutti coloro a cui sta a cuore la libertà di opinione e di parola in questo Paese. A quanto pare neanche affermare di essere a favore dei “matrimoni gay” ha protetto la sua libertà di espressione nei confronti dell’idea di famiglia (per Barilla centrata sulla donna, frutto dell’amore di un uomo e una donna, tendenzialmente sempre con dei bambini in giro) da attacchi personali, slogan e battute sugli “spaghetti eterosessuali” e addirittura minacce di boicottaggio commerciale. Quanto costa la libertà di pensiero in questo Paese!
La Comunità di Sant’Egidio si riunirà in preghiera per la pace in Siria domani sera, venerdì 27 settembre, alle 20.30 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a due giorni dall’inizio dell’Incontro Internazionale per la pace Il Coraggio della Speranza.
“Allenamento, allenamento, ‘un mi posso fermare che altrimenti i muscoli mi si raffreddano…”. Così esclamava Gino Bartali quando i tedeschi tentavano di fermarlo, e tirava dritto con l’aria da campione toscanaccio che è sul punto di mettere a segno un’altra delle sue grandi vittorie segrete, fino a poco tempo fa non ancora popolari. Sono queste le vittorie che gli hanno guadagnato il titolo di “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem, il sacrario della memoria di Gerusalemme, proprio ora, nella settimana dei mondiali di ciclismo che si stanno svolgendo a Firenze, nella sua terra. Durante i suoi presunti allenamenti, il ciclista diventava il numero uno di una vera e propria staffetta clandestina attraverso le campagne umbre e toscane, trasportando documenti falsi avanti e indietro, da Assisi a Firenze, nascosti sotto il telaio della sella e nella canna della bicicletta.
“Cristiani e musulmani avevano sempre vissuto in un clima di fiducia reciproca, l’attacco a Maaloula ha creato molto sconforto”. Gli islamisti hanno invaso le case e continuano a minacciare il villaggio, teatro di scontro continuo tra ribelli ed esercito. Le famiglie fuggite a Damasco e a Beirut raccontano la loro storia. Si vuole cacciare i cristiani per eliminare il cristianesimo.
Un gruppo di personalità islamiche ha incontrato alcuni vescovi di Mumbai per condannare in modo unanime la strage contro una chiesa protestante del Pakistan. Suhail Lokhandwala, ex presidente della Commissione per le minoranze: “Il vero islam non sostiene alcun tipo di violenza, i terroristi non fanno parte della nostra comunità”.
“Nell’attacco di domenica contro la chiesa di Peshawar sono rimasti uccisi 13 membri della mia famiglia, inclusi i miei cuginetti che andavano ancora all’asilo. Tra i morti ci sono anche diversi miei amici, e chi è scampato si trova in ospedale”. E’ il racconto di Z.Y., cristiano pakistano di 21 anni, che era uscito da Messa pochi istanti prima che due kamikaze si facessero esplodere nella calca di quasi 500 fedeli, falciando 85 vite e ferendo 140 persone. I talebani avevano annunciato gli attacchi contro le chiese come ritorsione per i raid dei droni americani, e hanno puntualmente eseguito i loro piani prendendo di mira la parrocchia di Tutti i Santi a Peshawar. “Perdono i terroristi che hanno ucciso i miei cari, come ci ha insegnato Gesù – scandisce il 21enne pakistano -. Ma i talebani devono sapere che domenica prossima andrò in chiesa senza provare nessun timore. La paura è un sentimento che noi cristiani pakistani non ci possiamo permettere. I fondamentalisti possono ucciderci tutti, ma chi ha paura è come se si uccidesse da solo”.
Bisogna "accompagnare Gesù fino alla croce" e non "fino a un certo punto", ha detto Francesco durante la messa di questa mattina. "Il segno è la capacità di portare le umiliazioni".
Si tratta della chiesa greco-cattolica dell'Annunciazione e della chiesa armena dei santi Martiri. I fondamentalisti hanno distrutto la croce del campanile e innalzata la bandiera islamista. La denuncia dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. Crescono le divisioni nell'opposizione ad Assad. I gruppi fondamentalisti rifiutano l'autorità del Consiglio nazionale e vogliono la sharia. Al Consiglio di sicurezza è pronta la risoluzione sulla distruzione dell'arsenale chimico di Assad. Apprezzamenti da Russia e Usa.
Arriverà in libreria ad ottobre “La lista di Bergoglio", edito da Emi e scritto dal giornalista di Avvenire, Nello Scavo. Si tratta di un’inchiesta che tramite documenti inediti e testimonianze rivela quanto Papa Francesco, allora provinciale dei gesuiti in Argentina, fece per salvare molte persone dalle persecuzioni della dittatura militare, che iniziò nel 1976 e nella quale, negli anni, sparirono almeno 30 mila persone.
Gilbert Keith Chesterton, il grande scrittore e saggista inglese, convertito al cattolicesimo nel 1922, potrebbe anche diventare santo. Certo, nessun passo ufficiale è stato ancora fatto, il processo che porterebbe all’eventuale canonizzazione non è nemmeno partito, ma l’idea ricorre oramai con una certa insistenza dal mese di agosto. E la notizia vera è che a Papa Francesco la cosa non spiacerebbe affatto.
Torniamo sul discorso che lo scorso 20 settembre Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti all'incontro promosso dalla Federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici. Isoliamo due passaggi. Nel primo il Santo Padre mette in evidenza un paradosso dei nostri tempi: «La situazione paradossale si vede nel fatto che, mentre si attribuiscono alla persona nuovi diritti, a volte anche presunti diritti, non sempre si tutela la vita come valore primario e diritto primordiale di ogni uomo».
Mentre al Palazzo di Vetro sembra configurarsi un’intesa tra Washington e Mosca per una risoluzione che imponga a Damasco il disarmo chimico citando solo generiche “conseguenze” nel caso l’impegno venisse disatteso, il conflitto siriano è ormi divenuto ufficialmente uno scontro tra tre diversi protagonisti politici e militari. Dopo mesi di scontri sempre più sanguinosi all’interno della galassia delle bande dei ribelli le milizie islamiste hanno annunciato la costituzione di un organismo congiunto.
Negli Usa il movimento gay ha da sempre un suo «martire», Matthew Shepard, ucciso il 6 ottobre 1998. I suoi due assassini sono stati condannati all’ergastolo e da allora esiste una «Matthew Shepard Fundation» e perfino uno spettacolo teatrale, The Laramie Project, che ha fatto e fa il giro degli States. L’«icona» ha coinvolto artisti «trasgressivi» come il solito Elton John e la solita Lady Gaga, che hanno dedicato indignati e dolenti brani al morto ammazzato per mano omofoba ne lontano 1998.
Sono «martiri cristiani» le vittime dell’attentato del 22 settembre in Pakistan che ha ucciso 85 persone all’esterno dell’anglicana All Saints Church di Peshawar. Non usa mezzi termini l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby nella sua intervista radiofonica a Bbc Radio 4, parlando dell’escalation di attacchi che nelle ultime settimane hanno preso di mira molte comunità cristiane nel mondo: «L’apparenza spesso inganna, io credo che i cristiani sono attaccati semplicemente per la loro fede». Nell’intervista, il leader della Chiesa d’Inghilterra non ha ricordato soltanto le vittime del Pakistan: il suo pensiero è andato anche a Siria ed Egitto, dove nell’ultimo mese 42 chiese sono state date alle fiamme, e dove le comunità cristiane esistono «in molti casi sin dai tempi di san Paolo».
Nairobi, 26. Sembra intensificarsi la sfida in Kenya delle milizie radicali islamiche somale di Al Shabaab. Mentre il Paese è in lutto nazionale per la strage nel centro commerciale Westgate di Nairobi, nuove violenze, che hanno provocato un morto e due feriti, hanno avuto ieri come bersaglio la chiesa cattolica di Wajir, una cittadina settentrionale poco distante dal confine somalo. Gli assalitori hanno lanciato due granate contro la chiesa e poi hanno avviato una sparatoria con la polizia, prima di fuggire. Nell’area c’erano stati in passato altri attacchi simili, tutti attribuiti ad Al Shabaab. Questa mattina, poi, uomini armati hanno assaltato una stazione di polizia nel distretto nordorientale di Mandera, uccidendo due agenti e ferendone tre.
«È lecito confiscare i beni dei cristiani per acquistare armi». Con questa fatwa 36 ulema siriani si sono rivolti ai loro fedeli musulmani sunniti, che combattono contro gli alawiti (sciiti) di Assad. «REQUISIRE CASE DEI CRISTIANI». La notizia, riportata da Fides, specifica che i leader religiosi islamici sono di Douma, uno dei maggiori sobborghi di Damasco, e che la fatwa dà il diritto ai musulmani di «requisire e appropriarsi di beni, case, proprietà appartenenti a cristiani, drusi, alawiti e membri di altre minoranze religiose che non professano la religione sunnita del Profeta».
Se avere un’idea del matrimonio diversa da quella dei militanti gay scatena tutto questo, cosa accadrebbe con una legge come quella appena votata dalla Camera?
Ogni domenica a Con Cuông, Vietnam, un furgone parcheggia all’esterno del recinto della chiesa di padre Nguyen Dinh Thuc e diffonde a tutto volume slogan di propaganda e insulti ai fedeli raccolti in preghiera.
Un giovane marocchino è stato condannato a due anni e sei mesi di prigione per essersi convertito dall’islam al cristianesimo. La famiglia, originaria del villaggio di Ain Aicha, ora vive isolata perché gli altri abitanti la evitano in segno di disprezzo. Il giovane è costretto a vivere in una cella individuale perché gli altri detenuti in prigione lo picchiavano tutti i giorni per la sua fede.
In Egitto non sarà più possibile formare partiti politici su base religiosa. Lo ha annunciato Mohamed Salmawy, il portavoce dell’Assemblea costituente che sta modificando la vecchia Costituzione approvata dai Fratelli Musulmani. «La commissione ha emendato l’articolo 54, che riguarda la fondazione di partiti politici e ha bandito le attività di un partito basato su background religioso».
E' quasi pronta la nuova “corona misterica” che Kiko Argüello e i pittori della sua équipe stanno realizzando nella chiesa di S. Giovanni Evangelista, a Mestre (VE). Il pittore spagnolo, iniziatore del Cammino neocatecumenale, è salito anche martedì 24 settembre sulle impalcature per verificare il lavoro ed eseguire dei ritocchi. Nel pomeriggio ha incontrato un nutrito gruppo di parrocchiani e fratelli del Cammino neocatecumenale per tenere una catechesi che prendeva spunto dalle scene rappresentate. Ha quindi pregato insieme ai presenti.
Dal 4 al 5 ottobre prossimi, presso l’ISSR all'Apollinare di Roma (Pontificia Università della Santa Croce) si svolgeranno alcune “Lezioni bibliche di formazione permanente” con docenti di Sacra Scrittura che approfondiranno tre diverse dimensioni dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Si illumina la Madonna di Vicka. Video dal sito Mediaset.
Si potrebbero eliminare delle festività cristiane per celebrare la ricorrenza ebraica dello Yom Kippur e quella musulmana dell’Aïd. L’idea è stata proposta, neanche a dirlo, in Francia da Dounia Bouzar, antropologa appena nominata membro dell’Osservatorio della laicità dal primo ministro Jean-Marc Ayrault.
«Non faremo mai uno spot con una famiglia gay, la nostra è una famiglia tradizionale». Parola di Guido Barilla, leader dell’omonima azienda pastificia, che ieri è intervenuto durante il programma radiofonico La Zanzara. I presentatori Parenzo e Cruciani hanno intervistato il manager in seguito alle dichiarazioni del presidente della Camera Laura Boldrini sul ruolo della donna negli spot tv, ma presto la discussione si è allargata, finendo col trattare il valore della famiglia. «Se ai gay piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangino pure, se non gli piace quello che diciamo ne mangeranno un’altra. La mia non è mancanza di rispetto per gli omosessuali, che hanno il diritto di fare quello che vogliono nel rispetto degli altri. Ma non la penso come loro. La famiglia cui ci rivolgiamo noi è quella tradizionale, dove la donna ha un ruolo fondamentale: è il centro strutturale di una vita di questo organismo».
Durante la messa celebrata stamattina, Francesco dice che "Bisogna "andare, percorrere le sue strade, camminando". E' necessario "conoscere Gesù col linguaggio dell'azione". Ieri concelebrando con i vescovi maroniti, ha raccomandato la preghiera per il Medio Oriente.
Sembra non avere fine il rinnovamento del sistema scolastico e universitario italiano: un’istruzione sempre più ricca di proposte di ogni genere, di cibi per tutti i gusti, di indigestioni culturali in salsa sincretistica, relativistica, pansessualistica, omofobica. Dopo il protocollo d’intesa “Verso una Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”a firma del Dipartimento delle pari opportunità e del suo ufficio UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), regalatoci dal Governo Monti con una perspicace intuizione della Ministra Fornero (vedi l'articolo di Marisa Orecchia su questo sito), notiamo che la caccia al terribile omofobo continua imperterrita ancor prima della definitiva e ormai prossima entra in vigore della fatidica legge.
Il Cammino neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi di tutto il mondo e nella quale sono nati sette nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono 100 i seminari del Cammino neocatecumenale presenti nei cinque continenti.
Dal 2006 a Chemnitz, in Germania, va avanti il progetto di “Missio ad Gentes” in cui 3 famiglie neocatecumenali, tutte con numerosi figli, sono state inviate per promuovere l'evangelizzazione in una zona in cui l’87% della popolazione è atea e i cattolici sono meno del 3%. Le famiglie vengono dall’Italia, la Spagna e l’Austria e sono sostenute dalla costante preghiera del Rosario da parte di alcuni ragazzi di Roma che ogni anno vanno a trovarli nella loro missione.
Con una cerimonia particolarmente sentita, martedì a Lourdes c’è stata la proclamazione ufficiale della 69.ma guarigione riconosciuta dalla Chiesa nel Santuario mariano in Francia come “prodigiosa, miracolosa”. Si tratta della storia di Danila Castelli, che oggi ha 67 anni. Quando ne aveva 34, dopo un viaggio a Lourdes, ha scoperto di aver superato improvvisamente la grave sindrome della quale soffriva e ciò – come è stato accertato dalla Commissione Medica Internazionale di Lourdes – “senza alcun rapporto con gli interventi e le terapie subite”.
Ritorna il corso di formazione “Evangelizzazione e Comunicazione”, che la NOVA-T (la casa di produzioni televisive e multimediali dei Frati cappuccini Italiani) ha inventato per chi vuole imparare a “comunicare bene per evangelizzare meglio”; un’esigenza avvertita nella Chiesa da sempre, ma con ancora più forza sulla scia dell’esempio di Papa Francesco, grande comunicatore anche attraverso internet e la Rete. L’avvento dei nuovi media e dei social network rappresenta una rivoluzione in tanti ambiti, soprattutto in quello ecclesiale e pastorale. Chi opera nel mondo religioso, nell’educazione, nell’animazione vocazionale, sa che deve sempre di più confrontarsi con la questione dei linguaggi della comunicazione e dei nuovi strumenti digitali. Sono questi gli “strumenti” da imparare ad usare per riuscire in un’evangelizzazione efficace.
Dopo la strage di cristiani a Peshwar, Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, ha inviato una nota all’agenzia Fides: «Il governo dovrebbe affrontare seriamente la crescente violenza religiosa e settaria che ha raggiunto proporzioni allarmanti, come dimostra l’incidente nella Chiesa di Peshawar». «Uccidere innocenti in un momento di preghiera – prosegue Coutts – è un vergognoso atto di codardia. Al governo chiediamo di prendere misure immediate per arrestare i responsabili di questo attacco e per proteggere i luoghi di culto di tutte le minoranze religiose nel Paese».
Carol Kerr, 31 anni, inglese di Chapelton, ha in braccio il suo primo figlio. Si chiama Callum ed è un batuffolo che pesa a mala pena un chilo. La donna sa che è un miracolo se il piccolo è sopravvissuto alla gravidanza. Ma i medici non ci pensano. Non importa se Callum c’è, perché «il suo futuro sarà una vita da cieco e forse non camminerà mai», le dicono i dottori.
L’eutanasia è in continuo aumento in Olanda. L’altro giorno sono stati pubblicati i numeri ufficiali del 2012: 4.188 persone si sono affidate alla “buona morte”, il 3 per cento di tutti i decessi nel Paese. Tra questi, anche 42 individui che soffrivano di demenza e 13 di malattie psichiatriche sono stati “trattati” con l’eutanasia, nonostante l’incapacità di esprimere la propria volontà. Questo, se pur contro la legge del 2002, è stato possibile grazie alla volontà del governo.
Non hanno avuto in Siria la guerra di Obama richiesta dall’Arabia Saudita. Rispondono con le stragi degli innocenti. C’è anche questa interpretazione ai recenti massacri. Di Nairobi. Dove gli shabab non hanno avuto altro obiettivo che «uccidere quanti più miscredenti possibile». Di Peshawar. Dove i kamikaze hanno assassinato centinaia di cristiani. Di Borno. Dove 87 persone sono state trucidate dalle milizie di Boko Haram. «Uccidere quanti più innocenti possibile, in tanti più modi possibili, tanto meglio». Questa è la parola d’ordine degli imbestiati con cui non si può fare nessun negoziato. Quindi?
LETTERA DELLA VENERABILE SCRITTRICE ALLE RELIGIOSE DEL SUO MONASTERO, PER DEDICARE LORO LA SUA OPERA.
All'udienza generale Francesco dice che la Chiesa è "una" pur comprendendo culture e lingue diverse. "Io, come cattolico, vivo questa unità della Chiesa? Oppure non mi interessa, perché sono chiuso nel mio piccolo gruppo o in me stesso?". "Quando penso o sento dire che tanti cristiani sono perseguitati e anche danno la vita per la loro fede, tocca il mio cuore questo o non viene a me?".
A ciascuno la sua lettera. Se Eugenio Scalfari ha ricevuto posta da Papa Francesco, il matematico e propagandista dell'ateismo Piergiorgio Odifreddi, dopo avere pubblicato un libro intitolato «Caro Papa ti scrivo», si è visto arrivare una risposta dal Papa Emerito Benedetto XVI. Le undici pagine saranno pubblicate in integro da Mondadori in una nuova edizione del libro di Odifreddi: le leggeremo con interesse, non senza rilevare che il matematico diventerà il primo ateo che farà un po' di soldi vendendo la lettera di un Papa. Ma intanto Odifreddi ha pubblicato un corposo estratto - non un riassunto, tutte le frasi sono di Papa Ratzinger - sulla casa madre di tutti gli atei che si rispettino, Repubblica, che di questi tempi ogni tanto assomiglia all'Osservatore Romano.
Secondo la Reuters tra i ricchi cinesi è diventato di moda prendere un utero in affitto negli Stati Uniti. Per fare quanti più figli si voglia, aggirando la legge del figlio unico, che affibbia multe salatissime a chi ha più di un erede. Figli che, nascendo negli Stati Uniti, avranno cittadinanza americana.
Il Canada ha revocato lo status di “organizzazione caritatevole” alla Società islamica del Nord America Canada (Isna) dopo aver scoperto che aveva raccolto 280 mila dollari e li aveva devoluti a una seconda organizzazione connessa a gruppi terroristici pakistani.
Un’artista iraniano-danese è stata condannata a pagare 5 mila corone danesi (circa 600 euro) per insulti razzisti contro l’islam. Firoozeh Bazrafkan ha il dente avvelenato: originaria dell’Iran, si è trasferita in Danimarca, dove «ricevo minacce di morte. So anche che la polizia segreta iraniana vorrebbe uccidermi perché sono un’apostata». Odia l’islam, come tutte le altre religioni, e soprattutto «i codici islamici che in Iran fanno sì che la gente non possa parlare e dire quello che vuole. Questo voglio criticare».
I due vescovi ortodossi rapiti in Siria lo scorso 22 aprile sarebbero vivi. A dare la notizia, senza ulteriori dettagli, è la tv libanese al-Mayadeen, che ha citato come fonte il capo del comitato per la riconciliazione nazionale di Aleppo.
Li chiamano “Adoption Parties” e sono delle feste in cui gli aspiranti genitori possono conoscere di persona i bambini disponibili. Il sistema inventato due anni fa ha fatto aumentare del 20 per cento le adozioni in Inghilterra ma in tanti hanno paragonato le feste a veri e propri «concorsi di bellezza» dove i bambini «più carini» vengono richiesti a gran voce.
«La situazione dei cristiani in Egitto comincia a migliorare ma molto lentamente. Sono ancora spaventati dalle violenze subite». Dopo che i Fratelli Musulmani hanno bruciato 70 chiese e molte scuole, ospedali, case e negozi di cristiani è normale che «non ci sentiamo ancora al sicuro», spiega a tempi.it padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana.
"Dio, che non ha Storia, perché è eterno, ha voluto fare Storia, camminare vicino al Suo popolo. Ma di più: farsi uno di noi e come uno di noi, camminare con noi, in Gesù". "E il Signore Gesù, anche nella nostra vita personale ci accompagna: con i Sacramenti. Il Sacramento non è un rito magico: è un incontro con Gesù Cristo, ci incontriamo il Signore".
Il Cammino Neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi provenienti da tutto il mondo e nella quale convivenza sono nati 7 nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono già 100 i seminari di queste caratteristiche presenti nei cinque continenti. I nuovi seminari corrispondono a Filadelfia (USA), Vancouver (Canada), Belém (Brasile), Carúpano (Venezuela), Kampala (Uganda), Úzhgorod (Ucraina) e Campobasso (Italia). Durante la convivenza, questi 357 giovani sono stati distribuiti nei 100 seminari nei quali, a partire da ora, cominceranno a formarsi e studiare per il ministero al servizio della Nuova Evangelizzazione. Inoltre, hanno partecipato il cardinale Christoph Schönborn e vari vescovi, tra i quali il vescovo di Filadelfia, Charles Chaput; il vescovo di Carúpano, Jaime Villaroel e il vescovo greco-cattolico di Úzhgorod, Milan Shashik.
Appena passate le 22 di ieri sera, si è diffusa una notizia che ha dell’incredibile: la statua della Madonna presente nella casa vecchia di Vicka a Medjugorje, avrebbe emanato una luce propria.
Io vi confesso, eterno dominatore dell'intero uni­verso, Padre, Figlio e Spirito Santo, un unico e vero Dio, una stessa sostanza in tre Persone, perché, senza che vi sia alcuno che vi dia qualcosa per primo sì da riceverne il con­traccambio, soltanto per vostra benignità rivelate i vostri arcani misteri ai piccoli e, dal momento che lo fate con immensa bontà e infinita prudenza e ve ne compiacete, ciò è conveniente. Nelle vostre opere magnificate il vostro no­me, mostrate il vostro potere, manifestate la vostra gran­dezza, dilatate le vostre misericordie e vi assicurate l'ono­re che vi è dovuto in quanto siete perfetto, saggio, poten­te, benevolo, generoso e solo autore di ogni bene. Nessu­no è santo come voi, nessuno è forte come voi, nessuno è come voi, che sollevate il mendico dalla polvere, rialza­te dal niente e donate con abbondanza all'indigente. Vo­stre sono le estremità della terra e vostre sono le sfere ce­lesti. Voi siete colui che sa tutto, che fa morire e fa vi­vere, che abbassa i superbi ed esalta gli umili, che rende povero e arricchisce, affinché nessun uomo possa vantarsi davanti a voi e né il più vigoroso presuma delle proprie energie né il più debole si scoraggi per la propria fragilità.
Le ha tagliato i capelli con dolcezza, come soltanto una persona cara sa fare. Lei ha accolto quel gesto con un sorriso riconoscente e ha iniziato felice il suo nuovo cammino. La cerimonia solenne, seguita da parecchi sguardi (quelli di parenti e amici commossi ma anche di alcuni curiosi) e illuminata dai flash di chi immortalava il singolare evento, si è svolta domenica all’interno del Duomo di Teramo. Qui Giuseppe e Concetta Altizii, fratello e sorella, 33 anni e un passato da studente di ingegneria lui, 31 anni e una laurea in Scienze della Formazione nel cassetto lei, hanno preso i voti insieme, nella città dove sono nati e cresciuti e dove, quasi quindici anni fa, hanno ricevuto la «chiamata». Da allora un lungo percorso di fede culminato nella decisione di diventare rispettivamente frate francescano e clarissa. Un destino analogo a quello di un illustre santo, San Giuseppe, patrono della città, e di Santa Colomba, anche loro fratello e sorella.
Racconti di un esorcista di don Gabriele Amorth. Trasmissione del 11-09-2013: Come si comporta il demonio.
Venerdì 13 il Ministero della Salute ha divulgato le statistiche sull’aborto in Italia. Quello che ha attirato l’attenzione nei titoli delle maggiori testate giornalistiche è la prosecuzione del calo degli aborti anche nel 2012 e l’elevato numero di ginecologi obiettori di coscienza. Vediamo il primo aspetto, il calo degli aborti. Secondo quanto dichiarato recentemente da uno degli esperti del settore dell’Istituto Superiore di Sanità, l’organo che elabora i dati per il rapporto del Ministro, «La 194 è stato il più grande successo italiano di Sanità pubblica». Che 5.435.678 aborti legali dal 1978 a tutto il 2012 siano un successo è da guinness dei primati dell’ottimismo, sostenuto dalla diminuzione degli aborti sia legali che clandestini.
I nemici della verità non vivono di sola omofobia. Ad esempio l’eutanasia rimane ancora nella agenda bioetica di molte forze politiche e associative e la marcia di avvicinamento per legalizzarla non ha conosciuto soste. Dopo Milano e Venezia, anche Parma avrà il proprio registro per la raccolta dei testamenti biologici. La proposta, approvata con un solo voto contrario, è venuta dai Comunisti italiani che hanno trovato una sponda favorevole nel voto senza riserve dei Grillini.
Immaginiamo la scena. Una domenica sera di fine estate, una tranquilla città di provincia, un gruppo di associazioni di gay che riuniscono pacificamente i loro simpatizzanti per parlare della legge anti omofobia e per esporre le loro ragioni a sostegno dell’introduzione del matrimonio fra persone dello stesso sesso. Non fanno in tempo a iniziare: nella sala fino a quel momento serena irrompono militanti di organizzazioni ostili, i quali urlano, esibiscono t-shirt e cartelli offensivi, salgono sul palco dei relatori, costringono il convegno a interrompersi. Una vicenda così sarebbe andata subito fra i titoli di apertura dei tg serali, nelle prime pagine dei quotidiani del giorno successivo, qualche alta carica istituzionale si sarebbe precipitata sul posto per manifestare vicinanza agli organizzatori, il Senato si sarebbe riunito d’urgenza per approvare il prima possibile la legge anti omofobia nella versione più punitiva, e guai a chi avesse obiettato qualcosa. Dimenticavo: gli autori della vile aggressione sarebbero stati processati per direttissima.
«Noi non vogliamo capire che l’islam moderato non esiste, che la Primavera araba è finita e che la sua nuova fase consiste nel progetto islamista e jihadista di costruire il Grande califfato islamico. Neanche a dirlo, il principale ostacolo alla sua costruzione siamo noi». Domenico Quirico, inviato della Stampa, rapito in Siria e rimasto nelle mani dei ribelli per cinque mesi, riassume in una grande «dichiarazione di guerra» dell’islam all’Occidente gli attentati in Siria, Pakistan, Nigeria, Egitto e Kenya a cui stiamo assistendo in questi giorni. Domani sera Quirico sarà a Milano per un incontro organizzato dal Cmc e a tempi.it racconta «quello che ci sfugge, perché ci fa comodo far finta di non vedere».
Perugia. Sui siti on line ieri e sui quotidiani oggi è stata riportato un caso di omofobia che ha fatto infuriare l’Arcigay a tal punto da chiedere che in parlamento di rimetta in discussione la legge sull’omofobia. Ma il caso, in verità, mostra l’esatto contrario di quanto l’associazione lgtb vuole far intendere, e cioè che in determinati contesti basta pronunciare il termine “omosessualità” per essere tacciati di omofobia. Di più: illustra in maniera lampante quanto un “non caso” possa essere strumentalizzato solo a fini politici. Andiamo con ordine.
E’ un bel mattino di maggio quando Peter Srsich si trova con la madre Laura tra la folla assiepata in Piazza S. Pietro per assistere all’Angelus di Papa Benedetto XVI. Peter è un bel ragazzo al quale un anno prima, all’età di diciassette anni, è stato diagnosticato un cancro molto impegnativo da combattere, un linfoma non-Hodgkin al quarto stadio, ed ora è in cura presso il Children Hospital di Colorado. Dopo vari cicli di chemioterapia il giovane è molto prostrato psicologicamente, perciò gli è venuta in aiuto la Fondazione internazionale Realizza un sogno che gli ha offerto la possibilità di realizzare un desiderio altrimenti impossibile. La famiglia Srsich è cattolica e Petar esprime subito il desiderio di recarsi a Roma per incontrare il Pontefice. Detto fatto ed eccolo nel caldo sole primaverile pronto per raccontare a Benedetto XVI la sua malattia e i suoi sogni di ragazzo.
Durante la prolusione al Consiglio Permanente della CEI, il cardinale Bagnasco stigmatizza il "virus dellindividualismo" che corrompe la felicità dell'uomo.
Aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente della Cei, l'arcivescovo di Genova esprime a nome della Chiesa italiana "vicinanza" alla Siria e all'intero Medio Oriente, che "da troppo tempo vivono nella violenza e nella paura". I danni dell'individualismo, che "avvelena gruppi e popoli. La violenza contro i cristiani sembra intensificarsi".
Le persone concepite attraverso sperma o ovulo di donatore hanno dei diritti? La risposta sembra proprio essere negativa a quanto dice Alana S. Newman in un suo articolo comparso su life news nell’agosto scorso . La Newman, per chi non lo sapesse, è stata nel 2011 la fondatrice del progetto Anonymous Us con l’obiettivo di dire tutta la verità circa le realtà personali di molti individui concepiti con seme di donatore, tutta la sofferenza che si nasconde nel cuore di queste persone che quasi mai vengono a conoscenza di chi sono i loro veri genitori biologici e che spesso comprendono di essere stati il risultato di un atto egoistico e di una vera e propria operazione di lucro.
Quando Gesù si accomiatò dai discepoli per anda­re verso la sua passione, li invitò a non permettere che i loro cuori si turbassero per le cose delle quali li aveva av­vertiti, perché nella casa di suo Padre, che è il paradiso, c'erano molti posti. Li rassicurò così che vi erano premi per tutti, nonostante la diversità delle opere buone e dei meriti, e che non dovevano rattristarsi perdendo la pace e la speranza nel vedere altri arricchiti di più grazie e più avanzati nella virtù, perché c'erano molte stanze e ognuno sarebbe stato contento di quella che gli sarebbe spettata, senza invidia alcuna, essendo questa una delle grandi for­tune della felicità perenne. Ho dichiarato che la Vergine fu collocata nel posto più alto, cioè sul trono della Trinità, e sovente ho usato questo termine per parlare di misteri tan­to sublimi, come fanno pure i santi e la stessa Scrittura. Benché non siano necessari ulteriori chiarimenti, per chi capisce meno spiego che l'Onnipotente, essendo purissimo spirito senza corpo ed insieme incommensurabile, im­menso e incomprensibile, non ha bisogno di un seggio ma­teriale, poiché riempie l'universo, è presente in ogni crea­tura e nessuna di esse lo racchiude, cinge o circonda, ma anzi è lui che le abbraccia tutte in se stesso. Gli eletti, inol­tre, non lo contemplano con gli occhi corporali, bensì con quelli dell'anima; però, siccome lo fissano in qualche pun­to preciso - secondo il nostro modo di intendere -, dicia­mo che sta sul suo trono regale, anche se contiene in sé la propria gloria e in sé la partecipa loro. Non nego co­munque che l'umanità di Cristo e sua Madre abbiano una sede più eminente rispetto agli altri, né che tra coloro che sono lassù in corpo e anima ci sia un ordine di maggiore o minore prossimità ad essi, ma non è qui opportuno espor­re in che maniera questo avvenga.
Padre Luigi Mandelli, missionario del Pime in Brasile e Amazzonia da 30 anni, mi racconta la situazione nella sua parrocchia alla periferia estrema di Manaus, definita “Area missionaria Santa Chiara”. «È una parrocchia che sta nascendo – dice - fra un popolo sbandato e non ancora stabilizzato nella metropoli. A Manaus c’è una continua immigrazione da ogni parte del Brasile e anche da paesi limitrofi perché la capitale dell’Amazzonia è “zona franca” che non paga tasse. Il lavoro c’è, pagato poco, ma c’è. Solo un dato. La Honda importa dal Giappone i pezzi delle sue moto, a Manaus vengono montati ed esportati in tutto il mondo. Sai quante moto produce ogni giorno? 5.000, cinquemila!
Il clamore mediatico che ha circondato l'intervista rilasciata dal Papa alla «Civiltà cattolica» ha messo in secondo piano un importante discorso del Pontefice, sempre del 20 settembre, ai partecipanti all'Incontro dei ginecologi cattolici. Nell'intervista il Pontefice aveva annunciato che non avrebbe parlato spesso «delle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso di metodi contraccettivi», nel quadro di una strategia che affida al ministero del Papa, anzitutto e in modo prioritario, il primo annuncio della fede. Qualche giornale aveva inteso che non ne avrebbe parlato «mai». Francesco lo ha subito smentito, con una ferma denuncia di aborto ed eutanasia.
Dal 25 giugno 1981, giorno della prima apparizione della Vergine Maria nel paesino di Medjugorje, in Erzegovina (il giudizio della Chiesa è comunque ancora sospeso su tale evento) sono passati ben 32 anni e mezzo. Ma perché la Madonna appare da così a lungo? Ha risposto direttamente Lei così, nel messaggio alla parrocchia di Medjugorje del 25 gennaio 2009: «Io sono con voi così a lungo perché siete sulla strada sbagliata. Soltanto con il mio aiuto, figlioli, aprirete gli occhi». E come dà testimonianza Riccardo Caniato nell’ultimo suo libro da lui dedicato alla “Gospa” (significa “Madonna” in croato), Medjugorje, Paradiso sola andata (con una Prefazione di monsignor Luigi Negri, Edizioni Ares, Milano 2013, pp. 352, Euro 14,80), questo «aiuto» della Madonna si è rivelato negli anni davvero “efficace”, tale da indurre migliaia, forse milioni di persone da ogni dove, lingua e nazionalità a intraprendere (o riprendere) un cammino personale di conversione.
Il presidente dei vescovi cattolici parla di gesto “vergognoso e codardo”. Mons. Coutts chiede “speciali preghiere” per le vittime e i familiari e lancia un appello ai cristiani “alla calma e alla pace”. Leader musulmano esprime vicinanza “ai nostri fratelli e sorelle cristiani”. Manifestazioni di protesta in tutto il Paese contro la strage, rivendicata da un gruppo islamista.
La testimonianza di Ester di Paolo, madre di una ragazza down di 22 anni. Parte seconda.
La testimonianza di Ester di Paolo, madre di una ragazza down di 22 anni. Parte prima.
Riportiamo di seguito il resoconto della dott.ssa Benedetta Foà, a conclusione del Seminario Dalle tenebre alla luce: Percorso di elaborazione del lutto per un figlio mai nato, tenutosi a Medjugorje, dall’1 al 5 settembre 2013, in collaborazione con la dott.ssa Anna Traversa.
“Questa casa è la vostra casa”: con questo detto tipicamente latino-americano, papa Francesco ha rivolto il suo saluto ai poveri assisiti dalla Caritas e ai detenuti della Casa Circondariale di Cagliari, incontrati nel primo pomeriggio nella cattedrale del capoluogo sardo. “Nei vostri volti vedo fatica, ma vedo anche speranza - ha detto loro il Santo Padre -. Sentitevi amati dal Signore, e anche da tante persone buone, che con le loro preghiere e con le loro opere aiutano ad alleviare le sofferenze del prossimo. Io mi sento a casa in mezzo a voi”.
Il ministro della Salute Lorenzin ha presentato al Parlamento la nuova relazione sull’attuazione della legge 194/78. Ogni anno la pubblicazione di questo documento ci ricorda il destino, ormai irreversibile e per procedura, di migliaia di esseri umani in una società che si dichiara civile: “Documentazione e certificazione – Urgenza- Epoca gestazionale - Tempo di attesa fra rilascio del documento o certificazione e intervento - Luogo dell'intervento - Tipo di anestesia impiegata - Tipo di intervento”. Ci sono tuttavia, in questo aggiornamento, anche alcuni dati positivi: in Italia il numero di aborti continua a diminuire, rimane uno dei più bassi d’Europa il ricorso all’aborto da parte delle giovani, aumenta il numero di medici obiettori.
La Nuova Era, o all'inglese il New Age, (1) è un fenomeno contemporaneo di invenzione "laica" che ha copiato l'idea da San Pietro; è lui che infatti per primo ha detto che i cristiani aspettano "Nuovi cieli e nuova terra", alludendo alla palingenesi del cosmo che si avrà alla seconda venuta di Gesù. Ma appunto, essendo laica, ne ha stravolto sia la causa, che per noi è Dio mentre per il New Age sono le stelle (il motore del meccanismo è astrologico, passaggio dalla costellazione dei Pesci a quella dell'Acquario), sia la finalità, che per noi è la vita eterna nella gloria di Dio mentre per il New Age è un progresso indefinito sulla terra.
Il primo incontro di Francesco nella sua visita in Sardegna è dedicato al mondo del lavoro. In un discorso a braccio la denuncia di una cultura che "scarta" nonni e giovani, ma "un mondo dove i giovani non hanno lavoro non ha futuro". "Vogliamo un sistema giusto che ci faccia andare avanti tutti". "Al centro ci deve essere l'uomo e la donna, non il denaro". "Signore insegnaci a lottare per il lavoro".
Papa Francesco esorta i giovani a "prendere il largo" con Gesù, andando controcorrente e sfuggendo alla "dea lamentela". Diventare apostoli verso gli altri giovani. Ai detenuti e ai poveri: la Chiesa è la vostra casa. Al mondo della cultura: creare una cultura del discernimento e della solidarietà per superare la crisi. Il ricordo dell'attentato in Pakistan.
Due attentatori si sono fatti esplodere all’uscita dal servizio domenicale. Al momento della strage erano presenti circa 700 persone. Colpita la All Saints Church, un luogo simbolo del tentativo di integrazione fra cristiani e musulmani. Il tentativo di dialogo governo e talebani annega nel sangue di vittime innocenti. Paul Bhatti: “governo esclude minoranze” nella costruzione del Paese.
A proposito della gloria e della felicità di cui par­tecipano i santi nella visione beatifica, san Paolo dice con Isaia che occhio mortale non ha visto, né orecchio ha udi­to, né cuore umano ha potuto penetrare quello che Dio ha preparato per coloro che lo amano e che in lui sperano. Conformemente a questa verità professata secondo la fede cattolica, non stupisce ciò che si racconta sia successo a sant'Agostino: nonostante fosse un grande luminare della Chiesa, mentre si accingeva a scrivere un trattato sulla con­dizione dei beati, gli apparve il suo grande amico san Gi­rolamo, che in quel momento era morto ed entrato nella gioia del Signore, e lo disingannò, dichiarandogli che non avrebbe potuto conseguire il suo intento come desiderava, dal momento che nessuna lingua né penna degli uomini sarebbe stata in grado di manifestare la minima parte dei beni goduti dagli eletti in paradiso. Quand'anche di quel­la realtà non avessimo altra testimonianza dalla sacra Scrit­tura se non il sapere che è definitiva, ciò supererebbe già la nostra capacità di comprensione, che non può raggiun­gere l'eternità neppure con grandi sforzi, poiché Dio, per quanto lo si possa conoscere e amare in misura crescen­te, è inesauribile ed incomprensibile. Egli chiamò all'esi­stenza tutte le cose senza che queste consumassero il suo potere; neanche se creasse innumerevoli altri mondi sa­rebbe indebolito, perché rimarrebbe sempre infinito ed im­mutabile. Allo stesso modo, nonostante i santi che lo con­templano e ne godono siano un numero incalcolabile, egli resta da essere conosciuto ed amato senza fine; infatti, sia nella vita mortale sia in quella incorruttibile, ciascuno par­tecipa di lui in maniera limitata e in base alla propria di­sposizione.
Al termine della Celebrazione Eucaristica nel piazzale antistante il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, il Santo Padre Francesco ha guidato la recita dell’Angelus con i fedeli e i pellegrini presenti. Riportiamo di seguito le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana.
Nella messa di Francesco al santuario di Nostra Signora di Bonaria, il Papa dice che non bisogna aver paura di "uscire e guardare" con lo sguardo di Maria, che ci invita e essere veri fratelli" coloro che "istintivamente consideriamo di meno e che invece ne hanno più bisogno: i più abbandonati, i malati, coloro che non hanno di che vivere, coloro che non conoscono Gesù, i giovani che sono in difficoltà".
Un ragazzino di 14 anni, ucciso 68 anni fa, Rolando Rivi. Cosa c’entrerà mai con noi contemporanei del terzo millennio questa vittima di quegli anni oscuri, quando imperversavano gli ultimi sanguinosi sussulti della guerra? Eppure quel ragazzino, un seminarista reggiano, assassinato “in odium fidei” dai partigiani comunisti nel 1945, è diventato compagno di viaggi di molti, in Emilia – un contemporaneo, ha detto il suo biografo, il giornalista Emilio Bonicelli – ed è stato al centro del primo incontro della neo Fondazione Tempi a Bologna, assieme al centro culturale Manfredini.
Padre Luigi Mandelli, missionario del Pime in Brasile e Amazzonia da 30 anni, mi racconta la situazione nella sua parrocchia alla periferia estrema di Manaus, definita “Area missionaria Santa Chiara”.
«La scienza bioetica moderna è capace di offrire una gamma di scelte più ampia di un tempo per determinare il futuro dei suoi figli». Così comincia la pubblicazione dei bioeticisti inglesi Stephen Wilkinson e Eve Garrard “Eugenetica ed etica della riproduzione selettiva”.
Il Pontefice alla Federazione Internazionale delle Associazioni Mediche Cattoliche: «Mentre si attribuiscono alla persona nuovi diritti, a volte anche presunti diritti, non sempre si tutela la vita come valore primario»
È falsa la notizia circolata nei giorni scorsi secondo cui in Siria, ad Aleppo, sarebbero stati uccisi 130 cristiani. Media libanesi parlavano di gruppi di ribelli autori della strage ma all’agenzia Fides fonti autorevoli della seconda città più importante della Siria parlano di «notizia del tutto infondata».
In un'ampia intervista alla rivista Civiltà Cattolica, papa Francesco spiega le priorità della Chiesa, l'importanza della misericordia e dell'uscire incontro alle situazioni e alle persone ferite. La Chiesa come "un ospedale da campo". Accoglienza di divorziati, omosessuali, persone che hanno praticato l'aborto. Molti applaudono alla "rivoluzione", ma in realtà tutto è nella più pura tradizione. L'importanza della donna nella Chiesa, della collegialità anche con gli ortodossi. "Sono un peccatore al quale il Signore ha guardato".
La credibilità di un sistema sanitario non si misura solo per l'efficienza, ma soprattutto per l'attenzione e l'amore verso le persone, la cui vita è sempre sacra e inviolabile. "Non esiste una vita umana più sacra di un'altra, come non esiste una vita umana qualitativamente più significativa di un'altra".
E' tanto il suo potere, che addirittura "ti toglie la fede: la indebolisce e tu la perdi!". "Il diavolo prende sempre questa strada di tentazioni: la ricchezza, per sentirti sufficiente; la vanità, per sentirti importante; e, alla fine, l'orgoglio, la superbia: è proprio il suo linguaggio la superbia":
P. Halim, ex provinciale della Custodia di Terra Santa, racconta ad AsiaNews la situazione dei cristiani siriani, sempre più in pericolo e perseguitati. I villaggi in mano ai ribelli sono interdetti a non islamici. Gli 11 francescani rimasti in Siria soffrono insieme alla popolazione e offrono sostegno materiale e spirituale senza distinzione di fede.
Affinché i fedeli non rimanessero oppressi - ed al­cuni di essi non morissero - a causa del dolore che pro­varono per il transito della beatissima Signora, fu indi­spensabile che la potenza divina li consolasse con speciale provvidenza, comunicando un particolare coraggio con il quale i cuori si dilatassero nella loro incomparabile af­flizione. Dal momento che la mancanza di fiducia di po­ter mai compensare quella perdita nella vita presente non ammetteva conforto, la privazione di quel tesoro non ave­va rimedio e la dolcissima e piacevolissima vicinanza e af­fabilità della Regina aveva rapito l'amore di ciascuno, tut­ti senza di lei furono come senza anima e senza respiro; ma Dio, che sapeva la ragione di così giusta sofferenza, li assistette in essa e con la sua forza li animò segretamen­te, perché non venissero meno e fossero in grado di occu­parsi di quanto conveniva disporre in ordine al sacro cor­po e di tutto quello che la situazione richiedeva.
Oggi inizia la novena a San Michele Arcangelo.
La proposta di legge sull’omofobia è passata alla Camera coi voti di Pd e Scelta Civica. Sel e M5S si sono astenuti. Contrari Lega e Pdl (con l’eccezione di Giancarlo Galan, che ha dato voto favorevole). 228 favorevoli, 57 contrari, 108 astenuti. Ora la palla passa al Senato, dove, secondo Enrico Costa (Pdl), «questa legge-manifesto sarà corretta».
Almeno 87 persone sono state uccise nel Nordest della Nigeria, nello Stato di Borno, in un attacco di membri di Boko Haram vestiti da ufficiali dell’esercito. I terroristi hanno formato un finto checkpoint nell’area di Benisheik, uccidendo coloro che passavano.
I Fratelli Musulmani visitano le abitazioni dei copti e gli impongono con la forza di scagionarli per le violenze. Chi non firma verrà ucciso dopo la partenza dei militari. Dallo scorso 18 settembre la città, diventata rifugio per migliaia di estremisti, è sotto coprifuoco militare.
Quasi cent’anni fa il grande Gilbert K. Chesterton prevedeva che la deriva della moderna mentalità nichilista sarebbe stata – di lì a poco – il ridicolo. Cioè la guerra contro la realtà. Intendeva dire che ciò che fino ad allora era stata un’affermazione di buon senso e di razionalità – per esempio che tutti nasciamo da un uomo e da una donna – in futuro sarebbe diventata una tesi da bigotti, un dogmatismo da condannare e sanzionare. Sosteneva che ci dovevamo preparare alla grande battaglia in difesa del buon senso.
La vicenda di Chiara Corbella Petrillo è stata ampiamente commentata attraverso il tam tam di internet a seguito della sua morte, avvenuta il 13 giugno 2012. Chiara, giovane sposa, in meno di quattro anni di matrimonio ha dato alla luce tre figli; i primi due, Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, sono nati affetti da malformazioni così gravi da poter sopravvivere solo poco più di mezz’ora dopo il parto; il terzo, Francesco, perfettamente sano, deve la vita al fatto che la mamma ha voluto attendere la sua nascita prima di sottoporsi alle cure necessarie per il cancro che le era stato diagnosticato poco dopo l’inizio della sua terza gravidanza, un cancro che condurrà Chiara alla morte all’età di 28 anni, a un anno dalla nascita di Francesco.
Già si avvicinava il giorno stabilito perché la viva e vera arca dell'alleanza fosse collocata nel tempio della celeste Gerusalemme, con maggior splendore e giubilo di quello con cui la sua figura era stata fatta introdurre da Salomone nel santuario, sotto le ali dei cherubini. Tre gior­ni prima del felicissimo transito, gli apostoli e i discepoli si trovarono riuniti nella casa del cenacolo. Arrivò innan­zitutto Pietro, trasportato da un angelo che gli era appar­so a Roma e, annunciandogli che era ormai imminente la dipartita di Maria beatissima, gli aveva comandato da par­te del Salvatore di esservi presente. La sovrana del mondo stava ritirata nel suo oratorio, con le energie corporali al­quanto abbandonate a quelle dell'amore dell'Altissimo, poi­ché, essendo tanto prossima all'ultimo fine, partecipava con più efficacia delle sue qualità.
Dopo la lettera a Repubblica, nei suoi scritti e in tv il fondatore attribuisce al pontefice frasi che non ha mai detto su relativismo, panteismo e rottura con Wojtyla e Ratzinger
«Se le donne non sono felici del sesso dei figli possono abortire (…). O accettiamo fino in fondo ogni scelta della madre, oppure no». È il ragionamento di Ann Furedi (nella foto), la direttrice della più grande clinica abortiva della Gran Bretagna, la British Pregnancy Advisory (Bpas), a margine della decisione del Procuratore generale inglese di non perseguire i due medici che hanno acconsentito alla richiesta di abortire di due donne che non volevano una figlia femmina.
Alcuni sconosciuti hanno dissacrato il Sacramento della chiesa di san Giuseppe a Juhu, per rubare ostensorio e pisside, entrambi placcati in oro. Nell’omelia per la messa di riparazione il vescovo ausiliare ha chiesto ai fedeli di “pregare per i colpevoli e invocare la misericordia di Dio”.
Il neo presidente libera 10 prigionieri politici e dichiara di aver parlato con Obama. Netanyahu: “È un lupo nei panni di una pecora, aumentiamo la pressione per arrestare il progetto nucleare”. Il 24 settembre, i presidenti di Iran e Stati Uniti saranno all'Onu per sondare la via diplomatica.
Francesco, incontrando i vescovi di nuova nomina, torna a indicare compiti e stile di vita del vescovo: "accogliere con magnanimità, camminare con il gregge, rimanere con il gregge". Nuovo appello per "il dono della pace in Siria".
Le Acli hanno analizzato tutte le penalizzazione messe in atto dal fisco italiano contro chi decide di mettere su famiglia. Dall'Isee alla pensione, dagli asili nido ai ticket sanitari, ecco perché nel nostro paese paradossalmente conviene rimanere single. O magari separarsi per finta...
Vangelo Lc 16,1-13: Non potete servire Dio e la ricchezza.
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. [ Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». ]
“Che vuoi fare, sono cose che succedono!”. Padre Aurelio Gazzera, missionario prende con filosofia, in un colloquio con l’agenzia Fides, la brutta avventura capitagli il 16 settembre quando è andato a negoziare con i ribelli di Seleka la liberazione di alcuni ragazzi catturati e barbaramente torturati (al punto che entrambi hanno perso un occhio ed hanno le braccia paralizzate). “Arrivato alla base di Seleka- racconta il missionario- c'era un solo uomo armato. Le carceri erano piene . Ho cominciato a chiedere quando finiranno di torturare le persone e tenerle in prigione. Altri ribelli sono arrivati , e ho chiesto dove era il capo . Mi hanno detto che era nella casa dall'altra parte della strada , dove “il colonnello” della Seleka risiede. “Il "Colonnello” è arrivato” continua padre Aurelio. “Ho detto che sono venuto per protestare contro gli abusi , e ho spiegato che cosa è successo . Mi ha risposto che è il loro lavoro. Ho replicato che non è il loro lavoro arrestare le persone, e in particolare di picchiarle. Ho chiesto quindi il rilascio di almeno un detenuto, che era grave, ma ha rifiutato. È a questo punto che un altro “colonnello”- (un certo Goni ) è arrivato, urlando che lui mi avrebbe ucciso.
Casi di eutanasia somministrata ma non riportati dai medici, iniezioni letali fatte dalle infermiere contro la legge, visite obbligatorie di specialisti indipendenti mai avvenute e richieste scritte determinanti mai redatte. Sono gravissimi e manifesti i casi di abuso della legge sull’eutanasia in Belgio, secondo un articolo di Raphael Cohen-Almagor pubblicato sul International Journal of Law and Psychiatry.
Non è vero che Pio XII e la Chiesa cattolica non hanno fatto niente per gli ebrei sotto nazismo e fascismo, e una lettera apparsa lunedì sulle colonne dell’Osservatore Romano lo testimonia. A firmarla Saul Israel, ebreo, padre del docente di storia della matematica dell’Università La Sapienza Giorgio. Il testo, scritto in occasione di una commemorazione di Pio XII nel 1965, racconta in modo preciso la «mano generosamente tesa» da tanti conventi e case religiose agli ebrei perseguitati dai fascisti e nazisti e cita Pio XII come organizzatore di questa rete d’assistenza provvidenziale.
Viene da chiedersi perché il Comune di Bologna abbia avuto così tanta urgenza nel promuovere la sostituzione dei termini “padre” e “madre” dai moduli d’iscrizione scolastica. Anziché “genitore 1” e “genitore 2”, l’assessore all’istruzione Marilena Pillati ha proposto al dicitura «l’altro genitore». Cambia poco, anche se ci sono da rilevare diversi mugugni all’interno della stessa maggioranza di sinistra. Agli applausi di Sel fanno da contraltare gli imbarazzi di alcuni esponenti del Pd per una decisione presa da pochi e che in tanti vorrebbero rivedere, o per lo meno discutere.
Da giovane ragazzo Fr. Nikodemus era senza dubbio ben lontano dall’immaginare che sarebbe divenuto sacerdote all’Abbazia della Dormizione. Di origine tedesca, è nato in una famiglia luterana. All’età di 13 anni ha fatto la scelta, insieme a sua madre, di convertirsi e di entrare a far parte della Chiesa cattolica. L’invito del Signore ad una vocazione di monaco in Terra Santa è riecheggiato allora ed è in maniera naturale che Fr. Nikodemus è entrato a far parte dell’Abbazia tedesca che domina il Monte Sion.
“Le condizioni di P. Anselmo purtroppo rimangono molti gravi, perché l’acido continua a penetrare sotto gli strati superficiali della pelle” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Augustine Shao, Vescovo di Zanzibar, che visita regolarmente all’ospedale p. Anselmo Mwanga’mba, il sacerdote cattolico assalito il 13 settembre da ignoti con un getto di acido nell’isola di Zanzibar (vedi Fides 16/9/2013).
Riportiamo di seguito la lettera di Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, indirizzata ai parlamentari italiani, in occasione del voto sulla legge contro l’omofobia.
Sono un papà di 39 anni, malato di SLA, una delle malattia più terribili che possa colpire l'uomo. La SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa che porta alla morte di tutte le cellule che servono a far muovere tutta la muscolatura volontaria e quella che serve per poter camminare, parlare, respirare... Avevo solo 33 anni quando iniziarono i primi sintomi, ma mai nessuno avrebbe pensato a quale tragedia sarei andato incontro. Io e mia moglie avevamo coronato la nostra unione dando la vita ad una bimba bellissima: un orgoglio indescrivibile.
Nel 2009, nel pieno della crisi, vi sono stati 5mila suicidi "in eccesso", rispetto alle cifre degli anni precedenti. I morti sono da legare con i dati della disoccupazione, che ha colpito i giovani e le persone di mezza età. Intanto crescono i ricchi in America, con un livello di oltre 1,3 miliardi di dollari in ricchezze personali. In Cina vi sono 64 miliardari in più rispetto allo scorso anno. Si allarga la forbice del divario fra ricchi e poveri.
Ora che ne avrei più bisogno, mi trovo più pove­ra di ragionamenti e di parole per esprimere qualcosa del­lo stato al quale si innalzò Maria santissima nei suoi ulti­mi giorni, nonché dei suoi voli e dei suoi incomparabili sospiri di arrivare allo stretto amplesso dell'Eterno. Nella natura non c'è un esempio adatto da addurre e, se uno può servire al mio intento, si tratta del fuoco, per la sua cor­rispondenza con l'amore. L'attività e l'energia di questo ele­mento sono più mirabili di quelle di tutti gli altri: nessu­no è maggiormente impaziente nel sopportare catene, giac­ché o si spegne o le spezza per salire con estrema legge­rezza alla sua sfera. Qualora sia rinchiuso nelle viscere del­la terra, spacca il suolo, fende i monti, sradica le rupi e con eccezionale furia, dopo averle divelte, le scaglia sin do­ve permane la spinta che imprime ad esse. Anche nel ca­so in cui la prigione sia di bronzo, se non l'infrange, al­meno ne apre le porte con spaventosa veemenza e con ter­rore di chi è vicino, e manda fuori il globo di metallo che lo arrestava, con l'irruenza che l'esperienza ci insegna. Sif­fatta è questa creatura insensibile.
Noi cattolici sappiamo che i discorsi, formali o informali, di un Papa non possono che avere di per sé un significato e un senso di autentico “magistero”, ossia di autorevole testimonianza resa alla verità rivelata, che la Chiesa ha il dovere di custodire e annunciare in ogni epoca e a ogni persona. Ma constatiamo che, sempre più frequentemente, le parole di papa Bergoglio sono interpretate dai media di ispirazione anticattolica (cioè da quasi tutti i media purtroppo) come espressione della volontà di riformulare in modo radicale la dottrina cristiana. L’entusiasmo e l’apparente consenso che accompagnano e seguono i discorsi e i gesti di papa Francesco derivano proprio dall’immagine di “riformatore”, anzi di “rivoluzionario” che i media pretendono di imporre all’opinione pubblica.
Il presidente della Somalia, Hassan Sheik Mohamud, è a Roma in questi giorni per definire i dettagli del contributo italiano al “New Deal”, il progetto di ricostruzione del suo paese deciso il 16 settembre a Bruxelles nel corso di una conferenza internazionale e per il quale gli oltre 50 paesi partecipanti si sono impegnati a fornire complessivamente 1,8 miliardi di euro. L’Unione Europea ha deciso di contribuire con 650 milioni di euro che si aggiungono al miliardo e 120 milioni già dati alla Somalia tra il 2008 e il 2013, impiegati in parte per finanziare la missione militare Amisom dell’Unione Africana, forte di 18.000 soldati, e in parte per realizzare programmi di sviluppo. Il resto del denaro arriverà da alcuni Stati europei, da Stati Uniti, Russia, Cina, Giappone e da alcune grandi organizzazioni internazionali. Da parte sua, l’Italia intende offrire nove milioni di euro che – ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino – in gran parte verranno destinati alla formazione, settore in cui l’Italia ha collaborato con la sua ex colonia fin dai tempi di Siad Barre.
Il profumo del mare riempie di sapore la notte dell’estate norvegese ma Harsan sente solo il battito impazzito del suo cuore che pare voglia scoppiare. Corre verso le luci di Nærbø che illuminano l’orizzonte; corre senza sapere dove andare. Percorso il primo chilometro il ritmo della falcata diviene più regolare, più simile a quello naturale che ha sviluppato da bambino sugli altopiani dell’Afghanistan; rallentano anche le pulsazioni e la mente si sgombra. «Signore Gesù Cristo – ripete ad ogni inspirazione – abbi pietà di me». Dopo un’ora di corsa raggiunge la periferia della città. Si dirige verso il centro, fino a una panchina del parco pubblico dove si siede. Rimane così, con le gambe allungate, le braccia allargate e il capo rivolto all’indietro in attesa che l’affanno lo abbandoni. ...
«Le donne senza soldi e con poche speranze saranno sfruttate. I figli ci rimetteranno quando scopriranno come sono stati concepiti e anche le “compratrici” pagheranno per la propria infelicità». Sono queste le conseguenze a cui porterà l’apertura della prima banca di ovuli inglese per Josephine Quintavalle (nella foto), la più nota esponente laica del movimento pro life britannico. Le cosiddette “donatrici” potranno donare ovuli, poi usati da altre donne con la fecondazione assistita, e per questo saranno “ricompensate” con 750 sterline, «un gioco di parole per mascherare la mercificazione dei figli», commenta a tempi.it la fondatrice e direttrice del Comment on Reproductive Ethics, osservatorio sulle tecniche riproduttive umane.
n un certo senso, parlandone all’ultimo Meeting di Rimini – dove si era recato per presentare il suo libro Alto come un vaso di gerani – ne aveva già parlato. Ma nell’intervista pubblicata oggi su Avvenire e tratta dalla rivista Credere, l’attore comico Giacomo Poretti («il 33 per cento del trio», come dice lui, con Aldo e Giovanni), spiega il suo percorso di riavvicinamento alla fede. E, come ormai ci ha ormai abituato, lo fa alternando l’ironia al racconto profondo del suo vissuto.
Xavier Dor (di cui vi avevamo già parlato qui) è stato condannato al pagamento di 10 mila euro di ammenda per «aver ostacolato in modo delittuoso una interruzione volontaria di gravidanza» il 25 e 26 luglio 2012, entrando in un centro di pianificazione familiare a Parigi. È stato invece assolto per aver recitato il rosario, come atto di riparazione e intercessione per i medici abortisti, davanti all’ospedale Saint-Vincent-de-Paul di Parigi il 2 aprile 2011.
«Non rivedrò più te, né mio figlio, né fratelli, né compagni. E io che sognavo una morte gloriosa all’ombra di quella bandiera per cui ho dato e sono pronto a dare la vita! Mi trovo nella regione più infame che ci sia: 40 gradi di freddo e manca tutto. Guai se mi mettessi a raccontare quello che mi capita… ti pare giusto arrestare altri dieci italiani solo perché erano miei amici, e tre operai russi che della mia questione non sanno nulla?». Lo scrive da un gulag sovietico alla moglie Angelina, Luigi Calligaris, un confinato di Ponza, un’antifascista e poi vittima del comunismo. Nel libro A Mosca, solo andata, recensito oggi sul Corriere della Sera da Aldo Cazzullo, lo storico Arrigo Petacco racconta le vite di alcuni italiani come Calligaris, rimaste vittime dell’ideologia comunista che avevano abbracciato.
La vita di un terzino non è certo ciò che di più semplice si possa immaginare. La vita di un terzino è tutta cuore e gambe, sacrificio e dedizione. Una corsa continua sulle fasce, un continuo viaggio andata e ritorno senza scendere mai dall’aereo e, soprattutto, un volo senza il grande vantaggio delle ali. No, la vita di un terzino non è per niente facile: galoppate con e senza palla, un’intera partita ad attendere quel minimo spazio che ti consenta un’incursione, un’intera partita col fiato sul collo. E già, perché se una partita va male spesso è ai terzini che occorre guardare: “non copre abbastanza”, “non torna mai, è troppo avanzato”, “quello me lo chiamate un cross? Lo pagano milioni e ha pure i piedi storti!”. Fino ad arrivare alla più bizzarra delle affermazioni, usata e abusata da tanti aedi televisivi del calcio, un efficace mantra da veri intenditori: “non attacca la profondità”. Eric Abidal la profondità l’ha attaccata eccome, vincendo tutto nel gioco e nella vita. Ora, a 34 anni, quando tutto sembrava andare in fumo, ha trovato ancora una volta il coraggio di vincere, di correre, di mettersi in gioco.
«È estremamente importante quello che il Presidente del Consiglio, Letta, ha detto ieri sera a Porta a porta, a qualche giorno dalla partecipazione alla Settimana sociale dei cattolici italiani», commenta Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. «È importante l’ammissione che “in questo Paese la crisi è stata pagata soprattutto dalle famiglie, su cui si sono scaricati i costi e il mancato funzionamento del welfare”. Ma è ancora più importante la prospettiva che “sostenere la famiglia deve diventare uno dei cardini per la ripresa del Paese”».
Approda anche Palermo 10 Piazze per 10 Comandamenti, l’evento nazionale promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo in occasione della 40° anniversario della nascita in Italia, realizzato in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sotto l’egida della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione dell’Anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI e ora proseguito da Papa Francesco. La manifestazione presentata stamani a palazzo arcivescovile alla presenza del card. Paolo Romeo, del presidente del Rinnovamento nello Spirito Salvatore Martinez e del sindaco Leoluca Orlando si svolgerà sabato 21 settembre 2013, a piazza Castelnuovo e sarà un momento di festa, di coinvolgimento popolare, di riflessione, spettacolo e testimonianza di fede sul tema de quinto Comandamento: Non uccidere.
E’ interessante il gesto di mettere l’anello al dito al prossimo. Io non ho mai avuto la vocazione, ne mai sono stato invitato a farlo. Mi spiego: non ho mai messo l’anello al dito d’una donna. Non ho preso moglie, nè mi sono sposato. Eppure il vangelo me lo “comanda”: metti l’anello al dito di chi ti vive accanto. Questo invito gioiosamente pressante lo ricevono i servi del papà “prodigo”. Esagerato come sempre, scandaloso nel suo modo di perdonare, immenso nella gioia di riabbracciare il “disgraziato”, Dio fa un gesto di chi si sposa, infila l’anello al dito del più grande traditore della storia che ha l’enorme fortuna di essere suo figlio. E’ la festa di nozze fra la misericordia e la miseria. “Io prendo te – dice la misericordia alla miseria – ti prego lasciati sposare, sono nata per te, vivo per te, mi nutro di te”. La fiamma dell’amore infinito si nutre del tuo carbone nero, la vita del papà si esprime nella gioia di chi con un abbraccio dona la vita al figlio morto.
Per riferire ciò che manca circa gli ultimi tempi della nostra fenice, Maria purissima, è giusto che il cuore e gli occhi somministrino il liquido con il quale desidero scrivere così dolci, così tenere, così commoventi meravi­glie. Vorrei avvertire i devoti di non leggerle e considerar­le come passate e lontane, giacché la virtù della fede ren­de presenti le verità e, se le osserveremo da vicino con pietà cristiana, ne sperimenteremo gli effetti e il nostro in­timo godrà del bene che i nostri occhi non giunsero a con­templare. La Vergine pervenne all'età di sessantasette anni sen­za avere mai interrotto il corso dei suoi meriti né tratte­nuto il volo né mitigato l'incendio del suo ardore, dalla sua immacolata concezione, ed anzi avendo accresciuto tutto questo in ogni istante. Gli ineffabili favori che riceveva la mantenevano divinizzata e sublimata; i sentimenti, gli slan­ci e gli aneliti del suo castissimo cuore non le permetteva­no di riposare fuori dal centro del suo amore; i legami del­la carne erano divenuti violenti; l'inclinazione e la tenden­za dello stesso Eterno a unirla a sé con un laccio perenne e stretto era - a nostro modo di intendere - al culmine del­la forza; la terra, indegna per le colpe degli uomini del te­soro delle altezze, non poteva custodirlo ulteriormente sen­za restituirlo al suo padrone. Il Padre desiderava la sua uni­ca e autentica figlia, il Figlio la sua cara madre e lo Spiri­to gli abbracci della sua incantevole sposa. Gli angeli bra­mavano la vista della loro Regina, i beati quella della loro Signora e tutti i cieli con mute voci chiedevano la loro abi­tatrice e imperatrice, che li riempisse di splendore, di gioia e della sua bellezza e leggiadria. A vantaggio del mondo e della Chiesa peroravano esclusivamente la necessità che questa aveva di un simile modello e la carità del medesi­mo Dio verso i miseri discendenti di Adamo.
«Gli eventi si susseguono rapidamente, così come s’intensifica l’aggressività dei ribelli. Assistiamo a scene apocalittiche e osserviamo i corpi delle tante vittime che giacciono ancora ai lati della strada». È il drammatico racconto di padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano e direttore della Caritas diocesana di Bouar, che da oltre vent’anni vive nella Repubblica Centrafricana. In una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il religioso denuncia il drammatico aumento delle violenze. Il mese scorso, nella diocesi di Bouar, i membri della coalizione Seleka ribelli hanno compiuto numerosi attacchi costringendo gli abitanti alla fuga. «Nella sola città di Bohong sono state bruciate più di 3500 case, mentre più dell’80% della popolazione ha abbandonato il villaggio di Bossangoa, teatro di terribili scontri che hanno causato più di sessanta morti». E a Bohong i ribelli hanno ucciso una trentina di persone e dato alle fiamme oltre 2.000 case per costringere gli abitanti ad emigrare.
A 45 anni dalla morte di Padre Pio, Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 142 di Sky e in streaming su www.tv2000.it ) dedica al Santo di Pietrelcina due puntate speciali del programma “Nel cuore dei giorni”.
Per mons. Mario Zenari, i "morti innocenti" e "la preghiera del papa" hanno portato a due miracoli: si è sventato l'intervento armato e si è giunti alla decisione della distruzione delle armi chimiche di Damasco. Occorre lavorare per la soluzione politica del conflitto. Il rapporto Onu conferma l'uso di armi chimiche a Ghouta ma non dice nulla sul responsabile dell'attacco. Usa, Gran Bretagna e Francia accusano Assad; la Russia afferma che non si può escludere le responsabilità dei ribelli.
Quando Gesù ci perdona, "quando ci ridà la vita?": ci restituisce a nostra madre. "La nostra riconciliazione col Signore non finisce nel dialogo 'Io, tu e il prete che mi dà il perdono'; finisce quando Lui ci restituisce alla nostra madre. Lì finisce la riconciliazione, perché non c'è cammino di vita, non c'è perdono, non c'è riconciliazione fuori della madre Chiesa.
Gli sforzi di Washington di spiegare che il sostegno in denaro e armi fornito ai ribelli siriani “buoni” (moderati) permetterà di sconfiggere il regime di Bashar al Assad e di scalzare i ribelli “cattivi” (qaedisti e salafiti) sono destinati ad infrangersi di fronte a due elementi. Il primo è costituito da un dato di fatto: anche ieri lungo il confine tra Siria e Iraq i miliziani jihadisti di Al Qaeda in Iraq e nel Levante hanno ingaggiato battaglia non contro i lealisti, ma contro altri gruppi di insorti che combattono Assad ma non per instaurare il Califfato in Siria. Scontri come questi si moltiplicano ormai da settimane in tutto il Paese e vedono i gruppi qaedisti e salafiti affrontare armi in pugno curdi e miliziani dell’Esercito Siriano Libero o di altri gruppi non islamisti con l’obiettivo di sconfiggerli e assimilarne combattenti e popolazioni nelle aree sotto il loro controllo. Inutile farsi illusioni: in Siria è meglio essere consapevoli che combattere la dittatura di Assad significa portare Al Qaeda, i salafiti e altre sfumature dell’estremismo islamico di matrice saudita al potere sulle sponde del Mediterraneo.
Una Messa per i bimbi non nati a causa dell’aborto. L’ha celebrata il 13 settembre il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell (nella foto con Benedetto XVI), confermando «un appuntamento liturgico del calendario dell’arcidiocesi fortemente voluto, già l’anno scorso, dal porporato, e ispirato alla messa di Requiem per la vita nascente dell’arcidiocesi di Los Angeles». Anche nel 2014, dunque, l’arcidiocesi di Sydney ha voluto ricordare i bambini australiani che non hanno potuto vedere la luce a causa dell’aborto, con una solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di Saint Mary, presieduta personalmente dal cardinale Pell che, con questa iniziativa, si conferma come uno dei porporati più alle battaglie pro life. Nel recente volume God and Caesar: Selected Essays on Religion, Politics, and Society (Connor Court Publishing/Catholic University of America Press, 2007), il cardinale Pell aveva già fissato in termini molto chiari il corretto modo d’impostare il rapporto fra legge e morale. Nel primo dei dieci saggi che compongono il libro, infatti, il porporato ha ribadito, in accordo alla dottrina cattolica tradizionale, che la legge morale naturale deve essere applicabile e deve essere applicata a tutti, quali che siano i convincimenti personali. E, ciò, cominciando da quello che è il primo dei diritti umani, cioè il diritto alla vita dell’essere umano innocente.
«Sono stato cinque mesi con il mio compagno a guardare il muro, ad aspettare che la porta si aprisse. E non si apriva mai». Sono le parole di Domenico Quirico, reporter della Stampa, prigioniero in Siria per 152 giorni e liberato l’8 settembre scorso. Quirico ha raccontato un pezzo nascosto della guerra venerdì sera, al Teatro Carignano di Torino, spiegando l’illusione in cui era caduto così: «Eravamo certi di essere vittime di un’imboscata delle forze del regime. Dico a Pierre Piccinin, detenuto con me: “Qui ci sparano in testa, è l’ultimo minuto della mia vita”. Invece mi hanno portato in una stanza. Sento una voce da orco: “Tu sai dove sei. Io sono un colonnello della polizia di Assad?”, mi dice un uomo. E poi mi ha picchiato e sentivo l’odore della soddisfazione per avere la mia vita fra le sue mani. Mi hanno chiesto di urlare il nome di Assad. Hanno cercato di farci credere che erano uomini del regime. Ma sono bastati due giorni per capire che non era così e che erano i ribelli, miliziani che pregavano quattro o cinque volte al giorno, cosa che l’esercito non fa perché è contro gli islamisti. Poi i bombardamenti dell’aviazione su di noi hanno confermato il sospetto».
Per due anni la diciottenne Georgie Holland ha assunto la pillola contraccettiva Yasmin, fino a quando ha avuto un ictus che l’ha lasciata parzialmente cieca da un occhio. In ospedale, una radiografia ha mostrato un coagulo di sangue nel cervello, causato secondo i medici dal contraccettivo di ultima generazione.
«Gli eventi si susseguono rapidamente, così come s’intensifica l’aggressività dei ribelli. Assistiamo a scene apocalittiche e osserviamo i corpi delle tante vittime che giacciono ancora ai lati della strada». È il drammatico racconto di padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano e direttore della Caritas diocesana di Bouar, che da oltre vent’anni vive nella Repubblica Centrafricana.
I sacerdoti della diocesi di Roma hanno accolto con grande emozione e commozione le parole di Papa Francesco, che li ha esortati a svolgere il loro ministero con coraggiosa creatività.
Anche ora che sono Papa, mi sento un sacerdote. E’ uno dei passaggi chiave del dialogo che Papa Francesco ha avuto, stamani, con i sacerdoti della diocesi di Roma, la sua diocesi. Il Papa ha incontrato il clero romano nella Basilica di San Giovanni Laterano assieme al cardinale vicario Agostino Vallini.
In ciascun atto e in ciascun mistero della nostra Regina trovo continuamente nuovi segreti da penetrare e nuovi motivi di stupore e di encomio, ma mi mancano le parole adatte a palesare quanto conosco. Per quello che mi è stato dato di comprendere dell'amore del Signore verso la sua purissima Madre e degnissima sposa, pare che, se­condo l'inclinazione e il vigore di una simile carità, egli avrebbe rinunciato al trono e ai beati per stare con lei, se per ragioni diverse non fosse stato necessario che dimo­rasse nell'empireo mentre ella rimaneva sulla terra, per il periodo della loro separazione e lontananza corporale. Non si pensi che questa ponderazione dell'eccellenza di lei de­roghi a quella dell'Unigenito e a quella degli eletti, perché la divinità del Padre e dello Spirito sta nel Verbo indivisa con somma unità individuale e le tre Persone stanno tut­te inseparabilmente in ognuna, e mai il Verbo poteva sta­re senza il Padre e lo Spirito. È certo, poi, che la vicinan­za degli esseri celesti e dei santi, paragonata a quella di Maria, era per lui di minor conto, qualora ci limitiamo a considerare l'intensità del loro affetto reciproco. Per altri motivi, però, occorreva che egli, compiuta la redenzione, risalisse alla destra dell'Eterno e che la felicissima Vergine restasse nel mondo, affinché per la sua sollecitudine si ot­tenessero gli effetti del riscatto ed ella fomentasse e quasi partorisse la passione e morte di Cristo.
Era una cantante, una giovane e promettente mezzosoprano del Coro lirico della Rai. Nonostante tutto, qualcosa nella sua vita non andava: c'era un malessere, una sorta di inquietudine che non l'abbandonava mai. In tanti le consigliavano di vedere uno psicologo, una sua amica le disse invece di parlare con un confessore. E quei colloqui le fecero ritrovare la pace interiore. E la via da seguire. Tanto che oggi Rebecca Nazzaro è la superiora delle Missionarie della Divina Rivelazione.
La Commissione Giustizia e Pace della diocesi ha inviato un documento al Comitato che deve valutare i progressi di Pechino nel campo della libertà religiosa. Nel testo si evidenziano storture e violazioni eclatanti, dalle ordinazioni episcopali illecite alla tortura e sparizione del clero fedele al Papa. Un appello affinché la Cina “interrompa queste attività rivolte contro il suo stesso popolo”.
Missionaria in Africa da 38 anni, suor Evelina si occupa di donne e di bambini colpiti dal virus dell’Aids e presta servizio come infermiera nel carcere Suor Evelina Mattei ha 64 anni, più della metà (38) trascorsi in Africa, in Burundi prima e oggi in Congo. La sua è una vita spesa per gli altri senza compromessi. Conseguito il diploma di infermiera e di ostetrica, nel 1975 partì per il continente nero. Figlia della Congregazione delle suore Maestre di Santa Dorotea, suor Evelina ha accolto al dispensario-maternità di Rukago centinaia e migliaia di bambini e, soprattutto, ha assistito e incoraggiato le mamme, offrendo loro nozioni di igiene e alimentazione. La guerra costrinse la comunità delle suore a rifugiarsi nell’ex Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo, a Kaniola.
Umiltà e amore sono caratteristiche indispensabili per chi governa, mentre i cittadini, soprattutto se cattolici, non possono disinteressarsi della politica: è quanto ha detto Papa Francesco stamani durante la Messa a Santa Marta, invitando anche a pregare per le autorità.
Padre José Gabriel Brochero, conosciuto come il Cura Brochero, è stato un pioniere nell’uscire verso “le periferie geografiche e esistenziali per portare a tutti l’amore, la misericordia di Dio”. Lo scrive Papa Francesco nella Lettera per la Beatificazione, sabato scorso in Argentina, del sacerdote chiamato anche "prete gaucho" e vissuto tra la metà dell’Ottocento e i primi del Novecento. La missiva è indirizzata all’arcivescovo di Santa Fe e presidente della Conferenza episcopale argentina, mons. José Maria Arancedo.
Papa Francesco incontra questa mattina a San Giovanni in Laterano i sacerdoti della sua diocesi di Roma. Per prepararsi all’incontro il cardinale vicario Agostino Vallini, su richiesta del Papa, ha inviato al clero una riflessione scritta nel 2008 dall’allora cardinale Bergoglio, quando era arcivescovo di Buenos Aires, per presentare l’identità presbiterale alla luce del Documento di Aparecida, scaturito dalla V Conferenza dell’episcopato latinoamericano.
20 anni fa, era il 15 settembre 1993, veniva ucciso dalla mafia don Giuseppe Puglisi, il parroco del quartiere palermitano di Brancaccio, beatificato il 25 maggio scorso con una solenne celebrazione al “Foro Italico Umberto I” di Palermo, davanti a 80mila fedeli. La città, ieri, lo ha ricordato con una serie di manifestazioni e con una Messa presieduta dall’arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo, sul luogo dell’uccisione.
Servire, difendere, accompagnare chi è più debole: l’appello del Papa al Centro Astalli per i rifugiati, interpella tutti. Francesco chiede a tutta la Chiesa un coraggio e una generosità maggiore nel condividere ciò che la Provvidenza ci ha donato, fino a dire ai religiosi che “i conventi non sono nostri, sono della carne di Cristo", cioè i rifugiati”. Ma come la pensano i religiosi e quale la loro risposta?
Il “Centro di Eccellenza” per la “disforia di genere” – dizione introdotta dall’edizione 2013 del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, al posto di quella precedente, “disturbi dell’identità di genere” - del Policlinico di Bari, unico del Sud, avrà presto un Day Hospital. Riconosciuto e finanziato recentemente dalla Regione Puglia con 170mila euro. La struttura, nella quale si possono effettuare i cambi di sesso, attualmente ha in carico 200 utenti, ma è talmente tanta la “domanda” – sembra che ci sia una lista d’attesa di 30 persone – che si rafforza l’”offerta”, anche in ragione del fatto, fa sapere la Giunta di Nichi Vendola, che "il centro propone una presa in carico globale del paziente transessuale perseguendo diversi vantaggi di utilità sociale: riduzione del rischio di dover ricorrere a attività illegali per procurare denaro necessario alla prosecuzione delle terapie ormonali fino all'intervento chirurgico, riduzione del rischio di terapie ormonali e chirurgiche senza la supervisione di specialisti, riduzione della percentuale di prostituzione dei soggetti transessuali".
L’ha chiamata «pedofilia mite» che non «provoca ferite durevoli» e, insomma, non è così grave da dover essere condannata. In questo modo il biologo inglese Richard Dawkins, intervistato sabato scorso dal magazine londinese The Times, ha aperto alla tolleranza verso l’abuso sui minorenni.
Si è spento nel suo piccolo appartamento di Bratislava a 89 anni Silvo Kr?méry, una delle personalità più carismatiche della Chiesa slovacca «clandestina» durante il comunismo. Nato il 5 agosto 1924 a Trnava in una famiglia della piccola borghesia, da bambino è «un monello famoso» che «giocava a calcio per la strada». A 17 anni è affascinato dai gesuiti che si coinvolgono con i giovani, organizzano circoli letterari, gite, proiezioni di film. Iscrittosi alla facoltà di medicina a Bratislava, continua l’approfondimento del cammino di fede, lo interessano i destini della Russia e dei greco-cattolici, e con alcuni amici fonda un gruppetto che si ispira alla figura di Pier Giorgio Frassati: «Volevamo essere come lui: fedeli allo studio, lieti nella vita comunitaria, responsabili di quanto accadeva nella società».
Da quando è diventato Vescovo di Roma, molti fedeli e non credenti si sono chiesti quale fosse la missione e il fondamento del Pontificato di Papa Francesco. Con le parole pronunciate prima dell’Angelus di oggi il Papa ha chiarito ulteriormente il programma del suo pontificato. La parola chiave è Misericordia. Ha detto Papa Francesco che le tre parabole della misericordia: quella della pecora smarrita, quella della moneta perduta e quella del figlio prodigo, contenute nel capitolo 15 del Vangelo di Luca, tutte “parlano della gioia di Dio”.
Nel rinnovare la memoria della vita e passione del nostro Redentore, la Regina non mirava soltanto a ren­dergli l'adeguata riconoscenza per se stessa e per l'intero genere umano e ad insegnare alla Chiesa questa scienza, come maestra della santità e della sapienza; oltre al sod­disfare un simile debito, era suo disegno vincolarlo a sé, inclinando la sua sconfinata bontà alla pietà, di cui com­prendeva bisognosa la fragilità e miseria degli uomini. Nel­la sua prudenza intendeva che egli e il Padre erano assai irritati dalle loro colpe e che nel tribunale della clemenza celeste essi non avevano niente da addurre a proprio fa­vore se non l'immensa benevolenza con la quale Dio stes­so li aveva amati e riconciliati quando erano peccatori e suoi nemici'. Dal momento che ciò era stato realizzato dal­l'Unigenito con le sue opere, i suoi tormenti e i suoi mi­steri, giudicava le date in cui questi si erano compiuti adat­te per moltiplicare le suppliche e per muoverlo al perdo­no, implorandolo di amarli perché li aveva amati, di chia­marli alla fede e all'amicizia con lui perché le aveva egli medesimo guadagnate loro, di giustificarli perché aveva conquistato loro la giustificazione e la vita eterna.
Il Maligno è furbo, e ci illude che con la nostra giustizia umana possiamo salvarci e salvare il mondo. In realtà, solo la giustizia di Dio ci può salvare! E la giustizia di Dio si è rivelata nella Croce".
"Stupiti per le telefonate che quasi ogni giorno il Papa fa a persone sconosciute? Ebbene, sappiate che ne fa molte di più di quelle che i giornali riportano. Proprio ieri era venuta fuori la notizia della telefonata che Bergoglio ha fatto a un ragazzino di 12 anni malato di distrofia muscolare, l'ultima delle molte riportate dai giornali (qualcuna anche inesistente, va detto). Monsignor Dario Viganò, direttore del centro televisivo vaticano, parlando nel corso di una intervista con il settimanale Famiglia cristiana, ha però rivelato che il Papa di telefonate ne fa molte di più di quelle che noi veniamo a scoprire. Glie lo ha detto il Papa stesso: meno male che i giornalisti non sanno tutte le telefonate che ho fatto, ha detto."
Chi era tanto fedele nel poco come la Vergine bea­tissima indubbiamente doveva essere fedelissimo nel mol­to ed ella, se fu estremamente diligente e sollecita nel gra­dire i favori minori, di certo lo fu, con ogni abbondanza, anche nel gradire quelli maggiori che ricevette dalle ma­ni dell'Altissimo insieme a tutti noi. Fra di essi occupa il primo posto l'incarnazione del Verbo nelle sue viscere, poi­ché questa fu l'opera più eccellente e la grazia più subli­me delle numerose alle quali si poterono estendere a no­stro vantaggio il potere e la sapienza infiniti, congiun­gendo in una persona la natura divina e la natura umana per mezzo dell'unione ipostatica, che fu il principio di tut­te le elargizioni distribuite dall'Onnipotente ai mortali e agli angeli. Con quell'inimmaginabile meraviglia egli si im­pegnò al punto che non ne sarebbe uscito con tanta glo­ria se non avesse avuto tra noi qualche garante, nella cui santità e corrispondenza si guadagnasse pienamente il frutto di un così raro beneficio. La suddetta affermazione si capisce meglio considerando ciò che ci insegna la fede, cioè che dalla scienza dell'Eterno fu da sempre prevista l'ingratitudine dei reprobi, e quanto malamente si sareb­bero avvalsi di un dono mirabile e singolare come è il fat­to che Dio sia divenuto uomo vero, maestro, redentore ed esempio per ciascuno.
“Sarebbe un grande errore relegare la famiglia alla sfera del privato”. Con queste parole Mons. Domenico Pompili, sottosegretario della CEI e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, ha voluto accogliere i giornalisti e gli operatori dei media che si sono riuniti per la Conferenza stampa di introduzione alla 47° Settimana sociale di Torino (12-15 settembre), nella tarda mattinata di oggi. L’appuntamento torinese, al quale nel lontano 1907 aveva partecipato il beato Giuseppe Toniolo (Treviso, 7 marzo 1845 – Pisa, 7 ottobre 1918), in qualità di sociologo ed economista, “si snoda attraverso tre temi principali: ascoltare i cambiamenti in atto, confrontarsi e proporre delle possibili soluzione ai problemi delle famiglie - ha spiegato Mons.Pompili –. È un esercizio ispirato dalla dottrina sociale della Chiesa, che chiama in causa la responsabilità di ognuno, dei pastori, innanzitutto, con la competenza dei laici e delle donne, riuniti per il raggiungimento di uno scopo comune”.
Il punto maggiormente controverso della prossima legge contro l'omofobia sembra concernere la libertà di espressione, tant'è che alcuni parlamentari cattolici si sono detti disposti a votare la legge purché sia garantita a sacerdoti e catechisti la possibilità di esprimere pubblicamente quanto prevede la morale cattolica circa l'omosessualità. Pochi mettono in discussione l'opportunità di tale legge, convinti del fatto che lo spropositato numero di suicidi tra le persone con tendenze omosessuali siano la conseguenza dell'omofobia sociale.
Sicuramente ricorderete la domanda retorica del Papa formulata in aereo di ritorno dal Brasile: «Chi sono io per giudicare un gay?», domanda che sintetizzava la triplice distinzione che fa la Chiesa tra orientamento sessuale, condotta omosessuale e responsabilità personale degli atti omosessuali. Nessuno di noi – voleva dire il Papa - è in grado di giudicare con esattezza il grado di colpa morale di chi assume comportamenti omosessuali, restando questi ultimi sul piano oggettivo gravemente disordinati, e ancor prima nessuno di noi deve ergersi a giudice della responsabilità altrui, persone omosessuali comprese. Ovviamente appena l’aereo che portava il Papa toccò terra tali distinzioni scomparvero come neve al sole sulla bocca degli opinion makers televisivi e nelle penne dei giornalisti intendendo le parole del Papa come una benedizione della Chiesa all’omosessualità in quanto tale.
Dopo papa Francesco, che con la lettera indirizzata ai partecipanti delle Settimane sociali, ha ribadito che la «famiglia è unità nella differenza tra uomo e donna», ieri anche il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, è tornato su temi affini.
«Un tempo era la piazza. Ora è il campo di battaglia dove si decide il destino di Maloula». Inizia così il reportage pubblicato oggi sul Giornale da Gian Micalessin, che sta seguendo sul campo il tentativo dell’esercito siriano di strappare ai terroristi islamici di al-Nusra l’antico villaggio cristiano, dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù. «Ora le voci dei cristiani di Maloula sono lontane. Sopraffatte dalla guerra. Terrorizzate dagli Allah Akbar dei miliziani qaedisti di al-Nusra asserragliati lassù tra le mura del Convento di San Sergio e i ruderi di un hotel diventato, in questo 11 settembre siriano, il nuovo covo di Al Qaida», scrive.
I cristiani a Damasco la chiamano già “terra dei martiri”. L’antico villaggio di Maloula, culla della cristianità siriana, dove si parla ancora l’aramaico di Gesù, è da giorni nelle mani dei terroristi islamici di al-Nusra, che hanno attaccato chiese, monasteri e rimosso crocifissi.
Aborti diminuiti del 4,9 per cento in un anno; medici obiettori aumentati del 17 per cento in trent’anni. Sono alcuni dei numeri contenuti nella relazione annuale sull’attuazione della legge 194/78 (tutela della maternità e interruzione volontaria di gravidanza) realizzata dal ministero della Salute. I dati raccontano che nel 2012 sono state effettuate 105.968 interruzioni di gravidanza, quasi il 5 per cento in meno del 2011 (111.415) e addirittura il 54,9 per cento in meno rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto numero di casi (234.801). Nonostante il calo, e nonostante per gli aborti l’Italia registra un tasso tra i più bassi nei paesi industrializzati, non c’è da stare troppo allegri se si pensa che 106 mila sono le vittime di due anni di guerra in Siria.
«Il Santo Padre Francesco, commosso per la tragica morte della dottoressa Eleonora Cantamessa, uccisa con efferata violenza mentre stava soccorrendo una persona ferita lungo la strada, si unisce spiritualmente alla Santa Eucarestia che per lei viene celebrata nella parrocchia di S. Anna a Brescia». Sono queste le prime parole del messaggio inviato dalla Segreteria vaticana al vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari – e letto nella parrocchia di Sant’Anna a Brescia durante la Messa per ricordare la dottoressa Eleonora Cantamessa, travolta e uccisa a Chiuduno (Bergamo).
L’attore comico francese Pierre Palmade, le cui tendenze omosessuali sono note, è stato accusato di omofobia dagli attivisti Lgbt solo per aver espresso le sue opinioni circa la propria condizione e sulla legge Taubira che ha legalizzato il matrimonio omosessuale nel suo paese.
La drammatica testimonianza di un fotografo ad Aleppo: «La guerra in Siria ha raggiunto un punto tale che una persona può essere uccisa senza pietà davanti a centinaia di persone, che si divertono per lo spettacolo».
Il percorso della missione della Chiesa dal Concilio Vaticano II alla Chiesa di papa Francesco; le ambiguità del post-concilio, con una missione senza Cristo, ridotta a umanitarismo; l'attualità della Redemptoris Missio, l'enciclica di Giovanni PaoloII. Il tutto raccontato da un testimone in prima linea. L'introduzione del vaticanista Sandro Magister, all'ultima fatica del missionario del Pime, p Piero Gheddo.
Per Praneeth Abeysundara, professore universitario, i giovani possono trovare sostegno e protezione nella Chiesa e nella comunità cristiana. Soprattutto “nel mondo di oggi, dove i media più moderni possono rovinare la vita dei ragazzi” . Imparare a valutare ciò che si ha di fronte.
Undici famiglie di un villaggio nella provincia centrale di Bolikhamsai rischiano la cacciata perché hanno deciso di convertirsi. Il capo villaggio intima di tornare alla religione tradizionale, ma essi rifiutano e continuano a praticare il culto. Una lotta per la libertà religiosa in una nazione spesso teatro di violazioni.
La gratitudine per quanto ci è concesso dalla ma­no del sommo sovrano è una virtù così nobile che con es­sa conserviamo il nostro rapporto con lui: egli ci favorisce come potente, sovrabbondante e munifico, e noi lo rin­graziamo come poveri, umili e obbligati. È proprio di chi offre per la sua larghezza l'accontentarsi della riconoscen­za di chi è nel bisogno, ed essa è un contraccambio velo­ce, facile e dilettevole, che soddisfa il donatore impegnan­dolo ad essere di nuovo generoso. Ciò succede tra gli uo­mini magnanimi e a maggior ragione tra il Signore e i suoi figli, poiché noi siamo la stessa miseria e indigenza, men­tre egli è ricco e tale che, se possiamo immaginare in lui qualche necessità, questa non è necessità di ricevere, ben­sì di dare. Quindi, nella sua saggezza, giustizia e rettitu­dine non ci respinge mai perché sprovvisti, ma perché im­memori di quello che ci è prodigato; vuole dispensarci tan­to, ma a condizione che gli rendiamo lode. La corrispon­denza nei benefici minori lo muove a farne di più grandi e a moltiplicarli, e soltanto chi è umile se li assicura, dal momento che conseguentemente è di certo anche grato.
Per la comunità cristiana di Monshaat Baddini nella provincia di Samalout, gli islamisti sono dentro l’edificio dal 14 agosto. La polizia non è mai intervenuta per arrestarli. Da quasi un mese nessun cristiano può entrare. Sul muro della chiesa campeggia la scritta “moschea dei martiri”.
Mikail, scappato dal proprio Paese 20 giorni fa, spera di ottenere asilo politico in Italia come rifugiato. “Mi hanno bruciato il negozio e minacciato la famiglia – racconta ad AsiaNews - ma il problema è alla base: la rappresaglia di questi mesi è l’esito di una discriminazione che dura da sempre. I cristiani hanno sofferto violenze e intimidazioni nell’indifferenza delle autorità sotto qualsiasi presidente”.
"Quelli che vivono giudicando il prossimo, parlando male del prossimo, sono ipocriti, perché non hanno la forza, il coraggio di guardare i loro propri difetti. Il Signore non fa, su questo, tante parole. Poi dirà, più avanti, che quello che ha nel suo cuore un po' d'odio contro il fratello è un omicida". "Chiediamo per noi, per la Chiesa tutta, la grazia della conversione dalla criminalità delle chiacchiere all'amore, all'umiltà, alla mitezza, alla mansuetudine, alla magnanimità dell'amore verso il prossimo".
Un cammino nella fede e nella storia della Chiesa di Roma, che presiede nella Carità a tutte le Chiese del mondo. Un cammino per ricordare le “colonne” della Chiesa di Roma, San Pietro e San Paolo, che qui hanno versato il sangue testimoniando Cristo fino al dono della vita. Un cammino per “vivere e professare” la fede dei nostri padri ma che dobbiamo sempre approfondire, custodire e “esercitare” per camminare nella scia di Cristo. Un cammino infine per “riappropriarci” della nostra città, delle sue radici cristiane, delle testimonianze della fede su cui è costruita Roma, questo grande “santuario a cielo aperto”. Con queste intenzioni DOMENICA 6 OTTOBRE le Missionarie della Divina Rivelazione, che da anni organizzano visite di “Catechesi con Arte” nelle Basiliche romane, compiranno a piedi e con quanti vorranno aderire, il tragitto di circa10 Km, che unisce nella storia e nella fede gli Apostoli Pietro e Paolo, dal luogo del martirio del primo Papa al luogo del martirio dell'Apostolo delle Genti.
Papa Francesco, per sventare un nuovo terribile conflitto dai contorni indefiniti, ha indetto lo scorso sabato la grande veglia di «preghiera e digiuno» che ha riempito Piazza San Pietro e coinvolto milioni di persone nel mondo. Il Papa si è affidato in modo particolare all’intercessione della Madonna Regina della Pace. La Madonna, presentandosi a Medjugorje fin dal 1981 a sei veggenti proprio col titolo di Regina della Pace, in più occasioni ha detto testualmente che «solo con la preghiera e il digiuno si può fermare la guerra»: così il 25 aprile del 1992, quando ancora i popoli dei Balcani gemevano sotto i colpi di mortaio e così pure il 25 gennaio 2001, in apertura dell’anno passato alla storia per l’attacco alle Torri gemelle e per la possibilità che l’odio e la violenza possano travolgere l’umanità così come è stato per le persone ridotte nella cenere di Ground Zero. Il Papa e la Madonna indicano dunque la stessa via di uscita alla crisi che attanaglia il pianeta, invitando le nazioni e gli uomini a fare pace, ricordando che la pace inizia nel cuore di ciascuno. In questo contesto tanto delicato esce un nuovo volume sulle apparizioni di Medjugorje, che aiuta a comprendere come l’azione di Dio e della Vergine nella storia faccia sempre leva proprio sul duplice fronte della responsabilità delle nazioni e di chi le governa ma, ancor prima sulla responsabilità personale. Il giornalista Riccardo Caniato con Medjugorje Paradiso sola andata (Edizioni Ares) ci offre una lettura ricca e completa che attraverso i fatti, le interviste ai veggenti, a tanti miracolati e testimoni, è di conferma per i credenti, ma sa offrire spunti di riflessione e valide ragioni di apertura al divino, di ottimismo e di speranza a quanti, come li definisce la Madonna, «ancora non conoscono l’amore di Dio». E la speranza di cui il volume parla è la vita eterna. E ancor prima la promessa di un tempo di pace in questo mondo, che la Madonna, come già a Fatima, ribadisce anche a Medjugorje.
Il commento di Eugenio Scalfari – e non solo il suo – alla lettera, pubblicata l’11 settembre, che Papa Francesco ha ritenuto d’indirizzargli conferma che il dialogo con i «Gentili senza cortile» – cioè con gli atei che, come il giornalista italiano continua a spiegare a proposito di se stesso, non solo non hanno la fede ma neppure la cercano – è difficile, pericoloso ed esposto a tutte le manipolazioni. Questi commenti, nella sostanza, scambiano Papa Francesco per un «alter ego» del cardinale Carlo Maria Martini (1927-2012). Sempre di gesuiti si tratta, e i vaticanisti ci assicurano che al conclave del 2005 Martini tifava per Bergoglio. Scalfari e i suoi amici esultano, e qualche critico cattolico ultra-conservatore ripete le stesse cose semplicemente cambiandole di segno. Ma è proprio così?
In Pakistan la poliomielite si sta diffondendo a macchia d’olio e si teme che entro poche settimane possa scoppiare una grave epidemia. È già stata accertata la presenza di focolai nel Nord e nel Sud Waziristan, nel Punjab e nel Sindh e dall’inizio dell’anno si sono registrati 27 casi. A lanciare l’allarme nei giorni scorsi sono state le autorità sanitarie del Paese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il parziale fallimento dell’ultima campagna di vaccinazione da cui per ora sono rimasti esclusi 1,5 milioni di bambini dei 34 a cui era destinata. Responsabili del fallimento, e del contagio di 58 bambini lo scorso anno, sono i Talebani che nel 2012 hanno impedito la vaccinazione nel Nord e nel Sud Waziristan e che continuano a rallentare le attività in tutto il paese compiendo attentati mortali contro le squadre di volontari incaricati di somministrare il vaccino. Lo scorso dicembre, dopo che nove volontari erano stati uccisi in due attacchi a Peshawar e a Karachi, l’intera campagna era stata sospesa. È ripresa all’inizio del 2013, ma con essa anche gli attentati. Quelli più recenti si sono verificati il 28 maggio a Kaga Wala, vicino a Peshawar, dove una volontaria è morta e un’altra è stata gravemente ferita, e il 15 giugno a Topi, nel distretto di Swabi, dove altri due volontari hanno perso la vita.
La 47ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani di Torino, dedicata alla famiglia, si è aperta il 12 settembre in un buon clima, che contrasta un po’ con la timidezza di un programma dove non sono state previste sessioni né gruppi di lavoro espliciti su quello che è il maggiore attacco alla famiglia in corso oggi in Italia, incentrato sull’ideologia del gender – che Benedetto XVI definì la più grave sfida cui la Chiesa deve oggi fare fronte – e articolato nelle proposte di legge sull’omofobia, sul riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, sul matrimonio e sulle adozioni omosessuali. Al Teatro Regio di Torino incontro molte persone che si complimentano per le battaglie condotte a proposito di questi temi su La Nuova Bussola quotidiana e altrove – proprio oggi Avvenire pubblica (a pagamento) l’appello di Alleanza Cattolica contro la legge sull’omofobia – e incitano ad andare avanti senza paura.
Tutti i giornali a scrivere per mesi le stesse cose sul regime di Damasco e sulla guerra civile. Mentre ha sempre avuto ragione il Papa.
7 giugno 2013 – Hassan Hurshe, somalo, di 28 anni, sposato e padre di un bambino di 4 anni, è stato fucilato in pubblico a Jilib (distretto del Medio Juba, Somalia) dagli estremisti di Al Shabaab per essersi convertito al cattolicesimo. Hassan era emigrato in Kenya nel 2006 dove aveva incontrato il cristianesimo; confidando il un clima sociale migliorato era tornato in patria per iniziare un piccolo commercio.
Per la prima volta cellule staminali adulte sono state trasformate in cellule bambine, come quelle embrionali, non in vitro ma direttamente in un topo vivo. La scoperta dei ricercatori del Centro spagnolo per la ricerca sul cancro (Cnio) è stata pubblicata sulla rivista Nature.
«Con l’avvicinarsi del giorno dell’orrore per gli infedeli e gli apostati, l’11 settembre, faremo un bombardamento. Dove vorreste che lanciassimo questo missile?». È il messaggio che il gruppo estremista “Emirato islamico di Libia” ha pubblicato su Facebook poco prima dell’11 settembre. Il post era accompagnato dall’immagine di un missile.
È sbarcata pure alla mostra del cinema di Venezia la raccolta firme “Stop vivisection”, la petizione lanciata in 28 paesi dell’Unione Europea per chiedere alla Commissione europea l’abrogazione della direttiva sulla sperimentazione animale approvata 3 anni fa e per imporre uno stop all’uso di animali nella ricerca scientifica. Il “no” degli attivisti si scontra però con la rabbia di tanti scienziati italiani, già sul piede di guerra da quando lo scorso luglio il la Camera dei deputati ha approvato la cosiddetta legge “restringi-vivisezione”, che impone limitazioni troppo rigide alle sperimentazioni in laboratorio sulle cavie.
Lettera del Pontefice ai partecipanti della Settimana sociale dei cattolici. «La prima società naturale, come recepito anche nella Costituzione della Repubblica Italiana»
Continuano le ricerche in Nigeria per trovare l’arcivescovo Ignatius Kattey, decano dei vescovi anglicani e responsabile della diocesi nord del Delta del Niger, rapito lo scorso 6 settembre mentre si dirigeva a Port Harcourt, nel sud del Paese. Secondo i media locali si tratta di un sequestro politico e i rapitori si sarebbero fatti vivi chiedendo un riscatto pari a 61.500 dollari.
Secco pronunciamento di Bergoglio a favore del matrimonio uomo-donna. Precipitosa marcia indietro dei laicisti, a poche ore dalla lettera a Scalfari che aveva portato ad arruolare il Pontefice nei salotti radical-chic.
Tutte le responsabilità e dignità che Maria beatis­sima aveva presso i fedeli, tra le quali quelle di regina, signora, madre, governatrice e maestra, non le erano state date vuote come le danno gli uomini, ma con la grazia so­vrabbondante che ciascuna richiedeva e Dio poteva comu­nicarle. Questa era tanta e tale che come regina conosce­va tutto il suo regno, come signora tutta l'estensione del suo dominio, come madre tutti i suoi figli e familiari, sen­za che in nessun secolo le rimanesse nascosto alcuno di essi, come governatrice tutti coloro che erano affidati alla sua cura particolare e come maestra ricolma di sapienza tutta la scienza con cui, mediante la sua intercessione, la Chiesa sarebbe stata guidata e istruita dallo Spirito sino alla fine del mondo.
Intervista di Radio Vaticana al giornalista della Stampa Domenico Quirico rapito in Siria: «È come se Dio avesse consegnato al diavolo la Siria. La fede non mi ha mai abbandonato»
L’immagine arriva dallo Yemen, dove un uomo è rimasto appeso per giorni sulla pubblica via: «La ricompensa per coloro che fanno guerra ad Allah e al Suo Messaggero»
George gestiva un alimentari insieme alla famiglia: il 10 agosto gli islamisti l’hanno bombardato e hanno minacciato di morte lui e i suoi cari. Riesce a fuggire e da un mese è a Roma, in attesa che la sua domanda d’asilo politico sia accettata dalle autorità. In Egitto, dice “non c’è più posto per me. Non posso più vivere lì. La rivoluzione egiziana non è stata democratica”. Per i cristiani “la vita non è mai stata facile. Nessuno ci ha aiutato”.
«Tutto a Medjugorje grida “eternità”: l’apparizione di per sé stessa, la Madonna che viene nella sua fisicità umana, a riprova di un mondo altro già esistente accanto al nostro e che perfino il nostro corpo risorgerà; il contenuto ultimo dei messaggi che coincide con il “Paradiso”, la meta a cui ogni uomo può ambire nell’abbraccio con il Creatore, suo Padre; la fedeltà nel tempo dei veggenti che la Vergine si è scelta, come dei tanti che hanno risposto alla sua chiamata, dal momento che «fedeltà» è attributo e immagine dell’infinito amore di Dio e dell’amore al più alto grado che ogni uomo, desiderandolo, si sente in grado di concepire. E gridano “eternità” i grandi segni e le grazie concesse in questo luogo, perché le guarigioni fisiche e tanto più le guarigioni interiori attestano che il mondo è regolato da un Signore della vita, il medico di cui parlano i Vangeli, che vuole il nostro bene, con la salute del corpo e la salvezza dell’anima. Come grida, infine, “eternità” l’umile parrocchia di Medjugorje, la sua comunità, immagine della Chiesa tutta di Dio peregrina attraverso i secoli, ma che trionferà nella Gerusalemme celeste. Un morto che cammina. Questo mi sono sentito le volte che ho vacillato nella fede, mi sono lasciato prendere dai dubbi, e sono caduto. E questo saremmo noi tutti in un mondo senza Dio. Ma la Madonna appare a Medjugorje a portare l’annuncio che rischiara la mia notte oscura: “Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste! Dio è verità. Solamente in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita... Solo in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace”».
«Ma dove vanno quei matti in contromano e senza cintura di sicurezza?». I matti, si fa per dire ovviamente, erano il papa, seduto sul sedile del passeggero, e il 69 enne don Renzo Zocca parroco di Santa Lucia di Pescantina, un paese del Veronese che era alla guida. L'auto era una vecchia Renault 4 bianca, targata VR779684, con 300 mila chilometri all'attivo e due adesivi della squadra di calcio dell'Hellas Verona sui finestrini. A gridare allarmate erano le guardie del corpo del Santo Padre. All'obiezione del prete veronese, «Santita!, qui non si puo andare, e' senso vietato», il papa aveva risposto: «Vai che qui si può, non passa mai nessuno». Le guardie, colte di sorpresa, hanno rincorso l'automobile, mai vista prima da quelle parti, per qualche decina di metri. Poi hanno dovuto arrendersi e prendere fiato. Don Renzo Zocca e' raggiante. Da qualche giorno papa Francesco, per spostarsi in Vaticano, usa la vecchia auto che gli ha regalato. Dopo che gli era stata consegnata dallo stesso sacerdote, accompagnato a Roma da un centinaio di parrocchiani della sua comunita', il papa l'ha guidata personalmente per recarsi alla veglia di preghiera per la Siria. Si era tirato su la tonaca bianca, si era accomodato ben bene sul sedile e aveva preso in mano il volante.
Tutti siamo parte della Chiesa, che ci genera alla fede come una madre genera suo figlio. È questo il concetto centrale attorno al quale Papa Francesco ha sviluppato la catechesi dell’udienza generale di ieri mattina in Piazza San Pietro, davanti a circa 80 mila persone, riprendendo le catechesi sull’Anno della fede.
“L’umanità sofferente” di Gesù e la “dolcezza” di Maria. Sono i due “poli” cui deve guardare il cristiano per riuscire a vivere ciò che il Vangelo chiede. Papa Francesco lo ha affermato all’omelia di questa mattina presieduta in Messa in Casa Santa Marta.
Un gesto di frontiera. Papa Francesco lo aveva già spiegato all'inizio del suo pontificato, scrivendo il 25 marzo 2013 ai vescovi argentini, e lo ha ripetuto altre volte: «uscendo» per incontrare chi è lontano dalla Chiesa si corre il rischio d'incidenti. «Ma preferisco una Chiesa incidentata», aveva scritto allora Francesco, a una Chiesa che, con chi è lontano, o anche ostile, semplicemente non parla. Certo, il rischio d'incidenti è massimo quando si parla con chi dell'ostilità alla Chiesa ha fatto la sua ragione sociale, come il quotidiano italiano La Repubblica. Che non è un quotidiano qualunque, è la casa madre dei nemici della Chiesa. E infatti ha risposto con la consueta manipolazione all'offerta di dialogo di Francesco, che con una lettera pubblicata l'11 settembre ha risposto alle domande che gli aveva posto Eugenio Scalfari. Le lettere non hanno titolo, ma il quotidiano ne ha sparato uno in prima pagina: «La verità non è mai assoluta», seguita dalla firma Francesco, come ad arruolare anche il Papa nel partito della dittatura del relativismo, quello per cui va esposto - e se del caso imposto - che la verità è sempre variabile e soggettiva.
René Lebouvier, ateo di 73 anni, già cattolico e ora «libero pensatore» ha denunciato la diocesi di Coutances, in Francia, perché si è rifiutata di cancellare dai registri parrocchiali il suo battesimo. La lunga battaglia dell’uomo contro la Chiesa francese, cominciata nel 2001, si è chiusa l’altro giorno quando la Corte d’appello di Caen ha dato ragione alla diocesi.
L’opera monumentale di Alberto Savorana (“Vita di Don Giussani”, Rizzoli 2013, pagg. 1350), è la ricostruzione documentata della sua vita. Un volume affascinante perché l’Autore prende per mano il lettore e lo conduce ad esplorare la storia, la formazione e la personalità del fondatore di C.L. Sacerdote missionario dal 1953, ho conosciuto don Gius nel 1958-1959 quando andavo a sentire le sue catechesi su Gesù Cristo ai giovani dell’Azione cattolica e di Gs (Gioventù studentesca) in via Statuto 2 a Milano. Presentava Gesù non come un personaggio storico da studiare, ma presente oggi tra noi, il Figlio di Dio unico Salvatore dell’uomo. Ripeteva con voce commossa, a volte tonante: “Dobbiamo innamorarci di Gesù, che è sempre presente qui e in noi! ”. E raccontava come la “vita nuova” è di avere Gesù Cristo come primo punto di riferimento nella vita. Se la fede non mi cambia la vita, il modo di pensare e di agire, è una fiammella vacillante; se invece diventa amore e imitazione di Cristo, allora è il sole che illumina, riscalda, conforta.
La Signora del cielo, trovandosi nella disposizione da me narrata nel capitolo ottavo, fu nutrita con il cibo assegnatole da Dio per i milleduecentosessanta giorni men­zionati dall'Evangelista nell'Apocalisse. Questo lasso di tempo corrisponde più o meno a tre anni e mezzo, tra­scorsi i quali Maria santissima compì sessant'anni. Ciò ac­cadde nel quarantacinquesimo anno del Signore. E come la pietra aumenta di velocità avvicinandosi al centro, ver­so il quale si muove naturalmente, così più la Regina del­l'universo si approssimava al termine della sua santa vita, più erano forti gli impeti del suo desiderio e rapidi i voli della sua anima purissima per giungere al centro della sua eterna pace. Nell'istante della sua immacolata concezione era uscita, simile a un ricco fiume, dall'oceano della Tri­nità, dalla quale era stata pensata da sempre e, grazie al­le correnti di molteplici doni, favori, virtù e meriti, era cre­sciuta in modo che ormai il mondo creato le risultava an­gusto. Con un movimento accelerato e quasi impaziente della sua sapienza e della sua carità, si affrettava a ritor­nare ad unirsi al mare dal quale era fluita per traboccare poi un'altra volta, con materna clemenza, sulla Chiesa.
«Mentre cercava di rianimare il ragazzo, chiamava i soccorsi. Era fatta così, non si tirava mai indietro. La sua cifra era la generosità, la pietà per le persone. Col suo lavoro poteva esprimerla a pieno». Così Silvano Cantamessa descrive a Repubblica Eleonora, la figlia ginecologa travolta da un’auto domenica sera sulla strada provinciale di Chiuduno (Bergamo) mentre cercava di soccorrere un uomo, rimasto ferito in seguito a una rissa tra due gruppi di indiani.
Con l’appello del Papa noi non siamo nel pacifismo, ma in un’altra dimensione della realtà. In questa dimensione non è Obama, né Putin, né Bashar al-Assad e nemmeno l’industria degli armamenti, né l’industria petrolchimica, ma è Dio che è il supremo attore della storia. Ponendo il suo pontificato sotto la protezione di Nostra Signora di Fatima, Francesco si è dunque posto su un piano sicuramente spirituale; ora, in continuità con la rivelazione di Fatima, ha deciso di credere veramente che "un tempo di pace sarà concesso al mondo ", una seconda promessa fatta nel 1917 da Maria Vergine, nella continuità della consacrazione al suo "Cuore Immacolato".
Negli ultimi tre mesi gruppi estremisti indù hanno lanciato almeno 15 attacchi contro le comunità protestanti dello Stato. Secondo il leader cristiano Sajan George si tratta di un “piano sinistro delle forze ultranazionaliste per screditare il governo del Congress e riacquistare potere”.
All'udienza generale Francesco parla della "Chiesa madre", "per me è l'immagine più bella della Chiesa". ". "Alle volte io sento: 'Io credo in Dio ma non nella Chiesa. Io ho sentito che la Chiesa dice ...'. Ma chi, quando ha detto? - 'No, i preti dicono ...'. Ma, una cosa sono i preti ... ma la Chiesa non è solo i preti: la Chiesa siamo tutti".
I portavoce del Free Syrian Army millantano l'evacuazione dalla città, per evitare spargimenti di sangue. Fonti di AsiaNews smentiscono la notizia e confermano la presenza stabile dei terroristi. Parte della popolazione è ancora bloccata nelle abitazioni. Gli islamisti non permettono a nessuno di fuggire. A Damasco, centinaia di persone partecipano ai funerali dei tre giovani cattolici di Maaloula uccisi dagli islamisti.
Jesolo. Gli organizzatori dell’incontro tra i fedeli della Madonna di Medjugorje chiedono di avere lo stesso trattamento riservato ai musulmani per la festa di fine Ramadan.
Arriva dal Canada un’ulteriore conferma di come molto spesso lo stato vegetativo di alcuni pazienti sia in realtà uno schermo fallace e bugiardo dietro cui celare scelte omicide, mentre in realtà dietro le persone in stato vegetativo persistente c’è una vita pulsante, che sente e palpita, pur se all’apparenza a noi si rivela un corpo inerme.
“E’ un giorno di gioia e di incoraggiamento per il Centro Astalli, per i rifugiati e per chi vi lavora con impegno”. Questo il commento del direttore Padre Giovanni La Manna parlando ai giornalisti, insieme al portavoce vaticano Padre Federico Lombardi, al termine della visita durata circa un'ora e mezza, del Papa nel Centro di assistenza dei gesuiti nel cuore di Roma. Grande folla anche innanzi alla Chiesa del Gesù da cui il Pontefice è uscito per far rientro in macchina in Vaticano.
“Non dobbiamo avere paura delle differenze! La fraternità ci fa scoprire che sono una ricchezza, un dono per tutti!”. Così il Papa ai rifugiati del Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, visitato ieri pomeriggio in forma privata. Al termine della visita alla mensa del Centro Astalli, il Santo Padre si è recato nella Chiesa del Gesù, luogo fortemente simbolico e significativo per il Centro, perché lì si trova la tomba di Padre Pedro Arrupe, fondatore dello stesso Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati.
Buon senso uno, atei militanti zero. È il risultato della partita che si è giocata il 10 settembre alla Corte di Appello di Caen in Francia, seguita con trepidazione dalle associazioni atee di mezza Europa. In Francia, come in Italia, è venuto di moda lo «sbattezzo»: gli atei più arrabbiati rinnegano pubblicamente il loro battesimo, talora «sbattezzandosi» in cerimonie pubbliche, ed esigono che la Chiesa li elimini dai suoi registri. La vicenda decisa a Caen comincia il 31 maggio 2001. René Lebouvier, nato e battezzato nel 1940 a Fleury, scrive al vescovo di Coutances chiedendo che nei registri parrocchiali, dopo la menzione del suo battesimo nel 1940, s'inserisca anche quella del suo «sbattezzo» nel 2001. Uomo mite, il vescovo gli dà soddisfazione, e lo fa anche a tempo di record. Sei giorni dopo la lettera, sul registro parrocchiale di Fleury nella pagina dell'anno 1940 dove si certifica il battesimo di Lebouvier è apposta la nota: «Ha rinnegato il suo battesimo come da lettera del 31 maggio 2001». Questo tranquillizza Lebouvier, ma solo per qualche anno.
I Fratelli Musulmani hanno imposto il pagamento della gizya ai cristiani del villaggio di Dalga, nel sud di Minya, dove nelle scorse settimane diverse chiese sono state bruciate e famiglie di cristiani copti attaccate. La notizia è stata riportata dall’agenzia Aina. TRIBUTO UMILIANTE. La gizya è il tributo che secondo il Corano i dhimmi, cioè i sudditi non musulmani di uno Stato islamico come i cristiani, devono pagare «con umiliazione» in cambio della protezione e del mantenimento della propria fede. In questo modo, nel 600 d.C., le popolazioni cristiane più povere, che non potevano pagare, sono state convertite all’islam.
Don Marco Pozza avrebbe dovuto celebrare il matrimonio tra la showgirl Belen Rodriguez e il suo fidanzato Stefano de Martino, invece ha rinunciato. Di seguito riportiamo la lettera che il giovane sacerdote ha scritto sul blog sullastradadiemmaus e un passaggio della lettera che lo stesso ha inviato ed è stata pubblicata su Il Mattino di Padova. Al di là della vicenda in sé, infatti, è interessante il richiamo del sacerdote al valore del matrimonio. Un richiamo che vale per la simpatica Belen, ma anche per tutti gli altri (coniugati compresi).
Che bello che ci sia un uomo, un inviato speciale, come Domenico Quirico. Che bello che si confessi cristiano. In realtà è sempre bastato leggere i suoi reportage dall’Africa e dal Medio Oriente per rendersene conto, senza bisogno che lo esplicitasse, come ha fatto ultimamente nel paragrafo finale del suo racconto della prigionìa in Siria apparso sulla Stampa del 10 settembre. Se non lo avete ancora fatto, leggete quella lunga-breve sintesi e soffermatevi soprattutto sui capitoletti “La telefonata” e “La fede”, che è poi quello conclusivo.
Oggi sulla Stampa, Domenico Quirico racconta in uno straordinario articolo i suoi mesi di prigionia. Descrive il rapimento, i suoi carnefici, le torture e i tentativi di fuga, fino alla liberazione. L’articolo sul quotidiano è molto lungo e qui ne riportiamo solo alcuni brevi stralci.
Non si nasce perché vocati alla morte, ma perché vocati alla vita» scriveva Hannah Arendt che sembra però smentita da un dato sconcertante: il dilagare del suicidio, uno ogni 15 minuti negli Stati Uniti, più morti di omicidi e guerre attualmente in atto sommati insieme, secondo la Associazione mondiale per la prevenzione del suicidio (Iasp). L’11 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, una giornata contro la solitudine, contro un mondo che non è in grado di accompagnare chi è solo o di curare chi è depresso. L’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha preso sul serio questa emergenza fino a promulgare nel 2008 delle linee-guida per i giornalisti per la prevenzione del suicidio, ove si legge: «Evitare un linguaggio che sensazionalizza o fa sembrare normale il suicidio o lo presenta come la soluzione ai problemi». E raccomanda di evitare eccessive descrizioni delle scene dei suicidi e in particolare di quelli di persone famose. Non sembra che queste raccomandazioni siano poi tanto seguite, e questo è un guaio, perché il suicidio è «contagioso» — come ben spiega l’ultimo numero della rivista dell’Associazione medica canadese — e per l’Oms è un male da combattere.
Principale novità di quest’anno della campagna “Every One” di “Save the Children” per fermare la mortalità infantile, il Villaggio “Every One” accoglierà per 4 giorni famiglie, scolaresche e persone di ogni età in alcune delle principali città italiane: Roma, Napoli, Milano e Firenze.
Don Angelo Giuseppe Roncalli in una lettera del 10 gennaio 1907 al chierico bergamasco don Gustavo Testa, che stava a Roma, da Bergamo scriveva: «La prima volta che ti recherai a San Pietro, bacerai il piede della famosa statua per me, e dirai le parole che nel compiere quell’atto devoto ripeteva sempre il cardinal Baronio: Oboedientia et pax». Di nuovo affermava: «Quelle sue parole: Pax et oboedientia, assumono dinanzi a me un altissimo significato e, se io non m’inganno, illuminano e spiegano assai bene tutta la sua vita».
Quando Francesco è stato eletto Pontefice, sono state subito diffuse voci che lo accusavano di complicità con la dittatura argentina. Calunnie che sono state smentite poco dopo da persone che hanno conosciuto Bergoglio e sanno come sono andate in realtà le cose. Tra questi c’è il Premio Nobel per la Pace, Perez Esquivel, argentino, difensore dei diritti umani nel suo paese, e l’avvocato Alicia Oliveira, segretaria per i Diritti Umani della Cancelleria, ai tempi del ministro Rafael Bielsa e del presidente Néstor Kirchner.
Nonostante le difficoltà, le preoccupazioni, le critiche contro il clero, è lieto, allegro, curioso, e trova sempre spunti per approfondire i temi, capire l’animo umano, aiutare le persone. Stiamo parlando di Don Marcello Di Fulvio, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Palestrina. Domenica 8 settembre ha compiuto trentacinque anni di sacerdozio.
Un ragazzo cristiano si converte per sposare una vedova musulmana di 21 anni, ma le loro famiglie non accettano il matrimonio. Dopo mesi di accuse e denunce reciproche, i familiari della giovane sequestrano la sorella 13enne dello sposo. Attivista per i diritti umani: “Il matrimonio è valido e legale, non c’è motivo di creare conflitti e di rapire la bambina”.
Francesco ha visitato il Centro Astalli, che accoglie persone costrette a lasciare il proprio Paese. "Carissimi religiosi e religiose, i conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con generosità e coraggio la accoglienza nei conventi vuoti".
Lc 15, 1-32: Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Eppure c'erano anche loro. In mezzo ai milioni di italiani che hanno raccolto l'appello di Papa Francesco al digiuno per la pace non sono mancate persone, anche "di peso", che all’invito del Pontefice hanno semplicemente risposto: "no, grazie". I motivi addotti sono stati vari: c’è chi ha rilevato che la guerra in Siria esiste da più di due anni (e che 110mila morti sono veramente troppi per non dire basta); c’è chi invece, richiamando Pertini, ha ricordato che è facile digiunare se non si svuotano gli arsenali e non si riempiono i granai; e infine c’è chi ha affermato che digiunare è bello, è profetico, è "rock", ma che poi qualcosa bisogna pur fare per questo scempio etnico condito di armi chimiche che è la Siria. Insomma: l’opposizione al digiuno non è mancata. Del resto, se tutti fossero stati d'accordo col Papa, che bisogno ci sarebbe stato di un digiuno contro la guerra?
O nostra Signora di La Salette, vera Madre addolorata, ricordati delle lacrime che hai versato per me sul Calvario; ricordati anche della cura che hai sempre avuto per me nel sottrarmi alla giustizia di Dio e guarda se, dopo aver fatto tanto per questo tuo figlio, puoi abbandonarlo. Rianimato da tale consolante pensiero, mi prostro ai tuoi piedi, nonostante le mie infedeltà e ingratitudini. Non respingere la mia preghiera, o Vergine riconciliatrice, ma convertimi e fammi la grazia di amare Gesù sopra ogni cosa, e anche di consolare Te con una santa vita, affinché io possa un giorno contemplarti in Cielo. Così sia. Nostra Signora di La Salette, riconciliatrice dei peccatori, ottienimi la grazia di santificare le feste e la domenica, giorno del Signore, come Egli chiede ai suoi figli. Intercedi inoltre, Madre addolorata, affinché sia estirpato dalla nostra Patria il grave peccato della bestemmia. Nostra Signora di La Salette, prega per me che ricorro a Te.
Illuminante e stimolante la lettera pastorale presentata ieri dal cardinale Angelo Scola e intitolata: Il campo è il mondo. Vie da percorrere incontro all’umano. Si legge tutta d’un fiato e già in premessa si ricollega alla recente enciclica di Papa Bergoglio, laddove si parla di Dio che «prepara la città per gli uomini». Si parte dalle preziose conferme attinenti alla vita ecclesiale e alla vita civile e ricavate dalla visita a Milano di Benedetto XVI l’anno scorso, in occasione del settimo incontro mondiale delle famiglie, dall’anno costantiniano, ancora in corso e, in generale, dall’energica azione pastorale della Chiesa nel capoluogo lombardo.
È opinione comune che il cinema abbia il merito di descrivere l’attualità, di rispecchiare i cambiamenti sociali e di farsi testimone di quelle che possono essere le lotte di una società in continua evoluzione. Un’arma a doppio taglio che può rivelarsi pericolosa nel momento in cui la settima arte comincia a sfruttare le sue potenzialità per farsi promotrice di tematiche e concetti che suscitano una certa discutibilità. È quanto accaduto nel recente Festival di Venezia, che si è concluso sabato scorso con il Leone d’oro a Sacro Gra, il documentario di Gianfranco Rosi, e che merita una certa attenzione soprattutto per alcuni film, in concorso e fuori concorso, dove a fungere da filo conduttore sembra essere una certa esaltazione della violenza fine a se stessa e una evidente distruzione della famiglia tradizionale.
«Sempre rimane il dubbio se questa guerra di qua o di là è davvero una guerra o è una guerra commerciale per vendere queste armi, o è per incrementarne il commercio illegale?» Dopo la veglia di digiuno e di preghiera per la pace, Papa Francesco è tornato a parlare dei conflitti durante l’Angelus allargando il dibattito alle cause della guerra: «No al commercio e alla proliferazione delle armi. Preghiamo perché cessi subito la violenza e la devastazione in Siria e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione del conflitto fratricida». In poche parole il Santo Padre è riuscito a ribadire il “no” all’intervento militare che gli Stati Uniti con alcuni alleati stanno mettendo a punto e a esprimere sostegno a un negoziato che ormai solo la Russia sembra propugnare.
«Il Papa ci ha incoraggiati tutti. Cristiani e musulmani hanno sentito una vera attenzione alla situazione della Siria e hanno apprezzato che Francesco si sia “esposto” così chiaramente, in prima persona». Sono le parole di suor Marta, che insieme ad altre tre monache italiane otto anni fa ha deciso di fondare un monastero in Siria, in un villaggio al confine con il Libano. Le quattro suore hanno di recente scritto una lettera sulla situazione del paese e oggi sono tornate a parlare a tempi.it del possibile attacco americano e della «paura per l’immediata destabilizzazione che si creerà».
Maloula, l’antico villaggio cristiano siriano attaccato dai ribelli settimana scorsa e ripreso sabato dall’esercito di Assad, è stato nuovamente conquistato dall’Esercito libero siriano e dalla brigata di al-Nusra, legata ad al-Qaeda, secondo quanto riportato dall’Ap. Per l’Osservatorio siriano per i diritti umani circa 1.500 ribelli si trovano ora a guardia del villaggio, dove gli abitanti parlano ancora l’aramaico, la lingua di Gesù.
«I cittadini afgani continuano a convertirsi al cristianesimo in India. Questa è un’offesa alla Legge islamica e, secondo il Corano, devono essere giustiziati». È quanto affermato durante una seduta del parlamento afghano da Nazir Ahmad Hanafi, che ha posto all’attenzione dell’Assemblea la rapida crescita del cristianesimo tra gli afghani dentro il paese e all’estero.
Oggi, 9 settembre 2013, Giovanni Lindo Ferretti compie sessant’anni. Ripubblichiamo l’intervista con cui nel 2010 ci raccontò le ragioni della sua conversione. Da punk filosovietico a cattolico.
Consigli ai parenti per la relazione di aiuto verso chi è a rischio di fascinazione e verso chi ha aderito a un Movimento Religioso Alternativo (MRA).
Record di ascolti per lo speciale “Nel cuore dei giorni” che Tv2000 ha dedicato, sabato 7 settembre, alla veglia per la pace in Siria presieduta da Papa Francesco. Gli utenti che si sono sintonizzati sul canale 28 per seguire la diretta dell’evento in piazza San Pietro sono stati, tra le 19.00 e le 23.00, più di due milioni e mezzo (in media, più di 800 mila al minuto) portando al 4,96% lo share registrato dall’Auditel in quella fascia oraria.
Qualche giorno fa durante una delle mie interminabili giornate di ambulatorio mi sono imbattuta in un curioso articolo sul nuovo codice di deontologia medica pubblicato sul sito di informazione cattolica “la nuova bussola quotidiana”. Pochi colleghi ne sono al corrente ma è in via di preparazione una revisione direi strutturale (o meglio destrutturante) del codice di deontologia medica, che sconvolge subdolamente i fondamenti dell’atto medico. Nella bozza del nuovo codice si attenta infatti alla libertà di coscienza del medico che diverrebbe un mero fornitore di servizi in balia delle richieste e dei capricci dell’assistito. L’ operazione messa in atto è tanto più subdola perché sfrutta quelle che sembrano piccole modifiche grammaticali, ma non lo sono affatto.
Tradizionalmente l’otto settembre si celebra la Natività di Maria. Una bellissima rappresentazione pittorica di tale evento è offerta da Ghirlandaio nella Cappella Tornabuoni in Santa Maria Novella a Firenze. Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio[1], nasce a Firenze nel 1449 in una famiglia di artisti. Il padre è ricordato da Vasari come orafo, i fratelli minori saranno collaboratori di Domenico nella sua attività di pittore, come anche Sebastiano Mainardi, futuro cognato. Ghirlandaio avrà una vita artistica molto feconda e piuttosto breve, infatti morirà nel 1494 per febbre pestilenziale, lasciando numerose e complesse opere.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Vaticano in udienza privata il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez. Accogliendolo, il Santo Padre ha subito ricordato il recente incontro di Pentecoste nel quale avevano avuto modo di interloquire, le espressioni indirizzate a favore del Rinnovamento nel viaggio di ritorno da Rio de Janeiro, in cui sottolineava il bene che fa il Rinnovamento alla Chiesa e al mondo e la vicinanza che il cardinale Bergoglio esprimeva all’indirizzo del Movimento, essendo il referente dell’episcopato argentino per il Rinnovamento. All’inizio dell’udienza il presidente Martinez ha porto i regali preparati dai giovani detenuti ed ex detenuti impegnati presso il Polo di eccellenza “Mario e Luigi Sturzo” e degli immigrati provenienti da Lampedusa che sono stati portati dalla Sicilia. Si tratta di un lume in ceramica e un’alzata in ceramica contenente prodotti coltivati e trasformati presso il Fondo Sturzo.
La grande Regina da sola e in segreto compiva ope­re con cui meritava e attirava dalla mano dell'Altissimo in­numerevoli doni, sia per i fedeli nel loro insieme, sia per migliaia di singole anime, che così guadagnava alla vita eterna; e questo senza trascurare il governo della Chiesa. D'ora in avanti, per nostra edificazione e a gloria della bea­tissima Vergine, io scriverò quello che potrò di tali verità finora ignorate. Al riguardo avverto che la gran Signora, grazie ai molti privilegi di cui godeva, teneva sempre pre­senti nella memoria la vita e i misteri del Salvatore. In­fatti, oltre alla continua visione astrattiva di Dio, che ave­va ricevuto in questi ultimi anni e nella quale conosceva ogni cosa, le era stata concessa fin dalla sua concezione la virtù, propria degli angeli, di non dimenticare mai nulla dopo averlo appreso.
«Io non ho paura». Lo ha detto chiaro, Francesca. Quasi ad alta voce, mentre tirava su la testa. «Raccogliendo le ultime forze», si dice in questi casi con una frase fatta. Invece è vero il contrario. Le forze, per lei, venivano tutte da quella certezza, ripetuta al marito poche ore prima di morire. «Io non ho paura». Le stesse parole affidate a un’amica, il giorno prima: «Ogni giorno è servito, perché in ogni giorno ho affidato alla Madonna tutti i miei cari… Il tempo è prezioso. Non ho paura, sono contenta». La stessa certezza che ha plasmato la vita e la morte, la gioia e il dolore, la salute e la malattia. La certezza di Cristo. La fede. Aveva 38 anni, Francesca Pedrazzini. Uno in meno di Vincenzo, il marito. Lei insegnante (di diritto), lui avvocato, si sono conosciuti in Università Cattolica («lei mi aiutava a studiare»), fidanzati nel 1995, sposati nel 2000. Tre figli: Cecilia oggi ha 10 anni, Carlo 7, Sofia 3. E una vita piena, allegra, da una che ha un carattere forte e la vita la ama: gli amici e il lavoro, la famiglia e il mare della Grecia... È proprio tornando da una vacanza, nel gennaio 2010, che tutto prende una piega imprevista. Accelera, di colpo. Un nodulo al seno.
Edith Stein è icona del suo tempo perché la sua esistenza, la sua vicenda interiore, la sua ricerca filosofica e quella di Dio, divengono simultaneamente radiografia della storia coeva e, in un frangente di tenebre, testimonianza luminosa che supera la barriera degli anni per giungere intatta fino a noi. La ricerca si sviluppa seguendo i fili del racconto autobiografico, della riflessione filosofica, degli scritti spirituali, in stretto confronto con le testimonianze delle persone a lei prossime: familiari, amici, carmelitane. La sua vita personale, nella minacciosa e assurda Shoah, si trasfigura in esperienza epocale, storia trasformativa, mentre la sua figura acquista il valore di significativo paradigma interpretativo della condizione della persona umana. Ormai Edith Stein è nell’Ewig nun, nell’eterno presente, e si dona come parete translucida: quando entra la luce esce il mistero, ormai trasfigurato nella sua completezza, immersa nel Risorto, immenso Roveto Ardente.
Consigli ai parenti per la relazione di aiuto verso chi è a rischio di fascinazione e verso chi ha aderito a un Movimento Religioso Alternativo (MRA).
La cronaca delle limitazioni alla libertà religiosa e in particolare delle violenze contro i cristiani nel mondo registra ogni giorno nuovi episodi: e si tratta soltanto della punta di un iceberg poiché molte delle vittime sono troppo deboli e isolate perché le loro storie vengano raccontate, tanto più se, come spesso accade, le autorità si mostrano indifferenti e complici o se le stesse leggi prevedono discriminazioni e punizioni nei confronti delle minoranze religiose.
Alle sei del mattino di giovedì 5 settembre cento poliziotti armati hanno fatto irruzione in una fattoria nei dintorni di Augusta, in Germania, in una delle più grandi operazioni di polizia della storia tedesca recente. Terrorismo? Droga? No: i cento poliziotti hanno prelevato dalla fattoria ventotto bambini e li hanno condotti in famiglie affidatarie, già preavvertite da tempo, sottraendoli ai loro genitori. Altri dodici bambini hanno subito la stessa sorte in un’altra località, vicina a Wörnitz. Qual era la colpa dei genitori? Abusavano sessualmente dei bambini, come purtroppo capita talora in diverse parti del mondo? Sembra di no. Secondo le autorità tedesche la decisione è stata presa perché i bambini, quando si comportavano male, erano oggetto di punizioni fisiche. Il manuale educativo della comunità che gestisce le due fattorie prescrive che, in caso di mancanze gravi, i bambini possano essere sculacciati, anche usando una bacchetta «leggera», che infligga un dolore momentaneo ma non arrechi alcun danno ai piccoli. Il Ministero dell’Educazione tedesco ha affermato di avere prove che cinque adulti della comunità avevano punito i loro figli in questo modo.
In forma cinematografica appare a Dante un’immagine non nitida, simile ad un mulino dalle grosse pale che a poco a poco si configurano come le immense ali di Lucifero. Col loro movimento vorticoso esse trasformano l’acqua del lago in ghiaccio. Gigantesco, obbrobrioso, addirittura raccapricciante nell’aspetto, Lucifero visto da vicino non può trarre in inganno e sedurre con un’apparenza di bellezza, come fa quando tenta l’uomo. Alla vista della bruttezza di Lucifero Dante viator comprende che il male che c’è nel mondo proviene tutto da lui: «s’el fu sì bel com’elli è ora brutto,/ e contra ‘l suo fattore alzò le ciglia,/ ben dee da lui procedere ogni lutto».
San Paolo è sempre più fuori legge in Inghilterra, nonostante il fatto che a Londra ci sia una cattedrale a lui dedicata, che è pure la Chiesa madre della diocesi anglicana londinese. Lo sanno bene gli agguerriti e volenterosi avvocati del Christian Legal Center, a cui tocca difendere, con una sempre maggiore e preoccupante frequenza, i predicatori di strada che si ostinano a citare le parole dell’«omofobo» Apostolo delle Genti.
Da imprenditore di origini buddiste a primo sacerdote cattolico del Bhutan, paesino di 650 mila abitanti (1.000 cattolici) nella catena himalayana, grazie alla beata Madre Teresa di Calcutta. È l’incredibile storia di p. Kinley Tshering sj scritta in prima persona e tradotta da AsiaNews.
È vero, assomiglia al Jeremy Irons di Mission, però con la barba e i capelli più lunghi. E ancora di più a Sergio Daniel Batista, il centrocampista dell’Argentinos Juniors che con la nazionale argentina vinse il Mondiale del 1986 in Messico. Potrebbe recitare la parte del guerrigliero della sierra in un film sulla rivoluzione cubana o di un figlio dei fiori in uno sugli psichedelici anni Settanta. Ma padre José Maria Di Paola detto Pepe non è diventato il personaggio più richiesto dagli intervistatori all’edizione numero 34 del Meeting di Rimini perché è molto fotogenico.
La legge sui matrimoni gay è stata approvata in Francia solo quest’anno dal governo di Francois Hollande, ma le prime nozze tra due persone omosessuali sono state celebrate Oltralpe già nel 2004. Allora un sindaco, constatando che il codice civile non dava indicazione sul sesso degli sposi, celebrò un matrimonio gay (poi annullato).
Ai tanti che non lo hanno mai saputo potrà sembrare un’assurda fantasia, ma è semplicemente un fatto: l’Arcigay è stata ideata da un prete. Sì, l’associazione per i diritti omosessuali più importante e numericamente rilevante d’Italia deve la sua anima a un consacrato, omosessuale egli stesso. Accadde a Palermo nel dicembre del 1980 e quel sacerdote, allora quasi sessantenne e sospeso “a divinis” alcuni anni prima, si chiamava Marco Bisceglia, per tutti don Marco. Suo compagno di avventura nonché di appartamento, nei mesi successivi, un giovane obiettore di coscienza in servizio civile presso l’Arci, Nicola Vendola detto Nichi. Chiare le premesse? Adesso, però, non ci si scandalizzi per il giudizio in arrivo, forse ancor più sorprendente: la storia di don Marco è una delle più belle storie di vita che si possano raccontare. Di quelle che rendono palese, per chi non lo credesse, quale straordinario luogo di accoglienza e ripresa umana possa essere la Chiesa. Nelle scorse settimane, per la collana “DietroFont” dell’esordiente casa editrice lucana EdiGraferma, è uscito un libro (acquistabile su Ibs) che ne percorre la vita: Troppo amore ti ucciderà, con testimonianze di Vendola, Franco Grillini e Beppe Ramina. O meglio, ne percorre le “tre vite”, come recita il sottotitolo del testo, ben scritto e documentato dal giornalista potentino Rocco Pezzano. Nella biografia del sacerdote, infatti, si riconoscono almeno tre momenti di profondissimo strappo per contenuti e stili di vita.
Che il cuore dell’uomo aspiri alla pace è una delle constatazione che chiunque osservi la propria esperienza elementare può fare. Tuttavia lo spettacolo tragico a cui assistiamo giornalmente sembra smentire categoricamente tale assunto. È altrettanto evidente infatti che il conflitto è sempre in agguato per i più svariati motivi: un pezzo di terra da condividere, degli affetti comuni, risorse primarie da utilizzare. Le cause seconde dei conflitti sono molteplici e talvolta non individuabili. Alla base di tali cause tuttavia, ve n’è una: l’autosufficienza.
Ho già spiegato, per quanto ho potuto, quale fos­se lo stato della nostra Regina dopo il primo concilio e do­po le vittorie da lei conseguite su Lucifero e i suoi. Ben­ché tutte le meraviglie che compì in questo ed in altri periodi non siano sintetizzabili in una storia, mi è stata con­cessa una particolare illuminazione per illustrare come fu intrapresa la stesura dei Vangeli e come ella vi contribuì e si prese cura in modo miracoloso degli apostoli assenti. Nella seconda parte e altrove ho riferito che ebbe notizia di tutti gli arcani concernenti la legge di grazia ed i testi che le avrebbero conferito fondamento e stabilità. Questa cognizione le fu confermata più volte, specialmente quan­do salì al cielo all'ascensione del suo Figlio santissimo, e da allora ogni giorno, senza tralasciarne alcuno, prostrata pregava intensamente il Signore perché rischiarasse colo­ro che li avrebbero redatti e disponesse che lo facessero al momento opportuno.
Alla veglia di digiuno e preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo, papa Francesco chiede a tutti, cristiani, membri di altre religioni e persone di buona volontà di essere strumento di riconciliazione e di pace. La violenza e la guerra parlano "il linguaggio della morte" e fanno "rinascere Caino". "Nel silenzio della Croce tace il fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono, del dialogo, della pace".
Francesco ringrazia per la partecipazione alla giornata di preghiera di ieri e torna a chiedere pace per il Medio Oriente: Siria, ma anche Libano, Israele, Palestina, Iraq ed Egitto. La scelta del bene, che ognuno deve compiere "comporta, tra l'altro, dire no all'odio fratricida e alle menzogne di cui si serve, alla violenza in tutte le sue forme, alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale".
Progressisti e tradizionalisti, nella Chiesa, si trovano puntualmente d’accordo. Ed entrambi sbagliano, fuorviati dal pregiudizio e dall’ideologia. Anche sul pontificato di Francesco avevano affermato, da sponde opposte, che Bergoglio stava annichilendo il papato. Era bastato loro la sua frase di presentazione come “vescovo di Roma” per emettere questo drastico verdetto. Gli uni (i conservatori) con toni apocalittici, gli altri (i progressisti) con trionfalismo. Per la verità aveva provveduto lo stesso Francesco, nella conferenza stampa improvvisata sull’aereo di ritorno dal Brasile, a spiegare che essersi presentato come “vescovo di Roma” voleva dire semplicemente ricordare il primo dei titoli del Papa, quello da cui deriva il primato petrino. Ma non poteva essere letto come una soppressione del suo ruolo nella Chiesa universale. Chi aveva fantasiosamente immaginato tutto questo era fuori strada.
Alla veglia di digiuno e preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo, papa Francesco chiede a tutti, cristiani, membri di altre religioni e persone di buona volontà di essere strumento di riconciliazione e di pace. La violenza e la guerra parlano "il linguaggio della morte" e fanno "rinascere Caino". "Nel silenzio della Croce tace il fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono, del dialogo, della pace".
Nella misura in cui i misteri dell'infinita ed eterna sapienza si adempivano in Maria beatissima, ella si solle­vava al di sopra della sfera di ogni perfezione e di ogni immaginazione umana. E siccome i suoi trionfi su Lucifero e i demoni furono ottenuti proprio nelle circostanze e con i favori che ho riferito, immediatamente dopo l'in­carnazione, la redenzione e tutti gli eventi nei quali fu coa­diutrice del suo Unigenito, non è possibile alla nostra po­chezza aspirare a comprendere gli effetti che conseguiva­no nel suo castissimo cuore. Meditava le opere del Signo­re ponderandole sulla bilancia della sua mirabile pruden­za ed in lei cresceva l'incendio dell'ardore per sua Maestà, con stupore degli angeli e dei cittadini del cielo. La sua vi­ta naturale non le avrebbe consentito di tollerare gli im­petuosi voli con cui s'innalzava per immergersi nell'abisso della Divinità, se essa non le fosse stata conservata mira­colosamente. Poiché, inoltre, i suoi sentimenti di pietà l'at­traevano verso i suoi figli, che dipendevano da lei come le piante dal sole che le sostenta e vivifica, giunse ad una dol­cissima ma veemente tensione per riunire tutto in sé.
“Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
Vangelo Lc 14, 25-33: Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Al paragrafo 55 dell'enciclica Lumen Fidei c'è una domanda aperta e inquietante che provoca una profonda riflessione: "Ci vergogneremo di Dio in pubblico?". Tale quesito dovrebbe interrogare ogni cattolico, anzi ogni cristiano di diversa denominazione. L'enciclica di Papa Francesco, scritta a quattro mani con il Papa emerito Benedetto XVI, afferma che Dio non si vergogna di essere chiamato in pubblico, ed infatti “prepara per loro una città” (Eb, 11-16). "Saremo forse noi a vergognarci di chiamare Dio il nostro Dio?" si legge, "saremo noi a non confessarlo come tale nella nostra vita pubblica, a non proporre la grandezza della vita comune che Egli rende possibile?".
Adesioni da diverse confessioni cristiane, da musulmani, membri di altre religioni e da atei. La veglia di preghiera, con la presenza di papa Francesco inizia alle 19 in piazza san Pietro. Obama riceve il sostegno pieno della Francia e un generico appoggio da parte di 10 Stati.
Per intendere meglio i misteri che adesso tratterò bi­sogna conoscere quelli già esposti nella prima parte della Sto­ria, dal capitolo ottavo al decimo del primo libro, dove ho parlato del dodicesimo capitolo dell'Apocalisse, come mi fu concesso di comprenderlo. E non solo allora, ma anche nel­l'intero corso della narrazione, mi sono sempre rimessa a questa terza parte per dichiarare a suo luogo come procedette­ro le battaglie della Principessa con i demoni, le vittorie ri­portate su di loro e lo stato in cui, in seguito, ella fu lascia­ta dall'Altissimo per il tempo che ancora visse sulla terra. San Giovanni ebbe notizia di tutti questi prodigi e li riferì nel suo libro - come ho già affermato altre volte -, particolarmente nei capitoli dodicesimo e ventunesimo, il cui contenuto io ora ripeto, poiché ciò è indispensabile per due motivi.
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata. Chi si salva? Si salva chi fa una buona morte, cioè chi muore in grazia di Dio. Chi al contrario muore in peccato mortale si perde per sempre e sarà condannato alle pene eterne dell’inferno. Possiamo noi sapere con certezza quale sarà la nostra morte, se buona o cattiva? No, non possiamo saperlo con certezza assoluta, perciò questa incertezza su un punto di così capitale importanza deve tenerci in una salutare trepidazione riguardo alla nostra salvezza eterna e spingerci a vivere bene, per sperare di morire bene. Però dinnanzi a questa angosciosa incertezza possiamo aprire il cuore alla più consolante speranza, anzi alla certezza morale di assicurarci il Paradiso mediante una buona morte: ed è l’ineffabile bontà del Cuore misericordioso di Gesù che ci ha voluto concedere questo supremo conforto mediante la Grande Promessa. Impegniamoci quindi a fare fedelmente i Nove Primi Venerdì secondo le intenzioni del Cuore di Gesù. Non facciamo i pigri dicendo che è possibile salvarsi l’anima anche senza questa pia pratica. San Gregorio Magno ci ammonisce che «quando si tratta di una eternità, le precauzioni non sono mai troppe!».
Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza privata, nel Palazzo Apostolico, Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi, gli iniziatori e responsabili mondiali del Cammino Neocatecumenale. Nell'udienza, il Santo Padre ha espresso la propria gratitudine al Cammino dicendo: "Vi ringrazio per il bene immenso che state facendo a tutta la Chiesa". Kiko ha dichiarato di essere rimasto colpito dal "grande amore" con cui il Pontefice li ha accolti in tutta la mezz'ora in cui è durato l'incontro. Al centro dei colloqui, in particolare, le missio ad gentes che questo percorso di iniziazione cristiana porta avanti in tutto il mondo e l'urgenza di una nuova evangelizzazione in Asia. Gli iniziatori del Cammino hanno espresso a Papa Francesco il desiderio di organizzare incontri vocazionali in differenti paesi al fine di suscitare 20.000 sacerdoti che si pongano al servizio della Nuova Evangelizzazione in questo continente in cui, como disse il beato Giovanni Paolo II, si svolgerá l’evangelizzazione del terzo millennio.
Il re giordano. Abdullah II, ha ricevuto in udienza ad Amman Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, che da oltre una settimana si trova nel Paese per incontrare le delegazioni dei Focolari presenti nei Paesi mediorientali e nordafricani. Il sovrano le ha subito espresso la gioia di aver incontrato Papa Francesco con queste parole, riportate dall’agenzia Sir: “Abbiamo sentito di essere fratelli”.
Ossequio a Cristo, preghiera e missione: sono le tre indicazioni che Papa Francesco offre ai Padri carmelitani, riuniti fino al 21 settembre nel loro Capitolo generale. In un messaggio inviato al priore dell’Ordine, padre Fernando Millán Romeral, il Pontefice ricorda l’importanza della semplicità del Vangelo, come via di rinnovamento della Chiesa.
Un nuovo appello a evitare un intervento armato in Siria è giunto da Amman, dove i capi delle Chiese mediorientali hanno partecipato a un incontro promosso dal Re di Giordania, per riflettere sulle sfide dei cristiani in questa tormentata regione. Era presente anche mons. Giorgio Lingua, nunzio apostolico in Giordania e in Iraq che nel suo intervento ha parlato delle ingerenze di quei Paesi che con il pretesto di portare aiuti o esportare la democrazia nascondono i loro interessi che non sono sempre nobili.
Jan Fleischhauer, l’editorialista dello Spiegel, noto in Italia per l’acido commento al naufragio della Costa Concordia («Qualcuno si è forse sorpreso che lo sfortunato capitano fosse un italiano?») non le manda a dire, soprattutto ai propri connazionali appartenenti a quella sinistra largamente dominante in Germania, in particolare nei settori della cultura, dell’educazione, della giustizia e della regolamentazione dell’immigrazione. L’ultima sua uscita polemica è stata televisiva ed ha preso di mira gli evangelici. Presente insieme a Volker Jung, il presidente della chiesa evangelica dell’Assia, nel talk show “Horizonte” (presso l’emittente pubblica Hessische Rundfunk) Fleischhauer ha lanciato dure accuse ai protestanti: «Sono diventati una Greenpeace che fa uso della pranoterapia. Se oggi si partecipa ad una celebrazione evangelica non si sente mai pronunciare la parola peccato». «Da loro - ha aggiunto - è impossibile avere una risposta chiara circa l’esistenza o meno dell’inferno e del paradiso. Eppure dalla Chiesa io mi attendo una risposta chiara proprio su questo». A proposito del matrimonio omosessuale (la Chiesa evangelica tedesca l’ha da poco ammesso) Fleischhauer si è limitato a prendere atto che nella recente Carta della Famiglia redatta dalla chiesa evangelica la famiglia non rappresenta più un’istituzione normativa e di riferimento. Ed è vero, tanto più che questa Carta non risponde ai motivi per cui era stata voluta in origine.
Le autorità ne hanno ordinato la chiusura a causa del rischio attacchi dopo gli assalti islamisti avvenuti dal 14 al 17 agosto. Nel corso degli ultimi 50 anni, il Monastero di Santa Caterina ha chiuso le sue porte per due volte: nel 1977, quando l’ex presidente Anwar Sadat ha fatto la sua storica visita a Gerusalemme, e nel 1982, quando l’esercito egiziano è entrato Sinai dopo il ritiro delle forze israeliane. Fondato nel IV secolo dopo Cristo, il monastero è da secoli meta di pellegrinaggi e turismo. La sua chiusura sta affamando l’intera zona che vive proprio grazie al luogo di culto.
La possibilità che Santa Sofia, «la chiesa-diventata-moschea-diventata-museo», ritorni una moschea ha fatto infuriare la Chiesa ortodossa, che ha scritto un comunicato attraverso l’Ordine di sant’Andrea apostolo per criticare la proposta fatta qualche mese fa all’Assemblea Nazionale da un cittadino turco.
cristiani-perseguitati-numeriCinque cristiani nigeriani sono stati uccisi vicino a Jos da estremisti islamici. Le cinque persone appartenevano alla protestante “Chiesa di Cristo nelle nazioni” e lo scorso 29 agosto sono stati bloccati appena fuori dall’autostrada Jos-Barkin, costretti a stendersi per terra e poi giustiziati sul posto.
Durante l’audizione al Congresso, il segretario di Stato John Kerry ha sostenuto che l’opposizione armata al presidente siriano Bashar al-Assad è sempre «più moderata» e «più forte». Parole che però sono in netto «contrasto con le analisi delle fonti dell’intelligence statunitensi ed europee», riporta Reuters. Secondo fonti di intelligence sentite dall’agenzia, «gli estremisti islamici rimangono di gran lunga la forza più feroce e più organizzata dei ribelli».
Sushmita Banerjee, 49 anni, era famosa per la sua autobiografia in cui raccontava la sua fuga dagli estremisti islamici nel 1995. Sposata con un uomo d’affari afghano, dopo anni di auto-esilio era tornata in Afghanistan per stare con il marito. I fondamentalisti l’hanno giustiziata davanti alla sua casa.
Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli “accoglie l’appello del Papa per una giornata di preghiera e digiuno”. Un appello ai leader mondiali riuniti per il G20: “Dio illumini le vostre menti. La guerra va evitata a tutti costi”.
Un ennesimo caso di brutale e orribile violenza non solo contro le donne, come succede quasi quotidianamente in India, ma contro le bambine. La storia, riportata da molti media inglesi, vede protagonista un uomo di 40 anni del villaggio di Keshavpura, nello stato del Rajasthan, uno dei più conservatori del paese, che ha rinchiuso in una stanza una bambina di 6 anni e l'ha stuprata. La famiglia della piccola, invece di recarsi alla polizia ma seguendo invece i dettami della tradizione popolare, si è recata dagli anziani del villaggio a chiedere giustizia. La decisione degli anziani è stata la più scioccante che si potesse aspettare: hanno ordinato che la bambina sposi il figlio di 8 anni del suo violentatore.
Francesco ha ricevuto il primate della Chiesa che in India conta due milioni e mezzo di fedeli. Dal 1990 una Commissione mista "ha portato a passi significativi su temi quali l'uso comune di edifici di culto e di cimiteri, la mutua concessione di risorse spirituali e persino liturgiche in situazioni pastorali specifiche, e sulla necessità di individuare nuove forme di collaborazione davanti alle crescenti sfide sociali e religiose".
Lettera di Francesco a Putin, presidente quest'anno del Gruppo. Abbandonare "ogni vana pretesa di una soluzione militare". In un documento consegnato agli ambasciatori accreditati in Vaticano si indicano, per la soluzione del conflitto, ripristino del dialogo e unità della Siria.
E’ martedì pomeriggio, sono le quattro, il cellulare squilla. “Ho visto un numero fisso di Roma, che non conoscevo, ho risposto”, dice Anna Romano, trentacinquenne trasferitasi da alcuni mesi ad Arezzo da Roma. “Ciao Anna, sono Papa Francesco”, dice la voce dall’altra parte. “All'inizio ho pensato a uno scherzo, ma poi lui ha fatto riferimento alla lettera – spiega la donna -. E che gli avevo scritto lo sapevano solo la mia migliore amica e i miei genitori”. Anna ha scritto una lettera a Jorge Bergoglio verso fine giugno, quando ha scoperto di essere incinta e che il padre del bambino era già sposato e con figli: “Mi ha lasciata, dicendomi di non avere alcuna intenzione di occuparsi del bambino in arrivo. Anzi, mi ha consigliato di abortire. Per un attimo ho pensato di farlo davvero, ora solo l'idea mi fa venire i brividi. Ma in quel periodo ero così sola e infelice”. Papa Francesco ha ricevuto la sua lettera, e l'ha chiamata.
BARBARA, è una donna malata da poco più di due anni di SLA, ovvero Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ha una grande fede che le sta dando la forza di lottare e andare avanti. Per lei possiamo tanto, abbiamo a disposizione uno strumento formidabile: la preghiera! Allora, uniamoci, pregando nello stesso istante, in qualsiasi luogo d’Italia ci troviamo. Saremo lontani, ma vicini nella preghiera. GIOVEDI 5 settembre dalle ore 21,00 alle ore 23,00 dedichiamo un momento per chiedere al Signore di sostenere, proteggere, aiutare e concedere la guarigione a Barbara, chiedendo anche l’intercessione di Maria e dei Santi. Ognuno come vorrà (preghiera silenziosa o in famiglia, Rosario, ecc.). Dio può tutto, le nostre preghiere non saranno vane, l’importante è crederci. Pensiamoci, nello stesso momento in tanti con il pensiero rivolto a Barbara: stupendo. Lei l’apprezzerà moltissimo, ma ancor più, sarà un gesto gradito al Signore. Perché pregare nello stesso momento? A questo ha dato risposta lo stesso Gesù: "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.”
“Tutti quelli che vogliono la guerra sono strumenti del demonio”. Sulla situazione della Siria si esprime anche l’esorcista - e scrittore - padre Gabriele Amorth, intervistato da Fabio Marchese Ragona sul blog Stanze Vaticane di Tgcom24. “La Veglia del Papa darà fastidio non solo a Satana, ma non voglio fare nomi”, ha detto p. Amorth. L'esorcista parlando della Veglia in piazza San Pietro organizzata e promossa dal Pontefice per sabato, afferma: "Di certo il Papa con questa iniziativa vuole anticipare, e influire su quello che dirà, il Congresso americano".
Novena per la Festa dell'Esaltazione della Croce che ci sarà il 14 settembre prossimo.
Il Papa - riprendendo dopo la pausa estiva gli incontri in Piazza San Pietro per l’udienza generale del mercoledì - ha lanciato un appello a partecipare sabato prossimo alla speciale giornata di digiuno e di preghiera da lui promossa per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero.
L'udienza generale era stata aperta da Papa Francesco con una catechesi interamente dedicata al ricordo della Gmg di Rio de Janeiro. Riandando a quei giorni in Brasile, il Papa ha una volta ancora esortato tutti i giovani a essere “speranza” per il mondo.
Domenica scorsa Papa Francesco ha deciso di indire per sabato 7 settembre “una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero”. L’invito è esteso a tutti, credenti e non. Marco Pannella si è sentito chiamato in causa solo a sentire che il Pontefice invitava anche i laici a digiunare e non gli è parso vero di dire la sua: «Quando lui invita il mondo, non solo quello cattolico, sabato prossimo, ad una giornata di preghiera, di impegno e, per quel che lo riguarda, di digiuno per la Siria e contro la violenza, aiuta anche noi, anche me, in questo momento della realtà storica e politica del Partito Radicale. A partire da quel che annuncia Papa Francesco – ha continuato il leader radicale dai microfoni della radio omonima - vorrei suggerire che dalle carceri italiane venga fuori una tre giorni - da sabato a lunedì - di digiuno, contro la guerra, la violenza, e la violenza di Stato».
In Pakistan, nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa, riprende l’insegnamento della jihad, la guerra santa contro gli “infedeli”. La provincia in questione è in una posizione “sensibile”, a dir poco, da un punto di vista strategico. È da sempre uno dei crocevia di guerra, tra l’Afghanistan e il Pakistan. Dopo la cacciata del presidente/dittatore Pervez Musharraf, nel 2008, lo studio della jihad era stato volutamente eliminato dai libri di testo religiosi. Si trattava di una delle misure, educative più ancora che militari, volte a pacificare le regioni al confine con l’Afghanistan, divenute delle vere e proprie retrovie per i Talebani e fucine di nuovi jihadisti.
«Amici, fratelli e sorelle: unitevi nella preghiera per il Monastero di Maloula, la culla della cristianità. Ora siamo sotto il dominio del male ma noi, che siamo figli di Dio, siamo vincitori in Gesù Cristo». È questo il messaggio fatto arrivare al network Ora Pro Siria dalla comunità cristiana di Maloula, piccolo villaggio situato nel nord del paese.
Avrà pure incontrato tante critiche in Laguna la proposta della consigliera del Comune di Venezia Camilla Seibezzi: la delegata ai “Diritti Civili e alle Politiche contro le discriminazioni” ha fatto parlare di sé per la proposta di togliere dai moduli d’iscrizione ad asili e scuole la denominazione “padre” e “madre” per lasciare invece spazio a “genitore 1” e “genitore 2”. Una benedizione però l’ha ricevuta: è quella del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, due giorni fa proprio a Venezia per la presentazione al Festival del Cinema di un documentario dedicato all’integrazione e allo “ius soli”.
«Congratulazioni alla Società islamica del Nord America (Isna) per aver organizzato la vostra 50esima conferenza annuale». Così Barack Obama ha salutato la branca statunitense dei Fratelli Musulmani, in occasione dell’apertura del loro convegno che si è tenuto dal 30 agosto al 2 settembre. Obama ha elogiato l’importanza e lo spirito americano del convegno, che contribuisce alla costruzione di una nazione aperta a tutti, ma forse avrebbe dovuto prima verificare meglio i partecipanti, come ha fatto notare l’Observatoire de l’islamisation, che ha raccontato chi sono e che cosa sostengono di solito alcuni dei relatori presenti. C’è Yasir Qadhi, predicatore salafita secondo cui «Allah distruggerà il capitalismo americano» e i cristiani vanno «combattuti fino a quando non testimonieranno che non c’è altro Dio al di fuori di Allah». Tra i partecipanti anche Siraj Wahhaj, che nel 2011 spiegava al suo uditorio musulmano: «Se i musulmani fossero più intelligenti dal punto di vista politico, potrebbero prendere gli Stati Uniti e rimpiazzare il suo governo costituzionale con un Califfato. Se gli otto milioni di musulmani fossero uniti in America, questo paese sarebbe nostro».
«L’intervento americano non è la soluzione giusta per fermare la guerra in Siria. Non si risolve un problema creando un altro problema». Parla così a tempi.it Mor Dionysius Jean Kawak, arcivescovo responsabile dell’Ufficio patriarcale a Damasco della Chiesa siriaca ortodossa. «Noi come Chiesa siriaca, ma anche tutte le altre chiese cristiane, siamo contro la violenza e a favore del rispetto del diritto dei popoli ad esistere e vivere. Dobbiamo ascoltare anche il resto del popolo siriano, non solo l’opposizione, che non rappresenta tutti».
Il volume edito dalle Edizioni Lindau e scelto da papa Francesco per il suo viaggio in Brasile, verrà presentato lunedì 9 settembre a Pedaso.
La dichiarazione firmata da padre Michael Di Gregorio, presidente del Capitolo Generale, nel giorno della Festa di Nostra Signora della Consolazione, materna patrona dell'Ordine.
Per Izzeldin Abuelaisch, famoso in tutto il mondo per il suo libro "Io non odierò", non basta parlare di pace. "Ogni uomo deve agire seguendo l'esempio di papa Francesco. La crisi e l'odio presenti in Medio Oriente sono una conseguenza di un mondo che ha dimenticato i suoi valori".
Una lettera a firma del card. Dolan e del presidente di Giustizia e pace domanda che si lavori per un cessate-il-fuoco e per negoziati di pace aperti a tutti. Anche il gruppo politico internazionale "Gli anziani", fondato da Nelson Mandela, contrario all'intervento militare Usa. John Kerry, segretario di Stato: Su 100 Paesi contattati, "alcuni" sarebbero favorevoli e parteciperebbero all'azione armata. I "Paesi arabi" pronti a pagare tutta l'operazione.
P. Kinley Tshering sj racconta la sua storia ad AsiaNews. Di famiglia buddista, il sacerdote si converte al cattolicesimo da piccolo, ma ci vorranno anni prima di accettare la sua vocazione alla vita consacrata. Fondamentale la figura della beata di Calcutta, incontrata per caso su un aereo durante uno dei suoi viaggi d’affari.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
In seguito al giusto castigo ed alla meritata con­danna dell'infelice Erode, la comunità primitiva ritornò per molti giorni nella calma e nella tranquillità: benefici che acquistò dalla Vergine, con le suppliche, gli atti e le sue sollecitudini di madre. Nel contempo Barnaba e Pao­lo annunciavano la buona novella con mirabili risultati nelle città dell'Asia minore, ad Antiochia, Listra, Perge ed in molti altri luoghi, come è riferito nei capitoli tredicesimo e quattordicesimo degli Atti insieme alle meraviglie ed ai prodigi che lo stesso Apostolo delle genti vi compi­va. San Pietro, invece, fuggito da Gerusalemme appena li­berato dal carcere, si era ritirato in Asia per uscire dalla giurisdizione del tetrarca ed assistere sia coloro che si era­no convertiti lì sia quelli che stavano in Palestina. Tutti lo riconoscevano come vicario di Cristo e capo dei credenti e gli obbedivano, certi che nel cielo veniva confermato quanto egli ordinava ed operava sulla terra. Con questa fede solida ricorrevano a lui, come a supremo pontefice, nelle controversie e nei dubbi che si presentavano. I suoi più intimi collaboratori lo avvisarono così della questione mossa a Paolo ed a Barnaba da alcuni giudei ad Antio­chia ed a Gerusalemme, circa l'osservanza della circonci­sione e dei precetti di Mosè, come dirò in seguito e come riporta san Luca.
Commento di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria, al messaggio del 02 Settembre 2013 alla veggente Mirjana.
Un digiuno da spiegare ai bambini, un pranzo fatto di poco cibo e molte parole da condividere con i nonni: a chiederli è mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in una lettera indirizzata a tutte le famiglie per la giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria indetta da Papa Francesco per sabato 7 settembre.
L'account Twitter del Papa @Pontifex in nove lingue ha superato oggi i nove milioni di follower a quasi nove mesi dalla sua apertura. Il maggior numero di follower sono di lingua spagnola, oltre 3 milioni e 600 mila, seguiti da quelli di lingua inglese (2 milioni e 920 mila), italiana (1 milione e 53 mila), portoghese (738 mila), francese (186 mila), latina (159 mila), tedesca (138 mila), polacca (121 mila) e araba (86 mila).
Nella catechesi di oggi, il Papa ha indicato alla moltitudine di ragazzi e ragazze presenti in San Pietro le tre parole-chiave della GMG: "Accoglienza, festa, missione", incoraggiandoli a raccogliere la sfida di trasformare il mondo.
Per Izzeldin Abuelaisch, famoso in tutto il mondo per il suo libro "Io non odierò", non basta parlare di pace. "Ogni uomo deve agire seguendo l'esempio di papa Francesco. La crisi e l'odio presenti in Medio Oriente sono una conseguenza di un mondo che ha dimenticato i suoi valori".
All'udienza generale Francesco rinnova l'invito a credenti e non credenti di unirsi alla giornata di digiuno e preghiera per la pace. La Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro è stata caratterizzata da tre "parole": accoglienza, festa, missione.
Si attendono oltre mille fedeli, vicentini e veronesi prevalentemente, oggi, 4 settembre a Lonigo, in provincia di Vicenza, per l'atteso incontro di fede con uno dei veggenti della Vergine di Mejiugorje, Ivan Dragicevic. Saranno i frati francescani della comunità di San Daniele a Lonigo ad ospitare, dalle 15 in avanti il quarantottenne veggente, già incontrato da veronesi e vicentini un anno fa a Monteforte d'Alpone, quando si superarono le duemila presenze. Ivan Dragicevic, viene raramente in Italia. Quella di Lonigo sarà perciò una preziosa e rara opportunità di conoscerlo e di essere coprotagonisti in diretta dell'apparizione e del messaggio della Madonna.
Nel programma della visita papale ad Assisi il prossimo 4 ottobre è prevista la visita alla tomba di san Francesco giungendo dall’ingresso principale della Basilica Superiore. Si tratta della stessa porta da cui la beata Angela da Foligno entrò nell’autunno dell’anno 1291 e, alzando gli occhi, vide la cosiddetta “vetrata degli Angeli” raffigurante Cristo che tiene stretto in sé san Francesco, proprio come in quella adiacente la vergine Maria porta il bambino Gesù. Quella visione gli causò una gioia incontenibile che Angela espresse con alte grida, tanto da destare l’attenzione dei circostanti, soprattutto di un frate originario anche lui di Foligno il quale successivamente si fece raccontare l’accaduto. Da tale narrazione ebbe origine uno dei maggiori testi della spiritualità e mistica cristiana, ossia il Memoriale della beata Angela da Foligno.
Ricordate le Femen, le attiviste ucraine che si mettono a seno nudo in piazza in nome del femminismo, del matrimonio omosessuale e della laicità? Sono quelle che hanno distrutto con una motosega in Ucraina la croce eretta in memoria delle vittime dello stalinismo, che si sono spogliate a Notre Dame per i diritti dei gay e hanno contestato Benedetto XVI in Piazza San Pietro. Una di loro - ne abbiamo parlato su La Nuova Bussola Quotidiana - ha perfino prestato il volto a Marianna, il simbolo della Rivoluzione francese, per il nuovo francobollo unico che la Francia ha adottato per tutta la corrispondenza, e che è stato presentato personalmente dal presidente Hollande. Le Femen sono ormai una multinazionale, con scuole per attiviste in Francia, in Germania, in Brasile, e un'icona globale del femminismo e dei nuovi diritti.
Trenta chiese attaccate solo negli ultimi quattro mesi. È quanto avvenuto in Sri Lanka, dove i cristiani, che rappresentano appena il 9 per cento della popolazione, subiscono spesso violenze dalla maggioranza buddista (70 per cento).
Bambina canadese torna in classe come “bambino”. Sottoposta dai genitori a iniezioni che inibiscono la pubertà, nell’istituto userà bagni e spogliatoi maschili
Pubblichiamo l’ottava puntata di “Miserere”, la serie realizzata da Franco Molon e dedicata ai cristiani perseguitati. Dopo i racconti di Megapura, di Homs, di Asomatos, Regno Unito, Seekaew, Trabzon e Roggwill, oggi vi raccontiamo una vicenda di Sawa, Eritrea.
Domani, in occasione della udienza generale, la CCEE consegnerà al Papa un libro che raccoglie i disegni e le lettere con cui i bambini di strada di tutta Europa hanno voluto rendere omaggio al Santo Padre
Il provvedimento, emanato per “preservare la sacralità del suolo indù vicino al santuario di Pashupatinath”, costringe la minoranza a cercare luoghi di sepoltura nascosti: nelle foreste o vicino ai fiumi. Un leader cristiano: “Temiamo che i nepalesi di fede induista profanino le nostre tombe”. Il governo non risponde alle richieste dei fedeli.
La città di Efeso, situata al confine occidentale del­l'Asia, è alquanto celebre per molte cose grandi che in pas­sato la fecero diventare illustre e famosa nel mondo inte­ro, ma la sua maggiore eccellenza consiste nell'avere al­loggiato per vari mesi la suprema Regina del cielo e della terra. Questo privilegio la rese oltremodo fortunata, men­tre il resto in verità le aveva fino ad allora apportato in­felicità ed infamia, avendo essa tenuto tanto stabilmente sul suo trono il principe delle tenebre. La Vergine , veden­dosi accolta generosamente e con l'offerta di numerosi do­ni, nel suo ardentissimo amore si sentì naturalmente im­pegnata a pagare con più copiose grazie l'ospitalità di co­loro che vi dimoravano, quelli a lei più vicini e benefatto­ri degli estranei; così, se con tutti era liberalissima, con es­si dovette esserlo in grado superiore. La sua gratitudine la spinse a simili riflessioni e si giudicò in dovere di assiste­re tale località: fece un'orazione speciale, pregando fervo­rosamente il suo Unigenito di effondervi la sua benedizio­ne e di illuminare come padre pietoso la gente lì residen­te, guidandola alla vera fede e alla sua conoscenza.
Il leader cristiano condanna tre nuovi attacchi avvenuti nel solo mese di agosto. Nonostante il cambio di leadership al governo, l’influenza del Bharatiya Janata Party (Bjp, ultranazionalisti indù) si sente ancora e provoca episodi di violenza e boicottaggio per la minoranza cristiana.
Alla messa nella cappella di santa Marta, papa Francesco distingue fra la luce di Gesù, che “non fa spettacolo” e parla al cuore, e la luce del mondo, “artificiale” e “orgogliosa”, che rifiuta la croce. La luce di Gesù vince il demonio senza bisogno di usare la forza.
L'attore argentino Rodrigo de la Serna è stato scelto per interpretare il ruolo di Papa Francesco in un film che girerà il regista Alejandro Agresti, anch'egli di Buenos Aires. Il film - una coproduzione argentina-spagnola, il cui titolo è «Storia di un prete» - racconterà la vita dell'ex arcivescovo di Buenos Aires fin dalla sua infanzia fino alla scelta quale Papa, lo scorso 13 marzo.
«La via di soluzione dei problemi della Siria non può essere quella dell`intervento armato. La situazione di violenza non ne verrebbe diminuita. C`è, anzi, il rischio che deflagri e si estenda ad altri Paesi». È quanto afferma ai microfoni di Radio Vaticana il vescovo Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio Giustizia e pace. «Il conflitto in Siria - ha aggiunto - contiene tutti gli ingredienti per esplodere in una guerra di dimensioni mondiali e, in ogni caso, nessuno uscirebbe indenne da un conflitto o da un`esperienza di violenza. L`alternativa non può essere che quella della ragionevolezza, delle iniziative basate sul dialogo e sul negoziato. Insomma occorre cambiare strada. Occorre imboccare senza indugio la via dell`incontro e del dialogo, che sono possibili sulla base del rispetto reciproco, dell`amore».
Considera come S. Michele, vedendosi arricchito di tanti doni di grazia e di virtù, non seppellì i talenti ricevuti, ma qual servo fedele li trafficò, secondo quel fine, per cui li aveva ricevuti. Impiegò la sua scienza a conoscere Dio, ed ammirando le divine perfezioni, conobbe l'infinita distanza tra Dio ed una semplice creatura. Si umiliò allora innanzi a Lui, dicendo: « Quis ut Deus », e pur vedendosi superiore a tutte le schiere degli Angeli per la grazia, riconobbe di essere infinitamente inferiore a Dio suo Creatore; prostratosi quindi innanzi al suo Trono, Lo adorò e Lo ringraziò coi sentimenti più umili del suo cuore, dicendo: Signore, chi mai può esser simile a te? Accese il suo cuore di santo amore e rivolse tutto a Dio, in cui ripose ogni suo bene; diresse tutte le proprie perfezioni a glorificare il Creatore, affrontando Lucifero, che meditava usurpare il trono di Dio; infiammò gli altri Angeli a riconoscere i doni dell'Altissimo, li animò a resistere all'empio Lucifero, e riportata che ebbe la vittoria, indusse gli Angeli fedeli ad adorare Dio. Oh esempio! oh meravigliosa corrispondenza! Veramente vivo modello di umile soggezione fu S. Michele.
Disapprovare il gay pride può costare una denuncia penale in Inghilterra. È capitato al Reverendo Dr. Alan Clifford, un Pastore della Chiesa Riformata Scozzese di Norwich, che ha avuto la malaugurata idea di inviare agli organizzatori del locale gay pride due email con citazioni del Vangelo. La prima aveva come titolo dell’oggetto: «Cristo può curare – Buone notizie per gli omosessuali». La seconda, invece, indicava come oggetto: «Gesù Cristo – Il Salvatore di cui tutti abbiamo bisogno». I destinatari delle due missive telematiche non hanno evidentemente gradito il contenuto, e invece di cancellarle o rispondere per le rime, hanno deciso di denunciare il fatto alla polizia considerandolo un “hate incident”.
Nonostante in tutto il mondo la crisi siriana sia al centro dell’attenzione pochi media hanno diffuso una notizia che dovrebbe risultare invece di grande interesse soprattutto per dipanare la matassa intorno all’origine e all’impiego del gas nervino che il 21 agosto ha ucciso un numero imprecisato di persone nei sobborghi di Damasco. Con una serie di interviste alcuni ribelli siriani appartenenti a gruppi islamisti attivi nel settore di Ghouta hanno ammesso che sono stati loro i responsabili del massacro di civili che Washington e parte della comunità internazionale vorrebbe attribuire ad Assad.
Cristiani ancora sotto attacco in Egitto. Sabato notte un gruppo di uomini armati ha assaltato la chiesa di Abu Seifen, nella città di Port Said. La chiesa era difesa da quattro poliziotti, che sono rimasti feriti dopo essere riusciti a respingere gli assalitori. Si tratta solo dell’ultimo episodio di attacchi contro chiese ed edifici cristiani da parte dei Fratelli Musulmani, che dal 14 agosto, dopo la deposizione di Mohamed Morsi e l’uccisione da parte dell’esercito di molti suoi sostenitori, hanno incendiato più di 70 chiese in tutto il paese.
È molto raro che due gemelli nascano siamesi, cioè attaccati per una parte del corpo: succede una volta ogni 200 mila nascite. L’americana Jenni Ezell non poteva credere che potesse capitare proprio a lei. «L’intera gravidanza è stata spaventosa, non potevo sapere se ce l’avrebbero fatta, se ci sarebbero state complicazioni», ha raccontato la donna dall’ospedale di Dallas, dove è avvenuta la complessa operazione di separazione dei due gemelli siamesi.
Il Gran mufti di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, leader spirituale dell'islam sunnita in Siria, è profondamente colpito dall’appello del Papa per la pace in Siria, pronunciate dell’Angelus di ieri e ha espresso il desiderio di essere presente in San Pietro per la veglia di preghiera per la pace in Siria, annunciata da Papa Francesco per sabato 7 settembre. Come appreso dall’Agenzia Fides, una richiesta esplorativa in tal senso è stata inviata dal leader islamico al Nunzio Apostolico a Damasco, S. Ecc. mons. Mario Zenari, e nei prossimi giorni si valuterà, da ambo le parti, la fattibilità di questo desiderio. Anche se, per ragioni logistiche o di altro genere, questa eventualità non si verificherà, il mufti ha detto alla sua comunità a Damasco di “accogliere l’appello, esteso da Papa a tutte le religioni, a pregare per la pace in Siria”. I musulmani siriani saranno invitati a pregare per la pace il 7 settembre, in comunione e simultaneamente al Papa, nelle moschee a Damasco e in tutto il territorio nazionale.
Nella prima Messa a Santa Marta dopo la pausa estiva, Papa Francesco mette in guardia dalle invidie e gelosie che il diavolo semina nel cuore per distruggere le comunità e le famiglie.
L'islamologo Francesco Zannini spiega ad AsiaNews le conseguenze dell'imminente attacco Usa alla Siria. Senza un piano strategico, i conflitti fra gruppi religiosi ed etnici potrebbero esplodere in qualsiasi momento. Turchia, Giordania e Israele appoggiano Obama, ma temono una guerra nei loro confini.
L 'amore genera nel cuore alcuni effetti somiglianti a quelli che la gravità produce nella pietra: come questa si muove verso il punto in cui il proprio peso l'attira, cioè il centro, così esso, che ne è il peso, lo trae a ciò che bra­ma. Se anche alcune volte per necessità o inavvertenza il cuore si volge altrove, l'amore rimane pronto e, appena tor­na indietro, lo invia subito al suo oggetto. Sembra che ta­le peso o potere lo privi in qualche maniera della libertà, giacché lo fa diventare servo dell'amato, ma è così affin­ché la volontà, mentre l'amore è forte, non comandi nien­te al di fuori di quello che questo agogna e richiede. Da qui deriva la nostra felicità o infelicità, a seconda di come tale sentimento è impiegato, poiché colui al quale siamo legati diviene il nostro proprietario: se è malvagio e vile, ci maltratta e ci opprime; se è buono, ci esalta e ci rende tanto più fortunati quanto più è nobile e perfetto. Con que­sta filosofia io vorrei dire qualcosa delle rivelazioni che ho avuto circa il modo di vivere di Maria, che crebbe in ciò sempre maggiormente e senza interruzione né mancanza, dalla sua concezione sino a quando giunse al godimento perpetuo di Dio.
A un anno dalla scomparsa dell’ex arcivescovo di Milano, colpisce che nessuno abbia invocato su di lui la “fama di santità” necessaria per iniziare una causa di beatificazione. Non è facile capire il perché, ma può essere utile ripercorrere una vita vissuta da vero cristiano. Più passa il tempo, più il card. Martini sarà compreso e apprezzato per l’atteggiamento che aveva, autenticamente missionario, di fronte ai non credenti o comunque ai “lontani” da Cristo e dalla Chiesa.
Due alti funzionari del governo cinese commentano ad AsiaNews la figura del nuovo pontefice: “Sembra un grande pastore, proprio un ‘buon papà’. E speriamo che presto si possano vedere dei passi avanti nei rapporti fra Pechino e il Vaticano”. La Cina “ha bisogno della Chiesa cattolica, che non porta divisioni ma pace e armonia”. Giudizio positivo anche sul nuovo Segretario di Stato.
Migliaia di persone in un silenzio composto, con lo sguardo rivolto verso il cielo e il cuore pieno di speranza hanno affollato ieri pomeriggio l’ovale Germozzi, nella zona industriale di Corridonia, per partecipare alla giornata di preghiera con Vicka Ivankovic, la veggente di Medjugorje che, dal giugno del 1981, dice di avere apparizioni della Madonna. Tanti anziani, malati, disabili ma anche tantissimi giovani e persone che, seppur non deperite nel fisico, avevano un desiderio, un pensiero da affidare alla Madonna. E la madre di Gesù, come ha detto Vicka, le è comparsa poco prima delle 19. Dieci minuti di silenzio assoluto, in cui la veggente si è isolata da tutto quello che le era intorno per parlare con la Madonna. Silenzio che si è esteso alla piazza, ansiosa di ricevere la benedizione mariana.
Camminare lungo le strade percorse da San Francesco per andare da Assisi a Gubbio, attraversare quei luoghi che, oltre 800 anni fa, furono visitati dal Patrono d’Italia. E' partita ieri per concludersi domani, il pellegrinaggio a piedi “Il sentiero di Francesco” che vede la presenza di oltre cinquecento partecipanti. L’iniziativa, organizzata in occasione dell’ottava Giornata nazionale per la custodia del Creato, è stata promossa dalle diocesi di Assisi e Gubbio in collaborazione con l’associazione per la Salvaguardia del creato Greenaccord onlus.
Dove c’è Dio non ci sono odio, invidia e gelosia e non ci sono quelle chiacchiere che uccidono i fratelli: è quanto ha affermato Papa Francesco stamani a Santa Marta, dove ha ripreso a celebrare la Messa con i gruppi dopo la pausa estiva.
"Cari figli, vi amo tutti. Tutti voi, tutti i miei figli, tutti voi siete nel mio Cuore. Tutti voi avete il mio amore materno e desidero condurre tutti voi alla conoscenza della gioia di Dio. Perciò vi chiamo. Ho bisogno di apostoli umili che con cuore aperto accolgano la Parola di Dio e aiutino gli altri a comprendere con la Parola di Dio il senso della loro vita. Per poterlo fare, figli miei, attraverso la preghiera ed il digiuno dovete imparare ad ascoltare col cuore ed imparare a sottomettervi. Dovete imparare a respingere da voi tutto ciò che vi allontana dalla Parola di Dio e ad anelare solo a ciò che ve la avvicina. Non temete: io sono qui, non siete soli! Prego lo Spirito Santo che vi rinnovi e vi rafforzi. Prego lo Spirito Santo affinché, mentre aiutate gli altri, anche voi stessi guariate. Lo prego affinché attraverso di Lui siate figli di Dio e miei apostoli".

