Prima settimana di Avvento
Martedì 4 dicembre - S. Barbara
Dal
vangelo secondo Luca (Lc 10,
21-24)
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello
Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della
terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate
ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza […]».
E, rivolto ai
discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma
non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Spunto di meditazione e di preghiera personale: “Esultare di
gioia” è un’espressione rara nei Vangeli, ricorre in tutto solo 5 volte, e in
Matteo solo qui. Quindi, c’è un’indicazione preziosa sulla gioia, che viene per
così dire “centellinata”, come un elisir prezioso: quale? Innanzitutto, Gesù
gioisce “nello Spirito”, e quindi l’agente principale è proprio Lui, lo Spirito
Santo, Ospite misterioso “più intimo a me di me stesso”.
Cosa fa gioire Gesù? La rivelazione del
misterioso disegno dell’amore di Dio “ai piccoli”. Che cosa c’è di così
consolante in questa scelta? Chi sono questi “piccoli”? Nel testo il termine è
quello che indica i bambini, letteralmente, gli infanti: coloro che non hanno ancora autosufficienza, risorse
proprie, capacità di autonomia di giudizio…che strutturalmente non bastano a se
stessi. Gesù in un’altra occasione ha detto: “Se non vi
convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei
cieli” (Mt 18,3). Con tutta la fatica che abbiamo fatto per diventare
“grandi”!! Non si tratta di essere infantili, ovviamente (quanta sofferenza è
diretta conseguenza di qualche infantilismo!). Paradossalmente, invece di
essere uno svantaggio, quella del bambino è una condizione privilegiata in cui
ci troviamo quando siamo ridimensionati dalla vita, prendiamo contatto con la
nostra creaturalità, con la nostra fragile dipendenza… e finalmente,
abbandonate le nostre complicazioni, CI LASCIAMO AMARE!
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