martedì 1 gennaio 2013



2013


Mercoledì 2 gennaio – Ss. BASILIO MAGNO e GREGORIO NAZIANZENO, vescovi e dottori della Chiesa
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 5,13-16)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
Spunto di meditazione e di preghiera personaleOggi festeggiamo due figure molto importanti per la storia della Chiesa e molto venerate in Oriente, meno conosciute da noi: fanno parte di un gruppo di santi dottori della Chiesa, più o meno contemporanei (IV sec.), tutti provenienti dalla medesima regione - la Cappadocia, nell’attuale Turchia centrale - per cui sono conosciuti come i “Padri Cappadoci”. Furono teologi, asceti, vescovi stretti da vicendevole amicizia e, pur nelle rispettive differenziazioni, uniti dalla volontà di mostrare che i cristiani erano in grado di interagire, a partire dalla loro fede, con gli intellettuali di lingua greca e con la cultura classica; che il Cristianesimo non era una dottrina contraria alla filosofia e alla ragione, ma (anche) una scuola di pensiero e di vita illuminata, la quale trovava il suo culmine nell’esperienza monastica. A loro dobbiamo una precisa definizione del dogma trinitario, oltre che della dottrina sullo Spirito Santo, che poi la Chiesa accolse mediante una risoluzione ufficiale - da essi stessi per più aspetti influenzata - nel concilio di Costantinopoli del 381.
Ecco un modo molto concreto di essere “sale della terra”, cioè di perdere se stessi, la propria identità per dare sapore a tutto il resto. Il sale si scioglie e non lo trovi più… ma lo senti, se c’è (immagina che sei debitore a questi due amici del “simbolo della fede”, del “Credo”, che reciti ogni domenica in chiesa … e forse neanche lo sapevi). E te ne accorgi, eccome, se manca, il sale!!
Servire il mondo attraverso i propri doni, mettere la propria competenza, il proprio ingegno, le proprie fatiche e risorse (umane e soprannaturali) a servizio della Verità che è Cristo, per i fratelli: questo è cogliere il bersaglio! A noi Dio guarda con speranza e con aspettativa piena di trepidazione, mentre “impasta”, mentre lavora la Sua creazione: infatti, cosa potrà mettere al posto nostro se noi perdiamo il sapore? Con cosa mai la potrà illuminare, se ci spegniamo? Se questi (e tanti altri) fratelli non avessero accolto l’invito di Gesù ad essere sale, se non avessero sviluppato il dono di grazia seminato in loro col battesimo, oggi il mondo sarebbe più insipido. Se avessero tenuto per sé il loro luminoso talento, ci sarebbe più buio e oscurità, tra noi.