Poi con grande preoccupazione la Madonna ha detto: "Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Egli ha chiamato e anelate alla benedizione solo di quelle mani che Egli ha consacrato. Non permettete al male di prendere il sopravvento. Ripeto di nuovo: solo con i vostri pastori il mio Cuore vincerà! Non permettete al male di separarvi dai vostri pastori. Vi ringrazio".
È in uscita un documento della Conferenza Episcopale dell'Emilia-Romagna: “Religiosità alternativa, sette, spiritualismo. Sfida culturale, educativa e religiosa”. Si tratta di un tema che qualcuno vorrebbe minore, in realtà è di assoluta attualità e rilevanza. Deve ancora uscire il documento che già se ne può valutare la necessità. Il 1 settembre, con il patrocinio di Regione, Provincia e Azienda Sanitaria Locale, a Dozza Imolese si terrà una giornata all'insegna del “benessere”. Leggendo i titoli delle conferenze di questa giornata sembra proprio che l'uscita della nota dei Vescovi emiliano-romagnoli caschi a fagiolo.
Da oggi [primo settembre] in Russia sarà obbligatorio alle elementari e alle medie l'insegnamento della materia “religione”. Gli studenti dovranno seguire «fondamenti di cultura religiosa» oppure «fondamenti di etica pubblica». In alternativa esiste la possibilità di frequentare lezioni su una religione specifica a scelta tra il cristianesimo ortodosso, l'islam, l'ebraismo e il buddismo. Tale provvedimento voluto da Putin e approvato lo scorso anno, ma divenuto esecutivo solo ora, estende a tutta la nazione una sperimentazione simile iniziata nel 2006 che ha già visto coinvolti mezzo milione di studenti, 20mila insegnanti e 30mila scuole.
Il 29 agosto 2013 la Corte d’Appello Federale per il Nono Circuito degli Stati Uniti, competente per la California, ha reso pubblica un’attesa sentenza sulla legittimità e la costituzionalità di una legge californiana – la prima del genere negli Stati Uniti, seguita lo scorso 19 agosto da una analoga del New Jersey – che dichiara illegale l’uso delle terapie riparative per pazienti minorenni. Gli psichiatri e psicologi che offrono queste terapie a minori rischiano la perdita della licenza professionale e anche il carcere. Come è noto, le terapie riparative sono quei metodi psico-terapeutici che mirano ad aiutare le persone che percepiscono come un problema il loro orientamento omosessuale e desiderano cambiarlo.
Quando il papa si è affacciato ieri a mezzogiorno per la tradizionale preghiera dell’Angelus si è capito subito che c’era qualcosa di nuovo e di grave. L’espressione era insolitamente seria, addirittura sofferente. Poi quando ha cominciato a parlare è apparso evidente che si trattava di un Angelus speciale: via il tradizionale commento al Vangelo domenicale, il Papa si è subito fatto «interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace».
«Per un attimo ho pure pensato che se avessi tenuto le gambe chiuse la bambina non sarebbe nata», ha raccontato alla Abc News Marie Massey, che proprio non pensava sarebbe entrata in travaglio alla 23esima settimana. La donna quel mattino era andata al lavoro pensando che invece sarebbe dovuta rimanere a casa, perché non si sentiva troppo bene. Mai avrebbe immaginato che proprio quel giorno avrebbe conosciuto sua figlia. Che ha chiamato Faith, fede, una bambina minuscola di 424 grammi.
In onda, martedì 3 settembre 2013, alle ore 21.15, sul canale RAI5, il film"Io sono con te". La pellicola narra la storia di una giovane donna, Maria, rimasta misteriosamente incinta, che cresce il figlio Gesù secondo principi di amore e seguendo la natura, in aperto contrasto con la mentalità maschilista, violenta e legalista della cultura ebraica dell’epoca. Quel bambino diventerà il profeta più rivoluzionario della storia… Vedendo l’amore e la devozione di cui circonda, anche visivamente, la sua protagonista non si può dubitare della sincera ispirazione e alla buona fede di Guido Chiesa, cineasta e documentarista alle prese con la vicenda di una madre assolutamente speciale, Maria di Nazareth. Da non credente Chiesa dichiara di accostarsi a questa figura storica con interesse e rispetto, cogliendo la portata straordinaria di una donna in cui per la prima volta una religione, il Cristianesimo, vede il principio della salvezza.
Si è celebrata ieri sera, nel Duomo di Milano, la Messa in ricordo del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo della diocesi ambrosiana dal 1979 al 2002, nel primo anniversario della sua morte. La celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola e concelebrata dai cardinali Dionigi Tettamanzi, arcivescovo Emerito di Milano, e Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio consiglio per l’interpretazione dei testi legislativi, oltre che da 16 Vescovi milanesi e lombardi, dai Vicari episcopali della Diocesi ambrosiana e da oltre 200 sacerdoti milanesi.
Durante l'Angelus, il Santo Padre annuncia una veglia a San Pietro per sabato prossimo. E ammonisce i responsabili della guerra: "C'è il giudizio di Dio a cui non si può sfuggire".
Il nostro grande apostolo san Giacomo arrivò a Ge­rusalemme quando tutti i suoi abitanti insorgevano contro i seguaci del Redentore. Il drago e i suoi ministri avevano occultamente suscitato tale protesta, infettando più vio­lentemente con il loro velenoso fiato i cuori dei perfidi giu­dei e accendendo in essi lo zelo per la loro legge e la ge­losia della lieta novella proclamata da san Paolo, il quale, pur non essendosi trattenuto più di quindici giorni, aveva convertito molti in forza della virtù divina che agiva in lui, lasciando tutti colmi di stupore e di meraviglia. Quegli in­creduli, che si erano risollevati alla notizia della sua par­tenza, ben presto tornarono ad alterarsi per il sopraggiun­gere del nuovo predicatore, ugualmente ripieno di sapien­za e di ardore per il nome di Gesù; Lucifero, che non igno­rava la sua venuta, aizzava ed aumentava lo sdegno dei sommi sacerdoti e degli scribi, facendo in modo che fosse la causa di un ulteriore veleno che li turbasse e irritasse. Egli entrò in città annunciando con profondo fervore il Si­gnore crocifisso e la sua morte e risurrezione, e in breve tempo portò alla fede alcuni uomini, tra i quali uno chia­mato Ermogene e un altro chiamato Fileto, entrambi stre­goni che avevano stretto un patto con satana: il primo era più dotto nella magia, mentre il secondo era suo discepo­lo. Di ambedue vollero servirsi i suoi nemici per piegarlo con una disputa o, se avessero fallito, per togliergli la vi­ta con qualcuno dei loro malefici.
1 settembre GRANDEZZA DI S. MICHELE NELLA NATURA I. Considera come S. Michele Arcangelo è il più nobile e il più bello fra tutti quei nobilissimi Spiriti che compongono la milizia celeste; Egli è il primo tra i primi Principi; poiché creati che furono gli Angeli vennero divisi in tre Gerarchie, ciascuna Gerarchia in tre Cori; ogni Coro risultò d'innumerevoli Spiriti, e ciascuno Spirito fu abbellito di quelle doti e perfezioni, che convenivano al grado ed uffizio, cui Dio l'aveva destinato. Il Coro superiore perciò contiene le perfezioni del Coro inferiore, il Coro più sublime le perfezioni e le bellezze di tutti i Cori inferiori. Così insegna S. Tommaso. L'Arcangelo Michele è nel primo Ordine di quelle schiere Angeliche e per la dignità e per gli onori superiore a tutti i beati Angeli, come scrive S. Basilio. Chi potrà comprendere quale sia la bellezza di sua natura, che primeggia su tutti gli Angeli? Egli è veramente il più perfetto, il più bello, il più grande di tutti i beati Spiriti!
Francesco fa suo "il grido della pace" che "sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno". Angoscia per il conflitto siriano e "per i drammatici sviluppi che si prospettano". Il "giudizio di Dio" e della storia per l'uso delle armi chimiche. La comunità internazionale promuova iniziative di dialogo".
Il 30 agosto la Commissione toponomastica del Comune di Perugia ha approvato la proposta, avanzata dal consigliere comunale Leonardo Varasano, di intitolare una via, in zona Montelaguardia, alla beata Chiara “Luce” Badano. Proclamata beata nel settembre del 2010, Chiara Badano – soprannominata Chiara “Luce” da Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari – morì nel 1990 ad appena 18 anni per un terribile tumore osseo. «Forgiata dalla sofferenza, la giovane focolarina di Sassello – ha commentato il consigliere Varasano –, è un modello di santità possibile nel quotidiano, è la testimonianza delle alte vette di spiritualità ancora raggiungibili». Intitolare una via di Perugia a Chiara “Luce”, ha aggiunto Varasano, «significa proporre, in particolar modo ai più giovani, un esempio di vita alta, una vita di fede e di dono totale».
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Appena la Signora , di nuovo nel suo oratorio, fu scesa dalla nube sulla quale era stata trasportata ed ebbe toccato il suolo, si prostrò ad abbracciare la polvere allo scopo di magnificare l'Onnipotente per quanto la sua destra aveva prodigiosamente operato in quella circostanza a vantaggio di lei stessa, di Giacomo e del regno in cui si era recata. Considerando con la sua ineffabile semplicità che, mentre ancora ella viveva nella carne mortale, si stava costruendo un tempio a lei intitolato perché vi fosse invocata, si annientò a tal punto nella stima di sé al suo cospetto che pareva si fosse completamente dimenticata di essere sua vera madre, creatura impeccabile e infinitamente superiore in santità a tutti i supremi serafini. Si abbassò e apprezzò questi benefici come se fosse stata un vermiciattolo e l'essere più insignificante e peccatore, giudicando che, con un simile debito, doveva sollevarsi al di sopra di se stessa a gradi di perfezione più eminente. Tanto decise e tanto fece, giungendo con la sua sapienza e modestia fin dove la nostra capacità non può innalzarsi.
Sta girando da alcune ore su vari social network e siti la notizia che la Madonna, con un messaggio rilasciato ai veggenti di Medjugorje a cui appare dal 1981, avrebbe chiesto di recitare oggi 31 agosto un Rosario speciale per chiedere la pace in Siria. In realtà, come si deduce da vari siti compreso quello ufficiale che riporta i messaggi della Vergine, l'ultimo messaggio della Madonna è stato lo scorso 25 agosto e non si faceva menzione della Siria. Ieri c'è stata poi una apparizione speciale a un solo veggente, Ivan, ma anche in tal caso non si è parlato di preghiere speciali per la pace in Siria.
Ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 30 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00: «Vorrei evidenziare particolarmente ciò che è più importante dell'incontro di stasera con la Madonna. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice ed all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi ha steso le mani qui ed ha pregato per un tempo prolungato su tutti noi, ha pregato particolarmente su voi malati presenti e su voi sacerdoti. Poi ci ha benedetto con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che voi avete portato perché venisse benedetto. Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato particolarmente per la santità nella famiglia e per i giovani. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed ho raccomandato in modo particolare tutti voi malati presenti. Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la famiglia e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!"».
Poco prima di morire il noto esorcista ha realizzato un libro-intervista in cui esorta a non cedere nella battaglia con le potenze delle tenebre.
Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, e da qualche settimana nominato Arcivescovo di Reggio Calabria, in cui farà l’ingresso il prossimo 9 settembre, continua a inviare alla sua diocesi degli interventi di formazione nell’arco dell’Anno della fede. Punto di partenza del testo inviato è la individuazione che “nella parabola del buon pastore, e in genere sempre che parla di sé e della salvezza, che ha portato nel mondo, Gesù mette come condizione essenziale il rapporto con lui. Le pecore devono essere conosciute da lui e lo devono seguire. Vuole che esse stabiliscano con lui un rapporto di assoluta dipendenza e fiducia. Egli si è definito il pastore che porta alla sicurezza dell’ovile, ma nello stesso tempo è la porta che fa entrare nell’ovile”.
Il libro riporta alcune delle più comuni giustificazioni sull’aborto che circolano dagli anni ’70 fino ad oggi. Ma le risposte sono cambiate alla luce delle esperienze delle madri che hanno abortito e delle recenti scoperte scientifiche. Più di trent’anni fa, Giovanni Berlinguer nel suo intervento conclusivo alla Camera alla vigilia dell’approvazione della 194 parlò dell’opportunità di un impegno «di tutti i gruppi promotori a riesaminare, dopo un congruo periodo di applicazione, le esperienze positive e negative di questa legge». Impegno disatteso dalle istituzioni pertanto con Nuove Frontiere onlus abbiamo provveduto a fare un bilancio della L. 194 nei suoi risvolti psicologici, fisici nonché sociali. Il libro invita a riflettere sull’impatto che ha avuto la L. 194 in quarant’anni sui bambini, le madri, i padri, la società ed anche sul diritto. Se poi leggendo il libro scopriste la realtà alternativa all’aborto migliore della scelta abortiva e vi ritrovaste per questo meravigliati, imbarazzati, sconcertati, è ciò che è accaduto a molte persone che apprendendo queste informazioni, con onestà intellettuale si sono rimesse in discussione. Infatti si siano verificate molte conversioni di pro-choice che sono divenuti pro-life. Il libro racconta tutto questo attraversando quaranta anni di storia di esperienze al femminile.
Una delegazione della diocesi di Bouar si è recato a Bohong (a 80 km da Bouar, nell’ovest della Repubblica Centrafricana) da dove domenica 18 agosto i sacerdoti e le religiose della Sœurs de la Charité erano stati costretti alla fuga. Secondo un comunicato inviato all’agenzia Fides, la delegazione prima di arrivare a Bohong ha raggiunto Forte, un villaggio che si trova sulla strada, dove di fronte alla chiesa dei Battisti ha incontrato un gruppo di una cinquantina di persone riunite per fare il censimento degli sfollati rientrati dalla foresta e delle case bruciate. Queste sono ben 206. “Attraversando il villaggio di Forte, abbiamo guardato le abitazioni distrutte e abbiamo pensato alla sofferenze delle persone che, durante la stagione delle piogge devono nascondersi nella foresta, e che al ritorno al loro villaggio troveranno solo scene di desolazione” riferisce il comunicato.
Nuovo tweet del Papa oggi: “Chiediamo a Maria di aiutarci a tenere lo sguardo ben fisso su Gesù, a seguirlo sempre, anche quando è impegnativo”. Nel pomeriggio di ieri, sull'account @Pontifex in nove lingue, era stato pubblicato quest'altro tweet: “La fede non è una cosa decorativa, ornamentale. Avere fede vuol dire mettere realmente Cristo al centro della nostra vita”.
“Desideriamo baciare le catene di coloro che, ingiustamente imprigionati, piangono e sono afflitti per gli attacchi contro la religione, per la rovina delle sacre istituzioni, per la salvezza eterna dei loro popoli”. Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha citato il messaggio del 1952 di Pio XII alla Chiesa e al popolo di Romania nell’omelia della Messa per la Beatificazione di mons. Vladimir Ghika tenutasi oggi a Bucarest, alla presenza di migliaia di persone. Hanno concelebrato oltre cento sacerdoti, una ventina di vescovi e il cardinale André Vingt-Trois di Parigi. Rappresentate la Chiesa ortodossa e le istituzioni dello Stato. Nella sua omelia il card. Amato ha evidenziato la prospettiva che si apre con la Beatificazione di Vladimir Ghika, la cui festa ricorrerà il 16 maggio di ogni anno, affermando che essa “deve essere vista come segno profetico di riconciliazione e di pace, come memoria di un triste passato da non ripetere in nessun modo e come impegno per costruire un futuro di speranza, di comunione fraterna, di libertà e di letizia”.
Chiese di rito latino e ortodosse, personalità cristiane con all'attivo tante prese di posizione contro le derive dell'Islam politico, ma anche figure che non avevano mancato di mettere in risalto le potenzialità delle primavere arabe. Persino monaci e missionari, giunti in Medio Oriente ispirati dal dialogo con i musulmani vissuto fino alla fine dai monaci di Tibhirine, oggi alzano la voce. Questa volta tra i cristiani sono proprio tutti d'accordo: l'intervento internazionale in Siria assolutamente non lo vogliono. E in questi giorni ne stanno denunciando senza peli sulla lingua le ambiguità e i pericoli per l'intera regione.
Il marito, musulmano, si è sempre battuto per la libertà religiosa e affermava: “Mia moglie e i miei figli devono sentirsi liberi di professare la propria fede”. Dopo la sua morte, i parenti hanno iniziato a esercitare pressioni sulla donna e sulle figlie, sposate con giovani cristiani. Associazioni pro-diritti umani in campo a difesa della famiglia.
In una dichiarazione diffusa oggi, il nuovo segretario di Stato parla di "immeritata fiducia" riposta in lui da papa Francesco, al quale esprime "rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con Lui e sotto la Sua guida per la maggior gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e il progresso e la pace dell'umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e sperare".
Un mese dopo la storia di Li Fengfei, donna cinese incinta costretta ad abortire in seguito alla somministrazione di un mix di farmaci, ecco una nuova triste storia, frutto della politica del figlio unico. Il fatto è avvenuto nel 2011, ma è stato raccontato dai giornali cinesi solo ora. Zeng Lili, della provincia di Guangdong, è stata costretta a subire un aborto al nono mese, dopo che il bambino è nato vivo ed è sopravvissuto qualche momento tra le sue braccia, e poi è stato lasciato morire. Una storia terribile, avvenuta dopo che a Zeng Li e a suo marito è stato notificato il telegramma dell’ufficio pianificazione famigliare.
Negli Atti si menziona la violenta persecuzione che dopo la lapidazione di Stefano si scatenò per istigazione del serpente fino alla conversione di Paolo; l'ho illustrata nei capitoli dodicesimo e quattordicesimo della presente parte, ma quello che ho raccontato successivamente fa ca­pire che egli non si riposò né si dette per vinto, insorgen­do ancora contro i credenti e contro Maria. Ciò che ci è riferito circa la carcerazione di Pietro e di Giacomo, ordi­nata da Erode, sarebbe sufficiente per farci dedurre che si trattò di un altro tentativo di eliminazione dei seguaci di Gesù, anche se non fosse dichiarato espressamente che furono contemporaneamente inviate delle truppe per tor­mentarne alcuni. Affinché si intenda meglio quanto si è affermato e quanto si affermerà più avanti, torno ad avver­tire che tutto questo era architettato e suscitato dai de­moni, che irretivano gli oppressori. La provvidenza divina in certi periodi ne concedeva loro il permesso e in altri lo revocava, precipitandoli nelle profondità, come al momen­to della trasformazione che avvenne in Saulo e in altre oc­casioni; quindi, la comunità primitiva, come è stato in ogni secolo, a volte era nella tranquillità, mentre altre volte, ter­minate queste tregue, veniva molestata e afflitta.
Incontro di preghiera con Marija Pavlovic a Lignano Sabbiadoro, presso il duomo: testimonianza e apparizione della veggente. Santa Messa animata da Roland e Melinda (Figli del Divino Amore) - trasmissione in diretta streaming a partire dalle ore 17:15.
«Vediamo la gente intorno a noi e pensiamo: “Domani hanno deciso di bombardarci”». Drammatica lettera dalla Siria: «Domani ci faranno respirare i gas tossici dei depositi colpiti, per punirci dei gas che già abbiamo respirato?» .
Timori per la sorte dei cristiani in Medio Oriente. Il ricordo dei due vescovi ortodossi rapiti. La stima per papa Francesco che "conosce bene" l'ortodossia. La legge anti-gay e la stretta collaborazione col Cremlino.
Denunciato per violenza sessuale su una ragazza di 15 anni, il santone Asaram Bapu sostiene di essere al centro di un “complotto” orchestrato da Sonia Gandhi, leader del Congress (partito laico al governo”. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Un codardo che vuole sviare l’attenzione dai suoi molti crimini”.
Altre due chiese - quella di Nicea e quella di Trabzon - sono state convertite da musei in moschee. Santa Sofia a Costantinopoli rappresenta il simbolo della conquista ottomana. Il progetto neo-ottomano di Erdogan ha bisogno di questo simbolo per nascondere la crisi economica e sociale in cui versa la Turchia. Bartolomeo I: Santa Sofia potrà aprire al culto solo come chiesa cristiana.
La polizia offre 100mila yuan per notizie utili a rintracciare la donna che ha mutilato Binbin, 6 anni, per rivenderne le cornee al mercato nero. Il traffico di esseri umani egli espianti forzati, una piaga che affligge tutto il Paese.
Il francescano padre Matteo La Grua (1914-2012) è stato un esorcista di fama internazionale. La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità taumaturgiche e dal dono di saper scacciare i demoni. Gli ultimi quarant’anni della sua vita, padre Matteo li ha trascorsi alla guida dei gruppi palermitani del Rinnovamento nello Spirito Santo, dove è diffusa la preghiera di liberazione. Di lui, padre Gabriele Amorth affermò: “Non è mai esistito esorcista più potente”. Alcuni mesi prima di morire, assai anziano e malato ma lucidissimo, padre La Grua ha affidato alla giornalista Roberta Ruscica il compito di realizzare un libro-intervista con lui. Una sorta di testamento spirituale, da lui fortemente voluto, in cui l’esorcista racconta la sua attività ed esorta sacerdoti e laici a non mollare mai nella battaglia contro il maligno. Ne è scaturito il volume Contro Satana. La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre (Piemme, 2013). Sui contenuti del libro-intervista, ZENIT ha intervistato Roberta Ruscica.
Novena per la natività della Beata Vergine Maria.
Nelle miniere d’oro della Tanzania, quarto esportatore africano del prezioso metallo, lavorano migliaia di bambini, alcuni anche di soli 8 anni, che corrono gravissimi rischi per la salute. Il fenomeno, riporta l’agenzia Misna, è stato denunciato dall’associazione Human Rights Watch, che ha visitato 11 impianti estrattivi in tutta la Tanzania e ha scritto in un rapporto: “Migliaia di bambini lavorano in miniere d’oro autorizzate o illegali per lo più di piccole dimensioni.
Un lingotto di un chilo e mezzo d’argento già sagomato dai colpi di circa 7 milioni di argentini è nelle mani dell’orafo Juan Carlos Pallarols che ha iniziato la lavorazione di un calice che si spera possa essere usato dal Papa, nelle celebrazioni natalizie o per la Solennità dell’Immacolata Concezione, l‘8 dicembre. L’iniziativa è partita ad aprile di quest’anno dallo stesso artista che con il motto: “Uniti incidiamo il calice di Francesco” ha invitato tutti i concittadini a dare una piccola martellata al lingotto che diventerà un omaggio del popolo argentino al primo Papa latinoamericano. Riportato nella capitale argentina pochi giorni fa, il pezzo modellato è stato ricevuto dal Capo del governo della città di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, dal primo vicepresidente Cristian Ritondo e dallo stesso Pallarols. Anche loro hanno dato un piccolo colpo di martello all’opera collettiva intrapresa dall’orefice argentino, membro della nota famiglia di orefici e amico del cardinale Bergoglio.
A Cassino, in Terra di Lavoro, ha sede l’“Historiale”, un “museo vivo” che impartisce una lezione preziosa: il bene e il male non cambiano mai anche dentro il caso limite della guerra. A poca distanza, si staglia Montecassino, cuore d’Europa, cioè di quel cristianesimo divenuto civiltà, istituzioni e istituti che porta il sigillo monastico di san Benedetto da Norcia. Lì il pellegrino ammira un’abbazia sontuosamente rifatta. L’originale (lo sanno tutti) è stato travolto il 18 febbraio 1944 dalle bombe americane mentre i suoi tesori venivano posti in salvo dall’abate-vescovo Gregorio Vito Diamare (1865-1945) e dal tenente colonnello tedesco Julius Schlegel (1895-1958), tanto per restare nel tema dell’“Historiale” (mons. Diamare celebrò poi Messa per i salvatori e consegnò al colonnello un atto di gratitudine scritto a mano, secondo l’antico uso benedettino, su pergamena pregiata).
Barbie e Ken ormai stanno peggio degli esodati. Emarginati dal nuovo che avanza. E il nuovo si chiama Hermes-Afrodite: la prima bambola – o coppia di bambole - transgender. Grazie a delle inserzioni di velcro il bambino o la bambina potrà attaccare e staccare a piacere seni, vagine, peni e testicoli, combinandoli assieme a suo piacere e gradimento. E così potremo avere una Lei con seno e pene, un Lui con vagina e pene, etc. La bambola, prodotta dall’azienda svedese Uniniku, ha un aspetto orrendo e assomiglia più ad un pupazzetto voodoo, quindi difficilmente troverà mercato. Ma vi sono altre bizzarrie inventate dall’ideologia gay per tentare di trasformare un modo etero in uno omo.
C’è un detto che dice: “Se al peggio non c'è mai fine, al meglio non c'è neanche inizio”. Ed è questa l’impressione che si ha leggendo il codice di deontologia medica in via di preparazione, ora che finalmente lo si può leggere per intero sul sito del sindacato FIMMG di Roma a cui siamo grati per l’opera di trasparenza. Stupisce che di un tale testo, accreditato dell’approvazione unanime da parte dei medici, al momento che scriviamo continua a non esservi traccia sul portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che si è incaricato di stilare i 79 nuovi articoli che lo compongono. In effetti se ci era parso di sentire odore di bruciato leggendo dell’abolizione del termine “paziente”, ora che abbiamo aperto il forno di questa “Hell Kitchen” deontologica, ci siamo trovati davanti ad un codice davvero indigeribile.
Vi ricordate di Vincent Peillon, il ministro dell’istruzione francese? Quello convinto che «non si potrà mai costruire una paese libero con la religione cattolica»? Quello secondo cui «abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla Chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla»? Vi ricordate di lui? Bene. Il ministro ha fatto diffondere nelle scuole francesi una Carta della laicità che, in realtà, è il perfetto esempio di clericalismo laicista (la potete leggere qui). Oggi, sul Foglio, Giulio Meotti ricostruisce alcune delle idee di Peillon che i lettori di tempi.it conoscono bene. Ad esempio, Peillon è convinto che «le scuole private non debbano parlare di matrimonio» ed è favorevole all’introduzione nelle classi di letture quali Papà porta la gonna che ha lo scopo di insegnare ai più piccoli che i sessi si possono cambiare a piacimento, «permettendo in questo modo di affrontare i temi del sessismo e dell’omofobia, che sono legati».
Succede nella Cina centrale, dove vige la politica del figlio unico. Un uomo ha pensato di sistemare i suoi tre gemelli su una bancarella, sperando che qualcuno li portasse via.
A volte basta il simbolo della croce su una divisa della Nazionale di calcio per creare problemi. Anzi, di più: a dare adito a delle “provocazioni”.
Un video amatoriale mostra il massacro del giovane Mina Rafaat Aziz, bastonato, preso a calci e pugni da manifestanti islamisti, e infine decapitato e abbandonato per strada.
Pubblichiamo oggi una riflessione firmata da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, su papa Giovanni Paolo I, di cui è stato commemorato lunedì scorso il 35° anniversario della sua elezione al Soglio di Pietro.
Riportiamo di seguito l’omelia tenuta ieri dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della messa della vigilia della solennità della Madonna della Guardia, presso l’omonimo santuario genovese.
Incontro di preghiera con Marija Pavlovic a Lignano Sabbiadoro. Rosario, apparizione, S. Messa, Adorazione, testimonianze (anche di don Davide Banzato oltre che Marija) e animazione di Roland e Melinda. Diretta streaming (con qualche minuto di ritardo) fino a circa le 22:30.
Quando Lucifero e i suoi ministri, dopo la con­versione di Paolo, stavano escogitando il modo di vendi­carsi sulla nostra Signora e sui cristiani, non immagina­vano che la sua vista penetrasse le oscure caverne infer­nali e quanto vi era di più occulto nei loro conciliaboli; in tale inganno, quei cruentissimi draghi si ripromettevano più sicura la vittoria e l'esecuzione dei loro decreti contro di lei e contro i discepoli. Ella, però, dal luogo del suo ri­tiro, scrutava con la chiarezza della sua scienza quello che i nemici della luce discutevano e decidevano, intendendo tutti i loro fini e i mezzi scelti per conseguirli, lo sdegno che nutrivano per l'Altissimo e per lei, nonché il loro fe­roce odio per gli apostoli e gli altri fedeli. Nella sua sag­gezza valutava altresì che, senza il permesso celeste, essi non possono realizzare niente di ciò che architettano nel­la loro malvagità; tuttavia, poiché nell'esistenza mortale la battaglia è inevitabile e le erano note la fragilità e l'igno­ranza che gli uomini comunemente hanno della maliziosa astuzia con cui i demoni procurano la loro perdizione, pro­vava grande dolore e apprensione nell'osservare piani tan­to perfidi per rovinarli.
Francesco ha ricevuto il re di Giordania. Oltre che della "tragica situazione" siriana si è parlato della ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi e della questione di Gerusalemme. "Apprezzamento" per l'iniziativa di convocare ad Amman una conferenza sulle sfide per i cristiani nel Medio Oriente.
Un sacerdote, preside della scuola gesuita locale, racconta come la comunità cristiana sia "ogni giorno nel mirino degli islamisti, anche se tre quarti degli studenti iscritti sono di fede musulmana”. Gli abitanti di Minya raccontano di un governatorato fuori controllo, in preda alla furia indiscriminata degli islamisti.
Ha iniziato a visitare il santuario di Nostra Signora di Lanka, a Tewatta, con i suoi genitori. Oggi Christine Francisca, 37 anni, ci torna da madre e moglie, con i suoi due figli e il marito Anton, per ringraziare la Madonna delle benedizioni che hanno accompagnato la sua vita. Il 25 agosto scorso, con la sua famiglia e altre migliaia di pellegrini, la donna ha partecipato all'annuale Giornata della benedizione dei malati.
Il pontefice invia un messaggio all’arcidiocesi di Seoul, che si prepara a celebrare il “mese dei martiri coreani” con pellegrinaggi e cerimonie: “Tutti coloro che parteciperanno, aiutati dalle preghiere e dall’esempio dei martiri, saranno in grado di approfondire la comunione con il Signore Gesù Cristo”.
Papa Francesco ha presieduto la Messa nella Basilica romana di Sant’Agostino per l'apertura del Capitolo generale degli Agostiniani. Alla celebrazione hanno preso parte Agostiniani dai 5 continenti, religiose e consacrati che seguono la regola del vescovo di Ippona e alcuni laici. Ha iniziato la sua omelia con questa citazione: “Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te” (Le Confessioni, I,1,1). “Con queste parole, diventate celebri – ha detto - sant’Agostino si rivolge a Dio nelle Confessioni, e in queste parole c’è la sintesi di tutta la sua vita. ‘Inquietudine’. Questa parola mi colpisce e mi fa riflettere. Vorrei partire da una domanda: quale inquietudine fondamentale vive Agostino nella sua vita? O forse dovrei piuttosto dire: quali inquietudini ci invita a suscitare e a mantenere vive nella nostra vita questo grande uomo e santo? Ne propongo tre: l’inquietudine della ricerca spirituale, l’inquietudine dell’incontro con Dio, l’inquietudine dell’amore”.
L’inquietudine del cuore è ciò che porta a Dio e all’amore. Papa Francesco lascia questo messaggio agli Agostiniani aprendo ieri sera con una Messa il loro Capitolo generale nella Basilica romana di Sant’Agostino. Alla celebrazione hanno preso parte agostiniani dai 5 continenti, religiose e consacrati che seguono la regola del vescovo di Ippona e alcuni laici. Il Papa - che prima di entrare nella Basilica si è fermato in strada a salutare tanta gente che lo attendeva da ore - ha più volte invitato a lasciarsi sospingere dall’inquietudine personale per conoscere Cristo e dall’inquietudine delle necessità altrui per rispondere all’amore.
Anche Stefano qualche giorno fa, in un piccolo comune emiliano, ci ha lasciati, come Marco qualche settimana prima. La notizia di Stefano però non ha valicato i confini della provincia; il dolore è rimasto quasi privato, senza clamore. Eppure trattasi di due suicidi.
Dimenticate la proverbiale accoglienza hawaiana e le collane di fiori. Alle Hawaii stanno infatti pensando di mandare via dal loro arcipelago chi è venuto a stabilirsi a Honululu e dintorni, pensando di poter vivere di surf e belle speranze. Il 50esimo stato degli Usa si ritrova infatti ora con oltre 17 mila homeless, persone senza fissa dimora, su una popolazione totale di 1 milione e 400 mila abitanti. «Spaventano i turisti», hanno detto i politici locali, spiegando di volerli rimandare tutti negli Usa. Le Hawaii sono anche disposti a pagare a tutti il volo di ritorno gratis, pur di farli sparire dalla vista dei turisti. Quest’operazione, diventata legge a giugno, si chiama “Return to home”.
Tre mesi dopo l’entrata in vigore in Francia della “legge Taubira”, che legalizza il matrimonio omosessuale, sono 596 i riti celebrati. A dirlo è la radio pubblica France Inter che ha indagato fra gli uffici demografici delle 50 città più importanti del Paese. A Parigi si contano 241 matrimoni gay, a Nizza 37, mentre nelle altre città non si superano le 30 unioni. I dati non sono completi ma Le Monde, che ha fatto da portavoce alla battaglia gay, ha ammesso che la partenza è a rallentatore. Perciò anche se 596 matrimoni sono 596 coppie omosessuali che possono adottare bambini, un editoriale del Foglio di oggi fa notare la futilità della norma, «approntata in poche settimane dalla maggioranza al potere, approvata con una fretta degna di miglior causa e senza riguardo per la crescente opposizione dell’opinione pubblica».
Non è un saggio storico, ma un romanzo. Quello di una vita da reporter come Luigi Geninazzi, giornalista per anni inviato da Il Sabato e da Avvenire Oltrecortina a raccontare la vita sotto il comunismo nell’Europa dell’Est. L’Atlantide Rossa, libro che esce oggi nelle librerie, è tutto costruito su racconti in prima persona: episodi, personaggi, momenti vissuti direttamente dal giornalista. «Ma è un romanzo anche perché la caduta stessa del Muro di Berlino è un susseguirsi di eventi che sa di romanzo vero», spiega a tempi.it l’autore. Una storia che va ben più indietro di quel 9 novembre 1989 con cui si è soliti identificare la fine del gigante sovietico. «Quella notte fu solo il punto di arrivo di un lungo processo».
A Princeton, in New Jersey, è in corso un feroce dibattito su un memoriale per l’11 settembre. Scopo del monumento era ricordare i vigili del fuoco morti durante il crollo delle Due Torri, e invece si è innalzato un polverone religioso. L’associazione American atheist ha fermamente protestato per la presenza di una croce nel progetto del monumento.
Il Campo Estivo, per la comunità di Osteria Nuova, sulla Salaria, non è soltanto un evento che si realizza nel periodo estivo. È piuttosto un percorso formativo articolato, che si dipana per tutto l’anno, coinvolgendo non solo i ragazzi partecipanti e gli animatori, ma anche i genitori. Come ogni agosto, secondo una consuetudine ormai consolidata è ripartita questa esperienza da domenica 25 agosto fino a sabato 31, a Cesenatico.
Il 31 agosto 2013 ricorre il primo anniversario della scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini. Una data significativa che vuole essere commemorata con un’iniziativa che ricostruisce la figura e il pensiero del cardinale emerito di Milano e ne racconta gli ultimi mesi di vita. Si tratta del film-dossier di Salvatore Nocita, Carlo Maria Martini – Un uomo di Dio, in distribuzione con il settimanale Famiglia Cristiana a partire dal 29 agosto.
Sarà un’impresa italiana a eseguire i lavori per il rifacimento del tetto della Basilica della Natività di Betlemme. La gara di appalto è stata vinta dalla ditta Piacentini di Prato (Toscana). L’intervento prevede anche il restauro delle vetrate, che con il tempo hanno subito un grave deterioramento. La spesa prevista supera i due milioni di euro, somma garantita per il 50% da risorse palestinesi e il rimanente da alcuni stati, tra cui il Vaticano, l’Ungheria, la Francia, la Russia e la Grecia.
Il 22 agosto scorso, la chiesa superiore del Santuario mariano di Beauraing, nella provincia di Namur, in Belgio, è stata elevata a basilica. Il titolo di basilica viene concesso da Roma, dopo un attento esame da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. L’elevazione a basilica è avvenuta nel corso di una Messa celebrata dal vescovo di Namur, mons. Rémy Vancottem, giovedì 22 agosto, festa di Maria Regina, nell’ambito del pellegrinaggio annuale internazionale e della chiusura delle celebrazioni per l’80° anniversario delle apparizioni della Vergine Maria,. Il programma della giornata era costituito da un rosario meditato, da una processione eucaristica seguita dalla benedizione dei malati, e dalla Messa di chiusura.
Nell'Udienza di oggi, in Vaticano, con 500 pellegrini di Piacenza, a Roma per l'Anno della Fede, Papa Francesco ha esortato i giovani a "costruire un futuro di bellezza, bontà e verità".
Lo scorso 8 agosto il dittatore era in platea ad applaudire Hyon Song-wol, cantante dell’Orchestra nazionale Unhasu. Nove giorni dopo l’ha fatta arrestare con un gruppo di artiste accusate di “pornografia” e il 20 agosto le ha fatte fucilare tutte in piazza, condannando le famiglie al lager. Alcune di loro erano cristiane. Gli analisti: “Una vittoria dell’attuale moglie, anche lei un tempo in quell’orchestra, che vuole consolidare il potere del marito e la successione del figlio”.
Troppe contraddizioni nella versione Usa sull'uso delle armi chimiche. Non si vuole aspettare nemmeno i risultati dell'inchiesta Onu. È falso pensare che un attacco militare aiuterà la conferenza di pace. Invece essa aiuterà gli islamisti, che vogliono dominare nell'opposizione.
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Grazie all'abbondante dottrina dei testi ispirati ed a quella dei dottori e maestri, la Chiesa cattolica è già av­vertita della vigilantissima malizia e crudeltà con la quale l'inferno si ingegna nella sua astuzia di portare tutti i suoi figli ai tormenti perenni, qualora gli sia consentito. Dalla Bibbia sappiamo anche che il potere infinito di Dio ci aiu­ta affinché, se vogliamo avvalerci del suo invincibile favo­re e sostegno, camminiamo sicuri sino a raggiungere la fe­licità senza fine che egli ci tiene preparata per i meriti di sua Maestà, se da parte nostra ce la guadagniamo. San Paolo dice che ciò è stato scritto per confermarci in tale fiducia e per consolarci con tale certezza, perché la nostra speranza non risulti vana se è accompagnata dalle opere. Per questo l'apostolo Pietro unisce l'una e le altre; infatti, dopo averci invitato a gettare ogni preoccupazione nel Si­gnore, che ha cura di noi, subito soggiunge: Siate tempe­ranti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone rug­gente va in giro, cercando chi divorare.
«Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri», questa è la famosa frase scritta da George Orwell nel romanzo La fattoria degli animali. Uno slogan che centinai di migliaia di polli e tacchini urlerebbero in questi giorni, essendo pronti ad essere sacrificati a causa dell’aviaria. L’obiettivo delle loro grida sarebbe l’ipocrisia di tanti animalisti pronti a farsi pubblicità davanti alle telecamere per liberare i “commoventi” cani destinati alla sperimentazione e che invece spariscono quando si tratta di difendere le galline dall’abbattimento o liberare i topi destinati allo stesso destino. Polli e tacchini purtroppo però non possono aiutarci a vedere la realtà, lo potrebbero solo se umanizzati come nei film di Walt Disney.
L’episcopato polacco propone come termine della prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia la seconda metà di luglio 2016. Lo rende noto il comunicato finale dell’incontro dei vescovi riunitisi a Czestochowa il 26 agosto. Il comitato responsabile per la visita di Papa Francesco in Polonia per la Gmg di Cracovia, operativo già da settembre, sarà presieduto dal cardinale Stanislaw Dziwisz. Per l'evento si prevedono almeno due milioni di giovani di tutto il mondo. “La Chiesa polacca ha bisogno di un tale impulso nuovo e di un nuovo tocco dello Spirito santo”, afferma mons. Stanislaw Budzik, assicurando che “i vescovi accettano con gioia tutte le difficoltà legate alla organizzazione della Gmg in Polonia poiché anch’esse costituiscono un’eccezionale opportunità pastorale”.
In questi giorni è giunta in Giordania una delegazione della Caritas italiana per valutare i bisogni nei campi profughi, che ospitano oltre un milione di siriani. La missione proseguirà fino al 30 agosto toccando anche Gerusalemme e la Cisgiordania per coordinare gli interventi umanitari nella complessa realtà mediorientale.
Oggi il Papa celebrerà a Roma la Messa di apertura del Capitolo generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Nel giorno in cui la Chiesa ricorda il vescovo di Ippona, i religiosi agostiniani accoglieranno il Pontefice alle 18, nella Basilica di Sant’Agostino. Fu Innocenzo IV, nel XIII secolo, a dare il primo impulso a diverse comunità eremitiche a riunirsi in un Ordine religioso con la regola e lo stile di vita di Sant’Agostino.
L’apparente imminenza delle operazioni belliche anglo-americane contro la Siria, sembra riproporre gli interrogativi circa il ruolo dell’Italia, pressata tra l’interventismo anglosassone e francese e la posizione della Germania che ancora una volta (come fece in occasione delle guerre contro l’Iraq nel 2003 e la Libia nel 2011) si oppone all’uso della forza privilegiando il tentativo di trovare una soluzione politica. Un approccio certo più vicino a Mosca che vede nell’intervento militare guidato dagli Stati Uniti la volontà politica di far saltare il round di negoziati tra regime siriano e opposizione noto come Ginevra 2.
Lo Stato era già entrato nelle case dei canadesi residenti nella Provincia del Quebec, vietando ai genitori di educare i figli secondo il proprio credo. Così le scuole cattoliche avevano dovuto sostituire l’ora di religione con quella di morale laica programmata dalla Provincia. Ora il partito di maggioranza (Parti Quebecois) ha pronto un disegno di legge che vieterà di indossare qualsiasi simbolo religioso nei tribunali, negli edifici delle forze dell’ordine, nelle scuole, negli asili e negli ospedali. Qualsiasi turbante indiano, velo islamico, crocifisso cristiano o kippah ebreo dovranno sparire. Non si sa ancora in che termini, ma la norma riguarda anche le attività private e religiose.
Al Meeting per l’Amicizia dei Popoli, concluso sabato scorso, c’era anche il cardinale Adrianus Johannes Simonis, arcivescovo di Utrecht, nei Paesi Bassi, ospite fisso orma dell’evento di Rimini a cui ha partecipato per ben 24 volte. Incontrato da ZENIT, il porporato ha raccontato come consideri i movimenti una grazia di Dio per il nostro tempo e come il Meeting di Rimini dia nutrimento culturale alle migliaia di giovani che vi partecipano. Allo stesso tempo, ha espresso il suo rammarico per la situazione della fede in Olanda, anche se - ha detto - con l'arrivo di Papa Francesco si è fermata quella “emorragia” di persone dalla Chiesa cattolica. Di seguito l’intervista.
È straordinario pensare che in soli 33 giorni di Pontificato, Giovanni Paolo I abbia saputo comunicare al mondo tutta la dolcezza, la semplicità e le altre doti umane che Dio gli aveva donato. Oggi, a distanza di 35 anni dalla sua elezione al Soglio di Pietro, avvenuta il 26 agosto 1978, la Chiesa ricorda la figura di questo umile Papa, scomparso tre mesi dopo, il 29 settembre 1978. “Luciani, in quel mese di pontificato ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa” afferma Stefania Falasca, giornalista, vicepostulatrice della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo I, in un'intervista alla Radio Vaticana. “Continuo a considerare il pontificato di Luciani come quello di un Papa inedito – prosegue - ha avuto un’efficacia ed una forza, anche innovativa, grandissima”. In virtù di una “formazione solida, tradizionale del Veneto” e dell’esperienza di un uomo “che ha partecipato e vissuto intensamente la stagione del Concilio”, la salita di Luciani alla Cattedra di Pietro fu “una ventata di una nuova primavera per la Chiesa”, sottolinea la Falasca. Tanto che il suo successore Giovanni Paolo II disse che l’importanza del pontificato di Luciani fu “inversamente proporzionale alla sua durata”.
La sua mentalità organizzativa gli fu utile anche in missione. Praticamente continuò a fare il manager, professione che conosceva bene e nella quale aveva ormai acquistato grande esperienza. Mise tutto il suo talento e tutto il suo denaro a disposizione delle missioni, dei poveri, dei lebbrosi che intendeva servire. Per prima cosa, si dedicò alla costruzione di un grande ospedale, al cui progetto aveva cominciato a lavorare mentre era ancora in Italia. Quell'opera resta ancora oggi il massimo complesso ospedaliero dell'Amazzonia brasiliana. Lungo 160 metri, su due piani, l'ospedale ha una capacità di 160 posti. E' dotato di clinica medica, ostetrica, pediatrica, chirurgica, di un gabinetto dentistico, una farmacia e di cinque ambulatori con un reparto d'analisi, un laboratorio dermatologico, una biblioteca medica e una scuola per infermieri.
Le Suore Domenicane di Maria, Madre dell'Eucaristia, hanno fatto il loro ingresso nel top ten dell’industria discografica americana con il loro nuovo album Mater Eucharistiae, conquistando il primo posto nelle classifiche di vendite Classical Overall e Classical Traditional. “Siamo stupite e grate a Dio per averci condotto su questa strada per registrare la nostra musica per il mondo. Ci siamo accinte su questo cammino solo per piacere a Lui con la nostra musica. Siamo veramente commosse dall'ondata di commenti e dalle reazioni che abbiamo ricevuto da chi è stato consolato e colmato di speranza ascoltando Mater Eucharistiae”, ha dichiarato suor Joseph Andrew, vicaria generale.
“Aiutare le varie parti in conflitto a trovare vie per la riconciliazione, avviare il dialogo per delle riforme basate su un sistema pluralista di governo”. Questa è, secondo il patriarca siro-cattolico Youssef III Younan, l’unica via per portare la pace in Medio Oriente. In un’intervista telefonica con il sito Terrasanta.net (26 agosto), il presule ha respinto con decisione un intervento militare in Siria da parte delle potenze occidentali. “Hanno armato i ribelli, incitato alla violenza e avvelenato ancora di più le relazioni fra sunniti e sciiti”, ha dichiarato Younan. “L’Occidente pensa che, con i sunniti al governo, la democrazia rimpiazzerà la dittatura, ma questa è una grande illusione”, ha avvertito il patriarca. “Cambiare il regime con la forza, senza dare sicurezza ai partiti d’ispirazione laica, scatenerà un conflitto peggiore che in Iraq”. “Siamo delusi dalla politica cinica, machiavellica di questi Paesi e dell’Occidente: Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti… non vedono che il petrolio e dimenticano i loro principi”, ha proseguito l’esponente siro-cattolico. “Sono più di due anni che, insieme alla Turchia, vanno dicendo che il regime cadrà: questa è la più grande bugia raccontata alle rispettive opinioni pubbliche o il peggiore errore di calcolo che sia stato fatto negli ultimi dieci anni. Il regime è ancora lì, il Paese è distrutto e più di 100mila persone sono morte”, ha detto.
In visita pastorale alla diocesi di Zakho e Emmadea (Kurdistan), il patriarca caldeo invita tutte le chiese ad aiutare le famiglie in difficoltà. Per il prelato la presenza cristiana è fondamentale per il futuro del Paese. L'invito ai cristiani a non abbandonare il Paese. La storia di Romtha (Musul), villaggio rinato grazie agli sforzi di 35 famiglie cristiane.
Mentre gli Usa sembrano prepararsi a un attacco missilistico dal mare, Assad cerca armi in tutto il mondo. Un vascello libico, proveniente dalla Corea del Nord e diretto in Siria, viene intercettato in Turchia con maschere, armi da fuoco e proiettili. In Israele la popolazione si attrezza per rispondere a un’offensiva chimica, ma le difese a disposizione non bastano.
La nostra madre Chiesa, guidata dallo Spirito San­to, celebra la conversione di san Paolo come uno dei mira­coli più considerevoli e a consolazione dei peccatori, perché questi da persecutore, violento e bestemmiatore, in base a quello che egli stesso afferma, grazie alla misericordia divi­na divenne un apostolo. A ciò partecipò anche la Regina , così che non si può tralasciare nella sua Storia questa rara meraviglia, la cui eccellenza si comprenderà meglio spie­gando in che condizioni egli si trovasse quando il suo no­me era Saulo, ed esponendo le ragioni per le quali era fau­tore dei decreti di Mosè e nemico di quelli di sua Maestà.
Commento di padre Livio Fanzaga da Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 agosto 2013 e commento di Marija sempre al messaggio del 25 agosto.
Il Meeting di Rimini 2013 si è chiuso all’insegna della speranza per la libertà religiosa. Al termine del convegno di ieri pomeriggio, Nella prova si vive, ZENIT ha incontrato uno dei relatori, il direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia (ACS), Massimo Ilardo, che ha illustrato il passato, presente e futuro dell’associazione che ormai vanta 65 anni di attività sulle spalle.
Genere: indefinito. La Germania si prepara a introdurre la possibilità di mettere un terzo genere sui documenti di nascita dei bambini, venuti al mondo con anomalie fisiche che non li rendono né del tutto maschi né del tutto femmine, perché entrambi i genitali sono presenti. Casi rari ma non unici, per questo la Germania vuole legiferare a riguardo. E i genitori potranno dichiarare sulla carta d’identità del nascituro il genere “indefinito”, di modo da dare possibilità al bambino, una volta diventato adulto, di decidere autonomamente se essere maschio o femmina. Sarà anche possibile tenere il genere “indefinito” per la vita.
"L’esercito siriano ha usato il gas nervino sui ribelli a Damasco? «Abito a cinquecento metri dal luogo dove si sarebbero verificati gli attacchi chimici, ma io e tutti gli altri, nel quartiere, non abbiamo sentito niente». Lo dice a tempi.it, Samaan, cattolico siriano che vive a Damasco con la sua famiglia. Samaan traduce dall’italiano all’arabo per la Chiesa i libri su don Bosco e prima dello scoppio della guerra civile faceva la guida turistica per gli italiani che volevano visitare i luoghi storici della cristianità in Siria. "
Al monastero di Deir Mar Musa, ovvero il monastero di San Mosè l’Etiope in Siria, il 27 agosto, alla vigilia della festa liturgia di San Mosè (che cade il 28 agosto), si prega e si digiuna per la liberazione di p. Paolo Dall’Oglio, sequestrato circa un mese fa nell’area di Raqqa, e per la pace in Siria. Lo riferisce all’Agenzia Fides p. Jaques Mourad, responsabile della storica comunità monastica di rito cattolico siriano, rifondata nel 1982 dal gesuita Dall’Oglio, e che attualmente ospita dieci monaci. Negli anni il monastero si è aperto a ospitare aderenti di altre confessioni cristiane e ha avviato una comunità spirituale ecumenica mista, che promuove il dialogo tra cristianesimo e islam.
Grazie alla metodologia critica, recenti studi fatti in maniera interdisciplinare (scritti - Fonti Clariane (FC), le Fonti Francescane (FF) ed altre e fonti iconografiche) stanno dimostrando che santa Chiara d’Assisi fu una ragazza “vera” con uno spessore e una tale grandezza che parla ancora oggi, dopo oltre otto secoli, alle donne della nostra generazione.
Rimarrà aperta e visitabile fino a domenica 29 settembre, la mostra fotografica “18 agosto 1983: visita del papa Giovanni Paolo II a Palestrina”, allestita all’interno della chiesa di Sant’Egidio, annessa al Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra di via Roma. La mostra è una raccolta di immagini fotografiche sulla visita pastorale che Wojtyla effettuò a Palestrina il 18 agosto 1983, nel giorno in cui la città festeggiava il Santo Patrono, Agapito, giovane di 15 anni martirizzato nel 274 d.C. in località Quadrelle, dove poi verrà eretta la prima basilica paleocristiana a Lui dedicata.
Crebbe in una ricca famiglia lombarda, educato dalla madre all’amore per i poveri – Dedicò tutto se stesso al successo della fabbrica fondata da suo padre, portandola al top in Europa - Nel 1965, a 49 anni, vendette tutto, e impegnò il resto della sua vita e tutte le sue ricchezze per i più poveri tra i poveri in Amazzonia , fondando ospedali, lebbrosari, asili, scuole che sono tuttora in piena e ottima attività.
Giornata di approfondimento e testimonianze su Chiara Corbella Petrillo, presso il Teatro delle Stuoie – Santa Maria degli Angeli. Interverranno il marito, i parenti, i suoi medici e gli amici piu’cari.
Padre Petar a Raveo (UD) domenica 1 settembre 2013 Il Gruppo della Peregrinatio Mariae in Carnia organizza presso la parrocchia di Raveo (UD): Il 3° Incontro annuale di preghiera Eucaristico - Mariana con padre Petar Ljubicic Programma: Ore: 10,00 Processione al Santuario delle Madonna del Monte Castellano con partenza dalla chiesa parrocchiale di Raveo con la recita del Santo Rosario intercalato con lodi e canti. Ore: 11,00 Santa Messa nel Santuario. Ore: 13,30 Pranzo comunitario nel salone dell’ex asilo. Ore: 15,30 Adorazione al Santissimo Sacramento nella chiesa parrocchiale; a seguire testimonianza di Krizan Brekalo. Ore: 18,00 Congedo dei partecipanti con piccolo rinfresco nella casa canonica di Raveo.
La prudente Madre era tanto diligente, vigile e sol­lecita nel governo della sua famiglia, la Chiesa , che era proprio la donna forte della quale nei Proverbi si dice che sorveglia l'andamento della casa per non mangiare il pane oziosa. Considerò tutto con pienezza di sapienza e, poi­ché era adornata e vestita della porpora della carità e del candore della sua incomparabile purezza, come non era al­l'oscuro di niente così non trascurava in nessun modo quanto era utile ai suoi. Subito dopo la stesura del sim­bolo apostolico, ne fece di sua mano innumerevoli copie con l'assistenza dei suoi custodi, che la servivano come se­gretari e come messi affinché fossero recapitate senza di­lazione ai discepoli sparsi per la Palestina. Ne spedì alcu­ne per ciascuno, con una lettera particolare nella quale in­vitava a conservarne una e a dare le rimanenti ad altri, e rendeva noto in che maniera quelle definizioni fossero sta­te fissate, avvertendo che dovevano essere insegnate a co­loro che si convertivano, perché le credessero.
Mons. Ignatius Suharyo Pr invita i nuovi preti a seguire Cristo e servire gli altri “con i fatti, piuttosto che a parole”. La cerimonia si è tenuta in una parrocchia periferica della capitale, per incentivare le vocazioni. Gli istituti cattolici a Jakarta fondamentali nel campo dell’istruzione e nel percorso formativo dei futuri sacerdoti.
Nell'omelia di ieri, il card. Bechara Rai domanda unità fra i politici per salvare il Libano. La riconciliazione vissuta dalla popolazione. Visita alla moschea di al-Taqwa , a Tripoli. Le tragedie di Roueiss (nella banlieue sud di Beirut) e di Tripoli sono "nostre tragedie perché siamo un solo corpo e una sola famiglia".
La controversia giudiziaria sull’uso del termine “Allah” nelle pubblicazioni cristiane sarà esaminata nel processo di appello nell’udienza del prossimo 10 settembre. Come riferito da Fides, è questo il risultato della decisione della Corte di Appello di Putrajaya, che ha convalidato il ricorso presentato dal governo malaysiano, dando il via al processo di appello. L’appello è contro una sentenza del 31 dicembre 2009, che autorizza i cristiani a usare la parola “Allah” nelle loro pubblicazioni in lingua malay. A circa tre anni da quella sentenza, la questione restava aperta e sospesa. La Chiesa cattolica, nella persona del suo rappresentante, mons. Murphy Pakiam, arcivescovo di Kuala Lumpur, aveva chiesto, per cercare di sbloccarla, l’annullamento del ricorso inoltrato dal governo.
Tra i temi che hanno caratterizzato il Meeting di Rimini appena concluso, c'è stato quello della libertà religiosa. Se ne è parlato anche sabato scorso nel corso dell’ultimo dibattito. La sensibilità su questa questione sta migliorando, secondo Massimo Ilardo, direttore in Italia dell'associazione "Aiuto alla Chiesa che Soffre".
Ricorre quest’anno il 60.mo anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa. Le celebrazioni solenni sono cominciate sabato nella cittadina siciliana con una fiaccolata. Fino al 29 agosto, nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, si svolgeranno diverse liturgie e ai fedeli saranno proposte anche sacre rappresentazioni, per ricordare e rappresentare l’universalità del linguaggio delle lacrime di Maria.
«Dio è morto […] lo abbiamo ucciso noi»: così recita la nota sentenza di Nietzsche, nel paragrafo 125 de La gaia scienza, in un brano suggestivo su cui le molteplici interpretazioni hanno versato fiumi di inchiostro. Ma come è possibile uccidere Dio? In particolare, visto che ? per Nietzsche ? Dio non esiste, e dato che non è possibile uccidere ciò che non esiste, che cosa significa uccidere Dio?
Alla fine Damasco ha ceduto, forse in seguito alle pressioni di Mosca, consentendo l’accesso ai sobborghi di Damasco del team di esperti dell’Onu incaricato di investigare sul presunto uso di armi chimiche. Le ispezioni inizieranno oggi nella zona di Ghouta, teatro del presunto attacco denunciato dai ribelli il 21 agosto ma l’organizzazione francese Medici senza frontiere ha già fatto sapere di aver rilevato presso gli ospedali della zona 3.500 persone che presentavano “sintomi neurotossici", di questi 355 sono morti. Cifre emerse da quanto raccontato da medici locali poiché Msf non ha proprio personale in loco. Le ispezioni dell’Onu potrebbero trovare ostacoli dal fatto che l’area colpita è sotto il controllo dei ribelli ma gli Stati Uniti hanno già fatto sapere di considerare l’apertura di Damasco tardiva e poco credibile.
«Se gli stranieri che combattono in Siria se ne andassero, in 48 ore tornerebbe la pace. Noi cristiani siamo tornati a un’epoca catacombale». Così descrive durante l’incontro conclusivo della XXXIV edizione del Meeting la situazione del paese mediorientale, che da oltre due anni è martoriato da una guerra civile che ha fatto oltre 100 mila morti e due milioni e mezzo di profughi, Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici dell’Alta Mesopotamia, Siria del Nord. «Tutte le nostre chiese in diverse città della Siria sono distrutte, i fedeli vengono da me nella notte per ricevere i sacramenti».
L 'evangelista Luca riferisce che, nel giorno della la­pidazione di Stefano, si sollevò una violenta persecuzione contro la comunità ecclesiale che era in Gerusalemme. In particolare, Saulo la devastava, andando per l'intera città in cerca dei suoi membri per prenderli e denunciarli ai magi­strati; così fece con molti di essi, che furono catturati, mal­menati e addirittura massacrati. I sacerdoti avevano conce­pito un odio terribile ed egli superava tutti nel sostenere con accanimento la legge di Mosè, come confessa nella lettera ai Galati; tuttavia, la loro indignazione aveva un'altra ra­gione, che essi stessi ignoravano, pur sentendone gli effetti.
"Grande sofferenza e preoccupazione" per la Siria, per "il moltiplicarsi di stragi e atti atroci". Appello a riprendere la strada dell'incontro e del dialogo per fermare questa "guerra tra fratelli". Gesù è la porta sempre aperta e tutti sono invitati a varcarla. La porta è "stretta" "non perché sia una sala di tortura, ma perché ci chiede di aprire il nostro cuore a Lui". L'augurio di un buon ritorno dalle vacanze e di un impegno quotidiano pieno di speranza.
Una legge del Parlamento tedesco ha stabilito che da novembre sarà facoltativo indicare nell’atto di nascita il sesso del neonato. Quindi si potrà scrivere Maschio, Femmina oppure lasciare vuota la rispettiva casella. Non solo. Nel caso in cui il piccolo fosse affetto da ermafroditismo – una rarissima patologia a causa della quale un individuo presenta contemporaneamente gonadi maschili e femminili – si potrà segnare nell’apposita casella una X ad indicare, così hanno spiegato i relatori del testo di legge, la condizione di intersessualità. Costui, una volta diventato maggiorenne, potrà scegliere a quale sesso appartenere oppure rimanere sessualmente indeterminato, sospeso in un limbo sessuale a vita.
«Il mio paese sta scrivendo la sua storia. Ha abbattuto un regime fascista religioso con una rivoluzione stupenda e andrà avanti per la sua strada per difendere i diritti umani». Parla così in un videomessaggio a sorpresa Tahani Al Gebali, ex vicepresidente della Corte costituzionale egiziana, che ha disdetto all’ultimo la sua partecipazione al Meeting a causa della situazione che sta attraversando l’Egitto, dopo la deposizione da parte dell’esercito del presidente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi. «Non possiamo accettare che l’Egitto cada nelle mani dell’estremismo religioso, vogliamo uno Stato moderno. Mi dispiace che molti media occidentali parlino di colpo di Stato, la verità è che l’esercito ha difeso i 40 di milioni di persone che si sono espresse contro Morsi, così come si erano ribellate alla dittatura di Mubarak».
“Chi ha Sete Venga a Me”. E' stato questo il tema della missione di evangelizzazione proposta dalla Comunità Pastorale Riccione Mare, in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e le Sentinelle del Mattino di Pasqua. Una bella tradizione che è giunta al suo decimo anno. Dal 2003 ad oggi sono circa 700 le persone passate per Riccione come missionari: laici, seminaristi, religiosi e religiose, sacerdoti che, rientrati nei luoghi della loro pastorale ordinaria, hanno potuto mettere a frutto il bagaglio di esperienze vissute durante la missione.
La Lumen Fidei (La luce della Fede), la prima enciclica di Papa Francesco, scritta a quattro mani con Benedetto XVI e pubblicata il 5 luglio scorso, si sta rivelando un vero e proprio bestseller. Lo conferma la Radio Vaticana, che informa che nel primo mese di diffusione, sono state vendute, solo in Italia, ben 200.000 copie dell’edizione della Libreria Editrice Vaticana (LEV).E questo nonostante il fatto che il testo sia uscito a ridosso del periodo estivo e che altre case editrici lo stiano pubblicando con l’autorizzazione della stessa LEV.
In un’intervista rilasciata ai microfoni della Radio Vaticana, il cardinale Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha espresso oggi la sua preoccupazione per la situazione sempre più critica in Medio Oriente e per le conseguenze nefaste della violenza in Egitto e in Siria sulla vita della comunità cristiana.
“La nota osservazione di Tertulliano ‘il sangue dei martiri è il seme dei cristiani’ è diventata una realtà nella Chiesa dell’Orissa”: lo afferma S. Ecc. Mons. John Barwa SVD, Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar (Stato di Orissa, in India orientale), in un messaggio diramato in occasione dei cinque anni dalla violenza anticristiana nel distretto di Kandhamal (2008-2013), che fa parte della sua diocesi. “Facendo memoria di quegli eventi dolorosi, preghiamo per quelle anime coraggiose e ribadiamo il nostro impegno a promuovere la pace, giustizia e speranza”, recita il messaggio, inviato all’Agenzia Fides, aggiungendo: “Questa missione, di fronte alle persecuzioni violente, è diventata il fulcro di vocazioni religiose e sacerdotali”.
Sullo sfondo della Grande Mela avvengono storie straordinarie. Come quelle di Jonathan Fields e Anujeet Sareen che stamattina, al Meeting di Rimini, hanno raccontato le loro rispettive conversioni al cristianesimo. L’incontro è avvenuto nell’ambito del ciclo Cosa ridesta l’umano: la pienezza dell’umanità porta inevitabilmente alla scoperta di Dio. Per entrambi i protagonisti della conferenza, ciò è avvenuto nel carisma specifico di don Giussani e di Comunione e Liberazione. Entrambe le testimonianze confermano come le crisi esistenziali, umane ma anche sociali o economiche, possono davvero essere delle formidabili ridestatrici dell’umano.
«All’amico basta un minuto del primo incontro per conoscere quanto gli altri non arriveranno a comprendere in mille anni». Lo sosteneva Richard Bach, autore del Gabbiano Jonathan Livingston. E viene da dargli ragione, accostandosi al volume Con Papa Francesco. Le chiavi del suo pensiero, che è stato scritto da Mariano Fazio, un sacerdote, ma nella circostanza prima di tutto un amico del nuovo Pontefice. A ridosso della fumata bianca, vinto dallo stupore e col cuore stracolmo di gioia per l’elezione inopinata dell’amico primate di Argentina, don Mariano ha stesso di getto in spagnolo un piccolo libro, ricchissimo di citazioni del cardinale Bergoglio-papa Francesco, nell’urgente desiderio di presentare a tutti quel vescovo, quell’uomo a molti allora sconosciuto «venuto dalla fine del mondo». Ne emerge un ritratto affettuoso e umanissimo, ma sarebbe più corretto parlare di autoritratto, perché l’autore, memore del filosofo Zenone di Elea, che definiva «l’amico un altro io», si ritrae in disparte lasciando la parola direttamente a Bergoglio.
Era conseguente al mandato di madre e maestra dei discepoli, affidatole dal Signore, che Maria santissima ricevesse luce proporzionata ad un compito così eccelso, perché conoscesse tutte le membra del corpo mistico, alla cui direzione spirituale era tenuta, e adattasse loro i suoi insegnamenti secondo il livello, la condizione e le neces­sità di ciascuno. Questo le fu concesso con la pienezza ed abbondanza che emerge da ciò che sto scrivendo. Pene­trava l'intimo di coloro che aderivano alla fede: le loro in­clinazioni, il grado della grazia e delle virtù che possede­vano, il valore delle azioni compiute, i loro fini e principi; non ignorava niente, se non quando l'Altissimo le celava per un po' qualche segreto, che poi le rivelava appena era conveniente. Tale intelligenza non era sterile e nuda, ma le corrispondeva una pari partecipazione della carità del Figlio, che ella rivolgeva a tutti nella misura in cui le era­no noti. Comprendeva anche il mistero del volere superno e ripartiva con perfetta ponderazione i suoi affetti: non da­va di più a chi si era guadagnato di meno, né di meno a chi meritava di essere maggiormente diletto e stimato, er­rore nel quale incorriamo spesso noi ignoranti discenden­ti di Adamo, persino in quanto ci sembra di operare inec­cepibilmente.
Lunedì 19 Agosto 2013, la veggente Vicka Ivankovi?, è arrivata all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per partecipare al primo pellegrinaggio in Terra Santa del Movimento Internazionale Ecumenico di Preghiera per la Guarigione dell’Umanità. Sette sono i giorni di permanenza previsti, durante i quali la veggente di Medjugorje, avrà modo di condurre incontri di preghiera pubblici nei luoghi più significativi della cristianità in presenza, oltreché dei fedeli del posto, anche dei 550 pellegrini accorsi per l’occasione da 13 paesi di tutto il mondo.
«Sta pregando»: i volontari del Banco Farmaceutico che lo hanno invitato al Meeting di Rimini per una testimonianza, mi fermano quando faccio per entrare nel piccolo stanzino all’interno dello stand. Ho solo mezz’ora disponibile per l’intervista e i minuti volano via, mangiati nell’attesa che concluda la preghiera in quello spazio improbabile ricavato nei padiglioni della Fiera di Rimini. Eppure è il momento più importante dell’intervista, perché è ciò che meglio descrive fratel Biagio Conte, un uomo che, a causa della conversione, a Palermo in venti anni ha messo in piedi tre diverse strutture che ospitano e danno un futuro a senzatetto, stranieri dirottati qui da Lampedusa, donne abbandonate e ragazze madri. Alloggi, terreni da coltivare e altre attività artigianali per lavorare e vivere.
Il 14 agosto Medici senza frontiere, Msf, ha annunciato la chiusura di tutti i suoi progetti in Somalia, inclusi quelli nella capitale Mogadiscio. Il fatto è di una gravità inaudita. Msf, la più grande organizzazione medico-umanitaria del mondo, opera in oltre 60 Paesi, prestando assistenza a popolazioni minacciate da guerre, epidemie, catastrofi naturali: accettata e al riparo da violenze poiché mantiene un atteggiamento neutrale in caso di conflitti armati, basando i propri interventi unicamente sui bisogni della popolazione, in conformità con quanto dichiarato nella sua carta di fondazione.
«Sono i copti i veri eroi anonimi di questa crisi». Gilberto Mastromatteo, giornalista di Avvenire al Cairo, ha raccolto alcuni commenti in relazione alla drammatica situazione dei cristiani nel paese. Il direttore del settimanale copto Watani, Youssef Sidhom, gli ha spiegato che «i cristiani sono sotto attacco in tutto il paese. Ci sono persone ancora barricate in casa e senza viveri, in balia delle minacce delle bande islamiche». Il direttore racconta che a metà agosto «sono state attaccate o bruciate oltre 60 chiese. E non sempre l’esercito riesce a garantire la protezione dei civili. Ma i copti si stanno comportando con dignità e equilibrio, evitando reazioni che alimenterebbero ancora di più la spirale di odio». A suo parere, esiste una differenza tra i giovani Fratelli musulmani e i più anziani. I primi, spiega, si sono schierati assieme ai cristiani per difendere le chiese dal «fanatismo delle vecchie leve. L’unica speranza che abbiamo sono loro».
«Il fatto che tutti mi chiedano perché sono venuto al Meeting significa che c’è un pregiudizio». Intervista molto seria (ma anche no) al comico arrivato a Rimini .
Paul Bhatti, ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze e medico, è il fratello maggiore di Shahbaz Bhatti, il politico e ministro cattolico pakistano ucciso dagli estremisti islamici nel marzo del 2011 a Islamabad per la sua azione in difesa delle minoranze religiose. Paul, che è stato invitato a rendere la sua testimonianza alla Giornata dei Movimenti il 19 maggio scorso a Roma, è oggi ospite per la seconda volta del Meeting per l’Amicizia fra i popoli. Qui anticipa i temi che tratterà nel corso dell’appuntamento riminese.
Ancora violenze e saccheggi nei confronti della Chiesa cattolica nella Repubblica Centrafricana. Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides domenica 18 agosto i sacerdoti e le religiose delle Sœurs de la Charité sono stati costretti a rifugiarsi a Bouar da Bohong (che si trova a 80 km da Bouar, nell’ovest del Paese) a causa delle violente rappresaglie dei ribelli della coalizione Seleka.
Quella di Vladimir Vorob’ev è una delle tante testimonianze di come Dio può cambiare la storia. Con queste parole, Emilia Guarnieri ha salutato uno degli ospiti più attesi del Meeting di Rimini di quest’anno, a celebrazione di una storica amicizia che lega la manifestazione ciellina con il mondo russo-ortodosso, ben prima della caduta del muro. Vladimir Vorob’ev, sacerdote ortodosso, è rettore dell’Università Ortodossa di Tichon, presso la quale è Preside del Dipartimento di Storia Moderna della Chiesa Ortodossa. Rettore della Chiesa di San Nicola di Mosca, padre Vorob’ev è anche membro della Commissione Sinodale per la Canonizzazione dei Santi, membro della redazione scientifica per la pubblicazione di Orthodox Encyclopedia, e Presidente della Società di Teologia Ortodossa.
Otto minuti di telefonata. Sono bastate però per far dire dopo a Stefano Cavizza, giovane studente di Camin (Padova): “È stato il giorno più bello della mia vita". D’altronde non capita tutti i giorni che rispondendo al telefono di casa si senta dall’altra parte: “Sono Papa Francesco, diamoci del tu”. Le telefonate senza intermediari ormai sono il “pezzo forte” di Papa Bergoglio. Seppur giudicate come “anomalie” o “rotture di protocollo”, il Pontefice non smette di chiamare vecchi amici o semplici fedeli che hanno chiesto di parlare con lui.
Nuove aggressioni ad opera dei Fratelli Musulmani contro le comunità cristiane a Minya e in altri governatorati dell'Alto Egitto. A Deir Muwass gli islamisti tagliano l'erogazione di acqua per impedire ai cristiani di spegnere gli incendi. Gli arresti dei leader della Fratellanza esasperano il clima di odio. A Kerdasa (Giza), gli estremisti assaltano una stazione di polizia e urinano sui cadaveri degli agenti.
Con il diffondersi in Gerusalemme della nuova leg­ge di grazia, aumentava sempre più il numero dei creden­ti e, nello stesso tempo, la sollecitudine della prudente Si­gnora verso i figli che gli apostoli continuamente genera­vano in Cristo con il loro annuncio. Dato che questi ulti­mi erano il fondamento della Chiesa, sul quale tale mirabile edificio doveva ergersi saldamente come su pietre fer­missime, ella se ne prendeva cura con speciale premura, che era accresciuta ulteriormente dalla sua conoscenza del­lo sdegno di Lucifero contro i seguaci di Gesù e soprat­tutto contro di loro, ministri della salvezza eterna degli al­tri fedeli. In questa vita non sarà mai possibile riferire o ponderare quanto fece per tutto il corpo ecclesiale e per ciascuna delle sue mistiche membra, particolarmente per essi e per i discepoli, perché mi è stato rivelato che non passò giorno né ora in cui non compisse a loro vantaggio una o più meraviglie. Racconterò in questo capitolo alcu­ni fatti che hanno parecchio da insegnarci, per i segreti dell'occulta provvidenza dell'Altissimo ivi contenuti; lasce­ranno intuire quali dovettero essere l'attentissima carità e lo zelo delle anime nella nostra Madre.
Avevo ipotizzato, su queste colonne, il 3 maggio scorso, che nell’epocale rinuncia al papato di Benedetto XVI vi fosse un aspetto misterioso, anzi, forse addirittura mistico. Adesso filtrano voci che fanno trasparire proprio questa possibilità. Prima di vedere queste testimonianze faccio un passo indietro. Come e perché avevo formulato quell’ipotesi? Mi avevano colpito le poche – ma significative – espressioni con le quali Benedetto XVI aveva motivato il suo clamoroso gesto (in un certo senso) senza precedenti.
“Papa Francesco: con la Lumen Fidei alle periferie dell’esistenza”: è il titolo di una tavola rotonda tenutasi al Meeting di Rimini. Tra i relatori anche padre José Maria di Paola, conosciuto come “padre Pepe”, figura molto legata a Jorge Mario Bergoglio. Il sacerdote argentino che vive in una villa miseria, una favela di Buenos Aires, racconta la sua esperienza al microfono del nostro inviato a Rimini.
“Beata perché hai creduto!” è il tema della Giornata mariana che si terrà in Vaticano il 12 e 13 ottobre prossimi, alla presenza di Papa Francesco e di tutte le associazioni di spiritualità mariana. Organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, l’evento rientra nelle celebrazioni dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI.
Il confronto e il dialogo sono strumenti di conoscenza e di pace se hanno come fondamento la mitezza. E’ quanto ha detto Papa Francesco incontrando, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, un gruppo di studenti e di professori del Collegio "Seibu Gauken Bunri Junior High School", di Tokyo.
Lettera del presidente dei giuristi per la vita ad Avvenire. «Trovo sconcertante la inconsapevolezza che essi manifestano rispetto alla materia di cui si stanno occupando»
Con le ultime 700 persone sbarcate nella notte del 21 agosto, si è giunti a quota 1300 immigranti nelle ultime 48 ore approdati in Sicilia. Un flusso costante di sbarchi, che segue rotte diverse dalla consueta Lampedusa. Un gruppo di 110 è arrivato a Siracusa, ben 330 le persone arrivate a Porto Empedocle (Agrigento), più di duecento quelle salvate dalla Guardia costiera al largo di Lampedusa. «Attualmente la situazione più grave è a Porto Empedocle. Da lì proprio ieri mattina si sono allontanate 300 persone arrivate da poco, che si sono disperse nelle campagne prima dell’identificazione» racconta a tempi.it don Vincenzo Cosentino, direttore regionale della Caritas siciliana.
«Non appena verrà approvata la legge contro l’omofobia, avvieremo azioni legali contro eventi del genere». Chi ancora avesse dei dubbi su che cosa accadrà dopo che il ddl Scalfarotto sarà approvato in parlamento, deve solo leggere questa storia. A Bisceglie (Puglia) è stato messo in scena uno spettacolo dal titolo «Il mio canto libero», organizzato dalla comunità Arca dell’Alleanza, all’interno della pastorale giovanile e col patrocinio dell’amministrazione comunale. Vi si narra il percorso di una persona omosessuale che, riscoprendo la fede, riscopre anche la propria eterosessualità.
Più di 10.000 pellegrini provenienti da tutte le diocesi del Ruanda e dei Paesi vicini (Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Uganda) e anche da Francia, Polonia e USA, si sono adunati giovedì 15 agosto, per la festa dell'Assunzione, nel Santuario di Nostra Signora dei Dolori a Kibeho, dove la Madonna apparve per la prima volta nel 1981. Come riferito da un comunicato della Conferenza Episcopale del Ruanda, la solenne liturgia del giorno è stata presieduta da mons. Philippe Rukamba, vescovo di Butare, assistito da mons. Michel Santier, vescovo di Créteil (in Francia), da mons. Jean Damascene Bimenyimana, vescovo di Cyangugu, e da mons. Kizito Bahujimihigo, vescovo emerito di Kibungo. La Messa per la Solennità è stata celebrata invece da 80 sacerdoti, mentre la celebrazione della vigilia è stata presieduta dal Nunzio Apostolico in Ruanda, mons. Luciano Russo.
I vescovi cattolici di Aleppo hanno consacrato il 15 agosto, Solennità dell’Assunzione, la città siriana al Cuore Immacolato di Maria. Come ha raccontato a ZENIT un testimone, l’evento ha mobilitato il convento carmelitano di Nostra Signora di Siria e i cattolici dei vari riti. Su iniziativa di sacerdoti e laici di Aleppo, la statua della Madonna della Pace ha compiuto il giro di tutte le chiese e parrocchie della città a partire da fine giugno. In ogni chiesa è rimasta tre giorni. Provenendo dalla Cattedrale latina, vicina al monastero, la statua mariana è arrivata al convento delle suore carmelitane domenica 4 agosto, alle ore 19. Secondo il programma, l’effige è rimasta al monastero fino alla tarda mattinata di mercoledì 7 agosto.
Nel quarto giorno del Meeting di Rimini, il sacerdote argentino José Maria “Pepe” Di Paola, parroco alla Villa 21 di Buenos Aires, ha raccontato la sua esperienza pastorale in un incontro sull’enciclica Lumen fidei di papa Francesco, davanti ad un uditorio di almeno diecimila persone. Il sacerdote ha parlato dello sforzo di portare la “luce della fede” in questi quartieri di periferia con un lavoro che, l’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio “ha condiviso con noi” e ha precisato che si è trattato di una missione che attingeva alla “religiosità popolare portata dai paesi limitrofi, con una notevole ricchezza culturale che si oppone al relativismo che si respirava nella città di Buenos Aires”. Ha poi aggiunto che l’ingresso della droga in questi quartieri non è responsabilità del popolo ma è dovuta all’assenza dello Stato”.
Oltre mille persone hanno assistito all’incontro promosso al Meeting di Rimini dalla Fondazione InScientiaFides e dedicato alla conoscenza delle cellule staminali, ai progetti per aumentarne la disponibilità e sulle nuove prospettive alle quali lavora la ricerca italiana ed internazionale. Troppo piccola la prima sala, ne è stata aperta una seconda con maxischermo, poi è stato allestito uno spazio esterno alle due sale per seguire in video le relazioni e infine è stato deciso di attivare lo spazio esterno all’auditorium con un terzo maxischermo per ospitare tutti coloro che volevano ascoltare parole di chiarezza su un tema così importante. Moderato da Sandro Ricci, direttore generale della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, il convegno ‘Cellule staminali adulte: una ricchezza per l’uomo’ ha trasmesso un messaggio positivo al pubblico del Meeting così desideroso di capire meglio cosa rappresentano le cellule staminali per la scienza e per la salute dei cittadini.
La grande Signora dell'universo, collocata nel su­premo grado della grazia e della santità possibile a una sem­plice creatura, mirava con gli occhi della sua conoscenza divina il piccolo gregge dei credenti, che si moltiplicava con­tinuamente. Con la vigilanza di una madre e di un pastore, dall'elevato monte su cui l'aveva posta la destra del suo Uni­genito onnipotente, controllava e indagava se sulle sue pe­corelle incombessero pericoli o insidie dei voraci lupi infer­nali, dei quali le era noto l'odio contro di esse. Custodita da lei, Regina della luce, la famiglia che aveva accettato come sua e che stimava eredità e porzione di Gesù, eletta dall'Al­tissimo tra tutti, era ben protetta. Per alcuni giorni, la na­vicella della Chiesa avanzò felicemente, governata sia con i consigli e gli ammonimenti che le dava sia con le suppliche che incessantemente innalzava per essa, attendendo senza perdere alcuna occasione a quanto era necessario a questo fine e per la consolazione dei Dodici e degli altri.
Mohamed Elhariry, manager residente al Cairo, fa luce su quanto accaduto in questi mesi in Egitto. Per il giovane i Fratelli Musulmani hanno mentito a tutti, non hanno mai voluto uno Stato democratico. Il vero Egitto è composto da tutte le fedi.
I cristiani di Lingao avevano comprato un terreno per costruire un luogo di culto: i dirigenti locali lo rivendono in segreto a degli industriali e mandano delle squadre di teppisti e funzionari per picchiare chi stava protestando. Fra i feriti anche anziani e bambini.
La Commissione nazionale di Bioetica ha inviato al Parlamento una “raccomandazione” per chiedere di legalizzare l’interruzione dei trattamenti per i malati in stato vegetativo e in fase terminale. Il direttore dell’Istituto cattolico di Bioetica ad AsiaNews: “I rischi di abusi alle volontà dei pazienti sono altissimi. Servono misure che garantiscano la dignità della vita”.
Grazie anche alle discutibili scelte politiche dei paesi europei la situazione dei cristiani in Medio Oriente e nel Nord Africa è rapidamente peggiorata. E’ quanto emerge dai vari rapporti sulla Libertà religiosa mentre al Meeting per l’amicizia fra i popoli in svolgimento a Rimini parte un appello per i cristiani perseguitati che si può firmare sia nei locali della Fiera di Rimini, dove si svolge il Meeting, sia online sul sito del Meeting di Rimini. L’appello ricorda giustamente che «ogni anno nel mondo, oltre 100mila cristiani vengono uccisi e molti altri sono costretti a subire ogni forma di violenza: stupri, torture, rapimenti, distruzione dei luoghi di culto». E ricorda anche che «esistono anche forme più silenziose e sofisticate di pregiudizio e di opposizione verso i credenti e i loro simboli religiosi», con chiaro riferimento a ciò che accade in Europa.
Vedere come funzionano le leggi sull’omofobia all’estero è di grande interesse per prepararci alla battaglia che ci attende il mese prossimo in Italia. L’onorevole filosofa Michela Marzano ha messo in ridicolo in Parlamento chi teme che dalla legge sull’omofobia derivino limitazioni per la libertà di espressione dei credenti, affermando che sarebbe in corso una «campagna terroristica» ed esprimendosi in termini davvero pittoreschi, che non possono essere riportati su un quotidiano per famiglie. Anziché rispondere sullo stesso tono, dopo avere tanto parlato della Francia, vediamo come funziona per esempio la legge sull’omofobia in Canada.
Hanno dipinto una X nera sul suo negozio che così è stato preso di mira dagli estremisti islamici. A raccontare il saccheggio, l’incendio, la fuga e la morte, evitata solo per poco, è Bishoy Alfons Naguib, 33 anni, uomo d’affari della città egiziana di Minya.
«È stata la saggezza di mia madre, del suo cuore che ci ha permesso di sapere di un evento così incredibile al momento giusto». Questa è la storia di due gemelli cileni, diventati entrambi sacerdoti cattolici a 28 anni nell’aprile del 2012. Paulo e Felipe l’hanno raccontata al canale Cna. Il primo ha spiegato di aver sempre pensato che la sua vocazione sacerdotale fosse nata durante l’adolescenza, mentre poi ha scoperto che tutto era già contenuto nel «“sì” di mia madre».
Oggi al meeting c’era molta curiosità e fervore per l’incontro organizzato dal Banco Farmaceutico. E’ stato presentato come un incontro minore, organizzato in uno stand situato all’interno dell’area riservata alla Compagnia delle Opere. Non ci sono sedie solo sgabelli, la maggior parte della gente era in piedi. Tutti curiosi di conoscere fratel Biagio, una persona che per anni è stato considerato un figlio disadattato, un depresso, ai limiti dell’esaurimento, e che invece dopo aver ha cercato Dio nel modo più radicale ha compiuto azioni e costruito oasi dello spirito che hanno dell’incredibile. Ha creato a Palermo la Missione di Speranza e carità che ospita e riporta alla vita 300 persone che vivevano in strada.
Mohammad-Hadi Bordbar, convertito dall'islam al cristianesimo, ha distribuito 12.000 vangeli tascabili nel suo paese. La polizia iraniana lo ha arrestato per "crimini contro la sicurezza dello Stato".
Sconcerto e amarezza nella comunità cristiana in Pakistan, dopo che sabato scorso un tribunale di Islamabad ha assolto Khalid Chishti, l’imam che aveva formulato false accuse di blasfemia contro la ragazza cattolica, disabile mentale, Rimsha Masih. Si riapre, dunque, a distanza di un anno, il caso dell’agosto-settembre 2012, che aveva suscitato grande scalpore in Pakistan e in tutto il mondo ed era stato indicato come esempio di abuso della legge di blasfemia.
«Siamo disposti a soffrire, ad essere vittime, a perdere le nostre chiese e le nostre case. Lo accettiamo se è per il bene del nostro paese e di tutti i cristiani e i musulmani d’Egitto». Così scrive il vescovo copto cattolico di Luxor, monsignor Joannes Zakaria, in un messaggio inviato ieri (19 agosto) ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. In un clima di grande tensione per l’intera comunità copta, il presule racconta alla fondazione pontificia di essere stato lui stesso vittima di un attentato lo scorso venerdì (16 agosto). «Durante una manifestazione a Luxor un gruppo d’islamisti ha provato ad irrompere in casa mia e cercando di appiccare il fuoco all’intero edificio. Grazie a Dio l’esercito è intervenuto in nostro aiuto». Il presule riferisce inoltre che in seguito ai duri attacchi anti-cristiani di questi ultimi giorni, molte chiese sono state chiuse e che i fedeli, i sacerdoti e le religiose hanno paura di lasciare le proprie abitazioni. «Preferiamo restare in casa, al riparo da nuove violenze».
“Io non sono a favore dell’esercito, ma sono contro il terrorismo, perché non è possibile che i Fratelli Musulmani uccidano sistematicamente i cristiani nel silenzio e nella malafede di molti organi di informazione”. A parlare così è Wael Farouq, vicepresidente del Meeting Cairo, musulmano di lingua araba, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In una intervista concessa a Luca Maggi per “Meeting Quotidiano” (20 agosto), Farouq ha spiegato: “Non combatto una battaglia per i cristiani e non parlo neanche di cristiani in astratto, ma parlo da un rapporto di amicizia con persone che vivono la fede cristiana e vengono ammazzate per la propria appartenenza religiosa. Vengono uccisi in casa o nelle chiese”.
In una nota diffusa il 19 agosto, gli eurodeputati del Partito Popolare Europeo (PPE), Enzo Rivellini e Potito Salatto, hanno annunciato che da lunedì 26 agosto inizieranno a raccogliere le firme dei parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici e di tutti i paesi aderenti all'Ue per assegnare il premio Sakharov a Papa Francesco.
La Conferenza episcopale nipponica ha presentato a Roma i documenti necessari per aprire la causa di beatificazione del signore feudale che ha sfidato l’impero mantenendo la fede cattolica. Il suo esempio e il suo insegnamento hanno spianato la strada all’evangelizzazione del Giappone: “Ha vissuto come un vero santo”.
Ho già accennato alcune volte a questo beneficio, riservandone la spiegazione al tempo opportuno. Adesso ne parlerò, così che un tale prodigio a vantaggio della nostra Maestra non resti privo dei chiarimenti che la devozione può desiderare. La mia inadeguatezza mi angustia, perché non solo ignoro enormemente più di quello che intendo, ma pure su ciò che so mi esprimo con diffidenza e con poca soddisfazione dei termini che uso, insufficienti per comunicare il concetto; eppure, non ho l'ardire di tacere le grazie che ella ricevette dalla destra del suo diletto do­po aver fatto ritorno quaggiù per governare la comunità ecclesiale. Se queste erano state eccelse ed ineffabili anche prima, da allora crebbero con bella varietà, manifestando che era infinito il potere che le accordava ed immensa la capacità di colei alla quale erano concesse, unica ed elet­ta tra tutte.
Il clamoroso silenzio che sta avvolgendo la vicenda riguardante alcuni ex responsabili dei Grünen (Verdi) tedeschi dichiaratisi negli anni Ottanta apertamente favorevoli alla de-criminalizzazione della pedofilia non è solo italiano. Nella stessa Germania, dove quello dei verdi teutonici è probabilmente il partito più amato tra i giornalisti, su quelle storie e sui loro protagonisti circola davvero poca informazione. Insomma c'è poca voglia di scavare in quel poco limpido passato.
C’era una volta l’Urss e, nel lontano 1979, Leonid Brezhnev e l’alleato tedesco orientale Erich Honecker si baciarono sulla bocca. La foto di quell’esotico gesto di amicizia divenne celeberrima e fu riprodotta in uno dei più famosi graffiti sul Muro di Berlino, tuttora conservato nella capitale della Germania riunificata. Nessuno ha mai pensato che fossero gay.
Sono ormai oltre 40 le chiese (copte, cattoliche, ortodosse e protestanti) incendiate in Egitto, dopo più di un mese di scontri fra l’esercito, la popolazione e i fanatici islamisti. Questi ultimi hanno cominciato ad attaccare anche le scuole, i monasteri e i negozi di proprietà dei cristiani. Mercoledì, quando i militari hanno cercato di sgombrare due sit-in di manifestanti pro Morsi, uccidendo decine di manifestanti, altri 23 edifici cristiani sono stati danneggiati.
«Quando la basilica fu trasformata in moschea i pescatori cristiani di Trabzon, non potendo più entrare, presero a tracciare sui muri esterni il disegno delle proprie imbarcazioni per consegnarle alla protezione di Santa Sofia»
«Senza amici non possiamo vivere. […] Rolando Rivi era un bambino appassionato alla vita, ai giochi, alle avventure. Come tutti, anche lui desiderava degli amici. E ne aveva tanti. Ma a un certo punto, attraverso il suo parroco, ha scoperto l’esistenza di un Amico più grande, che gli voleva bene più di chiunque altro: Gesù». Così monsignor Massimo Camisasca, vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, presenta ai ragazzi la figura del giovane seminarista Rolando Rivi (1931-1945), ucciso il 13 aprile 1945 in odio alla fede da partigiani comunisti ad appena quattordici anni. Camisasca ha firmato l’introduzione al libro pubblicato in preparazione della sua beatificazione, che avrà luogo a Modena il 5 ottobre prossimo (Piazza Grande, ore 16), intitolato Il Beato Rolando Rivi – Io sono di Gesù (Piccola Casa Editrice). A firmare i testi è il giornalista e scrittore Emilio Bonicelli, già autore di una biografia intitolate Il sangue e l’amore e pubblicata da Jaca Book.
Le Chiese copta ortodossa e cattolica offrono il loro pieno sostegno alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Entrambe condannano le falsificazioni mediatiche diffuse dai Paesi occidentali, che danno spazio ad organizzazioni terroristiche e sanguinarie, responsabili degli attacchi contro 58 chiese e oltre 160 edifici cristiani (v. foto). "Facciamo appello ai media occidentali e internazionali - afferma il comunicato dei copti ortodossi firmato da Tawadros II - di impegnarsi a offrire un'immagine veritiera di quanto sta accadendo, con tutta veridicità, onestà e lealtà". Dello stesso parere è la Chiesa cattolica rappresentata da Mons. Ibrahim Isaac, Patriarca di Alessandria dei copti cattolici, che denuncia quei "media che diffondono bugie e falsificano la verità con lo scopo di deviare l'opinione pubblica mondiale". Entrambe le comunità ringraziano tutte le persone, soprattutto i musulmani, che in questi giorni hanno difeso anche a costo della vita chiese, abitazioni e negozi cristiani dagli attacchi degli estremisti islamici.
Giulia Gabrieli aveva dodici anni quando le venne diagnosticato un sarcoma al braccio sinistro. Una ragazza sveglia, allegra, appassionata, con tanti sogni da realizzare. Era una delle migliori a scuola. Superò brillantemente gli esami di terza media con una tesina sulla Shoah in cui si immedesimava con il dolore vissuto dalle vittime. Affronta la cura del sarcoma con determinazione. Viene trattata con la chemioterapia, il male sembrava recedere, ma poi ritornò più aggressivo di prima, così Giulia morì il 19 agosto del 2011.
“La pace sia con te, non temere, non morirai!”. Sono le parole che Dio dice a Gedeone, che viene esaudito nella sua richiesta del dono della pace. Il Libro dei Giudici, attraverso l’episodio di Gedeone, ancora una volta, manifesta il desiderio di Dio verso il suo popolo perché possa vivere nella pace e la fiducia che il popolo, attraverso Gedeone, manifesta in Dio. È in virtù di questo rapporto di fiducia che è possibile che, nell’uomo, vi sia la pace, quella che il Signore sa dare.
A distanza di sei mesi, la decisione di "nascondersi al mondo" fa ancora riflettere. Ma la verità, come ha affermato il Papa emerito in una visita privata, è che questa scelta è stata frutto di una "esperienza mistica" con Dio.
Non appartiene all'intento di questa Storia seguire l'ordine degli Atti né riferire tutto quello che gli apostoli compirono dopo la venuta dello Spirito Santo poiché, seb­bene sia certo che la grande Maestra della Chiesa ebbe no­tizia e conoscenza di ogni cosa, essi operarono sovente in sua assenza, e non è nemmeno possibile illustrare il suo concorso in ogni loro azione, dal momento che sarebbe in­dispensabile comporre parecchi volumi di considerevole mole. Per tessere il mio discorso, basta prendere quanto è necessario dal testo di Luca, e così si capirà molto di ciò che egli omise perché non era utile al suo scopo o non era opportuno che fosse scritto allora.
In diversi video amatoriali gli islamisti affrontano le forze dell'ordine con fucili, lanciarazzi e pistole. Riprese anche le esecuzioni sommarie di ufficiali dell'esercito e della polizia. All'Ap una suora di Bani Suef (Alto Egitto) racconta la brutalità degli estremisti islamici durante l'assalto a una scuola cattolica. Il 14 agosto gli islamisti hanno stuprato le insegnanti e costretto tre suore a sfilare come trofei di guerra davanti alla folla.
Due anni fa, nella sua casa di San Tomaso de Calvi a Bergamo, Giulia Gabrieli, la ragazzina di 14 anni stroncata da un tumore, volava in Cielo: la sua giovane vita, e la sua sofferenza, la sua storia di fresca e felice testimone di fede, quella fede che lei coltivava con passione anche e soprattutto nei momenti più difficili, è già diventata un libro, «Un gancio in mezzo al cielo».
A volto coperto quattro ultranazionalisti hanno aggredito la madre di un pastore pentecostale, picchiandola e ferendola in modo grave. Il gruppo cercava il figlio e sua moglie, che non erano in casa al momento del fatto. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Più ci avviciniamo alle elezioni generali e più cresce l’intolleranza dei radicali indù verso i cristiani”.
C’è un talismano composto di lettere latine disposte in forma di quadrato che ha attraversato tutta la storia dell’Occidente e ancora impensierisce gli studiosi. Lo si è trovato, nei secoli, su vari oggetti nei posti più impensati: muri, cocci di mattone, fontane, coppe, manoscritti, addirittura chiese. Perfino in Scandinavia e in Ungheria. Nel Medioevo lo si scriveva su croste di pane che venivano dati ai cani per guarirli dalla rabbia. A volte lo si usava per far tornare i fuggitivi o per assistere le partorienti. Specialmente nel Rinascimento, ispirò tutta una serie di altri quadrati «magici» che però non riuscirono mai a eguagliare il fascino e la complessità del primo. Si tratta di cinque parole di cinque lettere palindrome, cioè leggibili in ogni senso, anche al contrario e dall’alto in basso e viceversa. Eccole: rotas-opera-tenet-arepo-sator.
CBBC è la sigla di Children BBC, il ramo della celebre rete televisiva britannica che si occupa dei programmi per bambini. La scorsa estate quel canale ha lanciato una felice trasmissione di successo intitolata “Marrying Mam and Dad” (Il matrimonio di mamma e papà), in cui alcuni bambini organizzavano la celebrazione delle nozze dei propri genitori. L’audience cui era rivolto quel programma comprendeva una fascia d’età dai sette ai dodici anni.
Il 18 agosto 2013, con un messaggio trasmesso dal cardinale Bertone, Papa Francesco ha fatto pervenire i suoi auguri ai partecipanti al XXXIV Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini, dedicato al tema «Emergenza uomo». Il messaggio contiene una profonda riflessione sulla condizione dell'uomo contemporaneo, cui mancano molte cose, ma manca soprattutto la verità - anche su temi scomodi, come la difesa della vita - e ribadisce che la povertà più grave è la povertà spirituale, la quale è appunto la carenza di verità e di fede, e che, nel discorso al Corpo diplomatico del 22 marzo, Francesco aveva identificato con quella «dittatura del relativismo» tante volte evocata da Benedetto XVI. «La povertà più grande - ha scritto ora il Papa - è la mancanza di Cristo».
Più di “Get Lucky” dei Daft Punk poté solo il solito titolone dei soliti tiggì quanto a tormentone dell’estate: la crisi rovina le vacanze agli italiani. Che, in vacanza, non ci andrebbero più. Soprattutto le cosiddette “famiglie numerose” (leggi: dai due figli in su). Di certo c’è che qualche italiano, magari follemente genitore di prole numerosa, sfida le statistiche di cui sopra e in vacanza ci va. Perché andare in vacanza, soprattutto per una famiglia numerosa (e per la famiglia in generale), è importante. Perché è importante stare un po’ insieme, davvero, quando durante l’anno non se ne ha tempo. Tanto importante che l’italica fantasia s’impegna per aggirare l’eventuale ostacolo economico.
Mattia Feltri ha due bambini e non ha mai capito le inchieste sui maschi in crisi d’identità: «Il mondo è pieno di padri che si fanno un mazzo così perché è ovvio farselo»
Nel cuore del mese di agosto, la Liturgia ci invita a riflettere sul fuoco che Gesù vuole portare sulla terra: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!” (Lc 12,49-50).
A conclusione della Messa che ha aperto la XXXIV edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini, Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione che promuove il Meeting, ha lanciato un appello a favore dei cristiani perseguitati nel mondo.
Almeno 58 chiese, scuole, istituzioni, case e negozi di cristiani sono stati attaccati, saccheggiati e bruciati negli ultimi tre giorni dai Fratelli musulmani e dai sostenitori di Mohamed Morsi, l'ex presidente egiziano deposto lo scorso 3 luglio. Il 14 agosto scorso l'esercito ha cercato di sgomberare i sit-in degli islamisti a Nahda Square e Rabaa el-Adaweya. In un'ondata di devastante violenza, oltre 600 persone sono state uccise e migliaia ferite. Negli stessi giorni vi è stato il violento attacco a chiese cattoliche, ortodosse, evangeliche e a case e negozi di cristiani, che documentiamo. I rappresentanti delle Chiese cristiane hanno stilato un lista che pubblichiamo di seguito. La lista è stata consegnata ad AsiaNews dall'Ufficio stampa della Chiesa cattolica in Egitto.
Quanti sono anche da noi quelli che osannarono le cosiddette “primavere arabe” (la quasi totalità dei giornali) e pure quelli che hanno alimentato illusioni sui “Fratelli musulmani”. Ma nessuno farà autocritica. E come al solito, anche in Egitto, in questi giorni, sono i cristiani che fanno le spese dello scontro. Pure se non c’entrano nulla, perché questa guerra sanguinosa è fra islamici: da una parte i Fratelli musulmani e dall’altra l’esercito di Al-Sisi, anch’egli musulmano convinto. Decine e decine di chiese profanate, conventi e ospedali cristiani bruciati… Troppo spesso i cristiani sono capri espiatori di violenti scontri di potere altrui.
Di fronte ai segni tanto manifesti che accompa­gnarono la discesa del Paràclito, ci fu agitazione in tutta Gerusalemme per la meraviglia davanti a un evento così straordinario e, appena si fu sparsa la notizia di quanto si era osservato sul cenacolo, la folla si radunò per informarsi dell'accaduto. In quel giorno si celebrava una delle feste degli ebrei e, sia per questo motivo sia per una speciale decisione celeste, c'erano numerosi forestieri e stranieri di tutte le nazioni, ai quali l'Altissimo voleva rivelare quel pro­digio e l'inizio dell'annuncio della legge evangelica, che il Verbo incarnato, nostro maestro, aveva disposto per la sal­vezza dell'umanità.
In Pakistan, l’Alta Corte di Islamabad ha prosciolto l’imam Hafiz Mohammed Khalid Chishti arrestato l’anno scorso per aver accusato falsamente di blasfemia una quattordicenne cristiana di nome Rimsha Masih. In particolare l’aveva accusata di aver bruciato alcune pagine del Corano, un reato che prevede la pena di morte. Secondo media locali, sei testimoni oculari su otto hanno ritrattato le proprie deposizioni, facendo decadere le accuse contro il religioso di aver aggiunto pagine del Corano bruciate ad un sacchetto di spazzatura trovato in mano alla bambina.
La fede non è decorare la vita con un po’ di religione: sono parole di Papa Francesco che all’Angelus spiega il passo del Vangelo in cui Gesù dice: non sono venuto a portare pace. Papa Francesco innanzitutto ribadisce che “la fede è incompatibile con la violenza”, che la fede non è neutralità. Poi un pensiero per le vittime dell’affondamento del traghetto nelle Filippine e una preghiera per la pace in Egitto.
Non si può vivere governando solo la propria vita. Bisogna aprirsi ad un atto di fede che permetta di osare nella verità del Vangelo, sicuri che ogni parola e azione, non saranno mai contro gli uomini?,
A 110 anni dalla sua nascita, il mondo ricorda il "vagabondo della carità" e "apostolo dei lebbrosi" che dedicò la vita alla cura di chi era affetto dalla lebbra nel corpo e nell'anima.
Evo Morales ha annunciato che sarà ricevuto in udienza dal Pontefice il prossimo 6 settembre. L'ambasciatore De la Riva: "L'incontro potrà essere una svolta cruciale per i difficili rapporti tra il presidente e la Chiesa cattolica boliviana",
All'Angelus, Francesco sottolinea che la "divisione" che Gesù porta significa che la fede non è "la panna" che "decora la torta", ma implica "rinunciare al male, all'egoismo e scegliere il bene, la verità, la giustizia, anche quando ciò richiede sacrificio e rinuncia ai propri interessi". E questo divide "anche fra i legami più stretti". Fede e violenza sono incompatibili. In questo Anno della Fede, tenere fisso lo sguardo su Gesù. Preghiera per le vittime del traghetto affondato nelle Filippine e per la pace in Egitto.
Nel cenacolo, i dodici apostoli e gli altri discepoli perseveravano lieti aspettando l'adempimento della pro­messa del Signore, confermata dalla grande Regina del cie­lo lì presente, di mandare lo Spirito consolatore che avreb­be insegnato e chiarificato loro quanto avevano ascoltato dal Maestro. Saldamente uniti nella carità, in quei giorni nessuno ebbe pensieri, sentimenti o gesti in contrasto con gli altri: erano tutti un cuor solo ed un'anima sola nel giu­dicare e nell'operare. Tra questi nuovi figli della Chiesa non si manifestò un minimo principio o segno di discordia, neppure quando ebbe luogo l'elezione di san Mattia. In oc­casioni simili la diversità dei pareri può muovere la vo­lontà in modo da creare dissapori anche tra persone in grande armonia, perché ciascuno è intento a seguire il pro­prio punto di vista e non ad accogliere l'opinione altrui. In quella santa riunione invece non si infiltrò divisione, poi­ché i presenti furono corroborati dalla preghiera, dal di­giuno e dall'attesa concorde della visita dello Spirito San­to, il quale non dimora nei cuori in conflitto. Per cono­scere quanto la comunione che li animava fosse forte e po­tente, tale non solo da renderli idonei a ricevere il Para­clito, ma anche da vincere e mettere in fuga i demoni, av­verto che questi ultimi dall'inferno, dove stavano sprofon­dati fin dal momento della morte di Gesù, si sentirono col­piti da una nuova oppressione e furono presi da terrore per le virtù di coloro che erano nel cenacolo. Essi ignora­vano di che cosa si trattasse, ma comprendevano che era lì la fonte della forza sconosciuta che li abbatteva. Intui­vano che il loro impero stava per andare in rovina proprio a causa di ciò che i discepoli di Cristo cominciavano ad operare nel mondo con la parola e con l'esempio.
Le vacanze scolastiche: un momento atteso e sempre accolto con esultanza dagli studenti. Tutti gli anni, però, per milioni di bambine e di adolescenti nel mondo diventa il momento del passaggio, inaspettato, violento, traumatico, alla vita adulta. L’Unicef denuncia che ogni anno circa tre milioni di bambine di età inferiore a 15 anni subiscono mutilazioni genitali femminili. Sono quasi tutte africane, ma l’istituzione è diffusa anche in alcuni paesi dell’Asia sud-occidentale, ad esempio in Yemen.
Nella Messa del 15 agosto a Castel Gandolfo Papa Francesco è tornato sul tema della lotta tra Maria e il demonio, invitando a non trascurare la dimensione «antagonista», di lotta con Satana e il male, della devozione mariana.
Mi sono sempre chiesto che cosa porti noi giornalisti in certe occasioni a dare così tanta importanza ai numeri. Da due giorni sull'Egitto continuiamo a dare i numeri, come se avesse qualche importanza adesso quante sono di preciso le vittime. E' ormai fin troppo chiaro che al Cairo - ma anche nel resto del Paese - si sono puntualmente materializzati tutti i fantasmi di cui anche su queste colonne parlavamo da settimane. Con l'esercito che - dopo settimane di stallo - ha scelto il bagno di sangue per reprimere le proteste dei Fratelli Musulmani; e gli islamisti che - fuori dal Cairo, dove sono più forti - immediatamente hanno scagliato come rappresaglia la propria ira contro le chiese e le case dei cristiani. Obiettivi annunciati che l'esercito egiziano si è per l'ennesima volta dimostrato incapace (o non così interessato) a proteggere.
Due giorni dopo l’esplosione di violenza di mercoledì, per le strade del Cairo la situazione pare tutt’altro che destinata a calmarsi: i Fratelli Musulmani hanno indetto per oggi – 16 agosto – il “venerdì dell’ira” e invitano tutti a riversarsi nelle vie della capitale egiziana dopo la preghiera in moschea. Intanto cresce anche la conta degli edifici cristiani devastati dalla Fratellanza nel resto dell’Egitto. Testimonianze che arrivano dal Paese citano almeno 30 chiese (copte, cattoliche, ortodosse e protestanti) date alle fiamme, ma il vescovo Angaelos, egiziano che guida la Chiesa copta nel Regno Unito, parla addirittura di 52 edifici di culto attaccati in 24 ore. Presi di mira anche case, scuole, monasteri e negozi gestiti dai cristiani, da Suez a Minya, da Sohag ad Assiut.
Negli Stati Uniti sono stati abortiti più di 54 milioni di bambini dal 1974 ad oggi. Il che significa che ne vengono uccisi 3.300 al giorno. 137 ogni ora. Ci sono cliniche private specializzate in aborti che possono contare un giro di affari miliardario. Nel 2013 la realtà nascosta all’interno di queste strutture è emersa in tutta la sua atrocità con il processo al medico abortista Kermit Gosnell, che ha ucciso con metodi raccapriccianti centinaia di bambini, fra cui alcuni nati vivi, infrangendo le leggi. Sono poi emersi altri casi, documentati da video e testimonianze, a conferma del fatto che quanto avveniva nella clinica di Gosnell è la normalità.
“Uno può decidere di andare a farsi una vacanza in un albergo a Dubai in una camera luxury che comprende campo da tennis in erba, piscina olimpionica con trampolino, pista da go kart, tutto quanto in camera, ovviamente vista mare, al costo di 12.000 euro a notte, extra esclusi, e nessuno ti dice niente”. Invece, se vai al Meeting di Rimini, tutti ti chiedono “perché?”. Persino “mia madre me lo ha chiesto”. Scrive così oggi su Avvenire Giacomo Poretti, il celebre comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, spiegando la sua partecipazione alla kermesse riminese, cui parteciperà per presentare il suo libro Alto come un vaso di gerani .
In un messaggio, il patriarca Ibrahim Isaac ha esortato a "confidare nell'onnipotenza dell'amore di Dio". Ha poi invocato la concordia e la riconciliazione per il Paese e chiesto la guarigione dei feriti.
Nel cenacolo, i dodici apostoli e gli altri discepoli perseveravano lieti aspettando l'adempimento della pro­messa del Signore, confermata dalla grande Regina del cie­lo lì presente, di mandare lo Spirito consolatore che avreb­be insegnato e chiarificato loro quanto avevano ascoltato dal Maestro. Saldamente uniti nella carità, in quei giorni nessuno ebbe pensieri, sentimenti o gesti in contrasto con gli altri: erano tutti un cuor solo ed un'anima sola nel giu­dicare e nell'operare. Tra questi nuovi figli della Chiesa non si manifestò un minimo principio o segno di discordia, neppure quando ebbe luogo l'elezione di san Mattia. In oc­casioni simili la diversità dei pareri può muovere la vo­lontà in modo da creare dissapori anche tra persone in grande armonia, perché ciascuno è intento a seguire il pro­prio punto di vista e non ad accogliere l'opinione altrui. In quella santa riunione invece non si infiltrò divisione, poi­ché i presenti furono corroborati dalla preghiera, dal di­giuno e dall'attesa concorde della visita dello Spirito San­to, il quale non dimora nei cuori in conflitto. Per cono­scere quanto la comunione che li animava fosse forte e po­tente, tale non solo da renderli idonei a ricevere il Para­clito, ma anche da vincere e mettere in fuga i demoni, av­verto che questi ultimi dall'inferno, dove stavano sprofon­dati fin dal momento della morte di Gesù, si sentirono col­piti da una nuova oppressione e furono presi da terrore per le virtù di coloro che erano nel cenacolo. Essi ignora­vano di che cosa si trattasse, ma comprendevano che era lì la fonte della forza sconosciuta che li abbatteva. Intui­vano che il loro impero stava per andare in rovina proprio a causa di ciò che i discepoli di Cristo cominciavano ad operare nel mondo con la parola e con l'esempio.
I Salesiani di tutto il mondo, in questo 16 agosto, celebrano il 198.mo anniversario della nascita di Don Bosco, fondatore della Congregazione (16 agosto 1815-31 gennaio 1888). Per l’occasione, alle ore 11.00, il Rettor Maggiore, don Pascual Chávez Villanueva, celebrerà una Santa Messa sul Piazzale della basilica Don Bosco al Colle Don Bosco, vicino Asti. Non solo: domani sarà celebrato anche il passaggio dal secondo al terzo anno del cammino di preparazione al bicentenario della nascita del Santo torinese ed avrà inizio quindi un anno dedicato alla riscoperta e approfondimento della sua spiritualità. Iniziato il 16 agosto 2011, il triennio di preparazione si pone l’obiettivo di divulgare la vita e l’opera del Santo e di testimoniare l’attualità del suo apostolato per la comunità credente di oggi.
Il governo britannico deve fare di più per affrontare e cercare di combattere lo “scandalo” della povertà: è quanto chiede, in una nota, la Caritas locale (Csan), invitando le istituzioni a guardare soprattutto al mondo del lavoro. Gli ultimi dati sulla disoccupazione nel Regno Unito sono positivi, perché dicono che tra l’aprile ed il giugno di quest’anno i senza-lavoro sono scesi di 4mila unità, ma la Caritas sottolinea che questo non basta.
L’ultima sul matrimonio? Viene dal Washington Post. Il 7 agosto Paul Rampell, avvocato di Palm Beach, ha scritto che secondo lui le coppie del XXI secolo dovrebbero firmare una carta con su scritto “wedlease”, leasing matrimoniale, invece di impegnarsi “finché morte non ci separi”.
Consiglio di nuovo a quelli che leggeranno questa Storia di non meravigliarsi delle vicende nascoste di Ma­ria santissima in essa contenute e di non ritenerle incre­dibili per il solo fatto che il mondo le abbia finora igno­rate. Anche se la Chiesa fino ad oggi non ha avuto notizie autentiche delle opere straordinarie da lei compiute dopo che suo Figlio fu salito al Padre, noi non possiamo nega­re che queste dovettero essere molte e grandiose, essendo ella maestra, custode e madre della legge evangelica che si stava diffondendo sotto la sua protezione. E se l'Altissimo la rinnovò per tale ministero e a suo favore manifestò la sua onnipotenza, allora nessun beneficio, seppur enorme, può essere negato a colei che fu unica e singolare tra le creature ove non sia in contrasto con le verità cattoliche. La Regina rimase tre giorni nelle altezze contem­plando Dio e poi tornò sulla terra il giorno corrisponden­te alla domenica dopo l'ascensione, chiamata "infra otta­va" della festa. Per altri tre giorni lo splendore con cui era venuta da lassù rifulse in lei, e poi a poco a poco si atte­nuò. Solo san Giovanni fu iniziato al mistero perché non sembrava opportuno svelarlo agli altri apostoli, non es­sendo essi ancora in grado di recepirlo; sebbene ella fosse con loro, la luce che irradiava venne celata dal Signore, giacché lo stesso Evangelista, a cui fu concesso di poterla guardare, cadde prostrato al suolo, nonostante fosse so­stenuto da una grazia speciale. Né d'altronde conveniva che fosse privata subito e in una volta sola degli effetti este­riori ed interiori ricevuti nell'empireo. Meglio se sua Mae­stà, nella sua infinita sapienza, li avesse temperati piano piano, fintanto che ella fosse tornata allo stato visibile più comune e avesse potuto conversare con gli Undici e con gli altri fedeli.
Prima della Messa a Castel Gandolfo, Papa Francesco, ha incontrato le Clarisse del Monastero di clausura di Albano, ad un mese dalla sua prima visita in questo istituto. L’incontro è durato circa tre quarti d’ora. Sergio Centofanti ha intervistato la Madre abbadessa, Maria Assunta Fuoco, e la Madre vicaria, suor Maria Concetta Sfregola.
Il 13 ottobre, Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria,ai piedi della Statua della Madonna di Fatima. In risposta al desiderio del Santo Padre - si legge sul sito ufficiale del Santuario - l'Immagine di Nostra Signora del Rosario di Fatima, che si venera nella Cappellina delle Apparizioni, sarà a Roma il 12 e 13 ottobre in occasione della Giornata mariana promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione.
Correva l’anno 1854, il giorno era il 18 settembre. Il «Giornale di Roma», organo ufficiale dello Stato Pontificio, pubblicava l’annuncio di papa Pio IX che ogni fedele romano, durante quei giorni in cui regnava l’angoscia dovuta a un’epidemia di colera diffusasi in città, attendeva con concitazione. L’attesa si placò alla lettura della concessione da parte del Santo Padre di un’indulgenza di sette anni per chi avesse visitato la chiesa di San Rocco, e plenaria per chi l’avesse visitata per sette volte.
Secondo padre Ambrosio, studioso cristiano dell'islam mistico, la situazione politica turca è complessa e delicata, spesso erroneamente ricondotta alla contrapposizione tra laici e conservatori.
Maria è l’immagine della storia di salvezza che Dio ha preparato per ogni uomo, lo specchio fedele di quello che ci accade ogni giorno: in noi è già seminato ed è vivo il miracolo della vita eterna, ma le nostre forze non hanno ancora potuto darlo alla luce. Intuiamo d’essere fatti per qualcosa che non si corrompa, che non resti impigliato nei ricordi e nei rimpianti.Ma, come per Elisabetta,abbiamo bisogno d'una visita che ci “colmi di Spirito Santo”,perché il miracolo di Grazia “sussulti nel grembo”, e lo prepari a nascere.Abbiamo bisogno di Maria.
L'atto è collegato allo sgombero dei sit-in islamisti da parte della polizia. Al momento non vi sono dati su eventuali morti o feriti. P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, parla di almeno sette chiese cattoliche attaccate e altre 15 fra copte ortodosse e protestanti.
Francesco celebra la messa a Castel Gandolfo. L'Assunzione, "cantico di pazienza e di vittoria, di lotta e di gioia". La lotta quotidiana della Chiesa e di ogni cristiano contro "le forze del male". "Maria ci accompagna, lotta con noi, sostiene i cristiani nel combattimento contro le forze del male".
Dice l'Evangelista: Mi mostrò la città santa, Gerusa­lemme - la beatissima Vergine -, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simi­le a quello di una gemma preziosissima, come pietra di dia­spro cristallino. Fin dal primo istante in cui Maria ricevet­te l'esistenza, la sua anima, partecipando pienamente della divinità, fu ripiena e inondata di grazia come mai fu con­cesso ad alcuna altra creatura. Ella soltanto era l'aurora chiarissima che partecipava dello splendore del sole, Gesù Cristo, uomo e vero Dio che da lei sarebbe nato. Questa meravigliosa luminosità andò crescendo sempre più, finché raggiunse l'apice: la Madre fu assisa, alla destra del Figlio, sul trono della santissima Trinità, vestita con abiti vario­pinti e adorna di ogni genere di doni, virtù, meriti e glo­ria. Quando io la vidi in quello splendore inaccessibile, mi sembrò che non avesse altra lucentezza che quella del Si­gnore stesso, che dal suo essere immutabile, quale una fon­te, si riversava in lei come in un canale. Per mezzo dell'u­manità del suo Unigenito risultavano in loro una sola e me­desima luce, una sola e medesima chiarezza, in grado di­verso, ma identiche quanto alla sostanza, tali che non era­no presenti in nessun altro dei beati né in tutti sommati insieme. La Vergine per la sua varietà somigliava al dia­spro, per il valore dei suoi meriti era veramente preziosa, per la sua bellezza era paragonabile al cristallo puro, tra­sparente, penetrato dai raggi e munito dello stesso fulgore.
Non c’è pace per la Chiesa cattolica in Slovenia. Dopo la destituzione nel 2012 dell’allora arcivescovo di Lubiana, Mons. Alojz Uran, a causa di una sua presunta paternità, e i sospetti della medesima natura sul cardinale sloveno Franc Rodé, caduti dopo un esame del DNA negativo, pochi giorni fa è toccato al successore di Uran, mons. Anton Stres, e all’arcivescovo di Maribor, mons. Marjan Turnšek, dare le dimissioni per evitare provvedimenti più severi da parte della Santa Sede. Queste dimissioni rappresentano l’ennesimo strascico del gravissimo scandalo finanziario che ha coinvolto la piccola Arcidiocesi di Maribor (situata nel nord-est della Slovenia al confine con la Croazia e l’Ungheria, circa 350.000 fedeli) in bancarotta con un buco di circa 800 milioni di Euro.
Lo scorso gennaio, quando Cameron spingeva l’acceleratore per l’approvazione della legge sul matrimonio gay, l’ex Arcivescovo di Canterbury barone Lord Carey of Clifton, denunciò il rischio per la Chiesa d’Inghilterra di vedersi costretta a celebrare le nozze di coppie dello stesso sesso. Per avvalorare le perplessità di ordine giuridico, lo stesso Arcivescovo inviò al governo un corposo parere legale dell’autorevole avvocato Aidan O’Neill QC. La replica del governo fu che il disegno di legge avrebbe previsto una disposizione di salvaguardia per tutelare la libertà di credo religioso, esentando espressamente le Chiese dall’obbligo di celebrare i matrimoni omosessuali. Con questa disposizione non si sarebbero corsi rischi di azioni legali. Parola dello stesso Cameron.
Pubblichiamo la quarta puntata di “Miserere”, la serie realizzata da Franco Molon e dedicata ai cristiani perseguitati. Dopo i racconti di Megapura, di Homs, di Asomatos e del Regno Unito, ecco una storia ambientata a Seekaew, provincia di Savannakhet, Laos.
L’arcivescovo di Bombay e consigliere di Papa Francesco racconta di Mary Wagner, detenuta per essere entrata nelle cliniche abortive di Toronto per parlare con le donne: «Avesse salvato una sola una vita, ne sarebbe valsa la pena»
"Siamo a Casere, un paesino nell’alta valle Aurina, e non ero mai stato a Messa in un’ospizio, seduto in mezzo a tante persone anziane in condizioni di salute piuttosto precarie. Ognuno di loro era lì per motivi diversi: chi non aveva figli o non era più in grado di stare da solo in casa e non poteva vivere con i propri cari. Chi invece godeva di una pensione talmente bassa da non potersi permettere una badante. Tutti avevano lo sguardo e l’espressione particolarmente seria, sembrava stessero aspettando il giorno e l’ora in cui Nostro Signore li avrebbe chiamati. Nessuna prospettiva, nessun progetto, nessuna ambizione o preoccupazione sulle prossime vacanze o su quale sarà il prossimo partito che vincerà le elezioni."
Sarà stato pure un toscanaccio di quelli burberi e lamentosi, ma Gino Bartali, il grande campione italiano di ciclismo, non ha esitato nemmeno un secondo a rischiare la proprio vita pur di salvare quella di centinaia di ebrei durante gli anni tragici della Shoah. Addirittura, negli anni 1943-44, nel corso degli allenamenti in Toscana, Umbria e Emilia Romagna, Bartali nascondeva nella canna della bicicletta documenti falsi per aiutare i perseguitati a fuggire dall’orrore nazista. Secondo le ricostruzioni storiche, i documenti venivano stampati ad Assisi, nella tipografia di Luigi e Trento Brizi, per poi essere trasportati di nascosto dal ciclista, nelle sue regolari staffette, insieme alle foto per le carte d'identità.
Per gli storici è una delle diciotto più importanti battaglie nella storia del mondo. Per l’Europa cristiana è la battaglia la cui importanza è paragonabile soltanto alle vittorie contro i musulmani a Lepanto (1571) e a Vienna (1583) che salvarono il nostro continente dall’invasione musulmana. Stiamo parlando della battaglia di Varsavia nella guerra tra la Polonia e la Russia bolscevica nell’anno 1920, il cui 73° anniversario si celebra il 15 agosto. Tenendo conto della superiorità numerica dell’esercito russo, forte della sua invincibilità, la vittoria dei polacchi sull’Armata Rossa sembrava impossibile perciò è passata alla storia come “il miracolo della Vistola” (un termine molto caro a Giovanni Paolo II).
Molti organi di informazione [1] hanno dato notevole risonanza ad una notizia divulgata dal “Sunday Times” [2] nei giorni scorsi. La notizia riferisce di una innovativa indagine diagnostica che, mediante le analisi effettate da un laser su alcune cellule, può quantificare lo stato di salute, prevedere malattie gravi e addirittura la data della morte, tanto che l’indagine è stata chiamata “death test”, ovvero il “test della morte”.
Il Papa invita i calciatori delle nazionali di Italia ed Argentina a vivere la professione con lo spirito degli "amateur", perché il calcio costruisce il bene comune a partire dai valori "della gratuità, del cameratismo e della bellezza",
All'eccelsa dignità di figlio della Vergine che il no­stro Salvatore aveva conferito dalla croce a Giovanni, pre­scelto in maniera singolare come oggetto del suo divino af­fetto, era conseguente che questi fosse segretario degli inef­fabili segreti di lei, nascosti agli altri fedeli. Quindi, gliene furono rivelati molti di quelli precedenti e fu reso quasi te­stimone oculare di ciò che accadde nel giorno dell'ascen­sione, poiché a questa santa aquila fu concesso di vedere salire Gesù con luce sette volte maggiore e la luna Maria, splendente come il Sole per la sua somiglianza con lui, co­me dichiara Isaia. Il fortunatissimo Evangelista la con­templò innalzarsi e stare alla destra dell'Unigenito. Allo stesso modo la osservò discendere, con enorme meraviglia perché conobbe come tornasse trasformata dall'incompa­rabile gloria che aveva ricevuto nell'empireo con rinnova­ti influssi di Dio e la partecipazione dei suoi attributi. Il Signore aveva già promesso agli apostoli che non sarebbe partito per il cielo senza avere stabilito con sua Madre che ella restasse per consolarli e istruirli. Il discepolo predilet­to, però, per la felicità e lo stupore di fissarla accanto a Cristo, se ne dimenticò per qualche istante e addirittura temette o sospettò che sarebbe rimasta in tale stato beato; perciò, in mezzo alla gioia che sentiva, soffrì deliqui di amore che lo afflissero molto, fino a quando non si rammentò delle parole del suo Maestro e non scorse che ella veniva sulla terra.
Carissimi,
ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 12 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00:
«Vorrei descrivervi l'incontro di stasera insieme alla Madonna e dirvi ciò che è più importante. È sempre difficile descrivere a parole l'incontro con la Madonna ed è difficile trovare le parole giuste per poter dire tutto con esse. Perciò utilizzo queste parole che io ho per descrivervelo brevemente.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi ha steso le mani qui su tutti noi e ha pregato per un tempo prolungato. Poi ha pregato in particolare qui su voi malati presenti. Poi ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che avete portato perché fosse benedetto. Poi la Madonna stasera ha continuato a pregare in particolare per un tempo prolungato per la pace nel mondo e per la pace nelle famiglie. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare tutti voi malati presenti.
Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la pace e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace cari figli miei!".
Ecco questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Stasera non c'è stato un messaggio particolare, la Madonna ha pregato per un tempo lungo particolarmente per la pace nelle famiglie e per la pace nel mondo».
E’ partita a fine luglio l’offensiva delle Nazioni Unite in tema di diritti delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). «Free & Equal» («Liberi e uguali») è una campagna pubblica che ha come scopo principale il contrasto di omofobia e transfobia. Alla base dell’impegno dell’Ufficio Onu per i diritti umani c’è l’ ideologia del gender: non a caso, nel documento di 64 pagine che costituisce il vademecum per la campagna, intitolato «Born free and equal», già nel sottotitolo di parla di identità di genere e orientamento sessuale. L’ambizione è quella di condurre una vera e propria campagna educativa prima ancora che politica, come ha affermato Navi Pillay, l’altro commissario Onu per i diritti umani. Ma, inevitabilmente, all’aspetto culturale si associano indicazioni di tipo legale: tra gli strumenti necessari per la lotta alla discriminazione, secondo quanto si afferma nel documento delle Nazioni Unite, ci sarebbe il riconoscimento da parte degli Stati delle coppie dello stesso sesso. La parola «matrimonio» non viene mai usata – ed anzi si sottolinea come il diritto internazionale nell’ambito dei diritti umani non renda obbligatorio varare leggi relative al matrimonio omosessuale – ma contemporaneamente si invita a riservare alle coppie dello stesso sesso il trattamento garantito alle coppie eterosessuali conviventi, attraverso una forma di riconoscimento legale.
Il 12 agosto è stato reso pubblico il messaggio, formalmente datato 6 agosto, che Papa Francesco ha trasmesso ai partecipanti alla Settimana Nazionale della Famiglia, organizzata dalla Commissione Episcopale Pastorale per la Vita e la Famiglia della Conferenza Episcopale Brasiliana e che si tiene dall'11 al 17 agosto con iniziative in tutte le diocesi brasiliane. Come sempre, è importante il contesto in cui si colloca il messaggio pontificio.
Bisogna davvero avere un senso dell’umorismo molto spiccato per concepire una lettera come quella scritta da 26 deputati del Partito Democratico e di Scelta Civica e pubblicata da Avvenire il 9 agosto con il titolo “Omofobia, il lavoro fatto e quel che resta da fare” (la lettera ancora campeggia nella Home page del quotidiano). E soprattutto bisogna contare molto sull’ignoranza di chi legge che, non avendo seguito i lavori parlamentari, è portato a prendere per buono ciò che così autorevolmente viene presentato.
Il quotidiano vaticano demolisce Inferno: pare tratto da un sito stile tripadvisor. Imprecisioni, assurdità, comici strafalcioni. E una certa simpatia per le tesi transumaniste e malthusiane già smentite dalla storia. Pronto per il cinema.
Comincerà nel 2015 la pratica per il processo di beatificazione della brasiliana Zilda Arns, una delle icone mondiali della difesa della vita, un medico che ha letteralmente salvato tantissime mamme e bambini. La notizia è stata data dalla Conferenza episcopale del Brasile con una nota inviata all’agenzia Fides l’8 di agosto. E secondo il vaticanista della Stampa, Giacomo Galeazzi, sarebbe già giunto anche il consenso da parte di papa Francesco.
Intervista a Raffaella Zardoni, curatrice della mostra dedicata al misterioso velo ritrovato in Abruzzo, al centro di leggende, miracoli e ora di ipotesi storiche coraggiose. Anche Benedetto XVI volle vederlo
Sulle t-shirt fuxia di una sessantina di giovani provenienti da ogni parte d’Italia e persino dalla Spagna c’è scritto Soul Rescue (Salvezza delle anime). Il 13 agosto percorreranno dalle ore 17 chilometri della riviera termolese per offrire ai bagnanti un’insolita proposta: «Vuoi farti bello dentro? Se vuoi c’è la possibilità di vivere una bella confessione». La proposta ha dell’incredibile, ma questi giovani credenti, molti appena tornati dall’incontro con Papa Francesco a Rio, non sono nuovi in imprese di questo tipo.
Dopo le fortunate esperienze passate, la Comunità Pastorale Riccione Mare, in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e le Sentinelle del Mattino di Pasqua, torna a riproporre per le spiagge di Riccione la missione di evangelizzazione “Chi Ha Sete Venga a Me”.
Padre Paolo Dall'Oglio è stato ucciso. Questa la triste notizia che appariva, stamane, sul sito arabo "Zaman Alwasl". Tuttavia, padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa vaticana, ha affermato a riguardo: "Nessuna conferma. Stiamo ancora valutando le informazioni”. La Santa Sede, ha aggiunto, monitora la situazione tramite i canali della Nunziatura di Damasco e della Curia generalizia dei Gesuiti.
In una realtà influenzata dall’epoca sovietica, dove il 40% della popolazione si dichiara atea, le persone “in modo naturale” cercano Dio. Il racconto di sr. Sandra Garay, argentina, che conferma “il nuovo inizio” del cammino pastorale. L’Anno della Fede “fonte di rinnovata speranza”.
Se a un qualsiasi cittadino padovano o anche ad un quisque de populo mediamente appassionato di viaggi, cultura, storia, attualità, si chiedesse per che cosa è principalmente conosciuta Padova, le risposte potrebbero essere ben variegate ma la maggior parte, indicativamente, porterebbero ad emergere alcuni caratteristici elementi: la prestigiosa e antica Università (“padovani gran dottori”), la giottesca Cappella degli Scrovegni, il Prato della Valle (una delle più grandi piazze d’Europa), la Basilica di Sant’Antonio di Padova (per tutti “il Santo”), e l’immancabile aperitivo “spritz”.
Ho terminato la seconda parte di questa Storia lasciando la nostra grande Regina nel cenacolo e al tempo stesso alla destra del suo unigenito e Dio immenso. Era presente in entrambi i luoghi per il miracolo di cui ho parlato, concessole dal braccio onnipotente, dato che sua Maestà, per rendere più mirabile la propria ascensione, la condusse con sé allo scopo di darle il possesso degli ineffabili premi che ella aveva guadagnato fino ad allora e di assegnarle la sede che, per essi e per gli altri che si sarebbe ancora procurata, teneva preparata per lei da sempre. Ho detto anche che le fu fatto decidere liberamente se tornare a consolare e rinsaldare i primi credenti oppure rimanere in quello stato felicissimo senza privarsi di quanto le era stato elargito. La volontà delle tre Persone divine, benché sotto questa condizione, era incline per il loro affetto verso di lei a tenerla in tale abisso di gloria e a non rimandarla fra gli esuli discendenti di Eva. Da una parte sembra che ciò fosse richiesto dalla giustizia, poiché 1'umanità era già stata riscattata con la passione di Gesù ed ella aveva cooperato con ogni pienezza e perfezione. La morte non aveva più alcun diritto su di lei, non solo per come ne aveva provato i dolori al momento di quella del Redentore, ma anche perché non era mai stata debitrice né ad essa, né al demonio, né al peccato, per cui la legge stabilita per la posterità di Adamo non la riguardava. Il sommo sovrano desiderava che non decedesse quaggiù colei che non aveva commesso niente per meritarlo, e passasse con un altro transito dalla condizione di viatrice e mortale a quella di beata e immortale; del resto, poteva trasferirla facilmente dall'una all'altra anche lì.
Durante questa esperienza, un giorno, mentre pigramente sedevo in casa, mi furono rivolte queste parole: «Chi ti parla è san Bartolomeo, che fu scuoiato», e lodava molto se stesso e me e diceva che quel giorno era la sua festa. Egli mi riempì l’anima di tristezza e divagazione, e uscii dalla preghiera e non potei più raccogliermi. Poi mi accorsi che aveva mentito, perché quel giorno non era la festa sua, ma di santa Chiara. La tristezza e la divagazione durarono dieci giorni, fino all’ottava di santa Maria di agosto, quando andai ad Assisi.
E’ ormai la mania dei media: attribuire a papa Francesco idee opposte a quelle di Benedetto XVI, soprattutto sui temi più cari al mainstream giornalistico, cioè gay, donne, Chiesa, ambiente, capitalismo, povertà. Lo si è visto dopo la famosa conferenza stampa sull’aereo. Il salotto radical-chic è così convinto che Francesco stia rovesciando l’insegnamento del predecessore che ieri perfino uno che non sa nulla di cristianesimo – come Claudio Sabelli Fioretti – su un magazine di “Repubblica” lo rappresentava come “uno straordinario folle che potrà finalmente mettere in crisi la Chiesa”. Visto l’andazzo, al di qua e al di là dell’Atlantico, Pat Archbold nel suo blog, sul sito americano del “National Catholic Register”, si è divertito a farsi beffe del pigro conformismo liberal, secondo cui Francesco dice il contrario di Ratzinger.
Sul tavolo del governatore della California c’è una proposta di legge per permettere agli alunni delle scuole pubbliche dello stato di usare indifferentemente il bagno delle femmine o quello dei maschi, a seconda di ciò che i ragazzini stessi ritengano più corrispondente alla propria “identità di genere”. Stesso discorso per le attività sportive che, secondo il “bill” californiano, dovrebbero poter essere scelte dagli alunni indipendentemente dalle proprie caratteristiche anatomiche. Così i maschietti, se lo vorranno, potranno fare le ragazze pon pon, e sarà tutta concorrenza in meno per le femminucce che vorranno conquistarsi spazio nella squadra di football.
Il Forum Associazioni familiari e le Famiglie numerose: la nuova imposta colpirà i nuclei più larghi e più poveri. È così a Bari e in molte altre città italiane
La famiglia di Kenneth Bae, noto anche come Pae Jun-ho, sostiene che egli sia ricoverato in un ospedale nei pressi della capitale nordcoreana. Condannato a 15 anni di lager, non sarebbe più in grado di lavorare: “Ha 45 anni, il diabete e una malformazione cardiaca. Siamo preoccupatissimi”.
Giunse l'ora felicissima in cui il Figlio, che nell'incarnazione si era allontanato dal cielo, doveva tornarvi per virtù propria e sedersi alla destra dell'eterno Padre, come gli toccava di diritto in quanto suo erede, generato della sua stessa sostanza e uguale a lui nella natura e nella gloria infinita. Si innalzò tanto perché prima era disceso quaggiù, come dice l'Apostolo. Aveva adempiuto pienamente quello che era stato scritto del suo avvento nel mondo, della sua vita e morte e della redenzione, e come Signore di tutto era penetrato fino al centro della terra. Pose il sigillo ai suoi misteri con questo della sua ascensione, nel quale promise lo Spirito, che non sarebbe venuto se prima egli non fosse salito all'empireo, da dove insieme con il Padre lo avrebbe inviato alla sua Chiesa. Per celebrare quel giorno tanto festoso e sublime, designò come testimoni speciali le centoventi persone alle quali aveva parlato nel cenacolo: Maria beatissima, gli Undici, i settantadue discepoli, Maria di Màgdala, Marta e Lazzaro, fratello di entrambe, le altre Marie e alcuni fedeli, uomini e donne, fino al compimento del suddetto numero.
Era la prima volta che mi capitava di assistere ad una “lezione magistrale”, senza che alcuno sviluppasse, dinnanzi all’usuale numerosa platea, l’ordinaria forbita comunicazione. Il contesto non era l’aula di una qualsiasi università, ma di una ben organizzata parrocchia nell’hinterland di Lamezia Terme. I tanti convenuti, come succede da trent’anni ogni mercoledì, stimolati da Mons. Costantino Di Bruno, teologo e assistente centrale del Movimento Apostolico, ci soffermavamo a turno a riflettere sul rapporto stretto e unico che un credente ha di solito con la Vergine Maria.
È un caldo mezzogiorno di mercoledì 7 agosto. Il cellulare di Michele Ferri, 40 anni, fratello di Andrea, il titolare di alcuni impianti di benzina ucciso due mesi fa da un dipendente e un suo complice, inizia a vibrare. Sul display un anonimo “Sconosciuto”. L’uomo, incuriosito, risponde: “Pronto?”. “Ciao Michele, sono Papa Francesco” si sente dall’altro capo del telefono.
Può la vita essere straordinaria anche se racchiusa nella normalità di una famiglia milanese come tante altre, composta da una casalinga che sogna un’esistenza borghese e il “principe azzurro”, ma finisce per sposare un consulente aziendale, da cui avrà tre figli? Per Marcella Manghi Catania sì. È la storia raccontata nel suo “Qualcosa di diverso” (edizioni Ares, 200 pagine, 13,90 euro).
Paul Bhatti, ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze e medico, è il fratello maggiore di Shahbaz Bhatti, il politico e ministro cattolico pakistano ucciso dagli estremisti islamici nel marzo del 2011 a Islamabad per la sua azione in difesa delle minoranze religiose. Paul, che è stato invitato a rendere la sua testimonianza alla Giornata dei Movimenti il 19 maggio scorso a Roma, sarà ospite per la seconda volta del Meeting per l’Amicizia fra i popoli alla fine di agosto. Qui anticipa i temi che tratterà nel corso dell’appuntamento riminese.
750 anni fa di questi giorni si verificava a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio che viene ricordato con il nome di “miracolo eucaristico di Bolsena”. Un sacerdote, mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto «profondamente preoccupato» per la situazione di instabilità in Egitto e ha lanciato un appello ai leader «per evitare azioni e parole che possono essere interpretate come provocazioni». Intanto, è allarme anche per la comunità cristiana, il 10 per cento della popolazione, verso la quale si moltiplicano gli episodi di discriminazione. Michele Raviart ne ha parlato con Marta Petrosillo, portavoce di Aiuto alla Chiesa che soffre: «La comunità cristiana in Egitto oggi è davvero molto preoccupata perché temeva – e purtroppo gli episodi lo confermano – di divenire il “capro espiatorio” del nervosismo e del desiderio di vendetta dei Fratelli Musulmani. Nei giorni delle proteste in Egitto tantissimi cristiani hanno detto: “Abbiamo paura perché adesso non sappiamo cosa potrà succederci”».
All’Angelus, il pontefice commenta le parole di Luca: Gesù cammina con i suoi discepoli verso la sua Pasqua, e nel cammino li educa parlando di quello che porta nel cuore. “Questo Vangelo vuole dirci che il cristiano è uno che porta dentro di sé un desiderio grande, profondo: quello di incontrarsi con il suo Signore insieme ai fratelli, ai compagni di strada”. Dopo la preghiera, un saluto ai musulmani che festeggiano la fine del Ramadan.
In tutto il corso di questa Storia l'abbondanza e la grandezza degli arcani mi hanno resa povera di termini. Ciò che perviene all'intelletto nella luce superna è molto, ciò che si può giungere a spiegare è poco; a causa di questa sproporzione, ho sempre sentito forte violenza, perché l'intelligenza è feconda e l'espressione sterile, per cui il parto delle parole non corrisponde alla pienezza del concetto. Resto sempre diffidente verso i vocaboli che scelgo e scarsamente soddisfatta di quello che dico, perché tutto è meno, e io non posso supplire a questa mancanza né riempire il vuoto che rimane tra il parlare e l'intendere. Ora mi trovo appunto in questa condizione nel dover esporre quanto mi è stato palesato dei profondi misteri che per la purissima Madre ebbero luogo nei quaranta giorni che precedettero l'ascensione del suo Figlio e nostro redentore. Lo stato in cui il potere celeste la pose dopo la passione e la risurrezione fu nuovo e più elevato, gli atti furono più sublimi, le grazie adeguate alla sua eminentissima perfezione e alla nascosta volontà di colui che le elargiva, perché questa era la regola con la quale le misurava. Se dovessi scrivere tutto quello che mi è stato manifestato, sarebbe necessario prolungare molto la narrazione e moltiplicare il numero dei libri; tuttavia, da ciò che affermerò si potrà intuire qualcosa di segreti così divini per l'esaltazione di questa eccelsa Signora.
Secondo uno studio del Centro studi e ricerche socio-economiche della Link Campus University di Roma, in Italia i suicidi legati alla crisi economica dal 2012 a oggi sono 165, di cui 76 nel solo primo semestre del 2013. Più alto il numero dei suicidi tra gli imprenditori che tra i disoccupati. L’età media pare abbassarsi, tra i 35 e i 44 anni, anche se la percentuale più alta riguarda le fasce 44-54 e 55-64. Geograficamente parlando, la zona di maggiore incidenza è il Nord-Est, Veneto in testa. Sì, il mitico Nord-Est italiano che era tra le regioni più ricche d’Europa, se non la più ricca ed economicamente vivace.
In Polonia c'è un piccolo paese sconosciuto al mondo, ma che i polacchi conoscono molto bene. Si chiama Manieczki, e tutti i polacchi, almeno quelli sopra una certa età, lo conoscono bene per averlo visto in televisione migliaia di volte durante il regime comunista. Ogni volta che la televisione di stato parlava degli splendidi successi ottenuti dal piano agricolo quinquennale, ogni volta che cantava le lodi del sistema dei ko?choz (cooperative agricole collettivistiche), le immagini trasmesse erano quelle di Manieczki.
Il 9 agosto diversi organi di stampa italiani hanno dato notizia della lettera che, a nome di Papa Francesco, il cardinale Bertone ha inviato all'organizzazione cattolica statunitense dei Cavalieri di Colombo, riunita dal 6 all'8 agosto a San Antonio, in Texas, per il suo 131° convegno nazionale. La nostra stampa ha sottolineato le espressioni molto chiare della lettera in tema di vita e di famiglia, ma non le ha sempre collocate nel contesto specifico.
Poteva mancare al Cairo la “marcia del milione” nel venerdì che è pure il secondo giorno dell'Eid, la festa che chiude il mese di Ramadan? Ovviamente no. E così anche ieri in Egitto è andata in scena l'ennesima protesta dei sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi, accampati nelle due piazze di Rabaa e di Nahda. Nuova replica di un copione che va avanti ormai da sei settimane.
Il prossimo 13 ottobre, in una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi e rappresentante di papa Francesco per questa occasione, saranno beatificati a Tarragona 522 martiri della guerra civile spagnola, fra i quali figurano molti religiosi ma anche diversi laici, persone comuni che diedero la vita per non dover rinnegare la propria fede. Si tratta, per la Conferenza episcopale spagnola, di uno degli eventi principali dell’Anno della fede. Nei giorni scorsi monsignor Vicente Cárcel Ortí, storico e autore di diversi libri sui cattolici spagnoli perseguitati dai repubblicani negli anni Trenta, ha spiegato in un’intervista a tempi.it l’importanza di questo evento per la Chiesa. Questo articolo è il terzo della serie dedicata ai martiri laici che saranno beatificati a ottobre (leggi anche le storie di José María Poyatos Ruiz, di Sebastián Llorens Telarroja e di Lucrecia García Solanas).
Comincerà tra una settimana la XXXIV edizione del Meeting di Rimini, che quest’anno si svolgerà dal 18 al 24 agosto. Pubblichiamo l’editoriale di Luigi Amicone per lo speciale di Tempi dedicato alla manifestazione.
“Alcune persone pensano che il Santo Padre dovrebbe parlare di più di aborto” ha detto il Cardinale Seán O'Malley intervenendo alla 131.ma convention dei Cavalieri di Colombo, a San Antonio, in Texas, dedicata al tema "Siate Protettori dei doni di Dio”. Secondo l’Arcivescovo di Boston, Papa Francesco parla di amore e di misericordia per far capire alla gente l'insegnamento della Chiesa in materia di aborto.
Il Santo Padre si è intrattenuto con gli operai della falegnameria e della Centrale elettrica vaticana, i fabbri e il Laboratorio idraulico chiedendo ad ognuno di cosa si occupasse
Un gruppo di agenti di pubblica sicurezza ha fermato p. Song Wanjun, del clero di Xiwanzi, mentre guidava la sua macchina alle 4 di mattina. Al momento è sconosciuto il luogo della sua detenzione. La provincia settentrionale, una delle roccaforti cattoliche della Cina, ancora nel mirino delle autorità.
Il nostro Redentore risorto, dopo aver visitato e riempito di gloria la sua Madre purissima, decise, come pastore colmo di affetto, di riunire le pecorelle del suo ovile, che lo scandalo della passione aveva messo in scompiglio e disperso. Lo scortavano sempre i santi padri e tutti coloro che aveva portato fuori dal limbo e dal purgatorio, anche se non si manifestavano. Solo la nostra Signora li scorse e parlò con essi nel tempo che passò sino all'ascensione. Cristo, quando non appariva ad altri, stava sempre nel cenacolo con lei, che in quei quaranta giorni non si allontanò mai da lì, dove godeva della sua vista e del coro dei profeti e dei beati, che attorniavano sempre il Re e la Regina. Egli, per presentarsi agli apostoli, cominciò dalle donne, non perché queste fossero più deboli, ma anzi perché erano più forti nella fede e nell'attesa della sua risurrezione, e proprio per questo meritarono di essere le prime a ricevere il favore di contemplarlo.
Una Chiesa in stato di missione permanente: è quello che ha chiesto Papa Francesco ai vescovi del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano, nell’ultimo giorno del suo viaggio a Rio de Janeiro. In quell’occasione, il Papa ha elencato una serie di tentazioni che possono far fallire la missione della Chiesa. Parole riecheggiate più volte nei discorsi di Papa Francesco in questi primi 5 mesi di pontificato e che interpellano le Chiese di tutti i continenti.
“L’amore di Dio ci dischiude sempre nuovi orizzonti. Papa Francesco lo ha ripetuto tanto alla Gmg, dandoci nuova linfa per il nostro lavoro e la nostra vita”. Sono parole di Chiara Amirante, la fondatrice della Comunità "Nuovi Orizzonti", da oltre 20 anni al fianco dei giovani in tutti gli ambiti del disagio sociale.
Semplice, vero, intenso: è il libro, edito da Porziuncola intitolato “Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo” scritto a quattro mani da Simone Troisi e Cristiana Paccini. E’ una pubblicazione nella quale si racconta la vita di una ragazza romana scomparsa a 28 anni dopo aver scelto di non curare un tumore per dare alla luce il figlio. Una vicenda che ha commosso il mondo.
Contro il modello di coppia promosso dal Time scende in campo durissimamente Kate Spicer, giornalista del Daily Mail con un aborto alle spalle e tanti rimorsi
Lucrecia García Solanas, vittima della persecuzione anticattolica durante la guerra civile in Spagna, morì con 9 monache catalane sequestrate e torturate dai repubblicani
Regina Lynch, responsabile internazionale della sezione progetti della Fondazione, descrive la drammatica condizione dei cristiani nigeriani al termine di un viaggio compiuto nel paese africano
Il 10 agosto si festeggia a Roma San Lorenzo, il terzo patrono della Città Eterna, dopo i Santi Pietro e Paolo. Lorenzo fu martirizzato nel 258 tre giorni dopo il pontefice Sisto II, di cui era arcidiacono. La persecuzione è conosciuta come quella di Valeriano. Sant’Ambrogio, alla fine del IV secolo, nell’opera De officiis ministrorum raccontò il dialogo tra Lorenzo e Sisto II che, condotto al luogo del martirio, parlò dell’imminente morte del suo arcidiacono e il motivo della sua condanna. Valeriano chiese all’arcidiacono di consegnargli i beni della Chiesa, Lorenzo distribuì questi beni ai poveri, dopodiché li presentò all’imperatore come vero tesoro della Chiesa. La tradizione vuole che Lorenzo fu martirizzato sulla graticola, anche se non si esclude che il supplizio fu successivo alla decapitazione.
È “piccolo” il “gregge” del Signore, ma è inviato a salvare il mondo. È “piccolo”, ma non importa: non sono le statistiche che ne decidono qualità e importanza. A Gedeone pronto a combattere contro i Madianiti, il Signore disse che la gente che era con lui era troppo numerosa”; non voleva che Israele si vantasse dicendo “La mia mano mi ha salvato”. Ne bastarono trecento e i Madianiti furono sconfitti.
L'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII) esprime gratitudine al Pontefice per il messaggio inviato per la fine del Ramádan e della festa dell'Id al-Fitr.
L'anima santissima di Cristo si trattenne nel limbo dalle tre e mezzo pomeridiane del venerdì sino a dopo le tre del mattino della domenica seguente. A tale ora egli tornò al sepolcro, accompagnato come principe vittorioso dagli stessi angeli che aveva portato con sé e da coloro che aveva riscattato da quelle carceri sotterranee, come spoglie della sua conquista e come pegno del suo magnifico trionfo, abbandonando prostrati e castigati i suoi ribelli nemici. Là c'erano molti altri spiriti celesti, che custodivano la tomba onorando le sacre membra unite alla divinità. Alcuni di essi, per comando della loro Regina, avevano recuperato il sangue sparso, i brandelli di carne saltati per le ferite, i capelli strappati dal sublime capo e il resto che apparteneva all'ornamento e alla totale integrità della sua umanità beatissima; di tutto ciò si prese cura la Madre della prudenza. Conservavano queste reliquie, esultando ciascuno per la parte che gli era toccato in sorte di raccogliere. Prima di ogni altra cosa, fu mostrato ai padri il corpo del loro Salvatore, piagato, lacerato e sfigurato, come lo aveva ridotto la crudeltà dei giudei. Tutti costoro lo adorarono, riconoscendolo anche da morto, e proclamarono di nuovo che veramente il Verbo fatto uomo si era caricato dei nostri dolori e aveva estinto il nostro debito, pagando con sovrabbondanza alla giustizia dell'eterno Padre quello che noi meritavamo, essendo egli irreprensibile e senza colpa. I nostri progenitori Adamo ed Eva compresero la strage compiuta dalla loro disobbedienza, il penoso rimedio che essa aveva avuto e l'immensa bontà e misericordia di Gesù. I patriarchi e i profeti videro adempiuti i loro oracoli e le speranze delle promesse superne. Sentendo nella gloria delle loro anime l'effetto della copiosa redenzione, lodarono ancora l'Onnipotente e il Santo dei santi, che l'aveva operata con una disposizione tanto meravigliosa della sua sapienza.
Parli male dei gay in rete? Finirai dentro per associazione a delinquere. Quando passerà la proposta di legge Scalfarotto questa ipotesi potrebbe diventare realtà. A confermarcelo è una sentenza della Cassazione depositata il 31 luglio scorso che ha condannato per associazione a delinquere un gestore di un blog perché diffondeva idee razziste.
Il settimanale americano racconta amanti «felici» che «per avere tutto» rifiutano i figli. La psicologa: «Sono coppie strumentali a un benessere individualista. Per questo censurano fatica e sofferenza»
Studente e agricoltore, fu ucciso dai repubblicani insieme a padre Jaime Puig Mirosa durante le persecuzioni anticattoliche nel 1936. I due misero in salvo l’immagine della Madonna del santuario di Blanes
I gay, i poveri, le donne, l’ambiente, il capitalismo… Un simpatico giochino per verificare quanto in effetti Bergoglio la pensi al contrario rispetto a Ratzinger. Astenersi lettori privi di senso dell’ironia
Ferrero lancia sul mercato britannico l’ovetto che indica le soprese maschili e femminili. Indignati i genitori anti-”genere” di “Let toys be toys”
Chiara Caneiro, friulana, al quinto mese di gravidanza; Katiuscia Spada, poliziotta umbra che ha avuto una bimba solo dieci mesi fa; Diana Bacosi, madre di un bimbo di 4 anni. Sono le vincitrici, ieri, della medaglia d’oro ai campionati europei di tiro al volo in corso a Suhl, in Germania.
Un anno fa, il Ministero dell'Educazione turco aveva respinto la stessa richiesta della Chiesa siro-ortodossa perché la comunità non figurava tra le minoranze riconosciute nel paese
Monsignor Peter John Haworth Doyle ha incaricato un chierico per indagare sulle virtù eroiche dello scrittore britannico.
Francesco ha poi incontrato un gruppo di giovani della diocesi di Brescia giunti in pellegrinaggio a Roma per commemorare il 35.mo anniversario della morte di Montini
La pienezza di sapienza che illuminava l'intelletto di Maria beatissima non lasciava spazio ad alcuna mancanza ed ella, in mezzo ai suoi dolori, continuava a porre attenzione ad ogni azione che l'occasione richiedeva. Con questa superna provvidenza non trascurava niente, operando ciò che era più santo e perfetto in tutto. Dopo la sepoltura di Cristo, nostro bene, si ritirò, come si è detto, nel cenacolo; nel luogo dove era stata celebrata la Pasqua parlò con Giovanni, con le Mafie e con le altre che lo avevano seguito dalla Galilea, ringraziandoli con semplicità e nel pianto per la perseveranza con la quale sino a quel momento l'avevano accompagnata con pietà ed affetto nel corso della passione del suo adorato Gesù, in nome del quale promise loro il premio. Al tempo stesso, si offrì alle pie discepole come ancella e amica. Tutte le si mostrarono riconoscenti per questo grande favore e le baciarono la mano chiedendo la benedizione; la supplicarono poi di distendersi un po' e di mangiare qualcosa, ma ella rifiutò: «Mio riposo e mio ristoro deve essere il vedere risorto il mio Signore. Voi, o carissime, soddisfate le vostre necessità come è giusto, mentre io me ne sto con lui in disparte».
Quest’anno anche la piccola Charlotte diventerà una Brownie, però farà la nuova Promessa. Quella che dice di essere fedeli non a Dio ma a se stessi
Prosa scorrevole, argomento di comprovato interesse (da qualcosa come duemila anni), qualche tesi non nuova ma ardita e una buona dose di pubblicità gratuita offerta da una polemica diventata virale su internet. La storia dell’improvviso e folgorante successo di vendita negli Stati Uniti del libro Zealot: The Life and Times of Jesus of Nazareth riunisce in sé tutti gli stilemi del perfetto best seller dell’era 2.0 della cultura.
Il prossimo 13 ottobre, in una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi e rappresentante di papa Francesco per questa occasione, saranno beatificati a Tarragona 522 martiri della guerra civile spagnola, fra i quali figurano molti religiosi ma anche diversi laici, persone comuni che diedero la vita per non dover rinnegare la propria fede. Si tratta, per la Conferenza episcopale spagnola, di uno degli eventi principali dell’Anno della fede. Nei giorni scorsi monsignor Vicente Cárcel Ortí, storico e autore di diversi libri sui cattolici spagnoli perseguitati dai repubblicani negli anni Trenta, ha spiegato in un’intervista a tempi.it l’importanza di questo evento per la Chiesa. Con questo articolo comincia una serie dedicata alle storie dei martiri laici che saranno beatificati a ottobre.
Pubblichiamo la lettera inviata alla veglia organizzata dalla Manif Pour Tous Italia lunedì 5 agosto a Roma contro la legge sull’omofobia. Il testo, scritto da Eliseo Del Deserto, omosessuale dichiarato, è stato letto nel corso della manifestazione.
L'immagine più bella dell'incontro del Cammino Neocatecumenale a Rio de Janeiro è Kiko Argüello che canta Una gran señal davanti a circa 45.000 persone che agitano le bandiere di tutto il mondo. Un fotogramma suggestivo che sembrava realizzare la profezia di Isaia (Is. 66, 18 ss.): "Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria”. Dei tre milioni di pellegrini venuti nella metropoli carioca per la Giornata mondiale della gioventù circa centomila appartenevano al Cammino Neocatecumenale. “La vostra presenza - ha detto Kiko - è stato un segno per tutto il mondo che la Chiesa è viva e i giovani, con Cristo, sono una parola di speranza davanti a tutti i conflitti economici e sociali".
Più di mille firme per l’iniziativa europea “Uno di Noi” e tante altre che verranno sia online che per mezzo del modulo cartaceo. E' questo il primo risultato del Mladifest di Medjugorje. L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di noi” che chiede di riconoscere la persona fin dal concepimento, di vietare i finanziamenti della UE alle organizzazioni che promuovono l’aborto nel mondo e le ricerche mediche violanti la dignità dei nascituri, è stata presentata da Padre Danko.
Dalla sua miracolosa fondazione sino ai nostri giorni, la Chiesa comunica un intenso messaggio di unità della natura umana e divina della Vergine Maria e di Nostro Signore Gesù Cristo.
Intervista con padre Raffaele De Muro, direttore della cattedra Kolbiana al Seraphicum di Roma e Assistente Internazionale della Milizia dell'Immacolata.
Nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale, Francesco ricorda che per fare missione “bisogna uscire dai propri confini" e raggiungere i non cristiani. Una dimensione che non esula dalla Chiesa, che "non è proselitismo o violenza ma che porta il dono più importante, la fede”. Un pensiero per quei cristiani che, in varie parti del mondo, “hanno difficoltà a professare la fede e vedere riconosciuto il diritto a viverla dignitosamente. Non pochi rischiano la vita per Cristo".
6 agosto 1978, giorno della festa della Trasfigurazione del Signore. Son passati ben 35 anni, ma forse invecchiando, i ricordi diventano più vividi e forti. Stavo in vacanza a Castelletta di Fabriano, paese di origine della mia famiglia. Lì, attraverso la televisione, appresi che il Papa, Paolo VI, era morto. Mi dispiacque, anche perché pur sapendolo malconcio, la notizia giunse inattesa. Era, per me, il Papa; gli altri non li avevo conosciuti se non per sentito dire, e solo di Giovanni XXIII avevo un vago ricordo, quando passò, sulla la via Tiburtina, per andare a San Basilio. ...
Carissimi, ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 5 Agosto 2013, sul Podbrdo alle ore 23:00:
«Anche stasera, come ogni giorno dopo l'incontro con la Madonna,vorrei avvicinare anche a voi l'incontro di stasera, descrivervelo, anche se è molto difficile descrivere l'incontro con Lei: è difficile trovare le parole giuste e descrivere la bellezza della Madonna, descrivere l'incontro con Lei, quel sentimento, quell'esperienza. Ciò che è sempre la cosa più difficile è descrivere in particolare l'amore della Madre, quanto la Madre ci ama, quanto desidera aiutarci, la sua perseveranza nel guidare tutti noi verso Suo Figlio. Perciò, con queste parole che io ho, desidero dirvi ciò che è più importante dell'incontro di stasera.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto molto gioiosa e felice, ha salutato tutti noi col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi ha steso le mani qui su tutti noi ed ha pregato per un tempo prolungato nella sua lingua aramaica. Ha pregato particolarmente qui su voi malati presenti e su voi sacerdoti. Poi la Madonna ha detto:

"Cari figli, anche oggi, in questa mia grande gioia, guardando tutti voi con cuore aperto e con cuore gioioso, vi invito tutti a pregare responsabilmente per la pace. Pregate, cari figli, affinché la pace regni nel mondo, affinché la pace regni nel cuore degli uomini, nel cuore dei miei figli. Perciò siate i miei portatori di pace in questo mondo inquieto; siate il mio segno vivo, un segno di pace là dove vi incontrate con gli uomini, nella vostra parrocchia. Siate il mio segno, siate la mia luce, il mio specchio per gli altri. Sappiate, cari figli, che sono sempre con voi, che prego per tutti voi e che intercedo per tutti voi presso Gesù, presso mio Figlio. Perciò perseverate nella preghiera. Grazie per aver detto sì anche oggi alla mia chiamata".

Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto anche tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie. In particolare tutti gli ammalati e tutti coloro che si sono raccomandati in modo particolare nella preghiera. La Madre intercede per tutti noi dinanzi a suo Figlio. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi in questa sua grande gioia ed in questa preghiera se n'è andata, se n'è andata nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!".
Ecco questo è ciò che è più importante di questo incontro di stasera, di un incontro pieno di gioia. Grazie!».
Il quarto Vangelo narra che presso la croce stavano Maria, la madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Màgdala. Sebbene ciò venga riferito prima che si racconti della morte del nostro Salvatore, si deve comprendere che l'invitta Regina vi restò anche dopo, sempre in piedi accanto al duro legno, adorando su di esso l'Unigenito già spirato e la divinità che era ancora unita al suo corpo. Ella rimaneva salda tra le onde impetuose di afflizione che penetravano fino nell'intimo del suo castissimo petto, e con la sua eminente scienza meditava i misteri della redenzione e l'armonia con la quale la sapienza superna li ordinava. La sua maggiore sofferenza era la sleale ingratitudine che con tanto danno sarebbe stata mostrata verso un beneficio così raro e meritevole di infinita riconoscenza. Era allo stesso tempo preoccupata di come dare sepoltura al sacro corpo di suo Figlio e di chi lo avrebbe deposto dalla croce, verso la quale teneva sempre alzati i suoi occhi. Con questo inquietante pensiero parlò così agli angeli che l'assistevano: «Ministri dell'Altissimo e miei amici nella tribolazione, sapete bene che non vi è alcun dolore pari al mio. Ditemi, dunque: in che modo tirerò giù il diletto dell'anima mia? Come e dove troverò un sepolcro degno di lui? In quanto sua madre, questo spetta a me. Ditemi che cosa io debba fare ed aiutatemi con la vostra diligenza».
Si è appena conclusa la XXXIII Marcia Francescana che ha visto protagonisti migliaia di giovani marcianti provenienti da ogni regione d’Italia, camminare per centinaia di chilometri con il desiderio di arrivare ad Assisi il 2 agosto, varcare la soglia della Porziuncola, cuore spirituale della Basilica di Santa Maria degli Angeli, e ricevere l’indulgenza del Perdono: un tesoro che San Francesco chiese una notte dell’anno 1216 al Signore Gesù Cristo e a Sua Madre Maria, mentre era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola.
Ultimamente si parla molto di matrimonio. Sembra che sia un diritto di tutti e, allo stesso tempo, si ha l’impressione che si sappia sempre meno che cosa sia esso veramente. Sono tanti i matrimoni che si rompono e ancor più il numero delle persone che non riescono a prendere la decisione di sposarsi. La Parola di Dio parla molto anche del matrimonio nel contesto sella rivelazione dell’amore di Dio verso la famiglia umana. Gesù insegna che il matrimonio è qualcosa di santo, un gesto per il quale un uomo e una donna diventano una cosa sola, per tutta la vita (Mt. 19). E Lui sempre accoglieva e benediceva i bambini, frutto naturale del matrimonio. Dio si mostra allora come colui che ama e benedice le famiglie, infatti, ha voluto che l’uomo venisse al mondo per mezzo delle famiglie e Lui stesso si è fatto uomo in mezzo a una famiglia umana. Dio che è grande e onnipotente si è fatto bambino in Gesù, vivendo per trent’anni "sottomesso" ai suoi genitori.
Il 14 agosto, vigilia dell’Assunzione di Maria Santissima in cielo, ricorrono 72 anni dalla morte di Padre Massimiliano Kolbe, frate francescano conventuale polacco. Morì ad Auschwitz, il famigerato campo di sterminio costruito dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale nei pressi della cittadina polacca di Oswiecim, a 51 chilometri da Cracovia. Padre Kolbe aveva 47 anni. Era stato arrestato dai nazisti il 28 maggio e immatricolato nel Lager con il numero 16670. Morì compiendo un grandissimo atto di amore: si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame.
In materia di rivendicazioni omosessuali l’esperienza di altri Paesi è una lezione da tenere sempre presente in Italia. Le leggi sull’omofobia servono a preparare il terreno per il riconoscimento legale delle unioni omosessuale: chi protesterà a voce troppo alta sarà arrestato come omofobo. Una volta riconosciute le unioni civili, dopo qualche anno – è successo da poco in Gran Bretagna – si cambierà loro nome in «matrimonio»: la notizia finirà in quinta pagina, perché ormai l’opinione pubblica si sarà abituata a considerare le unioni civili fra gay, per cui esistono in municipio cerimonie identiche alle nozze, come veri e propri «matrimoni», comunque li chiami la legge. A un certo punto si aggiungerà anche la possibilità per coppie dello stesso sesso di adottare bambini.
Più di 400 i manifestanti presenti ieri a Roma, in Piazza di Pietra, a due passi da Montecitorio. Nonostante il periodo estivo, hanno partecipato molte famiglie, bambini, ragazzi e ragazze di ogni età. L’obiettivo della manifestazione (qui accanto una foto twittata ieri sera da @ManifPourTousIt) era quello di informare i cittadini sulla proposta di legge Scalfarotto-Leone “contro l’omofobia e la transfobia” discussa in contemporanea alla Camera dei Deputati; una vera e propria “legge bavaglio” che, se approvata, impedirebbe nei fatti ad associazioni e liberi cittadini di opporsi in modo civile e argomentato a provvedimenti riguardanti il matrimonio omosessuale e l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Chi sostenesse l’unicità della famiglia quale unione naturale tra un uomo e una donna potrebbe essere accusato di omofobia ed essere punito con la reclusione.
A Barrie Drewitt-Barlow, 44 anni, e al suo compagno Tony, 49, non resta che sfidare in tribunale la Chiesa d’Inghilterra che si rifiuta di sancire il loro matrimonio. Dopo la legalizzazione delle nozze gay in Inghilterra e Galles, per questa coppia di Danubry, nell’Essex, unita in civil partnership da ormai sette anni, con cinque figli ottenuti da madri surrogate, è questo l’«unico modo per andare avanti», come riporta il Telegraph.
Intervista a monsignor Cárcel Ortí che ci racconta le storie dei cattolici spagnoli uccisi nella guerra civile a causa della loro fede. «Allora il nemico aveva il fucile in mano, oggi è la mentalità mondana»
I venerabili arcani contenuti nel presente capitolo corrispondono a molti altri da me già trattati in questa Storia. Uno di essi riguarda il fatto che Lucifero e i suoi ministri, nel corso della vita di Gesù e davanti ai suoi miracoli, non poterono mai giungere ad avere la sicurezza assoluta che egli fosse vero Dio e salvatore del mondo, e quindi neppure a comprendere la dignità di Maria beatissima. Provvidamente la sapienza superna aveva disposto così, affinché l'incarnazione e la redenzione si compissero in maniera più conveniente. Satana, dunque, pur sapendo che l'Altissimo si sarebbe fatto uno di noi, ne ignorava le modalità e le circostanze e, poiché se ne formava un'opinione nella sua superbia, prese un grande abbaglio: ora affermava che Cristo era Dio, per i suoi prodigi; ora lo negava, vedendolo povero, umiliato, afflitto e affaticato. Confuso tra queste varie ipotesi, rimaneva nel dubbio e continuava a fare indagini; questo durò fino all'ora del Gòlgota, quando, venendo a scoprire i misteri di lui, fu allo stesso tempo disingannato e sconfitto, per la passione e morte che aveva procurato alla sua umanità santissima.
Timori per nuovi scontri. La Fraternità decisa a continuare i sit-in nonostante i divieti dell'esercito e del ministero degli interni. Il gen. Al-Sisi dialoga con i salafiti. Usa, Ue, Emirati, Qatar in visita al Cairo. Al Qaeda accusa i cristiani di collusione con il "colpo di Stato". Assalti a chiese e fedeli.
Per diffondere l’augurio di papa Francesco per la festa di “Id al-Fitr”, p. Giuseppe Moretti – superiore della missio sui iuris in Afghanistan – ha letto il Messaggio a messa e ha inviato il testo a un quotidiano locale. Nessuno l’ha ripubblicato, ma resta la speranza di far comprendere ai musulmani “la vicinanza e il rispetto della Chiesa per le loro ricorrenze”.
Sheikh Abubakar Shekau, capo della setta islamista Boko Haram, sarebbe stato ferito in una sparatoria e deposto dai membri del suo stesso movimento. Lo riporta il quotidiano nigeriano “The Vanguard”, secondo il quale il nuovo leader, Abu Zamira Mohammed, è il principale negoziatore della setta con il governo federale per raggiungere un’intesa che ponga fine alle violenze nel nord del Paese.
All’indirizzo www.krakow2016.com i giovani di tutto il mondo possono già trovare il sito web dedicato alla prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia nel 2016. Sul sito di internet i giovani troveranno tutte le informazioni utili sulla città di Giovanni Paolo II. La pagina web della GMG Cracovia 2016 è disponibile in sei lingue: polacco, inglese, spagnolo, francese, italiano e tedesco.
Se la realtà è più ricca di ogni pensiero umano, sarà anche sorgente di ispirazione per ogni discorso o fatto artistico. Tutta l’arte e l’ispirazione dantesche nascono da questa acuta capacità di osservazione dell’umano sentire, delle passioni, delle gioie e delle sofferenze. Davvero a Dante si addicono le parole dell’antico latino Terenzio: «Sono uomo, nulla di ciò che è umano reputo a me estraneo». Non c’è aspetto che venga bandito, non c’è debolezza che non meriti ospitalità nella sua produzione quale espressione di quest’essere miserabile, ma, nel contempo, grandioso che è l’uomo. Dante è ben conscio che qualsiasi espressione artistica, anche quella che riguarda il mondo soprannaturale, per eccellenza il luogo non rappresentabile, debba rifarsi al reale.
A fine luglio è passata in giudicato una sentenza del Tribunale di Rovereto che ha concesso al sig. Luca, cinquantenne di Arco in provincia di Trento, qualcosa di inedito: d’ora in poi nei suoi documenti avrà nome Lucia nonostante non abbia subito nessuna operazione chirurgica al fine di cambiare i propri caratteri sessuali. La notizia sta nel fatto che per la prima volta in Italia la rettificazione del sesso è avvenuta senza che il transessuale si sia sottoposto ad alcun intervento chirurgico, nemmeno un impianto del seno.
Lunedì, 22 luglio. Alle quattro del pomeriggio entro in una rivendita di elettrodomestici. I televisori gareggiano a chi spara l’immagine più nitida, rappresentando boschi, spiagge e perfino nevi (assai improbabili per il Brasile). Ce n’è qualcuno che, in diretta, mostra le immagini di un aereo Alitalia che sta atterrando. A bordo c’è il Papa. Allora mi siedo sulla poltroncina ad aspettare. Si ferma, stendono il tappeto rosso, Dilma Rousseff si muove e intorno a lei un nutrito seguito. Mi guardo attorno, sono il solo davanti a quelle prime immagini. Ecco il Papa con il suo camminare normalissimo al fianco della presidente del Brasile. E poi il viaggio dall’aeroporto alla cattedrale a bordo di un’utilitaria. E l’auto che rimane bloccata dall’entusiasmo dei fedeli. Si avvicina uno dei commessi: «Come può permettersi di causare tutto quell’intasamento?».
Una ventina di anni fa, a Bassano del Grappa, durante una conversazione a tavola, l’allora cardinale Ratzinger si lasciò andare a una battuta umoristica che però contiene molta verità: “per me” disse “una conferma della divinità della fede viene dal fatto che essa sopravvive a qualche milione di omelie ogni domenica”. Chiunque frequenti abitualmente la messa sa che è drammaticamente vero. Non certo perché si pretenda che i preti siano tutti dei grandi oratori alla Bossuet. Né perché vi sia una povertà culturale del ceto ecclesiastico. Anzi. Capita di sentire omelie di dottissimi teologi che hanno un effetto devastante sulla fede degli ascoltatori, mentre – magari – poche parole commosse balbettate da un anziano sacerdote di campagna toccano davvero il cuore.
Il nostro Salvatore, vero e nuovo Isacco, Figlio dell'eterno Padre, giunse al monte del sacrificio, lo stesso sul quale, in passato, avrebbe dovuto essere immolato Isacco, figlio del patriarca Abramo e figura di Cristo. Il durissimo comando, che era stato un tempo sospeso su Isacco, veniva ora eseguito sull'innocentissimo Agnello. Il Calvario era un luogo immondo e disprezzato, destinato al castigo dei malfattori, dei condannati, dai cadaveri dei quali riceveva cattivo odore e in conseguenza di ciò maggiore ignominia. Il nostro amatissimo Gesù vi arrivò affaticato, trasformato dalle piaghe e dal dolore, insanguinato, ferito e sfigurato. La forza della divinità, che deificava la sua santissima umanità per mezzo dell'unione ipostatica, l'assistette non tanto per alleviare i suoi tormenti, ma piuttosto per essergli di aiuto e conforto durante gli stessi, cosicché il suo infinito amore fosse completamente appagato e la sua vita conservata fino a che non fosse giunto il momento di consegnarla liberamente alla morte sulla croce. Raggiunse la sommità del Calvario anche l'afflitta Madre, con il cuore colmo di amarezza. Era fisicamente molto vicina al suo diletto, ma spiritualmente fuori di sé per il dolore: tutta si trasformava in lui e nella sofferenza che egli stava vivendo. Accanto a lei stavano Giovanni e le tre Marie; ella, infatti, aveva domandato e ottenuto dall'Altissimo il favore di ritrovarsi presente e vicina al Signore ai piedi della croce con questa sola e santa compagnia.
Come ho detto, i miracoli eucaristici sono numerosi. Tra i più celebri vi è quello di Lanciano, città dell’Abruzzo, in Italia, accaduto nel secolo VIII. E’ il meno documentato da un punto di vista storico, ma è un autentico grattacapo per gli scienziati che se ne sono interessati. Il fatto è simile a quello accaduto a Bolsena. Un monaco basiliano celebra la Messa pieno di dubbi sulla possibilità che il pane dell’Ostia diventi vero corpo di Cristo, e mentre pronuncia la formula della consacrazione l’Ostia diventa carne e il vino sangue vero.
750 anni fa di questi giorni si verificava a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio che viene ricordato con il nome di “miracolo eucaristico di Bolsena”. Un sacerdote, mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico.
Il Vangelo di questa prima domenica di agosto vuole farci riflettere sulla nostra relazione con le ricchezze di questo mondo. Proprio in questo contesto si inserisce la domanda posta da un uomo a Gesù su come dividere l’eredità. “Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità». (Lc 12,13). La domanda rende chiaro il contesto nel quale ci troviamo: il litigio di due fratelli che hanno divergenze su come spartire l’eredità. Non viene indicato il tempo da quando questi due fratelli discutevano. L’unica notizia certa sembra essere che i due non avessero trovato un accordo, e per questo coinvolgono un mediatore, un maestro che potesse dirimere la questione facendo riferimento alla legge. “Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». (Lc 12,14).
La prossima edizione della GMG si terrà nella città del beato Giovanni Paolo II. Lo ha annunciato Papa Francesco prima della preghiera dell'Angelus nel corso della Messa di chiusura della GMG Rio 2013. Dopo Czestochowa nel 1991, la Polonia ospiterà dunque per la seconda volta il mega-raduno mondiale dei giovani cattolici.
Pubblichiamo la meditazione preparata da monsignor Enrico dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, per la puntata di oggi, domenica 4 agosto 2013, del programma quotidiano di informazione religiosa "Ascolta si fa sera" di Rai Radio 1.
Angelus nel ricordo della Gmg. Le Giornate Mondiali della Gioventù non sono "fuochi d'artificio", momenti di entusiasmo fini a se stessi; sono tappe di un lungo cammino. "Ricordiamo sempre: i giovani non seguono il Papa, seguono Gesù Cristo, portando la sua Croce. E il Papa li guida e li accompagna in questo cammino di fede e di speranza".
«Sono una giovane mamma in piena salute, infermiera di formazione, 29 anni, e affitto i miei seni agli omosessuali per allattare i loro neonati». È la proposta comparsa su e-loue, sito francese che permette ai privati di affittare temporaneamente qualsiasi cosa, dalla bicicletta alla casa ai computer. Ma nessuno aveva mai proposto di affittare il proprio seno.
L’ideologia di genere è già legge in Italia. Il tribunale di Rovereto ha concesso a un transessuale cinquantenne di Arco di essere riconosciuto “donna” all’anagrafe anche se non ha effettuato il cambio di sesso. LUCA È LUCIA. La sentenza depositata il 3 maggio e passata in giudicato a fine luglio stabilisce dunque che Luca – ora Lucia – è una donna anche per lo Stato italiano, nonostante anatomicamente sia un uomo a tutti gli effetti. Luca/Lucia non ha fatto nessun intervento chirurgico, neanche l’impianto del seno, ma obbligarla sarebbe «una violazione dei suoi diritti fondamentali e lesivo della sua salute».
Appuntamento in piazza Pietra dalle ore 19 alle 21. Sarà una manifestazione per la libertà di espressionea contro la proposta di legge sull’omofobia e la transfobia
È un sacrificio inevitabile, nel senso che «una madre non riesce a farne a meno». Così Victoria Webster, 35 anni, di Birmingham, oggi racconta di quando, incinta, scoprì di avere un tumore e decise di non curarsi per non pregiudicare la vita del figlio. L’altro giorno il Daily Mail ha raccontato la sua storia, assieme a quella di Vicky Roberts e di Jo Powell. Tre vicende accomunate dall’happy end e, soprattutto, dalla consapevolezza materna, come ha dichiarato Jo, che, «dal momento in cui concepisci un figlio, la prima responsabilità di una donna è di dare tutto per la sua crescita».
Il celebre e controverso scultore georgiano Zurab Tsereteli sta preparando una statua di Gesù che, una volta terminata, potrebbe diventare la più alta d'Europa. La scultura di bronzo è stata fusa a San Pietroburgo ed è alta 33 metri, tanti quanti gli anni di Cristo. Anche le misure del piedistallo sono da record: 50 metri di altezza. In tutto, quindi, l'opera avrà un'altezza di 83 metri, come ha raccontato lo stesso artista.
On August 2nd 1981, the Virgin Mary let the villagers touch her, and announced why she had come. On August 2nd 1987, she began appearing to visionary Mirjana Dragicevic-Soldo again. The date also saw a major sun miracle. Now Mirjana says it all points ahead to more August 2nd events.
Vergine degli Angeli, che da tanti secoli hai posto il tuo trono di misericordia alla Porziuncola, ascolta la preghiera dei tuoi figli che fiduciosi ricorrono a te. Da quella valle, così gioconda agli occhi di Francesco, hai sempre mostrato di vigilare e proteggere la nostra patria al centro del cattolicesimo e di richiamare tutti gli uomini all’amore. I tuoi occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del tuo trono, o da lontano si rivolgono a te chiamandoti in loro soccorso. Tu sei veramente la dolce regina e la nostra speranza, Madonna degli Angeli, ottienici per la preghiera di S. Francesco il perdono delle nostre colpe, aiuta la nostra volontà a tenerci lontano dal peccato e dall’indifferenza, per essere degni di chiamarti sempre Madre. Benedici le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo; dandoci quella pace serena, che si gusta fra quelle mura vetuste, dove l’odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato amore, si trasformano in canto di letizia, come il canto dei tuoi angeli. Aiuta chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o in tentazione, nella tristezza e nello scoraggiamento, in malattia o in punto di morte. Benedicici come tuoi figli prediletti e con noi ti preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi. Benedici l’intera umanità affinché gli uomini, riconoscendosi figli di Dio e figli tuoi, ritrovino nell’amore la vera pace e il vero bene. Amen
Pilato, conoscendo l'ostinazione dei giudei sdegnati verso il Nazareno e desiderando rilasciarlo perché lo sapeva innocente, credette che una flagellazione severa avrebbe placato sia il furore del popolo, sia l'invidia dei sommi sacerdoti e degli scribi; essi così avrebbero cessato di perseguitare Gesù e di cercarne la morte. Inoltre, se per caso l'imputato fosse stato reo di qualche mancanza nelle cerimonie e nei riti giudaici, con ciò sarebbe stato punito a sufficienza. Pilato pensò questo perché, informatosi nel corso del processo, gli fu detto che il Signore era accusato di non osservare il sabato e le altre tradizioni; in realtà, si trattava di una calunnia stolta e priva di fondamento, come è riferito dai santi evangelisti. In proposito, però, il governatore romano parlava pur sempre da ignorante: nel Maestro della santità infatti non poteva esserci posto per alcun difetto riguardo alla legge, che egli non era venuto ad abolire ma a compiere e a perfezionare; d'altra parte, se anche l'accusa fosse stata vera, non avrebbe dovuto punirlo con una pena tanto sproporzionata - dato che la legge stessa prevedeva altri mezzi di purificazione da tutte le trasgressioni che gli stessi accusatori di Cristo commettevano frequentemente -, né lo avrebbe dovuto fare con una simile crudeltà e col castigo dei flagelli. Il giudice s'ingannò molto ritenendo che i giudei avessero un po' di umanità e di compassione naturale. Il loro accanimento non era da uomini, i quali di solito, vedendo il nemico prostrato, si commuovono e si placano perché hanno un cuore di carne e l'amore per il proprio simile è istintivo e suscita una certa pietà. Quei perfidi erano come trasformati in demoni, i quali s'infuriano maggiormente contro chi è più umiliato ed afflitto e quando lo vedono abbandonato dicono: «Perseguitiamolo adesso, perché non ha chi lo difenda e lo liberi dalle nostre mani».
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Martedì scorso, 30 luglio, durante una conferenza stampa, l’arcivescovo di Rio de Janeiro, monsignor Orani João Tempesta e il presidente del Comitato Organizzatore Locale della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio 2013 hanno valutato l'evento e presentato i risultati, che hanno "superato le aspettative". Ecco i numeri, che sono stati pubblicati sul sito ufficiale di Rio 2013. Alla Messa di chiusura hanno partecipato ben 3,7 milioni di pellegrini, cioè una cifra sei volte superiore al numero di partecipanti al primo grande atto della GMG di Rio, la messa di apertura (600.000). L'impatto economico è stato significativo. Secondo i dati del Ministero del Turismo, i visitatori hanno speso 1,8 miliardi di reais (R$).
«I Boko Haram sono un prodotto della corruzione nel nostro paese. Per combatterli è assolutamente necessario porre un freno a questa piaga dilagante e assicurare un futuro ai nostri giovani». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri, nel Nord della Nigeria.
Per la festa di ‘Id al-Fitr’, che chiude il mese sacro dell’islam, è Francesco a firmare il tradizionale messaggio inviato alle comunità musulmane di tutto il mondo: “Ho voluto farlo io come espressione di stima e amicizia per tutti i musulmani, specialmente coloro che sono capi religiosi”. Le due religioni educhino al rispetto verso l’altro: “Uno speciale rispetto è dovuto ai capi religiosi e ai luoghi di culto. Quanto dolore arrecano gli attacchi all’uno o all’altro di questi!”
...Per esempio la Madonna ci ha detto che il 5 di agosto era il suo compleanno e noi abbiamo deciso di ordinare una torta. Era il 1984 e la Madonna compiva 2000 anni, così abbiamo pensato di fare una torta bella grande. Nel gruppo di preghiera che si trovava in canonica eravamo 68, più il gruppo che si trovava sulla collina, in totale eravamo un centinaio. Abbiamo deciso di metterci tutti insieme per fare questa grande torta. Non so come abbiamo fatto a portarla tutta intera, fin sulla collina della croce! Abbiamo messo le candeline e c’erano tante rose di zucchero. La Madonna poi è apparsa e abbiamo cantato “tanti auguri a Te”. Poi alla fine ad Ivan è venuto spontaneo di offrire una rosa di zucchero alla Madonna. Lei l’ha presa, ha accettato i nostri auguri e ha pregato su di noi. Noi eravamo al settimo cielo. Eravamo però perplessi per quella rosa di zucchero e il giorno dopo alle cinque di mattina siamo andati sulla collina per cercare la rosa, pensando che la Madonna l’avesse buttata, ma non l’abbiamo più trovata. Così la nostra gioia era tanta, perché una rosa di zucchero la Madonna l’ha portata in cielo. ...
Ora che la Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile è conclusa, molti dei pellegrini che hanno vissuto questo evento, si guardano alle spalle e riflettono sugli indimenticabili momenti trascorsi. Per un’intera settimana, Rio de Janeiro si è riempita di pellegrini, giunti da tutto il mondo nella metropoli sudamericana per incontrare papa Francesco, assieme a milioni di altri giovani che ne condividono la fede. La celebrazione è culminata con la messa conclusiva di domenica scorsa sulla spiaggia di Copacabana, cui hanno presenziato circa 3 milioni di persone. Come è consuetudine, il Papa ha annunciato la sede della prossima GMG durante l’Angelus: Cracovia, in Polonia. “Tutti sembrano essere molto felici del fatto che la GMG torni nella terra del suo fondatore, Giovanni Paolo II”, ha dichiarato a ZENIT, Deacon Pedro Guevara-Mann, produttore di Salt and Light. Deacon Guevara-Mann, che ha appena concluso la sua permanenza a Rio, coprendo l’intera settimana dei festeggiamenti, ha detto che la GMG del 2016 sarà altrettanto significativa, poiché coinciderà con il 30° anniversario della prima GMG ufficiale, tenutasi nel 1986.
Tanta risonanza mass mediatica ha avuto una frase, o meglio uno spezzone di essa, che papa Francesco ha affermato nella conferenza stampa durante il volo di ritorno dal viaggio a Rio de Janeiro, domenica 28 luglio 2013. Il testo nella sua integrità è: «Poi, Lei parlava della lobby gay. Mah! Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato chi mi dia la carta d’identità in Vaticano con “gay”. Dicono che ce ne sono. Credo che quando uno si trova con una persona così, deve distinguere il fatto di essere una persona gay, dal fatto di fare una lobby, perché le lobby, tutte non sono buone. Quello è cattivo. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega in modo tanto bello questo, ma dice - aspetta un po’, come si dice… - e dice: “non si devono emarginare queste persone per questo, devono essere integrate in società”. Il problema non è avere questa tendenza, no, dobbiamo essere fratelli, perché questo è uno, ma se c’è un altro, un altro. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me. E La ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante!». Quindi papa Francesco rinvia al Catechismo della Chiesa Cattolica, che, citando la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede – dal significativo titolo Persona humana – afferma...
Nel discorso offerto ai vescovi del Brasile, il papa argentino tratteggia alcuni elementi fondamentali per la riforma della Chiesa in questo momento di “cambiamento di epoca”: la compagnia all’uomo “nella notte”; la famiglia, il valore della donna, l’unità nella diversità. E soprattutto imparare dal gesto di Dio nell’Aparecida. Non solo per il Brasile, ma per il mondo.
È tutto un ribollire di blog. Quella che in Francia chiamano la «tradisfera», la galassia dei blog tradizionalisti, non fa che parlare del caso dei Francescani dell'Immacolata, la benemerita congregazione fondata in Italia da padre Stefano Maria Manelli, così ricca di vocazioni - conta oltre trecento frati - e di buone opere. Con un decreto dell'11 luglio 2013 la Congregazione per i religiosi ha nominato per i Francescani dell'Immacolata un commissario apostolico, il cappuccino Fidenzio Volpi, di fatto esautorando il fondatore, precisando altresì che «il Santo Padre Francesco ha disposto che ogni religioso della Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata è tenuto a celebrare la liturgia secondo il rito ordinario e che, eventualmente, l'uso della forma straordinaria (Vetus Ordo) dovrà essere esplicitamente autorizzata dalle competenti autorità per ogni religioso e/o comunità che ne farà richiesta».
Succede spesso, all’interno dei patri confini. Soprattutto quando un tema “scandaloso” tocca o riguarda direttamente ambienti vicini alla cultura dominante, al “mainstream”: scoppia uno scandalo, se ne fa qualche titolo eclatante (quando va bene), poi tutto tace. Così sta avvenendo a proposito della squallida vicenda che vede coinvolti ex dirigenti del partito dei Grünen (i Verdi tedeschi), dichiaratisi negli anni Ottanta apertamente a favore della pedofilia, o rivelatati addirittura praticanti essi stessi.
In questi giorni, soprattutto nella rete informatica, si dibatte e si discute sulla prossima legge contro l'omofobia. Quello che colpisce è l'assoluta contraddittorietà della posizione di molti cattolici: condividono la premessa fondamentale dell'attivismo gay, ma non vogliono accettarne le conseguenze.
«Mi sono ritrovato sbattuto in prima pagina sulla Nuova Ferrara, attaccato proprio come il mio vescovo, Luigi Negri. E ho capito che dolore poteva aver provato». A parlare così a tempi.it è don Stefano Piccinelli che lo scorso 23 di luglio aveva appeso in una bacheca dell’ospedale di Cona, in provincia di Ferrara, l’appello contro la legge sull’omofobia lanciato dai “Giuristi per la vita” attraverso La Nuova Bussola Quotidiana, a cui hanno aderito anche Tempi.it e CulturaCattolica.it.
Il Pontefice fa salire sul palco di Copacabana una bambina gravemente disabile. Per l’abortista Gramaglia è solo sentimento, ma per il filosofo Esposito «non c’è amore senza verità»
Clara Iatosti insieme a Paolo Beccegato, Responsabile Area Internazionale della Caritas, e Maurizio Di Schino in collegamento telefonico, parlano dell'enigma che avvolge la sparizione del padre gesuita Paolo Dall'Oglio.
Una delle accuse che i giudei e i loro capi presentarono a Pilato contro Gesù salvatore nostro fu che egli aveva predicato, incominciando a fomentare il popolo fin dalla Galilea. Per questo il governatore gli domandò se fosse galileo. Una volta informato che era nato e cresciuto in quella provincia, gli parve di avere un qualche motivo per dichiarare non di sua competenza la causa di Cristo nostro bene - che egli trovava senza colpa -, liberandosi dal fastidio di coloro che insistevano perché lo condannasse a morte. Erode in quei giorni si trovava a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Costui era figlio dell'altro Erode che aveva ordinato la strage degli innocenti perseguitando Gesù appena nato e che, avendo sposato una donna giudea, era passato al giudaismo e divenuto un proselito israelita. Per questa ragione, anche suo figlio Erode Antipa osservava la legge di Mosè ed era venuto a Gerusalemme dalla Galilea, di cui era tetrarca. Fra Pilato ed Erode non intercorrevano buoni rapporti, perché entrambi avevano autorità sulle principali province della Palestina e poco tempo prima il governatore, sollecito nell'affermare il dominio dell'impero romano, aveva fatto decapitare alcuni galilei mentre offrivano, sacrifici, mescolando il loro sangue con quello dei sacrifici stessi. Il re se ne era sdegnato, per cui Pilato, volendogli opportunamente dare qualche soddisfazione, decise di mandargli il Signore in quanto suo suddito, affinché lo esaminasse e giudicasse; in realtà egli sperava che Erode lo avrebbe lasciato libero, riconoscendolo innocente e denunciato per invidia dai sommi sacerdoti e dagli scribi.
Da oltre mille anni, tutte le Chiese dell'Oriente vivono intensamente la solennità dell’Assunzione in cielo della Madre di Dio premettendoLe quindici giorni di austero digiuno, chiamati “piccola Quaresima della Vergine”, durante i quali in tutti i monasteri e in tutte le chiese si celebra, con grande partecipazione di popolo, l'Ufficio mariano della “Paraclisis”, antico ufficio di supplice implorazione alla Vergine, per i bisogni materiali e spirituali di ogni fedele. In questa preghiera, tutti ripetono l’invocazione “Santa Madre di Dio, salvaci!”. Anche quest’anno, come da 40 anni a questa parte, inizia oggi nella Basilica di Santa Maria in Via Lata in via del Corso a Roma (dalle ore 21.30 alle 22.30) la "Quindicina dell'Assunta", con salmi, preghiere e letture e con il canto in italiano degli inni paracletici bizantini una gioiosa preparazione alla Pasqua di gloria della Madre di Dio, per chiedere attraverso la Sua intercessione la pace della terra, l'unità delle Chiese, la benedizione divina sulle nostre famiglie e su ogni creatura umana. La Quindicina avrà il suo momento celebrativo culminante nella veglia dell'Assunta la sera del 14 agosto, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, dalle ore 20.30 alle ore 22.30, con l'Ufficio delle letture e la Santa Messa della vigilia. (R.B.)
“Essere uomini radicati e fondati nella Chiesa: così ci vuole Gesù”: è uno dei passaggi forti dell’omelia che Papa Francesco ha pronunciato ieri nella Festa di Sant’Ignazio di Loyola nella Chiesa del Gesù a Roma. Una celebrazione di grande significato, essendo Papa Bergoglio il primo Pontefice della Compagnia di Gesù.
La Chiesa ricorda oggi Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il vescovo napoletano che seppe penetrare così bene il cuore dei poveri del 1700. Per lui, compositore del celebre canto natalizio ‘Tu scendi dalle stelle’, l’Incarnazione del Verbo era il modello da seguire per una Chiesa che voglia essere la Sposa di un Dio vicino al suo popolo. E uno dei grandi temi affrontati da Papa Francesco nel suo viaggio apostolico a Rio de Janeiro è stato proprio quello di una Chiesa che vive in mezzo alla gente, una Chiesa materna e misericordiosa.
Nella grande "Settimana dei giovani", presenti solo mille fedeli da Libano, Siria, Iraq. Nessuna citazione del loro dramma alla Via Crucis. Il corrispondente libanese di AsiaNews azzarda qualche ipotesi: per papa Francesco è l'America latina "il continente della speranza"; le Chiese d'Oriente soffrono di sonnolenza. Oppure - più probabile - l'occidente è stanco di un Oriente senza soluzioni e abbandona la regione al suo destino.
Condizioni per l’acquisto dell’indulgenza plenaria
L'indulgenza Plenaria del Perdono di Assisi. Una notte dell'anno del Signore 1216 Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola presso Assisi, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Santissimo Padre, benché io sia misero peccatore ti prego che a tutti quanti pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remtssione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indalgenza". E Francesco si presentò subito dal Pontefice Oriorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indilgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: "Come non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa inlalgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua: io non ho bisogno dl alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo d notaio e gli Angeli i testimoni". E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

Le condizioni per I'acquisto dell'indulgenza plenaria
Il 2 Agosto di ogni anno (dalle ore 12.00 del 1° Agosto alle 24.00 del 2 Agosto) oppure la domenica stabilita dal Vescovo si acquista l'indulgenza plenaria (In virtù dei meriti di Cristo sono rimesse le pene temporali che dovremmo scontare in Purgatorio) facendo: 1. Visita, entro il tempo prescritto, a una basilica minore, la chiesa cattedrale, o una chiesa parrochiale e recita del: Padre nostro Credo 2. Confessione sacramentale; 3. Comunione eucaristica; 4. Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. (almeno un Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altre preghiere a scelta); 5. Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.
Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?
Il 31 luglio Papa Francesco ha celebrato la festa di sant'Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore del suo ordine, i Gesuiti, celebrando la Messa nella chiesa dedicata al santo a Roma. Ne ha approfittato per una vera lezione sulla trama essenziale degli «Esercizi spirituali» di sant'Ignazio.
In Italia sono le famiglie numerose le più diligenti e parsimoniose nella gestione del proprio borsellino. Lo si evince da una ricerca dell’Istat sui “Consumi delle famiglie” con la quale l’istituto statistico ha ricostruito la variazione delle spese dei nuclei familiari a seconda del numero dei componenti .
«C’è veramente grande dolore. Queste persone continuano a piazzare le bombe qui e là». Reagisce così John Onajekan, arcivescovo di Abuja, all’attentato che lunedì notte ha colpito Kano, provocando 24 morti. Nessuno ha rivendicato l’attacco, ma è probabile che si tratti dei terroristi islamici di Boko Haram, che hanno fatto esplodere una bomba vicino a un bar in un quartiere cristiano.
La gente si accalca, spinge, vuole vedere il vescovo ma, soprattutto, vuole vedere quell’anziana donna che ha spinto il prelato a venire fin lì. Di lei si riesce a scorgere solo la cuffia nera e il sorriso rugoso; è intimidita dalla ressa, le chiedono di parlare, cava dalla tasca un foglietto, per non confondersi: «Il mio nome è Emily Bartella. Sono nata ad Asomatos ottantasei anni fa. Sono cristiana maronita. Un tempo nel mio villaggio vivevano più di duecentocinquanta persone, tutte cristiane come me. Quando nel 1974 i turchi hanno invaso questa parte dell’isola di Cipro siamo stati tutti cacciati dalle nostre case e il paese è stato trasformato in un quartier generale dell’esercito. I soldati hanno alzato barricate di filo spinato, hanno messo un cartello con il divieto di ingresso, scritto in turco, e ci hanno spinti via».
Ha lasciato tutti con il fiato sospeso, finché non ha fatto un ampio respiro e poi ha cominciato a piangere. Non era per nulla scontato che Abigail Rose, la figlia della deputata repubblicana 34enne Jaime Herrera Beutler nata il 15 di luglio, sopravvivesse. UN CASO DISPERATO. Anzi, quando la donna durante la gravidanza aveva dichiarato pubblicamente che non c’era «soluzione medica» per il problema di sua figlia e aveva chiesto di «pregare per un miracolo», era ancora convinta che avrebbe partorito la piccola morta. Secondo la scienza infatti la bambina, affetta dalla sindrome di Potter, non sarebbe dovuta sopravvivere. La malattia riduce il liquido amniotico nel ventre materno schiacciando il bambino contro le pareti uterine, non permettendo lo sviluppo del corpo, dei polmoni e dei reni.
Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Giovedì 25 luglio, durante il viaggio a Rio de Janeiro, il Papa ha rilasciato in spagnolo a Gerson Camarotti, di GloboNews, una lunga intervista, andata in onda domenica 28 nel corso del programma Fantástico dell’emittente brasiliana Rede Globo. Diamo qui di seguito quasi per intero, in una nostra traduzione italiana, il testo dell’intervista, pubblicata integralmente in portoghese sul sito dell’emittente (www.g1globo.com) e in italiano su quello del nostro giornale .
Celebrando la messa per la festa del fondatore della Compagnia di Gesù, papa Francesco sottolinea la necessità di essere “spostati”, al servizio di Cristo e della Chiesa: “Non ci possono essere cammini paralleli e isolati”. Per vivere questa “duplice centralità” bisogna “lasciarsi conquistare da Gesù” e chiedere al Signore “la grazia della vergogna”.
"Gli evangelisti narrano che gli anziani, i sommi sacerdoti e gli scribi - molto rispettati dal popolo per la conoscenza che avevano della legge - si riunirono all'alba del venerdì mattina in casa di Caifa, dove sua Maestà si trovava imprigionato. I membri del sinedrio di comune accordo volevano concludere il processo di Gesù con la condanna a morte, come tutti bramavano, pennellando a tal fine la causa del colore della giustizia per soddisfare la gente. Ordinarono allora che egli fosse condotto davanti a loro allo scopo di interrogarlo nuovamente. I soldati subito scesero alla cella e, accostatisi a lui per scioglierlo dalla roccia, con grandi risa e beffe dissero: «Ehi, Nazareno, quanto poco ti sono giovati i miracoli per difenderti! Non ti tornerebbero ora a vantaggio, per fuggire, quelle arti con le quali raccontavi che in tre giorni avresti riedificato il tempio? Vieni, ti aspetta l'intero consiglio per mettere fine ai tuoi inganni e darti in potere a Pilato, in modo che la finisca con te in un solo colpo». Il Signore si lasciò slegare e portare di fronte ai sommi sacerdoti senza aprire bocca e, pur essendo sfigurato ed indebolito dai tormenti, dagli schiaffi e dagli sputi, dai quali avendo le mani incatenate non si era potuto pulire, non suscitò in loro compassione; tanta era l'ira che nutrivano contro di lui! "
Dalla sofferenza alla donazione, storia di una tennista che ha riscoperto l'amore di Dio.
Di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, durante il volo di rientro a Roma, il Santo Padre Francesco si è soffermato a lungo a parlare con i giornalisti al seguito. Tra gli argomenti, anche il Rinnovamento nello Spirito. “Mi sono ricreduto, sbagliavo io”, ha affermato il Papa raccontando di aver cambiato opinione sul Movimento, “perché ho visto il bene che facevano”. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Siamo profondamente grati a Papa Francesco per le parole di stima e di gratitudine che, di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, ha voluto esprimere all’indirizzo del Rinnovamento nello Spirito, più generalmente conosciuto come Movimento Carismatico Cattolico o Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Lunedì si è tenuto a Rio de Janeiro un Incontro Vocazionale organizzato dal Cammino Neocatecumenale, al quale hanno partecipato circa 50.000 giovani da tutto il mondo. Dopo ogni Giornata Mondiale della Gioventù, questa realtà ecclesiale realizza tali eventi, mossa dal desiderio di voler raccogliere alcuni dei frutti della stessa. All’incontro, presieduto dall’arcivescovo di Rio, Orani Tempesta, hanno partecipato cinque cardinali: l’arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn; l’arcivescovo di Cracovia, Stanis?aw Dziwisz; l’arcivescovo di Boston, Sean O’Malley; l’arcivescovo di Sidney, George Pell, e l’arcivescovo di San Paolo, Odilo Scherer. Sono stati presenti 75 vescovi e arcivescovi e molti catechisti itineranti di questa iniziazione cristiana per adulti.
Contro la “cultura dello scarto” e la “globalizzazione dell’indifferenza”, Francesco propone il concetto della fraternità – che non è “sterile assistenzialismo” – per dare un volto più umano al mondo. “Torniamo a vedere nell’altro un fratello, non un antagonista o un nemico, e riusciremo a costruire una vera pace per l’umanità”.
?A coloro che sulla terra hanno riposto tutta la loro fiducia in Cristo, il Sangue Prezioso aprirà le porte del cielo e darà una letizia senza fine: «Beati coloro che lavarono le loro stole nel Sangue dell'Agnello, per avere diritto all'albero della vita e ad entrare per le porte della Città eterna» (Apoc.). Il fine per il quale Gesù versò il suo Sangue non fu soltanto quello di dare gloria a Dio e di ristabilire l'ordine turbato dal peccato, ma anche di ridonare all'uomo il diritto al Paradiso:«Siamo certi, dice S. Tommaso, di entrare nel Sancta Sanctorum celeste per il Sangue di Gesù». Perciò i santi dicono che il Sangue di Gesù è la chiave del Paradiso e che nessuno può entrarvi se non si purifica in esso. E mentre sulla terra quel Sangue costituisce l'unico motivo della nostra speranza, nel cielo sarà la causa del nostro trionfo e l'oggetto del nostro gaudio. «Il Sangue di Cristo è un nuovo scintillante raggio di luce, che apre un campo novello alla contemplazione degli spiriti celesti, perché per Esso hanno avuto modo di ammirare ed esaltare la misericordia di Dio» (S. Giov. Crisostomo). Come sarà fulgido il trionfo del Sangue Prezioso! Di quale luce abbagliante sfolgoreranno le piaghe vermiglie di Cristo! Quale gioia sovrumana proveranno i Santi nel fissare in quel Sangue glorioso i loro sguardi! Per quel Sangue hanno sofferto, ora quel Sangue è la loro corona per tutta l'eternità. Anche tu sei destinata al Cielo. Ebbene «... abbi fiducia nel Sangue di Cristo, se un giorno vuoi entrare nel numero dei santi» (S. Paolo). Inèbriati anche tu sulla terra alla fonte di quel Sangue se vuoi goderne i benefici per sempre nell'altra vita. Anche a te come un giorno a S. Caterina, Gesù, mostrando una veste intrisa del suo Sangue, dice: «Figlia mia, ecco la veste che devi portare, se vuoi entrare in Paradiso».
Il Papa è tornato a Roma e se non fosse per quello che è successo in aeroplano nel volo di ritorno verso il Vaticano, gli americani, che per sapere cosa succede nel mondo dipendono dai notiziari dei maggiori canali televisivi via cavo, saprebbero ben poco di ciò che il Papa ha fatto o detto, dove è stato e perché ci è andato. A eccezione di una rete cattolica conservatrice, che trasmette regolarmente in diretta le apparizioni pubbliche del Papa, e di qualche canale televisivo diocesano, il viaggio del Papa è stato scarsamente coperto dai maggiori canali. Credo che il principale motivo di questo limitato interesse stia nella percezione del Papato come un relitto del Medioevo e nella convinzione che gli americani, con la loro Rivoluzione, siano riusciti a liberarsi del cattolicesimo come superstizione usata quale strumento di potere. Eppure, secoli dopo, c’è ancora un Papa che salta fuori dalla finestra, circondato da una corte impressionante, potente e riservata.
“Presenta la tua famiglia a Papa Francesco”: questo il titolo delle iniziative rivolte a bambini, ragazzi e giovani che parteciperanno, il 26 e il 27 ottobre prossimi, al pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro a Roma organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia in seno al più ampio pellegrinaggio “Famiglia, vivi la gioia della fede!”.
Circa 55 mila giovani del Cammino neocatecumenale, che hanno partecipato alla Giornata mondiale della Gioventù, si sono riuniti ieri nel Centro Congressi di Rio per partecipare all’incontro vocazionale con gli iniziatori del Cammino, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, e padre Mario Pezzi. A presiedere l’incontro, mons. João Orani Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro. Erano presenti sei cardinali e circa 70 vescovi. Al termine del momento di preghiera, circa tremila ragazzi hanno manifestato la disponibilità a iniziare un itinerario per diventare sacerdoti e oltre mille ragazze per la vita consacrata.
Ha fatto il giro del mondo, suscitando enorme sorpresa, l'intervista concessa da Papa Francesco ai giornalisti presenti con lui sul volo che rientrava a Roma da Rio de Janeiro. In particolare, ha colpito la schiettezza, l'estrema libertà a anche l'umorismo con i quali il Papa ha risposto via via alle domande, anche le più delicate, senza reticenze. Un dialogo franco, ben oltre l'intervista, che aveva avuto un precedente quando prima di ripartire dal Brasile Papa Francesco aveva concesso su temi analoghi una intervista all'emittente brasiliana “TV Globo”.
In un clima di grande commozione, si sono svolti nel palazzetto dello sport di Pozzuoli i funerali delle 38 vittime del pullman precipitato a Monteforte Irpino, sull’autostrada Napoli Bari, nella sera di domenica scorsa. Le esequie sono state celebrate dal vescovo della località campana, mons. Gennaro Pascarella, presente tra le autorità il presidente del Consiglio Enrico Letta. A tutti i parenti delle vittime è giunto il cordoglio del Papa.
In occasione della festa di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, il Papa celebra questa mattina la Santa Messa con i gesuiti nella Chiesa del Gesù di Roma. Si tratta di una Messa in forma privata, come quelle nella cappella di Casa Santa Marta. Durante la conversazione in aereo con i giornalisti, rientrando a Roma da Rio de Janeiro, Papa Francesco aveva risposto anche alla domanda se si sentisse ancora gesuita.
Nella ricezione e attuazione del concilio Vaticano II, vi fu chi definì, più o meno esplicitamente, come sorpassati alcuni aspetti della fede che però papa Paolo VI prontamente riaffermò come parte della dottrina cattolica. Tra questi figurano le indulgenze – compresa quella della Porziuncola –, anche a motivo dei contrasti creatisi a loro riguardo, ad esempio al tempo della Riforma protestante. Se nel 1966 in occasione del 750 anno dalla “Indulgenza della Porziuncola” mediante la lettera Sacrosanta Portiuncolae Paolo VI illustrò l’importanza del privilegio concesso alla piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, nel 1967 con la costituzione apostolica Indulgentiarum Doctrina riaffermò l’insegnamento cattolico circa l’indulgenza.
Riprendiamo di seguito l’introduzione di padre Federico Lombardi e le prime parole rivolte da papa Francesco ai giornalisti durante il volo di rientro a Roma.
Il capitalismo finanziario come fase suprema del capitalismo. Fase che porta a compimento la distruzione delle condizioni di vita del proletariato. Fase però che inevitabilmente innesca la rivoluzione. Così pensava Marx. Strano davvero, ma oggi il pensiero progressista fa proprie le ragioni del capitalismo finanziario.
Una questione pare assodata: l’opposizione alla proposta di legge sull’omofobia nasce dalla violazione della libertà di manifestare la propria opinione e della libertà religiosa. Se questo vale per tutti, per la Chiesa le ricadute sarebbero clamorose: a rischio c’è la possibilità di annunciare il proprio insegnamento in fatto di sessualità, che non significa soltanto la morale sessuale, significa anche la dottrina della Creazione, visto che Dio ha creato l’uomo, “maschio e femmina lo creò” e non altro. Peraltro la legge sull’omofobia non è un episodio isolato: essa impedirà di opporsi al riconoscimento dei matrimoni e delle adozioni gay, ed è coerente con la Strategia nazionale per la prevenzione dell’omofobia - di cui questo quotidiano ha già parlato (unico a farlo) – e che è una vera e propria rieducazione in chiave omosessualista che parte dalle scuole elementari.
Papa Francesco, di ritorno in aereo dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile, ha parlato per oltre un’ora con i giornalisti, rispondendo a tutte le loro domande. Oggi, i quotidiani di tutto il mondo riportano le frasi del Pontefice, che non ha voluto sottrarsi a nessuna delle domande dei cronisti. Ha parlato dei più svariati argomenti: dalla Gmg alla Curia, da Vatileaks ai suoi prossimi appuntamenti, dal ruolo della donna all’aborto (qui il testo integrale delle sue risposte). L’argomento che ha maggiormente catalizzato l’attenzione dei media è stata la risposta sugli omosessuali che è stata anche la più travisata, forzando le parole del Pontefice fino a farle diventare quasi un’apertura ai diritti omosessuali. Al contrario, la risposta del Pontefice è chiarissima e si richiama al catechismo della Chiesa cattolica.
Giuseppe Nazzaro, vescovo dell’ordine dei francescani, è stato vicario apostolico di Aleppo dal 2002 fino a metà di quest’anno. Prima di arrivare nella seconda città più grande della Siria – oggi dilaniata e divisa tra l’est comandato dai ribelli jihadisti e l’ovest assediato, ancora sotto il controllo del governo – monsignor Nazzaro è stato custode di Terra Santa dal 1992 al 1998, ha conosciuto da vicino il Cairo e Alessandria, dove è stato parroco, e ha mantenuto dal 1986 al 1992 la segreteria della Conferenza dei ministri provinciali del Medio Oriente e Nord Africa. A tempi.it parla della situazione «quasi di assedio» in cui si ritrovano i cittadini di Aleppo ovest, di una «guerra guidata dall’esterno» e delle poche speranze che nutre sulla sorte dei due vescovi rapiti da ormai tre mesi: «Temo che siano morti».
I santi evangelisti hanno fatto passare sotto silenzio i patimenti di Gesù nella notte del rinnegamento di Pietro e gli insulti che ricevette nella casa di Caifa, mentre tutti e quattro riferiscono la nuova consultazione fatta tra i membri del sinedrio per presentarlo a Pilato, come si vedrà nel capitolo seguente. Io allora dubitai se fosse opportuno proseguire il mio racconto e manifestare quanto mi era stato dato di comprendere, perché nel contempo mi fu fatto capire che nel nostro pellegrinaggio terreno non ci sarà svelata ogni cosa, né conviene che si dica a tutti ciò di cui si viene a conoscenza, poiché nel giorno del giudizio saranno palesati questo ed altri misteriosi eventi della vita e della passione del nostro Redentore. Inoltre, su quanto io posso dichiarare, non trovo parole adeguate al mio pensiero e molto meno all'oggetto che concepisco, perché l'argomento è ineffabile e superiore alla mia capacità. Tuttavia, per obbedire, esporrò quello che mi sarà concesso di intendere, per non essere ripresa per aver taciuto una verità così sublime da confondere e condannare la vanità e la dimenticanza umana. Confesso dinanzi al cielo la mia durezza a non morire di vergogna e dolore, per aver commesso colpe che tanto costarono a quel Dio che mi diede l'esistenza: non possiamo negare l'orrore e la gravità del peccato che fece strazio dell'Autore della grazia e della gloria. Sarei la più ingrata di tutti gli uomini, al pari dello stesso demonio, se da oggi in poi non aborrissi la colpa più della morte: questo debito desidero trasmettere e ricordare a tutti i cattolici, figli della Chiesa.
Il Dio di Gesù Cristo e Geova, una strana personalità Se prendiamo il racconto biblico dell'incontro tra Abramo e i tre angeli, offertoci dalla prima Lettura dell'odierna Liturgia, noi cattolici, educati dalla nostra Chiesa, ricaviamo da quel racconto varie idee su Dio. La prima consiste nel fatto che le espressioni "il grido è giunto fino a me... sono sceso per... lo voglio sapere..." sono tutte antropomorfiche, cioè fanno agire Dio alla maniera umana, ma non vanno prese alla lettera perché appunto cozzano contro l'onnipresenza e l'onniscienza di Dio che non ha bisogno di spostarsi per recarsi in un luogo. ...
Pubblichiamo oggi la prima parte di una riflessione sulla enciclica “Lumen fidei” di papa Franceso, firmata da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace.
In Siria dagli anni '80, dove ha costituito una comunità monastica islamo-cristiana, p. Paolo Dall'Oglio era stato espulso da Assad nel 2012. Rientra ogni tanto in Siria dalla parte controllata dai ribelli, dei quali è amico. Si stanno verificando le notizie. Il Paese è nel caos e "non si vede la fine del tunnel".
L'incontro si è tenuto a RIOCENTRO presso Rio de Janeiro a ridosso delle jmj 2013. Erano presenti più di 65.000 giovani del cammino neocatecumenale accompagnati dai propri catechisti. CATECHISTA 2.0 oltre i vari momenti divisi per facilitarne la fruibilità stà preparando anche un video unico dalla registrazione in diretta di TV2000.
Il Centro Congressi di Rio era troppo piccolo per i giovani del Cammino neocatecumenale - il numero dei partecipanti infatti ha superato di molto le previsioni - e molti ragazzi hanno dovuto accontentarsi di seguire l’incontro dai teleschermi. Ma questo non li ha distolti dall’ascolto attento dell’annuncio fatto da Kiko Arguello. L’iniziatore del Cammino ha fatto presente la parola della Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. L’amore infinito di Dio all’uomo si è fatto presente domenica 28 sera anche per i ragazzi che gremivano la sala e l’esterno del Centro Congressi, toccando il loro cuore. Il segno più evidente è stato la risposta alla chiamata vocazionale, fatta dagli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, tanto che il palco non riusciva a contenere i giovani disponibili ad entrare in seminario (circa 3mila) e le ragazze (mille) che hanno sentito la chiamata alla vita consacrata e all’evangelizzazione. I giovani sono andati incontro ai cardinali per ricevere una benedizione, che da il “la” al cammino di discernimento della propria vocazione.
Se nell'Inferno i dannati si disperano, perché il Sangue di Cristo è loro di eterna condanna, nel Purgatorio le anime soffrono temporaneamente; il Sangue di Cristo forma l'oggetto principale della loro speranza ed è per noi viventi il mezzo per sollevare le loro pene. L'esistenza del Purgatorio è verità di fede. Le anime, se non godono già la visione beatifica, si trovano nello stato voluto dall'amore purificante di Dio, che chiamiamo comunemente purgatorio. Ma, è anche di fede, che noi possiamo alleviare quelle pene, applicando per le Anime Sante i meriti del Sangue di Gesù. Subito dopo la sua morte il Signore apparve alle anime dei giusti, che da secoli attendevano la sua venuta, piene di fede nella virtù salvatrice della sua Passione. «Tu, o Signore, per mezzo del tuo Sangue, liberasti i prigionieri da quella fossa profonda, dove non è acqua». L'unico mezzo perciò per liberarle da quelle sofferenze è l'applicazione dei meriti del Sangue Divino. Tutte le opere buone, specialmente la preghiera e la carità, possono essere fatte con l'intenzione di applicarne i frutti alle Anime del Purgatorio; ma i mezzi più eccellenti sono due: far celebrare sante Messe ed accostarsi alla S. Comunione. La S. Messa non è altro che lo stesso sacrificio della Croce, che si rinnova in modo incruento sull'altare, perciò, come furono infiniti i meriti del Sangue di Cristo sulla Croce, così lo sono sull'altare. Cosa potremmo offrire di più prezioso a Dio a vantaggio di quelle Anime? E quando potrebbe essere più efficace la nostra preghiera, se non nel momento in cui riceviamo il Corpo e il Sangue di Gesù nell'anima nostra? Ci potrà allora Egli negare la sua misericordia per quelle anime tanto care al suo Cuore? Perciò, se possiamo aiutare le Anime del Purgatorio, ricordiamo che è nostro dovere farlo. Sono le anime dei nostri parenti, di persone che ci furono care e ci fecero del bene nella vita. Un giorno andremo anche noi in Purgatorio. Come vorremmo allora che tutti ci aiutassero! Ma come possiamo sperarlo, se ora siamo indifferenti verso coloro che ci hanno preceduto in quel luogo di espiazione?
Nel suo recente libro “Il Concilio segreto” (Piemme), il vaticanista di “Panorama” Ignazio Ingrao dedica l’ultimo capitolo ad esporre le ragioni per cui, secondo lui, sarebbe ormai necessario un nuovo concilio Vaticano III. La proposta comporta di considerare ormai superata la problematica della “interpretazione” (o ermeneutica) del Concilio, suscitata, coltivata e lasciata in eredità da Benedetto XVI. Comporta quindi di considerare superato il pontificato di Benedetto XVI.
A Benedetto XVI era toccato "aprire" sui preservativi, a papa Francesco invece toccano i gay. Le interviste con i giornalisti in aereo evidentemente sono destinate a creare qualche problema nella comunicazione e ad oscurare i contenuti dei viaggi pastorali. Così le spettacolari immagini della enorme folla di giovani che domenica occupava Rio de Janeiro per partecipare alla messa con papa Francesco e il suo pressante invito all’evangelizzazione, ieri erano già dimenticati, sovrastati dalla risposta che papa Francesco aveva dato a un giornalista a proposito della lobby gay in Vaticano: «Se uno è gay, chi sono io per giudicarlo?», ha detto il Papa a un certo punto. E su tutti i media internazionali è diventata prima notizia l’apertura del Papa sui gay. In Italia poi Nichi Vendola e Paola Concia non hanno perso un attimo per arruolare il Papa nel partito anti-omofobia.
Le chiese egiziane di Al-Azraa e Anba Ebram, a Minya, sono state attaccate l’altro giorno da un gruppo di sostenitori di Mohamed Morsi. Solo l’intervento dell’esercito e di alcuni giovani musulmani hanno impedito agli assalitori di entrare negli edifici. «MOLOTOV CONTRO LE CHIESE». La notizia è stata diffusa dal portavoce dell’arcivescovo del monastero Mawas: «Hanno lanciato bombe molotov contro le chiese – ha dichiarato all’agenzia Mena – ma non sono riusciti ad entrare grazie all’intervento dell’esercito e di un gruppo di cristiani e musulmani». Anche la chiesa di El-Eslah è stata attaccata.
«Non credente». Così Samuel Pruvot ha definito il capo dello Stato francese nel suo libro Francois Hollande, Dio e la Repubblica. Che a Hollande i cristiani piacciano poco non è una novità. Il presidente della Repubblica francese ha inanellato in un solo anno di governo molti atti che lo provano.
Avete visto le scene del Papa a Rio, no? Braccia aperte a ricevere chiunque gli si parasse davanti. Baci per donne e piccini. E mate con il primo che dalla folla gli allungasse cannuccia e beverone. E così, raccontano le cronache dei giornalisti al seguito, sarà stata la Gmg carioca una «Woodstock per conquistare il gregge perduto» (Repubblica), oppure un vero e proprio “espaldarazo”, come ha sognato El País, con questa sua bella illusione che il Papa sia volato in Brasile per «un riconoscimento degli indignados»? «Sulla spiaggia Francesco vara la rivoluzione della tenerezza» (Corriere della Sera) o «la visita papale ha gettato un cruda luce sull’incompetenza di politici a organizzare in modo trasparente ed efficace i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016» (Le Monde)? Si è fatto pellegrino per esortare la gioventù a lottare contro la corruzione (Der Spiegel, New York Times) o per dimostrare che «sembra, addirittura, credere al Libro» (Vittorio Zucconi)? Infine, «da autentico papa dei poveri e dei giovani» Francesco ce la farà a spingere «l’antica chiesa di Roma a sciogliere le proprie giunture e a porsi come “facilitatrice” della fede invece che come “controllore”» (Luigi Accattoli)?
Canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, Ior, "resistenze" curiali alle riforme, lobby gay in Vaticano, pastorale matrimoniale e divorziati risposati nel colloquio di Francesco con i giornalisti in aereo.
Carità, solidarietà, aiuto ai poveri sono alcuni elementi che hanno fatto nascere nuove congregazioni e istituti in Brasile. Ma il papa intende la carità come un'espressione dell'evangelizzazione. La fede in Gesù Cristo è il dono più grande da condividere. E molti giovani stanno decidendo di diventare missionari per tutta la vita.
Dopo che il nostro Salvatore ebbe ricevuto gli affronti e lo schiaffo, Anna lo mandò così com'era, legato ed incatenato, a Caifa, suo genero. Questi, esercitando in quell'anno l'ufficio di sommo sacerdote, aveva già riunito gli scribi e gli anziani del popolo per istruire il processo dell'innocentissimo Agnello. Frattanto i diavoli, vedendo l'invincibile pazienza e la mitezza che il Signore degli eserciti mostrava di fronte alle ingiurie subite, stavano come attoniti, invasi da una confusione e da un furore indicibili. Non riuscivano a penetrare i suoi sentimenti e le sue idee, e nelle azioni esterne, di cui si servivano per sondare il cuore delle altre persone, non ritrovavano alcun movimento disordinato. Egli, d'altra parte, non si lamentava né sospirava né concedeva alcun piccolo sollievo alla sua umanità, e perciò il dragone, di fronte a tanta grandezza d'animo, si meravigliava e si affliggeva come dinanzi a cosa inaudita, mai vista tra i mortali di natura passibile e fragile. Furibondo, allora, irritava i principi, gli scribi e i ministri affinché lo offendessero e maltrattassero ricoprendolo di abominevoli obbrobri: tutti - se la divina volontà lo permetteva - erano pronti ad eseguire quanto veniva loro suggerito.
Il volo di ritorno da Rio de Janeiro a Roma è stato caratterizzato da una lunga conversazione di Papa Francesco con i giornalisti a bordo. Il Pontefice ha toccato moltissimi temi, rispondendo a domande con il suo tipico stile diretto, improntato alla schiettezza
«La persecuzione dei cristiani in Sudan, oggi al 98% musulmano, è aumentata bruscamente dopo la secessione del Sud Sudan». Recita così una nota inviata all’agenzia Fides dal gruppo “Barnaba Team”, impegnato per la difesa dei cristiani e della libertà religiosa. «CHIESE DEMOLITE». «Le chiese vengono demolite, le istituzioni cristiane e le scuole chiuse, i cristiani arrestati, lavoratori cristiani stranieri espulsi e le pubblicazioni cristiane sequestrate», continua il comunicato che testimonia l’aggravarsi della persecuzione dei cristiani nel Sudan dalla secessione del Sud avvenuta nel luglio 2011.
Grazie a i giovani “del Brasile e del mondo intero”, Cristo “sta preparando una nuova primavera in tutto il mondo”. È l’ultima certezza che Papa Francesco ha voluto riaffermare all’ultimo atto del suo primo viaggio apostolico in Brasile. Nel discorso di congedo all’Aeroporto do Galeão di Rio de Janeiro, il Papa ha ringraziato la presidente, Dilma Roussef, e le autorità civili ed ecclesiali per la riuscita della Gmg e per il grande calore col quale è stato dovunque accolto.
E’ scomparso nella notte il cardinale Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia. Era il più anziano porporato vivente e aveva compiuto 99 anni lo scorso 20 luglio. Nato nel 1914 a Centovera di Sangiorgio Piacentino da una famiglia contadina, entrò in seminario a 11 anni, fu ordinato sacerdote a 22 e vescovo a 54. Fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1994, quando aveva già compiuto 80 anni. Da sempre attivo nel mondo della comunicazione e della pastorale giovanile, fu una della figure più conosciute e popolari della Chiesa in Italia.
Auguri a tutte le donne che portano questo nome, e a tutte le persone impegnate nei servizi domestici: perché santa Marta è la patrona delle cuoche. L’episodio narrato da Luca nel suo Vangelo è ben noto: “Mentre era in cammino con i suoi discepoli”, racconta l’evangelista, “Gesù entrò in un villaggio, e una donna, che si chiamava Marta, lo ospitò in casa sua. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Allora, fattasi avanti, disse: ‘Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille di aiutarmi!’. Ma il Signore le rispose: ‘Marta, Marta, tu ti agiti e ti preoccupi per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà mai tolta’”.
Purtroppo il Sangue di Gesù non è per tutti di salvezza; per molti è di condanna. «Questo Fanciullo - disse il santo vecchio Simeone - è venuto al mondo per la redenzione di molti e per la rovina di altri». Dipende forse da Dio, se, proprio quel Sangue che ha versato per la nostra redenzione, sarà la rovina di tante anime? No. Dipende unicamente dalla nostra volontà. «Per chi vuole sarà di salvezza, dice S. Agostino, per chi non vuole sarà di condanna». Giuda gettò i trenta denari gridando: «Ho tradito il Sangue innocente» e si impiccò; Pietro rinnegò il Maestro, pianse amaramente e fu perdonato. Tutti i giorni si leva una voce al cielo che grida «Vendica, o Signore, il sangue dei tuoi giusti che è stato sparso!» Se la voce del sangue dei martiri è così formidabile, cosa sarà la voce del Sangue di Cristo? Come sarà terribile quella voce nel giorno del Giudizio! I chiodi e le piaghe di Cristo grideranno condanna, per chi ha disprezzato quel Sangue! Dio, dice il Profeta Ezechiele, chiederà conto di quel Sangue! È vero che Gesù è pieno di misericordia e di bontà, ma se non condannasse chi conculca il suo Sangue, sarebbe ingiusto. Se per quel Sangue milioni di anime hanno sofferto, dev'essere la loro gloria; se invece tanti peccatori lo hanno profanato e non se ne sono pentiti, dev'essere la loro condanna. «Come la misericordia, dice lo Spirito Santo, così l'ira divina, discende veloce sul nostro capo». E per noi? Il Sangue di Gesù sarà di salute o di condanna? O Gesù fa che le tue piaghe siano il nostro rifugio in vita e in morte e il tuo Sangue la nostra salvezza, perché noi non solo confidiamo in te, ma ti amiamo.
Lo scorso 5 luglio 2013, in una breve nota apparsa sul sito pro-life americano “National right to life news”, il dottor Peter Saunders, ex chirurgo e amministratore delegato dell’organizzazione britannica Christian Medical Fellowship, che associa numerosi medici e studenti di medicina, ha sollevato ancora una volta il velo sull’ipocrita e menzognera ideologia che sta alla base della cultura eutanasica. Ancora una volta è bastato qualcuno che ci facesse aprire gli occhi, che sollevasse un po’ il velo dell’indolenza generale per beccare i cultori della dolce morte con le mani nella marmellata. Con l’articolo dal titolo “20 things you might not know about assisted suicide in Europe” (20 cose che forse non sapete sul suicidio assistito in Europa), il dottor Saunders ha da subito indirizzato la sua preoccupazione su come i media britannici stiano progressivamente incentivando la programmazione pro-death: il Sunday Times, ad esempio, sposando la sua nuova e aberrante politica editoriale, ha trasmesso un documentario per “pubblicizzare” il suicidio assistito che il britannico Peter Smedley ha scelto nella clinica Dignitas vicino a Zurigo.
Uno di Noi è giovane, giovanissimo, ha appena iniziato il suo percorso di vita terrena nella pancia della mamma….a buon diritto è “invitato speciale” al Festival dei Giovani, Mladifest, di Medjugorje. Il Festival, alla sua 24esima edizione, si volgerà dal primo al sei agosto. La Parrocchia di Medjugorje si prepara ad accogliere migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di noi” per far riconoscere la persona fin dal concepimento, vietando che l’Unione europea usi i fondi europei per sostenere associazioni che promuovono l’aborto e ricerche mediche che violino la dignità dei nascituri sarà presente a Medjugorje per la seconda volta. Lo scorso anno in occasione del Mladifest, erano state raccolte 4.000 firme. Si era all’inizio della raccolta firme. Da allora “Uno di noi” è cresciuta assai. Attualmente le firme raccolte sono 819.000, sono 28 i paesi della UE che hanno aderito all’iniziativa, ed è evidente come i promotori ed i sottoscrittori dell’iniziativa godano della benedizione della vergine Maria. Il Responsabile del Mladifest di Medjugorje, padre Danko Perutina, ha accolto e benedetto i volontari di “Uno di noi”.
Prendiamo lo spunto da ciò che avrebbe detto il cantautore Max Gazzé e che è riportato nel sito dei Testimoni di Geova. Spiegando la nascita della sua canzone di successo "Sotto casa", Gazzé avrebbe detto: “Ho lavorato molto con mio fratello e la canzone è uscita in un giorno in cui stavamo scrivendo per il nuovo album e hanno suonato alla porta. Erano due testimoni di Geova, due ragazzi, educatissimi. Gli abbiamo aperto e abbiamo ascoltato quello che avevano da dirci. Ci hanno catechizzato con gentilezza e sorrisi. Abbiamo immaginato come sarebbe andata se nessuno avesse mai aperto la porta a questi ragazzi e loro avessero cominciato a parlare davanti ad una porta chiusa. Quando sono andati via abbiamo pensato a quante persone siano rimaste barricate dietro l’uscio, spaventata (sic!) da chissà quale pregiudizio." Accanto a questo articolo i Testimoni di Geova reclamizzano quella che sarebbe la loro attività basilare: la spiegazione della Bibbia. E ovviamente. se si trattasse di questo, chi avrebbe da ridire? Una catechesi biblica fatta con "gentilezza e sorrisi", per di più venendo a servirti a casa, all'ora che ti fa più comodo, come rifiutarla? come "barricarsi" se non scioccamente "spaventati” da chissà quale inibente pregiudizio"? Tutto giusto! Ma che dire se lo "spavento" e il "rifiuto" per una tale "catechesi" fossero invece motivati non da pregiudizio, come suppone l'inesperto e, quanto a Bibbia, "culturalmente indifeso” Gazzé", ma su una preinformazione scientifica realizzata da esegeti della Bibbia che, esperti nella dottrina geovista, hanno verificato come la catechesi geovista non sia affatto una spiegazione ma una deformazione del messaggio biblico? Che dire se non complimentarsi con chi, sapendo di essere digiuno di Bibbia ma avvertito del fatto che il geovismo la deforma, avesse aperto cortesemente la porta ma, sentita la proposta, l'avesse chiusa con un ancor più cortese e gentile "No, grazie!"? Andiamo ad esemplificare facendo una piccola preinformazione circa tale deformazione a cui, come esperti del GRIS*, abbiamo alluso.
Nel 1216, Francesco d’Assisi chiese ed ottenne dal suo Signore per la piccola cappella della Porziuncola di Assisi - la chiesa che più amava e che era stata la cornice degli eventi più significativi della sua vita spirituale - il più grande dei doni: il suo Perdono. Non solo per sé ma per tutti quanti ne avessero fatta richiesta con cuore contrito. L’approvazione della Madre Chiesa, nella persona del suo supremo pastore il Pontefice Onorio III, suggellò e riconobbe la verità della concessione divina, permettendo a Francesco di darne gioioso annuncio a tutti i fedeli convenuti, come è illustrato nella pala di Prete Ilario all’interno della stessa Porziuncola, con le parole «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!».
Come ogni anno il Ministero della Salute rende nota una relazione sullo stato di attuazione della legge 40, legge che disciplina l’accesso alla fecondazione artificiale. La relazione fa riferimento all’anno 2011. Andiamo a prendere i dati più significativi solo per le tecniche di primo e secondo livello, cioè Fivet, ICSI, che fa la parte del leone, e in minima parte Gift. Sono aumentate le coppie che cercano il figlio in provetta e che si sono rivolte ad uno dei 179 centri presenti in Italia: 46.491 coppie nel 2011 contro 44.365 del 2010. L’aumento riguarda anche le donne non più giovanissime: ormai una donna su quattro ha più di 40 anni. Crescono anche il numero di cicli, cioè potremmo dire i tentativi per avere un bambino: 56.092 nel 2011 contro i 52.676 del 2010.
Finora abbiamo affrontato la questione delle unioni omosessuali e della legge sull’omofobia dal punto di vista politico, culturale, anche religioso. Ma è anche importante collocare quanto sta avvenendo in Italia – e nel mondo occidentale – in una prospettiva più ampia, che è quella del senso della storia. Ovvero: che senso ha ciò che stiamo vivendo oggi nella prospettiva della storia della salvezza, in che punto esatto si colloca? E di conseguenza: che cosa ci è chiesto per spingere la storia verso il suo fine ultimo, ovvero il “ricapitolare in Cristo tutte le cose”? Un aiuto a rispondere a queste domande si trova nelle parole degli ultimi tre Papi.
«Spero che tu marcisca all’inferno»: questo il commento che uno scalmanato ha lasciato nel 2010 sulla bacheca di Facebook del pastore evangelico Cary Gordon di Sioux City, in Iowa. Lo scalmanato non è uno scalmanato qualsiasi, ma risponde al nome di Scott Raasch, omosessuale che da poco è stato nominato membro della Commissione per i diritti umani della città. Una strana concezione di diritti umani, quella di Raasch, se si pensa che a scatenare quel commento furibondo bastò l’opposizione di Gordon al riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. E’ lo stesso pastore a ricordare che a seguito del suo appoggio all’appello per la rimozione di tre giudici della Corte suprema dell’Iowa che aprirono al matrimonio omosessuale, Raasch lo apostrofò quale «portatore d’odio» e «bigotto».
Fare in fretta: è la parola d’ordine per inserire nell’ordinamento italiano le norme liberticide che vengono presentate come di contrasto alle discriminazioni omofobe. Com’è ormai evidente, queste disposizioni – se approvate – impediranno non già violenze, minacce o ingiurie nei confronti delle persone omosessuali: per queste gli articoli del codice penale ci sono già e sono più che sufficienti.
Alla Messa conclusiva della Gmg a Capocabana hanno partecipato oltre 3 milioni di persone. Un grande successo. Ascoltiamo il commento del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi,.
Grande l'entusiasmo dei giovani polacchi sulla spiaggia di Copacabana, quando Papa Francesco ha annunciato che la prossima Gmg si svolgerà a Cracovia, in Polonia, nel 2016.
Alla Messa di Copacabana hanno partecipato 3 milioni di pellegrini; agli oltre 2 milioni di giovani che hanno trascorso la notte sulla spiaggia di Rio dopo la Veglia, infatti, se ne sono aggiunti centinaia di migliaia dalla metropoli carioca e da tutto il Brasile. 1500 i vescovi 15mila i sacerdoti. Tra le autorità: i presidenti di Brasile, Argentina, Bolivia e Suriname. Il Papa ha “inviato” in missione tutti i giovani del mondo e all’Angelus ha annunciato la città della prossima Gmg.
Degna cosa sarebbe parlare della passione, delle ignominie e dei tormenti di Gesù con parole così vive ed efficaci da penetrare più di una spada a doppio taglio, fino a dividere con intensa sofferenza la parte più intima di noi stessi. Difatti, le pene che gli furono inflitte non furono comuni: non si troverà mai dolore simile al suo dolore ! La sua persona non era come quella degli altri uomini; inoltre egli non patì per sé né per le sue colpe, ma per noi e per i nostri peccati. È opportuno, dunque, che descriviamo i travagli del suo martirio non in modo usuale, ma forte ed incisivo, così da proporli ai nostri sensi. Me infelice, che non posso dar efficacia alle mie espressioni, né trovare quelle che l'anima mia desidera per manifestare questo segreto! Esporrò solo ciò che arriverò a comprendere e mi spiegherò come potrò e mi sarà propinato, benché la scarsezza del mio talento coarti e limiti la grandezza dell'illuminazione, e i termini inadeguati non arrivino a dichiarare il concetto più nascosto del cuore. Supplisca a tale lacuna la vitalità della fede che noi, membri della Chiesa, professiamo. E se i vocaboli sono ordinari, siano. straordinari l'afflizione e il sentimento, sia altissimo il giudizio, veemente la comprensione, profonda la riflessione, cordiale la riconoscenza e fervente l'amore, poiché tutto sarà meno della verità dell'oggetto e meno di quanto noi dovremmo corrispondere come servi, amici e figli adottati per mezzo della morte di Cristo, nostro bene.
Se una parola, un fatto, un incontro vi ha lasciato il presentimento che valga la pena accostarsi alla povertà come mistero e non come problema, come benefico scandalo e scandalosa risorsa nello stesso tempo e non come disgrazia che riguarda altri e di cui deve occuparsi lo Stato, venite a Palermo. Non perché il rapporto dell’Istat diffuso settimana scorsa assegna alla Sicilia il primato della povertà relativa in Italia (col 29,6 per cento delle famiglie in tale condizione) e una posizione molto alta nella classifica della povertà assoluta con 180 mila nuclei familiari che non sono in grado di accedere al paniere dei beni di prima necessità. Numeri buoni solo per alimentare l’angoscia, il senso di impotenza, la speculazione politica.
Alcune vicende hanno un andamento circolare. Come la seguente. Un lui italiano e un lui uruguaiano si “sposano” in Spagna. I due poi vogliono vivere stabilmente in Italia e così chiedono alla questura di Reggio Emilia la carta di soggiorno prevista per i coniugi di cittadini di paesi membri dell’Unione europea. La richiesta però viene loro negata proprio perché secondo la legge italiana i due lui non sono una coppia di coniugi. Ma quest’ultimi non si arrendono e chiedono giustizia ai giudici. Nel febbraio del 2012 il Tribunale di Reggio Emilia dà loro ragione in base ad un decreto legislativo (30/2007) che recepisce la direttiva europea n. 38/2004 sulla libera circolazione e soggiorno dei cittadini dell’Unione europea e dei loro familiari. Il punto era capire se il partner uruguaiano secondo il diritto italiano era da considerarsi come un “familiare”. Da una parte il giudice afferma che i due certamente non sono coniugi per il nostro ordinamento, dall’altra però non permettere ad una coppia di vivere insieme sarebbe ostacolare la loro libertà, intromettersi nella loro vita privata. Inoltre, richiamando un parere della Commissione europea, il Tribunale aggiunge che “la direttiva [n. 38/2004] deve essere applicata in conformità del principio di non discriminazione, sancito in particolare dall’art. 21 della Carta dell’Unione europea”, la quale vieta qualsiasi discriminazione anche quelle fondate sull’orientamento sessuale. Insomma se il partner uruguaiano non lo consideri uno di famiglia questi potrebbe anche rimanerci male.
Almeno due, tre milioni di giovani alla Veglia sul lungomare e sulla spiaggia di Copacabana, fra canti, preghiere, testimonianze e le parole di papa Francesco. La Chiesa e il mondo come un cantiere in cui è necessario partecipare personalmente per cambiarli in meglio, sull'esempio di Madre Teresa di Calcutta. L'adorazione eucaristica e il silenzio della notte.
Dopo le giornate dedicate al Brasile, al suo cuore mariano ad Aparecida e alle sue periferie dei malati e dei poveri, Papa Francesco nella serata del 25 e il 26 luglio è entrato nel vivo della Giornata Mondiale della Gioventù, incontrando un milione di giovani in un clima di entusiasmo davvero indescrivibile. Il Papa ha assecondato i giovani e ha scherzato con loro, ma ha anche proposto un messaggio impegnativo.
La legge anti-omofobia non è stata ancora approvata ma già fa sentire i suoi effetti: chi prova a dissentire viene intimidito e costretto a tacere o apertamente calunniato attraverso i social network. Si tratta di due episodi gravissimi di questi giorni che confermano quanto La Nuova Bussola Quotidiana sta dicendo da mesi: si sta realizzando in Italia una sorta di dittatura gay.
Oggi è un triste anniversario: da ben 1.500 giorni Asia Bibi si trova in carcere per false accuse di blasfemia. La mamma cattolica di 49 anni, colpevole di aver bevuto nella stessa tazza di una musulmana e di avere rifiutato la conversione all’islam, è stata condannata a morte in primo grado e si attende il processo di appello.
Pare che gli uomini oltre ai capelli perdano pure gli spermatozoi. Non è calvizie delle gonadi. È logorio della vita moderna. E non c’è Cynar che tenga. Sembra una barzelletta di Woody Allen. E invece è Umberto Veronesi. Il quale ha spiegato dalle colonne del Corrierone, avvalendosi di un non meglio identificato «recente studio francese», che la differenziazione sessuale è destinata a sparire. Vabbè, hanno anche scritto che nei francesi la recessione ha causato un «drammatico calo del desiderio». Però noi siamo italiani.
Dopo la visita alla favela brasiliana di Manguinhos e l’incontro con i giovani argentini, ieri papa Francesco ha finalmente incontrato tutti i giovani della Giornata mondiale della gioventù sul lungomare di Copacabana. «Voi – ha detto il Papa nel suo saluto iniziale riferendosi al maltempo che in questi giorni ha colpito Rio – dimostrate che la fede è più forte del freddo e della pioggia. Vedo in voi la bellezza del volto giovane di Cristo e il mio cuore si riempie di gioia».
Francesco incontra gli esponenti della classe dirigente e poi pranza con i vescovi. Politica, economia e vita sociale debbono fondarsi su valori etici. La laicità dello Stato. "Oggi, serve una Chiesa in grado di far compagnia, di andare al di là del semplice ascolto; una Chiesa che accompagna il cammino mettendosi in cammino con la gente; una Chiesa capace di decifrare la notte contenuta nella fuga di tanti fratelli e sorelle".
Messa di papa Francesco con un migliaio di vescovi presenti alla Gmg. Da giovane volevo andare missionario nel lontano Giappone. Annunciare il Vangelo "non è semplicemente aprire la porta per accogliere, ma è uscire dalla porta per cercare e incontrare! Con coraggio pensiamo alla pastorale partendo dalla periferia, partendo da coloro che sono più lontani, da coloro che di solito non frequentano la parrocchia".
Nelle aree urbane la mortalità infantile nei bambini sotto i 12 mesi è di 12.325 femmine contro 8.076 maschi. Nelle zone rurali il divario è più "equilibrato". Per un gesuita direttore di un centro per i diritti umani è il risultato di una mentalità patriarcale, che continua a prediligere i figli maschi, a discriminare le donne e a ricorrere ad aborti selettivi e infanticidi femminili.
Con la Croce "Gesù si unisce alle famiglie che sono in difficoltà, che piangono la perdita dei loro figli, o che soffrono nel vederli preda di paradisi artificiali come la droga; con essa, Gesù si unisce a tutte le persone che soffrono la fame in un mondo che ogni giorno getta via tonnellate di cibo; con essa, Gesù si unisce a chi è perseguitato per la religione, per le idee, o semplicemente per il colore della pelle; in essa, Gesù si unisce a tanti giovani che hanno perso la fiducia nelle istituzioni politiche perché vedono egoismo e corruzione o che hanno perso la fede nella Chiesa, e persino in Dio, per l'incoerenza di cristiani e di ministri del Vangelo".
L'invito a rafforzare l'unità delle famiglie in occasione della festa di sant'Anna e san Gioacchino, "i nonni di Gesù". Ieri agli argentini presenti a Rio ha detto che la civiltà di oggi esclude giovani e anziani, che sono invece entrambi importanti per il futuro della società. La confessione a cinque giovani della Gmg e l'incontro con alcuni giovani detenuti. La lunga amicizia di Francesco con i giovani carcerati di Buenos Aires.
Mentre il nostro salvatore Gesù si trovava presso l'orto degli Ulivi, pregando il suo eterno Padre e sollecitando la salvezza di tutto il genere umano, Giuda si affrettava a farlo catturare e a consegnarlo ai sommi sacerdoti ed ai farisei. E poiché Lucifero con i suoi demoni non poté dissuadere la perversa volontà del malvagio discepolo e degli altri dall'intento di togliere la vita al loro Creatore e maestro, la sua antica superbia mutò disegno, ed agendo con nuova malizia infuse empie suggestioni nei giudei, affinché con maggior crudeltà e con atrocissime ingiurie tormentassero Cristo. Il dragone - come si è detto finora - già nutriva il pieno sospetto che quell'uomo così eccezionale fosse il Messia e vero Dio. Per non rimanere in questo dubbio, cercava allora nuove prove contro il Signore per mezzo di violenti insulti, che riversò nell'immaginazione dei giudei e dei loro ministri, comunicando ad essi la sua indicibile invidia. In quest'occasione tutto si adempì conformemente a quanto lasciò scritto Salomone nel libro della Sapienza. Il demonio, infatti, pensò che se Cristo non era Dio, ma semplice uomo, avrebbe ceduto alla persecuzione ed ai tormenti, ed egli così lo avrebbe vinto; se invece lo era, avrebbe manifestato la sua identità liberandosi e operando nuovi prodigi.
Spero ci sia "chiasso" qui a Rio. È una delle frasi pronunciate ieri da Papa Francesco che ha fatto il giro del mondo. Il discorso rivolto alle migliaia di giovani argentini venuti a Rio per la Gmg è stato molto incisivo e ha posto in rilievo molti dei temi del magistero del Papa: la Chiesa diretta verso le periferie, il fatto che non debba comportarsi come una Ong, gli eccessi della civiltà mondiale troppo esageratamente protesa verso il “culto del dio denaro”, l’“eutanasia culturale” che esclude gli anziani dalla vita sociale. Di seguito il testo integrale dell’intervento di Papa Francesco: "Grazie…, grazie per essere qui, grazie per essere venuti… Grazie a coloro che sono dentro e molte grazie a coloro che sono rimasti fuori. Ai trentamila che mi dicono essere fuori. Li saluto da qui. Sono sotto la pioggia… grazie per il gesto di essersi avvicinati, grazie per essere venuti alla Giornata della Gioventù. Avevo suggerito al dottor Gasbarri, che è la persona che gestisce, che organizza il viaggio, di trovare un posticino per un incontro con voi, e in mezza giornata ha sistemato tutto. Voglio anche ringraziare pubblicamente il dottor Gasbarri per ciò che è riuscito a fare oggi.
Quella di oggi sarà una giornata densa di appuntamenti per Papa Francesco. Prima della Via Crucis a Copacabana, prevista nella tarda serata italiana, ci saranno altri momenti importanti come la confessione di alcuni giovani, il pranzo con diversi ragazzi che partecipano alla Gmg e anche l’incontro riservato con cinque detenuti. Appuntamenti dei quali ha parlato ieri padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, nel consueto briefing di fine giornata con i giornalisti che seguono il raduno di Rio.
Oltre un milione di sorrisi, un milione di saluti e lacrime, un milione di benvenuto al Papa, in un’apoteosi che ha stretto in un affettuoso abbraccio i giovani e Papa Francesco. Questo il clima di ieri sera sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, nella cerimonia di accoglienza di Papa Francesco dei giovani di tutto il mondo giunti nella Giornata Mondiale della Gioventù. Ai ragazzi di il Santo Padre ha detto: “La fede è rivoluzionaria”.
Fatima, Harissa, Damasco, Samalut, Assiut, Zeitun e tanti altri luoghi dove è apparsa la Vergine sono meta di incessanti pellegrinaggi da Libano, Siria, Egitto, Iran. Si cerca la guarigione fisica, ma anche quella spirituale; la preghiera spontanea e mistica e non quella schematica e formale dell'islam ufficiale. I salafiti iconoclasti distruggono ogni anno luoghi di pellegrinaggio. Ma la devozione a Maria cresce, nutrita anche dai racconti del Corano. Il dialogo spirituale fra cristiani e musulmani è molto più promettente di quello culturale, teologico o politico.
«Amatevi l'un l'altro, come io vi ho amato». È questa la divisa del vero cristiano: l'amore scambievole con il prossimo. «In questo conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete l'un l'altro». Quando si pensa che ogni uomo ha un'anima immortale e che per ogni anima Gesù ha versato il suo Sangue; quando si pensa che, per effetto della Redenzione, ognuno di noi fa parte della grande famiglia di Cristo, nel quale tutti siamo fratelli, è inconcepibile come ci si possa odiare l'un l'altro. Chi odia è omicida, perché uccide il prossimo nel suo cuore. «Guardate come si amano», dicevano i pagani, ammirando i primi cristiani. Oggi direbbero: «Guardate come si odiano», se vedessero noi. Riflettiamo che quando si rompe la comunione col proprio simile, si rompe anche la nostra comunione con Cristo e perciò si arreca un grave danno alla nostra anima. Lasciamo scorrere nelle nostre vene, infettate dall'odio, il Sangue pacificatore dell'Agnello e rinascerà quell'amore che confisse Cristo alla croce, perché ebbe pietà di noi, suoi fratelli. Fortificati da quel Sangue, anche se avremo peccato contro il nostro fratello, sapremo chiedergli perdono e sapremo a nostra volta perdonare, se siamo stati offesi. Solo così potremo anche noi sperare nel perdono e nell'amore di Cristo.
Pubblichiamo il testo della terza e ultima catechesi preparata per la GMG di Rio 2013 da monsignor Enrico dal Covolo, SDB, rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense di Roma.
“I dati presentati dall’annuale relazione al Parlamento sulla Legge 40 mettono in evidenza come, a una maggiore liberalizzazione delle tecniche, non corrisponda affatto un miglioramento dei risultati ottenuti e pone all’attenzione di tutti almeno tre aspetti di criticità”, commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
Al termine della visita alla favela di Varginha, papa Francesco si è recato alla Cattedrale di Rio per incontrare un gruppo di giovani argentini, arrivati nella città brasiliana per la Gmg. Papa Francesco ha detto loro: «Mi aspetto che facciamo rumore. Voglio che la Chiesa esca sulle strade; voglio che ci difendiamo da tutto quello che è mondanità, comodità, clericalismo, dall’essere chiusi dentro di noi: le parrocchie, i collegi, le istituzioni devono andare fuori perché altrimenti si convertono in una Ong, e la Chiesa non può essere una Ong».
«Sulla sana laicità del nostro popolo e della nostra società, incombe un pericolo gravissimo», avverte oggi su Libero l’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri: «Lo stato, per difendere una certa opzione e i suoi sostenitori, specificamente coloro che professano teoricamente l’omosessualità e la praticano nella società, penalizza in maniera gravissima e irreversibile le altre opinioni e le altre opzioni».
Nel distretto di Sanghar, nella provincia pakistana del Sindh, una famiglia cattolica vive nella costante minaccia di un musulmano locale, che vuole sposare e convertire all’Islam una delle figlie. La denuncia viene dal vescovo di Hyderabad, Max John Rodrigues ed è stata ripresa dall’Agenzia Fides.
Almeno avessero qualche idea su dove vanno a cascare. E su dove porteranno l’umanità, con le loro frenesie. E invece niente. Vedono il loro tavolo di lavoro, la loro cassetta degli attrezzi e tanto gli basta. Questi genetisti. Si credono padroni del mondo, ma del mondo mostrano di avere un’idea così ristretta da impensierire (non loro, noi).
Più di 500 i “veglianti” che si sono riuniti davanti a Montecitorio alla vigilia della discussione del progetto di legge Scalfarotto (Pd) e Leone (Pdl) contro l’omofobia e la transfobia. Giunti per dare voce ad una protesta che ha già assunto dimensioni internazionali: quella per la libertà di pensiero e di espressione. La manifestazione romana ha trovato, infatti, l’appoggio dei “Manif” francesi, che contemporaneamente protestavano davanti all’ambasciata italiana a Parigi evidenziando un dissenso trasversale ai popoli e alle culture che non ha alcuna intenzione di cessare né diminuire.
Un milione e mezzo di giovani alla "Festa di accoglienza" che dà inizio alla Giornata della Gioventù. A loro papa Francesco rivolge l'invito a "mettere" Gesù al centro della vita. "L'avere, il denaro, il potere possono dare un momento di ebbrezza, l'illusione di essere felici, ma, alla fine, sono essi che ci possiedono e ci spingono ad avere sempre di più, a non essere mai sazi".
In visita a una favela di Rio, Francesco parla di accoglienza e condivisione. "Non ci saranno armonia e felicità per una società che ignora, che mette ai margini e che abbandona nella periferia una parte di se stessa. Una società così semplicemente impoverisce se stessa, anzi perde qualcosa di essenziale per se stessa".
Il nostro Salvatore, con le meraviglie e i prodigi che aveva operato nel cenacolo, lasciava già ben sistemato ed ordinato il regno che l'eterno Padre con la sua immutabile volontà gli aveva affidato. Subentrata la notte seguente il giovedì della cena, sua Maestà decise di uscire dalla casa dove aveva celebrato gli straordinari misteri per entrare nella dolorosa lotta della sua passione e morte, per mezzo della quale si doveva compiere la redenzione umana. Nello stesso tempo anche Maria lasciò il luogo dove si era ritirata in preghiera, per incontrarsi con lui. Quando il Principe dell'eternità e la Regina furono di fronte, la spada del dolore trapassò il cuore di entrambi ferendoli, nel medesimo istante, in un modo così intenso da superare ogni pensiero umano ed angelico. L'addolorata Madre si prostrò a terra adorando Gesù come suo vero Dio e redentore ed egli, rimirandola con volto austero e grato per essere figlio suo, le parlò dicendo: «Madre mia, mi troverò nella tribolazione assieme a voi; facciamo la volontà del mio eterno Padre e portiamo a compimento la salvezza degli uomini». La gran Regina si offrì al sacrificio con tutto il cuore, chiese la benedizione a sua Maestà e avendola ricevuta si ritirò nuovamente nella sua stanza, dove il Signore le concesse di vedere tutto quello che accadeva e quanto il suo santissimo Figlio stava per operare, affinché ella potesse accompagnarlo e cooperare in ogni cosa nella misura che le spettava. Il padrone di quella casa, presente a questo congedo, per impulso divino la offrì subito con tutto quello che vi era dentro alla Signora del cielo, affinché se ne servisse durante la sua permanenza a Gerusalemme. Maria l'accettò con umile riconoscenza e vi rimase in compagnia dei mille angeli dediti alla sua custodia, che l'assistevano sempre in forma visibile solo a lei, e di alcune delle pie donne che aveva condotto con sé.
Migliaia di giovani pellegrini hanno dunque invaso la spiaggia e il lungomare di Copacabana per partecipare alla Messa di apertura della Giornata mondiale della gioventù.
Per un bilancio sulla giornata di ieri di Papa Francesco in Brasile, Il nostro inviato, Roberto Piermarini ha intervistato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, al seguito del Papa alla Gmg di Rio, che sottolinea l’importanza della visita al Santuario dell’Aparecida e della devozione mariana per gli ultimi Pontefici.
Diciannove ragazzi cattolici che giocano nell’Atletico de Madrid sono a Dadar per prestare servizio con gli ospiti dell’orfanotrofio Our Lady’s Home. Una Gmg “diversa”, raccontano, nella quale sono proprio gli orfani che “arricchiscono le nostre vite con la loro allegria, nonostante le difficoltà e le sfide che devono affrontare”.
Gli agenti della polizia nazionale lanciano una serie di raid simultanei nei pressi della capitale uzbeka in cerca di libri e materiali religiosi. Due anziani “colpevoli” di avere testi sacri in casa costretti a pagare una multa pari a due anni di pensione. Una fonte protestante: “Le autorità si comportano così per paura”.
TUTTE LE ATTIVITA' SI SVOLGERANNO A PARTIRE DAL CENTRO DIOCESANO VOCAZIONALE CHIESA DELLE SACRE STIMMATE DI SAN FRANCESCO A LARGO DI TORRE ARGENTINA

MARTEDI' 23 ORE 19.30: VESPRI - CATECHESI DI INAUGURAZIONE - S. MESSA

MERCOLEDI' 24 ORE 19.30 - VESPRI - CATECHESI: "Sete di speranza, sete di Dio - il Cuore di Gesu’" (con possibilita' di ricevere il sacramento della Riconciliazione) - S. MESSA

GIOVEDI' 25 ORE 19.30 - CATECHESI E ISTRUZIONE "Essere discepoli di Cristo - festa di S. Giacomo" - S. MESSA

VENERDI' 26 ORE 19.30 - VESPRI ED ISTRUZIONI "Essere missionari: “Andate!”" - PAUSA - INVIO ED ESPERIENZA DI MISSIONE - S. MESSA NELLA NOTTE

SABATO 27 ORE 10.30 - condivisione finale e S. MESSA di chiusura

SABATO 27 ORE 23.00 - presso la Casa delle Pie Discepole del Divin Maestro (Via Portuense, 739): VISIONE CON MAXISCHERMO DELLA VEGLIA CON PAPA FRANCESCO IN DIRETTA DA RIO DE JANEIRO insieme agli altri giovani romani
"Tendiamo la mano a chi e' in difficolta', a chi e' caduto nel buio della dipendenza, magari senza sapere come, e diciamogli: 'puoi rialzarti, puoi risalire, e' faticoso, ma e' possibile se tu lo vuoi'". A chiederlo e' Papa Francesco che ha inaugurato questo pomeriggio il centro di recupero per tossicodipendenti dell'ospedale Sao Francisco, nel popoloso quartiere di Tijuca, sorto grazie anche alle firme dei cittadini italiani per la destinazione dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica. "Cari amici - ha detto ancora il Pontefice rivolgendosi direttamente ai ragazzi con problemi di droga ospitati nel centro - vorrei dire a ciascuno di voi, ma soprattutto a tanti altri che non hanno avuto il coraggio di intraprendere il vostro cammino: 'sei protagonista della salita; questa e' la condizione indispensabile! Troverai la mano tesa di chi ti vuole aiutare, ma nessuno puo' fare la salita al tuo posto".
«Nella misura che avrete partecipato alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché quando la sua gloria sarà manifestata, voi sarete nell'allegrezza» (S. Pietro). S. Paolo poi dice che le nostre sofferenze sono il completamento di ciò che manca alla Passione di Gesù. È proprio nel dolore che si riconosce il vero cristiano. L'uomo tiepido o incredulo, si dispera, maledice, impreca; il cristiano invece è addirittura lieto di poter soffrire qualcosa per Colui, che tanto ha sofferto per noi e gode di poter offrire a Dio i propri dolori a beneficio del Corpo Mistico, al quale ogni cristiano appartiene. Perciò i discepoli del Signore, quando erano perseguitati, andavano pieni di gaudio, perché erano stati fatti degni di contumelie per il nome di Cristo. Diamo anche noi il nostro sangue a Cristo! Dobbiamo forse andare in cerca di carnefici? No, non è necessario. Ma quando a Dio piacerà visitarci con la sofferenza e sapremo ringraziarlo allora gli offriremo il nostro sangue. La Chiesa ha sempre circondato di particolare amore i sofferenti, perché sa che essi hanno una grande ricchezza da offrire a Cristo: le loro pene. Sono milioni le anime che soffrono, un esercito di veri martiri volontari, sui quali la Chiesa conta come sul pilastro più saldo della sua forza. Gli ospedali, i lebbrosari, gli orfanotrofi, tutti i tuguri e i giacigli, dove si soffre, formano il tesoro più grande della Chiesa; lì si posa lo sguardo di Dio e si placa il suo sdegno per i crimini dell'umanità.
Il 24 luglio Papa Francesco, proseguendo il suo viaggio apostolico in Brasile, si è recato in pellegrinaggio al santuario mariano di Nostra Signora Aparecida - il cuore cattolico del Brasile e uno dei luoghi di pellegrinaggio più frequentati del mondo -, accolto da oltre duecentomila persone. Ha poi voluto portare la sua parola di conforto ai malati dell'Ospedale San Francesco d'Assisi. Ad Aparecida ha voluto consacrarsi alla Madonna - ricordando che già si era affidato a Lei subito dopo la sua elezione, a Santa Maria Maggiore - con una formula che è il segno di un pontificato profondamente mariano: «Prostrato ai Tuoi piedi, ti consacro la mia mente, perché pensi sempre all’amore che meriti; ti consacro la mia lingua perché sempre Ti lodi e diffonda la Tua devozione; ti consacro il mio cuore perché, dopo Dio, Ti ami sopra ogni cosa».
Lo scorso 29 maggio i ribelli siriani hanno attaccato il villaggio cristiano di al-Duvair, alla periferia di Homs, vicino al confine con il Libano, «massacrando metà dei suoi abitanti, compresi donne e bambini». La notizia, con tanto di fotografie dei resti della città, è stata data ieri da Aina (Assyrian International News Agency).
Nel santuario di Nostra Signora di Aparecida si incrociano le strade degli ultimi tre pontificati. Papa Francesco vuole consacrare il suo mandato alla Madonna e riprendere le fila di un discorso che Benedetto XVI ha aperto sei anni fa. Un dialogo che, senza l’opera di Giovanni Paolo II, sarebbe stato impossibile. Angela Ambrogetti,vaticanista, spiega perché a tempi.it.
Francesco visita l'ospedale São Francisco de Assis na Providência de Deus di Rio de Janeiro che si occupa in particolare al dipendenze da droghe e alcool. "Quanti 'mercanti di morte' che seguono la logica del potere e del denaro ad ogni costo!". A chi è caduto va detto "Sei protagonista della salita; questa è la condizione indispensabile! Troverai la mano tesa di chi ti vuole aiutare, ma nessuno può fare la salita al tuo posto. Ma non siete mai soli! La Chiesa e tante persone vi sono vicine".
Messa di papa Francesco al santuario mariano di Aparecida. "La Chiesa, quando cerca Cristo bussa sempre alla casa della Madre e chiede: Mostraci Gesù. E' da Lei che si impara il vero discepolato. Ed ecco perché la Chiesa va in missione sempre sulla scia di Maria".
Con gran timore mi accingo a trattare del Sacramento dei sacramenti, l'ineffabile eucaristia, e di ciò che fu necessario per la sua istituzione. Difatti, sollevando gli occhi dell'anima per ricevere la luce divina che mi guida e mi assiste in quest'Opera, la scienza che mi viene infusa su tante meraviglie e su misteri così eccelsi è tale che ho paura della mia piccolezza, rivelatami nello specchio della stessa luce. Le mie facoltà sono confuse, e non trovo né posso trovare parole congruenti per spiegare ciò che vedo e per dichiarare il mio pensiero, benché tanto inferiore all'oggetto dell'intelletto. Tuttavia parlerò come ignorante, lacunosa nei termini e inabile nelle capacità, per non mancare all'obbedienza e per tessere questa Storia, continuando a raccontare ciò che in queste meraviglie operò la gran signora del mondo, Maria santissima. Se non mi esprimerò con la competenza che richiede la materia, mi facciano da scusante la mia misera condizione e il mio stupore, perché non è facile discendere alle parole appropriate, quando la volontà desidera solo con i sentimenti supplire il limite della capacità di intendere e brama di godere in disparte ciò che non può né conviene manifestare.
Ghulam Muhammad, influente e temuto uomo d’affari islamico del distretto di Sanghar, ha minacciato di rapire e sfigurare con l’acido Nazia Masih, che rifiuta di sposarlo. L’uomo è noto alle forze dell’ordine, perché contro di lui ci sono denunce di rapimenti e stupri, eppure vive nell’impunità. Nel mirino tutta la famiglia: “Siamo poveri e cristiani, il Pakistan non è un posto sicuro per noi”. Sacerdote di Karachi: “Una vergogna, abbiamo bisogno di sicurezza”.
Tra gli altri pellegrini provenienti da alcuni paesi del mondo, i giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje in questi giorni hanno parlato anche con quelli provenienti dal Messico. Tra loro c’era anche Theresa, che è venuta per la prima volta a Medjugorje due anni fa. Allora era venuta per curiosità, dopo aver ricevuto in dono una statua della Madonna di Medjugorje: “E’ stato tutto miracoloso. Ho avuto tempo per la Confessione, la Comunione, la preghiera, l’Adorazione e la Santa Messa. Durante una Messa, ho sentito che la Madonna stava toccando il mio cuore e mi chiedeva di convertirmi. Dopo essere ritornata da quel pellegrinaggio, ho letto molto su Medjugorje, perché sentivo di doverlo fare. Ed ora sono di nuovo qui, presso la Madre”. Theresa ha anche evidenziato che i messaggi della Madonna l’hanno aiutata a comprendere Medjugorje: “Amo venire qui soprattutto perché questo è un luogo particolare in cui è possibile entrare nel proprio cuore e stare con la Madonna nel silenzio, in cui è possibile abbandonare tutti i pesi e ascoltare soltanto Dio, senza dirgli nulla”.
Sta per cadere il Fort Apache della tutela della vita in Europa. Venerdì 12 luglio la Protection of Life During Pregnancy Bill – una proposta di legge per legittimare l’aborto procurato – è stata approvata al Dàil, la Camera Bassa del parlamento irlandese, con 131 voti a favore e solo 31 contrari. Ora il testo è all’esame della Camera Alta, ma l’esito appare scontato: a breve anche l’Irlanda si doterà di una legge che spalancherà le porte all’aborto. L’approvazione del disegno di legge alla Camera Bassa ha spaccato il partito del Fine Gael. Il Ministro per gli Affari Europei, Lucinda Creighton, ha votato contro, poi si è dimessa dall’incarico ed infine è stata espulsa dal partito. Stessa sorte per altri quattro deputati dello stesso schieramento a cui è stato fatto divieto di presentarsi alle prossime elezioni.
La corte di Cassazione ha stabilito che le coppie omosessuali devono avere «diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata». Ma l’affermazione più rischiosa, non riportata a mezzo stampa, è quella per cui è «stata radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico, della stessa esistenza del matrimonio». «Questo è l’aspetto più grave di tutta la vicenda - spiega a tempi.it Italo Carta, rinomato psichiatra, già ordinario di psichiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria all’Università degli studi di Milano. «Ho curato e curo molti omosessuali e ritengo che, se proprio vogliono mantenersi in questa condizione di coppia, possano ricevere certe tutele. Ma che il matrimonio naturale sia così minacciato è una violenza distruttiva per la salute mentale della società intera».
La commissione giustizia della Camera ha approvato ieri con i voti di Pd, Pdl e Sel il ddl che introduce il reato di omofobia. Il ddl, fortemente voluto dal Pd con Dario Franceschini e Ivan Scalfarotto, dovrebbe arrivare in aula il prossimo 26 luglio. Il Partito Democratico, stretto nella tenaglia di Sel e grillini, per non ritrovarsi in difficoltà ha deciso di sposare la causa liberticida della legge sull’omofobia cercando di portare a casa prima dell’estate una piccola vittoria di propaganda.
Wadi Sayeh non ha più l’aspetto di una strada; i crolli e le macerie riempiono di cumuli la carreggiata; le facciate delle case, sventrate dai colpi dei carri, scoprono antri dove penzolano ricordi di vite sparite. Quella che un tempo era un’arteria diritta nel cuore della città è diventata un sentiero tortuoso, tracciato dai cingoli nella polvere dei calcinacci. Ogni mucchio può nascondere un’arma in attesa della carne; ogni angolo può cambiare padrone da un momento all’altro.
Un giorno decide di chiedere una donazione a un conoscente molto ricco: «Faccia questo sacrificio». «Con piacere, non è affatto un sacrificio» risponde quello con un sorriso. E lui, subito: «Allora mi dia abbastanza perché lo sia!». Il protagonista dell’aneddoto è Antoni Gaudí, famoso tra i contemporanei tanto per l’allegria e la pazienza con cui seguiva personalmente i suoi cantieri quanto per la genialità e la perizia con cui progettava case, monasteri, scuole, giardini, cattedrali, arredi liturgici o ninnoli di metallo da regalare ai figli dei suoi collaboratori; la stessa cura, lo stesso amore per l’infinitamente grande come per l’infinitamente piccolo, scaturiti dalla gratitudine per l’immensità del bene ricevuto, la luce della Grazia.
I giornali hanno scritto entusiasti della recente scoperta di una possibile cura per la trisomia 21 (silenziare il cromosoma di troppo che origina la sindrome di Down) fatta da alcuni ricercatori dell’università del Massachusetts negli Stati Uniti. Una strada aperta tempo fa dallo stesso scopritore della malattia, Jérôme Lejeune. Ma secondo Bruno Dallapiccola, fra i più grandi genetisti a livello internazionale, e direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, bisogna essere più cauti: «Non conosciamo ancora molte cose, non sappiamo come il cromosoma 21 in più si esprima sui tessuti nel tempo della crescita della persona malata – dichiara a tempi.it – Manca quindi la quadratura del cerchio e non bisogna illudere nessuno. Questo studio è importante e dice che la ricerca si sta muovendo e può arrivare a buon fine. Ma solo se si rispettano i suoi tempi, con pazienza».
Pubblichiamo il testo della prima catechesi preparata per la GMG di Rio 2013 da monsignor Enrico dal Covolo, SDB, rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense di Roma. Il testo era programmato per mercoledì 24 luglio, ma non verrà pronunciato. Per un incidente domestico, mons. dal Covolo non ha potuto partire per Rio.
«All’amico basta un minuto del primo incontro per conoscere quanto gli altri non arriveranno a comprendere in mille anni». Lo sosteneva Richard Bach, autore del Gabbiano Jonathan Livingston. E viene da dargli ragione, accostandosi al volume Con Papa Francesco. Le chiavi del suo pensiero, che è stato scritto da Mariano Fazio, un sacerdote, ma nella circostanza prima di tutto un amico del nuovo Pontefice.
In piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti furono interessati da un esteso fenomeno di caccia alle streghe determinato da un anticomunismo che in molti non esitano oggi a definire paranoico ed esageratamente repressivo. Il periodo – a cavallo tra gli anni Quaranta e i Cinquanta – fu chiamato maccartismo, dal nome di Joseph McCarthy, senatore repubblicano del Wisconsin dall’ostinata acredine verso falce e martello. Che cosa c’entrano gli Stati Uniti e l’ottusa paranoia anticomunista che li caratterizzò in quegli anni cruciali con il mondo occidentale di oggi? C’entrano, eccome. E non per una recrudescenza delle ideologie del secolo scorso, bensì per l’attacco capillare cui è sottoposta la società da parte di gruppi intenti a promuovere e a diffondere l’orientamento omosessuale finanche ricorrendo alla censura della libertà d’espressione.
A fine mattina, il Media Center situato a Copacabana, ha annunciato i dati aggiornati della GMG di Rio de Janeiro. Benjamin Paz, direttore del Dipartimento di Comunicazione della GMG, suor Shaiane Machado, responsabile delle iscrizioni, e suor Maria Grazia, responsabile delle strutture, hanno comunicato i numeri finali della Gmg e fornito informazioni sulla sistemazione. Sr. Machado ha precisato “abbiamo giovani provenienti da 175 paesi. Un totale di 355.000 iscritti, con le iscrizioni che rimangono aperte. In totale ci sono 220.000 brasiliani. Il 60% con lo Stato più rappresentativo che è Pernambuco. Dopo il Brasile segue l'Argentina con un totale di 23.000 giovani, 10.800 degli Stati Uniti, 9.200, dal Cile, 7.706 Italiani, 6.153 dal Venezuela, e poi a seguire la Francia, il Perù, il Paraguay, il Messico e gli altri Paesi ...
I giovani non si sono fermati davanti al maltempo. Presenti 175 Paesi. La celebrazione è stata presieduta da mons. Orani Joao Tempesta, arcivescovo di Rio. Il saluto del card. Rylko. Il programma di papa Francesco per oggi.
Lc 11,1-13: Chiedete e vi sarà dato
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”». Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
v2000 lunedì 29 luglio trasmetterà alle ore 19.30, da Rio de Janeiro, all'interno del programma "Nel cuore dei giorni - Indaco" la diretta de "La chiamata, incontro vocazionale" dei giovani in Brasile, con Kiko Argüello, Carmen Hernández e P. Mario Pezzi, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Tv2000 è visibile sul canale 28 del digitale terrestre, 142 Sky e in streaming su www.tv2000.it. La programmazione in questa giornata subirà delle variazioni: la replica del Rosario da Lourdes verrà trasmessa alle 19.00 subito dopo il Tg2000 delle 18.30.
Nel primo pomeriggio del giovedì precedente la sua morte, il nostro Redentore proseguiva il suo cammino verso Gerusalemme. I discepoli, nei colloqui che egli teneva con loro riguardo agli arcani sui quali li stava istruendo, gli esposero alcuni dubbi su ciò che non intendevano. Egli rispose a tutti come maestro della sapienza e padre premuroso, con parole piene di dolcissima luce, che penetrava il loro intimo; infatti, avendoli sempre amati, in quelle ultime ore della sua esistenza terrena, come cigno divino, manifestava con più forza la soavità della sua voce e del suo affetto. La sua imminente passione e la cognizione dei tanti tormenti che lo aspettavano non gli impedivano di farlo; anzi, come il calore concentrato per l'opposizione del freddo torna ad uscire con tutta la sua efficacia, l'incendio che ardeva senza misura nel suo cuore divampava con maggiore tenerezza e impeto ad accendere quegli stessi che cercavano di estinguerlo, cominciando a ferire i più vicini con le sue fiamme. Noi discendenti di Adamo, eccetto Cristo e la sua Madre beatissima, solitamente siamo resi impazienti dalla persecuzione, irritati dalle ingiurie e sconcertati dalle pene. Ogni cosa avversa ci turba, disanima e inasprisce contro chi ci offende, così che reputiamo grande virtù il non vendicarci all'istante. La carità di Gesù, però, non si alterò per le ingiurie che prevedeva e non si stancò per l'ignoranza dei suoi e per l'infedeltà che stava per sperimentare in loro.
Padre Ignacio Cortez Alvarez, parroco della chiesa “María Auxiliadora”, è stato ucciso nella sua abitazione nella città di Ensenada, nella regione di Baja California. Il corpo senza vita del sacerdote è stato trovato ieri, 22 luglio, nella sua casa a fianco alla parrocchia nel quartiere El Sauzal de Rodriguez. Secondo quanto riferito dalla polizia locale, il corpo presenta numerose feriti al torace provocate con un arma bianca. I motivi dell’omicidio restano, per ora, ignoti e la polizia ha avviato le indagini. In una nota inviata a Fides, la diocesi di Ensenada conferma la morte del prete: “La diocesi di Ensenada – si legge nel comunicato che informa la comunità – comunica con profondo dolore la scomparsa di Padre Ignacio Cortez Alvarez, conosciuto come il ‘Padre Nachito’. L'eterno riposo donagli, o Signore”.
Riportiamo oggi la seconda e ultima parte dell’intervista con la scrittrice e giornalista Patrizia Cattaneo, autrice di diversi libri su San Charbel.
"Sorrisi, musica, giochi e tanta tanta allegria. I giovani pellegrini venuti da tutta Italia a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della gioventù sono un raggio di sole nel tempo umido e piovoso della metropoli carioca. In particolare quelli riuniti a Casa Italia, il centro nel cuore di Rio gestito da una confraternita di barnabiti, a fianco alla parrocchia di São Paolo apostolo, diventata il punto di riferimento per i numerosi pellegrini del nostro paese. "
Shafqat e Shagufta Masih vivono a Gojra, cittadina del Punjab dove nel 2009 sono stati bruciati vivi 8 cristiani. La polizia, invece di indagare, ha costretto i due ad accettare le accuse. Un sacerdote locale denuncia: “Queste falsità poi producono anni di galera per persone innocenti. L’abuso di questa terribile legge va fermato una volta per tutte”.
"I cattolici di tutto il mondo sono fortunati a poter partecipare a un evento come la Giornata mondiale della gioventù. Siamo felici per loro!". A parlare ad AsiaNews sono alcuni giovani buddisti dello Sri Lanka, che fanno gli auguri ai tanti ragazzi e ragazzi che in questi giorni parteciperanno alla Gmg di Rio de Janeiro (Brasile).
È proibito dall'islam": così l'autista musulmano di un'ambulanza ha giustificato il suo rifiuto a trasportare la salma di una donna cristiana assira dall'ospedale alla chiesa, per il funerale. Il fatto è successo nel Kurdistan e mostra che la crescente polarizzazione etnico-religiosa delle tensioni in Iraq sta intaccando anche la vita quotidiana. Una donna della comunità cristiana assira, morta lo scorso 21 luglio all'ospedale Zarkari di Arbil, doveva essere trasportata in chiesa, nella città di Ankawa. Ma l'autista dell'ambulanza, un musulmano curdo, si è rifiutato di trasportare la salma della donna perché il gesto è "haram" (proibito) dall'islam.
11 luglio. Per i cattolici dovrebbe essere una data che nel calendario liturgico sollecita a pregare e ad affidarsi al padre del monachesimo occidentale, San Benedetto da Norcia. Patrono degli esorcisti, pur non essendo stato consacrato con il sacramento dell’ordinazione sacerdotale, il santo monaco è diventato negli ultimi anni anche il patrono d’Europa, il che dovrebbe essere per tutti, anche per i non credenti, un motivo in più per rivolgersi a questa straordinaria figura e attingere a piene mani alla spiritualità e alla cultura benedettina incentrata, come tutti ben sanno, sul motto ora et labora. Questa nostra Europa, di cui Benedetto è patrono, ha proprio bisogno di tornare a pregare e a riscoprire il valore del lavoro, in un periodo in cui c’è tanto bisogno di risollevare e ricostruire un’economia devastata da varie forme di illusione, sfruttamento, speculazione e spreco.
Stimolata dall’esempio e dagli insegnamenti di Papa Francesco, la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha salutato l’arrivo del pontefice e la GMG come l’opportunità per cambiare il mondo in meglio. La Rousseff ha detto di provare un immenso piacere nell’accogliere il primo Papa dell’America Latina, ed ha condiviso appieno tutti gli insegnamenti che Papa Francesco ha diffuso nel mondo per la giustizia sociale, per i diritti umani, per la pace, per la difesa dei poveri e dei deboli. La presidentessa ha parlato di nemici comuni, come la diseguaglianza, il sottosviluppo, l’indifferenza per i poveri e per i deboli ed ha invocato una alleanza per la giustizia sociale e per lo sviluppo. Secondo la Roussef, a cementare questa alleanza è la fede che anima il Brasile e che è nel cuore di tutti i giovani che si ritrovano adesso a Rio per la Giornata Mondiale della Gioventù.
Il debutto di papa Francesco in terra brasiliana è avvenuto alle 15.43 ora locale. Il Santo Padre è atterrato all’aeroporto internazionale “Galeão/Antonio Carlos Jobim” di Rio Janeiro, accolto da una folta delegazione di autorità: la presidente della Repubblica del Brasile, Dilma Rousseff, l’arcivescovo di Rio, monsignor Orani João Tempesta, l’Arcivescovo di Aparecida e Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, il cardinale Raymundo Damasceno Assis, il Governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Sérgio Cabral Filho, il Sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes e il Nunzio Apostolico in Brasile, monsignor Giovanni d’Aniello.
“Se fosse vivo oggi, catalizzerebbe l’attenzione dei mass media e sarebbe oggetto di studio della Nasa. Verrebbe sottoposto alla Tac come le mummie egizie e il suo Dna susciterebbe il massimo interesse. Si spenderebbero fiumi d’inchiostro e di parole sul mistero che lo circonda e anche i migliori detective impegnati a scoprire segreti del suo essere sarebbero costretti a gettare la spugna”. Così dice Patrizia Cattaneo, scrittrice e giornalista, riferendosi a un monaco libanese, Charbel Makhlouf, appartenente alla Chiesa cattolico maronita, morto oltre un secolo fa, proclamato santo da Paolo VI nel 1977, la cui festa liturgica si celebra il 24 luglio.
Il Cammino Neocatecumenale sarà presente alla Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno si terrà a Rio de Janeiro. Più di 40.000 giovani del Cammino provenienti da tutto il mondo stanno arrivando in Brasile per partecipare ai vari eventi, insieme a Papa Francesco. Durante i primi giorni, la loro missione sarà quella di evangelizzare e diffondere il kerigma (la Buona Notizia) per le strade di varie città del Paese, dando la loro testimonianza e cantando accompagnati da chitarre e altri strumenti musicali, sull’esempio di come il Cammino aveva già fatto nel tempo di Pasqua in 10.000 piazze di tutto il mondo.
Il Sacro Cuore di Gesù è “una sintesi di tutto il mistero della nostra redenzione”. Così lo definiva Pio XII nell’enciclica Haurietis aquas (1956). Santa Margherita Maria Alacoque, a cui è legata la devozione al Cuore di Gesù, nasce proprio il 22 luglio di qualche secolo fa. È il 1647 quando viene alla luce, quinta di sette figli, in una famiglia borghese di Verosvres, in Borgogna (Francia). Animata da grande religiosità e da un profondo amore per Gesù, in seguito a una guarigione miracolosa che la santa attribuisce alla Madonna, decide di prendere i voti per diventare una sua Figlia.
In merito alla proposta di legge sul contrasto all’omofobia che andrà in discussione il prossimo 26 luglio, occorre fare una precisazione. Ciò in quanto sembra circolare – anche in ambienti cattolici – una falsa rappresentazione della delicata tematica. Alcuni, infatti, sono erroneamente convinti che le nuove norme in materia di contrasto all’omofobia siano volte a tutelare esclusivamente da forme di violenza gli omosessuali, i bisessuali e tutti «coloro che hanno una percezione di sé come appartenente al genere femminile o maschile, anche se opposto al proprio sesso biologico, come recita l’art. 1 della stessa proposta di legge».
Papa Francesco ha iniziato il suo viaggio apostolico in Brasile dal Palazzo di Guanabara, a Rio de Janeiro, dove ha incontrato le autorità politiche, in attesa dei tantissimi giovani che già lo attendono per la Giornata Mondiale della Gioventù. La Provvidenza, ha detto il Papa, ha fatto sì che il primo viaggio internazionale del nuovo pontificato – già programmato per la GMG – abbia portato il primo Pontefice latino-americano in America Latina: «Dio ha voluto che il primo viaggio internazionale del mio Pontificato mi offrisse la possibilità di ritornare nell’amata America Latina, concretamente in Brasile». Il Papa ci vede un segno della «benevolenza divina», per cui ringrazia.
Da tre settimane i ribelli jihadisti di al-Nusra che hanno preso il controllo e instaurato un califfato nella parte est di Aleppo, la seconda città più importante della Siria, hanno bloccato tutte le vie di accesso alla parte ovest, controllata dal governo, riducendo alla fame i suoi abitanti, a cui «manca tutto». Frere Georges, frate marista blu, testimonia da Aleppo ovest a tempi.it «la situazione critica e drammatica, in mezzo a continui combattimenti a fuoco» in cui si trovano i residenti. Rischiando anche di «non sopravvivere».
Le pareti di un appartamento di Bresso, in provincia di Milano, sono gialle e piene di foto di due bambini: Beatrice e Lorenzo. Ad accogliere tempi.it, sulla soglia di casa, ci sono papà Riccardo e mamma Giovanna. Appena dietro l’ingresso, sul tappeto a fare fisioterapia, Beatrice, una bimba che per vivere ha bisogno di qualcuno che le stia a fianco ogni istante, a causa di una grave malattia rara che conta appena cinque casi nel mondo ogni anno, la microlissencefalia oligogirica. La microlissencefalia è una patologia genetica che ha provocato l’arresto dello sviluppo del cervello di Beatrice alla ventesima settimana di gravidanza: «Ancora non si sa perché accada», racconta Riccardo.
L’avrei chiamata legge sull’eterofobia. La proposta Scalfarotto, già approvata alla Camera e ora in discussione al Senato, invece si chiama legge sull’omofobia ma ha come conseguenza quella di impedire il libero esercizio della libertà di manifestazione del pensiero di chi ritiene la famiglia bene primario e necessario della nostra società. Con detta proposta, infatti, si vuole estendere la norma che punisce chi incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici,nazionali o religiosi, anche a chi incita o pone in essere atti discriminatori motivati dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere di una persona. In sostanza, chiunque si ostini a sostenere e a propagandare che chi è attratto da persone dello stesso sesso, o chi si percepisce di sesso diverso da quello che ha, non può sposarsi o non può avere il diritto di adottare figli, né di procurarseli al mercato degli embrioni o degli uteri in affitto, potrebbe essere punito perché discrimina o incita alla discriminazione degli omosessuali.
Dal 2012 a oggi il rispetto della libertà religiosa in Pakistan ha subito un deterioramento: È quanto emerge da uno studio specifico della United States Commission on International Religious Freedom (Uscirf). Si tratta di un organismo consultivo bipartisan del Governo degli Stati Uniti, che ha il compito di monitorare e rendere noti i fatti e le circostanze relativi alle violazioni della libertà religiosa nel mondo e di proporre raccomandazioni sul tema al presidente, al segretario di Stato e al Congresso.
L'umiltà del papa argentino, i suoi gesti semplici, stanno attirando verso la fede molti giovani atei. Da Rio vi saranno immagini di volti sorridenti, abbracci e la rivelazione di un Dio umile da parte di un papa umile. L'autore è un giovane medico cubano, sposato con figli, ora esule a Miami.
Una città intera in strada per accogliere papa Francesco. Il corteo fermato più volte. Dare ad ogni giovane solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l'educazione affinché diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l'eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti".
Continuando a narrare questa Storia, ricordo che abbiamo lasciato Cristo a Betania, dopo il ritorno da Gerusalemme alla sera del suo trionfo. Ho già anticipato quello che fecero i demoni prima che egli fosse consegnato ed altre cose che conseguirono dal loro conciliabolo infernale, nonché dal tradimento di Giuda e dal consiglio dei farisei. Torniamo ora a ciò che avvenne in tale località, dove, nei tre giorni che passarono dalla domenica delle palme al giovedì, la Vergine assistette e servì sua Maestà. Questi trascorse con lei tutto il tempo, eccetto quello che impiegò a predicare nel tempio il lunedì e il martedì; il mercoledì, infatti, non vi salì, come ho già detto. Durante tali ultimi viaggi istruì più diffusamente e in maniera più chiara i discepoli circa i misteri della redenzione. Ciascuno di essi, però, pur udendo gli insegnamenti e gli avvertimenti del suo Maestro, non corrispondeva se non secondo la disposizione con cui li accoglieva e secondo gli effetti suscitati nel proprio intimo. Rimanevano sempre piuttosto lenti nel capire e, deboli quali erano, dopo il suo arresto non misero in atto ciò che si erano offerti di fare.
Durante il volo verso Rio, il Papa ha salutato i giornalisti del seguito, uno per uno, ricordando che in questo suo primo viaggio internazionale vuole andare a trovare i giovani nella concretezza del tessuto sociale in cui vivono. Dunque giovani non isolati dalla loro vita perché quando noi isoliamo i giovani – ha detto il Papa – noi facciamo un’ingiustizia: i giovani appartengono ad una famiglia, una patria, una cultura, una fede, hanno un’appartenza non dobbiamo isolarli, loro davvero sono il futuro di un popolo. Ma non soltanto loro: loro sono il futuro perché hanno la forza, sono giovani, andranno avanti. Ma anche gli anziani, sono il futuro di un popolo. Un popolo ha futuro se va avanti con entrambi: con i giovani e con gli anziani.
A salutare il Papa al suo arrivo all’aeroporto di Rio de Janeiro ci sarà anche mons. Orani João Tempesta, arcivescovo della città carioca.
Orrore e sdegno a Calcutta, in India, per il ritrovamento in una discarica del corpo senza vita di una bambina di tre anni, che presentava evidenti segni di violenza sessuale. La piccola, appartenente a una famiglia di senzatetto, era scomparsa sabato e i parenti avevano immediatamente avvertito la polizia che ha già arrestato alcuni sospetti.
Il viaggio di Papa Francesco a Rio de Janeiro, in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, assume un nuovo e ulteriore significato se letto alla luce del fenomeno religioso che contraddistingue il Brasile. A quanto riporta il vaticanista dell’Espresso, Sandro Magister, il Pew Forum di Washington, centro di ricerca leader mondiale in materia, ha rilevato come il Paese, pur restando la nazione con il più alto numero di cattolici, ha subito contestualmente un calo impressionante tra i fedeli alla Chiesa di Roma. Oggi i cattolici brasiliani sono 123 milioni. Tuttavia, nel 1970 corrispondevano al 92 per cento della popolazione, contro il 65 per cento di oggi. I protestanti, invece, sono aumentati vertiginosamente, passando dal 5 al 22 per cento.
A quanto pare il Veneto sta diventando una fucina di rappresentanti del movimento omosessualista italiano. Si moltiplicano infatti in tutto il mondo le iniziative per diffondere in ogni modo la mentalità Lgbt, e soprattutto in Italia, da Torino a Roma, da Milano a Palermo, passando per Padova e Bologna, non si perde tempo in ciò, non si lesinano energie, non si centellinano investimenti, non si perde occasione per tacciare di omofobia ogni minima espressione di dissenso contro la “valanga” culturale, intellettuale ed emotiva che la lobby omossesualista ci propina quotidianamente. E tra i paladini in prima linea, fieri combattenti nelle legioni del nascituro gaio partito, il Veneto può portare abbondanti militi.
Un tweet di Francesco dall'aereo che lo porta oggi a Rio de Janeiro per la 28ma Giornata mondiale della gioventù. Luogo e tema della Gmg, "Andate e fate discepoli tutti i popoli!" scelti da Benedetto XVI, ma papa Francesco ha voluto inserire nel programma di questi giorni la visita ad Aparecida e incontri con persone dipendenti da alcol e droga, detenuti e abitanti di una favela.
L’enciclica Lumen Fidei costituisce in se stessa un incomparabile segno di cosa sia il Magistero della Chiesa nella sua vitalità. Nata dalla penna di Benedetto XVI e accettata da Francesco (“nella fraternità di Cristo, assumo il suo prezioso lavoro, aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi” n. 7), ribadisce la continuità del Magistero (“in continuità con tutto quello che il magistero della Chiesa ha pronunciato su questa virtù teologale” n. 7) e l’essenza del compito della Chiesa (“La Chiesa è una Madre che ci insegna a parlare il linguaggio della fede” n. 38) e del Magistero petrino (“Il successore di Pietro, ieri, oggi e domani, è infatti sempre chiamato a ‘confermare i fratelli’ in quell’incommensurabile tesoro della fede che Dio dona come luce sulla strada di ogni uomo” n. 7).
Papa Francesco è in viaggio verso Rio de Janeiro. La XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, in programma nella metropoli brasiliana dal 23 al 28 luglio, farà da sfondo alla prima visita pastorale internazionale del pontificato di Jorge Mario Bergoglio.
Il presidente del Bureau Médical di Lourdes, il dottor Alessandro De Franciscis, ha annunciato che il vescovo della diocesi di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, ha riconosciuto come “miracolosa" la guarigione della sig.ra Danila Castelli, originaria di Bereguardo. Si tratta della 69.ma guarigione riconosciuta come “prodigiosa” e "scientificamente non spiegabile" da un vescovo cattolico.
Papa Francesco si è recato oggi pomeriggio alla Basilica di Santa Maria Maggiore per chiedere alla Madonna “la sua protezione per il prossimo viaggio apostolico in Brasile, per i giovani che si riuniranno nella Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro e per tutti giovani del mondo”.
È delle scorse settimane lo strano caso di una coppia di Crema di ritorno dall’Ucraina. I due avevano pagato una clinica di laggiù per «fabbricarsi» un bambino tramite maternità surrogata. Portato il neonato in Italia, lo hanno sottoposto all’esame del DNA, scoprendo che il bimbo biologicamente non era il figlio per il quale avevano sganciato i molti danari: nel suo sangue non v’era traccia dei cromosomi dell’aspirante papà lombardo, il quale aveva pur corrisposto circa 30 mila euro e diligentemente dato il suo seme per la produzione dell’infante. In pratica, una bella truffa, con la particolarità che qui l'oggetto non è un elettrodomestico malfunzionante ma un piccolo essere umano.
Una bambina nasce prematura e la donna che assiste la madre durante il parto, vedendola così piccola, sentenzia: “Questa non è una bambina, ma uno spirito”. Allora suo padre si presenta al “botasorte” (stregone) per sapere cosa deve fare. E quello, dopo aver consultato dei pezzetti di legno, dice che bisogna far tornare la piccola nel mondo degli spiriti dell’acqua, da cui è scappata per venire sulla terra e far del male al villaggio. L’uomo prende la bambina, l’avvolge in un panno e la porta da un tale, incaricato ufficiale del villaggio per questo tipo di riti. Costui aspetta la bassa marea e abbandona la bambina nel punto più basso della spiaggia, in modo che la marea, alzandosi, la porti via. ....
Quello che si è riusciti a far credere con un’abile campagna allo stesso tempo ideologica e di marketing è che la fecondazione artificiale (Fa) funzioni. Ma non è la verità. Basta mettere da parte Repubblica, Io Donna e le riviste da parrucchiere e prendere in mano la letteratura scientifica, che da tempo ormai mette in luce, impietosamente, i fatti: la Fa ha un basso tasso di successo quanto a “figli in braccio”, mentre i bambini, dal canto loro, presentano percentuali di complicanze e malformazioni molto più alte rispetto a quelli nati naturalmente. Perché? Basta pensare alle tecniche.
Pubblichiamo il messaggio finale dell’incontro che si è tenuto lo scorso 19 luglio tra i leader religiosi (cattolici, protestanti e musulmani) di Bouar, in Centrafrica, per chiedere la fine delle violenze seguite al colpo di Stato nel paese africano e la pace.
Ha un tasso di riuscita che è il doppio di quello della fecondazione assistita, per percentuali di nascite da coppie che seguono i trattamenti, e costa undici volte di meno, ma è praticata da pochi medici in tutto il mondo, boicottata dalla lobby della provetta e ignorata dai sistemi sanitari nazionali. La naprotecnologia è nata negli Stati Uniti e da qualche anno è approdata in Europa, ma continua a scontare il pregiudizio che la considera un approccio confessionale alla medicina, condizionato dai dogmi religiosi. Niente di più lontano dalla realtà. Se è vero che le pratiche della naprotecnologia si conformano rigorosamente alla bioetica cattolica, è altrettanto dimostrato che il suo approccio al problema della sterilità è scientificamente e clinicamente più rigoroso di quello praticato nell’ambito della fecondazione assistita. E per questo alla fine è anche più efficace: lo dicono le statistiche.
Giuliano Ferrara dedica sul Foglio di oggi un lungo e interessante editoriale al «gran giornale radical chic, l’Espresso», che curiosamente nell’ultimo numero, con la copertina sulla presunta “lobby gay” del Vaticano, «si è scatenato» in una «caccia alle streghe» nella Chiesa. Con quella copertina, scrive Ferrara, il settimanale del gruppo di Repubblica entra «nell’incongruo, nello strano, e nell’indecifrabile premessa di una crociata “omofoba” da parte di una cordata culturale che vorrebbe introdurre in Italia leggi anti-omofobe».
Nell’ultimo numero della rivista Nature è stato pubblicato il risultato di una ricerca che potrebbe rivelarsi importantissimo. Per la prima volta è stata neutralizzata in provetta la terza copia del cromosoma 21 (la cosiddetta “trisomia 21?), responsabile della sindrome di Down. Non esiste ancora applicazione clinica per questa scoperta, ma secondo la comunità scientifica potrebbe essere la premessa verso una futura “terapia cromosomica” che renderebbe curabile la malattia, eliminandone perciò anche le dannose conseguenze non solo estetiche, come le disabilità cognitive, il maggior rischio di leucemia infantile, i difetti cardiaci e del sistema immunitario.
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, si scaglia contro i Paesi che hanno approvato i matrimoni tra omosessuali - a suo dire, "segni pericolosi dell'apocalisse" - e avverte sul rischio della dittatura del libero arbitrio.
Sulla copertina di “Time”, uscita mentre il Santo Padre è in viaggio per il Brasile, c’è una sua foto con questo titolo: “The People’s Pope”. Cioè il Papa della gente o meglio “il Papa del popolo”. Si può dire in effetti che Francesco incarna, nel suo esempio, nel suo insegnamento, nella sua storia e nella sua figura di pastore quella “vera teologia della liberazione” che per anni Joseph Ratzinger e Giovanni Paolo II hanno annunciato. Mentre mostravano gli errori della “teologia della liberazione” che si era diffusa negli anni Settanta in Sudamerica, quella di teologi come Gustavo Gutierrez, Camillo Torres, i fratelli Leonardo e Clodoveo Boff, poi Jon Sobrino e altri, che s’illudevano di realizzare il Vangelo abbracciando le analisi marxiste, la lotta di classe e la rivoluzione. Un errore drammatico.
... la festa dei giovani di tutto il mondo è ormai alle porte. Rio de Janeiro si prepara ad accogliere 2 milioni di ragazzi per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù e tra questi il Movimento dei Giovani dei Focolari, che da molto tempo si prepara attivamente per la riuscita di questa GMG targata Benedetto XVI e Papa Francesco. I giovani dei Focolari partecipano alla GMG di Rio inseriti nei gruppi regionali o nazionali organizzati dalle chiese locali. Alcuni collaborano direttamente con l’organizzazione dell’evento, inseriti nello staff, altri sono tra i 60 mila volontari al servizio dei partecipanti, animando anche diverse catechesi.
Don Giuseppe Trappolini, ospite di Fabio Bolzetta nello spazio Arancio di Nel cuore dei giorni, racconta dell'incontro inaspettato a pranzo, il giorno di giovedì santo, con Papa Francesco, durante il quale ognuno ha raccontato la propria esperienza. Don Giuseppe gli inoltra, dopo questo incontro, una lettera di una ragazza malata di tumore, lontana dalla Chiesa, che dopo aver ascoltato le parole del Santo Padre, si sente chiamata nuovamente alla fede; il Papa, ricevuta la lettera, ringrazia don Giuseppe chiamandolo personalmente in parrocchia.
Io voglio lasciare un segno, non voglio essere una paziente qualunque che entra e poi, quando è guarita, basta, non se ne parla più. Volevo che si pensasse: "Da qui è passata Giulia Gabrieli". Beh, penso di esserci riuscita». Scriveva così Giulia Gabrieli, morta a 14 anni di tumore nell'agosto del 2011: ce l'ha fatta a lasciare il segno. Tra i suoi desideri, c'era la prosecuzione dell'attività didattica in ospedale anche a luglio e ad agosto: mai esistita finora, da quest'anno la scuola estiva in corsia è diventata realtà. Come avrebbe voluto Giulia. I docenti dell'Istituto comprensivo Nullo e del Mamoli, che durante l'anno scolastico lavorano alla «Scuola in Pigiama» all'interno del Papa Giovanni XXIII, hanno passato il testimone a 40 insegnanti di ruolo delle scuole bergamasche (primarie e secondarie di primo e secondo grado), che hanno deciso di continuare a lavorare anche dopo la fine dell'anno scolastico, ma come volontari.
Come ho detto, tutti i misteri contenuti nel trionfo del nostro Salvatore furono grandi e mirabili, ma, nel suo genere, non lo è meno quello in ordine all'oppressione che sperimentò l'inferno quando i demoni vi furono fatti piombare al suo ingresso nella città santa. Per due giorni interi, dalla domenica in cui questo accadde sino al martedì, rimasero nell'umiliazione in cui li aveva posti la destra dell'Altissimo, pieni di penoso e confuso furore. Con strida orribili lo manifestavano alla turbolenta schiera dei dannati, che ricevettero terrore e strazio maggiori di quelli che soffrivano solitamente. Lucifero, il principe delle tenebre, più sbalordito di tutti, convocò i suoi seguaci e da una posizione elevata, come loro capo, affermò ...
Papa Francesco partirà domani mattina da Fiumicino alle 8.45: arriverà a Rio de Janeiro alle 16.00 locali, quando in Italia saranno le 21.00. Primo appuntamento, la cerimonia di benvenuto al Palazzo Guanabara con i discorsi del Pontefice e del presidente brasiliano, la signora Dilma Rousseff.
Preghiera e azione, ascolto della parola di Dio e servizio concreto al prossimo, non sono dimensioni contrapposte, ma aspetti tutti essenziali per la nostra vita di fede: è quanto ha affermato il Papa oggi all’Angelus, davanti ai numerosi fedeli radunati in Piazza San Pietro. Papa Francesco ha chiesto di accompagnarlo con la preghiera nel suo primo viaggio apostolico a Rio de Janeiro, che inizierà domani mattina, in occasione della Giornata mondiale della gioventù.
Fino al 9 settembre 2013 la Pinacothèque de Paris ospita la mostra «Tamara de Lempicka. La regina dell’Art Déco», insieme a un’altra sull’Art Nouveau, quest’ultimo il movimento artistico – noto in Italia come Liberty – che precede cronologicamente l’Art Déco. Curata da Gioia Mori, la mostra su Tamara de Lempicka presenta una ricca scelta di opere, fra cui alcune delle più note degli anni 1920 e 1930, e piccole scoperte come il disegno dove copia – a modo suo – il famoso quadro romantico «Il bacio» di Francesco Hayez (1791-1882) che si trova nella Pinacoteca di Brera a Milano.
C'è qualcosa di strano, di più, c'è qualcosa che non si riesce proprio a spiegare nei dati sull'aborto che riguardano la provincia autonoma di Trento. Le relazioni ministeriali ci dicono che nel periodo 2006-2008 a Trento sono stati effettuati 3788 aborti. Le stesse relazioni dicono che il numero di ginecologi obiettori di coscienza in servizio presso le strutture accreditate per effettuare gli aborti era di 16 nel 2006, erano 25 l'anno successivo per arrivare a 26 nel 2008. Nove è invece il numero di ginecologi non obiettori mantenutosi costante nei tre anni. Questi i dati forniti dall'istituto superiore di sanità al ministro della salute e da questi al parlamento.
Il Sangue di Cristo ha trascinato nella sua scia una schiera luminosa di anime eroiche, quelle dei santi, i quali nella loro vita hanno avuto il solo scopo di ricopiare in se stessi Cristo crocifisso e sanguinante. Tutti i santi, senza eccezione, sia quelli che noi veneriamo sugli altari, sia quelli rimasti sconosciuti, sono i veri serafini ed eroi del Sangue Prezioso. Chi nelle spelonche, chi nei deserti, chi sulle vette dei monti, chi nelle celle dei chiostri, chi negli ospedali, chi in terra di Missione, chi nelle grandi città, chi nella propria casa, tutti non hanno amato che Cristo, si sono crocifissi con Cristo, hanno sanguinato con Cristo. La vita di ogni santo è impregnata di sangue. Non sono stati solo i martiri a dare il sangue per Cristo! C'è il sangue della mortificazione volontaria, il sangue della carità, il sangue dell'apostolato, il sangue del lavoro, - il sangue che ogni virtù fa scaturire da quelle anime che le praticano in grado eroico. La massima di tutti i santi è stata: soffrire, morire, essere sepolti in Cristo! Essi hanno raggiunto il grado più alto della perfezione, ma a costo di inaudite sofferenze. Quale grande ammaestramento per noi! Non dobbiamo credere che i santi siano stati dei fortunati o privilegiati. Dio ci vuol tutti santi e a tutti dà la grazia sufficiente per divenirlo. Guardiamo anche noi, come loro, al Santo dei Santi, a Gesù! Il suo Sangue è la linfa vitale della santità. Amiamolo ardentemente e diventeremo santi anche noi.
Dal 1506 una particolarissima reliquia conservata nella Basilica di Manoppello, in provincia di Pescara, continua a lasciare a bocca aperta gli esperti che si accingono a studiarla e, secondo alcune testimonianze, avrebbe colpito anche il Papa Emerito Benedetto XVI. Il 1º settembre 2006, Joseph Ratzinger si recò nella cittadina abruzzese per visitare la chiesa nella quale è conservato il cosiddetto Volto Santo, un lenzuolo trasparente delle dimensioni di un A4 che reca, da entrambi i lati, il volto di un uomo sofferente che la tradizione vuole sia quello di Cristo. Stando alle antiche cronache, la reliquia fu portata in Italia da un misterioso pellegrino che, dopo averla posata sulle mani di un uomo del luogo, scomparve nel nulla. Secondo numerosi esami che sono stati effettuati, il reperto presenterebbe caratteristiche straordinarie: non solo non sarebbe stato dipinto da mano umana e non presenterebbe tracce di pigmenti, ma il volto ritratto combacerebbe perfettamente con quello dell'uomo della Sacra Sindone. Che il Volto Santo di Manoppello possa essere quello impresso da Gesù durante la sua salita al Calvario sul telo della pia Veronica?
critto da Mario Arturo Iannaccone, Cristiada. L’epopea dei Cristeros in Messico (Lindau) è un saggio sull’insurrezione popolare dei cattolici messicani contro il governo anti-cristiano nella seconda metà degli anni ’20. CATTOLICI IN MESSICO. L’autore spiega come «il fermento cattolico» in Messico, agli inizi del ‘900, avesse iniziato a preoccupare «non poco liberali, radicali, socialisti e massoni». Fu per contrastare ascesa e rivendicazioni di un temibile concorrente politico, che i governi anticlericali messicani che si succedettero negli anni ‘20 iniziarono a varare leggi per impedire alla Chiesa di avere un peso nella vita politica del paese. Gli “uomini di Sonora”, che allora controllavano il Messico, erano preoccupati dall’ascendente della Chiesa sul popolo. Affrontando le emergenze del paese, «degli agrari, dei nativi, dei lavoratori sottopagati, del lavoro minorile e femminile» e appoggiando riforme economiche fondate su «dottrina sociale e cattolicesimo tedesco», la Chiesa sfidava i rivoluzionari sul loro terreno.
Estremisti indù della Rashtriya Sawayamsevak Sangh (Rss) hanno fabbricato false accuse di conversioni forzate e hanno denunciato il reverendo alla polizia. Leader cristiano: “In questo Stato perseguitare i cristiani è diventata una pratica lecita”.
Gesù è stato il primo Sacerdote che ha offerto al Divin Padre il proprio Sangue per la remissione dei nostri peccati. Per perpetuare la sua offerta, nell'ultima Cena, dopo l'istituzione dell'Eucarestia, istituì anche il Sacerdozio: «Fate questo in memoria di me». Questa verità è confermata dagli Apostoli e dalla perenne tradizione della Chiesa. «Il sacerdote, dice S. Tommaso, dovendo essere ministro del Prezioso Sangue è consacrato dal Sangue di Cristo». Nella consacrazione egli riceve i più ampi poteri: consacrare il Corpo e il Sangue di Cristo, assolvere dai peccati, conferire la Grazia nei Sacramenti, pregare per il popolo e in nome del popolo cristiano; è davvero «il Signore del Sangue» (S. Caterina). Chi chiama il sacerdote ad un ufficio così alto? Non si diventa sacerdoti di proprio arbitrio, ma solo chi è chiamato dal Signore può salire l'altare. E Dio non ha preferenze per uomini di illustre casato, anzi sceglie, quasi sempre, i suoi sacerdoti tra le famiglie più umili e povere. Se grande è la responsabilità del sacerdote, grande è anche la sua dignità e il rispetto a loro dovuto. «Se al sacerdote tocca di ministrare il Sangue di Cristo, questa funzione rende divina la loro dignità e stabilisce il debito di riverenza da parte di tutti: riverenza che va a Dio stesso e a questo glorioso Sangue» (S. Caterina). Quante benemerenze del Sacerdozio cattolico! Sia nel campo della carità sia in quello delle scienze e del progresso, è sempre stato all'avanguardia fino al più sublime eroismo. Eppure il sacerdote è l'uomo più odiato e perseguitato. Ma egli, sull'esempio di Cristo, sa perdonare ai suoi persecutori ed è lieto di poter unire il proprio sangue a quello che tutti i giorni offre sull'altare.
" Di notte, ho ricevuto il Messaggio della Mamma: Carlotta è tornata a Dio. Una notizia che, pur non inattesa, non volevo mi giungesse. Non ho avuto la forza fisica di andare a Benevento, dove si sono svolti i funerali: mi ha telefonato un sacerdote della sua parrocchia per capire meglio di Carlotta ed ho quindi inviato un messaggio che so è stato letto durante le esequie e dato alla famiglia: Un raggio di luce, una melodia celeste, una divina carezza. Mia dolce cara Carlotta Nella fede affermo: è tornata al Signore. Ma il mio cuore soffre e si interroga. Carlotta, un raggio di luce, una carezza dello Spirito, ha appena lambito la mia vita, ma mi ha dato tanto. Di fronte alla sua forza alla sua fede, non posso che inginocchiarmi. Bella, brava, forte, ha sempre avuto tanta speranza nella Vita, che questa notte si è spezzata. A 24 anni ha raggiunto una maturità che l'ha resa coraggiosa di fronte alla malattia che la stava invadendo: 'io sono qua e lotto'. Hai finito di lottare mia dolce cara Carlotta. Hai portato fino in fondo la tua croce, quella, che alle parole di Papa Francesco, hai sentito che il Signore ti chiamava a portare. Sei stata serena nonostante le tante troppe difficoltà. Hai pensato agli altri anche quando avevi tanto bisogno di pensare a te stessa. Ma ora come lenire il dolore dei tuoi genitori, di tuo fratello, del tuo fidanzato? come asciugare le loro lacrime? come dire loro 'parole di consolazione'? Non lo so mia cara Carlotta. Ma con quel tuo sorriso, misto di lacrime, come quando mi hai raccontato la storia del tuo dolore, guardali dal cielo e suona il tuo violino nell'eterna sinfonia degli angeli per donare loro il coraggio della vita....."
Tra le opere dell'Altissimo che vengono dette "ad extra", perché compiute da lui al di fuori di se stesso, la più grande è l'incarnazione, passione e morte per la salvezza di ogni uomo. L'intelligenza terrena non avrebbe potuto comprenderla, se proprio il suo autore non l'avesse manifestata con tante dimostrazioni e testimonianze. Nonostante questo, per molti sapienti secondo la carne è stato arduo convincersi del beneficio della propria redenzione; altri, benché l'abbiano creduto, non lo hanno fatto secondo la verità di ciò che avvenne; altri ancora poi, i cattolici, lo professano e lo conoscono con l'illuminazione che riguardo ad esso è data alla Chiesa. In questa adesione esplicita ai misteri rivelati, noi ammettiamo implicitamente anche quelli che sono racchiusi in essi e che non è stato conveniente rendere noti, in quanto non strettamente necessari. Dio ne riserva alcuni per il tempo opportuno ed altri per l'ultimo giorno, quando tutti i cuori saranno messi in luce alla presenza del retto giudice. Il suo intento nel comandarmi di narrare la presente Storia, come ho già detto altrove e ho capito spesso, è quello di svelarne qualcuno senza opinioni né congetture; così, ne ho riferiti molti che mi sono stati palesati, e so che ne rimangono ancora tanti, degni di considerevole ammirazione e venerazione. In ordine a questi, intendo disporre la pietà dei cristiani, poiché non sembrerà loro difficile ciò che è accessorio mentre sono persuasi con fede divina del fondamento dei dogmi sui quali si basa tutto quello che ho scritto e che scriverò sul resto di questo argomento, specialmente sui tormenti di sua Maestà.
Un rappresentante della comunità copta a Torino, Sherif Azer, è stato aggredito da una banda di fanatici perché si è rifiutato di «glorificare il profeta Maometto». L’episodio è stato raccontato sul suo sito da Magdi Cristiano Allam, di cui Azer è stato coordinatore del movimento politico Io amo l’Italia. «FAI IL RAMADAN». Secondo quanto scritto da Allam, Azer, «cristiano copto, cittadino italiano, padre di 4 figlie nate in Italia, è stato selvaggiamente colpito alla testa con catene da un gruppo di islamici perché non fa il Ramadan, il digiuno islamico». L’episodio si è verificato il 17 luglio alla 5 e mezza pomeridiane a Torino, in Corso Brescia angolo Corso Giulio Cesare, nella zona centrale di Porta Palazzo.
Due fidanzati in crisi decidono di intraprendere insieme un viaggio a Medjugorie per cercare di salvare la loro relazione, contrastata anche dalla madre di lei. Ma il viaggio risanatore, ha invece portato alla rottura della coppia, riporta il quotidiano Libero: "I due si separano del tutto, con la signorina in crisi mistica pronta a divenir suora, iscrivendosi al Terzo ordine francescano".
In Corea del Nord aumenta la partecipazione ad attività religiose clandestine cristiane. Il paese comunista è stato definito per l’11esimo anno consecutivo lo Stato che perseguita di più i cristiani nel mondo. Nonostante la Costituzione garantisca la libertà religiosa, le uniche chiese rimaste in piedi sono di facciata e la pratica è rigorosamente vietata. Nel terribile campo di concentramento per prigionieri politici di Yodok, inoltre, 6 mila persone sono state rinchiuse solo perché cristiane o perché possedevano una Bibbia.
La metà degli aborti riguarda le mamme che convivono con i loro partner. A dirlo l’indagine riportata oggi dal Daily Mail sui dati del rapporto del dipartimento della Salute inglese relativi al 2012. Nel 2002 le donne conviventi, che avevano detto di aver abortito, erano il 17 per cento del totale, mentre nel 2005 sono diventate 31, fino a passare al 42 per cento del 2007. Nel 2011 si è saliti poi al 49 per cento, fino al 50 del 2012.
E' passato più di un mese dal triste episodio che ha visto protagoniste, in Pakistan, tre donne cristiane derise, umiliate e costrette a girare nude per la città dai musulmani di Kasur. Finalmente, però, la giustizia si è mossa, edopo le proteste delle comunità cristiane e della società civile, insieme ai forti appelli delle istituzioni politiche, l’Alta Corte di Lahore ha inviato un giudice distrettuale a Kasur per indagare sull'incidente che ha destato grande indignazione nel Paese. Lo riferisce l'agenzia Fides, aggiungendo che il giudice avrà il compito di presentare una relazione entro due settimane.
“La medicina ha il compito di curare e non di bypassare il problema attraverso la soppressione del concepito con difetti genetici. Per questo la scoperta pubblicata su Nature in merito alla possibilità di ‘spegnere’ il cromosoma in più responsabile della sindrome di Down è un altro passo avanti verso il curare e non l’eliminare il malato”, dichiarano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
Nati a Salisburgo, in Austria, nel 2002, i Cardiac Move hanno esordito come band scolastica. La formazione attuale risale al 2004. Johnny (voce), Emi (violino) e Kuri (batteria) studiavano a Vienna quando Manu de Belem (chitarra) e Josh (basso) hanno completato la line-up. “Poi un giorno abbiamo deciso di ‘lasciare in sospeso’ i nostri studi per vivere il nostro sogno. Dopo un anno pieno di saggi, composizioni, concerti, prove in studio e, soprattutto, la crescita della nostra amicizia, abbiamo avuto una solida base per costruire qualcosa di grande”, racconta Manu a ZENIT.
Pubblichiamo oggi la seconda e ultima parte dell’intervista con padre Eric Jacquinet, responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio dei Laici.
Padre Eric Jacquinet è responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio dei Laici. Lo abbiamo incontrato per rivolgergli qualche domanda per capire meglio la dinamica pastorale di questi incontri missionari con i giovani di tutto il mondo ideati dal Beato Giovanni Paolo II. L’incontro di Rio de Janeiro non sarà infatti un punto di arrivo, ma un inizio di un cammino di evangelizzazione nel mondo di oggi.
Le autorità della provincia del Guizhou hanno arrestato, picchiato e rotto i denti a Li Fenfei: la sua “colpa” è quella di essere incinta del secondo figlio. Le massicce dosi di farmaci iniettate creano un “effetto veleno”, uccidono il bambino e mettono in pericolo anche la vita della madre.
Erano trascorsi più di due anni e mezzo dall'inizio della predicazione e dei miracoli di sua Maestà, e si avvicinava l'ora stabilita negli eterni decreti per il suo ritorno al Padre per mezzo della passione, attraverso la quale avrebbe soddisfatto la giustizia divina e riscattato il genere umano. Tutte le sue azioni erano orientate alla nostra salvezza e alla nostra istruzione e colme di sapienza, per cui egli decise di preparare qualcuno dei suoi seguaci allo scandalo della sua morte e di manifestarsi loro glorioso nel corpo passibile, che avrebbero visto flagellato e crocifisso, perché lo contemplassero prima trasfigurato nello splendore che sfigurato dalla sofferenza. Aveva fatto questa promessa poco innanzi alla presenza di tutti, benché non per tutti, ma solo per alcuni. A tale scopo scelse un alto monte, il Tabor, che si trova in Galilea, a due leghe di distanza verso est da Nazaret. Dai Vangeli risulta che, salito sulla cima con Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, cambiò aspetto davanti a loro, e che c'erano anche Mosè ed Elia, i quali parlavano con lui della sua dipartita. In quell'istante venne dal cielo una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
Papa Francesco ha espresso il suo profondo dolore per il “tragico incidente”, avvenuto la scorsa notte nella Guyana francese, che ha coinvolto un pullman sul quale viaggiava un gruppo di giovani pellegrini francesi provenienti da Parigi e che si preparava a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro: una giovane di 21 anni è morta, mentre altri sei pellegrini sono rimasti feriti. In gravi condizioni l’autista e due persone che viaggiavano su un camion che si è scontrato con il pullman dei pellegrini.
La giovane buddista, 25 anni, si è sposata più di un anno fa con Sagara, cattolico. Lui non le ha mai chiesto di convertirsi e si sono sposati con rito misto per non ferire i genitori di lei. Oggi fa catechismo e si prepara a ricevere il battesimo.
Gli aggressori sono due giovani musulmani, ancora a piede libero. Il cristiano ha riportato una ferita alla testa e la frattura di un braccio. L’uomo: “Non sarò ricco, ma combatterò per avere giustizia e per il rispetto e la dignità della mia famiglia”.
Quattro giorni separano Papa Francesco dalla partenza per Rio de Janeiro. Mentre i giovani della Giornata mondiale della gioventù affluiscono nella metropoli carioca e la macchina organizzativa si mette in moto, torna vivo il ricordo della prima volta che il Papa, eletto da pochi giorni, dava appuntamento a ragazze e ragazzi nella città di Rio.
La provincia a maggioranza islamica è guidata da Zaini Abdullah, che ha improntato la sua fortuna politica sulla “totale applicazione” della sharia. Jakarta protesta e chiede al governatore di “rispettare la pluralità religiosa”, ma i leader cristiani denunciano violenze e persecuzioni da parte della comunità islamica.
Si è svolta dall’8 al 14 luglio a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, RDC, la XVI Riunione Plenaria del Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar (SECAM). L’organismo, ideato durante il Concilio Vaticano II, è espressione della volontà dei vescovi cattolici africani di creare una struttura continentale unificante, in grado di superare le differenze linguistiche, culturali e storiche tra i rispettivi paesi. Approvato nel 1968, il Simposio si era riunito per la prima volta in occasione della visita di Papa Paolo VI in Uganda nel 1969.
Martedì 16 luglio la Francia ha adottato come suo simbolo ufficiale Shevchenko. Non il calciatore - il che, per quanto bizzarro, avrebbe fatto piacere ai milanisti - ma un'altra personalità, ucraina come il giocatore, e con lo stesso cognome: Inna Shevchenko, attivista di punta del gruppo femminista Femen. Da martedì i francobolli francesi portano l'immagine di Marianna, simbolo delle Rivoluzione francese e della Repubblica, con il volto della Shevchenko. Ne sono stati stampati 630 milioni, e si conta di arrivare nientemeno che a tre miliardi di esemplari. Francobollo unico, in sedici varianti di prezzo. Non ci sarà scampo: chi vorrà usare le poste in Francia dovrà passare per la faccia della Shevchenko.
Dove sta andando l’Europa dello stato sociale? Riuscirà a sopravvivere alla crisi, anche morale? Come mai è giunta a questa situazione di stallo e recessione? A queste e altre domande ha cercato di rispondere Sam Gregg, Direttore ricerche dell’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty in una conversazione con La Nuova Bussola Quotidiana tenutasi nel corso della Acton University 2013, una quattro-giorni di studio organizzata con cadenza annuale a Grand Rapids dal think tank cattolico statunitense che da oltre vent’anni si dedica alla diffusione dei principi della società e dell’economia libera alla luce della dottrina cristiana. Nato in Australia, Gregg ha conseguito il Dottorato in filosofia a Oxford, è esperto di politica economica, storia economica e teoria del diritto e collabora con alcune delle principali riviste scientifiche del suo settore, oltre a essere autore di numerosi volumi, l’ultimo dei quali, Becoming Europe, mette in guardia gli Stati Uniti dal trasformarsi nell’Europa del fallimentare welfare.
Sulla spinta delle firme raccolte a sostegno della campagna contro la legge sull'omofobia, abbiamo iniziato a interpellare i parlamentari cattolici chiamati a esprimersi sul disegno di legge che, dopo essere stato approvato dalla Commissione Giustizia, verrà discusso in aula alla Camera a partire dal 26 luglio (data spostata rispetto all'annuncio precedente che parlava del 22 luglio). Ovviamente i giudizi dei parlamentari potrebbero non coincidere esattamente con le posizioni assunte dal nostro quotidiano in materia, ma è comunque parte della nostra campagna, tesa a spingere i parlamentari di buona volontà a intervenire per fermare questa legge.
Con la firma della regina Elisabetta II annunciata oggi dallo speaker della Camera di comuni John Bercow, il matrimonio gay è ufficialmente e definitivamente legale in Inghilterra e Galles. Secondo l’agenzia Ap, le prime cerimonie (che potranno essere sia civili che religiose, secondo la norma fortemente voluta dal premier conservatore David Cameron) saranno celebrate nella prossima estate.
Circa una anno fa, per la precisione dal 1° luglio 2012, negli Stati Uniti una legge della Virginia ha stabilito che le donne che vogliano abortire debbano obbligatoriamente sottoporsi ad un’ecografia. La Virginia è stata l’ottavo Stato degli Stati Uniti a prevedere questa procedura prima di un aborto, al fine di «aiutare le donne a prendere una decisione ben informata». La scorsa settimana, anche il Texas, dopo numerosi tentativi di ostruzionismo da parte di esponenti pro choice, ha approvato una legge analoga, definita dall’ultimo candidato repubblicano alle presidenziali, Rick Santorum, l’ulteriore un conquista di un più ampio «movimento d’amore».
Proponiamo uno stralcio di un articolo di Vladimir Solov’ev pubblicato dall’Osservatore Romano. Il testo, scritto dal filosofo russo nel 1896 per la rivista Vestnik Evropy, è contenuto nella versione integrale nell’ultimo numero della rivista La Nuova Europa (3, 2013).
Fin dal medioevo i correttori di bozze si battono strenuamente per mantenere il popolo nell’ignoranza, con il subdolo scopo – ormai è evidente a tutti – di condizionare più facilmente le masse e così esercitare al meglio la loro tirannia di retroguardia su questa povera nazione. Anche il Correttore di bozze qui presente si vanta di condurre discrete campagne analfabetizzanti e mistificatorie. E tuttavia il suo nobile sforzo reazionario è come una puzzetta nel vento in confronto al capolavoro disinformativo compiuto ieri dal radicale Marco Cappato, il re delle frittate rovesciate.
Miracolo dei miracoli dell'onnipotenza divina e meraviglia delle meraviglie era il procedere della prudentissima Maria nei confronti del sacro collegio degli apostoli e dei discepoli di Cristo nostro Signore, suo figlio santissimo. Benché questa rara sapienza sia inesplicabile, se tentassi di manifestare tutto ciò che di essa mi viene fatto comprendere, sarebbe necessario scrivere un gran volume soltanto su questo argomento. Nel presente capitolo dirò qualcosa al riguardo; del resto parlerò nella misura in cui se ne presenterà l'opportunità: nell'insieme sarà molto poco, però se ne potrà ricavare quanto basta per la nostra istruzione. Il Maestro divino infondeva nel cuore di tutti i discepoli che accoglieva alla sua scuola una speciale venerazione per la sua santissima Madre, e ciò era opportuno, dovendo essi stare in sua compagnia e trattare tanto familiarmente con lei. Questa santa semente della divina luce era comune a tutti ma non in ugual misura, perché sua Maestà distribuiva tali doni secondo la volontà di Dio, le condizioni dei soggetti e la missione a cui li destinava. Sperimentando poi il dolcissimo tratto e l'ammirabile conversazione della grande Regina, crebbe negli apostoli l'amore reverenziale verso di lei; ella infatti parlava con loro e li amava, li consolava e assisteva, li ammaestrava e sollevava in tutte le necessità, cosicché non si allontanavano mai dalla sua presenza senza essere pieni di gioia interiore e di una consolazione maggiore di quella che essi stessi potessero desiderare. Questi benefici, tuttavia, davano più o meno frutto a seconda della disposizione del cuore di chi li riceveva.
Sai, Gesù, oggi sono arrivato per miracolo. Mi ero messo a giocare con i miei compagni e proprio, non mi ricordavo più nulla; avrai provato anche tu, quando si fanno le cose sul serio, si dimentica tutto. Ad un certo punto mi sono sentito una vocetta dentro, che mi diceva: "Gesù ti aspetta"! Ed eccomi qui! Sono certo che è stato il mio angelo custode, non è vero?
Lc 10, 38-42: Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Catechesi I frutti dello Spirito Santo di don Fabio Rosini. Prima parte: Il dominio di sè.
“Voi siete la speranza del Papa, siete la speranza della Chiesa”: così il beato Giovanni Paolo II nel lontano 1987, nell’Avenida 9 de Julio a Buenos Aires, davanti a migliaia di giovani festanti in quella che è stata la prima Giornata Mondiale della Gioventù celebrata fuori Roma. Nasceva così un evento ecclesiale che si è poi ripetuto in varie parti del mondo e che ha visto milioni di giovani testimoniare la propria fede, stringendosi intorno ai Papi: prima al beato Wojtyla, poi a Benedetto XVI e la prossima settimana a Rio de Janeiro a Papa Francesco, il primo Papa latinoamericano che torna così nell’amato continente. Ad oltre un quarto di secolo dalla storica Giornata di Buenos Aires, Roberto Piermarini ha chiesto al cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, l’organo vaticano che coordina tutte le Gmg, qual è il segreto della riuscita delle Giornate Mondiali della Gioventù.
Si intitola “Antoni Gaudi, the days of creation” la mostra dedicata all’importante artista catalano che avrà luogo dal 23 al 28 luglio durante la Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro in Brasile. Voluta fortemente dagli organizzatori locali, la mostra ripercorre in tre interessanti sezioni – Luce, Natura, Uomo e Stupore – l’arte e l’opera del genio catalano.
Cresce l’attesa in Brasile per l’arrivo di Papa Francesco la prossima settimana. Moltissimi giovani si stanno preparando all’abbraccio con il Pontefice con entusiasmo e gioia. A raccontare il clima mons. João Carlos Petrini, vescovo di Camaçari, nello Stato di Salvador de Bahia.
In un messaggio ai cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra e Galles, Papa Francesco invita a difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Il Pontefice - prendendo lo spunto dall‘annuale Giornata per la vita celebrata nelle Isole britanniche in diverse date - sottolinea il “valore inestimabile della vita umana”: “Anche i più deboli e i più vulnerabili, i malati, gli anziani, i non nati e i poveri, sono capolavori della creazione di Dio, fatti a sua immagine, destinati a vivere per sempre, e meritevoli della massima riverenza e rispetto”. Il Papa eleva la sua preghiera affinché la Giornata “contribuisca ad assicurare che la vita umana riceva sempre la protezione che le è dovuta”.
Si è tenuta nella giornata di ieri, presso la Corte d’Appello di Bologna, l’udienza civile per il ricorso dell’arcidiocesi di Bologna contro il sequestro della Faac, la nota azienda produttrice di sistemi automatici. Prosegue dunque il braccio di ferro tra la Curia e i parenti del defunto Michelangelo Manini, che nel suo testamento ha indicato di voler lasciare in eredità alla curia bolognese il 66% della multinazionale, per un valore di circa 1,1 miliardi di euro. Lo scorso dicembre, però, il giudice del tribunale Maria Fiammetta Squarzoni ha disposto il sequestro dell’intero patrimonio, dopo che la cugina di Manini, Mariangela, e lo zio Carlo Rimondi hanno impugnato i testamenti, convinti che non siano autentici.
Padre Raphael Kootumghal è il direttore della neonata Radio Maria India, che attualmente trasmette i propri programmi attraverso il sito web www.radiomaria.org.in Una sfida ambiziosa quella che si è prefissata l’emittente cattolica presente in oltre 60 nazioni del mondo. Abbiamo rivolto a lui qualche domanda per capire com’è possibile evangelizzare in uno degli stati “di frontiera”.
La sua prossima sfida, ad agosto, sarà impegnativa: dovrà difendere, a Budapest, il titolo di campione del mondo di spada. Ma la vittoria più importante, Paolo Pizzo, 29 anni, medaglia d’oro ai mondiali di scherma del 2011, l’ha conquistata più di quindici anni fa: «Avevo 13 anni e tiravo già di scherma quando cominciai ad avere crisi epilettiche, che risultarono dovute a un tumore al cervello» racconta l’atleta. «Fui operato nella mia città, Catania, e dopo l’intervento i medici, per prudenza, mi sconsigliarono di riprendere l’attività agonistica. Ma io non volli sentire ragioni, e dopo pochi mesi ero di nuovo in pedana».
La Memoria della Beata Vergine del Monte Carmelo, che la Chiesa celebra oggi 16 luglio, è una buona occasione per ricordare l'importanza dello scapolare carmelitano. Un segno religioso molto importante per la Polonia, tanto che il Beato Giovanni Paolo II lo ha portato per oltre 50 anni della sua vita. Per rimarcare l'importanza dello scapolare nella Patria di Wojty?a, ZENIT ha raccolto alcune testimonianze.
Esiste un legame profondo tra Fatima e la spiritualità carmelitana. Esso risiede anzitutto nel comune riferimento alla “consacrazione” a Maria Santissima. Lo “scapolare” - distintivo tipico della religiosità del Carmelo - è il segno esteriore di un affidamento filiale alla Vergine, attraverso il quale rimettiamo fiduciosamente la nostra vita nelle sue mani, conformandoci a lei per divenire veri discepoli e imitatori di Cristo. A Lucia la Madre di Dio promise, nella apparizione del luglio 1917, che sarebbe tornata a chiedere la Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato; e, successivamente, lungo l’arco degli anni ’20, a Pontevedra e a Tuy, in Spagna, le confermò e le precisò i termini del suo appello, con il riferimento alla “pratica dei primi cinque sabati del mese” e della “confessione e comunione riparatrici”.
Mentre in Italia ferve il dibattito sul progetto di legge contro l’omofobia e la transfobia, anche tra le persone omosessuali le visioni sono tutt’altro che concordanti. Non tutti gli omosessuali esigono l’acquisizione del diritto al matrimonio e all’adozione e non tutti pretendono di sbandierare pubblicamente il loro orientamento sessuale. Anzi, sembrerebbe davvero che l’ideologia omosessualista sia portata avanti da una minoranza di persone omosessuali. Né è la prova anche il fatto che, in Francia numerosi gay si siano schierati a favore della Manif pour tous, il movimento che si oppone alla legge Taubira. Tra questi ultimi, spicca l’associazione Homovox, la cui portavoce Nathalie de Williencourt, ha ricordato una elementare verità: “la coppia omosessuale è diversa da quella eterosessuale. Ed è diversa per un semplice dettaglio: non può dare origine alla vita, per cui ha bisogno di una forma di unione specifica che non sia il matrimonio. Ha bisogno di un’altra cosa perché la realtà delle coppie omosessuali è diversa da quella delle coppie eterosessuali”
Due importanti eventi internazionali vedranno protagonisti questa estate i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS): il Go Fest International e la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19) sarà il tema di entrambi gli appuntamenti. Per l’occasione, il Movimento ha organizzato quattro differenti proposte di viaggio dall’Italia che vedranno la partecipazione di oltre 100 giovani.
Palermo da giorni discute delle immagini dell’orgoglio proiettate sulla Cattedrale di Palermo in occasione Festino di Santa Rosalia, una festa laica ma fortemente innestata nella devozione religiosa. Durante la manifestazione, organizzata dal Comune, sono state proiettate delle immagini con espliciti riferimenti all’amore omosessuale sulla facciata della chiesa. Tutto sarebbe passato inosservato se don Fabrizio Moscato, segretario del cardinale Paolo Romeo, non avesse scritto sulla sua bacheca Facebook: «Vergogna! Stiamo toccando il fondo! L’ideologia omosessualista proiettata sul nobile portico meridionale della Cattedrale di Palermo in occasione del Festino della Patrona Rosalia! I simboli del gay pride e delle unioni omosessuali accostati ad un neonato».
A Giovanni Paolo II sciatore sull’Adamello è dedicato un film in produzione questi giorni, prodotto da De Angelis Media per la Rai e costruito sul libro “Era santo, era uomo”, scritto da Lino Zani, la sua guida in quelle discese lungo le bianche pendici alpine.
Nuova Zelanda. Una giovane racconta ai media il proprio disagio per il rifiuto del dottore. Che ora potrà essere multato, solo perché ha esercitato il suo diritto all’obiezione di coscienza
È stata violentata ed è rimasta incinta, ancora bambina, del suo stupratore. Di lei i giornali hanno parlato come di una vittima della Chiesa cattolica che si accordò con Pinochet affinché il generale non legalizzasse l’aborto. “11 anni costretta a non abortire”, strillavano i titoli apparsi la settimana scorsa sulla stampa locale, dato che in Cile l’interruzione volontaria di gravidanza non è consentita nemmeno in caso di stupro. La vita del bambino per la legislazione statale vale ancora quanto quella della madre.
Una delle lezioni più importanti che gli allievi di Luca Doninelli apprendono ai suoi corsi di scrittura è che la narrativa può essere uno strumento di conoscenza della realtà tanto quanto la scienza empirica o la statistica sociologica. Certo, la letteratura ha un metodo particolare (il racconto e le sue tecniche) e un oggetto suo proprio (l’animo umano in azione), ma non per questo i risultati cui giunge sono meno attendibili di altri. Da questo punto di vista la verità letteraria può essere più “vera” della veridicità della cronaca. Per spiegare meglio questo concetto prendo ad esempio un personaggio di uno dei racconti di questa serie che inizia oggi su tempi.it. Si tratta di un poliziotto che, da lontano, con gli occhiali da sole calzati, osserva una scena. È stato inserito per esprimere un concetto di cronaca, che cioè, in quel paese, la polizia non si oppone a certe pratiche, le tollera e, addirittura, in certi casi le sostiene. Ebbene, il comparire silenzioso del personaggio in tre momenti della narrazione comunica al lettore questa “verità” molto più di un resoconto giornalistico. Affinché la verità letteraria non sia una finzione sono necessarie due condizioni: che lo scrittore sia sincero, sia cioè capace di guardare la realtà in profondità senza gli occhiali di un’ideologia inforcati sul naso e che il lavoro di documentazione, a monte della narrazione, sia serio. È quello che ho cercato di fare.
Ieri pomeriggio è stata approvata dall’Assemblea nazionale francese la «liberalizzazione inquadrata» della ricerca sugli embrioni. Come riferisce Avvenire, il provvedimento è passato con 314 voti favorevoli e 223 contrari, «tutto condensato in un solo articolo, per favorirne l’approvazione lampo». Previo consenso delle coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro, la ricerca sugli embrioni provenienti dai laboratori, «finora vietata formalmente e permessa nei fatti solo con deroghe concesse da un organismo pubblico, l’Agenzia di biomedicina, sarà ormai autorizzata in via ordinaria», spiega il quotidiano della Cei.
In un messaggio ai cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra e Galles, Papa Francesco invita a difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Il Pontefice – prendendo lo spunto dall’annuale Giornata per la vita celebrata nelle Isole britanniche in diverse date – sottolinea il “valore inestimabile della vita umana”: “Anche i più deboli e i più vulnerabili, i malati, gli anziani, i non nati e i poveri, sono capolavori della creazione di Dio, fatti a sua immagine, destinati a vivere per sempre, e meritevoli della massima riverenza e rispetto”. Il Papa eleva la sua preghiera affinché la Giornata “contribuisca ad assicurare che la vita umana riceva sempre la protezione che le è dovuta”.
Il Redentore del mondo, continuando a predicare e ad operare meraviglie, uscì da Gerusalemme e andò per la terra della Giudea dove, come riferisce san Giovanni nel capitolo terzo del suo Vangelo, si trattenne per un po' di tempo battezzando, sebbene nel quarto dichiari invece che egli battezzava per mano dei suoi discepoli. Frattanto, anche il suo precursore Giovanni battezzava in Ennòn, riva del Giordano, vicino alla città di Salìm. Tuttavia il battesimo non era lo stesso: il precursore battezzava solo con acqua predicando un battesimo di penitenza; il nostro Salvatore invece predicava il battesimo della sua stessa persona, come giustificazione ed efficace perdono dei peccati, similmente a quello che opera oggi il sacramento, infondendo con la virtù la grazia della rigenerazione. A questa misteriosa efficacia del battesimo di Cristo si aggiungevano l'effetto delle sue parole e del suo annuncio, e la grandezza dei miracoli con i quali confermava tutto quello che proclamava. Accorrevano perciò verso sua Maestà più discepoli e seguaci che non verso il Battista, verificandosi quello che lo stesso Giovanni aveva detto, e cioè che conveniva che crescesse Cristo e che egli diminuisse. Al battesimo conferito da Cristo nostro Signore assisteva ordinariamente la sua santissima Madre, la quale, vedendo gli effetti divini che quella nuova rigenerazione causava nelle anime, era riconoscente all'Autore della vita, come se li avesse ricevuti ella stessa per mezzo del sacramento, e lo ricambiava con cantici di lode e con atti virtuosi. In tutte queste meraviglie la Regina del cielo acquistava, così, nuovi ed incomparabili meriti.
«Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime». È la preghiera che ancora si canta nelle chiese, alla fine, quando restano i vecchi a trascinare le vocali come a trattenere chi già corre a riaccendere il telefonino. Chi l’ha scritta, quasi mille anni fa, sapeva che cos’è una valle di lacrime. La Salve Regina fu infatti, quasi sicuramente, composta da Ermanno di Reichenau, meglio conosciuto come Ermanno lo storpio. Lo chiamavano anche “il contratto”. I documenti che ne danno notizia parlano di un uomo deforme, con gli arti come attorcigliati a impedirgli non solo di camminare normalmente ma anche di trovare pace disteso o seduto nella sedia costruita apposta per lui. Ermanno, che nella vita non è mai stato comodo se non, probabilmente, quando è sopraggiunta la morte, fu monaco e fine studioso.
O Maria, Madre del Carmelo, a Te consacro tutta la mia vita quale piccolo tributo per le tante grazie e benedizioni che attraverso le tue mani ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che indossano il tuo Scapolare; Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d' illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di accrescere in me la fede, la speranza e la carità, affinché possa ogni giorno renderti il tributo di umile omaggio. Il sacro Scapolare richiami su di me gli sguardi tuoi misericordiosi e sia pegno della tua particolare protezione nella lotta quotidiana, sì che possa rimanere fedele al Figlio tuo e a Te. Il tuo Scapolare mi tenga lontano da ogni peccato e mi doni ogni giorno la certezza che Tu sei vicino a me e il desiderio di imitare le tue virtù. D' ora in poi cercherò di vivere in soave unione con il tuo Spirito e di offrire tutto a Dio per mezzo tuo. O Madre dilettissima, il tuo indefettibile amore! faccia sì che un giorno sia concesso anche a me, indegno peccatore, di trasformare il tuo Scapolare nell' eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel Regno del Figlio tuo. Così sia.
Aborto: "Arresto di una vita attuato intenzionalmente prima della nascita, sovente con un forte impatto psicologico su chi lo esegue, e che impone una nuova cultura e un progredito atteggiamento sociale per superarlo". Realismo Da ab-orior, cioè arrestare nel crescere, l’aborto è la fine provocata volontariamente della vita di un essere umano prima della nascita. Deroga dunque dal principio dell'intangibilità della vita umana. Può avvenire secondo le leggi locali, che variano da nazione a nazione. In alcune nazioni l’aborto è illegale. Può essere eseguito con farmaci o con metodiche chirurgiche, o combinando i due sistemi. Il metodo farmacologico implica l’espulsione dell’embrione o del feto che non può sopravvivere fuori dall’utero.
Che Philippe Ariño sia un tipo decisamente controcorrente è un dato di fatto. Francese, nato nel 1980 da una famiglia profondamente cattolica, professore di spagnolo, saggista, blogger, omosessuale dichiarato da quando aveva 17 anni: fin qui la sua biografia non sembrerebbe diversa da quella di altri suoi coetanei, se non fosse che, due anni fa, Philippe lascia il compagno con cui stava dal 2009. “Da allora ho abbracciato la via della continenza che la Chiesa chiede alle persone omosessuali”, racconta senza giri di parole in un mondo “sessocentrico” in cui i vocaboli “astinenza” e “castità” appaiono relitti di un passato morto e sepolto alla maggior parte delle persone, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale. Nel suo blog L'Araignée du desert, il “ragno del deserto” ci tiene a precisare di non voler essere etichettato con “un ex gay” come il “Luca era gay e adesso sta con lei” cantato da un discutibile Povia, ma semplicemente come una persona che si è sentita pienamente accolta per quello che è. Un semplice “ragno”, potrebbe dire qualcuno, per tornare alla metafora del titolo, ma un ragno amato.
Una religione, vera o falsa che sia, ha come elemento essenziale il sacrificio. Con esso non solo si adora Dio, ma si impetrano perdono e grazie, si espia la colpa, si ringrazia per i doni ricevuti. Dio stesso li chiedeva al popolo eletto. Ma che valore potevano avere essi? Forse il sangue degli animali, di per sé, placava Dio e purificava l'uomo? «Non c'è liberazione, dice l'Apostolo, non alleanza, non espiazione, se non nel Sangue dell'Agnello, ucciso dall'origine del mondo». Cioè quei sacrifici avevano un valore puramente simbolico e preludevano al Sacrificio di Cristo. Per trovare il vero, unico e definitivo Sacrificio, dobbiamo andare sul Calvario, dove Gesù, pur coperto dei nostri peccati, è il Sacerdote santo ed innocente e nello stesso tempo è la Vittima immacolata gradita a Dio. Ed ora sorvoliamo col pensiero i secoli e dal Calvario passiamo all'Altare. Su di esso, come sul Calvario, si abbassa il Cielo, perché dall'Altare scaturisce come dal Calvario il fiume della Redenzione. ...
Ci sono dieci ottime ragioni per opporti alla proposta di legge contenente disposizioni in materia di contrasto dell'omofobia e della transfobia (testo unificato C. 245 Scalfarotto, C. 1071 Brunetta e C. 280 Fiano), che andrà in discussione alla Camera dei Deputati il prossimo 22 luglio.
"È da anni che l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) chiede l’abrogazione degli articoli 7 e 8 della Costituzione, articoli che disciplinano i rapporti tra lo Stato italiano e le differenti confessioni religiose. Non riuscendoci, ha cambiato strategia: che l’UAAR possa stipulare un’intesa con lo Stato italiano così come è concesso a molte fedi religiose. Nel 2008 il Tar del Lazio respinse il ricorso presentato dall’UAAR per ottenere questa intesa sostenendo correttamente che la magistratura non può sindacare l’attività di governo (la decisione di stipulare intese spetta solo al governo). Invece il Consiglio di Stato lo accolse. Il Governo Monti allora ricorse a sua volta in Cassazione e questa il 28 giugno scorso ha dato ragione all’UAAR invitando il Tar a pronunciarsi sulla questione. Nel frattempo la Cassazione ha detto la sua: “anche le associazioni atee e agnostiche debbano ricevere dal governo la stessa tutela e gli stessi diritti riconosciuti dall’art. 8 della Costituzione alle confessioni diverse da quella cattolica, mettendo al bando la discriminazione tra le fedi acattoliche”. "
Di cognome fa Keynes, ma discende nientepopodimeno che da Darwin. Il famoso economista John Maynard Keynes, le cui teorie ancora oggi dividono gli esperti (dopo che gli Stati le hanno applicate alla grande per tutto il XX secolo) era fratello di Geoffrey, che sposò Margaret Darwin, trisnipote del celeberrimo Charles. Margaret fu la bisnonna della nostra Laura Keynes, che così si è ritrovata imparentata con due mostri sacri del moderno pensiero mondiale. I due le cui idee ancora oggi influenzano l’Occidente e il cui impatto può essere paragonato solo al marxismo (non a caso si continua a parlare di darwinismo e keynesismo).
Non mi aspetto che ci sia un ritardo ingiustificato. È un tema per il quale bisognerà trovare il tempo idoneo per affrontarlo». L’Irlanda ha fretta, anche in tema di unioni tra persone dello stesso sesso. Questo è quanto sostiene Eamon Gilmore, leader del partito laburista di Dublino e vice-primo ministro del governo in carica alla Leinster House, dove regge la coalizione insieme al Taoiseach Enda Kenny. E dopo che, alla fine della scorsa settimana, è arrivato il primo storico sì alla legge che allarga le casistiche in cui è possibile praticare l’aborto negli ospedali irlandesi, ecco che il governo individua il nuovo obbiettivo della sua legislazione, ossia l’introduzione del matrimonio gay, che sarà al vaglio di un referendum forse già nel 2014.
Di lei su internet gira un’intervista video alla trasmissione “A sua immagine” (lo vedete qui sotto). Si chiama Cristina Acquistapace, è affetta da sindrome di Down, è una suora. Con parole delicate e precise, in quell’intervista va al cuore di una ferita aperta nella modernità occidentale: l’aborto. «Se nascevo nel 2000 l’amniocentesi mi fregava», dice a un certo punto. Tempi.it si è preso la briga di andare a incontrare a casa sua Cristina, incontrandola in compagnia dei genitori (nella foto con lei a sinistra).
Fuggite 100 famiglie cristiane dal Sinai dopo l’uccisione di una sacerdote copto e la decapitazione di un commerciante cristiano. Chiese crivellate di colpi; negozi di cristiani segnati per possibili attacchi; dimostrazioni contro il patriarca Tawadros, “reo” di aver appoggiato la caduta di Morsi. I cristiani rischiano di essere il capro espiatorio dei gruppi islamisti e dei Fratelli musulmani.
Il presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) condanna la violenza di gruppo contro una religiosa, appartenente alle suore Francescane missionarie di san Giuseppe. Il porporato critica “l’apatia delle agenzie governative e la lentezza della macchina della giustizia”, percepita come “uno svilimento delle vittime.
L'importanza della devozione alla Vergine del Carmelo e dello Scapolare.
Senza dubbio, nel quadro delle apparizioni mariane di Fatima, quella del 13 luglio 1917 ha avuto un rilievo del tutto particolare e una vastissima risonanza “mediatica”. Tale “fortuna”, se da un lato ha contribuito notevolmente alla conoscenza e alla diffusione del Messaggio della Cova da Iria, dall’altro ha rischiato spesso di confondere le idee alla gente semplice, creando attese catastrofiche di tragici eventi e alimentando inutili e morbose curiosità. Il “cuore” di tutto, in realtà, è racchiuso nell’appello alla conversione e alla riparazione, che maternamente la Vergine rivolse al mondo, attraverso i tre piccoli e innocenti Pastorelli.
«Il Bangladesh è una bomba pronta ad esplodere: una nazione estremamente povera con serissimi problemi sociali e in cui il fattore religioso viene spesso strumentalizzato per fini politici». È la denuncia di Véronique Vogel, responsabile internazionale della sezione Asia di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che ha recentemente visitato il Paese asiatico.
Papa Francesco riceve migliaia di lettere ogni giorno, da persone di tutto il mondo, e a molte di queste risponde di persona. Lo ha fatto nei giorni scorsi, dando riscontro alla missiva di una bambina di tre anni, incontrata più di un mese fa, in occasione di un pellegrinaggio a Roma della sua famiglia. Lo riferisce una notizia riportata dall’Eco di Bergamo, Il 3 giugno scorso, al termine della Santa Messa per il 50° anniversario della morte del beato papa Giovanni XXIII, il Pontefice aveva compiuto il giro rituale tra i fedeli in piazza San Pietro. Per l’occasione papa Francesco aveva baciato e dato la sua benedizione a molti bambini. Al momento dell’incontro con la piccola Alice Maria Rocca, il Papa aveva ricevuto una lettera dalle mani della bimba, nella quale – aiutata nella scrittura dalla nonna – chiedeva una benedizione per se stessa, per la sua famiglia e per gli amichetti dell’asilo nido. Pochi giorni fa la lietissima sorpresa per la famiglia Rocca ...
Tutta la vita di Maria santissima - se si considera con attenzione - è una dimostrazione chiarissima della sua umiltà. Tale virtù in lei fu così ineffabile che non può essere adeguatamente esaltata, perché né dagli uomini né dagli angeli fu mai sufficientemente compresa nella sua impenetrabile profondità. Come nella composizione di tutte le medicine - per quanto siano tanto diverse - c'è la dolcezza dello zucchero, che le porta al loro punto di perfezione adattandosi ad esse, così in tutte le virtù della beatissima Vergine e nelle sue opere c'è l'umiltà, che le accresce di valore e le adatta al gusto dell'Altissimo e degli uomini; proprio per questo, sua Maestà la guardò e la elesse e tutte le generazioni la chiamano beata. La prudentissima Signora non lasciò passare istante, occasione, tempo o luogo alcuno nel corso della sua vita senza esercitare le virtù che poteva; ma la cosa straordinaria fu che nelle sue opere entrò sempre la sua rara umiltà, che la sollevò al di sopra di tutto ciò che non era Dio. In essa, Maria santissima fu superiore ad ogni altra creatura e con essa, in un certo modo, vinse lo stesso Dio, poiché trovò tanta grazia ai suoi occhi che non le fu negato niente di quanto domandava per sé o per gli altri. In questa virtù la gran Regina superò a casa i suoi domestici e sua madre sant'Anna, nel tempio le sue compagne, nel matrimonio san Giuseppe, nei servizi umili gli angeli. Con l'umiltà vinse inoltre il Padre e lo Spirito Santo, muovendoli a comandare agli apostoli e agli evangelisti di non lodarla pubblicamente, ed infine vinse il suo Figlio santissimo, ottenendo da lui di esser trattata in maniera tale da non dare adito ad elogi da parte degli uomini per i suoi miracoli e il suo insegnamento.
“Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me”. La perentoria frase con cui Gesù istruisce i discepoli, riferita da Matteo nel Vangelo della liturgia di oggi, richiama alla mente le molte circostanze in cui, con osservazioni incisive, Papa Francesco ha posto in risalto l’importanza della Croce per ogni cristiano, sacerdote e laico. Del resto, ha osservato una volta senza mezzi termini, “un cristianesimo senza croce” è un cristianesimo fermo “a metà cammino”.
Una suora di 28 anni è stata rapita e stuprata da un gruppo di uomini per una settimana nell'area di Bamunigam, nel distretto di Kandhamal (Orissa). L'aggressione si è consumata dal 5 all'11 luglio scorsi, ma la notizia è stata data solo oggi. Ad AsiaNews mons. John Barwa svd, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, condanna la vicenda: "I colpevoli devono essere assicurati alla giustizia senza indugi e la legge deve fare il suo corso. Quanto accaduto è una vergogna".
Racconti di un esorcista di don Gabriele Amorth. Trasmissione del 14-01-2009: La Magia.
Chiunque guarda il Cuore di Gesù trafitto e ne vede sgorgare il Sangue Prezioso, non può disperare della propria salvezza. Longino, quando lo aprì con una lanciata, senza saperlo, aprì il cuore dell'uomo alla speranza. È tradizione che il primo a goderne le ricchezze sia stato proprio lui: alcune gocce di Sangue gli caddero sugli occhi malati e gli donarono il lume degli occhi e della fede. Da allora la croce insanguinata divenne l'àncora alla quale si aggrapparono le anime dei più grandi peccatori nel momento della disperazione, certi del perdono e dell'amore di Cristo. Il Grande Persecutore, folgorato dalla grazia sulla via di Damasco, ci incoraggia: «Se pur essendo suoi nemici siamo stati per la sua morte riconciliati con Dio, a maggior ragione saremo salvi ora che siamo suoi amici» (S. Paolo). E tu, di che temi? «Non dire: non mi salverò! Hai il Sangue di Cristo! Ogni tua speranza è il Sangue di Cristo!» (S. Agostino). Non disse Gesù che si fa più festa in cielo per un peccatore pentito che per novantanove giusti? Certamente nel paradiso la schiera dei pentiti è molto più numerosa di quella degli innocenti. Anche noi, se sapremo imitarli nella penitenza, come li abbiamo seguiti nel peccato, saremo un giorno con loro. Stringiamoci alla croce ed invochiamola: «Ti salutiamo, o Croce Santa, nostra unica speranza!».
"Domenica 14 luglio inizia la marcia su Roma. Quella di don Pascal Vésin, che - incurante delle assonanze fasciste - ha chiamato proprio così, «Marche sur Rome» la sua discesa a Roma dall'Alta Savoia. Il parroco - ormai ex parroco - parte da Mégève alle otto del mattino di domenica, accompagnato da un manipolo di sostenitori, e conta di raggiungere Roma a piedi in quaranta giorni. Chiederà di essere ricevuto da Papa Francesco, e spera comunque di essere notato dai giornalisti italiani. Chi è don Vésin? Perché è stato allontanato dalla sua parrocchia, e perché protesta? La storia è semplice. Nel 2001 il sacerdote della Diocesi di Annecy, ordinato nel 1996, è iniziato alla massoneria nel Grande Oriente di Francia. Notiamo che il Grande Oriente, oltre a essere l'obbedienza massonica francese più grande, è anche la più anticattolica."
Per rendersi conto di quanto siano pericolosi gli interventi legislativi in materia di omofobia, basta attraversare la Manica. In Gran Bretagna aleggia un clima da terreur jacobin, che alimenta la preoccupante escalation di quella che è diventata una vera e propria caccia alle streghe contro chiunque possa anche vagamente apparire in odore di omofobia. Per chi stenta a crederci può leggere un intelligente articolo della nota giornalista conservatrice britannica Melanie Phillips apparso sul Daily Mail del 24 gennaio 2011 che ha parlato del rischio di un nuovo maccartismo delle lobby gay, (Yes, gays have often been the victims of prejudice. But they now risk becoming the new McCarthyites).
Ci si può fermare alle immagini tv e collaborare col lavoro fuorviante di tanti media, teso a dipingere un papa Francesco politicamente corretto. Si può invece affiancare le immagini all’ascolto di ciò che il Pontefice dice e scrive.
Mio caro Malacoda, non sono bastate le dimissioni di Benedetto XVI a fermare il progetto di un’enciclica sulla fede. Il suo successore, Francesco, l’ha presa e l’ha firmata. Certo, ci ha messo del suo, e gli esegeti d’oggi passeranno al setaccio della loro arguzia gli aggettivi e i pensieri (questo è pericoloso dei cristiani: pensano) di questa lettera separando quelli che ritengono dell’uno da quelli che ipotizzano siano dell’altro. Ma ciò che è grave per noi, Francesco ha fatto suo ciò che era di Benedetto. Come già disse quell’inglese panciuto, Chesterton, a proposito di due omonimi degli ultimi pontefici: «Francesco ha sparso ciò che Benedetto aveva accumulato».
La Chiesa Cattolica vive una stagione di svolte epocali. La rinuncia al papato di Benedetto XVI, a febbraio, è stato un gesto storico di enorme portata, che ha messo in evidenza la drammaticità dei tempi. L’arrivo poi, sulla Cattedra di Pietro, il 13 marzo, di papa Francesco è, fin dalla scelta del nome, l’inizio di una “rivoluzione” evangelica che già commuove i popoli (lo vedremo anche in Brasile col prossimo viaggio). Di sicuro cambierà il Vaticano come lo conosciamo da alcuni secoli: da “corte rinascimentale” (per dirla con papa Bergoglio) diventerà la casa del Re umile e crocifisso, che abbraccia – come il colonnato del Bernini – tutte le miserie del mondo. L’altro ieri un amico ed ex alunno del papa, lo scrittore e giornalista argentino Jorge Milia, ha riferito i suoi colloqui telefonici col pontefice. E ha dato flash illuminanti.
All’Angelus il pontefice commenta il brano evangelico di Luca: “Gesù fa vedere che il cuore di quel samaritano è buono e generoso e che – a differenza del sacerdote e del levita – lui mette in pratica la volontà di Dio”. All’incontro con la popolazione di Castel Gandolfo ricorda Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: “Testimoni coerenti del Vangelo”.
Non sarebbe fuori luogo se io pretendessi di descrivere i miracoli e le opere eroiche di Cristo nostro redentore, perché quasi a tutte cooperò in qualche modo la sua beatissima e santissima Madre. Ma io non posso intraprendere un lavoro così arduo e superiore alla capacità umana: non per niente alla fine del suo Vangelo san Giovanni, dopo aver narrato tanti prodigi del suo Maestro, dice che se si fossero scritti tutti quelli da lui compiuti, sarebbero stati necessari libri così numerosi da non poter essere contenuti dal mondo intero. Se questa impresa parve davvero impossibile all'Evangelista, che cosa può presumere una donna ignorante e più inutile della polvere della terra? Quanto a ciò che fu necessario e conveniente, sovrabbondante e sufficiente per fondare e conservare la Chiesa, lo hanno scritto tutti e quattro gli evangelisti e non è necessario ripeterlo in questa Storia, benché per tesserla e per non tacere tante opere della grande Regina che essi non narrarono se ne debbano accennare alcune di Cristo. Credo infatti che tenerle scritte e ricordarle mi sarà di consolazione e profitto. Quello che gli evangelisti non raccontarono, e che io non ho ordine di riportare, è riservato alla visione beatifica, dove ai santi sarà manifestato con speciale godimento nel Signore e dove essi loderanno Dio per opere così magnifiche.
In una piazza che può contenere cinquemila persone, saranno forse quattro volte di più, sparse tutt’intorno. È questo l’afflusso che si stima per oggi a Castel Gandolfo, dove alle 9.30 salirà in auto da Roma Papa Francesco per incontrare il personale delle Ville Pontificie, assieme alle autorità civili ed ecclesiali, e per presiedere l’Angelus. In particolare, la preghiera mariana sarà guidata dal Papa non più dal portone antistante il Palazzo apostolico, ma da Piazza della Libertà, per un arco di tempo previsto tra le 11.20 e le 12.30 circa. Successivamente, Papa Francesco si intratterrà a pranzo con la Comunità dei Gesuiti e farà rientro nel primo pomeriggio in Vaticano. Nonostante la brevità, si tratta di una visita molto sentita dai castellani, come racconta don Pietro Diletti, parroco della locale chiesa di S. Tommaso da Villanova.
Il Buon Samaritano è colui che mette in pratica la volontà di Dio prendendosi cura del prossimo: così Papa Francesco all’Angelus ricorda l’insegnamento della parabola del vangelo di oggi sottolineando che “il cuore del samaritano è buono e generoso e ribadendo che il Samaritano "ebbe compassione”. Ricorda la figura di san Camillo de Lellis proprio oggi che si apre il quarto centenario dalla morte. Poi il pensiero alla prossima Gmg e una preghiera particolare nel 70° anniversario delle stragi di Volinia che hanno coinvolto il popolo polacco e il popolo ucraino.
San Giovanni, alla fine del primo capitolo del suo Vangelo, riferisce la vocazione di Natanaele - quinto discepolo di Cristo - e incomincia il secondo capitolo dicendo: Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Da queste parole sembra che si possa dedurre che la nostra Signora si trovava a Cana prima che fosse invitato allo sposalizio il suo Figlio santissimo. Al fine di accordare ciò con quello che ho detto nel capitolo precedente e capire che giorno fosse, feci alcune domande per obbedienza. Mi fu risposto che, nonostante la diversità delle opinioni dei narratori, la storia della Regina e il Vangelo concordano e che il fatto avvenne in questa maniera: Cristo nostro Signore con i suoi cinque apostoli, entrando in Galilea andò direttamente a Nazaret, predicando ed insegnando. Il viaggio durò alcuni giorni; non molti, ma certamente più di tre. Giunto a Nazaret, egli battezzò la sua beatissima Madre - come già si è detto - e subito con i suoi discepoli andò a predicare in alcune località vicine. Nel frattempo Maria santissima si recò a Cana per le nozze di alcuni parenti di quarto grado da parte di sant'Anna; da lei gli sposi seppero della venuta del Salvatore del mondo e che già aveva dei seguaci. Per decisione della santissima Madre e del medesimo Signore, che imperscrutabilmente così disponeva per i suoi alti fini, Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli.
Sembra una scena apocalittica. Da una parte gli organi di stampa internazionali si accaniscono contro i presunti scandali della Chiesa cattolica mentre dall’altra emergono figure luminose come papa Francesco e Benedetto, si prospetta la prossima canonizzazione di Giovanni Paolo II e papa Giovanni, e ci viene donata un’enciclica che è una sintesi viva della nostra fede. È come se il demonio si accanisse a gettare fango mentre emergono queste poderose figure ed eventi carichi di luce. È come se la Provvidenza ci dicesse che i tempi duri stanno finendo e che la fede in Dio e il buon senso sono sul punto di trionfare.
Ancora una volta si torna a discutere del Liverpool care pathway, il protocollo di fine-vita applicato in molti ospedali inglesi. Si tratta di una procedura con la quale i medici valutano l’aspettativa di vita del paziente e, in base a quella, proseguono con la sospensione di medicine, alimentazione e idratazione. Un criterio ritenuto dagli esperti non troppo affidabile. Per questo il Lcp non ha ancora ottenuto il cosiddetto “gold standard”, un termine usato in medicina per indicare l’esame diagnostico più accurato per accertare lo stato di salute. E il governo cerca di correre ai ripari.
Il Sangue di Gesù ci ha redenti ed elevati ad uno stato soprannaturale, ma non ci ha resi impeccabili. Ognuno di noi è soggetto a forti tentazioni, alle quali, purtroppo, a volte seguono cadute catastrofiche. Dev'essere perciò l'uomo eternamente dannato, perché cede alla tentazione? No. «Iddio, ricco di misericordia, conobbe la nostra fragilità e pensò ad apprestare un rimedio vitale» (S. Tommaso). In virtù del Sangue Divino, nel Sacramento della Penitenza, vengono rimessi i nostri peccati. No, la Confessione non è opera umana, ma un Sacramento istituito da Gesù Cristo: «Qualunque cosa legherete sulla terrà, sarà legata nel cielo, qualunque cosa scioglierete sulla terra, sarà sciolta in cielo». «Per lavare i nostri peccati, non c'è che il lavacro del Sangue di Cristo» (S. Caterina). Oh! bontà immensa di Gesù, che ha trovato il modo di rinnovare perennemente la redenzione delle nostre anime, il modo di versare continuamente il suo Sangue nel Sacramento del perdono! Quante nefandezze deve detergere il Preziosissimo Sangue! Eppure Gesù chiama continuamente il peccatore a questo Sacramento e gli dice che non si spaventi del gran numero delle sue colpe, perché Egli è disposto sempre a perdonare: Venite, venite voi che siete funestati dalla macchia di qualsiasi peccato! Chi si bagna in questo Sangue di salute, sarà mondato! Corriamo dunque ai piedi del sacerdote. «Egli non fa altro che gettare sul nostro capo il Sangue di Cristo» (S. Caterina). Non facciamoci vincere dal rossore, dal rispetto umano o da qualsiasi altro timore; non è l'uomo, ma è Gesù che ti aspetta nel confessionale.
Il mistico edificio della Chiesa militante, che s'innalza sino a ciò che vi è di più sublime e inaccessibile in Dio, è stabilito sulla fermezza inespugnabile della fede cattolica, che Gesù, come prudente e saggio architetto, fissò in esso. Per assicurare questa saldezza alle sue fondamenta, cioè i suoi primi seguaci, egli incominciò immediatamente a informarli dei misteri della sua divinità e umanità santissima. Perché fosse creduto vero Messia, disceso dal seno del Padre e fattosi uno di noi per il nostro riscatto, era necessario e conseguente che spiegasse loro la sua incarnazione nel grembo di Maria; era, inoltre, opportuno che ella fosse conosciuta e venerata come madre e vergine. Così egli rivelò loro questo arcano tra gli altri riguardanti l'unione ipostatica e la redenzione, e con tale celeste istruzione furono alimentati questi suoi figli primogeniti. Mentre questi non erano ancora arrivati alla presenza della gran Regina, sapendola vergine prima, durante e dopo il parto, ne compresero le eccezionali prerogative. Cristo destò in loro un profondissimo rispetto e amore verso di lei, per cui bramavano di incontrare subito una creatura tanto eminente. Fece ciò sia perché desiderava con ardore che ella venisse onorata, sia perché per essi stessi era importante riverirla e avere di lei un concetto così alto. Tutti rimasero meravigliosamente rischiarati da tale favore, ma chi si distinse maggiormente fu Giovanni; infatti, da quando egli udì il suo Maestro elogiare la purissima Signora, la stima e la considerazione per una simile eccellenza crebbero sempre di più in lui, che era prescelto e predisposto per godere di singolari privilegi nel suo servizio, come affermerò in seguito e come risulta dal Vangelo.
Diverse volte Papa Francesco ha parlato della persecuzione ai cristiani e della perseveranza. “Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi”, dice Gesù agli Apostoli nel Vangelo di oggi annunciando loro che saranno consegnati ai tribunali ma ricordandogli che “chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. Un Vangelo in cui Gesù invita ad essere semplici come colombe e astuti come serpenti. Alla vigilia del quarto mese dall’elezione di Papa Francesco, ripercorriamo alcune sue riflessioni prendendo spunto da questo brano del Vangelo.
"E' rientrato ieri in Vaticano da Rio de Janeiro, il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il card. Stanislaw Rylko il quale ha messo a punto gli ultimi preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù che inizia tra dieci giorni e che vedrà la presenza di Papa Francesco, il primo Papa latinoamericano. A Rio cresce di giorno in giorno l'attesa per questo evento che dal 23 al 28 luglio prossimi, coinvolgerà centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo."
Con 127 voti a favore e 31 contrari e dopo oltre due giorni di intenso dibattito, la Camera Bassa d’Irlanda ha approvato il “Protection of live during pregnancy bill”, cioè la nuova legge sull’aborto introducendo di fatto nel Paese l’interruzione volontaria di gravidanza in caso di pericolo di vita della madre, incluso la minaccia di suicidio da parte della stessa, che dovrà essere certificata da almeno tre medici. “Una legge necessaria”, l’ha definita il premier Enda Kenny, ma nel suo partito, il Fine Gael, è bufera, tanto che ben cinque deputati che hanno votato contro il provvedimento sono stati espulsi. Ora il testo, con i suoi 165 emendamenti, passerà all’esame della Camera Alta, dove l’iter dovrebbe essere più rapido, avendo qui il governo una maggioranza più larga.
Una famiglia cristiana della Mazoor Colony, quartiere cristiano di Karachi, è minacciata di morte da estremisti islamici e sta cercando di lasciare il Paese. Come riferisce l’agenzia Fides, la famiglia di Nazir Masih si è rivolta a padre Saleh Diego, parroco della parrocchia di San Paolo a Karachi, in cerca di aiuto. Gli estremisti minacciano di morte l’intera famiglia, composta da Nazir, da sua moglie Begum, i figli Rahil, Leo Nazir e Arzoo. Le minacce, spiga a Fides il parroco, vanno prese molto sul serio perché nel gennaio scorso, i fondamentalisti hanno già percosso e ucciso un altro figlio di Nazir, Romail Masih, di 27 anni.
Solenne benedizione domenica 30 giugno a Cochin, nello Stato del Kerala, per la sede indiana della Web Radio Maria. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dei membri del governo dello Stato e di World Family of Radio Maria, nella persona di Padre Francisco Palacios. A fare gli onori di casa Padre Raphael Kootumghal, direttore dell'emittente indiana. Presenti anche varie autorità ministeriali ed un centinaio di volontari, sacerdoti, laici e suore. Mons. Joseph Kariyil, vescovo di Cochin, ha benedetto gli studi, certo che questa emittente cattolica possa essere protagonista di un progetto ambizioso: portare la Buona Novella agli abitanti di un Paese in rapida crescita, i quali hanno bisogno di conoscere la salvezza e la misericordia di Gesù, nostro redentore.
Per ora le vittime tra i cristiani sono 5. Uno è un sacerdote, mentre altri quattro uomini sono stati uccisi in un villaggio a colpi di coltello e machete. Dopo la caduta del presidente Mohamed Morsi tornano ancora a galla le tensioni tra musulmani e cristiani nei dintorni del Cairo. Sono moti di ripicca e vendetta: tanti estremisti islamici della Fratellanza vedono nella minoranza cristiana un nemico che ha portato al colpo di Stato e alla caduta del loro leader. Ci sono stati attacchi in tutto il Paese, soprattutto nella penisola del Sinai, a Port Said e in alcuni villaggi sulla costa mediterranea.
Sempre più persone si avvicinano anche “virtualmente” a San Francesco. In soli 3 mesi si contano infatti oltre 18 milioni di accessi alla webcam sul sito www.sanfrancesco.org che permette di vedere 24 ore su 24 la tomba del grande Santo di Assisi, situata nella cripta della Basilica inferiore. La notizia ha suscitato vasta eco sui mezzi di informazioni, basti pensare che alla tomba si sono collegate persone da 123 Paesi.
L’attualità internazionale pone, specialmente noi popoli e paesi del Mediterraneo, di fronte all’ipotesi di una guerra civile in Egitto, che porterebbe il maggior paese arabo-islamico (82 milioni di abitanti) ad una tragica situazione di instabilità. Cosa possiamo fare noi occidentali? Il nostro Ministro degli Esteri, Emma Bonino, rispondendo a questa domanda ha detto: “La situazione in Egitto è preoccupante. Noi possiamo fare pochissimo, se non augurare una rapida e pacifica transizione verso la pace e la stabilità politico-istituzionale”. Giulio Albanese (Avvenire 6 luglio) afferma che per bloccare la guerra civile “l’unico percorso da seguire è quello della cosiddetta reinterpretazione della tradizione islamica, alla luce della critica moderna”. Giusto, così infatti è stato per il cristianesimo.
Il corpo decapitato di un cristiano copto rapito cinque giorni fa è stato ritrovato in un cimitero nel nord del Sinai, in Egitto. L’uomo, un venditore di 60 anni, si chiamava Sheikh Zuwayed e il suo cadavere è stato ritrovato con le mani e i piedi legati. Era stato rapito cinque giorni fa da alcuni uomini armati e forte è il sospetto che si tratti di estremisti islamici. È il secondo copto assassinato nella provincia, perché già sabato un commando armato aveva ucciso Mina Abboud Sharobeen, un sacerdote di 39 anni mentre comprava generi alimentari in un mercato di El Arish. Nel nord del Sinai operano gruppi di estremisti islamici che prendono di mira i copti per il sostegno dato alle proteste contro l’ex presidente Mohamed Morsi.
Non abortire questo figlio down, ti troverò io una famiglia pronto ad accoglierlo. Questa, nella sostanza, la promessa di padre Thomas Vander Woude (in foto). Ma certo non si sarebbe mai aspettato che la risposta a quel suo azzardato impegno facesse il giro del mondo. Tutto è cominciato circa dieci giorni fa quando il sacerdote - prete della parrocchia cattolica della Santa Trinità a Gainesville, una cittadina della Virginia di 11 mila abitanti – ha sentito parlare di una donna che, quasi al sesto mese di gravidanza, aveva scoperto di attendere un figlio affetto dalla sindrome di Down. La madre e il padre erano decisi per l’interruzione di gravidanza, finché il sacerdote non ha varcato la soglia di casa ed è riuscito a strappare loro la promessa che, se avesse trovato una famiglia pronta ad adottare il piccolo, quello sarebbe nato.
Criticare le nozze omosessuali diventerà reato? Se lo chiedono in molti, nei giorni in cui la proposta di legge sull’omofobia e la transfobia arriva in aula. Il testo della legge (lo potete scaricare qui, il primo firmatario è Ivan Scalfarotto del Pd), contiene diversi passaggi oscuri. Sull’argomento hanno scritto Alfredo Mantovano su tempi.it e su Avvenire, Paola Ricci Sindoni sul Foglio, Andrea Morigi su Libero. Posto che ogni tipo di discriminazione è odiosa, le domande su un progetto di legge inutile sono lecite. Anche in virtù di quanto sta accadendo in altri paesi. Basti pensare al recente caso dell’uomo arrestato a Londra perché diceva in strada che l’omosessualità è peccato, o ai tanti casi francesi (l’ultimo riguarda la delazione su internet) in seguito alla legge Taubira.
«Da allora ho perso la sensibilità di entrambe le mie mani». Mostra le fasciature che gli avvolgono gli arti superiori Philip, nome di fantasia usato per proteggere una delle vittime eritree della tratta degli schiavi che attraversa il deserto del Sinai, dall’Africa verso l’Asia. «In diversi casi, siamo torturati solo perché cristiani»: a Philip e ai tanti come lui è dedicato il video reportage di Cbn News, che racconta del traffico umano di cui le tribù beduine si rendono protagoniste nella zona. Un fenomeno conosciuto a molte autorità, per fermare il quale troppo poco viene fatto in Egitto.
Si chiama Ladywood, ed è un quartiere di Birmingham. Dove il 75 per cento delle famiglie è di tipo mono-nucleare: c’è una lei ma non c’è più un lui. Si tratta nella maggioranza dei casi di mogli (e madri) abbandonate dai mariti. Non a caso il sobborgo è stato anche definito “il deserto degli uomini”. La giornalista Yasmin Alibhai-Brown è andata a incontrare alcune di queste donne, per lo più mamme single, e ha raccontato sul Daily Mail le condizioni difficili in cui crescono i loro bambini, senza modelli maschili e familiari di riferimento.
È giunta a una svolta la vicenda drammatica di Pietro D’Amico, l’ex sostituto procuratore generale di Catanzaro che lo scorso aprile si era recato in una clinica privata di Basilea per sottoporsi al suicidio assistito: «D’Amico non era affetto da quella grave patologia che lo aveva convinto a chiedere il suicidio assistito. Un errore scientifico che lo ha portato a conseguenze fatali», spiega a tempi.it Michele Roccisano, avvocato della moglie di D’Amico, Tina Russo D’Amico, e intimo conoscente del magistrato.
Gesù, dopo aver trascorso i dieci mesi successivi al digiuno spostandosi tra le genti della Giudea e operando privatamente grandi miracoli, decise di manifestarsi al mondo. In passato non aveva proclamato nascostamente la verità, ma non si era dichiarato Messia e maestro della vita; adesso, secondo il disegno della divina sapienza, era giunta l'ora di farlo. Tornò dunque dal suo precursore, affinché, mediante la testimonianza che questi doveva rendergli pubblicamente, la luce incominciasse a risplendere nelle tenebre. Giovanni, per una rivelazione dall'alto, apprese che colui che attendeva era arrivato e per lui era ormai tempo di farsi conoscere come redentore e vero Figlio dell'eterno Padre. Mentre aspettava con questa illuminazione interiore, lo vide avvicinarsi e con mirabile giubilo esclamò davanti ai suoi: «Ecco l'agnello di Dio!». Questa confessione richiamava e supponeva non solo quella che, nei medesimi termini, aveva fatto in altre occasioni, ma anche l'insegnamento che egli aveva dato, più in particolare, a quanti stavano ad ascoltarlo. Fu come se avesse detto: «Ecco l'agnello di Dio, del quale vi ho annunciato la venuta per riscattare l'umanità e aprire la strada del cielo». Questa fu l'ultima volta che egli stette con lui in modo naturale, anche se in un'altra maniera godette della sua presenza alla propria morte, come esporrò in seguito.
E’ stata pubblicata oggi la Lettera Apostolica del Papa, in forma di Motu proprio, sulle nuove leggi in materia penale e di sanzioni amministrative per lo Stato della Città del Vaticano e la Santa Sede.
Nel cuore di tanti seminaristi e novizie riecheggiano ancora le parole che Papa Francesco ha rivolto loro durante il pellegrinaggio dei giorni scorsi a Roma. "La Chiesa - aveva detto il Papa - è la sposa di Cristo e voi siete i fidanzati di questa; rappresentate la primavera e la giovinezza della Chiesa in questo periodo della scoperta, della verifica e della formazione". Il Pontefice ha indicato, in particolare, tre elementi che caratterizzano la missione di chi è chiamato alla sequela Cristo: consolazione o tenerezza di Dio, Croce e preghiera. Ascoltiamo in proposito la riflessione di don Willy Volonté, rettore da circa 10 anni del Seminario diocesano San Carlo di Lugano in Svizzera.
Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria e parziale a quanti parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà dal 22 al 28 luglio a Rio de Janeiro in Brasile. La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato il relativo Decreto. L’indulgenza può essere ottenuta alle solite condizioni (Confessione, Comunione e preghiera secondo l’intenzione del Papa) anche da quanti non potranno essere a Rio ma parteciperanno spiritualmente alle celebrazioni della Gmg attraverso i mass media.
Un crimine "efferato e brutale" che "mostra la depravazione e la degrado della dignità della vita umana". Ad AsiaNews Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita, commenta così l'ennesimo caso di stupro e omicidio che sta scandalizzando l'India. La vittima è una bambina di quattro anni di Lucknow (Uttar Pradesh). Scomparsa l'8 luglio scorso, la piccola è stata ritrovata senza vita, circondata da alcuni cani randagi. Come rivelato dall'autopsia, il corpo presentava oltre 50 coltellate e gravi ferite interne.
La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato il testo base del DDL contro l’omofobia e la transfobia, testo che andrà all’esame dell’Aula il prossimo 22 luglio. Il termine per gli emendamenti scade martedì 16 luglio. In previsione di tale importante passaggio parlamentare, i Giuristi per la Vita - insieme a La Nuova Bussola Quotidiana - lanciano un appello per fermare questa iniziativa legislativa, che rischia seriamente di avere gravi ripercussioni sui diritti fondamentali dell’uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione, tra cui il diritto alla libertà di pensiero (art.21) e alla libertà religiosa (art.19).
“Speriamo che capiscano questo gesto”, avrebbe confidato papa Francesco ai suoi collaboratori all’inizio della sua visita a Lampedusa, secondo quanto riportato da alcuni vaticanisti. Frase che esprimerebbe la consapevolezza del rischio fraintendimento che una presenza del Papa nell’isola dei naufraghi avrebbe comportato.
Ormai è chiaro a tutti che il Correttore di bozze, come tutti i clericofascisti senza scrupoli, non si fa problemi ad arruolare strumentalmente financo il Papa nella sua crociata di promozione della destra cattolica più becera e reazionaria. Tuttavia, in quanto a faziosità, il Correttore di bozze è una misera schiappa al cospetto dei suoi nemici giornalisti miscredenti e bolscevichi, i quali un giorno sì e l’altro pure trasformano il capo della Chiesa in “uno di loro” con una nonchalance a dir poco invidiabile. Sul viaggio del Santo Padre a Lampedusa hanno dato il meglio.
Ancora una volta la Catholic Health Association, la più grande organizzazione cattolica di ospedali in America, ha disobbedito alla Chiesa. Suor Carol Keehan, leader dell’organizzazione, nonostante i suoi stretti legami con il presidente, dopo un iniziale tentennamento, aveva ritenuto davvero troppo grave l’obbligo per scuole e ospedali religiosi, e datori di lavoro, di pagare ai propri dipendenti assicurazioni inclusive di contraccezione e aborto. Ma, infine, ha ceduto, appoggiando la riforma voluta dal presidente. Davanti al muro di Obama, e al fatto che entro la fine di agosto tutti si dovranno adeguare alla legge, oppure chiudere i battenti date le multe ingenti che porterebbero al fallimento qualsiasi struttura, Keehan non ha retto. Ha preferito esserci, diventando come tutti gli altri enti ospedalieri e lasciando che la Ceo perda la propria identità cattolica.
Il dottor Philippe Freiburghaus (nella foto) è stato condannato a una multa simbolica di 500 franchi svizzeri per aver prescritto a un paziente il farmaco letale utilizzato nei casi di suicidio assistito senza neanche fare una diagnosi completa della malattia.
Sua Maestà, avendo gloriosamente conseguito i nascosti e sublimi fini del suo digiuno e della sua solitudine con le vittorie ottenute sul demonio e su tutti i suoi vizi, decise di uscire dal deserto per portare avanti le opere della redenzione. Prima di farlo, si prostrò a terra magnificando il Padre che gliele aveva affidate e ringraziandolo di quanto aveva già compiuto per la sua umanità santissima a propria esaltazione e a beneficio dei mortali. Elevò una ferventissima preghiera per tutti coloro che, volendolo imitare, si sarebbero ritirati in disparte o per sempre o per qualche tempo per dedicarsi alla contemplazione e all'ascesi, distaccandosi dal mondo e dalle sue preoccupazioni. L'Altissimo gli promise di favorirli, di parlare al loro cuore con parole di vita eterna e di andare loro incontro con larghe benedizioni e aiuti speciali, se si fossero aperti a riceverli e a corrispondervi. Quindi, Gesù gli domandò, come uomo vero, il permesso di lasciare quel luogo e partì assistito dagli angeli.
L'esempio di padre Clemente a quanti dicono che i Santi e i Beati sono già tanti per farne altri: se non si fosse fatta la Causa, oggi sarebbe già scomparso, invece è un Beato che continua a diffondere il Vangelo e suscitare preghiere, imitazioni, vocazioni, grazie ricevute.
3a Tappa della PEREGRINATIO MARIAE in Carnia che prederà avvio sabato il 13 luglio p.v. con partenza alle ore 13,30 dalla PIEVE DI S.MARIA MADDALENA ad Invillino per giungere alla PIEVE DEI SANTI ILARIO E TAZIANO di Enemonzo alle ore 18. Seguirà la Santa Messa e al termine l'Adorazione al Santissimo Sacramento. Trattasi di una iniziativa mariana che si inserisce all'interno del c.d. CAMMINO DELLE PIEVI DELLA CARNIA ed e' nata due anni fà su ispirazione di Mons.Giordano Cracina il quale ha suggerito ad un gruppo di fedeli che partecipano ai pellegrinaggi a Medjugorje di promuovere un cammino con Maria Regina della Pace sul territorio montano della Carnia al fine di vivere non solo una esperienza spirituale eucaristico-mariana ma anche offrendo a quanti vi partecipano di ammirare le belle Chiese e Pievi del nostra montagna e le bellezze naturalistiche che la circondano. Da segnalare che a questa Tappa parteciperanno anche un gruppo di persone disabili che verranno aiutate dai volontari presenti a percorrrere, anche se in carrozzina, alcuni tratti di strada. Una Esperienza questa che fà bene al corpo ed allo spirito dove in poco piu' di 4,30 ore si potra' gustare le bellezze della natura , pregare e pensare un poco a se stessi.
Il Fronte di difesa islamico (Fpi) annuncia attacchi contro bar e locali “peccaminosi” durante il mese sacro dell'islam. La polizia sequestra a manda in fumo bevande e dvd, in un clima di maggiore intolleranza. Leader Fpi: "I nostri attivisti per le strade della capitale, assicureranno il rispetto delle regole". Allerta fra le minoranze religiose e i musulmani non ortodossi.
Gli obiettivi del millennio sono otto punti programmatici che tutti i 191 stati membri dell’ONU si sono impegnati a realizzare entro il 2015. Dato che questa data si avvicina e l’Unione Europea si è accorta che tali obiettivi sono ben lungi dall’essere stati raggiunti, ecco che si guarda già al dopo 2015 e si stilano le linee operative future per tutti i paesi europei. Il 5 giugno scorso a tal proposito è stato approvato il “Report sugli obiettivi di sviluppo del millennio – definizione del quadro post-2015” elaborato dalla Commissione sviluppo del Parlamento europeo. Nella genericità e quindi fumosità di questo documento di 38 pagine si possono intravvedere sicuramente aspetti positivi in merito alla lotta alla povertà e alla discriminazione, nonché riguardo alla tutela dei diritti fondamentali per i cittadini europei. Ma se poi si gratta un po’ via la vernice dorata che è stata stesa sopra questi principi si scopre cose intende l’Unione europea per “povertà”, “discriminazione” e “diritti fondamentali”.
Ho letto su Italia Oggi di questa decisione del consiglio comunale di Rimini di sospendere l’intitolazione di una piazza a don Giussani, sinché non si sarà chiusa l’indagine su quella Fondazione Meeting che nasce da Comunione e liberazione, il movimento fondato dal sacerdote. Si vede che in riviera ci sono politico come l’onorevole Franco Monaco di Milano che, come ho letto, di nuovo su Italia Oggi, spiegava le malefatte di alcuni politici ciellini col pensiero stesso di Giussani. A Rimini, con più di 30 anni di Meeting che ha riempito gli alberghi a stagione finita, e con altrettanti di Cl che ha portato migliaia e migliaia di persone a fare ritiri spirituali, riaprendo gli hotel chiusi, a Rimini, dicevo, dovrebbero accendergli un cero a don Giussani. Oltre a dedicargli la piazza.
Ventidue membri dello staff egiziano di Al Jazeera si sono licenziati ieri accusando il canale televisivo del Qatar, ma diffuso in tutto il mondo, di non essere «obiettivo» nel modo in cui ha voluto riportare le recenti violenze scoppiate in Egitto a seguito della deposizione da parte dell’esercito appoggiato dal popolo di Mohamed Morsi.
È morto di cancro all’esofago, Masao Yoshida, 58 anni, ex direttore della centrale nucleare della Tepco a Fukushima. Quando nel 2011 il maremoto che colpì il Giappone mise fuori uso il sistema di raffreddamento dei 6 reattori della centrale, fu proprio Yoshida a guidare la squadra di 50 persone rimaste a guardia dell’impianto, fra tecnici, operai e ingegneri. Gli uomini da lui guidati riuscirono a evitare un disastro nucleare di incalcolabili proporzioni. Nonostante le radiazioni mortali e gli enormi danni che l’impianto subì, Yoshida e i tecnici della centrale (soprannominati dai media “Fukushima 50”) riuscirono, aiutati in seguito da centinaia di altri uomini, a raffreddare i reattori e a impedire che il nocciolo collassasse.
Nicolas uscirà di prigione oggi stesso. Il giovane manifestante contro il matrimonio gay è stato condannato durante il processo di appello nel pomeriggio a 3 mila euro di ammenda (1500 come pena sospesa). A metà giugno, gli erano stati inflitti quattro mesi prigione, di cui due obbligatori.
Nel capitolo ventesimo di questo libro si dichiarò che il tentatore uscì dalle profonde caverne per trovare il nostro divino Maestro, il quale però gli si nascose fino a quando non andò nel deserto dove, dopo un digiuno di quasi quaranta giorni, permise che gli si accostasse, come afferma il Vangelo. Lucifero si rallegrò molto nel constatare che colui che cercava era solo, poiché Maria, che egli e i suoi ministri di tenebre consideravano nemica per le vittorie che riportava su di loro, non era presente. Dato che non era ancora iniziata la battaglia, la loro superbia presumeva che, in assenza della Madre beatissima, fosse sicuro il trionfo sul Figlio; tuttavia, avvicinandosi per conoscere meglio il combattente, si sentirono tutti timorosi e codardi, ma non perché capissero che era Dio vero, poiché di questo non avevano neppure il sospetto osservandolo così disprezzato, né per aver confrontato con lui le loro forze, che avevano messo alla prova soltanto contro la celeste Signora. Fu, piuttosto, lo scorgerlo assolutamente tranquillo, con un aspetto tanto pieno di maestà e con opere tanto alte ed eroiche, che li spaventò e scoraggiò; tali azioni e qualità, infatti, non erano come quelle degli altri, che essi seducevano e vincevano facilmente. Il dragone, parlando di questo con i suoi, disse loro: «Chi è mai costui, così austero e libero dai vizi dei quali ci serviamo solitamente? Se è così indifferente al mondo e conserva così soggetta e indebolita la sua carne, da dove entreremo noi per tentarlo? O come speriamo di sopraffarlo, se ci ha tolto le armi che usiamo per muovere guerra? Diffido molto di questo scontro». Tanto vale e tanto può il disprezzo delle cose terrene e la mortificazione da fare paura al diavolo ed a tutto l'inferno; la sua tracotanza non si innalzerebbe sino a questo punto, se non trovasse le persone sottomesse a lui ancor prima di circuirle.
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria e parziale a quanti parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà dal 22 al 28 luglio a Rio de Janeiro in Brasile. La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato oggi il relativo Decreto. L’indulgenza può essere ottenuta alle solite condizioni (Confessione, Comunione e preghiera secondo l’intenzione del Papa) anche da quanti non potranno essere a Rio ma parteciperanno spiritualmente alle celebrazioni della Gmg attraverso i mass media.
Nono incontro del ciclo di catechesi sul Credo apostolico condotte da Don Fabio Rosini. Questa catechesi si è tenuta presso la Basilica di S. Agostino. Argomento: La Remissione dei peccati.
L'apostolo S. Pietro ammonisce i cristiani a non trascurare la propria dignità, perché, dopo la redenzione, per effetto della grazia santificante e della comunione del Corpo e del Sangue del Signore, l'uomo è divenuto partecipe della stessa natura divina. Si è verificato in noi, per l'immensa bontà di Dio, il mistero della nostra incorporazione in Cristo e siamo divenuti veramente i suoi consanguinei. Con parole più semplici possiamo dire che nelle nostre vene scorre il Sangue di Cristo. Perciò S. Paolo chiama Gesù il «Primo dei nostri fratelli» e S. Caterina da Siena esclama: «Per l'amore tuo, Dio si è fatto uomo e l'uomo è fatto Dio». Abbiamo mai pensato che siamo veramente fratelli di Gesù? Com'è da compatire l'uomo che corre in cerca di titoli onorifici, di documenti che comprovino la sua discendenza da nobili casati, che sborsa danaro per comperare dignità terrene e poi dimentica che Gesù, col suo Sangue, ci ha fatto «popolo santo e regale!». Non dimenticare però, che la consanguineità con Cristo non è un titolo riservato solo a te, ma è comune a tutti gli uomini. Vedi quel pezzente, quel minorato, quel povero scacciato dalla società, quell'essere sventurato che sembra quasi un mostro? Nelle loro vene scorre, come nelle tue, il Sangue di Gesù! Tutti insieme formiamo quel Corpo mistico, del quale Gesù Cristo è il Capo e noi siamo le membra. Questa è la vera ed unica democrazia, questa è la perfetta uguaglianza tra gli uomini.
Un documentario realizzato in Perù sulla vita di Madeleine Truel, è stato selezionato come uno dei film che verrà mostrato ai partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù 2013 di Rio, afferma una nota inviata all'agenzia Fides dai vescovi peruviani. "Madeleine Truel, l'eroina peruviana della seconda guerra mondiale" è il titolo del documentario, che descrive le gesta di Madeleine Truel, una donna peruviana nata da genitori francesi, che ha combattuto nella Resistenza francese, lavorando alla fabbricazione di documenti falsi, grazie ai quali molti ebrei sono riusciti a fuggire ai campi di sterminio e diversi soldati alleati sono riusciti a infiltrarsi nella zona francese occupata dai nazisti.
Papa Francesco durante l’omelia della Messa celebrata ieri mattina a Lampedusa ha sottolineato con forza di essere venuto a compiere un gesto di vicinanza nei confronti degli immigrati, ma anche a risvegliare le coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Salvatore Sabatino ha chiesto un commento sulla riflessione di Papa Francesco a padre Giovanni La Manna, presidente della Fondazione “Centro Astalli”, sede italiana del “Jesuit Refugee service”.
Lampedusa, isola di speranza per migliaia di immigrati africani che attraversano il Mediterraneo alla ricerca di un futuro migliore. Qui giungono dopo viaggi terribili; nei loro occhi il ricordo della morte di tanti parenti ed amici che non ce l'hanno fatta ad attraversare il mare. Nel loro cuore il dolore per ciò che hanno lasciato e la speranza per ciò che sarà. E' a questi uomini, donne e bambini venuti dall'altra sponda del "Mare nostrum" che Papa Francesco ha voluto rendere omaggio. Per pregare con loro e per loro. Tra gli immigrati di Lampedusa è la parola "gioia" la più ricorrente, così come "gratitudine", nei confronti del Papa che ha deciso di trasformare la periferia più estrema nel centro del mondo. Gioia ed emozione sono espresse anche da Omar, un ragazzo tunisino, di religione musulmana, giunto sull'isola durante l'ondata di sbarchi del 2011. Oggi lavora come mediatore culturale a "Lampedusa Accoglienza", dove risiedono gli immigrati.
Lunedì 8 luglio Papa Francesco ha compiuto il suo primo viaggio apostolico, che ha voluto dedicare all’isola di Lampedusa, teatro della tragedia di tanti immigrati clandestini trasportati sui «barconi della morte» dagli «scafisti» della criminalità organizzata, che spesso non esitano a gettarli in mare. Arrivato a Lampedusa, il Papa è salito su una motovedetta della Guardia Costiera e ha lanciato in mare una corona di crisantemi bianchi, in ricordo di quanti hanno perso la vita nelle traversate. Rientrato in porto, si è recato all’Arena, il campo sportivo di Lampedusa, dove ha celebrato la Messa e pronunciato l’omelia.
«Io sono un’egiziana religiosa musulmana e voglio dire solo una cosa ai cristiani: “Statevene per conto vostro: vi daremo fuoco, vi daremo fuoco”». Il sentimento espresso da una donna velata integralmente al Cairo, durante le proteste dei Fratelli Musulmani contro l’esercito che ha deposto Mohamed Morsi e il governo della Fratellanza, è condiviso dalle migliaia e migliaia di persone che sono scese in piazza per protestare in questi giorni.
«Attaccando le scuole cristiane in Nigeria, Boko Haram vuole dare un segnale preciso e molto semplice, soprattutto ai musulmani: non frequentatele più». Così Piero Gheddo, missionario, giornalista e profondo conoscitore delle vicende africane, spiega a tempi.it la nuova strategia dei terroristi di Boko Haram, che da tempo hanno preso di mira in Nigeria le scuole non islamiche. L’ultimo attacco risale a sabato scorso, 6 luglio, a Mamudo, nello stato nord-orientale di Yobe, dove gli estremisti legati ad al-Qaeda hanno ucciso 41 studenti e un professore.
Carissimi, ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, Lunedì 8 Luglio 2013, alla Croce blu alle ore 22:00, tradotte dall'audio originale croato fornitoci da Krizan:
«Come ogni giorno, dopo l'incontro con la Madonna, desidero trasmettere anche a voi ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi ha steso le mani e ha pregato qui in modo particolare su tutti voi malati presenti per un tempo prolungato. Poi ha pregato qui su tutti noi. Poi la Madonna ha detto:

