Prima settimana di Avvento
Giovedì
6 dicembre - S. Nicola
Dal
vangelo secondo Matteo (Mt 7,21.24-27)
Chiunque ascolta
queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha
costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,
soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché
era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in
pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla
sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande.
Spunto
di meditazione e di preghiera personale: E’ questa la conclusione del famoso “Discorso
della Montagna”. Gesù, con parole molto dirette, dice in sostanza che la vita
non risparmia nessuno: le tempeste e le alluvioni colpiscono ogni casa, prima o
poi. Il ‘giudizio’ sul nostro progetto di vita, in questo senso, inizia già da
qui. Regge all’impatto solo chi ha costruito sulla Roccia, chi ha scavato
profondo, mettendoci indubbiamente più tempo e facendo più fatica di chi ha
appoggiato la sua esistenza sulla superficie sabbiosa dell’apparenza senza
sostanza, dell’ascolto ‘estetico’ senza l’azione corrispondente. Solo “chi fa
la Parola” (così, letteralmente), chi la traduce in vita vissuta, chi la
incarna nell’oggi, non si ritrova a versare lacrime amare sulle rovine delle
illusioni che - anche in buona fede - ha coltivato.
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