mercoledì 2 gennaio 2013



Settimana del tempo di Natale prima dell’Epifania


"Ecco l'Agnello di Dio"



Giovedì  3  gennaio -  SS.mo Nome di Gesù  


Dal vangelo secondo Giovanni (Gv.1,29 - 34)


In quel tempo, Giovanni [Battista], vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».


Spunto di meditazione e di preghiera personaleLa grandezza di Giovanni – una figura che ormai dovremmo aver imparato ad amare - si riconosce proprio nella sua prontezza a identificare e ad indicare agli altri il Messia, additandolo in Gesù di Nazaret. “Io non lo conoscevo”, ripete di sé; ed ovviamente non fa riferimento ad una conoscenza umana di Gesù (le rispettive madri erano cugine), ma soprannaturale: si attiva quell’ “occhio dello Spirito” che permette di riconoscere chi è consacrato dallo e nello Spirito stesso, in una reciprocità di testimonianza.

Il Battista è uno che vive non aspettando di cogliere l’occasione buona per sé, per affermare se stesso, ma piuttosto nell’attesa di contemplare Colui che i profeti avevano promesso come Parola ultima e risolutiva sul dramma dell’uomo…brama di incontrare Colui che “battezza nello Spirito Santo” – in altre parole, il “numero uno” - , mentre lui battezza in acqua. Perché Giovanni sa che differenza c’è tra denunciare il peccato, chiamare a conversione nella penitenza (quello che lui fa, di più non può); e perdonare il peccato, letteralmente “prenderselo addosso”, caricarselo sulle spalle, cancellarne definitivamente il peso, affinché non annienti più l’uomo (quello che farà il Cristo, l’Agnello di Dio, il vero agnello pasquale, il vero Servo di JHWH). Ed è contento di spendere la sua vita per preparare questo incontro liberatore tra Dio e il suo popolo.