giovedì 13 dicembre 2012



Seconda Settimana di Avvento



Venerdì 14 dicembre  -  S. Giovanni della Croce

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 9-17)


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «… Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. ... Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».


Spunto di meditazione e di preghiera personaleChe cosa Gesù ha udito da Suo Padre, dall’eternità, da sempre… e poi ci ha fatto conoscere, nella sua vicenda terrena? L’amore. Quello vero. Questo è il linguaggio tra Gesù e il Padre. Quando si viene sorprendentemente ammessi ad una chiacchierata, ad un dialogo tra persone importanti profondamente legate tra loro… quando possiamo sederci al tavolo di una famiglia (e che Famiglia c’è qui! Padre-Figlio-Spirito Santo) capiamo subito, senza bisogno che nessuno ce lo spieghi, che siamo considerati sullo stesso piano, che ci viene riconosciuta la medesima dignità, piena capacità di interagire. Siamo stati ammessi nel loro ‘circolo’ e non stiamo più in posizione di subalternità, come bambini o schiavi. Questa è la via sicura per essere amici di Gesù e non vivere più da servi, nel timore e nell’ignoranza.