IL BATTESIMO IN SPIRITO
Domenica
13 gennaio – Battesimo del Signore
Dal vangelo
secondo Luca (3,15-16.21-22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e
tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il
Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene
colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei
sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e
Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e
discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e
venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio
compiacimento».
Spunto
di meditazione e di preghiera personale:
Ecco arrivato il momento
del nostro congedo, almeno per ora.
Ci siamo lasciati guidare dalla Parola
evangelica durante tutti questi giorni, passando velocemente dall’Avvento al
Tempo di Natale, che si chiude proprio con la festa di oggi: l’augurio è che
questo ‘santo esercizio’ possa continuare, anche senza un nostro commento, con
la meditazione personale del Vangelo quotidiano.
Ci garantisce che
questa è un’azione fruttuosa - se le saremo fedeli - proprio la partecipazione
alla vita di Colui che “battezza in
Spirito Santo e fuoco”, Cristo Gesù.
Lo Spirito si
posa su di lui come sulla terra purificata dopo il diluvio (la scena, che indubbiamente
richiama anche altre suggestioni dell’A. T., rappresenta un’eco di Gn 8, 8-12).
L’umanità di Gesù è quella “terraferma” benedetta, quel suolo sicuro su cui
finalmente può ricominciare la vita, proprio come dopo il Diluvio, per l’azione
dello Spirito Santo.
Qui Lui viene
proclamato Figlio, quindi non è solo, c’è un Padre dietro a tutto… e questo
Padre ha messo Lui nella storia come compimento della Creazione. Come Dio si
era rallegrato il settimo giorno, nella Genesi, contemplando compiuta l’opera
della Sua parola, ecco che qui la Parola eterna, il Verbo “che si fece carne e
pose la sua dimora in mezzo a noi”, diventa il segno certo che una nuova
Creazione è iniziata. E noi possiamo farne parte.
Concludiamo con
le parole di S. Gregorio Nazianzeno, un auspicio bellissimo per il nostro
cammino futuro: “Onoriamo dunque in
questo giorno il battesimo di Cristo, e celebriamo come è giusto questa festa.
Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza. Dio di nessuna cosa
tanto si rallegra, come della conversione e della salvezza dell'uomo. Per
l'uomo, infatti, sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono
stati compiuti i misteri della rivelazione. Tutto è stato fatto perché voi
diveniate come altrettanti ‘soli’, cioè forza vitale per gli altri uomini.
Siate luci perfette dinanzi a quella Luce immensa. Sarete
inondati del suo splendore soprannaturale. Giungerà a voi, limpidissima e
diretta, la luce della Trinità, della quale finora non avete ricevuto che un
solo raggio, proveniente dal Dio unico, attraverso Cristo Gesù nostro Signore,
al quale vadano gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen” (Gregorio
Nazianzeno, Disc. 39 per il Battesimo del Signore).