"Cari figli, anche oggi desidero invitarvi in modo particolare a pregare in questo tempo particolarmente per le mie intenzioni. Pregate, cari figli, per i miei progetti che desidero realizzare. Le vostre preghiere mi sono necessarie. Con voi desidero realizzare i miei progetti. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata".

Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che voi avete portato perché fosse benedetto. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, tutte le vostre intenzioni, tutte le vostre famiglie e, in particolare, ho raccomandato tutti voi malati presenti e coloro che si sono raccomandati in particolare nella preghiera. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e in questa preghiera se n'è andata, se n'è andata nel segno della luce e della Croce col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!".

Ecco, questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Vorrei sottolineare in particolare che la Madonna ci invita e ci chiama in particolare in questo tempo a pregare per le sue intenzioni, per i suoi progetti che desidera realizzare col mondo. Questa è la chiamata più importante per noi oggi».
Con la testimonianza che la somma Verità aveva reso sulle rive del Giordano della divinità di Gesù, la persona e le parole di lui acquisirono una credibilità tale che egli avrebbe potuto incominciare subito la sua predicazione, facendosi conoscere attraverso di essa, i miracoli, le opere e la vita stessa, affinché tutti lo confessassero quale Figlio dell'eterno Padre, Messia d'Israele e salvatore del genere umano. Tuttavia, il Maestro della santità non volle farlo senza aver prima trionfato sui nostri nemici: il mondo, il demonio e la carne, e infine gli inganni che questi costantemente procuravano. Inoltre, con gli atti eroici delle virtù, voleva impartire le prime lezioni della vita spirituale e cristiana e mostrarci come combattere e avere la meglio nella battaglia. Dapprima riuscì a schiacciare i nostri comuni rivali, permettendo così che la nostra fragile natura li incontrasse indeboliti nel caso in cui noi non avessimo voluto consegnarci al loro potere, né di nostra volontà ridonare ad essi le forze perdute. Quantunque sua Maestà, come Dio, fosse infinitamente superiore ai diavoli e come uomo non avesse commesso né colpa né peccato, quale giusto e santo volle sottomettere i vizi e il loro autore, offrendo la sua umanità al conflitto della tentazione e celando ad essi, a tale scopo, la sua potenza.
Lectio divina del card. Mauro Piacenza in occasione dell'Incontro dei Seminaristi, Novizi e Novizie per l'Anno della Fede.
Il Santo Padre ha celebrato nella cappella di Santa Marta l’ultima messa prima della pausa estiva. Ci ha abituati in questi mesi a uno stile semplice e diretto. Per saperne di più abbiamo intervistato il Sig. Filippo Petrignani, che lavora presso la Direzione dei Musei Vaticani in qualità di vice responsabile dell’Ufficio Immagini e Diritti, che ha avuto modo di partecipare ad una messa celebrata dal Papa.
Intervista del cardinale Bertone alla televisione cattolica polacca TV Trwam e a Radio Maryja.
In occasione dell’Anno della Fede il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità Francesco, ha concesso alla televisione cattolica polacca TV Trwam e a Radio Maryja un’intervista che riportiamo di seguito. Il cardinale è stato intervistato da padre Zdzislaw Klafka, CSsR, rettore dell'Istituto Superiore della Cultura Sociale e Mediatica a Toru?, gestita dai redentoristi polacchi.
“Mistero della fede”! Con questa espressione in ogni Eucaristia l’assemblea è provocata a rinnovare – professandoli – gli elementi essenziali della propria fede, ricevuta e da trasmettere nel tempo. Un “anno della fede” può costituire di fatto un’occasione per cogliere alcuni ulteriori aspetti di un itinerario che avvolge e coinvolge chiunque si ponga al seguito del Maestro. È un itinerario, quello della fede, che non termina mai; un itinerario però che incontra come suo sostegno due realtà essenziali nella vita della Chiesa: i sacramenti e l’anno liturgico. Se isacramenti infatti sono i segni della fede, i segni che permettono una crescita nell’itinerario di fede e che accompagnano il credente lungo il suo percorso vitale, dalla nascita alla morte, l’anno liturgico costituisce il perenne anno della fede, in quanto permette la celebrazione rinnovata e sempre viva del mistero di Cristo.
Messa "penitenziale" accanto al "cimitero delle barche". Gli emigranti morti in mare, "una spina nel cuore che porta sofferenza". "Chi è responsabile di questo sangue?". La "globalizzazione dell'indifferenza, che ci ha tolto la capacità di piangere". Il grazie agli abitanti: "il Signore vi benedica e vi aiuti a proseguire in questo atteggiamento tanto umano quanto cristiano".
“Complimenti Egitto! Sei finito nelle mani di giudei e cristiani!”. E subito un sacerdote copto viene assassinato nel Sinai. La frase su giudei e cristiani è comparsa come commento sulla pagina Facebook del giornalista di Al Jazeera Ahmed Mansour, a commento della nomina di Adli Mansour a presidente ad interim dell’Egitto. I Fratelli Musulmani hanno subito ripreso questa frase per “smascherare” il nuovo presidente ad interim, subito dopo la deposizione del loro (ormai ex) presidente Mohammed Morsi. Poi, come spesso accade nei Paesi arabi, i Fratelli Musulmani hanno cancellato questa teoria della cospirazione dal loro sito web. E il giornalista di Al Jazeera, che per caso porta lo stesso cognome del presidente, ha negato di aver mai scritto una cosa del genere. Si sarebbe trattato di una pagina Facebook finta, creata ad arte per attribuirgli questo commento. Probabilmente opera degli stessi Fratelli Musulmani, che avevano bisogno di una fonte autorevole per giustificare le loro teorie cospirative.
Ogni primo sabato del mese, su Radio Maria, va in onda alle 22.45 un programma condotto da Diego Manetti e titolato "Sulle tracce di Maria". Si tratta di un cammino che, puntata dopo puntata, porta gli ascoltatori nei tanti santuari dedicati alla Madonna. Per gentile concessione dell'autore, seguiremo anche noi questo cammino, pubblicando la trascrizione di ogni puntata del programma, non appena terminata. Dopo quella d'esordio su Notre Dame du Laus, ecco la trascrizione della seconda puntata dedicata alla Regina della Famiglia delle Ghiaie di Bonate (Bg).
Trentuno anni, marocchina, due occhi scuri che si bagnano ogni volta che pensa a come «Gesù mi ha toccata, come toccò la Maddalena», a «quanto mi ha aspettata», a come «mi ha voluta sin da piccola, proprio facendomi nascere in una famiglia musulmana». Samira S., emigrata in Italia all’età di sette anni, battezzata la notte di Pasqua del 2010, proprio mentre si parla delle migliaia di occidentali che si convertono all’islam, assicura che «ci sono altri come me che conosco e che saranno sempre di più, anche se ciò non avverrà senza sofferenza». Per questo la ragazza vuole parlare, «per dare coraggio a quanti desiderano diventare cristiani, ma hanno paura delle conseguenze».
Proprio mentre negli Stati Uniti alla Camera passava il disegno di legge per vietare l’aborto oltre la 20esima settimana, le immagini di Walter, nato vivo a 19 settimane e 3 giorni, hanno fatto il giro del web. Una nascita davvero inusuale, su cui i medici stanno ancora indagando. La madre, Lexi Fretz, ha detto di «pregare il Signore di continuare a utilizzare le foto di Walter per incontrare molte altre persone». La donna ha deciso di raccontare quanto le è successo. Un racconto dettagliato, a tratti angosciante, di un travaglio in ospedale in cui non le è mai mancato l’affetto e la vicinanza del marito Josh. Cosa che non si può dire dei medici e degli infermieri, che chiamavano quel suo figlio in pancia «il feto» («e a me – ha raccontato Lexi – veniva voglia di schiaffeggiarli»).
«Agenzia Fides, 2 luglio 2013. Si chiamava Mariam, era una 15enne cristiana di Qusair, città del governatorato di Homs, 35 chilometri a sud di Damasco. La città, che era diventata roccaforte dei ribelli siriani, è stata riconquistata dalle truppe dell’esercito regolare agli inizi di giugno. La storia di Mariam è pervenuta a Fides tramite il racconto di due sacerdoti cattolici. La famiglia di Mariam era in città quando miliziani legati al gruppo jihadista Jabhat al-Nusra l’hanno conquistata e occupata.
Primo viaggio di Francesco dedicato alla "porta d'Europa", che da anni accoglie migliaia di migranti. Una corona di fiori in mare per i tanti, forse 20mila, che hanno perso la vita durante il "viaggio della speranza". Un giovane migrante: "Per arrivare qui abbiamo sofferto tantissimo. Vorremmo aiuto dal nostro Santo Padre, vorremmo che altri Paesi ci aiutassero".
Il nostro Salvatore, lasciata Maria nella sua povera abitazione a Nazaret senza alcuna presenza umana e dedita soltanto ad esercizi di infiammato fervore, proseguì il viaggio verso il Giordano, dove il suo precursore Giovanni stava predicando e battezzando vicino a Betania, luogo situato dall'altra parte del fiume, detto anche Betabara. Fin dai primi passi del suo cammino, alzò gli occhi al Padre e con ardore gli offrì tutto ciò che di nuovo incominciava a compiere per gli uomini: le fatiche, le sofferenze, la passione e la morte di croce, che per loro voleva subire abbandonato al beneplacito divino. Gli offrì anche il dolore naturale che sentì come vero figlio obbediente nell'allontanarsi dalla Madre, e nel privarsi della sua dolce compagnia durata ventinove anni. Egli avanzava solo, senza sfarzo e senza seguito: il supremo Re dei re e Signore dei signoriz si muoveva come uno sconosciuto, non ossequiato dai suoi stessi vassalli, che pur dipendevano da lui per il fatto che solo la sua volontà li aveva chiamati all'esistenza e li faceva sussistere. L'estrema povertà unita ai disagi e alle scomodità era il suo solo bagaglio regale.
"Ieri, mentre veniva presentata al mondo la nuova enciclica “Lumen fidei”, scritta a quattro mani da Benedetto XVI e da papa Francesco, i due uomini di Dio insieme hanno anche inaugurato, nei giardini vaticani, una statua di san Michele Arcangelo, consacrando la città vaticana a lui e a san Giuseppe. Da tali fatti emerge non solo l’affetto fraterno che unisce Francesco e il predecessore, ma soprattutto la loro comunione di fede profonda. Questa unità, in un mondo segnato dal conflitto, è il miracolo della grazia, l’essenza del cristianesimo. E va sottolineato anche perché i giornali tendono a parlare della Chiesa secondo i criteri di giudizio mondani. Senza vederne il miracolo."
Per la Giornata dei seminaristi, novizi, novizie e di quanti sono in cammino vocazionale, Francesco indica tre "punti di riferimento" della missione: la "gioia della consolazione", che è la testimonianza della misericordia di Dio, la sequela della Croce che mette al riparo "sia da una visione mondana e trionfalistica della missione, sia dallo scoraggiamento che può nascere di fronte alle prove e agli insuccessi" e la preghiera, perché "senza il rapporto costante con Dio la missione diventa mestiere. Il rischio dell'attivismo, di confidare troppo nelle strutture, è sempre in agguato".
Ad autunno, nel decimo distretto di Parigi, aprirà la prima stanza del buco francese, un locale dove i tossicodipendenti possano consumare droga considerata illegale dallo Stato e che costerà ai contribuenti circa un milione di euro.
A stretto giro dalla deposizione di Mohamed Morsi ad opera dei militari forti del sostegno popolare in Egitto, si sono verificati episodi di violenza contro i cristiani da parte di gruppi di islamisti. BRUCIATA LA PARROCCHIA. La parrocchia copto-cattolica di san Giorgio, nel villaggio di Delgia, a 60 chilometri da Minya, è stata assaltata da gruppi di fanatici che lo scorso 3 luglio hanno saccheggiato e bruciato la casa del sacerdote e i locali della parrocchia. «Grazie a Dio non ci sono stati vittime e feriti» dichiara a Fides il vescovo copto-cattolico di Minya Botros Fahim Awad Hanna. «Ma l’allarme continua. Gli integralisti hanno chiuso le strade d’ingresso al villaggio. Urlano slogan contro i cristiani, dicono che vogliono distruggere tutto e in queste ore stanno provando di nuovo a assaltare la chiesa».
La ministra dei Diritti delle donne, Najat Vallaud-Belkacem, ha presentato in Francia il suo progetto di legge per favorire “l’uguaglianza tra uomini e donne”. Tra le tante disposizioni previste, ce n’è una che farà discutere: quella che obbliga i provider di internet (i corrispettivi francesi di Fastweb o Tiscali) a denunciare tutto ciò che su internet ha un contenuto sessista o omofobo.
Gruppi jihadisti in Siria hanno preso di mira il sacerdote cattolico belga padre Daniel Maes, 74 anni, dell’Ordine religioso dei “Canonici regolari premostratensi”, per impossessarsi del monastero di San Giacomo mutilato a Qara, 90 chilometri a nord di Damasco. Secondo quanto riportato da Radio Vaticana, «il monastero, appartenente alla diocesi greco-cattolica di Homs, si trova in una zona di confine fra gruppi belligeranti sul terreno e potrebbe essere occupato per diventare base logistica militare dei ribelli».
Costo IVG (interruzione volontaria Gravidanza) comprensivo di intervento e degenza: 760 €. (Fonte: Vita di donna Associazione Onlus) N° IVG anno 2009: 118.579 (Fonte: Ministero della salute) 760€ x 118.579 = 90.120.040€ Costo F 35 ad esemplare: 99.000.000€ (Fonte: Sole24ore – 16/Ott/2012)
Nuove stragi in Nigeria. Un commando di estremisti islamici ha attaccato un liceo a Mamudo, nello Stato nord-orientale di Yobe, uccidendo 41 studenti e un professore. Lo ha riferito l’emittente britannica SkyNews. I superstiti hanno raccontato che gli assalitori hanno incendiato il collegio e alcuni ragazzi sono morti tra le fiamme. Negli ultimi tre anni gli estremisti di Boko Haram hanno preso spesso di mira le scuole e nel solo Stato di Yole ne sono state date alle fiamme 209.
Tony Miano, 49 anni, ex poliziotto della California, è stato arrestato e detenuto per sei ore a Londra per aver «espresso contenuti omofobi» pubblicamente in via Wimbledon, vicino allo stadio dove si sta svolgendo il famoso torneo di tennis.
«Abbiamo perso il senso dell’amore come sacrificio e riconoscimento dell’altro da sé». Per Cesana l’ignoranza affettiva ha sbranato la società molto prima che fosse proclamato il dogma delle nozze gay
Un tribunale di Pattoki, nel distretto di Kasur, provincia del Punjab, ha formalizzato le accuse di stupro nei confronti di due uomini musulmani che nel febbraio scorso hanno violentato la 15enne cristiana Fouzia Bibi. Come appreso dall'agenzia Fides, Shabir Ali e Sher Muhammad, i due accusati, sono stati incriminati per stupro e saranno sottoposti a processo. La ragazza era stata sequestrata e violentata ripetutamente dai due, che lavoravano nella stessa azienda agricola dove Fouzia era impiegata. Il caso, seguito dall’avvocato cristiano Mushtaq Gill, era stato al centro di un tentativo di insabbiamento, come spesso accade in Pakistan quando le vittime sono cristiane.
La Chiesa ricorda oggi Santa Maria Goretti, vergine e martire, assassinata nel 1902 dopo un tentativo di violenza. Dal Santuario a lei dedicato, a Nettuno vicino Roma, parte nel pomeriggio un pellegrinaggio di preghiera verso la sua casa. Un percorso di 10 km, fra testimonianze, riflessioni, contributi audio e approfondimenti sulla figura della santa.
Alle pagine dell’Osservatore Romano, l’arcivescovo di Cracovia, cardinale Stanis?aw Dziwisz, ha affidato il suo ricordo personale del Beato Giovanni Paolo II, all’indomani della firma del decreto per la sua canonizzazione da parte di Papa Francesco. “Ho passato quasi 40 anni accanto a un Santo”: inizia così, il porporato, il suo racconto, partendo dalla giovinezza del futuro Pontefice, perché “è dalla giovinezza che è diventato Santo”. “Fin dall’inizio in lui c’era un qualcosa in più – prosegue il presule – il centro della sua esistenza era Dio; Gesù è stato il suo primo e unico amore, al quale è rimasto fedele fino alla fine”.
Il presidente ad interim egiziano Adly Mansour ha ricevuto oggi il ministro della Difesa Abdela Fattah el Sissi e dell'Interno Mohamed Ibrahim per fare il punto della situazione dopo 24 ore di violenze nelle quali hanno perso la vita almeno 30 persone: oggi è stato ucciso anche un sacerdote cristiano copto. Il prete è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco sparati da uomini in moto mentre si trovava in macchina davanti alla sua chiesa a el Massaid, nella provincia egiziana del Sinai. Mansour continua i suoi contatti per incaricare un primo ministro, prima tappa della road map definita fra militari e opposizioni per portare ad elezioni presidenziali anticipate. I sostenitori del presidente deposto Morsi si sono scontrati con i manifestanti legati al movimento Tamarrod, che significa Ribellione, che rappresenta la parte popolare che si è opposta al processo di islamizzazione portato avanti dal precedente governo
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
Durante la messa celebrata a Casa santa Marta, Francesco sottolinea il "rinnovamento" portato da Gesù. "E la Chiesa sempre è stata attenta a quello, col dialogo con le culture... Sempre si lascia rinnovare secondo i luoghi, i tempi e le persone. Questo lavoro sempre lo ha fatto la Chiesa! Dal primo momento".
L 'amore che la nostra gran Regina nutriva per il suo Unigenito era la regola per mezzo della quale era possibile ponderare gli altri suoi affetti ed atti, tra cui pure le passioni e i sentimenti di gioia e di dolore, che secondo le diverse cause ella provava. Per misurare questo ardore la nostra capacità non trova alcun criterio sicuro, né lo possono trovare gli angeli, all'infuori di quello che intendono con la vista chiara dell'essere divino. Tutto il rimanente, che si può dire per via di circonlocuzioni e similitudini, non è che la minima parte di ciò che questo incendio comprende in se stesso. Ella infatti amava Gesù come figlio del Padre, uguale a lui nella divinità e nelle sue infinite perfezioni ed attributi; l'amava ancora come figlio proprio e naturale, e suo solo nell'umanità, formato dalla sua stessa carne e dal suo stesso sangue; l'amava, perché nella sua umanità si celava il Santo dei santi e la causa meritoria di tutta la santità. Egli era il più bello tra i figli degli uomini, il più obbediente e affezionato figlio di sua madre e colui che maggiormente la celebrava e la colmava di benefici: poiché era suo figlio la innalzò alla suprema dignità fra le creature, e la arricchì tra tutte e sopra tutte con i tesori della divinità, col dominio su ogni cosa esistente e con i favori che a nessun'altra si sarebbero potuti degnamente concedere.
Desidero rendervi partecipi di alcune delle testimonianze di Pietro Iacopini che visse per più di 35 anni al fianco della venerabile Madre Speranza di Gesù, fondatrice della Congregazione dell’Amore Misericordioso. I miracoli da raccontare sono tantissimi, tanto che Pietro ha scritto un libro in cui ve ne sono almeno trecento (in attesa che la Chiesa ne permetta la pubblicazione). La Madre fu infatti una grande mistica, cadeva spesso in estasi e molti dei suoi collaboratori si trovavano spesso ad assistere ai suoi dialoghi con l’altissimo, anche se lei inutilmente chiedeva che non la guardasse nessuno.
Francesco ha approva anche miracoli attribuiti al secondo prelato dell'Opus Dei, Alvaro del Portillo e a Madre Speranza. Riconosce le "virtù eroiche" di Giuseppe Lazzati, storico rettore dell'Università cattolica.
Commento al Messaggio del 2 luglio 2013 di padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Il cuore del messaggio di Dio è la misericordia: è quanto ha affermato Papa Francesco nella Messa a Santa Marta commentando il Vangelo della chiamata di Matteo. Era presente un gruppo di dipendenti del Governatorato. Ha concelebrato col Papa il cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, nel giorno in cui è festa nazionale in Venezuela.
Questa mattina, nei Giardini Vaticani, Papa Francesco ha consacrato lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo ed ha benedetto una statua dedicata a quest’ultimo. Era presente Benedetto XVI, che aveva approvato il progetto tempo fa. Papa Francesco e il Papa emerito si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia. Nell’atto di consacrazione Papa Francesco ha affidato a San Giuseppe le attese e le speranze della Chiesa e ha pregato l’Arcangelo Michele a vegliare sulla Sede Apostolica, a difendere la Chiesa da ogni macchinazione che ne minaccia la serenità e a rendere gli uomini vittoriosi contro le tentazioni del potere, della ricchezza e della sensualità. "Anche se il diavolo tenta sempre di scalfire il volto dell’Arcangelo e il volto dell’uomo - ha affermato Papa Francesco - Dio è più forte; è sua la vittoria e la sua salvezza è offerta ad ogni uomo. Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso. Nel consacrare lo Stato Città del Vaticano a San Michele Arcangelo, gli chiediamo che ci difenda dal Maligno e che lo getti fuori".
Lumen fidei - La luce della fede (LF) è la prima Enciclica firmata da Papa Francesco. Suddivisa in quattro capitoli, più un’introduzione e una conclusione, la Lettera – spiega lo stesso Pontefice – si aggiunge alle Encicliche di Benedetto XVI sulla carità e sulla speranza e assume il “prezioso lavoro” compiuto dal Papa emerito, che aveva già “quasi completato” l’Enciclica sulla fede. A questa “prima stesura” ora il Santo Padre Francesco aggiunge “ulteriori contributi”.
“Lumen fidei”, “La luce della fede”: si intitola così la prima Enciclica di Papa Francesco, pubblicata oggi. Indirizzata a vescovi, presbiteri, diaconi, consacrati e a tutti i fedeli laici, e suddivisa in quattro capitoli, l’Enciclica – spiega Papa Francesco – era già stata “quasi completata” da Benedetto XVI. A quella “prima stesura” l’attuale Pontefice ha aggiunto “ulteriori contributi”. Obiettivo del documento è recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace di illuminare tutta l’esistenza umana.
LETTERA ENCICLICA LUMEN FIDEI DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE E A TUTTI I FEDELI LAICI SULLA FEDE
1. La luce della fede: con quest’espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: « Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre » (Gv 12,46). Anche san Paolo si esprime in questi termini: « E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulge nei nostri cuori » (2 Cor 4,6). Nel mondo pagano, affamato di luce, si era sviluppato il culto al dio Sole, Sol invictus, invocato nel suo sorgere. Anche se il sole rinasceva ogni giorno, si capiva bene che era incapace di irradiare la sua luce sull’intera esistenza dell’uomo. Il sole, infatti, non illumina tutto il reale, il suo raggio è incapace di arrivare fino all’ombra della morte, là dove l’occhio umano si chiude alla sua luce. « Per la sua fede nel sole — afferma san Giustino Martire — non si è mai visto nessuno pronto a morire ».[1] Consapevoli dell’orizzonte grande che la fede apriva loro, i cristiani chiamarono Cristo il vero sole, « i cui raggi donano la vita ».[2] A Marta, che piange per la morte del fratello Lazzaro, Gesù dice: « Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio? » (Gv 11,40). Chi crede, vede; vede con una luce che illumina tutto il percorso della strada, perché viene a noi da Cristo risorto, stella mattutina che non tramonta.
La storia, si sa, la scrivono i vincitori. Questa è una verità assoluta. Senza possibilità di appello. E il sangue dei vinti che fine fa? Viene dimenticato, senza che sia restituita una dignità a quanti hanno combattuto sul fronte degli sconfitti. Un oblio che, nel caso della Resistenza, è durato esattamente sessant’anni. Fino al 2003, quando un giornalista –notoriamente di sinistra- decide di raccontare un’altra verità. Nasce così “il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa. Uscito nelle librerie proprio 10 anni fa, all’inizio del 2003. Un’altra verità Il suo racconto di “ciò che accadde in Italia dopo il 25 aprile” diventa un vero e proprio caso mediatico. Alla fine dell’anno il volume (di quasi 400 pagine) è stato divorato da migliaia di lettori. Per l’esattezza, ne vengono vendute 400.000 copie in meno di 12 mesi. Oggi, a distanza di una decade, Pansa ripropone il suo libro con una nuova introduzione, che tira un po’ le somme di come quell’opera venne accolta dalla “storiografia ufficiale”.
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata.
Una "corona di rose" da donare alla Madonna. Questo è il Rosario nell´insegnamento semplice e profondo delle nostre nonne. La preghiera prediletta della Vergine, un´arma potente contro il male, attraverso cui si possono ottenere preziosissime grazie, ha rivelato Maria stessa in moltissime delle sue apparizioni. Per contemplare la vita di Gesù insieme a sua madre, don Gianluca Attanasio ha scritto "Con gli occhi della sposa" (2013, Edizioni Messaggero).
La Santa Sede e il Governatorato del Vaticano hanno presentato i bilanci del 2012: nonostante la crisi si sia fatta sentire, sono positivi e in attivo. I dati sono stati presentati nella riunione del Consiglio di cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, svoltasi il 2 e il 3 luglio. BILANCI IN ATTIVO. Come si legge nel comunicato, «il Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l’anno 2012 chiude con un utile di 2.185.622, grazie soprattutto al buon rendimento della gestione finanziaria». Per quanto riguarda il Governatorato, invece, «il consuntivo 2012, che comunque ha risentito del clima economico mondiale, si è chiuso con un attivo di 23.079.800, in aumento di più di un milione rispetto a quello dell’anno precedente. Al 31 dicembre u.s. risultavano impiegate 1.936 persone».
Rimini rifiuta don Giussani. Nonostante sia stata approvata dalla Commissione toponomastica del Comune, è ancora in fase di stallo la richiesta di intitolare a Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, la rotatoria davanti al Palas per ragioni legate all’inchiesta sul Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli condotta dalla finanza locale.
"«…perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena», (Gv15). Credo di aver sentito questo passo centinaia di volte, ma mai mi sono soffermata ad ascoltarlo con il cuore e così Dio ha visitato la nostra casa proprio per sigillare questa certezza nella nostra vita, la certezza della Gioia Piena. La nostra storia è una storia ordinaria, che trova la sua straordinarietà in questa certezza. È la storia di una famiglia normale, ancora in cammino, verso la conversione nella certezza della vita eterna." Appena un anno dopo la prima gravidanza ecco che si affaccia alla vita la nostra seconda figlia, io e Michele eravamo felicissimi. Lei era già lì con noi: erano in programma i biscottini a forma di cuore da regalare alla sua nascita, il lenzuolino ricamato dalla nonna, le coccole di tutti noi, per lei avevamo fatto mille progetti. Ma tutta questa gioia si trasformò in tristezza, dolore e solitudine. Alla 22esima settimana di gravidanza arrivò la diagnosi: displasia tanatofora incompatibile con la vita. Per i medici era già morta: «Signora, è necessario l’aborto terapeutico», questo mi disse il ginecologo che fece l’ecografia. Nessuna parola in merito alla “comfort care”, alla depressione post-aborto, alla possibilità di portare avanti la gravidanza. Niente, solo il bigliettino con su scritto Dott.ssa x, Policlinico x, edificio 9, ore 8.00: «Le dica pure che l’ho mandata io».
Un libro pieno di vita, in ricordo di una donna che della vita era così innamorata da sacrificare la propria per dare alla luce suo figlio. La storia di Chiara Corbella, romana di 28 anni, un anno fa commosse i lettori del Messaggero facendo presto il giro del mondo: il matrimonio, una vita normalissima, come tante altre, “cresciuta in parrocchia a pane e Gmg”, poi la malattia e il sacrifico estremo, rinunciare a sottoporsi ai cicli di chemio e radioterapia finché il suo bambino non venisse alla luce.
Nella seconda parte cominciai a raccontare alcuni favori che Maria beatissima, durante il periodo trascorso in Egitto e anche successivamente, fece alla cugina Elisabetta e a Giovanni, specialmente quando Erode prese la decisione di assassinare i bambini innocenti; dissi anche che il futuro precursore di Cristo, morta sua madre, rimase nel deserto, senza uscirne sino al momento stabilito dalla somma sapienza, ed ivi condusse una vita più angelica che terrena. Conversava con i ministri celesti e con il Signore e poiché questa era la sua consueta occupazione, praticando l'amore e l'esercizio delle virtù eroiche fin dal grembo materno, giammai cadde nel pericolo dell'ozio né la grazia fu mai in lui sterile o inoperosa, né le sue azioni furono mai prive della pienezza di eccellenza che egli col massimo sforzo poté dare ad esse. E tantomeno furono un ostacolo i sensi, sempre lontani dalle cose mondane che sogliono essere le finestre attraverso le quali la morte penetra nell'anima, nascosta sotto le immagini della bellezza fallace delle creature. Fu fortunato perché in lui l'illuminazione della luce divina precedette quella del sole materiale: con la prima egli pose in oblio ciò che la seconda gli rappresentava, e la sua vista interiore rimase immobile e fissa sull'oggetto nobilissimo dell'essenza del Padre e della sua infinita perfezione.
Alla riunione del Consiglio di cardinali che si occupa dei problemi organizzativi ed economici ha fatto "visita" anche papa Francesco. Nel 2012 "il Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l'anno 2012 chiude con un utile di 2.185.622 euro" e quello del Governatorato "con un attivo di 23.079.800 euro". Ma, anche per effetto della crisi, sono diminuite le offerte per "L'Obolo di San Pietro, cioè le offerte dei fedeli a sostegno della carità del Santo Padre, che è passato da USD 69.711.722,76 del 2011, a USD 65.922.637,08".
Si chiama «Christian Fitness» e negli Stati Uniti è un mercato fiorente, che incrocia tecniche per dimagrire e idee cristiane prese a prestito dal Nuovo Testamento e soprattutto da San Paolo. Compreso il «boby building». Tra santoni di nuovo tipo, libri che escono, programmi e canali televisi dedicati, si tratta di un giro di interessi multimilionario. E si inserisce nel più vasto filone delle «Pratiche religiose post-secolari» esplorato dal ricercatore Martin Radermacher, dell’Università di Muenster. Il «Cristian fitness» riguarda diversi strati sociali, va bene per tutte le età, è diffuso soprattutto nella versione per ragazzi facendo leva sul senso di colpa dei genitori di bambini obesi.
P. Rafic Greiche spiega ad AsiaNews il cambio di poteri in Egitto. Per il portavoce dei cattolici egiziani l'esercito ha scelto di proteggere una rivoluzione pacifica organizzata da milioni di giovani. Al momento i militari non hanno alcun incarico politico. Il nuovo governo ad interim terrà conto di tutti le componenti della società, compresi i Fratelli Musulmani. Scontri a Giza. Assaltata una chiesa cattolica nell'Alto Egitto.
Il sacerdote cattolico belga padre Daniel Maes, 74 anni, dell’Ordine religioso dei “Canonici regolari premostratensi”, è nel mirino dei gruppi jihadisti che intendono eliminarlo e invadere il monastero di San Giacomo mutilato a Qara, 90 km a nord di Damasco. Il monastero, appartenente alla diocesi greco-cattolica di Homs, si trova in una zona di confine fra gruppi belligeranti sul terreno e potrebbe essere occupato per diventare base logistica militare dei ribelli. Dopo la morte di padre Francois Murad, la comunità cristiana in Siria è molto preoccupata. Ogni linea di comunicazione col monastero è interrotta. L’allarme è giunto all’agenzia Fides da alcuni leader cattolici siriani e dai familiari dei monaci residenti a San Giacomo, che sono di 9 nazionalità, anche europee. Padre Maes ha insegnato per 20 anni teologia morale in Belgio e dal 2010 risiede al monastero, dove è direttore del Seminario.
Cresce l'attesa per la visita del Papa a Lampedusa il prossimo 8 luglio. Un viaggio nato dal desiderio del Pontefice di incoraggiare alla solidarietà verso i migranti che cercano una nuova speranza lasciando i propri Paesi. Proprio nelle ultime ore vi sono stati due sbarchi sull'isola, uno martedì sera l'altro ieri mattina, con oltre 300 migranti tra cui alcune donne incinte e alcuni bambini. Già nel marzo scorso, subito dopo la sua elezione alla Cattedra di Pietro, il parroco della Chiesa di San Gerlando a Lampedusa, don Stefano Nastasi, aveva inviato una lettera a Papa Francesco invitandolo a visitare l'isola.
Nella mattinata di oggi, il Papa ha ricevuto in visita privata il presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Enrico Letta, che dopo ha incontrato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. “Durante i cordiali colloqui – riferisce la Sala Stampa vaticana - ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell’Italia e dell’Unione Europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che creino e tutelino l’occupazione, soprattutto giovanile. Si è, poi, riconosciuto il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese. Non si è mancato, inoltre, di considerare alcuni temi di politica internazionale, con una preoccupata attenzione all’evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all’area mediterranea e mediorientale. È stato, infine, ribadito il positivo convincimento delle Parti di proseguire nella reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale”.
Il tesoretto delle famiglie è finito”, titola oggi Repubblica nell’ampio servizio che dimostra come la vera manovra finanziaria, in Italia, sia stata fatta, negli ultimi quattro anni, dalle famiglie. Ma ora le famiglie, nota ancora il quotidiano, hanno esaurito ogni margine di risparmio e ogni taglio possibile. Sono ormai al tracollo. «Quante volte, nei mesi e negli anni scorsi, abbiamo lanciato l’allarme...» ricorda Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. «Non volevamo essere profeti di sventura, ma solo far conoscere il polso della situazione che le nostre associazioni ricavano dal contatto diretto e quotidiano con le famiglie. Ma per le famiglie non c’è mai stato alcun segnale di attenzione.
Durante la messa del mattino, commentando la vicenda evangelica del paralitico, Francesco sottolinea come il vero miracolo è la riconciliazione del mondo con Dio, la nuova creazione. "Questa è la missione più profonda di Gesù. La redenzione di tutti noi peccatori e Gesù questo lo fa non con parole, non con gesti, non camminando sulla strada, no! Lo fa con la sua carne!".
La MARCIA a piedi da ROMA - MEDJUGORJE, iniziata il 16 giugno, si è conclusa il 24 giugno alle ore 10 con la partecipazione alla 22^ MARCIA INTERNAZIONALE DELLA PACE DA HUMAC a MEDJUGORJE di cui sotto proponiamo anche una foto con i nostri LIVIA E MAURIZIO Arrivederci al prossimo anno, per conoscere, per informazioni e per chi volesse partecipare vai su http://romamedjugorje.altervista.org/index.html
Ogni buon cristiano dovrebbe fissare spesso lo sguardo al Sangue che gronda dalle piaghe di Gesù Crocifisso e, durante la S. Messa, contemplare con devozione il calice consacrato, che il sacerdote leva in alto. Ma nel far ciò non dovrebbe fermarsi a considerare unicamente le sofferenze del Redentore, ma riflettere che quel Sangue, sgorgato dalle vene di Gesù, è Sangue Divino, cioè il Sangue di Dio. Ebbene la ragione fondamentale del culto al P. Sangue è tutta qui: il Sangue Prezioso è il Sangue del Dio Incarnato e perciò noi lo adoriamo. Infatti è di fede che nella Persona di Gesù Cristo si sono unite due nature: quella divina e quella umana, perciò il Sangue ch'egli ha versato è Sangue divino ed umano, perché Sangue di Gesù vero Dio e vero Uomo. Grande mistero incomprensibile ad ogni mente creata! Se non possiamo comprendere questo mistero, una cosa possiamo e dobbiamo capire, e cioè che Dio ha voluto prendere la nostra umanità e versare il suo Sangue per salvarci: «Per la nostra salvezza discese dal cielo e si fece uomo». Egli è degno perciò di ricevere gloria e benedizioni dalle anime nostre, è degno di tutto il nostro amore. Adoriamo dunque profondamente questo mistero di sapienza e di amore ed innalziamo al Sangue Prezioso di Gesù l'inno della nostra riconoscenza, per aver così operato la salvezza delle nostre anime.
"Il gruppo pro life “Live Action” ha pubblicato la sesta di una serie di inchieste video che mirano a rendere noto al grande pubblico – dopo il clamoroso processo al medico abortista Kermit Gosnell, condannato per crimini orribili sui neonati e sulle donne – quello che avviene normalmente nelle cliniche abortive degli Stati Uniti. In quest’ultimo documentario Live Action rivela la crudeltà dell’aborto quando questo è effettuato su bambini alle prime settimane di vita: il protocollo seguito dai medici in questi casi è altrettanto terribile e per di più, diversamente da quanto accade per l’aborto chirurgico, la donna è lasciata sola a vivere in piena coscienza tutto quello che avviene."
Dopo l'incarnazione del Verbo divino, il tirannico impero di Lucifero nel mondo non fu più incontrastato come nei secoli precedenti. Infatti, dall'ora in cui il Figlio dell'eterno Padre scese dal cielo e s'incarnò nel talamo verginale di Maria, questo essere forte e bene armato sentì un'altra forza più grande e dall'origine più potente che l'opprimeva e l'atterrava; in seguito sperimentò la stessa forza quando il bambino Gesù e la sua santissima Madre vissero in Egitto e in molte altre circostanze in cui fu oppresso e vinto con la potenza divina per mano della nostra gran Signora. Si aggiunse a questi fatti la meraviglia da lui provata per le opere, già narrate nel capitolo precedente, che il Salvatore incominciò a compiere. Tutte queste cose generarono nell'antico serpente grandi sospetti e timori che nel mondo vi fosse qualche altra gran causa, ma, siccome il mistero della redenzione umana gli era nascosto, rimaneva sbalordito nel suo furore e non riusciva a cogliere la verità, pur essendo stato fin dalla sua caduta dal cielo sempre sollecito e vigilante per indagare quando e come il Verbo eterno si sarebbe incarnato; quest'opera meravigliosa era, infatti, la più temuta dalla sua arroganza e superbia. Tale preoccupazione lo obbligò a radunare tutti i consessi che in questa Storia si sono riferiti e si riferiranno.
Intervenuto alla conferenza presso la Sala stampa del Parlamento europeo sulla campagna europea "Uno di noi" in difesa dei diritti dell'embrione, il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, ha sottolineato il valore procreativo del matrimonio, l'indispensabile tutela dei figli, a partire dalla vita embrionale, perché l'Europa sia ancora degna del suo patrimonio umanistico e civilizzatore.
Due sono gli avvenimenti che caratterizzano i primi giorni del mese di luglio e precisamente il 5 luglio, data della pubblicazione della "Lumen Fidei": la prima enciclica di Papa Francesco, l'ultima di BenedettoXVI Il documento scritto "a quattro mani" conclude la serie delle tre encicliche del Papa emerito dedicate alle virtù cardinali: “Caritas in veritate”, “Deus caritas est”, “Spe salvi” ed ora “Lumen fidei”
San Tommaso “era un testardo”, ma “il Signore ha voluto proprio un testardo” per affermare pienamente la sua divinità. Papa Francesco nella Messa di oggi a Santa Marta getta nuova luce sulla figura dell’apostolo - di cui oggi la Chiesa celebra la Festa liturgica - passato alla storia come ‘l’incredulo’. Prendendo spunto proprio dal suo gesto di voler ‘toccare per credere’ le piaghe di Cristo, il Santo Padre ha elargito oggi l’ennesima indicazione per seguire la via che porta a Dio: baciare le piaghe di Gesù nei nostri fratelli bisognosi.
L’arcidiocesi lancia a livello nazionale una recita perpetua della preghiera mariana, per vedere presto sugli altari p. Choi Yang-oeb, Paolo Yun Ji-choong e i suoi 123 compagni uccisi in odio alla fede durante le persecuzioni del XVIII-XIX secolo. Mons. Yeom: “Il Rosario ci dà la forza per superare tutte le difficoltà”.
I manifestanti sono scesi in piazza, chiedendo il blocco dei lavori. L’edificio servirebbe solo ad “alimentare” lo scontro interconfessionale. Fonti cattoliche: i permessi sono in regola, dieci anni per ottenerli. Respinte al mittente le accuse di proselitismo. Critiche a Yudhoyono, incapace di garantire piena libertà religiosa.
Vangelo Lc 10, 1-12. 17-20: La vostra pace scenderà su di lui.
[In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.] Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Per la festa di san Tommaso apostolo, Francesco dice che sbaglia chi crede di incontrare Gesù nella meditazione o solo nella penitenza o nella beneficenza. "Dobbiamo toccare le piaghe di Gesù, dobbiamo carezzare le piaghe di Gesù, dobbiamo curare le piaghe di Gesù con tenerezza, dobbiamo baciare le piaghe di Gesù, e questo letteralmente. Pensiamo, cosa è successo a San Francesco, quando ha abbracciato il lebbroso? Lo stesso che a Tommaso: la sua vita è cambiata!".
La devozione al Prez.mo Sangue non deve essere sterile, ma feconda di vita per le nostre anime. E maggiori saranno i frutti spirituali se seguiremo il metodo insegnatoci dai santi, che in ciò furono maestri. S. Gaspare Del Bufalo, il Serafino del Prez.mo Sangue, ci consiglia di fissare lo sguardo nel Cristo insanguinato e di richiamare alla mente questi pensieri: Chi è Colui che ha dato il Sangue per me? Il Figlio di Dio. Se l'avesse versato un amico come gli sarei riconoscente! Per Gesù invece la più nera ingratitudine! Anch'io forse sono giunto perfino a bestemmiarlo e ad offenderlo con gravi peccati. Che cosa mi ha dato il Figlio di Dio? Il Suo Sangue. Voi sapete, esclama S. Pietro, che non con l'oro e l'argento siete stati liberati, ma col Sangue Prezioso di Cristo. E quali meriti avevo io? Nessuno. Si sa che una madre dà il sangue per i suoi figlioli e chi ama lo versa per la persona amata. Ma io, per il peccato, ero nemico di Dio. Eppure egli non ha guardato alle mie colpe, ma solo al suo amore. Come me l'ha dato? Tutto, fino all'ultima stilla fra gli insulti, le bestemmie e i tormenti più atroci. Perciò Gesù vuole da noi in cambio di tanto dolore e di tanto amore, il nostro cuore, vuole che noi fuggiamo il peccato, vuole che noi l'amiamo con tutte le nostre forze. Si, amiamolo questo Dio confitto alla croce, amiamolo intensamente e le sue sofferenze non saranno state inutili e il suo Sangue non sarà stato sparso invano per noi.
Una grave epidemia di morbillo sta mettendo in pericolo la vita di molti bambini a Yirol, cittadina al confine sud del neonato Sud Sudan. In tutto il Paese sono 10 le contee che presentano focolai di epidemia, oltre al campo profughi di Maban. In ognuna di queste è in corso una campagna di vaccinazione per i piccoli con meno di 5 anni. I più colpiti sono i piccoli sotto i 9 mesi. A Yirol la campagna è iniziata nei giorni scorsi con il coordinamento dell’ong Medici con l’Africa Cuamm (Cuamm), attiva nell’ospedale di Contea dal 2006, e copre tutte e 7 le unità
Il governatorato di Idlib è diventato “il califfato di Saraqib”. La regione di Idlib, nel nordovest della Siria, fra Aleppo e Hama, controllata da fazioni islamiste dei ribelli siriani, è il territorio dove si trova la chiesa latina Sant’Antonio da Padova di Ghassanieh, nel villaggio di Jisr el-Choughour, dove è stato ucciso il sacerdote siriano padre Francois Murad. Attualmente, la città di Idlib, capitale dell’omonimo governatorato, è nelle mani dell’esercito regolare siriano, ma il territorio circostante è controllato da bande di ribelli, con forti infiltrazioni del gruppo jihadista “Jabhat al-Nusra”, che fonti qualificate dell’agenzia Fides definiscono “fra le più esageratamente fondamentaliste”. Sono quelle fazioni che hanno un unico obiettivo dichiarato: instaurare un “califfato” islamico in cui vige una legge restrittiva che non ammette nemmeno la presenza degli “infedeli” (“kafir”). “Hanno trasformato l’islam in una ideologia da pulizia etnica”, spiega a Fides l’attivista sociale Farid, un siriano musulmano sunnita di Idlib, che si dice “scioccato e preoccupato per la situazione: tutti abbiamo paura”.
Oltre 200 poveri di Roma hanno partecipato alla cena organizzata lunedì sera nei Giardini Vaticani, davanti alla Grotta di Lourdes, dal Circolo di San Pietro, i cui volontari si sono occupati di servire a tavola. Una grande festa per i bisognosi in onore di Papa Francesco, alla quale ha partecipato anche il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, e il presidente del Circolo, il duca Leopoldo Torlonia.
“I want you – Chiamata e missione, l’avventura dei dodici continua”: è il titolo del nuovo libro di Maria Rosa Poggio, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, per preparare i giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio. Con questo libro in carta lucida, dai colori giallo, verde e blu come nella bandiera brasiliana, si comunica ai giovani che la straordinaria missione degli Apostoli non è conclusa ma continua come un’avventura tutta da vivere.
Nella seconda delle sue “Memorie” (risalente al 1937) Lucia descrive quanto le accadde in occasione della Prima Comunione, che fu accompagnata da alcuni “segni” di particolare predilezione, da parte del Cielo. L’incontro con Padre Cruz, un santo sacerdote gesuita, venuto ad aiutare il buon parroco di Fatima, fu determinante per lei. Il giorno precedente alla cerimonia, confessandola, le disse: “Figlia mia, la tua anima è il tempio dello Spirito Santo. Conservala sempre pura, affinché Lui possa continuarvi la Sua azione divina”. E la invitò a domandare, con molta fiducia - dinanzi a una statua della Madonna del Rosario - che la Vergine si prendesse cura di lei, del suo cuore, lo disponesse a ricevere degnamente il Signore, l’indomani, e lo conservasse soltanto per Lui.
L’iniziativa di dialogo fra Cattolici ed Ebrei intrapresa dal Cammino Neocatecumenale attraverso la nascita dell’Orchestra Sinfonica e del Coro e l’esecuzione della celebrazione sinfonico-catechetica de "La Sofferenza degli Innocenti", sta contribuendo a rinnovare e rafforzare le relazioni fra la Chiesa Cattolica e il popolo Ebraico in tutte le parti del mondo. Il recente evento dell’esecuzione della Sinfonia di fronte alla “Porta della Morte” del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, alla presenza di 6 cardinali, 50 vescovi, 35 rabbini da tutto il mondo e 15.000 persone, ha stimolato il dialogo e la reciproca conoscenza dei mondi Cattolico ed Ebraico coinvolgendo anche le comunità del Cammino Neocatecumenale del Sudafrica, che hanno avuto l’onore di poter invitare Rabbi Bryan Opert, della sinagoga di Milnerton, all'evento Auschwitz. ZENIT lo ha intervistato.
Un nuovo e speciale appuntamento si prospetta per le famiglie di tutto il mondo: il prossimo 26 e 27 ottobre madri, padre e figli provenienti da tutti gli angoli del globo si ritroveranno a Roma per il Pellegrinaggio delle Famiglie nella cornice dell'Anno della Fede. Per l'occasione, mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - in un comunicato diffuso ieri - ha invitato tutti i partecipanti a incontrare il Santo Padre Francesco.
Il futuro dei cristiani in Medio Oriente non è insidiato solo dalle guerre, dalle infezioni integraliste e dalle tattiche di dominio delle potenze globali e regionali. Anche le sorgenti apostoliche di antiche Chiese che hanno attraversato secoli di civilizzazione islamica oggi sembrano avvizzirsi più per le secche del carrierismo e dell'auto-referenzialità che a causa dei travagli indotti dall’esterno. Una situazione paradossale, che il Patriarca di Babilonia del caldei Louis Raphaël I Sako sta affrontando con parole, accenti e provvedimenti in singolare assonanza con quelli messi in campo da Papa Francesco nel suo magistero day by day.
È in corso in Italia una delle più importanti iniziative che, su scala mondiale, segnano l’Anno della fede: «Dieci piazze per dieci comandamenti», promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo e cui sia Benedetto XVI sia Papa Francesco hanno voluto partecipare con videomessaggi ai partecipanti. L’idea è di riprendersi le piazze di dieci grandi città italiane, in ciascuna proponendo uno dei dieci comandamenti, i quali – com’è noto – sono stati rivelati da Dio per soccorrere le difficoltà della nostra ragione ferita dal peccato originale, ma corrispondono a verità naturali che di per sé la ragione di ciascuno potrebbe riconoscere. Corrispondono a quella legge naturale che vale per tutti, cristiani e non cristiani, credenti e non credenti. Come spiega Papa Francesco nel suo videomessaggio, prima ancora che sulle tavole di pietra di Mosé i dieci comandamenti sono scritti nel cuore dell’uomo. Di ogni uomo, che creda o che non creda, così che proporli come antidoto alla crisi globale e anche come fonte ispiratrice della politica e delle leggi non è un maldestro tentativo della Chiesa di imporre la sua morale ai non credenti ma un richiamo al patrimonio comune della ragione. Quella ragione che non è né cristiana né musulmana, né atea né buddista, ma vale per tutti e a tutti chiede di essere rispettata.
«Non siamo più gente libera. Lo eravamo quando i ribelli hanno preso Aleppo all’inizio della guerra ma ora non abbiamo più niente. Al contrario siamo subissati di decreti della sharia e ognuno segue la sua interpretazione della religione». Le parole della madre di Mohammed Qataa, ragazzino di 14 anni di Aleppo ucciso in pubblico da una brigata estremista islamica ribelle perché accusato di «blasfemia», sottolineano ancora una volta quanto sia controversa l’azione di molti ribelli all’interno della Siria.
È arrivata anche l’approvazione della riunione plenaria di cardinali e vescovi della Congregazione delle Cause dei santi: da stamattina c’è il loro riconoscimento al secondo miracolo attribuito a Giovanni Paolo II. Ci si avvicina così alla proclamazione a santo di Papa Wojtyla che forse potrebbe già avvenire entro la fine dell’anno: per qualcuno la cerimonia di canonizzazione potrebbe essere a dicembre.
Una figlia è stata “condannata” da un tribunale di Wuxi a far visita alla madre almeno una volta ogni due mesi. È la prima sentenza basata sull’entrata in vigore in Cina della legge sulla “Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani”.
Da una settimana i veri protagonisti delle piazze di Parigi non sono i turisti americani o gli artisti di strada, ma semplici ragazzi uguali a tanti altri che stanno in piedi e in silenzio giorno e notte come delle statue. I passanti si chiedono cosa succede, ma nessun giornale e nessuna televisione francese parla di questo fatto. Invece su Facebook o su Twitter siamo bombardati da centinaia di account e di post: sono i #veilleursdebout e sono dappertutto: a Place Vendôme, davanti al Palazzo di Giustizia, sul marciapiede di fronte all’Eliseo, in Place de la République, a Lione, Tolone, Reims, in tutta la Francia e anche in Europa.
Lunedì 1 luglio l’arcidiocesi di Milwaukee ha pubblicato online circa 6.000 documenti relativi ai casi di pedofilia che l’hanno portata, tra cause legali e risarcimenti, a dichiarare la bancarotta nel 2011. La diffusione delle carte fa parte di un accordo raggiunto in tribunale tra la stessa arcidiocesi e le vittime degli abusi che l’hanno denunciata per una presunta frode. Autore della frode sarebbe secondo l’accusa l’allora arcivescovo Timothy Dolan, che nel 2007 avrebbe spostato quasi 57 milioni di dollari appartenenti alla Chiesa locale in un fondo segreto creato proprio per evitare che i soldi finissero divorati dai processi in corso.
LoveIsLove ha scritto su twitter il presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla notizia della decisione della Corte Suprema statunitense di abrogare il Doma. Ma non è senza conseguenze un mondo in cui si accettino matrimonio e adozioni omosessuali. Pubblichiamo di seguito uno stralcio del saggio “Sul paradosso dell’omogenitorialità”, uscito sull’ultimo numero della rivista Vita e Pensiero. Il breve saggio è firmato da Vittorio Cigoli, professore di Psicologia clinica delle relazioni di coppia e famiglia, e Eugenia Scabini, professore emerito di psicologia sociale. I due autori, dopo aver ricordato le ricerche dei sociologi Mark Regnerus e Loren Marks, entrano nel merito della questione psicologica.
L 'incendio della divina carità che ardeva nel nostro Redentore e maestro era come rinchiuso e forzatamente trattenuto in vista del tempo opportuno in cui egli si sarebbe manifestato, sia aprendo il suo cuore per mezzo della predicazione e di miracoli visibili agli uomini, sia rompendo il vaso della sua umanità santissima. E' senza dubbio vero - come dice Salomone - che non si può nascondere il fuoco nel petto senza che si brucino le vesti; così il nostro Salvatore manifestò sempre l'ardore che conservava nel cuore, lasciandone trasparire qualche scintilla in tutto ciò che fece dall'istante della sua incarnazione. Tuttavia, a paragone di quello che a suo tempo avrebbe operato e dell'immensa fiamma che nascondeva, il fuoco della sua carità rimaneva sempre come racchiuso e celato. Pare - a nostro modo d'intendere - che sua Maestà, giunto ormai all'età di ventisette anni, non potesse più resistere né trattenersi nell'impeto del suo amore e nel desiderio di obbedire al suo eterno Padre santificando gli uomini. Si affliggeva molto, pregava, digiunava e sempre più spesso usciva fra la gente a conversare; molte volte passava le notti sui monti in orazione e soleva trattenersi due o tre giorni fuori casa.
Kimberly McCarthy, uccisa da un’iniezione letale lo scorso 26 giugno, è stata la quarta donna nonché la 500esima esecuzione a morte in Texas dal 1976, anno in cui la pena capitale fu reintrodotta nello stato. Poco prima di morire ha rilasciato la sua ultima dichiarazione: «Voglio solo ringraziare chi mi ha dato coraggio in questi anni. […] Questa non è una sconfitta, è una vittoria. Sapete dove sto andando. Sto andando a casa per stare con Gesù […]». Le sue parole, raccolte dai testimoni, fanno ora parte di una scheda che chiunque è libero di consultare online, tra le pagine ufficiali del dipartimento di giustizia criminale texano. Un vero "database della morte di stato" che nelle ultime settimane ha "appassionato" molti navigatori americani.
La bellissima testimonianza di Lacey Buchanan...
Ci sono poche, pochissime, parole che si possono dire quando ti trovi di fronte ad una storia simile… Quella di una mamma che non ha voluto abortire e ha deciso di tenere il suo bambino anche se sapeva che sarebbe potuto nascere malformato. Lei è Lacey Buchanan e il suo bimbo, che si chiama Christian, è nato con una rara sindrome che ha deturpato il suo volto rendendolo deforme e cieco.Per Lacey non è stata una decisione semplice e la sua vita si è complicata molto. Ma si sa… la gente dall’alto della sua normalità, forse per paura o peggio per stupidità, si scaglia contro ciò che diverso e di cui ha paura. E così risatine… domande stupide e anche accuse dirette iniziavano a rendere insopportabile la già difficile situazione che stavano vivendo Lacey e il suo compagno. Stanca di sentirsi dire cose del tipo “Sei una mamma orribile perchè non hai abortito!” la giovane mamma ha deciso di fare un video su youtube che sta commuovendo il mondo… Mi colpisce il sorriso di Lacey… mi fa tremare la luce, splendida e brillante, che ha negli occhi! Lei non lo ha fatto per se… Lacey è felice, anche se sa che più si andrà avanti più sarà difficile.
Picchiate selvaggiamente. Denudate. E poi costrette a passeggiare, nude e umiliate, per le strade del villaggio. È quanto hanno dovuto subire, vittime di una folla di musulmani, tre donne cristiane il 3 giugno scorso a Kasur, in Punjab, nel sud del Pakistan. A scatenare la rabbia che ha investito le donne (Arshad Bibi, Sajida Bibi e Sauriya Bibi), secondo la denuncia di Asian Human Rights Commission, l’ingresso abusivo di alcune capre di proprietà della famiglia cristiana nei terreni di un latifondista musulmano Abdul Rashed e del figlio Muhammad Munir, legati politicamente alla Lega Musulmana (N).
Nasce nella parte finale dell'Anno Santo della Redenzione (25 marzo 1983 – 22 aprile 1984) l'intuizione della Giornata mondiale della Gioventù (Gmg). In quell'occasione viene celebrato in piazza San Pietro in Vaticano l’Incontro internazionale della Gioventù con papa Giovanni Paolo II, il quale, dopo avere chiuso la Porta Santa, regala e affida ai ragazzi del mondo intero la “Croce” di legno che era esposta nella basilica di San Pietro per l'Anno della Redenzione: diventerà il principale simbolo della Gmg.
Wojtyla «santo subito» ma insieme a Giovanni XXIII, il «papa buono». Questa mattina in Vaticano si riuniscono i cardinali e vescovi membri dell'«ordinaria» della Congregazione dei santi, per esaminare vari dossier prima dell'inizio dell'estate. Tra questi il miracolo attribuito all'intercessione del beato Giovanni Paolo II, l'istantanea guarigione di una donna. L'ultimo decisivo passo prima del sigillo finale di Francesco, che porterà alla canonizzazione, in tempi record, del Pontefice polacco beatificato due anni fa.
Avevano accennato passi di danza sotto la pioggia, erano velate secondo l’uso tradizionale, ma tutto ciò non è bastato loro a preservare la vita. Noor Basra, 15 anni, e la sorella Sheza, 16, sono state uccise da un commando armato a Chilas, località della regione settentrionale del Gilgit-Baltistan (Pakistan). Le due giovani erano state riprese in un video, poi caricato su internet, sei mesi fa e un fratellastro ha commissionato il delitto ad alcuni killer, che sono stati arrestati e hanno già confessato. La notizia è stata resa nota ieri, ma il delitto è avvenuto settimana scorsa. I killer sono entrati in casa e le hanno uccise insieme alla madre Noshehra.
Giovanni Paolo II sarà santo. Anche se l'ultima parola spetta a papa Francesco, la causa di canonizzazione ha compiuto oggi un paso decisivo: la riunione plenaria della Congregazione delle Cause dei santi ha infatti ritenuto attribuibile alla intercessione di papa Wojtyla la guarigione di una donna. E' il secondo miracolo che gli viene attribuito ed è quello necessario per la canonizzazione.
Davanti alla tentazione non bisogna aver vergogna di fuggire, non si deve avere "nostalgia del peccato" o la "curiosità" di conoscerlo, né, infine, avere la paura di "andare avanti" per seguire il Signore, ma avere il coraggio di riconoscere la nostra debolezza e lasciarci guidare da Dio. Agire con lentezza, guardare indietro, avere paura e rivolgerci al Signore, alla grazia dello Spirito Santo. Nell'omelia della messa celebrata questa mattina alla Casa santa Marta, papa Francesco ha preso spunto dalle Letture di oggi per soffermarsi su quattro "atteggiamenti possibili nelle situazioni conflittuali, nelle situazioni difficili". Il primo atteggiamento indicato, riferisce la Radio Vaticana, è quello della "lentezza" di Lot. Egli era deciso a lasciare Sodoma prima che fosse distrutta, ma lo fa piano piano. L'angelo gli dice di fuggire, ma c'è in lui "l'incapacità del distacco dal male, dal peccato". Noi vogliamo uscire, siamo decisi, "ma c'è qualcosa che ci tira indietro" e così Lot si mette a negoziare perfino con l'angelo. "E' tanto difficile tagliare con una situazione peccaminosa. E' difficile! Anche in una tentazione, è difficile! Ma la voce di Dio ci dice questa parola: 'Fuggi! Tu non puoi lottare lì, perché il fuoco, lo zolfo ti uccideranno. Fuggi!'. Santa Teresina del Bambin Gesù ci insegnava che alcune volte, in alcune tentazioni, l'unica soluzione è fuggire e non avere vergogna di fuggire; riconoscere che siamo deboli e dobbiamo fuggire.
La tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia raccolto il Sangue sparso lungo la Via Dolorosa e sul Calvario per onorarlo, essendo la reliquia più santa lasciata sulla terra dal suo Divin Figliolo. Da quel giorno le reliquie del Sangue di Cristo furono oggetto della più tenera devozione. Possiamo dire dunque che la devozione al Prez.mo Sangue sia sorta sul Calvario e sia rimasta poi sempre viva nella Chiesa. Né poteva essere altrimenti, perché il Sangue di Gesù è Sangue Divino, è il prezzo del nostro riscatto, il pegno dell'amore di Dio per le anime; ci ha dischiuso le porte del cielo, scorre perennemente su migliaia di altari e nutrisce milioni di anime. Degno è perciò l'Agnello di ricevere onore, gloria e benedizione, perché è stato ucciso e ci ha redento! Nutriamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguinato il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati.
Il 28 giugno 2013 il più autorevole centro di statistica religiosa del mondo, il Center for the Study of Global Christianity di South Hamilton (Massachusetts), diretto da Todd M. Johnson, ha pubblicato il suo atteso rapporto «Christianity in its Global Context, 1970-2020» (Il cristianesimo nel suo contesto globale, 1970-2020), che offre tutta una serie di statistiche aggiornate al 2013 e una proiezione fino al 2020. Il risultato essenziale di questa vasta inchiesta può essere riassunto in una frase: il mondo sta diventando non meno, ma più religioso, e in particolare il numero dei cristiani e dei cattolici sta aumentando, ma questo aumento dipende dall'Africa e dall'Asia, mentre le Americhe rimangono stabili e l'Europa diventa meno religiosa, meno cristiana e meno cattolica. Il rapporto osserva giustamente che l'elezione di un Papa argentino è un simbolo eloquente di questo spostamento epocale del centro della vita religiosa e cristiana lontano dall'Europa.
«Serve un padre per differenziarsi dalla madre, per accettare le ferite e riconoscere il senso ed esprimere il proprio Sé, entrando così personalmente nel tempo e nella storia». Così scrive Claudio Risé in Il padre. Libertà dono (edizioni Ares, 2013, pp. 142). Nel mito Edipo uccide il padre Laio senza saperlo e sposa la madre Giocasta. La vicenda raccontata dal tragediografo greco Sofocle (496 a. C.-406 a. C.) profeticamente si è avverata nell’epoca contemporanea.
Mercoledì scorso, 26 giugno, alla Camera bassa del Parlamento di Dublino sono ripresi i lavori parlamentari sul «Protection of life during pregnancy bill», la proposta di legge che permetterebbe un ampliamento notevole delle ipotesi per accedere all’aborto per le donne irlandesi. La chiesa cattolica non è stata a guardare ed ha messo in piedi la campagna “Choose life 2013”: una serie di dossier di carattere formativo e spirituale redatti dal Catholic Communications Office della Conferenza episcopale irlandese e rivolti ai semplici fedeli, ai siti web delle parrocchie e a tutti quanti vogliono contrastare questa nuova legge. Il materiale è confezionato in modo tale che possa facilmente essere inoltrato attraverso le newletters delle parrocchie o delle associazioni pro-life.
Nel suo secondo viaggio in Africa da presidente, Barack Obama, appena atterrato a Dakar, Senegal, non ha perso tempo e, durante la conferenza stampa svoltasi il 27 giugno presso il palazzo presidenziale, ha subito affrontato l’argomento che gli stava a cuore: non la Cina che fa man bassa delle risorse naturali del continente né il dilagare del terrorismo islamico o le stragi dei cristiani, bensì i diritti dei gay. A sorpresa, senza cioè averne informato prima il suo ospite, il presidente Macky Sall, nel corso del precedente incontro privato, Obama ha affrontato la questione elogiando la Corte Suprema degli Stati Uniti per la sentenza emessa il giorno precedente contro la legge federale che riconosce solo i matrimoni tra persone di sesso diverso. Ha quindi definito la sentenza “una vittoria per la democrazia americana” e ha esortato tutti paesi africani a porre fine alle discriminazioni contro gli omosessuali. Ha poi spiegato di aver deciso di affrontare l’argomento senza preavviso per l’importanza e l’urgenza di lanciare un messaggio agli africani affinché, pur nel rispetto delle diverse convinzioni culturali e religiose in merito all’omosessualità, accettino di abolire ogni discriminazione legale nei confronti dei gay: “Per quanto riguarda il modo in cui lo stato e la legge trattano i cittadini – ha aggiunto dopo aver paragonato la lotta per i diritti dei gay in Africa a quella dei neri per i diritti civili negli Stati Uniti – ci deve essere parità per tutti”.
La recente legalizzazione di matrimoni omosessuali in Francia ancora non ha archiviato gli argomenti e il dibattito sta continuando. I fautori del cambiamento nella definizione del matrimonio spesso si appellano alla tolleranza, alla comprensione e all'accettazione di chi è diverso per sostenere la loro posizione. Ora che la Francia ha risposto a questo appello, chi non è d'accordo con il cambiamento sta scoprendo che non c'è spazio per l'opposizione. L’organizzazione statunitense C-FAM (Catholic Family and Human Rights Institute) ha riferito che le autorità francesi "hanno deciso che i dimostranti pro-famiglia sono una minaccia pubblica". "Sono stati soggetti a controlli di identità senza fondamento, arresti arbitrari e detenzioni, così come alla brutalità della polizia tra aggressioni fisiche e gas lacrimogeni", ha riportato C-FAM la settimana scorsa.
Non andrà ad abitare nella residenza estiva di Castel Gandolfo, ma comunque Papa Francesco si prenderà le sue dovute "ferie" per il mese di agosto. Secondo quanto riferito da un comunicato della Prefettura della Casa Pontificia,verranno annullate le udienze generali dei mercoledì 7, 14, 21, 28 agosto, per poi riprendere regolarmente da mercoledì 4 settembre. Tuttavia, nelle domeniche di agosto, il Papa guiderà la preghiera mariana dell’Angelus in Vaticano. Giovedì 15 agosto, inoltre, Solennità dell’Assunzione di Maria Santissima, il Pontefice celebrerà la Santa Messa nella Parrocchia di Castel Gandolfo, e successivamente reciterà l’Angelus dal Palazzo Pontificio della residenza estiva.
Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia ha ordinato diaconi 23 Legionari di Cristo la mattina del 29 giugno 2013 nella Cappella del Centro di Studi Superiori della Legione di Cristo a Roma. Nell’omelia Mons. Boccardo ha sottolineato le caratteristiche specifiche dell’ordine del diaconato, soffermandosi su aspetti come la vocazione, il servizio e l’obbedienza. A proposito della vocazione, all’inizio dell’omelia ha ricordato che: «È il vescovo che autentica la vostra vocazione, però non è lui che la conferisce. La vocazione viene dal Signore Gesù nel suo Santo Spirito. La comunità cristiana vi accoglie come doni di Dio per la propria edificazione e il servizio però non è la fonte originale né della vostra scelta né della vostra decisione. Tutto è grazia e tutto viene da Dio che si è fatto presente nella vostra vita. Guardando alla vostra piccolezza, ha chiesto il dono di voi stessi con umiltà e semplicità e adesso viene verso di voi nel dono dell’ordine sacro per farvi segni e strumenti del suo amore per gli uomini».
«Non si potrà mai costruire una paese libero con la religione cattolica». Da giorni circola su internet un video dove a pronunciare queste parole non è qualunque oppositore della Chiesa, bensì il ministro dell’Educazione francese Vincent Peillon. Il video riporta un’intervista del 2008 fatta all’attuale ministro del governo Hollande, che presentava il suo nuovo libro “La Rivoluzione francese non è ancora terminata”.
Il Comitato etico consultivo nazionale (Ccne) francese si è espresso su come modificare la legge Leonetti del 2005 riguardo al tema del fine vita. Secondo il Ccne non deve essere introdotto «né il suicidio assistito né l’eutanasia», mantenendo così la distinzione già esistente tra «lasciar morire e far morire».
"La pillola abortiva Ru486 come i farmaci contro il cancro. A mettere la vita nascente e il tumore sullo stesso piano è il ministro della Salute australiano, Tanya Plibersek, che ha annunciato che le esenzioni per i medicinali salvavita saranno estese anche alla kill pill."
L’assolata piazza della chiesa di Giussano è colma di gente. Pure sulla colonna di fronte alla facciata c’è qualcuno arrampicato. «Conoscevo Borgonovo, gli avevo costruito la casa negli anni Novanta, qui dietro», spiega un signore: sessant’anni passati, fa il muratore in paese. Si sporge dal gradino per vedere la bara che esce dalla chiesa tra la gente: «Era vigoroso, me lo ricordo quando mi aiutava a fare i lavori. È stato un brutto colpo vederlo ridotto in quelle condizioni dalla malattia».
Il mio caro amico Giuseppe Lo Giudice, presidente di Aisla Sardegna, mi aveva detto che gli avrebbe fatto piacere se fossi andata alla “Festa di primavera” organizzata dall’associazione a Nurachi, un piccolo paese vicino a Oristano. La cosa mi piaceva anche se il “viaggio” non era indifferente. Ma ho pensato: altri miei compagni di Sla, anche meno “in forma” di me, faranno questo sacrificio, posso non farlo io? E poi mi garbava l’idea di conoscere altra gente come il nuovo presidente nazionale di Aisla, Massimo Mauro, l’ex calciatore (in foto sotto), che ha ricevuto il “testimone” dal mio caro amico Mario Melazzini, e avrei incontrato il nostro assessore alla sanità, la dottoressa Simona de Francisci, una persona splendida che è sempre stata al fianco di noi malati di Sla (e lo dico per esperienza diretta).
Molti degli arcani e venerabili misteri che si verificarono tra Gesù e Maria sono messi in serbo per il gaudio accidentale dei predestinati alla vita eterna, come altrove ho detto. I più sublimi ed ineffabili accaddero nei quattro anni in cui essi vissero da soli nella loro casa, dal felice transito di san Giuseppe fino alla predicazione del Maestro della vita. È impossibile che una creatura mortale possa degnamente penetrare segreti così profondi: quanto meno potrò io, con la mia rozzezza, manifestare ciò che di essi ho compreso! Se ne capirà la ragione da quello che sto per dire. L'anima di Cristo era uno specchio limpidissimo e senza macchia, dove la Regina contemplava il Verbo eterno come capo ed artefice della santa Chiesa, come redentore di tutto il genere umano, come maestro di salvezza eterna e come angelo del gran consiglio, che adempiva ciò che era stabilito "ab aeterno" nel concistoro della beatissima Trinità.
Rimsha Masih si è trasferita in forma definitiva con la sua famiglia in Canada, dopo mesi passati in una località nascosta per evitare vendette islamiste. La giovane cristiana pakistana, accusata di blasfemia ad agosto e prosciolta dalle accuse a novembre, ha trovato asilo come perseguitata in terra straniera. Non era mai successo prima che un cristiano accusato di blasfemia in Pakistan venisse assolto.
Troppe pressioni da parte di estremisti islamici. Ecco perché Jerome ha deciso di chiudere la sua macelleria aperta da 11 anni nel centro commerciale “Italie” a Blosne, quartiere di Rennes. «Troppe pressioni», dice il proprietario francese. Al suo posto aprirà una macelleria halal, cioè lecita per i musulmani.
E' stato lo stesso papa Francesco a definire così il documento da lui portato a termine e che stava scrivendo Benedetto XVI. Lunedì prossimo la visita a Lampedusa, per "pregare per coloro che hanno perso la vita in mare, visitare i superstiti e i profughi presenti, incoraggiare gli abitanti dell'isola e fare appello alla responsabilità di tutti affinché ci si prenda cura di questi fratelli e sorelle in estremo bisogno".
Il servo di Dio Mons. Francesco Alber­tini, per meglio promuovere la devozione al Prezzo della nostra redenzione, fondò la Confraternita del Prez.mo Sangue. Mentre ne scriveva gli Statuti, nel conven­to delle Paolotte in Roma, si udirono urla e strepiti in tutto il monastero. Alle consorelle spaventate, suor Maria Agnese del Verbo Incarnato disse: «Non temete: è il demonio che si arrabbia, perché il no­stro confessore sta facendo cosa che gli di­spiace assai». L'uomo di Dio stava scrivendo la «Co­roncina del Preziosissimo Sangue». Il maligno su­scitò in lui tanti scrupoli che stava per di­struggerla quando la stessa santa suora, ispirata da Dio, vedendolo esclamò: «Oh! che bel regalo ci portate, padre!». «Qua­le?» disse meravigliato l'Albertini, che a nessuno aveva confidato di aver scritto quelle preghiere. «La Coroncina del Prez.mo Sangue», rispose la suora. «Non la distruggete, perché sarà diffusa in tutto il mondo e farà molto bene alle anime». E fu così. Anche i più ostinati peccatori non resistevano quando durante le sante Missioni, si svolgeva la commoventissima funzione delle «Sette Effusioni». L'Albertini fu eletto Vescovo di Terra­cina, dove morì santamente.
Durante la messa alla Casa santa Marta, Francesco porta l'esempio di Abramo che cerca di salvare Sodoma dalla distruzione. "Se vuoi che il Signore dia una grazia, devi andare con coraggio e fare quello che ha fatto Abramo, con quell'insistenza". Gesù stesso che ci dice che dobbiamo pregare come la vedova col giudice, come quello che va a bussare di notte alla porta dell'amico. Con insistenza: "Gesù ci insegna così".
Venite, adoriamo Cristo, Figlio di Dio, che ci ha redenti con il suo Sangue. Per redimerci Gesù ha versato ben sette volte il suo Sangue! Il motivo di sì copiose e dolorose effusioni non va ricercato nella necessità di salvare il mondo, perché a salvarlo ne sarebbe bastata una sola goccia, ma soltanto nel suo amore per noi. Agli albori della storia umana avviene un grave fatto di sangue: il fratricidio di Caino; Gesù, agli albori della sua vita terrena, vuole iniziare la redenzione con la prima effusione di Sangue, quello della Circoncisione, versato sulle stesse braccia della Madre, come primo altare del Nuovo Testamento. Sale allora a Dio la prima degna offerta dalla terra e, da allora in poi, Egli guarderà l'umanità non più con lo sguardo della giustizia, ma della misericordia. Passano anni da questa prima effusione - anni di umile nascondimento, di privazioni e lavoro, di preghiera, di umiliazioni e persecuzioni - e Gesù dà inizio nell'orto degli ulivi alla sua Passione redentrice, versando sudore di sangue. Non sono le pene fisiche che gli fan sudare Sangue, ma la visione dei peccati della intera umanità, che egli innocente si è addossato, e la nera ingratitudine di coloro che avrebbero calpestato il suo Sangue e rifiutato il suo amore. Gesù versa di nuovo Sangue nella flagellazione per purificare particolarmente i peccati della carne, perché «per una piaga così putrida, non poteva esservi una medicina più salutare» (S. Cipriano). ...
Il Documento magisteriale già più volte citato (1), che seguiremo in questa esposizione, attingendo al n. 2.2, ci illumina in dettaglio su quali sono le "Tecniche di reclutamento e di formazione" e le "procedure d'indottrinamento" usate da Sètte e MRA (Movimenti religiosi Alternativi). Ci avverte innanzitutto che tali tecniche e procedure sono "praticate da numerose sètte e «culti»", che sono "spesso molto sofisticate" e che "sono per buona parte all'origine del loro successo". Le persone, si avverte, "ignorano che questo approccio è spesso una messinscena" e " sono inconsapevoli circa la natura della macchinazione che li porterà a farsi convertire" mediante i "metodi di formazione (manipolazione sociale e psicologica) cui verranno sottoposti". Quindi, essendone avvertiti in anticipo, i nostri fedeli, forse in sincera ricerca di una spiritualità più appagante, (2) avrebbero un utile campanello d'allarme al loro presentarsi. L'identità del lupo, nella favola dei Sette Capretti, apparve chiara dal tono della voce nonostante la sua zampaccia nera fosse stata imbiancata dalla farina...
“Sono sacerdote e sono felice!” - così dovrebbe rispondere ogni sacerdote. La vocazione al sacerdozio è una chiamata alla felicità e alla gioia, nel servizio agli altri e in intima unione con Cristo. In un mondo dove spesso contano più la carriera e il successo personale, dare la propria vita per gli altri e per la fede in Cristo, è un cammino irto di difficoltà e fatiche, ma anche pieno di gioia; segno di contraddizione, non sempre compreso, ma richiesto da molti. La possibilità di maturare una scelta vocazionale al sacerdozio è dono di Dio e cresce in seno ad una comunità di fedeli. E’ nella capacità delle comunità cristiane trasmettere la “gioia sacerdotale”; ed è impegno del sacerdote curare la “dimensione della gioia” della propria vocazione.
La recente vittoria al Festival di Cannes di La vie d’Adèle, film che racconta dell’amore tra due donne poco più che adolescenti, non è un caso. Si inserisce in un filone televisivo-cinematografico di esaltazione dell’omosessualità, sempre più invadente, che si pone quale anticipazione di cambiamenti sociali. Ormai non si contano i prodotti, soprattutto televisivi, dove si descrive la condizione dell’omosessuale come umanamente buona. Una scelta che è il frutto di un sottile gioco di costruzione mediatica a totale appannaggio di un elite orientata a favorire l’emergere di ideologie e la completa accettazione di valori a senso unico. E’ anche ciò che emerge da una serie di studi sulla comunicazione cinematografica e televisiva in cui si indaga il ruolo dello stereotipo dell’omosessuale.
Ricordiamo tutti, due mesi fa, il caso di un padre di famiglia a passeggio per i giardini del Lussemburgo con una felpa che riporta la scritta “Manif pour tous” e il disegno di una famigliola: viene fermato da poliziotti ed è costretto a togliere la felpa, «indumento contrario ai buoni costumi». Il 16 giugno Nicolas Bernard-Buss, 23 anni, indossando la maglietta (pericolosa per la sicurezza nazionale) col logo della famiglia, manifesta contro la legge sul matrimonio gay con circa 1.500 persone davanti alla sede della tv M6, a Neully-sur-Seine, mentre il presidente Hollande partecipa a una trasmissione. Interviene la polizia, lo insegue, lo arresta e lo conduce in Tribunale, che lo processa per direttissima e lo condanna a quattro mesi di reclusione: in Francia, a pochi passi da casa nostra.
«Può un futuro adeguato a una città come Milano, chiamata ad un ruolo internazionale, prescindere da Dio?». È questa una delle domande cruciali che l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola confessa di porsi costantemente e rilancia a tutti nell’intervista realizzata da Giangiacomo Schiavi e pubblicata oggi sulle pagine milanesi del Corriere della Sera. Nel dialogo con il giornalista il cardinale parla della necessità di un «rinascimento milanese», «un rinascimento che ha bisogno di ideali» e in cui dunque non possono che giocare un ruolo di primo piano quei valori di cui non basta parlare ma di cui occorre «fare esperienza».
Margherita Hack è morta la notte scorse a Trieste. Aveva 91 anni. Il Correttore di bozze rende omaggio a una grande astrofisica italiana, che però, purtroppo per lei, i giornali ricorderanno soprattutto per l’ateismo militante. In quanto tale, in effetti, come hanno riportato quasi tutti i necrologi apparsi oggi in internet, era stata anche nominata presidente onorario dell’UAAR, acronimo di “Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti”.
Avete mai visto un’ottantina di bambini piccoli, tutti assieme, riuniti in una chiesa? A me è capitato domenica scorsa 23 giugno 2013 alla “Festa dei Bambini” celebrata nelle parrocchie di Confienza (1.700 abitanti) e di Vinzaglio (500), in diocesi di Vercelli (e provincia di Pavia). Che spettacolo! Quei bambini non ancora in età scolastica, in braccio o tenuti per mano e trotterellanti vicino a mamma e papà, erano proprio uno spettacolo insolito e creavano un’atmosfera di festa e di gioia nella quale eravamo tutti coinvolti. Mi sono commosso segnando con l’olio benedetto del Bambino Gesù di Arenzano una crocetta sulla loro piccola fronte. E con quanto amore le giovani mamme e papà presentavano i loro bambini e ricevevano anche loro il segno della croce sulla fronte come sacra unzione di vite consacrate al Signore Gesù. Una mammina mi presenta con fierezza il suo piccolino che stava sbadigliando alla grande e faceva tenerezza e mi dice: «Ha solo un mese e mezzo». Rispondo: «Brava! E ti dico anche grazie perché senza bambini l’Italia non va più avanti».
Aggiornare le leggi nazionali alla rivoluzione del matrimonio gay è un’operazione più impervia di quanto si possa pensare. Se ne sono accorti nel Regno Unito, dove la legalizzazione delle nozze omosessuali è ormai alle porte e il governo ha cominciato a pensare a come modificare termini apparentemente semplici e immediati come “marito” e “moglie”.
Allah in Malesia non è solo il nome con cui i musulmani chiamano il loro Dio ma anche quello utilizzato dai cristiani nella locale lingua Malay. Nello Stato islamico dove vige la sharia, in cui i musulmani sono il 60 per cento della popolazione e i cristiani discriminati appena il 9, funziona così da almeno 400 anni. Negli ultimi anni, però, estremisti islamici hanno accusato la Chiesa cattolica di usurpare il nome del loro Dio, hanno bruciato chiese, sequestrato bibbie, minacciato giornali, portato in tribunale le gerarchie cattoliche e nel 2009 hanno perso.
Recep Tayyip Erdogan protesta i grandi successi del suo governo in campo economico e grida al complotto internazionale contro la Turchia. Ma i motivi che stanno dietro le proteste di piazza che si susseguono dal 31 maggio sono altri. In undici anni di potere l’Akp ha triplicato il reddito pro capite dei turchi e portato il paese al 17esimo posto della classifica mondiale dei Pil.
Il mese di giugno è al termine; poiché non deve aver termine la devozione al Sacro Cuore, consideriamo oggi un lamento ed un desiderio di Gesù, per prendere delle sante risoluzioni, che devono accompagnarci tutta la vita. Gesù Sacramentato sta nei Tabernacoli ed il Cuore Eucaristico non sempre e non da tutti è trattato come conviene. Ricordiamo il più forte lamento che Gesù rivolse a Santa Margherita nella grande apparizione, quando le mostrò il Cuore: Ecco quel Cuore, che tanto ha amato gli uomini... sino a consumarsi per testimoniare loro il suo amore; e per compenso, dai più non ricevo che ingratitudini, a causa delle loro irriverenze e sacrilegi, e della freddezza e disprezzo che essi hanno per me in questo Sacramento d'amore! - Dunque, il maggior lamento di Gesù è per i sacrilegi eucaristici e per la freddezza e le irriverenze con cui è trattato nei Tabernacoli; il suo maggior desiderio è la riparazione eucaristica. Dice Santa Margherita: Un giorno, dopo la S. Comunione, il mio Sposo Divino si presentò a me sotto le sembianze di Ecce Homo, carico della Croce, tutto coperto di piaghe e lividure. Il suo Sangue adorabile gli colava da ogni parte ed Egli mi disse con voce triste ed addolorata: Non ci sarà nessuno che abbia pietà di me, nessuno che voglia compatirmi e prendere parte al mio dolore nel pietoso stato in cui mi mettono i peccatori? - Un altro giorno, in cui una persona aveva fatto male la Comunione, Gesù si fece vedere a Santa Margherita come legato e calpestato sotto i piedi di quell'anima sacrilega e con voce mesta le diceva: Guarda come mi trattano i peccatori! -
La storia di Giulia Gabrieli, la quattordicenne di San Tomaso de' Calvi, malata di tumore, morta ad agosto del 2011 e che ha trasformato la sua sofferenza in un inno alla vita, sarà protagonista del Meeting di Rimini 2013, in programma dal 18 al 24 agosto. L'appuntamento, alla 34ª edizione, è stato presentato in anteprima a «Bergamo Incontra». Quest'anno è dedicato al tema «Emergenza uomo» e sarà inaugurato dal premier Enrico Letta.
All'Angelus Francesco sottolinea il valore della coscienza in Gesù, che non era "telecomandato", ma decideva in "obbedienza al Padre", insieme a Lui. Anche Benedetto XVI, con la sua rinuncia, "ci ha dato un grande esempio in questo senso, quando il Signore gli ha fatto capire, nella preghiera, quale era il passo che doveva compiere". Un cristiano che non parla con Dio non è libero.
La perfezione cristiana è tutta racchiusa nei due generi di vita - attiva e contemplativa - che la Chiesa conosce. Alla prima appartengono le opere corporali e sensibili, che si esercitano col prossimo nelle molte e molto varie situazioni dell'esistenza umana e che riguardano le virtù morali; tali virtù, poi, perfezionano tutte queste azioni della vita attiva. Alla seconda appartengono le attività interiori dell'intelletto e della volontà; il loro oggetto è nobilissimo, spirituale e proprio della creatura intellettuale e razionale. Per questo la vita contemplativa è superiore a quella attiva, è in sé più amabile e in un certo senso più quieta, più dilettevole e bella, anche perché si avvicina maggiormente al fine ultimo che è Dio. Essa, infatti, consiste nell'altissima conoscenza e nell'amore di lui, partecipando in misura maggiore della vita eterna. Espressione di questi due generi di vita sono Marta e Maria: una quieta e dolce, l'altra sollecita e agitata; sono ancora le altre due sorelle e spose Lia e Rachele: una feconda, ma brutta e con gli occhi smorti, l'altra bella e graziosa, ma inizialmente sterile. Infatti la vita attiva è più fruttuosa - benché divisa in molte e varie occupazioni nelle quali si turba -, ma non ha occhi abbastanza limpidi per penetrare le cose sublimi e divine. Al contrario, la vita contemplativa è bellissima - anche se al principio non è tanto feconda - perché dà il suo frutto più tardi mediante l'orazione e i meriti, che suppongono una grande santità ed amicizia con Dio al fine di obbligarlo ad estendere la sua liberalità verso altre anime; la vita contemplativa, tuttavia, dà frutti di benedizioni molto copiose e di grande valore.
La vita del più felice fra gli uomini, san Giuseppe, fu di sessant'anni ed alcuni giorni; a trentatré sposò Maria santissima e in sua compagnia ne visse poco più di ventisette. Quando il santo sposo morì, la gran Signora aveva quarantuno anni ed era entrata da pochi mesi nel quarantaduesimo: a quattordici, infatti, fu data in sposa a san Giuseppe e insieme ne vissero ventisette, più i mesi che trascorsero dall'otto settembre fino al felice transito di lui. La Regina del cielo si ritrovò a questa età con la medesima disposizione e perfezione naturale che aveva acquistato a trentatré anni, perché non invecchiò, né decadde da quello stato perfettissimo. Per la morte di san Giuseppe provò un naturale sentimento di dolore, perché lo amava come sposo, come santo tanto eccellente nella perfezione e come protettore e benefattore. Per la prudentissima Signora questa sofferenza, benché ben ordinata, non fu piccola; l'amore infatti, già grande, era reso ancor maggiore dalla conoscenza del grado di santità che il suo sposo aveva tra i più illustri santi scritti nel libro della vita e nella mente dell'Altissimo. E se ciò che si ama di cuore non si perde senza dolore, il cordoglio per la perdita di ciò che si ama molto sarà maggiore.
Un'immagine sacra rappresenta Gesù sotto le sembianze di viandante, con il bastone in mano, in atto di battere ad una porta. Si è osservato che alla porta manca la maniglia. L'autore di tale immagine ha inteso concretizzare il detto dell'Apocalisse: Io sto alla porta e batto; se uno ascolterà la mia voce e mi aprirà la porta, io entrerò da lui (Apocalisse, III, 15). Nell'Invitatorio, che la Chiesa fa ripetere tutti i giorni ai Sacerdoti, all'inizio della sacra ufficiatura, è detto: Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori! La voce di Dio, di cui si parla, è l'ispirazione divina, la quale parte da Gesù ed è diretta all'anima. La porta, che non ha la maniglia all'esterno, fa comprendere che l'anima, udita la voce divina, ha il dovere di muoversi, di aprire internamente e di far entrare Gesù. La voce di Dio non è sensibile, cioé non colpisce l'orecchio, ma va alla mente e scende al cuore; è voce delicata, che non può udirsi se non c'è il raccoglimento interiore; è voce amorosa e sapiente, che invita dolcemente, rispettando la libertà umana. Consideriamo l'essenza della divina ispirazione e la responsabilità che ne proviene a chi la riceve. L'ispirazione è un dono gratuito; si chiama anche grazia attuale, perchè d'ordinario è momentanea ed è data all'anima in qualche bisogno particolare; è un raggio di luce spirituale, che illumina la mente; è un invito misterioso che fa Gesù all'anima, per tirarla a sé o per disporla a maggiori grazie. Essendo l'ispirazione un dono di Dio, si ha il dovere di riceverla, di apprezzarla e di farla fruttare. Si rifletta su questo: Dio non spreca i suoi doni; Egli è giusto e chiederà conto di come si siano fatti fruttare i suoi talenti. È doloroso il dirlo, ma tanti fanno i sordi alla voce di Gesù e rendono inefficaci o inutili le sante ispirazioni. San'Agostino, pieno di sapienza, dice: Temo il Signore che passa! - volendo significare che se Gesù batte oggi, batte domani alla porta del cuore, e si resiste e non gli si apre la porta, potrebbe allontanarsi e non ritornare più. È necessario dunque ascoltare la buona ispirazione e metterla in pratica, rendendo in tal modo efficace la grazia attuale che Dio dà. Quando si ha un buon pensiero da attuare e questo ritorna con insistenza alla mente, ci si regoli così: Si preghi, affinché Gesù dia la luce necessaria; si rifletta seriamente se e come mettere in atto ciò che Dio ispira; nel caso dubbio, si chieda il parere al Confessore o al Direttore Spirituale.
Alla celebrazione nella basilica di san Pietro, Francesco consegna il pallio - segno di comunione con il vescovo di Roma - a 34 arcivescovi metropoliti, fra i quali vi sono sei vescovi asiatici. L'arcivescovo di Hue (Vietnam), impossibilitato a venire, riceverà il pallio nella sua sede. Presente una delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, guidata dal metropolita Ioannis Zizioulas. Alla celebrazione, anche il coro della Thomaskirche di Lipsia (la chiesa di J.S. Bach). Lasciarsi consumare per il vangelo; "farsi tutto a tutti, non risparmiarsi". "Unità nella differenza" è la strada dell'unità cattolica. Unire insieme "sinodo dei vescovi" e "primato".
All'Angelus Francesco sottolinea che quella di oggi è festa per la Chiesa di Roma e per la Chiesa universale. La Chiesa di Pietro e Paolo "è diventata, subito, spontaneamente, il punto di riferimento per tutte le Chiese sparse nel mondo. Non per il potere dell'Impero, ma per la forza del martirio, della testimonianza resa a Cristo". Un saluto al Patriarca ecumenico di Costantinopoli e un'Ave Maria detta insieme ai presenti. Un ricordo per la Chiesa del Centrafrica.
Correva già l'ottavo anno da quando le infermità e la debolezza avevano colpito il fortunato san Giuseppe, volgendo il suo generoso spirito a purificarsi sempre più nel crogiolo della pazienza e dell'amore divino. Gli anni di vita e gli acciacchi della malattia avevano debilitato le sue forze a tal punto che il suo corpo reagiva sempre meno, avviandosi verso l'inevitabile fine dell'esistenza, in cui tutti noi, figli di Adamo, abbiamo il dovere di pagare il comune debito della morte. Nel frattempo cresceva la cura e la sollecitudine della sua celeste sposa, nostra Regina, nell'assisterlo e servirlo con inviolabile attenzione. E conoscendo l'amantissima Signora, con la sua rara sapienza, che si avvicinava il giorno in cui il suo castissimo sposo sarebbe uscito dal pesante esilio terreno, si presentò dinanzi al suo santissimo Figlio e gli disse: «Signore, altissimo Dio, salvatore del mondo, figlio dell'eterno Padre, so per divina ispirazione che già si approssima il tempo stabilito dalla vostra eterna volontà per la morte del vostro servo Giuseppe. Io vi supplico, per le vostre arcane misericordie e per la vostra infinita bontà, che lo assista in quest'ora il braccio onnipotente della vostra Maestà, affinché la sua morte sia preziosa ai vostri occhi come è stata ad essi gradita la rettitudine della sua vita. Fate in modo che esca dal suo pellegrinaggio terreno in pace, con la speranza certa dei premi eterni per il giorno in cui la vostra benignità aprirà le porte dei cieli a tutti i credenti. Ricordatevi, Figlio mio, dell'amore e dell'umiltà del vostro servo, della sua pienezza di meriti e di virtù, della sua fedeltà e della sua sollecitudine verso di me, e di come quest'uomo giusto si impegnò col sudore della sua fronte per sostentare la vostra grandezza, e me umile serva vostra».
Ci sono molti dubbi sulla decapitazione di tre religiosi francescani nella zona di Ghassanieh, operazione rivendicata da presunti militanti di al Nasra. Una fonte cattolica locale sostiene ad AsiaNews che non vi sarebbero prove dell'avvenuta esecuzione perché "non ci sono religiosi francescani nella zona".
Alla messa celerata stamattina, Francesco esorta a non essere "impazienti o scettici" quando le nostre preghiere sembrano inascoltate. "Il Signore cammina con noi, ma tante volte non si fa vedere" e quando nella vita "le cose diventano tanto oscure, c'è tanto buio, che noi abbiamo voglia - se siamo in difficoltà - di scendere dalla Croce". Questo "è il momento preciso: la notte è più buia, quando è prossima l'aurora. E sempre quando noi scendiamo dalla Croce, lo facciamo cinque minuti prima che venga la liberazione,
Francesco riceve la delegazione del Patriarcato ecumenico venuta a Roma per la festa dei santi Pietro e Paolo. Il Papa e Bartolomeo, che ha inviato un messaggio, evidenziano come la ricerca dell'unità non è la compilazione di opinioni diverse promulgated per integrarsi in modo armonioso, ma la rivelazione dell'unica verità espressa attraverso e nella divina persona di Gesù Cristo.
Gesù, mio amico carissimo, sono ritornato con gioia a trovarti, purtroppo da solo, perché i miei amici non ne vogliono sapere di venire, dicendo che ci vengono quando vogliono loro. Pazienza! Vorrei oggi, Gesù, se non ti dispiace, che tu mi parlassi della tua Mamma, perché deve essere una cosa meravigliosa e siccome tu me la hai data per mamma anche a me, vorrei proprio conoscerla di più. Ti posso dire quello che so, quello che ho imparato dal catechismo, ma mi sembra poco per poterle voler bene quanto certamente gliene volevi tu. - So che si chiama Maria, che è nata a Nazareth, che era sposata ad un giovanotto chiamato Giuseppe, che faceva il falegname, che disse di "Sì" all'Angelo Gabriele che le chiese di diventare la tua mamma, etc., etc. Tutte queste notizie le so, ma a me piacerebbe conoscere quello che tu sai e non c'è scritto, com'io ti potrei parlare della mia mamma. Lo so che ti metto nei guai, perché è veramente difficile dire qualcosa di una persona alla quale si vuole tanto bene, ma, tu provaci. Può darsi che tu ci riesca!
Gli estremisti islamici decapitano tre frati francescani a Ghassanieh, nella provincia di Idlib (Siria Nord Orientale). La notizia è stata diffusa da Radio France. Al momento non ci sono ancora conferme sulla veridicità dei fatti. Nei giorni scorsi le brigate islamiste, vicine al movimento al-Nusra, hanno assaltato il convento francescano di S. Antonio uccidendo p. Francois Mourad, monaco siriano originario di Aleppo.
Novità importanti per il Centro Televisivo Vaticano – che quest’anno compie 30 anni – sono state annunciate ieri mattina nella Sala Stampa della Santa Sede dal presidente del Consiglio di Amministrazione del CTV, l'arcivescovo Claudio Maria Celli, e dal direttore generale dell’emittente, mons. Dario E. Viganò. Si tratta di una nuova "Master control room", in grado di gestire in modo avanzato i segnali in digitale, e un accordo con la Tv argentina "Canal 21".
“Solidarietà senza confini e ministero petrino”. Sono queste le parole-chiave per comprendere la validità e il messaggio dell’Obolo di San Pietro, la colletta che si svolge in tutto il mondo cattolico, per lo più il 29 giugno o la domenica più vicina alla Solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo (quest’anno il 30 giugno). È quanto sottolinea mons. Tullio Poli, direttore dell’Ufficio Obolo di San Pietro, in un’intervista all'agenzia Sir, alla vigilia di questo appuntamento, conosciuto come Giornata per la carità del Papa.
"Essere devoti del Sacro Cuore è un gran bene, ma esserne apostoli è cosa più eccellente. Il devoto si contenta di rendere a Gesù particolari atti di amore e di riparazione; ma l'apostolo lavora affinchè la devozione al Sacro Cuore sia conosciuta, apprezzata e praticata e mette in atto tutti quei mezzi che un ardente amore divino suggerisce. Gesù, per invoglíare i suoi devoti a divenire veri apostoli, fece una promessa meravigliosa, quanto mai bella: « Il nome di coloro che diffonderanno questa devozione, sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà cancellato mai! ». Essere scritti nel Cuore di Gesù significa essere annoverati tra i prediletti, tra i predestinati alla gloria del Cielo; significa godere in questa vita delle carezze di Gesù e dei suoi particolari favori. Chi non vorrà fare il possibile per conseguire una tale promessa? ...
Pubblichiamo l'intervista a monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, che esce oggi sul settimanale diocesano Vita Nuova, in cui offre un giudizio sulla realtà presente del laicato cattolico e il suo impegno nel sociale e nel politico.
Lettera di dissenso dalla linea di Tempi con alcune utili proposte per completare la “svolta storica” della Corte Suprema Usa: nozze con se stessi, battesimi per coppie senza figli e ostie biodiverse
Nell'Est della Nigeria, c'è uno spicchio di Paese dove è presente la diocesi più pericolosa del Continente Nero. Le malattie e la fame sono problemi che esistono, ma a rendere ancor più caldo il clima dello Stato più popoloso d’Africa non è il sole torrido o le strade polverose, ma la piaga del fondamentalismo islamico. In particolare il fantasma della setta Boko Haram è sempre presente e rappresenta un pericolo costante per tutti gli abitanti del posto, cristiani in testa. L'ambiente nigeriano si trova ad essere una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Qui il terrorismo è continuo, brutale e preferisce il coltello al kalashnikov, facendo dell'odio verso i cristiani il punto di forza di questa setta integralista. Dal punto di vista socio economico la Nigeria rappresenta un importante nodo di scambio. Fu evangelizzata nello scorso secolo dai missionari irlandesi, e la convivenza pacifica tra le religioni è sempre stata una conseguenza appurata. Boko Haram invece fa rima con odio fanatico, poiché questo gruppo mira a dividere e sconvolgere una volta per tutte questa compatibilità religiosa che dura, secondo loro, da troppo tempo. I musulmani devono abbracciare il fanatismo, altrimenti diventano bersaglio dei guerriglieri, mentre i cristiani se ne devono andare, oppure devono convertirsi. Chi non si piega a questo feroce dualismo viene ucciso, o vive nel terrore di subire violenza da un momento all’altro. Secondo Boko Haram la cultura rende liberi ed è peccato. Per questo vogliono che i giovani crescano nell’ignoranza, essendo così più facili da manovrare.
Dura lex, sed lex. Così si sono giustificati governo e magistrati davanti alle centinaia di proteste per la condanna a quattro mesi di prigione, di cui due obbligatoriamente in carcere, di Nicolas, manifestante di 23 anni della Manif pour tous oggi in prigione dopo che un processo per direttissima l’ha trovato colpevole di “ribellione”. Sentenza esagerata per molti e dovuta alla fobia del governo verso chi si oppone al matrimonio gay, puntuale applicazione della legge per altri.
Nel 2008 ha promosso in prima persona il referendum sulla cosiddetta “Proposition 8?, la modifica alla costituzione della California che ha limitato la definizione di matrimonio all’unione di un uomo e una donna. Vescovo nello stato che è considerato la patria mondiale degli omosessuali, si è battuto con il popolo credendo fermamente nella sua capacità di riconoscere la verità, vincendo la scommessa. Ora che una decisione della Corte Suprema americana ha di fatto offerto alle autorità della California la possibilità di reintrodurre il matrimonio gay nonostante quel referendum, l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, pur «preoccupatissimo per i meccanismi antidemocratici usati dal potere», è convinto che «non bisogna scoraggiarsi, ma scendere in campo più convinti di prima: il problema è come».
È comune inavvertenza di tutti noi, discepoli di Cristo nostro bene, chiamati alla luce ed alla professione della fede, cercarlo più come redentore delle colpe che come maestro delle afflizioni. Tutti vogliamo godere del frutto della riparazione, tutti bramiamo che egli ci apra le porte della grazia e della gloria, ma non ci curiamo di seguirlo nel cammino della croce per il quale egli entrò nella sua gloria e invitò noi ad imitarlo per raggiungere la nostra. Noi cattolici, per l'errore insano degli eretici, non ignoriamo questa verità; infatti, confessiamo che senza travaglio non vi è premio né corona e sappiamo che è bestemmia sacrilega valerci dei meriti di Cristo nostro Signore per peccare sfrenatamente e senza timore. Ma nella pratica delle opere corrispondenti alla fede alcuni di noi, figli della santa Chiesa, amano distinguersi poco da quelli che vivono nelle tenebre e schivano in tutti i modi le opere difficoltose e meritorie, perché ritengono che senza di esse possano seguire il loro Maestro e giungere ad essere partecipi della sua gloria.
Durante la messa di questa mattina, Francesco evidenzia due categorie di credenti che non poggiano la loro fede sulla "roccia" Gesù: i superficiali che vivono galleggiando sulla superficie della fede e i "rigidi", per i quali "per essere cristiano sia necessario mettersi in lutto, sempre". Gli uni e gli altri "non sanno cosa sia la gioia cristiana. Non sanno godere la vita che Gesù ci dà, perché non sanno parlare con Gesù. Non si sentono su Gesù, con quella fermezza che dà la presenza di Gesù".
L'attacco è avvenuto nel quartiere di Bab Tuma, nel centro storico della capitale. Il kamikaze si è infiltrato fra le persone in coda per ricevere viveri e beni di prima necessità distribuiti dai religiosi. Finora il bilancio dei morti e dei feriti è parziale.
Ieri, l’Università Cattolica di Lublino, una delle più prestigiose della Polonia, con oltre 16 mila studenti, l’università dove ha insegnato Giovanni Paolo II, ha conferito il dottorato in Sacra Teologia honoris causa a Kiko Argüello, unitamente a Carmen Hernández (che non ha potuto essere presente all’atto), per ”l’originale contributo” da essi dato “al rinnovamento della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II”, attraverso il Cammino Neocatecumenale. L’atto accademico si è svolto nel chiostro dell’Ateneo, gremito da moltissimi studenti, alla presenza di tutte le autorità accademiche: il Gran Cancelliere, l’arcivesco di Lublino, mons. Stanislao Budzik, il Magnifico Rettore prof. don Antonio D?bi?ski, mons. Zbigniew Kiernikowski, vescovo di Siedlce, mons. Grzegorz Ry?, vescovo ausiliare di Cracovia; insieme ad un’altra decina di vescovi della Polonia. Erano inoltre presenti mons. Milan Szaszik, vescovo della chiesa greco-cattolica rutena in Transcarpazia, mons. Josè Luis del Palacio (Perù). A significare il contributo che il Cammino Neocatecumenale sta offrendo al dialogo tra cristiani ed ebrei, era presente il rabbino Chain Adler, cantore della grande Sinagoga di Gerusalemme e il rabbino Angel Kreimann-Brill, direttore latino americano del “Center for Jewish Christian Understanding and Corporation”. Nella delibera del Senato dell’Università, in data 21 settembre 2012, si motiva il conferimento del dottorato con queste parole: “Kiko Argüello, con Carmen Hernández, ha iniziato una formazione spirituale post battesimale, chiamata universalmente Cammino Neocatecumenale, eccezionalmente preziosa per il mondo contemporaneo che, con forma di iniziazione cristiana, porta in tutto il mondo un’azione evangelizzatrice...”.
Commento al Messaggio del 25 giugno 2013 di Padre Livio e Marija Pavlovic da Radio Maria.
L’anniversario delle apparizioni della Madonna è stato celebrato solennemente a Medjugorje Martedì 25 Giugno 2013. Accanto ai pellegrini provenienti dalla Croazia e dalla Bosnia Erzegovina, sono stati a Medjugorje consistenti gruppi di pellegrini organizzati provenienti dall’Inghilterra, dagli USA, dall’Irlanda, dal Canada, dall’Ungheria, dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Germania, dalla Corea, dalla Francia, dalla Polonia, dall’Italia, dall’Ucraina, dal Giappone, dalla Slovacchia, dalla Repubblica Ceca, dal Belgio, dal Portogallo, dal Brasile, dalla Slovenia e dalla Romania.
Gesù, mio carissimo amico, il tuo bambino è ancora qui con te per dirti a nome di tutti, che noi bambini ti vogliamo bene e ti ringraziamo di tutto quello che hai fatto e fai per noi. Mi piacerebbe tanto, Gesù, poterti portare qui tutti i miei compagni, ma non ne vogliono sapere e anzi mi scherzano; ma a me non me ne frega niente, vengo e basta.
Nel libro dell'Apocalisse (III - 15) si legge il rimprovero che Gesù fece al Vescovo di Laodicea, il quale si era rallentato nel divino servizio: - Mi sono note le tue opere e so che non sei né freddo; né caldo. O fossi tu freddo o caldo! Ma poichè sei tiepido, né freddo, né caldo, comincerò a vomitarti dalla mia bocca... Fa' penitenza. Ecco, io sto alla porta e batto; se uno ascolterà la mia voce e mi aprirà la porta, io entrerò da lui. - Come Gesù rimproverò la tiepidezza di quel Vescovo, così la rimprovera in coloro che si mettono al suo servizio con poco amore. La tiepidezza, o accidia spirituale, fa nausea a Dio, sino a provocarlo al vomito, parlando in linguaggio umano. Spesso è da preferirsi un cuore freddo ad uno tiepido, perchè il freddo potrebbe infervorarsi, mentre il tiepido suole restare sempre tale. Tra le promesse del Sacro Cuore abbiamo questa: I tiepidi diventeranno fervorosi. Poichè Gesù ha voluto fare una promessa esplicita, vuol dire che desidera che i devoti del suo Divin Cuore siano tutti fervorosi, pieni di slancio nell'operare il bene, interessàti della vita spirituale, premurosi e delicati con Lui. Consideriamo cosa sia la tiepidezza e quali siano i rimedi per risorgerne.
Il testo è stato approvato dal Consiglio della Federazione e ora aspetta solo la firma di Putin che si è già detto favorevole. Multe e detenzione per ogni evento pubblico legato alla comunità Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). L'opinione pubblica contraria alle adozioni gay. Approvata anche la legge che punisce con il carcere le “offese al sentimento religioso”.
In Siria proseguono le violenze. Le milizie fedeli al presidente Assad hanno riconquistato ieri una località strategica nei pressi di Homs, con l’aiuto determinante degli Hezbollah libanesi. E secondo gli ultimi dati forniti da una delle piattaforme di attivisti anti-regime, sono oltre centomila i morti nei due annni e mezzo di conflitto. Intanto il wall Street Journal sostiene che gli Stati Uniti sarebbero pronti a rifornire di armi i ribelli entro un mese. La svolta seguirebbe le rivelazioni sull’utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito di Assad.
“Chiese e Parlamento europeo devono collaborare di più anche sui temi dell’ambiente e della sostenibilità” perché “le Chiese hanno un patrimonio” di esperienze e di pensiero sulla custodia del creato che “devono far conoscere”. Parola di Peter Liese, parlamentare europeo del Partito popolare e membro, tra l’altro, della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. È intervenuto ieri pomeriggio a Bruxelles a una tavola rotonda organizzata dai vescovi della Comunità europea (Comece) nell’ambito della Settimana della speranza. A partire dalla figura di santa Ildegarda di Bingen, religiosa tedesca, benedettina e naturalista - riferisce l'agenzia Sir - ieri si è parlato anche di “Sostenibilità: il potere di vivere semplicemente”.
Alla fine la montagna ha partorito un topolino, o per meglio dire la politica italiana non ha perso l’occasione per coprirsi di ridicolo dimostrando non solo di non sapere risolvere i problemi ma di non essere in grado neppure di dibatterli. Nonostante la grancassa mediatica, il dibattito alla Camera sull’acquisizione italiana dei cacciabombardieri F-35 Lightning, noto anche come Joint Strike Fighter, si è concluso con l’approvazione di una mozione della maggioranza (381 si contro 149 no) che salva forse il governo dalla spaccatura ma di fatto non influisce minimamente sull’impegno nazionale nel programma.
Xavier Dor, presidente dell’associazione cattolica “SOS Tout Petits”, che da oltre 20 anni si batte in Francia per la vita contro l’aborto, è comparso ieri in tribunale a Parigi per rispondere dell’accusa di «pressioni morali e psicologiche», fatte regalando un paio di scarpine da neonato a una donna entrata negli uffici di un’associazione femminista per richiedere un’interruzione di gravidanza.
Il nuovo bando per i contributi alle mamme È stato finalmente pubblicato sul sito dell’Inps il bando per l’assegnazione dei benefici alle neo mamme: in esso vengono stabiliti i tempi e le modalità di presentazione della domanda per i contributi economici alle madri lavoratrici, diretti a favorirne il rientro nel mondo del lavoro, nonché tutte le informazioni relative alla procedura concorsuale e gli adempimenti conseguenti alla formazione della graduatoria. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – col decreto interministeriale 22 dicembre 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2013 – ha infatti introdotto, in via sperimentale per il periodo 2013-2015, tale possibilità. Al termine del periodo di congedo di maternità obbligatorio e negli undici mesi successivi, le mamme lavoratrici potranno richiedere – rinunciando ai congedi parentali – un contributo pari a 300 euro mensili per un massimo di 6 mesi per il servizio di baby-sitting o per far fronte ai costi dei servizi per l’infanzia, pubblici o privati, accreditati.
Altri 12 mila bambini in meno rispetto al 2011. Lo dicono i dati pubblicati dall’Istat per l’anno 2012. I 534.189 mila nati segnano il record peggiore dalla data dell’Unità d’Italia. Il calo, pari al -2,3 per cento, segue un andamento già registrato nel 2011, con 24 mila nascite in meno rispetto al 2010. Il poco lusinghiero record riguarda il saldo negativo tra le nascite e i decessi (612.883), pari a -78.697 unità. «Un picco negativo mai raggiunto prima», dicono all’Istat. Il decremento, seppur contenuto, si registra in tutte le aree del Paese, ma colpisce che riguardi in particolare le Regioni del Sud e nel Centro (-2,5 per cento), quindi le due Isole (-2,3 per cento). Tuttavia, anche il Nord-est (-2,1 per cento) e il Nord-ovest (-2,0 per cento) presentano diminuzioni di poco inferiori. In tutto siamo quindi 60 milioni di abitanti.
Didier Pirrodon, curato di Saint-Cyr-au-Mont-d’Or, piccolo comune di 5 mila abitanti, è stato invitato come ogni anno alla cerimonia di promozione degli allievi commissari della Scuola nazionale superiore della polizia. Alla cerimonia, in qualità di rappresentante del governo francese, era presente anche il premier Jean-Marc Ayrault. Per questo, alcune decine di persone appartenenti alla Manif pour tous si sono riunite davanti agli uffici postali del Comune a manifestare contro l’arresto di Nicolas, il giovane di 23 anni condannato a due mesi di carcere perché protestava contro il matrimonio gay. Molti dei manifestanti, come succede da mesi in Francia davanti a queste proteste, sono stati interpellati dalla polizia e portati al commissariato.
Domenica 23 giugno, è arrivata una ben triste notizia dalla Siria: padre François Mourad è stato ucciso nel convento della Custodia, dove era venuto a rifugiarsi e a portare il suo aiuto. Le cause e i modi della sua morte non sono chiare. Il convento, in cui si trovava da solo, è stato interamente saccheggiato. Padre François era ben conosciuto nella regione, dove si era ritirato qualche anno fa, per condurre una vita da eremita. Aveva compiuto a Roma il suo noviziato francescano per la Custodia, ma si era poi sentito chiamare dal Signore alla vita contemplativa. Chiamata che ha trovato il suo compimento in Siria, essendo cittadino di questo paese. I suoi legami con la Custodia sono rimasti molto forti e si esprimeva nell’aiutare i vari conventi, sostituendo l’uno o l’altro frate, a tal punto che “era sempre un po’ uno dei nostri”, secondo le parole del padre Custode.
Faccio parte di quella generazione che ha vissuto per decenni nel mondo suddiviso nei due “blocchi”. A Est, l’impero sovietico, l’immenso lager che stritolava metà Europa nella miseria, nella menzogna e nell’oppressione, e che esportava nel mondo sovversione e disordine. A Ovest gli Stati Uniti, che difendevano la libertà, che vivevano nel benessere, che rappresentavano il bastione di difesa contro l’espansione del virus comunista. A Est l’ateismo di Stato, le persecuzioni contro la Chiesa, a Ovest la libertà. A Est la miseria generalizzata, a Ovest il benessere alla portata di tutti. Poi iniziarono ad accadere alcune cose e oggi siamo arrivati all’epilogo. Cadde il muro di Berlino e il castello di carte dell’impero comunista si disfò in poco tempo. Tutto il mondo libero ne esultò, e a ragione. Si alzò allora la voce – ricordate? – del Beato Giovanni Paolo II, e ammonì il mondo. Quel grande Pontefice ci ricordò che, se la caduta del comunismo era di certo un bene, ciò non voleva dire che l’impero del dollaro ci avrebbe dato la felicità. Aveva proprio ragione. Oggi la Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato il Defence Marriage Act (DOMA), la legge federale americana secondo cui il matrimonio è solo tra uomo e donna, spiegando come sia incostituzionale, in quanto viola il quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali. Da oggi quindi il matrimonio tra omosessuali diviene lecito su tutto il territorio degli USA, con la sola eccezione della California, la cui legislazione interna peraltro si scontrerà presto, con esiti prevedibili, con la sentenza valida per tutta l’Unione.
Oggi a pagina 31 di Avvenire è apparsa un’interessante lettera che il quotidiano a intitolato: “Scuola, il Lazio spezza il Triduo?”. Un lettore, Salvatore Senese, contesta il nuovo calendario 2013-2014 per le scuole del Lazio approvato dalla giunta regionale di Nicola Zingaretti. Nell’occasione l’assessore all’Istruzione, nonché vicepresidente, Massimiliano Smeriglio (Sel) si è detto assai soddisfatto: «Un calendario scolastico concertato con tutti gli attori interessati e dunque all’insegna della partecipazione, così come si sta verificando sul tema del dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2014/2015 rispetto al quale prosegue il calendario di incontri».
La nostra gran Regina e signora, dopo che il suo santissimo Figlio ebbe compiuto dodici anni, si dedicò più assiduamente a quei divini e misteriosi esercizi di cui finora ho solo dato cenno. Al raggiungimento del diciottesimo anno di età del nostro Salvatore, secondo il computo fatto dalla sua incarnazione e dalla sua nascita, Maria santissima doveva avere trentatré anni. Io ritengo che questa sia un'età perfetta perché, considerando le parti in cui viene comunemente suddivisa l'esistenza degli uomini - siano esse sei o sette -, è quella in cui la crescita naturale raggiunge la sua completezza. In questa fase della vita alcuni sostengono che finisca la gioventù, mentre altri affermano che proprio qui abbia il suo inizio. Tuttavia qualsiasi suddivisione teniamo presente al trentatreesimo anno, ordinariamente, corrisponde il compimento della perfezione naturale. Difatti, come la luna quando raggiunge la sua pienezza inizia a decrescere, così da questa età in poi l'essere umano incomincia ad avvertire i primi sintomi del tramonto della vita per il declino delle forze della natura umana, mai permanente nello stesso stato. Superati i trentatré anni non solo il corpo non cresce più in altezza, ma anche quel piccolo aumento che riceve in larghezza e spessore non è aumento di perfezione, ma vizio di natura. Per questa ragione, Cristo nostro Signore morì compiuti trentatré anni, volendo aspettare che il suo sacro corpo raggiungesse la vetta della naturale perfezione. In questo modo offriva per noi la sua santissima umanità con tutti i doni della natura e della grazia, e così alla pienezza di grazia, che già possedeva, corrispondeva la completezza della natura umana perché nulla fosse tralasciato da sacrificare per il genere umano. Per questo stesso motivo si narra che l'Altissimo creò i nostri progenitori, Adamo ed Eva, nella perfezione corrispondente ai trentatré anni, sebbene a quella prima età e alla seconda del mondo, quando la vita era più lunga - suddividendo l'età degli uomini in sei o sette o in più o meno parti -, dovessero spettare molti più anni che adesso, perché secondo Davide a settanta incomincia la vecchiaia.
Oltre trent’anni fa, il 24 giugno 1981, un modesto centro della Bosnia è divenuto improvvisamente il teatro di eventi straordinari. A Medjugorje, infatti, sei ragazzi incominciano a vedere una donna e a sentire la sua voce. Riconoscendo in quella figura la madre di Gesù, fuggono spaventati. Ma poi questo rapporto privilegiato, che non si è ancora interrotto, illuminerà la loro vita e il loro futuro. Ora sono adulti maturi e il loro piccolo paese è diventata meta di un pellegrinaggio ininterrotto di milioni di persone che arrivano per pregare la Madonna nei luoghi in cui continua ad apparire e per ascoltare i messaggi che affida ai veggenti.
Ciao, Gesù, amico mio, sono ritornato anche oggi, perché voglio essere fedele all'impegno che mi sono preso di farti ogni giorno una visitina, ma è soprattutto perché con te io mi trovo bene, perché sei buono, tanto, tanto buono. Mi è tanto piaciuto, nel vangelo, quando ti sei arrabbiato di brutto con gli apostoli che non volevano che tu giocassi con i bambini e tu hai detto loro, chiaro chiaro, che se non diventano come noi, non possono entrare nel tuo Regno e che a noi ce lo regali; e anche quando hai ringraziato Papà perché a noi fa capire tutto e ai grandi niente...! Che bel tipo che sei Gesù, e come li hai strapazzati quei tipi e come ami noi bambini! Sai cosa penso, Gesù, che non è mica bello diventare grandi se poi non dobbiamo capire più nulla e tu non ci abbracci più e non ci fai le coccole. Intanto come faccio a rimanere piccolo che se mangio mi crescono le gambe, le braccia, e se non mangio... muoio!?
All'udienza generale Francesco illustra il concetto di Chiesa come tempio costruito da "pietre vive". "La Chiesa non è un intreccio di cose e di interessi, ma è il tempio dello Spirito Santo, il tempio in cui Dio opera". "Che cosa brutta un cristiano stanco, annoiato, indifferente: è brutto, non va, un cristiano deve essere gioioso di essere cristiano, di far parte del popolo di Dio".
Dio vuole che i sacerdoti vivano con pienezza una speciale grazia di “paternità”: quella spirituale nei riguardi delle persone loro affidate. Lo ha affermato Papa Francesco nella Messa di questa mattina, presieduta nella cappella di Casa S. Marta. Con il Pontefice erano presenti prelati e sacerdoti che accompagnavano il cardinale arcivescovo emerito di Palermo, Salvatore De Giorgi, che oggi celebra il 60.mo anniversario di ordinazione sacerdotale, circostanza alla quale il Papa ha fatto cenno con parole di grande stima all’omelia.
I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della misericordia! - Questa è una delle promesse che Gesù fece a S. Margherita. Gesù s'incarnò e morì in Croce per salvare le anime peccatrici; ad esse mostra ora il suo Cuore aperto, invitando ad entrarvi e ad usufruire della sua misericordia. Quanti peccatori godettero della misericordia di Gesù, mentr'Egli era su questa terra! Richiamiamo alla mente l'episodio della Samaritana. Giunse Gesù ad una città della Samaria, detta Sichar, vicino alla tenuta che da Giacobbe fu data al suo figlio Giuseppe, dove era pure il pozzo di Giacobbe. Or dunque Gesù, stanco del viaggio, stava a sedere vicino al pozzo. Venne ad attingere acqua una donna, pubblica peccatrice. Gesù s'intenerì a mirarla e volle farle conoscere la sorgente inesauribile della sua bontà. Volle convertirla, renderla felice, salvarla; quindi cominciò a penetrare con delicatezza in quel cuore impuro. Rivolto a lei, disse: Donna, dammi da bere! La Samaritana rispose: Come mai Tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono Samaritana? - Gesù soggiunse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere! - tu stessa forse ne avresti chiesto a Lui e ti avrebbe dato acqua viva! - La donna continuò: Signore, non - hai con che attingere ed il pozzo è profondo; donde hai quest'acqua viva?... - Gesù parlava dell'acqua dissetante del suo amore misericordioso; ma la Samaritana non comprendeva. Le disse dunque: Chi beve di quest'acqua (del pozzo), tornerà ad avere sete; ma chi beve l'acqua che gli darò io, non avrà più sete in eterno; che anzi l'acqua, da me data, diventerà in lui fonte d'acqua viva zampillante in vita eterna. -
Lc 9, 51-62: Ti seguirò ovunque tu vada.
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Ha avuto vasta eco il concerto sinfonico-catechetico “La sofferenza degli innocenti” composto da Kiko Arguello ed eseguito domenica scorsa dall’orchestra del Cammino neocatecumenale davanti alla “porta della morte” di Auschwitz-Birkenau. Vi hanno preso parte 6 cardinali, 50 vescovi, 35 rabbini e più di 12mila persone. A partecipare anche il rabbino Mosche Lefkowitz, direttore di Afikim, un’organizzazione che si occupa di bambini poveri in Israele.
Buone nuove dagli USA. Settimana scorsa è stata approvata dalla Camera una proposta di legge che mira a limitare l’aborto entro la 20° settimana. Il titolo della proposta è “Legge per la protezione del bambino non nato in grado di sentire dolore”. Il promotore del testo è il repubblicano Trent Franks, il quale ha giocato la sua partita nell’aula parlamentare facendo perno su un dato scientifico: il feto abortito percepisce il dolore. Nelle audizioni alla Camera tra gli altri esperti ha preso la parola anche la prof.ssa Maureen Condic, neurobiologa dell’università dello Utah, la quale ha spiegato che già all’ottava settimana il feto può sentire dolore. La proposta altresì prevede che il medico abbia l’obbligo di informare la madre che il figlio soffrirà durante l’operazione. Negli States il termine temporale per abortire varia da stato per stato. Si va dalla sesta settimana alla 24°. La maggior parte degli stati permette l’aborto entro la dodicesima settimana. Il limite massimo è stato stabilito dalla sentenza Roe vs Wade e attiene alla viabilità del feto, cioè alla possibilità che il nascituro possa vivere autonomamente al di fuori del corpo della madre.
Quand’ero giovane, in seminario a Vercelli ci dicevano: «Il buon prete fa la buona parrocchia», e questo detto di sapienza popolare trova conferma quando ne muore uno. Alcuni mesi fa è mancato il caro don Guido (chiamiamolo così) che conoscevo perché sono sessant’anni che visito le parrocchie, specialmente della Lombardia ma non solo. In questi giorni mi telefona una signora amica di quel paese, anzi cittadina, e mi richiama alla mente don Guido.
“Nascere padre”: è questo il titolo di un documentario che da venerdì scorso va in onda sul Canale del Parlamento francese e che racconta in forma idilliaca la storia di Jérôme e François, coppia omosessuale che vive insieme da 13 anni e che ha adottato un bambino, procreato per loro da una donna americana che ha affittato alla coppia il suo utero.
Oltre 250 persone si sono riunite ieri pomeriggio davanti alla sottoprefettura per sostenere il sindaco francese di Arcangues (3 mila abitanti) Jean-Michel Colo, che a inizio mese si è rifiutato insieme ai suoi aggiunti di sposare una coppia gay facendo appello al diritto all’obiezione di coscienza: «Io ho una coscienza e un cuore – aveva dichiarato – non posso sposare due persone omosessuali».
Nato nel ghetto di Varsavia nel 1936, fuggito dai nazisti in Unione Sovietica con la famiglia a quattro anni e poi dai comunisti nel 1950 in Francia, Marek Halter è uno scrittore e un intellettuale ebreo. Un giorno nelle prossime settimane, spiega oggi in un’intervista all’Avvenire, dovrebbe vedere papa Francesco. «La guida della cristianità», spiega Halter, attualmente impegnato nel dialogo inter-religioso, si incontrerà «con una delegazione di imam musulmani guidata da me, che sono un ebreo».
Perché i cattolici dovrebbero continuare a difendere la vita e la famiglia in un mondo in cui ogni battaglia sui “princìpi non negoziabili” sembra destinata a essere persa? «Perché Cristo è morto per tutti gli esseri umani, senza eccezione». E perché Gesù stesso ha detto: «Quello che farete al più piccolo di questi mie fratelli, l’avrete fatto a me». Sono le dichiarazioni del prefetto del supremo tribunale della Segnatura Apostolica, il cardinale Raymond Leo Burke, rilasciate giovedì scorso alla rivista francese Famille Chrétienne.
Domenica 23 giugno, è arrivata una ben triste notizia dalla Siria: padre François Mourad è stato ucciso nel convento della Custodia, dove era venuto a rifugiarsi e a portare il suo aiuto. Le cause e i modi della sua morte non sono chiare. Il convento, in cui si trovava da solo, è stato interamente saccheggiato. Padre François era ben conosciuto nella regione, dove si era ritirato qualche anno fa, per condurre una vita da eremita. Aveva compiuto a Roma il suo noviziato francescano per la Custodia, ma si era poi sentito chiamare dal Signore alla vita contemplativa. Chiamata che ha trovato il suo compimento in Siria, essendo cittadino di questo paese. I suoi legami con la Custodia sono rimasti molto forti e si esprimeva nell’aiutare i vari conventi, sostituendo l’uno o l’altro frate, a tal punto che “era sempre un po’ uno dei nostri”, secondo le parole del padre Custode. Dall’inizio della guerra in Siria, aveva lasciato il suo eremitaggio per raggiungere un frate con problemi di salute e, nello stesso tempo, prestare servizio a una comunità religiosa vicina. Il convento avrebbe poi offerto un po’ più di sicurezza… Le tragiche circostanze della sua morte hanno addolorato particolarmente la Custodia.
Per quanto le nostre parole si sforzino di proclamare e glorificare le opere di Cristo, nostro redentore, e della sua santissima Madre, resteranno sempre di gran lunga superate dalla sublimità di questi misteri, perché essi, come dice il Siracide, sono più grandi di ogni nostra lode. Mai li vedremo e mai li comprenderemo: sempre resterà nel segreto più di quanto si sarà detto, perché sono molto poche le cose che giungiamo a conoscere, e queste stesse noi non meritiamo né di intendere né di spiegare. Anche il più eccelso serafino sarebbe incapace di pesare e scandagliare a fondo gli arcani segreti che intercorsero tra Gesù e Maria santissima negli anni che vissero insieme, e specialmente in quelli di cui sto parlando. In questo tempo il Maestro della luce istruì sua Madre su tutto ciò che egli avrebbe dovuto operare nella legge di grazia e su quanto avrebbe dovuto comprendere la stessa legge in questa sesta età del mondo fino al suo termine; cioè su tutto quello che in milleseicentocinquantasette e più anni è accaduto, e su ciò che deve ancora succedere sino al giorno, da noi ignorato, del giudizio finale. Tutto questo conobbe la nostra divina Signora alla scuola del suo santissimo Figlio, perché sua Maestà le manifestò ogni cosa, dichiarandole ciò che sarebbe dovuto avvenire nel corso della storia della Chiesa, a seconda dei tempi, dei luoghi, dei regni e delle province. Alla divina Signora ciò fu svelato con tale chiarezza che se fosse sempre vissuta in carne mortale avrebbe conosciuto tutti i figli della Chiesa, nella persona e nel nome, ancor prima di vederli, come accadde con quelli che incontrò e con i quali trattò in vita. Questi infatti quando si presentavano dinanzi a lei per la prima volta apparivano come oggetti nuovi solo ai sensi esterni, la cui segnalazione corrispondeva alla cognizione interiore che già aveva avuto di loro.
Don Pino Puglisi il prete siciliano di Brancaccio ucciso dalla mafia nel ?93 continua a far parlare di sé e del suo impegno per il Vangelo, l’uomo, la legalità. A lui - riporta l'agenzia Sir - è stata dedicata ieri una serata che si è svolta nella Chiesa domenicana di Bruxelles e che nell’ambito della Settimana della Speranza, promossa dalla Comece, è stata animata dagli arcivescovi di Palermo e Catanzaro, il cardinale Paolo Romeo e mons. Vincenzo Bertolone. Un folto gruppo di persone hanno seguito i vari interventi, tra loro anche autorità religiose e politiche dell’Ue come il nunzio apostolico presso l’Unione europea, mons. Alain Lebeaupin, il vescovo ausiliare di Bruxelles, mons. Jean Kockerols, l’ambasciatore italiano presso il Belgio Alfredo Bastanielli e l’eurodeputato, membro della Commissione speciale europea sulle mafie e il crimine organizzato, Salvatore Iacolino.
C'è molta preoccupazione fra i fedeli per la scomparsa da quattro giorni, del sacerdote Nestor Dario Buendia, di 35 anni, che lavora nella parrocchia di San Antonio de Padua nella località di Cereté (circa 500 km al nord di Bogotà). Il sacerdote - riferisce l'agenzia Fides - era partito da Cereté giovedì scorso verso Monteria, ma non ha raggiunto la destinazione prevista dove c'è la sua famiglia.
Un pensiero al Medio Oriente - "il Signore ci dia a tutti la saggezza per la pace" - e l'affermazione che Dio "chiama" ognuno, uno ad uno, a essere suoi figli, con la certezza che Lui "cammina sempre con noi". Intorno a questi temi papa Francesco ha svolto la sua omelia per la messa di questa mattina a Casa santa Marta. Francesco, riferisce la Radio Vaticana, ha commentato il passo della Genesi, dove si racconta della discussione tra Abram e il cugino Lot per la divisione della terra. "Quando io leggo questo - ha detto - penso al Medio Oriente e chiedo tanto al Signore che ci dia a tutti la saggezza, questa saggezza - non litighiamo, io di qua e tu di là... - per la pace".
Gesù, sono ritornato con gioia per passare un po' di tempo qui a farti compagnia, ma anche per chiederti se, per gentilezza, mi vuoi spiegare che cos'è “la grazia”, perché ho chiesto intorno e ne sono uscito più confuso che mai. Vuoi un po' di risposte che mi hanno dato? Senti. Uno mi ha detto che la grazia è vincere al lotto. Un altro mi ha detto che la grazia è avere una buona salute. Una signora mi ha detto che per avere la grazia bisogna accendere una candela a S. Antonio. Un'altra mi ha detto che la grazia è il contrario di disgrazia. La suora mi ha detto che è quando non si fanno peccati... E allora? Come la mettiamo?
Lavorano per amore, perché lo stipendio non lo ricevono da sei mesi. Colpa del patto di stabilità, ma anche delle scelte degli amministratori locali che penalizzano per primo il settore welfare. Da dieci comuni arroccati sui colli della Basilicata, nell’area del Vulture, in provincia di Potenza, arriva una storia che racconta casi diffusi su tutta la penisola. Questo riguarda trenta lavoratrici, tutte italiane, età media 45 anni, spesso monoreddito: sono le dipendenti di alcune cooperative riunite nel Consorzio Cooperativa Solidarietà di Potenza, e si occupano di assistenza agli anziani. I problemi vanno avanti da almeno un anno, ma è appunto da gennaio che la situazione è diventata critica, tanto che le lavoratrici si sono rivolte ai sindacati per denunciarla.
Questa sera gli olandesi potranno vedere alla televisione un documentario di 55 minuti sulla vita, o meglio, sulla morte di Priscilla Brouwer, una ragazza di 26 anni. L’associazione olandese per la morte volontaria vorrebbe che questo documentario diventasse uno strumento pedagogico: «I giovani devono prendere più coscienza della possibilità dell’eutanasia».
Era prevista la partecipazione di 7 mila visitatori e invece il primo “Salone del matrimonio gay” ha attirato al massimo 150 persone in due giorni. Un fiasco totale. Gli organizzatori di Gayvox, smarriti, hanno dato la colpa agli «omofobi» ma gli espositori sono in rivolta e chiedono di «essere rimborsati».
In Francia la fecondazione assistita non è stata estesa alle coppie omosessuali per il momento e la maternità surrogata è ancora illegale, ma la compravendita dei bambini è già cominciata. Ha fatto scalpore in Francia la storia di Aurore, 34 anni, che si è fatta pagare da una coppia omosessuale per farsi inseminare e dare alla luce un bambino da consegnare dopo il parto ai due uomini e che poi ha finto la morte del nascituro per venderlo a un’altra coppia.
A sorpresa il Senato dello Stato di New York, lo Stato con il più alto tasso abortivo degli Stati Uniti, non ha approvato il “Reproductive Health Act”, la legge sull’aborto illimitato voluta dal governatore Andrew Cuomo e osteggiata dai vescovi e dai laici cattolici che avevano da subito cercato il dialogo con il governatore, ma senza ottenere risultati.
L'arcivescovo di Manila racconta il suo recente colloquio con il pontefice: "Francesco ripone grandi speranze nella Chiesa cattolica filippina". L'invito del papa a pregare per lui e a fortificare la propria fede nella Vergine Maria.
P. Pierbattista Pizzaballa, commenta l'uccisione del sacerdote, nuovo martire in Siria. Fran?ois Mourad è stato ucciso durante un assalto dei guerriglieri islamisti al convento di Sant'Antonio, nella provincia di Idlib. Fino alla sua morte il sacerdote aveva lavorato con i francescani per alleviare le sofferenze di cristiani e musulmani. Ora il villaggio è completamente distrutto.
«Tu, salute dei viventi - Tu, speranza di chi muor! » - Con questa parola di fiducia le anime pie inneggiano al Cuore Eucaristico di Gesù. Realmente la devozione al Sacro Cuore, praticata come si deve è la caparra sicura della buona morte, avendo Gesù impegnata la sua parola ai suoi devoti con questa confortante promessa: Sarò il loro più sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte! - La speranza è la prima a nascere e l'ultima a morire; il cuore umano vive di speranza; -ha bisogno però di una speranza forte, consistente, che diventi sicurezza. Le anime di buona volontà si aggrappano con fiducia illimitata all'àncora di salvezza, che è il Sacro Cuore, e nutrono la ferma speranza di fare una buona morte. Morire bene vuol dire salvarsi eternamente; significa raggiungere l'ultimo e più importante fine della nostra creazione. Conviene, dunque, essere molto devoti del Sacro Cuore, per meritare la sua assistenza in morte. Morremo certamente; è incerta l'ora della nostra fine; ignoriamo qual genere di morte la Provvidenza ci abbia preparato; è sicuro che grandi tribolazioni attendono coloro che stanno per lasciare il mondo, sia per il distacco dalla vita terrena e per lo sfacelo del corpo e sia, più che tutto, per il timore del divino giudizio. Ma noi facciamoci coraggío! Il nostro Dívin Redentore con la sua morte in Croce ha meritato per tutti la buona morte; specialmente l'ha meritato per i devoti del suo Divin Cuore, proclamandosi loro rifugio in quell'ora estrema. Chi è sul letto di morte, ha bisogno di forza particolare per sopportare con pazienza e con merito le sofferenze corporali e quelle morali. Gesù, che è Cuore delicatissimo, non lascia soli i suoi devoti e li assiste dando loro fortezza e pace interiore e fa come quel capitano che incoraggia e sostiene i suoi soldati durante la battaglia. Gesù non solo incoraggia, ma dà la forza proporzionata al bisogno del momento, perchè Egli è la fortezza personificata.
“Un cristiano non può essere antisemita!”: è la frase forte pronunciata da Papa Francesco nel corso dell’udienza in Vaticano ai membri del “Comitato Ebraico Internazionale per le Consultazioni Interreligiose” (International Jewish Committee on Interreligious Consultations). Nel suo discorso, il Pontefice ha evidenziato la lunga relazione di amicizia tra cristiani ed ebrei ed ha incoraggiato a proseguire sulla strada intrapresa.
Come San Giovanni, la Chiesa è chiamata a proclamare la Parola di Dio fino al martirio. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa alla Casa Santa Marta, nell’odierna Solennità della Nascita di San Giovanni Battista. Il Papa ha ribadito che la Chiesa non deve mai prendere niente per se stessa, ma essere sempre al servizio del Vangelo. Alla Messa, concelebrata tra gli altri dal cardinale Gianfranco Ravasi, hanno preso parte un gruppo di sacerdoti e collaboratori del Pontificio Consiglio della Cultura, un gruppo di dipendenti della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e uno dell’Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano.
Ribelli sarebbero entrati nel convento francescano di Ghassanieh e dopo averlo razziato lo hanno distrutto. Nel raid avrebbero anche ucciso un eremita cattolico siriano, padre François Mourad. È quanto si apprende da una comunicazione, di padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, che riferisce parole del suo ministro regionale della Siria, padre Halim Noujaim
Mossaddeque Hossain Bulbul, primo cittadino di Rajshahi: “I cattolici svolgono un lavoro esemplare nel settore educativo e i loro istituti sono ottimi centri per la formazione degli studenti”. La decisione presa dopo un incontro con il vescovo locale, mons. Gervas Rozario.
Durante la messa, commentando l'oderna solennità della nascita di Giovanni Battista, Francesco dice che la vita del profeta gli fa venire in mente la Chiesa. "Una Chiesa che sempre sia al servizio della Parola. Una Chiesa che mai prenda niente per se stessa".
Mio caro Gesù, non vorrei che questi nostri incontri si riducessero a delle lezioni, ne ho già abbastanza, ma io ho bisogno che tu mi spieghi certe cose che non capisco e che riguardano il nostro rapporto d'amicizia e anche quello con gli altri. Del resto Gesù, se non parliamo di queste cose, di che cosa dovrei parlarti, che tu sai già tutto! Oggi vorrei che parlassimo della Carità, perché anche questa è una cosa che mi confonde le idee. Ti dico subito, la carità: per mio nonno è quando la nonna sta zitta, per mio padre è l'otto per mille che dà alla Chiesa; per mia mamma è quando dà le vesti, che non mi stanno più, ai vicini; per le suore è quando si mandano offerte per il terzo mondo; per il parroco è quando si mettono i soldi nella borsa a messa. In un poster ho visto scritto: "Dio è carità"! Boh!?
Una delle promesse che il Sacro Cuore ha fatto ai suoi devoti, è: Metterò la pace nelle loro famiglie. La pace è un dono di Dio; può darla soltanto Dio; e noi dobbiamo apprezzarla e custodirla nel nostro cuore e nella famiglia. Gesù è il Re della pace. Quando mandava i discepoli in giro per le città ed i castelli, raccomandava loro di essere portatori di pace: Entrando in qualche casa, salutatela con dire: Pace a questa casa! - E se la casa ne è degna, verrà la vostra pace sopra di essa; se invece non è degna, la vostra pace ritornerà a voi! (Matteo, XV, 12). - La pace sia con voi! (S. Giovanni, XXV, 19). Questo era il saluto e 1'augurio che Gesù rivolgeva agli Apostoli, quando appariva ad essi dopo la risurrezione. - Va' in pace! - diceva ad ogni anima peccatrice, quando la licenziava dopo averle perdonato i peccati (S. Luca, VII, 50). Allorché Gesù disponeva gli animi degli Apostoli alla sua dipartita da questo mondo, li confortava con dire: Vi lascio la mia pace; vi dono la mia pace; ve la do, non come suole darla il mondo. Non si turbi il vostro cuore (S. Giovanni, XIV, 27). Alla nascita di Gesù, gli Angeli annunziarono al mondo la pace, dicendo: Pace in terra agli uomini di buona volontà! (San Luca, II, 14). La S. Chiesa implora di continuo la pace di Dio sulle anime, mettendo sulle labbra dei Sacerdoti, nella Messa, questa preghiera: Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, donaci la pace! - Che cosa è la pace, tanto prediletta da Gesù? È la tranquillità dell'ordine; è l'armonia della volontà umana con quella divina; è una profonda serenità dello spirito, che può conservarsi anche. nelle prove più dure. Non c'è pace per gli empi! La godono solamente coloro che vivono nella grazia di Dio e si studiano di osservare la legge divina meglio che sia possibile. Il primo nemico della pace è il peccato. Lo sanno per triste esperienza coloro che cedono alla tentazione e commettono una grave colpa; subito perdono la pace del cuore e ne hanno in cambio amarezza e rimorso. ....
Ieri pomeriggio, l‘Orchestra Sinfonica del Cammino Neocatecumenale ha interpretato la Sinfonia “La Sofferenza degli Innocenti” nella città polacca di Auschwitz, davanti alla cosidetta “Porta della Morte”, l’entrata del campo di concentramento di Birkenau, conosciuta come Auschwitz II. L‘opera musicale, composta dall’iniziatore e responsabile internazionale del Cammino, Kiko Argüello, è stata parte integrante di una celebrazione in onore ai milioni di vittime dell’Olocausto e a tutte le vittime innocenti dei nostri giorni. All’evento - a cui Papa Francesco ha voluto mandare un indirizzo di saluto - hanno partecipato 6 cardinali: l’arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz; l‘arcivescovo di Varsavia, Kazimierz Nycz; l‘arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn; il presidente emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, Paul Josef Cordes; il presidente del Pontificio Consiglio per i laici, Stanislaw Rylko e l‘arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo.
Come mai Google ha deciso di stanziare 2 milioni di euro per sviluppare software in grado di “bloccare” la pornografia online con minori? (cfr. David Barrett, Google builds new system to eradicate child porn images from the web, in The Telegraph, 15 Jun 2013). E perché una ventina di altre multinazionali del web, fra cui BT, Facebook, Twitter e Microsoft, improvvisamente annunciano simili intenzioni ed investimenti? (cfr. Matt Warman, Web child porn summit: 'zero tolerance' to be announced by internet giants, in The Telegraph, 18 Jun 2013). Ufficialmente la risposta è: perché il governo Cameron ha chiesto loro un impegno in questo senso. Forse, però, un tale attivismo e connessi roboanti annunci serviranno ad insabbiare la ben più risolutiva proposta di soluzione al problema, che si avrebbe col bando coattivo per i minori all’accesso di contenuti pornografici in internet che un governo di sinistra, quello islandese in carica fino al 23 maggio scorso, aveva con determinazione annunciato, suscitando le reazioni delle multinazionali del web e dei vari centri ed istituti finanziati ed “affiliati” alle stesse.
Non si allenta in Nigeria la morsa di Boko Haram, il gruppo terrorista islamico che dichiara di voler imporre la legge coranica in tutto il paese e fa strage di cristiani. Dal 16 giugno una serie di attentati hanno causato ben 70 vittime. Uno degli episodi più gravi si è verificato tra il 16 e il 17 giugno a Damaturu, capitale dello stato di Yobe, dove un commando è penetrato di notte nel collegio di una scuola secondaria uccidendo sette studenti e due insegnanti. Nelle stesse ore, sempre a Damaturu, è stato attaccato un check point dell’esercito e tre militari sono stati feriti gravemente. Il giorno successivo, nello stato di Borno, i terroristi hanno assalito una scuola privata della capitale Maiduguri, uccidendo nove degli studenti che vi stavano sostenendo gli esami di fine anno, e un’altra strage si è verificata ad Alau Dam, un villaggio di pescatori in prossimità della principale diga della regione: qui le vittime sono state almeno 13, sembra uccise perché accusate da Boko Haram di aver favorito l’arresto di alcuni esponenti del gruppo armato.
Quello che succede nella Chiesa cattolica in Francia, dopo le grandi manifestazioni contro la legge Taubira che ha introdotto il matrimonio e le adozioni omosessuali, è di qualche interesse per l'Italia, dove rischiamo di vedere presto lo stesso film.
«Cara mamma che hai appena ricevuto una diagnosi prenatale che parla di sindrome di Down. So come ti senti. Eccetto per il fatto che, diversamente da te, quando l’ho scoperto avevo mia figlia Kate fra le braccia. Lei era avvolta in una coperta, mi guardava mentre piangevo, ascoltando il neonatologo di turno che mi diceva – solo pochi minuti dopo che era nata – che lei aveva la sindrome di Down. ....
Un cinese è venuto a studiare diritto romano in Italia perché, dice lui, non si può fondare un diritto sulle massime di Confucio. E ha aggiunto: «Noi cinesi ammiriamo la civiltà occidentale, ma veniamo qui e ci accorgiamo che la state buttando dalla finestra». Così sembra quando si legge che due medici belgi hanno dichiarato che in pratica è già in atto l’eutanasia dei bambini affetti da malattie gravi. Questo avviene nella capitale dell’Unione Europea.
Voltaire cattolico? L’epiteto desta una certa sorpresa ma è assolutamente vero. È vero anzitutto nel senso letterale, poiché Voltaire era nato in seno alla Chiesa cattolica. Nel 1755, quando decise di porre fine alla vita peripatetica che aveva condotto fino a quel momento trasferendosi una volta per tutte a Ginevra, pur di riuscire ad acquistare la tenuta di Les Délices fu costretto a chiedere a un amico calvinista di condurre la transazione: a Voltaire non era consentito possedere alcuna proprietà sul territorio della repubblica protestante di Ginevra proprio perché era cattolico in maniera conclamata. Si trattava di un paradossale contrattempo che, per quanto irritante, di sicuro deve averlo divertito.
A compimento della bellezza e delle ricchezze della santa Chiesa, fu conveniente che Cristo, suo artefice e nostro redentore, istituisse i sette sacramenti. In essi volle depositare i tesori infiniti dei suoi meriti e, in un modo del tutto ineffabile, il sostegno, vero e reale, dell'Autore di ogni cosa, perché i figli fedeli si alimentassero con i suoi beni e si consolassero con la sua presenza, caparra di quella che sperano di godere eternamente, faccia a faccia. Fu anche necessario, per la pienezza di scienza e di grazia di Maria santissima, che questi misteri e tesori fossero riversati nel suo ardente cuore, affinché vi restasse depositata tutta la legge di grazia, alla maniera in cui stava nel suo santissimo Figlio. Difatti, in sua assenza ella doveva essere la maestra della Chiesa ed insegnare ai suoi primogeniti a venerare e ricevere i sacramenti con particolare scrupolosità.
Iscrizione alla Camera di Commercio con tanto di partita Iva, patentino, certificato di qualità e anche cooperative in cui riunirsi per esercitare insieme, nello stesso edificio, la professione più antica del mondo. Ancora: depenalizzazione della prostituzione volontaria e donne impresarie di se stesse. Sono queste le proposte avanzate dalla senatrice del Pd Maria Spilabotte.
Gesù ci dice di tenere i nostri cuori fissi là, dove sono i veri gaudi. Ci esorta a stare distaccati dal mondo, a pensare spesso al Paradiso, a tesoreggiare per l'altra vita. Siamo su questa terra, non per restarvi sempre, ma per un tempo più o meno lungo; da un momento all'altro può scoccare per noi l'ultima ora. Dobbiamo vivere ed abbiamo bisogno delle cose del mondo; ma è necessario servirsi di queste cose, senza attaccarvi troppo il cuore. La vita deve paragonarsi ad un viaggio. Stando in treno, quante cose si vedono! Ma sarebbe pazzo quel viaggiatore che vedendo una bella villa, interrompesse il viaggio e si fermasse lì, dimentico della sua città e della sua famiglia. Sono anche pazzi, moralmente parlando, coloro che si attaccano troppo a questo mondo e pensano poco o niente al fine della vita, alla beata eternità, alla quale tutti dobbiamo aspirare. I nostri cuori, dunque, siano fissi al Paradiso. Fissare una cosa significa guardarla attentamente ed a lungo e non dare soltanto uno sguardo fugace. Gesù dice di tenere i nostri cuori fissi, cioè applicati, ai gaudi eterni; sono perciò da compatire coloro che pensano raramente ed alla sfuggita al bel Paradiso. Purtroppo le sollecitudini della vita sono altrettante spine che soffocano le aspirazioni al Cielo. A che cosa si pensa di continuo in questo mondo? Che cosa si ama? Quali beni si cercano? ... I piaceri corporali, le soddisfazioni della gola, l'appagamento del cuore, il denaro, le comparse vane, i divertimenti, gli spettacoli ... Tutto ciò non è vero bene, perché non soddisfa pienamente il cuore umano e non è duraturo. Gesù ci esorta a cercare i veri beni, quelli eterni, che i ladri non possono rapirci e che la ruggine non può corrompere. I veri beni sono le opere buone, compiute in grazia di Dio e con retta intenzione. I devoti del Sacro Cuore non devono imitare i mondani, che possono paragonarsi agli animali immondi, i quali preferiscono il fango e non sollevano lo sguardo in alto; imitino piuttosto gli uccelli, che toccano la terra appena appena, per necessità, per cercare un po' di becchime, e subito spiccano il volo in alto.
I martiri sono l'esempio massimo del "perdere la vita" per Cristo; ma ci sono anche mamme e papà che fanno il loro dovere; sacerdoti e suore, giovani che offrono il loro tempo a bambini, disabili, anziani. Vi è anche la testimonianza alla verità ad opera di cristiani e non cristiani: "una regola di vita proposta a tutti". I giovani non abbiano paura di "andare controcorrente". L'esempio di Giovanni Battista, la cui festa cade domani.
Come gli articoli della fede cattolica appartengono agli atti dell'intelletto, dei quali sono oggetto, così i pre­cetti a quelli della volontà. Anche se tutti gli atti liberi di­pendono da questa in ogni virtù infusa ed acquisita, non ne scaturiscono allo stesso modo. Gli atti di fede nascono immediatamente dall'intelletto che li produce e dipendono dalla volontà solo in quanto essa li stabilisce con affetto puro, santo, pio e riverenziale; le verità oscure, infatti, non costringono l'intelletto a crederle senza il suo intervento, così che questo aspetta ciò che essa dispone. Nelle altre virtù, però, la volontà opera da se stessa e chiede all'intel­letto soltanto che le proponga quello che deve fare, come chi porta la luce davanti agli altri; è talmente autonoma che non ammette imposizioni da esso, né violenza da al­cuno. Il Signore ha determinato ciò affinché nessuno lo serva con tristezza o per costrizione, ma veramente libero e con gioia, come insegna l'Apostolo.
Le ricchezze ci "tolgono dal tempo" perché ci fanno dimenticare il passato, l'elezione ricevuta da Dio, e ci fanno preoccupare troppo di un futuro senza promessa. Alla messa in Santa Marta ha partecipato il vescovo di Santa Clara (Cuba).
Un giovane era posseduto dal demonio; lo spirito maligno gli toglieva la parola, lo gettava nel fuoco oppure nell'acqua e lo tormentava in diversi modi. Il padre condusse questo infelice figlio dagli Apostoli, affinché lo liberassero. Malgrado i loro tentativi, gli Apostoli non riuscirono. L'afflitto padre si presentò a Gesù e piangendo gli disse: Ti ho condotto mio figlio; se tu puoi qualche cosa, abbi pietà di noi e vieni in nostro aiuto! - Gesù gli rispose: Se puoi credere, tutto è possibile a chi crede! - Il padre esclamò tra le lacrime: Io credo, o Signore! Aiuta la mia poca fede! - Gesù allora sgridò il demonio ed il giovane rimase libero. Gli Apostoli domandarono: Maestro, perché non abbiamo potuto cacciarlo noi? - Per la vostra poca fede; perché in verità vi dico che se avrete fede quanto un granello di senapa, direte a questo monte: Passa da qui a là! - ed esso passerà e niente vi sarà impossibile - (S. Matteo, XVII, 14). Che cosa è questa fede, che Gesù richiedeva prima di operare un miracolo? È la prima virtù teologale, il cui germe Dio mette nel cuore nell'atto del Battesimo e che ognuno deve far germogliare e sviluppare con la preghiera e le buone opere. Il Cuore di Gesù ricorda oggi ai suoi devoti la guida della vita cristiana, che è la fede, perché il giusto vive di fede e senza fede è impossibile piacere a Dio. La virtù della fede è un abito intrinsecamente soprannaturale, che dispone l'intelligenza a credere fermamente alle verità rivelate da Dio ed a darne l'assenso. Lo spirito di fede è l'attuazione di questa virtù nella vita pratica, per cui non bisogna contentarsi di credere a Dio, a Gesù Cristo ed alla sua Chiesa, ma si deve improntare tutta la vita alla luce soprannaturale. La fede senza le opere è morta (Giacomo, 11, 17). Anche i demoni credono, eppure sono nell'inferno. Chi vive di fede, è come colui che di nottetempo cammina rischiarato da una lampada; sa dove mettere i piedi e non inciampa. Gl'increduli e i noncuranti della fede sono come i ciechi che vanno brancolando e nelle prove della vita cadono, si rattristano o si disperano e non raggiungono il fine per cui sono stati creati: l'eterna felicità.
Il fondamento immutabile della nostra giustificazione e la causa della santità è l'adesione alle verità che Dio dischiuse alla sua comunità cristiana, stabilendole su questo sostegno come un architetto prudente che costruisce la casa sulla roccia, in modo che la piena dei fiumi e le inondazioni non la possano smuovere. Tale credo è il basamento irremovibile della Chiesa, una, cattolica e apostolica: una nell'unità della fede, e della speranza e della carità che su di essa si appoggiano; una senza contraddizioni e divisioni, che sono numerose in tutte le sinagoghe di satana, cioè le sette false e le eresie. Queste sono talmente oscure che non solo si oppongono le une alle altre, e tutte alla ragione, ma ciascuna va contro se stessa nei propri errori, affermando cose contrastanti, che si abbattono vicendevolmente; la nostra professione, però, è invincibile e le porte degli inferi non potranno prevalere su di essa, anche se Lucifero vuole sempre di più vagliarla come il grano, come tentò di fare con san Pietro e con i suoi successori.
Una grave ondata di maltempo sta interessando il sud-ovest della Francia. Le alluvioni, sottolinea la Radio Vaticana sul suo sito, hanno colpito in modo particolare anche il Santuario della Madonna di Lourdes, che è stato chiuso temporaneamente. Bloccati in via precauzionale i viaggi devozionali che giornalmente portano migliaia di pellegrini di tutto il mondo a pregare nella Grotta di Massabielle, dove nel 1858 l'Immacolata apparve a Bernadette Soubirous.
Il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, svela la statua di una Vergine che indossa una sari bordata di rosso e tiene Gesù secondo le usanze delle tribù locali. Una di queste, i Sarna, critica l’opera: “Tattica per convertirci”. Sacerdote verbita: “I missionari cristiani difendono e proteggono le culture tradizioni indigene”.
"Io - dice Francesco all'omelia della messa di questa mattina - non ho mai visto un camion da trasloco dietro un corteo funebre, mai". Ma c'è anche un tesoro che "possiamo portare con noi" "quel tesoro che noi abbiamo dato agli altri, quello lo portiamo".
Ai rappresentanti pontifici, Francesco dice che nell'indagine per indicare coloro che possono diventare vescovi, indichino sacerdoti che "siano pastori vicini alla gente", "amino la povertà interiore ed esteriore", "non abbiano una psicologia da 'Principi'", "siano sposi di una Chiesa senza essere in costante ricerca di un'altra".
Il Cuore di Gesù si presenta al mondo, non solo come modello di mitezza, ma anche di umiltà. Queste due virtù sono inseparabili, per cui chi è mite è pure umile, mentre chi è impaziente suole essere anche superbo. Impariamo da Gesù ad essere umili di cuore. Il Redentore del mondo, Gesù Cristo, è il medico delle anime e con la sua Incarnazione volle curare le piaghe dell'umanità, specialmente la superbia, che è la radice di ogni peccato, e volle dare luminosissimi esempi d'umiltà, sino a dire: Imparate da me, che sono umile di Cuore! Riflettiamo un po' sul gran male che è la superbia, per detestarla e per invogliarci dell'umiltà. La superbia è la stima esagerata di se stessi; è il desiderio disordinato della propria eccellenza; è la smania di comparire e attirarsi la stima altrui; è la ricerca della lode umana; è l'idolatria della propria persona; è una febbre che non dà pace. Dio odia la superbia e la punisce inesorabilmente. Cacciò dal Paradiso Lucifero e tanti altri Angeli, rendendoli tizzoni d'inferno, a motivo della superbia; per la stessa ragione punì Adamo ed Eva, i quali avevano mangiato il frutto proibito, sperando di divenire simili a Dio. La persona superba è odiata da Dio ed anche dagli uomini, perchè costoro, pur essendo superbi, ammirano e sono attratti dall'umiltà. Lo spirito del mondo è spirito di superbia, che si manifesta in mille modi. Lo spirito del Cristianesimo invece è tutto improntato all'umiltà.
A Gaza una legge intende introdurre la separazione tra ragazzi e ragazze nelle scuole a partire dal prossimo anno scolastico. Cinque scuole cristiane, di cui tre cattoliche, sono sotto minaccia di chiusura (oltre a quelle scuole gestite dalle Nazioni Unite). Il Patriarca latino di Gerusalemme deplora questa prospettiva e manifesta l’intenzione di incontrare i principali leader di Hamas, tra cui il Ministro della Pubblica Istruzione, per arrivare ad una “soluzione per il bene degli alunni”.
Sono aperte le iscrizioni al Pellegrinaggio delle Famiglie sulla tomba di San Pietro nell’Anno della Fede, che si terrà a Roma il 26 e 27 ottobre prossimi. Dal sito del Pontificio Consiglio per la Famiglia (www.familia.va) è possibile scaricare il programma del Pellegrinaggio, che ha come tema: Famiglia, vivi la gioia della fede. Si tratta infatti di un’occasione di fraternità ecclesiale, di condivisione e di preghiera, per testimoniare con gioia la propria fede in Gesù Cristo, riflettere sul valore della famiglia, riscoprire la famiglia come luogo privilegiato della trasmissione della fede.
Quando, una decina di anni fa, Ferruccio Parazzoli mi chiese di scrivere per Mondadori una biografia romanzata su sant’Antonio di Padova, mi misi all’opera cominciando, come sempre faccio, col leggere tutto quel che già c’era sull’argomento. Una letteratura, naturalmente, sterminata perché Antonio, dopo la Madonna e San Giuseppe, è il santo più presente sia nella chiese che nella toponomastica mondiale. Come mai? Si queris miracula è, non a caso, l’antica sequenza che proprio di lui parla. Se cerchi miracoli, rivolgiti a sant’Antonio. Infatti, Antonio, i miracoli li faceva già in vita ed era praticamente il Padre Pio del XIII secolo. Ma su di lui, malgrado le tonnellate di pubblicazioni, moltissimi sanno poco.
Ufficialmente è uno dei migliori alleati degli Stati Uniti, che vi mantengono un comando aereo, e un partner politico e finanziario dei principali Paesi europei. Al tempo stesso però l’emirato del Qatar è il Paese più vicino a tutti i movimenti islamisti, jihadisti e persino qaedisti. Gruppi spesso considerati ufficialmente terroristi come i talebani afghani, al-Qaeda nel Maghreb o quelli del Movimento per l’unicità del Jihad in Africa occidentale (Mujao), Hamas e il Fronte siriano al-Nusrah.
Che a Francois Hollande non vadano molto a genio la religione, e soprattutto i cristiani, si era già capito quando ha annullato una visita a un museo per non dover parlare con un dipinto cristiano alle spalle e quando ha fatto gli auguri ai musulmani per il Ramadan, ai cinesi per l’anno lunare ma non ai cristiani per la Pasqua. L’ultimo caso, però, sembra denotare una vera e propria fobia da parte del presidente della Repubblica francese.
Il nostro Salvatore, trascorsa ormai la fanciullezza, andava crescendo negli anni e nelle azioni e ad ogni età compiva quanto l'eterno Padre via via gli affidava a vantaggio del genere umano. Non predicava pubblicamente, né tanto meno faceva allora in Galilea miracoli così manifesti come ne fece dopo e come ne aveva fatti alcuni, in precedenza, in Egitto; segretamente, però, senza mostrarlo, operava sempre grandi effetti nelle anime e nei corpi di molte persone. Visitava i poveri e gli infermi, consolava gli afflitti e gli oppressi, questi e tanti altri riportava sulla strada della salvezza eterna, illuminandoli privatamente con consigli e muovendoli interiormente con favori o ispirazioni, affinché si rivolgessero al loro Creatore e si allontanassero dal demonio e dalla morte. Per questi continui benefici, egli usciva molte volte dalla casa della sua beata Madre. Benché gli uomini riconoscessero di essere aiutati e trasformati dalle parole e dalla presenza di Gesù, ignorandone il mistero ammutolivano, non sapendo a chi attribuire ciò se non al medesimo Dio. La Regina dell'universo vedeva nello specchio dell'anima santissima del Figlio, e anche con altre modalità, tutti i suoi prodigi; quando, poi, si ritrovavano da soli, lo adorava e lo ringraziava prostrandosi ai suoi piedi.
Ricevendo i partecipanti alla sessione della Fao, Francesco definisce "uno scandalo" il fatto che milioni di persone non avere di che nutrirsi, mentre la produzione alimentare sarebbe sufficiente. Considerare l'uomo e la sua dignità "pilastri su cui costruire regole condivise e strutture che, superando il pragmatismo o il solo dato tecnico, siano in grado di eliminare le divisioni e colmare i divari esistenti".
L'appello di Francesco nel corso dell'udienza con i partecipanti all'assemblea della ROACO. "Continuate la vostra opera intelligente e premurosa nella realizzazione di progetti ben ponderati e coordinati, che diano l'opportuna priorità alla formazione, specialmente dei giovani. Ma non dimenticate mai che questi progetti devono essere un segno di quella professione dell'amore di Dio che costituisce l'identità cristiana".
Durante la messa di questa mattina, Francesco dice che non si prega un "Dio cosmico" e la preghiera "non è una cosa magica". "Tu devi pregare quello che ti ha generato, che ti ha dato la vita, a te. Non a tutti: a tutti è troppo anonimo. A te. A me. E anche quello che ti accompagna nel tuo cammino: conosce tutta la tua vita. Tutto: quello che è buono e quello che non è tanto buono. Conosce tutto. Se non incominciamo la preghiera con questa parola, non detta dalle labbra, ma detta dal cuore, non possiamo pregare in cristiano".
In un villaggio a nord di Aleppo p. Hanna, francescano, suona ogni giorno le campane per mostrare alla popolazione che lui è lì per loro. Suore, volontari e sacerdoti sono ormai un punto di riferimento e amore per cristiani e musulmani dilaniati da una guerra importata dall'esterno. Mons. Zenari, nunzio apostolico a Damasco: "La vera vittoria non è vincere la guerra, ma la pace".
Lc 9, 18-24: Tu sei il Cristo di Dio. - Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire.
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
"Un manifestante della Manif pour tous è stato processato per direttissima e condannato a quattro mesi di prigione più un’ammenda di mille euro. Ludovine de la Rochère, presidente della Manif, ha tuonato contro il governo francese: «Questa è una negazione dei diritti dell’uomo»."
Gesù è il Maestro Divino; noi siamo i suoi discepoli ed abbiamo il dovere di ascoltare i suoi insegnamenti e di metterli in pratica. Consideriamo alcune lezioni particolari, che il Sacro Cuore ci impartisce. La Chiesa rivolge a Gesù questa invocazione: Cuore di Gesù, mite ed umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al tuo! - Con tale preghiera ci presenta il Sacro Cuore, come modello di mansuetudine e d'umiltà e ci esorta a domandargli queste due virtù. Dice Gesù: Prendete su di voi il mio giogo ed imparate da me, che sono mite ed umile di Cuore, e troverete il riposo alle anime vostre, perchè il mio giogo è soave ed il mio peso è leggero. (S. Matteo, XI-29). Quanta pazienza, mansuetudine e dolcezza manifestò Gesù nella sua vita! Da Bambino, cercato a morte da Erode, fuggì lontano, in braccio alla Vergine Madre. Nella vita pubblica fu perseguitato dai perfidi Giudei e offeso con i titoli più umilianti, quale « bestemmiatore » ed « indemoniato ». Nella Passione, accusato falsamente, taceva, tanto che Pilato con meraviglia disse: Vedi di quante cose ti accusano! Perché non rispondi? (S. Marco, XV-4). Condannato a morte innocentemente, si avviò al Calvario, con la Croce sulle spalle, come un mansueto agnello che va al macello. Oggi Gesù ci dice: Imitatemi, se volete essere miei devoti! - Nessuno può imitare perfettamente il Maestro Divino, ma tutti dobbiamo sforzarci di ricopiare in noi la sua immagine come meglio ci è possibile....
Novità nel Messale Romano. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha disposto che nelle Preghiere eucaristiche si faccia si faccia menzione, dopo la Beata Vergine Maria, del nome di San Giuseppe, suo Sposo.
Ritorna lo stato di attenzione per il fiume Gave che attraversa l'area del santuario di Lourdes: è quanto segnala l'Unitalsi, spiegando che per cautela è stata chiusa la grotta mariana. "Dalla nostra sede a Lourdes - ha dichiarato il presidente nazionale dell'Unitalsi, Salvatore Pagliuca al quotidiano Avvenire - stiamo monitorando costantemente la situazione, in modo da garantire la massima sicurezza per quanti sono in pellegrinaggio.
Il cristianesimo non è una “casistica” di precetti: questa concezione impedisce di comprendere e vivere che Dio è gioia e magnanimità. Papa Francesco lo ha ribadito alla Messa celebrata mercoledì mattina in Casa S. Marta. Sull’altare con il Papa vi erano il cardinale Marc Ouellet e l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri, rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione per i vescovi – accompagnati da un gruppo di collaboratori – e il presidente e il segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’arcivescovo Vincenzo Paglia e mons. Jean Laffitte, anch’essi in compagnia del personale del dicastero.
A conclusione dell'udienza generale di ieri mattina, Papa Francesco ha ricordato l'odierna Giornata Mondiale del Rifugiato.
10 Piazze per 10 Comandamenti fa tappa il 22 giugno 2013, dalle ore 20.30, a Genova, in piazza Matteotti, con il VII Comandamento “Non rubare”. Sarà un momento di festa, di coinvolgimento popolare, di riflessione, spettacolo e testimonianza di fede. A Genova sarà proposta una “rilettura” in chiave creativa e propositiva del Comandamento “Non Rubare”, inteso non solo come sottrazione di beni materiali inflitta ai danni dell’uomo, ma come privazione del suo tempo, della sua dignità, del suo futuro di giustizia e pace. Inoltre, in positivo, l’esaltazione del dare sull’avere, del dono sul possesso, della solidarietà e della generosità ordinaria di tanta gente che fa ancora grandi le nostre comunità e arricchisce di buone prassi – l’economia della gratuità e la giustizia restitutiva – il Paese nel tempo della crisi. L’iniziativa genovese, dunque, avrà luogo “non per ‘protestare’, ma per ‘proporre’ stili di vita antichi e sempre nuovi, piattaforme valoriali comuni di socialità e di cittadinanza”, ha spiegato Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, durante la presentazione dell’evento.
Fa salire un bambino down sulla sua jeep, abbraccia una ragazza palestinese e una israeliana, saluta la modella argentina Valeria Mazza. La vita in tutta la sua diversità. Francesco ha appena finito di parlare alla solita piazza stracolma di fedeli e interpreta le sue parole con la naturalezza che solo uno convinto di quello che afferma può usare. Ha concluso la sua catechesi ricordando il “Vangelo della Vita”, invitando tutti a “difendere la vita in tutte le sue dimensioni e in tutte le sue fasi” ed eccolo che riempie di concretezza l’appello lanciato dal sagrato della Basilica. Perché un uomo innamorato di Cristo abbraccia la benedetta imperfezione e la bellezza statuaria, la conflittualità radicale e l’unità, la precarità di un’esistenza in fuga e la sicurezza di belle comunità parrocchiali.
Per il capo del gruppo estremista indù Rashtriya Sawayamsevak Sangh (Rss) l'ideologia radicale dell'hindutva è "l'unico modo per cambiare il Paese". Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) accusa: "Si sono sempre opposti all'uguaglianza sociale; se si sostengono le caste non si può parlare di cambiamento".
Qualunque causa, che opera con libertà e consapevolezza dei suoi atti, ha in questi delle finalità, delle ragioni e delle motivazioni, con la conoscenza delle quali determina di eseguirli; sapendo gli obiettivi che si vogliono raggiungere, poi si scelgono i mezzi per il loro conseguimento. Quest'ordine è più certo in ciò che compie Dio, suprema e prima causa. Egli con la sua immensa sapienza crea e dispone tutte le cose, estendendosi da un confine all'altro con forza e bontà; in nessuna di esse cerca la morte, ma realizza tutto per l'esistenza. Quanto più le sue azioni sono mirabili, tanto più gli intenti che in esse si prefigge sono particolari ed eccelsi. Il fine ultimo è la gloria di se stesso e la sua rivelazione, ma egli, con la sua scienza infinita, lo dispone secondo un criterio, come una catena formata da vari anelli che si succedono, iniziando dagli esseri più bassi e arrivando a quelli più elevati e vicini a lui, principio e fine di ogni cosa.
C’è una sensazione che avverto fortissima in questo periodo, che peraltro coincide con i miei primi cento giorni nella diocesi di Ferrara-Comacchio. Da una parte c’è una incredibile attesa di una vera autorevolezza cristiana; attesa anche dai laici, perché non sono pochi coloro che, nello sconcerto attuale di una società evidentemente così empia, sentono il bisogno di una prossimità, il bisogno di essere accolti nelle istanze profonde della vita. E’ quella sensibilità che monsignor Giussani chiamava “il cammino al vero”, “la ricerca del volto umano”. L’esigenza di questo cammino al vero è fortissima. E il rinnovarsi di una esigenza di verità e di bellezza, di bene e di giustizia supera quotidianamente, anche se in modo molto debole, questo grigiore del consumismo, del relativismo etico, dell’opinionalismo, di questo massmediaticamente corretto che inquina la vita della nostra società, dalle famiglie fino alle realtà sociali più impegnate o più impegnative. C’è quindi una grande disponibilità del mondo, dell’uomo verso Cristo, verso la Chiesa.
Il Parlamento tedesco la scorsa settimana ha approvato una norma importante in fatto di vita nascente. Ora sarà possibile dare legalmente un nome anche a quei bambini non nati di peso inferiore ai 500 grammi. Quei piccoli che non sono riusciti a venire al mondo e che vengono chiamati “Sternenkinder”, cioè bambini delle stelle, quindi si vedranno perlomeno riconosciuto il diritto ad un nome inscritto presso l’anagrafe civile e di una degna sepoltura. Inoltre la disposizione legislativa ha valore retroattivo: ciò significa che a tutti i genitori sarà concessa la facoltà di assegnare un nome al proprio figlio nato morto, esibendo il relativo certificato, anche se la morte è avvenuta molti anni prima. La decisione del Bundestag tedesco è significativa per più motivi.
Le milanesi edizioni ReNoir, dopo la fortunata serie a fumetti su Don Camillo, pubblicano per la prima volta in italiano una pietra miliare della storia del fumetto: il Don Bosco di Jijé. Si tratta del fumetto di argomento religioso più letto al mondo: 200mila copie, finora. Tradotto in quasi tutte le lingue, mancava l’italiano e ora c’è. Dice Massimo Introvigne nella quarta di copertina che si tratta probabilmente del «fumetto religioso più venduto di tutti i tempi». Risale agli anni Quaranta ed è considerato un classico. E’ opera del disegnatore e soggettista belga Joseph Gillain, in arte Jijé, ed esce da quella mitica scuola franco-belga che ha creato capolavori come Tintin, Spirou e Asterix.
asia-bibi«Ho sacrificato la mia vita per seguire Gesù Cristo. Credo in Dio e nel suo grande amore e sono orgogliosa di sacrificarmi e passare la mia vita in prigione, come cristiana, piuttosto che convertirmi a un’altra religione in cambio della libertà». Sono queste le ultime dichiarazioni di Asia Bibi, rese note dalla Ong “Renaissance Education Foundation”, che l’ha incontrata in prigione.
lord-david-steel-aborto-regno-unitoLord David Steel è il padre dell’aborto nel Regno Unito, avendo introdotto la legge del 1967 che lo ha legalizzato. Per la prima volta ha criticato gli sviluppi della stessa legge che lui ha voluto. Davanti alla cifra confermata dal ministero della Salute che attesta che il 36 per cento degli aborti in Inghilterra viene praticato su donne che hanno già abortito almeno una volta, Lord Steel ha commentato: «Questo è un problema crescente e assolutamente indesiderabile. Non era questo l’obiettivo della mia riforma, non volevo che l’aborto diventasse un sistema contraccettivo».
Udienza Generale di Papa FrancescoPapa Francesco, nell’omelia alla Messa alla Casa Santa Marta, ha detto che il cristianesimo non è un insieme di regole, una casistisca di precetti, un prontuario di atteggiamenti morali da rispettare. Il pontefice, riflettendo sul brano del Vangelo di Matteo che parlava degli scribi e farisei che si pavoneggiavano in pubblico quando facevano l’elemosina o pregavano, ha detto che questo è un comportamento da ipocriti che «portano il popolo di Dio su una strada senza uscita».
«Rohani moderato? Mi viene da ridere. Nel 1999, quando gli studenti iraniani hanno protestato contro la chiusura di un giornale riformista, quello stesso signor Rohani ha chiesto per tutti loro la pena di morte!». La scrittrice iraniana Marina Nemat non condivide i titoli dei giornali che hanno salutato positivamente l’elezione a presidente dell’Iran di Rohani, candidato “moderato” e “riformista”. Marina aveva 16 anni nel 1981, quando è stata arrestata perché protestava contro professori troppo politicizzati. Chiusa per due anni nella prigione di Evin, dove subì anche torture, è riuscita a scampare alla fucilazione e a scappare in Canada nel 1991. A tempi.it commenta il risultato delle elezioni presidenziali iraniane.
Il secondo miracolo del beato Giovanni Paolo II, che è stato appena certificato dalla Chiesa lasciando prevedere una rapida canonizzazione per il papa polacco, sarà in grado di «stupire il mondo». Così in Vaticano si è parlato in questi giorni del prodigio riconosciuto dai periti medici del Vaticano come inspiegabile a fine aprile e attribuito all’intervento di Karol Wojtyla.
Gesù ha il cuore di amico, di fratello, di padre. Nell'Antico Testamento Dio si manifestava spesso agli uomini come il Dio della giustizia e del rigore; ciò era richiesto dalla rozzezza del suo popolo, che era l'ebreo, e dal pericolo dell'idolatria. Il Nuovo Testamento invece ha la legge d'amore. Con la nascita del Redentore apparve nel mondo le benignità. Gesù, volendo attrarre tutti al suo Cuore, trascorse la vita terrena beneficando e dando continuo saggio della sua infinita bontà; per questo i peccatori accorrevano a Lui senza timore. Amò presentarsi al mondo come medico premuroso, come pastore buono, come amico, fratello e padre, disposto a perdonare non, sette volte, ma settanta volte sette. All'adultera, che a Lui fu presentata come degna di essere uccisa a sassate, diede generosamente il perdono, come lo diede alla Samaritana, a Maria di Magdala, a Zaccheo, al buon ladrone. Usufruiamo anche noi della bontà del Cuore di Gesù, perché anche noi abbiamo peccato; nessuno dubiti del perdono. Tutti siamo peccatori, quantunque non tutti allo stesso grado; ma chi più ha peccato, più in fretta e con fiducia si rifugi nel Cuore amabilissimo di Gesù. Se le anime peccatrici sono sanguinanti e rosse come cocciniglia, se confidano in Gesù, risanano e diventano bianche più che la neve.
Durante la messa di questa mattina, Francesco è tornato, oggi, a stigmatizzare i comportamenti di quanti non seguono la via indicata da Gesù. Come gli scribi e i farisei del Vangelo, sono "ipocriti della casistica", "intellettuali senza talento" che "non hanno l'intelligenza di trovare Dio, di spiegare Dio con intelligenza", che "portano il popolo di Dio su una strada senza uscita".
In questo capitolo e nei seguenti affronterò l'argomento di cui ho cominciato a parlare nei primi due del presente libro. Lo faccio con il giusto timore per l'imperfezione e l'inadeguatezza delle mie parole e, ancor più, per la tiepidezza del mio cuore. Si tratta, infatti, dei misteri nascosti del Verbo fatto uomo e della sua purissima Madre nel periodo che trascorsero a Nazaret, dal loro ritorno da Gerusalemme e dalla disputa con i dottori sino all'inizio della predicazione di Gesù, quando egli aveva trent'anni. Sulla riva di un simile pelago di arcani divini mi sento turbata e confusa, per cui supplico dal profondo il sovrano ed eccelso Signore che comandi a un angelo di scrivere al mio posto, affinché questo argomento possa essere sviluppato con chiarezza. Chiedo anche che egli, onnipotente e saggio, parli in me, mi illumini e indirizzi le mie facoltà, affinché, così guidate, siano strumento solo del suo beneplacito e della verità, senza che abbia parte in esse la fragilità umana di una donna ignorante e inetta.
«Ciascuna parola in questa occasione è equivocabile. La parola “contro”, soprattutto, è dannosa, “suona male”. La giornata della Famiglia non è e non deve essere contro qualcuno. Non è e non deve essere una manifestazione di muscoli o di forza: la logica del Vangelo, infatti, non è quella della lotta ma è quella del sussurrare la verità alla ricerca sempre della più profonda verità dell’uomo». E’ questa la parte centrale del comunicato diffuso dal delegato per la famiglia della Conferenza episcopale Siciliana (Cesi), monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, alla vigilia del Gay Pride nazionale e del Family Day che si svolgono a Palermo.
santiagoHanno circondato la cattedrale di Santiago de Compostela all’urlo «aborto libero e gratuito». Le associazioni pro choice spagnole hanno scelto questa forma di protesta per esprimere il proprio sdegno contro l’annuncio (finora siamo solo agli annunci) del governo di rivedere la legge sull’interruzione di gravidanza.
In America ogni cinque articoli favorevoli all’introduzione dei matrimoni gay ne viene pubblicato appena uno contrario. È la (per la verità poco sorprendente) conclusione a cui è arrivato il Pew Research Center, autorevole istituto di studi politici, economici e sociali. «In un periodo caratterizzato da deliberazioni della Corte suprema sull’argomento, la copertura mediatica ha dato la forte sensazione di un “momentum” favorevole alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso», si legge nel sito journalism.org, un progetto del Pew Research Center per il giornalismo di eccellenza. «Gli articoli con più argomenti a sostegno delle nozze omosessuali superavano quelli con più argomenti contrari con un margine di circa 5 contro 1».
Racconta un’antica storia africana che un uomo diede rifugio a un leone ferito e che questo, una volta guarito, se ne andò senza arrecare alcun danno alla famiglia che viveva in quella casa. «Se un uomo può ospitare sotto il suo tetto un feroce leone — è la conclusione della saggezza popolare — perché non potrebbe accogliere un essere umano, un suo simile?». Paul Rusesabagina, ex direttore d’albergo rwandese, narra questo detto nel libro che racconta la sua vita per spiegare l’istintivo senso di ospitalità del suo popolo e, a partire da qui, descrive i cento giorni in cui il suo albergo divenne un rifugio per centinaia di persone nel mezzo del caos del genocidio del 1994.
Non è la possibilità di somministrare l’eutanasia anche a neonati e minori affetti da malattie croniche o malformazioni la novità contenuta in un nuovo documento dell’associazione dei medici olandesi Knmg. Il testo «Decisioni mediche sulle vite dei neonati con gravi malformazioni» della Royal Dutch Medical Association spiega perché uccidere con l’eutanasia neonati e minori è a volte «necessario». Ma questa non è più una notizia in Olanda, dove il cosiddetto Protocollo di Groningen autorizza l’eutanasia per i minorenni fin dal 2004.
Citando Michel Schooyans, il docente di filosofia politica all’Università di Lovanio, che ha scritto diversi libri sul “bioterrorismo”, lo potremmo definire il «terrorismo dal volto umano». È quanto sta accadendo in Olanda e Belgio, dove – nota giustamente oggi il Foglio in un editoriale – non c’è più nemmeno «un re Baldovino» capace di compiere il «gran gesto» e dimettersi per opporsi a leggi contrarie alla coscienza e al senso comune. In Olanda e Belgio, di qui a breve, l’eutanasia ai minori sarà estesa a un maggiore numero di casi. E per i bambini nati con malformazione, i limiti, che erano stati finora posti, cadranno in nome della compassione, del diritto a una vita dignitosa e a un’esistenza senza dolore.
Giovanni Paolo II sarà presto santo. La commissione dei teologi della Congregazione per le Cause dei Santi ha infatti approvato il secondo miracolo attribuito a papa Wojtyla, il primo compiuto dopo la beatificazione. A questo punto manca il via libera di cardinali e vescovi del dicastero per la proclamazione della santità del Pontefice polacco, ma qualora dovesse arrivare papa Wojtyla potrebbe diventare santo a soli otto anni dal giorno della sua scomparsa, il 2 aprile 2005.
Quattro suore trappiste in terra musulmana. Un monastero cistercense di stretta osservanza appollaiato su una collina mentre tutt’intorno infuria la guerra. È la storia di suor Marta e altre tre monache italiane che otto anni fa hanno deciso di fondare un monastero in Siria, in un villaggio maronita al confine col Libano, fra Homs e Tartous. Le quattro sorelle si sono mischiate ai sunniti e agli alawiti «per seguire l’esperienza dei nostri fratelli di Tibhirine», i monaci uccisi in Algeria da terroristi islamici la cui storia è stata anche raccontata dal film Uomini di Dio. A tempi.it suor Marta racconta cosa significa «vivere in un contesto in cui i cristiani sono minoranza» e perché non se ne sono andate da «una guerra assurda e atroce» che «distrugge la maggioranza della Siria», con «i cecchini appostati sui tetti» e i proiettili che non risparmiano neanche il loro monastero.
Anche se perseguitata, la Chiesa indiana continua a crescere: più di 2500 sacerdoti e 6mila suore sono all’estero. L’esperienza di p. Sleeva, missionario indiano del Pime in Camerun dal 2009. Nel confronto tra due civiltà diverse emerge la necessità di esportare il modello indiano della famiglia in Africa, perché “qui c’è amore, ma manca l’occasione per esprimerlo”.
Irfan Masih è stato fermato l’8 giugno perché sospettato di un omicidio mai commesso. Per giorni ha subito violenze per fargli estorcere la confessione. È morto per le gravissime ferite il 16. Funzionario di polizia: “Che importa, molta gente muore ogni giorno”. Attivisti pro diritti umani chiedono giustizia. La famiglia ora vive sotto copertura nel timore di rappresaglie.
Il patriarca di Antiochia dei Maroniti Boutros Bechara Rai ha consacrato il Libano e tutto il Medio Oriente al Cuore Immacolato di Maria, pregando che tutti i popoli della regione siano liberati “dai peccati che portano a divisioni, aggressioni e violenza”. L'atto solenne di consacrazione è avvenuto domenica scorsa, con la recita di una supplica letta in margine alla liturgia eucaristica presieduta dal Patriarca nel Santuario nazionale di Nostra Signora del Libano a Harissa, alla presenza del Presidente libanese Michel Sleiman e del Primo Ministro designato Tammam Salam.
Un invito ad essere testimoni coraggiosi e pazienti del Vangelo in una città in cui molti vivono senza la speranza che viene da Cristo. E’ quello che Papa Francesco ha rivolto ieri sera, nella sua catechesi, alla diocesi di Roma che così ha aperto la tre giorni del suo Convegno ecclesiale sul tema “Cristo, tu ci sei necessario!- La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo". Migliaia i fedeli dentro e fuori l’Aula Paolo VI, che il Pontefice ha salutato affettuosamente al suo arrivo. Ad accoglierlo un commosso cardinale vicario, Agostino Vallini, che gli ha assicurato: "Padre Santo, noi vogliamo essere con Lei".
Il 6 e il 7 giugno scorso il Consiglio dell’Unione europea ha prodotto una serie di documenti che interessano la tutela delle libertà individuali, ispirandosi nei lavori preparatori alla relazione del 2012 sullo stato di applicazione della Carta europea dei diritti fondamentali siglata dalla commissione omonima. L’impegno è quello di “contrastare forme estreme di intolleranza, come il razzismo, l'antisemitismo, la xenofobia e l'omofobia”.
Per riuscire ad amare i nemici bisogna pregare. Per loro, e dire a Dio: "Cambiagli il cuore. Ha un cuore di pietra, ma cambialo, dagli un cuore di carne, che senta bene e che ami". E E anche per noi, "perché il Signore ci insegni questa saggezza tanto difficile, ma tanto bella perché ci fa assomigliare al Padre, al nostro Padre: fa uscire il sole per tutti, buoni e cattivi. E ci fa assomigliare al Figlio".
"Nelle Litanie del Sacro Cuore c'è l'invocazione: « Cuore di Gesù, saturato di obbrobri, abbiate pietà di noi! » La Passione di Gesù fu un grande cumulo di umiliazioni e di obbrobri, che soltanto il Figlio di Dio potè abbracciare e sostenere per amore delle anime. Basta pensare a qualche scena del Pretorio di Pilato, per intenerirsi sino alle lacrime. Gesù, centro dei cuori e dell'universo, splendore del Divin Padre e sua Immagine Vivente, gaudio eterno della Corte Celeste... vestito da re di burla; una corona di spine pungenti, che gli ricopre il capo; il volto solcato di Sangue; uno straccio rosso sulle spalle, significante la porpora reale; una canna in mano, simbolo dello scettro; le mani legate, come un malfattore; gli occhi bendati! ... Gli insulti e le bestemmie non si possono contare. Sul volto divino si lanciano sputi e schiaffi. Per maggiore scherno gli si dice: Nazareno, indovina chi ti ha percosso! ... Gesù non parla, non reagisce, pare insensibile a tutto... ma il suo delicatissimo Cuore soffre oltre ogni dire! Coloro per i quali si è fatto Uomo, ai quali riapre il Paradiso, lo trattano così!
Un rapporto pubblicato la scorsa settimana dal think-tank britannico Centre of Social Justice (CSJ), mette in luce che le famiglie monoparentali raggiungeranno presto un totale di due milioni. È in atto uno “tsunami della famiglia che sta percuotendo il paese”, ammonisce il direttore del CSJ, Christian Guy, nella prefazione del documento, intitolata: Famiglie divise: perché conta la stabilità. Il rapporto stima che le famiglie con un solo genitore stanno crescendo ad un ritmo di 20.000 all’anno e che raggiungeranno i due milioni al momento delle prossime elezioni politiche (2015). La convivenza, rileva il dossier, è il principale fattore alla base della crescita delle famiglie monoparentali. Dal 1996, il numero delle persone che convivono è raddoppiato, fino a sfiorare i 6 milioni. Secondo i dati del rapporto, i genitori conviventi sono tre volte più propensi alla separazione entro il compimento dei cinque anni del primo figlio, rispetto alle coppie sposate.
Quattro chiese sono state bruciate in un attacco terroristico commesso probabilmente da appartenenti al gruppo jihadista Boko Haram. Lo riferisce l’agenzia Fides, che ha anche intervistato monsignor Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza episcopale della Nigeria. «Purtroppo non ho informazioni precise e non so a quali comunità cristiane le chiese distrutte appartengono», ha detto Kaigama: «Tutte le comunicazioni sono state tagliate con le zone interessate dalle operazioni militari e non è possibile mettersi in contatto con il Vescovo di Maiduguri».
«Papa Francesco chiede l’abrogazione della legge sul matrimonio per tutti». Questo titolo è apparso su quasi tutti i giornali francesi ieri sera, dopo che il Pontefice ha ricevuto a sorpresa in udienza privata un gruppo di 45 parlamentari francesi. Bergoglio non ha mai citato il matrimonio gay nel suo discorso, ma alcuni termini usati riguardo al lavoro del parlamentare sono stati giudicati Oltralpe difficili da ignorare.
Non c’è pace per i cristiani in India. Nel Maharashtra, uno degli Stati più ricchi e sviluppati del Paese, dove ha sede la “capitale finanziaria” Mumbai, le persecuzioni contro i seguaci di Cristo aumentano: famiglie cacciate dai villaggi; progetti per la costruzione di chiese bloccati; luoghi di culto e gruppi di preghiera attaccati. Come riferisce all’agenzia AsiaNews il Global Council of Indian Christians (Gcic), in una nota ripresa dalla Radio Vaticana, si tratta di “un trend in crescita e preoccupante”. Il Gcic inoltre conferma che da oltre due mesi giungono richieste d’aiuto di alcuni gruppi cristiani, presi di mira dalle comunità indù locali, in particolare nel distretto di Yavatmal. Una notizia inaspettata, dal momento che accade raramente che le comunità cristiane e cattoliche nello Stato vengano aggredite. Secondo testimonianze del Gcic, uno dei villaggi più colpiti è quello di Pandahrewani: da alcuni mesi gli abitanti indù, incitati all’odio interreligioso da gruppi locali di fondamentalisti indù, hanno vietato ai cristiani di praticare la loro religione dentro il villaggio, impedendogli anche di costruire una piccola chiesa e invitandoli ad abbandonare la zona.
Nel capitolo precedente si è data solo in parte una risposta al dubbio che alcuni potevano avere: come la nostra Regina, sempre attenta e diligente nell'accompagnare e servire il suo Figlio santissimo, avesse potuto perderlo di vista, in modo tale che egli rimanesse a Gerusalemme. Benché sia sufficiente rispondere che fu disposizione dell'Altissimo, dirò ugualmente qualche altra cosa riguardo alle modalità di ciò che accadde senza disattenzione o negligenza volontarie da parte della Madre amorosa. Il fanciullo, oltre ad avvalersi della ressa di gente, si servì anche di un mezzo soprannaturale necessario per distogliere l'attenzione della sua sollecita Madre e compagna. Senza tale mezzo ella non si sarebbe accorta che si allontanava da lei il sole, la guida in tutte le sue vie. Accadde dunque che al separarsi degli uomini dalle donne, come si è detto, l'onnipotente Signore infuse in sua Madre una visione intellettuale della Divinità la cui forza la fece concentrare in se stessa. In questa estasi che la infiammò ebbe l'uso dei sensi solo per proseguire il cammino, rimanendo inebriata nella soavità della consolazione e della vista del Signore. Anche san Giuseppe fu rapito in estasi mediante l'esperienza di una interiore e sublime contemplazione, che lo ingannò tanto da fargli credere che il fanciullo fosse con la Madre. In questo modo Gesù si allontanò da tutti e due restando a Gerusalemme. Quando dopo lungo tempo la visione ebbe fine, la Regina si ritrovò sola e senza il suo amatissimo Figlio e le venne in mente che forse avrebbe potuto essere con il padre putativo.
Durante la messa celebrata stamattina, Francesco denuncia che tutti gli sbagli cristiani, tutti gli sbagli della Chiesa, tutti i nostri sbagli nascono di qua, quando noi diciamo al 'nulla' che è il 'tutto' e al 'tutto' che, mah, sembra che non conti...". ""Il cristiano è una persona che allarga il suo cuore, con questa magnanimità, perché ha il 'tutto', che è Gesù Cristo. Le altre cose sono il 'nulla'. Sono buone, servono, ma nel momento del confronto sceglie sempre il 'tutto', con quella mitezza, quella mitezza cristiana che è il segno dei discepoli di Gesù: mitezza e magnanimità".
“Chiara è tutti noi”: così don Fabio Rosini, direttore del servizio vocazioni della diocesi di Roma, ha ricordato ad un anno dalla sua scomparsa la giovane mamma romana di 28 anni, nel corso della Messa, giovedì, nel Santuario del Divino Amore. Migliaia di persone hanno preso parte alla celebrazione ed hanno ricordato Chiara Corbella nel suo sorriso gioioso. Tra i presenti anche il marito Enrico ed il figlio Francesco di due anni, nato poco dopo la scoperta della malattia di Chiara e la sua decisione di sospendere le cure. Si trattava della terza gravidanza: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni erano, infatti, morti poco dopo la nascita a causa di gravi malformazioni.
Consideriamo l'abuso della divina misericordia in rapporto al numero dei peccati. Manda più anime all'inferno la misericordia di Dio, anziché la giustizia (S. Alfonso). Se il Signore castigasse subito chi l'offende, volta per volta, certamente verrebbe offeso molto di meno; ma poiché usa misericordia ed aspetta pazientemente, i peccatorí approfittano per continuare ad offenderlo. Insegnano i Dottori della Santa Chiesa, tra cui S. Ambrogio e S. Agostino, che come Dio tiene determinato per ogni persona il numero dei giorni di vita, compiuto il quale giungerà la morte, così ancora tiene determinato il numero dei peccati che vuole perdonare, compiuto il quale sopraggiungerà la divina giustizia. Le anime peccatrici, che hanno poca voglia di lasciare il male, non tengono conto del numero dei loro peccati e credono che importi poco peccare dieci volte o venti o cento; ma il Signore ne tiene stretto conto ed aspetta, nella sua misericordia, che giunga l'ultimo peccato, quello che completerà la misura, per applicare la sua giustizia. Nel libro della Genesi (XV - 16) si legge: Non sono ancora complete le iniquità degli Amorrei! - Questo passo della Sacra Scrittura dimostra che il Signore ritardava il castigo degli Amorrei, perché ancora il numero delle loro colpe non era completo. Il Signore disse anche: Io non avrò più compassione d'Israele (Osea, 1-6). Mi hanno tentato per dieci volte... e non vedranno la terra promessa (Num., XIV, 22). Conviene dunque stare attenti al numero dei gravi peccati e ricordare le parole di Dio: Del peccato rimesso non essere senza timore e non aggiungere peccato a peccato! (Eccl., V, 5). Infelici coloro che accumulano peccati e poi, di tanto in tanto, vanno a deporli al confessionale, per ritornarvi fra non molto con un altro carico!
Lettera di Francesco al premier inglese Cameron. La pace "esige una lungimirante rinuncia ad alcune pretese". Si ricordi che l'uomo "non è un fattore economico in più, o un bene scartabile, ma qualcosa che ha una natura e una dignità non riducibili a semplici calcoli economici".
Radio Maria: Intervista al presidente Emanuele Ferrario. Seconda parte.
A pianterreno del palazzo vaticano di una traversa di via della Conciliazione ci attende un signore ottantaquattrenne, che da subito si palesa mentalmente molto vivace e ancora pieno di energia e di entusiasmo: è Emanuele Ferrario, l’imprenditore caseario varesino che dal 1987, in coppia con padre Livio Fanzaga, presiede ai destini di Radio Maria. Una sorta di fenomeno massmediatico questa emittente mariana, che, priva di pubblicità, accompagna la giornata di circa 2 milioni di ascoltatori in Italia e di altre decine di milioni nel mondo. Radio Maria, nata nel 1983 ad Arcellasco d’Erba come emittente parrocchiale per mano di don Mario Galbiati (dissensi di fondo divideranno questo sacerdote nel 1991 dalla sua creatura), dal 1987 si è trasformata prima in radio nazionale, poi internazionale, nel senso che oggi è presente (con 65 radio gemelle) in 60 Paesi. Sempre con il medesimo presidente…
L'emergenza demografica ha indotto il governo lituano a varare un disegno di legge contro l'aborto. La nuova legge – che di fatto va a colmare alcune lacune interne al sistema lituano – regolamenta e limita i casi entro i quali può essere applicato l'aborto, e vuole contrastare il sempre più pericoloso decadimento del tasso di crescita della popolazione, negativo da circa dieci anni. La popolazione lituana è infatti in picchiata: se nel gennaio del 1990 si contavano circa 3 milioni e 700 mila abitanti, ad oggi i residenti sono 3 milioni e 200 mila.
Mentre a Roma si festeggia insieme a papa Francesco la grande giornata dellEvangelium vitae (15-16 giugno), un momento per ricordare e testimoniare il valore sacro della vita, in Olanda, dove l’eutanasia è autorizzata per legge da una dozzina d’anni, un’associazione di medici ha proposto un nuovo regolamento grazie al quale la morte assistita può essere applicata anche a minori affetti da malattie o malformazioni mortali. Quanti? Almeno trecento all’anno secondo i calcoli dell’associazione. Il concetto espresso dai medici olandesi è semplice: meglio fare morire, piuttosto che far soffrire. Proprio come si fa con gli animali ammalati, una puntura e via. Un modo come un altro per annientare la speranza, in certe situazione l’unico motore della vita, soprattutto per i ragazzi. Ma l’associazione di Amsterdam si difende spiegando che la loro proposta serve a «limitare la sofferenza dei pazienti e dei loro genitori, in quanto molto spesso i bambini condannati impiegano tempi lunghi per spegnersi».
«I giovani sono forti e pieni di speranza, hanno mille dificoltà ma non si scoraggiano mai. Quello che tempo è la loro dispersione. I ragazzi crescono per strada, non esiste la vita familiare». Il racconto di padre Sleeva, indiano in missione a Ntem-a-si
Con Walter Abbondanti siamo diventati amici lo stesso giorno che un fenomeno di nome Franco Cavallo ce l’ha portato e presentato qui in redazione. A quell’epoca, forse più di dieci anni fa, Walter era già malato del cancro al cervello che l’ha ucciso in questi giorni. Ma fin dal primo impatto, ci sorprese la sua libertà, l’ironia imposta alla malattia che già aveva minato il suo fisico, gli impediva di muoversi liberamente, lo faceva dipendere dall’amore delle sue Manuela e Greta, la moglie immensa, la figlia grandiosa. Egli, in tutta evidenza, dominava il male e, anzi, fraternizzava con il male che se lo era preso in custodia e lo aveva costretto agli arresti domiciliari e a miriadi di operazioni, terapie, cure, dolori intensi.
Mio caro Malacoda, c’era una volta un principe che voleva sposare la figlia della sarta… poi il principe perse il suo regno, divenne povero e la figlia della sarta lo lasciò. Ecco una storia che tradizionalmente si potrebbe definire “un vulnus per la famiglia”. Ed eccone un’altra: c’era una volta una principessa che voleva sposare il figlio del ciabattino, il re la diseredò ma il ciabattino, che la amava, la sposò anche se nullatenente. Questa sembra più un vulnus per la monarchia. Comunque, sia la famiglia sia la monarchia sono sopravvissute.
Durante la Pasqua degli azzimi, Gesù, Maria e Giuseppe ogni anno, come già ho riferito, compivano il viaggio al tempio. A dodici anni - tempo in cui si dovevano manifestare gli splendori della sua inaccessibile e divina luce - Gesù, insieme ai genitori, andò a Gerusalemme, secondo l'usanza. La solennità degli azzimi durava sette giorni, come disponeva la legge, e quelli più importanti erano il primo e l'ultimo. I nostri divini e celesti pellegrini si trattenevano a Gerusalemme per tutto il settenario, celebrando la festa nel culto del Signore e pregando come abitualmente facevano gli israeliti, sebbene nel segreto del mistero fossero così singolari e differenti da tutti gli altri. La fortunata Madre ed il suo santo sposo in questi giorni ricevevano dalla mano del Signore grazie e benefici superiori a qualsiasi umana immaginazione.
"Nei giorni precedenti abbiamo considerato la misericordia di Dio; ora consideriamo la sua giustizia. Il pensiero della divina bontà è confortante, ma quello della divina giustizia è più fruttuoso, quantunque meno piacevole. Dio non deve considerarsi solo per metà, come dice San Basilio, cioè pensandolo soltanto buono; Dio è anche giusto; e poiché gli abusi della divina misericordia sono frequenti, meditiamo i rigori della divina giustizia, per non cadere nella disgrazia dell'abuso della bontà del Sacro Cuore. Dopo del peccato, bisogna sperare nella misericordia, pensare alla bontà di quel Cuore Divino, il quale accoglie con amore e gioia l'anima pentita. Il disperare del perdono, anche dopo un numero sterminato di colpe gravi, è un insulto al Cuore di Gesù, fonte di bontà. Ma prima di commettere un grave peccato, bisogna pensare alla terribile giustizia di Dio, la quale può ritardare a punire il peccatore (e questa è misericordia!), ma certamente lo punirà, o in questa o nell'altra vita. Tanti peccano, pensando: Gesù è buono, è Padre di misericordia; farò un peccato e poi me lo confesserò. Certamente Dio mi perdonerà. Quante volte mi ha perdonato! ... Dice Sant'Alfonso: Non merita la misericordia di Dio, chi si serve della sua misericordia per offenderlo. Chi offende la giustizia divina, può ricorrere alla misericordia. Ma chi offende la misericordia abusandone, a chi ricorrerà? Dice Dio: Non dire: La misericordia di Dio è grande ed avrà compassione della moltitudine dei miei peccati (... quindi posso peccare!) (Eccl., VI). La bontà di Dio è infinita, ma gli atti della sua misericordia, nei rapporti con le singole anime, sono finiti. Se il Signore sopportasse sempre il peccatore, nessuno andrebbe all'inferno; invece si sa che tante anime si dannano. Iddio promette il perdono e lo concede volentieri all'anima pentita, risoluta di lasciare il peccato; ma chi pecca, dice S. Agostino, abusando della divina bontà, non è un penitente, ma uno schernitore di Dio. - con Dio non si scherza! - dice San Paolo (Galati, VI, 7). La speranza del peccatore dopo la colpa, quando c'è il vero pentimento, è cara al Cuore di Gesù; ma la speranza dei peccatori ostinati, è l'abominio di Dio (Giobbe, XI, 20). Taluno dice: Il Signore mi ha usato tanta misericordia nel passato; spero che me la userà anche in avvenire. - Si risponde: E per questo tu vuoi ritornare ad offenderlo? Non pensi che così tu disprezzi la bontà di Dio e stanchi la sua pazienza? E' vero che il Signore in passato ti ha sopportato, ma ha agito così per darti tempo a pentirti dei peccati e piangerli, non per darti tempo di offenderlo ancora! "
Sabato 15 giugno si sono aperte a Roma le manifestazioni per la «Giornata dell'Evangelium Vitae». In attesa della Messa del Papa di domenica, la giornata di sabato ha offerto numerosi momenti di preghiera e di penitenza - perché per i peccati contro la vita occorre anzitutto fare penitenza -, una catechesi in italiano del cardinale Camillo Ruini e un convegno in lingua inglese alla Pontificia Università Urbaniana aperto dal cardinale americano Raymond Leo Burke.
«Quanti baci? Tanti quanti te ne darò il Giorno beato che aspetto con cuore sempre più a te unito». Odoardo Focherini ha 37 anni quando scrive l’ennesima lettera d’amore alla sua Maria. A casa con lei ci sono sette bambini nati in 14 anni di matrimonio. Odoardo e Maria hanno già pronto il nome per l’ottavo. Sandro o Sandra si sarebbe chiamato quel desideratissimo figlio se Odoardo fosse uscito vivo dalla prigione. Quella lettera la scrive infatti durante la detenzione che lo condurrà alla morte nel campo di concentramento di Hersbruck, Germania. Lì viene rinchiuso per aver salvato oltre cento ebrei dalla deportazione ed essere stato un cattolico “non da salotto”, per dirla con le parole di papa Francesco, negli anni del regime fascista. Oggi Odoardo Focherini verrà proclamato beato nella piazza della sua Carpi.
Nei primi tempi del pontificato di Giovanni Paolo II più d’uno, all’interno della Chiesa – tanti, fuori di essa – sosteneva che egli non fosse “al passo della Storia”. Non sono trascorsi molti anni per accorgersi che è stata la Storia, e in modo evidente dal 1989 in poi, a porsi “al passo” di quel Papa Santo: muri che apparivano indistruttibili sono crollati, come i regimi che li avevano edificati, e cortine “di ferro” si sono dissolte, facendo comunicare popoli e nazioni artificiosamente divisi.
Una folla immensa partecipa alla messa celebrata da Francesco nella giornata che in questo Anno della fede è dedicata alla Evangelium Vitae. "Spesso l'uomo non sceglie la vita, non accoglie il 'Vangelo della vita'", che porta la vera libertà, ma "si lascia guidare da ideologie e logiche che mettono ostacoli alla vita, che non la rispettano, perché sono dettate dall'egoismo, dall'interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non dall'amore, dalla ricerca del bene dell'altro".
Novena della Madonna di Medjugorje - 1° giorno.
Una cosa è certa: nessuno a sinistra si sarebbe aspettato tanta grazia, né alcun parlamentare della sinistra avrebbe osato presentare un disegno di legge sulle unioni omosessuali come quello proposto da Galan, Bondi e altri del Pdl, con la speranza di vederlo approvato. Perché – pur senza il coraggio di chiamarlo matrimonio – la proposta Galan nella sostanza proprio questo propone: il riconoscimento dei matrimoni gay, come ben spiega il nostro Tommaso Scandroglio nell’articolo in Primo Piano. E a questo punto le possibilità che possa essere il testo su cui trovare ampio consenso in Parlamento sono decisamente alte.
Nella consueta omelia mattutina Francesco sottolinea “lo scandalo della Croce: Cristo si è fatto peccato per me, per riportare la mia anima al Signore”. La vita del cristiano “non deve cercare la pace dei filosofi ma deve essere fatta di zelo. Si deve vivere girando per il mondo annunciando il Vangelo”.
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha riferito circa l'apparizione avuta da Ivan stasera, Lunedì 10 Giugno 2013, alla croce blu, ore 22:00. Ecco le parole di Ivan: «Vorrei evidenziare ciò che è più importante dell'incontro di stasera con la Madonna. È molto difficile descrivere l'incontro con la Madonna a parole, perciò utilizzo queste parole che io ho per descrivervi brevemente le cose più importanti. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio, come sempre, ci ha salutati tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato particolarmente qui su voi malati presenti. Poi ha pregato qui su tutti noi con le mani distese. Poi ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto ciò che avete portato perché fosse benedetto. Poi la Madonna ha detto: "Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a pregare in questo tempo particolarmente per le mie intenzioni. Pregate, cari figli, in questo tempo di grazia, perché desidero insieme con voi realizzare i miei progetti. Cari figli, grazie anche oggi perché avete risposto alla mia chiamata". Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, tutte le vostre famiglie e, in modo particolare, gli ammalati. Poi la Madonna ha continuato a pregare per un periodo di tempo qui su tutti noi e in questa preghiera se n'è andata nel segno della luce e della croce, col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!".».
Pochi giorni dopo che la nostra Regina e signora con il suo Figlio santissimo ed il suo sposo san Giuseppe si era domiciliata a Nazaret, giunse il tempo in cui il precetto della legge di Mosè obbligava gli israeliti a presentarsi in Gerusalemme davanti al Signore. Ciò doveva avvenire tre volte l'anno come appare nei libri dell'Esodo e del Deuteronomio. Questa prescrizione valeva solo per gli uomini. Le donne erano libere di andare per devozione personale, oppure di rimanere a casa, perché non avevano né precetto né divieto. La divina Signora e il suo sposo si consultarono per sapere cosa fare in queste occasioni. Il santo era incline a condurre con sé la gran Regina sua sposa e il Figlio santissimo per offrirlo di nuovo all'eterno Padre, come sempre faceva nel tempio. La Madre purissima era attratta dalla pietà e dal culto per il Signore, ma in cose simili non prendeva delle decisioni senza il consiglio e la dottrina del Verbo incarnato suo maestro, e perciò lo consultò sul da farsi. La decisione che presero fu che san Giuseppe sarebbe andato a Gerusalemme due volte da solo, mentre la terza volta sarebbero andati tutti e tre insieme. Le solennità, nelle quali gli israeliti andavano al tempio, erano quella dei tabernacoli, quella delle settimane che era Pentecoste e quella degli azzimi che era la Pasqua di parasceve. In questa solennità andarono insieme Gesù, Maria e san Giuseppe. La festa durava sette giorni. Nel capitolo seguente dirò ciò che accadde in quei giorni. Nelle altre due feste saliva a Gerusalemme solo san Giuseppe senza il bambino e la Madre.
Sabato mattina alcuni di noi partiranno dalla Madonna del Divino Amore alle 7.30, saremo alle Tre Fontane Santuario della Vergine delle Rivelazione intorno alle 9.30, con altre due ore di cammino arriveremo a San Pietro intorno alle 11.30. Domenica mattina, alle 7.00, partiremo da Piazza San Pietro alla volta di Santa Maria Maggiore dove, presumibilmente, arriveremo intorno alle 7.30/7.45, completando la visita in Roma ai principali luoghi di Maria ; poi partiremo verso Tivoli, strada tiburtina, fermandoci alle 13 presso la chiesa di San Giuseppe a Villanova di Guidonia ove riceveremo la benedizione dei pellegrini dal parroco Don Romano; di qui ci uniremo ad altre persone che ci accompagneranno e faranno con noi il tratto sino a Tivoli con partenza da Villanova intorno alle 14.30. A Tivoli, in cattedrale, alle 16, onoreremo la Vergine di Quintiliolo. Chiunque intenda partecipare anche a piccoli tratti della Marcia è il benvenuto, basta camminare anche un'ora sola dentro Roma. Porteremo nel nostro cammino verso Maria tutte le istanze che ci giungeranno e le depositeremo ai piedi della Vergine a Medjugorje insieme a quelle di coloro che, attraverso il sito internet, ce le hanno già affidate. .Abbiamo pensato di visitare, i principali santuari/chiese delle località che attraverseremo ove la Mamma Celeste è onorata, trasformando il nostro pellegrinaggio in un percorso Mariano. Aggiornamenti sul sito http://romamedjugorje.altervista.org/ o mail [email protected]
Una donna di 28 anni che amava la vita a tal punto che per vederne nascere una nuova, quello di suo figlio Francesco, frutto dell'amore con il marito, Enrico, ha rischiato quella mamma e alla fine non ce l'ha fatta. Questo il ritratto di Chiara Corbella, romana, che ad un anno dalla sua morte è stata ricordata con una messa al Divino Amore.
“Chiara è tutti noi”: così don Fabio Rosini, direttore del servizio vocazioni della diocesi di Roma, ha ricordato ad un anno dalla sua scomparsa la giovane mamma romana di 28 anni, nel corso della Messa, ieri, nel Santuario del Divino Amore. Migliaia di persone hanno preso parte alla celebrazione ed hanno ricordato Chiara Corbella nel suo sorriso gioioso. Tra i presenti anche il marito Enrico ed il figlio Francesco di due anni, nato poco dopo la scoperta della malattia di Chiara e la sua decisione di sospendere le cure. Si trattava della terza gravidanza: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni erano, infatti, morti poco dopo la nascita a causa di gravi malformazioni. Benedetta Capelli ha intervistato il marito Enrico Petrillo....
Nello Stato, tra i più ricchi dell’India, le aggressioni anticristiane sono rare. Negli ultimi mesi è aumentato l’odio interreligioso: estremisti indù impediscono la costruzione di luoghi di culto ai cristiani, che vengono persino cacciati dai villaggi. Il Global Council of Indian Christians (Gcic) parla di “trend in crescita e preoccupante”.
Francesco riceve arcivescovo Welby. Nella nostra storia "momenti dolorosi", ora in cammino per l'unità. E se nel dialogo teologico "sono emerse difficoltà maggiori di quelle che ci si potesse immaginare", ci sono "rapporti cordiali e quotidiana convivenza" che permettono di andare avanti.
L’unico modo per ricevere realmente il dono della salvezza di Cristo è riconoscerci con sincerità deboli e peccatori, evitando ogni forma di autogiustificazione. Papa Francesco lo ha affermato all’omelia della Messa di questa mattina, celebrata nella cappella di Casa S. Marta. Con il Pontefice, hanno concelebrato il prefetto e il segretario della Congregazione per il Clero, il cardinale Mauro Piacenza e l’arcivescovo Celso Morga Iruzubieta – accompagnati da sacerdoti e personale del dicastero – oltre al cardinale Giuseppe Bertello e al vescovo di Humahuaca in Argentina, Pedro Olmedo Rivero, e a mons. Benjamin J. Almoneda, vescovo emerito di Daet nelle Filippine.
Il Consiglio degli Ulema di Tegal, con una dichiarazione “controversa”, ha definito “non buoni sul piano morale, haram” gli istituti. Politica e amministrazioni alimentano la diatriba per tornaconto elettorale. Ma le famiglie degli studenti (musulmani) difendono le scuole e rivendicano il diritto di libera scelta in materia di educazione.
Alcuni vandali hanno coperto di graffiti offensivi i muri e le lapidi del cimitero greco-ortodosso di Jaffa. La comunità denuncia continui casi di discriminazione da parte degli estremisti sionisti. Autorità responsabili del clima di tensione: difendono i coloni invece dei cittadini israeliani.
Cara Chiara,
vorrei averti ancora seduta sulle mie ginocchia come facevi spesso alla fine del pranzo, quel gesto semplice mi riempiva di gioia mi faceva sentire che mi volevi bene e che potevo essere per te un punto di appoggio.
Continuo a ripensare a tutti i viaggi che abbiamo fatto insieme per andare a fare le tue terapie, durante i quali avrei potuto dirti tante cose ed invece stupidamente parlavo di sciocchezze facevo battute pensando di distrarti come se tu non avessi ben chiara la situazione che anzi minimizzavi e nascondevi a noi.
Quest’anno è volato, faccio ancora fatica a capire a rendermi conto di quello che ci è successo, ci hai travolto, hai travolto tutti. ...
Già solo per questo io fuggirei a gambe levate dall’Europa. Grazie all’europeismo e ai suoi fans fanatici (di cui molti li ritroviamo persino in Italia), il vecchio continente sta perdendo la propria identità e la propria cultura, e tutto in nome di un presunto multiculturalismo e di una concezione distorta dell’uguaglianza, che fa tabula rasa della memoria storica e culturale di un popolo, per far spazio a presunte nuove culture, pronte, per loro conto, a conquistare e occupare gli spazi lasciati vuoti dalla vecchia, ormai rinnegata. È una regola sociale abbastanza comprensibile: le nuove culture rampanti, sicure di sé, con una forte componente integralista e identitaria, mai saranno disposte a rinunciare alla loro identità; e se qualcuno invece è disposto a rinunciare alla propria per riconoscere le prime, il gioco è fatto. La conquista socio-culturale (e politica) è inevitabile.
La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana a nome di tutta l’Associazione esprime i sentimenti della più profonda gioia e della più sentita gratitudine per il grande dono offerto alla comunità dei credenti e all’umanità tutta per mezzo della beatificazione dell’amato Odoardo Focherini, in programma sabato 15 giugno nella sua Carpi, la città in cui è cresciuto e ha vissuto il cammino formativo di Azione Cattolica, sino ad esserne Presidente diocesano, maturando una spiritualità solida e priva di esibizionismi, attenta agli ultimi, all’amore concreto e solidale per il prossimo, sempre al servizio della realtà ecclesiale e civile del suo tempo. Il beato Odoardo Focherini, che si aggiunge alla mirabile schiera di santi e beati cresciuti con l’Azione Cattolica, è stato «un uomo vero, libero e unificato», ricorda Franco Miano, Presidente nazionale dell’Ac, che sabato 15 giugno sarà a Carpi insieme a mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Associazione, e alla Presidenza tutta. «Egli ci insegna che è possibile vivere insieme l’amore a Dio e per il prossimo, che la fede e la carità vanno di pari passo: metterli insieme non riguarda realtà astratte ma la vita concreta delle persone».
Ieri pomeriggio, presso la Sala Pio XI del Pontificio per la Famiglia, è stato presentato il libro di Karol Wojty?a Costruire la casa sulla roccia. Esercizi spirituali per fidanzati, pubblicato dalla casa editrice Punto Famiglia. Alla presentazione sono intervenuti mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; Don Przemys?aw Kwiatowski, segretario della Cattedra Karol Wojty?a; la scrittrice e docente di Antropologia duale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare; Marta Brancatisano, e Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival. Il nuovo libro contiene tre meditazioni di Karol Wojty?a, risalenti agli anni del suo sacerdozio e del suo episcopato a Cracovia, che rappresentano la sua visione sulla famiglia e sul matrimonio. Con questa attitudine Wojty?a arrivò a Roma e la conservò anche durante il suo lungo pontificato.
In tre mesi di Pontificato, Papa Francesco ha pronunciato innumerevoli espressioni originali, discorsi efficaci, catechesi profonde. Sono bastate però due paroline pubblicate da un semisconosciuto sito cileno per far rimbalzare una frase del Santo Padre in ogni angolo del globo: “lobby gay”. Dentro al Vaticano per giunta. La fatidica espressione, secondo il sito Reflexion y Liberacion, il Papa l’avrebbe pronunciata durante l'udienza di circa un’ora con i delegati della Confederazione di Religiosi Latinoamericana e dei Caraibi (Clar), lo scorso 6 giugno, dopo esser stato interrogato sulla sua volontà di riforma della Curia Romana. Un provvedimento invocato all’unanimità dall’intero collegio cardinalizio durante le Congregazioni generali che preparavano al Conclave.
Domenica scorsa il patriarca mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per il patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater” della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia, e Cristian David Carreño Hinestrosa, originario della Colombia. I due sacerdoti novelli hanno esercitato il loro ministero diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh (Giordania) e di Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari parrocchiali di Sweifieh (Amman) e di Fuhais, in Giordania. Al rito di Ordinazione, che avuto luogo nel Centro Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno concelebrato mons. Elias Chacour, arcivescovo greco-cattolico della Galilea; mons. Yousef Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di Gerusalemme e mons. Ignace Boutros Abd-el-Ahad, patriarca emerito siro-cattolico.
Ricorrevano ieri tre mesi dall’elezione di Papa Francesco, il 13 marzo scorso. Tre mesi vissuti con grande intensità dal nuovo Pontefice all'insegna della dimensione del vescovo che cammina assieme al suo popolo. Per una riflessione su questi primi tre mesi di Papa Francesco, Alessandro Gisotti ha intervistato la giornalista Stefania Falasca, legata a Jorge Mario Bergoglio da un'amicizia di lunga data.
Per la nuova evangelizzazione “occorre lasciarci condurre” dallo Spirito Santo “anche se ci porta su strade nuove”. E’ l’esortazione che Papa Francesco rivolge, ieri, nel discorso consegnato ai 25 membri del XIII Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Il Papa li ha ricevuti in udienza nella Sala del Concistoro, in Vaticano, e li ha ringraziati per l’elaborazione di quanto emerso nella XIII Assemblea Generale Ordinaria che, tenutasi in ottobre, ha avuto come tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede”. Poi il Papa ha risposto ad alcune domande dei presenti sui possibili temi di un prossimo Sinodo e ha annunciando che porterà a termine una nuova Enciclica.
La tempesta era nell’aria da tempo e ieri si è scatenata. Infatti nel pomeriggio di giovedì è stata resa pubblica la Proposta di Legge dell’on. Giancarlo Galan ed altri (Sandro Bondi, Daniele Capezzone, Laura Ravetto, Gabriella Giammanco, Stefania Prestigiacomo. Elio Massimo Palmizio, tutti del Pdl), dal titolo “Disciplina dell’unione omoaffettiva”. Proviamo ad analizzarla per sommi capi.
Il Forum della Famiglie del Lazio ha chiesto di intitolare una scuola alla memoria di Chiara Corbella, la ragazza, scomparsa un anno fa, che ha sacrificato la propria vita per quella dei figli. Emma Ciccarelli, presidente del Forum, ha detto che «la storia di Chiara è una storia di virtù come poche ce ne sono in quest’epoca: un amore grande per la famiglia, per la strenua difesa della vita, per l’accoglienza, sostenuto da una fede salda e umile». «Anche se Chiara non c’è più – ha proseguito Ciccarelli - la sua storia di donna, di giovane, di moglie e madre continua a parlarci e costituisce una testimonianza insostituibile che non possiamo permettere venga smarrita, fagocitata velocemente dai media, o dimenticata». Da qui la proposta di intitolarle una scuola «perché in primo luogo ai ragazzi va trasmesso il senso di un’esistenza umana così piena com’è stata quella di Chiara».
Questa settimana alla Camera, nell’ambito della discussione sull’applicazione in Italia della legge 194/78 sull’aborto, sono state presentate dai vari gruppi parlamentare anche nove mozioni sull’obiezione di coscienza prevista dalla norma per i medici che si rifiutano di eseguire interruzioni di gravidanza. Tutti i partiti hanno parlato della necessità di garantire il servizio all’aborto, e anche i deputati che non sono arrivati a mettere esplicitamente in discussione la libertà di coscienza del personale sanitario hanno però aperto alla possibilità di “tutelare” i medici abortisti, rischiando di fatto di discriminare gli obiettori. L’aula di Montecitorio alla fine ha approvato tutte le mozioni per la piena applicazione della legge, bocciando quelle di pochi parlamentari che sottolineavano invece le garanzie per i medici obiettori. «Le proposte partono dal presupposto errato che esista un diritto all’aborto contrapposto all’obiezione di coscienza, così il Parlamento ha approvato mozioni assolutamente anticostituzionali», spiega Tommaso Scandroglio, filosofo del diritto esperto di bioetica e autore di numerose pubblicazioni.
Sono più di 20 mila sindaci e aggiunti, etero e omosessuali, di destra e di sinistra, sanno che «la legge si applica per tutti» e non vogliono «violare la libertà di nessuno» ma neanche «agire contro la propria coscienza». Il Collettivo dei sindaci per l’infanzia si è opposto alla legge sul matrimonio gay in Francia e ora che è stata approvata chiede che i suoi membri possano astenersi dal celebrare i matrimoni gay in nome del «diritto all’obiezione di coscienza». Franck Meyer, portavoce del Collettivo e primo cittadino di Sotteville sous le Val, in Alta Normandia, spiega a tempi.it perché la Francia rischia di diventare un «sistema totalitario» minacciando sanzioni che vanno dai 45 mila euro di multa fino al carcere per tutti quei sindaci che si rifiutino di applicare una legge dannosa «per l’avvenire del nostro paese».
L 'intelletto umano ha fatto sulla natura, sulla qualità, sulle cause e sugli effetti dell'amore grandi e lunghi ragionamenti. Se dovessi spiegare il santo e divino amore di Maria santissima, signora nostra, sarebbe necessario aggiungere ancora molto a quanto si è detto e descritto in materia di amore. Dopo la santissima anima di Cristo nostro Signore, nessuno fra tutti gli uomini e gli angeli possedette e possiede un amore così nobile e sublime come la Regina del cielo e per questo meritò di essere chiamata Madre del bell'amore. L'oggetto del santo amore è uno in tutti, cioè Dio stesso e le creature, ma il soggetto che riceve questo amore, le cause dalle quali è generato e gli effetti che produce sono diversi. Maria ottenne il sommo grado dell'amore possibile ad una semplice creatura umana. In lei furono, senza misura e limiti, la purezza del cuore, la fede, la speranza, il timore santo e filiale, la scienza e la sapienza, i benefici, la memoria e la stima di essi, e tutte le altre cause proprie dell'amore santo e divino. Questa fiamma non si genera né si accende con l'amore insano e cieco, che entra per la stoltezza dei sensi senza poi ritrovare una ragione o la via. L'amore santo e puro entra attraverso la nobilissima conoscenza dell'oggetto e per la forza della sua infinita bontà ed inesplicabile soavità, perché Dio, essendo sapienza e bontà, non vuole essere amato solo con la dolcezza, ma anche con la sapienza e la conoscenza di ciò che si ama.
Giornata straordinaria quella di mercoledì 29 maggio 2013 per la tantissima gente accorsa presso la Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine della Salute di Cagliari, in occasione della venuta di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale. Motivo della venuta, il rinnovo completo della struttura interna alla suddetta Chiesa al fine di renderla più rispondente ai criteri del Vaticano II sui luoghi di culto, ed in particolare, per dare dimensione alla bellezza della Liturgia, attraverso un estetica che conduca dentro lo splendore deiMisteri della Salvezza.I meriti della splendida iniziativa vanno al parroco P. Enrico Spano dei Figli di Maria Immacolata e alle numerose Comunità Neocatecumenali presenti.
Nella messa celebrata stamattina Francesco torna a condannare coloro che parlano male degli altri e si "arrabbiano". "Quando uno denigra l'altro è perché lui stesso non può crescere e ha bisogno che l'altro sia abbassato, per sentirsi un qualcuno".
L'annuncio stamattina ai partecipanti alla riunione del consiglio della segreteria del Sinodo. "Papa Benedetto me l'ha consegnata, è un documento forte, anche io dirò lì che ho ricevuto questo grande lavoro: l'ha fatto lui e io l'ho portato avanti". Nel suo discorso, Francesco dice che per l'annuncio del Vangelo non si deve aver timore di "strade nuove" e parla di "ulteriori sviluppi" del Sinodo dei vescovi
Esattamente un anno fa, sulle pagine dei giornali e sulla bocca di ogni persona c’era un solo nome: Chiara Corbella Petrillo. La storia della giovane ragazza romana, morta a 28 anni dopo aver rimandato le cure di un carcinoma alla lingua pur di portare a termine la gravidanza del suo bambino, aveva colpito la sensibilità dell’opinione pubblica e più di qualcuno aveva parlato di un caso di santità dei nostri giorni. Chiara saliva alla Casa del Padre il 13 giugno 2012, dopo una dura lotta contro la malattia. Un lungo tempo di sofferenza fisica, che però questa splendida ragazza ha trasformato in occasione di conversione per sé e per gli altri, a cui ha donato un vero insegnamento di amore cristiano. Quell’amore, cioè, che va oltre la morte, che mira ad un bene più grande, ovvero quello del bambino portato in grembo e non il proprio, e che non rende vane le gravidanze di due bambini bollati dai medici “incompatibili alla vita”, perché, diceva, saranno “compatibili alla vita eterna”. La storia della giovane donna ha commosso, ha sconvolto, ha fatto sorgere interrogativi, ma soprattutto ha posto agli occhi di tutti una verità: la vita eterna inizia già su questa terra. E, con la fede, puoi continuare a sorridere anche tra mille operazioni, anche se hai perso la vista di un occhio, anche se probabilmente sai che il tuo bambino non conoscerà mai la sua mamma…
Difficile non rimanere incantati da uno così. Da uno che quando ti parla si mette sempre al tuo fianco. Francesco è l’uomo che non cammina mai da solo. Non è solo il Papa dal problema “psichiatrico”, bisognoso di contatti, avido di relazioni, fisiologicamente tentato dalla compagnia. E’ il pontefice-pastore che deve sentire costantemente addosso l’odore delle pecore, e quando queste provano ad esplorare altri pendii, le richiama con un fischio e, se occorre, anche con la verga.
Incontrando i partecipanti ala riunione del consiglio della segreteria del Sinodo, Francesco parla della nuova evangelizzazione. "L'intera comunità ecclesiale" incoraggiata "ad essere evangelizzatrice, a non aver paura di 'uscire' da sé". Lasciarsi trasformare da Dio "perché il nostro annuncio avvenga con la parola sempre accompagnata da semplicità di vita, da spirito di preghiera, da carità verso tutti, specialmente i piccoli e i poveri, da umiltà e distacco da sé, da santità di vita".
Una donna di 28 anni che amava la vita. A tal punto che per vederne nascere una nuova, frutto dell'amore con il marito, ha scelto di rinunciare a sottoporsi ai cicli di chemio e radioterapia finché il suo bambino non venisse alla luce. Ha rischiato quella mamma. E non ce l’ha fatta. E' morta per dare la vita a suo figlio. Questa era Chiara Corbella. Romana di 28 anni. Domani è un anno che il suo cuore ha smesso di battere. E Roma la ricorderà con una messa al Divino Amore. L’appuntamento è alle 17 e arriveranno fedeli e amanti della vita da tutta Italia. In prima fila ci sarà il marito Enrico con in braccio Francesco, il frutto del loro amore. La loro storia è stata raccontata dal Messaggero e ha fatto il giro del Mondo. E ora a un anno dalla scomparsa di Chiara vogliamo raccontare ancora la loro storia.
La figura materna e quella paterna sono indispensabili e di pari importanza per l’equilibrio psicofisico del bambino. E' quanto risulta da una serie di studi presentati dalla rivista “Early Children Development and Care” . Si tratta di sette articoli internazionali che indagano il rapporto padre-figlio, relazione indispensabile per lo sviluppo armonico della personalità del minore. Come prova del nove, nell’editoriale si sottolinea il fatto che i figli di quelle coppie dove i ruoli sono ben distinti «hanno capacità sociali più sviluppate e sono più pronti alla competizione» rispetto ai figli di genitori in cui i ruoli non sono così ben delineati. A questo si aggiunge che «i padri sembrano giocare un ruolo maggiore nel processo di apertura dei figli al mondo esterno che è legato allo sviluppo dell’autonomia e alla capacità di affrontare i rischi». Al contrario «le madri attribuiscono maggior valore al lavoro in casa, al supporto emotivo per i figli e all’educazione sessuale».
«Avevo molta paura all’inizio, ma mi sono fatta forza. Poi, una volta che ho conosciuto le Femen, mi sono accorta che sono violentissime nelle azioni e nelle parole, ma che il loro odio esplode solo contro certe persone, contro chi crede, contro chi considerano nemici». A parlare così è Iseul Turan (in foto a sinistra), 21 anni, studentessa di Legge a Parigi, che tre mesi fa si è infiltrata fra le Femen e alla fine di maggio ha dato vita alle Antigones, un gruppo di ragazze che si pone come alternativa costruttiva alle “femministe in topless”. Un gruppo che ha conquistato le prime pagine dei giornali per alcune proteste eclatanti contro il Papa, Putin, Berlusconi e l’arcivescovo di Bruxelles, aggredito con insulti e spruzzi di acqua santa (qui l’articolo e il video). Turan, che ha già rilasciato decine di interviste sui quotidiani e le reti televisive nazionali, spiega a tempi.it come mai tre mesi fa ha deciso di smascherare le militanti approdate anche in Francia.
«Abbiamo voluto dare un segnale a tutti i nostri cristiani riunendoci a Baghdad, nonostante la situazione della città sia molto grave. Ma il Sinodo è andato bene e ringraziamo Dio per questo». Così monsignor Amel Nona (nella foto a fianco), arcivescovo di Mosul, parla a tempi.it del Sinodo della Chiesa caldea, iniziato il 5 giugno e conclusosi lunedì scorso. Il Sinodo, convocato dal nuovo patriarca Louis Raphaël I Sako, si è occupato soprattutto della drammatica situazione dei cristiani. In Iraq, infatti, dal 2003 a oggi sono fuggiti per l’instabilità del paese e le persecuzioni circa l’80 per cento dei cristiani, secondo alcuni, «non meno del 60 per cento» secondo l’arcivescovo di Mosul.
L’insegnante cristiana Dimyana Abdel Nour è stata condannata all’esorbitante cifra di 100 mila lire egiziane (circa 10 mila euro) per aver insultato l’islam e il profeta Maometto. Si chiude così il caso della 24enne maestra alla scuola elementare Sheikh Sultan di Luxor, accusata di blasfemia dai genitori di alcuni suoi studenti.
«Hamed Abdel-Samad è un apostata, ha messo in discussione l’islam in modo palese e ha detto che è una cattiva religione, fascista. La sua punizione dovrebbe essere la morte». Così Mahmoud Shabaan, professore di retorica all’università di al-Azhar, la massima autorità sunnita dell’Egitto, ha accusato Abdel-Samad, ricercatore in studi politici e islamici e autore di libri critici dell’islam considerati blasfemi in Egitto, che ha partecipato lo scorso 4 giugno a un forum in Egitto dal titolo “Fascismo islamico”.
Gesù, Maria e Giuseppe vennero ad abitare a Nazaret e quella umile e povera abitazione si tramutò in un secondo cielo. Per poter riferire gli arcani misteri che avvennero tra Gesù e la sua purissima Madre fino ai dodici anni di vita e successivamente alla predicazione, sarebbero necessari molti libri. Direi comunque sempre poco per la grandezza ineffabile dell'argomento e per la mia ignoranza. Dirò solo, illuminata dalla gran Signora, qualche cosa, tacendo però nella maggior parte, perché non è possibile né conveniente conoscere tutto in questa vita. Il saper ogni cosa è riservato per la vita eterna in cui abbiamo riposto ogni nostra speranza.
Vangelo Lc 7, 36 - 8, 3 Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
[In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».] In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro
Vincere le tentazioni di "andare indietro" - cioè di dire che "si può fino a qui, non si può di qua" e dunque alla fine "restiamo qui" - e del "progressismo adolescente", che spinge a prendere "un po' qua e un po' là" dalla cultura dominante. Nelle messe che celebra al mattino alla Casa santa Marta, papa Francesco continua a illustrare il suo disegno di Chiesa: così oggi è tornato a parlare della "strada" che indica lo Spirito Santo, quella della "libertà", "nel discernimento continuo sulla volontà di Dio". Il Papa, riferisce la Radio Vaticana, commenta le parole di Gesù "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge", contenute in un brano evangelico che segue quello delle Beatitudini, "espressione della nuova legge" più esigente di quella di Mosé. Questa legge è "frutto dell'Alleanza" e non si può capire senza di essa. "Questa Alleanza, questa legge è sacra perché portava il popolo a Dio". Francesco ha paragonato la "maturità di questa legge" al "germoglio che scoppia e viene il fiore". Gesù, ha affermato, "è l'espressione della maturità della legge".
Santa Margherita stava un giorno nel cortiletto, sito dietro l'abside della Cappella. Era intenta a lavorare, ma il suo cuore era rivolto a Gesù Sacramentato; soltanto il muro impediva la vista del Tabernacolo. Avrebbe preferito, se l'ubbidienza glielo avesse permesso, di stare a pregare, anziché attendere al lavoro. Invidiava santamente la sorte degli Angeli, i quali non hanno altra occupazione che amare e lodare Dio. All'improvviso fu rapita in estasi ed ebbe una dolce visione. Le apparve il Cuore di Gesù, risplendente, consumato nelle fiamme del suo puro amore, circondato da una grande schiera di Serafini, che cantavano: Amor trionfa! Amor delizia! L'amor del Sacro Cuore tutto allieta! - La Santa guardava, incantata di meraviglia. I Serafini si volsero verso di lei e le dissero: Canta con noi ed unisciti a noi nel lodare questo Divin Cuore! - Margherita rispose: Io non oso. - Essi replicarono: Noi siamo gli Angeli che onoriamo Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento e siamo venuti qui apposta per unirci a te e dare al Divin Cuore l'omaggio di amore, di adorazione e di lode. Noi possiamo fare un patto con te e con tutte le anime: noi terremo il vostro posto davanti al Santissimo Sacramento, così che voi possiate amarlo senza mai cessare, per mezzo di noi vostri ambasciatori. - (Vita di S. Margherita). La Santa accettò di unirsi al coro dei Serafini per lodare il Signore ed i termini del patto furono scritti a lettere d'oro nel Cuore di Gesù. Questa visione diede origine ad una pratica, tanto diffusa nel mondo, chiamata « L'Ora di Guardia al Sacro Cuore ». Centinaia di migliaia sono le anime, che vanno orgogliose di chiamarsi e di essere le Guardie del Sacro Cuore. Si sono formate delle Arciconfraternite, con il proprio periodico, affinché gli ascritti possano stare uniti nell'ideale della riparazione ed usufruire dei privilegi, di cui la Santa Chiesa li arricchisce.
Luca ha una voce serena, parla con naturalezza della sua vita, di come è stata stravolta dall’incontro con l’amore di Gesù. Lavorava come deejay nelle discoteche, la musica era un “rumore” per cercare di far tacere i problemi che fermentavano nel profondo. Ferite generate da un’infanzia difficile: il divorzio dei genitori, la violenza sessuale da parte di un laico consacrato. Gesù lo salva. Con il balsamo della Sua misericordia guarisce le piaghe dell’anima e lo riporta a nuova vita. Oggi Luca Maffi ha 28 anni, una moglie e un figlio. La musica è ancora presente nella sua vita, però in modo del tutto diverso. Tre anni fa nasce RapGesùCristico, progetto musicale di nuova evangelizzazione in cui il dj originario di Brescia, insieme al suo braccio destro Federica Catta, usa l’hip hop con un obiettivo preciso: lanciare un seme, dire che c’è un’alternativa. Pur senza voler giudicare le scelte altrui, Luca utilizza quella che tradizionalmente è una musica di protesta per scuotere i giovani che si buttano via tra alcol, sesso, droga. “Vogliamo andare in controtendenza - racconta a ZENIT - utilizzando gli stessi strumenti (musica e nuove tecnologie della comunicazione, ndr) che la società utilizza per divulgare altri messaggi”.
«Nella Curia ci sono sante persone, davvero, ci sono sante persone. Ma c’è anche una corrente di corruzione, c’è anche quella, è vero.. Si parla di una “lobby gay”, ed è vero, c’è. Dobbiamo vedere cosa possiamo fare…». A pronunciare queste parole sarebbe stato papa Francesco lo scorso 6 giugno durante un incontro privato con i Superiori delle Congregazioni religiose latino americane e caraibiche. A rivelarlo è stato proprio uno dei partecipanti a questo incontro, che si è premurato di trascrivere tutte le cose dette da papa Francesco in un’ora circa di colloquio, che poi sono state pubblicate sul sito cileno Reflexión y Liberación e tradotte in inglese dal sito Rorate Caeli.
«Sappiamo chi sei. Sappiamo quali ore frequenti. Tu insegni agli studenti le materie imposte dal governo. Noi vogliamo che tu non vada più a scuola». Recitava così un sms arrivato sul cellulare di Sherif Daggash, insegnante di 28 anni della scuola secondaria Sanda Kyarimi di Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, Nigeria. Il messaggio portava la firma di Boko Haram, il gruppo terrorista islamico che dal 2009 ha ucciso in Nigeria oltre 3 mila persone in più di 700 attacchi. Boko Haram vuole imporre la sharia in Nigeria e cacciare i cristiani dal nord del paese.
È stato salutato dai media europei come una scoperta all’avanguardia. Si tratta di un nuovo esame diagnostico per sapere entro i primi tre mesi di gravidanza se il bambino è affetto da malattie genetiche come la sindrome di Down. A COSA SERVE? La scoperta, pubblicata sulla rivista Ultrasound in Obstetrics & Gynecology, è in fase di sperimentazione in due ospedali inglesi: il King’s College di Londra e il Medway Maritime di Kent. Successivamente entrerà a far parte della già vasta gamma di analisi che vengono proposte alle donne per conoscere lo stato del nascituro. Secondo i ricercatori, però, «questo tipo di esame è più sicuro dei metodi diagnostici disponibili». Non solo: trattandosi di un test sul Dna del sangue materno, è anche meno invasivo. «Il problema è proprio il fatto che si parla di minor rischio, ma non si dice a cosa serve», spiega a tempi.it Josephine Quintavalle, la più nota esponente laica del movimento pro-life britannico, fondatrice e direttrice del Comment on Reproductive Ethics, l’osservatorio sulle tecniche riproduttive umane.
«Noi cristiani di Damasco viviamo con dolore e angoscia questa guerra, ormai gli spari e le esplosioni fanno parte della nostra vita ma continuiamo a vivere, ci siamo abituati e non possiamo stare chiusi in casa per la paura». Così Samaan, cattolico siriano, commenta a tempi.it la notizia delle due bombe esplose ieri nel centro della capitale, che hanno ucciso una dozzina di persone e ferite circa 30. Samaan vive a Damasco con la sua famiglia, traduce dall’italiano all’arabo per la Chiesa i libri su don Bosco e prima dello scoppio della guerra civile faceva la guida turistica per gli italiani che volevano visitare i luoghi storici della cristianità in Siria. Oggi, come tutti i siriani, ha paura ed è preoccupato: «Ieri mattina dei colpi sono stati sparati in una zona di Damasco interamente cristiana, un uomo è morto. Sua moglie doveva partorire tra qualche giorno».
Dove sono finite la famose “minoranze creative” di papa Wojtyla e papa Ratzinger? È questa, detta brutalmente, la domanda che sorge spontanea anche davanti a un esito elettorale che non lascia scampo a quella parte di società non di stretta osservanza alla “Repubblica delle idee”. Una minoranza militante, dice il responso iperastensionista delle urne e, in un certo senso, “militarizzata” in senso laicista, è ormai padrona incontrastata del sentire culturale e civile di questo paese. Eppure papa Francesco parla tutti i giorni e spinge i cattolici ad andare al largo, «verso le periferie esistenziali» e, non ultimo, a «sporcarsi le mani» con la politica.
Il bambino Gesù compì sette anni, mentre dimorava in Egitto; era questo il tempo del misterioso esilio, destinato dall'eterna Sapienza e, perché si verificassero le profezie, era necessario che si facesse ritorno a Nazaret. L'eterno Padre, un giorno, ordinò questa sua volontà all'umanità del suo santissimo Figlio alla presenza della sua divina Madre, mentre essi stavano compiendo insieme i loro esercizi. Ella la conobbe nello specchio di quell'anima divinizzata, e vide come accettava l'obbedienza del Padre per eseguirla. La grande Signora fece lo stesso, benché in Egitto avesse già più conoscenti e devoti che a Nazaret. La Madre ed il Figlio non manifestarono a san Giuseppe il nuovo ordine del cielo, ma in quella notte l'angelo del Signore gli parlò in sogno come dice san Matteo; l'avvertì di prendere il fanciullo e la madre, e di ritornare nella terra d'Israele, perché Erode e quelli che cercavano di uccidere il bambino erano morti. L'Altissimo vuole che tutte le cose create siano disposte in modo ordinato; così, pur essendo il bambino Gesù vero Dio e sua Madre tanto superiore in santità a san Giuseppe, non volle che la decisione del ritorno in Galilea risultasse dal Figlio né dalla santissima Madre, ma rimise tutto a san Giuseppe, che in quella famiglia così divina aveva il compito di capo. Questo fu per dare esempio a tutti i mortali di quanto Dio si compiace che tutte le cose siano governate secondo l'ordine naturale disposto dalla sua provvidenza: che gli inferiori e i sudditi nel corpo mistico, benché siano più eccellenti in altre qualità e virtù, debbano ubbidire e sottomettersi a quelli che sono superiori nell'ufficio visibile.
In che modo e perché è il cristianesimo è in declino in molti Paesi in Occidente? È questa la domanda centrale dell'ultimo libro di Mary Eberstadt, How the West Really Lost God, edito dalla Templeton Press. Numerosi studi hanno dimostrato che la fede e la pratica della fede cristiana sono diminuite in quasi ogni Paese europeo e che la percentuale di coloro che non credono è aumentata anche negli Stati Uniti. Per quanto riguardo la causa di questo declino della religiosità ci sono varie teorie, come l'urbanizzazione, l'industrializzazione, la tecnologia, eccetera. Mentre la Eberstadt vede un legame tra questi cambiamenti e la secolarizzazione, c'è un fattore invece di vitale importanza che di norma non viene preso in considerazione: la famiglia. È stato spesso ipotizzato che il declino della famiglia sia una conseguenza dell’indebolimento della religione, ma la tesi che viene proposta in questo libro è che l’indebolimento della vita familiare contribuisce al declino religioso.
Muhammad al-Qatta, venditore di caffè di 14 anni, è stato ucciso il 9 giugno da un gruppo di islamisti. L'esecuzione si è tenuta in pubblico. A denunciare il fatto è l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Mons. Jean Clement Jeanbart: in caso di una vittoria jihadista i cristiani non potrebbero più professare la religione in Siria. L'appello a tutti i cattolici a pregare per la fine della guerra e la riconciliazione del popolo siriano.
Uno dei sei veggenti di Medjugorje rivela al direttore di Radio Maria: "È uno spazio senza confini, ci sono gli angeli e la gente cammina e canta"
Quali sono stati gli “eventi” dello scorso fine settimana? Intendo dire quali sono stati gli avvenimenti che hanno attirato e hanno visto la partecipazione di tante persone? Porsi questa domanda dovrebbe essere una norma ovvia per chi fa informazione. Allora faccio una rapida rassegna stampa delle cronache relative a sabato e domenica che si potevano leggere ieri, sulle pagine dei giornali più venduti. Il “Corriere della sera” dedicava una pagina alla protesta che i “No Nav” hanno inscenato a Venezia contro il passaggio delle grandi navi da crociera davanti a Piazza San Marco. Quanti saranno stati a manifestare? Gli stessi organizzatori dicono qualche centinaio di persone. Un’altra mezza pagina è dedicata alla protesta “anti nozze gay” che è stata fatta a Parigi, al Roland Garros, dagli attivisti di “Hommen”: una decina di persone. “La Repubblica”, sempre ieri, ha dedicato ovviamente molte pagine – con l’editoriale del direttore – all’iniziativa fiorentina dello stesso giornale, “La repubblica delle idee”, una manifestazione a cui hanno partecipato personalità molto importanti, la famosa “gente che piace”, quindi con tutti i riflettori su di loro.
La sofferenza che Gesù provò nell'Orto del Getsemani, nessuno può comprenderla appieno. Fu così grande da produrre nel Cuore del Figlio di Dio una tristezza senza paragone, tanto che esclamò: L'anima mia è triste sino alla morte! (S. Matteo, XXVI38). In quell'ora di dolore vide tutti i tormenti della Passione ed il cumulo d'iniquità degli uomini, per cui si offriva a riparare. « Lo spirito è pronto, disse, ma la carne è debole! » (S. Matteo, XXVI-41). Fu tale lo spasimo del Cuore, che il Corpo del Redentore sudò Sangue. Gesù, come Uomo, sentì il bisogno del conforto e lo cercò presso gli Apostoli più intimi, Píetro, Giacomo e Giovanni; a tal fine li aveva condotti seco nel Getsemani. Ma gli Apostoli, stanchi, si addormentarono. Afflitto di tanto abbandono, li svegliò lamentandosi: « E così, non avete potuto vegliare con me neppure un'ora? Vigilate e pregate... » (S. Matteo, XXVI-40). Il Getsemani di venti secoli fa si ripete anche oggi misteriosamente. Il Cuore Eucaristico di Gesù, Prigioniero d'amore nei Tabernacoli, in modo a noi inspiegabile risente gli effetti delle colpe dell'umanità. Alle anime privilegiate, ed in particolare a Santa Margherita, chiese tante volte di tenergli compagnia davanti al Tabernacolo, per un'ora, durante la notte, per consolarlo. Conosciuto il desiderio esplicito di Gesù, le anime amanti del Sacro Cuore si affezionarono alla pratica dell'Ora Santa. In questo mese del Sacro Cuore approfondiamo l'alto significato dell'Ora Santa, per apprezzarla e per farla con frequenza e devozione. L'Ora Santa è un'ora di compagnia che si fa a Gesù in memoria dell'agonia del Getsemani, per consolarlo delle offese che riceve e per ripararlo dell'abbandono, in cui è lasciato nei Tabernacoli dagli increduli, dagli infedeli e dai cattivi Cristiani. Quest'ora può farsi solennemente in Chiesa, quando è esposto il Santissimo, e può farsi anche privatamente, o in Chiesa o in casa. Anime pie che facciano l'Ora Santa privata in Chiesa, ce ne sono poche; si adduce il motivo degli affari domestici. Chi realmente fosse impedito di stare in Chiesa, potrebbe anche in famiglia fare compagnia a Gesù. Come comportarsi in pratica?
La Madonna, dice il Vangelo, ha inaugurato la storia della salvezza il 25 marzo dell’anno zero col suo assenso a Dio (il quale, si noti, le chiese il permesso). Poi ha forzato la mano al Figlio alle nozze di Cana, prendendo sul serio il suo ruolo di Madre dell’Umanità (Cristo è il nuovo Adamo) e provocando un miracolo non strettamente necessario solo per aumentare la festa. La sua prima «apparizione» in qualità di Aiuto dei Cristiani (uno dei suoi titoli nelle Litanie) reca la data del 40 d.C.: all’apostolo san Giacomo il Maggiore, in Spagna, e venne portata dagli angeli sul Pilar, il pilastro che si venera a Saragozza. In quell’anno era ancora in vita (terrena). Dopo la sua Assunzione apparve molte altre volte, la più anticamente documentata delle quali diede origine all’attuale basilica di santa Maria Maggiore in Roma.
«Io ho una coscienza e un cuore, non posso sposare due persone omosessuali. La legge Taubira è illegittima, usurpa il termine matrimonio, e io non posso applicarla». Così ha dichiarato due giorni fa Jean-Michel Colo (nella foto), da 31 anni sindaco di Arcangues, piccola cittadina francese di 3 mila abitanti dell’Aquitania. Colo, come tanti altri sindaci hanno annunciato che faranno, si è rifiutato il 31 maggio di accettare la richiesta di due uomini che volevano sposarsi e i suoi sei assistenti, che potrebbero essere delegati al suo posto, la pensano come il loro sindaco.
Durante la messa celebrata questa mattina, Francesco commenta le parole di Gesù agli apostoli: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" e "Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture". Ma "sempre, nella Chiesa, c'è stata questa tentazione", di cercare forza altrove e non nella gratuità.
Il nuovo Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), già missionario in Giappone, presenta se stesso e le sfide dell’evangelizzazione per l’istituto, le Chiese dell’Asia e del mondo. L’urgenza di raggiungere i non cristiani e il valore dei massmedia.
«Siamo una famiglia straordinariamente normale... Ma il merito non è nostro. Semplicemente perché è un'opera di Dio». Mezza Catanzaro è in attesa di un parto insieme straordinario e normale, per dirla con le parole appena usate dal capofamiglia Aurelio Anania, 46 anni, impiegato come coadiutore (quello che un tempo si chiamava bidello) all'Accademia di belle arti di Catanzaro: sua moglie Rita Procopio, 42 anni, partorirà nei prossimi giorni per la sedicesima volta. Stavolta è una figlia, si chiamerà Paola e si aggiungerà alle altre otto sorelle e ai sette fratelli. Aurelio e Rita (lei è ovviamente casalinga, anche se in passato lavorava negli uffici amministrativi del Policlinico Mater Domini) si sono sposati l'8 dicembre '93 dopo otto anni di fidanzamento e tenendo fede, ci tengono a raccontarlo, al voto di castità prematrimoniale. E da allora è cominciata la serie ininterrotta di figli: per prima Marta, oggi 18 anni, e poi Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno fino alla piccola Domitilla, appena un anno e mezzo.
Oggi, preso di mira l'aeroporto della capitale. Attacchi anche contro truppe italiane. Rientrata in Italia la salma di Giuseppe la Rosa, il carabiniere ucciso lo scorso 8 giugno a Rafah. Crescono l'estremismo islamico e il nazionalismo. Dal 2002 al 2010 gli Usa hanno speso oltre 35 miliardi di dollari in fondi per lo sviluppo del Paese, ma alla popolazione non è arrivato un centesimo. La pretesa degli occidentali di imporre il laicismo e il "dio denaro" in una società basata sulla religione.
Secondo un rapporto di due ong laiche, le somme corrisposte alle vittime dalle autorità centrali dell’India e quelle statali dell’Orissa hanno coperto solo le case danneggiate, ma non ogni altro tipo di proprietà: terreni, mobili, risorse agricole, utensili. L’arcivescovo emerito di Cuttack-Bhubaneshwar: “Nessun aiuto neanche per i luoghi di culto danneggiati”.
Cresce l'intolleranza religiosa in Sri Lanka: un gruppo di ignoti ha attaccato la chiesa cattolica St. Francis Xavier ad Angulana, nell'arcidiocesi di Colombo. I vandali - riporta l'agenzia AsiaNews - hanno distrutto un'antica statua della Vergine, per poi accanirsi sul tabernacolo: lo hanno staccato dall'altare tentando di dare fuoco all'eucarestia. Il fatto è avvenuto il 5 giugno scorso intorno alle 10 di sera, ma al momento la polizia non ha ancora individuato i colpevoli. Da diversi mesi in Sri Lanka avvengono attacchi contro le minoranze religiose, in particolare cristiana e islamica.
“Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”. Scriveva così Carlo Urbani, il medico italiano che dieci anni fa, all’età di 47 anni, moriva di Sars in Vietnam dopo aver individuato il virus e salvato il Sudest asiatico dalla pandemia. “Non sapremo mai quanti milioni di vite ha salvato”, commentava l’allora segretario generale Onu, Kofi Annan. In occasione del decennale dalla scomparsa, Papa Francesco in un messaggio rende grazie a Dio per il bene operato da Urbani e incoraggia a proseguirne l’opera.
La vera libertà nasce dall’aprire la porta del cuore al Signore: è quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha affermato che la salvezza è vivere nella consolazione dello Spirito Santo, non nella consolazione dello spirito del mondo. Alla Messa - concelebrata dal cardinale Stanislaw Rylko, da mons. Josef Clemens e da mons. George Valiamattam, arcivescovo indiano di Tellicherry - ha preso parte un gruppo di sacerdoti e collaboratori del Pontificio Consiglio per i Laici.
- Prendi la vita di Gesù e leggila da capo a fondo: non sentirai da Lui neppure una parola di mormorazione. Il suo Cuore è sempre lo stesso: ha una parola dolce per i giusti e per i peccatori, una parola di tenerezza per i suoi traditori, una parola di perdono per i suoi carnefici. Su tutti stende il suo manto benigno di carità. Gesù anzi odia così tanto la mormorazione che vuole stabilire appositamente una regola speciale: - Non giudicate - Egli dice - se non volete essere giudicati. Nella misura con la quale giudicate gli altri sarete giudicati anche voi. E perché osservi la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello e non badi alla trave che sta nell'occhio tuo? Orbene che cosa fai quando mormori? Nascondi i tuoi stessi difetti, ti figuri una colomba, un agnellino, e metti in piazza i difetti altrui. Volesse il cielo che la tua lingua rispettasse almeno quanti ti fanno del bene, o sono migliori di te! Quante volte invece non risparmi neppure le persone più pie, più venerande e più sacre, coprendole di ridicolo, svisando i fatti, cambiando circostanze, e mettendo in dubbio le stesse buone azioni e intenzioni! ....
Al PalaModì una folla ancor più numerosa di quella dei grandi concerti pop-rock ha accolto l’arrivo di Francesco Kiko Arguello, l’ex pittore spagnolo che è il leader mondiale dei neocatecumenali, una esperienza religiosa all’interno della Chiesa cattolica nel segno della riscoperta adulta del “Cammino” di fede con forti legami di comunità (FOTO). Il palasport quasi non ce la faceva a contenere le diecimila persone arrivate praticamente da tutto il Centro Nord: erano presenti gruppi provenienti da Toscana, Sardegna, Lazio, Lombardia, Friuli, Trentino, Liguria, Emilia Romagna e Umbria. L’incontro con Arguello, che ha anche suonato la chitarra sul palco, è stato l’evento-clou della “festa della famiglia” organizzata dalla diocesi nel weekend.
Torturato e poi ucciso a sangue freddo, davanti ai suoi genitori, perché considerato blasfemo. La vittima è un ragazzino di 15 anni, arrestato e giustiziato dai ribelli siriani ad Aleppo, nel quartiere di Sha'ar, per aver pronunciato frasi blasfeme durante un litigio sul posto di lavoro. Secondo quanto riporta oggi l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il giovane vendeva caffè per le strade del quartiere e qualcuno lo ha sentito dire: "Anche se il profeta Maometto venisse giù, io non diventerei un credente". Poco dopo è stato arrestato e, alcune ore più tardi, riportato nella stesa area con evidenti segni di tortura e pestaggi su tutto il corpo. Il gruppo islamico, annunciando pubblicamente l'apostasia, ha sparato due volte al ragazzo con un fucile automatico di fronte a un gruppo di persone, tra cui anche i genitori del giovane.
Alcuni vandali hanno distrutto una statua della Madonna e tentato di dare fuoco al tabernacolo della St. Francis Xavier di Angulana (arcidiocesi di Colombo). Le ostie consacrate però sono rimaste intatte e per i fedeli è un segno lanciato da Gesù: “Nessuno può distruggere l’amore di Cristo”.
Maria Santissima è onorata dai fedeli, non solo con la pratica dei primi cinque Sabati del mese, ma anche con i Quindici Sabati consecutivi, che si compiono due volte all'anno, chiudendosi il primo turno l'otto maggio, festa di S. Michele Arcangelo, ed il secondo turno il sette ottobre, festa della Madonna del Rosario. La pietà dei fedeli ha fatto sì che si rendesse un simile omaggio al Sacro Cuore di Gesù, onorandolo, non solo con i nove primi Venerdì, ma anche con i Quindici Venerdì consecutivi. Questa pratica non toglie nulla alla rivelazione della Grande Promessa, essendo soltanto una intensificazione di riparazione, dato l'aumentare dell'iniquità nel mondo. L'autore di queste pagine si è interessato affinché la devozione dei Quindici Venerdì si diffondesse ovunque. In pochi anni la pia pratica è penetrata in tutto il mondo, è stata bene accolta dai devoti del Sacro Cuore, ha prodotto e continua a produrre frutti ubertosissimi nelle anime. Il manuale, che ormai circola in sette lingue e che porta la Benedizione di Papa Giovanni XXIII, può servire di guida alle anime volonterose. Si presenta lo scopo e la maniera di compiere questa pratica. Fine principale dei Quindici Venerdì è la riparazione al Sacro Cuore, tenendo presente ogni venerdì una categoria particolare di peccati dà riparare: o i sacrilegi, o le bestemmie, o gli scandali, ecc. Fine secondario è ottenere grazie. Il Cuore di Gesù, riparato e consolato da queste Comunioni riparatrici, si dimostra larghissimo nel concedere grazie e favori eccezionali. La diffusione rapida e densa dei Quindici Venerdì non potrebbe spiegarsi, se i fedeli non avessero constatato la generosità di Gesù nel fare grazie.
Commentando il Vangelo delle beatitudini, Francesco osserva che i "Nuovi comandamenti" si capiscono soltanto "se uno ha il cuore aperto". "L'ipocrisia è questo: non lasciare che lo Spirito cambi il cuore con la sua salvezza". "La libertà dello Spirito, che ci dà lo Spirito, anche è una sorta di schiavitù, una 'schiavitù' al Signore che ci fa liberi, è un'altra libertà".
Giovanni Paolo II è stato un grande papa condottiero della libertà. Benedetto XVI è stato il vero illuminista – ha inondato di luce razionale illuminata dalla fede – un occidente ottenebrato dall’irrazionalità nichilista. Ma né l’uno né l’altro sono stati ascoltati da questa Europa in declino che sembra correre verso il baratro. Così – per uno spettacolare colpo di fantasia del Conclave (e dello Spirito Santo) – è arrivato papa Francesco che parla più ai piccoli e ai semplici cristiani che alle élite, alle accademie e ai salotti. Col risultato che le élite non lo capiscono. Esce da tutti i loro schemi mentali. Ebbene, per sintonizzarsi con questo pontificato secondo me bisogna leggere “Il Signore degli Anelli” di John R. R. Tolkien. O meglio rileggerlo attraverso l’interpretazione che ne dà un monaco benedettino, Giulio Meiattini, nel libro “La discrezione di Dio”. Interpretazione che ha, sullo sfondo, il libro di Paolo Gulisano, “Tolkien: il mito e la grazia”, opera che ha il merito di mettere a fuoco la cattolicità di Tolkien.
«Non si chiamano matrimoni come in Francia, ma è solo un fatto semantico». Una cosa di poco conto, per Giancarlo Galan (Pdl), che ha depositato un disegno di legge per il riconoscimento delle unioni civili omosessuali. «L’intenzione dell’ex ministro della Cultura, nei fatti, è sancire per legge, aggirando la Costituzione, una rivoluzione radicale del matrimonio», spiega a Tempi Eugenia Roccella. La parlamentare del Pdl è alla testa di chi, nel partito, non la pensa come Galan. È appena tornata dalla Francia, dove ha partecipato alla Manif pour tous, contro il matrimonio gay introdotto dal presidente François Hollande. Una manifestazione spontanea per difendere il diritto elementare ad avere un padre e una madre. Un diritto che «le unioni civili e il matrimonio omosessuale mettono in discussione».
Il cosiddetto diritto all’autodeterminazione in materia sessuale riesce davvero a raggiungere vette vertiginose di parossismo. L’ultima follia giunge dall’Australia, in particolare dallo stato del New South Walles, la cui Corte Suprema ha pronunciato una sentenza d’appello destinata a far discutere. La vicenda riguarda il cinquantaduenne Norrie May-Welby, che dopo essersi sottoposto, a ventotto anni, ad un’operazione chirurgica di “affermazione di sesso” (sex affirmation surgery) – quella che una volta si chiamava operazione di “cambiamento di sesso” (sex change surgery) – decide, nel 2010, di non sentirsi più donna e di optare per un sesso neutro. Né masculus né foemina. Norrie ritiene di avere diritto ad un riconoscimento ufficiale della sua nuova sessualità e ricorre ai funzionari dell’anagrafe del New South Walles, i quali in un primo momento lo accontentano attestando nel certificato di nascita la sua neutralità («sex not specified»). Quattro mesi dopo gli stessi funzionari si accorgono dell’assurdità di quel provvedimento, e procedono alla sua revoca.
Centomila persone sono in perfetto silenzio, in attesa. Poi scoppia il boato di applausi. Siamo allo stadio Helvia Recina di Macerata, la sera di sabato 8 giugno, ed è appena arrivata la telefonata di saluto di Papa Francesco ai pellegrini del 35° pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, dal titolo “Che cosa può davvero saziare il desiderio dell’uomo?”. “So che camminerete per 28 chilometri tutta la notte – ha detto il Papa – recitando il Santo Rosario, cantando insieme, guidati. E’ bello questo perché è il paradigma della vita. Tutta la vita è un pellegrinaggio.
Per vestire il bambino Gesù con la tunica, la sottoveste e con i sandali, cose tutte che aveva lavorate con le sue mani, la prudentissima Madre si pose inginocchiata alla presenza del suo dolcissimo Figlio e gli parlò in questo modo: «Signore altissimo, creatore dei cieli e della terra, io avrei desiderato vestirvi, se fosse stato possibile, secondo la dignità della vostra divina persona; avrei voluto anche fare con il sangue del mio cuore il vestito che vi porto, ma credo sarà di vostro gradimento, in quanto è povero ed umile. Perdonate, Signore e padrone mio, le mancanze; accettate l'affetto di questa inutile polvere e cenere e datemi il permesso di vestirvi». Il bambino Gesù accettò il servizio e l'ossequio della sua purissima Madre, ed ella subito lo vesti, lo calzò e lo pose in piedi. La tunica era della sua misura e arrivava a coprirgli il piede senza dargli impaccio; le maniche lo coprivano sino alla metà delle mani, quantunque prima non fosse stata presa misura di alcuna cosa. Il collo della tunica era rotondo, senza essere aperto davanti, alquanto sollevato e accomodato quasi alla gola. Benché fosse della detta forma, la divina Madre ne vestì il bambino per la testa senza aprirlo, perché il vestito le ubbidiva per accomodarsi elegantemente secondo la sua volontà. Egli non se la tolse mai, sino a che i carnefici non lo denudarono per flagellarlo e poi per crocifiggerlo; sempre essa andò crescendo col sacro corpo quanto era necessario. Lo stesso accadde con i sandali e con la sottoveste che gli mise l'avveduta Madre. Niente si guastò o invecchiò in trentadue anni; né la tunica perse il colore e la lucentezza con cui uscì dalle mani della grande Signora, né tanto meno si sporcò, ma sempre rimase nella stessa condizione. La veste che depose il Salvatore del mondo per lavare i piedi ai suoi Apostoli, era un manto, o cappa, che portava sopra le spalle; anche questo glielo fece la Vergine, dopo che furono ritornati à Nazaret; crebbe come la tunica ed era di colore un po' più scuro, tessuto nella medesima maniera.
Abbiamo considerato il significato degli emblemi del Sacro Cuore. Conviene ora esporre le varie pratiche, che riguardano la devozione al Cuore di Gesù, cominciando dal Primo Venerdì del mese. Ripetiamo le parole che Gesù rivolse a Santa Margherita: « Nell'eccesso della misericordia del mio amore infinito, accorderò a tutti coloro che si comunicano nel Primo Venerdì d'ogni mese, per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, onde essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, ed il mio Cuore in quell'ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro ». Queste solenni parole di Gesù sono rimaste scolpite nella storia della Chiesa e sono sinonimo di Grande Promessa. Ed invero, quale promessa maggiore della sicurezza eterna? Giustamente la pratica dei nove Primi Venerdì è chiamata la « Tessera del Paradiso ». Perché Gesù ha chiesto, fra le opere buone, la Santa Comunione? Perché questa gli rende una grande riparazione e tutti, volendo, possono comunicarsi. Ha scelto il venerdì, affinché le anime gli rendano il delicato atto di riparazione nel giorno in cui si ricorda la sua morte in Croce.
Liborio Coaccioli lavora all'Avvocatura dello Stato. Ha avutoun centinaio di fidanzate, giocava al casinò: ora è teologo e scrive libri "con prove schiaccinati per la fede". La svolta dopo una visita a Medjugorje: "La mia vita è cambiata: prego sette volte al giorno, digiuno a pane e acqua".
La pedagogia di papa Francesco è chiara: da una parte induce a uscire da se stessi, ad andare incontro agli altri, a darsi da fare per il bene materiale e spirituale delle persone. Dall’altra consiglia di coltivare un intenso rapporto con Dio: confessarsi, pregare un tempo consistente davanti al tabernacolo, recitare il rosario e così via. Il Papa elimina il dualismo tra vita attiva e contemplativa, fonte di equivoci.
Ieri sera papa Francesco ha portato il suo saluto ai pellegrini della Macerata-Loreto e lo ha fatto telefonando in diretta allo stadio Helvia Recina di Macerata prima della partenza verso la Santa casa. Riportiamo la trascrizione della telefonata del Santo Padre.
All'Angelus papa Francesco ricorda la devozione popolare, ma con basi bibliche, al Sacro Cuore, tipica del mese di giugno. Il sacro Cuore "non è un simbolo immaginario, è un simbolo reale, che rappresenta il centro, la fonte da cui è sgorgata la salvezza per l'umanità intera". Il saluto ai pellegrini da Mumbai (India). Ieri il pontefice ha telefonato in diretta ai 100mila pellegrini della Macerata-Loreto. "Tutta la vita è un pellegrinaggio. L'importante è l'incontro con Gesù in questa strada della vita, l'incontro con Lui".
«Riteniamo che almeno diecimila nordcoreani continuino a coltivare la fede cattolica nel profondo del loro cuore. Ma è difficile credere che possa esistere una chiesa sotterranea in Corea del Nord». Padre Lee Eun-hyung è il segretario generale della Commissione per la Riconciliazione del Popolo Coreano, organismo nato nel 1999 in seno alla conferenza episcopale coreana.
“Deriso perché gay”: così Repubblica presentava settimana scorsa la storia del 16enne omosessuale che ha tentato il suicidio in una scuola di Roma. La vicenda è stata presentata come l’ennesimo tragico caso di “omofobia” e sono subito partiti appelli per approvare in fretta una legge che contrasti il fenomeno. Poi si è scoperto che l’omofobia non c’entrava nulla con il tentato suicidio del ragazzo ma il Gay Center non ha fatto marcia indietro sull’arretratezza degli italiani su questo tema.
Fouad Twal è patriarca della Chiesa cattolica latina di Gerusalemme dal 2008. Come tutti i cristiani della Terra Santa è preoccupato dall’instabilità e dalle guerre che hanno invaso tutto il Medio Oriente. A tempi.it accetta di parlare del conflitto in Siria, del tentativo di riavviare il processo di pace tra israeliani e palestinesi, della «paura e speranza» che tutta la Chiesa del Medio Oriente, «la Chiesa del calvario», sta vivendo.
Il 6 Giugno 2013, nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra, Gregor Puppinck direttore del Centro europeo per la Legge e la Giustizia (ECLJ) si è rivolto al Consiglio dei Diritti Umani per denunciare la repressione in corso da parte della polizia francese contro i manifestanti pacifici che difendono la famiglia e i diritti dei bambini. DIRITTO DI MANIFESTARE. La ECLJ si è rivolta al Presidente per richiamare l’attenzione del Consiglio dei Diritti Umani in merito ai gravi eventi che si stanno verificando in Francia. La polizia sta vessando pacifici cittadini con controlli di identità, arresti, detenzioni, e violenza arbitraria. Per oltre otto mesi, milioni di persone hanno protestato pacificamente in tutta la Francia per la difesa della famiglia e dei diritti dei minori contro una nuova legge che autorizza l’adozione di figli e il matrimonio a coppie dello stesso sesso. Puppinck ha rilevato che le dimensioni delle manifestazioni fanno di questa protesta l’evento più grande grande in Francia dal maggio del ’68.
Giovedì 13 Giugno 2013 alle ore 17.00, a un anno dalla salita in cielo di Chiara, al Santuario del Divino Amore sarà celebrata la Santa Messa. Presiederà Don Fabio Rosini. Seguirà un incontro con la testimonianza del marito Enrico, dei familiari, di Padre Vito D’Amato e di altri amici che le sono stati accanto. Chi ha desiderio di partecipare a questa Eucarestia è benvenuto. I sacerdoti che volessero concelebrare dovranno portare con sé camice e stola. Per motivi organizzativi abbiamo bisogno di stimare quanti saremo.
Alla messa, Francesco sottolinea che il seme della Parola di Dio va meditato e comparato con quello che ci succede nella vita. Liberandoci dalle "pietre" e dalle "spine", l'attaccamento alle ricchezze e ai vizi. "Custodire" è un lavoro che porta la speranza.
Gesù ci presenta il suo Divin Cuore sormontato da una piccola Croce. Il segno della Croce, distintivo di ogni cristianó, sia particolarmente il distintivo dei devoti del Sacro Cuore. Croce significa sofferenza, rinuncia, dedizione. Gesù per la nostra redenzione, per dimostrarci l'infinito suo amore, si sottopose ad ogni genere di dolore, sino a dare la vita, umiliato come un malfattore con la condanna a morte. Gesù abbracciò la Croce, la portò sulle sue spalle e vi morì inchiodato. Il Divin Maestro ripete a noi le parole che disse durante la sua vita terrena: Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! (S. Matteo, XVI-24). I mondani non intendono il linguaggio di Gesù; per loro la vita è unicamente piacere e la loro preoccupazione è tenere lontano tutto ciò che richiede sacrificio. Le anime che aspirano al Cielo devono considerare la vita come tempo di combattimento, come periodo di prova per dimostrare a Dio il loro amore, come preparazione alla felicità eterna. Per seguire gl'insegnamenti del Vangelo, devono tenere a freno le passioni, andare contro lo spirito del mondo e resistere alle insidie di Satana. Tutto ciò richiede sacrificio e costituisce la croce quotidiana. Altre croci presenta la vita, più o meno pesanti: povertà, contrasti, umiliazioni, in- comprensioni, malattie, lutti, disillusioni ... Le anime piccine nella vita spirituale, quando godono e tutto va secondo i loro gusti, piene d'amor di Dio, (come credono loro!), esclamano: Signore, come siete buono! Vi amo e vi benedico! Quanto amore mi portate! - Quando invece sono sotto il peso della tribolazione, non avendo il vero amor di Dio, giungono a dire: Signore, perché mi trattate male? ... Vi siete dimenticato di me? ... È questa la ricompensa delle preghiere che faccio? ...
O Signora mia, o Madre mia Io mi offro interamente a Te, e in prova del mio affetto filiale Ti consacro in questo giorno (sera) i miei occhi, le mie orecchie, la mia bocca il mio cuore, in un’unica parola tutto il mio essere! Quindi se io sono tutto Tuo, o Madre di bontà, sollevami, proteggimi e difendimi come cosa e proprietà Tua. Amen.
Cuore Immacolato di Maria, Modello perfetto di santità,prendici, trasformaci a tua immagine. Purifica e libera il nostro cuore da ogni ostacolo alla santità. Che, liberato da noi stessi e da ogni altra seduzione, Tu ci possa rendere ricchi di Te, delle virtù del Tuo Cuore Immacolato. E guidaci a quella intimità divina che Tu solo conosci, e che sola può colmare l'immenso bisogno d'amore e d'unione che Dio ci ha messo nel cuore. Attendiamo da Te, con fiducia, questa grazia di santità... e affidiamo il nostro destino eterno al Tuo Cuore Immacolato. Amen.
In uno dei colloqui e dei ragionamenti che Maria santissima ed il suo sposo Giuseppe facevano circa i misteri del Signore, un giorno accadde che il bambino Gesù, compiuto il primo anno, decise di rompere il silenzio e parlare con voce chiara e modulata al fedelissimo Giuseppe, che svolgeva la missione di padre sollecito, dato che aveva parlato alla divina Madre dalla sua nascita, secondo quanto dissi nel capitolo decimo. I due santissimi sposi trattavano dell'essere infinito di Dio e della bontà che lo aveva indotto ad un amore tanto grande da inviare dal cielo il suo Unigenito per maestro e redentore degli uomini, dandogli natura umana, affinché potesse abitare in mezzo a loro, e patire le fragilità della natura corrotta. San Giuseppe, in questa meditazione, si meravigliava molto delle opere del Signore, e si accendeva in slanci di riconoscenza e lode del suo amore. In questa occasione il bambino Dio, che stava nelle braccia di sua Madre, formando con esse la sua prima cattedra di maestro, parlò a san Giuseppe con voce intelligibile, dicendo: «Padre mio, io venni dal cielo sulla terra per essere luce del mondo e per riscattarlo dalle tenebre del peccato; per cercare e conoscere le mie pecorelle come buon pastore, dare loro pascolo ed alimento di vita eterna, insegnare ad esse il cammino per arrivarvi ed aprire le porte che per i loro peccati si erano chiuse. Voglio perciò che siate entrambi figli della luce, poiché l'avete così vicina a voi».
«Riteniamo che almeno diecimila nordcoreani continuino a coltivare la fede cattolica nel profondo del loro cuore. Ma è difficile credere che possa esistere una chiesa sotterranea in Corea del Nord». Padre Lee Eun-hyung è il segretario generale della Commissione per la Riconciliazione del Popolo Coreano, organismo nato nel 1999 in seno alla conferenza episcopale coreana.
Il cardinale belga Godfried Danneels, che da pochi giorni ha compiuto ottanta anni, uscendo così dal novero dei votanti in Conclave, e ha dovuto abbandonare tutte le cariche nelle varie Congregazioni romane, è balzato all’attenzione con alcune dichiarazioni relative alle “nozze omosessuali” e alle proteste a cui hanno dato vita cattolici e non cattolici, in Francia contro la legge Taubira.
«Una persona che vuole fare il Papa Dio non la benedice. Io non ho voluto fare il Papa». «Vivo a Santa Marta perché a me piace stare tra la gente...». È tutto da vedere il dialogo estemporaneo tra Papa Francesco e i piccoli allievi delle scuole dei gesuiti in Italia e in Albania, accompagnati da educatori e famiglie, ricevuti questa mattina in udienza. Bergoglio si presenta con il discorso scritto. Ma vede la platea e dice: «Io ho preparato un testo ma sono cinque pagine! Un po’ noioso… Facciamo una cosa: io farò un piccolo riassunto e poi consegnerò questo, per iscritto, al padre provinciale e lo darò al padre Lombardi, perché tutti voi lo abbiate per iscritto».
Il Global Council of Indian Christans (Gcic) lancia un appello al nuovo governo del Karnataka guidato dall'Indian National Congress per proteggere la piccola comunità cristiana e le minoranze religiose, per anni bersaglio degli estremisti indù. "Il nuovo esecutivo, dia ora giustizia ai cristiani dal 2008, vittime di una campagna di odio e violenza", afferma Sajan George, responsabile del Gcic. Nel 2008, in coincidenza con i pogrom anticristiani dell'Orissa, il Karnataka ha registrato attacchi contro le chiese locali e le comunità, e da tempo è uno degli Stati più "pericolosi" per la minoranza.
Il cuore aperto alla magnanimità orientata in Cristo, la ricerca di nuove forme di educazione non convenzionali, le sfide in politica per i cristiani, la povertà che avvicina a Gesù: questi i temi principali al centro dell’incontro di Papa Francesco, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, con circa 8mila studenti delle Scuole dei Gesuiti in Italia e in Albania. Tanto l’affetto e la gioia dei ragazzi che hanno sollecitato il Papa con le loro domande e Francesco, rompendo ogni schema, ha avviato un dialogo diretto con i giovani.
Pubblichiamo il testo integrale del discorso del Papa ai giovani delle Scuole dei Gesuiti, sostituito dal discorso a braccio.
Lasciarci amare dal Signore con tenerezza è difficile ma è quanto dobbiamo chiedere a Dio: è l’invito di Papa Francesco nella Messa di stamani a “Santa Marta”, parlando dell’odierna solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Era presente il personale dell’Archivio Segreto Vaticano: a concelebrare l’archivista di Santa Romana Chiesa, mons. Jean-Louis Bruguès, e il prefetto, mons. Sergio Pagano.
Cuore Sacratissimo di Gesù, Cuore amabilissimo del nostro Redentore, Cuore di padre, di fratello, di amico delle anime nostre, quanto siamo debitori al tuo Amore per noi! Dal tuo Cuore adorabile abbiamo ricevuto tanti benefici e favori e abbiamo ottenuto le grazie più belle per la santificazione delle nostre anime.

