PAPA/ La famiglia è in pericolo. Date ai figli nomi cristiani

- La Redazione

Il Papa, denunciando il pericolo che sta vivendo la famiglia, ha invitato i genitori a dare ai propri figli nomi cristiani.

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Il Papa, denunciando il pericolo che sta vivendo la famiglia, ha invitato i genitori a dare ai propri figli nomi cristiani.

La famiglia è in pericolo. Lo ha detto il Papa durante la messa nella Cappella Sistina nella quale ha dato il battesimo a 23 neonati. «L’istituto familiare è minacciato», ha detto il Pontefice, spiegando che «si trova a far fronte a non poche difficoltà nella sua missione di educare alla fede». In tal senso, «la collaborazione tra comunità cristiana e famiglia è quanto mai necessaria», ha aggiunto. Secondo Ratzinger l’origine di questo risiede nel «venir meno di stabili riferimenti culturali» oltre che nella «rapida trasformazione a cui è continuamente sottoposta la società che rendono davvero arduo l’impegno educativo».

Per questo alle parrocchie spetta l’arduo compito di «sostenere le famiglie, piccole Chiese domestiche, nel loro compito di trasmissione della fede». Sui bambini, poi, Benedetto XVI a proposito del battesimo ha detto che «essi ottengono in dono un sigillo spirituale indelebile, il “carattere”, che segna per sempre la loro appartenenza al Signore e li rende membra vive del suo corpo mistico, che è la Chiesa». Tale sigillo, tuttavia, implicherà «un’adesione libera e consapevole a questa vita di fede e d’amore, ed è per questo che è necessario che, dopo il battesimo, essi vengano educati nella fede, istruiti secondo la sapienza della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa».

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E, il primo passo di questa educazione, consiste – come il Papa ha raccomandato ai genitori di fare – nel conferire ai figli nomi cristiani, unicamente quelli compresi nel martirologio cristiano. «Ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere di nuovo l’uomo dal grembo della Chiesa», ha detto. E, citando Rosmini, ha spiegato come «il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione, per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale, vien posto in comunicazione con Dio».







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