Cuore dolcissimo di Gesù, Ti sei consumato d'amore per noi, Ti sei donato totalmente a noi per la nostra salvezza. Oggi vogliamo consacrarci tutti al tuo Cuore divino. Siamo tuoi per natura e per grazia e tuoi vogliamo essere nel tempo e nell'eternità. Ci doniamo totalmente a Te: Ti doniamo tutto il nostro essere, il nostro corpo, la nostra anima, il nostro cuore. Cuore dolcissimo di Gesù, Ti doniamo la nostra memoria per ricordare sempre le dolcezze del tuo amore, la nostra mente per apprendere solo la bellezza del tuo Cuore divino, la nostra volontà per amare soltanto il tuo amabilissimo Cuore, la nostra libertà per vivere obbedendo soltanto alla tua santa Volontà.

Cuore Sacratissimo di Gesù, delizia dell'Eterno Padre, conforto dei cuori afflitti, accetta e gradisci l'offerta irrevocabile dei nostri cuori. Racchiudi tutti e per sempre nel tuo Cuore Sacratissimo, affinchè, uniti a Te sulla terra, restiamo per sempre insieme a Te in Paradiso. Così sia.
Il regime si trova in una crisi economica e alimentare sempre più grave: per reagire, manda tutta la popolazione a lavorare i campi. Compresi i bimbi fra i 5 e i 10 anni, che portano i sacchi di semi in giro per la campagna. La propaganda manda una banda di suonatori per "incoraggiarli".
Una sessantina di persone ha preso di mira l’edificio, malmenando con violenza p. Uzzal e alcuni seminaristi. In precedenza avevano attaccato un villaggio tribale cattolico, rubando mucche, capre, utensili. E minacciato gli abitanti di bruciare le loro case. Il 5 giugno sotto attacco la parrocchia di Tumilia.
In poco più di due settimane in Croazia sono state raccolte 710.000 firme per il referendum per introdurre nella Costituzione che il matrimonio è costituito da un uomo ed una donna. Dal 12 al 26 maggio, l'iniziativa "In nome della famiglia" ha raccolto le firme necessarie per indire un referendum che inserisca nella Costituzione della Croazia la definizione del matrimonio come unione tra due persone di sesso diverso. L'iniziativa ha visto la mobilitazione di persone, famiglie, organizzazioni della società civile impegnate nella promozione dei valori umani, associazioni religiose, comunità, movimenti e tutti coloro che sostengono che il matrimonio è una unione tra un uomo e una donna .
Il Pontefice non soggiornerà a Castelgandolfo per le vacanze. Dall'8 luglio termineranno le Messe mattutine nella Domus Sanctae Marthae e nel mese di luglio saranno sospese le Udienze generali.
Dal mese di luglio 2011 è stato apposto un conta persone sulla scaletta che conduce alla teca dove sono custodite le Reliquie del Santo di Padova, nella Cappella del Tesoro: nei primi giorni della Tredicina 2013,dal 31 maggio al 4 giugnosono sfilati dinanzi alla Teca che custodisce le Reliquie,14.280pellegrini(in questo dato non rientrano i pellegrini che decidono di dirigersi solo alla Tomba del Santo, o che seguono le celebrazioni liturgiche o anche chi semplicemente entra in basilica.
All’inizio del 1900, anno del Topo per i cinesi, da Pechino, dalla Città Proibita, dove risiede la corte dell’antichissimo ma ormai al tramonto impero della dinastia Qing, retto dall’imperatore Kuang-Hsu, ma in effetti guidato dalla sanguinaria imperatrice Tzu-Hsi, all’inizio del 1900 giunge l’ordine di massacrare i cristiani. E fu massacro e distruzioni di chiese e di tutte le opere dei missionari. I cristiani furono incolpati di ogni nefandezza: avvelenamento di pozzi, estrazione di occhi ai vecchi, di cuore e di fegato a quelli che incontravano, rapinatori e massacratori di bambini, ladri dei beni dei cinesi… Tutti gli occidentali erano accusati di aver provocato tutte le guerre e i missionari di combattere Confucio e le vecchie e nobili tradizioni cinesi…
I mesi di giugno e luglio rimandano ad anniversari importanti che riguardano un missionario del PIME martirizzato barbaramente in Cina il 21 luglio 1900 durate la crudelissima persecuzione decretata dall’ultima imperatrice cinese. Si tratta di Alberico Crescitelli, nato ad Altavilla Irpina, provincia di Avellino e diocesi di Benevento, il 30 giugno 1863: ricorrono quindi 150 anni dalla nascita. Il 4 giugno ricorrono i 175 anni dell’ ordinazione sacerdotale, il 21 luglio i 113 anni del martirio, che Pio XII definì tra i più crudeli della storia dei martiri di tutti i tempi. Il papà, farmacista del paese, si chiamava Beniamina e la mamma Degna Bruno, una donna forte e profondamente religiosa. Alberico era il quarto di dieci figli. L’8 novembre 1880 Alberico lasciò Altavilla Irpina per Roma, dove veniva accolto nel Seminario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo per le Missioni Estere fondato per desiderio di Papa Pio IX, dal sacerdote romano Pietro Avanzini il 1 giugno 1868. Per Alberico furono sette anni di studio tra la Pontificia Università Gregoriana e quella di sant’Apollinare, tutti con ottimi risultati accademici e formativi.
Diamo uno sguardo al Sacro Cuore. Vi scorgiamo il Sangue nel Cuore ferito e le Piaghe alle mani ed ai piedi. La devozione alle cinque Piaghe e al Preziosissimo Sangue è intimamente unita a quello del Sacro Cuore. Poiché Gesù mostrò a S. Margherita le sue Sacrosante Piaghe, vuol dire che desidera essere onorato come Crocifisso sanguinante. Nel 1850 Gesù scelse un'anima, affinché divenisse apostola della sua Passione; fu costei la Serva di Dio Maria Marta Chambon. Le furono rivelati i segreti e la preziosità delle Divine Piaghe. Ecco in succinto il pensiero di Gesù: « Mi addolora che certe anime considerino la devozione alle Piaghe come strana. Con le mie Sante Piaghe voi potete compartire alla terra tutte le ricchezze del Cielo. Dovete far fruttare questi tesori. Non dovete restare poveri, mentre il vostro Padre Celeste è così ricco. La vostra ricchezza è la mia Passione... « Ti ho scelta per risvegliare la devozione alla mia santa Passione in questi tempi infelici in cui vivi! Ecco le mie Sante Piaghe! Non distogliere lo sguardo da questo libro e tu sorpasserai in dottrina i più grandi sapienti. « La preghiera alle mie Piaghe comprende tutto. Offrile di continuo per la salvezza del mondo! Ogni volta che voi offrite al mio Padre Celeste i meriti delle mie Divine Piaghe, voi guadagnate ricchezze immense. Offrirgli le mie Piaghe è come offrirgli la sua gloria; è offrire il Cielo al Cielo. Il Padre Celeste, davanti alle mie Piaghe, mette da parte la giustizia ed usa misericordia. « Una delle mie creature, Giuda, mi ha tradito ed ha venduto il mio Sangue; ma voi potete così facilmente ricomprarlo. Una sola goccia del mio Sangue è bastevole a purificare tutto il mondo ... e voi non ci pensate ... non ne conoscete il valore! « Chi è povero, venga con fede e confidenza e prenda dal tesoro della mia Passione! « La via delle mie Piaghe è così semplice e facile per andare in Paradiso! « Le Divine Piaghe convertono i peccatori; sollevano gli ammalati nell'anima e nel corpo; assicurano la buona morte. Non vi sarà morte eterna per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe, perché esse danno la vera vita ». Poiché Gesù ha fatto conoscere la preziosità delle sue Ferite e del suo Sangue Divino, se vogliamo essere nel numero dei veri amanti del Sacro Cuore, coltiviamo la devozione alle Sante Piaghe ed al Preziosissimo Sangue.
Odoardo-Focherini-6-luglio-1930-295x300Il 15 giugno a Carpi sarà beatificato Odoardo Focherini (1907-1944). Ieri presso la Sala Marconi di Radio Vaticana è stata illustrata la figura di questo giovane cattolico che, a costo della propria vita (morì nel campo di concentramento di Hersbruck in Germania), salvò cento ebrei dalla persecuzione nazista. Il processo di beatificazione è iniziato nel 1996 e si concluderà il prossimo 15 giugno, a Carpi, in Piazza dei Martiri. La solenne celebrazione sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto per la Congregazione delle Cause dei Santi. Per aver salvato un centinaio di ebrei, Focherini si è guadagnato il titolo di Giusto tra le Nazioni, conferito dallo Stato di Israele.
La premessa è doverosa e Valerie Kontakos ci tiene a precisarlo: «Prima di incontrare Maria, Dorothea, Parthenia e Kalinki non avevo mai conosciuto delle suore. Diciamo che non è il mio genere, io non ho un retroterra religioso, non sono cresciuta in quel tipo di ambiente, insomma, le suore non rientravano tra le mie frequentazioni». Eppure la regista greco-americana a fine anno farà uscire il film Mana, che racconta la storia di come sei amiche tra i 18 e 20 anni siano scappate di casa per «dedicare la vita a Dio», facendosi suore e fondando un monastero in Grecia, sulle montagne vicino ad Atene, che da 50 anni è di fatto un orfanotrofio che ha accolto e cresciuto oltre 300 bambini che nessuno voleva. Il tutto senza un soldo, vivendo delle donazioni volontarie dei greci che con il passaparola sono venuti a conoscere la loro opera e che ancora oggi sostengono nonostante la crisi. Mana in greco significa “mamma” ed è un titolo azzeccato perché «sono una famiglia, anche se non in senso canonico e con una struttura un po’ diversa da quelle classiche». Valerie (nella foto a destra) ha raccontato a tempi.it la storia delle suore e del loro “Villaggio per bambini Lyrio”, «dove oggi, a 70 anni, si occupano di circa 60 bambini. Io non so come fanno, mi stanco solo a guardarle».
«Dobbiamo frenare questa corsa»; «i bambini non possono diventare proprietà degli adulti»; «abbiamo sentito tante campane, ma mai quelle dei diretti interessati a cui non viene data voce». Sono le parole di Robert Oscar Lopez, professore presso la California State University, che lo scorso 12 marzo ha dato testimonianza davanti al Parlamento del Minnesota chiamato a legiferare sul matrimonio omosessuale. L’uomo, cresciuto dalla madre lesbica con la sua campagna, è intervenuto il mese scorso raccontando la sua esperienza sul Public Discourse, il giornale online del centro di ricerca The Witherspoon Institute dell’Università di Princeton.
Sabato 8 giugno si cammina la trentacinquesima edizione della Macerata-Loreto. Come si organizza un pellegrinaggio di novantamila persone alla Casa di Maria? L’efficienza umana non basta. Ci vuole Dio. Ne è convinto Ermanno Calazolaio, presidente del Comitato organizzativo dell’evento.
Riproponiamo l’epilogo del libro Francesco. Il Papa della gente. Dall’infanzia all’elezione papale, una vita al servizio degli altri (Rizzoli, 380 pagine, 15 euro), pubblicato nell’edizione del 7 giugno dell’Osservatore Romano. Il libro è la traduzione italiana della biografia di Jorge Mario Bergoglio edita in Argentina da Aguilar che l’autrice, vaticanista della Nación e amica della famiglia Bergoglio, ha donato al Papa pochi giorni fa. La stessa Evangelina Himitian ha raccontato sul suo giornale (in un articolo pubblicato il 2 giugno) quell’incontro: una breve udienza privata che, per i molti impegni del Pontefice, sembrava fino all’ultimo destinata a essere annullata. Invece, venuto a sapere della sua presenza, Papa Francesco l’ha fatta subito chiamare: «Le norme del Vaticano per le udienze papali sono molto strette. Con un solo gesto Francesco le rompe tutte. Affretta il passo, offre un abbraccio, un bacio. Ti chiama per nome e sorride. Si sforza di dimostrare quello che a ognuno appare chiaro appena lo vede: che è lo stesso padre Jorge di sempre».
È nata la figlia di Beatriz, la ragazza 22enne di San Salvador al centro di un caso internazionale. Dopo un parto cesareo è venuta alla luce alle 2 di mattina del 4 giugno, ma ha vissuto solo per cinque ore. La madre sta bene. «Questa bimba – ha detto Julia Regina de Cardenal, presidente della Fondazione Sì alla vita El Salvador -, in così poco tempo, è venuta al mondo con una missione più grande di quella di molti di noi, perché con la sua breve vita ha salvato chissà quante vite di bambini e delle loro madri, dimostrato che non è medicalmente necessarie l’aborto per salvare la vita della madre».
Lasciamo adesso in Egitto il bambino Gesù, la sua santissima Madre e san Giuseppe santificare quel regno con la loro presenza e con i benefici che non meritò la Giudea, e torniamo a vedere come si concluse la diabolica astuzia ed ipocrisia di Erode. L'iniquo re aspettò il ritorno dei Magi, e la notizia che gli avrebbero recata di avere trovato ed adorato il nuovo Re dei Giudei. appena nato, con lo scopo di togliergli crudelmente la vita. Rimase beffato nel sapere che i Magi erano stati a Betlemme dai santissimi Maria e Giuseppe e che, avendo preso un'altra strada, dovevano ormai trovarsi fuori dai confini della Palestina. Poiché fu informato di tutto questo ed anche di altre cose accadute nel tempio, si accorse di essersi ingannato con la sua medesima astuzia, perché aveva preso tempo aspettando alcuni giorni, sino a quando gli parve che i re orientali avessero tardato ed il pungolo della sua ambizione non l'obbligò a domandare di essi. Consultò di nuovo alcuni dottori della legge e, siccome quello che dicevano di Betlemme secondo le Scritture concordava con ciò che vi era accaduto, comandò che si facesse ricerca con grande accuratezza della nostra Regina, del suo dolcissimo bambino e del glorioso san Giuseppe. Il Signore, che aveva ordinato loro di uscire di notte da Gerusalemme, occultò tuttavia il loro viaggio, affinché nessuno lo sapesse né scoprisse alcun segno della loro fuga. Così i ministri del re gli risposero che in tutta la regione non si trovavano quell'uomo, quella donna e quel bambino, non avendoli potuti scoprire né loro né alcun altro.
Commento al messaggio del 2 giugno 2013 alla veggente Mirjana, di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Sono almeno 100 milioni le persone costrette a lasciare la loro patria: almeno16 milioni i rifugiati, 28,8 milioni gli sfollati interni a causa di conflitto, 15 milioni i profughi a motivo di pericoli e disastri ambientali e 15 milioni i profughi a causa di progetti di sviluppo. A questi vanno aggiunti circa 12 milioni di apolidi. I governi stanno adottando politiche "sempre più restrittive", mentre dovrebbero assicurare uno status di protezione sussidiaria". La Chiesa "sente il dovere di manifestare la sua vicinanza ai rifugiati e alle persone forzatamente sradicate", sia facendosi carico, nei limiti delle sue possibilità, dei loro problemi, sia prendendo le loro difese, anche "alzando la voce per farsi interprete di chi non riesce a farsi sentire".
Per Sajan George, capo del Global Council of India Christians la comunità cristiana è ora al sicuro. Il neoeletto esecutivo guidato dal Congress Party deve assicurare alla giustizia gli estremisti indù responsabili di otto anni di persecuzioni religiose.
Prendendo spunto dalle letture di oggi durante la messa all'istituto Santa Marta, papa Francesco ha toccato il tema dei malati terminali e di quanti pur non essendo in tali gravi condizioni fisiche desiderano ugualmente morire. La prima lettura di oggi era quella di Tobi e Sara. Il primo, diventato cieco, prega il Signore che gli prenda la vita: "meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia" dice. Sara, dopo aver perso sette mariti prima che si unissero a lei, invoca anch'essa da Dio la morte. Per il Papa, questi due casi non rappresentano delle bestemmie pur nella loro invocazione della morte: la loro è una preghiera e in certe situazioni, ha detto, lamentarsi davanti a Dio per le proprie disgrazie non è peccato, ma quasi una preghiera.
"Domani è il primo venerdì del mese e festa del Sacro Cuore di Gesù. Se non avete mai fatto i nove primi venerdì del mese, domani è l'occasione buona per iniziarli. Cliccate su questo link e guardate che meravigliosa promessa ... promessa che Lui manterrà! "
La fedeltà a Dio "ci chiede di cacciare via gli idoli, scoprirli: sono nascosti nella nostra personalità, nel nostro modo di vivere". Bisogna chiedere a Gesù di aiutarci a "cacciare via l'idolo della mondanità, che ci porta a diventare nemici di Dio".
Francesco riceve gli allievi della Pontificia accademia ecclesiastica, che forma i futuri rappresentanti pontifici. L'esempio di Giovanni XXIII, che negli anni nel quali fu nunzio cercava di agire secondo "verità, giustizia, carità, soprattutto carità". "Essere disposti ad integrare ogni vostra visione di Chiesa, pure legittima, ogni personale idea o giudizio, nell'orizzonte dello sguardo di Pietro e della sua peculiare missione al servizio della comunione e dell'unità del gregge di Cristo, della sua carità pastorale, che abbraccia il mondo intero".
Lo denuncia l'istituto svedese per la pace (Sipri). L'escalation delle testate dei tre colossi asiatici minaccia la fragile stabilità del continente. La Cina supera la Gran Bretagna nella vendita di armi ed è quinta dietro Stati Uniti, Russia, Germania e Francia.
Per Marino “restituire a Roma – sono sempre sue parole, testuali - la dignità di essere il centro della cristianità” è una questione di… maxischermi. Dal medico Pd, abortista e a sostegno delle nozze gay, neanche una parola sui valori della famiglia e per la difesa della vita, tanto che nei giorni scorsi non si è neanche peritato di rispondere alle domande dell’associazionismo cattolico, rivolte tramite il quotidiano Avvenire.
Papa Francesco ha affrontato un tema “politicamente corretto” in maniera “politicamente scorretta”. Fedele alla sua linea, sempre più convinto che “l’ipocrisia sia la lingua dei corrotti”, Bergoglio, nell’udienza generale di ieri, ha ripreso uno dei temi cardini del suo inizio di pontificato. Ricorderete che proprio nella messa inaugurale del suo ministero petrino aveva evidenziato il verbo “custodire” come programmatico della rivoluzione bergogliana. Un “I care” gradito ai benpensanti, agli opinionisti laici e anticlericali, ai profeti virtuali e virtuosi, una “presa di responsabilità” per il creato che aveva fatto gridare al miracolo gli alfieri del “green thinking”.
Con 49 voti favorevoli, 19 contrari e 25 astenuti, è passato nel Parlamento Lituano il disegno di legge che vuole limitare l’aborto ai soli casi di gravidanza risultante da stupro o da incesto, e quando la salute della donna incinta è a rischio. Prima di approdare al voto definitivo, però, il ddl sarà attentamente vagliato dalla Commissione per i Diritti umani e le Politiche sanitarie, prima di approdare al voto definitivo.
"Il governo francese si sta preparando ad introdurre, dall’inizio dell’anno scolastico 2013-2014, un nuovo corso obbligatorio di educazione sessuale basato sulla “gender theory” per tutti i bambini dai 6 anni sia nelle scuole pubbliche che in quelle private (comprese quelle confessionali). Questo progetto governativo sta provocando grande preoccupazione tra genitori e insegnanti."
«Non si preoccupi, morirà velocemente appena nato». «Bene sweetheart, vai a casa e ci pensi: nessuno può obbligarti ad accettare il feto, un bambino che tu non vuoi». Sono queste le parole di un video pubblicato in America la settimana scorsa. È l’ultimo di una serie di documentari seguita al processo contro il medico abortista Kermit Gosnell, il secondo girato da una reporter del gruppo “Live Action” per portare alla luce la realtà nascosta dell’aborto.
«Noi siamo abituati ai colpi di Stato, negli ultimi 20 anni ce ne sono stati uno dietro l’altro ma questa volta è diverso». È preoccupato padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano presente nella Repubblica Centrafricana dal 1992. Dal 2003 è di stanza a Bozoum, cittadina di 25 mila abitanti, tra le meno sconvolte dalle scorribande dei ribelli islamici Seleka, che il 24 marzo scorso hanno effettuato un colpo di Stato che ha portato alla guida del paese Michel Djotodia. «Di solito gli effetti si si esauriscono in un paio di giorni, qualche saccheggio nella capitale e poi finisce lì, il nuovo governo riprende le sue funzioni e fa il suo lavoro – racconta padre Gazzera a tempi.it – Da due mesi invece continuano saccheggi e violenze, il sistema amministrativo scolastico è ancora in alto mare, è un dramma infinito e non si vedono miglioramenti. Non sembra esserci via di uscita».
Il Cuore di Gesù è rappresentato con una piccola corona di spine; così fu mostrato a Santa Margherita. La coronazione di spine che subì il Redentore nel Pretorio di Pilato, gli produsse tante sofferenze. Quelle acute spine, conficcate senza pietà sul Divin Capo, vi rimasero fino a tanto che Gesù non spirò in Croce. Come dicono pii scrittori, con la corona di spine Gesù intese riparare i peccati che si fanno specialmente con il capo, cioè i peccati di pensiero. Volendo rendere omaggio particolare al Sacro Cuore, riflettiamo oggi sui peccati di pensiero, non solo per evitarli, ma anche per ripararli e consolare Gesù. Gli uomini vedono le opere; Dio, scrutatore dei cuori, vede i pensieri e ne misura la bontà o la malizia. Le anime grossolane nella vita spirituale tengono conto delle azioni e delle parole e danno poca importanza ai pensieri, motivo per cui non ne fanno oggetto di esame e neppure di accusa in confessione. Costoro sono in errore. Tante anime pie invece, delicate di coscienza, sogliono dare troppa importanza ai pensieri e, se non sono ben giudicate, possono cadere nella perplessità di coscienza o nello scrupolo, rendendosi pesante la vita spirituale, che di per sé è soave. Nella mente hanno sede i pensieri, i quali possono essere indifferenti, buoni o cattivi. La responsabilità di un pensiero davanti a Dio ha luogo soltanto allorché se ne comprende la malizia e poi liberamente si accetta. Non sono dunque peccato le immaginazioni ed i pensieri cattivi, quando si tengono in mente distrattamente, senza controllo dell'intelligenza e senza l'atto di volontà. Chi volontariamente commette un peccato di pensiero, mette una spina nel Cuore di Gesù. Il demonio conosce l'importanza del pensiero e lavora nella mente di ognuno o per disturbare o per fare offendere Dio. Alle anime di buona volontà, a chi vuole piacere al Cuore di Gesù, si suggerisce il segreto, non solo di non peccare col pensiero, ma di utilizzare gli stessi assalti del demonio. Eccone la pratica ....
Isaia disse che il Signore sarebbe entrato in Egitto sopra una nube leggera, per compiere meraviglie in quel regno. Nel chiamare nube la Madre santissima o, come altri dicono, l'umanità che Dio prese da lei, senza dubbio volle manifestare che, per mezzo di questa nube divina, l'Altissimo doveva rendere fertile e feconda la terra sterile dei cuori dei suoi abitanti. Ciò affinché, da allora in poi, producesse nuovi frutti di santità e di conoscenza di Dio, come avvenne dopo che questa nube celeste fu entrata in essa. Subito in Egitto si propagò la fede del vero Dio, si distrusse l'idolatria e si aprì il cammino alla vita eterna, che fino a quel momento il demonio aveva precluso, in modo che, quando arrivò in quella regione il Verbo fatto uomo, soltanto qualcuno conosceva il vero Dio, sebbene alcuni avessero appreso questa verità a causa della relazione con gli Ebrei che abitavano in quella terra. Vi mescolavano, però, grandi errori, superstizioni e culto del demonio, come in altra epoca avevano fatto i Babilonesi che erano venuti ad abitare in Samaria'. Dopo che il Sole di giustizia ebbe illuminato l'Egitto, e la nube esente da ogni colpa, Maria santissima, ebbe reso fertile, esso restò tanto fecondo di santità e di grazia, che diede copioso frutto per molti secoli, come si vide nei santi che in seguito generò e nel grande numero di anacoreti che, consacrandosi alla santità ed alla perfezione cristiana, fecero come stillare da quei monti miele dolcissimo.
Vangelo Lc 7, 11-17: Ragazzo, dico a te, alzati!
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Bergoglio censura il 'politicamente corretto' di tanta sinistra italiana.: "I cristiani non usino un linguaggio socialmente educato e ipocrita".
Come da tradizione, anche quest’anno diversi comuni francesi hanno assegnato una medaglia al merito ai genitori delle famiglie numerose. L’onorificenza è stata istituita nel 1920 per le madri, e di conseguenza per i padri, che crescono «con dignità» i loro tanti figli. Quest’anno, però, alcune famiglie l’hanno pubblicamente rifiutata per protestare contro la «distruzione della famiglia» causata dall’approvazione della legge sul matrimonio gay. «DISTRUGGONO LA FAMIGLIA». «Come può lo Stato celebrare dei valori che ha appena ridicolizzato con la legge Taubira?», si arrabbia Bertrand, padre di una famiglia numerosa di Lione, che ha rifiutato l’onorificenza. «Attaccare l’istituzione della famiglia, distruggendola, e poi distribuire delle medaglie non è forse una forma di ipocrisia e incoerenza?».
«I talebani e i mujaheddin indossano una maschera: usano l’Islam, ma non lo rispettano. Inseguono solo il potere e il denaro. Violentano le donne e i bambini. Il popolo afghano, il mio popolo, deve aprire gli occhi». Parla Ahmad Farhad Bitani, 27enne ex-capitano dell’esercito afgano oggi rifugiato politico, e nel suo sguardo crepitano rabbia, tristezza, una certa avidità di giustizia. Con l’odio dei fanatici, Farhad, ha dovuto misurarsi da sempre: suo padre, già comandante dei mujaheddin e poi generale di corpo d’armata, ha trascorso buona parte della propria esistenza a caccia di telebani. Loro, l’hanno ripagato mettendo lui e la sua famiglia nel mirino.
Un fermo no alla “cultura dello scarto”, dell'usa-e-getta, del consumo veloce e senza freni che porta all'idolatria del denaro e degli indici di Borsa: in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, papa Francesco ha approfittato della catechesi dell'udienza generale del mercoledì per lanciare lanciare “un forte richiamo alla necessità di eliminare gli sprechi e la distruzione di alimenti”.
«Molti dei suoi concittadini lo stanno scoprendo adesso che è Papa...». Francesca Ambrogetti - giornalista di origini italiane corrispondente dell'Ansa a Buenos Aires e autrice insieme a Sergio Rubin del libro-intervista con Jorge Mario Bergoglio «El Jesuita», diventato un best seller mondiale dopo il conclave dello scorso marzo - non ha dubbi: molti argentini stanno conoscendo solo adesso la figura del loro cardinale. «Era molto schivo, tanti episodi belli su di lui non si conoscevano. Non tutti sapevano che andava nelle villas miserias a incontrare i poveri, anche perché solitamente non aveva i giornalisti al seguito».
Nuovo appello di Francesco, che invita le organizzazioni caritative cattoliche a proseguire nella loro opera. La Chiesa è vicina ai cristiani del Medio Oriente, "oggi particolarmente in difficoltà". Pregare "col cuore" per coloro che soffrono, dice alla messa del mattino.
Udienza generale dedicata alla odierna Giornata mondiale dell'ambiente. "Uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo", oggi un bambino che muore di fame "è normale", mentre se la Borsa cade è "una tragedia". "La persona non è più sentita come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora - come il nascituro - o non serve più - come l'anziano". "Il cibo che si butta via è come se fosse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame".
“Focherini è l’esempio di come vivere la libertà in apertura alla persona di Cristo: è stato uomo 'unificato’, in cui non esisteva separazione tra vita spirituale e vita reale, perché entrambe sono state vissute come vie di santificazione, cammino verso la perfezione”. Così mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, è intervenuto questa mattina alla presentazione della beatificazione di Odoardo Focherini che sarà celebrata a Carpi (Modena) il 15 giugno.
Gianni Alemanno risponde. Ignazio Marino no. Dopo la la pubblicazione - su Avvenire di domenica - del Manifesto per Roma, le associazioni firmatarie dell’appello sui temi della vita, della famiglia e della libertà educativa prendono di nuovo la parola per sottolineare in due diversi comunicati i due diversi - e contrastanti - atteggiamenti dei candidati al ballottaggio per l’elezione a sindaco della Capitale. Il primo comunicato, in verità, risale a domenica stessa, quando il candidato pidiellino aveva ribadito le sue posizioni sui tre temi cruciali (le sintetizziamo a lato). Risposta di cui il Comitato "Identità e valori" ha preso atto con «soddisfazione», giudicandola «sollecita e puntuale» e auspicando «un confronto franco e diretto» tra i due contendenti su questi temi decisivi per l’orientamento del voto. Ieri, invece, gli estensori del Manifesto hanno preso di petto le «dichiarazioni generiche» del candidato del Pd rispetto a «domande specifiche e precise».
«Liberare» la domenica per permettere alla famiglia di vivere insieme la festa è «un’istanza sacrosanta e dev’essere favorita da tutti». Dunque: «L’urgenza del momento presente della politica italiana non trascuri questi aspetti». Il riposo, «fattore di equilibrio tra il lavoro e gli affetti», è strutturalmente «sociale e relazionale». Un tempo e un’esperienza del riposo frammentati, individualizzati, asserviti alle logiche del consumo, non sono «segno di civiltà» ma aprono a una prospettiva «fuori dall’orizzonte di un nuovo umanesimo». Addita la campagna Libera la domenica sostenuta dalla Cei, il cardinale Angelo Scola, per spiegare la "posta in gioco" dell’evento che si svolgerà sabato prossimo in piazza Duomo: la tappa milanese dell’iniziativa Dieci piazze per dieci Comandamenti, promossa dal Rinnovamento nello Spirito col patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, sotto l’egida della Cei.
730.000 mila. È un vero e proprio trionfo quello registrato in Croazia dalla raccolta di firme per l'indizione di un referendum di iniziativa popolare per modificare la Costituzione. Organizzata dall'associazione civica U ime obitelji (“Nel nome della famiglia”), la petizione chiede che nella Costituzione della Repubblica di Croazia sia inserita una disposizione secondo la quale il matrimonio è una comunione di vita di un uomo e di una donna.
ll 3 giugno su Rai 3 è andata in onda una puntata della trasmissione I Dieci Comandamenti. Trasmissione a carattere religioso chiederete voi? Non proprio, dato che raccontava la vita di due lesbiche – Maria Silvia e Francesca - con quattro figli. La trasmissione in ogni puntata prende spunto da un comandamento di Dio. Questa puntata riguardava il comando: “Onora il padre e la madre”. Dato che nella vicenda di Maria Silvia e Francesca del padre non c’è manco l’ombra, dovremo depennare dal Decalogo questo precetto divino, farlo diventare così un Ennalogo e spiegare a Dio che i tempi sono cambiati.
Una multa per le mamme single, questo il provvedimento che potrebbe essere applicato a Wuhan, capoluogo cinese di una delle province più popolose, la Hubei. Il ricercatore di scienza sociali dell’università di Shangai, Chen Yaya, ha commentato la notizia dicendo che sarebbe la prima volta, nella storia cinese, che si parla espressamente dei bambini nati al di fuori del matrimonio. Fa riflettere la vicinanza tra questo provvedimento e il recente caso di cronaca del bambino trovato in un tubo condominiale. La mamma non era sposata e non aveva i soldi necessari a crescerlo, così ha giustificato il suo tentativo di disfarsene.
Il Comune di Roma aveva deciso di sostenere le famiglie che, non potendo accedere agli asili nido comunali, avevano dovuto usufruire di quelli privati nel 2011. Con un bando sono state selezionati 393 nuclei che per quell’anno avrebbero avuto diritto ad un voucher di rimborso per l’anno scolastico 2011, per un importo massimo di mille euro a bambino. Le famiglie ora, però, denunciano di non aver mai ricevuto alcun rimborso per quell’anno scolastico. «Più volte nei mesi scorsi – ha raccontato uno dei genitori alle pagine romane di Repubblica – ho scritto a funzionari comunali e regionali, visto che nel frattempo è uscito un nuovo bando per i voucher 2011-2012, senza però che i nostri siano ancora stati pagati. Mi hanno risposto che la Regione ha emesso mandato di pagamento nel luglio 2012, ma che la richiesta sarebbe tuttora in sospeso presso la ragioneria. Nel frattempo, per un anno di nido privato, ho dovuto sborsare 4mila euro. Mi chiedo se e quando arriverà questo contributo». L’assessore alla Famiglia e al Welfare del Comune di Roma, Gianluigi De Palo spiega a tempi.it: «Il problema non è del Campidoglio, ma della Regione, perché i fondi per quei rimborsi erano quelli regionali».
Durante la Passione il Corpo di Gesù fu ricoperto di Piaghe: prima con i flagelli, poi con la corona di spine ed in ultimo con i chiodi della crocifissione. Anche dopo morto, il suo Sacro Corpo ricevette un'altra ferita, più larga e più crudele delle altre, ma anche più significativa. Il centurione, per assicurarsi meglio della morte di Gesù, apri con una lancia il suo Costato e trapassò il Cuore; ne venne fuori un po' di Sangue e qualche goccia d'acqua. Questa ferita del Cuore Divino fu mostrata a S. Margherita Alacoque, perché la contemplasse e riparasse. La devozione al Sacro Cuore, oltre che amore, è riparazione. Gesù stesso lo disse: Cerco gloria, amore, riparazione! Quali colpe può significare la ferita del Cuore? Di certo le più gravi, quelle che feriscono di più il buon Gesù. E queste colpe bisogna riparare generosamente e di continuo. Il primo peccato che ferisce orribilmente il Sacro Cuore è il sacrilegio eucaristico: il Dio della santità, della bellezza e dell'amore, entrare con la Comunione in un cuore indegno, preda di Satana. Ed ogni giorno sulla faccia della terra quante Comunioni sacrileghe si fanno! L'altro peccato che apre la ferita del Sacro Costato, è la bestemmia, l'insulto satanico che un verme di terra, l'uomo, lancia contro il suo Creatore, l'Onnipotente, l'Infinito. Chi può contare le bestemmie che giornalmente escono dalla bocca di tanti infelici? È anche lo scandalo uno dei peccati più gravi, perché apporta la rovina a tante anime che ne subiscono il funesto influsso. Quale ferita dolorosa apre al Sacro Cuore chi dà scandalo!
Le memorie rimaste in molti paesi d'Egitto di alcuni prodigi che operò il Verbo incarnato hanno potuto dare motivo ai santi e ad altri autori, perché alcuni scrivessero che i nostri esuli abitarono in una città ed altri affermassero lo stesso di altre. Tutti, però, possono dire la verità ed accordarsi distinguendo il periodo che si trattennero in Ermopoli, in Menfi o Babilonia d'Egitto ed in Mataria, perché non solo si fermarono in queste città, ma anche in altre. Ciò che io ho compreso è che, essendo passati per esse, giunsero ad Eliopoli e qui fissarono la loro dimora. I santi angeli che li guidavano, infatti, dissero alla divina Regina e a san Giuseppe che dovevano fermarsi in quella città. Qui, come in altre parti, oltre alla rovina degli idoli e dei loro templi avvenuta con il loro arrivo, il Signore voleva operare altre meraviglie per sua gloria e riscatto di molte anime. Dispose così che agli abitanti di quella città, secondo il felice auspicio del suo nome che significa città del sole, apparisse il Sole di giustizia' e di grazia e li illuminasse abbondantemente. Con questo annuncio stabilirono lì la loro abituale abitazione. San Giuseppe subito iniziò a cercarla offrendo l'affitto adeguato, ed il Signore dispose che trovasse una casa umile e povera, adatta a loro abitazione, un po' fuori città, come la desiderava la Regina del cielo.
Oltre un milione di bambini in tutto il mondo vittime della tratta e altri nove milioni venduti come schiavi. Il prossimo 12 giugno si celebra la Giornata contro il lavoro minorile. Per questa occasione le Missioni salesiane spagnole, nella loro campagna “No estoy en venta”, denunciano che nell’Africa Occidentale oltre 300 mila bambini, bambine e giovani vengono venduti e finiscono tra le file della mafia che a sua volta li rivende per farli lavorare come domestici, nei campi, nelle miniere, nei mercati o per farli prostituire.
La Chiesa avrà presto 95 nuovi Beati, sacerdoti, religiosi e laici uccisi in odio alla fede nel 1936, durante la Guerra civile in Spagna. Riconosciuti quattro nuovi Venerabili Servi di Dio. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i rispettivi Decreti sul riconoscimento del martirio e delle virtù eroiche.
“Consacrare particolarmente a Dio, nel Cuore di Cristo, terra e mari, albe e tramonti, bellezza incomparabile delle chiese e splendore dei campi lavorati dalle mani umane di questa nostra terra calabrese”: nella sua lettera pastorale “Il Mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù”, Mons. Bertolone ricorda l’atto col quale i vescovi calabresi consacrarono tutta la Calabria al Sacro Cuore di Gesù il 6 febbraio del 2012, per dare inizio ad una “storia nuova” delle Chiese calabresi e della Regione Calabria, una storia fatta di “nuova evangelizzazione e di vera comunione”. Oggi, con questa lettera, l’Arcivescovo vuole“annunciare speranza nelle ricorrenti tentazioni disperanti, di fronte alla famiglie stremate dalla nostra attuale situazione economica e sociale: “Caccia la malinconia dal tuo cuore!” (Qo 11,10), dobbiamo ripetere col sapiente biblico, che si rivolgeva a tutta l’assemblea di Dio. Prendi atto che il cuore di Dio freme di compassione per te! (cfr. Osea, 11).”
VIDAS è un’associazione che opera a Milano. Dà assistenza gratuita a domicilio ai malati terminali in città e in 104 comuni della provincia. E presso un hospice dotata di venti stanze all’avanguardia. Alle spalle di questa straordinaria realtà c’è una bellissima storia fatta di valori, di carità, di volontariato. E anche dell’incontro con un santo, don Luigi Orione.
Cosa hanno in comune l’astronauta Paolo Nespoli e il cantante Gianni Morandi, l’attrice Claudia Koll e la conduttrice televisiva Daniela Rosati, l’arbitro di calcio Massimo Busacca e l’allenatore della nazionale Cesare Prandelli, il calciatore Javier Zanetti e l'iniziatore del Cammino neocatecumenale Kiko Arguello, l’operaio Claudio Pagnamenta e il filosofo Martin Rhonheimer, la cuoca Antonella Divincenzo e il teologo Piero Coda? Aver scoperto, in un certo momento della propria vita, la bellezza della fede.
Commentando l'episodio dei farisei che chiedono a Gesù se è giusto pagare le tasse a Cesare, Francesco evidenzia come essi "cercano di ingannare, di coinvolgere l'altro nella loro menzogna, nella loro bugia. Loro hanno il cuore bugiardo, non possono dire la verità". "E' proprio il linguaggio della corruzione, l'ipocrisia". "Pensiamo bene oggi: qual è la nostra lingua? Parliamo in verità, con amore, o parliamo un po' con quel linguaggio sociale di essere educati, anche di dire cose belle, ma che non sentiamo? Che il nostro parlare sia evangelico".
Ha ucciso nove bambini e ne ha feriti 15 nel nome dell’Islam e del Corano. Un kamikaze è salito su una motocicletta e si è lanciato a tutta velocità contro un posto di blocco della polizia proprio di fianco a una scuola. E’ successo nella provincia di Paktia, a sud-est dell’Afghanistan. Il vero obiettivo del terrorista erano dei militari statunitensi, ma di fatto ad andarci di mezzo sono stati i bambini. Ilsussidiario.net ha intervistato Gian Micalessin, inviato di guerra del Giornale e autore dei libri “Afghanistan ultima trincea. La sfida che non possiamo perdere” e “Afghanistan, solo andata”
Francesco ricorda papa Roncalli a 50 anni dalla morte. Pace e obbedienza le caratteristiche di un uomo "valido promotore di unità, dentro e fuori la comunità ecclesiale, aperto al dialogo con cristiani di altre Chiese, con esponenti del mondo ebraico e musulmano e con molti altri uomini di buona volontà".
Questo weekend di inizio giugno la Chiesa belga ha lanciato per due giorni l’iniziativa “Chiese aperte”. Più di 500 edifici di culto hanno aperto le loro porte a fedeli, visitatori e semplici curiosi per diversi momenti di preghiera, di celebrazione, di canti o per sola curiosità. Più di 270 chiese cattoliche tengono le loro porte aperte tutto l’anno e, per questa occasione, l’invito è stato esteso anche ad altri luoghi di culto, come templi protestanti e chiese ortodosse. Lo slogan è: “Una chiesa: un punto di riferimento nel paesaggio, un riferimento comune per gli abitanti, uno spazio aperto per tutti”. Ma questo “punto di riferimento” sta per diventare un edificio vuoto. Lo “spazio aperto per tutti” è a rischio chiusura: le entrate annuali delle diocesi belghe, soprattutto provenienti da doni ed eredità, sono diminuite a tal punto che non sono più in grado di coprire i costi di mantenimento e le spese pastorali. I “costi della carità” delle varie unità pastorali sono molto alti e le donazioni dei pochi fedeli praticanti non riesce a coprire nemmeno le spese correnti. Le diocesi dispongono ancora di un finanziamento pubblico di 75 milioni, ma le spese superano decisamente questa somma. La diocesi di Anversa ad esempio denuncia un deficit di 2 milioni di euro.
Murat Altun è stato condannato a gennaio a 15 anni di prigione. Poiché si trova già in galera da tre anni dovrà scontarne 12, ma in caso di buona condotta potrà uscire tra 6 anni e 5 mesi. Altun alla fine del processo aveva dichiarato di «essere pentito per avere ucciso mons. Luigi, l’ultima persona che nella vita mi poteva fare del male. Ma in quel momento non ero padrone di me stesso». Il giovane assassino ha cercato durante il processo di addurre motivazioni diverse e contrastanti per il suo gesto: prima l’infermità mentale, poi ha tirato in ballo un presunto rapporto omosessuale con il vescovo, infine un rituale islamico. Più volte il processo è stato rimandato perché l’assassino dichiarava in aula di non sentirsi bene. La famiglia ha sempre sostenuto in aula Murat, lodandolo per il gesto compiuto e gridando: «Dio è con te».
È legale uccidere con l’eutanasia pazienti che soffrono di Alzheimer e demenza e che non non sono più in grado di esprimere le proprie volontà? È la domanda a cui medici e politici stanno cercando di rispondere in Olanda, dopo che a gennaio è uscito sui giornali il primo caso di donna malata di Alzheimer uccisa con l’eutanasia, anche se non aveva espresso il suo consenso e non era malata in stato terminale, due disposizioni previste per legge.
Il 4 giugno 1989 l’esercito cinese spense nel sangue la protesta dei giovani cinesi in piazza Tien an men. Fu in quell’occasione che il settimanale Il Sabato pubblicò un manifesto raffigurante l’immagine simbolo di quella rivolta: un giovane che, con la sola forza del suo corpo e della sua ostinazione, impedì la marcia ai carri armati. Il settimanale corredò la foto con questo esergo: «Un uomo da solo può fermare la storia. Può spostare le montagne. Il Sabato rende omaggio a quest’uomo che ognuno di noi ha dentro di sé». Di seguito vi proponiamo la lettura dell’intervento che Li Lu Male, uno dei portavoce del movimento studentesco di allora, fece al Meeting di Rimini il 14 luglio 2004. Li Lu, scampato alla strage, riparò negli Stati Uniti dove denunciò davanti all’assemblea dell’Onu i crimini del governo comunista cinese. È triste notare come molto delle sue speranze e aspettative, a tanti anni di distanza, siano andate deluse.
«Come Mao è il simbolo della Rivoluzione culturale, così Deng Xiaoping è il simbolo del [massacro del] 4 giugno. E come la Rivoluzione culturale deve essere completamente ripudiata, così anche il 4 giugno». A criticare la politica di silenzio e censura del Partito comunista cinese sui fatti di piazza Tienanmen, quando il governo nel 1989 dichiarò lo stato di emergenza e inviando i carri armati in piazza uccise almeno 2 mila persone che chiedevano riforme democratiche, non è un attivista o un dissidente. Contro Mao Zedong e Deng Xiaoping si schiera Bao Tong (nella foto), che nel 1989 era direttore dell’Ufficio per le riforme politiche del partito e membro del Comitato centrale del Politburo, l’organo decisionale più importante della Cina. Bao era anche il principale collaboratore di Zhao Ziyang, ex primo ministro e segretario generale cinese, unico oppositore alla strage tra gli alti ufficiali del partito.
Il governo di Francois Hollande ha deciso di tagliare il quoziente familiare. La misura, che ha sempre rappresentato il fiore all’occhiello della fiscalità francese, farà risparmiare allo Stato secondo i calcoli dei socialisti un miliardo di euro nel 2014. COSA CAMBIA? Il quoziente familiare aiuta moltissimo le famiglie con figli: le entrate di un nucleo, infatti, devono essere sommate e poi divise per il numero dei componenti della famiglia stessa (ogni figlio vale una mezza parte) in modo da tassare non tanto il reddito unitario percepito, quanto il reddito disponibile per ogni componente la famiglia. Il vantaggio è che ad ogni porzione di reddito si applicherà l’aliquota relativa alla sola porzione, evidentemente più bassa di quella applicabile al reddito complessivo. La legge non permetteva a una famiglia di ottenere vantaggi superiori ai 2.000 euro per ogni mezza parte, ora questa soglia verrà abbassata a 1.500 euro.
Consideriamo gli emblemi del Sacro Cuore e procuriamo di trarre profitto dagl'insegnamenti che ci dà il Divin Maestro. Le richieste che Gesù fece a Santa Margherita furono diverse; la più importante, anzi quella che tutte le racchiude, è la richiesta dell'amore. La devozione al Cuore di Gesù è devozione di amore. Amare e non essere ricambiati nell'amore, è cosa che rattrista. Fu questo il lamento di Gesù: vedersi trascurato e disprezzato da coloro che tanto ha amato e tanto continua ad amare. Per spingerci ad innamorarci di Lui, presentò il Cuore fiammeggiante. Il Cuore! ... Nel corpo umano il cuore è il centro della vita; se non pulsa, c'è la morte. Esso è preso come simbolo di amore. - Ti offro il cuore! - si dice a persona amata, volendo significare: Ti offro quanto ho di più prezioso, tutto il mio essere! Il cuore umano, centro e sorgente degli affetti, deve battere prima di tutto per il Signore, Sommo Bene. Quando un dottore della legge chiese: Maestro, qual è il più grande comandamento? - rispose Gesù: Il primo e massimo comasndamento è questo: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ... (S. Matteo, XXII - 3G).
Già accennai sopra che la fuga del Verbo incarnato ebbe altri misteri e fini più alti che il sottrarsi da Erode e difendersi dal suo sdegno. Questo, anzi, fu un mezzo adottato dal Signore per trasferirsi in Egitto, ed operare le meraviglie di cui parlarono gli antichi profeti, tra cui molto chiaramente Isaia. Egli disse che il Signore sarebbe salito su una nube leggera, sarebbe entrato in Egitto, sarebbero crollati gli idoli d'Egitto davanti a lui, sarebbe venuto meno il cuore degli Egiziani, ed altre cose contenute in quella profezia e che accaddero nei tempi della nascita di Cristo, nostro Signore. Tralasciando quello che non appartiene al mio scopo, dico che, proseguendo il loro pellegrinaggio nel modo rivelato, Gesù, Maria e Giuseppe giunsero, dopo più giornate, alla terra d'Egitto. Prima di fermarsi nella città di Eliopoli, volendo così il Signore, furono guidati dagli angeli per molti altri luoghi, dove sua Maestà voleva operare alcuni di quei prodigi e benefici con cui arricchire l'Egitto. Così impiegarono in questi viaggi più di cinquanta giorni, da Betlemme o da Gerusalemme camminarono più di duecento leghe, benché per un'altra via non sarebbe stato necessario viaggiare tanto per arrivare dove presero dimora e residenza.
L'uomo aveva sposato una ragazza tribale. Il padre di lei continuava a domandare al genero di cambiare religione. L'assassinio è avvenuto per mano di uno sciamano e dopo una preghiera rituale. Timori per la vita della moglie e del figlio del cristiano.
"Francesco ci stupisce e ci stupirà sempre più. Romero è il simbolo della Chiesa che papa Bergoglio vuole proiettata nelle periferie geografiche ed esistenziali. Dalla fine del mondo al centro del mondo", afferma a "Vatican Insider" il cardinale di Curia, Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, diplomatico di lungo corso e arciprete emerito della basilica papale di San Paolo fuori le mura. Ora che sul Soglio di Pietro siede il primo Pontefice latinoamericano della storia, attorno alla beatificazione del vescovo salvadoregno l'attenzione è massima, come dimostra anche la copertina che gli ha appena dedicato l'inserto femminile dell'Osservatore Romano. "Vi è indubbiamente una particolare sensibilità verso la figura di Romero - evidenzia il cardinale Montezemolo-.Nel suo percorso di martire emergono evidenti aspetti di santità. Romero si è esposto e sacrificato per la fede e ciò ne fa un modello per i credenti in qualunque parte del mondo. Un modo di testimoniare la missione di pastore che ha forti tratti di vicinanza con il Pontefice venuto dalla "fine del mondo" e che esorta la Chiesa ad uscire da se stessa per andare incontro all'umanità sofferente a costo di qualunque sacrificio personale".
Il 3 giugno di 50 anni fa si spegneva Giovanni XXIII. Oggi alle 17.00, nella Basilica Vaticana, mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, presiederà una Messa per i fedeli della sua Diocesi nell'occasione di questo anniversario. Al termine della celebrazione l’arrivo in Basilica di Papa Francesco. Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, fu eletto 261.mo Pontefice il 28 ottobre 1958, succedendo a Pio XII, e fin dall'inizio rivelò uno stile che rifletteva la sua personalità umana e sacerdotale maturata attraverso una significativa serie di esperienze e un’intensa vita spirituale. Morì la sera del 3 giugno 1963 e fu Beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.
Durante la messa celebrata questa mattina Francesco commenta la parabola dei vignaioli malvagi. "Quelli che erano peccatori come tutti noi, hanno fatto un passo avanti, come se fossero proprio consolidati nel peccato: non hanno bisogno di Dio!". Oggi è il cinquantesimo anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII, "modello di santità" e i santi "fanno tanto bene" alla Chiesa.
Molti si sono chiesti perché le omelie quotidiane di papa Francesco non vengono trasmesse né trascritte integralmente. Per rispondere a queste domande il 29 maggio, Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, ha pubblicato una nota sulla pagina di Radio Vaticana. Ha scritto Padre Federico Lombardi: “Il grandissimo interesse suscitato dalle brevi omelie del Papa nel corso delle Messe celebrate al mattino nella cappella della Casa Santa Marta fa sì che si sia posta e si continui a porre spesso, da diverse parti, la domanda sulla possibilità di accedere a tale celebrazione o a tale omelia in modo completo e non solo tramite le sintesi pubblicate ogni giorno da Radio Vaticana e Osservatore Romano. La domanda è comprensibile ed è stata più volte presa in considerazione e fatta oggetto di una riflessione approfondita, e merita una risposta chiara. Anzitutto, è necessario tener conto del carattere che il Santo Padre stesso attribuisce alla celebrazione mattutina della Messa a Santa Marta.
Partirà anche quest’anno, il tradizionale Tour itinerante del Festival Internazionale di Musica Cristiana “il Mondo Canta Maria” giunto al 14° anno di attività e promosso dall’emittente radiofonica cattolica Radio Kolbe di Schio (VI). Il Festival ha come finalità di portare nelle piazze, nei teatri e nelle Parrocchie il messaggio cristiano attraverso la musica e con la testimonianza di fede di artisti che hanno improntato il loro talento artistico a favore dell’evangelizzazione.
Nella vita di papa Francesco un passaggio fondamentale fu una confessione che fece quando aveva circa 17 anni. Egli stesso ricorda che era il 21 settembre – inizio della primavera e festa dello studente in Argentina – e che si preparava per uscire a festeggiare con i suoi compagni, ma decise di iniziare la giornata visitando la sua parrocchia. Una volta arrivato, trovò un sacerdote che non conosceva e che gli trasmise una grande spiritualità, per cui decise di confessarsi con lui.
Dave e Clarice sono una coppia afroamericana di Los Angeles. Il pastore che celebra le loro nozze li invita a sentirsi sempre uniti al Signore per poter superare i momenti difficile che inevitabilmente arriveranno. In effetti le cose prendono subito una piega indesiderata: Dave deve rinunciare, dopo un incidente, a una promettente carriera di giocatore di baseball e per vivere si accontenta di allenare squadre di giovani promesse; al contrario Clarice si sta affermando nel mondo delle vendite immobiliari e per questo ritiene che non sia ancora il momento di avere figli. La situazione peggiora quando, a causa di un incidente, Clarice resta a lungo con una gamba immobilizzata e decide di chiamare in casa sua madre, che non ha mai visto di buon occhio Dave. Dave si sente continuamente umiliato dalle due donne, prova attrazione per con un’altra donna e il rapporto con la moglie sta precipitando…
Nelle aule del Parlamento inglese oggi inizierà l’ultima puntata dell’iter legislativo sui “matrimoni” gay. Dopo che il 21 maggio scorso la Camera dei Comuni ha approvato il testo di legge con 366 voti contro 161, ora tocca alla Camera dei Lords esprimersi. Il Primate cattolico Vincent Nichols e l'arcivescovo Peter Smith, in una nota, hanno spiegato che non è vero che nulla cambierà nella società inglese e che il matrimonio per gli eterosessuali rimarrà tale e quale a prima. In realtà il modo stesso di intendere questo istituto viene stravolto in radice: "l'apertura ai figli - si dice nella nota - e, con essa, la responsabilità per padri e madri di rimanere insieme per occuparsi dei bambini nati nella loro famiglia non è più al centro dell'interpretazione che la società dà dell'istituzione matrimonio".
È in arrivo in Italia, pubblicato dal Mulino, «Perché l’amore fa soffrire» della sociologa israeliana Eva Illouz, probabilmente il libro di sociologia più venduto nel mondo degli ultimi anni. La studiosa israeliana è stata descritta come la sociologa più influente nell’orbe terracqueo. Ha anche dovuto subire infinite battute nei congressi internazionali di sociologi su come, volendo diventare ricco, un giovane che inizia a praticare la sociologia dovrebbe seguire il suo esempio e occuparsi di tormenti amorosi invece che affaticarsi sulla politica, l’economia o la religione che non assicurano certo tirature milionarie.
Topolino e Minnie che folleggiano per le strade con un trans o un bisex. Hanno visto questo le centinaia di bimbi e di adolescenti cui tante mamme e tanti papà hanno deciso di regalare, dopo i sacrifici da formichine fatti per mettere via i dollari necessari, uno splendido biglietto all-inclusive per un primo week-end di giugno davvero speciale, nel fantasmagorico Disneyworld di Orlando, Florida. Sì, perché ieri sabato 1° giugno a Disneyworld i lustrini e i festoni sono stati tutti per il “Gay Day”, la giornata della sfacciataggine omosessuale che la “comunità” considera oggi uno dei più importanti appuntamenti mondiali del proprio calendario alternativo. Tant’è che li hanno subito imitati i cugini californiani di Disneyland, dove il “Gay Day” viene puntualmente celebrato ogni ottobre.
Ci sarà un motivo se da dieci anni a questa parte la prima marca di pneumatici che viene in mente ai brasiliani è la Pirelli. E se nell’ultima edizione del Top of Mind promosso dalla Folha de São Paulo, il più grande quotidiano di tutta l’America latina, è risultata addirittura la marca industriale in assoluto più ricordata dai lettori di sesso maschile. Nel mondo, Pirelli è il quinto produttore mondiale di pneumatici, ma in Brasile è leader di mercato per il primo equipaggiamento delle case automobilistiche presenti in loco e per il ricambio nei segmenti auto, camion e moto.
Monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica, racconta l’esperienza del pellegrinaggio di notte Macerata-Loreto, giunto alla sua trentacinquesima edizione e che anche quest’anno guiderà in prima persona, portando novantamila pellegrini in preghiera alla Santa Casa di Nazareth, la reliquia dell’edificio che accolse prima la nascita di Maria e poi l’annuncio dell’Angelo e che ora è situata nella Basilica di Loreto.
Mio caro Malacoda, quando non sai una cosa stimala. Non nel senso di apprezzarla, nel senso di stabilire a tua scelta le dimensioni del fenomeno. In Italia, dice un quantitativamente significativo (due pagine) articolo di Repubblica, sono tornati gli aborti clandestini. La cosa a noi non può che fare piacere, ma il trucco c’è e purtroppo è evidente. Il tono perentorio del titolo “Aborti clandestini raddoppiati in cinque anni, sono 40 mila nel 2012” sembra non lasciare spazio a dubbi. Ma non è supportato da cifre accertate, bensì da stime. Ovvio, se un dato è clandestino come fai a denunciarne la consistenza? Vuol dire che lo conosci, ma se lo conosci lo puoi combattere. Il dato clandestino viene quindi “stimato” e diventa una bandiera buona per tutte le battaglie. E se le stime “ufficiali” non bastano, le si raddoppia. Gli aborti clandestini in Italia secondo il ministero della Salute (stima ufficiale) sono 20.000? No! “In realtà” sono 40.000 (stima libera).
Nel periodo delle contraddizioni, dalle quali fu bersagliata Santa Margherita, Iddio mandò un valido sostegno alla sua prediletta, facendola incontrare con il Padre Claudio De La Colombière, che oggi si venera sugli altari. Quando avvenne l'ultima apparizione solenne, il Padre Claudio era a Paray-Le Monial. Si era nell'Ottava del Corpus Domini, nel giugno del 1675. Nella Cappella del monastero Gesù stava esposto con solennità. Margherita era riuscita ad avere un po' di tempo libero, finite le sue occupazioni, ed approfittò per andare ad adorare il SS. Sacramento. Mentre pregava, si sentì sopraffatta da una forte brama di amare Gesù; Gesù le apparve e le disse: « Guarda questo Cuore, che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla, sino ad esaurire e consumare se stesso, per mostrare il suo amore per essi. In cambio io ricevo dalla maggior parte nient'altro che ingratitudine, a causa delle loro irriverenze, dei loro sacrilegi della freddezza e del disprezzo che mi dimostrano nel Sacramento dell'amore. « Ma ciò che più mi addolora è che i cuori a me consacrati mi trattino anch'essi così. Per questo domando a te che il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini venga destinato ad una festa speciale per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la S. Comunione e facendo riparazione con un atto solenne, per chiedere riparazione per le offese che mi sono state recate durante il tempo, in cui sono esposto sugli Altari. Ti prometto che il mio Cuore si aprirà per effondere abbondantemente le ricchezze del suo divino amore sopra coloro che in questo modo lo onoreranno e lo faranno onorare da altri ».
Il 31enne australiano di origine serba ha attraversato il Vietnam raccontando la propria esperienza di handicap. Migliaia di persone hanno assistito ad ogni incontro, milioni in tv e sul web. Ma i vertici comunisti hanno omesso ogni riferimento a Dio e al cristianesimo, sostituendo il traduttore che si era rifiutato di eseguire il diktat.
Papa Francesco nella basilica di san Pietro e contemporaneamente in tutte le cattedrali, nelle parrocchie e nei conventi. Stamattina durante la messa, Francesco ha definito la guerra "suicidio dell'umanità". Nella storia, "tante volte, abbiamo visto che i problemi locali, i problemi economici, le crisi economiche", "i grandi della terra vogliono risolverli con una guerra". "Perché? Perché i soldi sono più importanti delle persone per loro! E la guerra è proprio questo: è un atto di fede ai soldi, agli idoli, agli idoli dell'odio, all'idolo che ti porta ad uccidere il fratello, che porta ad uccidere l'amore".
«Ogni anno fino al 50 per cento del cibo commestibile viene sprecato nelle case degli europei, nei supermercati, nei ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare, mentre 79 milioni di cittadini dell’Unione Europea vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari», ha scritto accoratamente Susanna Tamaro sul Corriere della Sera del 13 maggio.
«È comprensibile: al funerale della propria madre si può non essere perfettamente lucidi». E poi «ci sono le telecamere e i giornalisti» e soprattutto «i compagni con giacche e sciarpe rosse, propensi a trasformare l’ultimo saluto in un corteo di rivendicazioni e proteste al canto di Bella ciao». Insomma, «le attenuanti sono parecchie e può succedere di esagerare», ma secondo Maurizio Caverzan, inviato speciale del Giornale, l’intervento di Jacopo Fo ieri a Milano davanti al teatro Strehler durante le esequie della madre Franca Rame resta la prova che «l’ideologia» può essere a tal punto «ottusa e dunque cieca» da finire addirittura per «prendere il sopravvento sul dolore, violando i sentimenti».
Sapete chi è il mattatore della hit parade francese? Santa Teresa di Lisieux. Ne dà notizia oggi Stefano Montefiori sul Corriere della Sera. Morta di tubercolosi a soli 24 anni in un convento di clausura alla fine dell’Ottocento, la carmelitana scalza canonizzata nel 1925 da Pio XI ha infatti ispirato con i suoi testi l’album Vivre d’Amour, il disco che attualmente domina le classifiche francesi. Un altro pezzo di quel «destino paradossale» che caratterizza questa santa, nota Montefiori. Destino che «l’ha portata a diventare patrona dei missionari pur non avendo mai lasciato il convento, e a essere nominata da Giovanni Paolo II 33esimo Dottore della Chiesa, pur non avendo studiato». E ora Teresa è diventata anche una star della musica. Il “suo” album «è salito al primo posto nella classifica dei Cd e ha già venduto 30 mila copie», mentre sono in preparazione «le versioni in inglese, spagnolo e italiano, e questa estate partiranno in tournée, chiese comprese».
L'omelia di ieri durante la messa mattutina all'istituto Santa Marta. Il Papa ha sottolineato come quello che scandalizza e dà fastidio della Chiesa sia l'Incarnazione del Verbo: non è una organizzazione culturale, ha detto, ma la famiglia di Gesù. La Chiesa, ha detto ancora, viene molto spesso lodata per le tante opere sociali in cui è impegnata, ma se si spiega che queste opere sociali vengono fatte perché le persone che ne sono coinvolte sono la carne di Cristo, allora la Chiesa non piace più. Ma la verità è quella: "quella è la rivelazione di Gesù: quella presenza di Gesù incarnato". Citando le parole dell'apostolo Giovanni, Francesco ha detto come il Figlio di Dio si è fatto carme quando è venuto: predicando lo scandalo della Croce verranno le persecuzioni e questa sarà una cosa buona perché così è la nostra vita.
All'Angelus, Francesco ricorda "la piaga dei sequestri di persona", conseguenza della guerra in Siria. Preghiera in silenzio con tutti i fedeli per i caduti nelle operazioni di pace nel mondo, e per i loro familiari. Il Corpus Domini ci spinge alla condivisione del poco che siamo e che abbiamo.
Gesù concede sempre grazie, dando la salute del corpo e specialmente dell'anima. Il giornale « Il popolo nuovo » - Torino - 7 gennaio 1952, portava un articolo di un famoso comunista, Pasquale Bertiglia, convertito dal Sacro Cuore. Appena ritornato a Dio, chiuse in una busta la tessera del partito comunista e la spedì alla sezione di Asti, con la motivazione: « Voglio passare il resto della mia vita nella Religione ». Si decise a questo passo dopo la guarigione del nipotino Walter. Il bimbo giaceva ammalato nella sua abitazione di Corso Tassoni, 50, a Torino; era minacciato da una paralisi infantile e la madre era disperata. Scrive il Bertiglia nel suo articolo: « Mi sentivo morire dal dolore ed una notte non potei prender sonno al pensiero del nipotino ammalato. Ero lontano da lui, nella mia abitazione. Quella mattina mi balenò un pensiero: mi alzai da letto ed entrai nello stanzino, occupato un tempo da mia madre morta. Al di sopra della spalliera del letto stava un'immagine del Sacro Cuore, unico segno religioso che fosse rimasto nella mia casa. M'inginocchiai, dopo quarantotto anni che non lo facevo, e dissi: « Se il mio bimbo guarisce, giuro di non bestemmiare più e di cambiare vita! « Il mio piccolo Walter guarì ed io ritornai a Dio ». Quante di queste conversioni opera il Sacro Cuore!
I nostri celesti pellegrini partirono da Gerusalemme per il loro esilio, nascosti dal silenzio e dall'oscurità della notte, ripieni però di sollecitudine, dovuta al pegno del cielo che conducevano con sé in una terra straniera, non conosciuta da loro. Il Signore permetteva questa pena, sebbene la fede e la speranza li confortassero, poiché non avrebbero potuto esservene altre più alte di quelle della nostra Regina e del suo fedelissimo sposo. Tale pena, infatti, era naturalmente inevitabile per l'amore che essi portavano al bambino Gesù, e perché non sapevano in particolare tutti gli imprevisti di un viaggio tanto lungo, né come esso si sarebbe concluso, né come sarebbero stati ricevuti in Egitto essendo forestieri, e neppure le opportunità che avrebbero avuto per allevare il bambino e per portarlo per tutto il viaggio senza grandi difficoltà. Molti affanni e pensieri assalirono il cuore della santissima Madre e del suo sposo, nel partire con tanta fretta dalla loro casa. Questo dolore, però, si attenuò molto con la presenza degli angeli del cielo; subito, infatti, i diecimila sopra nominati si manifestarono in forma umana visibile con la loro solita bellezza e splendore, con cui trasformarono la notte in chiarissimo giorno per i celesti viandanti. Uscendo dalle porte della città, essi si inchinarono e adorarono il Verbo fatto uomo nelle braccia della sua vergine Madre; la incoraggiarono, offrendosi di nuovo al suo servizio ed alla sua ubbidienza, assicurandola che l'avrebbero accompagnata e guidata nel viaggio, dove la volontà del Signore li avrebbe condotti.
Il Cuore di Gesù cominciò a palpitare d'amore per noi sin dal primo istante della sua Incarnazione. Ardeva d'amore durante la vita terrena ed a San Giovanni Evangelista, l'Apostolo prediletto, fu concesso di sentirne i palpiti nell'ultima Cena, quando posò il capo sul petto del Redentore. Salito al Cielo, il Cuore di Gesù non cessò di palpitare per noi restando vivo e vero nello stato eucaristico nei Tabernacoli. Nella pienezza dei tempi, quando gli uomini giacevano nell'indifferenza, affinché si risvegliasse il fervore, Gesù volle mostrare al mondo le meraviglie del suo Cuore lasciando vedere il petto squarciato e le fiamme che lo circondavano. A ricevere le confidenze di Gesù fu scelta una povera Suora, Margherita Alacoque, umile e pia, dimorante nel monastero di Paray - Le Monial, in Francia. ....
Gerusalemme, simbolo dell'incontro delle tre grandi religioni monoteiste, si rivela focolare di intolleranza. E come è già accaduto in passato, questa volta sono le frange più radicali dell'ebraismo ad essere responsabili. L'"Observatoire de la christianofobie" riporta di un grave atto vandalico compiuto contro la chiesa della Dormizione, una delle abbazie più importanti di Gerusalemme. I monaci benedettini, che abitano la chiesa, hanno avuto un brusco risveglio nello scoprire che le mura dell'edificio erano state ricoperte di scritte anti-cristiane. Tutte rigorosamente in lingua ebraica, il che lascia pochi dubbi sulla matrice del gesto. Già tra settembre e ottobre alcune chiese in Israele hanno assistito a deplorevoli atti di questo genere. La polizia cerca i responsabili negli ambienti degli ultra-nazionalisti e ultra-religiosi.
Lo scorso anno abbiamo deciso di andare a Medjugorje in pellegrinaggio a piedi da Roma, città nella quale viviamo, a similitudine di molti altri che lo hanno già fatto da altre città europee e italiane anche più lontane. Da Roma tuttavia il significato è particolare. Ci è piaciuto, tanto che ci torneremo nello stesso modo anche quest'anno. Per chi ci vuole seguire o per chi lo vorrà fare autonomamente nel futuro, la presente pagina è e sarà utile riferimento per le tappe e luoghi da attraversare. Non è difficile, se ci siamo riusciti noi può farlo chiunque soprattutto se viene affrontata con una staffetta ove ciascuno può camminare secondo le proprie possibilità. Un augurio a tutti !
Roma è vita. S’intitola così il programma elettorale di Ignazio Marino, il candidato sindaco del centrosinistra a Roma. “Sogno una città che sia a misura di bambino – ha spiegato più volte – e faccia riscoprire il gusto di sorridere per strada”. Certo che si sorriderà per strada a Roma, e con Marino Sindaco sorrideranno soprattutto i bambini. Si formeranno alla cultura di chi tra i punti qualificanti del programma elettorale, ha un paragrafo dedicato ai “Diritti delle persone LGBT”: “Il diritto di ciascuno deve essere tutelato e le diversità tutte devono essere risorsa per la comunita”, si legge.
«In Europa c'è una forte lobby pedofila che punta a fare diventare normale la perversione. Mai come oggi si è assistito all'annientamento dei bambini in queste dimensioni». Ad affermarlo è don Fortunato Di Noto, il sacerdote siciliano fondatore dell'associazione Meter, il più famoso "cacciatore" di pedofili su Internet. Con lui cerchiamo di capire il fenomeno in Italia.
Il 30 maggio, poche ore dopo la celebrazione in Francia del primo matrimonio omosessuale, in Nigeria la camera dei rappresentanti ha approvato all’unanimità una legge che proibisce i matrimoni gay e dichiara illegale la costituzione di organizzazioni in difesa dei diritti degli omosessuali.
Il 31 maggio Papa Francesco ha concluso il mese mariano partecipando alla recita del Rosario in Piazza San Pietro e proponendo una meditazione sulla festa della Visitazione. Come fa spesso, il Papa ha diviso la sua meditazione in tre parti, riflettendo su tre parole che descrivono l'esperienza terrena della Vergine Maria: ascolto, decisone, azione. Queste parole sono anche un modello di vita spirituale e apostolica per noi, e ricordano e aggiornano vecchi motti - come «vedere, giudicare, agire» - che si situano all'origine della storia moderna dell'apostolato dei laici.
Non so se ci si renda conto della reale portata del dibattito sull’eutanasia, in corso in Italia e in Europa. Si sta evidenziando sempre più chiaramente che il punto di approdo di alcune sentenze di giudici nazionali ed europei e di alcune legislazioni permissive di paesi a noi vicini (Olanda, Belgio, Svizzera) non è tanto l’eutanasia, ma il suicidio assistito.
Alzare le tasse non basta e per rientrare nei parametri come da accordi con l’Europa Francois Hollande ha bisogno di tagliare. Con qualche mese di ritardo, è arrivata sul tavolo del presidente della Repubblica la tanto temuta (dalle famiglie) riforma delle politiche familiari, ritenute il fiore all’occhiello della Francia. Hollande a due possibilità: ridurre i vantaggi fiscali garantiti dal quoziente familiare o mettere mano ai benefit garantiti alle famiglie con due o più figli.
Papa Francesco, questa mattina nell’omelia alla Messa alla Casa Santa Marta, ha detto che con le facce da funerale non si può annunciare Gesù. Il cristianesimo è fascino, è gioia, è allegria. Perché mai la vita cristiana dovrebbe essere una vita all’insegna della tristezza? Commentando alcuni passi delle lettura – in particolare quello del Vangelo dove si narra dell’incontra tra Maria e Elisabetta, il cui grembo sussultò di «gioia» – il pontefice ha detto che «noi cristiani non siamo tanto abituati a parlare di gioia, di allegria», «credo che tante volte ci piacciano più le lamentele».
Dieci questioni, intorno a cui un’opinione diffusa e “politicamente corretta” chiama la Chiesa a giudizio davanti al tribunale della storia: la sua infedeltà rispetto alle origini del movimento cristiano, l’imposizione del celibato ecclesiastico, i tribunali dell’Inquisizione, l’arretratezza cattolica rispetto al progressismo evangelico, l’antisemitismo, la sessuofobia, l’anti-scientismo, la svalutazione della donna, il dolorismo. Sette donne, storiche di professione, di diversa estrazione religiosa, si confrontano con questi stereotipi senza pregiudizi, con un linguaggio ampiamente accessibile, mai rinunciando al rigore storico-critico delle affermazioni.
La Francia apprezza le scuole cattoliche, eccome. Secondo un sondaggio di La Croix e Opinion Way il 43 per cento dei francesi vorrebbe iscrivere i figli a una scuola cattolica paritaria. Il tema del finanziamento pubblico alle scuole gestite da privati è delicato in Francia tanto quanto in Italia, ma secondo il 65 per cento degli intervistati è giusto che lo Stato aiuti le scuole cattoliche perché «il loro insegnamento contribuisce al servizio pubblico di insegnamento».
Non è necessaria la sfera di cristallo. I primi provvedimenti del “pacchetto famiglia” che verranno messi all’ordine del giorno del Parlamento saranno le leggi sull’omofobia e sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Sconsiglio ragionamenti del tipo “il governo è sorretto da un maggioranza anomala e precaria, e questo scoraggerà interventi sui temi etici”. Per tre ordini di ragioni: a) su coppie di fatto e omofobia i mutamenti normativi saranno (impropriamente) presentati come necessaria attuazione di direttive comunitarie, come si è già tentato in passato; il ministro Idem è stata chiara in proposito; b) oggi questi due temi non sono così divisivi, come attesta il coro di consensi di esponenti autorevoli del centrodestra alla campagna di pressione avviata da Repubblica, secondo la tecnica sperimentata del “caso pietoso” (stavolta un gay diciassettenne); c) al governo non viene chiesto di occupare la prima linea, bensì di prendere atto della volontà del Parlamento.
Meditazione di Francesco per il Rosario a conclusione del mese mariano. Ascolto, anche nella realtà quotidiana, di Dio che ci parla; decisione di affidarsi totalmente a Dio; azione nel fare ciò che Dio ci chiede. Nel pomeriggio l'incontro con22 bambini malati.
Alla messa nella casa santa Marta, papa Francesco esorta a non cadere nella trappola dello "spirito del mondo", riducendo il cristianesimo a una versione "educata", "ragionevole", "sociale". Confessare il Figlio di Dio venuto nella carne porta alla persecuzione e al martirio. Alla messa erano presenti l'arcivescovo dell'Avana e alcuni gentiluomini di Sua Santità.
L'ultimo saluto a Little Tony al Santuario del Divino Amore, santuario dove Little Tony era molto devoto.
Quando Maria santissima ed il gloriosissimo san Giuseppe ritornarono dall'aver presentato nel tempio il loro bambino Gesù, stabilirono di trattenersi in Gerusalemme nove giorni, per andare al tempio nove volte e offrire ogni giorno la sacra ostia del figlio loro affidato, quale rendimento di grazie per lo straordinario favore che avevano ricevuto tra tutte le creature. La divina Signora venerava con speciale devozione il numero nove, in memoria dei nove giorni nei quali fu preparata ed abbellita per l'incarnazione del Verbo, come si disse all'inizio di questa seconda parte nei primi dieci capitoli; ed anche per i nove mesi, nei quali lo portò nel suo grembo verginale. E con questa considerazione desiderava far la novena con il suo Dio bambino, presentandolo altrettante volte all'eterno Padre, come offerta gradita per i sublimi ideali che la gran Signora aveva. Cominciarono la novena, e ogni giorno andavano al tempio prima dell'ora terza, e stavano fino a sera in orazione. Sceglievano, col bambino Gesù, il luogo più basso, da cui potessero degnamente ricevere quel meritato onore che il padrone del convito diede nel Vangelo all'umile invitato, quando gli disse: «Amico, passa più avanti». Tanto meritò la nostra umilissima Regina; ed in tal modo fece con lei l'eterno Padre, alla cui presenza ella elevava il suo spirito.
In questi giorni stanno crescendo le reazioni alle immagini che mostrano Wladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria, ricevere la comunione dalle mani del cardinale Angelo Bagnasco durante i funerali a Genova di don Andrea Gallo. La maggior parte delle reazioni sono di sconcerto e di indignazione, tanto che in diversi casi si arriva anche a giudizi pesanti sul cardinale Bagnasco, che non possiamo non definire inaccettabili. In ogni caso non si può negare che la vicenda abbia creato scandalo.
Come può una maggioranza – ad esempio i cristiani in Europa – essere discriminata? È una domanda a cui prova a rispondere l'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa con il suo rapporto 2012, presentato il 21 maggio a una conferenza internazionale dell'Osce a Tirana, in Albania. Il rapporto non presenta solo la lista degli episodi di intolleranza, violenza o vandalismo di cui sono stati vittime i cristiani e i loro luoghi di culto nel corso dell'anno passato. Nella sua prima parte, il rapporto offre infatti un'analisi delle “restrizioni legali” che toccano la libertà dei cristiani di professare la loro fede: un ritratto, insomma, di uno scenario istituzionale che, sempre di più, favorisce la discriminazione e l'intolleranza contro la religione della maggioranza.
Ogni anno oltre 100mila cristiani vengono uccisi per ragioni legate in qualche modo alla propria fede. E’ la denuncia levata nei giorni scorsi all’Onu di Ginevra da mons. Silvano Maria Tomasi. Un dato che mostra, in modo impressionante, quanto la persecuzione dei cristiani sia di drammatica attualità e non storia del passato.
Prendendo con decisione l’iniziativa di una nuova “politica di comunicazione” dell’Istituto per le Opere di Religione, il presidente del Consiglio di sorveglianza, Ernst von Freyberg, ha concesso una serie di interviste a qualificati rappresentanti della stampa internazionale, che vengono pubblicate oggi, 31 maggio.
“Nell’Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono”. Papa Francesco, per la Solennità del Corpus Domini, celebrata ieri sera nella Basilica di San Giovanni a Laterano, chiede ai fedeli di seguire Gesù e di ascoltarlo, anche per imparare il valore della parola “solidarietà”. Al termine del rito, Papa Francesco ha presieduto a piedi la processione lungo via Merulana tra due ali di folla ed ha impartito la benedizione eucaristica a Santa Maria Maggiore.
Secondo la versione ufficiale rilasciata dalla polizia, dopo che il bambino le è scivolato nel tubo la ragazza ha provato a riprenderlo. Non riuscendoci, ha avvisato il padrone di casa, affermando di avere sentito qualcosa di simile al vagito di un neonato dentro il tubo. Per vergogna, non ha rivelato subito di essere la madre, cosa che è stata scoperta solo due giorni dopo il salvataggio del neonato.
Secondo Roberto Volpi, statistico esperto di demografia e temi socio-sanitari, «si profila, all’interno dell’“inverno” del matrimonio, il fallimento di quello omosessuale. Se proprio quel fallimento non è già nelle cose. A dirlo sono come sempre i numeri». In un articolo che appare oggi sul Foglio, Volpi riporta gli esiti di uno studio di William C. Duncan dell’Institute for Marriage and Public Policy condotto a dieci anni dall’introduzione del matrimonio omosessuale in Olanda, legalizzato nel 2001. E la conclusione di Duncan è che dopo dieci anni dall’approvazione della norma, «approssimativamente 9 su 10 persone gay e lesbiche in Olanda ancora non hanno deciso di contrarre un matrimonio legale». Brutta notizia per gli attivisti della causa Lgbt, e proprio nel giorno in cui i media di tutto il mondo celebrano in pompa magna il “sì” di Bruno e Vincent (nelle foto in questa pagina), “i primi sposi gay di Francia“.
La celebrazione in Francia del primo matrimonio tra due persone omosessuali «è un vulnus grave alla famiglia che ovunque nel mondo, non solo nel nostro paese, è il presidio dell’umano». Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, a margine di una iniziativa pubblica al Museo Diocesano.
Il disegno di legge del partito Ump sarà discusso settimana prossima e ha come obbiettivo di rendere ancora più aggressiva la laicità in Francia. Il testo depositato da Christian Jacob, e firmato da oltre cento deputati del gruppo parlamentare di destra, vuole modificare il Codice del lavoro e permettere ai datori di lavoro privati di impedire ai dipendenti di portare addosso simboli religiosi, facendo così rispettare una rigida interpretazione del concetto “neutralità religiosa”.
«Deriso perché gay si getta dalla finestra». Nel narrare la vicenda dello studente di origini rumene che ieri ha tentato il suicidio gettandosi dalla finestra di un istituto tecnico romano, non c’è titolo di giornale che oggi non ricorra alle caselle “omosessualità”, “bullismo”, “razzismo”, “omofobia”. Ma cos’è più tragico, il gesto disperato di un ragazzino o il suo arruolamento a una campagna politicamente corretta? Cos’è più cupo, il dramma di un adolescente o il cliché del Giornalista Collettivo? In quella scuola dove un ragazzino ieri mattina ha aperto la finestra e si è buttato giù, chi lo conosce, chi ci vive insieme, i suoi insegnanti, testimoniano altro. «Sono sconvolto, non si sa che gli passa per la testa a questi ragazzi» dice un professore a Repubblica. «Nella nostra scuola bullismo zero, e razzismo zero. È una scuola accogliente e il problema è capire cosa gli è saltato in mente, e nessuno lo può sapere. È un ragazzo fragile, sensibile». E invece, secondo il circuito dell’informazione strillata un ragazzino si butta giù per colpa dell’“omofobia”, del “bullismo”, delle “discriminazioni”. Pensierino facile facile. Ritornello buono per farci la sera il talk-show. Buono per imbellettarci le coscienze e rinfrescarci polemiche sull’agenda gay.
Macerata-Loreto, la «visibilità del cammino è segno di una fede viva». E «la gioia e la speranza del Popolo di Dio, unito nel camminare insieme, (…) manifestano e annunciano la fede in Gesù fatto uomo che cammina con noi». Così Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha descritto il pellegrinaggio, proposto da Comunione e liberazione, che si terrà sabato prossimo 8 giugno verso la Santa Casa di Loreto, in un’intervista pubblicata sul sito del cammino.
«La fortuna di Bergoglio? Si è perso il ’68 perché non era in Europa». Il professor Giovanni Gobber, ordinario di Linguistica generale alla Cattolica di Milano, affronta con L’Ordine una riflessione sulla rivoluzione (anche) di linguaggio del nuovo Papa. Quella iniziata nella fresca sera del 13 marzo con: «Fratelli e sorelle, buonasera» da un pontefice preso «alla fine del mondo», e fatta di parole semplici, spesso tagliate con l’accetta, metafore terrigne, perifrasi anche spietate: la bordata contro i «cristiani da salotto», la denuncia di troppe «facce da peperoncino sott’olio», il richiamo alle suore che devono essere «madri, non zitelle», la necessità di spalancare il «cuore stropicciato», l’insistenza sull’«uscire», sulle «perfierie esistenziali»: il tutto amplificato dalla scelta di abbandonare quasi integralmente il latino in favore dell’italiano anche durante le celebrazioni e le preghiere pubbliche. Un approccio che, incontro dopo incontro e omelia dopo omelia ha spiazzato molti, Gobber compreso, al di là della novità in sé del primo gesuita e del primo extraeuropeo a salire sul soglio petrino: «Quando ho visto per la prima volta Bergoglio sul balcone ho pensato: oddio, stiamo tornando a 40 anni fa: come se non ci fosse stato Wojtyla. E invece…».
Da un paio di settimane le apparizioni di Medjugorje sono oggetto di un servizio televisivo nel contenitore più improbabile: «Striscia la notizia», attualmente a conduzione del duo comico Ficarra&Picone. Tutto è cominciato quando uno spettatore ha inviato un filmato amatoriale girato a Medjugorje durante una messa all’aperto. E’ piena estate, il cielo è tersissimo, lo spazio davanti alla chiesa trabocca di fedeli, centinaia, forse migliaia. Si vede che a un certo punto tutti si girano e indicano il cielo. C’è una sola nuvola, una sola, tenue, ed ha l’inconfondibile profilo della Madonna col Bambino. Anche il prete celebrante vede e ammette al microfono, bonario, che la Madonna sta benedicendo tutti i presenti.
Negli Stati Uniti, ormai da più di un decennio, giugno è il Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Pride Month, il mese dell’orgoglio lesbico, gay, bisessuale e transgender. Era il 2000 quando l’allora Presidente Bill Clinton, con la Proclamazione numero 7316, indisse il mese dell’orgoglio gay e lesbico. Nove anni dopo è stato Obama ad aggiornare le celebrazioni, aggiungendo i bisessuali e i trans: quando il sesso non è biologicamente determinato, ma una scelta individuale, le istituzioni pubbliche devono continuamente inseguire le fantasie dei più creativi nell’ambito della sessualità. Ma nella Proclamazione 8387 di Obama non c’è solo la totale apertura all’ideologia del “gender” (parola che nel documento di Clinton non compariva mai).
Celebrando la messa per il Corpus Domini. Francesco ammonisce contro la tentazione di non farci carico delle necessità degli altri, "congedandoli con un pietoso: 'Che Dio ti aiuti'. Ma la soluzione di Gesù va in un'altra direzione", sfama la folla che era venuta ad ascoltarlo. "Nell'Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella dell'amore, scende nella nostra povertà per trasformarla".
Non solamente in virtù della creazione l'umanità santissima di Cristo era opera dell'eterno Padre, come nel caso delle altre creature, ma, in modo particolare e per speciale diritto, gli apparteneva anche in virtù dell'unione ipostatica con la Persona del Verbo, il quale era generato dalla sua medesima sostanza, come Figlio unigenito e Dio vero da Dio vero. Nonostante ciò, il Padre determinò che gli fosse presentato il suo Figlio nel tempio, tanto per il mistero quanto per l'adempimento della sua santa legge, il cui fine era Cristo nostro Signore. Per tale ragione fu ordinato che gli Ebrei santificassero ed offrissero tutti i loro primi nati, aspettando sempre colui che avrebbe dovuto essere il primogenito dell'eterno Padre e della Madre santissima. In ciò, a nostro modo d'intendere, sua Maestà si comportò come succede tra gli uomini, i quali gradiscono che a loro si ricordi e si ripeta qualche cosa che li diletta. Sebbene infatti il Padre sapesse e conoscesse tutto con infinita sapienza, si compiaceva dell'offerta del Verbo incarnato, che gli era dovuta.
Una pala d’altare di 85 metri quadri: al centro il Cristo Pantocrator e ai lati le scene principali della sua vita terrena, la Dormizione di Maria e la Pentecoste. La grande opera pittorica è stata realizzata nella Chiesa della Vergine della Salute, a Cagliari, da un’equipe di circa 25 pittori spagnoli e italiani e completata da Kiko Argüello, artista e iniziatore del Cammino neocatecumenale. L’inaugurazione è avvenuta ieri alla presenza dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio e dello stesso Kiko Argüello.
Papa Francesco presiederà per la prima volta, questa sera, la Messa solenne per il Corpus Domini. La celebrazione avrà inizio alle 19 nella Basilica di San Giovanni in Laterano e, come da tradizione, sarà conclusa dalla processione verso la Basilica di Santa Maria Maggiore. In questi due mesi e mezzo di Pontificato, il Papa ha offerto alcuni pensieri sulla centralità dell’Eucaristia, in continuità con il magistero sviluppato in precedenza.
"La Chiesa cattolica in Bangladesh è preoccupata per l'aumento di casi di Hiv/Aids nella comunità. A lanciare l'allarme è stato il dottor Edward Pallab Rozario, coordinatore sanitario della Caritas nazionale, durante un seminario svoltosi a Dhaka, nel quartier generale della Caritas dal 23 al 25 maggio. All'incontro hanno partecipato anche 28 sieropositivi, con le loro famiglie. Si è parlato dell'emarginazione sociale che deriva da questa malattia e come affrontarla."
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Un referendum per inserire nella Costituzione croata che l’unico matrimonio ammesso è quello tra un uomo e una donna e bandire le nozze gay dal Paese. E’ la proposta dell’associazione “Nel nome della famiglia”, che ha lanciato una petizione raccogliendo nell’arco di due settimane 450mila firme, pari al 10% dell’elettorato. Dal primo luglio la Croazia entrerà ufficialmente a far parte dell’Unione europea, e quindi il dibattito nel Paese assume un respiro che potrebbe coinvolgere anche altri Paesi del Vecchio Continente. Ilsussidiario.net ha intervistato Stephen Bartulica, professore dell’Università cattolica della Croazia e consigliere del presidente della Repubblica sui temi che riguardano la religione.
In un libro la storia di Pietro Maso: assassino dei suoi genitori che grazie al perdono di Dio, delle sorelle e alla cura di don Guido Todeschini, dopo ventidue anni di carcere è rinato a vita nuova
La Chiesa sudcoreana è in continua crescita. Le statistiche sul 2012 pubblicate dalla conferenza dei vescovi documentano un aumento dell'1.6%, valore di poco inferiore alla media dell'ultimo decennio. Nel Paese, sono presenti 5.361.369 cattolici, circa il 10.3% della popolazione complessiva. Il 55% di questi è concentrato nell'area metropolitana di Seoul, Suwon, Incheon e Uijeongbu.
Dio è sempre pronto al perdono, perché il suo “progetto” è fare dell’umanità e della Chiesa “un’unica famiglia”. Lo ha affermato ieri mattina Papa Francesco all’udienza generale celebrata in Piazza San Pietro di fronte a oltre 90 mila persone, con la quale ha inaugurato un nuoco ciclo di catechesi sul mistero della Chiesa. Un’udienza caratterizzata a tratti da una pioggia intensa, sopportata dal Papa sulla jeep scoperta senza alcun riparo. Al termine dell’udienza, il Pontefice ha invitato i fedeli alla Messa solenne del Corpus Domini, che presiederà domani sera in San Giovanni in Laterano.
Stavano già per compiersi i quaranta giorni, nei quali, secondo la prescrizione della legge, la donna che avesse partorito un figlio maschio era giudicata immonda; e questa rimaneva nella purificazione del parto fino a che in seguito non andava al tempio. La Madre della purezza, per adempire questa legge insieme con l'altra dell'Esodo, in cui Dio ordinava che gli santificassero ed offrissero tutti i primogeniti', decise di passare a Gerusalemme, dove si doveva presentare nel tempio con l'Unigenito dell'eterno Padre e suo e purificare come le altre madri. Nell'adempimento di questi due precetti, per quanto le riguardava, non ebbe dubbio né difficoltà alcuna ad ubbidire come le altre madri, non perché ignorasse la propria innocenza e purezza, giacché fin dall'incarnazione del Verbo la conosceva, e sapeva che non aveva contratto il comune peccato originale. Neppure ignorava che aveva concepito per opera dello Spirito Santo, partorendo senza dolore, e restando sempre vergine e più pura del sole. Tuttavia nella sua prudenza non esitava ad assoggettarsi alla legge comune, e vi veniva stimolata anche dall'ardente affetto, che sempre nutriva nel cuore, di umiliarsi, e immedesimarsi con la polvere.
Cuore adorabile di Gesù, dolce mia vita, nei presenti miei bisogni ricorro a Te, per soccorso e affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, tutte le angustie del mio cuore, ripetendo mille volte: “O Cuore Sacratissimo, fonte di amore, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”
Annalisa Fiorda, ospite di Lucia Ascione nello spazio Arancio di Nel cuore dei giorni, a febbraio, in trasmissione, aveva espresso il desiderio di andare a Lourdes. Da quel giorno è nata una sorta di colletta spontanea tra gli ascoltatori e finalmente le viene consegnato il biglietto che le permetterà, insieme ai genitori, di andare ad ottobre a Lourdes.
Quattro demoni in corpo. Quattro demoni che non se ne andranno, e non se ne sono andati nonostante gli esorcismi, finché i vescovi messicani non prenderanno pubblicamente posizione contro l’aborto e faranno “atto di riparazione” a Maria. Si chiama Angelo V. messicano dello stato del Michoacan, 43 anni e due figli. Questo il ritratto dell’uomo su cui Papa Francesco avrebbe effettuato l’esorcismo domenica 19 maggio al termine della messa di Pentecoste in Piazza San Pietro.
All'omelia della messa celebrata a santa Marta, Francesco dice che una Chiesa "trionfalista", "ben sistemata, con tutti gli uffici, tutto a posto, tutto bello", è a "metà cammino", "si ferma". Non segue la "regola di Gesù: la regola del trionfo tramite il fallimento, il fallimento umano, il fallimento della Croce. E questa è una tentazione che tutti noi abbiamo".
Il sostegno armato alle parti in conflitto in Siria minaccia la stabilità non solo del Medio Oriente, ma anche dell'Europa. La Russia invia batterie anti-aree ad Assad. I ministri degli Esteri di Olanda e Belgio denunciano la presenza di loro cittadini, anche adolescenti, nelle brigate jihadiste siriane. Essi potrebbero compiere atti terroristi nei loro Paesi.
All'udienza generale di oggi Francesco, bagnato dalla pioggia, dà inizio a un ciclo di catechesi dedicato al mistero della Chiesa. Essa "non è un'organizzazione nata da un accordo di alcune persone, ma - come ci ha ricordato tante volte il Papa Benedetto XVI - è opera di Dio, nasce proprio da questo disegno di amore che si realizza progressivamente nella storia".
Il missionario padre Dionisio Ferraro del Pime è nato a Casoni (Vicenza) nel 1944, è sacerdote dal 1970 e in Guinea Bissau dal 1972. È stato superiore regionale del Pime in Guinea (1981-1985). Oggi è parroco a Bambadinca, in ambiente totalmente pagano nella diocesi di Bafatà, la seconda in Guinea nata nel 2001. L’ho intervistato a Milano il 21 maggio 2013 e ha approvato questa intervista.
Ieri pomeriggio a Catania un’associazione di volontari, “Tutela dei diritti del debitore”, ha presentato una soluzione possibile al problema di quel 65 per cento di famiglie italiane che secondo Bankitalia-Cgia Mestre-Confcommercio sono sovraindebitate: spendono cioè tra la metà e l’80 per cento dello stipendio in mutui e rate di finanziarie. Altre associazioni si sono unite a loro nel territorio catanese, tra cui Confcommercio, Federconsumatori e il Movimento cristiano dei lavoratori (Mcl). All’incontro di ieri ha partecipato anche il presidente provinciale di Mcl Catania, Piergiuseppe De Luca, intervistato da tempi.it.
Un ragazzino sempre sereno, equilibrato e vivacissimo insieme. Attento agli amici e rispettoso delle sue coetanee, vive una normalità tale da diventare eccezionale. Carlo Acutis, alunno di un liceo classico di Milano, riesce a rimanere com’è senza timori. Sa andare controcorrente rispetto ai suoi amici, ma nello stesso tempo li attira a sé. Nato a Londra nel 1991, lo stesso anno torna in Italia con la sua famiglia. In casa Carlo respira la fede, scegliendo fin da piccolo di non abbandonare mai per altro bene l’amicizia che da subito stringe con Cristo. Costi quel che costi, per tutta la sua breve vita: il giovane nel 2006, a soli 15 anni, viene colpito da una leucemia fulminante che lo porta alla morte in poco tempo. La sua storia, delineata nel libro appena pubblicato La vita oltre il confine (editrice Velar, 48 pagine, 3,50 euro), è di un’intensità particolare, tanto che le vicende che lo riguardano, prima e dopo la morte, hanno portato, a soli sei anni dalla sua scomparsa, all’apertura della causa di beatificazione. La sua vicenda si è diffusa specialmente in Brasile dove questa estate si terrà la Giornata mondiale della gioventù e dove per tanti giovani Carlo Acutis è già diventato un modello di vita.
I primi effetti della legge sul matrimonio omosessuale in Francia si vedono già: le parole “padre ” e “madre” sono state cancellate. Stamattina è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto applicativo della legge Taubira che legalizza matrimonio e adozione gay in Francia, sono stati modificati il libretto di famiglia e il codice di procedura civile.
Sei suore e sessanta bambini. È la storia raccontata dal documentario Mana (Mamma in greco), che parla di sei giovani amiche tra i 18 e i 20 anni che nel 1962 decidono di lasciare le loro famiglie «per diventare suore e dedicarsi a Dio», fondando un monastero dove accolgono bambini abbandonati o indesiderati sulle montagne vicino ad Atene.
Oltre 250 famiglie cristiane, nei giorni scorsi, sono state minacciate di morte e cacciate dalle loro case, nel villaggio Chak 31 nel distretto di Khanewal, in sud Punjab, per paura di attacchi di massa e dell’incendio del loro villaggio. Quanto accaduto «testimonia l’aumento degli episodi di violenza e i soprusi contro le minoranze religiose in Pakistan e ricorda il grave episodio dell’attacco alla Joseph Colony, quartiere cristiano di Lahore, avvenuto due mesi fa», si legge in un rapporto compilato da due organizzazioni pakistane, la Human Rights Commission of Pakistan (Hrcp) e la Organization for Development and Peace (Odp), impegnate nel promuovere la pace e difendere i diritti umani. Mentre la politica pakistana è stata impegnata nella formazione del nuovo Governo, dopo le elezioni generali, le due organizzazioni lanciano un pressante appello «a tutte le parti interessate, alla politica, ai partiti, alla società civile, alle organizzazioni religiose, perché operino attivamente per mitigare l’intolleranza religiosa e promuovere la coesione sociale».
La ragazza di 22 anni ha detto che non aveva i soldi per procurarsi l'aborto. Ha seguito ogni momento del salvataggio senza rivelare la sua maternità. Ondata di solidarietà per il bambino: all'ospedale dove è ricoverato arrivano latte in polvere, pannolini, vestitini e domande di adozione.
Il 30 maggio il Papa presiede la Messa sul sagrato della basilica lateranense, guidando poi la processione eucaristica fino a Santa Maria Maggiore. Domenica 2 giugno adorazione eucaristica in San Pietro.
Il piccolo ha pochi giorni di vita. Era ancora avvolto dalla placenta e aveva il cordone ombelicale attaccato. I pompieri hanno segato il tubo della fogna in cui il neonato era incastrato e l'hanno portato all'ospedale dove lo hanno liberato. L'abbandono forse legato alla legge sul figlio unico, che finora ha impedito la nascita di 400 milioni di bambini.
La Santa Sede esprime “profonda preoccupazione” per le violazioni della libertà religiosa e per i sistematici attacchi inferti alle comunità cristiane in alcune aree del pianeta come Africa, Asia e Medio Oriente. E’ quanto sottolineato da mons. Silvano Maria Tomasi, intervenuto ieri alle Nazioni Unite di Ginevra. Il presule ha affermato che “indagini credibili” sono arrivate alla “scioccante conclusione” che “oltre 100 mila cristiani vengono uccisi ogni anno, per motivi che hanno una qualche relazione con la loro fede”.
La chiesa “Assembra di Dio” a Teheran, la più grande chiesa cristiana di lingua persiana (“farsi”) in Iran, è stata chiusa dalle forze di sicurezza iraniane. Nei giorni scorsi il Pastore Robert Asseriyan, che guidava il culto nella chiesa, era stato arrestato. Secondo fonti locali, le pressioni per la chiusura della Chiesa erano già forti da almeno sei mesi. La polizia ha annunciato che chiunque cerchi di entrare in chiesa sarà arrestato.
Il vescovo di Cuneo, mons. Giuseppe Cavallotto, aprirà ufficialmente il 31 maggio prossimo - presso il Monastero delle Clarisse a Boves - la Causa di Beatificazione di don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, rispettivamente parroco e viceparroco di Boves, nel cuneese, uccisi dai nazisti durante la loro prima rappresaglia in Italia, il 19 settembre 1943.
Presentata la "Solenne Adorazione Eucaristica in contemporanea mondiale" di domenica 2 giugno. E' organizzata nell'ambito dell'Anno della fede, agli eventi del quale, finore, hanno preso parte oltre quattro milioni di persone. Il 15-16 giugno le giornate "Credendo abbiano la vita" che prevedono anche una fiaccolata silenziosa per richiamare l'attenzione sul tema della vita umana e del suo valore intangibile.
La sequela di Cristo significa "andare con Lui, dietro di Lui: lo stesso cammino, la stessa strada", nella quale , "sempre ci saranno le difficoltà", "le persecuzioni". L'esempio di Madre Teresa della quale "lo spirito del mondo" dice che "ha fatto tante belle cose per gli altri", ma mai che "tutti i giorni, tante ore, era in adorazione... Mai!".
L’annuncio di Gesù non è una patina, una vernice, ma va dentro al cuore e ci cambia. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha quindi ribadito che seguire Gesù non vuol dire avere più potere, perché la sua strada è quella della Croce. Alla Messa, concelebrata da mons. Rino Fisichella e mons. José Octavio Ruiz Arenas, presidente e segretario del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, hanno preso parte un gruppo di sacerdoti dello stesso dicastero e un gruppo di dipendenti della Centrale termoelettrica e del Laboratorio di falegnameria del Governatorato vaticano, accompagnati dall’ing. Pier Carlo Cuscianna, direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato.
«Primavera araba è un nome sbagliato, non è stata una primavera, ma un'oceanico spargimento di sangue. Molti sono stati i morti ma quelli che perdono di più sono i cristiani...». Elias Chacour, arcivescovo di Akka, San Giovanni d'Acri, e Tolemaide dei Greco-Melkiti è il capo della più grande comunità di arabi cristiani cattolici in Israele, che conta 80mila fedeli, 32 parrocchie e 28 sacerdoti. Riceve nella sua residenza di Haifa, città modello dello Stato d'Israele per la convivenza religiosa, un gruppo di giornalisti italiani. E con loro parla delle preoccupazioni per la sorte dei cristiani costretti a lasciare la Siria, dei passi nel dialogo con gli ortodossi, del nuovo Papa Francesco.
La storia di Li JF, ex giudice e difensore dei più deboli, scarcerato dopo 11 anni di detenzione per la sua appartenenza alla Chiesa sotterranea. “Ho perso tutto, ma non Dio”.
Stefano Magni ha scritto su queste pagine che la guerra scatenata dall’interno dell’Occidente dal fondamentalismo islamico è cominciata con l’attentato di Boston, i disordini di Stoccolma e il barbaro sgozzamento di un soldato britannico a Woolrich. Alla lista di eventi “bellici” interni recenti pare si possa aggiungere anche il tentato omicidio di un militare francese, accoltellato sabato a Parigi, ma quel che più conta è che le risposte che giungono dalle leadership occidentali sembrano indicare che questa guerra la stiamo perdendo.
La bassa affluenza mitiga la sconfitta del comitato B per il finanziamento del contributo da un milione di euro che il Comune da 20 anni destina alle scuole paritarie private. In gran parte cattoliche. Ma non deve far dimenticare che il comitato A, autoconvocato, sgangherato, massimalista e radicale, ha preso comunque più voti.
Dopo il processo del medico abortista Kermit Gosnell e i numerosi casi simili emersi in seguito, la verità sulla pratica dell’aborto negli Stati Uniti sta uscendo allo scoperto dopo quarant’anni dalla legalizzazione. Per questo Trent Franks, deputato repubblicano, ha proposto di estendere a tutta la nazione una legge per proteggere i bambini non nati ora vigente nel Distretto di Columbia. Se la norma passasse l’aborto sarebbe vietato oltre la ventesima settimana di gravidanza in tutti gli Stati Uniti. Le testimonianze a favore della proposta di legge Franks riportate venerdì scorso davanti al Congresso americano sono scioccanti.
Le autorità cinesi hanno circondato ieri il villaggio di Donglu, nell’Hebei a poche ore di macchina da Pechino, per impedire che i cattolici cinesi potessero prendere parte alla processione in onore della Vergine Maria. La polizia, insieme all’esercito, ha ostruito tutte le vie di accesso al villaggio con blocchi stradali. «Sono anni che va avanti così durante il mese di maggio – spiega un residente al South China Morning Post – Dal 1995, quando sono arrivate in pellegrinaggio oltre 30 mila persone»
Credo che ormai non ci siano più dubbi sull’esistenza di una strategia che mira ad attuare il matrimonio gay anche in Italia; la considererei più propriamente “la via italiana al matrimonio gay”. Alcune forze culturali e politiche, che lavorano da qualche tempo, per rivoluzionare anche in Italia l’istituto familiare, hanno compreso che, per arrivare al matrimonio gay nel nostro paese, serve una procedura più articolata di quella attuata in altri stati, in quanto in Italia si riscontrano più resistenze che altrove.
Dalla grotta della natività, i tre re se ne andarono a riposare in una locanda nella città di Betlemme. Quella notte, ritiratisi in disparte in una stanza, tra innumerevoli lacrime e sospiri si misero a parlare di ciò che avevano visto, degli effetti che avevano ricevuto e di ciò che avevano notato nel bambino Gesù e nella sua Madre santissima. Con questi discorsi s'infiammarono ancor più di amore divino, ammirando la maestà e lo splendore del bambino, la prudenza, la severità e il pudore della Madre, la santità dello sposo Giuseppe, la povertà di tutti e tre e l'umiltà del luogo dove aveva voluto nascere il Signore del cielo e della terra. I re sentivano la fiamma dell'incendio divino che bruciava i loro cuori devoti e, senza potersi contenere, proruppero in accenti di grande dolcezza e in atti di venerazione e amore, dicendo: «Che fuoco è questo che sperimentiamo? Che efficacia è quella di questo gran Re, che ci muove a tali desideri e affetti? Come dovremo comportarci con gli uomini? Come potremo frenare i nostri gemiti e sospiri? Che faranno quelli che hanno conosciuto così arcano, nuovo e sovrano mistero? O grandezza dell'Onnipotente, nascosta agli uomini e dissimulata sotto tanta povertà! O umiltà mai immaginata dai mortali! Se solo potessero venire tutti qui, affinché nessuno rimanesse privo di questa felicità!».
In occasione dell'Anno della fede l'Immagine della Madonna di Pompei viene esposta dal 28 maggio fino al 31 maggio nella Chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari a Roma. Da lì, nel pomeriggio del primo giugno, sarà portata in processione nella Basilica di San Pietro. Nella Basilica Vaticana l'immagine sarà accolta dall'arciprete, il cardinale Angelo Comastri, per essere posta sulla tomba del Beato Giovanni Paolo II, per la venerazione dei fedeli.
Si è concluso oggi il 55.mo pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes, ispirato all’Anno della Fede voluto da Benedetto XVI. Ad accompagnare il folto gruppo di pellegrini italiani al Santuario mariano è stato l’ordinario militare, mons. Vincenzo Pelvi.
Molte parole e molti gesti restano impressi della prima visita di Papa Francesco in una parrocchia romana. Un incontro particolarmente sentito in cui, tra l’altro, il Papa ha dato la Prima Comunione a 16 bambini. In particolare, ha colpito il suo chinare il capo dinanzi ai bimbi, come per chiedere la loro preghiera e benedizione. Il pensiero è andato al 13 marzo, quando si è presentato al mondo, chiedendo la preghiera dei fedeli perché Dio lo benedisse. Dell’origine e del valore della benedizione, che la Chiesa annovera tra i sacramentali, cioè gesti sacri, Fausta Speranza ha parlato con il biblista prof. mons. Roberto Penna, docente alla Pontificia Università Lateranense.
Da arcivescovo di Buenos Aires, ha sempre lasciato spazio alle iniziative apostoliche dei movimenti . Ora vale anche per loro l’invito a «uscire da se stessi»
trent'anni fa, nel maggio del 1983, un team di ricercatori francesi diretti da Luc Montagnier pubblicava sulla rivista americana “Science” un articolo in cui si rivelava per la prima volta l’esistenza di un nuovo virus, l’HIV, responsabile della "Sindrome da immunodeficienza acquisita", meglio nota come Aids. Trent’anni dopo, 34 milioni di persone vivono con questo virus, e circa 1,8 milioni muoiono di Aids ogni anno. Nonostante esistano nuovi farmaci in grado di migliorare e allungare la vita dei malati affetti da questo virus, la migliore arma, ad oggi, continua ad essere la prevenzione, e si attende ancora un vaccino.
Per seguire Gesù dobbiamo spogliarci della cultura del benessere e del fascino del provvisorio. E’ quanto sottolineato stamani da Papa Francesco, nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha quindi sottolineato che dobbiamo fare un esame di coscienza sulle ricchezze che ci impediscono di avvicinare Gesù. Alla Messa, concelebrata dal cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, hanno preso parte un gruppo di collaboratori del Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari, guidati dal presidente mons. Zygmunt Zimowski, e un gruppo di collaboratori dei Servizi Economici del Governatorato, guidati dal dott. Sabatino Napolitano.
A forza di sbarazzarsi dei vecchi cimeli nel nome dell’avanguardia, del nuovismo, della liberazione da oppressioni non meglio specificate, della decostruzione, del post-qualunque cosa, della ribellione al principio di non contraddizione, insopportabile retaggio della logica aristotelica, la cultura contemporanea si è ritrovata vuota e triste come una casa sfitta. Nelle sue stanze l’aria si è fatta irrespirabile. La forza scioccante di tanta arte prodotta in opposizione alle convenzioni si è imborghesita, diventando la più bolsa delle convenzioni. Gli intellettuali “contrarian”, quelli ostili alle idee da salotto e ai loro meccanismi onanistici, si sono rifugiati in bolle culturali sterili come quelle che disprezzavano e dai loro amboni hanno dettato uno sciapo manifesto ideologico: la dimensione del significato è assurda e inutile. Il significato non esiste. E se esiste fa schifo. Svuotiamo i musei polverosi, bruciamo le vecchie librerie, cancelliamo i dogmi, recidiamo i fili, spariamola grossa, scriviamo tanto e male, rigettiamo la trascendenza e cancelliamo la religione organizzata, diciamo ovvietà che possono sembrare intelligenti ai lettori di Hitchens e agli ammiratori di Cattelan.
In Italia, in caso di separazione, gli alimenti corrisposti al coniuge sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi, ma non vi è alcuna detrazione se il denaro è trasferito all’interno della famiglia, per esempio per mantenere un figlio all’università. Quando si introduce una agevolazione fiscale (rottamazioni, ristrutturazioni…), essa viene riconosciuta senza limite di reddito; i sostegni alla maternità e le detrazioni per i figli a carico sono corrisposti invece in relazione al reddito. Chi fa sindacato gode di permessi e di distacchi; chi va a scuola per parlare con i docenti dei figli deve chiedere le ferie.
Vangelo Mc 10, 17-30: Vendi quello che hai, poi vieni e seguimi.
[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
I tre re Magi, che vennero in cerca del bambino Gesù, erano nativi della Persia, dell'Arabia e di Saba, regioni che si trovano ad oriente della Palestina. La loro venuta fu profetizzata specialmente da Davide e prima di lui da Balaam, quando questi per volontà divina benedisse il popolo di Israele, mentre Balak, re dei moabiti, lo aveva condotto perché lo maledicesse. In queste benedizioni, Balaam disse di sé che egli avrebbe visto il re, Cristo, ma non subito, e che lo avrebbe contemplato, ma non da vicino; infatti, non lo vide di persona, ma per mezzo dei Magi suoi discendenti, e ciò non avvenne immediatamente, ma dopo molti secoli. Disse anche che sarebbe spuntata una stella da Giacobbe, perché doveva servire ad indicare colui che nasceva per regnare eternamente sulla casa di Giacobbe.
Siano progressisti o conservatori – se queste etichette hanno ancora un senso –, tutti i maggiori periodici cattolici degli Stati uniti ospitano nelle ultime settimane un dibattito, non privo di toni accesi, sull’ultimo libro di George Weigel: «Cattolicesimo evangelico. Una profonda riforma nella Chiesa del XXI secolo» (Evangelical Catholicism. Deep Reform in the 21st-Century Church, Basic Books, New York 2013). In America più o meno tutti sanno chi è George Weigel, che è forse meno conosciuto in Italia. È uno degli intellettuali cattolici più influenti del Paese, ed è stato amico e biografo del beato Giovanni Paolo II (1920-2005). Il suo testo su Papa Wojtyla, «Testimone della speranza» (trad. it., Mondadori, Milano 2005), è stato un best seller in molte lingue, italiano compreso. Dell’Europa scristianizzata si è occupato in un bellissimo libro del 2005, «La Cattedrale e il Cubo» (trad. it., Rubbettino, Soveria Mannelli 2006).
Si intitola La vera storia di papa Francesco (Barbera editore, 9,9 euro, 138 pagine) l’ultimo libro di Stefano Filippi, il giornalista veronese che ha scritto l’appendice di Falce e carrello, il libro di Bernardo Caprotti che racconta i rapporti tra Esselunga e le Coop rosse. Il libro ripercorre la vita di papa Francesco, dall’infanzia a Buenos Aires alla fede religiosa, passando per gli studi in Cile, Germania e Spagna, fino alla rapida ascesa tra i gesuiti argentini. È la storia di un uomo colto e intelligente che ha insegnato letteratura, filosofia e psicologia e ha cercato di capire e interpretare i sentimenti del suo continente.
Con l’aiuto della Madonna, capire Dio per scoprire il suo amore: è il messaggio che Papa Francesco lascia ai bambini e ai parrocchiani della Chiesa di Santa Elisabetta e Zaccaria, nella zona nord di Roma. E’ una parrocchia di periferia e Papa Francesco, appena arrivato, ha detto che è dalle periferie che "si vede meglio la realtà". Nella sua prima visita a una parrocchia della sua diocesi di Roma, Papa Francesco ha salutato famiglie, ammalati, collaboratori parrocchiali. Inoltre, prima della celebrazione, ha ascoltato le confessioni di 8 persone, un significativo inedito per un Pontefice. Altro momento centrale sono state le Prime Comunioni amministrate dal Papa stesso a 16 bambini.
“I mafiosi e le mafiose si convertano a Dio”. Questa preghiera di Papa Francesco, salutata da salve di applausi, ha caratterizzato l’Angelus di questa mattina in Piazza San Pietro. Ricordando la Beatificazione, avvenuta ieri, di don Pino Puglisi, il Papa ha stigmatizzato lo sfruttamento delle mafie ai danni di milioni di vittime, esclamando: “Non possono fare di noi fratelli schiavi”.
Quando sento dire “il prete degli ultimi” io penso al grande e umile fratel Ettore Boschini che, lontano da tutti i salotti e i riflettori, per anni, portando in giro la statua della Madonna di Fatima e col crocifisso rosso dei camilliani sulla veste, ogni notte nei gironi infernali di Milano raccoglieva, lavava amorevolmente, nutriva e curava barboni, clochard, sbandati, tossici e disperati, in un “rifugio” ricavato nel tunnel sotto la stazione centrale di Milano. Non aveva tempo né per dormire, né per mangiare, tanto ardeva di compassione per Gesù crocifisso che vedeva nei suoi fratelli sofferenti, nelle loro piaghe coperte di sporcizia maleodorante. E’ morto in fama di santità nel 2004. Sconosciuto ai salotti tv, ma conosciutissimo dai più poveri e dagli angeli di Dio (inizia ora a Milano il processo di beatificazione). Mi è tornato in mente molte volte in queste settimane, sentendo ripetere a papa Francesco l’esortazione ai cristiani ad uscire dalle sacrestie e andare per le strade a portare la carezza del Nazareno a tutte le creature ferite dalla vita.
Durante la messa di oggi, Francesco ricorda l'episodio di Gesù che dice "lasciate che i bambini vengano a me" per invitare all'accoglienza del "popolo". "La fede del Popolo di Dio è una fede semplice, è una fede forse senza tanta teologia, ma con una teologia dentro che non sbaglia, perché c'è lo Spirito dietro".
Non si possono mettere "gli idoli del potere, del profitto, del denaro, al di sopra del valore della persona umana". La disoccupazione "si sta allargando a macchia d'olio in ampie zone dell'occidente e sta estendendo in modo preoccupante i confini della povertà. E non c'è peggiore povertà materiale, mi preme sottolinearlo, di quella che non permette di guadagnarsi il pane e che priva della dignità del lavoro".
La nostra gloriosa Regina, per la scienza infusa che aveva delle divine Scritture e per le sublimi e sovrane rivelazioni che riceveva, sapeva che i re Magi dall'Oriente sarebbero venuti a riconoscere e ad adorare il suo Figlio santissimo come vero Dio. In modo speciale era stata di recente istruita circa questo mistero, poiché la notizia della nascita di Gesù era stata recata loro dall'angelo, e la vergine Madre conosceva ogni cosa. San Giuseppe non'era a conoscenza di questo mistero, perché non gli era stato rivelato, né la prudentissima sposa gli aveva comunicato il suo segreto, poiché in tutto era saggia e prudente, ed aspettava che la divina volontà operasse in questi misteri con la sua opportuna e soave disposizione. Perciò il santo sposo, celebrata la circoncisione, disse alla Regina del cielo che gli pareva necessario lasciare quel luogo disagiato e povero, ove era così difficile proteggere lei e il bambino, e che ormai in Betlemme si sarebbe trovato qualche albergo libero dove alloggiare, finché giungesse il tempo di poter portare il bambino a Gerusalemme, per presentarlo al tempio. Nella sua preoccupazione e sollecitudine, il fedelissimo sposo propose ciò perché non voleva che, a causa della sua povertà, gli mancassero l'abbondanza e gli agi che desiderava per servire il figlio e la madre, però disse che si rimetteva in tutto alla volontà della sua divina sposa.
Padre Gheddo racconta sul suo blog l’esperienza di p. Dionisio Ferraro, originario di Vincenza e missionario in Guinea Bissau. Durante la preparazione di un opuscolo sulla fede, una notte viene frustato a sangue dal diavolo, con ferire profonde sul corpo. In Africa la presenza di Satana “non stupisce nessuno”, in Italia “è presente” ma “se ne parla troppo poco”.
"Ricevendo il Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, Francesco parla anche della tratta degli esseri umani, che coinvolge anche bambini: è "un'attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate! Sfruttatori e clienti a tutti i livelli dovrebbero fare un serio esame di coscienza davanti a se stessi e davanti a Dio!". La Chiesa, oltre ad accogliere, "dia voce a chi non riesce a far sentire il grido del dolore e dell'oppressione"."
Venerdì 24 maggio, con il Giornale, il primo inserto de "I segreti di Medjugorje". Un'opera, a inserti, per riflettere e scuotere le coscienze
Non ce lo fanno vedere, ma le periferie svedesi e quella di Stoccolma in particolare sono di nuovo in fiamme. Prima delle auto e delle centrali di polizia sono state date alle fiamme le scuole. La Svezia sta pagando a un prezzo folle il delirio multiculturalista. La terza città della Svezia, Malmo, è una città dove le auto della polizia entrano solo in coppia e le ambulanze solo se scortate dalla polizia. Gli ebrei sono diventati 500: erano duemila.
“Sopportare con pazienza e vincere con amore le oppressioni esterne ed interne”: è la preghiera elevata da Papa Francesco durante la Messa Santa Marta nella memoria di Maria Ausiliatrice.
La tratta degli esseri umani è “ignobile”. Non ha usato mezzi termini Papa Francesco nel condannare questa mattina il triste fenomeno che vede coinvolte nel mondo milioni di persone. L’occasione è stata l’udienza concessa ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti, in corso a Roma e dedicata alle “persone forzatamente sradicate”. Per loro il Papa ha esortato agli Stati ad adottare misure che ne tutelino la dignità.
Si è svolta ieri sera la veglia di Manif Pour Tous a Milano, l’iniziativa per protestare contro la legge Taubira che ha legalizzato le nozze e le adozioni gay in Francia. Un pic-nic e una veglia all’Arco della Pace per ricordare che un bambino per crescere ha bisogno di una mamma e di un papà. Ilsussidiario.net ha intervistato Cesar Lesage, giovane francese iscritto all’Università Bocconi, nonché uno degli organizzatori dell’evento.
Nella memoria di Maria Ausiliatrice, Giornata di preghiera per la Cina, Francesco parla delle "grazie" di ""sopportare con pazienza e vincere con amore le oppressioni esterne ed interne". Pregare per i nemici, per quelli che ci fanno soffrire "non è facile". Ma siamo "cristiani sconfitti" se non perdoniamo i nemici e se non preghiamo per loro.
Pubblichiamo di seguito la terza e ultima parte dell’intervento diDon Ezechiele Pasotti, Prefetto agli Studi al Seminario Diocesano Missionario “Redemptoris Mater” di Roma, al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Pubblichiamo oggi la seconda parte dell’intervento di Don Ezechiele Pasotti, Prefetto agli Studi al Seminario Diocesano Missionario “Redemptoris Mater” di Roma, al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Il 23 maggio 2013 Papa Francesco ha incontrato in San Pietro i vescovi italiani riuniti per la «professione di fede» nel corso della loro 65a Assemblea Generale. Li ha esortati, non senza toni severi, a evitare «l'idolatria del presente» che fa inseguire le mode, il carrierismo, gli atteggiamenti da funzionari, lo scoraggiamento, per darsi senza riserve a un'evangelizzazione che nasce dalla preghiera, dall'amore di Dio, dalla devozione alla Madonna.
Crescono le discriminazioni legali e amministrative contro i cristiani in Europa. Lo afferma una nota del sociologo torinese Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertà Religiosa istituito dal Ministero degli Esteri, che interviene in occasione della conclusione a Tirana della conferenza dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) in materia di non discriminazione, e della presentazione oggi a Vienna del rapporto dell’Osservatorio dell’Intolleranza e discriminazione contro i cristiani, con cui l’Osservatorio italiano ha collaborato, sulle discriminazioni legali contro i cristiani in Europa.
Ieri la Camera dei Comuni britannica ha approvato la legalizzazione dei matrimoni omosessuali in Inghilterra e Galles con 366 voti a favore e 161 contro. Per il varo definitivo manca solo il voto della Camera dei Lord. «Questa proposta di modifica della legge è molto più profonda di quanto sembra» ha commentato la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. «Molte persone all‘interno e fuori delle comunità di fede sono profondamente convinte che lo Stato non dovrebbe cercare di cambiare il significato fondamentale del matrimonio».
A Betlemme, come nelle altre città d'Israele, c'era una sinagoga dove il popolo si riuniva per pregare - per questo si chiamava anche casa di orazione - e per ascoltare la legge di Mosè, che veniva letta e spiegata da un sacerdote dal pulpito a voce alta, affinché il popolo intendesse i suoi precetti. In detta sinagoga, però, non si offrivano sacrifici, perché essi erano riservati al tempio di Gerusalemme, salvo il caso particolare in cui il Signore avesse disposto altrimenti; ciò, infatti, non era lasciato alla libertà del popolo, come consta dal Deuteronomio, per evitare il pericolo dell'idolatria. Il sacerdote, che era maestro o ministro della legge, però, soleva esserlo anche della circoncisione, non per precetto obbligatorio, perché chiunque poteva circoncidere anche se non sacerdote, ma per la speciale devozione delle madri, delle quali molte erano mosse dall'idea che i loro bambini non avrebbero corso grande pericolo venendo circoncisi per mano di un sacerdote. La nostra munifica Regina non per questo timore, ma per la dignità del bambino, volle che il ministro della circoncisione fosse il sacerdote che stava in Betlemme; a tal fine questo fu chiamato dal felice sposo san Giuseppe.
Presenterò il libro “Lettera a mia figlia” venerdì 24 maggio a Bolsena alle 21.00, presso la Basilica di S. Cristina. Ma vorrei segnalarvi soprattutto che insieme con me ci sarà la testimonianza del mio amico Enrico Petrillo sulla straordinaria storia che ha vissuto con Chiara (Enrico è il marito di Chiara Corbella, di cui parla anche il mio libro).
La Chiesa siciliana e non solo sta contando le ore che la separano da sabato prossimo, giorno in cui, alle 10.30 – in una grande celebrazione all’aperto al Foro Italico “Umberto I” di Palermo – sarà elevato agli onori degli altari don Pino Puglisi. Il sacerdote, ucciso da sicari della mafia il 25 settembre 1993, viene riconosciuto e venerato dalla Chiesa come martire. La sua parabola esistenziale ha lasciato un segno profondo nella coscienza dei siciliani.
I cristiani diffondano il sale della fede, della speranza e della carità: è questa l'esortazione di Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato che l’originalità cristiana “non è una uniformità” e ha messo in guardia dal rischio di diventare insipidi, “cristiani da museo”. Alla Messa - concelebrata con i cardinali Angelo Sodano e Leonardo Sandri e con l’arcivescovo di La Paz, Edmundo Abastoflor Montero - hanno preso parte un gruppo di sacerdoti e collaboratori laici della Congregazione per le Chiese Orientali.
Non voglio fare il torto a don Gallo di parlare bene di lui. Lo tratterò da vivo, così come sono sicuro egli è, al cospetto del Dio ricco di misericordia. Fa paura il tentativo di farne l’icona del prete perseguitato dalla Chiesa e dai vescovi. Si osservi e si provi a spiegare perché tutti i giornali dei grandi editori e dei banchieri lo esaltino come il profeta dei poveri vessato dal potere ecclesiastico. Balle. È stato don Gianni Baget Bozzo ad essere sospeso a divinis per aver fatto politica... Sia chiaro. I rapporti personali e gli affetti sono intangibili, e guai a chi non li rispetta. Dunque occorre inchinarsi dinanzi alle lacrime degli amici e di coloro che hanno goduto del suo affetto, che certo era capace di esprimere come i preti veri. Ma allora perché don Gallo ha voluto tirare contro, umiliandolo, chiunque non fosse della sua idea politica, con la scusa che lui stava coi diseredati?
Con una sentenza destinata a fare scuola anche oltre i confini croati, il 22 maggio 2013 la Corte Costituzionale della Repubblica di Croazia ha deciso di dichiarare anticostituzionale e quindi di abrogare il decreto che aveva introdotto nelle scuole elementari e superiori croate la cosiddetta “Educazione alla salute”, il cui quarto capitolo, intitolato “Parità di diritti di genere tra i sessi e comportamento sessuale responsabile” rappresentava un manifesto tentativo di sessualizzare i bambini fin dalla più tenera età e di convertirli alla visione del mondo dell’ideologia di genere, che rappresenta la giustificazione e glorificazione di tendenze sessuali disordinate e contronatura.
La Consulta milanese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con “Usciamo Dal Silenzio”, il 22 maggio ha organizzato al Tempio della Chiesa Valdese di Milano un dibattito dal titolo "Dall’obiezione al sabotaggio – Come l’Italia sta scivolando verso l’inapplicabilità della legge sull’aborto". Sono stati diffusi i dati di un’indagine – condotta dalla ricercatrice Sara Martelli a Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza e Sondrio – dalla quale si evincerebbe che i dati ministeriali relativi alla percentuale di obiettori di coscienza vanno corretti al rialzo: "la percentuale effettiva di medici obiettori è pari all’83% – si sostiene – mentre il dato ufficiale è pari al 75%; l’analisi dell’età anagrafica delle risorse impiegate per l’applicazione della legge denuncia che tra pochi anni non esisteranno medici con esperienza di IVG".
«La morte non è il dramma che si dice (...) essa mette fine alle crudeli malattie ed interrompe il decadimento della vecchiaia (...) la morte può rivelarsi anche come una liberazione rispetto ad una sorte divenuta insopportabile o disonorevole. Sotto la forma illutrata dai Samurai o dagli Antichi Romani, essa può costituire la più grande protesta contro una indegnità quanto una provocazione alla speranza».
Mio caro Malacoda, leggi un po’: «L’umanità vive in questo momento come un tornante della propria storia, considerati i progressi registrati in vari ambiti. Dobbiamo lodare i risultati positivi che concorrono all’autentico benessere dell’umanità, ad esempio nei campi della salute. Tuttavia, va anche riconosciuto che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continua a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste. Alcune patologie aumentano, la paura e la disperazione prendono i cuori di numerose persone; la gioia di vivere va diminuendo; l’indecenza e la violenza sono in aumento. Si deve lottare per vivere, e spesso per vivere in modo non dignitoso. Una delle cause di questa situazione, a mio parere, sta nel rapporto che abbiamo con la scienza e la tecnica, nell’accettare il suo dominio su di noi e sulle nostre società. Così la crisi che stiamo attraversando ci fa dimenticare la sua prima origine, situata in una profonda crisi antropologica. Nella negazione del primato dell’uomo! Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro ha trovato una nuova e spietata immagine nel feticismo della scienza e nella dittatura della tecnica senza volto né scopo realmente umano».
Un soldato è stato decapitato a colpi di machete a Woolwich street, nella parte sud-orientale della capitale inglese. Il governo parla di attacco terroristico di matrice islamica. Gli aggressori sono stati colpiti dal fuoco degli agenti e ora si trovano in ospedale. Secondo un testimone, citato da Sky News, l’uomo che è stato ucciso indossava una maglietta dell’associazione di volontariato Help for Heroes, che aiuta i militari feriti in battaglia.
E alla fine arriva Mirjam, si potrebbe dire parafrasando il titolo di un celebre film con Ben Stiller e Jennifer Aniston. Soltanto che, nel film, ad arrivare alla fine è Polly, interpretata da Jennifer Aniston, corteggiata e poi sedotta da Ben Stiller dopo che il suo precedente matrimonio è fallito sul nascere. Nella realtà, invece, Mirjam, che ha lasciato il marito, arriva e si inserisce in un matrimonio, quello tra Victor de Bruijn e Bianca, per nulla fallito. Mirjam, però, non si presenta come un’amante segreta che seduce Victor alle spalle di una ignara Bianca, secondo il più classico dei ménage a trois della letteratura e della cinematografia romantiche occidentali. Niente affatto. Mirjam è accolta dalla strana coppia come terzo membro stabile di una complessa relazione, che ora è diventata il primo “trio” ufficialmente riconosciuto dei Paesi Bassi, il primo caso di unione civile a tre d’Europa.
La legge 194 sull’aborto ha trentacinque anni (22 maggio 1978). Sinistra ecologia e libertà ha presentato ieri una mozione alla Camera per impegnare il Governo a garantire la «piena applicazione della legge su tutto il territorio nazionale». Secondo i vendoliani essa sarebbe «largamente disapplicata». La colpa, ovviamente, è dei troppi medici obiettori. Noi vi proponiamo la rilettura di un’intervista a suo modo storica al “papa laico” Norberto Bobbio che in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera l’8 maggio 1981 e firmata da Giulio Nascimbeni, si disse sorpreso che «i laici lasciassero ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere».
«L’allarme è rientrato, i cristiani sono tornati alle loro case e tutto si è risolto». È quanto dichiara a tempi.it Peter Jacob, direttore esecutivo della Commissione nazionale giustizia e pace della Cei pakistana. In mattinata è uscita la notizia di 250 famiglie cristiane del Pakistan minacciate di morte da una folla di estremisti musulmani e costrette a scappare dal loro villaggio tre settimane. Circa 1500 persone del villaggio cristiano “Chak 31?, nel sud del Punjab, dove si verificano la maggior parte di attacchi alla minoranza cristiana, hanno dovuto lasciare le loro case per impedire che venissero bruciate.
Appena la prudentissima Vergine si trovò madre per l'incarnazione del Verbo nel suo grembo, incominciò a riflettere tra sé circa le tribolazioni e le pene che il suo Figlio dolcissimo veniva a patire. Poiché la sua conoscenza delle Scritture era molto profonda, comprendeva con essa tutti i misteri che queste contenevano, per cui andava prevedendo e calcolando con incomparabile compassione quanto egli doveva soffrire per la redenzione degli uomini. Questo dolore previsto e meditato con tanta sapienza fu un prolungato martirio della mansuetissima Madre dell'Agnello che doveva essere sacrificato. Tuttavia, quanto al mistero della circoncisione che doveva avere luogo dopo la nascita, la divina Signora non aveva ricevuto alcun ordine e non conosceva affatto la volontà dell'eterno Padre. Stando in tale incertezza, la compassione muoveva gli affetti e animava la dolce voce della tenera ed amorosissima Madre. Ella considerava con la propria prudenza che il suo Figlio santissimo veniva ad onorare la sua legge, dandole valore con l'osservarla e confermandola con l'adempimento, che inoltre veniva a patire per gli uomini, che il suo ardentissimo amore non ricusava il dolore della circoncisione e che anche per altri fini avrebbe potuto essere conveniente l'accettarla.
All'udienza generale Francesco parla del "dovere" di evangelizzare che appartiene a ogni cristiano: lo Spirito ci spinge ad annunciare "con coraggio, a voce alta" e a tutti la Buona novella. Una preghiera anche "per le vittime, specialmente i bambini del disastro in Oklahoma. Il Signore consoli tutti, specialmente i genitori che hanno perso i propri figli".
Prosegue fino al 26 maggio ad Ambivere presso la Chiesa Vecchia, in via Papa Giovanni XXIII, «Strada facendo con Giulia», mostra di opere ispirate sulla vita e la figura di Giulia Gabrieli, la ragazza di Bergamo che morì nel 2011 per un sarcoma alla mano combattuto con forza esemplare. La mostra è realizzate dai ragazzi di prima e seconda della scuola secondaria di I grado e preparata con il contributo di genitori e volontari con la direzione artistica di Matteo Perico.
Ecco l'ottava catechesi di don Fabio Rosini sul Credo Apostolico. Cliccando su questo link potrete ascoltare questa catechesi e anche le altre precedenti.
All’udienza generale di stamani il Papa ha proseguito la sua catechesi sul Credo, soffermandosi sull’articolo: «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica». “C’è un profondo legame tra queste due realtà di fede – ha detto - : è lo Spirito Santo, infatti, che dà vita alla Chiesa, guida i suoi passi. Senza la presenza e l’azione incessante dello Spirito Santo, la Chiesa non potrebbe vivere e non potrebbe realizzare il compito che Gesù risorto le ha affidato di andare e fare discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28,18). Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione. L’Apostolo Paolo esclamava: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16). Ognuno deve essere evangelizzatore, soprattutto con la vita! Paolo VI sottolineava che «evangelizzare… è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14)”.
Venerdì prossimo 24 maggio, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai, si celebra la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, istituita da Benedetto XVI nel 2007. Il Papa, al termine dell’udienza generale, l'ha ricordata.
È ricoverato in ospedale l’uomo vittima di violenza da parte degli agenti di partito addetti alla pianificazione familiare. È stato punito perché padre di tre figli. Reggie Littlejohn: “sono terroristi del governo, sono svincolati da ogni legge”.
Pubblichiamo di seguito la prima parte dell’intervento di Don Ezechiele Pasotti, Prefetto agli Studi al Seminario Diocesano Missionario “Redemptoris Mater” di Roma, al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Pubblichiamo di seguito la parte introduttiva della relazione tenuta da Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Se dici “nozze” gay dici adozioni gay. Permettere agli omosessuali di “sposarsi” e negare loro l’accesso all’istituto dell’adozione suona discriminatorio per l’ideologia gay, quasi che gli omosessuali fossero “coniugi” di serie B. L’ultima nazione tra i paesi europei che è a un passo dal concedere agli omosessuali l’abbinata matrimonio-adozione, come si sa, è la Francia. Il 14° paese in Europa. Negli Usa sono undici gli stati che permettono l’adozione gay, tre in America Latina. In tutto il mondo siamo a quota trentacinque.
Oltre 250 famiglie cristiane sono state minacciate di morte e cacciate dalle loro case, nel villaggio “Chak 31” nel distretto di Khanewal, in Sud Punjab, per paura di attacchi di massa e di un incendio doloso del loro villaggio. Quanto accaduto in Sud Punjab “testimonia l’aumento degli episodi di violenza e i soprusi contro le minoranze religiose in Pakistan” e “ricorda il grave episodio dell’attacco alla Jospeh Colony, quartiere cristiano di Lahore, avvenuto due mesi fa”, afferma un rapporto inviato all’agenzia Fides, compilato da due organizzazioni della società civile pakistana, la “Human Rights Commission of Pakistan” (Hrcp) e “Organization for Development and Peace” (Odp), impegnate nel promuovere la pace e difendere i diritti umani.
Papa Francesco ha incontrato ieri pomeriggio, nella Domus Santa Marta in Vaticano, una delegazione della la Juventus, campione d'Italia di calcio. La delegazione era composta dal presidente della società Andrea Agnelli, i direttori generali Marotta e Mazzia, l’allenatore Antonio Conte e il portiere Gigi Buffon.
“Con il vostro servizio quotidiano” siete “la mano di Dio che sazia la fame di ogni vivente”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alle Suore missionarie della Carità, fondate dalla Beata Teresa di Calcutta, durante la visita ieri pomeriggio alla Casa Dono di Maria, in Vaticano. La struttura gestita dalle Suore offre ospitalità a circa 25 donne e circa 60 uomini vi consumano i pasti quotidianamente. Il Papa ieri ha incontrato un gruppo di "oltre un centinaio di persone, composto dalle ospiti della casa, dai suoi frequentatori, collaboratori e amici, oltre che dalle Suore della Casa e altre Suore della Carità rappresentanti delle diverse comunità di Roma”, fa sapere il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Occasione della visita la commemorazione del 25.mo dell’affidamento della stessa Casa alla Beata Madre Teresa di Calcutta da parte del Beato Giovanni Paolo II.
«Il governo nigeriano valuti gli strumenti di dialogo più efficaci e riporti il paese alla normalità». È quanto chiedono i vescovi cattolici della Nigeria al termine di un incontro di preghiera tenutosi dopo l’entrata in vigore dello stato di emergenza in tre regioni del nord, roccaforti di Boko Haram.
La notte del 17 maggio è stata trovata una bomba davanti alla chiesa cattolica dell’Immacolata di Bengasi. «L’hanno messo all’entrata del corridoio che porta al cortile dove si affaccia la porta della chiesa. La chiesa dunque non è stata toccata direttamente ma l’attentato è un segnale non positivo che ci offende» ha dichiarato a Fides monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli.
Contrariamente a quanto si crede, non sono i paesi occidentali ad essere razzisti ma quelli islamici. È il risultato della ricerca svedese “World Values Survey”, che ha posto ai cittadini di oltre 80 paesi del mondo questa domanda: «Vorresti vivere di fianco a persone di una razza diversa dalla tua?».
Vangelo Gv 16, 12-15: Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve l'annunzierà.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Per tutti i mortali fu una grande fortuna e felicità la venuta nel mondo del Verbo eterno fatto uomo, mandato da Dio Padre, perché egli venne per dar vita e luce a tutti noi che vivevamo nelle tenebre e nell'ombra della morte. Se i reprobi e gli increduli inciamparono e inciampano in questa pietra angolare, cercando la loro rovina dove potevano e dovevano trovare la risurrezione alla vita eterna, ciò non fu colpa di questa pietra, ma di chi la rese pietra di scandalo inciampando in essa. Solo per l'inferno fu terribile la nascita del bambino Gesù, l'invincibile che con potenza veniva a spogliare del suo tirannico impero colui che, facendosi forte della menzogna, custodiva il suo castello con indisturbato, ma ingiusto possesso da così lungo tempo. Per detronizzare il principe del mondo e delle tenebre, fu giusto che gli venisse nascosto il mistero di questa venuta del Verbo, poiché non solo era indegno per la sua malizia di conoscere i misteri della Sapienza infinita, ma anche conveniva che la divina provvidenza facesse in modo che l'astuzia perversa di questo nemico lo accecasse e ottenebrasse, perché egli con essa aveva introdotto nel mondo l'inganno e la cecità della colpa, rovesciando tutto il genere umano di Adamo nella sua caduta.
Padre Massimiliano Kolbe, la sua testimonianza cristiana e la sua devozione per Maria saranno al centro di un incontro nella biblioteca della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura”, giovedì 23 maggio alle ore 17.30. L’occasione è la presentazione delle due novità editoriali di padre Raffaele di Muro: Massimiliano Kolbe. Un mistico nella scia dell’Immacolata” con presentazione del cardinale Claudio Hummes e Pensieri su Maria, entrambi pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana. All’incontro, cui parteciperà l’autore, saranno presenti come relatori la professoressa Marisa Del Genio e Pier Luigi Borriello, OCD.
In Germania è ora possibile dare legalmente un nome, e dunque un’identità giuridica e una sepoltura ufficiale, ai bambini nati morti anche se di peso inferiore ai 500 grammi. Finora in Germania li chiamavano Sternenkinder, bambini delle stelle, il loro nome infatti era scritto solo in cielo, nessuna traccia sulla terra. Oggi questi piccoli nati morti potranno essere iscritti dai genitori che lo vorranno nel registro civile ed avere una degna sepoltura. Lo ha stabilito il Bundestag e la legge è entrata in vigore mercoledì scorso.
Quello fatto da Papa Francesco è stato un vero esorcismo, se Padre Lombardi lo ha smentito vuol dire che non ha capito nulla. La pensa così padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, che oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora' ha commentato il gesto compiuto dal Papa domenica scorsa. "Quello è stato un vero esorcismo, e vi dirò di più: il ragazzo che il Papa ha esorcizzato, oggi, alle 11.30, è venuto da me", ha esordito padre Amorth. Cosa aveva quel ragazzino? "Non era un ragazzino, ha 43 anni moglie e figli. Lui si chiama Angelo, è posseduto da quattro demoni, io oggi gli ho fatto un lungo esorcismo". Alla domanda se quindi il Papa non sia riuscito a guarirlo, padre Amorth ha risposto: "Possiamo dire che gli ha fatto un esorcismo, perché un esorcismo è anche quello che uno fa mettendo le mani sul capo della persona e pregando, senza ricorrere agli esorcismi scritti".
Il successore di Pietro contro il Principe delle tenebre: Bergoglio sulle orme dell’esorcista Wojtyla. Il prefetto della Casa pontificia Martin riferì nelle sue memorie postume di come Giovanni Paolo II il 27 marzo 1982 avesse scacciato Satana dal corpo di una donna umbra vittima di possessione diabolica. Domenica il copione si è ripetuto. Siamo in piazza San Pietro, esattamente nei pressi dell’Arco delle Campane. La messa di Pentecoste è finita da poco. Francesco si avvia, come al solito, verso i malati che hanno assistito alla celebrazione. Il Pontefice si avvicina ad un ragazzo.
Il Papa ha ricevuto ieri i vescovi della Conferenza episcopale della Sicilia, in visita "ad Limina". Tra loro c’era anche mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa.
Riecheggiano ancora con forza le parole che Papa Francesco ha rivolto alla Veglia e poi alla Messa di Pentecoste alle migliaia di fedeli di movimenti, nuove comunità e associazioni, riuniti in Piazza San Pietro sabato e domenica scorsi. Papa Francesco ha ricordato, tra l’altro, che il Signore ci aspetta, ha invitato i cristiani a dare testimonianza della fede andando verso le periferie esistenziali, a vivere nella Chiesa aprendosi allo Spirito Santo senza chiudersi nei particolarismi.
Per un cristiano, progredire significa abbassarsi come ha fatto Gesù. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha inoltre ribadito che il vero potere è il servizio e che non deve esistere la lotta per il potere nella Chiesa. Alla Messa - concelebrata dal direttore dei programmi della Radio Vaticana, padre Andrzej Koprowski - hanno preso parte un gruppo di dipendenti della nostra emittente e un gruppo di dipendenti dell’Ufficio pellegrini e turisti del Governatorato vaticano. Erano inoltre presenti il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, e Maria Voce e Giancarlo Faletti, presidente e vicepresidente del Movimento dei Focolari.
Alla messa celebrata questa mattina nella Casa santa Marta, Francesco evidenzia come già il Vangelo mostri una discussione tra i discepoli su chi sia più grande tra di loro. Ma nella Chiesa "il più grande è quello che più serve, che più è al servizio degli altri". Questa "è la regola". E tuttavia dalle origini fino ad adesso ci sono state "lotte di potere nella Chiesa".
Ormai si è capito, quello della trasmissione Striscia la notizia è un vero e proprio attacco contro le apparizioni di Medjugorje. Così anche ieri sera, a distanza di cinque giorni dalla precedente puntata, ha sproloquiato un altro opinionista dalla credibilità inesistente. Sia chiaro che nessuno è tenuto a credere ad apparizioni non ancora approvate dalla Chiesa mentre, a nostro avviso, verso quelle già dichiarate vere si dovrebbe invece prestare molta attenzione. Infatti se il Cielo si degna di scendere sulla terra è per parlare a tutti, come si è dimostrato a Fatima dove la Madonna aveva messo in guardia il mondo dal continuare ad offendere Dio pena lo scoppio di una guerra peggiore di quella allora in corso, evento che si è puntualmente verificato nel giro di un ventennio. Nulla toglie poi che si possano screditare delle apparizioni quando vi sia una materia certa, tecnicamente dimostrabile, argomentabile e provabile. Ad esempio nei casi di dissonanza con le Sacre Scritture o con il Magistero della Chiesa, oppure quando non vi siano buoni frutti, o qualora i presunti veggenti non possiedano i requisiti morali e spirituali compatibili con una così alta missione, insomma se ricorrano le condizioni previste dalle Norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni e rivelazioni recentemente emanate dalla Santa Sede.
Non so se vi è sfuggita. È sempre così, le notizie che arrivano da lontano passano sotto silenzio, anche se meritano un titolo nei tg. Forse per esorcizzare l’orrore, forse per tacitare l’impotenza, apriamo un file che tutte le contiene, per richiuderlo immeditamente, come un baratro insondabile di orrore e angoscia che abita nel fondo più profondo di noi. Quando va bene, è perché come ci ha ricordato sabato papa Francecso, durante la veglia di Pentecoste, il dramma degli uomini interessa meno che i problemi delle banche, i dibattiti sulla tenuta dei partiti e l’urgenza di cercare parità di diritti nostrani quando le diversità appena oltre il nostro piccolo orizzonte gridano indignazione e giustizia. Mi riferisco alla notizia rilanciata da Al Jazeera qualche giorno fa, della baby factory scoperta dalla polizia nigeriana. Factory, proprio così. Fabbrica di bambini.
Carissimi, ecco ciò che Krizan ci ha comunicato sull'apparizione avuta da Ivan stasera, 20 maggio 2013, sul Podbrdo alle ore 22:00:
«Come ogni giorno, dopo l'incontro insieme alla Madonna, io vorrei avvicinare e descrivere un po' anche a voi l'incontro di stasera insieme a Lei. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio, come sempre, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi la Madonna per un tempo prolungato ha pregato qui su tutti noi con le mani distese e ha anche pregato in modo particolare su voi malati presenti. Dopo questo la Madonna ha detto:
"Cari figli, anche oggi in modo particolare vi invito, in questo tempo di grazia: apritevi allo Spirito Santo. Cari figli, non permettete che il mondo vi guidi. Perciò che lo Spirito Santo vi guidi! Pregate, perseverate nella preghiera. Che lo Spirito Santo scenda sulle vostre famiglie che sono nel buio. La Madre prega insieme con voi e intercede presso suo Figlio. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata".
Dopo questo la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto ciò che voi avete portato perché venisse benedetto. Io ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in particolar modo gli ammalati. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e poi se n'è andata in preghiera, nel segno della luce e della croce, col saluto: "Andate in pace, cari figli miei". Grazie».
«Papa Francesco ci è stato di grande aiuto ed era molto contento di guidarci in questo nuovo evento». Così ha dichiarato al portale americano LifeSiteNews.com Geno Sylva, portavoce ufficiale di lingua inglese del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, parlando di uno degli eventi principali programmati per l’Anno della fede.
L’amore di san Francesco per Gesù, raccontato con linguaggio semplice e profondo, può sembrare una favola ma non lo è. E grazie alle immagini di Arcadio Lobato, che accompagnano la narrazione di don Andrea Marinzi, è facile immedesimarsi in una storia realmente accaduta, quella contenuta nel libro “Francesco d’Assisi” (ed. La scuola, 42 pagine, 6,5 euro) della collana Storie di uomini, storia di Dio.
«Tanto la Chiesa cattolica quanto le Chiese ortodosse considerano la libertà religiosa come un prezioso fondamento e una sacra aspirazione della loro dottrina sociale e disciplina canonica»: è quanto si sottolinea in un comunicato giunto al termine del seminario sulla libertà religiosa che il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha promosso a Istanbul, in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee).
«La famiglia – patrimonio incomparabile dell’umanità – che ancora una volta ha dato prova di sé rivelandosi il primo e principale presidio non solo della vita, ma anche di energie morali e di tenuta sociale ed economica: fino a quando potrà resistere senza politiche consistenti, incisive e immediate?». Così ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la prolusione alla 65esima Assemblea generale della Cei.
Il presidente della Repubblica francese Francois Hollande ha promulgato ieri la legge su matrimonio e adozione gay, dopo il via libera con riserva del Consiglio costituzionale e l’approvazione all’Assemblea nazionale. Ora il matrimonio e l’adozione gay sono a tutti gli effetti legali in Francia e la celebrazione delle prime unioni è prevista per giugno.
Papa Bergoglio “progressista”? Solo una certa lettura distorta ha potuto presentare il papa come un campione del progressismo militante, addirittura antigerarchico. Quasi un antipapa più che un papa. Oggi sul Corriere della Sera, Vittorio Messori fa il punto dopo più di due mesi dall’elezione al pontificato di Jorge Bergoglio.
Lo scorso 17 maggio oltre 20 mila musulmani hanno attaccato la chiesa di Santa Maria a Alessandria bruciando il portone con bombe Molotov e rompendo quasi tutte le finestre. Secondo la polizia, tutto sarebbe nato da un diverbio tra un cristiano e un musulmano. Il copto Basem Ramzy Michael si sarebbe sporto dal suo balcone per guardare una donna musulmana. Il fratello della donna ha riunito una folla di islamici per attaccare la chiesa, difesa da mille cristiani. La polizia è riuscita a sedare lo scontro, che ha causato la morte di un cristiano copto e il ferimento di altre persone. Molti sono stati arrestati dalla polizia.
Il 17 maggio 2013 Papa Francesco, ricevendo i responsabili delle Pontificie Opere Missionarie, ha parlato del dovere di «tenere sempre viva l’attività di evangelizzazione, paradigma di ogni opera della Chiesa… Il Vescovo di Roma è chiamato ad essere Pastore non solo della sua Chiesa particolare, ma anche di tutte le Chiese. In questo compito, le Pontificie Opere Missionarie sono uno strumento privilegiato nelle mani del Papa». Ed ha aggiunto: «Ci sono tanti popoli che non hanno ancora conosciuto e incontrato Cristo». Annunziare Cristo a questi popoli è «un compito che spetta a tutti noi che abbiamo ricevuto il dono della fede non per tenerla nascosta, ma per diffonderla».
Giovedì 13 Giugno 2013 alle ore 17.00, a un anno dalla salita in cielo di Chiara, al Santuario del Divino Amore sarà celebrata la Santa Messa. Presiederà Don Fabio Rosini. Seguirà un incontro con la testimonianza del marito Enrico, dei familiari, di Padre Vito D’Amato e di altri amici che le sono stati accanto. Chi ha desiderio di partecipare a questa Eucarestia è benvenuto.
(Costanza Miriano intervista Ettore Gotti Tedeschi) A Bruxelles si discute, nel Forum sulla demografia, di “Investire sul futuro demografico in Europa”. Si parla di lotta alla denatalità, e non in un oratorio parrocchiale, ma in una sede internazionale tra le più laiche e prestigiose. Finalmente le sue teorie, quelle che lei da anni va ribadendo in ogni sede possibile, stanno diventando di moda? Che succede?
In una lettera al clero l’affermazione della “ecumenicità” di una Chiesa che “è stata e sarà sempre aperta a tutte le nazioni e le lingue, perché Cristo l’ha mandata per proclamare il Vangelo a tutte le nazioni” e che quindi non può e non vuole essere coinvolta in campagna nazionalistiche. “E’ ora di comprendere che la nostra Chiesa è invitata nella sua coscienza a trasformare la sua realtà alla luce della risurrezione”.
Al termine della messa di Pentecoste in Piazza San Pietro, ieri papa Francesco, imponendo le mani sulla testa di un malato, avrebbe fatto una preghiera di liberazione dal demonio o un vero e proprio esorcismo. Lo sostengono gli esorcisti interpellati dalla trasmissione «Vade Retro» di Tv2000, l'emittente della Cei.
Dopo che le schiere celesti avevano celebrato nella grotta di Betlemme la natività del loro Dio fatto uomo, nostro redentore, alcune di esse furono subito inviate dal Signore in diverse parti, perché annunziassero la buona notizia a coloro che, secondo la divina volontà, erano pronti ad accoglierla. Il santo principe Michele si recò dai santi padri del limbo, e annunciò loro che era già nato l'Unigenito dell'eterno Padre fatto uomo, e che si trovava in una mangiatoia tra animali, umile e mansueto, come essi lo avevano profetizzato. Specialmente parlò ai santi Gioacchino ed Anna da parte della fortunata madre, perché ella stessa glielo aveva ordinato, e si congratulò con loro, perché la loro figlia teneva già nelle sue braccia l'atteso dalle genti, annunziato da tutti i Profeti e Patriarchi. Quello fu il giorno della maggior consolazione ed esultanza, che in un così lungo esilio avesse ricevuto tutto quel gran numero di giusti e santi. Riconoscendo tutti il nuovo uomo e Dio vero come l'autore della salvezza eterna, formarono nuovi cantici di lode in suo onore, lo adorarono e gli resero culto. San Gioacchino e sant'Anna, per mezzo del messo celeste san Michele, pregarono Maria santissima, loro figlia, di venerare a nome di entrambi il bambino Gesù, frutto benedetto del suo grembo verginale. La gran Regina del mondo, all'udire con estremo giubilo tutto ciò che il santo principe le riferì rispetto ai padri del limbo, esaudì subito questo desiderio.
Qual è il rapporto tra Satana e la Madonna è quanto racconta il Presidente “Associazione Internazionale degli esorcisti” padre Francesco Bamonte, nella puntata di “Vade Retro” del 17 maggio 2013. Maria, da sempre, è il più forte alleato nella battaglia contro il Diavolo: per questo l’arma più potente contro il Demonio è il rosario, la corona cara a Padre Pio e a quanti invocano l’intercessione della Madonna. Ripercorrendo i santuari più noti e le occasioni in cui la Vergine Immacolata ha richiamato la realtà dell’inferno nelle sue apparizioni, si parlerà della potenza di Maria e della preghiera, scudo e spada tagliente contro gli attacchi di Satana.
Le notizie dell’Agenzia Fides sono disponibili, in otto lingue, anche su una “App” per smartphone, chiamata “Missio”, che si può scaricare gratuitamente. Il servizio, informa la Fides stessa, è stato inaugurato da Papa Francesco durante l'udienza con i direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie e con il personale dell’Agenzia Fides, il 17 maggio scorso in Vaticano. Il Papa ha cliccato su un iPad, lanciando l’applicazione, realizzata da padre Andrew Small, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie negli Stati Uniti.
Durante la messa di questa mattina Francesco dice che bisogna vincere quel "pezzo di incredulità" che è in tutti noi. "La preghiera per chiedere un miracolo, per chiedere un'azione straordinaria dev'essere una preghiera coinvolta, che ci coinvolga tutti". Un episodio avvenuto in Argentina dimostra che serve una preghiera "che lotta".
La mostrano le vicende differenti di persone che hanno dedicato la vita alla evangelizzazione. Il beato Clemente Vismara, una vita irta di difficoltà e problemi, che ha realizzato grandi opere del Vangelo senza mai perdere l'entusiasmo per la propria vocazione.
I due assalti hanno colpito la chiesa di St. Mary in un sobborgo di Alessandria d'Egitto e quella del piccolo villaggio di Menpal nell'Alto Egitto. Negli scontri una persona è morta in seguito a un arresto cardiaco.
Mio caro Malacoda, preparati alla riabilitazione di Erode. La giustificazione sociale dell’infanticidio non sarà un successo facilmente raggiungibile. Avremo qualche problema “morale” a condurre questa campagna mediatica e culturale in parallelo con quella sulla pedofilia, ma abbiamo da tempo posto in essere tutte le premesse pratiche che la rendono praticabile, basta indurre dal vissuto ormai moralmente accettato dalla stragrande maggioranza delle società occidentali evolute i princìpi che lo sostengono, ancorché sottintesi. Si tratta della solita questione di chi invoca la fine dell’ipocrisia in campo politico e della morale pubblica, ma non sa o non osa farlo in quello teoretico o dei cosiddetti “valori”. È il coraggio del pensiero, e delle ultime conseguenze delle nostre libertà, quello che manca.
«Ci saranno spettacoli, musiche, canti tradizionali, tavole rotonde, presentazione di libri, testimonianze per non lasciare la città in silenzio durante il Gay pride che si terrà a Palermo il 22 giugno. Vogliamo dire no alle adozioni e al matrimonio gay e dire sì alla bellezza della famiglia naturale. Perciò inviteremo a partecipare tutte le persone che incontreremo nel parco Cassarà». Così Filippo Campo, membro dell’associazione “Sos ragazzi” di Roma e Palermo, presenta il Family day siciliano. Con la sua, altre 12 associazioni regionali e nazionali lo scorso 16 maggio hanno costituito il comitato “Family day Palermo”, «che è aconfessionale e apartitico, perché tutela un istituto naturale, vero e buono per ogni essere umano», spiega Campo.
Per presentare l’ultimo libro sto facendo un giro per l’Italia del Sud che ricorda gli annunci ferroviari degli espressi di una volta: Catanzaro, Reggio, Messina, Catania, Siracusa. Poi andrò a Terrasini, Agrigento, Trapani, Palermo, Caltanissetta. È una vera immersione fra la gente del Sud, soprattutto siciliani, per i quali ho un’ammirazione pregiudiziale. Qui una persona è considerata un fine e non un mezzo: è un’espressione approssimativa ma rende l’idea. Inoltre mi è capitato d’incontrare coppie di sposi giovani e sorridenti assieme a persone sposate da cinquant’anni e più. Sembra che qui il matrimonio sia più solido che altrove ed è uno dei motivi dell’allegria che si respira: occhi limpidi, sorrisi aperti, cordialità illimitata.
Le giornate di ieri e di oggi del Papa con i movimenti colpiscono i media soprattutto per il fiume immenso di persone che arriva in Piazza San Pietro. I movimenti nati nella Chiesa sono ormai come bei rami frondosi della grande quercia che abbraccia tutte le miserie umane. Ma la cosa più rivelatrice è scoprire quella piccola “gemma d’aprile” da cui nascono questi rami. Perché nell’inizio è contenuta l’essenza di una cosa. E senza il rinnovarsi di quella piccola gemma – come diceva Péguy – tutto il grande albero non sarebbe che legna secca. Da ardere. Su queste colonne di recente ho raccontato la vicenda di Chiara Amirante e di Nuovi Orizzonti. Altre volte ho parlato di don Luigi Giussani e di Comunione e liberazione. In diverse occasioni ho ripercorso dall’inizio le apparizioni di Medjugorje riferendo dell’immenso popolo che da lì è nato. Anche all’inizio di uno dei movimenti più grandi e vitali di oggi, il Cammino Neocatecumenale, c’è lo stesso “segreto”, la piccola gemma. Tutto nasce sempre nel silenzio di un cuore umano affascinato da Cristo, trasformato e riempito delle sue grazie dallo Spirito Santo (è ciò che si chiama carisma). Non c’erano finora libri che ripercorressero la storia del Cammino, ma nelle scorse settimane è uscito un preziosissimo memoriale dove è lo stesso Kiko Arguello, il fondatore, a raccontarla. Quello di Kiko è un nome che alle cronache dei giornali forse dice poco (perché l’uomo non frequenta salotti), ma è invece molto importante per la Chiesa e per la vita del suo immenso popolo. Kiko dunque racconta cosa gli è accaduto, come è stato sorpreso da Gesù e “chiamato”: il suo bel libro, “Kerigma”, è stato tradotto dalla San Paolo.
Pubblichiamo la traduzione della testimonianza del giornalista irlandese John Waters, tenuta sabato pomeriggio a Roma in Piazza San Pietro, durante la Giornata dei Movimenti.
Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi hanno partecipato alla Messa presieduta dal Papa questa mattina nella Casa Santa Marta. Dopo la celebrazione, hanno avuto un breve incontro, durante il quale Kiko Argüello ha fatto dono al Papa di un’icona della Vergine del Cammino, che il Santo Padre ha apprezzato e gradito. Inoltre Kiko ha mostrato al Papa alcune foto della Grande Missione nelle piazze di tutto il mondo, che il Cammino Neocatecumenale ha messo in moto durante cinque domeniche del tempo pasquale.Il Santo Padre gli ha detto: “Dopo l’annuncio del Vangelo nelle piazze, preparati a un colpo di coda del demonio contro di te”.
Alla veglia di Pentecoste, papa Francesco spinge alla testimonianza cristiana, in un mondo divenuto nemico dell'uomo, dove fanno notizia il crollo degli investimenti, ma non la morte di operai e la fame dei bambini. All'appuntamento per l'Anno della Fede, presenti 200mila persone di CL, Rinnovamento dello Spirito, Neocatecumenali, Focolarini, Sant'Egidio, associazioni internazionali. Le testimonianze di John Waters, editorialista irlandese, e di Paul Bhatti, ex ministro delle minoranze in Pakistan. Il pontefice invita tutti a pregare tutti i giorni per i cristiani perseguitati e a lavorare per la libertà religiosa. La Chiesa non è una efficiente ong. Il principale contributo è "vivere il Vangelo".
Alla messa di Pentecoste, insieme ai movimenti e aggregazioni laicali, Francesco suggerisce di non chiudersi per paura alle 'sorprese di Dio', difendendoci "chiusi in strutture caduche che hanno perso la capacità di accoglienza". L'armonia dello Spirito porta unità, non esclusivismo o omologazione. "Lo Spirito Santo... ci salva dal pericolo di una Chiesa gnostica e di una Chiesa autoreferenziale, chiusa nel suo recinto" e "ci spinge fino alle periferie esistenziali per annunciare la vita di Gesù Cristo". Il grazie finale del Papa: "Siete un dono e una ricchezza per la Chiesa!".
- «Non interessa se la gente muore di fame, se non ha niente. Ci si preoccupa delle banche o della finanza...». Papa Francesco parla davanti ai 200 mila fedeli (un record) appartenenti ai movimenti ecclesiali arrivati in piazza San Pietro per la veglia di Pentecoste. Bergoglio - che nella mattina ha avuto un lungo colloquio con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha toccato anche il tema della crisi economica - ha più volte sottolineato il suo messaggio alla politica: «Nella vita pubblica se non c'è l'etica tutto è possibile. Lo leggiamo i giornali quanto la mancanza di etica fa tanto male all'umanità intera». E ancora, parlando sempre a braccio :«Se cadono gli investimenti, le banche, tutti a dire che è una tragedia. Se le famiglie stanno male, non hanno da mangiare allora non fa niente... Questa è la nostra crisi».
Vincere la paura, rinunciare a schemi e sicurezze, per aprirsi agli orizzonti di Dio. E dire no a particolarismi, esclusivismi, cammini paralleli che portano divisioni. Così Papa Francesco nell’omelia della Messa di Pentecoste, celebrata questa mattina in una piazza San Pietro gremita dai pellegrini di movimenti, nuove comunità, associazioni, aggregazioni laicali di tutto il mondo, giunti a Roma in occasione dell’Anno della Fede. 70 tra cardinali e vescovi e 400 sacerdoti hanno concelebrato la liturgia.
“Una rinnovata Pentecoste che ha trasformato Piazza San Pietro in un Cenacolo a cielo aperto”: con queste parole Papa Francesco ha commentato al Regina Coeli quella che ha definito la “festa della fede”, iniziata ieri con la Veglia e culminata stamani nell’Eucaristia.
Avere il coraggio della fede senza essere cristiani inamidati, costruire una cultura dell’incontro, aiutare il prossimo soprattutto le famiglie, il cui destino è più importante dei bilanci delle banche. Questo in sintesi quanto espresso da Papa Francesco nel discorso rivolto ieri sera alle circa 200 mila persone che hanno gremito Piazza San Pietro per partecipare alla Veglia di Pentecoste dedicata ai Movimenti, le nuove Comunità, le Associazioni e le Aggregazioni laicali. Forti anche le parole del Pontefice sulle persecuzioni contro i cristiani nel mondo: ci sono più martiri oggi - ha detto - che nei primi secoli della Chiesa.
Il cristiano deve vincere la tentazione di “mischiarsi nella vita degli altri”: è l’esortazione di Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha inoltre sottolineato che chiacchiere e invidie fanno tanto male alla comunità cristiana e che non si può “dire soltanto la metà che ci conviene”. Alla Messa, concelebrata con don Daniel Grech del Vicariato di Roma, hanno preso parte un gruppo di studenti della Lateranense, guidati dal rettore mons. Enrico Dal Covolo; Kiko Argüello, Carmen Hernández e Mario Pezzi del Cammino Neocatecumenale; Roberto Fontolan e Emilia Guarnieri di Comunione e Liberazione.
Attesi in almeno 120 mila oggi in Piazza San Pietro per la giornata dei movimenti ecclesiali promossa nell’ambito dell’Anno della Fede. I fedeli parteciperanno questa sera alla Veglia di Pentecoste presieduta da Papa Francesco a partire dalle 18.00.
Sono passati 15 anni dal primo grande incontro di Giovanni Paolo II con i movimenti, le nuove comunità, le associazioni e aggregazioni laicali. In quell’occasione, era il 30 maggio 1998, il Papa indicava il loro posto nella Chiesa e concludeva: “Oggi la Chiesa si aspetta da voi frutti "maturi" di comunione e di impegno.” Frutti che non sono mancati con la promozione di centinaia di altri incontri comuni, come le giornate “Insieme per l'Europa” e nella collaborazione su obiettivi comuni come la pace, la vita, l'abolizione della pena di morte. Benedetto XVI rinnovò l’appuntamento la vigilia di Pentecoste del 2006 e in una successiva occasione disse: “I movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l’attuazione del Concilio Vaticano II”.
Siamo nel mese dedicato a Maria e Papa Francesco – che il 31 maggio prossimo presiederà il Rosario in Piazza San Pietro a partire dalle 20.00 – ha lanciato un tweet mariano: “Occorre imparare da Maria – scrive - rivivere la sua disponibilità totale a ricevere Cristo nella sua vita”.
Pubblicato il calendario delle celebrazioni presiedute dal Papa dopo Pentecoste fino a luglio. Giovedì 23 maggio alle 18.00 nella Basilica Vaticana si svolge la Professione di fede con i vescovi della Conferenza episcopale italiana.
Alcune bellissime preghiere di Consacrazione alla Vergine Maria, scritte da Jessica Gregori e approvate dal Vescovo Mons. Girolamo Grillo.
Celebrando stamattina la messa, Francesco ricorda quando Gesù chiese a Pietro "A te che importa?". La chiacchiera è dolce all'inizio e poi ti rovina, ti rovina l'anima. E' un po' lo spirito di Caino: ammazzare il fratello, con la lingua; ammazzare il fratello!".
L'arresto avviene a quasi 14 anni dalla strage, dove il missionario e due figli hanno perso la vita. Ramjan Mahanta e Ghanshyam Mahanta facevano parte del gruppo di decine di estremisti indù responsabili del massacro. Essi verranno processati da un tribunale speciale. A tutt'oggi solo due degli autori della strage sono stati condannati all'ergastolo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Partirono da Nazaret per Betlemme Maria purissima e il glorioso san Giuseppe, agli occhi del mondo tanto soli quanto poveri ed umili pellegrini, senza che nessuno dei mortali li reputasse o stimasse più di quello che l'umiltà e la povertà giungono ad ottenere da loro. Ma, o ammirabili misteri dell'Altissimo, nascosti ai superbi ed imperscrutabili alla prudenza umana! Non camminavano soli, né poveri, né disprezzati, ma prosperi, ricchi e onorati. Erano l'oggetto più degno dell'eterno Padre e del suo amore immenso, e il più stimabile ai suoi occhi. Portavano con sé il tesoro del cielo e della Divinità stessa, e tutta la corte dei cittadini celesti li venerava. Tutte le creature insensibili riconoscevano la viva e vera arca dell'alleanza meglio di come le acque del Giordano riconobbero la sua ombra e figura quando, docili, si divisero per dare libero passaggio ad essa e a quelli che la seguivano. Li accompagnavano i diecimila angeli di cui in precedenza ho detto che erano stati destinati da Dio a servire sua Maestà e la sua santissima Madre in tutto questo viaggio. Queste schiere celesti camminavano in forma umana visibile agli occhi della divina Signora, ciascuno più risplendente di altrettanti soli, facendole scorta. Ella procedeva in mezzo a tutti, presidiata e difesa più di quanto non lo fosse la lettiga di Salomone dai sessanta prodi d'Israele che, con la spada alla cintura, la circondavano. Oltre a questi diecimila angeli, li assistevano molti altri che scendevano e salivano al cielo, inviati dall'eterno Padre al suo Figlio unigenito e alla sua Madre santissima, e da loro ritornavano con i messaggi per cui erano mandati.
Il caso di Dimyana Ubeid Abdel al-Nour, insegnante cristiana accusata di insulti contro l'islam, preoccupa il Paese. Sostenuti dal procuratore islamista Talaat Abdhallah, sempre più magistrati accolgono denunce per blasfemia e proselitismo.
Da un gruppo di laici che ascoltò le prime catechesi, nel marzo del 1972 a S. Maria Formosa, a un palazzetto dello sport colmo di giovani, di coppie, di bambini. Eccoli i frutti dell'evangelizzazione compiuta da un'équipe proveniente da Roma, di cui faceva parte Stefano Gennarini, oggi a Venezia insieme a Silvana Venditti e padre Livio Orsingher, per mostrare al Patriarca come il Cammino neocatecumenale ha messo radici in laguna.
"Ricevendo le Pontificie opere missionarie, Francesco evoca "il dovere" di portare il Vangelo in tutto il mondo. "Educare ogni cristiano, fin dall'infanzia, ad uno spirito veramente universale e missionario". "Un'attenzione particolare per le giovani Chiese, che non di rado operano in un clima di difficoltà, di discriminazione e di persecuzione, perché siano sostenute ed aiutate nel testimoniare con la parola e con le opere il Vangelo"."
NellaGiornata dei Movimenti, delle Associazioni e delle Aggregazioni laicali, evento promosso dalPontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazionenell’Anno della Fede, che si terrà a Piazza san Pietro il18e il19 maggio, ilRinnovamento nello Spirito Santoconferma una partecipazione dioltre 10.000 aderenti.
Il problema non è essere peccatori, il problema è non lasciarsi trasformare nell'amore dall’incontro con Cristo: è questo, in sintesi, quanto ha detto il Papa nell’omelia presieduta stamani a Santa Marta. Hanno partecipato alla celebrazione alcuni dipendenti dei Musei Vaticani.
Oggi inizia una bellissima novena: la novena a San Filippo Neri.
“Come si può parlare di ‘nuova tirannia’, quando mai prima d’ora gli uomini hanno goduto di tanta libertà e tanti diritti?”, potrebbe chiedersi un lettore sprovveduto. Le tirannie classiche, in effetti, si caratterizzavano per il fatto di reprimere la libertà e negare i diritti. Gli uomini avevano coscienza di tale usurpazione perché, privati di qualcosa che apparteneva loro per natura, si sentivano sminuiti.
“Chiediamo alle Caritas del mondo di aiutarci a camminare da soli. Soffriamo delle conseguenze dell’occupazione israeliana che ci piega le gambe in ogni ambito di vita. Vogliamo rialzare la testa e darci da fare per la giustizia e il diritto e per restare nella nostra terra da uomini liberi”.
“Una Chiesa senza la carità non esiste”. Con queste parole Papa Francesco ha accolto ieri mattina in udienza il Comitato esecutivo di Caritas Internationalis, riunito in questi giorni a Roma per la riunione annuale sotto la presidenza del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga. Il Pontefice ha messo in ampio risalto il lavoro svolto dall’organismo caritativo della Chiesa, in particolare in un momento in cui – ha affermato – la crisi mette in pericolo l’uomo, “carne di Cristo”.
Secondo la trasmissione di Mediaset “Striscia la notizia” tutti coloro che credono nella veridicità delle apparizioni di Medjugorje sono deficienti, aggettivo derivante dal verbo latino deficere, che vuol dire mancare. Cioè mancherebbero di intelligenza, conoscenza, cultura, buon senso, prudenza e via offendendo. A dar retta alla trasmissione dello scorso 15 maggio, i devoti della Madonna di Medjugorje, che ormai ammontano a qualche decina di milioni, si sarebbero fatti abbindolare da sei ragazzini che recitavano la parte dei veggenti, avrebbero creduto ai messaggi che loro comunicavano e, per ringraziarli, li avrebbero rimpinzati di soldi fino a renderli dei ricchissimi imprenditori.
“Il mio viaggio dalla fede alla non-fede. E ritorno”. Parafrasando dall’inglese il sottotitolo di uno dei libri più celebri di John Waters, Lapsed Agnostic, ci si fa un’idea di chi sia il giornalista irlandese che sabato racconterà la sua storia in piazza San Pietro, di fronte a papa Francesco, durante la Giornata dei Movimenti. Waters è nome noto alla carta stampata dell’Isola verde: columnist della testata più famosa del Paese, l’Irish Times, ogni venerdì commenta quello che accade dalle parti di Dublino, in una società ingabbiata da una costante lotta di distruzione delle proprie radici. Ha lavorato per diverse testate in precedenza, occupandosi anche di musica e scrivendo uno dei primi libri dedicato agli U2.
Paul Bhatti, 53enne ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze nel governo guidato dal Partito popolare del Pakistan fino al marzo scorso, è il fratello maggiore di Shahbaz Bhatti, il politico e ministro cristiano cattolico ucciso dagli estremisti islamici nel marzo del 2011 a Islamabad per la sua azione in difesa delle minoranze religiose pakistane. Paul, che faceva il medico in Italia e aveva pensato molte volte a intraprendere la carriera politica nel suo paese di origine ma non si era mai deciso, ha preso il posto di Shahbaz poco dopo la sua morte, venendo nominato per volontà del presidente Asif Ali Zardari consigliere per gli Affari delle minoranze nel governo del primo ministro Yousaf Raza Gillani.
Ma noi siamo ancora un popolo? Abbiamo ancora un’identità nazionale, un vero senso di appartenenza? E’ ancora permesso parlare di “identità”? O il solo patriottismo sentito, consentito e vissuto è quello per la “nazionale” per antonomasia, ossia per gli azzurri? L’unico che sui media continua a porre questi interrogativi – solo apparentemente accademici – è Ernesto Galli Della Loggia. Lo fa da anni, ma ben pochi sembrano capire quanto profondamente queste domande abbiano a che fare con la situazione attuale del nostro Paese (anche quella economica) e con il suo sognato o sperato “rinascimento”. Infatti aver dilapidato un patrimonio morale, culturale, civile e religioso è ancor più grave dell’aver dilapidato un patrimonio economico, anzi a ben vedere ne rappresenta l’antefatto, la premessa.
Fu stabilito dalla volontà immutabile dell'Altissimo che il suo Figlio unigenito dovesse nascere nella città di Betlemme. Questo decreto divino era stato predetto, molto tempo prima di adempirsi, dai Santi e dai Profeti dell'Antico Testamento; poiché la volontà del Signore è sempre infallibile. Passeranno i cieli e la terra prima che possa aver compimento, giacché nessuno può opporvisi. Il Signore dispose l'esecuzione di questo decreto per mezzo di un editto pubblicato dall'imperatore Cesare Augusto nell'impero romano, affinché, come riferisce san Luca, fosse enumerata e registrata tutta la popolazione del mondo. Si estendeva, allora, l'impero romano per gran parte della terra conosciuta, e perciò i suoi principi si chiamavano signori di tutto il mondo, non tenendo conto del resto. Tutti gli abitanti dovevano ritenersi vassalli dell'imperatore, e tributargli un determinato censo, dovuto al naturale signore del potere temporale. E ciascuno si recava ad iscriversi nel registro comune della propria città. Giunse questo editto a Nazaret; ed arrivò la notizia anche a san Giuseppe, il quale tornando a casa - perché l'aveva intesa mentre era fuori - afflitto e mesto diede spiegazione alla divina sposa sul contenuto e la novità dell'editto. La prudentissima Vergine rispose: «Non vi turbi, signore e sposo mio, l'editto dell'imperatore terreno, perché tutti i nostri eventi stanno a cuore al Signore, re del cielo e della terra; e la sua provvidenza ci sosterrà e ci verrà incontro in ogni circostanza. Rimettiamoci dunque a lui, pieni di confidenza, e vedrete che non saremo delusi».
E' stato Benedetto XVI il primo Pontefice ad approdare su twitter, il social network più seguito e alla moda del momento, usato da decine di milioni di persone in tutto il mondo. Ai tempi fece scalpore la foto di Papa Ratzinger in cui lo si vedeva impegnato a inviare il suo primo tweet, anche se in seguito, come spiegò la Santa Sede, una persona venne appositamente incaricata di postare i messaggi di Benedetto, poco avvezzo all'uso del computer. Sorsero anche polemiche a causa dei commenti poco lusinghieri, a volte veri insulti o comunque prese in giro, che molti follower facevano ai tweet papali.
Ale Ortiz, 19 anni, è una bellissima giovane paraguaiana. È una ragazza qualunque della sua età, come si vede dalle foto pubblicate sulla sua pagina di Facebook, che ama la vita, gli amici, le feste. Ale, però, ha fatto una scelta controcorrente, decidendo di portare a termine la gravidanza di un figlio che sapeva sarebbe quasi sicuramente morto alla nascita. Di qui una storia drammatica e di speranza di cui la giovane mamma ha cominciato a parlare attraverso la rete, ripresa poi da diverse tv e radio locali: «Joshua è il mio bambino nato prematuro il 31 maggio del 2012 con un cesareo programmato a 29 settimane di gestazione. Abbiamo scoperto a 12 settimane che nostro figlio aveva l”idrope fetale”».
In America il caso di Kermit Gosnell, il medico abortista condannato all’ergastolo il 14 maggio per l’omicidio di diversi bambini e di una donna, ha messo sotto gli occhi di molti l’atrocità della legislazione abortista. Gosnell è stato dipinto come un mostro, ma stanno emergendo altri casi simili, che mostrano che quanto avveniva nella sua clinica non è un’eccezione. A rivelarlo il documentario di Lila Rose che, fingendosi incinta, ha girato i centri abortisti di diversi Stati. In questi giorni è gira sul web un video dell’organizzazione pro vita Life Dynamics, in cui vengono intervistate tre assistenti della Aaron Women’s Clinc di Huston diretta da Douglas Karpen, in cui appare chiaramente la normalità con cui ormai si compiono crimini disumani. Grazie a questo filmato ieri è stata aperta un’indagine sul medico. Qui sotto il testo del video, girato lo scorso 3 maggio, in cui ancora non appare il nome di Karpen.
“Per me Papa Francesco è un Papa rock: è energico, diretto, senza fronzoli”, dice Nico Fortarezza. “E' un Pontefice popolare che vuole stare in mezzo alla gente, che con la gente cerca un dialogo continuo. In questo modo l’ho descritto nella mia canzone.” La canzone si intitola proprio “Papa Francesco” ed è stata commissionata a Nico Fortarezza dai “Cattolici Piemontesi”. La presentazione ufficiale del brano avverrà in piazza San Pietro, il 18 e il 19 maggio in occasione della “Giornata dei Movimenti, delle associazioni e delle aggregazioni laicali nell’anno della Fede”. Il brano poi uscirà a fine maggio allegato alla rivista “A Sua Immagine”.
Sono oltre 120 mila le persone che già hanno aderito alla Giornata dei movimenti, delle nuove comunità, delle associazioni e aggregazioni laicali, in programma sabato e domenica prossimi in Piazza San Pietro alla presenza di Papa Francesco. A renderlo noto è stato mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che in Sala Stampa vaticana ha presentato questa importante iniziativa per l’Anno della Fede.
Perseguitati perché convertiti. Mohan Soren del villaggio di Dengabahali, e Rabi Narayan Marandi, del villaggio di Bhalu Tanggaro, entrambi nel distretto di Dhenkanal, nello stato di Orissa sono due cittadini indiani che si sono convertiti liberamente al cristianesimo, insieme con le loro rispettive famiglie, a febbraio 2013. Come riferiscono all'agenzia Fides fonti locali, entrambe le famiglie hanno dunque smesso di partecipare ai riti “puja” del loro villaggio (i riti tradizionali indù di omaggio e offerta alle divinità) e hanno smesso di dare il loro contributo al tempio.
Il Segretario generale della “Christian Association of Nigeria” (Can, associazione che riunisce le principali confessioni cristiane nigeriane tra le quali la Chiesa cattolica), il rev. Faye Pama Mussa, è stato assassinato la sera del 13 maggio nella sua abitazione a Maiduguri da uomini armati sospettati di essere membri della setta islamista Boko Haram, responsabile da anni di attentati terroristici e attacchi armati.
Alessandra aveva diciannove anni quando si è accorta di essere incinta. Era stata cresciuta da una madre emancipata, separata, fieramente autonoma. Alessandra era libera di fare tardi la sera, di dormire fuori, di fare quello che voleva con i ragazzi. La sua mamma per lei era un mito, così diversa dalle altre, così poco opprimente. Perciò è stato naturale per lei correre dalla madre per quell’emergenza, come è stato naturale per la madre portarla dal suo ginecologo, che senza battere ciglio l’ha indirizzata verso l’”eliminazione di quel grumo di cellule”, del quale si è ben guardato di mostrare la vera natura – un cuore che batte, una vita che pulsa da subito! – alla ragazza, “per non impressionarla”. Nessuna alternativa proposta, neppure uno dei colloqui previsti, obbligatori, dalla 194.
Demiana Abdel Nour è uscita di prigione su cauzione. L’insegnante cristiana copta di 23 anni arrestata il 9 maggio scorso a Luxor, in Egitto, per insulti alla fede islamica e al profeta Maometto ha dovuto pagare la cifra record di 20 mila lire egiziane, pari a oltre 2 mila euro. Di solito le cauzioni per reati simili in Egitto si aggirano intorno alle mille lire egiziane.
Doveva andare alla cerimonia di laurea del Boston College, l’università fondata dai gesuiti di cui fa parte. Ma l’arcivescovo della città, il cardinale Sean O’Malley, ha detto che non parteciperà, dando una motivazione molto chiara: alla cerimonia parteciperà, per ricevere una laurea honoris causa in legge, il premier irlandese Enda Kenny che sta cercando di introdurre l’aborto nel suo paese. Così il cardinale gesuita, famoso per aver venduto parte dei beni della diocesi e risarcire le vittime della pedofilia, non ha usato mezzi termini: «Poiché il Vangelo della Vita è il pilastro della dottrina sociale della Chiesa e poiché consideriamo l’aborto un crimine contro l’umanità, i vescovi degli Stati Uniti hanno chiesto che le istituzioni cattoliche non onorino amministratori pubblici o politici che promuovono l’aborto con le loro leggi e politiche».
Durante la messa celebrata questa mattina, Francesco commenta la frase di san Paolo che esorta gli "anziani" della Chiesa di Efeso a vegliare su se stessi e su tutto il gregge, ad essere pastori attenti ai "lupi rapaci". "Quando un prete, un vescovo va dietro ai soldi, il popolo non lo ama e quello è un segno. Ma lui stesso finisce male". "E quando un vescovo, un prete va sulla strada della vanità, entra nello spirito del carrierismo - e fa tanto male alla Chiesa - fa il ridicolo alla fine, si vanta, gli piace farsi vedere, tutto potente... E il popolo non ama quello!".
Gesù continua a pregare nell’orto degli Ulivi sia per i Suoi discepoli, ma anche per tutti noi credenti, quelli che verranno dopo. "In quel tempo" c'era Gesù e tutti potevano sentire la Sua predicazione, potevano credere o non credere, ma tutti potevano "toccare con mano", come Tommaso, sperimentare la forza della Sua Parola e del Suo Amore. Gesù chiede al Padre che gli Apostoli, i discepoli e tutti coloro che con fede proseguiranno il Suo insegnamento, "in un tempo successivo"..... ed "in tutti i tempi", di poter diventare "un corpo unico" con Lui e con Dio stesso.
Centomila fedeli presenti all’udienza generale di stamani in Piazza San Pietro. Il Papa all'inizio dell'incontro del mercoledì ha ricevuto da alcuni fedeli due colombie bianche che ha subito liberato. Nella sua catechesi si è soffermato “sull’azione che lo Spirito Santo compie nel guidare la Chiesa e ciascuno di noi alla Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo Spirito Santo «vi guiderà a tutta la verità» (Gv 16,13), essendo Egli stesso «lo Spirito di Verità» (cfr Gv 14,17; 15,26; 16,13)”.
“Voi sardi siete entusiasti, eh! Cari amici, vi ringrazio per la vostra presenza e di cuore affido voi e le vostre comunità alla materna intercessione della Vergine Santa che venerate con il titolo di ‘Madonna di Bonaria’. A questo proposito vi vorrei annunciare che desidero visitare il Santuario a Cagliari. Quasi sicuro sarà nel mese di settembre, perché fra la città di Buenos Aires e Cagliari c’è una fratellanza per una storia antica”.
Pregate per i preti e i vescovi perché non cedano alla tentazione dei soldi e della vanità ma siano al servizio del popolo di Dio: è l’esortazione di Papa Francesco, stamani, nella Messa presieduta a Santa Marta. Era presente un gruppo di dipendenti della Radio Vaticana.
Perché è importante ricordare i 50 anni che ci separano dal Concilio? Molti sarebbero i motivi, ma vale la pena citarne due in particolare: innanzitutto perché i cristiani dai sessant’anni in giù lo conoscono poco o per nulla, escluso, chiaramente chi lo ha studiato. Il secondo motivo è subordinato al primo: l’immensa luce che il Vaticano II ha proiettato sul retto culto mariano. Va detto in premessa che il Concilio Vaticano II è stato il concilio ecumenico che ha emanato il più organico documento dottrinale su Maria nella storia della Chiesa: il capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen gentium.
Nel dicembre scorso, l’Uruguay è stato il primo Paese a legalizzare l’aborto; ma potrebbe essere il primo paese a ritirarlo a causa di un referendum popolare. All’inizio di maggio infatti sono state presentate più delle 52.000 firme necessarie per un referendum che chiede l’abolizione della legge. Primo firmatario della richiesta di referendum è l’ex presidente dell’Uruguay Tabaré Vazquez.Medico oncologo, presidente nazionale dal 2004 al 2010, Vazquez, si oppose alla legge che liberalizzava l’aborto e si dimise dal partito socialista.
La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, elevata a parrocchia attorno al 1598 e trasformata da una a tre navate nel 1749 circa. Lo stile del monumento è quello tardobarocco. Gravemente danneggiata dal sisma del maggio 2012.
Dalla caduta di Saddam Hussein nel 2003, circa l’80% dei cristiani iracheni hanno lasciato Paese. Ad affermarlo all’agenzia Apic è padre Paul Sati, religioso redentorista caldeo originario di Mossul e da poco responsabile della comunità caldea di Anversa, in Belgio. Ospite in questi giorni dell’annuale pellegrinaggio della sezione svizzera dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre all’Abbazia benedettina di Einsiedeln, il religioso non ha esitato a parlare di un vero e proprio “inverno arabo” in Iraq. Dalla fine del regime circa un migliaio di cristiani sono stati assassinati e una sessantina di chiese sono state bersaglio degli attacchi degli estremisti: “Quelle che una volta era la culla della civiltà e del cristianesimo - ha osservato - è oggi un luogo dove i cristiani sono minacciati, perseguitati o cacciati, e devono nascondersi”.
Il cardinale patriarca di Lisbona, José Policarpo, ha consacrato lunedì scorso a Fatima il Pontificato di Papa Francesco alla Vergine Maria, secondo quanto richiesto dallo stesso Pontefice. Lo riferisce l’agenzia cattolica portoghese Ecclesia. All’avvenimento, nel 96.mo anniversario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, hanno preso parte quasi 300 mila fedeli. In un messaggio letto, nell’occasione, dal vescovo di Leiria-Fatima, mons. Antonio Marto, Papa Francesco ha espresso “la sua gratitudine per l’iniziativa e il suo profondo riconoscimento per l’esaudimento del suo desiderio”. Il Papa si è unito in preghiera ai pellegrini di Fatima, “impartendo di tutto cuore la sua benedizione apostolica”. (A.G.)
Papa Francesco, questa mattina nell’omelia a Casa Santa Marta, ha detto che bisogna «vivere la vita come un dono, non come un tesoro da conservare». Ce lo ha insegnato, per primo, lo stesso Gesù, quando ha detto che «nessuno ha un amore più forte di questo: dare la sua vita». L’esatto contrario, ha sottolineato il pontefice, di quanto fatto da Giuda, «che aveva proprio l’atteggiamento contrario», e infatti «non mai ha capito cosa fosse un dono».
È stato condannato per l’omicidio di tre bambini. Kermit Gosnell è poi ritenuto colpevole di centinaia di casi di infanticidio, di gestione di organizzazione corrotta, di omicidio colposo per la morte di Karnamaya Mongar, morta dopo un aborto fallito, e di 21 dei 24 aborti illegali (oltre il limite di 24 settimane, ndr) di cui era stato accusato. Infine, il medico è stato condannato per aver violato 16 volte la legge sul consenso informato. Ma il processo non è ancora concluso.
Il Collegio nazionale degli psichiatri inglesi è stato messo sotto accusa per aver omesso dei dati durante le consultazioni sul matrimonio gay avvenute di recente fra i medici, il governo e la Chiesa anglicana. A elencare i bias scientifici la “Core issues trust”, organizzazione no-profit inglese di psichiatri, terapeuti e ministri: «Quando il dottor King (un membro del Collegio, ndr) parla alla comunità scientifica dice che non è ancora chiaro se la vulnerabilità degli omosessuali sia dovuta a disordini psicologici o ad altri fattori. Ma nei colloqui con il governo e la Chiesa circa il matrimonio gay [King] ha cambiato le carte in tavola, affermando che la causa sta nella società che li discrimina».
Gesù e gli Apostoli sono usciti dal Cenacolo, ci troviamo nell’orto del Getsemani dove il Maestro si è ritirato a pregare prima della cattura. Gesù parla a cuore aperto con il Padre, sa che che i Suoi discepoli ed in particolare gli Apostoli vivranno il distacco in modo forte, violento si sentiranno perduti, in più uno di loro che fino al giorno prima ha condiviso tutto, addirittura gestiva i soldi del gruppo, Giuda, tradirà Gesù e con Lui tutti quanti loro che lo consideravano un fratello, anche se dalle parole di Gesù traspare il senso di perdono e di misericordia per lui: lo chiama "figlio" della perdizione, perché, attraverso di lui, si è comunque compiuta la Scrittura.
Gv 14, 15-16. 23-26: Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
“Il Cattolicesimo è la mia scelta, Dio vi benedica”. Così scrive Kimberly, dall’Australia, che posta la sua foto sulla pagina del gruppo Facebook Christian Women Against Femen. Il nome della pagina parla da sé: su questa piazza digitale si riuniscono le donne cristiane che protestano contro le attiviste Femen. Nata per iniziativa del gruppo politico polacco Kobiety Dla Narodu e dell’organizzazione ungherese Jobbik, entrambi di area conservatrice, la pagina ha già fatto registrare più di cinquemila like a pochi giorni dalla sua comparsa.
Circa 2 miliardi di esseri umani su 7 già si cibano di oltre 1.900 specie di insetti. I più ricercati e gustosi sono i coleotteri (31%), bruchi (18%), api, vespe e formiche (14%). In fondo alla lista, le cavallette, le locuste e i grilli (13%). La Fao ha lanciato il suo appello: «Il messaggio principale è davvero: mangiate gli insetti, perché sono abbondanti e una preziosa fonte di proteine e sali minerali». Anche perché «un terzo della popolazione mondiale già si ciba di insetti poiché sono deliziosi e nutrienti». Oltre agli insetti già citati, vere e proprie leccornie sono le larve di scarabeo e le termiti, ma attenzione, solo se cucinate alla griglia.
Prima che san Giuseppe venisse a conoscenza del mistero dell'incarnazione, la Principessa del cielo soleva leggergli, in tempi opportuni, la sacra Scrittura, specialmente i Salmi e i Profeti. Come maestra sapientissima glieli spiegava, ed il santo sposo, che non aveva ancora ricevuto l'infusione della sapienza, le domandava molte cose; le risposte divine che la sua sposa gli dava riempivano il suo cuore di stupore e consolazione, per cui ora l'uno ora l'altra benedivano e lodavano il Signore. Ma dopo che il santo benedetto fu illuminato dalla rivelazione di questo grande mistero, la nostra Regina si rivolgeva a lui quale coadiutore, già designato, delle opere e dei misteri ammirabili della nostra redenzione; e con maggiore chiarezza e libertà conferivano su tutti gli oracoli divini, le profezie, la concezione del Verbo, la sua natività, l'educazione e la vita santissima. Maria spiegava tutto, anticipando ciò che avrebbero dovuto fare quando fosse giunto il giorno desideratissimo della venuta del bambino alla luce del mondo: ella lo avrebbe tenuto tra le sue braccia e alimentato con il suo latte verginale; ed il santo sposo, tra tutti i mortali, sarebbe stato partecipe di questa somma felicità. Solo riguardo alla morte e alla passione e a ciò che profetizzarono Isaia e Geremia ella parlava meno, non sembrandole opportuno dover affliggere, con questo pensiero, il suo sposo dal cuore tenero e semplice; né le pareva giusto informarlo più di quanto egli potesse apprendere dalle profezie tramandate sulla venuta del Messia e sul modo in cui questa sarebbe dovuta accadere. E volle ancora la prudentissima Vergine aspettare che fosse il Signore stesso a manifestarsi al suo servo, oppure che le rivelasse la sua divina volontà.
Diciamolo subito: scordatevi “Love Boat”. Se vi aspettate una vacanza tipo quelle raccontate dalla celebre serie tv “made in Usa” negli anni Ottanta, nelle quali si intrecciavano le avventure romantiche di passeggeri ed equipaggio, ecco questo viaggio non fa proprio al caso vostro. Già, perche quella che salpa il prossimo gennaio in Brasile è invece la sesta edizione della “Crociera Cattolica” appoggiata dall’Ufficio pastorale per il turismo del Brasile e con tanto di benedizione vescovile su You Tube.
"Nei primi giorni di maggio mi è capitato di visitare il Seminario Internazionale Redemptoris Mater di Pola, in Croazia, e ho realizzato quanto il Signore sia misericordioso e ami l’umanità. Il seminario è costruito sopra quella che fino al 1991 era una caserma militare, dove alloggiavano i soldati pronti al combattimento e carri armati. Nel 1991, proprio nel bel mezzo del conflitto tra serbi e croati, Franjo Tu?man, il primo presidente a vincere le elezioni libere, concesse alla Chiesa cattolica la possibilità di fare un seminario in quella che era una caserma. L’attuale rettore don Piergiorgio De Angelis, tra i primi studenti del seminario, racconta che gli edifici erano stati saccheggiati, i soldati ed i profughi erano fuggiti portando via tutto, anche le tazze del water, i fili lettrici, le finestre… Con pazienza e fede nella misericordia del Signore, le famiglie di fedeli hanno raccolto i fondi e le forze per costruire il Seminario, il quarto nella storia dei seminari del Cammino Neocatecumenale. Così dopo Roma, Madrid, Varsavia, è stato costruito il Redemptoris Mater di Pola. "
Durante la messa di questa mattina, Francesco evidenzia la distanza tra l'atteggiamento di Gesù e quello di Giuda che "mai ha capito cosa sia un dono". "Chi dà la vita per amore non è mai solo", chi "perde" la propria vita la ritrova in pienezza, quello che vuole conservarla per se stesso, la perde alla fine.
Il Papa ha ricevuto ieri mattina alcuni presuli della Conferenza episcopale della Puglia, in visita "ad Limina", guidati dal loro presidente, mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto.
«Le solite americanate», direte voi. E tuttavia, dal chewing-gum in avanti, non c’è idea americana che non sia stata importata in Europa. E da qui nel mondo intero. Pensate alla Coca-Cola, ai jeans, al Sessantotto. I maggiori recettori sono, paradossalmente (ma non troppo) i comunisti, neo o post che siano. Dall’ecologismo al gender, dal buddismo pop al salutismo al no-smoke e no-nuke, dal rock alle scarpe sneaker, alle felpe, alle t-shirt (ci si faccia caso: i giovani – tutti - indossano solo jeans, sneakers, t-shirt e felpa), non c’è minchiata che non provenga dagli States. Gli americani anticiparono pure il progressismo cattolico, che infatti si chiamava, allora, «americanismo» e fu debitamente condannato dai papi preconciliari. Non a caso, oggi, uno dei grattacapi maggiori di papa Francesco è costituito dalle suore americane, tutte rigorosamente in borghese (sciatto-style e capelli taglio medio) e tutte rigorosamente plurilaureate in sociologia o psicologia o robe del genere.
Prendi un cristiano, trattalo male. Accusalo di blasfemia, sbattilo in galera. Se non hai prove, non ti preoccupare. Lui è un cristiano, nessuno lo vorrà vendicare. Questo modo di intendere la “giustizia” è abbastanza comune in Pakistan, dove è in vigore la legge sulla blasfemia, basata sul legittimo sospetto. È comune anche in Egitto, dove non esistono leggi simili, ma i cristiani copti fanno da capro espiatorio per qualsiasi problema, anche per l’epidemia di influenza suina (il provvedimento preso da Moubarak, a suo tempo, fu di abbattere i maiali, con gran danno per gli allevatori cristiani)
Il documento “Verso una Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” a firma del Dipartimento delle pari opportunità e del suo ufficio UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), il cui contenuto è stato qui sintetizzato dal Direttore l'11 maggio, presenta un’infinità di lati oscuri e inquietanti.
Il 13 maggio è il giorno in cui si festeggia la Madonna di Fatima. Ed è anche l’anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II (1981). Di seguito riportiamo alcuni stralci tratti dal libro Una vita con Karol (Rizzoli-Libreria Editrice Vaticana, 2007), il volume di memorie del segretario di papa Wojtyla, il cardinale Stanislaw Dziwisz.
Vincent Lambert è un ragazzo di 37 anni che quattro anni e mezzo fa è finito in coma per un incidente d’auto. È rimasto per due anni in stato vegetativo per poi passare a quello di minima coscienza. Come rivelato da sua madre, la cartella clinica di Vincent parla chiaro: risponde agli stimoli, reagisce alle voci dei familiari, le sue pupille seguono le persone che lo visitano ed è capace di sorridere. Ma lo scorso 8 aprile un’équipe di medici del Centro ospedaliero dell’università di Reims ha deciso, insieme alla moglie di Vincent, di sospendere alimentazione e idratazione facendolo così morire di fatto di fame e sete. La legge Leonetti del 2005, considerata anti-eutanasica, lo permette ma nel caso di Vincent i medici non hanno richiesto il consenso dei familiari, che è obbligatorio.
Dio è Amore, questo è il messaggio che Gesù vuole sottolineare ancora una volta agli Apostoli. L’unica cosa importante è rimanere nell’Amore di Cristo e per farlo è semplice basta seguire i Suoi insegnamenti, i Suoi comandamenti, che si vanno ad aggiungere alle tavole lasciate da Dio a Mosè. Ed il comandamento nuovo, il segno tangibile della predicazione di Gesù, ma anche il Suo lascito morale è che i Suoi si amino gli uni gli altri come Lui li ha amati.
San Giuseppe dopo l'istruzione e il comando dell'Altissimo diede spazio alla divina Principessa nelle umili occupazioni; tutti e due ebbero occasione di offrire a Dio il grato sacrificio della loro volontà: Maria santissima esercitando sempre la più profonda umiltà ed obbedienza verso il suo sposo ed operando tutti gli atti di queste virtù con eroica perfezione, senza tralasciare nulla e san Giuseppe, d'altra parte, ubbidendo all'Altissimo con la prudente e santa umiliazione che gli veniva dal vedersi assistito e servito da colei che riconosceva per signora sua e di tutte le creature, e per Madre dello stesso Dio e creatore. In questo modo il prudente santo compensava l'umiltà, che non poteva esercitare, con altri atti servili ceduti alla sua sposa: questo l'umiliava ancora di più ed era per lui uno stimolo ad annientarsi nella stima di se stesso. E con tale timore contemplava Maria santissima, ed in lei il Signore che portava nel suo seno verginale, dove egli lo adorava tributandogli magnificenza e gloria. Alcune volte, come premio della sua santità e riverenza, gli si manifestava il bambino divino incarnato, in un modo straordinario; ed egli lo adorava nel seno della sua purissima Madre, come attraverso un cristallo tersissimo. La Regina trattava e conferiva ora più familiarmente con il glorioso santo intorno ai misteri dell'incarnazione, perché non temeva più di conversare con lui sulle cose divine, essendo egli già illuminato ed informato sui sublimi misteri dell'unione ipostatica delle due nature, divina ed umana, nel grembo verginale della sua sposa.
I dati dell'Annuario statistico della Chiesa. I fedeli di Roma sono passati, dal 2010 al 2011, da 1.196 a 1.214 milioni, con un aumento relativo dell' 1,5%. L'Asia si conferma un continente religiosamente vivo: crescono fedeli e sacerdoti, in aumento anche i religiosi professi non sacerdoti, i seminaristi e, in controtendenza rispetto ai dati mondiali, anche il numero delle suore.
O Vergine Immacolata, in questo giorno solen­nissimo, e in quest'ora memoranda, in cui appa­rendo per l'ultima volta nelle vicinanze di Fati­ma a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d'essere venuta ap­positamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recita­re ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vo­stra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promes­se, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci. ... Continua, clicca su questa news per leggerla tutta.
La Madonna, Sposa dello Spirito Santo, ne parla spesso nei suoi massaggi a Medjugorje, soprattutto in concomitanza con la festa di Pentecoste, ma non solo. Ne parla molto soprattutto nei primi anni, in quei messaggi dati sporadicamente (prima di iniziare a darli tutti i giovedì);messaggi spesso non riportati nei libri più diffusi e che sono caduti nel dimenticatoio. Dapprima invita a digiunare a pane ed acqua il venerdì, in seguito aggiunge il mercoledì e ne spiega il motivo:" in onore dello Spirito Santo" (9.9.'82). Invita ad invocare ogni giorno frequentemente lo Spirito Santo con preghiere e canti, in particolare recitando il Veni Creator Spiritus o il Veni Sancte Spiritus.
Almeno 30 mila i partecipanti quest’anno alla marcia nazionale per la Vita, più che raddoppiate le presenze rispetto allo scorso anno. Un successo. Tantissime famiglie, carrozzine, sacerdoti, suore, boy scout, striscioni, slogan, allegria, e perfino babbucce di lana per neonati, insomma tanti “pericolosi estremisti antidemocratici“. A prendere parte alla Marcia nazionale istituti religiosi, parrocchie e associazioni laicali pro-life. La manifestazione ha rilevanza mondiale e per questo sono presenti molte delegazioni straniere. «La grande mobilitazione pro-life – afferma una nota degli organizzatori – si rivela ancora occasione di grande festa per la vita e di lotta contro l’ingiusta legge 194». Prima della partenza ha preso la parola la portavoce della Marcia, Virginia Coda Nunziante, che ha ricordato come la lotta a favore della vita è anche a difesa dell’intera società, sottoposta a un’enorme e spaventosa crisi valoriale. Sono poi intervenuti i vari rappresentanti delle delegazioni straniere, tra cui Jeanne Monahan, presidente della imponente e storica March for Life di Washington. Tutti hanno ribadito l’importanza di lottare in tutto il mondo contro l’aborto in spirito di unità.
Durante la messa celebrata questa mattina, Francesco commenta l'affermazione di un gruppo di cristiani di Efeso: "non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo". Anche oggi "tanti cristiani non sanno chi sia lo Spirito Santo, come sia lo Spirito Santo". E' un "Dio attivo in noi", un "Dio che fa ricordare", che "fa svegliare la memoria". Gesù stesso lo spiega agli Apostoli prima della Pentecoste: lo Spirito che Dio vi invierà in mio nome, assicura, "vi ricorderà tutto quello che ho detto".
Nel giorno della Madonna di Fatima, proponiamo un estratto de “Con gli occhi della sposa. I misteri del Rosario”, di Gianluca Attanasio (Edizioni Messaggero Padova 2013 – Prefazione di Massimo Camisasca).
Nella chiesa di San Tommaso della parrocchia di Santa Maria Assunta, la sera di giovedì 9 maggio scorso, Paolo Brosio, giornalista e conduttore televisivo, ha testimoniato la propria conversione alla fede, da egli stesso descritta in ben quattro libri, sunto di quattro anni della “nuova vita”. “Guardando quei libri vedo 56 anni della mia vita. Il primo libro (A un passo dal baratro, n.d.r.) è importante perché è la rinascita. E’ la Madonna che mi ha salvato” ha sostenuto Paolo Brosio, rivolgendosi alle numerosissime persone presenti in chiesa, parecchie delle quali si sono ritrovate a Roiate perché qualcuno gli ha parlato dell’incontro, perché l’ha letto sul sito internet del giornalista, perché ha avuto il bisogno di testimoniare il proprio “miracolo”. Una famiglia dei Castelli Romani ha attribuito la salvezza di un figlio, ferito in un incidente motociclistico dove è morto un altro ragazzo, all’intercessione della Madonna, pregata un anno prima a Medjugorie.
«Il Cammino è una grazia, è una grazia riconosciuta nella Chiesa, riconosciuta dalla Chiesa». A chi vi fa parte è richiesto di caratterizzare la propria vita «all'interno di una spiritualità che desidera essere sempre all'interno della Chiesa». E' possibile così «arricchire la Chiesa con il nostro carisma e nello stesso tempo garantire il nostro carisma perché non fatichiamo a vivere i momenti comuni della Chiesa. E' uno scambio che arricchisce reciprocamente chi ha un carisma e chi chiede di essere garantito in quel carisma dalla Chiesa stessa». Sono le parole che mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, ha rivolto a chi sta riscoprendo il proprio battesimo attraverso il Cammino neocatecumenale. In più di duemila, da tutta la diocesi di Venezia, sono convenuti ieri, venerdì 10 maggio, al palasport veneziano dell'Arsenale. Sul parterre, in particolare, sedeva un gran numero di bambini in età scolare; altri, più piccoli, stavano sulle tribune con i genitori. Insieme provenivano dalle sessanta comunità presenti nel Patriarcato, in dieci parrocchie di Venezia, Mestre e Caorle.
C’è una reliquia in Polonia, nel Santuario di Jasna Góra, a Czestochowa, che ricorda un evento che più di trent’anni fa sconvolse l’umanità intera. È la cintura con il sangue del Beato Giovanni Paolo II che fa memoria dell’attentato che subì il Papa in Piazza San Pietro, il 13 maggio 1981, Festa della Madonna di Fatima.
«La scienza ha dimostrato che l’embrione non è ‘un semplice ammasso di cellule’ o un ‘progetto di uomo’, ma è già un individuo che deve solo avere a disposizione un ambiente adeguato e un tempo definito per il suo sviluppo, fino ad una riconoscibile forma umana”, afferma Giovanni Stirati, medico, docente universitario e bioeticista. Stirati appartiene al movimento neocatecumenale ma la sua dichiarazione è espressa a carattere personale. «Una semplice constatazione di fatto che non riguarda solo i credenti. Credo che negli scopi della campagna UnoDiNoi possano ritrovarsi anche persone non cristiane, di diverso orientamento culturale e religioso, che riconoscano con onestà intellettuale, priva di componenti ideologiche, gli aspetti antropologici ed etici dell’embrione umano».
Fedele alla Linea racconta la storia di Giovanni Lindo Ferretti ma, come dice il regista Germano Maccioni, «non è propriamente una biografia. Tra questa e il film intercorre la stessa differenza che può esserci tra una carta d'identità e la storia personale». È quindi ben più di una semplice teoria di eventi, date, album e canzoni, ma una visione panoramica, a 360 gradi, su una delle personalità più grandi e controverse del nostro secolo: Giovanni Lindo Ferretti, frontman dei CCCP - Fedeli alla linea, gruppo musicale punk post '68, e poi dei CSI - Consorzio Suonatori Indipendenti – e dei PGR - Per Grazia Ricevuta –. Il documentario, appena uscito nelle sale e disponibile in diverse date, narra la storia di un uomo che diventa storia sociale di una lunga generazione di perdizione, per arrivare a un auspicato e desiderato – seppur forse non ben conosciuto – ritorno all'ordine, alla fede primigenia e al suo casolare in Cerreto Alpi, paesello in provincia di Reggio Emilia, e alla sua antica tradizione di pastore e di allevatore equestre. «Avrei voluto – dice Giovanni Lindo Ferretti – che il film fosse incentrato per il 90 per cento sui cavalli e il 10 per cento sulla mia persona. Germano Maccioni ha invertito le proporzioni, ma è il suo documentario, non il mio, e va bene così».
Ho ricevuto la lettera di uno studente, che mi chiede cosa è per me il silenzio, una domanda interessante soprattutto in questa epoca. Per me cristiano, fare silenzio significa liberarmi dalle distrazioni e preoccupazioni quotidiane per cercare Dio, per mettermi in contatto con Dio nella preghiera, nella meditazione della Parola di Dio. Se parlo troppo, se mi distraggo continuamente seguendo mille pensieri, idee, notizie, futilità, “gossip” che il nostro mondo, e specialmente giornali, televisione e internet, ci offrono continuamente, Dio non lo incontro perché il mio pensiero e il mio cuore sono troppo rivolti ad altro; e anche se prego in questa situazione, la preghiera può essere una formula meccanica e vuota, non un dialogo con Dio. San Tommaso definisce la preghiera: “Ascensus mentis et cordis in Deum” (elevazione della mente e del cuore in Dio), per amarlo, ringraziarlo e chiedergli quanto mi è necessario.
Con il caso di Vicenza, il 10 maggio, sale a quattro il numero delle persone – tre donne e un uomo – aggredite con acidi in Italia in meno di un mese. La prima vittima, il 16 aprile, è stata Lucia Annibali, un avvocato di Urbino di 35 anni, gravemente ustionata in volto dal vetriolo lanciatole addosso da due uomini che l’aspettavano sulla porta di casa. Poi, il 30 aprile, è toccato a un infermiere di 32 anni colpito da un getto di acido muriatico a Roma mentre, con una collega, era in stazione in attesa di prendere un treno. Il 6 maggio è stata la volta di una impiegata di un supermercato, Samanta F., 32 anni, incinta, aggredita per strada a Cuggiono, in provincia di Milano, da un uomo in scooter che le ha ustionato una parte del volto lanciandole dell’acido muriatico. Le persone che hanno suonato alla porta dell’ultima vittima di Vicenza, una donna di 31 anni, hanno usato invece la soda caustica.
Colorata, serena e allegra: così si potrebbe dipingere la passeggiata romana del popolo pro-life italiano che, ieri, ha attraversato il centro della Capitale durante la Marcia Nazionale per la Vita. Nazionale, a ben vedere, è quasi riduttivo perché - accanto a tante sigle dell'associazionismo italiano, impegnate a difesa della vita umana fin dal suo concepimento - hanno marciato anche delegazioni giunte a Roma per l'occasione dalla Polonia, dalla Francia e persino dalla lontana Cina. Durante la prolusione iniziale anche Jeanne Monahan, la Presidente della March for life degli USA, ha salutato tutti i partecipanti, promettendo di camminare in mezzo a loro fino in fondo.
Oggi, 13 maggio, si festeggia la Madonna di Fatima. Il 5 maggio 1917, perdurando la prima guerra mondiale, papa Benedetto XV invitò i cattolici di tutto il mondo a unirsi in preghiera per ottenere la pace con l’intercessione della Madonna. Otto giorni dopo – il 13 maggio – la Vergine apparve a tre pastorelli portoghesi: Lucia di 10 anni, Francesco di 9 e Giacinta di 7. La Madonna diede loro appuntamento in quello stesso luogo, – una località in aperta campagna, denominata Cova de Iria, per il 13 di ogni mese. Il 13 maggio 1967, per il 50° anniversario delle apparizioni, papa Paolo VI si recò a Fatima, dov’era ad attenderlo, con un milione di pellegrini, Lucia, la veggente sopravvissuta. E folle innumerevoli hanno sempre fatto corona a Giovanni Paolo II, che vi si è recato più di una volta, e in particolare il 13 maggio 1982 per ringraziare la Madonna di avergli salvato la vita nell’attentato subito in Piazza san Pietro il 13 maggio 1981.
Nel clima di confusione che viviamo abbiamo bisogno di incontrare persone la cui vita è afferrata da Cristo per cui non c’è un dettaglio che non solo impedisca di riconoscere la Sua Presenza ma anche di amarla con profonda gratitudine. Quest’anno per Paolino e anche per me è stata e continua ad essere una grande possibilità, una grande risorsa per la nostra adesione al Mistero. Questa grande Presenza, come amava definirla il servo di Dio monsignor Luigi Giussani, non ce ne ha risparmiata una che sia una.
Insieme all'uomo è stato condannato anche un saudita. Entrambi erano colleghi di una giovane donna, fuggita in Svezia dopo la conversione. La ragazza vive ora sotto la protezione di alcune ong e non vorrebbe più fare ritorno in patria.
Lo sposo Giuseppe, ravveduto, attendeva che la santissima sposa, Maria, uscisse dal ritiro. Quando fu l'ora, la Madre del Re celeste aprì la porta della povera casa, dove abitava. Subito il santo sposo si gettò ai suoi piedi e con profonda umiltà e venerazione le disse: «Signora e sposa mia, vera madre del Verbo eterno, qui sta il vostro servo, prostrato ai piedi della vostra clemenza. Per lo stesso Dio e Signore, che portate nel vostro seno verginale, vi prego di perdonare il mio ardire. Sono sicuro, o Signora, che nessuno dei miei pensieri è stato celato alla vostra sapienza e alla vostra divina luce. Grande fu la mia audacia nell'essermi deciso a lasciarvi; e non è stata meno la villania, con la quale vi ho trattata finora come inferiore a me, invece di servirvi come Madre del mio Dio e Signore. Dovete sapere, però, che feci tutto ciò per ignoranza, perché non mi erano noti il mistero del Re celeste e la grandezza della vostra dignità, sebbene venerassi in voi altri doni dell'Altissimo. Non badate, Signora mia, all'insipienza di una creatura così vile che già ravveduta offre il cuore e la vita al vostro ossequio e servizio. Non mi alzerò dai vostri piedi senza, prima, sapere se sono in grazia vostra, se ho ottenuto il perdono del mio errore e riacquistato la vostra benevolenza e benedizione».
Don Fabio Rosini se l’è sentito dire a 9 anni dal suo viceparroco. e da lì è partito il suo cammino verso il sacerdozio. oggi è direttore del servizio vocazioni della diocesi di Roma. A “Credere” spiega: «non esistono “i chiamati” e gli altri, perché la vocazione è la naturale evoluzione del Battesimo».
La «Missione al popolo» voluta dalla parrocchia di Monteforte ospiterà giovedì Luca di Tolve, l'ex Mister Gay che si è convertito a Medjugorje e ora è felicemente sposato. Il circolo Pink-gay, lesbiche, bisex, trans, etero di Verona e altre associazioni, la bollano però come «conferenza catto-omofobica» alla vigilia della giornata contro l'omofobia e ne chiedono l'annullamento. Tutto parte dal «giovedì dei testimoni» che da aprile costituisce il cammino della parocchia nell'anno della fede. La testimonianza di giovedì è quella di «Luca di Tolve, quarantenne di Milano che, con la moglie Teresa è iniziatore dell'associazione Gruppo Lot Regina della Pace Onlus».
Ieri, nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha presieduto la Messa per la Beatificazione di mons. Luigi Novarese. Fondatore della Pia unione dei Silenziosi Operai della Crace ma anche di case di cura, centri di assistenza e corsi professionali per disabili e infermi, mons. Novarese ha speso tutta la sua vita in difesa dei più poveri e soffrenti, tanto da guadagnarsi l’appellativo di ‘apostolo degli ammalati’.
Questa domenica si celebra la 47.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali sul tema "Reti sociali: porte di verità e di fede, nuovi spazi di evangelizzazione". Al centro, dunque, lo sviluppo delle reti sociali digitali che, scriveva Benedetto XVI nel messaggio per l’occasione, “stanno contribuendo a far emergere una nuova piazza pubblica in cui le persone condividono idee e dove possono prendere vita nuove forme di comunità”. Una valutazione positiva ma che esige responsabilità, dedizione alla verità e autenticità, ribadisce mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Ma cosa rappresenta per la Chiesa il mondo dei social network e con quali prospettive?
Visita a sorpresa del Papa nella Clinica Pio XI a Roma: il Pontefice, dopo le udienze previste questo sabato, è andato a trovare il cardinale Javier Lozano Barragán, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ricoverato per un intervento. Il Papa, che si è fermato a salutare il personale della Clinica, è rimasto molto colpito dalla testimonianza di fede del porporato messicano che il 26 gennaio scorso ha compiuto 80 anni.
Messaggio audio di Papa Francesco per l'Iniziativa della prima “Mariatona” mondiale di Radio Maria che si conclude oggi. Il messaggio è rivolto alle emittenti che ritrasmettono in spagnolo i programmi di Radio Vaticana. La “Mariatona” è un grande evento radiofonico che prevede il collegamento delle 65 Radio Maria operanti nei 5 continenti per alcuni momenti di preghiera e di condivisione con lo scopo di promuovere il sostegno spirituale e materiale di queste emittenti. La mobilitazione ha come slogan: “Aiutiamo la Madonna ad aiutarci!”.
"Al termine della Messa per le canonizzazioni, il Papa ha presieduto la preghiera mariana del Regina Caeli, rivolgendo i suoi auguri a Italia, Messico e Colombia, Paesi di provenienza dei nuovi santi, e lanciando in particolare un appello per la difesa della vita dal concepimento."
I martiri di Otranto, le religiose Laura Montoya e María Guadalupe García Zavala, proclamati Santi all’inizio della Messa presieduta stamani da Papa Francesco in Piazza San Pietro, offrono straordinarie testimonianze di amore e di vita cristiana. Sono luminosi esempi di fedeltà a Cristo – ha detto il Papa - e ci esortano ad “annunciarlo con la parola e con la vita, testimoniando l’amore di Dio con il nostro amore, con la nostra carità verso tutti”.
Alla messa in piazza san Pietro, Francesco canonizza gli 800 martiri di Otranto, trucidati dai turchi nel 1480; suor Laura Montoya y Upuegui, prima santa colombiana, educatrice ed evangelizzatrice dei poveri e degli indios; suor María Guadalupe García Zavala, messicana, apostola dei poveri e degli ammalati. Martirio e missione nascono dall'amore di Dio e si esprimono nella testimonianza della carità. "Chiediamo a Dio che sostenga tanti cristiani che proprio in questi tempi e in tante parti del mondo ancora soffrono violenze e dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male col bene". Le aggiunte a braccio: "L'individualismo corrode la comunità cristiana e il nostro cuore... Quanti danni porta la vita comoda, l'imborghesimento del cuore"; servire gli ammalati e gli abbandonati significa "toccare la carne di Cristo. Gli ammalati, i poveri, i moribondi sono la carne di Cristo". L'appello a favore della vita fin dal grembo materno e per i diritti dell'embrione.
Il dolore della gelosia afferra talmente chi ne è avvinto, che spesso, anziché scuoterlo, lo mantiene come in uno stato di veglia e gli toglie il riposo ed il sonno. Nessuno soffrì questa passione come san Giuseppe, anche se nessuno ne avrebbe avuto minor motivo, se egli avesse allora conosciuto la verità. Era dotato di grande conoscenza e luce per comprendere la santità della sua sposa divina e le sue qualità, che erano inestimabili. Presentandosi dei motivi che lo obbligavano a lasciare il possesso di un bene così grande, ne seguiva necessariamente che quanto maggiore era la conoscenza di ciò che perdeva, tanto più grande fosse il dolore di lasciarlo. Per questa ragione il dolore di san Giuseppe superò tutto quello che a questo proposito hanno sofferto gli altri uomini; nessuno infatti tenne maggiormente in considerazione là sua perdita, e nessuno poté conoscerla e valutarla come lui. Nonostante ciò, vi fu una grande differenza tra la gelosia di questo servo fedele e quella degli altri che patiscono una simile tribolazione. Infatti questa passione aggiunge al veemente e fervido amore una grande preoccupazione di conservare ciò che si ama; a questo sentimento segue per naturale necessità il dolore di perdere l'oggetto del nostro amore e l'immaginare che qualcuno potrà togliercelo. Questa sofferenza è quella che comunemente si chiama gelosia. Ora, nei soggetti che hanno le passioni disordinate per mancanza di prudenza e di altre virtù, tale pena di solito provoca diversi effetti d'ira, di furore e d'invidia contro la stessa persona amata, o contro quello che impedisce la corrispondenza dell'amore, sia questo male o bene ordinato. Pertanto si sollevano le tempeste di immaginazioni e di sospetti infondati e stravaganti, che vengono generati dalle stesse passioni e che danno origine alle velleità di bramare e di detestare, di amare e di pentirsi; l'irascibilità e la concupiscenza sono in continua lotta, e non possono essere dominate dalla ragione e dalla prudenza, perché questa sorta di male oscura l'intelletto, perverte la ragione ed allontana la prudenza.
Trasmissione Racconti di un esorcista di Padre Gabriele Amorth del 08/05/2013. La Vita.
l. I pastori e i magi giunti alla grotta Vi trovarono, col Bambino, Ma­ria e Giuseppe. Il Bimbo non parlava ancora; Maria e Giuseppe accoglieva­no, spiegavano, offrivano: erano i pre­sentatori di Gesù, gli interpreti della sua voce. Dio giunge a noi attraverso media­zioni create, il Trascendente comunica con noi attraverso varie specie visibili della sua presenza. Possiamo distingue­re innumerevoli mediazioni gerarchiz­zate secondo la loro maggiore o mi­nore connessione con lo Spirito di Dio. Così, ad esempio, il pane e il vi­no sono segni sensibili della presenza eucaristica di Gesù, e la sua umanità è rivestimento visibile del Verbo in­visibile di Dio. 2. Tra le varie mediazioni c'è Ma­ria. Essa è l'annunzio materno del Cristo: lo rende presente e compren­sibile ai pastori e ai magi, e anche a noi. Non solo: prima della venuta di Gesù, essa, che già ne possiede lo Spi­rito, lo prennunzia con la propria fi­sionomia immacolata e verginale; quando Gesù nasce, lei gli dà un volto fatto a sua somiglianza, poi gli inse­gnerà un linguaggio, le prime abitu­dini, lo stile umano e sociale. È vero che col tempo il Figlio tra­scenderà l'impalcatura educativa im­pressagli dalla Madre e sarà sempre più lui il maestro di lei, ma nel frat­tempo ne accetta tutta la mediazione materna: attinge da Maria la propria impalcatura infantile come degno sup­porto del suo ulteriore sviluppo, per irradiare a sua volta sulla Madre le perfezioni insondabili della sua matu­rità. Gesù tra le braccia di Maria ci inse­gna ad accogliere con rispetto tutte le mediazioni: della Chiesa, dei Santi, del Vicario di Cristo, del sacerdote, dei genitori, dei superiori, dei buoni amici, di ogni creatura, e in modo particolarissimo quella di sua Madre. Il rifiuto delle mediazioni comporte­rebbe la rottura dell'armonia sapien­tissima con cui Dio provoca la nostra crescita. 3. Darsi a Maria significa aprirsi al rispetto, addestrarsi con amore al gioco provvidenziale degli eventi con cui Dio stimola la nostra maturazione, e cogliere, al di là di ogni mediazione creata, il volto amante di Dio. La realtà terrena, nel suo insieme, è segno della presenza di Dio. Questa presenza ha certo dei luoghi privile­giati, quali la Chiesa, e soprattutto l'Eucaristia, dove Gesù è presente co­me Dio e anche come Uomo. Attra­verso tutte le specie create, noi siamo chiamati e comunicare con Dio stesso, «Colui che sta al di là di tutte le case» (S. Gregorio Nazianzeno ). I pastori e i magi si unirono al­l'adorazione di Maria e Giuseppe. Noi pure ci metteremo in adorazione d'a­more verso il Verbo di Dio fatto Uomo. Più che un atto, l'adorazione è un modo di essere. L'adorazione è la pro­strazione del cuore verso Colui che ci ha creati, e che quindi ha su di noi il diritto di essere considerato come il Primo Amore. Egli solo può dire parole di una esigenza radicale: «Chi ama il padre e la madre più di me, non è degno di me. Chi non rinuncia alla sua stessa vita, non può essere mio discepolo» (Lc 14, 25 s e paral­leli).
Tra qualche giorno ricorre l’anniversario di Fatima, la misteriosa Fatima con quelle apparizioni di Maria che iniziano, guarda caso, proprio un 13 maggio, mese mariano per eccellenza, per terminare un 13 di ottobre, mese del Rosario.
Scuole e luoghi di lavoro ridotti a campi di rieducazione in chiave omosessuale, e sdoganamento della pedofilia (o almeno della efebofilia, ovvero i rapporti di un adulto con un adolescente). E’ questo lo scenario che ci si prospetta per il prossimo futuro, in quanto l’allora ministro del Lavoro (con deleghe per le Pari opportunità) Elsa Fornero ha aderito sei mesi fa a un progetto sperimentale del Consiglio d’Europa per la lotta alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
La riforma sanitaria di Barack Obama, che include l’obbligo per le aziende di pagare ai dipendenti contraccezione e aborto, e l’influenza del colosso dell’aborto americano Planned Parenthood non hanno frenato il Senato della Florida, che settimana scorsa ha approvato una nuova legge contro l’infanticidio. «RETROGRADI». Obama ha attaccato nei suoi ultimi discorsi leggi come quelle di recente approvate in Kansas e North Dakota, definendole «retrograde», ma l’America sembra spaccata in due anche a causa del processo al dottor Kermit Gosnell, di cui si parla molto poco, e il reportage di Lila Rose, “Inhuman”, che hanno evidenziato la barbarie dell’aborto perpetrata in tante cliniche americane, dove i bambini sopravvissuti vengono lasciati morire. La legge approvata dal Senato della Florida vuole tutelare proprio quei bambini che sopravvivono all’aborto, obbligando i medici a salvarli.
I cristiani della Siria di tutte le Chiese e comunità hanno indetto una giornata di preghiera per «supplicare Dio di concedere misericordia alla Siria e di porre fine alla violenza». La giornata, indetta per oggi 11 maggio, ha preso il nome “La preghiera di un cuore spezzato”.
È nata con la leucemia e con la sindrome di Down (trisomia 21). I medici le hanno curato immediatamente la prima e la piccola è guarita anche dalla seconda. Un miracolo? Una nuova cura? I medici non sanno rispondere e stanno indagando per capire cosa sia successo Clara McLoughlin che quando è nata pesava solo 1 chilo e 14 grammi.
Da oltre 20 anni la Lotteria nazionale inglese garantisce premi in denaro per quei gruppi religiosi – cristiani, musulmani, ebrei – che realizzano progetti comunitari a favore delle classi sociali più svantaggiate. Quest’anno le lobby che si battono per i diritti degli omosessuali hanno chiesto che molti gruppi cristiani vengano esclusi perché «diffondono letteratura anti-gay online».
Demyana Emad, 23 anni, maestra elementare di Luxor è accusata di aver insultato il profeta Maometto davanti ai suoi. La donna si dichiara innocente. Nei giorni scorsi un gruppo di estremisti islamici ha fatto irruzione nella scuola incitando gli alunni a testimoniare contro la donna.
Celebrando la messa di oggi, Francesco osserva che tante volte ci annoiamo nella preghiera, che non è chiedere questo o quello, ma è "l'intercessione di Gesù, che davanti al Padre gli fa vedere le sue piaghe". "Se noi non riusciamo ad uscire da noi stessi verso il fratello bisognoso, verso il malato, l'ignorante, il povero, lo sfruttato, se noi non riusciamo a fare questa uscita da noi stessi verso quelle piaghe, non impareremo mai la libertà che ci porta nell'altra uscita da noi stessi, verso le piaghe di Gesù.
Il dolore della gelosia afferra talmente chi ne è avvinto, che spesso, anziché scuoterlo, lo mantiene come in uno stato di veglia e gli toglie il riposo ed il sonno. Nessuno soffrì questa passione come san Giuseppe, anche se nessuno ne avrebbe avuto minor motivo, se egli avesse allora conosciuto la verità. Era dotato di grande conoscenza e luce per comprendere la santità della sua sposa divina e le sue qualità, che erano inestimabili. Presentandosi dei motivi che lo obbligavano a lasciare il possesso di un bene così grande, ne seguiva necessariamente che quanto maggiore era la conoscenza di ciò che perdeva, tanto più grande fosse il dolore di lasciarlo. Per questa ragione il dolore di san Giuseppe superò tutto quello che a questo proposito hanno sofferto gli altri uomini; nessuno infatti tenne maggiormente in considerazione là sua perdita, e nessuno poté conoscerla e valutarla come lui. Nonostante ciò, vi fu una grande differenza tra la gelosia di questo servo fedele e quella degli altri che patiscono una simile tribolazione. Infatti questa passione aggiunge al veemente e fervido amore una grande preoccupazione di conservare ciò che si ama; a questo sentimento segue per naturale necessità il dolore di perdere l'oggetto del nostro amore e l'immaginare che qualcuno potrà togliercelo. Questa sofferenza è quella che comunemente si chiama gelosia. Ora, nei soggetti che hanno le passioni disordinate per mancanza di prudenza e di altre virtù, tale pena di solito provoca diversi effetti d'ira, di furore e d'invidia contro la stessa persona amata, o contro quello che impedisce la corrispondenza dell'amore, sia questo male o bene ordinato. Pertanto si sollevano le tempeste di immaginazioni e di sospetti infondati e stravaganti, che vengono generati dalle stesse passioni e che danno origine alle velleità di bramare e di detestare, di amare e di pentirsi; l'irascibilità e la concupiscenza sono in continua lotta, e non possono essere dominate dalla ragione e dalla prudenza, perché questa sorta di male oscura l'intelletto, perverte la ragione ed allontana la prudenza.
Un militante del gruppo armato United Jihad Council accusa i sacerdoti di convertire i poveri in cambio di soldi. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) denuncia la crescita dell’intolleranza religiosa nei confronti dei cristiani: due sudcoreani sono stati pestati e arrestati per aver distribuito Bibbie in strada.
Francesco incontrando Tawadros II, capo della Chiesa ortodossa copta d'Egitto, plaude alla costituzione del Consiglio nazionale delle Chiese cristiane che "rappresenta un segno importante della volontà di tutti i credenti in Cristo di sviluppare nella vita quotidiana relazioni sempre più fraterne e di porsi a servizio dell'intera società egiziana, di cui sono parte integrante".
1. «Maria diede alla luce il suo fi­glio, lo fasciò e lo adagiò in una man­giatoia, perché per loro non c'era po­sto nel rifugio. L'Angelo disse ai pa­stori: Ecco, vi do la buona notizia di una gioia grande per tutto il popo­lo: oggi nella città di Davide è nato a voi un Salvatore. E questo sia per voi il segno: troverete un bimbo av­volto in fasce, che giace in una man­giatoia». Gesù dunque nasce nella povertà, e la sceglie come condizione perma­nente della sua vita: «Gli uccelli han­no i loro nidi e le volpi hanno le loro tane, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». E la eleva a pri­ma beatitudine: «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli». Beatitudine: come? Maria e Giuseppe, chini sul Bimbo nella grotta di Betlemme, non sen­tono la povertà: provano solo la gioia indicibile che è nato il Salvatore. Que­sta gioia è talmente intensa, da far sparire ogni altra preoccupazione. Il loro cuore è libero, Gesù è la loro ricchezza che vale più di tutti i tesori del mondo. 2. La povertà non è una beatitudine in sé, ma per il regno dei cieli che racchiude. È beatitudine nella misura che diventa libertà di spirito di fronte a tutto, pur di possedere Dio. Vera­mente ricco non è colui che ha tante cose, ma colui che può farne a meno perché il suo bene è al di là delle cose. La spinta che viene dal mondo a inseguire le ricchezze è un inganno satanico: nello spasimo di inseguire beni che non avranno mai, molti fini­scono per non saper gustare i doni che già possiedono. La consacrazione a Maria comporta anche una scelta per i poveri. Maria ci porta a preferire gli umili, a visitare i malati, a vedere Gesù in ogni soffe­renza umana. 3. Consacrarsi a Maria significa sce­gliere una sovrana libertà di spirito di fronte a tutto ciò che non è Dio. Significa accontentarsi di poche cose, alimentando invece la capacità di gu­stare i doni di Dio, e Dio stesso nei suoi doni. Questa libertà di spirito nei con­fronti di tutto ciò che non è Dio è indispensabile per la vita cristiana. Quanti per facilitare la propria carrie­ra aderiscono a sette o ideologie con­trarie alla fede! Quanti per il vile de­naro passano sopra i richiami della coscienza! Gesù invita a fare una scel­ta molto chiara tra Lui e Mammona, idolo che simboleggia il denaro. Lo spirito di povertà, nella condi­zione normale, esige che ci si accon­tenti di quanto basta per vivere, senza rincorrere con ansia le ricchezze. Nelle persone più sensibili alle cose di Dio può sorgere l'impulso evange­lico a lasciare completamente il mon­do e a seguire Gesù nella povertà: «Se vuoi essere perfetto - dice Gesù al giovane ricco -, vendi ciò che hai e danne il ricavato ai poveri; poi se­gui me» ( Mt 19, 21). Chi prende questo invito sul serio «avrà il cen­tuplo in questa vita e la vita eterna» (Mt 19, 19). A tutti Gesù dice: «Cer­cate innanzi tutto il regno di Dio e la sua giustizia; il resto vi sarà dato in sovrappiù» (Mt 6, 33). È una parola da prendere sul serio: Gesù non vien meno alle sue promesse!
“Il cristiano è un uomo e una donna di gioia”: è quanto sottolineato da Papa Francesco stamani nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha affermato che la gioia del cristiano non è l’allegria che viene da motivi congiunturali, ma è un dono del Signore che riempie dentro. Alla Messa, concelebrata dall’arcivescovo di Mérida, Baltazar Enrique Porras Cardozo, e dall'abate primate dei benedettini Notker Wolf, ha preso parte un gruppo di dipendenti della Radio Vaticana accompagnati dal direttore generale, padre Federico Lombardi.
Mafiosi “convertitevi, un giorno verrà il giudizio di Dio”. Sono passati vent’anni, era il 9 maggio del 1993, quando il beato Giovanni Paolo II pronunciò queste parole nella piana dei templi di Agrigento. Un anno prima gli attentati che stroncarono le vite dei giudici Falcone e Borsellino, mentre, nel 1990, la Stidda uccideva il magistrato Rosario Livatino. Fu anche l’incontro con i genitori di quest’ultimo ad ispirare l’invettiva di Giovanni Paolo II contro la criminalità organizzata.
Vi ricordo che oggi inizia la novena di Pentecoste.
A trentacinque anni dalla vicenda dolorosa di Aldo Moro e dei cinquantacinque giorni che cambiarono la nostra storia repubblicana è di grande importanza e luce personale tornare a leggere quelle Lettere dalla “prigione del popolo” che hanno trovato una sistemazione storiografica di eccezionale valore nell’opera di Miguel Gotor (A. MORO [a cura di M. GOTOR], Lettere dalla prigionia, Einaudi, Torino 2008). Si tratta di testi che insieme al cosiddetto Memoriale, hanno saputo animare il dibattito ad ogni livello, includendo tutte le gradazioni dell’interpretazione, compresa tra gli estremi di chi ha voluto trovarvi le chiavi di decifrazione del decadimento e della corruttela del nostro sistema politico e chi ha voluto confinare le carte di Moro a simbolo drammatico ma neutro della deriva violenta del decennio degli Anni di piombo.
È dedicata a Portacomaro, il paese di origine della famiglia di Papa Francesco, la puntata di Borghi d’Italia che andrà in onda sabato, alle 16.25 (e in replica domenica alle 13.30) su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 142 di Sky, in streaming su www.tv2000.it). I passaggi più esclusivi dell’appuntamento verranno anticipati nel corso della diretta del programma “Nel cuore dei giorni” che andrà in onda, sempre sabato, a partire dalle 9.00.
Non era mai successo che un parco dei divertimenti ospitasse una mostra su un Papa ma è quello che accadrà venerdì 18 maggio, alle ore 11, in via della pace al Parco Rainbow MagicLand di Valmontone (Roma). Parteciperanno all’evento Mons. Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri, e il cantante Amedeo Minghi, che interpreterà Un uomo venuto da lontano. Si tratta di un omaggio alla vitalità e alle capacità straordinarie di Giovanni Paolo II, il papa dei giovani, in occasione del genetliaco di Karol Wojtyla. La mostra All’altare di Dio con foto, video e brani audio dei discorsi più celebri del pontefice beato apre ufficialmente le celebrazioni di Roma Capitale per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II nel 2011.
Nel nome di Francesco. Basterebbe questo per spiegare questa nuova fase della Chiesa. Se è vero, come dicevano i Romani, che nel nome c’è un augurio, il nome Francesco è quello che la Chiesa ha scelto per affrontare i mali del nostro tempo. E non ci potrebbe essere niente di più storico e rivoluzionario di questo. Ha lasciato il mondo pieno di stupore l’annuncio del “qui sibi nomen imposuit” che riporta Francesco nella stessa piazza dove, nel lontano 1209, si rotolava nel fango, tra i maiali, per mostrare la sua obbedienza all’allora Papa Innocenzo III. Che ne restò profondamente colpito, come lo siamo noi oggi.
Leggo su IlMattino.it del 9 maggio 2013: su un camion a Castellanza (provincia di Varese) gira tra Monza e Milano un mega cartellone pubblicitario nel quale si invita a vendere i propri preziosi in uno dei tanti negozi di «compro oro» che, come quelli di sigarette elettroniche, sono spuntati come funghi in ogni angolo delle nostre contrade, alcuni (va detto) per la gioia di «Striscia la notizia» e il suo inviato Luca Abete. Il cartellone di cui dicevamo, coloratissimo e strillato, si segnala per una singolare iniziativa: c’è la foto di papa Bergoglio che sta in ginocchio davanti a un palestrato ricoperto di tatuaggi e seduto in trono. Sotto la figura di papa Francesco, la scritta "Fai come lui per il tuo oro, vai dal numero uno" e gli indirizzi dei negozi della catena.
Guai seri per Zhang Yimou. L’acclamatissimo regista cinese, autore di Lanterne rosse e La foresta dei pugnali volanti, rischia di dover pagare una multa di proporzioni gigantesche per aver violato ripetutamente la legge sul figlio unico. 160 milioni di yuan, pari a quasi 18 milioni di euro, è l’esorbitante cifra che il regista potrebbe dover pagare al governo cinese se venissero accertati i fatti.
Domenica a Otranto (Lecce) saranno canonizzati gli 800 Beati Martiri di Otranto (qui vi abbiamo raccontato la loro straordinaria storia). La data è stata stabilita il 12 febbraio scorso da papa Benedetto XVI, proprio nel giorno in cui Ratzinger annunciò le sue dimissioni (e, secondo Alfredo Mantovano, «non fu un caso»).
Un progetto proposto dal Consiglio d’Europa per tutelare le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (Lgbt) è stato trasformato nel 2012 dal ministero italiano delle Pari Opportunità in una “Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. Il documento, di cui è stata resa pubblica una bozza di 42 pagine nall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), servirebbe a implementare una “raccomandazione”, di per sé non vincolante, del Comitato dei ministri europeo del 2010. Non si sa in quali ambienti sia già circolato il testo, ma prevede «una collaborazione tra le diverse realtà istituzionali, il terzo settore e le parti sociali per l’implementazione delle politiche di prevenzione e contrasto della discriminazione nei confronti delle persone Lgbt».
Siamo ancora nel Cenacolo, Gesù, prima di lasciare i discepoli vuole che tutto sia chiaro, ma cerca anche di preparare loro ed anche se stesso ai giorni bui della Passione che si stanno per palesare. La metafora, l’allegoria sono sempre state le Sue modalità preferite di comunicazione. Gesù ha sempre pensato che con esempi semplici si possa arrivare più facilmente al cuore degli uomini, differentemente dagli scribi e dai farisei che avevano fatto della religione un fatto elitario, destinata solo a persone culturalmente e socialmente elevate, il Messia invece riporta la comunicazione ad un livello più comprensibile con parole e narrazioni semplici tratte da esempi di vita comune (le parabole).
San Giuseppe, nella tempesta dei pensieri che tumultuavano nel suo rettissimo cuore, procurava talvolta con la sua prudenza di cercare un po' di calma e di riprendere vigore nella sua tormentosa angoscia, discorrendo fra sé e cercando di mettere in dubbio il nuovo stato della sua sposa. Ma da ciò lo distoglieva ogni giorno di più l'ingrossamento del grembo verginale, che col tempo si andava manifestando con maggiore evidenza. Il glorioso santo non trovava pace e passava dal dubbio, di cui andava in cerca, alla certezza veemente, nella misura in cui avanzava la gravidanza. Con la naturale progressione del suo stato, la celeste Principessa era sempre più florida, in modo che non si poteva dar luogo a dubbi di altra sorta d'indisposizione, giacché la sua gravidanza divina in tutte le maniere andava perfezionandola in avvenenza, salute, agilità e bellezza. Quindi nel santo divenivano maggiori i motivi del sospetto, più forti i lacci del suo castissimo amore e la sua pena, senza poter allontanare tutti questi affetti che contemporaneamente, in diverso modo, lo torturava-no. Infine lo vinsero a tal punto, che giunse a persuadersi del tutto dell'evidenza. E benché il suo spirito si conformasse sempre alla volontà di Dio, nella carne senti il sommo del dolore che provava nell'anima, per cui giunse fino a non trovare più alcuna via d'uscita alla sua tristezza. Si sentì abbattuto nelle forze, pur senza giungere ad una precisa infermità, di modo che assunse un aspetto macilento e gli si vedeva sul volto la profonda tristezza e malinconia che lo affliggeva. Poiché egli la soffriva da solo senza procurarsi il sollievo di comunicarla ad altri o di sfogare per qualche via l'oppressione del suo cuore, come ordinariamente fanno gli altri uomini, la tribolazione che il santo pativa veniva ad essere più grave e meno riparabile.
Mancano pochi giorni al secondo mese dall’elezione di Papa Francesco. Una delle novità più feconde di questo inizio Pontificato sono le Messe che il Papa celebra la mattina alla Casa Santa Marta, le cui omelie vengono riferite in sintesi dalla nostra emittente e dall’Osservatore Romano. Prendendo spesso spunto dai brani degli Atti degli Apostoli, e dunque dalla vita della prima comunità cristiana a Gerusalemme, il Pontefice sta tracciando un affresco sulla Chiesa, sulla sua identità e missione.
Il p. Gerard Hammond, missionario Maryknoll da decenni in Corea, è appena rientrato da una missione umanitaria a Pyongyang: “Con la Eugene Bell Foundation abbiamo donato medicine contro la tubercolosi, ma con noi abbiamo portato anche la volontà di riconciliazione espressa tante volte da Francesco e dai vescovi del Sud”.
1. La gioia di Maria è turbata da una perplessità: come giustificare a Giuseppe il fatto di trovarsi visibil­mente incinta? La rivelazione del se­greto sarà una garanzia sufficiente per lui? Questa rivelazione è opportuna, corrisponde al desiderio di Dio?... Mentre Maria medita come compor­tarsi, Giuseppe viene ad accorgersi dell'accaduto: è troppo visibile, è evi­dente!... Come sarà avvenuto?... L'imbarazzo di Giuseppe e la de­cisione di separarsi occultamente da Maria trova la spiegazione più vero­simile nell'umiltà di Giuseppe. E’ pro­babile che Maria un certo momento gli abbia rivelato l'annuncio dell'An­gelo, i fatti in casa di Elisabetta, ecc.; e che Giuseppe si sentisse indegno di questa nuova situazione e cercasse il modo di svincolarsi da Maria, ma l'Angelo gli rivelasse la sua missione di vero Sposo di Maria e Padre legale di Gesù, creduto dagli altri padre naturale. 2. Senza cattiveria di nessuno, nella vita possono verificarsi equivoci imba­razzanti, capaci di compromettere l'a­micizia, la buona fama. Ciò che conta è conservare la giustizia, affidando a Dio la soluzione delle nostre diffi­coltà. Maria trovò giusto tacere a lungo: Dio avrebbe pensato. Giuseppe trovò giusto tacere e se­pararsi occultamente da lei: Dio avreb­be provveduto. E Dio provvide alla gioia di en­trambi. L'Angelo gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di pren­dere con te Maria, tua sposa; perché ciò che in lei è generato è opera di Spirito Santo. E darà alla luce un fi­glio e gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai suoi peccati». L'opera di salvezzza è già in atto nella santità di Maria e nella santità di Giuseppe, 1'«uomo giusto». 3. Con Maria e Giuseppe amiamo Dio sopra ogni altra cosa. E anche il prossimo con intelletto d'amore. Neppure a Maria e a Giuseppe, così santi, furono risparmiate difficoltà e situazioni penose, con enigmi che al momento sembravano insolubili. In tali situazioni occorre affidarsi a Dio con pazienza, e dire: «Ciò che è im­possibile all'uomo, è possibile a Dio». Se Giuseppe avesse ceduto a moti im­pulsivi avrebbe offeso Dio e anche la più innocente delle creature. Giuseppe e Maria si affidarono a Dio e non diffidarono neppure dell'uomo. Quante volte la difficoltà improv­visa può renderci ingiusti anche verso il prossimo, farci cadere in giudizi avventati, in parole o gesti imprudenti e offensivi! La pazienza è una virtù indispen­sabile alla vita cristiana. Essa fa parte della fortezza. Di fronte alle situazioni difficili e penose ci aiuta a non perdere l'equilibrio e il dominio delle nostre facoltà, a mantenerci nella calma. Ci risparmia gesti avventati e inoppor­tuni che potrebbero aggravare la situa­zione. Con un po' di intelligenza, col sa­per attendere che venga la luce, con una conveniente iniziativa anche le si­tuazioni più spinose si risolvono, tal­volta meglio di quanto si poteva spe­rare, soprattutto se invochiamo il do­no del consiglio e della fortezza.
La storia che si legge sui giornali racconta di una ragazza minorenne che si sarebbe rivolta a un ginecologo campano per abortire. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la gravidanza è avanzata e i termini previsti dalla legge sono abbondantemente superati, ma questo non scoraggia il sanitario che propone alla giovane la soluzione: un aborto clandestino. Il prezzo? Seimila euro.
Anche quest’anno la Marcia per la Vita sarà preceduta da un importante convegno che si svolgerà l’11 maggio, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con lavori mattutini e pomeridiani. Alla fine del convegno preliminare dell’11 maggio verranno premiate alcune personalità che si sono distinte nel prendersi cura della vita nascente, attraverso un’opera concreta, diretta, o attraverso l’attività culturale. Tra i premiati, su segnalazione del Mevd, c’è il dottor Gianfranco Blaas, ginecologo in pensione, già primario del reparto di ostetrica e ginecologia in un ospedale veneto.
In questi ultimi mesi l'Ungheria, e il suo presidente Viktor Orban, sono stati oggetto di un attacco senza precedenti da parte delle istituzioni europee e dai grandi mezzi di informazione. Il tutto ruota attorno all'approvazione della nuova Costituzione, risultata indigesta ai burocrati di Bruxelles, perché fa esplicito riferimento alle tradizioni cristiane di questo paese. E in più difende la famiglia naturale. E' bastato questo per scatenare un attacco mediatico contro il presidente Orban: tra le accuse più infamanti quella di essere anti-semita o di favorire i gruppi anti-semiti. Ma la smentita a tali accuse sta nei fatti (lo abbiamo documentato in passato), come il discorso che vi proponiamo, che Orban ha pronunciato il 5 maggio davanti al Congresso ebraico mondiale svoltosi a Budapest.
Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei ha parlato a Radio Vaticana dell’incidente accaduto oggi al porto di Genova dove (bilancio provvisorio) si contano finora 7 morti e 4 dispersi. Bagnasco ha voluto esprimere «Profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza» per le vittime e i loro parenti. «L’ho saputo questa mattina presto – ha detto Bagnasco -. In questo momento bisogna stringersi gli uni agli altri attraverso la preghiera che assicuro a tutte le persone interessate, e attraverso quella vicinanza fraterna, affettuosa, che si può realizzare. Naturalmente, penso anche a tutti i colleghi, alla Capitaneria di porto, a tutti gli operatori portuali del mondo del mare, persone a cui rivolgo la mia stima, la mia ammirazione e il mio incoraggiamento in questo momento così doloroso e luttuoso».
Hanno messo in piazza uno degli aspetti più terribili del regime in Cina. E questo non è piaciuto al Partito comunista, che ha deciso di bloccare la pubblicazione del mensile Lens dopo che ad aprile ha sbattuto in prima pagina gli orrori del campo di lavoro femminile (laojiao) di Masanjia.
Tre uomini non identificati hanno sparato sette colpi di arma da fuoco davanti alla chiesa armena ortodossa Surp Hovhannes a Istanbul, creando il panico tra i fedeli. L’attacco è avvenuto domenica scorsa alle 12.30, mentre i cristiani erano riuniti in chiesa per celebrare la Pasqua. TROPPO NUMEROSI. «Siete diventati troppo numerosi» avrebbero gridato gli uomini prima di sparare, secondo il patriarca armeno ortodosso di Istanbul Aram Atseyan, il quale ha rivelato che lo stesso giorno un cristiano è stato assalito davanti alla chiesa di un quartiere vicino. «Questi attacchi hanno come obiettivo quello di spaventare la nostra comunità cristiana e quelle delle altre minoranze».
Da rocker comunista e “bestemmiatore di professione” a cantore della gloria di Dio. Non ha affatto rinnegato il suo passato, né tantomeno la sua personalità e la sua arte ma da circa una decina d’anni a questa parte, Giovanni Lindo Ferretti è un uomo nuovo. Il sessantenne cantante emiliano, storico fondatore dei CCCP-Fedeli alla linea e del Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI), oggi leader dei Per Grazia Ricevuta (PGR), ha reso testimonianza lo scorso 3 maggio, presso la Congregazione dell’Oratorio San Filippo Neri, nell’ambito del IV ciclo di incontri Narrar degli uomini, parlar di Dio, realizzato in collaborazione con l’Associazione Bomba Carta.
«Sono arrabbiato. Perché qui non è un problema di soldi, di somme. Ma prima di tutto di civiltà»: don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore dell’associazione Meter, la più nota e in prima linea nell’assistenza delle vittime della pedofilia in Sicilia e in Italia, denuncia a tempi.it che il Bilancio della Giunta Crocetta ha tagliato ulteriormente i fondi regionali a sostegno di questa realtà. «Ci sono stati tagli persino per le associazione che assistono i malati oncologici. Questo non è umano, perché le risorse pubbliche dovrebbero pensare prima di tutto alle attività umane. Il politico può definirsi tale solo nella misura in cui si occupa del debole, del povero, e svolge un servizio per l’equità».
Il Vangelo di Giovanni ci accompagna per tutta la settimana, così come le parole di Gesù nel Cenacolo. Ad un primo esame potrebbe sembrare sempre lo stesso dialogo ripetuto all’infinito, in realtà ogni giorno ci porge spunti diversi di riflessione. Oggi è il tempo, lo scandire cronologico degli avvenimenti: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”. Gesù parla di tempo e spazio in maniera inconprensibile per i discepoli, il poco può essere interpretato come poche ore, giorni, mesi, anni, millenni.....perchè il Suo messaggio è rivolto anche a tutti noi, quel poco non sappiamo quando arriverà.
Era già in corso il quinto mese della divina gravidanza della Principessa del cielo, quando il castissimo Giuseppe suo sposo cominciò a riflettere sull'ingrossamento del suo grembo verginale, perché nella perfezione naturale e nella delicata costituzione della sua sposa umilissima, come ho detto in precedenza, si poteva scoprire agevolmente ogni eventuale cambiamento. Un giorno, mentre Maria santissima usciva dalla sua stanza, san Giuseppe la guardò con particolare attenzione e comprese con maggiore certezza la novità, senza che il ragionamento potesse smentire ciò che agli occhi era già evidente. L'uomo di Dio restò ferito nel cuore con un dardo di dolore, che lo penetrò fin nella sua parte più intima, senza trovare resistenza alla forza delle sue ragioni. La prima era l'amore castissimo, ma molto intenso e vero, che aveva per la sua fedelissima sposa, nella quale fin dal principio il suo cuore aveva più che confidato; inoltre, col piacevole tratto e con la santità senza pari della grande Signora, questo vincolo dell'anima di san Giuseppe si era sempre più confermato nella stima di lei. Siccome ella era tanto perfetta nella modestia e nell'umile maestà, il santo, oltre al diligente riguardo di servirla, aveva un desiderio, quasi connaturale al suo amore, di vedersi corrisposto dalla sua sposa. E il Signore dispose ciò in questo modo, affinché, per essere ricambiato, il santo mettesse una maggiore sollecitudine nel servire e stimare la divina Signora.
Parliamo di profanazioni, atti sacrileghi e blasfemi. Ostie consacrate che vengono trafugate da adepti satanisti, messaggi inviati in redazione da chi frequenta riti diabolici, indagini aperte in numerose diocesi d’Italia per preservare la sacralità dell’ostia. Ospite in studio Don Aldo Bonaiuto, animatore del numero Antisette per la comunità Giovanni XXIII. I segni esoterici e sacrileghi, come pissidi svuotate e sacrestie prese d’assalto, sono la drammatica realtà che sconvolge i vescovi e i fedeli di tante regioni italiane: dalla Toscana alla Sicilia, gli atti profanatori sono terribilmente in crescendo e anche alla nostra redazione ci è pervenuto un “patto di sangue” con il diavolo.
La Bank of China blocca il flusso di denaro in valuta estera da e per la Corea del Nord. Diversi analisti concordi: “La pazienza della Cina è finita, ora fanno sul serio”. Fonte cattolica di AsiaNews: “Il regime dei Kim ha sempre ignorato la comunità internazionale perché aveva il sostegno di Pechino. Ora dovranno scendere a patti”.
La scelta ha suscitato critiche e polemiche anche da parte degli alleati salafiti. Fra i ministeri chiave vi sono quello della Giustizia, dell'Economia e delle Finanze. Per la prima volta nella storia al ministero delle Antichità vi sarà un esperto di cultura islamica e non un archeologo. André Azzam, giornalista, racconta i primi effetti dell'islamizzazione delle istituzioni. Morsi sempre più odiato dalla popolazione.
Il Papa, prima dell'udienza generale, ha ricevuto nell’Aula Paolo VI le religiose partecipanti all’Assemblea plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg) dicendosi contento di incontrarle e ringraziandole per quanto fanno “affinché la vita consacrata sia sempre una luce nel cammino della Chiesa”. Il Papa ha ringraziato innanzitutto “il caro fratello cardinale João Braz de Aviz”, per le parole che gli ha rivolto. “Il tema del vostro Convegno – ha detto - mi pare particolarmente importante per il compito che vi è stato affidato: ‘Il servizio dell’autorità secondo il Vangelo’. Alla luce di questa espressione vorrei proporvi tre semplici pensieri, che lascio al vostro approfondimento personale e comunitario”.
Grande folla anche oggi all’udienza generale: circa centomila i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Lo Spirito Santo è stato al centro della catechesi del Papa. “Il tempo pasquale che con gioia stiamo vivendo, guidati dalla liturgia della Chiesa – ha detto il Pontefice - è per eccellenza il tempo dello Spirito Santo donato «senza misura» (cfr Gv 3,34) da Gesù crocifisso e risorto. Questo tempo di grazia si conclude con la festa della Pentecoste, in cui la Chiesa rivive l’effusione dello Spirito su Maria e gli Apostoli raccolti in preghiera nel Cenacolo”.
L’evangelizzazione non è fare proselitismo. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha ribadito che il cristiano che vuole annunciare il Vangelo deve dialogare con tutti, sapendo che nessuno possiede la verità, perché la verità si riceve dall’incontro con Gesù. Alla Messa, concelebrata dal cardinale Francesco Coccopalmerio e mons. Oscar Rizzato, hanno preso parte un gruppo di dipendenti dei Servizi generali del Governatorato, della Cancelleria del Tribunale dello Stato Vaticano e della Floreria.
Vi ricordo che siamo invitati alle 12:00 di oggi, a pregare la supplica alla Madonna di Pompei.
L'Associazione Luci sull’Est invita a sottoscrivere una petizione online, come segno di riparazione e condanna del gesto blasfemo compiuto dal cantante Luca Romagnoli durante il concerto del primo maggio, in piazza San Giovanni a Roma. La nota sarà diretta al cardinale vicario del Santo Padre per la Diocesi di Roma, cardinale Agostino Vallini, che ha condannato con parole ferme e severe l’accaduto. «Il cantante, leader del gruppo “Management del Dolore Post Operatorio”, durante l’esibizione sul palco ha compiuto un’ignobile parodia del gesto della Consacrazione del Corpo e del Sangue di Gesù – spiega il direttore di Luci sull’Est, Silvio Dalla Valle – replicando i gesti del sacerdote nel momento più solenne delle Messa, ha alzato le mani che tenevano vistosamente un preservativo di colore bianco, proferendo parole che ricalcano quelle pronunciate durante la consacrazione. A seguito del gesto blasfemo il cantante si è calato i pantaloni e soltanto allora Rai 3 ha mandato in onda la pubblicità».
Sono trascorsi vent'anni dalla visita di Papa Giovanni Paolo II in Sicilia. Nei giorni 8 e 9 maggio del 1993, la Sicilia ricevette la prima importante visita del Papa polacco e, tra i tanti eventi collegati a quel ricordo, è passato alla storia il discorso pronunziato il 9 maggio 1993 a conclusione del solenne Pontificale celebrato a Piano San Gregorio, nella Valle dei Templi, ad Agrigento, quando lanciò l'anatema contro la mafia e i suoi "carnefici".
"I giovani di Roma pellegrini nella notte: il prossimo 11 maggio, si svolgerà il primo pellegrinaggio notturno degli universitari al santuario mariano del Divino Amore. Filo conduttore dell’iniziativa è il tema “Camminare nella Fede”. I giovani partiranno alle 23.30 da Piazza di Porta Capena (davanti l’ingresso della FAO). Il pellegrinaggio, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria e dall’Ufficio per la Pastorale Giovanile, va ad inserirsi negli eventi organizzati in occasione dell'Anno della Fede. Al termine del pellegrinaggio seguono la professione di fede e la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi."
In occasione della celebrazione del 500° anniversario (1480-1980) del martirio di 800 abitanti di Otranto, Giovanni Paolo II si recò in pellegrinaggio a questa città sulla costa meridionale dell’Adriatico. La domenica 5 ottobre, il Papa celebrò la messa solenne sulla Collina dei Martiri, durante la quale pronunciò un’omelia sull'importanza del martirio nel cristianesimo. Ecco le parole del Beato: “La verità sul martirio ha nel Vangelo un’eloquenza piena di penetrante profondità ed insieme di trasparente semplicità. Cristo non promette ai suoi discepoli successi terreni o prosperità materiale; egli non presenta davanti ai loro occhi alcuna ‘utopia’, come è capitato più di una volta e come capita sempre nella storia delle ideologie umane. Egli semplicemente dice ai suoi discepoli: ‘vi perseguiteranno, vi consegneranno agli organi delle diverse autorità, vi metteranno in prigione, vi chiameranno davanti ai diversi tribunali. Tutto ciò ‘a causa del mio nome’ (Lc 21,12)
“Dio può essere conosciuto, per alcuni aspetti, anche dalla nostra ragione e in questa misura è accessibile ai non credenti in Cristo. La piena conoscenza di Lui si ha però solo accogliendo nella fede il suo manifestarsi a noi nella storia di Israele e soprattutto in Gesù di Nazareth”. Così lunedì pomeriggio a Roma, nel tempio di Adriano, il card. Camillo Ruini - riferisce l'agenzia Sir - ha aperto la sua lectio magistralis sul tema “Quale ruolo della fede in Dio nello spazio pubblico?” tenuta in occasione della lettura annuale della Fondazione Magna Carta. Il rapporto con Dio, ha proseguito, “non è più legato ad aspetti etnici e giuridici”, bensì “è aperto a ogni persona, sulla base della libera scelta personale della fede e della conversione”.
A cinque anni dai massacri anticristiani che hanno sconvolto il distretto di Kandhamal, nello stato indiano di Orissa, la giustizia è ancora lontana e l’impunità trionfa. Nei “pogrom” del 2008 oltre 400 villaggi furono “ripuliti” di tutti i cristiani; più di 5.600 case e 296 chiese sono state bruciate, i morti sono stati 100 (ma il governo ne riconosce solo 56), migliaia i feriti, diverse donne violentate (fra cui una suora), 56.000 uomini, donne e bambini sono rimasti senza casa.
Un altro sacerdote è stato ucciso in Colombia. Si tratta del padre José Antonio Bayona Valle, di 48 anni, sacerdote diocesano dell'arcidiocesi di Barranquilla (Colombia) ucciso lunedì sera con 18 coltellate. Il sacerdote - riferisce l'agenzia Fides - è stato trovato su un sentiero nella zona del villaggio di Juan Mina.
Eredi di un particolarissimo spirito di servizio ed emulatori di un’antica audacia. Queste sono le Guardie Svizzere Pontificie e mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, lo ha sottolineato a chiare lettere lunedì mattina nel presiedere la commemorazione del sacrificio delle 147 Guardie Svizzere che nel 1527 caddero in difesa del Papa durante il Sacco di Roma. Siete “eredi di una grande tradizione di amore alla Chiesa e alla Santa Sede. È vostro compito continuare su questa strada”, ha affermato mons. Becciu, invitando le nuove reclute – secondo quanto riferito da L’Osservatore Romano – a inserirsi “in questa ininterrotta scia, che – ha indicato – vi richiama al vostro particolare e responsabile servizio nei confronti del Sommo Pontefice”. Con il giuramento, ha soggiunto ancora il presule, “vi impegnate ad assumere un compito profondamente cristiano, in quanto siete chiamati a dare testimonianza della vostra fede di fronte alle tante persone, pellegrini e turisti, che ogni giorno vengono in Vaticano”.
Papa Francesco sarà in Brasile dal 22 al 29 luglio per presiedere agli eventi della 28.ma Giornata mondiale della gioventù, in programma a Rio de Janeiro sul tema “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Nella metropoli carioca, il Pontefice avrà numerosi incontri istituzionali e altri a dimensione ecclesiale e all’insegna della solidarietà, ma anche un momento di incontro con la Chiesa locale ad Aparecida.
Per mons. Jeanbart il gesto resta inspiegabile. L'unico dato certo è che nessuno sa dove siano mons. Yohanna Ibrahim e mons. Boulos Yaziji. Denaro, viveri, scuola e conforto spirituale per la popolazione di Aleppo martoriata da guerra, fame e disperazione. Mosca e Washington ricercano la via del dialogo fra ribelli e regime.
I Veilleurs sono un gruppo di giovani ragazzi che, davanti alle violenze nate dopo alcune delle manifestazioni nei giorni dell’approvazione della legge, hanno voluto esprimere la loro disapprovazione in modo pacifico. La sera, da tre settimane a questa parte, si trovano in un bel posto di Parigi (il loro slogan è la frase di Dostoevskij: «La bellezza salverà il mondo»!), per «Veiller» (vigilare). Si siedono per terra davanti a candele, indifferenti a pioggia e freddo, e ascoltano poesie, riflessioni di autori, canti lirici, brani di musica (il tutto dal vivo), intercalati da canti sottovoce e momenti di silenzio, o riflessioni scritte da loro o fatte da invitati sulla situazione attuale e la legge.
Antonio Selvaggi, 39 anni, non vede più da quando ne aveva diciassette. Solo il chiaro e lo scuro. Tra le ultime cose viste dai suoi occhi c’è la sciagurata semifinale di Italia ‘90, persa ai rigori contro l’Argentina di Maradona. «Una doppia delusione – scherza oggi – per la sconfitta e per la vista che proprio in quelle settimane cominciava ad offuscarsi». All’origine una compressione del nervo ottico, poi la degenerazione, che gli ha fatto perdere in parte anche il tatto. Appena maggiorenne, così, ha dovuto lasciare la sua Ferrandina, in Basilicata, per trasferirsi in un centro per non vedenti della Capitale. Sempre a Roma, qualche settimana fa, ha vissuto forse il suo giorno più bello. Le immagini (catturate dalle telecamere del Tg1) parlano da sole, ma ancora di più parla la sua voce commossa.
Il 26 maggio centinaia di migliaia di oppositori alla legge sul matrimonio tra omosessuali si riverseranno di nuovo nelle strade di Parigi. Arriveranno da tutta la Francia, secondo il metodo ormai collaudato delle Manifs pour tous (“manifestazioni per tutti”): aiuto reciproco, condivisione dei mezzi di trasporto e degli alloggi, sostegno materiale alle famiglie dei manifestanti meno abbienti. La legge è stata approvata il 23 aprile, ma grandi folle continuano a protestare, con un’inventiva che stupisce i media: mobilitazione via twitter, raduni spontanei per le strade, accampamenti di fronte all’Assemblea nazionale, operazioni «risveglio mattutino» davanti alle abitazioni dei ministri, pressione sugli eletti, affissione di striscioni sui ponti delle autostrade. E c’è pure la rete dei veilleurs (“coloro che vegliano”): sit-in di giovani che passano la notte a cantare e meditare pacificamente di fronte alla polizia, in uno stile ispirato a Gandhi e alle giornate mondiali della gioventù. O la rete delle mères veilleuses — “madri che vegliano”, ma anche, con un gioco di parole intraducibile, “meravigliose” — che si accampano in piccoli gruppi per protestare contro la minaccia della maternità surrogata, «mercificazione capitalistica del ventre delle donne più povere».
«Il mio nome è Valentin, sono omosessuale ed ero un sostenitore del matrimonio gay. Ho incontrato il mondo di Homovox, omosessuali contrari al matrimonio gay, e le discussioni che abbiamo avuto mi hanno fatto cambiare idea». Standing ovation dei 35 mila sostenitori della Manif Pour Tous, riuniti a Parigi il 5 maggio per manifestare contro la legge di Francois Hollande su matrimonio e adozione gay.
Molti cristiani copti pensavano che dopo la Rivoluzione del 25 gennaio e la caduta di Hosni Mubarak la loro condizione sarebbe migliorata. Ma a neanche un anno dall’elezione al potere dei Fratelli Musulmani, con Mohamed Morsi presidente, si sono ricreduti. Da allora 26 chiese sono state attaccate, alcune di queste bruciate, e 59 copti sono stati uccisi. La situazione è piuttosto peggiorata e la violenza da parte di Fratelli Musulmani e salafiti nei confronti dei cristiani è aumentata.
Gesù si preoccupa per i Suoi discepoli, è il Buon Pastore che si occupa e protegge il Suo gregge. La Sua partenza sta per avvenire e Lui sa che i Suoi non sono ancora pronti, non sono e non saranno mai in grado di sopportare da soli la persecuzione o anche solo l’idea di essa, Pietro ne è l’esempio più lampante, pur essendo la Guida anziana dei discepoli, alla prima difficoltà, alle prime domande la paura lo avvolge e rinnegherà Gesù. Gesù conosce la caducità dell’animo umano, infatti dice ai Suoi: "Non siete ancora pronti”! La conoscenza e la pienezza della verità saranno il dono finale per i discepoli, quando passato il Tempo del Figlio dell’Uomo sulla terra arriverà il Tempo della piena realizzazione dell’Amore che si manifesterà attraverso l’azione dello Spirito Santo su di loro.....su di noi.......
Se il principe delle tenebre avesse potuto retrocedere nella sua iniquità, le vittorie che la Regina del cielo aveva riportato sarebbero bastate per abbattere ed umiliare la sua esorbitante superbia. Siccome, però, egli si solleva sempre contro Dio e non è mai sazio della sua malizia, fu vinto, ma non si arrese volontariamente. Bruciava tra le fiamme del suo inestinguibile furore, vedendosi vinto da un'umile e giovane donna, mentre lui ed i suoi ministri infernali avevano sottomesso tanti uomini forti e donne magnanime. Questo nemico giunse a conoscere che Maria santissima era incinta, avendo Dio disposto così, anche se seppe solamente che nel suo grembo c'era un bambino vero, perché la divinità e gli altri misteri sempre rimanevano celati a questi nemici; così, si persuasero che non era il Messia promesso, essendo un bambino come gli altri. Questo inganno li dissuase anche dal credere che Maria santissima fosse la madre del Verbo, che temevano avrebbe loro schiacciato la testa. Tuttavia, giudicarono che da una donna tanto forte e vittoriosa dovesse nascere qualche uomo insigne in santità. Prevedendo ciò, il grande drago concepì contro il frutto di Maria santissima quel furore di cui san Giovanni parla nel capitolo dodicesimo dell'Apocalisse, da me altre volte riferito, attendendo che ella lo partorisse per divorarselo.
Lc 24,46-53: Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
1964, Pretoria, Church Square. Nel Palazzo di Giustizia si concludeva il processo di Rivonia che condannò all’ergastolo dieci leader dell’ANC (African National Congress), tra cui Nelson Mandela. La popolazione si riversò nelle strade e dalla storica piazza, cuore antico della città, si alzò un grido: “Nelson Mandela Libero”. Anche la Chiesa scese in campo: numerosi vescovi, sacerdoti e cattolici marciarono di fronte la statua di Krueger, invocando una soluzione di pace rimasta purtroppo inascoltata, incuranti del rischio di essere arrestati. Tra questi, anche un giovane William Slattery, l’attuale arcivescovo di Pretoria, all’epoca ancora sacerdote. 2013, Pretoria, Church Square. È domenica 5 maggio, una giornata di sole splendente. La piazza vede una folla ancora più ampia di 40 anni fa. Al posto dell’immagine di Mandela condannato, simbolo del regime oppressivo dell’Apartheid, c’è un’icona gigante con un volto di Cristo misericordioso. A fianco: un podio, un crocifisso e un microfono. La folla questa volta non marcia, ma danza; non protesta, ma canta, e il grido che si leva è un altro: “Cristo è risorto”. Sono le comunità neocatecumenali di Pretoria che hanno dato il via alla Grande Missione nelle piazze partita dai primi giorni di aprile in tutto il mondo. L’iniziativa mondiale del Cammino Neocatecumenale ha toccato quindi anche il Sudafrica, rendendo Church Square, per anni scenario di manifestazioni e violenze, teatro di un momento di festa della Chiesa Cattolica.
L’11 febbraio 2013 è un giorno rimasto alla storia: Benedetto XVI ha annunciato al mondo la decisione di rinunciare alla Cattedra di Pietro. Non tutti, però, ricordano che il Papa lo ha fatto durante il Concistoro pubblico per la canonizzazione del Beato Antonio Primaldo e dei suoi compagni di Otranto, morti martiri per mano dei turchi perché non volevano rinunciare alla loro fede in Cristo e convertirsi all'Islam. Clemente XIV con un decreto del 1771 proclamò i martiri di Otranto beati e confermò il loro culto. Ma è stato poi Benedetto XVI a riconoscere ufficialmente nel 2007 il loro martirio per la fede. La loro canonizzazione è stata possibile grazie al riconoscimento ufficiale di un miracolo per l'intercessione dei martiri: la guarigione miracolosa di una suora italiana affetta da cancro. È molto significativo che i primi santi canonizzati da Papa Francesco siano cristiani uccisi in odio alla fede cristiana.
La campagna Sos Ragazzi esprime «piena disapprovazione e la più profonda indignazione» nei confronti del sostegno, da parte della Regione Sicilia e del Comune di Palermo, alGay Pride Nazionale 2013, che si svolgerà nel capoluogo siciliano dal 14 al 23 giugno, con un corteo in programma per il giorno 22. «Abbiamo spedito delle lettere raccomandate al presidente della Regione, Rosario Crocetta e al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - spiega Filippo Campo, responsabile della campagna Sos Ragazzi - per chiedere che sia revocato il patrocinio a questa iniziativa: è la prima volta infatti che una regione patrocina ufficialmente un Gay Pride Nazionale. Inopportuno ci sembra inoltre il contributo di 10mila euro destinato alla manifestazione dalla Città di Palermo: denaro che sarebbe stato più opportuno investire in altri modi».
"Papa Francesco durante la messa di questa mattina indica nell'atteggiamento di tanti martiri, come quelli di Nagasaki, "l'entrare in pazienza", che porta sulla strada di Gesù e "rinnova la nostra giovinezza". "Il cristiano che continuamente si lamenta, tralascia di essere un buon cristiano"."
Maria Elena Bergoglio, intervistata da Clara Iatosti, racconta il rapporto speciale con suo fratello, Papa Francesco.
Young people committed to support an exceptional person! ¿Why? ¡Jóvenes comprometidos apoyan a una persona excepcional! ¿Por qué?
Ha un che diabolico proporre attraverso una radio, finanziata da dieci milioni di soldi pubblici ogni anno e un sito internet, uno spot che recita: “A.A.A. Cerchiamo malati terminali per ruolo da protagonista. Donne e uomini dai 18 anni in su. Anche prima esperienza”. Dopo sei mesi, ecco un video dei Radicali volto a promuovere una raccolta di 50 mila firme per proporre (ed eventualmente, approvare) una legge che sancisca l'eutanasia in Italia. Raccogliere le esperienze e accompagnare una delle persone che danno la loro disponibilità ad essere testimonial della campagna, in una clinica svizzera dove si pratica legalmente il suicidio assistito. Registrare il videofinale prima della morte di quella persona, malata terminale di cancro – si chiamava Pierina Franchini, detta Piera - e diffonderlo dopo sei mesi, nel corso di una conferenza stampa, al fine di propagandare la campagna di raccolta firme su una proposta di legge che chiede l’eutanasia legale, promossa dall'Associazione Luca Coscioni e sostenuta da Exit Italia, UAAR, Associazione Radicale Certi di Diritti, Gli amici di Eleonora onlus e da Radicali Italiani e Partito Socialista.
Il 27 aprile di 45 anni fa, dopo il via libera parlamentare dell’ottobre precedente, entrava in vigore la legge che dal 1968 regola il ricorso all’aborto nel Regno Unito. Il bilancio ufficiale delle interruzioni volontarie di gravidanza oltremanica assume oggi dimensioni ben più catastrofiche di un bollettino di guerra: a tutto il 2011, ultimo anno di cui si conoscono i numeri complessivi, oltre 7 milioni e 600mila bambini sono stati eliminati nel grembo materno.
Gli uomini hanno superato i sette miliardi e noi cristiani siamo circa due miliardi. La missione alle genti è valida ancor oggi, anzi è solo agli inizi. Nel Messaggio per la Giornata missionaria 2012, Papa Benedetto riafferma “la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggior coraggio e ardore nella missione alle genti, affinchè il Vangelo giunga fino ai confini della terra…”. Eppure, l’ideale missionario e l’interesse per le missioni sono in crisi anche tra i cristiani.
Siamo ancora nel Cenacolo con Gesù e i discepoli, non ci sono solo gli Apostoli, gli undici della prima ora, assieme a loro ci sono anche gli ultimi fedelissimi, tutti i discepoli. Il dialogo testamentario continua ed il Messia dice ai Suoi che è un bene che Lui se ne vada, che torni alla casa del Padre, altrimenti non discenderà su di loro il dono dello Spirito Santo. Strano potrebbero pensare i discepoli, non potrebbe rimanere con noi ed allo stesso tempo donarci questo Paraclito? In fondo Lui stesso ci ha già battezzati in Spirito - come già predetto da Giovanni Battista: “Verrà uno dopo di me che battezzerà, non in acqua, ma in Spirito”- ed allora perchè andare via? In fondo abbiamo già avuto lo Spirito! Non sarebbe meglio rimanere con noi per continuare ad istruirci ancora e confortarci? Ma proprio questo sarà il nuovo messaggio di Gesù: ci vuole la Sua morte, ed una morte sacrificale in Croce per dare un senso al dono.
Papa Francesco, stamane alla Messa nella Domus Sanctae Marthae, ha incentrato la sua omelia sullo Spirito Santo che è «proprio Dio, la Persona Dio, che dà testimonianza di Gesù Cristo in noi». Lo Spirito Santo è «Paraclito», «cioè quello che ci difende», che «sempre è affianco a noi per sostenerci». «La vita cristiana non si può capire senza la presenza dello Spirito Santo: non sarebbe cristiana», ha detto il pontefice. «Sarebbe una vita religiosa, pagana, pietosa, che crede in Dio, ma senza la vitalità che Gesù vuole per i suoi discepoli. E quello che dà la vitalità è lo Spirito Santo, presente», «affinché noi possiamo darla agli altri».
I maschi devono fare la pipì seduti per ridurre la differenza tra i sessi. L’idea – per ora è una proposta di legge – arriva dalla Svezia, patria del politicamente correttissimo.
Non doveva sopravvivere. L’unica possibilità era provare a farla nascere prima del tempo e poi porla in un’apposita sacca congelata per tre giorni. Lì Lily è rimasta per tutto quel tempo tenendo mamma e papà in sospeso: 72 ore senza sapere se avrebbero mai potuto riabbracciare la loro piccola. Ora la bimba, che sarebbe dovuta morire o rimanere gravemente lesa al cervello, ha 3 anni e sta bene. Insieme alla madre Rebecca che per partorirla ha rischiato la sua stessa vita.
Le stanno uccidendo il figlio ma non può fare nulla. Così ha dichiarato una donna francese in un’intervista al portale americano Lifesitenews.com. Hervé (nome di fantasia), giovane uomo costretto in stato di minima coscienza a causa di un incidente, sta morendo lentamente a causa della moglie e di un collegio di medici che hanno deciso di sospendergli idratazione e alimentazione. A combattere la loro scelta i genitori di Hervé, che scoprendo per caso cosa stava accadendo al figlio, hanno cercato senza successo di fermare un processo di morte lungo e doloroso.
«Andreotti garantiva indipendenza. E i suoi difetti erano quelli di tutta l’Italia. Ora lo scaricate, ma con modi disgustosi». L’intervista al Sabato di Werner Raith, il giornalista tedesco (e di sinistra) che non credeva alla “rivoluzione” del 1993
«Dal punto di vista politico non sentirò in alcun modo la sua mancanza, se non per il fatto che poteva dirci alcune cose importanti del nostro Paese che sicuramente conosceva». Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, definendo Andreotti «una persona molto intelligente e un politico di livello» che, però, «ha rappresentato un pezzo della storia italiana», il cui nome è accostato anche a «pagine buie e oscure del Paese». Una persona «controversa, che ha fatto parlare molto di sé».
«Come si fa a descriverlo? Giulio Andreotti è stato 94 anni di storia italiana. Non si può ridurre a categorie». A rilevare l’unicità politica e umana dell’ex presidente del Consiglio morto ieri, è il giornalista Paolo Liguori, che da direttore de Il Sabato, settimanale “andreottiano”, lo conobbe da vicino. «Non fece mai alcuna pressione sul giornale. La sua era un’influenza indiretta. Come per tanti italiani, i nostri lettori lo avevano come punto di riferimento culturale, politico, storico».
L'agenzia sudcoreana vede la mossa come un segnale di allentamento della tensione, ma dal Pentagono parlano di "pausa nella provocazione". Oggi l'incontro del presidente della Corea del Sud con Obama.
Il Verbo eterno, che, incarnato nel grembo di Maria vergine, l'aveva già come madre e conosceva le decisioni di Lucifero non solamente con la sapienza increata in quanto Dio ma anche con la conoscenza creata in quanto uomo, stava attento alla difesa del suo tabernacolo, più stimabile di tutto il resto delle creature. Per rivestire di nuova forza l'invincibile Signora contro il pazzo ardire di quel perfido drago e dei suoi squadroni, l'Umanità santissima si mosse e si pose come in piedi nel tabernacolo verginale, quasi al modo di chi si oppone e va incontro alla battaglia, sdegnato con i principi delle tenebre. In questa posizione pregò l'eterno Padre, chiedendo che rinnovasse i suoi favori e le sue grazie verso sua Madre perché, fortificata, di nuovo schiacciasse la testa de] serpente antico e questo, umiliato ed oppresso da una donna, restasse deluso nei suoi intenti e debilitato nelle sue forze, e la regina delle altezze uscisse dalla battaglia vittoriosa, trionfando sull'inferno a gloria e lode di Dio e di lei, Madre vergine.
imn“Quella di don Pino Puglisi è la vicenda di un sacerdote totalmente conformato a Cristo che visse il suo ministero presbiterale come servizio a Dio e all’uomo”. Lo scrivono i vescovi di Sicilia in un messaggio per la beatificazione del servo di Dio don Giuseppe Puglisi, che avverrà il prossimo 25 maggio a Palermo. “Svolse instancabilmente il suo ministero sacerdotale per l’edificazione del Regno di Dio richiamando tutti alla conversione, al pentimento e all’incontro con la tenerezza di Dio Padre”, ma “la sua mitezza e la sua incessante azione missionaria, evangelicamente ispirata, si scontrò con una logica di vita opposta alla fede, quella dei mafiosi i quali ostacolarono la sua azione pastorale, con intimidazioni, minacce e percosse fino a giungere alla sua eliminazione fisica, in odio alla fede”.
Il grazie di Papa Francesco alle Guardie Svizzere, ricevute stamane con i loro familiari, in occasione della Festa odierna del Corpo pontificio, sorto nel 1506, sotto il pontificato di Giulio II. Presente all’incontro nella Sala Clementina, Ueli Maurer, presidente della Confederazione elvetica. La Giornata, iniziata con una Messa nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Bertone segretario di Stato, è proseguita con la commemorazione dei Caduti nel Piazzale dei Protomartiri Romani. Nel pomeriggio alle 17 il giuramento di 35 nuove reclute, nel Cortile San Damaso, alla presenza di mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.
Lo Spirito Santo è nostro amico e compagno di strada e ci dice dove è Gesù: così, in sintesi, Papa Francesco nell’omelia della Messa presieduta stamani nella Domus Sanctae Marthae, in Vaticano. Ribadita l’importanza dell’esame di coscienza per la vita di ogni cristiano. Erano presenti alcuni dipendenti della Fabbrica di San Pietro, accompagnati dal cardinale presidente Angelo Comastri e da mons. Pablo Colino, prefetto della Cappella musicale, che hanno concelebrato con il Santo Padre.
"Dal punto di vista della donna incinta, l’aborto è la sconfitta della sua identità materna, il fallimento di una madre. Ecco perché si può dire che il primo aborto è 'abortire la madre'". E' questo il chiaro punto di vista del Prof. Carluccio Bonesso. Laureato in Pedagogia, indirizzo psicopedagogico, presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Genova, il prof. Bonesso è specializzato in Analisi e modificazione del comportamento, e grafologia. Ha praticato negli anni '80 la psicoterapia ad indirizzo comportamentale ed è stato insegnante nella scuola primaria e poi docente di scienze sociali e filosofia nelle scuole superiori. Attualmente si occupa di formazione professionale e di educazione emozionale. Ha pubblicato Per forza o per amore? (2002)ed è coautore con M. Cervi di Emozioni per crescere (2008).
Gli uomini hanno superato i sette miliardi e noi cristiani siamo circa due miliardi. La missione alle genti è valida ancor oggi, anzi è solo agli inizi. Nel Messaggio per la Giornata missionaria 2012, Papa Benedetto riafferma “la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggior coraggio e ardore nella missione alle genti, affinchè il Vangelo giunga fino ai confini della terra…”. Eppure, l’ideale missionario e l’interesse per le missioni sono in crisi anche tra i cristiani.
«Tra tutti i risultati che vanno riconosciuti al Sindaco Alemanno, quello di aver investito, per la prima volta nella storia della capitale, nelle politiche familiari, diventando un modello per tutta l’Italia è di indiscutibile importanza. Oggi Roma è l’unica città ad aver applicato il Quoziente Familiare. Nonostante la crisi economica, abbiamo investito 27 milioni di euro nel ‘Quoziente Roma’, valorizzando in modo crescente la presenza di figli all’interno del nucleo familiare. L’Isee nazionale fissa un valore che cala al crescere dei figli. Roma ha ribaltato il criterio, esentando completamente 90 mila famiglie dalla tassa sui rifiuti. Il Quoziente Roma è una svolta non solo fiscale, ma culturale, che rimette al centro la famiglia e pone Roma Capitale come riferimento a livello nazionale». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo commentando la presentazione del libro sui 5 anni di mandato del Sindaco Alemanno.
1. L'Angelo chiama Gesù «Figlio dell'Altissimo». Fino a che punto Ma­ria percepisce la portata di questo ap­pellativo? Per rispondere bisogna evitare due opposti scogli: se Maria avesse visto in questo nome un termine generico, sia pure insolito, atto a designare un uomo destinato a una altissima mis­sione, ma semplice uomo, non sareb­be stata sufficientemente illuminata sulla sostanza della proposta divina, quindi si sarebbe trovata madre di Dio a propria insaputa; se, all'oppo­sto, Maria avesse avuto una intuizio­ne relativamente piena della persona del nascituro, le sarebbe stato dimi­nuito il merito della fede. Maria dun­que comprese che il nascituro sarebbe stato il Figlio di Dio fatto uomo; fino a quale punto potè inabissarsi nella comprensione di questa realtà del Figlio di Dio, cioè quale fosse l'in­tuizione che essa ebbe della divinità del Messia, non lo sappiamo. Maria però possedeva il punto di appoggio per affidarsi: «Nulla è impossibile a Dio. Lo Spirito Santo verrà su di te ...». Allora pronuncia il suo sì. 2. Un sì estremamente coraggioso. Forse non ci rendiamo conto da qua­le forza d'animo era sostenuto il sì di questa fanciulla, pressoché quindi­cenne, di fronte alla sconcertante re­sponsabilità di Madre del Figlio del­l'Altissimo. Quando Elisabetta la ve­drà varcare la soglia della propria ca­sa, esclamerà con gioia: «Beata te, che hai creduto!». È la beatitudine emi­nentemente mariana: quella che rac­chiudeva in sé tutta l'anima di Maria. Il sì di Maria è espresso nella for­ma: «Ecco la serva del Signore: si faccia di me secondo la tua parola». E’ un affidarsi a una parola che si sviluppa nel tempo come il rotolo di Ezechiele, anzi alla stessa Parola di Dio, il Verbo che si farà carne in lei e che la condurrà passo passo, si, ma lungo una via velata di mistero. Mi­stero di un avvenire imprevedibile, e mistero di un presente che si svol­gerà continuamente al passo di Maria per addestrare Maria - e noi tutti - a camminare al passo di Dio. 3. «Ecco la serva del Signore»: sarà il mio programma. Dirò con Ma­ria: «Padre, sia fatta la tua volontà». Dio ci pone sulla strada del suo piano in due modi: - con fatti, avvenimenti, realtà in­dipendenti dalla nostra libera scelta, come l'essere nati in questa epoca, in tale famiglia, con tali doni e limiti; con interventi divini che a noi posso­no apparire come «casi», ma che da Dio sono disposti con sapienza d'amo­re; di fronte a tutto questo dobbiamo aprirci con l'atteggiamento dell'accet­tazione fiduciosa: «Dio sa quello che fa: Egli mi conosce e mi chiama per nome»; - con i suoi comandamenti o con­sigli o ispirazioni interiori. Con essi Dio affida a noi personalmente gran parte del nostro destino e ci invita alle scelte migliori. Non dobbiamo mai andare contro i comandamenti di Dio, perché sono la corazza di difesa della nostra persona; possiamo e dobbiamo però seguire generosamente i consigli evangelici e le ispirazioni interiori, in misura della grazia che ci è data da Dio stesso.
Può uno stato laico servirsi dei propri poteri e tramite questo assumersi il compito di “proteggere” una religione da attacchi diffamatori portati alla stessa tramite spettacoli, stampati, manifestazioni e altro ancora? Non si tratta di scelte contraddittorie con la libertà di manifestazione del pensiero, che spetta a chiunque senza intromissioni quanto ai contenuti che vengono manifestati? La mentalità libertaria e anticlericale presente in molti Paesi, compreso il nostro, risponderebbe con grande decisione che tale tutela non è lecita e interferisce con la libertà delle persone. Il che può essere, fino ad un certo punto, anche accettabile, soprattutto se la religione viene tutelata come elemento di conformismo e di consenso, come è avvenuto in passato sia da parte dello Stato liberale che da parte del fascismo.
Parlar male dei cattolici è come indossare un tubino nero, non passa mai di moda, e con gli accessori giusti è adatto a qualunque occasione. Lo sanno bene Loredana Lipperini e Michela Murgia, fresche di stampa del loro ultimo lavoro L’ho uccisa perché l’amavo, della collana Idòla Laterza, che in tubino d’ordinanza nero e penna rigorosamente rossa vergano 80 pagine su un fenomeno drammatico che si consuma spesso all’interno delle reti familiari, l’omicidio delle donne per mano di uomini: ex mariti, fidanzati, partner. Al centro del libro c’è il femminicidio che le autrici definiscono come “un tipo di delitto che avviene all’interno di relazioni impregnate in una struttura culturale arcaica, che ancora non si dissolve”.
In un’intervista esclusiva, i “The Sun” raccontano a Frassati TV la loro storia. Una storia che ripercorre le vicende di una rock band che nel 1997 parte da Thiene, un paesino in provincia di Vicenza, e arriva a calpestare i palchi di mezzo mondo, suonando con icone della musica planetaria quali Muse, Cure, Offspring e tantissimi altri. Ci raccontano, però, anche la storia di quattro ragazzi, ancor prima che quattro artisti, che finiscono presto col diventare schiavi degli eccessi e dell’infelicità, rischiando di rovinare il loro successo, ma soprattutto loro stessi. Finchè un giorno nella loro vita arriva Dio e…
Sono pronte a «giurare di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice». Trentacinque nuove guardie svizzere domani pomeriggio saranno protagoniste della solenne cerimonia nel Cortile di San Damaso del Palazzo apostolico. Giureranno sulla nuova bandiera con lo stemma di Papa Francesco. Un rito antico per commemorare quanto accadde il 6 maggio del 1527 quando 147 soldati elvetici caddero in difesa del Papa durante il `Sacco di Roma´. Domani parteciperà all'evento anche il presidente della confederazione elvetica, Ueli Maurer, che in mattinata avrà un'udienza con il Papa, mentre in rappresentanza del pontefice ci sarà il Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu.
Due fatti negli ultimi giorni interrogano in modo particolare i cattolici: la proiezione nelle sale cinematografiche di un film chiaramente blasfemo, come “Le streghe di Salem”, la cui gravità è aumentata dalla decisione delle autorità dello Stato di permetterne la visione ai maggiori di 14 anni; e la squallida esibizione al Concerto del Primo Maggio, in piazza San Giovanni in Laterano, a Roma, di un cantante che ha imitato la consacrazione dell’Eucarestia usando un preservativo. Due fatti gravi che, però, non hanno suscitato grandi reazioni dai vertici della Chiesa italiana. Su queste vicende abbiamo chiesto un giudizio a monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che considera preoccupante il silenzio della Chiesa su quanto accaduto, e che ha incaricato una commissione di giuristi di aiutarlo a verificare se sussistano le condizioni per una contemporanea querela agli organizzatori del convegno del primo maggio e allo Stato che non ha vigilato su ciò che viene proiettato liberamente nelle sale italiane.
Nella serata del 4 maggio Papa Francesco si è recato a Santa Maria Maggiore, dove ha voluto presiedere la recita pubblica del Rosario. Già nell’udienza generale del Primo maggio il Papa aveva richiamato «all’importanza e alla bellezza della preghiera del Santo Rosario», raccomandando in questo mese di maggio, il mese di Maria, di recitarlo «assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia» anche per rendere «più salda la vita familiare».
Il “caso Biancofiore” non dovrebbe lasciare più dubbi sul fatto che viviamo sotto la dittatura dei gay. Il fatto è semplice: nella schiera dei sottosegretari, il presidente del Consiglio Enrico Letta inserisce Michaela Biancofiore (PDL) al ministero per le Pari opportunità. Immediatamente le organizzazioni gay aprono una polemica infuocata contro la nomina, con giudizi molto pesanti sulla Biancofiore, accusata di essere omofoba e quindi inadatta al ministero per le Pari opportunità. Come capo d’accusa una vecchia intervista in cui si diceva contraria al matrimonio gay. Si può essere etichettati come omofobi per questo?
“Good science, good ethics”. La buona scienza è un presupposto necessario alla buona etica, soprattutto in un tempo in cui da molte parti il dato scientifico rischia di essere pre-orientato al raggiungimento di un determinato giudizio etico. L’affaire della pillola del giorno dopo in caso di stupro di cui La Nuova Bussola Quotidiana si è occupata ne è un esempio nitido. È in questa prospettiva che sabato 11 maggio si svolgerà presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolurm un ampio convegno dedicato ai temi della vita che si articolerà in diverse sessioni mattutine dedicate a specifici ambiti concludendosi con la lectio magistralis del Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. Seguirà una sessione plenaria nel pomeriggio dove potremo ascoltare, tra i numerosi interventi previsti, le riflessioni del fondatore dell’osservatorio Van Thuan e arcivescovo di Trieste mons. Gianpaolo Crepaldi; e quelle di Jeanne Monahan, presidente del Comitato che organizza la Marcia per la Vita negli Stati Uniti, che quest’anno ha visto la partecipazione record di 650.000 persone; l’esperienza di Sabrina Paluzzi, fondatrice e presidente della Quercia Millenaria e quelle del collega medico e ginecologo Gianfranco Blaas, già primario all’ospedale di Bussolengo in cui ha speso l’intera vita professionale per servire la vita e contrastare la morte comminata con l’aborto.
Anche senza un intervento militare diretto come quello che vide protagonista la Nato e alcuni Paesi arabi del Golfo contro il regime libico di Muammar Gheddafi, il conflitto siriano non è ormai più definibile solo come una guerra civile. Troppe le intrusioni, le interferenze dirette e indirette, politiche e militari attuate dalla comunità internazionale, dai Paesi vicini e dalle grandi potenze: Russia e Iran al fianco di Assad, l?'Occidente e la Lega Araba con i ribelli. Troppi anche i combattenti stranieri segnalati sui fronti siriani i quali spesso si macchiano dei crimini peggiori contro la popolazione.
La legalizzazione dell’eutanasia in Belgio, avvenuta nell’anno 2002, ha avuto un effetto “a slavina”. Sale ogni anno, infatti, il numero dei casi registrati presso le autorità. Mentre nel 2003 i casi erano 236, nel 2008 la cifra era balzata già a 704. L’anno scorso, le autorità belghe hanno registrato ben 1.432 casi, vale a dire un aumento del 25% rispetto all’anno precedente (1.133 casi).
L’Egitto è tra i 15 paesi del mondo che più violano la libertà religiosa. Lo afferma il rapporto annuale sulla libertà religiosa nel mondo redatto dagli Stati Uniti, che tra gli altri ha criticato per la prima volta l’Europa, e in particolare la Francia.
Il Novecento è stato il secolo della grande disillusione. L’illusione era quella della fine dell’Ottocento, quando si pensava che, sull’onda del progresso, si sarebbe arrivati a un’epoca di pace, di luce e prosperità. Invece è cominciato un secolo di tragedie spaventose: le due guerre mondiali, l’Olocausto, l’atomica, i gulag… A metà del Novecento c’è stato un rigurgito di saggezza dopo tante atrocità.
Un morto e decine di feriti, alcune fonti parlano di una cinquantina, altre di una trentina. Non c’è ancora chiarezza sul bilancio dell’esplosione avvenuta oggi poco prima dell’inizio della Messa in una chiesa cattolica in Tanzania. Quello che è certo è che a provocare il massacro è stato un ordigno, di natura sicuramente rudimentale, altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora più grave.
Presentando ieri alla stampa la pubblicità pro eutanasia che racconta “La scelta di Piera”, i radicali, per voce di Carlo Troilo dell’Associazione Luca Coscioni, hanno lanciato una campagna di raccolta firme per una legge in materia giustificandosi con alcuni numeri poi riportati tali e quali da quasi tutti i giornali. «Secondo dati dell’Istituto Mario Negri – ha detto Troilo – sono 80-90 mila i malati terminali che muoiono ogni anno, soprattutto di cancro: il 62% muore grazie all’aiuto dei medici con “eutanasia clandestina”».
Il 24 aprile 2013, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato a larga maggioranza una Risoluzione sulla protezione delle comunità religiose di fronte alla violenza: Safeguarding human rights in relation to religion and belief and protecting religious communities from violence, Doc. 13157, Risoluzione 1928 (2013). Congiuntamente si è svolto un seminario, organizzato da ECLJ e da Christian Concern, sui nuovi attentati alla libertà di coscienza causati in Europa dalle leggi relative al matrimonio e all’adozione omosessuale e alla non discriminazione. Vi è un crescente clima di ostilità e intolleranza verso il cristianesimo in Europa e verso le persone che si riconoscono nella famiglia e nella morale naturale. “Questa ostilità si traduce in una violenza sempre più palese e tollerata – spiega Grégor Puppinck, Direttore dell’European Centre for Law and Justice (ECLJ) – ed è appoggiata dai grandi media e partiti politici”.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Come ho già detto nel capitolo undicesimo, nell'istante in cui si compì l'ineffabile mistero dell'incarnazione, Lucifero e tutto l'inferno sperimentarono la virtù del braccio onnipotente dell'Altissimo, il quale li precipitò nel più profondo delle caverne infernali. Là dimorarono ridotti all'impotenza per alcuni giorni, sino a che lo stesso Signore, nella sua ammirabile provvidenza, concesse loro di sollevarsi da quell'abbattimento, di cui essi ignoravano la causa. Il grande drago dunque si rialzò e si recò nel mondo per girare la terra in lungo e in largo, al fine di indagare se vi fosse qualche novità che potesse essere la causa di ciò che egli e tutti i suoi seguaci avevano sperimentato in se stessi. Il superbo principe delle tenebre non volle affidare tale ricerca solo ai suoi compagni, ma uscì egli medesimo con loro e, percorrendo la sfera terrestre con somma astuzia e malignità, la esplorò e scrutò ripetutamente per scoprire ciò che bramava. Spese in queste ricerche tre mesi e alla fine ritornò all'inferno del tutto ignaro della verità così come ne era uscito, perché tali misteri divini non avvenivano in modo che egli potesse comprenderli. La sua malignità era così tenebrosa che non poteva godere dei loro ammirabili effetti, né per essi avrebbe glorificato e benedetto il loro Creatore, come facciamo noi, per i quali fu compiuta la redenzione.
15.000 persone da Calabria, Campania e Sicilia ieri a Catanzaro per l’incontro del Cammino Neocatecumenale voluto dal vescovo Bertolone e presieduto dal cardinale di Palermo, Paolo Romeo.
Un signore francese a Parigi per un pic nic con la sua famiglia indossava una felpa raffigurante un uomo, una donna e due bambini, è stato fermato dalla polizia e trattenuto in caserma. Per uscirne ha dovuto pagare. Il suo gesto (indossare una felpa con l'immagine di una famiglia) è stato giudicato offensivo. Un altro signore è salito su un palco durante un concerto pubblico su uno spazio pubblico davanti a mezzo milione di persone e ad altri non so quanti telespettatori, ha sollevato un preservativo come un'ostia storpiando le parole con cui i sacerdoti la consacrano e ci ha invitati tutti a usarlo. Non è stato fermato dalla polizia, non è stato trattenuto in caserma e non ha dovuto pagare per uscirne. Il suo gesto non è stato giudicato offensivo (a parte che gli organizzatori del concerto hanno detto che prenderanno provvedimenti). È innegabile: quello che offende quello che abbiamo di più caro (l'eucaristia) o la nostra visione dell'uomo (la famiglia fondata sull'uomo e sulla donna) può essere liberamente espresso. Liberamente e anche, se posso permettermi, con pochissimo sforzo, zero creatività, intelligenza non pervenuta. È sufficiente prendere uno a scelta dei luoghi comuni più gettonati, forniti ovunque con appositi pacchetti pronti all'uso e travestiti da trasgressione.
1. Dopo il comprensibile turbamen­to provocato dalla presenza e dalle parole dell'Angelo, Maria riflette e chiede saggiamente spiegazioni. «Come avverrà questo, se non co­nosco uomo?». Maria sa, dunque, co­me nasce un bambino: «conoscere» indica spesso, nella Bibbia, l'atto spon­sale. «Non conosco uomo» sulle lab­bra di Maria esprime chiaramente il suo proposito di rimanere vergine; diversamente Maria avrebbe detto a se stessa: «Ciò che non è avvenuto finora - il conoscere uomo - avver­rà in seguito». Maria in altre parole chiede all'Angelo: «Come posso dare alla luce un bimbo, se mi sono im­pegnata davanti a Dio a non avere rapporti sponsali? Dovrò tenermi di­spensata dal mio voto, oppure Dio stesso provvederà a farmi diventare madre in altro modo?». L'Angelo risponde: «Verrà su di te lo Spirito Santo, e la potenza dell'Al­tissimo ti coprirà della sua ombra; per questo il bimbo sarà chiamato (bibli­camente = sarà) Figlio di Dio». Con un linguaggio figurato l'Angelo rivela a Maria che la sua maternità sarà di­versa dalle altre, perché avverrà per un intervento eccezionale di Dio stesso. 2. Le scarne battute dell'annuncia­zione rivelano in Maria un vigore men­tale e una levatura morale d'eccezione. Nessuna vertigine di vanità, nessuno smarrimento, ma chiara consapevolez­za della proposta e dell'impegno da assumere, prudenza squisita ed equi­librio luminoso. Il comportamento di Maria rimarrà sempre un modello mai raggiunto di contegno giovanile: il giovane e la ragazza che meditano il fatto, troveranno sempre in Maria l'esemplare di quella umile consape­volezza dignitosa che costituiscono l'ornamento della gioventù più dotata. 3. Nel contegno di Maria di fronte all'Angelo riluce l'indole personaliz­zante della grazia di Dio. Darsi a Ma­ria è impegnarsi a elevatezza di sen­tire, è darsi una personalità che non si lascia strumentalizzare da nessuno, ma obbedisce solo alla Verità e al­l'Amore. L'essere cristiani non comporta sol­tanto l'elevazione data dalla vita di grazia, cioè la nostra partecipazione alla vita di Dio, ma anche lo sforzo di comportarci secondo il cuore di Dio. Un principe che ha parte delle ricchezze del re suo padre, ma non ha il comportamento, l'elevatezza morale, il cuore regale, disonora la propria dignità; così noi, figli di Dio, siamo chiamati, in forza della vita divina, ad avere in noi «gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù» (Fp 2, 5), cioè a pensare, sentire, agire secondo il cuore di Gesù. Che cos'è in fondo la santità se non una elevatissima nobiltà di animo che si esprime non solo nella forza di amare Dio sopra ogni cosa fino al martirio e il prossimo come se stessi, ma anche nell'intelligenza dell'amore? L'amore è la linfa segreta di tutte le virtù: 1'«ar­bore della carità» (S. Caterina) si espande portando ogni frutto spiritua­le, e l'amore perfetto non è possibile senza anche una sola delle virtù teo­logali (fede, speranza), o cardinali (prudenza, giustizia, fortezza, tempe­ranza), o altre virtù morali (fortezza, pazienza, umiltà, ardimento, ecc.). La grazia di Dio tende a sviluppare in noi ogni perfezione.
Francesco celebra la messa per le confraternite, un appuntamento dell'Anno della Fede, insieme a 100mila membri delle associazioni laicali di tutto il mondo. Evangelicità, ecclesialità, missionarietà, le caratteristiche di questi gruppi. La pietà popolare è un "tesoro", una "mistica", "una modalità legittima" di vivere la fede" della Chiesa. Le iniziative delle Confraternite sono evangelizzatrici, "ponti" che conducono a Cristo, coinvolgendo "i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse culture". Al Regina Caeli, l'augurio alle Chiese d'Oriente che oggi celebrano la Pasqua, anche "fra prove e sofferenze". La gioia della Chiesa brasiliana per la beatificazione di Francisca de Paula De Jesus, detta «NháChica».
"Francesco torna a santa Maria Maggiore per la recita del Rosario. Ogni "buona mamma", "aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi". "Una vita senza sfide non esiste e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è senza spina dorsale!". Libertà "non è certo fare tutto ciò che si vuole, lasciarsi dominare dalle passioni, passare da un'esperienza all'altra senza discernimento, seguire le mode del tempo; libertà non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra. La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita!"."
In quel tempo, Gesù disse [ ai suoi discepoli ]: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
Poligamia e mutilazioni genitali, ripudio della moglie, prevenzione dei matrimoni misti e accettazione delle violenze domestiche. Non parliamo dell’Afghanistan ma del Regno Unito. Oggi il Foglio riporta l’impresa di una giornalista della Bbc, che è riuscita per la prima volta a entrare e filmare l’operato delle corti della sharia, che in Inghilterra rappresentano un sistema legale parallelo alla Common Law. «Di corti della sharia in Inghilterra ne esistono 85 – scrive il Foglio – Poi c’è una vasta rete di “consigli” informali islamici, che operano esternamente alle moschee, occupandosi di divorzi e di custodia dei figli».
È bianco, giovane, laureato e con il posto fisso. Questo il nuovo identikit del prete “made in Usa” che smentisce i luoghi comuni sul sacerdozio come rifugio: «Quelli non avranno mai il problema di come riempirsi la pancia», si dice in America. È stato anche così, in passato, ma oggi non basta il vitto a rendere ragione del “boom” vocazionale nordamericano, iniziato durante il pontificato del beato Giovanni Paolo II e scoppiato sotto Benedetto XVI. Il seminario infatti si paga e gli stipendi d’oro dei sacerdoti sono una leggenda.
Alla Georgetown University due studenti omosessuali stanno cercando di far chiudere la cappella dell’università. I due hanno affermato di sentirsi discriminati perché la Chiesa cattolica considera le relazioni omosessuali contro natura. Per questo, hanno chiesto che un’istituzione come la Georgetown University non ospiti più al suo interno una cappella cattolica.
Dopo che è apparso l’uomo, opera del sesto giorno della creazione, si avverte la presenza di qualcosa di misterioso e di inquietante, quella del serpente. Quello che intraprende presso i progenitori e che si ripromette di ottenere da loro stupisce e sconcerta: si propone di insinuare in essi il sospetto nei confronti di Dio, di persuaderli cioè che i divieti da lui posti provengono da una sua gelosia, da un suo timore di essere equiparato da loro. Il serpente incarna, proprio all’inizio del mondo e della sua storia, la presenza di un essere invidioso: «Per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo» (Sapienza, 2, 24). Nel Nuovo Testamento si torna spesso su quel serpente. Gesù vi si riferisce dichiarando che il diavolo è «omicida fin da principio»; in lui «non c’è verità»; «quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna» (Giovanni, 8, 44). E ancora Gesù lo definisce «Principe di questo mondo» (Giovanni, 12, 31; 16, 11).
La legalizzazione dell’eutanasia in Belgio, avvenuta nell’anno 2002, ha avuto un effetto “a slavina”. Sale ogni anno, infatti, il numero dei casi registrati presso le autorità. Mentre nel 2003 i casi erano 236, nel 2008 la cifra era balzata già a 704. L’anno scorso, le autorità belghe hanno registrato ben 1.432 casi, vale a dire un aumento del 25% rispetto all’anno precedente (1.133 casi). Le statistiche non tengono conto delle sedazioni terminali con una dose eccessiva di morfina o sostanze simili. Prendono in considerazione solo le uccisioni praticate secondo i dettami della legge e comunicate alle autorità competenti.
Il giudice della Fast Track Court di Phulbani ha dichiarato chiusa la sua corte e affidato il caso a un tribunale regolare. Esso potrebbe impiegare altri anni per chiudere il processo. I sette sono accusati dell’omicidio di un leader indù, che scatenò i pogrom anticristiani del 2008. I maoisti hanno sempre rivendicato l’assassinio.
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.
Oggi inizia una novena importantissima: la novena alla Madonna di Fatima. Cerchiamo di farla giorno per giorno. Troverete il giorno aggiornato sul sito Rosario on line.
1. L'Angelo disse a Maria: «Ave, piena di grazia. Il Signore è con te». Poi continuò: «Hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai in grem­bo e darai alla luce un figlio che chia­merai Gesù... Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra: per que­sto anche il bambino sarà santo, sarà chiamato Figlio di Dio». Sono parole da meditare in tutta la loro portata biblica. Esse annunzia­no il dono del Figlio di Dio al mondo tramite Maria, che sarà la prima illu­minata dall'incandescenza divina, la «piena di grazia». Grazia sostanziale sarà per lei Gesù stesso, concepito nel suo grembo; questo dono appor­terà a Maria il complesso di tutte le ricchezze che rientrano nella sfera del­la grazia: l'elevazione di Maria a un rapporto singolare con le tre Persone divine, una eccezionale esuberanza di vita divina con il corredo di tutti gli altri doni soprannaturali e umani che fanno di lei la «piena di grazia» sopra ogni altra creatura. 2. Riflettendo sulla Rivelazione alla luce dello Spirito Santo la Chiesa ha dedotto che, in vista della sua pre­destinazione ad essere Madre di Dio, Maria fu concepita Immacolata: tale fu pensata nella mente di Dio, tale fu concepita nel grembo materno, tale rimase per singolare privilegio tutta la vita. Non conveniva che la Madre di Dio rimanesse, sia pure per poco tempo, sotto il dominio di Satana, cioè di colui che Cristo veniva a scacciare dal mondo. Preservata dal peccato in vista del Redentore, Maria fu la prima redenta: redenta in anticipo, redenta fin dalle origini nel modo più radicale e più pieno. Ciò che la Chiesa ha definito come dogma di fede, trova ancora og­gi una conferma nei numerosi miracoli di Lourdes, sottoposti alla verifica di scienziati anche non credenti. 3. Consacrarsi a Maria è decidersi con lei nella lotta contro il peccato, impegnarsi per la vita di grazia. E’ il programma ardimentoso di coloro che sono decisi a perdere la vita pur di ri­trovarsi in Cristo. Che cos'è la vita di grazia? Il fiore è vegetale per la vita or­ganica, il gatto è animale per l'anima sensitiva, l'uomo è tale per l'anima spi­rituale: tra le varie forme di vita che questi esseri hanno in sé, ognuno di essi viene definito in base alla forma superiore. Ora, ai tre gradi di vita in lui operanti (vegetativa, sensitiva e spirituale) nel cristiano si aggiunge una forma superiore, soprannaturale, che lo rende «partecipe della natura divina» (1 Pt 1, 4). Questa vita si chiama «grazia santificante». Essa ci è rivelata da Gesù, quando ci insegna che Lui è la vite e noi i tralci che vi­vono della sua linfa divina (Gv 15, 1 s), oppure «Chi crede ha la vita e­terna» (Gv 6, 47), «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna» (Gv 6, 54), «Come il Padre che ha la Vita ha mandato me e io vivo per il Padre, così chi mangia di me vivrà per me» (Gv 6, 57), ecc. La «grazia santificante» è ciò che ci fa cristiani e figli di Dio. Questa vita divina ci riceve nel battesimo, si perde con il peccato, ma è possibile ri­cuperarla mediante la confessione.
Per far ritorno dalla città di Giuda a quella di Nazaret, Maria santissima, vivo tabernacolo del Dio vero, camminò per le montagne della Giudea in compagnia del suo fedelissimo sposo san Giuseppe. Sebbene gli evangelisti non narrino la premura con cui fece questo viaggio, come san Luca disse del primo, a causa del mistero singolare che quella fretta nascondeva, anche in questo viaggio di ritorno a Nazaret la Principessa del cielo camminò con grande agilità, in vista di ciò che l'attendeva a casa sua. Tutti i pellegrinaggi di questa umilissima Signora furono una mistica dimostrazione dei suoi progressi spirituali. Infatti ella, vero tabernacolo del Signore, non si arrestava mai nel pellegrinaggio della vita mortale; anzi, procedendo ogni giorno da uno stato molto alto di sapienza e grazia ad un altro superiore e più sublime, proseguiva senza sosta in questo cammino verso la terra promessa, portando sempre con sé il vero trono della grazia, dal quale, con l'aumento dei doni e dei favori personali, otteneva incessantemente per noi la salvezza.
In Italia sono circa 120mila gli operatori dell'occulto, con un giro d'affari annuo quantificato attorno ai 6 miliardi. Allarme sulla pericolosità di credenze idolatriche e dannose.
"Episodio di violenza inaudita, purtroppo comune in zone dove l'Islam è vissuto in modo fondamentalista. E' accaduto in un villaggio afgano, Kookchaheel: il padre ha condotto la figlia in piazza e davanti alla gente l'ha uccisa a colpi di kalashnikov. Il motivo? Aver disonorato la famiglia lasciando il marito. La giovane che si presume avesse tra i 18 e i 22 anni, di nome Halima secondo Amnesty International era anche madre di due figli: l'esecuzione è stata tenuta lo scorso 22 aprile ma resa nota solo oggi grazie ad Amnesty International. Secondo le notizie riportate la giovane era fuggita insieme al cugino approfittando dell'assenza del marito da casa, ma dopo una decina di giorni il cugino l'ha riportata alla famiglia. Il padre si è dunque rivolto agli anziani del villaggio e tre di loro hanno detto che andava punita con la morte. Al momento sono scomparsi e nessuno sa dove si trovino il cugino, il padre assassino e anche i tre anziani che hanno ordinato l'esecuzione. "
Col ritorno del papa emerito in Vaticano ho fatto una sorta di sogno, uno di quei sogni a occhi aperti che sono talora ispirati da voci e boatos che circolano in diversi ambienti. Ho dunque “sognato” di ricevere la notizia secondo cui Joseph Ratzinger intende recarsi a Medjugorje. Un simile clamoroso evento sarebbe considerato bellissimo da milioni di pellegrini e devoti della “Regina della pace”. Ma – è ovvio – solleverebbe anche molte opposizioni. Perché tanto clamore? Anzitutto perché una simile visita potrebbe essere considerata da alcuni come un’implicita approvazione delle apparizioni della Madonna che da trent’anni avvengono nel villaggio della Bosnia Erzegovina. Già questo susciterebbe alcuni malumori. Tuttavia c’è una risposta che confuta tali obiezioni: Ratzinger infatti non è più il Pontefice in carica e Medjugorje è pur sempre una parrocchia della Chiesa Cattolica, anzi un Santuario mariano, che vede arrivare tantissimi sacerdoti, pellegrini e anche diversi vescovi.
Commento al messaggio del 02 Maggio 2013 a Mirjana, di Padre Livio Fanzaga
Commento al Messaggio del 25 gennaio 2013 di Padre Livio e Marija Pavlovic.
"Quando la Chiesa perde il coraggio, entra nella Chiesa l'atmosfera di tepore. I tiepidi, i cristiani tiepidi, senza coraggio... Quello fa tanto male alla Chiesa, perché il tepore ti porta dentro, incominciano i problemi fra noi; non abbiamo orizzonti, non abbiamo coraggio, né il coraggio della preghiera verso il cielo e neppure il coraggio di annunziare il Vangelo. Siamo tiepidi".
All'Assemblea generale del Pime si parlerà di missione ad gentes e di "nuova evangelizzazione"; di risveglio missionario per le Chiese di antica data (Italia, Usa, America Latina) e mezzi di comunicazione. Ma soprattutto, di risveglio della fede, secondo l'insegnamento di Benedetto XVI e di "uscire verso le periferie geografiche ed esistenziali", secondo l'invito di papa Francesco.
Dal 22 aprile non sia hanno notizie sulla situazione di mons. Yohanna Ibrahim e mons. Boulos Yaziji. I due vescovi ortodossi sono ancora nelle mani dei sequestratori. Mons. Jeanbart: "Preghiamo per un loro rilascio immediato per festeggiare la Pasqua ortodossa insieme a tutta la comunità cristiana".
Nel Sol Levante è molto rispettata la memoria dei cristiani sotterranei che subirono le persecuzioni del XVI e del XIX secolo. La Madonna sarebbe apparsa ad alcuni “kakure kirishitan” durante le torture inflitte loro nel 1867. La storia del giovane Yasutaro, rinchiuso in una gabbia di un metro, che invece di abiurare la fede muore sorridendo con il conforto di Maria. Le foto del santuario.
1. Come mai Maria, che aveva de­ciso di rimanere vergine, si fidanzò con Giuseppe? Certamente perché vi­de in lui un appoggio alla sua vergi­nità. La Provvidenza, che vegliava su Maria, le preparò l'uomo «giusto», fat­to secondo il cuore di lei. Fidanzati ci si sceglie al proprio li­vello. Se il Monte Bianco potesse fi­danzarsi, direbbe la sua parola d'amo­re alle vette che gareggiano con la sua altezza. 2. Come si conobbero Maria e Giu­seppe? Il Vangelo non lo dice, ma sappiamo che le vette si intuiscono a distanza. È molto probabile che, tra­mite i misteriosi canali dello Spirito di Dio, entrambi si trovassero d'ac­cordo su un punto: che il Messia sa­rebbe venuto come dono spirituale, come fermento di elevazione del mon­do; bisognava quindi preparargli la stra­da, stendergli un tappeto. Il tappeto degno del Messia non era un matri­monio normale, ma un matrimonio ver­ginale. Se così non fosse stato, do­vremmo sciogliere l'insolubile enigma di Maria che impegna un giovane ad esserle fidanzato per poi defraudarlo dell'attesa fondamentale di un matri­monio. Maria e Giuseppe erano quindi crea­ti l'uno per l'altra, in vista di una singolare vicenda d'amore verginale dalla quale sarebbe fiorito il Cristo al mondo. 3. Consacrarsi a Maria significa of­frirsi a lei come canali viventi della sua azione cristificatrice tra i nostri amici. Anche le amicizie di scelgono a proprio livello, o almeno tendono a raggiungerlo, pena lo scioglimento: l'amore o trova pari o rende tali. Il nostro amore deve estendersi a tutti, compresi i più miserabili e gli stessi oppositori di Dio, ma quando si tratta di scegliere un amico, bisogna che sia nostro pari, perché non ci porti in giù, e meglio ancora superiore, perché ci porti in su. Un'amicizia che porta in basso va stroncata. Un fidanzamen­to che non porti in su è di cattivo auspicio. Un matrimonio che porti in giù è una grave sciagura. L'amicizia è una delle forme più spontanee e incisive d'irradiazione del bene: le so coltivare ed elevare? 4. Maria ha scelto il suo stato di vita secondo il costume del suo am­biente, ma con un intuito spirituale che superava il modo comune di inten­dere, solitamente non elevato. Il pro­blema della scelta dello stato si impone a ogni giovane che raggiunge la matu­rità: che farò domani? mi sposo? con chi? mi consacro a Dio? come?... È una scelta carica di conseguenze per tutto l'avvenire: quali danni può provocare un amore non illuminato, una moglie futile e leggera, un marito sprecone... È il momento in cui il giovane pun­ta ad esprimere il meglio di sé, con tutto l'ardimento di cui è capace. Può sentire il richiamo al sacerdozio, alla vita missionaria o consacrata: occorre chiedere luce abbondante e forza di dire di sì a Dio. Ma anche per la scel­ta del coniuge giusto occorre il dono del consiglio, con cui interpretare be­ne i segni della volontà di Dio, e mol­ta preghiera, non solo per ottenere luce e forza, ma anche per evitare cer­ti imprevisti che Dio solo conosce. Ma­ria è «Madre del Buon Consiglio».
L'ultimo episodio è di qualche giorno fa: l’arcivescovo Andre-Joseph Leonard, capo della Chiesa cattolica belga, è stato attaccato da un gruppo di attiviste Femen mentre stava tenendo una lezione presso l’Università Ulb di Bruxelles. Agli slogan contro l’omofobia e alle accuse di ipocrisia rivolte alla Chiesa dalle ragazze a seno scoperto, il prelato ha risposto in maniera esemplare: si è messo a pregare, attendendo l’intervento della sicurezza.
Il nome di Luca Romagnoli oggi tiene banco su tutti i siti internet (e scommettiamo anche sui giornali di domani). Ma chi è il leader della band dal nome lunghissimo “Management del Dolore Post Operatorio”? Abruzzese di Lanciano, città in provincia di Chieti definita dai quattro componenti della band «una piangente cittadina medievale», aveva promesso scintille al concertone del Primo Maggio e così è stato. Il frontman, classe 1984, ha una curatissima pagina Facebook personale in cui ci tiene a dire che «lavora presso Dio» e che «la radice quadrata di Marx alla seconda + Gesù alla seconda è uguale all’ipotenusa del mio pensiero politico».
Può non stupire che il 78 per cento dei musulmani in Afghanistan sia favorevole alla pena di morte per quegli islamici che abbandonano la religione o si convertono ad un’altra. Ma secondo un nuovo sondaggio condotto dall’autorevole Pew Research Center sulla popolazione musulmana in diversi Stati del mondo, anche in Egitto e in Pakistan il 64 per cento degli intervistati ritiene che la pena di morte sia la giusta punizione per chi si macchia del reato di apostasia.
È il primo caso del suo genere nel Regno Unito. L’Alta Corte di Londra ha sospeso a tempo indeterminato dall’insegnamento Robert Haye, professore di scienze nella scuola londinese Deptford Green School, colpevole di avere espresso un’opinione negativa sullo stile di vita omosessuale davanti ai suoi studenti.
Non era mai successo che nel consueto rapporto annuale sulla libertà religiosa nel mondo redatto dal Dipartimento di Stato americano venisse inserita l’Europa. Nel rapporto 2013, invece, insieme a Cina, Arabia Saudita, Iran, Pakistan e altri paesi noti per il mancato rispetto della libertà religiosa è spuntata la voce “Europa occidentale”, con sei pagine dedicate.
Perché Maria santissima potesse ritornare alla sua casa di Nazaret, santa Elisabetta fece chiamare il suo felicissimo sposo Giuseppe. Arrivato alla casa di Zaccaria, dove lo attendevano, Giuseppe fu ricevuto con grande affetto e rispetto da Elisabetta e Zaccaria. Ormai anche il santo sacerdote sapeva che i misteri e i tesori del cielo erano affidati al gran patriarca Giuseppe, che ancora non li conosceva. La sua santissima sposa lo ricevette con umile gioia e, genuflessa alla sua presenza, gli chiese come sempre la benedizione, e lo pregò di perdonarla per aver tralasciato di servirlo per un periodo di circa tre mesi, in cui aveva assistito la sua cugina Elisabetta. Sebbene in ciò non avesse commesso colpa né imperfezione, poiché infatti aveva adempito la volontà divina con grande compiacimento e beneplacito del Signore e conformità al volere del suo sposo, con quella cortese umiltà la prudentissima Signora volle rendere al suo sposo la consolazione che non aveva potuto dargli durante la sua lontananza. San Giuseppe le rispose che il solo vederla gli leniva la pena sofferta per la sua mancanza, e lo colmava di quel conforto che la sua presenza gli avrebbe procurato. Dopo essersi riposato qualche giorno, fissarono la data della loro partenza.
Papa Benedetto è rientrato in Vaticano dopo il soggiorno di due mesi a Castel Gandolfo. L'elicottero, con a bordo il Papa emerito, è atterrato all'eliporto, in Vaticano, dove il Pontefice emerito è stato accolto dalla delegazione di cardinali e vescovi guidata dal decano, card. Angelo Sodano. Benedetto XVI, dopo un breve tragitto in auto, è poi arrivato nella sua nuova residenza, il convento "Mater Ecclesiae", recentemente ristrutturato. Al suo arrivo, è stato accolto da Papa Francesco, che gli ha dato il benvenuto con grande e fraterna cordialità. Il Pontefice emerito e Papa Francesco - ha reso noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi - si sono recati nella Cappella del Monastero per un breve momento di preghiera. Benedetto XVI risiedeà nel convento in Vaticano con il suo segretario, il prefetto della Casa Pontificia mons. Georg Gaenswein, e con le quattro "memores Domini" che lo hanno accompagnato in questi anni.
“O Francesco d'Assisi, intercedi per la pace dei nostri cuori”. E' la preghiera di Papa Francesco pubblicata, via tablet, sul sito "sanfrancesco.org", alla pagina che mostra la webcam accesa 24 ore su 24 sulla tomba di San Francesco, nella Basilica di Assisi. Occasione dell’inedito evento, informa un comunicato della Sala Stampa del Sacro Convento, è stata l’udienza che stamani il Papa ha concesso in Vaticano al ministro generale dei Frati minori conventuali, padre Marco Tasca, accompagnato dal custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, e dal direttore della rivista "San Francesco Patrono d'Italia", padre Enzo Fortunato.
Benedetto XVI torna oggi in Vaticano dopo il soggiorno di due mesi a Castel Gandolfo. Il Papa emerito dimorerà nel convento "Mater Ecclesiae", recentemente ristrutturato, come ha ricordato nei giorni scorsi padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, che sulla salute di Benedetto XVI aveva precisato: “è un uomo anziano, indebolito dall'età, ma non ha nessuna malattia”.
La Chiesa è una comunità del “sì” perché nasce dall’amore di Cristo. E’ quanto affermato, stamani, da Papa Francesco nella Messa celebrata nella Cappella della Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato che quando i cristiani non fanno lavorare lo Spirito Santo allora cominciano le divisioni nella Chiesa. Alla Messa, concelebrata con il cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige, ha preso parte un gruppo di dipendenti dei Musei Vaticani.
Qual è stato (ed è ancora) il compito principale dei cristiani nell’organizzazione politica del mondo? La domanda non è accademica e c’entra addirittura con la nascita del nuovo governo italiano e col ruolo che in esso hanno i cattolici. La risposta – che forse sorprenderà – è questa: la desacralizzazione del mondo. La sua laicizzazione. Questa missione è stata iniziata dal popolo d’Israele. C’è un bellissimo saggio di Joseph Ratzinger sulla “Genesi” che sottolinea l’aspetto rivoluzionario del racconto della creazione. Il cardinale spiega che narrare il sole, la luna e il mondo naturale come creature di un Dio totalmente trascendente, significava desacralizzare il cosmo che invece tutte le religioni sacralizzavano. Se il sole è semplicemente un astro misuratore del tempo, l’universo è una creazione razionale che l’uomo può conoscere, usare e dominare. Quindi – come Ratzinger spiegò poi in un memorabile discorso a Parigi – la prima conseguenza della rivelazione biblica è la liberazione dalle superstizioni.
Ieri durante il tradizionale concerto del 1° maggio in piazza san Giovanni a Roma ha fatto discutere l’esibizione del gruppo “Management del Dolore Post Operatorio”. Il leader del gruppo Luca Romagnoli ha prima alzato al cielo un preservativo, come se fosse un’ostia durante la Messa, dichiarando: «Questo è il modello che uso io, che toglie le malattie dal mondo, prendetene e usatene tutti, fate questo, sentite a me». Poi, prima di intonare la canzone “Porno bisogno”, si è scoperto la testa con la chierica rasata a zero come San Francesco.
Kenneth Bae è definito da alcune fonti un “devoto cristiano” che, nei suoi viaggi al Nord come operatore turistico, ha sempre cercato di mantenere viva l’evangelizzazione del popolo. Gli Stati Uniti avevano chiesto la sua liberazione: ora, secondo alcuni analisti, potrebbe aprirsi una trattativa in cambio di aiuti umanitari.
1. Il Vangelo di Maria comincia con l'annuncio della sua verginità: una verginità del cuore e del corpo che la Chiesa, riflettendo sulla Rivelazione, dichiara perennemente incontaminata. Incarnandosi in Maria, il Verbo di Dio la rese ancor più vergine: il suo stesso corpo fu consacrato alla fun­zione di dare un corpo al Figlio di Dio fatto uomo. 2. Una esigenza primaria della vita cristiana è la purezza del cuore. Alcuni conservano il cuore vergine anche nel fidanzamento e nel matri­monio. Altri hanno scelto la verginità del cuore e del corpo come stato per­manente di vita, come consacrazione a Dio. Coloro che hanno il cuore ver­gine sono segnati dalla predilezione di Maria, sono la sua schiera predi­letta. Prima ancora di scegliere Dio, sono stati scelti da lui: rispecchian­dosi in essi, Dio ravvisa la propria immagine e quella di sua Madre e stabilisce con essi un rapporto d'amo­re sponsale: «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio». La verginità custodisce gelosamente gli sguardi, il corpo e le profondità dei pensieri. Si ammanta di rispetto, fa sì che l'amore sia veramente amore. 3. Consacrarsi a Maria significa de­cidersi per la purezza del cuore, qua­lunque sia lo stato di vita. Questa purezza interiore ed esterna è il pri­mo dono che il mondo tenta di rapire; chi la possiede è impegnato a difen­derla a costo del sangue. Luigi Gon­zaga ha fustigato il proprio corpo, Maria Goretti si è lasciata trucidare, Alexandrina da Costa (Alexandrina da Balasar, beata il 25 aprile 2004) si è gettata da una finestra rimanendo paralizzata per tut­ta la vita: ma la purezza valeva im­mensamente di più del prezzo pagato. Chi l'ha nel cuore può esclamare con Maria Paola Mandelli: «Ho il cuore pieno di luce. Provo felicità di sentir­mi pura! ». Che cos'è la castità o purezza di cuore? In sostanza si riduce a un interiore rispetto alla persona nel suo essere corporeo. Essa esprime la nobil­tà del cuore che ama, l'elevatezza dello spirito che rifugge di degradarsi a pensieri, parole e azioni irrispettose verso la propria e l'altrui persona. La purezza del cuore è la virtù più insidiata dalla sovversione, che si ser­ve dell'impurità come dirompente so­ciale. Essa agevola la maturazione af­fettiva equilibrata del giovane, confe­risce elevatezza d'animo, dispone alla santità. Nel matrimonio essa contiene nella sfera dell'amore gli atti propri della procreazione, e agevola l'armonia co­niugale, con influsso benefico sui figli. Nella vita consacrata non è una rinuncia all'amore, ma a quanto im­pedisce la piena espansione dell'amo­re spirituale. Essa orienta direttamen­te verso Dio l'affetto del cuore senza mediazioni create; apre a un amore più universale verso il prossimo, come è testimoniato dalla dedizione dei con­sacrati a opere di carità verso i biso­gnosi di ogni sorta; conferisce finezza cristiana nella misura che si alimenta all'amore di Dio.
Potremmo dire che il brano evangelico di oggi rappresenta il "testamento d’amore" che Gesù ci ha lasciato, valido allora come oggi. Gesù esorta i suoi discepoli, tutta gente semplice, come abbiamo visto, ma di grande cuore e capace di fare grandi sacrifici ed anche grandi azioni - molti di loro moriranno perseguitati e martirizzati per amore del loro Signore e Maestro - ad osservare i Suoi insegnamenti: solo così essi rimarranno nel Suo Amore. E’ questa la scelta di vita che Gesù chiede: seguite il mio esempio fino in fondo, “amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato” ed allo stesso modo amate voi stessi, perché chi non si ama, chi rifiuta la vita donata, non è capace né di amare gli altri, né tantomeno il Padre celeste.
Perché Maria santissima potesse ritornare alla sua casa di Nazaret, santa Elisabetta fece chiamare il suo felicissimo sposo Giuseppe. Arrivato alla casa di Zaccaria, dove lo attendevano, Giuseppe fu ricevuto con grande affetto e rispetto da Elisabetta e Zaccaria. Ormai anche il santo sacerdote sapeva che i misteri e i tesori del cielo erano affidati al gran patriarca Giuseppe, che ancora non li conosceva. La sua santissima sposa lo ricevette con umile gioia e, genuflessa alla sua presenza, gli chiese come sempre la benedizione, e lo pregò di perdonarla per aver tralasciato di servirlo per un periodo di circa tre mesi, in cui aveva assistito la sua cugina Elisabetta. Sebbene in ciò non avesse commesso colpa né imperfezione, poiché infatti aveva adempito la volontà divina con grande compiacimento e beneplacito del Signore e conformità al volere del suo sposo, con quella cortese umiltà la prudentissima Signora volle rendere al suo sposo la consolazione che non aveva potuto dargli durante la sua lontananza. San Giuseppe le rispose che il solo vederla gli leniva la pena sofferta per la sua mancanza, e lo colmava di quel conforto che la sua presenza gli avrebbe procurato. Dopo essersi riposato qualche giorno, fissarono la data della loro partenza.
All’udienza generale nel giorno di san Giuseppe lavoratore, e Festa dei lavoratori, Francesco invita il mondo a prendere “un’azione decisa” contro la tratta degli esseri umani e contro il lavoro che non dà dignità, ma reprime l’uomo. L’invito a “mantenere la speranza, soprattutto per i giovani, perché alla fine del tunnel c’è sempre una luce”. L'invito a tutte le famiglie a pregare il Rosario durante il mese di maggio.
Fra Ivan Mati? è un sacerdote della Provincia Francescana croata dei Santi Cirillo e Metodio, con sede a Zagabria. La strada della vita l’ha condotto dalla nativa Janjeva, in Croazia, e precisamente a Zagabria, dove è cominciato anche il suo cammino francescano, contrassegnato dal lavoro con i giovani. Ha studiato a Roma nel periodo della nascita della Gioventù Francescana e ad Assisi, da dove nel 2000 è poi nuovamente ritornato a Zagabria, nella chiesa di San Francesco a Kaptol.
Gesù compie opere prodigiose, predica la Parola, ha poteri sugli spiriti demoniaci... in più ha una conoscenza e padronanza delle Sacre Scritture, della Legge (VT), che neanche il più formato ed alto in grado dei rabbini è capace di dimostrare. Ma questo è solo un aspetto della Sua vita: ce n'è uno più riservato, noto alla sua cerchia ristretta, che non è facile da gestire - noi diremmo - a livello d'immagine. Gesù viene conosciuto comunemente, dalle sue parti, come "il figlio del falegname", un umile lavoratore, che ha sposato una donna (molto giovane, possiamo presumere) che si era ritrovata incinta prima delle nozze... e poi sono spariti, ad un certo punto, e ricomparsi dopo vari anni... due conti a Nazareth se li sono fatti tutti, e questo bastava ad alimentare voci, come in ogni piccolo paese. Una famiglia, un clan (qui ne sono citati alcuni membri, secondo l'uso dell'epoca, probabilmente i cugini più stretti) semplice, gente umile e pure un po' chiacchierata per le vicende 'strane' del concepimento e dei primi anni di vita di Gesù... una famiglia che viene da Nazareth, dalla Galilea tanto disprezzata dai Giudei per le sue 'mescolanze' con i pagani...
Licenziato perché sospettato di islamofobia! E’ successo a Luc Trullemans popolarissimo conduttore delle previsioni del tempo presso la TV belga RTL. La sua colpa: dopo aver subito una pesante aggressione da parte di alcuni immigrati che lo hanno insultato in quanto belga, in un momento di rabbia ha scritto un post su facebook che è diventato subito popolarissimo ma non è piaciuto per niente al governo e ai suoi datori di lavoro.
Era inevitabile il ritorno di Maria santissima a Nazaret, essendo già nato il precursore di Cristo; anche se santa Elisabetta, prudente e saggia, si uniformava in questo alla disposizione divina e con tale riflessione moderava in parte il suo dolore, desiderava compensare in qualche modo con l'insegnamento della Madre della sapienza la solitudine in cui sarebbe rimasta. Con questo intento le parlò dicendole: «Signora mia e madre del mio Creatore, io conosco che già preparate la vostra partenza e prevedo la mia solitudine per la mancanza della vostra amabile compagnia e della vostra protezione. Vi supplico, cugina mia, che in vostra assenza io meriti di restare con qualche istruzione, che mi aiuti a dirigere tutte le mie azioni per il maggiore compiacimento dell'Altissimo. Nel vostro talamo verginale tenete il Maestro che dà orientamento ai saggi e la fonte stessa della luce che per mezzo di lui comunicate a tutti. Trasmettete, dunque, alla vostra serva qualcuno dei raggi che riverberano nel vostro purissimo spirito, affinché il mio sia illuminato ed indirizzato per i sentieri retti della giustizia finché arrivi a vedere il Dio degli dei in Sion».
I carabinieri stanno eseguendo, in Italia ed all’estero, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della procura della repubblica di Bari, nei confronti di sei indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale ed istigazione all’odio razziale. Al centro delle indagini del Ros una cellula di matrice islamista, con base logistica in Puglia, in stretto contatto con personaggi di spicco del terrorismo internazionale e caratterizzata da un acceso antisemitismo e da un’aspra avversione verso gli stati “infedeli”, quali gli Usa e l’Italia.
Papa Francesco, durante la Messa nella Cappellina di Casa Santa Marta, ha esordito dicendo: «Si può custodire la Chiesa, si può curare la Chiesa, no? Dobbiamo farlo con il nostro lavoro, ma il più importante è quello che fa il Signore: è l’Unico che può guardare in faccia il maligno e vincerlo. Viene il principe del mondo, contro di me non può nulla: se vogliamo che il principe di questo mondo non prenda la Chiesa nelle sue mani, dobbiamo affidarla all’Unico che può vincere il principe di questo mondo. Qui la domanda: noi preghiamo per la Chiesa, ma per tutta la Chiesa? Per i nostri fratelli che non conosciamo, dappertutto nel mondo? È la Chiesa del Signore e noi nella nostra preghiera diciamo al Signore: Signore, guarda la tua Chiesa… È tua. La tua Chiesa sono i nostri fratelli. Questa è una preghiera che noi dobbiamo fare dal cuore, sempre di più».
L’Alta Corte del Regno Unito ha condannato a cinque anni di prigione per violenza su minori una donna, madre adottiva di tre bambini, che ha costretto la figlia di 14 anni a ricorrere all’inseminazione artificiale per «avere un quarto figlio». Il processo è avvenuto in assoluta segretezza e il tribunale ha diffuso la notizia senza rivelare il nome della ragazza, che oggi ha 19 anni, chiamata per comodità “A”.
Peres ha invitato il pontefice a Gerusalemme e ha chiesto preghiere per sé e il suo popolo. Fra i temi trattati: il dialogo israelo-palestinese; il dramma siriano; molte questioni e difficoltà delle comunità cattoliche sotto Israele; l'Accordo fondamentale che tarda ad essere attuato.
Mancano meno di cento giorni alla 28.ma Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 23 al 28 luglio, ed il conto alla rovescia è già iniziato. Più di due milioni i pellegrini attesi nella città carioca, mentre le diocesi brasiliane e i movimenti cattolici si preparano a ricevere un milione di copie in portoghese di “YouCat”, il catechismo della Chiesa cattolica destinato ai giovani.
Vergognarsi dei propri peccati è la virtù dell’umile che prepara ad accogliere il perdono di Dio: lo ha detto Papa Francesco, lunedì mattina, durante la Messa presieduta nella Cappellina di Casa Santa Marta, alla presenza di alcuni dipendenti dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e di alcune religiose. Hanno concelebrato il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’Apsa, e l’arcivescovo Francesco Gioia, presidente della Peregrinatio ad Petri Sedem.
Il nostro ordinamento non contempla nessun riconoscimento giuridico pubblico alle unioni tra persone dello stesso sesso, in quanto tale forma di convivenza non appare idonea a creare quella «famiglia naturale» cui si riferisce espressamente l’art. 29 della Carta Costituzionale. Ne rappresenta un impedimento insormontabile la sua oggettiva sterilità e la sua inconfutabile impossibilità procreativa. Del resto, la società in ogni tempo e in ogni cultura tutela il matrimonio tra un uomo ed una donna, perché esso, ed esso soltanto, fondando la famiglia è in grado di garantire l’«ordo succedentium generationum».
Entro la fine di questa settimana Benedetto XVI si trasferirà da Castel Gandolfo in Vaticano, dove gli è stato preparato un alloggio nel monastero “Mater Ecclesiae”. Il Papa emerito si era trasferito temporaneamente a Castel Gandolfo per permettere la ristrutturazione del monastero. Ora che i lavori sono finiti, il Vaticano ha fatto sapere che il trasloco potrebbe avvenire tra fine mese e i primissimi di maggio, probabilmente il due.
Gesù ci lascia un altro insegnamento attraverso la Parola, ci regala un altro dono anch'esso frutto dell’Amore del Padre verso di noi: la pace. Ma la pace che ci lascia, Lui ci tiene a specificarlo subito, non è la "pace del mondo", che in definitiva si riduce ad un gioco di equilibri, ad una - sempre relativa - tranquillità (quando c'è!) appesa all'assenza di conflitti eclatanti e a compromessi sempre precari... piuttosto, è la pace dello spirito, frutto del perdono, della misericordia, della carità, della riconciliazione, del senso di sentirsi ed essere figli di Dio, di essere e comportarsi come fratelli, di appartenenza a Gesù e di comunione con Lui.
La storia di chi vive quotidianamente sulla propria pelle la possessione demoniaca, i disturbi quotidiani. Il dramma di una vita in continua lotta contro il Diavolo. Questa settimana David Murgia racconta la storia di Caterina, da 26 anni è abitata da un ‘inquilino’ terrificante: Satana. Ne vive i sintomi e le manifestazioni più devastanti . Nessun amico. Nessun affetto. Problemi economici a non finire. Unica compagnia l’eterna solitudine. Il ricorso all’esorcismo, la sola medicina per poter contrastare il male e cercare la salvezza, è il grido di chi abita il limbo della disperazione.
Cari Amici,
una comunicazione speciale questa newsletter, fuori dalla cadenza consueta. Abbiamo infatti una novità considerevole da comunicarvi. Di quelle per cui ne vale la pena. Mercoledì 1° maggio, festa del lavoro, e ancor prima festa di San Giuseppe Lavoratore, inizia nella nostra emittente una serie di cinque puntate di contenuto straordinario. Siamo infatti riusciti ad avere dai colleghi di Canale 21, l'emittente dell'arcidiocesi di Buenos Aires, un pacchetto di conversazioni che Padre Bergoglio, quand'era loro arcivescovo, ha fatto davanti alla telecamera sul tema di San Giuseppe. Che lui sia particolarmente legato a questo santo ormai è noto. Ha dato inizio ufficiale al suo pontificato il 19 marzo; in varie occasioni ha parlato di questo Santo, s'è raccomandato a lui e ha esortato a raccomandarsi.
Negli ambienti ecclesiastici della capitale argentina non c'è entrata né piano che non offra in buona evidenza un'immagine dello Sposo di Maria vergine. Visitando la scorsa settimana i luoghi bergogliani d'oltre Oceano, siamo capitati a Cordova, la seconda città dell'Argentina. Una tappa solitamente trascurata dai biografi del nuovo Papa, e che invece si è a noi rivelata piena di sorprese. Bergoglio vi è risieduto l'ultima volta per 22 mesi, all'inizio degli anni '90, da quando cioè smise di fare il provinciale del proprio Ordine alla nomina a vescovo ausiliare di Buenos Aires. L'incarico che aveva era di rettore del Collegio Massimo, un'istituzione prestigiosa, che ha sede in un sito monumentale interamente gesuitico, grande all'incirca come il Quirinale, giacché mette insieme una chiesa barocca fascinosissima, un collegio universitario, il noviziato, una chiesa interna detta «domestica» e la procura per le missioni, oltre che la parte relativa all'alloggio per i religiosi residenti. Insomma, un quadrilatero di grande rilievo storico e architettonico, che l'Unesco nel 2000 ha proclamato «patrimonio dell'umanità». Il caso vuole però che arrivando costì, Padre Bergoglio lo trovasse in condizioni assai precarie, a partire dal tetto. Situazione non rinviabile, solo che non c'erano soldini in cassa. A quel punto, il futuro Papa gettò il cuore oltre l'ostacolo e convinse i confratelli a rifare il tetto in tutta la sua estensione, fidandosi – disse ? di San Giuseppe. I confratelli attoniti lo fecero andare avanti. E oggi si riconosce che la fiducia fu ottimamente riposta, perché i mezzi si trovarono e il complesso fu messo al sicuro. Evoco l'episodio per dire che la figura di San Giuseppe è realmente carissima al Papa, che probabilmente ha appreso ad amare il padre putativo di Gesù fin dai primi anni della sua esistenza. Essendo la propria parrocchia di origine dedicata appunto a San Giuseppe.

Ecco perché, in coincidenza con la festa del primo maggio, Tv2000 offre l'avvio di questo racconto inedito del Papa, che avrà due passaggi: il primo alle 12.30 e il secondo alle 19.45, ossia appena prima della replica del Rosario da Lourdes. Un racconto che si snoderà per l'intera settimana, fino a domenica prossima compresa. Solo un assaggio del materiale che siamo riusciti a portare dall'Argentina, col desiderio di soddisfare i nostri spettatori. I quali non ci lasciano dubbi: c'è fame di Papa in giro, meglio allora non lasciarla inevasa.
Dino Boffo
Come ogni 29 aprile, la Chiesa celebra la Festa di Caterina da Siena, Compatrona d’Europa e d’Italia. La sua storia è esemplare di come il dono della sapienza di Dio possa compiere prodigi anche senza il talento del sapere umano, al punto che Paolo VI volle insignire la Santa senese del titolo di "Dottore della Chiesa”.
Il CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) presenta oggi la sua nuova ricerca sullo stato delle religioni in Italia, confluita nel volume «Enciclopedia delle religioni in Italia» diretto dal sociologo torinese Massimo Introvigne e da PierLuigi Zoccatelli, rispettivamente direttore e vice-direttore del CESNUR, da domani in libreria per la casa editrice salesiana Elledici.
Giunse l'ora della nascita al mondo della lampada, che preveniva il chiaro Sole di giustizia ed annunziava il desiderato giorno della legge di grazia. Era tempo opportuno che già uscisse alla luce del mondo il grande profeta dell'Altissimo e più che profeta Giovanni, il quale preparando i cuori degli uomini indicasse l'Agnello, che doveva redimere e santificare il mondo. Prima che uscisse dal grembo materno, il Signore manifestò al bambino benedetto che si approssimava l'ora della sua nascita per dare inizio al cammino dei mortali nella luce comune. Giovanni aveva già l'uso perfetto della ragione, sublimato con la luce divina e scienza infusa, che aveva ricevuto dalla presenza del Verbo incarnato; con essa conobbe e comprese che veniva a prendere posto in una terra maledetta e piena di pericolose spine e a mettere il piede in un mondo pieno di lacci e seminato di malvagità, dove molti naufragavano e perivano.
O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei soggiorno di morti pagani. Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di misericordia : mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario. ...
Ti piacerebbe avere disturbi di identità, depressivi, dissociativi, al punto da spingerti alla droga, all’alcol, al suicidio, e sentirti dire che vai bene così? Questo domanda Walt Heyer (nella foto) a chi dice che il sesso non è un dato naturale. «Non si nasce transessuali. Ti accade qualcosa per cui cerchi di fuggire da ciò che sei». A parlare contro chi sostiene che l’identità di genere sia una scelta soggettiva è un ex transessuale americano. E questa è la sua confessione resa a Tempi. Walt Heyer è un ragazzo ventenne quando si sposa. Ma l’essere di sesso maschile lo terrorizza da tempo. Sono gli anni Sessanta.
«Ho provato a ingannare madre natura per due volte, ma ora penso che non tutte le donne sono destinate a diventare madri». Così Samantha Brick, famosa giornalista e scrittrice inglese, ha raccontato sul Daily Mail i suoi tentativi andati a vuoto di concepire un figlio con l’aiuto della fecondazione assistita e di come la sua vita è stata distrutta dalle «false promesse» di una tecnica «che gioca a fare Dio con la vita umana».
Mio caro Malacoda, non sottovalutare Papa Francesco. Non credere alla vulgata dell’immigrato sempliciotto che parla piemontese e torna nel paese dei nonni, usa un linguaggio alla portata di tutti, parla più con i gesti che con i ragionamenti, bacia bambini e ammalati e oltre alle persone ama anche la natura.
Papa Francesco, questa mattina alla Messa in Casa Santa Marta, ha commentato la prima Lettera di San Giovanni, in cui si dice che «Dio è luce e in Lui non c’è tenebra alcuna». Il pontefice ha sottolineato che «tutti noi abbiamo delle oscurità nella nostra vita», momenti «dove tutto, anche nella propria coscienza, è buio». «Andare nelle tenebre – ha detto – significa essere soddisfatto di se stesso; essere convinto di non aver necessità di salvezza. Quelle sono le tenebre! Quando uno va avanti su questa strada proprio delle tenebre, non è facile tornare indietro. Perciò Giovanni continua, perché forse questo modo di pensare lo ha fatto riflettere: “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”. Guardate ai vostri peccati, ai nostri peccati: tutti siamo peccatori, tutti… Questo è il punto di partenza. Ma se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele, è giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. E ci presenta – vero? – quel Signore tanto buono, tanto fedele, tanto giusto che ci perdona».
"Il p. Chen Yong racconta come vive la comunità colpita dal sisma nel Sichuan: “Non abbiamo acqua, cibo o ricoveri. Le chiese sono crollate e i bambini disegnano solo cieli neri. Anche un piccolo aiuto ci tocca nel profondo”. "
"Per mons. Jeanbart, vescovo greco-melchita di Aleppo, "tutte le autorità religiose, cattoliche e ortodosse, stanno lavorando per il rilascio dei due prelati". Mistero sulle ragioni del rapimento. Colpi di mortaio devastano uno dei principali quartieri cristiani della città, uccidendo quattro persone. "
Matteo ci riporta, nella Liturgia della Parola di oggi, alla rivelazione del rapporto speciale che Lui ha col Padre Celeste, ma che non esclude i discepoli, anzi! E' vero che tutte le Sue opere sono opere del Padre, tramite Lui, ma questo agire del Padre ha proprio nei discepoli (i 'piccoli') i suoi destinatari. Perché così 'è piaciuto' al Padre! Gli è piaciuto che questo amore fosse 'inclusivo' e non esclusivo ed escludente. Dio segue logiche completamente diverse dalle nostre. ...
C’è un documento “rivoluzionario” che vale la pena rileggere oggi perché illumina l’attualità politica. Dovrebbero meditarlo tanto i sostenitori del nascente governo Letta, quanto i suoi rabbiosi oppositori. E’ un formidabile elogio filosofico e teologico del compromesso come moralità della politica. Ed è una bocciatura senza appello di massimalismi, utopismi, fondamentalismi, ideologie e giacobinismi di tutte le epoche e le latitudini (che possono essere atei o religiosi, di sinistra come di destra). Questo discorso – particolarmente prezioso in giorni nei quali si confonde, deprecandolo, il compromesso con l’inciucio – porta la firma dell’allora cardinale Joseph Ratzinger. Fu pronunciato il 26 novembre 1981, durante una messa per i deputati cattolici del parlamento tedesco nella chiesa di San Winfried a Bonn. Il testo è stato poi inserito nel libro “Chiesa, ecumenismo e politica” (edizioni paoline) col titolo “Aspetti biblici del tema fede e politica”. Ratzinger iniziava spiegando che “lo stato non è la totalità dell’esistenza umana e non abbraccia tutta la speranza umana… questo alleggerisce il peso all’uomo politico e gli apre la strada a una politica razionale”.
Erano trascorsi ormai più di due mesi da quando la Principessa del cielo era giunta a casa di santa Elisabetta e questa prevedeva già il dolore che avrebbe sentito per la partenza e l'assenza della grande signora del mondo. Temeva con ragione di perdere il possesso di tanta fortuna e conosceva che questo non poteva dipendere da. meriti umani. Essendo umile e santa, ponderava nel cuore le proprie colpe, paventando che forse per esse si sarebbe allontanata da lei quella bella luna con il Sole di giustizia che racchiudeva nel suo talamo verginale. Piangeva e sospirava a volte in disparte, perché non trovava mezzi per trattenere il sole che le aveva causato così chiaro giorno di grazia e di luce. Supplicava con molte lacrime il Signore che mettesse in cuore alla sua cugina e signora Maria santissima di non lasciarla sola o almeno di non privarla così presto della sua amabile compagnia. La serviva con grande venerazione, assistenza e cura. Meditava che cosa avrebbe potuto fare per vincolarla a sé e non meraviglia che una così grande santa e così avveduta e prudente donna s'impegnasse tanto per conseguire ciò che gli stessi angeli avrebbero potuto desiderare con ardore. Infatti, oltre alla luce divina che con grande pienezza aveva ricevuto dallo Spirito Santo per conoscere la suprema santità e dignità della vergine Madre, questa da se stessa, con la sua dolcissima e divina conversazione e con gli effetti che santa Elisabetta sentiva per la familiarità con lei, le aveva rubato il cuore in modo tale che senza uno speciale favore non avrebbe potuto vivere allontanandosi da lei.
È stato monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a presiedere ieri pomeriggio l’Eucaristia a conclusione della seconda giornata della 36 ª Assemblea Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo di Rimini. Prima della Messa, mons. Fisichella ha portato un messaggio inaspettato che ha fatto letteralmente esplodere di gioia i quindicimila presenti. Dopo il "segno della croce" mons. Fisichella ha rivolto a tutti il saluto affettuoso di Papa Francesco. «Prima di iniziare questa Celebrazione, ho da portarvi un saluto – ha detto il presule - Questa mattina, prima di partire, ho incontrato Papa Francesco. Gli ho detto: "Santo Padre, tra poco devo partire. Vado a Rimini, dove ci sono migliaia e migliaia di fedeli del Rinnovamento nello Spirito: uomini, donne, giovani".
Che caratteristiche possiede la sede dei beati? Può essere paragonata al Paradiso cristiano ovvero ad un luogo di felicità piena ed eterna in cui si contempla per sempre la bellezza, la bontà e la verità? In poche parole esiste per gli antichi romani un Paradiso, luogo di cui sono degni quanti hanno operato secondo la cultura e l’ideologia latine? Cicerone ha rappresentato la sede dei beati nella Via Lattea nell’opera Somnium Scipionis. Virgilio colloca, invece, le anime dei meritevoli nel mondo sotterraneo. Proseguiamo allora la narrazione del racconto di Enea nel libro VI dell’Eneide. L’eroe romano è a un bivio. Sulla sinistra vi è il Tartaro ove sono condannati quanti hanno operato contro la patria e contro i valori romani (fides e pietas su tutti) e quanti si sono resi colpevoli di gravi delitti (parricidio, uxoricidio, …).
Mamma Rosa, papà Mario ed Elisabetta: a loro è dedicato il librino della marcia nazionale per la vita di quest’anno (12 maggio, Roma; www.marciaperlavita.it), in uscita tra pochi giorni per Fede & Cultura. L’autrice è mamma Rosa stessa, che racconta la storia della sua piccola, a cui, ancora in utero, venne diagnosticata una grave malformazione invalidante (la cosiddetta spina bifida). Mamma Rosa e papà Mario hanno affrontato, come tanti genitori, il terrore di fronte all’ignoto: un figlio ancora nascosto nel grembo, di cui non si vedono né manine, né visino, né altro; di cui i medici ti dicono che sarebbe bene abortirlo, eliminarlo. E in fretta. Ma cosa è l’aborto?
Almeno 70 chiese sono state distrutte in Nigeria nello stato Benue, nel centro del paese, e migliaia di fedeli restano senza un luogo di culto. È quanto afferma una nota inviata a Fides da Felix Apine, Coordinatore della Commissione “Giustizia, Sviluppo e Pace” della diocesi di Makurdi, capitale dello stato di Benue, dove allevatori di etnia Fulani, in gran parte musulmani, hanno attaccato villaggi abitati da agricoltori di etnia Tiv, in maggioranza cristiani.
Che non ci sia in giro una gran simpatia per i cristiani lo si vede ogni volta che si accende un dibattito pubblico su questioni importanti (come ora in Francia sulla questione matrimonio e omosessualità). Si può chiamare “persecuzione” con precisione il fatto che mettano in galera nella patria della liberté un manifestante cattolico mentre lasciavano in libertà assassini terroristi come Battisti. E se pur i nostri fratelli in Corea o Filippine o Iraq o Sudan o Nigeria sopportano ben di peggio, l’odio anticristiano è simile. E va stigmatizzato.
Riguardo a una nuova legge ci si aspetta che sia più adeguata alla realtà di quella vecchia, che sia più giusta e rispettosa dei diritti e degli interessi di tutti, e che questo smorzi le critiche di chi non vuole cambiamenti. Non la pensa così Alberto Ruiz-Gallardón, ministro spagnolo della Giustizia nel governo conservatore di Mariano Rajoy, che per rassicurare i critici della riforma della legge sull’aborto che il governo ha promesso ma continua a rimandare ha dichiarato: «La legge che stiamo preparando non piacerà sicuramente ai vescovi, ma quello che faremo sarà applicare i princìpi del Tribunale costituzionale. Ascoltiamo i vescovi, ma non sono loro che governano».
Francesco conferisce la cresima a 44 giovani da tutto il mondo, un appuntamento nell'Anno della Fede. "La novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva". Cristo ci dà "il coraggio di andare controcorrente" e vince la paura. "Con Lui possiamo fare cose grandi". "Giocate la vita per i grandi ideali!". Al Regina Caeli un appello per la tragedia del Bangladesh, perché nel lavoro sia sempre "tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore".
“Guardare Gesù che ci invia a evangelizzare, ad annunciare il suo nome con gioia”. E’ l’esortazione di Papa Francesco che, questa mattina durante l’omelia nella Domus Sanctae Marthae, in Vaticano, ha anche ribadito che non dobbiamo aver “paura della gioia dello Spirito”, via per vincere la chiusura in “noi stessi”. Hanno partecipato alla Messa con il Papa, i dipendenti del servizio Poste Vaticane e del Dispensario pediatrico Santa Marta.
Nella zona colpita almeno 6mila su 10mila cattolici hanno perso casa, fattoria, campi. Tre chiese sono completamente distrutte, molte altre con danni gravi. Colpito anche il seminario regionale di Chengdu. Alcune chiese, già distrutte nel terremoto del 2008, non erano ancora ricostruite. Il card. Tong lancia appelli alla preghiera e alla raccolta di fondi da donare attraverso Caritas Hong Kong. Molta gente, disgustata dalla corruzione del governo cinese preferisce donazioni dirette attraverso le ong che lavorano in Sichuan.
Nelle biblioteche e nelle università kazache, tutti i volumi di letteratura religiosa, importati o stampati nel Paese, devono essere sottoposti al controllo di ispettori statali. Nei giorni scorsi, l'Agenzia per gli affari religiosi (Ara) ha effettuato una verifica sui molti volumi della Biblioteca nazionale di Almaty. L'ispezione, definita "normale" dal direttore Gulisa Balabekova, rientra all'interno dei controlli obbligatori previsti dal nuovo Codice penale.
Chiederà a Papa Francesco di imporre a tutti i vescovi di nominare esorcisti. "Così — spiega padre Gabriele Amorth, 88 anni il primo maggio, esorcista della Santa Sede, che ha appena consegnato alle stampe il suo ultimo libro ‘Il Segno dell’Esorcista’ (ed. Piemme)— chi è vessato e disturbato dagli spiriti immondi sa con chi parlare. La Chiesa cattolica dovrebbe pensare di meno ai giudizi del mondo su di sé e agire. Gesù guarisce oggi come duemila anni fa". Il sacerdote bacchetta la Chiesa che da decenni sembra aver dimenticato il grande ministero esercitato da Gesù sulla terra: guarire i malati, scacciare i demoni.
Non si ferma la persecuzione da parte dei leader comunisti della famiglia di Chen Guangcheng. Le autorità cinesi della città di Linyi hanno arrestato mercoledì scorso Ren Zongju, cognata dell’attivista cieco, scappato negli Stati Uniti dopo essere stato perseguitato per anni dal regime comunista. Ren è accusata di avere dato protezione a suo figlio, Chen Kegui, condannato a tre anni e tre mesi di prigione come forma di vendetta della fuga di Chen.
Costrette ad abortire anche dopo aver cambiato idea. Donne morte insieme ai figli. Pazienti infetti da virus sessualmente trasmissibili. Bambini nati vivi che urlavano prima di essere uccisi. Questo quanto avveniva nella clinica di Philadelphia, guidata da Kermit Gosnell. Eppure il processo da prima pagina e da apertura dei tg non è stato seguito dai media americani che lo hanno quasi totalmente censurato.
Il matrimonio gay è legge in Francia. «E ora che cosa facciamo?», si chiede in un comunicato ai fedeli della sua diocesi il vescovo di Metz Pierre Raffin. «I nostri governanti sono riusciti a imporre al nostro paese il “matrimonio per tutti”, nonostante la maggioranza dei francesi fosse contraria (…). Ricordiamoci che ciò che è legale non è per forza anche morale. Ci possono infatti essere delle leggi che la nostra coscienza rifiuta di ritenere giuste, non solo perché sono contrarie alle nostre convinzioni religiose, ma perché sono contrarie a quella legge naturale che è iscritta nel cuore di tutti gli esseri umani».
Che non ci sia in giro una gran simpatia per i cristiani lo si vede ogni volta che si accende un dibattito pubblico su questioni importanti (come ora in Francia sulla questione matrimonio e omosessualità). Si può chiamare “persecuzione” con precisione il fatto che mettano in galera nella patria della liberté un manifestante cattolico mentre lasciavano in libertà assassini terroristi come Battisti. E se pur i nostri fratelli in Corea o Filippine o Iraq o Sudan o Nigeria sopportano ben di peggio, l’odio anticristiano è simile. E va stigmatizzato.
Il Papa ieri sera ha lanciato un nuovo tweet: "Cari giovani - scrive - non sotterrate i talenti, i doni che Dio vi ha dato! Non abbiate paura di sognare cose grandi!". Nel suo account Twitter in nove lingue, i follower sfiorano quota 6 milioni.
Giovanni ci presenta Gesù nel contesto dell'ultima Cena, quella del Suo passaggio (Pasqua) dal mondo al Padre, mentre apre agli apostoli l'intimità del Suo rapporto, appunto, col Padre Celeste. E’ Filippo questa volta ad interrogarlo e chiedere spiegazioni, è lo stesso apostolo a cui Gesù aveva fatto riferimento nella prima moltiplicazione dei pani e dei pesci, esortandolo a valutare cosa e quanto comprare da mangiare per sfamare la folla: porta un nome greco, potremmo immaginare che rappresenta un po' la razionalità, la logica... greca, appunto. Qui chiede a Gesù, per credere alle Sue parole, di mostrare a tutti loro il Padre. Il ragionamento è semplice e lineare, apparentemente, d’altra parte sappiamo che gli Apostoli sono fondamentalmente gente semplice e priva di cultura: “mostraci il Padre così come Tu ti sei rivelato a noi” è il succo del discorso di Filippo. ...
Ragazzi/e, attenti alle catene di Sant'Antonio che girano su Medjugorje e sui falsi profeti. Gira da un pò di tempo sulla rete e su WhatsApp, un messaggio idiota che se non lo giriamo ad almeno 10 persone, la Madonna non ci riterrà più Suoi figlioli. Ovviamente è una cretinata, cestinatelo subito se vi arriva. Inoltre vi voglio mettere in guardia da alcuni falsi fenomeni che mettono in circolazione messaggi sul nostro Santo Padre che lo definiscono Anticristo, Giuda.. ecc. Questi falsi profeti sono I Messaggi di Gesù Cristo e i messaggi di Anguera. Evitateli come se fossero la peste. E' tutta spazzatura che puzza di zolfo.
È proprietà ben nota dell'amore l'essere ardente ed attivo come il fuoco, se trova materia su cui operare; il fuoco spirituale lo è anche maggiormente, tanto che, se non ha materia, la cerca. Questo maestro ha trasmesso tanti consigli e tante arti virtuose a coloro che amano Cristo che non li lascia affatto stare oziosi. Poiché non è cieco né insano, ma conosce bene la natura del suo nobilissimo oggetto e la sua unica gelosia è quella che non sia amato da tutti, procura di comunicarlo senza invidia. Ora, l'amore che tutti portano a Dio, per quanto fervoroso e santo, è certamente limitato rispetto a quello di Maria santissima, eppure nei santi ha dato luogo ad un ammirabile e potente zelo delle anime, come appare da ciò che hanno compiuto per la loro salvezza; che mai sarà stato, allora, quello che operò in beneficio del prossimo questa grande Regina che era madre dell'amore divino e portava con sé il fuoco vivo e vero che veniva ad incendiare il mondo? In tutto il corso di quest'Opera i mortali conosceranno quanto devono a questa Signora. Anche se sarebbe impossibile riferire i casi particolari ed i benefici che fece a molte anime, tuttavia, affinché da alcuni si argomentino gli altri, in questo capitolo narrerò qualcosa di quanto successe riguardo a ciò mentre la Regina stava in casa di sua cugina santa Elisabetta.
Un missionario della Società di Maria, sacerdote canadese, è stato ucciso mercoled' scorso nella capitale di Haiti, proprio lo stesso giorno in cui le autorità haitiane avevano definito “positivi” i risultati ottenuti nella lotta contro la criminalità nel Paese. Come riferito all'agenzia Fides, la vittima è stata identificata come padre Richard E. Joyal, 62 anni, Il fatto è accaduto a nord di Port au Prince, poco dopo che il sacerdote era uscito da una banca della zona. La polizia della capitale ha dichiarato che padre Joyal era uscito dalla banca con mille dollari canadesi, quando due uomini su una moto gli si sono avvicinati, gli hanno strappato un pacchetto che portava sotto il braccio e poi gli hanno sparato tre volte alla schiena. La polizia ha aggiunto che i presunti ladri non hanno preso il denaro che era nel portafoglio della vittima. Il missionario aveva lavorato precedentemente come missionario nelle Filippine e in Costa d'Avorio.
Il cammino di fede non è alienazione, ma preparare il cuore a vedere il volto meraviglioso di Dio: è quanto ha affermato oggi il Papa durante l’omelia della Messa presieduta nella Domus Sanctae Marthae. Hanno partecipato alla celebrazione alcuni dipendenti della Tipografia Vaticana, della Gendarmeria e dell’Ulsa, l’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica.
Alla luce di quanto detto si può provare a tracciare un primo identikit della figura del martire e della sua importanza nel cristianesimo antico e medioevale: 1) muore in odium fidei, 2) rimette la sua anima, e quindi tutta la sua esistenza, a Dio, 3) perdona i suoi nemici, 4) sul posto dove è avvenuto il suo martirio sorgono luoghi di culto, 5) viene onorato nel giorno della sua nascita al cielo, 5) il suo culto cresce anche grazie al moltiplicarsi delle reliquie, 6) a volte si onora il ritrovamento del suo corpo con una apposita festa: l’invenzione.
Nella Messa con i Volontari del Servizio, Salvatore Martinez presidente del Rinnovamento dello Spirito (RnS), ha affermato che i cristiani non possono essere credibili “se non manifestano la gioia della Parola” di Gesù. “Papa Francesco è l'espressione di questa gioia” ha poi affermato il presidente nazionale mercoledì sera, 24 aprile, a Rimini nella Cappella adiacente alla sala principale dove si sta svolgendo la 36ª Convocazione nazionale del movimento.
“Papa Francesco ha appreso con gioia che anche quest’anno avrà luogo a Rimini la Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo”, si legge nel messaggio a firma del card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, indirizzato al presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez. Ringraziando per l’invito che non è stato possibile accogliere, il Santo Padre sottolinea “un momento particolarmente importante della Convocazione”, la “Festa della Misericordia”, e assicura che “si unisce spiritualmente alla celebrazione della Misericordia di Dio, che il Signore risorto effonderà in abbondanza nei vostri cuori donandovi il suo Spirito per la remissione e dei peccati, e al tempo stesso, la sua pace (cfr Gv 20, 19-23)”.
Tra i relatori alla 36° Convocazione nazionale del rinnovamento dello Spirito che si sta svolgendo a Rimini, c’è anche il cardinale Vinko Pulji?, arcivescovo di Sarajevo. Dodicesimo di tredici figli, rimase orfano di madre a tre anni. Dopo un anno dalla sua nomina ad arcivescovo avvenuta il 19 novembre 1990, in Bosnia iniziarono i combattimenti. Durante l'assedio di Sarajevo si distinse per gli accorati appelli di pace alla comunità internazionale e la difesa dei diritti inalienabili della persona. Rischiò la vita, fu imprigionato per 12 ore dai militari serbi. Come segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto armato, fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 26 novembre 1994, a 49 anni. È il primo cardinale bosniaco della storia, tra gli incarichi che ricopre, vi è quello di membro della Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje. ZENIT lo ha intervistato.
Il Pontificio Consiglio per la Famiglia dichiara che non c’è fondamento alcuno in merito alla notizia, diffusa da alcuni organi di stampa, che sia in preparazione un documento sulla comunione ai divorziati risposati.
A presiedere ieri la solenne celebrazione Eucaristica del pomeriggio della “Venuta” a Genazzano della Madonna del Buon Consiglio, compatrona della diocesi di Palestrina, giovedì prossimo, sarà il cardinale Prosper Grech. Nominato cardinale da papa Benedetto XVI il 18 febbraio 2012, all’età di 87 anni, l’agostiniano Grech, fondatore dell’Istituto patristico “Augustinianum”, è stato chiamato a tenere, prima dell’extra omnes, la meditazione ai cardinali elettori che lo scorso 13 marzo hanno eletto papa l’arcivescovo di Buenos Aires, in Argentina, Jorge Mario Bergoglio.
Savita Halappanavar non è morta a causa della legge irlandese che regola il ricorso all’aborto. Quello che si era intuito fin da subito a proposito della drammatica storia della giovane indiana, deceduta in Irlanda mentre si trovava alla diciassettesima settimana di gestazione, emerge adesso molto chiaramente dalla conclusione delle indagini sul caso.
Riscoprire il Concilio vedendolo dentro la tradizione della Chiesa. Questa l'intenzione di Stefano Fontana, autore di un'indagine sul Vaticano II dal titolo “Il Concilio restituito alla Chiesa” (La Fontana di Siloe, Torino 2013). La Nuova Bussola Quotidiana lo ha intervistato.
Sono 7.837 i bambini uccisi in Siria dall’inizio del conflitto fino al 6 aprile scorso. L’agghiacciante dato è stato diffuso ieri dagli attivisti. Tra le vittime, si contano 2.343 bambine e 5.494 bambini. Di questi 1.930 avevano meno di 10 anni, mentre 348 erano ancora neonati. Le fonti parlano di «vere e proprie esecuzioni sommarie, sgozzati con coltelli, come è successo nel massacro al villaggio di Houla nei pressi di Homs». Dei circa 194.000 siriani arrestati e sottoposti a rigidi regimi di detenzione più di novemila erano minori. Il maggior numero di vittime si è registrato nelle regioni di Aleppo (1.531) e di Damasco (1.506).
Qualche settimana fa il governo britannico ha annunciato che l’educazione sessuale nelle scuole per il momento rimarrà a scelta libera della scuola, sia per l’inserimento nel piano di studi, sia sui temi da affrontare, e anche gli alunni potranno scegliere se partecipare o meno. David Cameron ha inoltre specificato che i computer delle scuole saranno dotati di filtri di protezione automatica da contenuti lesivi o non adatti ai bambini. Nel frattempo, però, agli insegnanti è stata distribuita una guida per le ore di educazione sessuale, che spiega che «il porno non è affatto male», perché è «estremamente diversificato», quindi non tutto nocivo. Una guida che poi verrà distribuita in classe ai ragazzini.
Il Comitato nazionale consultivo per le questioni etiche (Ccne) ha dato il via libera al governo per introdurre nuovi test genetici fetali per individuare la trisomia 21, la causa genetica della Sindrome di Down, nel sangue materno. In questo modo, si potrebbe conoscere il patrimonio genetico di un bambino fin dai primi mesi di vita nell’utero della madre e sarebbe più semplice individuare se un bambino nascerà Down.
Sono ancora nella mani dei rapitori i due vescovi ortodossi rapiti lo scorso 22 aprile vicino ad Aleppo, a Kafr Dael, in Siria. Secondo AsiaNews le voci circolate nei giorni scorsi su un presunto rilascio sono infondate.
Papa Francesco, durante l’omelia della Messa nella Domus Sanctae Marthae, ha commentato il Vangelo del giorno in cui Gesù dice ai discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore». «Queste parole di Gesù – ha spiegato il pontefice - sono proprio parole bellissime. In un momento di congedo, Gesù parla ai suoi discepoli, ma proprio dal cuore. Lui sa che i suoi discepoli sono tristi, perché se ne accorgono che la cosa non va bene. Lui dice: “Ma non sia turbato il vostro cuore”.
Non solo la gente comune della Manifestazione per tutti, in Francia sono numerosi anche gli intellettuali (laici) che hanno grandi perplessità sulla legge approvata dal governo Hollande a proposito di matrimonio e adozioni omosessuali. Ne dà conto oggi da Parigi il corrispondente di Avvenire Daniele Zappalà che racconta di un ampio e variegato gruppo di pensatori – anche di sinistra – che esprime più di un dubbio sull’operato dei socialisti.
Il brano di Giovanni di oggi ci annuncia, facendo un passo indietro rispetto al testo di Marco di ieri, l’imminente ascesa alla casa del Padre di Gesù. Con tono amorevole ed affettuoso Gesù rassicura i Suoi discepoli, li prepara ancora una volta “al tempo” in cui saranno soli senza la di Lui presenza sensibile. Li esorta a non avere paura, a non avere dubbi, a guardare il tempo, la vita, le cose terrene con gli occhi della Fede. Dice ai discepoli di aver tracciato la via in terra per la 'rivoluzione' dell’annuncio della Buona Novella, ma dice anche che gli preparerà la strada per un posto con Lui nel Regno dei Cieli e che tornerà a prenderli.
La Conferenza episcopale del Sud chiede a Roma di beatificare il presule “scomparso”, ma mai dichiarato morto, durante le persecuzioni di Kim Il-sung contro la Chiesa del Nord. Insieme ai suoi 80 compagni – quasi tutti sacerdoti e religiosi – è un simbolo dell’odio religioso e della violenza del regime stalinista guidato oggi da Kim Jong-un.
Maria santissima era così piena di sapienza e di grazia ed aveva una capacità tale che non poteva lasciare inutilizzato alcun tempo, luogo od occasione, senza valersene per praticare il bene con la maggiore perfezione; agiva in ogni momento ed in ogni stagione come poteva e come era conveniente, operando sempre ciò che vi è di più santo e di più eccellente nella virtù. Siccome, poi, in terra era dovunque pellegrina avendo posto la sua abitazione in cielo, ed anzi ella stessa era il cielo glorioso ed il tempio vivo dove abitava Dio stesso, portava sempre con sé l'oratorio ed il sacrario e non faceva differenza in questo tra la propria casa e quella di Elisabetta sua cugina, né alcun altro luogo, tempo o impegno le dava impedimento. A tutto era superiore e non smetteva di essere intenta all'amore che vedeva e sentiva in sé; in mezzo a tutto questo, la prudentissima Signora nei momenti opportuni conversava con le creature di ciò che richiedeva l'occasione, accordando ad ogni cosa il tempo conveniente. Ora, poiché la sua conversazione più continua in questi tre mesi in cui si trattenne a casa di Zaccaria fu con santa Elisabetta e con gli angeli santi della sua custodia, dirò in questo capitolo qualcosa su ciò di cui parlava con loro ed altre cose che le capitarono con la medesima santa.
Gv 14, 1-6
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Milano (AsiaNews) - Sabato e domenica 20-21 aprile 2013 sono stato a Tronzano vercellese, mio paese natale, per celebrare i miei 60 anni di sacerdozio. Il giovane confratello padre Alberto Caccaro, da poco tornato dalla Cambogia e direttore del Centro missionario Pime di Milano, venerdì e sabato 19-20 aprile ha parlato agli alunni delle scuole elementari e medie sul tema missionario. Sabato pomeriggio ho celebrato la Messa a Salomino, frazione del Comune di Tronzano, e alla sera una conferenza sul tema "Essere missionari oggi" ai tronzanesi e amici di altri paesi vicini nel grande e nuovo salone comunale, ricavato dall'ex-albergo del Sole (erano giorni piovosi e freddi, ma il cuore era contento lo stesso). Il parroco don Guido Bobba mi ha presentato e il sindaco dott. Andrea Chemello ha monitorato la serata, con le molte domande fatte dal pubblico sulla mia vita missionaria e i paesi che ho visitato nei miei viaggi per intervistare i missionari italiani e conoscere le molte situazioni della missione alle genti.
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha presieduto stamani, presso l’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, la Santa Messa per i membri della Pontificia Università Salesiana e della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza”, in occasione dell’Anno della Fede. Il porporato ha ricordato la stima di Papa Francesco per i Salesiani: un Pontefice – ha detto – “che attrae tanti giovani e li sospinge verso Cristo e verso il rinnovamento pasquale. Noi speriamo – ha aggiunto – che questa attrazione venga interiorizzata e trasformi i cuori di tanta gente e soprattutto i cuori dei giovani” che sempre più vengono per partecipare agli incontri col Papa: “Ogni domenica, ogni mercoledì – ha osservato – sembra una domenica di Pasqua in Piazza San Pietro, è una cosa straordinaria e meravigliosa”.
La gente di Dublino pare che a breve dovrà decidere se il matrimonio in Irlanda potrà rimanere solo un vincolo che unisce un uomo o una donna o potrà essere un istituto che interesserà anche le coppie omosessuali. Infatti domenica 14 aprile l’Assemblea costituente ha chiesto di estendere i diritti del matrimonio anche ai gay: la proposta è passata con il 79% dei voti favorevoli. La raccomandazione dovrà essere vagliata dal Parlamento e poi dal governo ma è quasi certo – come ha sottolineato il ministro della giustizia Alan Shatter – che sul tema sarà indetto un referendum popolare prima delle elezioni del 2016.
Spesso è chi è stato ferito a medicare. Chi ha rischiato la vita a capirne il valore. A dirlo sono Susie Araujo, Melissa Ohden e Christina Martin. Tre ragazze scampate all’aborto che oggi ridanno la vita salvandone altre.
Il cardinale Raymond Burke, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, ha rilasciato un’intervista al portale internazionale pro-life Lifesitenews.com. Burke, noto anche per l’impegno nella difesa della vita dal concepimento fino alla morte, ha fatto riferimento alle manifestazioni sulla famiglia che hanno attraversato Parigi in questi giorni e a quelle che cominciano a contare numeri importanti anche in Italia. Il cardinale, già l’hanno scorso, aveva sfilato per le strade di Roma insieme a 15 mila persone alla Marcia per la Vita. E ha spiegato perché ci andrà anche il 12 maggio prossimo.
I musulmani che cambiano religione e si macchiano del reato di apostasia devono essere puniti con la pena di morte. È la fatwa emessa in Marocco dal Consiglio superiore degli Ulema, dottori della legge islamica, dopo la richiesta di un parere sul tema da parte del Ministero della Giustizia.
Papa Francesco, durante l’omelia questa mattina nella Domus Sanctae Marthae, ha detto che lo stile dell’annuncio cristiano è umile ma nello stesso tempo non ha paura di operare cose grandi. Commentando il brano del Vangelo di San Marco in cui si racconta l’Ascensione di Gesù, il pontefice ha ricordato che il Signore, prima di salire al Cielo, invia gli apostoli ad annunciare il Vangelo: “fino alla fine del mondo”. “L’orizzonte è grande”, ha detto il Papa.
L’aggressione subita dal vescovo Andrè Leonard di Bruxelles dal solito gruppo di erinni inferocite, cioè le femen, è soltanto l’ultima di una lunga serie di atti persecutori pressoché quotidiani nei confronti dei cristiani in genere e dei cattolici in particolare. Le persecuzioni attuali che si verificano nel mondo intero, soprattutto all’ombra dei regimi comunisti asiatici, o all’interno delle turbolente società islamiche africane, costituiscono fatti notori non necessitanti di ulteriori considerazioni. Ciò che invece merita una riflessione è un’altra dimensione del fenomeno persecutorio, cioè quanto avviene nell’ambito di sistemi, società, Paesi che tutti oggi avrebbero dubbi nel definire pacificamente democratici, laici e moderni come quelli che fanno parte del mondo occidentale. Tuttavia, il mondo occidentale non sembra più tenero nei confronti del cristianesimo di quanto lo siano in oriente o di quanto storicamente siano stati i regimi totalitari del XX secolo.
Il patriarca Rai, in visita pastorale in America Latina, entra nei luoghi dove ha vissuto l'arcivescovo di Buenos Aires, ora papa Francesco. Il crocefisso che il papa abbracciava quando entrava e usciva dalla stanza. In camera niente televisione, né aria condizionata. La cura pastorale per milioni di libanesi emigrati da oltre un secolo in Brasile, Argentina, Messico, Uruguay, Venezuela. La mancanza di vocazioni segna anche le missioni all'estero. Servizio di foto.
Le trattative con i rapitori sarebbero in corso, ma non si sa ancora nulla sulla data del presunto rilascio. Mons. Yohanna Ibrahim, vescovo della diocesi siro-ortodosso di Aleppo e Mons. Boulos Yaziji, sono stati rapiti lo scorso 22 aprile, a 10 km da Aleppo, vicino al confine turco. Vescovo greco-melchita punta il dito contro le false informazioni sulla presunta liberazione dei prelati diffuse in questi giorni dai media occidentali. "Qui vi sono donne e uomini che rischiano la propria vita pur di affermare e raccontare il vero senza patteggiare né per ribelli o gruppi religiosi, né per il regime".
Già santificato il precursore Giovanni e rinnovata sua madre santa Elisabetta con maggiori doni e benefici, scopo principale della visitazione, la grande regina Maria santissima determinò di ordinare le occupazioni cui doveva attendere a casa di Zaccaria, perché non in tutto potevano essere uguali a quelle di casa sua. Per questo, per orientare il suo desiderio con la direzione dello spirito divino, si raccolse e prostrò alla presenza dell'Altissimo e gli domandò, come soleva, di guidarla e di farle conoscere quello che doveva fare nel tempo in cui avrebbe abitato nella casa dei suoi servi Elisabetta e Zaccaria, perché tutto gli fosse accetto e si adempisse interamente il maggiore beneplacito della sua altissima maestà. Il Signore ascoltò la sua domanda e le rispose: «Sposa e colomba mia, io guiderò tutte le tue azioni, dirigerò i tuoi passi al mio maggiore servizio e compiacimento e ti indicherò il giorno in cui voglio che tu ritorni alla tua casa. Finché dimorerai presso la mia serva Elisabetta, fa' in modo di intrattenerti con lei; nel resto del tempo continua i tuoi esercizi e le tue preghiere, specialmente per la salvezza degli uomini e perché io non usi contro di loro la mia giustizia per le incessanti offese che moltiplicano contro la mia bontà. In questa preghiera mi offrirai per loro l'Agnello senza macchia' che porti in grembo, che toglie il peccato del mondo. Queste saranno per adesso le tue occupazioni».
Kiko Arguello sarà in televisione il 28 aprile. L’iniziatore del Cammino Neocatecumenale sarà ospite di Rosario Carello all’interno del programma “A sua Immagine” in onda su Rai uno. I responsabili del programma hanno deciso di dedicare la puntata della prossima domenica alla Grande Missione nelle Piazze organizzata dal Cammino Neocatecumenale per le cinque domeniche di Pasqua. In queste domeniche infatti, incoraggiati dalle parole di papa Francesco, gli iniziatori del Cammino Neocatecumentale hanno lanciato una missione popolare nelle piazze di tutto il mondo per portare l’annuncio del Kerygma a tutti gli uomini.
Non scema l'entusiasmo popolare per Papa Francesco. Per l'udienza generale del mercoledì piazza San Pietro, la folla è tracimata nella attigua piazza San Pio XI. Circa 100mila fedeli presenti. Come è ormai consuetudine, Jorge Mario Bergoglio ha baciato molti bambini che i gendarmi vaticani gli porgevano ed ha scambiato lo zucchetto bianco con un fedele che gliene ha regalato uno. Per salutare tutti i fedeli, il Papa argentino ha fatto un giro largo nel colonnato del Bernini a bordo della jeep bianca, costeggiando i confini con lo Stato italiano.
Una nuova escalation nella tensione già insostenibile del dramma siriano è stata raggiunta ieri sera con il rapimento dei due vescovi: Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, metropolita di Aleppo per i siro-ortodossi, e di Mar Boulos el-Yazji, metropolita ortodosso di Aleppo. Un carico nuovo di paure e di incertezze è stato riversato nei cuori già tribolati dei cristiani siriani. Cosa accadrà dopo questo rapimento? Zenit lo ha chiesto a un sacerdote che persevera la missione nella sua terra e nella sua parrocchia ad Aleppo. Per tutelare la sua sicurezza, quella dei suoi familiari e quella della sua comunità abbiamo preferito non rivelare le sue generalità. Egli stesso ci ha confessato: «non è importante il mio nome. L’importante è che la voce, la testimonianza, la sofferenza e la speranza dei cristiani vengano conosciute e annunciate».
Lo afferma ad AsiaNews p. Stephen Kulakkayathil, responsabile della pastorale per la diocesi di Quilon (Kerala), da cui proveniva uno dei due pescatori morti nell’incidente con l’Enrica Lexie. Per il sacerdote “non verranno condannati a morte. Non sappiamo perché abbiano sparato, ma non c’è dubbio che non volessero ucciderli”.
Oltre centomila persone sono presenti all’udienza generale in Piazza San Pietro. Il Papa, dopo un lungo giro sulla jeep per salutare i fedeli, si è presentato nel modo consueto: “Cari fratelli e sorelle, buongiorno!”. Poi ha proseguito la sua catechesi sul Credo laddove professiamo che Gesù «di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti». “La storia umana – ha detto - ha inizio con la creazione dell’uomo e della donna a immagine e somiglianza di Dio e si chiude con il giudizio finale di Cristo. Spesso si dimenticano questi due poli della storia, e soprattutto la fede nel ritorno di Cristo e nel giudizio finale a volte non è così chiara e salda nel cuore dei cristiani. Gesù, durante la vita pubblica, si è soffermato spesso sulla realtà della sua ultima venuta. Oggi vorrei riflettere su tre testi evangelici che ci aiutano ad entrare in questo mistero: quello delle dieci vergini, quello dei talenti e quello del giudizio finale. Tutti e tre fanno parte del discorso di Gesù sulla fine dei tempi, nel Vangelo di san Matteo”.
La Chiesa non è un’organizzazione burocratica, è una storia di amore: è quanto ha detto il Papa durante la Messa presieduta stamani nella Cappellina della Casa Santa Marta. Presenti alcuni dipendenti dello Ior. Ha concelebrato il cardinale Javier Lozano Barragán, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.
All'udienza generale Francesco parla del ritorno di Gesù per il giudizio finale. "In questo periodo di crisi non dimenticarsi dei poveri e dei piccoli", perché "noi saremo giudicati sulla carità". "Quello che ci è chiesto è di essere preparati all'incontro: preparati ad un incontro, ad un bell'incontro, quell'incontro con Gesù". Appello per i vescovi rapiti in Siria, "cessi lo spargimento di sangue", "si provveda alla ''assistenza umanitaria alla popolazione" e si lavori a una "soluzione politica alla crisi".
Da ieri 23 aprile 2013 con il riconoscimento del matrimonio gay in Francia viene altresì legalizzata la possibilità di adozione da parte delle coppie omosessuali. Questo epilogo appariva ormai quasi ineluttabile agli occhi attenti di un osservatore. Da tempo, infatti, tutto pareva convergere in quel senso, grazie soprattutto ad una sapiente ed efficace propaganda mass-mediatica che ha avuto facile gioco nel condizionare l’opinione pubblica.
Secondo il presidente di Arcigay, Flavio Romani, «il sì francese, che stabilisce che gli affetti di gay e lesbiche hanno lo stesso valore di quelli eterosessuali e rivoluziona profondamente l’istituto del matrimonio è la vittoria di chi crede che una società migliore è possibile. Il matrimonio fra persone dello stesso sesso è il trionfo della giustizia sociale e di coloro che si riconoscono nella democrazia, nella tolleranza e nell’uguaglianza. Ora tocca all’Italia offrire alle persone gay e lesbiche, che sono i nostri vicini, i nostri colleghi, i nostri amici e familiari quei diritti umani che da anni sono loro tenacemente negati. La classe politica italiana, ha il dovere civile e morale, ammesso che un barlume di morale ce l’abbia, di dare delle risposte a tutte quelle persone, e parliamo di milioni, che per anni sono state umiliate, offese, denigrate, escluse dai diritti, e la cui libertà è stata ferocemente repressa».
È una bambina di nove messi, sanissima. Gioca e ride con la sua mamma e il suo papà. Ma, tranne loro, quanti dovevano aiutarla a nascere avrebbero preferito un’altra soluzione: l’aborto, cui, invece, la piccola è scampata tenacemente, imitando altri suoi concittadini. Rebecca Turner, 20 anni, incinta di Scarlett, al quinto mese di gravidanza scoprì che la bambina era affetta da ipoplasia del cuore, per cui la parte sinistra dell’organo non poteva crescere in utero. I medici dissero alla ragazza che le possibilità di sopravvivenza della figlia erano del 50 per cento e che sarebbe stato meglio abortire. Ma per Rebecca e il compagno, Daniel Crowther, 22 anni, quella non era la soluzione. «È stato devastante sentirmi dire così – ha raccontato di recente la ragazza – ma non c’era da discutere, avremmo dato a Scarlett tutte le possibilità migliori e possibili». Così, anche se «i dottori dicevano che la sua esistenza era incompatibile con la vita, ho ricevuto un grande supporto da Daniel e quindi siamo sempre andati avanti».
"Mons. Ibrahim e mons. Boulos al-Yaziji fino a questa notte erano nelle mani dei sequestratori. La notizia della loro liberazione data nel pomeriggio di ieri era falsa". E' quanto afferma ad AsiaNews mons. Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-melchita di Aleppo, che sottolinea come le trattative con i rapitori siano in corso, sottolineando che al momento "non si sa ancora nulla" sul loro eventuale rilascio.
Giovanni termina, con oggi, la narrazione dell’insegnamento di Gesù in pubblico. La Parola, la Buona Novella è stata rivelata agli uomini, da adesso saranno gli eventi a confermare le parole. Gesù ha detto la Sua verità, ha integrato con una nuova luce gli insegnamenti del VT (io sono venuto nel mondo come luce), ma qui ci spiega, ancora una volta il mistero del Figlio dell’Uomo: Lui non è un Profeta, non parla su parole rivelate, Lui è la Parola. E’ il Padre Celeste che parla tramite Lui ed in Lui, la Sua Parola è quella del Padre. Gesù è l’incarnazione del divino, ci inizia così a spiegare una parte del mistero Trinitario: Lui è Figlio, ma è anche Padre (e Spirito Santo), chi crede in Gesù, crede anche in Dio, che ha mandato il Suo Figlio prediletto a donarci la vita eterna, sacrificando la Sua vita per parte umana, per poi risorgere, rinascere in carne e Spirito. ...
Compiuto il sesto mese della gravidanza di santa Elisabetta, il futuro precursore di Cristo nostro bene se ne stava nel suo grembo, quando la madre santissima Maria arrivò alla casa di Zaccaria. Il corpo del bambino Giovanni era più perfetto di quello degli altri, sia per il miracolo intervenuto nel suo concepimento da madre sterile, sia perché veniva destinato a ricevere la santità più grande tra i figli di donna, che Dio gli teneva preparata. Tuttavia, la sua anima era ancora immersa nelle tenebre del peccato che aveva contratto in Adamo, come gli altri figli di questo primo e comune padre del genere umano. E non potendo i mortali, per legge comune a tutti, ricevere la luce della grazia prima di uscire a quella materiale del sole, dopo il primo peccato che si contrae con la natura, il grembo materno viene a servire come da carcere di tutti noi che fummo rei nel nostro padre e capo Adamo. Cristo Signore nostro volle graziare il suo grande profeta e precursore con il grande beneficio di anticipargli la luce della grazia e la giustificazione sei mesi dopo che santa Elisabetta l'ebbe concepito, affinché la sua santità fosse privilegiata come doveva esserlo la missione di precursore e di battista.
"Vangelo Gv 13, 31-33a. 34-35: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni agli altri.

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri»."
“Non si può credere in Gesù senza la Chiesa”, e se i cristiani non sono “pecore di Gesù”, la loro è una fede “all’acqua di rose”. Lo ha affermato Papa Francesco all’omelia della Messa presieduta questa mattina nella Cappella Paolina in Vaticano. Nel giorno della memoria liturgica di San Giorgio, nel quale festeggia l’onomastico, il Pontefice ha concelebrato la Messa con i cardinali residenti a Roma, esortando ancora una volta a non “negoziare” con la mondanità.
Fin dai primi momenti del suo Pontificato, Papa Francesco ha conquistato il cuore dei fedeli con il suo linguaggio semplice e diretto. Uno stile che desta l’attenzione anche dei non credenti e che trova particolare eco nelle omelie che, quotidianamente, il Papa tiene la mattina nella Messa alla Domus “Sanctae Marthae” in Vaticano.
Nel giorno del suo onomastico, messa di Francesco insieme ai cardinali. Gli Atti degli apostoli mostrano che "proprio nel momento in cui scoppia la persecuzione, inizia la missionarietà della Chiesa". "L'identità cristiana non è una carta d'identità: l'identità cristiana è l'appartenenza alla Chiesa". "Perché, trovare Gesù fuori della Chiesa non è possibile".
"L’arcivescovo della capitale celebra la messa per i ragazzi: “La Chiesa continua nella sua missione, raccontare Cristo al mondo”. Presentata alle scuole una lezione speciale sul cattolicesimo, con messaggi audio e video e testimonianze di sacerdoti e religiosi. "
Lo rivela un rapporto dell’Asian Centre for Human Rights (Achr). Le vittime principali sono le bambine, aggredite per lo più in istituti e orfanotrofi statali. Il card. Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ad AsiaNews: “La protezione dei più piccoli è al centro del ministero educativo, sociale e sanitario della Chiesa cattolica in India”.
La Chiesa coreana attende la canonizzazione di Paolo Yun Ji-chung e dei suoi 123 compagni, proclamati Servi di Dio dal Vaticano nel 2003. Vescovo di Daejeon: “Sarebbe bello avere qui papa Francesco per festeggiarli insieme”. Il loro sangue “sostiene tutti i fedeli” e le loro storie sono un esempio straordinario di fedeltà e amore al Vangelo. AsiaNews presenta una serie di biografie, a cominciare proprio da Paolo Yun.
Giovanni nel suo brano di oggi ci narra l’ultima predicazione di Gesù al Tempio. E’ la festa della Dedicazione o riconsacrazione del Tempio, dopo una antica profanazione causata da Antioco IV con l’introduzione nel Tempio di una statua di Giove Capitolino, si celebrava durante il mese di Dicembre, tant’è che l’evangelista ci sottolinea che ci troviamo in inverno, strana questa citazione normalmente non si fa caso al tempo, alla stagione, il riferimento potrebbe essere anche simbolico: cioè parlare della stagione del freddo dei cuori, il rigido approssimarsi del tempo ormai prossimo della Passione di Gesù.......inverno dell’animo umano che preferirà abbandonare Gesù, il Messia della Storia, scegliendo Barabba, un rivoluzionario assassino.
Oggi, memoria di San Giorgio, il Papa nel giorno del suo onomastico presiederà alle 10.00 nella Cappella Paolina, in Vaticano, una Messa con i cardinali residenti a Roma. La Radio Vaticana seguirà l’evento in diretta. In occasione di questa ricorrenza, tutta la Chiesa esprime il suo affetto per il Pontefice, Jorge Mario Bergoglio. Tantissimi gli auguri che stanno giungendo al Papa in queste ore da tutto il mondo. San Giorgio è venerato come martire di Cristo: secondo la tradizione visse nel III secolo.
Riconosciamo le unioni delle persone dello stesso sesso, ma non chiamiamole matrimonio. L’ultimo a sostenere questa bizzarra posizione è stato l’arcivescovo Piero Marini, delegato pontificio per i Congressi Eucaristici, in una intervista rilasciata al quotidiano La Naciòn il 20 aprile a margine del Congresso Eucaristico in Costa Rica. Rispondendo a una domanda sulla laicità dello Stato, monsignor Marini – che è stato per molti anni cerimoniere di papa Giovanni Paolo II – ha detto testualmente: «E’ necessario riconoscere le unioni delle persone dello stesso sesso, perché ci sono molte coppie che soffrono perché non vedono riconosciuti i loro diritti civili; quello che non si può riconoscere è che questa coppia sia un matrimonio».
Sono il vescovo siro-ortodosso di Aleppo, mons. Youhanna Ibrahim, e quello greco-ortodosso di Aleppo e Iskanderun, mons. Boulos al-Yaziji. Il loro autista è stato ucciso alla periferia della città. La tv di Stato accusa "gruppi terroristi", ma l'identità dei rapitori non è chiara. Tempo fa mons. Ibrahim aveva denunciato i rapimenti e le violenze contro i cristiani.
La sua unica colpa è stata quella di mostrare a un collega un libretto sui danni psico-fisici dell’aborto, testimoniati direttamente da donne che li hanno subiti. E se un tempo gli sponsor della legge “sull’interruzione di gravidanza” la chiamavano l’extrema ratio, ora pare la considerino un diritto inalienabile, anteponendola, come in questo caso, alla libertà di coscienza e religiosa.
«In tutte le decisioni relative ai bambini, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente». L’articolo 3 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, per quanto possa sembrare ragionevole, per alcuni è «pericoloso».
Mentre si attende l’approvazione finale della legge che in Francia legalizza matrimonio e adozione gay, prevista per domani, si moltiplicano le testimonianze di comuni cittadini francesi fermati dalla polizia, o addirittura portati in prigione, solo per avere manifestato pacificamente a favore della famiglia naturale. Dopo avervi parlato del caso di Franck Talleu, riportiamo le testimonianze di Carol Ardent e Louis Jaeger, che insieme a David van Hemelryck e altri 64 ragazzi sono stati arrestati il 14 aprile e trattenuti al commissariato per 17 ore.
Nelle cliniche abortive, i consulenti hanno a che fare con donne che di punto in bianco chiedono: “Abortire è uccidere il mio bambino?”. Molti degli ex operatori delle cliniche abortive affermano che la risposta più frequente è: “no!” Carol Everett, ex proprietaria di due cliniche abortive ed ex amministratrice di quattro ha detto che: “Ogni donna presenta le stesse due domande: In primo luogo: ‘E’ un bambino? ‘ ‘ No ‘ il consulente le assicura. ‘Si tratta di un prodotto del concepimento (o di un coagulo di sangue, o un pezzo di tessuto), anche se i consulenti ogni giorno vedono bambini di sei settimane con braccia, gambe e d occhi che si chiudono come cuccioli appena nati, mentono alle donne. Quante donne abortirebbero se venisse a loro detto la verità?”
In quei giorni - dice il sacro testo - Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Questo alzarsi della nostra santissima Regina e signora non fu solo il suo disporsi esteriormente e partire da Nazaret, ma indica anche il movimento del suo spirito e della sua volontà, con cui, per l'impulso e l'ordine divino, si alzò interiormente da quell'umile posto che occupava per la bassa stima di se stessa. Da qui si alzò come dai piedi dell'Altissimo, dove aveva aspettato di conoscere il suo beneplacito per adempieflo, come la più vile serva - secondo quanto disse Davide - tiene gli occhi rivolti alle mani della sua padrona, attendendo che le comandi. Alzandosi alla voce del Signore, indirizzò il suo affetto dolcissimo a compiere la sua santissima volontà, per affrettare senza dilazione la santificazione del precursore, che stava nel grembo di Elisabetta come incarcerato nella cattività del primo peccato. Tale era il fine di questo felice viaggio. Per esso si alzò la Principessa dei cieli e camminò con la fretta e la diligenza che dice l'evangelista san Luca.
Commento al Vangelo di domani don Fabio Rosini da Radio Vaticana.
“Un gesto che vale più di tante parole”. Così don Cesar Alejandro Pulchinotta, parroco argentino di Santa Maria Annunziata e Cristo Re a Montorio Romano, in Sabina nel Lazio, commenta ancora incredulo la telefonata ricevuta nei giorni scorsi da Papa Francesco. La “chiamata” è stata effettuata dal Santo Padre per ringraziare del libro scritto e inviatogli dal sacerdote sul Venerabile Josè Gabriel Brochero, prete del secolo scorso che presto sarà beatificato in Argentina.
«Santo subito!»: la canonizzazione di Papa Wojtyla si avvicina a grandi passi e potrebbe essere celebrata già il prossimo ottobre. Nei giorni scorsi la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi ha infatti riconosciuto come inspiegabile una guarigione attribuita al beato Giovanni Paolo II. Un presunto «miracolo» che se sarà approvato, com'è molto probabile, anche dai teologi e dai cardinali, porterà il Pontefice polacco scomparso nel 2005 a ottenere l'aureola di santo in tempi record, ad appena otto anni dalla morte.
“Fare la pace in Siria significa fare la pace in tutto il Medio Oriente”, aveva dichiarato Sua Beatitudine Gregorios III Laham, patriarca di Antiochia, ricevuto giovedì scorso da papa Francesco. Ma per quella regione la pace sembra ancora lontana. Secondo quanto riferisce oggi l’agenzia Fides una violenta esplosione avrebbe raso al suolo lunedì scorso, in circostanze ancora da chiarire, la chiesa e il convento dei Frati francescani Cappuccini a Deir Ezzor, in Mesopotamia. Tony Haddad, vice-provinciale per il Vicino-Oriente, che sovrintende alla presenza cappuccina in Libano e Siria racconta come l’edificio distrutto fosse “l’unica chiesa a Deir Ezzor ancora rimasta quasi intatta finora”.
Il 22 giugno una fiaccolata organizzata dai familiari si svolgerà a Roma per Emanuela Orladi, la giovane scomparsa 30 anni fa e mai ritrovata. Il corteo percorrerà la strada fra la scuola di musica frequentata dalla ragazza e la sua abitazione. In questa intervista a "Vatican Insider" lo scrittore Tommaso Nelli (che ha dedicato vari saggi alla vicenda) anticipa i risultati delle sue ultime indagini su uno dei misteri più inquietanti della storia d'Italia e lancia un appello a Papa Grancesco:"Tolga gli omissis".
"La storia di Rolando Rivi, martire e futuro beato. Reggio Emilia, Piana di Monchio, Modena: questi i retroscena, questi gli sfondi su cui si sono soffermate le telecamere di Tv2000. Proprio sui luoghi dove il seminarista martire ha vissuto la sua breve vita. Ucciso dai partigiani comunisti solo perché indossava l’abito talare, il martirio di Rivi è una storia unica nel suo genere perché sembra ripercorrere la Passione di Cristo. Rolando Rivi, come gli innumerevoli martiri, sono la testimonianza del sangue versato in “odium fidei” a causa di regimi totalitari. Regimi che vengono definiti da Giovanni Paolo II come “ideologie del Male” e dietro cui si cela il Diavolo. A poche settimane dalla elezione di Papa Francesco, il nuovo Pontefice ha più volte parlato del diavolo e della sua azione nella storia degli uomini."
Il Vangelo del Buon Pastore con Gesù che si definisce “la porta delle pecore” è stato al centro dell’omelia del Papa, stamani, nella Messa celebrata nella Cappellina della Domus Sanctae Marthae. Erano presenti alcuni dipendenti della Sala Stampa Vaticana, con il direttore padre Federico Lombardi e il vicedirettore padre Ciro Benedettini, e alcuni tecnici della Radio Vaticana operativi nel Centro trasmittente di Santa Maria di Galeria.
Massiccia manifestazione ieri a Parigi contro il progetto di legge sulle nozze tra persone dello stesso sesso, che domani sarà votato dal parlamento francese. Almeno 50 mila persone – secondo la polizia - hanno raccolto l’appello del fronte del No per un corteo pacifico che si è svolto per le strade della capitale. ''Hollande, non vogliamo la tua legge'' è stato uno degli slogan utilizzato dai manifestanti, i quali annunciano che continueranno a battersi anche dopo l’eventuale entrata in vigore del provvedimento. Confermata la protesta in programma il prossimo 26 maggio.
Una testimonianza silenziosa, fatta di opere e non di parole, è quella delle tre consorelle autorizzate a vivere nel nord del Laos. Lavorano nell’istituto governativo di Luang Prabang, che ospita per la maggior parte giovani portatori di handicap o appartenenti a minoranze etniche ai quali dona un futuro insegnando loro professioni come il cuoco o il pasticcere. Nella parte settentrionale del Laos, in seguito alla presa di potere dei comunisti nel 1975, sebbene la Costituzione del Paese preveda la libertà religiosa, di fatto è proibita ogni forma di proselitismo e, sia il vicario apostolico di Luang Prabang, mons. Tito Banchong Thopanhong, il solo sacerdote cui è permesso vivere in quel territorio, vittima in passato di soprusi e torture, sia le suore, devono attenersi scrupolosamente a questa regola.
Secondo i servizi segreti di Seoul, il regime del Nord ha posizionato le nuove attrezzature sulla costa orientale del Paese. “Possibile” un attacco in tre date chiave: 25 aprile, nascita dell’esercito di Pyongyang; 30 aprile, fine delle esercitazioni militari congiunte fra Seoul e Washington; 27 luglio, anniversario dell’armistizio della Guerra di Corea.
Padre Francesco nasce il 30 maggio 1923 a Riese-Pio X (Treviso), da una famiglia profondamente religiosa con nove figli, due dei quali sacerdoti e due suore, tre ancora viventi: Giuseppe sposato a Verona, suor Virginia a Trento e suor Rita da più di mezzo secolo in California. Francesco è ordinato sacerdote del Pime (Pontificio istituto missioni estere) dal card. Schuster a Milano il 25 giugno 1950, è assistente e insegnante nel seminario Pime di Treviso e poi animatore vocazionale a Cervignano del Friuli dove stava sorgendo un altro seminario missionario. Nell’ottobre 1956 parte per il Brasile del sud, dove svolge attività pastorale in diversi stati brasiliani, San Paolo, Santa Caterina e Minas Gerais, pur richiamato alcune volte in Italia per brevi servizi come animatore vocazionale, a Treviso, Belluno e Chioggia.
Se alcuni dubbi ancora erano rimasti, il comunicato del 15 aprile della congregazione per la dottrina della fede, li ha fugati. Papa Francesco ha confermato sia la valutazione critica formulata dalla congregazione sulle suore americane della Leadership Conference of Women Religious, sia il programma in corso per rimetterle in riga. Veramente, che papa Jorge Mario Bergoglio non fosse tenero con queste suore “liberal” degli Stati Uniti lo si era già capito dalla sua nomina, pochi giorni fa, del nuovo segretario della congregazione per i religiosi, nella persona del francescano José Rodriguez Carballo, tutt’altro che arrendevole.
Il 18 aprile a Mogadiscio, la capitale della Somalia, un terrorista è morto mentre tentava di piazzare una bomba lungo una strada tra le più frequentate, nei vicinanze del raccordo K4 dove si concentrano le scuole e gli atenei della città. L’ordigno è esploso uccidendolo senza fare altre vittime, ma poteva essere una strage.
L'ordinazione di dieci sacerdoti in San Pietro, il 21 aprile 2013, e il successivo Regina Coeli per le vocazioni hanno offerto l'occasione al Papa per «riflettere attentamente» sul ministero sacerdotale, sulle vocazioni in genere e sul loro nesso con la preghiera. «Come voi ben sapete - ha detto il Pontefice - il Signore Gesù è il solo Sommo Sacerdote del Nuovo Testamento, ma in Lui anche tutto il popolo santo di Dio è stato costituito popolo sacerdotale». Non bisogna però confondere il sacerdozio comune a tutto il popolo di Dio e il sacerdozio ministeriale. «Tra tutti i suoi discepoli, il Signore Gesù vuole sceglierne alcuni in particolare, perché esercitando pubblicamente nella Chiesa in suo nome l’officio sacerdotale a favore di tutti gli uomini, continuassero la sua personale missione di maestro, sacerdote e pastore».
«Aprite la mente al vostro cuore»: è una delle frasi felici di questo nuovo Papa che sta toccando i cuori di tutti, ad eccezione degli uccelli del malaugurio che appollaiati aspettano che vengano al pettine le solite questioni di bioetica e dello Ior. Andrea Tornielli sulla Stampa ha raccolto dichiarazioni di parroci che raccontano la crescita del numero di confessioni. Notizie simili arrivano da tutte le parti. Perché questo fenomeno? È semplice: la fede si trasmette con la fede e il Papa ci crede.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 12,1-11)
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Riprendiamo di seguito la lettera pubblicata domenica scorsa da monsignor Massimo Camisasca, vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, nella ricorrenza del martirio di Rolando Maria Rivi, il seminarista appena quattordicenne del seminario di Marola trucidato il 13 aprile 1945 a Monchio “in odium fidei” da partigiani comunisti.
E’ troppo lontana da noi l’Argentina per conoscere un miracolo eucaristico che per qualche anno fu addirittura tenuto nascosto, perciò si deve a due australiani, il giornalista Mike Willesee e l’avvocato Ron Tesoriero, testimoni di quegli avvenimenti, se oggi possiamo raccontarvelo. I fatti sono riassunti in un articolo a firma Fr. M. Piotrowski SChr, pubblicato sul sito Love one Another e noi, dopo una verifica attendibile, ve lo traduciamo il più fedelmente possibile, riportandone le parti essenziali.
"I popoli antichi ponevano l’entrata agli Inferi in luoghi che per caratteristiche e suggestione lugubre sembravano nascondere l’accesso alle viscere profonde della Terra. Una di queste entrate nell’Ade era collocata nelle vicinanze di Cuma, nei pressi del Lago Averno, luogo selvaggio e malsano fino alle bonifiche avvenute sotto Augusto, spesso ricoperto da una fitta nebbia e che si prestava, quindi, all’immaginazione di reconditi e spettrali accessi infernali. «Il paese di Cuma, in Italia, regione di vulcani spenti, dove i laghi, che riempiono antichi crateri annebbiati di vapori sulfurei, non vedono il volo degli uccelli, paese di profonde foreste, di maremme infestate di cinghiali e bufali, labirinto di caverne tenebrose e senza fondo, fu il teatro di quasi tutte le discese agli Inferi dell’antichità». (Charles Moeller) "
Dalle parole del messaggero celeste san Gabriele, Maria santissima conobbe come la sua parente Elisabetta, che era ritenuta sterile, aveva concepito un figlio e già si trovava al sesto mese della sua gravidanza. In seguito l'Altissimo, in una delle visioni intellettuali che ella ebbe, le rivelò che il figlio che santa Elisabetta doveva partorire sarebbe stato grande davanti al Signore e sarebbe stato profeta e precursore del Verbo incarnato che ella portava nel suo grembo verginale. Le rivelò pure altri grandi segreti circa la santità ed i misteri di san Giovanni. In questa visione ed in altre, la purissima Regina comprese che era gradito al Signore che ella andasse a visitare la sua parente Elisabetta, affinché tanto lei quanto il figlio che portava in grembo fossero santificati dalla presenza del loro Redentore; sua divina Maestà, infatti, voleva applicare gli effetti della propria venuta nel mondo ed i propri meriti al suo stesso precursore, comunicandogli la sua divina grazia, cosicché egli fosse una primizia della redenzione.
Vangelo Gv 10, 1-10: Io sono la porta delle pecore.
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Siate misericordiosi, siate pastori e non funzionari. E’ l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto, stamani, a 10 nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, ordinati dal Pontefice nella Basilica di San Pietro, nella 50.ma Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. E’ la prima volta che il nuovo vescovo di Roma celebra il rito di ordinazione presbiteriale. Prima della Messa, il Santo Padre si è recato in sacrestia per pregare insieme agli ordinandi raccomandandoli alla Madonna. Così usava fare, a Buenos Aires, in occasione delle ordinazioni. Hanno concelebrato con il Papa il cardinale vicario, Agostino Vallini e, tra gli altri, i vescovi ausiliari della diocesi di Roma. L’omelia pronunciata dal Santo Padre è stata nella sostanza l’“Omelia rituale” prevista nell’edizione italiana del Pontificale Romano per l’ordinazione dei presbiteri. Testo che il Papa ha integrato con diverse aggiunte personali a braccio.
Esattamente 20 anni fa, il 20 aprile del 1993, scompariva stroncato da un tumore, mons. Antonio Bello, per tutti “don Tonino", vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi negli anni '80. Cinque anni fa l’apertura della Causa di Beatificazione. Amante della sua terra, il Salento, che tanto lo ha amato, don Tonino Bello ha lasciato alla Chiesa scritti e insegnamenti ispirati agli ideali che lo hanno guidato: la carità, la pace, la giustizia sociale, per i quali mise a rischio la sua stessa vita. Uomo di contemplazione e uomo d’azione: così lo ricorda il suo collaboratore in Pax Christi a Molfetta, don Salvatore Leopizzi.
La libertà religiosa è essenziale per costruire una società fondata sulla giustizia e sulla convivenza pacifica. E’ questa la comune convinzione espressa dai relatori intervenuti al convegno TEDx (Technology, Entertainment, Design) patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura ed incentrato quest’anno sul tema “La libertà religiosa oggi”. Alla conferenza TEDx, ospitata per la prima volta in Vaticano, partecipano, tra gli altri, rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, della musica e dello sport.
Complice l’avvento di giornate più belle, in questo tempo post pasquale ci sono sempre più pellegrini a Medjugorje. I giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje hanno parlato con alcuni di loro.
Gv 10, 27-30: Alle mie pecore io do la vita eterna
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Sono circa 20.000 i fedeli attesi domenica 21 aprile alla Fiera di Rho-Pero per la giornata di preghiere, dalle 9 alle 21, dedicata alla 'Madonna di Medjugorje'. Per testimoniare i loro incontri con la 'Regina della Pace' cominciati nel giugno del 1981 saranno presenti i veggenti Jakov e Marija, mentre Padre Ljubo, frate di Medjugorje concelebrerà la S. Messa con 50 sacerdoti. In collegamento da Zagabria Padre Jozo Zovko, frate francescano, parroco a Medjugorje al tempo delle prime apparizioni. Tra gli altri ospiti della manifestazione - che si tiene per la seconda volta nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho - il giornalista Antonio Socci che racconterà la sua esperienza di fede. “
"n seguito alla notizia diffusa on line da un settimanale italiano dal titolo “I focolarini con i soldi offshore”, anticipando il numero in edicola del 19 aprile 2013, il Movimento dei Focolari dichiara non corrispondere ai fatti quanto riportato nella notizia, in particolare quanto affermato su una presunta «raccolta di donazioni a Hong Kong da una banca locale»."
Alessandro aveva 56 anni, arrivò in Ospedale in una condizione molto dolorosa: un linfoma di alto grado con localizzazioni cerebrali e polmonari. Lo incontrai arrivando una sera per il turno di notte. Mi impressionò il suo aspetto trascurato, le poche cose in un sacco nero di plastica, una barba lunga, un pacchetto di sigarette sul comodino aperto da cui si vedevano alcune sigarette mezze fumate e deposte lì in attesa di essere fumate ancora. Mi presentai, gli dissi chi ero e gli chiesi come stava; una risposta secca: “Malissimo”. Cercai di parlare un po’ con lui ma era difficile. Mi chiese: “Me lo fa un favore? Mi prenderebbe un caffè e una bottiglia d’acqua, non ho soldi e soprattutto non ho nessuno che me li possa portare…lo so, lei è un medico e non dovrebbe fare queste cose, ma per favore può fare questo per me?”. Gli portai quanto mi aveva chiesto e cominciò a raccontarmi un po’ di cose; mi resi conto che alcune non erano vere, ma posi attenzione su tutte, su quelle vere, su quelle probabilmente vere e su quelle assolutamente false. Ci salutammo e come dico a tutti gli dissi, tenendogli le mani: “Se hai bisogno questa notte chiamami”.
Sono esattamente 4.262 i maschi che si preparano al sacerdozio nei Seminari Maggiori Diocesani e nei Seminari degli ordini religiosi in Polonia. 501, invece, le donne che si preparano al noviziato. Sono i dati rivelati dalle recenti statistiche sulle vocazioni rilasciate dal Consiglio Nazionale per la Cura Pastorale delle Vocazioni e pubblicate dalla KAI, l’Agenzia d’informazione Cattolica polacca. La ricerca è stata svolta in occasione della 50° Settimana di Preghiera per le Vocazioni che sarà celebrata in tutta la Chiesa dal 21 al 27 aprile.
Padre Francesco nasce il 30 maggio 1923 a Riese-PioX (Treviso), da una famiglia profondamente religiosa con nove figli, due dei quali sacerdoti e due suore, tre ancora viventi: Giuseppe sposato a Verona, suor Virginia a Trento e suor Rita da più di mezzo secolo in California. Francesco è ordinato sacerdote del Pime (Pontificio istituto missioni estere) dal cardinale Schuster a Milano il 25 giugno 1950, è assistente e insegnante nel seminario Pime di Treviso e poi animatore vocazionale a Cervignano del Friuli dove stava sorgendo un altro seminario missionario. Nell’ottobre 1956 parte per il Brasile del sud, dove svolge attività pastorale in diversi stati brasiliani, San Paolo, Santa Caterina e Minas Gerais, pur richiamato alcune volte in Italia per brevi servizi come animatore vocazionale, a Treviso, Belluno e Chioggia.
«Vedo andare via persone. E tornare bare». Le parole di un sacerdote africano provano a raccontare quella strage che mel nord della Nigeria continua silenziosa, trovando poco spazio sui giornali europei. Non basta il sorriso della gente africana a rendere dolce la vita di questa regione, calda e povera, ora piombata sotto una cappa di tensione che rende difficile ogni cosa: qui c’è un vento che soffia odio. È quello della setta Boko Haram, parola che genera paura tra la gente della ragione, cristiani e non.
«Padre, Cristo ti chiede tutto», mi ha detto per telefono un sacerdote amico. Era una domenica di dicembre e, al mattino molto presto, stavo per alzarmi per prepararmi alla celebrazione della Santa Messa. Ma una sorpresa mi ha lasciato schiacciato per alcuni minuti. Le gambe erano rimaste come paralizzate. Ho tentato lo stesso di uscire dal letto ma il dolore in entrambi gli arti era diventato umanamente insopportabile. Inoltre, in casa non c’era nessuno. L’unica cosa che sono stato in grado di dire è stato: «Dio mio vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto». Ancora una volta mi sono reso conto del niente che sono e della potenza misericordiosa di Dio. Da quel giorno riesco a muovermi pian pianino, come un vecchio di 80 anni. Sono stati mesi difficili sia per l’assenza di padre Paolino, sia per la mia impotenza fisica. Una vita passata correndo, cercando l’Infinito e ora sono come una mosca schiacciata che ha bisogno di tutto e di tutti. Un’esperienza dolorosa e, nello stesso tempo, una grazia. La grazia di desiderare veramente che le parole dell’amico sacerdote diventassero carne. Una carne che grida tutto il mio niente e tutta la Sua misericordia.
Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita. Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film, apparivano orme sulla sabbia:una mia e una del Signore. Cosi' sono andato avanti, finchè tutti i giorni della mia vita si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c'era solo un'orma. Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore. Ho domandato allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perch è mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?". Ed il Signore rispose:"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato: i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
Appena la nostra Regina e signora ebbe ripreso i suoi sensi dopo l'estasi che ebbe nel concepimento del Verbo eterno incarnato, si prostrò a terra e lo adorò nel suo grembo, come si è già riferito. Questa adorazione continuò per tutta la sua vita. La cominciava ogni giorno a mezzanotte e sino all'altra seguente soleva ripetere le genuflessioni per trecento volte, e più, se ne aveva l'opportunità; in questo fu più diligente durante i nove mesi della sua divina gravidanza. Senza mancare ai doveri del suo stato, per adempiere pienamente anche quelli nuovi che aveva per la presenza del Figlio dell'eterno Padre nel suo talamo verginale, mise tutta la sua attenzione, con molte e fervorose suppliche, nel custodire bene il tesoro del cielo che le era stato affidato. Dedicò nuovamente a questo la sua anima santissima e le sue facoltà, esercitando tutti gli atti delle virtù in grado tanto eroico e sublime da muovere a nuova ammirazione gli angeli stessi. Consacrò anche tutte le azioni corporali al servizio del Dio che portava, bambino, nel suo corpo verginale. Se mangiava, dormiva, lavorava o riposava, tutto indirizzava al nutrimento ed alla custodia del suo dolcissimo figlio; ed in tutte queste opere s'infiammava sempre più nell'amore per Dio.
Se ogni modello di santità cristiana trova il suo fondamento nella persona di Gesù Cristo, ciò è tanto più vero per la figura del martire. Il martire infatti si configura nella maniera più perfetta al Signore perché si associa a lui attraverso la morte cruenta. Per comprendere a pieno la figura del martire e la sua specifica santità è utile prendere in esame la figura del primo uomo che ha dato la vita per Cristo: Santo Stefano. È possibile cogliere l’importanza di questo protomartire attraverso il resoconto della Sacra Scrittura e la testimonianza della tradizione.
Il 18 aprile 2013 è stata resa nota la lettera che Papa Francesco ha inviato ai vescovi dell'Argentina riuniti nella loro Assemblea Plenaria a Pilar. Il documento si apre con un tocco di umorismo tipico di Papa Bergoglio, il quale afferma che avrebbe dovuto partecipare alla riunione di Pilar, ma che «impegni assunti di recente» non glielo permettono. Ma è come se ci fosse. I vescovi argentini avranno infatti riconosciuto nel messaggio del Pontefice un riassunto della sua diagnosi dei problemi della Chiesa, non solo argentina, esposta in tutti i libri del cardinale Bergoglio. La Chiesa è malata, ma non perché parla troppo o troppo poco di temi morali, non perché le sue liturgie siano più o meno belle ed entusiasmanti, benché non si tratti certo di problemi irrilevanti. La Chiesa è malata di autoreferenzialità e di clericalismo.
Di recente è stata pubblicata una ricerca statunitense dal titolo "Knot Yet" (gioco di parole tra “non ancora” e “fiocco nuziale”): The Benefits and Costs of Delayed Marriage in America” (“Non ancora: i benefici e i costi del matrimonio tardivo”), studio realizzato dalla Campagna Nazionale per la Prevenzione delle Gravidanze Adolescenziali e Indesiderate, dal National Marriage Project dell’Università della Virginia e dal Relate Institute. Tra i moltissimi dati ne evidenziamo un paio.
Papa Francesco, nell’omelia della Messa celebrata alla Domus Santa Marta, ha messo in guardia dal rischio del panteismo che presenta Dio come «una presenza impalpabile, un’essenza nebulizzata che si spande intorno senza sapere bene cosa sia: un “dio diffuso”, un “dio spray”, che è un po’ dappertutto ma non si sa cosa sia». «Dio – ha detto il papa – è Persona concreta, è un Padre, e dunque la fede in Lui nasce da un incontro vivo, di cui si fa esperienza tangibile». «Noi crediamo in Dio che è Padre, che è Figlio, che è Spirito Santo. Noi crediamo in Persone, e quando parliamo con Dio parliamo con Persone: o parlo con il Padre, o parlo con il Figlio, o parlo con lo Spirito Santo. E questa è la fede».
«Sono una femminista, ho fatto le barricate, abbonata al magazine Ms., ho bussato a molte porte per appoggiare candidati progressisti che si battevano per i diritti delle donne. Fino a un mese fa, avrei appoggiato senza se e senza ma l’articolo 9 e la legge contro la violenza sulle donne». Fino a un mese fa, cioè fino a quando non ha ricevuto dal figlio questo messaggio sul telefonino: «CHIAMAMI. URGENTE. ORA». A raccontare la sua storia è Judith Grossman, procuratore di New York, che ha scritto il 16 aprile un articolo sul Wall Street Journal per denunciare l’ideologia del femminismo, in cui lei ha sempre creduto, e gli «orrori» che ha generato. Tutto è cambiato quando il figlio, studente di un college nel New England, è stato accusato senza prove da una ex fidanzata di “molestie sessuali”, avvenute qualche anno prima.
È in programma dal 10 al 12 maggio la Mariathon mondiale dell’Associazione World Family of Radio Maria (www.radiomaria.org) che coinvolgerà gli ascoltatori di tutte le Radio Maria presenti nel mondo per la missione evangelizzatrice che da oltre venticinque anni caratterizza l’emittente cattolica. Un grande evento radiofonico con una programmazione speciale a livello continentale e mondiale per informare gli ascoltatori dei nuovi progetti che World Family ha avviato nel mondo, con la possibilità di sostenerli tramite offerte e donazioni secondo le modalità previste dalle singole emittenti oppure direttamente nel sito dell’evento (www.mariathon.org).
"I sacerdoti devono essere legati a Gesù e avere la capacità di rispondere alle sfide del nostro tempo". Lo ha dichiarato a ZENIT il cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, in occasione del IV Pellegrinaggio Nazionale dei Seminari Maggiori a Czestochowa e Jasna Góra, svoltosi in Polonia il 16 e il 17 aprile. Commentando la presenza dei sacerdoti nella modernità, il cardinale ha affermato: “Spesso si pensa che per essere partecipi dei tempi moderni, si deve rincorrere il flusso del tempo. Io penso invece che per rispondere alle sfide dei nostri giorni i sacerdoti prima di tutto devono essere particolarmente aperti a Dio ed essere uniti a Dio”.
"Un gruppo di docenti universitari, professionisti della salute ed avvocati provenienti da varie regioni del Belgio e da vari orizzonti filosofici, ha annunciato la creazione del sito internet Euthanasie STOP. Per l’occasione, gli iniziatori hanno lanciato anche un appello: “Voi non siete favorevoli all’ampliamento della legge sull’eutanasia ai minori e alle persone dementi: fatelo sapere! Condividete il vostro punto di vista critico sul sito Euthanasie STOP”."
Quanto più vado scoprendo i divini effetti e le qualità che risultarono nella Regina del cielo dopo che ebbe concepito il Verbo eterno, tanto maggiori difficoltà mi si presentano per la continuazione di quest'Opera. Mi trovo sommersa in alti e profondi misteri e sfornita di termini adeguati per esprimere ciò che di essi intendo. Eppure, la mia anima sente una tale soavità e dolcezza in questo stesso limite che non mi lascia pentire di quanto ho intrapreso. Inoltre, l'ubbidienza mi spinge, anzi mi costringe, a superare ciò che per un animo debole e di donna sarebbe assai duro, se mi mancassero la sicurezza e la forza di questo appoggio. E ciò tanto più in questo capitolo per scrivere il quale mi sono state mostrate le doti di gloria che godono in cielo i beati, con l'esempio dei quali manifesterò ciò che intendo circa lo stato della beatissima imperatrice Maria dopo che fu divenuta madre di Dio.
La fede è un dono che comincia incontrando Gesù, Persona reale e non un “dio-spray”. Lo ha detto Papa Francesco all’omelia della Messa celebrata questa mattina a Casa Santa Marta. Alla celebrazione ha preso parte il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, accolto da mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e da mons. Bettencourt, capo del Protocollo del medesimo organismo.
In una lettera ai vescovi argentini riuniti per la loro assemblea plenaria, Francesco esorta a "uscire da se stessi per andare verso le periferie esistenziali e crescere nella parresia". E aggiunge che "impegni assunti di recente" hanno impedito all'ex arcivescovo di Buenos Aires di essere presente.
La vita cristiana è una sintesi di preghiera e azione, che deve essere condotta nella certezza che Cristo è sempre vicino e ci “difende dalle insidie” del male. Sono alcune delle esortazioni di Papa Francesco all'udienza generale di ieri mattina in Piazza San Pietro. Di fronte a circa 80 mila fedeli, il Pontefice ha parlato dell’Ascensione di Gesù affermando che con essa l’uomo ha guadagnato un “avvocato” presso Dio.
La pastorale sia intesa completamente in chiave missionaria. Così Papa Francesco in una lettera inviata ai vescovi argentini in occasione dell’Assemblea Plenaria in corso a Pilar fino al 20 aprile. Il Pontefice invia parole affettuose indicando ai presuli come riferimenti per i loro lavori il Documento di Aparecida e “Prendere il largo” della Conferenza Episcopale Argentina.
“Troviamo singolare che si discrediti una visione del matrimonio che ha le sue origini nella natura umana e che è comune a tutte le culture”. Con queste parole riprese dall’agenzia Apic, il Presidente della Conferenza episcopale neo-zelandese, mons. John Dew, ha commentato a caldo la legalizzazione dei matrimoni omosessuali. Il Parlamento di Wellington ha infatti approvato oggi a larghissima maggioranza e in via definitiva un emendamento alla legge che regolava i matrimoni.
La polizia di Srinagar, capitale del Kashmir indiano, ha respinto come “falsa e tendenziosa” una denuncia presentata da alcuni mullah (leader islamici) che accusavano i cristiani di “conversione di bambini”. Come riferiscono fonti di Fides, la denuncia affermava che il personale straniero giunto nella “Casa Agape”, un Centro sociale ed educativo gestito da fedeli cristiani indiani a Srinagar, “cercavano di convertire i bambini musulmani al cristianesimo”.
Nelson Zavala, già candidato Presidente della Repubblica ecuadoregna alle scorse elezioni politiche, è stato bollato come “omofobo” dalla giustizia del suo Paese, e conseguentemente condannato al pagamento di una multa di 3.180 dollari, nonché alla sospensione dei diritti politici per un anno. Quali siano gli illeciti addebitati è presto detto. Zavala, che ha la disavventura di essere un cristiano praticante, nel corso della sua campagna elettorale ha osato definire l’omosessualità «una grave deviazione di comportamento», e per questo «immorale». Si è poi spinto fino al punto di definire gli omosessuali come «peccatori». Troppo per il giudice Patricia Baca Mancheno che ha ravvisato nelle parole di quel politico una palese violazione del codice elettorale ecuadoregno, il quale espressamente proibisce ai candidati di esternare «pubbliche affermazioni e opinioni che possano apparire discriminatorie o offensive della dignità delle persone», o di utilizzare «simboli, espressioni o allusioni di carattere religioso».
L’elezione di papa Francesco ha mosso l’interesse e la coscienza di molti. Per settimane tutto il mondo è stato in attesa dell’elezione del Pontefice, come se tutti, non solo i cattolici, non solo i cristiani, ma anche i rappresentanti delle altre religioni, anche coloro che non si riconoscono in un credo, percepissero l’esigenza di una guida, un faro nel deserto del mondo e della crisi. Ci sono, però, due gravi rischi di fronte all’elezione di papa Francesco, di fronte all’entusiasmo che giustamente ha invaso le strade delle città e i cuori degli uomini. Percepisco questi rischi soprattutto nel mondo della carta stampata, nel mondo degli intellettuali, nel mondo che conta. Il primo rischio è quello di ridurre papa Francesco al proprio pensiero, alle proprie idee. Non andare al cuore della sua fede e del suo agire, come papa Francesco ha più volte sottolineato in questo inizio di Pontificato, e il cuore è Cristo, è Lui che conta, è Lui che vince. «Cristo è il centro».
«Sono convinto — ma fra noi non ne abbiamo mai parlato — che Oriana non abbia mai letto la Lettera ai Colossesi dove san Paolo scrive che Cristo ha “privato della loro forza i principati e le potestà e ha fatto di loro pubblico spettacolo”, ma è certo che lei, coi suoi scritti, con le sue micidiali e irriverenti interviste, ha fatto la stessa cosa, spogliando il potere dei suoi paramenti e offrendo pubblico spettacolo delle sue debolezze».
La Commissione nazionale per la Difesa: “Basta esercitazioni militari fra Seoul e Washington, revoca delle sanzioni Onu e allontanamento degli ordigni nucleari dalla penisola”. Il governo del Sud: “Richieste incomprensibili”.
Gli attacchi alla vita umana innocente sono sempre più numerosi e nuovi strumenti di morte minacciano la sopravvivenza stessa del genere umano: Ru486, Ellaone, pillola del giorno dopo ecc. Da oltre trent’anni una legge dello Stato (la 194/1978) regolamenta l’uccisione deliberata dell’innocente nel grembo materno e i morti si contano a milioni. La ?Marcia per la Vita è il segno dell’esistenza di un popolo che non si arrende e vuole far prevalere i diritti di chi non ha voce sulla logica dell’utilitarismo e dell’individualismo esasperato, sulla legge del più forte. Con la Marcia per la Vita intendiamo: - affermare la sacralità della vita umana e perciò la sua assoluta intangibilità dal concepimento alla morte naturale, senza alcuna eccezione, alcuna condizione, alcun compromesso; - combattere contro qualsiasi atto volto a sopprimere la vita umana innocente o ledere la sua dignità incondizionata e inalienabile. Per questo: - chiamiamo a raccolta tutti gli uomini di buona volontà per difendere il diritto alla vita come primo dei principi non negoziabili, iscritti nel cuore e nella ragione di ogni essere umano e -per i cattolici – derivanti anche dalla comune fede in Dio Creatore; - esortiamo ogni difensore della vita a reagire, sul piano politico e culturale, contro ogni normativa contraria alla legge naturale, e contro ogni manipolazione mediatica e culturale che la sostenga. E qualora ci si trovi nella impossibilità politica di abolire tali leggi per mancanza di un consenso popolare sufficiente, ci si impegna a denunciarne pubblicamente l’intrinseca iniquità, che le rende non vincolanti per le coscienze dei singoli.
Vangelo Gv 6, 41-51: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
MERCOLEDI' 17 APRILE ORE 20.45 - BASILICA DI S. MARIA ALL'ARA COELI CREDO NELLO SPIRITO SANTO SETTIMO GRANDE INCONTRO SUL SIMBOLO APOSTOLICO CON DON FABIO ROSINI. Potete ascoltare gli altri incontri, cliccando il link di questa notizia e cercando la voce Catechesi sul Credo Apostolico.
Prima la legge ha permesso di dare in adozione alla coppia di lesbiche due bambini, poi per lo stesso motivo il tribunale ha denunciato le donne. Si tratta della decisione di una Corte australiana che ha sottratto alla coppia il piccolo Campbell (nome di fantasia). Il bambino, di 6 anni, veniva vestito come una femmina e le sue foto pubblicate normalmente su Facebook. Ma il dietro front del tribunale è quantomeno singolare: anche se non arriva a vestire un maschio da bimba cosa si presume che insegni una coppia omosessuale ai suoi figli, se non che l’identità sessuale è una scelta soggettiva? E se si accetta questo perché scandalizzarsi del singolo episodio?
"«Hanno cercato di intimidirci, trattandoci male e infrangendo la legge. Questo ci ha stupiti e demoralizzati. La polizia ascolta la politica, invece della giustizia: ci hanno tenuto 17 ore in prigione contro la legge, perché prima di poter contattare un avvocato sono passate 14 ore». David van Hemelryck (nella foto) è un imprenditore di 30 anni di Orléans, laureato al Politecnico, ha due decorazioni ricevute in marina. Ex ufficiale di marina, non era mai stato in prigione. Almeno prima del 14 aprile, quando insieme ad altre 66 persone che manifestavano vicino all’Assemblea nazionale contro la legge sul matrimonio e adozione gay è stato arrestato solo perché «lo Stato francese non sopporta che noi giovani protestiamo pacificamente e ci opponiamo alla sua legge. Chi si oppone deve essere per forza un fascista, ma noi difendevamo la famiglia e lo Stato questo non lo tollera»."
Domenica 21 aprile Papa Francesco ordinerà dieci nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma. La liturgia si svolgerà nella basilica di San Pietro in Vaticano e inizierà alle 9.30. I dieci diaconi provengono dal Pontificio Seminario Romano Maggiore (quattro), dal Collegio Diocesano Missionario Romano “Redemptoris Mater” (quattro) e dal Seminario della Madonna del Divino Amore (due). Il decano del gruppo è don Giuseppe Conforti, del Seminario Maggiore, che da due anni presta servizio nella parrocchia di San Policarpo. Nato 44 anni fa a Matera è arrivato nell’Urbe all’età di 14 anni: «Facevo parte di un gruppo alla chiesa argentina di piazza Buenos Aires - racconta -. Una volta ho perfino accompagnato all’aeroporto l’allora cardinaleBergoglio. Per mantenermi lavoravo come "Pr" e organizzavo feste. Ho sempre amato le relazioni con le persone e anche come prete cercherò di generare sorrisi».
In occasione della presentazione del “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth”, il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, ha illustrato anche il Portale della Famiglia (www.ilportaledellafamiglia.org), un accesso a internet specificamente destinato alle famiglie. Il progetto - si legge in un comunicato stampa della Fondazione Vaticana “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth”, che promuove il sito - mira diventare “una porta sulla rete capace di offrire, in sinergia con le risorse che il mondo cattolico sa dispiegare, una serie di informazioni e di servizi reali per orientare, guidare, aiutare le famiglie nel concreto della vita loro vita quotidiana”.
Una delle tante felici intuizioni del beato Giovanni Paolo II sta per diventare realtà. Il 5 ottobre 1997, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie a Rio de Janeiro, papa Wojtyla espresse il desiderio che fosse avviata la costruzione di un Centro Internazionale a Nazareth. La struttura, i cui cantieri sono partiti in questi giorni, sarà completata nel giro di circa due anni e mezzo. La spesa per la realizzazione del Centro ammonta intorno ai 12 milioni di euro. Lo ha comunicato stamattina Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento dello Spirito Santo, il movimento cui è affidata la cura e la realizzazione del progetto, nel corso di una conferenza stampa in Sala Stampa Vaticana.
Invano il marito ha chiesto aiuto alle auto che sfrecciavano accanto. Tamponato da un camion che è subito fuggito, l’uomo viaggiava in motocicletta con a bordo moglie, neonata e figlio di 4 anni, che si è salvato. Secondo i soccorritori, un aiuto tempestivo avrebbe salvato la vita delle due vittime. Sgomento tra l’opinione pubblica, che sottolinea la “mancanza di civiltà e umanità” della società indiana.
"Non c’è pace per i cristiani nello Stato indiano del Chhattisgarh, in India centrale. Lo Stato, al confine con gli stati di Orissa e Madhya Pradesh, si delinea come uno di quelli in cui la violenza di noti gruppi estremisti indù sta creando maggior problemi alle minoranze religiose, con attacchi continui verso i cristiani, accusandoli di “conversioni forzate”."
La potenza del Battesimo spinge i cristiani al coraggio di annunciare Cristo anche senza sicurezze, anche tra le persecuzioni: lo ha affermato Papa Francesco durante la Messa presieduta stamani nella Domus Sanctae Marthae, alla presenza di un gruppo di dipendenti dello Ior.
All'udienza generale Francesco illustra "il significato e le conseguenze per la nostra vita" della frase del Credo: "Gesù è salito al cielo, siede alla destra del Padre". "Entrare nella gloria di Dio esige la fedeltà quotidiana alla sua volontà, anche quando richiede sacrificio, richiede alle volte di cambiare i nostri programmi". Vicinanza a iraniani e pakistani colpiti dal terremoto. Scambia la papalina con una offertagli da un fedele.
Philips Masih è stato incriminato per aver rimosso un poster dalle pareti di casa. Un vicino musulmano ha chiesto l’intervento di un gruppo armato, per punire il presunto blasfemo. La polizia e le autorità hanno scongiurato un’escalation di violenze. In realtà vi erano precedenti dissapori e il musulmano era in cerca di vendetta.
I radicali due giorni fa [10 apr] hanno depositato in Cassazione sei quesiti referendari tra cui uno sul divorzio breve. Andando ad abrogare parte dell’art. 3 della legge sul divorzio, l’intento perseguito, ci dicono, è il seguente: “Il referendum elimina i tre anni di separazione obbligatoria prima di chiedere divorzio, la cui domanda potrebbe essere fatta contestualmente alla separazione”. Insomma da tre anni a quasi zero: potrebbe saltare quindi qualsiasi periodo di separazione prima del divorzio.
Il 71% dei russi vorrebbe che papa Francesco si recasse in visita nel loro Paese. Lo rivela un sondaggio condotto dal centro demoscopico indipendente Levada Center, secondo il quale oltre la metà dei cittadini (56%) vede l'elezione del nuovo Pontefice come un evento importante. Lo studio rivela che il 33% degli intervistati si è detto "non entusiasmato" dalla notizia, seguito invece dal 35% delle persone che ha ammesso di aver seguito l'elezione. Il 47% ha detto di aver sentito qualcosa, mentre il 18% ignorava completamente il fatto.
Alcune rilevanti questioni bioetiche sono state oggetto di attenzione in questi giorni. Da un lato, infatti, il Tribunale di Milano con apposita ordinanza ha sospettato di illegittimità costituzionale la legge 40/2004, disciplinante le tecniche di procreazione medicalmente assistita, nella norma con cui pone il divieto di procedere a fecondazione eterologa, cioè mediante l’utilizzo di gameti esterni alla coppia; da un altro lato il presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo ha redarguito il Parlamento per la mancata tutela delle unioni omosessuali e per l’abrogazione del cognome paterno che rappresenterebbe, sempre secondo il presidente Gallo, un retaggio della cultura patriarcale; per un altro verso si è appreso di un magistrato italiano che si è recato in Svizzera in preda alla depressione per chiedere ed ottenere il suicidio medicalmente assistito. Occorre dunque qualche breve e rapida riflessione su tutti i citati problemi.
Il pianista e compositore più famoso della Turchia è stato condannato ieri a 10 mesi di prigione per alcuni commenti offensivi sull’islam fatti via twitter. La pena di Fazil Say è stata sospesa per cinque anni, per cui se non ci sarà reiterazione del reato nei prossimi cinque anni il pianista eviterà la prigione, ma il suo caso aumenta i timori sul rispetto della libertà di espressione in una Turchia sempre più islamista.
Si attende dalla famiglia in Cina il permesso per rivelare l'identità. Le altre due vittime sono un bambino di 8 anni e una ragazza di 29. Le autorità pensano che le bombe fossero delle pentole a pressione piene di schegge di metallo e di chiodi, lasciate in due borse per terra. Diversi feriti hanno avuto gli arti amputati. Papa Francesco chiede alla città di Boston di essere unita e "combattere il male col bene". Il messaggio del card. O'Malley: Nelle tenebre dell'attentato, si vede la luce di Cristo in coloro che si sono subito impegnati a soccorrere chi è nel bisogno.
Per comprendere meglio i primi moti dell'anima santissima di Cristo nostro Signore, consideriamo ciò che nel capitolo precedente si è accennato, cioè che tutta la sostanza di quel divino mistero - la formazione del corpo, la creazione e l'infusione dell'anima, l'unione dell'umanità con la persona del Verbo - accadde e si verificò in un istante. Così, non si può dire che in qualche momento Cristo nostro bene sia stato solo uomo, perché sempre fu uomo vero e Dio vero, uomo-Dio e Dio-uomo. Come nella natura umana, appena comincia ad esistere, entrano in funzione le sue facoltà, così l'anima santissima di Cristo nostro Signore godette della visione e dell'amore di Dio nello stesso istante in cui si compì l'incarnazione, poiché le sue facoltà, intelletto e volontà, s'incontrarono subito con la Divinità. La natura umana si unì ad essa nella propria sostanza e nelle proprie facoltà, affinché tanto nell'essere quanto nell'operare fosse tutta divinizzata.
Gv 10, 27-30: Alle mie pecore io do la vita eterna
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Racconti di un esorcista di don Gabriele Amorth. Trasmissione da Radio Maria del 10-04-2013: Quali sono gli aiuti per un esorcista.
Se le mura della stanza dove padre Amorth ancora oggi esorcizza migliaia di persone potessero parlare, cosa racconterebbero? Un viaggio della speranza nel luogo-simbolo del combattimento contro il diavolo. Ci guida la signora Rosa, per 30 anni angelo custode del noto esorcista. Cosa succede in quella stanza durante gli esorcismi? Chi va da lui? I casi più eclatanti nella storia dell’esorcismo raccontati dagli occhi di chi ha assistito e assiste padre Amorth durante il rito esorcistico.
"Mamma, non devo parlare agli altri di Gesù: Gesù ai miei amici lo devo dare mettendomi in atteggiamento di ascolto, con il mio modo di vestire e soprattutto con il mio modo di amare." In un teatro Otto Ciclisti Lametini, affollato di giovani da tutta la Regione, le parole della mamma della Beata Chiara Luce Badano, Maria Teresa Caviglia, arrivano dritte al cuore di giovani che vivono le attese, le paure, le gioie e le speranze che anche Chiara coltivava alla loro età.
"Papa Bergoglio è alle prese col giallo del “quarto segreto” di Fatima, la misteriosa parte della profezia della Madonna che non sarebbe ancora stata pubblicata? Lo si evince da una serie di eventi sorprendenti di questi giorni."
Il primo a rilevarlo è stato, tra i giornalisti, l’amico Andrea Tornielli. C’è un «effetto Francesco» e a Pasqua, commossi dagli appelli del nuovo Papa ad affidarsi senza riserve alla misericordia divina, molti «lontani» sono tornati in chiesa, spesso dopo tanti anni, e si sono confessati. Anch’io ho sentito tanti aneddoti di questo genere, non solo in Italia, raccontati da sacerdoti o religiosi, e anche da autorità ecclesiastiche, e ho verificato questo effetto in ambienti dove non me lo sarei mai aspettato.
"È giunto il momento di mettere a nudo l’inganno: gli interventi chirurgici di riattribuzione del sesso non fanno altro che peggiorare la vita di chi vi si sottopone. L’ho imparato a mie spese e non posso che essere vicino alla sofferenza dei transgender, ma un atteggiamento di comprensione non basta: è necessario un supporto psicologico e psichiatrico che li aiuti ad affrontare i loro problemi”. Quelli che seguono sono ampi stralci della testimonianza che Walt Heyer, ex transgender, ha portato sabato 13 aprile a Brescia in occasione della presentazione dell’edizione italiana di Paper Genders-Il mito del cambiamento di sesso, il libro in cui racconta tutta la sua storia: “È pura follia continuare ad avallare una procedura chirurgica, fallimentare e causa di grandi sofferenze, come risposta a un disturbo che è di natura psicologica”.
Si chiama Kermit Gosnel ed è un dottore statunitense che ha eseguito centinaia di aborti, attirando donne che non avrebbero potuto abortire. I testimoni dicono che il 40 per cento dei bambini uccisi avevano più di sei mesi. Moltissimi gli aborti oltre le 26 settimane.
Licenziata dopo 13 anni di lavoro al Duty Free Shop dell’aeroporto londinese di Heathrow con l’accusa di essere “anti-islamica”, Nohad Halawi, cristiana di origini libanesi, dopo due anni di battaglie legali ha ottenuto dai giudici il diritto di fare appello e promette che porterà il suo caso davanti alla Corte europea di giustizia.
Laura e Nadia Maso l’altro ieri erano alle porte del carcere di Opera per accogliere Pietro, un uomo di 42 anni che usciva di prigione. Era l’uomo che aveva ucciso i loro genitori. Di quei genitori era figlio anche lui, il loro fratello perso e poi ritrovato: perso in quella dannata notte del 17 aprile 1991, ritrovato qualche anno fa, con il perdono.
Il papa emerito Benedetto XVI compie oggi 86 anni. Joseph Ratzinger festeggerà il suo compleanno al palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, assieme al fratello Georg giunto già nei giorni scorsi dalla Germania e a monsignor Georg Gaenswein, il prefetto della Casa Pontifica che è stato il suo segretario particolare durante gli anni del pontificato.
Sono stati rilasciati ieri sera i 67 giovani sostenitori della Manif Pour Tous contro la legge sul matrimonio gay che dall’una di notte di ieri sono stati detenuti in un commissariato di Parigi. I giovani francesi, riuniti nel gruppo Camping Pour Tous, avevano deciso di protestare sedendosi in totale silenzio vicino al Parlamento francese. Insieme a loro, c’era anche il senatore Pozzo di Borgo. Secondo un comunicato della Manif Pour Tous uscito ieri pomeriggio «non hanno fatto niente che giustifichi la loro detenzione da oltre 12 ore. La democrazia e la libertà di espressione sono di nuovo minacciati. La Francia è evidentemente governata da un gruppo che usa metodi da regime di polizia». Il loro caso ricorda quello di Franck Talleu, fermato e multato solo perché portava la maglia con il logo di una famiglia.
AsiaNews racconta la storia di una suora del Pime, che in famiglia ha imparato il valore della fede. La catechesi ai bambini e un documentario sull’Africa le hanno aperto le porte del mondo. Nel continente asiatico vuole portare “allegria e gioia” della sua terra. Sulle orme di papa Francesco, il Sud-America si apre alla missione “ad gentes”.
A rifiutare l'abito che copre la donna dalla testa ai piedi sono soprattutto le giovani, che ora possono andare a scuola o avere un lavoro. A mettere in difficoltà le imprese nazionali, anche l'importazione dalla Cina. Si vendono sempre, invece, nelle zone ove maggiore è la presenza dei talebani.
Buddhika ha 24 anni e ha da poco iniziato il catechismo per adulti. Buddista come suo padre (ma la madre è cattolica), decide di convertirsi dopo il fidanzamento con Manaasha, ragazza cristiana che “vive una fede bella e profonda, che mi ha colpito sin dall’inizio”. Alle obiezioni dei suoi amici buddisti risponde: “Sono libero di fare le scelte che voglio, la mia conversione non arreca loro alcun danno”.
Francesco commenta la vicenda di Stefano, il primo martire, vittima della calunnia che non è solo un peccato, "nasce da una cosa molto cattiva: nasce dall'odio. E chi fa l'odio è Satana". "La Chiesa ha tanti uomini e donne che sono calunniati, che sono perseguitati, che sono ammazzati in odio a Gesù, in odio alla fede".
Prima del Regina Caeli il pontefice sottolinea: “In questo tempo ci sono tanti cristiani che soffrono persecuzione: sono tanti, tanti! E in tanti Paesi. Preghiamo per loro con amore, dal nostro cuore: sentano la presenza viva e confortante del Signore Risorto”. Alla violenza contro la fede “bisogna rispondere come Gesù: con l’amore e con la forza della verità”.
Francesco ha celebrato messa nella basilica di san Paolo fuori le mura. "Un umile e grande Apostolo del Signore, che lo ha annunciato con la parola, lo ha testimoniato col martirio e lo ha adorato con tutto il cuore". "L'incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa". "Adorare il Signore vuol dire affermare, credere, non però semplicemente a parole, che solo Lui guida veramente la nostra vita; adorare il Signore vuol dire che siamo convinti davanti a Lui che è il solo Dio, il Dio della nostra vita, della nostra storia".
P. Errol Fernandes sj, docente di teologia al seminario di Mumbai, commenta il discorso del Santo Padre ai componenti della Pontificia commissione biblica. L’importanza di riscoprire le Sacre Scritture e il messaggio di amore, giustizia e pace, valido per le persone di ogni credo.
Si tratta di nove cardinali, da tutti i continenti. Fra essi vi è l'indiano card. Oswald Gracias di Mumbai. Essi sono già in contatto con il pontefice. Il primo incontro collettivo è previsto per i primi di ottobre. Un riferimento alle discussioni avvenute nelle congregazioni generali e (forse) in seguito allo scandalo dei Vatileaks. Per una maggiore collegialità nel governo della Chiesa e nella sua missione.
Voglio confessare alla presenza del cielo, della terra e dei loro abitanti, nonché del Dio eterno e creatore di tutto l'universo, che, giunta al punto di prendere la penna per scrivere dell'arcano mistero dell'incarnazione, vengono meno le mie già deboli forze, ammutolisce la mia lingua, il mio ragionare si arresta, si bloccano le mie facoltà e, volgendo il mio intelletto alla divina luce che mi guida e ammaestra, mi trovo tutta sopraffatta e sommersa. In essa si conosce tutto senza inganno, s'intende senza raggiri; vedo la mia inadeguatezza, conosco il vuoto delle parole e quanto sono insufficienti i termini per dare un'idea completa di un mistero che alla fine comprende Dio stesso e la più grande opera e meraviglia della sua onnipotenza. Vedo in questo mistero la divina ed ammirabile armonia della provvidenza e sapienza infinite, con le quali Dio lo ordinò e preparò da tutta l'eternità, cominciando a dispoilo gradatamente fin dalla creazione del mondo, affinché tutte le sue opere e creature risultassero un mezzo adatto allo scopo altissimo della discesa di Dio nel mondo per farsi uomo.
Occhio. Sta girando sul web, in particolare sui social networks, una notizia su Vicka su un suo presunto ricovero all'ospedale Agostino Gemelli di Roma. Vicka non è stata ricoverata in nessun ospedale romano e l'ospedale stesso ha problemi per le moltissime richieste di informazioni sul suo stato di salute. La notizia mi è pervenuta da una fonte ufficiale vicina al marito di Vicka. Se l'avete pubblicata sui vostri profili di facebook, twitter o su qualche blog, vi prego di cancellarla. Fate un passaparola, grazie.
Ricevendo i componenti la Pontificia commissione biblica, Francesco ribadisce che l'esegesi della Scrittura "non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale". I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla Comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità. Stamattina una visita alla Segreteria di Stato.
Bai Yansong è uno dei più famosi annunciatori della China Central Television (Cctv), la televisione di Stato cinese. In una recente intervista, ha commentato la mancanza di fede nella società cinese e ha parlato di come sta cercando di rendere proprio la fede una parte importante della propria vita. Sullo stesso tema ha riflettutto anche il grande accademico Liu Peng in una conferenza pubblicata dal Pu Shi Institute for Social Sciences nel 2011 pubblicata da AsiaNews in 4 parti (qui la prima, la seconda, la terza e la quarta parte). Nell'articolo seguente, pubblicato da Chinese Church Voices, presentiamo alcuni commenti alle dichiarazioni di Bai fatte da cristiani cinesi (traduzione in italiano a cura di AsiaNews).
Una folla di musulmani ha attaccato due uomini, cinque donne e due bambini, tutti di origine inglese. La polizia ha impedito la distruzione della casa, ma ha arrestato due cristiani. Leader del Global Council of Indian Christians (Gcic): “La crescente intolleranza anticristiana è allarmante”.
Il presidente egiziano, Mohamed Morsi, ha ordinato un’inchiesta per fare luce sugli attacchi contro le chiese e contro la stessa cattedrale ortodossa di San Marco al Cairo. Nel corso delle violenze dilagate nella giornata di domenica due persone sono morte e 90 sono rimaste ferite. Ilsussidiario.net ha intervistato Jayson Casper, giornalista e ricercatore americano con sede al Cairo che ha seguito gli scontri nel quartiere di Abbasiya per il quotidiano online Arab West Report.
Una croce astile, piantata nel terreno. Un leggio. Un prete. Accanto a lui un uomo con una chitarra classica intona un canto, fatto di pochi accordi. “Andate ed annunziate ai miei fratelli che vadano in Galilea”, canta. Alzando lo sguardo, tra gli alberi si può vedere uno striscione, il volto di un Cristo disegnato in rosso, ed una scritta, “grande missione in 100 piazze di Roma“. È uno spettacolo nuovo per chi è solito passare la domenica pomeriggio in questo parco di Roma. Ma non è la croce astile a colpire i passanti, né il leggio, o il prete, o l’uomo con la chitarra, o lo striscione. Intorno a tutto quello c’è un popolo, più di un centinaio di persone che accompagnano con il canto l’uomo con la chitarra. Battono le mani e cantano, come fossero un corpo solo, un unico corpo felice. Cosa avranno mai da sorridere e cantare?
Si è svolta domenica scorsa la prima delle cinque giornate di evangelizzazione promosse dal Cammino Neocatecumenale per l’anno della Fede. In cento piazze romane ed in circa diecimila piazze di tutto il mondo le comunità neocatecumenali si sono riunite per annunciare il Vangelo, portare la loro testimonianza di fede e fare delle catechesi. In questo modo il Cammino Neocatecumenale raccoglie l’invito fatto da Papa Francesco ad “andare nelle strade”, di portare alla gente la buona notizia della risurrezione di Cristo. L’iniziativa prende piede nell’anno della Fede promulgato da Benedetto XVI, mostrando quindi la continuità del papato di Francesco con il suo predecessore.
Domenica prossima avrà inizio una “Grande Missione” in migliaia di piazze di città di tutto il mondo. A motivo dell’Anno della Fede, il Cammino Neocatecumenale si è offerto per realizzare nelle piazze di tutte le città del mondo cinque catechesi durante le domeniche del tempo pasquale. Questi incontri, che inizieranno domenica 7 Aprile, avranno luogo nelle piazze vicine alle parrocchie dove, quelli che lo desiderano, potranno continuare poi in qualche gruppo della parrocchia. In queste cinque domeniche si daranno risposte ad alcune domande come queste: Chi è Dio per te? Hai sperimentato nella tua vita che Dio esiste? Tu, perché vivi? Che cos’è la Chiesa?
"Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinita' Divina, degnati, Ti preghiamo, di rivolgere a noi, il tuo sguardo misericordioso e benigno. Oh Maria! Tu che sei la nostra potente avvocata presso Dio, che con questa terra di peccato ottieni grazie e miracoli per la conversione degli increduli e dei peccatori, fa che otteniamo dal Tuo Figlio Gesu' con la salvezza dell'anima, anche la perfetta salute del corpo, e le grazie di cui abbiamo bisogno. Concedi alla Chiesa ed al Capo di essa, il Romano Pontefice, la gioia di vedere la conversione dei suoi nemici, la propagazione del Regno di Dio su tutta la terra, l'unità dei credenti in Cristo, la pace delle nazioni, affinché possiamo meglio amarti e servirti in questa vita e meritare di venire un giorno a vederti e ringraziarti eternamente in Cielo. Amen. "
Il matrimonio gay in Francia è stato approvato. Non dalla legge, visto che il Senato sta ancora discutendo la proposta del governo socialista, ma delle enciclopedie francesi. Fino ad oggi i dizionari d’Oltralpe hanno definito il matrimonio come «atto solenne con il quale un uomo e una donna stabiliscono tra di loro un’unione» regolamentata dalla legge. Prima ancora di sapere che fine farà la legge Taubira in Parlamento, nella prossima edizione del più prestigioso dizionario francese, Petit Larousse, alla voce “matrimonio” si leggerà: «Atto solenne con il quale due persone di sesso differente o dello stesso sesso stabiliscono tra di loro
L’attacco ai cristiani copti di domenica scorsa in Egitto davanti alla cattedrale San Marco? È opera dei cristiani stessi. È quanto hanno sostenuto oggi in Parlamento i Fratelli Musulmani e il Ministero degli Interni, scatenando la rabbia dei parlamentari cristiani.
Gli scienziati italiani, con l’aggiunta prestigiosa del Nobel Yamanaka, si sono espressi in massa contro il metodo Stamina. Siamo d’accordo nella sostanza, e il Parlamento si è mosso su questa linea, cercando di assicurare comunque la continuità delle cure a chi le aveva iniziate. Però… c’è un però, e il grande Yamanaka, che non conosce il nostro paese, non lo può sapere. Da anni, i magistrati italiani invadono il campo politico, stravolgendo leggi votate dai rappresentanti dei cittadini, ma inserendosi anche negli ambiti più strettamente medici. Lo fanno senza che ci sia la minima protesta, che dico, un fiato, un bisbiglio, un battito di ciglia, da parte della comunità scientifica. Chi mai ha alzato la voce quando una sentenza ridefiniva l’infertilità?
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,1-15) In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Finirà che tra un po' vieteranno di esporre pubblicamente anche una semplice Natività: per oltraggio alla pubblica decenza. Tempi duri per la famiglia tradizionale. L'ennesimo attacco arriva ancora una volta dalla Francia, Stato pilota per le più ardite sperimentazioni nel campo del laicismo militante. La notizia sta facendo il giro della rete.
Il signor Rossi sposa la signora Bianchi. Dopo un po’ di tempo i due divorziano. Lei poi va a convivere e l’ex marito chiede ai giudici di non pagare più l’assegno di mantenimento. In primo grado gli danno ragione e così anche in secondo grado. La legge sul divorzio del 1970 prevede che il Tribunale “dispone l'obbligo per un coniuge di somministrare periodicamente a favore dell'altro un assegno quando quest'ultimo non ha mezzi adeguati o comunque non può procurarseli per ragioni oggettive”. Quindi lo stato di bisogno necessario per ricevere l’assegno deve essere verificato di volta in volta, non ci possono essere presunzioni oggettive. E di contro non si può stabilire a priori una serie di situazioni in cui l’assegno non è più dovuto. L’unico caso in cui automaticamente, sempre secondo la legge del 1970, cessa il dovere di foraggiare l’ex coniuge si riferisce all’ipotesi di seconde nozze di quest’ultimo.
Puntuale come ogni anno è arrivato il Rapporto di Amnesty International sulla pena di morte. E ci dice che continua la tendenza positiva verso l’abolizione della pena capitale anche se ci sono dei passi indietro, come in Iraq. Il Rapporto ci informa poi che le esecuzioni nel 2012 sono state 682, divise in 20 paesi. A parte va conteggiata la Cina che, da sola (21esimo paese), mette a morte più persone di tutti gli altri Paesi messi insieme, ma non fornisce alcuna cifra ufficiale. Secondo Amnesty si tratta di migliaia.
Era deciso da infiniti secoli, ma celato nei segreti della Sapienza eterna, il tempo e l'ora conveniente in cui doveva manifestarsi nella carne il grande mistero della pietà, giustificato nello spirito, predicato agli uomini, svelato agli angeli e creduto nel mondo. Arrivò dunque la pienezza di questo tempo, che fino ad allora, benché pieno di profezie e promesse, era molto vuoto, perché gli mancava la pienezza di Maria santissima, per il cui volere e consenso tutti i secoli dovevano ricevere il loro compimento, che era il Verbo eterno incarnato, passibile e redentore. Questo mistero era preordinato prima dei secoli, affinché poi in essi si eseguisse per mano della nostra celeste Signora. Quindi, trovandosi già lei nel mondo, non si doveva più rimandare la redenzione umana e la venuta dell'Unigenito del Padre, perché ormai non era più necessario che egli prendesse come in prestito dimore straniere, potendo vivere stabilmente nella sua dimora, edificata ed arricchita con le sue stesse spese anticipate, assai meglio di quanto non lo fu il tempio di Salomone con quelle di suo padre Davide.
La scelta d Ludovica che a 17 anni ha deciso di donare la sua vita al Signore. Vito D'Ettorre durante il programma "Nel cuore dei giorni" dà il benvenuto a Suor Benedetta, venti anni, che racconta la sua storia e ripercorre quando è nata la sua vocazione culminata nella Giornata mondiale della gioventù di Madrid.
Preoccupazione per un rapido deterioramento della salute di Joseph Ratzinger. «Benedetto XVI non ha nessuna malattia specifica e i suoi problemi di salute sono quelli legati all'età», ha evidenziato Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, nel commentare sull'agenzia cattolica "Aci Prensa" le voci circolate sulla stampa spagnola su una presunta grave malattia del Pontefice emerito. Le ultime immagini di Ratzinger documentano un forte dimagrimento e un generale indebolimento del suo stato fisico. Secondo quanto si apprende in Curia, anche papa Francesco si sarebbe informato sulle condizioni del predecessore attraverso l'arcivescovo Georg Gaenswein che lo ha rassicurato. Si tratta, infatti, dell'aggravamento di una situazione di generale fragilità, senza fatti specifici accertati dai controlli medici di routine. Un cedimento fisco e nervoso piuttosto normale dopo il periodo di straordinaria tensione provocato dall'abbandono del Soglio di Pietro. Nessuna necessità immediata di ricovero e, come previsto, il prossimo mese è programmato il ritorno Oltretevere nel monastero allestito per lui nei giardini vaticani.
Vangelo Gv 6, 1-15: Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
“Vi ringrazio per il vostro gesto di vicinanza e di affetto. Il Signore vi ricompensi abbondantemente”. Così, Papa Francesco ha voluto salutare gli Ospiti dei Centri della Caritas di Roma con una lettera inviata al direttore, mons. Enrico Feroci.
“Il cinquantesimo anniversario dell’Enciclica Pacem in terris, del Beato Giovanni XXIII - che ricorre proprio oggi – sia di stimolo ad impegnarsi sempre nel promuovere la riconciliazione e la pace”. E’ l’auspicio di Papa Francesco, che stamani ha ricevuto circa 120 membri della "Papal Foundation" nella Sala Clementina, in Vaticano. Ad accompagnarli il presidente dell’associazione caritativa statunitense, fondata nel 1988, il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington.
Mi son chiesto tutto il giorno: perché non condividere un gesto così bello ed umile da parte di Papa Francesco? Sono un po’ timido e riservato, ma qui non si tratta di me, ma della bellissima testimonianza di un'altra persona: del Papa. Stamattina mi son svegliato per 'storto'. Mi faccio il caffè e rimane incastrato il pulsante di accensione dei fornelli: 'tac' 'tac' tac' che continuava ininterrotto con la scintilla che scoccava ogni secondo. Provo a smanettare e faccio saltare tutto l'impianto elettrico. Col cappotto, in pigiama in chiesa per andare a cercare l'interruttore generale. Provo a fare pulizia con una bomboletta a compressione per pulire i PC e per poco non vado a fuoco. Tra l’altro ha smesso di funzionare il portatile. Comincio a sudare e mi devo cambiare. Sono un po’ debilitato dagli antibiotici. Decido di non andare più a fare la visita ortopedica: non mi sento bene, forse anche perché nervoso, telefono a mia sorella e faccio disdire l’appuntamento. Poi alle 9: squilla il telefono della Parrocchia: “Pronto? Don Giuseppe? Si eccomi: Buongiorno, sono Papa Francesco.”
Un esperto sudcoreano spiega: “Mentre tutti abbiamo osservato i movimenti dell’esercito, nel regime sono state cambiate diverse pedine. E sembra essere sparito lo zio del dittatore, fino a oggi eminenza grigia e punto di contatto con l’esercito”. Funzionario di Pyongyang alla Cina: “La guerra non ci sarà, mandateci turisti”.
Fonti di AsiaNews in Corea raccontano un incontro clandestino con un fedele: “Mi ha detto che l’appello di Francesco è arrivato anche lì. Non vogliono più essere isolati dal resto del mondo”. Ma la tensione nella penisola sale: Pyongyang punta le rampe missilistiche verso il cielo e si prepara a sparare.
Il 12 aprile 1980, precisamente trentatré anni dopo la prima apparizione, più di tremila persone che si erano radunate vicino alla grotta furono testimoni di un prodigio solare. Molti hanno attestato di aver assistito al fenomeno soprannaturale, descrivendone minuziosamente i particolari. L’avvenimento era già atteso perché Maria SS. l’aveva annunciato precedentemente ai veggente. Un fenomeno simile si ripeté ancora due anni dopo e, nello stesso tempo, Bruno poté ricevere un altro più recente e incisivo messaggio della Madonna:

«In questo luogo voglio avere un santuario ed essere venerata con i nuovi titoli Vergine della rivelazione e Madre della Chiesa! La mia casa deve essere aperta a tutti, in modo che tutti entreranno in essa, nella casa del soccorso, e si convertiranno. Gli assetati e i confusi verranno qui per pregare, vi troveranno amore, comprensione e consolazione, essi vi troveranno il vero senso della vita. In questa grotta, proprio dove sono apparsa più volte, sarà eretto il santuario delle espiazioni come un Purgatorio sulla Terra. E ci sarà una porta chiamata “Porta della Pace”. Tutti i fedeli dovranno entrarci e salutarsi con il saluto della pace e dell’unità tra i cristiani: «Dio benedici la SS. Vergine Maria e proteggici! “».

Un anno prima appunto la Madonna aveva iniziato a manifestarsi come «Regina della Pace!».
Come racconta Salvatore Nofri, oltre 3.000 fedeli erano presenti alla Grotta delle Tre Fontane il 12 aprile 1980, per l’anniversario del 1947. Un normale anniversario come i precedenti, senza nulla di particolare, un normale giorno di preghiera e di raccoglimento. Ma ecco che durante la concelebrazione della Messa nel piazzale antistante la Grotta (Otto celebranti, presiedeva il Rettore. P. Gustavo Paresciani) esattamente al momento della consacrazione, si verificò uno straordinario fenomeno simile a quello che si era verificato, a Cova di Iria, il 13 ottobre 1917. Solo che il fenomeno delle Tre Fontane a differenza di quello, presentava varietà di segni. A Fatima il sole apparve come una gigantesca ruota iridata, che girava e irradiava moltiformi colori.
Nessuno però sa che è stata addirittura la Madonna in persona a “consacrare” il tricolore nell’importante apparizione del 12 aprile 1947 a Roma, alle Tre Fontane, a Bruno Cornacchiola (il mangiapreti che si convertì). Era un fanciulla di sfolgorante bellezza e indossava un lungo abito bianco, con una fascia rossa in vita e un mantello verde. Consegnò al Cornacchiola un importante messaggio per il Santo Padre. E poi alla mistica Maria Valtorta spiegò che apparve “vestita dei colori della tua Patria, che sono anche quelli delle tre virtù teologali, perché virtù e patria sono troppo disamate, trascurate, calpestate, ed io vengo a ricordare, con questa mia veste inusitata, per me, che occorre tornare all’amore, alle Virtù e alla Patria, al vero Amore”. Aggiunse che era apparsa a Roma perché “sede del papato e il Papa avrà tanto e sempre più a soffrire, questo, e i futuri, per le forze d’Inferno scagliate sempre più contro la S. Chiesa”. Aggiunse che apparve per la terribile minaccia del “Comunismo, la spada più pungente infissa nel mio Cuore, quella che mi fa cadere queste lacrime”. Essa è “la piovra orrenda, veleno satanico” che “stringe e avvelena e si estende a far sempre nuove prede”, una minaccia “mondiale, che abbranca e trascina al naufragio totale: di corpi, anime, nazioni”. Era in effetti il 1947. L’Armata Rossa stava marciando su mezza Europa, fino a Trieste. E l’Italia il 18 aprile 1948 si salvò solo per l’impegno del papa e della Chiesa, da cui venne alla patria uno statista come De Gasperi, che salvò la libertà e così compì davvero il Risorgimento.
Gianluigi “Gigi” De Palo, assessore alla Famiglia di Roma nell’attuale giunta del sindaco Gianni Alemanno (Pdl), dal quale è stato chiamato nel 2011 per ricoprire tale incarico senza che si fosse mai candidato prima, ha rotto gli indugi e ha deciso di correre per le comunali di maggio 2013 con una sua propria lista, Cittadini x Roma, a sostegno della candidatura di Alemanno. De Palo, che in passato è già stato presidente delle Acli provinciali e del Forum delle associazioni familiari del Lazio, in una recente intervista ad Avvenire, ha anche avuto modo di spiegare come mai ha preferito appoggiare la candidatura di Alemanno piuttosto che quella di Ignazio Marino del Pd o altre: «Siamo riusciti a portare a Roma il Quoziente familiare – ha detto -, un quadro organico di politiche familiari e un sistema di asili nido aperto e di alta qualità. Temo che saranno sacrificate sull’altare dell’agenda-Marino». Il trionfatore delle primarie del Pd a sindaco di Roma, infatti, ha messo in primo piano nel suo programma liberalizzazione delle droghe leggere, registri delle coppie di fatto e testamento biologico.
Emi, l’Editrice missionaria italiana, festeggia i suoi quarant’anni con tre libri in testa alle classifiche di vendita in Italia. «Siamo in otto, mica in centinaia come a Mondadori», scherza il direttore Lorenzo Fazzini, «ma siamo riusciti a portare in libreria, primi in assoluto, due opere di papa Francesco, Umiltà, la strada verso Dio, Guarire dalla corruzione, e un libro su di lui, Francesco, un Papa dalla fine del mondo, scritto da Gianni Valente».
«La giustizia celeste dirà la sua parola al momento opportuno». Così ha commentato Tawadros II, Papa della Chiesa copta ortodossa, in merito agli ultimi sanguinosi eventi che hanno scosso l’Egitto. E per la prima volta, in un’intervista alla televisione ONtv ha denunciato la negligenza colpevole del presidente: «Vogliamo fatti, non solo parole. Il presidente Morsi ha promesso di fare qualsiasi cosa per proteggere la cattedrale, ma in realtà ciò non è mai avvenuto». Alla proposta del governo di promuovere una commissione per affrontare la questione, il Papa ha risposto «Di gruppi, commissioni ne abbiamo abbastanza. Abbiamo bisogno di azioni, non di parole».
Rita Coruzzi, scrittrice e giornalista, autrice, tra gli altri, di Come la fede mi ha ridato il sorriso, Il mio amico Karol e Grazie alla vita, racconta il suo incontro di ieri con papa Francesco, avvenuto al termine dell’udienza generale, quando il Pontefice ha salutato e benedetto alcuni fedeli. Come racconta lei stessa a tempi.it «Dopo che l’udienza è terminata, il Papa è uscito sulla papamobile e si è fermato per salutare tutti i malati. Io ho potuto parlargli, mi sono presentata e gli ho dato due regali; una lettera personale e una copia del mio primo libro Un volo di Farfalla. Volevo che avesse qualcosa di mio. Penso che anche al Papa possa far piacere ricevere un regalo, che possa, insomma, restare sorpreso. Gli ho detto, poi, che sono una scrittrice e che mi occupo solo di storie positive. Lui mi ha detto di andare avanti e che sono sulla strada giusta».
«Quello che sta succedendo in Francia in questo momento è una grazia». Tenendo conto che il filosofo francese Fabrice Hadjadj sta parlando dell’approvazione da parte del governo socialista in Francia del matrimonio gay e della quasi totale censura di un milione di persone che scendono in piazza per protestare, si potrebbe pensare che è impazzito. Ma il direttore dell’Istituto europeo di studi antropologici Philanthropos di Friburgo (Svizzera), che ha rilasciato un’intervista a tempi.it a margine del convegno che si è tenuto ieri all’Università Cattolica di Milano dal titolo “È ancora tempo di credere”, ha buone ragioni per usare la parola “grazia”, pur affermando che la Francia è nel bel mezzo di una «crisi antropologica» dominata da una «tecnocrazia che vuole trasformare l’umano».
Il nono e ultimo giorno di quelli in cui l'Altissimo preparò più da vicino la sua dimora per santificarla con la sua venuta, decise di rinnovare le sue meraviglie e moltiplicare i prodigi, riepilogando i favori e i benefici che sino a quel giorno aveva comunicato alla principessa Maria. Tuttavia, l'Altissimo operava in lei in modo tale che, quando tirava fuori dai suoi tesori infiniti cose antiche, ne aggiungeva sempre di nuove; e tutti questi gradi e queste meraviglie erano ben convenienti, trattandosi di un Dio che si umilia fino a diventare uomo ed eleva una donna ad essere madre sua. Veramente Dio, per discendere ad uno di questi estremi, cioè ad essere uomo, non poté mutare natura, né di ciò vi era necessità, poiché, restando immutabile in se stesso, poté unire alla sua persona la nostra natura. Ma perché una donna mortale giungesse a dare la sua stessa carne, affinché Dio vi si unisse facendosi uomo, pareva necessario che ella attraversasse uno spazio infinito e venisse a porsi tanto distante dalle altre creature, quanto vicina al medesimo Dio.
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Un Papa rock: Jorge Bergoglio adesso si può fregiare anche di questo titolo. Oggi, dopo l'udienza del mercoledì, il pontefice infatti tra i tanti fedeli accorsi a salutarlo ne ha trovato anche uno davvero speciale, uno che solitamente non si dovrebbe vedere bazzicare dalle parti di piazza san Pietro. Una rock star, uno di quelli che solitamente si associa allo slogan "sesso droga e rock'n'roll". In realtà il personaggio a cui il Papa ha stretto la mano con un grande sorriso, evidentemente dimostrando di riconoscerlo, non è la prima volta che si recava da un Papa. Si tratta di Patti Smith, celeberrima icona della musica rock, una dei massimi esponenti della scena punk degli anni settanta e ancora attiva (si trova a Roma in questi giorni proprio per prendere parte a un festival da lei organizzato e curato).
Gv 21, 1-19 Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.
[ In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. ] Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Dei tormenti vissuti dalla Chiesa che è in Cina si conoscono le divisioni e i conflitti tra alcune comunità “ufficiali” e “clandestine”, così come i condizionamenti e le imposizioni subite da parte della politica religiosa imposta dal Partito. Ma nell'immenso Paese asiatico la fede dei cristiani è aggredita anche altre insidie più subdole e perniciose. Come quelle messe in campo da Fulmine d'Oriente, una sètta millenarista che da tempo fa guasti tra le comunità cattoliche e evangeliche, mietendo adepti perfino tra sacerdoti, religiosi e pastori.
Il padre gesuita Dariusz Kowalczyk, durante una puntata sulla Radio Vaticana dedicata al catechismo della Chiesa cattolica, ha affrontato il tema dei modelli alternativi all’unione fra uomo e donna. Riportiamo di seguito le parole di padre Kowalczyk. Ai nostri tempi abbiamo a che fare con l’ideologia cristofoba che vuole creare un nuovo uomo e una società nuova. Così viene ripetuta la tentazione del Satana di essere come Dio. Si vuole cambiare il senso delle parole fondamentali per la nostra civiltà: sesso, natura umana, matrimonio, padre, madre, famiglia. Per quello la Chiesa, oggi più che mai, deve ricordare la verità antropologica fondamentale espressa nel libro della Genesi: «Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò» (1,27).
Pestaggi, lavoro massacrante, torture ripetute e malnutrizione. È quello che avviene ogni giorno nel campo di lavoro femminile (laojiao) di Masanjia (nella foto, una cella), nella provincia di Liaoning, uno dei 300 «campi di rieducazione attraverso il lavoro» attivi in Cina, dove chiunque può essere rinchiuso fino a quattro anni senza processo. Nonostante le promesse da parte del Partito comunista di «riformarli», la realtà è che i campi sono in piena attività, come racconta un servizio inedito del mensile cinese Lens, basato sui racconti di ex detenuti, ex ufficiali del laojiao e procuratori provinciali.
Tra la spazzatura di Waf Jeremie le previsioni del Fmi sembrano avere poco spazio. Haiti, Port-au-Prince: a tre anni abbondanti dalla scossa di terremoto che ha devastato l’isola caraibica provocando più di 230 mila morti il Fondo Monetario Internazionale dà le cifre per i mesi a venire, stimando una crescita dell’economia dell’isola pari al 6,5 per cento. Il condono del debito estero gioca il suo ruolo chiave in questa aspettativa, supportata da crescite e investimenti nel settore agricolo e industriale, e in tante zone dell’isola i segnali che una ripartenza è possibile si iniziano a vedere. Ma certo non qui, nella baraccopoli più congestionata e difficile dell’isola, dove vivono 70 mila persone accertate, molte di più nella realtà. Qui dove sorge una discarica la gente va e viene in cerca di cibo da recuperare e di oggetti da rivendere: si ferma e costruisce la propria casa con quel che trova. O ancora, è il punto di arrivo di tante famiglie che giungono in città dal resto dell’isola, per poi finire a vivere nel luogo più povero di Port-au-Prince.
Il presidente della Conferenza episcopale coreana ad AsiaNews: “Le tensioni servono per non perdere la faccia e ottenere al contempo assistenza finanziaria. Mi appello a tutta la popolazione coreana: preghiamo anche e soprattutto per queste persone che creano, con le loro azioni, dolore e morte”.
L’8 aprile si è celebrata la festa dell`Annunciazione, in ritardo per via delle concomitanti celebrazioni pasquali. In questa occasione il Movimento per la Vita di Torino, le figlie di Maria Regina delle Madri e la Famiglia di Thérèse hanno organizzato una benedizione delle mamme in attesa, invitando tutte le madri a partecipare. È previsto anche il rosario delle madri il 10 aprile. La benedizione è stata impartita durante la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal cardinale Severino Poletto, Arcivescovo emerito di Torino, nel Santuario mariano della Consolata di Torino (http://www.laconsolata.org/).
“Si va avanti alla giornata. Ho l'impressione che le persone sono sempre più spossate. Sono tutti divenuti poveri e ognuno è alla continua ricerca di qualcosa da mangiare per sè e per la propria famiglia. Per le strade di Aleppo si vedono le persone che girano senza posa con le buste in mano, cercando un po' di pane.” Così riferisce all'agenzia Fides il vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo, presidente di Caritas Siria, delineando un'immagine eloquente della condizione quotidiana vissuta da una città che era tra le più fiorenti e dinamiche di tutto il Medio Oriente, e che ora appare irrimediabilmente sfigurata dalla guerra civile.
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in Lui non vada perduto ma abbia la vita eterna”: su questa affermazione di Gesù contenuta nel Vangelo proposto dalla liturgia del giorno, il Papa ha svolto la sua breve omelia durante la Messa presieduta nella Cappellina della Casa Santa Marta. Con lui hanno concelebrato il cardinale Angelo Sodano e il cardinale Angelo Comastri, alla presenza di alcuni dipendenti della Fabbrica di San Pietro e del ministro italiano dell’Interno Anna Maria Cancellieri accompagnata dai familiari.
All'udienza generale Francesco dice che essere cristiani significa dare testimonianza di una speranza che non delude, "un servizio prezioso che dobbiamo dare a questo mondo che spesso non riesce a sollevare lo sguardo verso l'altro, non riesce più a sollevare lo sguardo verso Dio". Un invito alla preghiera per le vittime del terremoto che ha colpito l'Iran.
Per il patriarca della Chiesa copta ortodossa in duemila anni la cattedrale di S. Marco non ha mai subito un assalto del genere. Il presidente islamista non ha protetto i cristiani. I video dell'assalto avvenuto lo scorso 7 aprile. Giovani cristiani e musulmani manifestano per l'unità del popolo egiziano.
Dopo il North Dakota anche il Kansas ha dato una svolta importante alla legislazione americana sull’aborto segnata dalla famosa sentenza “Roe cotro Wade” della Corte Suprema, che nel 1973 legalizzò l’aborto. Venerdì sera il Parlamento del Kansas ha approvato con 118 voti contro 40 una misura in cui si legge che la vita comincia «al momento della fecondazione». La legge prevede anche lo stop alle agevolazioni fiscali, indirette, per gli enti abortisti. Nessun operatore sanitario che effettua aborti potrà più accedere ai corsi scolastici e di educazione sessuale, né impartire lezioni su quello che i medici devono fare di fronte a una richiesta di aborto. Le donne incinta che affrontano le cure per il tumore dovranno poi essere informate dei rischi, fino ad ora taciuti, per la vita del bambino.
Chiamare allo stesso modo realtà diverse, con il pretesto dell’uguaglianza, non è giustizia ma un’assimilazione inconsistente che farà sì che si indebolisca ancora di più il matrimonio. Constatare una differenza reale non è discriminare. Pretendere di “uguagliare” tutto e tutti, senza tenere conto della realtà e dei principi etici e morali che la reggono, significa massificare, depersonalizzare». A scriverlo, all’interno di una dichiarazione intitolata Defendiendo la familia y el matrimonio, ganamos todos, è il Consiglio permanente della Conferenza episcopale dell’Uruguay, intervenuta ieri nuovamente per criticare la legge sul matrimonio igualitario che domani dovrebbe essere all’esame della Camera dei deputati per l’ultimo passaggio parlamentare.
Quando la promessa del baseball americano, Grant Desme, allora 23enne, decise nel 2010 di lasciare una carriera appena cominciata, il mondo della major league e i suoi fan rimasero scioccati. Desme amava quello sport, le feste, le macchine e il pianeta in adorazione ai tuoi piedi. O almeno così sembrava quando lo si vedeva sfrecciare sul suo Suv, sempre circondato da «persone che ti vogliono stare vicine». In effetti, al giocatore sembrava di aver ottenuto «la felicità che pensavo si trovasse dietro l’angolo»: ancora nella minor league, aveva già battuto 31 fuori campo in una stagione, e poi altri 11 passando a giocare nella Arizona fall league, dove nel 2009 si aggiudicò il premio di miglior giocatore dell’anno. Ma proprio quando gli Oakland Athletics avevano iniziato a fantasticare sul futuro del campione, firmando un assegno di 430 mila dollari, lui si tirò indietro.
Gli Stati Uniti e la Corea del Sud alzano al massimo il livello di allerta delle proprie truppe. Oggi scade l’ultimatum del regime dei Kim agli stranieri per lasciare la penisola. Fonti di intelligence: “Un nuovo missile dalla gittata di 3mila chilometri, mai sperimentato, è in modalità di lancio”.
Il terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito soprattutto il distretto di Shonbeh (Iran occidentale) e la città di Kaki, a soli 96 km dalla sede dell'impianto atomico di Bushehr. Le autorità rassicurano sulla sicurezza della centrale. In Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Qatar evacuati i grattaceli.
Dall'autore del best-seller "Da servo di Pannella a figlio libero di Dio", un libro rivelazione su Emma Bonino candidata alla presidenza della repubblica italiana dopo una vita spesa per l'aborto, la propaganda in favore della droga, dell'omosessualità in nome dei diritti civili.
La puntata partirà dal giorno dell’elezione del Papa: il 13 marzo 2013 alle 19,06 quando il cardinale Bergoglio viene eletto Pontefice e assume il nome di Francesco, come il poverello di Assisi. Sia il santo, che il Papa hanno in comune — tra le altre cose — la battaglia contro il Diavolo. Le prime catechesi del nuovo Papa, infatti, più volte parlano del combattimento contro “la mondanità del demonio”. Ed è nota la vicenda di Francesco d’Assisi mentre caccia i diavoli dalla città di Arezzo. In studio il medievalista Franco Cardini. Conduce David Murgia.
La divina principessa Maria era talmente piena di grazia e di bellezza, e il cuore di Dio talmente ferito dai suoi desideri pieni d'amore, che già questi lo obbligavano a volarsene dal seno dell'eterno Padre nel talamo del suo grembo verginale, ponendo fine a quel lungo ritardo nel venire nel mondo, che già durava da oltre cinquemila anni. Tuttavia, dovendosi compiere questo nuovo prodigio con tutta sapienza e giustizia, il Signore dispose tutto in modo che la Principessa dei cieli fosse non solo madre degna del Verbo che stava per incarnarsi, ma anche mediatrice efficace della sua venuta, molto più di quanto sia stata Ester per il riscatto del suo popobi. Nel cuore di Maria santissima ardeva il fuoco che Dio stesso aveva acceso, cosicché chiedeva incessantemente la venuta del Salvatore; d'altra parte, l'umilissima signora si vergognava tra sé, sapendo che per il peccato di Adamo era stata promulgata per i mortali la sentenza di morte e di privazione eterna della visione di Dio.
Vangelo di domani con il commento di don Fabio Rosini: Gv 3,14-21 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Da “prima delle peccatrici”, come si definisce, a paladina della castità. Da una vita di lusso, sesso e sregolatezze di ogni tipo a testimonial di fede. Il tutto dopo la conversione avvenuta al termine di un viaggio casuale a Medjugorje. E domenica, l'ex top model Ania Goledzinowaska era a Nepi a testimoniare la sua esperienza su invito del parroco, suo connazionale, Janusz Konopacki in occasione della festa della Misericordia. Tailleur scuro che lasciava intravedere una casta camicetta bianca, capelli lisci biondi, trucco leggero e un sorriso che solcava il suo volto. Così l'ex fidanzata di Paolo Emilio Beretta, figlio della sorella di Silvio Berlusconi, si è presentata nella gremita cattedrale della cittadina famosa per sue acque minerali.
Il cardinal Tong ha raccontato, nel corso della messa solenne di ringraziamento per l’elezione del nuovo pontefice, i momenti salienti del suo incontro con Francesco: “Mi ha baciato la mano per dimostrare il suo amore e la sua devozione alla nostra Chiesa, un gesto che mi ha molto commosso. Gli ho regalato una statua della Madonna di Sheshan che ora si trova nella sua camera”. Un grazie a Benedetto XVI: “Ha spianato la strada alla riconciliazione”.
Ci sono le prove, ecco le fotocopie dei cablogrammi, 38 anni fa ci sono stati contatti fra Comunione e Liberazione e gli americani. Veramente l’estrema sinistra italiana lo gridava anche prima di quell’anno, e si motivarono così atti di violenza che hanno interessato più di 100 luoghi dove si riunivano quelli di CL.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,7-15)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Tensione in deciso aumento sullo scenario dell'estremo oriente. Il Giappone ha dispiegato due batterie di missili Patriot in pieno centro della capitale Tokyo, nei pressi del ministero della difesa. Si tratta di batterie anti missili pronte a entrare in azione se la Corea del nord, come minaccia da giorni, deciderà di attaccare il Giappone. Nelle prossime ore verranno dispiegate altre batterie anti missili in altri quartieri della capitale e nell'isola di Okinawa, tutti possibili obbiettivi nord coreani. E' un clima di altissima tensione quello che si vive in queste ore, visto che indiscrezioni provenienti dalla Corea del Nord parlavano del 10 aprile come giorno dell'attacco. Ma i più non credono a questa ipotesi: tutta queste minacce sarebbero un tentativo da parte della Corea del Nord per ottenere vantaggi dal punto di vista politico in special modo da parte della Corea del sud, e anche di un modo per il giovane dittatore di imporsi nel suo stesso paese, dove avrebbe contro diversi esponenti del regime.
Domenica al Cairo, ai funerali nella cattedrale di San Marco delle vittime cristiane degli scontri dei giorni scorsi, un altro cristiano due morti e almeno 90 persone sono rimaste ferite, per l'attacco del corteo funebre da parte di gruppi non identificati. Il 5 aprile scorso a Khosous, nella periferia del Cairo, alcuni edifici della comunità cristiana sono stati incendiati da musulmani che consideravano i cristiani responsabili di scritte offensive. Quattro cristiani sono stati uccisi insieme a un musulmano. Il presidente Morsi ha telefonato al patriarca copto Tawadros II per esprimere la sua solidarietà. Da parte sua, il patriarca copto ha parlato di “episodio grave e senza precedenti” davanti al quale però ha raccomandato di “mantenere la calma anche per preservare la sicurezza del Paese e l'unità nazionale.
L’incontro è stato veramente molto cordiale, e il “Präses” Schneider ha fatto al Santo Padre le sue felicitazioni, anche per l’inizio così felice ed entusiasmante del nuovo Pontificato, e ha manifestato anche il suo apprezzamento per la scelta del nome “Francesco”, perché è un nome di un Santo che parla veramente a tutti i cristiani in un modo estremamente efficace. Il “Präses” ha anche parlato dell’alluvione e delle sofferenze che hanno colpito recentemente l’Argentina, manifestando al Santo Padre la partecipazione alle sofferenze del suo popolo.
Il Ministro della Salute cinese ha reso noto il numero di aborti praticati in 42 anni di regime: 336 milioni. Si tratta di cinque volte e mezza la popolazione italiana. Nel 1971 la Cina ha avviato una politica demografica tesa al controllo delle nascite. Nei primi anni tale politica si declinava come mero indottrinamento anti-natalista, ma poi nel 1978 la Cina, non paga dei risultati ottenuti, varò la politica del figlio unico. Questo provvedimento è odiatissimo dai cinesi dal momento che, seppur preveda alcune eccezioni (due figli sono permessi alle coppie di figli unici, a quelle che vivono in campagna con una sola figlia, a chi ha un figlio handicappato), costringe le donne ad abortire se aspettano un secondo figlio o a pagare multe salate. Dal 1980 ad oggi lo Stato ha incassato 380 milioni di dollari per le multe comminate a chi aveva messo al mondo più di un bambino.
È davvero un grande evento quello promosso a Milano dall’Associazione Sant’Anselmo Imago Veritatis, ricco nei contenuti e nelle proposte diversificate e diffuse sul territorio cittadino in occasione delle celebrazioni previste per i 1700 anni dall’Editto di Costantino. Incontri, cineforum e anche un concorso per le scuole. Soprattutto una mostra, allestita presso la Pinacoteca Ambrosiana, istituzione fortemente voluta all’inizio del XVII secolo dal Cardinale Federico Borromeo affinché l’arte potesse svolgere tre fondamentali funzioni: devozionale, documentaria ed educativa.
Periferia del Cairo: un’altra strage di cristiani, un altro scontro violento di religione nel nuovo Egitto post-rivoluzionario. Non c’è stata pace nemmeno ai funerali delle quattro vittime cristiane copte, celebrate domenica: il corteo funebre è stato attaccato da una folla di islamici, armati di pietre e bottiglie molotov. Un altro cristiano è stato ucciso. Gli scontri sono continuati sporadicamente, per tutta la notte.
Grandi sono le opere dell'Altissimo, perché tutte furono e sono fatte con pienezza di scienza e di bontà, con equità e misura'. Nessuna è incompleta, nessuna inutile o difettosa, nessuna superflua o vana; tutte sono sublimi e magnifiche, come volle farle e conservarle lo stesso Signore secondo il suo volere, e le volle come occorreva che fossero perché egli venisse meglio conosciuto e magnificato. Cionondimeno, tutte le opere ad extra di Dio, ad eccezione del mistero dell'incarnazione, per quanto siano grandi, stupende ed ammirabili, e anzi più ammirabili che comprensibili, non sono più che una piccola scintilla uscita dall'immenso abisso della Divinità. Soltanto questo grande mistero dell'incarnazione, per cui Dio si fece uomo passibile e mortale, è veramente l'opera eccelsa di tutta la potenza e sapienza infinita, ed è quella che eccede oltremisura gli altri mirabili prodigi del suo braccio onnipotente. Infatti in questo mistero, non solo una scintilla della divinità, ma tutto il vulcano di quell'incendio infinito, che è Dio, scese e si coni ùnicò agli uomini, unendosi in modo indissolubile ed e~rno alla nostra natura terrena ed umana.
Esisteva il web prima del web? Esisteva cioè la visione di un sistema ideale di riferimento e relazione intellettuale che permettesse a tutti di comunicare? Quando Leonardo da Vinci progetta il suo elicottero non ha energia meccanica sufficiente per farlo davvero volare, ma ha compreso il concetto di velivolo con rotore. Nel 1300 il teologo e logico Raimondo Lullo non ha né personal computer né software di intelligenza artificiale, ma con la sua «arte combinatoria» e «mnemotecnica» anticipa gli studi di Turing e Minsky. Italo Calvino parla di romanzi scritti al computer nel 1967, quando non ne ha mai usato uno, e se oggi il New York Times mette online un algoritmo che scrive poesie haiku dai suoi titoli, già nel 1961 il poeta italiano Nanni Balestrini fa scrivere a un computer di Milano la struggente ballata Tape Mark .
E' l'effetto Bergoglio. Mentre si registrano critiche al nuovo Papa da intellettuali e siti web fino a un mese fa dichiaratamente papisti che mal digeriscono la sobrietà del successore di Benedetto, continua l’onda di simpatia dei fedeli per Francesco. Una simpatia non certo riconducibile a un’infatuazione mediatica: tante persone si sono riavvicinate al sacramento della confessione nei giorni di Pasqua perché colpite dalle parole di Bergoglio sul perdono e sulla misericordia. A testimoniarlo sono parroci e sacerdoti di varie parti d’Italia.
Per un cristiano, “progredire” vuol dire “abbassarsi” lungo la strada dell’umiltà per far risaltare l’amore di Dio. Su questo pensiero, definito la “regola d’oro”, Papa Francesco ha imperniato l’omelia della Messa di questa mattina, celebrata nella cappella della “Casa Santa Marta”. Alla liturgia hanno preso parte, tra gli altri, alcune Suore della Carità, che hanno rinnovato i voti, il personale del Centro Televisivo Vaticano, i colleghi del Programma brasiliano della nostra emittente, nonché Arturo Mari, per lunghi anni fotografo dei Papi.
I vegani potranno dettare legge in ufficio, i pagani assentarsi per ragioni di culto, i vegetariani non confezionare carne. Ma i cristiani dovranno accettare i matrimoni gay.
E’ ormai da tempo che tra i papabili ad essere eletti alla Presidenza della Repubblica circola il nome di Emma Bonino. Ora, per una serie di contingenze politiche la cosa si sta facendo ancora più insistente. E preoccupa. Sulla prossime elezioni del sostituto di Napolitano si gioca un’importante partita politica. Anzi, la vera partita politica. Tutto il resto ne dipende, compreso il futuro governo. Tutti lo sanno ed è per questo che la tattica e il surplace hanno la meglio.
«Cristo è risorto, andiamolo a raccontare a tutti». Con queste parole il cardinal vicario Agostino Vallini ha accolto sabato mattina i membri del Cammino Neocatecumenale di Roma, intervenuti alla basilica di San Paolo per ricevere l'invio per la missione delle "100 piazze". «E’ bello stare qui oggi - ha continuato il presule-. Siamo molti, molti più di diecimila. Da questo luogo quel grande innamorato di Cristo che fu San Paolo ci esorta con le stesse parole di allora: guai a me se non annunziassi il Vangelo». È proprio questo il senso della missione che verrà realizzata nelle domeniche di Pasqua in 100 piazze di Roma: annunciare il vangelo con la semplicità e la forza della testimonianza, portare la buona notizia che ogni uomo sta aspettando. Kiko Argüello, iniziatore del cammino, ha presentato tutte le parrocchie che evangelizzeranno e le piazze che accoglieranno questa folla festante di catechisti, presbiteri, famiglie, giovani, anziani, bambini: piazza Re di Roma, piazza Risorgimento, piazza San Giovanni, Villa Borghese, Villa Torlonia...Ma non solo le celebri ville di Roma o le grandi piazze del centro verranno infiammate dall'evangelizzazione: saranno infatti raggiunti i posti più lontani, in periferia, perché l'annuncio possa arrivare ad ogni uomo.
Lavoro, economia, imprese? No, il principale ddl presentato dai parlamentari grillini del Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo riguarda temi non di stretta urgenza economica, ma su tematiche ideologiche. Lo scrive il sito Huffington Post, rivelando che il partito di Grillo vuole sfidare il «il Pd sul tema dei diritti civili. Vuole scavalcarlo a sinistra, avvicinarsi a Sel e confermare quelle convergenze già attuate a inizio legislatura». Su che cosa? Sul «sì ai matrimoni omosessuali e ad altre norme contro l’omofobia e la transfobia, che il Movimento 5 stelle vuole introdurre con tre disegni di legge, i suoi primi presentati in Parlamento».
Comprerò subito la felpa del delitto, e invito tutti a fare altrettanto: la felpa con il disegno di una famigliola che si tiene per mano, e che è stata vietata a Franck Talleu, che passeggiava a Parigi nei giardini del Luxembourg con moglie e figli il lunedì di Pasqua. Le foto e il verbale dei poliziotti parlano chiaro, ma il racconto di Talleu lascia basiti: due sorveglianti del parco lo hanno fermato e gli hanno imposto di torgliersi la felpa, per motivi di buoncostume.
Il governo della provincia centrale dell'Hubei ha sterilizzato con la forza una donna - "colpevole" di avere avuto due figli - e ne ha provocato la morte. Lo denuncia Women's Right in China, organizzazione che monitora l'applicazione della famigerata pianificazione familiare nel Paese. Secondo i dati del gruppo, il governo comunista ha ammesso di aver portato a termine negli ultimi anni 196 milioni di sterilizzazioni forzate. La tragedia è avvenuta nel piccolo villaggio di Dabacheng. Lo scorso 19 marzo, le autorità locali hanno portato via Shen Hongxia, 42 anni, per sterilizzarla e impedire un'altra "gravidanza illegale": i medici hanno chiesto al governo di non procedere, dato che la vita della donna poteva essere messa a rischio a causa dell'operazione. Gli appelli non sono serviti a molto e, subito dopo l'intervento, Shen è morta lasciando i due figli (il piccolo ha circa 2 anni) e il marito.
Quella dei regimi comunisti, nel mondo, è una carneficina senza fine, che però continua a lasciare tutti indifferenti. Non sappiamo se il prossimo loro crimine sarà una guerra atomica scatenata in Asia dalla Corea del Nord, come si teme in questi giorni. Ma si sa che l’ultimo orrore è stato perpetrato e quantificato nei giorni scorsi dal regime cinese, protettore di quello nordcoreano, passando quasi inosservato, sebbene si tratti di un numero di vittime oceanico, senza eguali nella storia. Due settimane fa il Ministero della Salute di Pechino – con i toni trionfali di chi rivendica un grande successo – ha comunicato che negli ultimi quarant’anni, cioè in pratica da quando è stata imposta la famigerata legge sul figlio unico, sono stati fatti in Cina quasi 400 milioni di aborti.
La misericordia, la pazienza, la tenerezza di Dio devono essere motivo della nostra fiducia, della nostra speranza, donandoci il coraggio di ritornare a Lui qualunque errore o peccato ci sia nella nostra vita. E’ il cuore dell’omelia ricca di ricordi personali che Papa Francesco ha tenuto ieri pomeriggio durante la Messa di insediamento, in qualità di vescovo di Roma, nella sua Cattedrale, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Poco prima, arrivato a bordo della jeep tra l’entusiasmo della gente che lo attendeva, il Papa ha benedetto, nel piazzale antistante il Vicariato, la targa toponomastica che muta il nome del luogo in “Piazza Giovanni Paolo II, Pontefice dal 1978 al 2005”. Prima di rientrare in Vaticano, infine, al termine della Messa, il saluto rivolto al popolo dei fedeli di Roma, dalla Loggia centrale della Basilica.
La Corea del Nord sotto osservazione internazionale dopo le minacce nucleari dei giorni scorsi. Seul annuncia che Pyongyang si starebbe preparando ad un quarto test atomico, mentre sono pronti al lancio i due missili puntati contro la base americana sull’isola di Guam. Washington, però, resta cauta, mentre la Cina insorge contro quello che è ormai il suo ex alleato di ferro.
Quattro copti e un musulmano uccisi da armi da fuoco a Khosous. Gli imam hanno incitato alla violenza contro i cristiani. Bruciati un asilo e case di cristiani. Ai funerali nella cattedrale di san Marco, un gruppo attacca il corteo funebre con molotov e pietre. Morsi e al-Azhar condannano le violenze. La polizia quasi assente. I cristiani accusano il governo di non garantire alcuna sicurezza per la minoranza.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Tanti appuntamenti e tanta luce in questo tempo di Pasqua!
Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte: «Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio». Giulia era fatta così: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievità dei suoi 14 anni. Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
L'Altissimo continuava a preparare da vicino la nostra Principessa a ricevere il Verbo eterno nel suo grembo verginale ed ella continuava senza sosta le sue fervorose preghiere, affinché egli venisse nel mondo. Arrivata così la notte del sesto giorno, con la medesima voce e forza, ella fu chiamata ed elevata in spirito e le si manifestò la Divinità in visione astrattiva, preceduta da più intensi gradi d'illuminazione, con l'ordine delle altre volte, ma sempre con effetti più divini e con più profonda cognizione degli attributi dell'Altissimo. In questa orazione trascorreva nove ore e ne usciva all'ora terza. E sebbene allora cessasse quella sublimc visione dell'essere di Dio, non per questo Maria santissima si separava dalla vista di lui e dalla preghiera, ma rimaneva in un'altra, che, per quanto fosse inferiore rispetù a quella che lasciava, era assolutamente altissima e superiore alla più grande di tutti i santi e i giusti. Tutti questi favori e doni erano più divini negli ultimi giorni, prossimi all'incarnazione, senza che per questo la impedissero nelle occupazioni del suo stato, poiché in questo caso Marta non si lamentava che Maria la lasciasse sola nel servire.
La Chiesa celebra oggi, seconda Domenica di Pasqua, la Festa della Divina Misericordia, istituita 13 anni fa da Papa Wojtyla. Sull’importanza di questa festa, Federico Piana ha intervistato mons. Jozef Bart, rettore della chiesa romana di Santo Spirito in Sassia, dedicata dal Beato Wojtyla proprio al culto della Divina Misericordia.
Fratelli e sorelle, buonasera! Vi ringrazio tanto per la vostra compagnia nella Messa di oggi. Grazie tante! Vi chiedo di pregare per me, ne ho bisogno, non vi dimenticate di questo. Grazie a tutti voi! E andiamo avanti tutti insieme, il popolo e il Vescovo, tutti insieme, avanti sempre con la gioia della Risurrezione di Gesù, Lui sempre è al nostro fianco. Che il Signore vi benedica! (segue benedizione) Grazie tante! A presto!
Vangelo di domani con il commento audio di don Fabio Rosini per la festa dell'Annunciazione del Signore.
Bisogna essere grati della franchezza all’Associazione Luca Coscioni. Da quando Francesco è stato eletto Papa, i media laicisti hanno fatto a gara per “arruolarlo”, attribuendogli le cose più incredibili, da sostenitore della teologia della liberazione a ostile alla tradizione e favorevole ad aperture sul piano dei comportamenti personali; trasferendo su di lui aspettative ideologiche quasi mai in linea con la realtà.
Nella domenica della Divina Misericordia, Francesco dice che Gesù è venuto a portare la "vera pace, quella profonda", che "viene dal fare esperienza della misericordia di Dio". E' "il dono" che lascia ai suoi discepoli. La "beatitudine della fede" di coloro che credono "senza aver visto".
La pace è frutto del perdono e beati sono coloro credono nell’amore di Dio testimoniato dai cristiani, che hanno il coraggio della fede. Sono queste le affermazioni che hanno caratterizzato questa mattina la prima recita del Regina Caeli di Papa Francesco. In una Piazza S. Pietro gremita da circa 100 mila persone, il Pontefice ha invitato tutti ad annunciare Cristo “nelle piazze”.
Con la solenne celebrazione eucaristica di oggi pomeriggio, nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, Papa Francesco prende possesso della Cattedra di Roma. Il Pontefice è atteso per le 17, quando provvederà a scoprire, nel piazzale antistante il Vicariato, la targa toponomastica che muterà il nome del luogo in “Largo Beato Giovanni Paolo II”. Quindi, alle 17.30 inizierà la Messa di insediamento del Vescovo di Roma. Un titolo, quest'ultimo, con il quale il Papa ha tenuto subito a presentarsi a Roma e al mondo.
Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiede oggi alle 11 nella Cattedrale di Cordova, in Spagna, la Beatificazione di padre Cristoforo di Santa Caterina, fondatore della Congregazione ospedaliera di Gesù Nazareno. Si tratta del primo Beato del Pontificato di Papa Francesco.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Incontro per i giovani con Don Fabio Rosini e i giovani della Prefettura. Per rientrare in te stesso, imparare ad ascoltare la voce del Signore, conoscere la Sua volontà e il Suo amore. Parrocchia San Giovanni Crisostomo, Roma.
Vangelo Gv 20, 19-31: Otto giorni dopo, venne Gesù.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
“Dio ha salvato il mondo attraverso la stoltezza della predicazione”. Coscienti di questa affermazione dell’apostolo Paolo, gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello e Carmen Hernández, alla richiesta del Pontificio Consiglio per i Laici e per la Nuova Evangelizzazione di organizzare qualche iniziativa specifica per l’Anno della Fede, hanno pensato che solo una cosa fosse necessaria: portare il Vangelo all’uomo di oggi. Nelle cinque domeniche di Pasqua, quindi, a partire dal 7 aprile, le comunità di tutto il mondo daranno luogo, contemporaneamente, a degli incontri a tema nelle piazze della città vicine alle parrocchie di appartenenza. A Roma, saranno 100 le piazze ‘invase’ pacificamente dagli appartenenti a questo itinerario d’iniziazione cristiana. Le modalità saranno le solite che il Cammino utilizza, da anni, nelle sue missioni a cielo aperto: una pedana, un’icona, un ambone, una croce e folti gruppi di giovani armati di chitarra, cembali e tamburi, e soprattutto dello spirito per testimoniare ai passanti le meraviglie che il Signore ha compiuto nella loro vita. Il programma è stato stabilito dagli iniziatori dell’itinerario neocatecumenale insieme al Cardinale Vicario, Agostino Vallini, che domani sabato 6 aprile, celebrerà, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, una liturgia in cui invierà, con la Sua Benedizione, le 500 comunità di Roma alla grande missione. Per saperne di più, ZENIT ha intervistato Kiko Argüello.
In merito al dramma degli abusi sessuali del clero sui minori, papa Francesco conferma la “tolleranza zero”. È quanto emerge dal colloquio avuto stamattina dal Santo Padre, che ha ricevuto in udienza monsignor Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Secondo quanto riferito in un comunicato dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Pontefice “ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali”.
Primo papa sudamericano, primo papa gesuita, primo papa a scegliere il nome di Francesco. Ha spiazzato tutti l’arcivescovo di Buenos Aires, col suo stile informale e con le sue parole che raggiungono subito il cuore dell’ascoltatore. Della figura del nuovo Papa venuto «dall’altra parte del mondo» parla lo speciale Francesco, Papa della tenerezza del Messaggero di sant’Antonio, il mensile cattolico più diffuso al mondo che raggiunge 160 Paesi con oltre 1 milione di copie in 8 lingue e 7 edizioni. Le dieci pagine dello speciale sono firmate dai giornalisti Aldo Maria Valli, Carmen Lasorella, Giulia Cananzi, Alberto Friso e Laura Pisanello.
Alla presenza di alcuni sediari pontifici e di un gruppo di dipendenti della Farmacia Vaticana, papa Francesco ha ribadito una delle verità fondamentali della fede cattolica: solo in Gesù Cristo c’è salvezza. Durante la Santa Messa di questa mattina a Santa Marta, il Pontefice ha tenuto l’omelia sulle letture del giorno soffermandosi in particolare sulla prima (At 4,13-21): San Pietro, che in precedenza aveva rinnegato Gesù, trovandosi ora in carcere, si riscatta e dichiara che solo Cristo è “quel nome che ci salva”. Il principe degli apostoli fa questa affermazione davanti ai capi giudei e ricorda come, proprio nel nome di Gesù, uno storpio era stato guarito. E lo fa “colmato di Spirito Santo”. Noi, infatti, ha ricordato il Papa, “non possiamo confessare Gesù, noi non possiamo parlare di Gesù, noi non possiamo dire qualcosa di Gesù senza lo Spirito Santo”.
Continuare “nella linea voluta da Benedetto XVI” nella lotta agli abusi su minori nella Chiesa. E’ quanto chiesto da Papa Francesco alla Congregazione per la Dottrina della Fede, in occasione dell’udienza ieri al prefetto, mons. Gerhard Ludwig Müller. Il Santo Padre sottolinea, dunque, il grande sforzo del suo predecessore nell’affrontare questa piaga. Certo si tratta di un'infima minoranza, rispetto alla stragrande maggioranza di sacerdoti che ogni giorno servono Dio e il prossimo. Ma non per questo, testimonia il Papa, bisogna esitare nella lotta a questa piaga.
Domani, domenica in Albis, è anche la festa della Misericordia e Maria, come recita la Salve Regina, la preghiera mariana più diffusa dopo l’Ave Maria, è la Madre della Misericordia. E che in questo modo sia stata percepita dai devoti di tutti i secoli basterebbero a dimostrarlo le tante immagini di Maria che apre il suo manto per raccogliere attorno a sé tutti quei figli che le si affollano attorno. Tuttavia, ben poco capiremmo di questo ruolo di Maria, se non cercassimo di capire, almeno con qualche accenno, l’origine e il significato di quella Festa della Misericordia che ci apprestiamo a celebrare.
" Alle 3:26 di questa notte, Ansa batte la notizia. Amedeo Ricucci, Elio Colavolpe, Andrea Vignali e Susan Dabbous sono stati rapiti nel nord della Siria tra la regione di Idlib e quella turca di Hatay. Le loro tracce si sono perse il 4 aprile, nel pomeriggio. E ieri mattina fonti giornalistiche siriane e straniere hanno riferito che i giornalisti si trovavano nel villaggio di Yaqubiya, a nord di Idlib, in stato di fermo, probabilmente da parte dei miliziani fondamentalisti."
Migliaia di fedeli hanno partecipato ieri pomeriggio ai funerali di p. Thomas, il rettore del seminario di Bangalore (Karnataka) ucciso nella notte tra la domenica di Pasqua e il lunedì. La funzione è avvenuta nella chiesa di S. Giuseppe a Ettumanoor (Kerala), il suo villaggio d'origine, ed è stata presieduta da Mar Mathew Moolakkatt osb, arcivescovo dei siro-malabaresi di Kottayam, assieme a molti altri prelati e sacerdoti che si sono alternati alla guida delle cerimonie in memoria del sacerdote assassinato. Il suo corpo è stato tumulato al St. Joseph Knanaya Church Cemetry, nel distretto di Kottayam; sin dalle prime ore del mattino di ieri migliaia di persone - vescovi, preti, suore, semplici fedeli - hanno voluto rendergli omaggio, prima della sepoltura.
Da quasi un mese, dal 13 marzo, abbiamo la gioia di avere Papa Francesco, una gioia condivisa, perché il nuovo Vescovo di Roma ha toccato il cuore di molti. Dall’Algeria, paese musulmano, padre Silvano Zoccarato scrive: «La gente ripete con gioia: “È uno di noi”». Dal Bangladesh, altro paese musulmano, padre Paolo Ballan scrive da Dacca che nelle celebrazioni pasquali della sua parrocchia di Mirpur, quartiere popolare della capitale, quest’anno sono convenuti molti musulmani, incuriositi a capire cosa succede nella Chiesa; ha dovuto mettere all’esterno della chiesa degli altoparlanti perché non pochi cristiani erano rimasti fuori.
A Parigi ci si può baciare in pubblico per strada, come nella famosa foto di Robert Doisneau, si può passeggiare in minigonna ostentando generose scollature, si possono indossare le t-shirt con sopra stampate le più aggressive strofe dei rapper americani o francesi. Ma una cosa proprio non si può fare: passeggiare con la famiglia nei giardini del Lussemburgo indossando una felpa recante il simbolo della manifestazione di protesta contro la legge che istituisce in Francia il matrimonio fra persone dello stesso sesso (ieri in Senato è cominciata la discussione). Cioè i profili stilizzati e rosa di un uomo, una donna e due bambini che si tengono tutti per mano. I gendarmi vi fermeranno e vi porteranno al posto di polizia con l’intenzione di verbalizzare l’infrazione che avete commesso: «Tenuta contraria ai buoni costumi».
In principio fu Bernard Nathanson. Parliamo del famoso ginecologo statunitense che al suo attivo collezionò circa 75.000 aborti, fino a quando non si rese conto della umanità del feto e non fece un vero cammino di conversione che lo portò a scrivere il libro “The hand of God” (La mano di Dio). Da quel momento in poi, il suo lavoro è divenuto totalmente a favore della vita nascente. Ma la mano di Dio continua ad operare in ogni continente, e anche in Italia, abbiamo il nostro Nathanson: è il dottor Antonio Oriente. Anche lui viveva la sua quotidianità praticando aborti di routine. Abbiamo ascoltato la sua testimonianza nel corso di un convegno AIGOC, in quanto lui oggi è il vicepresidente e uno dei fondatori della Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici… praticamente una totale inversione di tendenza, rispetto al modo precedente di vivere la sua professione.
A New York la pillola del giorno dopo potrà essere venduta liberamente a tutte le donne, senza alcuna distinzione di età. Lo ha stabilito il tribunale federale che ha ribaltato la scelta del ministro della Salute che imponeva alle sedicenni la prescrizione per l’acquisto del farmaco abortivo.
Sanità, scuola e famiglia penalizzate dai risparmi dei principali governi che rivedono al ribasso le tutele verso i più vulnerabili. Non solo, l’austerity a tutti i costi ha stravinto anche nel bilancio settennale dell’Unione Europea che per la prima volta nella sua storia è inferiore al precedente (2007-2013): si scende da 993,26 miliardi di euro a circa 960. La scure dell’austerity caldeggiata dagli Stati del Nord si è abbattuta soprattutto sul capitolo dedicato alla “Coesione economica, sociale e territoriale”: il pacchetto totale scende dai 354,82 miliardi di euro del periodo 2007-2013 a 325,15 miliardi.
A partire dal 7 aprile per cinque domeniche consecutive l’annuncio del Vangelo risuonerà in 100 piazze di Roma. Ad inviare i circa 20mila appartenenti al Cammino neocatecumenale, che compongono le 500 comunità presenti nella capitale, sarà il cardinale vicario Agostino Vallini nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Questa missione di annuncio dell’amore di Dio, nell’Anno della Fede, si tiene non soltanto a Roma ma in circa 10mila piazze di tutto il mondo.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
L'Altissimo continuava a preparare da vicino la nostra Principessa a ricevere il Verbo eterno nel suo grembo verginale ed ella continuava senza sosta le sue fervorose preghiere, affinché egli venisse nel mondo. Arrivata così la notte del sesto giorno, con la medesima voce e forza, ella fu chiamata ed elevata in spirito e le si manifestò la Divinità in visione astrattiva, preceduta da più intensi gradi d'illuminazione, con l'ordine delle altre volte, ma sempre con effetti più divini e con più profonda cognizione degli attributi dell'Altissimo. In questa orazione trascorreva nove ore e ne usciva all'ora terza. E sebbene allora cessasse quella sublimc visione dell'essere di Dio, non per questo Maria santissima si separava dalla vista di lui e dalla preghiera, ma rimaneva in un'altra, che, per quanto fosse inferiore rispetù a quella che lasciava, era assolutamente altissima e superiore alla più grande di tutti i santi e i giusti. Tutti questi favori e doni erano più divini negli ultimi giorni, prossimi all'incarnazione, senza che per questo la impedissero nelle occupazioni del suo stato, poiché in questo caso Marta non si lamentava che Maria la lasciasse sola nel servire.
Una Grande Missione in cento piazze romane per cinque domeniche consecutive, dal 7 aprile al 5 maggio. È la proposta del Cammino Neocatecumenale diocesano, in questo Anno della fede, «per far risuonare l’annuncio del Kerygma, cioè la notizia che Cristo viene per liberarci dalla paura e dalla morte e regalarci una vita nuova». A illustrare l’iniziativa è Giampiero Donnini, responsabile della prima Comunità nata a Roma nel 1968 nella parrocchia dei Martiri Canadesi, il quale sottolinea il sostegno ricevuto dal cardinale vicario Agostino Vallini e dallo stesso Papa Francesco.
Il regime stalinista della Corea del Nord ha caricato due nuovi missili, questa volta a medio raggio, sulle rampe di lancio mobili presenti sulla propria costa orientale. Secondo fonti militari di Seoul - rilanciate dalla Yonhap - la struttura dove si trovano i razzi "non è ancora identificata". Si tratta ancora una volta di "Musudan", anche noti come Taepodong, i missili in grado di montare testate nucleari. Proprio lo spostamento di un razzo simile - ma a lungo raggio - ha convinto gli Stati Uniti a preparare il proprio sistema di difesa aereo nella base di Guam.
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
È l’ultima delle dodici promesse, ma la più importante e straordinaria, perché con essa il Cuore di Gesù assicura l’importantissima grazia della «morte in grazia di Dio», quindi la salvezza eterna a chi farà in suo onore la Comunione nel Primo Venerdì di nove mesi consecutivi. Ecco le precise parole della Grande Promessa: «IO TI PROMETTO, NELL’ECCESSO DELLA MISERICORDIA DEL MIO CUORE, CHE IL MIO AMORE ONNIPOTENTE CONCEDERÀ LA GRAZIA DELLA PENITENZA FINALE A TUTTI COLORO CHE SI COMUNICHERANNO IL PRIMO VENERDÌ DEL MESE PER NOVE MESI DI SEGUITO. ESSI NON MORRANNO NELLA MIA DISGRAZIA. NE’ SENZA AVER RICEVUTO I SANTI SACRAMENTI, E IN QUEGLI ULTIMI MOMENTI IL MIO CUORE SARÀ LORO UN SICURO ASILO».
Alla prima udienza generale era presente una delegazione indiana di 14 ragazzi. Quattro di loro hanno salutato il papa, invitandolo a visitare presto l’India. Il capo del gruppo: “Il papa ha benedetto la nostra bandiera, come se lo stesse facendo a tutti gli studenti dell’India”.
Fonti di AsiaNews raccontano la vita nella capitale dove la guerra ha messo in ginocchio anche le famiglie più ricche. Migliaia di persone sopravvivono con le misere sovvenzioni del governo. Per superare l'inverno la gente ha disboscato i parchi pubblici. Code di sei ore per un pezzo di pane e un litro di benzina.
Nel maggio 2007 un medico obiettore di coscienza in servizio di guardia presso il reparto ginecologico di un ospedale del Nord fu chiamato dall’ostetrica ad assistere una donna sottoposta ad aborto volontario del secondo trimestre. Al rifiuto da parte dello specialista di visitare la donna e di eseguire l’ordine di servizio impartitole telefonicamente dal primario e dal direttore sanitario, è seguita un’azione giudiziaria conclusasi con la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna del medico per rifiuto di atti d’ufficio.
Sarà l’unico museo al mondo sulle radici del Cristianesimo e la conservazione dei Luoghi Santi; il progetto verra’ presentato il prossimo maggio a Milano, mentre l’inaugurazione è prevista nel 2015. Parliamo del “Terra Sancta Museum”, nato per far conoscere al mondo intero la storia della presenza cristiana in Terra Santa e per favorire una maggiore consapevolezza delle nostre radici.
Quando gli è stata diagnosticata la malattia di Lou Gehrig, la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), James Mungas aveva 58 anni ed era uno stimato chirurgo di Great Falls, Montana, Stati Uniti. A due anni dalla diagnosi ha cominciato a parlare a fatica e a incespicare, fino a quando non è rimasto paralizzato, incapace di muoversi e comunicare, se non con un dito, con il quale scriveva sull’iPad. James è morto il 19 gennaio 2011, in un hospice di Great Falls, all’età di 66 anni ma non per il normale decorso della malattia: «Lo hanno ucciso con una forma di eutanasia» ha raccontato la moglie Carol in una lettera al quotidiano Great Falls Tribune il 14 marzo scorso, intervenendo così nel dibattito sul suicidio assistito che è in corso nello Stato del Montana. Carol, che ha accettato di raccontare la sua storia a tempi.it, non è un’attivista pro life ma una donna che ha visto suo marito «morire soffocato mentre cercava invano di chiedere aiuto», che ha paura del suicidio assistito perché «è molto facile convincere le persone, quando sono fragili, che è meglio farla finita» e che sa «che la vita è sempre degna di essere vissuta perché pur essendo una situazione difficile, frustrante e faticosa la malattia di mio marito è stata per noi e per i nostri amici un piccolo miracolo e una benedizione».
Un nuovo farmaco scoperto in Francia promette di cancellare i brutti ricordi. La pillola, il metirapone, è in grado di ridurre il cortisolo, un ormone dello stress, e così modificare, sino a cancellare, i ricordi indesiderati. Una buona notizia? Non del tutto. Sul Sir (Servizio di informazione religiosa) la professoressa Paola Ricci Sindoni, ordinario di filosofia morale e vicepresidente vicaria di Scienza & Vita, ha scritto un articolo interessante sull’argomento osservando che i brutti ricordi, rielaborati, sono possono diventare l’anticamera di «un’altra esperienza fondante e rigeneratrice: quella del perdono». Di seguito riportiamo l’articolo di Ricci Sindoni.
C’era una volta un re, il re Baldovino. Ma non “una volta” sperduta nel tempo, “una volta” concreta e neppure troppo lontana. Era il 4 aprile del 1990. In Italia c’era fermento per i Mondiali quando le Camere del Belgio approvarono un disegno di legge che depenalizzava l’aborto entro le prime dodici settimane di gravidanza. Il popolo belga aveva detto sì attraverso i suoi rappresentanti, ma c’era un problema: il re. La legge, per concludere il suo iter, aveva bisogno della sua firma di ratifica, ma la sua mano proprio non ce la faceva a firmare. Qualcosa, in lui, diceva di no a quella prassi che aveva tutti i crismi della correttezza istituzionale: democratica, moderna, evoluta. Si rischiò la crisi istituzionale. Alla fine dovette cedere, ma con uno di quegli stratagemmi che ti fanno amare gli stratagemmi. Cedette l’uomo di stato, non l’uomo. Re Baldovino abdicò per due giorni, smise di essere re per permettere l’iter legislativo in sua “assenza”. Non fermò la legge sull’aborto, ma neppure la firmò.
Sharia, dittatura militare e democrazia. Questo, nell’ordine riportato, vorrebbero i giovani pakistani per il loro paese. Il prossimo 11 maggio si terranno nella Repubblica islamica le elezioni che sanciranno la prima transizione democratica nella storia del paese. Per l’occasione il British Council Pakistan ha condotto un sondaggio tra i pakistani con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni per sapere da quale sistema vorrebbero essere governati.
Tempo di Pasqua, tempo di riconciliazione: in primo luogo con la verità. Da quando è stato eletto Papa Francesco il tema tra la Chiesa, il cristianesimo e la povertà sembra essere tornato di moda. Se prima ne parlavano, pur erroneamente, solo gli anti-clericali, adesso il tema è dibattuto anche negli ambienti più inossidabilmente “guelfi”. Che vi siano alcuni cattolici che tali si reputino a seconda del metallo con cui è forgiata la croce pettorale del proprio vescovo o del Papa, o che tali si sentano solo se il Papa non indossa alcuni paramenti che indicano la sua dignità pontificia, o che tali si percepiscano in base al patrimonio immobiliare di cui dispone la Chiesa può che far sorridere sulle prime, ma considerando la vastità del fenomeno, non può che suscitare se non preoccupazione, almeno perplessità.
Sabato scorso è morto Franco Califano, artista romano conosciuto sopratutto per la sua “vita spericolata” dedicata all’eccesso e conclusasi con una sorprendente conversione. Tra le mani nella camera ardente la factotum dell’artista romano, Donatella Diana, gli ha messo tra le mani una foto di Papa Benedetto XVI: «Franco Califano voleva farsi confessare da Papa Ratzinger e l’aveva chiesto anche ad un suo amico prete. Voleva un’udienza riservata, non ci è mai riuscito. Riteneva Ratzinger veramente una persona grande, un po’ ruvida, che non aveva nulla da dimostrare», ha detto Diana, che lo ha seguito negli ultimi dodici anni. Ha poi aggiunto: «Quando si è dimesso lo ha difeso con tutti. È stato lui a farlo riconciliare con il sacro, con la cristianità. Per questo tra le mani di Franco ho messo la foto di Papa Ratzinger». Lo stesso Califfo in un’intervista del 2008 aveva dichiarato: «Benedetto XVI mi ha fatto scattare qualcosa dentro e allora mi sono riavvicinato a Dio. A me questo Papa ha dato emozione. Io ho sempre cercato di credere in Dio ma visto che non mi piace il mistero, ho sempre avuto difficoltà ad accogliere la Fede, in assenza di segni. Ora è arrivato, il segno. Con questo Papa che mi fa innamorare».
Giunse il quinto giorno della novena che la beatissima Trinità celebrava nel tempio di Maria santissima, perché in lei il Verbo eterno prendesse la nostra forma umana. Ritirando sempre più il velo dei più reconditi misteri dell'infinita sapienza, in questo giorno gliene scoprì altri nuovi, elevandola alla visione astrattiva della Divinità, come nei giorni precedenti. Le venivano continuamente rinnovate le disposizioni e le illuminazioni con più intensi raggi di luce e con più ricchi doni, che dai tesori dell'infinità si riversavano nella sua santissima anima e nelle rispettive facoltà. Quindi, la celeste Signora andava avvicinandosi ed assomigliando sempre più a Dio, trasformandosi progressivamente in lui per giungere ad essere sua degna madre.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Lo stupore dell’incontro con Cristo è stato al centro della breve omelia di Papa Francesco durante la Messa presieduta stamani presso la Casa Santa Marta. Hanno partecipato alla celebrazione i dipendenti della Tipografia vaticana. Al termine della Messa, il Papa, com'è sua abitudine, si è raccolto in preghiera tra gli ultimi banchi della cappellina della Domus.
Una rissa fra giovani cristiani e musulmani, una folla di musulmani che attacca il quartiere cristiano, brucia negozi, automobili e moto, fermata solo grazie all’intervento della polizia, con un bilancio di sei feriti, fra i quali un agente: è quanto è avvenuto ieri, a Gujranwala, città a 80 km da Lahore, in Punjab. Come comunica all’agenzia Fides la Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale, l’area ha vissuto ore di alta tensione, e i musulmani hanno tirato pietre e danneggiato la Chiesa cattolica di Fracisabad, generando timori di attacchi di massa contro i cristiani. La località di Gujranwala è nota, infatti, per un grave episodio di attacco indiscriminato contro il quartiere cristiano che accoglie oltre 2.000 famiglie di fedeli, avvenuto nel 2011, in seguito a un caso di supposta blasfemia. Secondo fonti locali di Fides, oggi la situazione a Gujranwala è calma ma nella comunità cristiana i timori non sono sopiti, anche in virtù degli incidenti del 2011.
Lettera di un detenuto di Padova che si battezzerà il 25 maggio: «Il nome di Battesimo che ho scelto è Davide. Il mio padrino sarà Giovanni, pure lui diventato cristiano durante la permanenza in carcere»
Una fonte cattolica che lavora fra Nord e Sud spiega ad AsiaNews: “Cina, Stati Uniti e Giappone sanno molto bene quali sarebbero le conseguenze di un conflitto aperto: milioni di profughi da una parte e un nuovo, temibile concorrente regionale dall’altra. Ma va detto che in Corea del Nord la situazione è più disperata che mai, e messi alle strette possono compiere atti inconsulti”.
Preoccupazione e vicinanza del Papa all’Argentina drammaticamente colpita dalle alluvioni. Decine le vittime e migliaia gli sfollati per le piogge torrenziali che si stanno abbattendo sulla regione della capitale Buenos Aires. In un messaggio alla sua terra natale, indirizzato all’arcivescovo Poli, a firma del segretario di Stato, card. Bertone, Papa Francesco, rivolgendosi alle persone colpite dalle inondazioni e a quanti stanno partecipano ai soccorsi, ha inviato la confortante Benedizione apostolica quale simbolo di vicinanza al caro popolo argentino.
Da oggi, la Corea del Nord ha bloccato l’accesso distretto industriale di Kaesong, sul confine della Corea del Sud, che dà lavoro a 53 mila dipendenti nord coreani e produce 2 miliardi di dollari l’anno. Il governo di Pyongyang ha comunicato che consentirà agli 800 lavoratori sudcoreani di rientrare in patria. Se così non fosse, il ministro della difesa sudcoreano adotterà «tutte le opzioni disponibili», compreso il ricorso alla forza militare, per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. L’area industriale di Kaesong è stata chiusa dal governo nordcoreano guidato da Kim Jong Un, per ritorsione contro le manovre militari congiunte del governo di Seul e degli Stati Uniti.
I programmi di educazione sessuale per i bambini recentemente imposti in Croazia, ma già attuati in molti paesi secondo il metodo Kinsey, sono stati redatti da pedofili. E’ quanto sostiene la studiosa americana Judith Reisman che, invitata recentemente in Croazia per una serie di incontri e conferenze legate alla recente introduzione di (sconvolgenti) corsi di educazione sessuale, ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la Fondazione Soros.
In Italia, nonostante la legge Basaglia del 1978, ci sono ancora sei Ospedali psichiatrico giudiziari, comunemente chiamati “manicomi criminali”. Avrebbero dovuto chiudere definitivamente il 31 marzo 2013 ma anche questa data, stabilita in seguito ai lavori della commissione parlamentare presieduta da Ignazio Marino nel 2011, non sarà rispettata. Il nuovo termine utile è fissato per il 1° aprile 2014. Questo perché sono ancora molti i dubbi e le perplessità attorno al mondo dei manicomi criminali. Uno su tutti: che futuro avranno i pazienti che ora sono ricoverati in una di queste sei strutture?
La pedofilia è «un comportamento aberrante». Ma non può essere negato il diritto di fare campagne per promuoverla. È il senso della sentenza shock di una corte d’appello olandese che ieri, ribaltando la decisione di primo grado, ha stabilito come non debba essere vietata l’attività di una fondazione che da oltre trenta anni promuove la pedofilia.
"Il regime sta spostando sulla propria costa orientale un “Musudan”, razzo dalla gittata pari a circa 4mila chilometri che potrebbe montare una testata nucleare. Altissima l’allerta a Seoul e Washington, che risponde con una batteria anti-missile a Guam. Il Segretario alla Difesa Usa: “Sono divenuti una minaccia reale”. Dissidente dal Nord: “Solo una mossa tattica intermedia, potrebbero aprirsi all’economia di mercato”."
"Siddique Masih è stato sequestrato dall’ex datore di lavoro, Shahid Khan, un malvivente e assassino con “coperture influenti” nella zona. Egli è riuscito a scappare in modo rocambolesco e denunciare la banda. Le violenti percosse subite hanno causato fratture e gravi danni ai reni. Ad AsiaNews confessa: “non mollerò sino a che non otterrò giustizia”. "
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,35-48) In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
L'esercito della Corea del Nord ha ricevuto il via libera definitivo a un attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Dopo ripetute minacce da parte di Pyongyang, arriva l'ok definitivo. Lo riporta l'agenzia Dow Jones citata da alcuni media americani. Il governo di Pyogyang ha «formalmente» informato la Casa Bianca e il Pentagono di una potenziale azione nucleare. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la coreana Kcna, secondo la quale «nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani». Intanto, il Pentagono ha confermato il prossimo dispiegamento sull'isola di Guam, nell'Oceano Pacifico, di una batteria anti-missile per difendere le sue basi da eventuali attacchi della Corea del Nord.
Vangelo Gv 20, 19-31
Otto giorni dopo, venne Gesù.

Dal vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Tra i pellegrini che sono stati a Medjugorje nel corso delle feste pasquali, abbiamo incontrato l’indiano P. Manoj Pathiyil che al momento vive in Germania, dove studia Teologia. Questa è la sua prima visita a Medjugorje. In India aveva sentito parlare delle apparizioni di Medjugorje. Giunto in Germania ha nuovamente sentito parlare di Medjugorje. “All’inizio non potevo credere che la Madre di Dio venisse qui personalmente ogni giorno, ma ora, dopo essere venuto, capisco che questo è qualcosa di reale e che le apparizioni avvengono veramente.
Commento al messaggio del 02 Aprile 2013 alla veggente Mirjana di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Il 18 marzo scorso, presso la commissione della Salute e dei Servizi Umani del Senato del New Jersey, si è tenuta un’audizione di tre ore su una proposta di legge che vorrebbe togliere ai minori il diritto a chiedere il supporto di uno psicologo nel caso desiderino affrontare la propria attrazione per persone dello stesso sesso. Settimana scorsa il governatore repubblicano, Chris Christie, ha dichiarato di non essere certo se firmare o meno la legge nel caso passasse alle Camere: «Non mi piacciono in generale le leggi che riducono la libertà dei genitori di decidere come crescere i propri figli, sono scettico». I media hanno subito attaccato Christi bollandolo come “omofobo” e a quel punto è intervenuto il suo portavoce dicendo che «il governatore non crede nella terapia riparativa, ritenendo che l’omosessualità sia genetica».
«I cristiani in Gran Bretagna si sentono come una minoranza perseguitata»: così Lord George Carey, ex arcivescovo di Canterbury, ha scritto in una lettera pubblicata dal Daily Mail criticando il primo ministro inglese David Cameron. L’ex leader della Chiesa anglicana ha detto che Cameron sta «aiutando e incoraggiando l’aggressiva secolarizzazione» della società britannica.
Francois Hollande secondo i sondaggi è il presidente della Repubblica più impopolare della storia francese. Il calo nei consensi non è dovuto solo alla crisi economica, all’aumento della disoccupazione e alle scelte controverse come quelle fatte sul matrimonio e l’adozione gay. Il presidente socialista si è dimostrato carente anche da punti di vista più istituzionali. AUGURI PER IL RAMADAN. Ha fatto scalpore il silenzio dell’inquilino dell’Eliseo per Pasqua: non una parola, non un augurio ai tanti cristiani, che in Francia costituiscono oltre il 60 per cento della popolazione. L’atteggiamento di Hollande ha suscitato polemiche visto che lo scorso agosto si era rivolto così alla comunità musulmana: «In occasione dell’Eid el Fitr, che consacra la fine del mese di Ramadan, indirizzo tutti i miei auguri di felicità, di salute e di successo ai musulmani di Francia».
Nel presente tempo Pasquale, domenica 12 maggio, nella prima celebrazione di canonizzazione presieduta da Papa Francesco, saranno canonizzati i Martiri di Otranto uccisi nel 1480. Vi è un nesso tra tale eccidio e la canonizzazione dei Protomartiri francescani – uccisi in Marocco nel 1220 circa – ad opera di papa Sisto IV, già ministro generale dei frati Minori. A ragione del crescente pericolo turco Sisto IV decise, infatti, di affidare interamente ai popolari e stimati predicatori dell’Osservanza la propaganda di una nuova crociata, in modo da raccogliere più facilmente i fondi e i mezzi necessari per mantenere la spedizione, che avrebbe dovuto avere lo scopo di respingere definitivamente le frequenti incursioni turche sul suolo italiano ed in particolare sulle coste del Regno di Napoli.
Udienza generale del Pontefice davanti a 50 mila fedeli. Il Papa parla dei cattolici dubbiosi e del genio femminile. Poi rivolge a braccio un invito ai giovani: «Siete ancorati a questa speranza»
Younis Masih, cristiano condannato a morte con false accuse di blasfemia, in carcere dal 2005, è stato assolto oggi, dall’Alta Corte di Lahore, a conclusione del processo di appello. Come riferiscono fonti locali dell'agenzia Fides, il tribunale, accogliendo in toto la richiesta della difesa, ha rovesciato la sentenza del tribunale di primo grado, annullando la condanna a morte e la multa di 100.000 rupie comminata. Il collegio giudicante, composto dai giudici Khaja Amtiaz Ahmed e Khalid Mehmood Khan, ha dichiarato Younis Masih innocente e ha ordinato il suo rilascio immediato.
E' stato pubblicato il calendario delle celebrazioni presiedute da Papa Francesco nei mesi di aprile e maggio. Domenica prossima, 7 aprile, celebrerà alle 17.30 la Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano per il suo insediamento come Vescovo di Roma. Il 14 aprile, terza Domenica di Pasqua, presiederà alle 17.30 la Santa Messa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Il 21 aprile, quarta Domenica di Pasqua, presiederà alle 9.30 nella Basilica Vaticana la Messa con ordinazione presbiterale. Il 28 aprile, quinta Domenica di Pasqua, celebrerà in Piazza San Pietro alle 10.00 la Santa Messa con amministrazione della Cresima.
L’episodio dei discepoli di Emmaus, che propone la liturgia del Mercoledì nell’Ottava di Pasqua, è stato al centro della breve omelia pronunciata stamani da Papa Francesco durante la Messa presieduta nella Casa Santa Marta. Erano presenti i dipendenti della Domus Romana Sacerdotalis.
Una grande missione in 100 piazze di Roma: questa è l’iniziativa del Cammino Neocatecumenale per l’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI con la Lettera Apostolica Porta Fidei. L’iniziativa del Papa emerito segue quella dei precedenti anni giubilari promulgati durante il suo pontificato: l’Anno Paolino (giugno 2008 – giugno 2009) e l’Anno Sacerdotale (giugno 2009 – giugno 2010). Da quando è stato promulgato l’Annus Fidei, in molti ambiti della Chiesa, si sono moltiplicate le iniziative volte allo studio e all’approfondimento della fede: proposte editoriali, accademiche, catechesi e corsi di aggiornamento di diverso genere.
All'udienza generale, Francesco riprende le catechesi per l'Anno della fede commentando la frase del Credo: ""il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture". Il riferimento alle donne è una prova della storicità dei Vangeli. Davanti al sepolcro vuoto, "le donne sono spinte dall'amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé". Giovani "portate avanti questa certezza. Il Signore è vivo e cammina al nostro fianco nella vita! Questa è la vostra missione".
Il regime impedisce l’accesso degli operai del Sud al distretto demilitarizzato di Kaesong, zona industriale comune creata nell’ambito di uno scongelamento dei rapporti bilaterali. Il ministero della Difesa reagisce: “Stiamo esaminando tutte le opzioni, compresa quella militare”. La Cina continua a chiedere “moderazione a tutte le parti in causa”.
Attivista londinese, membro della Chiesa Anglicana, la Domenica delle Palme è stato ricevuto nella Chiesa cattolica da mons. Charles Bo, vescovo di Yangon. Presenti buddisti, protestanti, atei e agnostici. Un pensiero agli amici cattolici scomparsi, fra cui Shahbaz Bhatti. E una menzione alle encicliche di Benedetto XVI, fra cui la Caritas in Veritate.
Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione.
Proprio il giorno dopo Pasqua, la cristianofobia è tornata a colpire in India. L’omicidio di padre K.J. Thomas, 65 anni, rettore del seminario di Bangalore, nel Sud del Paese, è avvenuto ieri mattina, presumibilmente tra le 2.30 e le 3 del mattino, ora in cui sono state udite delle grida strazianti. Gli assassini, attualmente a piede libero, si sarebbero introdotti all’interno del seminario, favoriti dalla pioggia battente, assestando al sacerdote alcuni colpi di mattone sulla testa. A scoprire il corpo senza vita di padre Thomas, è stata la sorella del rettore, una religiosa, che, lo attendeva all’aeroporto. Non avendo ricevuto alcuna risposta alle sue telefonate, la suora si è recata di persona al seminario, trovando così il corpo martoriato del fratello, riverso nella mensa della struttura diocesana.
Otto anni fa il Beato Wojtyla tornava alla Casa del Padre. Le parole dell'allora cardinale Bergoglio dopo la sua morte e la speranza del cardinale Dziwisz della canonizzazione entro l'Anno della Fede.
Questa sera, verso le 19, dopo la chiusura serale della Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha compiuto una visita alla tomba del Beato Papa Giovanni Paolo II, nell’ottavo anniversario della morte. Il Papa era accompagnato dal Cardinale Comastri, Arciprete della Basilica Vaticana e dal Segretario personale, Mons. Alfred Xuereb.
«Il regno nella Casa di Pietro [di Papa Francesco] è alla fine e presto il mio caro Papa Benedetto XVI guiderà i figli di Dio dal suo luogo di esilio. Pietro, il mio Apostolo, il fondatore della Chiesa sulla Terra, lo guiderà nei difficili Ultimi Giorni, mentre la mia Chiesa combatterà per la sua stessa vita». Questa presunta profezia di Gesù Cristo, diffusa lo scorso Venerdì Santo, si è diffusa rapidamente su siti Internet e blog di tutto il mondo, Italia compresa, dove chi si chiede tra Francesco e Benedetto XVI «chi è il Papa?» –con la malcelata intenzione di non obbedire né all’uno né all’altro – spesso si alimenta alla dubbia tavola di rivelazioni private spurie. Negli ultimi giorni La Nuova Bussola Quotidiana ha ricevuto molte richieste di chiarimenti, perfino da vescovi, sulle presunte profezie – al cui novero appartiene quella appena citata – di una donna irlandese che si fa chiamare Maria della Divina Misericordia («Maria Divine Mercy»). Non solo dall’Italia, dove pure il suo «Libro della verità» è stato tradotto e circola in diversi ambienti. Ci sono Paesi stranieri dove Maria della Divina Misericordia è diventato in pochi giorni un nome noto alla grande stampa.
Sviluppare la nuova generazione di preservativi. È questa l’ultima sfida lanciata da Bill Gates, fondatore di Microsoft, che pare pronto a investire fino a un milione di dollari su progetti che possano avere serie prospettive di realizzazione concreta. La notizia, resa pubblica tra gli altri da Fox News, trova conferma nel sito ufficiale del Grand Challange in Global Health (Grande sfida per la salute globale), iniziativa finanziata dalla Gates Foundation, gestita dal miliardario e dalla moglie Melinda.
La Corea del Nord non ferma l'escalation di provocazioni militari nei confronti dei “cugini” del Sud, del Giappone e degli Stati Uniti minacciando di colpire con i suoi missili balistici a lungo raggio le basi americane nel Pacifico e persino il territorio degli states. Una crisi che preoccupa la comunità internazionale come dimostrano le dichiarazioni allarmate della Nato, di Mosca e persino della Cina, protettore e sponsor del regime comunista coreano.
Per una ragione o per l'altra, non si fa che parlare di povertà di questi tempi e, strano a dirsi, quasi si discute più di come definirla e misurarla che di come combatterla. Con qualche novità. Un'occasione per parlarne è stata la recente pubblicazione del Rapporto 2013 sullo sviluppo umano, curato come di consueto dall'UNDP, l'agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo. Si intitola L'ascesa del Sud: progresso umano in un mondo diverso: a sorpresa, annuncia l'affrancamento di milioni di persone dalla povertà e l'imminente ingresso di miliardi di persone in un "nuovo ceto medio globale".
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,11-18)
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
La destra di Dio onnipotente, che a Maria santissima rese libero l'accesso alla divinità, andava arricchendo ed ornando, con la partecipazione dei suoi infiniti attributi, quel purissimo spirito e corpo verginale, che aveva eletto per tabernacolo, tempio e città santa della sua abitazione. Difatti la celeste Signora, inabissata in quell'oceano della Divinità, si allontanava ogni giorno di più dal suo essere terreno, e si trasformava in un altro celeste, scoprendo sempre nuovi misteri che il Signore le manifestava. Ora, è vero che il desiderio della creatura si soddisfa con ciò che riceve, ma, poiché il Signore è infinito e dona a suo piacimento, resta sempre qualcosa da desiderare e conoscere. Nessuna semplice creatura poté, né potrà mai, arrivare al punto a cui giunse Maria santissima nella conoscenza di Dio e delle creature. Ella penetrò misteri è osì profondi e arcani che né gli uomini né le gerarchie degli angeli eguaglieranno mai questa Principessa del cielo, almeno in ciò che ricevette per divenire Madre del Creatore.
Nonostante le sue denunce di abusi, i servizi sociali lo rispedirono a casa dalla coppia che lo aveva adottato, esprimendo persino ammirazione per i due genitori gay. Andy Cannon, allora, aveva solo 9 anni. Oggi, che ne ha 23 anni, ha voluto raccontare la sua storia ai media rinunciando all’anonimato.
Un’altra storia di una mamma che ha dovuto combattere per ben due volte contro i medici che volevano farle abortire prima il terzo poi il quarto figlio e che ora, anche «se mio marito è disoccupato e sono io a mantenere la famiglia, nonostante le difficoltà, sono felice perché il Signore mi ha donato dei figli davvero fantastici».
Il diavolo tenta Gesù prima della Passione. Puntata di Vade Retro con padre Cantalamessa da TV2000.
Il 2 aprile di 8 anni fa tornava alla Casa del Padre il Beato Giovanni Paolo II. Papa Wojtyla è sempre stato legato a Jorge Mario Bergoglio che nel 1992 aveva nominato vescovo e nel 2001 creato cardinale. Nel servizio di Alessandro Gisotti, riproponiamo alcuni passaggi di due omelie pronunciate dall’allora arcivescovo di Buenos Aires su Giovanni Paolo II.
Un viaggio a ritroso nella storia cristiana, per respirare l’atmosfera del luogo che vide il martirio di Pietro. È questo il senso della visita che ieri, per circa 45 minuti, Papa Francesco ha compiuto nella Necropoli Vaticana. A descrivere la visita, e riferire alcuni dei commenti del Papa, è il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana.
Stamani Papa Francesco ha presieduto la Messa presso la Casa Santa Marta, alla presenza di alcuni membri della Gendarmeria vaticana. Nella sua breve omelia ha commentato il Vangelo proposto dalla liturgia del Martedì dell’Ottava di Pasqua che ci parla dell’incontro di Cristo risorto con Maria di Magdala.
Nel mezzo secolo dopo il Concilio Vaticano II, la "Teologia della Liberazione" è stata una delle novità più discusse e contestate nelle Chiese latino-americane e anche in Europa, suscitando appassionate adesioni e radicali condanne. Eppure, in fondo, mirava a nient'altro che a quanto Papa Francesco ha sintetizzato in una delle sue espressioni icastiche: "Voglio una Chiesa povera per i poveri", che, giorno dopo giorno, cerca di far vedere con i suoi gesti e i suoi discorsi e omelie, senza preoccuparsi di teorizzare e spiegare tutto. Come mai allora la Teologia della Liberazione suscitava, e suscita ancor oggi, tanti contrasti, tanti allontanamenti dalla Chiesa e tante chiusure? Una delle ultime è il decreto della Santa Sede che nel giugno 2012 ha proibito alla Pontificia Università cattolica di Lima di fregiarsi dei titoli di pontificia e cattolica. L'ateneo ha "sistematicamente disubbidito alle indicazioni della S. Sede... ed era diventato un lupo travestito da pecora nella Chiesa locale, come centro di diffusione delle peggiori dottrine rivoluzionarie".
Il regime stalinista della Corea del Nord ha annunciato questa mattina che "è pronto a riavviare" il reattore nucleare di Yongbon, teatro del primo esperimento atomico fermato nel 2007 in un momento di disgelo con la comunità internazionale. Lo riferisce l'agenzia ufficiale del governo, la Kcna, che dall'inizio dell'escalation di tensione nella penisola coreana ha iniziato a pubblicare i suoi dispacci anche in inglese e spagnolo. Fino a un mese fa, questi venivano lanciati subito in coreano e tradotti solo il giorno dopo. Il reattore in questione ha una capacità di 5 megawatt ed è stato fermato nell'ambito degli accordi del 2007 raggiunti dai Colloqui a sei sul disarmo nucleare. Dal dicembre del 2008 Pyongyang ha abbandonato il tavolo - che comprende le due Coree, Usa, Cina, Russia e Giappone - e ha iniziato una politica aggressiva soprattutto nei confronti di Seoul.
E’ scampato a un aborto grazie al fatto che, all’ultimo minuto, si è trovata una famiglia disposta ad adottarlo, convincendo la madre a non interrompere la gravidanza. Ha vissuto la sua giovinezza come attivista gay, poi con il tempo ha riscoperto la sua personalità eterosessuale che lo ha portato a sposarsi con una donna. Nato da una famiglia musulmana, è stato adottato da una coppia protestante e, una volta diventato adulto, si è convertito al cattolicesimo. E’ la vita avventurosa di James Parker, inglese di origini siriane che in questi giorni si trova in Italia per ricevere il premio “Cantiamo la vita”. Parker lavora per la Conferenza episcopale inglese nel mondo dello sport professionale. Durante i giochi olimpici di Londra hanno fatto scalpore le sue dichiarazioni sul fatto che la legge inglese che consente l’aborto fino al sesto mese in caso di handicap del feto poteva essere utilizzata per eliminare buona parte degli atleti delle Paralimpiadi.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Decine di sacerdoti, seminaristi e laici cattolici hanno celebrato questa mattina una messa in memoria di p. K.J. Thomas, il rettore del seminario di Bangalore (Karnataka) assassinato ieri mattina all'alba. Intanto, la polizia continua a indagare su un omicidio "brutale, terribile e senza senso", come l'ha definito mons. Bernard Moras, arcivescovo di Bangalore, ad AsiaNews. Nelle prossime ore la salma verrà trasportata a Ootacamund, sua diocesi natale, dove avverranno i funerali. Il vescovo locale comunicherà al più presto la data.
Nella prima parte di questa Storia ho detto che il corpo purissimo di Maria santissima fu concepito e formato con ogni perfezione nello spazio di sette giorni; infatti l'Altissimo operò questo miracolo perché la sua anima santissima non attendesse il tempo che normalmente intercorre nel caso degli altri bambini, ma fosse creata e infusa anticipatamente, come avvenne. Questo fu fatto affinché il principio della redenzione del mondo fosse debitamente correlato con quello della sua creazione. Ora, quest'opera trovò corrispondenza un'altra volta, quando cioè stava già per scendere nel mondo il suo Salvatore. Anche qui, formato il nuovo Adamo, Cristo, Dio volle in un certo modo riposarsi, avendo come provato tutte le forze della sua onnipotenza nella maggiore delle sue prodezze, e volle che con questo riposo si celebrasse il sabato gioioso di tutte le sue delizie. Siccome in queste meraviglie doveva intervenire la Madre del Verbo divino dandogli forma umana visibile, era necessario che, essendo ella nel mezzo tra questi due estremi, Dio e gli uomini, facesse capo ad entrambi, avendo una dignità tale da essere inferiore a Dio e superiore a tutto ciò che non è Dio. Quindi, in ragione di tale dignità, le era dovuta una conoscenza proporzionata, tanto della Divinità quanto di tutte le creature.
"Poco prima che la morte lo raggiungesse nella sua villetta di Acilia, Franco Califano invio' un sms ai Negramaro. "Che il Sig vi protegga nel vostro viaggio nella vita". Lo racconta, in un twitt postato nella tarda serata di ieri, il leader della band tanto cara al cantautore, Giuliano Sangiorgi. "Ho i brividi - aggiunge in altri -. Mi mancheranno i suoi messaggi notturni sempre carichi di entusiasmo e di vita. Fa male non dirsi l'ultimo ciao". (AGI) ."
Al primo Regina Caeli, papa Francesco chiede ai cristiani di "esprimere nella vita il sacramento che abbiamo ricevuto", perché la vittoria di Cristo allarghi "la sua azione benefica". I saluti alle decine di migliaia di pellegrini usando solo l'italiano, augurando "buona Pasqua e buon pranzo". Nel pomeriggio visita privata alla necropoli vaticana e preghiera davanti alla tomba di san Pietro.
6° Catechesi sul Credo Apostolico di don Fabio Rosini: Siede alla destra del Padre. Cliccate su questo link e cercatele in fondo alla pagina.
Antonio Polito ci ha fatto un libro di rimostranze. Eugenio Scalfari un riciccio di editoriale. Giuseppe De Rita un’intervista. Dicono tutti che mancano “i padri”. E via discorrendo. Di fatto, è diventato complicato, con tutti questi ritrovati di coppie aperte e gay, meticciati etnici e tecnoscienze, percepirsi “padri”. Però, all’ingrosso, forse si capisce che non basta interrogare la biologia o il web per sapere cos’è un “padre”. La madre ha una sua specifica alterità rispetto al padre. Ma in generale per “padri” e “madri” (come per “uomini” e “donne”) si intende quella fecondità di natura e di intelletto che sono gli esseri umani emergenti nell’universo asciutto, freddo, piatto, pieno di “buchi neri”, in movimento espansivo (sebbene più rallentato del previsto, dicono le ultimissime dallo spazio).
Dopo il film dei primi anni 60 con Anthony Quinn, la prima rete della Rai propone un lavoro dedicato a Barabba, tratto dal grande romanzo di Par Lagerkvist. Staremo a vedere, ma si tratta di una iniziativa lodevole, specialmente per chi vorrà leggere o rileggere il grande capolavoro che valse al suo autore il premio Nobel per la letteratura. Gustaw Herling, autore di una splendida Conversazione su Salamov (non a caso la sua introduzione ai Racconti di Kolyma venne censurata da Einaudi), nel suo Ritratto veneziano racconta del principe longobardo Sicardo che riportò dalla terra santa, insieme ad altre reliquie, anche il dente canino di Barabba donandolo al beneventino Duomo di San Bartolomeo. (Per la storia della zanna di Barabba rimandiamo al racconto di Herling)
"“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”. "

«Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora.Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione, ed il loro futuro zelo ha consolato il Mio cuore. Immergili nel mare della Mia misericordia».
L'Altissimo impegno la nostra Regina e signora nei doveri di sposa di san Giuseppe, ponendola così anche nell'occasione di conversare più spesso col prossimo, affinché la sua vita innocente fosse per tutti un esempio di somma santità. In questo nuovo stato, la divina Signora, era capace di pensieri tanto elevati, di decisioni così ben ponderate e di regolare tutte le azioni della sua vita con tale sapienza da provocare negli angeli una mirabile emulazione e dare agli uomini un esempio mai visto prima. Pochi la conoscevano e ancor meno avevano a che fare con lei; questi più fortunati, però, ricevevano influssi così divini da quel cielo di Maria, che con ammirabile giubilo e parole eccezionali avrebbero bramato alzare la voce e rendere nota la luce che infiammava i loro cuori, sapendo che proveniva dalla presenza di Maria purissima. Questi effetti, che la mano dell'Altissimo operava, non erano nascosti alla prudentissima Regina, ma non era ancora tempo di manifestarli al mondo, né la sua profondissima umiltà lo consentiva. Chiedeva continuamente a Dio che la nascondesse agli uomini e che tutti i favori della sua destra ritornassero solo a sua lode, lasciando che ella fosse ignorata, anzi, disprezzata da tutti i mortali, affinché non venisse offesa la sua bontà infinita.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.

«Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli, ed immergile nel mare della Mia misericordia. Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza».
L'Associazione nazionale per la lotta all’Aids (Anlaids) è presente in questi giorni sul territorio italiano con circa 3 mila banchetti per sostenere le sue iniziative contro la pandemia. Un impegno, quello in favore delle persone sieropositive, che ha sempre contraddistinto l'azione pastorale dell'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio. Celebre l’immagine che lo ritrae inginocchiato, mentre bacia i piedi di un bambino malato di Aids.
Nel Volto sfigurato della Sindone vediamo la sofferenza dei più deboli e ci immergiamo nel silenzio dell’amore. E’ quanto afferma Papa Francesco in un videomessaggio in occasione dell’Ostensione straordinaria della Sindone di Torino, trasmessa in mondo visione da Rai Uno, ieri pomeriggio. L’evento si colloca nell’ambito dell’Anno della Fede voluto da Benedetto XVI. Nel videomessaggio, il Papa ringrazia il Signore per gli strumenti di comunicazione che oggi offrono questa possibilità di venerazione.
Nel Messaggio Urbi et Orbi Francesco chiede di invocare la pace di Gesù risorto per la Terra Santa e la riconciliazione fra israeliani e palestinesi; per la pace in Iraq e in Siria; per la fine delle violenze in Africa e soprattutto in Mali e in Nigeria; pace in Asia, in particolare nella penisola coreana, segnata da venti di guerra. Prima delle benedizione dalla loggia centrale della basilica, il pontefice ha celebrato la messa sul sagrato di san Pietro. Centinaia di migliaia di fedeli da tutto il mondo hanno riempito la piazza e via della Conciliazione.
Papa Francesco invita tutti ad accogliere le "sorprese di Dio" e a non averne paura. "I problemi, le preoccupazioni di tutti i giorni tendono a farci chiudere in noi stessi, nella tristezza, nell'amarezza... e lì sta la morte. Non cerchiamo lì Colui che è vivo!". Durante la grande Veglia egli ha amministrato i sacramenti di battesimo, cresima e prima comunione a quattro uomini adulti da Italia, Albania, Russia e Stati Uniti.
Chiara sta ancora finendo di sparecchiare la tavola, mentre Marco dà un po' retta ad Anna, 7 anni, ed Eugenio, 3 anni e mezzo. Daniele, 21 mesi, sta riposando nel suo lettino. Così mi accoglie questa famiglia, come se fossi di casa. Niente formalità, ma la normalità di una famiglia la domenica pomeriggio. La loro storia invece è un po' fuori dal comune. “Quando sono rimasta incinta per la terza volta – racconta Chiara – davo tutto per scontato, perché sapevo tutto: come si partorisce, come si allatta e così via. Pensavo di dover solo fare un'ecografia per sapere se era maschio o femmina. L'ho fatta e ho scoperto che era maschio, ma presentava un forte iposviluppo. Per cui ci hanno rimandato a un nuovo esame tre settimane dopo, con una ginecologa che solitamente segue i casi più problematici. Ricordo di aver pensato: Gesù cosa mi sto perdendo? Io avevo dato tutto per scontato, mentre il buon Dio mi stava dicendo: Io ti sto dando un figlio, non un pacchetto maschio o femmina, non voglio che ti perdi niente di questa esperienza”.
""A volte ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la Croce di Cristo: una Parola che è amore, misericordia, perdono. E' anche giudizio: Dio ci giudica amandoci. Ricordiamo questo: Dio ci giudica amandoci. Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiuto sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perché Dio non condanna, Lui solo ama e salva". E' la prima Via Crucis di papa Francesco: ci sono decine di migliaia di persone che già dal pomeriggio si erano raccolte attorno al Colosseo, ci sono bandiere e migliaia di candele. Ma c'è soprattutto un alternarsi impressionante di silenzio e preghiere."
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Dopo la celebrazione della Messa del Crisma di ieri mattina, Papa Francesco ha chiamato Benedetto XVI e "ha fatto una lunga e intensa telefonata con il senso della comunione, dopo il momento della grande celebrazione comunitaria di tutti i sacerdoti". E' stata "una telefonata molto, molto bella, intensa e significativa". Queste le parole del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, il quale ha tenuto poco fa un briefing per illustrare le cerimonie pasquali che vedranno impegnato nelle prossime ore Papa Francesco. Dopo la telefonata a Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio è stato ieri a pranzo con sette sacerdoti, “un pranzo - ha detto ancora Lombardi - con una bella conversazione, perché erano sacerdoti che avevano molte storie da raccontare e molto interessanti sulla loro attività.
Che dire? A volte la realtà supera di gran lungo la fantasia ed il desiderio. L’altra sera ho ricevuto una telefonata da un mio carissimo amico: il direttore della Caritas Diocesana. Vedendo sul display del cellulare il suo nome, rispondendo e senza neppure lasciarlo parlare, dico:”Viva Papa Francesco”. E lui replicando mi dice: “Ecco, appunto, Papa Francesco domani ti invita a pranzo!” E, tra il mio stupore, meraviglia, sbigottimento, e gioia ci siamo dati appuntamento per ieri mattina alle 12.30 a Porta sant’Anna.
Gli Stati Uniti fanno passare nei cieli due bombardieri nucleari e Pyongyang si prepara a un attacco missilistico. Approvato, sembra, anche il processo per la costruzione di un nuovo ordigno nucleare. Pechino ripete il suo stanco mantra: “Calmare le tensioni”.
La memoria di p. Tentorio è ancora viva e presente nella comunità. Per questo oggi, in occasione del Venerdì Santo, i fedeli hanno voluto ricordare il suo sacrificio e la sua testimonianza di fede, in attesa di festeggiare domenica la Pasqua di risurrezione". È quanto racconta ad AsiaNews p. Giovanni Vettoretto, missionario del Pontificio istituto missioni estere nell'Arakan Valley (Cotabato del nord, Mindanao) e confratello di p. Fausto Tentorio, il sacerdote del Pime ucciso a colpi di pistola il 17 ottobre 2011. In particolare, la parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, dove ha lavorato a lungo il sacerdote di origini italiane, ha reso omaggio "alla sua personale testimonianza di fede", frutto di una vita spesa al servizio della missione.
"In questa realtà che sembra non avere scampo preghiamo che dopo il Calvario vi sia la Resurrezione. Qui la Passione di Gesù è la sofferenza di milioni di persone che patiscono ogni giorno il dramma della guerra, dell'odio, della povertà". È quanto afferma ad AsiaNews p. Giuseppe Moretti, parroco dell'unica chiesa dell'Afghanistan, la cappella interna all'ambasciata italiana a Kabul (v. foto). Il sacerdote definisce la piccola comunità cristiana, composta da 12 suore e alcune decine fra militari e funzionari di ambasciate, una "Chiesa catacombale, silenziosa, discreta, ma operosa perché testimonia Cristo al popolo afghano con il proprio esempio di vita e con la presenza quotidiana dell'Eucarestia".
"Voglio essere parte della Chiesa, pregare la Parola di Dio, seguire gli insegnamenti del Vangelo e testimoniare Cristo agli altri". Angelo Gomes (tutti i nomi dell'articolo sono fittizi per questioni di sicurezza, ndr), 31enne musulmano del Bangladesh, nella notte di Pasqua riceverà il battesimo e diventerà cattolico. Tra qualche giorno si sposerà con Martha, la donna che gli ha fatto scoprire Cristo. "Inizierò una nuova vita - racconta il giovane ad AsiaNews - che finalmente sarà piena". Angelo nasce e cresce in una famiglia islamica praticante. Quando è ancora ragazzo perde entrambi i genitori. Non sapeva nulla di cristianesimo e cattolicesimo, fino a quando non incontra Martha, cattolica, e si innamora di lei. "Mi raccontava di Gesù e Maria - ricorda - e delle loro sofferenze. Rimasi sconvolto nello scoprire la crocifissione di Cristo, che Lui è morto in croce per portare a tutti noi la redenzione e aprire le porte del Paradiso".
" Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che èil mio Signore. Amen. (Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio. Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5. Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI). "
La Lituania consiste perlopiù in pianura. Eppure, a pochi chilometri da Siauliai, un piccolo comune di oltre 150 mila abitanti, sorge una piccola collina di sei metri. Per un paese dove la maggiore altitudine raggiunta sfiora i 300 metri, è comunque poca cosa. Non fosse solo che, quella collina, tempestata da centinaia di migliaia di croci conficcate nel friabile terreno del Paese Baltico, racconta una storia di fede e di dolore. Stiamo parlando della Collina delle Croci, luogo profondamente radicato nella tradizione lituana, che persino papa Giovanni Paolo II visitò nel lontano settembre di vent'anni fa. Ma andiamo con ordine.
Venerdì scorso, in una scuola del veronese, un crocifisso è stato deriso e dileggiato con gesti irrispettosi e, nel parcheggio antistante l'Istituto, altri crocifissi – rubati dalle aule – sono stati fatti a pezzi e poi bruciati. Gli autori di questi gravi gesti sono tutti ragazzini sotto i 15 anni, probabilmente non mossi da un consapevole odio religioso – specificamente diretto contro il credo cristiano – ma eccitati dall'idea di compierne una di veramente grossa, mostrandosi adulti e degni di considerazione agli occhi di qualche altro compagno più grande.
Il Giovedì Santo, 28 marzo 2013, ha dato occasione a Papa Francesco di proporre una profonda riflessione sulla «crisi dell’identità sacerdotale» e sulla presenza di troppi preti meramente «gestori», «preti tristi» che non sanno più parlare ai propri fedeli e ascoltarli. Nell’omelia della Messa Crismale, il Pontefice ha anzitutto spiegato il simbolismo dell’«unzione» che accomuna il Servo di Javhè di Isaia, il re Davide e Gesù. L’unzione simboleggia il servizio, ed è illustrata dalle parole del Salmo 133: «È come olio prezioso versato sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne, che scende sull’orlo della sua veste». «L’immagine dell’olio che si sparge, che scende dalla barba di Aronne fino all’orlo delle sue vesti sacre – ha detto il Papa – è immagine dell’unzione sacerdotale che per mezzo dell’Unto giunge fino ai confini dell’universo rappresentato nelle vesti».
Un «errore grave rispetto all’equilibrio della nostra società», poiché «quando si dà libero corso a ogni tipo di ricerca sull’embrione vuol dire che lo si considera niente, materiale da laboratorio». Il cardinale arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale francese, ha risposto così ai microfoni di Radio Notre-Dame a chi gli chiedeva un commento sulla proposta di legge, tesa a non ostacolare la ricerca sull’embrione umano, che da oggi è all’esame dell’Assemblea nazionale. L’errore, spiega il porporato, è duplice: innanzitutto di investimento, in quanto «da diversi anni ci viene detto che le cellule embrionali saranno la fonte del trattamento rigenerativo delle malattie nervose, ma a tutt’oggi non vi è nemmeno, in questo campo, un protocollo di sperimentazione; c’è la continua promessa che ciò avverrà presto ma in realtà non avviene mai. E d’altra parte esistono altre strade della ricerca molto più promettenti che sono state anche coronate da un premio Nobel». Vingt-Trois si riferisce alle cellule staminali pluripotenti indotte, prodotte in laboratorio dal medico giapponese Shinya Yamanaka, insignito nel 2012 del premio Nobel per la medicina.
Yang Yuzhi, madre 42enne di quattro figli, è stata trovata morta impiccata nell’Ufficio della Commissione per la pianificazione familiare della contea di Taikang, provincia di Henan. La storia di Yang è legata, come quella di Lü e Feng Jianmei, alle violenze giustificate dal Partito comunista cinese in nome della legge sul figlio unico, che ha già impedito la nascita di 400 milioni di bambini dal 1979, anno in cui la legge sul figlio unico è stata approvata.
Amanda Smith, 29 anni, inglese, racconta le pressioni per porre fine alla gravidanza. Oggi la figlia ha nove mesi e basta un po’ di pellicola per medicarla
Domani uscirà nelle librerie in Francia “Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco. Solo l’amore ci salverà” (ed. Parole et Silence, Editions du Rocher, La Librairie éditrice vaticane, 190 pp. 15 euro). Il libro, con la prefazione del cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, raccoglie alcuni interventi dell’allora arcivescovo di Buenos Aires. Proponiamo alcuni stralci di questi discorsi, anticipati dal Le Figaro. SATANA. «Fate attenzione: noi non siamo in lotta con i poteri umani, ma contro la potenza delle tenebre. Come ha fatto con Gesù, Satana cercherà di sedurci, di perderci, di offrirci delle “alternative praticabili”. Noi non possiamo permetterci il lusso di essere creduloni o sufficienti. È vero che noi dobbiamo dialogare con tutto il mondo, ma non si dialoga con la tentazione».
Papa Francesco ha autorizzato ieri la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti 63 nuovi Beati e 7 nuovi Venerabili servi di Dio. Tra di essi figurano martiri della guerra civile spagnola, dei regimi comunisti dell’Europa Orientale e del nazismo. Tra i prossimi nuovi Beati c’è anche il giovane seminarista italiano Rolando Rivi, ucciso in modo barbaro dai partigiani nel 1945. Fu ucciso in odio alla fede ancora adolescente di quattordici anni, testimone dell’incondizionato amore che provava per Gesù. Di seguito riproponiamo un articolo che tempi.it realizzò nel settembre scorso. Si tratta di un’intervista a Emilio Bonicelli, autore di un bel libro sulla storia di Rivi.
Papa Francesco inizia il triduo pasquale con una Santa Messa che celebra questo pomeriggio nel carcere minorile di Casal del Marmo. Vi prendono parte circa 50 giovani detenuti e il Papa laverà i piedi a dodici di essi. Per sua esplicita volontà la celebrazione sarà molto semplice, non saranno ammesse telecamere e i giornalisti rimarranno fuori dall’edificio carcerario. Scelta singolare questa di andare in un carcere come primo atto petrino nei riguardi della società laica e civile. Come si spiega se, come ha detto Francesco ai cardinali radunati per la prima messa dopo l’elezione pontificale a Santa Maria Maggiore, «la chiesa non è una organizzazione umanitaria pietosa»?
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Negli anni ’80, quando Papa Francesco era solo il sacerdote Jorge Bergoglio, scoprì durante un viaggio in Germania una immagine della Madonna -la cosiddetta “Knotenloeserin” o Vergine che scioglie i nodi- di cui riportò in Argentina varie riproduzioni e che è ormai l’oggetto di una forte venerazione popolare a Buenos Aires. L’immagine, attribuita al pittore settecentesco Johann Georg Melchior Schmidtner, si trova nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta, nel Sud della Baviera, e rappresenta la Madonna che scioglie i nodi di un lungo nastro che gli è offerto da angeli che si trovano alla destra del quadro, mentre altri angeli a sinistra raccolgono il tessuto ormai liscio. Il “sacerdote” Bergoglio fu colpito subito da quest’allegoria del ruolo di mediatrice della madre di Gesù e decise così di portarla con sé a Buenos Aires, dove iniziò a distribuirla a sacerdoti e fedeli. E’ così che nel settembre del 1996, padre Rodolfo Arroyo, che era stato nominato pochi mesi prima parroco di San Jose’ del Talar, nella capitale argentina, decise di portarla alla veneraqzione anche nella sua chiesa.
Papa Francesco ha autorizzato ieri la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti 63 nuovi Beati e 7 nuovi Venerabili servi di Dio. Tra di essi figurano martiri della guerra civile spagnola, dei regimi comunisti dell’Europa Orientale e del nazismo. Tra i prossimi nuovi Beati c’è anche il giovane seminarista italiano Rolando Rivi, ucciso in modo barbaro dai partigiani nel 1945. Fu ucciso in odio alla fede ancora adolescente di quattordici anni, testimone dell’incondizionato amore che provava per Gesù. Beato sarà presto anche don Giuseppe Girotti, sacerdote domenicano piemontese, ucciso nel lager di Dachau nel 1945.
" Il sacerdote deve "uscire a sperimentare" la sua "unzione, il suo potere e la sua efficacia redentrice: nelle 'periferie' dove c'è sofferenza, c'è sangue versato, c'è cecità che desidera vedere, ci sono prigionieri di tanti cattivi padroni" e se "è vero che la cosiddetta crisi di identità sacerdotale ci minaccia tutti e si somma ad una crisi di civiltà", "se sappiamo infrangere la sua onda, noi potremo prendere il largo nel nome del Signore e gettare le reti". "Uscire": papa Francesco ne sta facendo una parola d'ordine rivolta a tutta la Chiesa, ne ha parlato ieri, nella sua prima udienza generale, torna a parlarne oggi, durante la messa crismale. "Che l'unzione giunga a tutti, anche alle 'periferie', là dove il nostro popolo fedele più lo attende ed apprezza. La nostra gente ci senta discepoli del Signore, senta che siamo rivestiti dei loro nomi, che non cerchiamo altra identità; e possa ricevere attraverso le nostre parole e opere quest'olio di gioia che ci è venuto a portare Gesù, l'Unto"."
Un piccolo rosario trovato dentro casa: inizia così la conversione al cattolicesimo di Sumita Jagatap, indù e praticante in uno studio legale di Mumbai. Figlia di madre indù e padre buddista, la donna vive da sempre rapporti conflittuali, dentro e fuori la propria famiglia: la diversa religione è spesso motivo di scontri e litigi tra i genitori, che hanno ripercussioni anche sui figli. Sumita cresce inquieta, senza veri punti di riferimenti, e porta queste insicurezze anche nel proprio matrimonio, che durerà appena sette giorni.
In tutto il vicariato dell'Anatolia fervono i preparativi per Settimana Santa a quasi tre anni dalla morte di mons. Padovese. Il 2 aprile a Ürgüp la messa per i cristiani iracheni, afghani e iraniani dispersi nella Cappadocia. Due i battesimi celebrati nella piccola comunità. A causa delle distanze le messe vi sono solo a Natale, Pasqua e Assunta. Il racconto di un sacerdote locale ad AsiaNews.
“Sono un cane, perché non so organizzare la mia vita, ma così Dio mi ha salvato”. Questa è la sintesi finale di Padre Vincent Nagle, che mi ha appena raccontato la storia della sua vocazione sacerdotale. Effettivamente si è dimenticato di aver dato appuntamento ad un’altra persona nello stesso orario della nostra intervista, ma poco importa. Guadagniamo una simpatica spettatrice, a quanto pare abituata alla disorganizzazione dichiarata di Padre Vincent. Fa sorridere, ma ha perfettamente ragione, perché Dio ci vuole così come siamo e con la nostra umanità, se glielo permettiamo, ci porta sulla strada che ha preparato per noi. Una famiglia difficile, un’educazione confusa e l’irresistibile fascino del sesso femminile, mescolate a una buona dose di distrazione, non hanno impedito a Padre Vincent di riconoscere l’unica cosa che conta: la Presenza di Cristo.
«Siamo nati e non moriremo mai più» era solita ripetere Chiara Corbella. Nell’attesa della Pasqua di Cristo voglio ricordare la grande testimonianza di una ragazza morta a soli ventotto anni il 13 giugno del 2012. Ne sono rimasto profondamente colpito, tanto che ho sentito l’esigenza di raccontarla a tutti i miei amici, anche ai miei studenti, quando in classe, qualche settimana fa, è sorto il confronto su che cosa fosse la fede. Tra le tracce assegnate ai miei alunni del triennio quella che aveva riscosso maggiori consensi era relativa alla fede come metodo di conoscenza. Questa era la traccia: «La fede è un criterio di conoscenza, uno dei più utilizzati, se non il più frequente nella vita quotidiana. Del resto la stessa cultura si basa su questo principio di fede, fiducia, credito attribuito a testimoni credibili. Argomenta in maniera opportuna tali affermazioni adducendo esemplificazioni per corroborarle o per confutarle. Soffermati, poi, sulla fede nel campo religioso: è della stessa natura della fede negli altri campi? Infine, rifletti sul tuo cammino personale di fede facendo riferimento alla tua esperienza e al tuo vissuto».
Il caso delle cure compassionevoli a base di cellule staminali, che il ministro della Salute Renato Balduzzi ha contribuito a far diventare un caso internazionale, è stato riportato ieri sul sito di Nature, una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo. Nell’articolo a firma di Alison Abbott, Nature racconta passo dopo passo la vicenda che vede coinvolti numerosi pazienti affetti di gravi malattie neurodegenerative, ad oggi incurabili, le autorità italiane e Stamina Foundation, onlus di cui il professore Davide Vannoni è presidente.
Yang Yuzhi, madre 42enne di quattro figli, è stata trovata morta impiccata nell’Ufficio della Commissione per la pianificazione familiare della contea di Taikang, provincia di Henan. La storia di Yang è legata, come quella di Lü e Feng Jianmei, alle violenze giustificate dal Partito comunista cinese in nome della legge sul figlio unico, che ha già impedito la nascita di 400 milioni di bambini dal 1979, anno in cui la legge sul figlio unico è stata approvata.
«La manifestazione è stata enorme. Ho ricevuto una comunicazione del Ministero per gli affari interni secondo cui c’erano un milione e 60 mila persone». A certificare a tempi.it i numeri della Manif Pour Tous, che domenica scorsa è tornata a protestare a Parigi contro la legge del governo Hollande che vuole legalizzare matrimoni e adozioni gay, è Stéphane Buffetaut, ex deputato europeo, membro del Comitato economico e sociale europeo dal 2002, appartenente al Partito cristiano democratico ed esperto di diritto.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Il North Dakota è il primo Stato americano a vietare l’aborto eugenetico di bambini con la sindrome di Down o con altre malattie. È la prima legge priva di compromessi da quando l’aborto è stato legalizzato negli Stati Uniti dagli anni Settanta.
Monsignor Cesare Zaffanella, sacerdote cremonese, in Argentina dal 1984 al 2008, è felicissimo. Papa Francesco, che lui chiama ancora semplicemente Bergoglio, «è un mio grande amico», dice a tempi.it. Oltre ad essere stato «mio vescovo quando insegnavo all’Università Cattolica di Buenos Aires».
Ma quali sono questi “nodi”? Tutti i problemi che portiamo molto spesso negli anni e che non sappiamo come risolvere: i nodi dei litigi familiari, dell’incomprensione tra genitori e figli, della mancanza di rispetto, della violenza; i nodi del risentimento fra sposi, la mancanza di pace e di gioia nella famiglia; nodi dell’angoscia; i nodi della disperazione degli sposi che si separano, i nodi dello scioglimento delle famiglie; il dolore provocato da un figlio che si droga, che è malato, che ha lasciato la casa o che si è allontanato da Dio; i nodi dell’alcolismo, dei nostri vizi e dei vizi di quelli che amiamo, i nodi delle ferite causate agli altri; i nodi del rancore che ci tormenta dolorosamente, i nodi del sentimento di colpa, dell’aborto, delle malattie incurabili, della depressione, della disoccupazione, delle paure, della solitudine…nodi dell’incredulità, della superbia, dei peccati delle nostre vite. La Vergine Maria vuole che tutto questo cessi. Oggi viene incontro a noi, perché le offriamo questi nodi e Lei li scioglierà uno dopo l’altro. Ora avviciniamoci a Lei. Quanto è bella! ContemplandoLa scoprirete che non siete più soli. Davanti a Lei vorrete confidarLe le vostre angosce, i vostri nodi…e da quel momento, tutto può cambiare. Quale Madre piena d’amore non viene in aiuto al suo figliolo in difficoltà quando la chiama? "/>
Nessuna delle qualità della donna forte poté mancare alla nostra Regina, dato che fu anche regina delle virtù e fonte della grazia. Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. Il campo della più alta perfezione, dove si genera con la massima fertilità quanto vi è di più soave nelle virtù, fu quello a cui pensò la nostra donna forte Maria santissima; meditandolo al chiarore della luce divina, conobbe il tesoro che racchiudeva. Per comprare quindi questo campo, vendette tutto ciò che è terreno, di cui era veramente regina, posponendolo al possesso del campo che acquistò, negandosi l'uso di ciò che poteva possedere. Solo questa Signora poteva venderlo interamente, essendo padrona di tutto, per comprare lo spazioso campo della santità. Ella sola considerò e conobbe adeguatamente, appropriandosene dopo Dio, il campo della Divinità e dei suoi attributi infiniti, che gli altri santi ricevettero solo in parte. Col frutto delle sue mani piantò una vigna, cioè la santa Chiesa, non solamente col darci il suo santissimo Figlio perché la formasse e la edificasse, ma anche divenendo sua coadiutrice e, dopo la sua ascensione, guida e maestra della stessa Chiesa. Piantò la vigna del paradiso celeste, che Lucifero, nella sua inaudita superbia, aveva devastato, ed essa si riempì di nuove piante per la sollecitudine e il frutto di Maria purissima. Piantò la vigna del suo grande e magnanimo cuore con i germogli delle virtù, con la vite fertilissima, Cristo, che di-stillò nel torchio della croce il vino soavissimo dell'amore, di cui si inebriano i suoi servi prediletti e si alimentano i suoi amici.
Per p. Simon Faddoul, della Caritas libanese, la situazione dei campi profughi "è sempre più drammatica". La Lega Araba sostiene con le armi i ribelli siriani contro il regime di Assad. Libano, Algeria e Iraq temono un allargamento del conflitto nella regione. Il leader della Coalizione nazionale siriana chiede l'intervento armato degli Stati Uniti e della Nato.
Anche in Quaresima e in preparazione della Pasqua, i cristiani di alcune zone dell'India sono vittime di aggressioni e violenze. Lo denuncia Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), che registra alcuni attacchi avvenuti nel mese di marzo in Chhattisgarh e Kerala. "Questa - sottolinea il leader cristiano lanciando un appello alla National Human Rights Commission (Nhrc) - è la settimana più importante dell'anno: le minoranze cristiane dovrebbero essere ancora più protette e difese".
Dopo aver messo in allerta le unità da combattimento e aver puntato i missili contro le basi americane a Guam e nelle Hawaii, il regime elimina l’ultima via di comunicazione diretta con la Corea del Sud e dichiara: “Non c’è più bisogno di parlare, la guerra può esplodere in qualunque momento”.
Un evento “davvero singolare” per tutta la Compagnia di Gesù. Così padre Antonio Spadaro SJ, direttore della Civiltà Cattolica, ha commentato l’elezione di Jorge Mario Bergoglio a Romano Pontefice, con il nome di Francesco. Lo studioso gesuita è intervenuto stamattina in qualità di moderatore presso la sede di Civiltà cattolica, alla presentazione dei due istant book, Guarire dalla corruzione e Umiltà, strada verso Dio, editi da EMI, che raccolgono vari interventi ed omelie del cardinale Bergoglio, durante il suo ministero di arcivescovo di Buenos Aires. Un gesuita che diventa papa, secondo Spadaro, è un fatto che può spiegarsi come segue: “Noi facciamo un voto speciale di obbedienza al Papa – ha detto il direttore di Civiltà Cattolica - perché lui ha una visione più universale della Chiesa e sa quali sono le frontiere sulle quali inviarci. Se uno di noi diventa Papa, questo fatto è da comprendersi come il più alto servizio alla Ecclesia universa”.
E’ online, sul sito della prestigiosa rivista internazionale Trends in Pharmacological Sciences* l’articolo: “Ulipristal acetate in emergency contraception: mechanism of action”. Gli autori, i Ginecologi padovani Bruno Mozzanega, Erich Cosmi e Giovanni Battista Nardelli, Direttore quest’ultimo della Clinica Ginecologica dell’Università, discutono il meccanismo d’azione di Ulipristal Acetato (UPA), commercializzato come ellaOne per la contraccezione di emergenza (CE). Ogni compressa di ellaOne contiene UPA micronizzato 30 mg (equivalente a UPA non micronizzato 50 mg) ed è efficace fino a 120 ore dal rapporto non protetto. I produttori – riferiscono gli autori - sostengono che UPA agisca ritardando l’ovulazione ed escludono qualsiasi interferenza con l’impianto dell’embrione. Essi basano la loro conclusione su quattro studi sperimentali che valutano gli effetti di UPA sull’ovulazione e sull’endometrio umano e queste conclusioni sono condivise dalle più autorevoli agenzie del farmaco internazionali.
Tra le tante crisi di cui soffre il nostro mondo, un posto di rilievo spetta alla crisi della confessione, strettamente connessa a quella perdita del senso del peccato di cui già parlava il venerabile papa Giovanni Paolo II, individuando tra le cause principali di questa epocale «eclissi della coscienza», il secolarismo e il relativismo, nonché alcune tendenze ecclesiali che hanno generano una certa confusione nella predicazione, nella catechesi e nella direzione spirituale. In effetti, bisogna constatare che spesso i confessionali sono vuoti da entrambe le parti: sia quella del penitente sia quella del confessore. La gente si confessa sempre più di rado, ma è anche vero che chi vuole confessarsi, raramente riesce a trovare in confessionale, o almeno in chiesa, un sacerdote disponibile – impegnato magari in attività che potrebbero benissimo svolgere i laici... L’esempio di sacerdoti santi, quali san Pio da Pietrelcina, san Leopoldo Mandic, o il santo Curato d’Ars – per non citare che i più noti – mostra però lo stretto legame tra l’aureola di cui ora godono in cielo, e le ore passate in confessionale quando erano ancora in questo mondo. Senza contare che un buon confessore, a sua volta è anche un assiduo penitente... Questo libro di padre Livio Fanzaga, popolare direttore di Radio Maria, costituisce dunque una lettura utilissima per tutti – chierici e laici -, particolarmente in quest’ultimo scorcio dell’Anno Sacerdotale fortemente voluto da papa Benedetto XVI.
Papa Francesco sta tenendo in Piazza San Pietro la sua prima udienza generale del mercoledì, dalla sua elezione, 14 giorni fa. Ha iniziato la catechesi sottolineando che raccoglie "con grande riconoscenza e venerazione" il testimone dalle mani di Benedetto XVI. "Dopo la Pasqua - ha detto - riprenderemo le catechesi dell’Anno della fede. Oggi vorrei soffermarmi sulla Settimana Santa. Con la Domenica delle Palme abbiamo iniziato questa Settimana – centro di tutto l’Anno Liturgico – in cui accompagniamo Gesù nella sua Passione, Morte e Risurrezione".
Al termine dell’udienza generale il Papa ha lanciato un appello per il Centrafrica: "Seguo con attenzione quanto sta accadendo in queste ore nella Repubblica Centroafricana e desidero assicurare la mia preghiera per tutti coloro che soffrono, in particolare per i parenti delle vittime, i feriti e le persone che hanno perso la propria casa e che sono state costrette a fuggire. Faccio appello perché cessino immediatamente le violenze e i saccheggi, e si trovi quanto prima una soluzione politica alla crisi che ridoni la pace e la concordia a quel caro Paese, da troppo tempo segnato da conflitti e divisioni".
Il tradimento di Giuda paragonato al pettegolezzo, al parlare male degli altri. E’ la riflessione fatta da Papa Francesco nella breve omelia tenuta questa mattina nella “Casa Santa Marta” in Vaticano, a commento del Vangelo del Mercoledì Santo. Poi, a sorpresa, il Papa si è recato nella Basilica di San Pietro a salutare i dipendenti vaticani riuniti per la Messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri alla vigilia del Triduo pasquale.
“Umiltà, la strada verso Dio” e “Guarire dalla corruzione”: sono i titoli dei primi due libri in italiano di Jorge Mario Bergoglio. I due volumetti, editi dalla Editrice Missionaria Italiana (Emi), sono stati presentati ieri mattina alla sede di “Civiltà Cattolica”. I testi, che raccolgono due meditazioni dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, attingono alla spiritualità ignaziana.
La prima udienza del mercoledì di Papa Francesco si è tenuta in piazza san Pietro, all'aperto, vista la grande folla presente che non poteva essere contenuta nell'abituale aula delle udienze. Erano infatti oltre 15mila le persone presenti: come ha già fatto, il Papa è arrivato a bordo di una jeep scoperta e ha fatto il giro della piazza salutando i presenti con il suo tipico modo, quello del pollice in alto. Si è fermato poi a baciare alcuni bambini anche se questa volta non è sceso come aveva fatto l'altra volta. C'erano fedeli che arrivavano da molti paesi ai quali ha rivolto il suo saluto: Francia, Canada, Inghilterra, Irlanda, Filippine, Stati Uniti d'America, Spagna, Messico e Portogallo. Nel suo discorso il Papa ha insistito sulla necessità di uscire e andare incontro alla gente: "La casa di Gesù è la gente, siamo noi. E per dire Dio al mondo dobbiamo uscire da noi stessi e andare verso le periferie dell'esistenza".
La Corea del Nord torna a fare sentire la voce grossa, stavolta annunciando di essere pronta ad attaccare gli Stati Uniti. L’agenzia ufficiale Kcna ha dichiarato che le forze armate di Pyongyang sono in “assetto da combattimento” per colpire “le basi Usa continentali, delle Hawaii e di Guam”. Come spiega il generale Carlo Jean a ilsussidiario.net, “la Corea del Nord ricatta Corea del Sud, Stati Uniti, Cina e Russia, minacciando di creare caos e instabilità, in modo da avere degli aiuti sia in viveri sia in carburante”.
Dopo essere stata approvata oltre dieci anni fa, presto l'eutanasia in Belgio potrebbe essere consentita anche ai minorenni. Il Senato ha infatti riaperto i dibattiti volti a modificare la legge sulle richieste di eutanasia nel tentativo di ampliare tale possibilità anche ai minori di 15 anni e ai malati di Alzheimer. Su iniziativa di Philippe Mahoux, colui che nel 2002 firmò la legge con cui venne ufficialmente introdotta l'eutanasia, il Senato belga ha iniziato ad ascoltare alcuni esperti. Il paese oggi è in subbuglio e se - da una parte - gli studi di una ricercatrice dell'Università di Gand rivelano che circa il 50% dei decessi dei bambini al di sotto di un anno in Belgio è ricollegabile a una forma di eutanasia (attiva o passiva), si organizzano grandi marce per la vita da parte dei cristiani in tutto il paese. Noi ne abbiamo parlato con il dottor Renzo Puccetti, specialista in medicina Interna e socio fondatore dell’Associazione Scienza & Vita.
"Le autorità sanitarie di Pechino hanno chiuso una clinica illegale che ogni anno forniva circa 300 embrioni umani a madri surrogato assunte da ricche coppie della capitale incapaci di avere figli. La struttura non aveva alcuna approvazione legale o medica. Lo scandalo è scoppiato grazie a un servizio registrato dalla China Central Television, che ha fatto scattare le indagini sul caso. Gli agenti di pubblica sicurezza, insieme a diversi funzionari del settore sanitario e farmaceutico, hanno effettuato un raid alla "Hong Kong Fuchen Group" nella mattina del 25 marzo. "
In vista della Pasqua i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme invitano i fedeli da tutto il mondo a pregare per la situazione di instabilità e guerra nel Medio Oriente ed ad essere vicini alle popolazioni di Siria, Libano, Egitto, Iraq e a ricordare tutte le vittime delle violenze. Firmato da 12 fra patriarchi e leader religiosi, l'annuale messaggio per la Pasqua è anche un invito dei capi delle Chiese cristiane a visitare la Terra Santa e a recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa: "Questa terra è divenuta un quinto Vangelo... Il fuoco sacro del Sabato Santo e la Veglia Pasquale ci ricordano, e il mondo intero, di 'la luce del Signore risorto', che illumina tutto il mondo, anche nei luoghi più oscuri della terra. Il nostro mondo oggi è pieno di falsi idoli che separano le persone dalla luce di Cristo e la verità del suo Vangelo". Ecco il messaggio integrale diffuso dal Patriarcato Latino di Gerusalemme.
Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a prendere fra le mani la croce del mio amato Figlio Gesù e a contemplare la Sua passione e morte. Le vostre sofferenze siano unite alla Sua sofferenza e l'amore vincerà, perché, Lui che è l'Amore, ha dato se stesso per amore per salvare ciascuno di voi. Pregate, pregate, pregate affinché l'amore e la pace comincino a regnare nei vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a prendere fra le mani la croce del mio amato Figlio Gesù e a contemplare la Sua passione e morte. Le vostre sofferenze siano unite alla Sua sofferenza e l'amore vincerà, perché, Lui che è l'Amore, ha dato se stesso per amore per salvare ciascuno di voi. Pregate, pregate, pregate affinché l'amore e la pace comincino a regnare nei vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Nata da una famiglia islamica, la ragazza scappa di casa a 7 anni per fuggire dalle botte della madre. Accolta in un ostello di gesuiti, ricorda i bambini che “pregavano sempre una donna che chiamavano Madre Maria”. La scoperta di una grave malattia, il diploma da infermiera professionista e la conversione al cattolicesimo.
In questi giorni circola con insistenza sul web un breve video tratto dalla telecronaca diretta dell’emittente polacca TV TRWAM della visita di Papa Benedetto XVI in Germania risalente al settembre 2011, e che mostrerebbe - così affermano coloro che fanno circolare questo video - una presunta umiliazione subita dal Papa da parte dei vescovi tedeschi, la maggioranza dei quali non gli stringerebbe la mano.
Quando, sei mesi fa, le autorità amministrative di Buenos Aires decisero di ampliare le ipotesi di depenalizzazione dell’aborto, l’allora Cardinal Jorge Mario Bergoglio, oggi papa Francesco, emanò un coraggioso comunicato ufficiale, in cui la scelta di interrompere la gravidanza veniva comunque fermamente condannata senza se e senza ma. Il testo di quel comunicato, che porta la data del 10 settembre 2012 ed è intitolato “Sobre la resolución para abortos no punibles en la Ciudad de Buenos Aires”, merita di essere integralmente riportato ...
È di qualche settimana fa la notizia che riguarda la mobilità degli insegnanti di religione cattolica. Il sito culturacattolica.it ha voluto dedicare un articolo all'argomento, evidenziando le pietre di scandalo che denunciano un'indebita intromissione dell'Autorità scolastica statale all'interno dell'insegnamento della religione cattolica, dai tempi del Concordato in mano all'Ordinario diocesano.
Era il funerale di un ventenne eppure traspariva una strana bellezza, fatta di un dolore discreto, non disperato. C’era di più della fine negli occhi di chi ha accompagnato Luca Cecarini a morire. La sofferenza si mischiava ad un oltre visibile nello sguardo della sorella Alessandra, che esile e composta salutava i presenti. Pareva patire amore, come se quel fratello fosse ancora presente, perché Luca in così poco tempo ha lasciato un segno indelebile, ora davanti agli occhi di tutti: «Sappiamo che sei ancora presente», ha detto un amico dal pulpito.
La signora Lü, 33 anni, è stata costretta ad abortire dagli ufficiali comunisti cinesi della città di Chuzhou, nella provincia di Anhui, al settimo mese. L’aborto forzato è avvenuto lo scorso 22 marzo e a darne la notizia è stato il marito, che ha anche diffuso la foto del piccolo abortito. La donna è stata obbligata a interrompere la gravidanza perché il figlio era “fuori quota”. Per questo gli ufficiali dell’Ufficio per la pianificazione familiare hanno preso la donna, l’hanno trascinata in ospedale e qui, sotto l’autorità del signor Cui, che lavora alla pianificazione familiare, ha subito un’iniezione letale per il picco
«Ho una domanda per il procuratore generale: perché i mandati di arresto vengono spiccati solo quando ci sono scontri davanti al quartier generale dei Fratelli Musulmani» e non quando vengono uccisi decine di cristiani copti? La domanda è di un membro del movimento egiziano a favore della democrazia “6 Aprile” e si riferisce alla decisione presa dal procuratore generale dell’Egitto di arrestare sei attivisti politici dell’opposizione, ritenuti colpevoli di avere incitato alla violenza.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 26,14-25)
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Nell'inatteso e nuovo stato del matrimonio in cui si trovava, la principessa del cielo Maria, sollevò subito la sua mente purissima al Padre della luce, per conoscere come si dovesse comportare per compiacerlo maggiormente nei nuovi obblighi di tale stato. Perché io potessi dare qualche notizia di ciò che a tale scopo sua Altezza pensò tanto santamente, il Signore mi richiamò alle qualità della donna forte, descritte da Salomone nell'ultimo capitolo dei suoi Proverbi, scorrendo il quale, per quanto possibile, dirò ciò che mi fu dato ad intendere. All'inizio della seconda sezione si legge: Una donna perfetta chi potrà trovarla?. Il suo prezzo viene da lontano e dagli ultimi confini della terra. La domanda in realtà esprime un'esclamazione, se la si intende per la nostra grande e forte donna Maria, ma se la si riferisce a qualunque altra in confronto a lei, esprimerà una negazione, poiché in tutto il resto della natura umana e della legge comune non si può trovare un'altra donna forte come la Principessa del cielo. Tutte le altre furono e saranno deboli, senza poterne eccettuare alcuna che non sia associata al demonio per la colpa. Chi troverà dunque un'altra donna forte? Né i re e gli imperatori, né i principi più potenti della terra, né gli angeli del cielo, né lo stesso potere divino ne troverà una uguale, perché mai ne creerà un'altra come Maria santissima. Ella è l'unica e la sola senza pari, la sola senza uguali, la cui insuperabile dignità solo il braccio dell'Onnipotente ha misurato, poiché egli, dandole il suo Figlio eterno, della sua medesima sostanza, uguale a sé, immenso, increato ed infinito, non le poteva dare di più.
335 calciatori che compongono 16 squadre, per una manifestazione sempre più multiculturale. È la "Clericus Cup", giunta quest'anno alla sua settima edizione. Un vero e proprio campionato di calcio in cui si affrontano sacerdoti e seminaristi appartenenti agli istituti pontifici di Roma e provincia. I partecipanti, raggruppati in 4 gironi, con determinazione e sano agonismo hanno superato la prima fase ed attendono ora gli accoppiamenti per i quarti di finale del torneo, in programma dal 13 aprile. Il "campionato mondiale pontificio" come è stato definito da più parti è organizzato dal CSI (Centro Sportivo Italiano) e patrocinato dall'Ufficio Sport della CEI, dal Pontificio Consiglio per i Laici e da quello per la Cultura. 56 le nazionalità presenti nel torneo, che vede nei messicani la rappresentanza più numerosa con ben 46 presenze. Seguono gli italiani e gli statunitensi (29 calciatori), i brasiliani (23) e gli spagnoli (21).
Nelle corsie dell’Evangelico Hospital di Curitiba, vicino a San Paolo in Brasile, si erano verificate negli ultimi anni parecchie morti sospette. Così tante che il ministero della sanità brasiliana ha cominciato a indagare sulla dottoressa Virginia Soares de Souza, i cui pazienti, malati di cancro, morivano “troppo velocemente” rispetto a un normale decorso della malattia.
Chi si oppone all’aborto e si rifiuta di praticarlo «infligge una forma di tortura alla donna». È quanto si legge nel “Rapporto del relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti”, firmato dal commissario Juan E. Méndez, documento presentato durante la 22ma sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Si legge: «Enti internazionali e regionali attivi nell’ambito dei diritti umani hanno cominciato a riconoscere che l’abuso e il maltrattamento di donne che cercano servizi di salute riproduttiva possono causare tremende e durevoli sofferenze fisiche e psicologiche».
Il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu, a Ginevra, lo scorso 21 marzo, ha avviato un’inchiesta sull’arcipelago gulag della Corea del Nord. La decisione è stata presa sulla base dell’ultimo rapporto sulla violazione sistematica dei diritti umani nel “regno eremita”, datato 1 febbraio 2013. Gli “Special Rapporteur” Vitit Muntarbhorn e poi Marzuki Darusman hanno inviato annualmente all’Onu documenti sulla Corea del Nord dal 2004. Su quel regime totalitario sono state adottate 16 risoluzioni dall’Assemblea Generale e si sono accumulati ben 22 rapporti. Non vi è stata, finora, alcuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza (l’unica che avrebbe avuto un carattere vincolante) in merito al sistematico abuso subito dai cittadini dell’ultimo regime autenticamente stalinista al mondo. Quella avviata il 21 marzo è la prima inchiesta del Consiglio dei Diritti Umani sulla Corea del Nord.
Le forze armate norcoreane sono in "assetto da combattimento" avendo per obiettivo gli Stati Uniti: lo riporta l'agenzia ufficiale Kcna, secondo cui il target sono "le basi Usa continentali, delle Hawaii e di Guam". Secondo l'agenzia, l'esercito è stato posto in stato d'allerta, mentre alle "unità speciali strategiche" è stato ordinato di prepararsi per un eventuale attacco contro gli Stati Uniti. "Il comandante dell'esercito del popolo coreano - si legge nella dichiarazione diffusa dall'agenzia ufficiale nordcoreana - dichiara che tutte le truppe d'artiglieria, comprese le unità missilistiche strategiche e le unità di artigliera a lunga gittata devono entrare in stato d'allerta di pronti al combattimento".
Sabato 23 marzo, in diverse città della Repubblica Messicana è stata celebrata la messa di avvio. Sono più di 18.000 i missionari di Gioventù e Famiglia Missionaria che stanno portando la Buona Novella a parrocchie e comunità bisognose in occasione della Settimana Santa. I missionari sono perlopiù ragazzi e ragazze, ma anche famiglie complete che si sono impegnate a dare un contributo di valore per la evangelizzazione. Tra i missionari partecipano anche medici e dentisti che offrono visite gratuite nelle comunità annunciando con il Vangelo la carità che si fa vita concreta.
Aprire il cuore alla dolcezza del perdono di Dio: l’invito di Papa Francesco è contenuto nell’omelia della Messa che il Pontefice ha presieduto questa mattina nella “Casa Santa Marta” in Vaticano, alla presenza degli ospiti della "Domus". Ogni uomo vive la “notte del peccatore”, ha detto il Papa, ma Gesù ha una “carezza” per tutti.
C’è attesa al Carcere minorile romano di Casal del Marmo per la visita del Papa giovedi prossimo. Il Ministero della Giustizia afferma che la celebrazione della “Messa in Coena Domini” sarà un momento di riservata preghiera, che coinvolgerà soltanto Papa Francesco, i 46 ragazzi ospiti della struttura, la guardasigilli Paola Severino e la responsabile del Dipartimento per la Giustizia Minorile Caterina Chinnici.
Magdi Cristiano Allam abbandona la Chiesa Cattolica con un articolo su «il Giornale» del 25 marzo. È una notizia dolorosa per chi, come me, si considera amico del giornalista convertito dall’islam, con cui ha condiviso diverse iniziative. Purtroppo, però, era una notizia nell’aria da tempo. La conversione dell’amico Magdi Cristiano era in qualche modo ancora incompiuta. Come molti cattolici «adulti», di sinistra o di destra (perché ce ne sono anche a destra), pensava che – tanto più sulle materie dove si sentiva competente – fosse lui a dovere giudicare il Magistero e non il Magistero a dovere giudicare lui.
Perché aspettare la morte di un donatore di organi per prenderglieli? È questa, in estrema sintesi, la domanda che un bioeticista canadese si fa sull’ultimo numero del Giornale di etica sanitaria della prestigiosa università di Cambridge. NON CONTA ESSERE VIVI O MORTI. Analizzando il caso di un paziente che ha subito gravi lesioni cerebrali, Walter Glennon, bioeticista dell’università di Calgary, scrive: «Ciò che importa non è se il donatore sia morto o meno, o quando la morte deve essere dichiarata, ma che il donatore o chi per lui acconsenta [a donare gli organi], che il donatore si trovi in una condizione irreversibile senza speranza di un significativo miglioramento, che il modo in cui gli si prende gli organi non gli causi dolore e sofferenza e che le intenzioni del donatore vengano portate a compimento con un trapianto di successo».
Torno a scrivere di un antieroe, ma mai come questa volta è un dispiacere. Nutro troppa stima nei confronti di Magdi Allam per etichettare la sua scelta con una critica superficiale o, come tanti stanno facendo in queste ore, con qualche stupido twit ironico. Lo devo al suo coraggio, alla sua onestà intellettuale, alla sua lucidità di giudizio. Mi convinse e mi commosse profondamente la lettera con cui annunciava, sul Corriere della Sera di cui era vicedirettore, le ragioni di quella conversione alla Chiesa cattolica sancita nella bellissima notte del 22 maggio 2008, quando Benedetto XVI lo battezzò (nonostante qualche velata opposizione interna alla Curia), al fianco del suo padrino Maurizio Lupi. Del Gesù annunciato e custodito dalla Chiesa cattolica aveva scoperto, grazie al grande Papa, la profonda ragionevolezza. Ringraziò tante persone, da alti prelati a semplici sacerdoti, ma soprattutto fu grato a Ratzinger per la sua testimonianza di un Dio che non poteva essere contro la ragione, né poteva, al contempo, non essere contro la violenza che tanto islamismo continuava invece a propugnare proprio in nome di Dio.
A chi non è mai capitato di ricevere via web un appello urgentissimo con cui si informa che un bimbo, ricoverato in un precisato ospedale, ha immediata necessità di sangue, oppure la comunicazione della polizia che ci avverte di averci colti a visitare siti che violano il diritto d’autore, o un qualsiasi preoccupante allarme sociale? E a chi non è mai accaduto che una carissima amica al ritorno da un pellegrinaggio, preferibilmente da Medjugorje, ci abbia donato una preziosissima foto con l’immagine di una Croce luminosa che si staglia contro un cielo nero o con la sagoma di una Madonna materializzata da nuvole azzurrine? E per finire, quante volte ci siamo sentiti dare dei fissati, se non di peggio, dai giovani che abbiamo messo in guardia dall’ascoltare alcune tipologie di musica? Come fare quindi a sapere se gli allarmi siano veri, se la foto miracolosa abbia qualche probabilità di avere una provenienza divina, o se certe musiche siano molto pericolose per chi le ascolta abitudinariamente? Vi segnaliamo tre siti che forse non tutti conoscono e che non solo contengono una miniera di informazioni utili, ma soprattutto aiutano a capire se siamo di fronte ad un’innocua (o quasi) burla oppure se sia
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 13,21-33.36-38)
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare fallo, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poichè Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Nel giorno in cui la nostra principessa Maria compiva quattordici anni, si radunarono gli uomini della tribù di Giuda e della stirpe di Davide, da cui discendeva la celeste Signora, i quali si trovavano allora in Gerusalemme. Fra gli altri fu chiamato Giuseppe nativo di Nazaret, che soggiornava nella stessa città santa, perché era uno di quelli della stirpe regale di Davide. Aveva trentatré anni, una bella figura e un aspetto attraente, ma di incomparabile modestia e serietà; dotato di santissime inclinazioni, era soprattutto castissimo nelle opere e nei pensieri e, fin dal dodicesimo anno d'età, aveva fatto voto di castità. Era parente della vergine Maria; in terzo grado, e di vita purissima, santa ed irreprensibile agli occhi di Dio e degli uomini.
In un’antica abbazia alle porte di Roma padre Ildebrando ha una stanza dove riceve le persone. Chi va da lui subisce l’azione straordinaria del diavolo. Vessazioni, infestazioni, possessioni diaboliche. Padre Ildebrando ogni giorno combatte contro satana. E la sua storia è avvincente.
Durante la Settimana Santa, pensiamo alla “pazienza” che Dio ha con ognuno di noi. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco durante la breve omelia della Messa presieduta, come di consueto, nella Cappella della “Casa Santa Marta” in Vaticano, alla quale erano presenti, tra gli altri, i giornalisti de L’Osservatore Romano.
Anche il mondo dello sport ha applaudito all’elezione di Papa Francesco. Felici soprattutto gli argentini che militano nel Campionato di calcio italiano. Tra di loro c’è il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, 40 anni il prossimo 10 agosto. Nato a Buenos Aires, ad oggi è il giocatore straniero in attività con più presenze in serie A. Uomo di sport ma anche di fede, non ha dimenticato i bambini argentini: con la moglie ha infatti creato un’associazione che si occupa di fornire aiuto economico ai piccoli disagiati e alle loro famiglie nella zona di Buenos Aires.
“Senza insegnanti non esiste la scuola!” è il motto della Campagna Mondiale per l’Educazione (Cme) lanciata in occasione della Settimana di Azione Mondiale per l’Educazione scolastica che viene promossa ogni anno con l’obiettivo di attirare l’attenzione di mezzi di comunicazione, rappresentanti istituzionali e della società in generale sull’urgenza di realizzare una educazione primaria qualificata.
Il 25% dei bambini nella fascia di età tra 0 e 5 anni, in India, muoiono per cause legate alla diarrea. Per milioni di persone del Paese asiatico, la mancanza di acqua costituisce una sfida costante. Due terzi della popolazione indiana - riferisce l'agenzia Fides - non ha strutture sanitarie igieniche adeguate. La situazione è particolarmente allarmante per la diffusione di malattie diarroiche conseguenti alla scarsa igiene. Nello Stato sudorientale dell’Andhra Pradesh mancano le latrine, e oltre 665 milioni di abitanti indiani usano fare i loro bisogni fisiologici all’aperto, vicino fogne a cielo aperto o campi, e spesso nei pressi di sorgenti sotterranee.
"Il nostro Papa è meraviglioso. La sua semplicità e il suo carisma hanno fatto breccia qui in Corea, dove nell'ultima settimana noi vescovi e sacerdoti siamo stati contattati da tanti non cristiani che vogliono iniziare un cammino di conversione. Da tanto tempo dico che il lavoro dello Spirito Santo è quasi tangibile: Lui è il padrone della Chiesa, inventa tutto. E re-inventa anche noi". A parlare con AsiaNews è il vescovo di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik. Secondo il presule, l'elezione di papa Francesco così come la rinuncia di Benedetto XVI "sono semi di conversione. Tutti questi eventi sono stati compresi e ben accettati qui da noi, e da tante diocesi mi dicono di richieste di adulti che vogliono iniziare il catecumenato: parlando con i miei fratelli nel sacerdozio abbiamo detto che il popolo ha visto una volta di più la bellezza della Chiesa cattolica. La semplicità e il carisma di questo pontefice hanno fatto breccia in molti cuori".
Ho dovuto metabolizzare la cosa, lo ammetto. L’impatto è stato forte, anzi fortissimo. Eppure naturale. Straordinariamente naturale. E dire che era una prima volta, uno di quei cortocircuiti della Storia che eccitano gli animi più sensibili, svincolano la retorica e giustificano le metafore più ardite. Ci andrò giù piano, avverto. Anzi volerò molto basso, come il mio amico Giuseppe che a fine giornata mentre commentava con me l’evento mi ha detto: “sembrava la gara a chi arrivava secondo”. Poi l’ha messa giù bene, per un sito spuntato come un fungo nel delirio post-conclave, spiegando che era “per dare spazio e rilevanza all’altro”. Ma è l’immagine che conta. Si perché dell’ultimo fine settimana ecclesiale ci sono due cose da trattenere, la bella omelia di Francesco nella domenica delle Palme (anche qui confesso: l’aspettavo con una certa ansia dopo i primi discorsi istituzionali martellanti sulla terna povertà-dialogo-creato), e la doppia visione in bianco offerta dalla Chiesa di Ratzinger e Bergoglio. La chiesa dei due papi. E’ inutile girarci intorno. Era un problema, il vero problema, dopo quelle dimissioni improvvise e spiazzanti, i secoli di consuetudine a piangere un pontefice prima di farne un altro, l’abitudine ecclesiale triturata dalla libertà di Benedetto XVI.
AsiaNews racconta una storia di fede e speranza proveniente da una nazione in cui la minoranza religiosa è vittima di persecuzioni e violenze. Nato e cresciuto in una famiglia islamica facoltosa, un uomo decide di offrire le sofferenze della malattia a Gesù e Maria. Dall’incontro con una suora e un pellegrinaggio nasce la spinta alla conversione. Oggi realizza statue e dipinti per testimoniare il Vangelo.
Si è celebrata ieri la XXVIII Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano, in attesa della Gmg di Rio de Janeiro del prossimo luglio: i giovani brasiliani aspettano con emozione di incontrare Papa Francesco.
Se ama la Croce, un cristiano non può essere triste e non deve lasciarsi rubare la speranza dal male. È il messaggio che Papa Francesco ha offerto ieri mattina da Piazza San Pietro, dove ha presieduto la Messa solenne della Domenica delle Palme. Davanti a circa 200 mila persone, il Pontefice ha poi salutato tutti i giovani del mondo, dando loro appuntamento alla Gmg di Rio del prossimo luglio.
Domani si svolge a Washington DC la prima “Marcia in difesa del matrimonio”, sull’esempio della fortunatissima “March for Life” che ogni anno si snoda – sempre più partecipata – per le strade della capitale USA a sostegno dei valori della vita, del matrimonio e della famiglia. L’iniziativa, benedetta e supportata dalla Conferenza Episcopale del Nord America – che ha indetto per tutto il 2013 uno speciale tempo di preghiera proprio dedicato al matrimonio –, è stata promossa dall’”Organizzazione Nazionale per il Matrimonio” e ha goduto, nei giorni scorsi, dell’approvazione di politici, membri del Congresso e intellettuali, americani e non.
Renzo Martinelli è l’unico regista italiano che abbia davvero il coraggio di andare controcorrente. E per «corrente» intendiamo il mainstream di pensiero che, quando non è marxista tout court, non riesce a uscire dalla vulgata politicamente corretta. In un cinema italiano che, dopo aver dato lezioni al mondo, si è immiserito nelle commediole, i cinepanettoni, l’immigrazionismo e l’agenda gay, Renzo Martinelli è quasi il solo che sia stato capace di misurarsi col genere epico. E storico, come il suo penultimo film Barbarossa con Rutger Hauer, incentrato sulla battaglia di Legnano. Con al suo attivo film di denuncia come Vajont, o la ricostruzione del sequestro Moro in Piazza delle Cinque Lune, la biografia di Carnera, o l’imbarazzante Porzûs (ricostruzione dell’eccidio della brigata partigiana Osoppo, di cui facevano parte il fratello di Pasolini e lo zio del cantautore De Gregori, per mano di partigiani stalinisti), Martinelli è rimasto colpito dal riaffacciarsi sulla scena mondiale del problema islamico e ha narrato ne Il mercante di pietre, con Harvey Keitel, la vicenda di un occidentale contemporaneo che si converte all’islam radicale e partecipa a un attentato. Ora ritorna sul tema del controverso rapporto con l’islam affondando il bisturi (anche se sarebbe meglio dire la cinepresa) nella storia europea con la sua ultima fatica, Undici settembre 1683, che sarà nelle sale in aprile.
“Credo nel Gesù che ho amato sin da bambino, leggendolo nei Vangeli e vivificato da autentici testimoni, religiosi e laici cristiani, attraverso le loro opere buone, ma non credo più nella Chiesa. La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato”. Queste le parole di Magdi Cristiano Allam (il quale assunse il nome “Cristiano” proprio il giorno del battesimo in San Pietro in Vaticano) pubblicate oggi su Il Giornale e sul sito internet di “Io Amo l’Italia”, movimento politico di cui è presidente.
Non è cosa di tutti i giorni vedere due papi conversare, pregare e pranzare fraternamente assieme. Anzi, è decisamente un evento unico, anche se solo uno dei due è il pontefice in carica (l’altro lo è stato ed ora è emerito). Ma soprattutto non è consueto vedere un’unità così profonda ed è quasi impossibile trovare due uomini che – chiamati a un altissimo ministero – hanno vissuto e vivono questa responsabilità concependosi davvero come “servi” e mettendo se stessi totalmente in secondo piano rispetto a Colui che amano, a cui la Chiesa appartiene (“la Chiesa non è nostra, ma è di Cristo”: è una delle ultime frasi che ci ha lasciato papa Benedetto spiegando la sua rinuncia). Tuttavia è prevedibile che l’avvenimento di Castel Gandolfo fra Benedetto XVI e papa Francesco rinfocolerà le chiacchiere dei media e lo strologamento su presunti dossier segreti – non è il caso di dire “papelli” – che sarebbero stati consegnati dall’uno all’altro (anche se c’è una smentita ufficiale).
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 12,1-11)
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
A tredici anni e mezzo, età in cui la nostra bellissima principessa, Maria purissima, era già molto cresciuta, ella ebbe un'altra visione astrattiva della Divinità, simile alle altre di questo genere finora riferite. In questa visione possiamo dire che le sia avvenuto quello che narra la Scrittura di Abramo, quando Dio gli ordinò di sacrificare il suo figlio diletto Isacco, unico pegno di tutte le sue speranze. Dio tentò Abramo, provando ed esaminando la sua pronta ubbidienza per coronarla. Similmente, anche della nostra gran Signora possiamo dire che Dio la tentò in questa visione, ordinandole di sposarsi. Da ciò comprenderemo anche quella verità che dice: quanto sono imperscrutabili i giudizi del Signore, e quanto s'innalzano le sue vie e i suoi pensieri sopra i nostri! E davvero, come il cielo dalla terra distavano quelli di Maria santissima da quelli che l'Altissimo le manifestò ordinandole che prendesse marito per avere protezione e compagnia. Ella, infatti, in tutta la sua vita aveva desiderato e deciso di rimanere nubile per quanto dipendeva dalla sua volontà, ripetendo e rinnovando più volte il voto di castità che in precedenza aveva fatto.
Riprendiamo di seguito il testo dell’omelia tenuta questa mattina da papa Francesco durante la solenne liturgia della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, celebrata in piazza San Pietro.
Dal nostro piccolo punto di vista - di noi del GRIS che ci occupiamo di quell'angolo di vigna del Signore relativo alle Sètte e Movimenti Religiosi Alternativi (MRA) che insidiano la fede cattolica – noi riteniamo che la diffusa impressione di bontà che il nuovo Papa diffonde non vada equivocata in un buonismo a buon mercato che bypassi o edulcori il problema della verità. La cartina di tornasole è semplice e sempre a disposizione di tutti: basta chiedere agli osannanti al buonismo: Gesù era buono o buonista? La sua bontà e misericordia gli impediva di dare giudizi drastici contro chi falsava la verità rivelata? O forse non era venuto - lui Verità divina incarnata e preparato a morire per farcela conoscere nella sua purezza – proprio per dichiarare la verità religiosa a tutti? (cf Gv 1,18) Ha detto o no "chi è dalla parte della verità ascolta la mia voce"? (Gv 18,37; cf Gv 5,24) e assicurato che chi ascolta le sue parole costruisce sulla roccia? (cf Mt 7,24) e non ci ha forse avvertito che la verità da lui portata sarebbe stata come un fuoco di guerra che avrebbe diviso gli animi di chi la accoglieva da chi la rifiutava perfino all'interno della parentela più cara? (cf Lc 12, 49-53)
Nel corso delle intense e gioiose giornate romane per l’elezione del nuovo Pontefice, uno dei commentatori più ricercati dai network anglosassoni è stato il Reverendo Robert Sirico, presidente dell’Acton Institute for the Study of Religion and Liberty di Grand Rapids, nel Michigan, da lui fondato nel 1990 insieme a Kris Alan Mauren. Nato negli Stati Uniti da genitori di origini italiane, laureato in teologia alla Catholic University of America di Washington e ordinato sacerdote nel 1989, Padre Sirico fonda l’Istituto quando si rende conto che nell’ambito degli studi religiosi manca un’adeguata formazione sui principi basilari della teoria economica – con la conseguenza che agli studenti mancano gli strumenti adeguati per affrontare i problemi sociali di oggi.
L’aborto è diventato un fenomeno talmente normale nel suo orrore e così diffuso che a volte dal fronte pro-choice con disinvoltura arrivano informazioni esplicite sulle reali intenzioni degli abortisti e sulle loro strategie, sicuri che tanto ormai nessuno si scandalizzerà più. È ciò che è accaduto con un’intervista alla dott.ssa Silvana Agatone, presidente della Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’applicazione della Legge 194 (Laiga), realizzata dalla rivista Micromega. Lo schieramento pro-choice oggi incontra un’ultima resistenza al libero aborto praticabile sempre e comunque: il medico obiettore.
Moriva a Bangkok ormai dieci anni fa. Era il 29 di marzo del 2003, erano i giorni della paura della Sars, del rischio pandemia, del terrore che un piccolo virus potesse mettere in ginocchio tutto il mondo. Divenne famoso così il nome di Carlo Urbani, l’unica vittima italiana lasciata da questa polmonite atipica. Era stato il primo ad individuare e classificare l’infezione: coordinatore delle politiche sanitarie del sud-est asiatico per l’Oms, smise le sue vesti da dirigente per vestire il camice da medico e impegnarsi, da solo, nell’ospedale francese ad Hanoi dove era ricoverato il primo paziente, di fatto organizzando di persona tutte le difese per fermare la pandemia.
In Zambia, come del resto in molti altri paesi dell’Africa subsahariana e del Terzo mondo, si combatte ogni giorno una vera e propria “guerra” tra organizzazioni non governative. Perché, di fronte al drammatico problema delle gravidanze non desiderate, che spesso sono conseguenza di violenze e relazioni clandestine, c’è chi combatte per difendere la vita e chi, invece, combatte per soldi, calpestando, di fatto, le vite di molti bambini e delle loro a volte giovani madri.
Il pontefice dà inizio ai riti della Settimana santa. L'incontro fra il papa e la folla in silenzio e nella preghiera. La gioia nasce dall'incontro con Gesù. L'invito a non lasciarsi prendere "dallo scoraggiamento". La croce di Cristo lava i peccati personali e quelli del mondo: "guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato" . "Non dobbiamo mai abituarci al male!". L'invito ai giovani a "portare la Croce ... per dire a tutti che sulla croce Gesù ha abbattuto il muro dell'inimicizia, che separa gli uomini e i popoli, e ha portato la riconciliazione e la pace". L'invito alla GMG di Rio de Janeiro.
Carattere strettamente privato per l'incontro tra Francesco e Benedetto XVI, iniziato con "un abbraccio bellissimo", ha riferito padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede. Francesco era partito dal Vaticano poco dopo le 12, in elicottero. Dopo un volo di 20 minuti e un doppio sorvolo sulla piazza di Castel Gandolfo, è arrivato alle Ville pontificie, accolto da Benedetto XVI, vestito con la talare bianca, dal vescovo di Albano mons. Marcello Semeraro e dal direttore delle Ville, Saverio Petrillo. Da notare, per quanto riguarda l'abbigliamento, che il Papa emerito porta una semplice talare bianca, senza fascia e senza mantelletta: sono i due particolari che lo distinguono, invece, dall'abbigliamento di Papa Francesco che ha anche una mantelletta e la fascia.
Proseguono alacremente le preparazioni per la terza manifestazione nazionale di protesta contro la legge Taubira volta a introdurre il matrimonio fra persone dello stesso sesso nella legislazione francese. Per domenica 24 marzo gli organizzatori si propongono di portare in piazza a Parigi più persone di quelle che sfilarono il 13 gennaio scorso sotto le insegne della Manif pour tous: 1 milione secondo i portavoce dell'iniziativa, 340 mila secondo la polizia parigina. Un'inchiesta di Le Monde ha chiarito che, anche prendendo per buone le stime delle forze dell'ordine anziché quelle degli organizzatori – come in Francia si era sempre fatto fino ad allora – quella del 13 gennaio scorso contro il matrimonio omosessuale sarebbe la terza più grande manifestazione di protesta della storia della Francia republicana, dopo quelle per la difesa della scuola libera minacciata di statalizzazione nel 1984 e contro Jean-Marie Le Pen approdato al secondo turno delle presidenziali nel 2007.
Dopo il condottiero e il professore, il prete. È la sua autodefinizione: «Jorge Bergoglio, prete». Papa Francesco si concepisce così, l’episcopato per lui non è un’onorificenza, ma il compimento del sacramento che lo accomuna al sacerdozio di Cristo, e il pontificato il vertice di quel potere di “custodire” che Cristo ha dato a Pietro come responsabilità del suo amore. L’ha detto subito, affacciandosi su piazza San Pietro: il mio pontificato sarà un cammino di «vescovo e popolo».
«Non mancherò di stare in spirito vicino ai miei fratelli vescovi che si incontreranno con il governatore Cuomo», sono le parole giunte martedì scorso dal cardinale Timothy Dolan, capo della Conferenza episcopale americana, rivolte ai vescovi e ai leader politici che hanno fatto visita al governatore democratico di New York, Andrew Cuomo, per discutere di quella che definiscono un’«inaccettabile» legge abortista.
In tarda mattinata papa Francesco incontrerà e pranzerà con Benedetto XVI, papa emerito. Per la prima volta nella storia della Chiesa, un pontefice incontrerà il suo predecessore. Francesco arriverà a Castel Gandolfo in elicottero, dove Benedetto XVI si è ritirato dal giorno del suo ritiro, il 28 febbraio scorso. In passato vi sono stati periodi in cui nella Chiesa vi era più di un papa, in seguito a elezioni contrastate. Il caso più vicino a quello di oggi è quello della rinuncia di Celestino V, a cui è succeduto Bonifacio VIII alla fine del XIII secolo. Ma il rapporto fra i due non era idilliaco: papa Celestino V finì la sua vita rinchiuso in una fortezza per diversi mesi, fino alla sua morte.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,45-56)
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Lazzaro ] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
La nostra divina Principessa vedeva ormai prossimo il chiaro giorno della desiderata visione del sommo Bene. Come in un chiarore che annuncia il giorno imminente, percepiva nelle sue facoltà la forza dei raggi di quella luce divina, che già le si avvicinava. Alla vicinanza dell'invisibile fiamma che illumina e non consuma, si accendeva tutta, e così il suo spirito, ristorato dagli annunci di questo nuovo chiarore, domandava ai suoi angeli: «Amici e signori, mie sentinelle vigilanti e fedelissime, ditemi: a che punto sono della mia notte? E quando arriverà l'alba del mio chiaro giorno, nel quale i miei occhi vedranno il Sole di giustizia, che illumina e dà vita ai miei affetti e al mio spirito?». I santi principi risposero: «Sposa dell'Altissimo, è vicina la vostra bramata verità e luce e non tarderà molto perché già viene». Con questa risposta si aprì alquanto il velo che impediva la vista delle sostanze spirituali e le si manifestarono i santi angeli; li vide, come al solito, nella loro stessa essenza, senza sentire impaccio o dipendenza alcuna dal corpo o dai sensi.
"Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi. "
Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte: «Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio». Giulia era fatta così: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievità dei suoi 14 anni. Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Commento al messaggio del 18 Marzo 2013 alla veggente Mirjana di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
Con la Domenica delle Palme o della Passione del Signore comincia la Settimana Santa, culmine della preparazione alla Solennità della Risurrezione del Signore. A Medjugorje la Liturgia della Domenica delle Palme, il 24 Marzo, inizierà alle ore 10:30 nel luogo in cui si trovano le fondamenta dell’antica chiesa parrocchiale. In seguito ci si recherà in processione nella Chiesa parrocchiale di San Giacomo, dove verrà celebrata la Santa Messa della Passione del Signore. Quel giorno le Sante Messe in chiesa saranno celebrate anche alle ore 7:00, 8:00 e 18:00. In tutte le Sante Messe ci sarà la Benedizione dei rami. Dalle ore 14:00 si pregherà il Rosario sul Podbrdo.
Ieri è stata la giornata mondiale della sindrome di down. Difficile trovare in rete e sui giornali storie e parole che rifuggano da una certa zuccherosa retorica sull’argomento, ma va dato atto al Corriere della Sera e alla sua giornalista Elisabetta Rosaspina di aver oggi proposto ai lettori un’intervista che vale la pena di essere segnalata. Rosaspina, infatti, fa raccontare all’editore milanese Stefano Mauri la sua esperienza col figlio Andrea, un ragazzo down con cui, dice «se dovessi scegliere con chi fare il giro del mondo, non avrei esitazioni: con lui».
Nel suo primo incontro con il corpo diplomatico, Francesco spiega perché ha scelto il nome del Santo di Assisi. L'amore per i poveri, non solo gli indigenti, ma anche coloro che sono vittime della "dittatura del relativismo". "Il dialogo tra noi aiuti a costruire ponti fra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell'altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello". Ma "non si possono costruire ponti tra gli uomini, dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio, ignorando gli altri". Per questo è importante intensificare il dialogo fra le varie religioni anzitutto con l'Islam
Con l'aiuto di un padre gesuita, decolla la "pastorale gastronomica". Tre universitari saranno battezzati a Pasqua, dopo aver mangiato leccornie e partecipato al catechismo di p. Girolamo. Il valore del business gastronomico a Taiwan e in Cina.
I leader cristiani invitano i fedeli alla calma, evitando ogni gesto "ostile" che potrebbe esacerbare ancor più gli animi. Tuttavia, la tensione è altissima e non si escludono episodi violenti in risposta alla demolizione della Huria Kristen Batak Protestant (Hkbp) Setu Church di Bekasi, nella provincia indonesiana di West Java; l'abbattimento dell'edificio è stato eseguito nella tarda serata di ieri, nonostante l'appello lanciato dalla comunità scesa in piazza a difesa del luogo di culto. Le autorità non hanno voluto ascoltare le ragioni della minoranza cristiana, distruggendo - dopo un braccio di ferro durato mesi - una chiesa utilizzata da oltre 13 anni per le funzioni del fine settimana.
L’Università di Pisa ha approfittato della Festa dell’8 marzo non per fare un regalo alle donne ma ai transessuali. Infatti in un comunicato pubblicato in quella data si rende noto di «un significativo traguardo raggiunto dall'Ateneo pochi mesi fa»: la ristampa dei diplomi di laurea per quegli studenti che ormai licenziati dall’università hanno cambiato sesso. L’identità sessuale è dunque suscettibile di ristampa. Per non turbar le coscienze dei transessuali inoltre in calce al nuovo diploma non comparirà l’annotazione della sentenza che ha permesso tutta questa pratica. Insomma, nessuno sospetterà leggendo quel diploma che Marcella un tempo era Marco. Il prorettore per gli studenti Rosalba Tognetti commenta soddisfatta: «Per il nostro Ateneo è stato un successo». Tante grazie poi al Garante per la protezione dei dati personali che ha accolto la proposta.
Tra i temi dei giorni che hanno preceduto il Conclave che ha portato all’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, quello dell’Istituto Opere di Religione (Ior) ha avuto sicuramente un posto di rilievo. E i richiami del neo Papa alla povertà hanno in qualche modo fatto pensare al fatto che la Chiesa possiede una banca, un simbolo in fondo della ricchezza. Peraltro negli ultimi mesi le vicende dell’Istituto, con la sfiducia al presidente Ettore Gotti Tedeschi nel maggio del 2012 e la nomina di Ernst von Freiberg pochi giorni prima della “sede vacante”, hanno lasciato spazio a polemiche e indiscrezioni con molte zone d’ombra e incontrollabili sospetti.
«I giornali inglesi ne hanno parlato come di un semplice scambio di mitocondri, mentre si tratta di un progetto fantascientifico eugenetico di cui poco si sa e che si prefigge la creazione di esseri umani con due mamme e un papà, manipolando il corredo genetico degli embrioni. Il messaggio passato fra la gente, complice la disinformazione e la mancanza di leader che parlino chiaro, è che si stanno semplicemente sperimentando nuove cure». Sono le dichiarazioni a tempi.it di Josephine Quintavalle, la più nota esponente laica del movimento pro-life britannico, fondatrice e direttrice del Comment on Reproductive Ethics, l’osservatorio sulle tecniche riproduttive umane, chiamata dalla Human Fertilization and Embryology Authority (Hfea), organo governativo che regolamenta la fecondazione assistita, ad argomentare contro la proposta di permettere la fecondazione artificiale di un bambino con tre persone diverse.
Pubblichiamo l’omelia dell’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires e primate dell’Argentina, durante la Messa in onore del santo protettore delle donne in gravidanza, san Raimondo Nonnato (31 agosto 2005).
Vicka: Sì, è vero; ma perché hanno paura? Il motivo va ricercato nel fatto che si preoccupano troppo per delle cose che sono ancora lontane e che forse non verranno mai. La Madonna, invece, ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invita sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è imminente qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre giorni di buio e poi nel duemila la fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo io - La Madonna? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non prestate ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora accoglietela con tutto il cuore e andate avanti. Se sentite la paura, allora questo è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impegnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare quello che avete incominciato.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 10,31-42)
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
L'Altissimo non dormiva né prendeva sonno tra i dolci gemiti della sua diletta sposa Maria, sebbene fingesse di non udirli, ricreandosi con essi nel prolungato esercizio delle sue pene, che le erano occasione di trionfi così gloriosi e di essere tanto ammirata e lodata dagli spiriti celesti. Perdurava intanto il fuoco lento di quella persecuzione, affinché la divina fenice Maria si rinnovasse molte volte nelle ceneri della sua umiltà e il suo purissimo cuore e spirito rinascessero a nuovo essere e stato della divina grazia. Tuttavia, quando giunse il momento opportuno di mettere termine alla cieca invidia e gelosia di quelle giovani ingannate, affinché le loro menzogne non andassero a discredito di colei che doveva essere l'onore di tutta la natura e della grazia, il Signore stesso parlò in sogno al sacerdote e gli disse: «La mia ancella Maria è gradita ai miei occhi, è perfetta ed eletta e non ha colpa in quello che le si attribuisce». La medesima rivelazione ebbe Anna, la maestra delle giovani. Al mattino subito il sacerdote e la maestra parlarono insieme circa la divina luce e l'avvertimento che entrambi avevano ricevuto. Per questa conoscenza del cielo si pentirono dell'inganno subito e chiamarono la principessa Maria, domandandole perdono di aver dato credito alla falsa relazione delle educande, proponendole inoltre tutto ciò che parve loro conveniente per sottrarla e difenderla dalla persecuzione che le facevano e dalle pene che le procuravano.
Oggi è la giornata mondiale della sindrome di down. Una lodevole ricorrenza per mettere al centro dell’attenzione le persone affette da questo male. Quel che però viene spesso dimenticato in questo genere di ricorrenze è ricordare chi fu lo scienziato che per primo scoprì la causa della sindrome: Jérôme Lejeune (Montrouge, 13 giugno 1926 – Parigi, 3 aprile 1994). Genetista, pediatra, cattolico, antiabortista; la vita di Lejeune è stata un continuo battersi in favore dei malati down, senza mai nascondere, però, l’ipocrisia di una società come la nostra che – mentre li celebra in nome delle pari opportunità e della lotta alla discriminazione -, al tempo stesso, evita di farli venire al mondo. Ecco, infatti, la seconda grande censura, quando si parla di down. Essi, oggi, non nascono quasi più. È in atto nei loro confronti una “strage silenziosa”. Nove su dieci, dopo il referto della diagnosi prenatale, non vedranno mai la luce. Sono numeri spaventosi, cui nessuno accenna. Ne parlava, invece, e con verve polemica non da poco, Lejeune che, infatti, fu molto odiato e osteggiato in vita da chi oggi – magari – si riempie la bocca con appelli contro la discriminazione dei disabili. Lejeune, al contrario, è stato difeso e amato quasi solo dalla Chiesa, che infatti ha aperto la sua causa di beatificazione il 28 giugno 2007 (qui un’intervista di tempi.it a sua moglie, Birthe Bringsted: «Mio marito Jerome? Un santo normale»).
E’ ancora forte l’eco delle parole di Papa Francesco ieri ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità ecclesiali, del popolo ebraico e delle varie religioni. Il Pontefice ha ribadito la volontà di proseguire nel dialogo, nella responsabilità verso l’altro e nella necessità di lavorare insieme per la riconciliazione e la pace. In precedenza, nel suo saluto, il Patriarca ortodosso ecumenico, Bartolomeo I, aveva espresso la stessa intenzione e disponibilità a camminare insieme.
Al Colosseo quest’anno, per la Via Crucis del Venerdì Santo, le meditazioni faranno conoscere le ansie e le aspettative dei popoli del Medio Oriente. Prima ancora di rinunciare al ministero petrino, Benedetto XVI aveva chiesto che fossero i giovani del Libano a dar voce alle stazioni del Calvario di Cristo. Sotto la guida del patriarca di Antiochia dei maroniti, il cardinale Béchara Boutros Raï, un gruppo di ragazzi ha sviluppato le meditazioni spirituali, le riflessioni sulle sofferenze del mondo contemporaneo e le attese di speranza.
""Il web è pieno di siti con messaggi, apparizioni e altre fenomeni che scimmiottano quelli di Medjugorje. Profeti che rimangono nascosti per umiltà (chi si nasconde è solo vigliacco, non umile), profezie che non si sono mai avverate, profezie apocalittiche che fanno venire ansia e paura, superstizioni ecc. Lasciate perdere tutto. Seguite solo Medjugorje e tutto quello che la Chiesa ha riconosciuto. Nostro Signore non chiacchiera e non predica a vanvera. Vi consiglio di stare lontani dai messaggi della Divina Sapienza, dai messaggi di Gocce di Luce, dai messaggi della Vergine degli ultimi tempi, di Paratico e di non so quante altri fenomeni che pubblicano messaggi con errori teologici gravissimi e profezie che non si sono mai avverate. Se a qualcuno non sta bene quello che ho scritto se ne vada pure da questo sito, non mi danno un premio se aumentano le visite. Vi invito a leggere questa pagina che ne descrive uno...""
Papa Francesco celebrerà tra i giovani detenuti la messa "In coena Domini" di Giovedì santo. Il pomeriggio del 28 marzo, alle 17.30, infatti egli si recherà all'Istituto penale per minori di "Casal del Marmo". Un comunicato della Sala stampa della Santa Sede ricorda, in proposito, che "la Messa della Cena del Signore è caratterizzata dall'annuncio del Comandamento dell'amore e dal gesto della Lavanda dei piedi. Nel suo ministero come Arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio usava celebrare tale Messa in un carcere o in un ospedale o in un ospizio per poveri o persone emarginate. Con la celebrazione a Casal del Marmo, il Papa Francesco continua tale uso, che dev'essere caratterizzato da un contesto di semplicità".
P. Mario Ghezzi, missionario Pime, vicario generale della capitale, racconta al nuovo pontefice le sue visite fra i poveri: una vecchietta sdentata buddista che va in chiesa a pregare il rosario; alcune donne abbandonate e sporche. Tutti sono di casa nella Chiesa, che è madre.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,51-59)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Udienza alle delegazioni delle Chiese cristiane e delle altre confessioni religiose presenti ieri alla messa d'inizio del pontificato. Per la Chiesa cattolica l'ecumenismo è un "dovere". Lo "specialissimo vincolo spirituale" che lega i cristiani agli ebrei. Ai musulmani per due volte ripete "l'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose". I non credenti che cercano la verità "nostri preziosi alleati nell'impegno a difesa della dignità dell'uomo".
"Oggi è la Giornata Internazionale della Felicità (tutto maiuscolo). Mica un giorno qualunque, ma una giornata istituita nientepopodimeno che dalle Nazioni Unite. Più istituzionale di così, si muore. E chi pensava che fosse un’altra giornata come ce ne sono tante – quella dedicata ai gatti neri, alla Luna, al Sole, alle margherite, eccetera eccetera, dovrà ricredersi. È stato il Segretario generale in persona, Ban Ki-moon, a spiegare il senso di questa giornata: «Felicità è aiutare gli altri. Quando con le nostre azioni contribuiamo al bene comune, noi stessi ci arricchiamo. È la solidarietà che promuove la felicità»."
Per rendere legale il matrimonio gay è necessario modificare la definizione di matrimonio. La Scozia ha cominciato a metterci mano, già che c’era, però, sono andati un po’ più in là: oltre a riconoscere il matrimonio civile e religioso hanno deciso di creare una terza categoria, definita “Belief marriage” e accusata dalla Chiesa protestante scozzese di essere una «cosa completamente senza senso».
Aborto in Cina. Si parlava di 330 milioni di aborti. Ora il governo conferma i numeri, rivelando che l’approssimazione va fatta per eccesso visti i molti casi non registrati. Si parla, infatti, di 400 milioni finora sbandierati come un successo dalla Repubblica Popolare cinese, che dal 1979 a oggi ha adottato la politica del figlio unico.
«Dai Mariano, piantala». Questa è stata la prima reazione di Daniel, edicolante di Calle Bolivar, a pochi metri dalla Cathedral Metropolitana di Buenos Aires, quando ha ricevuto questa chiamata: «Ciao Daniel! Sono il padre Jorge». Daniel tutte le mattine inviava a casa dell’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio il quotidiano El Clarín ma non si aspettava che papa Francesco volesse disdire di persona l’abbonamento.
Roma, un posto dove ultimamente la boria del potere terreno ha la faccia di signorini che si vantano di prendere a sberleffo coloro i quali non appartengono alla setta. Poverini, li vedremo spegnersi come cerini accesi nella tempesta. E povero il loro guru, così comicamente autocentrato da leggere anche l’elezione di un papa con la propria lente di rimpicciolimento. Peccato, perché tutti avrebbero di che imparare da un uomo che nell’umiltà e povertà della terra ha subito piantato i suoi primi atti e parole di successore degli apostoli.
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
L'Altissimo non dormiva né prendeva sonno tra i dolci gemiti della sua diletta sposa Maria, sebbene fingesse di non udirli, ricreandosi con essi nel prolungato esercizio delle sue pene, che le erano occasione di trionfi così gloriosi e di essere tanto ammirata e lodata dagli spiriti celesti. Perdurava intanto il fuoco lento di quella persecuzione, affinché la divina fenice Maria si rinnovasse molte volte nelle ceneri della sua umiltà e il suo purissimo cuore e spirito rinascessero a nuovo essere e stato della divina grazia. Tuttavia, quando giunse il momento opportuno di mettere termine alla cieca invidia e gelosia di quelle giovani ingannate, affinché le loro menzogne non andassero a discredito di colei che doveva essere l'onore di tutta la natura e della grazia, il Signore stesso parlò in sogno al sacerdote e gli disse: «La mia ancella Maria è gradita ai miei occhi, è perfetta ed eletta e non ha colpa in quello che le si attribuisce». La medesima rivelazione ebbe Anna, la maestra delle giovani. Al mattino subito il sacerdote e la maestra parlarono insieme circa la divina luce e l'avvertimento che entrambi avevano ricevuto. Per questa conoscenza del cielo si pentirono dell'inganno subito e chiamarono la principessa Maria, domandandole perdono di aver dato credito alla falsa relazione delle educande, proponendole inoltre tutto ciò che parve loro conveniente per sottrarla e difenderla dalla persecuzione che le facevano e dalle pene che le procuravano.
A Lourdes, vi è una statua di bronzo che raffigura un uomo cieco (con gli occhi spenti) che tiene ugualmente la mano sopra gli occhi nell’atteggiamento di chi guarda lontano. Una scritta sotto questa statua paradossale ne rivela il mistero: «Questo monumento è stato voluto da una donna italiana, che a Lourdes ha ritrovato la fede. Ritrovare la fede è più che ritrovare la vista!». La donna in questione è Alessandra di Rudinì Carlotti, una delle amanti di Gabriele d’Annunzio, che dopo un difficile cammino tra le spine del «piacere» sregolato ha fiorito nella regola del Carmelo. La storia emozionante di Alessandra è una delle cinque storie di conversione raccontate nello stile affascinante del Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro nel libro Nel buio brillano le stelle. Storie di conversioni del XX secolo. Le altre quattro storie coinvolgenti raccontate nel modo unico di Comastri sono quelle di: Charles de Foucauld, Alessandro Serenelli (l’assassino di santa Maria Goretti), Benedetta Bianchi Porro e Paolo Takashi Nagai.
La figura di San Giuseppe custode umile e fedele, al centro dell’omelia di Papa Francesco, è rimasta anche nel cuore della gente, come l’appello rivolto a ciascuno ad aver cura dell’altro, di tutti, per non lasciare “ inaridire il nostro cuore”.
Ieri pomeriggio, poco dopo le 17, Papa Francesco ha chiamato al telefono il Papa emerito Benedetto XVI per fargli i più sentiti auguri in occasione della festa di San Giuseppe e manifestargli ancora la gratitudine sua e della Chiesa per il suo servizio. Il Papa emerito ha seguito con intensa partecipazione gli eventi di questi giorni ed in particolare la celebrazione di ieri mattina e assicura al suo Successore la sua continua vicinanza nella preghiera.
"Prima di tutto ringrazio di cuore quello che il mio fratello Andrea ci ha detto". Con queste parole, Papa Francesco ha accolto e ringraziato il Patriarca ecumenico ortodosso, Bartolomeo I, che gli ha rivolto pochi minuti fa - nella Sala Clementina in Vaticano - un indirizzo di saluto all'inizio dell'udienza concessa dal Papa ai rappresentanti delle Chiese e Comunità ecclesiali, degli Ebrei e delle varie religioni.
Sètte e movimenti pseudoreligiosi a caccia di proseliti. Dall’Argentina, terra nativa di papa Francesco, infestata di gruppi pseudocristiani fino ad arrivare in Africa. A 17 anni della strage di Kanungu (Uganda) — avvenuta il 17 marzo del 2000 e che causò la morte di circa 1000 persone a causa di una sètta pseudoreligiosa (Movimento per la Restaurazione dei 10 Comandamenti) puntata speciale di Vade Retro, condotto dal giornalista David Murgia, dedicata a questo omicidio di massa con immagini e testimonianze esclusive. In particolare la testimonianza di Padre Franco Bertò, missionario comboniano che all’epoca dei fatti era proprio a Kanungu.
In occasione dei suoi due viaggi apostolici in Africa – in Camerun e Angola nel 2009, in Benin nel 2011 – Papa Benedetto XVI ha denunciato corruzione, stregoneria e tribalismo come primi responsabili dei flagelli che colpiscono quel continente. A Luanda, in Angola, celebrando la messa nella parrocchia di Sao Paolo, ha affidato al clero la missione di convertire chi crede nella stregoneria e il giorno successivo, durante la messa celebrata sulla spianata di Cimangola, sempre a Luanda, ha elencato con queste parole le tragedie africane: “…dal flagello della guerra, ai frutti feroci del tribalismo e delle rivalità etniche, alla cupidigia che corrompe il cuore dell’uomo, riduce in schiavitù gli uomini e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una società più solidale e più giusta”.
L’allora cardinale Bergoglio, oggi Papa Francesco, nella sua veste di Arcivescovo di Buenos Aires, condannò pubblicamente la proposta di legge in discussione al Senato argentino sulla legalizzazione del matrimonio e delle adozioni omosessuali. Scrisse lettere e appelli, convocò per domenica 11 luglio 2010 una marcia contro il matrimonio omosessuale e fece leggere in tutte le chiese, durante le messe, il seguente duro messaggio ...
Parlamento del Minnessota. 12 marzo 2013. Commissione di Diritto Civile della Camera. Al centro dell’aula parlamentare sta seduta una bambina di 11 anni: capelli castani raccolti in una treccia e occhi azzurri. Si presenta: «Mi chiamo Grace e dirvi che, sebbene abbia solo 11 anni, credo che tutti meritino di crescere come me, con una mamma e un papà. Se cambierete la legge, per cui due uomini o due donne potranno sposarsi, porterete via qualcosa di necessario ai bambini come me». Così comincia il dibattito seguito al referendum consultivo del 7 novembre scorso, con cui il 51 per cento dei cittadini del Minnesota ha detto di non ritenere che il matrimonio sia solo tra uomo e donna.
“Non dimentichiamoci mai che il vero potere è servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce”. Sono le parole di Papa Francesco nel corso dell’omelia pronunciata ieri nel giorno dell’inaugurazione del suo pontificato. Ilsussidiario.net ha intervistato il vaticanista irlandese Gerard O’Connell.
Grande gioia ieri in Piazza San Pietro anche tra i sacerdoti romani, che sottolineano l’importanza dell’inizio del ministero del loro vescovo. Per don Luigi Coluzzi, parroco del Santo Volto di Gesù, il nuovo Pontefice è un Papa-parroco.
Una giornata indimenticabile, una gioia che fa bene al cuore. Sono i sentimenti che esprime Salvatore Martinez, responsabile in Italia di "Rinnovamento nello Spirito", presente alla Messa di Papa Francesco, in Piazza San Pietro.
L'Altissimo continuava a rimanere nascosto agli occhi della Principessa del cielo. A tale tormento, che era il maggiore, ne aggiunse anche altri, perché, infiammandosi sempre più il castissimo amore della divina Signora, le si accrescesse il merito, la grazia e la corona. Intanto il grande drago e serpente antico Lucifero stava attento alle opere eroiche di Maria santissima e, sebbene di quelle interne non potesse essere testimone oculare, perché gli rimanevano nascoste, tuttavia guardava a quelle esteriori troppo sublimi e perfette per non tormentare la superbia e lo sdegno di questo invidioso nemico. Soprattutto lo crucciavano inconcepibilmente la purezza e la santità della bambina Maria.
Il nuovo pontefice ha scompaginato tutti i piani orchestrati dai satanassi, che ora, però, ricominciano nella loro opera di divisione: basta far fermare tutti all’apparenza
Messa per l'inizio del pontificato. Francesco parla di "servizio" e "custodia", di "tenerezza" e "umiltà", di "presenza costante" e "rispetto per ogni creatura di Dio e per l'ambiente in cui viviamo" e, alla fine, chiede "per favore" ai politici del mondo di custodire "il disegno di Dio". Ad ascoltarlo 132 delegazioni di tutto in mondo, insieme a 33 che rappresentano Chiese e religioni. Tenerezza non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, di amore.
Liturgia più snella, vicinanza a malati e bambini, paramenti semplici. C'è chi mette in contrasto Papa Francesco e Benedetto XVI. Ma vi è una profonda unità fra i due. La "custodia del creato" e l'ecologia umana. L'invito ai potenti di valutare secondo il bene e il male, senza relativismo. Sfrondare la burocrazia per far risaltare la testimonianza e la missione. I dialoghi con il il presidente taiwanese e il ministro iraniano.
Il Papa ha deciso di confermare il motto, “Miserando atque eligendo”, e nei tratti essenziali anche lo stemma che aveva come arcivescovo, caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti dal predecessore Benedetto XVI (mitra collocata tra chiavi decussate d'oro e d'argento, rilegate da un cordone rosso). In alto, campeggia l'emblema dell'ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l'antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano. Ponendo nel suo scudo tali immagini, il Papa ha inteso esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe.
Ma Ying-jeou è il secondo presidente a partecipare a una cerimonia in Vaticano. Al funerale di Giovanni Paolo II era presente Chen Shuibian, che ha suscitato le ire di Pechino. Rapporti fra Cina e Santa Sede bloccati sulla nomina dei vescovi. L'avvento di Xi Jinping ha suscitato speranze, ma vi è ancora molto impaccio e tentennamenti da parte di Pechino. Direttore della sala stampa della Santa Sede: Alla messa di inaugurazione del papa tutti sono invitati, anche chi non ha rapporti diplomatici col Vaticano.
L'Altissimo, che con infinita sapienza dispone della vita dei suoi con misura e peso, determinò di esercitare la nostra divina Principessa con alcune tribolazioni proporzionate alla sua età ed al suo stato di piccolina, benché sempre grande nella grazia, che voleva accrescerle con tale mezzo e con essa la gloria. La nostra bambina era piena di sapienza e di grazia, ma conveniva che vi aggiungesse lo studio dell'esperienza, affinché, avanzando in essa, imparasse la scienza del patire, la quale con l'uso arriva alla sua perfezione ed al suo massimo valore. Nel breve corso dei suoi teneri anni aveva goduto delle delizie dell'Altissimo e delle sue carezze, come anche delle dimostrazioni di affetto degli angeli santi, dei suoi genitori, della sua maestra e dei sacerdoti, perché agli occhi di tutti era graziosa ed amabile. Conveniva ormai che del bene che possedeva cominciasse ad avere una nuova conoscenza, quella che si acquista con la lontananza e la privazione di detto bene e con il nuovo uso delle virtù causato da tale privazione, confrontando lo stato dei favori e delle carezze con quello della solitudine, dell'aridità e delle tribolazioni.
Nei suoi primissimi interventi pubblici papa Francesco già ha parlato due volte del diavolo. In libreria esce ora un testo destinato a far discutere, dedicato proprio alla questione-demonio. Padre Gabriele Amorth torna con racconti inediti: i suoi esorcismi più duri, più lunghi, più difficili raccontati in “Il segno dell’esorcista”, il libro edito da Piemme scritto con Paolo Rodari. Amorth, decano della Chiesa cattolica non accetta di essere l’ultimo dei liberatori: convinto dell’avvicinarsi dell’“ora di Satana”, rivela i suoi ultimi scontri contro le legioni infernali determinato a consegnare la propria eredità di pratiche, riti e preghiere per sconfiggere il Demonio.
La sera del 13 marzo (anniversario della nascita di Marthe Robin), eravamo attaccati allo schermo del nostro computer, aspettando che si aprisse la tenda della finestra di San Pietro. Poi vediamo apparire uno sconosciuto, un cardinale di cui nessun giornalista aveva parlato, un cardinale che lo Spirito Santo si era segretamente riservato, con i gusti della Santa Vergine, umile, deciso, solido nella fede della Chiesa, che combatte per la verità del Vangelo di fronte ad un governo ostile, infine un cardinale amico della semplicità e pieno di carità verso tutti! Mentre i giornalisti cercano di mettere insieme delle notizie, i media cristiani forniscono degli eccellenti commenti sulla sua persona e sulla sua opera. Non penso sia utile aggiungere qui altri dettagli sul nuovo Papa, eccovi invece qualche punto che riguarda Medjugorje da vicino e che ci spingono a ringraziare Dio!
Il 16 giugno 2005, a poche settimane dall’elezione di Benedetto XVI, Marco Pannella così si esprimeva al “Corriere della Sera”: “Nei giorni del Conclave andavo in piazza San Pietro con un cartello che invocava Giovanni XXIV o Francesco I. Ci hanno dato Ratzinger e ho sperato che il carisma lo trasformasse. Non è accaduto. Il Papa è espressione massima di un blocco di potere mai così forte. Ma è, al contrario, pressoché nulla la forza spirituale, etica, morale dell?attuale potere Vaticano e delle gerarchie ecclesiastiche anche presso il popolo dei fedeli, dei credenti, dei religiosi, delle altre comunità cristiane. Si rovescia ovunque uno tsunami di immenso potere, immagini faraonico-hollywoodiane, con scenografie che richiamano in modo preoccupante le immense manifestazioni popolari di tutti i regimi autoritari e totalitari. Dietro tutto questo si punta a conquistare e usare con violenza il braccio mondano degli Stati, quelli democratici e di diritto, considerati come i veri, attuali nemici da piegare e sottomettere” .
Qualche giorno fa su queste colonne ho proposto qualche verità non politicamente corretta sulll'associazione americana SNAP (Survivors Network of Those Abused by Priests, «Rete di Sopravvissuti Abusati da Preti»), un gruppo di «professionisti dell'anti-pedofilia» che prendono spunto dalla tragedia dei preti pedofili per attaccare sistematicamente la Chiesa Cattolica e la sua gerarchia, prendendo di mira soprattutto i cardinali statunitensi. L'articolo ha avuto notevole eco, non solo in Italia, dopo che lo SNAP aveva avuto il suo quarto d'ora di notorietà internazionale diffondendo un elenco di dodici cardinali insieme papabili e, secondo l'organizzazione, «amici dei pedofili». Ho usato l'espressione «professionisti dell'anti-pedofilia» nel senso in cui lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia (1921-1989) parlava di «professionisti dell'antimafia». Sciascia, naturalmente, non sosteneva che la mafia non esistesse o non fosse pericolosa. Ma denunciava i «professionisti» che speculavano sulla mafia per ragioni politiche o per farsi pubblicità. Esattamente nello stesso modo, io non sostengo affatto che i preti pedofili non esistano o che non siano pericolosi. Ma penso che i «professionisti dell'anti-pedofilia» speculino su una tragedia reale per ragioni ideologiche e per colpire la Chiesa in genere.
Avere un nuovo Papa è l’occasione per un esame di coscienza, come cristiani e come italiani. Come cristiani dobbiamo far fruttificare l’eredità spirituale dell’unico lungo pontificato Wojtyla-Ratzinger, 35 anni dal 1978 al 2013, che ha visto la Chiesa diffondere in tutto il mondo un messaggio di speranza, di fede e di amore. Per noi italiani questo stesso messaggio ha un significato particolare. Basta con la caccia all’untore, basta col dire che i colpevoli sono gli altri! Cosa faccio io è quello che conta. Dio è contento di me? I miei cari lo sono? I miei amici e colleghi di lavoro possono esserlo?
Martedì 19 marzo secondo la tradizione cattolica si festeggia san Giuseppe e in molte scuole italiane la festa del papà. Ma cosa succede su un bambino è figlio di genitori omosessuali? È successo in una scuola di Roma, dove uno dei bambini ha come genitori due belle mamme. E il problema come è stato risolto? Dopo un consulto con una psicologa, la scuola ha deciso di cancellare la festa del papà, optando per una più generica festa della famiglia. Ma non tutti i genitori l’hanno presa bene e, anzi, molte famiglie hanno presentato un esposto al municipio di competenza.
«Questo anno di fede è l’opportunità che Dio ci regala per maturare nell’incontro con il Signore, che si rende visibile nel viso sofferente di tanti bambini senza futuro, nelle mani tremanti degli anziani dimenticati e nelle ginocchia vacillanti delle tante famiglie che continuano a far fronte alla vita senza trovare sostegno in nessuno». È un appello alla conversione autentica quello che Jorge Mario Bergoglio ha consegnato all’arcidiocesi di Buenos Aires qualche giorno prima di partire per il Conclave. Papa Francesco invitava i suoi fedeli, citando Gioele, a «strapparsi il cuore e non le vesti per guarire il mondo». «Stracciatevi il cuore e non le vesti di una penitenza artificiale senza garanzia di futuro. Stracciatevi il cuore e non le vesti di un digiuno formale, di una preghiera superficiale ed egoista». Durante la Quaresima «siamo invitati a riconoscere che qualcosa non va in noi stessi, nella società e nella Chiesa; siamo invitati a cambiare, a dare una svolta, a convertirci».
Una folla immensa, oltre 150mila fedeli, per il primo Angelus di Papa Francesco: stracolma Piazza San Pietro ma affollatissime anche Via della Conciliazione e le strade vicine. I fedeli sono affluiti sin dalle prime ore del mattino. Il Papa ha parlato solo in italiano: "Fratelli e sorelle, buongiorno! Dopo il primo incontro di mercoledì scorso, oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a tutti! E sono felice di farlo di domenica, nel giorno del Signore! Questo è bello è importante per noi cristiani: incontrarci di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie ai media, ha le dimensioni del mondo. In questa quinta domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta l’episodio della donna adultera, che Gesù salva dalla condanna a morte. Colpisce l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia che invitano alla conversione. “Neanche io ti condanno: va' e d’ora in poi non peccare più!”. Eh, fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza! Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Eh, quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza: ha pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. “Grande è la misericordia del Signore”.
Al termine della Messa il Papa è uscito dalla parrocchia di Sant'Anna e come un parroco di campagna ha atteso i fedeli che uscissero fuori e li ha salutati uno per uno. Tante le persone in lacrime che lo hanno abbracciato ringraziandolo di cuore. In particolare, Papa Francesco ha benedetto i bambini chiedendo ad ognuno di loro di pregare per lui. Ad uno ha detto: "Sicuro che preghi per me?". ad unaltro: "Prega a favore, non contro di me!".
Don Lorenzo Vecchiarelli, parroco della Chiesa romana di San Timoteo, conosce il nuovo Papa da quando era giovane: abitavano insieme a Buenos Aires e frequentavano lo stesso gruppo. Ricorda quando, durante una festa, vedendo il giovane Bergoglio pensoso in disparte, gliene chiede il motivo. E lui risponde: "Domani entro in Seminario!". Si sono risentiti per telefono prima che il cardinale Bergoglio entrasse in conclave.
Prima messa pubblica del pontefice nella chiesa della Città del Vaticano. Messa sobria, breve omelia a braccio, saluto ai parrocchiani. Presenti il vescovo ausiliare e alcuni sacerdoti di Buenos Aires. Fra essi un sacerdote impegnato coi ragazzi di strada e i drogati. L'omelia incentrata sulla misericordia, "il messaggio più forte del Signore" e della Chiesa di oggi.
“Buonasera”. Così ha esordito papa Francesco. E siccome noi non siamo più abituati a vivere in un Paese in cui “buonasera” significa semplicemente “buonasera”, come diceva Cesare Zavattini, ci ha stupito. Ci stupisce la semplicità dell’essere uomini così, cioè cristiani. Mercoledì sera ero in quella piazza San Pietro, fra centomila persone contente ed emozionate. E quando, dopo quel saluto inatteso, il nuovo papa ci ha chiesto di recitare con lui – per Benedetto XVI – il “Padre nostro”, la preghiera più antica, la preghiera di Gesù, quella che da duemila anni hanno recitato tutti i cristiani, quella che insegniamo ai nostri figli piccoli, insieme all’Ave Maria e al Gloria, è apparso chiaro – ed è stato meraviglioso – che si è cristiani proprio per quell’abbandono fiducioso con cuore di bambini. Poi, a braccio, il Papa ha detto che desiderava per tutte le chiese “un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi” e ha aggiunto: “preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza”.
Mentre con gioia grande – e con certezza che, sotto la guida dello Spirito, ancora una volta si sia operato al meglio – abbiamo salutato il nuovo papa, ci sembra bello rivolgere un pensiero a colui che, ora ritirato in preghiera, per molti anni, prima come responsabile della Congregazione per la Dottrina della fede e poi come pastore universale, ha vegliato sulla correttezza del credere dell’intera Chiesa. E farlo nella prospettiva che qui più ci interessa, cioè in quella mariana.
Da ardito filosofo e colto intellettuale, Papa Francesco ha una predilezione per la Crocifissione bianca di Chagall. Questo conferma l’intuizione, avuta sin dal suo primo apparire, di un Papa sì semplice e informale, ma dalla natura ferma e dalla comprensione piena di ciò che ci attende. E quello che ci attende lo si può comprendere solo alla luce di un’adeguata lettura di un passato non lontano, come quello descritto da Marc Chagall nell’opera in questione. La Crocifissione bianca riassume la tragedia del popolo ebraico, delle persecuzioni, dei pogrom, delle espropriazioni indebite subite lungo tutto il XX secolo. In alto, a sinistra, le bandiere rosse dell’ideologia comunista firmano drammaticamente l’azione distruttrice verso una comunità che ovunque si trovi conserva il legame prezioso dei teffillim. La sinagoga incendiata rievoca le distruzioni naziste dei luoghi di culto e delle opere di molti artisti ebrei, tra cui quelle dello stesso Chagall. In alto, il dolore dei rabbini e delle donne si mescola al fumo che, salendo da Auschwitz, porta con sé infinite esistenze.
L’impegno per i poveri contro l’emarginazione. Ecco cosa lega il nuovo Papa a Marcos e Cleuza Zerbini che trent’anni fa hanno fondato in Brasile l’associazione dei Senza Terra, partendo dalle favelas. I due coniugi sono in Italia per una serie di incontri: il primo, questa sera, è stato organizzato dal Centro culturale di Milano e si intitola “Povertà, educazione, politica”. Al giornalista Lambruschi di Avvenire, spiegano che «conosciamo Jorge Mario Bergoglio attraverso amici in comune. Di questo pastore apprezziamo la semplicità dello stile, la vicinanza ai poveri, ma anche la fermezza con la quale ha condannato le leggi abortiste e le nozze gay».
Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha salutato oltre seimila giornalisti ed operatori dei mezzi di comunicazione, della Santa Sede e accreditati permanentemente o soltanto in questi giorni coprire l’informazione relativa al Conclave. “Cari amici, sono lieto, all’inizio del mio ministero nella Sede di Pietro, di incontrare voi, che avete lavorato qui a Roma in questo periodo così intenso, iniziato con il sorprendente annuncio del mio venerato Predecessore Benedetto XVI, l’11 febbraio scorso. Saluto cordialmente ciascuno di voi”.
Accusa nota da tempo, infondata e lanciata "da elementi della sinistra anticlericale". Confermato che il Papa ha detto agli argentini che non c'è bisogno che vengano a Roma, ma facciano un'offerta di solidarietà per i poveri. La Santa Sede non fa mai inviti per eventi come la messa di inizio del pontificato, ma "chi viene è benvenuto", anche se non ci sono rapporti diplomatici. Con la Cina "ci vuole pazienza".
Oltre seimila giornalisti, molti dei quali accompagnati dai propri familiari, hanno gremito questa mattina l'Aula Paolo VI per partecipare all'udienza con Papa Francesco. Queste le sue parole agli operatori della comunicazione ...
Come scrisse Enea Silvio Piccolomini, nel 1458 eletto papa Pio II: “Quand’ero Enea/ nessun mi conoscea;/adesso che son Pio/ tutti mi chiaman zio”. La storia si ripete anche con questo pontefice e ora i giornali sono pieni di persone che sbraitano “io lo conoscevo” oppure “io l’avevo detto” (col senno di poi). Ma se c’è un uomo in Italia a cui il cardinale Bergoglio è veramente legato da autentico affetto e profonda stima è un sacerdote della Chiesa di Roma, figlio prediletto di don Luigi Giussani, cioè don Giacomo Tantardini.
Profonda gioia per l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, a Successore di Pietro con il nome di Francesco è stata espressa anche dai movimenti ecclesiali e nuove comunità. “Il nome che ha scelto come Papa è già un'immagine del Pontificato che porterà avanti: semplicità e umiltà”, ha detto Kiko Argüello, iniziatore assieme a Carmen Hernandez, del Cammino neocatecumenale.
Visita a sorpresa, nel pomeriggio, di Papa Francesco nella clinica romana Pio XI. Il Santo Padre si è recato nella casa di cura per salutare il cardinale argentino Jorge Mejía, 90 anni, archivista e bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, che nei giorni scorsi è stato colto da un malore. “Pregate anche voi per me - ha detto il Papa al personale della clinica - e grazie per il vostro lavoro con i malati e le persone che soffrono”. Grande sorpresa dei malati e dei visitatori nel vedere il nuovo Pontefice, applaudito a lungo dai presenti.
Abbiamo lasciato la nostra celeste principessa Maria alla metà del primo anno della sua infanzia nel tempio, volgendo altrove il discorso per dare qualche notizia delle virtù che, bambina negli anni ma adulta in sapienza, esercitava con le sue facoltà, come anche dei doni e delle rivelazioni divine che riceveva dalla mano dell'Altissimo. La santissima bambina cresceva in età ed in grazia davanti a Dio e agli uomini, ma con tale corrispondenza che sempre la devozione superava la natura; mai la grazia si misurò con l'età, ma con la volontà divina e con gli alti fini ai quali la destinava l'impetuosa corrente della Divinità, che si andava a riversare e placare in questa città di Dio. L'Altissimo continuava ad assicurare i suoi doni e favori rinnovando sempre le meraviglie del suo braccio onnipotente, come se fossero state riservate per la sola Maria santissima. Sua Altezza corrispondeva in quella tenera età, colmando il cuore del Signore di perfetto ed adeguato compiacimento e gli angeli santi del cielo di ammirazione. Gli spiriti celesti osservavano tra l'Altissimo e la piccola Principessa una certa gara e competizione. Il potere divino, per arricchirla, traeva ogni giorno dai suoi tesori benefici nuovi ed antichi 1 riservati solo per Maria purissima; ella d'altra parte, siccome era terra benedetta, non solo non lasciava infruttuoso in se stessa il seme dell'eterna parola e dei suoi doni e favori, né solamente dava cento per uno come i più grandi santi, ma con stupore del cielo, sebbene tenera bambina, superava in amore, gratitudine, lode ed in tutte le virtù possibili i più eccelsi ed ardenti serafini, senza che ci fossero tempo, luogo, occasione o ministero in cui non operasse il sommo della perfezione allora a lei possibile.
Nell'incontro con il Collegio cardinalizio, Francesco parla di fiducia nello Spirito che guida la Chiesa e promuove la comunione nelle differenza, di "nuovi metodi di evangelizzazione" per rispondere alla missione di sempre. "Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario".
"Il Comune riesce a rispondere bene alle esigenze dei cittadini se colui che governa ha, alla base del suo impegno politico, l'esigenza di vivere la fratellanza con tutti, e guarda anche al cittadino come ad un fratello: e' uno degli insegnamenti che ci ha lasciato Chiara Lubich, alla quale oggi Roma Capitale intitola una targa e oggi piu' che mai, all'alba del nuovo Pontefice Papa Francesco, ci sembra importante ricordarlo". Cosi' l'assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, alla cerimonia di scoprimento della targa di intitolazione a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, scomparsa esattamente cinque anni fa. La targa si trova presso la stazione della metro B1 di viale Libia, zona cara alla Lubich che visse nel Quartiere Africano per molti anni, prima in via Tigre', poi in via Valnerina.
Giudicare e definire le reazioni del mondo arabo ad un determinato evento è sempre faccenda assai complessa. Soprattutto quando si tratta di un qualcosa che coinvolge direttamente il mondo cristiano. Leggendo i media arabi di ieri appare evidente come la reazione sia perfettamente divisa a metà. Almeno nelle manifestazioni pubbliche e a mezzo stampa. Fatto assai importante nel comporre un giudizio completo e coerente, la circostanza, assai strana, che il Partito Giustizia e Sviluppo, ala politica dei Fratelli musulmani in Egitto, abbia rilasciato tramite il suo numero due la prima dichiarazione in assoluto nel mondo arabo dopo l’elezione del cardinal Bergoglio al soglio di Pietro. Parole caute, accorte e in un certo senso foriere di ciò che accadrà nei prossimi anni. “La sfida del dialogo avrà effetti in tutto il mondo” recita la nota. E come dare (almeno non stavolta) torto a chi, dall’altro capo del Mediterraneo, a Roma non vede più un uomo culturalmente irremovibile ma capace anche di aperture su alcuni temi come Ratzinger, bensì un esponente dei Gesuiti, storicamente noti per la forza nel propagare un’idea e nel costruirvi all’interno un fortino pressoché inespugnabile.
L’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco, ha suscitato la simpatia di tutti gli appassionati di calcio, in particolare dei calciatori argentini che giocano nel mondo e dei tifosi della Roma che hanno per capitano Francesco Totti. E’ nota infatti la passione dell’Arcivescovo di Buenos Aires per il gioco del calcio. Papa Francesco è tifoso del San Lorenzo de Almagro, società calcistica del quartiere Boedo di Buenos Aires. Una squadra di calcio che Lorenzo Massa, un sacerdote salesiano, ospitò nell'oratorio della sua parrocchia in Calle Mexico. Si racconta che insieme alla disponibilità dell’oratorio don Lorenzo convinse i ragazzi a seguire la messa ogni domenica.
Papa Francesco. Abbinare il più importante titolo della Chiesa cattolica universale al più comune dei nomi maschili fa un certo effetto. E anche un po’ tenerezza. Ci si emoziona ancora di più, poi, ad associare questo nome ad un Papa del genere. Un Papa che si affaccia timido dalla Loggia della Basilica vaticana e dice “Buonasera”. Un Papa che mentre parla gli trema la voce tanto da “incespicarsi” nell’Ave Maria. Che dedica il suo primo pensiero al predecessore e che da “Capo” della Chiesa necessita immediatamente della benedizione del suo popolo. Piccoli gesti che hanno colpito la vasta folla di fedeli armata di smart phone e tablet che popolava ieri piazza San Pietro. E che non sono passati inosservati alle migliaia di persone incollate alla tv o al computer che hanno colto ancora più da vicino certe accortezze del nuovo Papa.
«Quando incontri una persona, non ti aspetti mai che diventerà Papa» scherza padre Pierbattista Pizzaballa, custode francescano di Terra Santa, ricordando i viaggi in Argentina a Buenos Aires dove ha avuto modo di incontrare più volte Jorge Mario Bergoglio. Il nuovo Papa è il primo ad avere scelto come nome Francesco, in onore del “poverello di Assisi”. «Per tutti noi dell’Ordine dei Frati minori è una grande gioia», dichiara a tempi.it.
«Bergoglio per le strade di Buenos Aires, sull’autobus, in metropolitana è, se vogliamo, una immagine sintetica ma che dice molto della persona, del suo modo di stare con la gente e anche di intendere il suo ministero di vescovo». A dirlo è Alver Metalli, giornalista e scrittore italiano che per anni ha vissuto in Argentina, dove ha diretto la versione spagnola del mensile 30Giorni: «Quello di Bergoglio è un cristianesimo che va incontro agli uomini con la ricchezza della vita che nasce alla fede. E questo con carità e letizia».
Eletto Papa Francesco, un gesuita con lo spirito riformatore di un francescano, quindi, si presume, un pastore fedele alla dottrina della Chiesa che vuole evangelizzare il mondo con l’ardore di un mistico, tanto da avviare il suo Pontificato pregando, come per ricordare al mondo cattolico che così si prega e a quello anti-cattolico che anche i cattolici pregano! Davanti a queste eccelse qualità, ottime intenzioni, ferventi devozioni, si staglia, invece, uno scenario oscuro. Appena nota l’elezione di un Papa “venuto dalla fine del mondo”, infatti, sembra che una specifica creatura sia venuta fuori dall’ignoto; strana creatura, dai contorni imprecisi, dalle sembianze grottesche, una creatura ibrida, chimerica, che assomma su di sé i caratteri, spesso in palese contraddizione, di tante altre bestie del creato: si parla di ciò che può essere definito come “cattolico da sottobosco”.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 7,1-2.10.25.30)
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Prima messa da Papa per Francesco con i 114 cardinali elettori in quella Sistina che appena ieri sera a visto la sua elezione. "Noi possiamo camminare quanto vogliamo, possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo a Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una Ong pietosa, ma non la Chiesa, sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno i palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza". E "quando non si confessa Gesù Cristo si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio".
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Gli iniziatori e responsabili del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e P. Mario Pezzi, desiderano esprimere la propria gioia per l'elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio come nuovo Papa della Chiesa, Sua Santità Francesco: «Il nome che ha scelto come Papa è già un'immagine del pontificato che porterà avanti: semplicità e umiltà» ha dichiarato Kiko Argüello.
Appena un mese fa, per il Mercoledì delle Ceneri, l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio inviava all’arcidiocesi di Buenos Aires il suo Messaggio di Quaresima intitolato “Laceratevi i cuori e non le vesti”.
Il cardinale Jorge Mario Bergoglio è dunque il nuovo Pontefice con il nome di Francesco: 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires, è il primo Papa gesuita e il primo Papa proveniente dall’America Latina. Il motto episcopale del nuovo Papa è la frase latina Miserando atque eligendo, che descrive l'atteggiamento di Gesù verso il pubblicano peccatore che “guardò con misericordia e lo scelse”. Lo stemma, oltre a riportare il motto, ha al centro, su campo blu, il monogramma di Cristo, presentato nella tipica forma grafica dei gesuiti. Appaiono, inoltre, una stella e un grappolo d’uva.
Grande gioia tra i frati di Assisi per la scelta da parte del Papa Bergoglio di chiamarsi Francesco. Stasera nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è prevista una veglia ed un momento di preghiera davanti alla tomba del santo poverello.
Don Lorenzo Vecchiarelli, parroco della Chiesa romana di San Timoteo, conosce il nuovo Papa da quando era giovane: abitavano nello stesso quartiere di Buenos Aires. Il cardinale Bergoglio lo ha chiamato per telefono, prima di entrare in conclave, per salutarlo.
L’elezione di Papa Francesco esprime la freschezza di un Continente, l’America Latina, che vive la fede con entusiasmo. Sulla figura del nuovo Pontefice, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco il presidente di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez.
«Vedi, io sono un’ anima che passa per questo mondo. Ho visto tante cose belle e buone e sono sempre stata attratta solo da quelle. Un giorno (indefinito giorno) ho visto una luce. Mi parve più bella delle altre cose belle e la seguii. Mi accorsi che era la Verità». Così parla di sé, in una lettera del 1946, Chiara Lubich (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008), di cui oggi ricorre il 5° anniversario della morte. Un monaco buddista, durante i funerali della fondatrice del Movimento dei Focolari, su cui ben quattro papi spesero parole di profonda ammirazione, ebbe a dire: «Chiara non appartiene solamente a voi cristiani. Ora lei e il suo ideale sono eredità dell’umanità intera».
La sua elezione, dopo poche votazioni, mostra l’unità fra i cardinali. È un papa che ha rifiutato la teologia marxista della liberazione, ma non rinuncia a vivere da povero e con i poveri. Sarà un riformatore della Curia a partire dalla missione della Chiesa, che è l’annuncio di Cristo vicino ad ogni uomo nelle circostanze ordinarie della vita. Il dialogo con le altre confessioni cristiane e con le religioni per affrontare la sfida del relativismo e del materialismo, da cui discendono aborto, eutanasia, ideologia del gender, inquinamento, finanza e dittature senza freni.
Lettera del cardinale Bergoglio ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires in occasione del voto al Senato della Repubblica Argentina sulla proposta di legge intesa a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali (approvata il 15 luglio 2010).
Barack Obama ha finanziato con fondi governativi “l’indice di mortalità”, un nuovo studio pubblicato dalla University of California che considerando 12 elementi legati allo stato di salute dei pazienti sarebbe in grado di predire se moriranno o no nei successivi 10 anni. Lo studio serve per “aiutare” i medici a capire se vale la pena curare un paziente, per malattie come cancro o diabete, con trattamenti costosi oppure no.
Mezz'ora di preghiera a santa Maria Maggiore, la prima delle basiliche dedicate alla Madonna. E' stata la prima uscita di papa Francesco, stamattina alle 8. Per questa prima, informale uscita, non annunciata nell'orario e neppure "segnalata" dalle normali misure di sicurezza che accompagnano gli spostamenti del Papa, Francesco non ha neppure usato l'automobile tradizionalmente usata dai Pontefici targata SCV 1, ma con un veicolo targato SCV 3578. Hanno accompagnato il Papa il prefetto della Casa Pontificia, mons. George Gaenswein, segretario di Benedetto XVI, e il viceprefetto padre Leonardo Sapienza.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 5,31-47)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l'amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dal'unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Anche se è operata dallo Spirito Santo, la grazia delle visioni divine, delle rivelazioni e delle estasi - non parlo della visione beatifica - si distingue dalla grazia giustificante e dalle virtù che santificano e perfezionano l'anima nelle sue azioni. Siccome non tutti i giusti ed i santi hanno necessariamente visioni o rivelazioni divine, si prova che la santità e le virtù possono stare senza questi doni. Da ciò consegue anche che le rivelazioni non si devono misurare in base alla santità e alla perfezione di quelli che le ricevono, ma alla volontà di Dio che le concede a chi più gli piace 1 quando conviene e nel grado in cui la sua sapienza le distribuisce, operando sempre con peso e misura, per i fini che vuole raggiungere nella sua Chiesa. Dio può comunicare visioni e rivelazioni maggiori e più alte al meno santo, e minori al maggiore. Anzi, può concedere il dono della profezia, con gli altri doni dati gratuitamente, a persone non sante; alcune estasi possono anche avere origine da una causa che non sia precisamente virtù della volontà. Quindi, quando si confronta l'eccellenza dei profeti, non si parla della santità, che solo Dio può ponderare, ma della luce della profezia e del modo di riceverla; da questo si può giudicare quale sia più o meno elevato, secondo differenti ragioni. Il principio su cui si fonda questo insegnamento è che la carità e le virtù che rendono santi e perfetti quelli che le hanno appartengono alla volontà, mentre le visioni, le rivelazioni ed anche alcune estasi riguardano l'intelletto, la cui perfezione non santifica l'anima.
Francesco I, Jorge Mario Bergoglio, è «una sorpresa straordinaria». Lo ha detto monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, parlando alle agenzia Ansa e Adnkronos. Santoro è stato per 27 anni in Brasile e lì ha conosciuto personalmente Bergoglio. «Ci siamo incontrati più volte a Buenos Aires. Lui era stato nominato arcivescovo in Argentina ed io arcivescovo ausiliario di Rio. Mi ha subito colpito la sua cordialità, la semplicità, la grande forza interiore. E lo si è visto stasera quando si è affacciato al balcone in piazza San Pietro». «Un uomo senza orpelli, proprio il cuore del Vangelo come luce e come speranza per la vita».
"Mons. Emilio Ogñénovich, Arcivescovo Emerito dell’Arcidiocesi di Mercedes-Luján (Argentina) è stato a Medjugorje dal 25 al 31 Maggio 2006. Durante la sua visita ha incontrato il Parroco Fra Ivan Sesar. Mons. Ogñénovich, che ha fondato una Televisione ed una Radio Cattolica a Buenos Aires, ha espresso il desiderio di visitare Radio “Mir” Medjugorje, che considera l'anima di Medjugorje. In una intervista concessa a Huanita Dragi, Mons. Emilio Ogñénovich ha detto riguardo a Medjugorje: “Sfortunatamente all’interno della Chiesa c’è ancora molta ignoranza sulla grande realtà soprannaturale che sta avvenendo a Medjugorje, nel cuore del mondo moderno. Ciò che mi riempie di speranza sono le parole di Giovanni Paolo II che ha detto, a noi Sacerdoti e Vescovi, di accompagnare i pellegrini a Medjugorje perché qui essi pregano, si convertono, digiunano, cambiano vita. La Chiesa avrà bisogno ancora di tempo per esprimere la sua posizione su Medjugorje, come, nella sua sapienza, si è presa del tempo per esprimere la sua posizione su Fatima e Lourdes.
Riguardo a Medjugorje, condividerò la mia convinzione personale con i miei Confratelli Vescovi della Conferenza Episcopale Argentina e con il nostro Cardinale, Mons. Bergoglio, che è stato molto felice quando gli dissi che sarei venuto a Medjugorje. Se mi chiedete la mia opinione su Medjugorje, vi dirò che può essere paragonata ad una madre, ad una donna al sesto mese di gravidanza che aspetta con impazienza il momento della nascita di suo figlio, ma nessuno può affrettarlo, perché il momento giusto arriverà“. "
La Corte suprema del Pakistan ha accusato la polizia del Punjab di aver protetto i responsabili del rogo al quartiere cristiano Joseph Colony di Lahore, avvenuto il 9 marzo scorso. Nell'attacco sono state demolite almeno 160 case, 18 negozi e due chiese, una cattolica e una degli Avventisti del settimo giorno. Di seguito pubblichiamo le foto del rogo, ricevute oggi da AsiaNews.
Il Conclave si svolge in una atmosfera molto spirituale "in un ambiente che effettivamente ispira, nella sua stessa costituzione, una grande attenzione e responsabilità, perché c'è questo giudizio dominante, il Giudizio universale di Michelangelo". Benedetto XVI "segue in questi giorni con molta attenzione, con molta partecipazione spirituale gli eventi e ieri in particolare aveva seguito la Messa del mattino e anche l'ingresso in Conclave, tramite la televisione". "Una buona ipotesi" la possibilità che la messa di inizio del pontificato sia celebrata il 19 marzo e "probabile" che se l'elezione avverrà entro sabato, domenica ci sarà il primo Angelus del nuovo papa. Come si "producono" le fumate.
Nella bimillenaria storia della Chiesa, alcuni nomi sono indissolubilmente legati a quello di Pietro. Sono quelli dei suoi successori, scelti dai Pontefici dopo l’elezione.
Il Signore conceda presto un altro Buon Pastore alla sua Chiesa. E’ la preghiera che il popolo di Dio leva al cielo in questi giorni. Un’invocazione che, ieri mattina, ha fatto sua il cardinale decano Angelo Sodano nell’omelia della “Missa pro eligendo Romano Pontifice” concelebrata in San Pietro con tutti i cardinali e, in particolare, con i 115 elettori che ieri pomeriggio sono entrati in Cappella Sistina per il Conclave. All’inizio dell’omelia, il cardinale Sodano ha rinnovato la gratitudine della Chiesa a Benedetto XVI. Parole che sono state accompagnate da un lungo e commosso applauso dei fedeli.
Nell'era di Internet, tutto il mondo con il naso all'insù a guardare un comignolo. E' l'immagine che, da ieri sera, domina su tutti i media internazionali che osservano, senza perdere un istante, quel piccolo oggetto sul tetto della Sistina. Un semplice comignolo diventa dunque il simbolo delle speranze dei fedeli di tutto il mondo, mentre l'attesa per la fumata bianca si moltiplica e amplifica anche grazie ai social network.
Habemus Papam: dietro la celebre formula che annuncia al mondo intero l’identità del nuovo Successore di Pietro, tanta storia ed emozioni. “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa”. Cosi avviene l’annuncio dell’elezione del Vicario di Cristo da almeno sei secoli: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!..."
Puntata speciale di “Vade Retro”, quella andata in onda venerdì 8 marzo, festa della donna. In studio tre storie di donne vittime di sètte pseudoreligiose. Tre testimonianze di abusi psicologici, di plagio e di manipolazione mentale da parte di guru, santoni e falsi mistici. La storia più drammatica è quella di una donna nigeriana a cui è stato fatto un rito voodoo per farla prostituire. Storie di donne che hanno perso soldi, famiglia e dignità. E che hanno avuto il coraggio di denunciare la propria esperienza. In studio Don Aldo Buonaiuto della Comunità Giovanni XXIII. Conduce David Murgia.
Nuova fumata nera dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina alle 11.38. Il Papa non è stato ancora eletto. I 115 cardinali, nei due scrutini della mattina, non hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi (ovvero almeno 77 voti) necessaria per l'elezione. Questa volta il colore della fumata è apparso più incerto rispetto a ieri: all'inizio appariva nero, ma col passare dei secondi si è trasformato in "grigio" e alla fine è diventato in modo più evidente nero. Nel pomeriggio le altre due votazioni, la quarta e, in caso, la quinta. Se sarà fumata bianca, è attesa tra le 17.30-18.00. Altrimenti dovremo aspettare le 19.00 circa per sapere se il Papa è stato eletto o no.
Nei giorni scorsi è arrivata nelle scuole materne ed elementari milanesi una mail di invito a uno spettacolo per bambini dai 3 agli 8 anni dal titolo “Piccolo Uovo”, che si terrà allo storico teatro Litta. La locandina dello spettacolo così recita: “Una bambina è arrabbiata con la sua famiglia. Si chiude in camera sua come dentro al guscio di un piccolo uovo e da lì non vuole uscire. Ma si annoia. Allora gioca con il suo amico immaginario, gioca con le ombre, gioca a viaggiare alla scoperta di tante famiglie diverse, fino a scoprire qual è quella giusta per lei. Ci sono tanti tipi di famiglie… e qual’è la migliore in cui nascere? Quella felice, di qualunque tipo sia”. Ma quali sarebbero queste variegate tipologie di famiglie? “Famiglie come quelle di molti dei piccoli spettatori, famiglie allargate, famiglie con un genitore solo, famiglie con figli adottati, ma anche famiglie con due mamme o due papà. Famiglie diverse, ma diversamente felici. Perché la felicità non è a senso unico”. E dunque per i piccoli “ci vogliono nuove fiabe per le nuove famiglie”.
Gli occhi del mondo saranno oggi ancora una volta puntati sul comignolo della Cappella Sistina in attesa delle fumate. La giornata per i 115 cardinali elettori è iniziata presto nella Domus Sanctae Marthae: dopo il trasferimento al Palazzo Apostolico, la celebrazione della Messa nella Cappella Paolina, alle 9.30 l'ingresso in Cappella Sistina con la recita dell’Ora Media seguita dai nuovi scrutini: due la mattina e due il pomeriggio. Allora per i fedeli riuniti in Piazza San Pietro e per quanti seguiranno l'evento in tutto il mondo sarà il momento di capire se la fumata sarà bianca, in caso di elezione del Papa, o nera per un nulla di fatto. Le fumate si ottengono bruciando le schede al termine delle votazioni, ma non di ogni singola votazione (a meno che non risulti eletto il Papa) bensì delle due votazioni del mattino e del pomeriggio. Se l’elezione avviene nella seconda votazione del mattino o del pomeriggio, gli orari normali sono indicativamente intorno alle 12 oppure alle 19. Invece, se l’elezione avviene nel primo scrutinio del mattino o del pomeriggio, la fumata - che in questo caso è bianca - è tra le 10.30-11.00 e nel pomeriggio alle 17.30-18.00. Secondo il programma stabilito per oggi, i cardinali lasceranno la Cappella Sistina intorno all’ora di pranzo alle 12.30, per poi ritornarvi alle 16.00. Al termine della giornata i Vespri e poi il rientro a Santa Marta.
I salafiti libici responsabili di torture, tentativi di conversione e profanazione di immagini cristiane. Lo affermano 44 dei 48 venditori ambulanti egiziani di religione copta al loro ritorno in patria. "Ci hanno costretto a pronunciare al-shahaadatayn - racconta uno di loro - la proclamazione di fede islamica e a sputare sulle immagini del Papa Shenouda III". Fino ad ora il governo egiziano non si è pronunciato sulla condizione dei suoi cittadini e sull'eventualità di discriminazione religiosa. Tuttavia i parenti delle vittime chiedono giustizia e accusano il governo islamista di proteggere i salafiti libici.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 5,17-30)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
"Il Rinnovamento nello Spirito, in questo tempo particolare per la Chiesa tutta, ha indetto una speciale iniziativa di preghiera a partire da giovedì 28 febbraio:"Un Muro di Fuoco a sostegno della Chiesa". Riprendendo la celebre immagine - "un Muro di Fuoco" - di Santa Caterina da Siena, il RnS propone un tempo di preghiera straordinario per sostenere la Chiesa, per vivere la comunione con lo Spirito Santo e riempire con lodi e suppliche il "vuoto" che dalle ore 20.00 di giovedì 28 febbraio la Chiesa universale è stata chiamata a vivere. L'intenzione comune è quella di pregare "con" Benedetto XVI e "per" la Chiesa in questo tempo di transizione che porterà all'elezione del nuovo Pontefice."
Esplorare la valenza culturale delle intuizioni di Chiara Lubich (1920-2008) alla presenza di 600 esponenti del mondo della cultura, provenienti da un centinaio di Università dei diversi continenti. Nel quinto anniversario della sua morte, questo è l’obiettivo delConvegno internazionale dal titolo “Chiara Lubich. Carisma, Storia, Cultura”, che si terrà a Roma il 14 marzo nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università La Sapienza, e che continuerà il 15 marzo all’auditorium del Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM).
“Il Papa non ha mai – dico assolutamente mai – rifiutato o fatto alcuna obiezione circa alcuna domanda che gli fosse stata presentata”. Lo afferma padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nell’introduzione al volume “Sull’aereo di Papa Benedetto. Conversazioni con i giornalisti”, curato dalla giornalista Angela Ambrogetti e da oggi in libreria per i tipi della Libreria Editrice Vaticana. Il libro presenta le conversazioni che Benedetto XVI ha tenuto con i giornalisti ammessi sul volo papale durante i suoi viaggi in numerosi Paesi del mondo, dal primo a Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventù, nell’agosto del 2005, a quello in Libano nel settembre del 2012.
Laura Milani, attrice di teatro, è ospite di Michele Sciancalepore nello spazio Azzurro di Nel cuore dei giorni; 4anni con la diagnosi di un tumore al seno, i medici dichiarano che non c'è più nulla da fare; Laura comincia a interrogarsi profondamente sul senso della vita ; qualcuno le parla di Medjugorje e sente il desiderio di andare in questi luoghi. Non si aspetta nulla, ormai la sua storia è segnata. Ritorna rasserenata e guarita nel cuore e nello spirito. Al controllo medico le metastasi risultano scomparse.
"E' dunque fumata nera al primo voto dei 115 cardinali riuniti dal pomeriggio nella Cappella Sistina per il Conclave. Vuol dire che non è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi degli elettori, ovvero 77 voti. Domani mattina si procederà al secondo scrutinio. Se non si raggiunge la maggioranza necessaria, sono previsti due scrutini la mattina e due il pomeriggio. Nel pomeriggio, verso le 16.30, era cominciata con le litanie dei Santi la processione dei cardinali dalla Cappella Paolina: i porporati, attraversata la Sala Regia, sono giunti nella Cappella Sistina per l'inizio del Conclave, disponendosi secondo l'ordine prestabilito. I Cardinali di rito latino indossano la veste e la mozzetta di colore rosso con relativa fascia, rocchetto e berretta; i Cardinali delle Chiese Orientali indossano l'abito corale. Terminato il canto delle Litanie, i porporati hanno intonato l'inno «Veni, creátor Spíritus», invocazione solenne dello Spirito Santo. "
"Tutta la Chiesa si sta preparando spiritualmente all’elezione del nuovo Papa: parrocchie, movimenti e associazioni, laici e religiosi, stanno seguendo con grande partecipazione questo momento importante della vita ecclesiale."
Torna a Roma nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, il consueto appuntamento con il “Ritratto dei Santi”: tre incontri organizzati dal Movimento Ecclesiale Carmelitano dedicati alla lettura delle vite dei Santi. I testi di padre Antonio Vicari ricordano quest’anno tre figure: San Pietro, Rita da Cascia e Shahbaz Bhatti, il ministro pakistano cattolico ucciso per il suo impegno a favore delle minoranze religiose. Ad aprire il ciclo d’incontri, l’attore e regista Giulio Base che ieri sera ha presentato la figura di San Pietro, in questi giorni di particolare attualità.
Circa un milione e 400 mila persone hanno urgente bisogno di assistenza alimentare nello Zimbabwe: lo riferisce il ministro del Lavoro e dei servizi sociali, Paurina Mpariwa. Il ministro, durante una cerimonia del Programma alimentare mondiale per la distribuzione di prodotti alimentari, a Mashonaland Central, nella provincia settentrionale del Paese, ha anche ricordato l’importanza del lavoro fatto degli organismi internazionali.
I sette doni dello Spirito Santo - secondo la comprensione che ne ho - mi pare che aggiungano qualcosa alle virtù corrispondenti; per questo si distinguono da esse, benché abbiano lo stesso oggetto. È certo che qualunque beneficio del Signore si può chiamare dono o regalo della sua mano, anche se naturale. Adesso, però, non parliamo dei doni così in generale, sebbene siano virtù e doni infusi, perché non tutti quelli che hanno qualche virtù o più virtù hanno per questo grazia di doni in quella materia o almeno non arrivano a possedere le virtù in quel grado in cui si chiamano doni perfetti, come li intendono i Dottori nelle parole di Isaia, dove disse che su Cristo nostro salvatore si sarebbe posato lo Spirito del Signore, enumerando sette grazie, le quali comunemente si chiamano doni dello Spirito Santo. Essi sono: lo spirito di sapienza e d'intelletto, lo spirito di consiglio e di fortezza, lo spirito di conoscenza e di pietà e quello del timore di Dio. Questi doni si trovavano nell'anima santissima di Cristo, ridondando dalla divinità alla quale stava ipostaticamente unita, come nella fonte sta l'acqua che da essa sgorga per comunicarsi ad altri, perché tutti attingiamo alle sorgenti del Salvatore grazia su grazia e dono su dono ed in lui stanno nascosti i tesori della sapienza e della scienza di Dio.
"L'ASSOCIAZIONE APOSTOLI della DIVINA MISERICORDIA con MARIA REGINA DELLA PACE ORGANIZZA UNA GIORNATA MARIANA DI PREGHIERA FIUGGI 20 APRILE 2013 TEMA: "Annunciare la Misericordia con la Madre del Signore". "
«Si avvicina il tempo della grande prova, e l’unico modo per rispondere è una riforma della Chiesa attraverso la santità». Padre Livio Fanzaga, direttore e vera anima di Radio Maria, non ha dubbi. Guidato anche dai messaggi trasmessi dai veggenti di Medjugorje, sa leggere in profondità questo nostro tempo così pieno di incognite, con un mondo attraversato da una grave crisi, morale ancora prima che economica, e una Chiesa che aspetta l’elezione del nuovo Papa tra tensioni e divisioni.
La Chiesa americana, di cui molto si sta parlando per via del conclave, è emersa con un volto rinnovato rispetto a quella arroccata sulle regole e sugli scandali di cui si è cominciato a parlare dieci anni fa. Colpisce il carattere giovane e spensierato con cui i suoi vescovi e cardinali, in maggioranza di nomina ratzingeriana, testimoniano la loro fede. Mostrando un volto forse inaspettato anche al governo e al secolarismo radicale, che negli Stati Uniti sembrava aver già vinto e a cui la Conferenza episcopale, con a capo Timothy Dolan, sta rispondendo con vigore da quando il presidente Obama ha messo in discussione la libertà religiosa e le fondamenta della famiglia naturale.
Già il titolo merita attenzione. Che in un’epoca come la nostra dove nessuna responsabilità è dovuta, nessuna fatica può essere patita, nessun dovere può diventare gioia e piacere, nessun rapporto può essere considerato duraturo senza essere sentito come un’indebita coercizione, qualcuno possa affermare che ci si possa sposare per sempre e addirittura morire per il proprio consorte appare una testimonianza e una provocazione da approfondire con riguardo e grande attenzione. Oggi che la maggior parte delle persone, magari senza esserne pienamente consapevoli, danno la vita per il lavoro e per la carriera o per un’idea o un’ideologia, sembra anacronistico pensare che si possa dare la vita per una persona. Si è persa la carnalità della vita, quella carnalità in cui si esprime la genialità del cristianesimo. «Nessuno ha un amore più grande di chi dà la vita per un proprio amico».
Di calo del desiderio si sente parlare da tempo. Ma se prima si manifestava in una riduzione di questo a istintività o appagamenti parziali ora si racconta anche della sua scomparsa. Infatti si passa dalla dipendenza dal sesso, dal gioco e dal cibo, ad esempio, alla indipendenza totale da questi (repressione dell’istinto sessuale, depressione, anoressia). Così alla libertà sessuale, alla omosessualità e alla bisessualità si affianca un nuovo termine: l’“asessualità”.
Lo Stato americano del New Hampshire vuole ridefinire alimentazione e idratazione nella legge statale per facilitare l’introduzione dell’eutanasia. Diane Coleman, tra i responsabili del gruppo che si batte per i diritti dei disabili “Not Dead Yet” (Non ancora morti), ha scritto al Parlamento del New Hampshire «per raccomandare di respingere la nuova legge SB 170».
"Riva del Garda , apparizione a Marija. Chiesa di San Giuseppe
Alla presenza di oltre mille persone, Marija ha dato la sua testimonianza e ha avuto l’apparizione quotidiana. Al termine dell’apparizione Marija ha riportato il seguente messaggio della Madonna:

"Vi invito tutti alla preghiera, pregate ogni giorno, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà. Sacrificio, sofferenza e preghiera porteranno all’amore e alla gioia. Accogliete il messaggio di Cristo, non opponetevi al suo amore e aprite il vostro cuore, Egli vi darà forza per la nuova vita, da trascorrere in speranza, da trascorrere in speranza e benedizione."

Durante l'apparizione, quasi 6 minuti,Marija ha pregato per i cardinali riuniti a Roma."
Centinaia di copti bruciano bandiere e lanciano pietre contro la sede dell'ambasciata libica al Cairo. Essi chiedono giustizia per la morte di Ezzat Atallah, il cristiano morto in un carcere a Bengasi. L'accusa al governo islamista che non farebbe nulla per i cristiani migranti per evitare un caso di diplomatico.
Ultimo atto prima dell'inizio, oggi pomeriggio, del Conclave. All'omelia il cardinale decano, Sodano, dice che "tutti noi dobbiamo collaborare ad edificare l'unità della Chiesa, poiché per realizzarla è necessaria 'la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro'. Ricorda poi le parole di Benedetto XVI: non v'è azione più benefica, e quindi caritatevole, verso il prossimo che spezzare il pane della Parola di Dio, renderlo partecipe della Buona Notizia del Vangelo. Preghiamo perché il futuro Papa possa continuare anche l'incessante opera già svolta dai suoi predecessori per promuovere senza sosta la giustizia e la pace.
La tennista italiana, campionessa del mondo nel 2006, racconta a Leiweb la promessa che l'ha aiutata ad arrivare alla finale di Wimbledon nonostante una grave malformazione ai piedi. E quel viaggio a Medjugorje che oggi le ha ridato la serenità
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 4,43 - 54) In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa. Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.
Cresce l’attesa nella Chiesa raccolta in preghiera, in questa quarta domenica di Quaresima, per l’elezione del nuovo Papa. Sul significato di questo evento, anzitutto nella prospettiva della fede, ascoltiamo un editoriale del nostro direttore padre Federico Lombardi.
La Svezia è davvero il paese dove il politicamente corrette finisce nel grottesco. Prima Egalia, l’asilo dove non esistono più maschietti e femminucce, poi i giocattoli per bambini neutri, quindi la messa al bando dell’omino di pan di zenzero perché razzista. L’ultima, in ordine di tempo, è di qualche giorno fa e riguarda l’espressione «donna incinta». Lo segnala oggi in un articolo il Foglio, scrivendo che è stata presentata una proposta di legge per modificare la dizione “donna incinta” con quella di “persona incinta”. La fisima linguistica si spiegherebbe col fatto che non si vogliono discriminare i transessuali che hanno cambiato sesso e che sono quindi diventati uomini dopo essere state donne. Come li dobbiamo chiamare, qualora – avendo mantenuto la capacità di procreare – un giorno rimanessero incinta?
La collocazione, stamattina, sul tetto della cappella Sistina del comignolo dal quale usciranno le "fumate" segna visivamente l'avvicinarsi del Conclave, l'inizio del quale è stato deciso ieri con "una maggioranza assolutamente inequivocabile", "del tipo 10 a 1", ha riferito oggi padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede nel corso del briefing quotidiano. La sottolineatura sulla maggioranza vuole anche negare, ha aggiunto, quelle divisioni tra i porporati ipotizzate da parte della stampa.
Questa mattina una folla inferocita ha dato fuoco a oltre 100 case dell'insediamento cristiano Joseph Colony, vicino a Badami Bah (Lahore). Gli abitanti della colonia sono stati costretti a fuggire e almeno 35 persone sono rimaste ferite. L'attacco è nato da un'accusa di blasfemia registrata contro uno dei residenti dell'insediamento, Sawan Masih, che nel pomeriggio di ieri ha avuto un alterco con un musulmano. Secondo la ricostruzione dei fatti, il 26enne cristiano si era recato da un barbiere islamico per tagliarsi i capelli, ma il proprietario del negozio, Imran Shahid, si è rifiutato di servirlo. Tra i due è nata un'accesa discussione, e il musulmano avrebbe usato parole offensive sul cristianesimo.
Decine di fondamentalisti indù hanno aggredito e picchiato una comunità pentecostale del Karnataka, che stava preparandosi per una veglia notturna di preghiera. Otto persone, tra cui un pastore, sono state ferite e ricoverate in ospedale. Grazie all'intervento del Global Council of Indian Christians (Gcic), la polizia è giunta sul posto in breve tempo e ha arrestato 16 aggressori.
Per Ahmed Al-Tayeb, grande imam dell'Università islamica, gli scontri di questi mesi sono frutto di tensioni sociali, non religiosi. La proposta di educare le autorità religiose a isolare gli estremisti. Un professore di Al-Azhar propone l'introduzione della jizya, la tassa versata per secoli dai cristiani a califfi e sultani per aver salva la vita.
E’ stato presentato dall’autore, Pippo Franco, il libro “La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita”, scritto in collaborazione con Rita Coluzzi per le edizioni Piemmeincontri. Giunto alla terza ristampa il successo del libro è stato favorito da un passaparola tra i lettori. L’incontro si è svolto nell’Auditorium “Giovanni Pierluigi di Palestrina” di via delle Monache ed è stato moderato da Poerio Lulli, alla presenza del vescovo, mons. Sigalini. “Lo spirito – ha affermato Pippo Franco - è sempre presente in ogni momento della vita”, tuttavia, ha continuato l’attore romano “io sono come San Tommaso. Devo vedere”. Nel libro l’autore mostra una profonda religiosità che lo lega allo Spirito, ad uno Spirito che pervade l’intera esistenza e si mostra a volte presente a volte distante ma pur sempre percepibile, tant’è che il testo è suddiviso in capitoli nei quali esso si rivela nelle sue molteplici sfaccettature. “C’è uno Spirito nella vita dell’universo – sottolinea il comico romano - con cui bisogna mettersi in relazione per raggiungere la felicità”.
Anche se la data del Conclave non è stata ancora fissata, tutta Roma si prepara al grande evento. La Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico per consentire di svolgervi tutti gli interventi necessari per rendere lo spazio maggiormente idoneo alle operazioni di voto, giornalisti da tutto il mondo continuano ad affluire nella Città Eterna per assistere e documentare il grande evento. Anche nel cuore di Roma ci si prepara a questo particolare momento della vita della Chiesa. Siamo entrati nella sartoria che ha preparato i tre abiti papali di diverse misure, uno dei quali sarà indossato dal futuro Pontefice e abbiamo incontrato Lorenzo Gammarelli, uno dei titolari della “Ditta Annibale Gammarelli” che nonostante abbia rilasciato in questi giorni più di una cinquantina di interviste, ha avuto la cortesia e la bontà di rispondere alle nostre domande. La sartoria Gammarelli è ubicata in via di Santa Chiara, nello stesso palazzo che ospita la Pontifica Accademia Ecclesiastica, l’istituzione che forma i sacerdoti destinati al servizio diplomatico della Santa Sede. Questa sartoria è un vero pezzo di storia, infatti da 6 generazioni la famiglia Gammarelli veste innumerevoli ecclesiastici.
Il regime stalinista della Corea del Nord ha annunciato oggi la cancellazione di "ogni accordo di non aggressione" nei confronti della parte sud della penisola. Se Washington e Seoul non interrompono le esercitazioni militari congiunte, inoltre "da lunedì Pyongyang si considera in guerra contro le potenze aggressive che la minacciano". È la risposta del giovane Kim Jong-un alle sanzioni approvate ieri dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Pyongyang ha deciso di interrompere anche la "linea rossa", il canale di comunicazione di emergenza con Seoul. La Corea del Nord "ha abrogato tutti gli accordi di non aggressione raggiunti fra il Nord e il Sud e il canale di emergenza non può più svolgere la sua missione per il prevalere della grave situazione".
“Mia figlia quando è arrivata qui quasi non si muoveva, e non la vedevo sorridere da anni”. Dopo diciotto mesi di cure Anat, una giovane madre di famiglia, tiene in braccio la piccola e vivace Sari: mamma e figlia si sorridono, complici e felici. La bimba è guarita. Come la piccola, sono tanti i bambini che hanno avuto la possiblità di curarsi all’ospedale Alyn, in Israele. Fondato nel 1932 dall’ortopedico americano Henry Keller, volontario a Gerusalemme fra i bambini disabili, l’ospedale trovò la sua prima sede fra gli anni ’40 e ’50, in un antico monastero appartenente alla Chiesa ortodossa di San Simone. In quel tempo il monastero era utilizzato come ospedale per far fronte all’epidemia di poliomielite diffusa in quegli anni. Da allora Alyn ha fornito assistenza medica ed educativa per tantissimi bambini affetti da questa malattia.
Mio caro Malacoda, adesso che se n’è andato, possiamo concedere l’onore delle armi a Benedetto XVI. Dobbiamo ammetterlo: è stato un gran nemico. Spero con questa nostra ammissione, se gli arriverà nel nascondiglio in cui si è chiuso, di provocare in lui almeno la tentazione del compiacimento, se non proprio della vanità. Lo disse d’altronde già padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi di Roma: «Il demonio un giorno mi disse che Giovanni Paolo II era pessimo, ma il Papa attuale era peggio. Le parole del demonio furono un elogio per Benedetto XVI». Concordava con lui monsignor Andrea Gemma, emerito di Isernia, uno dei pochi vescovi esorcisti, il quale riferì le parole di una donna da noi posseduta: «È una tragedia: Benedetto XVI è ancora più forte, è ancora peggio di Giovanni Paolo II».
Karma Patras, pastore cristiano protestante di 55 anni del Punjab, è stato rilasciato su cauzione in Pakistan dopo che l’uomo che lo ha accusato di blasfemia ha ammesso di «essersi sbagliato». Secondo Fides, il pastore sarebbe uscito dal carcere il 28 febbraio.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12, 28-34)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
La virtù della fortezza si pone al terzo posto fra le quattro cardinali e serve per moderare l'irascibilità. La bramosia, la cui corrispettiva virtù è la temperanza, precede l'irascibilità, perché la tensione verso l'oggetto bramato oppone resistenza all'impeto collerico, che preclude il raggiungimento di ciò che si brama. Pertanto tratterò prima dell'irascibilità e della sua virtù corrispondente, la fortezza, perché questa elimina gli ostacoli che si frappongono al conseguimento dell'oggetto bramato. Perciò la fortezza è virtù più nobile della temperanza, della quale dirò nel capitolo seguente.
Cari figli, vi invito di nuovo maternamente: non siate duri di cuore! Non chiudete gli occhi sugli ammonimenti che per amore il Padre Celeste vi manda. Voi lo amate al di sopra di tutto? Vi pentite che spesso dimenticate che il Padre Celeste per il suo grande amore ha mandato suo Figlio, affinché con la croce ci redimesse? Vi pentite che ancora non accogliete il messaggio? Figli miei, non opponetevi all’amore di mio Figlio. Non opponetevi alla speranza ed alla pace. Con la vostra preghiera ed il vostro digiuno, mio Figlio con la sua croce scaccerà la tenebra che desidera circondarvi e impadronirsi di voi. Egli vi darà la forza per una nuova vita. Vivendola secondo mio Figlio, sarete benedizione e speranza per tutti quei peccatori che vagano nella tenebra del peccato. Figli miei, vegliate! Io, come Madre, veglio con voi. Prego e veglio particolarmente su coloro che mio Figlio ha chiamato, affinché siano per voi portatori di luce e portatori di speranza: per i vostri pastori. Vi ringrazio.
Nell'attesa dell'elezione del nuovo pontefice, vogliamo proporvi ogni giorno una diversa pagina di Papa Benedetto XVI, perché il suo insegnamento ci faccia da punto di riferimento nella preghiera e nella meditazione. Iniziamo con alcuni brani del discorso rivolto al mondo della cultura il 12 settembre 2008 al Collége des Bernardins (Parigi), durante il viaggio apostolico in Francia per prendere parte al 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes.
Sesantanove anni, affetto da demenza, Robert Goold era ricoverato all’ospedale di Lister Hospital dopo essere caduto dalle scale, essersi fratturato schiena, cranio e zigomi. Oltre a questo, era stato evidenziato un danno cerebrale; per questo motivo il signor Goold è stato trasferito in terapia intensiva. E lì è cominciato il suo percorso di agonia.
«Non abbiate paura» perché «le difficoltà, le sofferenze, le tribolazioni e il sangue versato dai martiri possono incorporarci al mistero di Cristo e aiutarci a riconoscere la presenza di Dio fra noi». Sono queste le parole rivolte da Mar Louis Raphael I Sako ai fedeli riuniti ieri nella cattedrale di San Giuseppe a Baghdad, durante la messa di intronizzazione come nuovo patriarca della Chiesa caldea. Alla celebrazione erano presenti anche il premier iracheno Nour Al Maliki e il presidente del Parlamento Osama al-Nujaifi.
Alla Congregazione generale di oggi esaminata anche la situazione economica della Santa Sede. Tra gli altri temi trattati: la nuova evangelizzazione, il rapporto tra Curia romana ed episcopati, l'impegno della Chiesa nel mondo di oggi, il profilo e le attese nei confronti del nuovo papa, oggi si è parlato anche di dialogo ecumenico, carità e impegno della Chiesa nei confronti dei poveri. Presenti 114 elettori, l'ultimo atteso nel pomeriggio. I cardinali parlano di tutto quello che vogliono e che a loro sembra importante per raggiungere un convincimento. Attività di informazione e riflessione a tutto campo, probabilmente anche Vatileaks. Smentita la notizia di una "prenotazione" per lunedì della basilica di san Pietro per la messa "pro eligendo Pontifice".
Conoscete Pietro Sarubbi? È l’attore italiano che ha interpretato il ruolo di Barabba nel bellissimo film “La Passione di Cristo”. Un ruolo che gli ha cambiato la vita. E pensare che quando lesse il copione, ci rimase male, perché Barabba non pronuncia neppure una parola. E per un attore, questo, è molto degradante. Ne parlò col registra, Mel Gibson, il quale, guardandolo fisso negli occhi, gli rispose: «Barabba non parla perché non ha più parole, ha urlato tutto il suo fiato per l’ingiustizia subita. Non è un ladrone, ma il capo degli Zeloti, gli unici ad avere la forza di opporsi ai Romani. È stato fatto prigioniero e torturato fino a trasformarsi in una bestia e come le bestie non ha parole, ma esprime tutto con gli occhi. Guarda, questo film deve passare tutto dai vostri occhi, soprattutto da quelli di Gesù…».
Oltre 30 milioni di insetti hanno invaso la piana di Giza, distruggendo i campi lungo il corso del Nilo all'altezza del Cairo per poi dirigersi verso Israele. Sui social network la popolazione invita i Fratelli Musulmani a dimettersi si chiede: "E' questo il bene che gli islamisti hanno promesso di portarci?". Gli ebrei ortodossi Medio orientali escono di notte per cacciare gli insetti e mangiarli, ma mettono in crisi i rabbini europei.
"La verità della rinuncia di Ratzinger va cercata nel messaggio di Fatima", spiega a Vatican Insider Simone Venturini biblista e docente alla Pontificia Università della Santa Croce.
Un porporato straniero, durante la congregazione generale di ieri, ha preso la parola e riferendosi a Vatileaks ha chiesto informazioni su due nomi che sarebbero presenti nel dossier preparato dai tre cardinali detective. Ma un comunicato interno, voluto dal cardinale camerlengo Tarcisio Bertone e dal decano Angelo Sodano, ha invitato i presenti a non «far nomi» se non si è «sicuri», perché in questo modo si rischia soltanto di incrementare un clima di sospetti e veleni.
Oggi i 115 elettori sono tutti a Roma quindi si può fissare l’ingresso nella Cappella Sistina. Nelle congregazioni prende piede l’ipotesi che l’elezione pontificia cominci domenica o lunedì. Stamattina giurano gli ultimi conclavisti e nel pomeriggio si potrebbe votare la data d’inizio conclave. Con l’arrivo del polacco Nycz, del vietnamita Pham Minh Man, del tedesco Lehmann, dell’egiziano Naguib e del cinese Tong Hon è scattata l’ora X. «La scelta può legittimamente essere presa», spiega ai porporati l’arcivescovo giurista Sciacca che assiste Bertone nella sede vacante. Non c’è ancora la data ma già la Curia impone ai porporati il «black out» informativo. Le tensioni andavano avanti da qualche giorno, sotto traccia, finché ieri mattina è esploso lo scontro tra «romani» e «stranieri».
5,500 people were in place when visionary Ivan Dragicevic visited a stadium in Buenos Aires to give a talk and have a public apparition on March 4. In her message, the Virgin Mary asked the attendees to care less about the world, more about their soul, convert and say yes to God.
Medjugorje’s current Bishop Ratko Peric of Mostar opposed the claims of apparitions from the onset, by warning the Bishop he would later succeed, author Wayne Weible writes in his new book. Source confirms then-Fr. Peric was among 12 priests who put pressure upon Bishop Pavao Zanic.
Medjugorje’s local citizens have far from all fully grasped their own role and importance with regard to the Virgin Mary’s apparitions in their parish, and self-inspection will follow when they end, visionary Vicka Ivankovic-Mijatovic says. “It is certain that we parishioners have received a great mercy, a great gift, and we are not aware of this. We must be an example of how you receive mercy so that, through us, the pilgrims can recognize that. When Our Lady is no longer with us, we will ask ourselves where we were all this time” Vicka tells the local news portal Medjugorje Info.
Domenica 3 Marzo è cominciato a Medjugorje il Ventesimo Incontro Internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi, delle guide dei Centri della pace e di gruppi di preghiera e di carità legati a Medjugorje. Sono presenti al Seminario partecipanti provenienti da diciassette paesi: Italia, Inghilterra, USA, Irlanda, Canada, Libano, Polonia, Francia, Belgio, Germania, Austria, Svizzera, Lituania, Russia, Ucraina, Croazia e Bosnia Erzegovina. L’incontro è nel segno di un tema legato all’Anno della fede: “Accresci la nostra fede”. I partecipanti, oltre a prendere parte alle relazioni ed a colloqui con i relatori, partecipano anche al programma liturgico di preghiera nella chiesa parrocchiale di Medjugorje. I relatori del Seminario di quest’anno sono fra Ivan Dugandži?, fra Danimir Pezer e fra Mario Cifrak. Il coordinatore del Seminario è fra Danko Perutina.
Crescono nel mondo le discriminazioni contro le minoranze religiose: è quanto ha denunciato ieri mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra, in occasione della 22ma sessione del Consiglio dei Diritti Umani in corso nella città elvetica. “Oggi, a causa della loro fede o delle loro convinzioni personali – ha affermato il presule - le persone appartenenti a minoranze religiose sperimentano diversi gradi di abusi che vanno da attacchi fisici a rapimenti a scopo di estorsione” da detenzioni arbitrarie alla stigmatizzazione. “Una protezione efficace dei diritti umani delle persone appartenenti a minoranze religiose – ha sottolineato - è carente o non adeguatamente affrontata anche nell'ambito delle Nazioni Unite e dei sistemi internazionali". Ma oggi “la consapevolezza di questo grave problema” sta diventando sempre più evidente.
In occasione delle Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, una celebrazione di preghiera per la Chiesa si è tenuta questo pomeriggio, presso l’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. Alla celebrazione, aperta anche ai fedeli, hanno preso parte i cardinali che partecipano in questi giorni alle Congregazioni generali in vista del Conclave. A presiedere i Vespri, il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica vaticana.
Quarta Congregazione generale dei cardinali ieri mattina in Vaticano in vista del Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. A conclusione della Congregazione, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha incontrato i giornalisti.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,14-23)
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Simon e Joaquin, sei e quattro anni, scorrazzano verso il loro letto a castello, mentre la madre, Karin Haring, racconta la loro vita familiare. I due bimbi giocano allegri, sembrano divertiti dalla presenza delle telecamere di AFP Tv, il canale video dell’omonima agenzia di stampa. E’ il turno di Simon, che dichiara soddisfatto: «Credo che i miei amici siano un po’ gelosi, perché io ho due mamme e due papà mentre loro soltanto due genitori». Avete capito bene: due papà e due mamme. Simon e Joaquin stanno crescendo convinti di avere due papà e due mamme.
Lo Zingarelli alla parola “schizofrenia” indica questa definizione: “Gruppo di disturbi mentali psicotici, caratterizzato da un’alterazione profonda del rapporto con la realtà, da dissociazione mentale […]”. Questo tipo di disturbo pare in qualche modo aver inquinato le menti di molti, giornalisti compresi. Ne abbiamo avuto la prova in merito a una notizia che molti quotidiani hanno dato un paio di giorni fa riguardante una giovane donna la quale ha abbandonato il corpicino del proprio figlio appena nato in cassonetto dell’immondizia. Lei, 25enne romana, tiene nascosto il piccolo nella borsa per una ventina di ore e vaga per la città. Poi prende un aperitivo con un’amica e infine lo getta in un cassonetto avvolto in una busta di plastica. Da ultimo si reca all’ospedale San Camillo per un’emorragia e racconta tutto. La Polizia è andata a prelevarla a casa.
Conclave è ormai alle porte. Essendo la Chiesa nel periodo di sede vacante, dovuta non alla morte del Pontefice ma alla rinuncia al ministero petrino, l’attenzione mondiale su questo evento ha raggiunto livelli altissimi. Mentre le testate giornalistiche di tutto il mondo sono impegnate a spiegare nel dettaglio le varie fasi del procedimento che porterà all’elezione del nuovo Papa, la gente comune continua ad immaginare affascinata le 116 berette rosse che invocano lo Spirito Santo davanti nella Cappella Sistina per avere discernimento sul nome da votare.
a grande virtù della giustizia è quella che più serve alla carità verso Dio e il prossimo e per questo è la più necessaria per le relazioni umane, perché è una facoltà che inclina la volontà a dare a ciascuno quello che gli spetta e ha per materia ed oggetto l'uguaglianza, parità o diritto, che si deve osservare col prossimo e con Dio stesso. Ma poiché sono tante le cose nelle quali l'uomo può rispettare questa uguaglianza o violarla col prossimo, e questo in tanti modi diversi, la materia della giustizia è molto estesa e diffusa e molte sono le specie di questa virtù. In quanto si ordina al bene pubblico e comune, si chiama giustizia legale e, poiché essa può avviare tutte le altre virtù a tal fine, si chiama virtù generale, benché non partecipi della natura delle altre. Ma quando la materia della giustizia è cosa determinata e riguarda solo persone particolari, tra le quali si mantiene intatto a ciascuna il suo diritto, allora si chiama giustizia particolare e speciale.
Vedere il volto di Gesù nei poveri, nei rifugiati, nelle vittime della tratta. Si ispira a questo principio della carità cristiana lo slogan “Gesù nascosto: come lo aiuterai?” con cui domenica prossima, 10 marzo, in tutte le parrocchie degli Stati Uniti, si terrà una colletta per sostenere il Catholic Relief Service (Crs), l’organismo caritativo che fa capo alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Nel materiale informativo distribuito in tutte le parrocchie del Paese, e firmato da mons. Dennis Schnurr, presidente della Commissione nazionale per le Collette, si ricorda l’impegno del Crs nel “portare aiuti umanitari, accogliere sfollati, tutelare le vittime della tratta”, seguendo un unico criterio: “Tutti gli individui sono uguali come figli dell’amore e della cura di Cristo”.
"L'operato di sacerdoti e laici cattolici in Tripolitania è ostacolato, non dall'estremismo islamico, ma dalla poca sicurezza, milizie armate e dal traffico di armi". È quanto dichiarano fonti locali di AsiaNews, anonime per motivi di sicurezza. Esse sottolineano che l'aggressione di P. Magdi Helmi, sacerdote cattolico di origine egiziana, avvenuta il 2 marzo scorso a Tripoli da parte di una milizia armata, non è frutto dell'odio verso i cristiani, ma del caos che sta vivendo il Paese dopo la guerra civile culminata con la morte del dittatore Muammar Gheddafi.
La Chiesa nel mondo di oggi e le esigenze della nuova evangelizzazione, la Santa Sede, dei dicasteri, del rapporto con gli episcopati e quello - connesso ai precedenti - delle attese e del profilo del futuro pontefice. Sono i tempi principali affrontati nei 18 interventi di cardinali- il che porta il totale a 51 - alla odierna quarta Congregazione generale, secondo quanto ha riferito nel consueto briefing padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede. Alla riunione di questa mattina erano presenti 153 cardinali, tra i quali 113 elettori. Di questi ultimi mancano solo il cardinale Nycz, di Varsavia, atteso oggi pomeriggio, e il cardinale Pham Minh Man, di Saigon, atteso domani mattina.
"Dal giorno della Sede apostolica vacante, sul sito internet della Santa Sede è apparso un omaggio fotografico e testuale al ministero del papa emerito. Si tratta di 62 immagini correlate da citazioni dei momenti più significativi del pontificato di Benedetto XVI: dal saluto rivolto ai fedeli il giorno della sua nomina, il 19 aprile del 2005, fino alla rinuncia pronunciata durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri d'Otranto. "
La religiosa delle “Figlie di Gesù” si è spenta a soli 60 anni a causa di un aggressivo tumore maligno. Animatrice dei gruppi giovanili, con una grande capacità creativa e “sempre pronta ad ascoltare”. Il ricordo della comunità cattolica taiwanese.
Un gruppo di islamisti ha tentato di linciare p. Paul Isaac, egiziano copto-ortodosso, e il suo assistente. L'attacco è avvenuto lo scorso 3 febbraio, ma la notizia è stata diffusa solo ieri sera. Questo è il terzo attacco in pochi mesi contro la comunità cristiana. Il governo libico condanna l'accaduto. Un tale assalto è contro l'islam.
Le reti sociali sono “porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”, a ricordarlo è papa Benedetto XVI, nel suo messaggio per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Saper usare bene i social network è perciò sempre più necessario per chi opera nella pastorale e nell’evangelizzazione. Una presenza efficace in questi “luoghi digitali” richiede però competenze specifiche e formazione. È per questo che la seconda lezione del corso “Evangelizzazione & Comunicazione”, che NOVA-T (il centro di comunicazioni multimediali dei frati Cappuccini italiani) organizza per i religiosi, si concentra sul tema: Si può annunciare il Vangelo con i social network?.
La nuova pagina di storia che la Chiesa sta scrivendo con la rinuncia di Benedetto XVI al ministero di Vescovo di Roma e l’apprestarsi all’elezione di un nuovo Papa, è vissuta dai Focolari con attesa e partecipazione in tutto il mondo. È con questo spirito che il Movimento intende celebrare il 5° anniversario della morte di Chiara Lubich (22 gennaio 1920 - 14 marzo 2008), sua fondatrice e prima presidente. Per tale ricorrenza e tra le molte iniziative si terrà a Roma il Convegno internazionale dal titolo “Chiara Lubich. Carisma, Storia, Cultura”, con l’obiettivo di esplorare la valenza culturale delle sue intuizioni. Avrà luogo il 14 marzo nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università La Sapienza, e il 15 marzo all’auditorium del Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM).
Rimosso questa mattina lo stemma di Papa Benedetto XVI dalla facciata della Basilica Inferiore di San Francesco d'Assisi. Un rito che si rinnova dalla costituzione delle Basiliche Papali in attesa del nuovo Pontefice. Sarà padre Vladimiro Penev, il frate più anziano del Sacro Convento di Assisi, a riprodurre lo stemma del futuro Papa che verrà apposto sul protiro bella Basilica Inferiore di San Francesco. Per il francescano sarà il quinto dopo quelli di Papa Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
"Cresce in Egitto tra i cristiani l’allarme per le violenze degli islamisti. Da gennaio diverse comunità hanno subito aggressioni e quattro chiese sono state incendiate. L’episodio più grave si è verificato il 23 febbraio alla periferia di Alessandria dove un commando ha ucciso quattro cristiani accusati di voler costruire una chiesa su un terreno di loro proprietà. Per impedirlo, nel 2012 un gruppo di islamisti aveva occupato l’area. In seguito i proprietari avevano persino firmato un documento in cui garantivano che nessun edificio religioso sarebbe sorto sull’appezzamento, ma evidentemente non è bastato. "
Sono passati esattamente 60 anni dalla morte di Stalin. “Ha da venì il baffone!” dicevano in Italia, dove era l’idolo e l’esempio delle masse del Pci di Togliatti. Poi, dopo la “destalinizzazione” imposta da Chrushev, gli storici comunisti si sono divisi nel definirlo il traditore, piuttosto che il continuatore, della rivoluzione di Lenin. Adesso non interessa più neppure questo dibattito: semplicemente non se ne parla. Nell’ex Unione Sovietica non è così. In Georgia, sua terra natale, risulta da un sondaggio che sia rimpianto dal 45% della popolazione, soprattutto quella più anziana. Andare a Gori, sua città natale, è un tuffo nell’era staliniana. A parte le cicatrici del passato più recente, come i campi dei rifugiati e le case ancora danneggiate dai bombardamenti della guerra con la Russia del 2008, Gori è una città-modello nel suo genere. Un vero e proprio museo a cielo aperto costruito in stile eclettico. I grandi viali, dove potrebbero passare anche cinque carri armati l’uno accanto all’altro, sono contornati da grigie e imponenti case popolari.
Dal Vangelo secondo Mattteo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Come nelle sue attività l'intelletto precede la volontà e la orienta in quelle che le sono proprie, così le virtù specifiche dell'intelletto sono prima di quelle della volontà. Ora, quantunque il compito dell'intelletto sia precisamente solo quello di conoscere la verità e contemplarla, per cui si potrebbe dubitare che le sue facoltà siano vere virtù - consistendo la natura delle virtù nell'indinare ad operare il bene - tuttavia è certo che vi sono delle virtù intellettuali, le cui attività sono lodevoli e buone, purché regolate dalla ragione e dalla verità. Quando l'intelletto mostra e rappresenta tale bene alla volontà, affinché questa lo desideri, e le dà norme di comportamento, allora l'agire dell'intelletto è buono e virtuoso, sia in ordine all'oggetto teologico, come la fede, sia in ordine all'oggetto morale, come la prudenza, che ragionando indirizza e governa le attività degli appetiti. Perciò la virtù della prudenza, appartenendo all'intelletto, è la prima; essa è come la radice delle altre tre virtù morali e cardinali, le attività delle quali sono lodevoli quando sono dirette dalla prudenza, e sono imperfette e riprovevoli quando ne vanno disgiunte.
Lc 15,1-3.11-32: Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
«Il male della Chiesa sono i peccati di noi peccatori e nessuno si tiri fuori» e «la Curia è purtroppo calunniata, ma io della Curia posso solo dire bene: il Papa ha nella Curia uno strumento docile, che fa esattamente quello che il Papa vuole e cerca di aiutarlo nel migliore dei modi. Certo, si può sempre migliorare». Lo afferma il cardinal Giovanni Lajolo, 78 anni, presidente emerito del Governatorato della Città del Vaticano, prossimo ad entrare in Conclave come elettore. Lajolo si dice «sereno» anche se quella del successore di Benedetto XVI sarà «una scelta difficile» poiché vi sono «persone di grandissimo valore, discepoli di Cristo che già emergono come futuri padri della Chiesa». «Entro in Conclave molto sereno e con grande umiltà - afferma Lajolo -. Io non ho mai partecipato, questo è il mio primo e ultimo Conclave, avendo io 78 anni. Penso che anzitutto appariranno alcuni nomi che raccoglieranno più voti e altri che ne raccoglieranno meno. Poi, nelle successive votazioni, quelli che hanno avuto diversi voti saliranno e alla fine si avranno due o tre nomi tra cui scegliere. Ma non sarà facile, tra i cardinali vi sono grandi personalità, grandi pastori di anime».
In controcorrente con altre nazioni europee, la Chiesa spagnola ha registrato un aumento dei seminaristi del 2,3% con rispetto all’anno scorso. Ogni anno, in prossimità della Giornata del Seminario, che si celebra il 19 marzo, festa di San Giuseppe, la Conferenza episcopale spagnola presenta un rapporto sulla situazione di questi Centri di formazione a livello nazionale. La nota dell’episcopato segnala una crescita continua di vocazioni: tra il 2011 e il 2012 i seminaristi sono passati da 1227 a 1278 iscritti, mentre nel corso del 2012-2013 sono arrivati a 1307 presenze. Inoltre, s’indica che quest’anno è aumentato di un 6,5% il numero d’iscritti ai seminari maggiori. Il comunicato precisa anche che il numero di seminaristi ordinati sono 133, il che equivale a un 9% in più dell’anno scorso.
Benedetto XVI ha sottolineato costantemente l’importanza dei carismi nella Chiesa e la bellezza in essa delle mille manifestazioni dello Spirito. In lui e nel suo magistero il laicato, tutti i Movimenti e le nuove realtà ecclesiali si sono sentiti apprezzati e sostenuti. Ne dà testimonianza Salvatore Martinez, presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito e neopresidente della Fondazione “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, voluta da Benedetto XVI e insediata appena lo scorso gennaio.
Nuova Congregazione generale del collegio cardinalizio stamani in Vaticano, l’unico incontro della giornata per i porporati, e così sarà anche domani. Mentre si attende l’arrivo a Roma degli ultimi cardinali elettori, continua nell’Aula nuova del Sinodo il dibattito in vista dell’apertura del Conclave per l’elezione del Successore di Benedetto XVI. Dai cardinali, il messaggio di gratitudine e riconoscenza a Benedetto XVI. Ne ha parlato padre Federico Lombardi, nel briefing di fine mattinata con i giornalisti in Sala Stampa vaticana.
Non c’è pace per i cristiani in Libia, bersagliati senza sosta dagli estremisti islamici. Un uomo armato è entrato ieri nella cattedrale cattolica della capitale Tripoli e ha sparato contro padre Magdi, ma lo ha mancato: «Lo voleva uccidere, ha aperto il fuoco da 2-3 metri con un Ak-47» afferma il vicario monsignor Giovanni Martinelli, spiegando che sono in corso accertamenti da parte delle autorità.
«La Chiesa cattolica è la sola istituzione cristiana ad avere una voce globale, per questo si sta tentando di metterla a tacere e di distruggerne la reputazione». Sul Foglio di oggi compare una ricca intervista a Michael Nazir-Ali, vescovo e teologo anglicano, dedicata al pontificato di Benedetto XVI. «Sono sempre stato un ammiratore di Joseph Ratzinger fin dal 1993, quando da cardinale scrisse un testo importantissimo sul perché il cristianesimo non aveva impoverito la cultura, ma l’aveva arricchita. Ratzinger distrusse i dogmi della nuova antropologia. A Ratisbona ha tenuto una straordinaria lezione sul logos e la razionalità e sulla interazione fra ellenismo e cristianesimo. Benedetto ha portato avanti un grande dialogo con gli anglicani ortodossi, incoraggiando l’avvicinamento del protestantesimo al Vaticano. Il prossimo Papa deve lavorare per il riallineamento del mondo cristiano».
In Spagna non si può più criticare il matrimonio gay. Chi osa parlare contro la legge approvata dal governo Zapatero ormai sette anni fa viene subito accusato di oscurantismo e travolto dalle critiche. È successo anche al ministro dell’Interno Jorge Fernandez Diaz, che durante un colloquio all’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede ha affermato: «Se ci opponiamo al matrimonio fra persone dello stesso sesso non possiamo impiegare degli argomenti confessionali, bensì razionali». Ha poi aggiunto: «Le nozze gay non possono avere la stessa protezione del matrimonio naturale da parte dei poteri pubblici. La sopravvivenza della specie, per esempio, non sarebbe più garantita».
Crystal Kelley ha portato in grembo la bambina di una coppia per 20 mila dollari. Quando si è scoperto che la bambina era malata, i genitori le hanno chiesto di abortire. E lei si è rifiutata.
Si chiamano Sammy, Zachary, Joshua e Reuben Robbins. Sono quattro gemelli nati un anno fa, precisamente il 29 febbraio 2012 a Bristol (Gb). In una data insolita, come la gravidanza della madre, che pur avendoli concepiti naturalmente, ha comunque passato nove mesi a sentirsi dire dai medici che se non voleva qualcuno dei suoi figli poteva anche abortire. I medici, infatti, anziché sostenere la signora in una gravidanza importante, hanno cercato di convincerla più volte a uccidere, se non tutti, almeno un paio dei suoi figli.
Almeno quattro vescovi illeciti - e qualcuno ufficialmente scomunicato - sono stati nominati o rinominati a far parte della 12ma Assemblea nazionale del popolo (Anp), il parlamento cinese, e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc), le due strutture politiche più importanti della Repubblica popolare. Entrambi i raduni, con migliaia di partecipanti, sono in atto nella capitale: l'Anp è iniziata stamane; la Ccppc è cominciata il 3 marzo scorso.
Ha fatto sensazione - specie sulla stampa straniera - la bizzarra vicenda del «vescovo» Ralph Napierski, un personaggio che si è presentato in Vaticano vestito con paramenti episcopali ed è riuscito a mescolarsi ai cardinali che si avviavano alla prima congregazione generale preparatoria al Conclave, e ha perfino rilasciato qualche dichiarazione ai giornalisti, prima di essere identificato ed espulso. Tutto sommato, la sicurezza vaticana ha reagito abbastanza rapidamente, e non è il caso di allarmarsi. Non varrebbe neanche la pena di occuparsi di Napierski, se non fosse che l'episodio richiama a soffermarsi su chi sono esattamente i «vescovi vaganti», personaggi che spesso si presentano anche nelle diocesi italiane, ingannando sacerdoti e giornalisti e creando un buon numero di problemi, e sul cui conto chi scrive riceve richieste di chiarimenti almeno una volta al mese.
“Una profonda ferita per la Chiesa” sia che le accuse siano vere o false; così in un editoriale di pochi giorni fa padre Giorgio Maria Carbone commentava il caso del cardinale scozzese Keith O’Brien, accusato di aver molestato sessualmente quattro seminaristi all’inizio degli anni ’80. Ora sappiamo che quelle accuse sono vere. Lo ha ammesso ieri lo stesso cardinale O’Brien in un comunicato: «Ci sono stati momenti in cui la mia condotta sessuale è stata al di sotto degli standard che ci si aspettava da me, come prete, arcivescovo e cardinale. Mi scuso e chiedo perdono a tutti coloro che ho offeso. Chiedo scusa anche alla Chiesa cattolica e al popolo scozzese. Ora passerò il resto della mia vita in ritiro. Non prenderò mai più parte alla vita pubblica della Chiesa cattolica in Scozia».
Cresce nel mondo la domanda di uteri in affitto. La pratica della maternità surrogata nasce dall’impossibilità per la donna della coppia che vuole un figlio in provetta di portare a termine la gestazione, oppure dalla mancanza di volontà di addossarsi l’onere della gravidanza e del parto, o infine dalla richiesta di essere “genitori” da parte di una coppia di omosessuali maschi o di un/una single.
Dal Vangelo secondo Mattteo (Mt 18,21-35)
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
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La virtù sovraeccellentissima della carità è la signora, la regina, la madre, l'anima, la vita e la bellezza di tutte le altre virtù. La carità è quella che le governa tutte, le muove e le guida al loro vero ed ultimo fine. Essa le genera nel loro essere perfetto, le sviluppa e conserva, le illumina e adorna, e dà loro vita ed efficacia. E se tutte le altre procurano alla creatura qualche perfezione e ornamento, la carità è quella che origina l'uno e l'altra in esse e che le perfeziona, perché senza la carità sono tutte deformi, oscure, languide, morte e senza profitto, e in esse il dinamismo della vita non è perfetto. La carità è benigna, paziente, mansuetissima, senza emulazione, senza invidia, senza risentimento. Essa di niente si appropria, tutto distribuisce, origina tutti i beni e non acconsente ad alcuno dei mali per quanto dipende da lei, perché è la maggiore partecipazione del vero e sommo Bene. O virtù delle virtù e somma dei tesori del cielo! Tu sola tieni la chiave del paradiso, tu sei l'aurora dell'eterna luce, il sole del giorno dell'eternità, il fuoco che purifica, il vino che inebria dando un nuovo sentimento, il nettare che letifica, la dolcezza che sazia senza fastidio, il talamo in cui riposa l'anima. Sei vincolo così stretto che ci fai uno col medesimo Dio, nella maniera in cui lo sono l'eterno Padre col Figlio ed entrambi con lo Spirito Santo.
Il Collegio dei cardinali invierà un messaggio a Benedetto XVI e solo "nei prossimo giorni" deciderà la data di inizio del conclave: ci sono alcuni cardinali che hanno "più fretta" e altri che pensano che serva più tempo per le congregazioni e ci sono alcuni che debbono arrivare, "vorranno prendere contatti", il decano "vedrà quando i tempi sono maturi per affrontare la questione". Prevedibilmente non prima di mercoledì. Sono le questioni di maggior rilievo delle quali si è parlato nell'ormai quotidiano briefing di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, che ha riferito sulla prima riunione della Congregazione generale dei porporati.
In questa puntata parleremo dell’Apocalisse di san Giovanni, un libro sacro non solo simbolico ma con riferimenti chiari e precisi. Dove nascerà il falso Profeta? In quale città si manifesterà l’Anticristo? Sarà Roma o Istanbul? E cosa succederà nel mondo secondo la descrizione di San Giovanni? E soprattutto chi sono gli attori principali dell’ultima battaglia tra il Bene e il Male? In studio Padre Ugo Vanni, tra i massimi esperti mondiali sull’interpretazione dell’Apocalisse, e il teologo Walter Binni.
14 aprile 1982. Messaggio della Madonna ai veggenti di Medjugorje. «Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l’intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!». Dicembre 2012. Il cardinale Camillo Ruini, già presidente della Cei, incaricato dal Papa di presiedere la commissione d’inchiesta sulle vicende di Medjugorje. Si tratta di risultati importanti, un dossier su cui permane il più stretto riserbo, sulla base del quale potrà orientarsi la Chiesa per poter decidere quale «pronunciamento» dare sulle presunte apparizioni della Madonna ai sei veggenti bambini a cominciare dal giugno 1981 nel paesino della Bosnia Erzegovina. Le apparizioni sarebbero ancora in corso.
Un gruppo di ricercatori accusa la fondatrice delle Missionarie della Carità di aver gestito una grande quantità di denaro e di “aver amato” la sofferenza dei malati, ma di non averla voluta alleviare. Il Vaticano avrebbe sfruttato la sua beatificazione per avvicinare i fedeli alla Chiesa. Membro della Pontificia accademia per la vita: “I suoi ostelli sono luoghi d’amore, nella sua forma più pura”.
Marija Pavlovic, nell' intervista con padre Livio a Radio Maria nel 98, aveva detto: "pregate in modo speciale quando saremo nella decisione di un nuovo Papa..." Pochi minuti dopo la fine dell'intervista, le ho chiesto: "Marija, ma perchè hai specificato di pregare per la decisione di un nuovo Papa...?". Lei, con aria molto molto seria e sguardo preoccupato, mi ha risposto: "PREGATE PERCHE' IL PROSSIMO PAPA SIA MARIANO !!! ".
Catechesi giovanile di venerdi scorso, 1° marzo 2013. Vi invito ad ascoltarla. Si parlerà di Benedetto XVI e del movimento cinque stelle di Beppe Grillo.
Nascere ai tempi dei social network può essere molto rischioso. Ci si può trovare taggati nelle foto che i parenti pubblicano con orgoglio on line prima ancora di imparare a camminare senza possibilità di opporsi alla vanità genitoriale. PROFILI DI NEONATI. Una ricerca fatta da Pc World su duemila mamme e papà ha dimostrato che un genitore su otto apre al figlio appena nato un profilo tutto suo, su Facebook o su Twitter, mentre uno su quattro non vede l’ora di postare un’ecografia o una foto del pancione della mamma. Entro le prime 24 ore di vita, uno dei due genitori avrà già postato una foto con il piccolo per mostrarlo a parenti e conoscenti.
Progressista o conservatore, italiano o straniero, magari nero, portato dalla "cordata" di Bertone o da quella degli americani. In gergo si chiama "totopapa" e mira a capire chi sarà il successore di Benedetto XVI. In questa caccia al nome - che coinvolge perfino i bookmaker inglesi - c'è, in genere, un rovesciamento della prospettiva: si indica una persona e poi si ipotizza come affronterà le questioni. Non è così. La questione fondamentale che i 115 cardinali chiamati a riunirsi in conclave affronteranno tra qualche giorno è: quali sono i temi che la Chiesa del successore di Benedetto XVI dovrà affrontare, e come. Dalla risposta a questo interrogativo seguirà la seconda domanda: chi è il più adatto?
La guerra in Siria continua a provocare morti e distruzione. Eppure i mass media ne parlano pochissimo, tranne qualche lodevole eccezione. La situazione siriana non è una notizia da prima pagina: in questi giorni vengono prima le frecciatine che si lanciano reciprocamente i politici e i commenti, spesso inadeguati, circa la rinuncia dell’ormai Papa emerito. Malgrado ciò, delle persone stanno morendo: spesso sono bambini, spesso sono cristiani, nella quasi totalità sono persone innocenti che si sono trovate ad affrontare una situazione di calamità superiore alle loro forze.
Cresce nel mondo la domanda di uteri in affitto. La pratica della maternità surrogata nasce dall’impossibilità per la donna della coppia che vuole un figlio in provetta di portare a termine la gestazione, oppure dalla mancanza di volontà di addossarsi l’onere della gravidanza e del parto, o infine dalla richiesta di essere “genitori” da parte di una coppia di omosessuali maschi o di un/una single.
Il documento dei vescovi tedeschi sulla liceità dell'utilizzo della "pillola del giorno dopo" nel caso di donne che abbiano subito violenza sessuale, ha provocato strumentalizzazioni sulla stampa laica ma anche commenti distorti sulla stampa cattolica (Avvenire in testa), che hanno completamente ignorato la gravità delle affermazioni dei vescovi tedeschi (smentiti anche dai loro colleghi spagnoli). Come La Nuova BQ ha rilevato fin dal primo momento, non è in discussione il principio morale del ricorso alla contraccezione in casi di stupro, ma la consapevolezza di cosa sia e come funzioni la pillola del giorno dopo, che non è un mero contraccettivo. Per chiarire ulteriormente i termini della questione, interviene oggi la dottoressa Maria Luisa Di Pietro, membro del Comitato Nazionale di Bioetica ed ex presidente di Scienza & Vita.
Chi un tempo imparava a far seriamente politica sapeva che gli elettori non sono stupidi: possono essere in preda a pulsioni incontrollabili, possono in qualche caso essere manipolati ma sono assai più attenti alla realtà di quel che immaginano i vari elitisti che vorrebbero governare al posto del popolo sovrano. Questo è ben leggibile nel voto del febbraio 2013.
Il pensiero unico dell’in-differenza sessuale conquista ogni giorno nuove posizioni nel cuore dell’Europa, dalle fiction televisive fino alle favole per bambini, e sta invadendo le istituzioni più significative del vecchio continente, mutandone irreversibilmente i connotati. Dopo il parlamento britannico e quello francese, impegnati nell’approvazione della legge che ammette al matrimonio anche coppie di persone dello stesso sesso, la settimana scorsa è stata la volta di due sentenze definitive emesse da importanti tribunali: la Corte dei Diritti umani a Strasburgo (Cedu) e la Corte costituzionale tedesca. Al di là delle specificità dei casi esaminati, entrambe le corti hanno stabilito sostanzialmente che qualora una legge nazionale legittimi le convivenze omosessuali, per queste devono valere le stesse regole previste per le coppie eterosessuali, anche in merito all’adottabilità di bambini.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 4,24-30)
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
La virtù della fede è seguita dalla speranza, a cui quella viene ordinata. Infatti, se l'altissimo Dio ci infonde la luce della fede, con la quale tutti senza differenza giungiamo alla conoscenza infallibile di lui, dei suoi misteri e delle sue promesse, lo fa affinché noi, conoscendolo come nostro ultimo fine e nostra felicità, e conoscendo inoltre i mezzi per raggiungerlo, ci solleviamo ad un intenso desiderio di conseguirlo. Questo desiderio, al quale segue come effetto l'impegno per arrivare al sommo Bene, si chiama speranza; tale virtù viene data col battesimo alla nostra volontà. Questa deve bramare l'eterna beatitudine come suo ultimo e sublime bene e deve sforzarsi, con l'aiuto della grazia divina, di conseguirla, superando le difficoltà che in questa contesa si presentano. Quanto sia eccellente la virtù della speranza si conosce dal fatto che essa ha per oggetto Dio come ultimo e sommo nostro bene, benché lo contempli e lo cerchi come cosa lontana, anche se possibile da acquisire per mezzo dei meriti di Cristo e delle opere compiute da colui che spera. Gli atti di questa virtù si regolano con la luce della fede divina e della prudenza, con cui applichiamo a noi stessi le promesse infallibili del Signore. Con questa regola opera la speranza infusa, mantenendosi nel mezzo ragionevole tra gli estremi dei vizi contrari, cioè tra la disperazione e la presunzione, affinché l'uomo non presuma vanamente di conseguire la gloria eterna con le sue forze o senza fare opere per meritarla, né, se vorrà faile, tema o diffidi di conseguifla, come il Signore gli promette e assicura. L'uomo che spera, con prudenza e nella giusta opinione di sé, applica a se stesso questa sicurezza fondata sulla fede, cosicché non viene meno né cade in disperazione.
L’11 febbraio scorso Benedetto XVI ha annunciato la volontà di lasciare il Pontificato a partire dal 28 febbraio. Una notizia, parafrasando le dichiarazioni di tanti cardinali e vescovi, giunta “come un fulmine a ciel sereno” e capace di lasciare senza parole i fedeli (e non) di tutto il mondo. Quello stesso giorno, incredibilmente, il fulmine è arrivato davvero: Alessandro Di Meo, fotoreporter dell'Ansa, alle 19.30 ha immortalato una saetta colpire la Cupola della Basilica di San Pietro durante un forte temporale che ha interessato la capitale nel tardo pomeriggio di quel giorno. “Quando ho visto il primo fulmine ho avuto l'idea e mi sono subito spostato sotto il colonnato – ha raccontato il fotoreporter -. Sono stato quasi quaranta minuti a combattere con la macchina fotografica e le intemperie per cercare di realizzare la foto che avevo pensato”. Dopo qualche tentativo andato male e un po’ di sfortuna (“mentre pulivo la lente dalle gocce di pioggia, un primo fulmine ha colpito la cupola. E io non ho potuto far altro che osservare impotente”, ha raccontato Di Meo) alla fine la perseveranza è stata premiata: “Ho provato ancora diverse volte, finché un fulmine ha colpito la cupola proprio mentre scattavo”.
Ebbene sì, anche se al primo posto rimane, irraggiungibile, la Polonia con 32.340 firme (84% delle firme minime necessarie), questa settimana, dopo un lungo predomino spagnolo, l'Italia riprende il secondo posto in graduatoria con 17.024 firme online, a cui sono da aggiungere 16.147 firme cartacee. La Spagna rimane comunque sul podio, al terzo posto con 16.075 firme online. Le firme via web totali fino ad oggi 1° marzo 2013 sono 84.980. A queste si aggiungono le prime firme cartacee pervenute all'Ufficio di Coordinamento Europeo: 27.376. In totale, quindi, le firme sono 112.676. Stiamo parlando di "Uno di Noi - One of Us", (www.oneofus.eu), l'Iniziativa Popolare Europea che chiede di migliorare della protezione della vita umana prenatale in Europa, di fermare i finanziamenti delle attività che presuppongano la distruzione di embrioni umani, in particolare nelle aree di ricerca, aiuto allo sviluppo e sanità pubblica. Tanto per avere un'idea l’UE ha finanziato la ricerca su embrioni umani con piú di 24 milioni di euro solo nel 2011. Questa ricerca, che continua da almeno vent'anni, non ha dato alcun risultato pratico, oltre ad avere provocato la morte di un numero assai elevato di persone appena nate, gli embrioni appunto.
Un’ora e una data storica: il soglio di Pietro è vacante e Benedetto XVI è diventato il Romano Pontefice emerito della Chiesa universale. A quell’ora, i sigilli dell’anello del pescatore di Papa Ratzinger sono stati annullati e il camerlengo, il cardinale Tarcisio Bertone, insieme ai suoi collaboratori, ha proceduto ad apporre i sigilli dell’appartamento del Santo Padre. Sigillato anche l’ascensore interno del Palazzo che porta dalla Seconda alla Terza Loggia che il Papa usa per le Udienze, e dalle ore 12.30 di questa mattina, sono stati apposti i sigilli anche all’appartamento pontificio del Palazzo del Laterano. Sono queste le informazioni fornite stamane da padre Federico Lombardi nel consueto briefing con i giornalisti in Sala Stampa vaticana. Il portavoce ha anche spiegato che a gestire lo svolgimento degli affari ordinari della Santa Sede fino all’elezione del nuovo Pontefice sarà il Collegio dei Cardinali, secondo quanto chiaramente indicato nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis.
Nel percorso esistenziale e spirituale di Chiara Lubich (1920-2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, l’estate del 1949 segna l’inizio di un periodo di intensa luce e di grazie straordinarie. Tale evento è stato raccontato dalla Lubich in uno scritto del 1961 pubblicato postumo (2008). Il presente volume offre un primo approfondimento di carattere linguistico-letterario di tale testo che costituisce la prima narrazione in sé completa, pur sintetica, di quanto vissuto dalla Fondatrice in quel periodo da lei chiamato “Paradiso” Un esperienza spirituale e mistica di profonda unione con Dio vissuta da lei e condivisa con chi con le viveva agli albori del nascente Movimento.
Nella cappella del Santissimo Sacramento all’interno della Basilica di san Pietro a Roma, tre religiose contemplative messicane si alternano davanti a Gesù Eucaristia per l’Adorazione permanente. Lo ha rivelato oggi in sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. L’Adorazione permanente è stata avviata come parte delle attività di preparazione al Conclave. Inoltre il Direttore della sala Stampa Vaticana ha detto di essere stato informato dal cardinale Angelo Comastri arciprete della Basilica papale di San Pietro che prima della Messa della sera, ci sarà una professione di fede e viene recitata una preghiera speciale per il Collegio dei cardinali e per la preparazione del conclave. Dal punto di vista liturgico Padre Lombardi ha precisato che “nel Canone della Messa, nella preghiera eucaristica, c’è normalmente la menzione della preghiera per il Santo Padre: in questo periodo, di Sede vacante, questa menzione, non si fa e a Roma non si fa neanche la menzione per il vescovo, perché il Papa è il vescovo di Roma”.
Un libro agile e acuto, 140 pagine per spiegare come la Chiesa nel suo affiancare e accompagnare la società riproduce ancora quell’opera di carità che riecheggia più volte nelle Sacre Scritture. Con il titolo L’Impegno e sottotitolo Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno (edito da Rubbettino) Giuseppe Rusconi, già docente di letteratura, giornalista parlamentare e noto vaticanista (www.rossoporpora.org), ha scritto che la “La chiesa incontra e dà una mano. Lo può fare perché pure essa è sostenuta da Qualcun altro. Specie quando, realtà umanissima e quindi imperfetta, cade”. Intervistato da ZENIT ha detto: Ho scritto sulla base di fatti, senza voler polemizzare con chi, anche in tempi recenti, ha suggerito con i suoi scritti l’idea di una Chiesa parassita dello Stato. Importa infatti evidenziare quanto sia estesa, diversificata e incisiva la fantasia delle opere concrete che il mondo cattolico offre alla comunità civile italiana, così che ci si possa rendere conto che anche oggila Chiesa è vicinanza, è condivisione, è testimonianza concreta, operando nel quadro di un grande disegno organico di carità. Fatto tanto più rimarchevole in tempi come i nostri di palese sfiducia e scollamento tra cittadini e ‘istituzioni’, in cui nessun altro ente è in grado di assolvere con continuità ed efficacia a compiti assistenziali”.
È uscito un volume che fa molto riflettere. Il libro appena pubblicato dai sociologi Roberto Biorcio e Paolo Natale «Politica a 5 stelle. Idee, storia e strategia del movimento di Grillo» legge il movimento del comico genovese da una prospettiva dichiaratamente di sinistra, ma offre diverse osservazioni interessanti e utili, che del resto si ritrovano negli studi di Biorcio di qualche anno fa sulla Lega Nord, acuti anche se talora offuscati da un'antipatia militante.
È fra le persone che il giorno dopo l’ultimo discorso di papa Benedetto XVI ha riportato con fiducia quanto detto senza addentrarsi in dietrologie né aggiunte. Gian Guido Vecchi, vaticanista del Corriere della Sera, spiega: «L’ho seguito in questi anni e la mia esperienza mi dice che l’immagine data dai giornali, di un Papa solo chiuso nelle stanze vaticane a suonare il piano mentre fuori la Chiesa crolla è una caricatura, frutto di un modo di guardare pregiudiziale. Anzi, il suo realismo e la sua fede profonda lo hanno portato a dimettersi proprio per evitare di non riuscire più, in un momento delicato, come lui stesso ha motivato, a guidare la Chiesa in tutte le sue dimensioni spirituali, morali e di governo. Queste sono le sue parole e chi lo ha seguito e guardato senza preconcetti lo sa; Benedetto XVI dice sempre ciò che pensa in maniera cristallina. Non vedo perché fare dietrologie, quando le sue motivazioni, per altro ragionevoli, sono chiarissime».
Rania ha solo 21 anni, ma come tutti gli abitanti di Damasco è già scesa a patti con la morte: «Continueremo a vivere come abbiamo sempre fatto, e se dobbiamo morire moriremo. Un ragazzo di cui ero amica da cinque anni è andato a combattere coi ribelli ed è stato ucciso. Non ho provato alcun dispiacere: il governo ci permette di frequentare l’università gratuitamente, che diritto abbiamo di ribellarci?», dice questa brillante studentessa di ingegneria, prima ragazza del suo corso. Parole raccolte il giorno dei funesti attentati di Mazraa e Barzeh, dove due autobombe hanno stroncato la vita di 52 persone, fra loro molti studenti di una scuola media, e una terza che doveva sopraggiungere sulla folla attirata dalla precedente esplosione miracolosamente non è deflagrata perché il conducente è rimasto ferito nella manovra di avvicinamento senza poter innescare la sua bomba.
È stata una mattinata intensa. Più di 150mila persone si sono riunite in piazza San Pietro per un evento storico. Un papa, il primo in 600 anni, sta per affrontare in piena coscienza la sua ultima udienza pubblica. Molti avevano gli occhi pieni di lacrime, e molti non riuscivano a crederci. Un mio collega che stava vicino a me in attesa di assistere a questo grande momento ha espresso alla perfezione quello che io e molti altri stavamo pensando: "Con un pubblico così pieno di affetto, chi lascerebbe il suo posto in piena facoltà? Solo un santo". Questo papa umile e intellettuale, la cui stessa elezione è avvenuta con grande sorpresa, visto che aveva 78 anni e aveva già superato la norma canonica per le sue dimissioni come vescovo, ha chiuso il suo pontificato con un annuncio improvviso e rivoluzionario di volersi ritirare di sua spontanea volontà. Otto anni fa ero in piazza San Pietro, insieme ai 119 cardinali che hanno eletto quell'uomo fragile e anziano perché calzasse le scarpe del pescatore. Egli ci ha salutato con questo parole: "Dopo il grande Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me pontefice, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore mi ha chiamato a lavorare e ad agire anche con strumenti insufficienti. E soprattutto mi affido alle vostre preghiere".
Dal vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9)
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Vi invito a scaricare ed a ascoltare questa recente catechesi di padre Livio Fanzaga da Radio Maria, intitolata Maria rinnova la Chiesa con l'invito alla Santità . E' molto importante. Grazie.
Buon compleanno Giulia. Domenica sarà una giornata speciale perché Giulia Gabrieli, una ragazza di 14 anni del quartiere di San Tomaso de' Calvi, portata via da un sarcoma il 19 agosto di due anni fa, compie 16 anni e anche se lei non c'è più, la forza e la bellezza del suo messaggio uniranno in un grande abbraccio tutti coloro che l'hanno conosciuta. Una giornata speciale, si diceva, perché Giulia che ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, verrà festeggiata, a partire dalle 15 al Cineteatro Eden all'oratorio di Stezzano, con una vera e propria festa di compleanno. Un compleanno naturalmente un po' speciale, proprio come lo era lei, una ragazza che ci ha lasciato una grande lezione di fede, speranza e di gioia. Anche, e soprattutto, nella malattia. «È un momento per stare insieme - spiega il papà Antonio - e per dare concretezza a quella che era la volontà di Giulia, donare parte dei proventi ricavati dal suo libro, "Un gancio in mezzo al cielo", all'Associazione per la ricerca sul cancro». Giulia amava scrivere e per lei, ancora di più al termine della sua malattia, era diventato un momento di grande concentrazione e raccoglimento. Saranno le amiche ad aprire con la musica della canzone «Strada facendo», che tanto amava, la sua festa di compleanno. A questa canzone infatti Giulia si era ispirata per il titolo del suo libro.
Già li immagino i grossetani quando, la mattina del 28 febbraio 2013 (fonte: Corriere Fiorentino.it), hanno visto il grande cartellone animalista. «Maremma majala!», avranno esclamato. Infatti, Grosseto è il capoluogo della Maremma toscana, e pure la scrofa evocata (majala=femmina del maiale), perché questa volta gli animalisti (autodefinitisi, come termine esotico, «vegan», più chic) hanno letteralmente fatto carne di porco di un bambolotto con le fattezze di neonato: lo hanno spezzettato, incellophanato e costretto in una confezione da banco di macelleria di supermercato. Il manifesto che ne è risultato, posto nei punti cruciali della città, invita la popolazione a diventare vegetariana, perché, come recita la scritta d’accompagnamento, «Gli animali non sono cose. Quando li mangi o li sfrutti mangi qualcuno. Non qualcosa. Diventa vegan».
Lo abbiamo già ripetuto molte volte che con Maria si verifica un fatto strano: da qualunque prospettiva tu la guardi, in qualunque condizione di vita ti trovi, ella avrà sempre qualcosa da suggerirti. E questo perché, essendosi in lei realizzata con pienezza la redenzione, è diventata il prototipo dell’umanità, il paradigma a cui fare riferimento. Così, sembra inesauribile la possibilità di scandagliare la sua vita, di meditare sui suoi comportamenti per analizzarne i significati e per trarne conoscenza e alimento spirituale. Questa volta, lo faremo accompagnati da un gigante del pensiero e della spiritualità che porta il nome di John Henry Newman. Chi sia stato, più o meno tutti lo sappiamo. Un grande intellettuale inglese, un pastore anglicano che, dopo una lunga ricerca si convertì, approdando al cattolicesimo, dove fu nominato anche cardinale e ora, infine, beato. Un uomo rigoroso che non lasciva certo spazio a sentimentalismi, che tuttavia combatté quel razionalismo, che voleva rinchiudere la ricerca intellettuale su se stessa, dimostrando come fosse possibile, e altamente auspicabile, un corretto rapporto tra fede e ragione.
Nemmeno un secolo ci separa dall’immensa opera di disinformazione che precedette “il grande macello” (come definì la Grande Guerra papa Benedetto XV). Come documenta lo storico François Fejtö (Requiem per un impero defunto, Mondadori, 1991), per apparecchiare la tavola del conflitto più sanguinoso dei tempi moderni, allora volarono finanziamenti da un capo e l’altro dell’Europa. Per ottenere la mobilitazione contro l’ultimo impero cattolico, grandi giornali vennero oliati dalle consorterie internazionali e le informazioni opportunamente distorte. In Italia, come ricordato su queste pagine da Piero Ostellino, fu il Corriere della Sera di Luigi Albertini ad assolvere la funzione. «Opponendosi all’unico compromesso (il famoso triplice “connubio” giolittiano tra liberali, cattolici e socialisti che riecheggiava il connubio cavouriano fatto per saldare il paese), portò l’Italia alla guerra e poi al fascismo. Giolitti tentò di riunire le masse popolari, ma ebbe contro la borghesia incarnata dal Corriere di Albertini. Il quale ci fece entrare in guerra e diresse le operazioni sul Carso. Col risultato che abbiamo perso sul Carso tutta la giovane borghesia liberale, la classe dirigente. Rimasero gli arditi che poi marciarono su Roma».
«C’è un’ondata di crimini d’odio contro i cristiani e la Chiesa Cattolica in Europa». Lo afferma in una nota il sociologo torinese Massimo Introvigne, responsabile dell’Osservatorio della Libertà Religiosa istituito dal Ministero degli Esteri, citando dati che l’Osservatorio dell’Intolleranza e Discriminazione contro i Cristiani di Vienna ha trasmesso oggi all’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), che sta preparando il suo rapporto annuale sui crimini d’odio. «Nel 2011 – spiega Introvigne - sono stato io stesso Rappresentante dell’OSCE per la libertà religiosa e ho organizzato un vertice OSCE a Roma, dove si è denunciato il rischio che dalla semplice intolleranza e discriminazione l’avversione contro il cristianesimo e la Chiesa passi a esprimersi in veri e propri crimini d’odio, una categoria riconosciuta e punita dalle convenzioni europee».
«Gentili insegnanti, vi contattiamo per segnalarvi gli ultimi spettacoli della stagione del Teatro Litta rivolti ai vostri ragazzi». Queste le parole di presentazione di una email inviata alle scuole materne ed elementari milanesi, sia statali sia private, dallo storico teatro di Corso Magenta. La lettera è un invito ai bambini dai 3 agli 8 anni di età ad assistere allo spettacolo Piccolo Uovo, che avrà luogo nelle mattinate del 12 e 13 marzo prossimi. FAMIGLIE DIVERSE. Di cosa parla lo spettacolo? Ecco cosa si legge: «Una bambina è arrabbiata con la sua famiglia. Si chiude in camera sua come dentro al guscio di un piccolo uovo, da lì non vuole uscire e gioca con il suo amico immaginario, gioca con le ombre, gioca a viaggiare alla scoperta di tante famiglie diverse, fino a scoprire qual è quella giusta per lei». Lo spettacolo, dunque, racconterebbe «con delicatezza», di famiglie diverse da quella tradizionale: «Famiglie come quelle di molti dei piccoli spettatori, famiglie allargate, famiglie con un genitore solo, famiglie con figli adottati, ma anche famiglie con due mamme o due papà. Famiglie diverse, ma diversamente felici. Perché la felicità non è a senso unico».
È stata una mattinata intensa. Più di 150mila persone si sono riunite in piazza San Pietro per un evento storico. Un papa, il primo in 600 anni, sta per affrontare in piena coscienza la sua ultima udienza pubblica. Molti avevano gli occhi pieni di lacrime, e molti non riuscivano a crederci. Un mio collega che stava vicino a me in attesa di assistere a questo grande momento ha espresso alla perfezione quello che io e molti altri stavamo pensando: "Con un pubblico così pieno di affetto, chi lascerebbe il suo posto in piena facoltà? Solo un santo".
Gli islamisti di Bengasi continuano a dare la caccia ai lavoratori cristiani presenti nel Paese con presunte accuse di proselitismo. L'ultimo caso riguarda l'arresto di 48 commercianti egiziani copto-ortodossi arrestati la scorsa settimana nella capitale della Cirenaica. Il fermo è scattato dopo la denuncia da parte di alcuni cittadini libici, insospettiti da alcune immagini religiose portate con sé dai venditori, tutti ambulanti nel mercato di Bengasi. In un video subito sequestrato dalla polizia essi appaiono rinchiusi in una piccola stanza guardati a vista da alcuni uomini con la tipica barba portata dai salafiti (v. foto). Dalle immagini i 48 appaiono in evidente deperimento fisico, molti mostrano lividi ed escoriazioni. Ad ognuno di loro è stato rasato il capo.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,1-3.11-32)
In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Secondo quanto riferisce san Luca, santa Elisabetta compendiò in breve la grandezza della fede di Maria santissima, quando le disse: Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore. La fede di questa gran Signora si deve misurare dal grado della sua felicità e beatitudine e dalla sua ineffabile dignità; se ella infatti giunse alla maggiore grandezza possibile dopo quella di Dio, ciò avvenne per la singolare eccellenza della sua fede. Credette che il più grande di tutti i misteri si doveva compiere in lei e nel prestare fede a questa verità, del tutto nuova e mai udita prima, fu tale la sua prudenza e scienza da trascendere ogni intelletto umano ed angelico. Il modello della sua fede poteva essere tracciato soltanto nella mente divina, nella quale tutte le virtù di questa Regina vennero come fabbricate dal braccio potente dell'Altissimo. Io mi trovo sempre molto imbarazzata nel parlare di queste virtù, specialmente di quelle interiori, perché da una parte è assai grande la luce che intorno ad esse mi è stata data, dall'altra sono molto limitati i termini umani per spiegare i concetti e gli atti di fede generati nell'intelletto e nello spirito della più fedele di tutte le creature, anzi di colei che da sola vale più di tutte le altre creature insieme. Purtroppo mi riconosco incapace di dire quello che richiederebbe il mio desiderio e, molto più, l'argomento; tuttavia dirò quel che potrò.
Palermo avrà il suo Gay Pride. Ieri sera, il presidente della Regione siciliana lo ha comunicato ufficialmente, dopo un incontro con il coordinamento del Palermo Pride: «Siamo disponibili a sostenere qualunque iniziativa in favore dei diritti delle persone e la Regione darà il patrocinio al Palermo pride 2013». Si terrà nel capoluogo siciliano, tra il 14 e il 23 giugno, e culminerà con la manifestazione nazionale del 22 giugno, che secondo gli organizzatori dovrebbe portare fino a 100 mila persone in città: ovvio il giubilo dei coordinatori della manifestazione che ieri hanno parlato con il governatore anche degli eventi e delle iniziative che faranno da contorno al Pride. Altrettanto naturale, però, lo sconcerto che hanno espresso diversi siciliani, commentando la notizia su alcuni giornali on line locali.
PUNTATA 1 MARZO 2013 ORE 21, 20 (IN REPLICA IL SABATO ALLE 16,50 E LA DOMENICA ALLE 17,20) VADE RETRO: APOCALISSE DI SAN GIOVANNI, UN LIBRO SACRO NON SOLO SIMBOLICO MA CON RIFERIMENTI CHIARI E PRECISI. DOVE NASCERÀ IL FALSO PROFETA? IN QUALE CITTÀ SI MANIFESTERÀ L’ANTICRISTO? SARÀ ROMA O ISTANBUL? E COSA SUCCEDERÀ NEL MONDO SECONDO LA DESCRIZIONE DI SAN GIOVANNI? E SOPRATTUTTO CHI SONO GLI ATTORI PRINCIPALI DELL’ULTIMA BATTAGLIA TRA IL BENE E IL MALE? IN STUDIO PADRE UGO VANNI (MASSIMO ESPERTO MONDIALE SULL’INTERPRETAZIONE DELL’APOCALISSE) E IL TEOLOGO WALTER BINNI. CONDUCE DAVID MURGIA.
Gratitudine e affetto a Benedetto XVI sono stati espressi in questi giorni anche da Movimenti ecclesiali e nuove comunità. In proposito Debora Donnini ha intervistato Kiko Argüello, l'iniziatore del Cammino neocatecumenale, una realtà di iniziazione cristiana nata in Spagna nel anni '60 e che oggi è presente in circa 1.400 diocesi sparse in 124 Paesi.
A trasferire direttamente dalla cronaca alla storia e alla memoria la giornata di ieri hanno certamente contribuito le splendide immagini con le quali il Centro Televisivo Vaticano ha documentato il congedo di Benedetto XVI dal Vaticano, fino al suo arrivo a Castel Gandolfo e all’inizio della Sede vacante. Una serie di sequenze indimenticabili, realizzate con l'obiettivo principale di “far parlare” il volto del Papa, come spiega il direttore del Ctv, mons. Dario Viganò.
“Il Santo Padre è sereno” lo ha detto padre Lombardi nel briefing con i giornalisti precisando che Bendetto XVI, da Castel Gandolfo, ha visto in serata come le tv hanno raccontato il pomeriggio di ieri. Confermato anche che la prima Congregazione generale dei cardinali è stata convocata per lunedì 4 marzo alle 9.30. Escluso, verosimilmente, che nello stesso giorno possa essere stabilito l’inizio del Conclave.
I nuovi meccanismi delle imposte per i consumi domestici di gas e luce contengono dei meccanismi iniqui, che vanno a colpire ancora una volta le famiglie numerose, in quanto viene penalizzato il semplice consumo crescente dell'utente, senza alcun meccanismo di collegamento con il numero effettivo dei membri di quel nucleo familiare. Ad ogni scaglione di consumo vi è una tassazione sempre maggiore, e così, più figli vivono in una casa, e più aumenta il coefficiente d'imposta. E questo è un fatto gravemente anticostituzionale. Sarebbe già grave che una famiglia numerosa debba pagare più tasse perché fa più figli (più consuma e più paga). Ma è inammissibile che aumenti per tale famiglia anche l'aliquota del prelievo, come se i bambini non avessero gli stessi diritti rispetto al resto della popolazione, ma debbano essere tassati in misura maggiore.
I grillini credono in una religione del web. Alla base del M5S non c’è una politica ma un modo di fare politica, fondato sull’idea che la Rete porterà al super-uomo e a una mente universale.
In questo periodo di incertezze e crisi, vi invito a leggere il racconto dell'anticristo di Vladimir Sergeevic Soloviev. Dicono che è un romanzo ma a me sembra tanto vero ....
Primo giorno da Papa emerito per Benedetto XVI. Qualche particolare della giornata e' stato raccontato da Padre Federico Lombardi. Ratzinger ha celebrato una messa alle 7 poi nel pomeriggio dopo la siesta, intorno alle 16 fara' due passi nei giardini di Castel Gandolfo recitando il rosario. A Castel Gandolfo Ratzinger, come racconta Padre Lombardi, ha portato con se' libri di teologia, spiritualita' e storia, in particolare, un libro a lui tanto caro 'L'estetica teologica' di Balthasar. Come riferito da Padre Lombardi, il Pontefice emerito, ieri sera, dopo la cena e i telegiornali ha fatto quattro passi all'interno del palazzo apostolico, nel salone degli Svizzeri poi si e' ritirato in preghiera, quindi e' andato a riposare.
Il Belgio vuole estendere l’eutanasia anche ai bambini e in generale alle persone sotto i 18 anni. La scorsa settimana, come riporta l’Afp, la Camera alta del Parlamento belga ha discusso la modifica della legge sull’eutanasia. Dominique Biarent, capo della terapia intensiva all’Ospedale universitario per minori Queen Fabiola di Bruxelles, ha dichiarato: «L’eutanasia viene già portata a termine anche su pazienti più giovani dei 18 anni, lo sanno tutti. Per questo bisogna affrontare la realtà, i dottori hanno bisogno di un quadro legale per agire».
Cento cristiani egiziani copti (nelle foto qui a lato, pubblicate su Facebook) sono stati arresati in Libia da un gruppo di estremisti musulmani salafiti, che dopo avere attaccato una chiesa a Bengasi, li hanno prelevati con l’accusa di proselitismo. Il fatto è avvenuto questa settimana, secondo quanto riportato dal giornale egiziano Ahram Online, che cita fonti cristiane copte: «La Chiesa copta ha inviato una richiesta ufficiale al Ministro egiziano degli Esteri che ci ha riferito di avere aperto ufficialmente un negoziato con la Libia per risolvere il problema e far rilasciare i cristiani».
Chiediamo a tutti i fedeli di pregare per un pacifico svolgimento delle consultazioni. Ma la violenza potrebbe scoppiare». Parlando con Aiuto alla Chiesa che Soffre, l’arcivescovo di Mombasa, monsignor Boniface Lele, non esclude che possa ripetersi quanto avvenuto dopo le consultazioni del 2007. Duri scontri in seguito ai quali hanno perso la vita oltre mille persone e altre 600mila hanno dovuto abbandonare la propria casa. Oltre cinque anni dopo, secondo stime dell’UNHCR ci sarebbero ancora 100mila sfollati interni. Non è quindi difficile capire quanto sia teso il clima in Kenya alla vigilia delle elezioni generali del prossimo 4 marzo.
I grillini credono in una religione del web. Alla base del M5S non c’è una politica ma un modo di fare politica, fondato sull’idea che la Rete porterà al super-uomo e a una mente universale.
Bellissima preghiera, da pregare ogni giorni per tutto il mese di marzo.
Ancora soprusi e violenze contro i cristiani copti. Lo scorso 26 febbraio la Corte di Bani Suef (alto Egitto) ha respinto il ricorso in appello dei familiari dei due bambini Nagy Rzik, di 10 anni, and Mina Farag di 9 accusati di aver dissacrato il Corano. Essi sono rinchiusi in un carcere minorile dall'aprile 2012. Il caso ha suscitato molte critiche nel Paese. In molti giudicano il processo illegale e privo di qualsiasi logica. Sami Harak, avvocato e membro del movimento Egyptian Against Religious Discrimination, sottolinea che "il caso di Bani Suef rappresenta un triste precedente e in futuro vi potrebbero essere altri processi per diffamazioni religiosa, soprattutto a danno di minori di fede cristiana".
Questo è il ricordino di Chiara, fronte e retro, scaricabile e stampabile perchè chi lo desidera lo possa avere in formato cartaceo. Nel retro è stata scritta la preghiera di consacrazione a Maria, con cui Enrico e Chiara si affidavano tutti i giorni a Maria (Per scaricarlo clicca sul link della news).
Il prof. Giuseppe Noia, esperto in Medicina dell'età Prenatale nonchè responsabile del Day Hospital di Ostetricia di III Livello e Terapia Fetale del Policlinico Gemelli di Roma, ci racconta di come sia particolarmente importante il ruolo che riveste una consulenza adeguata, dinanzi a coppie smarrite a cui sia stata riferita una anomalia nel bambino atteso con amore. Egli sostiene che la futura scelta dei genitori in merito all'accoglienza di quel figlio, in gran parte dipenda da un modo corretto di comunicare la diagnosi e di gestire i dubbi e le domande che affollano la mente di genitori spesso in preda a sofferenza e paura.
Vorrei invitare a riflettere ancora sulle due ultime fortissime meditazioni di Benedetto XVI: quella dell’ultimo suo Angelus dalla finestra del suo studio a mezzogirono di domenica 24 febbraio e quella dell’ultima udienza in Piazza San Pietro la mattina del 27 febbraio. All’Angelus ero a rappresentare la Comunità Missionaria; all’ultima Udienza Generale c’era anche Patrizia Pelosi : non POTEVAMO MANCARE! Un’ora prima dell’Angelus ero nello studio del nostro cardinale Robert Sarah: preghiamo molto per lui come lui mi ha chiesto di parteciparvi una sua benedizione particolare…
Il 20 % dei bambini coreani nati fra il 2010 e il 2013 non si sposerà mai. Stesso destino per il 15 % delle bambine, che è destinato a vivere da solo l'intera esistenza. È la conseguenza di una delle società più competitive dell'Asia dal punto di vista economico, che predilige l'efficienza lavorativa alla vita matrimoniale e agli inevitabili sacrifici necessari per mantenerla sana. Il governo cerca di correre ai ripari, mentre la Chiesa cattolica - che da anni lancia l'allarme su questo tema - cerca di perfezionare i propri sistemi di sostegno alla popolazione.
Mercoledì 27 febbraio 2013. Alla vigilia del giorno in cui il soglio pontificio diverrà “sede vacante”, il Corriere manda in stampa, in apertura delle pagine culturali, una corposa recensione di Giorgio Montefoschi rispetto al libro "Il potere che frena" di Massimo Cacciari, in uscita per Adelphi. “La Fede e la grazia, unici rimedi contro le insidie dell’Anticristo” dice il titolo. «il Signore Gesù non verrà prima del compiersi dell’opera del suo Avversario, l’Anticristo». Seguono ampie citazioni sulla realtà dell'Anticristo, in ispecie una presa dalla "Demonstratio de Christo et Antichristo" di Ippolito (170-235):
È finito. Il lungo addio al pontificato di Benedetto XVI si è concluso con diversi momenti, uno più commovente dell’altro, come fotogrammi di un film che resterà per sempre nella nostra memoria. Prima di volare a Castelgandolfo, Papa Ratzinger ha salutato i cardinali con un ultimo breve ma grande discorso sulla Chiesa. L’incontro con i cardinali si era aperto, ancora una volta, con un accenno «apocalittico» - una parola, ricordiamolo sempre, che per i cattolici non ha niente a che fare con improbabili previsioni di date per la fine del mondo –, quando il cardinale Sodano aveva ricordato che il Papato durerà fino alla fine dei tempi, ma i tempi non dureranno per sempre. Dureranno «fino a quando si udirà sulla terra la voce dell'Angelo dell'Apocalisse che proclamerà: "Tempus non erit amplius ... consummabitur mysterium Dei" (Ap 10, 6-7) - "il tempo ormai non c'è più .: è compiuto il mistero di Dio!". Terminerà così la storia della Chiesa, insieme alla storia del mondo».
«Sono semplicemente un pellegrino che comincia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei continuare con il cuore, l’amore e la riflessione a lavorare per il bene comune. Andiamo avanti insieme per bene della Chiesa e del mondo». Le ultime parole di Benedetto XVI, come quelle pronunciate durante l’udienza e davanti al collegio dei cardinali, hanno spiazzato tutti per semplicità e chiarezza. «Il suo – dice a tempi.it Eugenio Borgna - è stato un gesto di sacrificio nato da un coraggio umano sconvolgente. L’offerta di qualsiasi dimensione mondana per abbracciare le radici soprannaturali della fede e della speranza». Borgna è primario emerito di psichiatria dell’Ospedale maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43.45)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Alle ore 20.00 di questa sera, come stabilito dallo stesso Benedetto XVI, è iniziata la sede vacante. Il Papa, dunque, non è più a capo della Chiesa, anche se continuerà a pregare instancabilmente per essa. La Cattedra di Pietro resterà dunque vuota fino all'elezione del nuovo Pontefice.
Mi ha sempre colpito la sua fede, limpida come quella di un bambino nonostante la sua intelligenza teologica. Mons. Thomas Frauenlob, officiale della Congregazione per l’Educazione Cattolica, è un amico bavarese di Benedetto XVI di vecchia data.
L'account twitter @pontifex è stato sospeso con l'inizio della Sede vacante. Poco prima delle 20.00, nelle nove lingue dell'account, Benedetto XVI ha superato i 3 milioni di follower. La volata finale è stata tirata da 3 lingue: inglese, spagnolo e italiano. Verso le 17.15 l'ultimo tweet: "Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno - ha scritto Benedetto XVI - Possiate sperimentare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita". Ora sara il prossimo Pontefice a decidere sull'uso di Twitter.
"Questo mio giorno è diverso da quelli precedenti: sarò Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, fino alle otto di sera, poi non più". "Sono semplicemente un pellegrino che inizia l'ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell'umanità". E' il saluto di Benedetto XVI alla gente di Castel Gandolfo, l'ultimo da Papa alla gente. Sono da poco passate le 17.30 dell'ultimo giorno del pontificato. Qualche migliaio di fedeli ha riempito completamente la piazza della cittadina laziale. Bandiere italiane, vaticane e tedesche. "Grazie Benedetto siamo tutti con te" hanno scritto a grandi caratteri su un palazzo. Benedetto XVI, da parte sua, ringrazia i "cari amici" della cittadina che egli notoriamente ama molto. "Sono felice - aggiunge - di essere con voi, circondato dalla bellezza del Creato e dalla vostra simpatia che mi fa molto bene. Grazie per la vostra amicizia, il vostro affetto. "Mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie!", sono le parole con cui conclude il saluto.
Benedetto XVI non è più il Papa della Chiesa cattolica romana: sono scoccate infatti da pochi minuti le ore 20 del 28 febbraio 2013, il momento da lui scelto per le sue dimissioni ufficiali. Da questo momento la Sede è vacante, Josef Ratzinger non è più il Pontefice guida della Chiesa. Da questo momento, secondo il Motu proprio rilasciato nei giorni scorsi proprio da Benedetto, i cardinali possono decidere di dare il via al conclave che eleggerà il nuovo Papa, rimanendo valida la data di quindici giorni, massimo venti, dalla fine del papato. Una giornata intensa, che passerà alla storia, ricca di commozione, con i fedeli che sono arrivati in migliaia fino a Castel Gandolfo per dare l'ultimo saluto al Papa che ha ricambiato commosso. Poi ha voltato le spalle e si è incamminato verso gli appartamenti scomparendo per sempre alla vista dei suoi fedeli. Inizia la clausura e il silenzio, come da lui richiesto. Il portone di Castel Gandolfo è stato chiuso, atto simbolico che sancisce il "nascondimento al mondo" dell'ex Pontefice.
La virtù adorna e nobilita la razionalità della creatura e la inclina a bene operare. È' una qualità permanente che difficilmente si separa dalla facoltà, a differenza dell'atto che subito passa e non rimane. Inclina alle azioni rendendole facili e buone, cosa che la sola facoltà non fa, in quanto indifferente sia alle opere buone che alle cattive. Maria santissima fu adornata, fin dal primo istante della sua vita, con tutte le virtù in grado eminente e queste andarono aumentando continuamente mediante la grazia che le veniva rinnovata e mediante le opere perfette con cui esercitava tutte le virtù infuse in lei dal Signore, acquistandosi i più alti meriti.
Benedict XVI was powerless, and his decision to abdicate should be seen as a great gesture from a Pope who realized he can contribute better and more by other means than working, Medjugorje visionary Marija-Pavlovic-Lunetti told Radio Maria on February 25. “For all of us, this is a big thing. On the other hand, for me it is a great gesture of the Pope, this gesture of withdrawing, because he was powerless. I think he will give us even more than with his work, through his prayer and silence, like he told us” Marija said.
Nel 50° anniversario della rivista "Il Messaggero dei ragazzi" viene proposta alla cittadinanza un'opera teatrale per far conoscere la figura di Giulia Gabrieli, una ragazza che, malata di cancro, attraverso la sua breve vita ha testimoniato la gioia dell'esistere anche nelle più grandi difficoltà. L'opera teatrale, scritta da Luigi Francesco Ruffato, viene messa in scena dal regista Filippo Crispo. Iniziativa patrocinata dal Comune di Padova.
Benedetto XVI, nel discorso di congedo ai cardinali oggi presenti a Roma, ha promesso «incondizionata reverenza e obbedienza» al prossimo Papa. «Prima di salutarvi personalmente – ha detto il pontefice – desidero dirvi che continuerò ad esservi vicino con la preghiera, specialmente nei prossimi giorni, affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. Tra di voi, tra il Collegio Cardinalizio, c’è anche il futuro Papa, al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza. Per tutto questo con affetto e riconoscenza, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica».
“La vostra vicinanza e il vostro consiglio mi sono stati di grande aiuto”, prego per il nuovo Papa e gli prometto fin d’ora “reverenza ed obbedienza”. Con queste parole Benedetto XVI ha ringraziato e si è congedato questa mattina dal Collegio cardinalizio, nell’ultima udienza del Pontificato che terminerà questa sera alle 20.00. Ai 144 porporati presenti, il Papa ha ribadito che la Chiesa non è un’organizzazione “costruita a tavolino”, ma il suo “cuore” è Cristo ed è Lui a renderla viva.
Gratitudine, vicinanza, apprezzamento e affetto. All’ultima udienza del Papa hanno voluto esserci, sorreggendo grandi striscioni in ogni punto della piazza. Testimonianza concreta, insieme alle migliaia di fedeli presenti, di una Chiesa viva. Tra gli altri, i Neocatecumenali, Comunione e Liberazione, Azione Cattolica che oggi, in un comunicato, ribadisce il proprio grazie a Benedetto XVI “per il suo Pontificato, per il suo magistero, intenso e illuminato”, e ancora Rinnovamento nello Spirito, che per bocca del presidente, Salvatore Martinez, afferma: “Ora è tempo di pregare e di fare comunione spirituale”. Poi, le Acli, il Centro italiano di solidarietà di don Mario Picchi, l’Unitalsi, con tanti ammalati, in prima fila, sotto il sagrato.
"Le Chiese ortodossa, cattolica ed evangelica hanno declinato l'invito all'ottava sessione di dialoghi organizzata dal presidente Mohamed Morsi". Lo conferma ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana. La riunione si è svolta lo scorso 26 febbraio al Cairo. Ad essa hanno partecipato solo alcuni leader dell'opposizione. I colloqui fanno parte dei tentativi del leader islamista di cercare consensi fra i rappresentanti della minoranza cristiana e l'opposizione non islamica.
Ce ne sono tantissimi .... leggiamoli!
Messaggio del 22 marzo 1984 Cari figli, questa sera vi invito in particolare ad onorare durante la Quaresima le piaghe che il mio Figlio ha ricevuto per i peccati di questa parrocchia. Unitevi alle mie preghiere per la parrocchia, perché le piaghe gli siano sopportabili. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Continuate a venire sempre più numerosi!
Catechesi sul Credo Apostolico di don Fabio Rosini: - V Catechesi sul Credo Apostolico - Introduzione - Discese agli inferi - Parte 2.
“Bruceremo case e chiese. Per Pasqua preparatevi al disastro”: a essere minacciati in questi termini non sono i cristiani in Nigeria, Pakistan o Iraq, ma in Tanzania, il paese dell’Africa orientale affacciato sull’oceano Indiano noto in tutto il mondo per i suoi parchi naturali ricchi di fauna selvatica, le nevi del Kilimajaro e le splendide spiagge di Zanzibar, l’arcipelago al largo della costa. Da alcuni giorni un movimento integralista islamico, Uamsho (Risveglio), invia ai sacerdoti tanzaniani SMS con questo contenuto e in cui inoltre viene rivendicata la paternità dell’omicidio di un sacerdote cattolico, ucciso il 17 febbraio, e si minacciano stragi: “ringraziamo i nostri giovani, addestrati in Somalia, che hanno ucciso un infedele. Molti altri moriranno”.
«La stampa sta parlando dei cardinali in maniera faziosa, per questo la Segreteria di Stato vaticano ha parlato di attacco inaudito. La durissima nota del Vaticano si riferisce alle menzogne pronunciate sul conto del cardinale Roger Mahoni accusato, a torto o ragione, di non avere vigilato a sufficienza sulla pedofilia. Sono casi diversi, il suo e quello di O’Brien: il primo riguarda una vigilanza superficiale, il secondo un atto compiuto da una persona. Quindi la reazione della Santa Sede è stata giustamente diversa. Senza rilevanza sono invece le menzogne sul capo dei vescovi americani, Timothy Dolan, il quale non ha mai gestito diocesi sotto accusa». Così il sociologo e scrittore Massimo Introvigne parla a tempi.it delle polemiche che precedono le elezioni del nuovo Pontefice.
È arrivato l’ultimo giorno di papa Benedetto XVI. Questa mattina, alle 11, concederà l’ultima udienza ai cardinali, che saluterà dopo un breve discorso introduttivo del decano del collegio Angelo Sodano. Alle 16:55 lascerà il palazzo apostolico, salutato da Bertone nel Cortile San Damaso, alle 17 si congederà da Sodano all’eliporto vaticano, alle 17:15 arriverà a Castel Gandolfo. Ultimo atto pubblico, si affaccerà dal balcone di Castel Gandolfo per un breve saluto ai fedeli. Alle 20 papa Ratzinger sarà papa emerito. Resterà a Castel Gandolfo fino a quando non saranno terminati i lavori al convento che si trova dentro il Vaticano, dove andrà a vivere il Papa emerito.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
In Spagna è più sicuro essere una scimmia che un uomo. Il Parlamento spagnolo ha appena fatto passare una legge che protegge i gorilla dal momento del concepimento. In questo modo, si vieta non solo l’aborto dei gorilla ma anche la sperimentazione su embrioni e feti dell’animale. Peccato che gli animali umani non siano altrettanto protetti, visto che l’aborto è legale in Spagna e la ricerca con cellule staminali embrionali, che richiede la distruzione degli embrioni umani, consentita.
Proseguendo la nostra storia, dopo che la santissima Bambina ebbe consacrato il tempio con la sua presenza e dimora, crebbe realmente in sapienza e grazia dinanzi a Dio e agli uomini. Le rivelazioni datemi, riguardo a ciò che la mano potente di Dio operava nella Principessa del cielo in quegli anni, mi pongono come sul margine di un mare vastissimo e interminabile, che mi stupisce; rimango dubbiosa perché non so da dove entrare in questo pelago così immenso per uscirne con sicurezza, essendo necessario tralasciare molte cose e arduo dire bene le poche. Dirò, dunque, ciò che mi dichiarò l'Altissimo in una particolare occasione ...
Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera.Il peccato vi attira verso le cose terrene ma io sono venuta per guidarvi verso la santità e verso le cose di Dio ma voi lottate e sprecate le vostre energie nella lotta tra il bene e il male che sono dentro di voi. Perciò figlioli, pregate, pregate, pregate affinché la preghiera diventi gioia per voi e la vostra vita diventerà un semplice cammino verso Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Oggi è uscito il mio libro “Lettera a mia figlia (sull’amore e la vita al tempo del dolore)”, (Rizzoli). Quello che segue è il capitoletto finale del libro LETTERA A MIA FIGLIA «Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, continua solo ad aver fede!”. […] Presa la mano della bambina, le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla, io ti dico, alzati!”. Subito la fanciulla si alzò.» Mc 5,35-43
""Otto anni dopo" quel 19 aprile del 2005 "posso dire che il Signore mi ha veramente guidato, mi è stato vicino, ho potuto percepire quotidianamente la sua presenza. E' stato un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili", ora "non abbandono la Croce" e "continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione", "sento di portare tutti nella preghiera". "Ultima udienza generale" di Benedetto XVI. Lo dice lui stesso in un incontro dedicato "prima di tutto" a ringraziare Dio, riaffermando totale fiducia in Lui, poi a riaffermare un amore per la Chiesa sempre anteposto al proprio bene personale e infine a chiedere di pregare, anche per i cardinali chiamati al compito di scegliere il prossimo successore di Pietro e per il prossimo papa."
Statements from Cardinal Oscar Andres Maradiaga of Honduras and from a personal friend of the Pope for many years both indicate that Medjugorje is closer to the heart of Pope Benedict XVI than previously hinted by the Pope. Asked by the Spanish-language Christian news portal Religion en Libertad if he ever asked Pope Benedict XVI about Medjugorje, the Cardinal answers: “Once we talked about Medjugorje, His Holiness said: “By their fruits shall you know them”, and the fruits that I am seeing are very positive fruits.”
Tradotta per la prima volta in italiano, la conferenza “Insegnare la prevenzione della crudeltà verso gli animali” che il Beato Tito Brandsma tenne nel 1936 presso l’Università di Nimega, diventa un libro pubblicato dalle edizioni Graphe.it, dal titolo “Per vivere senza crudeltà verso gli animali”.
Quello che tutti temono è un ritorno della violenza settaria che per anni ha insanguinato il Paese: famiglie di un quartiere sunnita di Baghdad hanno ricevuto nelle scorse settimane avvertimenti e minacce dall’Esercito di Mukhtar, nuovo gruppo militante musulmano sciita che sta terrorizzando la popolazione civile con slogan del tipo”: “Andatevene o inizierà la vostra grande agonia”. Secondo gli osservatori, il gruppo, che avrebbe contatti con la Guardia Rivoluzionaria iraniana, intende riaccendere nel Paese tensioni settarie che esplosero all’domani dell’arrivo delle truppe americane, poi lentamente diminuite a partire dal 2008, e vuole colpire, in particolare, i sunniti e le altre minoranze religiose.
Alla fine dei saluti nelle altre lingue il Papa ha rivolto un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana: "Grazie per il vostro affetto e amore, grazie! Cari amici, grazie per questi otto anni tra di voi! E vi ringrazio per la vostra partecipazione così numerosa a questo incontro, come pure per il vostro affetto e per la gioia della vostra fede. Sono sentimenti che ricambio cordialmente, assicurando la mia preghiera per voi qui presenti, per le vostre famiglie e per le persone a voi care, per la cara Italia e e Roma. Il mio pensiero si rivolge, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il Signore riempia del suo amore il cuore di ciascuno di voi, cari giovani, perché siate pronti a seguirlo con entusiasmo; sostenga voi, cari malati, perché accettiate con serenità il peso della sofferenza; e guidi voi, cari sposi novelli, perché facciate crescere le vostre famiglie nella santità".
Oltre 150mila fedeli sono affluiti in Piazza San Pietro per salutare il Papa in occasione dell’ultima udienza generale del suo pontificato a testimoniare il grande affetto e la gratitudine di tutta la Chiesa per Benedetto XVI. "Vi ringrazio ha detto il Papa - di essere venuti così numerosi a questa ultima Udienza generale del mio pontificato. Grazie di cuore sono veramente commosso e vedo la Chiesa viva. Penso dobbiamo anche dire un grazie al Creatore, per il tempo bello che ci dona, adesso ancora nell’inverno. Come l’apostolo Paolo nel testo biblico che abbiamo ascoltato – ha affermato - anch’io sento nel mio cuore di dover soprattutto ringraziare Dio, che guida e fa crescere la Chiesa, che semina la sua Parola e così alimenta la fede nel suo Popolo. In questo momento il mio animo si allarga per di abbracciare tutta la Chiesa sparsa nel mondo; e rendo grazie a Dio per le «notizie» che in questi anni del ministero petrino ho potuto ricevere circa la fede nel Signore Gesù Cristo, e della carità che circola realmente nel Corpo della Chiesa e lo fa vivere nell’amore, e della speranza che ci apre e ci orienta verso la vita in pienezza, verso la patria del Cielo”.
Pillola del giorno dopo, i vescovi spagnoli contro i vescovi tedeschi. Ieri è intervenuto il portavoce e segretario della Conferenza episcopale spagnola, monsignor Juan Antonio Martinez Camino, per spiegare che se è legittimo prevenire la gravidanza di una donna che abbia subito uno stupro, non lo è usare la "pillola del giorno dopo". Il motivo è quello già spiegato da La Nuova BQ, oltre a un effetto contraccettivo non si possono escludere effetti abortivi: «Noi non conosciamo alcun farmaco» di cui si possa escludere l'effetto abortivo - ha detto Camino - «se esiste e i vescovi tedeschi lo conoscono, ce lo facciano sapere». Una risposta chiara, che mette in evidenza il pasticcio provocato dalla Conferenza episcopale tedesca in materia. Del resto sono stati proprio i vescovi a parlare di "pillola del giorno dopo", facendo dunque riferimento a un farmaco ben preciso.
L’ultimo sabato di febbraio sono ritornate a Copertino, per il 350° anniversario dalla morte, le reliquie di San Giuseppe, il santo dei voli. Grande afflusso di fedeli, alla presenza di numerose autorità, per accogliere i resti sacri, che da oggi verranno esposti al pubblico. I resti sacri sono stati trasportati a Copertino da Osimo, città dove il santo visse nell'ultimo periodo della sua vita, e resteranno nel Salento fino al 3 aprile.
A giudicare dalle prime mosse del suo secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama pare intenzionato a mettere sotto scacco la famiglia e il matrimonio. A pochi giorni dalle dichiarazioni d'intenti con cui il Presidente ha indicato l'estensione dei diritti degli omosessuali come istanza fondamentale della sua legislatura, ecco le prime conferme. Con una richiesta formale – qualche giorno fa – il Presidente Obama ha posto all'attenzione della Suprema Corte di Giustizia americana, custode della Costituzione, la necessità di rivedere i contenuti della legge federale che definisce il matrimonio tra uomo e donna.
Sono già diverse decine di migliaia i fedeli presenti in piazza San Pietro per l'ultima udienza generale del pontificato di Benedetto XVI. Le vie adiacenti e quelle che conducono al quartiere Borgo e alla piazza sono controllate dalla polizia municipale, che sta iniziando anche a chiudere alcuni passaggi alle autovetture per consentire un miglior smaltimento della folla. Per l'ultimo saluto al Papa sono attese fra le 50 e le 200mila persone. Molte persone e gruppi hanno affrontato il viaggio di notte per giungere a Roma alle prime luci del giorno. Altri, dall'estero, sono giunti già qualche giorno fa.
I mass media continuano a non capire la Chiesa, anche alla vigilia del prossimo Conclave. Per comprenderne il mistero bisognerebbe – per esempio – leggere un libro straordinario, “Solo l’amore resta” (Piemme), dove Chiara Amirante – 45 anni circa – racconta la sua storia. I giornali quasi non sanno chi sia Chiara, ma lo sanno benissimo migliaia di persone che per l’incontro con lei sono usciti dal buio e si sono convertiti (a me ricorda un po’ santa Caterina, un po’ Madre Teresa, ma lei respingerebbe con un sorriso e una battuta ironica il paragone). Anche il Papa conosce bene Chiara (l’ha nominata consultrice del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione) e così pure molti importanti cardinali che la stimano davvero (il cardinale Ruini, da Vicario di Roma, ha aiutato e sostenuto la sua opera fin dall’inizio, quando lei era giovanissima). Invece i media no. Non capiscono cosa è la Chiesa, sebbene Benedetto XVI non si stanchi di indicare la presenza viva e misteriosa di Gesù Cristo.
"Dal vangelo secondo Matteo (Mt 20,17-28)
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». "
Figlia ed amica mia, non voglio negarti l'insegnamento che mi chiedi con tanto desiderio di tradurlo in pratica; ricevilo con stima, con animo devoto e pronto a metterlo in atto. Il libro dei Proverbi dice: Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo, se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca... Conforme a questa verità chi ha fatto voto a Dio ha dato la mano della propria volontà, per non restare libero di scegliere altre opere fuorché quelle per cui si è obbligato, secondo la volontà di colui a cui si è legato con la sua stessa bocca, mediante le parole della professione religiosa. Prima di fare i voti, poteva scegliere la strada da seguire, ma dopo essersi vincolata, l'anima religiosa deve sapere che ha perso totalmente la sua libertà, consegnandola a Dio nella persona del proprio superiore. La rovina o la salvezza delle anime dipende da come usano la loro libertà. Ora, siccome i più la usano male e si perdono, l'Altissimo ha disposto lo stato religioso e l'ha reso stabile mediante i voti. La creatura, usando una sola volta della sua libertà, quando sceglie definitivamente quello stato con prudente determinazione, consegna con quel solo atto alla Maestà divina ciò che perderebbe con molti, se rimanesse libera di volere o non volere.
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
La studentessa universitaria che racconta le pene atroci e il parto del figlio nel suo letto. E la donna che, ignorata dai medici, ha visto il figlio morto fra le sue mani, rischiando di morire dissanguata. Il 23 febbraio scorso la giornalista americana Sarah Terzo ha raccontato sul sito di Liveactionnews.org alcuni nuovi casi di aborti provocati dalla Ru486, la pillola abortiva chiamata “kill pill”. Alcuni giornali e siti stranieri hanno ripreso alcune delle storie citate dalla Terzo. Fra le tante, due vicende sono emblematiche.
Continuerà a chiamarsi "Sua Santità Benedetto XVI", il suo titolo sarà "Papa emerito" o Romano Pontefice emerito", vestirà la talare bianca semplice, ossia senza mantellina, non le scarpe rosse caratteristiche, ma "risulta che il Papa è contentissimo delle scarpe donategli a Leon durante il viaggio in Messico e conta di continuare ad usarle, perché sono molto comode". E infine non userà più l'anello "del pescatore", perché è legato al ministero pontificio, e che come il sigillo "devono essere annullati". Sono gli aspetti formali del futuro del Papa - presi in accordo con lui stesso - dopo le ore 20 del 28 febbraio, descritti oggi da padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede. A quell'ora, la Guardia svizzera finirà il suo servizio di guardia, perché legato al ministero papale. Il portone del palazzo di Castel Gandolfo sarà chiuso. Naturalmente la Gendarmeria vaticana continuerà a garantire la sicurezza.
"Voglio giustizia, ma nessuno mi sostiene per far aprire un'inchiesta o avviare le indagini a carico dei miei assalitori". È un grido di dolore, drammatico e senza speranza, quello del 35enne cristiano Khalid Masih, originario del distretto di Faisalabad, nel Punjab, vittima di una violenza efferata, scatenata da banali questioni economiche. Il tutto nell'indifferenza delle forze di polizia che, a distanza di tre settimane, non hanno nemmeno raccolto la testimonianza dell'uomo e consentono ai criminali di restare impuniti. Come troppo spesso avviene in Pakistan, quando la vittima è un cristiano e i suoi carnefici appartengono alla maggioranza musulmana e la violazione di leggi e diritti si consuma nell'indifferenza generale.
«Seduti intorno a un tavolo in un bar in cui si fumano i narghilè, nell’East Village di New York con tre donne e un ragazzo gay, tutti fra i 20 e i 30 anni, e tutti decisi a non avere bambini, molte cose si fanno chiare», così comincia l’articolo dell’intellettuale ed esperto di demografia, Joel Kotkin e del redattore politico Harry Siegel, apparso sull’ultimo numero del settimanale Newsweek. «Dove sono finiti tutti i bambini? Sempre più Americani sono senza figli per scelta, ma quello che potrebbe apparire sensato per la persona può significare un disastro per il continente intero», è il titolo dell’analisi di sei pagine, che spiega come per la maggioranza dei giovani americani avere figli non solo non è ovvio, ma è una scelta legittima.
Riportiamo di seguito il Messaggio invitato nei giorni scorsi dal Cardinale Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, ai vari Monasteri di vita contemplativa sparsi per il mondo, per rivolgere loro uno speciale invito alla preghiera, in questo periodo particolare per la vita della Chiesa.
“Il beato Giovanni Paolo II e il suo insegnamento sulla cultura” è stato il tema della sessione accademica che si è svolta il 13 febbraio presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Vi hanno preso parte circa 500 persone, tra di loro oltre 40 ambasciatori accreditati ed alcuni vescovi francesi con il Card. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi. La sessione è stata organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II di Roma – Centro di Documentazione e di Studio del Pontificato e dalla Missione Permanente di Osservazione della Santa Sede presso l’UNESCO. I partecipanti della sessione sono stati accolti dal monsignor Francesco Follo, osservatore della Santa Sede presso l'UNESCO, dal Card. Stanis?aw Ry?ko, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II e da Hans d’Orville, vicedirettore dell'UNESCO.
«È chiaro che siamo mira dei fondamentalisti». È la denuncia del vescovo di Zanzibar, monsignor Augustine Shao, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre in seguito all’assassinio di padre Evariste Mushi, 55 anni, ucciso lo scorso 17 febbraio da tre colpi di arma da fuoco di fronte alla cattedrale di San Giuseppe della capitale. Negli ultimi mesi, riferisce il vescovo, vi è stato un notevole aumento delle tensioni nell’arcipelago semiautonomo, in cui il 95% della popolazione è di fede islamica. L’assassinio di padre Evariste non rappresenta un fatto isolato, ma l’espressione preoccupante di un’ideologia estremista. «Alcuni fondamentalisti rifiutano l’esistenza di altre religioni che non siano l’Islam. I fedeli sono terrorizzati, perché sanno di essere diventati un obiettivo». Prima ancora dell’attentato molti esponenti del clero hanno ricevuto minacce e diverse Chiese sono state incendiate. «Il giorno di Natale un altro dei miei sacerdoti, padre Ambrose Mkenda, è stato ferito e a novembre uno sceicco moderato che invocava il dialogo interreligioso è stato sfregiato con dell’acido».
Lo stabilisce il motu proprio di Benedetto XVI "Normas nonnullas", pubblicato oggi. Nessun elettore può essere escluso, ma può decidere "per gravi motivi" di non partecipare. Terminato il lavoro della Commissione cardinalizia d'indagine sulla fuga di notizie riservate. Gli atti dell'indagine "riservati al prossimo pontefice", ma i tre cardinali che ne facevano parte "potranno esprimere i propri convincimenti durante le Congregazioini generali, vedranno loro con che limite per non violare il segreto sul Rapporto".
Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 23,1-12)
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Quando Maria, accomiatati i genitori, restò sola nel tempio, la maestra le assegnò la cella che le toccava tra le altre vergini, ciascuna delle quali aveva una piccola stanza. Pensando che quello era suolo e locale del tempio, subito la Principessa del cielo lo baciò adorando il Signore e ringraziandolo di quel nuovo beneficio. Ringraziò la stessa terra d'averla accolta e sorretta, riconoscendosi indegna di un tale bene, perfino di calpestarla e stare su di essa. Si rivolse poi ai suoi angeli dicendo: «Principi celesti, messaggeri dell'Altissimo, miei amici e compagni fedeli, vi supplico con tutto l'affetto della mia anima: custoditemi in questo santo tempio del mio Dio, come vigilanti sentinelle, avvisandomi di tutto ciò che devo fare, istruendomi ed orientandomi come maestri e guide. Così io riuscirò a compiere in modo perfetto la volontà dell'Altissimo, darò soddisfazione ai santi sacerdoti, ubbidirò alla mia maestra e anche alle mie compagne». Rivolgendosi poi in particolare ai dodici angeli, i dodici dell'Apocalisse di cui ho già parlato precedentemente, disse: «Ed a voi, miei messaggeri, chiedo, se l'Altissimo vi darà il suo permesso, di andare a consolare i miei santi genitori nella loro afflizione e solitudine». ...
SPECIALE PUNTATA DEDICATA ALLA SÈTTA DEGLI ORRORI DI MATERA, UN GRUPPO SCOPERTO IN QUESTI GIORNI DALLA SQUADRA MOBILE DI MATERA CHE VEDE, TRA GLI ARRESTATI, IL MAGO “SAL” E SEI SUOI “DISCEPOLI”. LE VITTIME HANNO SUBITO PER ANNI ESTORSIONI, MINACCE E RICATTI. IN STUDIO LA TESTIMONIANZA SHOCK DI UNA FUORIUSCITA, UNA DELLE TRE SACERDOTESSE DI “AGATES” CHE HA PERMESSO L’ARRESTO DEL MAGO SAL. IN STUDIO DON ALDO BUONAIUTO, ANIMATORE DEL NUMERO VERDE ANTISÈTTE DELLA COMUNITÀ GIOVANNI XXIII. CONDUCE DAVID MURGIA
Testimonianza in questi giorni di neve e di voto di protesta. “La società in cui viviamo, secolarizzata e materialista, ha tolto Dio dall’orizzonte dell’uomo e l’uomo da solo non è autosufficiente, non se la cava”.
È al vaglio del ministro della Giustizia olandese una legge che consenta a tre o più persone di formare una famiglia ed essere tutti legittimi genitori di un bambino. In un’intervista rilasciata all’agenzia Afp, il membro dei Verdi Liesbeth van Tongeren ha affermato: «Ci sono già tra i 20 e i 25 mila bambini che vivono in famiglie miste. Abbiamo bisogno di allargare il concetto di famiglia, il legame di genitorialità non può più essere puramente biologico. Non si può più dire che un bambino può avere solo due genitori».
Alla trasmissione “L’aria che tira” andata in onda questa mattina su La7, non potendosi mitragliare con la consueta vis polemica la solita parte politica in quanto ancora imperante il silenzio elettorale, si è deciso di eseguire il “piano B”, cioè sparare a zero sul papa Benedetto XVI e soprattutto sulla Chiesa cattolica in generale. Tra le tante fantasticherie proclamate da alcuni degli ospiti, spicca tra tutte quella circa la mancanza di democrazia all’interno della Chiesa. Occorre, prima di tutto svelare la strategia.
L’anno scorso aveva fatto scalpore l’inchiesta del Daily Telegraph, che aveva scoperto che un terzo delle cliniche inglesi pratica aborti selettivi su base sessuale. Poi a inizio anno è stato il ministro della salute Earl Howe ad ammettere che «tra il 2007 e il 2011 i dati delle nascite variano sensibilmente a seconda della nazionalità della madre e del sesso del nascituro». Infine, all’inizio del mese, l’Osservatorio europeo sulle malattie congenite Eurocat ha pubblicato un rapporto secondo cui tra il 2006 e il 2010 ci sono stati almeno 157 aborti illegali, perché il nascituro era affetto da labbro leporino o piedi equini.
Lo stabilisce il motu proprio di Benedetto XVI "Normas nonnullas", pubblicato oggi. Nessun elettore può essere escluso, ma può decidere "per gravi motivi" di non partecipare. Terminato il lavoro della Commissione cardinalizia d'indagine sulla fuga di notizie riservate. Gli atti dell'indagine "riservati al prossimo pontefice", ma i tre cardinali che ne facevano parte "potranno esprimere i propri convincimenti durante le Congregazioini generali, vedranno loro con che limite per non violare il segreto sul Rapporto".
Quaresima, tempo di conversione, tempo di metanoia cioè di cambiamento di mentalità, tempo in cui il popolo italiano è chiamato alle urne a dare il suo voto, ad esprimere sulla carta le sue opinioni. La mentalità diventa vita e ogni singolo esprime nel segreto delle cabine i suoi valori, lì senza infingimenti, incarnati in una persona, in uno schieramento politico. Segna i passi del nostro percorso quaresimale, Bruegel, un artista geniale, che la critica ha variamente interpretato. A me personalmente importa la sua vita e la sua arte e di certa critica, inficiata di ideologia, diffido.
“Il matrimonio può essere contratto da persone di sesso diverso o dello stesso sesso con i medesimi requisiti ed effetti”. Si tratta dell’art. 1 della Proposta di legge che il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna ha depositato alla Camera il 15 Febbraio scorso affinché diventi legge dello Stato. La bozza di legge è stata elaborata dai consiglieri Franco Grillini (Gruppo Misto) e Liana Barbati (Idv). E’ la prima volta che una proposta di legge per il riconoscimento del “matrimonio” omosessuale nasce da un’iniziativa di un Consiglio regionale.
È il demonio che agisce nel nascondimento. Insinuare altri motivi oltre quelli resi evidenti da Benedetto XVI per la sua decisione vuol dire in realtà accusarlo di un movente diabolico.
Attenti alla povertà: è l’allarme lanciato dalla Caritas Europa con il rapporto L’impatto della crisi europea. Il rapporto presentato il 14 febbraio presso l’Ufficio di Dublino del parlamento Europeo, in contemporanea con gli altri paesi europei, analizza i costi economici e sociali nei cinque “paesi deboli” dell’Ue: i cosiddetti PIIGS – Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Si tratta di un rapporto scientificamente solido, espressione del decennale lavoro delle Caritas nei paesi PIIGS. È diviso in quattro parti e presenta dati, testimonianze e raccomandazioni alle Istituzioni e ai corpi intermedi a livello nazionale e comunitario.
Mi colpiscono sempre le parole di san Paolo: dovrete rendere conto a Dio perfino di ogni parola vana. Per la mia esperienza, il termine “parola vana” significa tutto ciò che vivo prescindendo dal Mistero, cioè ogni volta che mi lascio guidare dalla mia opinione, dal mio istinto, dalla mia misura. Mi rendo conto che tutti i giorni mi dimentico di essere relazione con il Mistero e del fatto che non esiste nessuna cosa, anche apparentemente banale, che non contenga in se stessa la grande Presenza. «La realtà è Cristo» afferma san Paolo, sottolineando che sia il mondo intero che qualsiasi successo quotidiano provocano la mia libertà, affinché io possa riconoscere la voce del Mistero fatto carne in Cristo che mi chiama. Il Vangelo, parlando di Gesù, dice “bene omnia fecit”: ha fatto bene tutte le cose. Cosa significa questa provocazione nella mia vita? Essa rappresenta qualcosa di molto semplice, che ho imparato in questi 23 anni di missione in Paraguay. Quando sono rimasto solo in parrocchia mi sono chiesto: Signore cosa significa essere parroco e quale cammino educativo devo proporre affinché i fedeli che mi hai affidato possano incontrarTi?
Domani si vota e oggi è giorno di silenzio elettorale. Proponiamo ai nostri lettori la lettura integrale della Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica vergata nel novembre 2002 dall’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Joseph Ratzinger, oggi Benedetto XVI. Un giudizio chiaro e attuale sull’impegno dei cattolici in politica.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,36-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
La storia di Chiara Corbella Petrillo ha commosso e fatto riflettere i lambrughesi che hanno partecipato all'incontro dal titolo "La fede: gioia di una vita donata". L'appuntamento, inserito negli esercizi spirituali della parrocchia e legato all'anno della fede, voluto da Benedetto XVI, è stato l'occasione per conoscere la storia di una donna, una moglie e una mamma, che ha testimoniato la sua fede fino alla morte. A Lambrugo vivono i cugini della donna e il parroco, don Carlo Leo, ha voluto invitare a parlare di Chiara la sorella Elisa, che ha raccontato, anche attraverso la proiezione di un filmato, la singolare storia della sorella. Chiara, romana, ma con la famiglia che ha origini nell'Erbese, è nata nel 1984. Adolescenza e gioventù vissute tra oratorio e parrocchia: la cosiddetta generazione Wojtyla, legata alla figura di papa Giovanni Paolo II e alle giornate mondiali della gioventù. Una fede quindi vissuta e ostentata come "sentinella del mattino" (espressione coniata per i giovani da Wojtyla); una fede da testimoniare e da vivere, che la porta a conoscere in un pellegrinaggio a Medjugorie Enrico Petrillo, che sposerà nel 2008.
Tra le ombre che furono figura di Maria santissima, nessuna fu più espressiva dell'arca dell'alleanza, per la materia di cui era fabbricata, per ciò che conteneva dentro di sé, per l'uso a cui serviva nel popolo di Dio e per quello che mediante la stessa, con essa e per essa, il Signore operava. Tutto ciò non era che un abbozzo di questa Signora e di ciò che per mezzo di lei e con lei lo stesso Signore avrebbe operato nella Chiesa. La materia, ossia il cedro incorruttibile di cui, non a caso ma per divina disposizione, fu fabbricata, significa Maria nostra mistica arca, libera dalla corruzione della colpa personale come dalla tignola occulta del peccato originale con il suo inseparabile fomite delle passioni. L'oro finissimo e puro di cui l'arca era rivestita dentro e fuori, indica la sublime perfezione della grazia e dei doni di cui Maria risplendeva nei pensieri, nelle facoltà, nelle virtù, nelle opere e nei costumi; non si poteva infatti trovare parte, né tempo, né momento, in cui quest'Arca non fosse tutta piena e vestita di grazia di squisito valore, tanto all'interno che all'esterno. Le tavole di pietra su cui era scritta la legge, l'urna piena di manna e la verga dei prodigi, contenute e custodite nell'antica arca, non potevano meglio significare il Verbo che si sarebbe incarnato in Maria santissima, arca viva. Egli è la pietra viva, il fondamento dell'edificio della Chiesa. Egli è la pietra angolare che si staccò dal monte dell'eterna generazione per unire due popoli, giudei e gentili, prima tanto divisi. Egli è la pietra su cui fu scritta, dal dito di Dio, la nuova legge di grazia e che fu depositata nell'arca verginale di Maria, per far intendere che questa grande regina era depositaria di tutto ciò che Dio era ed operava con le creature. L'arca racchiudeva anche la manna della divinità e della grazia, nonché il potere, ossia la verga dei prodigi e dei miracoli. Dio volle che solamente in quest'Arca mistica e divina trovassimo la sorgente delle grazie, che è Dio stesso, e che da lei queste traboccassero sugli altri uomini; perciò volle che in lei e per lei si operassero i miracoli e i prodigi del suo braccio, perché riconoscessimo che tutto quello che il Signore vuole, è ed opera, si trova racchiuso e depositato in Maria.
l digiuno è una delle pratiche quaresimali insieme alla preghiera e all’elemosina alle quali la Chiesa invita i suoi fedeli per prepararsi degnamente alla celebrazione della Pasqua. Ma il digiuno nei nostri tempi può considerarsi solamente l’astinenza dal cibo? Digiunare significa solo rinunziare a qualcosa senza ricevere nulla in cambio? E’ vero che il cibo è un dono di Dio, ma digiunare non significa solo rinunziare ad un dono, ma vuol richiamare l’attenzione su datore del dono. Noi spesso siamo attratti da quello che riceviamo, ma ci dimentichiamo molto facilmente del donante. Ebbene, il digiuno è un invito a far memoria di Dio come origine e fonte di ogni dono. Il digiuno vuole riportare l’uomo a riscoprire la sua dimensione di Figlio adottivo di Dio per ridare il primato alla nostra relazione con Dio, trascendendo dai doni ricevuti. Vivendo l’intimità di questo rapporto amoroso con Dio si scopre di avere molto di più rispetto a quanto si pensa già di possedere. Digiunare è il miglior antidoto per vincere la crisi economica, perchè ci riapre gli occhi su quanto si possiede e ci rende solidali verso gli altri, ci rende capaci di compiere gesti di carità autentici. L’elemosina non è solo frutto del digiuno, ma è dare ciò che appartiene all’altro più povero di noi, dare l’eccesso che è ostacolo alla relazione con lui.
Sapevamo che era solo questione di tempo: l’abdicazione di Benedetto XVI, benché totalmente imprevista, non poteva non provocare reazioni anche in chi, a livelli diversi, si pone fuori - o decisamente contro - la Chiesa Cattolica. Delle repliche degli Oddifreddi, delle Margherite Hack, dei compìti collaboratori di Micro/Mega, può importare fino ad un certo punto. Interessa rilevare invece la reazione di quel mondo culturale che avversa - in modo più profondo e finanche «occulto» - il Papa romano: filosofi, cattedratici, capitani di industria, giornalisti, scrittori, editori elegantissimi, riuniti in precise cerchie culturali, sulle quali non moltissimo si sa, perché non fanno dell’antipapismo il loro vessillo diretto, ma che più di qualcuno ha potuto definire come seguaci di una Gnosi rinata, e moderna: cioè di quella antica, mai sopita eresia che negava in toto il Cristianesimo petrino invertendone diabolicamente tutti gli assunti.
""Il Signore mi chiama a 'salire sul monte', a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l'ho fatto fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze". Ultimo Angelus di Benedetto XVI. "Siamo con te" e "Grazie". Si legge, in diverse lingue, su striscioni e cartelli. Sventolano bandiere di ogni parte del mondo. "Grazie per il vostro affetto", sono le prime parole che un Benedetto XVI sorridente rivolge alla folla immensa che riempie piazza san Pietro e arriva ben dentro via della Conciliazione. Sono forse 200mila persone. "Grazie" dice ancora, quando la folla lo interrompe con il suo applauso. "
Un comunicato dice che "Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell'elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell'opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l'aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo". Padre Lombardi: "Chi ha in mente anzitutto denaro, sesso e potere, ed è abituato a leggere con questi metri le diverse realtà, non è capace di vedere altro neppure nella Chiesa, perché il suo sguardo non sa mirare verso l'alto o scendere in profondità a cogliere le dimensioni e le motivazioni spirituali dell'esistenza".
Il male è all'opera per mettere in ombra, per sporcare la bellezza di Dio. Ma da oscurità e fango si emerge con la fede, la bussola che aiuta a trovare, fra le tenebre, la mano di Dio, a riscoprirne l'amore e la verità. La riflessione di Benedetto XVI a conclusione, stamattina, della settimana di esercizi spirituali è anche occasione per un commiato dalla Curia romana, che ha condiviso gli esercizi: "Alla fine - dice loro - cari amici, vorrei ringraziare tutti voi e non solo per questa settimana, ma per questi otto anni, in cui avete portato con me, con grande competenza, affetto, amore, fede, il peso del ministero petrino. Rimane in me questa gratitudine e anche se adesso finisce l'esteriore visibile comunione - come ha detto il cardinal Ravasi - rimane la vicinanza spirituale, rimane una profonda comunione nella preghiera. In questa certezza andiamo avanti, sicuri della vittoria di Dio, sicuri della verità della bellezza e dell'amore".
Dai continui attacchi contro i cristiani, alle proposte di divieto sugli alcolici e sulla danza del ventre, l'Egitto si sta trasformando sempre di più in un Paese islamico. I segnali di questo cambiamento non sono solo all'interno, dalla Costituzione basata sulla sharia, ma dall'imposizione di costumi fino ad ora appannaggio di una parte minoritaria della società. Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la decisione di una Corte amministrativa del Cairo che consente ai poliziotti di portare la barba alla "maniera islamica" dopo quasi trent'anni di divieto. In febbraio decine di agenti sono stati sospesi per aver violato la legge. Essi hanno protestato per giorni davanti alla sede del ministero dell'interno suscitando le simpatie di diversi imam salafiti e ufficiali di polizia che hanno fatto pressioni sulla Corte per togliere il bando. Risalente al regime di Hosni Mubarak, la legge era stata introdotta per evitare l'ingresso nelle forze dell'ordine di agenti vicini all'islamismo radicale e quindi di fatto non imparziali nell'amministrare la legge. Chi sfoggiava una barba alla moda maomettana veniva sospeso.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,28-36)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
La Congregazione per la Dottrina della Fede, sentito anche il parere del Pontificio Consiglio per i Laici, ha ritenuto opportuno pubblicare la presente “Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica”. La Nota è indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica e, in special modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica nelle società democratiche.
In un mondo che “sporca” la bellezza di Dio, credere significa “toccare” la Sua mano e vedere il Suo amore. Lo ha affermato stamattina Benedetto XVI, al termine degli esercizi spirituali della Quaresima, predicati nel corso della settimana al Papa e alla Curia Romana dal cardinale Gianfranco Ravasi. Il Pontefice ha poi ringraziato i suoi collaboratori per aver condiviso in questi anni le responsabilità del ministero petrino.
In Myanmar a otto mesi dagli scontri violenti tra la comunità buddista Rakhine e quella musulmana dei Rohingya è ancora emergenza umanitaria. Migliaia sono le persone che hanno perso le loro case e che ora vivono nei campi di fortuna, costruiti nelle risaie, senza accesso all’assistenza medica di emergenza.
Un incontro di commiato “particolarmente intenso e cordiale, data la grande stima reciproca e la ormai lunga familiarità dei due illustri interlocutori”. È così che descrive il comunicato ufficiale della Sala Stampa vaticana il colloquio avuto questa mattina da Benedetto XVI con il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ricevuto in udienza in Vaticano assieme alla moglie. “Il Presidente Napolitano – si legge nella nota – ha manifestato al Papa non solo la gratitudine del popolo italiano per la sua vicinanza in tanti momenti cruciali e per il suo altissimo magistero religioso e morale, ma anche l’affetto con cui esso continuerà ad accompagnarlo nei prossimi anni”. Da parte sua, il Papa – conclude il comunicato – “ha ancora una volta espresso al Presidente e alla Signora la gratitudine per la loro amicizia e i migliori auspici per il bene dell’Italia, in particolare in questi giorni e in questo tempo di scelte impegnative”.
Domani alle 12.00, Benedetto XVI presiederà il suo ultimo Angelus alla presenza dei tanti fedeli presenti in Piazza San Pietro. Grande l'affetto che il Papa sta ricevendo in questo tempo, per un gesto riconosciuto come umile e coraggioso. Ma sui media appare un'altra realtà, fatta di scandali e lotte di potere.
La Segreteria di Stato della Santa Sede ha pubblicato un comunicato in cui si deplora il tentativo di condizionare i cardinali, in vista del Conclave, con la diffusione di “notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni”. Di seguito, il testo: “La libertà del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all'elezione del Romano Pontefice, è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa.
«Per la donna, il modo migliore per prepararsi a una professione è allevare dei bambini»1. Per le femministe, da sempre, uno dei peggior nemici è quello interno: donne che non la pensano come loro. Tra esse, certamente, è da annoverare Evelyn Billings, deceduta il 16 febbraio scorso, scopritrice, assieme al marito John, del metodo di regolazione della fertilità che porta il loro cognome. Evelyn fu duramente aggredita verbalmente quando pronunciò quella frase, oggi quanto mai attuale. Certamente, l’eredità che i coniugi Billings lasciano non solo alla Chiesa cattolica, ma al mondo intero, va ben oltre il semplice antifemminismo. Una vita interamente dedicata allo studio delle problematiche relative alla procreazione responsabile: australiani, nati nel 1918, entrambi medici, convolati a nozze nel 1943 dopo la conversione di Evelyn dall’anglicanesimo al cattolicesimo, uniti in terra fino alla morte di John avvenuta nel 2007 e adesso nel ricordo di chi è loro grato per le ricerche condotte per il bene della persona umana.
Non si può capire come sia possibile che, mentre la storia della Chiesa sta scrivendo una pagina di storia senza precedenti, per le persecuzioni che si scatenano, dentro e fuori di essa, per le dimissioni del Santo Padre, per le leggi restrittive che, in Italia, hanno messo sul lastrico moltissime istituzioni scolastiche religiose, non si può capire come i mezzi d'informazione cristiani si mettano a giocare al toto Papa, o a discutere su questioni oziose, invece di offrire una chiave di lettura adeguata e veramente cattolica. Mi riferisco a coloro che vorrebbero estromettere il cardinale Mahony dal Conclave in nome di non so quale giustizia (rivendicata da un Obama che di leggi della Chiesa ne sa ben poco e che, peraltro, non brilla certo per immacolato splendore); mi riferisco a quanti di fronte a un gesto umile e pieno di dignità, ma anche di consapevolezza per la gravità dell'ora, del Santo Padre, si permettono di paventare una prossima fine del Papato e dell'Istituzione divina dello stesso, chiudendo il gesto del Pontefice entro categorie puramente umane.
Le nazioni del sud-est asiatico hanno lanciato una corsa agli armamenti, per "controbilanciare" l'espansionismo cinese e lo strapotere politico-economico di Pechino nella regione Pacifico e su scala internazionale. È quanto emerge dagli ultimi rapporti sulla rete internazionale del commercio di armi, definito "in espansione", che vede Vietnam, Filippine e Indonesia in prima fila nella corsa all'acquisto. L'obiettivo dei governi, secondo fonti bene informate, non è quello di "sfidare" Pechino in modo aperto "sul piano militare", ma creare un "deterrente strategico" che costringerà il Dragone a "riflettere a lungo" prima di intraprendere anche solo un conflitto di scala regionale. Fra i punti al centro della controversia e fonte di un possibile confronto militare, vi sono le rivendicazioni territoriali nel mar Cinese meridionale e orientale.
Dai continui attacchi contro i cristiani, alle proposte di divieto sugli alcolici e sulla danza del ventre, l'Egitto si sta trasformando sempre di più in un Paese islamico. I segnali di questo cambiamento non sono solo all'interno, dalla Costituzione basata sulla sharia, ma dall'imposizione di costumi fino ad ora appannaggio di una parte minoritaria della società. Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la decisione di una Corte amministrativa del Cairo che consente ai poliziotti di portare la barba alla "maniera islamica" dopo quasi trent'anni di divieto. In febbraio decine di agenti sono stati sospesi per aver violato la legge. Essi hanno protestato per giorni davanti alla sede del ministero dell'interno suscitando le simpatie di diversi imam salafiti e ufficiali di polizia che hanno fatto pressioni sulla Corte per togliere il bando. Risalente al regime di Hosni Mubarak, la legge era stata introdotta per evitare l'ingresso nelle forze dell'ordine di agenti vicini all'islamismo radicale e quindi di fatto non imparziali nell'amministrare la legge. Chi sfoggiava una barba alla moda maomettana veniva sospeso.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?

Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
enne il tempo in cui il sacro silenzio della purissima Maria doveva infrangersi in modo salutare e gradito a Dio per ascoltare sulla nostra terra la voce di quella tortora divina, annunciatrice della primavera della grazia. Prima però di ricevere il permesso dal Signore di cominciare a parlare con gli uomini - che avvenne nel diciottesimo mese della sua infanzia - ebbe una visione intellettuale della Divinità, non per intuizione, ma per immagini. Il Signore le rinnovò le visioni che altre volte aveva ricevuto e moltiplicò le grazie ed i favori. In questa visione si svolse tra la bambina e il Signore un dolcissimo colloquio che con timore oso riportare con mie parole. La piccola Regina parlò dunque a Dio e disse: «Altissimo Signore ed incomparabile Dio! Come potete essere così prodigo di favori con la più povera e la più inutile delle creature? Come potete riversare, con così amabile degnazione, la vostra grandezza sulla vostra ancella che è incapace di ricambiarvi? Dunque l'Altissimo si degna di guardare l'umiltà della sua serva? L'Onnipotente arricchisce la tapina? Il Santo dei santi s'inchina sulla polvere? Io, o Signore, sono la più piccola fra tutte le creature; sono quella che merito meno i vostri benefici. Che cosa farò dunque alla vostra presenza? Con che cosa vi ricambierò di ciò che vi devo? O Signore, che cosa ho mai io, che non vi appartenga, se siete voi a darmi la vita, l'essere e il movimento? Io mi rallegro anche, mio amatissimo Signore, nel vedere che non c'è bene che non sia vostro e che fuori di voi stesso la creatura non possiede nulla; che sia consuetudine e gloria per voi innalzare chi è più basso, favorire chi è più misero e dare l'essere a chi non lo ha, affinché la vostra magnificenza sia maggiormente conosciuta ed esaltata».
Se i cardinali dovessero “twittare” dall’interno del Conclave notizie segrete «incorrerebbero in gravi sanzioni», fino alla scomunica. In ogni caso i cardinali non potranno entrare in Conclave con il telefono cellulare, che «verrebbe confiscato». È quanto ha detto stamane, con un po’ di ironia, monsignor Juan Ignacio Arrieta, segretario del Pontificio consiglio per i testi legislativi, in un briefing sul conclave in Vaticano. Arrieta ha spiegato ancora che le sanzioni sono molto pesanti e sono previste dalla Costituzione apostolica “Universi dominici gregis”, il testo che regola l’elezione del Pontefice. «Ci sono più scomuniche latae sententiae (cioè immediate e automatiche, ndr) previste in questo documento che in tutto il codice di diritto canonico», ha detto il canonista.
La domanda dell’intervistatore alla presidente del movimento dei Focolarini, Maria Voce suona provocatoria, ma dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI e l’imminente inizio del conclave, anche di stringente attualità: «Come vedresti il conclave con la presenza di superiori e superiore degli ordini religiosi e di presidenti di aggregazioni ecclesiali internazionali che concorrono a eleggere il futuro pontefice?». «Sarebbe interessante - risponde l’intervistata - e lo vedrei non impossibile. Non credo ci siano ragioni di diritto divino che impediscano un ingresso del genere. C’è la legge della Chiesa, chiaramente, che in questo momento esclude una possibile inclusione. Dovrebbe allora cambiare la legislazione in radice, ma pure le modalità di elezione del pontefice. È una normativa in evoluzione e chissà che non venga adeguata per favorire un’elezione più corale». È un passaggio tratto dal volume “La scommessa di Emmaus. Cosa fanno e cosa pensano i Focolarini nel dopo Chiara Lubich” (Città nuova, Roma 2012, 187 pagine), un libro intervista alla presidente Maria Voce, realizzato dal giornalista Paolo Lòriga e dal direttore di “Città nuova”, Michele Zanzucchi, presentato ieri sera, 19 febbraio, presso la Terrazza Civita di Piazza Venezia.
La Corte suprema ha autorizzato l'apertura di un'inchiesta per blasfemia a carico di Sherry Rehman, ambasciatrice pakistana negli Stati Uniti ed esponente del Pakistan People's Party (Ppp), partito di governo guidato dal presidente Asif Ali Zardari. Il via libera del massimo organismo giuridico nei confronti della diplomatica è giunto ieri al termine di una controversia in corso da anni; la decisione dei giudici ha sollevato feroci polemiche e critiche in seno alla società civile e della Chiesa cattolica. L'incriminazione è infatti un ulteriore segnale dell'abuso che viene compiuto in nome della "legge nera", per la cui modifica si sono battuti e hanno pagato con la vita il governatore del Punjab Salman Taseer (assassinato dagli estremisti il 4 gennaio 2011) e il ministro cattolico per le Minoranze Shahbaz Bhatti (giustiziato con 30 colpi il 2 marzo dello stesso anno).
Sono aperte le prenotazioni per la cena di beneficenza organizzata dagli "Amici Medjugorje Alto Garda" per venerdì 8 marzo prossimo presso l'Hotel Campagnola di San Tomaso con inizio alle ore 19.30 con la presenza di Marija Pavlovic, una dei sei veggenti di Medjugorje. Alle 14 dello stesso giorno l’incontro nella chiesa di San Giuseppe.
"Per la prima volta al mondo prende vita un progetto di telecomunicazioni sociali, che coinvolge direttamente una specifica nicchia di utenti, in questo caso cattolici. «Stimolati dalle opportunità offerte dalla tecnologia, abbiamo deciso di fondare la San Michele Communication, un modo nuovo e moderno per raccogliere fondi a sostegno delle nostre attività umanitarie e religiose», dice a Corriere.it Padre Michele Vassallo, sacerdote da quasi 50 anni con una lunga esperienza apostolica negli Stati Uniti. "
"Benedetto XVI ha compiuto gesti importanti verso la Cina e la sua Chiesa. Ma il governo di Pechino pretende ancora adesso il potere assoluto sui fedeli e sui vescovi. I dicasteri vaticani troppo preoccupati del compromesso, non hanno sostenuto a sufficienza la linea del papa, fatta di coraggio, di verità e di apertura. Il Partito rischia di crollare per la troppa corruzione. La Chiesa in Cina è salvata dai tanti fedeli che accettano anche la sofferenza, ma non abbandonano la fede. Il nuovo papa deve ripartire dalla Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. Il card. Zen è in viaggio verso l'Italia. Il prossimo 27 febbraio sarà presente all'ultima udienza generale di Benedetto XVI."
Un uomo e una donna, entrambi indiani, sono stati condannati all’ergastolo dal tribunale dello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh per aver sacrificato una bambina di cinque anni allo scopo di propiziarsi le divinità induiste. Il fatto è tristemente noto e risale al gennaio del 2009, quando i due, Prahlad e Pushpa Devi, decisero di rivolgersi allo stregone locale con lo scopo di migliorare la loro disperata condizione finanziaria. Per placare la “maledizione divina”, il santone consigliò loro di sacrificare una piccola bambina innocente: per questo motivo la coppia rapì la giovane, la quale faceva parte del loro stesso villaggio, e la uccise in un complesso rituale propiziatorio. Il corpo fu successivamente seppellito nel cortile della loro abitazione ma, a seguito della denuncia dei vicini, la polizia arrivò dopo alcune indagini a svelare il macabro assassinio. I due, una volta scoperti, in seguito confessarono il crimine e rivelarono il luogo dove avevano nascosto il cadavere della piccola.
“Seguiamo ed imitiamo Maria” e “tutta la nostra vita diventerà un Magnificat”. E’ l’amore per la Madre di Dio uno dei tratti distintivi della dimensione spirituale del Pontificato di Benedetto XVI. Un Papa mariano, proprio come il suo amato predecessore Giovanni Paolo II. Un amore filiale che nasce da lontano. Se, infatti, nella vita e nel Pontificato di Karol Wojtyla ha avuto un grande ruolo il Santuario mariano di Cz?stochowa, altrettanto si può dire per Joseph Ratzinger e il Santuario di Altötting, cuore mariano della Baviera.
Mettere fine alle sofferenze della popolazione applicando interamente gli accordi di Libreville dell’11 gennaio. È l’appello lanciato dai vescovi del Centrafrica nel loro messaggio intitolato “Rompiamo i legami mortali e salviamo il popolo centrafricano dall’asfissia”, inviato all’agenzia Fides. Gli accordi di Libreville sottoscritti dal governo e dalla coalizione ribelle Seleka prevedono tra l’altro, il cessate il fuoco, la costituzione di un governo di unità nazionale e il ritiro dei ribelli dalle zona da loro occupate. I vescovi denunciano invece che “gran parte delle regioni del Centrafrica è ancora occupata dalla ribellione armata.
Due nuovi incidenti anticristiani in Madhya Pradesh mostrano l'ultima "tendenza" tra i fondamentalisti indù: oltre a portare false accuse di conversioni forzate, gli aggressori attaccano i fedeli nell'intimità di una casa privata. Eppure, come nota all'agenzia AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), "per il nostro Codice penale pregare in casa non è un reato". Gli attacchi sono avvenuti il 16 e il 18 febbraio scorsi contro due diverse comunità pentecostali. Tre giorni fa membri del Bajrang Dal (gruppo ultranazionalista indù) sono piombati nell'abitazione del cristiano Hiralal (villaggio di Roshni). Gli attivisti hanno pestato il rev. Iliyas Buck, che conduceva una lettura biblica, e hanno chiamato la polizia.
La Chiesa celebra oggi la festa della Cattedra di San Pietro. Una festa antica di secoli, che ha permesso di sviluppare una lunga dottrina sul ruolo e l’autorità del Pontefice. Anche il magistero di Benedetto XVI ha contribuito in questi anni ad arricchire tale riflessione, ora ulteriormente ampliata dalla sua scelta di rinunciare al ministero petrino. Consapevolezza. Lucida, profonda. Acquisita in un confronto quotidiano con le Scritture, lette, studiate, ruminate. Da ragazzo, seminarista, sacerdote, vescovo, Papa. Un confronto serrato, costante, con le pagine della verità divina, affrontato con l’umiltà dei Padri della Chiesa e un’analoga capacità di penetrazione. Chi è Pietro? Quante volte se lo sarà chiesto Joseph Ratzinger Benedetto XVI.
C'è una distinzione importante che la Conferenza episcopale tedesca ha fatto nel formulare la decisione di permettere la somministrazione della pillola del giorno dopo, e cioè che la vita umana comincia quando l'ovulo è fecondato e quindi si tratterebbe di intervenire prima della fecondazione stessa, non sopprimendo così una vita umana. Non saprei dire quanto questa affermazione sia verificabile dal punto di vista scientifico, ma è una distinzione importante perché le connotazioni che sono contenute nella decisione della Conferenza episcopale tedesca sono molto meno devastanti di altre decisioni che avrebbero potuto essere prese. A mio giudizio, però, l'obbiettivo non è sbagliato, bensì sproporzionato. Mi sembra che di fronte al dilagare dello stupro come possibilità che ormai caratterizza la "civiltà" a livello mondiale, la questione sia: che cosa significa questa assoluta perdita di senso della dignità della persona e il modo di rapportarsi ad essa? E' questa, innanzitutto, la domanda che sorge in me, come teologo e come pastore. Si tratta di una violenza che è segno di una profonda diseducazione. Mi chiedo: ai pastori della Chiesa è chiesta una disamina di carattere scientifico, con tutte le approssimazioni che la scienza oggi contiene e ammette, avendo dimostrato l'evoluzione stessa della scienza che vi erano certezze incontrovertibili che poi sono invece state problematizzate, se non revocate?
C’è una domanda che mi urge da quando Benedetto XVI ha dato l’annuncio choc delle sue dimissioni. Perché i cardinali, che sono i prìncipi della Chiesa e indossano vesti rosse per significare la disponibilità al martirio, quindi una dedizione totale alla Chiesa, i cardinali che conoscono la grandezza di papa Benedetto XVI e anche lo smarrimento del popolo cristiano per le sue dimissioni, perché – dicevo – non fanno almeno un tentativo per chiedergli di ripensarci? E’ una domanda che mi pongo da semplice cristiano, che stima immensamente questo Pontefice e ama la Chiesa. Sono tanti i fedeli che hanno espresso questo desiderio e voglio dunque lanciare pubblicamente questo piccolo appello. Prima che arrivi quel fatale 28 febbraio e prima che si metta in moto la macchina del Conclave, ratificando queste storiche dimissioni di un Vicario di Cristo. I porporati potrebbero, tutti insieme, in perfetta unità e comunione, fare (almeno) un passo verso il Santo Padre perché riconsideri la sua decisione e – imitandone il distacco dalle cose terrene – potrebbero accompagnare questa accorata richiesta mettendo a sua disposizione i loro mandati e incarichi, in modo da permettergli le eventuali scelte che gli sarebbero di aiuto nella ripresa del suo ministero.
“L'assemblea plenaria ribadisce che negli ospedali cattolici le donne che sono state vittime di violenze sessuali ricevono ovviamente supporto umano, medico, psicologico e pastorale. Questo può includere anche la somministrazione della "pillola del giorno dopo", purché abbia un effetto contraccettivo e non abortivo. Metodologie medico-farmacologiche che causino la morte dell'embrione, continuano a essere vietate”. Questo il passaggio del comunicato stampa rilasciato dai vescovi tedeschi che ha attirato l'attenzione dei media e che ha fatto parlare di "aperture" della Chiesa alla pillola del giorno dopo.
«Quando prevale la tendenza ad apprezzare la vita solo nella misura in cui porta piacere e benessere, la sofferenza appare come uno scacco insopportabile»: così affermava Giovanni Paolo II nell’Enciclica Evangelium Vitae. I frutti di tale mentalità si stanno manifestando tragicamente soprattutto nelle questioni di bioetica: in quale direzione si sta dirigendo il progresso scientifico? Quali sono i parametri per giudicarlo, riconoscendone anche le derive? Chi stabilisce i criteri di giudizio sulla qualità della vita o tra vite degne e vite indegne di essere vissute? Sono domande che interpellano le nostre coscienze. Il principio che attualmente non è più scontato sottolineare è la dignità della vita: essa non è mai inutile ma è sempre degna di essere vissuta e il suo valore prescinde dalle circostanze in cui ci troviamo.
Vangelo secondo Matteo (Mt 16,13-19)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
La notte dall’8 al 9 agosto del 1880 Don Bosco, trovandosi nel la sua casa di San Benigno Canavese, ebbe questo sogno, che raccontò la sera del 10 a tutta la comunità. « Sognai — disse — di trovarmi in una grande sala sfarzosamente illuminata. In essa vi erano molti giovani seduti intorno alle mense, ma non mangiavano. Le posate, le tovaglie, i tovaglioli erano così bianchi che i nostri più candidi, messi vicino a quelli, sembre rebbero sudici. Posate, bicchieri, bottiglie, piatti erano tutti così lucenti e belli che io sospettai di sognare e dicevo tra me: — Ma io sogno! Mai più in San Benigno tante ricchezze! Pure sono qui e non sogno.
l silenzio, che nei primi anni gli altri bambini osservano per necessità naturale, perché non sanno né possono parlare, se non balbettando in modo maldestro, fu, invece, per la nostra divina bambina, una virtù eroica. Infatti, se le parole sono frutto dell'intelletto e comunicazione del pensiero, e se Maria santissima ne fu perfettamente dotata sin dalla sua concezione, ne consegue che ella, subito dopo la nascita, non scelse il silenzio perché non poteva parlare, ma perché liberamente non voleva farlo. E se agli altri bambini mancano le forze naturali per aprire la bocca, muovere la tenera lingua e pronunciare le parole, invece nella bambina Maria non fu presente questo difetto: per la sua natura più robusta, e per l'autorità e il dominio che esercitava su tutte le cose, le sue stesse facoltà le avrebbero infatti ubbidito, qualora lo avesse ordinato. In lei invece il non parlare fu virtù e grande perfezione; teneva nascosta così la sua sapienza e grazia, evitando l'ammirazione che di fatto avrebbe suscitato il veder parlare una neonata. Del resto, non so se, chi avesse parlato, nonostante ne fosse impedito per natura, sarebbe stato da ammirare più di colei che, potendolo invece fare, tacque per un anno e mezzo. Fu volontà dell'Altissimo che, nel tempo in cui gli altri bambini non possono ordinariamente parlare, la nostra bambina mantenesse questo silenzio. Venne eccezionalmente dispensata da questo ordine, soltanto quando poteva, da sola, conversare con i suoi santi angeli custodi o rivolgersi al Signore con suppliche e preghiere vocali. E in verità, non vi era nessun motivo che ella si astenesse - come capitava con i mortali - dal parlare con Dio, autore di questo beneficio, e con gli angeli suoi messaggeri quando le apparivano sotto sembianze corporee; anzi era conveniente che, non essendone impedita, pregasse con la bocca, ed evitasse così di tenerla in ozio per lungo tempo. Sua madre sant'Anna, tuttavia, non sentì mai parlare la bambina, né venne a conoscenza che potesse farlo in quell'età. Il che evidenzia quanto lo stare in silenzio di Maria, in quel primo anno e mezzo della sua infanzia, fosse veramente il frutto della virtù. In quel tempo, quando le parve opportuno, la madre sant'Anna liberò, slegando le fasce, le braccia e le mani della bambina Maria, così che ella poté stringere quelle dei suoi genitori e baciarle con deferente sottomissione e riverente umiltà. Rimase fedele a quest'usanza fin tanto che essi vissero. In quell'età, inoltre, lasciava intendere ai suoi genitori, con segni e gesti esteriori, di desiderare la loro benedizione e perché lo facessero preferiva parlare al loro cuore piuttosto che chiederlo con la bocca. Fu così grande la riverenza che nutrì nei loro confronti da non venirne mai meno, come del re-sto giammai mancò all'obbedienza, recò loro molestia o pena, poiché conosceva i loro pensieri e preveniva i loro desideri.
"Le persone povere che si rivolgono alle 15.000 strutture caritative in Italia sono sempre più numerose. Molte di queste strutture caritative segnalano difficoltà a proseguire la loro azione nel futuro. Gli stessi segnali giungono anche dagli altri paesi europei, e non solo dalla Grecia. La fine del Programme Européen d'aide Alimentaire aux plus Démunis (PEAD) nel 2014 non ci lascia tranquilli. Accogliamo con piacere che l’Unione Europea e il Governo Italiano hanno predisposto due importanti provvedimenti a favore dei più poveri: questi sono sicuramente segnali di lungimiranza. Ci allarma che nell’attuale campagna elettorale questi argomenti non vengano trattati con l'importanza che meritano, eppure sono più di 3.5 milioni gli italiani e circa 20 milioni gli europei che ricevono aiuti alimentari per sopravvivere. Per quanto sopra esposto a tutti i candidati vorremmo chiedere: di inserire nelle loro agende politiche questa grave emergenza, che rischia di trasformarsi da un problema sociale per molti a un problema di sicurezza per tutti."
Cari amici, desideriamo precisare - riguardo al tema delle elezioni politiche - che il nostro obiettivo è unicamente quello di riflettere insieme sulla disastrosa situazione morale in Italia causata dai precedenti governi, e di proporre all'attenzione degli iscritti un orientamento politico più conforme alla tutela dei valori cristiani e umani. A noi non interessano i cavilli politici, le maggioranze o le ipocrisie dell'uno o dell'altro partito: a noi interessa obbedire alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica, la quale orienta le scelte dei cristiani all'interno della vita politica verso quei valori irrinunciabili che stanno alla base di una sana e pacifica convivenza. Non si tratta di per sé di «valori confessionali», poiché tali esigenze etiche sono radicate nell’essere umano e appartengono alla legge morale naturale. Esse non esigono in chi le difende la professione di fede cristiana. Tali valori sono: il rispetto della vita umana dal suo concepimento al suo naturale termine la tutela della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, a dispetto di qualsiasi altra unione di fatto garanzia della libertà di educazione ai genitori per i propri figli tutela sociale dei minori e alla liberazione delle vittime dalle moderne forme di schiavitù (si pensi ad esempio, alla droga e allo sfruttamento della prostituzione). il diritto alla libertà religiosa e lo sviluppo per un’economia che sia al servizio della persona e del bene comune, nel rispetto della giustizia sociale, infine, il grande tema della pace, che è sempre «frutto della giustizia ed effetto della carità»; essa esige il rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo e richiede un impegno costante e vigile da parte di chi ha la responsabilità politica. ...
«Dobbiamo essere testimoni di Cristo. Avere quella coerenza interiore tra ciò che si afferma, ciò in cui si crede e ciò che concretamente si fa. È fondamentale che si accresca il numero dei testimoni. Oggi la sfida missionaria si gioca in Europa. Essere missionari oggi vuol dire vivificare la fede cristiana in Europa». È sempre molto diretto nelle sue affermazioni l’On.le Magdi Cristiano Allam, parlamentare europeo e fondatore del movimento “Io amo l’Italia”, lista che si presenterà, da sola, alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Nazionale.
"Siamo - dice all'ANSA il candidato premier di 'Io amo l'Italia'- l'unico soggetto politico che rivendica la prerogativa dello Stato di emettere moneta a credito, consentendoci di ripianare il debito senza contrarre nuovo debito, affrancandoci dal signoraggio bancario, ripianando il debito pubblico, delle imprese, delle famiglie e delle banche. Siamo l'unico soggetto politico - prosegue l'eurodeputato che promuove lo sviluppo e la piena occupazione partendo dal drastico abbattimento del costo dello Stato eliminando Province, Regioni, Senato, Municipalizzate e Parificate- che salvaguarda i valori non negoziabili a cominciare dalla sacralita' della vita e dalla centralita' della famiglia naturale. "
Una decisione che sicuramente susciterà dibattito. Una decisione presa dopo le polemiche sollevate da una donna tedesca che si era vista negare l'assunzione della pillola del giorno dopo da due cliniche cattoliche nella città di Colonia. Era intervenuto il cardinale di Colonia, Joachim Meisner, che aveva accordato il permesso alle cliniche cattoliche di somministrare la pillola alle donne vittime di violenza sessuale. Adesso la conferenza episcopale tedesca ha deciso che le cliniche cattoliche di tutta la Germania potranno distribuire la pillola del giorno dopo appunto nei casi di violenza sessuale, con la condizione che il farmaco eviti la fecondazione e non provochi l'aborto. Tra le altre cose, si dice anche che l'autorizzazione nasca dal fatto che oggi esistono pillole appunto in grado di evitare la fecondazione, ma non farmaci dagli effetti abortivi. C'è chi ha definito questa decisione una svolta in chiave progressista della Chiesa tedesca, e qualcuno che definisce la Chiesa tedesca su posizioni progressiste da sempre.
Il 16 febbraio nel sud ovest del Tanzania tre persone hanno aggredito un bambino di sette anni, Mwigulu Magessa, mentre tornava a casa da scuola insieme a quattro compagni e gli hanno amputato una mano, dileguandosi poi con l’arto. La notizia ha fatto il giro del mondo riportando per un momento l’attenzione su un fenomeno agghiacciante: l’uso, tuttora, in stregoneria di organi umani e, in taluni casi, il sacrificio di esseri umani, spesso dei bambini, scelti per l’ovvia ragione di essere più vulnerabili, in altre parole, più facili da catturare e uccidere.
Cari figli, vi invito alla preghiera con il cuore affinché la vostra preghiera sia un dialogo con Dio. Io desidero che ognuno di voi consacri più tempo a Dio. Satana è forte e desidera distruggervi ed ingannarvi in molti modi, perciò, miei cari figli, pregate ogni giorno affinché la vostra vita sia un bene per voi e per tutti quelli che incontrate. Io sono con voi e vi proteggo nonostante che satana desideri distruggere i miei progetti e fermare i desideri che il Padre celeste vuole realizzare qui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
La Corea del Nord ha avvisato la Corea del Sud che farà "il secondo e terzo passo" dopo il collaudo nucleare, svolto la settimana scorsa, del suo arsenale militare. Secondo l'inviato nordcoreano alle Nazioni Unite, Jon Yong Ryong "non abbiamo mai riconosciuto le risoluzioni propagandistiche sulle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Come dice il proverbio 'un cucciolo non ha paura della tigre', e un comportamento sbagliato della Corea del Sud potrebbe preannunciare solo la sua distruzione finale". Nei giorni scorsi i ministri degli Esteri dell'Ue e le Nazioni Unite hanno approvato una nuova tornata di sanzioni contro la Corea del Nord, in risposta al test nucleare condotto il 12 febbraio da Pyongyang. Tuttavia, la mossa diplomatica non sembra aver fermato il regime: al poligono Phungeri, situato nel nord-est della Corea del Nord, è stata registrata negli ultimi giorni un'attività che potrebbe testimoniare la preparazione di un nuovo collaudo nucleare sotterraneo.
Due nuovi incidenti anticristiani in Madhya Pradesh mostrano l'ultima "tendenza" tra i fondamentalisti indù: oltre a portare false accuse di conversioni forzate, gli aggressori attaccano i fedeli nell'intimità di una casa privata. Eppure, come nota ad AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), "per il nostro Codice penale pregare in casa non è un reato". Gli attacchi sono avvenuti il 16 e il 18 febbraio scorsi contro due diverse comunità pentecostali. Tre giorni fa membri del Bajrang Dal (gruppo ultranazionalista indù) sono piombati nell'abitazione del cristiano Hiralal (villaggio di Roshni). Gli attivisti hanno pestato il rev. Iliyas Buck, che conduceva una lettura biblica, e hanno chiamato la polizia. Gli agenti lo hanno condotto in centrale per registrare un'accusa di conversioni forzate, lasciandolo andare qualche ora dopo.
"A distanza di cinque anni dalla scomparsa di Chiara Lubich, la spiritualità e il carisma del Movimento dei Focolari sono più vivi che mai e si declinano in molte sfide delicate e, al tempo stesso, entusiasmanti. È quanto emerge da La scommessa di Emmaus. Cosa fanno e cosa pensano i focolarini nel dopo Chiara Lubich (Città Nuova Editrice, 2012), il libro-intervista a Maria Voce, attuale presidente dei Focolari, realizzato da Michele Zanzucchi e Paolo Lòriga, rispettivamente direttore e caporedattore della rivista Città Nuova. Il volume è stato presentato ieri sera a Roma, alla Terrazza di Civita, alla presenza dei due intervistatori e di altre personalità che hanno conosciuto da vicino la realtà dei Focolari. La conferenza è stata moderata dal giornalista vaticanista Ignazio Ingrao, che ha definito il libro, per certi versi, “politicamente scorretto, come del resto non aveva paura di essere Chiara Lubich” e, al tempo stesso, guidato dalla “capacità all’ascolto che diventa non solo dimensione di vita ma anche ‘di governo’”."
“Seguiamo ed imitiamo Maria” e “tutta la nostra vita diventerà un Magnificat”. E’ l’amore per la Madre di Dio uno dei tratti distintivi della dimensione spirituale del Pontificato di Benedetto XVI. Un Papa mariano, proprio come il suo amato predecessore Giovanni Paolo II. Un amore filiale che nasce da lontano. Se, infatti, nella vita e nel Pontificato di Karol Wojtyla ha avuto un grande ruolo il Santuario mariano di Cz?stochowa, altrettanto si può dire per Joseph Ratzinger e il Santuario di Altötting, cuore mariano della Baviera.
L’istituto nazionale inglese per la ricerca e l’eccellenza clinica (Nice) ha pubblicato le nuove linee guida per garantire l’accesso alla fecondazione assistita attraverso il Sistema sanitario nazionale, quindi gratuitamente. Fino ad ora, potevano fare richiesta solo donne di età inferiore ai 40, che venivano sottoposte a tre cicli di fecondazione. Le nuove linee guida alzano il limite di età a 42 anni per quelle donne che non sono mai ricorse alla fecondazione assistita e che non possono rimanere incinta. Queste avranno però a disposizione solo un ciclo. La novità più rilevante riguarda però le lesbiche, che potranno usufruire gratuitamente della fecondazione a patto che abbiano già provato altre tecniche.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Ho già detto che gli angeli custodi di Maria erano mille, e non uno solo come capita per ogni comune mortale. E in considerazione della sua dignità, i mille angeli custodivano e assistevano Maria con una vigilanza superiore a quella di qualsiasi altro angelo verso l'anima a lui raccomandata. Oltre questi mille, che erano suoi custodi assidui ed ordinari, la servivano, nelle diverse occasioni che si presentavano, molti altri angeli, specialmente dopo il concepimento del Verbo divino incarnato. Dissi anche, come sopra, che la scelta e la nomina di questi mille angeli furono fatte da Dio al tempo della creazione, della giustificazione dei buoni e della cadutà dei cattivi. Dopo che fu loro proposto, come a viatori, l'oggetto della divinità, venne anche manifestata la santissima umanità che avrebbe assunto il Verbo, nonché raffigurata la sua purissima Madre, affinché li potessero riconoscere come loro superiori. Quindi, gli angeli apostati furono castigati, mentre furono premiati quelli ubbidienti, secondo la proporzione che il Signore nella sua giustissima equità volle osservare. Or dunque, per quanto concerne il premio accidentale elargito agli angeli, come ho già avuto modo di dire, esso non fu dato in egual misura: la diversità dipendeva dai differenti sentimenti di affetto che provavano verso i misteri del Verbo incarnato e della sua purissima Madre; misteri che, per ordine, andarono conoscendo prima e dopo la caduta degli angeli cattivi. Proprio a questo premio accidentale si riferiscono l'essere stati eletti per assistere e servire Maria santissima e il Verbo incarnato, come anche il modo e la forma che prendevano, nell'apparire visibilmente alla regina. Questo è quello che intendo spiegare in questo capitolo, confessando, tuttavia, la mia incapacità: è molto difficile, infatti, racchiudere in un semplice discorso, fatto di parole e di termini materiali, le perfezioni e le operazioni di questi spiriti puri ed eccelsi. Se io passassi sotto silenzio questo punto, tralascerei nella storia una gran parte delle sublimi occupazioni che tenevano impegnata la Regina del cielo, quando era pellegrina sulla terra. Dopo aver esercitato le opere con il Signore, la sua occupazione principale era quella di trattare con i suoi ministri, gli spiriti angelici; e pertanto senza questa illustre parte, il racconto della sua santissima vita sarebbe rimasto incompleto.
Dopo aver reso pubblico un parere favorevole alla «sedazione terminale» (vedere Sintesi di stampa Genetica del 15 febbraio 2013), l'Ordine dei medici francese pubblica ora un'indagine, realizzata presso 650 medici rappresentanti dell'intera professione. Per quanto riguarda la legge Leonetti, il sondaggio mostra che il «43% stimano la norma sufficiente», mentre “il 53% la conoscono molto male o abbastanza male”. In generale, il tema dell'eutanasia “pone un caso di coscienza ai medici”. Innanzitutto, il sondaggio rivela che “il 94% vorrebbe poter invocare la clausola di coscienza nel caso in cui fosse coinvolto in un suicidio assistito”. Inoltre, interrogati sul “passaggio all'atto per un'eutanasia”, emerge dall'indagine mostra che “nel caso in cui il paziente fosse cosciente, il 42% [dei medici] preferirebbe essere consultati e non partecipare alla decizione. Per il 35%, invece, non ci sarebbe nessun problema”.
“La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno”: è uno dei passaggi chiave dell’Enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI. Lo sviluppo umano integrale della persona e dei popoli, in un tempo di grave crisi economica, è stato proprio uno dei temi caratterizzanti del Pontificato di Joseph Ratzinger.
L’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto in prima linea contro la pedofilia on line. Diminuiscono i siti Internet nel web visibile, ma aumentano quelli nel “deep web”, una rete parallela a cui anche la Polizia postale ha difficoltà ad accedere. Stamattina, l’Associazione ha presentato il suo Rapporto annuale.
Un cristiano della comunità armena apostolica è stato ucciso a bruciapelo da terroristi in preda a furore religioso. L'uomo - di cui l'agenzia Fides preferisce non diffondere le generalità per motivi di sicurezza della sua famiglia - secondo la comunità armena locale, è “un martire del conflitto siriano, perché ucciso in odium fidei”. L’uomo si trovava in un convoglio diretto ad Aleppo. Il pulmino su cui trovava è stato fermato per strada da un gruppo di miliziani islamisti che hanno chiesto le carte di identità dei viaggiatori. Avendo notato che il cognome dell'uomo terminava con il suffisso “ian”, lo hanno identificato come un armeno. Lo hanno dunque fermato e perquisito, scoprendo che portava una grande croce al collo. A quel punto uno dei terroristi ha sparato sulla croce, dilaniando il petto dell'uomo.
Uno tsunami di sciocchezze. Sono quelle che si leggono – incredibilmente, anche su organi di stampa cattolici – a proposito del cardinale Roger Mahony, arcivescovo emerito di Los Angeles, cui si chiede di non partecipare al Conclave perché è tuttora coinvolto in processi in cui lo si accusa di avere protetto preti pedofili. Il lettore a questo punto si chiederà: ma quello dei preti pedofili non è un dramma denunciato con toni tanto accorati da Benedetto XVI? Lo è, certamente. Non è, allora, un po’ forte parlare di sciocchezze? Non lo è, per due ragioni. La prima è che partecipare al Conclave non è un premio o una vacanza. È un compito molto gravoso, un dovere prima ancora di un diritto. Il diritto canonico non prevede l’esclusione dal Conclave per ragioni morali o disciplinari. Certamente a tutti i Conclavi della storia hanno partecipato cardinali che avevano qualche scheletro nell’armadio dal punto di vista personale, morale, politico o peggio ancora dottrinale. Questa circostanza ci ricorda che la Chiesa è fatta di santi e di peccatori. Non dobbiamo scandalizzarcene. Se qualche cardinale in difficoltà ritenesse liberamente di non partecipare al conclave si tratterebbe di un gesto nobile. Ma questi gesti si ammirano, non s’impongono, neppure a colpi di sondaggi come quello che ha proposto «Famiglia Cristiana» a lettori che certamente non hanno letto le carte delle complesse cause civili statunitensi relative a Mahony, e hanno «votato» per escluderlo dal Conclave sull’onda di una facile reazione emotiva.
"Una visita inaspettata ha allietato la redazione del settimanale cattolico polacco Niedziela, a Czestochowa. E’ il signor Artur Dreifinger, argentino, ebreo di origine, che da ragazzo, durante la seconda guerra mondiale, fu salvato da don Antoni Marchewka, sacerdote di Czestochowa, divenuto poi capo redattore proprio di Niedziela (1945-1953). “Durante l'occupazione, mia madre decise che avrei assunto il nome di Tadeusz Stenawka” ha raccontato Dreifinger durante la visita. “Ricordo che mi affidò ad un sacerdote che mi condusse nella piccola stanza dove viveva. C'era un letto singolo, un bagno, una scala e un tavolo”. “Il prete si chiamava don Antoni Marchewka – ha proseguito - e mi disse di non uscire in strada e di non avvicinarmi al balcone. Per tutto il giorno, quindi, stavo seduto dentro la stanza e lo aspettavo. Mi salutava sempre la mattina e poi tornava la sera”. “Un giorno – ha ricordato ancora il signor Artur - don Antoni mi portò con sé in Chiesa e, da allora, ci andai con lui ogni giorno. Venne però il momento in cui mi disse: ‘Tadzik, dobbiamo andare’. Ricordo quella mattina come se fosse ieri: era ancora buio, pioveva e nella strada non c’era nessuna persona”."
Domenica 10 febbraio ritorno a casa trafelata dopo tre bellissimi giorni trascorsi fuori Roma densi di impegni e mi rendo conto frastornata che non occorreva disfare la valigia, tutt’altro: dovevo prepararne un’altra in vista della mattina seguente per andare verso un luogo del tutto particolare, dove desideravo recarmi, dopo aver rinviato più volte la data. “Domani pensi di andare a Loreto?!”, chiede mia madre osservandomi con la curiosità di chi si trova di fronte ad una persona fantasiosa dalle improvvisazioni più strampalate. “Dove vuoi andare? Domani è emergenza maltempo, è stato rimandato addirittura il concorso nazionale per le scuole”. Accende la televisione a dimostrazione che, in effetti, il telegiornale - o tele-calamità, a seconda dei punti di vista - annunciava che la protezione civile era mobilitata per i due giorni seguenti… Continuo ad ultimare i miei preparativi senza dare troppa importanza a quelli che spesso chiamo ‘uccelli del malaugurio’; “il rischio lo corriamo, noi partiamo e il Signore farà il resto, comunque ci avremo provato”, decido risoluta.
Più passano i giorni dall’11 febbraio scorso, quando Benedetto XVI ha compiuto quel gesto umile e coraggioso di rinunzia al Pontificato e più si chiariscono le motivazioni che l‘hanno portato a questa decisione veramente rivoluzionaria in duemila anni di storia della Chiesa. Perché è proprio la prima volta che succede questo. Le poche rinunzie di Papi del lontano passato erano tutte fatte per pressioni e minacce esterne, in tempi non democratici come questi che viviamo nel nostro Occidente. In altre parole, il segno della rinunzia indica che la Chiesa è alla vigilia di una svolta epocale, che non riusciamo ancora a capire quale sia, ma siamo sicuri che il passo indietro del grande Papa teologo è stato fatto per il maggior bene della Chiesa, come lui stesso ha detto l’11 febbraio scorso.
Non è un caso se la Cina è stato l’unico paese al mondo a non dare la notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, se non dopo molte ore con una breve stringata su Xinhua; non è un caso se ieri il portavoce del ministro degli Esteri Hong Lei ha dichiarato freddo a riguardo che l’unica cosa che interessa a Pechino è che «il Vaticano non interferisca nei nostri problemi interni»; non è un caso, ancora, che l’ultimo messaggio di Benedetto XVI prima di annunciare la rinuncia al soglio papale sia stato rivolto ai «cinesi in ogni nazione» e che il vescovo di Hong Kong John Tong Hon sia grato «in maniera particolare» al Papa.
Paul Johnson, 85 anni, massimo storico inglese e autore di libri che hanno venduto milioni di copie, commenta le dimissioni di Benedetto XVI: «Scelta saggia, non ha più le forze per essere la guida nel mondo moderno».
Nel caso controverso posto da una coppia di lesbiche la Corte di Strasburgo ha così sentenziato: due donne, una delle quali ha in precedenza avuto un figlio da un uomo da cui poi si è separata, hanno il diritto ad adottare alla pari il bambino e a creare così un nuovo nucleo famigliare stabile e a sé stante. Siamo ben oltre l’adozione gay: siamo a un giudizio – definitivo perché emesso dalla Grande Chambre e i cui principi valgono per tutti i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa – in cui la massima giurisdizione europea stabilisce che il legame naturale che unisce padre e figlio può essere rescisso per sentenza.
Carissimi fedeli della diocesi di Roma, mercoledì 27 febbraio alle ore 10.30, in Piazza San Pietro, il Santo Padre terrà l’ultima Udienza Generale del suo Pontificato.
La nostra comunità diocesana in questi anni ha più volte sperimentato la paterna vicinanza di Papa Benedetto XVI il quale non ci ha mai fatto mancare la Sua illuminata parola per indirizzarci nel cammino spirituale e pastorale. Le visite che Egli ha compiuto nelle parrocchie e in altre realtà hanno permesso a molti di noi di apprezzarne la mitezza e la delicatezza d’animo.
Desidero, pertanto, invitare tutti a partecipare numerosi a questo significativo momento di vita della Chiesa e della nostra diocesi per manifestare ancora una volta il nostro affetto e la nostra devozione al Santo Padre e per pregare con Lui e per Lui il Signore Gesù, Pastore eterno della Chiesa.
Per l’ingresso in Piazza San Pietro non è previsto alcun biglietto, proprio al fine di favorire la più ampia partecipazione possibile.
Mentre invito tutti a perseverare nella preghiera per Papa Benedetto, invochiamo anche la materna intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, sui Cardinali che saranno chiamati a eleggere il nuovo Vescovo di Roma.
Il Signore vi benedica.

Cardinale Agostino Vallini

19 febbraio 2013
Il nuovo Manuale diagnostico e statistico di disturbi mentali (Dsm-V) uscirà nel maggio 2013. L’impostazione generale rimane quella precedente: si considera patologia tutto ciò che è dramma umano e dolore. Al contrario, l’invulnerabilità è considerata sinonimo di sanità mentale. Fra le patologie non appare più la pedofilia. Prima considerata una malattia, ora è diventata un “disordine”, e solo nel caso in cui provochi “disagio” a chi prova attrazione fisica verso i bambini o all’area sociale circostante al soggetto. Fra gli studiosi intervenuti sul tema, c’è Linda Ames Nicolosi, direttore del Narth, l’Associazione americana di ricerca sulle terapie per l’omosessualità: «Da molti anni ad oggi – ha scritto sul sito dell’associazione – gli psicologi sono rimasti imprigionati in un dilemma filosofico: è la “malattia mentale” qualcosa che si può dire patologico, da un punto di vista oggettivo, scientifico e “neutrale”? La verità è che non c’è accordo universale su questo», nota la studiosa. E la confusione starebbe proprio qui. «Questo problema è evidente ora che si pone la discussione relativa alla pedofilia: molestare i bambini è illegale e la nostra cultura lo considera moralmente sbagliato, ma ora alcuni terapisti dicono che provare attrazione per un bambino non può essere considerato un orientamento mentale patologico».
"“Addetta stampa di Gesù”. Così si presenta provocatoriamente sui palcoscenici Frigide Barjot. L’umorista cattolica francese non pretende certo di rappresentare la volontà di Dio, ma è la portavoce di «oltre un milione di persone» che hanno sfilato a Parigi il 13 gennaio contro il matrimonio e l’adozione gay nella grande Manif Pour Tous. È lei che ha ideato la manifestazione che è riuscita a mettere insieme cattolici, ebrei, musulmani, socialisti non allineati con le direttive di Francois Hollande e perfino omosessuali. La legge Taubira che legalizza il matrimonio gay è stato approvata dal Parlamento francese il 12 febbraio, ma il 2 aprile arriverà in Senato e Frigide Barjot a tempi.it promette battaglia: «Chi ha detto che passerà al Senato? Non è affatto certo e se succederà torneremo in piazza per chiedere un referendum e saremo anche più di un milione questa volta»."
Davanti all’impegno civico, morale ed anche religioso del voto elettorale alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 molti cattolici provano sentimenti di confusione e di sconforto. Mai come in queste elezioni l’elettore cattolico, consapevole della posta in gioco e desideroso di applicare gli insegnamenti della Chiesa, si è trovato smarrito davanti ad un quadro politico che non lo soddisfa e nel quale i principi che egli ritiene fondamentali rischiano di smarrirsi. Lo sconforto è un sentimento umano che in certe situazioni è comprensibile, ma che deve essere vinto dalla fede, dalla speranza e dalla carità cristiane. Vogliamo fare alcune considerazioni sia per prendere atto dei motivi profondi di questo sconforto, sia per indicare una ripresa da attuare a cominciare dal 26 febbraio prossimo.
La sette denominazioni della Chiesa cattolica egiziana accolgono in modo positivo e costruttivo la notizia della rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio. La Chiesa copta ortodossa ha assunto invece un profilo discreto. Molti prelati considerano questa decisione non comune e senza precedenti nella tradizione delle chiese orientali. Tuttavia, rispettano la scelta del Papa e si astengono da fare commenti. Il card. Antonios Naguib, ex patriarca della Chiesa copta cattolica, sottolinea che ''il Papa ha preso davanti a Dio Onnipotente la decisione corretta al momento opportuno''. Di recente, lo stesso presule, di dieci anni più giovane di Benedetto XVI, ha rassegnato le sue dimissioni per motivi di salute.
L'Arabia Saudita ha arrestato 53 etiopi cristiani - 46 donne e sei uomini - mentre svolgevano un incontro di preghiera in una casa privata. Funzionari della polizia sono piombati nell'abitazione e hanno portato via i fedeli, accusando i tre leader religiosi presenti di convertire musulmani al cristianesimo. Il fatto è avvenuto a Damman, capitale della provincia orientale del Regno, e risale all'8 febbraio scorso, ma fonti locali, legate alla World Evagelical Alliance's Religious Liberty Commission (Wea-Rlc) hanno diffuso la notizia solo in questi giorni. Secondo la Wea-Rlc, le autorità saudite dovrebbero rilasciare due cristiani, perché dotati di permesso di soggiorno. Con ogni probabilità, tutti gli altri verranno deportati.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,29-32) In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Vangelo Lc 9,28b-36 Mentre Gesù pregava, il suo volto cambio d'aspetto.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Era precetto della legge, nel capitolo dodicesimo del Levitico, che la donna, partorendo una figlia, si considerasse immonda per due settimane e rimanesse poi nella purificazione del parto sessantasei giorni, cioè il doppio del parto di un maschio. Compiuti tutti i giorni della sua purificazione, era stabilito che offrisse un agnello di un anno in olocausto, sia per le figlie che per i figli, e un colombino o una tortorella per il peccato, consegnandoli al sacerdote davanti alla porta del tabernacolo perché li offrisse al Signore e pregasse per lei; con ciò veniva purificata. Il parto della fortunata sant'Anna fu purissimo come conveniva alla sua divina figlia, dalla quale traeva origine la purezza della madre. E sebbene, per questo motivo, non avesse bisogno di altra purificazione, volle, tuttavia, pagare il debito della legge, adempiendola puntualmente e lasciandosi così reputare come immonda, agli occhi degli uomini, quando invece era del tutto libera dalle prescrizioni di purificazione che la legge ordinava. Trascorsi i sessanta giorni della purificazione, sant'Anna salì al tempio, con la mente infiammata d'amore divino, portando nelle sue braccia la sua benedetta bambina. Accompagnata da innumerevoli angeli e avendo con sé le offerte secondo la legge, arrivò alla porta del tabernacolo e parlò con il sommo sacerdote, il santo Simeone. Egli dimorando a lungo nel tempio ebbe il privilegio che la bambina Maria fosse offerta al Signore, in sua presenza e proprio fra le sue braccia. E sebbene, nelle varie occasioni capitategli, Simeone non conoscesse la dignità della divina signora, tuttavia, come diremo in seguito, avvertì, per tutto il tempo, nel suo spirito intense movenze ed impulsi che gli facevano intuire la grandezza di quella bambina agli occhi di Dio.
Si chiama Feng Jianmei, il suo caso risale al giugno scorso, ma è tornato d’attualità perché la ragazza cinese pochi giorni fa ha deciso di parlare. Feng è una delle tante vittime della politica del figlio unico in Cina: fu costretta ad abortire al settimo mese di gravidanza, dopo essere stata prelevata dalla propria abitazione e picchiata. Le foto orribili che circolano su internet la ritraggono riversa su quello che pare un letto d’ospedale, con accanto il figlio morto frutto dell’interruzione di gravidanza forzata. Le notizie circa le brutalità alle quali è stata sottoposta Feng Jianmei sono circolate fin da subito grazie ad associazioni che si dedicano alla tutela dei diritti umani, e delle donne in particolare, in Cina. Tra esse 64Tianwang e Women’s Rights Without Frontiers, che descrissero i particolari della vicenda: la donna, residente nella provincia di Shaanxi, fu bendata e portata via da ufficiali governativi operanti nell’ambito del controllo demografico, mentre il marito, Deng Jiyuan, si trovava al lavoro.
Una città raccolta in preghiera, per accogliere il Papa che si accinge a ritirarsi in preghiera. È così che si presenterà agli occhi di Benedetto XVI la popolazione di Castel Gandolfo il prossimo 28 febbraio, quando nel pomeriggio il Pontefice giungerà nel Palazzo apostolico al termine del suo ministero petrino.
Da martedì 19 a giovedì 21 febbraio, il Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, Card. Robert Sarah, con il Segretario del Dicastero, Mons. Giampietro Dal Toso, si recheranno in Giordania, dove sono stati invitati ad intervenire in occasione del forum regionale delle Caritas del Medio Oriente - Nord Africa - Corno d'Africa. L’incontro costituirà anche un’importante occasione per fare il punto sugli aiuti umanitari portati dagli organismi caritativi cattolici, in particolare la Caritas, ai profughi e alle vittime del violento conflitto in Siria. Saranno infatti presenti i rappresentanti di tutte le Caritas della regione, oltre a rappresentanti delle Chiese locali. La situazione a livello umanitario in quel Paese e in tutta la regione è ormai insostenibile. Alcune stime giungono a parlare di 1 milione di rifugiati, oltre 2,5 milioni di sfollati, quasi 100mila morti direttamente imputabili alle violenze e innumerevoli altri, il cui numero non è neppure quantificabile, indirettamente causati dall’impoverimento complessivo della popolazione, indotto principalmente dalla guerra stessa.
Lo straordinario annuncio della rinuncia di papa Benedetto XVI, avvenuta lunedì scorso, è stata la notizia più battuta al mondo durante la scorsa settimana. Un risvolto interessante di molti dei commenti espressi per l’occasione è stato come questi hanno rivelato i preconcetti di chi li ha manifestati. La risposta di Benedetto XVI ai problemi della Chiesa è stato l’aver “insistito sul fatto che solo un’adesione senza compromessi alla dottrina del passato poteva preservare la fede”, ha affermato il Washington Post in un editoriale. Quasi come se, in qualche modo, il ruolo del pontificato non fosse fedelmente nelle mani della dottrina della Chiesa ma, piuttosto, si conformasse alle ultime opinioni alla moda. Il Washington Post, assieme a numerosi altre testate, ha espresso speranza per un “successore più progressista”. Il New York Times ha pubblicato una serie di commenti sulla notizia della rinuncia, alcuni dei quali ragionevolmente positivi. N
Ha otto anni ed è stata cresciuta da una coppia di lesbiche. Ha scritto al segretario di stato gallese David Jones per protestare contro la sua ostilità verso il matrimonio gay. Mr Jones, scrive The Indipendent, ha provocato una «tempesta di indignazione» la scorsa settimana quando ha spiegato la sua decisione di votare contro il matrimonio gay alla Camera dei Comuni all’inizio di questo mese. LA LETTERA DELLA BAMBINA. «Tra le molte persone che si sono lamentate delle sue motivazioni» scrive il quotidiano inglese, c’è anche una bambina che vive con le sue “due madri” a Londra. La lettera, scritta a matita e «ordinatamente», accusa Jones di voler condannare «gli esseri umani con sentimenti». La bambina afferma di essere stata allevata «benissimo» dalle due madri e che «si può essere cresciuti da chiunque purché vi sia amore».
La caccia ai cristiani torna a colpire in Africa. Ieri mattina a Zanzibar (Tanzania), isola a maggioranza musulmana, è stato assassinato il sacerdote cattolico padre Evarist Mushi, 55 anni. Intorno alle 7, il presbitero si stava recando presso la cattedrale di San Giuseppe per celebrare messa. Giunto sul posto, prima ancora di scendere dalla propria automobile, è stato bloccato nell’abitacolo da due giovani, uno dei quali l’ha ucciso con un colpo di pistola alla tempia. La ricostruzione del delitto è stata riferita all’agenzia Fides dal vescovo di Zanzibar, monsignor Augustine Shao. Il presule ha sostenuto che il delitto sia da mettere in relazione con le minacce fisiche e verbali che da tempo si susseguono contro il clero locale.
La Conferenza episcopale lombarda ha dato il via libera all’avvio dell’iter per la causa di beatificazione di fratel Ettore Boschini (1928-2004), il religioso camilliano che per decenni si è preso cura dei senza fissa dimora alla Stazione Centrale di Milano. Tempi ha spesso parlato di questo singolare e vulcanico religioso (l’ultima volta al Meeting di Rimini), la cui opera è oggi portata avanti da Teresa Martino. Per conoscere meglio la figura di fratel Ettore, ripubblichiamo un nostro vecchio articolo uscito nel 2005. ... In Colombia, aveva firmato un assegno di cento milioni, che non possedeva, per far costruire il rifugio. Mentre girovagava per la città trovò un povero che teneva uno straccio sul viso. Quando lo tolse, vide che metà del volto era stato mangiato dal cancro. Tentò di farlo ricoverare in qualche ospedale. Invano. «A che serve curarlo? Ha poco da vivere». Lo pulì, gli disinfettò la pelle marcia, lo baciò. Quella sera dall’Italia lo avvisarono di aver ricevuto una donazione pari al costo del rifugio colombiano.
Oltre 13 miliardi di euro. È questa la cifra, secondo una stima al ribasso, di quanto la Chiesa con le sue opere fa risparmiare in un anno allo Stato italiano. «Abbiamo scritto sulla base dei fatti, senza voler polemizzare con chi, anche in tempi recenti, ha suggerito con i suoi scritti l’idea di una Chiesa parassita dello Stato», cercando «di quantificare in modo almeno verosimile il contributo offerto» allo Stato italiano dalla Chiesa. Così Giuseppe Rusconi ha presentato il suo libro Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno (Rubbettino editore, 137 pagine, 12 euro). «Perché? Non per rivendicare meriti particolari alla Chiesa, non per una manifestazione di orgoglio cattolico, ma per cercare di stabilire un minimo di equilibrio – utile un’analisi spassionata sulla situazione – nel gran ballo di numeri riguardanti i costi della Chiesa per lo Stato».
Quattro stranieri sono stati arrestati in Libia con l’accusa di essere missionari intenti a fare proselitismo distribuendo materiale cristiano. È successo ieri a Bengasi e, come sottolinea Hussein Bin Hmeid, membro della sicurezza libica, «fare proselitismo è vietato in Libia. Siamo un paese composto al 100 per cento da musulmani e questo tipo di azioni mina la sicurezza nazionale». CRISTIANI SOTTO ATTACCO. In Libia il proselitismo, secondo una legge dell’era Gheddafi, è punibile anche con la pena di morte, anche se non si sono mai verificati incidenti di questo tipo. Da quando il regime è caduto, due anni fa, la vita dei cristiani (3% della popolazione) è andata peggiorando costantemente: molte suore sono state costrette ad abbandonare la Cirenaica, perché minacciate da bande armate di estremisti islamici, e come dichiarato da Daimasso Bruno, giardiniere del cimitero italiano a Tripoli, «non passa giorno senza che le nostre tombe siano profanate e vandalizzate».
Le Filippine aprono alla coltivazione del “riso dorato”, Ogm che contiene, rispetto al riso non geneticamente modificato, più vitamina A e che è stato inventato per trovare una soluzione all’elevata mortalità infantile che colpisce i bambini che si nutrono principalmente di riso e che per questo non assumono sufficiente vitamina A. Greenpeace è sul piede di guerra, sostenendo che «il riso dorato è inutile» e che i bambini delle Filippine saranno usati come «cavie umane».
I consigli comunali delle cittadine di Brighton e Hove vogliono mettere al bando i segnali delle toilette pubbliche, che indicano dove si debbano dirigere maschi e femmine. Il motivo è che l’indicazione è sessista e discriminatoria, vista il sempre crescente numero di persone transgender, che non sanno in che toilette recarsi. SIMBOLI ANTIQUATI. Questa proposta di mettere un simbolo più “politicamente corretto” ha attirato molte polemiche in entrambe le cittadine. Si dovrebbe cominciare con questa rivoluzione dei cartelli con il nuovo centro commerciale che sorgerà lungo il mare, nella piccola cittadina di Rottingdean (sotto la giurisdizione di Brighton). Il consigliere comunale conservatore Lynda Hyde, intervistata dal Daily Telegraph, ha detto che darà battaglia perché vengano conservati i classici simboli per le distinzioni di sesso. “Non sarebbe una cosa sicura, sopratutto per le mamme che accompagnano in bagno i loro bambini”.
La Cina intende sviluppare relazioni con il Vaticano a patto che questi «tagli le sue relazioni diplomatiche con Taiwan e si astenga dall'interferire negli affari interni cinesi». Lo ha detto in una conferenza stampa il portavoce del ministero degli esteri di Pechino, Hong Lei. Per il portavoce, che ha confermato che la Cina «è venuta a conoscenza» che il Papa Benedetto XVI si dimetterà il 28 febbraio, Pechino spera che il Vaticano «voglia mostrare flessibilità e sincerità nel creare condizioni per il miglioramento delle relazioni sino-vaticane sotto il nuovo Papa».
«Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza». Così il Papa nella lettera Porta fidei. Nell’omelia all’inaugurazione dell’Anno della fede ha aggiunto: «Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio». Il libro Sorpresi dalla Fede curato da don Arturo Cattaneo risponde a questo auspicio e a questa considerazione, sollecitando il lettore a confrontarsi, se non addirittura a ritrovarsi, in percorsi molto diversi perché diverse sono le circostanze della vita di ciascuno.
Una Chiesa ridimensionata, con molti meno seguaci, costretta ad abbandonare anche buona parte dei luoghi di culto costruiti nei secoli. Una Chiesa cattolica di minoranza, poco influente nella scelte politiche, socialmente irrilevante, umiliata e costretta a “ripartire dalle origini”. Ma anche una Chiesa che, attraverso questo “enorme sconvolgimento”, ritroverà se stessa e rinascerà “semplificata e più spirituale”. E’ la profezia sul futuro del cristianesimo pronunciata oltre 40 anni fa da un giovane teologo bavarese, Joseph Ratzinger. Riscoprirla oggi aiuta forse a offrire un’ulteriore chiave di lettura per decifrare la rinuncia di Benedetto XVI, perché riconduce il gesto sorprendente di Ratzinger nell’alveo della sua lettura della storia.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 6, 7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Giunse il giorno, lieto per il mondo, del felicissimo parto di sant'Anna e della nascita di colei che veniva alla luce santificata e consacrata per diventare Madre di Dio. Questo parto avvenne l'ottavo giorno del mese di settembre, compiuti nove mesi interi dalla concezione della santissima anima della nostra Regina e signora. Fu preavvertita sua madre Anna da una illuminazione interiore, nella quale il Signore le diede l'avviso che si avvicinava l'ora del parto. Così, piena della gioia dello Spirito divino, era tutta presa ad ascoltare la sua voce e prostratasi in orazione chiese al Signore che l'assistesse con la sua grazia e la sua protezione, per il buon esito del parto. Subito sentì nel suo seno un movimento, che è naturale quando le creature stanno per venire alla luce. Nello stesso tempo, la bambina Maria, più che fortunata, fu rapita, per provvidenza e virtù divina, in un'estasi altissima, nella quale assorta ed astratta da tutte le operazioni sensitive, venne al mondo senza percepirlo con i sensi, come invece avrebbe potuto se assieme all'uso della ragione, che aveva, li avesse lasciati, per natura, operare in quel momento. Il potere dell'Altissimo, però, dispose in questo modo, affinché la Principessa del cielo non avvertisse il naturale evento del parto. Maria nacque pura, bella e tutta piena di grazie, manifestando con esse che era esente dalla legge e dal tributo del peccato. E benché nella sostanza venne al mondo come gli altri figli di Adamo, tuttavia la sua nascita fu accompagnata da circostanze e grazie particolari, che la resero miracolosa ed ammirabile in tutta la natura, nonché lode eterna per il suo Autore. Questa divina stella mattutina spuntò, dunque, al mondo, intorno alla mezzanotte, cominciando così a dividere la notte dell'antica legge e delle prime tenebre dal giorno nuovo della grazia, che stava già per apparire. Colei che aveva la mente fissa nella Divinità fu così, conformemente agli altri bambini, avvolta in panni e posta ed accomodata in una culla; e venne trattata come una bambina quella che, in sapienza, eccedeva tutti i mortali e gli stessi serafini. Sua madre Anna non consentì che in quel momento fosse toccata da altri, ma lei stessa, con le sue mani, l'avvolse in fasce, senza esserne impedita dal parto, poiché fu libera dal doloroso travaglio cui sono soggette, ordinariamente, tutte le altre madri.
Filotea, tienti lontana dagli inganni e dagli allettamenti della sensualità. E’ un cancro che corrode impercettibilmente; e da inizi invisibili ti porta in breve a situazioni incontrollabili; è più facile evitarlo che guarirlo. I corpi umani assomigliano a vasi di vetro che non possono essere trasportati insieme senza porre qualche cosa tra l’uno e l’altro; senza tale precauzione, il rischio di mandarli in pezzi è molto grande. Anche la frutta ci può insegnare qualcosa: infatti anche se la frutta che trasporti è sana e matura al punto giusto, rischi di ammaccarla tutta sballottandola, se non metti qualcosa tra un frutto e l’altro. Anche l’acqua, per limpida che sia, quando la versi in un vaso, se ci mette il muso un animale sporco la sua limpidezza è svanita. Non permettere mai, Filotea, che qualcuno ti tocchi in modo screanzato, né per leggerezza, né per amicizia; è vero che, volendo, la castità può essere conservata anche in simili situazioni, che sanno più di leggerezza che di malizia; ma la freschezza del fiore della castità ne soffre sempre e ci perde qualche cosa. Se poi uno si lascia toccare in modo disonesto, è la fine totale della castità. La castità ha la sua radice nel cuore, ma è il corpo la sua abitazione; ecco perché si perde a causa dei sensi esteriori del corpo e per i pensieri e i desideri del cuore. Guardare, ascoltare, parlare, odorare, toccare cose disoneste è impudicizia se il cuore vi si immerge e ci prende piacere. S. Paolo taglia corto: La fornicazione non deve nemmeno essere nominata tra di voi. Le api evitano nel modo più assoluto di toccare le carogne, ma non basta: fuggono e non riescono nemmeno a sopportare il lezzo che ne emana. Nel Cantico dei Cantici, la Sposa dalle mani distilla mirra, profumo che preserva dalla corruzione; le sue labbra sono coperte di un nastro rosso, segno del pudore delle sue parole; i suoi occhi assomigliano a quelli di una colomba per la loro purezza; il suo naso è incorruttibile come i cedri del Libano. E’ così l’anima devota deve essere: casta, pura, onesta di mani, di labbra, di orecchie, di occhi e di corpo.
La Chiesa siriana, in tutte le sue articolazioni e comunità, non ha mai pagato e mai pagherà riscatti per i cristiani sequestrati. I fedeli chiedono alla comunità internazionale un sostegno per fermare la disumana pratica dei sequestri, verso tutti i cittadini siriani, e invitano i confratelli cristiani del mondo a offre preghiere e sacrifici spirituali per le vittime. E’ quanto riferiscono all’agenzia Fides autorevoli fonti nella Chiesa cattolica in Siria, specificando che qualsiasi campagna di “redenzione” dei rapiti (attualmente sono due i sacerdoti in mano a bande di sequestratori) è una campagna di natura del tutto spirituale e non implica alcuna raccolta di fondi.
Qual è l’immagine che Benedetto XVI ha della Chiesa? Quale eredità lascerà al suo successore? Sono questi alcuni degli interrogativi che molti si pongono, nei media e non solo. In realtà, sarebbe sufficiente ascoltare quello che il Papa sta dicendo in questi giorni per avere una risposta. “La Chiesa è di Cristo”, ha affermato con forza. La Chiesa ha bisogno di “rinnovarsi nello spirito”, ha ribadito ieri. A dieci giorni dalla fine del suo Pontificato, riprendiamo dunque alcuni passaggi degli ultimi interventi di Benedetto XVI.
Comunemente si sostiene, a proposito della vita umana, che il dato biologico deve essere valutato dal pensiero, cioè dalla filosofia. Nonspetterebbe alla biologia dire l’ultima parola su chi è uomo e chi non lo è, perché l’evidenza scientifica dovrebbe essere sottoposta ad un giudizio di valore e un tale giudizio, in quanto implicante la considerazione del senso della vita, sarebbe compito, appunto, della filosofia. Perciò può sembrare strano proporre una prova dell’esistenza dell’uomo non come filosofica, ma come giuridica. Il fatto è che il diritto e la giustizia per un verso hanno assolutamente bisogno di sapere chi è l’uomo e, per altro verso, forniscono dei criteri decisivi per riconoscerlo. “L’umanità” del diritto è evidente. Il diritto è fatto per l’uomo: “Hominum causa omne ius constitutum est”, dicevano già i giureconsulti dell’età romana.
"Dopo le prime 60 ore di preghiera - che si sono concluse con la partecipazione all’Angelus con il Santo Padre Benedetto XVI di questa mattina - continua senza soste fino alla conclusione di questo Pontificato la maratona di preghiera eucaristica organizzata dall’Associazione Nazionale Papaboys (i giovani del Papa) in collaborazione con i gruppi di Adunanza Eucaristica e dedicata alle intenzioni del Sommo Pontefice. In accordo con il Parroco della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci, Padre Mario Castiglione (la Chiesa è retta dalla Congregazione dei Padri Trinitari), la “maratona eucaristica” giorno e notte senza sosta è stata prorogata per altre 300 ore senza interruzioni, e andrà avanti fino alle ore 20 del 28 febbraio, quando il Santo Padre Benedetto XVI lascerà il ministero petrino per recarsi a Castelgandolfo."
Il ministero per la Salute e l’Associazione medica nazionale hanno portato alla luce parte di un racket diffuso in tutto il Paese. Membro della Pontificia accademia per la vita: “Scegliere il sesso dei feti significa mancare di rispetto verso le donne e favorisce la violenza contro di esse”.
Nuova offensiva del controverso premier turco Erdogan e del suo governo. Da tempo il leader turco sembra dirigersi verso la strada del fondamentalismo islamico, anche se a tinte soft (ad esempio che in parlamento possano sedere anche donne con il velo, o la restrizione se non l'annullamento della possibilità di abortire) e senza dichiarazioni di particolar tipo. Sono le iniziative del governo però a sottolineare questo aspetto, iniziative che non potranno non creare nuovi impedimenti al progetto a lungo covato di ingresso della Turchia nell'Unione europea. L'ultima della serie è una iniziativa al momento solo diplomatica che prevede la richiesta che tutti quei bambini turchi che per un motivo o per l'altro sono stati dati in affidamento a famiglie europee vengano restituiti al paese di origine. La discriminante è che siano famiglie di religione cristiana oppure coppie omosessuali. C'è già un caso specifico in cima alla lista: si tratta di un bimbo turco dato in affido in Olanda a una coppia di lesbiche. Non si specifica nella richiesta inviata a tutte le ambasciate turche in Europa affinché si attivino per tale scopo, che la discriminante è l'omosessualità o la religione cristiana, ma che un bambino turco ha il diritto di essere cresciuto in famiglie del suo paese in modo tale che cresca con la cultura originale della sua terra di nascita.
Padre Gabriele Amorth, presidente emerito dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, è l’ospite della puntata di venerdì 15 febbraio di “Vade Retro”, condotta dal giornalista David Murgia, su TV2000. La puntata speciale del programma d’informazione giornalistica avrà come titolo “Joseph Ratzinger e il Diavolo. Storia e controstoria di un pontificato all’insegna della battaglia contro il maligno”.
Come sarà la futura vita del Pontefice dimissionario? Trapelano le prime indiscrezioni su quello che lo stesso Benedetto ha definito "un ritiro dal mondo", il suo pensionamento, se così si può definire. Caso rarissimo e diverso dai precedenti, le dimissioni dell'attuale Pontefice a circa una settimana dall'addio vero e proprio suscitano molte domande. C'è chi ha posto l'interrogativo di come potranno convivere quelli che di fatto, dimissioni o no, saranno due Papi viventi contemporaneamente. Anche qui Benedetto ha lasciato trapelare che non si immischierà nel modo più assoluto nelle azioni del nuovo Pontefice, chiudendosi nel silenzio più assoluto. Per i primi due mesi Benedetto vivrà a Castel Gandolfo, in attesa che finiscano i lavori di ristrutturazione del monastero Mater Ecclesiae, sito dentro i confini vaticani, per dedicarsi poi a una vita di autentica clausura. Il resto della sua esistenza, ha detto, sarà dedicata allo studio e alla preghiera. Intanto si sa che che all'ex Pontefice sarà concesso un appannaggio, una pensione, pari a 2500 euro al mese e sarà nominato vescovo emerito di Roma.
È stata una settimana densa di avvenimenti, quella passata. Una settimana che andrebbe segnata con un cerchietto rosso nella storia dell’Italia. Una settimana nella quale sono emerse le mosse di un piano strategico di lunga gittata, un piano strategico contro il nostro Paese, contro il popolo italiano, contro noi tutti. Come già indicato chiaramente da alcuni articoli apparsi su queste pagine, si tratta di una fase in cui si muove un attacco deciso a quelle aziende di maggiore valore (tecnologico e di valorizzazione) insieme a quello che era (ed è, fino a prova contraria) il terzo polo bancario in Italia (e per la quale già si inizia a parlare di un’ipotesi di fusione con una banca estera; vi potete immaginare in quali condizioni? Con quale forza contrattuale?). Pure il fattarello successo in Vaticano (ironico!), sottintende una questione di una gravità enorme, nei termini in cui si è sviluppata. Sto parlando del caso Ior, che da mesi (almeno alcuni mesi, per quanto ne so io - ma non pretendo di saperla lunga o saperla tutta) è al centro di alcuni attacchi che non fanno pensare a niente di buono.
È stata una settimana densa di avvenimenti, quella passata. Una settimana che andrebbe segnata con un cerchietto rosso nella storia dell’Italia. Una settimana nella quale sono emerse le mosse di un piano strategico di lunga gittata, un piano strategico contro il nostro Paese, contro il popolo italiano, contro noi tutti. Come già indicato chiaramente da alcuni articoli apparsi su queste pagine, si tratta di una fase in cui si muove un attacco deciso a quelle aziende di maggiore valore (tecnologico e di valorizzazione) insieme a quello che era (ed è, fino a prova contraria) il terzo polo bancario in Italia (e per la quale già si inizia a parlare di un’ipotesi di fusione con una banca estera; vi potete immaginare in quali condizioni? Con quale forza contrattuale?). Pure il fattarello successo in Vaticano (ironico!), sottintende una questione di una gravità enorme, nei termini in cui si è sviluppata. Sto parlando del caso Ior, che da mesi (almeno alcuni mesi, per quanto ne so io - ma non pretendo di saperla lunga o saperla tutta) è al centro di alcuni attacchi che non fanno pensare a niente di buono.
È abbastanza naturale, che nel suo impegnato commento alla lettera di Julián Carrón a Repubblica sulla rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, Eugenio Scalfari dia prova di sostanziale scetticismo quanto alla possibilità – per Carrón la certezza – che l’eccezionalità dell’evento accresca il prestigio della Chiesa, ed apra per essa tempi nuovi. Anzi per lui «la rinuncia di Benedetto XVI segna una svolta decisiva nell’essenza della massima religione dell’Occidente e le infligge una ferita dalla quale è molto difficile che possa riaversi». Certo, al netto del riferire – come fa Carrón – quella decisione “all’esperienza presente di Cristo”, o come sintetizza Scalfari “all’ispirazione dello Spirito Santo”, è possibile che egli abbia ragione; e che quella di Carrón non sia la “verità”, il nocciolo profetico dell’evento, ma purtroppo per lui solo un’interpretazione, al massimo un auspicio di ben difficile realizzazione alla luce di un’analisi spassionata delle condizioni ecclesiali – mondane, troppo mondane – che hanno portato al gesto di Benedetto XVI.
Del resto, Hollande lo aveva promesso, durante la campagna, ai suoi elettori: «Proporrò che tutte le persone malate in fase avanzata o terminale di una malattia incurabile, che provoca una sofferenza fisica o psicologica insopportabile, possano domandare, a delle precise e strette condizioni, di beneficiare di un'assistenza medica per terminare la propria vita con dignità». Sulla scorta di tali promesse, si è mosso l'Ordine dei Medici francesi, in un documento adottato dal Consiglio dell'Ordine lo scorso 8 febbraio, ma reso noto solo ieri: sì alla sedazione terminale per i casi più gravi, sì alla revisione della legge Leonetti che vieta l'eutanasia.
Pubblichiamo il testo dell'intervento fatto da Papa Benedetto XVI all'Angelus del 17 febbraio 2013. Nelle parole che spiegano la liturgia domenicale, vi è implicito un preciso giudizio sulla crisi della Chiesa e del mondo intero. Mercoledì scorso, con il tradizionale Rito delle Ceneri, siamo entrati nella Quaresima, tempo di conversione e di penitenza in preparazione alla Pasqua. La Chiesa, che è madre e maestra, chiama tutti i suoi membri a rinnovarsi nello spirito, a ri-orientarsi decisamente verso Dio, rinnegando l’orgoglio e l’egoismo per vivere nell’amore. In questo Anno della fede la Quaresima è un tempo favorevole per riscoprire la fede in Dio come criterio-base della nostra vita e della vita della Chiesa. Ciò comporta sempre una lotta, un combattimento spirituale, perché lo spirito del male naturalmente si oppone alla nostra santificazione e cerca di farci deviare dalla via di Dio. Per questo, nella prima domenica di Quaresima, viene proclamato ogni anno il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto.
Immagini dell’Europa di oggi. A pochi chilometri da casa nostra – Lampedusa si trova più a sud di Sidi Bou Said – la Tunisia riprende a infiammarsi, la Libia diventa territorio impraticabile, dal quale fuggono perfino i diplomatici, l’Egitto è attraversato da manifestazioni con decine di vittime. Per tacere su quanto accade nel Mali o in Siria. Se non valesse alcuna considerazione sul rispetto dei diritti – ma perché non deve valere, perché deve funzionare a intermittenza? –, il Vecchio Continente avrebbe comunque ragioni per preoccuparsi: per le ricadute delle primavere arabe nel proprio territorio in termini di sicurezza interna, e per i riflessi sull’economia e sull’approvvigionamento energetico di una situazione che è appena all’inizio. Eppure, scorriamo i titoli dei tg di Parigi, di Roma, di Londra; troneggiano due notizie: la difesa dell’euro operata dalla Bce e dall’asse degli Stati del Nord Europa, a svantaggio di quelli del Sud dell’Unione, e i dibattiti nei vari parlamenti, o nelle campagne elettorali in corso, sul matrimonio gay.
Nella presente circostanza che, attraverso l’imminente chiamata all’espressione del voto, coinvolge il futuro civile del Paese, l’Arcivescovo S. Em. il Card. Carlo Caffarra offre questa riflessione e criteri di orientamento. Cari fedeli, solo dopo lunga riflessione ho deciso di dirvi parole di orientamento per il prossimo appuntamento elettorale. Di parole ne avete sentite tante in queste settimane; di promesse ne sono state fatte molte. Io non ho nessuna promessa da farvi. Spero solo che le mie parole non siano confuse con altre, perché non nascono da preoccupazioni politiche. E’ come pastore della Chiesa che vi parlo.
Durante l’apertura della Convention organizzata oggi a Roma da Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno cui partecipano esponenti del Pd, Sel, Rivoluzione Civile e Movimento 5 Stelle, è stata data lettura di un messaggio di Pier Luigi Bersani, candidato premier del centrosinistra, che rispondendo alle quattro questioni poste dalle associazioni, si è impegnato a estendere, entro sei mesi, la Legge Mancino anche ai reati di omofobia e di transfobia.
Medjugorje pilgrims should not buy books about the apparitions, for the far majority of the available books are not being loyal towards the truth, Medjugorje visionary Mirjana Dragicevic-Soldo says in a so far un-translated August 2012 interview to the Italian online magazine Io Acqua e Sapone. “I want to tell you, as brothers and sisters, not to spend money buying all these books in stores. Because 90 percent of them is not the truth, because each of these writers are here in Medjugorje for ten days, and then write a book” Mirjana says.
Poiché - come ho detto - Maria santissima fu concepita senza peccato, il suo spirito, da quella prima visione di Dio, restò tutto assorto e rapito dall'oggetto infinito del suo amore. Questo, cominciato nella stretta dimora del grembo materno nell'istante in cui fu creata la sua fortunatissima anima, non venne mai più meno, ma continuò ininterrotto e continuerà per tutta l'eternità nel sommo grado di gloria possibile ad una semplice creatura, che ella gode alla destra del suo santissimo Figlio. Affinché, poi, andasse sempre crescendo nella contemplazione e nell'amore divino, oltre le immagini infuse delle altre creature e quelle impresse in lei dalla prima manifestazione della santissima Trinità, per le quali esercitò molti atti delle virtù che li poteva operare, il Signore le rinnovò la meraviglia di quella visione astrattiva della sua divinità, concedendogliela altre due volte. La Trinità le si manifestò in questo modo tre volte prima della nascita: una nell'istante in cui fu concepita, l'altra verso la metà dei nove mesi e la terza il giorno prima di venire alla luce. Sebbene tale genere di visione non fosse continuo, ne ebbe un altro alquanto inferiore, ma anch'esso assai alto. Questa contemplazione di Dio attraverso la fede ed una illuminazione speciale fu continua in Maria santissima e superò quelle di tutti gli altri viatori insieme. Quanto alla visione astrattiva di Dio, sebbene non fosse opposta allo stato di viatrice, pure era così alta e vicina alla visione intuitiva che non doveva essere continua in questa vita mortale per chi aveva da meritare la gloria intuitiva con altri atti. Tuttavia, non cessava di essere un sommo beneficio della grazia a questo scopo, perché lasciava impresse nell'anima immagini del Signore tali da sollevarla assorbendo tutta la creatura nell'incendio dell'amore divino, che attraverso di esse si rinnovò nell'anima santissima di Maria finché ella stette nel grembo di sant'Anna. Qui avvenne che, possedendo l'uso perfettissimo della ragione e tenendosi occupata in continue domande a favore del genere umano, in atti eroici di riverenza, adorazione ed amore di Dio e nel conversare con gli angeli, non risentì l'angustia del naturale e stretto carcere del grembo materno, né le mancò il non usare i sensi, né le riuscirono pesanti i disagi propri di quello stato. A tutto ciò non faceva attenzione, stando più nel suo Amato che nel grembo di sua madre, anzi più che in se stessa.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
"Un sacerdote cattolico, padre Evarist Mushi, è stato ucciso questa mattina a Stone Town, capitale dell’arcipelago di Zanzibar, in Tanzania. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dal portavoce della polizia, due uomini hanno avvicinato il prete nei pressi della sua chiesa, dove stava per celebrare la Messa domenicale, e gli hanno sparato alla testa, ma non è ancora chiaro se alla base del gesto ci sia un movente legato all’odio religioso. L’isola, a maggioranza islamica, non è nuova a episodi del genere: il giorno di Natale un gruppo di uomini armati ferì gravemente un sacerdote, mentre lo scorso novembre alcuni aggressori gettarono acido sul volto e sul petto di un religioso musulmano. (R.B.)"
“La Lombardia deve essere il cuore credente dell’Europa”. È questo il concetto di fondo che Benedetto XVI ha affidato ai presuli della Regione italiana, ricevuti ieri mattina in Vaticano in visita ad Limina. Subito dopo l’udienza, Luca Collodi ha incontrato il capo della Chiesa ambrosiana, il cardinale Angelo Scola, e gli ha chiesto anzitutto quale realtà di Chiesa sia stata presentata a Benedetto XVI.
Capita di rado, e quando capita, non è mai per caso. Il libro di Kiko Argüello intitolato Il kerigma. Nelle baracche con i poveri, pubblicato appena qualche giorno fa dalla San Paolo, è entrato prepotentemente nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, piazzandosi al suo debutto direttamente al terzo posto assoluto (vedi www.ibuk.it). Un performance così rilevante ed eccezionale sul piano commerciale nasconde delle ragioni di altra natura, che riguardano il messaggio di cui il libro è portatore e ciò che il suo autore rappresenta agli occhi di tanti credenti. Kiko Argüello ha dato inizio al Cammino neocatecumenale che coinvolge un vasto numero di fedeli che vogliono prendere sul serio il Vangelo e si impegnano a tradurlo nella vita quotidiana. Nel libro l’autore, solitamente piuttosto restìo a dichiarazioni pubbliche, si racconta con sorprendente calore e profondità, rivelando le origini di un lungo percorso umano e spirituale che ha dato vita a una forma di iniziazione cristiana diffusa in oltre cento Paesi del mondo. Per la prima volta, dunque, egli stesso prende la parola per mostrare come la sua parabola esistenziale sia sfociata in un movimento in cui la comunità cristiana si è riconosciuta.
Nell’aprile del 1878 Don Bosco, di ritorno da uno dei suoi consueti viaggi trionfali in Francia, veniva sorpreso da malattia a Sam pierdarena. In una di quelle notti febbrili, la notte del venerdì santo, ebbe questo sogno. «Mi parve di trovarmi in una famiglia, i cui membri avevano deciso di mettere a morte un gatto. In quella casa regnava una grande confusione. Io stavo appoggiato a un bastoncello osservando, quand’ecco comparire un gatto nerastro con i peli irti, che corre va verso di me. Dietro a lui due grossi cagnacci lo inseguivano e sembrava che presto l’avrebbero raggiunto. Io, vedendo passare poco lungi da me quel gatto, lo chiamai. Esso parve esitare alquan to, ma avendo io replicato l’invito alzando un poco i lembi della mia veste, corse ad appiattarsi vicino ai miei piedi. Quei due cagnacci si fermarono di fronte a me ringhiando cupamente. — Via di qua — dissi loro —, lasciate in pace questo povero gatto. Allora, con mia grande meraviglia, quei cagnacci apersero la bocca e, snodando la lingua, presero a parlare in forma umana: — No, mai, dobbiamo ubbidire al nostro padrone, e abbiano ordine di uccidere questo gatto. — E con qual diritto? — Esso si è dato volontariamente al suo servizio. Il padrone può disporre della vita del suo schiavo. Quindi noi abbiamo l’ordine di ucciderlo, e l’uccideremo. ....
Dicono che non sia stato in Sicilia, bensì a Torbole, sul lago di Garda, che a Goethe eruppero dall'anima i versi famosi: «Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni (...) dove una mite brezza spira dal cielo luminoso?». Il mattino di lunedì 11 febbraio, pensavo un po' ironico a Goethe - e a qualche talebano del «riscaldamento globale» -, guardando dalla finestra del mio studio, nella millenaria abbazia benedettina, la neve che scendeva sugli olivi, i cipressi, gli allori. Quello non era - per la Chiesa intera, tanto meno per me - un giorno come gli altri: la liturgia ricordava la prima apparizione della Vergine Immacolata, a Lourdes, a una piccola, miserabile analfabeta, figlia di un mugnaio fallito che aveva conosciuto anche la prigione. Il Dio del Vangelo frequenta volentieri i poveri, gli ignoranti, i disprezzati. Pregustavo la giornata tenuta sgombra da ogni impegno esterno, mi godevo la prospettiva della solitudine, fasciata per giunta dal silenzio del manto nevoso ormai alto. Contavo, infatti, di continuare - guarda caso - la stesura di un secondo libro su Lourdes, dopo quello su Bernadette pubblicato pochi mesi fa. Quale giornata più propizia di un 11 febbraio?
Eppure, suona ormai beffardo l'aggettivo «cattolicissima», abbinato per secoli alla Spagna, all'Irlanda, all'Austria; e, tra un poco, forse non sarà più adatto neppure alla Polonia, che sembra volere recuperare a grandi passi il «ritardo» verso il laicismo liberal. Sono ormai multisale cinematografiche, outlet, studi di architetti, sale da gioco o, in qualche caso, sex-shop buona parte delle chiese dell'Olanda, un tempo per metà cattolica e famosa per il fervore devoto. Proprio nei Paesi Bassi vi è un gigantesco magazzino che è una sorta di segno concreto - ed è crudele, per un credente, visitarne il sito Internet - della débâcle cattolica, non solo nell'Europa nordica, ma nel continente intero: quei capannoni sono un ammasso (svenduto a prezzi stracciati, vista l'esiguità della domanda) del contenuto dei luoghi di culto abbandonati o trasformati.
La Radio Vaticana offrirà, a partire da oggi, fino a sabato 23 febbraio le Meditazioni svolte dal cardinale Gianfranco Ravasi in occasione degli Esercizi Spirituali che si terranno in Vaticano. Le Meditazioni saranno disponibili, poco dopo il pronunciamento, su un canale podcast ad esse dedicato e raggiungibile attraverso la Home Page in italiano nel sito Internet della Radio Vaticana (www.radiovaticana.va/ravasies2013.xml) Inoltre la Radio trasmetterà, alle ore 19.50, tutti i giorni, a partire da lunedì 18 febbraio, sulle frequenze di MHz 105 Fm e KHz 585 Om, la Meditazione pronunciata dal card. Ravasi alle ore 9.00 della mattina. Questa sera, sarà trasmessa, sempre alle ore 19.50, la Meditazione prevista alle ore 18, inizio degli Esercizi Spirituali.
Come ricordato dal Papa, all'Angelus, iniziano stasera alle 18, nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, gli Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia Romana. Gli Esercizi, che termineranno sabato 23, sono uno degli ultimi impegni del Pontificato di Benedetto XVI e saranno predicati dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Il tema degli Esercizi sarà “Ars orandi, ars credendi. Il volto di Dio e il volto dell’uomo nella preghiera salmica”.
La questione omosessuale sembra occupare tutti gli spazi, quello legislativo con la legalizzazione dei matrimoni gay in corso o già attuata in quasi tutti i paesi occidentali, quello mediatico dove l’accusa di omofobia sostituisce quella di “fascista” in voga negli anni Settanta del secolo scorso. Per la verità la questione viene da lontano, come si capisce per esempio leggendo una storia del movimento gay in Italia, come quella scritta da Gianni Rossi Barilli (Feltrinelli). Una storia che ha delle tappe importanti, come il 1968 e come il 1989, quando, con la caduta del Muro di Berlino e la fine dell’epoca delle ideologie, la “questione sociale” lascia il campo a quella antropologica, quando si smette di parlare di lotta di classe e di dittatura del proletariato e si comincia a parlare di matrimonio gay e di rivoluzione del gender. Oggi quasi tutta la cultura e i media più importanti hanno paura a contrastare il luogo comune che se due persone si vogliono bene che cosa importa che siano dello stesso sesso e perché non dovrebbero potersi sposare? Lo ha rilevato persino Ernesto Galli della Loggia con un articolo sul Corriere della Sera, lamentando l’esistenza di una sorta di pensiero unico sull’argomento. Fuori dal coro rimane la Chiesa cattolica, con il suo Magistero.
"Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l'io o Dio? L'interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?". Ci sono forse 80mila persone in piazza san Pietro per il penultimo Angelus di Benedetto XVI che, oggi pomeriggio inizia gli esercizi spirituali e fino a sabato non darà udienze, in certo modo comincerà quell'essere "nascosto per il mondo" che egli stesso ha indicato come proprio futuro. Del quale non parla: solo "pregate per me e per prossimo papa" dice in spagnolo e nel saluto finale rivolto agli italiani e in particolare al Consiglio comunale di Roma, presente in piazza con il gonfalone della città. "Grazie - dice - di essere venuti così numerosi! Anche questo è un segno dell'affetto e della vicinanza spirituale che mi state manifestando in questi giorni. Vi sono profondamente grato", ripete.
“In quel tempo c'era dell'attri­to fra i movimenti giovanili cat­tolici e il fascismo. Aldo Moro era sempre per le soluzioni pa­cifiche. Durante le discussioni, esortava alla calma. Non voleva che si ricorresse alla violenza. Fu anch'egli giovane fascista co­me tutti.Portava il distintivo con le lettere P.N.F (Partino Nazionale Fascista), assieme al distintivo dell'Azione Cattolica. Scherzosamente traduceva le ini­ziali P.N.F.con queste parole: "per necessità familiare". Già fin da quel tempo, Aldo Moro e due miei fratelli, che erano i principali organizzatori del Cir­colo cattolico di S.Pasquale, erano pedinati dalla questura”. Antonio Amendola, avvocato, conobbe Aldo Moro a Bari, du­rante gli anni dell'università. “Ma diventammo molto amici più tardi”, ricordava “e precisamente nel novembre del 1943, quando, insieme, fondammo La Rassegna, un settimanale indi­pendente che ebbe grande suc­cesso. Eravamo ancora ufficiali. Io ero diventato capo dell'ufficio stampa del governo di Badoglio. Radunai attorno a me i vecchi amici di università: Aldo Moro, Pasquale del Prete, che poi divenne ret­tore dell'università di Bari, Car­lo Lavagna e il professor Arman­do Regina. Fondammo il primo giornale indipendente italiano. Ci furono difficoltà. Gli alleati fornivano carta solo ai giornali di partito: noi non eravamo di nessun partito. Utilizzando le conoscenze che mi ero fatte al Comando Supremo, ottenni la carta. Il giornale ebbe successo immediato. Vendevamo 50.000 copie.
E’ possibile che Benedetto XVI tema l’interferenza dei mass media sul prossimo Conclave? Vuol mettere in guardia la Chiesa e specialmente i cardinali dal rischio che siano questi pervasivi strumenti a influenzarli nelle scelte decisive che devono fare? La domanda sorge considerando gli straordinari interventi che in queste ore sta ci regala Benedetto XVI quasi a voler preparare spiritualmente i porporati alla scelta migliore. Mi riferisco in particolare alla sorprendente conversazione di giovedì scorso con i parroci romani, durante la quale ha denunciato, pur col suo stile mite, gli effetti devastanti che i media hanno prodotto al tempo del Concilio sulla Chiesa.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4,1-13)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
ome rileva Robi Ronza nel suo editoriale di ieri, forse ci si sta rendendo conto che la questione siriana non è risolvibile con una manichea distinzione tra “buoni” e “cattivi” e che la cacciata di Assad è tutt’altro che imminente. Ci si sta anche rendendo conto che la caduta di Assad senza un adeguato periodo di transizione e una qualche idea, seria, sul dopo regime rischia di far cadere la Siria “dalla padella nella brace; e in una brace ben peggiore dell’attuale padella.” Pare che di ciò sia cosciente anche una parte dell’opposizione, che ha offerto trattative con il regime, se le parti più coinvolte nella repressione verranno messe da parte. E’ probabile, purtroppo, che l’iniziativa presa da Moaz al-Khatib, leader della Coalizione nazionale dell'opposizione, sia ostacolata da buona parte dei ribelli e dai loro sostenitori, in particolare dall’Arabia Saudita.
"n questi giorni, gli uomini politici hanno invaso i giornali, le televisioni, le radio, le piazze, le sale da concerto, i teatri: tutta la nostra vita. Di loro si discute per le strade, nei bar e perfino in famiglia. Sono esaltati, ammirati, vilipesi, odiati, esecrati. E’ sempre accaduto in vista di elezioni politiche. Viene spontaneo ricordare il passato. E solo pochi nomi emergono: quelli di uomini che, per varie ragioni, hanno lasciato un grande segno. Il mio pensiero va ad Aldo Moro. “Uomo politico e accademico italiano” si legge su Wikipedia, “cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, presidente del partito della Democrazia Cristiana. Fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo da appartenenti al gruppo terrorista denominato Brigate Rosse”."
Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Churchill-Baie d’Hudson, in Canada, presentata da mons. Reynald Rouleau, O.M.I., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Pontefice ha nominato vescovo di Churchill-Baie d’Hudson (Canada) il Rev.do P. Wies?aw Krótki, O.M.I., Missionario a Igloolik, nel Grande Nord del Canada. Nato ad Istebna, nella diocesi di Katowice (Polonia), il 12 giugno 1964, il presule è entrato nel 1979 nel Seminario Minore dei Missionari Oblati di Maria Immacolata a Markowice. Il 7 settembre 1983 è stato ammesso nel noviziato degli Oblati a Kode? e l’8 settembre 1988 ha pronunciato i primi voti religiosi. Ha svolto la formazione sacerdotale presso il Seminario Maggiore degli Oblati ad Obra, Polonia, dal 1995 al 1990. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 19 giugno 1990 è stato inviato subito nelle missioni nel Grande Nord del Canada.
omani, domenica 17 febbraio, alle ore 17,30 nel Duomo di Milano, l’arcivescovo cardinale Angelo Scola presiederà la Celebrazione eucaristica e il Rito dell'Imposizione delle ceneri. La Celebrazione eucaristica con il Rito dell'imposizione delle ceneri sarà trasmessa in diretta da Telenova News (canale 664) e da www.chiesadimilano.it. Martedì 19 febbraio, e per i successivi tre martedì (26 febbraio, 5 e 12 marzo), l’Arcivescovo cardinale Scola alle ore 21.00 guiderà nel Duomo di Milano la celebrazione della Via Crucis. L’invito a partecipare alle celebrazioni nella Cattedrale è aperto a tutti: ai fedeli della Diocesi e a chiunque sia disposto a mettersi in ascolto e a vivere dei momenti di silenzio.
Il testo della terza ed ultima parte del capitolo ventunesimo dell'Apocalisse, che sto spiegando, è come segue: Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo, il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undecimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta è formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente. Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello. Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza. Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte. E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni. Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. Sin qui il testo letterale del capitolo ventunesimo. Avendo l'altissimo Dio eletto questa città santa di Maria come sua abitazione, la più proporzionata e gradita che fuori di se stesso potesse avere in una semplice creatura, non era grande cosa che dei tesori della sua divinità e dei meriti del suo Figlio santissimo fabbricasse le fondamenta delle mura della città adorne di ogni specie di pietre preziose, affinché con uguale corrispondenza la fortezza e sicurezza, che sono le mura, la bellezza ed eminenza di santità e di doni, che sono le pietre preziose, e la concezione, che è il fondamento del muro, fossero proporzionate in se stesse e con il fine altissimo per cui le fondava, che era vivere in lei per amore e per l'umanità che doveva ricevere nel suo ventre verginale. L'Evangelista dice di avere visto tutto questo in Maria santissima, perché alla sua dignità e santità, come anche alla sicurezza richiesta dal fatto che Dio doveva vivere in lei come in fortezza inespugnabile, conveniva che le fondamenta delle sue mura, ossia i primi principi della sua concezione immacolata, fossero fabbricati con ogni genere di virtù in grado eminentissimo e talmente prezioso che non si potessero trovare altre pietre più ricche come fondamento di questo muro.
Sappiamo bene come, a partire dall’illuminismo, la Sacra Scrittura sia stata sempre più sottoposta al vaglio di una critica che, in coerenza con l’ideologia razionalista che lo alimentava, intendeva dimostrare come il cristianesimo fosse, in realtà, una costruzione abusiva che si reggeva su fondamenta assai fragili e dunque ben facilmente demolibili. E se l’obiettivo principale da colpire era Gesù, non veniva certo risparmiata Maria. Eppure, se oggi guardiamo a questo lungo cammino, che ha attraversato anche momenti difficili, credo che si possa dire che tutto questo travaglio si è rivelato, alla fine, assai utile per il cristianesimo perché lo ha obbligato ad andare a fondo, scavando con coraggio e verità nelle proprie origini. Cosicché oggi è possibile affermare che alla base della nostra fede non ci sono racconti favolosi, miti che si sono incarnati, false costruzioni da parte di discepoli in buona o in cattiva fede. E che, dunque, anche un uomo moderno, dotato di mentalità scientifica, attento alla verità storica, può benissimo prestare fede a ciò che nella Scrittura è raccontato e che la Tradizione della Chiesa ha accolto, senza sentirsi un povero credulone.
Ieri mattina, le associazioni che aderiscono a “La manif pour tous” hanno depositato al Consiglio economico, sociale e ambientale di Francia (Cese) le “prime” 694.428 firme alla petizione che chiede il ricorso del progetto di legge Taubira (“mariage pour tous”) approvato martedì scorso in prima lettura dall’Assemblea Nazionale. Ma - assicurano le 34 associazioni che si oppongono al progetto di legge - “non ci si ferma qui”. L’obiettivo - riferisce l'agenzia Sir - è quello di raggiungere un milione di firme.
Benedetto XVI ha ricevuto ieri mattina i vescovi della Conferenza episcopale della Liguria, in vista “ad Limina”, guidati dall'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco.
È ricorso lunedì scorso l’ottantaquattresimo anniversario della firma dei Patti Lateranensi che posero fine alla Questione Romana e siglarono una storica pace fra la Chiesa Cattolica e lo Stato Italiano. Per riflettere sull’importanza e sull’attualità di quell’evento, abbiamo intervistato uno dei massimi esperti italiani nelle questioni che riguardano i rapporti Stato-Chiesa: Giuseppe Dalla Torre. L’insigne giurista è nato a Roma il 27 agosto 1943. Alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80 è stato segretario della delegazione italiana che, insieme a quella vaticana, ha lavorato per la revisione del Concordato. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani. Ha insegnato in varie Università Romane concentrando la sua attività di docente nell’ambito della storia e dei sistemi delle relazioni fra Stato e Chiesa. È attualmente Magnifico Rettore dell’Università LUMSA e Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.
Non è stato il caso Vatileaks a indurre Benedetto XVI a rassegnare le dimissioni: lo afferma in un’intervista esclusiva al settimanale Focus il biografo del pontefice, Peter Seewald, che sta scrivendo una nuova biografia del Papa e ha avuto con lui numerosi colloqui, l’ultimo dei quali è avvenuto dieci settimane fa in Vaticano. In una conversazione di un’ora e mezza svoltasi nello scorso mese di agosto a Castelgandolfo, Papa Ratzinger dichiarò al giornalista di non essere rimasto sconvolto dalle rivelazioni di Vatileaks. “Non sono caduto in una specie di disperazione o di dolore indicibile, la cosa mi è semplicemente incomprensibile”, affermò il Papa.
Un Papa umile che non s’intimidisce di fronte a nessuno: è il vero vincente dell’epoca che è cominciata con Giovanni Paolo II, il cui pontificato s’è intrecciato ed è continuato con Benedetto XVI
- Il Centro Culturale Cattolico San Benedetto in collaborazione con il Centro Culturale S. Protaso e il Centro Culturale Don Calori hanno organizzato come primo incontro sul tema della libertà di religione legato all’anno costantiniano e alla ricorrenza dell’editto di Milano del 313 una serata dal titolo “Liberi per credere – La persecuzione dei cristiani nel mondo” alla quale è intervenuto Massimo Introvigne, storico e sociologo. Paolo Tanduo, presidente del CCC San Benedetto, ha introdotto la serata facendo riferimento al tema della libertà di religione riconosciuta nel 313 da Costantino citando il Cardinale Scola “In un certo senso, con l’Editto di Milano emergono per la prima volta nella storia le due dimensioni che oggi chiamiamo “libertà religiosa” e “laicità dello Stato”. Sono due aspetti decisivi per la buona organizzazione della società politica” (Card Scola 6 dicembre 2012) L’editto non è solo una dichiarazione di tolleranza ma permette la libera scelta della religione ed è oggi un tema attualissimo e lo si vede dalle cronache che provengono da tutto il mondo sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo sia in Oriente Asia e Africa dove le persecuzioni sono anche fisiche sia in Occidente “ oggi nelle società civili occidentali, soprattutto europee, le divisioni più profonde sono quelle tra cultura secolarista e fenomeno religioso, e non – come spesso invece erroneamente si pensa – tra credenti di diverse fedi. Misconoscendo questo dato, la giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l’idea di “neutralità”, il sostegno dello Stato ad una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”. (Card Scola del 6 dicembre 2012).
La vita di Vengadaslam Sudeshkar, tamil cattolico dello Sri Lanka condannato a morte in Qatar per omicidio, vale 3,5 milioni di rupie (20.600 euro). A tanto ammonta il riscatto di sangue chiesto dalla famiglia della vittima, un ragazzo di origini indiane, per evitare la decapitazione al giovane srilankese. La sua famiglia però è molto povera: parte della somma è coperta dall'Asian Human Rights Commission (Ahrc), ma ad oggi mancano ancora 700mila rupie, da raccogliere entro la fine di febbraio.
Una folla inferocita, aizzata dalla frangia salafita locale, ha lanciato pietre e appiccato il fuoco alla chiesa di San Giorgio, nel villaggio di Sarsena, distretto di Tamiya, nella provincia egiziana di Fayoum, circa 103 km a sud-ovest del Cairo. Secondo fonti dell'Assyrian International News Agency (Aina), l'attacco è avvenuto nella serata di ieri e ha causato danni in particolare alla cupola del luogo di culto cristiano. Nell'assalto è andata distrutta la croce che svettava sulla sommità dell'edificio, parti all'interno e molte delle icone e delle immagini sacre. A guidare l'attacco contro i copti, la frangia salafita locale, che ha aizzato la comunità musulmana bollando come "illegale" la chiesa, che sorge nei pressi di una zona abitata da musulmani e "per questo va rimossa". Essi hanno chiesto la rimozione dell'edificio e hanno impedito al sacerdote, padre Domadios, di entrare. Alcuni testimoni riferiscono che alla scena hanno assistito anche forze della polizia, ma non hanno fatto nulla per impedire le violenze.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 5,27-32)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e d'altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
""Papa Benedetto XVI ha fatto molte cose per gli esorcisti, a cominciare dalla stesura del catechismo della Chiesa cattolica e per aver consentito a noi esorcisti di poter amministrare il sacramentale dell’esorcismo non solo a persone che subiscono la possessione diabolica ma anche su quelle persone che subiscono disturbi diabolici, come la vessazione e l’infestazione diabolica”. E’ quanto ha affermato padre Gabriele Amorth, presidente emerito dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, che stasera sarà ospite in studio dello speciale della trasmissione “Vade Retro” su TV2000 (emittente dei vescovi italiani) dedicato a Benedetto XVI. La puntata avrà come titolo: “Joseph Ratzinger e il Diavolo. Storia e controstoria di un pontificato all’insegna della battaglia contro il maligno”.""
Proseguendo, la versione letterale del capitolo ventunesimo dell'Apocalisse si esprime così: Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello». L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. Colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L'angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono eguali. Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo. Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.
Esce in libreria per Rubbettino “L’impegno” del giornalista Giuseppe Rusconi. Il primo libro che quantifica quanto renda allo Stato l’attività sociale della Chiesa. L’8 per mille è stato sin dalla sua introduzione l’obiettivo privilegiato dei molti critici che hanno visto in questa misura una forma di sovvenzionamento ingiustificato e ingiustificabile da parte di uno Stato laico nei confronti della Chiesa. Insomma un vulnus alla laicità del paese consumato per di più sulle spalle della società italiana. Stando alle ultime statistiche disponibili la Chiesa riceve dai contribuenti italiani poco più di un miliardo di euro all’anno. A questo sono da sommare le sovvenzioni ricevuto a vario titolo da enti locali ecc. Una somma certamente considerevole che ha fatto gridare allo scandalo negli anni passati alcuni commentatori. Nessuno però si era finora preso la briga di quantificare quanto pesa l’intervento della Chiesa a favore della società italiana. Ci ha pensato il giornalista Giuseppe Rusconi, già direttore del mensile “Il Consulente Re” e attuale curatore della rubrica “Rossoporpora” del mensile Tempi, a quantificare con precisione il peso economico di tutte le attività sociali della Chiesa italiana.
"Kostas Tsapogas è un ex giornalista del quotidiano greco Eleftherotypia. Ventitré anni di lavoro nella stessa testata assieme a sua moglie, che lavorato con lui per diciassette anni. Poi arriva la crisi e nel dicembre del 2011 il giornale è costretto a chiudere, dopo cinque mesi di agonia in cui i giornalisti non percepiscono stipendio. Kostas e la moglie vanno avanti senza uno stipendio fisso da diciotto mesi, vivendo giorno per giorno ed è il giornalista stesso a raccontarlo in un articolo scritto per il New York Times. Le prospettive per il futuro non sono certo rosee, con la disoccupazione al 26 per cento e un altissima percentuale di giornalisti senza lavoro."
Ha lottato per la vita e con pochissime forze ha resistito a tre tentativi di aborto. La notizia aveva fatto così scalpore da far parlare i giornali di “Miracle Baby”. Tanto che ora è finita sul Journal of Obstetrics and Gynecology che ne ha raccontato il caso. Una donna, una single inglese di 24 anni e già mamma di una bambina di 19 mesi, spaventata dalla responsabilità che avrebbe comportato la crescita di un’altra figlia, aveva deciso di abortire. E anche se era alla 22esima settimana di gravidanza aveva cercato di farlo presso una clinica che le aveva dovuto somministrare per ben tre volte la Ru486. Al terzo tentativo, i medici della clinica, ora sotto processo per aver violato la legge che non permette l’uso della pillola in età gestazionale così avanzata, le avevano assicurato che questa volta l’aborto sarebbe andato a buon fine. Ma, tornata a casa in automobile, la madre aveva sentito il piccolo muoversi dentro di sé. A quel punto ha cambiato idea e, girando il volante, si è diretta verso l’ospedale Hope Hospital di Manchester, chiedendo che si facesse di tutto per portare avanti la gravidanza.
Benedetto XVI ha incontrato stamani i vescovi della Conferenza episcopale della Liguria, in vista “ad Limina”, guidati dal cardinale arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco. Con lui c’era anche il vescovo di Ventimiglia-San Remo, mons. Alberto Maria Careggio.
Nella preghiera sarò sempre vicino a tutti voi, anche se per il mondo rimarrò nascosto: con queste parole, ieri, il Papa ha salutato i sacerdoti romani. Un incontro intenso: tanti i preti con le lacrime agli occhi. Benedetto XVI ha parlato della sua esperienza del Concilio Vaticano II. Don Fabio Bartoli, parroco della Chiesa di San Benedetto al Gazometro era presente.
La carità cristiana “non può essere ridotta” a mera un’iniziativa umanitaria perché essa manifesta l’amore di Dio stesso per l’umanità. Lo ha affermato questa mattina Benedetto XVI nell’udienza concessa ai membri della Fondazione pro Petri Sede. Sulle labbra del Papa il concetto non era certo nuovo, anzi un perno del suo magistero sociale: la carità, se è fatta in spirito cristiano, porta non solo un aiuto concreto a chi ha bisogno, porta direttamente l'amore, la bontà di Dio. È la fede che insegna questo e proprio sulla fede, e sull’Anno proclamato per riscoprirla, Benedetto XVI ha centrato il suo discorso. Davanti a lui gli appartenenti di uno storico sodalizio caritativo cattolico, belga di nascita, ai quali il Papa, parlando in francese, ha ribadito che dalla Quaresima e dall’Anno della Fede arriva uno medesimo invito alla conversione...
Il Papa racconta il Concilio Vaticano II dal di dentro: 45 minuti a braccio, intensissimi, senza un’esitazione, durante l’incontro con i sacerdoti romani: Eminenza, cari fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio! E’ per me un dono particolare della Provvidenza che, prima di lasciare il ministero petrino, possa ancora vedere il mio clero, il clero di Roma. E’ sempre una grande gioia vedere come la Chiesa vive, come a Roma la Chiesa è vivente; ci sono Pastori che, nello spirito del Pastore supremo, guidano il gregge del Signore. E’ un clero realmente cattolico, universale, e questo risponde all’essenza della Chiesa di Roma: portare in sé l’universalità, la cattolicità di tutte le genti, di tutte le razze, di tutte le culture. Nello stesso tempo, sono molto grato al Cardinale Vicario che aiuta a risvegliare, a ritrovare le vocazioni nella stessa Roma, perché se Roma, da una parte, dev’essere la città dell’universalità, dev’essere anche una città con una propria forte e robusta fede, dalla quale nascono anche vocazioni. E sono convinto che, con l’aiuto del Signore, possiamo trovare le vocazioni che Egli stesso ci dà, guidarle, aiutarle a maturare, e così servire per il lavoro nella vigna del Signore.
"C'è un presunto miracolo attribuito all'intercessione del beato Giovanni Paolo II. Una guarigione inspiegabile che nei giorni scorsi il postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder, ha presentato alla Congregazione delle cause dei santi presieduta dal cardinale Angelo Amato. Tutto è avvenuto in gran segreto, nella massima riservatezza. Ma di questo hanno parlato tre settimane fa lo stesso Amato e l'arcivescovo di Cracovia, il cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario particolare di Papa Wojtyla e grande sponsor della sua canonizzazione. È per questo motivo, in quello che fu l'inner circle del Pontefice polacco si era persino diffusa la speranza che l'aureola definitiva per Wojtyla potesse arrivare entro il 2013."
"I cristiani copti continuano ad essere vittime di attacchi e soprusi da parte non solo dei radicali islamici, ma anche dello Stato. I cristiani erano già perseguitati ai tempi di Mubarak, ma dopo la Rivoluzione dei gelsomini e la salita al potere degli islamisti gli attacchi contro la minoranza sono aumentati". È quanto afferma ad AsiaNews Magdy Mina, 27 anni, portavoce del Maspero Youth Union, organizzazione per i diritti umani che riunisce cristiani e musulmani. Nato dopo la rivoluzione dei Gelsomini, il movimento è impegnato dal 9 ottobre 2011 a chiedere giustizia per le famiglie dei 27 cristiani copti uccisi durante il massacro di Maspero.
«A dieci anni dall’inizio della guerra, quasi nulla è cambiato». Queste le parole di monsignor Amel Shimon Nona ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. L’arcivescovo caldeo di Mosul, città nel Nord dell’Iraq, si fa portavoce della completa perdita di speranza dei suoi fedeli, stanchi del perpetuarsi di tensioni, instabilità e insicurezza. In questo decennio le divisioni tra i vari gruppi etnici e religiosi si sono acutizzate. «E ora tutti gli attori sociali sono schierati gli uni contro gli altri». La frammentazione della società e la mancanza di un’identità nazionale irachena si riflette anche nella composizione dei partiti politici, fondati in base all’appartenenza etnica e religiosa. «Una situazione che noi cristiani subiamo più degli altri, perché non esistono schieramenti che tutelino i nostri interessi. Il nostro unico strumento di difesa è la coesistenza pacifica». L’arcivescovo riferisce ad ACS di come a Mosul il livello di sicurezza sia rimasto pressoché invariato negli anni. Le attività pastorali e le celebrazioni hanno tuttora luogo soltanto nelle Chiese e in alcuni locali parrocchiali. Inoltre monsignor Nona è costretto ad evitare la talare vescovile per far visita ai fedeli in alcune zone particolarmente difficili della città. «A volte devo nascondermi un po’, ma non ho mai cercato vie più sicure. Voglio percorrere le strade normali, le stesse battute ogni giorno dai miei fedeli per andare a scuola o al lavoro».
"Il tasso di disoccupazione in Grecia nel novembre scorso ha toccato il 27%, contro il 26,6% di ottobre 2012. E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni pubblicate da Elstat, l’istituto di statistica ellenico. Intanto per le strade di alcuni quartieri di Atene si registrano scene da Dopoguerra nella distribuzione di alimenti e aiuti. Ilsussidiario.net ha intervistato il giornalista greco Teodoro Andreadis Synghellakis."
Perché una corazzata come il “Corriere della sera” sta così amplificando il presunto smarrimento della Chiesa in seguito alle dimissioni del Papa? Ieri l’apertura della prima pagina strillava: “Tutte le insidie di un interregno. Ansia e timori tra i cardinali ‘Ora va fermato il contagio’ ”. Non si capisce a che tipo di contagio ci si riferisca. C’è forse un’epidemia di peste in Vaticano? O di gotta? O di lebbra? O forse al “Corriere” temono che a cascata vi sia una sequela di dimissioni? Magari. Del resto le dimissioni del Pontefice azzerano automaticamente tutte le cariche. E’ forse questo il problema? Spero che la scelta “interventista” del “Corriere” non sia una replica – in grande – dell’ “operazione Todi” con cui il quotidiano di via Solferino teleguidò dove voleva le organizzazioni cattoliche nell’autunno 2011. Fu un successone per il giornale di De Bortoli. Ma una catastrofe per i cattolici.
Pare che, a parte La Nuova Bussola Quotidiana, nel mondo dei media cattolici nessuno abbia trovato da ridire sulla performance della coppia gay esibitasi il 12 febbraio sul palco del Festival di Sanremo per volontà del conduttore Fabio Fazio: una coppia “costretta” a sposarsi a New York perché nell’Italia “incivile” è vietato farlo. E nel mondo della politica pare che a farsi e a fare delle domande sia stato solo il senatore Carlo Giovanardi, ex sottosegretario alla Famiglia e oggi responsabile per le politiche familiari nel Pdl. Giovanardi ha formalmente inoltrato una protesta alla Rai e ha espresso pubblicamente il proprio dissenso. Le risposte? I soliti insulti dalla comunità gay e un invito da parte del direttore di Rai 1 Giancarlo Leone a tenere separate politica e spettacolo.
Questa edizione del Festival di Sanremo passerà probabilmente alla storia per la crociata a favore del matrimonio gay. Iniziata già nella prima serata con l’ormai nota esibizione sul palco di due uomini in procinto di sposarsi a New York, perché l’Italia non glielo permette, ha avuto un seguito anche ieri sera con il monologo sull’amore recitato da Luciana Littizzetto in cui, tra l’altro, ha esaltato l’amore fra persone dello stesso sesso. Ormai è una vera ossessione, ma è un fatto che pare non aver trovato alcuna opposizione da parte dei vertici Rai, tanto che segue di pochi giorni un’altra pesante promozione del matrimonio gay avvenuta all’interno di Domenica In, nello spazio condotto da Lorella Cuccarini.
Non è il primo caso in cui una figlia si ribella alla scelta dei genitori per andare contro quello che per gli adulti è diventato normale, ma che per i piccoli non lo è ancora. La vicenda riguarda una ragazzina texana di 16 anni, che ha trovato la forza per non cedere alle pressioni di quanti la circondavano e che hanno provato in tutti i modi a farla abortire. LA STORIA. La ragazza, al secondo mese di gravidanza, non trovando altri appigli, si è rivolta al giudice per fermare i suo genitori che, con minacce sia fisiche sia verbali, avevano cercato in tutti i modi di portarla in una clinica abortiva. Non solo, si legge nella denuncia, «la madre ha invitato i nonni paterni per un’ulteriore discussione, in cui proponeva come soluzione di far ingerire alla ragazza una pillola abortiva con l’inganno». La minorenne ha raccontato che suo padre diceva che l’avrebbe «portata ad abortire e che la decisione era sua, fine della storia!». Per convincerla, sia la madre sia il padre, «le hanno anche sequestrato il cellulare e la macchina, costringendola a stare a casa da scuola».
Domenica si va dal Papa. L’appuntamento sarà quello dell’Angelus e sarà una bella occasione, popolare e di fede, per salutarlo. In questi giorni, in queste ore, il Pontefice ha spiegato con umiltà e chiarezza, il senso del suo gesto. Non vale troppo la pena – se non per comprendere meglio a quali grottesche vette possa arrivare il mainstream mondano – soffermarsi troppo sui toto-papa dei giornali, le lotte di curia, i “retroscena shock” (che poi durano lo spazio di un battito d’agenzia), con cui i media cercano di dare una spiegazione del suo gesto. Le parole migliori per comprenderlo le ha date il Papa.
Un contributo di 300 euro mensili per sei mesi che spingerà le donne a rientrare al lavoro rinunciando alla maternità facoltativa, ora pagata solo al 30 per cento dello stipendio. Molte, infatti, sono le madri che riprendono a lavorare dopo la maternità obbligatoria per ragioni economiche. E questo bonus le indirizzerà ulteriormente verso questa scelta: ritornando al lavoro full time le neomamme riceveranno l’intero stipendio e un aiuto per pagare l’asilo o la baby-sitter del figlio. Diverso sarebbe stato se lo Stato avesse scelto di dare la cifra ad ogni madre, lasciando poi alle lavoratrici la facoltà di scegliere se usare il contributo per pagare una tata o per incrementare il 30 per cento dello stipendio ricevuto scegliendo la maternità facoltativa.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 9, 14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Nella seconda metà di agosto del 1877, Don Bosco, nel dare i ricordi ai Salesiani che avevano fatto a Lanzo Torinese gli Esercizi Spirituali, raccontò questo sogno. «Mi sembrava di passare per i viali di Porta Susa. Davanti alla caserma dei militari vidi una Donna che aveva l’aspetto di una venditrice di castagne arrostite, perché faceva girare una specie di cilindro, dentro il quale pareva facesse cuocere delle castagne. Mi avvicinai e le domandai che cosa facesse cuocere in quello strano arnese. Ed essa: — Vado facendo confetture per i Salesiani. — Come? — dissi —. Confetture per i Salesiani?! — Sì — rispose. Aperse il cilindro e me le mostrò. Potei così vedere confetture di vario colore: bianche, rosse, nere. Sopra di esse vidi una specie di zucchero ingommato, come gocce di rugiada caduta di fresco e qua e là sparsa di gocce rosse. Io allora interrogai la Donna ...
" beneficio della concezione immacolata di Maria santissima racchiude tanti e così imperscrutabili misteri che, per rendermi più capace di penetrarlo, sua Maestà me ne rivelò molti di quelli che san Giovanni pone nel capitolo ventunesimo dell'Apocalisse, rimettendomi alla comprensione che di essi mi era data. Per dichiarare qualcosa di ciò che mi fu manifestato, dividerò la spiegazione di quel capitolo in tre parti, al fine di evitare un poco la molestia che potrebbe causare se si trattasse tutto insieme. Darò prima la versione letterale, che è la seguente: Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: «Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate». E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e zolfo. È' questa la seconda morte». "
"Attenti genitori, presto potreste ritrovarvi in prigione se date una sculacciata ai vostri figli. Sì, perché l’Italia è stata denunciata da una Ong inglese perché troppi italiani ritengono la sculacciata “educativa”, mentre dovrebbe essere proibita per legge. Ecco perché l’Ong Approach (Association for the Protection of All Children – associazione per la protezione di tutti i bambini) ha denunciato l’Italia (insieme a Francia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Cipro e Belgio) al Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d’Europa."
"Il Quebec sta per legalizzare l’eutanasia e il suicidio assistito. Per questo la Società canadese dei medici che praticano cure palliative (Cspcp), prima di pubblicare un comunicato in favore o meno della legge, ha condotto un sondaggio tra i suoi 300 membri. Il responso è inatteso: il 90 per cento dei medici che hanno risposto, circa la metà del totale, si oppone alla legalizzazione dell’eutanasia, l’83 per cento si oppone alla legalizzazione del suicidio assistito."
Il 14 Febbraio è il giorno degli innamorati. L'origine di tale ricorrenza è incerta: essa sembra essere legata alla tradizione pagana della festività dei Lupercali, cerimonia primaverile attraverso cui le genti dell'antica Roma solevano celebrare il risveglio della natura e propiziarsi in questo modo la fecondità della terra e dei raccolti. Non è improbabile, però, che alla radice dell'usanza di festeggiare l'amore e gli innamorati in questo particolare giorno vi sia il ricordo di un Santo: San Valentino.
Anche "se per il mondo sarò nascosto, sarò sempre con voi nella preghiera", "sarò sempre con voi nella certezza che vince il Signore". Sono due delle frasi con le quali Benedetto XVI si è rivolto, oggi, ai sacerdoti all'inizio e alla fine dell'incontro che tradizionalmente vede il vescovo di Roma incontrare il suo clero il primo giovedì di Quaresima. Accolto da un lunghissimo applauso e dal grido "viva il papa", Benedetto XVI ringrazia e parla di "dono particolare della Provvidenza che, prima di lasciare il ministero petrino, posso ancora vedere il mio clero, il clero di Roma. E' sempre una grande gioia vedere come la Chiesa vive, come a Roma la Chiesa è vivente". Tema dell'incontro "una piccola chiacchierata sul Concilio Vaticano II, come io l'ho visto".
C’è qualcosa che nessuno riuscirà a strapparci dal cuore. Quel silenzio grave, interminabile, assoluto che ha chiosato l’ultima omelia pubblica di Benedetto XVI, pontefice dimissionario, coscienza al cospetto di Dio, uomo afferrato, suo malgrado, dalla Storia. Chi era dentro il tempio di Pietro ha potuto quasi percepire il respiro pesante del Papa, l’immobilità pietrificata dei profili cardinalizi, lo scivolare muto delle lacrime popolari. Non c’era solo l’approssimarsi del momento penitenziale, il climax del rito nel memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris, ma il carico emotivo di un istante senza precedenti e allo stesso tempo irripetibile. La solennità della liturgia quaresimale era riempita dalla drammaticità della decisione comunicata al mondo da Benedetto XVI all’inizio della settimana. Sul suo volto stanco, nello sguardo lucido e distante, nelle mani abbandonate sul grembo, ancora illuminate dall’anello piscatorio, l’enormità del suo atto, la gravità dell’istante insieme alla responsabilità accolta e scelta. Niente e nessuno avrebbe potuto essere più Pietro di lui.
"Il Papa ci lascia una straordinaria eredità di umanità. Una umanità fatta innanzitutto dalla intensità della sua fede personale in Gesù Cristo, che poi è l’aspetto più imponente dell’annunzio che ha dato. La fedeltà al Signore Gesù Cristo, un’umile appassionata appartenenza alla Chiesa e il servizio ad essa in tutte le funzioni che ha avuto, fino a quest’ultima, certamente non attesa ma abbracciata con un senso profondo di obbedienza al mistero di Cristo. Una umanità che si rinnova quotidianamente nell’esperienza della fede e della compagnia ecclesiale, proprio come mi ha insegnato per 50 anni don Giussani. "
Il Papa ha incontrato stamani nell’Aula Paolo VI in Vaticano i parroci e il clero della Diocesi di Roma, presenti il cardinale vicario Agostino Vallini e i vescovi ausiliari che hanno accolto con grande affetto e commozione Benedetto XVI, sulle note del canto "Tu es Petrus". Il Papa ha salutato tra gli applausi: "Grazie per il vostro affetto, il vostro amore per la Chiesa e per il Papa: grazie!". Quindi il cardinale vicario ha rivolto il suo indirizzo di saluto.
"Fa discutere l’intervento a favore dei matrimoni omosessuali da parte di due gay sul palco del Festival di Sanremo. Il tema, molto controverso, è stato affrontato senza una pluralità di punti di vista e a discapito di altre istanze che stentano a trovare spazio in eventi di grande risonanza mediatica. Per questo motivo il Moige – Movimento italiano genitori – ha chiesto alla Rai di ospitare un intervento per la difesa dei diritti delle famiglie costituzionalmente riconosciuti."
Giornalista televisiva, autrice di libri di successo che analizzano il matrimonio (Sposati e sii sottomessa e Sposala e muori per lei) in modo certo non convenzionale, almeno per la mentalità odierna, Costanza Miriano ha le idee chiare su uomo, donna e convivenza. E' un impegno anche faticoso, ha detto a ilsussidiario.net, ma è attraverso la fatica che si diventa adulti e si può vivere felicemente: "San Valentino è la festa degli innamorati mentre noi siamo per l'amore che viene dopo l'innamoramento, quello che si costruisce giorno dopo giorno. Dopo l'innamoramento c'è una cosa molto più bella che è l'amore, precluso a coloro che vivono passando di passione in passione. L'amore che viene dopo conduce a vette accessibili solo a quelli che resistono capaci di preservare nell'impegno".
La decisione della rinuncia al pontificato è stata presa da Benedetto XVI dopo il viaggio in Messico e a Cuba. Quando il Papa si procurò una ferita alla testa e i suoi collaboratori lo medicarono senza rivelare nulla. La notizia è stata confermata lunedì scorso dal direttore de «L’Osservatore Romano», Gian Maria Vian - uno di coloro che allora accompagnarono il Pontefice in Centroamerica - nel suo editoriale. Quel viaggio fu l’ultima trasferta papale al di là dell’oceano. Proprio durante quel pellegrinaggio, rivela ora alla «Stampa» uno dei prelati del seguito, accadde un incidente, fortunatamente senza conseguenze. Il Papa si procurò la ferita alla testa e nulla fu rivelato ai giornalisti.
Le dimissioni del Papa sono «un pericoloso precedente». Con queste parole Karol Wojtyla definì la possibilità di lasciare l’incarico. Per questa ragione decise di non dimettersi. È quanto si legge in un appunto del cardinale Julián Herranz, esperto canonista, un porporato che nel 2004 venne segretamente consultato da Giovanni Paolo II per discutere dell’ipotesi dimissioni. Herranz, proveniente dal clero dell’Opus Dei, è il cardinale al quale Benedetto XVI ha affidato l’inchiesta interna sui vatileaks. Il porporato spagnolo nel 2006 aveva pubblicato un corposo volume intitolato «Nei dintorni di Gerico» (Edizioni Ares). Nel libro Herranz racconta di come venne interpellato alla fine del pontificato wojtyliano e riporta il contenuto di un appunto personale da lui redatto il 17 dicembre 2004. Non sfuggano le date: manca poco più di un mese alla prima grave crisi che porterà per la prima volta Giovanni Paolo II al Policlinico Gemelli. Proprio in quei giorni gli addetti della Segreteria di Stato venivano avvisati del fatto che le ferie da gennaio sarebbero state sospese perché era evidente che per il Pontefice.
Il nostro Santo Padre Benedetto XVI, successore di san Pietro principe degli Apostoli, ha sempre amato la Chiesa e ha sempre impegnato tutto il suo cuore e tutta la sua energia nel servizio pastorale a favore del gregge di Dio. Come vescovo di Hong Kong sono grato in maniera particolare al Papa per la sua amorevole preoccupazione per la Chiesa in Cina. Nel 2007 ha inviato una Lettera ai cattolici cinesi e ha creato la Commissione per la Chiesa cattolica in Cina. Alla fine di ogni incontro di quella Commissione, veniva a incontrare e incoraggiare i membri di persona. Il 10 febbraio, il giorno prima di annunciare la sua decisione di dimettersi, ha inviato degli auguri speciali e una benedizione alle popolazioni che celebravano il Nuovo Anno lunare in tutto il mondo, ma in modo particolare ai cinesi in ogni nazione. Nelle sue parole e con i suoi gesti, il Santo Padre ha rispecchiato lo scambio fra il Signore risorto e Simon Pietro: "Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: 'Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?'. Gli rispose: 'Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene'. Gli disse: 'Pasci i miei agnelli'".
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 10,1-9)
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Oggi Papa Benedetto XVI ha presieduto l’udienza generale nell’aula Paolo VI in Vaticano, la prima occasione per spiegare in mondovisione i motivi della sua decisione. Nel pomeriggio, invece, ha celebrato la tradizionale messa del Mercoledì delle Ceneri nella basilica di San Pietro. Di seguito il testo integrale dei due interventi. Cari fratelli e sorelle, come sapete - grazie per la vostra simpatia! - ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e per la preghiera con cui mi avete accompagnato. Grazie! Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni, per me non facili, la forza della preghiera, che l’amore della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà. ...
ono trascorsi tre giorni dalla notizia “bomba” delle dimissioni di Benedetto XVI a partire dal prossimo 28 febbraio, e alcune domande rimangono ancora in sospeso. Su tutte, cosa succederà in questi ultimi giorni di Pontificato e, soprattutto, se il Papa adempirà a tutti gli impegni previsti dalla sua agenda. La risposta è sì. Già ieri il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nel briefing in Sala Stampa con i giornalisti, aveva confermato tutti gli appuntamenti del Santo Padre fino al 28 febbraio. Oggi, nel terzo incontro, con la stampa ha reso noto nel dettaglio l’effettivo calendario degli ultimi impegni del Pontefice. Padre Lombardi ha subito richiamato all’attenzione sull’Udienza generale di questa mattina, la prima “uscita pubblica” di Benedetto XVI. Commentando l’atmosfera calorosa e toccante della vasta assemblea venuta a manifestare il proprio affetto al Santo Padre, il direttore della Sala Stampa ha fatto notare che “il Papa ha ripetuto la sua decisione di rinunciare al ministero affidatogli nel 2005 e lo ha fatto in piena libertà per il bene della Chiesa”.
Giovanni Paolo II è stato molto vicino al cardinale Joseph Ratzinger che, già allora era molto vicino al pensiero di Giovanni Paolo II”. Lo ha detto il cardinale Stanis?aw Dziwisz Arcivescovo Metropolita di Cracovia, già segretario personale di Giovanni Paolo II, in un’intervista con mons. Ireneusz Skubi?, caporedattore del Settimanale Cattolico Niedziela. “Giovanni Paolo II ha consultato con il cardinale Joseph Ratzinger per tutte le questioni importanti anche negli ultimi giorni della sua vita”, ha ricordato il cardinale Dziwisz. Nell’intervista a Niedziela, Dziwisz ha sottolineato che “naturalmente, ognuno di loro ha il suo carisma. Papa Benedetto XVI è un grande Papa, che con la sua preparazione intellettuale, l’impatto teologico e spirituale ha fatto le grandi cose per il rinnovamento e l'approfondimento della vita religiosa della Chiesa”. “Sicuramente Benedetto XVI entra alla storia come un grande papa. Il suo carisma è unico, come lo era quello di Giovanni Paolo II ma vediamo in questo una complementarietà. Il Santo Spirito dirige la Chiesa e respira in questo momento”, ha detto cardinale Dziwisz.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Dopo aver narrato il sogno, Don Bosco aggiunse che gli era durato tre notti consecutive. Questa particolarità toglie consistenza al dubbio che il racconto sia una specie di parabola da lui escogitata per vestire fantasticamente la sua idea. L’esordio dell’uomo strano dalla testa fasciata » gli servì per umiliare se stesso e per eliminare dalla mente degli uditori l’im pressione che si trattasse di carismi straordinari. Il primo Papa con cui Don Bosco ebbe a trattare fu il venerabi le Pio IX. Il grande Pontefice dell’Immacolata fu sempre per Don Bosco, più che Papa, un papà: lo ebbe in grandissima stima, desi derava la sua conversazione, molte volte lo richiese del suo consi glio e desiderò di averlo a Roma accanto a sé, offrendogli alte dignità ecclesiastiche. Don Bosco lo ripagò con un vivo amore filiale. Fin che visse, parlando dell’angelico Pio IX, come soleva chia marlo, si commoveva fino alle lacrime; e volle perpetuare la sua riconoscenza al grande Pontefice erigendogli due grandiosi mo numenti: uno nella Basilica del Sacro Cuore in Roma e l’altro nella chiesa di San Giovanni Evangelista in Torino. La notte sul 7 febbraio del 1877, esattamente un anno prima della santa morte di Pio IX, Don Bosco sognò. Gli parve di trovarsi a Roma e di recarsi subito in Vaticano, senza neppure chiedere udienza dal Papa. Mentre si trovava in una sala, arriva Pio IX e si siede amichevolmente vicino a Don Bosco. «Io, tutto meravigliato — racconta il Santo —, cercai di alzarmi in piedi per fargli i debiti ossequi, ma egli non lo permise; anzi con premura mi fece forza che stessi seduto accanto a lui e si incominciò questo dialogo».
"Immancabile, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, arriva la corsa alle profezie, tanto più gettonate quanto più possono far pensare a una prossima fine del mondo. Come se il 21 dicembre 2012 non avesse insegnato niente. E neanche a dirlo la profezia più gettonata è quella di San Malachia, che avrebbe previsto il susseguirsi di 111 papi, a partire dal XII secolo, per arrivare al Petrus Romanus (poi tradotto in Pietro II) che avrebbe visto la distruzione di Roma e la fine del mondo. Benedetto XVI, in questa lista, sarebbe il penultimo."
"Parrocchia di S.M.Assunta di FORNI DI SOPRA (Udine) 2013 - Anno della Fede Venerdì 15 febbraio ore 20 Presso la Ciasa dai Fornes Proiezione del film CRISTIADA "Per la Sua maggiore Gloria" di Dean Wright in lingua originale sottotitolato in italiano Un film che narra la semisconosciuta vicenda di un popolo che non combatté per il denaro, per la terra o per il potere, ma lottò per la libertà di accedere ai sacramenti, di educare i propri figli e per l’integrità della sua fede Ingresso gratuito Per la drammaticità di alcune scene, si consiglia la visione ai maggiori di 14 anni"
"Il sacro crisma che, per tradizione apostolica, la Chiesa usa nelle confermazioni e nelle benedizioni, è composto di olio di oliva e balsamo: questi due elementi ricordano, tra l’altro, le due meravigliose virtù che risplendevano in modo particolare nella persona di Nostro Signore. Egli ce le ha raccomandate personalmente, quasi che, per mezzo di esse soltanto, il nostro cuore possa essere consacrato al suo servizio e trascinato ad imitarlo: Imparate da me, dice, che sono mite e umile di cuore. L’umiltà ci fa crescere in perfezione davanti a Dio e la dolcezza davanti al prossimo. Il balsamo che, come ho detto sopra, scende sempre a fondo, raffigura l’umiltà, e l’olio di oliva, che rimane sempre in superficie, raffigura la dolcezza e la bonomia, che superano tutte le virtù ed eccellono quali splendidi fiori della carità che, stando a s. Bernardo, raggiunge la perfezione quando non è soltanto paziente, ma anche dolce e affabile. Fa attenzione, Filotea: questo mistico crisma composto di dolcezza e di umiltà deve trovarsi dentro al tuo cuore; l’abile inganno del nemico, infatti, è quello di far sì che molti si fermino alle parole ed agli atteggiamenti esterni di queste due virtù, per cui, nella loro imperdonabile superficialità, pensano di essere umili e dolci, mentre non lo sono affatto; e si tradiscono perché, nonostante la loro cerimoniosa dolcezza e umiltà, alla minima parola leggermente scortese, alla più piccola ingiuria, scattano con un’arroganza inaspettata."
Vivere la situazione con fede e serenità. Precisato il calendario degli impegni di Benedetto XVI fino al 28 febbraio. Quel giorno, alle 17 lascerà il Vaticano e si ritirerà a Castel Gandolfo.
"Sabato 23 febbraio 2013 al 5° incontro mensile di preghiera e formazione. Scopriremo la vita eroica di Chiara Corbella Petrillo una donna e madre cristiana dei nostri giorni che ha dovuto fare scelte coraggiose di amore fino al sacrificio di se! Verrà a raccontarci la sua vicenda il marito Enrico Petrillo L'incontro, guidato da don Gianni Castorani ed aperto a tutti gli stati di vita -con un'attenzione particolare alle famiglie- si svolgerà al Teatro della Parrocchia di Sant'Antonino a Bellariva (Firenze, Piazza Rosadi 2) dalle ore 15:30 preghiera e testimonianza, a seguire adorazione e conclusione. "
"A Vade Retro, la storia di una donna che per 26 anni è stata costretta a rivolgersi all'esorcista Don Gabriele Amorth a causa di genitori Massoni e per essere stata oggetto di ripetute consacrazioni a satana. La donna sotto esorcismo al comando di Don Gabriele Amorth sul nome del demone che la possedeva ha risposto: "Sono Satana in persona". La donna è stato il primo (e il più difficile e lungo) caso che ha affrontato Don Gabriele Amorth nella sua "carriera" di esorcista."
Il Papa ha dedicato l’udienza generale di oggi, Mercoledì delle Ceneri, alla Quaresima.
L’arcivescovo di Mumbai è uno dei 119 cardinali elettori. Il futuro pontefice dovrà proseguire il cammino di papa Ratzinger per affrontare fanatismo, materialismo e relativismo. Rendere la Chiesa universale “più attenta a Cristo” e “proclamare il Vangelo al mondo senza paura”.
La legge sul figlio unico è forse l'orrore più spaventoso nella storia del regime comunista cinese. In 30 anni di applicazione, la folle politica di pianificazione familiare ha provocato 275 milioni di aborti: una buona parte di questi sono stati imposti con la violenza e la coercizione. Negli ultimi anni, tuttavia, la popolazione cinese ha iniziato a ribellarsi e a chiedere - anche attraverso canali ufficiali - una revisione della legge. Nel frattempo sono nate associazioni (in patria e all'estero) che cercano di salvare le madri e i figli dallo scandalo degli omicidi di Stato. Women's Rights in China è una delle più attive: Jing Zhang, la presidente, è una cattolica sopravvissuta ai campi di lavoro forzati che oggi vive negli Stati Uniti. Il suo percorso, già così duro, non l'ha allontanata dal dramma delle donne che cercano di far sopravvivere i propri figli dalla persecuzione del governo. Riportiamo di seguito una sua testimonianza.
n alcune zone dell'India, la comunità cristiana vive nel terrore per l'assenza di volontà politica nel fermare le violenze e per la complicità della polizia con i criminali. A lanciare la denuncia è Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo tre nuovi attacchi anticristiani avvenuti l'8, il 9 e il 10 febbraio scorsi in Madhya Pradesh, Andhra Pradesh e Chhattisgarh. L'aggressione più grave è quella avvenuta l'8 febbraio a Rajnandgaon (Chhattisgarh). Almeno 100 attivisti dei gruppi nazionalisti indù Bajrang Dal, Rashtritya Sawayamsevak Sangh (Rss) e Vishwa Hindu Parishad (Vhp) sono piombati in una chiesa, dove la comunità pentecostale Indian Christian Mission (Icm) aveva organizzato un raduno di preghiera (7-9 febbraio). Gli aggressori hanno picchiato i presenti con spranghe di ferro, accusandoli di conversioni forzate. Più di 30 persone sono finite in ospedale per le ferite riportate, mentre gli altri hanno denunciato il fatto alla polizia. Dopo essere stati medicati, i cristiani sono stati invitati ad andarsene per evitare che i fondamentalisti attaccassero l'ospedale. Intanto, la polizia ha cancellato le denunce dei fedeli e formulato un'accusa contro la Chiesa e i cristiani.
"All'udienza generale Benedetto XVI parla per la prima volta in pubblico della sua rinuncia, fatta "per il bene della Chiesa". Catechesi dedicata alle tentazioni di Gesù, nelle quali il diavolo propone di "strumentalizzare Dio, di usarlo per i propri interessi, per la propria gloria e il proprio successo". Nella società di oggi va rinnovata ogni giorno la scelta di essere cristiano. "
Il medioevale carnem levare (o anche carni vale!) da cui il nostro carnevale, segnava l’addio alle carni. Un addio che nei giorni a ridosso dell’inizio della quaresima dava libero sfogo a tutti gli eccessi prima del grande digiuno dei quaranta giorni precedenti la Pasqua. Oggi, proprio perché il carnevale imperversa ogni giorno in ogni angolo delle nsotre città, il senso profondo della quaresima è del tutto sconosciuto e relegato a certo pietismo bigotto di fronte al quale non di rado, ahimé anche certi cattolici prendono distanza.
"La comunità internazionale invoca significative reazioni da parte delle Nazioni Unite, nuove sanzioni contro il regime di Pyongyang lamentando la minaccia rappresentata dall?'arsenale atomico che la Corea del Nord sta sviluppando e testando. Eppure, paradossalmente, il terzo esperimento nucleare nordcoreano, effettuato in profondità la notte scorsa provocando un sisma di oltre il quinto grado della scala Richter, ha fatto arrabbiare soprattutto la Cina, la maggiore potenza asiatica che consente al regime comunista coreano di sopravvivere economicamente e che ha convocato immediatamente l'?ambasciatore a Pechino. "
"La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha respinto il ricorso del governo italiano, presentato l’ultimo giorno utile, contro una sentenza dell’agosto scorso in cui la Corte permetteva a una coppia fertile, portatrice sana di una malattia genetica (la fibrosi cistica), di selezionare gli embrioni dopo essersi sottoposta alla fecondazione artificiale."
È paradossale, ma capita spesso nel calcio, quando non si è molto dotati, di finire in difesa. E magari di fare il più classico degli errori. Quello cioè di andare tutti sull’attaccante più forte della squadra avversaria senza accorgersi che quello fa apposta ad attirare su di sé tutti i difensori per poi far segnare a porta vuota il suo compagno, piccoletto e mingherlino.
L’Osservatorio per la libertà religiosa in Spagna denuncia 16 episodi: il processo a un vescovo, l’odio per il crocifisso e il velo, le cappelle da chiudere nelle università. Senza contare la bomba trovata in una chiesa.
Grande articolo del filosofo Fabrice Hadjadj sull’Osservatore Romano. «Dov’è il nuovo Molière, il nuovo Orwell, il nuovo Pasolini capace di descrivere queste manipolazioni?»
"Riportiamo di seguito il breve commento di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, pubblicato oggi dal quotidiano spagnolo La Razòn, riguardo all'annuncio di Benedetto XVI di rinunciare al ministero petrino."
"La Chiesa sta vivendo un evento di straordinaria importanza, l’Anno della Fede, convocato da Benedetto XVI, per rafforzare e approfondire la fede cattolica al fine di trasmetterla al mondo, con maggiore ardore e convinzione. Tra i tanti eventi previsti, il 18 maggio ci sarà la Veglia di Pentecoste, dedicata a tutti i movimenti, vecchi e nuovi. È previsto un pellegrinaggio alla tomba di san Pietro, per chiedere a Dio di inviare ancora, in abbondanza, il suo Spirito, in modo che si rinnovino i prodigi come nei primi tempi della Chiesa nascente. A Roma, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum apre le porte ai movimenti, per rispondere a questa chiamata con grande entusiasmo. Per comprendere meglio come partecipare, ecco l’intervista a Padre Pedro Barrajón, L.C., rettore dell’Ateneo."
"Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,1-6.16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». "
"Le dimissioni di Benedetto XVI non sono soltanto una notizia esplosiva, ma un evento epocale, senza precedenti moderni (si può citare il caso di Celestino V, settecento anni fa, ma fu una vicenda diversissima in tutt’altro contesto). Quello che accade davanti ai nostri occhi è un avvenimento che, per la sua stessa natura planetaria e spirituale, fa impallidire tutte le altre notizie di cronaca di questi giorni e certamente non ha alcun legame con esse (a cominciare dalle elezioni italiane)."
Pope John Paul II expressed his wish to go to Medjugorje, but never made it there. Now a Polish priest tells the Pope actually saw Medjugorje even then: He told the priest that whenever he flew eastwards, he would ask the pilot to fly over Medjugorje so he could bless the village from the air.
La divina Sapienza aveva preparato tutte le cose perché la Madre della grazia fosse senza macchia. Erano già venuti tutti i Patriarchi e i Profeti ed erano già stati innalzati i monti sui quali doveva sorgere questa mistica Città di Dio. Le aveva assegnato, con la forza della sua destra, incomparabili tesori per ornarla ed arricchirla. Aveva costituito mille angeli per presidiarla e custodirla, i quali dovevano servirla da fedeli vassalli come loro regina e signora. La fece discendere da una stirpe regale e nobile e le scelse, per nascere, dei genitori santi e perfetti come non ve ne furono altri in quel secolo. Se ce ne fossero stati altri più idonei per generare una tale figlia che eleggeva per Madre, l'Onnipotente li avrebbe sicuramente prediletti.
La Chiesa vive oggi la vigilia d’inizio della Quaresima e la Messa delle Ceneri che presiederà domani sarà per Benedetto XVI l’ultima, grande celebrazione nella Basilica di San Pietro. Per questo motivo, prevedendo un massiccio afflusso di fedeli, i riti sono stati spostati dalle Basiliche romane di Sant’Anselmo e Santa Sabina in quella vaticana, dove il Papa giungerà alle 17. In questi anni, Benedetto XVI ha molto approfondito il valore della conversione, tipico di questo periodo liturgico.
Con chi si è consultato il Papa prima di prendere la decisione annunciata ieri? «Con Gesù Cristo». La battuta fulminante è di Peter Seewald, il giornalista tedesco con cui papa Benedetto XVI ha scritto il libro intervista Luce del mondo. Un libro che è tornato di grande attualità ieri, con l’annuncio delle dimissioni del papa. Nel volume di Seewald, come ha ricordato anche ieri in conferenza stampa padre Lombardi, erano contenuti dei passaggi sulle possibili dimissioni di un pontefice.
La Corte europea dei diritti umani ha rigettato il ricorso dell’Italia presentato contro la sentenza della Corte che il 28 agosto aveva bocciato la legge 40 sulla procreazione assistita. Secondo i giudici di Strasburgo la normativa italiana «viola il diritto del rispetto della vita privata e familiare»: le coppie fertili portatrici di una malattia genetica devono poter ricorrere alla fecondazione in vitro e alla diagnosi cromosomica pre-impianto. Per il genetista Bruno Dallapiccola, «al di là della sentenza e della questione etica, il ricorso alla fecondazione in vitro e a questo tipo di diagnosi molto precoce dovrebbe essere sconsigliato alle coppie fertili».
Come mai il matrimonio omosessuale ha avuto una simile accelerazione in Inghilterra, sebbene, a leggere i sondaggi, la maggioranza della popolazione risulti contraria e persino la maggior parte dei conservatori sia ostile alle idee del premier Cameron? A rispondere è stato ieri il giornalista e saggista inglese Christopher Booker che, sul Telegraph, ha raccontato che «la vera storia dietro a questo dramma risale al 2010». Una storia che ha tre attori principali: il segretario di Stato, Theresa May, il ministro delle Pari Opportunità, Lynne Featherstone, e il Consiglio d’Europa. Booker ha spiegato che nel marzo del 2010 i 47 ministri dei paesi rappresentati nel Consiglio avevano firmato una raccomandazione sulle «misure per combattere la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere». In questa avevano proposto all’articolo 8 della sezione IV il riconoscimento delle coppie omosessuali a cui avrebbero voluto dare lo stesso status di quelle eterosessuali. Sempre nella dichiarazione si leggeva che i “transessuali” avrebbero dovuto avere il diritto di «sposare una persona del sesso opposto di quello a loro riassegnato».
In collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, Maria Lozano ha intervistato per il programma Donde Dios Llora (Dove Dio piange) Don Esteban Aranáz. Conosciuto anche come Chiou (Qiu) Shenfú, il sacerdote racconta la storia particolare della sua vocazione missionaria, che lo ha portato da Tarazona - un comune nella Comunità autonoma dell’Aragona (Spagna) - in Cina e Taiwan.
Briefing di padre Lombardi. La scelta del momento dell'annuncio delle dimissioni legata con ogni probabilità al calendario liturgico: conclave in Quaresima e nuovo papa per il tempo di Pasqua. Confermati gli appuntamenti dei prossimi giorni, domani pomeriggio l'ultima messa pubblica in san Pietro e il 27 ultima udienza generale.
Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di «Sogno delle due colonne». Lo raccontò la sera del 30 maggio 1862. «Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile. A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici. In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “AUXILIUM CHRISTIANO RUM”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’OSTIA di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “SALUS CREDENTIUM”. Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e il mal partito nel quale si trovano i suoi fedeli, convoca intorno a sé i piloti delle navi secondarie per tenere consiglio e decidere sul da farsi.
Incredulità e grande tristezza. Ma anche rispetto nei confronti di un uomo e del suo gesto senza precedenti che irrompe nella nostra vita come un vero e proprio “fulmine a ciel sereno”, ricordando le parole utilizzate da Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio. Era il 22 marzo 2008 quando Magdi Cristiano Allam, oggi candidato premier del movimento politico “Io Amo l’Italia”, abbandonava definitivamente l’islam ricevendo in San Pietro il battesimo da Benedetto XVI, che, come egli stesso ha annunciato nella giornata di ieri, dal prossimo 28 febbraio lascerà il pontificato. “La notizia ha suscitato in me estrema incredulità e grande tristezza - spiega Allam a ilsussidiario.net -. E’ senza dubbio un fatto eccezionale che riguarda una persona che sento particolarmente vicina e a cui sarò eternamente grato, per essere stata la luce che più di altre mi ha illuminato dentro, accompagnandomi alla scoperta della fede cristiana, e per avermi fatto l’immenso regalo di essere proprio lui a celebrare il mio battesimo”.
"Avete ascoltato la testimonianza di Mirjana del 9 febbraio scorso? al 49° minuto dice: "Come vostra sorella, poiché so tutto quello che cosa la Madonna ci sta preparando, vi prego, amate i vostri Sacerdoti, aiutateli, pregate per loro, soprattutto per il nostro Santo Padre, soprattutto Lui, che nei tempi nostri che noi viviamo ha molto bisogno del vostro aiuto, del nostro aiuto, delle nostre preghiere, del nostro amore"."
La sempre più diffusa pratica dell’uso di madri surrogate a beneficio di coppie sterili o omosessuali sta destando l’attenzione dell’opinione pubblica. La richiesta di surrogazione è in aumento, come dimostrano alcuni dati israeliani. L’Alta Corte d’Israele ha recentemente ascoltato un caso in cui è coinvolta una coppia omosessuale: ne è emerso che negli ultimi otto anni in Israele si sono verificati 314 casi di surrogazione all’estero, di cui il 70% hanno avuto luogo negli ultimi due anni (cfr. Haaretz, 3 febbraio).
Provo a propormi qualche obiezione a partire dalla constatazione della enorme differenza tra i miliardi di cellule che oggi compongono il mio corpo e l’unica cellula da cui sono partito. Una piccolissima palla di neve che precipitando a valle diviene una rovinosa valanga non è la valanga. La prima pietra posta sul terreno, magari con una cerimonia solenne, non è l’edificio di cui costituisce l’inizio. Qual è la differenza? Enorme. Qualificante. Infatti, la palla di neve scende a valle e man mano che precipita si ingrossa fino a diventare valanga per effetto della forza di gravità, cioè di una azione esterna. Inoltre, in sé considerato, il frammento di neve può restare un frammento di neve immobile che diventerà acqua o ghiaccio, oppure che potrà essere utilizzato per formare un fantoccio di neve. Solo in via assolutamente eccezionale una forza esterna può farlo diventare l’inizio di una valanga. Invece la prima cellula derivata dall’incontro dello spermatozoo con l’ovocita si sviluppa a causa di una forza interiore (quello che possiamo chiamare “principio organizzativo”) come è dimostrato dal fatto che si può sviluppare anche “in vitro”. Il corpo materno gli fornisce solo le condizioni e i materiali per il suo sviluppo, ma è lui – l’embrione – che determina lo sviluppo.
Stamane alle 11.57 è stata rilevata attività sismica a Punggye-ri, dove si trova un sito nucleare sotterraneo. È stata usata strumentazione "miniaturizzata", facile da caricare su missili a lunga gittata. La condanna di Ban KI-moon e dell'Onu. Oggi incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza.
P. Michael, armeno cattolico e un religioso ortodosso sono stati rapiti lo scorso 10 febbraio nel quartiere cristiano di Aleppo. Fonti di AsiaNews denunciano gli omicidi barbari compiuti dagli estremisti islamici. Un'autobomba esplode sul valico di Cilvegozu a confine fra Turchia e Siria
Le dimissioni di Benedetto XVI – cui in questo momento va tutto il commosso affetto di chi per anni su queste colonne ha commentato quotidianamente il suo Magistero – costituisce un avvenimento tecnicamente «apocalittico». Ma questa parola va intesa correttamente. Il riferimento non è alle bufale, che circolano ampiamente su Internet, sulle false profezie attribuite nel Rinascimento al santo vescovo irlandese Malachia di Aarmagh (1094-1148) o ad altri annunci della fine del mondo, del tutto estranei allo stile cattolico. L’aggettivo «apocalittico», ben compreso, non contiene nessuna predizione cronologica quanto alla fine del mondo, ma indica che viviamo in un tempo di estrema difficoltà per la Chiesa e per la società, in cui un processo plurisecolare di scristianizzazione si «rivela» come putrefazione finale, con una virulenza antireligiosa, anticristiana e anticattolica inaudita.
Ogni parola del Papa, lo sappiamo bene, deve essere letta con attenzione, perché colui che parla e scrive è il Vicario di Cristo sulla Terra. Ma a maggior ragione quando lo scritto riguarda “una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa” quale quella presa da Benedetto XVI poche ore fa. Ogni riga e parola assume quindi un significato non solo giuridico, oppure programmatico o meramente biografico, bensì anche di ordine soprannaturale. Leggiamo un passaggio dell’annuncio del Papa: “Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando”. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione, intervistato a caldo dal Tg1 nell’edizione delle 13.30 ha interpretato questo passaggio offrendo una chiave di lettura suggestiva. Il Papa aveva di fronte a sé due beni: la testimonianza nel martirio, come fece il suo predecessore Giovanni Paolo II e l’efficacia dell’azione pastorale. Il Pontefice ha scelto questa seconda strada.
Organizzato dal Centro Culturale Giovanni Paolo II e dalla Biblioteca Civica di Tolmezzo si è svolto nella sede della Comunità Montana della Carnia la presentazione dell’ultima fatica libraria di Rino Cammilleri “ Medjugorje il cammino del cuore” edito da Mondadori. Nell’incontro, Rino Cammilleri ha intrattenuto la vasta platea, presenti quasi 200 persone, riassumendo le numerose considerazioni ed opinioni raccolte nel suo ultimo libro. Lo scrittore ha sottolineato come alcuni fatti legati a Medjugorje , possano risultare misteriosi, suscitando alle volte delle perplessità, ma ha anche offerto argomentazioni obiettive, dando la possibilità a tutti di arrivare ad una piena comprensione di tali fatti.
La testimonianza di Monica Comi, Vicenza, giugno 2012 - Ogni ritorno lascia un po’ di nostalgia per i ricordi che porta con sé; ma il ritorno da questa nostra vacanza, stranamente, non ha prodotto in me quei sentimenti ricorrenti in ogni ritorno. Anzi, un senso di contentezza e di pienezza ha accompagnato il viaggio del ritorno. Troppo grandi sono stati gli avvenimenti vissuti, troppo forti le esperienze fatte. Sento una forza che mi spinge a testimoniare, per questo ho tentato di scrivere queste mie brevi cronache o diario di viaggio o da qualcuno anche definito “memoriale”, per far partecipi agli altri quello che ho vissuto, che è qualcosa di prodigioso, non per vanagloria o esibizionismo, ma per far compartecipi gli altri di certe gioie nascoste.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 7,1-13)
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
Aveva tutto: feste, allegria, macchine, fisico da modella e un marito stella del rock, ma non aveva che tredici anni quando aveva conosciuto Billy Wyman, bassista dei Rolling Stones e se ne era innamorata. Cresciuta a Tottenham (vicino Londra) con la sorella maggiore Nicola e la mamma Patsy, divorziata, proveniva da una famiglia cattolica di origine irlandese. Essendo molto bella e sembrando molto più grande della sua età, andava tranquillamente con sua sorella a feste di ragazzi di diciotto, diciannove anni. Fu così che una notte ricevette l’invito a una festa in cui le presentarono Bill Wyman. Andando contro corrente, Mandy sfidò tutto e tutti, soprattutto la sua famiglia.
Se Assad cade, i lealisti insieme alle milizie iraniane sono pronti a barricarsi nella regione del Nordovest per mantenere un’armata potente, un’enclave, all’interno della Siria.
Un donatore omosessuale rivendica il suo «desiderio di paternità». Così la piccola avrà un padre gay, una madre biologica lesbica e una seconda madre adottiva lesbica
Un set Playmobili che riproduce una rapina in banca è finito sotto accusa. «Istiga i bambini alla violenza», è il commento di un’associazione inglese che combatte l’uso improprio delle armi. I giocatori accaniti di Guardie e ladri sono avvisati
Attendiamo di conoscere la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che, secondo le agenzie, avrebbe ammesso, per l’Italia, l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita anche alle coppie fertili. Il Ministro Renato Balduzzi può comunque ancora emanare le linee guida sulla legge 40 che erano state elaborate dal precedente governo, e che ha tenuto nel cassetto per un intero anno, in ritardo rispetto ai termini previsti dalla legge stessa. In quelle linee guida, infatti, sono richiamati i criteri già presenti nella legge 40, in cui si afferma che ogni indagine clinica su ciascun embrione deve essere «volta alla tutela della salute e allo sviluppo dell’embrione stesso».
Un fatto senza precedenti almeno nella storia della Chiesa moderna. Per ritrovare le dimissioni di un Pontefice bisogna infatti risalire ad epoche antiche, in cui la Chiesa viveva momenti di grande crisi, ad esempio lo Scisma di Occidente, quando c'erano un papa ad Avignone e uno a Roma. E' il caso di Gregorio XII costretto ad abdicare dopo che si era trovato un accordo per un solo Pontefice. Oppure quello molto più famoso di Papa Celestino V, che si dimise di sua iniziativa dopo pochi mesi di pontificato. Adesso invece Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per il prossimo 28 febbraio per motivi di anzianità e stanchezza fisica. Qualcuno sta già tirando fuori profezie millenaristiche come quella di Malachia, che avrebbe appunto identificato in Benedetto XVI l'ultimo Papa, prima dell'avvento di un Papa Nero, per alcuni dei quali è lo stesso Benedetto in quanto nel suo stemma pontificio è raffigurato un re di colore. Secondo Maurizio Blondet contattato da ilsussidiario.net, "siamo davanti a un capolinea per la Chiesa cattolica. Non credo nelle profezie tipo quella di Malachia, che secondo me è roba che va bene per i rotocalchi, nessuno è mai stato in grado di dimostrare come e chi abbia scritto quella profezia. Credo invece che andrebbe riletta la vicenda di Fatima e soprattutto il terzo segreto".
Nel tribunale della volontà divina, come principio inevitabile e causa universale di tutto il creato, si decretano tutte le cose che devono essere, con le loro condizioni e circostanze, senza che alcuna sia dimenticata, né possa, una volta stabilita, essere ostacolata dalle potenze create. Il mondo con i suoi abitanti dipende da questo ineffabile governo che concorre con le cause naturali, senza che sia mai mancato o possa mancare niente a ciò che è necessario. Tutto fece Dio e tutto sostiene col suo volere; è lui che fa sussistere tutte le cose o le annienta, facendole tornare al nulla da cui le ha tratte. Le creò per la gloria sua e del Verbo incarnato, così che fin dal principio della creazione aprì i sentieri e dispose le vie attraverso le quali lo stesso Verbo sarebbe sceso a prendere forma umana e a vivere con gli uomini, affinché questi salissero a Dio, lo conoscessero, temessero, cercassero, servissero ed amassero per poi lodarlo e fruirlo eternamente.
All'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI la Rete si è scatenata: il tormentone più gettonato è quello che vede un improbabile Silvio Berlusconi vestito da Papa quale prossimo Pontefice. Ma questa fa ancora sorridere. Di ben altro livello invece quanto rilasciato dallo scrittore Roberto Saviano sulla sua pagina Facebook dove si interroga sui "reali" motivi dietro le dimissioni. Forse, scrive, per la prima volta ho un moto di tenerezza verso questo Pontefice (che evidentemente prima gli suscitava altri moti) se davvero si "sente soffocato e voglia ripararsi". Oppure è malato, si chiede ancora Saviano. Infine la folgorazione finale quella su cui sta interrogando lo scrittore e chiede ai suoi lettori di Facebook di aiutarlo a risolvere l'intrigo: "Mi dispiacerebbe se queste dimissioni, rese pubbliche ora e non dopo la formazione di un governo, fossero strategiche per la campagna elettorale: mostrare la fragilità della Chiesa per chiedere compattezza al voto cattolico. Sarebbe terribile se fosse così". Compattare il voto cattolico? Probabilmente non ci riuscirebbe neanche la morte di un Papa, ma lasciamo volentieri lo scrittore ai suoi dubbi amletici.
Il rabbino capo d'Israele, Yona Metzeger, ha lodato oggi il ruolo di Benedetto XVI per rafforzare i rapporti interreligiosi, commentando la notizia dell'annuncio delle sue dimissioni. Durante il suo pontificato "vi sono state le migliori relazioni mai avute fra la Chiesa e il Rabbinato, speriamo che questo orientamento continui" - ha detto il rabbino Metzeger, citato dalla stampa israeliana - "penso che meriti un gran riconoscimento per l'avanzamento dei rapporti inter religiosi fra il giudaismo, la cristianita' e l'islam".
Papa Benedetto XVI “ha dimostrato a noi tutti cosa può essere in concreto la vocazione della Sede di Roma, una testimonianza su scala universale del Vangelo e un messaggero di speranza”. Il neo arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader della Comunione anglicana nel mondo - riferisce l'agenzia Sir - è il primo nel mondo ecumenico a prendere la parola per dire “a mio nome, a nome dei miei predecessori arcivescovi e di tutti gli anglicani sparsi nel mondo” “grazie a Dio” per il ministero che Benedetto XVI ha svolto “con grande dignità, visione e coraggio. Nel suo insegnamento e nei suoi scritti - prosegue l’arcivescovo Welby - egli ha saputo affrontare con mente teologica creativa e notevole le questioni di oggi.
«Non passa giorno senza che le nostre tombe siano profanate e vandalizzate». Così si lamenta Daimasso Bruno, giardiniere del cimitero italiano a Tripoli, Libia, parlando di quanto sia difficile la vita della comunità cristiana nella nuova Libia post-primavera araba. Bruno, che si è confidato con il settimanale arabo Jeune Afrique, ha affermato che «I resti di ossa umane vengono prese dalle tombe e sparpagliate per il cimitero. Le autorità libiche sono venute, hanno scattato delle foto e poi non hanno fatto niente».
«Il Papa ci ha preso un po’ di sorpresa, in un giorno che per il Vaticano è festivo». Così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi in conferenza stampa. La scelta delle dimissioni «non è improvvisata, non è di ieri o dell’altro ieri». Quella del Papa è una «decisione personale profonda presa in clima di preghiera di fronte al Signore da cui ha ricevuto la missione. Nessuno glielo ha suggerito né lo ha spinto a questo. Mi sembra una decisione libera, verso Dio e la Chiesa. Una decisione che merita rispetto».
“Una cosa che noi cattolici non riusciamo ancora ad apprezzare è che il contenuto della nostra fede è veramente bello. Il mistero della Resurrezione, il culto di Maria, gli angeli e i santi. La nostra fede è bella in sè”. Così Gianpaolo Barra, direttore del mensile di formazione e informazione apologetica il Timone, introduce i motivi per cui è nato il nuovo mensile per bambini Junior T, ma forse vale anche per ogni forma di comunicazione della fede. Essere cristiani è bello e per questo lo diciamo agli altri (e lo ricordiamo anche a noi). A cominciare dai bambini.
“37 milioni di luci” è il titolo della campagna lanciata in India il 27 gennaio dall’arcidiocesi di Mumbai per sensibilizzare la popolazione contro tutte le forme di violenza sulle donne. È stata inaugurata accendendo nelle parrocchie 37 milioni di candele e lumi perché tanti nel paese sono gli uomini in più rispetto alle donne, in base all’ultimo censimento nazionale completato nel 2011: un dato preoccupante, risultato in primo luogo delle tante bambine abortite e uccise appena nate per scansare l’onere di allevarle e dotarle al momento delle nozze. Bisogna aggiungere a questa causa primaria altri fattori quali l’elevato numero di donne suicide e un tasso di mortalità materna scandalosamente alto: 230 donne morte ogni 100.000 bambini nati vivi.
La produzione di Giovanni Verga (1840-1922) è, in gran parte, specchio della vita dell’autore, soprattutto quando descrive il desiderio di successo e, nel contempo, il sacrificio delle radici, delle tradizioni e degli affetti in nome della conquista dell’obiettivo tanto agognato. Lo scrittore siciliano si trasferì da Catania a Firenze per approdare poi a Milano, la capitale economica ed editoriale dell’allora Regno d’Italia. Vagando per le diverse città, corteggiò spesso donne già impegnate e non creò radici affettive. Il successo economico lo baciò non tanto per la vasta produzione romanzesca, che ottenne un certo consenso da parte della critica, pur se non di pubblico, ma in seguito alla sceneggiatura di una sua novella, quella Cavalleria rusticana che venne musicata da Mascagni e rappresentata alla Scala. Nel 1893 Verga ritornò in Sicilia, rinchiudendosi, a quanto è testimoniato, in un cupo silenzio e in una improduttività letteraria per quasi trent’anni (pubblicò, infatti, pochissimo dopo Mastro don Gesualdo uscito nel 1889).
Una decina di soldati maliani uccisi e altrettanti feriti da mine e ordigni improvvisati seminati dai jihadisti lungo le piste sabbiosa del nord. Un solo ferito invece nelle due azioni suicide compiute negli ultimi due giorni contro posti di blocco militari a Gao (dove altri due terroristi pronti al martirio sono stati arrestati), forse perché i kamikaze di Ansar Dine sono ancora alle “prime armi” e non hanno ancora appreso alla perfezione gli insegnamenti dei “veterani” inviati nel Sahel da al-Qaeda.
Attualmente sono 117 i cardinali elettori, cioè con meno di 80 anni, che entreranno nel prossimo conclave per l’elezione del successore di Benedetto XVI.
Papa Benedetto XVI si dimette, lascerà il pontificatoPapa Benedetto XVI si dimette, lascerà il pontificato Benedetto XVI lascia il pontificato a partire dal 28 febbraio. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. Il papa ha indicato il 28 febbraio per il termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l'elezione del successore. Un fulmine a ciel sereno». Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione di Benedetto XVI di lasciare il pontificato.
Oggi, dunque, la decisione di Benedetto XVI di rinunciare al ministero di Romano Pontefice a partire dal 28 febbraio. Nel servizio di Alessandro Gisotti ripercorriamo alcuni dei momenti salienti del suo Pontificato.
Il cardinale Angelo Sodano, al termine del Concistoro ha rivolto queste parole al Papa ...
«Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto». lo dice un lancio di agenzia dell’Ansa. Benedetto XVI ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. «Un fulmine a ciel sereno». Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione di Benedetto XVI di lasciare il pontificato.
Una tesi di laurea su Medjugorje e Radio Maria. Scaricatela dal sito di Radio Maria.
Il 18 febbraio 2013 presso l’auditorium “Pierangelo Bertoli” di Sassuolo, via Pia 108, alle ore 21, Rino Cammilleri presenterà il suo libro “Medjugorje, il cammino del cuore” (Mondadori). Un viaggio a Medjugorje nel novembre 1990, prima che scoppiasse la guerra nella ex Jugoslavia. Un ritorno a Medjugorje vent’anni dopo, nel trentennale delle apparizioni. L’autore racconta le sue esperienze, la storia dei veggenti e di quel che accadde in quel 24 giugno 1981, che cosa è successo nei vent’anni intermedi a sé e a Medjugorje, compresi gli esiti misteriosi della Guerra Fredda (costellati di coincidenze “mariane”).
Francia e Inghilterra corrono veloci verso l'approvazione dei matrimoni omosessuali: le rispettive leggi al proposito infatti sono state approvate a larga maggioranza dalle due camere basse dei rispettivi parlamenti. Cosa questo comporta a livello di diritto europeo e quanto e come potrebbero influenzare le leggi italiane, ilsussidiario.net lo ha chiesto a Filippo Vari, Docente di Diritto costituzionale nell'Università Europea di Roma: "Non c'è pericolo alcuno di influenza sulle leggi italiane, quello che accade in Francia e Inghilterra con questi ordinamenti non si riflette né sul diritto dell'Unione europea né sull'ordinamento italiano". Secondo Vari però c'è in atto in Italia una tendenza della Cassazione a ricondurre l'unione omosessuale nel concetto di famiglia.
“Lunedi mattina, 4 febbraio, dopo un viaggio di notte sono arrivato ?? ad Astana, dove mi aspettava in aeroporto l’Arcivescovo Tomasz Peta.” Con queste parole inizia la lettera di testimonianza inviata all’Ufficio Stampa della Curia Metropolitana di Czestochowa, don S?awomir Por?bski, il sacerdote polacco che è attualmente missionario in Kazakistan. Dopo qualche giorno di ambientamento nella casa presso la Cattedrale di Astana, don Por?bski è stato inviato a lavorare come vicario a Oziornoje dove si trova il Santuario di Nostra Signora Regina della Pace. Il Kazakistan è un luogo importante per i credenti, qui si è svolto un vero e proprio martirio di polacchi negli anni dal 1936 al 1941.
La sofferenza innocente dei bambini è un tema di cui poco si parla in una società molto interessata ai profitti e poco attenta ai bisogni degli indifesi. I bambini sono l’anello debole della catena della nostra società. Dare voce agli ultimi, ai più deboli, è segno di maturità e giustizia da parte di una società civile. Negli ultimi anni le istituzioni internazionali hanno compiuto passi da gigante riconoscendo tanti diritti ai bambini, e tra questi diritti sanciti vi è quello dell’adozione.
Dunque deve esserci un momento in cui sono comparso nel mondo dell’esistenza provenendo dal nulla. Questa semplice osservazione può essere fatta da tutti. E’ una evidenza. Qualcuno potrebbe replicare: non è vero quanto dici, perché il tuo corpo è fatto di materia: carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto, etc. e si può dire che tutti i materiali classificati dalla chimica si trovano nel tuo corpo e tutti ti preesistevano. E’ vero, ma ciascuno di noi avverte con assoluta certezza che egli non è il carbonio, l’ossigeno, e neppure il fegato o i reni o il cuore. Ciascuno può dire: io sono “io” e può doverosamente chiedersi: “io quando sono cominciato?”
Il 6 febbraio scorso, l’assassinio di Chokry Belaid, avvocato che protestava per i diritti dell’uomo violati del governo, ha provocato una rivolta di una parte del popolo tunisino, che teme una dittatura islamica e vorrebbe un governo democratico e laico. Il quadro della “primavera araba” nei paesi sunniti diventa sempre più indecifrabile, pare si ritorni all’autunno e all’inverno della democrazia nei paesi islamici. La situazione oggi presenta tre caratteristiche. Primo: nessun paese a maggioranza islamica (e sono più di trenta) ha un governo passabilmente democratico, non pochi di questi sono in uno stato di guerra civile: Siria, Egitto, Tunisia, Afghanistan, Pakistan, Mali, Nigeria, Yemen, Sudan, Somalia. Secondo: in nessun paese a maggioranza islamica c’è piena libertà religiosa per i cristiani e le altre religioni. Infine in alcuni paesi nei quali i fedeli del Corano sono minoranza consistente, ci sono guerriglie e terrorismi separatisti: Filippine, Thailandia, India, Cina, Birmania, Indonesia.
“I giovani cattolici 2.0 hanno la vocazione?”: è questo il titolo del rapporto presentato dalla Conferenza episcopale francese e dal Servizio nazionale per l’evangelizzazione dei giovani (Snejv). La ricerca è stata realizzata a conclusione dell’Anno per la promozione della vita consacrata ed in preparazione al 50.mo anniversario della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che ricorrerà il 21 aprile. In totale, rileva il rapporto, nel 2012 circa 2mila giovani in tutta la Francia hanno intrapreso il cammino presbiterale o religioso: una cifra che rivela un calo, lieve ma costante, in tutti i settori vocazionali.
Allarme dell'Osservatorio per la libertà religiosa e di coscienza in Spagna. Nelle stesse ore in cui un ordigno rudimentale è stato scoperto e disinnescato nella cattedrale dell’Almudena di Madrid, l’Organismo ha reso noto come, nel corso del 2012, siano stati compiuti nel Paese iberico sedici attacchi nei confronti di simboli religiosi, non solo cattolici, ma anche evangelici e islamici.
La Chiesa russa smentisce le parole del nunzio nella Federazione, secondo il quale i rapporti tra ortodossi e "uniati" siano migliorati. Arciprete Sizonenko denuncia volontà di espansionismo e l'appoggio agli scimatici.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,53-56)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Da oggi ho integrato il widget di Twitter all'interno di questo sito. Nella colonna di sinistra potrete leggere gli aggiornamenti della pagina di twitter di questo sito e della pagina del Santo Padre Benedetto XVI. Vi invito a guardarle insieme alle altre sezioni visto che alcuni aggiornamenti li pubblico solo sui social network. Grazie.
Le suppliche dei santi Gioacchino ed Anna giunsero al cospetto della beatissima Trinità. Furono ascoltate e accolte, così che il volere divino fu manifestato ai santi angeli, come se le tre divine Persone parlassero con loro e dicessero: «Per la nostra bontà abbiamo disposto che la persona del Verbo assuma carne umana perché porti la salvezza a tutto il genere umano. Questo è quanto abbiamo manifestato e promesso ai nostri servi, i Profeti, affinché lo annunciassero a tutta la terra. Sono troppi i peccati e le malvagità degli esseri viventi che ci costringerebbero ad usare con rigore la nostra giustizia! Ma la nostra bontà e misericordia è più grande di tutte le iniquità, tanto che queste non bastano ad estinguere la nostra carità. Guardiamo alle opere delle nostre mani create a nostra immagine e somiglianza per essere eredi e partecipi della nostra eterna gloria. Rivolgiamo lo sguardo ai nostri servi e amici che ci hanno dato compiacimento, e a tutti coloro che saranno grandi nel renderci lode. In modo singolare guardiamo colei che sarà eletta fra migliaia, gradita sopra tutte le creature e scelta per la nostra gioia e la nostra soddisfazione, colei che dovrà accogliere nelle sue viscere la persona del Verbo, rivestendola della carne umana e mortale. Dal momento che quest'opera deve avere inizio per manifestare al mondo la ricchezza della nostra divinità, è ora il tempo opportuno perché si compia questo mistero. Gioacchino ed Anna trovarono grazia presso di noi e pietosamente li abbiamo custoditi e predisposti con la virtù dei nostri doni e delle nostre grazie. Essi, messi alla prova nella loro sincerità, rimasero fedeli, e con genuino candore resero le loro anime accette e gradite al nostro cospetto. Vada, dunque, Gabriele come nostro ambasciatore e porti novità di gioia per loro e per tutto il genere umano, manifestando loro che, per nostra somma bontà, sono stati guardati ed eletti».
Siamo ormai prossimi, ancora una volta, a quel fatale 11 febbraio , il giorno della prima di 18 apparizioni nella Grotta di Massabielle. Sappiamo bene che tutti i santuari mariani sono importanti. Ma sappiamo altrettanto bene che alcuni sembrano esserlo più di altri, non solo per gli eventi che li hanno originati ma anche per la risonanza che essi hanno avuto, spesso nel mondo intero. Uno di questi casi è certamente Lourdes. Un luogo dal quale siamo soliti dire che tutti, se appena hanno un minimo di disponibilità, tornano guariti, se non nel corpo, almeno nello spirito.
Oggi è la Giornata del Ricordo in memoria delle foibe. Una pagina tra le più dimenticate e tormentate della nostra storia. Tra l’ottobre del 1943 e il maggio del 1945 i partigiani comunisti di Tito furono responsabili di un massacro. «Centinaia e probabilmente migliaia di persone - spiega il professor Gianpaolo Romanato, docente di Storia contemporanea presso l'Università di Padova - furono gettate nelle foibe, quelle cavità del terreno carsico, usate da sempre dalla popolazione locale come discariche naturali. E questo avvenne a due riprese, nel settembre del 1943 e nella primavera del 1945. Il numero delle vittime non è mai stato esattamente quantificato e probabilmente non potrà esserlo mai. Molti furono gettati nelle foibe dopo essere stati uccisi in seguito a sommari processi, altri vi furono scaraventati ancora vivi».
Il 13 febbraio 2013 si compie il primo centenario dalla nascita di Giuseppe Dossetti (1913-1996), politico e giurista bolognese che dopo aver militato nella Resistenza e aver partecipato attivamente alla Costituente fu parlamentare democristiano, compagno di partito e avversario di De Gasperi. Monaco e sacerdote, fondò la Piccola famiglia dell’Annunziata a Monteveglio e fu una presenza importante del Concilio Vaticano II. Docente universitario e storico, fondò anche, a Bologna, l’Istituto per le scienze religiose. Nella ricorrenza, il cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna, ne ricorda la "straordinaria" ma anche "complessa personalità" e ripropone una raccolta di tutte le pagine che gli ha dedicato nelle sue Memorie e digressioni di un italiano cardinale (Cantagalli, 2010). Il nuovo libro-estratto s'intitola Don Giuseppe Dossetti – Nell’occasione di un centenario ed esce anch'esso per i tipi di Cantagalli. In accordo con l'editore ne pubblichiamo qui integralmente il IX capitolo.
Il 6 febbraio scorso, l’assassinio di Chokry Belaid, avvocato che protestava per i diritti dell’uomo violati del governo, ha provocato una rivolta di una parte del popolo tunisino, che teme una dittatura islamica e vorrebbe un governo democratico e laico. Il quadro della “primavera araba” nei paesi sunniti diventa sempre più indecifrabile, pare si ritorni all’autunno e all’inverno della democrazia nei paesi islamici.
La sofferenza innocente dei bambini è un tema di cui poco si parla in una società molto interessata ai profitti e poco attenta ai bisogni degli indifesi. I bambini sono l’anello debole della catena della nostra società. Dare voce agli ultimi, ai più deboli, è segno di maturità e giustizia da parte di una società civile. Negli ultimi anni le istituzioni internazionali hanno compiuto passi da gigante riconoscendo tanti diritti ai bambini, e tra questi diritti sanciti vi è quello dell’adozione.
All'Angelus Benedetto XVI, commentando il brano evangelico della "pesca miracolosa" dice che "a noi spetta gettare le reti con fede, il Signore fa il resto".Ricordando che oggi si festeggia il Capodanno cinese invia auguri "di una vita felice e prospera". Domani la Giornata mondiale del malato.
Oggi è il quarto anniversario della morte di Eluana Englaro, la donna di Lecco in stato vegetativo che fu lasciata morire di fame e di sete nella residenza la Quiete di Udine dopo un’aspra battaglia legale, culturale e politica che coinvolse tutto il paese. Da tre anni, il 9 febbraio è anche la giornata degli stati vegetativi e l’associazione Scienza e Vita, tramite il suo vicepresidente nazionale Massimo Gandolfini, ha richiamato il paese a “fare memoria di un evento che ha ferito la nostra civiltà”. Quel che successe a Eluana “deve essere esortazione e monito perché quella morte non sia stata inutile”. Il vicepresidente di Scienza e Vita ha voluto “dare voce a chi non ha più voce”; persone e famiglie in difficoltà, ma che, non per questo, “hanno perso diritto di cittadinanza in una società che vuole essere davvero civile”.
Magistrale analisi della filosofa e femminista Sylviane Agacinski sull’invenzione da parte del mondo gay di un nuovo linguaggio per rivendicare nuovi diritti.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 5, 1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Famiglia e turismo. Sono i punti cardine dell'Italia ed è su questi che bisogna puntare per un rilancio del nostro paese. È quello che sostiene Gianluigi De Palo, assessore alla famiglia, all'educazione e ai giovani del Comune di Roma e fondatore del movimento Ol3, il contenitore di bene comune creato nei mesi scorsi insieme ai due vicepresidenti, l'attrice Beatrice Fazi e il regista Claudio Morici. In questo periodo di campagna elettorale, dove nei salotti del dibattito si sentono i politici parlare spesso di alleanze e promesse per il futuro, De Palo va controcorrente, poco interessato a liste e partiti, preferisce al contenitore i contenuti. Sussidiario.net l'ha intervistato in esclusiva.
Solo una decina di pullman arrivati ieri a Trieste sui 22 attesi. Una corriera anche da Napoli. In 200 hanno assistito alla preghiera di Mirjana Dragicevic sul maxischermo posto sul sagrato
Il sindaco di Parma ed il suo assessore al Welfare, Laura Rossi, non contenti di aver cancellato il QuozienteParma a colpi di delibera, senza alcun dibattito in Consiglio (che lo aveva approvato al’unanimità, hanno chiuso il capitolo anche quando il dibattito, giunto all’esame del Bilancio, non era più evitabile. Due ordini del giorno sono stati respinti con una sola spiegazione: «Il QuozienteParma è un metodo portato avanti dal centrodestra e dalle sue giunte per farne una strumentalizzazione ideologica e politica» ha tuonato l’assessore in Consiglio comunale. Verrebbe da dire che la voglia di strumentalizzare è almeno alla pari…
Situata nel cuore della Roma archeologica, vita pulsante della modernità della capitale fatta di parcheggi e traffico caotico, sorgela Patriarcale Basilica di S. Maria Maggiore. Oltre a rappresentare un inossidabile punto di riferimento per il culto della Madonna, la Basilica è l’unica a conservare ancora i caratteristici tratti di basilica paleocristiana e a mantenerne alcune peculiarità legate alla religione cristiana. Gli apporti successivi infatti non ne hanno alterato la sostanza, ma soltanto arricchita, aggiungendo qualità uniche, atte a rappresentare l’importanza che le è universalmente riconosciuta.
“Lunedi mattina, 4 febbraio, dopo un viaggio di notte sono arrivato ?? ad Astana, dove mi aspettava in aeroporto l’Arcivescovo Tomasz Peta.” Con queste parole inizia la lettera di testimonianza inviata all’Ufficio Stampa della Curia Metropolitana di Czestochowa, don S?awomir Por?bski, il sacerdote polacco che è attualmente missionario in Kazakistan. Dopo qualche giorno di ambientamento nella casa presso la Cattedrale di Astana, don Por?bski è stato inviato a lavorare come vicario a Oziornoje dove si trova il Santuario di Nostra Signora Regina della Pace. Il Kazakistan è un luogo importante per i credenti, qui si è svolto un vero e proprio martirio di polacchi negli anni dal 1936 al 1941. Don Por?bski ha raccontato che il Kazakistan “è un paese povero, ma la gente è molto accogliente e cordiale. Il cibo è buono. I missionari, circa 43 sacerdoti e 73 suore, provengono dalle diocesi di più di 20 paesi. Ho incontrato missionari russi, polacchi, tedeschi, un austriaco, uno slovacco, americani, ucraini, religiose le sorelle provenienti dall’India,dal Kenya, dalla Slovacchia, dalla Bielorussia”.
Lc 5,1-11: Lasciarono tutto e lo seguirono.
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal 4 al 7 febbraio, con tre giornate dedicate ai francescani erzegovinesi uccisi, è stato celebrato a Široki Brijeg il 68º anniversario della loro uccisione. Quest'anno, per la prima volta il 7 febbraio è stato celebrato anche come «Giornata della memoria delle vittime francescane e del popolo erzegovinese». Domenica 10 febbraio, ricorrerà la memoria del Beato Card. Stepinac e sarà anche il giorno in cui ricorderemo i francescani uccisi della parrocchia di Medjugorje.
Per il Vicario patriarcale per la Giordania (e già arcivescovo di Tunisi, testimone della Primavera araba), il mondo arabo è cambiato e pone domande ai partiti islamisti che hanno agguantato il potere e all'occidente, che ha sempre sostenuto dittatori medio-orientali. Solo un islam moderato potrà avere successo politico economico e sociale. Fondamentale la difesa della libertà di coscienza e non solo di culto per i cristiani.
Dalla crisi esistenziale alla riscoperta della fede fino agli inizi del Cammino neocatecumenale a Roma. Nel libro “Il Kerygma. Nelle baracche con i poveri”, scritto da lui stesso, Kiko Argüello racconta la sua esperienza. Nato in una famiglia medio-alta di Madrid, studia pittura e, dopo un periodo di dubbio, vive una profonda conversione che lo porta prima ad andare a vivere fra gli ultimi nelle baracche della capitale spagnola e poi ad iniziare, assieme a Carmen Hernandez, l’esperienza del Cammino neocatecumenale. Il libro, edito dalla San Paolo, è in edicola questa settimana anche con Famiglia Cristiana.
Il Libro che si apre, mille lettori, sei giorni no stop. I riflettori puntati sulla lettura di tutte le antiche pagine della Scrittura. È questa la «Bibbia senza sosta», l’iniziativa partita giovedì scorso nel cuore geografico e culturale di Bologna, la biblioteca dell’Archiginnasio. L’esperienza si concluderà mercoledì prossimo, 13 febbraio, con la lettura dell’ultimo capitolo dell’Apocalisse da parte del cardinale arcivescovo Carlo Caffarra. L’evento patrocinato dalla diocesi di Bologna è un dono a tutta la città nell’Anno della fede.
l Papa ha incontrato ieri alcuni presuli della Conferenza episcopale del Lazio in visita “ad Limina”.
Per avere le giovani, i trafficanti promettono ai genitori lauti guadagni. Il trend è in aumento nei villaggi rurali dove è più alto il tasso di disoccupazione. Una volta vendute, le ragazza vengono portate in India, Cina o Paesi arabi. Una ex-prostituta di 19 anni racconta l’inferno dei bordelli di Delhi.
È la denuncia del Global Council of Indian Christians (Gcic). Agenti hanno ucciso cinque contadini scambiandoli per guerriglieri maoisti. Ancora in carcere sette cristiani innocenti, accusati di responsabilità nei pogrom del 2008.
Già vincitore del prestigioso Grand Prix Catholique de Littérature, filosofo e pensatore francese, Fabrice Hadjadj a soli 42 anni è diventato da poco direttore dell’Istituto Philanthropos di Friburgo. E ha pubblicato un nuovo libro: Il Paradiso alla porta. Saggio su una gioia scomoda (Lindau, pp. 480, euro 29).
“Tredici chiese dovrebbero essere riaperte, e tra queste chiese quasi sicuramente dovrebbe esserci anche la Cattedrale”. È un messaggio di rinascita quello che esce a margine della visita “ad Limina” del Vescovo di Carpi, che insieme ad altri pastori dell’Emilia Romagna sta concludendo l’incontro con Benedetto XVI, che ha chiesto informazioni sulla “Diocesi più terremotata”.
Un Report che il Parlamento europeo dovrà votare a novembre prevede il riconoscimento obbligatorio «dei documenti sugli status civili e dei loro effetti».
Benedetto XVI visita il Seminario maggiore di Roma. I cristiani sono il gruppo più perseguitato perché non conforme, perché dissimile, perché contrario con le tendenze dell'egoismo, del materialismo". "No ai profeti di sventura" per i quali è tempo che la Chiesa muoia. "La Chiesa si rinnova sempre, rinasce sempre".
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Mentre aumentava di gran numero la discendenza e la stirpe di Adamo, si moltiplicavano i giusti e gli ingiusti, le preghiere dei santi per il Redentore e i delitti dei peccatori immeritevoli di questo beneficio. Il popolo di Dio e la gloria del Verbo che doveva incarnarsi erano già deliberati e la divina volontà operava per la venuta del Messia. Il regno del peccato, nei figli della perdizione, aveva esteso la sua malizia quasi completamente, ma era giunto il tempo opportuno del rimedio. Erano aumentati la gloria e i meriti dei giusti: i Profeti e i santi Padri, illuminati dalla luce divina, ravvisavano la salvezza e la presenza del loro Redentore. Per questo moltiplicavano le loro preghiere, chiedendo a Dio che finalmente si adempissero le profezie e le promesse fatte al suo popolo. Al trono della divina misericordia mostravano la tediosa e lunga notte trascorsa nelle tenebre del peccato dopo la creazione del primo uomo, oltre alla cecità causata dall'idolatria in cui era sprofondato tutto il resto del genere umano.
Disse il profeta Eliseo ad una povera vedova: Prendi tutti i vasi vuoti che hai e riempili d’olio. Per ricevere la grazia di Dio nei nostri cuori, dobbiamo vuotarli di noi stessi. Il gheppio, stridendo e fissando gli uccelli da preda, li mette in fuga per una forza misteriosa; per questo è il preferito delle colombe, che vicine a lui si sentono sicure. Allo stesso modo l’umiltà respinge Satana e conserva in noi le grazie e i doni dello Spirito Santo. E’ per questo che i Santi, e in modo particolare il Re dei Santi e sua Madre, onorano e amano l’umiltà più di tutte le altre virtù morali. Sono diverse le ragioni per le quali dobbiamo considerare vana la gloria che ci viene attribuita: o perché non è in noi, o anche perché, pur essendo in noi, non è nostra; o anche perché, pur essendo in noi ed essendo nostra, non è meritata. La nobiltà della stirpe, il favore dei potenti, la popolarità, sono glorie che non hanno radice in noi, ma o nei nostri predecessori o nella stima degli altri. C’è gente che va superba e altera perché cavalca un bel destriero, perché ha un bel pennacchio sul cappello, perché indossa vestiti meravigliosi. Non ti pare che quella gente sia un po’ matta? Se proprio vogliamo parlare di gloria, spetta al cavallo, allo struzzo, al sarto. Ci vuole proprio un bel coraggio per prendere in prestito un po’ di stima da un cavallo, da una piuma, da una piega dell’abito! Altri si sentono importanti e si danno delle arie per un bel paio di baffi all’insù, per una barba ben curata, per i capelli ricciuti, per le mani delicate; perché sanno danzare, giocare, cantare; e non ti pare che anche questi abbiano una rotellina fuori posto? Vorrebbero aumentare il proprio pregio e la propria reputazione con cose frivole e insulse!
Commento al messaggio di Medjugorje del 02 Febbraio 2013 alla veggente Mirjana di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
La Festa della Madonna della Fiducia farà da cornice alla tradizionale visita di Benedetto XVI al Pontificio Seminario Romano Maggiore, oggi pomeriggio alle 18.15. Il Papa terrà la Lectio divina davanti ai 190 seminaristi e ai loro formatori, per poi trattenersi a cena con loro e rientrare in Vaticano attorno alle 20.30. Ogni incontro, nel corso degli anni, ha permesso al Pontefice di sviluppare un aspetto della chiamata al sacerdozio.
"Vittime delle nostre stesse narrazioni?" è uno studio che denuncia la parzialità dei manuali scolastici israeliani e palestinesi. I fatti storici sono utilizzati per demonizzare l'avversario. I testi delle scuole ultra-ortodosse israeliane accusano i palestinesi di voler distruggere Israele. In Palestina i manuali dipingono gli ebrei come invasori.
Il fatto è avvenuto a Wenzhou, dove nei giorni scorsi un bambino - che eccedeva la quota del figlio unico - è stato investito dall'auto del segretario del Partito. La legge per la limitazione delle nascite è la più odiata dai cinesi.
“Quando ho cominciato non potevo immaginare la ricchezza umana che avrei incontrato, e il miracolo quotidiano di questa opera”. Così Marco Malinverno, direttore nazionale della Fondazione Banco Farmaceutico esprime la soddisfazione per il lavoro di una onlus che in tredici anni di vita ha recuperato tre milioni di confezioni di farmaci da destinare alle persone indigenti, farmaci altrimenti destinati alla discarica. E domani, 9 febbraio, è un giorno importante perché si svolge la Giornata nazionale di Raccolta del Farmaco: una grande mobilitazione che vede coinvolte oltre 3300 farmacie in 1200 comuni di tutta Italia e 12200 volontari, per permettere a ogni cittadino di donare un farmaco a chi ne ha bisogno (qui si può trovare l'elenco delle famacie aderenti).
“Chokri Belaïd è caduto colpito dai proiettili dei nemici della democrazia protetti e sostenuti dall’ala dura di Ennahdha e in primo luogo da Rached al-Ghannouchi. Che la sua morte sia l’inizio della fine politica di coloro che rappresentano il principale ostacolo alla riuscita della transizione democratica”, sono le parole dure e coraggiose di Mohamed-Chérif Ferjani, professore di origine tunisina all’Università Lumière di Lione, a seguito dell’uccisione dell’avvocato e politico tunisino Chokri Belaïd il 6 febbraio scorso. Anche la vedova della vittima, Besma Khalfaoui, ha da subito esternato i propri sospetti: “Ritengo Ennahdha, con le sue ramificazioni fasciste e democratiche, responsabile dell’accaduto”.
I bambini russi non saranno mai e in nessun modo adottati da coppie omosessuali. È quanto dichiarato pochi giorni fa dal Commissario russo per i diritti dei bambini Pavel Astakhov, ribadendo una posizione nota da parte della Russia. Ieri però le dichiarazioni su Francia e Inghilterra, entrambi paesi che stanno per legalizzare il matrimonio omosessuale, si sono fatte ancora più forti.
Tra il cardinale Joseph Ratzinger e don Luigi Giussani negli anni «è cresciuta una vera amicizia» così «tramite lui, ho conosciuto anche meglio la comunità di Comunione e Liberazione». Divenuto Papa Benedetto XVI, l’allora prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede si è rivolto con queste parole ai Missionari di San Carlo, il ramo sacerdotale del movimento fondato dal sacerdote milanese, alla cui memoria ha reso omaggio con parole inequivocabili in un incontro avvenuto ieri dopo l’Udienza Generale.
Se lo chiede sul Telegraph Brendan O’Neill. Prima chiedevano autonomia, oggi vogliono «la benedizione al loro stile di vita e alle loro relazioni, perché si dica a tutti gli effetti: “Il tuo modo di vivere è valido”»
«Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza». Così il Papa nella lettera Porta fidei. All’inaugurazione dell’Anno della fede ha poi aggiunto: «Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio». Il libro Sorpresi dalla fede. Testimoni della vita nuova (Edizioni Elledi, 296 pagine, 16 euro) curato da don Arturo Cattaneo, sacerdote della Prelatura dell’Opus Dei e docente di Diritto canonico e Teologia, risponde a questo auspicio sollecitando il lettore a confrontarsi con testimonianze rilasciate da uomini e donne dello spettacolo, dello sport, della cultura, ma anche gente comune. Sono una cinquantina in tutto e tra i tanti spuntano i nomi di Paolo Nespoli, Mario Mauro, Costanza Miriano, Massimo Busacca, Cesare Prandelli, Carlo Nesti, Claudia Koll, Gianni Morandi, Kiko Arguello.
Intervistati dal sito LifeSite News tre vescovi americani hanno dichiarato di preferire la prigione piuttosto che accettare l’“Obama mandate” che nella riforma della salute obbliga tutti gli enti privati, religiosi e non, a pagare assicurazioni per i propri studenti o dipendenti inclusivi di aborto e contraccezione. A parlare così sono stati Alexander Sample, vescovo di Marquette in Michigan, David Zubik di Pittsburgh e l’arcivescovo Samuel Aquila di Denver.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 14-29)
In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!». Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Nell'ottavo capitolo dei Proverbi la Sapienza dice di se stessa che era presente quando l'Altissimo disponeva tutte le cose, durante la creazione. Ho detto poco sopra che questa Sapienza è il Verbo incarnato, il quale, quando Dio pensava nella sua mente divina la creazione di tutto il mondo, era presente con la sua santissima Madre. In quell'istante, infatti, non vi era solo il Figlio coll'eterno Padre e lo Spirito Santo nell'unità della divina natura, ma anche l'umanità che doveva assumere era presente al primo posto di tutto il creato, prevista e ideata nella mente divina del Padre, in unione con l'umanità della sua Madre santissima, che gli avrebbe dato la sua stessa carne. In queste due persone furono previste tutte le sue opere. Da ciò l'Altissimo si sentiva come obbligato a non tener più conto, secondo il nostro modo di parlare, di tutto quello con cui il genere umano e gli angeli caduti avrebbero potuto disobbligarlo dal procedere alla creazione di tutto il rimanente del mondo e delle creature che stava facendo a servizio dell'uomo.
Voi avete bisogno di pazienza, affinché, facendo la volontà di Dio, meritiate di conseguire la sua promessa, dice l’Apostolo. Il Salvatore aveva detto: con la pazienza conquisterete la padronanza delle vostre anime. Dominare la propria anima è la massima aspirazione dell’uomo, e il dominio dell’anima è commisurato al livello della pazienza! Ricordati spesso che Nostro Signore ci ha salvato soffrendo con costanza; è nello stesso modo che noi potremo operare la nostra salvezza, sopportando la sofferenza, le afflizioni, le ingiurie, le contraddizioni, i dispiaceri con la maggior dolcezza che ci sarà possibile. Non limitare la tua pazienza a un genere determinato di ingiurie o di afflizioni, ma estendile a tutte quelle che il Signore ti manderà o permetterà che tu incontri. Alcuni vogliono sopportare soltanto le tribolazioni che procurano onore, come per esempio: essere feriti in guerra, essere prigionieri di guerra, essere maltrattati a causa della religione, diventare poveri per una lite da cui sono usciti vincitori. Io dico che costoro non amano la tribolazione, ma soltanto l’onore che ne deriva. Il vero paziente, ossia chi vuole servire Dio, sopporta con animo uguale le tribolazioni unite al disonore e quelle che danno onore. Se ci disprezzano, ci attaccano e ci accusano i cattivi, per un uomo di coraggio è una vera gioia; ma se quelli che ci attaccano, ci accusano e ci maltrattano, sono gente per bene, amici, i genitori, altri parenti, allora sì che va bene!
La guerra civile in Siria e le minacce dell'Iran fanno paura agli Stati della Penisola araba. In un anno Arabia Saudita, Emirati Arabi, Qatar e Oman hanno speso oltre 40 miliardi di dollari per rinnovare i propri eserciti. Venduti da Stati Uniti e Germania, gli armamenti vanno dai sofisticati carri armati Leopard ai nuovissimi caccia F15. Esperto tedesco: "I Paesi occidentali vogliono la stabilità dei Paesi del Golfo e lavorano per una loro autonomia militare".
Le "emergenze" della condizione giovanile nell'incontro di Benedetto XVI con il Pontificio consiglio della cultura. "Incertezza e fragilità" per il clima di instabilità sociale, politica ed economica. I fenomeni positivi di volontariato, testimonianze di fede e impego per costruire "società capaci di rispettare la libertà e la dignità di tutti".
Un sacerdote messicano padre José Flores Preciado, è morto presso l'Ospedale Universitario Regionale nella città di Colima dopo essere stato picchiato da ignoti nella chiesa di Cristo Re, dove confessava e celebrava la messa tutti giorni. Secondo una nota inviata all'agenzia Fides dalla diocesi di Colima, la sera del 5 febbraio, alcuni sconosciuti sono entrati nella chiesa di Cristo Rey (Placetas), forse per commettere un furto, e venendosi scoperti da padre José lo hanno picchiato a sangue. Il sacerdote è morto poco dopo all'ospedale a cause delle ferite riportate.
“Ogni giorno nelle nostre congregazioni e comunità, si manifestano gli effetti di un sistema che perpetua la separazione delle famiglie, e che porta allo sfruttamento, all'abuso, e alla morte di migranti. Questa sofferenza deve finire” affermano i leader delle principali confessioni cristiane degli Stati Uniti, in una dichiarazione pubblicata al termine della riunione annuale delle Christian Churches Together (Cct).
Le apparizioni mariane di Lourdes sono senza dubbio tra le più conosciute e ri-conosciute per l’attualità e la vitalità di un messaggio e di un significato pertinente e coerente al vissuto e alle attese di tanti.
Come qualcuno forse ricorderà nel settembre scorso tutti i media, fra lo stupito e l’indignato, avevano riportato la notizia che nell’Ospedale di Jesi dal marzo precedente non era più presente uno straccio di ginecologo disposto a praticare gli aborti. L’assessore regionale alla Sanità, di fronte alla pressione delle donne smaniose di liberarsi dei loro indesiderati fardelli uterini, era corso ai ripari garantendo la presenza almeno quindicinale di un medico proveniente dall’ospedale della vicina città di Fabriano.
Dici “matrimonio” omosessuale e in questi giorni ti viene in mente quello che sta accadendo in Francia e nel Regno Unito. Al di là della Manica martedì scorso la Camera dei Comuni ha approvato il disegno di legge sui “matrimoni” omosessuali (si veda l’articolo del 3 febbraio pubblicato qui dal titolo “Nozze gay, Chiesa inglese all’attacco”), primo passo verso l’approvazione definitiva. Il partito conservatore di Cameron si è spaccato a metà astenendosi o votando contro. Il deputato tory Roger Gale ha commentato così: “Siamo nel territorio di Alice nel Paese delle meraviglie, si sta tentando di riscrivere il vocabolario”. In Francia un testo per introdurre le “nozze” gay è al vaglio della Commissione delle Leggi: sono stati proposti per contrastarlo 5.000 emendamenti.
In prigione il segretario del Partito e il suo autista, che hanno investito il bambino. I genitori stavano per essere arrestati. Avevano violato la legge del figlio unico e dovevano pagare una multa di 30-40mila yuan (il reddito medio annuo di un operaio; il reddito di 10 anni per un contadino).
Intervistati dal sito LifeSite News tre vescovi americani hanno dichiarato di preferire la prigione piuttosto che accettare l’“Obama mandate” che nella riforma della salute obbliga tutti gli enti privati, religiosi e non, a pagare assicurazioni per i propri studenti o dipendenti inclusivi di aborto e contraccezione. A parlare così sono stati Alexander Sample, vescovo di Marquette in Michigan, David Zubik di Pittsburgh e l’arcivescovo Samuel Aquila di Denver.
Le preoccupazioni intorno al matrimonio gay e alla libertà di coscienza si sono in gran parte concentrate sui luoghi di culto e i ministri religiosi che celebrano matrimoni. Ma l’impatto sui luoghi di lavoro, sulle scuole e in altre aree della vita quotidiana è stato trascurato. Questi aspetti sono esaminati in una consulenza legale del noto avvocato Aidan O’Neill, esperto di diritti umani e in particolare della Convenzione europea sui diritti umani. È stato consulente della Corte Suprema del Regno Unito, della Camera dei Lords, della Corte di giustizia dell’Unione Europea e della Corte europea dei diritti umani. A O’Neill è stato commissionato un parere legale su una serie di scenari connessi alla legalizzazione del matrimonio gay dalla Coalition for marriage, la federazione di sigle e personalità autorevoli che da mesi combatte la sua battaglia contro l’approvazione del matrimonio gay nel Regno Unito.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 7-13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Vorrei lanciare un appello a chi, in Vaticano, vuole veramente bene al Papa (ci sarà certamente): andare subito via da Twitter, basta, alla larga. Proteggete il Vicario di Cristo da questa umiliante gogna mediatica di cui lui è certamente ignaro. Non so quale genio abbia avuto la “strepitosa” idea di far sbarcare Benedetto XVI su questo social network, oltretutto con quella imbarazzante cerimonia del “primo tweet”. Di sicuro il Pontefice, occupato in materie ben più importanti e profonde, non conosceva questo fatuo luogo di chiacchiericcio (e spesso di insulti) che è Twitter. E si è fidato. Ma temo che nessuno gli abbia spiegato o mostrato quale disastro comunicativo e d’immagine ha prodotto la trovata: è come se fosse stato portato in una piazza ed esposto al dileggio di chiunque.
Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo. Guai alla terra dove si commetteranno così innumerevoli colpe e scelleratezze! Guai al mare, poiché, al vedere tali offese al Creatore, non scatenò la sua corrente per affogare i trasgressori, vendicando le ingiurie al suo creatore e Signore! Ma guai piuttosto al mare profondo, e indurito nell'empietà, di coloro che seguirono questo diavolo, il quale è disceso a voi per farvi guerra con ira così grande, inaudita e crudele che altra somigliante non ve n'è! È ira di ferocissimo drago e più che di leone divoratore che pretende di annientare tutto e reputa poco tempo i giorni del secolo per sfogare la sua rabbia. Tanta è la sete, tanta la bramosia che egli ha di danneggiare i mortali, che tutto il tempo della loro vita non gli basta, perché deve finire, mentre il suo furore agognerebbe tempi eterni, se si potessero dare, per far guerra ai figli di Dio. Ma sopra a tutti la sua ira ha di mira quella fortunata donna, che gli deve schiacciare la testa.
Il libro dell'iniziatore del Cammino Neocatecumenale ha venduto in Spagna, da novembre ad oggi, circa 35.000 copie. La prossima edizione verrà pubblicata in Portogallo
Il Consiglio Provinciale dell’Amministrazione della Provincia di Santiago di Cuba ha deciso la restituzione di due chiese e una casa parrocchiale, appartenenti all’arcidiocesi, e l’autorizzazione per la costruzione di una nuova chiesa in commemorazione della visita di Benedetto XVI, nel marzo dello scorso anno. Secondo un comunicato dell’arcidiocesi, il 26 gennaio scorso, la segretaria dell’Assemblea provinciale del “Poder Popular”, Caridad Reitor ha comunicato a mons. Ibáñez l’accordo preso dal Consiglio per la restituzione delle proprietà confiscate agli inizi degli anni ‘60, come risposta alla richiesta presentata anni fa dall’arcidiocesi.
Mar Louis Raphael I racconta ad AsiaNews le linee programmatiche della nuova missione, fondata sull’unità e il dialogo a cominciare da una “liturgia comune e riformata”. La rinnovata collaborazione fra i vescovi, elemento di forza nel confronto con leader politici e religiosi. La speranza che anche nell’islam prevalga il “messaggio” e non “regole e sistemi”.
All'udienze generale Benedetto XVI dice che la frase del Credo su Dio "Creatore del cielo e della terra" dice che il mondo nasce dalla "Ragione eterna di Dio, che continua a sorreggere l'universo", che tutti gli uomini sono uguali perché tutti ugualmente fatti "di polvere", che "l'alito" soffiato su di loro da Dio motiva "l'inviolabilità della dignità umana contro ogni tentazione di valutare la persona secondo criteri utilitaristici e di potere".
Michael Farah e Michael Shaker avrebbero rubato una mitragliatrice. Essi sono fra i 30 cristiani arrestati il 9 ottobre per incitamento alla rivolta e distruzione di veicoli militari. Per le famiglie dei 28 cristiani schiacciati dai blindati militari il verdetto è un insulto. Fino ad oggi nessun ufficiale dell'esercito è stato condannato o processato per il massacro.
La Germania ha dato il via libera, in questi giorni, alla diagnosi preimpianto sugli embrioni nel caso in cui uno dei due genitori abbia una malattia genetica ereditaria o se il rischio di aborto spontaneo è molto alto. Lo ha deciso un voto della camera alta, il Bundesrat, dopo l'analoga decisione di quella bassa, nel luglio del 2011. Secondo la legge, ogni caso deve essere esaminato da una commissione medica e i genitori devono ricevere assistenza psicologica prima del test. La questione ha suscitato un forte dibattito nel Paese.
Il Papa, durante l’udienza generale in Aula Paolo VI, ha proseguito le sue catechesi sul Credo riflettendo su Dio “Creatore del cielo e della terra” a partire dal primo versetto della Sacra Scrittura, dove si legge: «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gen 1,1). “E’ Dio – ha detto - l’origine di tutte le cose e nella bellezza della creazione si dispiega la sua onnipotenza di Padre che ama”.
Siena, dove oggi si consuma il dramma del Monte dei Paschi, ieri - 1425, quasi cinquant’anni prima della fondazione della stessa banca - Bernardino tuonava contro avidità e avarizia. Scoprendo gli altarini del corporativismo amorale e dello spirito di fazione di Siena come di Firenze, e denunciando “L’Arte del cambio”, ossia le banche e i loro prestiti e interessi “che altro non sono che usura”. “Non furaberis!”, non ruberai! Tutto questo Bernardino lo gridava nella Siena e nella Firenze di mezzo millennio fa: lo griderebbe ancora. È l’occasione per vedere come Bernardino da Siena, indicato dagli storici come il più acuto economista del Medioevo, la pensasse in fatto di “cambi”, interessi e banche.
L’Amazzonia brasiliana è estesa 14 volte la nostra Italia, abitata da circa 18 milioni di abitanti quasi tutti cattolici, con una quarantina di diocesi. Parintins è una di queste, fondata dai missionari italiani del Pime nel 1955 e ancor oggi con un vescovo italiano, mons. Giuliano Frigeni. La parrocchia di Barreirinha (a 250 km. da Manaus) ha 30.000 abitanti ed è estesa più della Lombardia, tutta sui fiumi e tra foreste ancora secolari, sebbene il pericolo di una deforestazione selvaggia è sempre presente.
Durante un incontro a Biella, Gianna Jessen ha raccontato la sua vita. La nascita, la malformazione, i genitori, la fede e una marcia di 40 chilometri
Il giornalista Dimitri Deliolanes ci racconta la situazione della Grecia, dove il governo per rastrellare soldi ha eliminato l’agevolazione sul combustibile per il riscaldamento.
Lincoln (e non voglio dir di più sull’argomento, solo il suo titolo. Film. Steven Spielberg. Daniel Day-Lewis. Andatelo-a-vedere) me l’ha insegnato ieri sera: la vita è strategia illuminata. E in ogni mamma c’è un’anima machiavellica.
Intervista a José Berdini, responsabile delle comunità Pars, sulla sentenza della Cassazione che sembra autorizzare il consumo in gruppo di sostanze stupefacenti.
Otto milioni di dollari è la cifra che ha sborsato Scientology per apparire nel momento più importante dell’anno della televisione americana, il Superbowl. Sessanta secondi di spot per promuovere il controverso culto di Ron Hubbard, 60 secondi di immagini all’ultima moda, accattivanti, che vanno a ricordare più un promo di un nuovissimo prodotto tecnologico piuttosto che quello di una “religione”.
“Il Vaticano: sì ai diritti delle coppie omosex”, titola oggi di Repubblica. Ma dove? In realtà si tratta di un abile taglia e cuci su un intervento di monsignor Paglia. Tanto che anche l’Arcigay non ci casca
Vangelo secondo Marco (Mc 6,1-6)
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli. Avendo il Signore manifestato ai buoni e ai cattivi angeli quello che precedentemente abbiamo riferito, il santo principe Michele e i suoi compagni, per il permesso divino, presero a combattere contro il drago e i suoi seguaci. Fu una battaglia ammirabile, poiché si combattevano con l'intelletto e con la volontà. San Michele, per lo zelo dell'onore dell'Altissimo, di cui ardeva il suo cuore e armato della sua divina forza come della propria umiltà, resisteva alla delirante superbia del drago dicendo: «L'Altissimo è degno di onore, lode e riverenza, di essere amato, temuto e obbedito da ogni creatura. Egli è potente nell'operare tutto quanto la sua volontà vuole e ad un tempo niente egli può volere che non sia molto giusto, poiché egli è increato e indipendente da ogni altro essere. Egli ci diede il nostro stesso essere per sua sola grazia, creandoci e formandoci dal nulla, e può così creare altre creature quando e come sarà suo beneplacito. La ragione vuole dunque che noi, prostrati e umiliati dinanzi a lui, adoriamo la sua maestà e la sua regale grandezza. Venite dunque, angeli, seguitemi: adoriamolo e lodiamo i suoi ammirabili ed imperscrutabili giudizi e le sue perfettissime e santissime opere. È Dio altissimo, sopra ad ogni creatura: tale non sarebbe se noi potessimo pervenire a comprendere le sue grandiose opere. È infinito in sapienza e bontà, è ricco nei suoi tesori e benefici, e come Signore di tutto, che di nessuno ha bisogno, può comunicarli a chi più gli piace, né può fallire nella sua scelta. Può amare chi ama, donarsi a chi ama e amare chi vuole, innalzare, accrescere ed arricchire chi gli è gradito, ed in tutto sarà sempre saggio, santo e potente. Adoriamolo con rendimento di grazie per avere deciso la meravigliosa opera dell'incarnazione, per avere onorato il suo popolo e averne decretato la redenzione in caso di caduta. Adoriamo colui che è un'unica Persona in due nature, divina e umana; riveriamolo e accogliamolo come nostro capo; proclamiamo che è degno di ogni gloria, lode e magnificenza e come autore della grazia e della gloria esaltiamone la virtù e la divinità».
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Come la regina delle api non esce mai senza essere circondata da tutto il suo piccolo popolo, così la carità non entra mai in un cuore senza condurre al suo seguito tutte le altre virtù. Come un buon capitano le mantiene tutte in esercizio e le impiega in vari compiti, come soldati: chi per un servizio, chi per un altro; chi in un modo, chi in un altro; chi prima e chi dopo; chi in questo luogo chi in quell’altro. Il giusto è come un albero piantato lungo un corso d’acqua che porta i frutti nella sua stagione. Quando la carità entra in un’anima, produce in essa frutti di virtù, ciascuno a suo tempo. La musica briosa, tanto gradevole in sé, può essere fuori luogo in un lutto. Sono molti ad avere il difetto che ora ti dico: siccome si sono impegnati in una determinata virtù, si intestardiscono a volerla praticare in tutte le circostanze, e vogliono o piangere senza interruzione o ridere senza fine; proprio come certi antichi filosofi. Anzi, fanno di peggio: trovano da ridire e coprono di biasimo quelli che non li seguono nell’esercizio delle "loro" virtù. L’Apostolo dice che bisogna rallegrarsi con quelli che sono contenti e piangere con quelli che sono afflitti; dice anche che la carità è paziente e benevola, aperta e prudente, accondiscendente. ...
Accoglienza e sentirsi accettati sono le parole che ricorrono più spesso quando Simona Atzori racconta la sua vita. Nata senza entrambe le braccia, Simona con grande caparbietà ha dimostrato che in qualunque condizione è possibile vivere a fondo la propria esistenza: ballerina conosciuta in tutto il mondo, è anche pittrice. Dietro a tutto questo la presenza forte della mamma, scomparsa proprio la vigilia di Natale: "Dicono che se una persona muore la vigilia di Natale vuol dire che sta accompagnando la Vergine nella nascita di Suo figlio". Così Simona ha scritto in una bella lettera pubblicata dal Corriere della Sera. In una conversazione con Ilsussidiario.net, Simona rovescia quella posizione che spesso accompagna chi vive forti difficoltà nella propria vita: "Non mi sono mai chiesta con dolore perché Dio abbia voluto che proprio io nascessi così, senza le braccia, ma ho sempre pensato perché Dio invece mi avesse dato così tanto. Mi ha semplicemente disegnata così perché mi aveva in mente così".
In questo libro straordinario, Kiko Argüello parla per la prima volta della sua conversione. Pittore già affermato, all’età di 25 anni, nel 1964, durante una crisi esistenziale, lascia tutto e va a vivere in una baracca di un quartiere malfamato di Madrid, tra zingari, barboni e prostitute. Con una Bibbia e una chitarra, insieme a Carmen Hernández, una missionaria laica, incomincia a parlare di Dio e di Gesù Cristo a questa gente. Nasce così tra i poveri la prima comunità del Cammino Neocatecumenale che, grazie all’allora arcivescovo di Madrid, mons. Casimiro Morcillo, diventa un “seme” piantato prima nelle parrocchie di Madrid, poi a Roma e infine nel mondo intero.
Vi proponiamo un’intervista, anticipata da Famiglia Cristiana, a Kiko Arguello, apprezzato pittore, nel 1964 ha dato inizio al Cammino Neocatecumenale: «Ho incontrato Cristo nella sofferenza degli innocenti, tra le baracche, alla periferia di Madrid». Il Battesimo, via per riscoprire la bellezza del credere. Parla come dipinge. Distilla vocaboli e silenzi con la stessa studiata cura che usa nello scegliere i soggetti, i colori, le ombre e la luce dei suoi quadri. Francisco José Gómez Argüello. ma a tutti noto semplicemente come Kiko, racconta sé stesso e il Cammino Neocatecumenale nel Centro internazionale Servo di Jahvè di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, davanti a un’ ?opera in cui ha dipinto le principali tappe delle vicende terrene di Gesù, dalla mangiatoia di Betlemme alla tomba vuota, sigillo della Risurrezione, oltre venti metri di storia sacra che per tratto e per accostamenti cromatici paiono un compendio della pittura occidentale, da Giotto a Matisse e a Picasso.
“Perché le popolazioni che sperimentano guerre e conflitti possano essere protagoniste della costruzione di un avvenire di pace”: è questa l’intenzione di preghiera missionaria del Papa per il mese di febbraio. Benedetto XVI mette, dunque, l’accento sul ruolo che i popoli hanno nel costruire la pace. Un’esperienza vissuta negli anni '90 in Mozambico, come sottolinea il missionario comboniano, padre Graziano Castellari, per 45 anni nel Paese africano.
Il Vaticano ''esclude'' che ''dirigenti del Montepaschi abbiano avuto possesso di fondi presso lo Ior”. Ad affermarlo è il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, che smentisce le notizie in tal senso, dopo aver già smentito ieri che presso lo Ior avessero avuto luogo riunioni sulla questione Antonveneta-Mps. Padre Lombardi fa notare inoltre che “i conti presso lo Ior hanno specifiche molto diverse da quelle dei presunti conti citati nell’articolo del Corriere della sera”.
I molti focolai di tensione in Estremo oriente, ma anche in Africa del Nord, sono paralleli alla profonda crisi che investe l'economia americana e quella mondiale. Falliti i progetti keynesiani di Barack Obama, siamo vicini a una super-inflazione del dollaro, mentre i dati del mercato reale sono ai minimi storici. Sfiducia verso le Banche centrali.
Nessun ferito grazie all’intervento della polizia. Il Global Council of Indian Christians (Gcic) denuncia la crescente persecuzione nello Stato indiano del Jammu e Kashmir. In una foto apparsa sul social network si accusano i cristiani di praticare conversioni forzate.
La fuoriuscita di lava è avvenuta il 2 febbraio, ma solo oggi è emersa la portata dell’incidente. Gli sfollati, in fuga dalla piccola isola, sono in maggioranza cattolici. L’allarme lanciato da un sacerdote nativo della zona: servono cibo, acqua e generi di prima necessità. Attivista cattolico: pronto un primo carico di aiuti.
«Una ragazza minorenne cristiana è stata sequestrata, violentata e torturata da due influenti musulmani in Pakistan». Lo riferisce l'agenzia Fides. Fouzia Bibi, 15 anni, residente del villaggio di Roday, nei pressi di Kasur (in Punjab), proviene da una famiglia poverissima e lavora come operaia agricola con il padre, Malooka Masih, e con i fratelli.
Un altro sacerdote ucciso in Colombia. Si tratta di padre Luis Alfredo Suárez Salazar, appartenente alla Arcidiocesi di Villavicencio nel dipartimento di Meta, che trascorreva le vacanze nella sua città natale, Ocaña, nel Nord di Santander (alla frontiera con Venezuela).
“La mattina dell’attentato suor Rima aveva meditato il passo in cui Gesù scaccia i demoni, confessando a Dio di essere disposta a offrire la sua vita se il suo sacrificio poteva alleviare le sofferenze della popolazione siriana. Dopo la preghiera, le due religiose sono uscite per la quotidiana visita alle famiglie e agli ammalati, con la certezza di ritrovarsi a casa per pranzo”. A raccontare con commozione gli ultimi momenti della suora scomparsa in Siria alcuni giorni fa è il Nunzio Apostolico a Damasco mons. Zenari. Come lui, tanti sono in angoscia per questa religiosa quarantenne rimasta vittima di un attentato il 15 gennaio scorso. Da allora non si hanno più notizie. Suor Rima era una religiosa delle Suore Maestre di S. Dorotea-Figlie dei Sacri Cuori. Insieme a un'altra consorella di origini italiane, portava avanti il lavoro di missione cristiana fra i giovani, gestendo un convitto per studentesse, a pochi metri dall'Università di Aleppo.
Il Mali sembra avere un nuovo problema: la crescita troppo rapida della popolazione. L'ultima trovata della ONG inglese Population Matters per giustificare il controllo sulle nascite e la pianificazione familiare - tramite i ben noti mezzi dell'aborto facilmente accessibile e la diffusione su larga scala di contraccezione e pratiche di sterilizzazione - si basa sul sacrosanto proposito di arginare violenza e terrorismo.
Il benessere occidentale non ha portato con sé la felicità, e questo è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo anche più di quel che veramente ci serve, ma ci siamo ingabbiati in una serie di regole, numeri e adempimenti che snervano e nevrotizzano. Il welfare, che doveva renderci la vita più comoda e sicura, ha come prezzo una vita in coda agli sportelli, scadenze da rispettare, balzelli da pagare codici da tenere a mente, bollette, canoni, permessi e divieti.
Da domenica sera la proposta choc di Silvio Berlusconi in vista del voto è nota: “Nel primo consiglio dei ministri restituiremo l’Imu pagata sulla prima casa nel 2012”. E grazie ad un’intervista del Corriere della Sera all’ex ministro del Pdl Renato Brunetta, da oggi sappiamo anche dove verrebbe reperita una parte dei circa quattro miliardi necessari per la copertura della restituzione: ben 250 milioni di euro arriveranno da nuovi giochi. «La Chiesa ha fatto una crociata contro i giochi: non la tocca?», chiede la giornalista Antonella Baccaro a Brunetta. Risposta dell’intervistato: «Il nostro è un atteggiamento laico: prendiamo atto che il gioco è un’attività fisiologica dell’individuo. Anche la Chiesa ha le sue lotterie a fin di bene».
A leggere il “Rapporto Italia 2013” dell’Eurispes viene in mente la tragedia di Shakespeare “Otello”: inizia male e finisce peggio. Dei cinque personaggi principali del dramma se ne salva solo uno. In modo simile, andando a scorrere le risposte che hanno dato gli italiani su temi sensibili come aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, coppie di fatto e divorzio e confrontandole con quelle degli anni passati, ci si rende conto con orrore che i principi non negoziabili uno ad uno stanno cadendo come mosche.
Finalmente ci siamo. Parliamo dell'uscita della nuova edizione del DSM ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) il manuale diagnostico più famoso del mondo, prevista per il maggio 2013. La “bibbia” della psichiatria mondiale, considerata ecumenicamente un libro sacro anche per gli psicologi. Una “bibbia” che, a differenza di quella con la lettera maiuscola, non può essere soggetta al metodo storico-critico ma va interpretata letteralmente. Una “bibbia” che ha il potere di creare la realtà: un disturbo psichiatrico non esiste se non c'è nel DSM (“Non c'è nel DSM, quindi non è una malattia!”). Non importa se c'è il sospetto che alla base delle sue categorie diagnostiche ci sia l'industria farmaceutica statunitense (fate una ricerca su internet usando come parole chiave “big pharma” e “DSM”...) e non un serio lavoro scientifico. Non importa nemmeno se un manuale scientifico rinuncia all'oggettività per rifugiarsi nella “politicamente corretta” soggettività: fin dalla terza edizione, infatti, il DSM utilizza il termine “disease” (disturbo) al posto di “illness” (malattia).
Attivisti per i diritti umani denunciano le strutture inadeguate per la ricezione di immigrati e gli impedimenti della burocrazia. Un copto ad AsiaNews racconta le minacce di morte dei Fratelli musulmani per non essersi convertito all'islam.
L'auto è quella del funzionario per il controllo sulla popolazione. I genitori del piccolo venivano trasportati nell'ufficio per essere multati. La legge sul figlio unico è criticata da demografi perché contribuisce al rapido invecchiamento della popolazione e alla diminuzione di forza lavoro. Ma il governo continua a mantenerla.
Nel messaggio per il cammino verso la Pasqua Benedetto XVI ha spiegato l’importanza di «riscoprire il Dio incarnato che si china ai nostri piedi e per amore muore per noi»
«Dobbiamo agire immediatamente. Le necessità della popolazione sono enormi». È l’appello inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre da monsignor Georges Fonghoro, vescovo della diocesi maliana di Mopti. In una lettera inviata alla fondazione pontificia, il presule denuncia le terribili condizioni degli sfollati interni e in particolare dei bambini, molti dei quali gravemente malnutriti.
Il cardinale parla a Tempi di principi non negoziabili e di unioni omosessuali. E sull’Imu dice: «Ha molti aspetti problematici. Quella sulle opere di bene mi sembra una vera assurdità»
La Chiesa, nella sua storia, è stata sempre fonte di civiltà, una specie di toccasana della società. Dove ci sono stati i santi è sorta un’onda di bontà, di lavoro ben fatto, di cura dei bisognosi.
La fatwa è stata lanciata in ottobre e riproposta ieri dopo che un religioso saudita, accusato di avere stuprato la figlia di 5 anni fino alla morte, è stato condannato a pagare 50 mila dollari, evitando la prigione.
L’aborto in Inghilterra è permesso fino alla 24esima settimana. Ma Pam ha dato alla luce Cameron e Mackenzie alla 23esima settimana.
Continua senza sosta la persecuzione dei cristiani in Cina. Secondo un rapporto sulla libertà religiosa in Cina realizzato da ChinaAid, nel 2012 sono stati riscontrati 132 casi di persecuzione nel paese, il 41,9% in più del 2011; 4.919 cristiani sono stati perseguitati, di cui 442 sacerdoti o pastori, il 13,8% in più del 2011; 1.441 persone sono state imprigionate, di cui 236 sacerdoti o pastori, l’11,8% in più rispetto all’anno precedente; nove persone sono state giustiziate, il 125% in più del 2011. Inoltre, 28 persone hanno subito pestaggi o torture, il 16,7% in più rispetto all’anno precedente.
«Da Repubblica al Manifesto, dal Fatto e, prima dell’attuale direzione, anche a l’Unità hanno continuato imperterriti a dare spazio, ragione e titoli alle false tesi di coloro che mentivano sapendo di mentire»
Tra il 2006 e il 2012 nel Regno Unito sono stati eseguiti centocinquantasette aborti legati a labbra leporine e piedi equini. Malformazioni genetiche di lieve entità che si sarebbero potute curare dopo la nascita.
Nell’Ottocento a Torino parlavano di esproprio dei beni ecclesiastici. Oggi invece, impara caro nipote, il “bene comune” passa da Bruxelles.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 5, 21-43)
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Il testo letterale di questo capitolo dell'Apocalisse dice: Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a goverare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la vita fino a monre. Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo». Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca. Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. E si fermò sulla spiaggia del mare.
La preparazione alla santa Comunione comincia la sera precedente, con molte aspirazioni e slanci d’amore. Ritirati per tempo in camera tua, prima del solito; così il mattino seguente sarai pronta per alzarti più presto. Se durante la notte dovessi svegliarti, metti subito nel cuore e sulla bocca qualche pensiero odoroso, per profumare la tua anima e prepararla a ricevere lo sposo che veglia mentre dormi e si prepara ad arricchirti di infinite grazie e favori se sei pronta a riceverli. Al mattino alzati con grande gioia per la felicità che speri e, dopo esserti confessata, va, con grande fiducia, ma anche con grande umiltà, a ricevere quel cibo celeste che ti nutre per l’immortalità. Dopo aver pronunciato le sante parole: Signore, non sono degna, non muovere più né la testa né le labbra, non per pregare e ancor meno per sospirare, ma apri dolcemente e mediamente la bocca e, alzando la testa quel tanto che basta perché il sacerdote veda quello che fa, ricevi piena di fede, di speranza e di carità Colui al quale, il quale, per il quale e nel quale tu credi, speri, bruci d’amore. Filotea, immaginati che, simile all’ape che dopo aver raccolto sui fiori la rugiada del cielo, e il succo più squisito della terra lo trasforma in miele e lo trasporta nella sua arnia; il sacerdote sull’altare prende tra le mani il Salvatore del mondo, vero Figlio di Dio, simile a rugiada discesa dal cielo e vero Figlio della Vergine, simile a fiore sbocciato dalla terra della nostra umanità, e lo offre in cibo di soavità alla tua bocca e al tuo corpo. ...
La sera del 1 febbraio la comunità biellese ha risposto in maniera straordinaria all'invito rivoltole dal Movimento per la Vita. L'Auditorium di Città Studi gremito all'inverosimile, tanto da dover utilizzare anche un’ampia sala adiacente collegata in video conferenza, ha ascoltato con attenzione e partecipazione le parole di Gianna Jessen. Ha ascoltato e partecipato dell'esperienza di una ragazza sopravvissuta a un’azione omicida legalmente autorizzata che si chiama aborto procurato. L'enorme partecipazione (circa 800 persone), soprattutto di giovani, data alla proposta di ascolto di questa piccola e apparentemente fisicamente fragile donna che porta in giro per il mondo il "punto di vista" della vittima del delitto di aborto è, a nostro giudizio, sintomatica del fatto che l'aborto procurato è un atto che va contro la natura intima della mamma e solo l'egoismo e l'ideologia malata in cui siamo immersi giustifica, ma la retta coscienza condanna.
La legalizzazione del matrimonio omosessuale in Francia e in Gran Bretagna, una realtà già presente in Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Islanda, che è stata accreditata dall'Unione Europa e dal Consiglio d'Europa, evidenzia che in questa Europa è prevalso il relativismo valoriale che scardina le fondamenta della costruzione sociale incentrata sulla famiglia naturale. Non si tratta solo della violazione di un “valore non negoziabile”, secondo l'espressione cara a Benedetto XVI, ma innanzitutto di un venir meno alla ragione e al legittimo amor proprio. L'Europa è in assoluto l'area del mondo che ha il più basso tasso di natalità e, purtroppo, l'Italia è tra i Paesi europei che ha il più basso tasso di natalità. Ebbene se noi – al fine di porre un argine a questo suicidio-omicidio demografico - usassimo la ragione e facessimo prevalere il sano amor proprio, dovremmo sostenere la centralità della famiglia naturale perché, piaccia o meno, è solo dall'unione tra un uomo e una donna che può generarsi la vita. Concretamente per favorire la natalità dovremmo sostenere la maternità, ciò che oggi si traduce nell'attribuzione di congrui sussidi per le madri che scelgono di dedicarsi a tempo pieno o anche parziale alla famiglia, ai figli e alla casa, riconoscendo la valenza economica del lavoro domestico. Proprio recentemente in Francia da un'inchiesta pubblicata dal Figaro emerge che il lavoro domestico corrisponde a circa il 33% del Pil (Prodotto Interno Lordo)!
Il 55enne Younas Masih è morto nel pomeriggio di oggi, dopo giorni di agonia. Il 31 gennaio un uomo armato lo ha fermato mentre rientrava dal lavoro e gli ha sparato cinque colpi. Di recente un gruppo di colleghi lo minacciava, intimandogli di abbracciare la fede di Maometto. La polizia rifiuta di aprire un’inchiesta.
Abusi sessuali, corruzione morale, scandali finanziari… La crisi che ha investito la Chiesa ha assunto ormai una tale portata da minacciare non solo la credibilità della divina istituzione, ma la sua stessa sopravvivenza. Eppure, questo tempo di prova non giunge inatteso. La Madonna lo aveva predetto a Medjugorje con parole chiare.La Regina della Pace è infatti presente da oltre trent’anni – con le sue apparizioni, nel villaggio della Bosnia Erzegovina ormai famoso in tutto il mondo – per rinnovare il cuore del popolo di Dio, restituendo il vigore della fede, la forza morale e il coraggio di seguire l’ispirazione dello Spirito Santo. Quello Spirito che non smette mai di soffiare, oggi come duemila anni fa, generando una nuova Pentecoste che, sotto la guida di Maria, trasformerà la Chiesa aiutandola ad affrontare il tempo dei segreti ormai imminente.
Perdonare per avere la pace - Dai commenti pratici di p.Slavko: Maria, da tempo ripete spesso queste parole, toccando la condizione fondamentale della pace. Se non si perdona la pace non è possibile.
A sette anni dall’assassinio, avvenuto mentre pregava nella Chiesa di Santa Maria a Trabzon in Turchia il 5 febbraio 2006, la Chiesa di Roma ricorda don Andrea Santoro. Varie le iniziative di preghiera organizzate in questi giorni per ricordare il sacerdote "fidei donum", definito da Benedetto XVI un “silenzioso e coraggioso servitore del Vangelo”. A Trabzon è giunto un gruppo di pellegrini accompagnati dal vescovo ausiliare di Roma mons. Matteo Zuppi per celebrare un’Eucaristia nel luogo in cui il sacerdote venne ucciso: tra loro c’è la sorella Maddalena Santoro.
“Nelle gioie e nelle afflizioni del tempo presente” non dubitate che “la kenosi di Cristo è già vittoria pasquale”. Lo ha detto Benedetto XVI nell’omelia della Messa per la festa della Presentazione del Signore, celebrata sabato pomeriggio nella Basilica vaticana. Il Papa ha anche rivolto, nella XVII Giornata mondiale della Vita Consacrata, un invito ai religiosi e alle religiose ad alimentare la fede e a non unirsi "ai profeti di sventura che proclamano la fine o il non senso della vita consacrata nella Chiesa dei nostri giorni".
Ieri dopo l’Angelus, il Papa ha lanciato un nuovo tweet sul suo account @pontifex in nove lingue: “Imitando la Vergine Maria – ha scritto - accogliamo e custodiamo nel nostro animo la Parola di Gesù, per riconoscerlo Signore della nostra vita”.
Le statistiche dicono che la famiglia resta al primo posto nei desideri dei giovani, malgrado una "corsa all'individualismo" e la forte opposizione culturale. Non si possono togliere i confini assimilando il matrimonio e la famiglia a qualsivoglia forma di affetto. Né basta volersi bene per giustificare il matrimonio.
UN INVESTIGATORE PRIVATO CI RACCONTA LA SUA BATTAGLIA CONTRO IL SATANISMO. QUOTIDIANAMENTE SI IMBATTE IN GENITORI I CUI FIGLI FREQUENTANO GRUPPI E SETTE SATANICHE. UNA STORIA DI SOFFERENZA E DOLORE. IN STUDIO DON GIANNI SINI, ESORCISTA. CONDUCE DAVID MURGIA
Messaggio del Papa al nuovo patriarca caldeo, ricordato dal card. Sandri nella cerimonia che rende visibile la "Communio". "Quanti credono nel Dio Unico fermino finalmente l'inimicizia".
Le operazioni navali avvengono al largo della costa coreana. Per Seoul la presenza di un sottomarino atomico è un “messaggio alla Corea del Nord”. Il regime di Pyongyang sempre più deciso a continuare test nucleari sotterranei. Ieri discorso “storico” ai militari di Kim Jong-un.
Ormai Don Bosco è già sacerdote e sta perfezionandosi negli studi teologici nel Convitto Ecclesiastico di Torino, sotto la direzione di San Giuseppe Cafasso. Ed ecco due altri sogni che destano lo stupore in chi conosce le vicende dell’Oratorio ambulante di Don Bosco, perché sono due sogni che fanno conoscere in precedenza al Santo le varie tappe e il progressivo sviluppo della sua Opera. In queste autentiche visioni vide anche la chiesa di Maria Ausiliatrice vent’anni prima che fosse costruita. Ecco i passi più significativi: li citiamo con le sue stesse parole. Nel sogno del 1844, dopo la solita scena di una moltitudine di animali di ogni specie, appare la Pastorella misteriosa. E Don Bosco continua: «Dopo aver molto camminato, mi trovai in un prato dove quegli animali saltellavano e mangiavano insieme, senza che gli uni tentassero di mordere gli altri. Oppresso dalla stanchezza, volevo sedermi, ma la Pastorella mi invitò a proseguire il cammino. Fatto ancora breve tratto di via, mi sono trovato in un vasto cortile con porticato attorno, alle cui estremità vi era una chiesa. Qui mi accorsi che quattro quinti di quegli animali erano diventati agnelli. Il loro numero poi divenne grandissimo. ...
Il solo reale obiettivo è fornire alle coppie gay un riconoscimento, analogo a quello delle persone di sesso diverso che si uniscono in matrimonio: raggiunto il quale, saranno possibili allargamenti.
L’aborto «è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. […] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisca a me di uccidere te e a te di uccidere me. Noi combattiamo l’aborto con l’adozione. Se una madre non vuole il suo bambino, lo dia a me, perché io lo amo». Così si esprimeva Madre Teresa di Calcutta indicando nell’aborto il più grave pericolo per la pace del mondo, perché è un attentato al mondo intero, il più grave rischio per la sopravvivenza dell’intero pianeta.
Alcuni giorni fa mi ha colpito una frase di Chesterton: «Colui che è convinto di essere in buona salute è l’unico veramente ammalato». Nel testo latino del Credo la liturgia mette sulle nostre labbra: «Propter nos homines et propter nostram salutem descendit de Caelis». La traduzione italiana sostituisce il sostantivo “salutem” con “salvezza”, mentre per me la parola “salute” esprime molto bene la condizione dell’uomo già sul nascere della vita. Cristo non si è fatto carne solo perché l’uomo impari a guardare il suo destino finale, ma anche perché in questo momento possa godere della bellezza della realtà, della circostanza nella quale ognuno di noi è chiamato. Cristo si è fatto carne e vive in mezzo a noi affinché possiamo sperimentare in ogni momento la grazia della salute. Quella “salute” che abbiamo perso con il peccato originale. Dio si è fatto carne per ridarcela. Perché ciascuno sperimenti il gusto, la gioia di vivere, dentro qualsiasi situazione in cui ci troviamo.
Salvaguardare il 5 per mille, in modo che i cittadini possano decidere almeno come spendere il denaro pubblico per opere di volontariato che garantiscono il bene comune
“Fatto per andare lontano”, ritratto in tremila scritti autografi del primo missionario dei nostri tempi a diventare beato. Un volume a cura di padre Piero Gheddo
Dal vangelo secondo Marco (Mc 5,1 - 20)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione - gli rispose - perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
Il dubbio che presentai al Signore sull'insegnamento di questo capitolo e la rispettiva risposta.
La conoscenza che l'Altissimo mi diede della sacra Scrittura, riguardo al capitolo ottavo dei Proverbi, a conferma del capitolo precedente.
Si dividono in momenti successivi i decreti divini, rivelando quello che in ciascuno Dio stabilì circa la sua comunicazione ad extra.
Credo che a pochi sia sfuggito il fatto che un giorno sì e l’altro pure il Papa parli dei famosi principi non negoziabili. Anche l’ultima prolusione di Bagnasco andava in questa direzione. Ciò accade non per pochezza di idee della Chiesa universale e di quella italiana, ma perché il Vicario di Cristo e alcuni pastori illuminati riconoscono che questi valori sono la scialuppa di salvataggio per noi tutti dopo che la nave della modernità si è scontrata con l'iceberg dell'ateismo pratico, del relativismo, del soggettivismo e del nichilismo. Insomma scegliete voi l’-ismo che più vi convince.
Il 1° febbraio 20013 Benedetto XVI ha reso pubblico il suo annuale messaggio per la celebrazione della Quaresima, che quest'anno cade nel contesto dell’Anno della fede, dedicato al tema del rapporto tra fede e carità. Benedetto XVI rimanda alla sua prima enciclica, «Deus caritas est», dove ricordava che «all'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva... Siccome Dio ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,10), l'amore adesso non è più solo un "comandamento", ma è la risposta al dono dell'amore, col quale Dio ci viene incontro».
Silvio Ghielmi, classe 1926, parla di sé e della sua famiglia con il cuore pieno di gratitudine per le gemme di vita che il Signore ha donato loro. Tanto da fargli dire: “ho paura per quando farò l’esame finale perché chi ha ricevuto così tanto, che cosa ha dato?”. Sono infatti in 85 tra i suoi fratelli e sorelle, figli e nipoti. Capostipiti di tanta grazia sono Vittorio e Carolina Ghielmi, un muratore e la sua consorte che vivevano in quel di Malnate, in provincia di Varese.
Il rapporto di Dio con l’uomo avviene attraverso i profeti, che hanno ricevuto il compito di trasmettere la parola e la volontà di Dio a Israele e poi a tutti gli uomini. La prima lettura nella messa di oggi è del profeta Geremia, formato e consacrato fin dal seno materno, che nel 650 prima di Cristo aveva predetto l’esilio del popolo in Babilonia, poi è incarcerato e battuto, deve scappare in Egitto e in seguito viene ucciso. Non era creduto. Lo stesso è poi successo a Gesù, il Figlio di Dio e massimo profeta. Il Vangelo riferisce cosa dicevano di Gesù: non è il figlio di Giuseppe, cioè di un falegname? Quello che hai fatto a Cafarnao fallo anche qui e ti crediamo… Anche lui non era creduto. Gesù aggiunge: “Nessun profeta è bene accetto nella sua patria”.
Vivere la Quaresima rinunciando ad alcuni alimenti: è l’iniziativa “Senza carne, né pesce” lanciata in Francia dal movimento ecumenico “Cristiani uniti per la Terra”, per rispettare il senso dei quaranta giorni che precedono la Pasqua. Per l’occasione, è stato pubblicato un apposito sussidio che riporta consigli pratici e spirituali per intraprendere il cammino quaresimale alla pari di “un percorso di riscoperta della nostra fame di Dio”.
L'intervento del dott. Antonio Oriente, vicepresidente Nazionale dei Ginecologi Ostetrici cattolici, al seminario di Bioetica organizzato a Marsala dal MPV
Riportiamo di seguito l'intervento del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI, in occasione della Veglia per la Vita, che si è svolta venerdì 1° febbraio nella Cattedrale di San Lorenzo del capoluogo ligure.
All'Angelus, Benedetto XVI ricorda la Giornata della vita che oggi si celebra in Italia. "Il vero profeta non obbedisce ad altri che a Dio e si mette al servizio della verità, pronto a pagare di persona. E' vero che Gesù è il profeta dell'amore, ma anche l'amore ha la sua verità. Anzi, amore e verità sono due nomi della stessa realtà, due nomi di Dio".
Benedetto XVI celebra la Giornata della vita consacrata. Nell'Anno della fede gli "inviti" ad alimentare una fede in grado di illuminare la vocazione, a una fede che sappia riconoscere la sapienza della debolezza, a rinnovare la fede che fa essere pellegrini verso il futuro. Un "pensiero affettuoso" con un tweet.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4,21-30)
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Il sogno dei 9 anni si rinnovò per lo spazio di circa 18 anni. Il quadro generale era lo stesso, ma ogni volta era accompagnato da scene accessorie sempre nuove, che adombravano lo svolgersi della sua futura missione di apostolo dei giovani. In questi interventi dall’alto si trova la spiegazione della sua calma imperturbabile e della sicurezza di riuscire in ogni sua impresa. All’età di 16 anni vide venire a sé una maestosa Signora che conduceva un numerosissimo gregge e che, avvicinandosi a lui e chiamandolo per nome, gli disse ....
CAPITOLO 3: La manifestazione che ebbi della Divinità e della decisione che Dio prese di creare tutte le cose.
Tutta la popolazione nordcoreana è costretta a partecipare alle “lezioni di emergenza”, nelle quali si annuncia di prepararsi alla guerra che Onu e Corea del Sud vogliono dichiarare.
Che cosa ci fa un multimilionario cinese a Pechino su un marciapiede a regalare lattine sgargianti gialle, verdi, arancioni e rosse? E perché decine di cinesi si affrettano per prendere il prodotto? Non si tratta di una nuova bevanda energetica, ma di aria. Non la solita aria cinese, ma aria buona, pulita, “fresca”. Finché è gratis, si dirà, si prova di tutto ma quella del multimilionario Chen Guangbiao (740 milioni di dollari di patrimonio) in realtà è una manifestazione di protesta e i cinesi che si affrettano a prendere le sue lattine regalo, di solito le pagano.
Il Parlamento turco esamina la proposta di trasformare in moschea la basilica cristiana di Santa Sofia, oggi un museo.
Dal 2000 ad oggi i cristiani vittime di persecuzioni sono stati 160.000 ogni anno. Luci sull’Est dà vita all’Osservatorio sulla Cristianofobia
O Madre mia carissima, o Vergine Maria, che ai piedi della Croce, raccogliesti tutto il Sangue purissimo del tuo adorato Figlio, esaudisci la mia preghiera. Fa che quel sangue vermiglio sparso per tutti gli uomini non sia defluito invano sulla nuda terra. Ravviva con esso le mie povere lacrime con le quali voglio rispondere all'amore di un Dio morto e risorto per me. Concedimi la grazia di una sincera conversione che mi allontani per sempre dal peccato e da ogni dubbio. Sostieni ed aumenta la mia fede, irrobustendola con la totale adesione alla volonta' del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. O Mamma mia dolcissima, asciuga le mie lacrime, allontana dalla mia famiglia, dalla mia citta', dal mio ambiente di lavoro e dal mondo intero le terribili grinfie del Maligno. Proteggi la Chiesa del Cristo, il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, il Popolo Santo di Dio. Custodisci con amore tutti i nostri bambini, salvandoli sempre da mani impure e violente; proteggi i giovani ed i deboli, liberandoli dal flagello della droga e dalle sfrenatezze del sesso; assisti i nostri ammalati, assicurando loro una pronta guarigione. Infondi sempre coraggio al nostro Vescovo e a tutta la nostra Chiesa particolare. Veglia sempre su tutte le anime consacrate al Signore. Mandaci sacerdoti santi e nuove vocazioni al servizio dell'altare e dei fratelli bisognosi di continua attenzione ed assistenza spirituale. Risveglia il mondo dal suo torpore di morte che lo ha allontanato dal Figlio tuo, dalla fede nell'unico vero Dio e dal senso del peccato. Ridona a tutti la luce, speranza, calore, e amore. Ed infine o Maria, prima di dipartirmi da te, voglio domandarti la grazia che di piu' mi sta a cuore e per ottenere la quale ardentemente ti prego (breve silenzio). Amen.
Il rocker modenese Marco Spaggiari, leader dei Controtempo, racconta come si può fare musica rimanendo se stessi e credendo in Dio.
Dal 18 gennaio due fedeli sono in prigione, in seguito a un raid della polizia in una casa privata. Il blitz scaturito da una denuncia pretestuosa di fondamentalisti locali. Pressioni “politiche” impediscono il rilascio su cauzione. Attivista cristiano: è in atto il progetto di “induizzazione” dello Stato.
Oggi inizia la Novena di Lourdes.
Si spiega il modo in cui il Signore manifesta all'anima mia i misteri e la vita della Regina del cielo nello stato in cui sua Maestà mi ha posto.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,22 - 40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Il nostro Salvatore ha lasciato alla sua Chiesa il sacramento della Penitenza o Confessione perché potessimo purificarci dalle nostre iniquità, per numerose che siano, tutte le volte che ci infanghiamo. Perciò, Filotea, non tollerare mai per lungo tempo che il tuo cure rimanga contagiato dal peccato, disponendo tu di un rimedio sempre pronto e facile da applicare. La leonessa che si è unita ad un leopardo corre immediatamente a lavarsi per togliere da sé il lezzo, perché il leone, avvertendolo, non si adombri e si irriti. L’anima che ha acconsentito al peccato deve avere orrore di se stessa e ripulirsi immediatamente, per rispetto alla Maestà divina che sempre la segue. Perché vogliamo lasciarci morire spiritualmente quando abbiamo a disposizione un rimedio così sicuro? Confessati devotamente e umilmente ogni otto giorni, e, se puoi, ogni volta fai la comunione, anche se non avverti nella coscienza il rimorso di alcun peccato mortale. In tal caso, con la confessione, non soltanto riceverai l’assoluzione dei peccati veniali confessati, ma anche una grande forza per evitarli in avvenire, una grande chiarezza per distinguerli e una efficace grazia per rimediare a tutto il danno che ti hanno causato. Praticherai la virtù dell’umiltà, dell’obbedienza, della semplicità e della carità; con il solo atto della Confessione praticherai più virtù che con qualsiasi altro.
Nato in una famiglia cristiana, Kiko Argüello riceve un’educazione religiosa. Ma a un certo punto della sua vita, la fede va in crisi. “Dio esiste o non esiste?”, si domanda.
Domani la Chiesa celebra la Presentazione del Signore e la XVII Giornata della vita consacrata. Per una ex bramina indù, oggi monaca carmelitana di clausura, i consacrati sono “ponti tra Dio e l’uomo”, chiamati a irradiare la luce di Cristo. Come donna e come religiosa, la fondatrice dell’ordine carmelitano è modello per la nuova evangelizzazione, e per fermare discriminazioni di genere, aborti selettivi e feticidi femminili.
In questo Anno della fede, il messaggio quaresimale di Benedetto XVI è dedicato all'"l'indissolubile intreccio" tra fede e carità. "La fede, dono e risposta, ci fa conoscere la verità di Cristo come Amore incarnato e crocifisso, piena e perfetta adesione alla volontà del Padre e infinita misericordia divina verso il prossimo", "la carità ci fa entrare nell'amore di Dio manifestato in Cristo, ci fa aderire in modo personale ed esistenziale al donarsi totale e senza riserve di Gesù al Padre e ai fratelli".
Nel 1952 fra Daniele è operato a Roma di un tumore alla milza. La cartella clinica del tempo pre­cisa che gli è stata asportata una massa grossa quanto un'anguria. L'anno successivo, per un periodo di tempo, ogni mattina, fra Daniele va alla clinica «Regina Elena», la stessa dove era stato operato, per le applicazioni radiologiche e chemio-terapiche. È in questo periodo che si verifica l'evento straordinario che egli stesso soleva raccontare, su richiesta, ai suoi amici. Il 28 febbraio 1978 fra Daniele si trova a Sandrigo (VI) con il Gruppo di Preghiera di Padre Pio e uno dei presenti gli chiede: «Fra Daniele, raccontaci ciò che è avvenuto un giorno ormai lontano di quel viag­gio o di quella comunicazione spirituale nel mondo sensibile e ultrasensibile di cui sei stato oggetto».
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
Gesù fece molte promesse a S. Margherita Maria Alacoque. Quante sono? Come sono molti i colori e i suoni, ma tutti riconducibili ai sette colori dell’iride e alle sette note musicali, così, come si rileva dagli scritti della Santa, sono molte le promesse del Sacro Cuore, ma esse si possono ridurre alle dodici, che si riportano abitualmente: 1 - Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato; 2 - Io metterà e conserverò la pace nelle loro famiglie; 3 - Io li consolerà in tutte le loro afflizioni; 4 - Io sarò il loro rifugio in vita e specialmente in punto di morte; 5 - Io spargerà le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese; 6 - I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della misericordia; 7 - Le anime tiepide diventeranno fervorose; 8 - Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione; 9 - Io benedirò perfino le case dove l’immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e venerata; 10- Ai Sacerdoti darò la grazia di commuovere i cuori più induriti; 11 - Le persone che propagheranno questa mia devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non sarà mai cancellato; 12 - La così detta «Grande Promessa» di cui ora parleremo.
Alla tenera età di 9 anni Don Bosco ha il suo primo sogno. In esso Gesù e la Vergine gli preannunziano, sebbene in forma velata, la sua futura missione. Gli parve di essere vicino a casa sua, in mezzo a una moltitudine di ragazzi che si divertivano in un grande cortile. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie, si slanciò in mezzo a loro, usando pugni e parole per farli tacere. Ed ecco apparirgli un Uomo venerando, nobilmente vestito, con una faccia così luminosa che Giovannino non riusciva a rimirarla. Lo chiamò per nome e gli ordinò di mettersi a capo di quei ragazzi aggiungendo: — Non con le percosse, ma con la mansuetudine e la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici. Fa dunque loro subito un’istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù. ...
Una rara versione della "legenda" della patrona viterbese conservata nel Codice San Gallo 589.
Membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, laurea Honoris causa in filosofia all’Università cattolica di Lublino e membro del comitato scientifico della Fondazione Giovanni Paolo II per il magistero della Chiesa, Rocco Buttiglione è vicepresidente uscente della Camera. Alla vigilia delle elezioni politiche, in cui è nuovamente candidato, l’onorevole Rocco Buttiglione ha rilasciato una breve ma densa intervista intrecciando i temi della politica e della morale, con quelli della filosofia e della spiritualità.
Il rocker modenese Marco Spaggiari, leader dei Controtempo, racconta come si può fare musica rimanendo se stessi e credendo in Dio.
Risposta al lettore Pivetti che ieri ci ha raccontato le sue disavventure di imprenditore terremotato in Emilia. «Salvano i principi astratti, mentre le aziende chiudono e le persone deperiscono»
Il Dsm V solleva molti dubbi. La definizione di pedofilia è molto ambigua. Essa è ritenuta una malattia solo nel caso in cui provochi “disagio” a chi prova attrazione fisica per i bambini
La polizia religiosa potrà ancora arrestare coloro che compiono flagranti offese, come le molestie nei confronti delle donne, il consumo di alcool e droghe, i ricatti e la pratica della stregoneria. Ma non potrà interrogare i sospetti.
Dai blog e dai forum emergono le inquietanti storie di donne che hanno fatto uso di pillole anticoncezionali. «Fate attenzione, non sono l’unico caso»
La mozione a favore del referendum per approvare o meno il matrimonio gay respinta dal Parlamento francese. Che però apre alla legalizzazione della maternità surrogata.
Parla l’arcivescovo di Aleppo degli armeni cattolici, Boutros Marayati: «Siamo al centro di una guerra, ma la viviamo come se fossimo al buio. Ci chiediamo solo quando e come tutto questo finirà».
L’obiettivo non è favorire la pace ma «conoscere la lingua del nemico perché così sarà più facile sfuggire al male che ci arrecano».
Dal vangelo secondo Marco (Mc 4,26 - 34)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
"La Mistica Città di Dio è un opera scritta da Suor Maria D'Agreda alcuni secoli fa che descrive la vita di Maria dalla creazione del mondo fino alla sua assunzione in Cielo. Sembra che sia stata la Madonna stessa a dettargliela. La pubblicherò in questo sito a puntate. Ecco la prima:Due particolari visioni che il Signore mostrò alla mia anima; altre rivelazioni e misteri che mi costringevano ad allontanarmi dalle cose terrene, sollevando la dimora del mio spirito al di sopra della terra. "
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Sin dall'inizio, ossia nel 1993, gli incontri sui 10 comandamenti hanno avuto il fine primario di introdurre i giovani al discernimento sulla Volontà di Dio, e consentire loro di impare a prendersi 'la parte migliore', intesa come la propria vocazione.
Questo è, appunto, il senso degli incontri sui 10 comandamenti come vengono organizzati a cura dell'Ufficio per il servizio alle vocazioni. Vale a dire che le future esperienze a cura dell'Ufficio riguardano SOLO ED ESCLUSIVAMENTE persone SOTTO I 30 ANNI.

Il prossimo corso a cura dell'Ufficio sarà tenuto nella sala Tiberiade, sotto il Pontificio Seminario Romano presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, nella data del 4 febbraio 2013.

Nel frattempo e' opportuno rispondere a domande del tipo: ci sono altri posti a Roma dove puo' esser vissuta l'esperienza dei 10 comandamenti? Ci sono luoghi dove l'esperienza e' accessibili anche agli 'over-30'? La risposta è positiva in entrambi i casi: ci sono varie parrocchie a Roma (e in Italia) che propongono l'esperienza, in tutti i casi e' accessibile agli 'over-30'. Ecco di seguito un elenco parziale; in questo elenco c'è il giorno della settimana e l'orario in cui gli incontri continuano; per informazioni piu' specifiche bisogna chiamare le Parrocchie. Clicca sulla sezione Avvisi di questo sito per scaricare il volantino con la lista delle parrocchie di tutta Italia.
Cresce la presenza degli estremisti islamici in Cirenaica. Suor Celeste Biasolo, ex superiora del Convento della Sacra Famiglia di Spoleto a Derna, parla di un clima di paura diffuso, che colpisce soprattutto la popolazione libica. Il convento è stato chiuso in ottobre per le minacce di un gruppo di estremisti. "Le gente di Derna rimpiange la nostra presenza e spesso ci contatta implorandoci di tornare".
La vera onnipotenza sta nell’avere compassione, così come Dio l’ha per ogni persona: è così che Dio dimostra il suo amore e la sua paternità verso l’uomo. Benedetto XVI l’ha affermato ieri mattina dell’udienza generale in Aula Paolo VI, proseguendo nella sua riflessione sulla preghiera del “Credo”.
Dopo i violenti scontri verificatisi il 25 gennaio scorso nel carcere venezuelano di Uribana, costati la vita a 58 persone, in gran parte detenuti, il Papa invita le autorità del Paese a operare perché questi fatti drammatici non si ripetano mai più.
Comunicato congiunto sull'incontro delle delegazioni della Santa Sede e dello "Stato di Palestina", svoltosi in una "atmosfera aperta e cordiale". Un "gruppo tecnico congiunto" per arrivare alla conclusione della trattativa.
A Mangalore sono attesi 100mila attivisti della Rashtriya Sawayamsevak Sangh (Rss), gruppo autore di violenze anticristiane in tutto il Paese. Il Global Council of Indian Christians chiede allo Stato speciale protezione per i luoghi di culto e la vita della minoranza.
Zhong Nanshan, professore di ingegneria all’Accademia cinese e capo dell’Istituto per le malattie respiratorie di Guangzhou, lancia l’allarme: “Dalla terribile infezione ci potevamo difendere, da questa cappa di smog è impossibile scappare”. Ancora picchi di ricoveri per la “tosse pechinese”, i cittadini si sfogano su internet: “Questo è il prezzo da pagare per la crescita economica”.
I jihadisti hanno imposto per otto mesi la più severa forma di sharia alle popolazioni del centro-nord del Malì, tuareg ma soprattutto neri. Ora che l’offensiva franco-africana ha messo in fuga i miliziani jihadisti la popolazione festeggia la liberazione e si consuma la vendetta degli africani sugli odiati “pelle bianca” arabi e tuareg.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 4,21 - 25)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
I maggiori nemici di Nichi Vendola, non sono i ricchi, che vuole all’inferno, né Monti, al quale indirizza lettere di “apertura”, per poi accusarlo dei peggiori misfatti. I suoi nemici sono gli obiettori di coscienza all’applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. “Sui consultori dobbiamo portare avanti una battaglia politica e culturale. Dobbiamo lottare perché si possa ripristinare il diritto alla salute della donna. C’è un sistema pubblico militarizzato dagli obiettori – dice - e un sistema privato in cui la legge 194 sull’aborto va a gonfie vele. Questa è di fatto una gigantesca ipocrisia”, dichiara Vendola, che nei giorni scorsi fa rispolverare una delibera che aveva fatto adottare dalla sua giunta nel 2009, che proibisce ai medici obiettori e alle ostetriche obiettrici di coscienza di svolgere la professione all’interno dei consultori, in nome del “potenziamento del percorso di nascita” (!).
Donne che accolgono esultanti con danze, canti e battimani una modesta distribuzione di pacchetti di sapone in polvere e di coperte: succede nel campo profughi Mugunga 3, nel Nord Kivu, una delle province orientali della Repubblica Democratica del Congo che da quasi 20 anni non conosce pace: perenne terreno di scontro tra milizie antigovernative raccolte sotto diverse sigle, gruppi armati Hutu e Tutsi (le etnie antagoniste che popolano i confinanti Rwanda e Burundi), militari governativi e caschi blu Monusco, la più grande e costosa missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, forte di oltre 20.000 unità. Prosegue così una guerra, ufficialmente terminata nel 2003, che ha decimato la popolazione congolese: nel 2008 le perdite tra i civili si stimavano in 5,4 milioni, in gran parte per fame, malattia e sevizie. Da allora la strage è continuata e, insieme, l’esodo forzato di centinaia di migliaia di disperati, in fuga dai combattimenti, privi di mezzi di sostentamento, senza più lavoro, casa, bestiame, terra.
Don Bosco, semplicemente don Bosco. Padre dei Salesiani, padre dei ragazzi di un tempo, padre dei ragazzi di oggi, don Bosco non ha età, perché non è figlio di ideologie, ma figlio del Vangelo e della Tradizione, per questo non passa di moda e continua a essere Maestro di tutti, anche della Chiesa.
Intervista con padre Arvedo Godina, nel paese africano dal 1968, in cui racconta che «I cristiani sono circa il 3 per cento, ma la Chiesa ha la stima del popolo e delle autorità»
Eugenia Roccella pone otto domande a chi governerà l’Italia su legge 40, aborto, unioni di fatto, omofobia, fine vita, biobanche e scuole paritarie
L’Osservatore Romano torna a ribadire il ruolo fondamentale che ebbe Pio XII contro il nazismo, smontando in chiave storica il presunto scoop del quotidiano “The Guardian”. La testata londinese, lo ricordiamo, aveva insinuato il sostegno economico della Santa Sede al Terzo Reich e parlato di consistenti investimenti immobiliari seguiti “ai milioni” arrivati nelle casse vaticane da Mussolini. Nella pagina intitolata “I dollari del Papa contro Hitler”, il direttore del quotidiano della Santa Sede, Gian Maria Vian, sottolinea che “la storia non deve essere maltrattata” e ribadisce l’entità dei soldi ricevuti nel 1929 dal Vaticano. La pagina riporta anche una puntuale ricerca, basata su documenti degli archivi segreti britannici, che evidenzia l’azione di Pio XII contro il nazismo anche attraverso investimenti negli Stati Uniti.
I vescovi cattolici del Regno Unito tornano a prendere posizione contro il progetto di legge sul matrimonio omosessuale. La proposta normativa, il cui testo è stato pubblicato il 25 gennaio, verrà sottoposta ad una seconda lettura dal Parlamento il prossimo 5 febbraio e sarà poi esaminata in commissione dai deputati prima di ritornare a Westminster per il voto definitivo, un iter che potrebbe durare dai 2 ai 9 mesi. Ieri, intanto, la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha distribuito un memorandum a tutti i membri del Parlamento, invitandoli a respingere il disegno di legge.
Al termine dell’udienza generale il Papa ha lanciato un nuovo tweet: “Ogni essere umano – scrive Benedetto XVI - è amato da Dio Padre. Nessuno si senta dimenticato, perché il nome di ciascuno è scritto nel Cuore del Signore”. Nelle nove lingue dell'account @pontifex, Benedetto XVI ha superato i 2 milioni e 639mila follower. In lingua inglese i follower superano il milione e 472mila, in lingua spagnola i 624mila, in italiano i 292mila. L’account in lingua latina ha superato i 13.370 follower.
All'udienza generale, Benedetto XVI continua a riflettere sul Credo. Oggi, soprattutto in Occidente, non è facile parlare di paternità, ma la Rivelazione e soprattutto il Vangelo "ci mostra cosa significa veramente essere padre", un padre "che ama così tanto da dare il proprio figlio per la salvezza". Diversi teologi dicono che Dio non è onnipotente altrimenti non ci sarebbe tanto male nel mondo. Ma le vie di Dio sono diverse dalle nostre, e anche "la sua onnipotenza è diversa: non si esprime come forza automatica o arbitraria, ma è segnata da una libertà amorosa e paterna".
Sono stato in Mali nel 2006 e ho visto confermata l’opinione comune che il Mali e il Senegal erano i due paesi migliori dell’Africa occidentale. Ne scrivo per far capire come l’arrivo di Al Qaida e la guerra dell’estremismo islamico contro quello moderato sta procurando danni enormi a questo paese di gente pacifica, accogliente, tollerante. E’ vero che il cristianesimo è in crisi nel mondo occidentale, una crisi di fede, di speranza e di carità, che diventa crisi dell’uomo, della famiglia, delle società, delle nazioni. Ma il mondo moderno, o meglio la cultura dominante nel mondo moderno, secolarizzata e materialista, ha messo in crisi l’islam in una misura abnorme, mostruosa, nemmeno paragonabile alla nostra. Basti dire che le guerre e i terrorismi presenti oggi nel mondo sono quasi tutti causati dalla reazione di minoranze islamiche al mondo moderno che, nel tempo della globalizzazione, avanza ovunque e porta gli uomini e i popoli lontani da Dio. Noi cristiani cerchiamo di reagire ritornando a Cristo e al Vangelo. Per i fedeli dell’islam questo è molto più difficile, di qui la reazione delle minoranze fanatiche di usare “la violenza per Dio”, “la guerra santa per Dio”.
Mercoledì 30 gennaio – Santa Giacinta Marescotti, vergine (Terzo Ordine regolare di S. Francesco, Viterbo)

Dal vangelo secondo Marco (Mc 4,1-20)
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!»......
I jihadisti hanno imposto per otto mesi la più severa forma di sharia alle popolazioni del centro-nord del Malì, tuareg ma soprattutto neri. Ora che l’offensiva franco-africana ha messo in fuga i miliziani jihadisti la popolazione festeggia la liberazione e si consuma la vendetta degli africani sugli odiati “pelle bianca” arabi e tuareg.
«E’ vero, di cose buone Mussolini ne ha fatte molte e per questo ha goduto di ampi consensi all’interno e all’estero. Non c’è nulla di scandaloso in questo, ma purtroppo, se a livello di studiosi la strada è già stata aperta da tempo, a livello dell’opinione pubblica un serio discorso sull’Italia degli anni 1925-1943 non si è mai riuscito a fare. Il perché è semplice: avrebbe richiesto un grosso esame di coscienza dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), in gran parte eredi di quei partiti dell’Aventino che furono i veri responsabili della catastrofe dell’Italia liberale e che hanno accelerato l’avvento del cosiddetto regime del partito unico». Così lo storico Aldo Mola interviene sulla polemica innescata dalle parole di Silvio Berlusconi nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Un’uscita «infelice» non tanto per il contenuto quanto per il contesto in cui certe parole sono state pronunciate, e del resto è chiaro che in Italia anche la storia viene ridotta a strumento di battaglia politica.
E’ domenica pomeriggio. E la domenica è giorno dedicato alla famiglia. Cosa ti inventa la Rai? Sul primo canale – quello appunto per le famiglie – durante la trasmissione Domenica In del 27 gennaio scorso la conduttrice Lorella Cuccarini ci introduce in un alternativo focolare domestico. Quello omosessuale.
Illustrati in Vaticano contenuti e programma della prossima Giornata, che quest'anno sarà celebrata al santuario mariano di Altötting, in Germania. In questo Anno della fede, essa è "una occasione propizia perché riscopriamo e viviamo lo spirito e il farsi prossimo a imitazione del Buon Samaritano", nel suo saper "vedere con compassione" e amore chi ha bisogno di aiuto e di cura.
Le cerimonie sono avvenute a Bekasi e Yogyakarta. Fra i neo diaconi vi sono diverse vocazioni adulte, un fenomeno recente e sempre più diffuso. Nel contesto delle cerimonie, l’arcivescovo di Jakarta mons. Ignatius Suharyo ha celebrato i 37 anni di sacerdozio; per il prelato “un vero dono”.
Dopo Rimsha Masih, la comunità festeggia la liberazione di Barkat Masih, da 18 mesi in carcere. Egli era stato incriminato con false accuse, per aver adempiuto al proprio lavoro. La gioia di attivisti e associazioni pro diritti umani: un altro “precedente importante”. Sacerdote pakistano: è ora di rivedere le leggi e prevenire gli abusi.
Sul mercato arrivano le fragranze pensate per i più piccoli. Ma è solo l’ultima mania a uso e consumo di mamme, nonne e zie che trasformano i bambini in adulti
Il quotidiano della Santa Sede replica alla presunta inchiesta del giornale inglese. I documenti storici attestano «esattamente il contrario di quanto è affermato con superficiale leggerezza dal Guardian»
Intervista all’inviata al Cairo Kristen Chick, che racconta a tempi.it cinque giorni di scontri e proteste contro i Fratelli Musulmani in occasione del secondo anniversario della rivoluzione.
Il dolore per la morte diventa una malattia. E subito arriva la pillola. Intervista a Marina Sozzi: «Se diciamo che malessere è malattia diventiamo una società spietata, mentre il limite può diventare risorsa»
Nella marea di notizie negative che ci sommerge ogni giorno, fa bene sentire che nella nostra Italia ci sono parrocchie che per motivi storici e attuali hanno conservato una fede autentica e lo dimostrano in tanti modi. I buoni esempi vanno conosciuti. Domenica 20 gennaio sono stato a Confienza in Lomellina (provincia di Pavia e diocesi di Vercelli), invitato dal parroco don Roberto Tornielli per celebrare l’Anno della Fede. Una domenica di neve e gelo umido, per me molto faticosa, ma sono tornato a Milano alla sera col cuore pieno di gioia e di riconoscenza a Dio e pregando affinchè l’esempio di questo piccola comunità italiana possa essere esemplare per tante altre. Pubblico questo articolo che mi ha mandato un amico padre di due figli, che sta seguendo i corsi per diventare diacono della diocesi di Vercelli ed è venuto a prendermi ed a riportarmi a Milano con la moglie Anna Racca, insegnante nelle scuole di Confienza. Piero Gheddo
“Pensa che le conoscenze scientifiche possano consentire un avanzamento della fede? Penso che la scienza, come ogni attività umana, possa dare un contributo alla fede, arricchirla e in qualche modo completarla. Posso dire che l’attività scientifica mi conferma nell’ipotesi positiva che la fede mi dà: appunto lo slancio verso il Mistero di cui siamo costituiti è valorizzato dalla scienza e dalla sete di rispondere ad alcune domande fondamentali. Tuttavia vorrei rilevare come la scienza in se stessa non dà una risposte: essa può indicare una strada per chi questa strada vuole vederla e non la indica a chi non vuol vederla. Alla fine la fede, e la non-fede, resta un atto di libertà e trovo meraviglioso che la scienza strutturalmente rispetta questa libertà. Altrimenti dove sarebbe la nostra libertà se credere o non credere fosse un atto dovuto costretto dalle equazioni della fisica?”.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 3,31-35)
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Le Nazioni Unite hanno riferito che 2,5 milioni di persone hanno abbandonato la Siria. Molte sono donne e bambini. L‘International Rescue Committee riferisce però che una volta raggiunti i campi profughi donne e bambini “restano vulnerabili a molteplici forme di violenza a sfondo sessuale, e purtroppo solo alcuni casi sono denunciati a causa del sentimento di vergogna o per timore di ritorsioni”.
Ibrahim Ali, capo del gruppo Perkasa – che lotta per la supremazia del gruppo malay – voleva bruciare il testo sacro perché contiene la parola “Allah”. Contro di lui insorgono diversi leader musulmani: “Volete fomentare l’odio nei confronti dei cristiani”.
Stamane i valori di PM2,5 erano a 495 (il valore normale, per l'Oms è di 20). Cresce il pericolo per malati di cuore e ai polmoni, per anziani e bambini. Gli espatriati cercano di fuggire dalle città inquinate. In 10 anni cresciute del 60% le malattie di cancro al polmone. L'ira della popolazione cinese contro i loro capi, circondati da purificatori dell'aria e prodotti "bio".
La splendida prolusione di Angelo Bagnasco al Consiglio Permanente della Cei iniziato ieri rimarrà, a mio parere, uno degli interventi più significativi della sua Presidenza.
Lettera aperta del cardinale arcivescovo di Bologna alla piccola trovata in un cassonetto a Bologna. «Il tuo vagito entri nella coscienza di ciascuno di noi fino in fondo, e dentro la nostra città»
Alla marcia hanno partecipato politici, cardinali e tanti cittadini comuni. Santorum, candidato alle primarie repubblicane: «Noi sappiamo che la morte non è mai la cosa migliore».
Lo hanno scritto le agenzie la settimana scorsa, rivelando una «notizia coperta dal massimo riserbo» che rimbalza «col contagocce» da Strasburgo.
Calasetta, Sardegna. Nasce morta a 22 settimane, i genitori la vogliono seppellire. In ospedale sparisce il corpo. Un caso emblematico
Il Giappone ha spento 50 su 52 reattori dopo Fukushima e perderà 68 miliardi di dollari l’anno. Ministro delle Finanze: «Il problema non sarà risolto fino a quando le persone anziane non si sbrigheranno a morire».
Ieri in Francia solo 125 mila persone a favore del progetto di legge di Hollande. Due settimane fa, quelli contrari, erano almeno 340 mila. Il Corriere parla di generiche “migliaia”.
Ho incontrato padre Gabriele Amorth, l’esorcista più famoso al mondo. Sto scrivendo un libro sulla guarigione spirituale e un capitolo l’ho dedicato ai giovani che usano Internet per entrare in contatto con le sette sataniche. Molti genitori si sono rivolti alla mia onlus, denunciando che i loro figli trascorrono troppe ore a navigare in Rete, visitando siti in cui incontrano gli adepti delle messe nere, gli adoratori di Satana, gli appassionati di fatture e magia nera. E’ un problema serio. Non si tratta solo del rischio di videodipendenza, ma del pericolo di compromettere il carattere dei ragazzi, che spesso assumono comportamenti aggressivi, violenti, con una forte propensione all’odio verso il sacro.
Parla Issam Bishara, responsabile per la Siria dell'agenzia del Papa per l'aiuto alle Chiese cattoliche e alle genti del Medio Oriente (Cnewa): "La vita dei cristiani è a rischio, e i rifugiati in Libano non hanno diritto agli aiuti dalla comunità internazionale". Cnewa e Chiesa locale aiutano oltre 4mila famiglie vittime di bombardamenti, rapimenti e soprusi da parte degli estremisti islamici.
Nel distretto di Belgaum, dove è avvenuta la scoperta, lo squilibrio tra maschi e femmine sotto i 6 anni è di 931 bambine ogni 1000 maschi. Membro della Pontificia accademia per la vita: aborti selettivi e feticidi femminili sono la peggiore forma di violenza contro le donne.
Vade Retro : Come combattere satana. Preghiere di liberazione, tra inganni e realtà. Puntata del 25 gennaio 2013 Ospite: don Gabiele Nanni, teologo Conduce David Murgia
Un Paese ormai periodicamente soggetto a esplosioni di rabbia, di sommosse, di repressioni brutali dove si deve aggiornare sempre il tragico elenco delle vittime. A due anni dalla cosiddetta “primavera araba”, l'Egitto svela le sue drammatiche ferite, ma lo scenario non è diverso in tanti altri Paesi del Medio Oriente e il contesto che si apre è quello contrassegnato da previsioni fosche, anche quello di un nuovo possibile conflitto mediorientale, dove si vedono le responsabilità di molti, comprese quelle di un Occidente politicamente miope, incapace di guardare alla realtà di quei Paesi, spesso più attento a “interessi di bottega” che a creare una stabilità in quella difficile zona del mondo.
Si sono chiuse le elezioni per il Parlamento in Giordania. I Fratelli Musulmani protestano contro una legge elettorale che li ha sfavoriti e promettono di scendere in piazza contro il re.
Carolina Pellegrini, assessore alla famiglia lombardo, spiega perché il nuovo Isee, privato del Fattore famiglia, sarà meno vantaggioso per famiglie numerose e nuclei con anziani e disabili a carico
Arrestato a settembre, Saeed è nelle mani di un «giudice spietato» accusato di proselitismo. La famiglia non sa più se si trova ancora in prigione, i giudici gli hanno impedito di assistere al processo.
È cominciato ieri l’iter dell’approvazione del “Marriage (Same Sex Couples) Bill”. Anche i cattolici e gli anglicani saranno obbligati a celebrare nozze gay? C’è chi teme di sì
Essere in Dio vuol dire essere uniti con la forza dell’amore, come la Trinità. È il messaggio cristiano centrale da cui tutto il resto deriva.
Durante la presentazione del rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo, il vescovo di Trieste ha spronato i cattolici a riconoscere l’urgenza di un discorso sulla natura umana, «un discorso laico, nel senso di una ragione restituita a se stessa»
Dal vangelo secondo Marco (Mc 3,22 - 30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Leandro Aletti, ginecologo che ha lavorato soprattutto in Mangiagalli a Milano, è noto alle cronache per le battaglie contro l’aborto e per le denuncie fatte e ricevute nel corso del suo impegno. Durante l’intervista il rischio di aver in mente un articolo “già fatto” in cui far rientrare le parole dell’intervistato è fortissimo: farsi raccontare tutti i fatti, le ingiustizie e spiegare tutte le sue motivazioni. Ma per fortuna la verità è più forte di tutti i pezzi già scritti in testa e Leandro Aletti racconta solo alcuni fatti che hanno segnato la sua storia, per il resto “lascia la scena” a Cristo, vero fondamento.
Nel mondo circa 700 persone si ammalano di lebbra ogni giorno e si stima che almeno altrettanti siano i casi non identificati. Questi sono i dati diffusi dall’AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, in occasione della 60° giornata mondiale dei malati di lebbra, ricorrenza istituita nel 1954 proprio dal giornalista e scrittore francese e che si celebra ogni anno l’ultima domenica di gennaio. Le cifre diffuse evidenziano come il morbo di Hansen, meglio noto come lebbra, sia un problema tutt’altro che risolto, nonostante dal 1980 sia disponibile una cura.
All'Angelus Benedetto XVI parla delle odierne Giornate della memoria, dei malati di lebbra e di intercessione per la pace in Terra santa. Il Vangelo di oggi "ci fa pensare al nostro modo di vivere la domenica: giorno del riposo e della famiglia, ma prima ancora giorno da dedicare al Signore".
Riportiamo di seguito le parole rivolte oggi a mezzogiorno durante la recita della preghiera dell'Angelus da Benedetto XVI ai fedeli e pellegrini convenuti in piazza San Pietro. Al termine dell’Angelus, un bambino ed una bambina di due diverse parrocchie romane hanno letto un messaggio a nome dell’Acr di Roma e hanno liberato dalla finestra dell’appartamento ponteficio due colombe, simbolo di pace.
Il modo con cui i giovani usano la rete per esprimersi è un segno di libertà. Gli stessi giovani dimostrano di saper valutare criticamente le notizie veicolate dalla rete. Compito dell’informazione è cercare il vero oltre il verosimile. E sulle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro per le nuove generazioni un monito a sbarazzarsi dei miti della “Milano da bere” per riscoprire il valore della socialità. È quello che ha detto il cardinale Angelo Scola, dialogando ieri sabato 26 gennaio con il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, davanti ad oltre 300 giornalisti e comunicatori intervenuti stamattina al tradizionale incontro per la celebrazione del santo patrono San Francescodi Sales.
I cimiteri cristiani sono considerati dagli studiosi un vero e proprio archivio della fede. Molte testimonianze cristiane precedenti il 313, anno dell’editto di Milano e della proclamazione dell’esistenza legale della Chiesa come società e del suo diritto ad avere dei beni, sono andate perdute o sono frammentarie. I cimiteri costituiscono, quindi, delle preziose fonti dirette per analizzare e comprendere la vita pubblica e privata dei Cristiani dei primi secoli.
I Martiri rappresentano la più solenne testimonianza della Verità: sacrificando la propria vita, incorrendo in pene e torture diffusero il Credo evangelico sulle orme di Gesù. Tra i più importanti esempi di fede cristiana, San Sebastiano rappresenta certamente una figura simbolica ed esaustiva di questa testimonianza.
Mentre nelle discussioni televisive, giornalisti e politici disquisiscono sullo spread e sui temi economico-finanziari, rischiamo di dimenticare quei valori non negoziabili che dovrebbero essere al centro delle nostre scelte esistenziali. Aborto, eutanasia e soppressione dei disabili nel grembo materno sono solo alcune prove concrete della battaglia oggi in corso sulla dicotomia fra il dare e l’avere.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 1,1-4; 4-14-21)
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Dal vangelo secondo Luca (Lc 10,1-9)
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Il numero si riferisce alla disparità di numero tra maschi e femmine segnalata dall'ultimo censimento nazionale (2011). Nelle parrocchie dell'arcidiocesi si accenderanno 37 milioni di lampade e candele. Per il direttore del settimanale cattolico The Examiner serve un'educazione spirituale e sessuale, per portare un cambiamento di mentalità che rispetti la dignità e la sacralità dell'essere umano. Il messaggio della Conferenza episcopale per la Festa della repubblica indiana.
Piazza Tahrir due anni dopo: gli incidenti e gli scontri si ripetono. Non più contro le forze di polizia che difendevano il regime di Mubarak, ma contro il nuovo potere e il nuovo regime, quello dei Fratelli musulmani. In piazza in queste ultime ore i liberali, i cristiani, i moderati che protestano da mesi contro l'islamismo imposto dal presidente Morsi a colpi di modifche alla Costituzione si scontrano con le forze dell'ordine. Si uscirà da questo clima di scontro continuo o sarà destinato a durare? Secondo Souad Sbai, contattata da ilsussidiario.net, "non si uscirà più da questa situazione di scontro.
Centotrentacinque attacchi contro i fedeli cristiani in India nell'anno 2012. É il drammatico rapporto inviato all'agenzia Fides dal "Consiglio globale dei cristiani indiani" (Gcic) rilasciato in occasione della "Giornata dei Martiri". Secondo l'indagine presentata dal vescovo Sampath Kumar della Chiesa Metodista, il Karnataka è lo stato dove le persecuzioni sono più accese con 41 casi segnalati, segueno l'Orissa con 16, il Tamil Nadu con 15 attacchi, il Madhya Pradesh con 14. In Chhattisgarh gli episodi censiti sono 7, ma spiccano, fra gli altri, anche Kashmir e Kerala, rispettivamente con 5 casi.
Ecco il nuovo calendario (aggiornato al 25 gennaio 2013) delle catechesi delle 10 parole o dei 10 comandamenti. Ideate dal biblista don Fabio Rosini, si tengono in alcune parrocchie d’Italia.
Benedetto XVI incontra con i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse. I progressi raggiunti in 10 anni di lavoro. "Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia, in fedeltà alla volontà del Signore".
Il movimento pro-life americano premia Reggie Littlejohn per il suo impegno contro la politica del figlio unico in Cina: “Mi chiedo dove sono tutti quelli che parlano di diritto alla scelta. Gli aborti forzati e la sterilizzazioni ordinate dal Partito comunista sono una scelta? Uniti possiamo vincere questa battaglia”.
Il regime torna all’attacco dopo le nuove sanzioni decise dall’Onu. Prima gli attacchi di prammatica al “regime fantoccio” di Seoul, poi uno più serio scontro con la Cina che “ha subito le pressoini americane”. La risposta cinese è durissima: «Pronti a chiudere i programmi di aiuto alla Corea del Nord”.
“Mi unisco a quanti marciano per la vita e prego affinché i leader politici proteggano i bambini non nati e promuovano una cultura della vita”: con questo tweet, Benedetto XVI ha dato oggi il suo sostegno alla Marcia per la vita, in corso a Washington. L'evento avviene nel 40.mo anniversario della sentenza della Corte Suprema “Roe vs Wade” che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. Una sentenza a cui il presidente Barack Obama ha ribadito il suo appoggio, in questi giorni. Dal 1973, si calcola che 55 milioni di vite sono state spezzate, un sesto dell'attuale popolazione americana. Alla vigilia della Marcia, si è svolta una celebrazione per la vita nel Santuario nazionale mariano di Washington, a cui hanno preso parte migliaia di fedeli.
Questo pomeriggio, alle 17,30, a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, Benedetto XVI presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura.
L’esempio di San Damiano, della Beata Madre Teresa di Calcutta, di altri santi e persone di buona volontà ci sostenga nel portare aiuto ai malati di lebbra. E’ l’appello rivolto dal presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, l’arcivescovo Zygmunt Zimowski, nel Messaggio per la 60.ma Giornata mondiale di lotta alla lebbra, che ricorre domenica 27 gennaio.
Nell’anno 2012 sono stati censiti ufficialmente 135 attacchi contro fedeli cristiani in India: lo afferma un nuovo Rapporto inviato all’agenzia Fides dal “Consiglio globale dei cristiani indiani” (Gcic), rilasciato ieri, in occasione della “Giornata de Martiri”. La Giornata è stata proclamata da gruppi e comunità cristiane nel Paese, nell’anniversario del massacro del Pastore protestante Graham Staines, arso vivo da estremisti indù, con i suoi due figli, nel 1999. Secondo il Rapporto, presentato dal vescovo Sampath Kumar, della Chiesa Metodista, a guidare la tragica classifica degli Stati indiani dove le persecuzioni sono più accese è il Karnataka (India centrale) con 41 casi di attacchi. Seguono l’Orissa con 16, il Tamil Nadu con 15 casi, il Madhya Pradesh con 14.
Il governo di David Cameron ha pubblicato oggi la tanto attesa legge sui matrimoni gay. Il “bill”, così si chiama in inglese, verrà discusso dal Parlamento martedì 5 febbraio e verrà poi esaminato in commissione dai deputati prima di ritornare a Westminster per il voto definitivo, un processo che potrebbe durare dai 2 ai 9 mesi. Contro la legalizzazione delle unioni omosessuali la Chiesa cattolica, insieme a quella anglicana e ad altre religioni, ha condotto una lunga campagna, della quale l’ultima iniziativa è l’invito rivolto ai cattolici a scrivere ai propri parlamentari perché la legge, così si legge sul sito della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, “cambierà in modo fondamentale il significato del matrimonio”.
È un giovane uomo il responsabile dell’incendio che ha colpito la chiesa appartenete alla custodia dei Frati minori a Fieri, nella parte meridionale dell’Albania, il 20 gennaio. “L’intera chiesa è annerita dal fumo, coperta di cenere e le sue finestre sono state completamente distrutte”, racconta padre Jaroslav Mária Cár, superiore della missione dei Frati minori dell’Albania. La polizia ha già individuato il colpevole, ma le ragioni del suo gesto rimangono sconosciute.
Giulia ha 14 anni, non ancora una donna, ma neppure una bambina ingenuamente infantile. A 14 anni sei una ragazza, un’adolescente. Una, cioè, il cui umore è un continuo saliscendi, la cui identità fisica e personale è un continuo divenire. A 14 anni sei ancora un cantiere di pensieri e di esuberanza, ma il progetto comincia a prendere corpo. Giulia è una ragazza. Come ce ne sono altre, ma anche no. Giulia è una ragazza felice perché ha vissuto. Non è facile vivere specie se a 12 anni ti diagnosticano un tumore. E a 14 muore. Eppure, Giulia ha vissuto una vita intera. Una vita vera. Una vita eterna.
Dopo le reliquie ora giunge il momento di una veggente in persona. Il culto mariano popolare mette a segno un nuovo colpo a Trieste con l'arrivo di Mirjana Dragicevic, una delle (presunte) testimoni delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. La visita di Mirjana è datata per sabato 9 febbraio nella chiesa di Santa Maria Maggiore, l’appuntamento è a cura della stessa parrocchia triestina con sede in via del Collegio.
Il Global Council of Indian Christians ha organizzato l’incontro e ha presentato gli ultimi dati sulle persecuzioni anticristiane: 135 attacchi solo nel 2012. Il missionario australiano è morto bruciato vivo insieme a due figli, per mano di estremisti indù, il 23 gennaio 1999.
Domani si celebra il Giorno della memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto. Una pagina nera della storia del Novecento in cui non mancano delle luminose figure di martiri cattolici. Michele Kozal nacque nel 1893 in diocesi di Poznan, in Polonia, da una famiglia povera. Con molti sacrifici riuscì a iscriversi alle superiori nel 1905. Qui divenne presidente di un’associazione clandestina cattolica che si opponeva ai tentativi di germanizzazione delle scuole (l’influenza prussiana era molto forte in quella zona).
i terrà a Sacrofano (Rm), dal 25 al 27 gennaio 2013, la VII AssembleaNazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. L’incontro dal tema “Allora essi partirono e predicarono dappertutto” (Mc 16,20) raccoglie l’invito di Benedetto XVI al RnS in occasione dell’Udienza speciale dello scorso anno in Piazza S. Pietro: “Affrontare senza paura, guidati dallo Spirito Santo, gli impegnativi compiti della Nuova Evangelizzazione”.
Una novena per accostarsi alla preghiera filiale verso la vergine Maria, Nostra Signora delle Vittorie. Una novena per i malati che alla vergine Maria si rivolgono per chiedere ascolto, guarigione, sollievo dal dolore. A parlare è soprattutto santa Teresa di Lisieux con meditazioni e preghiere tratte dai suoi manoscritti e dalle lettere. Un giorno di maggio del 1883, a Lisieux, il beato Luigi Martin – padre di Teresa – chiese che fosse celebrata nella Basilica di Nostra Signora delle Vittorie una novena di messe per la figlia, gravemente malata. Teresa aveva dieci anni e anche lei «si era rivolta alla Madre del Cielo; la pregò con tutto il cuore di avere finalmente pietà di lei...». Dopo essere stata guarita in un istante dal sorriso della Vergine, dirà: «Ci voleva un miracolo e fu Nostra Signora delle Vittorie che lo fece».
Dal Vangelo secondo Marco ( Mc 16,15-18)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Vita, famiglia, libertà di educazione. I princìpi non negoziabili irrompono nella quotidianità di tutti, altro che fissazioni cattoliche. Sono la possibilità stessa dell’esistenza della comunità umana
“Nube nera che porta pioggia”, questo è il significato del nome arabo Wadima. Ebbene, la storia di tragica storia di Wadima, bambina emiratina di otto anni, e di sua sorella Mira, di sei anni, forse porterà un raggio di sole per le nuove generazioni dell’Emirato. Tutto ha inizio nel novembre 2011 quando, a seguito del divorzio dei genitori, Wadima e Mira vengono affidate, come previsto dai dettami del diritto islamico, alla famiglia paterna nella persona della nonna che in seguito consegna le bimbe al padre. Lo scorso giugno il corpo senza vita di Wadima viene ritrovato nel deserto a seguito delle informazioni date dalla sorellina ricoverata in ospedale per percosse. Mira, in stato di choc, narra ai medici che il padre aveva rasato il capo a lei e alla sorella per poi versarvi acqua bollente e come se ciò non bastasse le aveva violentemente percosse.
La Chiesa non ha mai incoraggiato l’uso dell’avorio per gli oggetti devozionali e in Vaticano non vi è alcun negozio che li venda. Lo afferma padre Federico Lombardi in una lettera di risposta alla rivista “National Geographic”, che ha dedicato un’inchiesta sul tema del commercio illegale dell’avorio, chiamando in causa il Vaticano. Al contrario, replica padre Lombardi, tutto il magistero della Chiesa esprime una “condanna morale generale” per chi danneggia l’ambiente, la flora e la fauna.
Nel Messaggio per la 47ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Benedetto XVI esprime apprezzamento per i social network , "nuova piazza pubblica", e spinge i cristiani ad essere presenti nella rete perché "l'infinita ricchezza del vangelo" raggiunga "le menti e i cuori di tutti". Fondamentale è l'autenticità nel dialogo. I cristiani devono accogliere con pazienza domande e dubbi sulla fede. I social network sono un sostegno allo sviluppo e per coloro che soffrono isolamento e persecuzione. L'importanza dell'incontro diretto, oltre che sulla rete.
Gruppi armati dei ribelli in Siria hanno distrutto negli ultimi mesi una moschea sciita, nella provincia di Idlib, e due chiese ortodosse nell’area di Latakia. Anche le forze governative di Assad hanno raso al suolo luoghi di culto, come la moschea di Taftanaz, sempre a Idlib. Lo afferma un rapporto di Human Rights Watch: «La Siria perderà la sua ricca diversità religiosa e culturale se i gruppi armati non rispetteranno i luoghi di preghiera». Gli attacchi mirati a obiettivi religiosi avrebbero lo scopo di alimentare tensioni settarie.
I parlamentari, sostenuti da quasi 19 mila sindaci e assessori, davanti all’Eliseo hanno gridato ieri «Referendum». E Parigi ammette: «La manifestazione per tutti è stata storica».
Una ricerca tedesca dimostra che gli utenti che bazzicano più tempo sul social network provano invidia per la vita dei loro amici. Forse farebbero meglio a spegnere il computer e uscire di casa
Il 7 gennaio scorso la Corte Suprema degli Stati Uniti ha detto sì al finanziamento pubblico a favore delle ricerche sulle staminali embrionali. Ricordiamo che le staminali sono quelle cellule dette “primitive” perché non ancora specializzate, cioè cellule che sviluppandosi diventeranno tessuti specifici, come l’epidermide, il tessuto nervoso ecc. Quindi hanno in sé una grande potenzialità essendo in grado di differenziarsi in molti modi e così andare a sostituire tessuti malati o necrotici.
Se a qualche insegnante di religione venisse in mente di dire in classe il pensiero della Chiesa sull’omosessualità, si informi prima sugli orientamenti culturali della propria Curia, per non finire come il povero professor Enrico Pavanello di Venezia che, per aver semplicemente descritto la realtà, è stato sottoposto a un linciaggio mediatico senza precedenti. E questo sarebbe ancora niente, perché è stato anche costretto dal Patriarcato di Venezia a fare un umiliante pubblico mea culpa, infilzato pure da un comunicato del Patriarcato stesso, che il quotidiano Avvenire ha pubblicato integralmente, senza commento. Una resa totale e incondizionata alla dittatura del relativismo e del politicamente corretto.
Grande amico personale di Papa Giovanni Paolo II, è scomparso ieri sera dopo lunga malattia il cardinale Jozef Glemp. Era stato a capo della chissà cattolica polacca dal 1981 al 2009 quando aveva lasciato per raggiunti limiti di età e soprattutto per la malattia che lo aveva colpito. Ancora recentemente era stato sottoposto a uno dei tanti interventi al polmone. In una lettera aveva espresso i dubbi se era il caso di continuare a curare una persona anziana come lui, ma aveva altresì detto come i medici fossero convinti che si dovesse continuare a curarlo.
Da due anni, il Centro per la Nuova Evangelizzazione di via Righi 2, organizza una serie di serate culturali con uno stile innovativo. Si chiamano i "Café teologico", a cui partecipano abitualmente oltre cento persone provenienti da tutta la città e provincia e persino dalle vicine Mantova, Brescia e Padova. Sorseggiando caffè e tisane, gli ospiti si intrattengono sui temi scottanti della ragione e della fede, in un'ottica di verità.
Sarebbe il terzo test dopo quelli del 2006 e del 2009. La bellicosa dichiarazione mira agli Usa, ai sui alleati e al Consiglio di sicurezza Onu, che due giorni fa ha votato nuove sanzioni contro il regime. Per ora i missili di Pyongyang non riuscirebbero a raggiungere la terra americana.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 3,7-12)
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Il più influente giornale di bioetica al mondo approva ma siccome la pratica è illegale, commenta: dobbiamo impegnarci per trovare una giustificazione etica.
All’Udienza generale di oggi, il Papa ha detto che «credere in Dio ci rende portatori di valori che spesso non coincidono con la moda. Ci chiede di adottare criteri che non appartengono al comune modo di pensare»
Sabato 19 gennaio, il Palasport di Caramagna (Cuneo) ha ospitato per la seconda volta, la festa di compleanno di suor Elvira. A festeggiare la religiosa, Elvira Petrozzi, nata il 21 gennaio del 1937 a Sora (Frosinone), erano presenti oltre 800 persone, giovani e meno giovani, ospiti delle 60 comunità sparse in tutto il mondo. Oltre che nel Nord Italia e in molti Paesi d’Europa, anche negli Usa, Canada, Messico, Brasile.
All'udienza generale Benedetto XVI apre una serie di riflessioni sul "Credo". ""In tante nostre società Dio è diventato il grande assente e al suo posto vi sono molti idoli ... e soprattutto il possesso e l'io autonomo". Appello per l'Indonesia colpita da una grande alluvione.
La Chiesa croata sta affrontando il più massiccio e potente attacco contro la fede cattolica del popolo croato dai tempi dell'invasione dei turchi, un attacco perfino più grave e pericoloso dei quasi cinquant'anni di dittatura comunista jugoslava. Incapace di risolvere la gravissima crisi economica che sta portando il Paese sull'orlo della bancarotta e della povertà di massa, il nuovo governo di sinistra guidato dall'ex (ma non troppo) comunista Milanovic cerca di mantenere unita la propria base elettorale puntando tutte le sue carte su uno scontro diretto contro la Chiesa cattolica e su una radicale rivoluzione di valori che trasformi la cattolica Croazia in un Paese dalla legislazione tra le più liberal del mondo.
Si dice del Mali quel che da 20 anni si dice della Somalia. Soprattutto in questi giorni, dopo l’entrata in guerra della Francia nel nord del paese e dopo l'impegno della nostra Camera di fornire un contributo di vettori aerei per il supporto logistico per un periodo di due mesi. E cioè che bisogna sconfiggere gli integralisti islamici che si sono insediati dei territori su cui il governo non riesce a esercitare il proprio controllo, bisogna impedire che li trasformino in enclave permanenti del terrorismo internazionale e che, consolidatisi in quelle regioni, si impadroniscano del potere imponendo la sharia alla popolazione e facendo del Mali un nuovo nemico dell’Occidente.
Solo tornando al cattolicesimo l’arte può salvarsi, perché l’ateismo e il protestantesimo hanno inaridito gli artisti a livello internazionale, con la tragica conseguenza di far perdere loro il contatto con la gente comune. E questo è causa anche della banale superficialità di tanta arte contemporanea, alla quale purtroppo non è rimasta nessuna grande idea.
A Parigi, domenica 13 gennaio, diverse centinaia di migliaia di persone hanno sfilato per chiedere al governo di non riconoscere alle coppie gay il diritto all’adozione. Alla vigilia dell’evento, Danièle Hervieu-Léger – una delle voci più brillanti della sociologia delle religioni contemporanea – in un articolo su Le Monde ha parlato di “occasione mancata per la Chiesa”, rimproverando a quest’ultima la discesa in campo accanto al fronte proibizionista.
In fuga dalla guerra essi hanno percorso a piedi centinaia di chilometri e ora rischiano di morire di fame, sete e ustioni. I rifugiati sono soprattutto donne incinte e giovani madri. Il racconto di suor Alessandra Fumagalli, comboniana e direttrice dell'Ospedale italiano di Karak. Distante 150 km da Amman la clinica è l'unica in grado di fornire aiuto a queste persone. Suor Alessandra: "Noi vogliamo far sapere al mondo della loro esistenza che rischia di passare inosservata"
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Diciotto morti a Damboa, nel nordest. Secondo alcune fonti i terroristi di Boko Haram hanno fatto fuoco su alcuni cacciatori che vendevano carne di maiale
Intervista a Peter Jacob, direttore esecutivo Commissione giustizia e pace della Cei pakistana: «L’ambasciatrice negli Usa ha proposto di cambiare la legge sulla blasfemia ma non è blasfema. Per ora è partita l’indagine».
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito che per i cristiani non vale lo stesso principio che vale per gli altri. La loro coscienza forse vale di meno?
"Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»."
Si è aperto ieri pomeriggio, alla Domus Mariae a Roma, il Convegno nazionale degli assistenti di Azione Cattolica sul tema "Assistenti adulti per adulti nella fede" per riflettere proprio sulla figura dell’assistente e sulla sua identità. L’evento si chiuderà il 24 gennaio. Nell’occasione, Benedetto XVI ha indirizzato ai partecipanti un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Il Papa esprime apprezzamento per l’iniziativa “volta ad approfondire, nell’anno della fede, aspetti significativi della missione della Chiesa nel mondo”. Il Pontefice auspica, dunque, che questo Convegno susciti nei partecipanti “rinnovato slancio apostolico per la generosa testimonianza evangelica” e “la saggia guida pastorale nell’associazione e nell’intera comunità”.
Importante udienza quella che si è svolta questa mattina in Vaticano, dove Benedetto XVI ha ricevuto il segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyên Phu Trong, il quale si è poi intrattenuto a colloquio con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e l’arcivescovo, Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Chiedi a Dio che nella Santa Chiesa, nostra Madre, i cuori di tutti siano, come nella primitiva cristianità, un solo cuore, perché fino alla fine dei secoli si compiano davvero le parole della Scrittura: “Multitudinis autem credentium erat cor unum et anima una” — la moltitudine dei fedeli aveva un cuore solo e un'anima sola. — Ti parlo molto sul serio: che per causa tua non venga lesa questa santa unità. Portalo alla tua orazione!
Venerdì sera 25 gennaio 2013, alle ore 21.00, l'associazione Amici di Lazzaro organizza la veglia di preghiera World’s Prayer. La serata di condivisione e di preghiera per Asia Bibi e per i cristiani perseguitati in Egitto, Nigeria, Iraq, Pakistan, Iran, con canti e preghiere in varie lingue, si terrà a Torino presso l’Istituto Sociale in corso Siracusa 10.
Murat Altun, ormai 29enne, ha detto di essere pentito per aver ucciso il vescovo, e ha aggiunto che "in quel momento non ero padrone di me stesso". Per buona condotta potrebbe essere rilasciato dopo 6 anni.
A Chennai la St. Joseph’s Special Care Home dà cibo, vestiti e un’educazione integrale a giovani tra i 4 e i 18 anni orfane, abbandonate o vittime di lavoro minorile. La storia di Rashmi, venduta come domestica a 6 anni, picchiata e abusata dal suo datore di lavoro. Nell’ostello attività sportive, giochi e gare di canto completano lo sviluppo delle ragazze, per dare loro “il miglior futuro possibile”.
Vi ricordiamo che il gruppo di preghiera della diocesi di Roma “Le Oasi di Maria” si incontra ogni quarto venerdì del mese dalle 18:00 alle 20:00 presso la Basilica di Sant’Anastasia al Palatino, all'angolo tra via dei Cerchi e via di S. Teodoro. Il prossimo incontro sarà venerdì 25 gennaio 2013 dalle 18:00 alle 20:00 circa. Il programma inizia con la celebrazione della Santa Messa da parte di don Gregorio e prosegue con la recita del Rosario davanti al SS Sacramento con la Benedizione Eucaristica.
Domenica 20 gennaio l’omelia del sacerdote alla messa è stata dedicata alla riunificazione dei cristiani, delle confessioni cristiane: protestanti, anglicane, inclusi perfino gli apocalittici testimoni di Geova (che però cristiani non sono).
Dal vangelo secondo Marco (Mc 2, 23-28)
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: « Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».
Non trattenete il fiato, ma il 14 maggio esce – in contemporanea negli Stati Uniti e da Mondadori in Italia – il nuovo romanzo di Dan Brown, «Inferno», dove il protagonista di «Angeli e demoni», del «Codice da Vinci» e de «Il simbolo perduto», lo studioso di simboli Robert Langdon, sarà impegnato a svelare i segreti nascosti nella «Divina Commedia» di Dante Alighieri (1265-1321). Anche se «Il simbolo perduto» – un’indagine sui misteri della massoneria presentata da un punto di vista dichiaratamente filo-massonico – non è riuscito a ripetere il successo del «Codice da Vinci», Brown riesce di solito a trovare molti lettori riprendendo e pres
Le conseguenze sociali negative del divorzio sono ben note ma una nuova ricerca dimostra che esso porta anche ad un declino della pratica religiosa. Mercoledì scorso l’Institute for American Values ha pubblicato i risultati dell’indagine di un gruppo di suoi allievi in un dossier intitolato Does the Shape of Families Shape Faith?: Challenging the Churches to Confront the Impact of Family Change (La forma della famiglia dà forma alla fede? Una sfida alle chiese per confrontarsi con l’impatto dei cambiamenti della famiglia).
George Church, professore della Harvard Medical School, vuole riportare in vita l’uomo di Neanderthal. Ha il Dna, ha un embrione a disposizione: gli manca solo un utero in affitto.
«Sono ateo, di origini ebraiche, legato a Cristo e di sinistra riformista». Così si descrive Lionel Lumbroso (nella foto), uno dei portavoce della grande Manifestazione per tutti che domenica scorsa ha portato in piazza a Parigi contro il matrimonio omosessuale che il partito socialista di Hollande vuole approvare quasi un milione di persone. «La gente e i giornalisti vogliono le cose semplici, ma la mia realtà è un po’ più ricca e complessa» afferma a tempi.it, spiegando perché ama la diversità, di cui la sua storia è simbolo, e quindi la natura del matrimonio come unione tra uomo e donna che «40 anni di rullo compressore femminista vuole portarci a credere uguale all’unione omosessuale».
È quasi una prima volta per la Cina. Di solito, quando gli ufficiali del partito comunista si presentano davanti alla stampa per presentare nuovi dati economici, tendono a sottolineare i numeri positivi. Invece questa volta Ma Jiantang, presidente del National Bureau of Statistics, ha parlato senza reticenze della forza lavoro cinese, che è calata nel 2012 di 3,45 milioni di persone, attestandosi a 937 milioni. Ma ha anche confermato che si tratta del primo declino nella recente storia del Dragone. Come mai?
Il celebre attore al centro di un’inchiesta giornalistica che smitizza l’hollywoodiano mondo della setta. E ne rivela particolari preoccupanti e grotteschi
Segni e profezie intorno a Wojtyla e alla sua elezione. Da Medjugorje a Civitavecchia, l'importanza di affidare le sorti del Mondo a Maria
La religiosa è rimasta coinvolta nell'attentato dello scorso 15 gennaio all'Università di Aleppo. Finora il suo corpo non è stato ancora ritrovato. Appartenente all'ordine delle suore Maestre di S. Dorotea, suor Rima era nata ad Aleppo e da anni era impegnata nella missione cristiana fra i giovani dell'ateneo e in opere di carità. La mattina della sua scomparsa aveva pregato il Signore di prendere la sua vita per alleviare le sofferenze della popolazione siriana. Mons. Mario Zenari: "La religiosa è una delle tante vite spezzate da questa carneficina".
Stanchi delle promesse dei moisti, sempre più nepalesi scoprono nella Bibbia un messaggio di speranza. Lo annuncia la Bible for the World. Nei negozi il testo cristiano è fra i libri più richiesti.
Vade Retro : Angeli che combattono contro i demoni. Trasmissione di TV 2000.
Sherry Rehman aveva difeso Asia Bibi e presentato una mozione per modificare la legge sulla blasfemia, poi ritirata. È stata denunciata per blasfemia e sarà processata.
Quasi il 10% della capitale colpito dalle inondazioni. Il presidente assicura 200 milioni di dollari nell’opera di prevenzione, ma interi settori del commercio sono in ginocchio. La comunità cristiana si mobilita per assistere i senzatetto, chiese aperte agli sfollati. Cattolica di Jakarta: “è la fede” che spinge ad aiutare gli altri.
Dal 1981 le religiose accolgono e curano malati di lebbra e di Aids nel loro centro: molti erano costretti a mendicare, perché allontanati dalla loro famiglia. Attraverso corsi di cucito, pittura e artigianato, i pazienti scoprono di essere un dono di Dio e di poter essere parte attiva della società.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 2,18 - 22)
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Paravati è una cittadina calabrese di circa 3.000 abitanti alla quale non si presterebbe molta attenzione, se non fosse che qui è nata, vissuta e morta Natuzza Evolo, meglio nota come “Mamma Natuzza”.
Martedì 22 gennaio ricorrono i 40 anni esatti dell’aborto legale negli Stati Uniti d’America e il Paese sta ancora facendo faticosamente i conti con l’abisso spalancatosi quel 22 gennaio 1973 in cui la Corte Suprema federale di Washington chiuse il famoso caso “Roe v. Wade” introducendo improvvisamente nell’ordinamento giuridico la libertà di sopprimere la vita umana nel grembo materno. Mancano infatti all’appello circa 56 milioni di vite umane, e da allora alle donne è stata imposta una sudditanza che ha il volte atroce di una nuova schiavitù.
L’altro giorno ho sentito due pensionati milanesi su una panchina discutere delle difficoltà adolescenziali del nipote di uno dei due: «Sai, ha 14 anni, quell’età in cui deve decidere se è uomo o donna».
I rapporti della Santa Sede con la Fraternità Sacerdotale San Pio X rimangono “aperti e pieni di speranza”. Si apre così la lunga lettera che, in occasione dell’Avvento, l’arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, vicepresidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei – l’organismo vaticano preposto alla ricomposizione dello scisma lefebvriano – ha indirizzato per iniziativa personale, e dunque non in veste ufficiale, ai membri della Fraternità francese. Il testo della missiva è consultabile in forma integrale sul sito del “Il Sismografo”, in lingua inglese (al link “ilsismografo.blogspot.it/2013/01/vaticano-full-text-of-advent-letter.html#more) e in lingua francese (al link “ilsismografo.blogspot.it/2013/01/vaticano-texte-integral-de-la-lettre-de.html).
La Chiesa ribadisce il suo “grande sì” alla dignità umana e al matrimonio fedele tra uomo e donna, rifiutando la filosofia del gender. Lo ha riaffermato Benedetto XVI al termine dell’udienza concessa ieri mattina ai partecipanti alla plenaria di Cor Unum, il dicastero che amministra la carità del Papa. La testimonianza dell’amore cristiano, ha aggiunto, “può aprire la porta della fede a tante persone”.
All'Angelus Benedetto XVI invita a pregare per l'unità dei cristiani nella Settimana ad essa dedicata (18-25 gennaio). Quest'anno il tema, «Quello che esige il Signore da noi» (cfr Mi 6,6-8), è stato scelto e approfondito da un gruppo ecumenico in India. Il 25 gennaio, i Vespri a san Paolo fuori le mura, insieme ai rappresentanti delle Chiese cristiane. Una preghiera per la pace perché "cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".
Il Movimento dei Focolari sostiene e partecipa attivamente agli eventi che si svolgono in occasione della Settimana di preghiera nelle rispettive diocesi e parrocchie, nei vari Paesi.
E’ accaduto al liceo Marco Foscarini di Venezia. Uno studente chiede informazioni e approfondimenti sul tema dell’omosessualità. Il prof. Enrico Pavanello, docente di religione, traccia delle linee di discussione su un foglio. Gli appunti finiscono su Facebook e sollevano un polverone. Il docente viene indicato come sostenitore di tesi aberranti. Federico Andreolo, vicepreside del liceo, dichiara che "Se la cosa sarà confermata prenderemo i provvedimenti necessari, aspettiamo di avere tutti i dettagli, poi ci muoveremo". Ma si tratta di un abbaglio. Il tema è scottante e si presta a facili equivoci. In una lettera indirizzata a ZENIT il prof. Pavanello ha scritto ...
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1 - 11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: ”Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventilitri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto”. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e , quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”. Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Il bellissimo documentario-film sulla vita della Beata Chiara "Luce" Badano ....
La situazione in Mali diventa sempre più pesante e dall’esito incerto. Si teme una nuova guerra dell’Afghanistan, che dopo dieci anni tiene ancora impegnati circa 20.000 militari dell’Occidente. L’11 novembre 2012 gli Stati membri della Comunità economica dell’Africa Occidentale (Ecowas) avevano deciso di mandare una missione militare panafricana per liberare le regioni settentrionali del Mali dai gruppi jihadisti.
Il Giappone con un rapporto debito Pil al 236% non è oggetto ad attacchi dalla speculazione finanziaria, e non è costretto ad attuare politiche di austerità come accade in Italia. Perché?
Il presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) denuncia lo sfruttamento delle leggi anti-conversione per perseguitare i non buddisti, in particolare i cristiani. In Bhutan esiste una formale libertà di culto, ma i cristiani non possono costruire chiese, né dire messa in pubblico.
E' il secondo caso in meno di una settimana. L'assalto è avvenuto ieri ad el-Marashda, abitato a maggioranza cristiana della provincia di Quena (Alto Egitto). I radicali islamici hanno dato fuoco ad almeno 6 abitazioni di cristiani copti e tentato di demolire la chiesa locale. A scatenare l'ira dei musulmani il presunto stupro di una bambina da parte di un cristiano. L'imam locale ha invitato i musulmani del villaggio a difendere le abitazioni dei cristiani.
Marie Fleming chiede il suicidio assistito, la Corte respinge: «Il suicidio assistito è nemico dell’interesse pubblico e come provato da altri paesi, una volta legalizzato il rischio di abusi è reale».
Prima di tutto, prima di ogni riflessione, c’è la domanda: “Ma io lo avrei fatto?”. La risposta non è immediata, ma alla fine è un “no, forse no”. La mia debolezza mi scuote e solleva allo stesso tempo. Eppure, di fronte a Walter Bevilacqua, tolgo il cappello, con quel soffio di devozione piccola ma sincera che può sorgere anche tra uomini lontani. Un pastore dei monti della valle Divedro, a pochi passi dal confine svizzero. Aveva vissuto lì, senza sposarsi mai, allevato dal nonno. Una vita per il lavoro, «senza mai un giorno di pausa», tra animali e agricoltura. È morto l’altro ieri, a 68 anni, nell’Ospedale in cui effettuava la dialisi per la sua grave malattia renale. Il cuore ha ceduto. La sua morte diventa notizia e schianto quando don Fausto Frigerio, il parroco del paese, rivela, durante la cerimonia funebre, che mesi prima aveva rinunciato al trapianto di un rene, per il quale era giunto il suo momento in lista d’attesa. Perché? «Sono solo – aveva confidato – non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me. A chi ha figli e ha più diritto di vivere».
A novembre Philip Giddings, presidente della Camera dei laici, si è opposto all’ordinazione vescovile delle donne. Per questo oggi hanno cercato di cacciarlo ma la mozione di sfiducia del Sinodo anglicano non è passata.
Il vicario del Papa per la diocesi di Roma: «per un elettore cattolico tali argomenti non possono essere lasciati alla coscienza individuale dei futuri parlamentari, perché hanno valenza pubblica e quindi politica»
Il 21 gennaio inizia il suo processo: l’uomo americano di origini iraniane sarà giudicato da Pir-Abassi, un «giudice spietato», famigerato per le tante violazioni dei diritti umani.
“E' un inferno, un inferno!” Farisa ha ancora negli occhi tutte le sofferenze che ha provato nel suo viaggio disperato dall'Eritrea in Israele. Come lei, sono tanti i profughi africani caduti nelle mani dei beduini del Sinai. Il mercato di uomini che da anni affligge la biblica catena montuosa tra Egitto e Israele riempie spesso le pagine dei giornali. Inascoltate tutte le richieste della Comunità Internazionale, accade spesso che Eritrei ed Etiopi in fuga verso il mondo arabo (o Israele) vengano catturati.
La storia del lucchese Ivano Fanini, Presidente di Amore & Vita, la società ciclistica più longeva al mondo, quanto a bellezza di ideali e audacia nel perseguirli è di quelle da romanzo. Dalle sue battaglie contro il doping costategli minacce ininterrotte, alle 25 udienze private, un record, concesse da Giovanni Paolo II a lui e alla sua squadra; dalle sue ardite collaborazioni con i Nas capaci di rivoluzionare la storia recente del ciclismo, fino a una lotta all’aborto tutta particolare condotta insieme all’amico Roberto Formigoni.
Sono nati insieme e hanno deciso di morire insieme. E’ la storia di due fratelli gemelli di Anversa sordi dalla nascita che a causa di una malattia la quale ha colpito entrambi – molto probabilmente di origine genetica – avrebbero in futuro perso progressivamente anche la vista fino a diventare ciechi in modo totale. E così lo scorso 14 dicembre, a 45 anni, hanno deciso di porre fine alla loro esistenza con una iniezione letale, dopo aver bevuto insieme un ultimo caffè.
Sabato scorso 12 gennaio davanti al Vescovado di Trieste si è tenuta una manifestazione organizzata da Arcigay per dare dell’omofobo e del razzista al Vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi. La cronaca diceva che vi aveva partecipato anche un “prete” di Gorizia, ma si trattava di un sacerdote ridotto allo stato laicale che non fa più parte del clero di quella diocesi. E’ fuori dubbio, invece, che tra la folla urlante c’erano anche due assessori della Giunta comunale di Trieste.
Il 16 gennaio la Segreteria di Stato vaticana ha diffuso un comunicato che contiene un’intervista alla Radio Vaticana di mons. Dominique Mamberti, segretario per le relazioni della Santa Sede con gli Stati, e una «Nota sulla libertà e l’autonomia istituzionale della Chiesa Cattolica» preparata dalla Rappresentanza permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa. A quest’ultima Rappresentanza fanno capo anche i rapporti con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che non è un organo dell’Unione Europea, con cui non ha nulla a che fare, ma del Consiglio d’Europa, una realtà più ampia di cui fanno parte anche i Paesi non comunitari che sono geograficamente almeno parzialmente europei, compresi la Russia e la Turchia.
Saeed Abedini, cittadino statunitense di origini iraniane, è accusato di attentato alla sicurezza nazionale. Il processo inizierà il prossimo 21 gennaio. Il giudice sarà Abbas Pir-Abbassi responsabile di diverse violazioni dei diritti umani.
“Discernimento” e “vigilanza” sono indispensabili nell’opera di carità della Chiesa sempre illuminata dalla fede. Lo ha sottolineato il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", in apertura ieri dell’Assemblea plenaria dell’organismo, a Villa Aurelia a Roma, dedicata al tema “Carità, antropologia cristiana e nuova etica globale”.
Benedetto XVI ha ricevuto, ieri in Vaticano, la delegazione ecumenica della Finlandia, in occasione della festa di Sant'Enrico, Patrono del Paese. Alla vigilia dell’inizio della Settimana per l’Unità dei Cristiani, il Papa ha dunque colto l’occasione dell’udienza per mettere l’accento sull’importanza del cammino ecumenico. Un percorso, ha detto, che va intrapreso innanzitutto con umiltà. Il Papa ha poi esortato i cristiani ad essere uniti nel portare la luce del Vangelo sulle grandi questioni morali che le società devono oggi affrontare.
Dal Vangelo secondo Marco ( Mc 2,1-12)
Gesù entrò di nuovo a Càfarnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portaglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Alzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Rapporto sulle violenze religiose in Pakistan contro i cristiani e le altre minoranze: solo nel 2012 sono state attaccate cinque chiese, tre templi Indù saccheggiati e un minareto di una moschea Ahmadi distrutto.
Ieri il presidente dell’Egitto ha incontrato gli Stati Uniti e li ha rassicurati sulla sua tolleranza per ottenere gli aiuti economici di cui ha disperato bisogno.
Il governo cinese vuole «sradicare la fede dei tibetani e trasformare il Tibet in una regione atea dove il “comune spirito di civilizzazione” venga propagandato tra il popolo tibetano». È questo, in sintesi, il motivo di tutte le azioni repressive del partito comunista in Tibet, che dal 1950 sta attuando un «genocidio culturale» (Dalai Lama dixit) e una delle più grandi azioni di violazione della libertà religiosa e di culto al mondo. È questa la sintesi del “Rapporto sulla repressione religiosa in Tibet 2012? stilato dal Centro tibetano per la democrazia e i diritti umani.
Tempi era a Parigi alla “Manifestazione per tutti” e ve la racconta come nessun altro. Slogan, testimonianze, ironie e pure il più grande “Gangnam Style” che sia mai stato ballato sotto la Tour Eiffel
Soffriva di attacchi di panico quando la carriera andava bene. Una sofferenza che però non gli ha impedito di domandare la guarigione: fisica e spirituale. Poi la telefonata di suo padre e l’invito ad andare a Lourdes con i suoi genitori. Lì accade qualcosa: è il nuovo inizio. Come Giacomo Celentano racconta nel suo libro. Un nuovo inizio che l’ha portato anche a Medjugorje e gli ha fatto scoprire la bellezza dell’amore. E la protezione della Madonna . Giacomo Celentano abita in un quartiere molto tranquillo di Milano; la metropolitana è vicina, il verde non manca. Siamo a circa quattro chilometri da via Gluck, la strada resa famosa da papà Adriano in una delle sue canzoni più popolari. Solo che «là dove c’era l’erba ora c’è una città...», anche se non proprio tutto è «catrame e cemento». Siamo andati a trovare Giacomo prima di Natale. Nel soggiorno contiamo almeno due ritratti di San Pio e un altro è appeso vicino alla porta. Poi un grande crocifisso e, sul tavolino, il libro di Santa Faustina Kowalska, colei che diffuse la devozione a Gesù Misericordioso. Alcune madonne in terracotta e... le statue dei tre Re Magi. Agli artisti si può concedere la licenza di iniziare anche dal fondo a costruire il presepe. Il perché della presenza di tutti questi segni è presto detto: la moglie di Giacomo, Katia, è molto devota a Padre Pio ed è particolarmente legata alla santa polacca canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2002. Questo è un momento importante per il giovane cantautore milanese, e non solo per l’imminente Natale. Celentano, infatti, ha da poco scritto un libro in cui racconta pubblicamente l’azione salvifica della fede nella sua vita.
"Il terzo giorno ci fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non e' ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Vi erano la' sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: " Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: " Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamo' lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio, e, quando si e' già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifesto' la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.".

1 Cor 12,4-11
"Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo e' lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo e' il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo e' Dio, che opera tutto in tutti".
Il sacerdote diocesano don José Francisco Vélez Echeverri, 55 anni, è stato trovato morto ieri, con ferite di arma da taglio, nel cortile della sua casa nel quartiere El Albergue, a sud di Buga, a circa 250 chilometri dalla capitale Bogotà, in Colombia. Secondo la nota inviata all’agenzia Fides, i vicini di casa hanno riferito di aver visto una persona allontanarsi in bicicletta dall'abitazione del sacerdote qualche ora prima del ritrovamento del corpo senza vita. Dalle prime ipotesi formulate dalle autorità sembra si tratti di un furto finito in tragedia.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani in Vaticano, la delegazione ecumenica della Finlandia, in occasione della festa di Sant'Enrico, Patrono del Paese. Alla vigilia dell’inizio della Settimana per l’Unità dei Cristiani, il Papa ha dunque colto l’occasione dell’udienza per mettere l’accento sull’importanza del cammino ecumenico. Un percorso, ha detto, che va intrapreso innanzitutto con umiltà. Il Papa ha poi esortato i cristiani ad essere uniti nel portare la luce del Vangelo sulle grandi questioni morali che le società devono oggi affrontare.
Il prefetto della Congregazione per le Chiese orientali: "Nelle disgrazie, ripartono sempre dai valori cristiani". Un pensiero per l’India - “una comunità forte che non si abbatte per le difficoltà” - e un "grazie" ad AsiaNews.
Per p. Simon Faddoul la situazione dei profughi - oltre 400mila - è drammatica e dolorosa. La neve e le alluvioni hanno distrutto tende e baracche. Migliaia di persone non hanno nemmeno le scarpe per camminare nel fango. Caritas e altre organizzazioni non hanno più risorse per sostenere questa emergenza. L'appello del presidente Caritas: "Il vostro aiuto è necessario. Un piccolo contributo può alleviare le sofferenze di molti profughi".
Dura nota di p. Emmanuel Mani contro Rehman Malik, che aveva equiparato Tahirul Qadri, protagonista della campagna anticorruzione, a Benedetto XVI. Egli chiede scuse ufficiali e invita a “misurare” le parole. Oggi previsto un incontro fra l’imam sunnita e una Commissione governativa.
«Mi hanno detto di abortire mio figlio. Nell’ecografia sorrideva. Non potevo togliergli il piacere della vita, breve o lunga che fosse», così Katyia Rowe, 26 anni, ha raccontato al quotidiano inglese Daily Mail.
Così si è espresso il candidato Monti dopo il ritiro della candidatura di Alessio De Giorgi. L’ex premier tecnico ha aggiunto: «Il Parlamento può trovare altre forme per tutelare forme di convivenze».
Il governo di Hollande si vendica e chiede alla “Manifestazione per tutti” di pagare 100 mila euro per avere rovinato il prato di Champ-de-Mars. Risposta: «Non se ne parla neanche».
I cristiani hanno il diritto di mostrare in pubblico la propria fede e per questo possono indossare simboli religiosi. Ecco perché, come riportato da tempi.it ieri, la Corte europea per i diritti umani ha dato ragione a Nadia Eweida, dipendente della British Airways, licenziata perché non voleva togliere la catenina con il crocifisso, non prevista dal “dress code” dell’azienda.
«La “manifestazione per tutti” è andata benissimo. C’erano tra le 800 mila e 1 milione di persone nelle strade parigine in un’atmosfera molto simpatica, lieta, con tante famiglie, bambini, giovani, anziani anche. Non c’erano solo cattolici ma anche tanti laici e perfino omosessuali contro il matrimonio gay. Tutti determinati ad andare avanti, se necessario». Tra di loro c’era anche Stéphane Buffetaut (nella foto), ex deputato europeo, membro del Comitato economico e sociale europeo dal 2002, appartenente al Partito cristiano democratico, esperto di diritto, che a tempi.it ha raccontato perché così tanti francesi si sono opposti al progetto di legge “Matrimonio per tutti“, che sarà discusso all’Assemblea nazionale a partire dal 29 gennaio, e perché il governo socialista di Francois Hollande non vuole ascoltarli.
Julie Bindel è una giornalista, una femminista e una lesbica. Voce tra le più influenti del mondo omosessuale anglosassone. Non le piace il matrimonio. E non si fa mancare l’occasione, nemmeno su twitter, per biasimarlo: «Che spettacolo deprimente. Trenta donne che congelano davanti a Mirror Mirror per un abito da sposa in saldo». Per Bindel, sarebbe ancora più deprimente se quelle donne fossero omosessuali, stando a quanto scrive in un articolo sulla rivista britannica The Spectator.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
I tempi di Erode son tornati. Nel febbraio del 2012 due giovani ricercatori italiani che studiano in Australia – Alberto Giubilini e Francesca Minerva - hanno pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Medical Ethics un articolo con il seguente titolo: “Aborto post-natale: perché un neonato dovrebbe vivere?”. Questi gli snodi concettuali principali dell’articolo. Alcune malattie genetiche non possono essere scoperte o non sono semplicemente ricercate nella gravidanza oppure si manifestano dopo questa e quindi i genitori sono costretti a “tenere il bambino, che spesso è proprio la scelta che non avrebbero mai fatto se la malattia fosse stata diagnosticata prima della nascita”.
Una famiglia agli arresti domiciliari, dimenticata dallo Stato e lasciata sola con il proprio problema: quello di avere un figlio disabile che necessita di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro. Un semplice dato che fotografa la situazione: negli ultimi cinque anni in Italia la spesa per il sociale (e quindi per le famiglie che vivono questo problema) è passata da 2,5 miliardi a 250 milioni di euro, con un taglio del novanta per cento. Tagli oltretutto destinati ad aumentare, e a dirlo sono le stesse delibere regionali: “Nel ricco Veneto le spese per gli assegni di cura per la domiciliarità con il prossimo bilancio probabilmente spariranno”, ha spiegato Carlo Giacobini, operatore sociale e direttore di handYLex.org, un sito dedicato alle persone disabili e ai loro diritti.
Un altro Caso Dreyfus scuote la Francia. Brigitte Bardot, l’icona nazionale (suo è infatti il profilo della «Marianna» sanculotta delle monete), minaccia di seguire Depardieu e chiedere asilo politico in Russia a Putin. Il presidente Hollande, con le spalle al muro, ha dovuto capitolare. Come se non bastasse il picco nei sondaggi dovuto alle politiche sudore & sangue, come se non bastasse l’oceanica manifestazione popolare bipartisan contro il progetto governativo di introdurre il matrimonio omosessuale, come se non bastassero i problemi che gli creano la ex moglie e l’attuale compagna, un’altra tegola ha rischiato di far tracollare la grandeur francese, già in difficoltà per le fallite operazioni militari in Somalia e quelle periclitanti nel Mali.
La domanda che pongo qui deve essere ben chiara: non chiediamo se gli atei siano razionali, cosa che sarebbe assurda; neanche se gli atei siano inferiori rispetto ai teisti, o se la credenza in Dio “non necessariamente fa che una persona sia migliore”, com’è apparso in un recente sondaggio in Brasile [1]. La domanda ora è se l'ateismo come un sistema di pensiero sia coerente. Più precisamente, ci si chiede se sia possibile affermare contemporaneamente la non-esistenza di Dio e il relativismo. Potrebbe essere vero che non c'è verità e al tempo stesso essere vero che Dio non esista?
L'attacco è avvenuto ieri pomeriggio. Gli assalitori hanno distrutto un locale parrocchiale e il centro eventi della comunità cristiana. Erano in fase di costruzione. Portavoce della Chiesa cattolica: "Oramai gli attacchi sono all'ordine del giorno".
Il massimo organismo giuridico ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati dell’accusa. Per i legali della minorenne cristiana è un “segnale positivo” per l’immagine del Pakistan. Paul Bhatti ad AsiaNews: Non siamo fuggiti davanti alla legge, dando fiducia alla giustizia.
LA PRATICA DELLO YOGA E' COMPATIBILE CON IL CRISTIANESIMO? CI POSSONO ESSERE DEI PERICOLI?ESISTE UNO YOGA CRISTIANO? IN STUDIO P. FRANCOIS DERMINE, PRESIDENTE GRIS (GRUPPO DI RICERCA SOCIO-RELIGIOSA - CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA) ED ESORCISTA.
Benedetto XVI, durante l’odierna udienza generale nell’Aula Paolo VI, ha svolto una catechesi sulla rivelazione del volto di Dio. Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione dogmatica sulla divina Rivelazione Dei Verbum – ha ricordato – afferma che l’intima verità di tutta la Rivelazione di Dio risplende per noi «in Cristo, che è insieme il mediatore e la pienezza di tutta la Rivelazione» (n. 2). “L’Antico Testamento – ha proseguito - ci narra come Dio, dopo la creazione, nonostante il peccato originale, nonostante l’arroganza dell’uomo di volersi mettere al posto del suo Creatore, offre di nuovo la possibilità della sua amicizia, soprattutto attraverso l’alleanza con Abramo e il cammino di un piccolo popolo, quello di Israele, che Egli sceglie non con criteri di potenza terrena, ma semplicemente per amore. E’ una scelta che rimane un mistero e rivela lo stile di Dio che chiama alcuni non per escludere altri, ma perché facciano da ponte nel condurre a Lui". "Nella storia del popolo di Israele possiamo ripercorrere le tappe di un lungo cammino in cui Dio si fa conoscere, si rivela, entra nella storia con parole e con azioni. Per questa opera Egli si serve di mediatori, come Mosè, i Profeti, i Giudici, che comunicano al popolo la sua volontà, ricordano l’esigenza di fedeltà all’alleanza e tengono desta l’attesa della realizzazione piena e definitiva delle promesse divine”.
Dopo l’offensiva dei gruppi ribelli e l’intervento militare francese, giunto al quinto giorno di raid aerei, si aggrava la situazione umanitaria in Mali, da mesi teatro di violenze diffuse e massicci spostamenti di popolazione. La Caritas del Mali - informa una nota di Caritas italiana - sta monitorando la situazione al fine di far fronte ai nuovi bisogni che stanno emergendo dall’intensificarsi del conflitto. A tal fine ha già predisposto un piano comune con Caritas Niger, Burkina Faso e Senegal per far fronte in modo esteso alla crisi. Le azioni più urgenti e immediate sono la distribuzione di kit igienico-sanitari, coperte, tende e kit di trattamento dell’acqua.
Le autorità minacciano: "Senza corsi di religione musulmana, il 19 gennaio chiudete". Ma per prassi e tradizione gli istituti cristiani non sono obbligati a organizzare seminari e letture del Corano. Bocche cucite fra i dirigenti scolastici, per la “sensibilità” della materia.
Un articolo pubblicato su Le Monde risolleva il dibattito sull’aborto farmacologico, i cui effetti collaterali sono pericolosi quanto o forse di più di quelli dell’aborto chirurgico. Quelli più ampiamente documentati a livello scientifico riguardano la RU486. Secondo Le Monde però anche la pillola del giorno dopo di terza generazione, a sua volta un farmaco abortivo nonostante in molti lo ritengano un semplice anticoncezionale, produce delle conseguenze pericolose per la salute della donna. Ilsussidiario.net ha intervistato Monty Patterson, il padre della prima donna al mondo la cui morte per infezione è stata imputata alla RU486. Le pillole del giorno dopo presenti sul mercato sono di diverso tipo, Patterson ritiene che in particolare da uno di questi emergano evidenze di possibili effetti collaterali gravi.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 29-39)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Nel mondo cattolico italiano serpeggia un falso ragionamento che consiste in questo: votare un programma ottimo, come quello di “Io Amo l’Italia” di Magdi Cristiano Allam, non serve a niente, perché tale partito non supererà la soglia di sbarramento del 4% e pertanto il voto equivarrà a un’astensione. A tutti coloro che fanno questi calcoli politici da novelli Talleyrand, compreso il mio amico, intelligentissimo e validissimo filosofo, Giacomo Samek Ludovici, rispondo che al loro ragionamento manca un pezzo e, se considerassero meglio la parte mancante, probabilmente cambierebbero idea. Oltre al fatto, ovvio, che partendo da simili pregiudizi si assicura la sconfitta di quello che, a loro stessa detta, è un ottimo partito, vorrei rispondere con un’altra domanda: “ma allora cosa voterete?” Se partiamo dalla richiesta del Papa di ciò che dovrebbe contraddistinguere i movimenti cristiani, ovvero la difesa dei valori non negoziabili, non mi risulta che esistano partiti che se ne facciano carico tra quelli che possono aspirare alla maggioranza.
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Il 15 gennaio di 80 anni fa, la Vergine appariva alla piccola Mariette nel paesino belga di Banneux. Un evento straordinario che si ripeterà altre sette volte. Significativamente la Madonna si presenta alla bambina come la “Vergine dei Poveri” e proprio così viene venerata ancora oggi in tutto il mondo. Nel 1985 anche Giovanni Paolo II si recò come pellegrino a Banneux. Tante le celebrazioni previste oggi, in particolare nel Santuario mariano, dove stamani è stata celebrata una Messa, presieduta dal nunzio in Belgio, mons. Giacinto Berloco. In Italia, la devozione è particolarmente forte a Milano dove, nella parrocchia a Lei dedicata, ha sede il “Movimento Madonna dei Poveri”.
Prosegue la visita “ad Limina” dei vescovi italiani. Dopo i presuli della sua Diocesi di Roma, ieri mattina Benedetto XVI ha iniziato ad incontrare i membri della Conferenza episcopale di Abruzzo e Molise. Tra di essi, c’era anche mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, che ha presentato al Papa le luci e le ombre della sua regione.
Giovedì prossimo il Papa incontrerà il secondo gruppo di presuli della Ceam, la Conferenza episcopale di Abruzzo e Molise. A colloquio con Benedetto XVI sarà anche mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne e presidente della Ceam.
I giudici della Corte europea per i diritti dell’uomo hanno emesso stamattina una sentenza storica: hanno riconosciuto che nel Regno Unito Nadia Eweida è stata discriminata solo perché cristiana. La donna era ricorsa alla Corte europea dopo essere stata licenziata dalla British Airways solo perché portava visibilmente al collo una catenina con il crocifisso.
Arrestato e portato via da poliziotti in borghese in mezzo alla strada, sotto gli occhi di tutti, solo perché ha espresso la sua opinione. Tutto questo può succedere in Cina, se quell’opinione non coincide con quella del partito comunista cinese. La mancanza in Cina della libertà di espressione non è certo una novità, ma questa volta tutto è documentato dalle immagini della tv tedesca Zdf (Zweites Deutsches Fernsehen).
Diffusa un’intervista di tre anni fa al presidente dell’Egitto Mohamed Morsi: «Non dobbiamo mai dimenticare, fratelli, di nutrire i nostri figli e nipoti con l’odio per i sionisti e gli ebrei».
Ospitiamo l’intervento del Sindacato delle Famiglie: «La sentenza della Cassazione è, infatti, una vera e propria Rivoluzione Antropologica»
Il deputato dell’Ump Hervé Mariton spiega che cosa farà l’opposizione per fermare il matrimonio gay: «Abbiamo 800 emendamenti, chiederemo il referendum o l’evoluzione della legge: dal matrimonio alle unioni civili».
Si moltiplicano le proposte di legge in Inghilterra e negli Stati Uniti e la Chiesa cattolica (ma non solo) si oppone all’introduzione delle nozze omosessuali
Martedì 15 gennaio - S. Romedio, anacoreta Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 21-28) In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
È ormai di dominio pubblico la notizia che la corte di Cassazione ha convalidato la sentenza della Corte di Appello di Brescia che affida (in modo esclusivo!) un bambino alle cure di una madre convivente con un’altra donna togliendolo al padre. Libera la donna di agire come crede all’interno dei suoi diritti individuali. Niente affatto libero il bambino che sarà cresciuto da due donne conviventi, di cui una con figura paterna, in sostituzione del padre naturale.
L’anno appena iniziato vedrà proseguire il dibattito sul matrimonio omosessuale, sempre più presente a livello mediatico. In Inghilterra e in Galles ne è ormai prossima la legalizzazione. Negli Stati Uniti, assieme ai casi dibattuti nei tribunali, la battaglia continua nei parlamenti. Ai primi di gennaio, nel parlamento dello stato dell’Illinois, ha avuto luogo un tentativo di presentazione di una proposta di legge per la legalizzazione del matrimonio omosessuale. Sebbene la proposta iniziale sia in fase di stallo, i proponenti hanno promesso di proseguire nei loro sforzi.
In collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, Maria Lozano ha intervistato, per il programma Where God Weeps (Dove Dio piange), l’arcivescovo di Ozamis (Mindanao, Filippine), monsignor Jesús Dosado. L’isola di Mindanao, più grande del Regno Unito per estensione, ha 18 milioni di abitanti ed è ricca di risorse e materie prime, ma è anche duramente colpita dalla povertà e dallo sottosviluppo. Le Filippine sono il più grande Paese cattolico dell’Asia e il terzo al mondo dopo il Brasile e il Messico.
L’affermazione che, nel caso dell’adozione di un bambino da parte di coppie omosessuali, non vi sarebbero problemi per lo sviluppo della personalità, la maturazione affettiva, la costruzione delle relazioni sociali e altri aspetti connessi alla crescita e all’inserimento del figlio adottivo nel contesto scolastico, nell’ambiente lavorativo e nella comunità adulta sembra essere diventato un dogma scientifico e un assioma culturale dominante negli Usa, in Canada e in alcuni Paesi europei. Chi osa contraddire questa tesi attraverso le proprie ricerche corre il serio rischio di venire bandito dalla comunità scientifica (più precisamente, quella che si autodefinisce tale) degli studiosi del “gender” e delle relazioni omofile con le accuse più infamanti per uno scienziato, quelle di frode scientifica e di condotta contraria alla correttezza accademica. E’ quanto accaduto ad un giovane sociologo negli Stati Uniti.
I doni particolari che deve avere un esorcista; quali mezzi usa per liberare un indemoniato. Trasmissione da Radio Maria.
Le cause alla Bayer contro le pillole anticoncezionali di terza generazione aumentano. Le Monde racconta le vicende di donne francesi decedute dopo averle assunte
L’intervento alla Radio Vaticana di Carlo Cardia, docente di diritto ecclesiastico all’Università Roma Tre, dopo la manifestazione in Francia e la recente sentenza della Cassazione in Italia
Il più importante ateneo sunnita ha prima appoggiato i giovani della rivoluzione; ora sta coi Fratelli musulmani. Sharia e islam rassicurano la popolazione, che si fida solo degli imam, tutti formati da al-Azhar. La futura partita dei Fratelli musulmani e dello stesso islam si giocherà nei prossimi mesi su temi concreti: lavoro, economia, sviluppo.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la concentrazione di particelle inquinanti non dovrebbero superare i 25 microgrammi per metro cubo. Se superano i 100 microgrammi, l’aria viene definita “non salutare”; ieri i dati ufficiali dell’ufficio meteo di Pechino davano oltre 400 microgrammi per metro cubo, mentre i dati dell’ambasciata americana nella capitale cinese segnavano oltre 800. La rabbia monta persino sui media ufficiali.
Nessuna forma di giustizia, né assistenza, alle vittime delle violenze anticristiane del 2007 e del 2008. Centinaia di persone sono ancora senza documenti d’identità e di proprietà. È ancora grave la situazione delle violenze, in particolare contro bambine e ragazze dalit cristiane.
Il caso riguarda Nadia Mohamed Ali, madre di otto figli, nata cristiana, ma convertitasi all'islam per sposare il marito. Dopo la morte dell'uomo la donna decide di ritornare alla vecchia religione insieme ai suoi figli. Le autorità la accusano di aver cambiato i nomi sui documenti saltando l'iter procedurale.
Siamo tutti chiamati per qualcosa di importante. Quando si diventa papà, si vedono la vita e la propria storia in modo diverso. Si guarda l’infanzia con uno sguardo nuovo, si ritorna bambini, con una consapevolezza più profonda, quella dell’adulto. Il noto comico Giacomo Poretti (1956), «il 33,33 per cento del popolare trio di Aldo, Giovanni e Giacomo», noti a tutti per I corti, Tre uomini e una gamba, Chiedimi se sono felice, Tu la conosci Claudia?, è diventato padre qualche anno fa. Forse, proprio per questo, ha sentito l’esigenza di risalire alle proprie origini, alla propria terra, alla sua infanzia. Ha voluto ricostruire la propria storia leggendola attraverso la trama degli incontri e, in particolare, di quell’incontro «che si è fatto famiglia», come scrive l’autore nella dedica del libro alla moglie Daniela e al figlio Emanuele.
Dopo la recente intervista a Don Dariusz Oko e quella pubblicata da La Bussola Quotidiana a Gerard van den Aardweg, La Nuova Bussola Quotidiana continua la sua indagine sul tema della lobby gay all'interno della Chiesa con questa conversazione con don Ariel S. Levi di Gualdo, sacerdote romano che nel 2011 ha pubblicato per l'editore Bonanno il libro E Satana si fece Trino. Relativismo, individualismo, disubbidienza: analisi sulla Chiesa del terzo millennio. Il secondo capitolo di questo lavoro è interamente dedicato alla presenza omosessualista all'interno della Chiesa, e non sarà inutile ricordare che proprio alla vigilia di Natale, parlando alla Curia Romana, il Papa si è a lungo soffermato sulla grave minaccia per la Chiesa rappresentata dall'ideologia del gender.
Intervista al sacerdote di Giordania esperto di Medio Oriente p. Hanna Kildani: «La Primavera araba è diventata un inverno. Qatar e Arabia Saudita non parlino di democrazia, perché sono teocrazie. Solo il Papa ci conforta».
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani in udienza, i dirigenti e il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano. Un’occasione tradizionale che ha offerto l’opportunità al Papa di ringraziare quanti sono impegnati nella tutela dell’ordine pubblico in Piazza San Pietro come anche nelle visite pastorali a Roma e in Italia. Il Papa ha, quindi, invitato gli agenti di polizia a testimoniare l’amore di Dio anche nel loro ambiente di lavoro ed ha ribadito che il buon ordine è fondamentale per costruire una vita sociale pacifica.
In una società che considera fuori tempo credere in Gesù, la fede apre all’abbraccio di Dio: così ieri il Papa alla Messa prima di battezzare 20 bambini nella Cappella Sistina. Poi all'Angelus il richiamo alla Giornata del Migrante e del Rifugiato con il pensiero alle migrazioni come a un "pellegrinaggio di fede e di speranza".
Le comunità evangeliche di Hong Kong chiedono che non vi sia una "discriminazione alla rovescia" in cui viene penalizzato chi è contrario all'amore gay. Nel territorio cantanti e parlamentari omosessuali lanciano la campagna per tutti i loro diritti. Alla manifestazione di Parigi partecipano cattolici, ebrei, musulmani, omosessuali contrari al matrimonio gay e all'adozione di bambini per le coppie omosessuali. Il gruppo Femen fa spogliarello in piazza san Pietro.
La decapitazione di una giovane babysitter in Arabia Saudita per la morte di un bambino da lei accudito ha creato forti reazioni in tutto il mondo. L’Unione Europea ha espresso “profondo sgomento”, sottolineando la sua “forte opposizione” alle esecuzioni capitali “in tutti i casi e in tutte le circostanze”. Mentre il Parlamento dello Sri Lanka, lo Stato da cui proveniva la babysitter, ha osservato un minuto di silenzio per commemorarla. Ilsussidiario.net ha intervistato Magdi Cristiano Allam, eurodeputato e presidente del movimento politico nazionale “Io amo l’Italia”, che parteciperà autonomamente alle elezioni politiche nazionali del 24 e 25 febbraio.
Il partito di Magdi Cristiano Allam. Date un'occhiata al suo programma.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Quella iniziata in Francia da Hollande è una sceneggiata che abbiamo già visto – ed è finita malissimo – con Zapatero in Spagna. E probabilmente sarà il futuro prossimo dell’Italia se vincerà la Sinistra. I leader socialisti si trovano incapaci di far fronte all’enormità dei problemi dell’epoca della globalizzazione e alla crisi economica finanziaria. Così anche Hollande, per dare la sensazione ai propri elettori di fare cose di sinistra, non sapendo che pesci prendere sulla crisi (che si fa sempre più minacciosa per la Francia), si è inventato una rivoluzione antropologica, il “matrimonio gay”, con tanto di diritto all’adozione di bimbi.
Il Santo Padre, Benedetto XVI, in occasione della Santa Messa officiata in chiusura dell'Assemblea sinodale sulla Nuova Evangelizzazione il 28 ottobre 2012, nel corso dell'omelia ha affermato che «la nuova evangelizzazione riguarda tutta la vita della Chiesa. Essa si riferisce, in primo luogo, alla pastorale ordinaria che deve essere maggiormente animata dal fuoco dello Spirito, per incendiare i cuori dei fedeli che regolarmente frequentano la Comunità e che si radunano nel giorno del Signore per nutrirsi della sua Parola e del Pane di vita eterna. […] In secondo luogo, la nuova evangelizzazione è essenzialmente connessa con la missione ad gentes. La Chiesa ha il compito di evangelizzare, di annunciare il Messaggio di salvezza agli uomini che tuttora non conoscono Gesù Cristo. […] Un terzo aspetto riguarda le persone battezzate che però non vivono le esigenze del Battesimo».
Oggi imponente a manifestazione a Parigi delle associazioni familiari contro la decisione del governo francese di riconoscere i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Ieri la sentenza choc della Cassazione in Italia che legittima le unioni gay. C'è una spinta ideologica che attraversa tutto l'Occidente che cerca di imporre la legittimazione dei matrimoni gay. Ma una storia che arriva dall'India ci mostra uno degli effetti aberranti di questa corsa all'omosessualismo. E' un testo molto lungo, ma abbiamo preferito lasciarlo integrale perché rappresenta un eccezionale documento.
I partecipanti al raduno parigino hanno chiesto di fermare la legge, ma l’Eliseo andrà avanti. Poupard: “Non è una battaglia solo dei cattolici”
Lo ha detto monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi all’agenzia Fides. Nei primi otto mesi del 2012 sono state uccise 1.725 persone
Il dibattito attuale sulla famiglia come istituzione valida o meno per questo secolo è diffuso e molto acceso. Durante questo mese e nell’ultimo anno, così speciale, dedicato alla famiglia, abbiamo seguito don Julián Carrón e papa Benedetto XVI nei loro straordinari discorsi su questo tema. Da una parte, il dibattito «ha messo in evidenza che tutta la propaganda di una mentalità contraria alla famiglia attraverso i mezzi di comunicazione non è riuscita a impedire che tante persone continuino a fare un’esperienza positiva di questa». Molti, infatti, continuano a considerarla un bene. «Ma dall’altra parte constatiamo che questo bene sperimentato non è riuscito a frenare socialmente i tentativi di trasformare il matrimonio in altre forme diverse». È necessario aggiungere un dato non meno significativo: «Questo processo è cominciato quando la maggior parte della legislazione sul matrimonio difendeva la concezione tradizionale derivata dal cristianesimo!», cioè: «Tutta questa legislazione non ha impedito il dilagare di una mentalità contraria al matrimonio, non è stata in grado di arrestare il cambiamento».
La ricerca di Regnerus parla chiaro: i figli degli omosessuali pensano al suicidio, al tradimento e contraggono più malattie rispetto a quelli delle coppie normali. E il New York Times è d’accordo
Intervista alla Radio Vaticana dell’arcivescovo Paglia: “Resistono ancora i no alla poligamia e all’incesto: ma ancora per quanto?”
Lo ha detto il ministro della salute, rendendo note le statistiche sul fenomeno. Soprattutto nelle famiglie di immigrati nascono meno bambine
Benedetto XVI battezza 20 bambini. La società del nostro tempo che spesso "considera fuori moda e fuori tempo coloro che vivono della fede in Gesù", "mostra di non avere capito nulla del rapporto con Dio" che conduce alla vita piena. Nella Giornata del migrante paragona le migrazioni ad un "pellegrinaggio di fede e di speranza".
Dal vangelo secondo Luca (3,15-16.21-22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Il 9 gennaio è morto ad Aracajù, capitale dello Stato di Sergipe, in Brasile, padre Michelangelo Serafini da Cingoli (Macerata), cappuccino. Aveva 104 anni ed era, ovviamente, il decano della Provincia cappuccina di Nossa Senhora da Piedade e Sergipe. Dei 77 anni vissuti in Brasile, dove arrivò sul finire del 1935, padre Michelangelo ne ha passati quasi 50 ad Aracaju, dove ha costruito il santuario dell’apostolo S. Giuda Taddeo, veneratissimo in tutto il Brasile. Preoccupato per la condizione dei bambini abbandonati, fondò Gurilandia (Città del bambino), una scuola destinata particolarmente a loro.
In Laos famiglie cristiane, all’improvviso, “scompaiono nel nulla”. Quello che riguarda, fra i vari casi, la famiglia Boontheong, della provincia di Luang Namtha, è un fenomeno grave e preoccupante. Per questo il governo del Laos dovrebbe fasi carico di un’inchiesta e fare chiarezza. E’ quanto chiede l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” in una lettera aperta inviata al presidente del Laos, Choummaly Sayasone, ricordando la precarietà in cui vivono le comunità cristiane nel Paese asiatico.
Nel XVIII secolo, nella sua battaglia contro le religioni ufficiali, equiparate senza tanti complimenti ad altrettante superstizioni, l'illuminismo francese, destinato a far scuola in tutta l'Europa continentale, non se la prese certo solo con il cattolicesimo. Anzi. L'ebraismo, per esempio, fu un suo bersaglio forse ancora più consueto: basti pensare alle tante pagine di Voltaire piene zeppe di contumelie contro la religione mosaica. Poi però tra '700 e '800 le cose cambiarono rapidamente. Soprattutto perché cambiò l'ebraismo. Accadde infatti che nell'Europa (soprattutto occidentale) un gran numero di ebrei cominciasse a inoltrarsi su un percorso di radicale emancipazione-secolarizzazione che li portò ad integrarsi in pieno con le élites laico-liberali sulla via di prendere dovunque il potere: della religione dei padri conservando al massimo qualche vestigia rituale. Da allora la critica antireligiosa d'ascendenza illuministica cominciò a prendere di mira, in ambito occidentale, pressoché esclusivamente il cattolicesimo, quasi che esso fosse la sola religione rimasta sulla faccia della terra.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 3,22-30)
In quel tempo, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava. Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione. Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano, e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
Grazie alla madre si è costruita quelle amicizie che ora non la lasciano sola. Così Simona Atzori scrive al Corriere una lettera sull’handicap e il bisogno di legami.
L’ultimo caso è quello della Cassazione che ha deciso che si può affidare un figlio a due lesbiche. Ma, in Italia, vale su tutto. Ecco perché la riforma della giustizia è la più importante
In ogni pellegrino sappiate riconoscere “il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada”. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto al Corpo della Gendarmeria vaticana e dei Vigili del Fuoco, ricevuti ieri pomeriggio in udienza nella Sala Clementina, in Vaticano. Il Papa, spiega la Sala Stampa della Santa Sede, “ha desiderato concedere questa udienza per manifestare al Corpo il suo incoraggiamento e la sua gratitudine dopo un periodo in cui ha dovuto rispondere a sfide particolarmente impegnative”. Benedetto XVI ha rivolto, fra gli altri, anche un saluto al segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e al comandante della Gendarmeria, Domenico Giani.
Domani, nella Festa del Battesimo del Signore, il Papa presiederà nella Cappella Sistina la Santa Messa e battezzerà 20 bambini. Durante la celebrazione, che inizierà alle 9.45, si pregherà per la famiglia come piccola Chiesa domestica, in particolare con riferimento al dono per i genitori di essere capaci di educare i figli alla fede. Poi un’intenzione particolarissima per tutti i bambini che soffrono maltrattamenti, fame o malattie perché ci siano sempre uomini e donne in grado di chinarsi su di loro con carità instancabile e speranza tenace.
“La ragione è la forma della vita, e la riduzione, come vuole il positivismo, della ragione a mero dominio della natura impoverisce la vita stessa e ci mostra come tale dominio non possa mai essere l’unico e più alto fine dell’uomo”. Così il card. Camillo Ruini, presidente del Comitato Cei per il Progetto culturale, ha sintetizzato il pensiero di Spaemann, così come emerge dal suo libro “Fini naturali”, la cui edizione in italiano (per i tipi di Ares) è stata presentata ieri pomeriggio a Roma.
I giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje, incontrando pellegrini nei primi giorni del nuovo anno, hanno registrato varie testimonianze. Ve ne proponiamo alcune. Tacita Ludivine viene dalla Guyana francese. Questa è la sua prima venuta a Medjugorje. “Volevo venire a Medjugorje perché ero lontana da Gesù, e questo è per me un modo di ritrovare la strada di Dio” – ha affermato Tacita, che è venuta con un gruppo di trenta persone.
Il recarsi a Medjugorje è per molti ricerca di un miracolo, di un’apparizione, di un messaggio particolare. Neppure i teologi vengono risparmiati dall’interrogativo della curiosità dei fedeli di sapere se là avvenga qualcosa di particolare. Forse più di altri, i teologi in luoghi del genere “lottano” dentro di loro con la conoscenza, con la disciplina, con l’obbedienza alla Gerarchia, con la loro vita personale e con Dio, che, anche quando tace, dice molto. Molti mi hanno domandato cosa penso delle apparizioni di Medjugorje. Tuttavia, non mi ritengo chiamata a giudicare se esse siano reali ed a stabilire a quale ordine appartengano. In realtà, la mia fede non cresce né crolla con esse. Attendo il pensiero del Santo Padre, che darà l’ultima parola su questo quando verrà il tempo. Qui intendo dare la risposta richiestami su ciò che penso, attraverso una testimonianza per Cristo che, sia a Medjugorje come pure in tutte le Eucaristie del mondo, è uno ed unico, realmente presente, tanto potente da scuotere senza parole l’anima ed i pensieri. Medjugorje mi attirava come luogo della Bosnia Erzegovina a me cara, come una realtà differente dalla rutine di Zagabria. A volte è necessario andare in un'altra terra, allontanarsi dalla quotidianità, perché i pensieri si acquietino e l’anima possa respirare un po’.
It is not for the Vatican Commission on Medjugorje itself to decide if its conlusions should be publicly known, says Cardinal Camillo Ruini, chairman of the Commission. No statement may even be released, says Cardinal Ruini. An Italian expert says the Pope may not get involved.
Vade Retro : Dai tarocchi al Vangelo, ex maga si racconta: "Così Dio mi ha salvato". Vede Retro, Tv 2000.
Queste le parole del predicatore islamico Hesham al-Ashry andate in onda in tutto l’Egitto in prima serata. I giornali protestano: «Questa non è l’Arabia Saudita».
Il Metropolita Hilarion A?fiejew ha inviato all’arcivescovo Waclaw Depo, Metropolita di Czestochowa, una lettera di solidarietà per la Chiesa in Polonia, dopo la profanazione dell’icona della Madonna di Czestochowa.
Intervista a Nathalie de Williencourt, portavoce di Homovox: «Rappresentiamo la maggioranza dei francesi omosessuali ma non ci ascoltano. Non vogliamo il matrimonio, perché non siamo come le coppie eterosessuali, che possono fare figli».
Il Forum delle associazioni cattoliche del mondo del lavoro e dell’impresa (detto Forum di Todi, dal luogo del primo incontro nell'ottobre 2011) ha deciso di far saltare l'atteso incontro previsto per oggi a Roma. La sospensione di Todi 3 è un fatto da interpretare con attenzione. Essa è il segno di un evidente fallimento nell’organizzare la presenza dei cattolici in politica e può preludere ad un loro significativo oscuramento nel prossimo parlamento. Proviamo a capirne la ragioni.
“Non abbandonate mai l’amore alla bellezza, è la ferita che ci spalanca il cuore”. In queste poche parole, scritte alcuni giorni prima di morire (in risposta a uno dei numerosissimi sms ricevuti dai suoi amati alunni e riportate nel retro dell’immaginetta funebre) è forse racchiuso il mistero della vita – e della morte, avvenuta nel giorno della Sacra Famiglia – di Daniela Baraghini.
La vita e la morte sono dei fatti. Ma, si sa, i fatti sono oggetto di interpretazioni delle più varie. Come per un incidente stradale: alcuni testimoni lo raccontano fedelmente, aderendo al fatto vero e proprio, ed altri quasi lo stravolgono tanto lo infarciscono di proprie considerazioni personali, così lontane dal vero. Lo stesso accade per la bioetica, che si occupa del vivere e del morire degli uomini. Molte sono le letture critiche che si danno dell’aborto, dell’eutanasia, della fecondazione artificiale, della contraccezione, ma solo alcune sono aderenti al vero ed altre molto meno.
al vangelo secondo Luca (Lc 5, 12-16)
Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro». Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.
Un gesuita, docente al seminario maggiore di Dhaka, spiega le difficoltà della comunità cristiana e cattolica, spesso afflitta da povertà estrema. Sempre più diffuse le conversioni all’islam per ragioni matrimoniali. Nell’era della comunicazione e della globalizzazione, è urgente l'attenzione ai giovani.
Nota del deputato pidiellino che scrive che «Monti non ha nessuna intenzione di essere alternativo alla sinistra, e prefigura un’alleanza con Bersani, il cui prezzo saranno proprio i principi non negoziabili»
Santuari pieni, chiese vuote. Sembra questo il panorama che emerge da alcune ricerche che, da una parte, mettono in luce il crescente numero di persone che si reca nei Santuari e, dall’altra, parlano di minore partecipazione alla vita parrocchiale. Per riflettere su questo aspetto, Fausta Speranza ha intervistato il teologo mons. Piero Coda, preside dell'Istituto Universitario Sophia di Loppiano.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani, in udienza in Vaticano il cardinale vicario per la diocesi di Roma, Agostino Vallini, con i vescovi ausiliari. Un’udienza che apre le visite ad Limina dei vescovi italiani, che si snoderanno lungo tutto il 2013. All’incontro era anche presente il vescovo ausiliare, mons. Guerino Di Tora, che subito dopo l’udienza con il Papa è stato raggiunto telefonicamente da Alessandro Gisotti.
Queers, intersex, eccetera. Si allungano gli acronimi inventati dalle giovani avanguardie della liberazione sessuale. Ma più di quattro, per un acronimo, sono troppe, anche per una lesbica
A Cuba sono aumentate le violazioni contro la libertà religiosa. Lo afferma un rapporto della Christian Solidarity Worldwide, un’organizzazione per i diritti umani che si batte per la libertà religiosa nel mondo. Nonostante le aperture di Raul Castro, che dal 2008 sostituisce il fratello Fidel al governo di Cuba, i leader religiosi in diverse parte dell’isola hanno denunciato violazioni, le ultime avvenute nelle ultime settimane dell’anno. Il 29 dicembre è stata demolita una chiesa protestante, il giorno seguente sono state arrestate nove donne affiliate a un movimento cristiano.
Sono 10 mila circa le confezioni vendute. Le Regioni in cui è stata maggiormente acquistata sono Piemonte (2.322), Puglia (1.486) e Toscana (1.040)
L’associazione The Coalition for Marriage ha pubblicato una lista di alcune persone punite per aver difeso, in diversi casi e per diversi motivi, la necessità di preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna. In Gran Bretagna, Adrian Smith, è stato retrocesso e il suo salario decurtato del 40 per cento solo per aver detto che per la Chiesa il matrimonio omosessuale è «un’uguaglianza che si spinge troppo in là». Ha scritto queste parole sulla sua pagina privata di Facebook, visibile solo agli amici, fuori dall’orario di lavoro, ma questo non è servito alla sua difesa. A pagare 3 mila e 600 sterline per aver deciso di affittare le camere matrimoniali del proprio Bed&Breackfas solo a coppie sposate (non le davano neppure a fidanzati o conviventi eterosessuali) sono invece Peter e Hazelmary Bull.
Oggi sul quotidiano Italia Oggi è stato pubblicato un articolo di Giovanni Bucchi intitolato “Inchiesta sul Meeting di Rimini, il sequestro ridotto a un quarto”.
Esce il rapporto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo di Open Doors. «I dissidenti che portano con sé una Bibbia di solito vengono giustiziati in Corea del Nord».
Dal vangelo secondo Luca (Lc 4, 14-22)
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Era il 12 gennaio 2010 quando un devastante terremoto di magnitudo 7 sulla scala Richter colpiva Haiti, procurando 222mila vittime ed 1,3 milioni di sfollati. A tre anni dal sisma, nei giorni scorsi, una delegazione della Conferenza episcopale francese (Cef) – rappresentata da mons. Marc Stenger e padre Luc Lalire, responsabili dell’America Latina nell’ambito della Cef - ha compiuto una visita di solidarietà sull’isola.
La Conferenza episcopale tedesca ha interrotto il suo progetto di ricerca, in materia di abusi sessuali compiuti da esponenti del clero, con l’Istituto di ricerca criminologica della Bassa Sassonia (Kfn) e ora cerca un nuovo partner per affrontare in modo approfondito e trasparente la questione. In un comunicato, i vescovi tedeschi spiegano la decisione con il venir meno del rapporto di fiducia con il prof. Christian Pfeiffer, direttore dell’Istituto. “Deploriamo molto il fatto – afferma la nota - che questo progetto non possa essere portato a termine con il Kfn e di dover trovare un nuovo partner con cui si possa riprendere tale progetto di ricerca. Ci siamo trovati costretti, oggi, a recedere con effetto immediato dall’accordo con il Kfn per gravi motivi, e a chiedere la restituzione di fondi per la ricerca già erogati“.
Tre di loro sono stati condannati a 13 anni di prigione ciascuno; gli altri a pene da 3 a 8 anni. Appello all'Onu contro la detenzione arbitraria. Accademico Usa: La situazione si deteriora per chi è impegnato nella politica non violenta e nell'attivismo sociale.
I told Benedict XVI about Medjugorje from soon after the apparitions began. The Pope is well-informed, but cautious, says Fr. Gabriele Amorth, the Vatican’s chief exorcist for years. He further calls it normal and even necessary that a certain commercialization has sprung up in Medjugorje.
Il cardinale Re conferma: «Ci sono segnalazioni importanti di guarigioni». Ma la Congregazione delle cause dei santi deve ancora ricevere la documentazione
Le persone delle stesso sesso potranno ufficializzare la loro unione sull'altare della National Cathedral di Washington, una delle più grandi al mondo e la stessa che ospiterà il 22 gennaio prossimo la messa (visibile via web) dedicata all'inaugurazione del secondo mandato presidenziale di Barack Obama. Lo scrive il Washington Post, secondo cui l'annuncio dovrebbe arrivare oggi.
Per anni ho nascosto la fede in famiglia come avevo imparato dai miei genitori che finite le preghiere sotterravano la Bibbia in giardino: a Pyongyang non puoi fidarti neppure di tua moglie» raccontava due anni fa Lee Joo-Chan all’aeroporto di Amsterdam, dov’era atterrato dopo una disperata fuga a nuoto attraverso il fiume Tumen, al confine con la Cina. Secondo la World Watch List 2013, appena pubblicata da Porte Aperte, la Corea del Nord è ancora l’inferno descritto da Lee Joo-Chan: il buco nero che da 11 anni resiste in testa alla classifica dei 50 Paesi più feroci nella persecuzione dei cristiani. Nonostante le speranze accese dall’apertura di Kim Jong-un a Seul e la recente visita a Pyongyan del presidente di Google Eric Schmidt, la Corea del Nord continua a detenere in campi di lavoro forzato tra i 50 e i 70 mila cristiani rei di sfidare la Juche, l’ideologia imposta da Kim Il-Sung che dal ’53 educa le coscienze all’individualismo massimalista e al culto del Caro Leader.
Il cardinale Re ha spiegato che per papa Wojtyla i tempi saranno brevi: se non ce la faranno per il 2013, senz’altro Giovanni Paolo II sarà santo nel 2014».
All'udienza generale Benedetto XVI evidenzia come al centro del Natale c'è il "dono di sé" fatto da Dio. "Anche nel nostro donare non è importante che un regalo sia costoso o meno; chi non riesce a donare un po' di se stesso, dona sempre troppo poco".
Dopo aver parlato di valori, di vita, di fede, di donne e madri eroiche nella prima parte dell'intervista per ZENIT, il giornalista, scrittore e critico Renzo Allegri presenta il suo nuovo libro "Le due madri di papa Wojtyla". In esso, l'autore mette a confronto la forte testimonianza di fede di Emilia Kaczorowska, la madre del Beato, e di Gianna Beretta Molla, che con il loro sacrificio d'amore hanno influenzato notevolmente la personalità di Karol Wojtyla e, in seguito, il suo Magistero pontificio. Raccontando delle ricerche e dello spirito che ha animato la sua ultima opera, Allegri rivela alcuni dettagli inediti sulla vita di Giovanni Paolo II e della sua famiglia.
Emilia Kaczorowska e Gianna Beretta Molla. Due donne lontane tra loro, nate in epoche e nazioni diverse, accomunate però da una fede così forte e radicata che le ha portate a fare la stessa scelta: anteporre la vita di un'altra persona alla propria. I frutti benèfici di questa decisione li abbiamo vissuti noi tutti. Uno di questi si chiama Giovanni Paolo II, il Papa che ha dato luogo ad uno dei Magisteri più straordinari della storia dell’umanità, grazie ad una spiritualità profonda forgiata dall’insegnamento e dalla testimonianza di queste due “mamme”: una nella carne e una nello spirito. ZENIT ha parlato di tutto questo con il giornalista, scrittore e critico italiano Renzo Allegri, autore di famose opere come “Il Papa di Fatima” e "Padre Pio un santo tra noi" e di “Le due madri di papa Wojtyla” recentemente pubblicato. Presentando il suo nuovo libro, Allegri ha offerto anche un’articolata riflessione sull’importanza del ruolo della donna, della trasmissione della fede e del valore della vita umana. Di seguito la prima parte dell’intervista.
Il 16 dicembre 2012 è deceduto Sua Ecc. Mons. Giovanni Chen Shizhong, Vescovo della diocesi di Yibin (Suifu), nella provincia di Sichuan (Cina Continentale). Il Presule aveva 95 anni. Era nato nel 1917 da una famiglia cattolica. A dieci anni aveva cominciato il suo percorso vocazionale nel seminario minore di Yibin, proseguendolo con la formazione filosofica e teologica presso il seminario dell’Annunciazione. Nel 1947 era stato ordinato sacerdote e aveva lavorato come parroco. Negli anni ’50 e durantela Rivoluzione Culturale era stato dapprima imprigionato e poi condannato ai lavori forzati come contadino. Al riguardo, alcuni mesi fa egli confidava a un fedele che in quella dura esperienza aveva ricevuto il dono di perdonare i propri nemici.
Più di due milioni di fedeli – 2.351.200 per la precisione - hanno assistito alle udienze e alle varie celebrazioni presiedute da papa Benedetto XVI nel corso dell'anno 2012, appena conclusosi. Lo rivelano i dati pubblicati all’inizio del nuovo anno dalla Prefettura della Casa Pontificia.
In questi giorni, come ogni anno, le famiglie italiane stanno iscrivendo i loro figli nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel modulo di iscrizione compare anche un foglio dove viene chiesto se si intende avvalersi o meno dell’Insegnamento della Religione Cattolica. Perché questa scelta avvenga in modo consapevole e informato, può essere utile ricordare il perché della presenza di questa materia accanto alle altre. Probabilmente ad ognuno di noi non sfugge il fatto che una tela di Caravaggio non sia solo un’armonica distesa di colori su una tela, o che un canto della Divina Commedia non sia solo questione di versi in rima, o che l’Ave verum di Mozart non sia solo una piacevole sequenza di note.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 45-52)
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Bobby Schindler a tempi.it: «Sono andato avanti solo grazie alla fede in Gesù. Faccio tutto quello che posso per salvare altre vite che si trovano in pericolo, come mia sorella. Non voglio che nessuno più debba morire come è morta lei».
Il testo dell’appello delle 34 associazioni francesi che il 13 gennaio scenderanno in piazza a Parigi per protestare contro la legge pro matrimoni gay
Repubblica si lamenta che solo 40 aborti su 1400 in Lombardia vengano portati a termine con la pillola. Ce ne vogliono di più. «Sembra quasi che abortire sia ancora una cosa brutta e losca».
Il ministro dell’educazione, Vincent Peillon, chiede agli istituti cattolici di tacere. Quello degli Interni dà ai prefetti il potere di controllare i gruppi sospetti di “patologia religiosa”.
Il Papa per la XXI Giornata Mondiale del Malato. «Non è la fuga dal dolore che guarisce l’uomo, ma la capacità di trovare senso mediante l’unione con Cristo»
È il Monumento del Calvario, pagato da un imprenditore cristiano 10 mila dollari, che ricorda l’assalto islamico del 1997 a Shanti Nagar, Punjab, in cui furono distrutte oltre 800 case e quattro chiese.
Prega e offre la propria agonia al Signore per salvare una persona posseduta da una «malattia spirituale». E ci riesce. La protagonista di questa storia è suor M. Raffaella Strovegli del Monastero di clausura delle Monache benedettine di Fermo (Marche). L’episodio è avvenuto nella primavera del 2009, ma è stato reso noto solo in queste settimane. Lo racconta a Vatican Insider la badessa del Monastero madre Maria Cecilia Borrelli, in un’intervista nella quale si affronta anche il tema della clausura e della vita contemplativa.
Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale del malato. Le parole della parabola del Buon samaritano "Va e anche tu fa' lo steso" valgono "non solo per gli operatori pastorali e sanitari, ma per tutti, anche per lo stesso malato, che può vivere la propria condizione in una prospettiva di fede".
L’ordigno è deflagrato davanti a un supermercato, nei pressi del locale ateneo. Il giovane, all’ultimo anno, era laureando in medicina ed è deceduto sul colpo. Decine di feriti e molti danni materiali. Fonti di AsiaNews: è uno scontro fra poteri che interessa sunniti, sciiti e curdi, nel tentativo di “dividere la nazione in cantoni”.
Il processo doveva essere aperto, ma la sala era piena quasi solo di poliziotti. Gli accusati, insieme a tre protestanti, sono accusati di "sovversione" solo per aver denunciato le malefatte dei membri del Partito. Giustizia e pace condanna il processo-farsa. Il vescovo di Vinh e decine di intellettuali sostengono l'appello per il rispetto dei diritti umani in Vietnam. Il governo sta tradendo la costituzione vietnamita e la Convenzione Onu per i diritti civili e politici. Gli avvocati difensori denunciano torture, privazioni di sonno e false testimonianze.
Medjugorje visionary Vicka Ivankovic-Mijatovic participates in international Holy Land pilgrimage for healing of humanity on August 19-27, and will have three public apparitions in Bethlehem, inside or outside Church of the Nativity. Other apparitions to Vicka will take place at other holy sites.
Pace, crisi economica, rispetto della vita: sono stati questi i tre pilastri del grande discorso che Benedetto XVI ha rivolto ieri mattina, in Vaticano, al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, in occasione degli auguri di inizio anno. Il Pontefice ha rinnovato un accorato appello per la pace in tutti quegli Stati, dalla Siria al Congo alla Nigeria, dove le popolazioni sono travolte dalla guerra e dalla violenza. Quindi, parlando della crisi economica, ha detto che non bisogna rassegnarsi “allo spread del benessere sociale”, mentre “si combatte quello della finanza”. Attualmente, sono 179 gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche piene con la Santa Sede. A questi vanno aggiunti: l’Unione Europea, il Sovrano Militare Ordine di Malta e una Missione a carattere speciale: l’Ufficio dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.
La Chiesa cambogiana è dinamica e la testimonianza di fede, oggi come ieri, dei suoi fedeli e dei suoi martiri è fonte di speranza per tutto il Paese. Lo afferma Benedetto XVI in un videomessaggio inviato ai partecipanti al congresso “Il Vaticano II e la Chiesa”, che si è concluso ieri a Phnom Penh, e organizzato in occasione dell’Anno della Fede. Al termine, consegnati ai presenti i testi del Concilio e del Catechismo tradotti in lingua cambogiana.
Una Lettera rivolta a tutte le madri dei sacerdoti e dei seminaristi. L'ha scritta nella solennità della Madre di Dio, celebrata il 1° gennaio, il prefetto della Congregazione per il Clero, il cardinale Mauro Piacenza. Un ringraziamento alle donne che "vivono la maternità anche solo spirituale" nei confronti di coloro che seguono la vocazione sacerdotale.
2000 notti gratuite in vari alberghi della capitale a disposizione delle famiglie dei piccoli ricoverati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Una nuova opportunità di accoglienza per le mamme e i papà che sempre più numerosi si rivolgono al Bambino Gesù da ogni parte d’Italia e dall’estero per la cura dei propri piccoli. È il frutto dell’accordo tra Associazione Bambino Gesù Onlus e Confimprese Turismo Italia. “Un accordo - spiega Giuseppe Profiti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico - che fa parte della terapia Bambino Gesù, che non è solo ospedaliera ma si fa carico dei bisogni complessivi dei piccoli e delle loro famiglie. L’intesa siglata oggi consolida la capacità dell’Ospedale di farsi promotore e coordinatore sul territorio di reti di collaborazione e solidarietà”.
La vittima è Shdha Elias, 54 anni, insegnante caldea. Il cadavere è stato rivenuto oggi dalla polizia. Fonte ecclesiale di AsiaNews: si aggiunge “alla lunga lista dei martiri cristiani” della città. Si alza la tensione fra sunniti e sciiti e “non si intravedono soluzioni di pace e una vera riconciliazione nazionale”.
Con almeno 11.228 sparizioni solo nel 2011, il West Bengal è lo Stato con più sparizioni nel Paese. Per la grande povertà, famiglie dei villaggi vendono i propri figli per sperare di dare loro un futuro migliore, ma perdono i contatti. Una prostituta-bambina guadagna circa 80mila rupie al mese (poco più di 1100 euro).
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 34-44)
In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci». E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci.
Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
A molti è noto come Planned Parenthood - potente branca americana dell'International Planned Parenthood Federation, una vera mutinazionale dell'aborto e della contraccezione - mascheri sotto il proprio impegno per la salute riproduttiva un vero e proprio business su scala industriale legato all’aborto. Un altro grande sforzo, forse meno conosciuto ma che si concretizza in forme e contenuti altrettanto meritevoli di attenzione per chi abbia a cuore la dignità integrale della persona umana, è prodotto costantemente in merito all’educazione sessuale.
Dopo l'attore Gerard Depardieu, anche la famosissima attrice, quasi ottantenne, Brigitte Bardot ha minacciato di chiedere la nazionalità russa se le autorità francesi decideranno di praticare l’eutanasia a due elefanti malati di Lione, Baby e Nepal. Lo ha annunciato l’attrice in un comunicato firmato personalmente. Convinta animalista, Brigitte si è schierata in difesa degli animali dopo che la Francia ha varato una legge che prevede l’eutanasia per quelli sofferenti o moribondi. E' da circa un mese che il caso sta causando un vespaio di polemiche in tutta la Francia, e la fondazione di Brigitte Bardot, istituita nel 1986 con 3 milioni di franchi raccolti per il Benessere e la Protezione degli Animali, è stata in prima fila nel difendere la loro causa. Lo scorso 21 dicembre il tribunale di Lione ha dato ragione al prefetto di Rhone che aveva ordinato l'eutanasia per i due elefanti del circo Pinder, malati di tubercolosi e potenzialmente contagiosi anche per gli esseri umani. La richiesta di soppressione dei due pachidermi era stata avanzata l'11 dicembre.
A casa di Carolina Cenzato, la madre di Lorenzo, diciottenne ucciso nel 2011 da un coetaneo. «Il mondo, per conoscere la pace e la giustizia a cui aspira, ha bisogno innanzitutto di misericordia».
Per quante giravolte linguistiche possa proporre l’ospedale di Padova, la realtà continuerà ad imporsi con l’evidenza che le è propria. Si persegue un egualitarismo che toglie diritti a tutti per imporre una propria ideologia.
Una macchina contenente mitragliatrici, granate e lanciarazzi è stata trovata dall’esercito vicino alla chiesa cristiana copta di Rafah. Un’altra è scappata: timore per il Natale copto.
Testo dell’appello dei movimenti in favore della vita all’Unione Europea. Per difendere la dignità dell’essere umano fin dal concepimento
È successo ad Encitas, sobborgo abbiente a Nord di San Diego, California. Un gruppo di genitori agguerriti ha fatto sapere alla direzione della Paul Ecke Central Elementary School – e ai media – che reputavano assolutamente inaccettabile il fatto che i loro figli a scuola dovessero seguire delle lezioni di yoga. A darne notizia, lo scorso 16 dicembre, è stato il New York Times [1] . Improvvisamente, il pedo-yogismo alla ribalta in USA. Ai bambini – fra i 6 e i 7 anni – venivano insegnati vari asana (le posizioni dello yoga) mentre dovevano ripetere particolari mantra di autostima. «Respirate. Espirate. Ora la posizione del Guerriero».
« Un giorno - raccontava fra Daniele - mi sentivo angustiato e depresso a causa della salute. Mentre con altre persone recitavo il Rosario, al quarto mistero, non ricordo bene se gaudioso, doloroso o glorioso, ricordo però benissimo che mi raccomandai alla Ma­donna, dicendole: "Mamma, vienimi in aiuto!" ho sen­tito la sua voce partire dal suo Cuore, arrivare al mio e dirmi: "Figlio mio, pensa a me che a te ci penso io ».
Marja racconta:
"Nel momento dell'apparizione in cui la Madonna è arrivata io ho raccomandato tutti noi, tutte le nostre intenzioni.
La Madonna ha pregato su di noi e poi è rimasta nel silenzio.
Io ho chiesto se ha da dirci qualcosa.
E ad un certo momento la Madonna ha detto:
"Cari figli io conto su di voi, pregate per le mie intenzioni."
Poi la Madonna ha steso le mani su di noi, ha pregato su di noi e ci ha benedetto.
Frammenti di manoscritti ebraici risalenti a un migliaio di anni fa e provenienti dall’Afghanistan sono stati acquisiti dalla Biblioteca nazionale israeliana. La notizia viene riferita sul sito internet della stessa Biblioteca secondo cui si tratta di documenti di significativo valore storico che costituiscono una ulteriore prova della presenza di comunità ebraiche nel nord dell’attuale Afghanistan. I frammenti acquisiti dalla Biblioteca - riferisce l'agenzia Misna - sono 29 e si ritiene facciano parte di un più cospicuo gruppo di alcune centinaia provenienti da una “ghenizah”, quella parte della sinagoga destinata a deposito di documenti.
Violenze e tensioni in Siria, Israele, Palestina, Iraq, Egitto, Nigeria, Mali, Congo, Corno d'Africa nel discorso di Benedetto XVI ai diplomatici. Ma tra i nemici della pace ci sono anche il fondamentalismo, la violazione del diritto alla vita e della libertà religiosa e la assolutizzazione del profitto.
Sacerdote a Lahore: a due anni dalla morte, “vergognoso” che il suo omicida sia celebrato come eroe. L’ex governatore del Punjab ha sacrificato la propria vita per Asia Bibi, le minoranze e la lotta contro la “legge nera”. Ancora mistero sulla sorte del figlio, sequestrato da un commando estremista nell’agosto 2011.
La bambina di Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi si chiamerà Maria. Ad annunciarlo è stata la futura madre in un'intervista a "Di Più". La showgirl - che partorirà a metà febbraio con cesareo - ha raccontato di aver scelto questo nome perché rimasta incinta poco tempo dopo aver compiuto "un toccante viaggio a Medjugorje, dove ho pregato la Vergine Maria.
Sono un semplice fratello laico cappuccino. Ho svolto la mia vita facendo il lavoro che mi competeva: portinaio, sacrista, questuante, cuciniere. Spesso mi recavo, bisaccia in spalla, a chiedere l'elemosina di porta in porta. Ogni mattino facevo la spesa per il convento. Mi conoscevano tutti e mi volevano bene. Ogni volta che compravo qualcosa mi facevano degli sconti. Quelle poche lire, anziché consegnarle al superiore, le conservavo per la corrispondenza, per le mie piccole necessità ed anche per aiutare dei militari che bussavano alla porta del convento. Si era nell'immediato dopo guerra. Io ero a San Giovanni Rotondo, mio paese nativo, nel medesimo convento di Padre Pio. Da un po' di tempo avvertivo dei dolori all'apparato digerente. Mi sottoposi a visita medica ed il medico diagnosticò un male incurabile: tumore. Con la morte nel cuore andai a raccontare tutto a Padre Pio, il quale, dopo avermi ascoltato, bruscamente mi disse: «Operati!». Rimasi confuso e reagii. Dissi: Padre, non ne vale la pena! Il medico non mi ha dato nessuna speranza. Ormai so di dover morire. «Non importa ciò che ti ha detto il medico: operati, ma a Roma nella tale clinica e dal tale professore». Il Padre mi disse queste cose con tale forza e con tanta sicurezza che io risposi: «Si, Padre, lo farò». Allora lui mi guardò con dolcezza e, commosso, aggiunse: «Non temere, io sarò sempre con te». ...
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 4, 12-17. 23-25 )
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12)
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta [...] Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Durante il convegno sull’attualità della Chiesa cattolica in America Latina, si torna a discutere dell’immagine della Vergine morena
“Anche una donna può amministrare una città...” Soprattutto se è una cristiana palestinese. E pensare che quando era giovane Vera Baboun si immaginava segretaria. Magari impiegata in qualche piccolo ufficio di paese. Da qualche settimana invece è il nuovo sindaco di Betlemme. Cattolica, vedova con 3 figli, Baboun è la prima donna a governare questa piccola città palestinese ancora profondamente patriarcale. Alle ultime elezioni ha superato gli altri sei candidati (tutti uomini) e oggi Betlemme ha una donna come primo cittadino.
Riportiamo di seguito le parole proferite dal cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, nell'omelia per la Messa della Solennità dell’Epifania del Signore nel Duomo della città.
All'inizio della Santa Messa di questa mattina nel Duomo di Milano per la Solennità dell'Epifania del Signore, il cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, ha letto il testo che riportiamo di seguito per celebrare la Venerabilità di Papa Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, che fece il suo ingresso nella diocesi ambrosiana proprio il 6 gennaio del 1955.
“Viva la Befana, per riaffermare e tramandare i valori dell’Epifania”. Giunto alla 28.ma edizione, anche quest’anno si svolge in via della Conciliazione il tradizionale corteo storico-folcloristico promosso da Europae Fami.li.a.,consorzio di associazioni di volontariato. Pace, solidarietà e fratellanza i temi della manifestazione che punta ogni anno a riaffermare l’universalità della nascita di Gesù.
«Lo Stato non ha il potere di creare qualcosa che la natura stessa ci mostra essere impossibile»: è il giudizio espresso dal cardinale arcivescovo di Chicago, Francis Eugene George, in merito alla proposta attualmente in esame all’Assemblea legislativa dello Stato dell’Illinois che prevede di estendere alle unioni fra le persone dello stesso sesso gli stessi diritti che tutelano il matrimonio, inclusi quelli riguardanti la prole. Lo riferisce L’Osservatore Romano. Si tratta in sostanza della legalizzazione come “matrimoni” di tali unioni e che, in caso di definitiva approvazione della legge, farebbero aggiungere l’Illinois ad altri nove Stati, più il District of Columbia, dove le unioni omosessuali godono già di una analoga normativa. Il cardinale ha firmato, assieme ad altri presuli dell’arcidiocesi, una lettera nella quale si esortano i fedeli a opporsi ai tentativi di ridefinire il matrimonio.
Il Papa ha lanciato nella solennità dell’Epifania un nuovo tweet: “Gli uomini sapienti – scrive - seguirono la stella e arrivarono a Gesù, la grande luce che illumina tutta l’umanità”. Si tratta del 17.mo tweet di Benedetto XVI. Nelle 8 lingue dell'account @pontifex, il Papa ha superato i 2 milioni e 400mila follower, ossia persone che lo seguono. In lingua inglese i follower superano il milione e 390mila, in lingua spagnola i 558mila, in italiano i 250mila.
Sono le decisioni politiche a convertire la penuria in carestia, non la scarsità di produzione alimentare. La storia è qui a dimostrarlo
Tony Nicklinson si è lasciato morire l’anno scorso dopo che la Corte suprema gli aveva rifiutato l’eutanasia. Ora la famiglia ricorrerà in appello contro la Corte per continuare «la sua battaglia».
Acquisizioni a due dollari l’ettaro. Così, depauperando intere regioni, i paesi ad alto reddito si sono accaparrati vaste aree subsahriane
All'Angelus, Benedetto XVI spiega la "leggera differenza" fra la festa di Natale (celebrata dagli ortodossi) e l'Epifania (celebrata dalla Chiesa cattolica). Maria e Giuseppe rappresentano il "ceppo" di Israele; i Magi rappresentano i popoli, le civiltà, le culture, le religioni "in cammino verso Dio". Il saluto a familiari e amici dei quattro vescovi ordinati stamattina in san Pietro. L'incoraggiamento ai bambini "per la diffusione del Vangelo e per aiutare concretamente i coetanei che ne hanno più bisogno". I cortei dei Re Magi, occasione di annuncio per quanti si sono "allontanati" dalla Chiesa e per quanti "cercano Dio".
Nella solennità dell'Epifania, Benedetto XVI ordina quattro vescovi e propone un identikit del pastore, prendendo ad esempio i Magi. I Magi erano uomini inquieti alla ricerca di Dio; non si accontentavano delle proprie sicurezze. Il vescovo è un uomo che vive l'inquietudine di Dio verso l'uomo, per questo non si dà pace e non fa le cose per mestiere. Essi con coraggio sfidano l'opinione dominante, l'agnosticismo intollerante, e sono "percossi", partecipando alla passione di Gesù. Divenire testimoni della vita di Gesù, come "astri nel mondo".
Domani, nella festività dell'Epifania, alle ore 16.30, in piazza del Campidoglio, in occasione della solenne celebrazione per l’epifania, torna dopo molti anni il presepe vivente nel cuore di Roma realizzato dall’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (Unitalsi).
Emergono particolari eloquenti sull'incendio che si è propagato nel pomeriggio di mercoledì nella chiesa cairota di Mar Girgis (San Giorgio), nelle adiacenze della fermata metro di Manshiet Al Sadr. Fonti locali consultate dall'agenzia Fides confermano che a un giovane musulmano ha usato il microfono e gli altoparlanti della vicina moschea per diffondere l'allarme nel quartiere. Sul posto sono accorsi subito sia cristiani che musulmani per dare il proprio contributo alle operazioni di spegnimento delle fiamme.
Nella solennità dell'Epifania, si stagliano i Magi: sull’attualità di queste figure, specie nell’Anno della Fede, ascoltiamo padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
La Chiesa vive oggi la vigilia dell’Epifania, che vedrà Benedetto XVI presiedere domattina alle 9.00, nella Basilica di San Pietro, la Messa della solennità durante la quale ordinerà quattro nuovi vescovi: mons. Georg Ganswein, suo segretario particolare e prefetto della Casa Pontificia; mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica; e i nunzi apostolici mons. Fortunatus Nwachukwu e mons. Nicolas Thevenin.
Nonostante l’appoggio di Obama alla legge, lo Stato americano frena sulle nozze gay e sulla norma relativa alle armi d’assalto.
Jeanne Bosse, suora canadese cattolica, in Giappone da 66 anni ha scritto un libro sulla sua vita: «Sorprendente che abbia venduto 19 mila copie. Ma si capisce perché», spiega Sara Arienti Kagei, italo giapponese.
Da secoli l’uomo lavora la terra per vivere. Oggi, invece, la si vuole lasciare selvaggia, incontaminata. Ma così il nostro futuro è a rischio
Anche se ai più non è noto, la nostra diocesi può vantare di avere nel suo territorio uno dei più antichi siti francescani della storia. Si tratta della chiesa di San Francesco e dell’annesso convento che si trovano nel comune di Acquaviva. Purtroppo il sito, nonostante la sua importanza, versa in pessime condizioni. Pare, ma non è certo, che questo complesso venne fondato proprio dal Poverello di Assisi che numerose volte visitò la terra marchigiana. Di certo la struttura è annoverata fra i 24 conventi che erano in possesso dell’ordine francescano nel 1228, cioè a due anni dalla morte del Santo L’attuale struttura si innesta su una precedente di epoca bizantina (V-VI sec.). Attraverso una botola posta all’interno della chiesa è ancora possibile vedere le mura di fondazione risalenti a questo periodo
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 43-51)
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!..».
La Arooj-e-Mariam sorta con contributi congiunti islamo-cristiani. Una messa solenne, le cresime a un gruppo di fedeli e l'inaugurazione di una grotta di Lourdes hanno contraddistinto le celebrazioni per il quarto di secolo. Mons. Rufin Anthony parla di "momento di vera fede" e invita a "costruire più chiese".
Nell’Anno della Fede, I cristiani “possano approfondire la conoscenza del mistero di Cristo e testimoniare con gioia il dono della fede in Lui”. È l’auspicio che Benedetto XVI affida alla preghiera della Chiesa nella sua intenzione generale per il mese di gennaio. In questi ultimi mesi, soprattutto nelle udienze generali, il Papa sta sviluppando una riflessione specifica sull’Anno della Fede e sulle responsabilità che esso comporta per i cristiani.
«Il 4 novembre 1990 la straordinaria e coraggiosa messa celebrata nel cimitero di Scutari da Don Simon Juban ci ha aperto le porte della libertà». Monsignor Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari-Pult, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la rinascita della Chiesa cattolica albanese, «dopo quasi 50 anni di persecuzione violenta e spietata». Con il crollo del regime comunista di Enver Hoxha e l’abolizione della legge che dal 1967 vietava l’esercizio di qualsiasi pratica religiosa, la Chiesa cattolica - «sofferente, lacerata e decimata» - riemerge dai lunghi anni di silenzio grazie alla fede «custodita gelosamente nel tempo dalle famiglie albanesi». Nell’area centro-settentrionale a maggioranza cattolica sono presenti oggi cinque diocesi, a cui si aggiunge l’amministrazione apostolica dell’Albania meridionale.
Fortunatamente abbiamo evitato, almeno per il momento - con buona pace degli incolpevoli Maya, ma soprattutto dei soliti catastrofisti nostrani - la immane sciagura, annunziata per il 21 dicembre scorso. Si riprende così la vita, la solita vitaccia, come si suole familiarmente dire, con i suoi ritmi, i suoi impegni, la sua fatica quotidiana, ma anche le sue gioie, piccole o grandi che siano.
Cresce il numero di cattolici nel mondo, soprattutto in Asia e Africa. Impressionanti i numeri in campo educativo e sociale. Sono più di 61 milioni gli studenti formati nelle scuole cattoliche
Drammatica intervista a radio Vaticana del patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, che ha descritto le difficili situazioni in cui vivono i cristiani, in particolare quelli siriani
Fa il giro del mondo l’immagine di una neonata che dall’utero materno stringe il dito del medico. Una foto analoga a quella scattata dieci anni fa a un feto di sole 21 settimane, e che fece riflettere sull’aborto
«In Inghilterra la religione nazionale è la scienza, gli scienziati sono i nostri nuovi dei. Se si uccidono gli animali, tutti inorridiscono, se distruggono gli embrioni nessuno protesta, se si cambia geneticamente il cibo, la gente è spaventata, se si cambiano geneticamente gli embrioni umani, a nessuno importa. In 20 anni dicono che abbiamo distrutto 2 milioni di embrioni, cioè 2 milioni di persone, ma i numeri sono molto più alti». Parla così a tempi.it Josephine Quintavalle (nella foto), la più nota esponente laica del movimento pro life britannico, fondatrice e direttrice del Comment on Reproductive Ethics, l’osservatorio sulle tecniche riproduttive umane. Pochi giorni fa, il Ministero della Salute inglese ha confermato i dati della fecondazione assistita in Inghilterra, ecco i numeri: 3 milioni e 600 mila embrioni creati, di cui un milione e 700 mila subito distrutti, 850 mila congelati, 6 mila destinati alla ricerca scientifica. E soprattutto: le gravidanze non sono state più di 230 mila, i bambini nati inferiori ai 200 mila.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 35-42 )
In quel tempo, Giovanni [Battista] stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa ‘maestro’ –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Commento al messaggio di Medjugorje del 02 Gennaio 2013 alla veggente Mirjana di padre Livio da Radio Maria.
La Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Rio de Janeiro la fine di luglio, ma la città di São Paulo è già pronta ad accogliere almeno 40 mila giovani stranieri prima dell’evento. In questa tappa che precederà la GMG, i pellegrini rimarranno nella metropoli brasiliana per almeno cinque giorni, dove parteciperanno alla “Settimana Missionaria”. L’arcidiocesi di São Paulo, che non comprende tutta la città, accoglierà circa 30 mila giovani stranieri.
Una comunità di suore anglicane si è ufficialmente insediata martedì, 1° gennaio, presso l‘Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham. In una messa celebrata a Oxford, undici suore della Comunità anglicana della “Saint Mary the Virgin”, con sede a Wantage, nello Oxfordshire, sono state accolte in piena comunione nella Chiesa cattolica. Le Suore - si legge in un comunicato diffuso ieri dall’Ordinariato e ripreso dall'agenzia Sir - costituiranno ora una nuova comunità, continueranno a vivere le tradizioni della loro comunità di orgine ma adotteranno ufficialmente la Regola di San Benedetto.
Il lungo applauso di più di 4mila persone ha accolto ieri pomeriggio, al Cimitero Monumentale di Torino, il feretro di Rita Levi Montalcini per un ultimo saluto. Le ceneri, dopo la cremazione, chiuse in un’urna, verranno interrate accanto a quelle della sorella gemella Paola. “Non mi aspettavo una partecipazione così grande”, ha detto commossa la nipote della senatrice, Piera Levi Montalcini. Alla cerimonia erano presenti anche i ministri Francesco Profumo ed Elsa Fornero, il governatore del Piemonte Roberto Cota e la Comunità ebraica della Città di Torino. La Montalcini faceva parte anche della Pontificia Accademia delle Scienze. Al microfono di Debora Donnini, sentiamo il ricordo tracciato dal cancelliere della stessa Accademia, mons. Marcelo Sánchez Sorondo che ha conosciuto personalmente la grande scienziata.
La questione sull’origine di Gesù è stata al centro della catechesi di Benedetto XVI durante l’udienza generale in Aula Paolo VI. Gesù è originario di Nazareth, è nato a Betlemme, ma la sua vera origine – ha affermato il Papa – è il Padre: “è il Figlio Unigenito del Padre, viene da Dio”. “Il Natale del Signore – ha aggiunto – illumina ancora una volta con la sua luce le tenebre che spesso avvolgono il nostro mondo e il nostro cuore, portando speranza e gioia”.
Il tasso di sostituzione scende per la prima volta sotto la soglia minima. La denatalità aumenta negli Stati Uniti. Tra le cause, c’è anche l’aborto.
Il provvedimento sarà introdotto dal sindaco di Lhokseumawe, cittadina di Aceh, dove vige la sharia, teatro di moltissimi casi di violazione della libertà religiosa e di violenze contro i cristiani.
Nel reparto di clinica ostetrica dell’ospedale di Padova è stata cambiata la dicitura che compare sul braccialetto che consente ai padri di accedere alla visita dei figli neonati: partner invece di padre. La scelta si giustifica con il voler evitare imbarazzi e offese in casi di fecondazione assistita che coinvolgano coppie di fatto composte da due donne.
Secondo il ministro Hunt le death list sono un «fantastico passo in avanti per il sistema sanitario nazionale». Eliminando i pazienti anzitempo, lo Stato inglese risparmia sui posti letto. I medici cristiani si infuriano.
Tommaso Giartosio, omosessuale e Proboviro di Famiglie Arcobaleno, attacca Galli della Loggia per avere messo in discussione il matrimonio omosessuale. Peccato che non usi «argomenti inerenti alla natura delle cose in questione».
Le donne del New Hampshire sono toste. Le donne del New Hampshire salgono e scendono in politica con una disinvoltura che sta facendo storia: oggi mandano a Washington la prima delegazione elettiva tuttefemmine da uno Stato americano, due senatrici, due deputate, tre democratiche e una junior senator repubblicana mentre a casa c’è una governatora, una speaker della Camera, la presidente della Corte Suprema.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv.1,29 - 34)
In quel tempo, Giovanni [Battista], vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,13-16)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
E' il messaggio che viene dal Natale, del quale Benedetto XVI ha parlato nella prima udienza generale dell'anno. La "vera origine" di Gesù è il Padre, con l'incarnazione, "il velo che nascondeva Dio per così dire viene aperto e il suo mistero insondabile e inaccessibile ci tocca: Dio diventa l'Emmanuele, Dio con noi".
Nella prima omelia del 2013, il Papa esorta l’umanità ad aspirare alla pace, sull’esempio della Madre di Dio che anche negli avvenimenti imprevisti “non si agita, ma riflette con calma e serenità”
L’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri dichiara alla Stampa: «Matrimonio uomo-donna, libertà di educazione, salvaguardia della sacralità della vita dal concepimento al suo termine naturale, sussidiarietà. È qui che si valutano le forze politiche».
The unexpected Christmas message from the Infant Jesus will help the Vatican Commission on Medjugorje, visionary Marija Pavlovic-Lunetti tells on Croatian tv. The station’s Rome correspondent confirms granting shrine status and upholding status quo on authenticity as most likely outcomes.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Nell'omelia in occasione della Giornata mondiale della pace 2013, Benedetto XVI ribadisce che "l'uomo è fatto per la pace che è dono di Dio", nonostante tensioni, disuguaglianze, una crescente mentalità egoistica e individualistica espressa "da un capitalismo finanziario sregolato". Guardare alla "pace interiore" di Maria, la madre di Gesù. Contemplare il volto di Dio rivelato in Gesù Cristo è il principio di una "pace profonda" che "niente può togliere..., nemmeno le difficoltà e le sofferenze della vita".
Al primo Angelus del 2013 Benedetto XVI offre a tutti la benedizione di Dio, che è come la luce e il calore del sole per la terra. I cristiani hanno diffuso a tutte le genti il vangelo della pace. Le diverse iniziative per la Giornata mondiale della pace. "Gli operatori di pace sono tanti, ma non fanno rumore. Come il lievito nella pasta, fanno crescere l'umanità secondo il disegno di Dio".
Al Te Deum di fine anno, Benedetto XVI ricorda che, anche se il male "fa più notizia", "c'è del bene nel mondo, e questo bene è destinato a vincere grazie a Dio". La "dimensione missionaria" della pastorale che ha per obiettivo di fare dei cristiani "discepoli e testimoni coerenti di Gesù Cristo".
"La Madonna per il nuovo anno ha invitato a pregare per il suo albero vivo, la famiglia e per le vocazioni sacerdotali e religiose"